le competenze ideali dei profili professionali in servizio presso l’arpa lazio
Le competenze ideali dei profili professionali in servizio presso l’ARPA Lazio
Indagine avviata nell’anno 2013
Ultimo aggiornamento dicembre 2016
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Contatti autori: paola.laudazi@arpalazio.it; mariateresa.lutta@arpalazio.it
ARPA Lazio
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Nel corso degli ultimi anni la Divisione polo didattico ha dedicato molta attenzione alla valorizzazione del sistema delle competenze inteso come il processo attraverso il quale un’azienda rileva, gestisce e sviluppa il patrimonio delle competenze del proprio personale. Lo ha fatto impegnandosi nella costruzione di un repertorio delle competenze ideali dei profili professionali maggiormente significativi e svolgendo, con il coinvolgimento e la collaborazione di gruppi selezionati di operatori, le seguenti indagini:
Anno Profili indagati per la costruzione e validazione del relativo repertorio di competenze
2013 Operatori di ruolo tecnico laureati addetti alle attività di laboratorio ambientale (cat. D/DS)
2014 Operatori di ruolo sanitario e tecnico laureati addetti alle attività di controllo ambientale (cat. D/DS)
2016 Operatori di ruolo sanitario e tecnico laureati addetti alle attività di monitoraggio ambientale (cat. D/DS)
2016 Progetto pilota per la validazione del repertorio e delle schede per la mappatura delle competenze
Il processo in questione è stato avviato già nel 2012 con l’analisi dei ruoli dirigenziali. La definizione delle relative competenze ha rappresentato il necessario presupposto per l’attività di elaborazione della nuova scheda di valutazione dei dirigenti realizzata dalla Divisione pianificazione e sviluppo.
Degli esiti delle indagini svolte intorno ai profili del comparto realizzate nel 2013 e nel 2014 si è dato puntualmente conto mediante la pubblicazione nella rete intranet dell’Agenzia del presente documento progressivamente aggiornato, integrato con le due ricerche svolte nel 2016 e rivisto anche alla luce delle novità normative e organizzative che hanno caratterizzato gli ultimi due anni.
In particolare, con legge n. 132 del 28 giugno 2016, pubblicata in GU n. 166 del 18 luglio2016, vigente dal 14 gennaio 2017, è stato istituto il Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente e disciplina dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. Una legge che attiva il percorso di creazione del SNPA mediante decreti con scadenze progressive. La novità di maggior rilievo introdotta dalla norma è la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Tecniche Ambientali (LEPTA) che devono essere garantiti dal Sistema sulla base di un Catalogo nazionale dei servizi e dei relativi costi standard. I LEPTA e i criteri di finanziamento per il loro raggiungimento, nonché il Catalogo nazionale dei servizi, sono stabiliti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, la cui adozione è fissata entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge 132 (entro il 12/01/2018). In considerazione di quanto sopra si è ritenuto opportuno arricchire la presente relazione con un estratto del Catalogo nazionale dei servizi del SNPA, redatto in bozza da uno specifico Gruppo di Lavoro interagenziale e approvato a luglio 2016, nel quale sono riportati i riferimenti normativi e la descrizione qualitativa dei servizi e delle prestazioni tecniche.
Il lavoro svolto per l’individuazione del repertorio condiviso di competenze ideali dei profili dell’ARPA Lazio riporta e descrive l’analisi del contesto esistente al momento della rilevazione e quindi, precedente alle novità organizzative introdotte dal regolamento di organizzazione dell’Agenzia adottato con deliberazione n. 193 del 22/12/2015 e approvato dalla Giunta della Regione Lazio in data 9 febbraio 2016 nonché dal relativo atto di “Istituzione e organizzazione delle strutture dell’Agenzia” (deliberazione n. 141 del 26/07/2016).
Pur cambiando il contesto organizzativo, le competenze repertoriate nel presente documento mantengono inalterata la loro sostanziale validità in quanto riferite alle attività istituzionali (rimaste invariate) messe in campo dai singoli profili indipendentemente dalla specifica struttura di afferenza. Tuttavia, poiché la caratteristica dell’approccio per competenze basa la sua efficacia operativa sulla specificità della realtà in cui si svolge il lavoro, è importante chiarire che il repertorio è da considerarsi per sua natura un documento dinamico, modificabile e, per tale motivo, aperto a qualsiasi indicazione costruttiva possa provenire dalla comunità dei lavoratori dell’Agenzia.
L’auspicio è che, soprattutto in questa fase di transizione al nuovo assetto organizzativo, questo repertorio di competenze possa rappresentare uno strumento di supporto per la progressiva attuazione del processo di revisione dell’organizzazione interna, per l’attribuzione del personale alle strutture e per la programmazione della formazione in coerenza con gli obiettivi strategici fissati nel Piano della prestazione e dei risultati. Resta inteso che gli operatori della Divisione polo didattico, responsabili del progetto, avranno cura di pianificare gli opportuni interventi di manutenzione e di adeguamento del repertorio al consolidarsi della nuova dimensione organizzativa indicata dalla citata deliberazione n. 141.