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Tecnologie, Prodotti

&

Mercati editoriali

TecnoMedia

Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

Periodico mensile. Anno XII n. 44 - Sped. in Abb.to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina) - Reg. Trib. Roma n. 357 del 11-08-2003 - Iscrizione ROC n. 4753

Numero 44 - febbraio 2005

Quale formazione per l’industria dei quotidiani? In questo numero di TecnoMedia prende il via la rubrica MediaForm, dedicata alla formazione nell’industria editoriale, con un intervento del sottosegretario Pasquale Viespoli e i contributi dei partecipanti alla tavola rotonda sul tema “Formazione e informazione per l’industria dei quotidiani”, svoltasi a Roma il 15 dicembre 2004. a pagina 4

Vitalità e fantasia contro le difficoltà del mercato Dalle ricerche annuali di Fieg e dell’Osservatorio Tecnico emerge il quadro di un’industria editoriale in grado di migliorare i propri conti economici a dispetto di una congiuntura economica non positiva. a pagina 13

Quotidiani e Internet: alla ricerca di nuove idee Esperienze concrete e casi di successo presentati all’annuale conferenza Ifra-Wan “Beyond the printed word”, svoltasi a Praga. a pagina 17

Pubblicità on line: l’esperienza della Libertà Il quotidiano di Piacenza ha avviato in produzione un portale internet per l’acquisizione del materiale pubblicitario digitale. a pagina 20

Il sistema editoriale del Giornale di Sardegna Soluzioni sempre più potenti ma anche semplici da utilizzare per i redattori: le scelte della nuova testata edita da Nicola Grauso. a pagina 23

Nuovi centri stampa: un’occhiata oltre confine... Automazione spinta, rotative full color di nuova generazione, sale spedizione “multiprodotto” in due innovativi impianti tedeschi. Kieler Nachrichten ................................................................ a pagina 27 Pinneberger Tageblatt .......................................................... a pagina 31

Il pronto soccorso in azienda Dall’inizio del 2005 sono in vigore nuove norme sugli obblighi del datore di lavoro nell’organizzazione dei servizi di pronto soccorso. a pagina 34

Periodici: aumentano diffusione e readership Un convegno organizzato da Fieg a Milano ha analizzato lo stato di salute di un settore che conta 4.500 testate, 1,5 miliardi di copie annue, 34 milioni di lettori. a pagina 39

F ILO DIRETTO

LE

AZIENDE INFORMANO

ADN Kronos Adobe Systems Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert AMC - Atex Media Command Ansa APCom Telecom Media News Creo Italia Denex Systems Technology Ecrm EidosMedia Elettra Energy Workflow System Eschergrad Ferag Italia Fujifilm G.M.D.E. HiT Internet Technologies Idab-Wamac International Interstrap Kodak Polychrome Graphics LinkService Lüscher MAN Roland Mima films Müller Martini Napp Systems NTG Digital R.G. Recmi Sap Italia Segbert Sinedita SMB Schwede Maschinenbau Technotrans Techsage Tecsa Telpress Tera Teufelberger Tolerans Unisys Italia Xeikon Xyenterprise

Visita il nostro sito Internet: Le Rubriche MediaForm ................................................................................... a pagina 4 Media Insider ............................................................................. a pagina 32

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IfraExpo 2005 The annual event of the newspaper industry from 17 to 20 October 2005 Leipzig, Germany

Pleased to meet you ... ... in the City of Goethe’s Faust.

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L’editoriale In questo numero di TecnoMedia il lettore troverà una sezione dedicata ai temi dell’orientamento e della formazione professionale. In numerose, precedenti altre occasioni ci siamo occupati della materia, particolarmente negli spazi riservati all’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione, soprattutto per illustrare e dar conto delle iniziative promosse dall’Ente bilaterale e realizzate da ASIG Service. L’iniziativa assume da oggi carattere permanente. In ogni numero della pubblicazione ci occuperemo di quanto andrà maturando nella attività delle strutture collegate al Ministero del Lavoro e al Fondo Sociale Europeo per quanto riguarda il finanziamento dei progetti finalizzati alla individuazione dei fabbisogni formativi e alla attuazione dei programmi di formazione in ambito aziendale, regionale e settoriale. Nel contempo avremo occasione di riferire sui progetti che la commissione paritetica imprese-sindacato insediata nelle scorse settimane in sede FIEG sta elaborando nel contesto operativo dell’Osservatorio e sulle iniziative che dovranno necessariamente coinvolgere la totalità delle aziende per censire, evitando pericolose approssimazioni, il reale fabbisogno di

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Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it Direttore responsabile Carlo Lombardi Redazione Salvatore Curiale - Luca Michelli hanno collaborato a questo numero Marco Brogi, Giuseppina Ciaccia, Mariapaola Cullmann, Giulia Maria Leone, Antonietta Strada. Segreteria di Redazione Elga Mauro Registrazione del Tribunale di Roma n. 357 del 11-08-2003 Iscrizione al Registro Operatori della Comunicazione n. 4753 © ASIG Service S.r.l. - 2004 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma Stampa Spedalgraf Via dello Scalo Tiburtino 1 - 00159 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 28 febbraio 2005 TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca dati Ediland (http://www.ediland.it/archive/psengine.asp)

nuove competenze in grado di favorire la ottimale utilizzazione di procedure evolute e il grado di adeguatezza degli innovati modelli di organizzazione del lavoro. Un contesto nel quale non mancheremo di valorizzare iniziative assunte d’intesa e in concorso con altre organizzazioni della Filiera Grafica, considerato – come più volte abbiamo avuto occasione di sottolineare – la progressiva assimilazione delle procedure produttive e la coincidenza di professionalità e di competenze richieste in settori formalmente differenziati che – almeno sino ad oggi – hanno tra loro comunicato e trasfuso esperienze in misura del tutto insufficiente. Nella sezione che, in questo numero, dà il via alla iniziativa, ospitiamo dichiarazioni, pareri ed espressione di intenti dei vertici delle Associazioni imprenditoriali (FIEG ed Assografici), delle organizzazioni sindacali (SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM), dell’ENIPG (l’Ente bilaterale del settore grafico da lungo tempo attivo nel campo della formazione, recentemente partecipe di iniziative congiunte con il nostro Osservatorio Tecnico), delle strutture coordinate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali operanti nel settore della formazione professionale (ISFOL, Ufficio Centrale Orientamento e Formazione Professionale Lavoratori),di Fondimpresa, l’organizzazione paritetica per la formazione continua istituita a seguito di una legge del 2002; il tutto preceduto da un intervento del Sottosegretario on. Pasquale Viespoli. Hanno risposto al nostro invito tutte le organizzazioni e le personalità che hanno aderito all’IncontroDibattito svoltosi il 15 dicembre scorso, presso la sede della FIEG in occasione della presentazione del “Rapporto 2004 sull’industria dei quotidiani” annualmente promosso dall’Osservatorio Tecnico e realizzato da ASIG Service. L’iniziativa ha incontrato pieno successo ed ha confermato – nei diversi interventi – l’esigenza di un raccordo più stabile e di iniziative mirate a progetti e programmi di formazione professionale che favoriscano la creazione e lo sviluppo di competenze adeguate alle caratteristiche e alla dinamica della trasformazione. Interpreti di queste esigenze e con antica convinzione avviamo l’iniziativa di TecnoMedia, ringraziando le personalità e le organizzazioni che ci hanno affiancato nella realizzazione di questo primo obiettivo di programma, certi di poter contare, anche in futuro, sulla collaborazione di tutti.

PARLIAMO DI...

di Carlo Lombardi

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TecnoMedia Mediaform a cura di Mariapaola Cullmann

Formazione e informazione: quali risorse per l’industria editoriale? In occasione della presentazione del Rapporto annuale sull’industria italiana dei quotidiani dell’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione, svoltasi a Roma il 15 dicembre 2004, si è svolto un incontro-dibattito sul tema “Formazione ed informazione: quali risorse per l’industria dei quotidiani?” Un tema di grande attualità, anche alla luce della nascita dei Fondi Interprofessionali per la formazione continua ai quali è delegata l’attività di aggiornamento professionale delle aziende. In questo panorama in rapido mutamento, nel quale accanto alle opportunità non mancano i problemi da risolvere, TecnoMedia ha ritenuto opportuno di chiedere a tutti i partecipanti al dibattito del 15 dicembre, nonché al sottosegretario al Welfare Pasquale Viespoli, un breve intervento scritto, che presentiamo in queste pagine.

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Pasquale Viespoli Sottosegretario di Stato per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

In materia di formazione professionale, il governo è fortemente impegnato nel promuovere e coordinare politiche e attività capaci di soddisfare le esigenze su cui da tempo pongono l’accento le iniziative dell’”Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione”. L’incontro-dibattito svoltosi a dicembre presso la FIEG, in occasione della presentazione del Rapporto 2004 sull’industria dei quotidiani, pubblicato annualmente a cura dell’Ente bilaterale, così come l’avvio di questa rubrica, testimoniano l’attenzione che imprenditori e sindacati prestano a problemi strategici per un corretto sviluppo dell’evoluzione tecnologica in un settore, come quello della stampa, che presenta caratteristiche sofisticate oltre che enormi accelerazioni. Le iniziative coordinate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali si propongono di affrontare il problema con criteri nuovi rispetto al passato. La costituzione della cabina di regia per il rilevamento na-

zionale dei fabbisogni formativi rappresenta una premessa indispensabile. L’analisi dei fabbisogni, infatti, è un elemento fondamentale tanto per sostenere la formazione professionale, in quanto pre-requisito per la definizione delle competenze alla base della costruzione di un efficace sistema di crediti formativi, quanto per raccordare sistema formativo e sistema produttivo, così da poter assicurare un contributo costante per il rinnovamento dell’offerta. L’obiettivo è quello di rendere stabile e operativo un sistema di base per la conoscenza e l’interpretazione delle dinamiche economiche e produttive nazionali, territoriali e settoriali, in grado di orientare la costruzione dei profili professionali e delle competenze certificabili e le politiche formative a livello centrale e territoriale, garantendone il raccordo con le esigenze produttive in continuo mutamento. La scala regionale è una scala di riferimento e il Governo non intende appropriarsi di ruoli, funzioni, competenze: vuole semplicemente svolgere il ruolo che gli compete. In questo, come in altri settori, c’è bisogno di coordinamento, c’è bisogno di riportare a organicità le differenze che esistono nel Paese. Ciò spinge a misurarsi con la diversa articolazione dei poteri e delle competenze. Giustamente è stata‘“rivendicata” una specificità di metodologia nella individuazione dei fabbisogni, soprattutto in alcuni settori, così come non si può non tener conto dei cambiamenti e delle novità che hanno investito il mondo dell’istruzione ed il mercato del lavoro.

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Mario Gatti ISFOL

Il settore dell’informazione, che svolge un’alta funzione sociale fondamentale per la vita democratica, si caratterizza anche per un alto tasso di innovazione tecnologica. In questo settore, forse più che in altri, le risorse umane rappresentano il maggior capitale di cui dispongono le imprese per reggere la sfida della competitività. Il valore della risorsa umana dipende dalle caratteristiche personali, ma anche dalla preparazione di cui dispone. Quindi erogare una formazione rispondente ai bisogni dell’impresa significa fornire un servizio al sistema economico e nello stesso tempo far crescere professionalmente l’individuo. Ma per conoscere ciò che serve all’impresa, e che al momento non ha, bisogna effettuare una analisi sul campo e ragionare sui risultati. Una indagine che rilevi puntualmente questi fabbisogni contribuisce perciò ad allestire un servizio formativo che impatta positivamente sulla realtà, e quindi un servizio di qualità. Questo è esattamente ciò che ha fatto l’indagine sui fabbisogni di Mastermedia (1999-2001) e questo è il motivo per cui è stata apprezzata da tutti in particolare dal Ministero del Lavoro e dall’Isfol. Non a caso i risultati dell’indagine sono confluiti nel sistema nazionale per l’osservazione permanente dei fabbisogni insieme a quelli prodotti dagli altri OOBB e dall’Unioncamere. Si tratta di un sistema che raccoglie quanto è stato prodotto fino a oggi a livello nazionale in tema di fabbisogni. Le informazioni che contiene sono organizzate in quattro raggruppamenti tra loro collegati: - Andamento e prospettive economiche dei settori in cui sono stati rilevati i fabbisogni - Anagrafi settoriali dei fabbisogni professionali - Schede descrittive dei fabbisogni - Previsione delle assunzioni di breve termine associate ai fabbisogni - Prospettive di occupazione di medio termine associate ai fabbisogni. Il sito, denominato fabbisogni professionali on line, è a disposizione degli utenti siano essi decisori politici, operatori o famiglie nel portale dell’Isfol e in quel-

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lo del Ministero del Lavoro. Il sito del sistema nazionale dei fabbisogni è dunque un sistema informativo che per essere al passo coi tempi deve essere continuamente aggiornato. Questo apre il problema delle nuove indagini e del reperimento delle risorse finanziarie per realizzarle in uno scenario che presenta consistenti novità come ad esempio la nuova politica sulla formazione continua e l’instaurazione dei fondi interprofessionali. Tutto ciò ha una ricaduta anche sul sistema nazionale per l’osservazione dei fabbisogni per cui l’Isfol presenterà alla prossima riunione della Cabina di Regia una proposta da mettere in discussione per stabilire tra le parti in causa chi fa cosa e per predisporre un piano di lavoro in cui siano chiari i ruoli e i compiti di tutti gli attori coinvolti. Già nella precedente riunione della Cabina di Regia era stato ribadito che le attività di rilevazione e anticipazione dei fabbisogni avrebbero visto protagoniste le parti sociali e che avrebbero coinvolto anche i gestori dei fondi interprofessionali, ma non si è arrivati a formulare una proposta organizzativa chiara, né a risolvere il problema delle risorse finanziarie per realizzare queste attività. In modo indicativo il Ministero del Lavoro ha detto che una parte dei fondi interprofessionali potrebbe essere destinata alle indagini nazionali sui fabbisogni, ma non risulta che ci sia a riguardo un accordo formale o una generale condivisione. Inoltre l’attuale organizzazione dei fondi interprofessionali non garantisce la copertura di tutti i settori di attività economica e pone il problema di chi debba produrre le informazioni per i settori scoperti. Auspichiamo, quindi, che il problema delle future analisi e delle previsioni dei fabbisogni sia affrontato al più presto dalla Cabina di Regia.

Gianfranca Iorio UCOPFL Ministero del Welfare

Le indagini sui fabbisogni formativi e professionali promosse dalla Direzione Generale per le Politiche per l’Orientamento e la Formazione mirano a rilevare le richieste di professionalità provenienti dalle imprese e facilitare quell’incontro tra la domanda e

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Formazione e informazione: quali risorse per l’industria editoriale?

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l’offerta di specifiche competenze, spesso causa della mancata occupazione della forza lavoro. Lo sforzo sostenuto in questi anni è stato quello di avviare e realizzare un’attività di rilevazione in grado di coprire tutti i settori produttivi, cosa resa possibile grazie alla collaborazione con UnionCamere e gli Enti bilaterali: abbiamo realizzato ricerche relative alla rilevazione dei fabbisogni professionali delle imprese (sistema Excelsior), del settore agricolo, del turismo, del settore bancario e del credito, dell’artigianato, della cooperazione. Tra queste ricerche mi piace in questa occasione ricordare il Progetto MasterMedia mirato alla rilevazione di nuove competenze professionali per l’industria della Comunicazione, realizzato tra il 1999 e il 2001 con l’Osservatorio Tecnico. Le ricerche ci hanno fornito e forniscono due tipi di informazione: da una parte ci dicono quali sono le figure professionali e i profili più richiesti dalle imprese, rispetto ai diversi settori produttivi e alle diverse aree territoriali, e dall’altra ci indicano quali sono le competenze che contribuiscono a definire tali profili e, di conseguenza, i contenuti dei percorsi formativi più indicati a formarle. Il deficit di competenza più spesso evidenziato dalle indagini è quello dovuto al rapido sviluppo delle tecnologie e dei relativi processi produttivi, che comporta un rischio di scollamento tra le professionalità richieste e quelle presenti sul mercato. Molto spesso tale carenza si amplifica in riferimento alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione sia rispetto a professioni tradizionali, ma rinnovate nei processi e nei contenuti, che a professioni totalmente nuove. Rispetto a questo fenomeno il Ministero del Lavoro si è impegnato sia attraverso una profonda ristrutturazione di strumenti preesistenti – mi riferisco alla Legge 236/93 ed alle misure dedicate alla formazione continua nella programmazione del Fondo Sociale Europeo, sia attraverso alla creazione di nuovi strumenti – e mi riferisco in questo caso alla creazione dei Fondi Paritetici Professionali, finalizzati a creare una maggiore propensione agli investimenti nella formazione continua da parte delle imprese e dei lavoratori. In particolare l’avvio dei Fondi Interprofessionali è lo strumento principe individuato dal Ministero per colmare il ritardo che caratterizza la Formazione Continua in Italia. I Fondi fino ad oggi costituiti e autorizzati, rappresentativi di una larga parte del mondo delle imprese e dei lavoratori sono 10; al 30 giugno 2004 sono risultate iscritte 296.644 aziende, per un totale stimato dall’INPS di 4.272.178 lavoratori dipendenti (pari a circa

il 40% degli interessati). Il sistema di formazione continua è indirizzato e monitorato dal Ministero del Lavoro e delle politiche Sociali, attraverso la costituzione di un Osservatorio sulla Formazione Continua – composto da 2 rappresentanti del Ministero del Lavoro, 1 consigliere di parità componente della Commissione Centrale per l’Impiego, 2 rappresentanti delle Regioni designati dalla Conferenza permanente per i rapporti tra stato, Regioni e Province Autonome e 1 rappresentante di ciascuna delle Confederazioni delle Organizzazioni Sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori, maggiormente rappresentative sul piano nazionale – che ha il compito di: elaborare proposte di indirizzo attraverso la predisposizione di linee guida e di esprimere pareri e valutazioni in relazione alle attività svolte dai Fondi anche nell’applicazione delle linee guida stesse. Come strumento di valorizzazione del capitale umano, i Fondi Paritetici interprofessionali oltre a costituire uno degli elementi qualificanti della riforma del mercato del lavoro si rilevano perfettamente funzionali agli obiettivi individuati dal Consiglio Europeo di Lisbona del marzo 2000 e dal Consiglio Europeo di Barcellona del marzo 2002. L’Unione Europea punta a divenire entro il 2010 la società fondata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale attraverso l’adattamento dei sistemi di istruzione e formazione, l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita, la promozione dell’occupabilità e dell’inclusione sociale, la creazione di una società dell’informazione accessibile a tutti e il sostegno alla mobilità. La formazione e la qualificazione del capitale umano rivestono un ruolo di primissimo piano all’interno dell’economia della conoscenza che caratterizza i Paesi avanzati, se è,vero che nei Paesi Ocse, ad esempio, un anno in più nel livello medio di formazione vale, nel lungo periodo, un aumento del PIL tra il 3% ed il 6%. L’industria editoriale è investita da questo punto di vista da un doppio ruolo: da un lato può, ed anzi forse più di altri settori deve, a causa dello sviluppo impetuoso delle Information & Communication Tecnologies, valorizzare ed utilizzare le risorse e gli strumenti disponibili per la formazione e la qualificazione dei lavoratori, mentre dall’altro è chiamata a svolgere una funzione essenziale nella sfida di fronte alla quale ci troviamo proprio a causa di questo sviluppo, e cioè quella di creare una società basata sulla disponibilità, sulla facilità di trattamento, di trasmissione e di accesso di una grande mole di dati ed infor-

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mazioni. L’industria editoriale, per sua natura, è chiamata a “metabolizzare” per prima le innovazioni tecnologiche rendendole funzionali ad uno sviluppo equilibrato della cosiddetta Società dell’Informazione. Proprio per questo ruolo è interesse generale che la qualificazione e riqualificazione delle risorse umane in questo settore sia particolarmente curata ed attenta.

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Giancarlo Zingoni FIEG

Assografici

Sono molte le cose che ci accomunano con ASIG, anzi sarebbe più corretto dire che sono molte di più quelle che ci uniscono rispetto a quelle che ci dividono. Ciò premesso, credo che se si parla di formazione professionale non possiamo non pensare che ci muoviamo nella stessa lunghezza d’onda: stesse imprese per tipologia settoriale, maestranze e addetti simili, stesse controparti sindacali e, soprattutto, stessi obiettivi: fare della formazione professionale una leva competitiva per essere più aggiornati, per crescere e per “stare sul mercato” in linea con le esigenze della domanda di prodotti stampati. E’ evidente che dovremo lavorare insieme progettando iniziative di successo da mettere a disposizione nelle imprese. Inoltre, l’Osservatorio dell’ASIG potrebbe collaborare in modo organico e sistematico con il nostro Enipg e tutto dovrebbe essere finalizzato allo studio delle nuove competenze professionali, all’individuazione di percorsi formativi innovativi e adeguati al cambiamento che dovremo affrontare e che il mercato ci imporrà. Inoltre, i tempi sono maturi per affrontare anche temi più spinosi, almeno in via esplorativa. Mi riferisco al contratto di lavoro che ci dovrebbe vedere allo stesso tavolo e ad altre iniziative che ci potrebbero vedere affiancati: studi economici, analisi di mercato e congiunturali, indagini previsionali sono tutti argomenti che nel prossimo futuro potrebbero benissimo essere affrontati in completa sinergia; da parte di Assografici posso assicurare sin d’ora la massima collaborazione perché l’Italia dei Comuni o dei “compartimenti stagni” è finita da un pezzo!

L’Incontro-Dibattito sui temi della formazione professionale realizzato in occasione della presentazione del “Rapporto 2004 sull’Industria dei quotidiani” a cura dell’”Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione” si è svolto nella sede della FIEG. La scelta logistica è stata da noi fortemente caldeggiata. Nella circostanza abbiamo inteso rinnovare l’impegno degli editori a sviluppare l’attività di un organismo (l’“Osservatorio”, per l’appunto) che assieme ai sindacati abbiamo voluto e regolamentato attraverso la norma del Contratto di Lavoro. Le iniziative dell’Ente bilaterale sono particolarmente apprezzate: l’impegno e la competenza con le quali viene condotto in tempo reale il monitoraggio del Settore in ogni campo di attività costituiscono un patrimonio di conoscenze prezioso per le parti costituenti l’“Osservatorio” e, al tempo stesso, una garanzia per la “neutralità” che caratterizza le ricerche. Nelle scorse settimane, in sede sindacale, sono state insediate due commissioni, composte pariteticamente, alle quali è stato affidato rispettivamente il compito di approfondire una analisi sui fabbisogni formativi delle aziende e sulla utilizzazione dei “services”. Entrambe le commissioni, per decisione comune delle parti, faranno capo, per il funzionamento, all’“Osservatorio Tecnico” e si avvarranno delle strutture attraverso le quali esso opera. Si tratta, a nostro avviso, di una decisione importante per quanto riguarda l’attività dell’“Osservatorio” e per la specificità dei compiti ad esso assegnati. Un rilievo particolare assume il programma della commissione per la formazione professionale anche in relazione alle profonde trasformazioni introdotte nel processo produttivo delle aziende. I molteplici investimenti effettuati più di recente riguardano, principalmente, come è noto, il “full color” ed i formati del quotidiano. Una innovazione destinata soprattutto al prodotto, con l’obiettivo di incrementarne il grado di competitività sul mercato della lettura e di riconquistare quote di reddito pubblicitario sot-

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Marco Spada

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tratte alla stampa da un sistema destinato a favorire soprattutto il mezzo televisivo. Tuttavia il “full color” non è tutto. Le tecnologie impiegate dalle aziende hanno raggiunto livelli di alta sofisticazione che vedono l’editoria italiana primeggiare in Europa e nel mondo. Ma l’utilizzo di tecnologie tanto avanzate richiedono adeguate professionalità, a volte frutto dell’evoluzione di mestieri affermati: e, in altre occasioni, espressione di competenze nuove, rispondenti a procedure e a modelli di organizzazione del lavoro che non trovano riscontro nella tradizione ancorché evoluta. Si è soliti affermare – ed è giusto – che la formazione professionale si fa in azienda, anche se sempre più netta deve essere la distinzione tra addestramento e formazione. Altrettanto importante, però, è l’individuazione dei fabbisogni formativi che le procedure innovative richiedono. Di qui l’impegno su un duplice fronte delle imprese e del sindacato nella sede propria dell’“Osservatorio”, che deve sempre più caratterizzarsi come strumento di ricerca e di approfondimento dei problemi, non certo sede succursale per il confronto tra le parti. Gli studi di settore, traguardi raggiunti con successo dall’Ente bilaterale nel passato, che hanno consentito importanti fasi di cooperazione con altre strutture della Filiera Grafica, non possono essere trascurati nei programmi sulla politica formativa dal Ministero del Lavoro e dal Fondo Sociale Europeo. E’ un nostro auspicio e, al tempo stesso, una esigenza irrinunciabile per il Settore.

Emanuele Piovano ENIPG

zione professionale grafica distribuiti su tutto il territorio nazionale. La sua specifica finalità istituzionale è il coordinamento ed il potenziamento delle iniziative dirette alla formazione professionale delle maestranze grafiche, costituendo, in tal modo, il qualificato tramite tra il settore del lavoro e quello della scuola. In tal senso l’Enipg riconosce su tutto il territorio nazionale 34 scuole grafiche . Il settore grafico si sviluppa sul territorio nazionale attraverso una vasta rete di imprese di piccola e media dimensione, che richiedono continuamente professionalità qualificate, sia nell’ambito del reperimento di nuovi addetti, sia nella riqualificazione degli addetti già occupati. Occupazione e formazione professionale sono infatti interconnesse, in un mercato sempre più globalizzato le iniziative formative si pongono come strumento sinergico per il mondo del lavoro. La qualità della formazione é uno degli obiettivi primari dell’ ENIPG, le risorse umane non qualificate hanno bisogno di crescere in ottemperanza alla crescita delle aziende e ai cambiamenti degli strumenti operativi. Solo attraverso nuove idee, progetti, ma soprattutto tramite nuove risorse da destinare alla formazione sarà possibile dare un contributo sostanziale all’occupazione. Per questo diventano determinanti e necessari i finanziamenti del Fondo Sociale Europeo (FSE) e interprofessionali, ai quali bisognerà attingere sempre di più per sviluppare nuovi interventi formativi e nuove proposte lavorative ma ancor di più diventa fondamentale sviluppare iniziative concordate e collaborative con l’ASIG, le altre associazioni e Fondimpresa. A mio parere se lavoriamo insieme ad ASIG, Assografici ed altri Enti che possono essere interessati alla formazione forse riusciremo ad avere un piano generale organico a livello nazionale che si possa articolare nel locale.

Michele Lignola FONDIMPRESA

L’ENIPG - Ente Nazionale Per l’Istruzione Professionale Grafica - è costituito pariteticamente tra le Associazioni nazionali sindacali dei datori di lavoro grafici aderenti alla CONFINDUSTRIA e le Federazioni dei Lavoratori Grafici aderenti alla CGIL, CISL e UIL. L’ENIPG opera attraverso i suoi Organi statutari e in collaborazione con i Comitati provinciali per l’istru-

A tre anni dall’istituzione dei Fondi Interprofessionali, e dopo il decreto congiunto firmato ad aprile dai ministri del Lavoro e dell’Economia, è finalmente arrivato il decreto attuativo. Ma siamo soltanto agli albori dell’esperienza dei

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Fondi Interprofessionali, perché la combinazione delle varie norme ha dato luogo alla sostanziale impossibilità ad operare. E dalla interpretazione che il Ministero aveva voluto dare alla normativa di modifica intervenuta con la finanziaria del 2003 era derivato che l’ammontare che l’INPS avrebbe dovuto trasferire ai Fondi non era più lo 0,30% versato dalle aziende, ma una misura significativamente inferiore, di almeno un terzo. In altre parole, il famoso 0,30% sarebbe stato scomposto in uno 0,10% più una quota percentuale da definirsi, proveniente dai 103 milioni di euro che il Ministero dell’Economia avrebbe messo a disposizione del Ministero del Lavoro. L’INPS, tuttavia, non reputava di propria competenza la messa a punto di un apposito algoritmo. Il 1° dicembre 2004, a seguito di un incontro al Ministero del lavoro presieduto dall’on. Viespoli, è stata impartita una istruzione definitiva all’INPS perché si sbloccasse questa vicenda. Ma, al momento attuale, non conoscendo le risorse di competenza del 2004 siamo in difficoltà anche a redigere il bilancio preventivo 2005 e il preconsuntivo 2004 perché il credito vantato dai Fondi nei confronti dell’INPS è ancora indeterminato. Per quanto riguarda il 2005, le parti sociali si sono mosse con determinazione per far sì che l’istituto dei Fondi potesse essere ricondotto allo spirito ed alla dimensione economica originaria. Il risultato di questo impegno è stato un emendamento, che è stato recepito dalla legge finanziaria 2005 (legge 30/12/2004 n. 311, art.1, comma 151, lettera c), che prevede che il contributo dello 0,30% versato dalle aziende all’INPS venga da questo trasferito per intero, fatti salvi i “meri costi amministrativi”, al Fondo scelto dall’azienda.

Alberto Di Giovanni SLC-CGIL

Ritengo estremamente positiva l’iniziativa assunta per il secondo anno consecutivo dall’“Osservatorio Tecnico” di organizzare una presentazione ufficiale del Rapporto annuale sull’industria dei quotidiani. Un Rapporto, peraltro, giunto all’ottava edizione e che

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costituisce un fiore all’occhiello di quella bilateralità imprese-lavoratori che nel settore grafico non è nata ieri, come dimostra anche la pluridecennale storia dell’Ente Nazionale per l’Istruzione Professionale Grafica. Bilateralità vuol dire che le parti sociali, al di là dei momenti cruciali delle rinnovazioni contrattuali e dell’approccio alla trasformazione tecnologica ed organizzativa delle imprese, hanno la grande capacità di spogliarsi dal loro ruolo di “parte e controparte” e di coalizzarsi nell’analizzare l’andamento del Settore, le sue necessità, l’evoluzione delle tecnologie e dei mercati. Il nostro Osservatorio ha diviso la popolazione poligrafica per sesso, età, livelli di inquadramento, retribuzione; tutti dati, questi, che ci consentono di consegnare alle Parti una strumentazione adeguata per capire il settore, la direzione nella quale si sta dirigendo, ed assumere in conseguenza le decisioni più opportune. Ho voluto sottolineare questo dato, perché l’Osservatorio è diventato un punto di riferimento catalizzatore in Europa, ma viene troppo spesso sottovalutato da chi invece lo ha costituito e ne fa parte. Le nostre imprese utilizzano in maniera ancora insufficiente questo grande strumento, che ogni anno fornisce dati analitici che consentono di avere una conoscenza immediata del Settore. Per tornare al tema della formazione, vorrei anzitutto sottolineare la particolarità, sotto questo aspetto, del settore dei quotidiani, fatto di grandi aziende che hanno una impostazione a carattere nazionale, e di medie e piccole aziende a carattere regionale con tecnologie diversificate ma sostanzialmente omogenee soprattutto per quanto riguarda il settore della pre-stampa. I risultati in termini di impatto occupazionale dell’innovazione tecnologica negli ultimi venti anni sono noti a tutti e i dati contenuti nel Rapporto sono lì a testimoniarlo: è stato pagato un duro prezzo in termini occupazionali, ma oggi stiamo lavorando in termini di nuove competenze dei nostri addetti in quelle aree. La tecnologia oggi ha assommato un insieme di funzioni ed è essa stessa che accentua la diversità professionale. Ogni azienda ha il suo modello organizzativo, e se in azienda non viene fatta una analisi sui propri fabbisogni formativi, sarà ben difficile per l’Osservatorio individuare le linee evolutive delle competenze professionali richiesti agli addetti, così come sarà impossibile per l’ENIPG tradurre queste indicazioni in programmi di studio e formazione aggiornati in funzione dei fabbisogni del mondo grafico. La differenza tra il settore quotidiani e il modello grafico dell’ENIPG risiede nell’apprendistato. All’in-

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Ifra Italia 2005: ci vediamo a Catania…

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Cambio dei formati, full color e nuove idee per la pubblicità: questi temi al centro dell’VIII edizione di Ifra Italia, la conferenza internazionale per l’industria dei quotidiani e della stampa italiana che quest’anno farà tappa a Catania nei giorni 23 e 24 giugno prossimi, con un’anteprima di assoluta novità prevista per la serata del giorno prima, il 22 giugno, quando i partecipanti andranno in visita guidata alla STS ed al nuovo centro stampa de La Sicilia. L’edizione di quest’anno si annuncia ricca di particolari novità. Il programma, innanzitutto, dedicato ad alcuni dei più attuali scenari evolutivi italiani ed internazionali, la trasformazione del prodotto-giornale, quindi nuovi formati, nuove proposte al lettore, quadricromia su tutte le pagine, e l’evoluzione della pubblicità, con i punti di vista incrociati delle concessionarie e degli altri protagonisti del mercato in Italia ed all’estero. Il filone degli approfondimenti tecnologici, una delle caratteristiche vincenti della manifestazione, sarà inquadrato all’interno di prospettive editoriali più ampie, con il coinvolgimento di esperti italiani e stranieri che stanno già affrontando – in molti casi con successo – la sfida dell’evoluzione industriale della stampa quotidiana. Ma il fascino della Sicilia farà da cornice anche ad altri eventi previsti in occasione di’Ifra Italia 2005. La sera di giovedì 23 gli editori dei quotidiani dell’isola offriranno una cela di gala a Taormina, mentre il giorno precedente l’apertura della manifestazione, il 22 giugno, in serata, sarà organizzata una visita guidata agli stabilimenti catanesi dove si stampano i quotidiani, la STS, del Gruppo Seregni, dove sono stati realizzati importanti investimenti, ed il nuovo Centro Stampa de La Sicilia. Non mancheranno quindi né le occasioni per confrontare le esperienze e le strategie avviate da editori, stampatori e concessionarie di pubblicità né le opportunità per incontrare alcuni dei più importanti protagonisti dell’industria italiana ed internazionale. La Conferenza è promossa da Ifra, la più associazione mondiale per la ricerco e lo sviluppo tecnologico per l’industria dei media, dalla Fieg, federazione degli editori , e dall’Asig, associazione degli stampatori . Le sessioni di lavoro di Ifra Italia si svolgeranno all’Hotel Romano Palace di Catania e saranno tradotte in italiano ed in inglese.

terno delle sue scuole, infatti, l’ENIPG prevede una sorta di apprendistato, mentre il settore dei quotidiani, nel quale l’apprendistato non è ammesso, ha una parvenza di iter non specifico che io chiamerei “abbattimento ulteriore del costo del lavoro”. Oggi il successo dei prodotti editoriali si gioca sulla competitività di mercato: e se le tecnologie utilizzate dai vari competitori sono le medesime, tutto si gioca sulla qualità. Qualità fatta da tecnologia e - soprattutto - da chi sa utilizzare la tecnologia. Quali sono le risorse economiche impegnate nella formazione? Oggi abbiamo Fondimpresa, alla quale abbiamo aderito convintamente, sia noi come sindacato che le associazioni di categoria del settore, Assografici, FIEG e ASIG, e tutte le singole imprese editoriali. Ma non si può non sottolineare, in quanto sta avvenendo negli ultimi mesi, il pericolo di un dualismo: da una parte vi è la Cabina di Regia sul rilevamento dei fabbisogni formativi, messa in essere dal Ministero del Lavoro, dall’altra parte troviamo Fondimpresa. Ma mi riesce difficile comprendere la distinzione dei ruoli: forse la formazione compete alla parte ministeriale mentre Fondimpresa dovrebbe erogare i fondi? In conclusione, l’auspicio è che ASIG Service, per la parte che riguarda l’Osservatorio, e ENIPG, in rappresentanza delle imprese del settore

grafico, trovino il modo, pur nella loro reciproca autonomia, di operare nei termini di convergenza e di continuare il loro ruolo a beneficio dell’intera industria grafica.

Fulvio Giacomassi FISTEL-CISL

In questi ultimi anni in questo settore come in altri abbiamo molto lavorato per focalizzare quali sono i bisogni formativi. A livello generale l’abbiamo fatto soprattutto all’interno dell’OBN, in una logica che, per forza di cose, era prevalentemente intercategoriale. A livello dei singoli settori o delle singole categorie contrattuali l’abbiamo fatto all’interno degli Osservatori o delle commissioni paritetiche. In molti casi abbiamo utilizzato gli strumenti e le risorse finanziarie messe

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a disposizione dal fondo sociale europeo (progetti Adapt, progetti Leonardo ecc...). Siccome i nostri settori, a partire da quello dei quotidiani fino a coinvolgere tutti i segmenti dell’informazione, dell’editoria, della stampa e della comunicazione in generale sono probabilmente i settori più coinvolti in un continuo ed incessante processo di innovazione tecnologica, nella maggior parte dei casi ci siamo focalizzati sull’individuazione delle cosiddette figure emergenti, siano esse tali per innovazione tecnologica del processo produttivo o per innovazione del prodotto che le nuove tecnologie, soprattutto il digitale, permettono di realizzare. Per fare un esempio che è abbastanza significativo, nella maggior parte dei contratti della federazione dell’informazione e delle telecomunicazioni ci siamo trovati ad inserire figure professionali collegate allo sviluppo di internet come modalità distributiva dell’informazione ed in particolare quelle collegate alla trasformazione del prodotto editoriale, informativo o audiovisivo in prodotto fruibile on line. Di conseguenza, se vogliamo guardare le cosa dal lato meramente professionale, noi oggi troviamo le stesse figure nel contratto dei quotidiani e dei grafici editoriali, ma anche in quelli televisivi e delle telecomunicazioni, oltre che nei servizi e in qualche caso anche nelle società di produzione di apparati per le telecomunicazioni. Il cosiddetto processo di convergenza multimediale infatti non comporta solo un processo di interdipendenza finanziaria, economica e produttiva tra le aziende e i gruppi dell’informazione e della comunicazione, ma ha creato un “settore professionale” che non si può definire polivalente, perché anzi in alcuni casi presenta caratteristiche di forte specializzazione, ma che è in grado di operare indifferentemente in più segmenti dei nostri settori e si colloca spesso per sua natura in una zona di confine tra i nostri diversi contratti. Se questo non ha rappresentato una difficoltà sia al momento dell’analisi dei fabbisogni formativi o al momento di aggiornare gli inquadramenti professionali nei singoli contratti, diventa invece più problematico affrontare la situazione nel momento in cui, con la costituzione dei fondi interprofessionali ed in particolare di “Fondimpresa”, si dovrà sviluppare la fase realizzativa della formazione ed in particolare della formazione continua. Se si vuole uscire infatti dalla formazione generica e trasversale a tutti i settori produttivi (come ad esempio l’utilizzo dell’informatica nel settore amministrativo) e tenendo conto che non sono previsti per il

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momento sottofondi di settore, se si vogliono attuare dei programmi formativi specifici di settore bisogna che le parti sociali siano in grado di coordinare l’attività autonoma delle singole aziende e questo si potrà fare solo a nostro giudizio se saremo capaci di proporre alle aziende o a gruppi di aziende coordinate tra loro dei piani formativi elaborati a livello nazionale che siano specifici dei nostri settori e siano in grado di dare risposte alle esigenze concrete ed immediate sia delle aziende che dei lavoratori. Si tratta ora di capire quale possa essere lo strumento più adeguato per elaborare e realizzare questi progetti. Abbiamo visto come, al momento dell’analisi dei fabbisogni gli osservatori di settore previsti dai contratti abbiano giocato un ruolo importante e tra questi sicuramente l’osservatorio dei quotidiani è stato molto attivo e propositivo su tutta la materia. Gli osservatori però, proprio perché istituiti contrattualmente, operano all’interno di un perimetro abbastanza limitato che coincide con il contratto e quasi mai con l’intero settore. A maggior ragione nel nostro caso, dove il macro settore dell’informazione e della comunicazione si configura sempre di più come una filiera che attraversa i diversi mezzi di comunicazione e i diversi canali di distribuzione, dalla carta stampata al cellulare passando naturalmente per internet e per la televisione sopratutto quella tematica e digitale. Poiché la formazione richiede finanziamenti importanti che sono a disposizione delle aziende e non dei settori, riusciremo ad essere tanto più efficaci tanto più sapremo mettere insieme e coordinare un numero tale di aziende in grado di creare una massa critica di utilizzatori sufficiente da poter realizzare progetti importanti, estesi su tutto il territorio nazionale e su tutti i segmenti produttivi, partendo da chi produce contenuti arrivando alla distribuzione in rete e passando naturalmente per quell’area di confine oggi non ancora bene definita dal punto dei vista dell’organizzazione produttiva, costituta da quanti operano nell’ICT e specificatamente nell’editing elettronico dei prodotti editoriali. Per progettare e coordinare un simile modello per la formazione continua, è quindi necessario andare oltre i limiti e i perimetri dei singoli contratti e trasformare le attuali competenze degli osservatori in un tavolo di confronto tra le parti sociali che sia molto più esteso. Non si tratta di inventare tavoli di confronto pletorici o irrealizzabili. Si tratta, molto più semplicemente di mettere insieme e coordinare tutte le parti sociali che già oggi sono i punti di riferimento tradizionali e consolidati dei sindacati dell’informazione e della comunicazione.

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Formazione e informazione: quali risorse per l’industria editoriale?

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Riccardo Catini

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UIL Comunicazione

I grandi processi di cambiamento che coinvolgono tutti gli ambiti della società moderna, inducono tutti i sistemi organizzati, a ricercare modelli organizzativi in grado di corrispondere in modo adeguato ai mutamenti e alla domanda di partecipazione democratica, che viene dalla società civile ed in particolare dal mondo del lavoro. A fronte di tutto ciò, la UIL, già da alcuni anni, persegue un disegno politico – organizzativo volto a riorganizzare e ricomporre la rappresentanza dei lavoratori operanti per settori, in grandi sindacati di categoria, con lo scopo di superarne la frammentazione. Così nasce la UILCOM (Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione), una grande federazione democratica di lavoratori dei settori grafici e cartai, dei quotidiani e agenzie di stampa, della radio televisione pubblica e privata, dello spettacolo, del gioco e dello sport (settori ex UILSIC), delle telecomunicazioni (ex UILTE). Da questa presentazione, nasce la nostra proposta di fare Lobby nella filiera dei settori che noi rappresentiamo come sindacato con la creazione del Polo della Comunicazione che all’interno coinvolga tutte le categorie dei settori merceologici (FIEG, ASSOGRAFICI, AIE, ASSOCARTA ecc.). Gli strumenti operativi già esistenti ASIG, ENIPG, possono diventare elemento di sviluppo delle attività

di formazione concertate all’interno degli Osservatori contrattuali. Oggi a fronte dei cambiamenti avvenuti nella valorizzazione della risorsa umana in termini di formazione professionale e di occupabilità, con la costituzione della cabina di regia presso il Ministero del Lavoro, che successivamente demanda a FONDIMPRESA per la realizzazione dei progetti convenuti dalle categorie merceologiche in forma bilaterale, muoversi in maniera disarticolata e per comparto merceologico separato, viste le caratteristiche delle attività ormai comuni delle attività di stampa, tra grafici, periodici e quotidiani è sicuramente riduttivo per i settori coinvolti, quindi, non può trascurarsi il bisogno sinergico di quanto sopra proposto. Con la costituzione del Polo della Comunicazione diventa essenziale e strategico il ruolo di coordinamento degli Osservatori contrattuali, che uniti possono sviluppare avvalendosi dell’esperienza ormai consolidata degli enti di formazione e riqualificazione esistenti, avranno sicuramente più forza e incidenza per il bene di tutti i lavoratori e le aziende del settore. Per queste motivazioni e per il tempo ormai non più rinviabile, vista l’urgenza delle nuove trasformazioni tecnologiche già in atto in tutti i campi della comunicazione stampata, riteniamo utile che da questo convegno esca una proposta operativa in grado di affrontare e coinvolgere tutti gli altri operatori del settore, affinché si arrivi attraverso i confronti necessari a una definizione concertata e condivisa. Il 2004 è stato l’anno dei convegni separati di settore pur essendo le materie trattate quasi identiche. L’auspicio quindi è quello di realizzare per il 2005 una prima iniziativa comune, forte della corposità delle varie rappresentanze, affinché i progetti che saranno elaborati, trovino forte audience nelle istituzioni per quanto concerne la rappresentatività e FONDIMPRESA per la realizzazione dei progetti formativi di comune interesse.

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Vitalità, innovazione, marketing: le carte vincenti dell’industria dei quotidiani

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Vitalità, innovazione, marketing: le carte vincenti dell’industria dei quotidiani

Miglioramento dei risultati economici, incremento dei ricavi editoriali, margini di redditività in aumento, crescita degli utili, sostanziale tenuta della diffusione con interessanti incrementi del numero dei lettori. E ancora: oltre 200 testate quotidiane capillarmente diffuse sul territorio nazionale, con circa cento siti produttivi ed oltre 150 agenzie di informazione, a testimonianza di un tessuto informativo che va molto oltre i numeri dei bilanci economici e della diffusione. Sono queste, in estrema sintesi, le positive indicazioni che emergono dalle ricerche annuali curate dalla Fieg (La Stampa in Italia e Indagine sui bilanci delle imprese editrici di giornali quotidiani, quest’ultima realizzata in collaborazione con Deloitte & Touche), presentate a Roma il 16 febbraio 2005, e dal Rapporto annuale sull’industria italiana dei quotidiani, realizzato da ASIG Service per conto dell’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazioni,e la cui presentazione, svoltasi il 15 dicembre scorso a Roma, ha ospitato la tavola rotonda su “Formazione e Informazione: quali risorse per l’industria dei quotidiani?” della quale si legge nella nuova rubrica Mediaform, al via su questo numero di TecnoMedia. Un panorama certamente positivo, anche se non mancano elementi di preoccupazione: in primo luogo, i fattori strutturali che ostacolano la crescita della stampa nel nostro Paese sono ancora tutti lì: la diseguale suddivisione delle risorse pubblicitarie, le strozzature della rete di distribuzione, le carenze del servizio postale, l’assenza di politiche che incentivino la diffusione dei giornali nelle scuole e, last but not least, la perdurante arretratezza economica di ampie aree del Paese. In secondo luogo, ha rilevato il presidente Fieg Boris Biancheri nel presentare le ricerche, non bisogna dimenticare che i positivi risultati degli anni 2003

e 2004 sono stati ottenuti in larga misura grazie ad iniziative di marketing – in primo luogo i cosiddetti “collaterali” – delle quali non è prevedibile la “tenuta” anche nel prossimo futuro.

“Collaterali”, ma sempre più “centrali” La vendita media giornaliera dei quotidiani ha mostrato, negli ultimi mesi del 2004, segnali di ripresa che si sono concretizzati in un incremento seppur lieve della media annua quotidiana delle copie vendute (+0,2%), che rimane comunque inferiore ai sei milioni di copie giornaliere. I dati non tengono in considerazione i quotidiani gratuiti, mercato che può essere stimato nell’ordine dei 2,1 milioni di copie giornaliere per cinque giorni a settimana. Va notato come la presenza dei free papers non sembri influire granché sul consumo di quotidiani tradizionali, né in negativo - sottraendo lettori alla diffusione a pagamento - né per il momento in positivo, con la creazione di una abitudine alla lettura che possa trasferirsi successivamente ad altre forme di comunicazione stampata. Il consumo di carta stampata è stazionario da circa dieci anni, da quando cioè, dopo che per tutti gli anni Ottanta la diffusione di quotidiani era salita incessantemente sino a sfiorare i sette milioni di copie al giorno, tra il 1991 e il 1995 si registrò un calo diffusionale complessivo superiore al 12%. Il negativo andamento delle entrate pubblicitarie, imputabile all’eccessivo drenaggio di risorse operato dalle televisioni non ha impedito ai bilanci delle 58 imprese editrici di quotidiani rilevate da Fieg e Deloitte & Touche di far registrare nel 2003 un risultato netto positivo di 262,7 milioni di euro, (+16,5% rispetto al 2002). L’incremento dei ricavi editoriali nel 2003

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Dalle ricerche annuali di Fieg e dell’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione, presentate a Roma tra la fine del 2004 e le prime settimane del 2005, emerge il quadro di un’industria dei quotidiani che riesce, con fantasia e intraprendenza, a reagire alla stagnazione delle vendite e al perdurante squilibrio nella ripartizione delle risorse pubblicitarie, aumentando il numero dei lettori e migliorando i conti economici.

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(+5,4%) è stato superiore a quello dei costi operativi l’indice di penetrazione ha raggiunto il 41,5%, con un (+4,1%). A questo risultato ha contribuito in misura balzo di 3 punti percentuali. significativa il fenomeno delle vendite collaterali. Nel La rilevazione Audipress conferma l’andamento “a 2003 il liquidato da parte dei distributori relativo alle due velocità” della lettura dei quotidiani nel nostro attività collaterali dei quotidiani, e in particolare della Paese: a fronte di un settentrione dove i tassi di vendita dei libri allegati ai giornali, è aumentato del readership sono allineati con i paesi europei più evo38,6%. Nei primi nove mesi del 2004 le cinque princi- luti, il centro e soprattutto il sud scontano una perdupali società editrici di quotidiani e periodici quotate in rante arretratezza nel consumo di quotidiani. Tutte le borsa, valutano in circa 550 milioni di euro il fatturato regioni del nord, infatti, si collocano al di sopra della di questi prodotti (+36,5% rispetto al 2003). media nazionale, con punte di eccellenza in Liguria, Il fatto che nel 2003 il numero dei libri venduti in Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna. La situaedicola abbinati a quotidiani e periodici abbia rag- zione nel Centro Italia è quella che più riflette la megiunto i 62 milioni di copie, che nel 2004 è prevedibile dia nazionale, con l’eccezione positiva della Toscana salgano a 70 milioni di copie, è la conferma della stra- che ha percentuali di lettura superiori al 50%. Meno ordinaria forza delle testate giornalistiche e della loro brillante, infine, la situazione nel meridione del Paecapacità, grazie ad un consolidato patrimonio di cre- se, dove - con l’unica, brillante eccezione della Sardedibilità, di coinvolgere il pubblico nelle politiche di gna - le percentuali dei lettori abituali stazionano inmercato, e di esercitare un ruolo torno al 30% o meno, sino al culturale di primaria importanza 24,8% della Campania che si nel determinare orientamenti e conferma la regione dove si legscelte del pubblico. ge meno. Non mancano tuttavia La prevalenza che tra i proi segnali positivi: in Sicilia, in un dotti collaterali hanno libri, enanno il numero dei lettori è saliciclopedie, dvd, cd e cassette di to di quasi 100.000 unità, mentre carattere culturale rende infondala Basilicata, sino a pochi anni or te le critiche che vengono avansono fanalino di coda per lettura zate nei riguardi di tali operaziodei quotidiani, ha per la prima ni. In realtà, nella stragrande volta raggiunto la quota del 30% maggioranza dei casi, si tratta di di lettori abituali. offerte che non snaturano il quotidiano o il periodico ai quali si Pubblicità: più “locale”, accompagnano, rappresentando meno “nazionale” proposte che agiscono da volano per la crescita dei consumi culSul piano pubblicitario la riturali del pubblico. presa del mercato, intervenuta a Per quanto riguarda le prime partire dalla seconda metà del stime relative all’andamento del2003 e poi rafforzatasi nel 2004, la gestione editoriale nel 2004 si non ha premiato in egual misura Boris Biancheri, Presidente Fieg può prevedere, sul fronte dei ritutti i mezzi. Nel 2003, a fronte di una crescita complessiva decavi, un’evoluzione degli investimenti pubblicitari poco soddisfacente (+2%), bilan- gli investimenti del 3,3%, la stampa ha fatto registrare ciata da una crescita dei ricavi da vendite del 10,5%, un andamento piatto (-0,4% secondo la Nielsen e spinti dai prodotti collaterali in aumento del 30-35%. +0,3% secondo l’Osservatorio Fcp-Fieg), mentre la televisione è cresciuta del 4,9%, con una conseguente La lettura in (lenta) crescita... accentuazione dello squilibrio nella ripartizione delle risorse tra i mezzi. In particolare la stampa ha subito I dati di lettura hanno fatto registrare dati più con- un ridimensionamento di quasi un punto e mezzo delfortanti rispetto a quelli di vendita. Nel 2002, l’indice la sua quota di mercato (dal 39,2% al 37,8%), mentre di penetrazione dei quotidiani era del 38,9%, con un la televisione è salita dal 53,5% al 54,3%. Nel 2004 numero di lettori nel giorno medio pari a 19,496 mi- l’espansione degli investimenti pubblicitari è stata più lioni. Nella rilevazione Audipress della primavera 2004 vivace (+7,3% nei primi dieci mesi), ma con ritmi noil numero dei lettori è salito a 20,658 milioni (+6%) e tevolmente differenziati tra la televisione (+10,4%) e

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Vitalità, innovazione, marketing: le carte vincenti dell’industria dei quotidiani

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In alto: Carlo Lombardi, Presidente dell’Osservatorio Tecnico per i Quotidiani e le Agenzie di informazione

la stampa (+1,6%). Di conseguenza, la quota televisiva è salita al 56,0 %, mentre quella della stampa è scesa al 35,6%. Se dalle variazioni percentuali si passa a quelle in valori assoluti si ha un’idea ancora più evidente dell’ammontare delle risorse in gioco. Nel 2004 l’incremento del 7,3% degli investimenti pubblicitari complessivi si è tradotto in un flusso aggiuntivo di introiti di 556 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Di questo ammontare circa 488 milioni di euro sono affluiti nelle casse delle emittenti televisive, mentre in quelle degli editori il surplus rispetto al 2003 è stato soltanto di 44,3 milioni di euro. Per far fronte a questo drenaggio delle risorse pubblicitarie per effetto dello strapotere televisivo, i quotidiani hanno cercato di accrescere la propria presenza sul mercato della pubblicità locale, dove la concorrenza televisiva è meno forte. Nel periodo che va dal 2000 ad oggi, a fronte di un fatturato pubblicitario complessivo in calo del 10%, il fatturato generato dalla pubblicità locale è cresciuto del 23%, portando la sua quota sul totale dal 22 al 29%; per contro, il fatturato derivante dalla pubblicità nazionale nello stesso arco di tempo è diminuito del 24%, e la sua incidenza sul fatturato totale è passata dal 56% al 48%. Resta comunque il fatto che la televisione in Italia ha acquisito una posizione di assoluta preminenza sul mercato pubblicitario rispetto agli altri mezzi E’ uno stato di cose che non ha riscontro nella quasi totalità dei paesi europei e nella generalità degli altri paesi industrializzati. Nel 2003, soltanto in Italia e in Portogallo la televisione si è assicurata quote di mercato intorno al 54%. Altrove, la stampa (quotidiani e periodici) ha mantenuto la posizione di principale veicolo pubblicitario con l’eccezione del Giappone e della Spagna dove, peraltro, il distacco tra stampa e televisione non ha le dimensioni di quello che si registra in Italia. E’ un processo che getta ombre sullo sviluppo del settore in quanto è impensabile che nel medio o lungo periodo la stampa possa sopravvivere alla propria marginalizzazione come veicolo pubblicitario. Oltretutto, l’Autorità Antitrust, nell’indagine conoscitiva riguardante il settore televisivo pubblicata lo scorso novembre, ha messo in luce come i recenti interventi normativi comportino il rischio di estendere il dominio dei mercati pubblicitari da parte dei due maggiori operatori, qualora non venisse condotta un’azione strut-

turale volta a rimuovere le elevate barriere all’ingresso che ancora oggi caratterizzano il mercato pubblicitario televisivo.

La distribuzione: un sistema “bloccato” Il pronunciato squilibrio esistente sul mercato pubblicitario pone dunque agli editori problemi crescenti. Ma accanto a questi ve ne sono altri non meno importanti quali i vincoli posti dal sistema distributivo, da un servizio postale la cui onerosità è sproporzionata rispetto alla funzionalità, da una legislazione sociale e fiscale che intralcia le imprese soprattutto nella messa a punto di sistemi distributivi alternativi come le consegne a domicilio per gli abbonamenti che in altri paesi sono lo strumento principale di vendita sia dei quotidiani che dei periodici. I dati sulla percentuale di copie diffuse in abbonamento, vedono l’Italia inchiodata ad un misero 8%, davanti alla sola Grecia tra le nazioni

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In basso: Un momento della presentazione del Rapporto 2004 sull’industria italiana dei quotidiani, svoltosi il 15 dicembre scorso presso la sede romana della Fieg

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europee e superata persino da nazioni come Spagna e Portogallo, che sino a poco tempo fa ci stavano dietro. I dati evidenziano, nel confronto tra i vari Paesi, la correlazione diretta e positiva tra livelli di diffusione in abbonamento e livelli di diffusione complessiva. E sono altrettanto ovvi i riflessi negativi che questa situazione comporta per l’equilibrio economico dell’industria italiana dei quotidiani, costretta nel suo complesso ad una sovrapproduzione di quasi il 30% per poter rifornire decine di migliaia di punti vendita sulla base di criteri previsionali probabilistici e senza poter disporre di un adeguato zoccolo di copie “sicure” già vendute agli abbonati. La denuncia dei limiti presenti nel sistema distributivo dei giornali non è soltanto parte del «cahier de doléances» che da anni gli editori presentano ai politici. E’ stata infatti ancora una volta l’Autorità Antitrust, nell’approfondita indagine sul sistema della distribuzione di giornali conclusa nel 2004, a mettere in luce le caratteristiche del sistema governato da «un eccesso di regolamentazione che ha ristretto lo sviluppo e l’ammodernamento della rete di distribuzione della stampa, impedendo in particolare la crescita di nuovi canali distributivi».

Investimenti e tecnologie Pur in presenza dei nodi congiunturali e strutturali dei quali si è fatto sinteticamente cenno, gli editori hanno continuato ad investire crescenti risorse sia sul piano dei contenuti che su quello dei processi di produzione. Il settore, d’altra parte, è estremamente vitale, come dimostrano i dati sul numero di iniziative editoriali operanti nel nostro Paese. A fine 2004 risultavano censite 206 testate, 2 in più rispetto all’anno precedente, per effetto di 22 avvii di pubblicazioni e di 20 cessazioni. A queste testate italiane si aggiungono le sei testate estere (erano cinque l’anno precedente) che vengono stampate nel nostro Paese. Rispetto al 2003, La regione dove si è avuto il maggior incremento in termini di numero di testate è stato il Lazio, con un saldo positivo di ben dodici testate; incrementi anche in Veneto, Piemonte, Emilia -Romagna. In diminuzione, invece, il numero delle testate pugliesi, passate da 19 a 15, mentre è cessata l’unica testata quotidiana operante in Valle d’Aosta. In lieve calo, da 101 a 98, il numero dei centri stampa, ma è significativo sottolineare come sia invece aumentato da 61 a 65 il numero dei centri stampa che producono più testate. Il numero dei quotidiani che stampano su più di un centro stampa è salito da 30 a

32. Sei sono invece le testate italiane che effettuano la stampa in dieci centri stampa fuori dall’Italia: due in Belgio e Stati Uniti, uno in Spagna, Brasile, Argentina, Canada, Australia, Francia. Il Rapporto dell’Osservatorio ha censito infine, a fine 2004, ben 159 agenzie di informazione contro le 147 dell’anno passato, delle quali 105 con frequenza quotidiana di distribuzione delle informazioni, e 122 strutture di vendita della pubblicità contro le 111 dell’anno scorso, 28 delle quali hanno in portafoglio più di una testata quotidiana. Anche il costante incremento del numero dei giornalisti occupati offre un’indicazione concreta della volontà di potenziare i contenuti redazionali. Tra il 2001 e il 2003, il numero dei giornalisti professionisti e praticanti è aumentato di 325 unità, passando da 8133 a 8458, con un incremento del 4,2%. Se poi si considerano soltanto i professionisti, il numero degli occupati è salito di 407 unità (+6,8%), con i quotidiani a rappresentare il principale polo di attrazione (+363 unità), seguiti dai periodici (+76) e dalle agenzie di stampa (+68). Anche nel 2004, la crescita dell’occupazione giornalistica è continuata in misura sostenuta. Dai dati di assestamento ricavati dal bilancio preventivo dell’Inpgi relativo al 2005 risulta un aumento nel numero dei rapporti di lavoro del 6,9% rispetto al consuntivo 2003. Si tratta di 1042 rapporti in più, di cui 602 riferibili al contratto di lavoro Fnsi-Fieg. Sul piano dei processi di produzione, rilevanti investimenti sono stati effettuati per l’introduzione di rotative e tecnologie «full color» che impongono innovazioni anche nella formula del giornale, con l’obiettivo di conquistare pubblicità e lettori. Le tecnologie sono un atout che i giornali devono saper giocare per garantirsi un futuro che non sia di una mera sopravvivenza, ma soprattutto di sviluppo. Esse possono essere infatti utilizzate sia per migliorare la qualità del prodotto, sia per abbattere i costi ed aumentare la produttività, sia infine per trovare nuove opportunità di business. In ogni caso, esse sono un fondamentale supporto per intercettare trend sociali di grande attualità e consentire ai giornali di continuare ad esercitare un ruolo culturale di primaria importanza nel mercato dell’informazione, consolidando i rapporti con lettori ed inserzionisti. Sotto questo aspetto, sono sotto gli occhi di tutti i poderosi investimenti che i quotidiani italiani stanno compiendo in direzione del full-color e per incrementare i livelli di produttività degli addetti: basti pensare che nel 2003 si sono prodotte ben 9.500 pagine di giornale per ogni ora di lavoro poligrafico, contro le 1.880 pagine/ora che si producevano nel 1982.

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Pubblicità, aste e salute: le nuove idee (e i nuovi affari) degli editori su Internet Dai sistemi per dimagrire in modo interattivo (senza troppi sacrifici a tavola) alle aste, dallo sviluppo cross media della pubblicità alle prospettive dei nuovi servizi per la “mobile community”, Internet offre sempre nuove opportunità agli editori di tutto il mondo che vogliano diversificare le proprie attività. La conferenza internazionale “Al di là della parola stampata” ha offerto un campionario invitante di idee di successo avviate in ogni parte del mondo su un mezzo di comunicazione, Internet, che non smette mai di stupire. Nordqvist, rappresentante Ifra nei Paesi Scandinavi. Molta acqua è passata sotto i ponti on line degli editori di tutto il mondo. Ridimensionate le aspettative dei ricavi provenienti dalla vendita on line dei quotidiani in versione digitale, incerte le prospettive legati alla diffusione dei banner pubblicitari, la parola d’ordine oggi è sviluppare reali servizi a valore aggiunto utilizzando la testata quotidiana come forza promozionale trainante verso i consumatori finali. Poco importa se le novità sono degli adattamenti locali d’esperienze di successo già consolidate a livello mondiale o soluzioni realmente nuove “a misura” del consumatore locale, come lo svedese “Weight Club”. A Stoccolma, come nel resto del paese, l’obeGrande affluenza di pubblico alla conferenza internazionale “Al sità è un problema molto sentito, sia per gli di là della parola stampata” effetti sulla salute dei cittadini che per le riE adesso che (quasi) tutti si sono attrezzati per col- cadute sui conti pubblici dell’assistenza a malati che legarsi ad Internet, che cosa proponiamo ai navigatori? sviluppano patologie anche molto serie, quali conseIdee, soluzioni per l’immediato e prospettive a medio guenze di un aumento fuori controllo del peso. termine per gli editori di tutto il mondo hanno fatto da Dimagrire in rete protagonisti alla dodicesima edizione di Beyond the printed world (Praga, 3 e 4 novembre), uno dei più Alla fine dell’anno Duemila, i dirigenti del gruppo importanti Convegni europei per l’industria della co- svedese che pubblica l’Aftonbladet, il maggiore quomunicazione on line, promosso da Ifra, la più grande tidiano scandinavo, erano non solo preoccupati per la associazione per la ricerca e sviluppo tecnologico nel- salute dei propri connazionali, ma cominciavano ad l’editoria dei quotidiani, con oltre 1400 soci in tutti i allarmarsi per i primi segnali negativi degli investicontinenti, dalla Wan, Associazione Mondiale degli menti pubblicitari su Internet. A quell’epoca, le attiviEditori di Giornali, e dalla Federazione Internaziona- tà di Aftonbladet.se, che con il 52% di visite era, ed è, le della Stampa Periodica. il maggiore portale di notizie svedese, dipendevano Dodici anni fa si discuteva di “concetti”, oggi si per il 94% dalla pubblicità, e nei primi mesi del 2001 parla d’“affari”, ha ricordato in apertura dei lavori Stig gli investimenti registravano un crollo brutale, nel-

Internet per l’editoria

Pubblicità in formato digitale: nuovi vantaggi per gli editori di giornali quotidiani

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Internet per l’editoria

Heide Orlich, direttrice degli Eventi di Ifra

l’ordine del 50%. Era necessario studiare una nuova strategia, e si decise di puntare su nuovi servizi a valore aggiunto. “The Weight Club”, il “Club del Peso” è nato come strumento interattivo a pagamento per aiutare gli svedesi a dimagrire. Giorno dopo giorno, attraverso una sorta di scheda elettronica interattiva, il lettore riceve suggerimenti dietetici, calorici, proposte di menù e, in base alla scelte, può confrontare in tempo reale i risultati del suo sforzo per il ricupero del peso-forma combinando, in estrema sintesi, quanto si è mangiato con lo sforzo fisico effettuato. Ad elaborare il metodo per dimagrire senza rischi per la salute è stato l’ospedale unversitario Karolinska di Stoccolma; a offrirlo, con un programma interattivo personalizzato , è stato l’Aftonbladet.se; a sottoscriverlo, finora, 120.000 persone ben liete di investire un po’ di soldi in “salute” on line. I risultati di questa iniziativa sono stati stupefacenti per gli stessi editori: The Weight Club è diventato in breve tempo il servizio a pagamento su internet di maggior successo della Scandinavia, con oltre il 95% dei clienti soddisfatti ed un margine di profitto netto del 50%. Nell’anno Duemila, come ha spiegato il relatore Kalle Jungkvist, responsabile dell’area new media di Aftonbladet –il fatturato delle attività su Internet era dipendente per il 94% dalla pubblicità; nel 2004 la percentuale è scesa al 61% a fronte di un 24% proveniente da contenuti offerti a pagamento; nel 2010 si prevedono solo due fonti di redditività: la pubblicità (25%) e la vendita dei contenuti (al 75%). La lezione che arriva dal gruppo editoriale svedese è molto semplice: i consumatori sono pronti a spendere soldi in rete, ma devono trovare servizi reali che giustifichino l’acquisto.

Aste: non solo e-Bay Un’esperienza che trova puntuali riscontri anche oltre Manica. La versione di e-Bay per il Regno Unito (www.ebay.co.uk) raggiunge 7.500.000 di utenti, offre quotidianamente all’asta 2.700.000 beni di consumo; attraverso quel canale ogni 11 secondi si vende

un CD, ogni 22 secondi un vestito da donna, un telefono cellulare ogni minuto ed un’automobile ogni quattro minuti. “Ditemi voi se questa non è una minaccia per i giornali locali” si domanda Steve AndersonDixon, direttore centrale della pubblicità del Northcliffe Newspapers Group, il maggiore editore di quotidiani locali del Regno Unito ed il terzo per dimensione nel mercato dei settimanali, con oltre 120 testate, un milione di copie al giorno e nove milioni alla settimana, 8500 addetti dei quali 3000 impegnati nella pubblicità: e-Bay è una minaccia serissima. Oltretutto il nuovo concorrente s’innesta su una situazione di mercato negativa: diffusione in declino, erosione dei lettori e crescita nella competizione locale. Ma la forza del marchio locale, la fiducia che genera nei lettori e, aggiungiamo noi, la consuetudine degli inglesi con le vendite all’asta, hanno creato le premesse per un formidabile mix per contrattaccare in sede locale la forza di e-Bay. Northcliff Group ha lanciato le aste per la vendita di beni di consumo nell’area servita dalle testate locali. Il “traino” del quotidiano è stato fondamentale per garantire la più grande visibilità possibile all’asta locale, elemento essenziale per il successo. Al resto anno pensato gli strateghi del gruppo inglese: tempi ridotti, 8-10 giorni al massimo, per mostrare la merce messa poi all’asta dai rivenditori locali. Il software per queste attività on line è stato fornito da una software house canadese, la CityXpress Corporation di Vancouver, già fornitore, fra gli altri, dei gruppi Gannett, Knight Ridders e‘New York Times Company. Risultati ottenuti dal gruppo Northcliff? Nelle prime tre aste locali on line sono andati in offerta 1000 prodotti per un giro di affari globale di un milione di Euro e un fatturato per i quotidiani locali di 250.000 Euro. A festeggiare è stata anche la pubblicità “stampata”: i 1500 partecipanti all’asta e le loro 5.000 offerte hanno convinto molti esercizi commerciali ad avvicinarsi per la prima volta alla pubblicità. Su 291 fornitori locali di beni partecipanti all’asta, il 54% era costituito da società che non avevano rapporti d’affari con la testata locale. Il 22,5% degli esercizi locali al dettaglio che hanno partecipato all’offerta sono poi diventati nuovi inserzionisti del

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Pubblicità in formato digitale: nuovi vantaggi per gli editori di giornali quotidiani

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giornale. Il futuro di Bid4it!, questo il nome dell’iniziativa, passerà per lo sviluppo di aste continuative sia fra negozi e clienti che fra privati cittadini, ed attraverso l’introduzione di particolari aste tematiche legate ad oggetti specifici o a beni stagionali.

Le nuove frontiere: la mobile community Il giornale nell’era di Internet non può più essere un mezzo di comunicazione ad un solo canale, ha osservato a riguardo Stig Nordqvist, e il digitale non è solo una minaccia, ma un’opportunità per nuovi contatti con i lettori, in attesa che si sviluppino le nuove prospettive legate alla “Mobile Community”, il popolo dei telefonini portatili multifunzionali. In Giappone col cellulare si fa di tutto: si gioca, si “chatta”, si scaricano filmati, si apre la porta di casa e qualcuno, come racconta Thanita Khomphatraporn, responsabile sviluppo economico e relazioni con gli investitori del Nation Multimedia di Bangkok, in Thailandia, alimenta cani, gatti e altri animali domestici pilotando mangiatoie ultratecnologiche con impulsi inviati via telefono. Nella Corea del Sud via cellulare si fanno i test per i diabetici. In tutta l’Asia dilaga la moda di utilizzare il telefonino per qualsiasi contenuto sia disponibile oltre, naturalmente, che per trasmettere la “banale” voce umana. SMS, MMS, immagini fisse (il 90% dei cellulari utilizzati dai giapponesi ha una camera fotografica incorporata) file audio MP3, video stream, WAP: tutti i servizi che ormai vengono radunati all’interno di un’unica, promettente, voce di marketing: Non-Voice Service. E’ un mercato che il gigante della telefonia asiatica NTT Docomo stima in crescita del 50% nei prossimi dodici mesi, ed in aumento con tassi nell’ordine del 70%-80% fino all’anno 2010, a fronte di una crescita dei servizi “voce” prevista fra il 20%-30% per lo stesso anno. Tutto ciò ha un significato, ed un monito, preciso per gli editori, spiega la relatrice thailandese: il cellulare, nelle abitudini di vita quotidiana del continente più popoloso al mondo, si sta rapidamente tra-

sformando da telefono in “terminale personale”, un dispositivo dal quale il consumatore si aspetta contenuti di informazione, servizio e trattenimento sempre più innovativi. Il Gruppo Nation, editore di testate quotidiane (fra le quali il giornale The Nation) periodici, libri, siti Internet e canali tv, sta sviluppando una serie di servizi per la diffusione di notizie via SMS ai cellulari degli abbonati: notizie locali ed internazionali, informazioni finanziarie, estrazioni della lotteria servizi di ricerca di personale. I vantaggi dei servizi via cellulare hanno già avuto interessanti ricadute sul mercato della pubblicità (lo sponsor può annunciare il servizio di notizie via SMS ad ogni nuovo collegamento) e sull’aumento dei consumi dei media “tradizionali” (è molto facile fare arrivare agli ascoltatori la notizia che sta per cominciare un certo programma televisivo o comunicare che sul giornale di domani si parlerà anche di quel certo argomento). “La mobile community richiede un approccio molto diverso rispetto all’industria della comunicazione su rete Internet” spiega la relatrice thailandese. Per sviluppare l’offerta di contenuti attraverso le .comCompany si è proceduto a sviluppare robuste infrastrutture, crescere sempre di dimensione e si è puntato a catturare l’attenzione “visiva” del “navigatore”. I contenuti della Mobile Community ci hanno invece insegnato a costruire rapporti di collaborazione con aziende partner specializzate nei diversi segmenti di mercato, a cominciare dalla telefonia mobile, e a partire con un servizio SMS magari modesto, ma tale da poter imparare giorno per giorno come muoversi nel nuovo mercato (senza preoccuparsi di raggiungere la massa critica indispensabile per le .com-Company). Da ultimo, la Mobile Community richiede all’editore di catturare non tanto l’attenzione del “lettorenavigatore” ma la sua intelligenza, fornendogli reali contenuti senza preoccuparsi troppo dell’appeal estetico. Una “rivoluzione copernicana” nei modelli di business con la quale, è certo, si stanno già confrontando anche gli editori europei ed americani alle prese con il lancio di nuovi servizi per le “Mobile Community” nazionali o locali.

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“Mobile community”: sarà la nuova frontiera della comunicazione online?

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Pubblicità in formato digitale: nuovi vantaggi per gli editori di giornali quotidiani L’introduzione dei sistemi per la ricezione on line della pubblicità in formato digitale non avvantaggia solo gli editori, ma consente di offrire nuovi, ed utili, servizi agli inserzionisti, come dimostra l’esperienza della Libertà di Piacenza, che ha da poco avviato in produzione un portale per l’acquisizione della pubblicità tramite rete internet. Dai files “a prova d’errore” all’assistenza telefonica in tempo reale ai grafici che lavorano esternamente, la tecnologia per la gestione on line degli annunci pubblicitari si traduce in un vantaggio competitivo anche per i quotidiani locali. TecnoMedia ne ha parlato con Alessandro Siena, responsabile dei sistemi informativi del quotidiano piacentino. Una tiratura media di 37.600 copie al giorno, 40 pagine di cui due in quadricromia, un’edizione per Piacenza città, provincia , ed una copertura di parte del lodigiano ed un po’ di area milanese: questa in sintesi la “carta d’identità” di Libertà, quotidiano piacentino che ha, fra le sue caratteristiche editoriali, un’attenzione assoluta alla qualità delle inserzioni pubblicitarie. Sia Altrimedia, la concessionaria locale che Manzoni, concessionaria che provvede alla raccolta nazionale, hanno dato più che volentieri il benvenuto all’introduzione della nuova soluzione per la gestione ed il trattamento on line della pubblicità in formato digitale. “Un concetto ed un’idea”-spiega a TecnoMedia Alessandro Siena, responsabile tecnico della testata piacentina – “ai quali abbiamo lavorato, prima con un’analisi di mercato e poi con successive sperimentazioni sul campo, per quasi due anni. Una soluzione che, una volta scelta ed entrata in produzione, ha dimostrato di poter non solo svolgere egregiamente la sua funzione a servizio della qualità delle inserzioni pubblicitarie, ma ha consentito di sviluppare nuovi servizi a vantaggio di tutti i soggetti – agenzie, concessionarie, editore e centro stampa – della filiera pubblicitaria”.

tino. Successivamente, viste le caratteristiche e la disponibilità della domanda, il sistema si è evoluto attraverso lo sviluppo di un’interfaccia più sofisticata dove era richiesta all’utente una registrazione e, in epoca più recente, anche la sottoscrizione di un abbonamento. Un percorso che ha consentito al quotidiano di sviluppare al proprio interno un notevole know-how relativo alle tecnologie su piattaforma internet, collegate direttamente al sistema editoriale Sinedita, al momento in fase di upgrading alla versione più aggiornata disponibile. Due anni fa, la prima idea per la gestione della pubblicità on line: sviluppare una soluzione in casa grazie alle competenze acquisite negli anni precedenti. “L’idea era molto allettante”- spiega Siena-“e l’ipotesi di affrontare questa sfida molto coinvolgente… fintanto che non abbiamo scoperto l’esistenza di un prodotto sul mercato perfettamente in grado di svolgere le funzioni di portale per l’acquisizione via Internet dei files digitali”. Non c’era più ragione di insistere nello sviluppo di un prodotto ad hoc, e sono cominciate le sperimentazioni di Asura, la soluzione commercializzata in Italia dalla Linkservice, società di Bagnolo in Piano, alle porte di Reggio Emilia, che lo scorso mese di dicembre ha compiuto i primi dieci anni di attività.

Il portale web per la pubblicità on line Organizzare i flussi di lavoro Il quotidiano di Piacenza , Libertà, non detiene solo il blasone dell’anzianità fra le testate italiane, ma fra il 1994 e ’95 è stato uno dei primo giornali del nostro Paese a offrire su internet la copia digitale del prodotto stampato, gratuitamente e fin dal primo mat-

Prima dell’introduzione del nuovo sistema dedicato alla pubblicità digitale, la concessionaria per la raccolta locale, Altrimedia, era sempre coinvolta direttamente nella gestione di tutti gli annunci, ed in mol-

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Pubblicità in formato digitale: nuovi vantaggi per gli editori di giornali quotidiani

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tissimi casi ciò comportava tempi di lavorazione molto lunghi e, spesso, del tutto ingiustificati, visto che occorreva fare fronte alla situazioni più diverse, dai clienti che arrivavano con le pellicole a quelli che fornivano solo… l’”idea”. L’introduzione di un portale per l’acquisizione delle inserzioni ha portato, fra i primi benifici, la riorganizzazione del flusso di lavoro a vantaggio sia dei clienti che della concessionaria. Questa è ora collegata on line con i più diversi “produttori” di annunci: due o tre vere e proprie agenzie di pubblicità, la rete dei venditori locali – che agiscono anche in qualità di produttori di bozze – ed eventualmente aziende-clienti attrezzate in proprio. La massa degli annunci in arrivo per la pubblicazione sul giornale viene smistata lungo due canali: all’ufficio grafico di Altrimedia va a finire la pubblicità tabellare, mentre in tipografia confluiscono le inserzioni quali la pubblicità legale, classificata, le ricerche di personale e tutto quanto è fondamentalmente basato sul solo testo scritto. Libertà ricupera direttamente dal portale della Manzoni tutte le inserzioni nazionali, ed anche in questo caso con un vantaggio di non poco conto. Le— “regole” del portale nazionale sono più restrittive rispetto a quelle del giornale piacentino, e la pubblicità di interesse nazionale non dà quasi mai problemi di sorta. In ogni caso tutto il traffico dei files, sia quelli in arrivo da produttori esterni che quelli lavorati nei due uffici interni, transitano all’interno d’Asura prima di

finire agganciati al sistema editoriale di Sinedita. All’interno del portale il software provvede alle consuete operazioni di validazione dei files, ovvero a controllare che le caratteristiche digitali delle inserzioni siano all’interno delle specifiche assegnate per la stampa sul giornale. Il sistema accetta i formati Tiff, EPS e PDF. Proprio quest’ultimo, in virtù della grandissima diffusione ottenuta anche grazie alla “semplicità” con la quale viene prodotto, è il formato più a rischio nel flusso di lavoro. Sono tali e tanti i sistemi ed i parametri per la “distillazione” del file che le possibilità di errore si moltiplicano rispetto agli altri formati, e questo giustifica l’investimento in sistemi di controllo all’ingresso del flusso di lavoro del quotidiano. Una volta che il materiale è stato certificato e trasformato in formato EPS viene inviato a due stampanti laser in bianco e nero ed a colore per la prova di stampa su carta. Nel caso di un annuncio a colori il software del sistema provvede a ricombinare le quadricromie dell’immagine e a stamparle con la “rosetta” simulando l’impatto finale dell’annuncio stampato su carta da giornale. Quando tutto è pronto il materiale da pubblicare viene rinominato con i codici del sistema di prenotazione e gestione amministrativo di Exenia ed inviato al motore di impaginazione automatico di Sinedita. In ogni momento i tecnici che lavorano internamente alla pubblicità hanno accesso a tutto il traffico in rete, mentre gli operatori esterni hanno accesso solamente a quanto fatto da loro. “E l’analogico?”- domandiamo. “Continua ad arrivare, sia pure in quantità sempre minori” – spiega Siena – “Noi facciamo il possibile per disincentivare i clienti all’uso dei supporti fisici” creando una serie di piccoli intralci burocratici in modo da non perdere comunque l’inserzione ma da stimolare i clienti ad un flusso di lavoro più semplice ed efficiente per tutti.

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Alessandro Siena, responsabile tecnico del quotidiano Libertà di Piacenza

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Buon Compleanno LinkService Torta di Compleanno con dieci candeline per la Linkservice, che lo scorso mese di dicembre ha celebrato a Reggio Emilia i primi dieci anni d’attività. Fondata nel 1995 da Massimo Pioli per operare nel competitivo, e difficilissimo, mercato dei servizi a valore aggiunto per le aziende editrici e stampatrici, Linkservice si è venuta via via specializzando nell’area delle soluzioni per la gestione on line dei documenti digitali, con particolare riguardo, per quanto riguarda l’industria dei quotidiani e dei periodici, alla trasmissione on line della pubblicità. Idee, ed intuizioni, vincenti, che hanno consentito all’azienda di Bagnolo in Piano (RE) una crescita progressiva nel corso di tutto il decennio. Alla cena, offerta a clienti, fornitori, amici e collaboratori di LinkService non sono mancati i momenti toccanti, come quando il fondatore ha ricordato la figura dei soci prematuramente scomparsi, e momenti divertenti, come la consegna (vedi fotografia) al fondatore dell’azienda di una “coppa” per il primo decennale d’attività, che, vista la regione d’origine di LinkService, aveva la forma (e la consistenza) di un’ottimo insaccato... Il fondatore di LinkService mostra la “coppa”...

Sviluppare nuovi servizi “La pubblicità in digitale” - sottolinea Alessandro Siena – “è sempre caratterizzata da una redistribuzione di compiti, che vuol dire una redistribuzione e diffusione di know-how specializzato”. Da questo punto di vista, l’utilizzo di un portale Internet in funzione di normalizzatore interattivo, ovvero dotato di un sistema di messaggistica automatica che avvisa il produttore di pubblicità circa la stampabilità dell’inserzione, è un ottimo sistema per la diffusione della cultura dell’immagine digitale. Chiunque utilizzi il sistema della testata Libertà per inviare i files in digitale deve registrarsi, e questa richiesta dà accesso immediato alla possibilità di conoscere i metodi migliori per distillare i PDF all’origine. Il servizio a valore aggiunto avviato dal quotidiano Libertà di Piacenza e gestito in tandem con i tecnici di LinkService va a beneficio non solo della concessionaria – che riesce a ricevere percentuali prossime al 100% di files validati da Asura, e quindi stampabili, fin dal primo invio – ma dello stesso cliente produttore che risparmia tempo e fatica evitando di dare al software le specifiche inesatte in fase di preparazione, che hanno come conseguenza finale quella di fare “piantare” il file all’interno del validatore.

La scelta del quotidiano piacentino, nella comunicazione con i clienti, è stata caratterizzata fin dall’inizio da un registro molto colloquiale (“familiare” ci tengono a precisare). Il creativo che richiede informazioni si sente rispondere di contattare Cristiano, Rossano, Marco piuttosto che altri tecnici in grado di risolvere all’origine i comportamenti errati che hanno portato alla distillazione di un PDF non stampabile sul quotidiano. Il software installato consente al responsabile tecnico di conoscere in tempo reale le percentuali di validazione e di errore dei files in arrivo e, se si verifica che qualche operatore ha un tasso eccessivamente elevato di errore si può decidere di contattarlo direttamente prendendo l’iniziativa. Un “dettaglio” psicologico che ha già risolto parecchi casi senza urtare le suscettibilità ed aggirando le naturali timidezze nel richiedere informazioni tecniche. Dall’introduzione del portale per la pubblicità digitale è stato creato un archivio on line di tutto il pubblicato, “un altro servizio a valore aggiunto” – conclude Siena, che va a vantaggio sia della concessionaria sia del cliente, e rende possibile ricuperare i files utilizzati per nuove campagne di comunicazione senza alcun problema.

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Nuovi quotidiani e nuovi sistemi: le scelte tecnologiche del Giornale di Sardegna Dalla modalità drag&drop alle necrologie on line, dalla possibilità di collegarsi via ADSL al sistema editoriale senza perdere alcuna funzionalità, al segnale televisivo ricevibile direttamente sugli schermi dei personal computer: il sistema editoriale del Giornale di Sardegna, la nuova testata edita da Nicola Grauso, propone delle soluzioni innovative in un mercato, il software per i quotidiani, che guarda al futuro con soluzioni sempre più potenti nelle capacità gestionali e sempre più semplificate per l’uso da parte dei redattori.

Dopo L’Unione Sarda – Cagliari – e La Nuova Sardegna – Sassari – è arrivato il Giornale di Sardegna, edito da Nicola Grauso, a fare compagnia agli altri due quotidiani dell’isola, una delle regioni italiane dove maggiore è la propensione alla lettura dei giornali. Molto colore, un formato “tabloid europeo” sviluppato da Piergiorgio Maoloni, un’unica edizione che copre le quattro province di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano, il giornale ha una foliazione media di ottanta pagine con tiratura, dichiarata dall’editore, di circa 60.000 copie, un terzo delle quali vendute in edicola ed i rimanenti due terzi distribuite gratuitamente nel sud della Sardegna per promuovere e fare conoscere la nuova testata. La redazione del quotidiano è alloggiata in una sede

che un tempo ospitava magazzini di formaggio e che oggi, interamente ristrutturata secondo una tecnica di recupero architettonico che ha valorizzato l’organizzazione e l’aspetto degli spazi tradizionali, accoglie poco più di una quarantina di redattori, i tecnici di redazione ed il personale amministrativo del giornale, alla cui raccolta pubblicitaria, locale e nazionale, provvede la concessionaria Pk. Il quotidiano, stampato nello stabilimento di Macomer del Gruppo Seregni, ha puntato su un’organizzazione del lavoro redazionale e produttiva dove il protagonista assoluto è il giornalista, supportato da un sistema editoriale Tera Digital Publishing dove ogni funzione è stata per quanto possibile automatizzata e semplificata, come hanno spiegato a TecnoMedia il direttore del quotidiano Antonio Cipriani e il responsabile tecnico Reinier Van Kleij.

Antonio Cipriani, Direttore del nuovo quotidiano sardo

Un protagonista assoluto: il giornalista “Poche agenzie, e molti contenuti autoprodotti”: questa è la carta d’intentità del giornale nelle parole del direttore Antonio Cipriani. Tutti i giorni arrivano in pagina fra i 500 ed i 600 titoli, pressochè tutti articoli visto che le “brevi” quasi non trovano spazio. I giornalisti sono abituati a scrivere i testi corredandoli con schede di approfondimento, e per la copertura di tutto il territorio isolano è stata sviluppata una rete di oltre trecento collaboratori locali che interagiscono con i redattori della testata. Il quotidiano nasce nel corso della prima riunione del mattino dove confluiscono sia gli argo-

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Nuovi quotidiani e nuovi sistemi: le scelte tecnologiche del Giornale di Sardegna

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In alto: La redazione al centro di Cagliari. In basso: Il Giornale di Sardegna: molto colore in formato tabloid

menti del giorno che le proposte in arrivo dai collaboratori esterni: si decidono le aperture e i temi di informazione da approfondire e, successivamente, si effettuano le eventuali modifiche dettate da avvenimenti non previsti. L’edizione è unica e, con quarantott’ore di anticipo, sono resi disponibili i carichi pubblicitari per ciascuna pagina, in modo da far conoscere ai giornalisti con largo anticipo gli spazi a disposizione per le informazioni. Ogni redattore che esce per effettuare i servizi sul territorio dispone di una fotocamera digitale per integrare il flusso di immagini che arrivano da cinque/sei fotografi che lavorano per la testata, “con un contratto in esclusiva” sottolineano al Giornale di Sardegna. Le immagini sono molto valorizzate nell’economia della grafica studiata da Maoloni, e si utilizzano anche le fotografie in arrivo dalle agenzie Reuters e Associated Press. “E’ un giornale da guardare e da leggere” spiega Cipriani a TecnoMedia, ed il giornalista si fa parte attiva in prima persona di tutte le funzioni produttive di

stretta pertinenza con gli aspetti redazionali. Il carico pubblicitario, noto fin dal primo mattino, è agganciato in automatico al layout di pagina scelto dalla redazione a partire da un book grafico in grado di fare fronte alla pressocchè quasi totalità di eventi. Il desk centrale – cinque persone ed il direttore - coordina tutto il lavoro per la realizzazione delle ottanta pagine con un principio di base: tutto quello che può essere fatto direttamente dal redattore viene realizzato esclusivamente da lui. I tecnici che lavorano alla testata hanno esclusivamente una funzione di specialisti e supervisori alla produzione. Intervengono per il controllo finale prima della chiusura delle pagine, per le verifiche sui layout della pubblicità classificata, degli annunci gratuiti e delle necrologie, oltre ad essere sempre disponibili per il cambio all’ultimo minuto della gabbia grafica o per interventi specifici su richiesta dei giornalisti. Per sviluppare questa organizzazione del lavoro l’editore ha optato per un sistema editoriale, il GN3 di Tera Digital Publishing, dove ogni funzione redazionale è stata, per quanto possibile,“alleggerita”, automatizzata e semplificata nell’uso grazie all’impiego di un’interfaccia intuitiva dove dominano le procedure “drag & drop”, ovvero il trascinamento ed il posizionamento “fisico” degli oggetti che vanno a comporre una pagina. Un’architettura che dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, che dalla stretta collaborazione fra editori e fornitori di tecnologie scaturiscono di continuo soluzioni innovative per un mercato, i sistemi editoriali, che non manca mai di offrire nuovi spunti di riflessione e spinte verso nuovi investimenti.

Un sistema editoriale “drag&drop” Fin dalla riunione del mattino la concessionaria Pk rende disponibile il timone con il carico pubblicitario: il giornalista sceglie dal book il layout di pagina che più si adatta ai contenuti editoriali, lo trascina in pagina grafica ed automaticamente “vede” sullo schermo gli spazi disponibili per i materiali editoriali. Si può scegliere fra oltre 500 modelli, da quelli di più standardizzati per le pagine interni a quelli più creativi che sono impiegati soprattutto dalla redazione sportiva. Quando arriva il momento di comporre i testi, il redat-

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Reinier Van Kleij, il responsabile tecnico del quotidiano

tore scrive direttamente in pagina grafica, e sempre direttamente, negli spazi definiti, “trascina” le fotografie e gli altri oggetti infografici che completano l’articolo di base e le schede d’approfondimento. Il calcolo degli ingombri e le altre funzioni di computazione e compensazione grafica proprie dei sistemi editoriali per i giornali vengono fatte in totale automatismo dal software del sistema, “alleggerendo” il giornalista di tutto quanto non sia di stretta competenza con la sua funzione specifica, cioè informare i lettori. Per le immagini digitali i redattori hanno accesso, attraverso GN3, a strumenti semplificati per il taglio delle fotografie e per la gestione dei parametri di base del colore e del bianco e nero. Se poi la foto richiede particolari interventi si ricorre ai tecnici di redazione. L’archivio del giornale conserva tutto il pubblicato più altre immagini che vengono tenute a disposizione per usi futuri. Tutti i computer a disposizione dei redattori possono ricevere il segnale televisivo direttamente sullo schermo. Con le funzioni di drag & drop applicate ai testi di agenzia sono stati sviluppati algoritmi per la ripulitura ortografica (accenti, apostrofi, etc..) automatica, mentre non esistono problemi per quanto riguarda le famiglie dei font che sono state definite nella progettazione grafica una volta per tutte e non possono così essere pasticciate per sbaglio. Quando la pagina è rilasciata definitivamente dal sistema, dopo il visto si stampi del capo redattore, il file viene distillato in formato Adobe PDF e trasferito su un server Secure FTP da dove i tecnici del Centro di Macomer la prelevano per importarlo nel flusso di lavoro finale per la stampa su carta.

La “redazione virtuale” Un ruolo fondamentale nel sistema editoriale ad alta automazione installato a Cagliari lo gioca Citrix, prodotto standard inglobato nel GN3 che consente ai redattori che fisicamente non si trovano nella sede centrale di lavorare al sistema esattamente come se fossero seduti al desk centrale. Grazie a questo software, tramite un personal computer collegato in rete ADSL (o scheda UTMS) il redattore può entrare in una sessione di lavoro in remoto ed operare sul sistema editoriale con tutte le funzionalità. Il direttore responsabile, quando per ragioni di lavoro si trova fuori dall’Isola di Sardegna in orario di chiusura del giornale, può intervenire su tutte le pagine, e se necessario chiuderle personalmente, esattamente come se si trovasse in

sede. Questa nuova funzionalità offerta da Tera Digital Publishing non è solo utilizzata per casi particolari o di emergenza, ma rappresenta una routine ordinaria di lavoro per molti redattori che alla domenica devono seguire i principali eventi sportivi da località anche molto distanti dalla redazione centrale. I giornalisti, al termine dell’evento, possono comporre l’articolo, corredarlo di fotografie, schede di approfondimento e titolare i pezzi direttamente all’interno del layout finale del giornale esattamente come fossero in redazione.

Interagire col territorio: le lettere al direttore... Sfogliando il nuovo quotidiano sardo ci s’ imbatte in un dettaglio grafico non casuale: su ogni pagina del tabloid sono chiaramente indicati i “contatti” con il settore editoriale di competenza, vale a dire telefono, e-mail e fax a disposizione dei lettori per comunicare con i redattori di competenza. “Il lettore sardo”- spiegano al giornale – “non è solo un gran consumatore di carta stampata, ma gradisce discutere di ciò di cui si scrive”, e l’espediente di segnalare pagina per pagina i contatti diretti si è trasformato rapidamente in un buon canale per la ricezione di “opinioni”, soprattutto relativamente agli editoriali, che vengono trasmessi via e-

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Nuovi quotidiani e nuovi sistemi: le scelte tecnologiche del Giornale di Sardegna

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La musica vola in Rete con www.40concerti.it La musica vola. Online. Con un progetto di ampio respiro nella Capitale su iniziativa del Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile della Diocesi di Roma, e il Patrocinio della Regione Lazio, auspici il direttore artistico, maestro monsignor Marco Frisina e il direttore del progetto, monsignor Mauro Parmeggiani. Da novembre 2004 a giugno 2005 Roma sarà infatti letteralmente inondata di musica: musica colta, musica sacra, melodramma, musica insomma, di ogni epoca e colore, in un crescendo di pregevole rilievo artistico e di grande varietà di repertorio che sfocerà nel gran concerto finale, previsto per il 26 giugno in San Giovanni in Laterano. Calendario e ottime schede informative nel sito ufficiale della manifestazione www.40concerti.it e per ulteriori informazioni sulla logistica dei vari appuntamenti info@40concerti.it. E proprio il 10 febbraio, nella splendida cornice dell’auditorium dell’Istituto Patristico Augustinianum in Via Paolo Sesto dietro il colonnato del Bernini, è andato in scena il primo appuntamento dedicato alla lirica. A farla da padrone L’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti. In un progetto di messinscena minimalista non a caso denominato dagli stessi organizzatori “opera in miniatura”che, nel pieno rispetto della tessitura musicale, ha sostituito all’orchestra un pianoforte, mantenendo intatta la parte vocale di coro e solisti. Sotto la direzione di Paolo Subrizi al pianforte, la soprano Marta Vulpi (Adina) il baritono Alessandro Fantini (Belcore), il basso Alberto Tapia (Dulcamara), Il tenore Maurizio Pace (Nemorino) e Irene Morelli (Giannetta) hanno animato uno spettacolo piacevole e ben cantato. Particolarmente convincenti le prove di Marta Vulpi e di Alessandro Fantini, quest’ultimo impegnato in una parte solo apparentemente facile e lineare, che ha affrontato con indubbie qualità canore, tecnica eccellente e una duttilità assai interessante. Molti e convinti gli applausi per una serata gradevole all’insegna dell’eleganza e del bel canto.

mail , fax ed sms. E così può capitare che il giornali ospiti anche articoli, e relativi commenti dei lettori, scritti rigorosamente in qualcuno dei diversi dialetti dell’isola. Ma la linea editoriale ha esteso “l’apertura” del giornale al rapporto diretto con i lettori anche in direzioni decisamente più originali.

…le necrologie, e la piccola pubblicità, on line La direzione tecnica del giornale ha sviluppato, grazie alle potenzialità dell’architettura Tera Digital Publishing, un’interfaccia per l’accesso diretto alle necrologie da parte dei lettori. “Chiunque ha la necessità di inviare una partecipazione al lutto” - spiega il responsabile tecnico Reinier Van Kleij –“può farlo direttamente via Internet registrandosi al portale ed inviando l’annuncio”. In questo caso è possibile destinare il corrispettivo economico ad enti d’assistenza benefica indicati, sempre in modo interattivo, direttamente dall’estensore dell’annuncio che, unitamente ai testi, può inviare la fotografia del congiunto. La maschera di registrazione ed invio prevede l’inserimento, da parte dell’utente esterno, di molti dati personali, e già questa è una prima barriera per facilitare il controllo quanto trasmesso. Ma le precauzioni adottate vanno oltre: sulla procedura automatica per l’ingresso delle informazioni nel sistema vigilano, in corso d’opera, gli addetti che effettuano tutti i controlli del caso, mentre in fase di impaginazione finale la verifica sui materiali inviati viene effettuata dai tecnici di redazione. Lo stesso elevato grado d’automazione ed intera-

zione con il territorio servito dalla testata é disponibile per la piccola pubblicità gratuita. Questi annunci vanno direttamente al sistema di impaginazione del giornale e, fatti salvi i controlli sugli autori e sui testi, finiscono all’interno delle pagine mischiati ai classificati gestiti dalla concessionaria che, invece, attraversano il sistema editoriale di Pk. In ogni caso le interfacce sono state sviluppate utilizzando il database ed i moduli di impaginazione di GN3. Offline resta, per il momento, la fatturazione , effettuata a posteriori per le necrologie, ed i pagamenti degli importi relativi, ma già si prevede un’ampliamento dei moduli con modalità per il processo fatturazione/saldo on line in tempo reale.

La maschera per l’inserimento delle necrologie

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Automazione industriale: la scelta dei “fornitori unici” del Kieler Nachrichten

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Di solito i processi di sviluppo dell’automazione nell’industria dei quotidiani prevedono un’intensa attività per l’integrazione fra le soluzioni offerte dai diversi fornitori che hanno partecipato alla commessa. Dal quotidiano tedesco Kieler Nachrichten – una delle testate al cui capitale sociale partecipa il gruppo Axel Springer – arrivano esperienze diverse, che hanno puntato a privilegiare un rapporto con pochissimi fornitori unici, proprio per ridurre al minimo i problemi dell’integrazione in sala stampa e spedizione. Nella costruzione del nuovo centro stampa alle porte della cittadina tedesca di Kiel, non lontano da Amburgo, tutta l’automazione della sala stampa è stata affidata ad un unico fornitore, e lo stesso è successo per il reparto finissaggio e spedizione. Con una diffusione media settimanale di 110.000 copie (e 130.000 il sabato), il Kieler Nachrichten è una delle testate locali più importanti della regione dello Schleswig-Holstein nella Germania settentrionale. La società editrice, al cui capitale sociale partecipa il gruppo Axel Springer, il maggiore editore tedesco di quotidiani, è anche proprietaria del centro stampa, dove si lavorano, con la testata principale, oltre quaranta altri prodotti, fra i quali l’Hamburger Morgenpost, uno dei giornali a maggiore diffusione (tiratura attorno alle 140.000 copie) della citL’ingresso del nuovo centro di produzione del Kieler Nachrichten e la testata del giornale tà di Amburgo, a poche decine di chilometri da Kiel. Complessivamente, le due testate quotidiane e l’Hinterland di Amburgo, una delle città a maggior gli altri prodotti editoriali – gratuiti, inserti speciali e reddito pro capite della Germania. Tabloid full color, tematici, etc..- rappresentano il 40% circa del volume testate ad altissima componente pubblicitaria ed un stampato dallo stabilimento tedesco. Il rimanente è rap- carico di commesse in conto terzi per oltre il 50% del presentano da commesse provenienti per lo più dal- fatturato globale, con una costante richiesta di qualità

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In alto. La nuova ColorMan del centro stampa di Kieler, nei pressi di Amburgo Al centro. Un particolare del veicolo per la movimentazione automatica delle bobine In basso. In centro di controllo del sistema Aurosys di Man Roland

nella stampa in quadricromia: tutte ottime ragioni per decidere di costruire un nuovo centro stampa dove

installare una rotativa ad alta capacità, un sistema di automazione totale per la movimentazione della carta (14.000 tonnellate l’anno) ed una sala spedizione multiprodotto in grado di lavorare in assoluta autonomia rispetto alle lavorazioni provenienti dalla rotativa. Nulla di particolarmente nuovo rispetto alle decisione che vengono prese in altri mercati editoriali europei, Italia compresa, dove in anni recentissimi sono venuti sviluppandosi un grande numero di centri stampa multiprodotto. La caratteristica interessante del nuovo centro stampa di Kiel è, semmai, l’ approccio nei confronti dell’automazione e dei relativi investimenti industriali. Gli editori della testata tedesca hanno infatti deciso di privilegiare il rapporto con due grandi fornitori, uno per la sala stampa e uno per la sala spedizione, ai quali chiedere di farsi carico di tutto il lavoro di installazione ed automazione industriale, proprio per ridurre al minimo indispensabile le attività di “integrazione” fra componenti diverse. Attività, quest’ultima, molto diffusa, e con ottimi risultati, in altri contesti industriali, fra i quali il nostro Paese. Quando, nel 1999, è stato avviato il progetto del nuovo centro stampa, spinto allora anche dalla rapidissima espansione del mercato della pubblicità locale, si è deciso di percorrere due direttive: coinvolgere nelle scelte strategiche tutto lo staff tecnico editoriale e limitare, per quanto possibile, il numero dei fornitori in modo da ridurre i problemi legati all’integrazione fra linee di prodotti diversi. In poco meno di un anno, e pure in presenza di valutazioni talvolta diverse fra lo staff tecnico ed altri settori del management, si è scelta la società Man Roland come fornitore globale per tutto quanto riguarda l’automazione della stampa, dalla rotativa al flusso di lavoro fino all’automazione della movimentazione bobine, mentre per la sala di finissaggio e spedizione, tra le cui caratteristiche era richiesta la possibilità di lavorare in assoluta autonomia rispetto ai cicli industriali del reparto di stampa, è stata scelta la società

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svizzera Müller Martini. La decisione, basata sull’analisi dei rapporti fra costi e funzionalità globale dell’impianto, è stata presa verso la fine del Duemila; al 30 dicembre del 2002 sono stati conclusi i lavori delle opere murarie e completate le prime installazione, e a marzo del 2003 il nuovo centro stampa ha iniziato il ciclo di produzione completa.

Automazione in sala stampa con un unico fornitore Al centro della sala stampa del giornale, immediatamente visibile a tutti coloro che entrano nello stabilimento dall’ingresso principale grazie ad un’enorme vetrata perfettamente insonorizzata, è stato installato un sistema Colorman di Man Roland per produzione di alti volumi. La configurazione scelta dall’editore

prevede tre rotative da 48 pagine con sei torri di stampa, tre pieghe 2:5:5 con capacità di cambio automatico, nove sistemi portabobine totalmente automatizzati con trazione interna. Tutto il sistema utilizza motori in movimento a trazione indipendente che generano una capacità produttiva di 43.000 giri cilindro all’ora in formato Berlino (1.260 * 940 mm), e grazie alla nuova installazione la capacità di produzione in quadricromia del centro è cresciuta del 50%. Tutta la sala di stampa è alimentata dall’impianto automatico di movimentazione bobine Aurosys della stessa Man Roland. E’ un sistema di automazione industriale progettato per prendere in carica la bobina all’ingresso dello stabilimento e posizionarla in modo da essere agganciata autonomamente all’autopaster della Colorman senza alcun intervento “manuale”. L’impianto è stato costruito come una componente perfettamente integrata alle linee di stampa ma in grado di lavorare in assoluta autonomia rispetto al ciclo industriale di produzione. Aurosys è in funzione 24 ore su 24 ed è in grado di movimentare 20 bobine nell’arco di soli 5 minuti in un centro stampa dove annualmente si consumano circa 14.000 tonnellate di carta. Ogni bobina in arrivo allo stabilimento viene agganciata da un numero-codice unico generato dal sistema

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La sala spedizione del centro stampa tedesco con soluzioni Müller Martini può operare in assoluta autonomia rispetto al funzionamento della rotativa

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e posizionata prima in magazzino e da qui trasferita, a seconda dei tempi programmati all’interno del software per la gestione del ciclo carico/impiego, nel centro di alimentazione automatica della rotativa. L’unico intervento umano, a parte i controlli del ciclo di movimentazione della carta gestiti da un pulpito centrale, è la spelatura della bobina: una scelta dell’editore, visto che anche questo passaggio potrebbe essere del tutto automatizzato. A trasferire le bobine dal centro di carico all’autopaster della Colorman provvede un robot Auroport, la cui produttività è tale che è bastato inserirne uno solo in produzione. Il software del sistema Aurosys tiene conto di tutto il ciclo di vita della bobina e genera in automatico i report relativi alla qualità della carta facilitando in misura significativa i rapporti economici fra stampatore e azienda fornitrice della materia prima. Per completare l’automazione della sala stampa è stato inserito il flusso di lavoro Pecom, sempre fornito da Man Roland, che fondamentalmente trasferisci i dati generati in prestampa ai sistemi elettronici per la preregolazione dei calamai sulla Colorman facilitando la gestione della qualità finale del prodotto stampato. Alcune delle informazioni relative ad aspetti specifici del ciclo di lavorazione dei diversi prodotti stampati nello stabilimento sono scambiate in tempo reale con il sistema di automazione Aurosys per la gestione della carta. La dimensione globale del controllo e dell’automazione di processo del Kieler Nachrichten, sottolineano con una certa soddisfazione i dirigenti del gruppo editoriale tedesco, non è così diffusa in Germania. L’installazione è stata possibile grazie ad una perfetta “integrazione” fra lo staff tecnico ed il fornitore unico di tutte le componenti del sistema, ed uno scambio continuo di informazioni sia in fase di messa a punto che nelle successive fasi di test prima e di produzione poi. Il risultato è tale che oggi il centro stampa della cittadina tedesca è diventato uno dei clienti di riferimento, oltre che centro di eccellenza, della Man Roland nel mondo.

Sala spedizione autonoma e multiprodotto Gli stessi principi di massima automazione, flessibilità di lavorazione dei prodotti, capacità di inseri-

mento e ciclo industriale autonomo rispetto al resto dello stabilimento sono stati impiegati nella progettazione della sala di finissaggio e spedizione, affidata, per quanto riguarda la fornitura dell’impianto, alla Müller Martini. Caratteristiche particolarmente importanti non solo per la lavorazione in conto terzi effettuata dallo stabilimento, ma per la stessa testata quotidiana di proprietà, edita in tre edizioni locali, ciascuna corredata sempre da inserti tematici e da materiali pubblicitari. Per questa lavorazione viene impiegata una delle tre linee inseritrici NewsLiner A/D installate, dove vengono materialmente assemblate le copie del Kieler Nachrichten: un inserto tabloid principale di 32 pagine (64 nei week end) all’interno del quale viene collocato, con lavorazione on line, la sezione regionale di 4/8 pagine e gli altri allegati pubblicitari. Lo stesso avviene per l’Hamburger Morgenpost, quotidiano tabloid full color, che viene assemblato lungo un’altra linea inseritrice con orari di lavoro estremamente concentrati. Alle sette di sera viene stampata un’edizione in 5.000 copie per la diffusione nei bar e nei punti di ritrovo, mezz’ora più tardi segue l’edizione nazionale di 12.000 copie e dalle 20.30 va in stampa l’edizione principale. Anche in questo caso il quotidiano è arricchito di inserti, e la sala spedizione diventa, per questo e per altri prodotti, il centro nevralgico per il confezionamento, con un ciclo di produttività separato dai tempi della stampa in rotativa grazie all’impiego dei buffer FlexiRolls per lo stoccaggio in linea dei materiali pre-stampati da inserire. A Kiel ne sono stati installati tre, ed il layout produttivo è completato da nove stacker NewsStack, ciascuno in grado di gestire automaticamente l’indirizzamento dei materiali per la spedizione sia agli abbonati che ai punti locali di distribuzione. Il flusso informativo è agganciato agli altri data base del centro stampa, e consente di completare il ciclo di automazione anche nelle fasi finali di avviamento della spedizione degli stampati. Il disaccoppiamento fra la stampa e l’assemblaggio/spedizione dei prodotti è stato considerato dagli editori tedeschi come uno strumento per sviluppare le proprie attività sia per migliorare l’organizzazione produttiva delle testate quotidiane sia per offrire migliori servizi a valore aggiunto ai committenti esterni.

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Stampa offset in full color: dalla Germania anteprima mondiale per una macchina a grande formato Al centro stampa del Pinneberger Tageblatt, quotidiano tedesco al cui capitale partecipa il gruppo Axel Springer, ha debuttato alla fine del 2004 il primo esemplare di una nuova macchina grande formato per la stampa full color dei giornali con tecnologia offset. Per vedere da vicino l’anteprima mondiale di questa nuova soluzione si sono mossi oltre duecento fra dirigenti editoriali, tecnici della stampa e giornalisti specializzati provenienti da settanta Paesi fra Europa, Asia e America, mercati che condividono con l’Italia lo sforzo in direzione della qualità di stampa in quadricromia. Un’occasione anche per conoscere i benefici di un sistema di automazione industriale dove tutto il flusso di lavoro, dalla progettazione del prodotto alla gestione delle componenti meccaniche della rotativa, viaggia all’interno di un unico canale dove i moduli software trasferiscono le informazioni, le controllano in tempo reale e, se necessario, intervengono a modificare il funzionamento della unità di stampa. Prodotti diversi, culture d’impresa diverse, tecnologie ed organizzazione diverse: quali che siano i modelli adottati e le soluzioni utilizzate, gli stampatori e gli editori di ogni parte condividono, sempre e comunque, un obiettivo comune: ridurre i costi senza compromettere la qualità finale del prodotto che esce dalle rotative. Non ci si meraviglia più tanto, quindi, a scoprire che per la presentazione in anteprima mondiale di una nuova macchina per la Il Presidente del Consiglio di Amministrazione di Man Roland, Gerd Finkbeiner, introduce i lavori di stampa dei giornali in presentazione della nuova Colorman XXL al suo debutto in anteprima mondiale al Pinneberger Tageblatt full color con tecnologia offset si muovano oltre duecento fra tecnici e diri- ragione per partecipare ad incontro nel quale protagogenti editoriali da oltre settanta Paesi. La ricerca co- nista é una rotativa, formato XXL, extra large, della stante del binomio bassi costi/alta qualità è un’ottima linea Colorman, prodotta dalla tedesca Man Roland,

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La testata del Pinneberger Tageblatt

il cui primo esemplare è andato in produzione alla fine dello scorso anno presso il nuovo stabilimento della A. Beig Druckerei und Verlag Gmbh & C. La società, con una proprietà mista partecipata al 24% dal gruppo Axel Springer, è editrice e stampatrice di cinque quotidiani locali, fra i quali il Pinneberger Tageblatt, che hanno una diffusione media attorno alle 20.000 copie al giorno. A questi si aggiunge la lavorazione conto terzi di altri prodotti periodici e quotidiani, fra i quali le edizioni di Brema e di Amburgo del TAZ. Fondata nel 1844, la Beig conta oggi su uno staff di 140 persone. A fine 2004 è andata in produzione con la nuova rotativa della linea Colorman in formato extra large, il primo esemplare di questo tipo installato al mondo.

Stampa offset, formato “extra large” Come ha ricordato il Presidente di Man Roland, Gerd Finkbeiner, aprendo i lavori dell’incontro organizzato per la presentazione della Colorman XXL, l’evoluzione dell’industria internazionale dei giornali presenta alcune caratteristiche comuni, prime fra le quali il calo, lento e progressivo, di copie e lettori. Che fare, quindi, nel momento in cui anche la pubblicità attraversa un periodo di contrazione dei volumi e dei fatturati? Le risposte possono essere diverse, ma in estrema sintesi si concentrano in un unico concetto: fare il possibile per intervenire sul piano dei costi, riducendoli ovunque si trovino delle opportunità, senza però creare detrimento alla qualità del prodotto finale. Una sfida comune, ha ricordato Finkbeiner, che per un produttore di macchine da stampa si traduce nell’impegno a progettare macchine che rendano possibile la realizzazione di risparmi significativi nel ciclo produttivo senza modificare in negativo, anzi cercando di migliorare, la stampa in quadricromia. La decisione di avviare la produzione di una nuova unità della linea Colorman di grande formato - XXL - nasce dalle considerazioni legate all’andamento evolutivo del mercato dei giornali, un prodotto che sempre più spesso l’editore propone in formato “ridotto”. Tabloid classico, berlinese, o una delle diverse variazioni sul tema, poco importa: piccolo è bello, e

tutto a colori è meglio, come sempre più spesso si vede in edicola. La “moda” della taglia ridotta ha contagiato testate molto blasonate in ogni parte del mondo, come i britannici Independent (tabloid dal settembre 2003) e Times (formato ridotto dal novembre 2003) che hanno portato con loro una cinquantina di altre testate del Regno Unito a ridurre i formati. Nel mondo, si stima che la percentuale di quotidiani passati al formato ridotto sia passata negli ultimi 12/24 mesi dal 30,5 % al 38,6%, volume nel quale si contano già numerose testate italiane ed altre, si prevede, ne faranno presto parte. Lo stesso quotidiano gratuito Metro, uno dei più grandi fenomeni editoriali internazionali, oggi edito in 16 Paesi, con 47 edizioni in 15 lingue diverse ed un totale di oltre 5.000.000 di copie di diffusione media al giorno, ha sposato fin dal primo giorno un formato estremamente ridotto e “portatile”. La nuova unità di stampa in formato extra large guarda per l’appunto a questa evoluzione editoriale con il massimo interesse. La macchina installata alla Beig offre allo stampatore satelliti a nove cilindri con una larghezza massima della banda di carta di 2211 mm ed una velocità di 45.000 giri cilindro all’ora con una produzione massima, in accumulo, di 90.000 copie all’ora. Il progetto è stato realizzato per la stampa di un quotidiano in full color in grado di offrire la massima flessibilità nel posizionamento dell’inserzione da stampare in quadricromia in ogni punto del giornale. Le due torri di stampa generano 48 pagine su due bande passanti, con tecnologia a doppio sviluppo e tripla larghezza. Le dimensioni della macchina installata alla Beig sono estremamente ridotte rispetto ad altre configurazioni tradizionali a parità di volume produttivo.

Automazione industriale globale Asghar Azmayesh, amministratore delegato della società editrice e stampatrice tedesca, ha elencato alcuni dei benefici più apprezzati introdotti dalla tecnologia del formato extra large per la stampa dei quotidiani tabloid full color. 33% in meno dei gruppi di stampa in movimento, con riduzione parallela dei proble-

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Stampa offset in full color: dalla Germania anteprima mondiale per una macchina a grande formato

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mi di manutenzione, tempi di avvio ridotti del 28% e riduzione degli ingombri della rotativa del 20%, meno spazio occupato, meno problemi di climatizzazione e, nei calcoli globali, meno personale in movimento attorno alla macchina. La possibilità di effettuare tutta la produzione con due uniche bande di carta in formato extra large ha ridotto significativamente (si parla del 20%) le rotture carta e i fermi macchina. Non da ultimo, lo stampatore ha apprezzato le numerose soluzioni per l’automazione del processo industriale. La Colorman XXL è stata fornita con un sistema di aggancio automatico delle lastre alle unità di impressione: l’addetto appoggia la banda sul punto previsto e il motore automatico porta in posizione la lastra senza possibilità di errore; i risparmi di tempo sono stati calcolati nell’ordine del 38%. Il sistema di caricamento meccanico è, come le altre funzioni, sotto il controllo diretto di Pecom, la soluzione per l’automazione delle macchina di stampa offerta da Man Roland. A questo “supervisore” digitale sono collegati gli altri quattro strumenti per l’automazione e la gestione della qualità del processo di stampa offset: il tensionatore della banda di carta, il controllo di taglio, il controllo della densità e del registro di colore. Anche in questo caso i sensori posti lungo la linea di stampa verificano in tempo reale se la quantità di inchiostro nelle varie sezioni delle pagine è conforme a quanto stabilito in fase di preparazione del prodotto e, se necessario, avvisano l’operatore ed inviano i dati al sistema Pecom per la modifica delle aperture degli ugelli inchiostratori. Questi ultimi sono stati aumenta-

ti di diametro nella Colorman XXl per consentire l’alta velocità di impressione in quadricromia e offrire al centro stampa, ed ai suoi clienti, l’opportunità di stampare più pagine in meno tempo a parità di dimensioni della macchina. Il modulo Pecom che gestisce i controlli della Colorman è stato, a sua volta, interfacciato con il workflow completo PPI, utilizzato dalla Beig per tutte le attività produttive, dalla prestampa alla rotativa. La Beig ha deciso, come altri utenti tedeschi, di puntare sull’offerta globale di un fornitore unico per tutto quanto riguarda l’integrazione dei reparti produttivi. I sistemi Man Roland vengono oggi utilizzati non solo per la stampa offset, ma anche per tutto ciò che riguarda la pianificazione, il controllo e la gestione dei prodotti stampati durante tutto il ciclo di lavorazione. I tecnici che devono preparare il piano di produzione dei numerosi prodotti lavorati dalla Beig possono contare, per fare solo un esempio, sul software di imposition sviluppato tenendo conto delle specifiche meccaniche e progettuali del formato XXL. I rischi di rovinare una tiratura perché la pagina dieci finisce al posto della venti e viceversa sono in pratica ridotti a zero, grazie al fatto che, lungo tutto il percorso, i diversi moduli del workflow integrato garantiscono i controlli di qualità a prova d’errore. Ancora una volta, dall’automazione globale introdotta parallelamente alla nuova macchina XXL, all’editore stampatore sono derivati apprezzabili vantaggi soprattutto nella conduzione delle commesse esterne che, alla Beig, rappresentano quasi l’80% del carico di lavoro globale.

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Particolari della prima Colorman XXL in produzione

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Il pronto soccorso in azienda

Diritto del lavoro

Nel mese di febbraio sono entrate in vigore importanti novità relative agli obblighi del datore di lavoro circa la gestione e l’organizzazione del servizio di pronto soccorso aziendale Il 3 febbraio 2005 è entrato in vigore il regolamento contenuto nel D.M. 388/2003, riguardante il pronto soccorso in azienda. Le vecchie disposizioni vigenti in materia erano essenzialmente il D.P.R. 303/1956 ed il D.M. 28 luglio 1958. Il primo (artt. 27-31) regolava la disponibilità in azienda dei presidi sanitari di pronto soccorso: a seconda dei casi essi dovevano essere contenuti nel pacchetto di medicazione, nella cassetta di pronto soccorso o nella camera di medicazione; il contenuto di essi veniva individuato dal D.M. 28 luglio 1958, espressamente abrogato dall’art. 5 D.M. 388/2003 (che nella prima stesura ha indicato erroneamente un D.M. 2 luglio 1958). Prima di analizzare le novità, facciamo cenno ad alcune delle disposizioni previgenti al D.M. 388/2003 e da questo non abrogate. Si tenga presente, comunque, che il pronto soccorso specifico di determinate attività è disciplinato da particolari normative, ove non modificate dal nuovo decreto. Il D.P.R. 547/1955, il D.Lvo 493/1996, il codice penale Il D.P.R. 547/1955 stabilisce che «il datore di lavoro deve disporre che per gli infortuni, comprese le lesioni di piccola entità, siano immediatamente prestati all’infortunato i soccorsi d’urgenza» (art. 388 comma 2). Il D.Lvo 493/1996 prevede che qualora risultino rischi residui non eliminabili, il datore di lavoro faccia ricorso alla segnaletica di sicurezza allo scopo, tra l’altro, di fornire indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio (art.2 comma 1 lett. d). Il codice penale dispone sanzioni per «chiunque, per colpa, omette di collocare, ovvero rimuove o rende inservibili apparecchi o altri mezzi destinati all’estinzione di un incendio, o al salvataggio o al soccorso contro disastri o infortuni sul lavoro ... » (art. 451 c.p.). Nella forma commissiva del reato (rimozione e resa inservibilità) il soggetto attivo può essere qualunque

soggetto, dunque anche il lavoratore; nella forma omissiva (omessa collocazione), invece, il soggetto attivo non può essere che uno dei destinatari degli obblighi prevenzionistici, come datore di lavoro, dirigente, preposto, installatore, costruttore, venditore (R. Ferraresso, L. Iavarone, La tutela civile penale e amministrativa della sicurezza sui luoghi di lavoro, EPC, Roma, 2000, pag. 289). Il fine di tale norma, specifica la giurisprudenza, non è quello di prevenire disastri o infortuni, ma quello «di limitare i danni derivanti da incendio, disastro o infortunio già verificatisi» (Cass. Sez. IV, sent. 1436 del 2.2.80, in Codice penale annotato con la giurisprudenza a cura di Beltrani, Marino, Petrucci). Si tratta, insomma, di una tutela ex post (in questo senso G. De Falco, La repressione delle contravvenzioni e dei delitti in materia di sicurezza e igiene del lavoro, Cedam, Padova, 2000, pag. 264; in senso contrario, ma è tesi minoritaria, G. Bellagamba, G. Cariti, La responsabilità penale per infortuni sul lavoro, Utet, Torino, 1998, pag. 10). Inoltre, la condotta punibile ai sensi di tale articolo «è quella che consiste nella omessa collocazione ovvero nella rimozione, ovvero ancora nella resa inidoneità allo scopo degli apparecchi e degli altri mezzi» in esame: non si richiede «anche che si verifichi in concreto uno degli eventi, i cui ulteriori danni la norma mira ad impedire o, comunque, ad evitare» (Cass. Pen., sez. VI, 12/12/1995, in Codice della sicurezza a cura di Soprani). Infine, con riferimento al rapporto tra l’art. 451 c.p. e le altre contravvenzioni colpose previste dalla legislazione antinfortunistica, nel caso in cui la medesima condotta abbia posto in essere la violazione di più norme, viene a realizzarsi un concorso formale di reati (G. De Falco, op. cit., pag. 269 e, nello stesso senso, G. Bellagamba, G. Cariti, op. cit., pag. 11). Decreto Legislativo 626/1994 Il D.Lvo 626/1994, nell’elencare le misure generali per la protezione della salute e per la sicurezza dei lavoratori, cita le «misure di emergenza da attuare in caso di pronto soccorso, di lotta antincendio, di eva-

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cuazione dei lavoratori e di pericolo grave ed immediato» (art. 3 comma 1 lett. p). L’art. 4 comma 5 lett. a di tale decreto impone al datore di lavoro l’adozione di tali misure, e in particolare, di designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave ed immediato, di salvataggio, di pronto soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza. Il medesimo comma, alla lettera q, prevede che il datore di lavoro adotti le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell’evacuazione dei lavoratori, nonché per il caso di pericolo grave ed immediato; tali misure devono essere adeguate alla natura dell’attività, alle dimensioni dell’azienda, ovvero dell’unità produttiva, e al numero delle persone presenti. A tal fine (ossia per poter adempiere all’art. 4 comma 5 lett. q), l’art. 12 impone al datore di lavoro di: a) organizzare i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di pronto soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell’emergenza; b) tenendo conto, ex comma 2, delle dimensioni dell’azienda ovvero dei rischi specifici, designare preventivamente i lavoratori incaricati di attuare le misure di cui all’art. 4 comma 5 lett. a; c) informare tutti i lavoratori che possono essere esposti ad un pericolo grave ed immediato circa le misure predisposte ed i comportamenti da adottare; d) programmare gli interventi, prendere i provvedimenti e dare istruzioni affinché i lavoratori possano, in caso di pericolo grave ed immediato e inevitabile, cessare la propria attività, ovvero mettersi al sicuro abbandonando immediatamente il luogo di lavoro; e) prendere i provvedimenti necessari affinché qualsiasi lavoratore, in caso di pericolo grave ed immediato per la propria sicurezza ovvero per quella di altre persone e nell’impossibilità di contattare il competente superiore gerarchico, possa prendere le misure adeguate per evitare le conseguenze di tale pericolo, tenendo conto delle sue conoscenze e dei mezzi tecnici disponibili. Il comma 3 ti tale articolo specifica che i lavoratori non possono rifiutare la designazione, se non per giustificato motivo; essi, inoltre, devono essere formati, essere in numero sufficiente e disporre di attrezzature adeguate, tenendo conto delle dimensioni ovvero dei rischi specifici, dell’azienda o dell’unità produttiva. Si tenga presente, inoltre, che gli obblighi di informazione e formazione dei lavoratori previsti dagli artt. 21 e 22 si riferiscono anche al pronto soccorso. Importanti indicazioni, poi, sono fornite nell’allegato II al decreto, che, qualora ricorrano tre elementi

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(importanza dei locali, tipo di attività e frequenza degli infortuni), impone l’obbligo di destinare uno o più locali al pronto soccorso, dotati di apparecchiature e di materiale indispensabili, facilmente accessibili con barelle e oggetto di una segnaletica conforme alla normativa vigente; il materiale di pronto soccorso (oggetto di appropriata segnaletica e facilmente accessibile) deve, comunque, essere disponibile in tutti i luoghi in cui le condizioni di lavoro lo richiedano (perciò, anche se mancano i tre elementi che determinano l’obbligo della predisposizione dei locali di pronto soccorso). I soggetti tutelati da tale normativa non sono solo i dipendenti, ma anche le altre eventuali persone presenti sui luoghi di lavoro, quali collaboratori, apprendisti, appaltatori, artigiani, clienti, visitatori. In effetti, la giurisprudenza ritiene che «le norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro trovano applicazione anche a beneficio e tutela delle persone estranee, che occasionalmente si trovino nei luoghi di lavoro, essendo la loro integrità fisica meritevole di protezione non meno di quella dei lavoratori», (Cass. pen., 28/4/ 1981, in Rivista Penale, 1982, 310 - m): il posto di lavoro deve essere sicuro, indipendentemente dal tipo di persona presente, ex artt. 32 Cost. e 2087 c.c. L’allegato in esame, quindi, va letto insieme all’art. 15, i cui primi due commi dispongono che il datore di lavoro, tenendo conto della natura dell’attività e delle dimensioni dell’azienda ovvero dell’unità produttiva, sentito il medico competente ove previsto, debba prendere i provvedimenti necessari in materia di pronto soccorso e di assistenza medica di emergenza, tenendo conto delle altre eventuali persone presenti sui luoghi di lavoro e stabilendo i necessari rapporti con i servizi esterni, anche per il trasporto dei lavoratori infortunati; qualora il datore di lavoro non provveda direttamente all’attuazione di tali provvedimenti, deve designare uno o più lavoratori incaricandoli di queste incombenze. Gli obblighi previsti in materia di pronto soccorso dal decreto risultano infatti tutti delegabili (in quanto non figurano tra quelli indelegabili ex art. 1 comma 4 ter); inoltre, in base al combinato disposto degli artt. 89 e 90, gli obblighi di cui all’art. 12 comma 1 lett. a, b, c e agli artt. 21 e 22 risultano delegabili ai soli dirigenti e non ai preposti. Infine, l’art. 15 comma 3 prevedeva l’adozione di un regolamento per individuare le caratteristiche minime delle attrezzature di pronto soccorso, i requisiti del personale addetto e la sua formazione in relazione alla natura dell’attività, al numero dei lavoratori occupati e ai fattori di rischio: è proprio in virtù di tale norma che è stato emanato il D.M. 388/2003.

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Il pronto soccorso in azienda

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Diritto del lavoro

Il nuovo regolamento. Classificazione delle aziende Il D.M. 388/2003 prevede una classificazione delle aziende o delle unità produttive, in base alla quale devono essere approntate differenti e graduate misure di prevenzione e protezione. Essa tiene conto della tipologia delle attività svolte, del numero dei lavoratori occupati e dei fattori di rischio. Le fasce di classificazione sono tre: A, B (alla quale appartengono la maggioranza delle aziende produttive e di servizi) e C. Il gruppo A comprende: 1) aziende o unità produttive con attività industriali soggette all’obbligo di dichiarazione o notifica ex art. 2 D.Lvo 334/1999 (si tratta di attività a rischio di incidente rilevante connesso a determinate sostanze pericolose), centrali termoelettriche, impianti e laboratori nucleari (di cui agli art. 7, 28 e 33 D.Lvo 230/1995), aziende estrattive e minerarie (di cui al D.Lvo 624/ 1996), lavori in sotterraneo (D.P.R. 320/1956), aziende per la fabbricazione di esplosivi, polveri e munizioni; 2) aziende o unità produttive con oltre cinque lavoratori appartenenti o riconducibili ai gruppi tariffari INAIL con indice infortunistico di inabilità permanente superiore a 4 (desumibili dalle statistiche nazionali INAIL relative al triennio precedente pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale); 3) aziende o unità produttive con oltre cinque lavoratori a tempo indeterminato del comparto dell’agricoltura; il gruppo B comprende le aziende o unità produttive con tre o più lavoratori che non rientrano nel gruppo A; il gruppo C include le aziende o unità produttive con meno di tre lavoratori che non rientrano nel gruppo A. Una Circolare del Ministero della Salute del 3 giugno 2004 specifica che «ai fini della classificazione delle aziende ovvero delle unità produttive ... vanno considerati tutti i lavoratori dell’azienda». Il datore di lavoro, sentito il medico competente ove previsto, deve innanzitutto identificare la categoria di appartenenza della propria azienda o unità produttiva; se l’azienda o unità produttiva svolge attività comprese in gruppi diversi, egli deve riferirsi all’attività con indice più elevato. Egli deve, poi, nel caso questa appartenga al gruppo A, comunicarlo alla ASL territorialmente competente sul territorio in cui svolge l’attività lavorativa, per la predisposizione degli interventi di emergenza (art. 1 comma 2).

Il 10 gennaio 2005 è stato approntato il documento preliminare sulle Linee guida di primo indirizzo per l’attuazione del regolamento sul pronto soccorso; in esso si parla del protocollo per la gestione delle emergenze sanitarie, dell’autocertificazione che il datore di lavoro delle aziende di gruppo A deve inviare alla ASL, della formazione degli addetti al servizio di pronto soccorso e delle sanzioni applicabili per la mancata osservanza del D.M. 388/2003: essenzialmente sono le sanzioni previste dall’art. 15 comma 1 D.Lvo 626/ 1994 per la mancata adozione dei provvedimenti di pronto soccorso, dall’art. 12 comma 1 lett. b per la mancata o irregolare designazione degli addetti al pronto soccorso e dall’art. 22 comma 5 per la mancata formazione degli addetti all’emergenza (R. Zucchetti, Soccorsi aziendali rafforzati, in Il Sole-24 ore, 9 febbraio 2005 n.39, pag. 30). I gruppi tariffari Inail Con un comunicato del Ministero del lavoro e delle politiche sociali pubblicato nel 2004 (G.U. n. 192 del 17 agosto 2004) sono stati elencati gli indici di frequenza degli infortuni che in Italia hanno provocato un’inabilità permanente. L’elenco si riferisce alla media dell’ultimo triennio disponibile e permette al datore di lavoro di classificare la propria azienda in base alla suddivisione operata dal D.M. 388/2003. Riportiamo qualche esempio di gruppo di tariffa con il relativo indice di inabilità permanente (il riferimento è operato su mille addetti): Gruppo tariffa

Inabilità permanente

2200 Carta e poligrafia

2,73

3600 Impianti

5,43

6300 Macchine

3,32

6400 Mezzi di trasporto

3,91

6500 Strumenti e apparecchi 1,57 9200 Facchinaggio

15,99

9300 Magazzini

3,32

0700 Uffici e altre attività

0,72

L’elenco completo è consultabile sulla Gazzetta Ufficiale sopra indicata. Organizzazione del pronto soccorso Il D.M. 388/2003 prevede che l’organizzazione del pronto soccorso avvenga a seconda delle categorie di

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Il pronto soccorso in azienda

Addetti al pronto soccorso Come abbiamo accennato, ai sensi dell’art.12 comma 1 lett. b D.Lvo 626/1994, il datore di lavoro deve designare gli addetti al pronto soccorso. Loro compito è quello di assicurare le misure di primo in-

IL D.Lvo 3/9/2004 Nel numero 43 di “TecnoMedia”, a pag. 25, si è parlato del D.Lvo 276/2003, relativo alla riforma del lavoro, e delle modifiche ad esso apportate dal D.Lvo 3 settembre 2004, allora ancora in attesa di pubblicazione. Tale testo, è stato successivamente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e rubricato come D.Lvo 251/2004.

tervento interno e l’attivazione degli interventi di pronto soccorso. Perché possano svolgere tale funzione, l’art. 3 D.M. 388/2003 prevede che essi siano formati con istruzione teorica e pratica. La formazione deve essere svolta da personale medico, in collaborazione, ove possibile, con il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale; la parte pratica, anch’essa svolta dal medico, può vedere la collaborazione di personale infermieristico o di altro personale specializzato. La formazione deve essere ripetuta con cadenza triennale, almeno per quanto attiene alla capacità di intervento pratico; la Circolare del Ministero della salute 3 giugno 2004, precisa che tale obbligo di aggiornamento è da ritenere immediatamente vigente con l’entrata in vigore del regolamento in esame ed è da riferire alla formazione acquisita «al fine di sopperire a carenze connesse a formazioni datate: pertanto, per la ripetizione della formazione il riferimento è costituito dalla data di ultimazione dell’ultimo corso effettuato». Per gli addetti al pronto soccorso nelle aziende o unità produttive del gruppo A i contenuti del programma e i tempi minimi (16 ore) del coso di formazione sono indicati nel terzo allegato al decreto; la loro formazione deve prevedere anche la trattazione dei rischi specifici dell’attività svolta. Per gli addetti operanti nelle aziende o unità produttive dei gruppi B e C, invece, i contenuti del programma e i tempi minimi (12 ore) del corso sono riportati nel quarto allegato. Per tutti, gli obiettivi didattici sono i seguenti: allerta del sistema di soccorso, riconoscimento dell’emergenza sanitaria, attuazione degli interventi di primo soccorso, acquisizione di conoscenze generali sui traumi in ambiente di lavoro, acquisizione di conoscenze generali sulle patologie specifiche in ambiente di lavoro, acquisizione delle capacità di intervento pratico (allegati 3 e 4). Per tutti, inoltre, quanto indicato negli allegati costituisce gli obiettivi e i contenuti “minimi”, che dovranno essere integrati, se necessario, con una formazione più specializzata.

Diritto del lavoro

aziende sopra elencate. In primo luogo, il datore di lavoro deve garantire determinate attrezzature: nelle aziende o unità produttive appartenenti ai gruppi A e B egli deve predisporre una cassetta di pronto soccorso (conforme a quanto indicato nell’art. 2 comma 1 lett. a e contenente come minimo quanto indicato nel primo allegato) ed un mezzo di comunicazione idoneo ad attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale; nelle aziende o unità produttive del gruppo C il datore di lavoro deve assicurare la presenza del pacchetto di medicazione (rispondente alle caratteristiche indicate nell’art. 2 comma 2 lett. a e contenente come minimo quanto indicato nel secondo allegato) ed un mezzo di comunicazione idoneo ad attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale. Il contenuto minimo della cassetta di pronto soccorso e del pacchetto di medicazione viene aggiornato mediante decreto ministeriale. Ricordiamo che si tratta di contenuto “minimo” obbligatorio e che quindi deve essere integrato con quant’altro risulti più adeguato ai rischi tipici, in base alla valutazione dei rischi e al parere del medico competente se previsto. Oltre alle attrezzature sopra citate, nelle aziende o unità produttive appartenenti al gruppo A (anche consorziate), inoltre, il datore di lavoro, sentito il medico competente (se previsto) è tenuto a garantire il raccordo tra il sistema di pronto soccorso interno e il sistema di emergenza sanitaria di cui al D.P.R. 27 marzo 1992. Nelle aziende o unità produttive, di qualunque tipo, con lavoratori che prestano la propria attività in luoghi isolati, diversi dalla sede aziendale o unità produttiva, il datore di lavoro deve fornire sia il pacchetto di medicazione previsto dal secondo allegato sia un mezzo di comunicazione idoneo per raccordarsi con l’azienda al fine di attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale (art. 2 comma 5). A tale proposito, la Circolare del Ministero della salute 3 giugno 2004 specifica che la disposizione si riferisce all’utilizzo «di proprio personale in attività esterne alla sede aziendale o all’unità produttiva limitatamente a prestazioni lavorative in luoghi isolati intesi come mal collegati e/o appartati e lontani rispetto ai centri abitati secondo la comune accezione del termine».

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Diritto del lavoro

Assemblea Argi: Giuseppe Baggi riconfermato alla presidenza, Fabrizia Cambiaghi nuovo direttore, potenziate le commissioni Lo scorso 21 gennaio, presso la sede di Macchingraf a Ospiate di Bollate, si è tenuta l’Assemblea Generale di Argi , l’associazione che riunisce i rappresentanti ufficiali e produttori/distributori in Italia di macchine, sistemi e prodotti per il settore grafico. Oltre all’approvazione del bilancio 2004, l’assemblea ha riconfermato la carica per il triennio 2005-2007 al presidente Giuseppe Baggi (amministratore delegato di Bobst Group Italia); direttore è stata nominata Fabrizia Cambiaghi - in precedenza segretario generale (carica ora decaduta) - che ricoprirà il ruolo di coordinamento operativo dell’associazione anche nell’ambito del lavoro delle commissioni. Fanno parte del nuovo consiglio direttivo Giorgio Brambilla (D. G. Vianini), Sergio Franzi (Macchingraf), Rosario Marinoni (AssGraf), Joachim Nitschke (KBA), Sandra Samoggia (Gruppo Samor), Bernd Volken (Müller Martini), Fulvio Zechini (Zechini Gra-For) e Paolo Zerbi (Agfa Gevaert). Del Consiglio Direttivo farà parte anche il nuovo Managing Director Man Roland, la cui nomina avverrà entro la fine di febbraio. L’assemblea di Argi, nell’ambito di un ridisegno organizzativo più efficace e rivolto al potenziamento dei servizi alla propria base associativa, ha poi deliberato la costituzione delle seguenti commissioni: · Commissione marketing con Gruppi di settore Pre Press, Press, After Press; · Commissione contrattualistica e servizi finanziari; · Commissione formazione; · Commissione fiere e servizi per gli Associati; · Commissione assistenza tecnica e servizi post-vendita con Gruppo “Area Comunicazione Service” .

La differenza dei due tipi di corsi previsti riguarda, oltre al numero maggiore di ore nella prima e nella terza giornata previste per le aziende di gruppo A, il grado di approfondimento sull’acquisizione di capacità di intervento pratico: nelle aziende del gruppo A si analizzano “le tecniche” di intervento pratico, mentre nelle aziende del gruppo B e C è sufficiente osservarne le “principali tecniche”. I corsi di formazione ultimati entro il 3 febbraio 2005 sono considerati validi (art. 3 comma 5) anche qualora siano stati sviluppati con contenuti e tempi diversi rispetto alle prescrizioni minime previste. La Circolare del Ministero della salute 3 giugno 2004 sottolinea che la frequenza al corso di primo soccorso‘è necessaria anche nel caso in cui il datore di lavoro svolga direttamente le funzioni proprie del ser-

vizio di pronto soccorso ex art. 15 comma 2 D.Lvo 626/1994. Con riferimento alle attrezzature minime di equipaggiamento e i dispositivi di protezione individuale per gli addetti al primo intervento e al pronto soccorso, il datore di lavoro, dopo averle individuate, deve renderle disponibili. Egli deve assolvere a tale obbligo avvalendosi della collaborazione del medico competente, ove previsto, e basandosi sui rischi specifici presenti nell’azienda o unità produttiva. Tali attrezzature e dispositivi, infatti, devono essere appropriati rispetto ai rischi specifici connessi all’attività lavorativa. Essi, inoltre, devono essere mantenuti in condizioAntonietta Strada Anto.strada@libero.it

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Periodici alla riscossa

Periodici alla riscossa: in aumento diffusione e readership

Attualmente sono 4.500 le testate periodiche in Italia, con 1,5 miliardi di copie vendute all’anno; i lettori dei periodici sono 34 milioni, corrispondenti a circa due terzi della popolazione totale, con un aumento di 700.000 persone rispetto a tre anni fa, e si tratta di individui principalmente appartenenti a fasce di popolazione giovani di livello socio-economico elevato. Le testate più importanti, quelle censite dall’ ADS, sono 241 e rappresentano oltre l’82% della diffusione annuale e più del 70% della raccolta pubblicitaria totale sui periodici. Nell’ultimo decennio le copie diffuse sono aumentate di circa 20 milioni, e lo sviluppo delle testate è stato accompagnato da un forte sviluppo del canale distributivo: ai 37.000 punti vendita del 1999 si sono aggiunti negli ultimi 5 anni oltre 3.000 nuovi punti vendita rappresentati da supermercati, stazioni di servizio, bar, etc. Notevole la capacità di assorbimento in termini di occupazione: l’editoria periodica dà lavoro a un milione e 800 mila addetti.

Riviste su misura Le testate rivolte ad alcuni segmenti specifici hanno dato vita recentemente a casi di successo: maschili lifestyle, scienza, psicologia, auto, moto, cucina, moda, femminili giovani e familiari. E’ proprio la capacità di segmentazione la più importante caratteristica dei periodici italiani, secondo il giudizio di Luca Cordero di Montezemolo che li definisce “prodotti di sartoria su misura, in funzione dei bisogni dei consumatori”. Per progredire e fornire un prodotto sempre più gradito al pubblico, è però fondamentale che i giornali sappiano comprendere e riescano ad immedesimarsi nei gusti e negli interessi dei lettori, focalizzandosi sul target specifico prescelto e mantenendo degli standard qualitativi alti: è stata concorde su questo l’opinione espressa da diversi direttori delle testate presenti al convegno, da Pietro Calabrese di Panorama a Daniela Hamaui di Espresso, da Rosellina Salemi di Anna a Umberto Brindani di Gente.

Mercati editoriali

Sono dati soddisfcenti quelli annunciati al Convegno della FIEG “Periodici: l’informazione che resta. Efficacia e innovazione di un medium fondamentale”, organizzato lo scorso dicembre nella sede di Assolombarda a Milano.

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Mercati editoriali

to a quanto avviene sulla televisione. Per questo gli operatori del settore prevedono nel 2005 una crescita di investimenti in particolare negli ambiti in cui esiste la necessità di spiegare nel dettaglio ai consumatori i servizi o i prodotti forniti: è questo il caso dei nuovi servizi bancari, delle assicurazioni, etc. L’autorevolezza della carta stampata, base di un rapporto privilegiato di fiducia con i propri lettori, si estende infatti anche alle inserzioni pubblicitarie. Altro vantaggio sottolineato nel corso del convegno: la vita utile di una testata è più lunga rispetto ad altri media e il periodico può essere letto dove e quando il lettore preferisce.

Le ricerche USA concordano: i periodici fanno vendere

Il periodico come strumento pubblicitario La pubblicità è parte integrante della rivista: se il direttore del periodico mira a sintonizzarsi con i lettori, il pubblicitario contemporaneamente guarda ai gusti dei consumatori. La carta stampata emerge dal Convegno FIEG dunque come un mezzo efficace per gli investitori, soprattutto se si punta sull’arma vincente determinata dalla capacità informativa, indubbiamente superiore rispet-

La validità delle testate periodiche come strumento di comunicazione pubblicitaria, sia a breve che a medio termine, è suffragata da diverse ricerche realizzate da società indipenHˇenti e con diverse metologie. Ad esempio Media Marketing Assessment, azienda leader americana nel campo dei modelli predittivi delle vendite, ha esaminato negli Stati Uniti l’efficienza dei diversi mezzi nell’arco di sette anni, prendendo in considerazione 186 marche in 13 classi di prodotto, e ha concluso che la stampa periodica è risultata il mezzo più efficiente in termini di vendite aggiuntive generate per ogni dollaro investito: +50% rispetto alla tv e +70% rispetto alla radio. Un altro elemento emerso dalla ricerca è che l’inserimento della stampa periodica in un piano media garantisce un effetto moltiplicatore del messaggio pubblicitario: quote importanti riservate ai periodici incrementano l’efficienza della campagna tv fino al 38%. Test di laboratorio sul ricordo e la comprensione di spot e annunci stampa svolti nell’arco di 12 anni in Europa e Stati Uniti (Media Multiplier Study) , spiegano chiaramente i motivi di questo potente effetto combinato della stampa periodica: l’esposizione ad uno spot tv e ad un annuncio sulla stampa periodica genera quantitativamente in termini di ricordo risultati superiori del 20% rispetto all’esposizione a due spot tv. Nielsen si è invece basata su un panel di di 50.000 famiglie americane, esaminando un paniere di 10 mar-

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che di prodotti ad acquisto ripetuto. E’ stata valutata contestualmente sia la lettura delle riviste contenenti la pubblicità dei prodotti studiati, sia le modifiche nel loro consumo, giungendo alla conclusione che: • nel 90% dei casi gli acquirenti dei p r o d o t t i pubblicizzati crescevano più della media delle altre famiglie • nell’80% dei casi il numero di atti di acquisto / frequenza di acquisto cresceva più della media delle altre famiglie • nell’80% dei casi la spesa complessiva cresceva più della media delle altre famiglie. Un’analisi sincronica su diversi mezzi ci viene infine fornita dall’agenzia Starcom Mediavest Group, che ha registrato gli incrementi di vendite di 100 marche i prodotti ad acquisto ripetuto in Europa, Stati Uniti, Australia ed Estremo Oriente, in coincidenza di una campagna esclusivamente televisiva e una campagna esclusivamente stampa. Risultato: l’incremento di vendite medio annuo in corrispondenza di una campagna stampa è stato del 3,53% rispetto a un incremento dello 0,85% in corrispondenza di una campagna televisiva.

In aumento il numero delle testate italiane Riportiamo alcune indicazioni a testimonianza dello stato di buona salute dei periodici italiani: le tavole offrono un confronto dei dati anche per quanto riguarda le copie diffuse. Nel caso dei periodici maschili “lifestyle” le testate sono passate da 3 a 6 nel giro di 5 anni, dal 1999 al

2004; le testate scientifiche sono raddoppiate, da 3 a 6 negli ultimi 5 anni, e anche settori tradizionali hanno registrato una crescita: nel settore automobilistico siamo passati da 14 testate a 18 negli ultimi cinque anni, mentre nel settore moto abbiamo attualmente 9 testate contro le 5 del 1999. Sono 18 i periodici di arredamento, contro i 16 nel 1999, mentre i periodici dedicati alla cucina passano da 9 a 12. Stesso trend di crescita nella moda, che ora comprende 7 mensili rispetto ai 5 del 1999, e nei “familiari”, cresciuti da 4 a 5.

L’eterna antagonista: la TV Dagli umori del convegno FIEG non sembra emergere eccessiva preoccupazione nei confronti dell’eterna antagonista, la televisione, anche se questa è perennemente presente come termine di confronto nei discorsi degli intervenuti. Resta certamente evidente lo scompenso fra gli investimenti pubblicitari televisivi e quelli sulla carta stampata, soprattutto se paragonati agli altri paesi: basti pensare che negli Stati Uniti la televisione drena il 35% delle risorse pubblicitarie e in Germania il 28,8% mentre in Italia la pubblicità sul piccolo schermo tocca quota 55%. La consapevolezza della propria forza predomina però nelle dichiarazioni dei rappresentanti della stampa periodica, testimoni di un settore dimìnamico e in fase di forte rinnovamento, alle prese con la sfida di accentuare e di sfruttare al meglio l’attuale trend di crescita.

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Media Insider

MEDIA INSIDER

Creo diffonde i dati di bilancio preliminari del primo trimestre chiusosi il 31/12/2004 Nel primo trimestre 2005 il fatturato e gli utili di Creo dovrebbero aumentare rispetto alle previsioni. Il fatturato totale dell’azienda dovrebbe oscillare tra $ 174 e $175 milioni, il più alto fatturato trimestrale nella storia dell’azienda. Secondo le previsioni, l’utile GAAP dovrebbe attestarsi tra 8 e 10 cent per azione. L’utile GAAP include 1 cent per azione di ammortamenti di immobilizzazioni immateriali e 2 cent per azione per costi di ristrutturazione, compensati da un utile finanziario più alto del normale dovuto all’impatto dei movimenti in valuta su una liquidità netta di 3 cent per azione. Queste previsioni aggiornate vanno confrontate con quelle fornite il 17 novembre 2004 che prevedevano un fatturato tra $ 165 e $ 170 milioni e un utile per azione tra 0 e 4 per cent per azione, con circa 2 cent per azione per i costi di ristrutturazione e 1 cent per azione per ammortamenti di beni immateriali. L’azienda sottolinea come si tratti ancora di risultati preliminari ancora da verificare, per cui i dati reali potrebbero essere anche molto diversi.

Piacciono le nuove date di Grafitalia e Converflex: già 400 espositori iscritti a sedici mesi dall’avvio Già 400 aziende hanno scelto Grafitalia e Converflex Europe 2006. La campagna di acquisizione delle due fiere, che si terranno in contemporanea nel nuovo polo espositivo di Fiera Milano dal 9 al 13 maggio del prossimo anno, è appena avviata e già mette insieme i nomi più rappresentativi del printing e del converting, con una buona presenza di espositori esteri provenienti anche da Paesi exstraeuropei “L’andamento delle iscrizioni quando mancano ben sedici mesi dalla data di svolgimento delle mostre conferma che riposizionando Grafitalia e Converflex Europe abbiamo visto giusto – afferma Guido Corbella, amministratore delegato della società organizzatrice Centrexpo Spa - . Questi dati sono un segno evidente di apprezzamento da parte degli espositori e dimostrano che la scelta più opportuna che possa adottare un organizzatore è quella che interpreta le necessità degli operatori economici e del mercato”.

Il Sole 24 Ore nuovo cliente di LinkService Il 2004 si è chiuso per LinkService con l’acquisizione di un nuovo importante cliente: il Sole 24Ore. OneVision Asura è stato scelto dalla direzione tecnica del quotidiano finanziario per il controllo, la normalizzazione e la conversione di formato EPS e PDF in numerosi flussi digitali. Asura è stato integrato nei sistemi di gestione della pubblicità e delle pagine finite” Clarus WL, la prima lastra Creo senza prodotti chimici Creo ha annunciato che la lastra in poliestere senza bagnatura, Clarus WL, per le macchine da stampa DI (Direct Imaging) è finalmente disponibile in commercio dopo aver superato con successo un periodo intenso di prove sul campo effettuate dai clienti in tutto il mondo. Si tratta di una soluzione compatibile che può essere immediatamente utilizzata senza che i clienti debbano modificare le impostazioni di stampa già esistenti. Adatta per tirature da 100 fino a 30.000 copie, la lastra Clarus WL è in grado di conseguire risultati di qualità superiore. Questo tipo di lastre hanno una sensibilità maggiore e ciò contribuisce a ridurre il consumo totale di energia grazie ai bassi consumi garantiti dall’unità di esposizione laser. Tera firma il nuovo accordo di distribuzione per il Medio Oriente Tera Digital Publishing ha annunciato la firma del contratto di distribuzione esclusiva per i propri prodotti nell’area medio orientale con la società libanese Dynagraph for Printing Industry SAL. Con 80 dipendenti ed oltre 35 anni di esperienza nel mercato delle arti grafiche, Dynagraph è sicuramente uno dei nomi di maggior prestigio del settore nell’area medio orientale - Dynagraph è anche distributore esclusivo MAN Roland per la zona. Anton Andrea Speciale, amministratore delegato di Tera ha così commentato “Si tratta di un altro importante passo nel processo diii consolidamento della nostra forza vendita e Dynagraph è il partner perfetto per la regione: una lunga esperienza, solidità e grande determinazione”.

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E’ ufficiale: CREO, l’azienda leader nella produ- grata nel flusso di lavoro, nella gestione colore e nei zione di sistemi di prestampa con sede a Vancouver e materiali di consumo Creo. DuPont Imaging Technologies, dipartimento della piatA queste joint-venture ha dedicato una rilessione taforma DuPont Electronics & Communication il Global Business Director di DuPont Color Technologies, sono al nastro di partenza per avviare Communication Paolo A. Barbieri. “La tecnologia di nuove iniziative congiunte di esposizione Creo Multi-Drop sviluppo e vendita nel settore Array™ utilizzata sulla stamdelle prove colore. pante per prove colore Veris” ha DuPont Imaging affermato “consente un accuraTechnologies utilizzerà la sua to controllo delle sue gocce ormai famosa gestione colore d’inchiostro da 3 pL per una DuPont™ CromaNet™, insiestampa a getto d’inchiostro di Creo Italia S.r.l. me ai supporti ed agli inchiostri DuPont™ qualità veramente superiore. Questa innoVia Pisa 250 Cromalin®, sulla Creo stampante per provazione determina così eccezionali livelli 20099 Sesto San Giovanni ve colore Veris™. Sono ormai prossimi i di qualità dell’immagine e di precisione dei Milano - Italy risultati per che completeranno lo svilupcolori, che associati alla perfetta gestione Tel: +39 02 262 59 77 po della soluzione per prove colore Fax: +39 02 262 59 229 colore ed agli eccellenti supporti Cromalin® Cromalin® Veris, che sarà disponibile atconsentiranno di offrire una soluzione per traverso i consueti canali di vendita DuPont. la stampa di prove contrattuali qualitativamente senza La stampante per prove colore Veris produce un precedenti”. E ha concluso, con evidente soddisfazioflusso controllato di gocce, formate e disposte con pre- ne: “siamo particolarmente lieti di poter offrire ai nocisione, con una risoluzione stri clienti una soluzione di 1500 x 1500 dpi, gacosì affidabile e rantendo così la sofisticata”. realizzazione di “Questa colprove di elevata laborazione conqualità e ripetibisolida i già ottimi lità, in grado di rapporti tra le due fornire un’idea società e mira alla estremamente produzione di siprecisa del lavoro stemi di supporti finale. Attraverso termici e materiai suoi consueti canali di vendita, Creo li di consumo per continuerà dal canto suo a vendere le soluzioni per la produzione di proprove colore Veris, complete di inchiostri e supporti ve colore retinate, nonché Creo e di collegamento diretto ai flussi di lavoro di allo sviluppo di sistemi di proprestampa Creo Prinergy® e Brisque®. duzione dei filtri dei colori per l’industria degli scherDuPont Imaging Technologies e Creo stanno an- mi piatti,” ha affermato di rimando Michelson, Chief che valutando una nuova versione della stampante per Executive Officer di Creo. “Le nostre due aziende vanprove colore a getto d’inchiostro DuPont™ Cromalin® tano una lunga storia di reciproca collaborazione tecb2 con tecnologia “drop-on-demand” che verrà inte- nica mirata a dare sempre il meglio ai nostri clienti”.

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Veris Proofer: in arrivo una nuova versione congiunta Creo e DuPont

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Commessa record per MAN Roland 22 rotative ColorMAN XXL nella versione 6/2 gruppi di stampa per torre. Ogni cilindro potrà montare 6 lastre longitudicon cambio lastra automatico sono state ordinate a MAN Roland da News International, società con sede nalmente e 2 sulla circonferenza, con una capacità nel Regno Unito. La società londinese, News produttiva per rotativa di 120 pagine full color alla velocità di 86,000 copie/ora. L’installazione International, che appartiene alla società audelle prime rotative è prevista nei primi straliana News Corporation di proprietà mesi del 2006, mentre il del Gruppo Murdoch, spenderà circa un completamento delle installazioni sarà miliardo di dollari per la costruzione ultimato solo nel 2010. dei due nuovi stabilimenti, appena Il gruppo britannico News fuori Londra, in cui sposterà la proInternational stampa The Sun, The duzione attualmente situata nell’imTimes, The Sunday Times e altre pubpianto di Wapping, nella zona est di MAN Roland Italia S.p.A. blicazioni quotidiane e periodiche. Londra. Via Redecesio, 12/b - 20090 Milano “Una tale commessa rappresenta Il cambio lastra è automatico sultel. 0039 02 21 307 233 per noi motivo di orgoglio e soddisfala rotativa MAN Roland ColorMAN fax 0039 02 21 307 276 zione” ha commentato Gerd Finkbeiner, XXL. La versione 6/2 stampa fino a presidente della divione rotative di MAN Roland, 24 pagine full color a nastro. “News International, grazie a questa acquisizione, “Ciò vuol dire che MAN Roland fa parte di un prosarà in grado di mantenere la posizione leader nel getto che rappresenta la pietra miliare in termini di mercato dell’industria La prima rotativa ColorMAN XXL inaugurata al Pinneberg Tageblatt dei quotidiani” ha riferito Les Hinton, presidente esecutivo di News International. “Le nuove rotative ci permetteranno la stampa a colore di ogni pagina a vantaggio sia degli inserzionisti sia della redazione. Quando l’installazione sarà completata, i nostri giornali risulteranno migliori in qualità, velocità ed efficienza”. Ognuna delle 22 rotative ColorMAN XXL acquistate da News International sarà costituita da 5 torri di stampa, configurate con 8

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società Johnston Printing di Sheffield nel Regno Unito. La rotativa a 12 torri di stampa ha consentito alla Johnston di occuparsi della stampa in sovraflusso della News International con un contratto di 15 anni siglato tra Johnston e News Intenational. MAN Roland ha presentato la rotativa ColorMAN XXL in occasione di IfraExpo nel 2001, la prima installazione è stata fatta a Pinneberg in Germania. La rotativa ColorMAN XXL è in grado di stampare 24 pagine a nastro, di garantire il 50 per cento in pìù della produzione rispetto alla versione 4/2 ed inoltre, consente agli utenti una notevole riduzione dei costi operativi dovuti alla manutenzione, alla pulizia e allo spazio di ingombro sul pavimento.

PagePlanning, uno dei moduli del network PrintNet

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vitalità e qualità della stampa futura del giornale, e la versione 6/2 è in grado di garantire tutto questo. Importante non è solo la possibilità di stampare a colori ogni pagina, ma anche i risparmi e il costo della copia per pagina che ne deriva”. Finkbeiner si rifiuta di rendere noto il valore effettivo della parte di MAN Roland dell’investimento fatto da News International, e riferisce solamente che si tratta di un ammontare milionario a tre cifre. Il valore emula la vendita di 40 rotative ColorMAN che MAN Roland portò a termine nel 1987 con News Corporation. MAN Roland, in quella stessa occasione, procedette alla vendita di un’altra ColorMAN XXL alla

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Colore di qualità e retinatura stocastica nel futuro dei giornali grazie alla tecnologia termica per CtP Quattro anni dopo la prima installazione al mondo sità di inserire il colore. Alcuni tra i quotidiani più di un sistema CtP termico specifico per i giornali - importanti sono già orientati verso il “full color” e può completata in Italia da Kodak Polychrome Graphics darsi che tra non molto tempo l’edicola offrirà a tutti i presso la Litosud di Roma nell’ottobre del 2000 - il lettori un quotidiano molto più appetibile dal punto di bilancio dell’inserimento di questa nuova tecnologia vista della raccolta pubblicitaria. E’ quindi evidente nel mercato della stampa dei giornali è estremamente che la qualità sta acquistando un peso sempre magpositivo. Gli oltre 40 imgiore nelle scelte degli pianti installati soltanto in utilizzatori e che la tecnoItalia, tutti funzionanti logia termica diventa a con le lastre termiche diquesto punto indispensabiVia del Pratignone 38/40 gitali KPG ThermalNews - di cui le, essendo la sola in grado di ga50041 Calenzano (FI) è ora disponibile la nuova versione rantire l’applicazione della retinatura tel. 0558836200 - fax 0558836222 ThermalNews Gold, presentata in stocastica pura (pure FM screening). http://www.kpgraphics.com anteprima a Drupa 2004- confermano Infatti, per ottenere la migliore resa posche la tecnologia termica è vincente e che KPG può sibile in termini di “qualità a colori”, la lastra termica considerarsi leader dello specifico settore. non necessita assolutamente di retinatura “ibrida” (mix Un successo enorme, che si deve anche alla scelta tra retinatura convenzionale e stocastica) ma, grazie del sistema di gestione del flusso di lavoro Parascan alle caratteristiche intrinseche della tecnologia stessa che, sviluppato dalla casa produttrice in stretta colla- (imaging su supporto non fotosensibile), garantisce borazione con il gruppo italiano di specialisti di Kodak totale assenza di alonatura e superiore qualità del punPolychrome Graphics, permette di ottimizzare le pre- to per definizione e struttura, unite alla assoluta facilistazioni dell’intera configurazione CtP ottenendo la tà di controllo del processo. massima produttività possibile. Questo consente di non perdere consistenza nella Un’altra causa del favore con cui gli utilizzatori riproduzione fine (punto casuale e infinitesimale) e di hanno accolto e adottato il CtP termico è da ricercarsi generare stampati caratterizzati da grande dettaglio di senz’altro nella grande versatilità della tecnologia, che immagine con elevati vantaggi produttivi ed econorisulta convincente sia per le grandi aziende che stam- mici, ovvero: pano numerose testate nazionali ad alta tiratura che - diminuizione dei consumi di inchiostro (10% ed per i piccoli stampatori di giornali a diffusione più li- oltre) mitata. - riduzione degli scarti per il registro in avviamenIl contatto diretto e costante degli specialisti tecni- to co-commerciali di KPG con gli utilizzatori del settore Colore e retinatura stocastica quindi nel futuro dei ha permesso di rilevare negli ultimi tempi un forte in- giornali, ma senza dubbio CtP a tecnologia termica, cremento della richiesta di qualità da parte di editori e senza la quale niente di tutto ciò potrebbe essere stampatori, che vedono crescere sempre più la neces- realizzabile.

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La tendenza ad una localizzazione sempre più parziali in un modulo di comando di livello superiore, capillare, all’inserimento di più supplementi ed alla rendendo possibile la produzione di giornali in manieproduzione aggiuntiva di titoli di case editrici diverse ra efficiente e vantaggiosa dal punto di vista economicontinua ininterrotta. I processi operativi nella sala co, nonostante che le esigenze della produzione finale spedizione stanno diventando sempre più complessi siano aumentate. Nella sua versione ed i tempi di produzione sempre più stretti. Müller base il sistema MPC è Martini sta andando incomposto da un dispositivo DispoControl e da contro a queste nuove esiuno o più dispositivi genze con il suo nuovo siMÜLLER MARTINI S.p.A LineControl. Il dispositivo stema di controllo modulaViale Rimembranze 50 DispoControl connette il sistere: “Mailroom Production 20099 Sesto San Giovanni (MI) ma computer cliente con la sala Control (MPC)”, in grado di tetel. 02 262371 - fax 02 2426851 spedizione, supporta la pianificazionere sotto controllo tutti i processi ne delle commesse e coordina gli ordini con le linee di produIl nuovo sistema di comando modulare Müller Martini - Mailroom Production Control zione disponibili. Ogni dispositivo LineControl monitora e controlla una linea completa. I processi singoli, quali il trasporto, lo stoccaggio, l’immagazzinaggio, la composizione ed il prelievo dei pacchi sono controllati da moduli. Se un sistema viene ampliato, anche il sistema MPC può essere ampliato di conseguenza ed adattato per soddisfare le esigenze peculiari dei produttori di giornali. Il nuovo sistema di controllo di produzione della sala spedizione giornali permette una supervisione centralizzata continua di tutti i processi. Garantisce continuità di lavoro con un ottimo flusso di materiale, e, in sostanza, migliora la flessibilità nella produzione di giornali regionalizzata e nella relativa composizione dei pacchi.

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Mailroom Production Control (MPC): il nuovo sistema di controllo modulare Müller Martini

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Il Consiglio di Amministrazione di Creo caldeggia l’acquisizione da parte di Kodak

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L’acquisizione

processo di espansione. La commissione speciale di amministratori indipendenti di Creo ed i suoi consulenti finanziari hanno vagliato tutte le opzioni disponibili per privilegiare al massimo gli azionisti di Creo”, ha dichiarato Ken Spencer, presidente della commissione speciale. “Siamo lieti di vedere che il successo di Creo sia riconosciuto da una delle società di trattamento delle immagini più importanti del mondo”.

“Il 31 gennaio scorso si è concluso un processo di revisione strategica iniziato la scorsa estate”, ha affermato Amos Michelson, CEO di Creo. “La transazione proposta non solo genererà un ritorno immediato per gli azionisti di Creo, ma offrirà ai nostri clienti i migliori macchinari e materiali di consumo per la pre-stampa. Unendo le forze, Creo e Kodak possono Creo Italia S.r.l. continuare a guidare l’industria della coAssemblea rinviata Via Pisa 250 municazione grafica sulla strada dell’evo20099 Sesto San Giovanni luzione offrendo una linea completa di La società ha deciso di rinviare l’asMilano - Italy prodotti e servizi tra i più competitivi e semblea annuale e straordinaria degli azioTel: +39 02 262 59 77 qualitativamente elevati del settore. L’eco- Fax: +39 02 262 59 229 nisti, prevista per il 10 febbraio 2005, e di nomia di scala indotta dall’unione delle riprogrammarla per il 29 marzo 2005. In risorse ci consentirà di accelerare lo sviluppo dei pro- quella nuova data, gli azionisti di Creo verranno invidotti e di portare sul mercato tecnologie e soluzioni tati ad esprimere il loro voto sulla transazione propoinnovative”. sta, oltre che sulle questioni all’ordine del giorno del“Anche Kodak si aspetta molto da questa transa- l’assemblea fissata per il 10 febbraio. zione” ha proseguito Michelson, “in particolare la reLa data ufficiale dell’assemblea rinviata sarà coalizzazione di tanti promettenti prodotti già allo stu- munque il 14 febbraio 2005. Per consentire una decidio presso la struttura di Ricerca e Sviluppo di Creo, sione informata a tutti gli effetti, gli azionisti di Creo l’accesso diretto alla più ampia base di sistemi CtP e avranno bisogno di approfondire i termini della tranper flussi di lavoro installati a livello mondiale e l’ac- sazione con Kodak e la posizione di coloro che si processo alla nostra fedelissima base di clienti”. porranno come membri del Consiglio di AmministraI Consigli di Amministrazione di Kodak e Creo zione rispetto alla transazione proposta. Il rinvio delhanno approvato la transazione proposta, purché ven- l’assemblea lascia a Creo il tempo di trasmettere le gano soddisfatte alcune condizioni, in particolare l’ap- necessarie informazioni agli azionisti in modo che provazione da parte degli azionisti e la concessione di possano operare una decisione informata sull’orientatutte le autorizzazioni ed approvazioni di legge. Il 29 mento della società. Le previsioni sono basate sulle conoscenze e aspetmarzo 2005 è stata fissata una Assemblea degli azionisti per l’approvazione della transazione. Il Consi- tative attuali del management aziendale e come tali glio di Amministrazione di Creo raccomanda agli azio- sono soggette a rischi ed incertezze che potrebbero rendere i dati reali molto diversi dai dati previsionali nisti di votare a favore della transazione proposta. “Questa transazione rappresenta il culmine di un di cui Creo non assume alcun obbligo di modifica.

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In seguito ad un recente accordo commerciale Kodak Polychrome Grahics Italia ha ottenuto la distribuzione per il mercato dell’industria grafica e della stampa dei monitor calibrabili LCD ColorEdge CG21 prodotti dalla EIZO. Le tecnologie innovative sviluppate dalla casa giapponese, nota e apprezzata da dallo stand-by, è in grado di tempo per l’alta qualità dei visualizzare immediatapropri prodotti, consentimente le tonalità e i colori ranno di superare il monocorretti, operazione questa polio dei monitor CRT nel setVia del Pratignone 38/40 che nei monitor tradizionali 50041 Calenzano (FI) tore del prepress, offrendo agli opeCRT o LCD richiede tempi molto più tel. 0558836200 - fax 0558836222 ratori professionali un’alternativa di lunghi (anche una o due ore per la prihttp://www.kpgraphics.com altissimo livello nella resa delle immama accensione della mattina). Un’altra gini e dei colori, con in più tutti i vantaginnovazione importante è costituita dalgi tipici della tecnologia LCD. Rispetto ai monitor CRT la tecnologia di correzione della gamma - impostata alinfatti, i monitor LCD offrono minore ingombro, mag- l’interno del monitor con valore 2.2 - che viene effettuagiore ergonomia, consumi ridotti del 70-75%, assenza ta da un convertitore di segnale a 10 bit e consente aldi emissioni e di effetti sulla temperatura dell’ambiente l’operatore di ottenere sempre una visualizzazione di lavoro e salvaguardia degli occhi, oltre che un’esteti- ottimale, indipendentemente dalla temperatura colore ca decisamente migliore. KPG propone ai suoi clienti scelta. La novità tecnologica di maggiore rilievo però, è una soluzione completa che comprende - oltre al moni- senz’altro la possibilità di personalizzare la calibrazione tor ColorEdge CG21 - un Apple PowerMac G5, il del monitor impostando a piacere i parametri relativi a colorimetro Gretag e il software ColorNavigator, svi- luminosità, punto di bianco e gamma e salvando poi il luppato da Eizo, che permette di eseguire la calibrazione profilo ICC nella cartella di destinazione. La procedura, hardware dello schermo. Si ottiene così una vera e pro- che non richiede più di dieci minuti, si esegue a partire pria stazione per il ritocco e la gestione del colore, che dalla prima schermata del software ColorNavigator, segarantisce un alto livello di controllo su temperatura guendo passaggi semplici ed intuitivi, in lingua italiana. colore, luminosità e gamma cromatica e permette di ge- La calibrazione personalizzata è hardware - e non semnerare fino a 20 profili colore ICC e di gestire con la plicemente software come avviene di solito nei monitor massima precisione la correzione del colore, anche dopo a cristalli liquidi. I dati impostati dall’operatore infatti la calibrazione. I ColorEdge CG21, coperti da garanzia non modificano l’uscita della scheda grafica per bilanEIZO per cinque anni, sono disponibili nelle versioni ciare la resa cromatica, ma vanno direttamente al moni18" e 21" e sono caratterizzati da risoluzione nativa di tor, modificandone i valori attraverso il convertitore in1600 x 1200 pixel, contrasto di 400:1, luminosità di 250 terno a 10 bit. I valori di calibrazione ottenibili sono nocd/mq e angolo di visuale da 170°. La qualità di tevoli, la resa cromatica valida e la stabilità perfetta. visualizzazione è eccellente nonostante la dimensione Scegliendo la soluzione EIZO, lo staff italiano di ampia, nitida e senza sgranature. Il piedistallo permette specialisti di KPG ha inteso offrire ai propri clienti un di regolare l’altezza dello schermo, ma anche di ruotarlo prodotto alternativo alla tradizione, innovativo e all’avanper lavorare in verticale. Una caratteristica esclusiva, guardia dal punto di vista tecnologico, ma semplice da brevettata, è la stabilizzazione della luminosità, grazie utilizzare e realmente vantaggioso per chi trascorre daalla quale il monitor, in fase di accensione o di ripresa vanti al monitor molte ore al giorno.

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Kodak Polychrome Graphics distribuisce in Italia i monitor calibrabili LCD prodotti dalla EIZO

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Tera punta tutto sui distributori locali e cede a Formis la sua quota di Tera Asia Pacific Il mercato asiatico focalizza le attenzioni di tera clienti alcuni tra i principali gruppi editoriali, tra cui negli ultimi giorni dell’anno. New Straits Times Press Group and the Utusan Melayu Lo scorso 23 dicembre infatti Tera Digital Berhad in Malesia, Kompas in Indonesia ed Inquirer Publishing e la società di IT malese Formis Holdings Publishing in Indonesia e nelle Filippine. Berad hanno raggiunto un accordo per il trasferi“E’ il coronamento di un progetto mento della parte restante del pacchetto che abbiamo abbracciato a partire dal azionario di Tera Asia Pacific, filiale 2003” ha sottolineato con soddisfazioasiatica di Tera Digital ne Anton Andrea Speciale, AmminiPublishing, appunto alla stratore di Tera Digital Publishing. società di IT malese, “Negli ultimi due anni, inquotata alla borsa di fatti, abbiamo lavorato per Kuala Lampur e che, con spostare la nostra strategia oltre 500 dipendenti cocommerciale da una rete di pre tutti gli aspetti legati filiali ad un modello che si all’informatica applicata focalizza sull’impiego di ai settori più diversi, partner locali. Tera Digital Publishing S.p.A. quali il mercato bancaIn tempi di economie Via Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia rio, la scuola e gli enti difficili, il secondo modelTel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19 governativi. lo si sta dimostrando vine-mail sales@teradp.com L’accordo prevede il cente: minor impatto e reatrasferimento a Formis, che già è proprietaria del 40 zioni più immediate. La partnership con Formis è coper cento di Tera Asia Pacific, del restante 60 per cen- minciata nel 2001, quando Tera ha aperto la filiale asiato, ora di proprietà di Tera. Formis diviene così unico tica Tera Asia Pacific. azionista della filiale malese. Contestualmente alla E’ stata una relazione commerciale proficua e sono cessione delle quote Tera Digital Publihing ha rinno- fermamente convinto che la completa acquisizione vato con Tera Asia Pacific l’accordo di distribuzione della nostra filiale da parte di Formis sia la naturale per tutta la gamma dei propri prodotti editoriali, per il conseguenza dell’esperienza di questi anni”. E ha conSud Est Asiatico, Australia e Nuova Zelanda. cluso con soddisfazione: “sono certo che i risultati proSi tratta di un business consistente poiché nel Sud dotti dal nuovo assetto societario non tarderanno ad Est asiatico Tera Digital Publishing annovera tra i suoi arrivare”.

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Il Morgunbladid, il principale quotidiano dell’Islan- prelievo dei prodotti all’uscita della piegatrice, dal da diffuso su abbonamento, dall’autunno del 2004 pro- processo d’inserimento su un MSD-C al taglio duce con un completo impianto Ferag. La capacità di trilaterale con una taglierina a tamburo SNT-U fino al stampa di 128 pagine in quadricromia e la sala di spe- pacco pronto per la spedizione – viene effettuata inline dizione Ferag ad alta automazione offrono al mercato e senza ritardi. In questo modo è possibile ridurre al islandese degli stampati posminimo il tempo di produziosibilità mai conosciute prima ne, a favore di un termine ultiin quanto a redditività del mermo di accettazione posticipato e cato e a libertà di configurazioun inizio anticipato delle operazioni di spedizione. Il risultato è ne di prodotti di stampa FERAG ITALIA Spa un giornale che guadagna sensibilqualitativamente superiori alla Via Gallarate 184, 20151 Milano mente in attualità. media. Tel. 02.38002770 - Fax 02.38006710 Nel nuovo centro stampa alle porSito Internet: www.ferag.com te di Reykjavik il giornale viene stamRollStream accresce la produtpato con una tiratura di 56 000 copie (oltività tre 60 000 il fine settimana). Ogni operazione - dal I prodotti rifilati sui tre lati possono essere avvolti Con la pubblicità diretta nel giornale, il su MultiDisc e trasferiti al deposito intermedio per il Morgunbladid offre ai suoi clienti e alla casa processo d’inserimento o al settore d’imballaggio con editrice nuove e lucrative fonti d’entrata due impilatori MultiStack per la distribuzione diretta. Il cliente trae un doppio vantaggio da questa varietà d’utilizzo: da un lato si possono immettere sul mercato prodotti di stampa rifiniti e differenziati di qualità superiore alla media; dall’altro, si realizza uno sfruttamento di gran lunga più intensivo della rotativa regolata sulla produzione a pieno colore. Per il caricamento dei supplementi, il tamburo d’inserimento MSD-C viene collegato a un RollStream con tre stazioni di alimentazione JetFeeder. A detta del cliente, il sistema precollettore lavora senza problemi e in modo affidabile anche quegli inserti particolarmente delicati che in passato avevano fortemente limitato la produttività.

Pubblicità diretta come novità I giornali islandesi hanno da sempre dedicato grande spazio al mercato pubblicitario, che ora il Morgunbladid estende ulteriormente utilizzando un nuovo modello. L’editore, con l’impiego di cartoline incollate, offre per la prima volta ai suoi clienti la possibilità della pubblicità diretta nel giornale, guadagnando in questo modo posizioni di notevole vantaggio sui suoi concorrenti. Da questo nuovo modello pubblicitario traggono profitto non solo i clienti ma anche l’editore del giornale, grazie alle nuove e lucrative fonti d’entrata che esso dischiude.

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Il Morgunbladid produce con Ferag

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Capacità ancora maggiori per KPG OpenFlow con le nuove funzioni per il trapping e l’importazione dei file TIFF G4 KPG OpenFlow, il sistema di workflow a pagina mente interessanti. Zone Trapping è la funzione dedisingola sviluppato dagli specialisti italiani Kodak cata all’esecuzione del trapping su aree specifiche del Polychrome Graphics, ha ormai superato le 120 in- lavoro, che vengono selezionate e delimitate dall’opestallazioni in tutta Italia. Un grande successo, che si ratore, il quale esegue poi al loro interno l’editing e deve principalmente alle caratteristiche di velocità e definisce per ciascuna zona i parametri di trapping facilità d’uso, affidabilità e compatibilità con la mag- desiderati. Utilizzando la funzione Miter Trapping gioranza delle periferiche l’operatore può invece insia in ingresso che in uscidividuare le diverse confita disponibili sul mercagurazioni degli angoli di to. un’immagine e regolare di Via del Pratignone 38/40 La concezione modulare su conseguenza la forma da assegna50041 Calenzano (FI) cui è basato il KPG OpenFlow conre all’abbondanza del colore, ottetel. 0558836200 - fax 0558836222 sente agli sviluppatori KPG di amnendo così i migliori risultati nella http://www.kpgraphics.com pliarne continuamente le funzioni per resa degli angoli stessi, mentre con offrire agli utilizzatori un sistema sempre più capace e Image Trapping può eseguire il trapping secondo i dati completo. Seguendo questo percorso, KPG ha recen- di una singola immagine contenuta nel lavoro. temente presentato i nuovi moduli KPG OpenFlow IOltre a queste, Openflow I-Trap dispone di molte Trap e KPG OpenFlow TIFF G4 Import. altre funzioni: raster based trapping, trapping delle sfuIl modulo KPG OpenFlow I-Trap serve a rendere mature, supporto dei colori spot, gestione speciale del automatiche e interattive le funzioni di trapping dei nero, preview “on the flight”, multi-user trapping RIP Harlequin, che compensano preventivamente, clients. KPG OpenFlow I-Trap permette di avere più durante la fase della creazione del lavoro, le impreci- stazioni interattive di trapping, che possono essere PC sioni della messa a registro in macchina da stampa o MAC. causate dai fattori più diversi come errori umani, maLa seconda novità è costituita dal modulo KPG teriali difettosi o instabili, condizioni ambientali sfa- OpenFlow TIFF G4 import, che permette di importare vorevoli, imperfezione delle parti meccaniche. nel flusso KPG OpenFlow o in altri software di OpenFlow I-Trap comprende un plug-in per il trapping workflow i file TIFF 1-bit generati da sistemi diversi in-RIP automatico ed una applicazione separata per dal flusso di lavoro in uso come Barco, Harlequin, Agfa l’interattività della visualizzazione e dell’esecuzione Apogee ed altri, convertendoli nel formato DCS2 che del trapping che, a differenza della soluzione Harlequin permette di creare l’imposizione con software standard. standard, consente di agire interattivamente sui paraI due nuovi moduli si aggiungono alle numerose metri di trapping delle singole pagine e di vedere i ri- funzionalità che caratterizzano il sistema KPG sultati definitivi sullo schermo in tempo reale. OpenFlow, che si conferma come una delle migliori Una volta installato, OpenFlow I-Trap diventa parte soluzioni tra quelle disponibili per la gestione del flusso integrante del RIP ed è l’unico prodotto tra quelli di- di lavoro, innovativa, aperta, flessibile, con un ottimo sponibili capace di aggiungere ai RIP Harlequin esi- rapporto tra costi e prestazioni, gestita totalmente dastenti sia le funzioni di trapping automatico sia quelle gli specialisti KPG per qualsiasi intervento ed di trapping interattivo. Tra le numerose funzionalità espandibile in qualsiasi momento secondo ogni nuova della soluzione I-Trap ne spiccano alcune particolar- necessità.

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In continua evoluzione, Méthode si arricchisce di dati con il sistema esterno di pubblicità è bidirezionale: nuove e potenti funzionalità: una serie di novità, di a fine produzione è possibile esportare la spunta finarecentissimo rilascio, riguardano in particolare l’inte- le contenente tutti i dati del pubblicato. Il file di export, grazione con sistemi esterni di pubblicità e la gestione in formato XML, è quindi perfettamente riutilizzabile del flusso del materiale pubblicitario. per elaborazioni ulteriori all’interno del sistema Méthode Ad Placement è il modulo che gestisce gestionale, in un’ottica di condivisione dei contenuti l’integrazione tra Méthode e i sistetrasversale all’intera azienda editomi esterni di pubblicità, qualunque riale. essi siano. L’applicazione è in graPer gestire e ottimizzare il flusdo di trasferire dal sistema geso dei materiali pubblicitari da parstionale a Méthode le prenotazioni te di agenzie di pubblicità esterne è EidosMedia S.r.l. degli spazi pubblicitari, per una o più nato Méthode AdFlow, in grado di Viale Legioni Romane, 43 20147 Milano edizioni. Il meccanismo, già in produoffrire due vantaggi principali: normazione a Edipresse e al Cittadino di Lodi, tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 lizzare l’invio dei dati via web ed effetwww.eidosmedia.it è estremamente efficiente: all’interno del tuare un controllo rigoroso sull’integrità info@eidosmedia.com Planning di Méthode, l’utente può listare del file ricevuto, conformemente agli tutti gli spazi prenotati e seguirne l’aggiornamento in standard di mercato (PDF). Tramite un’applicazione tempo reale. Le riserve aventi una posizione di rigore web, l’agenzia pubblicitaria invia a Méthode i propri sono impaginate automaticamente; per le altre è pos- files corredandoli dei relativi metadati. Se il file è corsibile un posizionamento manuale, assistito da una serie rotto, incompleto o non conforme, l’agenzia ne riceve di controlli interni che avvertono l’utente di eventuali immediata notifica, con un notevole risparmio di temincompatibilità (colore o sezione). pi e una significativa riduzione delle possibilità di erTutte le pubblicità arrivano direttamente a Méthode rore. e qui sono archiviate nel database. Un meccanismo Grazie a queste e a numerose altre funzioni in corinterno particolarmente sofisticato è in grado di so di implementazione, Méthode diventa uno strumento correlare la prenotazione dello spazio pubblicitario con ancora più completo, evoluto ed efficace: un vero e l’annuncio e quindi di agganciare automaticamente il proprio pannello di controllo, che consente di gestire file di pubblicità, se la riserva è già posizionata in pa- l’impaginazione su più edizioni del materiale redagina. Questa funzione può rivelarsi particolarmente zionale e pubblicitario, in un ambiente applicativo inutile nella gestione di campagne pubblicitarie di lunga tegrato, in cui l’utente è aggiornato in tempo reale durata. di qualsiasi modifica, anche se proveniente da un siCon Méthode AdPlacement inoltre lo scambio di stema esterno come il gestionale di pubblicità.

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Méthode si arricchisce di una potente e sofisticata gestione pubblicitaria

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Le soluzioni Leaf di Creo riconosciute come migliori prodotti del 2004 dalla stampa specializzata La stampa specializzata del settore della fotogra- minato prodotto Must See in occasione di Photokina fia e delle immagini digitali ha decretato migliori pro- 2004, guadagnandosi il riconoscimento Photo Presse dotti del 2004 i dorsi per fotocamera digitale Leaf® Digit Photokina Highlight Award. Leaf Aptus 22 inAptus e Leaf Valeo di Creo: la tecnologia Leaf conti- corpora il display sensibile al tatto più grande (6 x 7 nua così ad aiutare i fotografi professionisti di tutto il cm) ed offre una risoluzione di 22 megapixel. Portatimondo ad ottenere fotografie di le e facile da usare, il dorso diqualità eccezionale. Riconogitale Leaf Aptus ha la robustezsciuti per il carattere innovatiza e la risoluzione di cui ha bisogno il fotografo professionivo e per l’estrema facilità d’uso, sta. i dorsi per fotocamera digitale Leaf Valeo 22 ha conseguiLeaf eccellono in molte delle to il premio 2004 Readers situazioni più critiche di luce ed Creo Italia S.r.l. Choice Award, assegnatogli dalla inquadratura. Via Pisa 250 prestigiosa rivista Digital Output. ConsiLe soluzioni Creo Leaf hanno alle spal20099 Sesto San Giovanni derato uno dei 50 migliori prodotti innole una lunga storia di innovazioni. Leaf ha Milano - Italy vativi del 2004 dai lettori di Digital Output, presentato infatti il primo dorso per Tel: +39 02 262 59 77 fotocamere digitali al mondo, Leaf DCB, Fax: +39 02 262 59 229 il dorso digitale Leaf Valeo 22 offre 22 milioni di pixel, un ampio CCD di formato in occasione di Photokina 1992. Leaf ha continuato a dominare il mercato della fotografia di- 3:4, display wireless con Portable Power ed una velogitale professionale proponendo sempre soluzioni cità di scatto esclusiva. La rivista Photo Processing ha nominato infine innovative. A Photokina 2002, Leaf ha presentato il sistema di alimentazione portatile Leaf Valeo. Succes- Leaf Valeo 22Wi il migliore dorso per fotocamera disivamente, Leaf ha presentato i primi dorsi digitali gitale del 2004. Riconosciuto per la sua flessibilità e portatili da 22 megapixel e 17 megapixel, Leaf Valeo l’innovativa tecnologia del display wireless, Leaf Valeo 22Wi e Leaf Valeo 17Wi, dotati dell’innovativa tec- Wireless è stato menzionato tra i migliori prodotti del nologia con display “wireless”. Tra gli altri prodotti 2004 del numero di Photo Processing. Leaf Valeo preLeaf, si ricordano le applicazioni Leaf® Capture V8 e senta la più elevata velocità di scatto pari ad un fotogramma ogni 1,2 secondi e si caratterizza per una quaLeaf® oXYgen. Il nuovo dorso digitale Leaf Aptus 22 è stato no- lità fotografica superiore.

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Logistica ottimizzata in sala spedizione

Per economizzare la produzione di giornali, il flusso studi, una parte superiore al 20% dei costi totali della di lavoro ottimale, dalla produzione di giornali è bobina di carta alla conda attribuire alla sola disegna al lettore, deve prostribuzione del prodotto. cedere nella maniera più Ne consegue, che il potenMÜLLER MARTINI S.p.A semplice e diretta possibiziale di ottimizzazione si Viale Rimembranze 50 le. Questa sequenza di operapuò sviluppare, in particola20099 Sesto San Giovanni (MI) zioni trova un supporto importanre con l’aiuto di un sistema per tel. 02 262371 - fax 02 2426851 te nel processo della sala spediziola sala spedizione studiato ad arte. ne, dove si assicura che il supplemento corretto venga inserito nel giornale giusto e che, grazie alla logistica La logistica per la sala spedizione inizia dalla interna, i prodotti finiti escano dalla produzione in carta stampata condizioni di completezza e finitura ultimate. E’ altrettanto importante però che gli elementi forniti dalLa produzione dei fogli principali è già l’esterno, quali i prodotti semi-lavorati, vengano inte- automatizzata ad alto livello. Sia nel caso della stamgrati nel processo globale nel modo più efficiente pos- pa diretta, che nel caso della produzione ad inserti, la sibile, ad esempio, nel caso della sequenza operativa lavorazione del giornale avviene in un flusso contirelativa ai giornali, i quali devono essere assemblati nuo, iniziando dalla rotativa e finendo col caricamento secondo criteri geografici nei pacchetti dotati di appo- del prodotto sui camion per la consegna. Non è necessito indirizzo e caricati sui giusti mezzi di trasporto sario alcun intervento manuale e questo logisticamente che li porteranno alla corretta destinazione. è un bel colpo. Diventa quindi necessario accorpare tutti i procesIl processo si differenzia quando vengono lavorati si per l’ottimizzazione delle sequenze operative della inserti commerciali prodotti da terzi, quasi sempre sala spedizione dal punto di vista logistico. Utilizzan- impilati su bancali; nella maggior parte dei casi è nedo il termine “logistica”, noi facciamo riferimento alla cessario un intervento manuale e ciò fa sì che questo sequenza logica dei processi di finitura. Sono inclusi settore resti aperto all’ottimizzazione, dato che la proin questa definizione i percorsi di trasporto interni, il cedura per gli inserti esterni è quella automatizzata in concetto di immagazzinaggio, l’inserimento per zone, minor misura e meno avanzata in termini di logistica, la composizione dei carichi dei camion secondo crite- rispetto all’intero processo di produzione dei giornali; ri geografici e le potenziali reazioni ad influenze im- solo di rado gli stampatori di prodotti commerciali previste. Seguendo questi criteri, viene garantito un consegnano i loro prodotti su bobine o in stecche. flusso di lavoro efficiente e puntuale. Soprattutto, la consegna e la distribuzione dei prodotti, definita come Automatizzazione del caricamento con inser“logistica esterna”, spesso non vengono adeguatamente ti prodotti da terzi considerate, quando si tratta di valutare l’economicità della produzione di giornali. Tuttavia, secondo vari Le pile consegnate su bancali devono essere cari-

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L’assemblaggio corretto di giornali e pacchi non è il solo evento significativo che ha luogo in sala spedizione. L’intero processo, dalla consegna degli inserti alla distribuzione del prodotto finito, può essere ottimizzato sfruttando una soluzione studiata ad arte per la sala spedizione.

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cate a mano e questo è un procedimento molto fatico- di rotativa e sala spedizione porta vantaggi essenziali so. Con una resa di 45.000 copie/ ora è molto probabi- nella sempre più crescente regionalizzazione della prole che nel lungo tempo si verifichi qualche errore. Ogni duzione. momento di calo dell’attenzione può portare ad un arresto macchina. Immagazzinaggio e caricamento chiaro Già ora l’utilizzo di un sistema di caricamento semiautomatico con Streamfeeder è in grado di ridurre il Mentre i prodotti principali vengono già immagazlavoro manuale del 50%. Inoltre, grazie ad un’auto- zinati in maniera del tutto automatizzata, c’è la necesmazione di questo tipo, viene assicurato un alto livel- sità di una logistica efficiente per l’immagazzinaggio lo di resa della macdei prodotti da insechina. Le stecche rimento. Laddove, qui utilizzate rendooggigiorno, i bancali no possibile l’autoe le bobine vengano matizzazione del caancora identificati rico su bancali attuacon note manoscritto dagli stampatori te, il sistema d’imdi prodotti commermagazzinaggio eletciali e allo stesso tronico “Storagemodo permettono Module” identifica i un carico efficiente prodotti sulle bobine degli Streamfeeder per numero e tipo e sull’inseritrice. Al rintraccia la loro colcontrario delle bobilocazione in magazne, le stecche risulzino. Gli ordini di tano particolarmencaricamento sono te appropriate per le trasmessi via radio piccole quantità e all’azionamento permettono di incredell’impilatore ed mentare in modo noappaiono anche sullo schermo del ditevole l’efficienza spositivo di azionanella produzione di mento. Con l’aiuto giornali. di codici a barre sulTuttavia, solo il La logistica funziona alla perfezione con il polmone FlexiRoll. Non solo le bobine e sulle unicaricamento auto- la rotativa e la sala spedizioni sono in grado di operare individualmente, tà di sbobinatura, matico a bobine per- ma anche l’inserimento di prodotti commerciali di terzi avviene in vengono evitate mette una resa mag- maniera altamente efficiente. confusioni nell’imgiore dei sistemi di sala spedizione. Al fine di facilitare i processi automa- magazzinaggio e nel caricamento. tici di produzione primaria incentivando, di conseguenza, una produzione più economica, i prodotti conse- Al momento giusto al lettore giusto gnati su bancali possono essere avvolti in bobine durante il turno giornaliero, ottenendo così un risultato Quando i giornali sono stati composti, un moderpiù soddisfacente dal punto di vista dei costi. I sistemi no sistema di sala spedizione assicura che il prodotto odierni si avvantaggiano del sistema a bobine FlexiRoll corretto sia velocemente consegnato al lettore. Con una elaborato da Müller Martini che consente di consegui- tecnologia per sala spedizione studiata ad arte, i pacre un’operatività indipendente della rotativa rispetto chetti possono essere assemblati contando il numero alla sala spedizione e di mettere a disposizione esatto di giornali per deposito. Questi pacchi contenprestampati e inserti commerciali per un sistema d’in- gono informazioni relative al percorso, garantendo una serimento automatico. Il disaccoppiamento operativo distribuzione senza intoppi. Oltre ai normali fogli con

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L’ottimale metodo di caricamento dell’impianto con brevi tragitti di trasporto e con l’aiuto di tecniche moderne di stoccaggio garantisce una logistica efficace della sala spedizione.

Coordinamento dato dal sistema di controllo centralizzato Sembra ragionevole utilizzare un sistema di controllo per coordinare logicamente in maniera ottimale la totalità dei processi operativi. Il sistema coordina e comanda le sequenze operative di una o più linee di produzione in tempo reale. MPC, che sta per sistema di controllo produzione della sala spedizione, garantisce l’utilizzo ottimale di queste linee produttive, così come la suddivisione estremamente precisa di giornali e pacchi secondo l’area geografica cui sono destinati. Le funzioni specifiche del sistema di controllo presentano queste caratteristiche particolari: · Suddivisione per aree geografiche automatizzata, fino a comprendere le zone più ristrette. · Passaggi da area ad area coordinati, con pianificazione anticipata dell’alimentazione inserti sulle linee d’inserimento e composizione coordinata dei pacchi. · Regionalizzazione parallela: un solo sistema d’inserimento può produrre contemporaneamente due giornali diversi per due aree diverse. · Flessibilità tra le linee di produzione con alter-

nanza delle commesse al fine di ottimizzare la produzione.

Concetti di logistica individualizzata Per ottimizzare la logistica sia all’interno che verso l’esterno utilizzando i sistemi per sala spedizione è di grande vantaggio disporre di una consulenza competente che tenga conto di un‘analisi complessiva. Non esiste un modello perfetto, in quanto le differenze nella commercializzazione dei giornali nel mondo sono Legenda: bianco: caricamento stazioni con FlexiRoll grigio scuro: caricamenti di inserti su bancali o in stecche grigio chiaro: sistema di rampe e di formazione pacchi.

troppo vaste. Tuttavia, esiste la possibilità di migliorare molte operazioni. Vale la pena studiare a fondo le procedure esistenti e metterle a punto singolarmente. Per esempio, nel caso di tirature limitate o aree regionali ristrette, il carico manuale può rivelarsi più efficace dell’utilizzo di un sistema automatico a bobine o a stecche. Müller Martini fornisce soluzioni flessibili dall’A alla Z con sistemi finalizzati alla singola situazione.

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l’indirizzo, possono essere stampate delle schede informative che vengono automaticamente aggiunte al pacco. Per ottenere il massimo dell’efficienza nello smistamento sia di giornali a grande diffusione che di giornali a limitata diffusione locale, i prodotti vengono impilati automaticamente su bancali e consegnati ai grossisti per essere poi smistati localmente.

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KPG presenta la seconda versione della soluzione per il proofing su monitor: il MATCHPRINT VIRTUAL Proofing System - LCD Le prove colore su monitor sono oggi disponibili Grazie al supporto dell’esclusiva tecnica di riproanche in versione desktop. Kodak Polychrome duzione del colore di KPG, il Matchprint Virtual Graphics (KPG) ha annunciato di aver iniziato la Proofing System - LCD fornisce prove su monitor che commercializzazione del Matchprint Virtual Proofing garantiscono ripetibilità, corrispondenza all’originale System - LCD, la secone affidabilità e combina la da generazione dei sisteconvenienza del sistema mi certificati di proofing KPG RealTime Proof con su monitor. Il Matchprint la qualità e la precisione delVia del Pratignone 38/40 Virtual Proofing System - LCD la tecnologia KPG Matchprint 50041 Calenzano (FI) offre agli utilizzatori tutti i vantagVirtual Proofing. tel. 0558836200 - fax 0558836222 gi dei monitor LCD approvati norI monitor high-end a schermo piathttp://www.kpgraphics.com malmente in commercio, integrati con to LCD utilizzati dal Matchprint Virtual il workflow KPG RealTime Proof per produrre prove Proofing System - LCD semplificano le procedure di colore su monitor con valore contrattuale senza inutili installazione e permettono di ottenere prove personatempi di attesa e annullando le distanze geografiche. li. Il sistema comprende i monitor LCD Eizo “Il Matchprint Virtual Proofing System - LCD si ColorEdge CG 21, approvati Matchprint Virtual, il inserisce facilmente all’interno del clclo di produzio- Matchprint Virtual Proofing Monitor Software, un ne e aiuta i nostri clienti a rispettare le scadenze in calibratore Matchprint Virtual e l’intera gamma di strumateria di approvazione delle prove, riducendo signi- menti per il proofing RealTimeProof basati su web. ficativamente i tempi generali di lavorazione” dice “Con il Matchprint Virtual Proofing System - LCD Thierry Callot, European software solutions product possiamo trasferire i file tra le diverse organizzazioni manager di KPG. “Contiamo ad oggi sedici siti pilota in pochi minuti usando Internet. Questo significa che dislocati in tutta Europa, che dimostrano chiaramente non dobbiamo più eseguire prove su carta, con un conl’interesse dei nostri clienti nei confronti del prodotto siderevole risparmio in termini di tempi e costi” die l’atteggiamento favorevole con cui è stato recepito chiara l’utilizzatore finlandese Ii-Min Tcheng, quality il sistema. Abbiamo investito risorse considerevoli nel manager della DMP (Digital Media Partners Oy). lancio e nello sviluppo di questa rivoluzionaria soluIl Matchprint Virtual Proofing System - LCD ha zione di proofing che riteniamo realmente valida per recentemente ottenuto la certificazione SWOP, che il mercato. Il numero di installazioni che oggi sono convalida ufficialmente la capacità del sistema di forgià in produzione rappresenta un buon inizio, che ci fa nire su monitor RGB una precisa rappresentazione visperare in un 2005 molto positivo”. siva del risultato finale di stampa in CMYK.

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Signori, al Sappi International Printer of the Year Litho di Johannesburg, Sud Africa, è stato nominato Awards a Cape Town in Sud Africa Les jeux sont faits!. invece Sappi African Printer of the Year per l’anno Nel 2004 i clienti Creo provenienti dal mondo intero 2004. hanno infatti sbancato tutti e quattro i premi messi in Clienti Creo sono stati anche tra i finalisti per l’aspalio da Sappi, portando a casa l’en plein dei ricono- segnazione dei premi Sappi Printer of the Year Awards, scimenti Printer of the Year vincendo l’oro dei premi Sappi Awards, oltre al premio internanelle loro rispettive regioni alzionale in occasione dell’evenl’inizio dell’anno. to di gala organizzato dal dinaL.P. Thebault di Parsippany, mico e innovativo produttore NJ (USA) ha usato la retinatura cartario sudafricano. da 20 micron Staccato di Creo Anderson Lithograph di Los con una stampante per prove Creo Italia S.r.l. Angeles, California, USA è stato nominacolore Spectrum di Creo per creare il rapVia Pisa 250 to Sappi 2004 International Printer of the porto annuale con il quale si è aggiudicata 20099 Sesto San Giovanni Year, oltre a Sappi 2004 North American il premio. Milano - Italy Printer of the Year. Sappi Fine Paper North Paarl Web di Cape Town, Sud Africa, Tel: +39 02 262 59 77 America è il principale produttore del Nord Fax: +39 02 262 59 229 ha usato il flusso di lavoro Brisque per agAmerica di carta fine patinata per le rivigiudicarsi l’oro nella categoria delle riviste pregiate, i cataloghi, i libri e la pubblicità stampata ste africane. di fascia alta, con sede a Boston, Massachusetts Per la regione Australasia, l’oro è andato a Offset Anderson Lithograph è cliente Creo da molti anni; uti- Alpine Printing di Lidcombe, Australia, che utilizza la lizza un sistema CTP Creo Trendsetter® 800, il siste- retinatura Staccato di Creo. ma di gestione del flusso di lavoro Prinergy® e la Nampak Cartons and Labels di Pinetown, Sud Afriretinatura Staccato®. ca, un utente di Prinergy Powerpack®, si è guadagnato La società milanese Fontegrafica, già Sappi l’oro per la categoria del packaging e delle etichette International Printer of the Year per l’anno 2003, è stato per il continente africano. nominato Sappi 2004 European Printer of the Year. “Ci complimentiamo con i nostri clienti che hanno Fontegrafica impiega un sistema Creo Trendsetter 800, ricevuto i prestigiosi riconoscimenti 2004 Sappi Printer Prinergy ed il portale Internet della prestampa Synapse® of the Year Awards” ha dichiarato Amos Michelson, InSite. CEO di Creo. “È una grande soddisfazione vedere Pragati Offset Pvt Ltd. di Hyderabad, India, è stato come i nostri clienti abbiano saputo mettere in luce il nominato 2004 Trading Partner of the Year. Pragati ha valore delle soluzioni Creo, guadagnandosi i premi in funzione un sistema Creo Trendsetter 800 con il si- Sappi. Ancora una volta, i clienti Creo hanno dimostema per il flusso di lavoro Brisque® e ha vinto diver- strato di essere all’avanguardia nel settore della stamsi premi nella regione asiatica. pa di qualità e noi, per parte nostra, siamo molto orgoIl primo utente Creo del continente africano, Ultra gliosi di collaborare al loro successo”.

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Premi Sappi Printer of the Year Awards 2004 ai clienti Creo

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Continuano i successi GMDE con STEC, Repubblica e Gazzetta di Parma Un anno iniziato bene, anzi ottimamente, questo Arkitex RipDrive che assicura una migliore gestione 2005 per GMDE, l’azienda milanese che e automatizzazione dei processi di provanta un’esperienza trentennale nel duzione, dalla ricezione dei file dal sicampo delle tecnologie per il mercato stema editoriale fino al posizionamento dell’editoria e dei quotidiani e che opedelle lastre sui basket per la presa da ra come System Integrator e Solution parte dei rotativisti. Provider per tutti gli aspetti produttivi Ma il progetto pur mantenendo come del mondo dell’editoria e dei quotidiaobiettivo primario il miglioramento delni, che vanno dalla Redazione alla Sala la qualità del prodotto finito, è sicuraStampa, passando attraverso i sistemi mente in progress. Per questo, è previper la gestione e il controllo dei flussi sto che la configurazione installata posoperativi. sa essere ulteriormente potenziata in fuGMDE, Viale Colleoni, 5 La Gazzetta di Parma ha infatti scelturo con l’integrazione di Sublima, la tec20041 Agrate Brianza (MI) to GMDE come partner nell’ambito del nologia di retinatura ad alta definizione per Tel. 0396091790 suo progetto di ampliamento delle linee di i quotidiani. Fax: 0396091788 produzione e di miglioramento della qualità http://www.gmde.it A La Repubblica continua nel frattempo di stampa. Il prestigioso quotidiano ha infatti il progetto d’ampliamento delle risorse e dei stretto un accordo processi produtticon GMDE per vi. E’ stata coml’acquisto e l’inpletata una delle stallazione di tappe principali, un’unità CTP relativa all’agAgfa ADVANgiornamento delle TAGE DL e una linee di produzionuova unità Piega ne pellicole: il in linea della tedenetwork di centri sca 2B Praezision stampa del gruppo e così è stata redispone ora di 9 centemente ultinuove fotounità mata l’installazioAgfa 3850 Wide, ne di una nuova vendute ed installinea Computer to late da GMDE, in Plate al centro grado di esporre stampa del giorciascuna oltre 100 nale parmense. film/ora nel forLa configuramato tabloid aczione installata a coppiato. La Gazzetta di La configuraParma è pilotata zione comprende dalla soluzione di inoltre il workworkflow Agfa flow Arkitex Rip-

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Drive, la soluzione Agfa, che offre una miglior gestione e automatizzazione dei processi di produzione pellicola. Tra le funzioni più importanti utilizzate dagli Arkitex RipDrive de La Repubblica spicca quella per l’assemblaggio ed accoppiamento delle pagine da esporre. Last but not least la nuova installazione alla S.T.E.C. di Roma: nell’ambito di un ampio progetto di rinnovamento e ampliamento della produzione, il nuovo stabilimento della Società Tipografica Editrice Capitolina, ha raddoppiato la propria linea produttiva. Con la piena assistenza di GMDE è infatti appena entrata in produzione una seconda linea CTP, che va ad aggiungersi alla preesistente, composta da una POLARIS XCV e da un’unità piega e punzonatrice per lastre 2B Praezision. Lo stabilimento S.T.E.C. di

Roma stampa attualmente il Corriere dello Sport, Tuttosport e Avvenire. Alla base di questa decisione d’ampliamento delle linee di produzione, c’è tanto il desiderio di aumentare la capacità produttiva dello stabilimento, quanto quello di migliorare la qualità della stampa finale della riproduzione del colore. La nuova linea comprende una nuova unità CTP Agfa Advantage CLS e un’altra piega e punzonatrice per lastre, sempre della tedesca 2B Praezision. Per soddisfare specifiche esigenze produttive, l’impianto gestisce due formati lastra diversi. Entrambe le linee sono gestite da Arkitex Foundation, la soluzione di gestione workflow Agfa che consente di ottenere un miglior controllo del lavoro e una completa automatizzazione dei processi di produzione.

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Il primo quotidiano d’Europa sceglie i vantaggi tecnologici di Unisys

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La Casa Editrice tedesca Axel Springer AG adotta il sistema Unisys Hermes 10 per gestire tutte le applicazioni editoriali delle testate Bild, il quotidiano più diffuso in Europa E’ confermato. Questo matrimonio tra Axel In particolare una delle caratteristiche e punto di Springer AG e Unisys s’aveva da fare. E si è fatto nel forza di Hermes 10‘è la sua capacità di operare all’inmigliore dei modi, con l’adozione da parte della casa terno di un ambiente di hosting “regionalizzato”, che editrice tedesca del sistema reconsente cioè alla testata prindazionale e di produzione cipale di ‘ospitare’ altre pubbliHermes™10 per tutte le testate cazioni appartenenti allo stesfacenti capo a BILD, il quotidiaso gruppo editoriale, in locale no con la più alta diffusione in o in remoto. La soluzione sarà Europa (3 milioni e 800mila coinstallata su 900 postazioni di UNISYS ITALIA spa pie di tiratura media). Conferlavoro, distribuite in 19 localiVia B. Crespi 57 - 20159 Milano mando così la propria leadership tà, tra le quali sarà possibile un tel. 02/69851 - fax 02/6985588 nel settore dei media e dell’intotale scambio dei contenuti formazione, Unisys ha annunredazionali (Content Sharing). ciato infatti di aver siglato un contratto con il gruppo Questa funzionalità consente infatti di sfruttare i vaneditoriale Axel Springer AG. L’accordo, di durata bien- taggi offerti da un’architettura tecnologica innovativa nale, consentirà alla prestigiosa testata tedesca di ge- per mantenere elevati livelli di efficienza sia colleganstire in modo integrato la produzione e la distribuzio- dosi da casa sia dalle redazioni. Inoltre, grazie all’arne dei contenuti attraverso un’ampia gamma di applica- chitettura moderna e aperta, facilmente integrabile con zioni e canali. Hermes 10 nella nuova versione è previ- le suite Adobe InDesign e Adobe InCopy e con le apsto per il quotidiano Bild e per i suoi inserti, tra cui plicazioni editoriali più utilizzate, Hermes 10 garantiBild am Sonntag, il più diffuso giornale tedesco della sce elevati livelli di sicurezza e efficienza nella gedomenica (2 milioni e 100mila copie di tiratura me- stione delle informazioni. dia). Viene così ulteriormente premiato il valore delle Inoltre Unisys sta lavorando allo sviluppo di nuosoluzioni Unisys, testimoniato dalle oltre duecento ve funzionalità di Hermes con particolare riguardo alla realtà del panorama editoriale che in tutto il mondo le strutturazione dei contenuti (XML) e al supporto di utilizzano quotidianamente. In Germania vengono in- soluzioni grafiche molto complesse, tipiche di quotifatti pubblicati con il supporto di Hermes il Frankfurter diani tabloid e riviste, per accompagnare le realtà del Allgemeine Zeitung, Handlesblatt, Suddeutsche mondo editoriale nel processo di innovazione tecnoZeitung, Tagesspiegel e altre decine di testate. logica e permettere loro di usufruire di soluzioni avanCon la scelta del sistema redazionale Unisys, il zate per la pianificazione cross-media, l’ampliamento gruppo editoriale Bild, oltre ad un ulteriore incremen- dei canali per la distribuzione dei contenuti e la ricerto della produttività, vedrà assicurata la massima qua- ca simultanea su differenti database. lità delle pubblicazioni. Hermes 10, infatti, consente “Siamo onorati di poter annoverare tra i nostri clienl’ottimizzazione del processo di lavoro e una migliore ti un quotidiano di prestigio come Bild. Il contratto tra collaborazione tra gli utenti. Inoltre, il software è in Unisys e la casa editrice tedesca rappresenta un’ultegrado di perfezionare il controllo della produzione e riore conferma dell’impegno della nostra azienda in la gestione dei flussi di lavoro rendendo possibile ai questo settore” ha dichiarato Roberto Antoniotti, Vice redattori lavorare attraverso una postazione virtuale da President e General Manager Media EMEA di Unisys. qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. La piattafor- “Le funzionalità che verranno aggiunte ad Hermes 10 ma server, disegnata e installata da Unisys, è del tipo nell’ambito del progetto costituiscono un salto gene“High Availability”. razionale nella gestione dei contenuti”.

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Più potente, più integrata. Ecco disponibile da su“Creo continua a supportare lo sviluppo di standard bito la versione 3.1 di Synapse® UpFront® di Creo, la aperti in qualità di partner Networked Graphic soluzione intelligente per la pianificazione della pro- Production™ (NGP™) con l’introduzione di Synapse duzione, che offre agli stampatori commerciali ed edi- UpFront 3.1” ha dichiarato Eliza Leung, Product Matoriali di tutto il mondo l’opportunità di incrementare nager, Synapse UpFront. “Grazie alla compatibilità con sensibilmente la produttività e il formato JDF (Job Definition ridurre, al contempo, i costi opeFormat), una migliore integrarativi. La versione 3.1 di Syzione con Preps® e le nuove funnapse UpFront supporta ora le zioni che consentono di ottenespecifiche JDF 1.2 e consente re una maggiore efficienza ed di esportare le imposizioni in automazione, Synapse UpFront altri sistemi di prestampa o in3.1 è ora in grado di Creo Italia S.r.l. formativi gestionali (MIS) grazie alle inrazionalizzare e standardizzare ulteriorVia Pisa 250 formazioni relative ai parametri per lo mente il processo di pianificazione della 20099 Sesto San Giovanni spellicolamento, aggiungendo così magproduzione”. Milano - Italy giore flessibilità nel processo di pianifica“Credo che le funzioni della versione Tel: +39 02 262 59 77 Fax: +39 02 262 59 229 zione della produzione. 3.1 rappresentino probabilmente lo svilupGrazie a una migliore integrazione con po più importante da quando il software è il software di imposizione Preps, la nuova versione stato creato” ha spiegato dal canto suo Brian Robson, offre funzioni superiori di creazione dei modelli Preps Technical Support Manager, Hannanprint, Alexandria, in base al design del file origine. Il responsabile della Australia. “Utilizziamo Synapse UpFront da più di tre pianificazione che deve esportare i lavori Synapse anni e da quando lo abbiamo installato siamo passati UpFront è così in grado ora di esportare modelli Preps immediatamente alle imposizioni realizzate in maniepronti per la produzione basati sui vincoli imposti dal ra totalmente elettronica. Circa il 30 per cento del nodesign del file origine. Il potente database dei segni di stro lavoro si basa ora su questa integrazione tra Preps Synapse UpFront 3.1, che include schemi con segni, i e Synapse UpFront e questa percentuale continua a segni Preps e i gruppi di segni, rende il processo di crescere di giorno in giorno. Abbiamo inserito i segni pianificazione più flessibile ed efficiente. Inoltre, i tem- Preps nei nostri modelli in modo che, una volta esporpi di consegna vengono abbreviati grazie alla maggio- tati in Preps, non sia necessario effettuare altre operare versatilità di Synapse UpFront che include funzioni zioni. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere un’inper ridenominare, modificare e aggiornare facilmente tegrazione perfetta al 100 per cento entro la fine del i layout e i segni di stampa. Il processo di pianifica- 2005; e tutto questo si rivelerà particolarmente utile in zione della produzione è ora più intuitivo grazie alla quanto ci troviamo nella fase di implementazione di nuova funzione che consente di calcolare automatica- un nuovo sistema informativo gestionale (MIS) e dunmente i layout di stampa in base a formati di stampa que l’integrazione con Synapse UpFront è destinata a crescere ancora grazie al formato JDF”. fissi.

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Un’aumentata integrazione e una maggiore produttività per Synapse UpFront versione 3.1 di Creo

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Müller Martini: cucitura e taglio integrati nella sala spedizione Per la finitura in linea del giornale

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Alla drupa di Düsseldorf Müller Martini ha presentato per la prima volta ai produttori di giornali due novità mondiali: si tratta di sistemi in linea per la cucitura e il rifilo che possono essere utilizzati sia per la produzione quotidiana di giornali, sia per la lavorazione di prodotti semi-commerciali. L’industria dei giornali si trova ad un bivio, poiché in una linea per sala spedizione e con un sistema d’inle esigenze dei lettori e degli inserzionisti pubblicitari serimento NewsLiner-A, si prospetta per l’operatore sono in costante aumenla possibilità di sviluppato. Anche il consumo di re nuovi segmenti di mercato vantaggiosi nel setmezzi di comunicazione tore della stampa comsta cambiando e questo merciale, apportando influisce sulla situazione MÜLLER MARTINI S.p.A Viale Rimembranze 50 maggior valore aggiunto. economica dei produttori di 20099 Sesto San Giovanni (MI) Prodotti quali riviste, brochure, giornali. Questa condizione in tel. 02 262371 - fax 02 2426851 guide ai programmi televisivi, inevoluzione ha portato alla ricerca di serti multipagina o periodici, possono nuovi prodotti di stampa e di nuovi conessere prodotti con copertine o parti di segnature, cucetti economici di produzione. citi e rifilati sulla rotativa. Possono essere lavorati in maniera vantaggiosa dal punto di vista economico traNuove fonti di guadagno sformandosi in prodotti finti di alta qualità e costituiMüller Martini ha tenuto conto di questo trend e re, in questo modo, nuove fonti di guadagno. sta offrendo agli operatori due nuovi sistemi per la finitura in linea del giornale, in particolare si tratta di Utilizzo ottimale della capacità di una sala speuna nuova unità di cucitura e di un nuovo gruppo di dizione taglio. Con l’integrazione di questi due nuovi moduli Lo sfruttamento delle libere capacità di stampa e della sala spedizione raggiunge ora con l’innovazione di Müller Martini una nuova dimensione: per la produzione ad elevate prestazioni di giornali e la lavorazione di prodotti cuciti e rifilati può essere ora utilizzata una linea per sala spedizione con sistema d’inserimento NewsLiner-A, modulo cucitura integrato e nuovo gruppo di taglio. Grazie Questa combinazione increa queste menta le possibilità di utilizzo della rotativa nuove opzioni si possono e della sala spedizione, creando fonti di guadagno produrre in linea aggiuntive e migliorando la posizione nel mercato prodotti finali di alta qualità. competitivo dei media.

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Il 2004 è stato un anno eccellente per Kodak Monitor remote diagnostic system. Polychrome Graphics. Grazie all’introduzione di molte “Il 2004 ha segnato un cambiamento fondamentanovità nella gamma di materiali di consumo, sistemi le nella nostra filosofia commerciale” continua digitali e prodotti per giornali e packaging, ma anche Stéphane Liévain “e siamo intenzionati a continuare grazie all’annuncio di diversi nuovi e importanti ac- negli investimenti in vista di ulteriori sviluppi. Le nocordi di distribuzione, KPG ha registrato una crescita stre tecnologie digitali sono state accolte con grandisnotevole e può oggi trarsimo favore - per la prima re vantaggio da un’offervolta, a Drupa 2004, i sita di prodotti sempre più stemi digitali hanno regiampia e completa e da una strato un fatturato pari a Via del Pratignone 38/40 posizione leader nel mercato delquello dei prodotti di consumo - e 50041 Calenzano (FI) l’industria grafica e della stampa. siamo quindi fermamente intenziotel. 0558836200 - fax 0558836222 “KPG si sta espandendo in direnati a continuare l’espansione nel http://www.kpgraphics.com zione di nuovi segmenti di mercato”, campo del digitale e in quello degli acè il commento di Stéphane Liévain, VP sales & cordi commerciali con aziende leader del mercato. Ofmarketing Europe “ ed offre oggi ai clienti una gam- frendo prodotti dedicati e servizi di supporto sia al setma completa di prodotti, soluzioni e servizi. Nel corso tore del digitale sia a quello dei prodotti di consumo, del 2004 abbiamo incrementato in modo significativo oggi disponiamo di un ventaglio di soluzioni high-end la nostra attività in campi quali stampa commerciale, per la maggior parte delle applicazioni e siamo soluzioni digitali, giornali e packaging ed abbiamo fiduciosi di poter continuare nel 2005 con rinnovata registrato un forte interesse nei confronti dellle nostre energia per ottenere sempre più successo.” nuove tecnologie dedicate al proofing su monitor e in Grazie ad una strategia basata su acquisizioni e remoto. Questi risultati, uniti agli accordi di distribu- accordi commerciali, KPG ha ampliato e rafforzato la zione siglati con importanti aziende come Canon e propria gamma di prodotti ed è oggi in grado di offrire NexPress, hanno fatto del 2004 un anno eccezionale la giusta soluzione per tutte le necessità dei clienti, per noi ed hanno creato le basi per un futuro in ulterio- che possono così disporre del meglio in materia di lare crescita.” stre, proofing digitale, stampa a colori a bassa tiratura, Il 2004 è stato particolarmente positivo anche dal consulenza e servizi. punto di vista della presentazione di nuovi prodotti, L’offerta di KPG comprende una gamma competa dedicati sia al mercato tradizionale sia a segmenti nuo- di soluzioni per l’industria grafica, dall’input vi. Le lastre VoletNews, introdotte in occasione di Ifra all’output: lastre digitali per computer-to-plate e con2004, sono specifiiche per i giornali e saranno in di- venzionali per la stampa litografica, prodotti per il stribuzione a partire dall’inizio del 2005, mentre la proofing digitale retinato, inkjet, e su monitor, appliversione per la stampa commerciale seguirà a breve. cazioni per la stampa digitale, strumenti di gestione La gamma dedicata ai giornali - settore in cui la cre- del workflow per il colore, servizi di consulenza, soscita di KPG è particolarmente evidente - si è inoltre luzioni per l’archiviazione e film a marchio Kodak. arricchita delle nuove lastre ThermalNews Gold e dei Tutte soluzioni specifiche per i settori chiave cui KPG sistemi KPG Newsetter TH100/180 CL, KPG News si rivolge: stampa commerciale, soluzioni digitali, giorFidelity plate quality management system e KPG News nali e packaging.

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2004: un anno positivo per KPG. L’importanza della fiducia nel futuro

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JDF e Adobe® Acrobat® 7.0 Per un flusso di lavoro JDF più facile

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Come Adobe PostScript, Adobe XMP o altre tecnologie di uso comune, JDF non è un’applicazione ma un formato di dati che si collega e comunica con diverse applicazioni e periferiche. Adesso è possibile integrare questa tecnologia direttamente con flussi di lavoro basati su PDF usando le nuove funzionalità per la gestione del JDF direttamente in Adobe Acrobat 7.0 Professional. Introduzione

frastruttura di catena di produzione basata su standard, e un set di protocolli specifici per la creazione, produNon è sempre facile tenere traccia delle specifiche zione e distribuzione di contenuti stampati. Adobe, di una commessa, soprattutto nel caso di lavori com- Agfa, Heidelberg e Man Roland hanno unito le proplessi. Errori costosi, problemi di prie risorse e il proprio know-how comunicazione e ritardi sono trope nel 2000 hanno introdotto il forpo spesso causati dal dover decimato JDF per colmare proprio frare e seguire note scritte a mano. questa lacuna. L’obiettivo era di JDF (Job Definition Format) è la sviluppare un set di standard per Adobe Systems Italia risposta elettronica all’esigenza di job ticket aperti, ampliabili e baCentro direzionale Colleoni - Pal. Taurus A3 creare un flusso di lavoro sati su XML, unitamente ad un 20041 Agrate Brianza (Mi) automatizzato ed efficiente basameccanismo in grado di offrire tel. 039 65501 fax 039 655050 to sul formato Adobe PDF. Si tratta Per informazioni commerciali: 02-63.23.74.20 nuove opportunità di business di www.adobe.it di uno standard introdotto nel tipo “new economy” a tutte le perinfo-italia@adobe.com 2000 e che si sta rapidamente afsone e le aziende coinvolte nel fermando. Ora, grazie ad alcune nuove funzioni di processo di creazione, gestione e produzione di docuAdobe® Acrobat® 7.0 Professional, i vostri clienti po- menti stampanti. Evolutosi dalle tecnologie esistenti tranno creare file JDF dalla loro postazione, senza CIP3 PPF (Print Production Format) e Adobe PJTF dover ricorrere a sistemi di invio di commesse basati (Portable Job Ticket Format), JDF consente alle aziensu Web. de di stampa di rendere più diretto e semplificare il Così come Adobe PostScript® e Adobe PDF sono processo di produzione di materiali stampati. ormai formati consueti nei flussi di lavoro per la proJDF è un formato file per job ticket che offre un duzione di stampe, JDF (Job Definition Format) sarà meccanismo di controllo su tutti i processi della propresto uno strumento quotidiano nel vostro flusso di duzione di stampe, dall’inizio della commessa alla lavoro. Diversi fornitori producono applicazioni e prestampa, la stampa e la post-stampa. È uno standard dispositivi abilitati per il formato JDF e ora Adobe indipendente da dispositivo che può essere usato per Acrobat 7.0 Professional consentirà ai vostri clienti di ogni parte di una commessa e può collegarsi al sistecreare file JDF in modo ancora più comodo. Questo ma MIS della produzione, indipendentemente dagli articolo descrive lo standard JDF e illustra in che modo strumenti usati. JDF inserisce singole azioni in un conpotrete sfruttare le nuove funzioni JDF di Acrobat 7.0. testo più ampio, in modo che ogni elemento possa essere riconosciuto come parte dell’intero lavoro. Così Lo standard JDF come Adobe PostScript descrive le pagine e Adobe PDF descrive i documenti, JDF descrive le commesNel sempre più esigente settore della stampa e del se. publishing mancavano due fattori importanti: un’inTuttavia, a differenza del PostScript e del PDF, JDF

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è un formato file ampliabile. È possibile aggiungere informazioni ai file JDF mano a mano che si ricevono informazioni sulla commessa. Potete ad esempio creare un file JDF che descrive solo a grandi linee il progetto, da arricchire poi con ulteriori dettagli. L’intera commessa viene definita come una rete gerarchica di processi collegati mediante una serie di input e di output di produzione, i quali a loro volta diventano input per ulteriori fasi di elaborazione lungo il flusso di lavoro. Ogni processo viene definito in termini di input e output previsti. Gli input sono essenzialmente le risorse su cui si basa il lavoro e i parametri richiesti. Ad esempio, gli input per il processo di creazione della copertina di una brochure possono comprendere inchiostri, fogli di stampa, lastre e il set di parametri che descrive quanti fogli devono essere prodotti. L’output sarà invece rappresentato dal numero di fogli di stampa stampati. Le risorse prodotte da un processo possono essere modificate o usate dai processi che seguono. Nell’esempio precedente, i fogli stampati diventano la risorsa di input di un set di operazioni di finitura, quali piega e taglio. I fogli finiti sono a loro volta l’output di tali operazioni e la risorsa di input per ulteriori processi di post-stampa, quali la rilegatura. Vantaggi offerti da JDF I flussi di lavoro ottimizzati per JDF (Job Definition Format) offrono chiari vantaggi, tra cui: · Cicli di produzione più brevi · Minori esigenze di personale · Minore necessità di immissione di dati · Maggiore efficienza dei flussi di lavoro · Notevole riduzione di incidenza di errori · Automazione end-to-end · Facilità di interazione tra cliente e service di stampa · Opportunità per servizi a valore aggiunto Integrare sistemi MIS con JDF JDF offre un meccanismo che consente ai sistemi di automazione della produzione (sistemi MIS o Management Information System) di controllare e seguire l’avanzamento dei vari lavori. Mano a mano che viene eseguito ognuno dei processi componenti di una commessa, i risultati vengono registrati. JDF definisce l’architettura della messaggistica (formato dei messaggi, semantica, protocolli dei messaggi). I

dispositivi JDF usano tale architettura per comunicare con i sistemi che controllano gli stabilimenti di produzione di stampe. Un lavoro o una commessa (job) viene definito come una rete di nodi, ognuno dei quali descrive un processo. I processi vengono eseguiti da dispositivi raggruppati in centri di lavoro. All’interno di ogni centro di lavoro un sistema di controllo della produzione di stampe controlla il dispositivo stesso. Il sistema comunica con i dispositivi coinvolti in modo da poter controllare il flusso delle commesse attraverso il centro di lavoro, monitorando il processo di ogni singola commessa e rilevando e correggendo eventuali anomalie. JDF specifica un’architettura di messaggistica che rende possibile la comunicazione tra il modulo di controllo e i dispositivi usati nel centro di lavoro. L’architettura definisce un set standard di messaggi, un formato per tutti i messaggi e un set di protocolli che possono essere implementati dai dispositivi. La maggior parte dei dispositivi supportano un certo livello di messaggistica. Possono inviare al modulo di controllo la notifica dell’inizio e della fine di alcune operazioni previste nell’ambito del lavoro nel suo insieme, ed eventuali condizioni di errori. I dispositivi che supportano le richieste rispondono alle richieste provenienti dal modulo di controllo fornendo informazioni quali JobID del lavoro corrente, JobID dei lavori in coda e avanzamento del lavoro corrente. Alcuni dispositivi supportano inoltre comandi tramite i quali il modulo di controllo può interrompere un lavoro, riavviarlo o cambiare l’ordine dei lavori in coda. JDF offre inoltre ai moduli di controllo la possibilità di raccogliere dati circa le prestazioni di ogni processo e passare tali informazioni a un sistema di tracking per operazioni di contabilità. File JDF nel flusso di lavoro Un file JDF può essere creato da un operatore nello stabilimento di produzione, raccogliendo le informazioni ricevute tramite telefonate, fax o altre fonti. Oppure può essere creato dal proprio cliente, mediante una soluzione Web-to-print quale Adobe PDF JobReady. In quest’ultimo caso, il cliente crea online un job ticket JDF completo che viene inviato allo stabilimento di produzione insieme al file PDF. Anche qualora il cliente non fosse in grado di creare un file JDF con tutti i dettagli necessari, può comunque includere informazioni quali numero di pagi-

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ne, formato delle pagine, copie da stampare, numero e nome degli inchiostri, eventuale copertina, dati per la consegna e dati di contatto del cliente. Ulteriori dettagli relativi alla stampa possono poi essere aggiunti direttamente dallo stabilimento di produzione. Il JDF avviato dal cliente diventa così il contratto tra stampatore e cliente, eliminando la procedura di inserimento manuale delle informazioni nel sistema MIS.

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File JDF in Adobe Acrobat 7.0 Professional Adobe Acrobat 7.0 Professional comprende alcune nuove funzioni che consentono di avviare dal proprio desktop la creazione di file JDF. L’utente specifica alcuni parametri di base e i file di cui è composto un determinato lavoro. I file JDF di Acrobat 7.0 comprendono dati sul prodotto, quali Job ID, numero di copie, impostazioni di rilegatura e informazioni sul cliente; dati di sezione per ogni sezione di un lavoro, quali nome della sezione, numero di pagine, formato e orientamento delle pagine, percentuale di ridimensionamento e inchiostri; e dati sui file, per ogni file nativo o PDF assegnato a una sezione, con nome del file, nome del documento e intervallo di pagine da usare. Per garantire l’integrità dei file prima che un lavoro entri nel ciclo di produzione, è possibile incorporare nel file JDF impostazioni per la conversione e la verifica preliminare dei file PDF. La verifica JDF va oltre le funzioni di verifica preliminare. Acrobat 7.0 confronta la descrizione del lavoro con le proprietà dei file assegnati e presenta un messaggio di errore in caso di discrepanza a livello di formato pagina, inchiostri o numero di pagine disponibili nei documenti associati. Dopo la verifica preliminare e la verifica del file JDF e dei file PDF ad esso associati, è possibile “im-

pacchettare” i file in un singolo file MIME (Multipurpose Internet Mail Extensions). La specifica MIME consente di formattare messaggi non-ASCII che possono essere inviati per Internet insieme ai file da trasferire. Il cliente può così inviare il pacchetto JDF allo stabilimento di stampa come allegato e-mail o all’URL di un sistema MIS che supporti JDF. Creare file JDF Per creare un file JDF in Adobe Acrobat 7.0 Professional, fate clic sullo strumento JDF nella barra degli strumenti Produzione di stampe oppure scegliete Strumenti > Produzione di stampe > Definizioni processi JDF. Acrobat visualizza la finestra di dialogo Definizioni processi JDF, da cui si può accedere a tutte le funzioni JDF di Acrobat 7.0.

Modulo di gestione degli invii Prima di preparare un file JDF, usate il modulo di gestione degli invii per specificare le impostazioni di invio. Fate clic su Submission Manager (Gestione invio) nella finestra di dialogo Definizioni processi JDF, quindi fate clic su Aggiungi nella finestra risultante. Create una nuova configurazione nella finestra Submission Setup (Impostazione invio), assegnatele un nome, scegliete un’impostazione di conversione prede- finita e selezionate il metodo di invio. Per risultati migliori, selezionate l’opzione per la verifica che i file PDF siano conformi alla definizione processo JDF e per la verifica preliminare dei file PDF.

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in modo che contenga già tutte le informazioni necessarie. Le impostazioni per il tipo supporto possono essere modificate in qualsiasi momento lungo il ciclo di produzione.

La funzione Gestione contatti (accessibile dalla finestra di dialogo Definizioni processi JDF) consente di registrare le informazioni di contatto di tutte le persone coinvolte in un progetto. Configurare il file JDF

Gestione supporti Tramite la funzione Gestione supporti (accessibile dalla finestra di dialogo Definizioni processi JDF) è possibile specificare il tipo di supporto o carta da usare per il lavoro in questione. Il cliente può così specificare il supporto desiderato in base ai dettagli conosciuti, mentre lo stampatore potrà aggiungere eventuali ulteriori informazioni. Oppure, il cliente può lasciare il tipo di supporto in bianco e lasciare che venga specificato dallo stampatore. O ancora, lo stampatore può inserire le impostazioni relative al supporto in un modello JDF da consegnare all’utente

Per configurare un nuovo file JDF, fate clic su Nuovo nella finestra Definizioni processi JDF. Fate quindi clic su Nuova per creare una nuova definizione JDF da zero, su Basata sul documento: [nome file] per basarla sul file PDF aperto o su Basata sulla definizione processo: [nome file] per usare come modello un file JDF esistente. Quando create un file JDF basato su un file PDF aperto, Acrobat compila automaticamente i dati Sezione e File, mentre dovrete compilare manualmente i dati Prodotto. Quando create un file JDF basato su un modello, le impostazioni di verifica preliminare e di conversione in PDF sono già incorporate, ma do-

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Gestione contatti

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vrete compilare manualmente i dati Prodotto, Sezione e File.

no invece inserire i dati di fatturazione e di contatto del cliente.

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Aggiungere delle sezioni

Specificate un nome e il percorso in cui salvare il nuovo file JDF. Quindi fate clic su Crea e modifica per aprire la finestra di dialogo Modifica definizione processo JDF. Nella scheda Generale, inserite le informazioni sul prodotto. Nella scheda Informazioni cliente si posso-

Ogni file JDF deve avere una o pi첫 sezioni. Potete creare una sezione per ogni file o per ogni set di file che richiede un diverso formato pagina e orientamento, diverse impostazioni di supporto, diversi criteri di stampa duplex, una diversa percentuale di ridimensionamento o un diverso set di inchiostri. Per aggiungere una sezione, fate clic su Aggiungi sezione nella finestra di dialogo Modifica definizione processo JDF. Assegnate alla sezione un nome e specificatene le impostazioni. Nella scheda Inchiostro specificate gli inchiostri da usare: selezionate uno standard di colore, ad esempio CMYK, e aggiungete eventuali tinte piatte (compreso le vernici). Per aggiungere un file nativo o PDF alla sezione, fate clic su Aggiungi file e individuate il file richiesto.

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Inviare il lavoro Una volta aggiunte tutte le sezioni e tutti i file nell’ordine sequenziale corretto, e incluse tutte le informazioni a disposizione, il lavoro è pronto per essere inviato. Selezionate il file JDF nella finestra Definizione processo JDF, quindi fate clic su Invia. Acrobat converte i file nativi elencati nel file JDF in file PDF secondo le Impostazioni conversione PDF specificate nel file JDF. Se tra le impostazioni di invio è selezionata l’opzione di verifica, Acrobat confronta il file JDF con i contenuti dei file e segnala eventuali incongruenze. Se è selezionata l’opzione di verifica preliminare, Acrobat esegue la verifica preliminare del file in base al profilo specificato nel file JDF o nelle impostazioni di invio, quindi visualizza un rapporto dettagliato. Infine il file viene “impacchettato” da Acrobat e inviato come file MIME o caricato nella cartella specificata.

Modelli JDF È possibile creare un file JDF da passare ai vostri clienti, che lo potranno così usare come modello di partenza. I modelli comprendono specifiche del supporto, impostazioni di conversione in PDF (precedentemente dette Impostazioni di processo di Acrobat Distiller) e profili di verifica preliminare. Configurate il file JDF, salvatelo, quindi inviatelo ai vostri clienti, che lo potranno scegliere al momento di creare il file JDF, mediante l’opzione Basata sulla definizione processo. Risorse Per ulteriori informazioni sui file JDF e relativi flussi di lavoro, consigliamo le seguenti risorse: · Sito Adobe dedicato al JDF: http:// www.adobe.com/products/jdf; · CIP4, organizzazione che mantiene lo standard JDF: http://www.cip4.org; · Adobe Acrobat 7.0 Professional: http:// www.adobe.com/products/acrobatpro/main.html; · Adobe PDF JobReady: http://www.adobe.com/ products/pdfjobready.

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I file devono essere nel giusto ordine sequenziale. Per cambiare l’ordine, selezionate un file e fate clic sul pulsante per spostarlo verso l’alto o il basso.

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Tera fa centro anche in Gran Bretagna: in arrivo 200 nuove postazioni GN3 al Liverpool Daily Post & Echo Consolidare ed espandere: questa è la ricetta dei Mirror Merseyside – del gruppo Trinity Mirror nuovi successi oltremanica di Tera Digital Publishing. Regionals, che pubblica anche Mediamix, un gruppo di trenta testate locali con una tiratura Al gruppo Liverpool Daily Post & Echo è in arrivo complessiva di oltre 200mila copie, e i free infatti il sistema di gestione dei contenuti Tera paper di Liverpool e Wirral, per una tiraGN3 in luogo del vecchio sistema DTI. tura che supera il mezzo milione di coIl Liverpool Echo, quattro pie di media. edizioni settimanali, per La vendita del sistema di gestione oltre 380mila copie di tidei contenuti GN3 di Tera ratura media ad edizioDigital Publishing alle tene, si attesta come il state della città dei Beatles, giornale più venduto nel con oltre 200 postazioni di Merseyside, la regione lavoro, rappresenta il più attorno a Liverpool, e grande sito GN3 del merdetiene il primato di seTera Digital Publishing S.p.A. cato britannico: un mercaconda testata per tiratuVia Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia to, che da sempre, rapprera, al di fuori dei giorTel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19 senta uno dei punti di forza nali dell’area londinese. e-mail sales@teradp.com Il Daily Post è invece di Tera Digital Publishing. una regional del mattino con una tiratura media di Ad oggi, infatti, la software house italiana detiecirca 180mila copie al giorno per sette edizioni setti- ne il primato nel mercato dei regional britannici, con manali. oltre 123 testate installate, per un totale di oltre 2500 Entrambe le testate sono possedute dalla Trinity postazioni di lavoro GN3.

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Da Creo una nuova, ghiotta opportunità per gli ne di stampe digitali con informazioni variabili (VI) stampatori: dall’esperienza dell’azienda con sede a ed abbreviare i tempi di consegna. Essa prende il meVancouver arriva l’ultimo nato, Stampa Unione glio della funzione di Microsoft Word: semplicità ottimizzata, un modulo aggiuntivo di Microsoft® Word, d’uso, supporto multilingue, creazione automatica di in grado di ottimizzare il flusso di lavoro di Stampa codici a barre, opzioni di preflight e la possibilità di Unione e il processo di stampa collegarsi a qualsiasi database; digitale. si combina con la tecnologia di Facile da capire e da utilizstampa VI di Creo ottimizzando zare, Stampa Unione ottimizla produzione di lavori contezata consente ai professionisti nenti informazioni variabili. della stampa digitale di sempliCon un semplice clic del mouse, ficare il loro lavoro e di increStampa unione ottimizzata è in Creo Italia S.r.l. mentare il loro business. Stampa Unione grado di salvare i lavori come file VPS Via Pisa 250 ottimizzata consente inoltre agli stampatori 20099 Sesto San Giovanni (Variable Print Specification) Creo o e ai loro clienti di creare materiale per il Optimized PostScript® per creare, trasferiMilano - Italy Tel: +39 02 262 59 77 marketing one-to-one in Microsoft Word re ed elaborare i lavori VI in modo più efe di produrlo con i sistemi a loro disposi- Fax: +39 02 262 59 229 ficace. Il formato VPS (Variable Print zione nel modo più rapido ed efficiente Specification) di Creo riduce poi i tempi grazie al formato VPS (Variable Print Specification) di creazione, il traffico di rete e i tempi di di Creo. La possibilità di creare rapidamente comuni- rasterizzazione, consentendo agli utenti di creare un cazioni VI a costi ridotti offre così un notevole van- numero illimitato di record a colori di dimensioni ritaggio competitivo ai professionisti della stampa digi- dotte. tale che utilizzano Stampa unione ottimizzata. Creo consente un download free di una versione Soluzione estremamente conveniente, la funzio- demo di Stampa unione ottimizzata all’indirizzo ne Stampa unione ottimizzata consente tra l’altro di www.creo.com/omm. personalizzare rapidamente lettere, brochure, inviti ed “Tutti coloro che utilizzano la funzione Stampa altri lavori VI su larga scala e con molto colore. Infatti unione di Microsoft per creare lavori con informaziola funzione Stampa Unione fornita con qualsiasi pac- ni variabili – come stampatori, rivenditori, aziende, chetto Microsoft Office viene usata principalmente per agenzie immobiliari, designer e agenzie pubblicitarie produrre lavori VI in bianco e nero di dimensioni ri- – riconosceranno immediatamente i vantaggi esclusidotte su stampanti da ufficio. Ma quando si aggiunge vi offerti da Stampa Unione ottimizzata rispetto alla il colore, la funzione Stampa unione di Microsoft di- funzione standard di Word” ha spiegato Gershon Alon, venta meno efficiente e spesso difficilmente utilizza- Responsabile del marketing di Creo, Print On-Demand. bile. Dal momento che, con Stampa Unione le imma- “Stampa unione ottimizzata migliora infatti le prestagini ripetute devono essere reinserite per ciascun sin- zioni di Stampa Unione. Offre la flessibilità necessagolo record, le dimensioni dei file di output sono tali ria per funzionare su qualsiasi stampante, anche se l’inda allungare eccessivamente i tempi di creazione e tegrazione perfetta è con il Color Server Spire™ di Creo che consente di elaborare in modo rapido e unirasterizzazione dei file. La funzione Stampa Unione ottimizzata da Creo è forme i lavori con informazioni variabili, ridurre il trafal contrario robusta ed estremamente‘versatile, con- fico sulla rete e abbreviare drasticamente i tempi di sentendo agli stampatori di semplificare la produzio- rasterizzazione”.

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Con la funzione Stampa Unione di Microsoft Word ottimizzata da Creo, una migliore produzione dei lavori con informazioni variabili

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KPG rafforza la presenza nel mercato dei giornali con oltre 200 CtP termici installati nel mondo

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L’importanza del marchio di qualità! Il 2004 è stato un anno estremamente positivo per momento che ci permette di offrire il miglior supporto Kodak Polychrome Graphics in termini di crescita e allo sviluppo dell’attività produttiva e commerciale dei di posizionamento nel mercato dei giornali. L’incre- nostri clienti e di mantenere una posizione forte nel mento registrato da gennaio a novembre è pari al 40%. mercato.” Le installazioni delle unità CtP a tecnologia termica Un esempio della filosofia su cu si basa il nostro nel mondo sono oggi 220 e oltre 500 realtà produttive approccio al mercato dei giornali è il KPG Newsetter utilizzano regolarmente System che, presentato le lastre KPG quattro anni fa come proThermalNews. dotto a sé, si è evoluto fino Questo importante ria rappresentare una vera e Via del Pratignone 38/40 sultato e la recente presentazione propria soluzione che offre la ve50041 Calenzano (FI) - avvenuta all’IfraExpo 2004 - di locità di produzione necessaria altel. 0558836200 - fax 0558836222 nuovi prodotti e sistemi dedicati ai l’industria dei giornali e che può eshttp://www.kpgraphics.com giornali come le lastre VioletNews e sere completata da ulteriori elementi ThermalNews Gold, i nuovi KPG Newsetter TH100/ come il KPG News Fidelity plate quality management TH180 CL System, KPG News Fidelity plate quality system integrato nel KPG News Monitor remote management system e KPG News Monitor remote diagnostic system. Questi prodotti costituiscono oggi diagnostic system, confermano l’impegno di KPG nel una soluzione integrata, semplice e rapida, per le apcostante sviluppo di nuovi prodotti e soluzioni che ri- plicazioni CtP nella produzione dei giornali, conferspondano alle sempre crescenti esigenze dell’industria mando la capacità di KPG di comprendere la necessidella stampa dei giornali. tà di evolversi insieme ai clienti e di rispondere positiRinus Hoebeke, European newspaper segment vamente alle nuove richieste del mercato.” manager di KPG, ha dichiarato: “L’alto numero di in“KPG è fortemente impegnata nella crescita del stallazioni di sistemi CtP a tecnologia termica di KPG mercato dei giornali” - conclude Rinus Hoebeke - “e e il notevole interesse espresso da importanti gruppi continua a sviluppare prodotti flessibili e soluzioni di stampatori di giornali nei confronti delle lastre innovative che possano essere di valido complemento VioletNews dopo l’IfraExpo dimostrano chiaramente alle tecnologie esistenti. I prodotti presentati ultimache KPG ricopre una posizione leader all’interno del mente hanno suscitato grande interesse e sono attualmercato internazionale dei giornali e ci spingono a mente oggetto di trattativa con diversi utilizzatori eucontinuare sulla strada dello sviluppo di tecnologie ropei. Il 2004 è stato un anno di successo per KPG e all’avanguardia. La costante attività di ricerca e svi- siamo fiduciosi di poter continuare in questa direzioluppo di nuove soluzioni è per noi fondamentale, dal ne.

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3 and 4 May, Renaissance Hotel, Amsterdam

Digital Trend Days Revenue from Mobile

Topics include:

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Overview of the mobile landscape How to reach readers Forming win-win partnerships Future technologies & networks

Full programme out beginning of March. For more information, please visit www.ifra.com Or contact us at events@ifra.com


23 – 24 Giugno 2005, Catania

Ifra Italia 2005 Quotidiani, lettori, pubblicità: le sfide per lo sviluppo industriale in Italia e in Europa

Cambio dei formati, full color e nuove idee per la pubblicità: l’VIII edizione di Ifra Italia propone esperienze e riflessioni sugli scenari più attuali dell’industria della stampa italiana ed internazionale.

Eventi speciali di Ifra Italia 2005: • Visita agli stabilimenti di stampa di Catania (pre-conference) • Cena di Gala a Taormina

In primo piano manager e consulenti di alcune delle più importanti aziende ed organizzazioni editoriali nazionali ed internazionali per confrontarsi sulle sfide del mercato e dei modelli di sviluppo industriale.

Per maggior informazioni sul programma, le visite agli stabilimenti, e per le iscrizioni, Vi preghiamo di contattare: Ifra Events Tel. +49.6151.733-6 · Fax +49.6151.733-832 events@ifra.com · www.ifra.com Asig Service Tel. +39.06.4883566 · Fax +39.06.4883489 asigserv@ediland.it · www.ediland.it


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