ART//KNOWN

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ART // KNOWN

LUGLIO 2011 #00 FREE FAKE PRESS



//Cover WEIRDBIC

I suoi disegni parlano da soli. Guardare uno dei suoi schizzi fatti con una penna bic su un foglio bianco, è come leggere nella sua mente. Maniaco della precisione, ma spesso rapido e impulsivo nella realizzazione, è affascinato dallo studio del disegno del corpo umano: il suo è un mondo di personaggi fantastici, caricature e simpatici mostriciattoli. Dagli schizzi a mano distingue la sua creatività attraverso la post produzione a computer, dove la tecnica si affina, e i colori diventano pastelli o acquarelli virtuali. Si diletta anche nella creazione di disegni vettoriali e di video tridimensionali. Andrà lontano. Non perdetelo di vista. C


ART // KNOWN LUGLIO 2011 #00

PUBLISHERS AND EDITORS

ART//KNOWN è un Free Fake Press pubblicato in italiano ed è distribuito gratuitamente in tutta Italia. È disponibile anche in

MANAGING EDITOR

versione digitale per iPhone, iPad, eBook, Mac e Pc.

EDITORIAL STAFF Carmine De Matteis

ART//KNOWN è stampata con avanzi di produzione

COPY EDITOR

tipografica.

DISTRIBUTION INTERNATIONAL RELATIONS

PRINTED BY PAC Republic s.r.l. , roma (RM), italy

SPECIAL PROJECTS ADV & MARKETING

THANKS TO Federico Ruberti & CCCP / Salvatore Iaconesi /

CONTRIBUTING EDITORS

Riccardo Bardzky / Juri Agostinelli / PAC Republic s.r.l. / Giulia Vulcano / Lisa Harper / Carmine De Matteis / Viviana Proietti / Livia Centonze / Chiara Benedetti


Pointsof//you

#10

Giulia Vulcano di Cinzia Di Vito

Sketch//book

#16

Lisa Harper di Carmine De Matteis

U//rban

#22

HOGRE mondobizzarrogallery.com

Wall//y

#30

Don’t Love Me di Cinzia Di Vito

//Inspirations

#34

Emma Hack di Sara Di Biase

Prittle//prattle

#38

SpeedDripping di Monica Lanaro

Some//where BistrArt myspace.com/bistrart

#46


//Editoriale

“Ogni forma di pensiero è senz’altro arte.” [K. Von Clausewitz] E’ per questo che sentiamo quell’irrefrenabile bisogno di condividere i nostri pensieri, ogni giorno di più. Ognuno di noi è in grado di tradursi ed esprimersi in miliardi di modi diversi, assolutamente diversi. Basta pensare al fatto che nessuno si sveglia la mattina e decide di vestirsi allo stesso identico modo. E’ impossibile. Ci sarà sempre una variante, che è colui che indossa quei vestiti, a modo suo. E’ la traduzione della nostra identità. La nostra unicità. E’ la nostra espressione nel mondo, la nostra impronta. Il nostro essere, in ogni sua forma, si traduce in arte.

E’ Lei la traduzione dell’evolversi dell’uomo. Dai graffiti nelle caverne alle arti digitali. Eppure lo stimolo è lo stesso, da miliardi di anni.

Cambiano le superfici, cambiano i mezzi, ma l’istinto è lo stesso, da sempre. Chiral | Projection & Paper sculpture

C

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1st//Floor


GIULIA

VULCANO

L’attenzione ai particolari, ai colori, agli accostamenti, alle luci. Una punta colorata di realismo e di malinconia incorniciati perfettamente dal contesto. Acuta osservatrice degli esseri umani, raccoglie le storie che la circondano negli scatti in bianco e nero. Ogni foto sembra avere una lunghissima storia da raccontare. La sintesi di un enorme insieme di vicende intricate tra loro, storie che noi possiamo solo provare a immaginare.

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Sketch//book

“una fresca notte primaverile, senza vento, bagnata di luce

schiele, beardsley, roi, amorales. scomodiamo viaggi co-

stellare. lei è qualcosa che non c’è veramente. è un sogno

smici e donnepolpo. scomodiamo il brivido di un abbrac-

malinconico, forse è la voglia di vivere che si nasconde nei

cio, una volta ogni tanto. dal volto emaciato al seno nudo

solchi delle sue dita sporche di inchiostro. disegno dal vero,

tenuto su da un copricapezzolo in metallo, dalla donna col

disegno dal finto, disegno dal probabile e dal plausibile. ti-

volto di mucca all’aereo che vola sottoterra.

mide sirene e incubi metropolitani, post-burlesque prima

è come andare a un concerto dei t-rex su un ghiacciaio

che tornasse di moda e prima ancora che passasse nuova-

islandese da un nome incomprensibile che si decide ad

mente di moda, ballerine steampunk quando non sappiamo

esplodere dopo millenni di torpore.”

nemmeno cosa significa steampunk. scomodiamo volentieri

[C. De Matteis]

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Chiunque, a Roma, si sia trovato a passare sotto uno dei ca-

In realtà, tutti a Roma conoscono Hogre e sanno che da

valcavia della tangenziale o tra i piloni del grande raccordo

tantissimi anni la sua tag sta imprimendo un segno asso-

anulare sa bene che il paesaggio urbano non è fatto soltanto

lutamente particolare alla street art capitolina. Il lavoro

di acciaio e cemento. Perché là dove l’occhio non si aspette-

di questo artista, rigorosamente anonimo, ha iniziato a

rebbe di vedere nulla di diverso dal nero dell’asfalto, ecco

infiammare i muri romani ai tempi in cui i manifesti di

che irrompono forme inaspettate: sagome di uomini del ter-

un noto uomo politico italiano (il più famigerato di tutti)

zo millennio alle prese, di volta in volta, con feticci televisivi,

iniziarono a riempirsi di posticci nasi da clown… ma all’e-

dubbi amletici o messaggi stranianti come quello che, un po’

poca Hogre non era neppure quattordicenne mentre ora,

ovunque nei quartieri romani, afferma: «Hogre is not dead».

dopo dieci anni di lavoro «matto e disperatissimo», i suoi

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stencil si sono evoluti componendo schemi pi첫 elaborati e addirittura, di tanto in tanto, hanno ceduto spazio agli acrilici e ai pennelli per tele di grande formato e di sicuro impatto.

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I ragazzi del Birmingham Institute of Art and Design si sono divertiti in questa performance. Ecco The Goldfingers. Loro si che sanno come fare soldi.

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L’arte dei video musicali. Painting animation.

Special thanks for collaboration:

Don t Love Me // Teresa Mascianà

Luca Rocchi, Fabio Frangione, Alessia Muntoni, Enzo

Painting Animation music video

Ferraro, Cecilia Campironi ed Elena Campa (Studio Arturo), Valeria Iaria, Guillermo Laurin Salazar, Sergio

Directed by Francesco Tortorella & Marco Modafferi

Tripodi, Daniele Frabetti, Lara Sikic, Giuseppe D’Alia,

Production: MadeON

Davide Marchi, Domenico Adinolfi, Ohana film

producer: Raffaele Squillace Teaser & Backstage: Luca Pizza, Davide Marchi

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//Rubriche


//EmmaHack //Inspirations

di Sara Di Biase per GraphicBoulevard.com

Emma Hack, pittrice e scultrice australiana, usa il corpo femminile come tela, sulla quale riproduce trame intricate e soggetti floreali ispirati ai pattern di una delle icone del design australiano: Florence Broadhurst. Attraverso la passione per il suo mestiere, a 21 anni la carriera di Emma si è evoluta da painter per i visi dei bambini, parrucchiera qualificata, make-up artist e illustratrice, a body illustrator e visual artist di fama mondiale.

Nel Marzo 2001 vinse l’ambito premio al

una splendida collezioni di busti in por-

CIDESCO World Congress Professional

cellana, una collaborazione con i cera-

World Body Painting Championship a

misti Gus Clutterbuck e Andrew Stock,

Hong Kong.

che dimostra la sua abilità in vari settori

Ho prestato particolare interesse per le

artistici.

sue collezioni Wallpaper 2005, 2007 e

Nel 2009 Emma ha creato la Panoramic

2008, dove i corpi delle modelle si fon-

Body Collection, scattata in South Au-

dono con le carte da parati disegnate da

stralian Outback dove ha usato un team

Florence Broadhurst.

di acrobati e modelle per creare forme

Nella serie del 2008 Emma ha introdotto

del corpo uniche nei suggestivi paesaggi

animali vivi di alcune specie native au-

naturali.

straliane, una sfida unica per il suo pro-

Nella sua “2009 Native Mandala Collec-

cesso creativo e immaginario.

tion”, Emma ha usato suggestivi disegni

I lavori poi sono stati esposti durante l’A-

di sfondo circolari nei quali i suoi mo-

delaide Fringe Festival, insieme a paesag-

delli sono perfettamente mimetizzati,

gi di nudo. Fu durante questa collezione

ciascuno abbinato ad un volatile, rettile o

che cominciò a fotografare le proprie in-

mammifero caratteristico dell’Australia:

stallazioni, evolvendo il suo talento.

queste opere vogliono dimostrare la bel-

Desiderosa di continuare il suo sviluppo

lezza unica della flora e della fauna locale.

professionale e di esplorare nuovi campi,

L’ultima edizione di “Mandala” è “Exotic

Emma si è recata in Cina per partecipare

Mandala”, dove le modelle sono mescola-

alla grande installazione per Mont Blanc.

te in tele ispirate all’Art Nouveau creando

Durante questo viaggio si è recata a Jing-

un effetto fresco e a più livelli.

dezhen dove ha seguito un corso sull’arte della pittura su porcellana. Il risultato fu

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//SpeedDripping Prittle//Prattle

di Monica Lanaro per Enquire.it

Sono mani giovani, quelle di Agnes Cecile, scivolano sulla tela portando con loro il colore sotto le setole dei pennelli. Le linee colano, curvano, grattano sussurri sull’intelaiatura, ripassano le sopracciglia poi di nuovo gli occhi, ancora una volta gli occhi. Sono i volti di Agnes Cecile, tensioni di animi e muscoli. Sono i volti di Silvia Pelissero, in realtà, nata a Roma nel vicino 1991 e diplomata al Liceo Artistico G. De Chirico.

Chi è Agnes Cecile, Silvia?

non-luogo. Fantasmi, visioni o fotogram-

Agnes Cecile è, in sostanza, una ragazza

mi della realtà?

che ama evitare le domande!

I miei lavori parlano di volti sconosciuti, estranei, potrebbero essere soggetti presi

Sei giovane, eppure le tue opere raccon-

random nella folla. Io parlo appunto delle

tano tensioni emotive forti, quasi lace-

espressioni sulle loro facce o dei loro cor-

ranti. È proprio avere vent’anni che ti

pi, l’identità non è rilevante. Diciamo che

permette di leggere e, perchè no, apprez-

potrebbero essere delle visioni di fanta-

zare il sublime melanconico?

smi della realtà! Non sono fotogrammi,

Avere vent’anni vuol dire che ogni emo-

sono solo dei lontani e vaghi riflessi, par-

zione forte che vivi, probabilmente è

tono da me come soggetto di studio e si

un’emozione nuova. È un tema vivo, in

riflettono sulla realtà.

continua metamorfosi ed evoluzione; studiarlo e parlarne fa bene a sé stessi, aiuta

La tecnica: un’amalgama tra speed pain-

a fare ordine dentro di sé. Un lavoro d’ar-

ting, caratteristica della graphic art, e il

te è una confessione: è quasi terapeutico

dripping di Pollock. Come hai raggiunto

e in genere si confessano gli stati più duri

questa sintesi?

e difficili. Forse avere vent’anni è limita-

Io avevo un interesse ben preciso quan-

tivo, si è attirati da questa novità, ma sa-

do ho iniziato a fare queste cose, volevo

rebbe meglio parlare con la stessa inten-

parlare di cosa facesse, di dove andasse

sità di ogni cosa, non solo della propria

la linea. La linea di per sé, la linea nera

cara melanconia.

che da sola alla fine crea l’immagine. I miei primi schizzi li realizzavo facendo

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I tuoi soggetti sono uomini, donne, volti.

grovigli di linee nere con la penna, dei

Sono facce, espressioni estrapolate da un

tratti molto veloci e irregolari, ma dietro


quei segni rimaneva sempre troppo pre-

nuti, in seguito io posso apportare piccoli

sente la guida della mia mano. Avevo bi-

ritocchi, ma l’immagine di base è com-

sogno di un mezzo che desse più libertà

parsa subito.

e imprevedibilità alle mie linee: il dripping era la soluzione perfetta. La vernice

Dipingere in isolamento o partecipare

cola sulla tela, non è sotto mio controllo

ad una performance, cosa preferisci?

del tutto, crea immagini impreviste, e lo

Per timidezza risponderei a vita in iso-

speed painting interviene per compren-

lamento, ma secondo me la cosa più im-

dere come si creano queste immagini; è

portante di un dipinto è la sua creazione;

importante vedere come la vernice cada e

mentre creo mi sto esprimendo, l’im-

crei un volto e un corpo dopo pochi mi-

magine che poi vedi è solo un riassunto

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di quel che è successo. È una cartolina

cologico dei vostri soggetti è il fil rouge

carina che non può descrivere veramente

che vi unisce?

cosa hai visto in vacanza. Le performan-

Direi proprio di sì, sono tutte figure di-

ce rendono pubblico quell’attimo intimo,

storte e deformate, parliamo un po’ degli

di sicuro è un’invasione di spazi, ma bi-

stessi argomenti. Ma Bacon è una sorta di

sogna fare qualche compromesso con sè

modello per me, probabilmente mi ha in-

stessi se ci si vuole esprimere.

fluenzata moltissimo.

Tra i grandi, Schiele, Munch, Bacon

Arte figurativa: l’apporto della graphic

sembrano essere l’accostamento più im-

art può essere una scintilla dell’innova-

mediato. Si può dire che lo spessore psi-

zione o è -al contrario- il colpo di grazia

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per definirla obsoleta?

esserci un’ispirazione o un’emozione in-

Entrambe. La graphic art segna la fine

teressante, ma basto io per immagazzina-

della pittura tradizionale, ma al contem-

re le idee.

po gli dà i mezzi per rinnovarsi. L’arte tradizionale impara dalla digitale, e la digi-

Mostre, performance, uno scambio di

tale impara dalla tradizionale. Si imitano

opinioni: dove possiamo trovare prossi-

a vicenda. Finché la pittura farà qualcosa

mamente Agnes Cecile?

per rinventarsi non sarà del tutto obso-

In questo periodo estivo compaio spora-

leta, ma di sicuro il futuro dell’arte è nel

dicamente a qualche serata, mi definisco

digitale, nei video, nella tecnologia: sono

in ferie, però ci sono alcuni miei lavori

troppo a contatto con le persone, vincono

fino a metà luglio al Ristorante AdArte.

in partenza.

Per i prossimi eventi importanti se ne riparla a settembre, di sicuro sarò tra i

Agnes Cecile è sempre con Silvia, o

partecipanti per la finale del MarteLive

qualche volta hai la libertà di non essere

a Roma. Altri eventi li pubblicizzerò sul

un’artista?

mio DeviantArt e sul mioFacebook con

No, grazie al cielo non è quasi mai con

il tempo.

me. Spunta quando serve, si fa assieme quel che c’è da fare e ci si risaluta subito dopo! Poi nella vita di tutti i giorni può

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libreria nuovo/usato, spazio espositivo, workshop&free lab

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BistrArt è un progetto nato dalla coope-

Nel pratico siamo una libreria che ospite-

razione multidirezionale e polifonica di

rà svariate iniziative: esposizioni, labora-

un gruppo di amici.

tori e incontri.

Potrebbe sembrare solo una definizione

Ovvero tutto ciò che materialmente lo

elegante per dire che non si sa da dove si

spazio riesce a contenere e “spiritual-

parta né, tanto meno, dove si voglia anda-

mente” ci accomuna.

re a finire; il che non sarebbe totalmente scorretto.

Per capire realmente come siamo, chi sia-

Ma piuttosto che definire, limitando, pre-

mo e perché ci troviamo su questa terra

feriamo lasciare spazio alle più diverse

l’unica cosa da fare è venirci a trovare!

possibilità di crescita, di mezzi e di iniziativa.

Via R.Bonghi 32b BistrArt@gmail.com

Nonostante questa caleidoscopicità riscontriamo la necessità di poche, ma

tante care cose

essenziali, visioni comuni per il nostro sviluppo. Un “nostro” che speriamo cre-

orari di apertura:

sca velocemente con la partecipazione di

Mar - Ven / 12.00 - 20.00

diverse realtà. perchè non la tua?

Sab / 16.00 - 20.00 Domenica e Lunedì / chiuso

Siamo partiti dal bisogno di uno spazio aperto all’arte, di quella dalle forme apparentemente meno nobili, di un luogo

siamo nel mezzo di ben tre stazioni della

d’incontro, di discussione, di aperto con-

Metro (Colosseo, Manzoni, Vittorio)

fronto e critica.

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