TecnoMedia Tecnologie, Prodotti
& Mercati editoriali
Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali Periodico mensile. Anno XII n. 46 - Sped. in Abb.to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n. 662 Roma (Romanina) - Reg. Trib. Roma n. 357 del 11-08-2003 - Iscrizione ROC n. 4753
Numero 46 - settembre 2005
Record di presenze per Ifra Italia 2005
Quasi duecento partecipanti per l’ottava edizione dell’evento organizzato da Ifra, Fieg e Asig e svoltosi a Catania dal 22 al 24 giugno. Al centro del dibattito l’evoluzione dei prodotti in rapporto ai mutati profili e stili di vita dei lettori, e le strategie da adottare per attirare più pubblicità sui quotidiani. Lettori e prodotti: come cambiano i mercati ....................... a pagina 4 Pubblicità e quotidiani: le strategie per il successo.......... a pagina 11
Una “edicola digitale” per i quotidiani on line
Si chiama InEdicola il servizio web del gruppo Poligrafici Editoriale che consente agli abbonati l’accesso unificato alle testate quotidiane del gruppo ed al loro archivio digitale. a pagina 15
Il grande puzzle dell’informazione multi-canale
Nel corso di un seminario organizzato da Unisys opinioni a confronto su come cambia l’industria editoriale, chiamata a misurarsi con un pubblico che si muove senza sosta tra carta stampata, televisione, internet. a pagina 19
Lo standard CQ2? Funziona!
I primi test indipendenti sullo standard Asig-Ifra, condotti dall’Istituto Tecnico Industriale per le Arti Grafiche “Padre Monti” di Saronno, hanno evidenziato un sensibile miglioramento dei livelli qualitativi del colore. a pagina 22
Un sistema editoriale per i contenuti pubblicitari
Una soluzione di Content Management System per la pubblicità di quotidiani e periodici interamente “made in Italy”: ce l’ha illustrata in anteprima Mosé Giacomello, presidente di HiT Media & Publishing. a pagina 24
Nuovo assetto proprietario per Sinedita
TecnoMedia intervista Paolo Agus e Patrizio Callegari, soci fondatori della software house torinese, che hanno recentemente rilevato il 100% della proprietà. a pagina 27
Editoria online: panorama e tendenze
Ad oltre dieci anni dallo sbarco su Internet dei quotidiani italiani, durante i quali i contenuti editoriali sono stati offerti per lo più gratuitamente, cominciano a farsi strada le offerte di servizi a pagamento. a pagina 30
Le Rubriche MediaForm ................................................................................ a pagina 34 Lavoro & Sicurezza .................................................................... a pagina 39 Media Insider ............................................................................. a pagina 44
FILO DIRETTO
LE AZIENDE INFORMANO ADN Kronos Adobe Systems Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert AMC - Atex Media Command Ansa APCom Telecom Media News Creo Italia Denex Systems Technology Ecrm EidosMedia Elettra Energy Workflow System Eschergrad Ferag Italia Fujifilm G.M.D.E. Goss International HiT Media & Publishing Idab-Wamac International Interstrap Kodak Polychrome Graphics LinkService Lüscher MAN Roland Mima films Müller Martini Napp Systems NTG Digital R.G. Recmi Sap Italia Segbert Sinedita SMB Schwede Maschinenbau Technotrans Techsage Tecsa Telpress Tera Teufelberger Tolerans Unisys Italia Xeikon
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L’editoriale Il successo era annunciato; ma i risultati raggiunti con la ottava edizione di Ifra Italia, svoltasi a Catania dal 22 al 24 giugno, hanno superato ogni previsione. I numeri hanno il loro peso; e i quasi duecento partecipanti al Convegno (nuovo record rispetto ai ragguardevoli traguardi raggiunti a Napoli e a Firenze) testimoniano del grande interesse per i temi proposti dagli organizzatori, ma non dicono tutto. Catania e la Sicilia hanno indubbiamente esercitato un richiamo particolare e le due stupende serate che hanno aperto il Convegno e preceduto la sessione conclusiva hanno contribuito a ravvivare un clima già ricco di spinta partecipativa. Si è trattato, peraltro, di due iniziative che hanno esaltato lʼimpagabile ospitalità de La Sicilia e degli altri editori dellʼIsola e che hanno testimoniato un rapporto con i fornitori di tecnologie che, nel nostro Settore, va ben oltre i tradizionali canoni commerciali. Le premesse per un risultato di eccezione, dunque, non mancavano. Ma, alla fine, su tutto ha prevalso la ricchezza del dibattito, la caratura professionale dei relatori e degli interventi, la lucidità con la quale sono andati annodandosi i vari momenti del confronto. Si è parlato di prodotto informativo e di lettori, della evoluzione dei mercati in Europa e in Italia. Ed è emerso con naturalezza il tema delle strategie da
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Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it Direttore responsabile Carlo Lombardi Redazione Salvatore Curiale - Luca Michelli hanno collaborato a questo numero Marco Brogi, Giuseppina Ciaccia, Mariapaola Cullmann, Giulia Maria Leone, Antonietta Strada. Segreteria di Redazione Elga Mauro Registrazione del Tribunale di Roma n. 357 del 11-08-2003 Iscrizione al Registro Operatori della Comunicazione n. 4753 © ASIG Service S.r.l. - 2004 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma Stampa Spedalgraf Via dello Scalo Tiburtino 1 - 00159 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 20 settembre 2005 TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca dati Ediland (http://www.ediland.it/archive/psengine.asp)
affrontare per preservare e per rafforzare il ruolo del giornale, dotandolo delle indispensabili risorse anche sul versante pubblicitario. Ad esporre le loro esperienze e a suggerire percorsi innovativi sono stati esponenti di spicco del marketing, della gestione dʼimpresa, del mondo pubblicitario. Gli scenari tradizionali di Ifra Italia hanno, quindi, subito un naturale adeguamento; e la scelta non poteva essere diversa. Gli anni della ristrutturazione tecnologica in funzione della trasformazione del processo produttivo sono, ormai, un ricordo lontano. La strategia che orienta le imprese editoriali si propone, oggi, traguardi più ambiziosi, in un contesto nel quale lʼindustria dei contenuti esprime un sistema di media integrabili e tra loro complementari. Lʼesperienza di ogni giorno evidenzia, in ogni caso, per il quotidiano potenzialità nuove, notevoli capacità di corrispondere ad un mercato con esigenze differenziate. Il Convegno di Catania si è fatto interprete della maturata struttura e del rinnovato orientamento della impresa editoriale, delle sue capacità di mettere a punto e di realizzare una politica capace di coniugare correttamente tecnologia, prodotto e mercato. Il “full color” è stato, naturalmente, uno dei temi dominanti del Convegno. Attualmente, i giornali che hanno realizzato il “full color” riservano alla quadricromia mediamente circa metà degli spazi, sia quelli occupati dallʼinformazione che quelli che ospitano avvisi pubblicitari. Lettori e inserzionisti chiedono ancora più colore, formati più maneggevoli, scelte grafiche e di contenuto che stimolino maggiormente la lettura. Ifra Italia, anche sotto questo aspetto, ha contribuito ad alimentare un dibattito che richiede incessanti verifiche. Della realtà italiana si è reso autorevole referente il presidente FIEG Boris Biancheri, a testimonianza della ricchezza di contributi della quale ha beneficiato lʼedizione catanese di Ifra Itallia. Mai come in questa occasione la FIEG è stata protagonista del Convegno che costituisce ormai un affermato appuntamento nel calendario internazionale. Né può essere trascurato il contributo offerto dalla Federazione Concessionarie di Pubblicità e dagli autorevoli esperti che hanno messo a confronto situazioni ed esperienze italiane con le realtà proprie delle strutture editoriali e pubblicitarie europee. I due giorni del Convegno di Catania - in conclusione - hanno notevolmente arricchito il nostro bagaglio di conoscenze e ci hanno indicato con chiarezza lʼesigenza di rafforzare i vincoli di collaborazione tra tutte le strutture e le organizzazioni impegnate a costruire per la stampa - e in particolare per il quotidiano - un solido futuro.
PARLIAMO DI...
di Carlo Lombardi
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Lettori e prodotti: come cambiano i mercati in Italia ed in Europa Inaugurata da una crociera fra i gusti della Sicilia, e le acque del golfo di Catania, l’ottava edizione di Ifra Italia ha puntato i riflettori sui prodotti editoriali e sulla pubblicità. Di fronte ad una platea di quasi duecento partecipanti (nuovo record della manifestazione) amministratori delegati, dirigenti editoriali e responsabili della pubblicità italiani e stranieri si sono alternati con relazioni ed interventi a tavole rotonde per delineare i confini dello sviluppo dell’industria dei quotidiani nei prossimi anni. Molti gli argomenti toccati, ai quali dedichiamo due articoli che ripercorrono sinteticamente i lavori ospitati al Romano Palace di Catania il 23 e 24 giugno scorsi.
Ifra Italia 2005
Ifra Italia 2005 sbarca in Sicilia, e si porta al seguito duecento protagonisti dellʼindustria editoriale e della pubblicità italiana ed europea. Complici lʼospitalità degli editori siciliani, impeccabile per efficienza e cortesia, il richiamo di unʼisola che seduce, un programma dove, accanto a relatori di altissimo livello, non sono mancati piacevoli momenti di svago, sta di fatto che tante persone, ad Ifra Italia, non si erano finora viste. Una notevole soddisfazione per Ifra, la più importante associazione mondiale per la ricerca e lo sviluppo tecnologico per lʼindustria della stampa e della comunicazione, per Fieg, Federazione Editori di Giornali, e per Asig, Associazione Stampatori Giornali, rappresentate di Ifra per lʼItalia, che organizzano la manifestazione, e che hanno puntato su un programma particolarmente innovativo sia nei contenuti che nelle occasioni conviviali. Per la prima volta nella storia della manifestazione è stata organizzata una serata inaugurale - tutti in crociera fra i gusti della Sicilia a bordo della nave ristorante LadyGiò - seguita dalle visite ai centri stampa quotidiani di Catania, La Sicilia e lʼS.T.S. Un programma particolarmente apprezzato, offerto a tutti i partecipanti dai fornitori dei centri stampa, Agfa Gevaert, Ferag, GMDE, Kodak Polychrome Graphics, Man Roland, Officine Meccaniche Giovanni Cerutti, Sun Chemical Group. La giornata inaugurale dei lavori si è conclusa con una cena di gala a Taormina, nello splendido scenario dellʼ Hotel San Pietro di fronte allʼisola Bella, offerta dagli editori dei quotidiani siciliani, La Gazzetta del Sud, Il Giornale di Palermo e La Sicilia.
Per quanto riguarda i contenuti, questʼanno sono stati portati in primo piano quelli più direttamente legati al prodotto editoriale ed alla pubblicità. Nuovi formati, full color, inserti tematici, strategie di marketing e nuove opportunità per la raccolta di inserzioni hanno tenuto accesi i riflettori della manifestazione, aperta da un saluto del Sindaco di Catania, Umberto Scapagnini, che, ringraziando per la scelta della città siciliana quale sede della manifestazione, ha insistito sulla Sicilia come ponte funzionale tra lʼEuropa e i nuovi mercati., riconoscendo allʼeditoria siciliana il grande coraggio negli investimenti e il ruolo di vero e proprio pioniere della tecnologia nel Mezzogiorno. Ifra Italia “siciliana” Anche Mario Ciancio Sanfilippo, editore del quotidiano La Sicilia, introducendo i lavori della prima sessione, ha manifestato il proprio compiacimento per la scelta di Ifra, Fieg e Asig di tenere la Conferenza a Catania. Prima di questa edizione infatti – ha rilevato – le conferenze non sʼerano nemmeno fermate ad Eboli, ma a Napoli, il centro più a Sud nel quale si era tenuta unʼedizione di Ifra Italia. Ciancio ha poi sottolineato come lʼeditoria, e massimamente quella dei giornali quotidiani e periodici, sia unʼattività difficile su tutto il territorio nazionale, ma assuma caratteri proibitivi in una terra come la Sicilia, afflitta da costi per le materie prime più alti e da costi di distribuzione onerosissimi, dovuti in primo luogo alla conformazione orografica e alle lacune della rete viaria dellʼisola. Per questo ha lanciato un appello alla Regione Autonoma Sici-
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Il sindaco di Catania Umberto Scapagnini (a destra nella fotografia) liana invocando prodotto nuovo porge il saluto della città ai partecipanti ad Ifra Italia 2005 una legislazione ma antico – il regionale che giornale – dovrà protegga e difaffrontare. Un fonda il prodotto prodotto antico, giornale, sia atperché sin dal traverso soste1480 fanno la gni economici, loro comparsa i sia attraverso primi fogli vouna diffusione lanti con notizie capillare nelle di attualità, e nel scuole. 1597 appaiono Tracciando i Fugger Newil bilancio degli spapers, i primi otto anni della rendiconti ecomanifestazione, nomici dei banCarlo Lombardi, chieri Fugger, Presidente delabbozzo in nuce lʼAsig, non ha di un vero e pronascosto la grande soddisfazione che ha accompa- prio giornale economico, e nel 1605 ad Amsterdam gnato la crescita progressiva di una manifestazione Johan Carolus stampa un giornale che ha in sé sezioni ormai consolidata, che in Sicilia ha un nuovo record di di pubblicità, attualità e si stampa con la cadenza di partecipazioni e una convinta adesione da parte delle un periodico. Niente di nuovo sotto il sole, verrebbe aziende. Così – ha concluso Lombardi – “lʼedizione da dire, perché per secoli queste idee guida sono stati i catanese di Ifra Italia si propone di acquisire ulteriori punti di forza nello sviluppo del prodotto giornale. Ma conferme su un indirizzo che va assumendo dimensioni oggi è cambiato lʼambiente, la fame di informazioni nuove su scala planetaria dilaga in casa, in ufficio Boris Biancheri, Presidente della Fieg: non e che vede il ʻprodotto in macchina, nei luoghi tutto va male nell’editoria italiana giornaleʼ conservare la pubblici e investe il temsua primazia nel monpo privato e collettivo do della comunicazione dellʼumanità: 24 ore al e permanere al centro giorno, sette giorni su dellʼinnovazione”. Una sette. E quindi al giornafiducia ribadita subito le si tendono a sostituire dopo da Sebastiano Soril laptop, il cellulare, tino, di recente nominato Internet. La spinta forte componente dellʼAutoriè alla digitalizzazione e tà per le Garanzie nelle alla standardizzazione. Comunicazioni, nellʼamSenza digitalizzazione bito della Commissione non ci sarebbe globalizper i servizi e i prodotti, zazione. Come sta avdopo aver ricoperto per venendo nelle Filippine quasi trentʼanni la carica dove, su 80 milioni di di direttore generale delabitanti vi sono 3 mila Fieg. Applauditissimo, lioni di lettori ma quasi ha sottolineando la sua tutti via display del profiducia sul ruolo dellʼediprio cellulare o lettori di toria italiana, unʼeditoria edizioni elettroniche del certo in trincea ma che sa giornale. Il mercato del essere temibile e temuta futuro guarda a questi a livello internazionale, ribadendo il suo impegno come dati estremamente sensibili, e già alcuni propersonale a seguire con occhio attento e partecipe gli duttori come Samsung hanno annunciato per il 2010 sviluppi di questo fondamentale segmento del mercato un display flessibile e tridimensionale, e già si parla della comunicazione. di e-ink, di inchiostri elettronici e nuove tecnologie per sfruttare supporti per le notizie da leggere non più Come cambia, e cambierà, il quotidiano legati alla carta. Dunque mercato per gli e-reader, per i lettori eletReiner Mittelbach, C.e.o. di Ifra ha provato a fo- tronici. E se le parole dʼordine tecnologiche suonano calizzare i prossimi appuntamenti cruciali che questo appunto digitalizzazione e standardizzazione, il nuovo
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Lettori e prodotti: come cambiano i mercati in Italia ed in Europa
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Sebastiano Sortino (a destra nella fotografia) saluta i partecipanti trend sociale parla foliazione. Ma il al convegno. Al tavolo dei relatori, da destra, Mario Ciancio dʼindividualizzabusiness model sta Sanfilippo (La Sicilia), Reiner Mittelbach (Ifra), Carlo Lombardi zione e globalizzacambiando sotto (Asig), Manfred Werfel (Ifra), Boris Biancheri (Fieg) zione. Sono semla spinta dellʼinpre di più infatti dividualizzazione nel mondo le one (lettori a struttura member family, le monofamiliare con famiglie formate interessi specifici), da una sola persona per cui è il prodote, sotto la spinta di to ad alta personaquesti fattori, si è lizzazione che si passati dallʼeditore sta caratterizzando che detta legge al come vincente. lettore che detta Il nuovo molegge. dello di quotidiaIl problema è no non è il giorche spesso i quotinale generalista diani e i periodici ma quello mirato, non sanno abbacompatto, a basso stanza dei loro letprezzo, piccolo, tori, al massimo con meno pagine solo lʼindirizzo per gli abbonati, e hanno una bassa e con un contenuto mirato. Proprio nel 2005, Metro a segmentazione. Molti lettori non sono sufficientemente Stoccolma ha celebrato il suo decimo compleanno e informati sulle offerte dei loro giornali. E proprio su il bilancio di un decennio ha evidenziato come questa questi dati, secondo Mittelbach, sarà necessario riflet- esperienza abbia attratto i giovani, le donne e i non tere per costruire il futuro dellʼeditoria quotidiana e pe- lettori. Il design e il formato compatto hanno portato riodica, attraverso tecniche di scenario che determinino con sé anche la riduzione dellʼestensione degli articoli, visioni possibili del futuro (variabili entro 10-15 anni) e cioè articoli più brevi e incisivi. Oltre alla Svezia, in determinino un recupero della sostenibilità degli inve- Europa i precursori della conversione al formato tastimenti e delle scelte operative. Attraverso una media bloid sono stati i due giornali inglesi The Independent e tra lo scenario estremo e lo scenario tendenziale è pos- The Times, che in due storiche decisioni, hanno optato sibile avanzare una previsione sensata. I risultati certo per lʼadozione del formato tabloid, precedentemente sono influenzati da molti fattori di cui i più importanti, a riservate ai rotocalchi scandalistici. Dalla free paper parere di Mittelbach, sono la potenza e lʼimpiego delle hanno imparato anche alcuni giornali tradizionali. Uno piattaforme mobili, il budget, le attitudini dei giovani, dei casi più importanti è quello del giornale tedesco le scelte dʼinvestimento pubblicitario, la disponibilità Handelsblatt News, venduto a un terzo del prezzo di a pagare il costo del giornale (stampa tradizionale vs. un giornale tradizionale, che occupa non più di 15 free press). Ma la conclusione, per Mittelbach è una minuti di lettura e attua un singolare referendum tra i sola: quelli che costruiscono fortezze moriranno, quelli lettori che decidono sia il gradimento del giornale sia che marceranno in avanti vinceranno. gli argomenti del giorno dopo. Una rivista quotidiana insomma, particolarmente attenta ai navigatori di InPiccolo è bello ternet. Nel mercato tedesco anche altri media, come le televisioni, hanno puntato sulla free press. Eʼ caso del Manfred Werfel, Deputy C.e.o. e direttore ricerche gruppo televisivo RTL che ha investito nella creazione e sviluppo di Ifra, ha rivolto un occhio attento e lucido di un giornale gratuito, sul modello della partecipazioagli scenari internazionali nei quali naviga lʼindustria ne della francese TF1 a Metro France. dei quotidiani, e si è occupato in primo luogo di quelIn generale, ha affermato Werfel, fattori culturali la che, nei formati dei giornali, sembra configurarsi e target di mercato condizionano le scelte in ordine sempre più come una compact-mania, cioè una vera e ai formati. In Spagna, ad esempio, in cui la rilevanza propria moda per il formato compatto. Così Werfel si degli abbonamenti è minima e si vendono per lo più è soffermato sulle opzioni possibili a livello di forma- copie singole, è ovunque diffuso il tabloid. Viceversa ti: il tabloid, il broadsheet e lo small broadsheet. Eʼ in Finlandia, dove la vendita dei giornali è quasi escluevidente, a parere di Werfel, come il quotidiano sia un sivamente per abbonamenti, impera il broadsheet. prodotto antico e proprio per questo profondamente Tecnicamente il tabloid misura la metà del forradicato nelle abitudini dei lettori. Il modello tradizio- mato broadsheet, ed è quindi possibile stampare due nale (che invariabilmente adotta il formato broadsheet pagine per lastra. Per la stampa di un formato tabloid come formato principale) è quello di un giornale multi- è necessario però rivedere design e anche lo stile deservizi, multi-familiare o familiare, multi-formato (for- gli articoli, perché più un formato è piccolo meno si mato principale più inserti diversi) con unʼabbondante vendono millimetri, e più occorre catturare lʼattenzione
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del lettore. Questo si ripercuote in modo forte anche nellʼimpostazione delle campagne pubblicitarie. Altre strategie prevedono lʼinserimento in giornali in formato broadsheet di inserti in formato tabloid. Eʼ il caso di alcuni giornali inglesi e australiani, mentre per gli Stati Uniti cʼè il cosiddetto US broadsheet, che prevede pagine più strette del corrispondente formato europeo. Lʼalternativa al tabloid nella stampa tedesca è il cosiddetto formato Berliner (dal nome di una vecchia tipografia berlinese che stampava in questo formato), una via di mezzo tra il tabloid e il broadsheet, e la sua versione miniaturizzata, il cosiddetto Berliner tabloid o micro (tipo il quotidiano Le Soir in Belgio) che misura mm. 297 x 210: in pratica un formato A4. Editoria nazionale: non tutto va così male Agli scenari italiani dellʼindustria dei giornali ha dedicato il suo intervento il presidente della Fieg Boris Biancheri. Ha esordito subito definendo veramente inappropriato il clima di generale, se pur moderato, pessimismo che circonda lo stato dellʼeditoria italiana dei giornali e ha sottolineato come, in un contesto economico e industriale generale pessimo, lʼeditoria, e quella dei giornali in particolare, abbiano invece mostrato forti segni di tenuta se non addirittura di cauta ripresa. Ovviamente la cautela è dʼobbligo, trattandosi di dati disaggregati e sicuramente interpretabili, ma è indubbio che per un dato ISTAT negativo di un – 1,6 per cento per la produzione industriale e per il PIL relativo al primo quadrimestre 2005, vi sia di converso un significativo + 1,5 per cento per lo stesso periodo per quanto riguarda lʼeditoria. Se poi paragoniamo i fatturati dellʼaprile 2005 rispetto al marzo 2005 e confrontiamo i dati con gli stessi due mesi del 2004 troviamo un confortante + 7 per cento. Secondo Biancheri la redditività è in aumento. Le
vendite – è vero –rimangono stazionarie, ma salgono, nei dati Audipress, gli indici di lettura, tanto più se si tiene conto del fatto che la popolazione italiana è in calo e lʼaumento di immigrati riguarda la forza lavoro ma non i lettori di quotidiani. Anche nel resto del mondo non tutti festeggiano, e il periodo di recessione colpisce indistintamente tutto lʼOccidente industrializzato. La vitalità dellʼeditoria dei giornali e la forza del prodotto stampato sono testimoniate da un fenomeno tipicamente italiano: quello del cosiddetto settore collaterale (libri e audiovisivi annessi al giornale). In Italia lo scorso anno si sono avute 100 milioni di copie di libri venduti in libreria contro 74 milioni di copie vendute in edicola attraverso la distribuzione di quotidiani e periodici. Questa incredibile risposta italiana ha comportato investimenti tecnologici molto cospicui, ha determinato indirettamente una occupazione giornalistica in crescita in un Paese in cui gli abbonati non arrivano al 10 per cento. Inoltre la qualità della stampa italiana rimane alta, sicuramente tra le migliori in Europa, mentre si stanno consolidando alcuni aspetti di evoluzione editoriale quali la monotematicità della prima pagina e la tendenza a non passare da una pagina allʼaltra per lo stesso articolo. Strategie editoriali a confronto La seconda parte della prima giornata di lavori ha proposto una tavola rotonda sul tema: Lettori, prodotti e mercati, strategie editoriali a confronto, alla quale hanno preso parte i rappresentati di alcuni dei più importanti editori del nostro Paese. Ha aperto la discussione Alessandro Bompieri, direttore generale de Il Sole 24 Ore, che ha sottolineato
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Duecento partecipanti hanno affollato la sala convegni del Romano Palace di Catania dove si sono svolti i lavori di Ifra Italia 2005
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alcuni dati ambivalenti nella produzione e nella distribuzione dei giornali. La vendita è ferma a 5 milioni e 700mila copie, con un trend di lungo periodo non consolante, ma si assiste sicuramente a una crescita di lettori. Ma perché se crescono i lettori le vendite calano? La responsabilità è di molti fattori, a parere di Bompieri. In primo luogo lʼeffetto della free press (è buona cosa tenere a mente che il 72 per cento dei lettori della free press legge solo la free press), una pluralità circolante di multimedialità gratuita, la frenesia della vita in una realtà sempre più complessa. Il ruolo del giornale deve essere allora non tanto quello di dare notizie quanto quello di spiegare la realtà e di razionalizzarla, gerarchizzando le urgenze e determinando un momento di sintesi che media più impressivi e rapidi non hanno il tempo di fornire. Per questo è necessario innovare gli aspetti editoriali, soprattutto grafica e colore in modo da rendere il giornale più accessibile. Nellʼinfografica siamo indietro, sottolinea con forza Bompieri, anche in relazione a Paesi vicini a noi, come ad esempio la Spagna. Poi sono necessari prezzi più bassi e un rilancio del tema forte della credibilità, quello, per inciso, che ha permesso ai giornali di fare da forte volano di traino per i prodotti collaterali. Giulio Dalla Chiesa, direttore generale del Corriere dello Sport, ha insistito invece sulla difesa del progetto editoriale attraverso il controllo del ciclo produttivo e della logistica. La storia recente del Gruppo è scandita dallʼapertura di centri stampa: a Bologna nel 2000, a Monza nel 2002 e a Roma, con il full color, nel gennaio del 2005. Dalla Chiesa ha poi delineato la fisionomia del lettore di un quotidiano sportivo: un lettore che, spesso, ne sa più del giornalista, e che al momento di acquistare il giornale, ha già acquisito i risultati degli eventi sportivi ed anche tutti i possibili commenti. Un lettore tra i 14 e i 35 anni che poi, con il matrimonio, la casa e il mutuo, si allontana dalla “lettura dello sport”. Un target difficile dunque, per fidelizzare il quale é necessaria una precisa strategia: investire in una qualità sempre migliore, in grafica rinnovata,
nella segmentazione sempre più serrata per gli eventi sportivi locali, addirittura di quartiere. Domenico Ioppolo, direttore marketing strategico dellʼEditrice La Stampa di Torino, ha sottolineato da subito come la tecnologia cambi non soltanto il modo di pensare, ma anche le cose che si pensano. Eʼ stato così per la ruota dei Sumeri, per la rivoluzione scientifica dei padri Vittorini nel Medio Evo ed è così anche per il mondo della stampa dei giornali. In più, ha affermato, ci troviamo ad operare in un mondo in cui la risorsa più scarsa è proprio il tempo. Il tutto complicato da problemi di budget e dal tramonto dei grandi “nonni” del giornalismo che, da soli, erano in grado di assicurare una grande autorevolezza al giornale. Ecco perché la sola garanzia per il giornale oggi è costituita dallʼinteresse che i lettori ripongono in quello che leggono. Per questo, a parere di Ioppolo, non esiste un omnibus, un prodotto cioè in grado di soddisfare tutti, ma è necessario avviarsi per gli aspri sentieri di un prodotto modificato, che incoraggi il piacere della lettura, ma che, nel contempo, inventi nuovi contenitori per la pubblicità, che diventerà nei prossimi tempi il nodo cruciale per la sopravvivenza dei giornali, e che sfrutti lʼattuale calo dei consumi proprio per favorire la raccolta della pubblicità, non più di brand, quanto della grande distribuzione, più sensibile alla variabile costo. Luca Traverso, direttore Divisione Corriere – RCS Quotidiani, ha espresso il forte senso di ottimismo che gli investimenti condotti dal gruppo negli anni scorsi possano aiutare la ripresa dei volumi di copie vendute che sembrano essere un problema assai diffuso nella stampa quotidiana italiana. Per Traverso le soluzioni sono poche ma basilari: giornali più agili (per formati e contenuti), che evitino al lettore il senso di colpa e di spreco a fine serata per non essere riuscito a leggerli per intero, mantenimento del carattere generalista dei giornali italiani e una forte correzione di rotta su unʼinfografica migliorata e sul grande tema dellʼautorevolezza.
Ifra Italia 2005, non solo conferenze... Lo splendore della Sicilia ha favorito una serie d’iniziative collaterali che hanno piacevolmente intrattenuto relatori e partecipanti all’ottava edizione di Ifra Italia. Ifra Italia salpa alle ore 20.30 di mercoledì 22 giugno, con destinazione “Isole del Gusto - una crociera fra i sapori siciliani” a bordo della nave ristorante Lady Giò. Abito informale, tre ponti, decine di specialità della gastronomia locale (inclusi i dolci ed i liquori, rispettivamente al secondo ponte coperto ed al terzo scoperto), un’orchestra, 174 partecipanti (contati uno per uno dal Comandante) e sette sponsor d’eccezione per una serata che tutti sperano si possa ripetere negli anni a venire: Agfa Gevaert, Ferag, G.M.D.E., Gruppo Cerutti, Kodak Polychrome Graphics, Man Roland, Sun Chemical Group. Al rientro in porto, visita allo stabilimento S.T.S., guidata dell’imprenditore Umberto Seregni, dove i partecipanti consumano le forze residue. Al mattino di giovedì visita guidata al nuovo centro stampa della Sicilia, dove all’uscita i visitatori trovano la gradita sorpresa di un rinfresco (molto simile ad un pranzo..) offerto dall’editore Mario Ciancio Sanfilippo. In serata, dopo i lavori della conferenza, tutti in pullman a Taormina per la serata di gala all’Hotel San Pietro, di fronte all’Isola Bella, offerta dagli editori della Gazzetta del Sud di Messina, del Giornale di Sicilia di Palermo e della Sicilia di Catania. E siccome una fotografia vale più di mille parole... continua alla pagina successiva...
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Pubblicità e quotidiani: le strategie per il successo
Pubblicità e quotidiani: le strategie per il successo Formati ridotti, full color, nuovi inserti tematici: come risponde alle sfide dellʼindustria editoriale la pubblicità? Per i giornali quotidiani italiani i ricavi pubblicitari rappresentano circa il 50% del fatturato globale, come ha ricordato in apertura dei lavori Michele Muzii, amministratore delegato di Piemme e Presidente dellʼFCP, la Federazione delle Concessionarie di Pubblicità. Si tratta di una valore medio che rappresenta realtà molto diverse, dai giornali sportivi, dove lʼintroito pubblicitario non oltrepassa il 25 per cento del fatturato globale, al 35 per cento del blocco Repubblica/Corsera, fino al 55 per cento per le testate regionali, (62 per cento per le testate regionali siciliane), per terminare al Sole 24 Ore, che annovera il 65 per cento di introiti pubblicitari sulle entrate complessive. I dati non sono confortanti, soprattutto se comparati ai risultati di alcuni anni fa, quando i flussi della pubblicità scorrevano più impetuosi. Paragonando gli ultimi dati del 2004 a quelli del 1980, anno che consacra la definitiva affermazione della Televisione commerciale, si vede come lo share pubblicitario della carta stampata sia crollato dal 69,8 per cento (21,8 per cento per i quotidiani e 48,0 per cento per i periodici) del 1980 al 35,6 per cento (21,2 per cento per i quotidiani e 14,4 per cento per i periodici) del 2004. Al contrario della televisione, che è passata dal 25,4 per cento del 1980 al 56 per cento del 2004. Considerati in senso assoluto i dati sembrano confermare una sostanziale tenuta negli anni del medium quotidiano, mentre evidenziano in modo pesantissimo la perdita di credibilità del periodico. Anche nella hit parade dei settori merceologici che si rivolgono alla pubblicità si assiste a non trascurabili cambiamenti. In netta flessione automobili, banche e assicurazioni, da sempre in pole position negli investimenti pubblicitari, a favore ad esempio della grande distribuzione, segno © Asig Service Srl 2005
inequivocabile di come la variabile prezzo stia sempre più interessando i consumatori italiani. Con il mezzo televisivo che sembra evidenziare battute dʼarresto – negli States la flessione degli introiti pubblicitari televisivi è un fenomeno ormai macroscopico, e, se pur aggirato in parte dalla tecnica dei messaggi promozionali, tutto lascia pensare che anche da noi si abbatterà questa onda lunga – e con il mezzo radiofonico che sottolinea percorsi non sempre lineari (Radio DJ sta superando gli ascolti di Radio Uno), per i giornali è necessario reagire velocemente e con molta efficacia. Gli investitori pubblicitari stanno infatti volgendosi verso altre forme a maggiore capacità di attirare attenzione, come le grandi affissioni, o utilizzano i tradizionali spazi pubblicitari sui giornali con una richiesta di più alta e migliore visibilità. Eʼ il caso della pubblicità di BMW su Il Sole 24 Ore o la pubblicità della Renault C 4 su Repubblica. O lʼidea del post-it staccabile in prima pagina sul Corriere della Sera, che ha imposto al giornale di dotarsi di tecnologie di finissaggio più sofisticate. In questo scenario, è certamente necessario rifondare dunque la scelta pubblicitaria dei quotidiani. Chi sbaglia danneggia tutto il settore. E il colore, anche se in questo settore ci sono ritardi evidenti, non è tutto. Il mezzo giornale può, e deve, restare il mezzo più duttile e, per questo motivo, insostituibile. Soluzioni alternative Allʼimpiego creativo della telefonia mobile ha invece dedicato il suo intervento Morris Packer dei Bonnier Mobile Services, dipartimento del gruppo editoriale svedese Bonnier. E lo ha fatto con una relazione allegorica, ma molto precisa che, prendendo le mosse da espliciti schemi danteschi, suonava “La
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La seconda giornata dei lavori di Ifra Italia 2005 ha avuto come protagonista la pubblicità, il motore dell’industria della comunicazione. I lavori hanno visto alternarsi relatori stranieri e protagonisti di primo piano del mercato italiano, coordinati da Michele Muzii, amministratore delegato di Piemme e Presidente dell’FCP, Federazione Concessionarie di Pubblicità.
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TecnoMedia Mobile Comedy – un viaggio editoriale attraverso butiva. E Asdirekt, concessionario tra lʼaltro del più lʼinferno ed il paradiso dei servizi sui cellulari e gli altri grande quotidiano europeo Bild Zeitung, che stampa dispositivi per la Mobile Community”. Titolo a parte oltre 4 milioni di copie giornaliere, ha reagito con una è stato abbastanza chiaro lo schema di riferimento e la formula apparentemente semplice ma molto efficace: realtà appena adombrata dal sottile velo della metafora: il call-center. Il call-center sviluppa infatti la formula lʼInferno è la situazione attuale, che si trova ad affron- ear-to-ear, enfatizzando il potere del dialogo e situantare il gruppo, da poco entrato nel mondo dei servizi dosi a mezza strada tra una vendita solo via Internet di telefonia cellulare (nel (bit-to-bit) poco costosa Michele Muzii, amministratore delegato 2004 possedeva meno sicuramente ma anche Piemme e Presidente FCP dellʼ1 per cento del mersenza eccessivi ritorni e cato della telefonia mobile una vendita tradizionale svedese), dove, per ogni per mezzo di venditori che euro di incasso, al gruppo si recano direttamente dal svedese entrano solo 0,34 cliente (face-to-face) sicucentesimi, a causa delle ramente più efficace ma elevate imposte nazionali anche molto dispendiosa. sulle vendite, di una diCosì il call-center Asdirekt stribuzione costosa e di ha diviso le squadre opeunʼintermediazione che rative in cacciatori (che grava per quasi il 20 per procurano nuovi clienti) e cento. Il Purgatorio è lo agricoltori (che dissodano stadio da raggiungere in il terreno dirozzato), ed tempi brevi, una volta elieventualmente inviano minato il costo dellʼintervenditori per un succesmediazione e ottimizzato sivo contatto face-to-face il costo di distribuzione. E . La strategia di reclutasi parla di € 0,42 di marmento è stata rigorosa: gine netto su ogni euro di sono stati esclusi a priori incasso. Certo il Paradiso venditori che provenissero è un altro discorso, e se dal mondo della stampa e ne può intravedere solo si sono invece scelti venil margine nebuloso: allo ditori provenienti da altri 0,63 per cento di quellʼEusettori dellʼindustria. Il ro, poiché nemmeno le gerisultato è stato di ottenere rarchie angeliche possono una forza vendita giovane, eliminare le tasse svedesi sulle vendite. Commedia a dinamica ed entusiasta intesa al costumer focus, alla parte, i servizi editoriali Bonnier forniti agli abbonati concentrazione sul cliente, che applica modelli di busivia telefonino sono interessanti. Parole crociate sulla ness attenti ed elastici. A sentire Greve il feedback sulla rivista favorita con riquadri chiave che formano un redditività è impressionante: parliamo di 65.000 euro acrostico che il lettore deve inviare al giornale via SMS mensili per i migliori venditori! Dimostrazione inconottenendo un pronto “grazie!” di risposta. Un benefit in futabile, sempre secondo Greve, di come il call-center più per il giornale e uno sconto per affezionati clienti affrontato con una mentalità entusiasta e libera, sia un sullʼinvio di SMS. O lʼultra reality di inviare SMS agli importantissimo veicolo di incetta pubblicitaria. abbonati in diretta durante manifestazioni sportive o grandi eventi come concerti rock o similia. O il poten- Le concessionarie italiane di fronte alle sfide ziamento della campagna abbonamenti via SMS con del mercato coupon di ritorno. Un servizio apparentemente da 50 centesimi, a parere di Packer. Ma per lui sicuramente Lʼultima sessione dei lavori è stata una tavola roil canale di distribuzione del futuro. tonda dal titolo “Le Concessionarie Italiane di fronte Ha concluso la prima parte della mattinata lʼinter- alle sfide di un mercato che cambia”. E lʼapporto vento di Tim Greve, managing director di Asdirekt, un dei pubblicitari al dibattito è stato appassionato ma dipartimento dellʼeditore tedesco Axel Springer. E il misurato, consapevole di un ruolo vitale, ma aperto suo esordio non ha lasciato adito a dubbi. Nel campo al dialogo con le componenti editoriali della carta di vendita della pubblicità – ha asserito senza mezzi stampata. Orlando Langs, Presidente dellʼ O.P.Q., ha termini – o le buone idee si traducono in profitti o non insistito sulle diverse realtà della stampa quotidiana nel sono buone idee. Anche in Germania tra il 2002 e il nostro Paese. E ha ribadito il ruolo fondamentale della 2003 le vendite di pubblicità hanno subito un tracollo pubblicità sui giornali locali. E non soltanto per la loro superiore a un terzo del fatturato complessivo, riper- capacità di attrarre pubblicità locale, ma anche per la cuotendosi pesantemente anche sulla logistica distri- loro tendenza a sviluppare un rapporto fecondo con
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La Flint Ink, la più grande azienda privata produttrice di inchiostri, ed il gruppo Xsys Printing Solutions, hanno deciso di unirsi. Il nuovo gruppo industriale per la produzione di pigmenti per la stampa potrà contare su un fatturato aggregato (dati 2004) di 2,1 miliardi di Euro, posizionandosi al secondo posto mondiale fra i produttori di inchiostri. Dave Frescoln, attuale C.e.o. di Flint Ink, dicenterà C.e.o. della “nuova” Xsys Print Solutions. Peter Koivula, C.e.o. di Xsys, diventerà Vice Presidente con speciali responsabilità nel Consiglio d’Amministrazione per le scelte strategiche e per le relazioni con i clienti a livello senior. Xsys Print Solutions, con sessanta sussidiarie interamente possedute in trenta Paesi, una rete di distribuzione che ne copre altri cinquanta, quartier generale in Germania, a Stoccarda, e 3.600 dipendenti in tutto il mondo (che diventeranno 8000 dopo la fusione), è un “marchio” ancora relativamente nuovo, ma con solidissime radici alle spalle, perché raggruppa in un unico polo industriale i centri di produzione per pigmenti da stampa della Basf, uno dei maggiori colossi chimici del mondo, e le divisioni grafiche di Axo Nobel (ANI), colosso mondiale della farmaceutica, che ha portato in dote anche la Trenal Inchiostri. Tutte le fusioni, come l’ultima, sono avvenute sotto l’egida della nuova proprietà del gruppo, il fondo di investimento privato CVC , uno dei leader nel mercato Europeo ed Asiatico specializzato in operazioni di leveraged by-out. Fondata nel 1981 come sezione europea specializzata della americana Citicorp, nel 1993 la CVC è stata acquistata dai propri dirigenti e da allora opera come società indipendente. L’ultima fusione, in ordine di tempo, con Flint Ink consolida di fatto la Xsys al secondo posto fra i produttori mondiali di inchiostri, con una gamma completa di prodotti che spaziano dal packaging alla stampa editoriale di periodici e giornali. Un mercato, quest’ultimo, dove Xsys non fa mistero di voler espandere in misura significativa la propria quota di mercato, e non ha caso i responsabili italiani hanno deciso di fare promozione al nuovo marchio in occasione di Ifra Italia 2005, offrendo a tutti i partecipanti caffè e pasticceria siciliana in occasione delle pause dei lavori, oltre ad un pen drive di ultima generazione, andato letteralmente a ruba fra tutti i congressisti.
la pubblicità nazionale. Comparando i dati del 1994 e del 2005 si assiste al passaggio dal 14 per cento al 18 per cento nellʼincidenza della pubblicità nazionale sui quotidiani locali. Per inciso, secondo i dati proposti nel corso dellʼintervento, la testata italiana regionale con più pubblicità nazionale è stata, nel 2004, La Libertà di Piacenza. Le parole chiave per Langs sono una grande attenzione al mercato che cambia e un invito a nuove impostazioni mentali e dei modelli di business. Graziella Merlo, direttrice marketing 24 Ore System, ha analizzato il cambio negli orientamenti pubblicitari delle aziende negli anni 2000. In genere ha sottolineato come le aziende abbiano maggiormente puntato su risultati tattici (di breve o medio periodo) piuttosto che strategici (di medio o lungo periodo). E ha rafforzato la convinzione sui cambi di investimenti nei settori
merceologici da sempre in testa nella vendita pubblicitaria. Il dato più significativo riguarda proprio la grande distribuzione che passa da una quota di mercato del 7 per cento nel 2001 ad una del 13 per cento nel 2004. Nel quadro dunque di una difficile ripresa nel breve-medio termine, con un rallentamento tendenziale della crescita della pubblicità su carta stampato a tutto vantaggio del settore audiovideo, lʼunica soluzione, per la Merlo, rimane una profonda modificazione del prodotto editoriale. Modifica dei dorsi, degli inserti, adozione di strategie “impressive”, come il watermark Enel a tutta pagina sul Sole 24 Ore con relativo piedino di spiegazione, o come la Smart parcheggiata nel titolo di testa di un giornale tedesco. O come altre strategie che puntano ad una integrazione con la telefonia mobile, come lʼuscita del giornale con il riquadrato
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Con l’unione fra Xsys Print Solutions e Flint Ink si consolida il secondo gruppo mondiale per gli inchiostri da stampa
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TecnoMedia Carlo Lombardi conclude l’edizione di Ifra Italia 2005 al posto delle foto e la milioni di individui si possibilità di vedere le concentrano per altro foto stesse via display sul calcio e sullʼautoo SMS. Angelo Saieva, mobilismo) va da sé amministratore deleche è necessaria unʼingato di Publikompass, versione di tendenza ha riportato con forza negli introiti pubblicilʼaccento sul giornale tari che assegnano ai locale e sui mercati giornali sportivi solo il locali della pubblicità 27 per cento delle loro come fortissimi amentrate. mortizzatori del calo Eppure la crescita di pubblicità nazionale. pubblicitaria, anche nel La raccolta di pubblicisettore locale, accretà nei giornali locali va dita i giornali sportivi dallʼ80 al 50 per cento. di un + 62 per cento “Dateci spazi e colore e contro una crescita del noi ve li riempiamo!” 27 per cento degli altri ha esclamato non senza giornali. La qualità del una punta di legittimo quotidiano, anche nel orgoglio. Saieva ha poi settore sportivo, evirichiamato la necessidentemente fa vendere tà di generare nuove emozioni. A Leonardo figure professionali, Barbieri, direttore geesperte in tecnologia nerale della concese digitalizzazione, che sionaria Manzoni di determinino reti e nuove professionalità, e che a loro Milano, è spettato tirare le fila del dibattito. Eʼ vero, volta impersonino aziende e non agenzie, veri e propri ha affermato, il colore è sicuramente un elemento “muscoli” della produttività. fondamentale e lʼirrompere dei dettagli, di grandi foto Ha caldeggiato un rapporto privo di intermediazio- a colori nellʼarchitettura del giornale, ne ha modificato ne con il cliente e ha richiamato con forza lʼattenzione lʼimpianto di design e di assegnazione delle partizioni e sulla necessità di contenitori specializzati di pubblicità degli equilibri grafici. Barbieri ha insistito sulle grandi per piccoli investitori. Allʼamministratore delegato opportunità di comunicazione offerte da spazi/formati, di Sport Network, Massimo Martellini, è toccato il ma meglio sarebbe chiamarli format, nuovi ed inediti. compito di trattare la pubblicità nei giornali sportivi. Spazi altamente visibili e spazi collocati sulla pagina Poiché il mercato dei quotidiani sportivi – ha affermato in maniera eccellente fanno ormai la differenza e i – è un sotto-mercato dei quotidiani, e poiché il 64 per clienti richiedono una combinazione di messaggi in cento della nazione è interessata allo sport (quasi 32 una sinergia di spazi.
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InEdicola, la nuova veste interattiva dei quotidiani del gruppo Poligrafici Editoriale Primi bilanci, oltremodo positivi, per il nuovo servizio on line del gruppo Poligrafici Editoriale, che con www.inedicola.net offre quotidianamente ai propri lettori le edizioni dei propri quotidiani in formato interattivo, con la possibilità di fare ricerche nell’archivio di tutto il pubblicato a partire dal 19 novembre del 2003. Questa “appendice” digitale per la distribuzione di contenuti on line è possibile tecnicamente, e conveniente sul piano economico, grazie all’implementazione del proprio sistema editoriale, che provvede in modo automatico alle fasi di preparazione dei materiali da pubblicare. Iniziativa editoriale, strategia commerciale, investimenti in tecnologie: su questi argomenti, e sui risultati della nuova esperienza, abbiamo sentito il direttore generale di Monrif.net, Federico Marturano, ed il responsabile dei sistemi informativi di gruppo, Marco Pagani. Federico Marturano, Direttore Generale di Monrif.net
avevano avuto tutto gratuitamente”. E invece le cose non sono andate proprio così. “Qualche lamentela è arrivata”- prosegue il direttore generale –“ma comunque pochissime, rispetto a quello che ci aspettavamo”. Subito dopo sono arrivati i primi abbonamenti, e con loro è decollato il nuovo servizio digitale www.inedicola.net del gruppo Poligrafici Editoriale. Da allora, e siamo alla fine del 2003, è venuto via via consolidandosi un nuovo modello di business per la diffusione on line dei prodotti cartacei che ha puntato su tre assi di sviluppo: interazione con i lettori, massima flessibilità dellʼofferta commerciale, integrazione e massima automazione possibile con i flussi di produzione del giornale stampato. Un prodotto interattivo
“Il 19 novembre del 2003, quando abbiamo avviato il nuovo servizio a pagamento per la diffusione on line dei quotidiani della Poligrafici Editoriale, Il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno, QN e QS” – racconta Federico Marturano, direttore generale di Monrif.net, la società new media del gruppo editoriale –“eravamo preparati a ricevere insulti ed offese di ogni tipo da lettori che, fino a poche ore prima,
Il gruppo Poligrafici Editoriale ha cominciato a fare esperienza su rete internet fin dal “lontano” 1999. A quellʼepoca, racconta Marturano a TecnoMedia, il web era relativamente diffuso presso un target di utenti diverso da quello del giornale stampato. Tutto veniva offerto gratuitamente perché non esisteva il rischio, neppure teorico, di “cannibalizzare” le testate quotidiane. Ma in pochi anni lo scenario è mutato,
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Marco Pagani, Responsabile Sistemi Informativi del gruppo Poligrafici Editoriale
la platea di internet si è ampliato a macchia dʼolio e la diffusione gratuita dei contenuti del giornale ha cominciato ad essere percepita come un potenziale rischio da parte dellʼeditore. Da qui lʼidea di puntare in direzione dello sviluppo di un nuovo digitale per i lettori, sia per quelli al fuori dalle zone diffusionali sia per coloro che utilizzano i prodotti quotidiani del gruppo per le proprie attività professionali, ovvero per un target business e istituzionale. Il sito www.inedicola.net concentra su internet tutti i prodotti quotidiani editi dalla Poligrafici Editoriale, quindi sia il prodotto nazionale che le diverse edizioni locali del Carlino, della Nazione e del Giorno. “In nessuna edicola italiana è possibile trovare tutto quello che è disponibile su internet” spiega Marturano, senza contare che inedicola.net offre anche, a partire dal primo giorno di inaugurazione del servizio, il 19 novembre 2003, tutto lʼarchivio del pubblicato. Lʼutente può cliccare, zoomare, ingrandire, leggere a video e stampare tutti i prodotti quotidiani del gruppo, oltre a poter ricercare le notizie pubblicate in precedenza sullʼargomento. Il sistema permette di scaricare anche i PDF delle singole pagine. Flessibilità commerciale Chi si è finora abbonato al servizio? “Paolo” (un nome naturalmente di fantasia) risponde www.inedicola.net, che lavora nel mondo della comunicazione e verifica in tempo reale i risultati della propria campagna pubblicitaria; “Arianna” (altro nome di fantasia) che lavora nellʼufficio delle pubbliche relazioni di una grande azienda, e con lʼedicola elettronica segue
la propria rassegna stampa, e poi ancora lettori abituali che viaggiano spesso per lavoro, o che si trovano per periodi lunghi allʼestero, e dirigenti della pubblica amministrazione che utilizzano il giornale per seguire il territorio. Per fare fronte a questo target differenziato di utenti, lʼeditore ha sviluppato un piano commerciale di abbonamenti oltremodo flessibile. “Abbiamo moltiplicato e diversificato le due/tre tipologie offerte ai lettori del prodotto cartaceo tenendo conto della maggiore offerta diponibile su rete internet” spiega Marturano a TecnoMedia. I lettore on line può acquistare una singola copia a pagamento, oppure abbonarsi al servizio per 30 giorni, 6 mesi o un anno, acquistando una o più edizioni fra loro combinate, anche tramite un pacchetto “a scalare” che prevede lʼacquisto di un pacchetto di 30 o 60 copie da consumarsi entro un massimo di sei mesi. Un unico cliente, per esempio un ente pubblico od una azienda, può ottenere più password per dare accessi a diversi collaboratori. E i pagamenti? Anche per quelli si sono moltiplicati i canali: carte di credito, bonifico bancario, bollettino postale e numero di telefono 899 a pagamento. Questʼultimo, utilizzato per lʼacquisto immediato on line di una sola copia del giornale, è lʼunico caso in cui il servizio costa più dellʼacquisto in edicola del prodotto stampato, ovvero 1,80 Euro. Ciò dipende sia dalla quota che va riconosciuta al gestore telefonico sia dalla decisione di volere comunque privilegiare con i lettori un rapporto di più lunga durata regolato dalle tariffe degli abbonamenti. Per queste ultime, il divario con la carta stampata è notevole: 130 Euro allʼanno per lʼabbonamento al prodotto on line contro i 230 euro per il prodotto cartaceo, sul quale gravano naturalmente i costi di stampa e di distribuzione. Il modello business consolidato in quasi due anni di attività ha dimostrato di premiare la scelta di vendere comunque il prodotto informazione, anche se in formato digitale. I lettori che hanno optato per questa scelta si contano nellʼordine di parecchie migliaia, “un risultato più che lusinghiero” a detta del direttore generale, anche in considerazione del fatto che gli abbonamenti sono arrivati dopo un lungo regime di assoluta gratuità. Via internet si vendono anche allegati al prodotto stampato, CD, DVD, video cassette, con servizio di recupero delle copie eventualmente
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Una schermata di www.inedicola.net
Integrazione con i flussi di lavoro del giornale Www.inedicola.net è, dal punto di vista tecnico, una sorta di “appendice” del flusso di lavoro organizzato allʼinterno del gruppo editoriale, resa possibile, sia per la razionalizzazione delle funzioni che per lʼeconomicità di gestione, dallʼimpiego di una soluzione integrata offerta da Unisys, già fornitrice del sistema editoriale della Poligrafici Editoriale. In estrema sintesi, come spiega a TecnoMedia il responsabile dei sistemi informativi di gruppo Marco Pagani, lʼapplicativo Unisys “cattura” i dati a partire dal sistema editoriale, quando questo inizia ad inviare le pagine ai centri stampa per lʼimpressione finale del giornale. Il software acquisisce le coordinate delle pagine dallʼinterno di Hermes e i relativi PDF, provvedendo a distillarli con parametri diversi rispetto a quelli impiegati per lʼinvio dei materiali ai centri stampa. Quando le informazioni sono state “catturate”, si ricostruiscono le nuove “edizioni digitali” delle testate del gruppo e si invia il tutto al provider Dada, partecipato da Poligrafici Editoriale, che fornisce materialmente il servizio di pubblicazione sui server dello stesso editore. “Tutto il procedimento di cattura delle informazioni, ricostruzione delle pagine ed invio al provider avviene in modo del tutto automatico” sottolinea Pagani, e con la stessa modalità avvengono le transazioni on line per lʼacquisto dei servizi da www.inedicola.net . Lʼapplicativo Cart@ di Unisys provvede ad estrarre le informazioni necessarie alla pubblicazione, mentre inEdicola gestisce la consultazione ela validazione del documento di credito allʼinterno del circuito bancario italiano. Grazie alla completa automazione delle operazioni relative alla “pubblicazione” on line delle testate del gruppo, i giornali arrivano nellʼedicola elettronica fra le cinque e le sei del mattino. Dal lancio del nuovo servizio, oltre 10.000 persone lo hanno testato, ed oltre cinquemila sono rimaste sempre attive. Sullʼedizione internet, naturalmente, finisce anche tutta la pubblicità
stampata sulle copie che arrivano nelle edicole “tradizionali”, senza alcun sovrapprezzo per lʼinserzionista. Altri prodotti elettronici del gruppo, come lʼedizione on line del giornale aggiornata in tempo reale, che dispone di una propria redazione giornalistica, offre invece direttamente la pubblicità agli inserzionisti, attraverso i formati digitali più consolidati. Chi investe può contare su oltre 800.000 contatti on line registrati dal software di controllo del sito. Nuova release, e nuove opportunità del sistema editoriale Lo sviluppo di www.inedicola.net, spiega ancora Pagani a TecnoMedia, è andato in parallelo con lʼimplementazione della nuova release di Unisys, Hermes 10. “Questo sviluppo del sistema editoriale ha portato due grandi benefici allʼorganizzazione del lavoro allʼinterno del gruppo”. Gli oltre 500 giornalisti, divisi fra Bologna, Firenze, Milano e redazioni periferiche, lavorano in tempo reale su un sistema “aperto” dove chiunque può collegarsi ai prodotti editoriali in fase di lavorazione senza più limiti”. Chi scrive allʼinterno del sistema è indirizzato in modo automatico dal login nella sua area di competenza, ma se in corso di realizzazione lʼeditore deve potenziare un settore piuttosto che un altro, ciò è possibile senza che il redattore deva muoversi fisicamente. Lo stesso, con i vantaggi che è facile immaginare, avviene per i poligrafici, che possono materialmente intervenire dalla loro postazione
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perse, ed è in via di sviluppo QM, Quotidiano Mobile, attraverso il quale sarà possibile acquistare un pacchetto di servizi composto da notizie in tempo reale,trasmesse via sms, musica e suonerie digitali per i cellulari.
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TecnoMedia in ogni snodo produttivo del gruppo, senza doversi trasferire fisicamente. Con Hermes 10, lʼeditore può sfruttare in modo completo le opportunità del “telelavoro”, per quello che di positivo offrono. Quotidianamente le testate del gruppo sviluppano circa 1.000 pagine, ed in questo flusso, in linea generale, i poligrafici ed i giornalisti sono collegati in modo del tutto trasparente e senza più alcun vincolo “fisico” con il lavoro. QN, la testata nazionale, si produce in parte a Bologna ed in parte a Firenze, ma tutti i redattori sono collegati alla rete come se fossero gli uni accanto agli altri. La dorsale del sistema Unisys si appoggia a una doppia coppia di server installati a Bologna e a Firenze che lavorano in full backup istantaneo, una rete MPLS a 10+10 Mbit e collegamenti HDSL e ADSL per le quaranta sedi collegate in esterno, con una banda minima garantita di 512 k. Oltre allʼarchitettura “aperta”, il secondo vantaggio offerto al gruppo dalla release Hermes 10 è che il sistema editoriale svolge ogni funzione utilizzando
software integrato, senza che sia necessario ricorrere a soluzioni offerte da terze parti. Con lʼoccasione la direzione tecnica di gruppo ha provveduto a sostituire tutti i Pc in uso, configurando una rete client assolutamente omogenea basata su Windows XP. Tutti i redattori hanno accesso ad internet ma, ad ogni tipologia di utente, è consentito esclusivamente lʼuso dei programmi previsti, e questo per evitare di “importare” dal web i temutissimi virus informatici. Microsoft Exchange provvede ai servizi di e-mail per tutti gli utenti del gruppo. “Tempi di produzione più ristretti e sistemi più stabili”: questa, in sintesi, lʼesperienza finora condotta dalla Poligrafici Editoriale sulla nuova release 10 di Hermes, mentre sono stati avviati test per lʼ indicizzazione omogenea ed automatica dei testi e delle immagini dellʼarchivio interno del gruppo editoriale tramite la piattaforma Verity. Se e quando si deciderà di introdurre questa soluzione per lʼimplementazione dellʼarchivio, sarà un nuovo passo verso lʼautomazione totale per lʼindustria dei quotidiani.
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I cacciatori di notizie: come sta cambiando l’industria dei media Lettori che catturano notizie a tutte le ore del giorno, editori che si organizzano per focalizzare gli interessi di un pubblico che percorre senza soste le pagine dei giornali, la rete internet e gli schermi della televisione per informarsi, divertirsi e farsi coinvolgere nel grande puzzle dell’informazione multi canale. Come sta cambiando l’industria dei media, e come bisogna attrezzarsi per vincere le sfide sul mercato mondiale dell’informazione: analisti e ricercatori di tutto il mondo ne hanno discusso in occasione del Seminario “Transforming the Media Industry” organizzato da Unisys presso la sede del proprio CentroInternazionale di Management a Saint-Paul-de-Vence, lo scorso mese di giugno. Un seminario decisamente anomalo, quello organizzato da Unisys a Saint-Paul-de-Vence, nellʼentroterra nizzardo, il 13 e 14 giugno scorso. Nessuna previsione funesta per i giornali, nessun relatore pronto a lanciarsi contro la carta stampata, nessun esperto a stracciarsi le vesti contro i quotidiani per esaltare la modernità di internet ed il futuro paperless & wireless. Insomma niente del chiacchiericcio di maniera e dei luoghi comuni che pure trionfano in molte altre occasioni. Ricercatori e studiosi europei e nordamericani dei media hanno invece tracciato i nuovi confini di quella che, a molti, sembra lʼevoluzione naturale dellʼindustria della comunicazione, scritta ed elettronica. Protagonista di questo “nuovo mondo” che sta prendendo piede è un lettore/consumatore in continuo movimento per ragioni di lavoro o per il proprio tempo libero, abituato a cercare informazioni allʼinterno di molti canali, del tutto scevro da pregiudizi sulla “modernità” o “anzianità” dello strumento di comunicazione, purché questo interessi, coinvolga emotivamente, stimoli la fantasia e, soprattutto, non faccia perdere troppo tempo. Questi moderni “cacciatori di notizie”, delineati nelle osservazioni di studiosi e uomini dʼazienda, sono i anche i protagonisti delle strategie di sviluppo di editori e fornitori di tecnologie che vogliono intercettare i loro comportamenti, e le loro propensioni al consumo dʼinformazione. Cacciatori di notizie Alcuni fattori del comportamento umano – come
ha spiegato direttore generale dellʼEuropean Institute for the Media, Joe Groebel, sono oltremodo stabili. La comunicazione deve coinvolgere emotivamente, perché al lettore piace divertirsi, eccitarsi, ed essere comunque stimolato. La comunicazione non verbale (i tecnocrati direbbero multimediale) sta prendendo sempre più piede. Negli ultimi trentʼanni negli Stati Uniti è andata conquistando terreno la comunicazione visiva: si preferiscono i testi brevi, le pagine devono avere titoli molto grandi ed una grafica accattivante. Guarda caso, in tutto il mondo sta crescendo la “moda” dei tabloid, che sono un poʼ gli ambasciatori, nella carta stampata, della cultura visiva. Un tempo si discuteva molto sui diversi “approcci” dei media alle notizia: approccio “oggettivo”, si descrivono i fatti per quello che sono, approccio “educativo”, il mezzo di comunicazione deve informare educando, approccio “marketing”, ovvero diamo al lettore quello che vuole. Lʼosservazione della realtà quotidiana dei mezzi di informazione restituisce una percezione dove questi approcci sono non alternativi, ma fra loro mischiati. “La gente”- dice sempre Groebel-“vuole sia orientamento che identità”. Le notizie sono un segnale di appartenenza ad un gruppo della famiglia umana, ed i media stampati, anche se i consumi sono in calo, si continuano a comprare. Secondo un numero di ricerche sempre maggiore, nellʼetà compresa fra i 14 ed i 29 anni sono sempre in aumento le persone che sostengono che il mezzo più credibile, e quindi più interessante per la pubblicità, sia internet. E per quale motivo? Perché la rete è un mezzo di comunicazione interattivo, dove il lettore piò fare ricerche personali sugli argomenti
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I cacciatori di notizie: come sta cambiando l’industria dei media
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Glenn James, Presidente Global Media & Communications, Unisys, che ha aperto e chiuso i lavori del seminario
di suoi interesse. Piace sempre di più la “miscela di informazioni”, eventi “di massa” e notizie più personalizzate, a seconda degli interessi legati al lavoro ed al tempo libero. Una formula che ben conoscono gli editori di giornali gratuiti. Un mercato, a detta di Piet Bakker, docente di scienze comportamentali della Scuola di Ricerche sulla Comunicazione di Amsterdam, del quale nessuno si prende più gioco. Nei primi quattro mesi del 2005 si sono registrati 37 nuovi lanci di quotidiani pagati interamente dalla pubblicità, per un totale di quasi tre milioni di copie in pià in circolazione. Il più grosso, nonché capostipite di questa area di media stampati, è Metro, 55 edizioni in 17 Paesi, con quasi sette milioni di copie diffuse, ed un profilo condiviso con molte altre testate gratuite: lettori molto giovani, molte donne, tutti impegnati nel mondo del lavoro, senza problemi nello sfogliare pagine di pubblicità stampata. Ma attenzione, avverte Bakker, perché i tabloid della free papers non sono tutti uguali. Al contrario, ogni testata ha una sua linea editoriale e dà preferenza ad alcune notizie piuttosto che non ad altre, anche se tutte privilegiano lʼinformazione che di solito non trova posto sulle testate a pagamento. Non sono poche le testate gratuite che, come 20 Minutes, fanno riferimento al tempo medio necessario per la lettura del tabloid, ma occorre tenere presente, come ha ricordato Derrick de Kerkcho-
ve, direttore del McLuhan Program allʼUniversità di Toronto, che le persone prendono notizie durante tutto lʼarco della giornata e da molti canali, non in un unico tempo e da un solo mezzo. Questo comportamento del “lettore/spettatore” del mondo reale porta lʼattenzione dei ricercatori dalle categorie ai “tag”, gli indirizzi elettronici per incanalare ogni segnale. Wikipedia.com, lʼenciclopedia scritta dai lettori della rete, e http://del.icio.us, il social bookmark manager di internet che consente di aggiungere le pagine di gradimento dei lettori alla collezione personale di link in rete e di categorizzare questi siti con parole chiave, sono due splendidi esempi dei nuovi comportamenti dei lettori nellʼera elettronica. Il concetto-guida per i professionisti dellʼinformazione, editori e giornalisti in testa, deve essere quello di “pertinence”, ovvero ciò che arriva nel posto giusto al momento giusto. E il giornale? Si domanda qualcuno. “Il quotidiano resta un mezzo rallentato rispetto alla rete, ma offre dei vantaggi non da poco agli editori, ai lettori ed alla pubblicità”, spiega De Kerkchove. Il testo stampato è stabile, offre una maggiore comprensione: cʼè più tempo per assimilare la parola scritta, che diventa un fatto quasi privato. “I lettori”- conclude il relatore citando McLuhan-“non leggono i giornali, ci entrano come in un bagno caldo”. Il problema, se mai, è che i consumatori più giovani da questʼacqua sembra stiano lontani. Jim Chisholm, di Wan, Associazione Mondiale degli Editori, sottolinea come nel Regno Unito la demografia dei mezzi Roberto Antoniotti, Vice Presidente Global Media & Communication, Unisys, che ha dato il benvenuto ai partecipanti
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di comunicazione sia molto precisa: sotto i 19 anni il “mezzo” per eccellenza, quando non lʼunico, è il sistema di messaggistica del cellulare, lʼSMS, dai 20 ai 40 anni domina il web, oltre si espande in misura significativa lʼuso dei giornali. Nel 1972, nella fascia di lettori compresa fra i 15 ed i 24 anni, la penetrazione del quotidiano arrivava al 77,2%; nel 2000 era al 49%; nella fascia fra i 35 ed i 44 anni le percentuali Derrick de Kerkchove, direttore del Programma McLuhan della Università di Toronto
sono passate, nello stesso periodo di tempo, dal 75,8% al 50,8%. Un calo fisiologico, che si accentua con le nuove generazioni, e gli editori devono tenere presente questo fenomeno e puntare su strategie multi canale per non perdere lʼattenzione dei nuovi consumatori. Cacciatori … di lettori E appunto, come li catturiamo questi lettori, si domanda la folta platea dʼeditori e tecnici che ha seguito i lavori del Seminario Unisys. Il gruppo tedesco Handesblatt, specializzato in informazione finanziaria, con 1800 addetti fra i quali 500 giornalisti, ha chiaro in mente che i nuovi concorrenti nellʼindustria dei media sono coloro che riescono ad “aggregare” notizie. Google, Yahoo, Amazon per i libri, sono solo alcune delle aziende contro le quali lʼeditore tradizionale si trova a competere. “Non ci sono travasi automatici fra i lettori dei giornali ed internet” – spiega Andreas Bossecker di Handesblatt, ma per gli editori è imperativo studiare nuovi servizi on line per intercettare la quota di utenti che naviga internet. Per il gruppo tedesco vale quello che ha sottolineato, parlando della formazione dei nuovi professionisti dellʼinformazione, Kerry Northrup, direttore delle pubblicazioni Ifra, ovvero che lʼobiettivo
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moderno per le imprese editoriali è quello di integrare i contenuti senza duplicarli. Non serve riproporre su internet il giornale quotidiano se a questa nuova pubblicazione digitale non si dà un valore aggiunto rispetto alla carta stampata. Unʼesperienza, questa, condivisa da tutti gli editori che, agli albori dellʼ”era internet”, hanno offerto la semplice “duplicazione” del giornale in rete. “La convergenza è sui contenuti, e non sulle tecnologie”, anche se la costruzione di redazioni multimediali è una sfida ancora del tutto aperta, non solo in Italia ma anche nel resto dei Paesi industrializzati, Stati Uniti testa. Ed anche se le tecnologie giocheranno un ruolo fondamentale per “catturare” i cacciatori di notizie. Alla luce degli scenari delineati, sembra andare definitivamente in soffitta lʼidea del sistema editoriale monolitico, che lascia invece il posto alle architetture flessibili ed aperte allʼintegrazione con i software specializzati in diverse funzioni, editoriali e non. Impresa, il più grande gruppo media portoghese, con interessi che spaziano dalla televisione ai settimanali, ai free papers, con in portafoglio il più grande periodico del Paese, ha sviluppato una strategia di investimenti tecnologici mirata alla costruzione di una piattaforma per la gestione dellʼinformazione multi canale. La spina dorsale del sistema è costituita dalla versione X di Hermes, Unisys, e su questo software è stato sviluppato un unico data base di informazioni che possono essere esportate, e lavorate direttamente, per la pubblicazione su diversi canali, giornali gratuiti, internet, settimanali e mensili, prodotti Cd e DVD. Lʼarchitettura utilizza sia i motori di impaginazione e di stesura degli articoli sviluppati allʼinterno di Hermes X, sia lʼintegrazione con InCopy ed InDesign, fatto questo oltremodo apprezzato dagli addetti alla realizzazione dei periodici. Altri editori, presenti al Seminario, hanno a loro volta ribadito come gli investimenti stiano andando comunque nella direzione di architetture aperte ed in grado di gestire da un unico data base diversi mezzi di comunicazione. In modo particolare, come ha sottolineato, fra gli altri, Federico Marturano, di Monrif.net, la chiave di volta per tecnologica per rendere possibile efficaci strategie multimediali è fare in modo che i sistemi, e gli specialisti che vi lavorano allʼinterno delle aziende, siano veramente parte di unʼunica piattaforma interattiva dove i flussi di lavoro sono perfettamente integrati fra loro. Una strategia di sviluppo sia editoriale che tecnologico, che sembra trovare ogni giorno più consensi in campo internazionale.
Seminari internazionali
I cacciatori di notizie: come sta cambiando l’industria dei media
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Standard CQ2? Funziona! Primi test indipendenti per i profili colore Asig-Ifra
Strumenti di lavoro
L’Istituto Tecnico Industriale per le Arti Grafiche Luigi Monti di Saronno ha concluso, da pochi mesi, una ricerca indipendente sui profili colore proposti da Asig ed Ifra nell’ambito dello standard industriale CQ2, basato sulle norme internazionali Iso. I test effettuati durante le analisi hanno dimostrato un miglioramento, visibile ad occhio nudo, della qualità del colore stampato con procedimenti offset impiegando i profili colore proposti dallo standard Asig-Ifra CQ2. TecnoMedia ha incontrato i responsabili della scuola che hanno guidato questa ricerca effettuata nell’ambito di un concorso promosso da Taga, l’associazione che riunisce i tecnici che operano nell’industria delle arti grafiche.
Un obiettivo professionale e lungimirante: testare in laboratorio gli effetti dei profili colore elaborati da Asig (Associazione Stampatori Italiana Giornali) ed Ifra nellʼambito dello standard CQ2; unʼoccasione da non lasciarsi sfuggire: il Concorso della Taga, lʼassociazione che riunisce i tecnici che operano nellʼindustria delle arti grafiche, per uno studio tecnologico riservato alle quarte e quinte classi degli istituti tecnici per periti grafici, e il cerchio si chiude. LʼIstituto Tecnico Industriale per le Arti Grafiche “Luigi Monti” di Saronno ha realizzato il primo test indipendente sugli effetti dellʼapplicazione dei profili colore CQ2 ai flussi di produzione dei quotidiani, in stretta collaborazione con alcune importanti testate della stampa italiana, nazionale e regionale. TecnoMedia ha incontrato David Serenelli, uno dei partecipanti ai lavori del Progetto Asig Ifra CQ2, ospitati lʼanno scorso presso la sede della Stampa di Torino, e Luca Morandi, insegnante di tecnologia grafica dellʼistituto, che hanno guidato la ricerca degli studenti, per approfondire i dettagli di questo studio indipendente, distribuito ai partecipanti allʼedizione di Ifra Italia 2005 grazie ad una ristampa realizzata proprio per questa occasione - a tempo di record – a cura dellʼIstituto Luigi Monti con il contributo di Agfa Gevaert Group.
Da sinistra: David Serenelli e Luca Morandi, tecnologi dell’Istituto Luigi Monti di Saronno (VA)
Un approccio molto rigoroso
management proposti dallo standard Asig-Ifra CQ2”. “E se vogliamo partire dalla conclusioni”- sottolinea David Serenelli-“diciamo subito che i profili CQ2 funzionano, e bene, favorendo un miglioramento visibile del colore stampato su carta da quotidiani con tecnologie offset”.
“Grazie al concorso Taga”- spiega Luca Morandi a TecnoMedia-“ abbiamo avuto lʼopportunità di effettuare unʼanalisi molto rigorosa dei principi, delle metodologie e dei risultati per la gestione del color
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Standard CQ2? Funziona! Primi test indipendenti per i profili colore Asig-Ifra
Frontespizio della ristampa della ricerca distribuita in occasione di Ifra Italia 2005: i test di stampa sono stati realizzati presso lo stabilimento CSQ di Erbusco (Bs), le prove colore digitali sono state effettuate dall’ ICR di Origgio (Va)
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Ciò non era possibile nellʼambito della ricerca, ed i profili sono stati agganciati dopo la creazione dei PDF: ciononostante, i risultati ottenuti dai profili CQ2, sono stati comunque superiori rispetto alla stampa ottenuta senza, e questo dettaglio tecnico costituisce una sorta di ulteriore certificazione di qualità. Le specifiche suggerite da Asig ed Ifra hanno funzionato a dovere nonostante siano intervenuto alla fine del processo di prestampa e non allʼinizio.
La ricerca, che si è svolta fra la fine del 2004 e gli inizi del 2005, ha seguito un percorso molto rigoroso. Lʼattenzione è stata focalizzata subito sulla stampa del colore degli annunci pubblicitari. Eʼ stato scelto un giorno a caso, il 19 aprile 2005, e sono state selezionate tre pagine di pubblicità con inserzioni della Renault, della Tim e della Lufthansa. I quotidiani presi in considerazione per questo test sono stati il Corriere della Sera, lʼAvvenire e la Stampa. Tramite le concessionarie sono acquisiti i PDF originali stampati dalle tre testate nel giorno scelto a caso. Successivamente i files sono stati trattati da software specializzati per la conversione dei profili colore, ed i PDF sono stati “agganciati” ai nuovi profili prima di andare nei Rip. “Questo passaggio è particolarmente significativo”- sottolinea Serenelli-“perché la teoria, e la pratica del color management, e delle specifiche CQ2, invitano i tecnici ad introdurre i profili allʼinizio del workflow per ottenere i risultati più stabili e più efficaci in termini di qualità”.
Dopo la calibrazione dei nuovi PDF, le nuove forme di stampa sono state accoppiate a quelle originali, ricavate dai PDF stampati il 19 aprile, e riprodotte in quadricromia su carta da quotidiano presso lo stabilimento CSQ di Erbusco (Bs), che si è reso disponibile per realizzare il test finale. Gli annunci pubblicitari, riprodotti con i file originali e con quelli trattati con i profili CQ2, sono stata quindi sottoposta alle analisi strumentali e visive del caso. “Possiamo dire”- si legge nel testo finale della ricerca, curato, con la grafica e lʼimpaginazione, dagli alunni, nel frattempo diplomatisi come periti industriali grafici, Marco Lazzati e Fabio Griffanti, che ha realizzato anche la copertina del volumetto -“di aver dimostrato come lʼapplicazione del profilo colore standard ISOnewspaper26 restituisca un risultato migliore di quanto si potrebbe ottenere senza lʼapplicazione dello stesso....Sia dallʼanalisi numerica che visiva del diagramma creato si può osservare come la riproduzione realizzata con il profilo ISOnewspaper restituisca dei colori molto più saturi offrendo una gamma di colori più ampia.... (in sintesi, nelle immagini si osservano) risultati che visivamente sono più apprezzabili e preferiti.. le immagini sono in generale più luminose,... ma la cosa che più colpisce è la purezza dei colori. Le immagini sembrano più armoniche e realistiche, il risultato ottenuto è da noi preferito anche in considerazione del fatto che la stampa risulta meno problematica, in particolare per lʼasciugatura e la piega”. Non solo dallʼimpiego dello standard CQ2 deriva, secondo questa ricerca indipendente, un notevole vantaggio “estetico”, fondamentale per la resa delle immagini pubblicitarie, ma anche significativi guadagni nelle fasi più critiche del ciclo di stampa. Sempre nelle “conclusioni”, si legge infatti che attraverso lʼuso dei profili specializzati per quotidiani, “la stessa produzione potrebbe essere realizzata con maggiore semplicità, con maggiore qualità e con costi di produzione minori”.
Strumenti di lavoro
I risultati
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Nuovi strumenti “made in Italy” per la gestione della pubblicità: un sistema editoriale per i fatturati
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Con gli strumenti di Content Management System è possibile sviluppare soluzioni in grado di gestire tutti, ed indistintamente, i contenuti di servizio di quotidiani e periodici. Un vero e proprio “sistema editoriale” che si specializza nella gestione dei contenuti “non editoriali”, ovvero pubblicità tabellare, classificata, ricerche di personale, pubblicità legale e necrologie. La società HiT Media & Publishing, partecipata al 100% da HiT Internet Technologies, presenterà in ottobre una soluzione “made in Italy” per la gestione integrata di tutti i contenuti di servizio dei prodotti stampati. Su questo nuovo approccio tecnologico alla gestione della pubblicità in formato digitale abbiamo sentito il Presidente della società, Mosè Giacomello. TM - In occasione della recente manifestazione Ifra Italia 2005 si sono sviluppate grosse discussioni sullʼevoluzione dei sistemi editoriali nel medio periodo. Secondo alcuni fornitori (n. come si legge anche in altra parte di questa pubblicazione) il futuro passerà attraverso lo sviluppo di componenti specializzate per il supporto di funzioni (diffusione, marketing, pubblicità) che finora non hanno ricevuto la dovuta attenzione da parte dei fornitori. Eʼ così anche per voi? HiT – Il maggiore ostacolo che incontriamo sul mercato è una certa qual resistenza non dico a sperimentare, ma pure a discutere, modi diversi di organizzare i flussi di lavoro. I quotidiani ed i periodici sono prodotti realizzati da molti professionisti, giornalisti, tecnici, stampatori, pubblicitari, addetti commerciali, che spesso lavorano in aziende del tutto indipendenti, e che altrettanto spesso, purtroppo, fra loro comunicano molto poco. Ci sono antiche resistenze, sospetti, e poca voglia di “ripensare” il prodotto giornale. Un esempio, ormai quasi classico, di questo atteggiamento è dato dal passaggio della pubblicità dal formato analogico al digitale. Fino a poco tempo fa gli editori si fidavano solo della pellicola. Come mai? Probabilmente perché il significato della rivoluzione digitale non stava tanto nel cambio di supporto, quanto nei profondi cambiamenti sulle responsabilità, e sui poteri, interni allʼorganizzazione del lavoro.
TM - Ed in questo scenario come sʼinseriscono i fornitori? HiT - Sʼinseriscono perché chi sviluppa soluzioni per lʼeditoria deve ricercare nuove strade per lo sviluppo di software che portino realmente valore aggiunto al network di imprese che lavorano alla realizzazione di quotidiani e periodici. TM - E la strada che avete scelto in che direzione va? HiT - Noi abbiamo provato ad immaginare unʼalternativa al sistema editoriale classico, e siamo partiti dal core business dei servizi a pagamento, ovvero dalla pubblicità tabellare, classificata, legale, ricerche di personale, fino alle necrologie. Ci siamo concentrati su tutti i contenuti “non editoriali” gestiti dallʼeditore, e dalla concessionaria, mettendoli, per così dire, al centro del processo produttivo. Con questʼimpostazione, o “filosofia” che dir si voglia, abbiamo completato lʼevoluzione del nostro prodotto di punta, Reclame 2, il nuovo content management che verrà presentato il prossimo mese di ottobre. TM - Un sistema editoriale per contenuti “non” editoriali? HiT - Esattamente. Lʼunica eccezione è fatta per le pagine che contengono tabelle finanziarie o sportive. TecnoMedia n. 46, settembre 2005
Nuovi strumenti “made in Italy” per la gestione della pubblicità: un sistema editoriale per i fatturati
blicità, perché sposto il 100% delle inserzioni vendute sulla pagina destra a sinistra e vice versa. E la parte peggiore del lavoro deve ancora arrivare, perché si deve chiamare la concessionaria per sapere quante erano le posizioni di rigore vendute quel giorno, in vista delle possibili contestazioni dei clienti. Se tutte queste regole sono già presenti nel timone, e con Reclame 2 è possibile, io vedo gli allarmi in tempo reale ogni volta che violo le regole degli accordi commerciali. E proprio per queste esigenze è nato il nostro prodotto, per favorire la collaborazione fra tutte le componenti che concorrono alla realizzazione del giornale. TM - Con quali sistemi editoriali vʼinterfacciate?
Per il resto Reclame 2 è il sistema editoriale per tutto quanto fa fatturato. Nasce con lʼobiettivo di favorire la massima collaborazione fra tutte le componenti che creano il giornale o il periodico. A grandi linee, è un sistema di content management che opera in due direzioni: mantenere il sincronismo fra i contenuti pubblicitari ed il ciclo commerciale, fra il pubblicato ed il venduto, e integrare le pagine di servizi con i sistemi editoriali classici, quelli che gestiscono i contenuti redazionali, e con i workflow in direzione dei centri stampa. TM - Entrando più nei dettagli tecnici? HiT - Si utilizzano dei plug-in specializzati per InDesign, il motore dove si compongono le pagine, o le parti di pagine, che contengono i contenuti a pagamento. Quando il lavoro è completato, ho diverse opzioni: posso generare un PDF e passare tutto al sistema editoriale, oppure posso utilizzare il modulo di base di Reclame, Page, dove si genera il timone. Questo strumento può essere condiviso dalla redazione e può servire per fare tutto il lavoro dʼimpostazione delle pagine. TM - Un nuovo strumento per il timone? Ma perché mai lʼeditore dovrebbe introdurre un altro software per il timone nel ciclo produttivo? HiT - Il timone è uno strumento di “confine”, e secondo noi non può nascere tenendo solo conto delle esigenze legate ai contenuti redazionali. Faccio un esempio concreto. Quando io aggiungo una pagina di informazioni, magari non prevista dal timone editoriale del mattino, io non creo particolari problemi redazionali, ma ho un impatto devastante sulla pub© Asig Service Srl 2005
HiT - Ci interfacciamo con tutti i sistemi più diffusi che operano in Italia. Reclame 2 ha anche una forte specializzazione per quanto riguarda i flussi di lavoro globale dellʼeditore, ed in modo particolare la stampa. La qualità di distillazione dei PDF è molto buona. TM - Come gestite il ciclo di acquisizione dei contenuti di servizio? HiT - Per la pubblicità gestiamo il canale telefonico, la rete internet e lʼattività di sportello. Stiamo fornendo alle reti di vendita strumenti accattivanti per le inserzioni, come la possibilità di fare vedere subito a colori, ed a video, quello che sarà stampato in pagina. Per le necrologie, altra voce fondamentale dei servizi a pagamento sui giornali, gestiamo il canale telefonico, la rete internet e i contatti che si attivano attraverso le imprese specializzate del settore. Anche per questi annunci, come per tutta la classificata, la nostra piattaforma offre strumenti per la visualizzazione a schermo in tempo reale dellʼannuncio che andrà a finire in pagina. Ancora una volta, non vogliamo né cambiare, né sostituire, il software che già esiste in azienda, vogliamo solo integrare la rete per offrire a tutte le componenti un servizio reale a valore aggiunto. TM - Come si aggancia il “contenuto” della pubblicità modulare al ciclo di vendita? HiT - La pubblicità modulare può utilizzare tre diversi modelli di funzionamento. Nel primo caso, diremmo tradizionale, qualcuno associa la vendita con lʼoggetto digitale tramite procedure di back office. Un secondo modello prevede che, nel momento in cui si conclude la vendita, si inserisce in rete la fotolito che
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Mosè Giacomello, Presidente della HiT Media & Publishing
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TecnoMedia invia il materiale. Quando lʼagenzia fa il log-on nel sistema, in Reclame 2 si trova la lista delle prenotazioni per le quali occorre inviare il materiale, ed in questo caso si può agganciare il PDF alla prenotazione, e così non ho più il problema di controllare il formato in arrivo con quello che ho venduto. Il terzo modello organizzativo si utilizza invece quando non si conosce lʼagenzia che invia il materiale. Il sistema genera allʼinterno un numero che il cliente darà allʼagenzia, e quando questa si collega a Reclame, digita questo codice e compare la prenotazione. TM - Utilizzate lo strumento del Portale su internet... HiT - Noi siamo stati i primi ad offrire il Portale internet per la pubblicità. InPagina di RCS e Publik@ di Pk sono soluzioni HiT personalizzate per i clienti, che svolgono diverse funzioni on line.
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TM - Fra le quali anche la validazione... HiT - Sì, anche se per questa particolare, e delicatissima funzione, credo che a breve potremo annunciare delle novità. TM - Può anticipare qualcosa?
HiT - Senza entrare troppo in dettaglio, diciamo che oggi gli strumenti per il preflight, ovvero per la validazione dei file che entrano nel sistema, si dividono in due gruppi. Del primo fanno parte le soluzioni che prendono in carico il PDF e, se necessario, lo rendono conforme alle specifiche della concessionaria. Questa procedura è comunque contestabile da parte del cliente perché i risultati potrebbero non essere perfettamente conformi allʼoriginale. Del secondo gruppo fanno invece parte le soluzioni come PitStop di Enfocus, che anche noi abbiamo finora adottato, che prendono in carica il PDF e, se non è conforme alle specifiche editoriali, lo segnalano subito alla fonte, che provvede a ridistillare il file correttamente. Questa procedura è un poʼ più lunga, ma è a prova di contestazione da parte del cliente. Fra breve, e questa è la novità, proporremo al mercato anche lʼutilizzo del preflight offerta con la versione 7 di Adobe Acrobat. Noi utilizziamo già Acrobat per generare la preview con una tecnologia di sovrapposizione dei quattro inchiostri, in grado di simulare il risultato ottenuto con lʼapplicazione dei profili colore. La nuova soluzione, che speriamo di poter in breve tempo proporre al mercato italiano, utilizza la stessa metodica alla quale ci siamo attenuti finora, ovvero il controllo del PDF senza intervenire sullo stesso, salvo farlo ridistillare alla fonte.
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Sinedita cambia proprietà: i soci fondatori investono nel futuro
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Paolo Agus e Parizio Callegari, soci fondatori di Sinedita, hanno rilevato, lo scorso mese di febbraio, il 100% della proprietà della software house dal gruppo dell’Unione Sarda, e rilanciano la sfida investendo nel futuro. I progetti, le strategie e le novità della società in un’intervista a due protagonisti dell’industria italiana, che discutono di mercato, di sviluppo di nuove soluzioni editoriali e di software per la gestione di funzioni aziendali finora rimaste “ai margini” dell’informatica, con un occhio alla possibilità di sviluppare nuovi rapporti di collaborazione con gli editori, dall’outsourcing alle nuove tecniche di revenue sharing. E tutto senza trascurare nuovi utenti che, di mestiere, non fanno gli editori... Dopo mesi di rumors più o meno fantasiosi, e voci più o meno credibili, alla fine la notizia è arrivata, ed in via assolutamente ufficiale: Paolo Agus e Patrizio Callegari, i due soci fondatori della software house Sinedita, hanno riacquistato dal gruppo dellʼUnione Sarda il 100% della proprietà. Di comune accordo, hanno deciso di proseguire la sfida sulla strada dellʼinnovazione degli strumenti per la gestione della comunicazione, con le idee chiare nei confronti dei sistemi editoriali, dei mercati emergenti e delle strategie da intraprendere per continuare a crescere in unʼavventura imprenditoriale, avviata in unʼepoca, era il 1991, che oggi appare distante anni luce dagli attuali scenari internazionali. TM - Dove va il mercato, e dove guideranno Sinedita i nuovi proprietari? Sinedita – Dal convegno Ifra Italia che si è concluso pochi giorni fa a Catania sono arrivate alcune indicazioni che condividiamo in pieno. Non cʼè dubbio che lʼeditoria stampata stia attraversando una fase complessa, e per certi versi difficile, con i mercati della pubblicità alla ricerca costante di nuovi stimoli per ricominciare a crescere. Per noi, il primo semestre non è andato affatto male per quanto riguarda la raccolta degli ordini, ma il problema di fondo resta lʼasfitticità del mercato dei giornali. La stampa è un comparto industriale con una forte ciclicità per quanto riguarda le installazioni software. La sua durata media è fra i quattro ed i sette anni: quando hai sviluppato un sistema per un editore, e lo strumento è andato a
regime, rischi di dover aspettare anche otto/dieci anni per lʼinstallazione successiva. TM - E nel frattempo bisogna anche sviluppare soluzioni sempre nuove... Sinedita – Certamente, anche se nellʼambito dei sistemi editoriali “classici” ci sembra che ormai non ci sia più molto da inventare. Eʼ sempre più difficile immaginarsi soluzioni veramente innovative per le quali lʼeditore di giornali sia disposto ad investire. TM - Volete dire che a ventʼanni di distanza dallʼintroduzione dei primi sistemi editoriali, lʼItalia è un Paese ormai maturo? Sinedita – Non solo lʼItalia. In tutti i mercati sviluppati gli editori di giornali ormai puntano a trovare “valori aggiunti” reali prima di investire in tecnologia. E parliamoci chiaro: se i prodotti restano ancorati ai vincoli tradizionali, e non cambiano aspetto o contenuti, molto difficilmente potranno cambiare i sistemi editoriali. TM - Se questo è lo scenario, Sinedita che pensa di poter fare? Sinedita- Noi pensiamo di muoverci lungo tre direttive fondamentali. Nei confronti degli editori di giornali quotidiani, il mercato tuttʼora di riferimento per Sinedita, pensiamo siamo maturi i tempi per proporre una serie di soluzioni innovative per “ampliare”
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Sinedita cambia proprietà: i soci fondatori investono nel futuro
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Da sinistra: Paolo Augus e Patrizio Callegari, soci fondatori di Sinedita e nuovi proprietari dell’azienda
i confini dei sistemi editoriali tradizionali, coinvolgendo con software davvero unici ruoli e funzioni tradizionalmente “impermeabili” allʼinnovazione tecnologica dei passati due decenni. TM - State parlando della vostra soluzione per la gestione della distribuzione locale anche attraverso il monitoraggio dei contenuti della cronoca quotidiana? Sinedita – Certamente, ma non solo. Il momento del mercato è propizio per seguire da vicino i tentativi degli editori per avviare nuove iniziative e prodotti da integrare nel giornale. Ad Ifra Italia 2005 abbiamo ascoltato interessanti ipotesi per lo sviluppo di dorsi tematici verticali, che forniscano a pubblici specializzati, come i liberi professionisti, informazioni che già oggi arrivano dalle agenzie di stampa, sono regolarmente pagate dallʼeditore ed altrettanto regolarmente vanno gettate via. Poi una sempre più stretta parentela fra la pubblicità ed i quotidiani. Si tratta di puntare ad unʼeconomia di scala, allo sviluppo di un nuovo concetto di “sistema editoriale globale” che travalica i confini tradizionali della prestampa per andare verso lʼintegrazione di tutte le funzioni produttive, gestionali e di marketing. Un nucleo tecnologico “classico” circondato da soluzioni ultra specializzate, che noi in parte già abbiamo ed in parte stiamo sviluppando.
TM - E gli altri due assi portanti dellʼevoluzione di Sinedita?
Sinedita - Il secondo è lʼattenzione al mercato professionale degli editori di prodotti periodici. Per loro i sistemi editoriali non sono indispensabili, come per i giornali. Piuttosto, sono sempre molto attenti a strumenti che, ancora una volta, portino “cultura tecnologica” in azienda. Per esempio pensiamo agli strumenti di tracking dei flussi produttivi, che possono veramente fornire un valore aggiunto reale ad un workflow che si sviluppa per un periodo di sette giorni o di un mese. Sinedita ha maturato unʼesperienza fondamentale con i software per il planning dei giornali quotidiani, ed è oggi in grado di offrire questo know-how a clienti con problemi certamente meno complessi ma altrettanto stimolanti. E poi pensiamo ad altri strumenti produttivi: ricezione, aggregazione e gestione delle fonti informative, pianificazione di lungo periodo della pubblicità, solo per citarne alcuni. Gli editori di periodici hanno grande interesse a prendere in considerazione queste soluzioni per i loro prodotti. Noi, ancora una volta, ci muoviamo, anche su questo secondo mercato, in direzione del sistema editoriale “globale”: un nucleo per la gestione dei contenuti collegato dinamicamente alla gestione di tutte le altre funzioni aziendali, diffusione, pianificazione dei flussi di lavoro, pubblicità e marketing. TM - Ed il terzo asse di sviluppo? Sinedita - Il terzo asse è in direzione di tutti i clienti che di mestiere non fanno gli editori ma che devono quotidianamente gestire flussi di informazioni molto significativi. Sono aziende ed organizzazioni produttive per le quali la “comunicazione” fa parte del core business, pure non facendo di mestiere gli editori. TM- E chi sarebbero? Sinedita – Questo lo teniamo riservato. Ma è un mercato di grandissimo interesse verso il quale ci siamo già mossi con risultati molto promettenti. TM - Software specializzato per lʼintegrazione con i sistemi editoriali, nuove soluzioni che aspettano di essere testate, nuove idee in via di sviluppo. Ma i clienti – editori o meno che siano – saranno disposti a seguirvi? Sinedita – Con i nostri clienti stiamo provando a sviluppare un approccio molto innovativo che punta
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Sinedita cambia proprietà: i soci fondatori investono nel futuro
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Annuncio di cooperazione tra ABB e I&C di Milano Business Unit Printing di ABB, con sede a Baden in Svizzera, e I&C di Milano, hanno annunciato la loro stretta cooperazione nel fornire supporto all’industria grafica in Italia. “ABB è riconosciuta come fornitore leader non solo nel controllo ed automazione dei processi di stampa dei quotidiani ma anche come fornitore di soluzioni per il flusso di lavoro che comprende l’intero processo di produzione dei quotidiani”, dice Sergio puoti, Director business Development della I&C”. Noi alla I&C siamo entusiasti di essere partner della ABB Italia”.
in diverse direzioni, da quella più tradizionale della vendita, allʼousourcing, fino a concetti più innovativi, che per noi ricadono nellʼambito cosiddetto del “revenue sharing”. TM - Che tradotto in pratica significa... Sinedita - ... che verso i nostri clienti, oltre ad offrire la soluzione tradizionale della vendita delle licenze software, dobbiamo essere più propositivi. Lʼoutsourcing, ovvero il “noleggio” del software, non è per il nostro Paese una novità. Sinedita, come altri fornitori, propone di “prendere in affitto” il sistema editoriale scaricando lʼeditore dai problemi – e dai costi – relativi alla manutenzione ed allʼaggiornamento della soluzione offerta. Ma che cosa succede se Sinedita, od il cliente, hanno una buona idea editoriale e vogliono metterla in pratica senza rischiare di farsi del male? TM - Già, cosa succede? Sinedita – Ad Ifra Italia abbiamo ascoltato, fra lʼaltro, la voce di chi ha suggerito che, in occasione di un concerto, lʼeditore possa offrire una completa copertura dellʼevento in tempo reale con quattro o cinque giornalisti che inviano SMS a tutti gli abbonati.
Il quotidiano offre il servizio ai propri abbonati, proponendo al gestore di telecomunicazioni di dividere percentualmente il fatturato generato da tutti il traffico di SMS. Se questo sistema funziona per i due partner, anche il terzo, il fornitore di tecnologie, ovvero Sinedita, può mettere a disposizione lʼinfrastruttura tecnologica allʼeditore incassando, a propria volta, una quota percentuale sui fatturati del servizio. Il principio è di caricarsi ognuno la sua parte di rischi, e di competenze, mettendo a disposizione di tutti know how e tecnologie, e dividendo i fatturati in parti proporzionali. TM - Facile a dirsi... Sinedita - Certo che le quote sui fatturati sono sempre argomenti molto delicati, ma il vantaggio per i partner è comunque evidente. Si tratta, in ultima analisi, di credere nella possibilità di creare nuovi accordi commerciali a vantaggio di un settore dove o si cresce tutti, o si resta tutti fermi. Per noi è una sfida, né più né meno che lo sviluppo del software. Noi ci crediamo, per questo abbiamo investito in Sinedita, e per questo, per il futuro, ci stiamo dando molto da fare.
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“Siamo molto soddisfatti di collaborare con la I&C nel mercato italiano” aggiunge Wolfang Felber, direttore della Business Unit Printing di ABB, “questo incrementerà la nostra presenza in Italia e rafforzerà la cooperazione con i nostri numerosi clienti italiani”.
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Editoria online: Panorama e tendenze Dopo una prima fase in cui i contenuti editoriali sono stati offerti gratuitamente, si fanno lentamente strada le offerte a pagamento.
Editoria online
Dieci anni di editoria online in Italia A ormai oltre dieci anni dalla nascita dellʼeditoria online in Italia (il primo giornale sul web, lʼUnione Sarda, fu lanciato nel 1994), si possono cominciare a trarre i primi bilanci delle iniziative editoriali sul web. Lʼiniziale diffidenza degli editori, timorosi che il prodotto online “cannibalizzasse” le vendite su carta, ha rallentato la fase iniziale dellʼeditoria online ma ha lasciato ben presto spazio alla consapevolezza che stava nascendo un nuovo canale distribuzione ed era indispensabile sfruttarlo, anche se il pesante onere degli investimenti iniziali non invitava certo a lanciarsi in avventure avventate. Oggi siamo in una fase più avanzata, in cui lʼeditoria online è vista come “altro mezzo” di fruizione dellʼinformazione da parte del pubblico, e le maggiori testate hanno implementato diverse innovazioni, puntando in particolare sulla freschezza delle notizie, con aggiornamenti in tempo reale, sulla multimedialità, con immagini e filmati, sui forum e sulle rubriche interattive dove è possible dialogare con importanti “firme” della testata, e infine su servizi di tipo diverso come gli annunci economici, i giochi, i consigli sul tempo libero, sui ristoranti, sui locali. Per quanto riguarda lʼaudience, è Repubblica il primo quotidiano online, seguito strettamente dal competitor Corriere della Sera (cfr. tavola). Il difficile passaggio dalle offerte “tutto gratis” al pagamento dei servizi online in Italia Dopo i primi anni di forti perdite, a partire dal 2003 le principali testate telematiche americane hanno chiuso i bilanci in attivo; anche in Europa si stima che il 65% delle testate online sia già in attivo o stia per andare in attivo.
Eppure ci troviamo ancora in una fase di sperimentazione riguardo ai modelli di business da utilizzare. Il modello iniziale, fino al 2001, è stato quello dellʼaccesso gratuito, basato sulla pubblicità. La crisi che ha colpito nel 2001 i new media ha fortemente ridotto i ricavi dei giornali online, a causa della pesante flessione della pubblicità su internet: è storia recente la forte riduzione o la chiusura di redazioni create appositamente per produrre contenuti online. A partire dal 2002 si è quindi cercato di sperimentare il nuovo modello basato sugli abbonamenti online, che stenta però ancora a decollare. Senza abbandonare la versione gratuita ridotta, sono molte le testate che propongono le notizie complete in abbonamento: Il Sole 24 Ore, Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport, Repubblica, Unità, e anche testate locali. Di norma i contenuti a pagamento riguardano la possibilità di leggere lʼedizione completa del giorno e del mese precente, di ricercare notizie nellʼarchivio, di avere rassegne stampa personalizzate, di effettuare ricerche sulle banche dati (preziosa in particolare quella offerta dal Sole 24 Ore). Tra gli ultimi servizi proposti in abbonamento, ricordiamo la possibilità di ricevere ogni giorno 3-4 notizie sul cellulare. Spesso le tipologie di abbonamento sono diversificate su base mensile, semestrale o annuale, oppure impostate “a scalare” sulla base del consumo effettuato. A volte le offerte sono a volte impostate a livello di Gruppo, come accade per Corriere e Gazzetta nella proposta “Edicola”. Per i periodici, la formula più utilizzata è quella di concedere un “assaggio” sul web ai propri lettori, mandando online il sommario e alcuni articoli: chi è interessato può acquistare la copia cartacea in edicola o in abbonamento. Un colpo dʼocchio sulle politiche commerciali
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dei maggiori giornali online è offerta da www.foglidistile.com (vedi tavola).
Per poter parlare di un vero decollo di queste iniziative, occorrerà però che i navigatori abbandonino lʼidea che su Internet tutto deve essere gratis. Eʼ sicuramente difficile convincere gli utenti a pagare qualcosa che possono trovare gratuitamente altrove sulla Rete, come è il caso dellʼinformazione di tipo generalista e non specializzata. Eʼ relativamente più facile convincere gli utenti ad effettuare un esborso nel caso di informazione economica specializzata ed affidabile, come quella offerta dal Wall Street Journal, un giornale che è da sempre stato a pagamento sul web, e da altri giornali economici. Si possono chiedere pagamenti nel caso di prodotti molto noti e molto apprezzati, come ad esempio le famose parole crociate del New York Times: chi si accontenta di un cruciverba al giorno da giocare online continua a farlo gratuitamente, ma chi vuole accesso a tutto lʼarchivio, per scaricare e stampare i cruciverba, deve pagare. Italia ed estero a confronto Va ricordato anche che rispetto ad altri Paesi gli utenti italiani del web devono fare I conti con tariffe di accesso alte: non essendo ancora diffusa come altrove la tariffa flat e lʼADSL, si deve tener conto che spesso lʼaccesso e il tempo di collegamento vanno entrambi pagati, e che il tempo di scaricamento, con modem non allʼavanguardia può risultare troppo lungo. In queste condizioni, dover mettere in preventivo un ulteriore esborso per lʼacquisto di servizi è poco gradito, come
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Ma i navigatori sono disposti a pagare?
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TecnoMedia si sottolinea nella ricerca “Lʼinformazione su Internet – inizia lʼera della concretezza”, pubblicata dalla European Journalist Obvervatory dellʼUniversità della Svizzera Italiana. Secondo la ricerca, dopo unʼiniziale eccessiva euforia, seguita da unʼaltrettanto eccessiva depressione, si è ora in una terza fase, quella “del consolidamento”, dove si potrà iniziare ad ottenere pagamenti per lʼerogazione di servizi editoriali online. Negli Stati Uniti lʼaccettazione del pagamento da parte degli utenti è già più avanzata: secondo la Online Publisher Association nel 2003 la spesa per contenuti online a parte dei navigatori si è attestata a 1,6 miliardi di dollari, con un incremento del 18,8% rispetto ai dati dellʼanno precedente, e una notevole crescita dei micropagamenti. Un navigatore americano su 10 acquista contenuti online. Le categorie verso cui si è maggiormente indirizzata la spesa sono il personal/dating, I contenuti finanziari e business e lʼintrattenimento.
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10 anni di editoria online in Italia
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Le attuali testate italiane online, secondo la rilevazione effettuata da Ipse.com allʼinizio del 2004, sono quasi 1.400 (escludendo il crescente fenomeno dei weblog, che pure annoverano alcuni siti importanti dal punto di vista dellʼinformazione). Eʼ molto forte il turnover nellʼeditoria online: rispetto al 2001 sono nate 500 testate online e ne sono state chiuse 300. Emblematiche le chiusure di Nuovo (E-Biscom) e il forte ridimensionamento per gli alti costi di gestione di Punto.com. Secondo la rilevazione effettuata da Ipse.com, le testate online più numerose sono quelle dedicate alla cronaca locale, alla cultura, allʼattualità e allo spettacolo. Chi e perché sceglie lʼinformazione online Una ricerca condotta dalla società di consulenza americana Scarborough Research nel maggio 2005 ha posto in evidenza che la presunta competizione tra editoria online e giornali cartacei si rivala essere piuttosto una sinergia che una competizione. La ricerca ha confrontato lʼaudience di alcuni giornali tradizionali su carta con quella dei loro siti web e ha trovato che un significativo numero di persone (in prevalenza giovani) leggeva soltanto la versione online del giornale. Un esempio: la versione stampata di The Atlante Journal-Constitution raggiunge il 51% degli adulti nel
mercato locale di Atlanta, ma se si includono I lettori online la percentuale sale di 10 punti, che significa circa 223.000 lettori in più. LʼOnline Publishers Association ha elencato in una sua ricerca di luglio 2005 identifica ventidue “esperienze” che spingono I lettori a leggere online piuttosto che sul tradizionale giornale su carta, principalmente basate sul coinvolgimento emotivo e mentale. Tra le principali esperienze motivanti: “Mi fa entrare in contatto con gli altri” e “Allarga I miei orizzonti”, “Eʼ fatto su misura per me”. Leggere il giornale online implica un profondo cambiamento di abitudini, comprese quelle della modalità e del luogo di lettura, dato che lʼinformazione online non è al momento fruibile ovunque come quella cartacea. I vantaggi percepiti dai lettori sono molteplici: lʼinformazione online è gratuita, almeno quella generica, permette di confrontare il modo in cui riportano la stessa notizia testate diverse, permette di leggere in qualsiasi parte del mondo la nostra testata preferita (vantaggio molto apprezzato dagli emigrati e da chi viaggia molto), permette di aggiornarsi leggendo organi di informazioni di paesi remoti, con il solo vincolo di conoscerne la lingua. I risultati di unʼindagine svolta recentemente in Italia da ISPO di Renato Mannheimer e da ENEL sui motivi per cui si sceglie di leggere online evidenziano che sono i giovani ad apprezzare la gratuità, le persone di età avanzata privilegiano il vantaggio di poter effettuare confronti tra diversi giornali e di poter approfondire le notizie che più interessano. I trend di sviluppo Lʼofferta di “formule miste” è quella che prevale attualmente negli Stati Uniti. Si tratta del mix di gratuito e a pagamento che già vabbiamo visto nei maggiori giornali online italiani: TecnoMedia n. 46, settembre 2005
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tanto per i siti editoriali che fanno capo a uno stesso Gruppo (es. Corriere e Gazzetta dello Sport). Un altro filone da sfruttare è quello di utilizzare le informazioni sugli utenti, raccolte nei file di log, per sviluppare operazioni di marketing basate sulla profilazione degli utenti. Questo tipo di attività, complessa e costosa, è possibile soltanto per i grandi gruppi ed è stata lanciata in particolare dal new York Times. Per quanto riguarda in particolare le prospettive italiane, un deciso miglioramento si potrà ottenere con la diffusione dei micropagamenti online, per il momento molto arretrata rispetto ad altri Paesi, con la diffusione di conessioni flat e soprattutto della banda larga. In attesa di questo, paradossalmente il fatturato degli editori online è ancora in gran parte sostenuto da iniziative offline: sono casi esemplari di questa politca ZDNet e Apogeonline, con la loro fortunata vendita di collane di libri tradizionalmente “fatti di carta”.
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alla sezione della notizie gratuite, che traggono reddito da annunci economici e banner, si affiancano i servizi a pagamento per leggere lʼintera copia del giorno, ricercare negli archivi, etc. A questo si aggiunge lʼattivazione di altri servizi come gli email alerts o messaggio SMS con brevi news, e anche di servizi non strettamente attinenti allʼinformazione ma utili a generare reddito, come ad esempio contenuti multimediali come immagini, video o canzoni da scaricare, giochi e utilities con suonerie e loghi per il cellulare. Una novità ancora tutta statunitense, ancora in fase sperimentale per lʼeditoria anche se ha già avuto successo sui siti erotici e per il download di musica a pagamento, è quella delle reti di contenuti Premiun, che permettono di pagare un solo diritto di accesso per attingere a un gran numero di siti. In Italia esiste qualcosa di vagamente simile sol-
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Un programma di formazione per la filiera grafica Il 16 settembre scorso è stato presentato a Fondimpresa un programma di formazione promosso da un raggruppamento di imprese che comprende l’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione, l’ENIPG e le più importanti scuole grafiche operanti sul territorio italiano. Nel complesso, sono previste oltre 35.000 ore di formazione per circa 1.000 addetti.
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Lo scorso 24 giugno Fondimpresa, il fondo paritetico interprofessionale per la formazione continua nel settore industriale, ha pubblicato un bando per la realizzazione di attività di formazione di carattere settoriale e territoriale. I progetti di formazione, basati su accordi fra le parti sociali, potranno riguardare ambiti multiregionali, regionali e locali, a valere sullʼintero territorio nazionale, e devono essere caratterizzati da logiche unitarie nella strategia e nella gestione delle azioni e riguardare una o più aree tematiche. Il 16 settembre scorso è stata presentata a Fondimpresa una domanda per la realizzazione di attività di formazione continua per i dipendenti di aziende del settore grafico e poligrafico. Promotrice della domanda è una ATS (Associazione temporanea di scopo) della quale fanno parte lʼOsservatorio Tecnico per i Quotidiani e le Agenzie di Informazione, lʼEnte Nazionale per lʼIstruzione Professionale Grafica, le società di servizi Asig Service, Impricart e Info, e dieci strutture di formazione professionale grafica dislocaate ssullʼintero territorio nazionale, dal Piemonte alla Puglia. La logica dellʼintervento
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Il peso della grafica sul PIL dei Paesi sviluppati evidenzia da anni un trend di crescita significativa. A ciò consegue che il comparto grafico sul territorio nazionale assorbe sempre più risorse economiche, ma anche che occupa sempre più addetti, e si osserva contestualmente che, da anni, la dimensione delle aziende operanti nel Mercato della Grafica cresce costantemente. Le Aziende del comparto ogni anno devono svolgere attività formative per il proprio personale, in modo da riuscire a stare al passo con le continue evoluzioni
tecnologiche del settore e con un mercato che non offre punti di riferimento dovuto al fenomeno della globalizzazione economica. Lʼattuazione di un sistema formativo che si deve avvicinare sempre più al modello di Long Learning Life è diventato il punto cruciale per lo sviluppo aziendale ed, in molti casi, risulta necessario per la sopravvivenza delle aziende stesse. Le organizzazioni formative del settore che lavorano a stretto contatto con le aziende e con le associazioni di categoria, visti gli obiettivi ambiziosi che si pongono e che gli vengono posti, hanno individuato a livello strategico la necessità di sviluppare le competenze e le abilità delle persone che operano allʼinterno delle aziende. È a partire da tale visione strategica che è stato messo a punto un Piano di formazione ad ampio spettro, che coinvolge direttamente numerosi dipendenti del settore. Il Programma di formazione proposto è pertanto finalizzato allo sviluppo ed al miglioramento delle competenze e delle abilità individuali dei lavoratori della grafica operanti allʼinterno delle più importanti aziende a livello nazionale in termini: organizzativi legati alla crescita professionale; di innovazione tecnologica di impresa/settore; di competenze gestionali e di processo. I percorsi formativi proposti dal Programma permetteranno alle aziende di continuare, in maniera più proficua, le proprie campagne di internazionalizzazione, resesi necessarie per superare la crisi economica che attanaglia lʼeconomia mondiale. Proprio quanto descritto in precedenza circa lʼevoluzione del mondo imprenditoriale della grafica in generale, e dellʼinnovazione tecnologica per le Im(prosegue a pagina 36) TecnoMedia n. 46, settembre 2005
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Un programma di formazione per la filiera grafica
Piano formativo per l’innovazione nella filiera grafica Soggetti proponenti Federazione CNOS-FAP Veneto (capogruppo)
Mestre
ENIPG
Roma
ASIG Service Srl
Roma
Associazione CNOS-FAP Regione Lazio
Roma
CNOS-FAP Napoli - Centro di Formazione Professionale
Napoli
IMPRICART Srl
Milano
Istituto Salesiano San Marco
Mestre
Provincia di Milano - Servizio Strutture Formative Milano Città
Milano
INFO srl
Barletta
Istituto Rizzoli per l’insegnamento delle arti grafiche
Milano
Istituto Salesiano Don Bosco
Verona
Associazione CNOS-FAP Regione Lombardia
Milano
CNOS-FAP Regione Puglia
Bari
Osservatorio tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione
Roma
Associazione CNOS-FAP Regione Piemonte
Torino
Attività corsuali attivabili
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23
Denominazione Corso Adobe Indesign Adobe Photoshop Adobe CS (Creative Suite) Cromia delle immagini con Adobe Photoshop Le funzioni creative di Adobe Photoshop Adobe Illustrator Adobe Acrobat Impaginazione con Quark Xpress Macromedia Freehand Macromedia Director shock Wawe Studio Macromedia Flash MAC OS X set-up base Gestione cromatica delle immagini Controllo dei files di stampa Progettazione grafica applicata Grafica e comunicazione Imposition con Preps Final Cut Pro Macromedia Dreamweaver La tecnologia CTP. Flussi di lavoro, le tecnologie e le lastre Tecniche di editoria Fotografia digitale Cross-media Publishing: Pubblicazione simultanea su carta e Web
Area Stampa Quotidiani Ore 40 48 120 20 32 24 16 20 24 40 32 8 16 40 40 40 24 20 60 16 24 40 32
Denominazione Corso Ore 1 Profili Colore per la stampa dei quotidiani CQ2 e ISO 12647-3 48 Area Tecnico Gestionale Denominazione Corso Ore 1 L'Impostazione tecnica degli stampati per le macchine a foglio 16 2 La gestione tecnica della commessa 16 3 L'uso dei profili colore ICC nella Stampa 24
Area Packaging & Cartotecnica (Flessografia - Rotocalco - Offset)
1 2 3 4 5 6 7 8 9
Denominazione Corso La gestione dei file per l'imballaggio La forma flessografica Il processo produttivo rotocalco nel Packaging Il processo produttivo flessografico nel Packaging Il processo produttivo offset nella Cartotecnica La stampa su macchina flessografica I supporti di stampa e gli inchiostri usati nel Packaging Colorimetria applicata al Packaging La standardizzazione dei processi di stampa
Ore 16 8 16 16 16 16 16 8 8
Area Trasversale Area Stampa Offset
1 2 3 4 5 6
Denominazione Corso Corso di base stampa offset La misurazione densitometrica del foglio di macchina Colorimetria applicata alla stampa offset Controlli e variabili nella stampa offset Software di formulazione tinte Pavone Problematiche di stampabilità derivanti da carta ed inchiostro
Ore 24 20 20 20 12 24
1 2 3 4 5 6 7
Denominazione Corso Excel Avanzato English for business Processi dell'Ispezione Fiscale La gestione dinamica della clientela Marketing strategico per le aziende grafiche Comunicazione visiva dall'idea alla realizzazione I colori della comunicazione
Ore 32 40 24 24 16 40 24
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Area Prestampa
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TecnoMedia prese in particolare, evidenzia quanto le competenze che sʼintendono sviluppare nei partecipanti al presente Programma di formazione, siano da considerarsi di carattere generale, in quanto certamente spendibili in contesti diversi dallʼattuale azienda di appartenenza. Il Programma si incentrerà sullo sviluppo di aree tematiche inerenti a: Competenze tecnico professionali quali Prestampa, Stampa Offset, Packaging e Cartotecnica e Stampa Quotidiani con il compito di qualificare e/o riqualificare il personale nellʼambito della continua innovazione tecnologica che interessa la filiera; Competenze gestionali e di processo che si occuperanno di fornire competenze necessarie allʼarricchimento del profilo professionale; Competenze di area trasversale al settore che si occuperanno di aspetti generali inerenti allʼinnovazione organizzativa, allo sviluppo organizzativo ed alla qualificazione/riqualificazione del personale. I fabbisogni rilevati e la domanda di formazione: lʼeredità di MasterMedia
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La crescita professionale delle risorse operanti allʼinterno della filiera grafica è essenziale e funzionale ai fini dellʼevoluzione tecnologica, gestionale ed organizzativa in atto, indispensabile per concorrere efficacemente in un contesto competitivo caratterizzato dalla presenza di imprese locali, internazionali e globali. Ai fini del raggiungimento degli obiettivi generali del Programma, è stato progettato e sviluppato un impianto articolato, volto a coinvolgere quote rilevanti di lavoratori operanti nelle più importanti aziende del settore grafico a livello nazionale, con la finalità di svilupparne in modo sostanziale le competenze e le abilità fondamentali ai fini dello svolgimento efficace ed efficiente delle attività connesse ai singoli ruoli coinvolti. Per raggiungere questo obiettivo si è tenuto conto della ricerca denominata MasterMedia, avviato nellʼestate 1999 e conclusosi alla fine del 2001, è stato promosso dallʼOsservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione, ed è stato realizzato da una ATI di cui ASIG Service era capogruppo. Obiettivo del progetto era la codifica delle competenze richieste dalla Società dellʼInformazione. La complessità del settore, la sua dinamicità, lʼarticolazione delle figure che vi lavorano, rappresentano le premesse sulle quali è stato strutturato il percorso di indagine. La ricerca ha presentato quindi risultati di tipo descrittivo ed esplicativo con lʼobiettivo di: • conoscere lʼorganizzazione delle imprese operanti nel settore della comunicazione; • individuare le tipologie di figure professionali che operano nellʼindustria della comunicazione approfondendo i cambiamenti indotti dallʼintroduzione di nuove tecnologie sulle competenze professionali richieste ai lavoratori; • descrivere la competenze richieste ai lavoratori
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valutando la relazione tra innovazione tecnologica, creazione di nuove competenze e progressivo adeguamento di quelle tradizionali e consolidate; • rilevare le strategie adottate dalle imprese nellʼorganizzazione del lavoro e nella programmazione di attività di formazione e riqualificazione dei lavoratori; • comprendere il percorso di vita professionale proprio dei lavoratori di questo settore; • analizzare i percorsi formativi tipo che permettono di acquisire le competenze richieste dal mercato della comunicazione stampata. Nel corso della prima annualità dellʼindagine sono state contattate 24 aziende e condotte 32 interviste a testimoni privilegiati interni alle imprese e rappresentativi del mondo produttivo. I dati raccolti hanno permesso di definire le caratteristiche dei tre processi produttivi principali (produzione di un CD-Rom, di un portale e di un giornale on-line), catalogare 106 denominazioni di attività lavorative nel settore e descrivere 12 profili professionali. Nel secondo anno di indagine sono state ampliate le conoscenze già acquisite e si è proceduto a: • proseguire la ricerca sul campo, con lʼestrazione di un campione stratificato proporzionale di 278 realtà aziendali distribuite in quattro Regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Lazio); • raccogliere 228 questionari e condurre 240 interviste semistrutturate; • realizzare 50 interviste semistrutturate, per individuare i profili dei lavoratori in termini di storia di vita lavorativa e competenze acquisite; • descrivere 25 profili professionali, compresi i 12 già codificati e schedati nel primo anno di indagine; • arricchire i contenuti delle banche dati grazie alle informazioni raccolte nellʼindagine sul campo e con la ricerca documentale. Unʼappendice di confronto tra le figure professionali tracciate da MasterMedia e il sistema informativo Excelsior 2001 ha completato, insieme ad una ricca bibliografia e un elenco di siti Internet, la prima parte di lavoro. In aggiunta allʼindagine sul campo, nellʼambito del progetto sono state realizzate una serie di monografie macrosettoriali e di approfondimenti verticali: le prime tracciavano una panoramica sui singoli segmenti dellʼindustria della comunicazione, mentre le seconde approfondivano temi ritenuti particolarmente significativi ai fini dello sviluppo del settore e della creazione di nuovi saperi e di nuove competenze tra i lavoratori del settore. Caratteristica peculiare del progetto MasterMedia è stata quella di coinvolgere,per la prima volta, tutte le più importanti associazioni di categoria del settore della comunicazione: FIEG, ASIG, Assografici, Assocarta, AIE, ANES, ARGI, ACIMGA, Ordine Nazionale dei Giornalisti, oltre ai sindacati SLC-CGIL, FIS-CISL e UILSIC. I fabbisogni delle aziende risultano mutare coTecnoMedia n. 46, settembre 2005
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Un programma di formazione per la filiera grafica
Avviata l’attività per le ricerche dell’”Osservatorio”
stantemente con le diverse richieste del mercato e la flessibilità è la caratteristica maggiormente richiesta, per stare al passo con la globalizzazione caratterizzante i nostri tempi. Le aree in cui la formazione può dare un importante contributo risultano essere quella tecnico professionale con lʼapprofondimento delle tecnologie in continua evoluzione, lʼarea gestionale e di processo per elevare i canoni della produttività senza compromettere la flessibilità degli apparati operativi, nonché lo sviluppo di competenze in area trasversale per quanto riguarda il marketing di prodotto, le lingue straniere, gli strumenti informatici di base, gli aspetti fiscali inerenti alle diverse riforme e la gestione della clientela. I protagonisti del progetto formativo LʼAssociazione Temporanea di Scopo che si propone di realizzare il progetto impernia la sua struttura sulla centenaria esperienza degli Istituti Salesiani presenti su tutto il territorio nazionale, i quali propongono i loro percorsi professionali in ambito grafico sin dagli albori di questa filiera. Accanto agli enti di formazione salesiana, partecipano allʼATS organismi che si occupano di raccordare la formazione professionale con le aziende e svolgono studi e ricerche in materia di fabbisogni raccordando e facendo convergere gli sforzi per fornire alla filiera quei supporti che possano continuare a renderla competitiva. Impricart e ASIG Service lavorano a stretto contatto con le Associazioni Nazionali di Categoria, che in Italia rappresentano gli interessi e tutela il settore grafico, cartotecnico e trasformatore di carta e cartone. Nel campo della formazione professionale, assistono le imprese associate erogando consulenza, organizzando corsi e seminari ed eventi di promozione del settore e della cultura grafica presso la Scuola dellʼobbligo in accordo con lʼAutorità Scolastica ed al fine di implementare le iscrizioni presso i Centri di Formazione Professionale e gli Istituti Tecnici ad indirizzo grafico. Per quanto riguarda nello specifico ASIG Service, tra le attività più qualificanti realizzate nellʼarea della formazione professionale, vanno ricordati: © Asig Service Srl 2005
- il “progetto Tecna”, finanziato dal Ministero del lavoro nel 1994-95, finalizzato alla formazione e riqualificazione professionale di oltre 200 tra neodiplomati, cassintegrati, disoccupati e lavoratori in attività provenienti da aziende del settore poligrafico; - il “progetto nuove leve”, realizzato tra il 1996 e il 1997 su commissione del gruppo editoriale lʼEspresso-Repubblica e finalizzato alla selezione e formazione, tra oltre settecento candidati, di otto dirigenti di area tecnica da inserire nelle strutture tecnico-produttive del gruppo. LʼENIPG - Ente Nazionale Istruzione Professionale Grafica è lʼEnte bilaterale costituito in modo paritario dalle imprese grafiche aderenti ad Assografici e dalle Organizzazioni Sindacali dei lavoratori del settore. LʼENIPG coordina e sovraintende lʼattività formativa del settore sia a livello nazionale nei confronti delle Istituzioni, sia a livello territoriale tramite lʼarticolazione in Comitati Provinciali. Collabora attivamente con le Scuole Grafiche anche per lʼorganizzazione di corsi e di specifici progetti formativi. Lʼattività dellʼENIPG è prevista dal Ccnl per il settore grafico-editoriale. LʼOsservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione è un ente bilaterale paritetico aziende-sindacati, previsto dallʼart. 5 del contratto nazionale di lavoro per i lavoratori delle aziende editrici e stampatrici di quotidiani e delle agenzie di stampa, ed è operativo dal 1989. Parti costituenti lʼOsservatorio sono le associazioni imprenditoriali FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali) e ASIG (Associazione Stampatori Italiana Giornali) e le organizzazioni sindacali SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UIL Comunicazione. AllʼOsservatorio Tecnico, in particolare, il CCNL poligrafico assegna la competenza sulle iniziative riguardanti la formazione e riqualificazione professionale nellʼindustria dei quotidiani. Accanto a queste organizzazioni offrirà il proprio contributo allʼATS la società Info srl, che da oltre dieci anni si occupa di pubblicità e consulenza per gli enti pubblici e che fornirà il proprio contributo in ambito progettuale dei singoli percorsi formativi.
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E’ proseguita in queste settimane l’attività delle commissioni paritetiche sulla formazione professionale e sull’utilizzo dei service insediate in sede FIEG nei mesi scorsi ed inserite nel quadro di attività dell’”Osservatorio Tecnico” come abbiamo ampiamente riferito nel precedente numero di TecnoMedia. Dopo la riunione congiunta delle due commissioni, la FIEG ha indirizzato una lettera a tutte le aziende editrici e stampatrici con l’invito ad attivare strutture di riferimento per facilitare la raccolta di dati e di informazioni necessari alla realizzazione delle due ricerche. Le aziende sono state invitate a comunicare ad ASIG Service (la società incaricata della realizzazione del progetto) il nominativo dei responsabili che potranno essere contattati dagli esperti (estranei al Settore) incaricati di raccogliere i dati che saranno elaborati e riordinati in forma aggregata. Le due commissioni, con la presenza del prof. Marco Razzi, responsabile scientifico delle ricerche, tornerà a riunirsi nel mese di settembre per definire i contenuti del questionario attorno al quale si articolerà l’iniziativa.
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TecnoMedia Articolazione del progetto Il Programma proposto è articolato nelle seguenti fasi: 1) Progettazione In questa fase verranno definiti i dettagli dei contenuti formativi, progettati i singoli interventi ed elaborati i materiali di supporto allʼattività didattica, organizzate le attività di formazione on the job. Verrà inoltre elaborato il Piano di Qualità del Programma. 2) Promozione La fase di promozione prevede la realizzazione del Piano di Comunicazione e la diffusione presso tutte le sedi nella quali il Programma verrà realizzato dellʼiniziativa.
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3) Formazione (in aula e on the job) Realizzazione degli interventi formativi presso tutte le sedi individuate. La formazione si articolerà in tre macro aree per sviluppare le competenze sotto indicate. · Competenze tecnico professionali per i seguenti settori: - Area Prestampa: allʼinterno di questa area i percorsi formativi si incentreranno sui principali software grafici, tra cui quelli della famiglia Macromedia, quali Photoshop, Illustrator, XPress, Freehand, Flash, Dreamweaver, nonché le principali tecniche di editoria, fotografia digitale e comunicazione visiva. - Area Stampa Offset: allʼinterno di questa area si offrirà agli allievi la possibilità di acquisire le principali competenze nellʼambito di questa tipologia di Stampa, trattando inoltre i software di formulazione e le problematiche di stampabilità derivanti da Carta e Inchiostro. - Area Packaging e Cartotecnica: allʼinterno di questa area i percorsi formativi si incentreranno sui processi produttivi che caratterizzano questa area e gli allievi avranno la possibilità di seguire
percorsi formativi inerenti alla flessografia. - Area Stampa Quotidiani: allʼinterno di questa area si svolgeranno delle attività inerenti ai Profili Colore per la stampa dei quotidiani. · Competenze gestionali e di processo che si occuperanno di fornire competenze necessarie allʼarricchimento del profilo professionale, fornendo percorsi formativi alla gestione della commessa, allʼuso dei profili colore ICC nella stampa e lʼimpostazione tecnica degli stampati. - Competenze di area trasversale al settore che si occuperanno di aspetti generali inerenti allʼinnovazione organizzativa, allo sviluppo organizzativo ed alla qualificazione/riqualificazione del personale convogliando percorsi formativi quali la lingua inglese, aspetti fiscali, gestione della clientela, marketing strategico e nozioni di comunicazione visiva. 4) Monitoraggio e Valutazione Pur essendo previsto un monitoraggio costante e continuo durante tutta lo svolgimento del progetto, a partire dallʼavvio delle attività formative, saranno realizzate delle specifiche attività di monitoraggio e valutazione dellʼandamento del progetto sulla base delle indicazioni del Piano di Qualità. 5) Coordinamento, gestione amministrativa e controllo di gestione Data la complessità del Programma, questa fase si svilupperà lungo tutta la durata del progetto e si avvarrà del Comitato Paritetico di Pilotaggio. Si realizzerà il coordinamento sia delle attività formative, sia della gestione complessiva del progetto. Le attività di gestione amministrativa e di controllo di gestione garantiranno un efficiente utilizzo delle risorse finanziarie e utilizzeranno le specifiche competenze del soggetto attuatore in materia di gestione di progetti finanziati. Le regioni coinvolte sono: Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Lazio, Calabria, Puglia, Campania. Nel complesso, le aziende che hanno inviato la propria adesione sono 56, per un totale di 964 lavoratori coinvolti e oltre 35.000 ore di formazione previste.
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Bevande alcoliche in ambiente di lavoro
Bevande alcoliche
Il lavoratore che eccede nell’assunzione di bevande alcoliche, oltre a rendere meno sul lavoro, può essere causa di incidenti per sé, per i colleghi o per eventuali terzi. Ecco i divieti e i limiti fissati dalla legge, nonostante le incertezze dovute al perdurante ritardo di alcuni importanti decreti. Un bicchierino di vino a tavola ci vuole: oltre che buono, pare anche salutare. Ma senza esagerare! Lʼalcol rappresenta, infatti, un rischio addizionale rispetto a quelli già presenti in vari ambienti di vita, in particolar modo alla guida di veicoli e nei luogo di lavoro. Chi assume bevande alcoliche, in effetti, può diventare meno attento ma intraprendente, ottimista circa le proprie capacità, istintivo e meno razionale: in questo modo diminuisce il proprio rendimento e, inoltre, non è in grado di avvalersi appieno della formazione e delle informazioni ricevute dal datore di lavoro. Non occorrono valori elevati di alcolemia nel sangue per determinare una diminuzione, pur contenuta e passeggera, delle capacità percettive e di reazione, con la conseguente impossibilità di reagire debitamente al verificarsi di problemi improvvisi. Il lavoratore che abbia ecceduto con lʼalcol, quindi, espone sé e gli altri a rischi nuovi (rispetto a quelli evidenziati in seguito alla valutazione dei rischi) e per questo più insidiosi. Questo vale per molte categorie di attività, non necessariamente ad alto rischio. Si pensi, con riferimento ad aziende stampatrici o editrici, a chi si occupa della movimentazione dei carichi, in particolare delle bobine, o a chi è addetto alle rotative. Tra le principali norme che disciplinano la materia riguardante lʼalcol, il codice penale punisce chi viene colto in stato di manifesta ubriachezza in luogo pubblico o aperto al pubblico (art. 688), chi somministra bevande alcoliche in luogo pubblico o aperto al pubblico provocando lʼubriachezza altrui (art. 690) e chi somministra bevande alcoliche a una persona in stato di manifesta ubriachezza, a prescindere dal luogo in cui si trova (art. 691). Eʼ da sottolineare il fatto che a volte i luoghi di lavoro possono essere aperti al pubblico. Altro dato da segnalare è che la giurisprudenza punisce il datore di
lavoro che abbia provocato una malattia professionale a un lavoratore, anche se tale malattia è stata concausata dallʼabitudine allʼalcol: «nel reato di omicidio colposo o di lesione personale colposa consistente in un tumore professionale, il rapporto di causalità sussiste anche quando il tumore sia stato concausato dal fattore lavorativo e da fattori estranei allʼambiente di lavoro quali fattori genetici, pregresse affezioni o terapie, abitudini alimentari, fumo di sigaretta, assunzione di alcol» (Cass. pen., 11 maggio 1990, in Diritto. e pratica del lavoro, 1990, 1753). Il codice penale, inoltre, punisce con pena invariata rispetto al sobrio il reo ubriaco (art. 92 comma 1, a meno che lʼubriachezza non sia accidentale ex art. 91) e con aumenti di pena sia lʼubriaco abituale che commette un reato (art. 94) sia chi ha cercato volontariamente o preordinatamente lʼubriachezza al fine di commettere un reato (art. 92 comma 2); per lʼintossicazione cronica da alcol, invece, prevede lʼapplicazione delle norme sul vizio totale o parziale di mente (art. 95; si badi, lʼintossicazione deve essere cronica e non transitoria: Cass. pen., 8 novembre 1982, in Rivista Penale, 1984, 171). Anche tali articoli potrebbero trovare applicazione in ambito di sicurezza sul lavoro, nel caso, per esempio, in cui il lavoratore violi obblighi sanzionati penalmente previsti nei suoi confronti dalla legislazione sulla sicurezza sul lavoro (come lʼart. 5 comma 2, 39, 44 ed altri del D.Lvo 626/1994). Il codice della strada Per quanto riguarda i lavoratori conducenti veicoli, occorre fare riferimento al codice della strada, che prevede soglie massime di alcolemia consentita a chiunque si metta alla guida.
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TecnoMedia Lʼart. 186 del codice della strada prevede che chi guida in stato di ebbrezza in conseguenza dellʼuso di bevande alcoliche commette un reato punibile con arresto e ammenda e con la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente; se la violazione è commessa dal conducente di un autobus o di veicolo di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t, oppure di complessi di veicoli, con la sentenza di condanna è disposta la revoca della patente di guida. Il quarto comma di tale articolo stabilisce che quando si abbia motivo di ritenere che il conducente del veicolo si trovi in stato di alterazione psicofisica derivante dallʼinfluenza dellʼalcol, gli organi di polizia stradale, anche accompagnandolo al più vicino ufficio o comando, hanno la facoltà di effettuare lʼaccertamento con strumenti e procedure determinati dal regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada (emanato con D.P.R. 495/1992, il cui art. 379 stabilisce quale strumento lʼetilometro e ne individua le modalità di utilizzo). Se il tasso alcolemico supera i 0,5 grammi per litro il soggetto è considerato in stato di ebbrezza (comma 5 art. 186 codice della strada). Il rifiuto di sottoporsi allʼaccertamento costituisce un reato (comma 6). Sottolineiamo che il reato di guida in stato di ebbrezza punito dal codice della strada può concorrere con quello di ubriachezza previsto dal codice penale di cui sopra; «la differenza tra lʼebbrezza e lʼubriachezza sta nellʼintensità dellʼalterazione psicofisica più grave nella seconda per la presenza di un maggior tasso alcolemico, nonché nel fatto che mentre lʼebbrezza può non essere manifesta [per essere punita], lʼubriachezza è punibile solo quando lo è. Lʼubriachezza, quindi, in sé comprende e assorbe, dal punto di vista clinico, lʼebbrezza, perché ne costituisce uno stato più avanzato: ma per essere perseguibile [ex art. 688 c.p.], deve essere oltre che in luogo pubblico [o aperto al pubblico], anche manifesta» (Cass., Sez. Unite, sent. 1299, 5/2/1996, massima in S. Beltrani, R.Marino, R. Petrucci, Il codice penale annotato con la giurisprudenza). Se, perciò, il soggetto viene trovato in stato di ebbrezza acuta ma non si rinvengono altre forme che siano idonee a dimostrarne lo stato di ubriachezza, non sussiste il reato previsto dal codice penale (Cass. pen., 9/5/1985, in Arch. Giur. Circolaz., 1986, 119). Il Testo Unico Qualche disposizione in materia è reperibile nel Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti o sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, approvato con D.P.R. 309/1990. Lʼart. 2 di questʼultimo riporta le attribuzioni del Ministro della sanità in tema di droghe, alcol e tabacco. Gli artt. 3 e 4 elencano i compiti e la composizione del Servizio centrale per le dipendenze da alcol e sostanze stupefacenti o psicotrope, istituito presso il Ministero della sanità (tra le altre cose, esso raccoglie le stati-
stiche circa gli infortuni in stato di intossicazione da alcol e sostanze stupefacenti o psicotrope). Gli artt. 120-125 T.U., sebbene si riferiscano ai problemi di tossicodipendenza e non a quelli di dipendenza da alcol, possono essere presi in considerazione per poter confrontare questi due argomenti . Tra le altre cose, tali articoli dispongono che chiunque faccia uso personale di sostanze stupefacenti o psicotrope può chiedere al servizio pubblico per le tossicodipendenze di essere sottoposto ad accertamenti diagnostici e di definire un programma terapeutico e socio-riabilitativo, beneficiando, se crede, dellʼanonimato (art. 120); tale programma deve essere formulato tenendo conto anche delle esigenze lavorative dellʼinteressato (art. 122). Lʼart. 124, il cui contenuto è stato successivamente richiamato dalla Legge Quadro relativa allʼalcol, dispone che i lavoratori di cui viene accertato lo stato di tossicodipendenza, i quali intendono accedere ai programmi terapeutici e di riabilitazione, se assunti a tempo indeterminato hanno diritto alla conservazione del posto di lavoro per il tempo in cui la sospensione delle prestazioni lavorative è dovuta allʼesecuzione del trattamento riabilitativo e, comunque, per un periodo non superiore a tre anni (comma 1). I contratti collettivi di lavoro e gli accordi di lavoro per il pubblico impiego possono determinare specifiche modalità per lʼesercizio di tale facoltà. Salvo più favorevole disciplina contrattuale, lʼassenza di lungo periodo per il trattamento terapeutico-riabilitativo è considerata, ai fini normativi, economici e previdenziali, come lʼaspettativa senza assegni degli impiegati civili dello Stato e situazioni equiparate. I lavoratori familiari di un tossicodipendente possono a loro volta essere posti, a domanda, in aspettativa senza assegni per concorrere al programma terapeutico e socio-riabilitativo del tossicodipendente qualora il servizio per le tossicodipendenze ne attesti la necessità (comma 2). Inoltre, lʼart. 125 T.U. recita: «Gli appartenenti alle categorie di lavoratori destinati a mansioni che comportano rischi per la sicurezza, lʼincolumità e la salute dei terzi, individuate con decreto ... sono sottoposti, a cura di strutture pubbliche nellʼambito del Servizio sanitario nazionale e a spese del datore del lavoro, ad accertamento di assenza di tossicodipendenza prima dellʼassunzione in servizio e, successivamente, ad accertamenti periodici. ... In caso di accertamento dello stato di tossicodipendenza nel corso del rapporto di lavoro, il datore di lavoro è tenuto a far cessare il lavoratore dallʼespletamento della mansione che comporta rischi per la sicurezza, lʼincolumità e la salute dei terzi». In caso di inosservanza di tali prescrizioni, il datore di lavoro è punito con ammenda (sanzione pecuniaria di tipo penale). Infine, gli artt. 89 e 94 T.U. si riferiscono rispettivamente ai provvedimenti restrittivi e allʼaffidamento in prova al servizio sociale del tossicodipendente o alcoldipendente che abbia in corso un programma di recupero o che ad esso intenda sottoporsi.
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Il Ministero della Salute ha finanziato un progetto denominato “Alcol e lavoro”, al quale hanno collaborato l’Istituto Superiore di Sanità e molte Regioni. Nell’ambito di tale progetto è stato stilato un opuscolo intitolato anch’esso “Alcol e lavoro” (www. iss.it) contenente interessanti dati pratici. Ecco qualche esempio delle informazioni in esso riportate: - secondo alcuni studi, gli infortuni attribuibili al consumo di alcol sono il 10-20%; secondo altri, che hanno misurato l’alcolemia dopo l’infortunio, tale percentuale si aggira sul 4%; - circa la metà di tali infortuni avviene con le seguenti modalità: urto da parte del lavoratore, messa di un piede in fallo, caduta; - l’elenco delle attività lavorative in cui è raccomandata l’astensione da bevande alcoliche è lungo, ma in generale dove sono richieste concentrazione e attenzione o è previsto l’uso di macchinari e veicoli, non si devono consumare alcolici; - dopo aver bevuto un bicchiere di vino, chi lavora deve attendere almeno un’ora prima di riprendere a lavorare; - l’interazione dell’alcol con alcune sostanze può elevare il rischio di malattie professionali, così come il suo consumo in determinate condizioni: per esempio il consumo di alcol associato all’esposizione a metalli, a pesticidi o a solventi oppure la combinazione alcol – nitroglicerina, alcol - basse temperature, alcol – rumore; - oltre che per il lavoratore, l’astensione dal bere comporta vantaggi per l’azienda perché diminuisce il rischio di infortuni, di malattie professionali e l’assenteismo, migliora l’organizzazione del lavoro, la turnazione, i rapporti tra colleghi e superiori e aumenta la produttività.
La Legge Quadro La L. 125/2001, Legge Quadro in materia di alcol e di problemi alcol-correlati, definisce bevanda alcolica ogni prodotto contenente alcol alimentare con gradazione superiore a 1,2 gradi di alcol e bevanda superalcolica ogni prodotto con gradazione superiore al 21 per cento di alcol in volume (art. 1 comma 2). Tale legge fa espliciti riferimenti anche al mondo del lavoro: in particolare, specifica che essa «tutela il diritto della persone ... a una vita famigliare, sociale e lavorativa protetta dalle conseguenze legate allʼabuso di bevande alcoliche e superalcoliche (art. 2 lett. a)». E allʼart. 15, riprendendo seppure con differenze lʼart. 125 T.U., dispone che nelle attività lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro ovvero per la sicurezza, lʼincolumità o la salute dei terzi (da individuarsi con apposito futuro decreto) sono vietate lʼassunzione e la somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche (comma 1) e prevede una sanzione amministrativa per chiunque non rispetti tale divieto (comma 4). Eventuali controlli alcolimetrici nei luoghi di lavoro possono essere eseguiti per le finalità di tale articolo e solo dal medico competente o dai medici del lavoro dei servizi per la prevenzione e la sicurezza con funzioni di vigilanza competenti per territorio delle ASL (comma 2): è la prima volta che una norma antinfortunistica affida al medico competente la funzione di vigilanza sul rispetto dei propri obblighi da parte dei lavoratori. Il comma 3 di tale articolo dispone, infine, che ai lavoratori affetti da patologie alcol-correlate che intendano accedere a programmi terapeutici e di riabilitazione, si applica lʼart. 124 T.U. sopra visto: essi perciò, se assunti a
tempo indeterminato, hanno diritto alla conservazione del posto per il tempo necessario alle cure, ma per non più di 3 anni; i contratti collettivi possono determinare lʼesercizio di questa facoltà; per le assenze di lungo periodo dovute alle cure tali lavoratori usufruiscono dellʼaspettativa senza assegni (salvo più favorevole disciplina contrattuale). La Legge Quadro, dunque, non fissa limiti massimi di alcolemia permessa: impone, piuttosto, il divieto assoluto di assumere bevande alcoliche soltanto sul luogo di lavoro e soltanto ai lavoratori che svolgono attività comportanti un elevato rischio di infortuni sul lavoro oppure per la sicurezza, lʼincolumità o la salute dei terzi. Innanzitutto va specificato che, per le attività ad alto rischio, il legislatore ha disposto il divieto totale di assunzione di bevande alcoliche perché il porre soglie limite sarebbe stata una norma più difficilmente esigibile e avrebbe rappresentato, di conseguenza, una misura preventiva inefficace. Per tutte le altre attività di lavoro, anche quelle considerate a basso rischio, parte della dottrina individua un limite non superiore a 0,5 g/l, ricavando tale valore (dato che la legge nulla dice in proposito) per analogia al valore indicato nel codice della strada (A.A.V.V., Infortuni sul lavoro: occhio alle bevande che si consumano, in Ambiente e sicurezza sul lavoro, 2005, 5, 48). In effetti, anche se nessuna norma rende questo valore cogente, si può ragionevolmente ritenere che un individuo non possa andare a lavorare in uno stato in cui gli è vietato guidare. Va chiarito, altresì, che il divieto di assunzione e somministrazione di bevande alcoliche nei luoghi di lavoro deve essere riferito, a meno di vanificare il divieto stesso, anche ai periodi precedenti lʼinizio
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Il progetto “Alcol e lavoro”
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TecnoMedia dellʼattività lavorativa in cui tale assunzione può avere riflessi sullʼattività, affinché non vi siano lavoratori che accedano ai luoghi di lavoro immediatamente dopo lʼassunzione di alcol.
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Le attività a rischio aggiuntivo La Legge Quadro aveva previsto una serie di decreti attuativi che purtroppo non sono mai stati emanati. Non è stato emanato neppure quello, voluto dallʼart. 15, che avrebbe dovuto prevedere lʼelenco delle attività lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro nelle quali è vietato assumere e somministrare bevande alcoliche e superalcoliche. Più di una volta, quando il Ministero della Sanità ha stilato una bozza di decreto applicativo, lʼA.N.Me. L.P. (Associazione Nazionale dei Medici del Lavoro Pubblici) e la S.I.A. (Società di alcologia Italiana) gli sono venute in aiuto provvedendo a formulare e proporre una lista di attività lavorative nelle quali sarebbe opportuno evitare il rischio aggiuntivo alcol (aggiuntivo, nel senso sopra indicato, rispetto a quelli tradizionali) tramite il divieto assoluto di questʼultimo. Tali attività sono state definite dallʼA.N.Me.L.P. lavori “a rischio aggiuntivo”, comportanti cioè, con lʼassunzione di alcol in concomitanza al lavoro, un significativo incremento della rilevanza del rischio dʼinfortunio sia per la gravità dellʼevento lesivo sia per la frequenza di esso. Le attività a rischio aggiuntivo, secondo tale Associazione, non comprendono solo le lavorazioni ad alto rischio di infortunio (ossia con elevato indice di frequenza e di gravità dʼaccadimento di infortuni), ma anche le lavorazioni con preponderanza di fattori causali di tipo soggettivo, nelle quali, cioè, sebbene i fattori causali di tipo oggettivo (per esempio la sicurezza intrinseca delle macchine e degli impianti) siano insignificanti o quasi, i fattori causali soggettivi o comportamentali (per esempio lo stato psicofisico del lavoratore) sono di primaria importanza, come accade alla guida o ai pannelli di comando o di manovra: si tratta di infortuni causati da una performance alterata del lavoratore, che può derivare per esempio da una cefalea, da stress, ma anche dallʼassunzione di alcol. Restano escluse le attività riguardanti il settore amministrativo, estraneo allʼattività produttiva. Delle attività previste nella proposta ufficiale 2002 stilata da A.N.Me.L.P. e S.I.A. citiamo la guida di mezzi di trasporto su strada o rotaia, la guida di macchine di movimentazione terra e merci, il comando o telecomando di pannelli di manovra di macchine di sollevamento e movimentazione materiali, il comando di consolle di macchine complesse o robotizzate e di grandi impianti, lʼutilizzo di macchine utensili di ogni tipo, tutti i lavori in quota, le mansioni comportanti lʼutilizzo di armi da fuoco (per esempio la sorveglianza industriale), le mansioni sanitarie di sorveglianza o cura di altre persone, mansioni pericolose per le quali è richiesto un certificato di abilitazione (come la con-
duzione di caldaie e la manutenzione di ascensori). In virtù del principio della massima tutela ragionevolmente attuabile, lʼA.N.Me.L.P. si augura che il decreto applicativo preveda un elenco di attività esaustivo e non eccessivamente restrittivo. Contemporaneamente ritiene auspicabile la previsione di un sistema di “gestione dellʼeccezione” che consenta al datore di lavoro di chiedere una deroga nel caso in cui dalla valutazione del rischio risulti la non significatività del rischio aggiuntivo alcol con riferimento ad una determinata attività rientrante genericamente nella lista (rubrica: Notizie dallʼA.N.Me.L.P., in Ambiente e sicurezza sul lavoro, 2004, 3, 99). Se il lavoratore non intende curarsi La Legge quadro purtroppo tace su come debba comportarsi il datore di lavoro nel caso in cui il dipendente faccia un uso non corretto di alcol o addirittura sia affetto da patologie alcolcorrelate e non intenda avvalersi della possibilità offerta dal terzo comma dellʼart. 15 e cioè non voglia accedere ai programmi terapeutici e di riabilitazione. Una situazione simile è stata espressamente regolata dal D.Lvo 277/1991 a proposito di rumore, piombo e amianto, mediante la previsione dellʼallontanamento temporaneo del lavoratore dagli agenti cui il decreto si riferisce: «Nel caso in cui il lavoratore per motivi sanitari inerenti la sua persona, connessi allʼesposizione ad un agente chimico o fisico o biologico, sia allontanato temporaneamente da unʼattività comportante esposizione ad un agente, in conformità al parere del medico competente è assegnato, in quanto possibile, ad un altro posto di lavoro nellʼambito della stessa azienda. Avverso il parere del medico competente è ammesso ricorso ... allʼorgano di vigilanza. ... Il lavoratore ... che viene adibito a mansioni inferiori conserva la retribuzione corrispondente alle mansioni precedentemente svolte, nonché la qualifica originaria. Si applicano le norme di cui allʼart. 13 della legge 20 maggio 1970, n. 300, qualora il lavoratore venga adibito a mansioni equivalenti o superiori. I contratti collettivi di lavoro stipulati dalle associazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative, sul piano nazionale, dei datori di lavoro e dei lavoratori determinano il periodo massimo dellʼallontanamento temporaneo agli effetti del comma 2 [che disciplina il ricorso]» (art. 8). Altre disposizioni che da tempo, seppure in altri campi, prevedono lʼallontanamento temporaneo del lavoratore da una specifica mansione sono lʼart. 86 D.Lvo 230/1995 (radiazioni ionizzanti) e gli artt. 69 e 86 D.Lvo 626/1994 (agenti cancerogeni, mutageni e biologici). Come abbiamo visto, anche il T.U. sopra esaminato prevede sanzioni amministrative nei confronti del datore di lavoro che non abbia fatto cessare il lavoratore in stato di tossicodipendenza accertata dallʼespletamento della mansione comportante rischi per la sicurezza, lʼincolumità e la salute dei terzi (art. 125 T.U.).
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Dunque, nellʼipotesi di rifiuto alle cure da parte di un dipendente con problemi legati allʼalcol, ove lʼalcol rappresenti un rischio aggiuntivo, la soluzione migliore è quella di trasferire, quando è fattibile, il lavoratore ad una mansione diversa, per la quale lʼalcol non rappresenti un rischio aggiuntivo. Ovviamente nel rispetto della normativa che disciplina i livelli delle mansioni e della retribuzione. Inoltre, nel caso il lavoratore non sia altrimenti ricollocabile in modo “sicuro” per sé e per gli altri, pare legittimo anche il licenziamento per giusta causa, dopo che ne sia stata accertata e dichiarata, ex art. 5 L. 300/1970, lʼinidoneità (in base al comma 3 di tale articolo, il datore di lavoro può far controllare lʼidoneità fisica del lavoratore da parte di enti pubblici e istituti specializzati di diritto pubblico). La valutazione dei rischi: il D.Lvo 626/1994 Il D.Lvo 626/1994, con riferimento allʼassunzione o alla somministrazione di bibite alcoliche in ambito lavorativo, non prevede alcun divieto né alcuna misura specifica. Semplicemente, in alcuni settori dove sussistono taluni rischi particolari come agenti cancerogeni e mutageni (art. 65 comma 2) o agenti biologici (art. 80 comma 2), il decreto dispone come misura igienica, tra le altre cose, il divieto per chiunque di assumere bevande di qualunque tipo nelle zone di lavoro in cui cʼè rischio di esposizione; la violazione del divieto è punita con sanzione amministrativa pecuniaria. Il datore di lavoro, comunque, deve rispettare gli obblighi imposti dallʼart. 3 (misure generali di tutela) e dallʼart. 4 (obblighi del datore di lavoro, del dirigente e del preposto): in particolare, lʼart. 4 prevede lʼeffettuazione della valutazione dei rischi.
TecnoMedia Purtroppo, come sopra detto, non solo non è stato previsto un valore alcolemico limite da rispettare nelle attività a basso rischio, ma non è neppure stato emanato il decreto attuativo della Legge Quadro recante lʼelenco delle lavorazioni ad alto rischio dove vige il divieto assoluto di assumere bevande alcoliche. Ma, a prescindere che ciò avvenga a breve o a lungo termine e a prescindere dal fatto che una specifica lavorazione rientri o meno nellʼelenco fornito da detto futuro decreto (quando sarà emanato), il datore di lavoro deve rispettare gli obblighi relativi alla valutazione dei rischi e quindi è bene che egli prenda sempre in considerazione anche il rischio aggiuntivo alcol legato allʼambiente di lavoro, individuando le lavorazioni per le quali si configura tale rischio aggiuntivo. Per tale scopo, il futuro decreto potrà anche servire da indirizzo nella valutazione. In seguito alla valutazione dei rischi, il datore di lavoro appresterà le debite misure di prevenzione atte a eliminare o a ridurre il rischio, per esempio proibizione dellʼassunzione di alcolici, interventi tecnici su impianti, adozione di macchine automatiche e segregate, predisposizione di dispositivi di protezione individuale, scelta di dispositivi di autovalutazione, lʼimpartire la formazione e lʼinformazione necessarie, lo stabilire contrattualmente che la ditta appaltatrice della fornitura di bevande tramite macchinette di distribuzione si assicuri che dette macchinette non contengano cartoni di vino né altri alcolici. Una volta poi accertata la situazione problematica di un lavoratore è opportuno agire sulla prevenzione, in modo da creare nel lavoratore la presa di coscienza del rischio alcol per poter correggere abitudini errate. Antonietta Strada Anto.strada@libero.it
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Media Insider MEDIA INSIDER
CTP per giornali e prodotti commerciali
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La azienda stampatrice canadese Winchester Print & Stationery (con sede a sud di Ottawa) che stampa giornali e prodotti commerciali, è passata recentemente al computer-to-plate con il sistema NEWS CTP di ECRM. Lʼazienda si è ritagliata una nicchia di produzione per la stampa di giornali , riviste, libri, biglietti da visita, e lavori di ampio formato per stampa inkjet. La NEWS CTP di ECRM è stata acquistata a Marzo e il suo formato flessibile, unito ad una gestione semplice e veloce, è lʼideale per ambienti editoriali legati a scadenze in cui unʼuscita di qualità è essenziale. Metro diventa attiva sul mercato on-line Attraverso Metro Market (www.metromark-nad. se), Metro International, lʼazienda editrice di Metro, il quotidiano dʼinformazione a diffusione gratuita più letto al mondo, prevede lʼintroduzione, per la prima volta, di un prodotto sul mercato on-line. Si tratta di un sito web di indirizzi riservati che sarà attivo a metà aprile, con circa 900.000 indirizzi. Lʼofferta è limitata inizialmente alla Svezia, ma si prevede di estenderla nei prossimi mesi anche ad altri paesi dove il quotidiano Metro è presente con le sue testate giornalistiche. Per questo scopo è stata fondata appositamente una società affiliata, la Metro Modern Media, che si svilupperà nel mercato supplementare di prodotti e servizi online (per es. downloads di servizi di aggiornamento e di musica).“ Annunci online e servizi online sono alcuni dei segmenti della velocissima crescita dei mezzi di comunicazione globale”, ha detto Pelle Tornberg, presidente e CEO di Metro International. “ Metro International ha atteso finora il momento giusto per lanciarsi in questo settore e crediamo che la dimensione di crescita e redditività raggiunta oggi dal mercato on-line dimostrino che questo è il momento giusto”.
La vendita di pubblicità della Metro si è incrementata di oltre il 47% dalla prima edizione lanciata nel 1995. Axel Springer progetta un giornale per bambini Allʼassemblea generale della società editrice tedesca, Axel Springer, tenutasi a Berlino il 20 Aprile scorso, è stato annunciato che verrà presa in considerazione la produzione di un quotidiano per bambini, con lʼobiettivo di incoraggiare una nuova generazione di lettori. Secondo il presidente del consiglio di amministrazione, Mathias Dopfner, vi sono dei progetti in tale direzione che prevedono il lancio di un giornale “ con propri argomenti e altrettante prospettive giornalistiche peculiari”. Lʼunico quotidiano per bambini esistente in Germania è il Meine Zeitung ( la forma tedesca di My Newspaper), che è pubblicato da Turgay Yagan nel nord della Germania, dalla fine di Marzo al costo di 40 centesimi a copia. La Ferag ottiene il primo ordine in Malesia Utusan Melayu Berhad, società editrice di Utusan Malaysia e del nuovo tabloid Kosmo!, sta costruendo a Prai, presso Penang, un nuovo centro stampa ed ha deciso a favore della Ferag nel settore dei processi di postpress. Questo è il primo contratto della azienda svizzera in Malesia. Il nuovo centro stampa a Prai sarà operativo nel primo quadrimestre del 2006. Il sistema di stampa MAN Uniset 75 richiede una capacità di inserimento di 75,000 cph. Tra i requisiti di velocità, il sistema trasportatore UTR ha giocato un ruolo importante. TecnoMedia n. 46, settembre 2005
TecnoMedia Il Central New York Newspaper Group installerà un sistema integrato di postpress di Goss International, una nuova attrezzatura in via di costruzione per produzione combinata della Binghamton Press & Sun Bulletin, la Ithaca Journal e la Elmira Star-Gazette. I componenti includeranno due inseritrici Goss NP630 così come due trasportatori gripper e controlli supervisori Goss Omnizone. La nuova attrezzatura di Central New York Newspaper Group di Johnson City, N.Y., sarà operativa nellʼautunno 2006. FT lancia un giornale gratuito Il Financial Times, nella sua edizione pomeridiana- FTpm sarà il nuovo quotidiano gratuito pubblicato dalla testata economica- finanziaria per i suoi sottoscrittori professionali ( società, istituzioni, associazioni, ecc.). La testata dʼaffari del gruppo Pearson prevede di avviare una nuova strategia per analizzare il calo della diffusione. I cambiamenti effettuati al Financial Times (incluse le notizie in generale) non hanno prodotto i risultati attesi. I cambiamenti che erano stati decisi per sviluppare una nuova strategia erano orientati verso: • un maggior numero di notizie commerciali; • un maggior numero di notizie di attualità per competere maggiormente con Internet; • un format piccolo in linea con la tendenza generale dell’industria dei quotidiani. Google distribuisce ads animati Google ha annunciato il lancio del nuovo servizio “Site Targeting” di annunci pubblicitari contestuale che consentirà agli inserzionisti di scegliere singoli siti della rete di contenuti di Google nei quali visualizzare i propri annunci. Questo servizio è programmato per essere lanciato questa estate e si rivolge alle aziende che usano AdWord. Un altro elemento di novità della campagna con targeting per sito è che il nuovo programma userà il metodo del costo per migliaia di persone che visitano lʼindirizzo. Giornali fatti su richiesta Con la nuova tecnologia Diron Newspapers-OnDemand (www.diron.de/en/newspaperondemand.jsp), il quotidiano di affari tedesco Handelsblatt offre ai suoi lettori un giornale online di quattro pagine che contiene nuovi contenuti corrispondenti ai loro interessi. Il procedimento è semplice ed automatico: anzitutto, i lettori definiscono i loro contenuti favoriti; il software diron.NOD crea allora un documento di ricerca usando i criteri definiti nel database del giornale. Dopo che gli articoli sono stati trovati, NOD li organizza in © Asig Service Srl 2005
un archivio PDF che è simile ad un giornale quotidiano di quattro pagine che viene trasmesso al lettore in pochi secondi. Presto a pagamento in contenuti online di Associated Press Il Board dei direttori dellʼAssociated Press ha approvato una nuova struttura di pagamento online in riferimento allʼuso dei contenuti (dei notiziari?) della AP per i soci web sites di giornali, radio locali e stazioni televisive. A partire dal 1 Gennaio 2006, tutti i membri che usano il contenuto di AP nelle loro operazioni online cominceranno a pagare un canone . Precedentemente, i membri-soci di giornali, radio locali e stazioni televisive erano stati autorizzati a riproporre per il web i materiali della AP, ricevuti per le loro pubblicazioni a stampa e trasmissioni radiofoniche, senza pagamento aggiunto. Per regolare il passaggio verso il nuovo sistema a pagamento, sarà organizzato un comitato consultivo di transizione la cui prima riunione è attesa per Ottobre. Il metodo per determinare il canone non è stato ancora definito. L.A. Times sperimenta il podcasting Il Los Angeles Times, ha iniziato la sperimentazione del podcasting, la novità consiste nel tentativo di offrire contenuti particolari su base costante che si adattino bene alla fruizione di materiale audio su dispositivi portatili (tipo iPod) in tempi morti, come il viaggio in macchina nel trasferimento tra casa e lavoro. In calo la readership dei tabloid inglesi Nonostante i dati sulla diffusione rimangano stabili o in lievissima crescita, i dati sulla readership dei quotidiani inglesi fanno registrare cali preoccupanti. I dati resi noti dalla National Readership Survey (lʼequivalente dellʼitaliana Audipress) per il primo semestre del 2005 sono particolarmente penalizzanti per i tabloid: il Sun ha perso 1.280.000 lettori su base settimanale, pari al 14%, mentre per il Daily Mirror il calo è stato del 15%, ovvero di 766.0000 lettori. In calo anche il Daily Star (-11%) e il Daily Record (--12%). Guadagnano lettori invece alcuni tra i quality papers, come The Times, in crescita del 10% e The Guardian, che ha visto crescere la propria readership addirittura del 21% tra il gennaio ed il giugno 2005. La readership dei giornali della domenica, infine, segue lʼandamento delle edizioni settimanali: in calo quindi il News of The World (-14%), il Sunday Mirror (-9%) e il Sunday Mail (-10%), mentre cresce del 24% The Observer, edizione domenicale del Guardian, del 15% lʼIndependent on Sunday e dellʼ11% il Sunday Times.
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N.Y. group ordina un sistema postpress Goss
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TecnoMedia Accesso a pagamento per gli editoriali online del New York Times
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Gli articoli pubblicati nella pagina Op-Ed del New York Times da editorialisti come Thomas Friedman, Maureen Down e Frank Rich generano grande interesse e discussioni appassionate sul sito del quotidiano USA. A partire dal 19 settembre scorso, Il giornale spera che comincino a generare anche denaro. Da questa data, infatti, chi non è abbonato allʼedizione cartacea del New York Times dovrà, per accedere alla pagina degli editoriali, sottoscrivere un abbonamento annuo del costo di 49 dollari e 95 cent. Il nuovo servizio, denominato TimesSelect, permetterà inoltre di accedere agli archivi del Times ed alle anteprime di alcune sezioni del giornale, e fornirà alcuni strumenti per il tracking e lʼarchiviazione personalizzata degli articoli del sito web del giornale. Il servizio TimesSelect non consentirà invece di accedere ad una delle sezioni più richieste del New York Times, le parole crociate, che continueranno ad essere offerte con un abbonamento separato. Associated Press lancia un servizio per i lettori più giovani Si chiama ASAP il nuovo servizio lanciato dallʼagenzia di stampa Associated Press e destinato al pubblico dei giovani. ASAP ha uno staff di 20 giornalisti, destinati presto a diventare 25, e fornisce agli oltre 200 quotidiani americani che hanno sino ad oggi
sottoscritto lʼabbonamento articoli, foto, video e audio in parte derivati dal notiziario principale AP, ma in gran parte prodotti autonomamente dallo staff. Quello dellʼAssociated Press non è che lʼultima di una serie di iniziative che lʼindustria americana dei quotidiani ha di recente intrapreso per cercare di attrarre alla lettura dei quotidiani i circa 70 milioni di cittadini USA di età compresa tra i 18 e i 34 anni, i cui tassi di lettura sono sensibilmente più bassi rispetto ai gruppi anagrafici più maturi. Integrazione stampa-online per le edizioni internazionali del Wall Street Journal La Dow Jones & Co., editore del quotidiano economico-finanziario The Wall Street Journal, ha reso noto che a partire dal 17 ottobre diverrà operativa una stretta integrazione tra le edizioni internazionali della testata, The Wall Street Journal Europe e The Wall Street Journal Asia, e lʼedizione online del quotidiano. Lʼintegrazione sarà sottolineata da un ridisegno della testata, che riporterà in nero il tradizionale logo The Wall Street Journal, con i suoi 116 anni di vita, sovrapposto al logo color champagne WSJ.COM, ovvero lʼindirizzo internet del quotidiano. A partire dal 17 ottobre, dunque, gli abbonati europei ed asiatici del quotidiano avranno a disposizione uno strumento informativo realmente multimediale, dove la versione stampata sarà la porta di accesso a dati, documenti originali, foto e video online, news alert via email.
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Il prestigioso quotidiano nazionale francese Le di EidosMedia. “Si tratta di un inzio estremamente Figaro ha concluso un accordo con EidosMedia France promettente in un mercato interessante e vitale, come per acquisire il sistema editoriale e di pubblicazione è quello francese in questo momento. Non possiamo cross-media Méthode. nascondere la nostra soddisfazione ed orgoglio per esIl nuovo sistema sarà utilizzato da circa 300 utenti sere stati scelti da un nome così illustre e radicato nella e sostituirà il sistema attuale basato tradizione giornalistica francese”. su Quark XpressTM e funzionante Fondato nel 1826, Le Figaro su piattaforma Macintosh. Si tratta è infatti il più antico quotidiano quindi di un grosso cambiamento nazionale francese nonché il titolo di piattaforma e di tecnologie che di maggiore spicco allʼinterno del EidosMedia S.r.l. porterà la redazione a lavorare su gruppo della Socpresse, acquisito Viale Legioni Romane, 43 PC, avvalendosi delle potenti funzionel 2004 dallʼimprenditore Serge 20147 Milano nalità grafiche di Xsmile, lʼambiente tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 Dassault. www.eidosmedia.it di disegno e impaginazione fornito da Lʼadozione di una nuova piattaforma info@eidosmedia.com Méthode. La soluzione fornirà a Le Figaro tecnologica editoriale è uno dei tasselli un ambiente integrato ed interamente basato principali di un processo generale di rinnosu XML che coprirà tutte le fasi del flusso editoriale: vamento intrapreso dal quotidiano parigino, che a fine dal planning delle edizioni al posizionamento delle agosto ha anche lasciato gli storici locali di 37 Rue du pubblicità, dalla creazione di articoli allʼimpaginazione Louvre per trasferirsi al numero 14 del prestigiosissimo dei contenuti, dal controllo dinamico dellʼavanzamento Boulevard Haussmann. lavori alla gestione completa dellʼuscita finale per la Gilles Fleury, Direttore Tecnico de Le Figaro, stampa. ha così commentato la scelta di Méthode: “Questo è Lʼadozione del nuovo sistema si accompagnerà un momento di transizione molto importante per Le ad un processo di riorganizzazione interna dei flussi Figaro che ci permetterà di mettere le fondamenta per editoriali, al termine del quale Le Figaro potrà disporre i processi futuri di crescita e di sviluppo. Lʼadozione di di una piattaforma unica ed integrata per la produzione un sistema innovativo, flessibile e solido come Méthodellʼedizione cartacea e dellʼedizione online. de è un elemento chiave di questo processo: siamo certi “Le Figaro è il primo cliente di EidosMedia in che si tratta della soluzione ideale per accompagnarci Francia ed è anche il primo a firmare un accordo con nelle sfide che ci attendono”. la nostra nuova filiale parigina, EidosMedia France,” Il progetto sarà interamente gestito dallʼéquipe ha commentato Gabriella Franzini, Direttore Generale francese di EidosMedia France.
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E’ Le Figaro il primo cliente di EidosMedia France
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Müller Martini: “La sala spedizione ad alta redditività”
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“La sala spedizione ad alta redditività” è il tema schermo si possono seguire tutti i processi di produzioche Müller Martini porrà al centro delle discussioni allʼ ne, il cui andamento viene raffigurato mediante tabelle, IfraExpo di questʼanno a Lipsia. A clienti e visitatori curve e diagrammi con valori nominali/effettivi. presenti allo stand verran«MPC» offre possino illustrate le seguenti bilità di zoning notevolstrategie essenziali per il mente migliorate. Questo conseguimento di una più aspetto è di particolare MÜLLER MARTINI S.p.A elevata redditività in sala importanza, poiché con Viale Rimembranze 50 spedizione: la tendenza verso una re20099 Sesto San Giovanni (MI) - incremento della creazione gionalizzazione sempre più tel. 02 262371 - fax 02 2426851 di valore aggiunto, capillare, un numero di inserti - maggiore sicurezza di processo sempre più elevato e un incremento con una migliore resa netta, di titoli di editori esterni, si assiste ad un aumento - costi operativi più bassi. della complessità delle procedure di lavoro in sala Come per tutte le tipografie e aziende di con- spedizione. «MPC» consente di produrre giornali a fezionamento, anche per gli editori di quotidiani i costi più economici, nonostante le crescenti esigenze costi rappresentano il tema dominante. Per ridurre applicative. Il sistema rende possibile lʼimpiego ecola pressione dei costi, gli editori dispongono di due nomico degli impianti e migliora la flessibilità nella possibilità: garantire procedure chiare e razionali in suddivisione per zone dei giornali e nella formazione sala spedizione, oppure conquistare nuovi e redditizi dei pacchi. segmenti di mercato nel settore dei lavori commerciali, Per gli stampatori di giornali unʼimportanza semrealizzando in tal modo unʼulteriore fonte di valore pre maggiore riveste anche la produzione di stampati aggiunto. Oppure, ancora meglio: optare per entrambe supplementari prima o dopo la stampa del quotidiano. Equipaggiando le rotative o parti di esse anche con le possibilità. Müller Martini affronta questa sfida in due modi: il dispositivo Heatset, le case editrici reagiscono a da un lato garantendo un workflow ottimale grazie al questa evoluzione e si assicurano così nuove fonti di sistema di controllo «Mailroom Production Control reddito. (MPC)», dallʼaltro con nuove soluzioni per la proIn sala spedizione, Müller Martini supporta i quotiduzione di quotidiani di facile lettura e conformi alle diani con due nuovi sistemi per la finitura in linea, che esigenze degli inserzionisti. possono essere combinati con il sistema dʼinserimento Il sistema di comando «MPC» realizzato dalla Mül- ad alte prestazioni «NewsLiner-A». Con il dispositiler Martini è un sistema di controllo semplice, chiaro vo di cucitura «NewsStitch» e la taglierina a tasche e flessibile che consente il comando e la sorveglianza «NewsTrim III» si possono lavorare prodotti cuciti totale del workflow in sala spedizione. Mediante In- e rifilati sui tre lati fino a 12 mm di spessore (circa ternet è possibile gestire comodamente la produzione 400 pagine tabloid). In tal modo la «NewsLiner-A» anche da una sede diversa da quella aziendale. Su uno diventa un sistema multifunzionale per diversi prodotti
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TecnoMedia zare come cartoline risposta, o strumenti pubblicitari. Questo dispositivo semplice ed economico, che può essere integrato nei trasportatori a pinze, offre così nuove opportunità pubblicitarie. Grazie dunque allʼintegrazione di tutti questi processi in sala spedizione, Müller Martini mette a disposizione degli utenti soluzioni nuove e creative per incrementare il potenziale di profitto. Nel “Forum” allo stand Müller Martini (4k400) verranno presentati più volte al giorno i temi “Sistema di controllo MPC”, “Incremento di valore aggiunto” e “Life Cycle Management”. Gli esperti della sala spedizione giornali sʼintratterranno con i clienti e dimostreranno loro che Müller Martini è il partner adatto per le aziende di ogni grandezza che intendano potenziare lʼefficienza e la produttività della loro sala spedizione con soluzioni intelligenti.
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di stampa. Oltre alla cucitura e al taglio, in determinati segmenti di mercato in sala spedizione si attribuisce unʼimportanza sempre maggiore anche alla cellofanatura. La nuova cellofanatrice «PowerWrap» della Müller Martini imballa i giornali con gli inserti in singoli pacchi molto maneggevoli. I giornali così protetti giungono intatti ai lettori e gli inserti non vanno persi. Anche i campioni di prodotto possono essere semplicemente apposti sui giornali e poi imballati. I lettori ricevono così tutte le informazioni con la massima affidabilità. «PowerWrap» è integrata nel sistema per sala spedizione della Müller Martini. Sono così possibili varie modalità di produzione: stampa diretta, inserimento e/o abbinamento con successiva cellofanatura. Con il nuovo sistema di etichettatura della Müller Martini/SITECH è inoltre possibile incollare sui giornali Post-it ed etichette autoadesive Magic da utiliz-
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Rotopress potenzia la sua capacità colore con una Goss Community
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La società tipografica italiana Rotopress s.r.l. fino a 32 pagine full color e raggiungere velocità di ultimamente ha ordinato una nuova fino a 35mila copie lʼora. rotativa Goss® Community® a quattro Armando Boccardi, direttore tecunità sovrapposte con cui mira ad offrire nico della Rotopress, si è espresso maggiore capacità e qualità di stampa a decisamente a favore della decisione: colori ai suoi clienti attuali e futuri. “La Goss Community è una rotativa Atos Lancellotti, amministratore derinomata per la sua robustezza e affidalegato della Rotopress, spiega cosa lʼha bilità. Viene continuamente aggiornata spinto a scegliere la Goss Community: con lʼinclusione di funzioni dʼavan“La decisione di investire nella nuova guardia per lʼindustria dei giornali dei rotativa Goss Community è stata deternostri giorni, per cui è la macchina da minata dalla crescente domanda di magstampa ideale per noi in quanto ci offre giore capacità colore e migliore qualità la flessibilità e la qualità superiore di cui di stampa. È da anni che lavoriamo con abbiamo bisogno. La sua modularità, Goss International Goss e siamo sempre stati molto soddiinoltre, ci dà la possibilità di estenderla Greenbank Street - Preston sfatti del livello di servizio e assistenza Lancashire PR1 7LA - England in linea con i nostri futuri requisiti, faTel: +44.1772.257571 che abbiamo ricevuto. Possiamo quindi cendone un ottimo investimento a lungo Fax: +44.1772.885698 essere sicuri che la nuova installazione ci info@gossinternational.com termine.” offrirà numerose opportunità di espansione www.gossinternational.com Costituita nel 1995, Rotopress s.r.l. atdellʼattività, attirando nuovi clienti. tualmente ha un organico di 21 dipendenti. “In passato, eravamo costretti a rifiutare del lavoro La sua produzione include una serie di settimanali e perché non avevamo la capacità colore necessaria e non cinque quotidiani: Liberazione, con una tiratura giorpotevamo produrre materiale con un alto contenuto a naliera di 40mila copie, e Rifondazione, La Discuscolori. Lʼinstallazione della rotativa Goss Community sione, Rinascita e Quotidiano Sociale, con una tiratura risolverà questo problegiornaliera di 20mila copie ma.” ciascuno. Vengono inoltre La nuova Goss Comstampati in appalto 25 setmunity, la cui installazione timanali diversi. ed entrata in produzione “Il nostro programma è prevista entro lʼottobre dʼespansione non si ferma 2005, includerà quattro qui,” conclude Lancellotti. torri a quattro unità sovrap“Stiamo costruendo un poste e quattro unità mono, nuovo stabilimento alle complete di piegatrice a porte di Roma e la prossima ganasce Goss Universal® cosa da fare sarà sostituire 1:2:2 con capacità di piega una delle nostre rotative incrociata, otto sbobinatori più vecchie. Siamo certi e sistema dʼinchiostrazione di aver preso la decisione GMI regolabile a distanza. giusta scegliendo Goss per Con sviluppo circonferenlʼacquisto della rotativa ziale di 578 mm e larghezCommunity e non vediamo za di bobina di 889 mm, lʼora di lavorare con Goss la rotativa potrà stampare anche in futuro”
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Con il lancio del quotidiano formato tabloid Le «Con pagine elaborate come quelle de Le Matin, Matin, il gruppo editoriale svizzero Edipresse ha è indispensabile anzitutto avere a disposizione gli completato la messa in produzione di tutti i suoi titoli strumenti necessari per realizzazioni grafiche di tipo quotidiani con Méthode, la piattaforma editoriale e di magazine; inoltre è molto importante che la redazione pubblicazione cross-media sviluppossa vedere articoli e contenuti pata da EidosMedia e acquisita da esattamente come appariranno una Edipresse poco più di un anno fa. volta impaginati – ha commentato Le Matin è lʼultimo dei quoIsmail Gazarin, Direttore Tecnotidiani del gruppo a migrare a logie e Sviluppo di EidosMedia. EidosMedia S.r.l. Méthode, da quando il progetto è Xsmile risponde ad entrambe queste Viale Legioni Romane, 43 incominciato. esigenze: permette di lavorare in pagi20147 Milano « Per certi aspetti, Le Matin rappre- tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 na e fuori sempre in WYSIWYG, senza www.eidosmedia.it sentava la sfida più difficile e impegnatiporre limiti o restrizioni alla fantasia info@eidosmedia.com va tra tutti i quotidiani che pubblichiamo grafica nel disegno delle pagine». – ha sottolineato Gerard Perrier, Direttore Oltre a Le Matin, gli altri quotidiani del Organizzazione e Tecnologie di Edipresse. Le Matin gruppo Edipresse in produzione con Méthode sono La utilizza infatti un formato tabloid estremamente mosso Tribune de Genève e il quotidiano multi-edizione di e dinamico, con pagine tutte a colori e graficamente Losanna 24 heures. molto complesse. Le potenti capacità grafiche di Xsmile La fase successiva del progetto prevede di mettere – lʼambiente di disegno e impaginazione di Méthode in produzione Méthode per i periodici del gruppo, tra – sono state essenziali per ottenere il risultato grafico cui alcune riviste quali Bilan, Femina, TV Guide e che desideravamo ». TéléTop.
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Le Matin entra in produzione con Méthode
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Conti Editore riduce notevolmente i tempi di lavorazione grazie alle soluzioni Adobe per il print publishing Adobe InDesign, InCopy e gli altri applicativi della Creative Suite permettono di razionalizzare e semplificare il flusso di lavoro editoriale e di ottenere un output affidabile in formato Adobe PDF Chi è Conti Editore
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fasi della lavorazione) in tempi molto ristretti, sempre alle prese con il limite di dover lavorare su un unico La casa editrice Conti Editore è stata fondata file dellʼimpaginato. Inoltre la precedente soluzione di nel 1966 e sin dallʼinizio si è impaginazione imponeva numerosempre occupata di riviste a casi limiti alla creatività. rattere sportivo, privilegiando il • Semplificazione del flusso mondo dei motori. Attualmente, di lavoro editoriale Conti Editore occupa circa 100 Giornalisti e redattori disponeAdobe Systems Italia Centro direzionale Colleoni - Pal. Taurus A3 dipendenti, di cui 45 redattori e vano anchʼessi del programma di 20041 Agrate Brianza (Mi) giornalisti e 16 grafici, e pubblica impaginazione completo sempre tel. 039 65501 fax 039 655050 alcune tra le testate per auto e Per informazioni commerciali: 02-63.23.74.20 operante in Mac OS 9 e intervemoto più apprezzate da sportivi e nivano sul file dellʼimpaginato www.adobe.it info-italia@adobe.com appassionati del settore. realizzato dai grafici per inserire Tra le testate più note, non si correzioni, effettuare aggiunte e possono non citare: il prestigioso mensile Auto, lʼau- integrazioni, con ovvi problemi di coerenza grafica e torevole settimanale sportivo AutoSprint, la rivista di di stile, oltre che di tempi di lavorazione. Giornalisti settore AM, distribuita anche con i quotidiani Corriere e redattori incominciavano a lamentare la mancanza dello Sport e Tuttosport (entrambi di proprietà della di un sistema editoriale che li aiutasse a linearizzare e famiglia Amodei così come Conti Editore) e il noto e ottimizzare il flusso di lavoro. apprezzato settimanale di sport Guerin Sportivo, che Inoltre diveniva ormai improcrastinabile effettuare si occupa principalmente di calcio e in misura minore per tutti il passaggio a nuovi sistemi dotati di Mac OS di altri sport, oltre al settimanale Moto Sprint e al X, il nuovo sistema operativo di Apple, che impone Mensile InMoto che si rivolgono con sempre maggior lʼadozione di nuove applicazioni native. successo al crescente pubblico degli appassionati delle 2 ruote. Strategia per il successo Le sfide • Riduzione dei tempi di lavorazione Già da alcuni anni, lʼeditore aveva concentrato tutte le attività produttive allʼinterno della casa editrice e aveva adottato il formato Adobe PDF come formato di output finale per tutte le testate. In particolare grafici e redattori dei settimanali lavoravano con Mac OS 9 senza il supporto di alcun sistema editoriale (a parte alcune utility e estensioni sviluppate ad hoc per alcune
Lʼadozione delle soluzioni Adobe per il print publishing rappresentate da Adobe InDesign e Adobe InCopy, con il contributo di Smart Connection Enterprise è stata graduale ed è iniziata con il mensile Auto. Lʼelevata integrazione con le applicazione Adobe Photoshop e Adobe Illustrator già note, ha permesso a grafici, redattori e giornalisti di trasferire in brevissimo tempo e senza problemi le loro conoscenze precedenti e di essere, quindi, immediatamente operativi. Dopo un breve corso di 26 ore svolto in aula con
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Alcune copertine delle testate realizzate con le soluzioni Adobe
e non hanno incontrato alcun problema produttivo o di tempistica durante la loro attività, anzi hanno subito colto i vantaggi offerti da Adobe InDesign per quanto riguarda gli aspetti creativi e lʼintegrazione con gli altri applicativi Adobe. Redattori e giornalisti hanno seguito un corso individuale della durata di circa unʼora, rivolto a fornire i primi rudimenti sullʼutilizzo della nuova interfaccia utente di Mac OS X e diretto a spiegare come utilizzare InCopy e Smart Connection Enterprise per la realizzazione della parte testuale degli articoli e come approcciare le nuove metodologie di interazione con il reparto grafico, molto diverso rispetto al passato. “Grazie allʼelevatissima integrazione fra Adobe
InDesign, Adobe InCopy, Adobe Photoshop e Adobe Illustrator, i grafici del mensile Auto sono stati in grado di iniziare subito a lavorare in modo produttivo alla realizzazione della pubblicazione”, ha affermato Giancarlo Marini, consulente IT e di produzione di Conti Editore per conto di Media Progetti, società di consulenza ed assistenza tecnologica per lʼeditoria. I benefici ottenuti Grazie ad Adobe InDesign, Adobe InCopy, Adobe Photoshop e Adobe Illustrator unitamente a Smart Connection Enterprise, Conti Editore ha ottenuto i seguenti vantaggi: • riduzione dei tempi di lavorazione per la realizzazione grafica e la produzione; • semplificazione e ottimizzazione del flusso di lavoro editoriale.
“I potenti strumenti creativi di Adobe InDesign, uniti al pieno controllo del flusso di lavoro editoriale consentito da Adobe InCopy e Smart Connection Enterprise hanno permesso allʼeditore di implementare un vero e proprio sistema editoriale a costi decisamente ridotti, pur mantenendo la flessibilità offerta da un soluzione aperta”, conclude Giancarlo Marini.
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un istruttore e sulle proprie postazioni personali, i grafici del mensile Auto hanno realizzato ex-novo le gabbie (con gli elementi grafici fissi e gli stili) e hanno iniziato subito ad impaginare gli articoli senza incontrare alcun problema, nè alcun rallentamento. I grafici hanno recepito sin da subito lʼadozione delle soluzioni Adobe per il print publishing, come unʼottima opportunità di crescita professionale rispetto alle soluzioni di impaginazione adottate precedentemente
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Nominato il nuovo management europeo del Graphic Solutions & Services, unità operativa del Kodak Graphic Communications Group
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Kodak Graphic Communications Group (GCG) dirigenti EAMER, ricopriva in precedenza lʼincarico è una delle tre unità strategiche dʼimpresa della Ea- di Vicepresidente Vendite e Marketing per lʼEuropa di Kodak Polychrome Graphics. Nel stman Kodak Company, leader mondiale suo nuovo ruolo di Vicepresidente nelle tecnologie di riproduzione delle Marketing EAMER, Liévain guiderà lo immagini e della gestione del colore. sviluppo e la realizzazione della straIl Graphic Communications Group Kodak Polychrome Graphics, a subsidiary of Kodak tegia marketing regionale a sostegno nasce dellʼunificazione dellʼespeVia del Pratignone 38
rienza tecnologica e della profonda degli obiettivi dei Gruppi SPG (Stra50041 Calenzano (FI) conoscenza del mercato di cinque sotegic Product Group) mondiali per i tel. 800 862180 - fax 800 861281 http://www.kodak.com cietà - Kodak Polychrome Graphics, segmenti chiave del mercato: stampa http://graphics.kodak.com Creo, NexPress, Kodak Versamark ed commerciale, centri di elaborazione Encad - e propone agli utilizzatori prodotti e servizi di dati, reparti di produzione aziendale, fornitori di seraltissima qualità, ideati specificamente per tutti i settori vizi digitali (DSP), packaging e quotidiani. Liévain, operativi della prestampa e della stampa, offrendo una che ha conseguito il Master in Scienze presso lʼEcole gamma tra le più ampie di tecnologie, prodotti e servizi Polytechnique, il Master in Ingegneria civile ed induper il mercato della comunicazione stampata. striale dellʼENPC e lʼMBA del Collège des Ingénieurs, Nel giugno scorso Eastman Kodak Company ha lavorerà a stretto contatto con i leader SPG mondiali e i nominato Stéphane Liévain Vicepresidente Marketing leader regionali delle vendite per sviluppare programmi e David Wigfield Vicepresidente Vendite di Graphic marketing specifici, comunicazioni ed iniziative di Solutions & Services (GS&S), unità operativa del assistenza ai clienti. Graphic Communications Group. Entrambi saranno David Wigfield, già Vicepresidente Vendite di Creo, responsabili dellʼottimizzazione di tutte le offerte di entra ora a far parte del team dirigenziale EAMER prodotti, soluzioni e servizi per la regione Europa Afri- come responsabile delle vendite di tutti i prodotti e le ca Medio Oriente (EAMER). La società ha annunciato soluzioni offerte per lʼEuropa. Wigfield, laureato BA in inoltre che Marco Querci sarà Direttore Generale per Geografia presso lʼUniversità del Colorado, USA, avrà lʼItalia, a capo del team vendite GS&S italiano. Tutti tra i suoi compiti quello di garantire che il team vendite, e tre risponderanno direttamente a Israel Sandler, sotto la sua direzione, comprenda e sostenga la visione Amministratore Delegato EAMER. strategica del GS&S di Kodak, trasmettendone valori Stéphane Liévain, che entra a far parte del team di e proposte ai clienti ed ai partner strategici e dirigerà
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TecnoMedia Eastman Kodak Company Kodak è leader nel settore della tecnologia delle immagini fotografiche, dalla realizzazione fino alla stampa ed alla visualizzazione – a livello amatoriale, informativo e di intrattenimento. Con un fatturato di $13,5 miliardi nel 2004, la società è impegnata in una strategia di crescita con orientamento digitale con particolare riguardo alle seguenti attività: Sanità - per la fornitura al settore sanitario di prodotti e servizi per lʼacquisizione e la riproduzione di immagini digitali; Comunicazioni grafiche - per lʼofferta di stampa in bianco e nero e a colori, stampa a getto dʼinchiostro su grandi formati, stampa continua a getto dʼinchiostro di alte tirature ad alta velocità, prodotti e servizi per la scansione, la riproduzione e la memorizzazione di documenti; Sistemi digitali per lʼindustria cinematografica e televisiva - per lʼofferta ai segmenti amatoriale, professionale e cinematografico di prodotti e servizi digitali e tradizionali; Visualizzatori e componenti - per la progettazione e la fabbricazione di visualizzatori a tecnologia OLED (LED organici) ed altri materiali speciali e la fornitura di sensori di immagini agli OEM. Ulteriori informazioni su Kodak sono disponibili sul sito Web www.kodak.com.
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lʼesecuzione delle strategie di vendita e la realizzazione dei piani di sviluppo e dei canali commerciali. In qualità di Direttore Generale Italia del GS&S di Kodak, Marco Querci, in precedenza Direttore Generale per lʼItalia e Presidente del Consiglio di Amministrazione di Kodak Polychrome Graphics, guiderà le operazioni in Italia per le linee complete GS&S, incluse le vendite dei prodotti digitali e prestampa, assistenza clienti, supporto prodotti, operazioni e supply chain. Querci promuoverà inoltre la vendita dei prodotti industriali e aziendali in collaborazione con il Transaction & Industrial Solutions (T&IS) Group. Israel Sandler, Amministratore Delegato EAMER, nel presentare le nuove posizioni del management, ha dichiarato: “Sia Liévain che Wigfield, grazie al prezioso patrimonio di esperienza che porteranno al team europeo di dirigenti del GS&S di Kodak, contribuiranno allo sviluppo delle attività mirate alla soddisfazione della clientela in tutta la regione, oltre alla perfetta integrazione della nostra attività. Quella che ci aspetta è una sfida molto positiva e sono sicuro che un team vendite e marketing cosi esperto fornirà una valida offerta al mercato europeo delle comunicazioni grafiche.” Commentando la nomina di Marco Querci, Sandler ha aggiunto: “Con i suoi 25 anni di esperienza ed il suo impegno nel mercato italiano delle arti grafiche, Querci ha tutte le migliori caratteristiche per guidare il gruppo GS&S di Kodak.”
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Apcom apre una nuova sede a Budapest e punta sull’Europa Centrale Apcom, lʼagenzia di stampa multimediale del facilitazioni economiche e legislative oltre che una Gruppo Telecom Italia Media diretta da Antonio vivacità socio-culturale di grande attrattività” . Calabrò, apre ai primi di giugno una nuova redazione La responsabilità della sede ungherese è affidata ad a Budapest. Si tratta di un passo significativo delAntonio Moscatello, che si avvarrà lʼagenzia verso il rafforzamento della copertura della collaborazione dei giornalisti dellʼEuropa centro-orientale. Nei prossimi degli uffici locali di Associated mesi si lavorerà per aprire redazioni anche Press, lʼagenzia internazionale di a Varsavia e Zagabria. cui Apcom ha lʼesclusiva per lʼItalia. Sono stati potenziati il desk esteri Al desk europeo di Roma e Brudi Roma, con un gruppo di redattori xelles faranno capo i collaboratori coordinati da Orietta Moscatelli e il dalle principali città dellʼarea (Praga, desk di Bruxelles. Varsavia, Belgrado, Zagabria, etc.). E “La scelta di Apcom di puntare proprio Varsavia e Zagabria saranno le sullʼEuropa centrale e orientale - spie- Apcom Telecom Media News S.p.A. sedi candidate ad avere nuove redazioni Via del Gesù, 62 ga Antonio Calabrò - è in linea con il dirette di Apcom. 00186 Roma peso sempre maggiore che questʼarea Apcom è lʼagenzia di stampa multitel. 06-6953.91 fax 06-6953.9522 sta assumendo in ambito internazionale, mediale nata dallʼaccordo con Associated www.apcom.it a cominciare dalla Ue allargata a 25 paesi Press, che sviluppa la sua presenza sia redazione@apcom.it membri. A testimoniare tale tendenza, cʼè sui canali tradizionali sia su quelli mulil numero crescente di imprese italiane ed timediali, anche in sinergia con le altre europee che aprono filiali e indirizzano parte dei propri società del Gruppo Telecom Italia. Infatti da tempo investimenti in questi paesi, dove trovano particolari Apcom produce contenuti informativi per il portale Virgilio, per il teletext di Antonio Calabrò, direttore dell’agenzia di stampa Apcom La7, sms informativi per La7 e per TIM e si accinge a produrre notiziari audio e audiovideo. Con 5 sedi operative (Milano, Roma, Bruxelles, Budapest e New York), 80 giornalisti al suo attivo ed un flusso di oltre 850 take giornalieri, Apcom si inserisce a pieno titolo tra i più attivi produttori di informazione giornalistica presenti in Italia.
Foto: AP
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Goss vende la sua 500esima M-600 alla società francese Aubin Imprimeur
Goss International ha venduto la sua cinquecente- rotativa, preimpostazione digitale degli inchiostratori, sima rotativa Goss® M-600TM alla Aubin Imprimeur. cambio automatico delle lastre e regolazioni automatiCon questa M-600, la seconda che ha acquistato in soli che della piegatrice complementano funzioni automatre anni, lʼazienda francese potenzierà tiche di finitura e carico/scarico. la sua capacità di stampa, fornirà colore «Quello che ci differenzia dalla dʼalta qualità e disporrà di una maggiore concorrenza è il nostro impegno in fatto automazione, sviluppando ulteriormendi qualità del colore,» aggiunge Aubin. te il reparto riviste, che lʼanno scorso ha «Abbiamo comprato la rotativa Goss registrato una crescita del 15%. M-600 perché è la tecnologia migliore Come spiega Gilles Aubin, prosul mercato per la produzione di alta prietario e direttore della Aubin Impriqualità cromatica.» meur: «Lʼunico modo per mantenere Aubin Imprimeur è una società cerredditizia la propria attività in questo tificata ISO 9001 e dispone di un proprio settore concorrenziale è migliorando laboratorio da cui può offrire ai clienti la la produttività. La nostra è una società gestione personalizzata del colore. specializzata in tirature più piccole di «Siamo estremamente lieti che la Goss International riviste, per cui la capacità della rotativa cinquecentesima rotativa M-600 sia Greenbank Street - Preston Goss M-600 di effettuare veloci cambi Lancashire PR1 7LA - England andata ad un cliente così allʼavanguardia Tel: +44.1772.257571 di lavoro e ridurre gli scarti è veramente e di successo,» conclude Antoine ChevaFax: +44.1772.885698 cruciale. Adesso possiamo vantare una lier. «Non vediamo lʼora di collaborare info@gossinternational.com delle migliori prestazioni del settore in www.gossinternational.com con la Aubin Imprimeur per aiutarla a fatto di consumo di carta.» sviluppare ulteriormente la sua attività Antoine Chevalier, direttore della divisione negli anni a venire.» Commercial Web Product Management di Goss Aubin Imprimeur è unʼazienda a conduzione International, osserva: «Abbiamo collaborato con la familiare che, avviata inizialmente per la stampa di Aubin Imprimeur allo sviluppo delle soluzioni più libri, quindici anni fa ha colto lʼopportunità di estendere efficaci di preimpostazione e di riduzione degli scarti, la sua attività al settore delle riviste. Oggi, pur contiaiutandola ad essere una delle società più competitive nuando a mantenere una posizione di primo piano nella del settore.» stampa di libri, è specializzata anche in pubblicazioni Aubin Imprimeur dispone di una linea di stampa di 16 pagine. Lʼanno scorso il suo reparto riviste ha completamente automatizzata, dalla prestampa alla registrato una crescita del 15% e si prevedono risultati consegna. Un sistema CTP, comandi automatici della analoghi per il 2005.
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• Con la sua seconda M-600TM in tre anni, la Aubin potenzierà la sua capacità di stampa, fornirà colore d’alta qualità e aumenterà la produttività • Goss collabora con Aubin alla fornitura di soluzioni d’avanguardia per la preimpostazione e la riduzione degli scarti • Crescita del 15% registrata lo scorso anno dal reparto riviste della Aubin.
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Si brinda al quarantacinquesimo GN3 di Tera in Sud America
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Graphic Systems International (GSI), distributore nazionali attraverso una rete di chioschi elettronici per le soluzioni Tera Digital Publishing per il merca- distribuiti nei principali aeroporti e alberghi del mondo, to Sud Americano, ha annunciato che il quotidiano attraverso i quali è possibile acquistare una speciale nazionale ecuadoriano El Diario Hoy ha scelto GN3 edizione del giornale stampata in come nuovo sistema per la gestione dei contedigitale. “Abbiamo condotto unʼattennuti. Si tratta del sistema GN3 numero quarantacinque venduto in Sud ta valutazione delle soluzioni America da Tera, con cui il disponibili proposte dalle dimanagement della testata verse aziende” ha dichiarato ha definitivamente abbancon soddisfazione Jaime donato il “mondo mac” a Mantilla, presidente di El favore di una infrastruttura Diario Hoy. tecnologica che fondata “La maggior parte su PC, che sicuramente delle proposte non ci ha dimostrato maggior sembravano così ben Tera Digital Publishing S.p.A. flessibilità e un costo più integrate e alcune riVia Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia accessibile. sultavano addirittura Tel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19 Fondato nel 1982 incomplete. Con Tera e-mail sales@teradp.com El Diario Hoy copre e GSI abbiamo trovato la nazione con le due una soluzione unica, redazioni di Quito (la capitale) e Guayaquil, ed è di proposta da un vendor unico, perfettamente integrata e proprietà del gruppo Hoy Multimedia, editore del pri- affidabile. Dopo aver scambiato qualche opinione con mo quotidiano gratuito ecuadoriano Metro Hoy, di un gli utenti Tera della regione, la scelta è stata quanto canale televisivo, di una stazione radio e di numerose mai semplice”. altre pubblicazioni, tra cui il portale notizie HoyNet. Sono 67 le postazioni di lavoro che GSI installerà Recentemente il quotidiano ha varcato i confini a El Diario Hoy.
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Unisys, società leader nella fornitura di servizi e Systems con la migliore tecnologia disponibile per soluzioni di Information Technology e leader in Italia lʼutilizzo dei Web services, la gestione del workflow per le soluzioni Media, ha annunciato ufficialmente e lʼhosting personalizzato. La soluzione Unisys News che Il Mattino, noto quotidiano nazionale fondato a Content Manager - Hermes 10.1 è stata infatti svilupNapoli nel 1891 e distribuito in tutta Italia, ha scelto pata per consentire alle aziende impegnate nel settore per i propri contenuti editoriali dellʼinformazione di adeguarsi Hermes 10.1, la recente versione allʼinnovazione tecnologica e della soluzione News Content di usufruire di soluzioni per Manager-Hermes 10 sviluppata la pianificazione cross-media, per accrescere lʼinnovazione nel lʼampliamento dei canali per la settore dellʼinformazione. distribuzione dei contenuti e la UNISYS ITALIA spa Così il noto quotidiano veloce ricerca su database. Via B. Crespi 57 - 20159 Milano “Siamo lieti di poter conitaliano ha rinnovato la fidutel. 02/69851 - fax 02/6985588 cia in Unisys e nella soluziofermare tra i nostri clienti Il ne News Content Manager Mattino, che ha nuovamente – Hermes adottando la nuova versione del prodotto riposto la sua fiducia nelle nostre soluzioni scegliendo che consentirà alla testata di gestire tutte le applicazioni di beneficiare di tutti i vantaggi offerti da Hermes 10.1” editoriali. Grazie alla trentennale esperienza di Unisys ha dichiarato con soddisfazione Carlo Pellegrino, Dinel settore Media e al decennale legame tra la società e rettore Vendite Global Media per Italia e Sud Europa la casa editrice, la prestigiosa testata del Gruppo Cal- di Unisys. “Grazie al nostro sistema, il quotidiano tagirone ha deciso di implementare la release Hermes può gestire al meglio tutte le attività di redazione con 10.1 per gestire in modo integrato la produzione, la risultati positivi in termini di produttività, organizdistribuzione e lʼarchiviazione dei contenuti attraverso zazione dei flussi di lavoro, disponibilità, fruibilità e unʼampia gamma di applicazioni e canali. archiviazione dei documenti”. Le aziende che operano nel settore dei media La partnership tra Unisys e il quotidiano napohanno infatti bisogno di soluzioni aperte e flessibili letano prevede un rinnovamento tecnologico con la che consentano loro di adeguarsi continuamente ai fornitura di tutte le soluzioni necessarie per la migramutamenti del mercato e di sfruttare in modo ottimale zione ad Hermes 10.1, anche con lʼimplementazione le risorse esistenti. dellʼhardware. Lʼaccordo prevede, infatti, la fornitura Per questo Hermes 10.1 rappresenta una tappa di server del mass storage EMC2 per la gestione del fondamentale nel percorso iniziato da Unisys per file system di archivio. Le applicazioni server di News agevolare lʼinnovazione nel settore Media con una Content Manager sono state progettate per ottimizzare tutela degli investimenti effettuati delle case editrici, in al massimo le prestazioni di sistema e la protezione dei modo che possano essere completati nei tempi previsti dati. Includono, infatti, lʼaccesso a distanza, la gestione e senza alcun impatto negativo sul lavoro quotidiano. del sistema e lʼamministrazione delle autorizzazioni, Il portafoglio della divisione Unisys Global Media la distribuzione e le licenze dei software, la gestione continuerà tra lʼaltro a svilupparsi grazie al supporto dei database, la comunicazione e lʼaccesso online e continuo che la società garantirà allʼevoluzione delle lʼamministrazione del workflow in uscita. società da “media company” a “information provider”. Il Mattino ha deciso, inoltre, di arricchire la soluUnisys ha sviluppato Hermes 10.1 per integrare allʼin- zione Hermes con alcuni software aggiuntivi, Event terno delle soluzioni News Content Manager e News Manager e Event Tracker, due moduli pensati per la Gathering Manager le funzionalità di design e impa- gestione e il monitoraggio costante degli eventi e delle ginazione di prodotti innovativi come quelli di Adobe attività che movimentano il database.
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Hermes™ 10.1 di Unisys al Mattino di Napoli
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EidosMedia apre una filiale in Francia EidosMedia rafforza la propria presenza internazio- decina di persone, la maggior parte delle quali dedinale ed apre una filale in Francia, con sede a Parigi. La cate alle attività di gestione dei progetti e di supporto creazione di EidosMedia France è un passo importante ai clienti. Il fatto di poter fornire direttamente,senza nellʼambito della strategia di espansione sui mercati lʼintermediazione di terze parti, tutti i servizi legati alla internazionali portata avanti da messa in opera del sistema Méthode EidosMedia. rappresenta infatti un indubbio van«Il mercato francese è in questo taggio tanto per il cliente che per il momento un mercato vitale e reatfornitore in termini di reattività e tivo. Molti editori hanno mostrato qualità dei servizi forniti. EidosMedia S.r.l. un forte interesse per le nostre solu«Abbiamo unʼéquipe dedicata Viale Legioni Romane, 43 zioni ed in particolare per lʼinnovativo alla gestione dei progetti altamente 20147 Milano approccio proposto da Méthode per la tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 qualificata dal punto di vista delle www.eidosmedia.it pubblicazione cross-media – ha dichiaracompetenze tecniche e manageriali info@eidosmedia.com to Grabiella Franzini, Direttore Generale di – ha dichiarato Marc Dubroca, Business EidosMedia e PDG della filiale francese. La Development Manager di EidosMedia creazione di una società in Francia ci avvicina ai nostri France. I nostri capi-progetto hanno tutti una grossa potenziali clienti dʼOltralpe, facilitando i contatti con esperienza nel settore della stampa e nellʼintegrazione le aziende francesi interessate dalle nostre soluzioni e di soluzioni editoriali di ampio respiro per la presse; soprattutto permettendoci di fornire in nostri servizi questo ci permette di garantire ai nostri clienti servizi in modo diretto». professionali di alto livello. La sede di EidosMedia France si trova a Parigi, al La soluzione Méthode, tanto dal punto di vista numero 15 della rue de Choiseul, in un quartiere cen- tecnologico che funzionale ed applicativo, corrisponde tralissimo e prestigioso nel secondo “arrondissement”, pienamente alle esigenze che gli editori di quotidiani a pochi passi dallʼOpera Garnier e dalla Bourse, nei e periodici esprimono in questo momento. Riteniamo pressi del quartiere storico della presse parigina. dunque di essere molto ben posizionati e di avere un Unʼéquipe francese è già operativa; prima della grosso vantaggio competitivo per rispondere a questa fine dellʼanno EidosMedia France potrà contare su una crescente domanda ».
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GMDE – lʼazienda che vanta unʼesperienza tren- rappresentata in Italia dalla GMDE, per la punzonatura tennale nel campo delle tecnologie per il mercato e piega delle lastre multiformato allʼinterno dei centri dellʼeditoria e dei quotidiani e che opera come System stampa delle quattro città (Milano, Roma, Bologna, Integrator e Solution Provider per tutti gli aspetti Verona). Per la prima volta, i sistemi 2B produrranno produttivi che vanno dalla Redazione un rifilo di ogni lastra per garantire alla Sala Stampa – ha concluso un imunʼelevata precisione nel caricamento portante accordo di fornitura nellʼamautomatico delle lastre in rotativa. bito del programma di rinnovamento La configurazione installata al tecnologico del quotidiano milanese quotidiano verrà interamente pilotata Il Sole 24 Ore. dal sistema Agfa Arkitex, la nuova Nellʼambito del progetto “Full soluzione Agfa di gestione del workColor” infatti, Il Sole 24 Ore – che flow, che permetterà di passare a una dispone del più grande Network satelgestione del flusso di lavoro con file in litare dʼEuropa con 18 centri stampa formato PDF e che andrà a sostituire il collegati in Broadcasting – ha commispreesistente sistema IntelliNet. sionato a Agfa e GMDE un ordine per Ma il progetto di rinnovamento lʼacquisto e lʼinstallazione di 6 nuovi tecnologico de il Sole prevede anche CTP Agfa ADVANTAGE DL (destinaun sistema destinato alla sala stampa GMDE, Viale Colleoni, 5 te ai centri stampa di Milano, Bologna per la gestione dellʼinchiostrazione e 20041 Agrate Brianza (MI) e Roma) e la ricollocazione di 4 CTP un monitor per la visualizzazione dello Tel. 0396091790 Agfa POLARIS (2 destinati al centro stato di avanzamento della produzione Fax: 0396091788 stampa di Verona, e 2 allʼarea Sud). in prestampa (inclusa la possibilità di http://www.gmde.it La preferenza de Il Sole è andata alle visualizzare le immagini delle lastre pronuove Advantage con tecnologia Lithostar dotte), direttamente nella cabina silente di Violet, della cui tecnologia il quotidiano è stato uno governo della rotativa. dei primi utilizzatori a livello mondiale, in virtù delLast but not least, in tutti i 4 centri stampa di lʼelevata qualità che Advantage assicura. proprietà verrà utilizzata la tecnologia di retinatura Lʼaccordo prevede inoltre la fornitura e lʼinstal- Sublima per la stampa in alta definizione di livello 1 lazione di 8 soluzioni della tedesca 2B Praezision, (55 linee/cm).
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Al Sole 24 Ore network rinnovato con GMDE
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Lastre Kodak per CTP: una scelta ancora più ampia con le nuove tecnologie per laser viola
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In occasione di IfraExpo2004 Kodak, fornitore costanza, qualità e consumo dei chimici. leader nel mondo dellʼindustria grafica, ha presentato la sua prima lastra offset digitale fotopolimerica per Sì al viola, no allʼargento CtP a laser viola destinata alla stampa dei giornali ed ha annunciato la disponibilità della versione commerNello sviluppo di una linea di lastre sensibili al ciale nel corso del 2005. Due novità importanti, che laser viola, Kodak ha escluso la tecnologia basata completano la gamma Kodak di lastre sugli alogenuri dʼargento. Questa digitali per CtP, adatte a soddisfare le neinfatti, pur offrendo una risoluzione cessità degli stampatori che, decidendo alta, di tipo quasi fotografico, non è in di investire in nuove tecnologie o di grado di opporre alle forti sollecitaKodak Polychrome Graphics, sostituire quelle esistenti, si trovano zioni meccaniche, fisiche e chimiche a subsidiary of Kodak oggi a poter scegliere liberamente tra causate dalla stampa offset la stessa Via del Pratignone 38 CtP termico e viola. resistenza che caratterizza le moderne 50041 Calenzano (FI) Negli ultimi anni le nuove tecnoemulsioni fotopolimeriche. Le lastre tel. 800 862180 - fax 800 861281 http://www.kodak.com logie termiche per CtP proposte da fotopolimeriche - siano esse digitali o http://graphics.kodak.com Kodak hanno dato al mercato un forconvenzionali - sono quindi in grado tissimo impulso al rinnovamento. di raggiungere titarure più lunghe di Benché la tecnologia termica sia entrata nella quelle agli alogenuri dʼargento, le quali non possono produzione dei giornali soltanto nel 2000, la quota di nemmeno essere sottoposte a termoindurimento. mercato che essa rappresenta è cresciuta con grande Oltre a questo, le lastre fotopolimeriche sono anche rapidità: numerosissimi sono oggi in tutto il mondo i più valide dal punto di vista dellʼaffidabilità e della sistemi KODAK NEWSETTER e KODAK TREN- standardizzazione del processo di stampa, condizioni DSETTER NEWS regolarmente in produzione e il oggi fortemente richieste da tutti gli stampatori: la numero degli stampatori di giornali che nel mondo ricettività dellʼinchiostro è migliore e non si crea alcun utilizzano le lastre KODAK THERMALNEWS è tipo di contaminazione delle soluzioni di bagnatura, superiore a 500. Si tratta però per lo più di aziende che squilibra il bilanciamento tra acqua e inchiostro caratterizzate da alti volumi produttivi, alle quali la e deteriora in alcuni casi anche la stabilità dello stratecnologia termica si adatta in modo perfetto. to stampante; la tolleranza di sviluppo è più alta, il Ma ormai anche molte aziende con volumi produt- consumo di prodotti chimici è inferiore e non vi sono tivi più contenuti sono sul punto di entrare nel mondo problemi di intasamento delle sviluppatrici. del digitale. Per questo segmento di mercato i CtP con sistema di esposizione a laser viola diodi rappresen- Le lastre KODAK VIOLETNEWS tano unʼalternativa decisamente interessdante. Kodak ha seguito con attenzione lʼevolversi della tecnologia La scelta di Kodak era quindi logica: se la risposta è viola e delle lastre ad essa dedicate e ne ha studiato il CtP viola, la sua realizzazione richiede la tecnologia a fondo il potenziale e la possibilità di migliorare le fotopolimerica. La prima lastra, la KODAK VIOLETprestazioni delle lastre, giungendo alla conclusione che NEWS, è stata presentata ad un interessatissimo pubblile lastre fotopolimeriche sono la migliore soluzione co a IfraExpo 2004. Si tratta di una lastra fotopolimeper le aziende medio-piccole in termini di affidabilità, rica negativa, adatta allʼesposizione laser nella gamma
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TecnoMedia dei 405 nm, la cui sensibilità è stata ottimizzata con successo (il consumo di energia è di soli 40 µJ/cm2) per garantire la capacità produttiva necessaria ai giornali. La tiratura delle KODAK VIOLETNEWS, superiore alle 200.000 copie, soddisfa anche le richieste più esigenti e la possibilità di termoindurimento ne aumenta ulteriormente la stabilità, ampliando significativamente la gamma delle applicazioni possibili. La riproducibilità tonale spazia da 2 a 98% con lineature di retino di 120 lpi (48 l/cm), rispondendo a tutte le richieste di qualità degli stampatori di giornali e facilitando lʼottenimento di uno stampato di alta qualità, difficilmente distinguibile da quelli prodotti con la tecnologia termica. La luce di sicurezza gialla richiesta per la lavorazione della lastra è inoltre molto confortevole per gli operatori. Lastre termiche, sempre attualissime
E per il futuro? Lʼingresso di Kodak nel mercato del CtP a laser viola offre ai clienti una più ampia possibilità di scelta rispetto al passato. Ora - come nel prossimo futuro - gli stampatori che intendono investire in attrezzature nuove o sostitutive potranno scegliere di volta in volta secondo le proprie specifiche necessità tra due alternative, entrambe valide: CtP termico e CtP viola. Dalla metà del 2005 KPG è ben stutturata per offrire in entrambi i casi una gamma di prodotti adeguata alle tecnologie più aggiornate, proponendo ai clienti la lastra offset più adatta per ogni specifica applicazione, coprendo lʼintero spettro delle tecnologie digitali dedicate alla riproduzione delle immagini. Con il lancio di una linea di lastre specifica per il CtP viola, che completa la propria gamma di lastre digitali, Kodak ha dimostrato ancora una volta la serietà con la quale affronta e risolve le necessità del mercato. E che cosa cʼè di più gratificante dellʼefficienza, per chi produce?
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Lʼimpegno di Kodak nello sviluppo delle tecnologie termiche resta invariato. I ricercatori continuano il loro lavoro e i prodotti presentati di recente lo dimostrano con chiarezza: la lastra KODAK THERMALNEWS Gold, una delle più rapide tra quelle disponibili per il mercato dei giornali, con risoluzione ottimizzata e
progettata per la produzione semi-commerciale, è stata presentata a DRUPA 2004.
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Le Courrier Picard investe in una nuova torre Goss Uniliner a quattro unità sovrapposte per potenziare la sua capacità di produzione
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Il quotidiano regionale francese Le Courrier Picard di stampa sarà gestita da un unico sistema di comando, di Amiens estenderà la sua rotativa a bobina Goss Me- per cui la transizione avverrà nel modo più trasparente troTM con lʼaggiunta di una torre Goss® possibile. Uniliner® a quattro unità sovrapposte. «Per aumentare il fatturato e rimaLʼaumento della tiratura di Le Courrier nere competitivi,» continua Delemotte, Picard e la crescente domanda di pub«abbiamo già modernizzato i nostri blicità a colori degli ultimi anni hanno servizi di prestampa con lʼinstallaziospinto Marc Delemotte, amministratore ne di due dispositivi CTP e abbiamo delegato di Le Courrier Picard, a potensviluppato il nostro reparto di finitura. ziare la capacità di produzione della sua Si è trattato poi di potenziare la nostra organizzazione. capacità di stampa.» «Oggi, il colore è un fattore di Delemotte non vede lʼora di usuprimaria importanza,» osserva Delefruire dei vantaggi che la nuova torre di motte. «Tre anni fa, solo uno su tre stampa offrirà alla sua organizzazione. ordini di pubblicità a livello nazionale «Nel comprare la nuova torre miravaGoss International che ricevevamo richiedeva colore di mo a modernizzare la produzione. Una Greenbank Street - Preston quadricromia. Lʼanno scorso, erano due Lancashire volta fatto questo, intendiamo ottimizzaPR1 7LA - England su tre e la domanda di colore a livello re la nostra torre Uniliner a quattro unità Tel: +44.1772.257571 Fax: +44.1772.885698 locale e nazionale continua ad aumentare. sovrapposte in modo da poter stampare Per il giornale, il colore è diventato un info@gossinternational.com nuovi prodotti.» mezzo con cui controbilanciare lʼimpatto www.gossinternational.com Negli ultimi quindici anni la linea di della radio e di nuovi media, rendendo più stampa Goss Metro, acquistata nel 1977, ha attraente la stampa.» permesso a Le Courrier Picard di stampare normalmenE spiega: «Lʼaggiunta di unʼapparecchiatura te 52-64 pagine in formato tabloid. Mentre in passato dʼavanguardia come la torre Goss Uniliner a quattro la stampa a colori era limitata a 16 pagine, adesso se unità sovrapposte è essenziale allo sviluppo della ne potranno stampare 32. La Goss Metro consiste di tre nostra società e ci permette di raddoppiare il numero unità a tre coppie di stampa per la produzione di colore di pagine a colori, fornendo allo stesso tempo lʼalta 2/1 e di tre unità mono, una delle quali sarà rimpiazzata qualità di stam pa necessaria per far fronte alle esigenze dalla nuova estensione a torre Uniliner. dei nostri giorni. Grazie alla compatibilità della torre Società costituita nel 1944 come cooperativa di Uniliner con la nostra rotativa, abbiamo potuto farlo lavoratori e dal 1986 coinvolta con il quotidiano recon un investimento minimo.» gionale La Voix du Nord e la banca Crédit Agricole, Per Le Courrier Picard, la capacità che Goss ha di Le Courrier Picard stampa giornalmente dalle 75mila integrare la nuova apparecchiatura nella Goss® MetroTM alle 85mila copie. esistente è cruciale nel ridurre al minimo lʼaddestraLa sua produzione inizialmente includeva solo la mento degli operatori e i tempi di fermo della rotativa. regione della Somme con quattro edizioni locali, poi Per la torre Uniliner® è stata scelta lʼinchiostrazione si è gradualmente estesa alla vicina regione di Oise digitale Goss, che si adatta alla perfezione agli inchio- con una edizione e, dal 18 maggio dellʼanno scorso, stratori delle coppie di stampa Metro e la nuova linea allʼarea di Aisne con unʼaltra edizione.
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Adobe InDesign CS2: un nuovo standard per il design e l’impaginazione professionale
“Grazie a InDesign, i nostri designer riescono a nei file PDF per una maggiore compatibilità con i RIP creare pagine da due a tre volte più rapidamente”, più vecchi. George Mahlberg, Bloomberg Business Publications. In questo numero di Tecnomedia vedremo alcune Le tre T che hanno fatto la storia di InDesign (Tra- delle novità più importanti di Adobe InDesign CS2 sparenza, Tipografia e Tabelle) per lʼeditoria. hanno introdotto nei flussi di lavoro nuovi modi di creare pagine: Stili per oggetti • la possibilità di usare archivi nativi (PSD, AI e PDF) direttaInDesign CS2 supporta gli stili Adobe Systems Italia mente senza passare da formati per oggetti che sono molto simili Centro direzionale Colleoni - Pal. Taurus A3 di interscambio quali EPS o TIF agli stili per paragrafi o caratteri. 20041 Agrate Brianza (Mi) tel. 039 65501 fax 039 655050 mantenendo tutti gli effetti di traUno stile oggetto è un set di attriPer informazioni commerciali: 02-63.23.74.20 sparenze vivi. Riducendo drasticabuti (ad esempio, le impostazioni www.adobe.it mente tempi di produzione. per ombra esterna) che può essere info-italia@adobe.com • da ormai diversi anni (Adobe applicato a oggetti grafici e cornici Indesign 2.0) lʼintroduzione delle font OpenType con di testo. Si possono usare stili di Oggetti per attributi set di glifi estesi che hanno portato il numero di carat- grafici quali il riempimento, la traccia, la trasparenza teri disponibili in un singolo file font da 256 a più di e altri. 65ʼ000 consentendo agli operatori di comporre testi Interessante è la possibilità di formattare con un con una qualità impensabile negli anni novanta. singolo clic attributi quali le opzioni di cornice di • importazione, gestione e creazione di tabelle testo, attivare una griglia linea di base personalizzata complesse direttamente allʼinterno dellʼapplicativo di a livello di cornice, applicare il contorno del testo e impaginazione. molto altro. Adobe InDesign CS2 comprende miglioramenti Inoltre è possibile sfruttare a pieno le potenzialità volti a ridurre ulteriormente i costi e aumentare la pro- per la formattazione di paragrafi utilizzando il coduttività per quanto riguarda lʼimpaginazione avanzata mando “stile successivo” nei stili di paragrafo; finora di documenti in flussi editoriali sempre più rapidi. Ad venivano applicati esclusivamente quando si scriveva esempio, si possono usare gli stili per oggetti conte- nellʼapplicativo. nenti le impostazioni degli attributi; personalizzare Nel caso in cui ci fosse la necessità di modificare lo lʼaspetto dellʼinchiostro nero; effettuare operazioni di stile di oggetto questo si può fare globalmente e, con imposizione delle pagine; identificare le immagini a una singola azione da parte dellʼoperatore, modificare bassa risoluzione da sostituire con le alte risoluzioni. gli attributi di tutti gli oggetti di una pubblicazione che Inoltre, InDesign CS2 scrive le informazioni sui font hanno un determinato stile.
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Le nuove funzioni creative e produttive di Adobe InDesign C2 consentono ai professionisti di ottenere risultati editoriali straordinari. Grazie alla perfetta integrazione con le applicazioni Adobe più utilizzate, Adobe InDesign CS2 migliora i flussi di produzione e offre un ambiente creativo uniforme per la creazione di layout professionali dalla grafica e dagli effetti tipografici avanzati.
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TecnoMedia referenze ad altri archivi che fanno parte di un determinato progetto e informazioni per il service di prestampa e tutta la catena produttiva. Aspetto del nero In InDesign CS2 è possibile visualizzare o stampare il nero (100% K) nel modo più scuro possibile (come “nero ricco”) oppure simulando il supporto di output, come in Adobe InDesign CS. Questa opzione può essere impostata separatamente per la visualizzazione a monitor e per la stampa e lʼesportazione per dispositivi RGB o in scala di grigi. Indipendentemente dallʼopzione scelta, lʼimpostazione non agisce sul risultato della stampa in selezione colore CMYK, ma solo sullʼoutput destinato a dispositivi compositi. In questo esempio, tramite un singolo clic, è stato possibile applicare attributi quali il riempimento, la traccia e l’ombra e stili di paragrafo e di carattere concatenati per formare il risultato finale.
Visibilità dei livelli importati
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In InDesign CS2 è possibile impostare quali livelli devono essere visibili in archivi Photoshop (.psd) e PDF importati, o attivare varie composizioni di livelli dai file Photoshop inseriti. Indipendentemente dalle diverse possibilità di visualizzazione dei livelli che si vogliono ottenere, si possono creare e mantenere un singolo file a più livelli.
Inserendo nell’impaginato quattro istanze di un unico file Photoshop si può poi andare ad attivare diverse composizioni di livello, riducendo drammaticamente i tempi nella scelta di varianti. Questa nuova funzionalità riduce il numero di file che devono essere trasferiti e gestiti dagli operatori grafici.
Creazione di file JDF
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Da InDesign CS2, a patto che sia installato Adobe Acrobat 7.0 Professional, è possibile creare file JDF (Job Definition Format) durante lʼesportazione di un file PDF. Questa novità consente di agevolare lʼingresso della pubblicazione in un flusso di lavoro controllato. La descrizione del lavoro (JDF) può contenere
Imposizioni InDesign CS2 offre funzioni di base per lʼimposizione, mediante il plug-in InBooklet SE di ALAP (A Lowly Apprentice Production Inc.). InBooklet SE veniva precedentemente fornito con InDesign CS come parte di Adobe PageMaker® Plug-In Pack. Compatibilità PDF migliorata per RIP più vecchi Lʼoutput PDF prodotto da InDesign CS2 è ora ancora più compatibile con i RIP più vecchi, dato che i font Adobe PostScript® Type 1 e True Type restano inalterati durante lʼesportazione in PDF. Tuttavia, se il set di caratteri di un documento non può essere rappresentato dalle codifiche ANSI Windows o Macintosh (come nel caso dei glifi giapponesi), verrà esportato nel PDF come font CID, non compatibile con i RIP più vecchi e con alcuni sistemi di preflight di terze parti. Inserimento di più pagine da un file PDF In InDesign CS2 è possibile inserire alcune o tutte le pagine di un file PDF, in una singola operazione. Ogni pagina viene inserita come un oggetto a parte, così che eventuali pagine possano essere eliminate senza interferire con le altre pagine inserite dallo stesso documento. Si tratta di una funzione molto utile per i grafici che devono inserire pubblicità multiple. Si può ad esempio importare un file contenente diverse pagine pubblicitarie in PDF, inserendole ognuna nella pagina corretta. Compatibilità con Adobe InDesign CS Da InDesign CS2 è possibile esportare i documenti in modo che possano essere aperti da Adobe InDesign CS. Esportando e scegliendo il formato InDesign TecnoMedia n. 46, settembre 2005
TecnoMedia Interchange, verrà creato un file con estensione .inx che potrà essere aperto e lavorato da utenti che usano ancora la versione precedente di InDesign. Snippet
Oggetti ancorati In InDesign CS2 è possibile ancorare al testo elementi quali richiami, citazioni, note a margine e grafica. Contrariamente a quello che era possibile fare prima di InDesign CS2, è ora possibile ancorare oggetti fuori
In questa immagine si può vedere una selezione di oggetti che viene trascinata in Adobe Bridge (diventando automaticamente uno snippet per poi essere inserito in un altro documento in esattamente la stassa posizione dalla quale è stato estratto. Successivamente si possono comunque spostare gli elementi così inseriti e modificarli per diverse necessità.
dal normale flusso di testo; questa funzione consente ad esempio di fare scorrere a lato della colonna di testo una immagine con la relativa didascalia. Quando il testo scorre a seguito di eventuali modifiche, lʼoggetto ancorato si riposiziona di conseguenza. Eʼ anche possibile definire la posizione dellʼoggetto relativamente alla piega della pagina per fare scorrere le immagini sempre verso il margine esterno. Si può controllare con precisione il posizionamento degli oggetti ancorati, applicarvi impostazioni di scontorno ed altro ancora. Tutte queste novità sono la risposta concreta di Adobe alle richieste e alle necessità effettive degli operatori grafici e consentono di aumentare ulteriormente la produttività dei flussi di lavorazione grafica senza mai rinunciare alla creatività. Per ulteriori informazioni su Adobe InDesign: http://www.adobe.it/products/indesign/main.html.
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Gli “snippet” sono oggetti di InDesign CS2 esportati come file indipendenti (oggetti senza pagine), che possono essere inseriti in un qualsiasi altro documento e trascinati tra InDesign CS2 e Adobe Bridge (o direttamente dal desktop). Oltre ad informazioni su campioni di colore, stili di carattere, paragrafo e d oggetto, gli snippet, salvati in formato INX, comprendono anche informazioni sulla geometria della pagina (posizione dellʼoggetto sulla pagina e posizione relativa ad altri oggetti salvati nello stesso snippet). I snippet possono essere utilizzati per lo scambio veloce di elementi della pagina (ad esempio, essere inviati via e-mail o collocati in una cartella di rete per un accesso da parte di tutti gli operatori). In pratica sono paragonabili ad oggetti collocati in una libreria; le librerie però andavano aperte dagli utenti per individuare gli oggetti da sistemare in pagina. Inoltre, è interessante notare che il formato INX è basato sul formato XML e potrebbe quindi essere creato automaticamente; è ipotizzabile un flusso editoriale nel quale vengono creati snippet a partire da dati (come articoli) per poi essere impaginati automaticamente allʼinterno di una pagina InDesign.
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Il più grande quotidiano al mondo si affida a trasportatori «NewsGrip-A» di Müller Martini Il più grande quotidiano al mondo, il «Yomiuri Shimbun» pubblicato in Giappone, impiega in sala spedizione trasportatori «NewsGrip-A» della Müller Martini. Questi sistemi di trasporto hanno un ruolo chiave per quanto concerne il rispetto dei tempi molto brevi nella produzione giornaliera di oltre dieci milioni di copie.
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Il quotidiano più venduto al mondo è il «Yomiuri e produce un fatturato annuale di 500 miliardi di Yen Shimbun» pubblicato in Giappone, come si legge nel (oltre 4.1 miliardi di dollari USA). «Libro ufficiale dei Guinness dei primati».La tiratuIl nuovissimo centro di produzione a Kyoto, la ra di 10.158.949 copie città divenuta famosa (dato fornito a Novembre per lʼaccordo sulla pro2004), accertata dalle autezione dellʼambiente, torità giapponesi addette viene gestito dalla società MÜLLER MARTINI S.p.A al controllo delle tirature, Kansai Tosho Insatsu su Viale Rimembranze 50 colloca il quotidiano al 1° incarico del «Yomiuri 20099 Sesto San Giovanni (MI) posto nella produzione monShimbun». Lo stabilimento tel. 02 262371 - fax 02 2426851 diale di giornali. è stato completato nel 2004 e si estende su una superficie di 7.900 Ogni giorno 2.300 tonnellate di carta m2. Nellʼedificio sono installate due nuove rotative offset ad alta velocità, che producono a 180.000 cicli/h La produzione del «Yomiuri Shimbun» è di per sé (due uscite da rotativa). un compito molto arduo. Nelle 28 tipografie distribuite in tutto il paese, ogni giorno vengono lavorate 2.450 Unʼedizione del mattino e unʼedizione della bobine di carta da giornale con un peso complessivo sera di circa 2.300 tonnellate. Se si svolgesse interamente questa quantità di carta, si potrebbero coprire i quattro Il nuovo stabilimento di produzione di Kyoto ha quinti dellʼintera circonferenza della terra. una capacità produttiva giornaliera di 500.000 copie Il giornale possiede più di 380 uffici di redazione e di giornali con un volume di circa 40 pagine, di cui impiega oltre 6.000 dipendenti in Giappone e in tutto 16 interamente a colori. La produzione si suddivide in il mondo. Nei circa 8.500 centri di distribuzione ripar- 330.000 edizioni del mattino e 170.000 edizioni della titi in tutto il paese, il giornale impiega altri 100.000 sera. Di tanto in tanto lʼazienda stampa anche prodotti collaboratori. separati. Il breve periodo disponibile per la produzione è di cinque ore e la tiratura viene poi spedita a Kyoto, Massime prestazioni anche per le rotative Osaka, Shiga e Fukui. Secondo i direttori di produzione, «il nuovo centro La produzione di questo giornale iniziò 131 anni fa, stampa è stato espressamente realizzato per ʻYomiuri esattamente il 2 novembre 1874, a Tokio. Nel 1952 a Shimbunʼ per poter offrire orari di chiusura di redaOsaka fu inaugurato il primo centro stampa fuori della zione più flessibili e assicurare ai lettori di Kyoto e capitale. «Yomiuri Shimbun» è di proprietà di un gran- dintorni notizie di grande attualità. Abbiamo già una de gruppo che opera come editore di libri e giornali, è tipografia a Osaka, ma era assolutamente necessario proprietario di una squadra di professionisti di baseball incrementare la capacità produttiva qui a Kyoto».
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TecnoMedia L’équipe di produzione della «Yomiuri Shimbun» insieme a Hiroshi Komura, direttore di divisione Müller Martini Osaka (a sinistra).
Uno degli aspetti primari nella progettazione del nuovo centro di produzione per «Yomiuri Shimbun» è stata la realizzazione di un ambiente di lavoro altamente efficiente. Il confezionamento della produzione in uscita da due rotative ad alte prestazioni e la consegna dei prodotti alla sala di spedizione rappresentano unʼardua sfida giornaliera. «Yomiuri Shimbun» ha trovato in Müller Martini e nei trasportatori «NewsGrip-A» i partner ideali. «Nei nuovissimi centri di produzione del nostro gruppo erano già installati sistemi ʻNewsGrip-Aʼ della Müller Martini, perciò conoscevamo già la capacità di prestazioni costanti di questi impianti di alto livello qualitativo», spiega il presidente dellʼazienda. «Effettivamente, i periodi disponibili per la produzione sono molto brevi. La soluzione ʻNewsGrip-Aʼ soddisfa pienamente le nostre esigenze, in un contesto operativo con impianti di produzione ad alto grado di automazione». Ottime esperienze anche in altri stabilimenti «Yomiuri Shimbun» ha installato sistemi «NewsGrip-A» anche nei centri di produzione situati nei pressi di Osaka, cioè Kobe, Ibaraki e Takaishi. I rispettivi direttori di produzione sono di parere unanime: «In fase di analisi del sistema ʻNewsGrip-Aʼ i nostri ingegneri sono giunti alla conclusione che questa
Trasporto accurato, sicuro e preciso Possibile grazie a «NewsGrip-A»: i giornali freschi di stampa, così come i prestampati e i semi-lavorati, vengono trasportati con grande sicurezza, precisione e affidabilità dallʼuscita dalla rotativa alla sala spedizione da dove vengono poi distribuiti. Con una velocità meccanica di 90.000 copie/h, la catena «NewsGrip-A» ad alte prestazioni assicura un trasporto dei giornali sicuro e accurato. Con una breve distanza fra le pinze e una bassa velocità della catena si consegue unʼalta prestazione di trasporto. Le larghe pinze brevettate e di collaudata efficacia afferrano con sicurezza ogni singola copia del giornale. Due molle a torsione assicurano alle pinze una presa costante sullʼintera larghezza del prodotto. Non importa se si tratta di giornali spessi o sottili, in formato broadsheet, tabloid o piegati: durante la presa i giornali si allineano automaticamente nelle pinze larghe. I trasportatori «NewsGrip-A» svolgono in modo eccellente il proprio compito nell’ambito dell’organizzazione «Yomiuri Shimbun».
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«NewsGrip-A»: capacità di prestazione costante e di alto livello
soluzione consente di soddisfare le massime esigenze e che i materiali impiegati assolvono in modo impeccabile i propri compiti. Anche i componenti meccanici si contraddistinguono per la loro eccellente qualità». Alla luce delle alte prestazioni del sistema la decisione dellʼazienda a favore della soluzione «NewsGrip-A» si è rivelata quella giusta in una delle più moderne tipografie di giornali al mondo. Oggi il sistema di trasporto «News– Grip-A» della Müller Martini non solo gioca un ruolo chiave nella consegna del più grande quotidiano al mondo ai lettori di Kyoto, Osaka e della zona di Kansai, ma svolge anche in modo eccellente il proprio compito nellʼambito dellʼorganizzazione «Yomiuri Shimbun».
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Tera worldwide: GN3 al Sowetan (Sud Africa)
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Si susseguono i brindisi in casa Tera Digital PuCon oltre 4mila 500 dipendenti, il gruppo Johnnic blishing. Anche il terzo trimestre 2005 è iniziato nel Communication, quotato alla borsa segno del successo. Infatti, nella prima settimana di di Johannesburg, è senza dubbio la luglio, nella redazione del quotidiano sudasocietà leader nel settore media e fricano Sowetan, con sede a Johancomunicazione. Il gruppo opera nesburg, sono iniziati i lavori nel mercato dei giornali quoiper la migrazione allʼultima tidiani (10 testate), delle versione del sistema di geriviste (13 testate), della stione dei contenuti GN3, musica, dellʼintratteniche sostituirà un vecchio mento, dei libri e delle sistema editoriale basato su cartine geografiche in tutQuark XPress. to il continente africano. Acquistato di recente Nellʼaprile del 2004 la dalla Johnnic CommuniJohnnic Communication Tera Digital Publishing S.p.A. cation, il Sowetan copre si aggiudicò il primo poVia Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia le regioni del Gauteng, sto nellʼannuale rapporto Tel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19 KwazuluNatal and Norsulle società sudafricane e-mail sales@teradp.com thern Province con due che operano nel settore edizioni quotidiane, dal dei mezzi di comunicalunedì al venerdì. zione indetto dal Financial Mail in collaborazione con Lʼinstallazione del Sowetan consolida la partner- Empowerdex. ship esistente tra la software house italiana e il prestiIl nuovo sistema, ha annunciato First Graphics, gioso gruppo media sudafricano, partnership che risale distributore esclusivo dei prodotti Tera per il Sud Afrial 1994, quando sette testate, tra cui il Sunday Mail ca, comprende un sistema completo GN3, un archivio fiore allʼocchiello di Johnnic con 3 milioni e 500mila digitale Tark, oltre a diversi moduli pre-stampa per la lettori, scelsero GN3 di Tera per la produzione. gestione dellʼOPI e dellʼaccoppiamento delle pagine.
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Eʼ ufficiale: Unisys, società leader nella fornitura di un ambiente di hosting “regionalizzato”, nel quale una servizi e soluzioni di Information Technology e leader pubblicazione principale agisce da “ospite” per altre, in Italia per le soluzioni Media, ha annunciato la firma appartenenti allo stesso gruppo editoriale, in locale o del contratto con lʼEditrice La in remoto. Stampa per implementare la “Siamo lieti di poter siglare versione 10 della suite editoriale un nuovo accordo con una casa Hermes per la produzione deleditrice prestigiosa come lʼEdilʼomonimo quotidiano. trice La Stampa” ha dichiarato La Stampa, storico quotidiaCarlo Pellegrino, Direttore UNISYS ITALIA spa no nato a Torino nel 1867 con il Vendite Sud Europa di Unisys Via B. Crespi 57 - 20159 Milano nome di “Gazzetta Piemontese”, Global Media. “Le funzionalità tel. 02/69851 - fax 02/6985588 è oggi uno dei primi quotidiani di Hermes 10 costituiscono un nazionali per tiratura con oltre salto generazionale nella gestio412mila copie giornaliere. Politicamente bilanciato e ne dei contenuti e supporteranno la casa editrice in lontano da posizioni estreme, La Stampa solitamen- tutte le attività di redazione aiutando a segmentare gli te dedica particolare cura e attenzione alla cronaca argomenti, in modo più efficiente e veloce, attraverso sia locale sia internazionale, potendo contare sulla molteplici applicazioni e canali”. profonda conoscenza dei fatti e sulla competenza e La soluzione verrà installata su oltre 400 postazioni professionalità dei suoi giornalisti. di lavoro della casa editrice, distribuite in 14 redazioni Con questo accordo la casa editrice torinese locali, tra le quali sarà possibile un totale scambio dei – cliente storico di Unisys – rinnova così la fiducia contenuti redazionali (Content Sharing). Questa funnelle soluzioni media di Unisys per gestire al meglio le zionalità consentirà di sfruttare i vantaggi offerti da sue applicazioni editoriali, aggiornando la precedente unʼarchitettura tecnologica innovativa per mantenere release di Hermes alla versione 10 e potenziando in tal elevati livelli di efficienza sia nel collegamento da casa modo la produzione e la gestione dei propri progetti sia nel collegamento dalle redazioni. editoriali. Lʼaccordo tra le due società prevede, infine, la Con lʼadozione del nuovo sistema redazionale fornitura di tutte le soluzioni e lʼassistenza necessarie infatti, lʼEditrice La Stampa potrà contare su una mi- per la migrazione da Hermes 4 alla versione 10, con la gliore produttività, certa di garantire la massima qualità migliore tecnologia disponibile per lʼutilizzo dei Web delle pubblicazioni. In realtà Hermes 10 consente services, la gestione del workflow e lʼhosting personalʼottimizzazione del processo di lavoro e una migliore lizzato, comprese le infrastrutture hardware collaborazione tra gli utenti. Inoltre, il software è in In questo modo La Stampa avrà a disposizione tutte grado di perfezionare il controllo della produzione e la le applicazioni server di News Content Manager, le gestione dei flussi di lavoro fornendo lʼopportunità ai soluzioni Media di Unisys, progettate per ottimizzare redattori di lavorare attraverso una postazione virtuale al massimo le prestazioni di sistema e la protezione da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. dei dati. Tra la fornitura hardware, è previsto anche un In effetti una delle caratteristiche principali di Her- potenziamento della SAN, che avrà funzione di storage mes 10 è proprio la capacità di operare allʼinterno di per la gestione dei files di archivio storico.
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Sorrisi d’estate per Unisys: l’Editrice La Stampa sceglie Hermes™ 10
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Tempi da record per la messa in produzione di Méthode a Le Temps di Ginevra A soli tre mesi dall’inizio del progetto, Le Temps ha di flusso ” ha dichiarato Julien Febvre, Capo Progetto di EidosMedia e responsabile dell’installazione a Le incominciato a produrre le sue pagine con Méthode. La nuova piattaforma editoriale e di pubblicazione Temps. “In particolare, abbiamo potuto ottimizzare e - che è installata su piattaforma PC ed include Xsmile, il ridurre i tempi di formazione del gruppo informatico potente motore di impaginazione ed editing interamen- di Le Temps, che non ha avuto bisogno di acquisire te basato su XML sviluppato da EidosMedia – è utiliz- competenze specifiche di amministrazione e gestione del sistema, essendo questo gestito zata da circa 120 utenti e sostituisce interamente da Milano.” il sistema QED, basato su Quark Baptiste Colletti, Responsabile Xpress® e Apple Macintosh. Informatico a Le Temps, ha osLa prima fase dell’avvio in proEidosMedia S.r.l. servato: “Il nostro obiettivo era di duzione con Méthode ha riguardato Viale Legioni Romane, 43 concludere la migrazione alla nuova la sezione di economia e finanza, che 20147 Milano rappresenta una delle sezioni più com- tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 piattaforma nel più breve tempo poswww.eidosmedia.it sibile. I risultati ottenuti finora, grazie plesse e cruciali per il quotidiano ginevriinfo@eidosmedia.com alla professionalità e alla reattività del no, vista la sua forte specializzazione nel team EidosMedia, hanno superato le nostre settore delle informazioni economiche. L’innovativo approccio di “co-sourcing oltre con- migliori attese. Entro la fine del mese d’ottobre, l’intera fine” è stato uno dei fattori decisivi che ha permesso produzione del quotidiano e dei supplementi sarà fatta di ridurre i tempi di installazione e implementazione e con Méthode”. Nato nel 1998 dalla fusione di tre quotidiani svizzedi entrare in produzione in un arco di tempo estremamente ridotto. I server sui cui è installata la piattaforma ri, Le Journal de Genève, La Gazette de Lausanne e Le Méthode si trovano fisicamente a Ginevra nei locali di Nouveau Quotidien, Le Temps è uno dei più importanti Le Temps, mentre il sistema viene gestito dagli uffici e autorevoli quotidiani svizzeri di lingua francese, letto milanesi di EidosMedia, attraverso una linea di con- nella Svizzera francofona ed in Francia. Basato a Ginevra, ha uffici e corrispondenti in tutta la Svizzera, oltre nessione ad alta velocità. “Il modello di co-sourcing che abbiamo applicato ad una rete di corrispondenti internazionali. I contenuti ci ha permesso da un lato di ridurre i tempi normal- e l’archivio dell’edizione cartacea sono disponibili sul mente necessari per l’implementazione del sistema, portale Internet del giornale www.letemps.ch ed in dall’altro di concentrarci sugli aspetti organizzativi e formato PDF per gli abbonati.
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IfraExpo 2005 The annual event of the newspaper industry from 17 to 20 October 2005 Leipzig, Germany
Pleased to meet you ... ... in the City of Goethe’s Faust.
www.ifraexpo.com
10 to 11 November 2005, Madrid
Beyond the Printed Word 2005 The Ifra/WAN/FIPP World Electronic Publishing Conference
Beyond the Printed Word provides an overview of developments in online publishing from around the world, enabling you to improve your own new media operations and benchmark with colleagues at the most important european online-publishing forum.
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