Programma 2016 Roberto di Felice Sindaco | Elezioni di Ariccia

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Ibat et Hippolyti proles pulcherrima bello, / Virbius, insignem quem mater Aricia misit, / eductum Egeriae lucis umentia circum / litora, pinguis ubi et placabilis ara Dianae.

Avanzava in guerra anche il bellissimo figliol d’Ippolito, / Virbio, insigne che la madre Aricia mandò, / allevato nei boschi d’Egeria intorno alle umide / rive, dov’è il ricco e mite altare di Diana.

(Virg ilio, Eneide, libro VI I, vv. 76 1-7 64)

Cupa, di sotto gli archi del ponte, muggiva in tempesta ampia di querci e d'elci la signoria dei Chigi; ma dal contrario colle, tra i mandorli scossi, ridea, quale da rupe un gregge pendulo, Aricia al sole. Pendula Aricia al sole ridea su la conca profonda: ombra mettean le nubi cerula ne la fuga. Era un Tirreno in vista, di lungi, una spada raggiante; eran, di lungi, i boschi isole tutte d'oro. (Gabriele D’Annunzio, Elegie Romane, libro II, da Il viadotto)

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P R I N C Ì P I E D E L L A N O S T R A

I D E A L I T À C O A L I Z I O N E

Un programma politico non si inventa, si vive; e per viverlo, si deve seguire nelle sue fasi evolutive, percorrerne le attuazioni, determinarne le soluzioni nel complesso ritmo sociale, attraverso i contrasti e le lotte, nell’audacia delle affermazioni, nella fermezza delle negazioni (Don Luigi Sturzo, da Il Partito Popolare Italiano)

In una convivenza ordinata e feconda va posto come fondamento il principio che ogni essere umano è persona, cioè una natura dotata di intelligenza e di volontà libera; e quindi è soggetto di diritti e di doveri che scaturiscono immediatamente e simultaneamente dalla sua stessa natura: diritti e doveri che sono perciò universali, inviolabili, inalienabili (Papa Giovanni XXIII, dalla lettera enciclica Pacem in terris)

Un partito non è fine a se stesso; un partito è l'organizzazione di una buona volontà che ha un certo programma con un certo spirito, che viene da concetti superiori a quelli che possono muovere la vita quotidiana ed è al servizio di una causa (Alcide De Gasperi, dal discorso di Milano del 23 aprile 1949)

La democrazia è libero confronto di idee e programmi. I suoi nemici sono, da un lato, il nichilismo del puro potere e, dall’altro, l’assolutismo della verità dogmatica (Gustavo Zagrebelsky, da Lezione sulla democrazia)

Ariccia, la nostra città, ha vissuto in questi anni, per mano dell’amministrazione comunale, uno dei periodi più infelici della propria storia repubblicana, un periodo segnato dalla decadenza economica, da un pesante aumento del carico tributario e tariffario sui cittadini, dal disagio sociale, dalla mancanza di interventi validi a tutela della sicurezza urbana, da una gestione della cosa pubblica inefficiente, diseconomica e priva di trasparenza, dalla degradazione dei cittadini, escluso il ristretto circolo degli amici, alla condizione di sudditi. Un’amministrazione comunale che ha realizzato quasi nulla del programma amministrativo che aveva presentato nel 2011 e, in molti casi, fatto il contrario di quello che vi aveva previsto e che non ha risolto nessuno dei problemi strutturali o delle criticità di Ariccia. Il risultato: una città spenta, economicamente infiacchita, in regresso civile e culturale, peggiorata nei servizi.

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Animati dall’intendimento di migliorare in ogni aspetto la qualità della vita degli ariccini e di riportare la nostra città alla luce dal buio in cui l’ha precipitata l’amministrazione comunale, abbiamo unito le nostre forze in una coalizione di sole liste civiche che riconosce la propria missione: Ä nel rigenerare ad Ariccia un tessuto civico fondato sul rispetto delle regole da parte di tutti e, in quanto agli amministratori pubblici, sulla corretta, economica ed efficiente gestione della cosa pubblica, sulla trasparenza amministrativa, sulla tutela dei deboli, sulla giustizia sociale, sulla cura della qualità e della sicurezza del vivere comunitario; Ä nel contribuire a che i princìpi e i valori costituzionali siano i riferimenti a cui gli amministratori pubblici devono conformare i propri comportamenti e le proprie azioni, affinché prenda corpo e si affermi una solida etica della responsabilità; Ä nell’operare affinché il costante confronto con i cittadini, i soggetti economici e le loro associazioni e le organizzazioni culturali, sportive, umanitarie e religiose divenga il metodo privilegiato per orientare democraticamente l’attività amministrativa a decisioni condivise basate su necessità o speranze comuni; Ä nell’eleggere come criterio informatore dell’amministrazione comunale il principio di sussidiarietà orizzontale, inteso come partecipazione dei cittadini singoli o associati a progetti e attività di interesse generale; Ä nel rendere patrimonio comune la convinzione che la tutela e valorizzazione dei beni e valori ambientali, paesaggistici e culturali sono il tributo di rispetto che gli amministratori pubblici hanno il dovere di recare alle generazioni future; Ä nell’incentivare l’educazione scolastica e culturale, perché è il cardine del progresso umano, è l’elemento che orienta la persona ai veri valori, è la linfa che nutre l’identità etica e civile della comunità; Ä nel favorire la pratica sportiva, perché è una palestra importante per educare i giovani a vivere insieme con lealtà; Ä nell’assicurare agli utenti servizi trasparenti, efficienti ed efficaci, perché servizi siffatti sono una delle condizioni necessarie del ben vivere della comunità; Ä nel rilanciare il turismo e le attività commerciali e produttive, settori vitali ma pesantemente trascurati dall’amministrazione comunale, perché senza prosperità economica si indeboliscono il civismo e il tessuto culturale della comunità; Ä nell’orientare all’impegno politico e sociale i giovani, perché il miglioramento e la modernizzazione della comunità non sono possibili senza la loro propulsione; Ä nel garantire a tutti i cittadini pari opportunità in ogni campo della vita cittadina, perché questa garanzia è il fondamento della giustizia sociale; Ä nel curare i bisogni degli anziani e nel valorizzare la loro esperienza, perché la comunità è giusta se vi è solidarietà tra generazioni ed è organica se i giovani progettano il loro futuro non trascurando la sapienza trasmessa dai padri; Ä nel tutelare la salute come fondamentale diritto della persona, perché la sua tutela è la condizione essenziale per il mantenimento della dignità umana, e nel tutelare la famiglia come fondamentale nucleo della vita associata, perché la sua tutela è la condizione essenziale per il mantenimento della coesione sociale; Ä nell’alimentare il dialogo interreligioso e interculturale, perché è l’unica garanzia di pacifica convivenza e solida integrazione tra religioni ed etnie diverse. “Ho sentito la vita politica come un dovere e il dovere dice speranza” (Don Luigi Sturzo)

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IL PROGETTO DELLA CITTÀ MODERNA La sfida della modernizzazione per una amministrazione comunale consiste nel garantire uno sviluppo sostenibile del territorio che governa, laddove per sostenibilità deve essere intesa la capacità di coniugare progresso economico, tutela dell’ambiente ed equilibrio sociale, e nel prestare, allo stesso tempo, un’alta attenzione ad altri importanti aspetti della vita della comunità, come, per esempio, quelli culturali e sanitari. Per essere efficace, alla sfida della modernizzazione occorre una efficiente governance. La governance va vista non solo come assetto del governo cittadino, ma anche e soprattutto come governabilità dei percorsi amministrativi attraverso la costante cooperazione con i livelli di governo sovracomunali, i gestori delle risorse e dei servizi, i settori della finanza e dell’economia, i cittadini singoli e organizzati. Perché la governance sia efficiente, il governo cittadino, oltre a dover ottimizzare le condizioni organizzative del proprio apparato amministrativo e snellire i procedimenti di propria competenza, deve essere completamente trasparente e consentire un controllo pubblico delle proprie attività mediante l’uso delle moderne tecnologie di comunicazione di massa, come internet: in altri termini, deve rendere concreto l’open government, cioè il “governo aperto”. La partecipazione attiva dei vari soggetti della comunità è non solo utile all’amministrazione comunale per valorizzare l’intelligenza dei cittadini sia nella fase in cui vengono pianificate le politiche pubbliche che nelle fasi successive della valutazione e modificazione di tali politiche per mutate esigenze nel progresso del tempo, ma è anche necessaria per misurare, attraverso opportuni indicatori di qualità individuati con le carte dei servizi, la citizen satisfaction, cioè il livello di apprezzamento che i cittadini e i soggetti economici esprimono sui servizi pubblici di cui fruiscono. Conoscere il grado di soddisfazione degli utenti è la condizione essenziale per rendere i servizi pubblici più efficienti e rispondenti alle loro necessità e, quindi, per migliorare la qualità della vita dei cittadini e lo svolgimento delle attività economiche.

UN COMUNE TRASPARENTE E PIÙ SEMPLICE La trasparenza dell’azione dei pubblici poteri, l’alleggerimento dei vincoli normativi, la semplificazione delle procedure burocratiche, la costante innovazione dei processi amministrativi mediante l’uso delle tecnologie, il miglioramento della qualità dei servizi pubblici: sono questi i fattori essenziali che soprattutto all’amministrazione territoriale a loro più vicina, il comune, chiedono i cittadini per dare certezza ai propri diritti e i professionisti e le imprese per assicurare un ambiente che favorisca il loro sviluppo economico e la loro competitività. SERVIZI TELEMATICI Per facilitare i rapporti tra l’amministrazione comunale da una parte e i cittadini, i professionisti e le imprese dall’altra, è indubbio che gli strumenti migliori sono quelli che rendono i destinatari dei servizi comunali sempre meno dipendenti per il disbrigo delle pratiche dall’apparato burocratico e beneficiari di maggiore flessibilità in quanto agli orari di apertura degli uffici al pubblico. Poiché questa è l’era della velocità e del tempo come risorsa, per raggiungere questi obiettivi la nostra coalizione ritiene necessario adottare tutte le misure per l’attuazione del Codice dell’amministrazione digitale, sviluppando una rete di servizi telematici, tra cui i seguenti: · trasmissione di richieste di informazioni, di domande e di documenti e ricezione di comunicazioni e di documenti mediante la posta elettronica certificata; · scambio telematico di documenti con piena validità legale mediante la firma digitale;

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· pagamenti, segnalazioni di inizio di attività e domande on-line: pagamenti di tributi e tariffe comunali tramite carta di credito; presentazione di segnalazioni certificate di inizio di attività e di domande per il rilascio di permessi, concessioni, autorizzazioni, nulla osta, pareri di competenza comunale; · richieste e rilasci di certificati on-line: con questo servizio, a cui si potrà accedere con un codice identificativo personale, saranno richiesti e stampati autonomamente, attraverso internet, certificati anagrafici e di stato civile; il servizio sarà funzionante, mediante appositi terminali (totem) anche nei centri abitati periferici e nei centri sociali per gli anziani; · compilazione e stampa on-line di autocertificazioni e dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà; · pubblicazione, nel sito internet comunale, dei moduli, in formato scaricabile, necessari per chiedere permessi, autorizzazioni, concessioni, nulla osta, pareri non solo di competenza comunale, ma anche delle amministrazioni pubbliche sovracomunali; · albo pretorio on-line: pubblicazione integrale di tutti gli atti amministrativi di cui il Codice in materia di protezione dei dati personali non vieti la comunicazione o la diffusione; l’albo pretorio on-line avrà due sezioni, una per la ricerca degli atti in corso di pubblicazione e l’altra per la ricerca storica degli atti pubblicati. In particolare, per tutti coloro che hanno bisogno di informazioni di diversa natura sul territorio ariccino sarà attivato nel sito internet un Sistema Informativo Territoriale (S.I.T.), mentre per gli imprenditori sarà creata una Sezione per le Imprese, riportante normative e bandi di finanziamento di interesse del mondo delle imprese artigianali, industriali, agricole, commerciali e turistiche. Il S.I.T. e la sezione per le imprese sono trattati più avanti. AMPLIAMENTO DELL’ORARIO DI APERTURA DEGLI UFFICI AL PUBBLICO. DECENTRAMENTO DI UFFICI In una società che sarà sempre più tecnologizzata, numerosi restano ancora i cittadini che non dispongono di strumenti per avvalersi dei servizi telematici che la nostra coalizione vuole istituire. Sono in genere questi i cittadini che avvertono più pesantemente il carattere burocratico del disbrigo delle pratiche riguardanti i servizi a cui accedono. A vantaggio di questi cittadini in particolare è necessario trasformare il comunesportello in comune consulente, cioè un comune che renda più facili le loro richieste di servizi. Per ottenere questo risultato, occorre ampliare l’orario di apertura degli uffici al pubblico e istituire l’apertura al pubblico il sabato mattina di alcuni uffici che svolgono servizi essenziali. Sempre a vantaggio di questi cittadini, occorrerà attivare nella località Fontana di Papa-Piani di Santa Maria, precisamente nella struttura comunale esistente nella via Innocenzo XII, alcuni uffici che svolgono servizi essenziali, collegati telematicamente con la sede comunale centrale. UFFICIO PER LE RELAZIONI CON IL PUBBLICO (U.R.P.) Per realizzare un comune trasparente, occorre istituire l’ufficio per le relazioni con il pubblico, previsto dalla legge, attivato ad Ariccia solo sulla carta e del tutto inefficiente, un servizio essenziale attraverso il quale ogni cittadino può trovare informazioni, ascolto e risposte. L’U.R.P. dovrà: · garantire ai cittadini l'esercizio dei diritti di informazione, di accesso e di partecipazione previsti dalla legge n. 241 del 1990; · agevolare l’utilizzazione dei servizi offerti ai cittadini, anche attraverso l’informazione sulle disposizioni normative e amministrative e sulle strutture e sui compiti dell’amministrazione comunale; · promuovere l’adozione di sistemi di interconnessione telematica, coordinare le reti civiche, promuovere e gestire la comunicazione istituzionale on-line; · attuare, mediante l'ascolto dei cittadini e la comunicazione interna, i processi di verifica della qualità dei servizi e del loro gradimento da parte degli utenti; · garantire lo scambio di informazioni fra l’U.R.P. stesso e le altre strutture operanti nell’amministrazione comunale, promuovendo e organizzando la comunicazione interna; Pagina 5 di 47


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promuovere la comunicazione interistituzionale, attraverso la collaborazione tra gli uffici per le relazioni con il pubblico delle altre amministrazioni.

IMPIANTI PER L’INFORMAZIONE ISTITUZIONALE Molte sono le zone di Ariccia carenti di impianti per l’informazione istituzionale (provvedimenti, avvisi, bandi ecc. del comune di Ariccia e di altri enti pubblici). Poiché vogliamo che i residenti in queste zone non siano tenuti più all’oscuro sull’emanazione degli atti di enti pubblici, collocheremo nelle zone più popolate di Ariccia impianti per l’informazione istituzionale. PIANO ANNUALE PER LA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA, LA TRASPARENZA E L’INTEGRITÀ. SCUOLA INTERNA PER LA FORMAZIONE CONTINUA DEL PERSONALE È noto che l’eccessiva lunghezza dei tempi dei procedimenti amministrativi è causa dell’aggravio dei costi interni per l’amministrazione pubblica e dei costi esterni per i cittadini e le imprese, così come l’enorme mole di norme incapaci di garantire un sufficiente grado di trasparenza dell’attività amministrativa è il principale fattore sia della diffusa richiesta di maggiore semplificazione dei procedimenti amministrativi che dell’esigenza, anch’essa fortemente avvertita, che siano rispettati i principi costituzionali di buon andamento e imparzialità degli enti pubblici. Per questi motivi, la nostra coalizione crede ineludibile adottare, in linea con recenti provvedimenti legislativi, un piano per la semplificazione amministrativa, la trasparenza e l’integrità, da aggiornare annualmente, che contenga le misure idonee ad assicurare la semplificazione dei procedimenti amministrativi, un adeguato livello di trasparenza dell’attività dell’amministrazione comunale, infine la legalità e lo sviluppo della cultura dell’integrità. Sarà istituita anche una scuola interna per la formazione continua del personale, con l’obiettivo, accanto a quello di una crescita formativa costante dei dipendenti, di risparmiare soldi evitando costosi corsi di formazione organizzati all’esterno del comune da soggetti privati. APPALTI DI OPERE PUBBLICHE Per far sì che per gli affidamenti di opere pubbliche a soggetti economici privati sia compiutamente controllata ogni fase che le riguardi, oltre ai controlli di pertinenza del competente personale comunale, per ognuna di essi devono essere resi noti, in una specifica sezione del sito istituzionale di Ariccia, il tempo di attuazione dell’appalto, gli stati di avanzamento dei lavori, le cause di eventuali ritardi nell’effettuazione dei lavori, l’indicazione se si tratti di un’aggiudicazione ex novo, di una proroga o di un rinnovo, le motivazioni in caso di deroga all’utilizzazione di procedure di affidamento ad evidenza pubblica (per es., affidamento diretto), la precisazione se l’appalto sia frutto di frazionamenti. CONSULENZE E COLLABORAZIONI AFFIDATI A SOGGETTI ESTERNI AL COMUNE Ferma la volontà della nostra coalizione di affidare incarichi di consulenza e collaborazione a soggetti esterni al comune soltanto qualora sia veramente necessario, questi incarichi devono essere vagliati dall’assessorato deputato al controllo della spending review in fase di assegnazione per verificare se non siano già presenti tra i dipendenti comunali persone che abbiano le stesse competenze professionali. PIANO CITTADINO DEGLI ORARI Per coordinare i tempi di funzionamento della città e la promozione dell’uso del tempo per fini di solidarietà sociale, intendiamo approvare il Piano cittadino degli orari. Lo scopo è: · coordinare e organizzare gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché, d'intesa con i responsabili territorialmente competenti delle amministrazioni interessate, gli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici localizzati nel territorio, al fine di armonizzare l'espletamento dei servizi con le esigenze complessive e generali degli utenti; · far comprendere ai cittadini che l’uso del tempo è prezioso per fini di solidarietà e interesse reciproci (v., più avanti, la Banca del tempo).

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SEMPLIFICAZIONE DEL LINGUAGGIO AMMINISTRATIVO L’obiettivo di avere un comune trasparente e più semplice non può essere veramente raggiunto se non si rende meno formale e meno burocratico il linguaggio degli atti amministrativi. È necessario dunque che i testi amministrativi siano redatti secondo criteri di chiarezza, precisione, coerenza, semplicità e adeguatezza di contenuto. Per questo motivo, l’amministrazione comunale adotterà una guida alla redazione degli atti amministrativi. CONSIGLIO COMUNALE SOTTO LA LENTE Il consiglio comunale è, secondo l’ordinamento degli enti locali, l’organo di indirizzo e controllo politicoamministrativo e detiene il potere di deliberare atti fondamentali per la città. Se la trasparenza deve essere intesa come accessibilità completa delle informazioni su ogni aspetto dell’amministrazione comunale, occorre che le deliberazioni e i comportamenti dei membri del massimo organo decisionale del comune possano essere conosciuti e giudicati da tutti i cittadini. Per questo motivo, nel sito internet comunale sarà presente una finestra per la trasmissione, disciplinata da un regolamento che consenta, diversamente da quel che avviene oggi, anche a soggetti diversi dall’ente comunale, delle sedute non solo del consiglio comunale ma anche delle commissioni consiliari permanenti, all’interno della quale vi sarà anche una video library di tutte le adunanze di questi organi collegiali. Terremo una seduta ogni due del consiglio comunale in un locale idoneo della zona Fontana di Papa-Piani di Santa Maria. ANAGRAFE DEGLI AMMINISTRATORI PUBBLICI Provvedimento finalizzato a una maggiore trasparenza dei pubblici poteri, l’anagrafe degli amministratori pubblici (sindaco, assessori, consiglieri, membri di organismi controllati dall’ente locale) è uno strumento a cui intendiamo dedicare una sezione nel sito internet del comune e che fornirà ai cittadini i dati riguardanti le presenze e le assenze di tali amministratori nelle riunioni degli organi di cui fanno parte, come hanno votato sui singoli atti amministrativi, le attività svolte e i risultati conseguiti, gli emolumenti percepiti. Per essere coerente con i principi di trasparenza e di partecipazione che stanno alla base delle riforme legislative degli ultimi anni, la strategia di semplificazione deve fondarsi anche sul coinvolgimento sempre più intenso e vasto dei cittadini, dei soggetti economici e delle rispettive associazioni, in quanto nessuno meglio dei destinatari stessi dell’attività amministrativa è in grado di comprenderne la complessità e di registrarne le criticità. Un ruolo fondamentale nell’azione di coinvolgimento dei destinatari dell’attività amministrativa è svolto dagli istituti di partecipazione e consultazione popolare. L’AMMINISTRAZIONE GIUDIZIOSA Non doteremo i nostri amministratori delle cosiddette auto blu e il sindaco o, in sua assenza, il vicesindaco, riceverà i cittadini anche il sabato mattina. IL COMUNE DEVE SAPER ASCOLTARE La nostra coalizione intende istituire un numero verde, attivo 24 ore su 24, attraverso il quale i cittadini possano segnalare disservizi e situazioni di emergenza.

PARTECIPAZIONE E CONSULTAZIONE POPOLARE La società civile chiede pressantemente un maggior dialogo da parte delle istituzioni pubbliche riguardo a decisioni che incidono sul territorio e sulla qualità della vita. Questo processo è determinato in parte dall’avvento e affermazione di nuovi attori della società civile organizzata, portatori di nuove istanze, che desiderano influire maggiormente sui processi decisionali relativi ad esse. Tra questi nuovi attori, un ruolo fondamentale hanno assunto le organizzazioni non profit e di volontariato, spesso chiamate a colmare “vuoti” istituzionali, con forme di sussidiarietà orizzontale e

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proposizione di nuovi progetti per l’inclusione e lo sviluppo sociale, negli ambiti in cui si registra una diminuzione sia quantitativa che qualitativa dei servizi sociali pubblici. Anche l’espansione dell’uso delle moderne tecnologie informatiche, consentendo la creazione di una fitta ragnatela di relazioni tra cittadini, tra associazioni e tra imprese, ha favorito l’attivismo e la volontà di protagonismo di numerosi nuovi attori sociali. Se non vengono coinvolti nei processi decisionali che li riguardano, questi attori sociali, organizzati come associazioni o comitati di cittadini rappresentanti interessi settoriali o generali, si pongono frequentemente in contrapposizione con gli enti pubblici territoriali rispetto a progetti di sviluppo locale, alla localizzazione di opere pubbliche, all’erogazione di servizi a rete. I conflitti nascono e si acuiscono perché, di fronte alla crescente domanda di partecipazione dei cittadini e dei nuovi attori sociali nelle decisioni di interesse generale o settoriale, resiste nelle amministrazioni pubbliche il modello decisionale, per lo più fallimentare, chiamato DAD (“DecidoAnnuncio-Difendo”): in pratica, l’amministratore pubblico decide di realizzare un progetto senza consultarne previamente i destinatari, sentendosi legittimato e potente a farlo in virtù del semplice mandato ricevuto dagli elettori; soltanto quando il progetto è completamente delineato, si degna di annunciarlo alla cittadinanza; infine, di fronte alla reazione di coloro che non condividono il progetto perché minaccia o trascura i loro interessi, lo difende con atteggiamento di chiusura oppure con argomentazioni tecniche o giuridiche ingannevoli. È volontà della nostra alleanza superare questo modello decisionale non democratico. Perciò occorre dare concretezza ad alcune previsioni dello statuto comunale, finora mai realizzate e, come nel caso del referendum su materie di interesse locale, addirittura osteggiate dalla maggioranza consiliare quando la minoranza ne ha proposto la regolamentazione, così come bisogna ampliare sia le forme di partecipazione e consultazione popolare sia la sfera dei soggetti titolari di diritti partecipativi, attraverso apposite previsioni nello statuto comunale. REFERENDUM Tra gli istituti di partecipazione democratica dei cittadini al governo della città, particolare importanza ha il referendum, che può essere consultivo o abrogativo, su determinate materie di esclusiva competenza locale. Questo istituto democratico di verifica (se il referendum è abrogativo) o di orientamento (se è consultivo) dell’attività dell’ente locale, previsto dallo statuto comunale, è di fatto inapplicabile, perché l’amministrazione comunale non ha mai voluto approvare il regolamento che disciplina le modalità di presentazione delle proposte referendarie, il procedimento di verifica della loro ammissibilità e lo svolgimento delle relative consultazioni. La nostra coaòizione approverà il regolamento che disciplinerà ogni aspetto di questo strumento democratico, per dare piena attuazione alla previsione dello statuto comunale. CONSIGLIO COMUNALE DEI GIOVANI Ridaremo vita al consiglio comunale dei giovani, importante organo elettivo con funzione consultiva nei confronti degli organi istituzionali dell’ente locale riguardo alle tematiche di interesse dei giovani, istituito anni fa e poi lasciato morire dall’amministrazione comunale. CONSIGLIERE STRANIERO AGGIUNTO Ad Ariccia vivono diverse centinaia di cittadini stranieri, comunitari o extracomunitari, e moltissimi sono i loro figli che frequentano le scuole del nostro territorio. La nostra coalizione vuole che Ariccia sia una città che realizzi concretamente una convivenza pacifica e un’integrazione solida tra cittadini italiani e cittadini stranieri. Per raggiungere un buon grado di integrazione degli stranieri con regolare permesso di soggiorno, la nostra coalizione, oltre a voler contrastare con controlli costanti della polizia locale e di altri organi di vigilanza il deprecabile fenomeno degli affitti in nero di abitazioni e altre forme di sfruttamento dei cittadini stranieri, intende istituire la figura del consigliere straniero aggiunto, disciplinandone il numero, le modalità di elezione e quelle di presentazione delle loro proposte con il regolamento sugli istituti di partecipazione e consultazione popolare. Pagina 8 di 47


Saranno i cittadini stranieri maggiorenni ad eleggere i loro rappresentanti che parteciperanno, con funzione consultiva, alle sedute del consiglio comunale. CONSULTE TEMATICHE Per rendere concreto il coinvolgimento della popolazione nei processi decisionali di interesse generale o settoriale, la nostra coalizione intende istituire, disciplinandone la composizione e il funzionamento con il regolamento sugli istituti di partecipazione e consultazione popolare: · la consulta delle attività economiche e del turismo; · la consulta della cultura e della formazione scolastica; · la consulta dello sport e del volontariato; · la consulta per la tutela dei beni e valori ambientali, paesaggistici, artistici e archeologici; · la consulta per la tutela della salute, dell’assistenza sociale e delle esigenze degli anziani. Questi organismi formati da esperti, rappresentanti di associazioni e di comitati di cittadini contribuiranno, sia con funzione consultiva che propositiva, a orientare le decisioni dell’amministrazione comunale nei campi di attività propri di ogni consulta. INCONTRI TEMATICI PERIODICI NEI QUARTIERI Come detto, uno dei punti qualificanti della missione della nostra coalizione è la volontà di operare affinché il costante confronto con i cittadini divenga il metodo privilegiato per indirizzare democraticamente l’attività amministrativa a decisioni condivise basate su necessità o speranze comuni. Per dare séguito al nostro intendimento, promuoveremo incontri periodici, almeno ogni quadrimestre, nei diversi quartieri di Ariccia per discutere con i cittadini sui servizi pubblici e i progetti riguardanti i singoli quartieri, per conoscere quali sono le criticità che i residenti avvertono maggiormente, per ascoltare i loro suggerimenti sulle misure per affrontarle e migliorare così la loro qualità di vita. ISTRUTTORIA PUBBLICA Con una specifica previsione da inserire nello statuto comunale e con la disciplina sull’indizione e le modalità di svolgimento che sarà contenuta nel regolamento sugli istituti di partecipazione e consultazione popolare, renderemo possibile anche lo strumento dell’istruttoria pubblica, grazie al quale l’adozione dei provvedimenti finali riguardanti particolari attività o progetti di interesse generale sarà preceduta da un pubblico contraddittorio con esperti rappresentanti di associazioni e comitati di cittadini, per delineare meglio l’interesse pubblico concreto che con le attività o i progetti proposti l’amministrazione comunale intende perseguire. DEMOCRAZIA ELETTRONICA (E-DEMOCRACY) Saranno attivate forme di consultazione della popolazione sui programmi e sulle attività dell’amministrazione comunale attraverso la tecnologia telematica. Sarà così possibile effettuare sondaggi d’opinione per individuare quali problemi sono avvertiti come maggiormente rilevanti e che cosa cittadini, associazioni e operatori economici e culturali si attendono dal governo cittadino, per verificare il gradimento dell’amministrazione presso la popolazione e le aree di soddisfazione o di insoddisfazione, per progettare nuovi servizi esaminandone il grado di interesse, per analizzare i problemi di particolari settori (giovani, anziani, diversamente abili) e dei servizi erogati (mensa e trasporto scolastici, pulizia e illuminazione delle strade, raccolta dei rifiuti, vigilanza della polizia locale, manutenzione stradale e parcheggi, strutture sportive, siti culturali ecc.). BILANCIO PARTECIPATIVO Questo strumento di partecipazione popolare è trattato nella parte dedicata al bilancio.

RISORSE FINANZIARIE E BILANCIO RISORSE FINANZIARIE Il comune, come ente erogatore di servizi, deve improntare le sue attività al criterio di economicità. Pagina 9 di 47


Il criterio di economicità impone di produrre servizi impiegando nel modo migliore le risorse finanziarie, strumentali ed umane disponibili, affinché i servizi raggiungano un livello di efficacia tale da soddisfare i bisogni dei cittadini e degli operatori economici. La leva finanziaria è la parte più rilevante dei bilanci comunali per la copertura delle spese correnti e la conseguente erogazione di servizi ai cittadini. IMU, TASI, TARI, canone per l’occupazione di aree e spazi pubblici, imposta sulla pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni, addizionale comunale all’IRPEF, tariffe dei servizi a domanda individuale sono le risorse finanziarie che sostengono in misura elevata l’impatto del bilancio di parte corrente. La complessità normativa e gestionale di tali entrate richiede sempre maggiore specializzazione e organizzazione all’interno degli uffici comunali. Occorre aggiungere, per la sua importanza nella formazione e gestione del bilancio comunale, che l’autonomia finanziaria dei comuni deve essere compatibile con gli impegni finanziari assunti con il patto di stabilità e crescita. Per affrontare efficacemente l’attuale quadro della fiscalità municipale, la cui componente principale è quella relativa al patrimonio immobiliare privato, una funzione importante hanno la banca dei dati catastali e i regolamenti che disciplinano dettagliatamente l’applicazione delle imposte municipali, così come, per sterilizzare il taglio dei trasferimenti finanziari statali, è necessario recuperare base imponibile dalle situazioni di evasione tributaria o tariffaria attraverso una capillare attività di controllo e di accertamento. Un ruolo centrale in questa attività è ovviamente attribuito agli uffici comunali deputati alla gestione delle varie entrate di natura tributaria o tariffaria. Per monitorare costantemente i flussi di entrate ed evitare la formazione di disavanzi finanziari, è necessario istituire un servizio deputato alla gestione unitaria di tutte le entrate comunali, comprese quelle di natura sanzionatoria, che abbia anche come obiettivo un ampliamento e miglioramento dei servizi ai cittadini e alle imprese mediante la realizzazione di uno sportello unificato in grado di dare risposte su tutte le entrate, in pratica un back office integrato che sia capace di operare nei confronti dei contribuenti con continuità e strumenti efficaci, avvalendosi il più possibile di quelli telematici. Per raggiungere risultati soddisfacenti nella lotta all’evasione tributaria o tariffaria, realizzeremo una diffusa sinergia istituzionale, sia informativa che operativa, tra il servizio deputato alla gestione unitaria di tutte le entrate ed altri servizi comunali, come quello per le attività produttive e quello per le attività edilizie e urbanistiche, affinché i servizi in possesso di preziosi dati in materia di basi imponibili facciano affluire al servizio che gestisce le entrate informazioni e documenti afferenti il singolo contribuente o la singola unità immobiliare: il fine ultimo è che ogni contribuente paghi il dovuto. Nell’opera di reperimento di risorse finanziarie dobbiamo assolutamente evitare di alleggerire l’attuale carico fiscale che grava sui cittadini. Per questo, dovremo: · vendere o mettere a profitto, per il finanziamento di spese di investimento o per favorire programmi di social housing, beni del patrimonio immobiliare comunale non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali e pertanto non strategici, nell’ambito di un’operazione di riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare; · costituire, per la gestione delle farmacie comunali, una società a responsabilità limitata mista con partecipazione pubblica maggioritaria e con un socio privato operativo, scelto mediante procedura ad evidenza pubblica. Il privato avrà il 49% del capitale sociale e la conduzione dell’attività operativa delle farmacie. Questa operazione, oltre a rispondere a un modello gestionale di tipo aziendale improntato a una più alta efficienza ed efficacia del servizio, permetterà all’amministrazione comunale di ottenere i seguenti vantaggi finanziari: il 51% degli utili derivanti dalla gestione; il risparmio delle spese di gestione delle farmacie (pulizia, luce, gas, manutenzione dei locali, telefono ecc.) e del personale, che verrebbero poste a carico della società; introito dalla società del canone di locazione dei locali di proprietà comunale della farmacia nella via delle Cerquette; risparmio del canone di locazione dei locali di proprietà privata della farmacia nella località Crocifisso, che verrebbe posto a carico della società; eliminazione dalle spese correnti del bilancio comunali di quelle per l’acquisto di farmaci e altri prodotti venduti nelle farmacie, con conseguente beneficio sia in quanto al più agevole mantenimento della spesa Pagina 10 di 47


corrente entro il tetto fissato dal patto di stabilità e crescita sia in quanto alla destinazione delle risorse finanziarie così liberate alla realizzazione di altri programmi sociali o di investimenti; · utilizzare al meglio, creando sinergie tra l’amministrazione comunale e le imprese, lo strumento dei contratti di sponsorizzazione, che consente di avere risorse finanziarie di fonte privata per sviluppare le attività e i progetti programmati, favorire percorsi di innovazione all’interno dell’organizzazione comunale e realizzare una migliore qualità dei servizi istituzionali; · istituire lo Sportello Europa, dotato di personale opportunamente formato, che si occuperà della ricerca e del monitoraggio costante dei finanziamenti di attività o di progetti comunali, sia i finanziamenti di fonte europea che quelli di fonte statale, regionale o di altri enti pubblici, e supporterà i vari servizi comunali nella preparazione della documentazione prescritta dai bandi di finanziamento. CARTA DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI DELLE ENTRATE COMUNALI Con la Carta della qualità dei Servizi delle entrate comunali, oltre a migliorare efficienza, efficacia e continuità delle prestazioni, garantiremo che il servizio deputato alla gestione unitaria di tutte le entrate comunali tratti tutti i contribuenti in modo equo e imparziale, che essi conoscano le procedure collegate alle proprie richieste, i nomi dei responsabili e i tempi dei procedimenti amministrativi, infine che possano esprimere le loro opinioni sulle prestazioni erogate e presentare suggerimenti in merito. Con questa Carta individueremo alcuni standard di qualità che consentiranno ai contribuenti di accertare se le prestazioni ricevute siano rispondenti alla qualità promessa. In caso di mancato rispetto degli standard, i contribuenti riceveranno piccoli rimborsi, in denaro o in altre forme, che saranno defalcati dalla parte accessoria dello stipendio dei dipendenti comunali responsabili delle prestazioni qualitativamente inadeguate. BILANCIO Il bilancio è lo strumento fondamentale per il funzionamento e gli investimenti dell’amministrazione comunale. Per questo, è importante realizzare un accurato e costante controllo sulla gestione delle risorse finanziarie, soprattutto di quelle destinate alla spesa corrente, che va diminuita, per verificarne la corretta ed economica utilizzazione, attraverso l’analisi delle risorse acquisite e la comparazione tra i costi e la quantità e qualità dei servizi forniti. Ma accanto alle azioni che permettano di verificare periodicamente l’andamento finanziario della gestione, occorre attuare un serio controllo strategico, cioè un controllo sulla coerenza della gestione con gli obiettivi prioritari stabiliti nel programma amministrativo. Solo con il controllo strategico potremo verificare l’efficacia delle azioni svolte dall’amministrazione comunale per conseguire gli obiettivi fissati e valutare tutti i fattori, interni ed esterni alla stessa amministrazione, capaci di favorire o ostacolare il raggiungimento di tali obiettivi. Per quanto riguarda le spese di funzionamento o di investimento: · attueremo forme di controllo costante sull’utilizzazione delle risorse finanziarie attribuite con il piano esecutivo di gestione (P.E.G.) ai responsabili dei vari servizi comunali, per evitare che si formino debiti fuori bilancio originati da atti di spesa privi di copertura finanziaria; · elimineremo sprechi finanziari, prestando particolare attenzione alle spese di rappresentanza, a quelle per le consulenze esterne e alle elargizioni a pioggia ai dipendenti; · limiteremo le spese di investimento ai soli interventi strategici individuati con questo programma o successivamente, in séguito al sorgere di nuove esigenze, e definiti dettagliatamente circa i costi e i tempi di realizzazione, durante l’attività di governo, nei piani delle opere pubbliche; · dato il rilevante indebitamento del comune di Ariccia derivante da accensione di mutui, ricorreremo ad operazioni di project financing, coinvolgendo capitali privati, almeno per i progetti più consistenti. BILANCIO PARTECIPATIVO E CONTABILITÀ AMBIENTALE Per far partecipare i cittadini alle scelte riguardanti le politiche di settore e la ripartizione delle risorse finanziarie da destinare alla realizzazione di servizi e investimenti, adotteremo lo strumento del bilancio partecipativo, che deve essere costruito attraverso incontri tematici, realizzati anche telematicamente, in Pagina 11 di 47


cui gli stakeholder (cittadini, operatori economici, associazioni) potranno esprimere le loro idee sugli obiettivi proposti. Per renderli capaci di valutare l’attività amministrativa svolta e la sua dimensione finanziaria, sarà realizzato, accanto alla tradizionale rendicontazione conforme alle norme contabili, uno strumento di rendicontazione che metta a confronto i risultati attesi o previsti e quelli conseguiti e ne analizzi le cause di scostamento. Tra gli strumenti di rendicontazione, utilizzeremo anche la contabilità ambientale, cioè uno strumento riguardante le tematiche ambientali di competenza diretta e indiretta dell’amministrazione comunale. La contabilità ambientale permetterà di leggere e interpretare le attività ambientali comunali e migliorare le politiche a favore della sostenibilità ambientale. Questo strumento contabile consentirà di monitorare lo stato dell’ambiente e di valutare concretamente le conseguenze ambientali delle attività comunali. CANONE PER L’OCCUPAZIONE DI SPAZI E AREE PUBBLICI (COSAP) Dal confronto con l’imposizione imposta in comuni vicini al nostro agli esercenti attività commerciali e di altra speci su suolo pubblico o su suolo privato soggetto a uso pubblico, emerge che ad Ariccia il canone per l’occupazione di ogni metro quadrato di suolo pubblico o di suolo privato soggetto a uso pubblico gravante su tali esercenti è eccessivamente elevato. Per questa ragione, la nostra coalizione si impegna a ridurne l’entità fino al 50% dell’attuale importo. Ciò per permettere alle attività di somministrazione di alimenti e bevande e a quelle di altra speci di sostenere, nell’esercitare tali attività, costi più contenuti e contribuire, in tal modo, anche se parzialmente al loro rilancio. BARATTO AMMINISTRATIVO V. il capitolo dedicato agli interventi e ai servizi sociali. BENI E VALORI AMBIENTALI. FONTI E RISPARMIO ENERGETICI

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Le azioni per il miglioramento della qualità della vita di una comunità, tra cui attribuiamo grande importanza alla pianificazione strategica del territorio, trattata più avanti, non possono prescindere da una rigorosa tutela dell’ambiente in cui i cittadini vivono e da programmi per realizzare sia un minore consumo di materie prime, diminuendo la produzione di rifiuti, sia un sistema energetico più moderno, efficiente e sostenibile. Né possono non considerare il peso dei comportamenti ambientali dei cittadini, dato lo stretto legame tra alcuni stili di vita quotidiana e il deterioramento della qualità ambientale in ambito urbano. Per questo, l’amministrazione comunale deve adottare un sistema di gestione ambientale, vale a dire che deve dotarsi di una “politica ambientale” per delineare i propri obiettivi di sviluppo salvaguardando l’ambiente, in una logica di miglioramento costante. Per dare séguito a questo impegno programmatico, realizzeremo un sistema di gestione ambientale conforme alla Norma UNI EN ISO 14001:2015 (“Environmental management systems”) e ispirantesi ai principi della Carta di Aalborg, secondo i quali: · i cittadini hanno diritto di vivere in un ambiente sano in cui vi sia un bilanciamento tra progresso economico, tutela ambientale ed equilibrio sociale; · l’amministrazione comunale deve adottare misure di prevenzione di ogni forma di inquinamento, di risparmio energetico, di ottimale gestione dei rifiuti e di protezione degli spazi ambientali e deve realizzare, coinvolgendo la cittadinanza in processi partecipativi, la pianificazione urbanistica con particolare attenzione alla salvaguardia dei beni ambientali.

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EDUCAZIONE ALLA CONOSCENZA E AL RISPETTO DELL’AMBIENTE. IL LABORATORIO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE Proprio perché la tutela e la valorizzazione dei beni e valori ambientali costituisce uno dei punti qualificanti della missione che la nostra coalizione si è data, intendiamo promuovere in tutte le scuole del nostro territorio campagne di educazione alla conoscenza e al rispetto dell’ambiente e realizzare giornate ecologiche, in cui avverrà, nelle aree verdi pubbliche, la piantumazione di alberi appartenenti alle specie autoctone. Sensibilizzeremo anche i proprietari di giardini e parchi a piantumarvi alberi di tali specie. Intendiamo anche attivare un Laboratorio di Educazione Ambientale (LEA), avvalendoci del sostegno e della competenza in materia dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Scopo del LEA è attivare e sostenere progetti mirati alla conoscenza del territorio, stimolare un confronto fra le diverse realtà territoriali per promuovere processi partecipativi che individuino forme condivise di sviluppo sostenibile, contribuire a diffondere comportamenti più responsabili finalizzati alla modifica degli stili di vita. AREE VERDI PUBBLICHE. PIANO DI PROGRAMMAZIONE DEL VERDE Consapevoli che la presenza nei centri urbani di aree verdi pubbliche ben curate e dotate di elementi di arredo compatibili con l’ambiente circostante non solo ha una finalità di mantenimento del decoro della città, ma rappresenta un fattore di aggregazione sociale che favorisce i rapporti interpersonali e la conoscenza dei beni e dei valori ambientali e paesaggistici, la nostra coalizione intende ampliarne il numero, anche recuperando le aree abbandonate per incuria, con un piano del verde, che delinei il cronoprogramma degli interventi di estensione e manutenzione del verde. Intendiamo anche adottare un regolamento per l’adozione di aree verdi pubbliche da parte di cittadini singoli o costituiti in forme associative, istituzioni scolastiche pubbliche o private, enti religiosi e imprese, con lo scopo di coinvolgere questi soggetti nella gestione, tutela e valorizzazione dei beni comuni, sensibilizzare la popolazione all’importanza della tutela dell'ambiente e dei beni collettivi, stimolare e accrescere il senso di appartenenza comunitaria. Oltre al mantenimento in ottimo stato delle aree verdi adottate, i soggetti adottanti potranno installarvi, donandoli al comune, elementi di arredo per migliorarne il decoro e la funzionalità e collocarvi cartelli che pubblicizzino gli stessi adottanti, senza che i cartelli costituire elementi che impattano sull’ambiente. Per far sì che non solo venga curata, ma trasformata in uno spazio attrezzato per farne un giardino dove gli adulti possano trascorrere il loro tempo libero e i bambini giocare, ci attiveremo per poter dare in comodato d’uso al comitato del quartiere “Via dei Vigneti-Piani di Santa Maria” l’area compresa tra il sito dove è in costruzione la seconda isola ecologica e l’edificio una volta utilizzato per attività industriale. REGOLAMENTO DEL VERDE PUBBLICO E PRIVATO La nostra coalizione adotterà uno specifico regolamento, con valore di strumento di pianificazione collegato agli altri strumenti di pianificazione del territorio, finalizzato a ottenere una gestione organica del verde pubblico e privato. Il regolamento conterrà la disciplina delle modalità di manutenzione e tutela delle aree verdi pubbliche e private esistenti e i criteri di progettazione e realizzazione di nuove aree verdi. CONSORZIO STRADALE “MONTE GENTILE” Per essere fedele alla “politica ambientale” che abbiamo prima delineato, la nostra coalizione vuole che le aree che il comune di Ariccia possiede all’interno del Consorzio stradale “Monte Gentile” siano mantenute a verde, prevedendone anche il ripopolamento floro-faunistico con l’ausilio di esperti in materie biologiche e ambientali e con un accordo di collaborazione con una Università del polo romano. Con lo stesso spirito, intendiamo ripristinare ad aree verdi le banchine stradali prospicienti i lotti del Consorzio che costeggiano la via delle Cerquette, ricorrendo all’installazione di cigli che impediscano le soste di veicoli sulle banchine. Infine, è nostra ferma volontà che sia rispettata in tutti i suoi aspetti, in primis quello urbaninisticoedilizio, la convenzione di lottizzazione per la realizzazione del comprensorio residenziale. Pagina 13 di 47


PARCO CHIGI L’ultima reliquia intatta dell’antichissimo nemus aricinum, un ecosistema naturale unico nei Castelli Romani, il bosco che Stendhal, il grande scrittore francese dell’Ottocento, definì il più bello del mondo, deve restare una realtà intangibile. Già nel lontano 2006, l’amministrazione comunale fece di questo parco l’oggetto di un disegno devastante. Infatti, in quell’anno la giunta comunale approvò una proposta tecnica che prevedeva una strada di collegamento tra la via Appia Nuova e la via della Selvotta attraverso il Parco Chigi e incaricò i tecnici comunali di sviluppare la proposta al fine di elaborare uno studio di fattibilità. È nostra ferma volontà, come lo deve essere di ogni cittadino che non voglia il regresso economico di Ariccia e ami i suoi veri gioielli ambientali, impedire che il progetto di sfregiare il Parco Chigi e di isolare il centro storico, con ricadute economiche negative non solo sul centro storico ma anche sui luoghi contigui ad esso, su Galloro e la località Villa Ferrajoli, diventi realtà. ACQUA Ferma la nostra volontà che l’acqua torni ad essere un bene comune e il servizio idrico integrato non sia più considerato un servizio a valenza economica, tra le iniziative che intendiamo attuare nell’ambito della tutela delle risorse idriche vi è quella del recupero, al fine della loro utilizzazione, delle sorgenti idriche naturali di Ariccia oggi non utilizzabili per lo sprofondamento, per cause diverse, del velo acquifero delle falde, recupero per il quale chiederemo di attingere finanziamenti comunitari o comunque di enti sovracomunali. Un’altra iniziativa che porteremo avanti sarà quella di attivare una convenzione con l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio (ARPALAZIO) o con laboratori specializzati, grazie alla quale privati cittadini ed esercizi di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico possano verificare, a tariffe contenute, se l’acqua destinata al consumo umano rispetti i valori limite dei parametri chimici, fisici e microbiologici fissati dalla normativa sulla qualità delle acque. Concerteremo con l’attuale gestore del sistema idrico integrato (ACEA ATO2) il potenziamento della rete idrica e il completamento della rete fognaria nelle zone in cui manchi. Nel regolamento edilizio vi sarà la previsione che nelle nuove costruzioni e in quelle ricostruite in seguito a demolizione siano realizzate cisterne di raccolta dell’acqua piovana, per risparmiare, per uso irriguo, quella che viene fornita dall’acquedotto comunale. ARIA La nostra coalizione stipulerà una convenzione con ARPALAZIO per rilevare, con centraline automatiche collocate nei punti di maggior flusso veicolare, le misure di concentrazione delle sostanze inquinanti che vengono rilasciate, si formano o risiedono in atmosfera (CO, SO2, NOx, NO2, O3, PM10, PM2.5, benzene, toluene, xyleni), con lo scopo di intervenire con opportuni provvedimenti, in caso di superamento dei valori limite delle sostanze inquinanti, con provvedimenti limitativi del traffico. I risultati e i punti delle rilevazioni saranno resi disponibili in una sezione del sito internet comunale dedicata all’ambiente. Al fine di limitare l'inquinamento causato dagli autoveicoli stradali, una delle azioni che la nostra coalizione intende realizzare è la concessione di un contributo di cinquecento euro per ogni residente che acquisti un nuovo veicolo con impianti di alimentazione con carburanti a basso impatto ambientale, elettrici o ibridi. LE COLONNINE DI RICARICA PER VEICOLI ELETTRICI O IBRIDI Il nostro programma amministrativo prevede l’installazione, in più aree pubbliche del territorio di Ariccia, di colonnine di ricarica per veicoli elettrici o ibridi (quest’ultimi sono dotati di un sistema di propulsione a due o più componenti, per esempio motore elettrico e motore termico, che lavorano in sinergia fra di loro). Questo progetto nasce dalla constatazione che il mercato dei veicoli elettrici è in continua espansione e vi è un crescente bisogno di colonnine di ricarica di pubblico accesso in grado di offrire un sistema di ricarica veloce con tensioni molto più alte rispetto quelle erogate da un impianto elettrico domestico. Non solo. Secondo una ricerca realizzata dalla divisione energia dell’ufficio studi dell’agenzia Bloomberg New Energy Finance, nel 2040 le auto elettriche vendute nel mondo saranno il 33% del totale: Pagina 14 di 47


una su tre. E, sempre secondo lo stesso studio, ciò determinerà il crollo del prezzo del petrolio. Alla base di questo scenario lo studio mette la forte riduzione del costo delle batterie, prevedibile sull’analisi di quanto avvenuto negli ultimi anni, in cui la trazione elettrica ha avuto un grande rilancio, anche se finora non supportato da grandi numeri di vendita. Inoltre, la diffusione della trazione elettrica avrebbe conseguenze importanti sul mercato del petrolio. Lo studio della Bloomberg prevede che, se le vendite dei veicoli elettrici proseguirà con l’attuale ritmo, già nel 2023 il fabbisogno di petrolio diminuirebbe di due milioni di barili all’anno, provocando una analoga eccedenza con conseguente crollo del prezzo dell’oro nero. ELETTROMAGNETISMO. PIANO PER LA LOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI RICETRASMITTENTI La nostra coalizione stipulerà una convenzione con ARPALAZIO anche per monitorare tutte le sorgenti di campi elettromagnetici, ionizzanti o non ionizzanti, del territorio. I risultati delle verifiche saranno resi disponibili nella sezione del sito internet comunale dedicata all’ambiente, in cui, oltre alle misurazioni, sarà riportata, su cartografia digitale, l'ubicazione degli impianti con la descrizione delle modificazioni delle misurazioni intervenute nel tempo. Ogni residente potrà quindi accertare i livelli di campo elettromagnetico e la loro evoluzione nei luoghi che gli interessano. Adotteremo anche un piano per la localizzazione ottimale di impianti ricetrasmittenti, compresi quelli per la telefonia mobile, sia per salvaguardare la salute pubblica e il territorio sia per garantire ai cittadini di accedere e agli operatori di offrire servizi innovativi ad alta tecnologia. METANIZZAZIONE Concerteremo con l’attuale gestore (ENEL RETE GAS) del servizio di gestione del metanodotto comunale il completamento della metanizzazione del territorio comunale. PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA Con il piano di classificazione acustica, che è uno strumento di pianificazione che fornisce informazioni sui livelli di rumore presenti o previsti nel territorio comunale, saranno salvaguardate le zone in cui non v’è un inquinamento acustico e risanate quelle dove i livelli acustici sono tali da provocare impatti negativi sulla salute dei cittadini. Con il piano attribuiremo ad ogni parte omogenea del territorio una delle classi individuate dalla legge, nella quale varranno determinati valori limite di rumore. La pianificazione del territorio comunale in zone acusticamente omogenee consente di programmare e attuare interventi di controllo o di riduzione dell'inquinamento acustico, mediante un apposito piano di risanamento acustico. PIANO REGOLATORE DELL’ILLUMINAZIONE Avere un’illuminazione pubblica efficace è oggi sentita come un’esigenza prioritaria, perché incrementa il senso di sicurezza dei cittadini e dei turisti, ma deve coniugarsi con altre esigenze, anch’esse importanti, come risparmiare energia elettrica per diminuire le emissioni di anidride carbonica, che, con gli altri gas ad effetto serra, contribuiscono al riscaldamento del pianeta, e illuminare in modo non eccessivo e confortevole. Il risparmio energetico è uno degli obiettivi che un’amministrazione comunale accorta deve porsi per contenere i propri costi, liberando così risorse finanziarie da impiegare in attività o progetti diversi, e rendere migliore la vivibilità della città. La necessità di avere una corretta illuminazione e, nel contempo, conseguire un risparmio energetico ci orienta a dotare Ariccia di un piano regolatore dell’illuminazione che abbia come obiettivi: · una migliore gestione degli impianti di illuminazione pubblici, anche attraverso la razionalizzazione dei costi d’esercizio, e l’installazione di lampade ad alta efficienza e luminosità (LED); · la determinazione di regole tecniche uniformi per la realizzazione di impianti di illuminazione esterna da parte di privati e per gli interventi di modificazione e adeguamento di quelli esistenti; · il contenimento dell’inquinamento luminoso, inteso come ogni forma di irradiazione di luce artificiale che si disperda al di fuori delle aree a cui essa è funzionalmente dedicata e, in particolare, oltre il piano dell'orizzonte, e il contenimento dell’inquinamento ottico, cioè ogni forma di Pagina 15 di 47


irradiazione artificiale diretta su superfici o cose cui non è funzionalmente dedicata o per le quali non è richiesta alcuna illuminazione. “Per creare – come scrive Roger Narboni in La Lumière urbaine - un'immagine notturna armoniosa e coerente della città e non una disparata giustapposizione di realizzazioni, non basta censire i monumenti da illuminare; occorre comporre, ritmare, differenziare con ombra e luce i quartieri che la compongono”. Questo pensiero vale e va applicato soprattutto ai beni monumentali e architettonici di pregio che ha Ariccia (come la piazza berniniana con gli edifici che la circondano, il santuario di Galloro), che oggi si presentano “spenti” e a cui, grazie al piano regolatore dell’illuminazione, sarà data un’adeguata valorizzazione con un’illuminazione più efficace. Ogni strada comunale, pubblica o privata soggetta a uso pubblico, comprese quelle dove gli impianti sono mancanti o non adeguati (due esempi tra tanti: via dell’Antica Corriera e vicolo Doria), sarà dotata di impianti di illuminazione pubblica rispondenti ai criteri prima descritti e sarà costantemente controllata per accertare se essi siano funzionanti. PIANO DI AZIONI RELATIVE AI RIFIUTI Il modello di sviluppo delle società moderne, improntato sullo spreco di materie prime e sulla produzione di una quantità enorme di rifiuti, ha reso negli ultimi anni problematico il loro smaltimento. Dal momento che la nostra alleanza è fermamente contraria alla realizzazione di altri impianti di incenerimento dei rifiuti nel Lazio essendo sufficienti quelli esistenti, occorre quindi adottare una strategia integrata che coniughi l’obiettivo della riduzione della produzione di rifiuti con quello dell’aumento della raccolta differenziata, che, da un lato, fa diminuire il flusso di rifiuti da avviare allo smaltimento nelle discariche e, dall’altro, condiziona positivamente tutto il sistema di gestione dei rifiuti garantendo il corretto recupero dei materiali in materie prime ed energia. Il primo obiettivo, definito, in alcuni enti locali all’avanguardia, “strategia rifiuti zero” può essere raggiunto dando vita ad iniziative virtuose, attuate in quegli enti, quali: · installazione, in più punti del territorio comunale, di distributori di latte fresco alla spina e, negli esercizi commerciali convenzionati con l’amministrazione comunale, di distributori di detersivi alla spina, che, oltre alla convenienza economica per gli acquirenti, consentono di non usare una sola volta i contenitori del latte o dei detersivi acquistati; · eliminazione di stoviglie di plastica nelle mense scolastiche e promozione della loro eliminazione negli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico; · promozione dell’uso di pannolini riutilizzabili; · istituzione, nel cosiddetto “Belvedere” che è in fondo al corso G. Garibaldi, di un mercato settimanale di scambio di oggetti per il loro riuso, in cui qualsiasi cittadino può barattare oggetti inutilizzati con altri oggetti che potrebbe utilizzare; · incentivazione, negli edifici dove esistano spazi adeguati, del compostaggio domestico, processo biologico di decomposizione dei materiali organici raccolti in un contenitore (composter), mediante il quale si riescono a riprodurre i processi spontanei naturali dell’humus, riducendo del 20% la parte variabile della TARI; · promozione dell’uso di sporte in tela, resistenti e riutilizzabili, per riporre la spesa, fornite dall’amministrazione comunale o dai commercianti che aderiranno alla campagna “Porta la sporta”; · recupero dell’olio alimentare usato. L’olio comunemente usato in genere viene buttato negli scarichi domestici. Per evitare inquinamenti nel sottosuolo, è necessario fornire ai cittadini un contenitore che serve per la raccolta e il conferimento dell’olio a imprese specializzate che ne faranno un uso idoneo (produzione di elettricità e calore, uso come lubrificante); In molti comuni d’Italia dove il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti ha raggiunto un buon livello, i risparmi ottenuti con il mancato smaltimento dei rifiuti indifferenziati non solo hanno compensato la maggiore spesa per il personale dovuta all’aumento del numero degli operatori necessario per garantire il sistema di raccolta “porta a porta”, ma hanno anche consentito di abbassare, con punte di riduzione del 20%, la parte variabile della tariffa. Ad Ariccia questo non è accaduto. Pagina 16 di 47


È nostra volontà corredare il contratto di appalto del servizio di raccolta dei rifiuti da una “Carta della qualità del servizio”, strumento fondamentale per la disciplina dei rapporti tra l’impresa affidataria del servizio e gli utenti e, quindi, per la tutela dei loro diritti. La Carta conterrà gli standard di qualità e di quantità relativi alle prestazioni erogate, così come determinati nel contratto di servizio, e le modalità di accesso alle informazioni garantite, quelle per proporre reclami e adire, in caso di contenzioso, le vie di conciliazione o giudiziarie, infine le modalità di risarcimento degli utenti in caso di inottemperanza. È nostra intenzione avviare un percorso per la realizzazione di un centro di compostaggio nella zona industriale, se possibile in maniera autonoma oppure in forma consortile con altri enti locali, avvalendosi di finanziamenti di enti pubblici sovracomunali. In un centro di compostaggio viene conferita la frazione umida dei rifiuti solidi urbani e gli scarti della produzione agricola e industriale biodegradabili in terriccio (o compost) e concime per il commercio. Con un impianto siffatto arriverebbero risorse finanziarie nelle casse del comune singolo o consorziato sia da parte di chi conferisce la frazione umida dei rifiuti, sia attraverso la vendita di energia elettrica, utilizzabile anche per il funzionamento dell’impianto stesso, al gestore di energia ricavata in seguito al processo di fermentazione dell’umido e alla conseguente formazione di biogas, sia attraverso la vendita del compost come fertilizzante naturale. Per migliorare l’attuale servizio di raccolta dei rifiuti, intendiamo: · potenziare l’attività di diserbatura; · potenziare l’attività di raccolta di sfalci e potature nei periodi di maggiore produzione di tali rifiuti; · potenziare il servizio di pulizia delle caditoie; · istituire un sistema di premialità per tutti gli utenti che conferiscano i propri rifiuti nelle isole ecologiche, attraverso convenzioni con esercizi commerciali, esercizi di somministrazione di alimenti e bevande ecc. FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO I migliori studi recenti dimostrano che le fonti energetiche rinnovabili costituiscono una risposta concreta al fabbisogno energetico e la vera alternativa ai combustibili fossili nella strategia di lotta all’impatto negativo sull’atmosfera e ai cambiamenti climatici. Sono molti oggi in Italia i comuni che, dando risposta ai loro fabbisogni energetici attraverso impianti eolici, geotermici, idroelettrici, da biomasse e per lo sfruttamento dell’energia solare, producono energia elettrica in quantità superiore a quella che consumano. Non va dimenticato poi che, grazie a questi impianti, sono stati creati migliaia di nuovi posti di lavoro e, con gli introiti ricavati dalla vendita di energia elettrica prodotta in quantità superiore a quella necessaria ai consumi delle comunità, sono stati potenziati i servizi ai cittadini ed è stata abbassata la pressione tributaria che gravava su di essi. Nella prospettiva che ci diamo di divenire un comune che incentivi l’utilizzazioni di fonti energetiche rinnovabili e il risparmio energetico, intendiamo porre in essere le seguenti azioni, sfruttando anche i regimi di sostegno a queste azioni e le seguenti procedure abilitative semplificate: · adozione di regole semplici e trasparenti per l’approvazione di progetti per la realizzazione di impianti che utilizzano energia da fonti rinnovabili; in particolare, occorre semplificare le procedure amministrative per l’installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica o di pannelli solari per la produzione di acqua calda, per la costruzione di impianti minieolici e per lo sfruttamento della geotermia a bassa entalpia per produrre energia termica; · riqualificazione e miglioramento delle prestazioni energetiche del patrimonio edilizio esistente, per ridurre in maniera sostanziale i consumi energetici civili; · concessione di sconti sul costo di costruzione spettante al comune per la realizzazione di nuovi edifici o interventi su edifici esistenti in cui vengano installati impianti che utilizzano energia da fonti rinnovabili;

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· accordi con istituti finanziari per migliorare le condizioni di accesso al credito per realizzare ·

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impianti che sfruttano energia da fonti rinnovabili e con le aziende fornitrici e installatrici per migliorare le loro offerte dal punto di vista economico e qualitativo; istituzione di uno sportello comunale denominato “Ecopunto”, che fornisca informazioni sui vantaggi energetici derivanti dall’uso di fonti di energia rinnovabile, sulle norme regolatrici e sui finanziamenti pubblici concessi per la realizzazione di impianti che sfruttano tali fonti, sui costi di costruzione degli impianti e sui risparmi economici che derivano dal loro uso, allo scopo di valutare i tempi di recupero dei costi; installazione di pannelli solari in tutti gli edifici pubblici per renderli autonomi nel fabbisogno di energia elettrica; adozione di un piano di efficienza energetica per l’amministrazione comunale, che individui gli interventi di incremento dell'efficienza energetica del comune e definisca i risparmi e i vantaggi ambientali ricavabili da ogni intervento; istituzione della figura professionale del "Consulente per l’efficienza energetica degli edifici", che aiuti l’amministrazione comunale ad attivare un “Patto per l’Efficienza”, supportandola nell’opera di informazione alla popolazione e nelle proposta di tutti i prodotti per l’efficienza; attività di sensibilizzazione della comunità locale verso i temi dell’efficienza energetica e della "città resiliente”, che è un sistema urbano che non si limita ad adeguarsi ai cambiamenti climatici (in particolare il global warming) che negli ultimi decenni rendono sempre più vulnerabili le città con conseguenze sempre più drammatiche e costi ingentissimi, ma si modifica costruendo risposte sociali, economiche e ambientali nuove che le permettano di resistere nel lungo periodo alle sollecitazioni dell’ambiente; offerta del patrocinio comunale a workshop pubblici, stand informativi, momenti di incontro tra amministratori locali, famiglie e aziende; fornitura di disponibilità e supporto all’azione di responsabilizzazione che soggetti competenti svolgeranno nelle scuole attraverso concorsi, proposte per i giovani, al fine di renderli partecipi e motivarli alla creazione della "città resiliente".

ACQUISTI PUBBLICI VERDI (GREEN PUBLIC PROCUREMENT – GPP) La nostra coalizione promuoverà, ove possibile, l’azione “Acquistare verde”, orientandosi ad acquisire beni e servizi che riducono l’uso delle risorse naturali, la produzione di rifiuti, le emissioni inquinanti, i rischi per l’ambiente. Se le amministrazioni pubbliche sostituissero i beni e i servizi di cui fanno normalmente uso con altri a minore impatto ambientale, costringerebbero i fornitori, per mantenere clienti importanti come lo sono le amministrazioni pubbliche, a rivedere le caratteristiche e i processi produttivi dei prodotti che immettono sul mercato, per ridurne gli impatti ambientali. Il GPP sarebbe così in grado di rendere verde l’offerta dei beni e servizi senza intervenire con strumenti legislativi, ma con la semplice azione sulla domanda pubblica. PROMOZIONE DELLA CREAZIONE DI GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALE (GAS) Promuoveremo la creazione di GAS per gli acquisti di pannelli fotovoltaici, di materiali per l’isolamento termico ecc. CONTABILITÀ AMBIENTALE V. il capitolo dedicato alle risorse finanziarie e al bilancio.

TUTELA, ASSETTO, TRASFORMAZIONE E UTILIZZAZIONE DEL TERRITORIO PROMESSE NON MANTENUTE DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE L’amministrazione comunale aveva promesso, nel lontano 2006, di realizzare una variante urbanistica generale partecipata ed equa in sostituzione di quella risalente al lontano 1977 e, soprattutto, aveva Pagina 18 di 47


promesso di realizzarla allestendo un “ufficio di piano” nel quale utilizzare, secondo le loro specializzazioni professionali, le risorse umane esistenti all’interno dell’area comunale competente nella materia dell’urbanistica. Oltre agli obiettivi proclamati, ma non attuati, dell’equità di trattamento tra i cittadini nella realizzazione della variante e del coinvolgimento di essi, delle associazioni, degli operatori economici e delle istituzioni sovracomunali nella fase della sua preparazione, un altro obiettivo molto importante, anch’esso proclamato ma non attuato, era ottenere, con il ricorso alle risorse umane interne, un forte risparmio finanziario nel procedimento complesso della sua redazione. L’ufficio di piano è stato allestito, ma il risparmio finanziario non vi è stato: tra consulenze esterne e studi di cosiddetti esperti, l’amministrazione comunale ha impegnato più di ottocentomila euro, sottraendoli in tal modo ad altri progetti. È terminata la legislatura, ma la nuova variante urbanistica generale promessa non è stata adottata. La sola deliberazione adottata dall’amministrazione comunale è quella riguardante la variante speciale per il recupero urbanistico dei nuclei abusivi. Questa variante esclude immotivatamente e illogicamente dalla perimetrazione nuclei edilizi o singoli fabbricati abusivi limitrofi a quelli perimetrati e, non avendo perimetrato altri nuclei edilizi abusivi presenti nella stessa zona o in altre zone del territorio comunale e aventi le stesse caratteristiche di quelli perimetrati, viola le disposizioni della legge della Regione Lazio che disciplina il recupero dei nuclei edilizi sorti spontaneamente. I proprietari di edifici presenti nei nuclei esclusi dalla perimetrazione non potranno avere gli stessi benefici edilizi di quelli inclusi; soltanto a Vallericcia almeno il 70% degli edifici ad uso abitativo e quasi il 100% di quelli ad uso produttivo o commerciale non sono stati inclusi nella variante. La nostra alleanza opererà in maniera completamente diversa, nel segno dell’equità e della partecipazione, non proclamate ma veramente realizzate. PIANO STRATEGICO COME MODELLO DI GOVERNANCE TERRITORIALE Nel rispetto sia della pianificazione territoriale e urbanistica regionale, generale o settoriale, che di quella paesaggistica, sovraordinata alla prima, formata dalla Regione Lazio e dall’autorità di gestione del Parco regionale dei Castelli Romani nonché nel rispetto del piano territoriale provinciale generale, intendiamo approvare, previamente alla fase di pianificazione territoriale e urbanistica, un piano strategico come modello di governance territoriale, potendo definire la governance come “il processo attraverso il quale i cittadini risolvono collettivamente i loro problemi e affrontano le necessità della società, usando il governo come strumento”. Il piano strategico sarà dunque lo strumento per orientare le decisioni del governo cittadino al raggiungimento di risultati positivi in ogni settore di interesse della comunità, attraverso una visione globale del territorio cittadino. Questo strumento dovrà porre attenzione alle vocazioni del territorio, per valorizzarne le componenti economiche. Gli obiettivi che con il piano strategico vogliamo perseguire sono: il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini, dell’accessibilità ai servizi primari, della qualità ambientale; una maggiore efficienza nell’offerta dei servizi, del sistema della mobilità e dei parcheggi e nell’uso delle risorse naturali scarse, soprattutto suolo, acqua ed energia; il sostegno alle vocazioni produttive del territorio. L’approvazione del piano strategico sarà necessariamente preceduta da una fase di ascolto dei soggetti portatori di interessi collettivi o diffusi presenti nel territorio, per raccogliere i dati utili all’indagine sui punti forti o deboli del territorio stesso, prendendo in considerazione sia le dinamiche demografiche ed economiche locali sia i fattori esterni che possono influenzare l’andamento economico e sociale. La visione ampiamente condivisa del futuro, che poggia sul piano strategico, permetterà di adottare azioni coerenti, coese e integrate tra loro nel campo della pianificazione urbanistica, in tema di politiche ambientali, nel sistema delle infrastrutture, nel settore dei servizi e in quello delle attività economiche, per quest’ultimo anche, ove possibile, attraverso rilocalizzazioni di attività produttive per accrescere l’attrattività e l’efficienza di zone produttive e per incentivare il rinnovo urbano.

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Per quanto riguarda in particolare la pianificazione urbanistica, una forte coesione tra questa e la pianificazione strategica può essere trovata nelle soluzioni ai problemi legati al profilo ambientale dello sviluppo. In quanto a questo profilo, un ruolo decisivo può averlo la Valutazione Ambientale Strategica (VAS), procedimento finalizzato alla valutazione degli effetti ambientali di piani o programmi riguardanti il territorio. La VAS, se correttamente utilizzata nelle diverse componenti dello sviluppo sostenibile per le quali essa è finalizzata (non solo gli effetti ambientali, ma anche quelli sociali ed economici), pone il piano strategico come momento centrale per la programmazione complessiva del territorio. Con questo strumento, la nostra alleanza definirà le “capacità di carico” delle risorse ambientali (cioè le soglie quali-quantitative dell’uso delle diverse risorse ambientali) per realizzare lo sviluppo sostenibile, mentre con la pianificazione territoriale e urbanistica le gestirà distribuendole sul territorio. PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E URBANISTICA Con il modello di governance territoriale e urbanistica che vogliamo adottare mediante lo strumento del piano strategico, concertazione e armonizzazione delle diverse esigenze dei soggetti pubblici e privati saranno il presupposto ineliminabile per una pianificazione territoriale e urbanistica in cui potranno essere fatte convergere alcune politiche tematiche che determinano lo sviluppo sostenibile del nostro territorio. Per questo, in linea con le norme regionali sul governo del territorio, l’impronta urbanistica che vogliamo dare ad Ariccia, adottando, nel rispetto delle direttive per il dimensionamento e dei criteri di perequazione e compensazione urbanistica e territoriale previsti nel Piano Territoriale Provinciale Generale, il Piano Urbanistico Comunale Generale (PUCG) – questo è oggi il nome dello strumento urbanistico generale (piano regolatore generale) –, preceduto da un documento preliminare d’indirizzo (DPI) per favorire la partecipazione dei cittadini alla formazione del piano e per raccogliere in modo produttivo in sede di conferenza di pianificazione i previsti pareri di compatibilità, avrà i seguenti obiettivi generali: · salvaguardare e valorizzare le qualità ambientali, culturali e sociali del territorio; · prevenire e ridurre i rischi connessi all’uso del territorio e delle sue risorse; · riqualificare il patrimonio edilizio del centro storico; · recuperare il patrimonio edilizio, culturale, infrastrutturale, insediativo, ambientale e migliorare la qualità degli insediamenti esistenti e del territorio non urbanizzato; · riqualificare gli insediamenti periferici e le aree di particolare degrado per eliminare le situazioni di svantaggio territoriale. Nella impronta urbanistica che desideriamo disegnare non troveranno certamente spazio quegli strumenti che, nati per promuovere la cooperazione fra soggetti pubblici e privati di un dato territorio affinché disegnino e realizzino progetti di miglioramento del contesto locale e per favorire, attraverso tali progetti e attraverso la concentrazione territoriale e tematica, un volume di investimenti privati capace di produrre esternalità, ossia vantaggi anche per altre imprese e per nuovi investimenti, sono divenuti, invece, ad Ariccia strumenti di chiaro carattere speculativo e privi di una seria programmazione urbanistica condivisa. Una volta approvato il Piano Urbanistico Comunale Generale, con i Piani Urbanistici Operativi Comunali (PUOC) - che hanno i contenuti e l’efficacia dei piani particolareggiati, dei piani di lottizzazione, dei piani di zona per l’edilizia economica e popolare, di quelli per gli insediamenti produttivi, dei programmi integrati di intervento, dei programmi di recupero urbano - definiremo, sempre in linea con le attuali norme regionali sul governo del territorio, una disciplina più puntuale delle trasformazioni territoriali ad integrazione di quella contenuta nel PUCG. Quindi la nostra politica urbanistica ed edilizia avrà, accanto a una costante attività di vigilanza sul territorio per impedire fenomeni di abusivismo edilizio, come obiettivi particolari, tutti tendenti a limitare al minimo indispensabile il consumo di territorio: · favorire la demolizione e ricostruzione di edifici fatiscenti o molto vecchi, per rinnovare il patrimonio edilizio esistente con architettura biosostenibile, con conseguente contenimento dei consumi Pagina 20 di 47


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energetici e utilizzazione di materiali ecocompatibili di nuova generazione; le attività demolitorie e ricostruttive potranno ridare fiato al settore, in grave difficoltà, delle imprese edili e di quelle, in particolar modo artigianali, dei settori indotti, soprattutto delle imprese locali, con le quali e con gli istituti di credito operanti nel nostro territorio metteremo in campo azioni sinergiche per agevolare la sostenibilità economica degli interventi; sempre per limitare al minimo indispensabile il consumo del territorio, valutare la possibilità, nel PUCG e nei PUOC, di incrementare, rispettando la normativa edilizio-urbanistica e quella paesaggistica, la volumetria di edifici esistenti entro una percentuale ragionevole; incentivare in tutto il territorio comunale gli adeguamenti alla normativa antisismica e a quella sull’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici esistenti, pubblici o privati, perseguendo, anche con queste attività e con la medesima azione sinergica tra l’amministrazione comunale, le imprese edili e gli istituti di credito locali finalizzata come spiegato al punto precedente, lo scopo di rivitalizzare il settore edilizio e quelli indotti; sempre per dare impulso alla ripresa dell’attività delle imprese edili e di quelle indotte e con la stessa azione sinergica descritta, agevolare il recupero del centro storico e dei luoghi contigui ad esso mediante la ristrutturazione di edifici, che troveranno una disciplina adeguata nello specifico PUOC di tale zona e dei luoghi ad essa contigui, prevedendo anche, nel nuovo regolamento edilizio comunale, il Piano dell’Ornato, grazie al quale verranno fornite le linee guida per assicurare i livelli di compatibilità delle colorazioni e dei rapporti cromatici negli interventi edilizi e verranno disciplinati ammissibilità e divieti di collocazione di elementi di arredo urbano, di insegne, di bacheche, di tende, di antenne ricetrasmittenti e di impianti di smaltimento di fumi, con la convinzione che anche l'aspetto esteriore concorre a migliorare la qualità della vita nella città; rilevare nuovamente le costruzioni e i nuclei abusivi con l’intento di trattare in modo veramente equo, nell’intero territorio comunale, situazioni urbanistiche analoghe, dando a tutte la stessa classificazione urbanistica in quanto a densità edilizia, all’altezza e alla distanza tra i fabbricati di nuova costruzione e agli spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde pubblico o a parcheggi, tutto ciò in ossequio alla specifica normativa regionale e per recuperare e razionalizzare, sotto i profili edilizio e infrastrutturale, aree compromesse; anche con il ricorso alla vendita o alla messa a profitto di beni del patrimonio immobiliare comunale non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali e pertanto non strategici e con il concorso di investitori qualificati sostenuti dal Fondo Investimenti per l’Abitare (FIA), fondo immobiliare detenuto per il 70% dalla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. e operante nel settore dell’edilizia privata sociale con la finalità di incrementare sul territorio italiano l’offerta di alloggi sociali per la locazione a canone calmierato e la vendita a prezzi convenzionati a supporto e integrazione delle politiche settoriali dello Stato e degli enti locali, sostenere programmi di social housing, cioè programmi volti a ridurre gli svantaggi sociali di famiglie che, per motivi economici o per assenza di offerte adeguate, non riescono a soddisfare il proprio fabbisogno abitativo sul mercato. In buona sostanza, l’obiettivo è di realizzare case a costi accessibili, destinate alle famiglie non in grado di soddisfare sul mercato le proprie esigenze abitative, ma con redditi superiori a quelli che danno diritto alle assegnazioni dell’edilizia residenziale pubblica (la cosiddetta “fascia grigia”); individuare e realizzare un nuovo PUOC per l’edilizia economica e popolare, che non abbia come risultato la formazione di uno dei soliti quartieri dormitorio che vediamo in tante aree urbane degradate, ma un insediamento che, attraverso infrastrutture e adeguati spazi pubblici di socializzazione, permetta ai residenti una buona qualità di vita; approvare le linee guida per la formazione di programmi integrati di intervento tesi al riordino e alla riqualificazione ambientale delle zone periferiche, in particolare della zona, una volta fiorentemente industriale, a ridosso della via Nettunense, prevedendo che gli edifici a destinazione non residenziale dismessi siano demoliti e ricostruiti, anche con possibilità di cambio di destinazione d’uso a favore di quello artigianale e, per una percentuale non superiore al 30%, di quello residenziale con riserva, per quanto riguarda quest’ultimo, di una quota al social housing; Pagina 21 di 47


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realizzare una zona artigianale, per l’impianto di nuove attività artigianali o lo spostamento volontario di quelle esistenti, il cui esercizio, anche alla luce del progettato piano di classificazione acustica del territorio comunale, sia incompatibile con gli insediamenti abitativi; se necessario, dare attuazione agli strumenti urbanistici approvati costituendo, anche con l’apporto di capitali privati e di altri enti pubblici, una società di trasformazione urbana, che acquisti gli immobili interessati dall’intervento, li trasformi e li commercializzi; approvare le linee guida per la presentazione, da parte degli imprenditori agricoli, di piani di utilizzazione aziendale (P.U.A.) nelle zone agricole.

SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE (S.I.T.) Trattiamo in questa sede, anche se la sua funzione è plurivalente, questo utilissimo strumento per orientarsi nella conoscenza del territorio. Il S.I.T. è una banca di dati cartografici digitali aggiornata continuamente, attraverso la quale sono gestite tutte le informazioni territoriali riferibili a un punto preciso del territorio comunale. La sua funzione fondamentale è quella georeferenziale: ciò equivale a dire che il sistema associa una posizione geografica a informazioni descrittive relative a oggetti e fenomeni che esistono o avvengono sul territorio. Ciò permette di svolgere, su queste informazioni, elaborazioni e interrogazioni complesse sulla base della loro posizione assoluta e relativa. Questo sistema può mettere in relazione, introducendo il riferimento geografico, dati altrimenti non relazionabili. Grazie a un software apposito, il G.I.S. (Geographical Information System), il S.I.T. permette di schematizzare le componenti territoriali (cartografia di base, reti infrastrutturali, servizi, zone ambientali e relativi vincoli, usi del suolo, classificazione acustica, strutture commerciali, siti artistici, risorse turistiche ecc.), mediante oggetti geografici ed eseguire analisi ed elaborazioni a supporto delle attività amministrative, dalla redazione degli strumenti di pianificazione al confronto di altri dati, anche di natura economica. La nostra coalizione allestirà il S.I.T. per metterlo a disposizione dei soggetti (cittadini, professionisti dell’edilizia e dell’urbanistica, imprese, operatori turistici ecc.) che operano nel territorio o che hanno interesse ad avere informazioni sul territorio. IL PROBLEMA DELL’ABUSIVISMO EDILIZIO Se la nostra coalizione sarà forza di governo, aprirà subito un confronto, coinvolgendo i sindaci degli altri Comuni interessati dal fenomeno, con le istituzioni sovracomunali (in primis, la Regione Lazio), per trovare la soluzione meno gravosa che sia possibile per i soggetti colpiti dai recenti provvedimenti di demolizione di edifici abusivi. È questo il comportamento più onesto e più leale nei confronti dei destinatari dei provvedimenti in questione, a fronte delle promesse fatte da amministratori che hanno per anni promesso a questi soggetti che avrebbero tenuto indenni dall'abbattimento le costruzioni abusive, che, nella larga maggioranza dei casi, sono edificazioni di necessità, realizzate spesso attendendo invano una pianificazione urbanistica generale che adeguasse all'incremento demografico quella formata ormai più decenni fa. Concludo dicendo che questo problema di ordine sociale è la pesante eredità che amministratori, che delle promesse scritte sulla sabbia quando arriva l’alta marea hanno fatto il loro modus operandi, lasciano sulle spalle di nuovi amministratori che rifiutano questo modo di operare, ma che si faranno carico di tentare ogni via per risolvere, in modo cristallino ed entro la cornice della legalità, tale problema.

RETE VIARIA, OPERE STRADALI E PARCHEGGI – SISTEMA DELLA MOBILITÀ La sfida dello sviluppo sostenibile impone di conciliare, da un lato, lo sviluppo economico della città e l’accessibilità del suo territorio e, dall’altro, la qualità di vita e la tutela ambientale. Per questo gli interventi sulla rete viaria, sulle opere stradali e sui parcheggi devono essere condotti con una strategia capace di armonizzare queste esigenze. Pagina 22 di 47


SISTEMA VIARIO E OPERE STRADALI Oltre all’Appia bis (strada provinciale di 1° livello metropolitano) e se si esclude il reticolo viario formato dalla via Nettunense (strada provinciale di 2° livello metropolitano) e dalle vie che vi sboccano, che, quando sarà attivato l’Ospedale dei Castelli Romani, avrà bisogno di un potenziamento che consenta di collegare velocemente il nuovo ospedale e i comuni del nostro distretto sanitario, per la maggior parte il resto di Ariccia è dotato di una rete stradale in grado di sostenere efficacemente il sistema della mobilità. Non ha bisogno perciò di nuove, antieconomiche e inutili strade, men che meno di strade che rappresentano veri sfregi paesaggistici, come quella ideata all’interno del Parco Chigi e l’altra spacciata come collegamento viario tra l'Appia bis e l’area del nuovo ospedale e progettata all’interno di Vallericcia, zona interamente di interesse archeologico e classificata per la gran parte paesaggio naturale agrario. L’unico risultato, pessimo, che queste due nuove strade porterebbero sicuramente è isolare il centro storico, progetto mai abbandonato dall’amministrazione comunale, con ricadute economiche negative non solo sul centro storico ma anche sugli altri luoghi contigui ad esso e sulla località Galloro, ricadute già pesantemente sperimentate dai commercianti e dagli altri operatori economici. I soli nuovi tracciati stradali di cui si avverte il bisogno e che intendiamo costruire sono: · il collegamento tra la via Coriolano e la palestra comunale; · la variante collegante le vie Montegiove, Corioli e G. Perucca; · il collegamento tra la stazione ferroviaria di Cecchina e la via Ginestreto in corrispondenza della rotatoria esistente all’altezza della via G. Perucca. Un’attenta osservazione della circolazione veicolare e pedonale, effettuata anche da molti residenti nella zona, impone di ripristinare il doppio senso di circolazione nell’intera via Campoleone e di costruire, ove lo consenta la larghezza della carreggiata, marciapiedi, per rendere l’utilizzazione di tale via più agevole. Per ridare slancio alle attività economiche del centro storico, intendiamo riaprire il Corso Garibaldi al traffico leggero, prevedendone la chiusura, con barriere a scomparsa, nelle ore notturne (22:00-07:00) e nei sabati e nelle domeniche del periodo primaverile-estivo, quando vi si organizzi la mostra-mercato mensile riservata ai librai e agli editori specializzati in pubblicazioni sulla musica e sulle arti visive (v. il capitolo riguardante “Risorse culturali e turismo”), in occasione della Sagra della porchetta e della Festa religiosa dedicata a Santa Apollonia o per altri particolari eventi. Quello che la nostra coalizione ha in animo è adottare un Piano Urbano del Traffico, nel quale siano delineate le linee guida per gli interventi riguardanti il sistema viario, e realizzare in ogni zona di Ariccia: · il monitoraggio, condotto da tecnici comunali e operatori della polizia locale, dello stato dello strade finalizzato a curarne in maniera costante la manutenzione (campagna “No alle buche stradali”); · l’adeguamento funzionale delle strade esistenti, con ampliamenti della sede stradale, ove possibile (un esempio: la via Longarina) senza incidere brutalmente sulle proprietà private, con la costruzione di marciapiedi, piste ciclabili, ove è possibile, o con l’installazione di barriere di protezione dei pedoni; · l’installazione, nelle strade di maggior flusso veicolare o a scorrimento veloce, di dissuasori di velocità; · l’installazione di adeguata segnaletica stradale orizzontale e verticale; · rotatorie solo in quelle intersezioni di più strade in cui si registrano quotidianamente flussi veicolari elevati in ognuna delle strade che si intersecano. In particolare, vanno razionalizzate, perché realizzate in maniera tecnicamente non idonea, la rotatoria posta dinanzi all’ingresso del Consorzio stradale “Monte Gentile”, del quale vogliamo che sia mantenuta l’attuale configurazione giuridica, e la rotatoria posta all’intersezione tra la via di Vallericcia e le altre quattro strade che con questa costituiscono intersezioni. PARCHEGGI E ALTRE OPERE: I PROGETTI In alcune zone di Ariccia (come il centro storico, Galloro, la località Villa Ferrajoli e la zona confinante con il comune di Genzano di Roma), in alcuni casi a causa di decisioni negative dell’amministrazione comunale, Pagina 23 di 47


l’insufficienza dei parcheggi è innegabile e il costo orario per parcheggiare nelle aree riservate alla sosta a pagamento è tra i più alti d’Italia. Per questo, prima che siano realizzati parcheggi adeguati alle esigenze delle zone che sono destinati a servire, la nostra coalizione intende concedere gratuitamente, nella fascia dalle ore 20 alle 8 del giorno successivo, un posto auto nelle aree di sosta comunali per ogni famiglia, priva di posti auto di proprietà o in locazione, che sia residente nella località Villa Ferrajoli e nel centro storico, includendo in questo anche le due aree che si estendono tra la piazza di Corte e, rispettivamente, la via dei Castani e il largo Grottalupara. Per quanto riguarda le famiglie residenti nelle medesime zone che abbiano più di un’autovettura, per tutte le altre residenti nel comune di Ariccia e per le persone che vi svolgano attività stabili, concederemo un abbonamento annuo a tariffa agevolata per la sosta nei parcheggi a pagamento. Prevederemo anche che nei parcheggi a pagamento la sosta sia libera nella fascia oraria dalle ore 13 alle 16 e dalle 20 alle 24, che il costo orario della sosta in tali parcheggi sia ridotto da due a non più di un euro e che l’utente che abbia superato il limite orario possa integrare il pagamento e non essere assoggettato a una sanzione amministrativa. In quanto ai nuovi progetti: · adotteremo un regolamento, rispettoso della normativa settoriale, contenente le linee guida per la realizzazione di parcheggi interrati; · per rilanciare le attività economiche nel centro storico: 1) istituiremo un parcheggio con sosta gratuita limitata a un’ora nello spiazzo dinanzi all’ingresso secondario della casa municipale; 2) costruiremo un parcheggio multipiano a fianco del ponte San Rocco, mantenendo, se possibile, la struttura esistente (parcheggio Fontana) e ricorrendo, se occorresse, al project financing, modalità di finanziamento che permetterebbe all’investitore privato di vendere o locare una quota di posti auto ai residenti del centro storico; 3) attraverso uno studio di fattibilità, verificheremo la possibilità di ampliare, con una terrazza artificiale, il parcheggio del piazzale Menotti Garibaldi posto accanto al ponte monumentale, al fine di creare un’area per la sosta degli autobus turistici e delle autovetture; · verificheremo la possibilità, compatibilmente con i vincoli paesaggistici e idrogeologici esistenti, della costruzione di un parcheggio nell’area dell’ex cava sottostante al cimitero: se questo parcheggio fosse realizzabile, ciò permetterebbe di attuare meglio il progetto di dotare di un posto auto ogni famiglia residente nell’area che si estende tra la piazza di Corte e la via dei Castani; · nella via delle Cerquette realizzeremo un parcheggio a raso eliminando il marciapiede, molto raramente percorso da pedoni, che inizia in corrispondenza del viale dei Castani e posto a sinistra per chi percorre la via delle Cerquette in senso ascendente. Risultato: diverse decine di posti auto a vantaggio dei residenti e degli operatori economici della zona e con un costo molto contenuto per la sua realizzazione; · nella località Villa Ferrajoli intendiamo costruire un parcheggio interrato con una piazza sovrastante nel terreno contiguo alla confluenza tra la via V. Volterra e la via B. Tortolini; · nella località Galloro, verificheremo, attraverso un concorso di progettazione, la fattibilità di un parcheggio sopraelevato all’attuale parcheggio esistente nella via Beata Rosa Venerini con accesso dalla via Appia Nuova accanto alla via M. D’Azeglio; · nella località Catena intendiamo costruire un parcheggio, anche, se progettualmente

possibile, interrato con una piazza sovrastante, e riqualificare il giardino comunale; · la località Vallericcia, tenuto anche conto dell’esistenza di una scuola, è priva di un parcheggio adeguato all’entità demografica della zona e di un centro di aggregazione sociale: per questo, è nostra volontà costruirvi un parcheggio nelle vicinanze della scuola, con una piazza, un fontana, giardini e un parco ludico per bambini; · per la località Nocchienti, abbiamo in animo di dotarla di un parcheggio e di giardini pubblici con un parco ludico per bambini nel terreno tra via dei Susini, via Nocchienti e via delle Albicocche; Pagina 24 di 47


· nell’area comunale esistente nella via Innocenzo XII, la nostra coalizione intende realizzare un anfiteatro per rappresentazioni teatrali e proiezioni cinematografiche all’aperto e un parcheggio, stante l’accertata carenza di posti auto in seguito a un massivo incremento demografico della zona indotto dalla costruzione di centinaia di alloggi di edilizia economica; · per la località Fontana di Papa-Piani di Santa Maria, precisamente nell’area vicina agli alloggi di edilizia residenziale pubblica, presenteremo un’ipotesi progettuale per realizzare una piazza, giardini pubblici con un parco ludico per bambini e, con il sostegno della diocesi, una chiesa più ampia di quella esistente e dotata di locali adeguati per attività sociali; · abbiamo in animo infine di risistemare il parcheggio antistante alla stazione ferroviaria di Cancelliera. IL PONTE MONUMENTALE E GLI ALTRI PONTI Non vi è alcun bisogno di chiudere il Ponte Monumentale, dal momento che oggi esistono varie metodologie di intervento che permettono di ristrutturare e consolidare un’opera civile qual è il ponte senza che ciò ne determini la chiusura. D’altro canto, la relazione dello studio tecnico incaricato dal comune di Ariccia di redigere una “Relazione sulla valutazione della vulnerabilità e del rischio sismico del Ponte Pio IX” si conclude con le seguenti parole: «Un intervento possibile per migliorare le prestazioni del ponte al sisma longitudinale potrebbe essere quello di creare una struttura ausiliaria, una sorta di blocco di amarro, a tergo della spalla lato Roma». Sistema, questo, che può essere effettuato senza che il ponte venga chiuso. Fermo il fatto che l’eventualità di un evento sismico di una certa intensità riguardante il ponte monumentale (Ponte Pio IX) tale da mettere in crisi la stabilità dello stesso, è formulata, nella stessa relazione, in termini probabilistici, cosa che non potrebbe essere diversamente, l’amministrazione comunale ha dimenticato completamente di analizzare se gli altri ponti di Ariccia abbiano bisogno di manutenzione. TRASPORTO PUBBLICO LOCALE Attueremo ogni iniziativa per incrementare il trasporto pubblico locale, affinché ne fruiscano anche i residenti di zone del territorio finora non servite, attraverso un piano integrato mobilità veicolareparcheggi.

SANITÀ OSPEDALE “L. SPOLVERINI”. LE NOSTRE PROPOSTE La riorganizzazione della rete ospedaliera regionale prevede che l’ospedale “L. Spolverini” di Ariccia sia destinato a Casa della Salute, che dovrebbe essere un centro attivo e dinamico della comunità locale per la salute e il benessere che raccoglie la domanda dei cittadini e organizza la risposta nelle forme più appropriate. La Casa della salute è da intendersi come la sede pubblica dove trovano allocazione, in uno stesso spazio fisico, i servizi territoriali che erogano cure sanitarie primarie, ivi compresi gli ambulatori di Medicina Generale e Specialistica ambulatoriale, e sociali per una determinata e programmata porzione di popolazione. Le cure primarie rappresentano il primo livello di contatto delle persone, della famiglia e della comunità con il Servizio Sanitario Nazionale. Nell'ambito delle cure primarie, il medico di medicina generale e il pediatra di libera scelta rivestono un ruolo centrale. Infatti, attraverso l'integrazione con le altre professionalità del territorio (MCA, Specialisti Ambulatoriali), determinano lo sviluppo di forme di assistenza primaria in grado di rispondere ai nuovi bisogni di salute dei cittadini. Il radicale cambiamento dello stato generale di salute, caratterizzato, nell'attuale contesto sanitario, dall'incremento delle patologie croniche e della non autosufficienza, vede l'esigenza di nuovi percorsi assistenziali basati su un approccio multidisciplinare del paziente volto a promuovere meccanismi di integrazione delle prestazioni sanitarie e sociali al fine di garantire l'efficacia della continuità delle cure. Lo sviluppo quindi della medicina associativa diviene lo strumento attuativo della programmazione sanitaria e momento organizzativo della medicina generale e delle altre discipline presenti nel distretto per l'erogazione dei livelli essenziali e Pagina 25 di 47


appropriati di assistenza. Da ciò ne scaturisce il cambiamento strategico del ruolo dell'ospedale che dovrà pertanto perdere le caratteristiche di generalismo per diventare sempre di più specializzato e tecnologicamente attrezzato per la cura delle malattie acute. Il sistema delle cure ospedaliere si raccorda con il sistema delle cure primarie e là dove ne ricorrano le condizioni con il sistema delle cure domiciliari in ambiente protetto (ospedale di comunità). La realizzazione delle forme aggregate delle cure primarie facilita la continuità assistenziale tra i diversi livelli (preventivo, ospedaliero, territoriale), migliorando in particolare le modalità di comunicazione tra ospedale e M.M.G. in relazione al ricovero dei pazienti, alla dimissione protetta, all'attuazione di percorsi diagnostici terapeutici condivisi, grazie alla disponibilità di strumenti informatici e telematici per lo scambio di informazioni cliniche e per l'attuazione di procedure di teleconsulto e telemedicina. Anche lo sviluppo del day hospital e della day surgery sono fortemente condizionati dalla capacità del territorio di farsi carico delle necessità socio-assistenziali di pazienti sottoposti a procedure e interventi appropriati per il ricovero di giorno che, per particolari esigenze sanitarie, necessitano successivamente di interventi propri del livello territoriale (per es., terapia del dolore). In questo settore, il raccordo territorioospedale incrementa l'appropriatezza del regime di ricovero. La riorganizzazione delle cure primarie ha importanti ricadute anche sulla qualità della risposta ai bisogni socio-sanitari complessi, che vedono agire accanto a determinanti sanitari anche e, in qualche caso soprattutto, determinanti sociali, in cui spesso la mancata presa in carico congiunta dei servizi sociali tende a vanificare anche il più complesso intervento sanitario. Essa, consentendo di garantire la risposta assistenziale 7 giorni su 7 per 24 ore al giorno, è un punto di riferimento certo per il cittadino che vede i suoi bisogni riconosciuti ed affrontati nell'ambito di un lavoro di gruppo. La Casa della Salute deve (ed è nostra volontà perché ciò avvenga): · garantire la continuità assistenziale e terapeutica per 24 ore e 7 giorni alla settimana; · assicurare un punto unico di accesso dei cittadini alla rete dei servizi e la presa in carico della domanda (ufficio dei servizi socio-sanitari gestito in coordinamento tra i servizi sociali e la A.S.L.); · operare per programmi condivisi, sulla base del Programma delle Attività Territoriali del distretto (P.A.T.), del Piano Sociale di Zona (P.S.Z.) e del Piano Integrato di Salute (P.I.S.), che, laddove adottato, promuova e valorizzi la partecipazione dei cittadini, soprattutto delle loro associazioni, assicurando forme di gestione sociale (programmazione dei servizi e valutazione dei risultati) nei vari presidi; · per garantire una efficacia sinergia tra servizi sociali e servizi sanitari, essere la sede del distretto socio-sanitario, stante la vastità degli spazi a disposizione dopo che sarà attivato l’Ospedale dei Castelli Romani; · attraverso un’attività di concertazione con la consulta per la tutela della salute e dell’assistenza sociale, ricomporre le separazioni storiche esistenti tra le professioni sanitarie, realizzare concretamente l’attività interdisciplinare tra medici, specialisti, infermieri, terapisti e di integrare operativamente le prestazioni sanitarie con quelle sociali, organizzare e coordinare le risposte da dare al cittadino nelle sedi più idonee, privilegiando il domicilio e il contesto delle persone; · creare le condizioni per alloggi extra-ospedalieri al fine di ospitare pazienti che svolgono cure in regime di day hospital, in particolare i pazienti affetti da sindrome post-polio, osteogenesi imperfetta, fibromialgia); · sviluppare programmi di prevenzione per tutta la vita, basati su conoscenze epidemiologiche e sulla partecipazione informata dei cittadini; · sviluppare, tramite il distretto sanitario, rapporti di collaborazione con l’ospedale di riferimento sia per l’interdipendenza tra cure primarie, cure specialistiche e diagnostica strumentale che per la definizione di protocolli per accessi e dimissioni programmate; · offrire occasioni di formazione permanente degli operatori, con particolare riguardo al lavoro di gruppo; Pagina 26 di 47


· attivare, a costo zero in quanto già esiste la guardia medica e vi sono gli infermieri, 10 posti letto nel reparto a gestione infermieristica con continuità terapeutica e assistenziale; · riorganizzare e potenziare la radiologia, prevedendo anche l’apertura agli esterni delle prestazioni di radiologia di base ed ecografiche, quest’ultime previo l’acquisto di un ecografo; · potenziare il servizio di neuro-psichiatria infantile in coordinamento con i servizi socio-sanitari; · aumentare i posti letto del day hospital di riabilitazione; · attivare la piscina e le vasche di camminamento per la riabilitazione ortopedica con creazione di protocolli specifici in collaborazione con i reparti di ortopedia, incrementando i trasferimenti da tali reparti a quelli per la riabilitazione; · favorire l’integrazione ospedale-territorio-casa mediante prestazioni di fisioterapia domiciliare; · essere uno spoke del centro unico di diabetologia; · essere sede di un Polo della Fragilità, costituendo la fragilità un tema di crescente importanza in quanto nel mondo occidentale c’è un forte invecchiamento demografico. Dal punto di vista dell’organizzazione sanitaria, si propone sul lato della domanda di definire il paziente fragile differenziandolo dal paziente acuto e dal paziente cronico, di proporre una metrica dei determinanti della fragilità, mentre sul lato dell’offerta di classificare le strutture e i modelli di risposta di assistenza primaria e di classificare l’integrazione tra attori e strutture con l’individuazione di classi distinte di integrazione. Dal punto di vista dell’incrocio domanda-offerta, si propone di individuare le corrispondenze tra domanda (classi di pazienti fragili) e offerta (classi di strutture-modelli di risposta e classi di integrazione) al fine di garantire una risposta appropriata ed efficace. Dal punto di vista delle proposte inerenti i professionisti sanitari, le riflessioni sono volte a valorizzare gli aspetti comunicativi nelle relazioni di aiuto al fragile e alla sua famiglia e a descrivere le modalità di lavoro in équipe e in rete con gli altri professionisti, con particolare riferimento all’utilizzazione di strumentazioni informatiche e telematiche evolute e a una organizzazione efficiente delle attività. Dal punto di vista dei pazienti fragili, si propone di descrivere e interpretare le caratteristiche del paziente fragile secondo il paradigma della complessità e di definire una risposta efficace (in quanto appropriata) ai bisogni del paziente fragile. INTERVENTI E SERVIZI SOCIALI CRITICITÀ Negli ultimi anni le famiglie italiane hanno subito mutamenti sociali, economici e culturali profondi. Queste trasformazioni hanno rafforzato nel tempo alcune criticità, in quanto sia alle condizioni sociali sia al sistema pubblico, chiamato a dare risposte alle difficoltà che le famiglie devono fronteggiare. Anche ad Ariccia il più rilevante dei problemi sociali è il progressivo impoverimento di diverse famiglie che incontrano situazioni di difficoltà economica quotidiana. Questo problema interessa principalmente le famiglie numerose, i disoccupati con figli a carico, le coppie giovani con lavori precari, i lavoratori con un basso livello di istruzione e di qualificazione professionale, gli anziani e le donne sole. Un elemento che caratterizza i servizi sociali dei comuni italiani è la tendenza a privilegiare il canale degli aiuti economici alle famiglie rispetto a quello della rete integrata dei servizi alla persona, che in altri paesi europei ha dimostrato di essere più efficiente ed efficace. NORMATIVA SUGLI INTERVENTI E SUI SERVIZI SOCIALI La legge n. 328 del 2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” ha risposto all’esigenza di realizzare un sistema integrato di interventi e servizi sociali capace di garantire una maggiore equità e standard di prestazioni omogenee sull’intero territorio nazionale. La legge si inserisce nel processo di progressivo decentramento delle funzioni di “governo” dallo Stato alle regioni e agli enti locali, portato in séguito avanti dalla riforma costituzionale recata dalla legge costituzionale che ha modificato il titolo V della parte seconda della Costituzione. Pagina 27 di 47


Con la realizzazione di un sistema integrato di interventi e di servizi sociali vengono attribuiti diversi compiti e funzioni fra i livelli di governo territoriale. Ai comuni è assegnata la competenza del Piano di zona che ha comportato l’ampliamento delle funzioni e dei compiti attribuiti alle amministrazioni locali, da svolgere anche secondo una logica di integrazione delle aree dell’assistenza sociale e sanitaria e operando in maniera coordinata, secondo il principio di sussidiarietà orizzontale, con tutti i soggetti pubblici e privati che svolgono sul territorio tali funzioni: aziende sanitarie locali, istituzioni non profit ecc. La legge-quadro prevede che la gestione integrata degli interventi e dei servizi sociali sia svolta nei cosiddetti “ambiti territoriali”, formati da più comuni e coincidenti con i distretti socio-sanitari. La funzione di governo delle politiche sociali spetta a tutti i livelli amministrativi, per i quali la riforma costituzionale ha delineato il principio della sussidiarietà verticale. La legge individua i principi che presiedono all’esercizio della funzione di governo: sussidiarietà, cooperazione, efficacia, efficienza, economicità, omogeneità, copertura finanziaria e patrimoniale, responsabilità e unicità dell’amministrazione, autonomia organizzativa e regolamentare degli enti locali. La legge prevede anche che alla gestione e all’offerta dei servizi provvedano soggetti pubblici, nonché organismi non lucrativi di utilità sociale, organismi della cooperazione, organizzazioni di volontariato, associazioni ed enti di promozione sociale, fondazioni, enti di patronato e altri soggetti privati; poi sottolinea che ai soggetti del terzo settore e privati deve essere riconosciuto un ruolo attivo non solo nella realizzazione, ma anche nella progettazione concertata degli interventi. Infine, specifica che, tra gli scopi, ha la promozione della solidarietà sociale, con la valorizzazione dell’iniziativa delle persone, dei nuclei familiari, delle forme di auto-aiuto e di reciprocità e della solidarietà organizzata. L’obiettivo per le amministrazioni locali è, dunque, fornire risposte attendibili, eque e adeguate a diverse utenze, nel rispetto di un livello di prestazioni minime. Il Piano di Zona è lo strumento con cui si valorizza effettivamente la sussidiarietà orizzontale ed è lo strumento più idoneo per conseguire forme di integrazione delle politiche sociali locali, mediante l’analisi dei bisogni e la definizione delle priorità e delle risposte. Le spese di attivazione degli interventi e dei servizi sociali sono a carico dei comuni, singoli e associati, salvi i finanziamenti regionali per interventi e servizi sociali derivanti da provvedimenti regionali di trasferimento agli enti locali di alcune materie. SERVIZIO DI PROMOZIONE SOCIALE Compatibilmente con la situazione finanziaria che troveremo, Il nostro progetto intende perseguire, come obiettivo primario, la realizzazione di azioni orientate a mettere, congiuntamente con gli altri soggetti del Comitato dell’Accordo di Programma (sindaci o loro delegati del distretto socio-sanitario e direttore generale dell’ASL o suo delegato) e dell’Ufficio di Piano, il miglioramento socio-economico della “persona“ al centro del nostro agire politico. Questa volontà richiede azioni volte a potenziare la qualità dei servizi esistenti e ad avviare la sperimentazione di nuovi che possano meglio rispondere ai bisogni sempre più articolati delle persone. Il miglioramento quali-quantitativo di tali servizi dovrà prevedere, oltre all’opera delle assistenti sociali comunali, il supporto di professionisti con specifiche competenze (psicologo, psicoterapeuta, neuropsichiatra) e l’organizzazione di uno specifico servizio comunale che chiameremo “Servizio di Promozione Sociale”. PROGETTI · ufficio comunale di cittadinanza attiva: ufficio a cui possono rivolgersi tutti i cittadini che vogliono avere informazioni riguardanti interventi e servizi sociali svolti da soggetti pubblici o privati; · banca del tempo: è un istituto di credito molto particolare, a cui l’adesione è volontaria e che intendiamo promuovere. Il solo obbligo degli aderenti è di rendere il tempo che hanno ricevuto da altri aderenti. È regolato dal principio dello scambio: scambio del proprio tempo con il tempo di altri e di proprie prestazioni (esempio: pagare le proprie bollette insieme con quelle di altri) con prestazioni di altri in una condizione di parità tra persone, poiché il tempo offerto e richiesto ha lo stesso valore indipendentemente da qualsiasi condizione delle persone che aderiscono; Pagina 28 di 47


· quoziente familiare: usare il quoziente familiare nell’applicazione delle tariffe a carico delle famiglie, comprese quelle con figli diversamente abili o che hanno anziani, per i servizi a domanda individuale, come gli asili-nido, gli impianti sportivi ecc., e, tramite convenzioni con esercizi commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande, ottenere riduzioni per chi voglia avvalersi dei servizi offerti da tali operatori economici, tra i quali vanno incluse le farmacie comunali; · sostegno alla genitorialità: potenziamento degli interventi personalizzati volti a garantire al minore la possibilità di una crescita serena ed equilibrata pur in presenza di una situazione di difficoltà familiare; · sostegno all’autonomia economica: i sostegni economici, nella forma di sussidi, ordinari o straordinari, quest’ultimi per situazioni eccezionali e particolarmente gravi, di esenzioni dal pagamento dei ticket sanitari e di altri ausili economici, sono concessi a cittadini che versano in difficoltà socio-economica o con parenti in condizioni tali da non poter provvedere al loro mantenimento; monitoreremo questa spesa, per accertare, attraverso opportuni indicatori di capacità economica, se esistano casi di non spettanza creati per ragioni di clientela elettorale; in questo ambito, ci impegniamo a portare a cinquecento euro mensili la misera somma erogata alle persone che svolgono attività lavorative definite borse-lavoro, assicurando alle medesime una copertura assicurativa per le loro prestazioni e, per chi presti servizi manuali, attrezzature idonee per lo svolgimento di tali servizi; · voucher ai cittadini: voucher pagati dal comune ai cittadini perché svolgano lavori utili alla comunità; · tutela dei minori: il servizio per l’infanzia e l’età evolutiva opera per garantire la tutela del minore in conformità ai principi stabiliti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia. Miglioreremo le azioni in favore dei minori da tutelare, che consistono in interventi di assistenza alle famiglie e ai minori attraverso la consulenza e l’orientamento sulle risorse della rete dei servizi, in consulenza psico-sociale di sostegno alla genitorialità, in interventi di inserimento di minori nei contesti educativi presenti nel territorio, in interventi socioeducativi individuali, in assistenza economica a favore di famiglie con minori che versano in situazione di fragilità socio-economica, in consulenza e collaborazione con il tribunale civile in merito a separazioni conflittuali, in collocamento extra-familiare provvisorio del minore a seguito di situazioni di pericolo e di urgenza; · centro di accoglienza e di ascolto: promuoveremo, in convenzione con le parrocchie del territorio, la formazione di una “Associazione per il Prossimo”, gestita da volontari e operatori specializzati, per affrontare, nel centro di accoglienza e di ascolto, i problemi degli indigenti del territorio, di quelli senza fissa dimora, degli immigrati, dei profughi, dei nomadi. Nelle nostre intenzioni il centro fornirà i seguenti servizi: prima accoglienza mediante la fornitura di pasti caldi, servizio di doccia, ricambio di vestiario, posto letto e ospitalità di emergenza, punto medico, ospitalità residenziale temporanea a donne in difficoltà; · centro servizi per stranieri: istituzione di un servizio d’informazione e di orientamento strategico per le politiche di integrazione e di inclusione sociale dei cittadini stranieri, nel quale sarà possibile un incontro con un mediatore culturale che fornisca le informazioni necessarie per l'iscrizione e la frequenza scolastica, promuova iniziative culturali per favorire l'integrazione sociale degli stranieri immigrati. Il centro diffonderà una serie di opuscoli informativi sui principali ambiti di intervento redatti nelle lingue parlate dalle etnie numericamente più presenti, per qualificare il lavoro di cura a domicilio; in queste attività avrà un ruolo centrale la figura del consigliere straniero aggiunto, prevista nella parte dedicata agli istituti di partecipazione e consultazione popolare; · centro per disabili: promuoveremo l’istituzione di un centro di informazione e promozione dei diritti dei minori disabili, in quanto alle attività legate al contesto scolastico (integrazione scolastica, trasposto scolastico, esonero dalla spesa della mensa scolastica), così come dei diritti degli adulti disabili per quel che riguarda gli interventi a sostegno del lavoro, della domiciliarità Pagina 29 di 47


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(assistenza domiciliare), gli interventi socio-riabilitativi diurni o residenziali, quelli informativi e consulenziali riguardanti l’adattamento dell'ambiente domestico ai bisogni specifici delle persone per favorire l'autonomia personale, l’accesso ai contributi e alle agevolazioni fiscali per l'eliminazione di barriere architettoniche negli edifici privati, l’accesso ai contributi e alle agevolazioni fiscali per l'acquisto di particolari strumentazioni e ausili tecnici e informatici per la casa oppure per l’acquisto e l’adattamento di autoveicoli; assistenza domiciliare: vogliamo migliorare e potenziare questo servizio perché è lo strumento privilegiato per limitare l'allontanamento delle persone dall'ambiente familiare e sociale ai soli casi con pesanti carenze assistenziali o educative, per le quali la permanenza nel proprio ambiente costituirebbe grave disagio, per favorire la permanenza nell'ambiente di vita favorendo la vita di relazione anche in situazioni di grave limitazione funzionale, per valorizzare e sostenere le risorse della comunità, in particolare attraverso le associazioni e i gruppi di volontariato, secondo principi di solidarietà. Possono usufruire di questo servizio tutti i residenti che si trovino in stato di malattia o invalidità, che comporti la necessità di aiuto da parte di altre persone, che non dispongano di sufficiente assistenza familiare, che vivano in famiglia, ma con grave situazione di disagio psico-sociale o con carenze educative tali da non permettere uno sviluppo sereno del minore, che siano anziani non autosufficienti. Il servizio ha un costo rapportato all’ISEE; servizio di fornitura di pasti a domicilio: promuoveremo questo servizio per gli anziani e i disabili in situazioni di bisogno socio-sanitario che non sono in grado di provvedere autonomamente o di ricevere aiuto nella preparazione dei pasti; centro diurno per anziani: promuoveremo la formazione di un centro diurno per anziani parzialmente o totalmente non autosufficienti; centro di ascolto per le demenze: è un servizio che intendiamo offrire ai cittadini che trovano difficoltà nell’assistenza a persone che soffrono di demenza o di deterioramento cognitivo.

BARATTO AMMINISTRATIVO L’istituto del baratto amministrativo ha il proprio fondamento normativo nell’articolo 24 del decreto-legge n. 133 del 2014, convertito nella legge n. 164 del 2014, e consiste nel barattare i debiti derivanti da tributi locali con lavori utili alla comunità. · Beneficiari dell’agevolazione. I soggetti potenzialmente beneficiari delle agevolazioni tributarie devono essere i soggetti “abilitati” a presentare progetti di riqualificazione. In questo senso, i beneficiari possono essere cittadini singoli o associati, con la precisazione che, ai fini della concessione dell’agevolazione da parte del Comune, la norma privilegia prioritariamente le “comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute”. Nel caso di associazioni di cittadini, si ritiene che la riduzione o l’esenzione possa essere accordata prioritariamente con riferimento ad obbligazioni tributarie di cui è soggetto passivo l’associazione stessa. In caso di “incapienza”, cioè di scostamento negativo tra valorizzazione dell’attività di pubblico interesse posta in essere e agevolazione attribuibile al soggetto associativo, si ritiene che il beneficio possa estendersi ai soggetti componenti l’associazione. · Attività oggetto del baratto amministrativo. L’intervento dei cittadini deve riguardare un territorio da qualificare. in particolare i progetti presentati devono riguardare “la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano”. Un ulteriore aspetto riguarda la caratteristica della sussidiarietà, tramite la quale i cittadini si “sostituiscono” al Comune nell’espletamento di specifiche attività di carattere sociale. L’individuazione delle attività specifiche deriva dalla prescrizione secondo cui “l’esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai comuni, in ragione dell’esercizio sussidiario dell’attività posta in essere”. In altri termini, Pagina 30 di 47


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l’intervento dei cittadini, singoli o associati, deve essere alternativo e sostitutivo rispetto a quello del Comune. Tributi rispetto ai quali può essere deliberata la riduzione o l’esenzione. Il Comune può disporre deliberazioni di riduzione o esenzione di tributi “inerenti al tipo di attività posta in essere”. La norma consente, dunque, di collegare la deliberazione di agevolazione al tributo di riferimento (IMU, TASI, TARI, ecc.), anche se in apparenza non direttamente ricollegabile al tipo di attività posta in essere.. Per quanto riguarda il COSAP, che è un’entrata patrimoniale e non tributaria e che, per questo motivo, non sembra riconducibile nell’ambito di applicazione dell’articolo 24 sopra citato, il quale si riferisce esplicitamente al campo dei tributi comunali, si ritiene che possa essere incluso tra le agevolazioni dal momento che per questa entrata patrimoniale è possibile configurare margini di disponibilità da parte dell’ente locale. Così, per esempio, si possono prevedere riduzioni o esenzioni dalla TARI per progetti di pulizia di parchi pubblici, ma anche agevolazioni TASI per gli stessi interventi, riconducibili alla sua natura di tributo sui servizi indivisibili. Oppure, nulla vieta che per un progetto di riqualificazione di un bene immobile possa essere concessa un’agevolazione sull’IMU. La quantificazione dell’agevolazione. In assenza di criteri oggettivi di corrispondenza economica univoci sul territorio nazionale, si ritiene necessario giustificare la scelta compiuta con elementi ispirati a responsabilità e ragionevolezza nella quantificazione del trattamento agevolativo. Inoltre, il riconoscimento di qualsiasi agevolazione non deve essere solo legittimo, ma anche controllabile. Infine, non possono essere previste riduzioni o esenzioni anche con riferimento ad eventuali debiti tributari del contribuente.

EDIFICIO DELL’EX CINEMA “ITALIA” Con un accordo con l’ente proprietario, creeremo le condizioni perché l’ex cinema “Italia, che era funzionante nella via Cardinal F. Chigi, sia ristrutturato e destinato a scopi di utilità sociale. FATTORIA SOCIALE, FATTORIA BIOLOGICA E FATTORIA EDUCATIVA Con le modalità più opportune e con l’apporto determinante dei soggetti promotori, la nostra coalizione si impegnerà a far sì che abbiano riuscita i seguenti progetti: · la Fattoria Sociale, finalizzata, oltre che allo svolgimento di un’attività imprenditoriale agricola: alla formazione e all’inserimento lavorativo di persone socialmente marginali e/o a scarsa capacità contrattuale, come detenuti ed ex detenuti, disoccupati di lungo corso, minori in condizione di disagio, persone sottoposte a varie dipendenze e schiavitù (alcolisti, tossicodipendenti, prostitute) o soggette a discriminazioni e pregiudizi (immigrati, rom ecc.); alla riabilitazione e alla cura rivolte a persone con disabilità psico-fisica; alle attività ludico-ricreative rivolte a ragazzi (asili verdi e campi estivi) e ad anziani e adulti (orti sociali e orti urbani, forme di accoglienza temporanea e non); · la Fattoria Biologica in aree dotate di un equilibrato ecosistema, dove le coltivazioni vengono ottenute secondo il metodo biologico e l’allevamento viene praticato con particolare attenzione per il benessere animale, attuando diversificati indirizzi produttivi: ortaggi, in serra e in pieno campo, seminativi (grano, orzo, mais, foraggi), olivi, viti da vino, allevamento ovino e bovino (quest’ultimo specializzato per la produzione della carne), allevamento di api e di animali “di bassa corte”; · la Fattoria Educativa, dove, nel contesto della Fattoria Biologica, l’esperienza viene messa a disposizione di gruppi, scolastici e non scolastici, per trasmettere conoscenze, attuare percorsi didattici attraverso i quali si cerca di trasferire i valori che contraddistinguono la vita in una realtà agricola biologica (l’importanza dell’agro-ecosistema, la stagionalità delle produzioni agricole, il riciclo e il riutilizzo dei rifiuti aziendali, l’utilizzo di pratiche a basso impatto ambientale e l’ottenimento di energia da fonti rinnovabili) e, attraverso le attività pratiche nella fattoria e i laboratori ludico-educativi che stimolano la manualità dei giovani visitatori, vengono tramandate le antiche tradizioni delle produzioni locali. DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Pagina 31 di 47


V. il capitolo dedicato alla “Sanità”, precisamente all’interno delle proposte per l’utilizzazione dell’ospedale “L. Spolverini”.

SICUREZZA URBANA E LEGALITÀ SICUREZZA URBANA E LEGALITÀ. PROBLEMATICHE E STRATEGIE PER AFFRONTARLE Il sindaco dispone oggi, quale ufficiale di governo, di ampi poteri in materia di sicurezza urbana: per garantire l’integrità fisica dei cittadini e per migliorare le condizioni di vivibilità nella città, può adottare ordinanze “situazionali” (provvedimenti che riguardano specifici luoghi), ordinanze “comportamentali” (provvedimenti per indurre le persone a mantenere comportamenti civili) e ordinanze “rafforzative” (provvedimenti che rafforzano, con l’introduzione di nuove sanzioni di tipo amministrativo, divieti già imposti dalla legge). In particolare, può prevenire e contrastare sia le situazioni urbane di degrado o di isolamento che favoriscono l'insorgere di fenomeni criminosi, sia le situazioni in cui si verificano comportamenti quali il danneggiamento al patrimonio pubblico o privato oppure che ne impediscono la fruibilità, sia le situazioni che costituiscono intralcio alla pubblica viabilità o che alterano il decoro urbano, sia infine i comportamenti che possono offendere la pubblica decenza. Per consentirgli di svolgere efficacemente questo ruolo gravoso, pensiamo di affiancare come collaboratore al sindaco un referente unico per la sicurezza urbana (security manager), scelto tra il personale amministrativo o quello politico. Riteniamo che le iniziative di prevenzione sociale debbano comprendere anche azioni pubbliche e private diverse da quelle che rappresentano un’applicazione della legge penale, finalizzate alla riduzione dei danni provocati dagli atti di inciviltà e dei disordini non qualificabili come illeciti. Quindi le strategie di prevenzione non devono basarsi soltanto su provvedimenti in funzione dissuasiva o di imposizione di determinati comportamenti oppure repressiva. Devono comprendere anche la sorveglianza del territorio attraverso una più efficiente attività coordinata tra la polizia locale e le forze dell’ordine e una riorganizzazione degli orari dei servizi, la video-sorveglianza attraverso l’uso di tecnologie di controllo a distanza, la sorveglianza affidata ad altri soggetti, come i pensionati per il controllo degli accessi alle scuole, la sorveglianza naturale attraverso il miglioramento dell’illuminazione pubblica, la sorveglianza informale in cui molte attività di vicinato sono dedicate proprio al controllo e alla sorveglianza delle proprie aree di residenza. Infine devono contemplare interventi mirati alla riqualificazione del tessuto urbano, al recupero del degrado ambientale e delle situazioni di disagio sociale, alla lotta al lavoro sommerso e irregolare: non c’è sicurezza in una città degradata. POLIZIA LOCALE Nello svolgimento della funzione di tutore dell’ordine e della sicurezza pubblici che ha il sindaco, la polizia locale ha un ruolo ausiliario fondamentale, perché, confrontandosi quotidianamente con i cittadini, è per loro un costante punto di riferimento ed è percepito come il rappresentante immediato dell’amministrazione comunale. Per rendere più incisivo il ruolo della polizia municipale, la nostra alleanza intende raggiungere un accordo con le forze dell’ordine per operare sul territorio con continuità e maggiore determinazione nelle attività di prevenzione della commissione di reati e nella loro repressione, per realizzare forme di interoperabilità tra le sale operative delle forze di polizia e quella della polizia locale, infine per promuovere la collaborazione dei rispettivi sistemi informativi nell’ottica di prevenire la formazione di fenomeni che mettano a rischio la sicurezza della nostra città. L’accordo operativo con le forze dell’ordine deve concretizzarsi primariamente in efficienti ed efficaci servizi di controllo nelle zone urbane a rischio di insorgenza di fenomeni di criminalità e nella presenza costante presso le scuole del nostro territorio. Per restituire ai vigili urbani la certezza dei propri compiti istituzionali, è nostra volontà adottare un nuovo regolamento sull’organizzazione e sul funzionamento del corpo della polizia locale, anche al fine di valorizzare pienamente le singole professionalità e rendere così alla cittadinanza un servizio qualitativamente e quantitativamente migliore. Per quanto riguarda le attività della polizia municipale, ci proponiamo prioritariamente i seguenti obiettivi: Pagina 32 di 47


· formazione e aggiornamento professionale costante del personale del corpo di polizia locale e di altri operatori della sicurezza, nell’ottica dell’innalzamento dei livelli di professionalità, creando così le condizioni per una integrazione tra gli operatori nel quadro delle iniziative in tema di “sicurezza diffusa”, con possibile organizzazione di pattuglie miste; · utilizzazione di tutti gli operatori della polizia locale nei servizi esterni per assicurare una loro più capillare presenza sul territorio, comprendendo nei servizi esterni quelli di controllo dell’operato degli addetti delle imprese affidatarie di attività come quella di pulizia delle strade e aree pubbliche; · istituzione del vigile di quartiere nelle zone della città più densamente popolate; alcune posizioni potrebbero essere coperte da giovani durante il loro periodo di servizio civile, adeguatamente addestrati dalle forze dell’ordine; · istituzione di un distaccamento della polizia locale nella struttura comunale esistente

nella via Innocenzo XII; · istituzione di una linea telefonica dedicata (numero verde del comune) con personale operante 24 ore su 24 che risponda a telefonate per emergenze e smisti le comunicazioni rapidamente alle forze dell’ordine e di soccorso a seconda delle esigenze; attivazione di un’applicazione mobile (app) con servizio di geolocalizzazione abbinata; · formazione di una sezione specializzata nella tutela ambientale, paesaggistica e urbanistica; · controllo costante del traffico veicolare, soprattutto nelle strade maggiormente frequentate e a più alto rischio di incidenti, coniugando in modo efficace e corretto azioni di educazione alla guida, di prevenzione di comportamenti pericolosi per l’incolumità degli utenti della strada e di repressione di comportamenti trasgressivi delle regole di condotta; · istituzione di un orario di servizio che copra, nel periodo aprile-settembre, l’intera giornata, con l’allestimento di una sala operativa che riceva le segnalazioni, anche di soccorso, da parte dei cittadini e le traduca in tempestivi interventi operativi; · organizzazione, nella restante parte dell’anno, di un servizio di vigilanza nelle ore notturne fino a un’ora dopo la chiusura stabilita dei pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico, nelle zone dove più frequenti e massivi sono stati negli ultimi anni gli episodi di disturbo della quiete notturna, i danneggiamenti di beni pubblici e privati, le soste selvagge di veicoli e altri fenomeni, anche gravi, di turbamento dell’ordine e della sicurezza pubblici; · campagne di educazione stradale, ambientale e alla legalità in tutte le scuole del territorio comunale, concertate con i dirigenti degli istituti scolastici e avvalendosi anche dell’ausilio di ex appartenenti alla polizia locale e alle forze dell’ordine, ai quali sarà messo a disposizione un locale comunale per le loro attività volontarie di consulenza e di collaborazione; · safety audit program (programma per la verifica della sicurezza), realizzato autonomamente o in collaborazione con associazioni di volontariato, per la mappatura dei rischi per la sicurezza nelle varie zone di Ariccia e degli interventi per fronteggiarli; · uso di tecnologie moderne sia per il monitoraggio del territorio che per specifiche azioni di controllo del traffico veicolare. PROTEZIONE CIVILE In un’epoca in cui, per ottimizzare l’impiego delle risorse finanziarie destinate ai vari servizi ai cittadini ed erogare prestazioni più efficienti ed efficaci, la collaborazione costante con altri enti comunali è ineludibile, è necessario che la nostra coalizione attivi un tavolo di confronto con i comuni più vicini al nostro per creare un sistema integrato di protezione civile, possibilmente avvalendosi di un unico centro operativo, dotato di un numero verde e del supporto di quei servizi comunali competenti ad affrontare situazioni di emergenza. Oggi tutti siamo più consapevoli di quanto sia divenuto vulnerabile il territorio a causa di comportamenti sconsiderati dell’uomo (come cementificazioni e disboscamenti eccessivi soprattutto) e di come negli anni certi fenomeni naturali, che si ritenevano eccezionali, siano diventati ricorrenti. È perciò necessario che i cittadini siano consapevoli dei rischi che corrono e dei comportamenti che devono attuare in caso di Pagina 33 di 47


emergenza. È inoltre necessario tener conto che Ariccia appartiene alla zona sismica 2B (zona con pericolosità sismica media). Qualora non si riuscisse a formare il detto servizio integrato con i comuni più vicini al comune di Arccia e a dotarlo di un Piano intercomunale di emergenza, doteremo i nostri cittadini di un esaustivo Piano comunale di emergenza, costituito dalle fasi di allertamento, di preallarme, di allarme e di emergenza, affinché possano meglio orientarsi e difendersi, potendo contare anche sugli interventi garantiti dalle istituzioni, nei casi in cui è messa in pericolo l’incolumità pubblica. Per verificare l’efficacia del Piano comunale di efficienza, è necessario che vengano effettuate esercitazioni sul territorio, al fine di eliminare eventuali lacune riscontrate. Sempre qualora non si riuscisse a formare il servizio integrato, occorrerebbe potenziare il gruppo comunale di protezione civile, avvalendosi, oltre a quello già esistente, anche di altri soggetti impegnati in attività di volontariato nel medesimo campo, concedendo a loro un idoneo spazio per operare soprattutto nella popolosa zona di Fontana di Papa-Piani di Santa Maria.

ATTIVITÀ ECONOMICHE AGRICOLTURA Il nostro primo impegno sarà quello di orientare, anche aiutandole a reperire contributi finalizzati mediante la Sezione per le Imprese nel sito internet comunale, le aziende agricole che operano nel territorio ariccino verso un’agricoltura di maggiore qualità, rappresentata da:

· prodotti biologici, ottenuti senza l’impiego di prodotti di sintesi e organismi geneticamente modificati (OGM) secondo le regole stabilite dalle normativa europea, nazionale e regionale; · prodotti da agricoltura integrata, ovvero ottenuti con tecniche codificate con ridotto uso di prodotti di sintesi e a basso impatto ambientale. Inoltre, è nostra intenzione dare piena attuazione alle leggi regionali del Lazio n. 28 e n. 29 del 2008, finalizzate, la prima, alla promozione di mercati riservati alla vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli e, la seconda, alla organizzazione dei produttori, agli accordi regionali per le integrazioni delle filiere e alle filiere corte. A tal proposito, la nostra azione di governo sarà tesa ad attivare un progetto di “Filiera corta”, al fine di mettere in moto un processo virtuoso finalizzato alla valorizzazione delle produzioni locali tipiche e di qualità e all’avvicinamento dei produttori e dei consumatori, favorendo e sostenendo finanziariamente intese commerciali tra tutti i soggetti interessati, e alla creazione di eventi locali in grado di attrarre turisti e consumatori interessati alle peculiarità agroalimentari del nostro territorio. Tale progetto avrà, quindi, come obiettivi: · promuovere e sostenere quelle attività agricole che prevedono un rapporto più diretto tra produttori e utilizzatori finali dei prodotti (commercianti, ristoratori e consumatori), per far sì che il valore aggiunto creato vada a beneficio di tutti i soggetti coinvolti; · inserimento delle attività promosse dalla filiera corta nei vari contesti seguenti: vendita diretta nell’ambito di mercati all’aperto o in locali appositamente attrezzati; accordi tra produttori e commercianti, ristoratori, albergatori, gruppi di acquisto, associazioni di consumatori o cooperative di consumo; · conoscenza dei prodotti tipici del territorio da parte del consumatore; · agevolazione delle imprese che partecipano al progetto di “Filiera corta”, sostenendole attraverso il reperimento di finanziamenti sovracomunali; · agevolazione del consumo in zona delle produzioni locali, anche allo scopo di ridurre l’impatto ambientale dei trasporti e migliorare il consumo stagionale dei prodotti. Gli strumenti del progetto di “Filiera corta” destinati a favorire la commercializzazione dei prodotti locali sono: Pagina 34 di 47


· mercato dei produttori: evento periodico locale (almeno una volta al mese) all’aperto, per la vendita diretta dei prodotti agroalimentari locali, specialmente di qualità; · spacci locali: punti di vendita diretta al chiuso, gestiti in forma singola o associata da produttori agroalimentari sull’esempio dei farmet’s market americani; · patti di filiera: accordi tra produttori e operatori di altri settori (ristorazione, commercio e turismo), per la vendita dei prodotti locali; · agricoltura in piazza: manifestazione organizzata in coincidenza con le feste tradizionali più importanti (Sagra della Porchetta e Fiera di Pentecoste), allo scopo di presentare e valorizzare i prodotti agroalimentari tipici del territorio; · sito internet del comune: creazione di una sezione con una banca di dati in cui il consumatore possa trovare i recapiti dei produttori con la presentazione dei loro prodotti; · arte e cibo: inserimento all’interno del Palazzo Chigi di uno spazio dedicato alla cultura e alla tradizione enogastronomiche locali, con esposizione promozionale e fornitura di materiale informativo di prodotti del luogo. Per il piano di utilizzazione aziendale (P.U.A.) si rimanda alla parte dedicata alla pianificazione territoriale e urbanistica. Un’altra azione che riteniamo importante e per la quale ci attiveremo è la pulizia dei fossi di competenza del Consorzio di Bonifica di Pratica di Mare, affinché avvenga periodicamente, e dei lavori di loro sistemazione idraulica. ARTIGIANATO Oltre alla realizzazione della zona artigianale, trattata nella parte relativa alla pianificazione territoriale e urbanistica, la nostra alleanza metterà in campo le seguenti azioni: · concessione di incentivi economici per impiantare attività artigianali tipiche nei locali sfitti del centro storico e di altre zone (Galloro, Villa Ferrajoli) in cui queste attività sono scomparse, compatibili con gli insediamenti abitativi, anche alla luce del progettato piano di classificazione acustica; · ricorso ad imprese artigianali locali per lavori e manutenzioni comunali di importo tale da poter ricorrere alla modalità di affidamento diretto. COMMERCIO Per quanto riguarda il commercio al dettaglio in sede fissa, considerato che la legge ha liberalizzato le aperture e i trasferimenti di sede degli esercizi fino a 250 metri quadrati (cosiddetti esercizi di vicinato), intendiamo razionalizzare, con un apposito Piano regolatore da inserire negli strumenti urbanistici del comune di Ariccia, l’apertura delle medie e grandi strutture di vendita, in quanto si è ormai raggiunta una saturazione di supermercati, specialmente lungo l’asse della via Nettunense, e puntare sull’insediamento e sulla valorizzazione degli esercizi di vicinato di qualità, in modo da offrire all’utenza esercizi specializzati su prodotti di fascia di difficile reperimento nei supermercati. Circa il commercio al dettaglio su aree pubbliche (commercio ambulante), è nostra intenzione attivare: · un mercato settimanale nella zona di Fontana di Papa-Piani di Santa Maria; · regolarizzare diversamente, con minori oneri economici per chi vi opera, quello attivato a Vallericcia. In quanto agli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico, il loro sviluppo numerico, soprattutto di quelli denominati fraschette, ha registrato negli ultimi anni, specialmente nelle vie contigue con il centro storico e a causa delle scriteriate scelte dell’amministrazione comunale, un incremento esagerato che ha determinato innumerevoli episodi di turbamento dell’ordine e della sicurezza pubblici, oggi in realtà ridotti per la contrazione dei consumi determinati dalla difficile situazione economica. Non va dimenticato però che tali esercizi hanno creato occupazione, anche se non sempre stabile, e quindi contribuito in maniera significativa al prodotto interno lordo della nostra città. Pagina 35 di 47


Le soluzioni che abbiamo in animo di adottare, per superare queste criticità tenendo conto sia delle esigenze imprenditoriali degli esercenti e dell’interesse al mantenimento dei livelli occupazionali da essi creati sia dei diritti dei residenti a non subire disturbi della loro quiete o danneggiamenti di loro beni nelle ore notturne, sono: · blocco immediato del rilascio di nuove autorizzazioni per esercizi di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico nel centro storico e nelle vie contigue; sia la legge regionale n. 21 del 2006, che disciplina lo svolgimento di tali esercizi, sia la legge statale n. 59 del 2010, che disciplina i servizi nel mercato interno, consentono ai comuni di adottare provvedimenti di limitazione all’apertura di nuovi esercizi in una zona nei casi in cui ragioni non altrimenti risolvibili di sostenibilità ambientale, sociale e di viabilità rendano impossibile consentire ulteriori flussi di pubblico in quella zona, senza incidere in modo gravemente negativo sui meccanismi di controllo in particolare per il consumo di alcolici e senza ledere il diritto dei residenti alla vivibilità del territorio e alla normale mobilità, restando, in ogni caso, ferma la finalità di tutela e salvaguardia delle zone di pregio artistico, storico, architettonico e ambientale; · introduzione, attraverso un regolamento, di un sistema premiale per i comportamenti virtuosi e punitivo per quelli trasgressivi, nei confronti degli esercenti per quanto riguarda le occupazioni di suolo pubblico o privato assoggettato a uso pubblico: esso consisterà in riduzioni o incrementi del canone per l’occupazione di suolo pubblico in rapporto al comportamento che terranno nel rispettare le regole loro imposte da leggi, regolamenti, ordinanze o dalla loro autorizzazione all’occupazione del suolo e, nei casi più negativi, potrà comportare la pronuncia di decadenza della medesima autorizzazione; · accettazione volontaria di un codice di autodisciplina. Gli esercenti che accetteranno il codice si impegneranno a rispettare il vicinato, mantenendo relazioni positive e costruttive, vigilando, per quanto sia possibile, anche sul comportamento dei clienti nelle vicinanze dei loro esercizi. Tra gli altri impegni, gli esercenti avranno quello di indicare alla fine del menù la provenienza dei prodotti utilizzati nella preparazione dei pasti. Il comune di Ariccia rilascerà il bollino di qualità “Cucina trasparente” agli esercizi che accetteranno e rispetteranno il codice. SITI E-COMMERCE E LORO REALIZZAZIONE i siti e-commerce sono piattaforme virtuali tramite le quali è possibile vendere e acquistare una pluralità di prodotti. È volontà della nostra coalizione realizzare dei corsi gratuiti per la creazione di tali siti, che hanno, come obiettivo, quello di insegnare, in particolar modo ai giovani, come si realizzano siti di questo tipo con i quali è possibile ottenere dei buoni margini di guadagno. Essendo i corsi gratuiti, l’unico investimento che i soggetti interessati dovranno affrontare sarà quello relativo alla realizzazione del sito. INDUSTRIA Fermo quanto detto in precedenza sul riordino e sulla riqualificazione ambientale della zona, una volta fiorentemente industriale, a ridosso della via Nettunense e sul potenziamento del reticolo viario formato da questa strada e da quelle che vi sboccano, intendiamo promuovere, con gli edifici industriali dismessi e non destinati ad altro uso, un Parco di attività produttive innovative. SEZIONE PER LE IMPRESE NEL SITO INTERNET COMUNALE Nel sito internet comunale sarà creata una Sezione per le Imprese, attraverso la quale gli imprenditori possano trovare facilmente normative e bandi di finanziamento di interesse del mondo delle imprese artigianali, industriali, agricole, commerciali e turistiche. RISORSE CULTURALI E TURISMO SCENARIO Pagina 36 di 47


L’Italia è uno dei Paesi più ricchi del mondo per storia, arte e cultura: un immenso patrimonio che ne costituisce da sempre la principale attrazione e grazie al quale è la meta preferita di milioni di turisti. Malgrado ciò, l’Italia ha già perso il suo primato a favore di altri Paesi la cui quota nel mercato turistico mondiale è in rapida espansione. Per reagire a questa tendenza, l’Italia deve varare azioni e politiche coordinate di rilancio e promozione del proprio settore turistico a partire dal comparto più dinamico, quello del turismo culturale. Anche le amministrazioni locali devono dare impulso al settore del turismo culturale, non solo per favorire la ripresa della crescita economica, ma anche perché questo settore può svolgere una funzione di traino per numerosi settori produttivi di qualità, dall’enogastronomia alle attività legate al benessere. Occorre quindi una politica che sia in grado di trasformare in vantaggio l’insieme delle risorse naturali, culturali e paesaggistiche locali per aumentare l’attrattività turistica del territorio e creare sinergie con le attività economiche. Ariccia ha risorse naturali, culturali e paesaggistiche per divenire una destinazione turistica d’eccellenza. Il sistema delle tipicità ariccine, fondato su beni paesaggistici e ambientali, patrimonio artistico e monumentale, storia millenaria, varietà enogastronomiche, consente di parlare di una risorsa strategica per l’economia ariccina, capace di generare risultati importanti in diversi settori: dall’artigianato all’agricoltura, dall’ambiente al turismo, dall’enogastronomia alle attività ricettive. Per raggiungere l’equilibrio tra il benessere dei turisti, le esigenze del contesto naturale, culturale e paesaggistico e lo sviluppo delle attività economiche del territorio, che possono beneficiare dei flussi turistici, serve una strategia politica integrata, in cui tutti i soggetti coinvolti condividano gli stessi obiettivi. Per definire questa strategia potranno svolgere un ruolo fondamentale la consulta delle attività economiche e del turismo e quella della cultura. PALAZZO CHIGI E PARCO ANNESSO Il Palazzo Chigi rappresenta, con la sua ricchissima quadreria del periodo barocco, la più grande risorsa culturale di Ariccia, mentre il Parco che si estende alle sue spalle è un bene ambientale di grandissimo pregio mirabilmente conservato. Tali risorse culturale (il Palazzo) e naturalistica (il Parco) devono essere gestite in modo che il visitatore capisca e goda pienamente l’atmosfera dell’epoca barocca e abbia la possibilità di godere dell’ultima reliquia intatta dell’antichissimo nemus aricinum. Pensiamo quindi che l’intera sequenza delle sale che ospitano quadri di quell’epoca debba essere trasformata in un percorso attraverso il quale alla fine si arrivi a capire molto della cultura barocca, dei suoi esponenti più illustri e dei luoghi in cui operarono, anche con l’ausilio di pannelli didattici e di schermi che proiettino opere pittoriche e scultoree, presenti in altri musei pubblici, chiese o collezioni private, nonché architettoniche di quel periodo, opere di artisti precedenti che ispirarono l’arte barocca oppure di artisti successivi che ne furono influenzati. Un museo così concepito dovrebbe permettere di udire le musiche ascoltate nella società barocca e ascoltare esperti che parlino sia dei filosofi, dei poeti o degli scrittori che con le loro opere contribuirono a creare il clima culturale di quell’epoca sia della moda e dei gusti enogastronomici di allora. Solo un museo siffatto permetterebbe di avere una total vision dell’epoca del sommo Gian Lorenzo Bernini. Solo un museo siffatto permetterebbe di evitare che le visite siano affrettate, con la conseguenza positiva che i visitatori, permanendo più ore ad Ariccia, si rifocillino negli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico, in particolare in quelli tipici (le fraschette) della zona urbana contigua al Palazzo Chigi: il risultato è favorire la creazione di un circuito enogastronomico che si integri con i valori artistico-culturali, promuovendo, in un’offerta unitaria, visite culturali e degustazioni e incrementando così la domanda di beni enogastronomici e lo sviluppo economico degli esercizi che li somministrano, con ragguardevoli riflessi positivi sui produttori e fornitori dei beni e sui livelli occupazionali. Per sostenere questo progetto pensiamo anche di istituire un Festival della cultura barocca sul modello del Festival della letteratura che ogni anno attira a Mantova migliaia di visitatori. Per ottenere questo obiettivo progettuale, vi è la necessità che il Palazzo Chigi non sia più un’appendice della struttura burocratico-amministrativa del comune, ma abbia una propria autonomia gestionale, che miri anche al risultato di fargli acquisire l’autosufficienza finanziaria. Pagina 37 di 47


Riteniamo, dunque, opportuno che il Palazzo Chigi sia gestito da un’Istituzione, un organismo strumentale che l’amministrazione comunale può costituire secondo il modello delineato dall’art. 114 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali. L’Istituzione rappresenta la soluzione ottimale per coniugare una gestione separata e autonoma dal comune senza che questo ne perda il controllo. Da questa soluzione conseguirebbero, grazie a un’appropriata attribuzione di poteri e a idonei meccanismi di valutazione sui risultati raggiunti, importanti vantaggi, tra cui snellezza e flessibilità nella gestione, miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia dei servizi, razionalizzazione delle risorse economiche, responsabilità dei risultati, coinvolgimento di volontari, previamente formati attraverso degli stage, e attivazione di idonee tecniche di fund raising (raccolta di fondi attraverso donazioni, sponsorizzazioni da grandi soggetti economici ecc.), valorizzazione delle risorse umane secondo le loro specializzazioni. Nell’opera di ricerca di finanziamenti notevole importanza riteniamo che debba avere lo Sportello Europa, di cui si parla nel capitolo dedicato a “Risorse finanziarie e bilancio”. Alla Istituzione potrà essere affidata anche la progettazione e la gestione di eventi culturali esterni al Palazzo Chigi. Perché il progetto di cui parliamo abbia successo, occorre però sviluppare, nel contempo, una rete di relazioni con altri soggetti di promozione delle tipicità e dei beni ambientali e artistici del territorio (Agenzie di sviluppo locale, APT, Pro Loco, agenzie turistiche) , promuovere l’incremento di servizi al turista, sia informativi che di accoglienza alberghiera, con il conseguente obiettivo di incrementare notevolmente l’afflusso di turisti, non solo italiani, e istituire un ufficio stampa on line capace di raggiungere i maggiori media nazionali e internazionali. In caso di successo operativo dell’Istituzione si può riflettere, con l’ausilio di esperti di marketing culturale, sulla costituzione di una Fondazione per la gestione qualitativamente ancora più elevata del Palazzo Chigi. Il Parco Chigi con percorsi pedonali ben allestiti sarà destinato a completare la visita al museo, perché la sua funzione deve essere quella di supporto alla comprensione della realtà storico-artisticopaesaggistica in cui il visitatore si immerge. Il Palazzo Chigi non dovrà però essere soltanto un sito museale, ma, data la vastità e la prestigiosità degli spazi di cui è dotato, vi si potranno allestire, soprattutto nel cortile interno e nella stagione estiva, anche rappresentazioni teatrali messe in scena da compagnie primarie. Oltre ai locali del museo del barocco e a quelli del museo d’arte contemporanea, allestito nell’altana, altri locali potranno ospitare una scuola di restauro di livello nazionale o internazionale oppure, stipulando convenzioni con università pubbliche o private, strutture didattiche per la formazione postlaurea (master, dottorati e scuole di specializzazione) in storia dell’arte, come prevede anche il Piano Territoriale Provinciale Generale. La sala maestra del Palazzo Chigi continuerà ad essere, anche nell’ambito del progettato Festival della cultura barocca, lo scenario prestigioso di eventi di musica classica e lirica, che, grazie ai soggetti che sinora vi hanno allestito eventi, hanno raggiunto risultati di valore. La nostra alleanza supporterà queste ed altre organizzazioni che presenteranno programmi musicali, anche concertistici, di alta qualità, così come l’associazione che ha condotto le attività nel teatro Gian Lorenzo Bernini, nel reperimento di contributi stanziati, per le attività musicali e teatrali, dagli enti pubblici sovracomunali. TEATRO GIAN LORENZO BERNINI Il teatro Gian Lorenzo Bernini, nato da un progetto presentato da una determinata associazione e portato avanti con mirabile capacità dai suoi direttore artistico e direttore organizzativo, ha ospitato in questi anni rappresentazioni teatrali pregiate, tali da meritare citazioni sulla stampa nazionale. È intenzione della nostra alleanza rafforzare l’attività di tale associazione per permettere di allestire in questo teatro rappresentazioni sempre più prestigiose. RECUPERO DELLA LATINITAS Il Ramo d’oro, la più imponente opera ottocentesca di antropologia culturale, di cui è autore sir James George Frazer, al quale sarebbe opportuno dedicare una via di Ariccia, prende l’avvio dalla figura del rex nemorensis, sacerdote dedito al culto di Diana nel tempio della dea esistente nel nemus aricinum. Questo a Pagina 38 di 47


dimostrazione dell’importanza da sempre attribuita, nella letteratura e nelle scienze antropologiche, ai culti e ai miti fondativi di Ariccia, uno dei centri più importanti della civiltà latina. È nostro intendimento sostenere, anche finanziariamente, tutte quegli studi e iniziative, come quelle pregiate attuate dalla sezione di Ariccia dell’Archeoclub d’Italia, che supportino l’amministrazione comunale nel far conoscere al grande pubblico l’origine latina di Ariccia, con il fine di incrementare il turismo culturale. Per rendere ancora più incisiva questa opera di valorizzazione, organizzeremo ogni anno una settimana di studi dedicata alla Latinitas, che si concluderà con la premiazione del migliore tra i componimenti in latino redatti dagli studenti dei licei classici della Provincia di Roma su argomenti riguardanti la civiltà latina, nell’ambito di una gara che sarà denominata Certamen aricinum. PARCO DELL’APPIA ANTICA La nostra coalizione intende, per dare lustro alle antiche origini della città di Ariccia, recuperare e valorizzare il tratto ariccino della via Appia Antica, per costituirne un polo archeologico di grande importanza, da integrare con eccellenze storico-artistiche del territorio. UNIVERSITÀ DELLA TERZA ETÀ (UNITRE-ARICCIA) L’Università della Terza Età di Ariccia ha raggiunto negli anni, grazie all’impegno di volontari, risultati sempre più positivi con corsi molto partecipati dedicati a varie discipline umanistiche e scientifiche. È nostro preciso impegno continuare a sostenere, anche con un maggiore contributo finanziario, le attività dell’UNITRE-ARICCIA. ACCADEMIA MUSICALE ARICCINA Anche l’Accademia Musicale Ariccina ha conseguito, grazie al’opera del direttore artistico e dei membri del consiglio direttivo, risultati soddisfacenti nell’insegnamento delle discipline musicali e nell’attività bandistica. Anche verso di essa confermiamo un impegno finanziario maggiore per permetterle di migliorare e incrementare le iniziative e le attività, anche con l’assegnazione di locali più adeguati per le lezioni musicali. INTERVENTI A SOSTEGNO DELLA CULTURA E DEL TURISMO Gli interventi a sostegno della cultura e del turismo che la nostra coalizione intende attuare sono: · sensibilizzazione ai valori culturali dei cittadini residenti, che debbono acquisire una maggiore consapevolezza della ricchezza del patrimonio storico, artistico e ambientale di Ariccia. Questa azione di sensibilizzazione tende a far svolgere ai cittadini, una volta sensibilizzati, una preziosa azione di tutela e promozione del proprio territorio, sostenendo l'azione dell'amministrazione comunale. Per suscitare questa coscienza culturale diffusa si deve agire già a livello delle scuole, con programmi che educhino i giovani sulle ricchezze storiche, artistiche e ambientali di Ariccia e con iniziative che li rendano protagonisti della loro valorizzazione, come ogni anno fa l'Associazione FAI (Fondo Ambiente Italiano) promuovendo, all'inizio della primavera, l'apertura di monumenti poco conosciuti o normalmente chiusi al pubblico e chiedendo ai giovani delle scuole locali di diventare “guide turistiche per un giorno” al fine di illustrare ai visitatori tali monumenti; · indicazione, nella cartellonistica ufficiale, dei beni artistici e ambientali e dei prodotti

agricoli e alimentari tipici di Ariccia; stipulazione di accordi o convenzioni con le imprese che operano nei settori dei prodotti agricoli e alimentari per la valorizzazione di quelli tradizionali, per la promozione delle vocazioni produttive del territorio e la tutela di quelle di qualità, nonché per il sostegno alla promozione e commercializzazione dei prodotti; · costituzione, nel Palazzo Chigi, di un museo archeologico con i reperti che sono conservati nello stesso Palazzo Chigi e nel Parco annesso e con i numerosi reperti, rinvenuti ad Ariccia, conservati nei magazzini della Soprintendenza Archeologica; · costituzione, nella cosiddetta “Locanda Martorelli”, di un museo del Grand Tour, per rendere nota, più di quanto sia attualmente, la presenza ad Ariccia di grandi artisti del SetteOttocento, la loro storia e le loro opere; Pagina 39 di 47


· istituzione del servizio Welcome App Ariccia per i turisti, che dia informazioni su eventi, siti culturali, attività enogastronomiche e servizi pubblici; · creazione, con gli altri comuni dell’area dei Castelli Romani, di una rete o itinerario dei

palazzi storici, musei e siti archeologici presenti in questa area. Tale rete dovrà essere identificata con un marchio unitario, con una segnaletica adeguata, promossa in modo integrato e, se possibile, offrire servizi omogenei di accoglienza; · realizzazione, nel centro storico, di una mostra-mercato mensile riservata ai librai e agli editori specializzati in pubblicazioni sulla musica e sulle arti visive; · istituzione di un Festival delle canzoni regionali in concomitanza con la tradizionale Sagra della porchetta, che dovrà così tornare ad essere un evento di valore nazionale; · adesione, concertata con i produttori locali, all’Associazione Città dei Sapori, per meglio valorizzare il prodotto gastronomico più famoso di Ariccia, la porchetta, recentemente riconosciuto prodotto ad Indicazione Geografica Protetta. Tale associazione opera senza finalità di lucro per sviluppare il turismo e le produzioni tradizionali e specifiche dei territori tipici italiani tramite l’organizzazione, la promozione e la diffusione dei valori e della cultura produttiva e gastronomica locale come bene culturale da salvaguardare. L’associazione organizza Città dei Sapori, mostra delle identità locali ed esposizione itinerante dei prodotti gastronomici tipici e dell’artigianato. L’Associazione Città dei Sapori fa parte dell’Associazione Nazionale Res Tipica, nata grazie all’ANCI e alle Associazioni Nazionali delle Città di Identità per promuovere le identità territoriali con lo scopo di salvaguardare ed esportare, in Italia e nel mondo, la ricchezza di tradizioni, paesaggi e sapori delle nostre città; · realizzazione, in occasione della Fiera di Pentecoste, di una mostra-mercato dei prodotti enogastronomici e dell’artigianato laziale, in particolare di quelli del territorio castellano; · sperimentazione di una «Notte bianca» tematica nel periodo primaverile; · individuazione e attrezzatura di un’area non lontana dal centro urbano per la sosta dei

camper. LA FORMAZIONE SCOLASTICA E I GIOVANI FUNZIONE FONDAMENTALE DELLA SCUOLA La funzione fondamentale della scuola è far crescere negli studenti una conoscenza appropriata e approfondita del mondo e la capacità di interpretare le diverse espressioni culturali, allo scopo di aiutare a formare persone libere e responsabili. È importante quindi attivare o favorire progetti interdisciplinari educativi, finalizzati alla promozione di una sana formazione della personalità. In quest’ottica, è volontà della nostra alleanza collaborare costantemente e saldamente con gli istituti scolastici presenti nel nostro territorio con l’intento di fornire il nostro contributo per la costruzione di percorsi formativi di ampio respiro, rispondenti ai complessi e articolati bisogni della comunità giovanile. Per far questo occorre innanzitutto un accordo pluriprogrammatico tra l’amministrazione comunale, i dirigenti degli istituti scolastici e i rappresentanti dei genitori e degli studenti. Occorrono anche, per sviluppare i progetti rientranti nell’accordo, più ampi spazi, di cui parleremo poco più sotto nell’ambito degli investimenti programmati. PROGETTI Nell’ambito dell’accordo pluriprogrammatico daremo vita: · a un’attività di supporto, mediante lo Sportello Europa, alle autorità scolastiche nel reperimento di finanziamenti per programmi e progetti specifici da parte di enti pubblici sovracomunali; Pagina 40 di 47


· a borse di studio per gli studenti meritevoli appartenenti a famiglie con reddito inadeguato a mantenerli negli studi superiori o universitari; · a seminari per i giovani delle scuole medie inferiori e superiori dedicati alla new economy e a seminari per tutti gli studenti dedicati alle moderne tecnologie informatiche; · con l’Informagiovani, opportunamente potenziato con personale specializzato, a uno Spazio Scuola, allestito in occasione degli open day di presentazione degli istituti scolastici superiori del distretto e dedicato agli alunni delle scuole medie inferiori, per orientarli alla scelta della scuola superiore; · all’University Service, un servizio di orientamento all’università per gli studenti dell’ultimo anno delle scuole medie superiori; · a giornate intitolate “Introduzione alla storia del libro” e dedicate agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori, con accenni alla storia della stampa e proiezione di diapositive; · alla manifestazione “Il piacere di leggere”, rivolta a tutte le scuole, finalizzata alla promozione della lettura e incentrata ogni anno su un progetto specifico; · a una “Giornata dell’osservazione astronomica” in collaborazione con istituti e associazioni operanti nel campo degli studi astronomici, per avvicinare gli studenti a un campo sconosciuto ai più; · a incontri di educazione alimentare con esperti dell’alimentazione, rivolti agli studenti di

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tutte le scuole e ai loro genitori, per sensibilizzare i ragazzi e le loro famiglie ai problemi connessi all’alimentazione non corretta; a una mensa scolastica rifornita a “km. zero”, prevedendo che gli studenti si alimentino solo con prodotti locali; a visite gratuite dell’apparato mio-osteo-articolare a favore degli studenti di tutte le scuole di Ariccia, effettuate in convenzione con esperti forniti da imprese operanti nel campo dell’ortopedia; a visite gratuite al museo del Palazzo Chigi e al parco annesso; a giornate dedicate all’educazione stradale, ambientale e alla legalità a favore degli studenti di tutte le scuole del territorio comunale; a giornate dedicate alla comprensione del linguaggio musicale, in collaborazione con i docenti dell’Accademia Musicale Ariccina, e alla interpretazione delle opere figurative, in collaborazione con il conservatore del Palazzo Chigi e altri esperti; a laboratori teatrali negli istituti scolastici che li richiedessero, in collaborazione con gli ideatori delle attività del teatro comunale Gian Lorenzo Bernini; a giornate di promozione della cultura cinematografica sempre negli istituti scolastici che li richiedessero; a un piano per la formazione di asili condominiali, per venire incontro alle esigenze delle famiglie che non trovano disponibilità per i loro bambini nelle strutture esistenti nel territorio.

INVESTIMENTI · Nella località Fontana di Papa-Piani di Santa Maria, intendiamo costruire un polo della scuola dell’obbligo, un asilo-nido e una ludoteca nell’area dove oggi è la scuola media, destinando l’edificio della scuola elementare a centro per i giovani dotato di biblioteca, sala multimediale e sale per l’ascolto di musica. · Per le località Vallericcia-Crocefisso-Nocchienti, è nostro intendimento costruire un polo della scuola dell’obbligo, un asilo-nido e una ludoteca nella località Nocchienti, destinando l’area edificabile dove sorge l’ormai inadeguata scuola della località Crocefisso alla vendita o alla messa a profitto previa demolizione del vecchio e costruzione di un nuovo edificio con destinazione d’uso residenziale o commerciale o per attività produttive. Pagina 41 di 47


· Per altre scuole del territorio ariccino, prevediamo soprattutto interventi di abbattimento delle barriere architettoniche e di adeguamento alla normativa antisismica, dal momento che Ariccia appartiene alla zona sismica 2B (zona con pericolosità sismica media). · Intendiamo istituire un “micro nido”, verificando la possibilità di costruzione di locali adiacenti o sopraelevati all’edificio della scuola materna della via Cardinal F. Chigi. · Nella località Galloro abbiamo in progetto di acquisire l’area dell’ex pensione “Paradiso” esistente tra le vie N. Costa e Sacro Cuore, per attivare, con il contributo di altri enti pubblici, una Scuola Alberghiera o di Cucina, destinata alla formazione professionale di cuochi, e una Scuola per Sommelier, al fine di offrire ai nostri giovani la possibilità di acquisire specializzazioni che permettano loro di inserirsi facilmente nel mondo del lavoro. Il progetto potrà, se debitamente valorizzato, incrementare l’offerta turistica del territorio ariccino attraverso appropriate e molteplici proposte legate all’enogastronomia e alla cucina italiana e romana. AREA DELLA EX SCUOLA DELLA C.G.I.L. L’art. 66 delle Norme di Attuazione del Parco Territoriale Provinciale Generale prevede, come sede preferenziale di decentramento di attività universitarie di eccellenza, Ariccia e alcuni centri del Castelli Romani sull’Appia Nuova. Forti di questa previsione, la nostra coalizione intende acquisire l’intera struttura dell’ex scuola della C.G.I.L. per destinarla a sede di un’università pubblica o privata in cui vengano attivati soprattutto corsi nel campo economico-finanziario e del diritto comunitario e internazionale, cercando di reperire, per l’acquisto, finanziamenti dall’Unione Europea, dal ministero competente e dalla Regione Lazio oppure costituendo, anche con l’apporto di capitali privati e di altri enti pubblici, una società di trasformazione urbana, che acquisti gli edifici interessati dall’intervento e li trasformi ad uso di sede universitaria. Negli spazi non riservati alle attività universitarie, abbiamo in progetto di allestire una fiera campionaria mensile che sia una vetrina per la valorizzazione delle aziende del territorio castellano, sia di quelle del settore delle attività tradizionali (enogastronomia e artigianato) che di quelle dei settori più innovativi.

GLI ANZIANI Uno dei punti qualificanti della missione della nostra alleanza consiste nel curare i bisogni degli anziani, che preferiamo chiamare “diversamente giovani”, e nel valorizzare la loro esperienza, perché la comunità è giusta se vi è solidarietà tra generazioni ed è organica se i giovani progettano il loro futuro non trascurando la sapienza trasmessa dai padri. Per questo, attueremo ogni azione e iniziativa, anche con risorse finanziarie più consistenti rispetto a quelle del passato, per dare concretezza a questo proponimento, che prevede l’istituzione di uno “Sportello di Ascolto”, finalizzato a concertare interventi per migliorare la qualità della vita dei soggetti “diversamente giovani”. In quanto al centro sociale per gli anziani della parte alta di Ariccia, oggi alloggiato in locali non idonei, il nostro intento è, per favorire altre attività diverse da quelle che finora vi sono state svolte, trasferirlo, previo un adeguato intervento di restauro conservativo se fosse necessario, nei locali, oggi completamente inutilizzati, del Palazzo Chigi sottostanti al piano-terra.

ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO Naturalmente, il nostro progetto per Ariccia, basato essenzialmente su una maggiore quantità e migliore qualità di servizi, non può decollare con il solo personale comunale. Pertanto, per alcuni servizi di assistenza è fondamentale il coinvolgimento delle associazioni di volontariato. Grande importanza avranno le associazioni di volontariato per quanto riguarda i nostri progetti di valorizzazione delle feste tradizionali (Festa patronale, Festa della Madonna di Galloro e altre feste Pagina 42 di 47


religiose, Sagra della porchetta), le iniziative turistiche e culturali e, per quanto concerne le attività socioassistenziali in generale, tali associazioni saranno i cardini del sistema comunale di volontariato a supporto e aiuto alla popolazione nei rispettivi campi operativi.

ATTIVITÀ E IMPIANTI SPORTIVI FUNZIONI DELLE DISCIPLINE SPORTIVE Le discipline sportive si basano su princìpi di inclusione e di solidarietà. Per questo tutte devono avere pari dignità. Lo sport per tutti è, per definizione, attività sociale. Ma è prima di tutto espressione di una cultura della cittadinanza che abbraccia espressioni diverse e persino eterogenee. Lo sport per tutti è ricerca di benessere e prevenzione sanitaria, comunicazione sociale e opportunità di inclusione. Ma è anche offerta di servizi. È infine offerta educativa che deve inculcare la filosofia della vita attiva sin dall'esperienza scolastica. La legislazione comunitaria e statale e gli interventi finanziari di enti pubblici sovracomunali in materia di sport sono volti a salvaguardare e promuovere le sue funzioni sociali, educative e culturali. La pratica sportiva deve essere accessibile a tutte le persone, a prescindere dalle loro capacità o dai loro interessi. L’accesso alle attività sportive delle persone in stato di disabilità fisica o di incapacità economica riveste un valore sociale ancora più grande e va incoraggiato finanziariamente. L’associazionismo sportivo, fondato per lo più sul volontariato, rappresenta un patrimonio della nostra comunità. In quanto tale va sostenuto e incentivato. Un’amministrazione comunale attenta alla funzione sociale ed educativa dello sport deve programmare investimenti che rendano gli impianti sportivi sicuri per gli utenti e di qualità. Un’amministrazione comunale che ha a cuore la funzione sociale ed educativa dello sport deve favorire politiche sinergiche tra le scuole del territorio e le associazioni sportive che vi operano e deve incentivare strette relazioni di partenariato su obiettivi comuni. PROGETTI PER GLI IMPIANTI SPORTIVI ESISTENTI Per sviluppare una proposta corretta, opera in cui potrà svolgere un ruolo fondamentale la consulta dello sport, bisogna partire dalla situazione attuale degli impianti sportivi. Potenzialmente sono in grado di dare risposte sufficienti alle esigenze del territorio, ma la scarsa attenzione che vi ha dedicato in questa anni l’amministrazione comunale non li rende sicuri e ben funzionali. Trattiamoli separatamente:

· campo di calcio nello stadio “A. Menicocci”: gli investimenti succedutisi negli anni non hanno evitato il decremento del numero degli atleti ad Ariccia, risultando pertanto inutili ed effimeri. La nostra alleanza propone il ripristino del campo da calcio attraverso interventi mirati alla messa in sicurezza dell’impianto e in grado di garantire standard ottimali di fruizione; · Palariccia, Palakilgour, palestra comunale della località Fontana di Papa-Piani di Santa Maria: rappresentano una serie di opere incompiute e, rispetto alla loro potenzialità, non adeguate a risposte qualitative. Per quanto riguarda il Palariccia, essendo l’impianto di riferimento per l’utenza interna ed esterna, proponiamo urgenti interventi strutturali e sui servizi igienici, per farlo tornare punto di riferimento per il CONI e le tante Federazioni Nazionali che in quell’impianto hanno organizzato innumerevoli eventi nazionali e internazionali. Questi interventi possono attivare una azione positiva sia in termini occupazionali che per le attività economiche del territorio (commerciali e alberghiere). · Infine, per quel che concerne la palestra comunale della località Fontana di Papa-Piani di Santa Maria, significativamente definita “Palafindus” dalle associazioni ospitate, riteniamo urgenti interventi strutturali (vi piove dentro), utili ad ottimizzare il suo uso; Pagina 43 di 47


· palestre scolastiche: sono completamente inadeguate allo svolgimento di attività sportive. È nostro impegno adeguarle. INVESTIMENTI Anni fa fu ideato dalla Polisportiva Comunale Ariccia e presentato sia al CONI che al Credito Sportivo un progetto interessante, lasciato poi morire, che prevedeva la costruzione di diverse strutture sportive (piscina coperta, campi da tennis, pista di pattinaggio scoperta con anello circolare, pista ciclabile, zona parco con percorsi per il fitness) e una foresteria nella zona a ridosso del Palariccia compresa tra il campo da calcio ed il Consorzio stradale “Monte Gentile”. Data la stretta vicinanza con il Liceo “J. Joyce”, di cui ormai è da prendere in seria considerazione l’ampliamento per far posto al crescente numero di iscritti, non sarebbe stato irrealizzabile un campus scolastico/sportivo. Oltre a incrementare e migliorare la qualità dell’offerta sportiva, l’attivazione di un partenariato con l’autorità scolastica avrebbe creato, grazie alla foresteria, importanti opportunità di lavoro per i nostri ragazzi. Compatibilmente con le risorse finanziarie comunali e possibilmente con il coinvolgimento di investitori privati attraverso la finanza di progetto (project financing), intendiamo riesumare, per la sua grande valenza sportiva ed economica, quel progetto, da integrare con un impianto per le attività schermistiche e parcheggi oggi divenuti ormai insufficienti per gli impianti esistenti. Nella località Fontana di Papa-Piani di Santa Maria, considerato il suo notevole incremento demografico, la nostra coalizione ha in progetto di arricchire la dotazione, scarsa, di impianti sportivi, mediante la costruzione di un campo da calcio e di una circostante pista per l’atletica leggera nell’area accanto a quella dove sorge la palestra comunale, prevedendo la realizzazione di un agevole accesso viario e di parcheggi adeguati. Sempre nella stessa località, precisamente nell’area dove sorge il depuratore, la nostra coalizione prenderà in considerazione, quando l’impianto sarà definitivamente inattivo, di utilizzarla per realizzarvi strutture sportive. ASSOCIAZIONI SPORTIVE L’Amministrazione comunale non ha mai adottato una politica organica volta a tutelare, dando loro pari dignità, le associazioni sportive sviluppatesi nel territorio ariccino. Il risultato è stato che molti praticanti hanno dovuto abbandonare l’attività sportiva oppure esercitarla in altri comuni dei Castelli Romani: è sufficiente, per una conferma di questi fenomeni di abbandono o di migrazione, confrontare il dato numerico degli attuali frequentatori degli impianti sportivi ariccini con i dati del passato. Gli sport più popolari e di massa vanno rivitalizzati. È nostra ferma volontà attuare iniziative mirate perché ciò avvenga, coinvolgendo anche imprenditori locali, attraverso il fenomeno delle sponsorizzazioni. Le associazioni sportive rappresentano una risorsa per qualsiasi città sia per i princìpi di inclusione e di solidarietà su cui si basano le discipline sportive sia per l’alto valore sociale, educativo e culturale dello sport. Il ruolo dell’amministrazione comunale è quello di metterle in condizioni di offrire standard qualitativi elevati ai cittadini e soprattutto a costi accessibili a tutti. SINERGIA TRA GLI ISTITUTI SCOLASTICI E IL MONDO DELLO SPORT La nostra coalizione vuole realizzare con le autorità scolastiche del territorio un percorso educativo in cui la pratica sportiva diventi: · strumento per il benessere psico-fisico da utilizzare a vantaggio di tutti i soggetti, compresi quelli diversamente abili, in ogni momento della vita scolastica; · occasione di leale confronto interindividuale e di diffusione dei valori positivi dello sport; · strumento di attrazione per i giovani e di valorizzazione delle capacità individuali; · occasione per un’opera di sensibilizzazione e di prevenzione dei giovani nei confronti dei fenomeni legati al doping; · elemento per favorire l’integrazione tra giovani di diverse culture o etnie; · efficace deterrente del fenomeno dell’abbandono scolastico. Un’efficace azione sinergica tra le autorità scolastiche e l’amministrazione comunale (o l’organismo strumentale del comune di cui parliamo subito dopo) favorirà sicuramente lo sviluppo delle associazioni sportive sia scolastiche che del territorio e l’uso degli impianti sportivi comunale da parte degli studenti. Pagina 44 di 47


Promuoveremo pertanto una convenzione attraverso cui gli istituti scolastici locali possano organizzare, anche coinvolgendo gli istituti di altri territori, eventi sportivi, come i Giochi sportivi studenteschi, in collaborazione con le associazioni sportive ariccine. GESTIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI Ad Ariccia, in assenza di una robusta politica istituzionale di sostegno economico, i costi che devono sopportare le associazioni sportive per la fruizione degli impianti sono spesso insostenibili. Per questa e altre ragioni, riteniamo che, come il Palazzo Chigi, così gli impianti sportivi debbano avere una propria autonomia gestionale, che miri anche al risultato di far acquisire loro l’autosufficienza finanziaria. È dunque opportuno che siano gestiti da un’Istituzione, che – ripetiamo – rappresenta la soluzione ottimale per coniugare una gestione separata e autonoma dal comune senza che questo ne perda il controllo. I vantaggi che ci aspettiamo da questa forma di gestione sono gli stessi descritti per l’istituzione ideata per il Palazzo Chigi, tra cui il coinvolgimento di volontari e l’attivazione di tecniche idonee di fund raising (raccolta di fondi attraverso donazioni, sponsorizzazioni ecc.). Per incentivare le associazioni sportive che utilizzano gli impianti comunali ad attuare investimenti per migliorare la fruizione degli stessi impianti, è necessario che le convenzioni abbiano una durata almeno quinquennale con la possibilità di un rinnovo di pari durata e prevedano un costo, per l’utilizzazione degli impianti, compatibile con attività che in genere non sono lucrative. Inoltre, per consentire che, nell’impianto “A. Menicocci”, sia possibile una gestione che non comporti perdite economiche per chi lo gestisce, è necessario dotarlo di un punto di ristoro per gli atleti e i frequentatori, creando, in tal modo, con esso un flusso finanziario a favore del gestore dell’impianto che crei un alleggerimento delle spese di gestione e di investimento. FESTA DELLO SPORT Per dare concreta centralità allo sport nel nostro programma, organizzeremo ogni anno la Festa dello Sport, in cui saranno consegnati il premio “Una vita per lo sport” a un cittadino dei Castelli Romani che abbia dedicato la propria vita a elevare le qualità sociali ed educative dello sport e il premio “Atleta dell’anno” agli sportivi delle associazioni ariccine che abbiano raggiunto risultati di prestigio nelle diverse discipline sportive. La Festa dello Sport durerà una settimana, si svolgerà, in accordo con la consulta dello sport, in uno dei mesi primaverili o estivi, in più luoghi pubblici di Ariccia e senza oneri a carico delle associazioni sportive operanti nella nostra città e consisterà, per pubblicizzare l’attività delle stesse associazioni e invogliare, così, soprattutto i giovani a praticare le varie discipline sportive, in esibizioni di atleti.

SERVIZI COSTITUZIONE DI UNA SOCIETÀ MULTISERVIZI È ferma intenzione della nostra coalizione, per impedire intenti eccessivamente lucrativi da parte dei soggetti che guidano determinati servizi non svolti direttamente dal comune e per attuare sempre con migliore qualità i servizi resi alle cittadinanza, attivare una società Multiservizi con capitale sociale detenuto dallo stesso comune che costituirà il socio unico. La società predetta svolgerà i seguenti servizi: · gestione delle farmacie comunali, qualora non si arrivi a costituire una società a responsabilità limitata mista con partecipazione pubblica maggioritaria e con un socio privato operativo, scelto mediante procedura ad evidenza pubblica (vedere il capitolo dedicato a “Risorse finanziarie e bilancio”); · gestione della ristorazione scolastica e riscossione dei buoni pasto; · pulizia dei locali di proprietà comunale; · gestione del cimitero, comprendendo in essa la riscossione delle luci votive; · manutenzione degli immobili comunali, compresi quelli scolastici; · gestione della pubblicità e delle pubbliche affissioni e dei relativi tributi; Pagina 45 di 47


· pulizia delle aree verdi comunali; · assistenza nelle scuole ai bambini diversamente abili. Per lo svolgimento di questi servizi saranno assunti primariamente i lavoratori attualmente impiegati nello svolgimento delle attività relative a tali servizi. UFFICIO POSTALE NELLA LOCALITÀ FONTANA DI PAPA-PIANI DI SANTA MARIA Promesso finora e non attivato, ma richiesto a gran voce dalla totalità della popolazione della località Fontana di Papa-Piani di Santa Maria, la nostra coalizione si attiverà perché soggetti privati istituiscano un ufficio postale in questa località, considerati il notevole incremento demografico registrato in questi anni, la lontananza degli uffici postali di Cecchina e di Ariccia e la costruzione nella zona dell’ospedale dei Castelli Romani, e svolgano i servizi postali a loro consentiti, in concorrenza con Poste Italiane S.p.A. TERZA FARMACIA COMUNALE NELLA ZONA NETTUNENSE-NORD Prima di costituire, per la gestione delle farmacie comunali, una società a responsabilità limitata mista con partecipazione pubblica maggioritaria e con un socio privato operativo oppure una società Multiservizi, è nostra intenzione attivare, almeno sotto il profilo procedimentale, una terza farmacia nella zona a nord della via Nettunense, ove l’intenso traffico, l’alta concentrazione d’insediamenti commerciali e di attività produttive e la presenza di molteplici abitazioni costituiscono un ricco bacino d’utenza per tale attività d’indubbia utilità pubblica. CARTE DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI Con lo strumento delle Carte della qualità dei servizi, che adotteremo per ogni servizio svolto direttamente dal comune o svolto da soggetti economici esterni, ci poniamo l’obiettivo di migliorare efficienza, efficacia e continuità delle prestazioni, garantendo che tutti gli utenti siano trattati in modo equo e imparziale, che essi conoscano le procedure collegate alle proprie richieste, i nomi dei responsabili e i tempi dei procedimenti amministrativi, infine che possano esprimere le loro opinioni sulle prestazioni erogate e presentare suggerimenti in merito. Con le Carte della qualità dei servizi individueremo alcuni standard di qualità che consentano ai cittadini di accertare se le prestazioni ricevute siano rispondenti alla qualità promessa. In caso di mancato rispetto degli standard relativi ai servizi effettuati direttamente dal Comune, i contribuenti riceveranno piccoli rimborsi, in denaro o in altre forme, che saranno defalcati dalla parte accessoria della retribuzione dei dipendenti comunali responsabili delle prestazioni qualitativamente inadeguate. Per i servizi collettivi erogati ai cittadini di Ariccia da altri soggetti (ACEA ATO2 per il servizio idrico integrato, ENEL RETE GAS per il metano) faremo in modo che le Carte per la qualità dei servizi siano le più avanzate.

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