TecnoMedia 5

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Numerw 5 MaRZo 1995 Periodico mensile. Anno Il n. .5 Spello in nbh. Postalc50%·Ron,.

PeJuoÒrco ÒeLLa ASIG - AssociazIOne STamparolo ITaLiana Gloll.J1aL,-

.al'lnn

VVUUI.

Qualità e ottimismo a "Quotidie '95" Oltre duemila visitatori e tantissime novità di rilievo alla quarta edizione della mostra-convegno del quotidiano in Italia. a pagina 3

Più incisiva la pubblicità sui giornali Un esauriente resoconto dell'interessante convegno sulla pubblicità organizzato dalla FIEG in occasione di "Quotidie" lo scorso 9 febbraio. a pagina 8

Video on fine: il quotidiano nella rete Le caratteristiche del nuovo servizio realizzato dal gruppo editoriale Grauso, presentato in occasione di una giornata di studio svoltasi a Cagliari l' 11 marzo scorso. a pagina I l

INESnet, il "network degli editori" Un documento di lavoro, pubblicato in anteprima per l'Italia, con le "linee guida" delle reti telematiche per i quotidiani secondo INES (Initiative for Newspaper E1ectronic Supplement). a pagina 15

FILO DIRETTO

LE AZIENDE INFORMANO Il servizio ASIG Service che mette a diretto contattofornito l'i e utilizzato l'i di tecnologie per la produzione di quoti-· diani. Filo Diretto è il modo più rapido, efficace ed economico per raggiungere i piÙ qualificati manager e decision maker dell'industria editoriale italiana. Ecco l'elenco delle aziende aderenti: ANS APIS NlCER SOFTWARE ATEX AUTOLOCIC CHEMCO ITALIA

Carta da giornale: quale futuro?

CROSFIELD ELECTRON/CS ITALIA

Le prospettive del mercato; in Italia e nel mondo, nell'analisi di Mario Morici, Amministratore Delegato della "Icecart".

ECRM

a pagina 20

FVLCRUM ITALIA

Storia di un' odissea burocratica

HASSELBLAD

Ovvero: come i corsi di formazione professionale ASIG "Progetto TECNA" si siano potuti svolgere con successo nel totale disinteresse degli Enti responsabili del loro finanziamento.

IBMSEMEA

a pagina 23

INDICO

NTC OPTRONICS SERVIZI 1TALIA SINEDITA

~toriale A

ArchSvl0 Apeno

a pagina 2

UN/SYS1TAllA a pagina 27

XEIKON

ASIG

~ Appuntament.i

TELPRESS

a pagina 39

a pagina 32


Parliamo di... Parliamo, naturalmente, di “Quotidie ’95" che a Milano,

trascurato in nulla la valenza di software sempre più

dall’8 al 10 febbraio, ha vissuto la sua quarta edizione: alla

sofisticati capaci di completare il disegno del giornale

vigilia non priva di qualche incognita, a bilancio concluso

realizzato con metodologia digitale: dall’acquisizione,

ricca di contributi che hanno conferito alla Rassegna una

trattamento e distribuzione di immagini e pubblicità, alla

dimensione nuova, meglio aderente alla realtà di un settore

messa a punto degli ultimi tasselli della videoimpaginazione

che vive momenti travagliati con l’orgoglio della sua storia

totale, al perfezionamento di sistemi di stampa sempre più

passata e presente, senza nulla concedere alla rassegnazione

avanzati.

o al pessimismo.

Ma si é andati anche oltre, valicando confini che, col

Le pagine di questo numero di “TecnoMedia” illustrano

passare del tempo, appaiono sempre più labili. I modelli di

nel dettaglio la Mostra che, come abbiamo avuto modo di

comunicazione che hanno nell’“on - line” il carattere

anticipare, ha scelto la qualità rinunciando al richiamo

distintivo (primo tra tutti l’utilizzo di “Internet”) non sono

promozionale. Al centro dei tre giorni di “Quotidie”, il

stati ospiti a “Quotidie”, bensì protagonisti. Ed anche in

Convegno sulla pubblicità promosso dalla FIEG che, con la

questo caso, nella consapevolezza di un panorama che si

partecipazione di personalità di primo piano in campo

scompone e si ricompone con una velocità alla quale é

internazionale, si é proposto la individuazione delle

indispensabile reggere per non correre il rischio di subire

condizioni capaci di garantire all’informazione a mezzo

“distacchi” penalizzanti.

stampa il ruolo e le prospettive che le competono nel mercato dell’advertising. Il numero speciale de “L’editore”

Carlo Lombardi

che raccoglie gli atti del Convegno costituisce, sotto questo profilo, un prezioso strumento di lavoro. Più in generale, volendo sintetizzare in una definizione i brillanti risultati conseguiti con l’edizione 1995, dovremmo

TecnoMedia

parlare di un “Quotidie della consapevolezza”. Per la

Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali

convinzione diffusa che le difficoltà della contingenza non possono tradursi in pessimismo, così come il settore dell’editoria non é in grado di trarre plausibili motivi di incoraggiamento dai timidi segnali di ripresa economica che, al momento, non hanno neppure lambito l’industria dei giornali. Consapevolezza, quindi: per le non poche e corpose difficoltà che restano da superare ma, in pari tempo, per le stimolanti opportunità che si prospettano e che gli editori non possono trascurare nel traguardarsi ad un domani che già é presente. Non a caso parlavamo dell’alta qualità della Rassegna. Le soluzioni proposte in campo tecnologico non hanno

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Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 Direttore responsabile Carlo Lombardi Redazione Salvatore Curiale - Luca Michelli Progetto Grafico - impaginazione Sabrina Bizzarri Infografica Giovanni Marco Piemontese Segreteria di Redazione Antonella Appolloni Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994 © ASIG Service S.r.l. - 1995 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Bigli 2, 20121 Milano Stampa POLICROM 2000 S.r.l. via Michele Migliarini 59/A, 00173 Roma


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fiere

Qualità e ottimismo a Quotidie ’95 Soluzioni di qualità nell’area pre-press e nell'area di stampa, grande attenzione alle tecnologie multimediali, nuovi protagonisti che si affacciano al mercato dei quotidiani e un grande successo di pubblico hanno caratterizzato la quarta edizione di Quotidie.

Duemila visitatori; oltre quattrocento partecipanti alla “giornata” dedicata alla pubblicità sui mezzi stampati, promossa dalla Federazione Italiana Editori Giornali; quattordici “debuttanti”, aziende che hanno deciso di partecipare, per la prima volta, alla mostra-convegno del quotidiano italiano: l’edizione 1995 di Quotidie 8/10 febbraio - archivia un nuovo successo, passando quasi indenne la temibile concorrenza della Drupa, la più importante rassegna mondiale del settore grafico che si svolgerà a Düsseldorf fra un paio di mesi. Alla vigilia della quarta edizione della Mostra-Convegno del quotidiano italiano, inutile negarlo, qualche timore c’era. L’anno appena trascorso non è stato facile per il comparto editoriale, e la prossimità con il colosso fieristico tedesco aveva fatto intravedere il rischio di un’edizione in tono minore. Così non è stato. I visitatori sono arrivati, gli espositori hanno confermato la loro partecipazione, nuove aziende si sono aggiunte ai fornitori di più antica tradizione, e il marchio “Quotidie” si è ulteriormente affermato come punto di incontro privilegiato e, a quanto i fatti sembrano dimostrare, irrinunciabile, per tutti gli operatori dell’industria italiana dei quotidiani. L’edizione del ‘95 ha rispecchiato le scelte chiaramente emerse nelle recenti edizioni delle più prestigiose rassegne di settore, come l’americana Nexpo e l’Ifra europea. Gli stand magniloquenti ed un po’ retorici del passato sono stati sostituiti da spazi fieristici più funzionali alla presentazione delle soluzioni concretamente offerte. Un significativo contributo al successo della manifestazione è arrivato dalla giornata di studio sulla pubblicità nei media stampati, promossa dalla Federazione Italiana Editori Giornali. Una nutrita presenza di esperti italiani e stranieri ha richiamato una platea di oltre quattrocento specialisti del

mondo dell’advertising. Su questo importante avvenimento riferiamo in un altro articolo di TecnoMedia. In linea con la tradizione di Quotidie, la rassegna delle soluzioni tecnologiche è stata contrassegnata dalla presenza di numerose novità, sia nelle aree produttive più tradizionali, sia nei settori di confine, dove alcune proposte del variopinto mondo della multimedialità cominciano a trovare concrete applicazioni. Il quotidiano nella .... rete Alcuni mesi fa, un’indagine informale realizzata da ASIG Service, società operativa della Associazione Stampatori Italiana Giornali, nell’ambito del “Progetto TECNA”, l’intervento di formazione professionale finanziato nel corso del 1994 dal Fondo Sociale Europeo e dal Ministero del Lavoro, aveva evidenziato come l’industria dei quotidiani italiani, nel complesso, seguisse con particolare interesse il diffondersi delle nuove opportunità offerte dallo sviluppo dei sistemi multimediali. Diffusione di informazioni e servizi attraverso Audiotex 144 e Videotel, banche dati digitali “on line”, archivi su CD-Rom, notiziari personalizzati trasmessi via fax: tutte queste soluzioni erano già impiegate, in taluni casi anche su larga scala, dagli editori italiani di quotidiani. Rispetto al Paese più industrializzato del mondo, gli Stati Uniti, in Italia mancava solo un’applicazione: il quotidiano in versione digitale distribuito su una rete telematica, ovvero il “newspaper on line”. Quotidie ‘95 ha portato, anche a tale proposito, una ventata di novità. Il quotidiano di Cagliari L’Unione Sarda ha mostrato Video On Line, la propria soluzione per la diffusione della versione telematica della testata, un pacchetto di informazioni e servizi digitali su rete Internet. Con un personal computer equipaggiato di un modem, nuovi

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Fra le società che per la prima volta hanno partecipato a Quotidie, la Fulcrum ha presentato un nuovo software per l'archivio elettronico. Fulcrum Search Tools - pd92 Fulcrum SearchTools - pd92 File

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ANALYSTS WALL STREET HARBINGER OR RECOVERY ECONOMIC ILLS GREENSPAN ADMITS RECOVERY IS STALLED BANK CRISIS BREWING, CRITIC SAYS/COMPTROLLER GENERAL SAYS BUSH ANALYST CAMPS SOLLARE ON DISCORDANT DATA

Intuitive Search Intuitive Search In Wall Street's orthodox view, the stock market, reflecting collective investor opinion about the prospects for corporate profits, look to the future;, not to the lowest levels in 14 years, is an economic recovery ahead that will lift profits and thereby support today's valutations.

stock market takes off toward a new high; And when poiticians talk lettori residenti in un qualsiasi grado di gestire, in formato digiabout tax cuts - which would reduce burdens on producers of wielth the market takes a dive. Cunfusing? Sure. Illogical? Not necessarily. Paese dal quale sia possibile entale, tutte le pagine del quotidiaIn Wall Street's orthodox view, the stock market, reflecting collective investor opinion about the prospects for corporate profits, looks to the future, not to the past or present. And what it sees, with inflation modest trare sulla rete Internet, potranno no, consentendone il trasferimenand some interest rates at the lowest levels in 14 years, is an economic recovery ahead that will lift profits and thereby support today's valuations sfogliare le informazioni del quoto “on line” in vista dei possibili tidiano sardo, ed avere accesso sviluppi del “quotidiano in temad una serie di servizi particolarmente avanzati. Una scompo reale”. messa imprenditoriale di un Gruppo che, fin dai primi passi Orientata alla realizzazione di prodotti e sevizi per le radiofonici, ha dimostrato un fiuto tutto particolare per comunicazioni a distanza ed il trattamento elettronico dei l’impiego delle tecnologie per l’informazione. A VideoOn documenti è la Edmond, del gruppo Elsag Bailey, presente Line è dedicato un ampio servizio a pagina 12. in tutto il mondo attraverso venticinque società, oltre cinLa Telpress, società particolarmente specializzata nei quanta agenti e presidi commerciali e di assistenza tecnica. servizi per la ricezione “intelligente” delle notizie di agenLa Edmond ha presentato a Quotidie soluzioni per l’integrazia, è in fase di avanzata sperimentazione di una interfaccia zione di componenti standard hardware e software e reti di grafica verso il mondo Internet, il più esteso network montelecomunicazioni pubbliche e private. Particolare interesse diale di informazione. Il prodotto, denominato NetScape, hanno destato le soluzioni per interfacciarsi con il servizio consente il razionale sfruttamento delle opportunità offerte Postel, un’opportunità tutta da esplorare per l’industria dei da Internet, mantenendo inalterate le qualità grafiche dei quotidiani, in un’epoca di crescente interesse e prevedibile documenti. Sviluppato per piattaforma Windows, potrebbe espansione per nuovi canali di distribuzione dell’informadavvero costituire un richiamo irresistibile per quanti, intezione. ressati a Internet, trovano - a ragione - che l’ambiente informatico della rete presenti alcuni aspetti particolarmen“Data base” a misura d’uomo te ostici anche per utenti informatici smaliziati. Che l’intera annata di un quotidiano venga registrata su Apis Niger, che si è resa indipendente dalla IBM Semea, CD-Rom, oppure su memorie magnetiche di mainframe sta invece lavorando alacremente allo sviluppo del prototiaccessibili tramite Internet, l’obiettivo principale dell’utenpo del quotidiano La Prealpina, sempre su Internet. La te è sempre quello di trovare, in mezzo a migliaia di “filosofia” della società, sviluppatrice di software per piatmegabyte di informazioni, i documenti che effettivamente taforma Windows, è orientata in senso multimediale: il servono. L’interfaccia e i percorsi della ricerca sono la sistema editoriale sul quale si produce il quotidiano deve chiave di volta per il successo, o il fallimento, nella diffusio“pre-vedere” diverse uscite, e quindi deve essere in grado di ne delle basi di dati. realizzare, partendo da un unico database, prodotti diversi A Quotidie ’95 sono state presentate diverse soluzioni, per distribuzione e target di riferimento. all’interno delle quali si intravedono alcuni filoni evolutivi Nel settore della preparazione e distribuzione elettronica di estremo interesse. La nuova “filosofia” emergente considi documenti, si è affacciata al mercato la Think, giovane ste, in estrema sintesi, nella integrazione di alcuni dei società con un know-how particolarmente focalizzato verso concetti dell’information retrieval “full text” con la struttura le nuove frontiere dei media digitali. La Adobe ha invece dei più antichi data base relazionali. Il software che archivia dimostrato le potenzialità di Acrobat, uno dei “motori” i documenti - il “motore” del sistema - si occupa, sia pure qualcuno dice già il probabile standard di riferimento - in con diverse modalità, di creare una indicizzazione incrocia-

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Ed Brennan, della Pre-Press Systems!, illustra le novità che saranno commercializzate in Italia dalla Gallo Pomi che, con la partecipazione a Quotidie, ha annunciato il proprio ingresso nel mercato dei quotidiani.

ta dei documenti, quasi un ipertesto con legami pressoché infiniti fra tutte le componenti rilevanti. Il vantaggio più immediato, per l’utente, consiste nel non essere più vincolato - in fase di ricerca - dall’uso rigido degli operatori booleani di antica memoria - and, or, not. I documenti vengono “setacciati” dal software secondo il principio della pertinenza statistica delle parole presenti nella interrogazione. Nei pacchetti più sofisticati, può capitare che il risultato di un’interrogazione siano parecchie decine di documenti, ma l’utente, dopo poche prove, si rende conto che, se non trova ciò che cerca nei primi testi della lista - quelli più rilevanti da un punto di vista statistico - piuttosto che continuare l’esame è meglio riformulare la richiesta. Search tools, presentato dalla società canadese Fulcrum, utilizza queste tecniche con la denominazione di intuitive searching: in una finestra dell’applicazione l’utente scrive, testualmente, “dammi tutto quello che hai su “ - per esempio -”opinioni degli analisti di Wall Street sui profitti delle grandi società” e la banca dati gli fornisce l’elenco dei testi statisticamente rilevanti su “opinioni”, “Wall Street” e “grandi società”. Excalibur, l’information retrieval presentato dalla N.T.G., utilizza per le ricerche il metodo di riconoscimento APRP Adaptive Pattern Recognition Processing - basata sul contesto del documento, e quindi con tolleranza degli eventuali errori di ortografia presenti nei documenti archiviati. Perfettamente integrato nel sistema editoriale Hermes, ed “aperto” ai collegamenti con altri sistemi, è Doc-Center, l’information retrieval offerto dalla Unisys. Anche questa soluzione privilegia le tecniche di indicizzazione degli interi articoli e dei campi descrittivi, al fine di consentire attività di ricerca in modalità full-text.

Le soluzioni integrate Sinedita, software house torinese, ha visto crescere, in questi anni, la stima nei confronti delle proprie soluzioni, basate su piattaforma standard Apple Macintosh. Oggi la società offre una serie di moduli che vanno dalle funzioni “base”, text entry e videoimpaginazione, alla gestione delle necrologie e del timone della pubblicità. In questo particolare segmento di mercato, Sinedita sta introducendo la completa automazione anche delle fasi più immediatamente legate alla gestione dell’advertising. Gli sviluppatori seguono con particolare attenzione anche le prospettive dell’apertura dei sistemi editoriali al mondo Internet. La nuova versione di Hermes, il sistema proposto da Unisys, ha sviluppato strumenti particolarmente raffinati per la gestione del colore, un tema che non manca di suscitare interessi da parte degli editori. Interessanti anche le nuove funzionalità per quanto riguarda la videoimpaginazione. Sulla scorta delle esperienze maturate a diretto contatto con i quotidiani esteri, il sistema Unisys consente di separare, in fase di composizione, il testo dallo spazio occupato. In caso di cambiamenti dell’ultim’ora, è possibile sostituire l’articolo con una nuova notizia, senza dover riaggiustare l’area prevista originariamente. Lo stesso stand ospitava anche SinTecna, una società di Roma che ha iniziato a distribuire nel nostro Paese un potente software per la videoimpaginazione interattiva. Calamus, questo il nome del prodotto, si é presentato a Quotidie in una nuova versione, arricchita di strumenti per la manipolazione di testi ed immagini all’interno della pagina grafica. Grazie all’utilizzo dello standard OLE2, può operare in collegamento dinamico con i pacchetti software più diffusi sul mercato. Il prodotto è disponibile su piattaforma Alpha, Intel, Windows NT, Power Mac. Entro l’estate si annuncia anche la release per Macintosh.

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Un esempio di infografici offerti dalla SEI, che ha fatto il suo esordio a Quotidie ’95.

N.T.G., società che commercializza in Italia, fra gli altri prodotti, il sistema editoriale Atex, ha sviluppato un knowhow specifico per l’integrazione dei sistemi. Atex oggi dialoga con il mondo Macintosh e Windows, in piena sintonia con le richieste del mercato editoriale. In particolare, gli sviluppi del sistema vanno in direzione dell’impiego di editor standard. I giornalisti potranno decidere di servirsi dei word processor a loro più congeniali, all’interno di un pacchetto di soluzioni standard integrate. Accanto all’offerta di fascia alta, indirizzata a quotidiani con un grande numero di stazioni di lavoro e con sedi remote, la N.T.G. affianca soluzioni più semplici, adatte a pubblicazioni di piccole dimensioni. Baseview - oltre 3.000 pacchetti venduti in tutto il mondo è un “mini sistema” editoriale, con tutti i moduli necessari per arrivare ad un prodotto editoriale completo. Per quanto riguarda l’integrazione di periferiche di alta qualità con i sistemi editoriali, un’autentica novità, nel panorama tecnologico, è stata la presenza della Gallo Pomi, che ha scelto la giovane ma affermata rassegna per presentare nuove soluzioni particolarmente indirizzate al settore dei giornali italiani. Fra queste la Panther Pro/46, della americana PrePress Solution, una nuova fotounità ad alta velocità, pilotata da un Rip Adobe originale, che dispone di canali multiplexing. Tramite questi canali, denominati Multiport, i recorder della “Panther Pro/46” possono essere pilotati contemporaneamente da quattro Rip. Il mondo dei servizi

lizzare e supportare i prodotti AP Associated Press Phototecnology, nel settore del fotogiornalismo e della prestampa. La Servizi Italia, proiettata nello sviluppo di soluzioni avanzate per la gestione della pubblicità, ha dimostrato la gamma dei propri servizi per la raccolta, la gestione ed il trasferimento “on line” della pubblicità. Il sistema Teddi, sviluppato in Italia, è oggi una delle soluzioni più affidabili per consentire a chi vende e compra pubblicità una interazione immediata nella creazione e nella visualizzazione del messaggio. Il sistema si serve di una base di dati immagini dalla quale è possibile ricevere, su rete ISDN, fotografie, disegni o intere pagine già composte, modificarle e inviarle direttamente al sistema editoriale. L’impiego dell’infografica - illustrazioni in bianco e nero e a colori - è in espansione fra i quotidiani italiani. A Quotidie l’ANSA ha proposto il nuovo servizio, concepito per fornire agli editori, in tempo reale, le “spiegazioni visive” delle più importanti notizie del giorno con il ricorso all’infografica. Nello scorso numero di TecnoMedia abbiamo pubblicato un articolo del responsabile del ser-vizio, Giuseppe Cultrera, con una analisi dettagliata delle opportunità offerte dall’ANSA ai quotidiani abbonati. Anche la SEI di Milano è impegnata nello stesso settore. La società, con una struttura di 15 addetti, distribuisce ai propri abbonati infografici in bianco e nero e a colori. In un anno e mezzo di lavoro ha già costituito una banca dati immagini con oltre 5.200 illustrazioni. La società è anche in grado di realizzare disegni specifici su commissione.

A Quotidie ha fatto il debutto ufficiale la A.P.S. Solutions, una società fondata agli inizi di quest’anno da alcuni professionisti giovani ed estremamente qualificati per commercia-

Flexo, offset e filmless Quotidie ‘95 ha riservato molte sorprese anche nel settore della stampa, un’area dove le innovazioni sostanziali

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Un dettaglio dei rulli della Wifag 370 GTD, la prima rotativa offset al mondo i cui gruppi di stampa sono interamente pilotati da computer.

richiedono tempi più lunghi. Nello scorso numero di TecnoMedia abbiamo presentato una soluzione mirata al mercato delle stampe a colori che richiedono alta qualità e basse tirature. Xeikon DCP-1, commercializzato in Italia dalla N.T.G. di Milano, era una delle soluzioni offerte nell’area della cosiddetta “stampa digitale” o filmless, senza pellicola. In pratica, questa tecnologia consente di passare direttamente dalla composizione a video dello stampato alla sua impressione su carta, saltando tutta la fase relativa alla realizzazione delle lastre. A Quotidie ‘95 si è affacciata anche l’altra soluzione filmless: E Print 1000, della Indigo. Sarà commercializzata in Italia dagli specialisti della Chemco che agiranno sotto due diverse ragioni sociali, Chemco al centro-sud del Paese e Indigo Italia a nord. Xeikon DCP-1 e E Print 1000 sfruttano due tecnologie radicalmente diverse. Nel primo caso si ottengono stampe in quadricromia attraverso tamburi elettrofotografici, sfruttando un toner a secco - coperto da brevetto - che si fissa sulla carta “caricata” elettrostaticamente. Nel secondo caso, il procedimento è offset - anzi, digital offset - e la macchina provvede a imprimere sulla carta un inchiostro molto denso - anch’esso coperto da brevetto - che crea una pellicola gommosa. In comune, le due macchine hanno l’ottima qualità del risultato finale, testimoniata dalle prove di stampa mostrate ai visitatori, e la flessibilità garantita dalle tecnologie “filmless”, che consentono un’ enorme flessibilità, e la possibilità di sostituire pagine di una pubblicazione in modo del tutto automatico, senza dover fermare l’impianto per sostituire le lastre.

Qualcosa di simile, per i quotidiani, se lo è “inventato” - è proprio il caso di dirlo - la casa svizzera Wifag, che ha presentato a Quotidie’95 la nuova rotativa OF 370 GTD, una assoluta novità, già fra i protagonisti dell’Ifra di Monaco. Realizzata in stretta collaborazione con gli specialisti della ABB - Asea Brown Boveri - uno dei colossi mondiali dell’elettromeccanica, la OF 370 GTD è una rotativa offset nella quale il meccanismo centrale che pilota tutti i gruppi di stampa è stato sostituito da gruppi autonomi, pilotati da una rete di personal computer collegati con fibre ottiche. Questa nuova configurazione consente di sostituire le pagine delle diverse edizioni di un quotidiano senza fermare la rotativa. Anziché sostituire le lastre, infatti, il computer provvede a sostituire i rulli, che vengono montati a coppie sovrapposte in un meccanismo che ruota su se stesso, in funzione degli input trasmessi dai computer. I primi a sperimentare la nuova rotativa saranno le testate Le Telegramme e Midi Libre, francesi, e The Independent, in Inghilterra. A Quotidie erano presenti anche i fornitori di tecnologie flessografiche, fra i quali la Elitaria, di Milano, rappresentante della Officine Meccaniche Giovanni Cerutti di Casale Monferrato. L’impiego e lo sviluppo della flessografia nell’industria dei quotidiani è una delle caratteristiche del nostro Paese. Nel corso del 1995 si prevede una crescita dei gruppi installati, sia per quanto riguarda il bianco e nero che per quanto riguarda la stampa in quadricromia.

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pubblicità

Più incisiva e credibile la pubblicità sui giornali Pieno successo del Convegno FIEG a Quotidie. Flessibilità e credibilità fra i punti di forza della pubblicità sui mezzi stampati. Stili di consumo ed esposizione ai mezzi di comunicazione: gli italiani sotto la lente d'ingrandimento di una interessante ricerca di mercato.

Perché investire nella carta stampata? perché affidare la pubblicità al più antico “mass media” del mondo, il quotidiano? La “giornata di studio” sulla pubblicità - organizzata dalla FIEG il 9 febbraio scorso, in occasione di Quotidie - ha messo definitivamente al bando la retorica delle risposte “preconfezionate”, delle lacrime di coccodrillo e dei panegirici autoelogiativi. Al loro posto, sono state fornite analisi scientifiche, dati di mercato, esperienze maturate da quanti, imprenditori nei più diversi settori, hanno puntato i loro investimenti pubblicitari sulla carta stampata ed hanno vinto la sfida del mercato.

La stampa è flessibile La storia - raccontata da Alan Smith, consulente della FIPP, la federazione internazionale della stampa periodica - comincia nel 1989, quando un produttore di birra di dimensioni nazionali, Whitbreads, acquista la società Boddingtons, una società produttrice di birra attiva soprattutto nell’area di nord - ovest, attorno alla città di Manchester. Poiché le caratteristiche principali della birra Boddingtons, venduta nei pubs, sono in linea con i mutamenti del gusto dei consumatori, i nuovi proprietari ne decidono il lancio su scala nazionale: un mercato affollato da oltre 140 marchi, che muove un volume di spese pubblicitarie superiore ai 100 milioni di sterline, in massima parte indirizzate alla televisione ed alle affissioni. Ciò nonostante, si decide di pianificare il mezzo stampato, con particolare riguardo ai periodici. La campagna comincia nel luglio del 1991 e, nonostante una spesa inferiore rispetto ai concorrenti, in soli tre anni Boddingtons è diventata la quarta più importante marca nel mercato nazionale, riuscendo allo stesso tempo a mantenere la leadership nel mercato regionale tradizionale. La flessi-

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bilità del mezzo stampato ha consentito al prodotto di crescere a livello nazionale senza perdere il forte connotato regionale. La stampa ha consentito una comunicazione mirata a segmenti di pubblico meglio identificati rispetto agli ascoltatori televisivi.

La stampa è credibile Le grandi imprese rispondono ai mutamenti di gusto dei consumatori diversificando le linee di prodotto, e la stampa offre ai pubblicitari la soluzione per comunicare contemporaneamente messaggi differenti a diversi segmenti di pubblico. Fra 1992 e 1993 la Cebuco, l’organizzazione per la ricerca ed il marketing della Associazione degli editori di giornali olandesi, ha coinvolto inserzionisti che non facevano uso dei quotidiani in una serie di esperimenti per cercare di dimostrare loro le potenzialità del mezzo stampato. Da test effettuati sui gusti dei consumatori, è risultato che la bevanda PepsiLight godesse di un vantaggio sulla concorrente CokeLight non riflesso nelle diverse posizioni di mercato, influenzate dalla forte immagine di marca della CokeLight. La campagna sperimentale sui quotidiani, rivolta al difficile segmento di mercato dei lettori compresi fra 20 e 35 anni, è durata per una settimana, con una mezza pagina a colori pubblicata per tre volte. I risultati delle ricerche effettuate subito dopo la fine della campagna, hanno evidenziato non solo che la preferenza per la Pepsi Light si era rinforzata presso i consumatori abituali, ma che la campagna aveva avuto un formidabile impatto su consumatori della marca concorrente. In sostanza, dopo la campagna sui giornali, le preferenze espresse per il gusto della PepsiLight erano passate dal 22 per cento al 27 per cento nel mercato dei consumatori abituali, ed erano balzate dal 6 per cento al 35 per cento in quello dei consumatori di CokeLight,


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Il posizionamento dei vari mezzi di comunicazione e degli stili di acquisto all’interno della “Sinottica EURISKO”

Posizione degli Stili d'Acquisto

Posizione dei Grandi Mezzi

che erano stati favorevolmente colpiti dai messaggi. La flessibilità della stampa, ancora una volta, ha consentito di raggiungere il pubblico giusto con il messaggio giusto, senza disperdersi in migliaia di consumatori disomogenei.

ed agenzie di studiare piccoli gruppi omogenei di riferimento con l’accuratezza adeguata. Fra le 51 indagini ricordate, le dimensioni dei campioni statistici presi in considerazione nell’arco dell’anno vanno da 1.000 a 75.000 soggetti. Ciascuna delle 10 ricerche più estese, come l’Audipress, intervistano 30.000 o più persone. La carta stampata offre oggi informazioni altamente attendibili sui propri lettori, sugli stili di vita, sui consumi e sugli atteggiamenti di fondo più diffusi.

Lettori e consumatori La carta stampata è strumento eternamente in equilibrio fra i lettori / acquirenti della testata, i lettori / consumatori di prodotti reclamizzati e gli investitori / acquirenti di spazi pubblicitari. La “teoria” sul mezzo di comunicazione di massa più antico del mondo è tutta qui. La difficoltà comincia quando l’editore, e l’inserzionista, si avviano ad esplorare l’universo dei lettori/consumatori, per capire chi sono, come vivono, quali sono i loro bisogni ed i loro consumi. Fu Life la prima testata ad avviare sistematiche ricerche di mercato negli anni ‘30, come ha raccontato Michael Brown, Presidente dell’EMRO (Organizzazioni europee di ricerca sui mass media). Da allora molti altri editori hanno deciso di applicarsi con rigore scientifico all’analisi dei propri lettori, e le ricerche sulla readership sono decollate. La creazione di un campione probabilistico è difficile e costosa, ma è oltremodo desiderabile nelle indagini di lettura più sofisticate ed attendibili. Fra le 51 ricerche sui lettori campionate dalle due fonti più aggiornate esistenti al mondo - Il Summary of current readership researches di Erhard Meier (1993) e il Readership measurement in Europe di Toby Syfret (1994), risulta che 39 di esse - fra le quali l’italiana Audipress - utilizzano pienamente la campionatura probabilistica. Un campione di grande qualità è di uso limitato se non è abbastanza esteso da consentire ad editori

La pubblicità stampata nel mercato italiano Per ogni bene che circola nel nostro Paese, decine di marche si affollano nella testa dei consumatori, smarriti di fronte ad un’offerta sempre più ampia. La pubblicità negli Anni Novanta svolge anche la funzione di creare rassicuranti “mappe” di prodotti/servizi, dove il consumatore trova conforto al momento della scelta, anche se non tutti gli italiani ricorrono agli stessi mezzi di comunicazione per crearsi le “mappe mentali” dei consumi al dettaglio. Giuseppe Minoia, direttore del Dipartimento comunicazioni e mezzi di Eurisko, ha tracciato lo scenario delle specificità della stampa nel contesto socioculturale del Paese. La popolazione italiana, dai quattordici anni in su, è rappresentata su una grande mappa generale, la Sinottica Eurisko, ricavata da un’indagine su 10.000 soggetti, che si svolge in due tempi, a maggio e a novembre. Sulla mappa vengono riportati i cosiddetti “tratti morbidi” ed i “tratti duri”, ovvero la dimensione culturale, la moderazione, la misura, la riflessione da una parte, e la dimensione del rischio, della lotta, del piacere, della razionalità dall’altra. La mappa indica anche altre variabili, come il desiderio di protagonismo sociale oppure la disponibilità al cambiamento ed all’innovazione. La cartografia del Paese rispecchia i movimenti sociali e culturali, i valori di riferimento e gli atteggiamenti di consumo. I due modelli più significativi di acquisto, come

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Un esempio di pubblicità sui quotidiani: credibile, gradevole, non fastidiosa, veicolo di informazioni utili

ha sottolineato Minoia, sono nell’area del cambiamento e nel territorio del cosiddetto progetto/immagine/organizzazione. Per effettuare acquisti, un segmento particolarmente importante della società, i “razionali”, mette in atto meccanismi di confronto su diverse caratteristiche del prodotto o del servizio: per scegliere diventa determinante l’informazione, anche quella, ipotizzabile soprattutto con i nuovi strumenti multimediali, di advertising on demand. A fianco, un altro segmento, i “distaccati”: moderno e colto, cerca di risparmiare tempo, denaro e fatica, “prendendo le distanze” dai beni di consumo: questi soggetti cercano informazioni efficaci e sintetiche, e ritengono la pubblicità un “servizio necessario quale sintesi veloce e rassicurante”. Questi due segmenti portanti del mercato, nel grande triangolo del cambiamento, del progettuale, dei valori dell’immagine e dell’impegno organizzativo, si rivolgono, secondo l’indagi-

ne Eurisko, ai consumi di carta stampata. L’area servita dalla televisione (almeno per chi la segue più di due ore al giorno) è soprattutto la zona grigia della cosiddetta “casalinghità”. Nell’indagine dell’Eurisko i quotidiani ed i periodici riconfermano il loro baricentro presso gli italiani “progettuali”: ogni veicolo stampa trova un proprio peculiare centro di gravità nei segmenti della popolazione: i femminili di tipo B) nelle casalinghe “aperte”, i femminili A) nelle donne proiettate verso l’esterno ed il lavoro, i settimanali di politica, cultura ed economia nell’area dei grandi progetti. Nelle relazioni pubblico/pubblicità, la stampa spicca in particolare per il fattore credibilità. Secondo la ricerca, la pubblicità stampata viene percepita come meno fastidiosa e meno portata ad ingannare il pubblico. La funzione della pubblicità stampata è dunque cruciale: quotidiani e periodici rafforzano la credibilità dei messaggi.

Ricordando un caro amico Sono trascorsi poco più di due mesi da quel triste pomeriggio del 24 gennaio quando amici di antica e più recente data si sono ritrovati, gomito a gomito, nella Cappella del Cimitero di Bolzano per salutare un’ultima volta Carlo Cravero. Un male inesorabile lo aveva stroncato tre giorni prima, strappandolo alla moglie Ennia, alle figlie e alle sorelle, accomunando nel dolore i tanti che a Carlo hanno voluto bene. I messaggi di cordoglio parlano di una perdita gravissima per il gruppo “Finegil” e per le aziende - l’“Alto Adige” di Bolzano e la “Nuova Sardegna” di Sassari - delle quali Cravero era Amministratore Delegato. In effetti Cravero, in tutti gli incarichi di grande responsabilità ricoperti nella intensa carriera professionale, ha profuso sempre il meglio di se stesso. Per Carlo l’Azienda era parte essenziale della Sua Vita, seconda soltanto all’amore per la famiglia. Il vuoto lasciato è grande, il rimpianto generale. Ma di Carlo Cravero tutti ricorderanno per sempre le doti non comuni di umanità, la grande capacità di “legare” con quanti hanno lavorato al Suo fianco, il Suo considerare l’amicizia un valore assoluto. Riflessioni frammiste a dolore struggente che sembravano prender corpo tra la piccola folla che, al cimitero di Bolzano, ha detto addio all’amico indimenticabile.

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Con Video On Line il quotidiano è in rete Il nuovo servizio telematico del gruppo editoriale Grauso è stato presentato ai quotidiani italiani nel corso di una giornata di lavoro svoltasi a Cagliari l’11 marzo scorso.

Circa 50 tra manager e tecnici di alcuni tra i più importanti quotidiani ed agenzie di stampa italiani si sono ritrovati a Cagliari, lo scorso 11 marzo, per partecipare ad una giornata di lavoro dal titolo “I quotidiani italiani e Video On Line: esperienze proposte, prospettive”. L’incontro, organizzato dal gruppo editoriale Grauso in collaborazione con l’ASIG e con il gruppo giornali provinciali FIEG, si poneva l’obiettivo di verificare le opportunità di mercato che si aprono per i quotidiani nel mondo, ancora in gran parte inesplorato, dei servizi on line su reti telematiche come Internet o come, appunto, Video On Line. Un campo, questo, nel quale le case-history in tutto il mondo si contano ormai a decine, e dove anche i quotidiani italiani sono da tempo presenti con iniziative innovative. L’incontro, svoltosi presso gli studi dell’emittente televisiva Videolina, anch’essa di proprietà del gruppo Grauso, è iniziato con una dimostrazione pratica del sistema con i servizi disponibili in rete, con particolare attenzione ai quotidiani, primo tra tutti L’Unione Sarda on line. Alla dimostrazione è seguito un dibattito, introdotto dall’editore Nicola Grauso e da Alberto Rodriguez, direttore editoriale del gruppo, nel corso del quale sono state delineate le caratteristiche di base del servizio ed evidenziate le opportunità che esso offre all’industria dei quotidiani, specie ai quotidiani locali con forte radicamento nel territorio, come strumento per arricchire il prodotto base e, nello stesso tempo, difendere il proprio ruolo di fornitore primario di informazione e pubblicità per la comunità locale.

po e Studi Superiori creato dal premio Nobel Carlo Rubbia e che ha la sua sede proprio a Cagliari. Alla base dell’iniziativa Video On Line vi è una constatazione di fondo: le reti telematiche che coprono l’intero globo stanno progressivamente cambiando il modo in cui viviamo e lavoriamo; già oggi, tramite Internet, è possibile “dialogare” e scambiare dati ed informazioni con utenti sparsi nei quattro angoli del globo, in tempo reale, senza ostacoli e senza frontiere. Alcune delle caratteristiche che hanno fatto della rete Internet “la rete delle reti” costituiscono peraltro altrettanti oggettivi ostacoli ad una espansione realmente di massa dei collegamenti telematici di questo tipo: anzitutto le procedure di collegamento sono piuttosto complicate, richiedendo una sia pur basilare conoscenza di alcuni comandi dell’ambiente operativo UNIX; poi Internet è una rete per sua natura anarchica, dove non esiste un gestore che controlli e ottimizzi i flussi di traffico, con la conseguenza che spesso non ci si riesce a collegare con l’“indirizzo” voluto a causa dell’intasamento delle linee; infine la stessa vastità di Internet e dei siti che è possibile raggiungere per suo tramite possono a volte costituire un ostacolo e trasformare il navigatore del cyberspazio in un naufrago perduto su una scialuppa al centro dell’oceano. Un ultimo, importante “problema” di Internet è che si tratta di una rete “non profit”, nata cioè senza alcun intento commerciale, come dimostra il fatto che il suo primo e tuttora principale humus sono i centri di calcolo delle università americane.

Video On Line: l’idea di fondo L’iniziativa Video On Line nasce da una idea di Nicola Grauso e si sviluppa a partire dai primi mesi del 1994, grazie alla collaborazione tra lo staff tecnico ed editoriale del quotidiano cagliaritano. L’Unione Sarda e il CRS4, il Centro di Ricerca, Svilup-

Le caratteristiche del servizio Utilizzare le grandi potenzialità di Internet lavorando nello stesso tempo per eliminarne i limiti intrinseci; è questo l’obiettivo di Video On Line, che propone a tal fine due caratteristiche di base: una interfaccia utente semplice, intuitiva e nello stesso tempo potente, che utilizza il mouse,

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Il marchio di Video On Line, il servizio telematico del gruppo editoriale Grauso.

le icone ed il colore, permettendo di “navigare” all’interno di Video On Line e di Internet senza disporre di particolari conoscenze di informatica; ed una rete strutturata in modo tale di minimizzare le attese ed i tempi di collegamento con i siti remoti. Video On Line è, prima di ogni altra cosa, una rete, che conta, soltanto nel nostro Paese, oltre 30 punti di accesso in altrettante città italiane, e che presto sarà accessibile da ciascuno dei 197 distretti telefonici italiani: ciò vuol dire che da qualsiasi parte d’Italia ci si potrà collegare e ricevere tutti i servizi di Video On Line al costo di una semplice telefonata urbana. Tutti i nodi sono interconnessi con linee di velocità variabile tra i 384 Kbit e i 2 Mbit/sec, in modo da garantire comunicazioni rapide ed affidabili. Chiunque abbia un minimo di esperienza di collegamento con la rete Internet sa che uno dei maggiori problemi di questa rete è l’intasamento delle linee, soprattutto quando ci si voglia connettere con gli Stati Uniti, dove si trova la maggior parte dei siti Internet. Per risolvere questo problema Video On Line può contare su numerose connessioni ad alta velocità: una dorsale continentale da 2 Mbit/sec Cagliari-Milano-Francoforte-Parigi-Stoccolma-Washington, alla quale si aggiungono due dorsali dirette, sempre a 2 Mbit/ sec, tra Cagliari e Washington e tra Cagliari e New York (quest’ultima attiva entro breve tempo). Grazie a questi collegamenti, che si indirizzano a Paesi dove la rete Internet è presente ma dove spesso, per l’intenso traffico sulle dorsali principali, i collegamenti sono difficoltosi, gli utenti di Video On Line potranno avere facilmente accesso ai siti Internet, abbattendo sensibilmente i tempi di collegamento ed incrementando la velocità di trasferimento dei dati. Oltre a questi collegamenti, Video On Line si rivolge, con proprie dorsali di collegamento, ad altre aree geografiche dove Internet non è ancora presente, come per esempio

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l’Africa settentrionale o il medio Oriente: per queste aree Video On Line offre servizi esclusivi in lingua araba, come l’edizione on line del Corano, oltre a fornire una porta d’accesso per tutti i siti Internet sparsi per il globo. Come si può dedurre dalla topologia dei collegamenti di rete attivati, Video On Line nasce a Cagliari ma si propone di essere internazionale: non a caso nel mese di aprile prende il via una campagna di comunicazione che punta a rendere visibile l’iniziativa in tutto il mondo, attraverso una serie di presentazioni che avranno luogo nell’arco di sei settimane, con un target di riferimento di 15.000 opinion leader sparsi su trenta paesi di quattro continenti. Il totale degli investimenti sinora attivati per il progetto Video On Line, senza tener conto degli investimenti immobiliari intrapresi per la nuova, ultramoderna sede di Cagliari, sono stati di circa 15 miliardi, ai quali vanno aggiunti circa 30 miliardi annui per il costo dei collegamenti telematici. I vantaggi del quotidiano on line Video On Line offre, ed ancor più offrirà in futuro, una serie di servizi che vanno molto al di là dell’editoria e che al momento siamo appena in grado di intravvedere: pensiamo soltanto al tele-shopping o alla possibilità di prenotare da casa biglietti teatrali o sportivi, viaggi, o effettuare operazioni bancarie. Quando le reti telematiche avranno incrementato la loro capacità di trasporto, sarà inoltre possibile ricevere agevolmente grandi quantità di sonoro ad alta fedeltà o di immagini in movimento ad alta risoluzione. Non v’è dubbio, comunque, che il quotidiano costituisca uno dei media che maggiormente possono giovarsi delle possibilità dei sistemi telematici. Un esempio è proprio L’Unione Sarda on line, che ogni mattina a partire dalle 8 è disponibile in tutto il mondo su Video On Line e Internet, e che costituisce uno dei migliori esempi attualmente esisten-


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Entro poco tempo l’accesso al servizio sarà possibile da tutti i 197 distretti telefonici nazionali al costo di una telefonata urbana.

ti di quotidiano on line, che il lettore può “sfogliare” come farebbe con la normale edizione cartacea, ma che può anche usare in modo diverso, sfruttando per esempio i legami ipertestuali tra il testo e le immagini del giornale ed altri testi e immagini provenienti da altri database, oppure costruendosi un proprio notiziario personalizzato. Anche la pubblicazione on line di un quotidiano, infatti, può essere “passiva” oppure “attiva”. E’ passiva quando ci si limita a riportare su schermo la versione stampata del quotidiano, magari riproducendo esattamente il layout grafico. In questo caso l’unico beneficio per il quotidiano è di immagine, di “farsi vedere” nel cyberspazio, non certo quello di suggerire nuovi e più creativi modi per utilizzare il vasto database di informazioni che quotidianamente vengono acquisite ed elaborate all’interno delle redazioni dei giornali. Ben diverso è l’approccio “attivo” all’editoria on line, che avviene quando la pubblicazione stampata viene “tradotta” nel linguaggio proprio dell’on line, con la possibilità cioè di creare dei legami (i cosiddetti hyperlinks) tra una parola del testo ed un database interno o esterno del giornale che consenta un approfondimento dell’argomento, oppure affiancando all’inserzione pubblicitaria “statica” un breve commercial televisivo. L’idea, insomma, è quella di dare al prodotto stampato ulteriore “valore aggiunto”, sfruttando le possibilità offerte dalle tecnologie telematiche. Pensiamo per esempio alla possibilità di integrare la pubblicità immobiliare con una serie di informazioni supplementari, disponibili con un semplice clic del mouse, riguardanti per esempio la media dei prezzi immobiliari della zona negli ultimi tre anni, oppure la mappa catastale dell’immobile, o persino, creando un hyperlink con il database di una banca, le proposte più convenienti di mutuo immobiliare disponibili.

All’inizio, ha detto Grauso nel suo breve intervento, l’intenzione era quella di sviluppare in proprio la maggior parte, se non tutti, i servizi da mettere in rete; ma presto ci si è accorti che proseguire di un solo centimetro su ciascuno dei binari che si aprivano davanti avrebbe richiesto tempo e risorse enormi. E allora? piuttosto che sforzarsi di costruire i vagoni che viaggiano sui binari, la scelta di Video On Line è stata quella di gestire gli scambi ferroviari, creando una rete infrastrutturale potente ed affidabile, che abbiamo già brevemente descritto, e fornendo la sua assistenza tecnica e di marketing a quanti volessero partecipare all’iniziativa arricchendo la rete con nuovi servizi. Il meccanismo di espansione commerciale di Video On Line si configura pertanto come una sorta di franchising: da una parte il gestore della rete fornisce il marchio (registrato in tutto il mondo), il know-how, l’assistenza tecnica; dall’altra il fornitore di informazione provvede ad immettere nella rete nuovi servizi, alimentando con nuove offerte l’appetibilità della rete stessa. Sta forse in questa “filosofia” la vera novità di Video On Line, che non è una pura e semplice rete come Internet, né un servizio commerciale telematico come America on line, Prodigy o Compuserve, ma è piuttosto una rete che permette di dare valore aggiunto a prodotti e servizi forniti da operatori locali, come organizzazioni di commercio al dettaglio, agenzie di viaggi, società di servizi finanziari e assicurativi, o come i quotidiani. Video On Line e i quotidiani: la “difesa del territorio” Il quotidiano, e più specificamente il quotidiano locale, costituisce uno dei potenziali referenti naturali di un servizio con le caratteristiche di Video On Line, in virtù della sue

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La schermata introduttiva dell’Unione Sarda on line, la versione ipertestuale del quotidiano cagliaritano disponibile su Video on line.

caratteristiche di base: posizione leader come fornitore di informazione e pubblicità su un dato territorio, e fortissimo radicamento nel territorio, grazie alla presenza capillare ed al rapporto fiduciario giornale-lettore radicatosi nel corso dei decenni. Il vantaggio di questa alleanza è reciproco: da una parte il quotidiano che sceglie la strada del servizio on line a valore aggiunto difende il suo territorio, coprendo gli spazi informativi disponibili e riaffermando la propria posizione di leader in quella specifica area; dall’altra il gestore della rete penetra profondamente in quel territorio, grazie all’alleanza con il più importante fornitore locale di servizi informativi, ed aumenta in tal modo la sua diffusione. Quali sono i contenuti operativi di questa partnership? Da una parte Video On Line fornisce l’assistenza tecnica per avviare il servizio, comprendente le indicazioni sul dimensionamento del server, il software per il collegamento e per la conversione del testo del giornale dal formato del sistema editoriale nel formato HTML usato dal sistema on line; il gestore della rete fornisce inoltre, forte della sua breve ma già significativa esperienza con la versione on line de L’Unione Sarda, la consulenza necessaria per la progettazione e la realizzazione di prodotti ipertestuali da mettere in rete. Dal canto suo, il quotidiano installa presso la sua sede un server di comunicazione, che diventa un “nodo” della rete Video On Line e nel quale vengono trasferiti i servizi prodotti, e del quale il quotidiano cura la manutenzione. Quali i costi per il quotidiano? Per un giornale provinciale di medie dimensioni può essere sufficiente in un primo momento un solo server con un apparato modem in grado di gestire una trentina di linee telefoniche, che possono servire agevolmente un bacino d’utenza di 1.000-1.500 abbonati;

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per un hardware così dimensionato, i costi attuali variano tra i 50 ed i 100 milioni. A questi costi vanno poi aggiunti i costi del personale; a tale proposito, le figure professionali richieste sono essenzialmente di tre tipi: - una figura redazionale, che prelevi i contenuti dal giornale cartaceo adattandoli al diverso strumento di comunicazione; - una figura tecnica, che si occupi della gestione e della manutenzione del server; - una figura commerciale, che “venda” il servizio e gestisca gli abbonamenti. Un ulteriore costo è costituito naturalmente dai servizi di Video On Line, che - a parte i costi iniziali di impianto e di ingegnerizzazione del sistema - vengono quantificati in percentuale rispetto al numero di connessioni effettuate sul server locale e sulla quantità dei dati trasferiti sulla rete. Una percentuale che, naturalmente, tenderà a diminuire parallelamente all’incremento del traffico sulla rete. I ricavi del servizio naturalmente variano a seconda del livello di tariffe praticate e del numero degli abbonati: ipotizzando un migliaio di abbonati ed un livello tariffario simile a quello offerto dai vari fornitori di connessioni Internet operanti in Italia (tra le 200.000 e le 500.000 lire annue), si può raggiungere un fatturato variabile tra i 300 e i 500 milioni l’anno. Ma al di là dei costi e dei ricavi, è importante mettere in evidenza come questo tipo di soluzione, rendendo di fatto il quotidiano gestore di una rete a valore aggiunto nel territorio di propria competenza, gli permetta di erigere una importante barriera difensiva e di controllo nei confronti di altri media e di altre organizzazioni commerciali interessate ad offrire servizi telematici potenzialmente concorrenziali con quelli offerti dal quotidiano, soprattutto sul mercato della pubblicità.


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INESnet, il programma di lavoro per un “network degli editori” Pubblichiamo in anteprima per l’Italia il documento di lavoro realizzato da INES, l’associazione di ricerca internazionale con sede a Darmstadt che studia le tecnologie disponibili e le possibilità applicative concrete di editoria elettronica per i giornali quotidiani.

Si moltiplicano in tutto il mondo le case-history di quotidiani che decidono di offrire ai propri lettori un “supplemento elettronico”, mettendo on line il contenuto, parziale o totale, del quotidiano stampato.Tutte queste iniziative, per poter essere realizzate, necessitano di un comune denominatore: una rete di telecomunicazione che consenta la diffusione dei servizi verso l’utente finale. Sino ad oggi i quotidiani, per offrire i propri servizi on line, hanno utilizzato reti già esistenti, come Internet, America on Line, Prodigy, Compuserve, o come il servizio Video on line di cui ci occupiamo nelle pagine precedenti. Il supporto di telecomunicazione utilizzato, tuttavia, non è

indifferente ai contenuti che su di esso vengono veicolati: ecco dunque che la diffusione on line di informazioni giornalistiche e pubblicitarie strutturate richiede, perché possa rivelarsi per gli editori una scommessa vincente, caratteristiche e funzionalità ben precise. INESnet costituisce appunto il tentativo di definire un sistema di distribuzione elettronico che tenga conto delle specifiche caratteristiche che vanno assumendo i servizi telematici dei quotidiani e dei prevedibili sviluppi nel futuro. Il documento che pubblichiamo in queste pagine costituisce un primo passo in questa direzione, attraverso la definizione di una serie di requisiti che il futuro “publishers’ network” dovrà avere.

Perché questa proposta? Non c’è dubbio alcuno sul fatto che la distribuzione on line di informazione diventerà nel futuro sempre più diffusa ed universalmente accettata. I quotidiani possono migliorare il proprio servizio ai lettori ed agli inserzionisti trasmettendo con strumenti elettronici contenuti informativi tipici del quotidiano, ed esplorando le innumerevoli possibilità di realizzazione di innovativi servizi di informazione, rese possibili dai miglioramenti nella tecnologia. Lungo il corso dei secoli, il giornale stampato si è sviluppato come lo strumento principe per strutturare e diversificare informazioni di attualità, e per distribuirle ad un pubblico di massa. Sarebbe quindi nell’interesse delle nostre aziende trasportare questa funzione nel mondo dei media digitali. ma per realizzare questo obiettivo con successo, occorre definire un sistema di distribuzione elettronica che risponda a determinati requisiti. Il documento che segue ne elenca alcuni, i più importanti.

Un sistema di distribuzione elettronica per i quotidiani dovrà: ...Fornire un agevole accesso ai servizi di vari quotidiani Una telefonata urbana dovrebbe offrire la possibilità di accedere a vari quotidiani. Questa possibilità non soltanto darebbe valore aggiunto alla versione stampata del quotidiano, ma costituirebbe un ulteriore beneficio sociale, dal momento che aumenterebbe notevolmente la diversificazione delle fonti di informazione per ogni lettore. Il lettore si aspetta che l’accesso al giornale al quale è abbonato sia il più semplice e il meno costoso possibile, ma in linea di principio ogni quotidiano che aderisce al sistema di distribuzione on line dovrebbe essere accessibile senza che il lettore fosse costretto ad uscire dal servizio. La competizione tra giornali sarà quindi basata sul contenuto e sulla creatività della presentazione, non sul meccanismo di distribuzione elettronica utilizzato. L’accessibilità attraverserà le barriere nazionali; per il futuro potrebbe essere

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previsto un sistema di traduzione automatica. Un ulteriore vantaggio addizionale di questo approccio aperto sarà la possibilità per chi viaggia di avere accesso, da qualunque parte del mondo, al proprio quotidiano locale. ...Preservare l’identità visiva del quotidiano stampato La veste tipografica e il layout di un quotidiano sono molto più che un mero abbellimento: i segnali grafici marcano la qualità e l’affidabilità di un articolo, e vengono come tali incamerati nel subconscio dal lettore. La grafica veicola dei valori. E’ pertanto di fondamentale importanza che queste caratteristiche grafiche vengano incluse nella versione elettronica del prodotto stampato, anche se dovranno essere tollerate alcune limitazioni, collegate alle dimensioni dei monitor ed alla limitata risoluzione dei caratteri video. La pagina del giornale è uno strumento di navigazione perfetto, affinato nel tempo, in grado di guidare il lettore a trovare il suo percorso all’interno di una vasta quantità di informazioni. Titoli, caratteri, elementi grafici e tipografici, sono tutti funzionali a questo processo. Vale certamente la pena di utilizzare questi strumenti per creare un “legame di familiarità” con i nuovi servizi elettronici, per esempio mantenendo una stretta somiglianza con la pagina stampata, senza per questo precludersi la via verso una evoluzione tecnologica nella quale nuovi strumenti di navigazione, che sfruttino appieno tutti i vantaggi dei sistemi di informazione elettronica, divengano pienamente familiari ai “video-lettori” dei quotidiani. ...Fornire accesso ad informazioni di archivio Occorre prevedere, accanto alle informazioni di attualità, la possibilità di accedere ad informazioni di archivio. Per trovare le informazioni di cui ha bisogno, il lettore potrà usare sistemi di ricerca di tipo tradizionale o innovativo, e le informazioni trovate potranno essere presentate sia come simulazione di pagina sia come testo semplice.

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L’accesso agli archivi storici sarà possibile inizialmente soltanto al quotidiano a cui si è abbonati, ma potrà essere esteso in modo da includere altri quotidiani o altri archivi disponibili sul mercato. L’accesso, facile ed a basso costo, ad informazioni storiche, darà al quotidiano una nuova dimensione, al di là del puro e semplice resoconto di 24 ore di notizie. Molti argomenti trattati dai quotidiani potrebbero rimanere “sullo scaffale” ben più a lungo che un giorno soltanto, costituendo per determinate categorie di lettori oggetto di interesse per molto tempo successivamente alla pubblicazione. Occorre dunque che si sviluppino nuovi metodi di accesso a diversi livelli all’attualità ed all’archivio storico. Prolungare la “sfruttabilità” della notizia e facilitare l’accesso ad essa darà una nuova dimensione alla qualità dell’informazione, e nuovo significato al lavoro del giornalista. ...Consentire differenti livelli di personalizzazione Il tipico giornale stampato enfatizza la funzione editoriale, con la presentazione al lettore di un ampio e preconfezionato “pacchetto” di informazioni, all’interno del quale sia agevole al lettore una rapida scorsa e successivamente la selezione degli articoli da leggere e da approfondire. In linea di principio, i sistemi elettronici preserveranno questa funzione; tuttavia, in aggiunta a ciò, sarà possibile consentire al lettore una forma di personalizzazione del “pacchetto” di informazioni ricevuto. Questa personalizzazione potrà raggiungere vari livelli di complessità: per esempio, il lettore potrebbe ordinare in anticipo le sezioni del giornale che legge abitualmente e, al limite, eliminare del tutto le sezioni alle quali non è interessato. All’interno delle pagine elettroniche, gli articoli corrispondenti agli interessi del lettore potrebbero essere evidenziati. In alternativa, una lista di priorità o un menù potrebbero condurlo agli argomenti preferiti. Un altro più raffinato sistema potrebbe essere quello di mostrare gli articoli corrispondenti ad una specifica richie-


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sta, cogliendoli in formato ASCII da un database strutturato. Questo servizio potrebbe in futuro essere allargato ed includere articoli provenienti da altre pubblicazioni, trasformando il servizio in una sorta di rassegna stampa digitale.

interattive sono i sondaggi tra i lettori, dibattiti tra lettori, tra lettori e giornalisti o tra lettori e inserzionisti, ed anche una qualche forma di computer game tagliati su misura per i quotidiani. L’interattività può essere ampliata aggiungendo la possibilità di effettuare transazioni commerciali: acquisto di beni e servizi, di biglietti teatrali e sportivi, prenotazioni aeree, home banking. Dal momento che molti di questi servizi interattivi saranno presto disponibili (quando già non lo sono adesso) su molti altri servizi on line e sulla rete Internet, accedere ad essi attraverso la rete dei quotidiani potrebbe essere il sistema più semplice.

...Rendere flessibile l’approccio alle notizie di attualità Le notizie di attualità delle ultime 24 ore continueranno ad essere il punto di partenza ed il riferimento costante per ogni nuovo servizio informativo. Tuttavia gli utilizzatori nutriranno sempre maggiori aspettative nei confronti dello strumento elettronico on line. Stabilire fino a che livello debbano essere soddisfatte queste aspettative costituisce una decisione editoriale da prendere sulla base delle capa...Supportare la multimedialità cità giornalistiche della propria struttura redazionale e sul Oltre ai testi ed alle immagini, un medium elettronico rapporto costi-benefici, chiedendosi cioè quanto sarebbe orientato verso il futuro dovrà includere suono, animazione disposto a pagare il lettore per soddisfare queste maggiori esigenze. Un sistema elettronico deve perInitiative for Newspaper Electronic Supplement tanto garantire la possibilità di un approccio differenziato, assegnanLa INES Media Concepts GmbH, nata nella primavera 1993 ed do a ciascuna notizia, servizio o operativamente attiva dall’inizio del 1994, è una società controllata inserzione pubblicitaria il grado di interamente dall’IFRA, l’istituto di ricerca sulle tecnologie di produattualità richiesto dall’argomento e zione dei quotidiani con sede a Darmstadt . In pochi mesi di attività INES supportato dal mercato. Dovranno ha già ottenuto l’adesione di oltre 60 società editrici di quotidiani in 19 paesi in quindi essere sviluppati sistemi apEuropa, Nord America e Asia. Obiettivo di INES è aiutare le società aderenti a sviluppare strategie di editoria elettronica, a partire da prodotti e servizi che possano propriati per informare il lettore sul arricchire - non sostituire - il giornale stampato. INES, pertanto, studia l’evoluzione “grado” di attualità che potrà attendelle tecnologie e delle applicazioni che potrebbero interessare i suoi partners, e si dersi in ogni caso. ...Essere interattivo, consentire transazioni Una certa forma di interattività è già adesso richiesta dal processo di selezione delle notizie, delle informazioni di servizio e delle inserzioni all’interno del giornale stampato. Esempi di nuove applicazioni

propone come un punto di riferimento per lo scambio di idee e di esperienze in questo settore tra le aziende aderenti ed i fornitori di prodotti e servizi nell’industria delle telecomunicazioni. Per ulteriori informazioni su INES e sulle sue attività potete contattare l’Executive Director Sergio Puoti al seguente indirizzo: INES Media Concepts GmbH Alsfelder Straße 3 D-64289 Darmstadt

Tel.: #49 (6151) 9754-0 Fax: #49 (6151) 9754-20 E-Mail: 100336@compuserve.com

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e video. Queste funzionalità dovranno poter essere utilizzate sia nella parte editoriale che in quella pubblicitaria. In un mezzo prevalentemente orientato all’informazione come il quotidiano, sarà sufficiente includere brevi frammenti di suono e di video, ma nel lungo periodo potrebbe essere appetibile la possibilità di offrire discorsi interi o report estensivi di avvenimenti sportivi. La visione di video su richiesta, puramente confinata nell’area dell’intrattenimento, rimarrà tuttavia di competenza dell’apparecchio televisivo. Una funzionalità che potrebbe essere facilmente implementata nel futuro a breve è il richiamo di brevi spot televisivi per rendere più appetibili inserzioni pubblicitarie statiche. Più a lungo termine, gli infografici in movimento potrebbero diventare un nuovo sorprendente modo di presentare l’informazione. ...Supportare gli “hyperlink” Un quotidiano stampato è un pacchetto di informazione organizzata in maniera non lineare, che ogni lettore consuma a modo suo. Trasferito in un sistema elettronico, ciò vuol dire che il lettore deve poter navigare nei contenuti in maniera non lineare, facendo clic, per esempio, su una icona o su una parola evidenziata per ottenere informazioni supplementari su un determinato argomento. I collegamenti potranno rimandare ad altre notizie di attualità contenute nel giornale di quel giorno, ma anche a notizie di archivio. In uno scenario più ampio, potranno essere organizzati collegamenti con i servizi elettronici di altri quotidiani o con database esterni. Inserire questi hyperlink nelle posizioni più opportune, e fare in modo che conducano il lettore verso nuove informazioni, costituisce una nuova grande sfida per i direttori dei giornali. ...Utilizzare linee telefoniche e microcomputer Il progresso avanza velocemente! Presto lo stesso cavo e la stessa presa a muro porteranno nelle case la TV digitale

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e i servizi telefonici. Ma fino a quando in ogni casa arrivano due cavi, uno per il telefono e l’altro per la televisione, sarà meglio per il quotidiano utilizzare la rete telefonica, con la sua facilità di indirizzamento delle chiamate e la sua interattività. Per il futuro più immediato la rete ISDN appare il supporto migliore in virtù della sua banda relativamente larga. Ma posto che nel futuro verranno sviluppate nuove e più efficaci tecnologie per la compressione dei dati, potranno essere utilizzati i normali doppini telefonici analogici o i telefoni cellulari. Naturalmente, l’acquisizione monodirezionale di informazioni potrebbe rendere utilizzabile il cavo o l’etere, utilizzando magari la rete telefonica come un canale per il ritorno dei dati. ...Garantire l’integrità dei dati, la sicurezza, i diritti d’autore Un lettore deve essere sicuro che l’informazione che gli arriva proviene dalla fonte senza alcuna manipolazione, in modo che la credibilità creata dal quotidiano stampato si trasferisca intatta al servizio elettronico. Ma allo stesso tempo, il fornitore di informazione deve poter essere sicuro che l’informazione fornita vada soltanto a chi ha diritto di riceverla e che i costi siano addebitati correttamente. Nel caso di transazioni commerciali che coinvolgano pagamenti con carta di credito, la sicurezza dei dati è un aspetto di importanza critica. Occorre inoltre tenere nella dovuta considerazione le questioni legate ai diritti di autore, specialmente se vengono fornite al lettore informazioni provenienti da terzi. ...Essere sinergico con il quotidiano stampato La sinergia tra il quotidiano elettronico e il quotidiano stampato è assai importante per un numero di ragioni: 1. Il quotidiano stampato costituirà un legame di familiarità, rendendo al lettore più agevole e familiare la consultazione del servizio elettronico;


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2. Il giornale stampato costituirà un insostituibile strumento di orientamento, una guida nel complesso mondo delle offerte elettroniche. Questa funzione potrà estendersi oltre la pubblicazione on line del singolo giornale ed abbracciare l’intero cyberspazio; 3. Il “supplemento elettronico” darà al giornale stampato nuove funzioni ed una immagine più moderna, contribuendo ad incrementarne l’utilità e di conseguenza l’arco di vita; 4. Il giornale stampato fornirà supporto finanziario ai nuovi servizi elettronici, che si troveranno ad operare in un primo momento in un mercato piuttosto limitato, sottoposti a forti pressioni competitive. ...Fornire strumenti di ricerca La possibilità di effettuare ricerche testuali porta a nuove possibilità applicative, sia nella ricerca di specifiche notizie che al fine di individuare una particolare offerta pubblicitaria: sotto questo aspetto, primi settori che vengono in mente sono le automobili e il mercato immobiliare. Queste applicazioni, tra l’altro, possono beneficiare delle capacità di analisi statistica del computer, per esempio fornendo una media dei prezzi degli ultimi tre mesi. Le ricerche potrebbero essere limitate ad una specifica offerta, oppure essere estese a serie storiche oppure a fonti di informazione esterna. ...Adeguare il suo contenuto ai diversi dispositivi tecnici Il primo requisito del sistema di distribuzione elettronico è che esso sia accessibile sul più ampio numero di dispositivi di consultazione, piuttosto che essere limitato da hardware proprietario. Inoltre, il servizio dovrebbe saper riconoscere il tipo di strumento utilizzato dal lettore, che potrebbe trovarsi nel suo ufficio oppure in viaggio, ed adattarsi ad esso, effettuan-

do modifiche nello stile di presentazione e persino nei contenuti: per esempio, mostrando soltanto i titoli delle notizie nel caso in cui il servizio venga ricevuto su un Personal Digital Assistant portatile. In alternativa, lo strumento di controllo per la trasmissione e la tariffazione del servizio potrebbe essere, piuttosto che il dispositivo di visualizzazione, il canale di telecomunicazione. ...Permettere la creazione di servizi a valore aggiunto I media on line saranno profondamente diversi in molti aspetti dai media stampati, sia nelle notizie che nella pubblicità e nelle informazioni di servizio, e conterranno elementi che attualmente non sono presenti nei quotidiani cartacei. Il network degli editori dovrà avere la flessibilità e le funzionalità aggiuntive per accogliere questi nuovi servizi. Fondamentale sarà, a questo riguardo, la capacità del sistema di raccogliere ed elaborare i dati degli utenti (profilo socioeconomico, modalità di accesso al servizio, etc.). ...Essere flessibile nella determinazione delle tariffe Occorre prevedere la possibilità di addebitare agli utenti sia un canone di abbonamento standard che una tariffa per l’accesso individualizzato ai dati, basato sul tempo di collegamento o sulla quantità di informazione acquisita. In aggiunta a ciò, dovrà essere possibile assegnare valori differenti ai differenti tipi di notizie e servizi, con particolare riferimento alla pubblicità. La tariffazione dei servizi potrebbe tener conto della tempestività dell’informazione fornita e del suo utilizzo in un archivio o base di dati. Dovrà infine essere possibile adottare i software di fatturazione esistenti oppure uno dei numerosi sistemi di ECash che sono attualmente in fase di sviluppo per i più disparati impieghi.

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industria della carta

Carta da giornale: quale futuro? Cresce in tutto il mondo la domanda di carta, ma i produttori non riescono a soddisfarla. I contorni del mercato internazionale e le ripercussioni per gli editori italiani nei prossimi due anni in un articolo di Mario Morici, Amministratore Delegato della Icecart.

Il gruppo canadese Abitibi-Price, uno dei più grandi produttori di carta per quotidiani del mondo, ha annunciato ai suoi clienti statunitensi un aumento di 75 dollari a tonnellata a partire dal prossimo 1° maggio, che segue l’aumento di 50 dollari effettivo dal 1° marzo di quest’anno. Si può essere sicuri che anche gli altri produttori nord americani, e con loro gli scandinavi, seguiranno la Abitibi su questa strada. Un anno fà, negli Stati Uniti, il prezzo della carta da quotidiano era di 410 dollari a tonnellata, oggi è di 600 dollari.

La domanda cresce, l’offerta no Siamo in presenza di una domanda sempre più forte. Nel mese di febbraio, a Montreal, la CPPA, l’Associazione di produttori di cellulosa e carta canadesi, ha comunicato che il consumo di carta per quotidiani nel sud-est asiatico è aumentato del 12% nel 1993 e di un ulteriore 15 per cento nei primi 11 mesi del 1994. Alla luce di questi dati, non meraviglia che per quantitativi spot, il prezzo oggi pagato dai compratori asiatici e sudamericani sia di 800-900 dollari fob. Anche negli Stati Uniti la domanda è molto forte: l’esportazione di carta canadese verso l’Europa è diminuita, mentre gli editori nord-americani sono tornati a comperare in Scandinavia. In assenza di nuove capacità produttive, per almeno due anni l’offerta non potrà crescere. Tre nuovi impianti per la produzione di carta per quotidiani sono previsti solo per il 1997, e di questi uno sarà in Europa. In questa situazione, un assestamento dei prezzi non é prevedibile prima della fine dell’anno. Un’ eventuale flessione si potrebbe immaginare solo nel caso, del tutto improbabile, di un’improvvisa recessione economica nel nord America che facese scendere il consumo di carta.

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Come si è arrivati a questa situazione? Per gli editori l’impatto con questa realtà è pesante da sopportare. A livello internazionale se ne è fatto interprete Rupert Murdoch, Presidente della News International, che ha sostenuto che in Gran Bretagna l’aumento del prezzo della carta significa un incremento del 25 per cento dei costi del giornale. Dal punto di vista dei produttori, questo aumento è largamente giustificato, dopo anni di pesanti perdite registrate sulla cellulosa e sulle altre materie prime. Ciò è innegabile, come innegabile è il fatto che gli editori, a partire dal 1990, abbiamo goduto di continui ribassi grazie ad un aumento della capacità produttiva che, nei soli due anni 1989/1990, è stato di circa 4 milioni di tonnellate di carta da giornale. I produttori, infatti, spinti dalle infelici previsioni di esperti e maghi che avevano immaginato, a metà degli anni Ottanta, un aumento medio del consumo del 3 per cento annuo fino al 1990, avevano avviato investimenti in nuovi impianti. Ma il mercato ha poi contraddetto le previsioni : la domanda ha avuto una diminuzione globale del 5 per cento fra il 1990 ed il 1991. La ripresa, molto lenta, verso i valori precedenti, è iniziata solo a partire dal 1992, protraendosi sino agli inizi del 1994, l’anno, per così dire, di riequilibrio. Nel corso del 1994, infatti, l’effetto combinato della ripresa economica negli Stati Uniti, con il conseguente aumento dei consumi registrato anche nell’Est Asiatico, e la chiusura di almeno tredici macchine in Canada, ha consentito il livellamento fra domanda ed offerta con il conseguente rialzo dei prezzi accentuatosi tra la fine dello stesso 94 e l’inizio del ‘95. Più precisamente, nel 1994 la domanda globale di carta per quotidiani si è attestata, nel mondo, a circa 34 milioni di


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tonnellate, che rappresenta un incremento dell’1 per cento annuo dal 1990, il più basso in assoluto nella storia del mercato. Sempre nel ‘94, la capacità produttiva è stata vicina ai 37 milioni di tonnellate, pari a sua volta ad un incremento medio annuo dell’1 per cento a partire dal 1990, con un rapporto del 92 per cento fra capacità e domanda. Lo scenario internazionale per i prossimi tre anni Per i prossimi cinque anni l’incremento medio annuo della domanda globale è previsto intorno al 3 per cento, con alcune differenze fra le aree del globo : lento in Nord America ( circa l’1 per cento all’anno), modesto in Europa (dall’1 al 3 per cento) e molto forte in Asia (oltre il 5 per

cento). Di contro, la capacità produttiva del Nord America sarà inferiore a quella del 1991: circa 16 milioni di tonnellate, con una riduzione di circa 300.000 tonnellate annue da qui al 1997. In Europa sono previste due nuove macchine con un aumento di circa 600.000 tonnellate annue, intorno al 1997, e lo stesso dovrebbe verificarsi in Asia. Sulla base di queste informazioni, fino al 1997 la domanda sarà superiore alla capacità produttiva. Una inversione di tendenza non dovrebbe verificarsi prima del 1997/98. Queste prospettive sono molto buone per i produttori di carta, certamente meno per gli editori, i quali non erano preparati ai forti aumenti di prezzi che si sono verificati

I principali paesi produttori della carta da giornale (in milioni di tonnellate) Altri paesi Autres Pays 25%

Canada Stati Uniti Giappone Svezia Finlandia Germania Norvegia

9,1 Mt 6,4 Mt 2,9 Mt 2,3 Mt 1,4 Mt 1,3 Mt 1,0 Mt

Altri Paesi

8,3 Mt

Totale

Canada Canada 28%

Norvegia Norvège 3% Allemagne Germania 4% Finlandia Finlande 4% Svezia Suède 7%

Stati Uniti Etats-Unis 20% Giappone Japon 9%

32,7 Mt Fonte: ASIG-IFRA

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nello spazio di pochi mesi, e che sono ancora in fase ascendente, mentre aumentano le difficoltà sul fronte degli approvvigionamenti, in particolare in Europa. Ed in Italia accadrà che.... In questa situazione, un caso a sé è quello dell’Italia. Le vicende sono note e recenti. Negli anni Settanta il nostro Paese vantava una produzione pari, se non superiore, alla domanda. Nel corso degli anni Ottanta le importazioni sono progressivamente aumentate, fino quasi all’assoggettamento ai produttori esteri. Nel 1982 la carta importata era pari a 70.000 tonnellate, nel 1987 era salita a 270.000 tonnellate; oggi l’80 per cento del consumo di carta, circa 400.000 tonnellate, è di importazione. Tutto ciò era abbondantemente previsto già a partire dal 1989 quando la presa di coscienza di certi accadimenti non lasciava dubbi sul futuro del mercato interno, causa anche la progressiva scomparsa di ogni realtà produttiva, agevolata da volontà politiche distratte, mentre si era attenti a considerare interessi particolari. A partire dall’89 i produttori esteri hanno avuto gioco facile e nel momento della massima depressione dei prezzi a livello mondiale hanno cercato, riuscendoci, di assicurarsi quote di mercato sempre più ampie con prezzi fortemente concorrenziali attuando, fra l’altro, condizioni di pagamen-

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to improprie per il mercato globale. Era intanto ovvio che, al verificarsi della nuova congiuntura, con i prezzi in salita vertiginosa ovunque, molti produttori avrebbero preferito collocare quantitativi in quei Paesi dove i prezzi, magari per quantitativi spot, sono ben più alti , e i pagamenti avvengono per contanti. Gli editori devono essere preparati a tenere conto, nei propri bilanci, che il costo della carta è destinato ad aumentare ancora durante l’anno per fermarsi, prevedibilmente, nel prossimo 1996 mentre, a meno di eventi straordinari, di qui al 1998 non è presumibile, per le ragioni prima esposte, un’ inversione di tendenza. Già qualche editore in Inghilterra, e non soltanto a causa del costo della carta, sta riesaminando le proprie strategie per il futuro prossimo venturo. Riduzione di formato e foliazioni più contenute sono state già attuate da molti editori europei, sia per ragioni di costo che per problemi di approvvigionamento. A più lungo termine anche per i produttori di carta molte cose dovranno cambiare, perché anch’essi dovranno tenere conto dei nuovi scenari che si affacciano nell’impiego delle materie prime, nello stato generale dell’industria, nella collocazione del giornale nel panorama dei media e, più in generale, nella circolazione dell’informazione. Mario Morici


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corsi di formazione

Il “Progetto TECNA”: una odissea burocratica Una breve cronistoria delle vicende burocratiche del progetto di corsi di formazione e riqualificazione professionale organizzato dall’ASIG Service e realizzato tra il marzo 1994 e il gennaio 1995.

Il 15 gennaio scorso ha avuto termine il programma di corsi di formazione e riqualificazione “Progetto TECNA”, gestito dalla ASIG Service e del quale più volte abbiamo parlato nei numeri passati di Tecnomedia. Si è trattato di una iniziativa assai positiva sotto l’aspetto didattico, ma che purtroppo, come spesso avviene quando ci si confronta con Amministrazioni pubbliche, si è venuta delineando come una gimkana burocratica dove dietro l’ultima curva, anziché il traguardo, spuntavano sempre nuovi, inaspettati e persino fantasiosi ostacoli. Una storia che merita di essere raccontata, perché la dice lunga sull’ottusità e sul disinteresse di troppa parte della Pubblica Amministrazione nei confronti dei suoi amministrati.

Prima fase: febbraio-settembre 1994 L’ASIG presenta nel marzo 1993 al Ministero del Lavoro un progetto formativo, denominato “Progetto TECNA”, che si propone la realizzazione di corsi di formazione per disoccupati, cassintegrati e personale in mobilità, rivolti alla formazione di operatori dell’area pre-press, di corsi di specializzazione rivolti a personale dipendente dalle aziende del settore, e di una serie di ricerche che puntano a monitorare il mercato del lavoro del settore e ad esplorare i possibili nuovi scenari tecnologici. Il 5 novembre 1993 Il Ministero comunica che il progetto è stato riconosciuto meritevole di finanziamento ed inserito tra i progetti cosiddetti “innovativi”, finanziati dal Fondo Sociale Europeo e dal Fondo di Rotazione del Ministero del Lavoro. Il finanziamento concesso è di 2 miliardi. Il 25 gennaio 1994 ASIG Service trasmette al Ministero il progetto definitivo, che prevede due corsi da 520 ore e tre corsi da 240 ore per la formazione di operatori dell’area prepress, rivolti a disoccupati, cassintegrati, lavoratori in mobilità; sei corsi da 40 ore rivolti a lavoratori dipendenti del

settore editoriale; e infine, tre ricerche che mirano a valutare le prospettive occupazionali nel settore grafico-editoriale e gli sviluppi futuri delle tecnologie della comunicazione. I bandi per la partecipazione ai corsi per operatore dell’area pre-press vengono pubblicati all’inizio di febbraio su La Repubblica, Il Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport, Il Messaggero, Il Sole 24 Ore, La Stampa. Il 9 febbraio ASIG Service comunica al Ministero il calendario degli esami di selezione, invitandolo altresì ad inviare suoi esponenti per far parte della commissione di esame; invito, quest’ultimo, che non viene raccolto.Gli esami hanno luogo tra il 24 febbraio e il 2 marzo. Il 7 marzo 1994 ha inizio il primo corso per operatori dell’area pre-press, che termina, come previsto, il 3 giugno 1994, con l’esame e la consegna degli attestati di partecipazione. Il 10 maggio, presso la sede dei corsi, si presenta un gruppo di ispettori dell’Ispettorato provinciale del lavoro. L’ispezione si protrae dal 10 al 26 maggio, sabati compresi. L’ispezione si conclude con un verbale che esclude ogni tipo di irregolarità formale e sostanziale. Dal 23 al 27 maggio si svolge il primo dei due corsi per operatori di impianti di stampa. Il corso si svolge a Verona, presso i locali dell’Istituto Grafico “San Zeno”; ad esso partecipano 24 tra tecnici e capireparto, provenienti da 11 società editrici e stampatrici di quotidiani. Il 13 giugno ha inizio il secondo corso per operatori dell’area pre-press. Il corso, dopo una pausa di due settimane per le vacanze estive, dal 6 al 21 agosto, termina il 23 settembre. Nel frattempo l’ASIG porta a compimento la prima delle tre ricerche previste dal progetto, riguardante l’evoluzione dei nuovi strumenti elettronici e multimediali di comunicazione. A tal fine, viene avviato un rapporto di collaborazione con l’ANEE (Associazione Nazionale Editoria Elettronica), che si concretizza nella pubblicazione del volume

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L’Informazione Elettronica verso il Duemila, che ASIG Service provvede a distribuire a tutti i partecipanti dei corsi di formazione e di specializzazione. Seconda fase: settembre 1994-gennaio 1995 L’8 settembre ASIG Service richiede al Ministero orientamenti su una nuova legge che rende di fatto indeducibile l’IVA per le partite legate a corsi di formazione. Non avendo ricevuto risposta alcuna, ASIG Service decide di aggiornare il progetto originario, considerando l’IVA come puro costo e riducendo di conseguenza il programma delle attività da svolgere. L’aggiornamento del programma viene comunicato al Ministero il 19 settembre: i tre corsi da 240 ore vengono sostituiti da uno solo da 520 ore, mentre le ricerche diminuiscono da tre a due: a quella già realizzata sull’editoria elettronica se ne aggiunge una seconda sull’informazione periodica locale in Italia. Rimasta questa lettera senza risposta, viene ritrasmessa al Ministero il 24 ottobre. Non avendo ricevuto risposta nemmeno stavolta, ASIG Service gira il quesito a Lisa Pavan-Woolfe, Capo Divisione della Commissione Comunità Europea, la quale con lettera del 7 dicembre autorizza ASIG Service ad aggiornare il programma dei corsi per effetto del maggior onere IVA. Ai primi di settembre vengono pubblicati su Il Corriere della Sera, La Repubblica, La Gazzetta dello Sport, Il Messaggero, Il Tempo i bandi per il terzo ed ultimo corso per operatore dell’area pre-press. Il 10 ottobre ha inizio il terzo corso per operatori dell’area pre-press, che termina il 13 gennaio 1995. Dal 17 al 21 ottobre 1994 si svolge a Verona il secondo corso per operatori di impianti di stampa, con la partecipazione di 23 tecnici e capireparto in rappresentanza di 10 società editrici e stampatrici di quotidiani. Dal 14 al 18 novembre e dal 28 novembre al 2 dicembre si svolgono, sempre a Verona, due corsi per addetti al trattamento delle immagini, con la partecipazione di 57 tecnici e capireparto in rappresentanza di 17 società del settore.

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Gli interventi non realizzati Fin qui il progetto realizzato. Rispetto al programma ufficiale non sono stati realizzati i seguenti interventi: - Due corsi da una settimana rivolti a personale dipendente da aziende al settore grafico-editoriale, destinati agli addetti all’area telecomunicazioni ed agli addetti al trattamento degli infografici; - La ricerca sulla stampa periodica locale in Italia. La decisione di sospendere questa parte dell’intervento è stata presa subito dopo la pausa estiva 1994, quando gli scompensi finanziari causati dal ritardo nell’erogazione dei finanziamenti hanno suggerito prima il rinvio e quindi la sospensione delle attività formative non ancora giunte alla fase operativa. Ciò ha sicuramente nuociuto sulla qualità complessiva dell’intervento formativo, privando l’industria dei quotidiani di una importante occasione di aggiornamento su temi tecnologici di rilevante interesse, ed impedendo la realizzazione di uno studio “pilota” che, per la prima volta in Italia, avrebbe messo sotto i riflettori un settore “sommerso”, ma economicamente e culturalmente assai rilevante. La “via crucis” dei finanziamenti Al fine di meglio valutare le circostanze che hanno indotto ASIG Service ad annullare la realizzazione di una parte del programma formativo, ci appare utile ripercorrere brevemente le “tappe” dell’erogazione dei finanziamenti. La lettera del 5 novembre 1993 con la quale Il Ministero comunicava l’approvazione del progetto, stabiliva anche i criteri con i quali sarebbero state effettuate le erogazioni: - Il 50% dell’erogazione (450 milioni per il FSE, 550 milioni per il Fondo di Rotazione del Ministero del Lavoro) da erogarsi “ad accertato inizio delle attività”; - Il 30% (270 milioni per il FSE, 330 milioni per il Fondo di Rotazione) “a metà delle operazioni programmate e della metà delle spese”; - Il residuo 20% (180 milioni per il FSE, 220 milioni per il Fondo di Rotazione) al termine del progetto.


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Il 9 febbraio ASIG Service comunica al Ministero che, con la pubblicazione dei bandi, il progetto ha avuto inizio e, di conseguenza, è stato maturato il diritto a fruire della prima tranche del 50% del finanziamento. Nessuna risposta perviene a questa lettera, così come rimane inevasa un’altra missiva di analogo contenuto del 7 marzo. Il 17 maggio viene accreditata sul conto corrente bancario di ASIG Service la prima tranche del finanziamento di competenza del Fondo Sociale Europeo, pari a 450 milioni. Il 22 giugno ASIG Service sollecita il Ministero a dar corso all’erogazione della prima tranche di finanziamento di competenza del Fondo di Rotazione. Lettera di contenuto analogo viene inviata il 25 agosto,. Il Ministero non risponde a nessuna delle due. L’8 settembre ASIG Service invia una lettera personale a Lisa Pavan-Woolfe, Capo divisione della Commissione Comunità Europea di Bruxelles, ed a Clemente Mastella, all’epoca Ministro del Lavoro, lamentando il ritardo nell’erogazione del finanziamento. Il Ministro non risponde; la signora Pavan, con lettera del 29 settembre inviata per conoscenza anche ad ASIG Service, invita il Ministero a dar corso con sollecitudine al versamento della somma dovuta. Dopo la pausa estiva, essendo stato svolto più della metà del progetto formativo, ASIG Service invia al Ministero due lettere, rispettivamente datate 27 settembre e 11 ottobre, con le quali documenta l’avvenuta effettuazione di oltre metà del progetto e dei relativi costi. Il 24 ottobre viene accreditata sul conto corrente bancario di ASIG Service la seconda tranche (30%) del finanziamento di competenza del FSE, pari a 270 milioni. Il 29 novembre ASIG Service invia una missiva personale a Guido Corazziari, responsabile dell’Ufficio Orientamento e Formazione Professionale del Ministero del Lavoro, con la quale si chiede di sbloccare l’erogazione dei finanziamenti. Nessuna risposta. Il 13 gennaio 1995 ASIG Service comunica al Ministero il completamento del “Progetto TECNA”, e sollecita

l’erogazione delle prime due tranche di finanziamento. Ma il Ministero tace. Il 26 gennaio 1995 ASIG Service scrive nuovamente a Guido Corazziari e, per conoscenza, a Lisa Pavan-Woolfe ed a Tiziano Treu, nuovo Ministro del Lavoro, chiedendo ragione del ritardo nell’erogazione dei finanziamenti. Corazziari continua a non rispondere. Il 31 gennaio ASIG Service, nel richiedere formalmente al Ministero il saldo del residuo 20% delle spettanze relative all’intero “Progetto TECNA”, torna a sollecitare l’erogazione delle prime tranche del finanziamento. Silenzio assoluto. Il 3 febbraio ASIG Service invia una lettera personale a Tiziano Treu, Ministro del Lavoro, e, per conoscenza, a Guido Corazziari, con la quale torna a reclamare l’erogazione dei finanziamenti, chiedendo quali siano i motivi per i quali non siano avvenute le erogazioni degli anticipi, già ampiamente maturati, e se tali motivi siano da imputarsi alla responsabilità di Funzionari Ministeriali. Nessuna risposta. Il 10 febbraio 1995 il Presidente dell’ASIG invia un telegramma al professor Treu, Ministro del Lavoro, chiedendo un incontro urgente. E anche questa volta, nessuna risposta. Conclusione Dal 5 novembre 1993, data della lettera con la quale il Ministero comunicava la concessione del finanziamento, ASIG Service ha indirizzato ben 24 missive agli uffici pubblici, italiani o comunitari, coinvolti nella supervisione e controllo del “Progetto TECNA”. Nel conteggio, ovviamente, non sono inclusi gli innumerevoli tentativi, sempre coronati da fallimento, di stabilire un contatto telefonico con i funzionari del Ministero di qualsivoglia livello. L’unico ufficio a rispondere con sollecitudine alle missive è stata la Commissione Europea di Bruxelles, così come dal Fondo Sociale Europeo sono regolarmente pervenuti i 720 milioni corrispondenti alle prime due tranche di finanziamento. Tanta trascuratezza, e la scelta del “silenzio” come

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norma di comportamento, non trova, a nostro avviso, giustificazione alcuna. Nessuna pretesa di ricevere tempestive risposte dal Ministro, ripetutamente coinvolto in responsabilità oggettive di un ufficio e di un apparato che, con i loro comportamenti, finiscono con il compromettere le prospettive di un settore di attività - quello della formazione giustamente valutato di primaria importanza.

Di fatto, ASIG Service, e con essa le centinaia di Enti, Associazioni, Consorzi di formazione che hanno realizzato progetti formativi, essendo - alla data odierna - creditori per decine di miliardi nei confronti del Fondo di Rotazione del Ministero del Lavoro, si trovano di fatto a finanziare lo Stato, laddove invece la legge prevede che sia lo Stato a finanziare e supportare l’attività di formazione.

Tariffe vantaggiose per i soci ASIG negli alberghi della catena “MONRIF” Per tutto il 1995, in seguito ad una convenzione con la “MONRIF”, i soci dell’ASIG possono usufruire dei servizi offerti dalla prestigiosa catena alberghiera a prezzi convenzionati estremamente vantaggiosi: Grand Hotel Brun - Milano ....................... singola: 192.000 ...................................................................... doppia: 210.000 Hotel Hermitage - Milano .......................... singola: 196.000 ...................................................................... doppia: 240.000 Royal Hotel Carlton - Bologna .................. singola: 190.000 ...................................................................... doppia: 270.000 Hotel Internazionale - Bologna ................. singola: 150.000 ...................................................................... doppia: 230.000 I prezzi sono comprensivi di IVA (9%) e piccola colazione a buffet.

Per prenotare telefonare al numero verde 167.834033

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Archivio Aperto ASIG

Archivio Aperto contiene una rassegna periodica di segnalazioni e recensioni di articoli, relazioni, ricerche e repertori statistici - dedicati all’industria della comunicazione - pubblicati dalle più prestigiose riviste e dalle organizzazioni italiane ed internazionali del settore. Per ogni sommario è chiaramente indicata la fonte. Le aziende associate alla ASIG possono richiedere presso i nostri uffici ulteriori informazioni circa il materiale recensito.

Riferimento: 1149

Possibilità di utilizzo e stampabilità di carta da giornale riciclata Lo Special Report dell’IFRA mira a verificare la possibilità di utilizzo efficiente di carta riciclata sulle rotative per quotidiani . Il problema viene affrontato sotto molteplici aspetti: disinchiostrazione dei giornali stampati con inchiostri flexo a base di acqua, problemi incontrati in alcuni impianti con l’uso di carta riciclata, problemi di stoccaggio, caratteristiche di stampabilità della carta riciclata. Ifra Special report 1.10

Riferimento: 1150

Come ottimizzare la risoluzione e la retinatura delle immagini per giornali Lo Special Report IFRA riporta i risultati di uno studio condotto in collaborazione con l’istituto di ricerca svizzero EMPA/UGRA, mirato a definire le specifiche di risoluzione e di retinatura per il trattamento delle immagini nei quotidiani. I test hanno mostrato la possibilità di utilizzare retinature sino a 80 l/cm in normali condizioni di stampa, nonché i vantaggi legati all’uso della retinatura a modulazione di frequenza. Ifra special report 2.13

Riferimento: 1151

Possibilità e limiti del Computer to plate nella stampa di giornali Lo Special Report IFRA riporta i risultati di uno studio condotto in collaborazione con l’EMPA/UGRA, consistente in un test sulle più diffuse soluzioni di computer to plate disponibili sul mercato. Particolare importanza, oltre agli aspetti puramente tecnici, è stata data agli aspetti economici, ed in particolare all’ammortizzazione dei costi di un sistema CTP nelle più diverse condizioni di produzione Ifra special report 2.14

Riferimento: 1152

Le specificità della stampa nel contesto socioculturale del Paese Partendo dalla ricerca Sinottica Eurisko, l’autore traccia il quadro socioculturale italiano negli orientamenti sui valori e sulle modalità di acquisto. Su questa mappa vengono sovrapposte le esposizioni ai mezzi di comunicazione. Dalla ricerca risulta che la stampa in Italia viene seguita dai segmenti di popolazione caratterizzati dai valori cosiddetti “progettuali”. La pubblicità sul mezzo stampato si segnala per l’alta credibilità e perché viene percepita dal pubblico come meno fastidiosa rispetto alla pubblicità televisiva. La ricerca evidenzia anche che la pubblicità stampata contribuisce in misura determinante alla formazione delle “mappe” mentali per gli acquisti di prodotti, con la funzione di “orientare” e “rassicurare” gli acquirenti. Quotidie 95

Riferimento: 1153

Le rilevazioni di readership oggi nel mondo: i modi ed i risultati Le misurazioni della readership della carta stampata hanno sessant’anni di vita. La prima rivista ad intraprendere una ricerca scientifica sui propri lettori fu l’americana Life, negli anni Trenta. Da allora si sono moltiplicati gli sforzi per conoscere in modo sempre più preciso le caratteristiche dei lettori. Michael Brown sintetizza alcune caratteristiche delle più importanti ricerche che si svolgono nel mondo, tratte dal Summary of current readership research di Erhard Meier e dal Readership measurement in Europe di Toby Syfret. Quotidie 95

Riferimento: 1154

Nuove opportunità e nuovi successi per la stampa Flessibilità, capacità di colpire segmenti di pubblico mirati ed autorevolezza presso i lettori sono i punti di forza

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del medium stampato sul versante della pubblicità. Alan Smith ripercorre le “storie di successo” di società produttrici o distributrici di beni di largo consumo, come la birra Boddingtons, la Pepsi Light, la catena di supermercati Sainsbury’s, la Gillette SensorExcel, società che hanno sperimentato, a vario titolo, le potenzialità della carta stampata come strumento pubblicitario. Per convincere gli inserzionisti delle forza di quotidiani e periodici si è data da fare anche la Cebuco, l’organizzazione di marketing e ricerca della Associazione degli editori di quotidiani olandesi, che ha effettuato alcuni interessanti esperimenti su prodotti di largo consumo. Quotidie 95

al giorno con l’edizione del mattino, ed altri 4.500.000 copie con l’edizione serale. Oltre il 90% del fatturato annuo deriva dagli abbonamenti dei lettori e dalle inserzioni pubblicitarie. Le dimensioni di questo quotidiano, in Giappone, non sono uniche. Secondo l’Associazione Nazionale degli Editori nipponici, vent’anni fa si vendevano 37,7 milioni di copie di quotidiani al mattino e 20,1 milioni con le edizioni serali; 10 anni fa le copie di quotidiani del mattino erano 45,4 milioni, 22 milioni le copie dei serali. Lo scorso anno, la vendita giornaliera di quotidiani è stata di 71 milioni di copie. Con il tasso di lettura di quotidiani più alto al mondo, il Giappone - e l’Asahi Shimbun - guardano con interesse, ma con grande prudenza, alle nuove opportunità offerte dalle tecnologie multimediali. Ifra Symposium 94

Riferimento: 1155

Editoria elettronica: tendenze e opportunità Cresce in tutta Europa l’interesse per sperimentare nuove soluzioni in direzione della cosiddetta “editoria multimediale”. La Federazione Internazionale degli Editori - FIEJ - ha organizzato numerosi viaggi di studio per approfondire prospettive e soluzioni offerte in questo settore agli editori di giornali. Da queste esperienze è nato un rapporto dedicato all’analisi del settore “multimedia publishing” applicato all’industria dei giornali. Una rassegna molto completa che prende in analisi sia le prospettive tecnologiche che le “idee” editoriali, ovvero gli spunti teorici e sperimentali in direzione di un concreto, e pragmatico, sfruttamento delle numerose risorse offerte all’interno delle autostrade digitali. FIEJ

Riferimento: 1156

Editoria elettronica: il punto di vista giapponese l’Asahi Shimbun Il fatturato del quotidiano giapponese Asahi Shimbun, nel periodo compreso tra l’aprile 1993 e il marzo 1994, è stato di 4 miliardi di dollari. L’Asahi vende 8.200.000 copie

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Riferimento: 1157

Pubblicare su Internet: l’esperienza dello Star Tribune Molti quotidiani in tutto il mondo stanno cercando la strada per sfruttare la rete telematica Internet con il duplice scopo di ampliare i servizi offerti e trovare nuove fonti di reddito. Tra le tante esperienze in corso, segnaliamo un interessante articolo pubblicato su Seybold Report: le esperienze del quotidiano Star-Tribune di Caspar (Wyoming). Il prodotto offerto su Internet utilizza Mosaic, lo strumento per la navigazione su WWW (World Wide Web), il network mondiale ipertestuale che sfrutta le potenzialità di Internet. Seybold Report

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Lo “stato dell’arte” delle tecnologie per la produzione dei quotidiani in Asia Panoramica delle tecnologie in uso in alcuni importanti quotidiani asiatici, raccolta in occasione di un seminario organizzato dalla Associazione degli Editori Giapponesi. Il


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volumetto raccoglie anche dati di sintesi sulla situazione dell’industria editoriale in Bangladesh, Laos, Mongolia, Nepal e Vietnam. Japan Newspapers & Publishers Association

Fax on Demand, e fornisce numerosi esempi di fax “in uscita” dal sistema del quotidiano. Ifra Symposium 94

Riferimento: 1161 Riferimento: 1159

Info-chioschi multimediali: un potenziale per l’industria dei quotidiani Nel panorama dei nuovi strumenti editoriali multimediali gli “info chioschi” costituiscono per i giornali quotidiani un potenziale tutto da esplorare. Questi strumenti sono piccole stazioni informatiche, delle dimensione di comuni biglietterie automatiche, equipaggiate di schermo con modalità “touchscreen”, all’interno delle quali viene caricata la versione digitale di un quotidiano, trasmessa attraverso la rete telefonica ISDN. L’utente, utilizzando schede magnetiche o comuni gettoni, può accedere alla consultazione di questi “chioschi” elettronici. Franck Guigan, della società Infovil, analizza alcune delle esperienze realizzate in Francia con questa nuova tecnologia orientata al “multimediale”. Ifra Symposium 94

Riferimento: 1160

Il fax come un supplemento elettronico per i giornali Perché i fax come supplementi elettronici dei giornali? I fax sono ovunque, producono parole “stampate”, utilizzano tecnologie molto semplici, ed i materiali possono essere fotocopiati ed archiviati senza dover disporre di sofisticate basi di dati digitali. Partendo da queste constatazioni, il quotidiano St. Louis Post Dispatch, con una diffusione di 350.000 copie - 570.000 nell’edizione domenicale - ha introdotto numerosi supplementi elettronici che affiancano il “quotidiano-base”: post-link, servizio on-line per sottoscrittori muniti di PC, PostBBS, un servizio gratuito di bollettino elettronico on line, PostLine, servizio audiotext, e PostFax, per la spedizione di notizie via fax a richiesta dei consumatori. Richard Shockey descrive i dettagli del servizio

La pubblicità nell’era dell’informazione elettronica “Come i quotidiani, anche il mondo della pubblicità dovrà affrontare il proprio futuro in un mercato di mezzi di comunicazione interattivi”. Partendo da questa osservazione, Roland J. Sharette della J. Walter Thompson americana traccia gli scenari più probabili per il marketing dei mezzi di comunicazione nell’era degli strumenti interattivi. Informare, intrattenere, offrire nuovi servizi ai consumatori e mantenere vivo il canale di “dialogo elettronico” sono alcune delle chiavi per il successo nei prossimi anni. Ifra Symposium 94

Riferimento: 1162

Il quotidiano elettronico personale Il prodotto creato dalla Lookahead Communications, denominato Personal Electronic Newspaper, è fondamentalmente un settimanale specializzato sui programmi televisivi. La Lookahead Comm. sta studiando la possibilità di trasformarlo in quotidiano, includendo notizie, sport, informazioni finanziarie ed annunci economici classificati. Ogni edizione è preparata utilizzando un software di compressione proprietario e caricata su network come CompuServe o Internet, o BBS locali, alcuni dei quali gestiti direttamente da quotidiani. Ciascun utente/abbonato “carica” i files che lo interessano sul proprio Pc, con un programma fornito dalla Lookahead Comm., ed ha così a disposizione settimanalmente informazioni di prima mano sul mondo della televisione. La versione di questo “giornale elettronico” avrà successo solo se saprà porsi verso i consumatori non come mera “edizione elettronica” di quotidiano, ma come un vero e proprio prodotto editoriale integrativo. Ifra Symposium 94

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Riferimento: 1163

L’editoria elettronica e l’archivio elettronico Qualsiasi attività di “editoria elettronica” richiede un processo produttivo nel quale il prodotto, i canali di distribuzione ed i metodi per la fruizione dei contenuti sono tutti elettronici. I requisiti e le limitazioni dei personal computer sono determinanti nella creazione dei nuovi prodotti. In questo articolo Justin Arundale, dell’Università di Brighton, propone una serie di riflessioni che sviluppano in modo organico i concetti legati alla pubblicazione di un “archivio digitale” di informazioni. Quando si passa dalla pubblicazione di una serie di notizie strutturate gerarchicamente - come avviene quando si sfoglia un quotidiano- ad una base di dati dove tutte le informazioni si trovano sullo stesso piano, il lettore/utente del nuovo servizio deve attrezzarsi con nuove categorie culturali per poter trarre il massimo vantaggio dai nuovi prodotti e servizi di informazione. Ifra Symposium 94

Telecom, Adobe Acrobat, Envoy, Replica della Farallon e Common Ground della No Hands Software. Ifra Symposium 94

Riferimento: 1165

Envoy: l’aspirante agente dei documenti elettronici Sulla nuova tecnologia conosciuta con l’acronimo inglese di EDD - Electronic Document Delivery - che consente di archiviare documenti elettronici che possono essere “visti” da diverse piattaforme hardware, indipendentemente dal programma che li ha generati, segnaliamo un interessante articolo del Seybold Report (Seybold Report on Desktop Publishing, Vol. 9, num. 5) che analizza le caratteristiche di Envoy, il prodotto della WordPerfect concorrente di Adobe Acrobat. Seybold Report Desktop Publishing

Riferimento: 1166 Riferimento: 1164

I CD-Rom e la tecnologia dei “documenti portatili” EDD Alla fine del 1994, in tutto il mondo, risultano installati più di 10 milioni di lettori di CD-Rom: il 50% negli Stati Uniti, il 25% in Europa, il 12% in Giappone ed il rimanente 13% nel resto del mondo. La crescita di installazioni su base annua è di circa il 70%. Sono stati pubblicati finora oltre 5.000 titoli di CD-Rom, e si stima che circa il 10% abbiano capacità multimediali. La potenzialità di questi prodotti è tale che i CD-Rom si avviano a diventare strumenti di comunicazione di massa di rilevanza strategica, a condizione che vada diffondendosi la tecnologia conosciuta come EDD - Electronic Document Delivery - che consente di archiviare documenti elettronici che possono essere “visti” da diverse piattaforme hardware, indipendentemente dal programma che li ha generati. I prodotti disponibili sul mercato per la realizzazione dell’EDD sono: Helmsman della Northern

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Acrobat 2.0: Adobe verso la diffusione digitale dei documenti Le segnalazioni degli articoli più interessanti del Seybold Report sulle nuove tecnologie EDD proseguono con questo articolo, pubblicato sul n. 1, volume 9 del Seybold Report on Desktop Publishing, dedicato al più conosciuto degli applicativi EDD, Acrobat della Adobe. Il segmento di mercato, lo scambio “on line” di documenti elettronici digitali, particolarmente promettente, è nuovo. Decisamente più vecchi i problemi di “standard” e di “incompatibilità” fra le soluzioni adottate.... Seybold Report Desktop Publishing

Riferimento: 1167

Prodotti CD-Rom per il mercato dei quotidiani InfoLab è la società di ricerca e sviluppo a livello nazionale della Southam, la più grande catena di giornali


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quotidiani del Canada, che possiede 17 testate sparse in tutto il territorio. Dal 1992 la compagnia è molto attiva nel settore dei prodotti CD-Rom, con particolare riguardo alle applicazioni multimediali in grado di affiancare il prodotto tradizionale su carta, il quotidiano. La relazione di MacPhail traccia il quadro completo dell’offerta dei numerosi prodotti su CD-Rom sviluppati dalla catena di quotidiani. Ifra Symposium

Riferimento: 1168

La distribuzione mondiale del “quotidiano globale” La Scitex Corp. sta sviluppando un sistema innovativo per distribuire in tutto il mondo la versione “condensata” dei giornali quotidiani. Press Point, questo il nome della soluzione, consentirà ai giornali di “inseguire” i lettori ovunque essi si trovino. Il progetto, illustrato in questa presentazione dal responsabile di Press Point, Yoav Lorch, prevede la trasmissione di versioni condensate dei principali quotidiani - in formato digitale - verso centri di produzione remoti, situati in biblioteche, sale di attesa di aeroporti, ambasciate, istituzioni, etc..., dove sarà possibile ottenere versioni stampate su carta delle più prestigiose testate di informazione mondiale. Ifra Symposium

locali. Circa 300 quotidiani americani offrono i “voice personals”, annunci classificati personali dove è possibile trovare un partner per giocare a tennis, per andare a vedere un film o anche per relazioni di lungo periodo. Il fattore dominante per il successo di queste iniziative si basa sulla perfetta integrazione fra prodotto stampato e nuova tecnologia. Uzal Martz, vice presidente della N.A.A., l’Associazione degli Editori di Giornali degli Stati Uniti, delinea le caratteristiche per avviare con successo un servizio di audiotex. Ifra Symposium

Riferimento: 1170

Il progetto ISOP della Newspaper Society 18 mesi fa è stato lanciato, dall’inglese Newspaper Society, il progetto ISOP: “Programma delle opportunità industriali strategiche”, per delineare il futuro del mercato della carta stampata in Inghilterra. La relazione fornisce numerosi spunti e proiezioni sui rapporti fra “print media” e “non print media” di grande interesse anche per altri mercati europei. Ifra Symposium

Riferimento: 1171 Riferimento: 1169

Il successo del mercato audiotex in America Oltre 200 quotidiani degli Stati Uniti - di tutte le dimensioni - offrono servizi audiotex gratuiti, che comprendono quotazioni di borsa, previsioni del tempo, notizie dell’ultima ora, eventi sportivi ed appuntamenti

La messaggeria elettronica al servizio dei quotidiani Fra i nuovi strumenti di comunicazione elettronica in grado di interagire con i quotidiani, la messaggeria elettronica occupa un posto del tutto particolare. Terry Maguire ne illustra le potenzialità in quest’articolo ricco di esemplificazioni pratiche. Ifra Symposium

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Crosfield, Celsis e Celix... ...l’evoluzione continua approccio di sviluppo modulare per tutti i prodotti e, in secondo Ai prestigiosi prodotti Crosfield già sul mercato si affiancheluogo, vide la necessità di creare una stretta collaborazione tra ranno, a partire da DRUPA, novità di altissimo livello tecnoloi progettisti ed i gruppi di produzione e servizio da una parte, e gico e produttivo, costituite da una nuova gamma di scanner i fornitori dall’altra. In terza istanza, fece ricorso alle importanti totalmente automatici, denominata Celsis, e soprattutto da una risorse delle consociate Crosfield, DuPont e Fuji Film. nuova famiglia di sistemi di output Postscript per bianco e nero Mentre l’équipe multifunzionale dava gli ultimi ritocchi alla e colore, in grado di produrre sia a livello locale che remoto. progettazione della gamma Celix, venivano prese decisioni I loro nomi sono: produttive ugualmente importanti. Bernard Butt, direttore della - Celix 2000: fotounità e recorder per formato tabloid; produzione della Società, descrive in - Celix 4000: fotounità e recorder per questi termini la sinergia tra ricerca e formati broadsheet (760 x 628 mm); sviluppo, marketing e produzione: “Poi- Celix 8000: fotounità e recorder ché i nuovi prodotti sono fondamentali Computer-to-plate di grande formato per il nostro futuro, dobbiamo essere (1045 x 900 mm). sicuri che siano quelli giusti per il merLe tre fotounità verranno presentate a Crosfield Electronics Italia cato. Con lo scanner Celsis 360 abbiaDrupa ‘95. Via Grosio 10/10 - 20151 Milano mo dimostrato di saper progettare e Tel. 02/334151 - Fax 02/38000442 fabbricare prodotti nella quantità e quaLe fotounità Celix lità adatte a soddisfare la richiesta sempre maggiore di dispositivi La linea di fotounità Celix della Crosfield è il risultato di un “plug and play”. I prodotti Celix soddisferanno gli stessi anno di intenso lavoro e di un investimento di parecchi milioni requisiti”. di sterline in ricerca, sviluppo, promozione e marketing. La Per raggiungere questo scopo, Crosfield decise di migliorare le linea Celix è nata come Moon Project, progetto articolato in tre prestazioni dei suoi servizi di produzione interni, investendo prodotti il cui nome in codice era: Mercury per il Celix 2000, parecchi milioni di sterline negli stabilimenti che avrebbero Gemini per il Celix 4000, Apollo per il Celix 8000. La loro prodotto la gamma Celix. Come afferma Bernard Butt, “abbiaprogettazione e costruzione sono l’esempio perfetto di due mo così creato strutture che ci consentono di fornire i prodotti importanti criteri di mercato: più competitivi e di migliore qualità attualmente sul mercato”. - La continua spinta a produrre articoli nuovi dalle numerose funzioni ad una frequenza mai raggiunta prima: il time to La strategia Crosfield: la qualità di sempre per un mercato market è sceso, ormai da molti anni, a meno di 18 mesi; più vasto - I mercati in continua espansione e i nuovi utenti chiedono livelli di supporto sempre più elevati. Il direttore centrale Anche se sarà il mercato a decidere il successo della linea Celix, Crosfield è convinta del futuro di questa nuova gamma di Crosfield Brian McBride afferma: “Consegnamo prodotti facili da installare, di facile manutenzione, intuitivi e molto affidabili”. prodotti. Le fotounità Celix sono un ulteriore esempio della vitalità della nuova Crosfield, una società che Peter Kitchin Il “Moon Project” descrive in questi termini: “I prodotti vengono fabbricati sempre più rapidamente ed economicamente. Il nostro modo di Nel giugno 1994, dopo che i test avevano individuato i requisiti lavorare è caratterizzato da una nuova vitalità: abbiamo nuove prestazionali delle macchine, le divisioni di ricerca e sviluppo strategie, nuovi strumenti, ma restiamo fedeli alle nostre tradie di produzione hanno raccolto la sfida di completare il progetto zionali capacità e competenze. Stiamo solo cercando di rendere e la produzione della gamma delle nuove fotounità in tempo per disponibile la qualità Crosfield a un mercato più vasto”. Drupa ‘95. Anche se la manifestazione costituiva la data di I nuovi prodotti consentiranno alla Crosfield di aumentare i scadenza per la presentazione, l’obiettivo era di guardare oltre successi ottenuti nel mondo dei quotidiani, tra cui - in questo il maggio 1995, e creare un modello di base che consentisse alla mese - l’entrata in produzione del sistema computer-to-plate Crosfield di soddisfare queste richieste di mercato, un numero presso La Sicilia di Catania per la produzione della stessa sempre maggiore di nuovi prodotti e più funzioni. Per raggiuntestata e del Sole 24 Ore, nonché tutto il network satellitare del gere questo obiettivo, ed entro la scadenza fissata, il gruppo che Sole 24 ore tramite il sistema Wydnet. si occupava del Moon Project decise innanzi tutto di adottare un

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Surfboard, il server Fulcrum per la rete Internet Quali documenti su internet? Mettere informazioni a disposizione dei propri utenti su Internet è un primo passo molto importante. Dare loro anche uno strumento di ricerca potente ed efficace è sicuramente molto di più. Fulcrum Technologies®, col suo nuovo prodotto Surfboard™ offre un sistema di ricerca di documenti su Internet scalabile ed aperto. Surfboard combina la tecnologia di text retrieval di Fulcrum SearchServer™ con i protocolli standard di Internet per consentire l’accesso attraverso le interfacce freeware più conosciute ed universali.

d’altra parte una efficacia di reperimento dell’informazione altrimenti impossibile con i metodi tradizionali.

WEBGate, la porta d’accesso a World Wide Web WEBGate, il gateway Fulcrum per World Wide Web, può anche risiedere su un server diverso da quello dei dati, semplificando così il compito delle firewall. Sia gli utenti WWW che quelli WAIS possono usare più database Surfboard contemporaneamente, usando gli operatori booleani o il linguaggio naturale. I risultati delle loro ricerche sono ordinati per pertinenza e possono esUn server unico per Internet sere letti sia nel loro formato natiSia le organizzazioni che usano vo che convertiti dal server in Internet per sostenere le proprie HTML o in ASCII prima dell’inattività commerciali con la diffuvio al client. Questo significa che FULCRUM Italia S.P.A. sione gratuita di informazioni, sia per usare una grande varietà di Via Laurentina, 756 quelle per cui invece la vendita di browser Internet non occorrono par00143 Roma informazioni on line è l’attività princiticolari attività di preparazione dei Tel: 06/50274565 - 5020776 pale, troveranno vantaggioso un server dati prima di metterli in linea. E’ anche Fax: 06/5020774 che non costringe gli utenti a sviluppare o interessante sapere che i database di Surfboard sono compatibili con quelli di Fulcrum acquistare delle interfacce particolari. I programmi più conoSearchServer. sciuti per il collegamento ad Internet hanno infatti due Fulcrum Technologies analizza costantemente gli standard notevoli vantaggi: vengono distribuiti gratuitamente e non dipendono dal database con cui si è collegati. Ciò che bisogna di mercato e quelli emergenti in modo da garantire la massiquindi predisporre per loro è uno server standard per Internet. ma connettibilità dei suoi prodotti e la più lunga durata delle applicazioni con essi realizzate. Surfboard, la soluzione multistandard Fulcrum Surfboard è un server per Information L’ambiente Surfboard Retrieval basato sui più diffusi standard di accesso ad Internet, e quindi i suoi database possono essere usati HTTP con le interfacce WinWais e MacWais che usano il protocollo Wide Area Information Server (WAIS) e Client WWW, Mosaic, WEBGate NetScape con i client Z39.50 basati sull’omonimo protocollo. Di questa famiglia fanno parte anche i browser Gopher, Z39.50 America on line, Delphi e Compuserve. Grazie al Z39.50 gateway WEBGate è anche possibile usare i browser World Wide Web (Mosaic e Netscape) che lavorano Client WAIS, WinWais, MacWais col protocollo HTTP. Z39.50 Database di Con tutti questi strumenti Internet offre una struttura documenti di diffusione dell’informazione ad un costo frazionale Server Surfboard rispetto a quello richiesto dai metodi convenzionali. L’uso congiunto di Surfboard su Internet consente Client Z39.50 (NOTIS)

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Telpress T-WEB per Internet: la soluzione “chiavi in mano” Telpress in Internet con il Web chiavi in mano 200/275 MHz e sistema operativo OSF/1 o, a scelta, Windows Con la fornitura di Server Web “chiavi in mano” e con il NT. pacchetto completo di gestione dei server Internet WWW I prezzi, accessori e licenze incluse, saranno approssimati(World Wide Web, la Telpress è entrata vamente di 20 e 50 milioni. nel settore della comunicazione globale. Oltre alla fornitura del Web, la società T-Web è il nome del prodotto, che è romana ha deciso di assicurare essa stessa disponibile nelle tre versioni Unix, una presenza in Internet, appoggiandosi Windows NT e Novell su hardware Alpha per le sperimentazioni alla rete GARR Digital o Pentium Intel. con accesso dalla Facoltà di Fisica delIl pacchetto offerto da Telpress è compol’Università La Sapienza di Roma. sto dal classico browser Netscape di Mosaic, ed include il server HTTP, Due installazioni T-WEB a Roma e l’editor, il gestore della posta elettronica Rieti Telpress Servizi informativi per Internet ed il database management. Sono anche previsti due siti Telpress a Piazza della Libertà 13 - 00192 Roma Un secondo pacchetto specializzato Rieti ed a Roma, collegati alla rete Video tel. 06/3216304 - fax 06/3216345 opzionale cambierà il sistema di back-up On Line dell’editore Nicola Grauso. Int. mc7069@mclink.it e il gestore degli aggiornamenti, che conLa scelta di Video On Line è dovuta alla sente di immettere dati in direttori diversi, ciascuno con il specializzazione di questa rete nel dominio della informaproprio ritmo di rinnovo. T-Web lavora su due direttori zione e della stampa in particolare. separati, di cui uno è quello accessibile al pubblico Internet, I due siti Telpress saranno complementari agli altri siti mentre l’altro è di lavoro, e permette di eseguire fuori linea Video On Line, e conterranno spazi informativi, dati, servizi la preparazione delle pagine HTML, verificandone la quae riferimenti utili alle attività dei giornalisti, dei tecnici lità. dell’editoria e degli uffici stampa. Una routine proprietaria di sicurezza consente di crittografare Nei due siti Telpress annunciati prenderanno vita, a Roma, i dati per l’inoltro di ordini e di codici di pagamento con il forum nazionale dei giornalisti, e a Rieti il forum nazionacarte di credito. le degli assessorati e degli enti locali. Sono previsti spazi I server WWW saranno costruiti nello stabilimento Telpress informativi, dati, riferimenti utili alla attività dei giornalisti, Sud di Rieti, per il quale è stato previsto il raddoppio entro dei tecnici, degli Uffici Stampa, delle aziende pubbliche e il 1996. private e degli Enti Pubblici. I server con il nome T-Web saranno resi disponibili in due In particolare, il Web di Rieti sarà disponibile agli Enti modelli commerciali: pubblici ed agli assessorati provinciali e regionali per la - un primo tipo, più economico, con CPU 486 o Pentium, e affissione dei propri riferimenti e l’instradamento dei visisistema operativo Linux. tatori cibernetici verso i propri server nei territori di compe- il secondo server sarà basato su CPU Digital APX 2064 tenza.

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Informazioni e foto sempre a portata di mano con Excalibur e Hasselblad Image Depot Excalibur, un software per l’archiviazione e la ricerca elettrorazionale archiviazione: la posta in arrivo e in uscita, la nica dei documenti di nuovissima generazione, permette alle rassegna stampa, i testi relativi al personale docente, agli redazioni dei quotidiani di avere subito a portata di mano la allievi e così via. Prima della scelta di automatizzare il flusso notizia o le notizie utili per stendere gli articoli. La sua di archiviazione, l’85 per cento delle comunicazioni interne sofisticata tecnologia consente al redattore/giornalista di era su supporto cartaceo; l’incidenza dei costi sul bilancio ricercare articoli o informazioni senza usare parole chiave. E’ dell’Accademia era del 4 per cento (comprendente il costo sufficiente digitare una parola che si pensa abbia una qualsidelle fotocopie e il costo del personale addetto); il 25 per asi attinenza con l’argomento di interesse, perché il cento del tempo, infine, veniva speso per raccogliere dati sistema proponga a video una lista di file comuni (ad esempio dati sugli allievi, circocon il contenuto più vicino a quello che lari, pagamenti, ecc...). si sta cercando. Nessun problema anExcalibur, senza fare scomparire del che nel caso di errori di digitazione: il tutto la carta, ha creato grandi benefici: software identificherà sempre ogni diminuzioni al 20 per cento delle codocumento, anche se la parola o la municazioni su carta, praticamente azstringa di parole fornita dall’operatore zerato il tempo impiegato per raccoN.T.G Nuove tecnologie grafiche non è corretta o è incompleta. Ideale gliere dati, mentre l’incidenza dei coVia Taro 39 - 00198 Roma per creare archivi molto volumisti è ora quantificabile nello 0,30 tel. 06/8416190 - fax 06/8541469 nosi, e quindi particolarmente 0,40 per cento, senza contare che Strada 2 Edificio C3, 20090 Milanofiori Assago (MI) adatto ai quotidiani, Excalibur latutte le informazioni sono immediatel. 02/8242541 - fax 02/57511893 vora in architettura client-server tamente accessibili anche al pubblied offre la possibilità di consultaco esterno. zione ad un numero estremamente elevato di utenti. Ma oltre ai quotidiani, Excalibur trova applicazione anche nel campo E per l’archiviazione e la ricerca digitale delle immagini dell’office automation: è il caso dell’Accademia della Guarc’è Hasselblad Image Depot dia di Finanza di Bergamo. Anche se può sembrare apparenI quotidiani ricevono un numero considerevole di foto, e si fa temente distante dal mondo editoriale, questo ambiente è sempre più concreta l’esigenza di disporre di un sistema di risultato uno dei più idonei ad utilizzare un sistema come archiviazione e ricerca digitale delle immagini. Hasselblad Excalibur, anche alla luce dell’ormai vasta standardizzazioImage Depot consente di memorizzare tutte le immagini ne dei protocolli di comunicazione e dei servizi di consultautilizzate nella produzione giornaliera, per i supplementi zione di banche dati, come ad esempio Internet. Questo porta settimanali e per altre esigenze particolari, aumentando l’efpertanto a considerare l’archiviazione elettronica dei docuficienza del database di produzione e riducendo, nel contempo, menti come una applicazione orizzontale, completamente i tempi di ricerca. Il Depot è un vero e proprio server di disgiunta dall’ambiente nel quale si colloca. produzione, che semplifica i processi del flusso di lavoro: oltre alla facilità di ricerca delle immagini, consente di L’esperienza dell’Accademia della Guardia di Finanza eseguire alcune importanti funzioni: dimensionamento, rotaL’Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo ha scelto zione, taglio delle immagini, separazioni CMYK. Ciò signidi recente Excalibur per risolvere il problema della archiviafica che può essere, pertanto, integrato direttamente ai server zione della mole dei documenti che quotidianamente arrivaOPI e ai sistemi per la creazione del layout di pagina per no sulle scrivanie dei Responsabili dell’Accademia. incrementare il livello produttivo. Altre funzioni riguardano Oltre alle circolari esplicative che giungono dal Ministero l’archviazione automatica, la cancellazione e la compressio(circa 2000 all’anno, ciascuna costituita in media da 20/30 ne delle immagini per diminuire lo spazio di memoria e pagine), ci sono altri documenti che necessitano di una ridurre i tempi di ricerca.

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Chemco Italia a Quotidie ’95: la stampa in primo piano In occasione di Quotidie ‘95 Chemco Italia ha dedicato il proprio stand ai nuovi sistemi digitali e ai prodotti per la stampa: dalle lastre Polychrome CTX per l’esposizione diretta, alle lastre tradizionali Polychrome-Chemco, ai nuovi sistemi di stampa digitale E-PRINT della Indigo.

sensibilità dell’emulsione, alta in tutta la gamma dello spettro, consente di utilizzare sistemi di esposizione dotati delle sorgenti luminose più diverse: UV, laser blu, verde, rosso, infrarosso e led. La tiratura supera le 150.000 copie in condizioni normali e il milione di copie dopo la cottura; una volta pronte per la stampa le CTX sono identiche alle lastre tradizionali e non richiedono prodotti speciali.

E-PRINT 1000 Indigo La E-PRINT 1000 Indigo era senz’altro la novità più interesLe lastre tradizionali sante. Completamente automatiPer quanto riguarda le lastre tradica e digitale, E-PRINT combina zionali, Chemco Italia ha presenle più moderne e veloci tecniche CHEMCO ITALIA Spa tato a Quotidie 95 la linea prodotVia P. Tacca 63/a - 50125 Firenze di produzione delle immagini con tel. 055/65891 - fax 055/685625 ta da Polychrome-Chemco. Le il procedimento offset per raglastre negative Chemco News ad giungere elettronicamente la quaalta sensibilità e Chemco News-X lità, la latitudine e l’affidabilità a sensibilità medio- alta ed ampia latitudine, sono particotipiche della stampa offset tradizionale. Il risultato è una larmente adatte ai giornali e sono indicate per le lunghe tecnologia assolutamente nuova, con ampie possibilità di tirature in macchine offset Web e a foglio, anche Anilox. Le applicazione: l’Offset Digitale a Colori, che avrà un forte lastre positive sono invece disponibili in tre versioni: PCimpatto in tutti i settori del mercato, dai lavori a colori a 80, ad alta sensibilità, adatte ad eseguire la conversione da bassa tiratura “on demand” alla editoria, dagli stampati negativo a positivo; Vision, a media sensibilità ed ampia personalizzati all’imballaggio. E-PRINT comprende diverlatitudine di esposizione, con ottime caratteristiche di se funzioni: l’ordinamento elettronico delle pagine, la stampa in bianca e volta, la fascicolazione e infine la possibilità bilanciamento acqua-inchiostro e di resistenza all’usura di personalizzare singolarmente, in tempo reale, i lavori in meccanica e Tekna, adatte sia alle tirature medie in offset a foglio che alla produzione di prove di stampa di ottima quadricromia secondo le informazioni inserite in un database. qualità. Tutte le lastre Polychrome-Chemco offrono ottime caratteristiche fotografiche e di stampa e sono disponibili in Polychrome CTX tutti i formati e gli spessori standard. Anche il sistema computer-to-plate Polychrome CTX, premiato con il prestigioso “GATF Intertech Technology Award I nuovi sistemi Eco Nautilus 1994”, rappresenta un passo importante verso il futuro della Accanto ai prodotti per la stampa Chemco Italia ha presenstampa: CTX elimina i passaggi intermedi, aumenta la tato ai visitatori di Quotidie i sistemi ecologici EcoNautilus produttività, elimina gli errori e riduce i costi. In un unico Dev e Wash che ricircolano, filtrano e compensano il bagno prodotto CTX combina le caratteristiche delle pellicole con di sviluppo e le acque di lavaggio delle sviluppatrici rapid quelle delle lastre offset tradizionali, offrendo alta sensibiaccess. La linea era completata dalle nuovissime unità lità fotografica, ottima qualità di stampa, lunga tiratura. Le EcoNautilus Fix ed EcoNautilus Air, dedicate la prima al lastre CTX, negative e positive, garantiscono la perfetta trattamento del bagno di fissaggio e la seconda al filtraggio riproduzione del punto, una risoluzione dal 2 al 98 per cento dei vapori emessi dai bagni per la purificazione dell’aria. a 200 dpi e un’eccellente stabilità dell’immagine latente. La

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ImagoLAB 3.0, il database digitale ANS per la gestione dell’archivio storico-fotografico Un archivio storico-fotografico per le aziende editoriali prendono la descrizione del contenuto della fotografia; da Le immagini diventano sempre più importanti per la complequesto punto di vista la novità più significativa sta nel sistema tezza di informazione che il giornale offre ai propri lettori e di indicizzazione, che prevede l’uso contemporaneo di campi passano da un semplice ruolo di commento a quello centrale di chiave SQL e di parole indicizzate per mezzo di vocabolari testimonianza. Le fotografie, infatti grazie alla loro capacità di incrementabili dall’utente. I vocabolari previsti, parole madri, comunicazione immediata, diventano sempre più la “copertisinonimi, negate, permettono una ricerca molto performante na” ed il viatico alla lettura dell’articolo. anche su un numero elevato di immagini: si trovano, infatti, Apis Niger Software, che ha fatto del trattamento e della le occorrenze corrispondenti in frazioni di secondo anche su gestione delle immagini fotografiche uno dei suoi trecentomila immagini e con l’uso degli operatori logici. punti centrali di intervento propone una soluzione La tecnologia di base è quella di un ODBC completa alle esigenze di gestione di queste Client\Server. ODBC sta per Open Data Bases problematiche. L'offerta di ANS é ora rafforzata Connectivity e permette ad ImagoLAB l’utilizzada un nuovo pacchetto software che interviene sul zione di più motori SQL per meglio adattarsi alle punto più delicato e economicamente esposto del necessità dell’utente ed alla struttura tecnologica flusso delle foto: quello dell’archivio storico. Ciò pre esistente. I motori DB previsti sono Sybase, è stato fatto con tre obiettivi principali: avere una Informix, Oracle, Microsoft SQL Server, Ingress, struttura solida di archivio capace di trattare IBM DB2, Dbase, Access, Novell NetWare ANS Apis Niger Software con velocità grosse moli di dati utilizzando SQL, HP Allbase SQL, Paradox ed altri. chiavi di ricerca sia testuali che tecniche; co- Via Pantin, 1 - 50018 Scandicci(FI) Il Client\Server permette la distribuzione dei struire una interfaccia sofisticata, in linea con Tel. 055-7350186 Fax 055-7350182 carichi di elaborazione e l’ottimizzazione della le nuove tecnologie di archiviazione, ma anche semplice da rete su cui transitano solo immagini in bassa risoluzione e files utilizzare e che non richiedesse competenze di gestione speciJPG. Caratteristica, quest’ultima, molto importante vista la fiche; rendere immediatamente possibile la distribuzione delle struttura di rete prevista per Il Mattino, con alcune decine di PC immagini nella rete redazionale e l’integrazione dell’archivio collegati in tutte le redazioni abilitati alla ricerca delle immacon la struttura produttiva dell’azienda editoriale. gini, alla visualizzazione, all’indicazione di taglio e all’invio in produzione. L’archivio storico de Il Mattino di Napoli Con queste basi ANS ha sviluppato ImagoLAB 3.0, che è stato ImagoLAB 3.0 Il client di ImagoLAB gira sotto MS Windows 3.1 in una installato durante il mese di gennaio presso Il Mattino, complefinestra che può convivere con altre applicazioni attive. Il tando così tutto il progetto di gestione foto che EDI.ME ha computer è tipicamente un Pc 486 con almeno 4 Mega di ram affidato ad ANS e che comprende la trasmissione delle immacollegato in rete ad un data base server. Presso Il Mattino il gini da redazione periferica a centrale, il trattamento, l’archivio server dell’archivio è un Pentium con sistema operativo giornaliero di produzione, ed ora l’archivio storico de Il MatMicrosoft Windows NT collegato ad un server ottico da 50 gb tino, che prevede di gestire 300.000 immagini in linea: ogni della Teraplus. Gli altri sistemi operativi previsti per il server giorno vengono infatti catalogate circa trecento foto, di cui un sono OS\2, SCO Unix, AIX. L’integrazione con la produzione terzo a colori. è bidirezionale ed è gestita da un collegamento Ethernet TCP\IP. Le immagini provengono già in formato digitale da redazione ImagoLAB è strutturato in tre diversi moduli software: consulperiferica e da telefoto, e in formato cartaceo per le agenzie tazione, archiviazione, super user, in modo da garantire rispetto locali e le foto dell’archivio tradizionale, che vanno così ad delle figure professionali, massima semplicità e flessibiltà incrementare l’archivio storico digitalizzato. d’uso. Il software viene fornito con vocabolari di ricerca Il data base è strutturato per campi oggettivi e soggettivi: gli preimpostati, contenenti circa quindicimila vocaboli ed i nomi oggettivi più importanti sono la provenienza, la data di prima degli oltre tremila personaggi nominati più di frequente dalle ed ultima pubblicazione, il numero totale delle pubblicazioni di agenzie di stampa nell’ultimo anno. quel soggetto, il tipo, il taglio, l’ampiezza. I soggettivi com-

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O IRETT RMANO

D FILO

TecnoMedia

O E INF

ND

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DOC-CENTER, la soluzione Unisys per l'archiviazione nei quotidiani L'archiviazione on line, esigenza irrinunciabile per i intervista, ritaglio...) che il giornalista può attingere per quotidiani meglio documentare le notizie del giorno, o per preparare Ora che l'impaginazione elettronica è diventata una realinserti e supplementi. tà consolidata per la maggior parte dei quotidiani, la La possibilità di disporre di un archivio locale, facilmennuova sfida che si presenta agli editori è legata alla te consultabile dalla stessa stazione di lavoro giornalistiarchiviazione elettronico di tutto il proprio patrimonio ca e/o poligrafica, consente dunque un miglioramento sia informativo editoriale. La dispodella qualità editoriale, sia dei cicli nibilità attuale di tutti gli oggetti stessi di produzione: la ricerca del contenuti nella pagina in formato materiale diventa più rapida, si didigitale, siano essi testi, fotograspone di una ampia scelta di inforfie, grafici, pubblicità, layouts, renmazioni on line, si evita di dover de infatti possibile memorizzare ripetere la scansione della foto, tutto il pubblicato (e non solo quelavendo accesso all'originale. UNISYS ITALIA spa Via B. Crespi 57 - 20159 Milano lo) in banche dati editoriali elettel. 02/69851 - fax 02/6985588 troniche. Doc-Center, la soluzione Unisys La ragione principale che sta spinper l'archiviazione on line gendo gli editori verso l'archiviazione elettronica è soUnisys, tenendo presenti le esigenze degli editori, ha prattutto la necessità di "riappropriarsi delle proprie creato una soluzione di archiviazione, Doc-Center, perinformazioni" in modo permanente, al fine di poterle fettamente integrata con il sistema editoriale Unisys pubblicare e ripubblicare in formati multimediali diversi Hermes, ma aperto alla integrazione anche con altri dagli attuali negli anni a venire. I vantaggi che ne derivasistemi editoriali presenti sul mercato. Doc-Center conno sono molteplici: dalla possibilità di creare nuovi sente la archiviazione del pubblicato attraverso una prodotti editoriali, quali ad esempio i CD-ROM, alla indicizzazione degli interi articoli e dei campi descrittivi, capacità di organizzare adeguatamente i dati per avviarsi per consentire una ricerca full-text su tutta la banca dati. verso una vera e propria editoriaelettronica. La totale configurabilità del sistema, la capacità di memorizzare le ricerche effettuate e di navigare, in modalità L'archivio elettronico, "cuore" del sistema informaipertestuale, all'interno dell'archivio, fà di Doc-Center tivo dei quotidiani uno strumento estremamente flessibile e facile da utilizQuindi, se fino a ieri il ruolo giocato dall'archivio era zare anche per persone non specializzate. secondario, se non addirittura irrilevante, all'interno del ciclo produttivo di un quotidiano, oggi l'archivio elettroAncora una volta Unisys propone al mondo editoriale nico si avvia a diventare il nucleo centrale dello stesso una soluzione che, integrata perfettamente nel processo sistema editoriale. E' infatti dall'informazione archiviata produttivo del quotidiano, fornisce un inequivocabile (sia essa testo, fotografia in bianco e nero o a colori, vantaggio competitivo ai fornitori di informazione.

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