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NEXPO '95: Panno del cyberspazio

FILO DIRETTO

Un reportage esclusivo sulla 67" edizione della Mostra-Convegno della Newspaper Associatioll oJ America.

LE AZIENDE INFORMANO

Gli scenari - Sinergie sempre più strette tra servizi 011 line ed editoria tradizionale a pagina 3 I dati - un mercato da 44 miliardi di dollari con 504.000 dipendenti a pagina 8 Il dibattito - opportunità e minacce: dal pre-press alla spedizione. L'incremento del costo della carta ........ a pagina 11 Le sofuzioni - accesso a Internet, pubblicità on line, fotografia digitale, generatori di applicazioni a pagina 15

Il servizio ASIG Service che mette a

Il valore aggiunto dell'integrazione La società tipografica STEC di Roma raccoglie la sfida della "system integration" per soddisfare le esigenze del mercato.

dirett.o contattofomitori e utilizzatori di tecnologie per la produzione di quotidiani.

Filo Diretto è il modo piÙ rapido, efficace ed economico per raggiungere i piÙ qual(ficati manager e decision maker dell' industria editoriale italiana. Ecco l'elenco delle aziende aderenti:

a pagina 21 AN.') APIS NlGER SOF7WARE

Le banche dati de Il Sole 24 Ore

APPIE COMPUTER

Big on fine e Big CD-ROM: due importanti strumenti di documentazione economica, finanziaria e normativa. a pagina 26

ATEX AUTOLOGIC CHEMCO ITALlA

Il quotidiano che si "ascolta"

CROSFlELD ELECTRONICS [TALlA

Il sistema AudioMAT messo a punto da Il Mattino di Napoli per i non vedenti.

DATASPORT

a pagina 28

Industria grafica: export a gonfie vele Dai dati dell'associazione di settore ACIMGA emerge un saldo attivo di 660 miliardi nella bilancia cOlmnerciale 1994. a pagina 31

ECRM FULCRUM !TALlA HASSELBLAD JBMSEMEA INDICO MEDITERRANEA NTG OPTRONICS

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SERVIZI ITALIA SINEDITA

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a pagina 34

TELPRESS UNISYS ITALIA

Circolari a pagina 40

XEJKON

~ Appuntamenti

a pagina 56

a pagina 42


Parliamo di... Non pochi tecnici e dirigenti di giornali che hanno affollato gli stand del “Nexpo ’95” e che hanno seguito le relazioni svolte quest’anno al “Georgia World Congress Center” di Atlanta (avvenimenti dei quali ci occupiamo diffusamente in questo numero di “TecnoMedia”) si attendevano forse che - nel solco della migliore tradizione - l’attenzione fosse prevalantemente rivolta alla promessa, nuova generazione di sistemi editoriali o alle più sostanziali innovazioni destinate ai comparti stampa e spedizione.

speculare, in sostituzione del supporto cartaceo. Certamente più allettante (e assai probabilmente fonte di reddito) l’ipotesi che consente al’italiano che vive all’estero di catturare, in tempo reale, il giornale della sua città d’origine, o a chi vive in Italia, di procurarsi, con lo stesso sistema, il Times in edizione telematica o uno dei 141 quotidiani disponibili in rete. Il tutto accompagnato da servizi aggiuntivi che spaziano tra l’approfondimento su un tema specifico e il listino prezzi del supermercato.

Il segno dominante della manifestazione promossa dalla NAA (l’Associazione degli editori statunitensi) si è orientato, invece, verso le nuove frontiere del “cyberspazio”, con un serrato dibattito sul “perché” e sul “come” i giornali debbano divenire protagonisti della comunicazione on-line e con qualificate offerte di “soluzioni tecnologiche” capaci di interpretare le esigenze di modelli di comunicazione differenziati e tra loro integrabili.

Non a caso, proprio negli Stati Uniti, nascono consorzi tra i maggiori gruppi editoriali: ultimo esempio, in ordine di tempo, la New Century Network, un network che raggruppa oltre duecento testate sparse tra i vari Stati dello sconfinato territorio. Un solo abbonamento per l’accesso a servizi tra i più diversificati, dove l’informazione fornita dal quotidiano della singola città costituisce, al limite, una componente marginale. E’ l’ipotesi che, ad Atlanta, con tanta fantasia e non minore speranza , ha portato a coniare il termine di “cybercash”: al momento una sorta di moneta virtuale; in prospettiva un reddito che ci si augura destinato a confluire nelle casse dell’impresa editoriale. Carlo Lombardi

Le motivazioni di tale scelta, peraltro prevedibile, non risiedono certamente nel modernismo di “Internet” e, tanto meno nella convinzione che il giornale stampato abbia un futuro dal corto respiro. Se così fosse, sarebbe difficilmente spiegabile il fatto che - per il 1995 - si prevedano, nell’area tradizionale dei quotidiani nordamericani, investimenti per un miliardo e 200 milioni di dollari (quasi il 36 per cento in più rispetto al ’94) o che il solo Washington Post, tra l’anno in corso e il 1996, conti di spendere 250 milioni di dollari per ammodernare gli impianti di stampa. Il fatto è che, dove la sperimentazione è più avanzata, ci si è convinti che l’informazione on-line possa e debba costituire un prezioso supporto per il giornale e- particolare non trascurabile - fonte di business. Le preoccupazioni non sono tutte fugate, poiché diffusa è la consapevolezza che l’informazione sia da tutti considerata ingrediente insostituibile nei servizi messi in rete su Internet, oppure attraverso società come Compuserve, America on line o altre iniziative, quali Video On-Line, varate anche in Italia, che primeggiano a livello internazionale. Ma altrettanto generalizzata è la sensazione che nessuno sia disposto a pagare per ricevere “merce” acquisibile altrimenti con facilità e a prezzi contenuti. La soluzione che sembra farsi strada è, di conseguenza, quella che rifiuta l’ipotesi del giornale trasferito in rete ed offerto alla clientela (lettori ed inserzionisti), in versione

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TecnoMedia Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: asigserv@ mbox.vol.it Direttore responsabile Carlo Lombardi Redazione Salvatore Curiale - Luca Michelli Progetto Grafico - impaginazione Sabrina Bizzarri Infografica Giovanni Marco Piemontese Segreteria di Redazione Antonella Appolloni Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994 © ASIG Service S.r.l. - 1995 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Bigli 2, 20121 Milano Stampa I.G.U. S.r.l. Via Michele Migliarini 59/A, 00173 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 19 settembre 1995


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NEXPO ’95: gli scenari

Quattro corsie parallele per i quotidiani Usa Le Prospettive emerse dal Convegno di Atlanta: i quotidiani devono saper sviluppare una strategia di utilizzo dei servizi on line senza per questo abbandonare i servizi più tradizionali.

“Entro dieci anni il quotidiano sarà soltanto un ricordo del passato”. Era il 1985 quando il proprietario della CNN Ted Turner, convinto della assoluta superiorità dell’informazione televisiva sulla carta stampata, lanciò questa profezia. Allo scadere del decennio, l’industria USA dei quotidiani si è data appuntamento al Georgia World Congress Center di Atlanta, a cento metri di distanza da quell’OMNI Center che ospita il quartier generale delle attività di Turner, per ribadire come il quotidiano, in questo scorcio finale del ventesimo secolo, sia vivo ed in buona salute, e stia cercando di “mettere a fuoco il futuro” per prepararsi alle sfide del prossimo millennio. “Putting the future in focus” era appunto il titolo del 67° appuntamento annuale con il Nexpo, la mostra-congresso della NAA, l’Associazione Americana degli Editori di quotidiani, svoltasi ad Atlanta tra il 24 ed il 28 giugno scorso. In realtà, secondo l’immutabile programmazione stabilita dalla NAA, Atlanta avrebbe dovuto ospitare la manifestazione l’anno prossimo, ma l’appuntamento è stato anticipato a quest’anno non tanto per rimarcare il fallimento della profezia di Turner, quanto per evitare la concomitanza con le Olimpiadi del centenario, che saranno ospitate, nella prossima estate, dalla città della Coca Cola . Per una settimana, quindi, il magnifico centro congressi di Atlanta è stato il crocevia dell’industria USA dei quotidiani: oltre al Nexpo, infatti, la NAA ha organizzato, negli stessi giorni, la decima edizione di Connections, il congresso dedicato alle opportunità per i quotidiani nel settore nei nuovi media, e la annuale NAA Marketing Conference. Tornando al Nexpo, gli indicatori sulla mostra confermano l’impressione visiva di una contrazione degli spazi: la superficie netta espositiva è stata pari a 20.465 metri quadri, in calo del 5% rispetto all’anno scorso e del 9,5% rispetto al 1993; non sono stati resi noti i dati sul numero di visitatori, sta

di fatto però che non abbiamo notato agli sportelli di accreditamento le code di altre edizioni. Sarà anche vero, come ha sottolineato l’ufficio stampa della manifestazione, che quest’anno la qualità dei visitatori era superiore rispetto al passato e che era aumentato il numero dei manager venuti in fiera “portandosi il libretto degli assegni”. Ma c’è anche la netta sensazione che, specie nel settore del pre-press, il Nexpo soffra la concorrenza di altre manifestazioni che, come gli appuntamenti di Seybold, non si rivolgono unicamente al mercato dei quotidiani. Ad ogni modo, il Nexpo rimane uno dei due-tre appuntamenti indispensabili per capire in che direzioni muova l’industria dei quotidiani; e accanto alla fiera, il congresso svolge l’indispensabile funzione di raccordare i temi più squisitamente tecnologici ed organizzativi con l’evoluzione del mercato dei lettori e degli inserzionisti. Buone e cattive notizie E’ toccato come sempre a Catherine Black, Presidente e Amministratore delegato della NAA, tracciare, in apertura della sessione generale del convegno, un quadro complessivo del settore; un quadro che si presenta assai variegato, caratterizzato com’è da segnali estremamente contraddittori. Nel primo trimestre del 1995, il fatturato complessivo del settore negli Stati Uniti è salito del 6,7%; della stessa percentuale è salito il fatturato pubblicitario, spinto soprattutto da una impetuosa crescita della pubblicità classificata. Se il trend verrà confermato lungo l’intero arco dell’anno, il 1995 potrebbe chiudersi per l’industria dei quotidiani USA con un fatturato pubblicitario superiore ai 36 miliardi di dollari, il più elevato della storia. Sull’altro piatto della bilancia, tuttavia, va considerato che nel 1994 la crescita della pubblicità sulla stampa (7,3%) è stata inferiore a quella complessiva del mercato pubblicitario (+8,8%); ne consegue che la quota di mercato dei quoti-

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11 5.3 76

11 4.6 69

11 5.2 96

11 3.3 22

11 3.0 90

11 3.3 37

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11 2.5 14 10 7.7 53

10 8.8 12

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Nel quindicennio 1980-1994, ad un costante incremento del numero dei lettori, ha fatto riscontro un sensibile calo della percentuale di readership (elaborazione ASIG Service su dati NAA)

Numero dei lettori adulti1980-1994 ai manager dell’indudiani è diminui(valori in migliaia) 67,0 66,9 stria USA dei quotita di 0,3 punti 66,3 diani: l’annuale ricerpercentuali. E se 65,1 ca NAA sugli inve64,8 il numero com64,2 64,2 stimenti in tecnoloplessivo dei let63,6 gie indica per il 1995 tori nel giorno 62,9 62,6 62,4 una previsione di inmedio è aumen61,7 62,1 vestimento di 1,2 mitato di oltre 61,5 Valori percentuali di readership tra la popolazione adulta 1980-1994 liardi di dollari, in au700.000 unità, mento del 36% rispetraggiungendo i to agli 883 milioni di 115,4 milioni di 2 198 dollari del 1994. persone, è leg2 1 4 1 2 3 4 5 6 7 8 9 3 0 80 198 199 199 199 199 198 199 198 198 198 198 198 198 198 Più in concreto, la germente dimi- 19 Black indica per l’industria dei giornali due direttrici di nuita (dal 61,7 al sviluppo: 61,5%) la readership. Nel 1970 la percentuale di lettori di - la razionalizzazione delle procedure di acquisizione quotidiani nel giorno medio era superiore al 77%: ciò vuol della pubblicità, attraverso la creazione di network nazionali dire che, nell’ultimo quarto di secolo, il quotidiano ha lasciae la digitalizzazione delle transazioni; to per strada ben 30 milioni di lettori abituali. La situazione - l’adesione convinta alla “rivoluzione digitale”, per manè particolarmente difficile tra i giovani: se la percentuale di tenere il vantaggio competitivo del quotidiano nel mercato lettori si aggira intorno al 68% tra le persone di età compresa globale dell’informazione. tra i 45 e i 64 anni, la percentuale scende a poco più del 50% tra le persone di età compresa tra i 18 e i 24 anni. Il numero Pubblicità: network nazionali e trasmissione digitale dei quotidiani continua a scendere: erano 1.552 alla fine del Sui circa 34 miliardi di dollari che costituiscono il fattu1993, sono 1.538 alla fine del 1994, saranno ancora meno alla rato pubblicitario dei quotidiani USA, appena 4 miliardi di fine del 1995. Due settimane dopo la fine del Nexpo ha chiuso dollari (pari al 12%) provengono dalla pubblicità nazionale. i battenti il New York Newsday, un gigante da 700.000 copie I motivi di questo scarso utilizzo del quotidiano per le grandi a numero, settimo quotidiano USA per diffusione, schiacciacampagne pubblicitarie va ricercato nell’estrema to dall’aumento del prezzo della carta e dall’incapacità di frammentazione del mercato: circa 1.300 degli oltre 1.500 arginare l’erosione di lettori e di pubblicità causata dalla quotidiani USA censiti nel 1994 non raggiungono le 50.000 concorrenza delle altre testate attive su un mercato ferocecopie di diffusione. mente competitivo quale quello dell’area metropolitana di Per ovviare a questa limitazione, circa un anno fa la NAA New York. ha dato vita ad una nuova società, la Newspaper National Il quadro del settore tracciato da Cathleen Black è dunque Network (NNN), con l’obiettivo di agevolare la pianificazioquello di un settore industriale maturo, assai redditizio (il ne di campagne pubblicitarie nazionali sui quotidiani. In rapporto tra profitti prima delle tasse e fatturato è pari al pratica, l’inserzionista attiva un unico contatto con la NNN e, 12,2%), ma che si trova nella necessità di affrontare un per suo tramite, ha a disposizione il potenziale pubblicitario processo di innovazione di prodotto per mantenere la sua degli oltre 700 quotidiani che partecipano all’iniziativa: 44 leadership. Questa esigenza di aggiornamento è ben presente 67,7

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milioni di copie nel giorno medio, pari al 75% della diffusione complessiva. I primi risultati dell’iniziativa sono stati estremamente incoraggianti: in un solo anno sono state acquisite campagne pubblicitarie per un valore complessivo di venti milioni di dollari, provenienti da società del calibro di Chrysler, Bayer, Coors, NBA, ed altre grandi corporations che solitamente orientano i propri budget pubblicitari verso altri mezzi. Naturalmente questa innovazione, come sempre avviene nell’industria dei quotidiani, nasce da una risposta alle esigenze di mercato ma presuppone un substrato tecnologico, fornito in questo caso dalla società svizzera Publicitas, che ha fornito alla NAA il software che consente la gestione unificata delle prenotazioni degli spazi e della fatturazione. Ai nuovi metodi di trattamento della pubblicità, con particolare riferimento al trasferimento on line degli annunci, dall’inserzionista al giornale, è stato dedicato un simposio, presieduto da Louis Franconeri, responsabile della produzione del San Antonio Express News. Nell’introdurre i lavori, Franconeri ha messo in evidenza come le nuove tecnologie rendano necessario un profondo ripensamento dell’organizzazione del lavoro del dipartimento pubblicitario. Sotto il profilo più squisitamente tecnico, l’esigenza primaria è creare consenso sugli standard da utilizzare, siano essi i formati dei file o i livelli minimi di qualità dei file di pubblicità. Sul tema degli standard ha molto insistito il direttore generale dell’Ifra Günter Böttcher, che ha rilevato come l’istituto di Darmstadt abbia promosso un gruppo di lavoro con l’obiettivo di proporre una serie di specifiche che possano essere condivise da tutti. Molto interessanti alcune delle proposte tecniche emerse dalle relazioni. Daniel Zito, presidente e amministratore delegato della Gannett Media Technology International, ha presentato i due ultimi prodotti della società, creata dal gruppo editoriale Gannett nel dicembre 1994 per “monetizzare” i frutti del laboratorio di ricerca Gannett Advanced Research Development. Il primo, denominato MASS, è un software residente su Macintosh Powerbook,

utilizzato dai venditori di pubblicità per l’input ed il trattamento della pubblicità locale; nei 38 quotidiani del gruppo Gannett che già utilizzano il prodotto è stato stimato un incremento del reddito pubblicitario di 600.000 dollari. Il secondo prodotto è Adlink, un sistema per il trattamento della pubblicità classificata che consente all’utente di intervenire direttamente sull’annuncio con modifiche dell’ultimo momento. Per il momento Adlink è disponibile per due categorie merceologiche: le automobili e gli immobiliari; i primi test in produzione, condotti al quotidiano Cincinnati Enquirer, hanno dato risultati assai positivi. Internet, la “febbre dell’oro” Uno degli argomenti più “gettonati” tra i visitatori del Nexpo era l’alleanza New Century Network, promossa da otto dei maggiori gruppi editoriali USA di quotidiani (183 testate, tra le quali USA Today, Los Angeles Times, Chicago Tribune, Houston Chronicle, con circa 20 milioni di copie diffuse al giorno). Obiettivo dell’alleanza è quello di “pilotare” gli sforzi compiuti dai quotidiani aderenti nel settore dei servizi on line. Nelle intenzioni dei promotori, quindi, la NCN si propone di “ribaltare” il tradizionale approccio nei confronti dei servizi on line: non è più il quotidiano che entra in una rete (sia essa America on line, o Prodigy, o Compuserve), perdendosi nella marea dei fornitori di informazione; viceversa, i quotidiani costituiscono essi stessi una rete, unificando le procedure di accesso, la fatturazione, la presentazione dei contenuti editoriali e pubblicitari. Il dibattito su NCN è stato soltanto una delle tante variazioni sul tema forse dominante di questa edizione del Nexpo: il “quotidiano nella rete”. Perché andare sul Web? Quali servizi offrire? Quale ritorno degli investimenti attendersi? Le edizioni on line dei quotidiani USA si contano ormai a decine: la stessa NAA dispone di un proprio sito Internet, che fornisce, oltre ad informazioni sulle attività ed i servizi dell’Associazione, un “hot link” con 55 quotidiani associati presenti sul World Wide Web, l’ambiente grafico multimediale della rete Internet.

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anno

Dal confronto tra l’evoluzione del Prodotto Interno Lordo e la crescita del mercato pubblicitario emerge con evidenza la recessione dei primi anni ’90 e l’attuale fase di ripresa. (elaborazione ASIG Service su dati NAA)

P.I.L. (milia pubb li r 4.038 di di dollacrità i) ,7 4.268 2 5,2 4.539 ,6 2 7 ,0 4.900 ,9 29,4 5.250 ,4 31,2 ,8 5.522 32,4 5.677 ,2 32,3 6.020 ,5 30,3 6.343 ,2 30,6 6.736 ,3 3 1,9 ,1 34,2

1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994

166,8 157,1 149,1 130,0

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Le esperienze di quotidia121,3 ni che sono saltati nella 105,7 112,4 rete, dunque, sono molteplici, e co123,9 128,6 116,9 minciano ad esse128,2 107,2 re messi a fuoco 1985 alcuni “punti 1986 chiave”: 1987 - Selezione dei temi da 1988 mettere a disposizione in rete; la 1989 pura e semplice trasposizione degli articoli 1990 sulla rete non si è dimostrata sino ad oggi vincente; più utile appare invece una selezione che tenga conto delle maggiori difficoltà di lettura a video - Individuare il “valore aggiunto” della presenza del quotidiano nel cyberspazio; in altre parole, che cosa dovrebbe spingere un “Internauta” a collegarsi con il mio sito Internet e non con quello del mio concorrente? - Creare una integrazione tra la redazione e l’edizione on line, per contenere al massimo gli investimenti da sostenere per lo sviluppo di edizioni on line; - Individuare i nuovi target pubblicitari; gli utenti di Internet non sono definibili sulla base delle tradizionali variabili geografiche o socio-economiche. Un tema fondamentale è la costituzione all’interno del quotidiano di una “biblioteca virtuale”, un proprio archivio elettronico da utilizzare sia come centro di documentazione interna che come punto di partenza per nuovi prodotti (per esempio servizi on line su Internet). Dan Woods del Raleigh News and Observer (145.000 copie giornaliere, 195.000 la domenica) partendo dall’esperienza del suo giornale ha messo in evidenza i vantaggi, i costi, le tecnologie e i pericoli da evitare, tra i quali il maggiore è probabilmente l’eccessiva concentrazione del know-how in poche persone, il che renderebbe l’azienda estremamente vulnerabile nel caso di avvicendamenti di personale. Naturalmente la corsa verso Internet e i new media comporta anche rischi e difficoltà che non possono essere taciuti.

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136,7

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“Il Web è come il selvaggio west ai tempi della Pro Lordotto corsa all’oro: tutdo Inte (P.I rno to vi può succe.L.) dere”: la battuta, pronunciata da 120,6 Gordon Borrell 135,8 121,7 della InfiNet, socie126,6 Fat tà che fornisce serquoturato vizi per l’accesso a tidi pub ani blic Internet, coglie US ita 1991 rio A scherzosamente 1992 quello che probabil1993 mente è stato sino ad oggi 1994 il grande “plus” di Internet, l’assoluta anarchia e mancanza di regolamentazione, che rischia però di ostacolarne l’ulteriore sviluppo. Anche sul Web come nei film di John Ford, dunque, comincia ad avvertirsi l’esigenza di “sceriffi” in grado di far rispettare la legge, una legge che va aggiornata ed adattata al nuovo contesto mediatico: ecco dunque che concetti come “proprietà intellettuale”, “copyright”, “diffamazione”, “diritto di replica” vanno, se non ridefiniti, quanto meno adeguati al mutato contesto di questo particolarissimo mezzo di comunicazione. Un secondo problema, forse ancora più urgente, è quello del cosiddetto “cybercash”. L’esperienza fin qui condotta dai giornali pionieri dimostra che la profittabilità delle iniziative on line è molto problematica, per problemi tecnologici (la scarsa affidabilità degli attuali sistemi di “moneta elettronica”), per la ancora limitata base installata di computer e di modem, per la difficoltà di definire con chiarezza il “what-topay-for” e di individuare sinergie tra l’edizione stampata e quella elettronica del quotidiano che non si nuocciano a vicenda. Secondo Stan Linhorst, direttore dei new media per la


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Syracuse Newspapers, il ritorno sull’investimento dei new line per avvicinare potenziali lettori, come i giovani al di sotto media è analogo a quello delle foto a colori in prima pagina: dei 18 anni, che la copia stampata riesce a raggiungere con è impossibile rispondere esattamente alla domanda “quanto grandi difficoltà. E’ il caso di Reggie, edizione interattiva on rende?”, ma rafforza la competitività del giornale, dando al line dell’Orange County Register, che nell’anno scolastico lettore la sensazione che il quotidiano gli fornisca il miglior appena concluso ha raggiunto 14.000 studenti nella contea servizio possibile. E della California e si comunque cominciaprevede ne raggiunPuntualizzazioni della Crosfield Electronics Italia no a vedersi qua e là ga 35.000 l’anno sulla ristrutturazione annunciata le prime “success stoprossimo. Un analoLo scorso 15 settembre la stampa ha dato ampio risalto al ventilato progetto di ristrutturary”: Access Atlanta, go prodotto della zione della Crosfield, annunciato a tutti i dipendenti europei attraverso una videocassetta. l’edizione on line Reuters New Media, Dalla direzione di Crosfield Electronics Italia S.p.a. riceviamo una precisazione che ha lo dell’Atlanta Journal diffuso via cavo, è scopo di tranquillizzare gli utenti italiani circa la continuità della assistenza tecnica ai & Constitution, didisponibile in 12.000 prodotti Crosfield. sponibile sulla rete scuole di tutta la naLa Direzione di Crosfield Electronics Italia S.p.a. ritiene opportuno fare alcune puntualizzaProdigy, ha raggiunzione. Sia come sia, zioni per correggere alcune rilevanti inesattezze contenute negli articoli pubblicati il 15 to in soli 14 mesi la la diversificazione settembre 1995 su vari quotidiani in merito al futuro della Società e alla sua operatività. I dipendenti di Crosfield Italiana, nessuno escluso, stanno regolarmente svolgendo, dal rispettabile cifra di del prodotto e lo svipomeriggio del 14 settembre, le loro attività di fornitura di prodotti e sistemi, assistenza 20.000 abbonati paluppo di servizi di tecnica, pratiche commerciali e amministrative. Di conseguenza, nessun cliente corre il ganti. Altre caseeditoria elettronica rischio di vedere compromesso il funzionamento dei prodotti Crosfield utilizzati e le proprie history citate nel corappare ormai la straattività per la mancata assistenza. I dipendenti di Crosfield Italiana hanno interrotto le loro attività solamente il giorno 13 so del convegno aiuda imboccata dalla settembre e il giorno 14 settembre fino alle ore 14. Dipendenti e Direzione di Crosfield Italiana tano a capire le potenmaggior parte dei hanno stabilito di incontrarsi il 20 settembre allo scopo di esaminare le soluzioni disponibili zialità dei servizi on quotidiani USA. per risolvere i problemi emersi. La Direzione di Crosfield Italiana sottolinea che attualmente non è stata presa alcuna decisione definitiva in merito al futuro della Società e ricorda che un’assemblea straordinaria degli azionisti di Crosfield Italiana si riunirà il 10 ottobre 1995 per esaminare le opzioni disponibili. La Direzione di Crosfield Italiana comprende pienamente il disagio per la situazione di incertezza sperimentata da tutti i dipendenti. Tuttavia, deve rimarcare che la scelta di impiegare uno strumento certamente inconsueto come la videocassetta è dovuto alla natura multinazionale della Società e all’impossibilità per il Direttore Generale Europeo di essere fisicamente presente in 9 Paesi Europei contemporaneamente per annunciare la proposta di ristrutturazione. Sempre a proposito della forma in cui il progetto di ristrutturazione è stato comunicato e per contribuire a una corretta informazione, la Direzione di Crosfield Italia desidera sottolineare un particolare omesso dalle cronache: l’incontro con i dipendenti del 10 agosto 1995 fu in realtà condotto dal signor Sergio Zoppolat, Direttore Generale della Crosfield Italiana, ed inoltre un direttore della Sede Centrale Crosfield, Mr. Barry Wootton, era presente. Durante la riunione tanto il signor B. Wootton quanto il signor S. Zoppolat hanno attivamente partecipato alla discussione generale rispondendo a tutte le domande poste dagli impiegati della Crosfield Italiana.

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NEXPO’95: i dati

La pubblicità negli USA copre oltre il 70% dei ricavi Crescono gli investimenti pubblicitari sui quotidiani degli Stati Uniti. In aumento testate e tirature del mattino e delle edizioni domenicali, in flessione quelle della sera. Il 61,5% degli adulti americani legge quotidianamente almeno uno dei giornali prodotti da un’industria che, nel 1994, ha fatturato quasi 44 miliardi di dollari, dando lavoro a 504 mila addetti.

Nexpo, la mostra-convegno dei quotidiani americani, è la sede tradizionale per tastare il polso all’industria dei giornali degli Stati Uniti. Anche quest’anno, in occasione dell’edizione di Atlanta - 24/28 giugno - la NAA. - l’Associazione dei quotidiani americani - ha fornito i dati che fotografano l’industria al 31 dicembre 1994.

I protagonisti del mercato Il settore dei quotidiani “made in USA” vale 44 miliardi di dollari: circa un quarto proviene dalla diffusione, ed il rimanente dagli investimenti pubblicitari. L’asse portante del settore continuano ad essere le piccole testate locali. Dei 1538 quotidiani editi nel 1994, ben 1303, pari all’84,7%, si collocano nella fascia delle testate al di sotto delle 50.000 copie di diffusione, 126 giornali sono attestati fra le 50.000 e le 100.000 copie, 68 arrivano alle 250.000 copie e solo 41, pari al 2,6%, oltrepassano questa soglia. Il quotidiano più diffuso resta The Wall Street Journal, con 1.780.422 copie, seguito da USA Today, con 1.551.503 copie, The New York Times -1.114.905 copie- e dal Los Angeles Times -1.062.202 copie-. Dopo i primi quattro, si trovano solo testate ben al di sotto del milione di copie di tirature media giornaliera. Il primo gruppo editoriale del settore quotidiani continua ad essere la Gannett Co. che, con 82 testate, fra le quali USA Today, raggiunge una diffusione media di 5,8 milioni di copie nei giorni feriali, e poco più di 6 milioni con la distribuzione dei numeri domenicali. Al secondo e terzo posto, rispettivamente, la Knight-Ridder -3,6 milioni di copie e 27 testate- e la Newhouse Newspaper, 26 testate e 2,9 milioni di copie vendute nei giorni feriali. Il gruppo con il

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maggior numero di quotidiani è sempre il Thomson Newspaper Inc., con 108 testate in portafoglio, ed una circolazione media di 2 milioni di copie. Rispetto al 1993, il numero globale dei giornali pubblicati negli Stati Uniti subisce una lievissima flessione - 0,9% - pari a 14 testate. Questo dato, tuttavia, non rende pienamente giustizia al mercato, dal momento che è interamente imputabile alla grave flessione dei giornali del pomeriggio, sempre meno richiesti dai lettori, mentre i giornali del mattino, più forti, registrano un incremento significativo - passando da 607 a 611 - ed aumentano, sia pur di una sola unità, anche i domenicali, che passano da 888 ad 889. Stesso discorso vale per la diffusione media giornaliera: il dato globale del 1994 è in flessione rispetto all’anno precedente, dal momento che le copie passano da 59.593.179 agli attuali 59.024.805, riportando il mercato ai livelli dei primi anni sessanta, ma il dato scomposto fra quotidiani del mattino e del pomeriggio riserva delle sorprese. Questi ultimi, infatti, perdono nel complesso quasi un milione di copie, mentre le testate del mattino ne guadagnano circa 140.000. Readership e stili di lettura Cresce anche il numero dei lettori: nel 1994 ben 115 milioni di adulti, pari al 61,5% della popolazione dai 18 anni in su, hanno letto almeno un quotidiano al giorno durante tutta la settimana lavorativa, e 132 milioni di persone, in questo caso pari al 70,4% degli adulti, hanno aperto i numeri domenicali che, secondo un’abitudine ben consolidata negli Stati Uniti, hanno un volume di pagine di gran lunga superiore rispetto alle edizioni che si succedono nel resto


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Direct mail 20%

altro 22%

radio 7%

Il mercato pubblicitario USA 1994: una “torta” da 150 miliardi di dollari

quotidiani 23%

tv via cavo 2% riviste della settimana. televisione 5% 21% Il maggior consumo di carta stampata si concentra nella fascia dei lettori compresi fra i 45 ed i 64 anni di età. I pubblicità nazionale maggiori dispiaceri agli 10% editori li danno i più vendite (domenica) 8% giovani, dal momento che la diffusione del vendite (settimana) mezzo nelle 13% fasce di età comprese tra i 18 ed i 34 anni supera appena la soglia del 50%. Forse a causa dell’alta foliazione media delle testate americane, e della struttura ad inserti tematici, che facilita il raggiungimento degli argomenti di maggior interesse, nel corso del 1994 solo il 57% dei lettori ha dichiarato di aver letto tutte le pagine del giornale. A farla da padrone, sia per gli uomini che per le donne, sono le notizie di carattere generale, e soprattutto la cronaca locale, che vengono quotidianamente consumate dal 94% dei lettori. Distanziate in media di una ventina di punti percentuali si trovano tutte le altre sezioni tematiche del quotidiano, con una forte prevalenza maschile per lo sport -85% di lettori- e femminile per la sezione “intrattenimenti, Tv, cine, etc.,” -81% di lettricie “cucina” -81% di lettrici-. Nel corso del 1994 gli americani hanno speso complessivamente 9 miliardi e mezzo di dollari per acquistare i quotidiani, dei quali 5,9 miliardi per le testate edite nei giorni feriali ed i rimanenti 3,6 miliardi per i numeri della domenica.

Il mercato della pubblicità Nel corso del 1994 gli investimenti pubblicitari sui mezzi di comunicazione negli Stati Uniti hanno raggiunto i 150

miliardi di dollari, con un incremento medio dell’8,8% sul 1993. Al primo posto della graduatoria L’industria dei quotidiani USA nel 1994: per mass un fatturato di 43,65 miliardi di dollari media si colpubblicità locale 40% locano, ancora una volta, i giornali quotidiani, che hanno raccolto nel corso del 1994 la cifra repubblicità classificata cord di 34,2 miliardi di dol29% lari, pari al 22,8% del mercato complessivo, tallonati dalle televisioni commerciali che, con 31 miliardi di dollari, si attestano al 20,8% del mercato. La stampa, nel complesso, continua a essere lo strumento che raccoglie la maggior quantità di investimenti pubblicitari: quotidiani e periodici insieme valgono infatti 42 miliardi di dollari, pari al 28% del mercato, mentre il comprato televisivo -televisioni commerciali e tv via cavo- arrivano a 34 miliardi di dollari, pari al 22,8%, la stessa quota detenuta da tutto il mercato dei quotidiani americani. Per quanto riguarda i progressi fatti registrare dai singoli media rispetto al livello degli investimenti pubblicitari del 1993, i quotidiani si devono accontentare di un “modesto” incremento del 7,3% -lievemente al di sotto della crescita media del settore, che è stata pari all’8,8%- mentre le televisioni commerciali hanno fatto registrare un +11,3% e le televisioni via cavo hanno compiuto un vero e proprio balzo in avanti, guadagnando in soli dodici mesi il 18,3%. La dimensione sostanzialmente “locale” dei quotidiani americani trova puntuale riscontro nella scomposizione degli investimenti pubblicitari sulla carta stampata. Dei 34,2 miliardi di dollari di pubblicità fatturati dai quotidiani USA nel 1994, il 51% proviene dagli inserzionisti locali, il 36,5% dagli annunci classificati ed il rimanente 12,5%,

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poco più di 4 miliardi di dollari, è costituito da campagne pubblicitarie nazionali. Questa situazione di fortissima dipendenza dal mercato degli investitori locali la dice lunga sull’enorme interesse che i manager editoriali stanno dimostrando nei confronti delle nuove iniziative per la trasmissione “on line” della pubblicità, sperimentazioni alle quali TecnoMedia ha dedicato ampio spazio sullo scorso numero. Le nuove opportunità tecnologiche potrebbero rendere i quotidiani locali maggiormente pianificabili, e quindi più appetibili anche in occasione delle grandi campagne nazionali che attualmente utilizzano in maniera poco sistematica questo mezzo. Il mercato del lavoro L’industria dei quotidiani, nel suo complesso, dà lavoro a 504.000 addetti, su un totale di 123 milioni di lavoratori dipendenti negli Stati Uniti. Rispetto a due anni fa i posti di lavoro crescono in valori assoluti -nel 1993 gli addetti erano 451.700-, l’occupazione femminile aumenta del 6,8%, quella maschile del 15,8%. Per gli editori americani un motivo di orgoglio ancora maggiore è la constatazione che i giornali, assieme alle agenzie di informazione, costituiscono gli sbocchi privilegiati per i diplomati delle scuole di giornalismo. I dati, pur relativi al 1993, dicono che su cento diplomati alle università di giornalismo, 2 trovano posto nei periodici, 7,2 nell’industria radio-televisiva, e 8,2 nei quotidiani e nelle agenzie di informazione. Questa statistica è ancora più significativa ove si consideri che il 24,8% dei diplomati giornalisti trova lavoro in settori che nulla hanno a che fare con la comunicazione, e ben il 15,5% resta disoccupato.

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I quotidiani e l’editoria elettronica La ricerca di nuovi mercati, la voglia di sperimentare nuove fonti di reddito, la disponibilità di infrastrutture fra le più moderne al mondo per la sperimentazione e la diffusione su larghissima scala della “cultura” informatica sono certamente alcune delle ragioni che hanno consentito agli editori americani di avviare per tempo la ricerca e lo sviluppo di nuovi “supplementi elettronici” in grado di affiancare il prodotto-quotidiano. Secondo i dati forniti dalla NAA, circa sessanta giornali dispongono già di una versione elettronica del prodotto stampato disponibile on-line, ed altre trenta testate sono in attesa di lanciare il servizio nel corso del 1995. Più di trenta giornali hanno creato una propria pagina sul Word Wide Web, e questo spiega, come si legge anche in altra parte di TecnoMedia, come mai la rassegna tecnologica di questa edizione di Nexpo si stata così fortemente orientata alle opportunità della pubblicazione Internet. Più di 600 giornali americani offrono come minimo un servizio vocale, dove è possibile ascoltare via telefono informazioni che vanno dalle quotazioni di borsa alle previsioni meteorologiche fino a delle sintesi musicali nel caso in cui si svolgano dei concerti nelle aree servite dalla testata. Più in dettaglio, 250 quotidiani offrono servizi a chiamata libera, l’80% dei quali sono finanziati dalla pubblicità, 265 mettono a disposizione delle caselle vocali per annunci personali, 150 offrono annunci classificati vocali, ed un centinaio supportano attività svolte fra le pareti domestiche. Più di 150 giornali offrono servizi a pagamento per informazioni su richiesta via fax, oltre 25 testate vendono archivi su CD-Rom, ed almeno altrettante stanno sviluppando, sempre su CD-Rom, prodotti di consumo.


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NEXPO ’95 - Il dibattito

E’ arrivato il momento dei “business integrators” I temi al centro della “tre giorni” del Convegno di Atlanta, dalle nuove prospettive dell’integrazione pre-press sino alla “nuova frontiera” della distribuzione: il “single copy target”. Le preoccupazioni per il continuo aumento del costo della carta spingono gli editori ad esplorare nuove opportunità di business.

La discussione in corso su quale sia il futuro del “quotidiano on line” e su quante corsie esso debba occupare sulla “infobahn” non ha naturalmente esaurito i temi che sono stati fatto oggetto di riflessione durante il Convegno NAA di Atlanta. Come di consueto, numerosissimi sono stati i workshop e i simposi monotematici; tra i molti argomenti al centro del dibattito, ne abbiamo selezionato tre dei più interessanti e stimolanti: il confronto sulle prospettive future dell’integrazione pre-press, in un contesto caratterizzato dalla crescente polverizzazione dell’offerta tecnologica; le metodologie più opportune per ottimizzare l’uso della carta, i cui prezzi hanno raggiunto i livelli record di tutti i tempi e non accennano ancora a fermarsi; e infine, un argomento molto caro all’industria editoriale USA: la “zonizzazione” del mercato e la conseguente individuazione di target di lettori sempre più piccoli e ben delimitati, con l’obiettivo finale del “single copy target”.

Dai “system integrators” ai “business integrators” Naturalmente nel corso del convegno non si è parlato soltanto delle tecnologie per “andare on line”; d’altra parte, del miliardo e duecento milioni di dollari di investimenti previsti per il 1995, una gran parte si riferiscono ad aree “tradizionali”, come la stampa o i sistemi di distribuzione, alle quali è stata dunque concessa l’attenzione che meritavano. Di grande interesse il simposio sulla “desktop integration” dei sistemi di pre-stampa. Il dibattito ha preso le mosse da una provocazione lanciata lo scorso anno da Eric Wolferman, vicepresidente della NAA, il quale aveva immaginato, nel breve periodo, una industria editoriale “tecnologicamente orfana”: uno dopo l’altro, infatti, i tradizionali fornitori di

sistemi per quotidiani si sottopongono a fusioni, ristrutturazioni o addirittura chiudono i battenti. Questo vuol forse dire che presto l’industria dei quotidiani si troverà a fronteggiare una crisi causata dalla mancanza di fornitori di tecnologie? A questa domanda ha offerto la sua risposta Larry Hoffmann, responsabile dei sistemi produttivi della Ottaway Newspapers, società che raggruppa tutti i quotidiani locali del gruppo editoriale Dow Jones: 22 quotidiani, due bisettimanali, otto settimanali, due quindicinali, 20 free-papers. Secondo Hoffmann non esiste il rischio di una industria “orfana”, per il semplice motivo che oggi esistono soluzioni di integrazione di sistema anche al di fuori dei tradizionali fornitori. L’obiettivo non è più quello di “mettere insieme” un sistema editoriale, un sistema per la pubblicità tabellare e classificata, un sistema per il trattamento delle immagini e così via, ma quello di creare, utilizzando le componenti standard disponibili sul mercato, una infrastruttura tecnologica in grado di supportare lo sviluppo di prodotti e servizi fortemente market-oriented. Questo spiega perché grandi società informatiche come la EDS (scelta dalla stessa Ottaway Newspapers) o la IBM siano scese in campo per l’integrazione dei sistemi produttivi dei quotidiani, o perché una società come la norvegese Sysdeco, specializzata in progetti di integrazione informatica su grande scala (database geografici, reti ferroviarie, sistemi di prenotazione e di emissione biglietti) abbia ritenuto, acquisendo la Atex, di poter trasferire questo know-how nell’industria dei quotidiani. Per costruire un sistema produttivo ed efficiente, dunque, occorre passare dai “system integrators”, fortemente focalizzati sulle tecnologie, ai “business integrators”. “Noi crediamo - ha concluso Hoffmann - che le risposte di cui

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Tellus Vision, il software di gestione di database geografici presentato dalla società norvegese Sysdeco

abbiamo bisogno per guidare la nostra azienda non stiano né nell’hardware né nel software. Continueremo certamente ad utilizzare la tecnologia per riempire la cassetta degli attrezzi dei nostri quotidiani, ma il fattoreguida continueranno ad essere le esigenze di business”. Una ovvia conseguenza di questa esigenza che va affermandosi è l’enfasi sempre maggiore posta sulla qualità ottenibile con l’innovazione tecnologica, piuttosto che sul puro e semplice contenimento dei costi. Puntare sulla qualità vuol dire prima di ogni altra cosa pianificare le procedure, fissare dei margini di tolleranza entro i quali devono muoversi quanti si trovano ad operare all’interno di un giornale o ad interagire con esso come fornitori di servizi (agenzie di stampa, inserzionisti, fotolito etc.). La qualità è un obiettivo che i quotidiani devono costantemente perseguire per mantenere le proprie quote di mercato, anche se apparentemente, in alcuni casi, essa può sembrare incidere sui costi. Chuck Blevins, ex responsabile della produzione del gruppo Gannett ed attualmente titolare di uno dei maggiori gruppi di consulenza sulle tecnologie editoriali degli USA, passa in rassegna i problemi più diffusi che, nell’ottica del prodotto di qualità, occorre risolvere: rub-off, problemi di leggibilità vicino ai margini delle pagine, copie di scarsa qualità prodotte all’avvio delle rotative, errori di registro, errati settaggi dell’inchiostro, setoff dell’inchiostro, copie con pagine vuote derivanti dal cambio della bobina, pubblicità classificata a fondo pagina “perforata” dai ganci della piega. Secondo Tom Cusak, direttore dell’area pre-press del Newark Star-Ledger (470.000 copie di diffusione media giornaliera, 700.000 la domenica), l’introduzione massiccia delle tecnologie informatiche nei quotidiani ha reso neces-

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saria una più attenta pianificazione delle procedure da eseguire rispetto a quando, utilizzando la carta come supporto principale di produzione, il processo produttivo consentiva flessibilità non più ammesse dai sistemi informatici. “Sino a cinque anni fa - nota Cusak - produrre un quotidiano era come condurre un treno: avevamo a disposizione un orario, una destinazione finale ed un binario sul quale andare. Se il treno era un po’ in ritardo per qualche guasto, nessun dramma: era sempre possibile arrivare a destinazione, magari dopo aver dato un’occhiata al motore ed aver riparato il guasto. Oggi pubblicare il giornale è come guidare un aeroplano: i controlli sul sistema vanno fatti prima, non durante la produzione. Domani sarà come andare sullo space shuttle: se qualcosa va storto, non c’è meccanico o riparatore esperto che potrà riportarci a casa”. Marketing e post-press: verso il “single copy target” Uno degli argomenti tradizionalmente più dibattuti ai convegni NAA è quello della distribuzione “mirata”, con l’inserimento di materiale pubblicitario differenziato in base al codice postale e al profilo socio-demografico dell’abbonato. Si tratta di una pratica ancora poco diffusa in Europa e ancor meno in Italia, ma che negli Stati Uniti ha raggiunto dimensioni impressionanti: nel 1994, secondo i dati NAA, i giornali quotidiani hanno distribuito qualcosa come 84,8 miliardi di inserti prestampati, in aumento del 15,7% rispetto al 1993. Una ricerca condotta su un campione di 674 quotidiani ha inoltre rivelato che più dell’80 per cento dei quotidiani distribuisce sulla base dei codici di


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Il prezzo della carta rappresenta, al momento attuale, la più grande incognita per l’industria dei quotidiani.

avviamento postale (ZIP codes), il 56 per cento è in grado di creare zone di marketing di dimensioni inferiori alle aree definite dai ZIP codes, e il 40% ha in progetto per il 1995 ulteriori investimenti per incrementare le proprie potenzialità di distribuzione mirata. Le esperienze presentate durante il simposio su “Post press automation and the targeted market” sono estremamente eloquenti. Allo Hartford Courant (230.000 copie di diffusione media, 320.000 la domenica) l’area di distribuzione è suddivisa in oltre 150 zone, con dimensioni anche inferiori a 200 copie distribuite: la più piccola comprende 51 copie. Alla Detroit Newspapers, la joint-venture tra Gannett e Knight-Ridder che pubblica l’edizione congiunta dei due quotidiani Detroit News e Detroit Free Press nei giorni di sabato, domenica e nelle festività nazionali, con una diffusione compresa tra 900.000 e 1.100.000 copie, ogni settimana vengono “lavorati” circa 20 milioni di inserti. Presso l’Orlando Sentinel, che ha una diffusione media di 280.000 copie e di 400.000 copie la domenica, il sistema di zoning è attualmente in grado di gestire 62 “zone”, corrispondenti ai codici postali; ma i codici postali non bastano più: ecco quindi che le zone di distribuzione diventeranno 113 nel 1996, 428 nel 1998 e addirittura 1.613 entro l’anno 2000. L’obiettivo finale, ancora lontanissimo ma non più come sino a pochi anni fa, è quello del “single copy target”, in cui ad ogni abbonato corrisponda un giornale diverso da ogni altro. Allo stand Sysdeco abbiamo visto un software di

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gestione di database geografici, denominato Tellus Vision, in grado di “scendere”, senza soluzione di continuità, da carte geografiche di interi stati sino al singolo utente, localizzato sulla mappa del quartiere nel quale risiede, con la possibilità di incrociare i dati geografici con i consueti dati sociodemografici (età, sesso, livello di reddito, stili di vita etc.) presenti nei consueti marketing database. La carta: comincian le dolenti note... “Per anni abbiamo approfittato delle debolezze dell’industria cartaria: la sovrapproduzione e la recessione economica avevano creato condizioni di mercato ottimali (per gli editori). Ma adesso la situazione si è invertita: nel solo 1995 i prezzi sono aumentati del 35% e si prevedono ulteriori rincari entro la fine dell’anno; gli impianti di produzione lavorano a pieno regime e non è prevista a breve termine l’apertura di nuovi impianti produttivi”. Con queste parole Cathie Black ha delineato la situazione attuale di un mercato che si trova al momento in una situazione di grave squilibrio tra una domanda assai sostenuta ed una offerta statica, con ovvie ripercussioni (al rialzo) sul livello dei prezzi. Lo scorso maggio il prezzo della carta da giornale ha superato il massimo storico del 1988, ma ulteriori aumenti sono in programma per il mese di settembre e, in misura ancora maggiore, per l’inizio del 1996. Cosa si può fare sotto questo aspetto? La NAA ha messo

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in cantiere alcune iniziative volte a stimolare una maggiore sensibilità verso un uso più razionale di questa risorsa sempre più preziosa: tra queste, una Newsprint conservation guide ed una commissione di studio incaricata di verificare la possibilità tecniche e di mercato di ridurre le dimensioni dei giornali. Allo stesso tempo, l’Associazione ha promosso una serie di rilevamenti periodici sui livelli medi di scarto nella produzione dei quotidiani USA, suddivisi per livello di diffusione e tecnologia utilizzata (flexo, offset, letterpress). Durante un simposio dedicato a questo tema, sono state passate in rassegne varie esperienze di ottimizzazione della gestione della risorsa-carta. L’esperienza più curiosa è certamente quella del Toronto Sun, dove è stato installato un sistema (costato 70.000 dollari) che, incrociando i dati di diffusione, inseriti direttamente dai trasportatori per ogni singolo punto-vendita, con una dozzina di variabili quali giorno della settimana, temperatura, pioggia, impatto dei titoli e delle foto di prima pagina, è in grado di effettuare previsioni attendibili sul numero di copie che verranno vendute in ogni edicola. I primi risultati ottenuti sono stati incoraggianti, con una diminuzione delle rese del quattro per cento ed un aumento della diffusione - in seguito alla diminuzione degli “esauriti” - del due per cento.

Conclusione: le quattro corsie della “Infobahn” E’ difficile cercare di trarre una conclusione univoca per un evento come il congresso NAA, nel quale si sono accavallati seminari e workshop su temi tra loro distantissimi. Se proprio vogliamo trarre un “succo” dai quattro giorni di lavori, possiamo fare nostra l’opinione di Uzal Martz, presidente del Board of Directors della NAA ed editore del Pottsville Republicain. Riferendosi ad una delle metafore più abusate dei nostri giorni, quella delle “autostrade dell’informazione”, Martz ha sottolineato che i quotidiani devono entrare in queste “infobahn” - così le ha definite con neologismo anglotedesco - e percorrerle senza alcun timore, ma stando bene attenti a percorrerne in parallelo tutte e quattro le corsie: la prima corsia è “l’inchiostro su carta”, ovvero il prodotto tradizionale; la seconda è costituita dai servizi audiotex di base; la terza dai servizi audiotex avanzati (caselle vocali, pubblicità classificata vocale, fax on demand); la quarta, infine, dai servizi on line. Spingere l’acceleratore su una soltanto di queste corsie, trascurando le altre, vorrebbe dire correre un grave rischio: non trovarsi nella condizione di sfruttare a pieno quel vantaggio competitivo che il quotidiano detiene oggi nel mercato dell’informazione.

Il fallimento della Hyphen Il 12 luglio scorso la quarta sezione del Tribunale Civile di Bologna ha dichiarato il fallimento della Hyphen S.p.a., mentre dall’Inghilterra e dagli Stati Uniti è giunta la notizia della messa in liquidazione, rispettivamente, della Hyphen Ltd. e della Hyphen Inc. La Hyphen S.p.a., fondata in Italia nel 1978, è stata, con le altre società del gruppo, fra le protagoniste delle innovazioni tecnologiche della seconda metà degli anni Ottanta, una delle prime a puntare le sue chances sul vasto impiego delle piattaforme standard e sullo sviluppo dei RIP Postscript per il pilotaggio delle fotounità.

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NEXPO’95: le soluzioni

Si moltiplicano le iniziative per l’informazione on-line Le soluzioni tecnologiche per l’ingresso dei quotidiani sulla rete Internet. Nuove soluzioni per il trattamento digitale delle immagini. Con il Systemator applicazioni software su misura.

Cybercash: moneta cibernetica, denaro virtuale, chiamatelo come volete, basta che si possa accreditare sul conto in banca. E’ la sfida degli anni novanta, il banco di prova su cui verrà testato il futuro dei nuovi servizi di comunicazione on-line, il punto di non ritorno che decreterà lo sviluppo del cyberspazio su Internet - o su altre reti - o il definitivo tramonto delle nuove opportunità tecnologiche. Cybercash: quando Uzal H. Martz jr., Presidente del Board of Directors della Associazione degli Editori Americani di Quotidiani (N.A.A.), pronuncia questa magica parola, un brivido percorre la schiena dei partecipanti a Nexpo ’95, la tradizionale mostra convegno dei giornali americani, che si è svolta ad Atlanta lo scorso mese di giugno. Brivido ed emozioni contrastanti, perché la nuova sfida dell’editoria del prossimo decennio è tutta qui: convincere utenti ed inserzionisti pubblicitari a servirsi delle nuove reti di comunicazione, prima fra tutte Internet, per comprare e vendere informazioni e servizi, e trovare soluzioni tecnologicamente valide per consentire agli operatori del nuovo mercato la fatturazione on-line del “cyber-denaro”, con accredito certo e sicuro alla fine del mese nei capaci forzieri delle banche americane. Proprio le “cyber-prospettive” hanno dominato la rassegna tecnologica di Nexpo ’95, alla quale, per la prima volta, hanno fatto la loro comparsa in misura massiccia prototipi e prime, timide release, di soluzioni concepite per favorire lo sfruttamento razionale della nuova frontiera virtuale. Scommesse ed ipotesi confortate dai dati pubblicati sul periodico specializzato Information & Interactive Services Report, che ha scritto che a marzo di quest’anno i servizi online per i consumatori americani hanno superato la soglia dei sette milioni di sottoscrittori, con un aumento del 15% nei primi tre mesi dell’anno, mentre i sei più importanti

fornitori (in ordine decrescente CompuServe, America Online, Prodigy, Delphi, eWorld e GEnie) controllano ormai l’86% del mercato nazionale.

Joint venture, Consorzi e standard per il WWW Prima ancora di imboccare le scale mobili che portano direttamente all’ingresso dei padiglioni espositivi del Georgia World Congress Center di Atlanta, di uno dei più grandi degli Stati Uniti, i visitatori si possono fermare per un tour virtuale della esposizione. Loro complice è un “chiosco Internet” con numerosi portatili collegati con il WWW, e “aperti” sulla pagina Nexpo ’95, la prima novità della rassegna americana. Da questa “Home page” dell’”industria dei giornali”, come recitano le informazioni pubblicitarie, è possibile accedere a quattro sezioni: “Info”, informazioni e dati sugli aspetti più importanti dell’industria dei quotidiani, “News”, con bollettini ed altre pubblicazioni specializzate, come TechNews a Presstime, “Events”, per informare su mostre, convegni e seminari del settore, e “Hotlinks”, che consente l’accesso a 55 quotidiani americani e canadesi on line, fra i quali il Chicago Tribune, il Miami Herald, il New York TimesFax, il San Jose Mercury News e USA Today. L’Associazione degli Editori Americani, che ha lanciato l’iniziativa proprio in occasione di Nexpo ’95, ha un obiettivo oltremodo ambizioso, quello di diventare “il luogo dove si indirizzano gli editori per scambiarsi idee ed osservazioni su ciò che stanno facendo per prepararsi alla pubblicazione dei supplementi elettronici”, come ha detto Randy Bennett, direttore del New Media Group, costituito in seno alla N.A.A. Forse non è un caso che il servizio degli editori americani abbia trovato ospitalità nel sito della InfiNet, una joint venture con base a Norfolk, in Virginia, costituita fra la Landmark Communications e il gruppo Knight-Ridder Inc.,

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La Home Page del sito Internet della Newspaper Association of America, presentata al Nexpo ’95

uno degli editori più attivi nella sperimentazione delle nuove opportunità del business on line. InfiNet ha la missione di aiutare i quotidiani a realizzare servizi sul WWW senza richiedere investimenti di capitali e mettendo a disposizione un’immediata fonte di reddito sotto forma di ripartizione dei diritti di accesso ai servizi. Anche altri protagonisti si stanno muovendo. Testate e gruppi editoriali delle dimensioni del Los Angeles Times e del gruppo Pulitzer Co. aderiscono a nuovi comitati che stanno stendendo gli standard per le loro pubblicazioni. Otto fra i più importanti gruppi di quotidiani americani hanno avviato una forma di collaborazione per affrontare insieme le sfide, e le opportunità, che si offrono sui nuovi mercati della informazione on line. NCN, New Century Network, è il nome della nuova struttura operativa -10 addetti in tutto- costituita lo scorso mese di aprile da Advance Publications Inc., Cox Newspapers Inc., Gannett Co., Hearst Corp., Knight-Ridder Inc., Times Mirror Co., Tribune Co. e Washington Post Co., otto fra i più importanti gruppi editoriali, in rappresentanza di 208 testate. Ai primi di maggio si è unito loro anche il colosso The New York Times Co. L’obiettivo della NCN è quella di costituire una comunità di quotidiani locali on-line, arrivando a collegare le testate del circuito con dei link ipermediali che consentano ricerche comuni, con la prospettiva di sviluppare strumenti per l’offerta di inserzioni pubblicitarie e per le necessarie transazioni finanziarie che utilizzino standard comuni. L’utente dovrebbe collegarsi al pacchetto di servizi su Internet pa-

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gando un unico diritto di accesso, e navigando successivamente fra le pagine degli oltre duecento quotidiani ed all’interno dei servizi consorziati. Si moltiplicano parallelamente gli sforzi per arrivare ad una serie di specifiche tecnologiche condivisibili, tali da poter lanciare il nuovo network per la fine dell’anno. “Gli standards consentiranno ai giornali di avere la precedenza” ha detto il vice presidente di Knight-Ridder in occasione del lancio di NCN, lo scorso mese di aprile. Il presidente ad interim della NCN, Peter Winter, del gruppo Cox Newspapers, ha osservato che non tutti i browser sono “interamente adattabili” ai protocolli che interessano i giornali, né tutti lo sono fra loro. Per questa ragione, la NCN potrebbe arrivare a sviluppare un proprio browser, che l’utente potrà caricare sul proprio Pc. In questa prospettiva, non è detto che l’HTTP/HTML sia la sola soluzione in gioco. Winter, per esempio, si augura che il solo vero standard del Web sia il protocollo Internet TCP/ IP. Gli obiettivi relativi agli standard non sembrano comunque di facile soluzione, se è vero, come riportano alcuni organi di informazione specializzati, che all’interno del consorzio NCN gli editori puntano a coinvolgere diversi fornitori, molti dei quali in aperta concorrenza fra loro. Le soluzioni tecnologiche per il WWW Molti di questi fornitori hanno presentato le loro soluzioni a Nexpo ’95. Due le direzioni sulle quali si muovono: alcuni offrono software per trasferire il prodotto-quotidiano sul World Wide Web, od offrono tools altamente sofisticati per facilitare lo sfruttamento delle risorse WWW, mentre


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altri preferiscono proporsi come fornitori di siti o di servizi per aiutare gli editori a vendere i nuovi prodotti in rete. Negli uni come negli altri, comunque, è ben chiaro il concetto che nel nuovo mercato non si potrà proporre la semplice versione digitale del giornale. Ben venga quest’ultima, ma come parte di un pacchetto-prodotto più ampio, dove la possibilità di accedere agli articoli, od alle pagine, del giornale, sarà solo uno dei servizi offerti. La Dewar, società che ha puntato su un sistema editoriale integrato nel quale l’editore deve assumersi per intero la responsabilità della “personalizzazione” del prodotto, anche coinvolgendo terze parte nel ruolo di integratori, ha mostrato una soluzione per la messa in rete Internet e la gestione dei files digitali del quotidiano. Un apposito filtro, attivo all’interno del processore di testi Word, traduce i files della pubblicazione in linguaggio HTML, trasparente al WWW, mentre la gestione del data base - sviluppata dalla Dewar - provvede al controllo dinamico dei nuovi files tradotti. Uno dei punti di forza della soluzione consiste nella estrema semplicità del “filtro”, e nella possibilità di creare in modo semi-automatico i link ipermediali con le immagini acquisite dal data base del giornale; fra i punti di debolezza, occorre mettere in conto alcuni limiti attuali del linguaggio HTML nella trasposizione degli elementi grafici complessi da ambienti software specializzati al mondo WWW. Anche la John Juliano Computer Services ha mostrato un prototipo software per favorire l’accesso dei quotidiani ad Internet. Sfruttando il proprio know-how specializzato, ha creato Atan HTML, un traduttore per il passaggio dal sistema Atex al Web mondiale. Anche in questa soluzione, la cui prima release definitiva è attesa nei prossimi mesi, si deve registrare la linearità del passaggio dai files creati all’interno dei sistemi Atex al mondo WWW, e la perdita dei grafismi particolarmente sofisticati resi possibile dal software di uno dei più diffusi e sofisticati ambienti proprietari per l’industria dei giornali. Grande interesse ha suscitato InfoMarket Search, un

potentissimo strumento sviluppato dalla IBM per cercare sulla rete mondiale Internet tutte le risorse disponibili relativamente ad un certo argomento. Il software, sviluppato dalla multinazionale per solo uso interno, e mostrato per la prima volta al pubblico degli editori in occasione di Nexpo ’95, restituisce agli utenti tutti i documenti cercati sul Web in funzione della rilevanza semantica. La ricerca che abbiamo personalmente impostato, relativa all’argomento “tecnologia e quotidiani”, ha restituito in poche decine di secondi 314 documenti “pertinenti” al soggetto. Unico limite per gli utenti, è la stretta dipendenza con la lingua inglese, un ostacolo, del resto, pressoché insormontabile all’interno di tutto il mondo Internet. La Associated Press ha dimostrato un prototipo per il collegamento, sempre tramite il Web, ai propri archivi fotografici digitali. Trovare una immensa mole di immagini di primissima qualità componendo un semplice indirizzo WWW ha fatto sognare tutti i visitatori, ma a riportare gli appassionati su questa terra ci hanno pensato immediatamente i responsabili dello stand: guardare e non toccare è una buona norma anche nel “cyber-galateo”; chi vuole utilizzare le immagini AP deve sempre sottoscrivere un regolare contratto di fornitura. Altri fornitori stanno muovendosi in direzione dell’offerta di siti “chiavi in mano” agli editori, parallelamente o in concorrenza con i consorzi fra le testate che stanno nascendo negli Stati Uniti. “Che cosa può fare per il tuo lavoro internetMCI? Come ti può aiutare nelle attività domestiche?” un semplice click sull’icona che compare nel video del computer, e si entra nel sito Internet della MCI, uno dei colossi americani dell’industria delle telecomunicazioni. Lo spazio virtuale consente di avere informazioni sui prodotti e sui servizi MCI, sulle attività di qualsiasi altra azienda che investa nel nuovo business “on line”, permette di avere accesso alla Gramercy Press, la prima casa editrice virtuale del mondo, o di ricevere notizie in tempo reale. Extra! Extra!, questo il nome di uno dei servizi dedicati alle

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Il gigante delle telecomunicazioni MCI mette il suo know-how a disposizione di quanti intendano sviluppare prodotti editoriali on line sulla rete Internet

notizie da tutto il mondo, è sponsorizzato da Reuters New Media. InfoMCI, pacchetti di informazioni personalizzate sui settori economici di maggior interesse per il sottoscrittore, ovvero “il modo più semplice per avere le informazioni che ti servono per restare competitivo”, come recita la pubblicità del servizio, è invece gestito direttamente dalla MCI, che quest’anno ha proposto il proprio “sito” agli editori di quotidiani, per offrire loro una soluzione “chiavi in mano” per estendere i contenuti editoriali e l’offerta pubblicitaria ad un pubblico sempre più vasto di consumatori. Teletrasmissione e pubblicità on line su rete ISDN Proprio nei giorni di Nexpo la Autologic e la Information International Inc., meglio nota come Triple I, hanno annunciato di aver raggiunto un accordo di massima per confluire in un unico gruppo operativo. L’intesa dovrebbe comportare vantaggi significativi, un ampliamento della linea di prodotti, un aumento della capacità di vendita e di assistenza a livello mondiale, maggior forza finanziaria, potenziamento delle unità di ricerca e sviluppo e la realizzazione di nuovi prodotti basati sull’integrazione delle rispettive competenze tecnologiche. In attesa di completare gli adempimenti formali per la nascita del nuovo gruppo, Autologic ha illustrato il nuovo sistema Apscom, per la trasmissione dei file a punti remoti, la distribuzione e la gestione dei documenti a distanza, assolutamente indipendente dai sistemi di input, output e dal

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processo di composizione dei files. Apscom è in grado di trasferire a distanza files Post-Script, immagini bitmap, documenti Adobe Acrobat, files Tiff compressi o no, verso una destinazione finale che può essere un Rip od un sistema OPI, sfruttando le opportunità offerte dalle nuove reti ISDN. Il sistema può trasmettere pagine in alta risoluzione a centri stampa remoti, e sarà interessante vedere come verrà accolta questa nuova soluzione dai mercati editoriali particolarmente propensi a servirsi della teletrasmissione per ripartire la tiratura dei giornali in diversi centri stampa. Per quanto riguarda la pubblicità on line, Associated Press ha presentato la soluzione AdSend, il primo software per la trasmissione della pubblicità ad utilizzare il formato PDF (Portable Document File) sviluppato dalla Adobe con il software Acrobat. Il sistema sfrutta la rete per trasmissione satellitare sviluppata dalla AP per l’invio di notizie ed immagini in tutto il mondo, e può appoggiarsi sia alle linee ad alta velocità ISDN che alle linee telefoniche standard. La fotografia digitale Si annunciano importanti novità nel settore del trattamento digitale delle immagini, un segmento di mercato dominato finora dal pacchetto Adobe Photoshop, arrivato alla versione 3.0, che oggi costituisce, di fatto, lo standard di riferimento per quanto riguarda la gestione delle immagini. A Nexpo ’95 è stato presentato il prototipo di Quark


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Con il software X-Posure la Quark scende “in forze” in un’area, il trattamento delle immagini, sino ad oggi dominata da Adobe Photoshop.

XPosure, la nuova applicazione sviluppata grazie ad un accordo fra l’americana Quark ed i giapponesi della JVC, uno dei colossi mondiali delle tecnologie audiovisive. Questi ultimi hanno scritto il cuore dell’applicazione, successivamente integrata dagli americani, che hanno invece assunto la responsabilità del marketing del nuovo prodotto, che dovrebbe essere rilasciato, in versione definitiva, nel quarto trimestre del ’95. Le prime release saranno distribuite nel mercato americano e giapponese; in seguito saranno tradotte in inglese internazionale, francese, tedesco, italiano e spagnolo. Quark XPosure utilizza un nuovo strumento creativo, chiamato “lente”. L’operatore dispone di diverse “lenti” con le quali prima delimita e, se caso, ingrandisce la porzione di immagine che interessa, e successivamente interviene su qualsivoglia parametro della zona evidenziata, per raggruppare, muovere, risistemare ed applicare effetti speciali. Tutte le modificazioni vengono memorizzate su un file diverso dal file immagine sorgente che, fintantoché resta nel suo formato originale, non viene modificato. Questa tecnologia consente di apportare qualunque variazione all’immagine, permettendo contemporaneamente di registrarle ed editarle in ogni momento. Il prototipo dell’applicazione, che ha fatto il suo esordio mondiale lo scorso febbraio al MacWorld di Tokio, ha debuttato negli Stati Uniti al Seybold Meeting di Boston, dove ha vinto il Seybold Editors’ Choice Awards for Innovation. Nel mercato delle fotocamere digitali è invece sempre la Kodak a dominare. A Nexpo ’95 è stata presentata la gamma

completa dei dorsi digitali per macchine fotografiche Nikon, ai quali sono state affiancate le nuove soluzioni per la gamma EOS delle macchine Canon, strumenti, questi ultimi, particolarmente indirizzati verso la fotografia professionale sportiva. Grazie anche alla collaborazione avviata con Associated Press, sostenitrice delle potenzialità della tecnologia per la acquisizione delle immagini direttamente in formato digitale, l’offerta della Kodak è ormai a 360°, spaziando dalle soluzioni di qualità semi professionale per Canon e Nikon, valutate attorno agli 11.000 dollari, fino ai vertici della qualità e delle prestazioni qualitative, con soluzioni fino a 30.000 dollari, in grado di garantire una risoluzione di altissimo livello. Tecnavia ha presentato al mercato americano la linea di prodotti indirizzati all’archiviazione delle immagini in formato digitale, soluzioni caratterizzate da una grande flessibilità nelle configurazioni hardware e da un’interfaccia per la ricerca molto intuitiva. E-Binder, una delle soluzione di punta della società svizzera, consente il collegamento diretto con i più diffusi picture-desk internazionali, quali APLeaf, Crosfield, e Hasselblad, che già nella versione base del prodotto permette di gestire fino a 150.000 immagini. Il Systemator Non è il titolo dell’ultimo film di Arnold Schwarzenegger, anche se l’ambito nel quale opera e la “filosofia” che ne guida lo sviluppo non è poi così lontana dagli “effetti speciali” di tanta cinematografia che trasforma i sogni in realtà visiva. Systemator è un software che ha come obiet-

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tivo la scrittura di applicazioni “su misura” per i clienti, indipendentemente dal settore nel quale questi operano. Il prodotto è della Sysdeco Group S.A., la società norvegese che pochi mesi fa ha deciso di acquisire la Atex, con una strategia di ingresso graduale nel capitale sociale della software house, fino ad arrivare al 51%. Systemator, programma per modellare applicativi software “su misura”, è stato presentato al settore dell’editoria dei giornali dopo aver dato ottima prova di sé nello sviluppo di sistemi per diversi clienti, fra i quali le Ferrovie dello Stato norvegesi. Pochi mesi fa, i dirigenti del Boston Globe, quotidiano americano cliente della Atex, si rivolsero ai fornitori per sviluppare un sistema di tracking della produzione secondo specifiche che non trovavano immediato riscontro sul mercato dei prodotti disponibili. Atex e Sysdeco proposero di impiegare il Systemator per sviluppare l’applicazione, ed il risultato, o meglio il primo passo di un progetto destinato a svilupparsi nel corso dei prossimi mesi, era in visione allo stand della Sysdeco. Un team di specialisti, composto dai manager editoriali e dagli esperti della società norvegese, ha inserito in Systemator le specifiche del programma di tracking, identificando i “nodi” del flusso produttivo, gli “attori”, o meglio i componenti attivi del flusso, e quindi settando i rapporti fra le componenti del sistema e predisponendo i “dialoghi” software fra le parti. In alcune settimane di progettazione al videoterminale si è potuto arrivare a scrivere, con l’aiuto di Systemator, il primo prototipo del sistema, che ha stupito i visitatori per l’elevatissimo livello di dettaglio nel fornire informazioni

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sullo stato di avanzamento della produzione del giornale, sia contenuti che componenti grafici. La soluzione si interfaccia con l’output di uscita da EdPage, Architect ed altri software del mondo Atex, e fornisce dati a livello globale, sulle singole pagine, sulle sezioni delle pagine, arrivando fino ad informare se, in un articolo qualsiasi, manca ancora da completare un titolo, un occhiello o una didascalia sotto l’immagine. Ma l’aspetto più interessante, come hanno fatto notare alcuni fra gli autori del progetto, è che si è arrivati al “software su misura” evitando le estenuanti maratone delle riunioni congiunte e, ciò che più conta, saltando a piè pari le forche caudine dove gli uni rimproverano agli altri di non aver capito nulla di quello che si voleva realizzare, nonostante le centinaia di pagine di accordi sottoscritti. Se il futuro degli applicativi “su misura” sarà nelle mani di prodotti come Systemator non è facile affermarlo, visto anche che questo compilatore di software non è propriamente di uso intuitivo, ma richiede tecnici specializzati ed una capacità di lavorare in équipe tutt’altro che scontata quando attorno al tavolo siedono figure professionali di varia estrazione. Tuttavia, di fronte ad un mercato che, per quanto riguarda i grandi front-end redazionali ha certamente raggiunto la sua maturità, la capacità di integrare nuove soluzioni in un tessuto tecnologico pre-esistente sta acquistando nuovo vigore, e con lei si stanno aprendo nuovi spazi per lo sviluppo di soluzioni realmente personalizzate, che soddisfino le reali esigenze di prodotti editoriali altamente sofisticati, come i quotidiani.


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tecnologie in produzione

Come la STEC si è trasformata in system integrator per i propri clienti Per soddisfare le esigenze del mercato editoriale, la società tipografica STEC di Roma introduce la videoimpaginazione integrando la potenza del sistema front-end Atex con la flessibilità della piattaforma Apple Macintosh. L’impatto delle nuove tecnologie sull’organizzazione del lavoro.

La STEC (Società Tipografica Editrice Capitolina) è la società che impagina e stampa il Corriere dello Sport - Stadio e La Repubblica. Ogni giorno nello stabilimento sono mediamente prodotte 35 pagine per il Corriere dello Sport, 8 per Stadio, 80 per La Repubblica. A queste vanno aggiunte 40 pagine per l’inserto Affari e Finanza del venerdì, un’altra trentina di pagine per i supplementi Moda, Motori, Mobile etc. e 24 (a colori) per Salute, altro inserto del venerdì. Considerate le tirature combinate delle due testate principali, oltre 160 milioni di copie all’anno, la STEC costituisce una delle maggiori società tipografiche italiane. Tre anni fa, lo staff tecnico coordinato da Antonio Roberto, vicedirettore generale STEC/Corriere dello Sport, ha avviato il progetto per l’introduzione della videoimpaginazione all’interno della società tipografica. Dopo un approfondito periodo di sperimentazione, il sistema è entrato in produzione con ottimi risultati, ed i protagonisti di questa storia di successo tutta italiana hanno accettato di raccontare ai lettori di TecnoMedia le soluzioni tecnologiche adottate. L’innovazione dal punto di vista dell’azienda tipografica Editori di quotidiani e società tipografiche e stampatrici hanno un approccio sostanzialmente diverso alle sfide dell’innovazione tecnologica. Il valore aggiunto che gli editori offrono ai propri clienti è il contenuto di informazione presente nel prodotto quotidiano. La tecnologia è uno strumento del tutto invisibile al lettore, per il quale sono indifferenti gli strumenti scelti per la videoimpaginazione piuttosto che per il trattamento delle immagini.

Le società tipografiche e stampatrici, per contro, offrono ai loro clienti servizi nei quali la tecnologia è una parte preponderante del valore aggiunto. Un sistema flessibile, in grado di soddisfare il desiderio degli editori di varare supplementi o inserti settimanali nel giro di pochi giorni, architetture “aperte” che consentano di ricevere pagine predisposte da Service specializzati esterni alla struttura produttiva, costituiscono altrettanti “plus” che possono convincere il cliente ad affidarsi ad una società piuttosto che ad un altra. Scegliere un sistema, in ultima analisi, significa decidere il peso della propria presenza sul mercato e, per certi versi, orientare il futuro stesso della azienda, dal momento che ogni scelta si rifletterà inevitabilmente sulla qualità finale del servizio offerto all’editore.

Le strategie della STEC Fin dalle prime fasi del progetto, lo staff tecnico della STEC ha deciso di privilegiare alcune scelte strategiche di fondo: - partire dalla potenzialità offerta dai sistemi redazionali esistenti presso La Repubblica ed al Corriere dello Sport; - puntare su soluzioni hardware e software standard; - indipendenza dai fornitori; - sistema aperto ed integrabile con altri ambienti; - semplicità di uso e di manutenzione. Le ragioni di queste scelte sono strettamente collegate alla strategia aziendale della STEC, società specializzata nella preparazione e nella stampa di grandi quotidiani nazionali. Non si può chiedere ad un cliente, quale che esso sia, di cambiare i propri sistemi redazionali, con tutto quello che comporta una decisione del genere in termini di

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L’ambiente di lavoro ed il carico produttivo della STEC: due redazioni, con un traffico concentrato tra le 20 e le 22, per la produzione di due importanti testate con esigenze distinte.

Redazione

Redazione Rep

CdS

Fotografia

riqualificazione del personale e di riorganizzazione del CdS lavoro. I mutamenti degli assetti societari che si sono succeduti nel campo dei grandi fornitori internazionali di sistemi editoriali, soprattutto all’inizio degli Anni NovanCdS ta, hanno reso le società utenti di tecnologie oltremodo guardinghe nei confronti di sistemi proprietari chiusi. Né vale l’obiezione che i sistemi proprietari risparmierebbero agli utenti l’acquisizione di un bagaglio tecnico-sistemistico approfondito, dal momento che, come pure la STEC ha sperimentato, una società tipografica moderna ha il dovere, per così dire, professionale, di impadronirsi quanto più possibile dei meccanismi del “cuore tecnologico” del proprio sistema. La semplicità di uso e di manutenzione costituiscono altrettante “scelte chiave” in funzione del servizio agli editori. La possibilità di intervenire direttamente sul sistema in caso di collasso tecnologico durante i picchi di produzione è, peraltro, la miglior garanzia possibile per evitare contenziosi con i clienti-editori.

Impaginaz.

Fotografia

staff tecnico della STEC non ha voluto rinunciare alla Rep base tecnologica installata; ma muovendosi alla ricerca di una soluzione per la videoimpaginazione ha deciso di privilegiare piattaforme standard rispetto ad Rep altre ipotesi “dedicate”. Dopo aver attentamente valutato diverse ipotesi, la scelta finale è caduta su uno dei “motori” software per videoimpaginazione più diffusi al mondo, XPress, e sull’ambiente standard Apple Macintosh, particolarmente attrezzato per il mondo della grafica professionale, valutando questa accoppiata come la soluzione in grado di offrire la maggior “apertura” al mondo esterno, anche in vista di un’espansione del mercato. Per unire la potenza del motore Atex con la flessibilità della piattaforma XPress-Macintosh, occorrevano un programma “filtro” di collegamento dei 2 sistemi, degli sviluppatori che personalizzassero il software di videoimpaginazione tramite opportune XTension e, soprattutto, occorreva decidere di trasformarsi in “system integrator”. Il primo prodotto è stato individuato nella soluzione offerta dalla società americana John Juliano Computer Services, gli sviluppatori di XTension sono invece stati individuati nella società Computime di Roma, e le risorse intellettuali, tecniche e strategiche del progetto sono state reperite all’interno dello staff di Antonio Roberto. L’attività di “system integrator” si è protratta per parecchi mesi, e il risultato è stato, per la STEC, un layout composto da 30 stazioni di videoimpaginazione, 3 stazioni di controllo per proti, 7 stazioni per elaborazioni di immagini con quattro scanner piani ed uno a tamburo per il colore,

Impaginaz.

Stampa STEC

Atex, Apple e la “system integration” STEC, il Corriere dello Sport e La Repubblica decisero, molti anni fa, di puntare su Atex, uno dei fornitori leader del mercato mondiale dei sistemi editoriali per i grandi quotidiani. Le potenza del front end “J11”, e la sua capacità a svolgere i complessi calcoli tipografici per la produzione di un quotidiano sono guardate ancora oggi con grande rispetto dagli editori e dagli stampatori che operano in Italia ed in ogni parte del mondo. Anche per questa considerazione lo

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1 OPI e spooler APS100 Autologic, quattro Rip e quattro fotounità Autologic, tre stampanti di bozza ed 8 server Apple AWS 95, mentre la redazione del Corriere dello Sport ha affiancato al sistema editoriale Atex 4 nuove stazioni per infografici, 1 ricevitore per telefoto, 1 ricevitore per fotodigitali, pagine di giornali, pubblicità digitale, fornendo agli inviati una quarantina di Macintosh portatili. L’organizzazione del lavoro Il flusso di produzione del Corriere dello Sport prevede che il redattore, alla creazione del nuovo articolo, digiti i riferimenti per ancorare il suo pezzo al menabò elettronico disegnato sulle stazioni di lavoro della tipografia. Il sistema Atex provvede ad effettuare tutti i calcoli necessari per la misurazione degli ingombri, mentre gli impaginatori XPress si prendono cura del trattamento della pagina in modalità back-end. All’interno delle sezioni nelle quali è suddivisa la redazione del quotidiano sportivo, sono state installate altrettante stazioni grafiche sulle quali è possibile seguire l’avanzamento dei lavori di videoimpaginazione. Le pagine, e tutti gli elementi ad esse collegati, sono ordinati in altrettante “cartelle” create a livello di sistema operativo, e le XTension provvedono all’indirizzamento automatico dei materiali negli appositi spazi logici predisposti dai tipografi. In questo modo si è evitato l’uso di un database. L’impiego di tecnologie miste, Atex, Apple e XPress, sta avendo un impatto positivo anche sul personale poligrafico, soprattutto i più giovani. Impiegare un prodotto come XPress per la videoimpaginazione di un quotidiano, consente di impadronirsi ai massimi livelli di uno dei più diffusi strumenti per la grafica professionali, con la possibilità, un domani, di poter sfruttare questa esperienza anche in attività diverse e, magari, per avviare una attività imprenditoriale di “service” in conto terzi. Per migliorare ed aggiungere funzionalità al software XPress oltre che per adattarlo al sistema tipografico dei quotidiani sono state sviluppate numerose XTension . La facilità di aggiungere moduli al “motore”

XPress spinge a realizzare quasi in tempo reale moduli software che risolvono quei problemi che di volta in volta i clienti Corriere dello Sport e Repubblica creano. In particolare sono stati realizzati prodotti per: • compensazione automatica di titoli e testi • autoimpaginazione dei tamburini • l’inserimento automatico della data di uscita • automatizzazione della creazione dei layout (box multipli, fili ecc.) In sostanza è stato “specializzato” un programma, nato come general purpose per trasformarlo in un sistema adatto per i quotidiani senza perdere però le caratteristiche del sistema aperto. Le fotografie analogiche vengono ricevute e convertite in digitale mediante il prodotto Diwan Picture Net, mentre i files già in formato numerico vengono ricevuti su linee ISDN. Le immagini, per il cui trattamento, come vedremo più avanti, è al lavoro la task force tecnologica della STEC, sono residenti, nel formato in alta risoluzione, sul server AWS, e da lì vengono inviate direttamente ai dispositivi di output sfruttando la tecnologia OPI. Le stazioni di videoimpaginazione sono suddivise fra i poligrafici a seconda del quotidiano da lavorare, ma una particolare configurazione di rete, consente di redistribuire il carico di lavoro a seconda dei picchi di produzione ed a seconda delle dimensioni quotidiane del prodotto-giornale. Reti parallele ed integrabili La rete è il cuore del sistema, e la STEC ha optato per una configurazione in grado di garantire ai clienti totale indipendenza, flessibilità e possibilità di interazioni nei momenti dove i picchi di lavoro raggiungono la soglia più critica. Lo staff tecnico della società tipografica ha installato due reti indipendenti, una per il Corriere dello Sport ed una per La Repubblica. I quotidiani vengono elaborati in canali separati ma, all’occorrenza, una parte di lavoro di una testata può essere dirottata nelle aree dell’altra. Ogni gruppo

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logico presenta una coppia di server Apple AWS 95 (3 schede di rete, 1 Ether Talk e 2 TCP/IP per ogni server), in collegamento con le stazioni di lavoro client, sempre Macintosh. Il traffico è stato suddiviso grazie agli switching hub: ogni settore ha il suo traffico localizzato, che viene indirizzato su altri settori solo quando ve ne sia bisogno. Relativamente agli incroci della doppia rete, ed alle rigide procedure di sicurezza, sugli switching hub del Corriere dello Sport ci sono le schede di back up di Repubblica e viceversa, collegate fra loro in fibra ottica. Ogni macchina “critica” ha un doppio percorso: uno attivo ed uno di back up sempre pronto. In caso di collasso di uno dei server critici, lo switch con il gemello è automatico, ed il collegamento viene chiuso dai circuiti in fibre ottiche. Il programma di back-up, personalizzato dagli integratori della STEC, è Adams, scritto in ambiente Unix, che copia gli aggiornamenti con protocollo TCP/IP sul server gemello. Quest’ultimo mantiene anche, su base settimanale, una memoria completa dei due quotidiani, grazie alla quale si possono recuperare files di informazione o, se il caso, dirimere eventuali contestazioni con le redazioni. Oltre alla estrema flessibilità del sistema, non vanno trascurati i vantaggi ottenuti in termini di sicurezza. La creazione di due reti parallele integrabili, e la rigorosa ripartizione delle aree di lavoro, facilita la individuazione dei guasti, anche quando i problemi accadono durante i picchi di lavoro più critici. Il layout di tutto il sistema sfrutta la configurazione della collapsed back bone: in pratica, tutti i “fili” del palazzo di Piazza Indipendenza, che ospita, con la STEC, anche le redazioni del Corriere dello Sport e della Repubblica, confluiscono in un’unica area attrezzata, dove sono stati collocati i server Apple. Tutto viene tenuto sotto controllo con soli due monitor e due tastiere, grazie ad uno switch che è stato appositamente studiato e realizzato.

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Fin dall’inizio lo staff tecnico della STEC ha optato per un certo sovra dimensionamento del sistema, scelta che si è dimostrata vincente di fronte alla tumultuosa crescita editoriale dei prodotti. Le immagini digitali: verso il controllo di qualità In attesa di prendere le necessarie decisioni in direzione di un archivio elettronico per le fotografie, lo staff di Antonio Roberto sta procedendo a grandi passi verso il controllo di qualità nel trattamento digitale delle immagini. La soluzione prescelta si chiama Binuscan, un software sviluppato da Jean Marie Binucci, uno stampatore francese che, dopo essersi accorto come i programmi per il trattamento delle immagini non sempre riflettono al meglio le esigenze dei quotidiani, ha deciso di sviluppare un applicativo su misura. Il prodotto si basa sull’istogramma della distribuzione dei grigi e dei colori, e consente di correggere in maniera automatica tutta una serie di parametri, come il contrasto, la definizione, la luminosità, il retino. L’applicativo, una volta tarato in funzione della stampa, elabora in modo trasparente i parametri della immagine, migliorando e, soprattutto, standardizzando la qualità finale del prodotto stampato, anche in presenza di immagini originali su supporto cartaceo di qualità molto scadente. E’ stata sviluppata un’ulteriore interfaccia user friendly per integrare anche questa applicazione all’interno dell’ambiente di lavoro XPress .

(Le informazioni contenute in questo articolo sono frutto di incontri, conversazioni e approfondimenti con i tecnici protagonisti della progettazione e della messa in opera del sistema, fra i quali vanno doverosamente citati: Antonio Roberto, Pasquale Mallozzi, Guido Ottaviani, Clemente Di Caprio, Gilberto Salmistraro).


LCM4

Immagini Rep

Immagini CdS Originali Rep

Conf.AT Ease- Testo-Immagini Rep-CdS Extension

Foto-Infografici Stampe Rep

Infografici Rep

Testi-Titoli-FormatTamburini-Borsa Rep Infografici CdS

AppleShare Pro UNIX ADAMS

ATEase

Ieri

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Rep CdS Origin

Foto Rep

AppleShare Pro UNIX ADAMS

Rep Origin

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Fotospooler

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Log

Ieri

B

108-1

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OPI AFP Spooler UNIX ADAMS

Fotounità

108-2

RIP 2

SCSI

B

RIP 3

SCSI

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CdS Orig.

SCSI

B

Backup

APS 100 CdS

Rep Basse

CdS Orig.

Backup

Stampe Rep

MUX 8x8

108-4

Backup

Stampe CdS

CdS Basse

6600-B

RIP 2

OPI AFP Spooler UNIX ADAMS

Foto

Misto

Immagini

Rep Basse

6600-C

RIP 3

Rep Orig.

Stampanti di bozza

6600-A

RIP 1

APS 100 Rep

CdS Basse

SCSI

Server Fotografia

Fotospooler

Rep Orig.

SCSI

Server Tipografia Rep

Backup

Fotogr.

Basse Rep-CdS

LEGENDA

Stampe

Testo

Varie

SCSI

Server Tipografia CdS

Backup

A

A

A

Originali CdS

Server Fotografia

Foto Rep

Foto Rep

Server Tipografia Rep

Rep Origin

Foto su carta

CdS Origin

Foto Rep

Server Tipografia CdS

Rep

Infografici CdS

Ieri

Syncfolders

SyncFolders

XCopy basse

XCopy

Originali CdS

ATEase

Foto su carta

Originali Rep-CdS

Grafici 1

Grafici N

Basse CdS

Ieri

Binuscan Rep

Binuscan CdS

Scanner 1

ScannerN

Stampe Bozza-finali CdS+Rep

Testo-Immagini Rep

Foto Rep

Binuscan

Basse Rep-CdS

Fotografia1

FotografiaN

Illustrator QuicKeys Xcopy Extension

Originali Rep

CdS

CdS

Impagin. N

Photoshop QuicKeys Xcopy Extension

Basse Rep

Testi-Titoli-Tamburini-Borsa Rep

Basse Rep

Layouts Rep

Impagin. 1

Layouts CdS+Rep

Conf.AT EaseExtens.

RX Rep UNIX

RX Rep2

(Rep_data) (Bckp)

Rep

Spooler 2

Xpress Xtension Computime AT Ease Xtension JJCS

Stampe Bozza-finali CdS+Rep

Testo-Immagini CdS

Format Rep

Basse CdS

RX Rep 1

(Rep_data)

Testi Titoli Format Tamburini Borsa Foto Infografici Stampe

Rep

Foto PubblicitàLogo Rep-CdS

Layouts CdS

Ricezione Atex CdS

RX CdS 2

Buff.

Buff.

RX CdS 1

LCM4

LCM4

19.200 Bps

LCM4

Rep

ATEX CdS

PCI

Spooler 1

Testi Titoli Format

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Il flusso di lavorazione del materiale tipografico dei quotidiani Corriere dello Sport e Repubblica presso la tipografia della STEC.

Telefoto CdS

Testi-Titoli-Format CdS

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archivi elettronici

Big On Line e Big cd rom: due realtà in continua espansione Contenuti, caratteristiche tecniche e modalità di funzionamento delle banche dati digitali, on line e su CD-ROM, de Il Sole 24 ORE, insostituibili strumenti di documentazione ed informazione nei settori economico, finanziario e normativo.

Big On Line è la memoria elettronica in continua espansione delle testate del Gruppo Editoriale Il Sole 24 ORE. Big On Line - Banca dati di Informazioni Giornalistiche - rappresenta un prezioso strumento di lavoro per aziende di tutti i settori, per Enti pubblici e professionisti; aggiornata quotidianamente, è la più autorevole nel settore dell’informazione economica, finanziaria e normativa.

L’archivio elettronico on line L’archivio elettronico contiene tutti gli articoli a testo integrale pubblicati su Il Sole 24 ORE a partire dal 1984, compresi inserti e supplementi come: “L’Esperto Risponde”, “Informatica”, “Europa”, “Risparmio & Mercati”, “Lavoro & Carriere” etc.; l’archivio contiene, tra l’altro, i listini del mercato azionario italiano, le tabelle con i dati pubblicati sul quotidiano relativi ai cambi in Italia, ai titoli di Stato, alle obbligazioni, ai fondi comuni italiani. Big On Line contiene integralmente anche le altre testate del Gruppo: il settimanale di economia, finanza e politica Mondo Economico; L’Impresa, rivista mensile di management; L’Impresa Ambiente, rivista mensile di ecologia; Harvard Business Review, l’edizione italiana della più importante e qualificata rivista di management. Anche Guida Normativa, quotidiano di documentazione tributaria e del lavoro, è integralmente presente nella banca dati Big On Line. In particolare, nella banca dati viene mantenuta la classificazione dei documenti in tre sezioni: la “Legislazione”, che comprende il testo delle leggi, dei decreti legge, dei decreti presidenziali e di quelli ministeriali, annotato con le disposizioni normative richiamate nel corso del provvedimento; l’“Interpretazione”, con le circolari e risoluzioni dell’amministrazione finanziaria, dei ministeri e degli enti previdenziali; la “Giurisprudenza”, che riporta

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sentenze e decisioni della Corte Costituzionale, della Cassazione, del Consiglio di Stato, dei Tar e delle Commissione Tributaria Centrale. Tutti i documenti di Guida Normativa vengono indicizzati con gli estremi della norma trattata: gli estremi normativi diventano così chiave di ricerca.

L’interfaccia di consultazione Per poter accedere a tutte queste informazioni è stata realizzata Search & Find, la nuova interfaccia di consultazione. Search & Find consente di consultare le banche dati de Il Sole 24 ORE con un unico linguaggio “Windows-like” semplice e guidato, di stampare o scaricare su disco gli articoli che interessano, di memorizzare quelle ricerche che devono essere effettuate periodicamente. Per usare Search & Find non è necessario ricordare comandi o digitare codici, ma solo farsi guidare dalle proprie esigenze. La ricerca può essere effettuata utilizzando qualsiasi parola; ogni parola del testo infatti può diventare chiave di ricerca; la ricerca delle parole può essere limitata alla “titolazione” degli articoli, o alle “tabelle”. E’ possibile accedere alle informazioni utilizzando anche percorsi guidati, che conducono alla definizione della ricerca attraverso un dettagliato sistema di indicizzazione. Search & Find è compatibile con tutti i personal computer che lavorano in ambiente WindowsTM e MS/DOS. Big On Line può essere utilizzata tutti i giorni, anche la domenica, 22 ore su 24, ed è il mezzo più potente per essere in linea con la storia e con gli sviluppi dell’economia, della finanza e della normativa. Big CD-ROM Il Sole 24 ORE New Media mette a disposizione l’archi-


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Search & Find, l’interfaccia per la consultazione di Big on line in ambiente Windows

vio elettronico de Il Sole 24 ORE non solo on line ma anche su cd-rom. Big cd rom contiene tutti gli articoli, gli inserti e i supplementi di una intera annata dei quotidiani Il Sole 24 ORE e Guida Normativa, oltre alle tabelle giornaliere relative al mercato azionario italiano e ai cambi in Italia. Big cd rom offre tutte le possibilità di ricerca della banca dati on line e da quest’anno si presenta, in un unico compact disc, con due possibilità di consultazione: una in ambiente MS/DOS e l’altra, nuovissima, in ambiente Windows TM con una interfaccia intuitiva e un help contestuale che guida l’utente nella ricerca in maniera facile ed immediata. Per consultare Big cd rom non occorre aspettare la fine di ogni anno, in quanto la banca dati viene aggiornata ogni

quattro mesi: a maggio sono pertanto disponibili i primi quattro mesi dell’anno, a settembre i primi otto, e all’inizio 1996 sarà disponibile, in un solo compact disc, l’intera annata da gennaio a dicembre ’95. Chi fosse interessato a conoscere nei dettagli le condizioni di abbonamento alle banche dati Big on line e Big CD-ROM, può contattare direttamente gli uffici de Il Sole 24 ORE NEW MEDIA a Milano, in Via Parabiago 19 (Tel.: 02-3022.5967 - Fax: 02-33402465), oppure a Roma, in Via della Grande Muraglia 284 (Tel.:06-52992600 - Fax:06-52992649). Fabio Giuccioli Il Sole 24 ORE - New Media

Una schermata di Big CDROM

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tecnologie in produzione

Il tele-computer-giornale: un ausilio per i non vedenti Domenico Liotto, responsabile dei sistemi informativi editoriali de Il Mattino, descrive il nuovo sistema, denominato AudioMAT, messo a punto dal quotidiano di Napoli per consentire la “lettura” del giornale ai non vedenti

Il tele-computer-giornale è un sistema composto da un numero indefinito di terminali audio, in possesso di lettori non vedenti, e di un server, collocato presso la sede del giornale, accessibile via modem attraverso la rete telefonica nazionale. Per questa applicazione abbiamo focalizzato il nostro obiettivo su un sistema a basso costo e di grande semplicità d’uso. Il lettore può utilizzare un personal computer con una tastiera di tipo commerciale (non è necessario utilizzare un lettore Braille), equipaggiato con un modem, una scheda screen reader e un software applicativo interamente progettato e realizzato presso il laboratorio dei Sistemi Informativi Editoriali del quotidiano “Il Mattino” e l’Istituto di Elettronica Biomedica dell’Università di Napoli. Un prototipo funzionante è stato presentato lo scorso 5 luglio ad Ischia, presenti alcuni rappresentanti della Unione Italiana Ciechi, al convegno Health Telematics, organizzato dalla Associazione Italiana di Ingegneria Medica e Biologica.

Per consentire l’accesso ad un lettore telematico, titoli e testi devono essere sottoposti ad una serie di successive elaborazioni per poter ottenere file rigorosamente ASCII ed indici da riportare sotto un data base residente sul server AudioMAT. Il sistema nel suo complesso prevede alcuni accorgimenti che si rendono necessari sia per motivi di sicurezza (il server AudioMAT è raggiungibile dal sistema editoriale, ma non viceversa), sia per poter costruire una applicazione il più possibile semplice ed interattiva. Come utilizzare il Terminale Audio Interattivo (TAI) L’operatività sul TAI (Terminale Audio Interattivo) è molto semplice. Una volta localizzati i tasti funzione e il tasto ENTER, il lettore non vedente è in grado di operare in

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piena autonomia. Premendo il tasto F1 è possibile richiedere spiegazioni sulle funzioni associate a ciascun tasto: una serie di messaggi vocali, tutti di breve durata, elencheranno le funzioni disponibili in quel momento e le modalità di accesso ai singoli programmi.

Una tipica sessione di lavoro comprende le seguenti fasi: 1) Avvio del programma Accendere il computer ed il modem Eseguire il programma tai.exe Attendere il messaggio vocale “Sistema Pronto” 2) Collegamento con l’AudioMAT Premere il tasto funzione F1 per ascoltare le istruzioni Per collegarsi con l’AudioMAT premere il tasto funzione F2 Vari messaggi vocali descrivono le fasi della chiamata 3) Riconoscimento dell’utente Il riconoscimento dell’utente può essere automatico (Password cablata) o con richiesta esplicita (Password digitata) Segue un messaggio di benvenuto al lettore 4) Selezione e ascolto delle notizie A questo punto il lettore può chiedere l’indice dell’intero giornale o un indice settoriale (Sport, Cronaca, Politica...) semplicemente premendo un tasto funzione. L’indice del giornale è un file, opportunamente compresso, contenente tutti i titoli e il primo rigo di ciascun testo, che possono essere ascoltati in sequenza sul TAI. Sempre agendo sui tasti funzione, il lettore può richiedere la lettura di uno o più testi, che vengono trasmessi dal server AudioMAT in pochi secondi. In qualsiasi momento la lettura può essere sospesa e ripresa eventualmente anche dall’inizio.


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5) Disconnessione La disconnessione può essere richiesta manualmente in un qualsiasi momento o essere eseguita automaticamente sulla base di parametri di configurazione che specificano il tempo massimo di collegamento e/o il quantitativo di dati trasferiti. In una prossima versione, che richiede l’uso di tastiere Braille o la capacità di utilizzare una normale tastiera ASCII, l’utente potrà richiedere la rassegna stampa su un determinato argomento attraverso chiavi di ricerca (Ad esempio: la lettura di tutti gli articoli che contengono una parola assegnata) o richiedere di importare i testi in un proprio data base consultabile localmente. Sarà inoltre possibile estendere la ricerca ai numeri arretrati che saranno resi disponibili on line o creare un filo diretto con la redazione attraverso la posta elettronica. Come funziona il server AudioMAT I sistemi editoriali presso il Mattino comprendono un cluster di 12+2 CPU Atex con oltre 130 terminali locali (VDT, WinPref e MacPref) e una quindicina di terminali remoti (PcPref), 6 reti Novell utilizzate per il data entry in sede e presso le redazioni esterne, oggi tutte collegate su una rete geografica, per un totale di circa 40 posti di lavoro, un gruppo di server RISC IBM e una ventina di stazioni di lavoro utilizzate per la videoimpaginazione e per il trattamento digitale delle immagini, comprese le ultime acquisizioni di sistemi Macintosh, in grado di cooperare con i sistemi già esistenti. Tutti i server sono ridondanti e dispongono di funzioni che vanno dal semplice mirroring fino a vari livelli di Fault Tolerant (Disk mirror su MAC, HACMP su IBM, FTFS su Atex, SFTIII sui server Novell). Recentemente la impaginazione della pubblicità è stata affidata in outsourcing alla concessionaria PK, la cui sede di Napoli è collegata alla sede centrale con una linea CDN urbana a 2Mbit/s. Dalle sedi distaccate riceviamo titoli, testi

e immagini attraverso una rete geografica che utilizza collegamenti CDN a 64 kbit/s, tutti con backup su ISDN. Sempre su ISDN o su rete commutata riceviamo titoli, testi, immagini e pagine o semilavorati prodotti presso fornitori esterni. Per la videoimpaginazione utilizziamo X/Press e EdPage. In particolare, nel sistema di impaginazione EdPage, che utilizziamo per l’intera produzione di titoli e testi, un articolo (story) è un oggetto caratterizzato da un nome, da un insieme di informazioni topologiche e da un insieme di elementi grafici e di testi ad esso correlati (Filetti, titolo, occhiello, body text, immagini, ...). Le informazioni associate a ciascun elemento sono memorizzate in un data base distribuito su più files in una struttura ad albero. La redazione è organizzata attorno a dei “desk” elettronici, che corrispondono abbastanza fedelmente alle singole lines (cronaca, sport, esteri, cultura, ...). La foliazione può essere soggetta a variazioni nell’arco della settimana o per le edizioni locali, per cui è necessario compilare un timone che verrà utilizzato dai programmi di trasferimento dei dati. Per un sistema di audio lettura è evidente che gli elementi grafici e le informazioni correlate con la topologia di pagina non hanno alcun significato, per cui sarà necessario procedere ad una elaborazione dei dati sul sistema editoriale e al trasferimento sul server audioMAT, da dove potranno essere prelevati da un utente remoto. Interpretando i dati del timone, compilato in fase di impostazione della produzione, un programma che viene eseguito dopo la chiusura del giornale preleva dal sistema Atex i files descrittori di pagina, li interpreta, e genera la lista di titoli e testi delle pubblicazioni elencate nel timone, rispettando le convenzioni adottate dal sistema EdPage. Al termine di questa fase ha inizio il trasferimento dal sistema Atex al server AudioMAT. Qui i dati sono sottoposti ad una “pulizia” e ad una ricodifica per poter ottenere titoli e testi rigorosamente ASCII e interpretabili dal lettore audio. I dati così trattati, importati automaticamente in un data base,

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dovranno infine essere sottoposti ad una compressione prima di essere resi disponibili per la consultazione remota. Al termine di queste elaborazioni, sul server AudioMAT sarà presente un numero composto da un indice generale, da indici di settore e da una serie di files compressi, ciascuno dei quali contiene tutte le notizie di una redazione. Una volta pronto per la consultazione, il server si disconnette dalla rete e attiva i programmi per il colloquio con i lettori telematici. Un passaggio obbligato Questa applicazione è stata concepita pensando alla improrogabile necessità di dover trasformare i mezzi di produzione elettronici di un quotidiano in mezzi di produzione di informazioni e di servizi telematici. I programmi realizzati rappresentano un primo passo per alimentare un database di titoli e testi e un server WWW. E’ tuttavia evidente che qualche piccolo esperimento non può bastare. Oggi l’industria dei quotidiani sta attraversando una crisi di identità, sullo sfondo della nascita di altri mezzi e di altri modi di fare informazione. Vi è la necessità di dedicare grande attenzione ad un problema centrale: il passaggio dal quotidiano stampato, che sostanzialmente non ha subito grandi trasformazioni nell’arco di numerosi decenni, al quotidiano elettronico, che è ben altra cosa rispetto ad un quotidiano prodotto elettronicamente. Poiché gli stessi mezzi di produzione di un quotidiano stampato (sistemi, reti e altre risorse comuni) possono essere in buona parte utilizzati per la produzione di altri beni e servizi, è già in questa fase, indipendentemente dagli obiettivi contingenti, che privilegiano la riduzione dei costi rispetto alla diversificazione

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della produzione, che occorre indirizzarsi verso una progettualità trasversale e non più soltanto verticale. Altrimenti si rischia di accumulare ritardi e incompatibilità che si traducono in aumento dei costi (di gestione piuttosto che di produzione), di inefficienza, di rigidità, di irrazionalità, di impossibilità nel trarre dai propri archivi le informazioni necessarie per i servizi a valore aggiunto. In altri termini, la capacità di offrire nuovi prodotti e nuovi servizi si concretizza al termine di un processo di trasformazione che deve esprimere indicazioni, vincoli e specifiche anche su obiettivi che possono sembrare incorrelati. Ad esempio, volendo creare una banca dati contenente gli avvisi degli assegni protestati, o dei valori di un titolo di borsa, o se si volesse elaborare una statistica dalle classifiche dei campionati di calcio, sarà necessario aver preventivamente imposto ai vari fornitori interni o esterni le modalità con cui i dati stessi dovranno essere prodotti. Infatti da un file con grafica a punti, che può essere adatto per la produzione, non si potranno estrarre agevolmente le informazioni desiderate. In molti casi vi può essere un impoverimento dei dati, tale da precludere in modo irreversibile le possibilità di estrarre informazioni valide dai propri archivi. E’ quindi attraverso la correlazione tra le attività necessarie per centrare obiettivi a breve termine (riduzione dei costi) e le attività finalizzate alla creazione di nuovi beni e servizi che si può trarre una grande accelerazione per presentarsi sul mercato con una nuova identità di impresa e con nuovi prodotti. E non c’è dubbio che lungo questa strada l’editoria elettronica rappresenta un passaggio obbligato. Domenico Liotto


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industria grafica

L’export “tira la volata” ai produttori italiani I dati del settore diffusi nel corso dell’annuale Assemblea ACIMGA: fatturato ed esportazioni sono in aumento, la bilancia commerciale in attivo per 660 miliardi. Nominati i nuovi organismi direttivi dell’Associazione: Piero Barzanò succede a Felice Rossini nella carica di Presidente.

Lo scorso 30 giugno si è svolta a Milano l’Assemblea della ACIMGA, l’Associazione di categoria, associata alla Confindustria, che raggruppa i costruttori italiani di macchine per l’industria grafica, cartotecnica e cartaria, di trasformazione e affini. Come è tradizione, l’avvenimento ha fornito lo spunto per esaminare l’andamento di questo importante comparto industriale che, stando ai dati del 1994, si è definitivamente ripreso dalla congiuntura negativa dei primi anni Novanta, grazie soprattutto al forte incremento delle esportazioni.

La struttura del settore I costruttori italiani di macchine per l’industria grafica sono circa 150; tra questi, solo il 10% è costituito da aziende di grandi dimensioni, con oltre 150 dipendenti, mentre il 60% impiega meno di 50 dipendenti. Si riproduce pertanto, anche nel settore della produzione di macchine grafiche, quel tessuto produttivo, tipicamente italiano, fatto di numerose aziende di piccole e medie dimensioni, caratterizzato da elevato grado di specializzazione produttiva, grande flessibilità, qualità dei prodotti. L’estrema specializzazione delle produzioni fa sì che il nostro Paese risulti estremamente competitivo in alcuni settori e, viceversa, sia quasi interamente dipendente dalle esportazioni in altri comparti. L’Italia è, per esempio, leader mondiale nelle macchine per la flessografia, per la stampa rotocalco, per la cartotecnica ed il converting, mentre importa la quasi totalità del proprio fabbisogno nei settori delle macchine per fotocomposizione, degli scanner e dei sistemi di prestampa in genere. Un’industria “export-oriented” Il fatturato complessivo del settore è salito dai 1.830

miliardi del 1993 ai 1.930 miliardi del 1994 con un incremento del 5,5% a prezzi correnti e dell’1,9% a prezzi costanti, dopo aver cioè “depurato” i dati dall’inflazione. La crescita del settore è stata trainata quasi interamente dalle esportazioni, passate dai 1.303 miliardi del 1993 ai 1.435 del 1994 con un incremento del 10,1%. Pur se ampiamente positivi, questi dati risultano leggermente inferiori alle attese, considerando che un anno fa - nel 1993 l’aumento del fatturato complessivo era stato del 12,3% a prezzi correnti e dell’8,7% a prezzi costanti rispetto ai valori del 1992, mentre l’aumento delle esportazioni era stato addirittura del 30,6%. I dati sembrano quindi indicare una stabilizzazione di quella crescita del fatturato e dell’export avviata nel 1993 ed in gran parte originata da due circostanze concomitanti: la svalutazione della lira, che ha reso ulteriormente competitive le nostre merci sui mercati esteri, e il tasso di inflazione finalmente allineatosi con quello dei maggiori paesi industrializzati. Se l’export “tira”, notizie non altrettanto positive giungono dal mercato interno, che si conferma assai debole: nel 1994 il consumo interno di macchine grafiche è cresciuto di un modesto 1,2%, da 1.255 a 1.269 miliardi di lire; si pensi che nel 1991 la domanda interna era pari a 1.676 miliardi di lire, praticamente identica al fatturato complessivo del settore (1.680 miliardi). All’interno di questo mercato stagnante, è in crescita il valore dell’import, che è passato da 728 a 775 miliardi (+6,4%), ed è di conseguenza in forte calo (-6%, da 527 a 496 miliardi) la quota del mercato interno coperta dalla produzione nazionale. I dati indicano insomma, senza alcuna possibilità di errore, che l’industria italiana delle macchine grafiche nel

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L’industria Italiana delle macchine grafiche 1991-1994 1991

1.930

mercato interno 40%

1.830 1.68

0

1.630

1.552

1.269

1.435

export 60%

1994

1.67 1.255 mercato interno corso del 1994 ha tore (ed esporexport 6 26% 74% 1.303 ulteriormente tatore) monspostato il suo diale di macbaricentro comchine per l’in998 775 merciale verso i dustria grafi1.00 728 2 mercati esteri: se ca: nel 1994 920 998 infatti nel 1991 abbiamo eElaborazione ASIG Service su dati dell’ufficio studi ACIMGA le esportasportato in fatturato e zioni rappreGermania per r i l i di sentavano il consumo interno 130,8 miliardi ed abbiamo imiard l i 1994 m i in 60% del fatportato per 300,4 miliardi, determiexport s s re 1993 esp turato contro il nando un saldo negativo di 169,6 miliardi. i r lo Va 1992 import 40% delle consegne inLa bilancia commerciale è negativa anche nei terne, oggi la quota dell’export confronti della Svizzera (111 miliardi), del Giappo1991 è salita al 74%. ne (12,7 miliardi), dei Paesi Bassi (3,5 miliardi) e della Svezia (4,9 miliardi). Bilancia commerciale in forte attivo Un dato positivo che va segnalato è il forte surplus della L’occupazione e gli investimenti produttivi bilancia commerciale, che nel 1994 è stata in attivo per Nel 1994 il numero complessivo degli addetti del settore 660,8 miliardi, con un aumento del 14,8% rispetto ai valori è stato di 7.470, in calo dell’1,5% rispetto ai 7.580 del 1993. del 1993. Solo tre anni prima, nel 1991, l’attivo commerciaNel 1990 gli addetti erano 7.750: nel quinquennio 1990le era stato di appena 3,7 miliardi di lire. L’area di esporta1994 si è dunque avuto un calo complessivo dell’occupaziozione privilegiata è rappresentata dai paesi della CEE, che ne del 3,6%, per effetto della ristrutturazione organizzativa coprono il 36,6% delle esportazioni, seguiti dai paesi asiaavviata negli anni della “grande crisi” e che non è stata tici (18,5%), dal Nord America (15,2%), dal Centro-Sud ancora completata. Va comunque segnalato che nel 1994 il America (10,6%). I prodotti più richiesti all’estero sono le ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni da parte delle macchine da stampa, che rappresentano da sole il 54,2% aziende del settore è stato irrilevante. delle esportazioni, e le macchine cartotecniche (29,5%). Per quanto riguarda gli investimenti produttivi il 1994 ha La nazione che maggiormente contribuisce all’attivo visto una lieve ripresa: dai 29,6 miliardi del 1993 si è infatti passati ai 31,4 miliardi del 1994, pari ad un incremento del della bilancia commerciale italiana sono gli Stati Uniti che, a fronte di una esportazione in Italia per 50,5 miliardi di lire, 6,1%. D’altra parte era stato proprio sul versante degli importano dal nostro Paese per 199 miliardi. Altri Paesi con investimenti che la crisi degli anni scorsi aveva inciso più i quali l’Italia ha una bilancia commerciale positiva sono il profondamente: basti pensare che in soli tre anni, tra il 1990 Regno Unito (5,3 miliardi), la Spagna (73,9 miliardi), la e il 1993, il volume complessivo degli investimenti si era Francia (51 miliardi), Belgio e Lussemburgo (22,2 miliarridotto del 47,7%. Quello del 1994 è il primo ma ancora modesto segnale di inversione di una tendenza che ha di). La nazione con la quale abbiamo il saldo commerciale portato il rapporto investimenti-fatturato dal 3,6% del 1990 all’1,6% del 1994. peggiore è la Germania, che è d’altra parte il primo produt-

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Le nuove cariche ACIMGA Nel corso dell’Assemblea sono state rinnovate le cariche sociali ACIMGA per il biennio 1995-1997. Presidente dell’Associazione per i prossimi due anni sarà Piero Barzanò, titolare della IMS, società specializzata nella produzione di macchine per la trasformazione di carta, cartone, materiali plastici e accoppiati. Barzanò succede a Felice Rossini, che ha guidato l’ACIMGA nel quadriennio 1991-1995. Rinnovo delle cariche anche all’interno del Consiglio

Direttivo; oltre al Presidente ed ai past-president Felice Rossini, Giancarlo Cerutti, Lorenzo De Petris e Carlo Grignolio, sono stati nominati consiglieri Vittorio Agnati, Luigino Balaudo, Angelo Bartesaghi, Silvana Canette, Giorgio Giuffrida, Claudio Massa, Cesare Schiavi e Massimo Spreafico. Il Collegio dei probiviri è composto da Franco Degli Esposti, Giulio Falcinelli e Daniele Menta; Revisori dei conti per il biennio sono stati infine nominati Pierangelo Colombo, Carlo Ghelfi, Cesare Zorzoli.

Tariffe vantaggiose per i soci ASIG negli alberghi della catena MONRIF Per tutto il 1995, in seguito ad una convenzione con la MONRIF, i soci dell’ASIG possono usufruire dei servizi offerti dalla prestigiosa catena alberghiera a prezzi convenzionati estremamente vantaggiosi: Grand Hotel Brun - Milano ....................... singola: 192.000 ...................................................................... doppia: 210.000 Hotel Hermitage - Milano .......................... singola: 196.000 ...................................................................... doppia: 240.000 Royal Hotel Carlton - Bologna .................. singola: 190.000 ...................................................................... doppia: 270.000 Hotel Internazionale - Bologna ................. singola: 150.000 ...................................................................... doppia: 230.000 I prezzi sono comprensivi di IVA (9%) e piccola colazione a buffet.

Per prenotare telefonare al numero verde 167.834033

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Archivio Aperto ASIG

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Archivio Aperto ASIG

Archivio Aperto contiene una rassegna periodica di segnalazioni e recensioni di articoli, relazioni, ricerche e repertori statistici - dedicati all’industria della comunicazione - pubblicati dalle più prestigiose riviste e dalle organizzazioni italiane ed internazionali del settore. Per ogni sommario è chiaramente indicata la fonte. Le aziende associate alla ASIG possono richiedere presso i nostri uffici ulteriori informazioni circa il materiale recensito.

Riferimento: 1190

Le autostrade dell’informazione Secondo Uzal Martz, editore del Pottsville Republicain e presidente della NAA, la “autostrada dell’informazione”, definita Infobahn, avrà quattro corsie: la prima è la tradizionale editoria stampata; la seconda è la interazione tra notizia stampata e telefono; la terza è costituita dai servizi audiotex evoluti (fax on demand, caselle vocali personali, pubblicità classificata vocale); la quarta corsia è costituita dai servizi on line. Solo i quotidiani che percorreranno tutte e quattro queste corsie potranno mantenere il loro ruolo leader di fornitori di informazione. NEXPO 1995

Riferimento: 1191

I quotidiani negli Stati Uniti Cathleen Black, Presidente e Amministratore delegato della NAA, fornisce alcuni dati sull’andamento dell’industria USA dei quotidiani e sulle attività dell’Associazione. Nel primo trimestre 1995 il fatturato dei quotidiani USA è aumentato del 6,7%. In aumento della stessa percentuale anche i redditi pubblicitari, con una performance particolarmente positiva (+12,6%) da parte della pubblicità classificata. Tra le iniziative della NAA: Newspaper National Network (NNN), una iniziativa che raccoglie ormai 700 quotidiani e che punta a facilitare ai grandi investitori le procedure di pianificazione sui quotidiani. Altre iniziative della NAA riguardano la gestione della carta e l’editoria on line. NEXPO 1995

qualità e l’uniformità dei risultati di stampa, con particolare riferimento alle procedure utilizzate nel trattamento prepress delle pubblicità a colori. NEXPO 1995

Riferimento: 1193

Qualità: il grande obiettivo Tom Cusak, direttore dell’area pre-press del Newark Star-Ledger, descrive le esigenze organizzative prioritarie che devono essere soddisfatte all’interno di qualunque sistema di produzione: calibrazione di tutte le attrezzature utilizzate nel processo (MAC, PC, scanner, servizi fotografici etc.); linearizzazione del sistema attraverso la realizzazione di test per ciascuna applicazione; fissazione di standard che devono essere “imposti” ai propri fornitori; controlli di qualità prestabiliti e periodici. NEXPO 1995

Riferimento: 1194

Qualità: percezione e realtà Paul Linch, responsabile della formazione professionale al Chicago Tribune, descrive il programma Customer Outreach messo a punto con l’obiettivo di percepire i problemi di qualità del prodotto prima che vengano evidenziati dai lettori o dagli inserzionisti. Il programma prevede, tra l’altro, la cooperazione con le agenzie pubblicitarie, nonché riunioni settimanali con lo staff redazionale. L’obiettivo non è tecnologico, ma organizzativo: occorre creare una mentalità orientata alla qualità. NEXPO 1995

Riferimento: 1192 Riferimento: 1195

Controllo qualità: un obiettivo, diversi approcci Robert Crandall, responsabile del controllo qualità del quotidiano della Florida The Orlando Sentinel, descrive le procedure utilizzate nel suo quotidiano per garantire la

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Report sullo scarto di carta da giornale 1994 Questo report della NAA raccoglie le percentuali medie di scarto di un campione di 206 centri stampa USA nel corso


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del 1994. I dati registrano, per ciascuna categoria di quotidiano (da 10.000 a 25.000 copie, da 25.000 a 50.000, da 50.000 a 100.000, da 100.000 a 250.000, da 250.000 a 500.000, oltre 500.000) e per ciascun tipo di stampa (flexo, letterpress, offset) le percentuali di scarto per: trasporto; preparazione delle bobine; residuo dopo il cambio bobina; scarti in rotativa; scarti in sala spedizione; altri scarti (sovrapproduzione, copie di servizio, etc.) NEXPO 1995

Riferimento: 1196

Le migliori pratiche per ottimizzare l’uso della carta Gli aumenti del prezzo della carta hanno stimolato l’attenzione per la razionalizzazione dell’uso di questa materia prima tanto importante. David Stone, responsabile tecnico del quotidiano del Kentucky Lexington HeraldLeader, descrive le tecniche adottate nel suo giornale, che non si limitano all’area di stampa ma coinvolgono l’intera fase del pre-press. NEXPO 1995

Riferimento: 1197

Riciclaggio della carta Richard Loyst, consulente indipendente specializzato nel mercato della carta, fa il punto sul mercato della carta riciclata (quanto valgono oggi i vecchi giornali?) e sulle tecniche che i quotidiani possono utilizzare per massimizzare il reddito derivante dai propri scarti. NEXPO 1995

Riferimento: 1198

Nuovi metodi pubblicitari e ristrutturazione dell’organizzazione Louis Franconeri, responsabile del sistema di produzione del San Antonio Express-News (240.000 copie medie,

400.000 la domenica), fa il punto sulle tecnologie disponibili per l’acquisizione ed il trattamento della pubblicità e sulle conseguenti modifiche che occorre prevedere nella organizzazione del lavoro. NEXPO 1995

Riferimento: 1199

Nuova organizzazione del dipartimento pubblicitario al Kansas City Star La relazione di Lambert Clark descrive la nuova organizzazione del dipartimento pubblicitario del Kansas City Star, nel Missouri. NEXPO 1995

Riferimento: 1200

Nuovi metodi pubblicitari e impatto organizzativo Daniel Zito della Gannett Media Technology International, descrive i prodotti messi a punto dalla società: MASS, un software per l’input ed il trattamento della pubblicità locale residente su Macintosh Powerbook, e ADLINK, un sistema per il trattamento della pubblicità classificata che consente all’utente di intervenire direttamente sull’annuncio con modifiche dell’ultimo momento. NEXPO 1995

Riferimento: 1201

Uso dello “zoning” all’Hartford Courant Bob Urillo, direttore della stampa commerciale di The Hartford Courant analizza l’esperienza di “zoning” (distribuzione differenziata con inserimento di inserti pubblicitari mirati per singoli codici postali) del quotidiano del Connecticut: più di 150 zone diverse, con zone di dimensioni anche inferiori a 200 copie distribuite (la più piccola comprende 51 copie). NEXPO 1995

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Riferimento: 1202

Integrazione di sistema pre-press I tradizionali fornitori di sistemi per quotidiani si sottopongono a fusioni, ristrutturazioni o addirittura chiudono i battenti. Secondo Larry Hoffmann, responsabile dei sistemi produttivi della Ottaway Newspapers, non esiste il rischio di una industria “tecnologicamente orfana”: occorre infatti guardare oltre i tradizionali fornitori, verso il mercato della consumer electronic. L’obiettivo non è più quello di “mettere insieme” un sistema editoriale, un sistema per la pubblicità tabellare e classificata, un sistema per il trattamento delle immagini e così via, ma quello di creare una infrastruttura tecnologica in grado di supportare lo sviluppo di prodotti e servizi fortemente market-oriented. NEXPO 1995

Riferimento: 1203

L’uso dei codici a barre alla Syracuse Newspapers Arthur LaGraffe, assistente del direttore di produzione della Syracuse Newspapers, descrive il sistema di codici a barre in uso presso le pubblicazioni del gruppo: il Syracuse Post Standard, il serale Syracuse Herald-Journal, e il domenicale Sunday Herald-American. NEXPO 1995

Riferimento: 1204

Come costruirsi la propria “biblioteca virtuale” E’ possibile per un quotidiano costruirsi, con un investimento limitato, un proprio archivio elettronico da utilizzare sia come centro di documentazione interna che come punto di partenza per nuovi prodotti (per esempio servizi on line su Internet)? Dan Woods del Raleigh News and Observer partendo dall’esperienza del suo giornale mette in evidenza i vantaggi, i costi, le tecnologie da utilizzare e i rischi da affrontare. NEXPO 1995

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Riferimento: 1205

Qualità nel packaging e nella distribuzione Diane Constantino del St. Petersburg Times, partendo da un programma di controllo della qualità del packaging e della distribuzione del proprio quotidiano, allarga il discorso ad un analogo test condotto su un campione di 20 quotidiani USA con diffusione tra le 60.000 e le 900.000 copie. NEXPO 1995

Riferimento: 1206

Detroit Newspapers: la sala spedizione del 21° secolo La Detroit Newspapers è una joint-venture tra la Gannett (editore del Detroit News) e la Knight-Ridder (editore del Detroit Free Press), che pubblica l’edizione congiunta dei due quotidiani nei giorni di sabato e domenica. Paul Reitz, manager di produzione dell’impianto di Sterling Heights, descrive il complesso sistema di stoccaggio, trasporto e lavorazione degli inserti utilizzato nell’impianto circa 20 milioni di “pezzi” da inserire ogni settimana. NEXPO 1995

Riferimento: 1207

Inserimento al Tacoma Morning News Tribune Jeff Stalcup descrive l’impianto di inserimento utilizzato presso il quotidiano The Tacoma Morning News Tribune, in grado di gestire 40 zone di marketing, 60 codici postali nell’area principale di mercato e 134 in quella complessiva, con un target minimo di 60-100 famiglie. NEXPO 1995

Riferimento: 1208

Inserimento all’Orlando Sentinel Russ Newton descrive l’impianto di inserimento utilizzato presso l’Orlando Sentinel, in grado di gestire 62 codici


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postali, che diventeranno 113 nel 1996. In seguito le zone verranno segmentate in sotto-codici postali, e le zone passeranno a 428 entro il 1998 e a 1.613 entro il 2000 NEXPO 1995

Riferimento: 1209

L’imperativo della qualità Chuck Blevins passa in rassegna i problemi più diffusi che, nell’ottica del prodotto di qualità, occorre risolvere: rub-off, leggibilità vicino ai margini delle pagine, copie di scarsa qualità prodotte all’avvio delle rotative, registro, settaggi dell’inchiostro, setoff dell’inchiostro, copie con pagine vuote derivanti dal cambio della bobina, pubblicità classificata a fondo pagina “perforata” dai ganci della piega. NEXPO 1995

Riferimento: 1212

Perché hanno tanto successo negli USA gli inchiostri a base di soia? Il 90% di tutti gli inchiostri da stampa usati dall’industria USA dei quotidiani sono a base di soia. Per capire le ragioni di questo successo, IFRA ha organizzato in collaborazione con la American Soybean Association un forum, svoltosi a Darmstadt il 14 novembre 1994, al quale hanno partecipato Bernhard Bottomley, General Manager della Times Mirror Supply Co., la società che acquista i materiali di consumo per conto di tutte le testate del gruppo Times Mirror, e Norman Harbin, Direttore Tecnico della Flint Ink, il principale produttore USA di inchiostri a base di soia. IFRA Special Report 1.12

Riferimento: 1213 Riferimento: 1210

Giornali e libri elettronici in Italia oggi Atti della giornata di studio organizzata dall’ANEE (Associazione Nazionale Editoria Elettronica) a Milano il 6 giugno 1995. Interventi di Marcello Montanari (IBM), Laurent Munich (World Media Network), Cesare Protettì (Media Duemila on line), Federico Reviglio (La Stampa). ANEE

L’uso di inserti in riferimento alle edizioni zonali La tendenza in atto nel marketing del quotidiano è la personalizzazione degli inserti pubblicitari, sino all’obiettivo ultimo di una “edizione personalizzata” per ciascun abbonato. Lo Special report 4.10 dell’IFRA analizza l’impatto che questo trend ha sui sistemi di inserimento, attraverso una ricerca condotta in collaborazione con la NATS (Nordic Cooperative for Newspapers Technology) e commissionata alla VTT (Centro di Ricerche Tecniche di Finlandia). IFRA Special Report 4.10

Riferimento: 1211 Riferimento: 1214

L’efficacia dei sistemi di controllo di registro nella stampa dei giornali Lo Special Report 3.23 IFRA analizza i sistemi di controllo di registro disponibili sul mercato. La ricerca, commissionata alla VTT (Centro di Ricerche Tecniche di Finlandia) ha analizzato i sistemi prodotti da Celogic (Calgraph 7000), Grafikontrol (CR11), Hurletron (1550 ROP), PressTech (Autotron 1400), QuadTech (RGS V Series N) IFRA Special Report 3.23

Storia dello sviluppo della rotativa: gruppi compatti 4-HI e satelliti doppi Boris Fuchs, direttore della ricerca dell’IFRA, passa in rassegna la storia della stampa litografica e dell’offset dalle sue origini, tra la fine del 700 e l’inizio dell’800, sino alle disquisizioni dei nostri giorni tra i sostenitori dei gruppi a Y, delle torri satellitari, dei gruppi 4-HI. IFRA newspaper techniques 6/95

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Riferimento: 1215

Il successo delle torri 4-HI: i satelliti appartengono al passato? Tra il 1991 e il 1994 il numero delle configurazioni a satellite vendute è sceso da 67 a 15; nello stesso periodo, le configurazioni 4-HI vendute sono passate da 33 a 85. I motivi di questo successo, secondo Reinhard Lorch del Süddeutscher Verlag, sono da ricercarsi nella maggiore semplicità e flessibilità di questa configurazione. Tuttavia la configurazione a satellite mantiene alcuni importanti vantaggi, tra i quali la maggiore precisione di registro. IFRA newspaper techniques 6/95

Riferimento: 1218

Sostituzione delle lastre “al volo”, robot cambialastre, o computer-to-plate? Claus Bolza-Schünemann della Koenig & Bauer KBA descrive le soluzioni offerte dalla società tedesca, denominate KBA-OPERA (Open Ergonomic Automation System). In sintesi, la tendenza della KBA è quella di concentrarsi sull’automazione e razionalizzazione dei processi attuali piuttosto che impegnarsi in nuovi processi produttivi come il computer-to-press o la stampa digitale diretta. IFRA newspaper techniques 6/95

Riferimento: 1219 Riferimento: 1216

Torri 4-HI con costruzione a ponte Clemens Mühl, direttore tecnico della Druck-und Verlagshaus di Francoforte, che produce tra l’altro il Frankfurter Rundschau e Handelsblatt, descrive le esperienze condotte, a partire dal 1987, in collaborazione con la Albert Frankenthal (oggi Koenig & Bauer Albert), con le torri di stampa 4-HI con costruzione a ponte e sistema di inchiostrazione anilox. IFRA newspaper techniques 6/95

Perché scegliere una rotativa shaftless? I progressi della tecnologia nei settori dell’elettronica e dell’elettromeccanica rendono possibile l’eliminazione dell’albero di trasmissione longitudinale e la gestione del sincronismo dei gruppi di stampa per via elettromeccanica. Yves Launay descrive il processo di studio e di ricerca che ha condotto, a partire dall’inizio degli anni Novanta, alla messa a punto ed alla integrazione delle tecnologie che consentono oggi la realizzazione di rotative shaftless. IFRA newspaper techniques 6/95

Riferimento: 1217 Riferimento: 1220

Rotative shaftless e PCU rendono possibile la sostituzione “al volo” delle lastre Il direttore della Wifag Stein Götz descrive i principi di funzionamento della nuova rotativa OF 370 PCU+, realizzata dalla società sv in cooperazione con la ABB e la cui prima installazione è operativa presso il quotidiano Le Midi Libre di Montpellier. L’assenza dell’albero di trasmissione longitudinale (da cui la denominazione “shaftless”) e l’adozione delle PCU (Page Changing Units) rendono possibile il cambio delle lastre senza arrestare la corsa della rotativa. IFRA newspaper techniques 6/95

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Il passaggio dell’Ottawa Citizen alla produzione mattutina con più colore Pat Brennan, direttore di produzione dell’Ottawa Citizen, descrive la case-history del quotidiano canadese, uno dei primi giornali nordamericani ad adottare l’offset nel 1973. In particolare, Brennan si sofferma sul sistema di inchiostrazione Hydrosystems della società inglese PPSI, che ha consentito di semplificare la gestione della inchiostrazione e di ridurre drasticamente il numero di copie di scarto di avvio. IFRA newspaper techniques 6/95


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Riferimento: 1221

Retinatura FM e riproduzione acromatica: un ausilio per lo stampatore Wilfried Übelher della Voralberger Medienhaus descrive brevemente i vantaggi e gli svantaggi dell’utilizzo della retinatura a modulazione di frequenza, utilizzando il retino Velvet dell’istituto di ricerca svizzero ENPA/UGRA. IFRA newspaper techniques 6/95

Riferimento: 1225

Modifiche dimensionali della carta nella stampa offset Nils Thalén della società Stora riporta i risultati di una serie di ricerche sulle modifiche dimensionali della carta da giornale nel corso della stampa in offset e delle possibili soluzioni per questi problemi. IFRA newspaper techniques 6/95

Riferimento: 1226 Riferimento: 1222

L’uso di essiccatori per migliorare il contrasto Paul Demuynck descrive il carico produttivo e le installazioni della società stampatrice belga Roularta, soffermandosi sulle rotative utilizzate: due Mitsubishi EuroM, equipaggiate con essiccatori ad infrarossi ed aria calda. IFRA newspaper techniques 6/95

Riferimento: 1223

Come migliorare flessibilità e produttività delle rotative a colori Jean René Argouarch descrive i prodotti della società MEG nel settore della stampa offset, e specialmente i sistemi di controllo della tensione longitudinale ed i sistemi di essiccamento a raggi infrarossi e ad aria calda. IFRA newspaper techniques 6/95

Riferimento: 1224

Come aumentare la redditività della rotativa Bernhard Theiss descrive la case-history della Süddeutscher Zeitungsdienst, società stampatrice di Aalen, Germania. Per la produzione, viene utilizzata una rotativa Mediaman in configurazione 4-HI e con una piega 2:3:4, con un essiccatore a raggi infrarossi Van Keulen. IFRA newspaper techniques 6/95

Rapporto ACIMGA sull’industria grafica nel 1994 Il fatturato complessivo del settore è salito da 1.830 miliardi a 1.930 miliardi, con un incremento del 5,5% a fronte di un consumo di 1.269 miliardi (+1,2%). Le importazioni sono aumentate del 6,4%, passando da 728 a 775 miliardi; le esportazioni sono passate dai 1.303 miliardi del 1993 ai 1.435 del 1994 (+10,1). La bilancia commerciale del settore è positiva per 660,8 miliardi; l’Italia ha una bilancia commerciale positiva nei confronti di USA, Regno Unito, Spagna, Francia, Belgio-Lussemburgo, negativa nei confronti di Svizzera, Giappone, Paesi Bassi, Svezia e Germania. Il numero degli addetti, 7.470, è in calo dell’1,5% rispetto ai 7.580 del 1993, mentre gli investimenti sono passati da 29,6 a 31,4 miliardi, con un incremento del 6,1%. ACIMGA

Riferimento: 1227

I costi di distribuzione locale della stampa periodica Il CESCOM (Centro di Studi sul Commercio della Università Bocconi di Milano) ha realizzato, per conto della FIEG, uno studio che individua le metodologie per la definizione dei costi di distribuzione della stampa periodica. Questo studio verrà integrato nei prossimi mesi con dati di classificazione delle testate distribuite, verso l’unificazione delle procedure di valutazione dei costi di distribuzione sopportati dai distributori locali. FIEG

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CIRCOLARI

“Circolari FIEG” raccoglie e segnala le informazioni e i commenti ai più importanti dispositivi di legge, indicazioni e raccomandazioni in materia sindacale, tributaria, disciplina dell’IVA e quant’altro attiene agli aspetti gestionali e amministrativi dell’industria dei giornali, oggetto di sistematica comunicazione alle imprese editrici e stampatrici. “Circolari FIEG” è un promemoria di facile consultazione, da tenere sempre a portata di mano, un nuovo strumento di lavoro per quanti hanno responsabilità direttive e gestionali nelle aziende del settore.

Circolare del 04-05-95

N° 1958

Reiterazione Decreto-legge in materia di bilanci delle imprese editrici (D.L. 29 aprile 1995, n.137) pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 99 del 29 aprile 1995.

Circolare del 05-05-95

N° 1959

Recupero tassa annuale di concessione governativa per l’iscrizione delle società di capitali nel registro delle imprese - Azione giudiziaria.

Circolare del 12-05-95

N° 1960

Trasmissione bilanci e dati per attività di studio.

Circolare del 12-05-95

N° 1961

Art. 4 del contratto collettivo nazionale di lavoro giornalistico: situazione occupazionale trimestre gennaio - marzo 1995.

Circolare del 15-05-95

N° 1962

Disciplina della comunicazione sulla stampa e sulla radiotelevisione relativa ai referendum abrogativi fissati per l’11 giugno 1995. Integrazione e modifiche delle disposizioni del 12 aprile 1995 a seguito della sentenza n. 161 del 10 maggio 1995 della Corte Costituzionale.

Circolare del 17-05-95

N° 1963

Legge 29 maggio 1982 n. 297: coefficienti di rivalutazione per i mesi di marzo e aprile 1995.

Circolare del 17-05-95

N° 1964

Disciplina della comunicazione sulla stampa e sulla radiotelevisione relativa ai referendum abrogativi dell’11 giugno 1995.

Circolare del 24-05-95

N° 1965

Decreto - legge 23 febbraio 1995, n. 41 convertito nella legge 22 marzo 1995, n. 85 - Misure urgenti per il risanamento della finanza pubblica,. Decreto - legge 7 aprile 1995, n. 109, recante, tra l’altro, modifiche alla disciplina IVA in materia di autoconsumo.

Circolare del 25-05-95

N° 1966

Reiterazione Decreto - legge in materia di accesso ai mezzi si comunicazione durante le campagne elettorali e referendarie (D.L. 19-5-1995, n. 182) pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 116 del 20-5-1995.

Circolare del 26-05-95

N° 1967

25a Conferenza dell’INMA Roma 27-30 settembre 1995

Circolare del 08-06-95

N° 1968

Decreto legge 19/5/1995, N. 182. Disposizione in materia di accesso ai mezzi di comunicazione durante le campagne elettorali e referendarie. Disciplina relativa agli annunci (art. 2, comma 1). Parere del Garante per la radiodiffusione e l’editoria.

Circolare del 14-06-95

N° 1969

Trasmissione bilanci e dati per attività di studio.

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Circolare del 16-06-95

N° 1970

Rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro e degli accordi economici per i direttori amministrativi e i dirigenti dei giornali quotidiani. Le intese del 14 giugno 1995.

Circolare del 22-06-95

N° 1971

Disciplina IVA in materia di autoconsumo. Decreto - legge 10 giugno 1995 n. 226 ( G.U. n. 134 del 10/06/95).

Circolare del 28-06-95

N° 1972

Trasmissione della documentazione a corredo delle domande per le agevolazioni tariffarie (art. 28 legge n. 416/1981).

Circolare del 07-07-95

N° 1973

Reiterazione Decreto-legge in materia di bilanci delle imprese editrici (D.L. 28 giugno 1995, n. 254) pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 150 del 29 giugno 1995.

Circolare del 10-07-95

N° 1974

Congresso mondiale stampa periodica ad Amsterdam 26 - 29 settembre 1995.

Circolare del 10-07-95

N° 1975

Interactive publishing: conferenza sull’editoria interattiva, Zurigo 15 -17 novembre 1995.

Circolare del 12-07-95

N° 1976

Legge 29 maggio 1982 n. 297: coefficiente di rivalutazione per i mesi di maggio e giugno 1995.

Circolare del 12-07-95

N° 1977

IVA - Prestazioni pubblicitarie rese gratuitamente da aziende editrici.

Circolare del 17-07-95

N° 1978

Precisazioni del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale in materia di Cassa integrazione Guadagni Straordinaria regolata dall’art. 35 della legge 5 agosto 1981 n. 416. Specialità delle disposizioni applicabili al settore dell’editoria.

Circolare del 19-07-95

N° 1979

Questionario su raccolta copie invendute.

Circolare del 21-07-95

N° 1980

FIEJ - Viaggio studio negli USA sui servizi on-line realizzati dai quotidiani.

Circolare del 28-07-95

N° 1981

Reiterazione Decreto-legge in materia di accesso ai mezzi di comunicazione durante le campagne elettorali e referendarie (D.L. 18-07-1995, n. 289) pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 168 del 20 luglio 1995.

Circolare del 28-07-95

N° 1982

Pubblicazione del prospetto di dettaglio a corredo dei bilanci imprese editrici. Ordinanza del Garante 4 luglio 1995 (G.U. 10 luglio 1995, n. 159).

Circolare del 31-07-95

N° 1983

Trasmissione del nuovo testo del contratto nazionale per i dipendenti di aziende editrici e stampatrici di giornali quotidiani ed agenzie di stampa.

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Simage: un archivio di immagini e notizie accessibile via ISDN

Nelle pagine che seguono riportiamo l’intervento svolto da Giorgio Bignozzi, direttore tecnico di Servizi Italia, in occasione della seconda Conferenza Internazionale su “Distributed multimedia systems and applications”, che si è svolta dal 7 al 9 agosto 1995 presso l’Università americana di Stanford Introduzione rogativa di essere una linea “a consumo” e di costo Simage, Servizi Italia Image System, cerca di risolvere il contenuto: questo la rende un mezzo di comunicazione problema che spesso tocca i quotidiani ed i economico ed accessibile anche alle più periodici: comprare immagini da fotografi piccole realtà di questo mercato. Inoltre od agenzie fotografiche che si trovino lontaISDN è uno Standard Europeo di comunino dalle redazioni; e inoltre cerca di fornire cazione e questo apre la possibilità di un un materiale pronto per la pubblicazione in mercato internazionale delle foto: per brevissimo tempo. Esistono già diverse soluesempio il campionato di basket NBA, il zioni, come la trasmissione via satellite usata campionato di calcio italiano ed il Festival dalle grosse agenzie (Reuters, Associated di Cannes sono eventi molto seguiti anche Press, Ansa) o la spedizione via corriere, ma all’esterno dei rispettivi Paesi. Come pronessuna di queste consente un’interatocollo è stato scelto il TCP/IP, con le zione così diretta come quella fornita varianti PPP e SLIP, in quanto è lo SERVIZI ITALIA Srl da una rete ad alta velocità di computer. standard “de facto”. TCP/IP consente Via Montello 16/A - 20154 MILANO Simage realizza proprio questo: una rete il riconoscimento degli indirizzi, la contel. 02/349981 - fax 02/34998300 elettronica riservata ai giornali, ai perionessione di reti diverse (quelle dei giorE-mail: ita0795@applelink.apple.com dici, ai fotografi ed alle agenzie nali ad esempio) ed è diffuso nei tre fotogiornalistiche. Questa rete, una volta attivata, può sistemi operativi presi in esame (Unix, Mac e PC). portare parecchi miglioramenti alla velocità ed all’effiCon questo approccio la rete geografica che costituisce cienza del lavoro di quanti competono, giornalmente, Simage può essere considerata come una rete locale con con la televisione per essere più puntuali, immediati e una velocità di 64 Kbit/sec , con tutti gli utenti collegati completi. ad un nodo centrale che controlla tutte le attività di rete. La memorizzazione digitale delle foto in un archivio Il nodo centrale attualmente consiste di diversi compupermette anche la nascita di una memoria storica elettroter: communication server, database server e unità ausinica. E’ ipotizzabile un accesso a questo archivio da parte liarie. di chiunque per gli scopi più diversi, istruzione o ricerche I communication server sono incaricati della gestione di costume ad esempio; è possibile inoltre integrare delle connessioni ISDN, del controllo della rete e dell’archivio dall’esterno aggiungendo database di immagil’autorizzazione degli accessi; il database server gestisce ni ad alta risoluzione già esistenti, come le collezioni dei i dati; le unità ausiliarie provvedono al backup dei dati ed musei o degli archivi storici. alla sostituzione di alcune parti del sistema in caso di guasto. Simage Tutte le attività del nodo sono automatiche. Simage funziona sfruttando le linee ISDN a 64 Kbit/sec; I Communication Server sono della macchine UNIX con a causa della sua alta interattività non può usare le hardware Intel 486, equipaggiati con schede ISDN. normali linee telefoniche. ISDN presenta inoltre la preAttualmente dispongono di un Accesso Primario (fino a

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30 connessioni contemporaneamente) e di tre Accessi Base, usati per la manuntezione ed i test. I server effettuano un routing software delle chiamate provenienti dall’esterno verso la rete Ethernet interna. Teoricamente l’Accesso Primario ha una banda passante di 2 Mbit/sec mentre la rete Ethernet raggiunge i 10 Mbit/sec: è quindi possibile avere fino a cinque Accessi Primari sullo stesso ramo di Ethernet senza degradarne le performance. Cinque Accessi Primari equivalgono a 150 connessioni contemporanee, un bel risultato per la rete. Sono stati preferiti dei router software a quelli hardware per la loro maggiore flessibilità, configurabilità ed economicità. Il Server Simage memorizza per ogni immagine un insieme di dati descrittivi e tre file a differenti risoluzioni. La preview, o bassa risoluzione, è di 175 x 175 pixel, la media è di 750 x 550 pixel e permette la visualizzazione a tutto schermo, l’alta è di 2048 x 1400 e permette la stampa a colori di qualità. Tutti i file sono a 24 bit, sono compressi JPEG e sono acquisiti da diapositiva o negativo con uno scanner a 36 bit (12 per colore) ad almeno 1000 dpi. Il database lavora in una macchina UNIX, il database server, che ha un’interfaccia nativa verso il TCP/IP e, tramite questa, è collegato ai communication server. Il database server deve essere una macchina RISC molto potente con interfaccia SCSI veloce per poter controllare tutti i dischi magnetici che contengono i dati. La nostra soluzione ci permette di memorizzare diversi Gbyte di

dati senza spendere troppo nei dischi. Non abbiamo scelto i WORM od i dischi magneto ottici perché il juke box che avrebbe dovuto controllarli sarebbe costato troppo e sarebbe stato troppo lento al crescere del numero degli accessi contemporanei (il tempo di cambio disco di un juke box è troppo alto, anche con più lettori e con la cache). Poiché lo scopo principale di Simage è fornire all’utente, più velocemente possibile, la foto desiderata, abbiamo pensato di dividere l’archivio in più parti. Abbiamo memorizzato i dati in dischi diversi per capacità, performance e prezzo. Nei dischi più veloci manteniamo i dati e gli indici necessari alle ricerche, in dischi più lenti memorizziamo le preview e le medie risoluzioni, in dischi ancora più lenti ma estremamente capienti (9/18 Gbyte) memorizziamo le alte risoluzioni. In questo modo Simage fornisce le migliori performance durante le ricerche e quindi presenta immediatamente all’utente il risultato della ricerca, poi passa alla visualizzazione delle preview, agli ingrandimenti ed infine allo scarico. Questa strategia rende Simage uno strumento estremamente interattivo e veloce: fatto molto apprezzato all’interno dei quotidiani in cui anche i minuti hanno importanza. La divisione del database in più dischi permetterebbe anche la gestione di ogni disco da parte di una CPU diversa (più database server che lavorano insieme) consentendo prestazioni eccezionali anche in una rete locale con molte centinaia di utenti. L’architettura di Simage è stata progettata per crescere e mantenersi al passo delle novità tecnologiche minimizzando gli investimenti e dilazionandoli nel tempo (just in time).

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Il database che utilizziamo è un prodotto commerciale che permette di memorizzare le immagini come campi: Simage utilizza questa possibilità solo per le basse e le medie risoluzioni. Le alte risoluzioni sono memorizzate come file sui dischi per una più efficiente politica di backup. Questi file, infatti, una volta memorizzati non vengono più modificati o spostati ma solo acquistati dagli utenti: è quindi molto semplice archiviarli su nastro in base alla data di arrivo. I Client I client possono essere sia Windows che Macintosh, dispongono solo di un programma di interfaccia grafica che permette di costruire le condizioni di ricerca con le voci tratte dai menù, senza preoccuparsi di come Simage ha memorizzato i dati. Abbiamo avuto parecchie difficoltà ad implementare il software client in entrambe le piattaforme essenzialmente perché non esisteva un database che avesse la stessa architettura client server sia su Mac che su PC: decidemmo così di adottare un database con una buona soluzione per Windows e di scrivere, partendo da zero, tutto il software di comunicazione per il Mac. Il software per Mac è scritto in C, quello per Windows in Visual C e Visual Basic. Entrambi i client possono mostrare i propri messaggi in lingue diverse: è possibile utilizzare l’italiano, l’inglese, il francese, il tedesco e lo spagnolo semplicemente cambiando il setup. Simage può collegare ad ogni foto un testo memorizzato

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nel database, contenente la notizia a cui si riferisce la foto o una descrizione di qualunque lunghezza. Ogni autore descrive la propria foto riempiendo una scheda che contiene i campi di ricerca: il nome della persona, il luogo e la data dello scatto, una breve didascalia, etc. Tutti questi campi vengono considerati come “key words”, e Simage li indicizza per facilitare e velocizzare le ricerche; inoltre Simage scandisce la didascalia ricavando le singole parole che la compongono; ogni parola significativa è inserita, insieme al riferimento alla foto, in un dizionario. Le parole non significative (articoli, preposizioni, etc.) vengono inserite in un “antidizionario”. Durante la ricerca l’utente può sceglier se lavorare per “key words” o con i dizionari: nel primo caso la ricerca è risolta utilizzando gli indici sui campi chiave, nel secondo il testo scritto dall’utente viene scomposto in parole, vengono eliminate tutti i termini contenuti nell’antidizionario e vengono recuperate le foto collegate ai termini trovati nel dizionario. Le “key words” sono state scelte espandendo i campi richiesti dallo standard IPTC e sono il Nome Proprio, il Nome Comune, il Gruppo, l’Evento, l’Azione, la Caratteristica, la Data di Archiviazione, la Data dell’Evento, l’Argomento, il Dettaglio, lo Stato, la Città, l’Agenzia Fotografica e il Fotografo. Tutte le “key words” hanno un menù che propone i loro diversi valori. Quando l’utente trova delle foto che rispondono ai suoi criteri di ricerca, le vede comparire, in bassa risoluzione, in una griglia: a questo


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punto è possibile spostarle sullo schermo, ingrandirle e stamparle. Un esempio è mostrato nella figura 1. Un menù a tendina è richiamabile dall’angolo sinistro di ogni foto e permette all’utente di avere tutte le informazioni associate alla foto: il proprietario, il prezzo la data ed il luogo dello scatto, i dati tecnici del file, il file di testo eventualmente associato, etc. Facendo, con il mouse, un doppio click sulla preview si ottiene la media risoluzione ed è quindi possibile esaminare più in dettaglio la foto; è poi possibile acquistare la foto scaricando dal server il file ad alta risoluzione: questa operazione comporta l’emissione della fattura per il prezzo indicato. I dati associati alla foto sono mostrati nella figura 2. Gli utenti possono scaricare le foto in qualunque formato (TIFF, BMP, JPEG, Targa, etc,) sia a colori che in bianco e nero. Tutti i fotografi e le agenzie fotografiche collegate con Simage possono scannerizzare le foto nei propri uffici, riempire la scheda informativa ed inviare il loro lavoro via ISDN al Server che le carica immediatamente. In pochi minuti Simage può fornire ai giornali una foto appena scattata, riducendo drasticamente i tempi fino ad ora necessari. Normalmente i fotografi inviano il loro lavoro durante la notte per poter sfruttare le tariffe ridotte, ma, quando necessario, possono lavorare in “real time”. Gli Sviluppi Futuri Stiamo lavorando per migliorare la ricerca con i dizionari, aggiungendo i sinonimi ed il riconoscimento automatico del maschile/femminile e singolare/plurale; inoltre stiamo cercando di ottenere una traduzione automatica delle didascalie per poter avere una vera internazionalizzazione delle foto. Ancora in questa direzione stiamo realizzando, replicando l’architettura di Simage, altri Server in Europa che,

collegati a quello italiano, permettano l’acquisto di foto estere in Italia e la vendita di foto italiane all’estero. Abbiamo anche sviluppato una versione WWW per Internet che dovrebbe poter offrire solo le foto in bassa risoluzione ed un’interfaccia semplificata: questa soluzione ci permetterebbe subito l’ingresso nel mercato internazionale, ma abbiamo molti dubbi sull’uso commerciale e sicuro di Internet. Conclusioni Attualmente Simage collega parecchie agenzie fotografiche italiane ed europee con altrettanti quotidiani e periodici italiani. Gli utenti apprezzano il servizio ma necessitano di enormi quantità di foto ed i fotografi non riescono, per ragioni di tempo e di convenienza economica, a garantire la copertura necessaria. Alla fine di giugno Simage conteneva oltre 15.000 foto, con un tasso di crescita di oltre 1000 foto al mese. Poiché la scansione e la compilazione delle schede richiede tempo e nessuno può lavorare 24 ore al giorno solo su questo, il lavoro di digitalizzazione degli archivi fotografici procede lentamente. Nell’interesse del servizio stiamo ora cercando, per lo più negli Stati Uniti, archivi di foto già digitalizzati da inserire in Simage mediante programmi di conversione. Stiamo inoltre provando nuovi dispositivi di acquisizione, come le nuove macchine fotografiche digitali, che dovrebbero accorciare i tempi di produzione del file in quanto eliminano la fase di sviluppo fotografico. D’altra parte i vantaggi offerti da Simage sono evidenti, la tendenza verso un uso elettronico delle foto è innegabile, le autostrade dell’informazione sono quasi pronte in Italia e sono una realtà nei paesi più progrediti e quindi il tempo lavora con noi. Giorgio Bignozzi (Traduzione italiana a cura dell’autore. L’originale in lingua inglese è stato pubblicato negli atti del convegno)

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IBM Bluenet: la professionalità corre sul filo E’ di gran lunga l’argomento del momento. Non passa piattaforme hardware per gestire informazioni e dati, per giorno, infatti, che non si parli di Internet e delle sue generare applicazioni Internet attraverso la tecnica della molteplici e spesso pittoresche applicazioni. programmazione a oggetti (come Visual Age for World Nel cyberspazio - questo è il termine che si usa per abbracWide Web), servizi di consulenza e soluzioni chiavi in ciare il mondo variopinto delle reti mondiali e dei molti mano sia per connettere ad Internet computers di aziende milioni di utenti che fra di esse navigano disperatamente alla che per progettare e costruire la “vetrina” (in gergo home ricerca del nuovo e spesso dell’arcano - si trova ormai di page) delle aziende stesse. Infine, servizi di sicurezza per tutto, fino all’ultima trovata della funzione religiosa online! prevenire accessi indesiderati e non autorizzati ad informaIn questo mondo, da un lato indubbiamente zioni (a questo proposito è stato introdotto appassionante (non è male poter dialogail protocollo IKP per permettere transare su un tema specifico con un ragazzo zioni commerciali sicure su Internet, sofiaustraliano o con un professionista di sticatissimi software antivirus e servizi di Singapore o di Tegucigalpa) e dall’altro “firewall” vale a dire di protezione sofcosì dispersivo e incontrollato, hanno initware per i computer connessi in rete) e ziato recentemente a muoversi seriamenapplicazioni di contabilizzazione dei serIBM SEMEA te i grossi calibri dell’informatica. vizi a pagamento. Circonvallazione Idroscalo Come ciliegina sulla torta, è stato annun20090 Segrate - MI IBM e Internet ciato IBM Electronic Publishing Edition, Tel. 02.59621 Il 13 giugno scorso c’è stata l’ultima entrauno strumento molto flessibile e completo per ta in grande stile, quella di IBM (in gergo Big Blue, da cui creare documenti e pubblicazioni su World Wide Web nel il termine Bluenet, che designa l’intera gamma dei servizi formato HTML con link automatici di tipo ipertestuale correlati nata nel nostro Paese). Non è stato un vero e proprio partendo dai più noti word processors come Word, Word splash down, ma forse qualcosa di più impressionante. Perfect, AmiPro, Framemaker, SGML, ecc. Mutuando un’immagine del famosissimo Jurassic Park, Tutti i prodotti e servizi sopra descritti sono direttamente direi piuttosto che si è sentito il cupo e terrificante passo di installabile presso un’azienda, ovvero gestibili su elaboraun essere vivente di enormi dimensioni che si è mosso da tori IBM per i quali sarà anche fornito un servizio di “help lontano e sta raggiungendo il nostro mondo nei prossimi desk” sia telematico che di vecchio tipo (cioè telefonico). minuti! Alcuni quotidiani attenti al mercato e alle sue evoluzioni Ma vediamo più da vicino cos’è esattamente successo. hanno riportato la notizia con ampio spazio: tra gli altri, La Innanzitutto l’annuncio che IBM fornirà tutti i propri comStampa, Il Giornale, L’Indipendente, Italia Oggi, e altri puter (dai portatili ai supercomputer) di funzionalità standard ancora. Internet e che potenzierà notevolmente gli accessi attraverso la propria Global Network, una rete mondiale che preveLe opportunità per gli editori de centinaia di nodi in tutti i continenti. A questo punto sorge spontanea la domanda: gli editori Oltre a ciò la messa a disposizione di prodotti client software come potranno trarre vantaggio da questi servizi? come: QBIC (Query By Image Content ovvero ricerca di Non vorrei ipersemplificare la risposta, ma mi sembra immagini in funzione del loro contenuto); InfoMarket Search importante tradurre in termini pratici e realistici quello che per una navigazione facile e sicura nella giungla di Internet i fatti di per se stessi forse non dicono a sufficienza: (superando in tal modo alcuni dei vincoli più stringenti del - il fatto che Big Blue abbia messo in moto in forma così sistema); Person to Person per la comunicazione diretta fra prorompente la sua organizzazione sul tema Internet signidue utenti Internet attraverso un PC; e ancora, prodotti fica indubbiamente che il mercato della comunicazione server software disponibili su tutti i sistemi operativi e le globale è passato dalla fase sperimentale e un po’ goliardica

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a quella più matura di un business a breve; - gli strumenti e i mezzi messi a disposizione permettono finalmente ad un editore di proporsi sullo scenario dei servizi online in modo serio e professionale: ricchezza di punti di entrata in rete, sicurezza di funzionamento e protezione dei dati, contabilizzazione degli accessi, possibilità di conoscenza approfondita dei propri utenti, e così via; - non occorre affatto rivoluzionare le proprie applicazioni editoriali, che potranno trasferire le informazioni disponibili (ed appetite dal mercato) in modo diretto, attraverso software di interfaccia messi a disposizione su tutte le piattaforme hardware esistenti e future; - i costi di collegamento, attraverso l’utilizzo della rete mondiale sopra citata, saranno sensibilmente inferiori a quelli oggi praticati dai maggiori information providers Internet, e ciò ne favorirà la diffusione a breve termine. Se queste ed altre sono considerazioni semplici ed immediate per il mondo editoriale, non rimane allora che pensare da subito in termini di prodotti e servizi che i nostri editori possono mettere a disposizione di un pubblico Internet che cresce ormai in modo quasi esponenziale anche in Italia. Chi si ferma è perduto... Al convegno sui servizi online svoltosi a Milano nello scorso mese di giugno, promosso dalla FIEG, sono stati presentati numerosi esempi di servizi lanciati da quotidiani esteri (soprattutto americani). In un numero recente di Media 2000 appare un lunghissimo elenco, destinato ad aggiornarsi quasi oggi giorno, di testate già presenti in qualche modo su Internet. Non si tratta, a mio avviso, si aggiungere il proprio nome alla lista suddetta, ma piuttosto di capire cosa si aspetta chi si collega ad Internet, a quali informazioni e a quali servizi sia interessato (realmente e in modo duraturo) il nostro lettore di Pizzighettone o di S. Maria Capua Vetere, per quali di questi è disposto a pagare un prezzo anche modesto (sotto forma di una tantum o di abbonamento periodico), come è possibile creare un’utenza nuova e più allargata per i servizi forniti cercando di anticiparne le esigenze e di coglierne le reazioni. Per tanti anni la maggior parte delle testate italiane hanno vissuto di rendita confezionando un prodotto rinnovato solo

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nella veste grafica e, talvolta, nell’impostazione politica di fondo. La preoccupazione di cosa realmente si attendesse il lettore medio, attuale o potenziale, è stata spesso gestita con lo strumento rudimentale e frammentario della comunicazione spontanea del lettore al quotidiano. Ma quanti effettivamente si prendono la briga di dire come potrebbe migliorare una testata in termini di contenuti e di taglio da dare agli argomenti trattati? Mi sento di rispondere senza tema di esser smentito: pressoché nessuno. Nella migliore delle ipotesi si scrive al giornale (al direttore più precisamente) per esprimere un giudizio su uno specifico argomento pubblicato, niente di più e di diverso. Con Internet nasce un’occasione fondamentale e irripetibile per gli editori: è possibile entrare da subito nel mercato della comunicazione e dell’informazione globale, globale in termini di contenuti, globale in termini di utenti raggiungibili, globale perché non limitata dagli spazi angusti di un formato carta, di una struttura grafica, di un iter produttivo e distributivo ben preciso. Ancora una volta però non si tratta di un addio al caro e vecchio giornale amico dei nostri momenti di relax e di riflessione, bensì di una spinta violenta e inderogabile al rinnovamento delle idee in primo luogo e quindi dei canali di business per gli editori alla soglia del nuovo millennio: le previsioni degli esperti di oltre oceano parlano di un mercato Internet globale di 4,2 miliardi di dollari già nel 1997. IBM, con gli annunci del 13 giugno scorso, ha indubbiamente trasformato l’arena di Internet in qualcosa di professionale, pronto, in sintesi, per offrire agli editori gli strumenti necessari per essere protagonisti di un mondo che corre e che cambia con la rapidità imposta e voluta dal tempo che viviamo. Non è più tempo di elucubrazioni e pensamenti a tavolino. Se è vero e incontestabile che si comunica sempre più attraverso un Personal Computer, gli editori devono da subito abbracciare il progresso tecnologico e le nuove forme di scambio di informazioni nel modo serio e professionale che ha sempre contraddistinto la loro presenza sul mercato. Per far questo IBM è pronta ad aiutarli già da domani. Cesare De Micheli

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Baseview e Enterprise: soluzioni su misura per la gestione della pubblicità Sono due le soluzioni che NTG propone per la gestione della pubblicità nei quotidiani. La prima, Baseview, lavora in ambiente Macintosh ed è adeguata per i quotidiani di piccole dimensioni. La seconda proposta invece, Atex Enterprise, è basata su PC e si indirizza verso realtà produttive di dimensioni medio-grandi. Ambedue le soluzioni rappresentano uno strumento altamente affidabile per eseguire e integrare tutte quelle lavorazioni legate alla gestione della pubblicità di un quotidiano.

Il programma può operare autonomamente oppure essere integrato con un database per gestire la programmazione e la ricezione sia degli annunci economici che dei bozzetti pubblicitari. L’utilizzo della gestione centralizzata degli annunci offre molteplici benefici tra i quali la riduzione dei tempi di composizione e l’incremento dei profitti. L’XTension ClassFlow, infine, è stata realizzata appositamente per l’impaginazione della piccola pubblicità e dei bozzetti.

Atex Enterprise Baseview Con installazioni presso i maggiori Baseview, una società americana afquotidiani del mondo, Atex continua facciatasi sul mercato nel lontano a mantenere la sua posizione di 1970, è specializzata nello sviluppo leadership, adeguandosi alle necessidi software per il settore editoriale dei tà emergenti degli editori. Oggi la quotidiani e dei periodici, con oltre proposta è sempre più diversificata e N.T.G Nuove Tecnologie Grafiche 1400 utenti in USA e nel mondo. Il prevede sistemi aperti, modulari, in Via Taro 39 - 00198 Roma tel. 06/8416190 - fax 06/8541469 sistema integra le applicazioni grado di collegarsi a prodotti delle Strada 2 Edificio C3, 20090 Milanofiori Assago (MI) Baseview con i migliori pacchetti terze parti, per offrire una stretta intetel. 02/8242541 - fax 02/57511893 software “off the shelf” disponibili grazione e una gestione più flessibile sul mercato e utilizza una tecnologia di tutto il flusso produttivo. estremamente avanzata, che consenEnterprise, ad esempio, basato su piatte di disporre di soluzioni molto più potenti e più flessibili taforma standard, è il front end per la gestione della rispetto ai tradizionali sistemi front-end. pubblicità che fa parte della nuova generazione di sistemi Tutti i moduli software Baseview sono basati su Macintosh sviluppati da Atex. e possono lavorare autonomamente oppure, mediante Enterprise consente di gestire e integrare completamente l’integrazione dei vari moduli, è possibile ottenere un il flusso commerciale e produttivo degli spazi pubblicitasistema editoriale completo. ri, migliorando non solo le modalità di vendita degli Baseview rappresenta una soluzione per il singolo o per annunci ma agevolando anche l’accesso a tutte le inforpiù utenti in grado di offrire strumenti molto potenti, mazioni relative agli aspetti finanziari. veloci e flessibili. Ad esempio il ClassManager/Plus Si parla quindi di prenotazione degli spazi, di produziomette a disposizione diverse opzioni per gestire l’annunne, ma anche di pianificazione delle vendite e di analisi cio. statistiche utilissime al settore commerciale per svilupLa possibilità di comporre l’annuncio pubblicitario in pare strategie di marketing più efficaci. La release 1.1 modalità WYSIWYG consente di vedere in pagina la associa ai miglioramenti apportati all’interfaccia utente pubblicità impaginata su più colonne. Si possono anche anche la possibilità di programmare più sezioni del inserire logotipi e caratteri decorativi, oppure applicare quotidiano. ad un annuncio un elemento grafico definito precedenteBasato su architettura standard client-server, Enterprise mente. Inoltre, la possibilità di richiedere resoconti sugli garantisce un sicuro investimento a lungo termine con la annunci pubblicati consente di avere un ulteriore strupossibilità di aggiornamenti e integrazioni con le nuove mento di controllo sull’andamento del settore pubblicità. e future soluzioni che il mercato renderà disponibili.

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Proseguono in tutta Italia i successi di Xeikon DCP-1 Qui Roma: Studio Grafico Susini mantenuto sostanzialmente l’identità familiare che ne ha La sede dello Studio Grafico Susini si trova sull’Appia caratterizzato la fondazione; l’unico cambiamento avvenuAntica, una delle strade più suggestive della Roma antica, to riguarda la responsabilità operativa dell’azienda, passata Varcato l’ingresso della sede, una villa immersa nel verde, da Sandro Molino, che ora si occupa della parte amministrasi entra in un ambiente DTP ultramoderno, con stazioni di tiva, al figlio Sergio. Fotolito di antica tradizione, Reprocolor lavoro Macintosh, stampanti a cera e a sublimazione, sisteha consolidato una solida professionalità attraverso la colmi per la gestione delle immagini. laborazione con prestigiose aziende e agenzie di pubblicità, Roberta Susini e Mauro D’Alessandro, due “vecchie volpi” in Italia ed all’estero: Germania, Inghilterra, Stati Uniti. dell’ambiente pubblicitario, che conoscono da 20 anni, Reprocolor si propone come una fotolito in grado di offrire coordinano un piccolo staff di collaboratori che si confronta un servizio completo che va dall’ideazione grafica fino alla quotidianamente con gli esigentissimi clienti dello studio, stampa di bozze (eseguita anche direttamente su macchina grandi multinazionali dei settori chimico, farmaceutico e da stampa offset a 4 colori) di svariati tipi di pubblicazioni. cosmetico. Lo studio si propone Per queste lavorazioni vengono come interlocutore unico, in grautilizzate apparecchiature d’avando di fornire cioè al cliente un guardia: scanners, sistemi colore prodotto completo che va dallo professionali, sistemi DTP. L’ulstudio dell’immagine al progetto tima novità entrata in azienda è grafico, sino alla produzione delstata la macchina da stampa digiN.T.G Nuove Tecnologie Grafiche le selezioni colore (lavorazione, tale Xeikon, la prima nell’area Via Taro 39 - 00198 Roma quest’ultima, affidata a service milanese. tel. 06/8416190 - fax 06/8541469 esterni). A queste lavorazioni “Con Xeikon si apriranno nuove Strada 2 Edificio C3, 20090 Milanofiori Assago (MI) mancava solo l’anello finale: la opportunità di mercato per tel. 02/8242541 - fax 02/57511893 produzione degli stampati. Vista Reprocolor” - dice Sergio Molino la tipologia dei clienti e la crescente richiesta di lavori a - “Con Xeikon DCP-1, Reprocolor International sarà in colori nelle basse tirature, lo studio Susini si è indirizzato grado di rispondere a qualsiasi necessità di stampa a colori verso la macchina da stampa digitale Xeikon DCP-1 che, nelle basse tirature. I nostri utenti potranno così veder oltre a soddisfare molte esigenze interne, quali la produziosoddisfatte le loro esigenze di stampa di cataloghi, depliant, ne delle prove di stampa di lavori che richiedono l’approvavolantini, a colori, nelle basse tirature”. zione di più persone all’interno della stessa azienda, consentirà allo Studio Susini di offrire questi servizi anche ad Qui Reggio Emilia: Gruppo Venturini aziende che, per esempio, devono produrre bozze di layout, Il Gruppo Venturini di San Martino in Rio (Reggio Emilia), fogli per la vendita, stampe da fotocolor per centri di azienda di stampa presente sul mercato da trent’anni, è un produzione televisiva, e così via. “Volevamo sviluppare un nome tra i più significativi nell’ambito della produzione di altro mercato, ampliarlo, cercare nuovi sbocchi commerciamoduli continui e stampati per il direct marketing. Dopo li. Con Xeikon pensiamo di poterlo fare” è stato il primo un’accurata analisi di mercato, durata alcuni mesi, il Grupcommento dei titolari dello Studio Grafico Susini. po Venturini ha individuato nella macchina da stampa La gestione della Xeikon DCP-1 verrà affidata a personale digitale Xeikon la soluzione più rispondente alle esigenze di esperto nel campo della stampa, scelto appositamente per una particolare nicchia di mercato. La tecnologia Xeikon seguire questo progetto. La macchina installata è stata consentirà infatti al Gruppo di ampliare i propri servizi di inoltre dotata del modulo Variable Data System per avere la stampa proponendo alla clientela stampati a colori nelle possibilità di gestire stampati con contenuti variabili basse tirature e, per coloro che operano nell’ambito del direct marketing, sofisticate personalizzazioni a livello di testo e di immagini. Qui Milano: Reprocolor International Scegliendo Xeikon, il Gruppo Venturini si affida anche ad Reprocolor International viene fondata nel 1963 da Sandro un distributore italiano - NTG - in grado di assicurare Molino che, dopo una brillante carriera maturata in grandi aziende grafiche come Dupont e Kodak - ha voluto mettere nell’area di prestampa tutta la competenza e il supporto a frutto, in una azienda tutta sua, l’esperienza acquisita. tecnico necessari per utilizzare al meglio questa nuova Oggi, Reprocolor, con una ventina e più di dipendenti, ha tecnica di stampa.

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Successi Unisys in Italia e all’estero Nel corso dei primi nove mesi del 1995, la Unisys ha colto successi significativi in Italia ed all’Estero, dove nuovi editori hanno scelto il sistema editoriale Hermes o hanno deciso di installare i moduli per l’archiviazione elettronica di testi ed immagini o per il trattamento digitale della pubblicità.

L’Umanità - Roma Fino a qualche anno fa testata politica, L’Umanità sarà riaperta come quotidiano economico e politico per Roma ed il Lazio. L’installazione prevede 20 stazioni di lavoro del sistema Hermes, 15 per la redazione e 5 per la tipografia.

Poligrafici Editoriale - Bologna RCS Milano La Poligrafici Editoriale, editore del La Rizzoli Corriere della Sera è il più Resto del Carlino a Bologna e de La grande gruppo editoriale italiano, proNazione a Firenze, ha deciso di aggiorprietario di due delle maggiori testate nare le versioni dei sistemi Hermes che quotidiani del nostro Paese, il Corriere utilizza per le due testate. L’upgrade della Sera e la Gazzetta dello Sport. Ha consiste nel passare dalla versione scelto Unisys per sviluppare un proHermes 2.5 all’attuale versione 3, che UNISYS ITALIA spa getto speciale per la gestione degli comprende il modulo per la gestione Via B. Crespi 57 - 20159 Milano annunci economici e delle necrologie. tel. 02/69851 - fax 02/6985588 del colore. Il progetto si basa sugli attuali moduli E’ inoltre prevista una ulteriore per la pubblicità classificata di Hermes, personalizzati in implementazione della piattaforma hardware. funzione delle specifiche del cliente. Il Gazzettino - Venezia Edizioni S. Paolo - Alba Il Gazzettino, che ha già avviato la produzione con il sistema E’ il primo editore ad aver scelto il sistema editoriale editoriale Hermes, ha scelto l’applicativo Unisys DocCenter Hermes per produrre settimanali. Edizioni S. Paolo è uno per archiviare testi ed immagini. E’ stato inserito un terzo dei maggiori gruppi cattolici italiani, editore di molti perioserver Sun Sparc 1000 a fianco dei due già installati (utilizdici, fra i quali Famiglia Cristiana, con una diffusione molto zati per Hermes e NewsWire). Circa 50 postazioni saranno estesa. in grado di ricercare i dati memorizzati, mentre 5 nuove Hermes sarà installato nelle redazioni e nelle tipografie di stazioni di lavoro sono state configurate per consentire tutti i periodici del gruppo, con circa 140 personal computer l’archiviazione e la classificazione delle immagini. collegati fra gli uffici di Milano e Alba. Il Messaggero Veneto - Udine Il Giornale di Sicilia - Palermo Il Messaggero Veneto, che utilizza già Hermes all’interno di Il Giornale di Sicilia è il più importante quotidiano siciliano, tutto il ciclo produttivo, per un totale di circa 80 pagine al con una diffusione attorno alle 100.000 copie. L’installaziogiorno in 4 edizioni, ha scelto DocCenter per l’archiviazione ne prevede Hermes e il sistema di archiviazione DocCenter dei testi e delle immagini. Il software per la ricerca dei dati Image Archive. Le stazioni di lavoro previste sono 120, sarà caricato su una trentina di postazioni, mentre 3 nuovi delle quali 70 per la redazione e 50 per la tipografia. Gli 8 Personal Computer saranno configurati come stazioni di uffici di corrispondenza in diverse località dell’isola saranlavoro per l’archiviazione. no collegati on-line con la sede centrale di Palermo. Verranno prodotte pagine in quadricromia. Suddeutche Zeitung - Monaco di Baviera - Germania Suddeutche Zeitung è uno dei maggiori quotidiani tedeschi, con una media di 450.000 copie di diffusione quotidiana. Fa

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parte di un gruppo multimediale che comprende Radio, Tv, varie pubblicazioni pubblicitarie, periodici scientifici e tecnici per un totale di circa 5.000 addetti. Il Suddeutche Zeitung ha scelto Unisys come fornitore di sistema editoriale. L’accordo prevede un’installazione completa di Hermes e WireCenter, basata su due server Sun Sparc2000 e 434 personal computer. Gli 8 uffici distaccati saranno collegati on line con la sede centrale di Monaco di Baviera. Il progetto prevede un piano di sviluppo di 18 mesi.

Slobodna Dalmacija - Split - Croazia Slobodna Dalmacija è il secondo maggior quotidiano della Croazia a copertura nazionale. La diffusione media giornaliera è superiore alle 120.000 copie. E’ prevista una installazione di Hermes con un totale di 65 stazioni di lavoro, comprese 8 per la videoimpaginazione e 5 per il trattamento digitale delle immagini. Con l’installazione del nuovo sistema, l’editore potrà teletrasmettere le pagine a Francoforte, per la comunità croata che vive in Germania.

La Voix du Nord - Lille - Francia Il giornale francese ha completato quest’anno l’installazione di Hermes, introducendo la soluzione della Unisys nella redazione centrale. Oggi tutto il quotidiano è prodotto con Hermes. Inoltre la Voix du Nord ha deciso di centralizzare a Lille la produzione delle altre testate del gruppo con la installazione di Hermes su quello che viene chiamato il Server Group. Ciascuna testata lavora in maniera autonoma pur essendo la gestione nel sistema centrale.

Controjornal - Lisbona - Portogallo Controjornal appartiene al maggior gruppo editoriale del Portogallo, che comprende televisione, radio, settimanali e riviste. Unisys fornirà Hermes e WireCenter per due testate del gruppo: Expresso e Capital, entrambe con sede a Lisbona. Expresso è il più importante settimanale portoghese, che produce circa 400 pagine con 170 addetti. Capital è un quotidiano del pomeriggio che produce una media di 48 pagine con una sessantina di addetti.

Crosfield Electronics ha deciso di adottare una strategia di distribuzione completamente indiretta, affidandosi alle organizzazioni di vendita e di marketing internazionali delle società azioniste DuPont Printing & Publishing e Fuji Photo Film. La decisione si inquadra nella strategia di medio termine avviata dalla Crosfield Electronics nel 1993, quando fu annunciata la decisione di espandere progressivamente i canali di distribuzione indiretta e di snellire, contemporaneamente, le procedure di sviluppo dei prodotti per abbreviare il ciclo di produzione. Nel mercato europeo le vendite tramite canali indiretti sono progressivamente aumentate nel corso degli ultimi tre anni, passan-

Nuova distribuzione per i prodotti della Crosfield do dal 15% del 1993 al 29% nel 1994, fino a raggiungere, quest’anno, la soglia del 65%, mentre il 75% del fatturato dei primi sei mesi del 1995 è arrivato da prodotti lanciati negli ultimi dodici mesi. Negli Stati Uniti ed in Giappone, d’altra parte, la distribuzione di prodotti Crosfield avviene già

Crosfield Electronics Italia Via Volta, 16 - 20093 Cologno Monzese (MI) Tel. 02/253031 - Fax 02/25303300

completamente tramite rivenditori e distributori. Anche la trasformazione avviata nell’area europea è stata dettata dal cambiamento delle condizioni di mercato nella prestampa elettronica, nuovi scenari a cui hanno dovuto far fronte tutti i produttori leader mondiali. Il raggiungimento di una distribuzione completamente indiretta riceverà grande impulso dal ruolo assunto da DuPont e Fuji Film come società azioniste e principali distributori, che forniranno il know-how delle proprie organizzazioni di vendita, assistenza e marketing.

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Con Datasport i programmi TV non sono più un problema I vantaggi per l’editore Tra i servizi per la stampa che Datasport realizza ormai da un paio d’anni, quello relativo ai palinsesti radiotelevisivi è senza dubbio uno dei più interessanti per gli editori. Questo perché, a costi altamente competitivi, Datasport si occupa della preparazione della pagina dei programmi radio-TV, una delle più lette di ogni quotidiano, ma non molto gradita da coloro che, all’interno del giornale, devono districarsi tra palinsesti scarabocchiati a mano e variazioni dell’ultimissima ora. Palinsesti da tutta l’Italia Datasport, intuendo la particolarità di questa situazione, si è dunque specializzata nella raccolta dei palinsesti delle principali emittenti televisive e radiofoniche d’Italia e si è dotata di un programma di inserimento ed elaborazione dei dati in grado di soddisfare le più specifiche esigenze di qualsiasi cliente.

sono destinati (ad es. “Per i bambini”, “Film di oggi”, “Lo sport in TV”, ecc.). Con questo sistema è anche possibile costruire un palinsesto “ideale”, che va al di là dello schema rigido legato all’emittente e che suggerisce di volta in volta i migliori programmi della giornata, la giornata TV per lo sportivo e quant’altro venga richiesto dalla redazione del giornale. Dati Auditel Oltre ai suddetti servizi a corollario dei palinsesti, Datasport è in grado di fornire i dati Auditel sui programmi più visti, sia nella loro forma più semplice (“i programmi più visti di ieri”) che sotto forma di consuntivi mensili o di classifiche per tipologie di programma o target di utenti. Inserto settimanale Poiché la struttura e l’attrezzatura tecnologica lo consento, Datasport è in grado di realizzare il servizio sui palinsesti radiotelevisivi sia sotto forma di pagina quotidiana che come inserto settimanale contenente i programmi di sette giorni.

Rapporti costanti con le emittenti Al fine di realizzare un servizio sempre migliore e per essere sempre sulla noOgni soluzione è possibile tizia, Datasport ha attivato un rapporto E’ comunque soprattutto dal punto di costante con tutte le emittenti in modo vista “tecnico” che Datasport realizza da essere aggiornata il più presto possiDatasport sas di Sergio Chiesa & C. un servizio interessante per i quotidiani. bile su tutte le variazioni dei programCorso Sempione, 52 - 20154 Milano La sua potenzialità infatti è quella di mi. Tel. 02.3314774 r.a. Fax 02.3314769/961 realizzare un prodotto finito: la pagina Proprio il problema delle variazioni, dei programmi TV pronta per la stampa. soprattutto di Rai e Fininvest, ha fatto sì Naturalmente, laddove le particolari esigenze interne di un che molti quotidiani abbiano deciso di affidarsi a Datasport quotidiano non richiedano la consegna del prodotto sotto per non dover affrontare la lotta contro il tempo che spesso forma di “pronto in pagina” (Datasport lavora sia con Xcomporta l’arrivo di variazioni per i programmi del giorno Press che con Pagemaker) Datasport è pronta ad adeguarsi seguente anche in orari “scomodi”. ad esse: potrà infatti fornire dei testi non giustificati ma comprensivi di comandi di fotocomposizione in modo che Trame dei film il personale tipografico del giornale li debba solo impaginare La flessibilità dei programmi e della struttura di Datasport oppure potrà inviare testi già giustificati pronti per essere consentono di realizzare un prodotto perfettamente confafotocomposti. cente anche dal punto di vista dei contenuti alle richieste del cliente. Dalla variazione alla pagina finita Tra i servizi forniti, infatti, segnaliamo le trame di tutti i E’ evidente dunque che per i quotidiani l’annoso problema film, film TV, telefilm, sceneggiati e i contenuti di tutti i dei palinsesti e del personale che se ne occupa malvolentieprogrammi trasmessi dalle emittenti nazionali e locali. ri, grazie a Datasport è destinato a scomparire, perché affidandosi ad essa si avrà la certezza di ricevere ogni sera Il palinsesto per argomento un prodotto completo, preciso ed esatto, confezionato con Datasport realizza inoltre rubriche speciali che elencano i cura dalla variazione alla pagina finita. programmi a seconda della loro tipologia e del pubblico cui

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Un Web Internet per le agenzie di informazioni Mercoledì 2 agosto, ore 11.05: un nuovo fornitore italiano di servizi per il mondo Internet si affaccia nel cyberspazio. I venti calcolatori della rete di Telpress, società specializzata in tecnologie per la trasmissione dei dati a distanza, si collegano direttamente alle autostrade digitali di Internet. Il mondo editoriale italiano dispone di un nuovo ingresso al cyberspazio, che rimarrà aperto ventiquattro ore su ventiquattro fornendo una serie di strumenti telematici specializzati per lo sfruttamento economico del mondo Internet.

Le modalità di accesso prevedono il collegamento in continuo o a tempo. Il sito sfrutta appieno le potenzialità del linguaggio HTML, che di fatto costituisce lo standard di riferimento per la trasmissione di dati su Internet. La trasmissione su linee dedicate fino a 64Kb consente di avviare servizi che sfruttino anche l’appeal di immagini e grafici a colori.

La sfida dei contenuti: le agenzie di informazione La vera sfida del mondo Internet resta comunque quella dei contenuti, e Telpress, La diffusione delle notizie su Internet forte di una pluriennale esperienza di laIl nuovo sito internet della Telpress fa parte voro a stretto contatto con le più importandi una precisa strategia per l’offerta di serti agenzie di stampa italiane e straniere, vizi “chiavi in mano” agli editori italiani. ha deciso di privilegiale proprio queste Il punto di partenza è la considerazione ultime e, più in generale, l’industria Telpress Piazza della Libertà 13 00192 Roma che Internet, pur avendo suscitato enordella comunicazione. Grazie alla sotel. 06/3216304 - fax 06/3216345 mi aspettative anche nell’industria edicietà romana attraverso Internet sarà sales @email.151.99.233.100 toriale, continua ad essere una sistema possibile ricevere le informazioni tra(Prenderà: sales @ email.telpress.it) destrutturato, senza “responsabili” smesse dalle più importanti agenzie che, come invece avviene con altre società di servizi “on internazionali. Collegando il proprio personal computer al line”, garantiscano gli strumenti software indispensabili per cyberspazio chiunque potrà leggere le informazioni in temla gestione commerciale dei servizi offerti. po reale sui più importanti avvenimenti italiani e stranieri e, Telpress ha pertanto deciso di offrire al settore editoriale un in prospettiva, le agenzie di informazione potranno ampliapacchetto di servizi personalizzati per favorire, da un punto re la propria rete di utenti a pagamento. di vista tecnologico e commerciale, la diffusione delle notizie e di altri servizi di informazione attraverso il canale La sfida commerciale: il T-Web e la fatturazione cash & Internet. carry Il cuore della offerta Telpress è il nuovo T-Web per le Telpress e InterBusiness agenzie di informazione, uno strumento con architettura Il sito inaugurato lo scorso 2 agosto è il primo passo in client-server all’interno del quale un software specializzato questa direzione. La rete di computer della Telpress è stata provvede a leggere i formati nei quali sono trasmessi i collegata al mondo Internet tramite InterBusiness, il servidispacci, e a tradurli all’interno del linguaggio HTML. zio specializzato offerto dalla Telecom Italia che, in questo Il pacchetto comprende un modulo per la identificazione particolare segmento di mercato, agisce come un partner degli utenti e per la contabilizzazione automatica degli privato. Sulle linee di collegamento gli utenti possono accessi con modalità cash & carry. Le agenzie di informaaccedere 24 ore su 24 al mondo Internet, con tariffe unificate zioni che decidono di trasmettere in tutto o in parte i propri sulla rete InterBusiness garantite dalla copertura della notiziari attraverso Internet possono stabilire autonomaTelecom. mente modalità di accesso e costi del proprio servizio.

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Ifra 95: Chemco Italia annuncia le novità Polychrome Chemco Italia sarà presente all’Ifra di Amsterdam presso lo stand Polychrome E-808 nella Europahal, dove saranno presentati tutti i sistemi Polychrome per la preparazione dei giornali.

pellicole. Le CTX saranno presentate anche in tutte le altre versioni della linea, sia negative che positive, adatte alle più diverse unità di esposizione: dai sistemi digitali a laser blu, verde e rosso diodi, agli UV e agli Opti-Copy Imposer.

La Twin Plate Express II Unità di esposizione Un’altra linea di trattamento per le lastre offset è la Nuovo è il Versitec Digital Platemaker, sistema automatico Polychrome Twin Plate Express II, di esposizione e sviluppo di lastre tracomposta da unità di esposizione audizionali in alluminio, sia positive che tomatica, sviluppatrice, punzonatrice, negative. L’unità di esposizione, a letpiegatrice e impilatrice, che lavora to piano, garantisce la perfetta tenuta alla velocità oraria di ben 230 lastre del registro grazie ad un sistema di CHEMCO ITALIA Spa singole o 115 doppie. Programmabile, punzoni ad alta precisione che alloggia Via P. Tacca 63/a - 50125 Firenze automatica, a perfetta tenuta di regile lastre pre-punzonate. Il sistema tel. 055/65891 - fax 055/685625 stro, Twin Plate Express II è adatta Versitec permette di collegare due unisia ai lavori in bianco e nero che a tà di esposizione indipendenti ad quelli a colori di alta qualità. Sempre un’unica sviluppatrice, ottenendo così dedicato alle lastre, ma in questo caso a quelle una configurazione capace di produrre ben 90 lastre all’ora elettrofotografiche, è il sistema OPC 2500, di cui si contano utilizzando le due teste di scrittura a 1152 dpi. La configugià più di 150 installazioni in tutto il mondo. All’Ifra 95 ne razione può lavorare anche a 2304 dpi, con velocità inferiosarà presentata una versione rinnovata. re. La qualità dei risultati è eccellente, anche nei lavori a colori. Le pellicole Millenium Allo Stand Polychrome non possono mancare le nuove Le lastre CTX pellicole Millenium TM 4000 Hard Dot, presentate in In una seconda versione con esposizione a laser, il sistema anteprima alla Drupa, che si distinguono per le superiori Versitec sarà utilizzato per presentare le lastre Polychrome qualità di nitidezza e linearità del punto, alta densità massiCTX applicate alla produzione dei giornali. Le lastre CTX ma ed alto contrasto. Le millenium, di cui esiste un’ampia vengono esposte nel Versitec Digital Laser Platesettemaker gamma che comprende prodotti sensibili a diverse intensità partendo direttamente da dati digitali; una volta sviluppate di emissione luminosa e quindi adatti a tutte le applicazioni, nella sviluppatrice CTX 850 che completa la configuraziosi sviluppano in normali chimici rapid access e sono ne “Computer-to-plate”, le lastre sono pronte per la messa applicabili in diverse fasi della preparazione dei giornali. in macchina, senza che siano necessari montaggi manuali né

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TecnoMedia

O IRETT RMANO

D FILO

NDE

AZIE

INFO

MountainGate amplia la gamma dei sistemi di archiviazione elettronica MountainGate, società del gruppo internazionale uno o più sottosistemi drive per i nastri. Il modello VLockheed Martin, leader nei sistemi di archiviazione 48 ha capacità di 12.5 Terabyte e può memorizzare elettronica su supporti removibili, ha acquisito dalla ben 600 cartucce ad alta densità. Il sistema è gestito Metrum di Littleton, Colorado, la Metrum Peripheral da un computer collegato tramite una normale Products. In seguito alla firma del contratto di interfaccia RS-232C, che consente di selezionare le acquisizione, MountainGate distribuirà tutti i prodiverse funzioni. Oltre che da un’altissima capacità, dotti Metrum per l’archiviazione elettronica su nastri i sistemi VHS sono caratterizzati da alta velocità sia magnetici, dischi ottici e VHS ed anche un nuovissinel trasferimento dei dati che nell’accesso e da mo sistema di archivio su nastro longitudinale a un ingombro estremamente contenuto. 128 tracce. La Metrum, sussidiaria della Group Technologies Corporation, I sistemi Optical Disk è specializzata da più di 35 Libraries anni nella produzione di I sistemi Optical Disk sistemi elettronici di arLibraries, basati su dischi chivio su nastro e di memagneto ottici da 5.25 polmorie di massa periferilici ad alta densità, offroche, destinati sia al merno invece capacità di meMediterranea srl cato commerciale che almoria fino a 814 Gigabytes Via Madonna della Pace - 50125 Firenze l’amministrazione pube grande rapidità nella ritel. 055/2280713 r.a. blica degli Stati Uniti. cerca dei dati memorizzafax 055/2280715 L’introduzione delle nuoti; sono quindi particolarve linee di prodotti permente adatti all’archiviamette a MountainGate di raggiungere una posizione zione di immagini e a tutte le situazioni in cui dati e di prevalenza sul mercato internazionale dei sistemi files vengono riutilizzati di frequente. Le librerie di archiviazione digitale, ampliando la propria offerDigital Linear Tape sono disponibili nei modelli Dta agli utilizzatori e creando nuove opportunità com28, da 28 cartucce con capacità di 1 Terabyte e D-60 merciali e tecnologiche, tra cui diverse soluzioni da 1,2 Terabytes corrispondenti a 60 cartucce. D-360 multimediali che saranno presentate in un prossimo è un modello espandibile, composto da un massimo di futuro. otto unità interconnesse che contengono fino a 64 drives, per una capacità totale massima di 74,5 L’archiviazione elettronica Terabytes, mentre D-900 è un’unità unica Ma già da ora gli utilizzatori MountainGate, i cui automatizzata che comprende fino a 20 drives ed prodotti sono distribuiti in Italia dalla Mediterranea offre 18 Terabytes di memoria. Rapidissimi sono di Firenze, potranno scegliere tra diverse proposte anche i sistemi su nastro a 128 tracce: il trasferimento nuove e interessanti, come le tecnologie di archiviadei dati contenuti in cartucce da 10 Gigabytes avviezione elettronica su VHS, che permettono di memone all’altissima velocità di 9 Megabytes al secondo. rizzare i dati ad altissima densità su supporti molto I nuovi sistemi distribuiti da MountainGate si agaffidabili e capaci, ma poco costosi, le librerie Digital giungono ai prodotti già conosciuti dagli utilizzatori Linear Tape, disponibili in diverse configurazioni e i italiani, come gli hard-disk removibili IncreMeg desistemi a dischi ottici. I sistemi VHS sono caratterizstinati all’industria della preparazione elettronica e zati da un meccanismo avanzato di movimento delle del desk-top publishing e i VideoGig, ideali per l’arcartucce dotato di servo-controllo e comprendono chivio di dati multimediali e audio/video.

Mediterranea

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