Rapporto Annuale 2012

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RAPPORTO ANNUALE 2012

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CONNECTING TERRITORIES FOR DEVELOPMENT EFFECTIVENESS Nell’attuale contesto internazionale, le relazioni fra i livelli locale, nazionale e globale hanno acquistato sempre più rilevanza. Appare quindi evidente come le sfide per lo sviluppo locale richiedano risposte coordinate, frutto del dialogo e della concertazione dei diversi stakeholder e livelli istituzionali. In questo scenario, UNDP ha lanciato programmi quadro multilaterali per sostenere strategie endogene di governance e sviluppo sostenibile attraverso il dialogo e la concertazione promossi dalla cooperazione decentrata, triangolare e Sud-Sud.

UNDP ART – Rapporto annuale 2012 Connettere i territori per uno sviluppo efficace

I risultati raggiunti nel 2012 dall’iniziativa ART dimostrano che un’azione trasversale fra i diversi livelli e settori é possibile e quanto sia utile per accelerare il raggiungimento di obiettivi di sviluppo sostenibile.

Copyright @ 2013 Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Progetto grafico: Alexander Åhnebrink Art Director: Luca Cipelletti Concept e coordinamento: Marina Ponti Traduzione: Alchimie s.r.l. Proofreading: Marina Ponti Stampa: Grafiche Siz Palais des Nations CH-1211 Geneva 10, Switzerland

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INDICE

PREFAZIONE

5 Prefazione 6

Connecting

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Territories

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Development

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Effectiveness

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Attività di rilievo a livello internazionale

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Mappa dei programmi Art

18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36

Programmi Quadro Art Albania Bolivia America centrale Colombia Cuba Repubblica Dominicana Ecuador El Salvador Kosovo Gabon Indonesia Mauritania Marocco Mozambico Senegal Sri Lanka Siria Uruguay Libano

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Acronimi

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Ringraziamenti

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Bilancio e analisi finanziaria

42

Links

L’Iniziativa globale ART ha posto l’accento sull’importanza di coinvolgere gli enti regionali e locali per raggiungere gli obiettivi di sviluppo umano sostenibile. È, infatti, a livello dei territori che si sono raggiunti i principali risultati grazie al dialogo tra gli stakeholder locali, le autorità sub-nazionali e i ministeri nazionali, e per merito del sostegno dei partner internazionali, tra cui gli attori della cooperazione decentrata. Tuttavia, troppo spesso, gli importanti risultati ottenuti a livello locale rischiano di passare inosservati poiché mancano ambiti di dialogo in cui gli stakeholder sociali ed economici dei territori possano confrontarsi e anche influenzare, a partire dalle loro pratiche di terreno, il dibattito globale sullo sviluppo locale. L’Iniziativa globale ART si inserisce in questo contesto con lo scopo di facilitare dialogo, concertazione e armonizzazione dei diversi soggetti e livelli di intervento. I risultati presentati in questo rapporto indicano la validità del principio ispiratore di ART: “maggior armonizzazione fra i differenti stakehoder e fra i diversi livelli di governance accelera il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile”. Il rapporto 2012 documenta, infatti, i risultati raggiunti dai quattro assi strategici dell’approccio territoriale: 1) Connecting; 2) Territories for; 3) Development; 4) Effectiveness. Ne è un esempio la decisione del Governo colombiano di estendere a tutto il territorio nazionale la metodologia di programmazione territoriale ART, inizialmente utilizzata solo nel dipartimento di Nariño. A livello globale, è importante porre l’accento quanto l’Iniziativa ART abbia sostenuto il coinvolgimento degli stakeholder territoriali nell’attuazione delle Raccomandazioni del Forum di Busan in tema di efficacia della cooperazione a livello sub-nazionale. Per esempio, in Marocco sono state adottate le Linee guida strategiche locali realizzate da municipi e regioni per allineare i partner internazionali alle strategie locali, mentre in Ecuador ART ha sostenuto gli sforzi del paese per misurare l’impatto dei processi di sviluppo locale. L’Iniziativa ART ha anche favorito la diffusione di buone pratiche che dimostrano il ruolo fondamentale che gli stakeholder giocano a livello sub-nazionale. Tali esperienze sono state condivise in occasione del Forum biennale ONU sulla cooperazione allo sviluppo (UN Development Cooperation Forum - DCF). Le esperienze e le buone pratiche provenienti dai 19 paesi in cui ART è attivo stanno contribuendo alla definizione della nuova strategia di Governance e Sviluppo Locale dell’UNDP, che enfatizza l’importanza di un approccio multi-livello, multi - settore e che valorizza la cooperazione decentrata. Nel corso del 2012, 36 nuovi partner si sono aggiunti utilizzando i programmi quadri multilaterali, fra cui alcuni enti locali di Turchia e Brasile, la città di Stuttgart in Germania, la regione del Nord Danimarca, il network europeo Arco Latino e l’ALDA (Associazione delle agenzie locali per la democrazia - Association of Local Democracy Agencies). Nell’attuale contesto di contenimento dei bilanci, tale crescita è la miglior dimostrazione della validità dell’approccio territoriale come strategia di partnership per affrontare gli obiettivi complessi dello Sviluppo Umano Sostenibile. Sigrid A. Kaag Assistant Secretary General – Director Bureau for External Relations and Advocacy – UNDP Olav Kjørven Assistant secretary General – Director Bureau for Development Policy – UNDP

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PERCHÉ CONNECTING? Sanità, disoccupazione, povertà e mutamenti climatici sono solo alcuni dei problemi che toccano da vicino i cittadini e i loro rappresentanti eletti tanto nelle società del Nord che in quelle del Sud. Data la loro portata e complessità, affrontare questi problemi richiede azioni coerenti e coordinate da parte delle istituzioni subnazionali, nazionali, regionali e globali, che sono chiamate a lavorare congiuntamente attraverso la concertazione e la partecipazione dei cittadini e dei diversi stakeholder (locali, nazionali e globali). In tutto il mondo si sente sempre di più l’esigenza di coinvolgere gli enti locali e la società civile nei dibattiti globali sui temi dello sviluppo. Data la loro prossimità ai cittadini, il loro punto di vista è prezioso e indispensabile nella formulazione e realizzazione di strategie di sviluppo sostenibile fondate sui principi di trasparenza, partecipazione e responsabilità.

CONNECTING > COME Una delle caratteristiche più innovative di ART è l’aver introdotto come metodo di lavoro il “dialogo fra territori” del Nord e del Sud su sfide comuni tra cui i mutamenti climatici, la disoccupazione, la povertà, l’immigrazione e l’esclusione sociale. Tale “dialogo” è utile sia per affrontare problemi comuni sia per consolidare la governance locale. Tale “dialogo” favorisce la condivisione di innovazioni e best practises – in collaborazione con università, fondazioni, organismi del settore privato e organizzazioni della società civile – tra attori e istituzioni locali di altri territori. È importante evidenziare che questi “dialoghi” si realizzano nel quadro di iniziative di cooperazione decentrata, triangolare e Sud-Sud che ad oggi coinvolgono più di 1.200 enti locali. In coordinamento con UCLG (United Cities and Local Governments – Unione delle città e dei governi locali) e con FOGAR (Regions United – Unione delle regioni) ART favorisce l’articolazione dell’azione delle reti di cooperazione decentrata, triangolare e Sud-Sud con le strategie e i processi di sviluppo umano sostenibile. Tale concertazione avviene nel quadro dei programmi quadro che consentono agli attori della cooperazione decentrata di condividere con i loro omologhi le rispettive conoscenze e risorse, garantendo al tempo stesso il coordinamento delle azioni realizzate a livello territoriale con i processi in corso, con le politiche nazionali e gli obiettivi globali. La presenza di UNDP in 177 paesi – insieme alla sua neutralità e al suo mandato in tema di sviluppo sostenibile – garantisce coerenza e coordinamento tra gli obiettivi locali e quelli stabiliti a livello nazionale e globale. Inoltre, UNDP sostiene attivamente sia i “dialoghi fra i territori” che la realizzazione di iniziative di cooperazione decentrata, triangolare e Sud-Sud.

La strategia ART – il cui obiettivo ultimo è di contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone – opera attraverso le interazioni fra le associazioni dei cittadini e le istituzioni locali/territoriali, puntando a un loro coinvolgimento nella definizione delle strategie regionali, dei piani nazionali e degli obiettivi globali. Nel 2012 i partner della cooperazione decentrata hanno sostenuto i programmi quadro UNDP/ART in 19 paesi, condividendo il proprio patrimonio di esperienze, know-how e buone pratiche sui temi dello sviluppo territoriale sostenibile.

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PERCHÉ TERRITORIES? L’approccio territoriale rafforza le interazioni fra gli attori economici, le istituzioni locali e la società civile permettendo al tempo stesso di capitalizzare il know-how e le risorse dei territori. Solo integrando i diversi settori e articolando i rispettivi livelli istituzionali si possono individuare, analizzare e affrontare le sfide complesse in maniera coerente ed efficace. Le sfide dello sviluppo richiedono infatti di essere affrontate usando una “lente territoriale” che metta insieme i diversi stakeholder, settori e livelli. La medesima “lente”, attraverso cui gli attori presenti sul territorio identificano le proprie reali priorità, serve anche ai soggetti nazionali e agli organismi internazionali per promuovere e sostenere lo sviluppo. Tra i potenziali benefici dell’approccio territoriale ci sono: l’integrazione a livello locale dei tre elementi dello sviluppo umano sostenibile (sostenibilità ambientale, crescita inclusiva e coesione sociale), la fornitura di servizi pubblici di qualità coerenti ai bisogni concreti, una maggiore responsabilità e ruolo per gli attori locali e la garanzia di qualità e sostenibilità delle politiche nazionali di decentramento e de-concentrazione.

TERRITORIES > COME I Gruppi di lavoro territoriali (Territorial Working Groups - TWG) includono rappresentanti di tutte le aree tecniche a livello regionale, provinciale, distrettuale e/o dipartimentale, mentre i Gruppi di lavoro locali (Local Working Groups - LWG) operano a livello municipale. Creando un forum per la condivisione di esperienze e punti di vista, i Gruppi agiscono da “cinghia di trasmissione” tra i diversi livelli e settori producendo un maggior coordinamento e una migliore incisività delle azioni. Inoltre, i Gruppi offrono ai partner internazionali la possibilità di sostenere strategie di sviluppo locale, di consolidare le capacità istituzionali sub-nazionali e di promuovere l’inclusione sociale e la partecipazione delle minoranze e dei gruppi marginalizzati. Le Linee guida strategiche locali (Local Strategic Guidelines - LSG) vengono definite attraverso i meccanismi di consultazione attivati dai Gruppi di Lavoro. Le LSG esprimono le priorità delle organizzazioni della società civile, del settore privato e degli attori locali e in questo modo rafforzano l’impatto degli interventi realizzati nei territori. Le Linee guida strategiche locali sono a loro volta fondamentali -quando vengono preparati i Piani di sviluppo locale- per allineare i partner internazionali alle strategie definite localmente. I Comitati di coordinamento nazionali (National Coordination Committees - NCCs) sono formati a livello nazionale per agevolare il coinvolgimento degli stakeholder territoriali nella pianificazione e nei processi legislativi nazionali. A tal fine, i loro membri favoriscono il dialogo per integrare i livelli di pianificazione partecipativa locale con le strategie settoriali nazionali. I NCC promuovono inoltre la leadership e l’ownership degli stakeholder sub-nazionali assicurando al tempo stesso supporto, dialogo e scambi con il livello nazionale e internazionale su base continua.

Per UNDP ART il “territorio” è lo spazio geografico in cui hanno luogo attivita’ sociali ed economiche. Per estensione, lo sviluppo territoriale risulta come la relazione tra tutte le iniziative sociali, culturali ed economiche che incidono sulla stessa area, contribuendo a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile e a migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti.

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PERCHÉ DEVELOPMENT? Operare affinché le comunità giochino un ruolo più rilevante nella definizione delle politiche di decentramento è la garanzia della loro efficacia, coerenza e sostenibilità. Infatti, quando le comunità locali interagiscono con i governi nazionali e i partner internazionali, ottenendone il supporto, sono messe nella condizione di ottimizzare le potenzialità naturali, storiche, culturali ed economiche dei loro territori.

DEVELOPMENT > COME Le esperienze, le buone pratiche e le innovazioni dei territori hanno contribuito alla definizione della nuova strategia di Governance e di sviluppo locale dell’UNDP. Questa strategia si basa sulla consapevolezza che gli stakeholder sub-nazionali giocano un ruolo fondamentale nella definizione e realizzazione delle strategie di sviluppo e che la cooperazione decentrata offre un contributo importante. E’ necessario puntare su un approccio multi-livello e multi-settore alla pianificazione e all’attuazione delle iniziative puntando al tempo stesso a favorire le interazioni fra gli attori locali, nazionali e globali attraverso piattaforme sub-nazionali permanenti. La definizione di politiche di decentramento di qualità come elemento indispensabile alla creazione di società inclusive, eque e sostenibili. I Piani di sviluppo locale (Local Development Plans - LDP) definiti attraverso meccanismi di consultazione multi-stakeholder e multi - settore toccano i seguenti temi: rafforzamento istituzionale degli enti locali, cittadinanza attiva, uso sostenibile delle risorse naturali, accesso all’acqua potabile e predisposizione impianti fognari, miglioramento del patrimonio storico, architettonico e culturale, sviluppo economico locale, potenziamento dei servizi sociali locali, empowerment delle donne, formazione professionale, migrazione e politiche giovanili.

Le Agenzie per lo sviluppo economico locale (Local Economic Development Agencies - LEDAs) sono uno degli strumenti più innovativi di ART. Quattro i loro obiettivi: • creare occupazione • aumentare l’accesso al credito • valorizzare il potenziale economico di catene di produzione locali • promuovere strategie di commercializzazione nazionali e internazionali per i prodotti locali. Le LEDAs favoriscono modelli di crescita inclusiva, l’uguaglianza di genere e lo sviluppo delle piccole e medie imprese. Il loro obiettivo è di aumentare le risorse e il know-how dei territori grazie a strategie in grado di coniugare obiettivi sociali, economici e ambientali. L’impatto di questo strumento ha portato alla creazione di un Forum permanente per lo sviluppo locale quale sede di dialogo e condivisione. Ogni strategia alla base di una LEDA è il risultato di un processo inclusivo che presta somma attenzione alle esigenze e priorità dei gruppi più vulnerabili e marginalizzati.

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PERCHÉ EFFECTIVENESS? La rapida moltiplicazione e diversificazione degli attori nella cooperazione allo sviluppo richiede un sempre maggior sforzo di armonizzazione dei diversi interventi affinché le strategie locali raggiungano i loro obiettivi e siano sostenibili. Questo diventa ancora più urgente in tempi di crisi economica e vincoli di bilancio quando ottimizzare l’uso delle risorse finanziarie é fondamentale. Va promossa proprio per questo una diversa cultura di cooperazione capace di affrontare tale complessità e di mettere a diposizione strumenti adeguati.

EFFECTIVENESS > COME ART contribuisce con buone pratiche realizzate nei territori al dibattito sull’efficacia dello sviluppo a livello sub-nazionale. Rispetto all’approccio tradizionale - lavorare in silos/settori o attuare moltissimi progetti di piccola scala - l’approccio territoriale consente l’effettiva interazione fra gli attori della cooperazione allo sviluppo operanti nello stesso territorio. Come conseguenza, gli interventi sono realizzati all’interno di piani territoriali integrati, riducendo la frammentazione e potenziando l’impatto e la sostenibilità. Le Linee guida per la cooperazione internazionale (International Cooperation Guidelines - IGCs) fanno da cerniera fra i piani di sviluppo locale e i partner internazionali interessati a sostenere iniziative di sviluppo locale. Le IGCs garantiscono un maggior allineamento tra pianificazione sub-nazionale e finanziamenti di partner internazionali, e che tutti gli interventi siano coordinati con – e a sostegno dei – Cicli integrati di pianificazione locale. I Cicli di pianificazione locale (Local Planning Cycles - LPC) sono esercizi di programmazione “dal basso” mediante i quali le entità locali realizzano piani di sviluppo locale a livello sub-nazionale integrando le tre componenti dello sviluppo umano sostenibile, che spesso a livello nazionale ricadono sotto la responsabilità di ministeri diversi.

ART ha sostenuto paesi e partner nella definizione di uno strumento in grado di misurare l’efficacia dello sviluppo a livello sub-nazionale. Il Development Effectiveness Measurement Tool valuta i progressi realizzati secondo cinque parametri (allineamento, armonizzazione, ownership, mutual accountability e gestione per risultati). Il suo utilizzo in Ecuador ha dimostrato la possibilità di misurare l’impatto dei processi partecipativi a livello sub-nazionale e accelerare il raggiungimento di obiettivi di sviluppo sostenibile.

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ATTIVITA’ DI RILIEVO A LIVELLO INTERNAZIONALE

Conferenza ONU sullo sviluppo sostenibile: nelle fasi preparatorie della Conferenza ONU Rio+20, l’iniziativa ART ha organizzato una consultazione multi-stakeholder sullo sviluppo umano sostenibile a livello sub-nazionale in vari paesi, tra cui El Salvador (marzo 2012) e Mauritania (maggio 2012). In collaborazione con UCLG e FOGAR, ART ha anche partecipato ai lavori e ai dibattiti della Conferenza ONU sullo sviluppo sostenibile. Forum sulla cooperazione allo sviluppo ECOSOC: ART in collaborazione con UNDESA (Department of Economic and Social Affairs - Dipartimento per gli affari economici e sociali) ha operato affinche’ la cooperazione decentrata fosse inclusa nell’agenda di luglio dell’ECOSOC DCF (Development Cooperation Forum) a New York. ART ha inoltre organizzato una tavola rotonda e un evento il cui risultato è stato l’inclusione della cooperazione decentrata nella strategia DCF 2012-2014. Valutazione esterna: nella seconda metà del 2012 è stata svolta una valutazione dell’Iniziativa ART. Essa ha evidenziato come i meccanismi messi in moto da ART (tra cui i Gruppi di lavoro nazionali, territoriali e locali, le Linee guida sulla cooperazione internazionale, le Linee guida e i Cicli di pianificazione locale) abbiano prodotto un maggior coordinamento, armonizzazione e allineamento fra i partner attivi ai diversi livelli (locale, nazionale e internazionale). Una copia del relativo rapporto è disponibile al seguente indirizzo: http://erc.undp.org/ evaluationadmin/manageevaluation/ viewevaluationdetail.html?evalid=6672

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Solidarietà globale per l’acqua (Global Water Solidarity – GWS): questa iniziativa non soltanto fa tesoro di soluzioni esistenti e pratiche di successo, ma facilita anche una più efficace partecipazione degli attori locali nelle attività di pianificazione, finanziamento e monitoraggio della gestione idrica e dei sistemi fognari a livello locale e nazionale. Nel 2012 ART e GWS hanno incrementato la loro reciproca cooperazione: la prima fa leva sulle competenze e soluzioni dei suoi partner, mentre la seconda ha assicurato una maggiore integrazione fra le attività legate all’acqua e altre importanti aree quali governance, genere e salute. Iniziativa congiunta su migrazione e sviluppo (Joint Migration and Development Initiative – JMDI): nel 2012 ART ha iniziato a collaborare con tale iniziativa per capitalizzare i risultati positivi raggiunti attraverso un modello di cooperazione integrato e sostenibile. Questa partnership prevede anche attività congiunte a livello globale, in particolare laddove opera in tandem con gli attori della cooperazione decentrata e in occasione di importanti dibattiti globali sui temi dello sviluppo. Partnership con gli stakeholder europei: nel 2012, ART è attivo con una unità all’interno dell’Ufficio di rappresentanza UNDP di Bruxelles, intensificando così il dialogo con l’Unione europea e con le autorità locali e le organizzazioni della società civile con sede a Bruxelles. Tali interazioni hanno coperto i temi della governance, sviluppo locale e cooperazione decentrata. I network delle autorità locali hanno trovato molto utile la cooperazione con ART come punto di accesso al sistema multilaterale e ai quadri di riferimento esistenti nei paesi partner. Tale collaborazione ha permesso di coinvolgere le reti europee di cooperazione decentrata in attività volte a migliorare l’efficacia della cooperazione, sostenere strategie locali di sviluppo e, soprattutto, assicurare una maggiore sostenibilità e impatto delle iniziative.

© UN Photo

Efficacia dello sviluppo: in collaborazione con i governi locali e nazionali, l’Unione delle città e dei governi locali (United Cities and Local Governments - UCLG) e il FOGAR (Unione delle regioni), ART ha sostenuto l’inclusione del livello sub-nazionale negli accordi post-Busan. Come attività successiva, l’ART e i suoi partner hanno diffuso una selezione delle “best practices” in vari importanti dibattiti regionali e globali, fra i quali il Forum ONU sulla cooperazione allo sviluppo, svolto a New York nel luglio 2012. Sono stati organizzati numerosi incontri, tra i quali la riunione sulla cooperazione decentrata e l’efficacia degli aiuti che si è svolta in marzo a Barcellona per discutere gli accordi post-Busan, con l’attiva partecipazione degli attori della cooperazione nazionale e di quella decentrata.

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MAPPA DEI PROGRAMMI QUADRO ART

1 2 3 4 5 6 7 8

America Latina Bolivia Colombia Cuba El Salvador America centrale Ecuador Repubblica Dominicana Uruguay

9 10 11 12

Africa Gabon Mauritania Mozambico Senegal

13 14 15

Mediterraneo Marocco Libano Siria

16

15

16

13

3 5

14 7

10

4

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19 9 6

Balcani 16 Albania 17 Kosovo 18 19

17

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Asia Indonesia Sri Lanka

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ALBANIA

BALCANI

BOLIVIA

AMERICA LATINA

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14 3

2 6

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1

1 7

5 12

3 2

15 1

14 2 11 8 9 15 3 5 3

4

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2 3 15

10 2 1

1. Attuazione di due Piani strategici regionali. 2. Attività per lo sviluppo delle competenze con unità appartenenti ai governi regionali e locali (LGU) a Vlorë e Shkodra. 3. Ideazione di due strategie di marketing. 4. Avviamento di iniziative per l’occupazione. 5. Progettazione di un Catalogo delle innovazioni per una loro diffusione più ampia. 6. Installazione di illuminazioni nell’edificio storico del Municipio di Shkodra per promuovere l’attività turistica. 7. Restauro di un condominio a Puka (nella regione di Shkodra) per consentire ai cittadini un maggior accesso ai servizi sociali. 8. Restauro del museo etnografico di Vlorë per promuovere il turismo. 9. Restauro della facciata dell’ex Prefettura di Vlorë. 10. Restauro delle mura di Vlorë per promuovere il turismo. 11. Rifacimento del parco giochi della cittadina di Himara. 12. Allestimento del museo virtuale di Marubi per promuovere il turismo culturale a Shkodra. 13. Allestimento di alcune stazioni turistiche nell’area montagnosa di Shkodra per promuovere il turismo. 14. Creazione di un Fondo di garanzia per assistere i membri delle comunità locali nella creazione di piccole imprese e per piani di espansione.

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Il principale obiettivo del programma ART era il rafforzamento della pianificazione locale, la promozione delle pratiche di successo e il consolidamento delle Agenzie per lo sviluppo economico locale esistenti (Local Economic Development Agencies - LEDAs). Inoltre, il programma ha facilitato partnership con gli attori della cooperazione decentrata per offrire un supporto ulteriore alle priorità nazionali e sub-nazionali. Così facendo, ha anche contribuito all’agenda per l’integrazione nell’Unione europea dell’Albania. Risultati a livello nazionale › Formulazione di due piani strategici regionali per promuovere la governance democratica, l’empowerment delle donne e il processo di decentramento. Un piano è stato realizzato nella regione di Vlorë dal nome “Il territorio a zero emissioni”, mentre l’altro, “Verso la sostenibilità del turismo”, è stato attuato nella regione di Shkodra. › Raggiungimento di obiettivi di sviluppo economico grazie all’azione delle LEDAs di Vlorë e Shkodra. › Impatto dei progetti sulle politiche locali e nazionali e un’estensione degli strumenti di ART alla regione di Kukes. › Miglioramento della cooperazione fra le organizzazioni della società civile e le autorità locali in occasione del dibattito “Il futuro che vogliamo” svolto in occasione della Conferenza ONU Rio+20. Risultati a livello globale › Realizzazione di attività promosse dalla cooperazione decentrata e di partnership Sud-Sud. › Impatto sulla strategia nazionale dell’Albania in tema di assistenza infantile e materna, prodotto dai risultati raggiunti nel quadro dei programmi ART (per esempio il metodo Mamma canguro). › Miglioramento della cooperazione transfrontaliera fra regioni di Albania e Kosovo.

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© Foto ONU/Rothstein

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© Foto ONU/Rapporto Ginevra

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Il programma ART ha due priorità: sviluppo economico locale e rafforzamento della governance a multi-livello. Nel 2012, le attività si sono estese ai dipartimenti di La Paz, Oruro e Tarija, oltre che a Santa Cruz (nella regione Chiquitania-Pantanal) e Potosi (nella regione Lípez).

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Risultati a livello locale › Costruzione di un centro per la formazione professionale (capacità massima 300 partecipanti) sui metodi di produzione del legname. › Lancio del progetto “Miglioramento dell’allevamento” nella provincia di Ingavi e a La Paz, con il coinvolgimento di più di 1.158 famiglie indigene. › Sviluppo di strategie di marketing territoriale da parte dell’Agenzia per lo sviluppo locale di La Paz. › Promozione di meccanismi di coordinamento fra gli attori pubblici e privati costituendo Gruppi di lavoro nel dipartimento di Oruro (Progetto PET-MAN). › Lancio di un progetto pilota su “Costruire tradizione e cittadinanza” all’interno del programma nazionale Semilla nel dipartimento di Potosi, in collaborazione con il ministero dello Sviluppo e dell’Economia. › Redazione delle linee guida socio-economiche territoriali in occasione del secondo Forum per lo sviluppo integrale di ChiquitaniaPantanal. › Progettazione di un Piano idrico dipartimentale a Tarija. › Redazione di piani territoriali nei dipartimenti di La Paz, Oruro e Tarija.

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1. Piano di sviluppo dipartimentale a La Paz. 2. Strategia per lo sviluppo economico locale a Tarija. 3. Piano territoriale per lo sviluppo economico a Oruro. 4. Progetto sui metodi di produzione del legname a La Paz. 5. Strategia di marketing territoriale a Oruro. 6. Progetto Mancomunidades (PET-MAN) a Oruro. 7. Programma Semilla a Potosi. 8. Secondo Forum di Chiquitania-Pantanal sullo sviluppo integrale. 9. Piano idrico dipartimentale a Tarija.

Risultati a livello nazionale › Preparazione di un database per migliorare il coordinamento fra le attività di pianificazione nazionale e territoriale all’interno del Sistema statale di pianificazione integrata (State Integrated Planning System SPIE) promosso dal ministero della Pianificazione per lo sviluppo. › Supporto istituzionale a nove Consigli per lo sviluppo nel quadro della politica nazionale sulle micro e piccole imprese formulata dal ministero dello Sviluppo e dell’Economia. › Lancio di un corso su Cooperazione internazionale e sviluppo locale in collaborazione con l’Università di Siviglia Pablo de Olavide.

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AMERICA CENTRALE

AMERICA CENTRALE

COLOMBIA

AMERICA LATINA

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© Foto ONU/F. Charton

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1. Corsi di formazione (di livello universitario) su politiche per le donne nei dipartimenti di Solola, San Marcos e Quetzaltenango (Guatemala). 2. Creazione del team territoriale del ministero dell’Economia (PROMIPYME) nel dipartimento di Chiquimula. CSEM-ADEL ASEDECHI hanno reso disponibili servizi educativi e formativi alle comunità locali (Guatemala). 3. Rafforzamento del Network delle donne cittadine grazie ad attività di capacity building nelle aree dell’advocacy, della leadership e delle partnership, oltre che dello sviluppo e della gestione di progetti (El Salvador). 4. Promozione della LEDA di Morazan (El Salvador) con la Commissione nazionale per le micro e piccole imprese (CONAMYPE) e del modello CSEM (Centri di servizi imprenditoriali per le donne). 5. Rafforzamento dei comitati di donne all’interno dei Consigli dipartimentali per lo sviluppo (Guatemala).

Nel 2012, il programma regionale ART America centrale ha realizzato un’ampia gamma di attività finalizzate al raggiungimento di obiettivi di sviluppo umano sostenibile, in particolare quelli relativi all’empowerment delle donne e all’uguaglianza di genere. Nicaragua › Lancio di numerosi corsi di formazione presso l’Università nazionale di Leon in tema di economica locale grazie a finanziamenti dell’Unione Europea. Guatemala › Lancio di corsi di formazione in gestione aziendale per donne imprenditrici. con il ministero dell’Economia del Guatemala per promuovere i Centri per lo sviluppo delle piccole imprese . Honduras › Creazione del Centro per lo sviluppo dell’attività economica per le micro, piccole e medie imprese nel Golfo di Fonseca nel quadro della partnership con l’Agenzia di Sviluppo Economico Locale del Dipartimento di Valle in collaborazione con CARE, Oxfam, Banca internazionale di sviluppo (International Development Bank - IDB), SWISCONTAC e il Governo nazionale. Guatemala › Elaborazione della ricerca “Un approccio statistico all’imprenditoria femminile” in collaborazione con il Global Entrepreneurship Monitor della Facoltà di Economia dell’Università Francisco Marroquin. › Organizzazione dell’evento “L’accesso delle donne agli strumenti finanziari” con UNWomen, Banca Mondiale, SEPREM e BCIE. Risultati a livello globale › Creazione di centri servizio per donne imprenditrici nei dipartimenti di Solola e Chiquimula (Guatemala), di Morazán e Sonsonate (El Salvador), nel Dipartimento di Valle (Honduras) e a León (Nicaragua). › Realizzazione di 9 partnership di cooperazione Sud-Sud sui diritti economici delle donne e in particolare sulle politiche di assistenza sanitaria, sull’imprenditorialità e la micro finanza e sull’integrazione della dimensione di genere nelle politiche pubbliche.

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© Foto ONU/Jerry Frank

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La Valutazione esterna condotta nel 2012 asserisce che il programma ART in Colombia “ha messo in moto dei meccanismi estremamente utili al raggiungimento della pace grazie a un approccio territoriale allo sviluppo”. La strategia di sviluppo territoriale è stata attuata nella regione dell’Antioquia orientale, per poi essere estesa ai dipartimenti di Meta, Huila e Cesar, oltre che alla regione di Montes de Maria. Risultati a livello locale › Realizzazione del progetto “Stato di diritto nella gestione dei terreni e nello sviluppo rurale” in 10 regioni con il sostegno del network delle Agenzie colombiane per lo sviluppo economico locale (ADELCO). Questa iniziativa prevedeva attività di comunicazione, dibattiti politici e processi partecipativi. › Costituzione di un osservatorio permanente per valutare il grado di pacificazione nei territori coinvolti. › Progettazione e lancio di una strategia elettorale molto innovativa nell’80% delle municipalità nell’Antioquia orientale per promuovere l’uguaglianza di genere nelle piattaforme politiche. Risultati a livello nazionale › Sistematizzazione della Nariño Experience (2007-2012) come pratica di successo per la gestione della cooperazione internazionale dall’Agenzia della Presidenza per la cooperazione internazionale della Colombia (APC). › Redazione di un protocollo d’intesa fra la Federazione colombiana delle municipalità, l’APC e l’Università Jorge Tadeo Lozano per costituire una comunità di buone pratiche in tema di cooperazione decentrata. › Progettazione, realizzazione e promozione di una piattaforma digitale – www.cooperacioncolombia.co – per fornire attivita’ di capacity building su base continuativa agli stakeholder locali, nazionali e internazionali. › Inclusione dei meccanismi di ART all’interno del quadro UNDAF (United Nations Development Assistance Framework - UNDAF).

1. Definizione dei cicli di pianificazione locale e regionale a Nariño e Antioquia e nel dipartimento di Meta. 2. Lancio di percorsi turistici nell’Alto Ricaurte della Provincia di Boyacá. 3. Lancio di progetti in 38 municipalità per fornire alloggio a famiglie sfollate e vulnerabili, per promuovere attività di sviluppo economico e per coordinare il reinsediamento e la restituzione delle terre a livello dipartimentale. 4. Integrazione delle priorità di genere e di empowerment delle donne nei piani di sviluppo locale delle 23 municipalità dell’Antioquia orientale.

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CUBA

AMERICA LATINA

© Foto ONU

› Rafforzamento delle capacità istituzionali nelle aree della pianificazione e del management per lo sviluppo. › Preparazione dei piani territoriali di sviluppo e loro diffusione alle autorità nazionali e ai partner internazionali che operano a livello locale. › Integrazione della dimensione di genere nei piani di sviluppo municipali. › Lancio di corsi di formazione per team locali in partnership con l’Università provinciale. › Riconversione di 4 impianti per la lavorazione dello zucchero e loro trasformazione in imprese locali all’interno della strategia nazionale di riconversione industriale.

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REPUBBLICA DOMINICANA

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5 © UN Photo

Il Programma per lo sviluppo umano locale a Cuba (Local Level Human Development Programme - PDHL) è stato lanciato nel 1999 per sostenere il Governo in tre aree: servizi sociali, sviluppo economico locale, decentramento & pubblica amministrazione. Secondo le numerose valutazioni, il PDHL ha ottenuto risultati tangibili tra cui: (i) la costituzione nel 2002 di un fondo per il credito alle piccole e medie imprese (FRIDEL) che nel 2010 è diventato un punto di riferimento per la formulazione della prima politica nazionale sul credito a livello locale; (ii) la creazione di oltre 3.000 posti di lavoro grazie a iniziative per ampliare l’accesso al credito; (iii) il restauro di immobili in numerosi centri storici cittadini e la loro riconversione in sedi per attività sociali e commerciali; (iv) la finalizzazione di piani per lo sviluppo locale da parte di 69 municipalità e 8 province, e (v) l’identificazione di soluzioni innovative per migliorare l’integrazione degli anziani e delle persone disabili. Inoltre, molte delle buone pratiche del programma sono state istituzionalizzate dal Governo nel 2011 nelle 8 province coinvolte. Alla fine del 2011, il governo e l’UNDP hanno lanciato un processo di sistematizzazione di tutte le innovazioni istituzionali, le riforme e le pratiche generate dal programma nel corso degli anni. Questa “sistematizzazione” formale è stata intrapresa nel 2012 dal Dipartimento per lo sviluppo umano dell’UNESCO presso l’Università de L’ Avana, in collaborazione con il Centro regionale di servizio per l’America Latina dell’UNDP e con il contributo di un esperto internazionale di valutazione. Questa raccolta di informazioni è messa a disposizione dei decision maker nazionali e locali e degli stakeholder socio-economici. Inoltre, il processo di sistematizzazione è stato cruciale per la progettazione di un nuovo programma a sostegno delle strategie sociali ed economiche del Governo in tema di decentramento e di sviluppo economico locale. Alcuni dei risultati, infatti, rispecchiano priorità future, tra cui:

AMERICA LATINA

La seconda fase del programma ART è stata avviata nel 2012 per sostenere a livello territoriale l’esecuzione della Strategia nazionale di sviluppo. Il programma è stato lanciato come joint venture con la Direzione generale per lo sviluppo territoriale (DGODT) del ministero dell’Economia, pianificazione e sviluppo (MEPYD) e ha tre priorità: (i) sviluppo territoriale, (ii) consolidamento dei meccanismi di partecipazione territoriale, come i Consigli per lo sviluppo e Comitati tecnici inter-agenzia, e (iii) rafforzamento degli strumenti di coordinamento tra politiche nazionali e locali. Risultati a livello locale › Sostegno ai Piani per di sviluppo locale (Local Development Plans - LDP) da parte di partner internazionali: 23 attori della cooperazione decentrata europea e latinoamericana e 5 donatori bilaterali (la Cooperazione danese allo sviluppo, l’Agenzia di Cooperazione spagnola, la Cooperazione italiana allo sviluppo, l’Agenzia del Giappone per la cooperazione internazionale, l’Agenzia USA per lo sviluppo internazionale e l’Ambasciata di Israele). › Inclusione di strumenti per il microcredito e il risparmio nelle strategie per lo sviluppo economico locale di quattro province.

1. Integrazione tra le strategie di sviluppo nazionali e quelle locali rafforzando i sistemi di gestione tecnica (i Comitati tecnici) e i meccanismi di partecipazione territoriale (i Consigli per lo sviluppo) in sei province (Dajabón, Elias Piña, Bahoruco, Independencia, Barahona e Monte Plata). 2. Creazione di strumenti per il microcredito, il risparmio e gli investimenti nel quadro delle strategie di sviluppo economico locale in quattro province. 3. Attività di promozione dello Sviluppo economico locale (LED). 4. Allineamento delle politiche del ministero dell’Economia, sviluppo e pianificazione, del ministero dell’Agricoltura e del ministero dell’Industria con le priorità e le esigenze locali. 5. Lancio di un progetto pilota a Dajabon per diffondere i risultati raggiunti dal governo locale in tema di sviluppo economico locale in partnership con il settore privato.

Risultati a livello nazionale › Approvazione di una strategia di integrazione delle priorità di genere nello Sviluppo economico locale (Local Economic Development - LED) in partnership con UNWOMEN, il ministero delle Donne e il ministero per le piccole e medie imprese. › Coordinamento e formulazione delle nuove proposte legislative in tema di sicurezza alimentare attraverso un processo multi-stakeholder a livello locale (in collaborazione con FAO, WFP e PAHO) e con il Forum “Parlamentari contro la fame”.

RAPPORTO ANNUALE 2012

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ECUADOR

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© Foto ONU/Milton Grant

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Nel 2012 il principale risultato del programma ART è stato l’istituzionalizzazione dei suoi processi multi-livello e multi - attore da parte delle istituzioni nazionali e territoriali.

1. Allestimento del parco ecologico agroindustriale. 2. Attività di capacity building in tema di decentramento. 3. Progettazione e approvazione di piani di sviluppo territoriale da parte dei governi locali. 4. Attività di capacity building per i dipendenti pubblici delle istituzioni locali. 5. Programma “Giovani, lavoro e migrazione” in collaborazione con il Fondo MDG. 6. Rafforzamento dei meccanismi di governance idrica delle municipalità della Mancomunidad nella Cuenca del Río Jubones. 7. Consolidamento delle capacità istituzionali locali in tema di accesso ai servizi locali nei centri storici. 8. Rafforzamento dell’attività economica locale nel settore del turismo. 9. Programma di inclusione sociale “Lavoro per tutti”. 10. Sostegno alle comunità di agricoltori. 11. Supporto socio-economico ad attività economiche. 12. Rafforzamento del turismo locale. 13. Gestione dei rifiuti. 14. Istituzionalizzazione dei Gruppi di lavoro territoriali.

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EL SALVADOR

AMERICA LATINA

RAPPORTO ANNUALE 2012

Risultati a livello locale › Fornitura di una vasta gamma di servizi finanziari per 1.479 giovani imprenditori che ha prodotto 1.134 nuove attività economiche (570 delle quali di donne). Il Programma ART ha contribuito a questo risultato mediante il programma del Fondo congiunto MDG “Giovani, lavoro e migrazione” realizzato nelle province di Azuay, El Oro e Loja. › Elaborazione del business plan di un parco ecologico agro-industriale nella provincia di El Oro per identificare il potenziale economico della regione. Tale piano è stato il frutto di una rete molto ampia che ha prodotto analisi di mercato, modelli organizzativi oltre ad una strategia di marketing per attrarre investimenti. › Istituzionalizzazione dei meccanismi di governance multi-livello e multi - settore nelle aree della pianificazione e della gestione territoriale in 3 Province e 1 Cantone. Risultati a livello nazionale › Progettazione e lancio di uno strumento per misurare l’efficacia della cooperazione allo sviluppo a livello locale in partnership con il Segretario ecuadoregno per la Cooperazione internazionale (SETECI) e le associazioni nazionali rappresentanti i tre livelli sub-nazionali (provinciale, municipale e rurale). Questo strumento è stato utilizzato in tutte le 24 province del Paese per valutare i cinque parametri dell’efficacia dell’aiuto (ownership, allineamento, armonizzazione, coordinamento e gestione per risultati) in ciascuna provincia. Ha inoltre analizzato il ruolo dei governi locali nella gestione delle attività di cooperazione internazionale. › Definizione e lancio della metodologia ART nel quadro della YasuníITT Initiative (nel cantone di Aguarico) su richiesta del Governo.

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© Foto ONU

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AMERICA LATINA

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Dal lancio nel 2010, il programma ART si è dimostrato uno strumento di enorme successo per promuovere processi multi-livello, multi-settore nei territori pilota. Ha inoltre contribuito alla formulazione delle politiche nazionali in tema di investimento, sviluppo economico e gestione idrica. Nel 2012 il Segretariato tecnico dell’Ufficio del Presidente è diventato la controparte del Programma ART e ha annunciato l’avvio dell’istituzionalizzazione del programma. Risultati a livello locale › Attuazione della politica nazionale sugli investimenti a livello locale e completamento di 32 progetti di sviluppo economico locale (finanziati congiuntamente da Governo nazionale e istituzioni locali). › Creazione di tre Agenzie di Sviluppo Economico locale (LEDAs) nei dipartimenti di La Union, Morazan, Sonsonate che ha fornito servizi a circa 3.820 persone, il 52% dei quali donne. › Allestimento di due centri per l’inclusione sociale per offrire alle donne una gamma completa di servizi economici. È importante ricordare che il 45% delle organizzazioni che fanno parte delle LEDAs sono gestite da donne. › Realizzazione di attività di capacity building nelle aree della pianificazione locale e del coordinamento multi-livello e multi-settore nei dipartimenti di Morazan, Usulutan e La Union.

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1. Progetti per lo sviluppo economico locale finanziati dal bilancio nazionale (17 in 13 municipalità nel dipartimento di Morazan, 8 in 8 municipalità nel dipartimento di La Union e 7 in 5 municipalità nel dipartimento di Usulutan). 2. Lancio delle LEDAs. 3. Attività di capacity building per donne imprenditrici. 4. Lancio di piattaforme per lo sviluppo umano. 5. Replica delle LEDAs da parte del Governo nazionale nel quadro della politica nazionale sulle coste marine.

Risultati a livello nazionale › Integrazione delle LEDAs nella politica nazionale di sviluppo economico del ministero dell’Economia e del Segretariato tecnico della Presidenza. › Avvio del processo di formale istituzionalizzazione del programma dal Governo, a conferma del supporto ai meccanismi di ART. › Realizzazione di attività di knowledge sharing, redazione e attuazione delle strategie di sviluppo economico locale, costituzione formale delle LEDAs. › Realizzazione di consultazioni nazionali e territoriali sul dibattito post-2015 cui hanno partecipato 1.785 persone, oltre a 1.000.060 contributi online (il 43% dei quali proveniva da donne).

RAPPORTO ANNUALE 2012

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KOSOVO

BALCANI

GABON

AFRICA

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1. Restauro della biblioteca di Bellobrad/ Belobrad. 2. Costruzione della strada di collegamento con la scuola a Blaç/Bljac. 3. Costruzione del campo sportivo a Bresanë/ Brodosavce. 4. Recupero della scuola elementare di Brod, comprensivo dell’installazione di attrezzature IT e di nuovi laboratori di biologia/chimica. 5. Costruzione del campo sportivo a Brrut/Brut. 6. Costruzione della strada principale nel centro del villaggio di Kuk/Kukovce. 7. Corsi di formazione professionale di cucito per donne e ragazze e costruzione della strada di collegamento con la scuola a Shajne/Šajnovce. 8. Riparazione del sistema idrico nel villaggio di Rapca/Rapçë. 9. Bonifica della discarica illegale a Restelica/ Restelicë e istituzione di un servizio per la raccolta dei rifiuti. 10. Costruzione di serre per la produzione agricola a Zlipotok.

RAPPORTO ANNUALE 2012

Il programma ART ha lavorato congiuntamente con UNDP in tema di biodiversità e gestione sostenibile dei suoli nella municipalità di Dragash (progetto UNDP Dragash). Nel periodo 2010-2011, i meccanismi di consultazione sono stati attuati in cinque villaggi: Bellobrad, Blaç, Brod, Brrut e Restelica. La Fase II del programma ha esteso le attività a cinque comunità: Bresane, Kuk, Shajne, Rapce, e Zlipotok. Risultati a livello locale › Creazione di un Consiglio integrato (Gruppi di lavori locali) e di gruppi di lavoro che comprendono sia donne che uomini. › Elaborazione delle Linee guida municipali di Dragash per la cooperazione internazionale (MGIC). › Avallo delle MGIC da parte del governo municipale quale base di riferimento per identificare le priorità e canalizzare le iniziative di sviluppo dei partner già operanti sul territorio. Le MGIC integrano il Piano municipale di sviluppo (MDP) preparato da ciascuna municipalità kosovara per favorire l’interazione e il coordinamento con il Governo centrale e per promuovere la cooperazione internazionale a livello locale. › Inclusione di 10 nuove comunità e 10 progetti prioritari da parte dei Gruppi di lavoro locali e dal Gruppo di lavoro municipale. Risultati a livello nazionale › Menzione del Governo centrale a Pristina, tramite il Segretario generale del ministero per l’Amministrazione dei governi locali (MLGA), dell’esperienza di Dragash come “uno dei primi esempi di cooperazione partecipativa in Kosovo”. › Realizzazione di una missione esplorativa in Umbria (Italia) per identificare i futuri ambiti di cooperazione in collaborazione con FELCOS Umbria.

© Foto ONU/Gill Fickling

© Foto ONU

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Nel 2012 il programma ART ha iniziato la Fase II dopo aver completato tutte le attività pianificate. Le priorità sono state l’implementazione dei principi di efficacia dell’aiuto a livello locale, e in particolare quelli relativi alla partecipazione nei processi di pianificazione annuale. Risultati a livello nazionale › Coinvolgimento nei processi di implementazione e monitoraggio per l’istituzionalizzazione del programma delle Direzioni nazionali per la Pianificazione, i Governi locali, le Iniziative locali e il Decentramento. › Approvazione e autorizzazione, da parte sia di UNDP che del Governo del Gabon, del Documento di Progetto per la Fase II del programma (2012-2015). È importante sottolineare che il Governo ha cofinanziato il programma ART. › Sviluppo della strategia LED (Local Economic Development – Sviluppo economico locale) a livello regionale all’interno della cornice della strategia economica nazionale del ministero dell’Economia. › Maggiore coordinamento con l’UNDAF (United Nations Development Assistance Framework - Struttura delle Nazioni Unite per l’assistenza allo sviluppo).

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1. Istituzionalizzazione dei processi di pianificazione in 5 amministrazioni. 2. Approvazione di 12 nuovi piani per lo sviluppo locale. 3. Approvazione di 12 linee guida dipartimentali a seguito di processi partecipativi che hanno coinvolto più di 300 stakeholder. 4. Formulazione di un documento sulle linee guida partecipative. 5. Attuazione di 15 progetti in tema di salute, istruzione e imprenditorialita’. 6. Costituzione formale di 20 associazioni di comunità. 7. Finalizzazione di due accordi universitari per capacity building in tema di micro finanza e di credito.

Risultati a livello nazionale › Diffusione delle buone pratiche territoriali in occasione del summit AFRICITES in Senegal che ha anche affrontato il tema del post-2015. › Organizzazione di attività di formazione nel quadro dell’attuazione del Protocollo sulla Cooperazione Sud-Sud fra Mauritania, Senegal, Marocco e Gabon. › Organizzazione di corsi di formazione per 30 persone appartenenti al GTP sui processi multi-livello e multi - attore in Marocco in ambito di cooperazione Sud-Sud.

RAPPORTO ANNUALE 2012

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INDONESIA

ASIA

MAURITANIA

AFRICA

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© Foto ONU/Ray Witlin

6

1. Rilancio del SPADU-KPLI (Segretariato integrato per la cooperazione allo sviluppo) quale organismo per il coordinamento degli aiuti. 2. Finalizzazione delle Linee guida strategiche per lo sviluppo per il SPADU-KPLI. 3. Sviluppo delle competenze per il SPADUKPLI e i Segretariati distrettuali congiunti nella NTT su tematiche amministrative quali la gestione dei finanziamenti esterni e la knowledge sharing in tema di finanziamenti dei partner internazionali. 4. Rilancio dei Gruppi di lavoro provinciali di Gorontolo (PWG) quali organismi di coordinamento degli aiuti. 5. Identificazione della provincia di Gorontalo come champion dell’Iniziativa di cooperazione triangolare e Sud-Sud (20112025) dell’Indonesia. 6. Inclusione delle priorità sub-nazionali e territoriali nei piani nazionali di sviluppo partnership Sud-Sud.

Il programma in Indonesia è un esempio di come l’approccio e la metodologia ART possa essere integrata all’interno dei programmi dell’UNDP di governance e sviluppo economico locale. Il Governo ha stabilito che la provincia di Gorontalo (dove il programma ART aveva promosso la cooperazione Sud-Sud con lo Sri-Lanka sin dal 2010-2011) sara’ il pilota per le iniziative di cooperazione triangolare Sud-Sud. Risultati a livello locale › Rafforzamento dei meccanismi di coordinamento degli aiuti in due province, East Nusa Tenggara (NTT) e Gorontalo, in linea con l’impegno dell’Indonesia in tema di efficacia della cooperazione allo sviluppo. Il programma ha sostenuto i governi locali e le loro unità tecniche per finalizzare le Linee guida strategiche per lo sviluppo (SPADU-KPLI) a East Nusa Tenggara. Ha inoltre sostenuto i Gruppi di lavoro di Gorontalo a livello provinciale. Il SPADU-KPLI e i Segretariati congiunti a livello distrettuale nella NTT sono stati formati per coordinare e migliorare la gestione dei finanziamenti esterni beneficiando delle competenze del ministero per gli Affari interni e dell’Agenzia nazionale per la pianificazione (BAPPENAS).

© Foto ONU

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Il programma ART in Mauritania ha sostenuto il Governo nei settori del decentramento e dello sviluppo locale.

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RAPPORTO ANNUALE 2012

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Risultati a livello locale › Realizzazione di due progetti - piattaforma solare e tutela delle aree marine di Gadel e Twila- in partnership con il “Programma di piccole sovvenzioni”. › Miglioramento dei servizi fognari nell’area di Kiffa. › Realizzazione di analisi e valutazioni di genere. Risultati a livello nazionale › Sostegno alla strategia nazionale contro la povertà nelle regioni di Brakna e Assaba. › Lancio della Rete mauritana delle donne dell’Africa elette a livello locale (Mauritanian Network of Local Elected Women of Africa - REFELA). › Realizzazione consultazioni territoriali in vista del Rapporto nazionale sullo sviluppo sostenibile. › Attività di modernizzazione della pubblica amministrazione attraverso piattaforme virtuali per migliorare la comunicazione fra le istituzioni, i cittadini e le organizzazioni della società civile. › Sostegno alla prima Fiera nazionale del bestiame. Risultati a livello globale › Realizzazione di partnership di cooperazione triangolare e Sud-Sud (Mauritania, Marocco e Spagna) per modernizzare l’amministrazione locale di Chefchaouen. › Organizzazione di corsi di formazione in tema di leadership locale e di efficacia della cooperazione. › Partecipazione alla sesta edizione del Summit Africites a Dakar.

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1. Rafforzamento delle capacità locali di governance. 2. Rafforzamento della capacità istituzionale delle regioni di Brakna e Assaba. 3. Sviluppo dei Piani regionali contro la povertà. 4. Finalizzazione delle Linee guida per la cooperazione internazionale. 5. Valutazione dell’impatto dei progetti. 6. Valutazione su genere e MDG nelle regioni di Brakna e Assaba. 7. Organizzazione di seminari regionali (Brakna, Assaba, Gorgol e Guidimakha) e formulazione del rapporto nazionale sullo sviluppo sostenibile. 8. Organizzazione di seminari regionali a Kiffa e sostegno alla formulazione della politica nazionale sull’allevamento del bestiame. 9. Organizzazione di un seminario in tema di assistenza sanitaria nella municipalità di Kiffa. 10. Creazione e lancio della Rete mauritana delle donne dell’Africa elette a livello locale (REFELA).

RAPPORTO ANNUALE 2012

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MAROCCO

MEDITERRANEO

MOZAMBICO

AFRICA

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1. Sostegno alla realizzazione della Rete delle città strategiche (Network of Strategic Cities). 2. Sostegno alla creazione della Rete delle Medine fortificate (Network of Fortified Medinas). 3. Sostegno alla Commissione per l’eguaglianza di genere e pari opportunità nei municipi rurali di Tangier - Tetouan (iniziativa regionale). 4. Promozione dell’economia locale mediante capacity building e attività economiche nella Provincia di Fahs Anjra (PESAGR). 5. Capacity building a livello locale (Berkane Jerada Taouirt e Figuig). 6. Modernizzazione delle amministrazioni locali e ICT (Oujda e Nador). 7. Energia rinnovabile: stazione fotovoltaica (CR Isly, Oujda). 8. Realizzazione dei Piani comunali di sviluppo (35.000 abitanti: Oujda Berkane Taouirt El Aioun, Jerada, Beni Ensar).

Nel 2012, il programma ART ha sostenuto l’ownership dei governi sub-nazionali mediante processi multi-livello e multi - settore attuati sin dal 2007.

Risultati a livello locale › Realizzazione di 14 progetti nelle aree di governance, ambiente, sviluppo economico locale, empowerment delle donne e capacity building istituzionale a livello locale. › Creazione della Fondazione per la cooperazione decentrata della Regione orientale (FROCOD) per coordinare i partner della cooperazione decentrata e sostenere i piani regionali di sviluppo. › Lancio di una piattaforma locale nel municipio di Chaouen per coinvolgere istituzioni locali e organizzazioni della società civile per la progettazione e attuazione del piano di sviluppo municipale. Risultati a livello nazionale › Istituzionalizzazione di meccanismi di coordinamento e pianificazione multi-livello e multi - settore introdotti dal programma. › Sviluppo dei progetti locali e loro istituzionalizzazione all’interno delle politiche locali e nazionali, ad esempio la Ecole Chantier istituita per formare i giovani sulle tecniche di restauro e sulle attività tradizionali. › Lancio della seconda edizione del training nazionale su decentramento e cooperazione decentrata. › Raggiungimento della sostenibilità finanziaria del programma ART. Risultati a livello globale › Realizzazione di 35 partnership Sud-Sud (Marocco, Mauritania, Senegal e Gabon) in tema di knowledge sharing, sviluppo economico locale, pianificazione locale, attività tradizionali e apicoltura.

© Foto ONU/Pernaca Sudhakaran

© UN Photo

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RAPPORTO ANNUALE 2012

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Il Programma ART di sostegno al Processo di Sviluppo Economico Locale del Mozambico (PAPDEL ART) è un’iniziativa congiunta del Governo ed UNDP Mozambico, iniziata nel 2009, sotto la responsabilità e la leadership della Direzione nazionale per lo sviluppo rurale. Il Programma ART di UNDP PAPDEL si distingue per concentrarsi sulle strategie di sviluppo economico locale ed il processo di sradicamento della povertà e di rafforzamento delle comunità locali, in particolare i giovani e le donne. Il programma è uno strumento di lavoro per l’UNDP per il coordinamento e la realizzazione dello sviluppo locale attraverso un approccio territoriale, e s’identifica sia nel UNDAF 2012-2015 che nella strategia di paese del programma UNDP 2012-2015.

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Risultati a livello locale › Sostegno agli Osservatori sullo sviluppo a livello provinciale, risultato di un’iniziativa congiunta tra organizzazioni della società civile e UNDP. › Sviluppo di strategie per empowerment delle donne e loro inclusione nei piani di sviluppo economico locale. › 35 gruppi di lavoro locali creati e rafforzati in 7 Province. Il principale risultato di questa pianificazione territoriale participativa è stata l’elaborazione di 35 documenti sulle potenzialità territoriali dei distretti incluse nei Piani Distrettuali Strategici. Risultati a livello nazionale › Creazione di una piattaforma nazionale di condivisione per le Agenzie di Sviluppo Economico Locale (LEDAs) ed istituzione di una rete nazionale di LEDAs (REDEL), l’unica in Africa. › Contributo finanziario di 200.000 dollari dal Governo per le attività ART in tema di sviluppo economico locale. Risultati a livello globale › Cooperazione Sud-Sud e triangolare (Italia-Bulgaria-MozambicoSpagna) per sostenere sia attori non statali che enti delle autorità per l’educazione e scuole locali. › Partecipazione alla sesta edizione del Summit di AFRICITES a Dakar.

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1. Inclusione di 3 capitoli sullo Sviluppo economico locale per la prima volta nei Piani distrettuali della provincia di Maputo. 2. Inclusione di 4 capitoli sullo Sviluppo economico locale per la prima volta nei Piani distrettuali della provincia di Gaza. 3. Inclusione di 10 capitoli sullo Sviluppo economico locale per la prima volta nei Piani distrettuali della provincia di Inhambane. 4. Inclusione di 8 capitoli sullo Sviluppo economico locale per la prima volta nei Piani distrettuali della provincia di Nampula. 5. Inclusione di 4 capitoli sullo Sviluppo economico locale per la prima volta nei Piani distrettuali della provincia di Cabo Delgado. 6. Inclusione di 5 capitoli sullo Sviluppo economico locale per la prima volta nei Piani distrettuali della provincia di Niassa. 7. Inclusione di un capitolo sullo Sviluppo economico locale per la prima volta nei Piani distrettuali della provincia di Sofala. 8. Istituzione del nuovo ufficio turistico di Ilha de Mozambique, lanciato dal Presidente della municipalità di Ilha de Mozambique e dal Coordinatore della Cooperazione spagnola allo sviluppo. 9/10/11/12/13. Redazione e diffusione delle strategie di marketing territoriale a livello distrettuale. 14/15/16/17/18. Attività di advocacy (attuate anche mediante la diffusione di un periodico) sui servizi sociali essenziali e sullo sviluppo economico locale a livello provinciale. 19/20/21/22/23/24. Attività di advocacy (attuate anche mediante la diffusione di un periodico) sullo sviluppo economico locale e le LEDAs.

RAPPORTO ANNUALE 2012

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SENEGAL

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AFRICA

SRI LANKA

ASIA

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© Foto ONU

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1. Sviluppo e istituzionalizzazione di un Piano regionale di sviluppo (Regional Development Plan - RDP) nelle regioni di Louga e Ziguinchor, insieme a più di 50 Piani di sviluppo locali (Local Development Plans - LDP). 2. Istituzione della Cassa per lo sviluppo locale come forum di consultazioni, dialogo e cooperazione fra rappresentanti delle autorità locali, servizi decentrati, attori nazionali e internazionali dello sviluppo e del settore privato. 3. Creazione con Decreto Presidenziale dei Gruppi d’interesse di comunità (ICG). 4. Realizzazione di un programma di acqua potabile nel dipartimento di Kebemer della regione Louga con il sostegno di enti regionali e provinciali della Lombardia, garantendone l’accesso a più di 7.000 persone.

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RAPPORTO ANNUALE 2012

L’elezione del nuovo Presidente e Governo ha mutato profondamente la situazione politica in Senegal oltre ad aver avviato una radicale ristrutturazione della pubblica amministrazione. L’abolizione della Direzione per la Cooperazione decentrata e la riassegnazione dei suoi compiti a un diverso ministero hanno avuto conseguenze dirette non soltanto sull’UNDP, ma anche sull’Iniziativa ART. Il team ART ha aperto un dialogo con i suoi nuovi interlocutori sulla Fase II del programma garantendo così la conclusione delle attività pianificate per il 2012. Risultati a livello locale › Finalizzazione delle linee guida strategiche internazionali (ISG) per le regioni di Louga e Ziguinchor al termine di un processo inclusivo multi-stakeholder. Le ISG sono state diffuse a livello nazionale e internazionale, anche in occasione del Summit Africité nel novembre 2012. › Creazione di una “Casa” per lo sviluppo locale in collaborazione col governo regionale delle Baleari (Spagna). La “Casa” offre un forum per rafforzare le capacità istituzionali territoriali - in particolare in tema di decentramento e de-concentrazione - e per coordinare le priorità dei diversi stakeholder. › Realizzazione di un programma di acqua potabile a Kab Guye, tramite una partnership fra le autorità regionali di Louga e le autorità regionali e provinciali della Lombardia.

© Foto ONU/Evan Schneider

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Il programma ART è stato lanciato nel 2006, diversi mesi dopo il devastante tsunami, e da subito si è dimostrato una piattaforma estremamente efficace per coordinare gli interventi umanitari dei partner della cooperazione decentrata. Il programma è stato formalmente chiuso nel 2012, quando i Gruppi di lavoro territoriali e locali, le Agenzie per lo sviluppo economico locale e gli altri meccanismi sono stati incorporati nelle procedure dei governi provinciali e locali. L’Agenzia per lo sviluppo economico di Ruhuna (Ruhuna Economic Development Agency - RUEDA) continua a ricevere sostegno dagli enti sub-nazionali e da altri stakeholder, fra cui la Ruhuna Università, la Camera di Commercio e l’UNDP. Risultati › Estensione a tutta la provincia meridionale della strategia multilivello e multi-settore attraverso processi di consultazione con i principali stakeholder.

RAPPORTO ANNUALE 2012

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SIRIA

MEDITERRANEO

URUGUAY

AMERICA LATINA

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© Foto ONU/Milton Grant

© UNDP/Andrés Cribari

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L’esplodere del conflitto in Siria ha avuto un drammatico impatto sui settori sociali ed economici e di conseguenza sulle iniziative di sviluppo che sono di fatto diventate azioni umanitarie. In tale contesto il programma ART Siria è stato integrato nella strategia umanitaria UNDP e del Gruppo di lavoro ONU. Risultati a livello locale › Progettazione e lancio di un meccanismo di coordinamento per le attività umanitarie. › Fornitura di una gamma completa di servizi sociali essenziali (all’interno della strategia umanitaria globale dell’UNDP). › Erogazione di servizi psico-sociali professionali alle famiglie con un’attenzione particolare su donne e bambini. › Lancio di corsi di formazione per l’assistenza sanitaria di base.

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RAPPORTO ANNUALE 2012

5 3

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Il programma ART ha concentrato la propria attenzione su sviluppo economico locale e sull’allineamento dei partner internazionali alle priorità nazionali e ai piani di sviluppo dipartimentali e locali. Per ottimizzare i risultati, il programma ART ha moltiplicato i processi multilivello e multi - settore e di coordinamento. Risultati a livello locale › Finalizzazione delle linee guida territoriali nel contesto dei processi multi-livello e multi - settore ART. › Attuazione di due programmi di sviluppo economico locale a Colonia, “Salto Emprende” e “Casa de las Emprendedoras”, focalizzati su produttività, profittabilità, competitività e sostenibilità di micro, piccole e medie imprese (MIPYMES). › Innovazione sociale nell’area dell’inclusione sociale e di genere a livello locale insieme con l’Agenzia nazionale per la ricerca e l’innovazione (ANII), l’ADEL e la municipalità di Juan Lacaze, Colonia. › Realizzazione di un piano strategico nel dipartimento Artigas in coordinamento con il programma “Uruguay Integra” dell’Opp.

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1. Programmi “Salto Emprende” e “Casa de las Emprendedoras” a Colonia. 2. Realizzazione di iniziative congiunte con il ministero dell’Energia, dell’industria e delle miniere (MIEM), il ministero del Lavoro e degli Affari sociali (MTSS) e del programma di micro finanza dell’OPP per favorire produttività e competitività delle micro, piccole e medie imprese nei territori di Artigas, Salto e Colonia. 3. Definizione di una strategia di coordinamento fra le 10 LEDAs create dal programma ART e il Governo nazionale. 4. Rafforzamento delle capacità istituzionali nell’area dello sviluppo economico locale e della competitività. 5. Realizzazione delle linee guida territoriali nei territori di Artigas.

Risultati a livello nazionale › Sostegno alla piattaforma inter-istituzionale per lo sviluppo locale mediante attività di capacity building, soprattutto suoi processi multi-livello e multi - settore ART. › Inclusione della prospettiva di genere negli studi sullo sviluppo economico svolti dai ministeri del Lavoro e degli Affari sociali in collaborazione con l’Università dell’Uruguay (UDELAR), per esempio identificando politiche per l’occupazione che si traducessero in empowerment delle donne. › Organizzazione di un seminario internazionale su “Tecnologia e sviluppo locale nella società dell’informazione” in collaborazione con il Segretariato generale per l’America Latina.

RAPPORTO ANNUALE 2012

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LIBANO

ACRONIMI

MEDITERRANEO

ART

Articulation of Territorial Networks for Sustainable Human Development – Articolazione delle reti territoriali per lo sviluppo umano sostenibile

CDP

Communal Development Plan – Piano di sviluppo comunale

CPD

Country Programme Document – Documento di programma nazionale

CO

Country Office – Ufficio nazionale

CPAP

Country Programme Action Plan – Piano d’azione per il programma nazionale

CSO

Civil Society Organization – Organizzazione della società civile

CTT

Communal Technical Team – Team tecnico comunale

DC

Decentralized Cooperation – Cooperazione decentrata

Il programma ART è stato lanciato nel 2007 nel Libano del Nord, nel Libano del Sud, nella Bekaa e nei quartieri meridionali di Beirut, quattro aree caratterizzate da elevati tassi di povertà e da gravi problemi socio-economici. Nel 2012, il programma ART ha lanciato le Agenzie per lo sviluppo economico locale (Local Economic Development Agencies - LEDAs) in ciascuna di queste aree, ha realizzato corsi di formazione sulla governance democratica locale cui hanno partecipato oltre 900 membri delle autorità locali, ha organizzato attività di capacity building per 2.000 apicoltori locali nel campo del controllo e della gestione delle malattie, e ha lanciato una campagna di advocacy sull’acqua potabile su TV, radio e carta stampata.

DP

Development Partner – Partner per lo sviluppo

IGC

International Cooperation Guidelines – Linee guida per la cooperazione internazionale

ICT

Information and Communication Technology – Tecnologia dell’informazione e comunicazione

LDP

Local Development Plan – Piano per lo sviluppo locale

LED

Local Economic Development – Sviluppo economico locale

LEDA

Local Economic Development Agency – Agenzia per lo sviluppo economico locale.

LPC

Local Planning Cycle – Ciclo di pianificazione locale

LRG

Local Regional Government – Governo regionale locale

Risultati a livello locale › Maggior accesso e migliore qualità dei servizi sociali locali in tutte e quattro le aree. › Apertura di strutture per l’assistenza sanitaria di base nei quartieri meridionali di Beirut. › Sviluppo di business plan e ricerche di mercato e diffusione di servizi per l’occupazione da parte delle LEDAs in Libano settentrionale e nei quartieri meridionali di Beirut. › Miglioramento della sicurezza alimentare e delle misure per il controllo della qualità mediante attività di capacity building organizzate insieme all’Istituto libanese per la ricerca agricola (Lebanese Agriculture Research Institution - LARI). › Maggior accesso alle biblioteche pubbliche nel Libano meridionale.

LWG

Local Working Group – Gruppo di lavoro locale

MDG’s

Millennium Development Goals – Obiettivi di sviluppo del Millennio

NCC

National Coordinating Committee – Comitato per il coordinamento nazionale

PWG

Provincial Working Group – Gruppo di lavoro provinciale

PDHL

Local Human Development Programme – Programma per lo sviluppo umano locale

RIDA

Regional Integrated Development Agency – Agenzia per lo sviluppo regionale integrato

SHD

Sustainable Human Development – Sviluppo umano sostenibile

TWG

Territorial Working Group – Gruppi di lavoro territoriali

UCLG

United Cities and Local Governments – Unione delle città e dei governi locali

UNDAF

United Nations Development Assistance Framework – Struttura delle Nazioni Unite per l’assistenza allo sviluppo

UNDP

United Nations Development Programme – Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo

1

2 3

© Foto ONU

4

5

6

7

1. Akkar/Libano settentrionale: competenze e mobilitazione dei giovani. Halba/Libano settentrionale: restauro del teatro municipale. 2. Btedai/Bekaa: sviluppo di una rete di irrigazione idrica. Baalbeck orientale/Bekaa: costruzione di un giardino pubblico per l’infanzia. 3. Nabi Chit/Bekaa: costruzione e fornitura delle dotazioni di un parco per l’infanzia. 4. BSS/Baabda: programma pilota nei Centri per assistenza sanitaria di base. BSS/Baabda: concetto per un approccio integrato alla salute orale. Furn El Chebbak/Baabda: indagine sulle famiglie. BSS/Baabda: costituzione del El Choir Sahel Metn Al Janoubi da parte di studenti provenienti da ambienti culturali differenti. BSS/Baabda: Supporto all’ALEDA. 5. Nabatieh: supporto alla gestione municipale dei rifiuti con un camion settico. 6. Rachaya Al Foukhar/Nabatieh: formazione professionale per la produzione di ceramiche. 7. Yater/Nabatieh: apertura di una biblioteca pubblica.

Risultati a livello nazionale › 15 partnership con gli attori della cooperazione decentrata per rafforzare la capacità istituzionale locale nelle seguenti aree: • Sviluppo economico locale / assistenza sanitaria di base • Istruzione • governance locale • Sviluppo sociale (corsi di formazione per i giovani) • Agricoltura Queste attività hanno rafforzato le capacità istituzionali, innovando il loro approccio al management, alla pianificazione e al marketing territoriale.

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RAPPORTO ANNUALE 2012

RAPPORTO ANNUALE 2012

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RINGRAZIAMENTI

© UN Photo/Michos Tzovara

L’Iniziativa UNDP/ART ringrazia per il sostegno e il coordinamento sul campo che per tutto il 2012 ha ottenuto da donatori, partner della cooperazione decentrata, attori sub-nazionali, Uffici UNDP, agenzie ONU, organizzazioni della società civile e organismi del settore privato. Senza un simile supporto non avrebbe potuto raggiungere risultati tanto significativi a livello globale, nazionale e sub-nazionale. In particolare, UNDP/ART desidera ringraziare:

PARTNER INTERNAZIONALI

PARTNER NAZIONALI

ALDA (Association of Local Democracy Agencies) Arco Latino / Regions United - FOGAR / Medcities Mediterranean Coastal Cities Network / European Association of Development Agencies (EURADA) / United Cities and Local Governments (UCLG) / Medina: Mediterranean Network / Commonwealth Local Government Forum (CLGF) / Local Government for Sustainability (ICLEI) / Committee of the Regions

BELGIO

ITALIA

I

Association de la Ville et des Communes de la Région de Bruxelles Capitale (AVCB) - Association of Flemish Cities and Municipalities (VVSG) - Commune de Forest - Municipalité de Bruxelles - Municipalité de Saint Trond (SintTruiden) - Ville d’Anvers

DONATORI

CANADA

Associazione Nazionale Comuni d’Italia (ANCI) - ARCI International - ARCI Toscana - Armadilla Cooperativa - Associazione Comasca di Cooperazione Internazionale (ACCI) - Cittadinanzattiva - Comune di Arezzo - Comune di Bergamo - Comune di Brescia - Comune di Cecina - Comune di Como - Comune di Cremona - Comune di Firenze - Comune di Foligno- Comune di Genova – Comune di Grosseto - Comune di Lecco - Comune di Napoli - Comune di Lodi - Comune di Livorno - Comune di Mantova - Comune di Mazara del Vallo -Comune di Milano - Comune di Padova - Comune di Parma - Comune di Pavia - Comune di Prato - Comune di Siena - Comune di Spoleto - Comune di Varese - Comune di Venezia - Comune di Viareggio - Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani (CO.CO.PA.)- FELCOS Umbria (Fondo di Enti Locali per la Cooperazione Internazionale e lo Sviluppo Umano Sostenibile) - Fondazione Monte dei Paschi di Siena - INU (Istituto Nazionale di Urbanistica) - Fondo Provinciale Milanese per la Cooperazione Internazionale (FPMCI) - Istituto Cooperazione Universitaria - Laziosanità (Agenzia Sanità Pubblica Regione Lazio) - Medici Dirigenti/ANAAO - ONG Cospe - ONG Ricerca e Cooperazione - ONG VIS - Oxfam Italia - PEACE GAMES - UISP Cooperazione Sportiva Internazionale - Provincia di Alessandria - Provincia di Bergamo Provincia di Ferrara - Provincia di Firenze - Provincia di La Spezia - Provincia di Lecce (Management Consortium of Torre Guaceto Park - Management Consortium of Coastal Dune Reserve) - Provincia di Pavia - Provincia di Sassari - Provincia di Siena - Progetto Sviluppo Liguria (PROSVIL) - Provincia di Torino Provincia di Viterbo - Regione Abruzzo - Regione Friuli Venezia Giulia - Regione Lazio - Regione Liguria - Regione Lombardia - Regione Marche - Regione Puglia - Regione Toscana - Regione Sardegna - Regione Umbria - Regione Veneto – Sudest Donne – SudgestAid - Unione Province Lombarde (UPL) - Università degli Studi di Firenze - Università degli Studi di Milano-Bicocca – Università degli studi Bocconi di Milano - Università IUVAV di Venezia - Università degli studi di Perugia - Università degli studi di Pisa - Università degli studi di Siena Università degli Studi di Urbino - Osservatorio Interregionale di Cooperazione allo Sviluppo (OICS) - Water Foundation

Ayuntamiento de Bilbao - Ayuntamiento de Córdoba - Ayuntamiento de Huelva - Ayuntamiento de Lasarte Oria - Ayuntamiento de Málaga - Ayuntamiento de Mallorca - Ayuntamiento de Prat de Llobregat - Ayuntamiento de Sabadell - Ayuntamiento de Sevilla - Ayuntamiento de Vic - Ayuntamiento de Vitoria – Gasteiz - Diputación de Huelva - Ayuntamiento de Terrassa – BEAZ Bizkaia - Centro de Estudios y Documentación Internacionales de Barcelona (CIDOB) - Centro de Estudios Rurales y de Agricultura Internacional (CERAI) - Centro Superior de Hostelería de Galicia - Centro UNESCO de Cataluña (UNESCOCAT) - Centre for Research on the Economies of the Mediterranean (CREMed) - CIC Batá – Confederación de Fondos de Cooperación y Solidaridad (CONFOCOS) - Diputación de Granada - Diputación de Córdoba - Diputación de Barcelona (DIBA) - Diputación de Cádiz - Diputación de Jaén - Diputación de Sevilla European Institute of the Mediterranean (IEMED) - Federación de Empresas Valencianas de Economía Social (FEVES) - Fondo Andaluz de Municipios para la Solidaridad Internacional (FAMSI) - Fons Català de Cooperació al Desenvolupament - Fondo Cantabria Coopera - Fondo Extremeño de Cooperación al Desarrollo (FELCODE) - Fondo Galego de Cooperación e Solidarieda - Fons Valencià per la Solidaritat - Fundación Andaluza Fondo de Formación y Empleo (FAFFE) - Fundación Centro de Iniciativas e Investigaciones Europeas en el Mediterráneo (CIREM) - Fundación CODESPA Fundación Emilio Moro - Fundación ETEA para el Desarrollo y la Cooperación - Fundación KABKUH para el Desarrollo Sostenible de la Gastronomía y Alimentación - Generalitat Valenciana - Govern de les Illes Balears - Gobierno de Murcia - Junta de Andalucía - Instituto de Estudios sobre Desarrollo y Cooperación Internacional (HEGOA) - Instituto de Empleo y Desarrollo Socioeconómico y Tecnológico (IEDT) - Ayuntamiento de Tarragona - ONG Global Humanitaria – ONG Paz y Desarrollo - Proyecto Local Barcelona Universidad Autónoma de Barcelona - Universidad de Cádiz - Universidad de Córdoba - Universidad de Granada - Universidad de Málaga - Universidad Pablo de Olavide de Sevilla - Tecnalia

GOVERNO DEL BELGIO GOVERNO DEL CANADA GOVERNO DELLA FRANCIA GOVERNO DELL’ITALIA GOVERNO DELLA SPAGNA GOVERNO DELLA SVEZIA GOVERNO DELLA SVIZZERA PRINCIPATO DI MONACO

ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI COMMISSIONE EUROPEA FAO PAHO (PAN AMERICAN HEALTH ORGANIZATION) UN HABITAT UN MDG-FUND UN MILLENNIUM CAMPAIGN UN WOMEN UNCDF UNDESA UNFPA UNHCR UNICEF WFP WHO WORLD BANK

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RAPPORTO ANNUALE 2012

BRASILE ITAIPU Binacional - Parque Tecnológico Itaipu - SEBRAE The Brazilian Service of support to micro and small enterprises.

Canadian Urban Institute (CUI) - CARE Canada - Confédération des Syndicats Nationaux (CSN) - Federation of Canadian Municipalities (FCM) - Fondation SOCODEVI (Société de Coopération pour le Développement International) NGO Alternatives - INSERTECH ANGUS - Municipality of Clarenville - University of Cape Breton - Suncurrent Industries - The Global Peace and Security Fund (GPSF) - York University - Université du Québec - University of Moncton

FRANCIA Agence Française de Développement (AFD) - Association Cuba Coopération - Association de solidarité avec le peuple Cubain France Cuba - Association Migration Solidarité et Echange pour le Développement (AMSED) - Association Terroirs et Cultures - Centre International de Hautes Etudes Agronomiques Méditerranéennes (CIHEAM) - Centre de Marseille pour l’Intégration en Méditerranée (CMI) - Cités Unies France - Collectif Approche et Gouvernance Territoriale, Démocratie Participative et Citoyenneté ( ANECR) - Comité d’Entreprise de la RATP - Comité d’entreprise de France Telecom - Commune de Champs sur Marne - Conseil Général de l’Aude - Croix Rouge Française Délégation pour l’action extérieure des collectivités territoriales (DAECT) du Ministère français des Affaires étrangères et européennes - Département de la Drôme - Entreprise SEMISE - Entreprise TOTAL - Fondation Air France Financière OCEOR - Fondation Mitterrand - Réseau des Amis de Cienfuegos de la Région d’Auvergne - Association Cuba Coopération France- Faculté de Droit Aix Marseille - ONG Association Ville d’Aurillac - ONG Auvergne - ONG Secours Populaire - ONG Ville in Transition - Province Pyrénées Atlantiques - Région de Provence-Alpes-Côte d’Azur (PACA) - Région de Champagne Ardennes Parc Naturel Régional du Lubéron - Réseau d’amis de Cienfuegos de la Région PACA (Association Cuba Coopération France) - Région Rhône-Alpes - Servir les ambitions économiques et urbaines du Val-de-Marne - (SADEV 94) - Service de Coopération Culturelle (SCAC) - Syndicat Intercommunal d’Aménagement de Réseaux et de Cours d’Eau (SIARCE) - Ville de Fleury Merogis - Ville de Cournon d’Auvergne - Ville de Marseille - Ville de Martigues- Ville de St. Denis

PRINCIPATO DI MONACO

SVIZZERA Amis du Liban

Fondation Suisse Maroc pour le Développement Durable (FSMD) - University of Geneva

SPAGNA

PAESI BASSI

Agencia Andaluza de Cooperación Internacional - Agència Catalana de Cooperació al Desenvolupament (ACCD) - Agencia Extremeña de Cooperación Internacional para el Desarrollo (AEXCID) - Agencia Vasca del Agua (URA) Agencia Vasca de Cooperación para el Desarrollo/Gobierno Vasco - Asociación de Entidades Locales Vascas (Euskal Fondoa) - Ayuntamiento de Barcelona -

Association of Netherlands Municipalities (VNG) - Netherlands Development Organisation (SNV)

REGNO UNITO Save the Children - Future in Our Hands (FIOH)

RAPPORTO ANNUALE 2012

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BILANCIO & ANALISI FINANZIARIA EFFETTO MOLTIPLICATORE

DISTRIBUZIONE DEI FONDI

Fra il 2006 e il 2012, l’Iniziativa UNDP/ART ha mobilitato più di 182 milioni di dollari per promuovere un approccio territoriale allo sviluppo. Le tabelle di bilancio descrivono le fonti dei contributi. È importante rilevare che di questi 182 milioni di dollari, 98 milioni sono stati erogati direttamente al Trust Fund UNDP ART mentre i rimanenti 84 milioni sono stati finanziati dalle seguenti fonti:

Il Trust Fund UNDP ART sostiene strategie di sviluppo sostenibile a livello locale tramite contributi finanziari provenienti da donatori bilaterali. Il Trust Fund amministra anche i contributi di cofinanziamento provenienti dai partner e dalle reti della cooperazione decentrata. È importante evidenziare che l’81% dei contributi ricevuti tramite il Fondo fiduciario è stato investito in interventi di sviluppo locale relativi a tematiche quali governance locale, sviluppo economico locale (LED), rafforzamento istituzionale, diritti umani, empowerment delle donne, protezione del patrimonio culturale, salvaguardia dell’ambiente, gestione delle risorse naturali, fornitura di servizi sociali, pianificazione urbana, prevenzione dalle calamità, creazione di lavoro e di occupazione giovanile e opportunità formative. l’Iniziativa UNDP ART attribuisce particolare importanza alla percentuale di effettiva realizazione (attualmente al 93%) e alle attività di monitoraggio e valutazione.

7% Commissione europea

3% Settore privato / CSO

8% Governi nazionali e locali nei paesi partner

45% Trust Fund

9% Attività di knowledge sharing / capacity building / documentazione

20% Donatori bilaterali

5% Sinergie ONU a livello nazionale

11% Partner e reti della cooperazione decentrata

Trust Fund

$ 81,881,142

Partner e reti della cooperazione decentrata

$ 20,777,757

Sinergie ONU a livello nazionale

$ 9,665,436

Donatori bilaterali

$ 36,900,000

Governi nazionali e locali nei paesi partner

$ 14,478,890

Commissione europea

$ 12,110,263

Settore privato/CSO

40

10% Attività globali / Cooperazione decentrata / triangolare / Sud-Sud Partnership

RAPPORTO ANNUALE 2012

81% Fondi per attività nei paesi

$ 6,307,149 $ 182,120,637

RAPPORTO ANNUALE 2012

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LINKS https://www.facebook.com/pages/UNDP-ART-Initiative https://twitter.com/UNDP_ART http://web.undp.org/geneva/ART http://www.arturuguay.org http://www.undp.org.ec/art/frontEnd/main.php http://www.pnud.mr/artgold http://www.ilsleda.org/home http://www.undp.org http://ec.europa.eu/index_en.htm http://www.endpoverty2015.org http://www.fao.org http://www.mdgfund.org http://www.paho.org http://www.unhabitat.org http://www.uncdf.org http://www.un.org/desa http://www.unfpa.org http://www.unhcr.org http://www.unicef.org http://www.unwomen.org http://www.wfp.org http://www.who.org http://www.worldbank.org

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RAPPORTO ANNUALE 2012

RAPPORTO ANNUALE 2012

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44

RAPPORTO ANNUALEhttp://web.undp.org/geneva/ART 2012


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