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NumERO 6 GIw;tlO 1995 Periodico lTlèn.o:.ik. Anno IJ n. 6 Spcd. in .bb. Po"alc50~Roma

Pel{lOÒlCO òeLLa ASIG - AssocIazIOne SramparoRI IrabaHa Glol{l1aL,-

Pubblicità on Une: iniziativa ASIG Costituito un gruppo di lavoro con l) obiettivo di proporre una piattaforma comune per l 'interscambio digitale dci dati tra tutti gli operatori della pubblicità stam,pata, a pagina 3

"Thtto esaurito"a Drupa '95

FlLO DIRETTO

LE AZIENDE INFORMANO Il selvizio ASIG Se/vice che mette a diretto contattofornitori e utilizza/ori di tecnologie per la produzione di quoti-

Le soluzioni per la stampa digi tale a colori conquistano la palma di "regine" al quinquennale appuntamento di Dusseldorf. a pagina 9

Le strategie AppIe per i quotidiani Una giornata di lavoro dedicata alle soluzioni disponibili ed ai progetti futuri per l'editoria del "computer della mela". a pagina 12

diani. Filo Diretto è il modo piÙ rapido, efficace ed economico per raggiungere i più qualificati manager e decision maker del!'industria editoriale italiana. Ecco l'elenco delle aziende aderenti:

Flexo e offset, scelte a confronto Le esperienze di due quotidiani italiani che hanno recentemente rinnovato i propri impianti di produzione: Il GiorTlale di Sicilia e la flessografia a pagina 16 La Società Editrice Arena e I 'offset , a pagina 19

ANS APIS N1GER SOFTWARE APPIE COMPUTER ATEX AUTOLOGIC

La banca dati del Financial Times Una presentazione del prestigioso servizio on line FT Profile, distribuito in Italia da Il Sole 24 Ore - New Media. a pagina 22

CHEMCO ITALIA CROSFIELD ELECTRONICS ITALlA DATASPORT ECRM

Nuovi traguardi per Servizi Italia Nostra intervista esclusiva con Sergio O1'thmanll, nuovo Amministratore Delegato della società. a pagina 2S

FULCRUM ITALIA HA'ìSELBLAD IBMSEMEA INDIGO NTG OPTRONICS

~toriale

a pagina 2

SERVIZI ITALIA SINEDITA

A Archivio ApCrlo 1\.'\1(.

a pagina 27

TELPRESS UNISYS ITALIA

Circolari

[IJ!B

~ Appunramenli

a pagina 30

a pagina 43

XEIKON

a pagina 32


Parliamo di... I segnali che provengono dal settore dei quotidiani si fanno di giorno in giorno più preoccupanti. Due elementi,

commerciale, al rifinanziamento del credito agevolato per gli investimenti in tecnologia.

in particolare, pesano come macigni sui conti delle imprese.

Quest’ultimo elemento, in particolare, si collega

Sul versante dei costi, la vertiginosa crescita del prezzo

direttamente con l’azione che cerchiamo di portare avanti

della carta comporterà, nel 1995, per l’insieme dei giornali,

anche attraverso le pagine della nostra pubblicazione. La

un maggior esborso di almeno 300 miliardi. Per contro le

difficile contingenza non ha arrestato il processo di

entrate ristagnano; e sul già troppo ridimensionato reddito

innovazione ritenuto - a giusta ragione - risorsa primaria.

pubblicitario continua, apparentemente inarrestabile,

L’esempio più recente viene dalla iniziativa - sulla quale ci

l’erosione incontrollata da parte del mezzo televisivo. Nel

intratteniamo diffusamente - per affrontare in chiave

primo trimestre del ’95 - secondo i più recenti dati Nielsen

risolutiva i problemi del trasferimento on line della

- la TV ha drenato il 64,5 degli stanziamenti (a fronte del

pubblicità.

63,9 dello stesso periodo del ’94) e, di riflesso, la stampa è scesa da 32,4 al 31,8 per cento.

Si tratta di un obbiettivo importante, di sicuro interesse per inserzionisti, organizzazione pubblicitaria e giornali,

L’allarme ripetutamente lanciato al Governo dagli editori

un impegno che merita di essere affrontato con convinzione

è, quindi, motivato da un trend che minaccia di trasformarsi

nell’intento di concorrere a ridare al giornale, nel campo

in morsa soffocante. Ancor meno spiegabile, a dir poco,

dell’advertising, il rilievo che merita. Carlo Lombardi

appare di converso la sordità delle autorità governative di fronte al segnalato aggravarsi della situazione. A fine anno si prevede che l’insieme dei bilanci dei quotidiani esporrà un deficit complessivo non inferiore ai 200 - 300 miliardi, triplicando o quasi la perdita degli anni più recenti. Si potrebbe obbiettare che la sintesi rifletterà una situazione a “macchia di leopardo”, come amano ripetere gli esperti di statistica. Ma le “macchie scure” dominano il panorama; e il pericolo di contagio generalizzato è dietro l’angolo. Cosa fare? Gli editori non chiedono sovvenzioni, né rivendicano leggi di sostegno. Invocano unicamente misure a supporto di un bene comune quale l’informazione: dalle agevolazione fiscali già praticate in molti Paesi, alla attenuazione delle barriere doganali comunitarie per gli approvvigionamenti, a provvedimenti che diano efficienza al servizio postale in modo da rendere praticabile la vendita per abbonamento, alla diversificazione della rete

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TecnoMedia Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 Direttore responsabile Carlo Lombardi Redazione Salvatore Curiale - Luca Michelli Progetto Grafico - impaginazione Sabrina Bizzarri Infografica Giovanni Marco Piemontese Segreteria di Redazione Antonella Appolloni Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994 © ASIG Service S.r.l. - 1995 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Bigli 2, 20121 Milano Stampa I.G.U. S.r.l. Via Michele Migliarini 59/A, 00173 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 16 giugno 1995


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iniziative ASIG

Un gruppo di lavoro sulla pubblicità on line Nel corso di un incontro svoltosi a Milano il 25 maggio è stato deciso di promuovere una piattaforma tecnologica comune all’industria italiana dei quotidiani, alle agenzie, alle concessionarie, con un occhio attento alle altre esperienze in corso all’estero: Ifra e DDAP.

Il 25 maggio scorso si è svolto a Milano il primo incontro del gruppo di lavoro ASIG sulla trasmissione on line della pubblicità. Il gruppo, costituito per iniziativa del Consiglio Direttivo dell’Associazione nella riunione del 27 aprile, si propone di individuare un percorso tecnico comune che possa essere seguito da tutti gli attori coinvolti nel processo di produzione della pubblicità: le agenzie, le fotolito, le concessionarie e, primi fra tutti, i quotidiani.

Un tema “maturo” in tutto il mondo Il tema è di grande attualità in tutto il mondo: nel contesto di sistemi produttivi che ormai si avviano a completare l’impaginazione elettronica di testi, foto e grafici, proprio l’acquisizione ed il trattamento della pubblicità rischia infatti di rimanere l’anello debole della catena produttiva. In prospettiva, i vantaggi della trasmissione on line della pubblicità appaiono evidenti: per l’inserzionista e per l’agenzia si apre la possibilità di un utilizzo più flessibile del mezzo e di una più agevole pianificazione delle campagne pubblicitarie su un gran numero di testate quotidiane; per la concessionaria, è possibile realizzare un sensibile risparmio nelle spese di riproduzione dei bozzetti pubblicitari e di trasmissione verso i giornali, per non parlare di quanto più semplice riuscirebbe la gestione di campagne pubblicitarie rivolte a giornali che utilizzano formati di stampa differenti tra loro; e infine, il quotidiano si mette nella condizione di completare il ciclo produttivo digitale, eliminando i costi legati alla riproduzione dei bozzetti e degli avvisi pubblicitari precedentemente definiti nella forma grafica e nel contenuto, offrendo nel contempo agli inserzionisti un servizio migliore e costantemente aggiornato. Più in generale, appare ormai matura la consapevolezza

che, a fronte di una “torta” pubblicitaria che riserva ai quotidiani una fetta non adeguata, occorra certo elaborare strategie in grado di aumentare le quote di mercato, ma non vada nemmeno trascurato ogni sforzo per razionalizzare il processo di acquisizione del messaggio pubblicitario. Nelle esperienze condotte all’estero sino ad oggi la maggior parte degli sforzi si sono concentrati sulla razionalizzazione delle procedure amministrativo-commerciali (prenotazione spazi, fatturazione, etc.) più che sulla trasmissione dell’annuncio stesso: è il caso, per esempio, dello standard EDIFRA messo a punto da un gruppo di lavoro facente capo all’IFRA di Darmstadt e che si basa sulle specifiche EDIFACT (Electronic Data Interchange For Administration, Commerce and Trade).

Cosa si sta facendo all’estero? Il gruppo di lavoro Ifra... Nello scorso mese di marzo l’IFRA ha costituito un gruppo di lavoro composto da tecnici di aziende editoriali provenienti da Finlandia, Germania, Gran Bretagna, Svezia e Svizzera, con l’obiettivo di fissare una serie di specifiche per la trasmissione digitale degli annunci pubblicitari. La raccomandazione Ifra, che per il momento è allo stadio di bozza di lavoro, definisce le specifiche basilari che dovrà avere un Sistema di Trasmissione della Pubblicità (denominato ATS, abbreviazione di Advertising Transmission System) per poter essere utilizzabile dall’industria dei quotidiani. Tra le caratteristiche più importanti indicate per un sistema ATS vi sono: - Indipendenza dall’hardware (UNIX, Macintosh,Ms/DosWindows); - Indipendenza dal supporto trasmissivo utilizzato, sia esso

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on line (ISDN, ATM, linea commutata, satellite) oppure off line (CD-ROM, DAT, SyQuest); - Indipendenza del formato dei dati dall’applicazione nativa dell’annuncio pubblicitario; - Inclusione di dati di tipo amministrativo univocamente strutturati e contenenti, tra l’altro, i riferimenti del cliente, dell’agenzia pubblicitaria, della fotolito, il nome del quotidiano, la data di uscita dell’annuncio, le dimensioni dell’annuncio, la posizione in pagina. Il gruppo di lavoro Ifra raccomanda inoltre che il sistema ATS, che gestisce la trasmissione degli annunci, venga interfacciato con un sistema EDIFACT, che si prenda invece carico del processo di prenotazione degli spazi, di ordine e di fatturazione degli annunci. In questo modo il ciclo produttivo dell’annuncio pubblicitario potrà essere interamente gestito tramite transazioni digitali, con evidente risparmio di tempo e denaro. Lo spazio più ampio, all’interno delle raccomandazioni Ifra, è dato alla definizione dei formati e dei protocolli standard. Queste le direttrici indicate: - Il protocollo di comunicazione deve essere conforme alle specifiche IP (Internet Protocol), che permettono il collegamento multipiattaforma; il trasferimento dei dati deve uniformarsi al protocollo FTP (File Transfer Protocol), anch’esso disponibile sulle piattaforme di più diffuso utilizzo; - I formati di file supportati dal sistema ATS devono essere EPS e TIFF; infatti il formato PDF, introdotto dalla Adobe con il software Acrobat, non appare ancora adatto ad un ambiente di produzione come quello del quotidiano. In particolare, per il TIFF viene raccomandato il formato 6.0, mentre per il formato EPS viene raccomandato l’uso dei font Postscript di livello 1 e sconsigliato l’uso dei font Truetype; - Il sistema deve supportare sistemi di compressione lossless (cioè senza alcuna perdita di dati nel processo di compressione, come avviene con il formato JPEG): i sistemi da prendere in considerazione sono pertanto LZW e Packbits;

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- Se possibile, il sistema ATS deve supportare documenti contenenti un file di visione a bassa risoluzione, in modo da consentire un agevole preview. ...e il consorzio DDAP L’IFRA non è la sola associazione che stia tentando di creare un minimo comun denominatore per la trasmissione digitale degli annunci pubblicitari; negli Stati Uniti è attivo da tempo un consorzio denominato DDAP (Digital Delivery of Advertising for Publications), che nel suo ultimo meeting, svoltosi a San Diego lo scorso mese di Marzo, ha fissato le specifiche di uno standard per la trasmissione on line di materiale pubblicitario. Le specifiche del nuovo standard, la cui definizione completa è TIFF/IT/P1-DDAP 1.0 e che è stato supportato dall’ANSI (American National Standard Institute), sono state approvate come bozza di lavoro dall’ISO, l’organizzazione internazionale di standardizzazione, con il codice ISO CD 126939. Nello standard DDAP 1.0 gli annunci pubblicitari, a colori o in bianco e nero, sono descritti come scansioni di immagini al tratto o a tono continuo, accompagnati da una intestazione in formato TIFF 6.0. La definizione IT (Image Technology) fa riferimento allo standard ANSI IT8.8 che definisce le variabili di orientamento dell’immagine, la successione dei pixel e l’ordine dei colori. La principale differenza di approccio del gruppo DDAP rispetto a Ifra risiede nel fatto che il gruppo americano muove non dalle esigenze degli editori bensì sulla spinta di alcuni fornitori di sistemi, e più esattamente di Crosfield/Du Pont, Scitex, Dainippon Screen, Linotype-Hell, Barco, Kodak, Ultimate Technographics, che hanno tutti annunciato entro breve tempo RIP o moduli software compatibili con le specifiche TIFF/IT. Naturalmente, dato l’approccio, la proposta DDAP lascia irrisolti numerosi problemi di gestione del processo, tra i quali, per citarne solo alcuni, la correzione degli errori, l’inserimento dei numeri di pagina negli annunci a pagina


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intera, e soprattutto la gestione delle pagine a colori, inclusi quegli elementi di supporto (crocette di registro, barre di colore) che dovrebbero essere eliminati prima della fase di output finale dell’annuncio. E in Italia? Per quanto riguarda il nostro Paese, il tema della trasmissione digitale della pubblicità è da tempo nell’agenda delle direzioni tecniche dei quotidiani. L’ASIG, qualche anno fa, costituì addirittura un dipartimento di lavoro sull’argomento, i cui lavori tuttavia non riuscirono a decollare per due principali ordini di ragioni: - difficoltà legate alla normativa contrattuale in vigore sino a qualche mese fa, che (anche senza indicare specificamente il materiale pubblicitario) limitava la non duplicazione al caso in cui la lavorazione “a monte” fosse stata effettuata da un altro lavoratore poligrafico; - difficoltà di coinvolgimento delle concessionarie di pubblicità in un progetto che, per la sua stessa natura, oltrepassa i confini dell’impresa editoriale ed investe altri attori. Queste difficoltà sembrano oggi in buona misura superate: l’ultimo rinnovo contrattuale, infatti, ha esteso il campo di applicazione della non duplicazione delle lavorazioni. D’altra parte, anche le concessionarie di pubblicità, vista la congiuntura non certo favorevole del mercato pubblicitario, cominciano a guardare con interesse a quanto possa contribuire al contenimento dei notevoli costi di riproduzione e di trasporto dei bozzetti pubblicitari. La costituzione del gruppo di lavoro ASIG, del quale fanno parte le maggiori realtà editoriali italiane, ha costituito un primo passo verso una comune azione dell’industria italiana dei quotidiani. Da una parte è opportuno che l’ASIG partecipi attivamente al gruppo di lavoro Ifra per la stesura del testo finale dello Special Report; dall’altro, è importante procedere autonomamente nell’analisi dei problemi tecnici legati alla trasmissione on line della pubblicità, con particolare riferimento alle specificità della situazione italiana che

non trovano riscontro nella bozza Ifra. I supporti di trasmissione La rete ISDN (Integrated Services Digital Network, Rete Digitale di Servizi Integrati) costituisce al momento, nel nostro Paese, la scelta “naturale” per la trasmissione on line della pubblicità. Tra le sue caratteristiche più importanti, relativamente a questo aspetto, vanno menzionate - la flessibilità di utilizzo: sullo stesso supporto possono viaggiare voce, dati, immagini fisse e in movimento; inoltre, trattandosi di una rete commutata, ISDN rende possibili collegamenti occasionali ad orari non predeterminati, con costi collegati al tempo effettivo di utilizzo; - la diffusione sul territorio: entro breve tempo Telecom Italia completerà la disponibilità della rete ISDN su tutti i distretti telefonici nazionali; - la compatibilità internazionale: più che di ISDN è infatti corretto parlare di EURO-ISDN, che consente il collegamento tra la rete italiana e l’analoga rete ISDN dei maggiori Paesi europei ed extraeuropei. Inoltre, nella generalità dei casi, la rete ISDN è già presente nelle aziende editrici di quotidiani, con varie funzionalità: dal semplice file transfer di immagini da agenzie fotografiche al collegamento tra le reti locali delle redazioni distaccate per trasferire pagine o elementi di pagine. Un tema di rilevante importanza è costituito dai protocolli di trasmissione, il cui compito è quello di permettere l’immissione dei dati nella rete, e soprattutto quello di far sì che due o più nodi presenti sulla rete possano “parlarsi” tra loro. I protocolli possono essere visti come una serie di “strati” che, partendo dal doppino telefonico ISDN, arrivano al terminale dell’utente: nel nostro caso, una stazione di lavoro abilitata ad inviare/ricevere file di pubblicità. Ad un primo livello si colloca proprio EURO-ISDN, vero e proprio “protocollo ISDN” che consente la connettività tra i diversi sistemi ISDN europei mantenendo, nelle comunicazioni tra sistemi ISDN differenti, le due prestazioni

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La struttura di base del sistema di trasmissione della pubblicità (ATS) proposto da Ifra TIFF EPS

LZW: Compressione Packbits fondamentali della AppleTalk o NetFormati generici rete, ovvero l’identiBios, non hanno ficazione del numeSistema di supporto Dati amministrativi questa possibilità e alla trasmissione Dati binari in un file ro telefonico del “vedono” pertanto chiamante e la possitutti i dispositivi colLZW/ Compressione bilità, tramite la selelegati sulla rete. Ai per file EPS zione multinumero, fini del trasferimenTrasferimento del di collegarsi direttato della pubblicità file mente ad uno ed uno appare certamente soltanto dei terminapreferibile l’utilizzo li ISDN che l’utente di protocolli che può avere collegati consentano l’indiTrasferimento del al suo accesso. rizzamento, e più in file Ad un livello suparticolare del TCP/ LZW/ Decompressione per file EPS Formati generici periore stanno i proIP, affermatosi orSistema di supporto tocolli di connettimai come standard alla trasmissione vità, che gestiscono di riferimento: esso il collegamento tra i viene tra l’altro utiLZW/ Decompressione Packbits EPS diversi apparati sulla lizzato da Internet. rete. Attualmente i Ad un livello anTIFF protocolli più diffusi cora superiore stansono HDLC (il più no protocolli come veloce ma anche il meno sicuro), X-75 (il più lento e il più PPP (Point to Point Protocol) o SLIP (Serial Line Internet sicuro), e X-25 che è un compromesso tra i due estremi: più Protocol), che possono essere considerati come “contenitoveloce e meno sicuro di X-75, più sicuro e meno veloce di ri” per i livelli sottostanti, agevolando in maniera significaHDLC. Attualmente sembra prevalere il protocollo X-75, tiva tutte le operazioni di interconnessione. ma va detto che molti dispositivi di interfacciamento (schePer realizzare la connessione fisica tra la rete ISDN e la de e router) sono programmabili per l’utilizzo con più di un stazione di lavoro (o la rete) occorre un apparato che si protocollo di connettività. faccia carico di “codificare” il segnale ed inviarlo sulla rete Ad un livello superiore stanno i protocolli di rete, che si telefonica o, viceversa, di riceverlo e decodificarlo. Questi occupano di “impacchettare” i dati da inviare in modo che apparati sono essenzialmente di due tipi: schede o router. La vengano ricevuti in maniera corretta, senza perdite o errori. scheda è un apparato hardware che si inserisce all’interno I protocolli di rete attualmente più diffusi sono TCP/IP, IPX, della stazione di lavoro ed alla quale si collega il doppino AppleTalk, NetBeui/NetBios. Una differenza fondamentale, telefonico ISDN. Il router è invece una stazione di lavoro all’interno dei protocolli di rete, è tra quei protocolli che, collegata da un lato con la rete ISDN e, dall’altro, con una come TCP/IP, permettono l’indirizzamento dei messaggi al o più reti locali. La differenza tra i due apparati sta nel fatto livello del singolo terminale, e quei protocolli che, come che, mentre la scheda si limita a codificare/decodificare i

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dati e ad interagire con la rete ISDN, il router effettua anche lo smistamento dei dati provenienti dalla rete ISDN verso la stazione di lavoro alla quale sono indirizzati e, viceversa, attiva automaticamente il collegamento ISDN verso la stazione remota alla quale si vuole inviare un messaggio. Naturalmente la scelta tra l’una o l’altra soluzione dipenderà dalla complessità dell’architettura che si intende realizzare: è ovvio infatti che, nel caso di una postazione standalone per il trattamento della pubblicità, la scheda, che è assai meno costosa del router, costituirà la soluzione migliore; se invece la trasmissione via ISDN della pubblicità si inserirà come un sottosistema all’interno di un sistema di produzione più complesso, allora il router sarà certamente preferibile. Attualmente sono disponibili un buon numero di schede e di router utilizzabili per la trasmissione via ISDN; ciò che purtroppo è ancora insufficiente è il livello di compatibilità tra le varie soluzioni che offre il mercato: è in corso un movimento verso la semplificazione, ma è difficile fare previsioni concrete sui tempi. In conclusione, emergono, sotto il profilo dei “requisiti di telecomunicazione” che deve avere un sistema di trasmissione digitale della pubblicità, alcuni orientamenti comuni: - ISDN è certamente, al momento, il supporto trasmissivo più idoneo; - il semplice trasferimento dei file pubblicitari dall’inserzionista-agenzia-fotolito al quotidiano non appare soddisfacente rispetto alle problematiche connesse al processo di produzione della pubblicità. Più adeguata appare la costituzione di una rete, che consenta scambi di informazioni ed interazioni nei due sensi, indispensabili per realizzare la digitalizzazione dell’intero processo produttivo dell’annuncio, dalla prenotazione alla fatturazione; - appare preferibile un protocollo di rete che, come TCP/IP, consenta la gestione dell’indirizzamento dei messaggi sulla rete sino al livello della singola stazione di lavoro. Rimangono comunque ancora da risolvere diversi pro-

blemi. Ne indichiamo soltanto alcuni: - elevare il livello di compatibilità generale dei sistemi schede-router, che oggi appare decisamente insufficiente; - Manca ancora, tra le soluzioni disponibili (schede e router), la possibilità di affasciare due o più canali a 64 Kbit/sec nei collegamenti in rete, possibilità che esiste invece per altre tipologie di collegamento ISDN (per esempio il file transfer o la videoconferenza); tale possibilità consentirebbe di ridurre sensibilmente i tempi di trasmissione ed incrementerebbe la flessibilità di utilizzo della rete nelle situazioni critiche (per esempio ritrasmissione all’ultimo minuto di annunci errati); - l’adozione di protocolli che, come TCP/IP, richiedono l’indirizzamento dei dati, rende auspicabile l’adozione di un sistema unificato di indirizzamento (come per esempio l’indirizzamento Internet) che possa essere condiviso da tutti gli attori del processo di produzione della pubblicità. Le questioni aperte Si è già accennato alla complessa problematica legata al formato dei dati da preferire per la trasmissione on line della pubblicità: è da preferire TIFF o EPS? Quale formato TIFF utilizzare, in considerazione del fatto che il TIFF 6.0, che consente una migliore gestione del colore, non è ancora sufficientemente diffuso nel nostro Paese? Come armonizzare la risoluzione di scansione dei file TIFF con la risoluzione delle periferiche di uscita utilizzate nei singoli quotidiani? E per il formato EPS? Occorre utilizzare i font di tipo 1 o di tipo 2? Occorre includere nel file pubblicitario i font Postscript, oppure il file pubblicitario deve fare riferimento ai font del giornale? Quale tipo di compressione utilizzare? Come collegare il file grafico con le informazioni di natura gestionale e amministrativa? Esistono poi altre problematiche di carattere più generale: un esempio è costituito dall’invio di prove colore dei bozzetti pubblicitari presso i centri stampa satellite dei giornali che utilizzano la teletrasmissione, oppure il corretto

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dimensionamento degli impianti preposti alla ricezione del materiale pubblicitario. Il lavoro da fare, come si vede, è assai impegnativo. Il gruppo di lavoro ASIG ha fissato questa “scaletta”: 1) Diffusione, presso i componenti il gruppo di lavoro, della bozza di lavoro Ifra, affinché sia possibile valutarne le proposte e suggerire, alla luce della specificità del nostro Paese, integrazioni e correzioni per la stesura finale del documento;

2) Realizzazione di un questionario tecnico che verrà distribuito a tutti i quotidiani italiani; 3) Rielaborazione dei risultati del questionario e fissazione di una serie di “Specifiche ASIG” per la trasmissione on line della pubblicità. Per ulteriori informazioni sull’attività del gruppo di lavoro ASIG sulla pubblicità on line, vi preghiamo di contattare i nostri uffici ai numeri 06/4883566-4885026.

Tariffe vantaggiose per i soci ASIG negli alberghi della catena MONRIF Per tutto il 1995, in seguito ad una convenzione con la MONRIF, i soci dell’ASIG possono usufruire dei servizi offerti dalla prestigiosa catena alberghiera a prezzi convenzionati estremamente vantaggiosi: Grand Hotel Brun - Milano ....................... singola: 192.000 ...................................................................... doppia: 210.000 Hotel Hermitage - Milano .......................... singola: 196.000 ...................................................................... doppia: 240.000 Royal Hotel Carlton - Bologna .................. singola: 190.000 ...................................................................... doppia: 270.000 Hotel Internazionale - Bologna ................. singola: 150.000 ...................................................................... doppia: 230.000 I prezzi sono comprensivi di IVA (9%) e piccola colazione a buffet.

Per prenotare telefonare al numero verde 167.834033

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fiere internazionali

Drupa ’95 si conferma la vetrina per la grafica mondiale La stampa digitale del colore in alta qualità per basse tirature conquista il ruolo di “regina” della rassegna quinquennale più importante del mondo. “Promozioni on line”, nuovi accordi internazionali e nuove opportunità per gli editori di quotidiani in una edizione da “tutto esaurito”.

Dal 5 al 18 maggio scorsi gli occhi dell’industria grafica internazionale sono stati puntati sulla Fiera di Düsseldorf, dove si è svolta l’edizione 1995 della Drupa, la più importante rassegna mondiale del settore. Un rito che puntualmente si rinnova ogni cinque anni, un appuntamento al quale nessuno vuole e può mancare, nonostante il corredo di critiche, anche queste tradizionali, sulla durata per molti eccessiva o sulla limitata capienza alberghiera di Düsseldorf e dintorni: impossibile trovare camere libere, a qualunque prezzo, a meno di un’ora di viaggio dalla Fiera. La Drupa resta sempre la vetrina quinquennale nella quale i protagonisti mondiali dell’industria grafica portano le novità tecnologiche di maggiore rilievo, il luogo dove è possibile immaginare gli scenari dei prossimi anni. TecnoMedia è andata a curiosare qua e là per gli stand, senza alcuna pretesa di “coprire” per intero una fiera che, a differenza di Quotidie in Italia, dell’Ifra in Europa e della Nexpo negli Stati Uniti non è focalizzata per il mercato dei quotidiani.

Nuove frontiere: la stampa digitale a colori Indigo e Xeikon sono, al momento, gli unici due punti di riferimento internazionale per la stampa “filmless”, ovvero l’impressione su carta, o altri materiali, direttamente da computer, senza far uso di lastre. Sono due soluzioni, due aziende, due stili di stampa digitale a colori e due modelli di comunicazione al pubblico diversi: in comune hanno l’alta qualità, ed hanno entrambe conquistato il ruolo di “regine” incontrastate di Drupa’95. Le tecnologie della impressione digitale in alta qualità per basse tirature ha coinvolto migliaia di visitatori, stipati all’inverosimile nel “teatro Indigo” - trecento posti a sedere, sempre esauriti - e nel “teatro Xeikon”, più ristretto ma non

meno frequentato. La prima delle due soluzioni ad apparire sul mercato, Indigo, ha puntato su una tecnologia a base di inchiostri liquidi. La prima macchina al mondo a sfruttare questi principi, la E-Print 1000, è già stata consegnata, secondo i portavoce della società, a più di 275 clienti in tutto il mondo, operanti nel settore della stampa commerciale a colori di piccole tirature. Per il settore editoriale, Indigo ha dimostrato, per la prima volta al mondo, la nuova tecnologia Mobius Publisher, che prende il nome dal matematico tedesco del XIX secolo, August Ferdinand Mobius, un sistema per la stampa digitale ad alta velocità, con alimentazione a bobina e capacità duplex, che dovrebbe essere disponibile sul mercato verso la fine del 1996. Destinato al settore delle piccole tirature, è particolarmente adatto a pubblicazioni indirizzate a target di lettori altamente mirate, potendo sfruttare le caratteristiche di interfaccia diretta con la base di dati presente sul computer che pilota l’unità di stampa. Il sistema offre una velocità di lavorazione di 240 piedi/minuto, con la possibilità di produrre - in un’ora16.000 immagini monocromatiche formato A4, oppure 8.000 a due colori, o 4.000 immagini a quattro colori, sempre in formato A4. La tecnologia che sfrutta gli inchiostri liquidi può essere sfruttata anche nella stampa di materiali per imballaggio. Alla Drupa era in dimostrazione la Omnius One-Shot Colour per l’impressione digitale a sei colori di materiali plastici, fogli metallizzati e tessuti, fino alle piastrelle di ceramica. Una versione particolare, denominata Omnius Cannery, consente la stampa - personalizzata - di lattine, per cui non è difficile immaginare la possibilità di stampare su contenitori metallici di birra ed altre bevande messaggi pubblicitari per particolari manifestazioni sportive, musicali ed altro. La stampa digitale One-Shot Colour sfrutta il procedimento di

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La tecnologia One-Shot Colour proposta da Indigo consente la stampa digitale nel settore dei materiali per imballaggio.

assemblare le selezioni di colori, pilotate dal computer, sull’“Image Transfer Blanket”, e quindi trasferisce l’intera immagine in “un solo colpo” sul supporto finale. Xeikon, l’altra società impegnata nel lancio mondiale della stampa digitale, è la più “giovane” delle due. Ciononostante, la soluzione offerta, Xeikon DCP-1, ha guadagnato, pochi mesi fa, l’ambito “Seybold Award for Excellence”, il riconoscimento attributo da una delle più note riviste americane di settore. Il DCP-1 sfrutta, nei principi, la tecnologia dei tamburi elettrofotografici, che prevedono il trasferimento delle cariche elettriche sulla carta ed il successivo fissaggio di toner secco. Proprio quest’ultimo, prodotto dalla Agfa - che partecipa, con altri investitori di prima grandezza, fra i quali il gruppo americano R.R. Donnelley, al capitale di Xeikon in ragione di circa il 25% - rappresenta il “cuore” della soluzione. La dimensione ultra fine delle particelle di toner (7,5µ) rende possibile il traferimento sulla carta di un elevatissimo numero di livelli di grigio, e garantisce allo stampato una qualità tonale di straordinaria efficacia. La macchina sfrutta l’alimentazione a bobina, particolarmente indicata per prodotti editoriali, e questo consente, fra l’altro, la stampa di manifesti a colori di grande altezza, come quelli dell’orologio Swatch - circa 2 metri - distribuiti alla folla di visitatori. Xeikon, secondo i dati diffusi in occasione della Drupa, conta già 200 installazioni in tutto il mondo. Flexo ed offset: l’evoluzione non si arresta La Drupa’95 è stata ricca di soddisfazioni anche per uno dei maggiori protagonisti italiani del mercato mondiale della stampa. La Cerutti di Casale Monferrato ha ricevuto ordini per due macchine rotocalco per imballaggio, una flessografica per la stampa di elenchi telefonici e quattro rotocalco per riviste destinate ad uno dei più importanti

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stampatori degli Stati Uniti d’America, il gruppo Quad Graphics. Si tratta di un volume globale di decine di milioni di dollari che testimoniano, se mai ce ne fosse bisogno, in quale considerazione vengano tenute, a livello mondiale, le soluzioni offerte dall’industria di Casale Monferrato. Per quel che riguarda l’offset, è sempre la Wifag a catalizzare l’attenzione del mercato. Dopo la presentazione ufficiale all’Ifra’94 di Monaco della OF GTD 370, la prima rotativa offset al mondo senza albero di trasmissione longitudinale, nella quale i gruppi stampa sono pilotati da sistemi di trazione indipendenti controllati da computer, secondo una nuova “filosofia” produttiva resa possibile dalla collaborazione con il colosso della elettromeccanica ABB, la Wifag ha mostrato una nuova unità di stampa denominata OF 570 GTD. Il principio di funzionamento è lo stesso della 370, ma in più è stato introdotto un nuovo sistema di inchiostrazione. In estrema sintesi, grazie all’utilizzo di nuove “short inking units”, la 570 GTD sfrutta la tecnologia della cosiddetta “inchiostrazione corta” all’interno del procedimento di stampa offset. La Wifag ha sviluppato questa soluzione partendo da nuovi modelli per l’analisi tridimensionale della densità della pellicola di inchiostro, con lo scopo di eliminare il più possibile le irregolarità responsabili di una qualità di stampa non soddisfacente. Promozioni “on line” Non sapremmo come altro chiamare la soluzione che abbiamo visto presso lo stand della Hurletron, e che sarà disponibile per tutti gli editori italiani grazie all’intuizione della R.G. di Milano, che ne ha acquisito la rappresentanza. Si tratta una macchina che, collegata direttamente alla rotativa, è in grado di “incollare” sulle pagine dei quotidiani appena stampati cartoline postali, coupon per partecipare a


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Xeikon DCP-1 stampa in quadricromia sfruttando l’alimentazione a bobina, particolarmente indicata per usi editoriali.

lotterie, buoni sconto per acquisti nei supermercati, e quant’altro la fantasia del mercato pubblicitario riuscirà ad immaginare. La soluzione, denominata Electrocard 763, consente, in pratica, il direct marketing e le promozioni “on line”. In attesa dello sviluppo dei nuovi mezzi di comunicazione elettronici, dai quali ci si aspettano forme di interattività tra lettori e inserzionisti pubblicitari, la soluzione della R.G. consente di stimolare le risposte dei lettori alle offerte proposte dai quotidiani. Un mercato tutto da esplorare, probabilmente una grande opportunità tecnologica in grado di offrire vantaggi concreti in un momento in cui, come si legge anche in altra parte della rivista, gli editori italiani sono lanciati sulle strade dello studio e della sperimentazione delle tecnologie applicate al mercato della pubblicità. Novità, scommesse ed altre notizie Uno dei protagonisti del mercato internazionale del prepress, la Crosfield Electronics, ha annunciato, proprio in occasione della Drupa, un nuovo server. La soluzione, denominata Crosfield Server, sfrutta le caratteristiche della piattaforma Sun SPARC, e mette a disposizione degli utenti una serie completa di funzioni, dai servizi di rete alle tecniche della programmazione del

data base per oggetti, alla gestione del trasferimento files in modalità OPI. Il server, che sarà disponibile nel corso del 1995 in due diverse versioni, disporrà di interfaccia standard per ambienti Macintosh e Pc. Grazie anche alle segnalazioni di altri visitatori, fra gli stand abbiamo rintracciato un nuovo pacchetto per la gestione dei layout di pagina, prodotto dalla tedesca Viva Softwareentwicklung. Giovane la società, grandi le speranze: inserirsi fra i colossi XPress e PageMaker ritagliandosi una nicchia di mercato. Vedremo se ci saranno sviluppi: il prodotto è interessante, ma la concorrenza, nei pacchetti per la videoimpaginazione su piattaforma standard, è formidabile. La Idab Wamac, fornitrice di impianti per la spedizione dei quotidiani, ha raggiunto un accordo di collaborazione con il colosso americano AM Sheridan Systems, particolarmente specializzato nella produzione di inseritrici per quotidiani. L’intesa prevede che la Sheridan avrà la rappresentanza per Nord e Sud America dei prodotti Idab Wamac, e quest’ultima avrà il diritto esclusivo di vendita delle soluzioni Sheridan nel resto del mondo, Europa ed Italia comprese. Per la Idab Wamac, come ha ricordato l’Amministratore Delegato Ralf H. Backman, l’accordo ha un grande rilievo strategico, perchè espanderà ed arricchirà il programma rivolto alle linee inseritrici.

Coupon, cartoline postali ed altri materiali incollati “on line” sulle pagine dei quotidiani: una nuova opportunità per gli editori italiani proposta dalla R.G. di Milano.

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seminari e convegni

Le strategie della Apple per l’industria dei quotidiani Presentate agli operatori del settore le nuove strategie di Apple Computer per il settore dei quotidiani. Sistemi editoriali “destrutturati”, nuovi media elettronici, Internet e nuove soluzioni per i giornali al centro del convegno “1995-2000: cambia il quotidiano”.

“1995-2000: cambia il quotidiano”: questo il titolo della giornata di lavoro organizzata lo scorso 8 giugno dalla Apple Computer presso la sua sede di Cologno Monzese. Dinanzi ad un pubblico di addetti ai lavori dell’industria editoriale sono state presentate le ultime novità e gli sviluppi tecnologici a breve termine e, soprattutto, sono state delineate le strategie con le quali il “computer della mela” intende rapportarsi nel prossimo quinquennio con un settore industriale, quello dei quotidiani e della comunicazione in generale, avviato a ridefinire in misura sostanziale i suoi contenuti, i suoi mercati, le sue fonti di reddito. Correva il novembre 1988 quando, a Francoforte, il presidente della Apple Europe Michael Spindler veniva invitato a tenere la relazione di apetura dell’annuale mostraconvegno IFRA, dedicata quell’anno a “PC and Newspapers”. I personal computer, sosteneva Spindler nella sua relazione introduttiva, sono destinati a diventare sempre più potenti e versatili, in grado di coprire nuovi campi di attività; per raggiungere tali obiettivi, proseguiva Spindler, i punti chiave erano: - una interfaccia uomo-macchina di facile utilizzo; - la disponibilità di software potente e flessibile; - la facilità di collegamento in rete e di interazione tra macchine che operano in ambienti operativi diversi: Mac, Dos, Unix. Da quel 1988, in cui i personal computer cominciavano ad affacciarsi all’interno dell’industria editoriale come possibile alternativa ai sistemi editoriali dedicati, sono passati sette anni, che sono tantissimi se pensiamo ai progressi che la tecnologia ha compiuto, e le previsioni di Spindler si sono in massima parte avverate: oggi tutti i personal computer impiegano sistemi operativi dotati di interfacce grafiche di

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semplice utilizzo; l’hardware e il software hanno incrementato in progressione geometrica le proprie prestazioni e, contemporaneamente, sono diminuiti drasticamente di costo; la condivisione dei dati e la cooperazione delle applicazioni tra stazioni di lavoro multipiattaforma è ormai una realtà diffusa. Una sola cosa Spindler non riuscì a prevedere in quel novembre 1988: che di lì a poco sarebbe diventato Presidente e Amministratore Delegato della Apple Computer. PC e quotidiani: i perché di un successo Quello tra il personal computer e il quotidiano, quindi, è un rapporto di antica data, come ha ricordato Carlo Lombardi, Presidente dell’ASIG, in apertura del Convegno. Ancora prima della edizione dell’ Ifra del 1988, nel gennaio 1987, Jonathan Seybold aveva introdotto il concetto di “quarta ondata” dei sistemi editoriali, costituiti da tanti personal collegati in rete, che avrebbero soppiantato i sistemi editoriali basati su hardware e software proprietari. Già tra il 1984 e il 1985, con la quasi contamporanea introduzione del personal computer Macintosh, della stampante LaserWriter Apple e del software di impaginazione Pagemaker, era nato il desktop publishing, ossia la “editoria da tavolo”, e con esso si faceva strada l’idea che per preparare tipograficamente una pubblicazione potessero essere utilizzati quegli strumenti - i personal appunto - che sino a quel momento erano stati considerati adatti ai videogames e poco più. Successivamente è avvenuto quello che tutti sappiamo: i fornitori di soluzioni dedicate per i quotidiani che non hanno saputo, o voluto, aprire progressivamente i propri sistemi alla integrazione con il mondo dei personal compu-


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La “prima pagina” del sito Internet di Apple Computer

ter sono usciti dal mercato; altri, più avveduti, hanno sviluppato nuove soluzioni trasformandosi, contemporaneamente, in integratori di sistemi. Il futuro ci propone nuove sfide, stimolanti ed allo stesso tempo rischiose. Il Personal computer si avvia a diventare uno strumento che gli editori possono utilizzare in quel complesso e difficile processo di mutazione dell’industria della comunicazione che Roger Fidler ha definito “Mediamorfosi” e che impone a tutti i mezzi di comunicazione una ridefinizione totale dei target e dei canali di diffusione e dei contenuti informativi stessi. Dove va la “mela”? Il prossimo quinquennio richiederà agli editori un notevole sforzo per adeguare la propria offerta informativa, affiancando al prodotto-base stampato una serie di prodotti collaterali che riescano a soddisfare esigenze informative specifiche o, al limite, individuali. Per raggiungere questo traguardo occorreranno strumenti produttivi sempre più potenti e flessibili. Obiettivo della Apple - e ragione principale della giornata di lavoro dell’8 giugno - è appunto di proporsi come partner tecnologico degli editori. Come ha ricordato il Presidente e Amministratore Delegato di Apple Computer Sergio Nanni, il segmento editoriale è troppo importante per poter essere anche minimamente trascurato: esso infatti pesa per oltre il 40% sul fatturato complessivo della società a livello mondiale. Un fatturato che, nel primo semestre del 1995, ha sfiorato i 5,5 miliardi di dollari, con un incremento del 20% rispetto allo stesso

periodo del 1994, mentre nel nostro Paese il fatturato Apple ha raggiunto i 162 miliardi, in aumento del 26%. Apple intende rimanere un punto di riferimento ineliminabile per chi, a qualsiasi livello del processo di produzione, tratti informazioni: basti pensare che, se alla Drupa del 1990 circa il 30% delle soluzioni editoriali utilizzavano la piattaforma Macintosh, all’ultima edizione della Fiera di Düsseldorf questa percentuale è salita all’80%. Quali le strategie di Apple da qui sino alla fine del millennio? La priorità assoluta è quella di fare del “computer della mela” il punto di riferimento per le nuove forme di editoria che già oggi sono una realtà e che si prevedono in sviluppo esponenziale nei prossimi anni: multimedialità e editoria on line. D’altra parte, già oggi l’80% dei Power Macintosh immessi sul mercato sono muniti di lettore di CD, e presto questa percentuale salirà al 100%. Apple - ha sottolineato Nanni - è attualmente il leader mondiale nella base installata di stazioni di lavoro multimediali con il 22,9% del mercato contro il 19,2% di Packard Bell, l’11,9% di Compaq e l’8% di IBM, mentre in Italia è passata in un solo anno dal 12,7% al 17%. Identica è la “filosofia” di Apple nei confronti dell’altro grande filone che si prospetta, l’editoria on line. Dal punto di vista dell’editore “classico” questa opportunità rimane ancora per molti aspetti un oggetto misterioso: appare problematico individuare i servizi da mettere in rete, ripensare alla pubblicità, persino pianificare un ritorno degli investimenti. Eppure alcuni dati fanno riflettere: basti pen-

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sare che ogni mezz’ora viene immesso sulla rete Internet un nuovo server nell’ambiente grafico WWW, e che gli utenti di questa rete crescono in ragione del 10% al mese. Quale il ruolo dei fornitori di sistemi in quest’area? Fornire agli editori strumenti di editing semplici da usare, in grado di interfacciarsi con i database già esistenti e di automatizzare al massimo le procedure di conversione dei dati destinati all’immissione in rete. Il concetto di fondo è lo stesso di quando fu inventato il desktop publishing: mettere a disposizione del maggior numero possibile di potenziali editori uno strumento semplice, di basso costo ed in grado di creare e gestire contenuti editoriali in linea con le modalità di fruizione dell’informazione: la carta, il CD, le reti, e così via. Apple e i quotidiani: il “sistema destrutturato” Sin qui il futuro: ma il presente? Oggi i sistemi di produzione basati su Macintosh sono utilizzati da pressoché tutti gli editori di periodici. Nel settore dei quotidiani la presenza del Macintosh è più “a macchia di leopardo”: viene usato per applicazioni quali l’infografica o il trattamento delle immagini, per le quali la capacità di gestire agevolmente file grafici è indispensabile, ma, pure con significative eccezioni, non è ancora entrato massicciamente nel “cuore” dei sistemi di produzione per giornali di grandi dimensioni, in quanto giudicato non in grado di supportare architetture ed organizzazioni del lavoro oltremodo sofisticate. La situazione, però, potrebbe cambiare. L’hardware è avviato a fornire prestazioni in grado di supportare gli elevati livelli di traffico e di sicurezza dei dati richiesti da grandi architetture produttive, ed il livello delle soluzioni software si è adeguato agli standard previsti dall’industria dei quotidiani. La Apple, sotto questo aspetto, propone la parola d’ordine “destrutturazione”, ovvero una visione del sistema produttivo del quotidiano come un insieme di “moduli”, integrabili in ambienti già esistenti o in grado di

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sostituirsi ad essi, completamente personalizzabili in base al carico produttivo ed alle esigenze specifiche del cliente. Infografica, trattamento della pubblicità tabellare e classificata, generazione automatica delle tabelle, ricezione e distribuzione delle agenzie, trattamento ed archiviazione delle immagini: sono solo alcuni dei “pezzi” di un sistema che viene configurandosi come una rete, o, meglio, come una “rete di reti”, un insieme di sottosistemi interconnessi tra loro ma ognuno dei quali realizza in autonomia il proprio compito specifico. Integrazioni e sistemi editoriali Le soluzioni basate su piattaforma Apple possono inserirsi nelle produzione dei quotidiani almeno a due livelli: come sottostazioni specializzate nello svolgimento di compiti particolari e nell’elaborazione di dati di settore - come annunci pubblicitari classificati, trattamento delle immagini, ricezione ed elaborazione di infografici - oppure, sfruttando le potenzialità delle reti locali, per costituire vere e proprie dorsali tecnologiche di sistemi editoriali completi. Alla giornata di lavoro sono intervenute software house specializzate e testimoni del settore editoriale che hanno fornito, a seconda dei casi, idee, suggerimenti ed esempi di realizzazioni sia per quanto riguarda le sottostazioni specializzate, sia in direzione dei sistemi editoriali veri e propri. La NTG ha presentato, in una apposita area dimostrativa, Press2Go, una XTension sviluppata da Atex che consente a più utenti di lavorare contemporaneamente sulle stesse pagine di Quark XPress, creando delle priorità nell’accesso ai documenti e nella gestione del flusso di lavoro. Il sistema consente l’assegnazione dei lavori da parte del capo-redattore, crea un feed-back tra il sistema di impaginazione e gli strumenti di word processing, effettua l’aggiornamento automatico delle pagine con i testi assegnati ai rispettivi spazi. NTG è anche distributrice esclusiva per l’Italia del sistema editoriale Baseview, che conta oltre 1.400 installazioni


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in tutto il mondo e che si è affermato in questi ultimi anni come una delle più convincenti soluzioni per i quotidiani ed i periodici di piccole e medie dimensioni. Sinedita, software house che ha scommesso sulle potenzialità delle piattaforme Macintosh, ha potuto dimostrare le soluzioni più moderne per produrre un quotidiano all’interno di un’unico ambiente. Nei soli primi quattro mesi del 1995, il sistema editoriale completo di Sinedita ha conquistato i quotidiani L’Unione Sarda, Il Telegiornale, Liberazione, La Notizia ed il settimanale satirico Cuore, mentre i moduli prepress Prodo specializzati per la raccolta della pubblicità, per Appli tti & cazio ni le necrologie e per l’automazione della gestione Titoli C DesktoD-Rom del timone pubblicitario sono state adottate dai Prese p video Chiosntazioni quotidiani La Libertà di Piacenza e La Gazzetta Vd.Cochi nferen ze di Parma. Sulle potenzialità della piattaforma Macintosh di interfacciarsi con sistemi editoriali preesistenti, Antonio Roberto, vice direttore

generale della Stec - Corriere dello Sport, e Guido Ottaviani, responsabile nuove tecnologie del Corriere dello Sport, hanno illustrato l’interessante soluzione messa a punto per il reparto di preparazione della Stec. In sintesi -torneremo a parlare nei dettagli di questa soluzione in uno dei prossimi numeri di TecnoMedia- i files elaborati dal sistema editoriale Atex vengono filtrati da un software specializzato e trasferiti in ambiente XPress per il paste-up elettronico su piattaforma Macintosh, con una filosofia di produzione in back-end che consente di sfruttare tutte le pontenzialità del “motore” Atex senza rinunciare ai vantaggi dell’ambiente di lavoro XPress. Le XTension e le personalizzazioni necessarie all’integrazione del processo di videoimpaginazione sono state sviluppate dalla società Computime di Roma, in stretta collaborazione con i responsabili tecnici e con i grafici della Stec e del Corriere dello Sport.

Strum Media enti Integ capture , razio ne, P Editing, roduz ione

Le “tre aree” della strategia Apple per i nuovi media: tecnologie hardware e software, strumenti per lo sviluppo di tecnologie multimediali, prodotti multimediali a valore aggiunto.

Tecno Softw logia Hardware - Quic are - C kTime d-Ro FireWm, AV, ire, Te rze Pa

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tecnologie in produzione

Il Giornale di Sicilia e la flexo: i perché di una scelta Il direttore tecnico del quotidiano siciliano Santi Ziino illustra, in esclusiva per TecnoMedia, le caratteristiche del prodotto e le strategie editoriali che hanno indotto la società editrice a scegliere la tecnologia di stampa flessografica.

Qualche cenno storico Il Giornale di Sicilia deve le sue origini al comitato rivoluzionario che nel 1848 creò un bollettino ufficiale, affidandone la direzione ad Isidoro La Lumia. Il foglio risentì di tutti i successivi mutamenti politici del tempo, fino a quando le pubblicazioni, a partire dal 7 giugno del 1860, divennero regolari. La sua storia di giornale indipendente cominciò con il nome di “Giornale ufficiale di Sicilia” sotto la guida del suo fondatore Girolamo Ardizzone, pioniere del giornalismo siciliano e capostipite di quella famiglia che ancora oggi ne detiene la proprietà. Girolamo Ardizzone potenziò l’informazione e incrementò i mezzi tipografici guidando il giornale tra le notevoli difficoltà del tempo. Il Giornale di Sicilia oggi A partire dal 22 maggio del 1992, giorno in cui è stato avviato il nuovo stabilimento, Il Giornale di Sicilia si è profondamente rinnovato, ristrutturando la sua veste grafica e passando dal tradizionale formato broadsheet (40,5 x 56 cm), con quattro pagine in quadricromia, al formato tabloid (31,5 x 47 cm), con 16 pagine in quadricromia, ritenuto più moderno e di più facile consultazione. Attualmente Il Giornale di Sicilia viene stampato in otto edizioni, con una foliazione media di 52 pagine ed una tiratura media di 100.000 copie giornaliere.

Le tecnologie L’azienda Giornale di Sicilia, da sempre attenta allo sviluppo tecnologico, è stata tra le prime in Italia ad adottare il sistema di impaginazione elettronica dei testi, la

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digitalizzazione delle foto, e l’inserimento computerizzato della pubblicità, ed è stata tra le prime aziende in Italia ad utilizzare, a partire dal 1985, la tecnologia flessografica per la stampa dei quotidiani. Dopo 7 anni dall’inizio dell’avventura flessografica, Il Giornale di Sicilia ha scelto ancora la flessografia, acquistando una nuova rotativa flessografica Cerutti, in grado di stampare fino ad 80 pagine, delle quali 16 in quadricromia, ad una velocità di 70.000 copie l’ora. In uscita dalla rotativa è stato montato un impianto di spedizione realizzato dalla Wamac, attrezzato con due linee di spedizione intercambiabili tra di loro e munite di due mettifascette automatiche che, collegate on line mediante un personal computer al centro elaborazione dell’ufficio diffusione, consentono la stampa automatica degli indirizzi delle varie edicole destinatarie delle copie, dando la possibilità di variare la tiratura sino a pochi secondi prima dell’inizio della stampa. La flessografia al Giornale di Sicilia La scelta della tecnologia flessografica è stata fatta a seguito di un approfondito esame dei costi di investimento, di gestione, di manutenzione, e dopo una dettagliata analisi dei livelli qualitativi ottenibili con questa tecnologia di stampa. La flessografia ci è apparsa come una tecnologia in grado di soddisfare le aspettative dei nostri inserzionisti pubblicitari, soprattutto in riferimento alla qualità di stampa del colore; essa, infatti, risultava una tecnologia di facile utilizzazione, ed in grado di fornire una qualità di stampa costante durante l’intero ciclo di produzione giornaliera, ed anche in


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Una “veduta d’insieme” delle edizioni locali del Giornale di Sicilia

giorni differenti. Oggi, con la diffusione del colore nei quotidiani, il concetto di qualità di stampa, che magari sino a qualche anno fa risultava meno considerato, è diventato molto importante. Parlando di qualità di stampa occorre naturalmente tenere presente che si sta parlando della stampa di un quotidiano, cioè di un prodotto con esigenze estremamente particolari, un prodotto che giornalmente deve essere stampato in tempi il più delle volte ristretti e che dopo la consultazione viene il più delle volte cestinato. Inoltre, gli utilizzatori del quotidiano sono essenzialmente identificabili in due grosse fasce: - i lettori, intesi come destinatari dell’informazione; - gli inserzionisti pubblicitari, che utilizzano la carta stampata per diffondere il loro messaggio promozionale. La flessografia è una stampa rilevografica e, come certamente sanno gli addetti ai lavori, ha dei limiti intrinseci, legati al retino ed all’allargamento del punto. Per contro, utilizzando inchiostri a base d’acqua, cioè con l’elemento solvente costituito da acqua, la flessografia riesce a dare una resa cromatica ottimale, perché l’inchiostro rimane negli strati superficiali della carta senza penetrare a fondo mentre

l’acqua, al contatto con la carta, evapora, per cui il pigmento rimane in superficie esaltando le sue caratteristiche cromatiche. Questa caratteristica fa sì che le quadricromie stampate in flexo riescano a dare un immagine particolarmente brillante. La stampa flexo, inoltre, non richiede particolari regolazioni, ma semplicemente una verifica della viscosità degli inchiostri ad inizio tiratura, riuscendo a mantenere costante la densità ottica sullo stampato. Il principale problema da risolvere rimane il riempimento irregolare dei punti nelle aree con retinature superiori al 70%-80%, che determina una perdita di morbidezza dell’immagine; questo inconveniente nasce dalla interazione tra la lastra e l’inchiostro e dalla deformazione del punto, che causano un’anomala distribuzione dell’inchiostro sulla lastra e, conseguentemente, il riempimento delle cavità del retino. Altro significativo vantaggio del sistema flessografico è che l’elemento stampa risulta notevolmente semplificato: la lunga serie di rulli di bagnatura ed inchiostrazione delle macchine offset è sostituita da un unico rullo inchiostratore detto “anilox” che, grazie ad una superficie composta da piccolissime cellette della profondità di circa 14 micron,

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riesce a dare una inchiostrazione uniforme sulla matrice da stampa montata sul cilindro porta lastre, che da una parte incontra l’inchiostro e, dall’altra, la carta spinta sulla matrice dal cilindro pressore. Le matrici da stampa risultano, inoltre, di facile preparazione, e gli inchiostri a base d’acqua contribuiscono a rendere più salubre l’ambiente di lavoro della sala stampa. Tanta strada è stata fatta nello sviluppo della flessografia,

ma tanto ancora c’è da fare, e certamente un ruolo preminente nell’evoluzione di tale tecnologia dovrebbe essere svolto dai fornitori di lastre, di inchiostro e di macchine per la stampa, i quali, unendo i loro sforzi, dovrebbero equilibrare i propri prodotti ed adattarli gli uni agli altri, cercando un perfezionamento che potrà dare dei risultati soltanto traendo forza da un impegno comune. Santi Ziino

Lo schema della nuova rotativa Cerutti installata presso il centro stampa del Giornale di Sicilia

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tecnologie in produzione

Le nuove rotative offset della Società Editrice Arena Il direttore tecnico Silvio Da Giau, in esclusiva per TecnoMedia, descrive le soluzioni adottate per il nuovo stabilimento di stampa offset della società veronese.

Profilo della Società La Società Editrice Arena è l’azienda di produzione del gruppo Athesis, editore de L’Arena di Verona e Il Giornale di Vicenza, quotidiani provinciali leader di mercato nelle rispettive provincie. La Athesis inoltre, tramite la controllata Edizioni Brescia, edita BresciaOggi, secondo quotidiano di Brescia e provincia. La Società Editrice Arena è anche stampatore in conto terzi per Il Sole 24 Ore, del quale produce buona parte delle copie diffuse nel Nord-Est. Fanno parte del gruppo anche la concessionaria di pubblicità locale PubliAdige (la pubblicità nazionale è raccolta dalla Manzoni) e l’emittente televisiva locale TeleArena. I quotidiani editi, L’Arena, Il Giornale di Vicenza e BresciaOggi, di formato broadsheet da cm. 56 x 40, hanno una foliazione media, il riferimento è del 1994, rispettivamente di 38, 39 e 32 pagine, cui vanno aggiunti i numerosi inserti speciali pubblicitari e redazionali che settimanalmente vengono allegati ad almeno una delle testate del gruppo. Nei primi mesi del 1995 le foliazioni sono leggermente lievitate, anche per le maggiori possibilità offerte dalle nuove rotative, ma oggi è in atto una contrazione per le difficoltà di approvvigionamento della carta. La diffusione media dei tre giornali è pari a 63.000 copie per L’Arena (75.000 il festivo), 55.000 copie per Il Giornale di Vicenza (64.000 il festivo) e 16.000 copie per BresciaOggi. Le tre testate del gruppo utilizzano le sinergie editoriali: il notiziario di politica interna ed estera, la cultura, l’economia nazionale e la Borsa, lo sport nazionale, gli spettacoli nazionali con i programmi TV sono inseriti in pagine comuni a tutti i giornali, con la possibilità da parte di ogni redazione di “caratterizzare” queste pagine, se ritenuto opportuno, con notizie di rilevanza locale. Il colore è utilizzato in prevalenza per la pubblicità; solo

saltuariamente viene utilizzato nelle pagine redazionali. Il carico medio di pagine contenenti il colore è di 3/4 al giorno per testata. Gli inserti speciali pubblicitari e redazionali, invece, utilizzano il colore in modo più estensivo: in essi infatti, oltre agli avvisi pubblicitari, anche le pagine redazionali vengono progettate in funzione dell’utilizzo del colore, con l’inserimento di fotografie a colori e con l’utilizzo di testi e fondini colorati. Un esempio esauriente è il nuovo prodotto settimanale dedicato ai giovani che viene allegato a L’Arena il mercoledì; questo inserto, che è stato progettato con un utilizzo particolarmente spinto del colore redazionale, può rappresentare un riscontro molto interessante sia per la qualità ottenibile sia per l’interesse del mercato allo sviluppo del colore nel quotidiano. Preparazione delle pagine La Società Editrice Arena ha inserito tra il 1992 e il 1993 un sistema editoriale Unisys nelle redazioni delle tre testate. Per accogliere le esigenze delle sinergie e della centralizzazione della stampa dei giornali, è stata configurata una rete geografica tale che, pur mantenendo l’indipendenza della lavorazione delle pagine in ciascuna redazione e relativi uffici di corrispondenza decentrati, rendesse possibile il trasferimento delle pagine tra le redazioni e la tipografia centrale di Verona e la condivisione delle paginecomuni, e contemporaneamente l’elaborazione in ogni singola redazione delle personalizzazioni necessarie. Ogni testata ha una tipografia locale che realizza i menabò elettronici ed il caricamento delle fotografie in bianco e nero, oltre alla lavorazione della pubblicità. Le pagine complete vengono trasferite alla tipografia centrale di Verona tramite linee telefoniche a 64 kb/s, dove avviene la fotocomposizione. Le fotografie vengono copiate sul data base di Verona non appena pronte, in modo da ridurre il

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tempo di invio della pagina, e vengono richiamate dal server OPI al momento della fotocomposizione. La produzione delle lastre viene effettuata utilizzando due diverse tecnologie: per le pagine in bianco e nero, la carta positiva della fotocompositrice viene utilizzata direttamente per la produzione di lastre elettrostatiche mediante due espositori Elfasol; per le pagine con colore vengono utilizzate lastre presensibilizzate negative, in quanto le selezioni colore di tali pagine vengono fornite dall’esterno, non essendoci la lavorazione del colore nello stabilimento, e anche perché riteniamo più affidabile il registro dei colori. Le nuove rotative La Società Editrice Arena ha affrontato nel 1992 l’esigenza di rinnovare il parco macchine dello stabilimento, costituito da due rotative; - una combinazione tra una rotativa tipografica Wifag 80 con 4 elementi bianca/volta ed un gruppo satellite Colorman; - una SuperGazette da 11 gruppi bianca/volta con svolgitore integrato più un gruppo satellite. La prima rotativa era in grado di realizzare un giornale di formato cm. 59 x 40 con un massimo di 40 pagine, di cui 4 a colori, alla velocità massima di 55.000 copie/ora. La Wifag, acquisita dalla SAME, era entrata in produzione nel 1986, il gruppo Colorman nel 1988. La seconda rotativa, la SuperGazette, entrata in produzione nel 1990, era in grado di realizzare un giornale di formato cm. 56 x 40 con un massimo di 40 pagine, di cui 4 a colori, oppure di 44 pagine, di cui 2 a colori, alla velocità massima di 35.000 copie/ora. Una terza rotativa era installata nello stabilimento di BresciaOggi: si trattava di una Goss SuperCommunity da 32 pagine, di cui 2 a colori, con un formato di cm. 57,8 x 40 e una velocità di 22.000 copie/ora. Il rinnovamento si proponeva i seguenti obiettivi: - aumento della produttività; - aumento della foliazione; - aumento della capacità colore; - unificazione dei formati; - aumento della qualità del prodotto e omogeneità della stessa;

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- sostituzione degli impianti obsoleti. Per raggiungere questi obiettivi, sono state acquistate 2 nuove rotative Man MediaMan, a doppio sviluppo e doppia circonferenza, tavola mm. 1600, giro cilindro mm. 1120, impostate per la produzione di giornali fino a 48 pagine, di cui 8 a colori e 16 con colore di accompagnamento, alla velocità massima di 60.000 copie/ora. Le rotative, installate in linea, sono costituite entrambe da quattro torri, tre torri a sei cilindri (due gruppi ad Y sovrapposti) e una torre a quattro cilindri (due gruppi ad U sovrapposti). La piegatrice, tipo 2:3:4 Colorman, è posizionata centralmente alla rotativa ed è dimensionata per prodotti fino a 64 pagine formato giornale o 128 formato tabloid. Due torri di barre poste ai lati della piegatrice consentono di posizionare il colore praticamente su ogni pagina del giornale. Le due rotative, pur essendo “gemelle”, differiscono per scelta progettuale in alcuni particolari, al fine di offrire una maggiore versatilità: - la macchina VR-2 ha sette svolgitori, uno in più della VR-1; ciò consente la stampa di giornali fino a 56 pagine, limitando il colore a 4 di esse; - la torre a quattro cilindri della VR-1 (macchina di sinistra vista dal lato comando) è posizionata all’estrema sinistra della rotativa, mentre sulla VR-2 è posizionata a destra; in tal modo il futuro eventuale inserimento del terzo cilindro potrà essere effettuato con maggiore facilità d’accesso, senza sospendere la produzione e limitando soltanto la foliazione. Con il diverso posizionamento delle torri si è voluta anche aumentare la flessibilità delle rotative nel caso di produzione con più di otto pagine a colori, realizzabile riducendo la foliazione ad un massimo di 40 pagine. Sempre con l’obiettivo di realizzare uno stabilimento caratterizzato da flessibilità nella lavorazione e capacità di adeguamento agli sviluppi del mercato, nella progettazione della rotativa è stata prevista la possibilità di espansione futura delle macchine fino ad un massimo di 64 pagine di cui 8 a colori; lo stabilimento è già attrezzato, nel basamento come negli impianti generali, per tale evenienza. Il posizionamento in linea delle due rotative ha offerto


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Lo schema delle due nuove rotative MediaMan della Società Editrice Arena, installate in linea tra loro per aumentare la flessibilità e la versatilità complessive dell’impianto.

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anche un’altra opportunità tecnica per aumentare la versatilità dell’impianto: infatti lo svolgitore e la torre della VR1 contigui alla VR-2 possono essere “ceduti” a quest’ultima per aumentare la foliazione, e lo stesso vale al contrario per svolgitore e torre della VR-2. E’ così possibile produrre su una rotativa un giornale di 64 pagine di cui 8 a colori, riducendo la foliazione sull’altra rotativa a 40 pagine di cui 4 a colori. Sempre con l’obiettivo di aumentare la flessibilità per la produzione di inserti o altri prodotti speciali, è stato inserito un passaggio carta per stampare, riducendo la foliazione a 32 pagine, 8 pagine a colori in bianca/volta, utilizzando su un colore della stampa in volta, il giallo, la stampa in dylitho. Tale tipo di produzione è ovviamente realizzabile soltanto al pomeriggio, perché richiede il riempimento di alcuni calamai del nero con i colori della quadricromia. Il sistema di controllo è Il Pecom 2, sempre di produzione Man, strutturato con un calcolatore centrale TPP per la programmazione di entrambe le rotative, collegato mediante rete Ethernet ai due scanner di lettura lastre, collocati nella fotoformatura, e agli 8 pulpiti di comando, 4 per rotativa, in grado di operare ciascuno su tutte le funzioni di macchina. La collocazione dei pulpiti in un’unica cabina silente, lunga quanto lo sviluppo longitudinale delle rotative, ed il controllo remoto di tutte le funzioni della rotativa, unite ad

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una progettazione edile attenta alle esigenze di riduzione delle fonti di rumore e delle vibrazioni, hanno consentito di rendere l’ambiente di lavoro confortevole ed adeguato alle normative vigenti. La sala spedizione Anche la sala spedizione è stata rinnovata per adeguare gli impianti alla produttività delle nuove rotative. Per le linee grandi pacchi è stata scelta la Ferag; la sala è stata strutturata con due linee grandi pacchi, ognuna delle quali dotata di 4 modulari raggruppati in due Y, con programmazione centralizzata LCC. In questa configurazione ogni linea di produzione è in grado di assorbire la produzione della rotativa alla massima velocità, realizzando pacchi di dimensione minima pari a 20 copie. Per la lavorazione degli abbonati (circa 30.000 per Il Sole 24 Ore, 5.500 per L’Arena, 5.000 per Il Giornale di Vicenza e 2.500 per BresciaOggi) è stata acquisita una linea di etichettatura Sitma ad elevata velocità, oltre 20.000 copie/ ora, cui è rimasta affiancata una delle due linee Giavazzi utilizzate in precedenza. Le linee presentano un buon livello di automazione, compresa l’alimentazione in automatico dal TTR della Ferag. Silvio Da Giau

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archivi elettronici

FT Profile: la banca dati on line del Financial Times Più di cento banche dati on line specializzate sono a disposizione degli editori e dei giornalisti grazie a FT Profile, il servizio di informazioni on line del gruppo editoriale inglese Financial Times, distribuito in Italia da Il Sole 24 Ore - New Media.

FT Profile è un servizio di informazione on line del Financial Times Group, che attualmente raccoglie più di cento banche dati testuali in costante aggiornamento, prodotte in vari Paesi esteri, e offre una copertura informativa a livello internazionale. In pochi minuti si possono leggere sul proprio personal computer (o stamparli direttamente su carta) i testi integrali degli articoli del Financial Times, del Washington Post, del Wall Street Journal, o le notizie di agenzie di stampa internazionali quali The Associated Press, Tass, Reuter, Asahi, Press Association, o ancora i report sulle principali società italiane ed estere redatti da affidabili analisti: Extel Financial, Jordans, FT Analysis, Lehman Brothers, Cooper & Lybrand Europe, oppure intere ricerche di mercato molto approfondite, con particolare attenzione verso i beni di largo consumo, redatte anch’esse da analisti di prestigio: Euromonitor, Datamonitor, Mintel, Frost & Sullivan. Circa il 95% dei testi dei documenti o degli articoli sono in lingua inglese. Fin dal 1992 la banca dati FT Profile è distribuita in Italia da Il Sole 24 Ore - New Media. Come costruire un Dossier su una società Se si desiderano informazioni su una determinata società, attraverso FT Profile è possibile costruire un vero e proprio dossier composto da notizie giornalistiche (ultime fusioni, acquisizioni o joint venture, investimenti, vendite, andamento borsistico, nuovi prodotti o progetti, etc.), da dati societari (composizione del gruppo, bilancio, situazione dell’azionariato, etc...), da ricerche di mercato, da analisi del mercato dei prodotti o dei servizi offerti, studio della concorrenza e della produzione, e anche da documenti riguardanti, ad esempio, le nuove normative Cee relative a

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un particolare segmento industriale o area di servizi. Si ha in questo modo la possibilità di analizzare l’argomento desiderato sotto vari aspetti: finanziario, economico, giornali-

stico, di marketing e normativo. Dove trovare informazioni di settore Chi desidera invece conoscere l’andamento di un settore industriale, ad esempio l’alimentare nell'Europa Occidentale, può consultare i database costituiti da testate europee (Financial Times, Les Echos, Frankfurt Allgemeine, German BRief, etc.) per avere una rassegna stampa sul settore. Contemporaneamente può svolgere ricerche nei database come: Datamonitor, Frost & Sullivan, MarketLine, etc. per ottenere un’analisi comparata delle principali aziende del settore alimentare, i dati sulle dimensioni, sulla crescita del mercato e informazioni sugli investimenti del settore. Le rassegne stampa FT Profile offre la possibilità di ottenere vere e proprie rassegne stampa su un certo argomento, offrendo l’accesso alla consultazione di servizi, come Textline, Predicast Promt o McCarthy che sono a loro volta dei contenitori di circa 2.000 testate giornalistiche di tutto il mondo tradotte tutte in lingua inglese. In FT Profile l’aggiornamento delle banche dati varia a seconda del tipo di informazioni contenute: un “company profile” viene aggiornato semestralmente, una testata mensilmente, settimanalmente o quotidianamente, le agenzie di stampa anche più volte al giorno. Il servizio on line offerto da FT Profile è in continua crescita e ogni anno viene arricchito di nuove banche dati disponibili agli utenti.


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Alcuni esempi di schermate dell'interfaccia Freeway

Le interfacce per la consulatazione: Infoplus... Tutto questo ricco, sofisticato ed esauriente mondo di informazioni è inoltre facilmente consultabile grazie all’aiuto di diverse interfaccia. Infoplus è l’interfaccia su host utilizzabile senza installare alcun software sul proprio PC e che guida l’utente ad impostare la ricerca passo per passo. In Infoplus le informazioni offerte da FT Profile sono già raggruppate e organizzate nelle seguenti collezioni: - News; - Companies; - Industries; - Markets. Ognuna di queste collezioni consiste in un gruppo di banche dati specializzate sull’argomento: scegliere una collezione significa selezionare un percorso di ricerca. Selezionando invece la collezione Files l’utente può scegliere una o più banche dati di cui conosce il nome e che rispondono alle sue esigenze.

... e Freeway Freeway è invece l’interfaccia (in ambiente Windows) da installare sul proprio personal computer. L’utente, in questo caso, è guidato nella selezione delle banche dati che più rispondono alle sue esigenze in base all’argomento che interessa. (SUBJECT: News, Company news, Corporate data, Industry & Markets, etc.), alla tipologia delle informazioni (MEDIA: Press release, Newspapers, Research report, etc.) o in base alla singola banca dati di cui conosce il nome. Entrambe le interfacce permettono di specificare ulteriori parametri di ricerca: per parole e per data. Dalla lista titoli ottenuta come risultato della ricerca è anche possibile scegliere di visualizzare, memorizzare e stampare i testi dei documenti che interessano.

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FT PROFILE: I CONTENUTI News UK news European news International news German news French news Italian news Spanish news Companies Company report Investment research Merger & acquisition Company news Industries Accountancy Advertising & marketing Aereospace & defence Chemicals Civil engineering Computing & telecommunications Energy Finance & banking Insurance Management Media & public relations Property Retailing Markets Market research Advertising & marketing news Advertising expenditure Country reports EU Policy & legislation Business opportunities

Un esempio di ricerca: articoli relativi all'inquinamento ambientale

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Abbonamenti e consultazioni dall'Italia Il patrimonio informativo di FT Profile è proposto a giornalisti, gruppi editoriali, consulenti, società di ricerca, società finanziarie e a quanti lavorino con le informazioni ed abbiano bisogno di una base di dati estremamente attendibile ed aggiornata in tempo reale. Chi fosse interessato a conoscere le condizioni di abbonamento può contattare direttamente gli uffici de Il Sole 24 Ore - New Media a Milano, in Via Parabiago 19 (telefono 02-3022596-7, fax 02-33402465) o a Roma, in Via delle Ande 15 (telefono 06-596941, fax 06-59694649). Fabio Giuccioli Il Sole 24 Ore - New Media


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servizi all'editoria

Esperienze ed obiettivi della “nuova” Servizi Italia

Con quali obiettivi è stata fondata Servizi Italia? Servizi Italia nasce nel 1993 con l’obiettivo di fondere la parte tecnologica delle concessionarie di pubblicità SPI e SPE, per offrire ai giornali in portafoglio servizi comuni ad alto valore aggiunto.

Dal 1° aprile di quest’anno il nuovo Amministratore Delegato di Servizi Italia è Sergio Orthmann, uno specialista di software editoriale che ha maturato una vasta esperienza in Italia ed all’Estero, a contatto con alcune delle più importanti realtà editoriali europee. La scelta di nominare un professionista di chiara estrazione tecnica al vertice di Servizi Italia ribadisce le strategie e la nuova missione della società, avviata a fornire soluzioni software e know-how specializzato nella gestione on line della pubblicità a tutte le aziende che operano nell’industria dei media, come spiega Sergio Orthmann in quest’intervista esclusiva rilasciata a TecnoMedia.

In origine era una sorta di “service” interno..... Esattamente, interno a due concessionarie che avevano intenzione di muoversi insieme, in parallelo. Successivamente, l’accordo fra la SPI e la SPE non è decollato, e la Servizi Italia è uscita da quell’ambito, diventando una società autonoma - posseduta al 100% dal gruppo Publicitas di Losanna - che ha come mandato di studiare le possibilità tecnologiche da offrire nei prossimi anni al mondo dei media, ed in particolare ai giornali.

Il nuovo obiettivo è quello di operare come una società fornitrice di servizi tecnologici “super partes”. Ma in quali mercati esattamente? La Servizi Italia ha il mandato di sviluppare il proprio mercato italiano e di dare supporto tecnologico in esperienze analoghe che si stanno sviluppando su altri mercati esteri. Il primo in ordine cronologico è il mercato spagnolo, dove il gruppo Publicitas ha creato - in partnership con Telefonica, il gestore delle telecomunicazioni spagnole una società che si chiama Hispa Services, che offre al

mercato dei giornali e delle televisioni il supporto tecnologico per il trasferimento della pubblicità e di altri servizi a valore aggiunto. La Servizi Italia, che ha sviluppato le soluzioni software nel nostro Paese, sta lavorando per mettere in piedi tecnologica-mente la struttura della società spagnola. Il gruppo prevede di avviare nel corso dell’anno nuove esperienze su altri mercati che si stanno approntando, in particolare in Germania, in Olanda ed in Belgio. Come vedete il mercato della pubblicità on line in Italia ed in Europa? Riteniamo che il mercato italiano possa essere uno dei più ricettivi in tutta Europa. Abbiamo cominciato a sensibilizzarlo da alcuni anni, e pensiamo che sia uno dei settori nei quali il nostro Paese sia più avanzato rispetto ad altri. Solo in Inghilterra troviamo alcune esperienze leggermente più mature rispetto a quello che abbiamo realizzato in Italia, dove abbiamo sperimentato concretamente il trasferimento on line della pubblicità con alcuni dei quotidiani più importanti. Quali sono secondo lei le chiavi strategiche perché la pubblicità on line possa svilupparsi? Uno dei punti focali per permettere lo sviluppo di questi

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“Il mercato italiano della pubblicità on line può essere uno dei più ricettivi in tutta Europa”

mercati è stato il nuovo contratto dei lavoratori poligrafici, che ha permesso di superare “blocchi” o, quanto meno, incertezze che esistevano in passato. Da un punto di vista più strettamente tecnologico, riteniamo fondamentale il supporto e l’aiuto che ci sta fornendo Telecom Italia per le infrastrutture di base, e la determinazione di uno standard operativo.

Perché? Inizialmente perchè la Servizi Italia, ed il sottoscritto, eravamo visti come le persone che provenivano da certe società concorrenti. Attualmente, anche se Servizi Italia non è più legata a nessuna concessionaria, rimane un certo timore da parte delle grandi concessionarie di perdere, almeno in parte, il controllo nella gestione della pubblicità.

Ovvero? Il concetto di standard è un’area importantissima. In questo momento sia a livello Europeo - presso l’Ifra - che a livello Italiano - presso la ASIG - gli editori stanno elaborando una serie di “raccomandazioni tecnologiche” - che vanno dai protocolli per le telecomunicazioni ai formati di files da impiegare, per fare alcuni esempi - che consentano a tutti gli operatori di disporre di una serie di opzioni operative comuni, uno standard appunto. Per fornire la pubblicità in digitale, le fotografie in digitale, è indispensabile disporre di uno standard; se questo non esiste, i servizi non potranno decollare.

E per quanto riguarda l’atteggiamento dei quotidiani? In questo momento mi sembrano molto interessati e molto disponibili. Le esperienze che stiamo facendo anche all’interno della ASIG dimostrano una grande attenzione verso le nuove opportunità di business.

Fra i soggetti maggiormente interessati dal flusso di materiali pubblicitari, fotolito, agenzie, concessionarie e giornali, dove ha trovato i maggiori entusiasmi e dove le maggiori resistenze all’ipotesi dello sviluppo della pubblicità on line? Il maggiore entusiasmo l’ho trovato nelle agenzie pubblicitarie. Una certa diffidenza, quasi ostilità, la stiamo invece trovando presso le concessionarie.

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Quale approccio sceglierete per offrire consulenze, know-how e soluzioni ai giornali italiani? Ritengo che sia molto indicativa la scelta di una società delle dimensioni di Publicitas, di puntare su uno staff fortemente caratterizzato in senso tecnologico. Come Amministratore Delegato, l’obiettivo che mi sono posto è di mantenere questa società ad un livello più tecnico possibile - magari anche trascurando certi aspetti più “politici” - perchè ritengo che in questo momento il mercato richieda questo tipo di supporto da una società a forte caratterizzazione tecnologica. Devo riconoscere che le prime risposte del mercato sono state oltremodo positive. I partner nel mondo dei media, e nei giornali italiani in particolare, apprezzano molto il fatto di poter dialogare con tecnici.


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Archivio Aperto ASIG

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Archivio Aperto ASIG

Archivio Aperto contiene una rassegna periodica di segnalazioni e recensioni di articoli, relazioni, ricerche e repertori statistici - dedicati all’industria della comunicazione - pubblicati dalle più prestigiose riviste e dalle organizzazioni italiane ed internazionali del settore. Per ogni sommario è chiaramente indicata la fonte. Le aziende associate alla ASIG possono richiedere presso i nostri uffici ulteriori informazioni circa il materiale recensito.

Riferimento: 1172

Controlli ambientali nelle aziende grafiche I principi della legislazione sulla tutela dell’ambiente emanata dalla Unione Europea - Direttiva n.1863/93 del Consiglio del 29/06/93, in vigore dal 13 luglio 1993 applicati all’industria europea dei quotidiani. Lo Special Report dell’Ifra analizza i contenuti della direttiva, il processo di controllo degli effetti ambientali sulle lavorazioni industriali, e formula una serie di proposte comuni per la realizzazione degli obiettivi indicati dalla Direttiva Comunitaria. Ifra Special Report 6.17

Riferimento: 1173

Le fotocamere digitali per l’impiego Una ricerca realizzata dagli esperti di Seybold sull’impiego delle fotocamere digitali per le fotografie in studio. Il dossier analizza gli strumenti disponibili, le rispettive caratteristiche, i parametri qualitativi delle immagini realizzate con diverse soluzioni tecnologiche. Una delle prime ricerche organiche in materia di impiego di fotocamere digitali per immagini realizzate in studio. Seybold Publications

Riferimento: 1174

Attirare nuovi lettori: il progetto Gannett News 2000 Una delle sfide più grandi per un editore di quotidiani è quella di far leggere i giornali tutti i giorni, non solamente in talune circostanze. Il gruppo Gannett, editore, fra gli altri, della testata USA Today, ha varato il programma Gannett News 2000, una strategia di lungo termine per produrre quotidiani più in sintonia con i desideri dei lettori. L’articolo di Phil Currie illustra i dettagli di questa nuova scommessa di marketing di uno dei più prestigiosi gruppi editoriali americani. Ifra Newspaper Techniques

Riferimento: 1175

Il mercato dei quotidiani negli Stati Uniti: scenari e prospettive Il mercato dei giornali americani: scenari, prospettive e sfide nella nuova era della comunicazione digitale, in questo articolo del Presidente ed Amministratore Delegato della Tribune Company di Chicago. Ifra Newspaper Techniques

Riferimento: 1176

Il mercato dei quotidiani europei: scenari e strategie Il mercato dei giornali europei: gli investimenti pubblicitari, gli acquisti, le sfide degli altri concorrenti della carta stampata e gli scenari prossimi venturi della televisione via satellite e dei nuovi strumenti di comunicazione elettronica. Ifra Newspaper Techniques

Riferimento: 1177

La salvaguardia dell’ambiente: legislazione e scenari americani La legislazione americana in materia di tutela dell’ambiente: linee guida ed esperienze nelle aziende che editano quotidiani. Ifra Newspaper Techniques

Riferimento: 1178

La salvaguardia dell’ambiente: prospettive comuni ed esempi nazionali La legislazione europea in materia di tutela dell’ambiente: linee guida ed esperienze nelle aziende che editano quotidiani in diversi Paesi europei. Ifra Newspaper Techniques

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Archivio Aperto ASIG

Riferimento: 1179

Come cambia il mercato del lavoro nei giornali americani L’impatto delle nuove tecnologie sulla forza lavoro e sui sindacati poligrafici nell’industria dei quotidiani negli Stati Uniti, in un articolo dell’avvocato Robert Ballow dello studio King&Ballow, che cura gli interessi legali di oltre 300 quotidiani. Oltre alla sfida delle tecnologie, l’articolo affronta altri problemi connessi con la corretta gestione delle risorse umane: i corsi di formazione professionale, la tutela della salute in azienda, le carriere e le sfide poste dall’impiego dei nuovi media elettronici che sempre più spesso affiancano le linee di produzione tradizionali dei giornali. Ifra Newspaper Techniques Riferimento: 1180

Gestione risorse umane: l’esperienza europea in un mondo che cambia Probabilmente non esiste un “approccio europeo” alla gestione delle risorse umane nelle aziende editoriali, ma esiste invece, per certo, un quadro comunitario di sfide poste dalla tecnologia e dai rapidi cambiamenti nell’industria dei media. L’autore traccia un quadro dei temi comuni più urgenti, e delinea possibili approcci per risolvere i problemi più delicati in materia di organizzazione del lavoro. Ifra Newspaper Techniques

produttori indipendenti in grado resistere allo concorrenza. Partendo da queste considerazioni, l’autore dell’articolo delinea possibili strategie di medio periodo. Ifra Newspaper Techniques Riferimento: 1182

Perchè servono gli standard internazionali L’industria mondiale dei quotidiani ha molti problemi in comune e molte sfide da affrontare insieme, a prescindere dalle diversità che caratterizzano i mercati locali. Attorno ai giornali, infatti, si muovono settori a loro volta strategici, quali l’industria della pubblicità, le telecomunicazioni, l’industria cartaria, le aziende proiettate allo sviluppo di nuovi media elettronici. Gli standard produttivi, intesi come specifiche definite che vanno accuratamente interpretate da parte degli utenti, consentono di realizzare grandi benefici comuni in termini di razionalizzazione delle procedure industriali ed in termini di economie di scala. Ifra Newspaper Techniques Riferimento: 1183

La ricerca della qualità in Nord America La concorrenza sempre più forte fra diversi mezzi di comunicazione spinge i giornali ad una ricerca sempre più attenta su come migliorare la qualità del proprio prodotto. In questo articolo l’autore fa il punto sulle diverse strategie per migliorare la qualità della stampa dei giornali. Ifra Newspaper Techniques

Riferimento: 1181

La carta da giornale: complessità della domanda in Europa Con 8,6 milioni di tonnellate annue, l’Europa è il secondo consumatore mondiale di carta da giornale ma, con la sola eccezione della Germania, i Paesi dell’Europa Occidentale non sono in condizioni di prevenire il rischio di finire nelle mani dei produttori stranieri. Infatti, i Paesi del Nord Europa sono diventati a poco a poco proprietari delle cartiere situate in Francia ed in Inghilterra, e solo in Germania ci sono

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Riferimento: 1184

Il Giappone e le tecnologie desktop: scenari e prospettive Segnaliamo un interessante articolo pubblicato da Seybold Report on Publishing Systems (V. 24, N. 12) dedicato allo “stato dell’arte” nell’applicazione delle tecnologie desktop nell’industria grafica del Giappone, un Paese alle prese con le nuove frontiere della mini elettronica digitale che non


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rinuncia all’antichissima tradizione di un’arte grafica fra le più raffinate al mondo. L’articolo contiene dati statistici, scenari e prospettive sui futuri sviluppi degli impieghi. Seybold Report Publishing Systems Riferimento: 1185

Stampa digitale a colori: prime esperienze - Un report dal Giappone La stampa digitale a colori in alta qualità per basse tirature è una delle frontiere più promettenti dell’industria grafica mondiale, resa possibile dallo sviluppo di macchine da stampa per l’impressione diretta. Seybold Report on Publishing Systems (V. 24, N. 13) pubblica un interessante reportage sulle prime esperienze di stampatori e clienti giapponesi. Grande interesse ma altrettanta prudenza nella esplorazione commerciale ed imprenditoriale di un settore, la stampa digitale, dove le tecnologie, ed i mercati, sono tutti da scoprire e da sperimentare. Seybold Report Publishing Systems Riferimento: 1186

Internet: viaggiando nel cyberspazio - progetti e prospettive in Francia Secondo le previsioni dell’ITU (International Telecommunication Union), Internet ha già sorpassato, in termini di utenti, il telex ed il videotext, ed è presto destinato a sorpassare il fax. Per il 2000 gli esperti prevedono che Internet avrà fra i 150 e i 200 milioni di utenti in tutto il mondo. Ma il viaggio nel cyberspazio può riservare qualche sorpresa quando a collegarsi è un altro sistema, come il videotext francese. Queste ed altre incognite nell’articolo di Gayet. Ifra Newspaper Techniques

Riferimento: 1187

Infografici: 10 istruzioni per l’uso Le illustrazioni in un giornale uniscono la chiarezza ed il

controllo della comunicazione verbale con la immediatezza e l’impatto visuale delle fotografie. Ma per usare al meglio l’infografica l’autore dell’articolo, responsabile del progetto grafico al Politiken di Copenhagen, offre 10 suggerimenti agli editori che desiderano pubblicare un quotidiano “illustrato”. Ifra Newspaper Techniques

Riferimento: 1188

Il coordinamento delle redazioni locali a La Stampa di Torino La Stampa è il terzo quotidiano italiano per diffusione. Delle 575.000 copie stampate quotidianamente, 442.000 copie, sotto forma di 13 edizioni locali, sono diffuse nell’Italia Nord-occidentale. Le altre sono stampate a Milano, Roma, Catania e Cagliari. In questo articolo Luigi Mezzacappa descrive, per il vasto pubblico internazionale della pubblicazione dell’Ifra Newspaper Techniques, le strategie di integrazione nell’area pre-press, con particolare riguardo al coordinamento delle redazioni locali. Ifra Newspaper Techniques

Riferimento: 1189

La decentralizzazione della redazione al quotidiano La Voix du Nord La Voix du Nord, il secondo maggior quotidiano francese, ha 28 edizioni. L’area di distribuzione copre due dipartimenti nel Nord della Francia, ed ha una tiratura media di 410.000 copie con una diffusione attorno alle 380.000. Le 28 edizioni raggiungono un totale di 180 - 200 pagine locali al giorno. Il quotidiano francese ha recentemente scelto il sistema Hermes, della Unisys, per l’automazione ed il coordinamento delle redazioni locali. L’articolo di Luc Petitfrére illustra nei dettagli le strategie tecnologiche ed organizzative attuate dal quotidiano francese. Ifra Newspaper Techniques

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CIRCOLARI

“Circolari FIEG” raccoglie e segnala le informazioni e i commenti ai più importanti dispositivi di legge, indicazioni e raccomandazioni in materia sindacale, tributaria, disciplina dell’IVA e quant’altro attiene agli aspetti gestionali e amministrativi dell’industria dei giornali, oggetto di sistematica comunicazione alle imprese editrici e stampatrici. “Circolari FIEG” è un promemoria di facile consultazione, da tenere sempre a portata di mano, un nuovo strumento di lavoro per quanti hanno responsabilità direttive e gestionali nelle aziende del settore.

Circolare del 16-03-95

N° 1948

Disegno di legge sulla tutela della privacy. Incontro con la stampa del 22 marzo 1995 alle ore 11,30.

Circolare del 22-03-95

N° 1949

Decreto legge n. 83 del 20 marzo 1995 contenente “disposizioni urgenti per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie” (Gazzetta Ufficiale n. 67 del 21 marzo 1995) e provvedimento del Garante per la radiodiffusione e l’editoria del 22 marzo 1995 “Modifiche al regolamento per la disciplina della diffusione della stampa e sulla radiotelevisione di propaganda elettorale per le elezioni dei sindaci, dei presidenti delle Provincie, dei Consigli Comunali e dei Consigli Provinciali nonché per l’elezione dei Consigli Regionali delle Regioni a statuto ordinario, fissate per il 23 aprile 1995”.

Circolare del 20-03-95

N° 1950

Legge 29 maggio 1982 n. 297 : “Coefficiente di rivalutazione per i mesi di gennaio e febbraio 1995”.

Circolare del 28-03-95

N° 1951

Linee di comportamento in occasione di scioperi.

Circolare del 10-04-95

N° 1952

Congresso della Fiej - Parigi 28-31 maggio 1995.

Circolare del 10-04-95

N° 1953

Osservatorio tecnico per i quotidiani e le agenzie di stampa.

Circolare del 12-04-95

N° 1954

Promozione e valorizzazione del giornale quale strumento didattico nel mondo della scuola.

Circolare del 14-04-95

N° 1955

Disciplina della comunicazione sulla stampa e sulla radiotelevisione relativa ai referendum abrogativi fissati per l’11 giugno 1995. Regolamento del garante per la radiodiffusione e l’editoria del 12 aprile 1995.

Circolare del 19-04-95

N° 1956

Disciplina della comunicazione sulla stampa e sulla radiotelevisione relativa ai referendum abrogativi fissati per l’11 giugno 1995. Regolamento del Garante per la radiodiffusione e l’editoria del 12 aprile 1995.

Circolare del 19-04-95

N° 1957

Disciplina della comunicazione sulla stampa e sulla radiotelevisione relativa alle elezioni comunali nelle regioni autonome della Sicilia, della Valle d’Aosta e del Trentino Alto Adige previste per i mesi di maggio e giugno 1995 e alle elezioni suppletive della Camera dei Deputati nel collegio 8 della circoscrizione Emilia Romagna e del Senato della Repubblica nel collegio 3 della Regione Calabria fissate per il 14 maggio 1995. Regolamenti del Garante per la radiodiffusione e l’editoria del 26 aprile.

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Circolare del 04-05-95

N° 1958

Reiterazione Decreto-legge in materia di bilanci delle imprese editrici (D.L. 29 aprile 1995, n.137) pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 99 del 29 aprile 1995.

Circolare del 05-05-95

N° 1959

Recupero tassa annuale di concessione governativa per l’iscrizione delle società di capitali nel registro delle imprese - Azione giudiziaria.

Circolare del 12-05-95

N° 1960

Trasmissione bilanci e dati per attività di studio.

Circolare del 12-05-95

N° 1961

Art. 4 del contratto collettivo nazionale di lavoro giornalistico: situazione occupazionale trimestre gennaio - marzo 1995.

Circolare del 15-05-95

N° 1962

Disciplina della comunicazione sulla stampa e sulla radiotelevisione relativa ai referendum abrogativi fissati per l’11 giugno 1995. Integrazione e modifiche delle disposizioni del 12 aprile 1995 a seguito della sentenza n. 161 del 10 maggio 1995 della Corte Costituzionale.

Circolare del 17-05-95

N° 1963

Legge 29 maggio 1982 n. 297: coefficienti di rivalutazione per i mesi di marzo e aprile 1995.

Circolare del 17-05-95

N° 1964

Disciplina della comunicazione sulla stampa e sulla radiotelevisione relativa ai referendum abrogativi dell’11 giugno 1995.

Circolare del 24-05-95

N° 1965

Decreto -legge 23 febbraio 1995 n. 41, convertito nella legge 22 marzo 1995 n.85 - Misure urgenti per il risanamento della finanza pubblica Decreto -legge 7 aprile 1995, n. 109, recante, tra l’altro, modifiche alla disciplina IVA in materia di autoconsumo.

Circolare del 25-05-95

N° 1966

Reiterazione Decreto - legge in materia di accesso ai mezzi si comunicazione durante le campagne elettorali e referendarie (D.L. 19-5-1995, n. 182) pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 116 del 20-5-1995.

Circolare del 26-05-95

N° 1967

25a Conferenza dell’INMA Roma 27-30 settembre 1995.

Circolare del 08-06-95

N° 1968

Decreto legge 19/5/1995 n. 182. Disposizione in materia di accesso ai mezzi di comunicazione durante le campagne elettorali e referendarie. Disciplina relativa agli annunci (art. 2, comma 1). Parere del Garante per la radiodiffusione e l’editoria.

Circolare del 14-06-95

N° 1969

Trasmissione bilanci e dati per attività di studio.

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Nuovi sistemi per nuovi editori L’approfondito e apprezzato contributo a “Filo diretto” che pubblichiamo in questa pagina a firma di Paolo Agus va anche oltre le caratteristiche abituali della rubrica. Si tratta di una riflessione attenta sul domani del giornale e sugli strumenti tecnologici destinati ad accompagnare l’evoluzione e la diversificazione del quotidiano nella prospettiva che è al centro del dibattito più attuale.

Il mondo dei quotidiani sta cambiando. Naturalmente queparazione della parte redazionale del giornale. Questa intesta frase non ha il minimo significato (il mondo, per fortuna, grazione porta all’annullamento del concetto di giornale è in continuo cambiamento) se non è corredata da buone composto da due giornali: uno fornito dalla concessionaria argomentazioni. e l’altro dalla redazione che ogni giorno miracolosamente In effetti il mondo dei giornali è sem(quasi) si sovrappongono in tipopre stato in lenta e progressiva evolugrafia dando origine ad un unico zione, ma in quest’ultimo periodo si “stampato”. (Nota di costume: vi stanno accumulando eventi che porricordate che in molti ambienti il tano a cambiamenti sostanziali in camtimone pubblicitario passato dalla pi che vanno dalla pubblicità ai sisteconcessionaria al giornale si chiami redazionali, dalla struttura stessa ma “Giornalino”?) SINEDITA srl della redazione/tipografia al mercato Via Trecate 34/8 - 10141 Torino dei fornitori di sistemi per i quotidiaRedazioni e tipografie: nuovi tel. 011/7724200 - fax 011/7723222 ni. scenari Un’altra area che nel prossimo futuro si trasformerà vistoQuotidiani e pubblicità samente è quella dell’organizzazione e della struttura stessa Cerchiamo di capire quale è lo scenario che favorisce il delle redazioni/tipografie. I contratti di lavoro (quello dei cambiamento (e lo condiziona). poligrafici già firmato e quello dei giornalisti in fase di Al livello più alto dello scenario si pone il rapporto che il definizione) porteranno sicuramente ad una maggiore flesgiornale ha con la pubblicità. In questo settore si stanno sibilità nel modello produttivo della parte redazionale del vivendo cambiamenti sostanziali che partono dalla considegiornale. La possibilità di accettare dall’esterno testi, intere razione che non è possibile per una concessionaria nazionapagine o parti di pagina, grafici, e quant’altro possa contrile raccogliere pubblicità locale (ed il caso della SPI è buire alla costruzione di un giornale avrà (sta avendo) come emblematico). Gli editori stanno attrezzandosi per effettuaconseguenza una riorganizzazione dei flussi di lavoro (che re in proprio la raccolta della pubblicità ottenendo un peraltro, a parte la videoimpaginazione, erano fermi a migliore rapporto con l’inserzionista (in assenza di intermemodelli non troppo dissimili da quelli del piombo). diari) ed un controllo diretto e più stretto del proprio Alcuni editori stanno pensando di commissionare intere territorio. Gli investimenti per aprire una propria concessiopagine (tipicamente quelle locali di una cittadina o di un naria sono di un certo rilievo (in fondo si tratta di una scelta paese) a “persone” (giornalisti o no) che, coordinandosi con strategica) ed il gruppo che prende le decisioni di acquisto un caposervizio in redazione, hanno la completa gestione di un sistema informativo per la raccolta e la gestione della della pagina: dalla scrittura ed impaginazione degli articoli, pubblicità non è costituito dalle stesse persone che prendoalla raccolta locale della pubblicità e dei necrologi, alla no (prendevano) le decisioni che riguardano il sistema creazione di “speciali” localizzati sul territorio di compeeditoriale (inteso come sistema classico di creazione menatenza. bò + scrittura testi + trattamento foto + gestione agenzie + Altri giornali nascono con una struttura che comprende impaginazione). In più viene richiesta dall’editore una preesclusivamente gli uomini della “macchina”, senza (o con

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pochissime) figure di “scrittori” di pezzi. L’idea che sta dietro questa scelta è quella di utilizzare service esterni al giornale, che possano fornire non più solo lavoro di impaginazione, ma anche attività redazionali, da quelle più tradizionali (tamburini dei film, palinsesti televisivi, recensioni di libri e film) a quelle più professionali (servizi su argomenti specifici completi di testi e fotografie, interviste, profili di personaggi, analisi sociali e politiche). E i sistemi editoriali... Queste ultime considerazioni ci portano a pensare che gli attuali sistemi editoriali debbano essere profondamente rivisti o addirittura ripensati tenendo in considerazione il fatto che la produzione del giornale non sarà (non è) più tutta interna alla redazione centrale, ma diventa un processo distribuito, asincrono, e che la necessità per la “macchina” del giornale diventa quella di coordinamento di questo processo più ricco e complesso di prima. Gli strumenti che i prossimi sistemi editoriali devono mettere a disposizione sono centrati sulla possibilità di tenere sotto controllo un processo che si svolge abbondantemente al di fuori del giornale stesso, utilizzando tecnologie di diverso tipo: dai deadline agli strumenti grafici per il monitoraggio dell’avanzamento della produzione. Internet: capire per investire Prima di trarre qualche conclusione aggiungo un ulteriore punto che si condensa in una sola, terribile, mistica ed incompresa parola: Internet. Tutti i giornali (ma proprio tutti) si stanno interrogando su cosa significhi “essere su Internet” ottenendo, dall’interno o dall’esterno, una serie di risposte assolutamente incompatibili tra di loro, che aumentano l’incertezza e complicano la scelta sulle strategie. Una soluzione (attualmente tra le più praticate) è quella di dire (di dirsi): “per ora mettiamoci su Internet, con il tempo capiremo cosa sta succedendo e decideremo come proseguire”. Questa è una filosofia del tipo: “se ci sono gli altri devo esserci anche io, anche se per ora non capisco bene cosa posso farci”. Ovviamente una scelta dettata da queste considerazioni non può prevedere grossi investimenti: il giornale deve andare su Internet in modo automatico, senza intervento umano e

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con software che costi poco. Il risultato è che vediamo su Internet (con poche eccezioni) copie elettroniche del giornale cartaceo, senza una personalità che distingua un giornale dall’altro e senza una strategia visibile dietro la pura “presenza”. Questo tipo di soluzione (questa scorciatoia concettuale) evita al giornale di “pensare” a modi di presenza su Internet che possano essere complementari alla versione cartacea, evita (o pospone) di porsi il problema di cosa è o cosa dovrà essere la pubblicità su Internet (legata anche alla raccolta in proprio della pubblicità locale di cui abbiamo già parlato). Il ruolo dei fornitori Ora mi pongo dalla parte dei fornitori di quelli che sino ad oggi si chiamavano “sistemi editoriali” (in fondo dalla mia parte). Questi fornitori dovranno (devono) avere la possibilità non solo di offrire “a listino” molte più componenti di una volta (e sarà necessario trovare un nuovo nome da sostituire al termine “sistema editoriale”) ma anche di essere propositivi, di inventare nuove soluzioni che, inglobando l’esperienza passata, suggeriscano agli editori nuove strade, nuove possibilità in un mondo, quello della distribuzione dell’informazione, che si trasforma rapidamente. Mettiamo in questo calderone anche lo straordinario aumento del costo della carta, che può spingere gli editori a cercare idee per stampare di meno e vendere di più per riportare i conti in pareggio. Sta cambiando l’informazione, sia dal punto di vista del contenuto, sia nel modo in cui i contenuti sono portati al fruitore. Pensiamo solo alla possibilità data dalle ultime generazioni di macchine da stampa a colori di effettuare piccole tirature personalizzate (addirittura a livello di singola copia). Siamo vicini al giornale (cartaceo o elettronico) personalizzato? E’ troppo presto per dirlo, ma bisogna cominciare a parlarne seriamente, tutti insieme: editori, giornalisti, poligrafici e fornitori di soluzioni. Dobbiamo prepararci tutti a cambiamenti che, quando arriveranno, saranno urgenti e pressanti. Paolo Agus Responsabile della Ricerca

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Nuove fonti di entrata per i quotidiani? In questa rubrica confluiscono - in particolare - scritti elaborati da esponenti delle aziende che hanno aderito all’iniziativa di “Filo Diretto” mirati a presentare prodotti, soluzioni e ipotesi che riguardano da vicino l’evoluzione sempre più spinta della tecnologia nel mondo dei quotidiani. L’articolo di Cesare De Micheli spinge lo sguardo anche più avanti, contribuisce ad esplorare un terreno che - a ben vedere - non può considerarsi ormai separato dal vecchio confine tra editoria tradizionale ed editoria elettronica, tra soluzioni anche avanzate fondate sui sistemi editoriali e l’on-line che, sotto molteplici aspetti, costituisce la loro naturale espansione.

Tutti gli operatori del settore sono ormai a conoscenza della rivoluzione silenziosa che da diversi anni interessa il mercato consumer americano: tutti si informano su tutto, tutti si scambiano messaggi, opinioni, commenti, tutti spendono ore (del giorno o della notte) a digitare sulle tastiere dei loro Personal alimentando il tumultuoso traffico delle reti che dispensano a larghe mani (e per pochi dollari) servizi di ogni tipo e per ogni gusto.

solo qualche riflessione legata alla natura delle fonti informative e dei prodotti editoriali già disponibili presso gli editori e sgombrare subito il campo da un facile errore: il giornale elettronico (il quotidiano tradizionale cioè trasferito su uno schermo di un Personal) è probabilmente di scarso significato e IBM SEMEA di limitato utilizzo. Circonvallazione Idroscalo Ogni testata opera in una realtà speci20090 Segrate - MI fica (nazionale, regionale, locale, si Tel. 02.59621 occupa di sport, di informatica, di medicina, di arte, di spettacolo, ecc.) I servizi “on line” e indirizza un bacino di utenza conseguente. E’ allora per Faccio specifico riferimento a Prodigy (uno fra i servizi questa utenza che vanno approntati i servizi da distribuire e elettronici che conta il maggior numero di utenti, nato da le tariffazioni più adeguate e individuate le forme promouna joint venture fra IBM e Sears verso la fine degli anni zionali più accattivanti. ’80), Compuserve, America On Line ed altri, per un totale di diversi milioni di utenti abbonati ai vari servizi. Un prodotto “su misura” Nel nostro Paese è più recente l’infervoramento per questa Si opera in una realtà nuova che pretende informazioni tipologia di servizi (la grande ragnatela delle reti Internet fresche, complementari a quelle della carta stampata, che con un’utenza globale fra i 20 e i 30 milioni!) e diverse coinvolgano la vita e le esigenze di tutti noi in ogni momento iniziative si stanno attivando. della nostra giornata: come impiegare il tempo libero in Vorrei di seguito accennare ad una fra queste che nasce da loco, il collezionismo, le manifestazioni ad invito, le prenoIBM per riproporre sul nostro territorio l’esperienza di tazioni, gli scambi fra privati, la posta elettronica, le occasuccesso maturata oltre oceano. sioni e tante altre forme di comunicazione che interessano Tecnologia, reti, software di controllo e di gestione sono tutti, bambini, giovani, adulti, anziani. richiesti dal nostro ambiente: lingua, comunicazioni, legiLe tecnologie sono disponibili a prezzi abbordabili da tutti slazione, gusti e tanti altri ancora. (un abbonamento annuo si prevede avrà un costo base di Sono stati già siglati i primi accordi con importanti qualche centinaia di migliaia di lire). Occorre solo affrontainformation providers (editori e non) e una prima re un mercato nuovo, di dimensioni ciclopiche con nuove sperimentazione con qualche centinaio di utenti è in atto con idee e nuove forme di comunicazione. un servizio di informazioni prevalentemente legate al monGli editori forse non sono preparati a questa rivoluzione ma do informatico. occorre che si muovano in tempi brevi perché forse mai come in questo momento si sta giuocando il loro destino e Quali le possibilità commerciali per un editore? la loro sopravvivenza. Non voglio proporre un elenco esaustivo di possibilità ma Cesare De Micheli

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IBM: Soluzioni per un piccolo pianeta Con questo motto IBM si è presentata all’inizio dell’anno sul mercato mondiale ristrutturando al contempo profondamente il proprio modo di operare attraverso la creazione di 14 nuove unità globali di tipo “verticale”. Semplici ed intuitive le motivazioni che hanno spinto Big Blue ad avviare questa trasformazione: - le aziende si distinguono non per la loro nazionalità ma, piuttosto, per l’appartenenza, pur nella loro differenza, ad uno specifico settore di industria; - un’organizzazione a livello internazionale rende più pratico ed economico riempire eventuali vuoti nelle capacità di fornire soluzioni tecnologicamente valide; - operare in questo modo significa, infine, realizzare importanti economie di scala.

Anche il nostro Paese ha seguito questa strada ed ha creato una struttura nuova, più efficace e integrata per rispondere a quanto il mercato chiede in termini soprattutto di soluzioni tecnologicamente avanzate e innovative.

IBM Italia, manager e organizzazione IBM Italia, in particolare, opera attraverso una duplice compagine (commerciale e specialistica) attenta ai bisogni e alle opportunità che il mercato continuamente propone. Milano, Torino e Roma sono i 3 poli operativi più importanti che assicurano un’ampia copertura sulle maggiori aziende nazionali sparse su tutto il territorio. Marcello Montanari è il diretTelecomunicazioni e Media tore italiano del Vertical TeleSe questo è vero in senso generale, comunicazioni e Media, GiuIBM SEMEA tanto più lo è per il settore Telecomuniseppe Cerrone è il direttore Circonvallazione Idroscalo cazioni e Media dove, a maggior ragiocommerciale Media, Alberto 20090 Segrate - MI ne, le barriere nazionali sono da tempo Ferrero guida il gruppo di speTel. 02.59621 rimaste solo sulle carte geografiche e nei cialisti media. residui controlli doganali fra i singoli Paesi. Le soluzioni proposte al mercato In Europa, nei settori Telecomunicazioni e sono il frutto di un intelligente connubio Media, l’automazione è arrivata con un certo ritarfra la propria tecnologia di hardware, do, ma sta rapidamente recuperando il tempo perduto. software, reti, servizi e le più avanzate applicazioni La spesa informatica è stata di oltre 10 miliardi di dollari nel di tanti partners che operano congiuntamente a ’94 con una prospettiva di incremento attorno al 7% (in IBM. termini reali) per gli anni a venire. Il mondo dei Media è in rapida, inarrestabile traIn un mondo che corre il time to market sarà vitale e sformazione. Prodotti e servizi editoriali diversi, richiederà sempre più reti intelligenti e ad altissime prestainnovativi, capillari affrontano il nuovo mercato zioni (ATM), nuovi media come la TV via satellite e via consumer con crescente aggressività, con offerte cavo, la TV interattiva, le reti di computer ad alta velocità, accattivanti, attraverso sollecitazioni continue a le teleconferenze ed altre forme di comunicazione in grado costi da bancarella elettronica. di fornire qualsiasi servizio a chiunque e ovunque. La Le nuove tecnologie hanno indubbiamente una convergenza della tecnologia nell’industria dei media è marcia in più rispetto ai più lenti processi di guidata dalla digitalizzazione, principalmente nel settore riorganizzazione delle strutture aziendali, dei flusdell’intrattenimento. Gli operatori nazionali hanno da temsi operativi, dei compiti e delle responsabilità delle po abbattuto le frontiere costruendo una fitta rete di alleandiverse figure professionali che operano presso ze. un’azienda editoriale: permettono di creare prodotti e sottoporli al giudizio del mercato in tempi Le strutture supernazionali brevissimi. Nel campo Telecomunicazioni e Media, l’IBM si è data una IBM intende assecondare pienamente questa tenstruttura supernazionale che ha la testa in Germania e le denza ed operare a fianco delle aziende editoriali membra nei singoli Paesi europei per essere più vicini al per aiutarle a raggiungere rapidamente questi mercato e alle sue esigenze specifiche. obbiettivi.

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La prima E-Print 1000 Indigo in Italia: il progetto della Compostudio Est di Cernusco sul Naviglio Nella sede della Compostudio Est, un ampio, luminoso e modernissimo open space a Cernusco sul Naviglio, accanto alle quattordici postazioni di lavoro, agli scanner, le unità di uscita e tutte le attrezzature delle configurazioni DTP c’è uno spazio vuoto. Orgoglioso, allegro e comprensibilmente un po’ ansioso Giuseppe Saluzzi, titolare della società insieme al fratello Francesco, a Claudio Perego e ad Aldo Sartori, spiega che in quello spazio verrà montata all’inizio di giugno, dopo la Drupa, la prima EPrint 1000 Indigo venduta in Italia.

carte, patinate e non, in formato UNI A3, ma anche carte riciclate, etichette e cartoncini. Veloce, affidabile, ad alta risoluzione, produce stampati nitidi e colori brillanti. Scegliendo E-Print la Compostudio ha scelto di percorrere da subito la strada del futuro. Aperta ai settori più diversi del mondo della comunicazione stampata editoria, riviste, pubblicità, e anche packaging. Compostudio conta un numero elevato di clienti di cui, per scelta precisa, nessuno rappresenta più del 25% del fatturato dell’azienda. A questi clienti bisogna offrire un buon prodotto ma soprattutto, sottolinea Saluzzi, un servizio perfetto.

La Compostudio Est Innovatori per scelta e per passione, i titolari della Compostudio Est, nata Un centro pilota “digitale” nel 1989 dall’unificazione della Indigo Italia In più di dieci anni di attività non c’è Compostudio, centro di fotocompoVia G. Stephenson 43/a - 20157 Milano cliente che abbia ricevuto il famoso sizione che aveva allora sede a Pero tel. 02 3575493 - fax 02 3575629 “bidone”: puntualità e rispetto della con la Composit, specializzata nel parola data sono per loro un punto di campo dell’editoria, hanno seguito orgoglio. “Siamo una azienda tecnoloda sempre, ancora dai tempi della gica, ma non per questo vogliamo rinunciare ad essere un pò composizione a mano, spiegano, un progetto di integrazioromantici!” dice sorridendo. Ed è proprio per poter offrire ai ne totale tra testi, immagini e grafica, per poter fornire al clienti qualcosa di nuovo, che nessun altro è oggi in grado cliente il prodotto finito. Per realizzarlo, si sono sempre di proporre che hanno scelto Indigo. Senza smettere di rivolti a quanto di più tecnologicamente avanzato potesse di sorridere, Saluzzi mostra tutta la sua competenza di imprenvolta in volta offrire il mercato. Un’azienda così non poteva ditore: “Abbiamo scelto E-Print per le sue caratteristiche, non lasciarsi affascinare dalla più importante rivoluzione che la rendono assolutamente diversa da qualsiasi altra tecnologica degli ultimi anni: la nuova macchina da stampa attrezzatura per la stampa digitale e perfettamente adatta digitale E-Print 1000 della Indigo dedicata alle brevi e alle nostre esigenze. La E-Print aprirà strade e mercati nuovi brevissime tirature di stampati a colori di qualità. per la Compostudio e darà un nuovo impulso alla crescita della nostra azienda, che bilancerà lo sforzo dell’investiIndigo E-Print 1000 mento. Vogliamo creare un centro pilota di stampa digitale Basata sull’innovativa ed esclusiva tecnologia Offset Digie poi ...poi vedremo: le possibilità sono tantissime, molte tale a Colori, E-Print combina le più moderne e veloci dobbiamo ancora scoprirle.” Alla Compostudio parlano da tecniche di riproduzione delle immagini con il procedimenpionieri, ma i piedi restano saldamente piantati a terra: primi to offset, in modo da raggiungere elettronicamente la quain Italia, sono però forti delle 300 macchine Indigo già lità, la latitudine e l’affidabilità tipiche della stampa offset installate e funzionanti in soli due anni nel mondo, di cui 100 tradizionale. Una tecnologia nuova ed esclusiva, basata in Europa. Dal momento che in Europa si stampano ogni sugli speciali inchiostri liquidi Elektroink brevettati da giorno oltre 150.000 copie a colori con macchine Indigo, Indigo, che permette per la prima volta al mondo di stampacon un ricavo complessivo superiore ai 500 milioni di lire e re a colori un’alta qualità e in bassa tiratura, in breve tempo profitti che si possono calcolare intorno al 50%, sono certi e a basso costo. E-Print stampa senza lastre, partendo della validità del loro investimento e delle grandi opportudirettamente da dati digitali che possono essere in formato nità che si aprono alla loro azienda con la nuova E-Print PostScript, Scitex o altri standard utilizzati normalmente 1000 Indigo. dall’industria grafica. Può utilizzare un’ampia gamma di

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La stampa digitale a colori per le basse tirature è Xeikon La grande novità a Drupa 95 è stata sicuramente la stampa digitale a colori che è riuscita a catalizzare su di sè l’attenzione di un numero altissimo di visitatori. Questa ha dimostrato di essere una tecnologia già matura, una risposta alle esigenze di un mercato che si sta indirizzando sempre più verso le basse tirature a colori, anche per risolvere particolari esigenze di produzione. Un esempio è nell’ambito dei quotidiani dove la stampa digitale può rappresentare una soluzione per realizzare locandine promozionali destinate alle edicole. Grazie alla possibilità di produrre lavori con contenuti variabili, tali locandine - stampate in bianco e nero o a colori - possono essere differenziate per pubblicizzare solo le informazioni che interessano una certa area geografica, una città o una zona.

nell’ambiente pubblicitario romano, perché annovera tra i suoi clienti le più grandi multinazionali del settore farmaceutico, chimico e cosmetico. Con alle spalle una esperienza pluriennale, lo Studio Susini fornisce un servizio di ideazione grafica completo, ad esclusione delle pellicole la cui produzione viene affidata a service esterni. La scelta di installare Xeikon DCP-1 con il Variable Data System per gestire stampati con contenuti variabili, scaturisce dalla necessità di fornire ai clienti un servizio a 360°. In primo luogo la produzione delle prove di stampa di lavori che richiedono l’approvazione di più persone all’interno della stessa azienda; si parla quindi di più copie che, subendo molti passaggi e rifacimenti, risulterebbero essere molto costose se gestite tradizionalmente. N.T.G Nuove Tecnologie Grafiche Ma questa è solo una parte dei Via Taro 39 - 00198 Roma Elementi chiave della tecnoprogetti che coinvolgono la tectel. 06/8416190 - fax 06/8541469 logia Xeikon nologia Xeikon. Molto signifiStrada 2 Edificio C3, 20090 Milanofiori Assago (MI) A Drupa, Xeikon, fresca del cativa, e sicuramente vincente, tel. 02/8242541 - fax 02/57511893 prestigioso riconoscimento otè la scelta di aprire un centro tenuto da Seybold (Award for sevizi di stampa digitale su richiesta in grado di offrire excellence in technology 95), ha confermato la propria queste lavorazioni anche a clienti esterni. leadership nella produzione di macchine da stampa digitali di altissimo livello. Questo prestigioso riconoscimento vieXEIKON e i nuovi mercati ne conferito alle soluzioni che si distinguono per il loro alto Questo è solo un esempio tangibile di una delle molteplici contenuto tecnologico e per essere una reale risposta alle aree di applicazione di Xeikon DCP-1; stanno infatti emeresigenze del mercato. gendo tanti altri settori nei quali la stampa digitale a colori Gli elementi chiave di questa tecnologia sono costituiti dal può rappresentare la soluzione ottimale. Basti pensare a tutti microtoner elettrofotografico a secco; dal concetto di stamcoloro che hanno la necessità di produrre stampati a colori pa bianca e volta in un singolo passaggio su stazione nelle basse tirature, quali: volantini, pieghevoli, documenmultipla; dal sistema di scrittura a LED che consente un’eletazione tecnica, presentazioni, brochure, cataloghi per la vata risoluzione e molteplici livelli di grigio per punto; vendita di immobili, ristampe da riviste, moduli, documenti dall’alimentazione della carta a bobina per definire i formati finanziari, menù, documenti personalizzati per il direct di stampa desiderati ( anche oltre i 2 metri); dalle varie mailing, cataloghi d’arte, locandine, ecc. configurazioni disponibili. Un esempio di una nuova applicazione molto interessante, Dall’inizio della produzione della prima Xeikon DCP-1, dalla quale emerge anche che la stampa digitale e la tecnica avvenuta nell’aprile 1994, la crescita della società è stata offset possono essere complementari l’una all’altra, è raprapidissima; le unità vendute nel mondo, dopo solo un anno presentato dalla produzione di prove di stampa. Per provare di attività, sono oltre 230 delle quali 200 già installate. l’efficacia di una azione di marketing si potrebbero, ad esempio, effettuare solo alcuni test su un numero ristretto di I primi clienti italiani utenti, o più test differenziati. In questo caso la stampa Anche in Italia si sono già vendute le prime Xeikon a digitale è la soluzione adeguata poiché consente di produrre testimonianza del successo che questa tecnologia sta rapidasolo alcune copie da utilizzare come test di valutazione mente acquisendo nel nostro paese. Una di queste installaprima di procedere alla stampa magari di 100.000 copie o zioni verrà effettuata a Roma. Si tratta dello Studio Grafico più in offset. Susini, un nome molto conosciuto da coloro che lavorano

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La novità Datasport per la stagione 1995/96: le pagine sportive pronte per la stampa Sempre al passo con l’evoluzione tecnologica e con le richieste del mondo della carta stampata. Datasport ha finalmente coronato il sogno del suo direttore Sergio Chiesa: fornire ai quotidiani pagine intere dedicate allo sport sotto forma di prodotto finito, pronto per la stampa.

troppi canali di raccolta e diffusione. Spaziando dal calcio al rugby, dal basket alla pallanuoto, Datasport confeziona per ogni quotidiano un prodotto ad hoc, perfettamente rispondente alle più specifiche richieste redazionali e grafiche.

Appuntamento Flessibilità ed elasticità Dal 27 di agosto (data d’inizio del Campionato di calcio di La flessibilità e l’eclettismo di Datasport consentono così di Serie A) Datasport offrirà dunque ai propri clienti un servirealizzare i servizi più disparati: intere pagine dedicate ai zio in più rispetto a quanto fatto finora: ogni domenica concorsi a pronostico, tabelle classiche con risultati e risultati, classifiche, statistiche, notizie, curiosità e grafici classifiche, analisi storico-statistiche delle partite di potranno arrivare in tipografia già impaginati. cartello, interi fascicoli dedicati ai campionati Chi si affiderà a questo servizio potrà così regionali e provinciali. sgravarsi, almeno per quanto riguarda lo sport, Sport minore alla ribalta della consueta lotta contro il tempo per porProprio la realizzazione di numerose pagine tare alle stampe il giornale in orari utili: il materiale ricevuto da Datasport, infatti, complete contenenti risultati, classifiche, non richiederà ulteriori interventi evitabellini e cronache delle partite di calcio minore (dall’Eccellenza ai Pulcini) cotando quindi i tempi di ricezione, constituiscono il fiore all’occhiello di trollo e impaginazione che la sola traDatasport (oltre naturalmente alla cospismissione dei dati implica. cua banca dati su calcio e basket): semIl prodotto “finito” realizzato da pre più quotidiani infatti si stanno orienDatasport non esclude comunque un tando verso la pubblicazione di inserti intervento diretto della redazione nella sullo sport cosiddetto minore, che ristesura delle pagine: è possibile un colscuote il fervido interesse di un vasto legamento attivo tra redazione giornalipubblico, che spesso non ha dove prenstica e struttura Datasport in modo che Datasport sas di Sergio Chiesa & C. dere le informazioni che gli interessano. la produzione della pagina possa essere Corso Sempione, 52 - 20154 Milano soddisfacente sia nei contenuti che nella Tel. 02.3314774 r.a. Fax 02.3314769/961 Ogni soluzione è possibile rapidità di esecuzione e di consegna. Naturalmente, laddove le particolari esigenze interne di un quotidiano non richedano Una lunga strada la consegna del prodotto sotto foma di “pronto in pagina” Datasport ha raggiunto questo risultato attraverso un lungo (Datasport lavora sia con XPRESS che con PAGE MAKER) cammino, durato una decina d’anni, effettuato nel mondo Datasport è pronta ad adeguarsi ad esse: potrà infatti fornire delle rilevazioni sportive che le ha permesso di acquisire dei testi non giustificati ma comprensivi di comandi di una professionalità a tutto tondo: a partire dal reperimento fotocomposizione in modo che il personale tipografico del delle informazioni sino alla loro distribuzione. giornale li debba solo impaginare, oppure potrà inviare testi La rilevazione statistica effettuata da Datasport direttamengià giustificati pronti per essere fotocomposti. te sui campi di gara ed estesa su tutto il territorio nazionale, abbinata alla struttura tecnologica all’avanguardia, hanno “Dal risultato alla pagina finita” permesso di fornire al cliente un servizio praticamente in E’ con orgoglio, quindi, che Datasport presenta la sua tempo reale, in grado di rispondere alle sempre più pressanti grande novità per la stagione 1995/96: dopo dieci anni di esigenze di tempestività richieste dal mondo dell’informamaturazione e di sperimentazione l’obbiettivo “dal risultazione. to alla pagina finita” è finalmente raggiunto. La capillare diffusione sul territorio della organizzazione di L’esperienza e le conoscenze tecniche di un pezzo di storia Datasport fa si che il dato fornito al cliente sia “sicuro”: dell’informazione sportiva hanno finalmente trovato il loro Datasport è nel contempo alla fonte della notizia e alla sua sbocco naturale nella pagina “formato Datasport”. diffusione, non c’è un intervento di terzi o dispersione in

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Ocean: l’archivio storico multimediale per redazioni di quotidiani e uffici stampa I moderni sistemi per il trattamento digitale delle informazioni consentono agli editori di costruire banche dati on line per archiviare informazioni, testi ed immagini, di particolare importanza. La Telpress, società specializzata in soluzioni per la gestione delle informazioni on line, ha da poco introdotto sul mercato italiano Ocean, un sistema informatico per creare l’archivio storico multimediale delle imprese editrici, con la possibilità di archiviare testi ed immagini.

razionalizzando l’attività.

Consultazione in rete Il sistema Ocean consente la condivisione dell’archivio a più utenti collegati in rete. Il potente software di sistema intercetta le richieste provenienti dalle stazioni di lavoro collegate, identificando in modo automatico l’espressione da ricercare ed il periodo in cui effettuare la ricerca. All’utente vengono fornite come risposte le sole notizie che hanno dato esito di ricerca positivo. Ciò significa un basso carico per la rete, Doppia tecnica di archiviazione con tempi di risposta molto veloci, ed Ocean consente di costruire un archivio enormi vantaggi per l’organizzazione del caricando automaticamente sia notizie e lavoro, dal momento che gli utenti non fonti di agenzia, sia files redazionali gevengono “sommersi” da un carico di files Telpress nerati dal sistema editoriale in uso nelscarsamente o per nulla pertinenti con la Piazza della Libertà 13 - 00192 Roma l’azienda. Il sistema utilizza due tecniche richiesta. tel. 06/3216304 - fax 06/3216345 distinte: la prima consente lo scarico di Le caratteristiche di funzionalità sono tali Int. mc7069@mclink.it notizie da ogni singola stazione in rete, da rendere Ocean un information retrieval effettuando una scrittura in un’apposita directory mediante particolarmente adatto ad inserirsi negli ambienti di lavoro il client del sistema editoriale; la seconda permette lo dove la velocità di ricerca e la pertinenza del materiale scarico di tutto il giornale su un canale di ricezione del restituito sono gli obiettivi primari, come, per esempio, sistema, operazione equivalente ad una stampa del giornale nelle redazioni dei quotidiani o delle televisioni. in ASCII su porta seriale. Le notizie ricevute nelle due diverse modalità vengono inserite negli archivi giornalieri Sistemi di sicurezza indicizzati. Ocean provvede in modo del tutto automatico al back-up giornaliero degli archivi di notizie in un massimo di altre Creazione e manutenzione dei database due unità disco (doppio back-up) fisse o rimuovibili. PossoPer la creazione e manutenzione dei database il sistema no essere raggiunti sistemi di sicurezza anche più elevati, Ocean provvede ad eseguire una copia immediata di tutte le rispetto all’ archiviazione su un unico disco ottico magnenotizie depositate negli archivi di ricezione. Il gestore più tico, per esempio dotando un secondo server di un’unità anche decidere di automatizzare questa funzione in modo disco magneto ottico sul quale andrà a scrivere lo stesso selettivo, ovvero selezionando solo alcuni gruppi di notizie. TEQS che effettua le scritture e le consultazioni sul primo. Il sistema provvede quindi alla indicizzazione immediata Esiste anche la possibilità di preparare un secondo sistema delle stesse notizie in modalità TEQS (Telpress Extended TEQS normalmente non attivo. A seconda della quantità di Quick Search). Il sistema provvede alla creazione automadati da archiviare è possibile utilizzare juke-box multicassetta tica del vocabolario generale di tutte le parole trattate. o hard disks di grande formato. Se si presume che le notizie L’utente, in fase di ricerca, può immediatamente verificare archiviate giornalmente non superino i 500 KB, dischi da 9 se le “parole” che ha in mente per una interrogazione full GB o batterie di dischi da 2 o 4 GB costituiscono una valida text si trovano nell’indice generale, risparmiando tempo e alternativa in termini di capacità di archiviazione.

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Crosfield presenta un nuovo server In occasione di Drupa ‘95 (che si è svolta a Düsseldorf dal 5 al 18 maggio), Crosfield Electronics ha presentato il nuovo Crosfield Server su piattaforma Sun SPARC. Il server Il server si rivolge a tutti gli utenti del mercato della prestampa a colori che devono gestire la produzione con tecnologie digitali. Nel corso del 1995, verranno introdotte due versioni di Crosfield Server: una per le configurazioni semplici, l’altra per quelle complesse. Il nuovo server della Crosfield presenterà una gamma completa di funzioni: servizi di rete, posizionamento OPI, gestione del database per oggetti e altre funzioni client.

dichiara: “Il flusso di lavoro digitale non è più un sogno. Crosfield Server non è che la prima delle soluzioni per i lavori elettronici da cui i clienti potranno trarre enormi vantaggi sia in ambienti semplici che complessi.” Altre funzioni del Server Tra le altre funzioni del server ricordiamo al creazione automatica dei file a bassa risoluzione; la sostituzione dei file a bassa risoluzione con quelli ad alta risoluzione; visualizzazione dello stato dell’immagine prima della stampa; la ricerca degli elementi della pagina e un database relazionale.

Interfacce standard Crosfield Server è dotato di Crosfield Electronics Italia un’interfaccia standard con le appliVia Volta, 16 - 20093 Cologno Monzese (MI) cazioni software ed accetta diversi Maggiore autonomia, maggiore Tel. 02/253031 - Fax 02/25303300 prodotti desktop per ambienti produttività Macintosh, PC e Sun. I clienti Crosfield Server migliora il flusso di Crosfield che dispongono di prodotti quali l’attuale server produzione, perché fornisce una maggiore automazione ImageBureau potranno passare a Crosfield Server tramite riducendo in tal modo l’intervento manuale, aumenta la produttività e controlla l’uniformità dei processi di lavoro. un apposito aggiornamento. Crosfield Server sarà disponibile nel corso dell’anno. Il direttore del marketing della Crosfield, Tony Halker,

Crosfield Server : esempio del flusso di lavoro

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3

Sostituzione OPI della alta risoluzione e validazione del Postscript pagina si unisce alla 8 La coda del RIP per

Diapositive scannerizzate ed identificate come parti del lavoro

l'uscita su prova o pellicola

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Si possono facilmente richiamare in ogni momento tutti gli elementi di tutte le pagine per eventuali modifiche

in 4 Immagini miniatura e versioni in bassa risoluzione create dal server

CROSFIELD SERVER & RIP

10 sul 1 Informazioni lavoro caricate nel

In ogni momento è possibile accedere allo stato dei lavori

database immagini e testi in 2 Ilustrazioni, digitale sono inseriti ed identificati come parti del lavoro

40

5

Ricerca nel database di tutti gli elementi disponibili

6

Elementi impaginati richiamati, pagine create ed identificate come complete


TecnoMedia

O IRETT RMANO

D FILO

NDE

AZIE

Computer-to-plate Autologic, un'altra tecnologia emergente Così come il computer-to-paper per le basse tirature a colori rappresenta una rivoluzione nel mondo della stampa, così per le alte tirature c'è un'altra tecnologia emergente: il computer-to-plate. Uno dei produttori leader di soluzioni CTP è Autologic, società rappresentata in Italia da NTG, e molto conosciuta nell'ambito dei quotidiani per i sistemi di gestione intelligente dell'output offerti. Gli utilizzatori dei sistemi Autologic sono infatti tra i nomi più prestigiosi della stampa italiana. Tra questi: il Corriere della Sera, il Corriere dello Sport-Stadio, La Repubblica, Il Sole 24 Ore, La Stampa, Il Messaggero, Il Gazzettino, Il Giornale e Mondadori Editore.

La Polychrome-Chemco, organizzazione del gruppo internazionale SunChemical-Polychrome-Chemco di proprietà della Dainippon Ink and Chemical Corporation, ha recentemente ottenuto dalla Lloyd's Register Quality Assurance la prestigiosa certificazione ISO 9001 per la fabbrica olandese di Soest, specializzata nella produzione di pellicole, carte e prodotti chimici per l'industria grafica. La certificazione ISO 9001 attesta la corrispondenza della produzione Polychrome-Chemco con gli standard internazionali di qualità ISO in tutti gli aspetti relativi a sviluppo dei prodotti, acquisto e consegna di materie prime, sistemi di produzione, training del personale a tutti i livelli, statistiche di controllo della produzione, consegna dei prodotti finiti ai clienti e supporto tecnico. Un riconoscimento importante, che dimostra il costante impegno di tutta l'organizzazione nella ricerca del massimo livello di qualità e nel costan-

Nell'ambito dei sistemi per l'incisione diretta su lastra, studiati sempre per risolvere i problemi produttivi dei quotidiani, Autologic mette a disposizione due versioni, l'APS-Platemaster/2820 e l'APS-Platemaster/3242. L'APS-Platemaster 2820, dotata di alimentatore automatico, è in grado di produrre una lastra formato broadsheet in meno di 1, 5 minuti ad una risoluzione di 1016 dpi. L'altra versione ha invece un'area di scrittura di 813 x 1067 mm. e risoluzioni di 1270, 1905 e 2540 dpi. La tecnologia CTP, con il trasferimento diretto su lastra, offre notevoli vantaggi. In primo luogo consente di risparmiare tempo e ridurre i costi di produ-

INFO

zione dei lavori in quadricromia. I sensibili miglioramenti di produttività permettono di soddisfare la crescente richiesta di tempi di produzione veloci e di ottimizzare l'utilizzo della macchina. Inoltre, il CTP garantisce una qualità migliore proprio perché l'esposizione della lastra viene eseguita direttamente, eliminando così le imprecisioni derivanti dall'intervento manuale. Senza parlare della forte diminuzione dei residui chimici necessari invece per i sistemi che utilizzano le pellicole.

N.T.G Nuove Tecnologie Grafiche Via Taro 39 - 00198 Roma tel. 06/8416190 - fax 06/8541469 Strada 2 Edificio C3, 20090 Milanofiori Assago (MI) tel. 02/8242541 - fax 02/57511893

A Polychrome-Chemco la prestigiosa certificazione ISO 9001 te miglioramento dei prodotti, delle tecniche di fabbricazione e del servizio offerto ai clienti. La ISO, organizzazione internazionale che controlla e definisce gli standard industriali, distingue tre livelli di certificazione ISO 9000. ISO 9003 si applica alle aziende che si occupano di test, ispezioni finali e attività di distribuzione; ISO 9002 comprende oltre a queste attività le tecniche di produzione, l'acquisto delle materie prime e l'installazione. Il livello ISO 9001, assegnato a Polychrome-Chemco, è il più ampio e riguarda, oltre alle categorie

CHEMCO ITALIA Spa Via P. Tacca 63/a - 50125 Firenze tel. 055/65891 - fax 055/685625

previste dai due livelli precedenti, anche la ricerca e lo sviluppo dei prodotti. Un aspetto importante di valutazione per l'assegnazione della certificazione ISO è la capacità dell'azienda di recepire le richieste degli utilizzatori, fornendo le risposte e le soluzioni tecniche e commerciali più appropriate. Polychrome -Chemco ha sempre prestato particolare attenzione a questo importante aspetto, stabilendo con i clienti un rapporto costruttivo ed offrendo un servizio di supporto tecnico e commerciale flessibile, veloce ed efficiente. Una volta ottenuto il riconoscimento ISO Polychrome-Chemco intende operare per mantenerlo nel tempo proseguendo nel costante miglioramento delle strutture produttive e organizzative che saranno sottoposte dalla ISO a periodici controlli.

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