TecnoMedia 47

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TecnoMedia Tecnologie, Prodotti

& Mercati editoriali

Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali Periodico mensile. Anno XII n. 47 - Sped. in Abb.to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n. 662 Roma (Romanina) - Reg. Trib. Roma n. 357 del 11-08-2003 - Iscrizione ROC n. 4753

Numero 47 - dicembre 2005

Ifra Expo 2005: proposte e prospettive

Il tradizionale appuntamento fieristico per l’industria dei quotidiani ha offerto spunti di riflessione sull’evoluzione più probabile delle tecnologie nei prossimi anni. a pagina 4

“Made in Italy” per la stampa flexo del Daily Mail

Il gruppo editoriale inglese ha firmato l’ordine per un nuovo impianto di stampa flessografica full color che verrà fornito dalle O.M.G. Cerutti di Casale Monferrato. a pagina 9

Full color e formati compatti per L’Unione Sarda

L’editore di Cagliari completa il piano pluriennale di investimento previsto per il nuovo centro stampa de L’Unione Editoriale. a pagina 12

Litosud: investimenti e strategie industriali

Tra pochi mesi entreranno in funzione le nuove rotative offset per i centri stampa di Roma, Milano, Bergamo: ne parliamo con il presidente di : Litosud Mario Farina. a pagina 15

Multicanale, multimediale: le scelte di APCom

Nostra intervista con Antonio Calabrò, direttore responsabile della agenzia di stampa. a pagina 17

Tera si riorganizza all’insegna del consolidamento

TecnoMedia ha intervistato Anton Andrea Speciale, da tre anni Presidente e Amministratore Delegato della software house italiana. a pagina 19

Industria grafica: meno domanda, più concorrenza

Presentato a Milano uno studio promosso da Assografici, Acimga e Comieco sul posizionamento strategico del sistema grafico e cartotecnico trasformatore italiano. a pagina 21

Blog: la nuova frontiera della comunicazione

In ascesa il fenomeno dei “diari in rete”, che possono essere aperti da chiunque desideri condividere le proprie opinioni. a pagina 23

Le Rubriche Lavoro & Sicurezza .................................................................... a pagina 25 MediaForm ................................................................................ a pagina 28 Media Insider ............................................................................. a pagina 30

FILO DIRETTO

LE AZIENDE INFORMANO ADN Kronos Adobe Systems Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert AMC - Atex Media Command Ansa APCom Telecom Media News Creo Italia Denex Systems Technology Ecrm EidosMedia Elettra Energy Workflow System Eschergrad Ferag Italia Fujifilm G.M.D.E. Goss International HiT Media & Publishing Idab-Wamac International Interstrap Kodak Polychrome Graphics LinkService Lüscher MAN Roland Mima films Müller Martini Napp Systems NTG Digital R.G. Recmi Sap Italia Segbert Sinedita SMB Schwede Maschinenbau Technotrans Techsage Tecsa Telpress Tera Teufelberger Tolerans Unisys Italia Xeikon

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L’editoriale Il 6 dicembre 2005 sono iniziati i primi corsi del “Piano Formativo per lʼinnovazione nella Filiera Grafica”, che il 16 novembre scorso il Consiglio di Amministrazione di Fondimpresa, in base alle valutazioni espresse da una commissione di esperti di sperimentata competenza incaricata di esaminare i circa settanta progetti presentati, ha deciso di finanziare unitamente ad altri 17 programmi. Del programma formativo, dei suoi contenuti e delle finalità che si propone, abbiamo avuto occasione di occuparci nei passati numeri di TecnoMedia e torniamo a parlarne nella rubrica MediaForm. In sede di commento, tuttavia, vorremmo porre in evidenza come per la prima volta un progetto di formazione rivolto agli operatori dellʼindustria grafica ha coinvolto - nella fase di elaborazione progettuale - le strutture che operano in stretto contatto con le maggiori organizzazioni imprenditoriali (Assografici, FIEG, ASIG) e vede impegnata, per quanto riguarda lo svolgimento dei corsi di formazione programmati, lʼarticolata struttura degli istituti salesiani, con la conseguente possibilità di decentrare la realizzazione del progetto nelle diverse aree del territorio nazionale. Altrettanto innovativo il particolare che, nella ATS (Associazione Temporanea di Scopo) costituita nella circostanza, operino congiuntamente lʼENIPG (Ente

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Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it Direttore responsabile Carlo Lombardi Redazione Salvatore Curiale - Luca Michelli hanno collaborato a questo numero Marco Brogi, Giuseppina Ciaccia, Mariapaola Cullmann, Giulia Maria Leone, Antonietta Strada. Segreteria di Redazione Elga Mauro Registrazione del Tribunale di Roma n. 357 del 11-08-2003 Iscrizione al Registro Operatori della Comunicazione n. 4753 © ASIG Service S.r.l. - 2004 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma Stampa Spedalgraf Via dello Scalo Tiburtino 1 - 00159 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 5 gennaio 2006 TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca dati Ediland (http://www.ediland.it/archive/psengine.asp)

professionale che vanta una pluridecennale esperienza nella formazione professionale del settore grafico), ASIG Service e lʼOsservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione. Tra i partecipanti ai corsi, il peso numerico dei lavoratori occupati nelle aziende che editano e stampano giornali è certamente ridotto rispetto a quello delle altre imprese dellʼindustria grafica. Ma si tratta di una presenza importante che qualifica lʼiniziativa e ne accresce il valore aggiunto. Non è casuale il fatto che, nella formulazione del Progetto, il riferimento prioritario per correlare i corsi agli effettivi fabbisogni delle imprese e dei diversi comparti, sia costituito dal progetto MasterMedia, promosso dal nostro Osservatorio e realizzato tra il 1999 e il 2001 da un raggruppamento del quale ASIG Service era capofila. Anche MasterMedia ha costituito una novità per quanto riguardava lʼassetto della compagine che ha partecipato alla sua realizzazione e che ha visto FIEG ed ASIG affiancati da Assografici, Assocarta, AIE, ANES, ARGI, ACIMGA e Ordine dei Giornalisti, oltre che dalle organizzazioni sindacali del Settore. Non molti anni fa avremmo considerato frutto di astratta fantasia lʼipotesi di corsi di formazione professionale che vedessero impegnati fianco a fianco, per esempio, lavoratori del Poligrafico dello Stato e di aziende che pubblicano quotidiani. Con il Programma avviato, invece, sarà proprio così: a conferma del fatto che la realizzazione del prodotto, nelle imprese della Filiera grafica, richiede sempre più spesso competenze assimilabili. Abbiamo motivate ragioni per ritenere che lʼavvio del Progetto costituisca un auspicio incoraggiante per il 2006 e per gli anni a venire. Eʼ opinione largamente condivisa che le nostre aziende siano chiamate ad affrontare una trasformazione della quale la tecnologia è solo un aspetto, seppur importante. Le nostre strutture saranno chiamate a confrontarsi con questa prospettiva e a proporsi traguardi ancora più impegnativi di quelli raggiunti negli anni passati con risultati apprezzati in ogni parte del mondo. Gli avvenimenti che hanno caratterizzato la vita di ASIG negli ultimi mesi del 2005 e ancora più gli obiettivi che impegneranno il nuovo gruppo dirigente che lʼAssociazione esprimerà richiedono, in ogni caso, un rinnovato mandato di fiducia da parte di tutte le imprese (stampatrici ed editoriali) del nostro settore. Più che di un auspicio si tratta di una esigenza; ed è di grande rilievo, in tale contesto, la partecipazione diretta della FIEG alla elaborazione di programmi che non possono essere delegati con criteri semplicistici e frettolosi.

PARLIAMO DI...

di Carlo Lombardi

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Investimenti, proposte e prospettive: movimenti del mercato ad Ifra Expo 2006

Ifra Expo 2005

Ifra Expo 2006 si ripropone come la sede di incontro privilegiata per editori di giornali e fornitori di tecnologie di tutto il mondo. Pur in assenza di novità di rilievo, l’edizione che si è svolta alla Fiera di Lipsia dal 17 al 20 ottobre scorsi ha proposto spunti molto interessanti sulla probabile evoluzione delle tecnologie nei prossimi anni. In primo piano i sistemi editoriali che valorizzano il lavoro redazionale, le componenti di qualità per l’automazione dei processi, l’ampliamento del portafoglio prodotti nell’area dei Ctp e dei materiali di consumo e l’introduzione di tecnologie per la gestione multiprodotto in sala spedizione. Dove va il mercato internazionale della stampa? Cosa vogliono gli editori? Dove stanno investendo i fornitori? Questo è il bagaglio di domande con il quale, puntualmente, tutti gli anni, si confrontano i

Ludovico De Briganti, nuovo responsabile di Man Roland Italia per il workflow Printnet

professionisti dellʼindustria dei giornali quotidiani che si danno appuntamento nei padiglioni di Ifra Expo, la più importante rassegna mondiale del settore che per la seconda volta nella sua storia ha trovato ospitalità nel quartiere fieristico di Lipsia, nel cuore della Germania, dal 17 al 20 ottobre scorsi. Unʼedizione che ha portato in primo piano una serie di spunti di grande interesse sullʼevoluzione dei comparti tecnologici per la stampa in atto in Europa. Se nellʼarea dei sistemi editoriali sia assiste ad una progressiva valorizzazione di tutte le funzioni redazionali, sempre più destinate ad occupare una posizione di assoluta centralità allʼinterno delle media-company multicanale e multiprodotto, nellʼambito dei CtP si assiste ad un ampliamento significativo dei portafogli prodotti proposti dai fornitori. Più che discutere su quale sia la migliore tecnologia possibile, si preferisce diversificare lʼofferta, lasciando ai clienti la più ampia facoltà possibile nella scelta finale. Nellʼambito della stampa, dopo un biennio di notevoli soddisfazioni per tutti i fornitori di impianti, si stanno valorizzando le componenti di alta qualità per lʼautomazione dei processi industriali, che vanno in parallelo alla ricerca di soluzioni in grado di lavorare su unʼunica linea sia prodotti quotidiani che commerciali. Successi Made in Italy

La nuova unità della 2B per la piegatura e punzonatura delle lastre a controllo ottico

Clima di grande soddisfazione si respirava allo stand di EidosMedia, che ha chiuso una serie di contratti di notevole interesse nel mercato francese, conquistando una delle testate più importanti di quel mercato, Le Figaro (330.000 copie diffuse nel giorno

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Investimenti, proposte e prospettive: movimenti del mercato ad Ifra Expo 2006

Dietmar Schantin, nuovo responsabile di Newsplex Europe di Ifra

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Ifra Newsplex: la “storia” al centro dell’organizzazione editoriale

medio, con 1.370.000 lettori). Méthode andrà a sostituire un sistema editoriale sviluppato in casa, basato su Oracle e Quark Xpress, che utilizzava una rete mista Macintosh e Pc. La nuova soluzione fornita dalla software house italiana collegherà trecento posti di lavoro, offrendo una piattaforma nativa XML per svolgere funzioni di editing, videoimpaginazione, pianificazione e tracking delle edizioni, impaginazione della pubblicità e disegno della gabbia grafica. Le Figaro è il primo quotidiano francese a chiudere un accordo con la nuova sussidiaria francese di EidosMedia, e su Méthode sarà sviluppato un nuovo modello di organizzazione del lavoro che porrà al centro la redazione del gruppo editoriale transalpino. I mercati di lingua francese hanno dimostrato di apprezzare molto lʼimpegno di

Da sinistra: Elio Ramponi di Fijifilm e Fulvio Agazzi, di New Age, accanto alla nuova unità CtP violet presentata a Ifra Expo da Fujifilm

EidosMedia, e con Le Figaro sono arrivati Le Temps, di Ginevra, il gruppo belga IPM - La Libre Belgique e La Derniere Heure/Les Sports, il quotidiano La Montagne (350.000 copie nel giorno medio) del gruppo Centre-France, che si uniscono al cliente francofono di riferimento, il gruppo Edipresse di Losanna. In Italia è recente lʼannuncio che il Secolo XIX di Genova adotterà il sistema editoriale Méthode. Nei padiglioni della fiera di Lipsia che, assieme alla nuova sede della Fiera di Milano, costituisce uno dei poli espositivi più moderni dʼEuropa, continuava lʼeco dellʼaltro successo “made in Italy” delle Officine Meccaniche Giovanni Cerutti di Casale Monferrato, che hanno acquisito come cliente il gruppo inglese del Daily Mail, editore stampatore storicamente legato alle tecnologie flessografiche, sottraendolo allʼagguerrita concorrenza tedesca, come si legge in altra parte di questa pubblicazione. Nel nuovo centro stampa che sarà costruito alla periferia di Londra saranno installate le nuove unità flexo Cerutti S4, le stesse, per intenderci, che sono state recentemente acquistate, fra gli altri, da la Repubblica e dalla RCS. E sempre nel nostro Paese è cominciata la sperimentazione delle nuove unità CtP per la lastre flessografiche sviluppate dalla MacDermid Printing Solutions Solutions. NAPPflex CTP, questo il nome delle unità, sono per il momento semiautomatiche, ma saranno presto raggiunte, ai primi del 2006, dalle nuove macchine ad automatismo totale, in grado di garantire una maggiore efficienza e velocità nel ciclo produttivo.

Ifra Expo 2005

Cambiano i metodi di consumo dell’informazione, e gli editori devono adeguare la loro organizzazione per inseguire i lettori lungo diversi canali di comunicazione. Imprese multiplemedia, o multicanale che dir si voglia: per qualcuno saranno il futuro dell’informazione, per altri, come si legge anche in altra parte di questo numero di TecnoMedia, sono già il presente. Ifra, la più importante organizzazione internazionale di ricerca e sviluppo applicato aall’industria dei quotidiani con oltre 1400 soci in tutto il mondo ha presentato in autunno Newsplex Europe, la propria sezione interna dedicata alla consulenza verso gli editori che stanno studiando come riorganizzare la gestione e la produzione dei contenuti. Molte idee, molte opportunità di approfondimento sia editoriale che tecnologico, grazie all’esperienza realizzata negli scorsi anni dal Newsplex avviato da Ifra negli Stati Uniti, presso l’Università del South Carolina, ma una strategia di base: mettere le “storie”, ovvero i contenuti editoriali, al centro di una nuova organizzazione dove tutti i materiali raccolti vengono elaborati dai giornalisti in funzione dei diversi canali di distribuzione. Un concetto chiaro nella formulazione, ma tutt’altro che scontato al momento di passare dalla teoria alla pratica. Newsplex Europe aiuterà gli editori a studiare il modo più adatto all’organizzazione editoriale di ciascuno per avviare, passo dopo passo, questa, o altre, evoluzioni all’interno del mondo dell’informazione. Il responsabile della nuova organizzazione, nominato a metà dello scorso mese di ottobre, è Dietmar Schantin, austriaco con precedenti esperienze manageriali in gruppi editoriali europei di lingua tedesca. A lui toccherà il compito di affiancare gli editori del Vecchio Continente che vorranno avviare una riflessione, o qualcosa di maggiormente impegnativo, sull’evoluzione più più probabile dell’industria editoriale multicanale prevista per i prossimi anni. Il programma di attività previste per il 2006 è già ricco di incontri, visite di studio ed attività seminariali e di ricerca.

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Ifra Expo 2005

TecnoMedia In questa breve rassegna tricolore seDalla scuola al lavoro gnaliamo anche la grande soddisfazione “Dalla scuola ti accompagno al lavoro: orientamento, che ha raccolto Unisys sul mercato tedecollocamento promosso da scuole e università; borsa lavosco, chiudendo un accordo con il colosso ro e servizi collegati; contratti di inserimento e formazione dellʼeditoria Axel Springer per lo sviluppo iniziale, apprendistato” è il titolo dell’interessante convegno di un sistema editoriale destinato a segnaorganizzato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in re una nuova tappa nellʼevoluzione della occasione del Salone Job&Orienta che si è svolto al quartiere piattaforma sviluppata dalla multinazionale fieristico di Verona dal 24 al 26 novembre scorsi. americana nel nostro Paese con uno staff L’iniziativa ha avuto lodevole obiettivo di promuovere la dove dominavano la scena i nostri connaconoscenza sui percorsi che dalla scuola conducono direttamente al mondo del lavoro, la conoscenza degli strumenti e zionali. Il sistema - oltre 600 posti di lavoro dei servizi disponibili e delle opportunità offerte ai giovani. Una per Bild e Bild am Sonntag - sarà focalizzato particolare attenzione è stata dedicata al tema della formazione sulla redazione del gruppo editoriale, e e dell’orientamento svolto da scuole e da università. offrirà ai giornalisti un portale unico per la Secondo il più recente rapporto sulle retribuzioni dei ricerca di tutte le informazioni disponibili, giovani in Italia, realizzato dalla Organization design & Maallʼinterno di una rete mista Mac e Pc. La nagement e Corriere Lavoro, crescono le preoccupazioni dei piattaforma per la gestione dei metadati sarà giovani neolaureati del nostro Paese timorosi di non trovare completamente rinnovata, basata su XML, uno sbocco nel mondo del lavoro, e aumenta la percezione e consentirà di agganciare ogni tipo di condel titolo di studio come strumento di maggiori opportunità di formazione e carriera piuttosto che come gratificazione tenuto a diversi canali di comunicazione. Il economica immediata. sistema editoriale fornito al gruppo tedesco Job&Orienta, giunta quest’anno alla quindicesima edizione, offrirà la gestione del timone pubblicitario ed i suoi convegni tematici sono ormai diventati la vetrina di integrata in quello editoriale, e consentirà riferimento più importante per i giovani alla ricerca del primo il controllo in tempo reale dei collegamenti impiego. L’ultima edizione è stata visitata da oltre 35.000 ai diversi centri stampa. Non si tratta, come persone, ed ha visto la partecipazione di più di 300 espositori hanno sottolineato subito i responsabili ed oltre 40 realtà universitarie. di Unisys presenti sullo stand, di offrire un nuovo flusso di lavoro, ma più semplicemente un cipali fornitori di unità CtP e materiali di consumo in ambiente unico allʼinterno del quale vedere tutti dati direzione di una sempre maggior diversificazione della allʼinterno di tutto il sistema produttivo. loro offerta. Sia il cliente a decidere se vuole le teste laser violet, la tecnologia termica o quella tradizionale: CtP: tutto dipende dal cliente... il portafoglio prodotti dei fornitori cerca comunque di accontentare tutti, salvo naturalmente indirizzare, la La definitiva affermazione, in Europa, delle mac- dove possibile, le scelte in direzione delle soluzioni chine per lʼincisione diretta delle lastre, i CtP, non è una che si ritengono più adatte ai quotidiani. novità. Nuova, se mai, è la spinta decisa di tutti i prinKodak, impegnata in un importante e complesso lavoro di riorganizzazione a livello mondiale (come si legge anche in altra parte della pubblicazione) dopo una “campagna acquisti” che, fra lʼaltro, lʼha portata a rilevare il 100% di Kodak Polychrome Graphics e di Creo, ha ribadito il suo impegno nella tecnologia termica, che per il gruppo americano resta al primo posto per qualità ed eccellenza dei risultati, ma offre ai clienti anche lastre per laser violet. Con Krause è stato sviluppato un accordo corporate, con Ecrm cʼè un accordo in sede locale: sia quindi il cliente a scegliere il termico o il violet, in ogni caso Kodak, con le aziende che collaborano direttamente con lei, dispone della soluzione adatta. Unʼimpostazione, questa, praticata da anni da Agfa, che ha sempre fatto della diversificazione delle soluzioni tecnologiche e dei materiali di consumo un punto di forza, e di eccellenza, sul mercato delle arti grafiche mondiali. E la posizione del gruppo nord Europeo si è ulteriormente rafforzata durante gli ultimi dodici mesi, segnando una crescita attorno al 12%. Nei quotidiani Forte dei successi ottenuti, Ferag ha introdotto importanti di tutto il mondo sono state installate oltre 200 unità novità per l’impianto di incollaggio in linea di cartoline e CtP violet, che hanno contribuito allʼaffermazione di MemoStick adesivi sulle pagine dei quotidiani

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Investimenti, proposte e prospettive: movimenti del mercato ad Ifra Expo 2006

Antonio Perez, CEO di Eastman Kodak

Anche Fujfilm è arrivata a Lipsia con un portafoglio diversificato: agli editori di giornali offrono sia lastre termiche che lastre fotopolimeriche per teste laser violet. Il colosso giapponese ha solo rinunciato a materiali di consumo ad alogenuri di argento, perchè il processo è ritenuto troppo costoso ed inquinante. Con i materiali di consumo, la Fujifilm ha presentato la prima installazione europea della fotounità CtP violet News 100 presso lo stampatore inglese Mortons di Horncastle, che in una dichiarazione alla stampa ha sottolineato che la capacità di gestire diversi formati di lastre in linea sia stata una delle ragioni che hanno spinto di direzione dellʼinvestimento. Editori e stampatori hanno ricavato da Ifra Expo la piacevole sensazione che lʼepoca del “fornitore unico”,

Kodak si riorganizza e punta alla leadership mondiale

“Terzo trimestre dell’anno 2005: digital portfolio + 47%, traditional portfolio - 20%” e per la fine dell’anno (2005 per chi legge oggi) tutti si aspettano il sorpasso definitivo del fatturato “digitale” su quello “analogico”. E’ tutta qui, in queste due scarne percentuali, illustrate dal Ceo Antonio Perez, volato a Parigi dal quartier generale di Rochester assieme ai dirigenti di prima linea per incontrare i giornalisti internazionali dell’industria grafica nello scorso mese di ottobre, la parabola di un colosso industriale del XX Secolo, la Eastman Kodak. Una società che occupa a buon diritto un posto di primo piano in quell’ideale gruppo di imprese che, negli ultimi cento anni, hanno contribuito a cambiare il mondo in cui viviamo. Eastman Kodak è stata la fotografia offerta a tutti, è stata la pellicola cinematografica che ha reso immortali le grandi produzioni hollywoodiane, è stata la storia di un mezzo di comunicazione visivo che ha trasformato in profondità l’industria dell’informazione. A Rochester si sono incontrati i successi e le tragedie dell’umanità del XX secolo, da Rochester sono passati milioni di piccoli avvenimenti quotidiani, matrimoni, battesimi, gite, vacanze, cene con gli amici. Eastman Kodak é stata l’immagine. Analogica. Ma anche alla porta del suo quartier generale ha bussato, e non da ieri, la rivoluzione digitale. Nella fotografia, e in tutte le arti grafiche, legioni di pixel, molti in arrivo dall’estremo oriente, hanno letteralmente invaso il pianeta. Pellicole addio? Nel 2005, anno della “svolta” nei fatturati di casa Kodak, l’analogico occupa ancora una posizione di tutto rispetto, ma potrebbe essere solo questione di pochi anni, forse pochissimi... “a fine 2007 sarà completata la ristrutturazione della società americana” e “Kodak sarà una digital Company”” ha annunciato il Ceo Antonio Perez. Ai dirigenti di prima fila è toccato il compito di delineare i contorni di questa rivoluzione: massiccia campagna acquisti, ristrutturazioni dei comparti tradizionali e riorganizzazione a livello mondiale di tutto il gruppo attorno a quattro core business verticali: consumer digital, settore sanitario, film imaging, arti grafiche e comunicazione. Per quanto riguarda quest’ultimo, il responsabile mondiale Jim Langley non ha fatto mistero che si tratta di un mercato di enormi opportunità. In 15 Paesi dell’Europa occidentale la stampa consta di 90.000 imprese con 700.000 addetti ed una crescita in linea con gli altri comparti industriali; nell’Europa dell’Est si attende una crescita attorno al 30% nel quinquennio 2004/2009, nei soli Stati Uniti la stampa dà lavoro a 1,1 milioni di addetti, più di quanti non ne conti l’industria dell’automobile. Kodak si è mossa con anticipo ed ha cominciato già dal 2003 la costruzione di un portafoglio di soluzioni a 360° all’interno del quale l’industria dei quotidiani è destinata a giocare un ruolo di primaria importanza. Al 2003 risale la joint venture Kodak Polychrome Graphics (definitivamente incorporata nel 2005) la joint venture con Heidelberg NexPress e l’operazione della Encad. Nel 2004 c’è l’acquisizione di Scitex Digital Printing e la formazione di Kodak Versamark, seguita dall’acquisizione di Heidelberg Digital Imaging e dall’acquisto di tutta la NexPress. Lo scorso 2005, la Creo è stata acquisita andando a fare compagnia al 100% della proprietà di KPG. Tutto insieme, il mercato delle arti grafiche e della comunicazione dovrà rappresentare una significativa voce del fatturato globale del gruppo già a partire dal 2006, anno nel quale si concluderà anche il processo di riorganizzazione del gruppo arti grafiche e comunicazione, dove è prevista un’interazione fra funzioni centralizzate e delocalizzazione dei poteri che, a quanto se ne sa al momento di chiudere la rivista in tipografia, dovrebbe tenere in debito conto sia le persone che le specifiche organizzazioni delle società acquisite che operano da anni con successo nei diversi Paesi.

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questa tecnologia per lʼincisione diretta delle lastre. Nel corso di unʼaffollata conferenza stampa è stata annunciata unʼalleanza strategica con il gruppo americano del New York Times, 3,3 miliardi di dollari di fatturato nel 2004, tre testate del calibro del NYT, International Herald Tribune e Boston Globe, altri quindici quotidiani, radio, Tv e 35 siti web, fra i quali NYTimes.com, Boston.com e About.com. Lʼaccordo, che inizialmente durerà cinque anni, stabilisce che Agfa sarà il fornitore di riferimento per un nuovo flusso di lavoro digitale basato su Arkitex e CtP violet. Inoltre le due società collaboreranno nello scambio di informazioni a livello corporate sui trend di sviluppo industriali e tecnologici più probabili nel corso dei prossimi anni.

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TecnoMedia se mai ci sia stata, è ormai definitivamente al tramonto almeno per quanto riguarda lʼarea del CtP. Si decide di investire sul termico? Le lastre si possono negoziare con Kodak e Fujifilm. Si preferisce il violet? Le unità sono offerte da Agfa, Ecrm, Fujifilm e Krause; le lastre fotopolimeriche da Agfa, Fujifilm e Kodak.

Sergio Puoti, nuovo rappresentante per l’Italia dei sistemi di automazione ABB

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Strumenti per il workflow e l’automazione industriale La 2B ha presentato una nuova macchina per la punzonatura e rifilatura automatiche delle lastre. Eʼ un “terminale”-come spiegano allo stand-per garantire le lastre a registro in macchina, come dire una componente indispensabile nel flusso di lavoro ad alta qualità. La nuova unità, rappresentata in Italia dalla G.M.D.E., è basata su un sistema di messa a registro ottico: nel momento stesso in cui la lastra è perfettamente allineata, viene prima rifilata e poi piegata. Questo meccanismo, secondo i costruttori, garantisce una perfezione assoluta, particolarmente apprezzata laddove è stato introdotto un sistema di montaggio automatico delle lastre in macchina. Non a caso, è proposto in primo luogo a quanti stampano i giornali con sistemi ad alta definizione, particolarmente sensibili nellʼottimizzare tutto il flusso di lavoro della quadricromia. In Europa sono ormai 55 i quotidiani che escono con una lineatura finale fra le 70 e le 58 linee utilizzando Sublima, sviluppato da Agfa. In Italia lʼunità è stata di recente acquistata dal Sole 24 Ore. Man Roland, che ha festeggiato un anno eccezionalmente positivo, dominato dal primo ordine da un miliardo di Euro ricevuto dalla società tedesca, punta molto in direzione dello sviluppo di macchine, e componenti, per la realizzazione di prodotti fortemente innovativi che possano essere stampati, e diffusi, assieme ai quotidiani. Qualità e automazione sono le parole dʼordine della casa di Augsburg, che a Lipsia ha molto insistito sui sistemi di controllo a circuito chiuso, i modernissimi “gestori” del flusso di lavoro che, nella configurazione più spinta, seguono tutti i dati relativi alla produzione del giornale dalla loro generazione in redazione fino alla fase finale di impressione in quadricromia. Printnet, questo è il nome del sistema per il monitoraggio e la gestione del flusso di lavoro dei quotidiani, ha già trovato allʼestero, in particolare modo nellʼindustria grafica tedesca, unʼottima accoglienza. Grazie ai diversi moduli del sistema, in dimostrazione a Lipsia nella configurazione realmente installata da un giornale di Hannover, i manager editoriali possono seguire attraverso un browser Internet le varie fasi di lavorazione. Se una rotativa si ferma durante la produzione, in tempo reale si conoscono le cause e si può intervenire, così come si possono dare disposizioni ai

vari dipartimenti per ottimizzare particolari situazioni produttive a rischio. Se Printnet è collegato con i moduli che gestiscono i lavori commerciali eventualmente sviluppati sulla stessa linea produttiva dei giornali, il sistemi pilota in tempo reale le risorse produttive consentendo una gestione ottimale degli impianti. Grazie allʼimpianto in dimostrazione a Lipsia era possibile sapere a che punto era la produzione del quotidiano della città tedesca. La possibilità di lavorare su unʼunica linea sia prodotti quotidiani che semi-commerciali trova sempre più sostenitori, sia in Italia che in altri Paesi europei, ed i fornitori si sono adeguati nella proposta di impianti per la lavorazione multiformato in sala stampa e spedizione. Ferag ha presentato una serie di soluzioni mirate ad offrire la maggiore flessibilità possibile alle sale spedizioni. A Lipsia era in dimostrazione il nuovo sistema per tirature e foliazioni di dimensioni medie o piccole, composto dal convogliatore PrimeLine, dal confezionamento pacchi SmartStack e dai rilegatori longitudinali e trasversali senza volantino a croce SmartStrap Q e L. Il convogliatore PrimeLine può assegnare ad ogni pinza una, due o anche tre copie, raddoppiando o triplicando in questo modo il rendimento di una catena che lavora anche a velocità ridotta. Per quanto riguarda i rilegatori, la progettazione delle unità consente lʼimmissione dei pacchi da entrambi i lati, e le SmartStrap possono anche essere rapidamente convertite dalla rilegatura trasversale/longitudinale a quella longitudinale/trasversale. Sempre Ferag ha proposto la novità TriLine, per lʼincollaggio di cartoline e MemoStick sulle pagine dei giornali. Visto il successo della soluzione presentata lo scorso anno ad Ifra Expo, Ferag ha sviluppato un sistema di magazzini flessibili in grado di gestire sia pre stampati MemoStick da blocco che a fisarmonica, consentendo contemporaneamente di posizionare la pubblicità adesiva sulla prima o sulla seconda pagina in caso di formato tabloid, o nella zona superiore o inferiore della prima pagina in caso di seconda piega.

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TecnoMedia

Associated Newspapers Ltd, del gruppo inglese “The Daily Mail and General Trust” ha annunciato l’ordine per un nuovo impianto di stampa flessografica costituito da 128 gruppi full color, 16 svolgitori e quattro piegatrici prodotto dalle Officine Meccaniche Giovanni Cerutti di Casale Monferrato per il nuovo centro stampa che sarà costruito a Didcot (Oxfordshire). Sulle nuove rotative interamente progettate e costruite in Italia saranno stampati, fra gli altri, i quotidiani The Daily Mail, 128 pagine a colori, il Mail on Sunday, in 160 pagine, sempre full color, e l’Evening Standard. Le macchine flessografiche italiane hanno vinto la gara indetta dal giornale a scapito del precedente fornitore del gruppo perché, dopo numerosi test effettuati dai tecnici inglesi, questi hanno ritenuto che il “nuovo elemento a tamburo centrale centrale sviluppato (dal fornitore italiano) offra una migliore tenuta di registro ed una migliore qualità di stampa”. TecnoMedia ha incontrato i responsabili della casa fornitrice per conoscere i dettagli di questa affermazione della tecnologia di stampa italiana in terra inglese. “Eʼ stata una vittoria della tecnologia e del lavoro dellʼItalia”: Giancarlo Cerutti, amministratore delegato del Gruppo di Casale Monferrato, non nasconde la propria soddisfazione di fronte alle motivazioni della scelta tecnologica di uno dei più importanti editori di giornali inglesi. Eʼ stato infatti lo stesso John Bird, amministratore delegato dellʼHarmsworth Quays Limited, il centro stampa del gruppo del Daily Mail nel sud est di Londra, a mettere questo concetto nero su bianco nel comunicato stampa ufficiale alla fine di giugno, dopo che la decisione era stata presa. “Noi crediamo che il nuovo elemento a tamburo centrale della Cerutti offra una migliore tenuta di registro ed una migliore qualità di stampa. Eʼ stata una decisione ardua da prendere”continua Bird - “perchè abbiamo un ottimo rapporto di lavoro con il costruttore tedesco Koenig & Bauer, che ha realizzato le macchine per la stampa (flessografica) per Harmsworth Quays, e noi continueremo a lavorare in modo stretto anche con loro”. La decisione di impiegare tecnologia flessografica “made in Italy” nellʼambito del progetto di costruzione del nuovo centro stampa del gruppo - per il quale è stato previsto un investimento globale nellʼordine dei 120 milioni di Euro, e che vedrà la luce entro il 2008 - è venuta dopo un periodo di test di stampa molto accurati a stretto contatto con i tecnici ed i responsabili della Cerutti. © Asig Service Srl 2005

Stampa full color in flessografia Dubbi sullʼimpiego della flessografia per la stampa dei quotidiani non ce ne sono mai stati; piuttosto, era il passaggio alla realizzazione di un giornale full color, tema molto importante anche per il mercato italiano, ad attirare lʼattenzione dei responsabili di produzione inglesi. E i loro test si sono concentrati sulle soluzioni tecniche offerte dallʼazienda di Casale. I nuovi elementi di stampa sviluppati per la Cerutti S4, impiegano un cilindro centrale di grandi dimensioni, una scelta che consente di tenere sotto controllo con maggiore accuratezza i sincronismi e la stabilità dei passaggi carta. Tutti i gruppi impiegano sistemi di azionamento a motori indipendenti sviluppati dal centro ricerche della Cerutti. Anche per la flessografia, la soluzione cosiddetta shaftless, ovvero senza albero di trasmissione centrale, offre allo stampatore maggiore flessibilità nellʼimpiego della macchina, maggiore snellezza e maggiore facilità ad accedere alle parti interne delle unità di stampa sia per quanto riguarda le attività di manutenzione che i cambi lastre. Questi ultimi sono dotati di moduli per lʼautomazione del ciclo di carico e scarico continuo, soluzione tecnologica sempre più apprezzata dagli editori che puntano a sviluppare prodotti con molte pagine locali e tematiche allʼinterno, perchè rende possibile il cambio di edizioni in tempi

Stampa full color

Il gruppo editoriale Daily Mail (Uk) investe sulla tecnologia flessografica italiana

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rapidissimi. Fra gli automatismi sviluppati per la S4, introdurre alcun tipo di forno. Riducendo la velocità di un particolare riguardo è stato dedicato al sistema di produzione, dalla stessa piega possono uscire giornali caricamento automatico della carta. In gergo - e con un o prodotti commerciali ad alta qualità. Se invece si pizzico di simpatia - il meccanismo è soprannominato desidera fare girare la rotativa alla stessa velocità che “sorcio”: si tratta di una catena che, con una velocità caratterizza la stampa dei quotidiani, basta cambiare di 40 metri al minuto, fa scorrere la banda lungo tutti lʼinchiostro e il problema è risolto. gli elementi di stampa. Il percorso carta può essere pianificato dallʼoperatore a seconda del tipo di pro- Il nuovo centro stampa flessografica del grupduzione richiesta. po Daily Mail La nuova unità non ha bisogno, come è ovvio, nè del controllo automatico di registro nè del controllo Dopo la Repubblica ed i quotidiano del Gruppo automatico del colore. Il primo è garantito dal “calan- Espresso, dopo le copie del Corriere della Sera stamdrone” di grandi dimensioni, derivato dalle macchine pate dalla Niber di Bologna, e dopo le scelte strategiche per lʼimballagdi altri quotidiaLa Cerutti S4 che stampa il Corriere della Sera. Il modello qui raffigurato è lo stesso che sarà installato, con una configurazione diversa, nel nuovo centro gio, che hanno ni a diffusione stampa del gruppo Daily Mail (UK) tolleranze molto locale, come più restrittive riLa Gazzetta di spetto a quelle Parma, Parma anche previste per lʼini quotidiani del dustria dei giorgruppo inglese nali, mentre la saranno stampati qualità di stampa su macchine flesin quadricromia sografiche “made è garantita dal in Italy” nel nuoprocedimento vo centro stamstesso di stampa pa che entrerà in flexo: dalla piega produzione nel “esce” il prodotto 2008. Giornali così come è stato di dimensioni, e “preparato” in “peso editoriale” fase di prestamdi grande signipa. La stampa ficato per il merdiretta, in altri cato inglese. Il termini, consente Daily Mail, Mail fonrisparmi in terdato nel 1896, mini di strumenti ha una diffusione per il controllo di nel giorno medio superiore ai qualità a circuito 2.380.000 copie chiuso, richiesti invece dalla teccon punte che oltrepassano i nologia di stam2.900.000 nelpa offset. Lʼ a s s e n z a lʼedizione del dei tradizionali sabato, che esce “calamai” è solo abbinata al supplemento settiuna delle caratmanale Weekend. teristiche legate alla tecnologia flessografica. Questa modalità di Con cinque milioni di lettori nel giorno medio, oltre stampa utilizza inchiostri ad acqua, che non hanno lo sei milioni il sabato, il giornale è stato ridisegnato nel sgradevole effetto di imbrattare le mani dei lettori di 1971 come “compact newspaper”, ed è leader nel suo quotidiani, e che consentono, soprattutto, una flessibili- segmento di mercato nazionale. Il Mail on Sunday, diffusione superiore ai 2.300.000 tà nellʼutilizzo della rotativa di sicuro interesse per gli stampatori alla ricerca di prodotti commerciali da stam- milioni di copie ed una readership di oltre i sei milioni pare negli spazi di tempo lasciati liberi dai quotidiani. di lettori, é specializzato nel giornalismo investigativo, La S4 permette di stampare sia quotidiani su carta da con un team particolarmente brillante di columnist. Il giornale che prodotti commerciali su carta patinatina a giornale è diffuso con You Magazine, femminile della 45 grammi con la medesima configurazione e senza la domenica. Live, un periodico maschile, Financial mail necessità di cambiare gli inchiostri nè, ovviamente, di on Sunday, una testata specializzata in finanza perso-

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Foto ANSA 2005 Un libro di solo fotografie, volutamente pubblicate senza nemmeno una didascalia, con il solo nome dell’autore che le ha scattate: è il nuovo volume intitolato “Foto ANSA 2005” presentato lo scorso 15 dicembre al Tempio di Adriano, a Roma, dai vertici dell’agenzia d’informazione, alla presenza di un folto e qualificato pubblico. Il libro è dedicato alla memoria di Karam Hussein, un fotografo stringer di ANSA-Epa, assassinato a Mosul, in Iraq, dove stava esercitando la sua professione. “Foto ANSA 2005”, che contiene 600 immagini scattate dai fotografi dell’agenzia, è fuori commercio ed è destinato ai clienti professionali italiani ed esteri che utilizzano i servizi dell’ANSA, ed ha l’obiettivo di fare toccare con mano a tutti lo straordinario livello qualitativo della produzione fotografica espressa dall’agenzia italiana. Nella fotografia, da sinistra, Pierluigi Magnaschi direttore dell’agenzia Ansa, Mario Rosso amministratore delegato dell’Ansa, Boris Biancheri, presidente dell’Ansa, Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e la giornalista Rai Monica Maggioni.

nale, ed un altro settimanale completano il quadro dei prodotti collegati alla testata principale. LʼEvening Standard é il solo quotidiano londinese della sera sopravvissuto alla crisi che ha colpito quella fascia di prodotti non solo nel Regno Unito. Fondato nel 1872, ha una diffusione attorno alle 340.000 copie e una readership di 1.1 milioni di lettori. Lʼinvestimento sulla capacità di stampa in quadricromia, nelle parole di Lord Rothermere, Presidente dellʼAssociated Newspapers, “è unʼulteriore evidenza del nostro impegno verso il futuro di lungo termine dei quotidiani. Al momento sulle nostre rotative ad Harmsworth Quays, possiamo produrre metà delle pagine a colori, ma con lʼaggiunta delle nuove installazioni a Didcot, avremo la capacità di proporre full color di alta qualità attraverso il Paese, offrendo un valore ancora maggiore ai nostri lettori ed ai nostri inserzionisti”. Il nuovo impianto che andrà in funzione è costituito da 128 gruppi stampa, sedici svolgitori e quattro piegatrici, due delle quali equipaggiate con la terza piega incrociata per la gestione di diversi formati commerciali. Su due castelli superiori delle piegatrici centrali è possibile produrre un inserto di sedici pagine a colori

su carta di colore e grammatura diversa. Questa opportunità sarà impiegata da subito per la stampa delle pagine economiche dellʼEvening Standard su carta color salmone. Lʼeditore inglese ha deciso di puntare con decisione sullʼautomazione industriale. Il ciclo dellʼalimentazione della carta è stato interamente automatizzato: in cinque minuti la linea è in grado di trasportare la bobina dallʼautoarticolato al punto in cui verrà agganciata alla rotativa. Lo stesso avverrà per la gestione dellʼinchiostro, che impiegherà un sistema centralizzato per il controllo di viscosità, che incorpora la funzione di riciclo automatico a ciclo chiuso dellʼacqua alla fine della tiratura. La possibilità di lavare automaticamente i gruppi impegnati nella stampa è facilitata dalla progettazione shaftless della macchina. Per scelta dellʼeditore, le lastre saranno invece cambiate manualmente: la grande calandra centrale, abbinata alla catena di carico automatico della carta, permette la gestione della banda in un intervallo di larghezza compreso fra 1.575 e 1.475 millimetri, in grado di garantire la stampa di prodotti commerciali con dimensioni anche molto diverse fra loro, tutti, naturalmente, full color.

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Il gruppo editoriale Daily Mail (Uk) investe sulla tecnologia flessografica italiana

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Nuovi centri stampa

Al centro stampa de L’Unione Editoriale decollano full color e formati compatti L’editore completa il piano di investimenti pluriennali previsti per il nuovo centro stampa de L’Unione Editoriale alle porte di Cagliari. Terza rotativa offset, nuova linea di trasporto ed inserimento in sala spedizione e potenziamento delle capacità di incisione diretta delle lastre sono alcune delle caratteristiche che accompagnano il definitivo decollo della stampa dei giornali in full color con capacità di gestione on line dei più diffusi formati editoriali. TecnoMedia ha incontrato il direttore tecnico de L’Unione Editoriale e de L’Unione Sarda di Cagliari, Giuseppe Andretta, per fare il bilancio di un’importante stagione di investimenti

Lo scorso 30 settembre è arrivata nelle edicole di tutta la Sardegna la nuova edizione dellʼUnione Sarda di Cagliari: formato da broadsheet a semi tabloid (35*50) full color e, assoluta novità, inserti di cronaca locale rilegati a punto metallico. Con le novità editoriali è andato a compimento anche il piano di investimenti pluriennali per il consolidamento del nuovo centro stampa alle porte del capoluogo sardo. Una nuova rotativa Goss Universal 70 (che porta a tre il numero totale delle macchine da stampa a disposizione dello stampatore) aumento della capacità produttiva nel dipartimento di prestampa, e ampliamenti significativa nel reparto di spedizione costituiscono gli aspetti essenziali del piano industriale per lo sviluppo di un centro di produzione che ha la caratteristica di raddoppiare i volumi di tiratura nel corso dellʼestate per servire le migliaia di turisti che affollano alcune fra le più belle, e famose, coste del mare Mediterraneo, passando da una media stagionale di 220.000 copie ad oltre 400.000. Full color in formato ridotto I progetti erano già nellʼaria, ma a dare una spinta decisiva in direzione del nuovo formato editoriale ridotto, con il passaggio dal più classico broadsheet al semi tabloid da 35*50 centimetri, è la stata lʼRCS che ha lanciato il rinnovato Corriere della Sera in tuttʼItalia, chiedendo ai propri stampatori di adeguare

L’Unione Sarda in formato compact, con alcuni inserti di cronaca locale cuciti a punto metallico

le macchine, dal Ctp alle linee di inserimenti e spedizione. Lʼeditore e stampatore di Cagliari non si è certamente fatto trovare impreparato, ed ha provveduto sia alla trasformazione di una parte del proprio layout produttivo che alla definitiva riduzione del formato del quotidiano lʼUnione Sarda. E non solo: oggi su tutte le pagine domina la stampa in quadricromia e, fatto del tutto inusuale in Italia, allʼinterno del corpo principale del prodotto vengono diffusi gli inserti di cronaca locale con rilegatura a punto metallico. “Una scelta sia estetica che funzionale”- come precisa il direttore tecnico dellʼUnione Sarda Giuseppe Andretta-”che nasce dalla considerazione di quanto siano importanti

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per i lettori sardi gli inserti di cronaca locale”. Grazie alla rilegatura, questi diventano una sorta di autentico prodotto specializzato, facile da estrarre dal corpo principale e più piacevole da sfogliare. LʼUnione Sarda, nella versione rinnovata, consta infatti di due prodotti editoriali: il dorso nazionale e le edizioni locali, 24 pagine, tutte rigorosamente full color, dedicate a Cagliari città, provincia, Oristano e Nord della Sardegna. Al lunedì i lettori trovano lʼinserto specializzato dedicato allo sport, LʼInformatore sportivo, composto da 32 pagine sempre rilegate a punto metallico, che alza la foliazione del prodotto da una media di 56 pagine ad un massimo di 72. La scelta editoriale di concentrare tutte le cronache locali in dorsi autonomi e rilegati ha una ricaduta anche sulla grafica, che rigorosamente apre nella prima pagina del fascicolo con notizie di specifico interesse differenziate in funzione delle quattro aree di diffusione principali. Una sorta di vero e proprio dorso locale diversificato in funzione del target dei lettori.

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matici AR 80 e controllo automatico delle teste e del registro. Nuovi investimenti anche nel reparto di prestampa, dove sono state inserite due nuove unità CtP Advantage CLS di Agfa, che portano a cinque il totale di macchine disponibili nel centro stampa. Tutte le linee di incisione diretta della lastra, installate dalla G.M.D.E. di Milano, sono collegate da una rulliera della 2B che è la più lunga installata in Europa dalla casa tedesca. Le due nuove unità CtP sono del tipo multiformato, ed impiegano un piegalastre di nuova concezione sviluppato sempre dalla 2B ed in grado di gestire, come tutto il resto dellʼimpianto modificato nella circostanza, formati editoriali diversi fra loro. dal settore della prestampa, presidiato da pochissimo personale tecnico giovane e specializzato, escono 1.300 lastre a notte, che servono alla stampa di qualcosa come 15 testate quotidiane durante lʼinverno e 18 durante lʼestate, fra le quali Il Foglio, QS, QN, Il Messaggero, TuttoSport, Corriere dello Sport, LʼUnità, Libero, Il Giornale, Il Sole 24 Ore, La Gazzetta dello Sport, Il Corriere della Sera e La Stampa, oltre naturalmente allʼUnione Sarda.

Inaugurata la terza rotativa offset Al centro stampa de LʼUnione Editoriale è entrata in funzione anche la terza rotativa, una Goss Universal 70, che si aggiunge alle due Goss 50 che già giravano nello stabilimento. La nuova macchina è in grado di produrre oggi 80 pagine nel nuovo formato del Corriere e dellʼUnione Sarda in full color, ma è già predisposta per un progetto di ampliamento prima a 96 e poi a 128 pagine, tutte sempre rigorosamente in quadricromia, ed allʼimpiego di due pieghe, “sempre che il mercato lo richieda” sottolinea Andretta. la macchina dispone di torri di stampa da 16 pagine ciascuna con cilindri da 140 centimetri, in grado di stampare sia in accumulo che in doppia produzione. La nuova linea dispone di un sistema di cambio lastre semi automatico, sbobinatori auto-

Giuseppe Andretta, direttore tecnico del quotidiano e del centro stampa cagliaritano

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Al centro stampa de L’Unione Sarda decollano full color e formati compatti

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TecnoMedia Spedizione ed inserimento multi formato

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Alla produzione automatica dei pacchi di quotidiani da distribuire in tutte le edicole della Sardegna (sia in inverno che ... in estate) provvede la sala di spedizione, dove Müller Martini ha sviluppato una delle due installazioni più importanti fra quelle realizzate nel nostro Paese (lʼaltra è al centro stampa CSQ di Erbusco). La nuova rotativa Universal 70 è stata collegata alla nuova linea di trasporto NewsGrip, con sgancio automatico su due linee di formazione pacchi Newstack. Il sistema di controllo - software MPC - è sempre stato fornito dalla Müller Martini, che ha provveduto allʼintegrazione delle nuove unità con quelle già presenti in stabilimento. Il centro stampa sardo dispone oggi di un impianto per lʼinserimento in linea che può funzionare contemporaneamente con due rotative per la lʼassemblaggio finale dei prodotti editoriali lavorati su più dorsi in diversi momenti della giornata o in contemporanea. Naturalmente è possibile inserire nei quotidiani prestampati pubblicitari, gestendo contemporaneamente formati editoriali e commerciali diversi fra loro. La soluzione Müller Martini offre ad un centro stampa multi prodotto la flessibilità del disaccoppiamento fra velocità della rotativa e velocità dellʼunità Newsliner

Samuele Trovati, responsabile quotidiani di Müller Martini

per lʼinserimento, consentendo il lavoro in linea con una quantità di copie/orarie lavorate funzionale alla tipologia dei prodotti. La stampa del Sole 24 Ore, per esempio, impiega quotidianamente lʼunità inseritrice per gli allegati tematici e per gli altri dorsi che caratterizzano il quotidiano economico. Tutte le linee in produzione utilizzano un unico sistema di distribuzione che smista ai furgoni alla ribalta pilotato dal software che acquisisce i dati dalla direzione della distribuzione. La catena di trasporto del Newsgrip utilizza pinze in grado di gestire sia i nuovi formati compatti o semi tabloid da 35*50 che i formati broadsheet tradizionali senza alcuna bisogno di modificare alcuna componente meccanica.

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Formati ridotti e full color: gli obiettivi delle strategie industriali di Litosud Fra pochi mesi entreranno in funzione le nuove rotative offset ordinate dalla Litosud per i centri stampa di Roma, Milano e Bergamo. Un mix equilibrato fra automazione e manualità, sviluppo delle capacità di stampa in full color e una spinta decisa in direzione dei nuovi formati editoriali “ridotti” sono alcune delle scelte effettuate da uno dei Gruppi industriali italiani più impegnati nel mercato dei giornali quotidiani. Fra pochi mesi, entro la prima metà del 2006, entreranno definitivamente a regime le nuove rotative offset ordinate dalla Litosud del gruppo Farina. Un investimento massiccio che segue, ed in un certo modo completa, le scelte industriali avviate già dal 2003 lungo due direttrici ben definite: espansione delle capacità di stampa full color ed offerta di servizi agli editori che stavano decidendo il cambio di formato, dal tradizionale broadsheet a quotidiani di dimensioni più ridotte, dal formato RCS al compact delle testate free press. Una campagna di acquisti davvero notevole, inaugurata fin dallʼanno 2003 con lʼordine a Goss di una nuova Uniliner per il centro stampa di Milano. Nel 2004 arrivano unʼaltra Uniliner, sempre a Milano, ed una terza unità per lo stabilimento di Roma. Questʼanno Litosud firma gli ordini per unʼestensione per una delle due Uniliner milanesi, per una nuova rotativa sempre Uniliner da installare a Roma (decisione che porta a quattro il totale di queste nuove macchine installate) e per tre nuove Goss Universal 75, due destinate a Roma ed una a Milano. La prima caratteristica delle nuove rotative ordinate è quella di offrire agli editori la possibilità di produrre giornali nei nuovi formati ridotti: a Roma due unità stampano il 45*31 ed una il 50*35, mentre a Milano una stampa questo formato adottato dal Corriere della Sera ed unʼaltra punta al 45*31, il layout deciso per la “nuova” edizione della Stampa di Torino. La forza trainante prodotta dalle scelta di alcuni prestigiosi editori italiani di ridurre il tradizionale formato broadsheet non lascia adito a dubbi, ed ha

Mario Farina, Presidente di Litosud

messo in moto un meccanismo che ha di fatto obbligato gli stampatori - “almeno quelli che vogliono stare sul mercato” precisa con una punta di orgoglio Mario Farina, che con il fratello Maurizio si divide il 50% delle società del gruppo impegnate nella stampa commerciale ed editoriale ad eccezione del colosso Ilte, che fa capo al 100% al terzo fratello Vittorio e che comunque grazie alle sinergie esistenti tra le aziende, costituisce unʼunica e solida realtà con il polo

Tecnologie in produzione

TecnoMedia

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TecnoMedia di famiglia - ad avviare unʼimportante campagna di investimenti per adeguare lʼofferta di servizi alle nuove richieste degli editori.

Una delle rotative Goss Colorliner in funzione presso lo stabilimento Litosud di Roma

Tecnologie in produzione

Formati ridotti e full color

Sui perchè delle scelte editoriali in materia di formati, Mario Farina non ha dubbi: “I giornali sono più maneggevoli per i lettori” e gli editori risparmiano sui costi della carta. Più interessante, se mai, è osservare come allʼinterno del mercato italiano il full color sia stato un traino sia per i produttori di macchine offset che flexo. Un esempio per tutti arriva dal Corriere della Sera, che stampa il nuovo formato grafico in quadricromia utilizzando sia un network di rotative offset che alcune unità flessografiche, installate nel nuovo centro stampa della Niber a Bologna. “La flexo”- sottolinea Farina- “è sicuramente unʼottima soluzione per i giornali, ma chi come noi nasce come stabilimento offset resta poi nellʼambito di questa tecnologia”. Sia per ragioni legate alla formazione professionale dei tecnici di stampa, sia in virtù della considerazione che lʼoffset, allo stato attuale, offre un campionario di soluzioni molto più ampio, in grado di fare fronte sia alla stampa di grandi quotidiani, come la flexo, sia alla produzione di testate medio piccole. Tutte le unità ordinate dalla Litosud montano il presetting automatico dei calamai, mentre conservano il cambio lastre manuale: costa meno ed è, nellʼesperienza maturata dal centro stampa, più flessibile e veloce quando si devono affrontare i cambi

di edizione. La disponibilità del fornitore, Goss, a consegnare ed installare tutte le macchine nei tempi molto ristretti richiesti dallo stampatore è stata molto apprezzata, così come apprezzata da molti anni è la qualità del servizio offerto dalla New Age, rappresentate della casa madre per lʼItalia, e la robustezza e la semplicità delle rotative. “Anche il prezzo è importante....”-dice sorridendo Mario Farina nel corso della conferenza stampa per la presentazione dei nuovi investimenti della Litosud -”ma non è decisivo”. Sette unità computer to plate della Creo e impianti per il trasporto e spedizione fornite da Ferag e da Wamac completano il layout industriale dei centri stampa Litosud di Roma e Milano, dove ogni notte vengono stampate un totale di due milioni di copie. Litosud, che fa parte del gruppo industriale che fa capo alla famiglia Farina, è unʼazienda relativamente nuova, perchè opera sul mercato da soli nove anni. Ha cominciato nel 1996, con una sola rotativa e un bilancio attorno ai 500.000 Euro. Oggi dispone di 23 rotative, e gestisce contratti di stampa per Europa, Il Giornale dʼItalia, Il Manifesto, Il Riformista, Il Tempo, Italia Oggi, La Stampa, lʼAvanti, Libero, Linea Quotidiano, LʼIndipendente, LʼUnità, MF, Punto Com, QS, Sportsman Cavalli e Corse ed i free press Leggo e City. Eden Manzoli, di New Age, rappresentante di Goss per il mercato italiano

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TecnoMedia

Multimediale, multicanale: il presente, e il futuro, dell’agenzia APCom

TecnoMedia (TM) - Chi sono i vostri clienti di riferimento? Antonio Calabrò - APCom (AC) - Prima di tutto i mezzi di comunicazione: stampa, radio, televisione, media interattivi. Lʼultimo contratto, in ordine di tempo, è stato quello con la stazione RTL 102.5. Il nostro modo di fare informazione è molto apprezzato anche da altre emittenti radiofoniche, quali Radio Rai e Radio 24. Il 2005 è stato per noi un anno estremamente importante per il mercato dei mezzi di comunicazione. Abbiamo acquisito il Sole 24 Ore, coprendo così il 100% del mercato dei quotidiani economici e finanziari; nei giornali abbiamo ora 23 clienti. Siamo fornitori di contenuti per tutte le testate televisive nazionali, Rai, Mediaset, La 7 e Sky. TM- Ed oltre ai media? AC - Le Istituzioni nazionali: Palazzo Chigi, e i Ministeri; quindi le Regioni e numerosi Enti Locali sono fra i nostri clienti più rappresentativi. Poi ci sono le aziende private: oltre ai media, metterei al primo posto le banche e il settore industriale. Per loro, in

particolare, abbiamo sviluppato un canale tematico, Nuova Europa, dedicato allʼEst europeo ed alle notizie provenienti dai nuovi componenti dellʼUnione Europea e dai “vicini” più importanti, Russia e Turchia in testa. Trasmettiamo almeno settanta notizie al giorno da questʼarea del mondo, sempre più significativa per istituzioni ed aziende del nostro Paese. TM - Che contenuti offrite? AC - Sviluppiamo tackle di agenzia con un importante valore aggiunto di approfondimento. Eʼ nostra abitudine raccogliere sia le notizie che i commenti. Siamo unʼagenzia generalista con punti di forza nella politica interna, negli esteri e nellʼeconomia. TM - Ma raccogliendo notizie, commenti e dando valore aggiunto con lʼapprofondimento, non siete dei “content provider” in concorrenza con i media vostri clienti? AC- Assolutamente no. I media offrono ai lettori inchieste, valutazioni ed editoriali per spiegare le notizie ed i retroscena: noi siamo sempre un passo davanti

Interviste

Con settanta giornalisti professionisti, due sedi in Italia (Roma e Milano), uffici all’estero a New York, Bruxelles e Budapest, APCom è l’”ultima nata” nel panorama delle grandi agenzie di stampa nazionali. Fondata nel 2001 da e.Biscom grazie ad una partnership in esclusiva per l’Italia con l’Associated Press (242 uffici nel mondo, 8500 clienti internazionali in 121 Paesi, 3000 addetti ed un circuito di 15.000 testate giornalistiche e media esteri) APCom è passata nel 2003 sotto il controllo del Gruppo Telecom Italia. 24 ore su 24, sette giorni su sette, APCom offre un notiziario generale, politica, economia, finanza, sport, cronaca, cultura e spettacolo, il notiziario Nuova Europa dedicato ai Paese emergenti dell’Est Europeo, notizie flash, top news, la Rassegna stampa internazionale e, ogni centottanta minuti, l’aggiornamento Il Mondo alle... APCom offre in esclusiva per il mercato italiano e svizzero la rielaborazione linguistica ed editoriale in tempo reale dei contenuti di Associated Press in lingua italiana. La collaborazione con l’agenzia internazionale si attua anche con il diritto di rielaborazione e rilancio in lingua inglese dei contenuti informativi di base realizzati da APCom sulla rete di distribuzione mondiale dell’Associated Press. TecnoMedia ha intervistato il direttore responsabile di APCom, Antonio Calabrò, sulle strategie di espansione dell’agenzia che punta in direzione di contenuti multimediali e multicanali, supportata da una redazione molto brillante e molto giovane

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TecnoMedia a loro, e forniamo solo la materia prima. In più, quotidiani, televisioni e radio offrono un servizio unico ai loro lettori: lʼimpaginazione gerarchica delle informazioni. E poi offrono la sintesi: tre minuti in televisione corrispondono a 45 righe di testo. Noi abbiamo a disposizione spazi molto più ampi.

Antonio Calabrò, direttore responsabile di APCom

TM - A proposito di spazi, volendo quantificare la vostra attività quotidiana... AC - Noi mandiamo in rete fra le 900 e le 1000 notizie al giorno; testi, filmati e fotografie per offrire un servizio integrato ai nostri clienti. Ogni tre ore realizziamo “Il Mondo alle...” per fornire una panoramica di sintesi sullʼevoluzione degli eventi più importanti.

Interviste

TM - Cʼè uno “stile” APCom per le notizie? Il nostro obiettivo è sviluppare lʼinformazione in funzione dei diversi canali di comunicazione. Abbiamo una redazione molto giovane, e molto brillante, perfettamente a proprio agio nella stesura di pezzi destinati ai quotidiani oppure alla radio, alla tv o ai nuovi portali internet che offrono anche contenuti, come Virgilio/Alice. La nostra attività di “content factory” è assolutamente orientata in direzione multimediale. TM - Una vocazione solo di APCom o una naturale evoluzione delle agenzie di informazione? AC - Eʼ unʼevoluzione naturale, nella quale noi

siamo probabilmente un passo avanti agli altri. Per i nostri redatlʼ tori lʼiPod e la penna sono strumenti di uso quotidiano, e formattare un file per internet è pratica corrente al nostro interno. Dʼaltra parte, nel mercato delle agenzie di informazione APCom è arrivata per ultima, e ha potuto darsi fin dallʼinizio unʼimpronta tecnologica e multimediale molto forte e caratterizzante.

TM - Quanta parte ha avuto in questa scelta il vostro azionista di riferimento? AC - Non cʼè dubbio che il Gruppo Telecom Italia sia per noi unʼottima ragione per spingere lʼacceleratore in direzione delle tecnologie per la comunicazione multimediale. Tramite i nuovi cellulari multifunzionali è possibile indirizzare agli utenti privati testi, fotografie e video in risoluzione sufficientemente buona per renderli interessanti ed appetibili. Il core business del nostro azionista di riferimento sono le telecomunicazioni, ed è naturale che noi si seguano molto da vicino queste formidabili opportunità, declinando lo stile dei contenuti in funzione dei canali sui quali devono essere distribuite le informazioni. Ma a parte queste considerazioni, resto, e restiamo tutti, convinti che la multimedialità sia il futuro delle imprese editoriali. Ma sviluppare le notizie tenendo conto di questi scenari non è solo il futuro: è già anche il presente.

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TecnoMedia

Tera consolida la rete di vendita internazionale, rafforza la posizione in Italia e rilancia sul futuro dei giornali Tre anni fa la software house italiana Tera Digital Publishing nominava alla sua guida Anton Andrea Speciale, manager con un background di tutto rispetto maturato in settori che nulla avevano a che fare con i sistemi editoriali. A lui, che oggi ricopre la carica di Presidente ed Amministratore Delegato, TecnoMedia ha chiesto di tracciare un bilancio del triennio appena concluso, che ha visto il fornitore italiano avviare una profonda trasformazione della propria rete di vendita internazionale, che conta oggi dodici distributori mondiali indipendenti con un portafoglio clienti globale di 270 editori di quotidiani di ogni dimensione.

TM - A quali strategie in particolare fa riferimento? AS - In questi ultimi tre anni la società ha avviato una decisa opera di riorganizzazione della struttura interna e della rete di vendita.Riguardo la prima, abbiamo razionalizzato il personale amministrativo e di commerciale, assumendo contemporaneamente nuovi esperti sviluppatori. Per quanto riguarda la seconda, abbiamo deciso di ampliare e consolidare un network di distributori locali, assolutamente indipendenti da Tera, con una effettiva presenza in loco, grazie ad operatori in grado di parlare la lingua locale ed in grado di conoscere i mercati molto bene dallʼinterno. Abbiamo abbandonato la strada della vendita diretta a partire dallʼItalia, che portava risultati non paragonabili al nuovo network di distributori indipendenti. E vale la pena di ricordare che quando parliamo di Tera parliamo di una software

house italiana con clienti in ogni parte del mondo, Europa, Asia, Africa, Nord, Centro e Sud America. TM - Software house “Italiana”? AS - Sì. Tera è una società sviluppatrice di software specializzato per lʼindustria dei giornali con quartier generale, e “testa”, italiana. Eʼ nel nostro Paese, infatti, che abbiamo deciso di concentrare il nostro core business, ovvero lʼarea ricerca e sviluppo dei nostri prodotti, che poi distribuiamo con il nostro network di operatori locali indipendenti. TM - E quali risultati avete ottenuto con questa nuova organizzazione? AS - Risultati direi molto buoni, anzi ottimi se si considera che negli ultimi tre anni il ciclo economico è stato negativo. Tera ha un consolidato di 270 clienti in ogni parte del mondo. Il nostro sistema, GN 3, è in uso presso giornali di ogni dimensioni, dalle piccole testate locali ai grandi gruppi nazionali. Giusto per fare qualche nome, dal 2003 ad oggi abbiamo conquistato la fiducia di editori del calibro PCM Uitgevers, olandese, con 1500 postazioni di lavoro, che accanto ai clienti “storici”, il brasiliano O Globo e il gruppo inglese Northcliffe, è uno dei nostri referenti più importanti, ma anche quotidiani come lʼamericano Memphis Commercial Appeal (250 postazioni di lavoro), il Sowetan, in Sud Africa (100 postazioni di lavoro), El Commercio, Ecuador (150 postazioni di lavoro).

Interviste

TecnoMedia (TM) - era questʼanno non ha partecipato a Ifra Expo, la più importante rassegna fieristica mondiale per lʼindustria dei quotidiani. Stanchi dei giornali? Anton Andrea Speciale (AS) - Assolutamente no! Abbiamo solo rifiutato Lipsia come sede per la rassegna. Nulla contro Ifra Expo, ma la consapevolezza che la decisione di tornare in quella città, dopo i risultati non soddisfacenti in termini di visitatori nellʼedizione di Lipsia di due anni fa, non fosse opportuna per le strategie di espansione di Tera sui mercati internazionali.

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TecnoMedia TM- E in Italia? AS - In Italia abbiamo acquisito di recente due importanti testate del mezzogiorno: La Gazzetta del Sud di Messina e La Gazzetta del Mezzogiorno di Bari. Si tratta due nuovi clienti di particolare rilievo soprattutto perchè hanno deciso di cambiare sistema editoriale, una decisione che tutti sappiamo essere molto difficile perchè la tendenza consolidata è quella di procedere per successive implementazioni senza però cambiare nè sistema nè fornitore.

Anton Andrea Speciale, Presidente di Tera Digital Publishing

TM- In Italia Tera vende direttamente? AS - No. Anche nel nostro Paese abbiamo un distributore specializzato nel mercato dei quotidiani. Eʼ G.M.D.E., società con la quale sono iniziati alcuni anni fa rapporti di collaborazione che sono poi sfociati in un accordo quadro per la commercializzazione e lʼassistenza tecnica del sistema editoriale GN3 agli editori italiani. Con loro il rapporto è ottimo, senza contare che G.M.D.E. ha una specifica preparazione nellʼarea dellʼintegrazione fra software editoriali e flussi di lavoro, e quindi noi possiamo offrire, ai clienti che lo desiderano, unʼintegrazione particolarmente “spinta” fra area editoriale, fotoformatura CtP e trasmissione dati alla rotativa.

Interviste

TM - A proposito di integrazione, come vedete lo sviluppo dei sistemi editoriali nei prossimi anni? AS - Tera ha deciso di sviluppare in proprio tutti i moduli del sistema GN3. Sia chiaro, se il cliente ci chiede lʼintegrazione con, per esempio, Adobe InDesign noi lo accontentiamo, ma non spingiamo assolutamente su questa strada, e ciò per un motivo strategico ben preciso: metteremmo i nostri clienti alla mercè dei grandi leader di mercato. Sappiamo bene che cosa significa lʼarrivo di una versione che salva i file in un formato non più compatibile con quella precedente. Lʼeditore che vuole fare lʼaggiornamento del sistema è costretto ad installare centinaia di nuove licenze, quando non a riqualificare tutto il personale, con costi e disagi facilmente immaginabili. Questa è la nostra filosofia aziendale, e questo abbiamo illustrato anche alla riunione organizzata in ottobre con la rete dei nostri dodici distributori mondiali,

che ci hanno riportato commenti e suggerimenti dei nostri clienti in “presa diretta”.

TM - E dai clienti che indicazioni avete ottenuto? AS - Abbiamo ricevuto forti pressioni per mantenere una grande competitività nel servizio ed una grande efficienza nella flessibilità del prodotto. GN3 non è solo un sistema editoriale, ma una vera e propria piattaforma di sviluppo allʼinterno della quale i nostri distributori possono costruire funzioni e flussi di lavoro su misura per gli editori di ogni parte del mondo. Per noi questa caratteristica è fondamentale. Abbiamo clienti di ogni dimensione, e lʼesperienza ci ha insegnato che le richieste del mercato vanno dalla definizione di flussi di lavoro estremamente rigidi, di solito per i grandi gruppi, alla richiesta di offrire a giornalisti e tecnici unʼassoluta flessibilità. Sistemi layout driven o text driven: noi lasciamo gli editori liberi di organizzarsi come meglio credono. La nostra organizzazione ha poi guadagnato sul campo speciali riconoscimenti di affidabilità per quanto riguarda i tempi di messa a regime del sistema: qualche editore in Europa ci ha addirittura scritto lettere di congratulazioni per aver rispettato la tabella di marcia dellʼinstallazione e dei corsi per giornalisti e tecnici. TM - Lei continua a parlare di editori, tecnici e giornalisti: il mercato dei giornali è sempre al centro della vostra attenzione, o pensate di diversificare ? AS - Il mercato dei giornali é il nostro mercato di riferimento. Crediamo in quel prodotto ed a lui siamo dedicati. Non abbiamo intenzione di diversificare, e la nostra organizzazione produttiva e commerciale, che copre quasi ogni parte del mondo e coinvolge editori di tutte le dimensioni è unʼottima garanzia per questa nostra focalizzazione, perchè ogni anni i mercati trainanti del prodotto quotidiano ci consentono di equilibrare i “numeri” delle zone dove i risultati sono meno brillanti. Questo sistema ci consente di guardare con grande tranquillità ed ottimismo al futuro. A proposito: allʼedizione Ifra Expo di Amsterdam, nel 2006, ci saremo anche noi.

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TecnoMedia

Il 4 ottobre scorso è stata presentata una indagine su “Il posizionamento competitivo del sistema grafico cartotecnico trasformatore italiano”, promossa da Assografici, Acimga e Comieco e realizzata da Prometeia. Riportiamo una sintesi del capitolo riguardante l’industria grafica, dove viene sottolineato il deterioramento delle condizioni operative per effetto del rallentamento della domanda, dell’eccesso di capacità produttiva, dell’affacciarsi sul nostro mercato di aziende di Paesi dove il costo della manodopera è particolarmente basso. Ne emerge un quadro difficile, che impone agli operatori del settore l’esigenza di riposizionare la produzione grafica lungo la catena del valore, con maggiore enfasi sui servizi a valore aggiunto. Nel corso degli ultimi venti anni, lʼindustria grafica è stata caratterizzata da un forte e costante sviluppo, oltre che da un crescente dinamismo dei ritmi produttivi, realizzando tassi di sviluppo annui medi di circa 3,5 punti percentuali. Tuttavia la crescita, per una serie di concause tra cui il contesto congiunturale difficile per il mercato pubblicitario, i ripetuti cicli negativi dellʼeconomia italiana, e la maggiore competitività allʼinterno del settore, ha subito, per gli anni compresi tra il 2001 e il 2004, un rallentamento del ritmo di sviluppo, passando dal 4,1% del quinquennio precedente allʼ1,4%. Le motivazioni sono da ricercarsi in una sostanziale riduzione della domanda, seguita da una considerevole diminuzione delle performance aziendali. In particolare il comparto della Grafica Pubblicitaria e Commerciale nel periodo tra il 1986-2004 ha registrato aumenti medi annui del 3,7 %, dovuti al grande sviluppo degli stampati pubblicitari e commerciali. Allʼinterno del comparto, tuttavia, è risultata stagnante la produzione dei moduli continui, che hanno risentito della concorrenza delle tecnologie alternative alla stampa e della cosiddetta “produzione fai-da-te”. Sebbene anche il comparto della Grafica Editoriale, come per il precedente, sia cresciuto ad un ritmo del 2,9% medio annuo nel periodo 1986-2004, tuttavia anche in questo caso i risultati di tale incremento non sembrano essere omogenei. Da un lato, infatti, si è registrata una grande crescita di riviste e pubblicazioni periodiche (+ 5,4% medio annuo), che ha beneficiato del carattere sempre più specialistico della pubblicazione editoriale, dallʼaltro lato è apparso più debole il livello di crescita di libri, dizionari enciclopedie e simili, che

si sono trovati a fronteggiare una scarsa vivacità di consumi e la crescente concorrenza portata dai recenti supporti tecnologici, quali CD-Rom e Internet. Il calo del mercato pubblicitario Ad incidere sul rallentamento della crescita dellʼindustria grafica nel suo complesso è stato soprattutto il calo degli investimenti pubblicitari destinati alla carta stampata, che tra il 2000 e il 2004 ha perso quasi 5 punti percentuali in termini di quota complessiva di mercato, in prevalenza a vantaggio del mezzo televisivo. Ad incidere su tale situazione, è stato altresì il periodo senza dubbio difficile per il mercato pubblicitario nel suo complesso, presentatosi negli anni tra il 2001-2004. Ciò nonostante, anche durante le fasi negative del ciclo economico allʼinterno del canale Stampa, vi sono differenti reazioni da parte di periodici e quotidiani: il continuo aumento delle testate edite da parte dei primi e di conseguenza degli spazi pubblicitari, riescono ad arginare la concorrenza del mezzo televisivo, in maniera più sostanziale rispetto ai quotidiani. Questi ultimi, invece, hanno sofferto in maniera più incisiva delle condizioni negative della raccolta pubblicitaria, sebbene una crescente personalizzazione del prodotto grafico su quotidiani, con aggiunta di inserti a diffusione locale verso i quali veicolare la pubblicità, e lʼadozione della stampa full color siano delle soluzioni recentemente adottate per contenere tale crisi. Ad arginare il forte calo degli investimenti pubblicitari a mezzo stampa è stato soprattutto il successo dovuto ad una maggiore vendita abbinata di pubblicazioni

Scenari di mercato

L’industria grafica italiana: tra calo della domanda e aumento della concorrenza

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TecnoMedia accessorie alla testata principale, nonché la crescente diffusione della free press. In calo la redditività

Scenari di mercato

Tuttavia, nonostante tali operazioni di supporto della domanda, gli effetti negativi del rallentamento delle vendite nel comparto stampati non hanno tardato a manifestare i propri effetti sui risultati economici delle imprese grafiche. Lʼindustria grafica italiana ha registrato infatti dalla seconda metà degli anni ʼ90 un crescente peggioramento della redditività operativa. Prendendo in esame un campione di bilanci di 1600 imprese è emerso, infatti, che il ROI (Return on Investment – indicatore dellʼefficienza produttiva) del settore è passato dallʼ11% al 5,4% tra 1990 e 2003. Tale riduzione della redditività operativa risulta essere un fenomeno generalizzato, causato non solo dal contesto congiunturale, legato alla riduzione dei fatturati, ma anche da fattori di natura strutturale allʼinterno delle stesse imprese. In un momento in cui la competitività si è fatta sempre più incalzante, le imprese non sembrano aver adottato strategie comuni capaci di riportare un equilibrio allʼinterno del settore. Se si prendono in esame le aree strategiche del settore, si evidenzia un calo significativo del comparto della Grafica Editoriale, ove la capacità media delle imprese di produrre utili si è praticamente azzerata a causa della presenza di capacità produttiva in eccesso. La diffusa tendenza ad esternalizzare ad aziende terze lʼattività di stampa, inoltre, dovuta allʼesigenza delle imprese di ottimizzare i costi di produzione ed orientare le proprie strategie di sviluppo nelle attività editoriali multimediali, ha comportato un notevole aumento della concorrenza nel settore dellʼelaborazione grafica. Il calo della redditività operativa, sebbene di intensità inferiore, si registra altresì nel comparto della Grafica Pubblicitaria e Commerciale, ove le cause principali sono da attribuirsi alla forte concorrenza portata dalle cosiddette produzioni “fai da te” e dai prodotti sostituti (internet, e le tecnologie di stampa digitali), nonché dalla crescente competizione degli studi grafici. Lʼattrattività del business, inoltre, ha generato un aumento degli operatori, causando uno slittamento della figura del cliente finale della tipografia, dallʼeditore allo studio grafico: questʼultimo, infatti, sempre più spesso è incaricato dellʼintera commessa, escludendo gli editori dal processo di scelta, ormai del tutto autonomo, dello stampatore e rendendo meno visibile al cliente lʼazienda grafica. Una offerta sovrabbondante e globale Sostanzialmente la polverizzazione dellʼofferta e lʼeccesso di capacità produttiva, aggiunte alla generale difficoltà di mercato, hanno inevitabilmente portato ad una marcata accentuazione della concorrenza di prezzo, che tende a ridurre in modo sensibile i margini operativi delle imprese.

Il peggioramento delle condizioni operative del settore grafico non è da sottovalutare soprattutto se si considera che in questi ultimi anni la competitività del settore si è allargata al mercato internazionale. Tale fenomeno, per ora ancora contenuto, riguarda soprattutto paesi emergenti, quali Cina, Singapore e Hong Kong, ai quali, per la competitività dei prezzi, sempre più frequentemente gli editori occidentali decidono di affidare la stampa, soprattutto di quella produzione che necessita di un tempo di pianificazione (time-to-market) più lungo. Un esempio è quello dei libri illustrati per ragazzi, che non hanno tempi di produzione pressanti, ma richiedono spesso particolari lavori di finissaggio (es. rilievi della carta). Per questo particolare mercato, dove il basso costo del lavoro dellʼoperaio cinese può fare la differenza, la Cina detiene il 35% del commercio mondiale e copre il 20% delle importazioni dellʼEuropa Occidentale. Alla luce di questo scenario, risulta opportuno per le imprese grafiche italiane un riposizionamento lungo la catena del valore: i produttori italiani devono cercare di orientare le proprie professionalità nel verso di un maggiore valore aggiunto percepito dal cliente. Quali possibili strategie per arginare la crisi? Tra le possibili strategie perseguibili dalle imprese editoriali, il conseguimento di una differenziazione dellʼofferta, accompagnata da una crescente focalizzazione dei servizi a completamento del prodotto. A tal fine, lʼacquisizione di una forte identità aziendale che valorizzi le competenze distintive interne e ne guidi le scelte di specializzazione appare dunque lʼindispensabile punto di partenza. Lʼofferta deve essere, inoltre, integrata da una serie di servizi aggiuntivi al prodotto grafico, quali la progettazione e il supporto organizzativo/distributivo. Ciò al fine di accreditarsi presso il cliente finale come interlocutori privilegiati ed evitare lʼesternalizzazione a soggetti terzi di fasi del processo, che tende ad indebolire il ruolo dello stampatore lungo la catena del valore. Alla fornitura dei suddetti servizi, va conseguentemente associata una valorizzazione delle professionalità allʼinterno delle imprese, basata su figure professionali in grado di offrire una progettualità completa sul prodotto e coordinarne le fasi di realizzazione. Lʼaumento dei costi di investimento, inevitabile al fine di raggiungere una differenziazione dellʼofferta, e la possibilità di non essere da subito percepiti come specialisti, sono ostacoli che possono essere aggirati dalle aziende grafiche soltanto attraverso la creazione di partnership con altri specialisti lungo la filiera, creando una rete di operatori complementari, tale da sfruttare al meglio il patrimonio tecnico e professionale di ciascuna unità aziendale. In tal modo è possibile evitare il localismo e lʼeccessiva frammentarietà della struttura dʼofferta, che sono stati sinora allʼorigine della riduzione dello sviluppo del settore.

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I Blog, la nuova frontiera della comunicazione Internet E’ in grande ascesa il fenomeno dei blog, i diari in rete che possono essere aperti da chiunque desideri scrivere i propri commenti. Nasce per le aziende un altro canale di comunicazione col pubblico, e secondo alcuni anche un’alternativa ai giornali online tradizionali. Le dimensioni del “fenomeno blog” Il grande successo dei web log o “blog” personali, cioè i diari personali online in cui chiunque può scrivere quello che vuole e ricevere commenti da chiunque, è sicuramente un fenomeno di grande impatto se non altro per il numero di persone coinvolte. Sono ormai 20 milioni i blog nel mondo, e raddoppiano ogni cinque mesi: questo inevitabilmente cambia il modo con il quale le aziende si trovano a comunicare con tutti i propri interlocutori, siano essi clienti, fornitori, partner, azionisti, dipendenti, giornalisti, ecc. Da alcune ricerche condotte emerge che nel 2004 i cittadini statunitensi che hanno utilizzato i blog per ottenere notizie e informazioni di vario genere sono stati 32 milioni, e che questa forma di comunicazione è in ascesa anche in Europa. Secondo AdAge.com (http:// adage.com/news.cms?newsId=46494), ammonta a 551.000 anni (commerciali), il totale del tempo sprecato nellʼanno 2005 da oltre 35 milioni di dipendenti delle aziende americane per visitare i blog. Sembra decisiva lʼimportanza dei blog anche nellʼinfluenzare il processo di acquisto dei prodotti, secondo unʼinchiesta della BBC sul mercato inglese): oltre 3/4 degli intervistati ha rivelato di aver consultato un blog prima di un acquisto. Secondo la ricerca, i blog sarebbero preferiti per la loro “imparzialità” e perché scritti da persone reali e non da redazioni (http://news. bbc.co.uk/1/hi/technology/4282614.stm). Il blog come strumento di comunicazione aziendale Non poteva mancare quindi il coinvolgimento degli uomini di marketing, sempre interessati a trovare un utilizzo aziendale per comunicare con il pubblico dei

consumatori. Nascono così i “corporate blog”, una moda statunitense che si sta diffondendo anche in Italia con lo scopo di facilitare la comunicazione tra lʼazienda e i consumatori. Molte aziende americane ed europee, e non soltanto quelle high-tech, iniziano quindi a considerare il Blog uno strumento valido per informare i propri clienti e produrre comunicazione. Lʼesempio ormai storico è quello offerto dalla General Motors, dove i dipendenti comunicano costantemente con i propri clienti o utenti presentando i loro prodotti e i navigatori possono interagire (http:// fastlane.gmblogs.com/). Un altro esempio è fornito dalla Microsoft, che ha affidato ad un proprio dipendente, Robert Scoble - noto come The Scobleizer - la gestione di un Blog nel quale egli discute dei prodotti dellʼazienda con i lettori. Scoble riceve commenti interessanti da esperti di informatica e suggerimenti utili per migliorare la qualità del software (http://scoble.weblogs.com/). Altro motivo non secondario a favore dellʼutilizzo dei blog da parte delle aziende è quello di ottenere una maggiore visibilità tramite la presenza sui motori di ricerca, dato che lʼeffetto di indicizzazione dei contenuti viene in questo modo moltiplicato. Lʼutilizzo forzato dei blog al servizio dei prodotti Non tutti sono però dʼaccordo sul fatto che i corporate blog rappresentino in effetti una novità, quanto piuttosto che siano unʼennesima forma di comunicazione pubblicitaria contrabbandata come novità culturale, e che snaturino la vera essenza dei blog “personali”, credibili proprio perché realizzati spontaneamente e per passione, senza essere finalizzati a un interesse

Comunicazione on-line

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TecnoMedia

Comunicazione on-line

diretto di tipo commerciale. Tra le prime aziende italiane a seguire la moda sono state Fiat e Martini & Rossi, che hanno aperto blog per i loro prodotti Lancia Ipsilon e Bacardi. Si tratta però di due modalità un poʼ particolari di utilizzo del blog, dato che si ipotizza come autore un personaggio immaginario (rispettivamente MissY e Bb) i cui interventi sotto forma di diario mirano a rappresentare uno stile di vita legato al prodotto. Mancando lʼinterazione con il pubblico, viene meno la ragion dʼessere di questi blog, che non sembrano infatti avere ottenuto grande successo. Un nuovo modo di dialogare con il pubblico

Secondo quanto evidenziato da Ad Maiora, una delle società italiane più attente al fenomeno blog (http://admaiora.blogs.com/maurolupi/) per le aziende seguire le discussioni in atto sulla Rete, in particolare quelle che riguardano la propria azienda, deve essere soprattutto un modo per conoscere meglio il proprio mercato di riferimento e di anticipare eventuali crisi e problemi riguardanti i prodotti o i servizi commercializzati. Si suggerisce quindi alle aziende soprattutto di ascoltare, e di dialogare con il proprio pubblico nelle discussioni, piuttosto che utilizzare soltanto messaggi pubblicitari o promozionali: un business blog è uno strumento idoneo a realizzare questo approccio, affiancando gli altri canali di comunicazione. Unʼapprofondita ricerca condotta dalla Edelman e Technorati per capire il rapporto tra blogger e aziende, con le agenzie di PR come tramite, porta a risultati interessanti, che stimolano il confronto con i risultati ottenuti da ricerche simili. Giornalismo e blog Il “fenomeno blog” suscita interesse anche nel mondo del giornalismo: negli Stati Uniti si discute da tempo se si possono considerare i blog come una forma di giornalismo e i blogger come dei giornalisti, arrivando a identificare una particolare forma di giornalismo definito “partecipatory journalism”. Il tema è di grande interesse, come è stato evidente nellʼincontro che si è recentemente tenuto a Milano in cui il CEO e Presidente di Edelman (http://italia.edelman.com/regional/italy/), la più grande agenzia indipendente al mondo di pubbliche relazioni, ha parlato di “Giornalismo e Blog: le imprese stanno a guardare?”. La cosa interessante è che lo stesso Richard Edelman è un noto blogger, e riceve oltre 2.000 visite al giorno su http://www.edelman.com/speak_up/blog/. Particolarmente interessanti quindi le sue osservazioni, secondo cui le aziende dovranno passare dalla comunicazione pubblicitaria alla comunicazione bidirezionale, principalmente basandosi sulla conversazione, e mirando a una grande molteplicità di soggetti che

hanno interessi diversi nei confronti dellʼazienda. Nel corso dellʼincontro si è dato spazio alle esperienze italiane di blog, ad esempio quella del giornalista Luca De Biase (http://blog.debiase.com/), che ha spiegato come un tema “caldo” sentito dallʼopinione pubblica si trasformi in notizia o dia lo spunto per unʼindagine tramite lʼapporto personale dei visitatori del blog. La notizia nel blog viene quindi creata dagli stessi lettori che partecipano al blog e discutono nel blog tra di loro, generando materiale che poi il giornalista elabora e in qualche modo “lancia” anche fuori dal blog perché sia conosciuto da tutti. Lo sviluppo delle informazioni si basa quindi su un meccanismo chiaro e trasparente, contribuendo a migliorare il rapporto di fiducia tra emittente e ricevente che a volte manca nei giornali tradizionali. Le visite ai blog più seguiti sono pari alle visite ai giornali online Non poteva mancare nellʼincontro organizzato dalla Edelman un accenno al frequentatissimo blog di Beppe Grillo, (http://www.beppegrillo.it/) curato da Roberto Casaleggio, che arriva fino a 80.000 visite al giorno e a 1,4 milioni di visitatori unici al mese: Grillo utilizza il blog per denunciare vizi nazionali o malefatte particolari, per portare avanti battaglie sociali, culturali e politiche ma anche per promuovere il suo tour. Provocatorio il raffronto di Casaleggio tra le visite del blog di Grillo e quelle raggiunte dalle versioni online dei media tradizionali, che sono numericamente molto simili, anche se è forse eccessiva la sua conclusione secondo cui i media tradizionali smetteranno di investire nei giornali online perché perderanno nel confronto con la nuova forma di espressione costituita dai blog. I blog e la politica Anche i politici non potevano lasciarsi scappare lʼoccasione di dialogare con il proprio pubblico. Mentre però alcuni esempi denotano serietà e impegno, e non soltanto la volontà di utilizzare strumentalmente un mezzo “alla moda”, altri falliscono miseramente proprio perché non sono costantemente aggiornati ma vengono aperti come sterili esperimenti. Visitatissimo il blog del Presidente della Camera americano, Denny Hasters, (http://www.speaker. gov/journal/index.shtml) che ha registrato 180 mila visitatori in due settimane. Per restare nellʼambito nazionale, gli esempi non sono moltissimi. Se il blog di Bassolino ha un buon seguito (http://www.antoniobassolino.it/) perché costantemente aggiornato, lʼesperimento di Prodi di aprire un blog ma poi di lasciarlo fermo a lungo senza nuovi interventi gli ha scatenato contro le critiche più feroci da parte del popolo della rete.

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TecnoMedia

Il datore di lavoro deve ricorrere alla migliore e più avanzata tecnologia: è questo uno dei precetti “in bianco” per i quali a volte è difficile individuare un contenuto concreto. Cerchiamo di capire, allora, in quale modo sia possibile dare concretezza a tale obbligo.

La legislazione antinfortunistica prevede che il datore di lavoro faccia uso della migliore e più avanzata tecnologia: si curi, cioè di inserire nellʼambiente lavorativo ciò che di meglio la tecnologia consente e, in seguito, di adeguare costantemente le macchine e gli impianti allʼevoluzione della tecnica. Eʼ il principio della “fattibilità tecnologica”. Appare lecito chiedersi, però, in quale misura questo debba avvenire: ricorrendo a uno dei modelli di sicurezza già esistenti sul mercato e praticati oppure ricercando e realizzando modelli di sicurezza più avanzati rispetto a questi ultimi? Vediamo in quali termini si esprimono le norme che impongono lʼadozione della migliore tecnologia disponibile ed in quale modo esse siano state interpretate dalla giurisprudenza. I precetti legislativi Il principio del doveroso ricorso alla migliore tecnologia trova fondamento nellʼart. 2087 c.c., che prevede lʼobbligo di «adottare nellʼesercizio dellʼimpresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, lʼesperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare lʼintegrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro». Eʼ un “precetto in bianco” (o “norma a struttura aperta”) ossia una norma che dispone lʼadozione di idonee misure, senza specificarne il contenuto: il datore di lavoro per rendere concreto tale contenuto dovrà basarsi sulla particolarità del lavoro, sullʼesperienza e sul progresso della tecnica. Eʼ anche una “disposizione generale di chiusura” della legislazione sulla sicurezza sul lavoro, in quanto, essendo così generica, integra tutte le norme in materia antinfortunistica: comporta lʼobbligo di adottare, oltre

alle misure imposte dalla normativa speciale, anche tutte quelle suggerite dallʼevoluzione della tecnica. Ed essendo questa costante, la presenza di tale “norma di chiusura” spinge lʼimprenditore a non adagiarsi sulle norme già consolidate. Come tutte le norme di chiusura, di per se estremamente generiche, lʼart. 2087 c.c. ha una sua valenza in campo civilistico; in quello penale, invece, il suo valore diminuisce in quanto uno dei principi fondamentali della responsabilità penale è la tipicizzazione della norma incriminatrice. Oltre al codice civile, vi sono altre norme antinfortunistiche che fanno riferimento al progresso della tecnica; fra esse, per esempio, lʼart. 24 D.P.R. 303/1956, che dispone: «nelle lavorazioni che producono scuotimenti, vibrazioni o rumori dannosi sui lavoratori, devono adottarsi i provvedimenti consigliati dalla tecnica per diminuirne lʼintensità». Lʼart. 20 L. 615/1966 prevede: «tutti gli stabilimenti industriali devono possedere impianti, installazioni o dispositivi tali da contenere entro i più ristretti limiti che il progresso della tecnica consenta la emissione di fumi». Lʼart. 41 comma 1 D.Lvo 277/1991, sempre a proposito di rumore, prescrive di «ridurre al minimo, in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, i rischi derivanti dallʼesposizione al rumore mediante misure tecniche, organizzative e procedurali, concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte». Nuovamente in modo generico, come lʼart. 2087 c.c., il comma 1 punto b art. 3 D.Lvo 626/1994 prevede, tra le misure generali di tutela, «lʼeliminazione dei rischi in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico e, ove ciò non è possibile, la loro riduzione al minimo»: rispetto allʼart. 2087 c.c.,

Lavoro & sicurezza

Il principio di “fattibilità tecnologica”

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TecnoMedia tale articolo stabilisce che il rischio ridotto al minimo, purché ineliminabile secondo lo stato dellʼarte, esclude la colpa del datore di lavoro. Il progresso tecnologico

Lavoro & sicurezza

I giudici, per poter dare applicazione a norme così generiche, hanno dovuto interpretarle: vediamo come. La Corte di Cassazione più volte si è così espressa: «Il datore di lavoro deve ispirare la sua condotta alle acquisizioni della migliore scienza ed esperienza per fare in modo che il lavoratore sia posto nelle condizioni di operare con assoluta sicurezza. Pertanto non è sufficiente che una macchina sia munita degli accorgimenti previsti dalla legge in un certo momento storico, se il processo tecnologico cresce in modo tale da suggerire ulteriori e più sofisticati presidi per rendere la macchina stessa più sicura» (Cass. Pen., sez. IV, sent. n. 7402, 26/4/2000, in Cassazione Penale, 2001, 1321; così Cass., sent. n. 12863, 29/12/1998, in Massimario della giurisprudenza Italiana, 1998). «Lʼart. 2087 c.c. stimola obbligatoriamente il datore di lavoro ad aprirsi alle nuove acquisizioni tecnologiche» (Cass. Pen., sez. IV, 29/4/1994, in Rivista penale, 1995, 1353). Del problema di stabilire in concreto cosa significhi attenersi alle novità suggerite dal progresso tecnologico si è curata la Corte Costituzionale, la quale ha escluso che una norma penale antinfortunistica imponga alle imprese il compito di realizzare innovazioni finalizzate alla sicurezza nuove rispetto a quelle disponibili sul mercato ed ha interpretato le «misure concretamente attuabili» di cui parla lʼart. 41 D.Lvo 277/1991 citato nel precedente paragrafo, come le «applicazioni tecnologiche generalmente praticate» e gli «accorgimenti organizzativi e procedurali altrettanto generalmente acquisiti». Si tratta, dunque, non delle misure che fanno parte del patrimonio conoscitivo scientifico, ma degli standard di sicurezza specificamente prescritti o accolti e praticamente impiegati nel mondo del lavoro: quelle misure di sicurezza, dunque, appartenenti alla tecnica più avanzata esistente sul mercato. Il confine, perciò, consiste nella disponibilità della tecnica sul mercato ed è «censurata … soltanto la deviazione dei comportamenti dellʼimprenditore dagli standard di sicurezza propri, in concreto e al momento, delle diverse attività produttive» (Corte Cost., 25/7/1996, sent. n. 312, in Diritto del lavoro, 1997, II, 362). Mediante tale interpretazione, la Corte Costituzionale sembra scongiurare il rischio dellʼindeterminatezza del precetto previsto in simili norme e, di conseguenza, il contrasto con il principio di legalità e di determinatezza delle norme penali. Occorre riflettere però, che anche seguendo tale interpretazione, da un lato può a volte essere problematico stabilire concretamente e con certezza quali siano le applicazioni tecnologiche generalmente praticate o acquisite; dallʼaltro potrebbe verificarsi un pericoloso divario fra progresso tecnologico scientifico e tecnica

applicata nel mondo del lavoro bloccata nel tempo. Lʼinterpretazione della Corte Suprema, comunque, è condivisa anche dalla Corte di Cassazione, la quale ha spesso sottolineato che «la responsabilità penale per colpa sussiste allorché il datore di lavoro non adotti le tecnologie già disponibili sul mercato atte a prevenire lʼinquinamento dellʼambiente di lavoro e pericoli o danni al personale addetto» (Cass. pen., sez. III, 8/1/1993, in Diritto e pratica del lavoro, 1993, 604). La locuzione “quando tecnicamente possibile” A volte le norme in materia di sicurezza sul lavoro prescrivono lʼobbligo di adottare determinati dispositivi o misure, quando ciò sia tecnicamente possibile. Sul significato di tale ultima locuzione è bene soffermarsi, per evitarne una lettura superficiale. Per esempio, lʼart. 72 D.P.R. 547/1955 prescrive che gli apparecchi di protezione amovibili degli organi lavoratori, delle zone di operazione e degli altri organi pericolosi delle macchine, quando sia tecnicamente possibile e si tratti di eliminare un rischio grave e specifico, debbano essere provvisti di un dispositivo di blocco collegato con gli organi di messa in moto e di movimento della macchina tale che: a) impedisca di rimuovere o di aprire il riparo quando la macchina è in moto, o provochi lʼarresto della macchina allʼatto della rimozione o dellʼapertura del riparo; b) non consenta lʼavviamento della macchina se il riparo non è nella posizione di chiusura. La giurisprudenza ha valutato che tale articolo «deve essere interpretato nel senso che ove non sia tecnicamente possibile lʼapposizione della protezione, la macchina non può essere utilizzata» e la locuzione in esame va intesa nel senso che la protezione amovibile è permessa se sia tecnicamente possibile assicurare la sicurezza di cui alle lett. a) e b) della norma: e ciò si ottiene o apponendo la misura di sicurezza prevista dalla legge o altra misura idonea a consentire lo stesso grado di sicurezza (Cass. Pen., sez. IV, sent. n. 26196, 11/4/2002, in Ambiente e sicurezza, 2003, 7, 55). Lʼart. 20 D.P.R. 303/1956 impone al datore di lavoro di adottare provvedimenti atti ad impedire o a ridurre, per quanto è possibile, lo sviluppo e la diffusione di determinati prodotti nocivi inquinanti lʼaria: anche in questo caso la frase è da intendere come imposizione dellʼobbligo di attuare le misure disponibili sul mercato (Cass. pen., 8/1/1993, cit.). “Per quanto possibile”, “quando tecnicamente possibile”, “concretamente attuabile”: si tratta, dunque, non di locuzioni più permissive, ma più specifiche di altre nel prescrivere determinati obblighi oppure, in casi diversi, più precise di altre nello specificare ciò che le altre norme sottintendono. Una interessante sentenza ha esplicitato anche questo ultimo punto: «Nel prescrivere a carico del datore di lavoro lʼobbligo di riduzione al minimo dellʼesposizione a rumore mediante misure tecniche, organizzative e procedurali concretamente

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Il principio di “fattibilità tecnologica”

Il fattore economico Il limite da tenere presente, abbiamo visto, è quello della disponibilità di una determinata tecnologia sul mercato. Al contrario, la possibilità delle misure non è condizionata a fattori economici (Cass. Pen., 8/1/1993, cit.; nello stesso senso: Cass. Pen., sez. IV, 24/4/2000, cit; Pret. Torino, 2/5/1991, in Foro italiano, 1992, II, 115; Cass. pen., 15/12/1989, in Rivista penale, 1990, 1078; Cass. pen., 5/5/1986, in Rivista Penale, 1987, 597). «Lʼeccessiva accentuazione dellʼaspetto economico e dei costi di realizzazione, quale limite rispetto alla concreta attuabilità delle misure di prevenzione antinfortunistica, non corrisponde allo scopo perseguito dal legislatore, che invece, in funzione della primaria tutela della salute del lavoratore, si riferisce ad un metodo dato dalle “conoscenze acquisite in base al progresso tecnologico” … partendo dalle quali vanno individuati i parametri di concreta attuabilità di dette misure» (Cass. pen., sez. III, 17/2/1995, in Rivista giuridica dellʼambiente, 1996, 83). Perché, allora, capita di trovare qualche norma che condiziona lʼobbligo del ricorso alla migliore tecnologia disponibile al fatto che questa non comporti costi eccessivi? Lʼart. 2 comma 7 D.P.R. 203/1988, per esempio, definisce il concetto di migliore tecnologia disponibile come «il sistema tecnologico adeguatamente verificato e sperimentato che consente il contenimento e/o la riduzione delle emissioni a livelli accettabili per la protezione della salute e dellʼambiente, sempre che lʼapplicazione di tali misure non comporti costi eccessivi». Le considerazioni da fare sono due: in primo luogo, la Suprema Corte ha dichiarato che il limite della non eccessiva onerosità rispetto allʼobbligo dellʼutilizzo della migliore tecnologia disponibile non vale se viene superato il limite della tollerabilità per la tutela della salute umana e dellʼambiente in cui lʼuomo vive; diverso è il caso di zone particolarmente inquinate o con specifiche esigenze (Corte Cost., 16/3/1990, n. 127, in Foro italiano, 1991, I, 36).

In secondo luogo, il limite della non eccessiva onerosità è rinvenibile in alcune norme di sicurezza nel campo ambientale, non nel settore del diritto antinfortunistico sul lavoro: nelle norme riguardanti il diritto antinfortunistico del lavoro non sono rintracciabili riferimenti alla non eccessiva onerosità. Semmai, vi si leggono opposte indicazioni: il XIII “considerando” della Dir. 89/391/CEE, per esempio, palesa che la sicurezza, lʼigiene e la salute dei lavoratori durante il lavoro non devono essere influenzate da considerazioni di carattere puramente economico. Mancati rilievi ispettivi La Giurisprudenza ha stabilito lʼirrilevanza assoluta della mancanza di rilievi relativi alla sicurezza da parte degli organi di vigilanza in occasione di visite ispettive, in quanto, in tema di violazione delle norme antinfortunistiche, la circostanza per la quale in occasione di precedenti visite ispettive da parte dellʼispettorato del lavoro non siano stati mossi rilievi in ordine alla sicurezza delle macchine o alla stabilità degli impianti, non può essere invocata per escludere la responsabilità del datore di lavoro, poiché le eventuali assenze od omissioni di organi pubblici non possono valere ad esonerare i privati da responsabilità riconducibili a colpevoli inerzie (Cass. pen., 15/10/1987, in Massimario della giurisprudenza del lavoro, 1988, 528). Altre sentenze ribadiscono tale concetto e lo specificano meglio: «La circostanza che in occasione di visite ispettive non siano stati mossi rilievi in ordine alla sicurezza di una macchina, o alla regolarità di impianti, non può essere invocata per escludere la responsabilità del datore di lavoro; ciò perché la normativa antinfortunistica pone direttamente a carico dellʼimprenditore lʼobbligo di attuare le misure previste e di accertarsi della loro esistenza, sicché il datore di lavoro non può trincerarsi sempre dietro sempre possibili carenze o superficialità di osservazione verificatesi nel corso di unʼispezione, oppure dietro pareri sommariamente o informativamente espressi» (Cass., sent. n. 7402, 26/4/2000, cit.). Questa sentenza ha stabilito anche che «il direttore tecnico di uno stabilimento è responsabile dellʼinfortunio occorso a un lavoratore addetto a una macchina priva di dispositivo di sicurezza moderni, adeguati allʼevoluzione della tecnica, e ciò a prescindere dalla sussistenza, in materia, di un obbligo normativo specifico». Antonietta Strada Anto.strada@libero.it

Lavoro & sicurezza

attuabili, lʼart. 41 ... [D.Lvo 277/199] ... non può considerarsi norma più favorevole di quella precedente, in quanto la concreta attuabilità delle misure contro il rumore era implicita anche nella disposizione precedente» (Cass. pen., sez. IV, 15/5/1992, in Diritto e pratica del lavoro, 1992, 1918).

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Al via il programma di formazione della filiera grafica A partire da gennaio 2006 e fino a maggio-giugno verranno realizzate oltre 30.000 ore di formazione professionale per circa 1.000 addetti dell’industria grafica. Tra questi, quasi 150 proverranno dalle aziende editrici e stampatrici di quotidiani che avevano segnalato la loro disponibilità ad ASIG e FIEG.

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Nello scorso numero di TecnoMedia abbiamo dato notizia della partecipazione di ASIG Service e dellʼOsservatorio Tecnico ad un progetto di formazione destinato allʼintera filiera grafica, in collaborazione con Assografici, ENIPG e con numerose scuole grafiche dislocate sullʼintero territorio nazionale. Capofila del progetto è la Federazione CNOS-FAP (Centro Nazionale Opere Salesiane - Formazione Addestramento Professionale) del Veneto. Il progetto è stato presentato a Fondimpresa nel mese di settembre, entro i termini stabiliti dal bando con il quale, il 24 giugno scorso, il Fondo Paritetico Interprofessionale per la formazione nel settore Industriale, aveva messo a disposizione i residui fondi di dotazione messi a disposizione dal Ministero del Lavoro per lʼavvio delle attività. Dopo la fase di valutazione dei progetti presentati, affidata da Fondimpresa ad una commissione di esperti indipendenti, il 16 novembre il Consiglio

di Amministrazione di Fondimpresa ha approvato la graduatoria dei progetti ammessi al finanziamento, che riportiamo nella pagina che segue. Dei 48 progetti presentati, 13 sono stati giudicati non ammissibili; degli altri, i primi 18 sono stati ammessi a finanziamento, per complessivi euro 11.878.516. In questa graduatoria, il progetto di formazione della filiera grafica si è classificato al quarto posto; un risultato di grande importanza e prestigio, anche in considerazione del livello e dellʼimportanza delle altre compagini che concorrevano al bando. Il mese di dicembre è stato interamente impegnato nellʼadempimento delle necessarie pratiche burocratiche: in primo luogo la costituzione ufficiale dellʼAssociazione Temporanea di Scopo, avvenuta a Roma il 5 dicembre, quindi la firma della convenzione con Fondimpresa, il 23 dicembre. Entro gennaio verrà stilato il calendario dei corsi ed avranno inizio le attività. che si concluderanno entro il mese di maggio-giugno.

La scomparsa di Felice Sciomachen Il 27 dicembre 2005 è improvvisamente scomparso Felice Sciomachen, figura notissima a quanti operano nell’industria grafica, per tanti anni Direttore di Assografici. Laureatosi in Economia alla Bocconi, dopo la parentesi bellica che lo vide impegnato nella Resistenza tra le file di Giustizia e Libertà, Felice Sciomachen iniziò la carriera lavorativa in ambito confindustriale e nel 1960 divenne Direttore di Assografici, carica che ha mantenuto fino al 1992. Sciomachen ha praticamente dedicato tutta la sua vita lavorativa al settore grafico, che tanto amava: negli ultimi anni collaborava ancora, con grande entusiasmo e professionalità, all’attività associativa, soprattutto nel campo della formazione professionale, sua autentica passione da sempre. Ultimamente aveva affiancato all’attività professionale una attività di scrittore, con due libri, La scelta 1943-45, sulle esperienze vissute durante la Resistenza nella brigata Cesare Battisti, e Un nonno racconta. Il suo terzo volume dovrebbe uscire tra poco. La redazione di TecnoMedia e l’Associazione Stampatori si uniscono al dolore dei familiari e di quanti hanno avuto la fortuna di conoscere ed apprezzare le virtù umane e professionali di Felice Sciomachen.

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Al via il programma di formazione della filiera grafica

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Media Insider MEDIA INSIDER

I progetti di Deutsche Presse-Agentur per la Coppa del Mondo A giugno 2006 la Germania ospiterà il più grande evento sportivo del mondo: i mondiali di calcio. Deutsche Presse-Agentur, la più importante agenzia di informazione tedesca, ha intenzione di offrire alla propria clientela un pacchetto di informazioni multimediali che Hubertus Koehler, responsabile dei servizi di informazione di DPA, definisce senza concorrenza. “Offriremo una vasta gamma di servizi e in particolare avremo lʼesclusiva dellʼinformazione sportiva, soprattutto per quanto riguarda lʼinformazione in diretta con approfondimenti di natura culturale e politica collegati alla Coppa del Mondo; inoltre, saremo in grado di garantire continui aggiornamenti statistici in tempo reale che i giornali potranno facilmente inserire nelle presentazioni flash sui loro siti internet. A conclusione di ogni gara saremo in grado di spedire la pagina completa pronta per la stampa oppure un pacchetto di informazioni modulari che possono facilmente essere integrate nellʼimpostazione del giornalesecondo le esigenze del cliente. Nuove soluzioni ctp per Krause Lʼazienda tedesca Krause Biagosch ha presentato a IfraExpo 2005 il nuovo modello CtP violet denominato LS Performance, Lʼapplicazione LS è stata presentata in due versioni, una nel formato Berliner, ad una risoluzione di 1.016 dpi in grado di realizzare 90 lastre allʼora, e lʼaltra in grado di produrre 120 lastre allʼora. Unʼ altra innovazione importante è rappresentata dal sistema ottico di scrittura Juwel Optics che permette di esporre ad una risoluzione compresa tra 1016 e 2540 dpi.

Il nuovo sistema termico ctp Violet di Kodak A IfraExpo 2005 Kodak ha presentato il sistema Newsetter V120, una soluzione entry-level versatile ed efficiente in grado di realizzare 120 lastre allʼora ad una risoluzione di 1270 dpi. Il sistema Newsetter V120 può essere integrato nel flusso operativo già esistente e si occupa del caricamento automatico delle lastre, della rimozione dei fogli di produzione, punzonatura e piegatura finale. Insieme al Kodak Newsetter V120, è stata presentata la lastra VioletNews che sarà disponibile a livello commerciale in un futuro molto prossimo. Ordine svedese per la Fujifilm Bold/DN.EX., il più importante stampatore svedese, ha iniziato ad usare la tecnologia CTP solamente nellʼautunno del 2004. Di recente, lʼazienda svedese ha deciso di utilizzare per la sua produzione le lastre termiche Brillia LH-NN di Fujifilm. Le nuove lastre termiche Fujfilm sono dotate di avanzate proprietà di resistenza dellʼimmagine che consentono qualità costante anche ad alte tirature. Ogni giorno Bold/DN.EX usa 300 lastre LH-NN su quattro linee utilizzando apparecchiature Creo, processori Haase OE53 ed il Nela VCPevolution per la punzonatura e piegatura delle lastre. Anche il Trinity Mirror utilizza lastre Fujifilm Fujifilm Graphic Systems ha firmato un accordo a lungo termine con il Trinity Mirror del Regno Unito per incrementare del 100 per cento le potenzialità delle lastre per CtP. Il contratto copre i titoli nazionali e regionali del gruppo. Tutti centri stampa del Trinity Mirror, attualmente, utilizzano le lastre termiche fotopolimeriche Brillia LP-NNV.

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News Publishing Company di Fort Wayne , Indiana – USA, e TKS hanno firmato un contratto per lʼacquisto di una rotativa Color Top 7000 CDH shaftless che andrà a sostituire le unità flexo attualmente in uso per stampare sia il News-Sentinel sia The Journal Gazette. Lʼinizio della produzione è prevista a dicembre 2007, News Publishing Company costruirà un nuovo edificio adiacente alla sede attuale nellʼarea sud della città. La nuova struttura è formata da sei torri, due piegatrici a ganasce 2:5:5, otto bobine a doppio braccio, comandi T-NPC, barra spray TKS, sistema di trattamento del rullo TKS, una lunghezza di taglio da 21 pollici ed una larghezza del nastro da 48 pollici. Goss ottiene un grande ordine in Cina Shenzhen Press Group, il maggior gruppo editoriale della Cina con sede nella Shenzhen Special Zone, ha ordinato a Goss International cinque rotative Goss Global Newsliner 90. Questo è, secondo Goss, il più grande ordine di rotative a bobina della industria dei giornali cinese. La commessa include 5 rotative Global Newsliner 90 shaftless a doppia larghezza per un totale di dodici torri di quattro unità sovrapposte, cinque piegatrici a ganasce 2:5:5 e sedici sbobinatori Goss CT50P. Le rotative verranno fabbricate in Giappone nello stabilimento Goss di Sayama. La consegna delle rotative, certificate ISO9001, è prevista alla fine del 2006 e saranno installate in un nuovo centro stampa di 40.000 mq in via di costruzione alla periferia di Shenzhen City. Shenzhen Press Group pubblica otto giornali e quattro riviste. Gruppo editoriale austriaco acquista rotativa Geoman MAN Roland Il gruppo editoriale austriaco Fellner Medien Group, in occasione del lancio di un nuovo giornale, ha ordinato a MAN Roland una rotativa Geoman che,

combinando le tecnologie di stampa coldset ed heatset, consentirà di stampare gli annunci pubblicitari (anche in stampa lucida) ad alta qualità di stampa e rendere il prodotto giornale più attraente. Questa è solo una parte dellʼinvestimento di 25 milioni di euro fatto dal gruppo per questo progetto che prevede anche la costruzione di una nuova redazione (sviluppato in società con la DTI per le sue soluzioni editoriali), un impianto per la stampa, e diverse attrezzature, inclusa una sezione mail da parte della Ferag. Il nuovo giornale non ha annunciato un format specifico ma ha anche annunciato che sarà compact. Ciò che è peculiare in questo tipo stampa è la sua capacità di produrre simultaneamente pagine in coldset in una parte delle torri di stampa e prodotti heatset in unʼaltra. Il giornale Corse-Matin acquista una Goss Universal 75 Corse Presse, la società francese che stampa il quotidiano Corse-matin, ha ordinato a Goss International una rotativa Goss Universal 75 a singola larghezza. Con questo ordine salgono a 4000 le unità del modello Universal fornite da Goss dallʼintroduzione di questo modello di rotativa. La nuova rotativa shaftless sarà installata in una nuovissima struttura di 2700 mq in via di costruzione a Luciana, in Corsica, nei pressi dellʼaeroporto di Bastia ed eliminerà il costoso trasporto dei giornali dalla terraferma francese. Nel suo impianto francese di Marsiglia, oltre al quotidiano regionale La Provence, Corse Presse attualmente stampa con una Goss Metroliner dalle 50mila alle 80mila copie, a seconda della stagione, del suo quotidiano corso. Datox e Eurocortex danno vita a Wedia Dopo un biennio di fidanzamento, Datox e Eurocortex hanno creato una nuova azienda chiamata Wedia. Wedia ha sviluppato una piattaforma editoriale, Open3, basata sullʼ esperienza di ciascun partner: industria editoriale per Datox e contenuti dirigenziali per Eurocortex.

MEDIA INSIDER

Quotidiano statunitense acquista una rotativa TKS

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TecnoMedia L’informazione secondo natura “L’informazione secondo natura”: dopo il successo ottenuto lo scorso anno con l’esperienza del Piemonte multisensoriale, Sinedita fa il bis ed organizza una simpatica Convention di due giorni a cavallo fra il Piemonte e la Liguria (terre del Gavi doc, per capirsi) per riunire clienti ed amici con l’obiettivo di divertirsi e scambiarsi opinioni sull’industria della comunicazione nel modo più informale (ed utile) possibile. “Nulla in contrario a partecipare alle fiere di settore” chiariscono i responsabili di Sinedita, ma la tentazione di ripetere un’esperienza di successo è troppo forte, ed ancora una volta valgono le immagini più delle parole....

Fotostoria Sinedita

Settembre 2005, appuntamento nelle terre del Gavi doc: la magia del vino, della vendemmia, e dell’informazione “secondo natura”, sta per incominciare

L’anno scorso la caccia ai tartufi, quest’anno la raccolta dell’uva: vince la squadra che pota meglio i filari.

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TecnoMedia

L’informazione secondo natura

C’è un tempo per divertirsi, ed un tempo per lavorare: al centro dei colloqui informali, con corredo di presentazione di soluzioni tecnologiche per editori, l’evoluzione delle redazioni dei giornali e il futuro della gestione dei contenuti. Imprese sempre più multimediali, e strumenti di produzione sempre più aperti alla condivisione dei materiali raccolti dai giornalisti fra diversi canali di distribuzione, stampa, web, audiovisvi, per un’informazione “secondo natura” che coinvolga, ed intercetti, tutti sensi dei lettori.

Ultime degustazioni di formaggi piemontesi, e poi arrivederci... (sperano tutti) al prossimo anno.

Fotostoria Sinedita

Vincitori (e vinti) alla fine brindano tutti

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Da Fujifilm nuove lastre per la stampa dei quotidiani

FILO DIRETTO

A Lipsia, nella suggestiva cornice di IFRA 2005, I vantaggi nellʼutilizzare Brillia LP-NNV sono che si è tenuta nella città tedesca dal 17 al 20 ottobre, quindi: Fujifilm ha annunciato la disponibilità di due • la qualità della lastra fotopolimerica negativa nuove lastre digitali dedicate alla stampa 405nm dei Quotidiani di alta qualità: Brillia LH• lʼesposizione alle alte lineature NN termica negativa e Brillia LP-NNV senza perdita di dettaglio Violet fotopolimerica. • la riproduzione nitida del retino e Le nuove lastre sono state progettaun basso dot-gain te esclusivamente per lʼindustria della • la riduzione della perdita di punto stampa dei quotidiani e le condizioni in avviamento di pre-stampa e stampa richieste in • la luce di sicurezza gialla (filtro questo settore sono state il punto G10) di partenza della ricerca e pro- Via della Unione Europea, 4 - San Donato M.se MI Tel. 02/89582.1 - Fax 02/89582914 gettazione delle lastre termiche E per il futuro Fujifilm Responsabile commerciale: elio.ramponi@fujifilm.it LH-NN e fotopolimeriche LPpunta sul processless Responsabile tecnico: gianluigi.bersani@fujifilm.it NNV. Le nuove emulsioni con ampia latitudine di riproduzione Anche per il futuro Fujie di trattamento consentono risultati di stampa a qualità Film ha idee chiare. Negli ultimi due anni infatti, il ripetibile e costante. programma di ricerca e sviluppo di Fujifilm si è focaLe nuove lastre Brillia LH-NN sono state studiate lizzato sulla rimozione della fase di trattamento nella appositamente per rispettare le esigenze delle sale produzione delle lastre, minimizzando lʼimpatto sulle stampa. Brillia LH-NN è dotata infatti di avanzate pro- specifiche di qualità e sulle prestazioni delle lastre. prietà di resistenza dellʼimmagine che consentono la Così Fuji Photo Film ha rivelato la sua strategia per qualità costante anche ad alte tirature. Le caratteristiche le lastre a secco, che ha visto il lancio di una nuova vincenti di Brillia LH-NN sono in definitiva: gamma di lastre senza sviluppo per applicazioni CTP • la qualità della lastra negativa termica 830nm con – la gamma Brillia PRO – comprendente una lastra una nuova emulsione ad alta sensibilità termica senza trattamento chimico ed una lastra fo• lʼessere adatta alle alte tirature topolimerica violet senza sviluppo. Gli investimenti • il Retino FM 36 nelle due principali tecnologie CTP danno continuità • una ampia latitudine di esposizione e trattamen- alla strategia dellʼazienda di fornire agli utilizzatori to possibilità di scelta in accordo con i loro bisogni • lʼelevata resistenza ai chimici di sala stampa specifici. • e poter essere utilizzabile in luce ambiente Brillia PRO-T, la lastra termica di Fujifilm sarà La tecnologia dellʼemulsione fotopolimerica Violet disponibile dal 2006, seguita dalla Brillia PRO-V lastra di Fujifilm rappresenta invece la qualità di riferimento fotopolimerica violet, che sarà disponibile nel 2007. – consentendo tra lʼaltro la riduzione dei costi di gestio- Con la dovuta cautela si precisa in questa sede che si ne – ed è attualmente diffusamente utilizzata da molte tratta, per entrambe le lastre, di nomi provvisori. aziende nel mondo. La nuova arrivata Brillia LP-NNV Lʼobiettivo di Fujifilm era quello di progettare lacostituisce lʼultima evoluzione di questa tecnologia, stre senza trattamento da utilizzare con le attrezzature sperimentata in oltre tre anni di ricerca, sviluppo e esistenti e con il minimo svantaggio. Questo obiettivo è produzione di lastre Violet fotopolimeriche. stato raggiunto attraverso lʼimplementazione di nuove

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Brillia PRO-T lastra termica senza sviluppo Compatibile con molti computer-to-plate a laser termico (830nm) e certificata per riproduzioni dallʼ1% al 99% @ 200lpi con retino tradizionale, ed @ 300lpi con retino ibrido e FM, Brillia PRO-T è una lastra non-ablativa con immagine latente a contrasto elevato che permette il controllo visivo dopo lʼesposizione. Durante la stampa, la nuova tecnologia MultiGrain trasporta velocemente lʼinchiostro e la soluzione di bagnatura permettendo alla lastra di essere in produzione dopo un numero di fogli di scarto comparabile a quello delle lastre convenzionali. La nuova tecnologia

MultiGrain contribuisce inoltre a ottenere un bilanciamento acqua/inchiostro uguale alle attuali lastre CTP. Brillia PRO-T necessita di una sorgente di scrittura di potenza 120mJ/cm2 molto vicina a quella necessaria per le esistenti lastre termiche con sviluppo, leader di mercato, di Fujifilm, per ottenere la stessa capacità produttiva. Con tiratura fino a 100mila copie, ovviamente in dipendenza dal tipo di macchina e dalle condizioni di stampa, Brillia PRO-T è adatta alle esigenze di molti stampatori e può essere utilizzata in luce ambiente. Grazie alla nuova tecnologia dellʼemulsione questa lastra non richiede attrezzature addizionali per un vero trattamento senza chimici. Brillia PRO-V lastra violet senza chimici Fujifilm sta lavorando anche alla realizzazione della lastra violet fotopolimerica Brillia PRO-V, non-ablativa e senza sviluppo, adatta per riproduzioni dal 1% al 99% @ 200lpi con retino tradizionale, ed @ 300lpi con retino ibrido e FM. Brillia PRO-V possiede molte delle qualità delle attuali lastre violet Brillia LP-NV inclusa la possibilità di stampa con inchiostri e solventi UV senza necessità di termoindurimento, lunga tiratura e trattamento in luce gialla. La tempistica di realizzazione delle lastre Brillia PRO-V è legata alla disponibilità commerciale dei laser violet ad alta potenza, e per questo se ne attende lʼuscita non prima del 2007.

FILO DIRETTO

tecnologie di produzione delle lastre, che consentono prestazioni in macchina da stampa comparabili con quelle delle lastre CTP esistenti di Fujifilm, le quali in questo modo si posizionano in modo esclusivo sul mercato delle lastre senza trattamento. A puro titolo di esempio, entrambe le lastre, Brillia PRO-T termica, e Brillia PRO-V violet, permettono la stampa di alta qualità con retini FM ed ibridi. Le nuove caratteristiche comuni alle due lastre sono infatti la tecnologia di polimerizzazione ad alta sensibilità, una nuova tecnologia di granitura MultiGrain per ottimizzare il bilanciamento acqua/inchiostro e una nuova tecnologia di emulsione per stampa con retini FM.

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La Werbe Vertrieb Saar ha installato il primo sistema d’inserimento «SLS3000» in Germania Con la messa in funzione del primo sistema d’inserimento ad alta velocità «SLS3000» in Germania, la Werbe Vertrieb Saar GmbH di Saarbrücken consolida la propria leadership nella vendita diretta nel Saarland.

FILO DIRETTO

Sin dallʼinizio vi fu unʼidea geniale: invece di ese- Saar confeziona offline il suo nuovo settimanale. guire a caso la consegna a nuclei familiari di cataloghi, Di fronte ad una tiratura annuale complessiva di prospetti e volantini, Helmut Gebauer fece raccogliere 260 milioni di copie si evince subito lʼimportanza tutto il materiale pubblicitario da consegnare in una dellʼinvestimento effettuato da Helmut Gebauer con «gelbe Hülle»[busta giallʼimpianto «SLS3000» la]. I clienti ritrovarono accoppiato ad un sistenelle loro cassette delle ma di formazione pacchi lettere tutta la pubblicità «CombiStack». Per poter MÜLLER MARTINI S.p.A in un unico pacco. Lo scorinserire manualmente tutViale Rimembranze 50 20099 Sesto San Giovanni (MI) so aprile il Direttore generale ti gli inserti pubblicitari nella tel. 02 262371 - fax 02 2426851 della Saarländische Wochenblatt «gelbe Hülle», dalla cartolina Verlagsgesellschaft mbH (SWV) postale fino al prospetto di 100 pagiha ulteriormente perfezionato la tecnica di vendita ne in formato Berlino,sarebbero necessari 170 operai. diretta. Attualmente il sistema «SLS3000», che confeziona fino a 20.000 copie/h di «Die Woch», viene comandato Un settimanale come unica custodia per il da un solo operatore macchina e, a seconda degli insermateriale pubblicitario ti, da un massimo di 18 collaboratori in ciascuno dei tre turni di lavoro. Quando la nuova rivista settimanale «Die Woch», con una tiratura di 508.000 copie, ha sostituito la «gelbe Hülle»; contemporaneamente la Werbe Vertrieb Saar GmbH, unʼaffilitata della SWV, ha automatizzato il processo dʼinserimento con la messa in funzione del primo impianto «SLS3000» in Germania. Mentre il sistema dʼinserimento ad alte rese della Müller Martini, veloce, sicuro e di facile utilizzo, lavora normalmente in linea inserti di Sistema d’inserimento SLS3000 giornali, la Werbe Vertrieb

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TecnoMedia Da sinistra: Helmut Gebauer (Direttore generale SWV), Carol Gebauer, Dr. Wilhelm Neubauer (Direttore generale Müller Martini Germania), Reinhold Achtner (Direttore di filiale MM Germania), Ulrich Rickli (Direttore Vendite/Marketing MM Versand-Systeme), Thomas Irsigler (MM Germania), Michael Pluta (Tecnico di manutenzione MM), René Voigtmann (Capo progetto MM) e Marcel Kling (Tecnico di messa in funzione MM) davanti al nuovo sistema «SLS3000».

americani, Helmut Gebauer ha rapidamente deciso a favore del sistema «SLS3000» della Müller Martini, e precisamente per tre motivi: «Primo: il sistema ‚SLS3000ʼ offre un rendimento produttivo netto superiore a quello di altre macchine simili. Secondo: possiamo produrre buste con indirizzi, il che ci permette di personalizzare le consegne ed evitare perdite per distribuzione. Terzo: fin dal 1987 abbiamo in funzione unʼinseritrice 227 della Müller Martini dotata di dieci mettifogli e con una resa di 6.000 copie/h. Tale macchina è tuttora perfettamente funzionante, ma la sua redditività è troppo bassa per le nostre esigenze attuali».

Redditività e qualità Per Helmut Gebauer lʼacquisto del sistema «SLS3000», dotato di 20 stazioni, in grado di lavorare contemporaneamente fino a 20 inserti e predisposto per il caricamento automatico con otto «Streamfeeder», non è importante soltanto per quanto riguarda lʼaspetto economico: «Molto rilevante è anche la componente qualitativa. Nostro obiettivo dichiarato è quello di allegare correttamente gli inserti ai prodotti finiti destinati ai nuclei familiari. Se si pensa che ogni settimana in tutto il Saarland si devono inserire nel settimanale ‚Die Wochʼ, quindi distribuire, fino a 80 prospetti diversi con un massimo di 280 varianti e con una tiratura settimanale di circa 4,8 milioni di copie, ci si rende conto degli immensi sforzi logistici richiesti al confezionamento». Il Call Center dellʼazienda svolge in continuazione controlli di qualità con 1.200 chiamate telefoniche ogni settimana, al fine di verificare la qualità delle consegne ai nuclei familiari. Lʼultimo controllo ha rivelato una quota di consegna pari al 95,7%, un risultato che colloca lʼazienda in posizione di leadership in tutta la Germania. «SLS3000» con il massimo rendimento produttivo netto È pur vero che attualmente la «Saarbrücker Zeitung» viene prodotta nella sala spedizione di unʼazienda concorrente a Müller Martini situata in un vicino edifico nella zona industriale di Saarbrücken. Tuttavia, dopo aver visitato quattro produttori di giornali

Dopo i primi mesi di funzionamento Helmut Gebauer non risparmia le lodi per il nuovo impianto: «È allʼavanguardia tecnologica, svolge al 100% i lavori previsti e per i nostri clienti è la macchina ideale, poiché assicura loro che i prospetti giungano con sicurezza ai nuclei familiari». Per lo «specialista della vendita diretta» (Gebauer su Gebauer), unʼalta qualità delle consegne rappresenta lʼalfa e lʼomega degli affari: «È vero che nel Saarland siamo i leader di mercato, quasi senza concorrenti, ma dobbiamo essere sempre allʼavanguardia tecnologica per rendere la vita difficile alla concorrenza, che vuole entrare in questo mercato». In futuro anche bobine e stecche Helmut Gebauer è letteralmente entusiasta della semplicità di comando del sistema «SLS3000», che funziona senza problemi fin dalla prima settimana dʼesercizio: «Il cambio formato avviene veramente in tempi brevissimi. La regolazione di un nuovo formato richiede massimo 4 – 5 minuti». A volte la velocità lascia un pò a desiderare, ma ciò secondo Helmut Gebauer è dovuto in primo luogo a prodotti difettosi: «Purtroppo, non tutti gli stampati forniti sono conformi agli standard IFRA». Il presidente dellʼassociazione federale degli editori tedeschi di giornali per annunci pubblicitari esprime alcuni suggerimenti e raccomandazioni ai propri clienti: «Finora tutti i prodotti vengono forniti in pacchi su bancali, ma il futuro appartiene alle bobine e alle stecche. In tal modo potremo sfruttare ancora meglio il potenziale produttivo delle macchine e i nostri clienti potranno risparmiare molto denaro».

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Un vero «specialista della vendita diretta»

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TecnoMedia Efficienza, flessibilità, attualità Per poter offrire ai propri clienti una panoramica delle possibilità attuali e future della vendita diretta, lo scorso aprile Werbe Vertrieb Saar ha organizzato una «giornata a porte aperte». Oltre 150 interessati hanno colto lʼoccasione per vedere in azione dal vivo il sistema «SLS3000». Fra gli ospiti vi era anche il Dr. Wilhelm Neubauer, Direttore generale della Müller Martini Germania. Nel suo discorso egli ha sottolineato come «con lʼinvestimento nel sistema ‚SLS3000ʼ Werbe Vertrieb Saar abbia creato le premesse necessarie per realizzare un confezionamento dei prospetti di tipo efficiente, flessibile, sempre attuale e perfettamente in sintonia con le effettive necessità dei suoi clienti». Secondo Neubauer il passaggio della produzione dallʼinserimento manuale a quello automatico sembra piuttosto semplice. «Ma la realizzazione pratica di questa commutazione è molto impegnativa. Siamo tuttavia pienamente convinti che con questo impianto in futuro Werbevertrieb Saar produrrà sempre meglio e con maggiore efficienza». SLS3000» e «CombiStack»: rendimenti produttivi netti elevati con molti inserti

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Con il sistema dʼinserimento «SLS3000» e il sistema di formazione pacchi «CombiStack», Müller Martini ottimizza le procedure in sala spedizione. Il sistema «SLS3000» convince pienamente per la sua alta redditività e la grande semplicità dʼuso. Tale sistema è particolarmente indicato per i giornali a tirature medie e alte con molte zone e inserti. Processi lavorativi ottimali... Il sistema «SLS3000» ottimizza i processi di lavoro quando i tempi di produzione sono molto ristretti. Grazie al sistema a tasche si possono produrre perfino le voluminose edizioni del fine settimana con un massimo di 1.200 pagine in formato tabloid. Il Missed Insert Repair System (MIRS) riconosce gli inserti mancanti e i prodotti non aperti e li completa in un secondo ciclo di lavoro. La riduzione degli scarti e degli interventi manuali migliora in modo decisivo la produttività e la qualità dei prodotti.

cicli/h. In doppia produzione con due uscite si possono raggiungere i 64.000 cicli/h. Un grande vantaggio è la rapidità di cambio-produzione, grazie alla semplicità di regolazione dei mettifogli con scale graduate. I mettifogli possono essere regolati anche durante la produzione. Il sistema dʼinserimento lineare consente inoltre una maggiore libertà di accesso e il caricamento da entrambi i lati. Una sola macchina esegue lʼintera formazione pacchi Il sistema di formazione pacchi «CombiStack» permette lʼesecuzione su unʼunica macchina di tutti i processi di formazione pacchi: impilamento, alimentazione del foglio sotto-pacco, indirizzatura, pressatura e reggiatura: ciò consente di razionalizzare sensibilmente il processo di formazione pacchi e di migliorare la qualità dei prodotti. Lʼesecuzione dellʼintero processo su unʼunica macchina permette inoltre di risparmiare spazio prezioso. Il «CombiStack» esegue la reggiatura dei pacchi con grande affidabilità mediante due nastri paralleli. Quattro bobine, due su ciascun lato della macchina, assicurano unʼimmissione continua della reggetta. Le pile vengono reggiate a bassa velocità mentre sono pressate. In tal modo le copie esterne dei pacchi di giornale compatti non vengono danneggiate dalle reggette. «CombiStack» preleva le copie di giornale dal trasportatore a pinze e le posiziona in modo guidato sulla pila prevista. Ciò permette di raggiungere una precisione di conteggio di quasi il 100%.

Otto «Streamfeeder» assicurano il caricamento automatico del sistema «SLS3000»

...e alti rendimenti netti

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Il sistema «SLS3000» garantisce alti rendimenti netti anche con produzioni complesse e numerosi inserti. È possibile produrre fino a 32.000 TecnoMedia n. 47, dicembre 2005


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Il Secolo XIX, uno dei quotidiani regionali italiani risultate vincenti da tutti i punti di vista”. di maggiore spicco, ha scelto Méthode, la piattaforma “La concezione di Méthode, interamente e natieditoriale cross-media di EidosMedia, come soluzione vamente basato su XML, significa che il contenuto editoriale per tutte le attività di pubblicazione su carta sviluppato per le edizioni cartacee può essere utilizzato e online. per lʼedizione Web praticamente senza alcun intervenIl Secolo XIX, con sede a Genova, ha diverse re- to manuale” ha commentato Gianni Tura, Direttore dazioni remote dislocate in Liguria e pubblica, oltre Business Development di EidosMedia. “Si tratta inallʼedizione principale, sei supplementi contenenti somma di una piattaforma molto flessibile che permetinformazioni e pubblicità locali. Lʼacquisizione di terà al cliente di lanciare nuovi prodotti e di sviluppare Méthode permetterà alle sedi renuovi canali di pubblicazione e di mote di partecipare attivamente al distribuzione dellʼinformazione”. Il flusso di produzione editoriale e al sistema sarà utilizzato da circa 120 processo di impaginazione con lo utenti e sarà messo in produzione EidosMedia S.r.l. stesso livello di funzionalità della allʼinizio del 2006. Viale Legioni Romane, 43 sede centrale, con un miglioramento 20147 Milano significativo in termini di produttività tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 Il Secolo XIX ed efficienza. www.eidosmedia.it info@eidosmedia.com Fondato a Genova il 25 aprile 1886, “Avevamo bisogno di una soluzione che ci permettesse di gestire con il massimo Il Secolo XIX è uno dei più antichi quotidi flessibilità sia il contenuto dellʼedizione cartacea, diani italiani ed è diffuso in gran parte dellʼItalia nord con le sue varianti locali, sia i contenuti dellʼedizione occidentale con informazioni nazionali, internazionali Web”, ha affermato lʼIngegner Fabio Viviani, Direttore e locali. Tecnico del Secolo XIX. “Abbiamo messo a confronto Oltre al quotidiano e allʼedizione web, Il Secolo diverse soluzioni presenti sul mercato italiano, ma alla XIX pubblica anche LʼAvvisatore Marittimo, leader fine la versatilità e la facilità dʼuso di Méthode sono italiano nel settore delle informazioni marittime.

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Il Secolo XIX sceglie la soluzione Méthode

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Adobe PDF e lo standard PDF/X

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Molti service di prestampa richiedono file Adobe PDF dai propri Clienti, perché risulta più efficiente produrre stampe di qualità professionale da file PDF correttamente generati. Nel caso in cui il PDF presenta dei problemi (ad esempio, se è stato creato con delle impostazioni di risoluzione errate) si rischia di dedicare tempo prezioso alla loro evidenziazione e correzione ed è probabile dover poi comunque agire sul file originale. Ecco che entra in scena il PDF/X: si tratta di uno standard ISO che limita le variabili nella creazione del PDF stesso e consente un corretto scambio di file. PDF/X è un file PDF con alcuni limiti specifici per determinati flussi di lavoro. Inizialmente introdotto nel settore pubblicitario, lo sviluppo di nuove versioni ne consentono l’implementazione anche in altri settori. Lʼesigenza di uno standard

precauzioni. PDF/X assicura la correttezza del file PDF, prima di arrivare alla stampa. Per arrivare allo PDF/X alcuni gruppi ISO (InterEsistono molti formati per lo scambio di file, national Standards Organization) ognuno adatto a determinate cirsi sono incontrati per sviluppare costanze, il cui successo dipende degli standard per la creazione dal limitato numero di variabili. di archivi PDF con contenuto Tuttavia, ognuno di questi formati grafico destinato alla stampa presenta degli aspetti negativi che Adobe Systems Italia professionale. Il fatto che ci siano PDF/X si prefigge di evitare. Ad Centro direzionale Colleoni - Pal. Taurus A3 delle organizzazioni mondiali di esempio, il formato TIFF/IT (Tag20041 Agrate Brianza (Mi) tel. 039 65501 fax 039 655050 standardizzazione che si occupano ged Image File Format for Image Technology) è ritenuto il più affi- Per informazioni commerciali: 02-63.23.74.20 di discutere del formato PDF ci fa www.adobe.it capire anche lʼeffettiva importandabile formato per lo scambio di info-italia@adobe.com za del formato stesso sul mercato file tra applicazioni grafiche, ma si limita ai dati raster e richiede quindi che la grafica mondiale. Adobe è rappresentata nel sottocomitato vettoriale ed il testo vengano rasterizzati. Ciò risulta per PDF/X e partecipa attivamente allo sviluppo dello in file più grandi e meno flessibili. Il formato PDF/X standard. Gli standard PDF/X1a e PDF/X3 (quelli oggi più supporta sia i dati vettoriali, sia i dati raster. I file EPS, PostScript e PDF possono essere usati diffusi) sono il risultato fornito da questi gruppi di in modo efficace come formati di scambio. Con la lavoro ISO che hanno dato le indicazioni fondamentali corretta codifica, questi formati consentono la stampa su come creare PDF con contenuti grafici e che devono di alta qualità. Ma a causa delle numerose variabili, la essere consegnati ad editori, stampatori, giornali o creazione di questi file da parte di un operatore poco riviste. Nella sua forma più semplice, PDF/X consente di distribuire elementi grafici a più stabilimenti nella esperto può risultare in problemi di stampa. Molti service hanno trovato il modo di ovviare a certezza che vengano sempre stampati correttamente. questi problemi, fornendo ai propri clienti istruzioni Nonostante la “X” di PDF/X non abbia alcun signifidettagliate ed elenchi di controllo, opzioni di processo cato particolare, la si può considerare come diminutivo predefinite per Adobe Acrobat Distiller o strumenti di “exchange” (scambio). Questi standard non vengono di preflight (controlli preliminari). Tuttavia, con lo imposti in alcun modo ed è quindi a scelta degli utenti standard PDF/X non è necessario prendere tutte queste se usare o meno queste indicazioni. Come sempre è

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fondamentale la comunicazione tra tutte le parti per capire se questi standard possono giovare ad un flusso di lavoro ottimizzato. Riassumendo, lo standard PDF/X elimina molte delle variabili per colore, font e trapping che possono contribuire allʼinsorgere di problemi di stampa. Fino ad ora, il principale utilizzo di PDF/X si è visto nella consegna di pagine pubblicitarie a colori, pronte per la stampa, tipicamente nella versione PDF/X-1a, quella ad oggi più diffusa. Questo formato richiede i dati CMYK con il supporto opzionale per i colori tinta piatta. Richiede inoltre che tutti i font siano incorporati, vieta lʼuso dellʼOPI e ha requisiti specifici per la definizione di pagina al vivo, rifilo e riquadri per immagini. Se da un lato queste linee guida limitano lʼuso dei file PDF/X-1a, dallʼaltro ne garantiscono la stampa corretta ad alta risoluzione. Versioni di PDF/X Non tutti i lavori di stampa sono uguali e ogni settore presenta particolari esigenze e specifiche per il formato di scambio di file. Tuttavia, esistono diverse versioni di PDF/X, ognuna appositamente creata per risolvere uno specifico tipo di esigenze. Sotto troviamo un elenco delle varie specifiche PDF/X ma quelle più diffuse rimangono il PDF/X-1a e il PDF/X-3. • PDF/X-1 è il primo standard PDF/X approvato nel 1999. Originariamente basato su PDF 1.2 (Acrobat 3), poi su PDF 1.3 (Acrobat 4) nel 2001 e ultimamente su PDF 1.4 (Acrobat 5) nel 2003. PDF/X-1 è un formato per lo scambio cieco, che racchiude cioè tutte le informazioni tecniche e i contenuti in un singolo file e che non richiede altro per la stampa corretta verso un dispositivo di stampa caratterizzato da uno standard (con una intenzione di output ben precisa). Si tratta del formato ideale per il settore pubblicitario. È il formato PDF/X più severo, che consente solo la codifica di colore CMYK o tinta piatta. Le immagini RGB non sono consentite in un file PDF/X-1 e tutti i font devono essere incorporati. • PDF/X-1a presenta alcune aggiunte rispetto a PDF/X-1. La differenza principale è che vieta lʼincorporazione di file con riferimenti OPI. PDF/X-1a sembra essere la versione di PDF/X maggiormente usata, soprattutto per la verifica delle pagine pubblicitarie digitali. • PDF/X-2 è uno standard più aperto basato sulle specifiche PDF 1.4 (Acrobat 5) ed è un formato per lo scambio cieco. A differenza di PDF/X-1, PDF/X2 supporta i flussi di lavoro con gestione del colore, lʼOPI e i font non incorporati. Le funzioni previste offriranno maggiore garanzia che le corrette immagini ad alta risoluzione o i font richiesti vengano identificati e inclusi nellʼoutput finale. La flessibilità di questo formato si rivolge al mercato della stampa in generale, dove esiste un più alto livello di comunicazione tra il cliente e il service o il tipografo. • PDF/X-3 è stato pubblicato dalla ISO nel set-

tembre 2002 e poi aggiornato sulle specifiche PDF 1.4 nel 2003. Supporta i flussi di lavoro con gestione del colore e consente lʼinclusione di immagini RGB con informazioni sufficienti ad essere trattate come indipendenti da dispositivo (stampabili da qualsiasi stampante PostScript). Questo formato è stato sviluppato per la consegna di un master digitale e verrà probabilmente adottato dalle aziende per la distribuzione di lavori destinati alla stampa digitale, dove non influiscono condizioni di stampa caratterizzate (intenzione di output). In Acrobat 7 trovate adesso ulteriori tipologie di predefinito per la creazione di PDF/X. Gli standard PDF/X-1a:2001 e PDF/X-3:2002 sono basati su PDF 1.3 (Acrobat 4.0) e sono lo specifiche originali. Le versioni 2003 degli standard sono basate su PDF 1.4 (Acrobat 5.0), ma possono essere utilizzate anche per file PDF 1.3. La differenza principale tra le versioni sta nel fatto che gli standard 2003 supportano il formato PDF 1.4. Inoltre, gli standard 2003 supportano la compressione JBIG per la compressione delle immagini monocromatiche (ma non la compressione JBIG2). Le impostazioni PDF/X-1a:2001 e PDF/X-3:2002 sono disponibili per default. I file di impostazioni per gli standard PDF/X-1a:2003 e PDF/X-3:2003 si trovano nella cartella Extras sul computer; caricateli se ne avete bisogno (in Windows la cartella Extras si trova nella cartella Documents and Settings/All Users/Documenti condivisi/Adobe PDF; in Mac OS si trova nella cartella Library/Application Support/Adobe PDF). Prestate attenzione al fatto che il formato PDF 1.4 supporta la trasparenza attiva creata in applicazioni come Illustrator, Photoshop e InDesign. Tuttavia, visto che gli standard PDF/X non supportano la trasparenza, dovete convertire tutta la trasparenza prima di creare un file PDF/X. Quale versione usare? Ogni versione di PDF/X è indicata per usi specifici, secondo il tipo di file con cui si lavora e il flusso di lavoro seguito. Ogni versione offre il vantaggio di base dello standard PDF/X: un metodo coerente per la creazione di file PDF affidabili. Tuttavia, come nel caso delle opzioni di stampa, lʼaumento del livello di controllo comporta inevitabilmente una riduzione di flessibilità. • Scegliete PDF/X-1a per lʼinvio di pagine pubblicitarie digitali che devono essere riprodotte in una macchina da stampa caratterizzata secondo standard ben definiti (quali Euroscale o FOGRA27) o se intendete mantenere il pieno controllo sul contenuto e lʼaspetto cromatico del file. • Scegliete PDF/X-3 per file completi da inviare a macchine digitali o destinati ad altri ambienti con gestione del colore, o ancora per pagine pubblicitarie digitali laddove il tipografo ottimizza la riproduzione a colori secondo il proprio ambiente di stampa. • Scegliete PDF/X-2 per lʼinvio di file non completi,

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TecnoMedia PDF/A Nel mese di settembre è stato annunciato da parte di AIIM e NPES, Association for Suppliers for Printing, Publishing and Convertine Technologies, che PDF/Archivi (PDF/A) ha ottenuto l’approvazione ISO. PDF/A consente alle aziende l’archiviazione elettronica dei documenti in modo da garantirne la salvaguardia per periodi di tempo prolungati e che quei documenti si possano richiamare e visualizzare ottenendo risultati sicuri, precisi e conformi anche in futuro. ISO 19005-1, Document management – Electronic document file format for long-term preservation – Part 1: Use of PDF 1.4 (PDF/A-1) definisce un formato file basato su PDF che offre un meccanismo per rappresentare i documenti elettronici in modo da preservarne l’apparenza nel tempo, indipendentemente dagli strumenti e sistemi utilizzati per creare, archiviare e visualizzare il file.

cioè quelli con collegamenti OPI, font non incorporati e altri elementi che richiedono maggiore flessibilità in fase di produzione. Lavorare con un file PDF/X

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Se pensate di accettare file PDF/X, verificate innanzitutto che lʼintero flusso di lavoro (compreso trapping, stampa composita, consegna di pagine parziali, imposizione e elaborazione RIP) sia compatibile con PDF/X e per la stampa sia delle prove colore che dellʼoutput finale. Non è necessario che tutti gli strumenti che usate siano compatibili con PDF/X, ma se lo sono il tutto risulta più semplice. Effettuate il controllo preliminare dei file PDF/X che ricevete dai clienti per controllare che siano compatibili con la relativa versione di PDF/X e che altre impostazioni siano corrette. Ad esempio, verificate se necessario che siano stati creati secondo le corrette condizioni di stampa (quali SWOP) ed accertatevi che i valori di rifilo, pagina al vivo e risoluzione delle immagini siano corretti. Uno sguardo al futuro

Mano a mano che lʼindustria della stampa adotta lo standard PDF/X e altri formati di file, Adobe Systems si impegna a migliorare il suo supporto per tali formati in Acrobat e altre applicazioni Adobe. In effetti, nella Creative Suite 2 troviamo già molteplici strumenti per la creazione ed il controllo di archivi che seguono le normative PDF/X. Adobe Acrobat 7 Professional e Acrobat Distiller 7 • Adobe Acrobat Distiller 7 funziona come una stampante, interpreta le informazioni PostScript inviate da qualsiasi programma in fase di stampa e genera archivi PDF secondo le vostre necessità. In Distiller 7 possiamo scegliere tra le impostazioni predefinite anche il PDF/X-1a o il PDF/X-3 fino alla loro versione

2003. Questo significa che possiamo creare da qualsiasi applicativo un PDF conforme alle specifiche ISO. Nel caso in cui non ci siano abbastanza informazioni oppure che manchino elementi fondamentali Distiller ci avvertirà che lʼarchivio non è potuto essere creato. • Con Adobe Acrobat 7 Professional è possibile convalidare il contenuto PDF in base ai criteri PDF/X-3 o PDF/X-1a e salvare una copia del documento PDF come PDF/X, purché soddisfi i requisiti specificati di cui abbiamo accennato sopra. Inoltre è possibile convalidare un documento PDF in base ai criteri PDF/ X-3 o PDF/X-1a prima di inviare il documento ad un fornitore di servizi per la stampa professionale, una periferica di output o dopo aver ricevuto un documento per la produzione di stampe. È possibile specificare altri criteri per la convalida di un file PDF, quale il numero totale consentito di lastre o la risoluzione delle immagini. Adobe Creative Suite 2 Da Adobe InDesign, Illustrator e Photoshop è possibile esportare direttamente qualsiasi tipo di impaginato secondo le normative PDF/X senza passare necessariamente dal Distiller. Una novità interessante sta nel fatto che i predefiniti di creazione Adobe PDF vengono gestiti centralmente e poi usati da tutti gli applicativi della Suite. Se per esempio create un predefinito PDF in Adobe InDesign, questo stesso predefinito sarà disponibile anche in Illustrator o Distiller. PDF/X: risorse, strumenti e collegamenti Per approfondire lʼargomento vi consigliamo di visitare questo sito web dedicato a raccogliere informazioni sullo standard che contiene anche molti collegamenti a siti web di interesse: http://www.pdfx. info [inglese/tedesco]. Rufus Deuchler Esperto Certificato Adobe rufus@deuchler.net

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Lʼazienda litografica tedesca Ahrensburg, del grup- dotti di terzi. In questo modo lʼazienda litografica po Axel Springer AG ha preso la sua decisione: inte- Ahrensburg diviene un modello che sottolinea con grerà a breve il suo moderno impianto di finitura e di forza come nella stampa in rotativa dei giornali sia spedizione con StreamStitch, possibile rilegare – con mezzi il più avanzato modulo Ferag propri e con procedimenti sotto della tecnica di lavorazione e ogni aspetto più rapidi – i contrasporto. tenuti commerciali e redazionali Il sistema Ferag di cucitura stampati. Corredandoli – last but FERAG ITALIA S.p.A. inline StreamStitch viene innot least – di copertina in carta Via Gallarate 184, 20151 Milano tegrato dietro un tamburo dʼinpregiata. Tel. 02.38002770 - Fax 02.38006710 serimento MSD nel sistema di Sito Internet: www.ferag.com convogliamento UTR. Il processo della cucitura sul dorso avviene L’azienda litografica Ahrensburg della Axel Springer tramite StreamStitch a pieno flusso di produzione, con AG con StreamStitch di Ferag rende accessibili risultati dʼalta qualità, e può essere attivato o disattivato nuovi mercati con prodotti di stampa cuciti a punti a seconda delle necessità. metallici, costituiti da un contenuto in carta da Sinora nel centro di stampa Ahrensburg la cucitura giornale e da una copertina in carta pregiata. avveniva direttamente nella rotativa, con il pesante gap di rendere impossibile lʼalimentazione dei prestampati. Questo assetto problematico ostacolava inoltre lʼindipendenza da prestazioni esterne e lʼabbreviazione dei tempi produttivi. Per di più doveva essere completato interamente in sede un autoindicatore settimanale di alta tiratura. In questo modo il processo produttivo risultava effettivamente complesso, in quanto i prodotti parziali stampati venivano trasferiti ad un rilegatore esterno che li completava, li muniva di copertina e li cuciva. Alla Ahrensburg ora la musica è cambiata. StreamStitch consente infatti di annullare i dispendiosi costi di logistica, rappresentati dalle attività di carico, di scarico e di impilaggio. Questa soluzione economica può essere applicata non solo ai propri prodotti editoriali, ma anche ai pro-

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Integrazione Ferag in vista per la tedesca Ahrensburg

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Un aumento di produttività del 50% per il sistema CTP MAGNUS VLF Kodak ha annunciato un notevole aumento di potenza e velocità di esposizione per i sistemi CTP termici MAGNUS VLF e TRENDSETTER 800 II Quantum. X Speed, la nuova opzione di velocità d’esposizione, aumenta almeno del 50% la produttività del sistema CTP MAGNUS VLF

che Kodak consente anche di aumentare la produttività, se utilizzata insieme alle lastre senza sviluppo. Grazie alla nuova opzione X Speed per i sistemi CTP VLF e 8 X Speed, la nuova opzione di velocità dʼesposizio- pagine, Kodak è in grado di offrire le più alte velocità ne del sistema CTP MAGNUS VLF, si avvale della di esposizione del settore delle arti grafiche. Il sistema CTP Magnus VLF, testa termica 3 di ultima generazione dotato dellʼunità a cassette multiple con laser di potenza pari a 100 watt, e della nuova opzione di velocità in grado di garantire una velocità di dʼesposizione X Speed, è stato preesposizione doppia rispetto allʼopziosentato in anteprima assoluta alla fiera ne V Speed, già molto veloce, dello Kodak Polychrome Graphics, Print 05 tenutasi a Chicago allʼinizio stesso sistema CTP MAGNUS VLF. a subsidiary of Kodak di settembre. Il sistema CTP MAGNUS VLF è in Via del Pratignone 38/40 grado di esporre 27 lastre da 2 m lʼora, 50041 Calenzano (FI) velocità che renderà lʼopzione X Speed, tel. 800 862180 - fax 800 861281 Eccezionale velocità dei sistemi http://www.kodak.com CTP 8 pagine una volta disponibile sul mercato a partire da dicembre 2005, il più potente motore di La nuova opzione X Speed sarà disponibile anche sul esposizione del settore per le lastre di grande formato sistema CTP TRENDSETTER 800 II insieme alla testa e 8 pagine. La testa termica 3 di ultima generazione utilizza termica 2.5 da 50 watt. Se dotato dellʼopzione Autoloalʼesclusiva tecnologia SQUARESPOT di Kodak der, il sistema CTP TRENDSETTER può esporre fino a che, grazie ad una risoluzione ottica di 10.000 dpi, 40 lastre da circa 1 m lʼora. Lʼopzione X Speed consente garantisce la nitidezza e uniformità necessarie per agli stampatori di avere a disposizione una quarta scelta consentire unʼalta lineatura tradizionale o la retinatura della velocità sui sistemi CTP TRENDSETTER, in modo da rispondere al meglio ad ogni specifica esigenza FM Staccato. La nuova testa termica 3 amplia inoltre la latitudine dello stampatore. Anche sui sistemi CTP Lotem 800 II di esposizione con conseguente miglioramento del- con opzione V Speed si ottiene un miglioramento della lʼuniformità e del controllo del processo. Un sistema produttività — da 29 a 31 lastre lʼora — utilizzando la di esposizione a più diodi garantisce la ridondanza del stessa testa termica 2.5 da 50 watt. I modelli 8 pagine, sistema e dunque una maggiore affidabilità. Lʼeccezio- che garantiscono una produttività più alta, sono già nale potenza di esposizione garantita dalla teste termi- disponibili.

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La nuova testa termica 3 raddoppia la velocità di esposizione dei sistemi VLF

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Jean-Pierre Caillard, Presidente e Direttore Genera- stire facilmente la complessa gerarchia delle diverse le del Gruppo Centre France, editore de La Montagne e edizioni con le loro varianti locali. Le relazioni tra i di altri quotidiani regionali del centro della Francia, ha contenuti delle diverse edizioni sono ben chiaramente annunciato la scelta di adottare Méthode come nuovo visibili e possono essere modificate al volo con un sistema editoriale e di pubblicazione. semplice drag&drop”. Il nuovo sistema fornirà una piattaforma integrata La capacità di Méthode di gestire flussi distribuiti per la produzione de La Montagne, con le sue 13 edi- permetterà nello stesso tempo di decentralizzare i prozioni locali, e permetterà di creare una base comune e cessi editoriali allʼinterno del gruppo. Le pagine delle condivisa di contenuti con le altre tre testate del gruppo, edizioni locali, che ad oggi sono ancora create e impaaventi anchʼesse più edizioni locali. ginate nella sede centrale a partire Il sistema sarà utilizzato da circa 400 dai contenuti inviati dai giornalisti utenti, distribuiti tra la redazione delle sedi remote, saranno elaborate centrale del gruppo a Clermont Fere gestite localmente, pur continuanEidosMedia S.r.l. rand e più di 20 sedi remote presenti do a essere completamente integrate Viale Legioni Romane, 43 in tutta la regione. nel piano editoriale centrale. 20147 Milano “Le nostre pubblicazioni si rivolgo- tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 “Per il futuro ci aspettiamo una no ad un lettorato locale e sono quindi crescita e unʼespansione del nostro www.eidosmedia.it info@eidosmedia.com pensate per soddisfarne gli interessi speciportafoglio di attività”, ha commentato fici in termini di informazione e di contenuancora Hubert Proton, “ in particolare nel ti”, ha affermato Hubert Proton, Direttore Industriale de settore delle pubblicazioni Internet e della televisioLa Montagne. “Più del 50% del contenuto editoriale e ne. Siamo certi che Méthode ci fornirà la piattaforma della pubblicità sono specifici a ciascuna edizione geo- tecnologica ideale per costruire unʼazienda editoriale grafica. La Montagne stessa pubblica 13 prime pagine multi-canale”. diverse. La decisione di adottare Méthode è stata, tra le altre cose, La Montagne dettata dalla constatazione che il sistema ci permetterà di gestire in La Montagne è una pubmodo molto flessibile e semplice blicazione del gruppo Cenquesta struttura editoriale fortetre-France, editore leader mente localizzata e differenziata nella regione centrale della geograficamente”. Francia, con una tiratura “Le funzionalità di gestioquotidiana di più di 350.000 ne multi-edizione di Méthode copie. Oltre a La Montagne, rispondono perfettamente ai il gruppo possiede anche bisogni e alle problematiche di altri tre quotidiani regionali unʼorganizzazione complessa : Le Berry Républicain, Le e strutturata in diverse edizioJournal du Centre e Le Poni locali come è La Montapulaire du Centre. Centre Le attività gne”, ha commentato Massimo del gruppo comprendono Maggi, Vice-Presidente Servizi anche un canale televisivo Professionali di EidosMedia. regionale, Clermont 1ère, “Lʼambiente di pianificazione e attività di pubblicazione del timone e di controllo avanzaonline, con un portale di mento lavori fornito da Méthode piccola pubblicità, www. permette di strutturare e di gecentrefrance.com.

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La Montagne adotta la piattaforma multi-edizione Méthode

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GMDE implementa al Giornale la tecnologia di retinatura Agfa Sublima Screening

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CENTROSINISTRA

IL CAVALIERE

EMANUELA FONTANA A PAGINA 6

ADALBERTO SIGNORE A PAGINA 7

I vertici della compagnia bolognese oggi in Bankitalia: estremo tentativo di salvare l’Opa. Roma, il Csm avvia la procedura di trasferimento del giudice che informava Consorte

Berlusconi ai pm: ecco gli «amici» di Unipol

INTERCETTAZIONI E ACCUSE

Berlusconi ha incontrato per mezz'ora, come ha detto il suo avvocato Niccolò Ghedini, il capo della Procura di Roma ed i pubblici ministeri che indagano sulla scalata a Bnl da parte di Unipol. Il premier si è presentato per fornire le notizie di

cui si era detto in possesso a proposito del coinvolgimento dei Ds nella Opa lanciata da Consorte sulla banca romana. Oggi i vertici di Unipol a Bankitalia per tentare di salvare l’Opa. GIAN MARIA DE FRANCESCO, ANNA MARIA GRECO E MARCELLO ZACCHÉ ALLE PAGINE 3-5

OPPOSIZIONE NEL CAOS

Mario Cervi

pionaggio, sciacallaggio, calunnie degne del dottor Goebbels. Sono questi - o altri d’analoga pesantezza - i termini e i riferimenti che i notabili diessini usano nel riferirsi alle intercettazioni su Unipol. Pubblicate oltretutto dal Giornale, che appartiene alla famiglia Berlusconi: e che per questo - la conclusione sembra ovvia - dev’essere a libertà limitata. Se il Corriere della Sera rende noto, grazie a fonti d’informazione esclusive e non disinteressate, un «avviso a comparire» per il Presidente del Consiglio, fa il suo mestiere. Se il Giornale rende noto il contenuto di colloqui tra Fassino e Consorte diviene partecipe d’una losca manovra diffamatoria. Fassino e D’Alema riconoscono, bontà loro, d’aver commesso errori: ma non accettano «campagne di delegittimazione». Riemerge qui una strana pretesa della sinistra: ammette le critiche, ma solo se vengono dal suo interno, o da ambienti contigui. Le critiche dello schieramento opposto sono insinuazioni o mascalzonate. Alla base della polemica diessina è l’idea che la divulgazione delle intercettazioni sia stata non solo formalmente scorretta ma sostanzialmente ingiusta. Si vuol far credere agli italiani che l’atmosfera politica sarebbe più ossigenata e limpida, che il dibattito sarebbe più concreto e leale qualora non si sapesse nulla dell’esultanza di Piero Fassino perché «abbiamo una banca», e via dicendo. Ma gli italiani non ci credono. Capisco - e non sempre condivido - i dotti discorsi sulla privacy e sull’esigenza di tutelare la confidenzialità dei contatti che i parlamentari hanno. La maggioranza di centrodestra vuol dare, con eccellenti intenzioni, una disciplina più severa all’uso delle intercettazioni. Ma rimango del parere che le persone comuni

preferiscano sapere ciò che in certi luoghi si trama sopra le loro teste. Il captare e diffondere conversazioni personali può rivestire in molti casi gli aspetti sgradevoli del volgare pettegolezzo. Ma è maldicenza futile, di nessuna rilevanza pubblica, ciò che si dicevano Fassino e Consorte, ciò che si dicevano Fazio e Fiorani? La smentita a questa tesi riduttiva sta negli avvenimenti cui abbiamo assistito e assistiamo. Unipol: nell’opposizione è una bufera di semipentimenti, di quasi confessioni, di «sarebbe stato meglio che...». Banca d’Italia: il santuario dell’economia nazionale viene rivoltato come un calzino, e il nuovo governatore ha la missione di restituirgli il prestigio perduto. Possiamo parlare, se non proprio di cataclismi, certo di rivolgimenti importanti. Tutto per qualche chiacchiera che avrebbe dovuto rimanere rintanata nei faldoni giudiziari? Forse scandalizzerò i garantisti a oltranza, ad alcuni dei quali piacerebbe che si aspettasse sempre la famosa sentenza definitiva. Un’attesa di una decina d’anni prima d’azzardare notizie. Troppi, mi sembra. Ecco perché sono del parere che la pubblicazione delle intercettazioni- purché di autentico ed evidente interesse per la collettività - sia sacrosanta. Fermo restando che questa mia è una considerazione da uomo della strada, contestabilissima dagli esperti di diritto. In un Paese nel quale, giorno dopo giorno, affiorano retroscena torbidi e intrighi sotterranei, le indiscrezioni colte al volo sono salutari brecce che consentono di dare un’occhiata in certe tenebre inquietanti. Possono derivarne inconvenienti, e anche danni a persone oneste. Ma tra i due opposti pericoli, quello d’un pregiudizio agli innocenti e quello d’una copertura del malaffare, il secondo mi sembra, oggi come oggi, più grave.

Lodovico Festa

INTERCETTAZIONI Il segretario dei Democratici di sinistra Piero Fassino ha paragonato il «Giornale» a Goebbels

SCARCERATO IN TURCHIA

Scarcerato Mehmet Ali Agca, l’uomo che nel 1981 cercò di uccidere papa Giovanni Paolo II. Il ministro della Giustizia Cicek ha annunciato ricorso alla Corte di cassazione

MARTA OTTAVIANI A PAGINA 11

Cade definitivamente l'ipotesi di amnistia. Ma anche l'indulto è stato affossato. L'Assemblea di Montecitorio ha prima approvato l'emendamento presentato da An e Lega che sopprimeva l'articolo 1 del provvedimento, grazie a un voto trasversale che ha visto il sì alla soppressione anche di Ds e Margherita. Ieri invece via libera definitivo del Senato alla legge di inappellabilità delle sentenze di proscioglimento, per le quali l'accusa potrà ora soltanto ricorrere in Cassazione. Il ddl ha ottenuto il sostegno della sola maggioranza, giudizio nettamente contrario dell'opposizione. MARIANNA BARTOCCELLI ALLE PAGINE 8-9

ESPERIMENTO A LONDRA

LUCA TELESE A PAGINA 2

NUCLEARE

gni vittoria elettorale ha un'anima. I cittadini capiscono se chi chiede il voto ha un'idea di fondo, o no. Silvio Berlusconi, nel 1994 e nel 2001, per quanto lo si volle screditare, riuscì a convincere della sua volontà di liberare l'Italia da alcuni sentitissimi vincoli posti da magistrature «orientate», oppressioni fiscali, strapoteri sindacali. Il pro- Romano Prodi gramma era insufficiente? Gli elettori lo sentirono necessario. Nel 1996 oltre che antiberlusconiano, Romano Prodi apparì il solo in grado di far entrare l'Italia nell'euro, con presunti sicuri rosei destini. Nella sconfitta dell'allora (...) SEGUE IN PENULTIMA PAGINA

MECCA

GIAN MICALESSIN A PAGINA 10

ROBERTO FABBRI A PAGINA 13

APPUNTO

COLIN FARRELL

gravi errori»

ANDREA TORNIELLI A PAGINA 14

C

Cristiano Gatti

� In attesa di insegnare le buone maniere all’Iran, cocciutamente determinato nel confezionarsi una pratica bomba atomica domestica, Blair continua l’indefessa opera di civilizzazione dell’Inghilterra. Dopo una lunga sequela di provvedimenti anticaos e antidegrado, i dirigenti inglesi hanno deciso di ricorrere ad una cura choc: irrorare le turbe di abbrutiti che seminano terrore in metropolitana con potenti (...) SEGUE A PAGINA 15

ONTIE

DVD

ANCHE IN VHS

BENEDETTO XVI

ANGELINA JOLIE

NE

FILO DIRETTO

Continua la colIl sistema migliorato dal servizio di assistenza laborazione tra Il tecnica GMDE, prevede inoltre la trasmissione di tutte Giornale e GMDE, le pagine in formato PDF, con un profilo calibrato per lʼazienda di conso- la rotativa e selezionato specificatamente per il centro lidata e trentennale stampa di destinazione del file. esperienza nel camIl Giornale ha infatti stabilito che la tecnologia po delle tecnolo- Sublima venga utilizzata in tutti i centri stampa del gie per i quotidiani, quotidiano dove siano presenti unità CTP di Agfa, e System Integrator e va sottolineato con forza come si tratti del primo caso Solution Provider di un network che utilizza questa tecnologia in tutti i per tutti gli aspetti propri poli produttivi. produttivi che vanno dalla E NAL Redazione alla IOR GMDE, Viale Colleoni, 5 IL G 20041 Agrate Brianza (MI) Sala Stampa, e Tel. 0396091790 distributrice, tra Anche Mastella non firma «La Cdl in rimonta Fax: 0396091788 il programma di Prodi lʼaltro, delle tec- lo scarto è solo dell’1,2%» http://www.gmde.it nologie Agfa nel settore quotidiani per lʼItalia. GMDE e il prestigioso quotidiano Ieri sera blitz in Procura del premier per testimoniare sui rapporti tra gli uomini della Quercia e gli scalatori di Bnl milanese hanno infatti concluso un nuovo accordo L’Unione LA PAURA che prevede lʼestensione a tutti i centri stampa che DELLE NOTIZIE senza Chi svela le manovre Ds è nazista. Parola di Fassino anima impieghino unità CTP Agfa della tecnologia di reO tinatura ad alta definizione per i quotidiani Sublima S Screening. Sublima Screening è una tecnologia “ibrida” che consente di operare sulle rotative alle consuete risoluzioni e con i normali stock di carta, ottenendo risultati in uscita di qualità superiore. Infatti, grazie alla sua capacità di lavorare ad una lineatura più elevata, il nuovo retino riduce Sgambetto a sinistra, salta l’amnistia La Camera boccia anche l’indulto. Niente appello per gli assolti: scoppia la polemica sulla legge lʼeffetto rosetta del punto di quadricromia e conferisce alle immagini unʼapparenza di riproduzione Agca libero, pronto il ricorso a tono continuo. Ue contro l’Iran Tragica ressa: Sublima è stata scelta dal quotidiano diretto anche la Russia 345 pellegrini lascia Teheran morti calpestati da Maurizio Belpietro nellʼambito di una serie di nuovi obiettivi futuri, primo fra i quali lo sforzo Con Mozart in metrò meno reati Relativismo storico al Corriere di puntare sulla qualità globale di tutto il prodotto F La condanna stampato, dalle pagine editoriali alle inserzioni del Papa: «Pillola 2 abortiva e Pacs pubblicitarie. sono due IN EDICOL A

Tutto quello che devi sapere

orzaItalia eAnrappresentanointeressi diversi su calcio & diritti tv: ma tu guarda. E ieri sul Corriere della Seraè intervenutoil solito mezzo-storico e mezzo-politico e ha spiegato che «Quando si farà la storia di questi anni, gli studiosi parleranno di conflitto di interesse coordinato e continuativo». E non è chiaro: perché solo questi anni? Tutta la Storia è un conflitto di interessi coordinato e continuativo. Nella maggioranza dell’Occidente non esiste il conflitto d’interessi per come siamo abituati a intravederlo: ci sono degli interessi che entrano in fisiologicoconflitto, ci sono forze sociali e gruppi economici che tutelano i propri interessianche attraverso lapoliticademocratica: solo da noi «lobbismo» è una

malaparola, solo da noi si invoca un’impossibile distinzione etica trapolitica e affari, solo da noi si vuole continuare a predicare in un modo e razzolare in un altro, solo da noi si è perpetuata una saldatura così indissolubile tra cattolici e comunisti. Intanto i liberali difendevano la Fiat, la Stampa pure, il Corriere anche: così come ora difende un certo salotto finanziario contro un altro, ciò mentre Repubblica difende i Ds, difende Carlo De Benedetti, An difende il Vaticano e le Forze dell’Ordine, i Verdi difendono i noglobal, eccetera: ciascuno difende gli amici suoi e al Corriere lo sanno meglio di chiunque. È la storia del Pianeta da quando l’uomo è uscito dal magma. Filippo Facci

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MonitorModule», «InsertModule», «FlexiRoll» con deviatore multifunzionale «MonitorModule» – controllo in qualsiasi mo- dei pacchi. Questo sistema garantisce ai produttori mento e ovunque: «MonitorModule» è un modulo di giornali utili funzioni per la produzione in zone. I di pianificazione, controllo e informazione che può suoi principali vantaggi: preparazione semplice della essere integrato in un sistema di comando esistente lavorazione, produzione efficiente per zone, detta«Mailroom Production gliati rapporti e analisi Control» («MPC»). Esso per zone. garantisce una visione dʼinsieme della sala spePolmone «FlexiRoll» MÜLLER MARTINI S.p.A dizione e dei parametri con deviatore multifunViale Rimembranze 50 20099 Sesto San Giovanni (MI) delle linee di produzione. zionale: a partire da ogni tel. 02 262371 - fax 02 2426851 Lʼoperatore può conoscere in uscita in piega, le commesse qualsiasi momento lʼandamento di produzione possono essere diattuale della produzione. Messaggi chiari su stato e stribuite in modo flessibile sulle linee di produzione disturbi o guasti gli consentono di reagire in modo disponibili. Il fulcro della distribuzione è il polmone rapido e mirato. I messaggi possono essere inviati «FlexiRoll» con deviatori integrati multifunzionali. Un ovunque al destinatario, anche mediante POD. È an- polmone può prelevare i prodotti freschi di stampa da che possibile un controllo esterno della produzione, un massimo di quattro uscite in piega, immagazzinarli mediante accesso protetto via Internet. temporaneamente e, a seconda delle necessità, distribuirli su due linee di produzione. «InsertModule» – produzione efficiente per Due sistemi a polmone collegati fra loro possono zone: «InsertModule» automatizza il processo dʼinseri- alimentare a piacere fino a quattro linee con ogni tipo mento per zone e sincronizza la successiva formazione di prodotto.

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Alla IfraExpo di Lipsia Müller Martini ha sorpreso gli specialisti della sala spedizione giornali di tutto il mondo con ben tre novità.

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Seacoast Media Group sceglie Goss International

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Seacoast Media Group ha scelto Goss International Lʼordine include una rotativa Goss® Magnum® a per la fornitura di sistemi integrati di stampa e inseri- doppio sviluppo circonferenziale con 32 coppie di mento destinati ad un nuovo complesso stampa - la prima ad essere ordinata di produzione di circa 6500 mq in via negli Stati Uniti - e una inseritrice di costruzione a Portsmouth, nel New Goss NP632™ con 22 tramogge. QueHampshire. ste apparecchiature sono destinate Seacoast Media Group produce alla produzione dei giornali che la The Portsmouth Herald, The HampSeacoast Media Group distribuisce in ton Union, The Exeter News-Letter, Maine e New Hampshire, insieme a The Rockingham News e The Dover numerosi altri prodotti e pubblicazioni Community News nel New Hampshire, commerciali. nonché The York County Coast Star e Per Goss, è anche la prima vendita The York Weekly in Maine e controlla il di un sistema combinato di stampa e sito web Seacoastonline.com. La società dopostampa per giornali da quando ha gestisce anche la distribuzione di Wall acquisito la Heidelberg Web Systems. Goss International Street Journal, Barronʼs, Boston Globe, Lʼinstallazione inizierà ad agosto del Greenbank Street - Preston USA Today, New York Times, Financial Lancashire PR1 7LA - England 2006. Times, Investorʼs Business Daily, e del Paul Briand, direttore Operazioni Tel: +44.1772.257571 Fax: +44.1772.885698 Greek National Herald nella zona codella Seacoast, ha spiegato che alla base stiera del New Hampshire e nel Maine info@gossinternational.com del progetto di espansione alla Seacoast www.gossinternational.com meridionale. Media Group è la necessità di aumentare la capacità colore, la paginazioJohn Tabor, (a sinistra), Presidente di Seacoast Media Group e Bob Brown, Ceo di ne e la produzione in sezioni Goss International, siglano il contratto per l’acquisto della rotativa Goss Magnum e della sia a livello di rotativa che nel inseritrice Goss NP632. reparto spedizioni, nonché il bisogno di spazio. «La rotativa e lʼinseritrice che abbiamo non sono più sufficienti, e altrettanto insufficienti sono i due edifici di Portsmouth e Stratham,» ha spiegato Briand. «Con lʼinstallazione completamente integrata di una rotativa e di un sistema dopostampa Goss avremo una capacità notevolmente maggiore di servire i nostri lettori e inserzionisti.” Seacoast Media Group ha scelto la rotativa Goss®

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La rotativa Goss Magnum Magnum® 2x2 dopo dia Group includerà unʼattenta ricerca a tre torri di quattro cui ha contribuito unità sovrapposte, il personale Dow due torri di due unità Jones addetto alla sovrapposte e una produzione naziopiegatrice a gananale. sce Goss Universal® “Per noi, era 2:3:3 con due coni. molto importante Sarà configurata per la versatilità della la stampa di fino rotativa Magnum e a 48 pagine broaaltrettanto impordsheet con 24 pagitanti erano gli ottine in quadricromia mi precedenti delle e 16 pagine a colore piattaforme Maspot in produziognum ed NP630 in ne in accumulo. È fatto di produttività prevista anche la e affidabilità,” ha osfutura aggiunta di servato Briand. “Un una quinta e sesta grande vantaggio torre, più una secondellʼintegrazione sta da piegatrice. anche nel fatto che Lʼ i n s e r i t r i c e possiamo comprare Goss NP632™ avrà sistemi di stampa e una velocità di cidopostampa da un clo di fino a 25mila unico fornitore, a giornali lʼora e sarà due passi dal nostro dotata di funzione nuovo stabilimendi zonizzazione con to.” comandi Goss OmI centri di produnicon®. Goss fornirà zione Goss di Dover anche trasportatori a e Durham, nel New pinze Goss NP125™ Hampshire, si trovano a circa 16 km dallʼimpianto per lʼalimentazione dei prodotti dalla inseritrice a due Seacoast Media Group di Portsmouth. linee di legatura e impilatura. “I team di Seacoast Media Group, Ottaway NewLa rotativa Magnum® a doppio sviluppo circonspapers e Dow Jones hanno un programma di investi- ferenziale, lanciata da Goss qualche mese fa, è un mento ben definito e incentrato sulle esigenze dei loro ulteriore sviluppo della tecnologia Magnum a singolo clienti,” spiega Bob Brown, amministratore delegato sviluppo circonferenziale e di altre rotative Goss® di Goss International. “Siamo lieti di vedere che hanno a singola e doppia larghezza. Il nuovo modello può fiducia nella nostra tecnologia e nella nostra capacità stampare fino a 75mila copie lʼora, secondo la confidi esecuzione.” gurazione, ed è destinato sia a nuove installazioni che ™ La nuova rotativa Goss Magnum della Seacoast Me- allʼestensione di rotative Urbanite® e Tribune .

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Terzo quotidiano nazionale olandese per Tera

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I successi Tera continuano anche in Olanda dove do su una tiratura media quotidiana di circa 270mila la software house milanese ha chiuso un contratto per copie, che raggiungono e superano le lʼinstallazione dei propri sistemi con il quoti300mila in occasione delle edizioni diano NRC Handelsbald di Rotterdam. del sabato. In terra olandese si tratta delA partire dalla primavera la terza installazione Tera 2006, alla tradizionale edidopo quella al Volkskrant, zione serale verrà affiancata operativa dallo scorso maranche unʼedizione del zo, e quella al Trouw, resa mattino. operativa nel giugno 2005. Te r a D i g i t a l P u LʼNRC Handelsblad blishing inizierà a breve è la terza testata naziolʼinstallazione del nuonale del gruppo olandese vo sistema di gestione PcM Uitgeverers. Si tratdei contenuti allʼNRC Tera Digital Publishing S.p.A. Via Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia ta di uno dei principali Handelsblad, Si tratterà Tel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19 quotidiani serali dei Paedi un sistema da 350 e-mail sales@teradp.com si Bassi, nato nel 1970 postazioni di lavoro che dallʼunione del Nieuwe servirà a produrre sia Rotterdamse Courant e dellʼAlgemeen Handelsblad. le edizioni quotidiane, sia le edizioni settimanali del LʼNRC copre tutto il territorio nazionale, contan- giornale di Rotterdam.

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FFEI (Fuji Film Electronic Imaging) ha presen- • lastre fotopolimeriche Fujifilm Brillia LP-NNV di tato a Lipsia 2005, alla convention annuale di Ifra, la seconda generazione. nuova serie di CTP violet per quotidiani. In I tre modelli per i quotidiani sono basati sulla mostra a Lipsia sono andati una serie di provata ed affidabile tecnologia della serie CTP Violet che soddisfano finalmente Luxel Violet CTP di Fujifilm. I due le necessità e le richieste del mercato laser diodo Violet garantiscono unʼalta dei quotidiani. produttività, unʼaffidabile sicurezza di Si tratta di tre modelli capaci di produzione, lunga durata e basso costo scrivere 80, 100 e 120 lastre per ora con di sostituzione. un formato lastra di 343x900 mm @ Per soddisfare le esigenze dei 1016 dpi. quotidiani sono tre le risoluzioni Le caratteristiche comuni ai tre disponibili su tutti i modelli: a Via della Unione Europea, 4 - 20097 San Donato modelli presentano: 1016, 1200, 1270 dpi. M.se - MI Tel. 02/89582.1 - Fax 02/89582914 • fino a 750 lastre on-line Responsabile commerciale: elio.ramponi@fujifilm.it Il modello da 80 lastre/ora (con rimozione automatica Responsabile tecnico: gianluigi.bersani@fujifilm.it può supportare anche la scritdellʼinterfoglio) tura a 3600 dpi per applicazio• una struttura di precisione a ni commerciali. tamburo interno Questi CTP possono essere forniti con 5 cassette • laser diodo Violet a lunga durata, bassa manuten- portalastre ad alta capacità (150 lastre per cassetta, zione e costi ridotti formato max 900x900mm) oppure con 5 cassette por• laser diodo garantito per 5 anni oppure 5000 ore talastre di grande formato (60 lastre per cassetta, max • unʼarchitettura a due laser per alta produttività formato 1162x960mm).

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Dalla tecnologia Fuji a IFRA di Lipsia 2005 i CTP Violet serie Luxel per i quotidiani

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2 COLORMAN XXL per la stampa di elenchi telefonici alla ILTE L’azienda tipografica torinese ILTE, di proprietà di Vittorio Farina, ha commissionato alla MAN Roland due macchine COLORMAN XXL – con formato carta fino a due metri - per stampare con tecnologia offset senza forno i nuovi elenchi telefonici SEAT in quadricromia. I fattori decisivi di questa scelta sono stati la resa economica e le enormi potenzialità della macchina.

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A partire dal 2006, ILTE produrrà infatti su questa AUROSYS. Oltre alle due COLORMAN XXL, ILTE macchina, che garantisce elevati livelli produttivi e ha inoltre appena installato una macchina a foglio qualitativi con la tecnologia «coldset», gli ROLAND 709 PLV, formato 3B con sistema elenchi telefonici che per la prima volta di voltura. conterranno inserzioni pubblicitarie La scelta della macchina a nove coa quattro colori, unʼoperazione resa lori risponde allʼesigenza di produrre possibile dalla nuova tecnica a nove copertine con elevato standard qualicilindri di MAN Roland. tativo garantendo comunque unʼalta Gli elenchi, oggi stampati a due produttività. colori su tre rotative da 128 pagine, La Roland 709 PLV è dotata di MAN Roland Italia S.p.A. saranno interamente stampati sulle gruppo di verniciatura, cambio lastra Via Redecesio, 12/b COLORMAN XXL, ottimizzando così 20090 Redecesio di Segrate (MI) com-pletamente automatico (APL), tel. 0039 02 21 307 233 il pro-cesso di produzione e permettencontrollo della temperatura del gruppo do ad ILTE di assicurarsi un importante fax 0039 02 21 307 276 inchiostratore, dispositivo di lavaggio telo vantaggio competitivo sulle aziende concorrenti spe- caucciù, forno IR/ad aria calda e OPTI-PRINT-JACcializzate nella stampa di elenchi telefonici a quattro KET con sistemi di voltura. Caratteristiche funzionali colori. che consentono alla ROLAND 700 a nove colori di Le due rotative COLORMAN XXL, con una lar- soddisfare le esigenze più elevate in termini di preghezza banda di 2000 mm, saranno installate allʼinizio stazioni e qualità. del 2006 presso ILTE e saranno dotate ciascuna di due portabobine, due torri in esecuzione a satellite con nove Buona e lunga esperienza con LITHOMAN cilindri, e una piegatrice a doppia larghezza. Il sistema di cambio lastra automatico Power Plate I nuovi progetti confermano la scelta di partnership Loading (PPL) permette di aumentare ulteriormente intrapresa da ILTE e MAN. ILTE viene infatti da oltre la velocità di lavoro e rispondere con efficacia alle quattro anni di esperienze positive con tre rotative esigenze sempre crescenti di cambi lavoro rapidi e di commerciali da 64 pagine del modello LITHOMAN. varianti di produzione anche nel settore della stampa Oltre alla qualità e alla resa economica, sono state la commerciale a bobina. stabilità e la produttività di queste macchine a convinLa macchina è configurata per stampare 2 distinte cere lʼazienda di Torino. ILTE è unʼazienda che punta segnature di 96 pagine oppure 4 distinte segnature di in modo consapevole alla leadership di mercato. E non 64 pagine ciascuna. a livello nazionale, bensì europeo con raggio dʼazione Per la realizzazione di un prodotto con una folia- chiaramente internazionale. zione così elevata saranno impiegate piegatrici speciali Mirando sempre alla «qualità» nel senso tradidella serie LITHOMAN. La macchina dispone inoltre zionale del termine, lʼazienda ha promosso lʼuso di di un impianto automatico di alimentazione e gestione procedimenti produttivi moderni e delle tecnologie bobine a bordo rotativa di MAN Roland, modello più allʼavanguardia per riuscire ad offrire alla propria

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clientela un rapporto qualità-prezzo-prestazioni in grado di attirarne le massime attenzioni. Il fatto di poter coniugare alte tirature ed elevate velocità con la migliore qualità di stampa, è stato un criterio di valutazione senzʼaltro decisivo per la scelta della COLORMAN XXL. ILTE- uno dei centri stampa più importanti dʼItalia Fondata nel 1951, ILTE si è sviluppata fino a diventare uno dei centri stampa più importanti dʼItalia. Nel 1961 ILTE installa la prima rotativa roto-calco, del 1968 è il primo elenco telefonico al mondo totalmente

fotocom-posto e il 1976 segna, infine, lʼavvio dellʼincisione elettronica dei cilindri rotocalco. In passato lʼazienda ha promosso incessantemente e con successo la strategia di forzare la sperimentazione con le tecniche di produzione di volta in volta più allʼavanguardia. Sia che si trattasse della stampa di libri tascabili per la vendita in abbinamento con i quotidiani che di integrare un workflow digitale, la direzione e i proprietari dellʼazienda hanno sempre visto nellʼaggiornamento tecnologico e nellʼintegrazione dei servizi al cliente lʼopportunità di affermarsi sulla concorrenza. Questo spiega come lʼazienda sia potuta crescere negli anni fino a coprire una superficie di ca. 300.000 mq.

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L’azienda torinese produrrà in futuro elenchi telefonici a quattro colori per l’Italia su questo impianto di stampa COLORMAN XXL, costituito da due rotative

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A Ifra 2005 EidosMedia ha presentato la «Redazione integrata» Fin dalla sua prima presentazione a Ifra 2000, un ambiente integrato multi-canale e multi-edizione. Méthode aveva un obiettivo ambizioso: fornire una Presenta una serie di viste personalizzate che perpiattaforma di pubblicazione e di knowledge manage- mettono ai responsabili della redazione di controllare ment di ampio respiro, capace di distribuire contenuti lʼevoluzione del piano redazionale dal progetto iniziale in formato XML nativo su un numero potenzialmente fino alla pubblicazione finale. Con lʼaggiunta di questo infinito di canali di pubblicazione, presenti (carta, In- modulo Méthode copre davvero lʼinsieme delle funternet, wap, telefoni cellulari, ecc) e futuri. Cinque anni zionalità necessarie a una redazione moderna, in un più tardi, questo obiettivo è stato raggiunto e Méthode ambiente di lavoro unico ed integrato.” prosegue il suo percorso di evoluzione per rispondere In linea con la sua vocazione multi-canale, le opalle nuove richieste dei suoi clienti zioni di pubblicazione di Méthode e del mercato. sono state ampliate per integrare la Dalla pianificazione di eventi possibilità di produrre automaticaalla pubblicazione cross-media, la mente nuovi contenuti in formato EidosMedia S.r.l. piattaforma editoriale Méthode è SMS e MMS, la creazione di RSS Viale Legioni Romane, 43 oggi in grado di gestire la gamma e il ʻpodcastingʼ di materiale audio. 20147 Milano completa delle operazioni di produzio- tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 “Uno dei vantaggi principali di un ne e di pubblicazione di informazioni, sistema basato su XML come Méthode www.eidosmedia.it info@eidosmedia.com anche su nuovi canali come lʼRSS e il sta nel fatto che, non appena nuove opʻpodcastingʼ. portunità si presentano sul mercato, non è Lʼultimo apporto allʼambiente Méthode è il mo- necessario riprendere i contenuti per adattarli manualdulo News Management, dedicato alla pianificazione mente al nuovo canale di distribuzione” ha commentato di eventi, alla gestione dellʼagenda redazionale e Angelo Grampa, Presidente di EidosMedia. “Attraallʼallocazione delle risorse necessarie alla copertura verso lʼuso di scripts e lʼapplicazione di fogli di stile editoriale. Questo modulo si pone a monte del flusso appropriati, gli utenti di Méthode possono alimentare editoriale e fornisce un ambiente di lavoro condiviso, i nuovi canali di pubblicazione in modo automatico, nel quale gli utenti possono proporre gli argomenti da con evidenti vantaggi in termini di produttività e di trattare, collegandoli ad eventi e risorse. I nuovi argo- valore aggiunto”. menti si materializzano in tasks assegnati ad individui Nel campo della pubblicazione cartacea, Méthode o a gruppi di lavoro, per essere poi pubblicati su canali offre anche una soluzione basata su piattaforma Mac, ed edizioni specifiche. dedicata specificamente alle riviste e ai periodici. “Il modulo News Management utilizza lo stesso MéthodeMag integra Adobe InDesign® e InCopy© CS2, approccio flessibile e nel contempo strutturato che è permettendo agli utenti di accedere alle potenti funzioni tipico di Méthode”, ha affermato Ismail Gazarin, Di- di gestione dei flussi di lavoro, di pianificazione delle rettore Tecnologie e Sviluppo di EidosMedia. “Eʼ uno edizioni e di gestione del timone tipiche di Méthode, strumento potente per la pianificazione degli eventi da utilizzando nel contempo applicazioni di impaginaziocoprire e per lo sviluppo degli argomenti editoriali, in ne e editing di mercato, come quelle di Adobe.

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Per far fronte alla domanda di stampa offset a visione Web Systems della Heidelberg Eastern Europe bobina, la Tiskarna Reproprint s.r.o. (www.reproprint. e agente di Goss International nella Repubblica Ceca cz ) ha appena ordinato la sua seconda per quanto riguarda rotative a bobina rotativa Goss® M-600™ in un anno. per la stampa commerciale, ricambi e servizi. «Oltre ad essere attratti dalla Con uno sviluppo circonferenziale di fama della M-600, i clienti apprezzano 630 mm e una piegatrice JF-50™, la anche i vantaggi offerti dal vasto servirotativa sarà installata a fine ottobre e zio assistenza della Heidelberg Eastern allʼinizio del 2006 verrà abbinata alla Europe, che assicura ai clienti il miglior M-600 preesistente. supporto e servizio possibile.» Costituita circa 14 anni fa da Petr Dopo lʼacquisto della sua prima roSamohyl come azienda per la stampa a foglio con impianti a Zlin e Praga, tativa M-600™ un anno fa, la Tiskarna la Tiskarna Reproprint, di recente, ha Reproprint s.r.o. ha registrato un rapido aperto un nuovo impianto per la stampa aumento della domanda di stampa rotoroto-offset a Praga. Con queste risorse offset e ha deciso quindi di acquistare Goss International a sua disposizione, la società adesso una seconda Goss® M-600 per soddiGreenbank Street - Preston può soddisfare le esigenze di clienti Lancashire PR1 7LA - England sfare le crescenti esigenze dei mercati che richiedono consegne rapide a prezzi locali e la domanda dallʼestero. Tel: +44.1772.257571 Fax: +44.1772.885698 migliori. «Con la crescita del mercato interno «La rotativa Goss M-600 offre qualità, info@gossinternational.com e lʼaumento degli ordini provenienti dalwww.gossinternational.com affidabilità e flessibilità. Gode di unʼottilʼestero,» conferma Pearson, «il mercato ma fama nellʼEuropa centro-orientale ed della stampa ceco sta sviluppandosi ad una è attualmente la sedici pagine più venduta in questa velocità di gran lunga superiore a quella dellʼEuropa regione,» osserva Vincent Pearson, direttore della di- occidentale. I fornitori locali non sono ancora in grado di far fronte alla domanda. Società al passo con i tempi come la Tiskarna Reproprint s.r.o. stanno sfruttando al massimo le opportunità che si presentano, investendo in tecnologia roto-offset per poter fornire stampa dʼalta qualità ai prezzi migliori.» La Tiskarna Reproprint s.r.o. è specializzata nella stampa di prodotti commerciali tra cui volantini, materiale di marketing per grosse aziende per la vendita al dettaglio, e riviste. Pur continuando a fornire servizi di stampa a foglio, concentrati per lo più a Zlin, a Praga la società si dedica principalmente alla stampa roto-offset, con uno stabilimento di dimensioni tali da poter far fronte ad una futura espansione.

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Tiskarna Reproprint ordina una seconda Goss M-600

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Il sistema MSD di Ferag al Donaukurier di Ingolstadt

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Come per molte altre aziende, tempi di risposta sostiene la coerente vocazione regionale dei suoi flessibili ed estremamente rapidi costituiscono per giornali con la partecipazione in proprio a stazioni la tedesca Donaukurier Verlagsgesellschaft mbh & radio e televisive locali. A metà gennaio 2005, il Co. KG, con base operativa quotidiano Donaukurier, per a Ingolstadt, il fattore chiave per imporsi con successo sulla la modernizzazione della sala concorrenza. spedizione ha messo in serviLa società tedesca, una vera zio un impianto di spedizione FERAG ITALIA S.p.A. e propria azienda multimediale della Ferag. Con una capacità di Via Gallarate 184, 20151 Milano produzione pari a 45mila prodotti regionale con 135 anni di stoTel. 02.38002770 - Fax 02.38006710 Sito Internet: www.ferag.com finiti allʼora, il sistema on-line ria, è lʼeditrice di sette giornali tratta fino a sei supplementi in locali per Ingolstadt e la regione circostante. Le tirature settimanali unʼunica passata. Il sistema Ferag al Donaukurier consta di un con il quotidiano Donaukurier, diversi giornali pubblicitari ed il periodico di fine settimana Xtrablatt, tamburo dʼinserimento MSD2-C, di un RollStream raggiungono e talvolta superano le 900mila copie. sestuplo, di due impilatori MultiStack e di una legaDonaukurier Verlagsgesellschaft mbh & Co. KG tura inline QuickStrap.

Brevi tempi di passata, meno preinserimenti, ampliamento su misura: questi sono stati gli argomenti che, per il Donaukurier, hanno pesato in modo determinante a favore della soluzione Ferag

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TecnoMedia e senza dover affrontare il rifacimento del sistema dʼinserimento. Con lʼadattamento dellʼimpianto alle condizioni ambientali Ferag ha tenuto conto, in sede progettuale, della progressiva automatizzazione con MultiDisc per il trattamento dei prodotti. Oltre allʼoccupazione completa, i giornali sono completati fino al livello di singoli percorsi con supplementi differenziati. In questo caso, i brevi tempi di conversione dei marginatori JetFeeder e la loro facilità di manovra, caratterizzata da unʼelevata ergonomia, contribuiscono decisamente alla produttività dellʼintero sistema. Attualmente, presso il Donaukurier sono condotte delle analisi di mercato per stabilire il fabbisogno di nuovi modelli pubblicitari, come MemoStick e cartoline incollate. Un corrispondente modulo per lʼapplicazione sul giornale dei vettori pubblicitari può essere introdotto in modo semplice e veloce nel sistema di convogliamento UTR.

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Con il nuovo impianto Ferag, il Donaukurier è passato dalla precedente produzione off-line al processo dʼinserimento on-line. Rispetto al processo impiegato in precedenza, lʼallacciamento diretto del sistema alla rotativa produce una notevole accelerazione dei tempi di passata dallʼuscita della piegatrice fino ai pacchi pronti alla spedizione. Inoltre, RollStream consente di allegare fino a sei prodotti dʼinserimento in una sola passata. In questo modo il tempo impiegato per il preinserimento può essere notevolmente ridotto, se non proprio eliminato del tutto dal processo. Al Donaukurier sono piaciute anche la struttura chiara e razionale del progetto, la costruzione modulare e le semplici possibilità dʼampliamento mediante lʼintegrazione di componenti supplementari. La capacità dʼinserimento può essere infatti aumentata mediante lʼestensione di RollStream con altri marginatori JetFeeder con un minimo dispendio tecnico

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Debutta la seconda linea di produzione lastre Fujifilm a Tilburg (NL)

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Ostriche e champagne per Fuji Photo Film, che ha per CTP. Questo permetterà a Fujifilm di produrre festeggiato in luglio con i clienti europei lʼinizio della localmente alcuni tipi di lastre attualmente importati costruzione della seconda linea di produzione in Europa da altre fabbriche del gruppo. La parallastre a Tilburg (Olanda), che si ritiene lela produzione tramite la linea esistente e la sarà completamente operativa nellʼottonuova incrementerà senzʼaltro anche la bre 2006. disponibilità dei prodotti. Lʼincremento La nuova linea di produzione lastre, di capacità, tramite le due linee, e lʼulun investimento di 40 milioni di Euro, teriore centralità della localizzazione è il maggior investimento nelle lastre contribuiranno a un effettivo miglioraoffset in Europa dalla costruzione della mento del servizio di distribuzione. fabbrica nel 1991. Questo nuovo impianto rispecGrazie al potenziamento della chia la crescita del consumo di linea esistente, nel primo trime- Via della Unione Europea, 4 - San Donato M.se MI lastre per CTP nel mercato Tel. 02/89582.1 - Fax 02/89582914 stre 2005 la fabbrica di Tilburg Responsabile commerciale: elio.ramponi@fujifilm.it Europeo ed è la risposta Fuji ha iniziato la produzione delle Responsabile tecnico: gianluigi.bersani@fujifilm.it al notevole successo raggiunto lastre Violet fotopolimeriche dalle lastre Fujifilm Brillia per Brillia LP-NV, per fornire al CTP sin dalla loro introduziomercato Europeo entrambe le lastre per CTP, termi- ne nel 1998. che e fotopolimeriche. E per rispondere alla crescente Questo investimento è parte della espansione domanda di entrambe le tecnologie di lastre, Fujifilm mondiale della capacità produttiva di Fujifilm, iniziata ha progettato e deciso la costruzione di questa nuova con lʼapertura di una nuova linea a Greenwood (USA) linea di produzione per incrementare la flessibilità nellʼAgosto del 2004, ed alla decisione di costruire la dellʼofferta. seconda fabbrica a Suzhou in Cina, a complemento La seconda linea è in costruzione a fianco della della joint venture con la cinese Fujifilm Starlight di linea esistente e sarà dedicata alla produzione di lastre Hebei.

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Un cin cin dʼeccezione per tenere a battesimo, in sottolineato senza mezzi termini – del primo esempio terra di Puglia, la nascita di un nuovo quotidiano. Nuo- di installazione in “terminal server” sul territorio navo sì, ma con alle spalle il bagaglio di un trentennio di zionale, nel quale la personalizzazione del software, esperienze, competenza tecnica, risorlʼavviamento e lʼassistenza tecnica se umane e alto profilo professionale hanno giocato un ruolo determinante. di GMDE. Ediprogress ha scelto infatti di Ediprogress, la società editrice dotarsi della soluzione Tera GN3, del nuovo quotidiano di Foggia e comprensiva dei moduli Ted, Fred Provincia, La Cronaca di Capitanata, e Shell per la gestione della pubbliha infatti scelto lʼazienda con sede ad cazione stampata. La particolarità Agrate Brianza come supporto tecnico della configurazione adottata dalla del nuovo giornale da lei editato e lo redazione foggiana è consistita nel staff di GMDE ha completato lo scorso fatto che le postazioni di lavoro sono ottobre lʼinstallazione del sistema editutte costituite da terminali Wyse toriale Tera GN3, delle cui soluzioni (thin client). Questo significa che ogni GMDE è distributore esclusivo per giornalista dispone solo di monitor e lʼItalia. tastiera, mentre non sono presenti GMDE, Viale Colleoni, 5 Si è trattato di un operazione comhard disk e memorie di massa. Tutte 20041 Agrate Brianza (MI) Tel. 0396091790 plessa, che ha gestito brillantemente le applicazioni e i programmi risiedono Fax: 0396091788 dallʼinizio alla fine il progetto del nuovo sul server centrale e vengono richiamati http://www.gmde.it quotidiano foggiano. E si è trattato – va dai singoli terminali dei redattori alla loro accensione. Così, oltre a ridurre i costi hardware di ogni singola postazione di lavoro, questa soluzione ha permesso di abbattere significativamente anche i costi di manutenzione dellʼintero sistema. E proprio questa è stata una delle motivazioni forti alla base della scelta di Ediprogress, che ha francamente e particolarmente apprezzato la possibilità di equipaggiarsi con sistemi che non richiedessero particolari investimenti in termini di manutenzione. Foto di gruppo per lo staff GMDE. Da sinistra a destra, in piedi: Enzo Rech, Carmine Carano, Carlo Caporizzi, Davide Martino, Giuseppe Riva e Attilio Covino; Seduti da sinistra a destra: Armando Ardensi, Adriano Canetti, Elio Sala e Diego Tresoldi.

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Ediprogress sceglie GMDE per il nuovo quotidiano pugliese La Cronaca di Capitanata

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Sistemi per sala spedizione giornali: «AlphaLiner» supporta «Biliner» Da oltre un anno e mezzo presso il centro stampa della Società Editrice Corriere del Ticino SA di Muzzano, oltre al «Corriere del Ticino» di proprietà dell’editore si stampa anche il «Giornale del Popolo». Per il confezionamento di questa edizione supplementare, l’azienda ticinese impiega una vecchia «Biliner» e un sistema d’inserimento «AlphaLiner» della Müller Martini.

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Rispetto alla densità della sua popolazione, con Compatto e affidabile 230 testate la Svizzera conta il più elevato numero di giornali in tutta Europa. Che nel Canton Ticino di Il «Giornale del Popolo» viene stampato da appena lingua italiana vengano pubblicati addirittura tre quo- un anno su macchine del Corriere, con un certo impatto tidiani regionali è un fatto alquanto insolito, perfino sul processo di produzione serale e in modo particolare in Svizzera. Due dei tre sulla sala spedizione. Dal quotidiani, il «Corriere 1991, la più grande aziendel Ticino» e il «Giornale da per la stampa di giordel Popolo», vengono nali del Ticino è dotata di prodotti presso il centro MÜLLER MARTINI S.p.A un sistema dʼinserimento Viale Rimembranze 50 stampa costruito nel 1991 «Biliner» con dispositivo 20099 Sesto San Giovanni (MI) dalla Società Editrice Corriere per la piega postale della Mültel. 02 262371 - fax 02 2426851 del Ticino SA di Muzzano, alle ler Martini. Con due quotidiani porte di Lugano. da stampare, nella primavera 2004 si è reso necessario ampliare Peter Keller, responsabile editoriale e direttore della tipografia (a destra), e Peter le capacità dʼinserimento. Con Egli, direttore commerciale Müller Martini Svizzera, davanti alla nuova «AlphaLiner» lʼ«AlphaLiner» e un impilatore nel centro stampa del Corriere di Muzzano girapila «PrintStack CN-25», il Corriere ha deciso ancora una volta a favore di prodotti della Müller Martini. Secondo Peter Keller, responsabile editoriale e direttore della tipografia, due sono stati i motivi principali che hanno indotto lʼazienda allʼacquisto dellʼ«AlphaLiner», che funziona offline: «Principalmente questa è una macchina compatta, elemento di fondamentale importanza data la nostra penuria di spazio; inoltre la sua tecnologia dʼinserimento è altamente affidabile».

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TecnoMedia Compatto, flessibile, affidabile, con un’ampia gamma di formati: il nuovo sistema d’inserimento «AlphaLiner» della Società Editrice Corriere del Ticino SA

unʼelevata flessibilità. Esso è caratterizzato da una vasta gamma di formati e può lavorare anche inserti più grandi del prodotto principale. Con una velocità massima di funzionamento di 15.000 copie/h si possono inserire fino a 30 prodotti. Grazie alla struttura modulare, lʼ«AlphaLiner» può essere facilmente ampliata. Lʼalimentazione avviene manualmente, in modo semi-automatico mediante «Streamfeeder», oppure automaticamente da «FlexiRoll». Inserimento in funzione dell’indirizzo

Oltre alle tre stazioni di ribobinatura e sbobinatura «PrintRoll», già impiegate per la «Biliner», per lʼalimentazione dellʼ«AlphaLiner» il Corriere impiega anche una stazione semplice di sbobinatura «FlexiRoll». «Noi facciamo affidamento», spiega Peter Keller, «sui sistemi a bobine utilizzati come zone polmone fra la rotativa e la sala spedizione. La flessibilità così ottenuta ci consente di avere unʼottima padronanza dei complessi processi di spedizione dei due quotidiani». Inoltre, a partire dalle 23.30 e prima della messa in macchina delle due tirature principali viene stampata una prima edizione del «Corriere del Ticino» per i lettori che risiedono fuori del Canton Ticino. Consegnata una volta alla settimana, la rivista «Ticino7» viene confezionata sulle due linee dʼinserimento. Numerosi altri giornali Oltre ai due quotidiani pubblicati sei volte alla settimana, il «Corriere del Ticino» (con 43.000 copie il numero 1 nel Ticino) e il «Giornale del Popolo» (22.000 copie/numero 3), a Muzzano vengono stampati diversi altri giornali, come per esempio lʼinserto di fine settimana «Extra» (42.000 copie), la rivista settimanale «Azione» (130.000 copie) edita dal gigante della vendita al dettaglio Migros, i settimanali dei due partiti CVP (4.000 copie) e FDP (5.000 copie), come pure il giornale bimensile del sindacato «Il Lavoro» (42.000 copie). Sistema dʼinserimento «AlphaLiner»: alta flessibilità e ampia gamma di formati Per gli editori di giornali con gamme di tirature piccole e medie e per gli editori di mailing con una variegata gamma di prodotti e formati, il sistema dʼinserimento «AlphaLiner» assicura

Modulo Inkjet per l’indirizzatura in linea Grazie ad un modulo Inkjet integrato nellʼ«AlphaLiner», i Direct-Mailer possono utilizzare in modo efficace le copertine di spedizioni pubblicitarie. Il modulo consente lʼindirizzatura in linea su uno o entrambi i lati delle copertine di mailing, o prodotti principali. In tal modo è possibile stampare sulla copertina informazioni personalizzate per il destinatario, come per esempio lʼindirizzo, un messaggio personalizzato, oppure offerte specifiche. Oltre ad offerte commerciali, sulla copertina, e cioè sullʼapposito spazio previsto nel prodotto principale, si possono stampare anche informazioni regionali per i lettori. Poiché il modulo dʼindirizzatura è integrato nellʼ«AlphaLiner», è possibile stampare o modificare allʼultimo minuto le informazioni sulla copertina, immediatamente prima del processo dʼinserimento. La zona di stampa del nuovo modulo Inkjet corrisponde quasi allʼintera pagina. Eʼ possibile utilizzare qualsiasi tipo di sistema Inkjet. I sistemi a bobina servono come zona d’immagazzinaggio ideale fra rotativa e sala spedizione

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Sistemi dʼimmagazzinaggio in bobine e zona polmone

Lʼ«AlphaLiner» consente di eseguire lʼindirizzatura della copertina del prodotto principale del mailing e quindi un inserimento in base allʼindirizzo con successiva formazione dei pacchi con precisione di copia. Con la stazione di alimentazione Promo viene notevolmente ampliata la gamma dei prodotti dʼinserimento. Lʼelevata sicurezza di processo garantisce un inserimento efficace ed affidabile e quindi unʼalta qualità dei prodotti.

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Kodak annuncia il nuovo sistema CTP flessograficooffset THERMOFLEX Narrow

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Kodak ha annunciato il lancio di una nuova software di retinatura STACCATO FM per la stampa macchina CTP flessografica-offset THERMOFLEX offset — consentono di ottenere risultati ripetibili di Narrow. Basata sullʼormai consolidato CTP THER- assoluto rilievo, mentre la solida architettura delle MOFLEX, questo nuovo sistema consente anche macchine THERMOFLEX facilita il caricamento e lʼesposizione delle lastre offset oltre che delle lastre lo scaricamento delle lastre, riducendone al minimo il e pellicole flessografiche e tipografiche — tutto con rischio di danneggiamento. Unʼaltra eccezionale funzionalità è quella che conuna sola macchina. «Stiamo assistendo ad un progressisente la configurazione di più lastre. Gli vo processo di integrazione tra la stampa operatori possono caricare facilmente flessografica e offset. Gli stampatori lastre di qualunque formato, fino ad un che utilizzano rotative alimentate a massimo di 762 x 762 mm per le lastre Kodak Polychrome Graphics, banda stretta tendono ad investire in flessografiche e 762 x 744 mm per le a subsidiary of Kodak macchine per la stampa offset e/o in lastre offset, e utilizzare poi la nuova Via del Pratignone 38/40 macchine «combinate» per ampliare opzione di esposizione simultanea 50041 Calenzano (FI) la loro offerta, mentre gli stampatori di più lastre. Il design compatto del tel. 800 862180 - fax 800 861281 commerciali si stanno orientando verprodotto, la facilità dʼuso del software http://www.kodak.com so le macchine flessografiche per pasTIFF Front End e la capacità di intesare alla stampa su più substrati,» afferma Bob Dalton, grazione in tutti i flussi di lavoro rendono questa soluproduct manager, Graphic Communications Group. zione ideale per le aziende di qualunque dimensione. «Il principale vantaggio di questa nuova macchina La macchina flessografica-offset THERMOFLEX è che le aziende possono utilizzare lo stesso sistema Narrow sarà in commercio a partire dallʼinizio del CTP per diverse tecnologie di stampa—flessografica, 2006. Kodak ha predisposto la prima demo tecnologica tipografica, offset e serigrafica.» in occasione di Labelexpo Europe che ha avuto luogo a La macchina flessografica-offset THERMOFLEX Bruxelles dal 21 al 24 settembre. Lo stand Kodak nella Narrow è la scelta ideale per gli stampatori con rotative Hall 7, Stall 7N90 ha presentato il sistema THERMOalimentate a banda stretta e le fotolito che mirano ad FLEX Narrow insieme al sistema per flusso di lavoro ottenere una stampa di altissima qualità su ogni genere PRINERGY POWERPACK; il sistema di esposizione di substrato. Le tecnologie di punta del settore — quali digitale a colori KODAK APPROVAL NX; il portale il software di ottimizzazione della risoluzione delle Internet SYNAPSE InSite e il software di integrazione lastre HYPERFLEX per la stampa flessografica ed il aziendale SYNAPSE Link.

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Eʼ ufficiale: il gruppo italiano Hachette-Rusconi, espressamente progettata per Hachette-Rusconi, indi proprietà della francese Hachette Filipacchi SA, ha fatti, Tark si occupa anche della gestione dei materiali da poco aggiornato il sistema di archiviazione Tark, pubblicitari. sviluppato da Tera Digital Publishing. Tark, in Hachette-Rusconi, offre una semplice, Tutti i giorni il sistema Tark installato a Milano efficace, soluzione per la gestione delle presso il centro operativo di Hachette-Rusconi pagine pubblicitarie del gruppo: una gestisce i dati di 15 riviste, con un accesso volta raccolto, il materiale viene armedio giornaliero di 150 utenti. chiviato in un database attraverso Con le sue 15 testate perioil modulo di input WireImg, e diche, Hachette-Rusconi identificato con nome della è infatti uno dei principali testata di appartenenza, segruppi editoriali italiani, tra zione e numero di pagina, le cui pubblicazioni spiclasciando alla produzione cano riviste del calibro la semplice routine. di Elle, Marie-Claire e Accedendo alle alte Gente. risoluzioni, lʼutente può Solitamente Tark vieanche, se lo desidera, Tera Digital Publishing S.p.A. ne impiegato allʼinterno produrre una prova delle Via Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia delle redazioni come pagine raccolte. Una Tel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19 sistema per archiviare volta chiuso il numero e-mail sales@teradp.com la produzione. Grazie – o una sezione di esso infatti alla sua completa – Tark mette a disposiintegrazione con il sistema di gestione dei contenuti zione il materiale pubblicitario per lʼarchiviazione su GN3, Tark è infatti in grado di archiviare qualsiasi cd-rom o dvd-rom, e contemporaneamente i file delle dato editoriale (articoli, immagini o pagine) con un alte vengono messi off-line. semplice click del mouse. Una riprova senza dubbio efficace di come il sisteMa è grazie alla grande flessibilità del prodotto, ma archivi non solo tutta la produzione delle riviste che Tera è riuscita a soddisfare le necessità partico- del gruppo, ma gestisca in toto anche lʼintero materiale lari del gruppo franco-italiano. Nella configurazione di advertising.

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Hachette-Rusconi: up-to-date effettuato al sistema Tark di Tera Digital Publishing

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I sistemi di integrazione della sala spedizioni a valore aggiunto di Idab Wamac La società editrice olandese, Wegener BV, offre un’ampia gamma di servizi editoriali mediante la vendita diretta ad un target mirato. Possiede sei centri stampa e Wegener Nieuwsdruck West a L’Aja riveste un ruolo molto importante. Il team direttivo di Wegener Nieuwsdruck West ha implementato una alta tecnologia di stampa grazie al sistema integrato per la sala spedizioni fornito da Idab Wamac. Wegener BV è specializzata nella stampa di quotidiani ma il suo portfolio è arricchito da una serie di attività di vendita diretta e multimediali. Al suo attivo conta circa 7 mila dipendenti collocati in diverse sedi in tutta l’Olanda e ha chiuso l’anno 2003 con un attivo di 800 milioni circa di euro.

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Il progetto pilota per la sala spedizione fornito di ridurre al minimo il costo delle operazioni manuali quali lo spostamento, il trasporto e la distribuzione da Idab Wamac Nel 2001, Wegener si è rivolta alla Idab Wamac dei prodotti stampati. Inoltre, avevamo lʼesigenza di del gruppo Heidelberger Druckmaschinen AG per progettare ed implementare un sistema automatico progettare una soluzione personalizzata in grado di completo per le sale spedizioni in grado di gestire il processo produttivo in ottimizzare i processi promodo da ottenere il conduttivi della propria sala trollo totale durante ogni spedizione. Le richieste espresse dal cliente erano fase della catena produtchiare in quanto si trattava tiva fino alla ribalta di IDAB WAMAC International AB di aumentare la redditività carico e, infine, di ridurre rappresentante esclusivo per lʼItalia: R.G. srl della sala spedizione e, i costi di produzione e di Via Carducci 26 - 20123 Milano allo stesso tempo, di prestare distribuzione”, ha spiegato tel. 02875634 fax 0286453028 una maggiore attenzione alla natura eterogenea Ruud de Klerk, responsabiemail: info@rg-mi.it della gamma di produzione. Lʼobiettivo era le di produzione a capo del quello di realizzare la completa integrazione dellʼin- progetto della Wegener. tero processo produttivo - dalla piega della rotativa “Il sistema software di controllo, WNC (Wamac alla sala spedizione fino alla ribalta di carico - e, allo Network Control) v5, permette lʼintegrazione con i stesso tempo, di garantire la massima flessibilità ed sistemi di gestione abbonati e di distribuzione e lʼopeaffidabilità. Il cliente, infatti, desiderava essere in ratività della sala spedizioni può essere impostata in grado di monitorare e controllare in modo chiaro ogni modo da ottimizzare capacità e costi. Infatti, il sistema fase del processo produttivo. Il progetto pilota è stato consente di poter effettuare eventuali cambiamenti in portato a termine con successo alla fine del 2004, e tempo reale e senza rallentare la velocità del processo lʼintero sistema della sala spedizione Idab Wamac è produttivo e può essere regolato per fornire la produstato consegnato alla Wegener in tempo per iniziare zione a domanda controllata, cioè una partita di giornali lʼattività produttiva. destinata ad un determinato autocarro sarà pronta solamente quando il mezzo di trasporto si troverà vicino Il concetto di sala spedizione sviluppato da alla ribalta di carico”, ha dichiarato Ruud de Klerk. Idab Wamac Il sistema convogliatore, PCC 903, è costituito da una serie di pinze, ciascuna delle quali preleva la “Il nostro progetto era quello di massimizzare singola copia in modo sicuro a qualsiasi velocità di lʼintero flusso di produzione della sala spedizione e produzione. Il sistema è basato su una soluzione am-

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piamente sperimentata: ogni pinza ha un suo codice in modo tale che ogni singola copia prelevata abbia una chiara identificazione digitale. Le pinze sono ampie e prelevano le copie in modo delicato per evitare rilasci di inchiostro sulle copie sottostanti. Anche le pinze dellʼinseritrice hanno un codice; ciò significa che ogni pinza preleva una copia e la tiene agganciata fino a quando tutti gli inserti sono al suo interno, quindi, i giornali sono depositati sullo stacker per la formazione dei pacchi. Lʼinnovativo immagazzinamento delle copie stampate Le due linee di pre-inserimento Sitma sono utilizzate per lʼinserimento dei materiali pubblicitari delle aziende nel prodotto giornale. Lʼinserimento è gestito in modo automatico dal sistema di immagazzinamento mobile MLS di Idab Wamac. Nel sistema MLS gli inserti o prodotti prestampati sono divisi in segmenti ed immagazzinati in particolari bancali mobili e, grazie a tale sistema, Idab Wamac è in grado di soddisfare le precise richieste espresse dallʼazienda Wegener Nieuwsdruck West. Il sistema innovativo MPS di Idab Wamac permette, inoltre, di immagazzinare prodotti già pronti per ulteriori lavorazioni durante la fase di produzione del giornale che sono movimentati con particolare cura per evitare il rilascio dʼinchiostro sulle

copie sottostanti. Lʼinseritrice PST 6000 è configurata con due linee di produzione e permette lʼinserimento ad azione mirata fino a gestire le dimensioni del pacco di una singola copia, senza rallentare lʼattività della inseritrice. Si possono ottenere diverse combinazioni di inserti e prodotti prestampati in modo da permettere alla Wegener Nieuwsdruck West di soddisfare le esigenze dei singoli lettori, mantenendo il processo produttivo della sala spedizioni flessibile ed economico. Lʼinseritrice PST 6000 consente di inserire fino a un numero massimo di otto inserti garantendo il controllo totale della fase di inserimento. In questo modo è possibile operare una “fine-zoning” ed una “micro-zoning” a seconda delle specifiche esigenze del cliente. Il termine “fine-zoning” indica la distribuzione di inserti promozionali in una determinata zona, solitamente più ristretta rispetto alla area di diffusione del quotidiano; con il termine “micro-zoning” si definisce le zone di target più piccole delle aree con codice di avviamento postale. Controllo totale dalla rotativa alla rampa La soluzione integrata per la sala spedizioni è configurata anche con sistemi in linea di confezionamento ad alta capacità. Ogni sistema consiste in uno stacker ad alta velocità TS 800 con un ciclo meccanico inferiore

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Sistema mobile di immagazzinamento MLS

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TecnoMedia La sala spedizioni, strumento di marketing “Le lavorazioni di finishing e la completa integrazione di tutte le operazioni della sala spedizioni rappresentano le parti importanti e gli elementi vitali a valore aggiunto che ci consentono di poter migliorare la nostra redditività. Questo ambizioso progetto è stato portato a termine grazie allʼimpiego del sistema avanzato di IT (Information Technology) che ci ha permesso di ottenere una visione pratica dei processi di produzione e, al tempo stesso ci ha fornito un efficace supporto”, ha dichiarato Ruud de Klerk. Lʼevoluto software WNC v5, basato su SQL, possiede una architettura a sistemi aperti e può essere integrato totalmente allʼintero ciclo di produzione e allʼambiente IT; il software supporta lʼinterfaccia IfraTrack, Internet e le applicazioni intranet.

FILO DIRETTO

al secondo, in grado di produrre pacchi programmati alla velocità massima della rotativa. I pacchi possono avere le dimensioni di singole copie e sono etichettati online mediante una stampante ad alta velocità. Prima di effettuare la legatura, i pacchi possono essere cellophanati o protetti con apposita carta da pacchi. I pacchi più piccoli possono essere saldati lateralmente. Le linee di formazione pacchi possono essere completate con un “bundle stacker” in modo da raggruppare i pacchi più piccoli in pacchi più grandi, riducendo così il flusso di lavoro. Infine, i pacchi vengono caricati tramite un sistema di caricamento TLS 6000 e trasportati alla corretta rampa di carico. Ogni pacco di giornali è identificato da un codice a barre che, una volta rilevato da un lettore laser, è caricato sul relativo mezzo di trasporto.

66 TecnoMedia n. 47, dicembre 2005


WO R K S H O P

27 – 28 September 2006, Milan, Italy, also in Italian language

“Street Fighter” Sales Workshop

Two full days of information on the best practices for generating maximum revenue from your newspaper It’s a fact! US newspapers make more money per copy than the rest of the world! However, US newspapers on average have less market penetration and significantly less audience. Why is this so? The answer is simple: US newspapers have to compete with so many different media within their markets that they have adopted better methods of selling practices in order to survive.

Online registration and more information at

www.ifra.com/events

Ifra will be organising a series of two-day intensive workshops together with multi-media ad sales expert Mike Blinder. Here you too can learn those same methods and practices from the USA.


IfraExpo 2006 The annual event of the newspaper industry

9 to 12 October 2006 Amsterdam, The Netherlands

www.ifraexpo.com


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