TecnoMedia Tecnologie, Prodotti
& Mercati editoriali
Numero 12 Novembre 1996
Periodico mensile. Anno III n. 12 Sped. in abb. Postale 50%-Roma
Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -
http://www.ediland.it
Informazioni e nuovi servizi interattivi disponibili su Internet per i professionisti dell’industria editoriale italiana.
a pagina 3
IFRA ’96: novità e conferme
Le
Esemplare diffuso gratuitamente ai soci
Filo
diretto
aziende informano
Il servizio ASIG Service che mette a diretto contatto fornitori e utilizzatori
Dalla manifestazione emerge con chiarezza l’esigenza di nuovi rapporti di collaborazione fra editori e fornitori di tecnologie. a pagina 11
Il database come risorsa strategica
Due dei più significativi interventi svolti durante il tutorial ASIGIFRA sui database dello scorso settembre. Il punto di vista de La Stampa.....................................a pagina 17 Le scelte della Poligrafici Editoriale............................a pagina 25
NewComm ’97
di tecnologie per la produzione di quotidiani. Filo Diretto è il modo più rapido, efficace ed economico per raggiungere i
più qualificati manager e decision maker dell’industria editoriale italiana.
Ecco l’elenco delle aziende aderenti: ANSA APPLE COMPUTER ARRISYSTEMS
A Bologna, dal 18 al 21 settembre 1997, la nuova mostra-convegno sulle tecnologie digitali per l’industria editoriale.
ATEX-SYSDECO
Editoria digitale, giornalismo on line e servizi elettronici su Internet
CASCADE
a pagina 30
Un interessante simposio dell’Ifra sul giornalismo on line, i dati del mercato italiano dell’editoria elettronica raccolti nel nuovo studio dell’ANEE, e le prospettive del commercio su Internet nell’esperienza di una giovane società di Civitanova Marche. Servizi on line per i quotidiani....................................a pagina 34 Il mercato italiano dell’editoria elettronica...............a pagina 43 Shopping su Internet....................................................a pagina 46
AUTOLOGIC III BASEVIEW ECRM DU PONT DE NEMOURS ITALIANA FULCRUM ITALIA GAMMAGRAPHX GERBER SYSTEMS G.M.D.E. HASSELBLAD ELECTRONIC IMAGING IBM SEMEA IMAGITEX NTG OPTRONICS PURUP PREPRESS
Le rubriche Editoriale 2
a pagina
Le pagine dell’Osservatorio 49
a pagina
a pagina 53 Lo Scaffale
Circolari Appuntamenti
a pagina 60 a pagina 73 a pagina 75
SERVIZI ITALIA SINEDITA TELECOM ITALIA TELPRESS UNISYS ITALIA VIDEO ON LINE XEIKON XYVISION a pagina 62
Parliamo di... La Mostra - Convegno dell’IFRA che si è svolta a Ginevra dal 14 al 17 ottobre costituisce - come del resto annunciato - l’argomento centrale affrontato in questo numero di “TecnoMedia”. Allo stesso modo - e non certo per il solo fatto che gli avvenimenti si sono susseguiti senza interruzione alcuna - è conferito ampio risalto al Simposio che la stessa IFRA ha organizzato, come negli anni scorsi, per spingere lo sguardo “Oltre la parola stampata”, per tentare una valutazione del mondo della comunicazione caratterizzato dal dominio dell’“on-line”. Qualcuno potrebbe anche pensare che l’aver scelto la stessa sede (il centro espositivo di Ginevra) e le giornate conclusive della Mostra, per avviare il dibattito sul tema già proposto nelle precedenti occasioni (“Beyond the printer World”) abbia corrisposto, oltre che a valutazioni di carattere prettamente promozionali, alla esigenza di sottolineare e rendere più evidente il “vecchio” e il “nuovo” modo di fare informazione, destinati a contrapporsi frontalmente. In realtà - come le cronache dei nostri inviati dimostrano ampiamente - il Simposio avviato mentre la mostra si apprestava a chiudere i battenti, é stato un modo per riportare in ambito realistico le caratteristiche della mutazione in atto, per mettere a punto i contenuti di un discorso che non si interrompe e tanto meno si conclude alla bocca di uscita della rotativa. Appaiono ormai definitivamente allontanati i fantasmi, agitati anche in un passato recente, nell’intento di accreditare un mondo che avanza spazzando via l’esistente. Allo stesso modo può considerarsi accantonata l’immagine di una editoria elettronica destinata a sostituire l’editoria che utilizza la carta per trasferire il messaggio: la convivenza e l’integrazione di tecnologie sempre più sofisticate è ormai generalmente concepita come condizione base per sviluppare l’informazione attraverso l’utilizzo di tutti i mezzi disponibili, con l’obbiettivo comune di rispondere nel modo migliore alle esigenze del cliente; sia esso lettore o inserzionista. E’ questa, del resto, la tesi che risulta di gran lunga vincente alla prova dell’esperienza vissuta ogni giorno; analoga la convinzione che auspichiamo possa alimentare
2
in misura convincente le iniziative che ci accingiamo a varare con il NewComm previsto per il settembre ’97 a Bologna. I segnali che provengono dal mercato americano (quello certamente più impegnato sul fronte dell’“on-line”) confermano una incoraggiante ripresa dei giornali: sette su dieci dei maggiori quotidiani statunitensi registrano diffusione in aumento nel primo semestre ’96. E non a caso - come si può leggere nella cronaca del Simposio di Ginevra - un avvenire promettente per i quotidiani viene pronosticato con ragionati convincimenti da autorevoli operatori dell’informazione tra cui Leonard Millstein, responsabile dei servizi di editoria elettronica del “Boston Globe”, un giornale che ha pianificato consistenti investimenti nei settori del giornale a stampa per i prossimi dieci anni. Alla sola condizione che il giornale sappia coltivare e sviluppare, attraverso tutti i mutamenti tecnologici e favorendo l’evolvere delle consuetudini di consumo culturale, la prerogativa che lo rende insostituibile: il particolare rapporto che si crea tra chi scrive e chi legge. Carlo Lombardi
TecnoMedia Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 http://www.ediland.it E-mail: tecnomedia@ediland.it Direttore responsabile Carlo Lombardi Redazione Salvatore Curiale - Luca Michelli Progetto Grafico - impaginazione - infografica Sabrina Bizzarri Segreteria di Redazione Antonella Appolloni Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994 © ASIG Service S.r.l. - 1995 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Bigli 2, 20121 Milano Stampa I.G.U. S.r.l. Via Michele Migliarini 59/A, 00173 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 25 Novembre 1996
TecnoMedia
servizi su Internet
http://www.ediland.it
Ediland, il sito Internet per i professionisti dell’industria editoriale italiana, fa il suo esordio sulla rete più famosa e diffusa del mondo. Informazioni specializzate, una banca dati on line dedicata a tecnologie, prodotti e mercati editoriali, dati statistici aggiornati, la prima versione ipertestuale del Contratto Nazionale di Lavoro dei Poligrafici, l’archivio elettronico di tutti i numeri di TecnoMedia sono solo alcuni dei contenuti del nuovo servizio realizzato da Asig Service.
Www.ediland.it è l’indirizzo del nuovo sito Internet per l’industria editoriale italiana, che ha fatto il suo esordio, dopo un periodo di sperimentazione, sulla rete di comunicazione più famosa del mondo. Ediland ha l’obiettivo di proporre ai professionisti ed alle aziende editoriali italiane, con particolare attenzione all’industria della stampa e ai new media elettronici, servizi interattivi di comunicazione ed informazione specializzata. Ediland è una iniziativa di Asig Service, società operativa della Associazione Stampatori. Service Provider è la Telpress, società di vastissima esperienza nel settore delle tecnologie per la trasmissione on line delle informazioni, da molti anni fra le aziende leader nella fornitura di sistemi alle società editrici e stampatrici di quotidiani e periodici. Uno strumento di comunicazione interattivo Perché avviare un sito Internet per l’industria editoriale? Vorremmo sgombrare subito il campo da un equivoco: la scelta di entrare sul web non risponde alla logica, pure ineccepibile, di quanti sostengono che, sui nuovi mezzi di comunicazione, è comunque bene essere presenti, e poi si vedrà se conviene o meno. Questa strategia, certamente condivisibile se a praticarla sono grandi gruppi, mal si presta ad essere applicata da soggetti di più ridotte dimensioni, che devono coniugare entusiasmo, risorse e voglia di sperimentare con i limiti invalicabili imposti dalle risorse umane e finanziarie disponibili. Ediland nasce successivamente ad una esperienza di
“navigazione” sul web durata molti mesi, dalla quale non è stato difficile ricavare alcune indicazioni di massima. Internet è, prima di ogni altra considerazione, un mezzo di comunicazione relativamente facile da usare, con una soglia tecnologica di accesso ragionevolmente bassa per professionisti e tecnici impiegati nell’industria grafica ed editoriale, veloce e sicuro quanto basta per l’attivazione di servizi e per la trasmissione di informazioni utili a colore che lavorano in azienda; Internet è, infine, uno strumento caratterizzato da una notevole interattività per gli utenti finali. Abbiamo la netta impressione che Internet tutto sia tranne che “virtuale”: è un mezzo di comunicazione concreto, quasi tangibile, come concreta e “reale” è l’informazione che circola ogni giorno sui giornali e sulle riviste di tutto il mondo. Perché una società di servizi, che fra le sue attività annovera la ricerca, la selezione e la pubblicazione di informazioni specializzate su tecnologie e prodotti editoriali, attività di ricerca di mercato, formazione permanente dei quadri tecnici, dovrebbe rinunciare a impiegare le nuove risorse interattive per arricchire i contenuti della comunicazione verso aziende e professionisti del settore? Francamente, non vediamo ragioni valide per non farlo. Ediland non sarà mai uno strumento per sostituire qualcosa che già esiste. Il sito Internet è una opportunità nuova, che si integra nel complesso di attività svolte dalla società e che, nelle intenzioni, diventerà un importante canale attraverso il quale sviluppare, supportandole, le nuove iniziative in cantiere per i prossimi anni.
3
TecnoMedia
Servizi e contenuti di Ediland Nelle pagine che seguono descriviamo, nei dettagli, i contenuti ed il funzionamento dei primi servizi interattivi disponibili che, in estrema sintesi, sono: - Contratto Nazionale di lavoro dei Poligrafici La prima versione ipertestuale dello strumento fondamentale per la gestione delle risorse umane, dell’organizzazione del lavoro e delle nuove tecnologie nell’industria editoriale italiana. Il testo integrale del Contratto, con tutte le tabelle aggiornate, è collegato con modalità ipertestuale a tutte le leggi collegate, naturalmente consultabili on line in tempo reale. Il servizio è messo a disposizione dall’Osservatorio Tecnico, l’organismo paritetico istituito dall’articolo 5 del Contratto Nazionale dei poligrafici, fra i primi a cogliere le opportunità offerte dalla rete Internet, che è già presente su Ediland con proprie pagine istituzionali. - Archivio Aperto Una raccolta di recensioni di oltre 1500 articoli, relazioni, sintesi di ricerche di mercato, esperienze nella installazione e nella gestione di nuove tecnologie, dall’area di prestampa ai nuovi strumenti di comunicazione multimediale. Le recensioni raccolte nell’archivio sono offerte dalla ASIG, Associazione Stampatori Italiana Giornali, a sua volta presente sul sito con pagine istituzionali e con la versione ipertestuale del proprio Statuto. - TecnoMedia “print-on-demand” L’archivio digitale di tutti i numeri del periodico TecnoMedia, consultabile in modalità “print-on-demand”. I lettori possono compiere ricerche in modalità “full-text” attraverso gli articoli pubblicati ed all’interno delle speciali sezioni tematiche FiloDiretto e Archivio Aperto, con l’obiettivo finale di realizzare un “catalogo interattivo” di tutti i
fornitori di prodotti e servizi per l’industria editoriale. - Ricerche e repertori statistici La prima ricerca ad essere pubblicata sul sito è “L’industria dei quotidiani nei Paesi dell’Unione Europea - aspetti statistici sulla lettura e sull’occupazione - considerazioni sul ruolo e sull’attività dei poligrafici nei paesi dell’Unione Europea”, promossa dall’Osservatorio Tecnico ed aggiornata alla fine del 1995. E’ in corso di preparazione la versione ipertestuale della prima ricerca statistica interamente dedicata all’industria editoriale italiana. - I Protagonisti ed Ediworld Pagine istituzionali dei primi protagonisti italiani del sito Ediland e link ipertestuali ai più importanti siti web dell’industria grafica ed editoriale di tutto il mondo. Per quest’ultima sezione, per la quale è necessaria la conoscenza della lingua inglese, è stata preparata una breve descrizione in italiano dei contenuti dei siti. Ediland ’97: fateci sapere... i vostri commenti, le vostre opinioni, ciò che vorreste trovare, i servizi che vi sembrerebbe utile poter utilizzare. Per sviluppare Ediland nel corso del 1997 i vostri suggerimenti sono lo strumento più importante. Nell’articolo che TecnoMedia dedica all’Ifra ’96, descriviamo nei dettagli le nuove iniziative che vanno maturando nel settore relativamente ai rapporti fra utenti di tecnologie. Dal dialogo fra tutti i professionisti ed i protagonisti del mercato possono, anzi devono, arrivare le proposte vincenti per trasformare Internet in uno strumento veramente utile, non con lo scopo di sostituire ciò che già c’è, ma con l’obiettivo di creare nuove opportunità, strumenti interattivi che oggi non esistono.
Le vostre osservazioni ed i vostri suggerimenti su Ediland ... Potete inviarli per posta elettronica all’indirizzo: luca.michelli@ediland.it oppure, se preferite strumenti più tradizionali, continuate a servirvi del nostro numero di fax: 06/4883489
4
Home page
12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 ○ ○ ○ ○ ○ ○ 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345
Per collegarsi con Ediland occorre anzitutto avere accesso alla rete Internet ed essere in possesso di un browser per il World Wide Web che sia in grado di supportare i cosiddetti “frames”, ovvero la suddivisione della pagina in più finestre; per esempio Netscape Navigator versione 2.0 e successive. L’indirizzo da digitare è il seguente : http://www.ediland.it Per poter utilizzare la funzione Print on demand di TecnoMedia On Line occorre disporre del software Acrobat Reader, versioni 2.0 e successive. Per l’utilizzo ottimale dei servizi di Ediland, raccomandiamo la versione 3.0 di Netscape Navigator e la versione 3.0Beta di Acrobat Reader, che consente di visualizzare i documenti Acrobat all’interno di una finestra di Netscape Navigator.
Come collegarsi
TecnoMedia
5
Contratto Nazionale di Lavoro Poligrafici
6
12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 ○ ○ ○ ○ ○ ○ 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345
La prima versione ipertestuale del Contratto Nazionale di Lavoro dei Poligrafici è messa a disposizione all’interno di Ediland dall’Osservatorio Tecnico. Gli utenti che si collegano alla Home Page di Ediland all’indirizzo www.ediland.it possono accedere al Contratto Nazionale di Lavoro cliccando con il mouse sulla icona CCNL oppure sul titolo contratto di lavoro. La versione ipertestuale del Contratto può essere consultata come un normale file di testo con link interattivi al corpo di leggi correlate. Sono anche disponibili on line le nuove tabelle salariali definite dall’accordo del 4 ottobre 1996.
Il servizio
TecnoMedia
Archivio Aperto
12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 ○ ○ ○ ○ ○ ○ 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345
Archivio Aperto on line è la versione disponibile su rete Internet del prestigioso archivio della ASIG, che contiene una raccolta di recensioni di oltre 1500 articoli, relazioni, sintesi di ricerche di mercato, esperienze nella installazione e nella gestione di nuove tecnologie, dalla area di prestampa ai nuovi strumenti di comunicazione multimediale. Il servizio è offerto dalla ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali - presente su Ediland con alcune pagine istituzionali,e con la versione ipertestuale del proprio statuto. Per consultare l’Archivio Aperto basta cliccare con il mouse sulla icona Archivio Aperto e seguire le istruzioni della maschera di ricerca. La consultazione è disponibile per tutti gli utenti, ma ulteriori informazioni sulle fonti della documentazione recensita sono disponibili per le sole aziende associate alla ASIG.
Il servizio
TecnoMedia
7
TecnoMedia “Print on demand”
8
12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 ○ ○ ○ ○ ○ ○ 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345
Su Ediland è stato installato l’archivio digitale di tutti i numeri di TecnoMedia. I lettori possono rintracciare il testo di tutti gli articoli pubblicati dalla rivista e tutte le informazioni tecniche riportate nelle sezioni FiloDiretto ed Archivio Aperto. Per collegarsi a TecnoMedia “Print on demand” è sufficiente cliccare con il mouse sulla icona TecnoMedia che compare sulla Home Page di Ediland, e quindi seguire le informazioni per la ricerca degli argomenti in modalità full text. Il sistema consente di leggere e stampare il file che interessa in modalità testo, oppure di scaricare sul proprio computer - e successivamente stampare - il file Acrobat, che contiene anche le immagini, i grafici e le tabelle pubblicate a corredo dell’articolo, così come sono apparse sull’edizione cartacea di TecnoMedia.
Il servizio
TecnoMedia
I quotidiani nella Unione Europea
12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 ○ ○ ○ ○ ○ ○ 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345
Ediland ospita la versione ipertestuale della prima ricerca sul ruolo e sulla attività dei Poligrafici nei paesi della Unione Europea, corredata da informazioni quantitative e statistiche sulla occupazione e sulla lettura dei quotidiani in Europa. La ricerca, promossa dall’Osservatorio Tecnico, è consultabile partendo dalla Home Page di Ediland e cliccando con il mouse sull’apposita icona.
Il servizio
TecnoMedia
9
Ediworld
Altri servizi
10
12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 ○ ○ ○ ○ ○ ○ 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345 12345
Il servizio di Ediland per l’accesso diretto ai domini Internet dei più importanti protagonisti dell’industria graficoeditoriale di tutto il mondo: associazioni tecniche e di categoria, società di ricerche, riviste tecniche specializzate.
123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456 123456
Ediland ospita al proprio interno i domini Internet di associazioni di categoria ed enti di ricerca specializzati nell’industria grafica ed editoriale italiana. Cliccando con il mouse sulle apposite icone è già possibile accedere, e visitare, il sito della ASIG ed il sito dell’Osservatorio Tecnico, che offre interessanti informazioni e dati statistici sull’industria editoriale italiana ed europea.
I protagonisti
TecnoMedia
TecnoMedia
fiere internazionali
IFRA 96: editori e fornitori cercano nuove formule di collaborazione All’edizione dell’IFRA 96, che si è svolta a Ginevra lo scorso mese di ottobre, sono emersi chiari segnali in direzione della nascita di nuovi rapporti di collaborazione fra editori e fornitori di tecnologie. I sistemi di nuova generazione nasceranno con molta probabilità da precisi accordi di partnership fra società specializzate nello sviluppo di tecnologie ed editori di giornali, che potranno realmente contare su sistemi in grado di assecondare le forme di organizzazione del lavoro che riterranno più efficaci.
“La novità di quest’anno sono i sorrisi. Da molte edizioni ci eravamo abituati a musi lunghi, al diffuso pessimismo e quasi alla rassegnazione di quanti, tecnici ed editori, avrebbero voluto investire in nuove tecnologie, ma i numeri dei bilanci suggerivano di rinviare tutto ai tempi migliori. A Ginevra, invece, abbiamo ricominciato a lavorare sulla base di progetti di investimenti che prevedono ritorni economici nei prossimi esercizi. Un segnale di ottimismo e di apertura di credito verso il futuro”. La fonte di queste osservazioni, naturalmente anonima, è uno fra i maggiori esperti del mercato italiano dei fornitori di tecnologie, che ha vissuto in prima persona l’evoluzione della stampa quotidiana a partire dalle prime fotocompositrici degli anni sessanta. Non siamo in grado di confermare che proprio tutti i diecimila visitatori della ventisettesima edizione dell’Ifra, la tradizionale mostra convegno per i quotidiani europei, siano arrivati a Ginevra con il sorriso sulle labbra, ma di buon umore erano sicuramente gli organizzatori dell’evento. Pur in presenza di una forte contrazione dello spazio fieristico, sceso dai 17.024 metri quadrati del 1995 ai 15.718 di quest’anno, il paventato crollo della più importante esposizione tecnologica europea di settore non c’è stato. Anzi, le aziende presenti nel padiglione del Centro fieristico ginevrino sono aumentate di quindici unità, e i visitatori, il vero elemento chiave di questo genere di iniziative, sono in lievissima crescita rispetto alla precedente edizione di Amsterdam. L’esercito dei 10.000 fedelissimi della mostra
convegno, qualcuno sorridente, qualcuno forse un po’ meno, non ha disertato, come temuto dagli organizzatori di un evento che, a partire dal 1991, è andato sistematicamente riducendosi nelle dimensioni fieristiche. Sorrisi e soddisfazione per lo scampato pericolo a parte, l’edizione dell’Ifra di quest’anno non si farà ricordare per novità particolarmente eclatanti, sempre più difficili da incontrare in un settore caratterizzato, sul versante degli editori, da una marcata maturità tecnologica e, sul versante dei fornitori, dalla progressiva riduzione dei margini di guadagno e, di conseguenza, da una diminuzione delle risorse disponibili per avviare progetti che richiedano grandi investimenti in ricerca e sviluppo. “Fai-da-te” addio... Forse proprio grazie alla concomitanza di questi fattori, dal fronte dei rapporti globali fra il mercato dei fornitori e gli editori di quotidiani sono arrivati, in occasione dell’Ifra di Ginevra, segnali molto chiari, e convergenti, in direzione di nuovi scenari di collaborazione, favoriti anche dalla crisi, speriamo irreversibile, di alcune delle famigerate “idee” che hanno accompagnato, come spiritelli maligni, l’avvento delle piattaforme standard nell’industria dei giornali. Nella seconda metà degli anni ottanta, il rafforzarsi dei microprocessori dei personal computer, e il vertiginoso sviluppo dei software applicativi e delle tecnologie di rete locale, avevano spinto uno degli allora più ascoltati gruppi
11
TecnoMedia
di guru americani dell’innovazione tecnologica, il Seybold Group, a coniare l’immagine della “quarta ondata”. Il più probabile sviluppo dei sistemi editoriali, si disse allora, sarebbe andato in direzione dell’impiego massiccio di piattaforme hardware standard e di software “off the shelf”, reperibili in ogni buon negozio all’angolo di strada. Agli editori si prospettava un radioso futuro all’insegna del più spericolato “fai-da-te”, beninteso partendo da un progetto disegnato da un “esperto consulente” estraneo alle case fornitrici. Queste ultime potevano scegliere fra una rapida conversione in “integratori” di componenti di sistemi forniti da poche grandi aziende, o un altrettanto repentina estinzione. L’abilità propagandistica degli inventori di questo scenario, e la concomitanza di alcune oggettive coincidenze - come la rapida diminuzione dei costi delle piattaforme standard, che avvalorava l’ipotesi di poter assemblare in casa sistemi complessi con poche migliaia di dollari - ha reso queste ipotesi credibili. Molti editori americani si sono lanciati in uno spensierato bricolage tecnologico, un “faida-te” che si è rivelato dannoso non solo per i quotidiani, ma per gli stessi fornitori. La scoperta che i soli X-Press o Pagemaker, senza l’intervento di software house altamente specializzate nella produzione di un prodotto complesso, e sofisticato, come il giornale, non fossero sufficienti alla produzione di quotidiani, anche se di modeste dimensioni, ha creato forti disagi a tutti. Il solo mercato americano, negli ultimi quattro, cinque anni, ha registrato, in pratica, quasi un blocco degli investimenti in direzione dell’innovazione dei sistemi editoriali. In Europa, dove molte meno testate, a onor del vero, hanno sperimentato la strada del “fai-da-te” integrale, è arrivata l’onda lunga dell’impasse tecnologico sotto forma di una generale “confusione” degli operatori sulle scelte strategiche di fondo da operare. Il risultato forse più significativo dell’Ifra di Ginevra sono stati proprio i segnali forti ed univoci in direzioni di nuovi rapporti fra fornitori ed editori, all’insegna di un radicale capovolgimento delle illusioni del “fai-da-te”. ...è in arrivo il Partnership Agreement Il primo giornale a firmare il nuovo contratto di
12
Partnership Agreement proposto dal gruppo norvegese Sysdeco, che lo scorso anno ha rilevato Atex, è stato il New York Times. L’editore del terzo quotidiano americano per diffusione - 1.081.541 copie al giorno - si è impegnato con il suo storico fornitore di sistemi ad un rapporto di collaborazione di durata decennale. In questo periodo i tecnici della Sysdeco svilupperanno le soluzioni richieste dai manager del gruppo editoriale, cominciando da una completa revisione di EDPage, il prodotto di punta per la videoimpaginazione di grandi quotidiani. La Sysdeco, naturalmente, commercializzerà in tutto il mondo il nuovo prodotto che scaturirà dalla collaborazione con il New York Times, ma solo successivamente all’impiego da parte della testata firmataria dell’accordo, senza contare che, nei dettagli operativi, il nuovo software privilegerà, per così dire, le specifiche richieste del quotidiano committente. Il nuovo contratto di collaborazione tecnologica è stato sottoscritto anche da altri due clienti storici della Atex, l’europeo Manchester Evening News e l’americano Boston Globe, e non ci meraviglieremmo di sapere che anche altri editori del vecchio continente stiano, proprio in queste settimane, esaminando le opportunità di questa proposta. E’ difficile immaginare un accordo più agli antipodi della filosofia del “fai-da-te”: a quell’epoca si proponeva l’integrazione di prodotti standard, dopo neppure dieci anni si propone, semplicemente, di sviluppare applicativi su misura, integrando componenti standard e strumenti altamente specializzati, attraverso un rapporto che garantisca agli editori soluzioni veramente ad immagine e somiglianza delle testate, e ai fornitori dia garanzie di una continuità nel tempo, l’unica in grado di incoraggiare i necessari investimenti in ricerca e sviluppo. E Sysdeco non è la sola. Unisys, altro fornitore di prima grandezza sulla scena internazionale, dopo aver raccolto significativi successi in Italia ed in Europa con il proprio sistema Hermes, e dopo aver valutato attentamente lo stato di “invecchiamento” dei sistemi installati nei quotidiani americani, ha deciso di lanciare la sfida al nuovo continente. Hermes sarà proposto negli Stati Uniti come la soluzione globale per questa industria editoriale. Il punto di forza di (continua a pag. 14)➙
TecnoMedia
Tutti i numeri dell’IFRA Quello di Ginevra è stato il ventisettesimo appuntamento con la mostra-convegno IFRA. La prima edizione di quello che sarebbe diventato il più importante appuntamento fieristico con i sistemi per la produzione dei giornali quotidiani si svolse infatti a Mainz nel lontano 1970, con seicento visitatori e una cinquantina di espositori su una superfice espositiva di poco superiore ai mille metri quadri. Da allora l’appuntamento fieristico di ottobre è andato crescendo costantemente per dimensioni e numero di visitatori: l’edizione di Ginevra dello scorso ottobre ha fatto registrare un numero di visitatori superiore alle diecimila unità, con 275 espositori ed una superfice netta espositiva di 15.718 metri quadri. Dalla tabella si può facilmente ricavare come, dopo le incertezze dei primi anni - nel 1972 l’expo non ebbe addirittura luogo causa la concomitanza con la DRUPA - l’IFRA abbia registrato una crescita costante, particolarmente accentuata lungo tutto l’arco degli anni Ottanta, in concomitanza con l’ingresso massiccio delle tecnologie informatiche applicate alla produzione editoriale: tra l’edizione di Losanna del 1981 e quella di Amsterdam del 1991 la crescita delle aree espositive è stata del 135%, quella dei visitatori del 111%, mentre il numero delle aziende espositrici è salito da 103 a 255. Restringendo l’analisi all’ultimo decennio, ed aiutandoci con il grafico che rapporta al valore 100 i dati dell’anno 1987, si nota una sostanziale tenuta del numero dei visitatori, ormai stabilizzatasi attorno alle diecimila unità, ed una significativa crescita del numero delle aziende espositrici (86 in più, pari ad una crescita del 45%). La superfice netta espositiva, invece, dopo una prima fase di crescita giunta sino al 1991, anno nel quale la fiera ha toccato il proprio massimo storico con 18.350 metri quadri, è numero numero superfice sup.media anno località cominciata a diminuire in maniera graduale ma sempre visitatori esibitori in mq stand in mq 1970 Mainz 600 54 1.124 20 più accentuata: meno 14% tra il 1991 e il 1996, meno 1971 Amsterdam 1.400 48 1.536 32 7,7% solo nell’ultimo anno. 1972 Bruxelles 200 anno DRUPA, no expo 1973 Amsterdam 1.500 40 1.365 34 La superfice media degli stand è passata dai 71 metri 1974 Montreux 2.600 61 2.200 36 quadri di Amstardam 1991 ai 57 di Ginevra 1996: un 1975 Amsterdam 3.900 64 2.800 43 1976 Montreux 4.000 76 3.000 39 calo di quasi il 20%, che riporta questo indicatore ai 1977 Nizza 3.500 82 4.000 48 livelli della fine degli anni Settanta. 1978 Copenhagen 3.500 86 5.200 60 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996
Amsterdam Monaco Losanna Copenhagen Amsterdam Nizza Amburgo Losanna Amsterdam Francoforte Amsterdam Barcellona Amsterdam Ginevra Amsterdam Monaco Amsterdam Ginevra
* dati provvisori
4.750 6.065 5.300 5.700 6.676 4.100 6.790 6.613 10.774 10.354 10.589 9.811 11.189 11.408 11.118 12.988 10.184 10.200 *
89 91 103 105 129 120 138 157 189 215 247 240 255 252 255 310 260 275
5.700 6.600 7.800 8.000 9.200 9.940 11.700 12.520 13.550 15.826 16.618 17.775 18.350 18.072 17.311 17.326 17.024 15.718
64 72 75 76 71 82 84 79 71 73 67 74 71 71 67 55 65 57
Dieci anni di IFRA: 1987-1996 (valori 1987=100)
164 145 137 134 126 130
Fonte: IFRA
134 131 113 113
130
133
134
133 135 134 133
127
137 127 125 116
126 122
120
116 105
numero espositori
94
103
94
103
superfice espositiva
98
91
96
1992
numero visitatori
1990
1993
1994
1995
1996
1991
1989 1988 1987
13
TecnoMedia
questa soluzione nasce proprio dai successi ottenuti nel Vecchio Continente, che hanno reso i diversi moduli del sistema adattabili ai più diversi modelli di organizzazione del lavoro. Più che fornitori di sistemi, sarà meglio cominciare a parlare di “sviluppatori globali”. E che cosa dire di uno fra i più importanti fornitori italiani di sistemi, Sinedita, che aveva allestito allo stand dell’Ifra una postazione per dimostrare non un prodotto, ma un’“idea tecnologica”. Per espressa volontà dei nostri interlocutori, non possiamo, in questo numero di TecnoMedia, che rimanere nel vago, salvo osservare che l’applicazione era qualcosa più di un’idea, rientrando già nella categoria del software funzionante ed estremamente innovativo, sia nei principi che nelle soluzioni prospettate ad alcuni dei problemi organizzativi che maggiormente attirano l’attenzione degli editori di quotidiani. In attesa di poter raccontare di più, ci limitiamo ad osservare che anche la software house italiana ha spalancato le porte all’ascolto del mercato. A tutti coloro ai quali veniva mostrata l’“idea”, si richiedevano suggerimenti, opinioni e spunti applicativi. L’innovazione tecnologica dei prossimi anni non passerà più attraverso la mera “personalizzazione” di software standard; forse, come dice qualcuno, la “vera” innovazione non è mai passata da quella strada. E’ invece assai probabile che sempre più spesso si cerchino forme di collaborazione attraverso le quali sviluppare solo ciò che serve realmente, prodotti tali da consentire realmente la organizzazione del lavoro che venga valutata come la più idonea dagli editori dei diversi Paesi. Al nuovo clima che sta nascendo fra utenti e sviluppatori di soluzioni non si è sottratta neppure Servizi Italia, società leader in Europa per i sistemi di trasmissione on line della pubblicità su reti ISDN. All’offerta di servizi ad alto valore aggiunto, la società ha iniziato ad affiancare l’offerta diretta del proprio prodotto di punta, TEDDI. Editori e concessionarie di pubblicità saranno libere di scegliere se sottoscrivere un contratto per la fornitura del servizio relativo alla gestione in rete delle pagine di pubblicità, oppure integrare TEDDI nei propri sistemi di produzione e trasmissione. In questo secondo caso, Servizi Italia sarà chiamata a fare qualcosa di più di una mera personalizzazione del progetto.
14
Come ha dimostrato una recente indagine svolta dalla ASIG Service, la società operativa della Associazione Stampatori, editori e concessionarie di pubblicità hanno approcci diversi nei confronti del corredo di dati commerciali ed amministrativi che costituiscono parte integrante del file di pubblicità. In particolare, il data base di informazioni può essere ripartito in tre grandi aree: le informazioni che tutti i protagonisti del mercato ritengono indispensabili, quelle che nessuno vuole mettere in rete ed un terzo gruppo, la parte più cospicua, che potremmo chiamare “informazioni facoltative”, all’interno del quale ciascuna azienda la pensa in modo diverso. Chi, come Servizi Italia, ambisce ad entrare da protagonista in questo nuovo mercato, dovrà mettere in conto un attento lavoro di strutturazione e di progettazione del data base amministrativo, lavorando a stretto contatto con gli utenti finali. Novità ginevrine Rimanendo nel settore della trasmissione a distanza, la DuPont ha presentato Intellinet, una nuova soluzione per la gestione della teletrasmissione delle pagine di quotidiani. Il prodotto, evoluzione su piattaforma standard di Wydnet, della Crosfield, una delle soluzioni di maggior successo in quest’area applicativa, sarà commercializzato in Italia dalla G.M.D.E., la società specializzata nell’offerta di soluzioni DuPont al mercato dei quotidiani nazionali. Intellinet utilizza componenti standard di base, mentre lo sviluppo del software è stato affidato ad una società italiana, la Hi.T.. Il prodotto, che si serve di un database relazionale distribuito fra tutte le stazioni del sistema, dispone, fra le altre funzioni, della possibilità di visualizzare graficamente, ed in tempo reale, l’intero piano di produzione, che in ogni momento può essere riorganizzato per gestire al meglio le diverse edizioni locali. Nell’area spedizione, la IDAB Wamac, uno dei protagonisti mondiali del settore, ha presentato un nuovo sistema di inserimento, denominato PST 6000. La macchina è l’unico sistema di inserimento nel quale gli inserti vengono immessi nel prodotto principale, a sua volta trasportato tramite un nastro convogliatore a monopinza dalla rotativa ai diversi punti di sgancio e di uscita su una linea di confezionamento.
TecnoMedia
Il nuovo sistema di inserimento PST 6000 della IDAB Wamac
La fase di apertura dei giornali ed il successivo posizionamento degli inserti al loro interno è controllata da una serie di fotocellule e sensori di precisione, che garantiscono una estrema accuratezza di funzionamento. Il PST 6000, come tutte le altre soluzioni della IDAB Wamac, è distribuito in Italia dalla R.G. di Milano. Per un mercato, quello dell’inserimento, che sembra destinato a dare molte soddisfazioni ad editori e fornitori di tecnologie, un altro settore, la fotografia digitale, sembra invece languire. In particolare, all’Ifra ’96, ha colpito la quasi scomparsa delle apparecchiature per il fotogiornalismo elettronico. I dorsi digitali per i modelli di punta di Canon e Nikon, esposti nello stand della Kodak, di dimensioni oltremodo modeste, non esercitano più l’appeal raccolto sul mercato dei professionisti al momento della loro presentazione. Tanto è vero che il colosso mondiale del settore immagine, la Kodak, appunto, affianca sempre, alla promozione dei dorsi digitali, l’offerta di nuove pellicole tradizionali, indirizzate al mercato dei professionisti, e dispositivi di input per la digitalizzazione delle immagini registrate con tecnologie chimiche. A quanto sembra di capire, i limiti più grossi del fotogiornalismo digitale continuano ad essere legati alla qualità finale delle immagini, oggettivamente ancora non competitiva rispetto a quanto ottenuto con le pellicole tradizionali. I proprietari, questi sconosciuti Il mercato internazionale dei fornitori di tecnologiche, a cavallo fra anni ottanta e novanta, ha abituato quanti lo seguono a fare i conti con i mutamenti di proprietà. Il passaggio di mano delle quote di controllo di società, anche di grosse dimensioni, è un fenomeno non nuovo. Nel caso di aziende quotate in borsa, può succedere anche il passaggio di azioni sul mercato sia talmente nascosto e repentino che la società che viene acquistata scopra il volto del nuovo proprietario solo dopo l’avvenuta transazione delle quote di controllo. Decisamente più raro, ci sia consentito, è che il passaggio
di proprietà avvenga all’insaputa di chi ... compera. All’Ifra di Ginevra ha trovato puntuale conferma la notizia, anticipata da un articolo del Financial Times, secondo la quale la Deutsche Bank si è trovata, senza saperlo, ad essere il nuovo proprietario del gruppo norvegese Sysdeco. La vicenda è il risultato di una serie di operazioni di investimento in titoli tecnologici - Sysdeco è quotata alla borsa di Oslo - compiute dalla Morgan Grenfell, sussidiaria inglese della banca tedesca, specializzata in investimenti mobiliari. Da una serie di accurati controlli realizzati dalla Deutsche Bank, è venuto alla luce che l’istituto tedesco, in virtù della somma di piccole quote Sysdeco acquistate di volta in volta, si è trovata a detenere il 51% del capitale azionario. La notizia sarebbe stata probabilmente destinata a finire nel grande calderone delle operazioni di finanza internazionale, se non fosse stato per un dettaglio, sembra non trascurabile. Alcune norme del mercato borsistico norvegese, infatti, prevedono che nel caso in cui un nuovo soggetto acquisisca la maggioranza di una società quotata in borsa, questi debba formulare una offerta pubblica di acquisto delle azioni ancora in circolazione, al prezzo massimo al quale è stato scambiato il titolo nei sei mesi precedenti la scalata. Secondo alcuni analisti internazionali, i nuovi proprietari potrebbero trovarsi a dover lanciare una offerta pubblica di acquisto di azioni Sysdeco ad un prezzo ben superiore rispetto all’attuale valore di mercato, qualcuno ha scritto addirittura quadruplo. Una vicenda che, a dire il vero, non ha affatto turbato i visitatori dell’Ifra, vista anche la serietà dei partner coinvolti, Sysdeco e Deutsche Bank, ma che, sembra di capire, creerà più di un grattacapo agli avvocati esperti di questioni finanziarie internazionali. Nuove Fiere per nuovi mercati: un augurio per NewComm Cominciano a cambiare i rapporti fra editori e fornitori, ad ogni rassegna compaiono nuove soluzioni, i quotidiani si evolvono, l’unica a restare immobile in questo panorama è
15
TecnoMedia
Il logo della nuova mostra convegno dedicata alla integrazione digitale
la Fiera, una istituzione sempre uguale a se stessa. Un paradosso forse, ma una situazione che viene vissuta con sempre maggior fastidio da tutti i protagonisti dell’industria grafica ed editoriale. I dati sull’Ifra che pubblichiamo a pagina 13 fotografano un fenomeno ben noto: gli spazi espositivi si restringono, la metratura media degli stand regredisce ai livelli di quasi vent’anni fa, e ad andare in crisi è il meccanismo economico sul quale si reggono le manifestazioni fieristiche, le cui tariffe sono ancorate ai metri quadrati noleggiati. La stessa evoluzione del mercato mondiale, con le software house sempre più in primo piano, contribuisce ad inasprire questo fenomeno: a chi presenta un software applicativo quei pochi metri quadrati sufficienti ad ospitare un banchetto, tre sedie e due personal computer. Più ancora che il sistema economico della Fiera, tuttavia, ci sembra che cominci a non essere più rispondente lo schema dell’attuale organizzazione, dove le sole opportunità di incontro fra fornitori ed utilizzatori sono offerte dalle
16
pareti degli stand. I Partnership Agreement, gli sviluppatori globali ed i dimostratori di “idee” sono assai probabilmente alla ricerca di nuove fiere, opportunità per sviluppare in modo creativo, e redditizio per tutti, i nuovi rapporti che stanno nascendo fra le aziende. Non possiamo che sperare che la nuova fiera per il mercato italiano, NewComm’97, della quale riferiamo su questo stesso numero di TecnoMedia, sia una prima, concreta risposta, a queste esigenze. Ci auguriamo che i professionisti del settore possano varcare la soglia della fiera di Bologna, il prossimo mese di settembre, non solo per cercare che cosa c’è di nuovo sul mercato, ma con l’obiettivo di costruirlo loro, il nuovo, all’interno di nuovi rapporti di collaborazione che si sono già delineati, e che costituiscono senz’altro la chiave di volta per il successo, od il fallimento, della nuova integrazione digitale che è sempre più parte dell’esperienza tecnologica delle aziende editoriali e di comunicazione, non solo in Italia, ma in tutto il mondo.
TecnoMedia
tutorial ASIG
Il database come risorsa strategica: il punto di vista de La Stampa Dall’intervento svolto al tutorial ASIG-IFRA sui database da Luigi Mezzacappa, Responsabile Sviluppo Tecnologie del quotidiano torinese, emerge la centralità del database nella ridefinizione dell’organizzazione produttiva e delle aree di business dell’industria editoriale.
Di cosa parliamo? Tutte le volte che rifletto sui progressi compiuti dalla tecnologia applicata al nostro “business”, mi diverto nel ricordare ciò che sentii raccontare da un relatore, di cui purtroppo non ricordo il nome, in occasione del primo seminario IFRA a cui partecipai. Me ne scuso, ma ho qualche attenuante: è già passata una dozzina d’anni da allora, e quel nome ora potrei ricordarlo solo se all’epoca fossi stato lungimirante e lo avessi annotato in un qualche database. L’argomento era l’impaginazione elettronica e il simpatico relatore si dichiarò pronto ad accettare qualsiasi critica tranne quella di essere incoerente. “Lavoro da 10 anni nell’informatica applicata all’editoria - disse - e sono 10 anni che ripeto: ‘L’impaginazione elettronica completa e senza eccezioni è dietro l’angolo’. A distanza di 10 anni, con grande coerenza, rimango dello stesso parere!”. Correva l’anno 1984, cosa possiamo dire oggi? Personalmente ritengo che l’angolo sia stato svoltato: il traguardo dell’impaginazione elettronica è stato raggiunto e in alcuni casi abbondantemente superato. Nel frattempo, però, mentre noi spendevamo le nostre energie nella corsa, qualcuno ha spostato il filo di lana più in là e, quel che è peggio, in certe “condizioni di luce” quel filo si confonde con lo sfondo della pista e non sappiamo più bene dove e quale sia esattamente la nostra meta. Qualcuno ha cambiato le regole del gioco, anzi, ha cambiato il gioco! Questi non sono più i 400 a ostacoli, ma una gara di resistenza... Fino a qualche mese fa parlavamo di quotidiani, quelli di carta, quelli che si vendono in edicola, un numero di pagine variabile, dalle quattro alle 100, dipende... Dopo avere imparato a dominare l’informatica per fare quei giornali lì,
ora noi tutti - tecnici e giornalisti - dobbiamo “reinventarci un mestiere”, interpretare le innovazioni e intuirne le potenzialità, giacché oggi la tecnologia non si propone solo come soluzione ai problemi produttivi, ma sempre più spesso costituisce il motore dello sviluppo. E’ una sfida intrigante, se vogliamo anche divertente e allettante, complicata però dal fatto che non sappiamo ancora bene di cosa stiamo parlando: quale giornale? Con quali tecnologie? Quali altri prodotti e, soprattutto, destinati a quali fruitori? Quale giornale? Per tentare di esplorare e raccontare questi nuovi scenari, partirei dalla descrizione del nostro giornale e degli elementi che lo caratterizzano come prodotto e come mercato; dopodiché vorrei parlare delle sperimentazioni di prodotto fatte e da fare per arrivare a tracciare una possibile fisionomia del giornale del futuro. La Stampa è il terzo quotidiano italiano. La sua tiratura media è di 575mila copie e la distribuzione copre il territorio nazionale e molti Paesi dell’Europa e delle Americhe. La Stampa è articolata in 18 diverse edizioni, nazionali e locali. Gli stabilimenti di stampa sono stati recentemente ampliati per consentire una foliazione fino a 56 pagine, di cui otto a colori. Il giornale tipo è costituito da un nucleo base di 38-40 pagine nazionali e da 10-16 pagine per ciascuna edizione locale. In totale, il volume medio delle pagine chiuse in tipografia è di 160 al giorno. Con i supplementi settimanali e altre pubblicazioni la media sale a 170. La dislocazione geografica e la serrata cadenza delle
17
TecnoMedia
chiusure redazionali influenzano l’organizzazione del nostro business. I ridotti tempi a disposizione per stampa e distribuzione delle copie ci hanno indotto alla scelta di attivare quattro poli di stampa in Italia e uno in Francia, oltre a quello di Torino. Accordi stipulati con alcuni stampatori ci consentono di sfruttare le potenzialità di altri stabilimenti quando particolari esigenze di distribuzione lo richiedono. Da sempre, a La Stampa, viene in qualche modo associata un’immagine di avanguardia tecnologica, spiegabile probabilmente per il fatto di aver attuato scelte che hanno funzionato da apripista per la realtà italiana: primo giornale a fare uso di telefoto, primo dei grandi giornali a passare dalla composizione a caldo alla fotocomposizione, primo dei grandi giornali a ricorrere alla teletrasmissione in facsimile e poi ancora primo a trasmettere simultaneamente a più poli di stampa, primo nell’adozione di un Sistema Editoriale, di nuovo fra i primi nella sperimentazione della novità di questi mesi, Internet. Un’altra caratteristica de La Stampa è quella d’aver sperimentato, e in alcuni casi definitivamente avviato a régime, tutti i processi oggi possibili per realizzare prodotti di editoria elettronica, nessuno escluso. Li ricordo brevemente: Banche dati on line. La banca dati de La Stampa raccoglie il testo di tutti gli articoli pubblicati dal giugno del 1991, mentre per gli anni precedenti esiste un indice completo con l’abstract degli articoli. L’aggiornamento quotidiano viene fatto in tempi inferiori alle 24 ore e reso disponibile su sei diversi host che ne commercializzano i diritti. La banca dati dovrebbe poter resistere, secondo gli esperti, su un mercato di utenza professionale, anche se le evoluzioni in atto su Internet lasciano intravedere una diversa modulazione di questi servizi. Sarà interessante - e importante - cogliere e interpretare i segnali delle future tendenze. CD Rom. La Stampa ha finora pubblicato sei CD: una raccolta di dieci anni (dal 1982 al 1992) dell’inserto scientifico “Tuttoscienze”, quattro raccolte annuali complete del quotidiano (’92, ’93, ’94 e ‘95) e l’ultimo, a carattere scientifico, lanciato proprio in questi giorni in collaborazio-
18
ne con Rai. I CD Rom de La Stampa sono simili a “frammenti” della banca dati della quale conservano impostazione e contenuti, ma sono di più semplice e immediato utilizzo rispetto alla consultazione on line. In prospettiva, i CD potranno evolvere da un carattere semplicemente ipertestuale a vere opere multimediali. In questo particolare segmento, La Stampa sta lavorando tra l’altro all’edizione italiana di un’opera dedicata all’ambiente. Floppy disc. Rispetto al CD Rom, il floppy offre il vantaggio di poter essere utilizzato su qualsiasi computer senza richiedere particolari e costosi dispositivi non ancora largamente diffusi. La Stampa ha finora prodotto tre floppy, uno realizzato insieme con Ibm in occasione dei mondiali di calcio del ’94 e due sul cinema. Videotel. In Italia il Videotel è un’altra promessa mancata perché non è mai stato seriamente disciplinato e sostenuto dai gestori di rete. Gli utenti italiani di Videotel non hanno mai raggiunto una massa critica sufficiente allo sviluppo, com’è avvenuto invece in altri Paesi. In ogni caso, La Stampa è presente su Videotel fin dagli albori, attualmente in collaborazione con la Società francese Telematix, con alcune informazioni economico-finanziarie. Oggi possiamo certamente dire che Videotel è definitivamente sorpassato. Audiotel. Alle origini, i servizi Audiotel sembravano particolarmente adatti ad applicazioni editoriali e in poco tempo nacquero diversi prodotti d’informazione. La Stampa si è cimentata in una breve sperimentazione in collaborazione con il Gazzettino di Venezia. DayFax. Dal 1990, La Stampa realizza quotidianamente una sintesi del giornale in quattro pagine A4; la grafica (senza immagini) ricorda il giornale principale. L’idea alla base di tale prodotto fu la possibilità di attuare una distribuzione via fax, appunto, ma per La Stampa questa è stata storicamente la prima opera di editoria elettronica regolarmente commercializzata e appositamente confezionata. Oltre alla normale trasmissione fax a villaggi turistici e alberghi al di fuori dei confini nazionali, infatti, il file digitale del DayFax è distribuito attraverso il circuito satellitare, originariamente organizzato da OceanSat, alle navi da crociera e ad alcune imbarcazioni militari. Sulle navi il prodotto è ricevuto da un Pc attraverso un comune impianto di ricezio-
TecnoMedia
ne satellitare, quindi stampato su una stampante A4. Broadcast. I prodotti/progetti in questo settore sono due: ° Telesoftware per non vedenti: è una selezione di articoli (Interni ed Esteri) inviati tramite Televideo Rai ad un migliaio di non vedenti italiani. I destinatari devono essere attrezzati di computer dotato di sintonizzatore TV e sintetizzatore vocale. Il servizio è offerto gratuitamente da La Stampa e Rai ed è attivo dal 1989 (1988 se si considera l’inizio della sperimentazione in altre forme). ° Satellite: in questo caso vengono trasmesse le pagine del giornale utilizzando un canale televisivo satellitare impiegato per la trasmissione dati. Il progetto - sviluppato da HsCast, una società del Sole 24 ore - consente un’alternativa alla convenzionale trasmissione in facsimile su linee dati dedicate e offre allettanti prospettive per la realizzazione di una strategia di distribuzione articolata che preveda la stampa in rotativa dove siano richiesti alti volumi di diffusione e, a scalare, stampe presso services per arrivare fino all’utente singolo che, attrezzato di personal computer e stampante A3 o A4 potrebbe ricevere il giornale completo - sottoscrivendo un abbonamento - direttamente sulla scrivania dell’ufficio o a casa. Questa tecnica è stata recentemente sperimentata in occasione delle Olimpiadi di Atlanta e ha riscosso un notevole successo. Internet. La Stampa possiede un proprio dominio Internet dal settembre del 1994 e a partire dal maggio del 1995 offre la versione HTML del supplemento scientifico “Tuttoscienze” e il DayFax in formato Acrobat. Dal novembre dello stesso anno sono anche disponibili la versione HTML dell’intera edizione nazionale, le recensioni dei film in prima visione, il catalogo di tutti i prodotti dell’Editrice, oltre a servizi tipo “dossier” legati a particolari eventi. E’ inutile ricordare - e non è questa la sede - le problematiche che emergono dal confronto tra editoria e Internet, ma permettetemi comunque di fare un’ovvia considerazione: tra tutte le nuove tecnologie, questa ha più
probabilità di successo e con Internet dovremo fare i conti, prima o poi. Supporti magnetici non digitali. In questo settore più tradizionale La Stampa ha realizzato una collana di audiotape (gli Audiolibri) e una di videotape dedicate al turismo. Questo è il giornale e le sue modulazioni di cui parliamo attualmente a La Stampa e tutto questo serve per dire - se ce n’era bisogno - che la “macchina giornale” dei nostri giorni è diventata terribilmente complicata. Quali prodotti? E per quali fruitori? Il nostro business non può più essere considerato in assoluto di tipo monoprodotto e sempre di più, in futuro, dovremo adeguarci a una “griglia” di possibili prodotti, quelli che il tempo e il mercato avranno individuato e dichiarato praticabili: il giornale on line per un pubblico ancora tutto da scoprire; la banca dati - probabilmente - per un pubblico professionale o via via più allargato; le opere multimediali per la didattica, l’edutainment e l’infotainment; il giornale via satellite per un pubblico variegato ed esigente al fianco, naturalmente, del giornale convenzionale che forse subirà una “mutazione genetica”, in qualche modo già avviata dalla televisione negli ultimi anni. Senza trascurare che all’orizzonte, come sappiamo, c’è ancora dell’altro: c’è il mito del giornale su misura (il cosiddetto “daily-me”) che in qualche modo fa già parte di alcuni nostri piani, c’è la possibilità di aumentare l’interazione con il pubblico attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla tecnologia, c’è una strategia ancora tutta da inventare di utilizzo sinergico di tutti questi mezzi di comunicazione messi insieme. E c’è, naturalmente, la necessità di progettare, giorno per giorno, ognuno di questi prodotti con la stessa cura e il medesimo controllo usato oggi per produrre il nostro giornale di carta. Per ciascuno di noi, a seconda delle decisioni che prenderemo in merito ad ogni nuova opportunità, si andrà delineando un modello organizzativo, mai completamente giusto e mai del tutto sbagliato e ognuno di questi avrà una connotazione che lo renderà unico. Fra di noi ci sarà chi deciderà di seguire tutte le diversificazioni di prodotto sempre con un’unica organizzazione
19
TecnoMedia
per scelta politica o magari per utilizzare in modo sinergico le tecnologie e ci sarà anche chi sceglierà di istituire gruppi di interesse o addirittura società diversificate. In ogni caso, occorrerà individuare soluzioni tecniche e organizzative per ottenere il massimo dell’efficienza dalla macchina “generatrice di informazioni” che è ogni quotidiano. Sarà importante avere il controllo di tutti gli strumenti per raccogliere, organizzare e distribuire velocemente le informazioni, in coerenza con le modalità che ciascuno dei mezzi renderà più praticabili. E importante sarà anche verificare la congruenza del lavoro svolto. Ciascuno di noi, a partire dalla propria realtà e dalla propria situazione tecnologica, dovrà cercare di impostare un suo modello e una sua soluzione tecnologica. Occorrerà fare i conti con la necessità di integrare e organizzare le lavorazioni diversificate con il compito istituzionale di preparare e produrre il giornale (o i giornali). La fatica tecnologica diventerà più ardua di quanto già oggi non sia. Con quali tecnologie? Proviamo a vedere cosa sta succedendo a La Stampa in questa direzione. Il processo di preparazione delle pagine è completamente elettronico dal giugno del ’95. Fanno eccezione le pagine intere di pubblicità nazionale fornite ancora in pellicola direttamente dalle agenzie. Atex J11 Il nucleo base del Sistema Editoriale è costituito dal vecchio e glorioso Atex J11, attorno al quale ruotano i sistemi satelliti dell’impaginazione, del trattamento digitale delle fotografie, della pubblicità tabellare e della pubblicità classificata. Come molti di voi sapranno, i vecchi sistemi Atex non si appoggiano ad un vero e proprio database, sebbene le tecniche di file-system messe a punto fin dagli albori dalla casa di Bedford fossero un compromesso di straordinaria efficacia tra criticità delle funzioni chiamate a svolgere e tecnologie a quel tempo disponibili. Atex EdPage Alla stessa stregua, anche il sistema di impaginazione basato su EdPage non possiede un vero e proprio database, ma lavora ancora sull’organizzazione delle directory del
20
file-system Unix. Nella realtà produttiva de La Stampa, Atex EdPage è qualcosa di più di un sistema di impaginazione: esso costituisce lo strumento di integrazione, il collante che lega insieme tutte le lavorazioni e tutti i sottosistemi. Il motore di impaginazione front-end di Edpage scandisce il lavoro in Redazione e realizza l’assemblaggio di tutti gli elementi. Atex Image Services Per vedere il primo vero database targato Atex, noi che per la pubblicità abbiamo fatto scelte diverse, abbiamo dovuto attendere Image Services, il database delle immagini destinate alla pubblicazione, interfacciato direttamente con il sistema di impaginazione EdPage. Nel 1992, anno in cui è stato installato il primo nucleo dell’Image Services, il database proposto da Atex era Ingres e tale è rimasto, anche se oggi l’offerta di soluzioni è più allargata. Electronic Picture Desk All’Image Services, che come abbiamo detto è il contenitore delle immagini da pubblicare (nella nostra realtà sono circa 500 al giorno), le immagini arrivano dall’Electronic Picture Desk, il front-end che filtra l’impatto delle 1.500 fotografie ogni giorno acquisite dalle periferie e dalle Agenzie e che svolge funzioni di selezione, trattamento. Quando anche l’Archivio storico sarà stato completamente convertito a digitale, l’Electronic Picture Desk sarà ancora il crocevia del traffico delle immagini ricevute e smistate tra le Redazioni distaccate, la Produzione e l’Archivio, e distribuirà i suoi servizi a ciascuna di queste unità. Alla luce di quanto si è detto, è evidente che sarà considerata strategica la gestione dei dati di “borderò” delle testate e delle pubblicazioni, in modo da rendere più veloce e sicura la verifica dell’associazione del materiale pubblicato ai costi di budget. Pubblicità classificata e tabellare Completano il quadro delle tecnologie del pre-press i sistemi per la gestione della pubblicità classificata e tabellare. Come per l’Electronic Picture Desk, anche il prodotto di questi due sistemi alimenta l’impaginatore Atex EdPage. Il sistema della pubblicità classificata, basato su un database BTrieve, acquisisce i piccoli annunci, li ordina e li passa al sistema di impaginazione secondo criteri di priorità
TecnoMedia
e di spazio definiti dal menabò. Il sistema della pubblicità tabellare, che è invece basato su un database OMNIS e su un’applicazione DTP, consente la preparazione e la generazione dell’output di singoli annunci, di blocchi o di pagine complete che, alla stessa stregua della pubblicità classificata, vengono automaticamente agganciati alle griglie generate dal sistema di impaginazione. Output e fac-simile Le pagine fotocomposte sul sistema di output vengono cedute al sistema fac-simile attraverso la rilettura sullo
scanner o passate direttamente in formato digitale per la trasmissione a Torino, Milano, Roma, Catania e Cagliari. Per Roubaix è stato realizzato un sistema alternativo che elabora il formato in uscita dagli scanner per renderlo adatto ad una gestione su apparecchiature standard e lo trasmette via ISDN allo stabilimento di stampa francese. Da notare che questa è la stessa tecnica che sta alla base del giornale via satellite: il bitmap delle pagine, in questo caso, è trasmesso non direttamente al destinario, ma alla stazione di “up-link” satellitare.
NODO DI GESTIONE PAGINE
SISTEMA EDITORIALE
CONTROLLO AVANZAMENTO IN TEMPO REALE
STAZIONI DI IMPAGINAZIONE
SISTEMA DI FOTOCOMPOSIZIONE RECORDER
BASE DATI FAULT TOLERANT
STAMPANTI LASER
REDAZIONI REMOTE
BASE DATI IMM. DI PRODUZIONE CONTROLLO E INSTRADAMENTO
BASE DATI IMMAGINI
R E T E
INTEGRAZIONE IMM. E GESTIONE OUTPUT
TRATTAMENTO IMMAGINI
STAMPANTI LASER
RICEZIONE AN./DIG.
SCANNER
INPUT E TRATTAMENTO FOTO
ARCHIVIO ELETTRONICO IMMAGINI (sviluppo successivo)
OUTPUT REMOTO INTEGRAZIONE IMM. E GESTIONE OUTPUT
CONSULTAZIONE E SELEZIONE
TRASM.
RICEV.
RECORDER
SOTTOSISTEMA PUBBLICITA'
21
TecnoMedia
Vale la pena di rilevare che l’evoluzione delle telecomunicazioni e delle tecniche di networking aprono, ancora una volta, interessanti scenari grazie ai quali sarà possibile realizzare una griglia di distribuzione del giornale in forma elettronica, anche se la fruizione finale sarà ancora su carta. Il sistema di tracking Il controllo dell’avanzamento del lavoro è un sogno che esiste da quando esistono i giornali. Quanti tra noi non conoscono il panico che assale quando le notizie e le ribattute incalzano e si capisce che la schedulazione è saltata, ma non si ha nessuno strumento per improvvisarne una nuova? Oggi il sogno del controllo dell’avanzamento produttivo è realizzabile, grazie alla tecnologia. Ed è assolutamente necessario realizzarlo, per colpa della tecnologia! Mi spiego meglio: fino a quando circolavano strisce e pezzi di carta da montare sul banco luminoso, bene o male si vedeva il lavoro e si intuiva il suo procedere. Nell’attuale tipografia informatizzata è rimasta solo la bozza finale per il Direttore, ma a quel punto gli errori sono sempre troppo pesanti. Un registratore di eventi, un sistema che consenta una serie di check-point, è quanto mai necessario per ridurre il rischio di errori. Il “tracker” de La Stampa, un’applicazione progettata in casa, registra l’avanzamento di ogni elemento di ogni singola pagina nel flusso produttivo. Dalla postazione del sistema è possibile visualizzare la geometria delle pagine (dove ogni elemento è rappresentato con un colore che ne evidenzia lo stato) e si può richiedere un quadro riassuntivo delle schedulazioni e degli scostamenti. A consuntivo di una serata si può richiedere una statistica dell’andamento produttivo. Prossime implementazioni prevedono l’interfacciamento con i sistemi di output e di teletrasmissione per rilevare in modo automatico gli eventi significativi e per spingere quindi la visibilità fino agli stabilimenti di stampa. Su un fronte parallelo, è in corso di realizzazione un progetto che, attraverso la registrazione dei dati di produzione dello stabilimento di stampa principale, consentirà il reporting delle fasi di lavorazione e un’analisi statistica degli eventi, del consumo dei materiali e delle problematiche di produzione. Molti di questi dati saranno registrati, ovvia-
22
mente, in un database e saranno acquisiti direttamente dai dispositivi che pilotano il funzionamento degli impianti (formatura, rotative e spedizione). E’ evidente l’importanza che questi dati assumeranno quando saranno ordinati e consultabili anche per fini non direttamente collegati alla gestione produttiva, con particolare riferimento alle questioni relative al carico e scarico magazzino e quindi contabili. Il timone Come è facile immaginare, la realizzazione del progetto editoriale di un quotidiano come il nostro non è banale. L’articolazione delle edizioni e la stampa remota su sei stabilimenti comportano un accurato lavoro di verifica delle compatibilità produttive (potenzialità e configurabilità degli impianti in funzione del colore) oltre al normale lavoro di presidio del notiziario in stretta relazione con la Redazione. Presto sarà avviata la sperimentazione di uno strumento di supporto decisionale che guiderà l’Ufficio Programmazione nell’individuazione del corretto progetto editoriale sulla base del carico pubblicitario, verificandone la fattibilità produttiva. Lo stesso strumento manterrà i contatti con i reparti di lavorazione (Tipografia, Telecomunicazioni, Formatura, Stabilimenti di stampa, Spedizione) nei modi più tradizionali (invio di fax elettronici) oppure più innovativi (monitoraggio continuo dell’evoluzione del timone attraverso la visualizzazione grafica e messaggi). Anche per questa applicazione si prevedono sviluppi molto interessanti sul piano dell’integrazione, della visibilità e del controllo dei processi. Future implementazioni consentiranno - ancora una volta - un aumento del livello di efficienza attraverso la riduzione o l’eliminazione della manualità e delle duplicazioni; la procedura sarà strettamente integrata con il sistema della Pubblicità e dell’impaginazione per il passaggio delle informazioni relative alla collocazione degli avvisi e per il feed-back con la Concessionaria, e con il sistema di tracking per il completamento di tutti gli aspetti di controllo. La centralità del database E’ chiaro che, sotto il mero aspetto tecnico, la scelta del
TecnoMedia
database più adeguato in un’ottica di totale integrazione, non può essere un semplice esercizio accademico, ma è invece una grandissima responsabilità per chi vorrà fornire la soluzione finale. Omogeneità dei motori di ricerca e delle piattaforme client, potenza, scalabilità, flessibilità e configurabilità sono, banalmente, i requisiti fondamentali che non dovranno essere disattesi. Sullo sfondo di uno scenario evolutivo così incerto e precario e tecnicamente così complesso, dobbiamo necessariamente armarci di qualche certezza, almeno due: una strategica e una tecnologica. La prima: se vogliamo continuare ad esistere, dobbiamo attrezzarci per imparare a fare, al fianco del caro e vecchio giornale di carta, tutti i nuovi possibili giornali che la tecnologia e il mercato sapranno tracciare nel prossimo futuro e per i quali avremo (noi e i nostri lettori) individuato il giusto linguaggio. La seconda: in mezzo all’eterno dilemma della scelta dei Sistemi Operativi, dei protocolli, delle piattaforme hardware e del loro continuo divenire, il database deve essere l’unico punto fermo al centro dell’evoluzione prossima ventura, la chiave di volta per pilotare le nostre strategie, lo strumento che ci traghetterà verso nuove mete senza perdere l’equilibrio e il controllo sui prodotti e sui modi per prepararli e distribuirli. Nel database bisogna credere, e investire fin da subito. Il concetto di database al quale ci riferiamo ha una connotazione più vasta, più onnicomprensiva rispetto al database cui pensiamo abitualmente. Ha confini più estesi, o meglio, non ha confini. Non è più - o non è più solo - uno strumento che mette in ordine oggetti e informazioni disordinate, un contenitore dove alla fine poi si ritrova tutto. Dall’evoluzione dei Sistemi Editoriali abbiamo imparato che oggi tutte le possibilità sono aperte: chi ritiene di poter attuare scelte di assoluta conformità agli “standard” può decidere di adottare software “off-the-shelf” e chi non vuole o non può sacrificare il minimo livello di integrazione ed efficienza insiste invece sulle scelte proprietarie. Ma al centro di tutto c’è comunque e sempre il database, standard o proprietario. Meglio se standard o, almeno, se contemplato nella lista dei mille standard possibili!
Ma l’importanza e la centralità del database sono destinate a crescere ancora nel prossimo futuro: il database al centro della preparazione editoriale e tipografica del giornale, il database al centro della trasmissione e della produzione, il database al centro della gestione e del controllo dei processi, il database al centro della distribuzione e del controllo delle vendite. Tutti noi stiamo assistendo alla lenta ma profonda trasformazione che i mezzi di informazione stanno attraversando in questi anni. Che piaccia oppure no, l’informazione è diventata un prodotto come tanti altri, e come tale è legato alla domanda del mercato. Lo vediamo tutti giorni: supplementi, allegati, gadget. Possiamo ancora affermare che esiste un netto confine tra linea editoriale e politica di marketing? Se questa tendenza è destinata a durare, le informazioni - e non mi riferisco solo alle notizie - non potranno più essere di dominio esclusivo della Redazione piuttosto che dell’Ente Commerciale, ma dovranno diventare un patrimonio dell’Editore dal quale potrà scaturire uno straordinario vantaggio strategico solo se ben organizzato e ordinato. Insomma, senza inventare nulla, è il concetto di data warehouse che si fa strada e che moltissime aziende hanno cominciato ad approfondire o a sperimentare. Perché noi aziende editoriali dovremmo essere diverse? Proviamo ad immaginare una realtà dove nel momento di varare il progetto editoriale del giornale del mattino seguente sia possibile consultare un database nel quale siano registrati tutti gli eventi previsti e prevedibili, le questioni in sospeso da riprendere, gli appuntamenti, le iniziative commerciali/promozionali ordinarie e straordinarie, le zone geografiche di applicazione, le notizie previste o presunte su possibili alterazioni della distribuzione standard (sciopero dei trasportatori o dei giornali concorrenti) che potrebbero condizionare la progettazione e compromettere la fattibilità del giornale. Tutto da un’unica postazione polifunzionale, secondo criteri di accesso predefiniti. Se riusciamo ad immaginare che tutto ciò sia possibile e conveniente per il giornale di carta, bene, allora è necessario che tutto ciò sia vero per i prodotti “tutti digitali”, od on line che dir si voglia, insomma quelli che nascono e vengono
23
TecnoMedia
consumati sempre sotto forma di bit, senza mai essere ospitati da supporti diversi dal computer. E’ vero, le recenti esperienze di tutti noi dimostrano, se ce n’è bisogno, che per realizzare un progetto bisogna superare difficoltà di ordine pratico terrificanti, ma sul piano teorico non esiste più nulla
che debba ancora essere inventato: la tecnologia è sufficientemente ampia e matura per coprire tutte le problematiche e le necessità. Si tratta di capire se sono maturi gli strumenti, i tempi. E gli uomini. Luigi Mezzacappa
Una doverosa precisazione ... Cartiera D. Romanello & Figli s.p.a.
Una banale svista tipografica nell’articolo dedicato alla Cartiera D. Romanello & Figli S.p.A. pubblicato sullo scorso numero di TecnoMedia, ha trasformato i dati relativi alla produzione dello stabilimento da annuali a giornalieri. Ce ne scusiamo con i diretti interessati e con tutti i nostri lettori.
24
TecnoMedia
tutorial ASIG
Evolversi nel segno del database: le scelte della Poligrafici Editoriale Francesco Berti, responsabile del Centro Elaborazione Dati del quotidiano La Nazione, evidenzia il processo di implementazione tecnologica nei settori produttivo e amministrativo del gruppo Poligrafici Editoriale, nel quale assume un ruolo strategico l’utilizzo di database relazionali.
La Poligrafici Editoriale S.p.A. è una società editrice di giornali quotidiani, con due sedi produttive completamente autonome, una a Firenze e l’altra a Bologna. Nello stabilimento di Firenze viene redatta e stampata La Nazione ed in quello di Bologna Il Resto del Carlino. I due quotidiani globalmente hanno una tiratura media di 450.000 copie al giorno e coprono un’area diffusionale collocata nel centro nord dell’Italia. La Nazione ed Il Resto del Carlino vengono prodotti globalmente in 27 diverse edizioni composte da due fascicoli, dei quali uno è di interesse nazionale, l’altro di interesse locale. Nell’ambito di ognuna delle due testate il fascicolo nazionale resta invariato in tutte le edizioni, mentre quello locale è diverso per ogni singola edizione. La Poligrafici installò il suo primo sistema informativo gestionale nel 1967, mentre il primo sistema informativo dedicato alla produzione del giornale risale al 1978. I due sistemi informativi, inizialmente basati su una organizzazione a file che era la sola possibile a quei tempi, si sono man mano evoluti fino a trasformarsi, attorno ai primi anni 80 in sistemi informativi basati su banche dati proprietarie di tipo gerarchico. Nel 1993 è stato varato un piano destinato a trasformare il tutto in sistemi informativi aperti basati su banche dati relazionali. Il sistema informativo dedicato alla produzione è già stato trasformato per la parte di pre-stampa, e resta da completare per la parte redazionale, prevista nel 1997. Il sistema informativo gestionale è già stato trasformato per la parte relativa alla gestione del personale, paghe e stipendi; per il mese di gennaio 1997 è in fase di partenza la contabilità, il magazzino, gli acquisti ed il controllo di
gestione; ed entro il 1997 la trasformazione dovrà completarsi con la parte relativa al settore commerciale (diffusione e promozione). Per capire quale sia la nostra attuale organizzazione, cosa utilizziamo e come la utilizziamo, è necessario illustrare brevemente l’evoluzione del sistema informativo dal 1993 ad oggi.
La situazione agli inizi del 1993 I grafici 1 e 2, riprodotti nelle pagine seguenti, rappresentano a grandi linee il nostro sistema informativo all’inizio del 1993, prima della trasformazione tecnologica. Il cuore del sistema è composto da 4 mainframe Unisys 2200, due dislocati nella sede del Carlino e due in quella della Nazione. Su di essi viene caricato un pacchetto di programmi per la gestione testi e altri programmi per la gestione amministrativa; di questi, alcuni sono elaborati all’interno dell’azienda, altri acquisiti dall’esterno. In altre parole, la Poligrafici fa la scelta di utilizzare un unico tipo di elaboratore “General-Purpose”, in quanto sul mainframe Unisys 2200 può essere caricato sia il sistema produttivo che quello amministrativo. Questa scelta dà la possibilità di avere un backup reciproco. Il database utilizzato è denominato DMS: è di tipo gerarchico, una tipologia di database che oggi è diventata obsoleta. Sul DMS la struttura e i legami fra records sono determinati in fase di progettazione; variazioni a questa struttura comportano quasi sempre uno scaricamento e un ricaricamento completo dei dati, nonché una ricompilazione di tutti i programmi. Questa tipologia di database privilegia la velocità di ricerca e di memorizzazione dati quando i legami sono
25
TecnoMedia
Poligrafici Editoriale S.p.A. 1993
Grafico 1
Settore Produttivo Ambiente Unisys “Ares”
Il Resto del Carlino Redazione
Tipografia
Tipografia
Linee Interne 9600
Firenze
Database Gerarchico DMS
PC Server Novell 2.0a
Modena PC Redattori XY Write
○
○ ○
○
Pesaro
CDN 2400 4800
PC Poligrafici XY Write
○
○
○
○
Lucca 14 LAN
prestabiliti, ma è estremamente penalizzante se si devono fare ricerche non previste in fase di progettazione del database o nel creare nuovi legami. Per interfacciare il database viene utilizzato un linguaggio di terza generazione: il COBOL. I mainframe Unisys delle due sedi distaccate di Firenze e Bologna sono collegati fra loro tramite linee cdn a 4800 bps; questo permette di costituire un’unica rete geografica in cui i quattro elaboratori possono scambiarsi testi, tabulati, programmi o quant’altro serve, e dove ciascun utente di una sede può lavorare sull’altra o viceversa. Ciascuna sede ha collegato circa 300 fra pc e terminali, sia amministrativi che editoriali. Nei grafici 1 e 2, che rappresentano la situazione produttiva al 1993, possiamo notare i primi segnali di un decentramento dell’attività produttiva, con le reti LAN per le redazioni periferiche del Carlino e della Nazione, la cui realizzazione è iniziata a partire dal 1986. Ciascuna redazione è dotata di un server Novell e in media di una decina di pc fra poligrafici e redazionali. Ogni redazione è collegata al 2200 della sede, ma è
26
Mainframe Unisys 2200/400 Database Gerarchico DMS
○
○
○
○
Bologna
○
○
Pisa
○
○
○
Redazione Linee Interne 9600
CDN 4800
Mainframe Unisys 2200/400
CDN 2400 4800
La Nazione
13 LAN
autonoma in quanto, indipendentemente dal collegamento, ha ugualmente la possibilità di gestire testi e titoli di tutte le sue pagine. E’ un primo passo in direzione di un’informatica distribuita che la Poligrafici sta sempre di più attuando. Evoluzione del sistema produttivo Il 1993 è stato un anno cruciale per la nostra azienda perché si decise di intraprendere la strada dell’elaborazione “client/server”. Non fu una decisione semplice da adottare in quanto si trattava di abbandonare le sicurezze che un mainframe ci aveva dato in tutti questi anni verso una tecnica che nel 1993 appariva promettente, ma che era appena agli inizi e della quale non si conoscevano ancora tutti gli aspetti. E’ iniziato così un nuovo progetto per la gestione della “Prestampa”. Esso si basa su un pacchetto software chiamato Hermes, acquisito dalla società Unisys, per la completa gestione elettronica delle fasi di composizione delle pagine di un quotidiano compreso foto e pubblicità ed imperniato sulla tecnica “Client/Server”. Il grafico 3 traccia a grandi linee l’attuale nostro sistema
TecnoMedia
Poligrafici Editoriale S.p.A. 1993
Grafico 2
Settore Amministrativo
Il Resto del Carlino
La Nazione
CDN 4800 Mainframe Unisys 2200/400
Firenze
Mainframe Unisys 2200/400
Bologna
Database Gerarchico DMS
Database Gerarchico DMS Terminali e PC
Terminali e PC
Contabilità
Contabilità Terminali e PC
Terminali e PC
Diffusione
Diffusione Terminali e PC
Terminali e PC
Personale
Personale
informativo-produttivo; più in dettaglio si può notare la configurazione di una delle sedi della nostra società La Nazione, considerando che l’altra sede, Il Carlino, è esattamente speculare. Il grafico mostra l’hardware che è stato installato e che è rappresentato da due Sun Sparc Server 1000 dotati di otto processori ciascuno e di 30 Gigabyte di memoria di massa ciascuno. Su di essi è stato installato il database Sybase, versione 10. Sybase è un database relazionale che dà alte prestazioni in presenza di grandi quantità di dati. Nel database vengono memorizzate le informazioni di tutti gli oggetti presenti in una pagina del giornale: layout, foto, grafici, pubblicità, titoli, didascalie, testi e così via. Il database non viene attualmente utilizzato per memorizzare
il contenuto delle alte risoluzioni di ciascun oggetto grafico, anche se Sybase ha la capacità di memorizzare oggetti grafici perché è stato scelto di utilizzare a questo scopo dei files tradizionali. Le caratteristiche di questo database sono quelle di lavorare sfruttando molto la memoria del server: esso lavora portando in memoria “pagine di dati”, anche in presenza di letture singole di records, per velocizzare gli accessi successivi. Utilizziamo questo database anche per estrarre dati statistici sugli oggetti presenti, e per ricavare tutte le informazioni necessarie ai responsabili dei vari settori come supporto alle decisioni aziendali. Va comunque precisato che su questo campo siamo appena agli inizi e lo sviluppo che si preannuncia è vasto e promettente. Solo per citare qualche argomento, si pensi
Grafico 3
Poligrafici Editoriale S.p.A. 1996
SUN Sparc Server 1000 Database Sybase
CDN 256K
HUBS Synoptics
Settore Produttivo Ambiente Unisys “Hermes”
Bologna
Firenze
SUN Sparc Server 1000 Database Sybase
Router Cisco ISDN64K
Unisys 2200/400 Testi Redazionali dalla Sede
Tipografia con Hermes
PC Server Novell 3.11
Pisa Lucca 14 LAN
PC Redattori XY Write PC Poligrafici XY Write
27
TecnoMedia
alla possibilità di razionalizzare i flussi produttivi o di tenere sotto controllo gli stati di avanzamento degli oggetti che compongono le pagine in funzione degli orari di chiusura delle pagine. Ma torniamo al grafico distogliendo l’attenzione dal server per soffermarci sui “client”, per vedere in quale maniera si collegano al server e per conoscere come il database viene utilizzato. I pc sono collegati ai server utilizzando il protocollo di comunicazione TCP/IP. Tutti i pc delle sedi distaccate del Carlino, della Nazione, e quelli presenti su ciascuna sede, costituiscono un’unica rete geografica che ha le fondamenta su 45 linee ISDN e su 33 router CISCO. In questo scenario ciascuna redazione esterna ha acquisito una notevole autonomia: tutte le parti che compongono le pagine di ogni redazione esterna, fotografie, layout, logo, testi e così via, vengono realizzate in loco, eccetto la pubblicità che, essendo lavorata nella sede centrale, viene agganciata una volta che le pagine sono state trasmesse in sede. Questa “autonomia” di ciascuna sede distaccata fa sì che i server centrali non siano stressati da continue richieste da parte dei vari pc delle redazioni esterne.
Per completare la trasformazione in atto è necessario dotare anche ciascuna postazione redazionale degli stessi software in uso ai poligrafici, per far interagire con maggior efficacia la componente poligrafica con quella redazionale e per rendere quest’ultima partecipe dei vantaggi che le nuove tecnologie offrono. Evoluzione del settore amministrativo Osserviamo adesso il grafico 4, che rappresenta l’evoluzione del nostro sistema informativo gestionale. Si possono osservare tre blocchi, che rappresentano le aree più importanti della componente “gestionale”, e cioè il settore amministrativo-contabile, quello per la gestione del personale e infine quello per la gestione della diffusione. Anche in questo caso l’azienda ha optato per soluzioni “Client/Server” privilegiando per la componente server il sistema operativo della Microsoft: Windows NT server. E’ stato fatto così un ulteriore passo avanti in direzione dell’informatica distribuita, collocando server e stampanti direttamente negli uffici interessati. Nell’area Amministrativo/contabile, con il pacchetto SAP è stato installato Sql Server, un database che proviene da Sybase e che ne ha ereditato le
Poligrafici Editoriale S.p.A. Grafico 4
Settore Amministrativo
Il Resto del Carlino
Evoluzione
La Nazione
Server Windows NT
Contabilità
Database Microsoft SQL Server
SAP
PC Cliente
Server Windows NT
Personale
INAZ Paghe
PC Cliente
Unisys CAT
PC Cliente
Database Gupta SQL Server Windows NT
Diffusione Database Progress
28
TecnoMedia
caratteristiche principali. Quando Microsoft lo ha acquisito da Sybase, lo ha arricchito di funzionalità grafiche in modalità Windows per semplificare la gestione del database. Sql Server e Windows NT possono girare sia su server con piattaforma pc fino a otto processori, sia su altre macchine con processori ALFA o Power Pc, così da offrire un ampio ventaglio di soluzioni: nella nostra azienda è stato scelto di installarlo su piattaforma pc su un server biprocessore. Siamo rimasti favorevolmente colpiti dalle soluzioni che Microsoft ha riunito con il nome backoffice e siamo convinti che anche nel settore produttivo potranno trovare nel prossimo futuro un’adeguata collocazione. Nell’area diffusionale, con il pacchetto CAT della società Unisys è stato installato Progress, un database relazionale multipiattaforma: può risiedere su server NT, server Unix, server Os2 e altre piattaforme, e presenta tutte le caratteristiche principali comuni ormai ai più diffusi database relazionali. A differenza di Sql server, Progress prima di essere un database relazionale è un tool di sviluppo 4GL per ambienti multipiattaforma: le applicazioni scritte in Progress costituiscono soluzioni in ambito “Client/Server” facilmente trasportabili, per esempio, da un ambiente Unix a un ambiente NT. Per la gestione del personale con il pacchetto Inaz-Paghe, è stato installato Gupta Sql. Similmente a Progress, Gupta Sql è sì un database relazionale, ma è anche
un sistema di sviluppo da utilizzare in rete locale o, in caso di piccole applicazioni, su pc “stand-alone”. Poiché nella nostra azienda il database Gupta è interfacciato da applicazioni scritte in linguaggio Cobol, non viene utilizzato il tool di sviluppo. Altre considerazioni Finora abbiamo parlato di database installati nei servers delle nostre sedi, ma è sempre più sentita l’esigenza di acquisire dati da banche dati esterne per informazioni di natura sia redazionale che normativo/fiscale. Per queste interrogazioni al momento vengono utilizzati supporti CD, ma l’intenzione è quella di collegarsi on-line ai fornitori esterni. Un’ultima osservazione riguarda sempre i database della nostra azienda: non abbiamo per il momento un archivio storico organizzato dei nostri dati. Questa è un ’esigenza che sentiamo, e per questo stiamo studiando soluzioni in grado di coprire un settore vitale: si pensi un attimo, ma solo per fare un esempio, alla collocazione regionale/locale dei quotidiani Il Resto del Carlino e La Nazione: le notizie contenute costituiscono una risorsa unica che con le nuove tecnologie può essere ben strutturata e resa disponibile a un vasto numero di utenti. Francesco Berti
29
TecnoMedia
tecnologie digitali
Un nuovo salone tecnologico per l’integrazione digitale Si chiamerà NewComm ’97 la nuova mostra convegno dedicata alle tecnologie digitali per l’industria editoriale e della comunicazione interattiva. Appuntamento alla Fiera di Bologna dal 18 al 21 settembre 1997.
Si svolgerà a Bologna, dal 18 al 21 settembre del prossimo 1997, il nuovo salone dedicato alle tecnologie della comunicazione digitale, battezzato NewComm. L’iniziativa è promossa da Centrexpo, la società specializzata nella organizzazione di mostre per l’industria grafica, cartaria e dell’imballaggio, con l’intento di offrire una nuova opportunità di business ad utenti e fornitori di tecnologie digitali per l’industria editoriale italiana in un’area, la cosiddetta prepress digitale, che sta rapidamente evolvendo in direzione di nuove forme organizzative e produttive da un lato, e nell’apertura di nuovi mercati, il più rappresentativo dei quali è senza dubbio riassunto dall’universo di Internet. I dettagli della nuova iniziativa sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa di presentazione, che si è svolta a Milano l’11 ottobre scorso. NewComm: perché una nuova mostra-mercato? Nel corso del triennio 1994/1996 hanno cominciato a delinearsi, con sempre maggiore chiarezza, nuovi scenari per il mercato tecnologico ed editoriale, sia in Italia che all’estero. Il primo, e forse più vistoso, perché sotto gli occhi di chiunque frequenti le fiere di settore, è la progressiva riduzione e razionalizzazione del numero dei fornitori di tecnologie. Minori margini di profitto, una progressiva semplificazione del ciclo produttivo grazie all’utilizzazione massificata dell’informatica, hanno costretto, salvo rare eccezioni, molte fra le società di minori dimensioni alla scomparsa. I grandi protagonisti del mercato mondiale degli anni ottanta, come Atex e Crosfield, hanno evitato quella sorte, ma sono stati interamente assorbiti da gruppi con grande capacità finanziaria, cessando di fatto di esistere come singole realtà aziendali. Atex è ormai una divisione del gruppo internazionale Sysdeco, mentre Crosfield è stata
30
integrata nelle strategie della Du Pont. I due grandi gruppi hanno dato vita al loro interno a divisioni specializzate nel business
della grande industria editoriale. Contemporaneamente, nell’area della grande industria editoriale hanno fatto la loro comparsa i nuovi strumenti destinati alla comunicazione elettronica “senza carta”: i CD-Rom, l’audiotext, i primi tentativi di “print on demand” basati sulla trasmissione in facsimile e da ultimo, ma non per questo meno importante, il “fenomeno” Internet. Gli editori di quotidiani e periodici e le agenzie di stampa che decidono di sperimentare i nuovi media di comunicazione digitale sono in progressivo aumento, sia in Italia che all’estero, e vanno via via affiancandosi agli editori cosiddetti multimediali, che hanno nei nuovi prodotti e nei servizi a valore aggiunto il proprio core business. Il terzo grande fenomeno, ormai sperimentato da tutti gli operatori del settore, è la progressiva espansione delle tecnologie digitali all’interno dell’industria editoriale. Dagli strumenti per il fotogiornalismo digitale alla stampa “filmless”, dalla trasmissione on line delle pagine di pubblicità su rete ISDN alla teletrasmissione broadcast di quotidiani per la stampa in remote su plotter in formato A3, dalla videoimpaginazione ai data base multimediali, il bit la sta facendo sempre più da padrone. Anche se non mancano quanti lamentano l’espansione “invasiva” dell’informatica nell’industria editoriale, è un fatto che sempre più spesso il tradizionale termine di “pre-stampa” viene sostituito con quello di “pre -media” digitale. Il quarto fenomeno che sembra emergere in questo scenario di mutazioni è intimamente legato proprio ai livelli di estrema sofisticazione nello sviluppo del software grafico. Sembra paradossale, ma sono sempre più le aziende che hanno cominciato ad intravedere, nel medio periodo, il rischio, subdolo e pericolosissimo, che i virtuosismi nello
TecnoMedia
sviluppo di soluzioni ultra sofisticate diventino fine a se stessi, con il rischio di produrre soluzioni che, alla fine, non servono a nessuno. Questa paura, che potremmo definire un vero e proprio “timore dell’inutile”, si riassume in un quesito: “vale proprio la pena di lanciarsi in complessi progetti che assorbono enormi quantità di risorse in termini di ricerca e sviluppo, o piuttosto non conviene creare rapporti di collaborazione duratura fra fornitori ed utilizzatori, con lo scopo di sviluppare solo ed esclusivamente ciò che interessa l’industria dei contenuti?” Da molte indicazioni che provengono dai principali soggetti dell’industria grafica, sembra che questa seconda ipotesi sia fortunatamente preferita. La constatazione che da un unico data base di informazione possano scaturire prodotti anche diversi fra loro, come un quotidiano, un periodico, un CD-Rom ed un servizio su rete Internet, e la strategia capace di coinvolgere in misura sempre più rilevante gli editori nell’intero processo di sviluppo delle nuove soluzioni non potevano non avere conseguenze anche sul versante fieristico. NewComm è la prima iniziativa italiana che si prefigge di rispondere positivamente ai nuovi scenari dell’industria della stampa e della comunicazione. Un salone delle tecnologie verso il quale far convergere la nuova offerta nel settore del “pre media” digitale e, contemporaneamente, una occasione per creare incontri qualificati fra tutti i professionisti del settore, con nuove formule per favorire la crescente domanda di approfondimento, per così dire, culturale delle nuove soluzioni e per seguire da vicino, in compagnia dei grandi protagonisti, i progetti editoriali e tecnologici più significativi. Gli espositori Negli articoli di approfondimento che pubblicheremo sui prossimi numeri di TecnoMedia, entreremo nei dettagli delle numerose iniziative sul fronte degli incontri fra i
protagonisti del mercato. Come anticipazione, in questa sede, basti solo dire che i promotori di NewComm hanno attribuito tale importanza a questa serie di opportunità che hanno costituito un apposito Comitato Scientifico per mettere a punto e coordinare le diverse iniziative. Nei prossimi mesi, parallelamente alle attività del Comitato Scientifico, verranno avviate una serie di ricerche di mercato in direzione di editori, stampatori e fornitori. I settori merceologici che saranno ammessi alla nuova mostra convegno copriranno l’intera area delle tecnologie per la comunicazione digitale. Sfogliando l’elenco, una cui sintesi pubblichiamo a parte, si incontrano almeno otto grandi raggruppamenti: - pre media digitale sistemi editoriali nelle loro diverse articolazioni, soluzioni desk top publishing per studi di comunicazione e per services commerciali, strumenti per la redazione, la tipografia ed il trattamento digitale della pubblicità, archiviazione e database publishing; - trattamento immagini apparecchiature per fotogiornalismo e still life digitali, hardware e software specializzato per il trattamento delle immagini, applicativi per infografica, services e società specializzate nella creazione e nella distribuzione di illustrazioni elettroniche; - networking e telecomunicazioni impianti per teletrasmissione, strumenti per telecomunicazioni applicate all’industria della stampa e dell’editoria, telefonia di base, reti ISDN, trasmissione in broadcast; - editoria elettronica e multimedialità strumenti e prodotti dell’editoria elettronica: cd-rom; banche dati on line e off line, servizi audiotext e videotext, software ed hardware per lo sviluppo di prodotti editoriali multimediali; - Internet service provider, software specializzato per il mondo internet, strumenti per E-mail ed EDI;
31
TecnoMedia
Aree merceologiche ammesse alla esposizione
1. ARCHIVIAZIONE DIGITALE 2. DATABASE PUBLISHING 3. EDI (Electronic Data Interchange) 4. EDITORIA ELETTRONICA 5. EDITORIA TECNICA SPECIALIZZATA 6. FORMAZIONE PROFESSIONALE 7. FOTOGRAFIA DIGITALE 8. IMMAGINE DIGITALE E INFOGRAFICA 9. INTERNET
- tipografia e stampa digitale computer to plate, sistemi per l’analisi ed il controllo di qualità, stampa filmless, sistemi per prove digitali del colore e soluzioni per il “print on demand”; - servizi specializzati editoria tecnica specializzata, formazione professionale, marketing editoriale. I visitatori NewComm, come hanno avuto occasione di ricordare i protagonisti della conferenza stampa di Milano, Felice Rossini, presidente di Acimga - Associazione dei costruttori italiani di macchine grafiche e cartotecniche - Guido Corbella - amministratore delegato di Centrexpo, e Mauro Miccio, presidente del comitato scientifico di NewComm ’97, è una iniziativa rivolta ai professionisti di tutti i settori interessati alle tecnologie digitali per l’industria editoriale, che lavorano presso agenzie di pubblicità, agenzie di informazione, archivi editoriali, concessionarie di pubblicità, editori e stampatori di quotidiani, periodici, libri e cataloghi, editori multimediali, studi grafici, internet provider, studi ed agenzie fotografiche, stampatori commerciali, fotolitisti, docenti e discenti di scuole di formazione professionale di grado elevato, senza trascurare altri comparti che, pur non avendo immediata attinenza con il settore grafico editoriale, sono
32
10. MARKETING EDITORIALE 11. MULTIMEDIA 12. NETWORKING 13. PUBBLICITA’ DIGITALE 14. REDAZIONE DIGITALE 15. STAMPA DIGITALE 16. TELECOMUNICAZIONI 17. TELETRASMISSIONE 18. TIPOGRAFIA DIGITALE
ugualmente interessati alle tecnologie per la il trattamento digitale dell’informazione. Editori e stampatori: i protagonisti del nuovo salone Nel panorama di NewComm ’97 gli editori di quotidiani e periodici, i fotolitisti e gli stampatori costituiscono i referenti di primaria importanza. Per un verso, sono i principali interlocutori della maggior parte, potremmo dire della totalità, dei fornitori di tecnologie che interverranno a NewComm. Contemporaneamente, alcuni degli editori potrebbero ben figurare fra gli espositori dell’area dell’editoria elettronica e dei nuovi servizi su rete Internet, mentre alcune grandi aziende di fotolito e stampa possono essere a buon titolo considerate come fornitrici di servizi di primaria importanza sia verso l’industria editoriale che nei confronti del mercato della trasmissione digitale della pubblicità. Dal loro punto di vista, è molto corretto considerare NewComm come la naturale evoluzione di Quotidie, la prima, e fortunata, serie di mostre convegno dedicate all’industria italiana della stampa. Tanto è vero che la stessa FIEG - Federazione Italiana Editori Giornali - organizzerà proprio a NewComm un importante convegno nazionale su un tema grande interesse per l’industria dei giornali, recuperando e sviluppando ulteriormente i tradizionali appuntamenti organizzati in occasione delle edizioni di Quotidie.
TecnoMedia
editoria elettronica
Business o giornalismo: cosa c’è “oltre la carta stampata”? Nel corso di un simposio IFRA svoltosi a Ginevra il 17 e il 18 ottobre scorsi, si sono confrontate le “scuole di pensiero” prevalenti sul futuro dei servizi editoriali on line.
Oltre 230 partecipanti in rappresentanza di trentuno nazioni: giunto alla sua quarta edizione, il simposio IFRA “Beyond the printed word”, svoltosi a Ginevra il 17 e 18 ottobre scorsi e dedicato ai prodotti e servizi di editoria elettronica e on line nell’industria dei quotidiani, ha raggiunto un livello di partecipazione assai lusinghiero. Molto ha influito, indubbiamente, il fatto che il simposio si sia svolto in coda al Congress-Expo dell’IFRA. Ma ugualmente importante è risultata la consapevolezza, ormai matura nell’industria editoriale, che la crescente disponibilità di nuovi strumenti digitali di acquisizione e distribuzione dell’informazione pone all’industria dei quotidiani una serie di opportunità e di rischi che devono essere attentamente valutati. Ha contribuito ulteriormente a questo atteggiamento il taglio dato al simposio da INES, la società creata in seno all’IFRA con l’obiettivo di monitorare gli sviluppi nel campo dell’editoria elettronica, che ha curato i contenuti del simposio. Le relazioni e le case-history presentate nelle due intense giornate del convegno si sono incentrate sul tema “Journalism and business on line”. L’emergere di nuovi strumenti di diffusione delle informazioni - ha sottolineato nel suo breve intervento introduttivo Sergio Puoti, General Manager di INES e moderatore del simposio - richiede infatti uno sforzo di approfondimento in due direzioni: - sotto il profilo imprenditoriale, occorre chiedersi in quale modo i prodotti e servizi di editoria elettronica e on line possano portare al ritorno degli investimenti necessari per metterli in piedi, e in quale direzione occorra muoversi per difendere e consolidare le tradizionali aree di business del giornale quotidiano, come per esempio la pubblicità classificata, le ricerche di personale, gli annunci immobiliari. Dunque: quanto costa entrare? Ma anche: quanto costerebbe - soprattutto nel medio periodo - rimanerne fuori? - sotto l’aspetto giornalistico, appare evidente l’esigenza
34
di una nuova expertise da parte degli operatori dell’informazione, ed in primo luogo dei giornalisti, nel selezionare e valutare le informazioni all’interno di un panorama di “fonti” che si allarga a dismisura, e nel rielaborarle in funzione non più del solo mezzo stampato, bensì di tutta una serie di prodotti elettronici e multimediali, ciascuno dei quali possiede una sua grammatica e una sua sintassi. Quando si parla di nuovi media il primo errore da evitare è l’eccesso di enfatizzazione e di catastrofismo, del tipo “tra due (cinque, dieci) anni i quotidiani non esisteranno più”. Molto opportuno, a questo proposito, l’intervento di Leonard Millstein, responsabile per i new media del Boston Globe, secondo il quale passeranno ancora molti anni prima che i servizi on line potranno esercitare una vera concorrenza nei confronti del giornale stampato. Perché ciò possa avvenire, occorre anzitutto che la diffusione dei personal computer raggiunga livelli tali da costituire una massa critica: in California, lo stato degli USA dove l’informatizzazione di massa è andata più avanti, il computer è presente ancora soltanto nel 46% delle abitazioni, contro il 95% del telefono e praticamente il 100% della televisione. Ma occorre soprattutto che lo “stato di connettività”, ovvero il livello delle infrastrutture di telecomunicazione, sia tale da assicurare una diffusione capillare e a basso costo di servizi ad alta velocità, almeno equivalenti se non superiori ai collegamenti ISDN. “Provate ad effettuare una ricerca di personale su Internet con un modem a 14.400 bit, utilizzando uno qualsiasi delle centinaia di servizi disponibili: vi ritroverete ad aver bruciato l’intera domenica pomeriggio (e una buona metà dell’abbonamento mensile). Molto più facile e rapido dare una occhiata alle inserzioni sulle pagine del giornale della domenica: in mezz’ora vi sarete fatti un quadro completo della situazione”. Sotto l’aspetto dello sviluppo delle infrastrutture la situa-
TecnoMedia
zione non è affatto uniforme. Nella zona di Boston per esempio, che per concentrazione di host Internet è seconda alla sola Silicon Valley, la domanda di connettività da parte soprattutto delle aziende ha portato ad una accesa competizione tra la società telefonica locale, la più importante società di tv via cavo che opera nell’area, che ha iniziato ad offrire connessioni a larga banda ad una velocità di 10 megabit al secondo, e la società elettrica, che ha annunciato l’avvio di un servizio di connessione ad Internet nel 1997. Altrove, per esempio nell’area di New Orleans, il “tessuto informatico” è meno fitto, di conseguenza la domanda di connettività è assai inferiore e le infrastrutture sono meno sviluppate. In questa area, e così in Europa, ci vorranno ancora molti anni prima che Internet divenga un veicolo di prodotti e servizi di largo consumo; nel frattempo, i quotidiani hanno tutto il tempo di elaborare la strategia più adeguata. Il dubbio: fare soldi... I due piani paralleli sui quali si è svolto il dibattito giornalismo on line e business on line - hanno trovato riscontro nell’atteggiamento di molti dei relatori che, nel presentare la propria esperienza, hanno messo in evidenza di volta in volta l’aspetto imprenditoriale piuttosto che “contenutistico” dei new media. “Il nostro interesse non è quello di portare avanti progetti di ricerca, ma di fare dei servizi on line business di successo, anche in questa fase di avvio del mercato”. E’ questo, nelle parole di John Williams, responsabile dello sviluppo dei nuovi prodotti del gruppo editoriale Gannett, l’approccio ai servizi Internet del maggior editore di quotidiani degli USA con 92 testate e più di sei milioni di copie stampate ogni giorno. Secondo Williams, i nuovi prodotti e servizi da mettere in rete devono rispettare le caratteristiche specifiche del nuovo mezzo, piuttosto che sforzarsi di riprodurre ciò che già esiste. E dunque, mentre il quotidiano stampato si sviluppa in senso orizzontale, fornendo cioè poca infor-
mazione su molti argomenti, il quotidiano on line deve svilupparsi in senso verticale e dare all’utente molte informazioni su argomenti molto specifici. Compito del management editoriale è pertanto l’individuazione di nicchie di mercato che possano essere raggiunte con servizi informativi specializzati ed altamente professionali, simili nell’approccio alle riviste specializzate ma con una velocità nell’aggiornamento delle informazioni superiore a quella della televisione. Ecco allora, per esempio, il servizio NevadaNet, offerto dal quotidiano The Reno Gazette-Journal, che fornisce informazioni in tempo reale su alberghi, casinò, ristoranti, trasporti, in un’area a grande vocazione turistica; oppure Space Online, il servizio di informazioni sulla base astronautica di Cape Canaveral, nato da una costola del quotidiano Florida Today e divenuto ormai un marchio a se stante. Altro punto fermo della strategia del gruppo Gannett è la realizzazione di partnership con altre società dotate di specifici know-how nel settore dei servizi on line, al fine di creare sinergie ed economie di scala. Tra le iniziative nelle quali Gannett è parte attiva assieme ad altri editori di carta stampata, Williams ha ricordato New Century Network, la joint-venture che si propone di promuovere le iniziative di editoria on line e di ottimizzare la vendita degli spazi pubblicitari, Careerpath.com, servizio nazionale on line di ricerche e offerte di personale, e InfiNet, società di servizi che fornisce consulenze agli editori che intendano sviluppare servizi su Internet. I servizi on line del gruppo Gannett, così come quelli della gran parte dei giornali presenti sul Web, sono accessibili gratuitamente in quanto finanziati per intero dagli inserzionisti pubblicitari. La gran parte dei tentativi compiuti per realizzare servizi basati su abbonamento, infatti, hanno avuto esito negativo: basti ricordare, tra i casi più noti, USA Today, Washington Post, The Microsoft Network. “Ci sarà sempre qualcuno sulla Rete disposto a regalare quello che altri stanno cercando di vendere”: è questa l’opinione di
35
TecnoMedia
David Morgan della Real Media, società specializzata nella vendita di spazi pubblicitari su Internet. E’ già avvenuto con il software, come dimostra il “Fenomeno Netscape”. I giornali dunque - a parere di Morgan - devono abbandonare il modello di business sinora utilizzato per il prodotto stampato - vendita dell’informazione + vendita dello spazio pubblicitario - e concentrarsi unicamente sulla pubblicità. Di conseguenza, il contenuto dei servizi on line deve essere strettamente funzionale al contesto pubblicitario nel quale si trova, supportarlo, attirare l’utente verso il messaggio. Naturalmente non basta mettere la pubblicità prima di ogni altra cosa per assicurarsi il successo. La pubblicità sul Web è profondamente diversa da quella sulla carta stampata, e richiede un profondo adeguamento - culturale prima ancora che commerciale - da parte di tutti gli operatori del settore. Morgan ha indicato alcune “lezioni” che vengono dalle prime esperienze condotte dalle società che operano nel settore: - Enfatizzare al massimo le caratteristiche specifiche del medium, dando largo spazio all’interattività tra l’utente ed il servizio, in modo da creare audience il più possibile specifiche e individualizzate, le più appetite dagli inserzionisti; - Sviluppare sistemi sicuri di misurazione dell’audience. Sulla Rete infatti non si vende spazio, ma audience: già oggi in molti casi la pubblicità viene venduta “un tanto a clic”. Occorrerà inoltre costituire organismi di rilevamento dell’audience indipendenti rispetto a editori ed inserzionisti; - Standardizzare le procedure commerciali, la terminologia e soprattutto le dimensioni dei “banner”, le “bandiere” di pubblicità inserite nei servizi on line; - Sviluppare sinergie con altri quotidiani, allo scopo di creare network nazionali in grado di attrarre la pubblicità dei grandi inserzionisti anche sui servizi on line dei piccoli quotidiani; - Abituarsi a fronteggiare una competizione molto più
36
dura di quanto non avvenga attualmente, con i quotidiani che nella maggior parte dei casi sono leader pubblicitari sul rispettivo mercato di riferimento. La Microsoft ha creato una società, denominata CarPoint, che acquista automobili direttamente dalle case produttrici ed agisce quindi come “concessionaria on line”, rivendendole attraverso annunci pubblicitari sul Web. ...O fare informazione? Questo tipo di approccio, totalmente “business oriented”, non è comunque condiviso da tutti. Terry Schwadron, vincitore di due premi Pulitzer ed attualmente responsabile del servizio on line del quotidiano Los Angeles Times, è molto critico nei confronti di questa prospettiva: “Se partiamo dal presupposto che fare soldi è il nostro unico obiettivo, cosa ci distinguerà da altri soggetti, come le società telefoniche e i cable operator, che stanno facendo il loro ingresso nel mercato dell’editoria elettronica? Prima o poi dovremo pur mettere in campo la nostra missione: raccontare storie, comunicare esperienze, svolgere un ruolo sociale [...] Il vero e unico valore finanziario delle nostre testate risiede nel tipo di contenuto che saremo in grado di produrre e che i nostri lettori si aspettano da noi”. Partendo da questo presupposto, il Los Angeles Times ha condotto una ricerca, tra i lettori e i non lettori, per capire che cosa la gente si aspettasse dal principale fornitore di informazioni della megalopoli californiana. Dall’analisi delle risposte giunte a questa indagine è emerso un quadro nel quale gli utenti e i potenziali utenti vogliono sì le notizie, i risultati sportivi aggiornati all’ultima ora, la possibilità di comunicare con i reporter, ma vogliono soprattutto un servizio personalizzato: “Tu sei il Los Angeles Times, conosci la città e conosci me, il tuo lettore, quindi devi essere in grado di fornirmi l’informazione di cui ho bisogno, nel momento in cui ne ho bisogno”. Questo e non altro, ha aggiunto Schwadron, è l’obiettivo dei servizi on line: ridurre il gap tra le notizie che il giornale produce e le notizie di
TecnoMedia
La schermata introduttiva di Latimes.com, il servizio Web del Los Angeles Times
cui ha bisogno il lettore. Il sito Web del quotidiano californiano, per esempio, fornisce un servizio di informazioni su circa 400 comunità locali sparse sulla California del Sud, e dispone di un servizio di ricerca personalizzata, denominato Hunter, che seleziona sul database del giornale le notizie che corrispondono alle preferenze ed ai gusti dell’utente. Ciò non vuol dire, naturalmente, che il Los Angeles Times consideri il suo servizio Web come un’opera di beneficenza: al contrario, il management sta esplorando tutte le possibilità di money making: pubblicità, partnership con altri operatori, vendita di accessi ad Internet, servizi pay-per-view. I ricavi del solo servizio Careerpath.com alla fine del 1996 dovrebbero attestarsi a 1,2 milioni di dollari. Simile a quello del Los Angeles Times è l’approccio seguito da un altro gigante dell’editoria quotidiana USA, il New York Times. Elizabeth Osder, responsabile dei contenuti del sito Web del giornale, ha sottolineato l’importanza che assume, nella pianificazione e nella messa a punto di un servizio on line, l’individuazione di contenuti specifici, adatti alle caratteristiche tecnologiche del mezzo. Fin dal suo esordio, dunque, il New York Times on the Web ha proposto tematiche e servizi diversi rispetto alla versione stampata, sfruttando l’interazione degli utenti come contributo giornalistico. Un esempio è la sezione speciale su The Downsizing of America, dedicata ai drammatici cambiamenti intervenuti negli ultimi anni sul mercato del lavoro negli USA, dove le testimonianze dirette degli utenti sono divenute altrettanti spunti di approfondimento giornalistico. In questo modo, sviluppando una forma di partnership tra il giornale e i suoi lettori, si rafforza la “franchise” della testata, la sua autorevolezza, il senso di comunità che riesce
a creare tra i lettori. Dal punto di vista economico, il management del New York Times ha preventivato il breakeven entro tre anni dal lancio del servizio, ma la estrema imprevedibilità del mercato - ha riconosciuto la Osder - impedisce di essere troppo precisi nelle previsioni. Qualche storia dalla vecchia Europa Il vecchio continente è in ritardo rispetto agli Stati Uniti per quanto riguarda sia la diffusione di massa degli strumenti informatici che lo “stato di connettività” generale; ciò nonostante, praticamente tutti i maggiori quotidiani europei dispongono di un sito Internet e forniscono per suo tramite informazioni e servizi ad un target ancora limitato ma certamente di elevata qualità socio-demografica. L’attuale limitata dimensione del mercato pone gli editori europei di fronte ad un dilemma: come riuscire a rendere profittevoli gli investimenti in un mercato di dimensioni estremamente ridotte, ponendosi allo stesso tempo in posizione di vantaggio per i futuri sviluppi? La Portsmouth & Sunderland Newspapers, società editrice inglese che pubblica un quotidiano, tre settimanali e quattro free-papers un centinaio di chilometri a Sud Ovest di Londra, ha adottato un “approccio integrato”, che nasce dalla valutazione del mercato esistente, dei prevedibili sviluppi, e si pone l’obiettivo di mantenere il ruolo di principale fornitore di informazione e di pubblicità per la propria area di riferimento. Una ricerca di mercato condotta nella zona ha evidenziato come il quotidiano stampato abbia una penetrazione del 64%, contro il 22% dell’audiotex, il 16% del teletext, il 13% di Internet. Al netto delle sovrapposizioni tra questi media, l’utilizzo integrato di questi mezzi porta la copertura totale
37
TecnoMedia
del mercato all’83%, con un incremento di circa un terzo rispetto al solo prodotto cartaceo. L’utilizzo dei new media, poco significativi se considerati ciascuno a se stante, può dunque contribuire non poco a rafforzare la posizione di mercato della società editoriale, conferendo ulteriore valore aggiunto al core product. In questa ottica, occorre tuttavia che gli investimenti nei new media siano estremamente limitati: largo spazio dunque alle economie di scala, che a Portsmouth sono state realizzate attraverso un processo di produzione integrato che, partendo dai sistemi editoriale e pubblicitario Atex, effettua la conversione automatica dei testi prodotti per il giornale in file utilizzabili dai sistemi audiotex, videotex, Internet. In questo modo è possibile contenere al massimo i costi (l’area new media della Portsmouth Newspapers ha un organico di tre persone), offrendo al contempo agli inserzionisti una maggiore copertura del mercato con un incremento solo marginale delle tariffe pubblicitarie. Tutt’affatto diversa, anche se in fondo nata dalla stessa premessa - creare un servizio redditizio su un mercato ancora in nuce - è la strategia editoriale di Central Station, la joint-venture costituita in Belgio da 26 quotidiani e 12 periodici con l’obiettivo di fornire servizi telematici ad alto valore aggiunto su un mercato di dimensioni estremamente ridotte. Ogni notte i giornali che partecipano all’iniziativa mandano il proprio materiale editoriale - codificato in formato SGML - sul database SQL di Central Station, dove ogni articolo viene indicizzato. I materiali così trattati vengono quindi confrontati con i profili degli utenti e, sulla base della filtratura, viene spedita ad ogni utente - via posta elettronica - una “rassegna stampa personalizzata”. Oltre a questo servizio, Central Station offre la possibilità - sulla base di profili utente personalizzabili - di effettuare ricerche in tempo reale sulle notizie di agenzia, oppure sull’archivio storico. Il servizio Central Station viene già utilizzato dalle 200 più importanti società belghe, e la
38
tecnologia che sta alla sua base è stata esportata in altri paesi europei per essere utilizzata da agenzie di stampa o da altri consorzi editoriali. Il vero problema per i prodotti come Central Station - e più in generale per tutti i prodotti e servizi informativi che affiancano il giornale stampato rielaborandone le componenti - non è di natura tecnologica ma giuridico-normativa, e riguarda la tutela del copyright. Jan Lamers, vice presidente dell’ENPA, l’Associazione Europea degli Editori di Giornali, ha ricordato come la legislazione e la giurisprudenza in vigore nell’Europa continentale - in linea di massima riconosca la proprietà intellettuale del materiale pubblicato non all’editore ma al giornalista, che pertanto può legittimamente chiedere un riconoscimento economico per il riutilizzo del suo lavoro e può anche - per quanto paradossale ciò possa apparire - rivendere il proprio lavoro ad un concorrente elettronico del giornale che gli paga lo stipendio. Se gli editori non si riapproprieranno dei diritti sul materiale pubblicato, ha concluso Lamers, dovranno rassegnarsi ad agire sul mercato dell’on line come broker e non come fornitori di informazioni. Un nuovo approccio giornalistico Tutti i relatori susseguitisi sulla tribuna del simposio hanno insistito su un punto chiave: i nuovi servizi informativi richiedono un nuovo approccio da parte degli operatori dell’informazione, sia nella ricerca delle informazioni che nella loro presentazione. Internet, e più precisamente il protocollo TCP/IP, vero e proprio “esperanto dei computer”, rappresenta la realizzazione di un vecchio sogno di tutti i giornalisti: avere a propria disposizione una quantità pressoché illimitata di fonti informative; un sogno che però può diventare un incubo se non si dispone dei mezzi culturali adatti a padroneggiare una così enorme mole di dati. E’ questa l’opinione di Fredrick Laurin, giornalista investigativo della televisione svedese. Con cento milioni di persone collegate, 50
TecnoMedia
Facsnet, un servizio di orientamento e selezione delle notizie disponibili sul World Wide Web destinato ai giornalisti
milioni di pagine Web e 11 miliardi di parole in rete, il World Wide Web è certamente il fenomeno più appariscente. Per orientarsi in questa enorme Babele di messaggi, cominciano ad essere disponibili strumenti di ausilio all’attività del “cyber-giornalista”, come FACSNET, un “repertorio controllato” delle fonti informative disponibili sul Web, curato dalla Foundation for American Communications, una organizzazione non profit che si propone di migliorare, attraverso l’attività di formazione professionale dei giornalisti, la qualità dell’informazione. Oltre al Web, altri strumenti si rivelano di grandissima utilità per chi è alla ricerca di informazioni: come il Telnet, uno strumento poco utilizzato perché utilizza una interfaccia poco amichevole ma che consente di accedere in emulazione di terminale alla consultazione di biblioteche e repertori strutturati e gerarchizzati di informazioni residenti su mainframe remoti. Negli USA praticamente tutte le biblioteche universitarie sono accessibili via Telnet, e anche nel nostro Paese, tra gli altri, la Camera dei Deputati e il Senato sono accessibili utilizzando questo strumento. Altrettanto se non più importanti risultano la posta elettronica, i listserv (gruppi di utenti collegati da un comune interesse che si scambiano messaggi di e-mail), i newsgroup: strumenti che si rivelano utilissimi anche per la ricerca di persone da contattare per interviste o opinioni qualificate. Laurin ha citato come esemplare il caso di Osmo Wallo, un barbone morto nel maggio 1995 a Karlstadt in seguito ad un arresto effettuato dalla polizia. Il caso era stato in un primo momento archiviato, in quanto la prima autopsia non era riuscita ad accertare le cause della morte; e ciò nonostante una dozzina di testimoni avessero assistito al pestaggio del
barbone da parte degli agenti. Ma attraverso una listserv che raggruppa circa 400 medici legali di tutto il mondo, Laurin riuscì a mettersi in contatto con il dottor Michael Baden, una delle massime autorità mondiali del settore con 20.000 autopsie effettuate tra le quali quella di John Kennedy e l’analisi dei resti della famiglia reale di Russia, riesumati dopo la caduta dell’Impero sovietico. Il parere di Baden sulle risultanze della prima autopsia fu decisivo nello spingere la magistratura svedese a riaprire il caso. Ma oltre ad imparare a far lavorare Internet a proprio vantaggio, i giornalisti dovranno imparare a lavorare per Internet, o, meglio, dovranno abituarsi ad immaginare diversi output per il proprio lavoro: l’edizione stampata, i servizi on line, il videotex, e così via. Quello che verrà sempre più richiesto non sarà il “pezzo”, il testo con un numero prefissato di cartelle di lunghezza, ma un “contenuto multimediale generico” - per usare la terminologia adottata da Philip Treleaven dello University College di Londra - che possa essere adattato agevolmente ai più disparati mezzi di diffusione finale delle informazioni. Bruno Giussani, giornalista svizzero che ha curato la “messa in rete” del settimanale L’Hebdo, ha individuato tre caratteristiche fondamentali che - da un punto di vista giornalistico - devono contraddistinguere i prodotti e servizi di informazione diffusi sul Web: 1. Diversità. L’attività del giornalista della carta stampata si fonda su un continuo compromesso tra l’interesse del pubblico - o quello che si suppone sia l’interesse del pubblico - e i limiti di spazio imposti alla pubblicazione dal carico pubblicitario, dalle tariffe di abbonamento postale, dall’editore e così via. Questo compromesso viene di volta in volta
39
TecnoMedia
The New York Times on the Web, il servizio Internet del quotidiano New York Times
raggiunto attraverso la competenza, l’esperienza individuale e della redazione, la sensibilità rispetto all’“interesse generale” di quel dato argomento. Con i servizi on line la prospettiva muta radicalmente. Le caratteristiche tecniche del nuovo mezzo consentono di soddisfare i differenti livelli di interesse di ciascun lettore, superficiale, medio, super-approfondito. Il lettore potrà dunque rimanere alla superfice ed accontentarsi di una “quantità standard” di informazione, oppure potrà - di ipertesto in ipertesto - discendere più in profondità nell’“albero della conoscenza” se l’argomento lo interessa particolarmente. Oltre alla diversità di approccio all’informazione, ci sono altri fenomeni di diversificazione degli utilizzatori di servizi on line che devono essere tenuti nel dovuto conto. Per esempio, l’asse di comportamento che oscilla tra i surfers - quelli che si collegano per vedere “quello che c’è” - e i cercatori - quelli che hanno bisogno di informazioni particolari e precise, da ottenere nel più breve tempo possibile. O ancora, la progressiva sovrapposizione alla tradizionale segmentazione geografica di altre forme di segmentazione, per esempio etnica o tematica. Una ulteriore diversificazione - alla quale assai raramente si pensa - è quella tra i lettori e gli “agenti artificiali”: sempre più spesso infatti i materiali destinati ai servizi on line vengono rielaborati da sistemi di indicizzazione automatica in funzione di un loro utilizzo “on demand”. Perché questi sistemi vengano sfruttati in tutte le loro potenzialità, occorrerà abituarsi a “pensare” al materiale giornalistico da produrre anche in funzione della logica del software di indicizzazione. 2. Comunità. L’atteggiamento tradizionale del lettore è
40
quello, passivo, del “ricevente” di un flusso di informazioni prodotte da altri. Al contrario, colui che utilizza i servizi on line si sente parte attiva nella produzione dell’informazione, interagisce, sceglie. Lettore e giornalista devono essere sullo stesso piano, scambiarsi informazioni e impressioni. Spazi come forum di discussione, newsgroup, mailing list su temi specifici, sono allo stesso tempo strumenti per “fidelizzare” il lettore e per acquisire nuovo materiale informativo. 3. Flusso informativo. Il giornalista è abituato a scrivere in funzione delle regole sintattiche e retoriche della lingua scritta, che prevedono una progressione lineare dall’inizio alla fine. L’utente dei servizi on line, per contro, acquisisce l’informazione in forma non lineare, procedendo per progressivi salti di livello, dal superficiale all’approfondito e viceversa. Quella della non-linearità costituisce la sfida del futuro non soltanto per i giornali: nel momento in cui si ridisegnano le forme del ragionamento e dell’apprendimento, si ridefinisce la cultura nel suo complesso. Il futuro a “banda larga” In Europa, ma anche in buona parte degli Stati Uniti, lo stato delle infrastrutture di telecomunicazione non permette ancora di prevedere entro breve lo sviluppo di servizi on line destinati al mercato di massa. Gli investimenti richiesti dalla cablatura del territorio, infatti, sono enormi, e resi più difficili, in Europa, dalla frammentazione del mercato e dal permanere di sacche di monopolio statale in molte realtà nazionali. David Richardson, responsabile dei servizi di Digital Publishing della News Datacom, società del gruppo News
TecnoMedia
Corporation di Rupert Murdoch, ha presentato al simposio di Ginevra una ipotesi di diffusione di servizi on line, il broadcast via satellite, alternativa alla diffusione via cavo. Il sistema, che è stato sviluppato a partire dal know how maturato dal gruppo nel settore della tv via satellite in Gran Bretagna (oltre cinque milioni di abbonati ai canali della BskyB, l’emittente via satellite del gruppo), utilizza la stessa tecnologia recentemente introdotta in Italia per la trasmissione delle partite del campionato di calcio: trasmissione via satellite di segnali digitali criptati, ricevibili con un apposito decoder e una “smart card” che seleziona e rende fruibili, tra tutti i servizi riversati dal satellite sulla parabola domestica, soltanto quelli per i quali l’utente è stato abilitato. Attraverso la stessa parabola e la stessa smart card utilizzata per vedere i programmi tv, l’utente potrebbe ricevere sul suo PC - equipaggiato con una apposita scheda - servizi digitali ad alta velocità (sino a 35 megabit al secondo). Il feed-back tra l’utente ed il fornitore di servizi - indispensabile nel caso di servizi interattivi come le edizioni Web dei giornali - sarebbe assicurato da un normale collegamento telefonico. In pratica l’utente riceverebbe il servizio tramite il satellite, ed interagirebbe con esso tramite modem. I vantaggi di questo sistema per il fornitore del servizio sono molteplici. Prima di ogni cosa, gli investimenti sono ridotti: l’affitto di uno spazio sul satellite è sicuramente meno oneroso rispetto al livello di cablatura del territorio che sarebbe necessario per ottenere la stessa copertura; il time-to-market dei servizi, inoltre, sarebbe estremamente ridotto. L’utilizzo della tecnologia della smartcard, infine, risolverebbe in maniera efficace il problema del “come farsi pagare”. Il prototipo mostrato da Richardson durante la sua presentazione - denominato Electronic Times - consisteva in una “normale” edizione on line di un “normale” quotidiano ed utilizzava un “normale” browser Web come Netscape; ciò che non era affatto normale, invece, era la rapidità con la quale venivano richiamate le videate, la qualità dei filmati e dell’audio, la fulmineità della risposta
alle richieste di retrieval di informazioni. Le possibilità di applicazione di questa tecnologia sono molteplici: si va dai servizi Internet ad alta velocità alle reti Intranet ad elevate potenzialità (audio e teleconferenza), alla posta elettronica, al broadcast tradizionale (per esempio la trasmissione delle pagine verso i centri stampa satellite). Pensiamo anche alla possibilità di lasciare acceso il computer e la stampante e di ritrovarci la mattina, fresca di stampa, l’ultima edizione del nostro quotidiano: tipica applicazione di NDOD (New Data on Demand). Conclusioni Quali le lezioni che vengono dal simposio di Ginevra? L’impressione generale è che il quotidiano sia nelle condizioni ideali per trarre vantaggio dall’esplosione dei nuovi media, a patto che sappia effettuare alcune “correzioni di rotta” rispetto all’atteggiamento sin qui tenuto: - Rendersi conto che, nell’arena dei new media, il quotidiano non è più il “re del contenuto”, l’unico attore sulla scena in grado di trarre vantaggio dalle nuove possibilità tecnologiche: gli manca per esempio la capacità di produrre “notizie dell’ultima ora” tipiche dei notiziari televisivi, spezzoni audio e video, cartine geografiche, mappe del tempo, classifiche sportive e così via. - Abituarsi a competere con se stessi. Sviluppando i nuovi servizi in termini di business, prima o poi il venditore di pubblicità on line si troverà fatalmente a competere con il suo collega “cartaceo”. Ma come avviene in tutti i settori, la competizione genera efficienza e dunque, alla lunga, risultati positivi. - Rispettare le caratteristiche dei nuovi media e non costringerli ad “apparire” come un quotidiano stampato. Fin qui le lezioni da imparare. Ma ci sono anche dei chiari vantaggi competitivi del quotidiano nei confronti degli altri attori che sgomitano per conquistarsi un posto al sole sulla Rete: - La credibilità, il prestigio, quello che gli americani
41
TecnoMedia
chiamano “franchise”. Stampato su carta o sul Web, il logo della testata comunica al lettore un senso di affidabilità, di fiducia, di serietà nella selezione e nella presentazione delle informazioni. - La capacità di contestualizzare e storicizzare l’informazione, di rendere l’informazione specializzata accessibile ai profani. - La capillare presenza, con strutture giornalistiche e reti
di vendita di pubblicità, sul mercato dell’informazione locale. Ma in conclusione, il quotidiano potrà sopravvivere e svilupparsi ulteriormente come mezzo di comunicazione di massa se saprà coltivare e sviluppare, attraverso tutti i cambiamenti delle tecnologie e delle abitudini di consumo culturale, quel particolare rapporto che si crea tra chi scrive e chi legge.
Tariffe vantaggiose per i soci ASIG negli alberghi della catena MONRIF Anche per tutto il 1997, in seguito al rinnovo della convenzione con la MONRIF, i soci dell’ASIG potranno usufruire dei servizi offerti dalla prestigiosa catena alberghiera a prezzi convenzionati estremamente vantaggiosi: Grand Hotel Brun - Milano..................................... doppia uso singola: 207.000 ...................................................................................................... doppia: 260.000 Hotel Hermitage - Milano........................................ doppia uso singola: 228.000 ...................................................................................................... doppia: 285.000 Royal Hotel Carlton - Bologna .................................................. singola: 210.000 ...................................................................................................... doppia: 275.000 Hotel Internazionale - Bologna .................................. singola standard: 175.000 ....................................................................................... doppia standard: 250.000 ....................................................................................... singola superior: 190.000 ....................................................................................... doppia superior: 275.000 Hotel Royal Garden - Assago (MI) ............................................ singola: 190.000 ...................................................................................................... doppia: 240.000 ............................................................................................... junior suite: 450.000 I prezzi sono comprensivi di IVA (10%) e piccola colazione a buffet.
Per prenotare telefonare al numero verde 167.834033
42
TecnoMedia
editoria elettronica
Cresce il mercato italiano dell’editoria elettronica Secondo i dati forniti dalla ANEE, l’Associazione Nazionale dell’Editoria Elettronica, nel corso del 1996 il mercato italiano dell’editoria elettronica ha sfiorato i 1.593 miliardi di lire di fatturato.
Negli ultimi dodici mesi il mercato italiano dell’editoria elettronica è cresciuto di circa il 4,5%: oggi vale 1.593 miliardi di lire, nel 1995 ne valeva 1525. E’ questo il dato indicativo globale che si ricava dalla lettura del rapporto annuale dell’Anee, l’Associazione Nazionale dell’Editoria Elettronica, presentato agli operatori del settore lo scorso mese di settembre, a Milano. Accanto a stampa, radio e televisione, anche il mercato degli strumenti di comunicazione elettronica ha ormai guadagnato una precisa dimensione economica. La caratteristica fondamentale di questo settore industriale è la fortissima differenziazione fra le tecnologie, i prodotti e i servizi che lo compongono, disomogeneità che si riflette anche nei risultati economici, e nelle prospettive di sviluppo, dei singoli settori. Per dare una coerenza logica all’insieme dei dati raccolti, la ricerca dell’Anee propone una distinzione fondamentale fra tecnologie Tv-based e Pcbased, a seconda che i contenuti dei prodotti e dei servizi vengano fruiti attraverso lo schermo di un televisore o sul display di un personal computer. Nel primo caso, siamo nell’area dominata dagli strumenti per il mercato consumer; nel secondo, siamo maggiormente proiettati verso le soluzioni indirizzate ai professionisti, come il mercato delle banche dati, che da solo rappresenta più della metà del fatturato italiano globale dell’editoria elettronica, ed Internet, un nuovo universo di servizi al quale gli operatori di tutto il mondo guardano con sempre maggior interesse. L’editoria elettronica per professionisti: banche dati Poco meno della metà del fatturato globale dell’editoria elettronica italiana, 707 miliardi su 1593, proviene dalle banche dati per professionisti. Il mercato è stato diviso all’interno della ricerca in cinque aree specializzate: - informazioni economiche e finanziarie, dove operano
Reuters, Ced Borsa, Radiocor-Telerate, Sole 24 Ore, con un fatturato stimato, per il 1996, di 386,5 miliardi, il 54% dell’intero mercato dei
broker di informazioni on line; - informazioni societarie, relative agli aspetti economici delle imprese, dove operano Cerved Infocamere, Dun&Bradstreet e Saritel, con un fatturato di 190 miliardi per il 1996; - informazioni giornalistiche, dove operano Il Sole 24 ore new media (che rappresenta sul mercato nazionale anche altri distributori esteri quali F.T. Profile, la società del Financial Times), La Stampa, Dialog, Datastar, Ansa e Adn Kronos, con un fatturato di 43 miliardi; - ricerche di mercato, dove il leader incontrastato è la Nielsen, a sua volta divisione della Reuters; - informazioni scientifico - tecniche e mediche, con ESAIRS, Dialog e Datastar ed un fatturato previsto per il 1996 di 7,5 miliardi. “Uno degli aspetti più interessanti del mercato on line professionale” sottolinea la ricerca dell’Anee, è “la crescente attenzione verso i rapidi sviluppi di Internet. Al momento, gran parte degli operatori sono già presenti a livello sperimentale sulla rete, alcuni anche con diversi siti nel tentativo di segmentare la domanda (ad esempio Nielsen ha tre siti) e di verificare la possibilità di offrire prodotti/servizi in qualche modo interessanti per l’utenza collegata: la logica è profondamente diversa perchè bisogna cercare in questo caso di attrarre e comunicare piuttosto che rivolgersi ad una clientela facilmente individuabile”. Il mondo Internet: prospettive per il mercato italiano Secondo i dati forniti dalla Anee, nel 1995 il fenomeno Internet ha prodotto, in senso stretto, un fatturato di circa 15 miliardi. Questa cifra, sempre secondo le stime, è destinata
43
TecnoMedia
a triplicare alla fine di quest’anno, arrivando a quota 60 miliardi. I provider nazionali, protagonisti di questo mercato, traggono i loro utili dalla vendita dei collegamenti e, in alcuni casi, dal servizio di progettazione del sito che viene offerto alle aziende clienti. La vera parte del leone in questo mercato, per molti versi ancora da inventare, la giocano, finora, i gestori di telecomunicazioni. In Italia si calcola che
il traffico per i servizi on line generato da utenti professionali e consumer abbia generato, per la Telecom Italia, un fatturato di 25 miliardi nel 1995 e di 80 alla fine del 1996: chiunque, in Italia, voglia navigare il web, su quei canali si deve “imbarcare”. Con la acquisizione di Video on Line, il più noto dei provider privati italiani, Telecom Italia ha ulteriormente
Editoria elettronica in Italia: il mercato 1995-1996 Tecnologia Televisione
Supporto Videocassette
Documentari, prodotti didattici, programmi educativi
117,4
124
CD-i
Film, grandi opere, special interest, edutainment
8,7
6,5
Laser Disc
Film, videoclip
2,9
3,8
Photo-cd
Archivi fotografici
2
2
Cartucce
Giochi
70,5
86,1
Teletext
Notizie, Sport, Meteo
1,5
2,8
programmi, giochi, corsi
n.d.
5,2
CD-rom
Professionali, grandi opere, special interest, edutainment
206
295
WAN/LAN
Professionali, informazioni varie, intrattenimento
560
670
Braodcasting
Professionali
36
62
Audiotex
Notizie, Sport, Meteo, Professionali, Informazioni varie
480
300
Videotex
Professionali
40
35
1.525
1.592,4
Personal Computer Floppy Disc
Altre tecnologie
fatturato (miliardi) 1995 stima 1996
Prodotti
TOTALE Fonte: ANEE
44
TecnoMedia
rafforzato la sua posizione sul mercato italiano di Internet, entrando direttamente nel settore della distribuzione. Questa strategia ha allarmato non poco i provider italiani che rischiano, nei prossimi mesi, di vedersi letteralmente “scavalcati” da Telecom Italia nell’offerta di servizi ad aziende e a privati, senza contare il dettaglio, che per molti provider costituisce la classica beffa che si aggiunge al danno, che il gestore pubblico, con denaro pubblico, entrerebbe in diretta concorrenza con fornitori privati, impedendo, di fatto, la loro crescita sul mercato nazionale. Un fenomeno, quest’ultimo, che ha già assunto dimensioni di un certo interesse: in pochi mesi i provider italiani sono infatti riusciti a garantire una buona copertura del territorio nazionale: la loro presenza va da un massimo di 184 fornitori di servizi nella regione Lombardia, ad un minimo di 8 nella regione Molise, con una media nazionale di 60 fornitori a regione. Altre indicazioni interessanti provengono dai dati sul parco modem installato nel nostro Paese. Le periferiche indispensabili per collegare il personal computer alle linee telefoniche, che nel 1994 ammontavano a poco più di 100.000 unità, sono quadruplicate nei dodici mesi successivi, arrivando, a fine ’95, a quota 400.000. La ricerca riporta le stime del fatturato mondiale di Internet: due miliardi e mezzo di dollari. Tutti gli attori guardano con speranza al giorno in cui ai proventi tradizio-
nali di questo mercato, la connettività all’80% ed il resto ai servizi per la costruzione di siti Internet, si affiancheranno la voce “pubblicità” e la percentuale sulle transazioni finanziarie della vendita diretta sulla rete, lo shopping on line. Per la fine del 1996 il 90% delle aziende americane avrà una pagina web. Si calcola che già oggi il 40% dei siti mondiali offra qualche forma di commercio elettronico, mentre il 5% offra già qualche forma di pagamento on line. Nel nuovo universo digitale le aziende più favorite sono quelle di piccole dimensioni, dotate di un marchio facilmente identificabile e di un mercato di nicchia internazionale. Per quanto riguarda la pubblicità, le stime riferite all’anno duemila indicano due miliardi di dollari per i ricavi da pubblicità e 250 miliardi per le transazioni on line. Le caratteristiche della rete Internet consentono di immaginare tre principali strumenti pubblicitari: lo sponsoring, ovvero esposizione dell’utente al marchio dell’azienda durante l’attività di consultazione di servizi di informazione o intrattenimento, l’infotising, una forma di tele-vendita on line interattività ed il selling, commercio e vendita diretta per prodotti con un marchio consolidato. Negli Stati Uniti, paese leader in questo genere di sperimentazione, le tariffe per la pubblicità all’interno di un sito, parametrate al numero di contatti, vanno dai 15.000 ai 40.000 dollari al mese.
45
TecnoMedia
servizi su Internet
Dalle reti private virtuali al commercio elettronico Come una società di telecomunicazioni si è trasformata in fornitore di servizi a valore aggiunto utilizzando la rete Internet: l’esperienza di CM Telecommunications SpA.
Uno dei vantaggi più significativi delle aziende del settore dei servizi telematici è certamente la possibilità di operare con successo anche in contesti che per altri settori potrebbero essere considerati periferici. A Civitanova Marche, in provincia di Macerata, opera una società, CM Telecommunications SpA (www.cmt.it), nata all’inizio del 1995 e che si segnala per l’innovatività dei servizi offerti ai potenziali clienti: banche, pubblica amministrazione, aziende, organizzazioni per le quali rapidità ed efficienza nella gestione dei flussi informativi costituiscono fattori di primaria importanza. TecnoMedia è andata a dare un’occhiata, convinta che le aziende editoriali non possano rimanere estranee a quanto di nuovo si profila sul mercato delle telecomunicazioni, nella prospettiva sempre più ravvicinata della liberalizzazione dei servizi. Cogliere in tempo le opportunità che si prospettano costituisce l’unico modo per evitare il rischio di rimanere indietro e di perdere quote di mercato di lettori e di inserzionisti.
I servizi di telecomunicazione: non solo Internet Primo obiettivo di CM è stato quello di creare una rete di servizi telematici a valore aggiunto, denominata SpecialNET. Oltre a disporre di una serie di caratteristiche comuni a tutte le reti collegate a Internet, quali la possibilità di accesso tramite collegamento urbano a partire dai POP sparsi sul territorio nazionale, SpecialNET offre una serie di servizi specificamente tarati sull’utenza affari: in primo luogo la continuità delle operazioni, assicurata da un sistema di backup continuo delle linee sorvegliato da un NOC (Network Operations Center) attivo 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno; quindi la sicurezza delle transazioni, garantita con sistemi sia hardware che software come la crittografia a doppia chiave; e infine il sistema di tariffazione, che avviene sulla base del traffico dei dati effettivamente generato dall’utente e non a forfait come avviene con altri providers.
46
La messa in opera di SpecialNET ha messo CM nella condizione di offrire a potenziali clienti che intendano affidare in outsourcing la gestione delle proprie infrastrutture di trasmissione dati la realizzazione su misura di reti private virtuali per gruppi chiusi di utenti; in questo caso, CM acquisisce in primo luogo le linee di telecomunicazione che costituiscono la rete del cliente, ridisegna l’architettura del network in modo da allocare le risorse in maniera ottimale, ed infine implementa la rete con i servizi a valore aggiunto sopra descritti, ai quali si aggiunge l’integrazione tra fonia e dati, l’ottimizzazione delle infrastrutture di rete a seconda dei flussi di traffico previsti, la garanzia assoluta della continuità del servizio e della sicurezza delle transazioni. La Presenza su Internet e il Market Book Circa il 40% delle pagine Web presenti su Internet è occupato da aziende interessate ad entrare in diretto contatto con i propri potenziali clienti. Per queste aziende, l’utilizzo di uno spazio su Internet può evitare la necessità di dotarsi di una costosa rete di rappresentanti, e potrebbe in prospettiva diventare una alternativa all’acquisto di spazi pubblicitari sui tradizionali mezzi di comunicazione. Man mano che la crescita del World Wide Web ha assunto caratteri di vera e propria esplosione, le aziende con uno spazio Internet si sono trovate di fronte al solito grande problema: farsi vedere, farsi conoscere, far passare” il potenziale cliente davanti alla propria vetrina virtuale. La pubblicità, intesa come strumento di comunicazione che riesca a far arrivare all’utente i messaggi dell’azienda, torna quindi in primo piano. Oggi sono presenti sul mercato numerose società che supportano le aziende nella progettazione, nella realizzazione, nell’attivazione in rete e nella gestione di un sito Web. La scelta di CM è stata quella di offrire un ulteriore valore aggiunto, migliorando la visibilità dei servizi Internet
TecnoMedia
delle aziende attraverso Market Book, un catalogo interattivo, accessibile all’indirizzo www.mbook.com, al cui interno sono presenti circa 50.000 aziende di tutto il mondo con circa 500 nuovi ingressi giornalieri, suddivise in oltre 600 categorie merceologiche. Chi si collega con Market Book alla ricerca di una azienda, un prodotto, un servizio, può effettuare la ricerca utilizzando diversi criteri: immettendo semplicemente la ragione sociale dell’azienda se la conosce, la categoria merceologica, l’area geografica, il tipo di prodotto o servizio, le parole chiave, oppure una combinazione di tutti questi criteri. Una volta individuata l’azienda alla quale è interessato, l’utente può infine accedere al relativo sito Internet tramite collegamento ipertestuale. Obiettivo di CM è quello di fare di Market Book il punto di partenza per quanti usano Internet per effettuare ricerche commerciali, offrendo allo stesso tempo un formidabile strumento di marketing alle aziende che decidono di dare maggiore visibilità al proprio sito su Market Book tramite banner pubblicitari o attraverso l’inserimento del proprio nome nella lista dei “Top Sites”, una sorta di “vetrina ad alta visibilità” accessibile da tutte le pagine di Market Book. Un altro servizio di supporto al marketing dell’azienda, collegato al Market Book, è rappresentato dai “Report Statistici”, che consentono di avere una serie di dati e grafici su numero e tipologia dei contatti raggiunti e di conoscere il gradimento e l’interesse suscitato dai propri prodotti. Dall’home banking alla banca virtuale Gli istituti di credito sono tra i maggiori utilizzatori di servizi di telecomunicazione a valore aggiunto: si pensi solamente ai collegamenti tra le filiali o alla gestione dei sistemi di pagamento elettronico (carte di credito, bancomat, etc.) sempre più diffusi rispetto a contanti e assegni. E man mano che i sistemi di “moneta virtuale” prendono il sopravvento sui sistemi di “moneta reale”, si aprono nuove possibilità di distribuzione dei servizi bancari: basti pensare ai terminali ATM evoluti, nati come dispensatori di denaro
contante e che oggi permettono di effettuare altri servizi (estratti conto, pagamenti utenze etc.), oppure i servizi di “phone banking” o di “home banking”. E poi c’è Internet, che consente alle banche di fornire servizi di home banking evitando al cliente la necessità di disporre di terminali videotel o di installare un collegamento dedicato e, nello stesso tempo, mette a sua disposizione un mercato di milioni di potenziali consumatori. Già oggi in Europa sono 200 le banche che offrono sulla Rete servizi di varia natura. Negli Stati Uniti ha appena festeggiato il primo anno di vita la Security First Network Bank, il primo istituto di credito che opera unicamente sulla Rete, offrendo una gamma completa di servizi che vanno dai conti correnti liberi ai depositi vincolati, dall’emissione di carte di credito ai sistemi di pagamento elettronico, ai certificati di deposito. CM Telecommunications ha tra i suoi clienti un piccolo istituto bancario marchigiano, la Banca di Credito Cooperativo di Civitanova Marche e Montecosaro (cinque sportelli su tre comuni, una sessantina di dipendenti, 300 miliardi di patrimoni amministrati), per il quale ha messo a punto un progetto pilota di home banking via Internet. Collegandosi con il sito Internet della banca (www.mbook.com/bcc) e digitando una password privata, il cliente della banca può effettuare non solo operazioni consultive, ma anche dispositive, come per esempio saldo ed estratto conto, richiesta di carnet di assegni, richiesta di prestiti, avvisi di insoluti, giroconti, pagamenti, bonifici e così via. Il commercio elettronico: realtà e prospettive Abbiamo visto, da una parte, aziende che intendono proporsi al mercato utilizzando Internet come strumento, e, dall’altra, istituti di credito che vedono Internet come uno strumento per ampliare la gamma dei servizi da mettere a disposizione della clientela nella prospettiva della “banca virtuale”. Il naturale completamento di questo ciclo, che chiude il cerchio tra l’offerta di prodotti e servizi e la domanda da parte del potenziale consumatore, sono i sistemi
47
TecnoMedia
Market Book, il servizio di ricerca di aziende, prodotti, servizi su Internet offerto da CM Telecommunications
di commercio elettronico, ovvero la possibilità per chi si collega con il sito di una aziende di effettuare acquisti in maniera semplice e sicura, utilizzando sistemi di pagamento elettronico messi a disposizione da un intermediario finanziario. Secondo una stima effettuata nell’aprile scorso dalla società di ricerche USA Forrester Research, entro la fine del 1997 il 75% delle prime 1.000 aziende a livello mondiale offrirà i propri prodotti sulla rete, ed entro il 2000 il fatturato complessivo generato da sistemi di commercio elettronico supererà i 20.000 miliardi di lire. Sino ad oggi l’affermazione dei sistemi di commercio elettronico è stato rallentato da due ordini di problemi: problemi di sicurezza delle transazioni e mancanza di standard universalmente riconosciuti. Nel momento in cui e non è difficile prevedere che ciò possa avvenire entro pochi mesi - questi problemi saranno avviati a soluzione, i sistemi di commercio elettronico potranno crescere rapidamente in virtù dei vantaggi offerti: all’acquirente (possibilità di effettuare acquisti in qualsiasi ora del giorno, in maniera anonima, confrontando le offerte al fine di scegliere la più vantaggiosa), al venditore (ampliamento della rete di vendita, riduzione dei costi di marketing del prodotto), alle istituzioni finanziarie (nuove possibilità di intermediazione), ai fornitori di servizi Internet a valore aggiunto. Per sfruttare al meglio le potenzialità dei sistemi di commercio elettronico, CM Telecommunications ha realizzato un accordo con Open Market, società nata nel 1994 con sede a Cambridge nel Massachusetts, leader mondiale nei sistemi di commercio elettronico con il prodotto OMTransact, utilizzato tra gli altri da Time Warner, First Union National Bank, British Telecom, MCI. Utilizzando questa soluzione tecnologica, CM sta avviando un progetto pilota con la realizzazione di un centro nazionale di commercio
48
elettronico, affiancato alla Rete Nazionale Interbancaria. La transazione commerciale si svolge con i seguenti passaggi: - l’acquirente si collega con l’azienda presente in Market Book, seleziona il prodotto-servizio che vuole acquistare, clicca sul tasto “compro”; - il gestore del servizio trasmette le informazioni sull’acquirente alla rete interbancaria per l’autorizzazione; - ricevuta l’autorizzazione, l’acquisto viene confermato e le informazioni sulla compravendita vengono trasferite alla banca per la contabilizzazione. Quale futuro? E’ presto per dire quanto tempo ci vorrà prima che i sistemi di commercio elettronico possano diventare uno strumento di larga diffusione; le variabili da prendere in considerazione sono infatti molteplici: l’aumento del tasso di informatizzazione diffusa; la disponibilità capillare di infrastrutture di telecomunicazione a larga banda e a basso costo; la standardizzazione delle procedure e la definizione di standard minimi di sicurezza nelle transazioni. Vi è poi un aspetto, collegato all’attività commerciale in genere, che diventa di fondamentale importanza quando i rapporti tra venditore e compratore non sono diretti ma “virtuali”: si tratta dell’indispensabile rapporto di fiducia reciproca che deve crearsi tra chi vende e chi compra. Soluzioni di questo tipo potrebbero essere di grande utilità anche per i quotidiani, che, facendo leva sul patrimonio di affidabilità e di credibilità costruito nel corso del tempo, avrebbero buone probabilità di successo nell’affrontare la sfida dei nuovi servizi commerciali, che rischiano, se abbandonati ad altri attori, di erodere in maniera significativa i ricavi pubblicitari delle imprese editoriali.
TecnoMedia
torio T servpera i quotidiani ecnico s O e le agenzie di informazione FIEG ASIG IL FILIS-C-CGISL FIS IL UILSIC-U
Le pagineall’Organismo La rubrica Le pagine dell’Osservatorio è interamente dedicata Paritetico Imprenditori-Sindacati previsto dal Contrattodell’Osservatorio Collettivo di Lavoro dei dipendenti delle imprese editrici e stampatrici di quotidiani e delle agenzie di stampa. Attività, ricerche, dati statistici ed altre informazioni sulla industria editoriale e sul mondo del lavoro raccolte, elaborate e diffuse a cura dell’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione.
Rapporto annuale sull’industria dei quotidiani 1996 E’ in fase di completamento il Rapporto Annuale 1996 sull’industria dei quotidiani in Italia, realizzato da ASIG Service per conto dell’Osservatorio Tecnico. Lo studio si propone di fornire alle parti (imprenditori e organizzazioni sindacali) una fotografia il più possibile aggiornata della situazione dell’industria italiana dei quotidiani: prodotto e mercato editoriale, rete di vendita, andamento economico delle imprese editoriali, andamento occupazionale e retributivo del settore poligrafico. In appendice allo studio, una anagrafe aggiornata delle imprese editrici, delle testate quotidiane, dei centri stampa, delle concessionarie di pubblicità. A seguire, anticipiamo alcuni dei contenuti del Rapporto.
2.166.240
3.097.320
3.103.010
2.156.597
2.184.380
3.171.142
3.154.678
lioni di donne (il 32,27% dell’universione media giornaliera, i primi dati di so femminile). Gli scostamenti rispetcui disponiamo - anch’essi tratti da un to agli anni precedenti sono scarsaqualificato campione di testate - evimente rilevanti: nel 1993 i lettori abidenziano una lieve erosione, più actuali erano il 42,67%, i lettori uomini centuata per la tiratura (-3,9%, da il 53,24%, le lettrici donne il 32,93%. 9,146 a 8,79 milioni di copie giornaI dati sulla readership indicano che liere), meno per la diffusione che a fiquasi sei italiani su dieci e oltre due ne anno dovrebbe attestarsi attorno ai 6,15 milioni di copie giornaliere condonne su tre non leggono abitualmentro i 6,281 del 1995. Il trend emerso Tiratura e diffusione complessive 1993-1996 da tiratura e diffusione trova conferma nei dati sulla readership: nel 1996, su una popolazione complessiva si 48,819 milioni di italiani di età superiore ai 14 anni, i lettori abituali di quotidiani sono 20,686 milioni, pari al Tiratura 1993 42,37%: 12,503 mi1994 lioni di uomini (il Diffusione 1995 53,3% dell’universo 1996 maschile), 8,183 mi2.175.955
1. Prodotto e mercato editoriale Nel 1996, sulla base dei primi dati preliminari forniti da un campione estremamente rappresentativo di testate (pari a circa il 75% del mercato in termini di diffusione), la tiratura e la diffusione complessiva dei quotidiani italiani sono rimaste sostanzialmente immutate rispetto al 1995. Il numero totale di copie stampate, come si può ricavare dal grafico riportato in questa pagina, è sceso da 3,103 a 3,097 miliardi di copie, con un calo dello 0,18%, mentre la diffusione è cresciuta dello 0,45% passando da 2,156 a 2,166 miliardi di copie. Allargando il confronto al periodo 1993-1996, i quotidiani hanno perso l’1,82% della tiratura e lo 0,45% della diffusione complessiva. In calo è invece la resa: nel 1993 le copie rese sono state di poco inferiori al miliardo (per l’esattezza 978.723), pari al 31,02% della tiratura, mentre nel 1996 sono state di poco superiori alle 930.000 copie, pari al 30,06% della tiratura . Per quanto riguarda tiratura e diffu-
49
TecnoMedia
Le pagine dell’Osservatorio
te i quotidiani. Nella graduatoria internazionale sulla diffusione dei quotidiani, l’Italia occupa il ventottesimo posto con 108 copie vendute per 1.000 abitanti; a titolo di esempio, in Francia questo indicatore è pari a 156, nel Regno Unito a 317, in Germania a 314, e anche in Spagna, Paese che sino al 1994 era dietro al nostro in questa graduatoria, nel 1995 sono state vendute in media 109 copie per 1.000 abitanti. Per quel che concerne il sistema distributivo dei quotidiani, il 1996 non ha visto significative modifiche strutturali rispetto alla situazione esistente, salvo l’aumento delle tariffe per le spedizioni in abbonamento postale. Al centro del sistema distributivo rimane quindi l’edicola. Anche in questo caso, i dati per il 1995 (ultimi dati disponibili) evidenziano una situazione di con-
tinuità rispetto al trend di lento aumento del numero dei punti vendita. Tra il 1990 e il 1995 il numero dei punti vendita è passato da 34.491 a 37.469, con un aumento del 7,24%. La regione con il maggior numero di edicole è la Lombardia con 5.162, seguita dal Piemonte (3.377) e dal Veneto (3.218). Le regioni meno provviste di punti vendita sono la Basilicata (346), il Molise (252) e la Val D’Aosta (194). Quest’ultima regione detiene tuttavia il miglior rapporto tra abitanti e punti vendita, con 611 abitanti per punto vendita rispetto ad una media nazionale di 1.528 abitanti per punto vendita. In Campania, la regione col rapporto meno favorevole, ogni punto vendita serve 2.134 abitanti.
2. Ricavi delle imprese del settore I primi dati preliminari relativi al 1996 sui ricavi Andamento dei ricavi editoriali a confronto con l'inflazione delle imprese (valori 1993=100) editoriali evi140,1 denziano un aumento sia dei ri131,5 cavi da vendite, che hanno rag121,2 giunto i 3.193 102,1 114,0 miliardi di lire 112,8 con un aumento Ricavi da vendite 101,0 109,5 del 6,56% ri103,9 Totale ricavi spetto al 1995, sia dei ricavi da 95,5 Prezzi al consumo pubblicità, sali99,4 90,2 ti del 5,92% a 1.601 miliardi di 1996 Ricavi da pubblicità 1995 lire. Nell’arco 1994 temporale19931993 1996, l ricavi da
50
vendite sono cresciuti del 40,08% per effetto dell’incremento generalizzato dei prezzi dei giornali nel corso del 1995 (in quell’anno i ricavi da vendite sono cresciuti del 28,8%), mentre i ricavi da pubblicità sono diminuiti del 4,47%. Ogni copia tirata nel 1996 ha generato un ricavo complessivo di 1.547 lire, delle quali 1.030 lire per vendita e 517 per pubblicità. Il rapporto tra ricavi da vendite e ricavi pubblicitari è sempre più squilibrato a sfavore di questi ultimi: nel 1993 la pubblicità costituiva il 42,4% circa dei ricavi complessivi, nel 1996 questo valore è sceso al 33,4%. A titolo comparativo, la percentuale dei ricavi pubblicitari sul totale dei ricavi in Francia è pari al 47%, in Germania al 63%, nel Regno Unito al 60%, in Spagna del 64%. Il confronto tra l’andamento dei ricavi e l’andamento dei prezzi al consumo nel periodo 1993-1996, sintetizzato nel grafico presentato in questa pagina, mette in evidenza una crescita superiore all’inflazione per i ricavi da vendite, principalmente per la brusca impennata dell’anno 1995 con l’incremento dei prezzi di copertina, e il contestuale calo dei ricavi pubblicitari. Nel complesso, i dati relativi al periodo 1993-1996 sembrano indicare che i quotidiani hanno mantenuto i ricavi complessivi in linea con l’incremento dei prezzi al consumo agendo sulla leva del prezzo al fine di compensare il calo dei ricavi pubblicitari. 3. Occupazione poligrafica Al 30 giugno 1996 (ultimi dati disponibili) i poligrafici dipendenti dal-
TecnoMedia
Le pagine dell’Osservatorio
operai
unità e dal 58,2% al 42,2% del totale, mentre il numero degli impiegati è calato in misura inferiore: da 6.129 a 5.825 unità e dal 41,8% al 51,8%. 4. Andamento delle retribuzioni L’analisi dell’andamento retributivo dei lavoratori poligrafici non può prescindere dall’evidenziare come, nell’ultimo triennio, la struttura della retribuzione poligrafica, ed in particolar modo l’incidenza della retribuzione straordinaria, si sia profondamente modificata. I dati sono estremamente espliciti: tra il 1993 e il 1996 il numero delle ore lavorate è passato da 22.417.631 a 20.440.164, con un calo complessivo dell’8,82%. Su questo totale, l’incidenza delle ore di straordinario è diminuita in misura sensibile, dal 9,12% al 6,67%. La retribuzione ordinaria media di un lavoratore poligrafico, nel periodo
2
.08
10
4.387
4.257
1995
1996
5.825
4.768
1994
5.797
5.084
1993
5.817
5.453
1992
6.229
5.693
6.414
4
.18
10
1991
6.630
5
.58
10
5.900
6.557
13
.3 11
1990
6.432 5.888
1989
6.301
6.257
6.453
1986
1988
6.648
1985
6.325
7.039
1984
12
1987
7.571
1983
6.106
7.714
5.928
9 26 18 0 57 3 .55 12.6 12.6 .32 12.4 2.32 .867 12 1 11
6
.57
12
6.361
5
.01
13
1982
5.972
3
.54
13
8.251
6.100
1
1981
6.114
4
1 3.8
8.544
6.129
Andamento della popolazione poligrafica 1980-1996
5
.36
14
5.976
3
.67
14
1980
le aziende del settore erano 10.082, quasi mille in meno rispetto agli 11.014 del 1995, con un calo dell’8,46%. Se analizziamo l’andamento occupazionale per livelli di inquadramento, ci accorgiamo di come il calo abbia interessato in misura maggiore i livelli dal terzo al sesto, ed in particolare il quinto livello, che è passato dai 2.170 addetti del 1995 ai 1.903 del 1996. La suddivisione degli occupati per livello di inquadramento conferma la concentrazione degli occupati nei livelli centrali: quinto, sesto e settimo livello rappresentano da soli il 64,5% del totale, e il sesto livello copre da solo il 26,5%.Più omogenea appare la distribuzione dei poligrafici per fasce di età, in particolare nelle fasce di età intermedie che vanno dai trentatrè ai cinquantadue anni, che totalizzano il 71% dell’intera popolazione poligrafica. Particolare rilievo assume il netto calo degli occupati nelle fasce di età sino a 33 anni, che tra il 1993 e il 1996 sono passati da 2.784 a 2.112 e dal 24,6% al 20,7% del totale degli occupati. Meno pronunciato il calo degli occupati di età superiore ai 52 anni, passati da 1.039 a 833 e dal 9,2% all’8,2% del totale. In conseguenza di queste dinamiche, l’età media dei poligrafici nel periodo 1993-1996 è passata dai 40 anni e un mese del 1993 ai 40 anni e dieci mesi del 1996. Tra il 1980 e il 1996 la popolazione poligrafica è passata da 14.673 a 10.082 unità, con la perdita di 4.591 unità, pari al 31,3% del totale. Nello stesso arco di tempo, gli operai si sono dimezzati, passando da 8.544 a 4.257
impiegati
1993/1996, è cresciuta del 7,37% a valori correnti, passando da 53,6 a 57,6 milioni lordi annui, la retribuzione straordinaria è scesa da 4,9 milioni a 4,5 milioni lordi annui, portando la sua incidenza sulla retribuzione annua complessiva dall’8,3% al 7,2%. Nel triennio 1993-1996 la retribuzione media dei poligrafici è cresciuta, da 58,9 a 62,1 milioni lordi annui, con una crescita complessiva del 5,44% a valori correnti. A valori costanti 1993, la retribuzione media annua è invece diminuita del 6,52%, da 58,9 a 55 milioni lordi annui. Ponendo uguali a 100 i valori del 1993, Nel 1996 il numero indice dei prezzi al consumo (sulla base di una inflazione prevista al 3% alla fine dell’anno) è pari a 112,8, quello della retribuzione ordinaria di 107,4, quello della retribuzione straordinaria di 92,1, quello della retribuzione complessiva di 105,4.
51
TecnoMedia
Le pagine dell’Osservatorio
L’Associazione degli editori europei ENPA avvia una ricerca sull’attività poligrafica Prendendo spunto dalla versione ipertestuale della indagine sull’attività dei poligrafici nei Paesi dell’Unione Europea promossa dall’Osservatorio in collaborazione con ASIG Service, la ENPA - Associazione degli editori di giornali dei Paesi dell’Unione Europea - ha varato un analogo progetto di ricerca, i cui primi risultati dovrebbero arrivare nel corso del prossimo anno. L’iniziativa è stata illustrata in occasione di un incontro fra i componenti del Comitato Risorse Umane della ENPA e la Commissione Socio Politica della Federazione Mondiale degli Editori di quotidiani, che si è svolto a Parigi ai primi di ottobre. Gli obiettivi della ricerca L’“European Press Employment Report” - questo il nome della ricerca - ha lo scopo di raccogliere dati statistici per contribuire all’attività istituzionale più importante dell’ENPA, la difesa degli interessi dell’industria dei quotidiani nei confronti della Commissione Europea, la vera “fucina” amministrativa dove prendono corpo i progetti delle Direttive, successivamente emanate dal Consiglio dei Ministri dell’U.E.. Una attività che sta crescendo di pari passo con l’espandersi delle competenze della U.E. previste dal Trattato di Maastricht. Per difendere meglio gli interessi del settore editoriale, la ENPA ha ritenuto opportuno avviare una prima indagine dedicata proprio al settore delle risorse umane, per sapere, in via preliminare, chi e quanti addetti siano impiegati in un settore vitale per la crescita sociale, culturale ed economica dell’Unione Europea. Il Comitato Risorse Umane dell’ENPA provvederà a stendere un questionario di base, estremamente sintetico, che consentirà di raccogliere un primo quadro sinottico con i dati essenziali sull’occupazione poligrafica e giornalistica. Se la prima edizione della ricerca avrà successo, questa potrà essere aggiornata di anno in anno, così da costituire uno strumento di approfondimento e di difesa
52
degli interessi comuni sempre efficente. La ricerca dell’Osservatorio Tecnico in Europa L’iniziativa dell’ENPA costituisce un sicuro motivo di soddisfazione per il Consiglio Direttivo del nostro Osservatorio che, con largo anticipo, aveva deciso un paio di anni fa di investire tempo e risorse per la costruzione di una prima base di dati sugli aspetti più significativi circa il ruolo e le attività dei poligrafici nei paesi dell’Unione Europea. La ricerca, o meglio, la sua versione ipertestuale, disponibile all’interno del sito Ediland - all’indirizzo www.ediland.it - era stata presentata ai componenti del Comitato Risorse Umane della ENPA in occasione di un incontro a Bruxelles, il 5 luglio scorso. Per una circostanza davvero singolare, proprio nelle stesse ore nelle quali veniva presentata la ricerca, a pochi isolati di distanza dalla sede dell’ENPA, veniva inaugurato il servizio su rete internet di Le Soir - www.lesoir.com - il più importante quotidiano belga in lingua francese, con una diffusione media di quasi 148.000 copie al giorno. Questa coincidenza ha portato fortuna, al punto che la ricerca dell’Osservatorio ha trovato un naturale sbocco nella decisione di avviare una indagine simile appoggiandosi, questa volta, ai canali istituzionali della ENPA. Seguiremo da vicino l’evolversi di questa nuova tappa verso una maggiore conoscenza della dimensione, quantitativa e qualitativa, dell’industria dei quotidiani nei paesi dell’Unione Europea, dedicando ad essa lo spazio necessario sui prossimi numeri di TecnoMedia.
TecnoMedia
A
Archivio Aperto ASIG
A
perto vio A Archi ASIG
Archivio Aperto contiene una rassegna periodica di segnalazioni e recensioni di articoli, relazioni, ricerche e repertori statistici - dedicati all’industria della comunicazione - pubblicati dalle più prestigiose riviste e dalle organizzazioni italiane ed internazionali del settore. Per ogni sommario è chiaramente indicata la fonte. Le aziende associate alla ASIG possono richiedere presso i nostri uffici ulteriori informazioni circa il materiale recensito. Il catalogo completo è consultabile su Internet, all’indirizzo http://www.ediland.it.
Riferimento: 1355
Database ad alto valore aggiunto: la pubblicità on line La relazione svolta durante il tutorial ASIG sui database da Giorgio Bignozzi, direttore tecnico di Servizi Italia, evidenzia l’esigenza avvertita dal mercato di un sistema di trasmissione digitale degli annunci pubblicitari, ripercorre l’attività del gruppo di lavoro ASIG e la sperimentazione compiuta, descrive lo standard individuato (file EPS con font embedded) ed analizza infine i vantaggi e le attuali limitazioni della soluzione proposta da Servizi Italia. ASIG
del sistema informativo installato presso il gruppo editoriale bolognese, che edita e stampa i quotidiani Il Resto del Carlino e La Nazione, per una tiratura giornaliera di oltre 450.000 copie in 27 edizioni locali. Sino al 1993 sia il sistema produttivo che il sistema amministrativo-gestionale condividevano la medesima architettura, con al centro del sistema dei mainframe Unisys 2200/400 e database gerarchici DMS. Oggi la scelta è quella di architetture clientserver: per il sistema produttivo server SPARC, database Sybase e sistema editoriale Hermes; per i sistemi gestionali e amministrativi server Windows NT con database SQL e applicazioni specializzate (SAP, INAZ paghe, Unisys CAT). ASIG
Riferimento: 1356
Il database come risorsa strategica: il punto di vista de La Stampa Il responsabile sviluppo nuove tecnologie del quotidiano torinese La Stampa, Luigi Mezzacappa, descrive l’esperienza realizzata dal quotidiano torinese nella produzione di supplementi elettronici al quotidiano: banche dati on line, CD ROM, Floppy disk, Videotel, Audiotel, Dayfax, servizi broadcast, Internet, supporti non digitali (audio e videocassette). Il discorso si allarga alle tecnologie di produzione, che devono essere ripensate in funzione delle molteplici possibilità di output del prodotto informativo, con particolare attenzione ai sistemi di controllo di avanzamento di produzione e, naturalmente, ponendo al centro dell’attività il database, secondo quel concetto di data warehouse che comincia ad essere applicato in molti settori di attività ed al quale anche le aziende editoriali guardano con interesse. ASIG
Riferimento: 1357
Il database come risorsa strategica: il punto di vista della Poligrafici Editoriale Francesco Berti, del quotidiano fiorentino La Nazione (Poligrafici Editoriale), descrive brevemente l’evoluzione
Riferimento: 1358
I database nell’industria editoriale Il materiale consegnato in occasione del tutorial ASIGIFRA sui database svoltosi a Bologna il 25 e 26 settembre 1996. Contiene le relazioni di Philippe Maeght (aspetti teorici e terminologici), di Jochen Litzinger (Progettazione, costruzione, messa a punto di un database), e due significative case-history: una del gruppo editoriale belga VUM, una della software house statunitense Digital Technology International. ASIG
Riferimento: 1359
Formati dei file e sistemi di compressione nella archiviazione e trasmissione dei dati I risultati di uno studio commissionato dall’IFRA all’istituto di ricerca svizzero EMPA sui più diffusi sistemi di compressione dei file di immagine in funzione di una loro archiviazione e trasmissione digitale. Dopo aver descritto i metodi di compressione (lossless, senza perdita di dati, e lossy, con perdita di dati), vengono effettuati test di compressione con i formati JPEG e frattale (FIF), e si analizza l’impatto della compressione dei file di immagine sul flusso
53
A Aperto
vio Archi
TecnoMedia
ASIG
produttivo di alcune agenzie di informazione (France Presse, DPA, Reuters). Chiudono lo studio una serie di raccomandazioni per l’uso dei sistemi di compressione JPEG, frattale e LZW. IFRA special report 2.17
(Advanced Technical Solutions, Agfa, AO International, Arets Graphics, Chromos, Dagset, Eskofot, FAG, Graphics Integration, Harland Simon, Kimoto, MCI Imaging, Pape+Partner Media, Parascan, Protec, Tecnavia, Viptronic). IFRA congress-expo
Riferimento: 1360
IFRA Expo Preview: i sistemi pre-stampa
Riferimento: 1362
IFRA Expo Preview: preparazione delle forme e stampa Siedfrid Diergardt, dell’advisory service IFRA, passa in rassegna i sistemi editoriali e pubblicitari in mostra all’EXPO di Ginevra. Tra i sistemi editoriali: CCI Newsdesk, Euromax, Saxotech, Alfa System partner, Cicero, Delta Information Systems, Funkinform, ISGI, Linotype-Hell, OPC Elaplan, Dagest/Datox, Sinedita, Tera Goodnews, Unisys Hermes, Expograph, Mediasystemen, IBM Lotus Notes, Sysdeco, UNIC, Digital Information System, Enator, Mactive, Wilkensen Scoop, Page Xchange, Protec, Quark, Advanced Technical Solutions, Baseview, Digital Technology, Harris, System Integrators. IFRA congress-expo
Wolfgang Heil dell’IFRA passa in rassegna i sistemi di computer to plate e i sistemi di stampa in mostra all’EXPO di Ginevra: per i sistemi CTP, Agfa (Ozasol N90/N90A, Lithostar, Ozasol P80/P90), DuPont/Howson (Silverlith), Polychrome (CTX, Quantum 830 e 1064); per quanto riguarda le rotative, vengono presentate le soluzioni di Cerutti, Goss, Heidelberg Harris, KBA, King Press Europe, MAN, Mitsubishi, News Web Europe, Solna, The Printers House, Tensor Group, Web Press, WIFAG. IFRA congress-expo
Riferimento: 1363 Riferimento: 1361
IFRA Expo Preview: i sistemi di acquisizione e trattamento immagini Una rassegna dei sistemi di acquisizione e trattamento delle immagini e del colore in mostra all’EXPO di Ginevra: scanner (Agfa, AO International, Chromos Chempak, Delta Information Systems, DS Presse Gmbh, DuPont, EAE, Eskofot, Krause, Linotype-Hell, OPC Elaplan, Protec, Ratio, Tecsa, 2B-Präzisiontechnik), fotocamere digitali (Agfa, Apple, Associated Press, Chromos Chempak, DuPont, Hasselblad, OPC Elaplan), stazioni di trattamento immagini (Ailink, CCI, Chromos, Cicero, Dagest Delta Information Systems, DS Presse, Interfoto, ISGI, Linotype-Hell, LSELitho, Monotype, OPC Elaplan, Protec, Quark, Ratio, Sun, Tecnavia), sistemi di gestione del colore (Agfa, Apple, FAG, Gretag, Linotype-Hell, Sun, Viptronic), sistemi di bozza
54
IFRA Expo Preview: sala distribuzione Una rassegna dei sistemi per la sala di spedizione in mostra all’IFRA di Ginevra: Ferag, IDAB Wamac, Müller Martini, Sheridan, Thorsted, Affeldt, Buhrs-Zaandam, Compac, Cyklop, Denex, Gämmeler, Metsi, Mosca, Quipp, Signode Bernpak, Sitma, Teufelsberger, VTT. IFRA congress-expo
Riferimento: 1364
Attività di ricerca IFRA nel 1995/96: stampa e spedizione Boris Fuchs, direttore della ricerca IFRA, passa in rassegna i più importanti progetti di ricerca realizzati o impostati dall’istituto di Darmstadt nel biennio 1995/96 nel settore della stampa e post-stampa: controstampa e rub-off, in-
TecnoMedia
fluenza della qualità dell’acqua nelle soluzioni di bagnatura, controllo degli scarti di carta, controllo di qualità nella produzione, controllo del registro nella stampa in quadricromia, test di stampabilità sulla carta da giornale. IFRA congress-expo
Riferimento: 1365
Attività di ricerca IFRA nel 1995/96: prestampa Manfred Werfel dell’IFRA passa in rassegna i più importanti progetti di ricerca realizzati o impostati dall’istituto di Darmstadt nel biennio 1995/96 nel settore della prestampa: Sistemi di controllo del colore, profili colore ICC, sistemi di bozza “soft”, fotocamere digitali, retinatura a modulazione di frequenza, computer to plate. IFRA congress-expo
A
perto vio A Archi ASIG
Riferimento: 1367
Il database, strumento di gestione editoriale: l’esperienza del Mirror Group David Jones, responsabile delle tecnologie informative del gruppo editoriale britannico Mirror (Daily Mirror, Sunday Mirror, The People, The Daily Record, The Sunday Mail, Sporting Life, più partecipazioni azionarie nel quotidiano The Independent e nella stazione tv Scottish Television), descrive le strategie di implementazione dei database del gruppo, che puntano a tre obiettivi fondamentali: usare i database per realizzare nuovi prodotti e servizi; usare i database per migliorare il marketing del prodotto; usare i database per supportare l’automazione e l’ottimizzazione dei flussi produttivi. IFRA congress-expo
Riferimento: 1368 Riferimento: 1366
Sistemi di acquisizione e gestione della pubblicità al gruppo Gannett Susan Clark-Johnson del gruppo editoriale statunitense Gannett descrive le soluzioni adottate dal maggiore editore USA di quotidiani per ottimizzare la produzione della pubblicità e agevolare gli inserzionisti che intendono piazzare un annuncio su una o più testate del gruppo. I prodotti software elaborati all’interno del gruppo - per la cui gestione è stata creata una società, la Gannett Media Technology International - sono due: - MASS (Mobile Advertising Sales System), che consente al venditore di portarsi dietro, su un portatile, tutto quanto gli occorre per realizzare l’annuncio in casa del cliente, dal disegno dell’esecutivo al calcolo della fatturazione; - Adlink, un software specificamente realizzato per l’automazione della pubblicità classificata, con particolare riferimento agli annunci immobiliari e alle compravendite di automobili. IFRA congress-expo
Il database, strumento di gestione editoriale: l’esperienza del Frankfurter Allgemeine Zeitung Frank Meik del quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung espone il punto di vista del quotidiano tedesco sull’utilizzo di database nella produzione di un quotidiano, con particolare riferimento alla creazione di nuovi servizi informativi (per esempio servizi on line) sulla base di contenuti già esistenti negli archivi del giornale, e sull’utilizzo del database come strumento di gestione integrata del processo produttivo complessivo. IFRA congress-expo
Riferimento: 1369
Inchiostrazione keyless, tecnologia emergente per la stampa dei quotidiani Clemens Mühl, responsabile tecnico della società stampatrice Druck-und Verlagshaus di Francoforte, ripercorre brevemente la storia della tecnica di inchiostrazione keyless (senza viti di inchiostrazione), dalle
55
A Aperto
vio Archi
TecnoMedia
ASIG
prime esperienze nell’offset e nella flexo alle prime applicazioni della tecnologia anilox-offset, sino alle attuali offerte di produttori come Koenig & Bauer, MAN-Roland, WIFAG. IFRA congress-expo
Riferimento: 1370
Inchiostrazione keyless: l’esperienza del Kochi Shimbun Il direttore tecnico Yoshihiko Nozaki descrive l’esperienza compiuta con l’inchiostrazione keyless sulle due rotative con le quali viene effettuata la stampa del quotidiano giapponese Kochi Shimbun: 32 pagine di foliazione media con un numero massimo di otto pagine in quadricromia, 230.000 copie nell’edizione del mattino, 145.000 nell’edizione del pomeriggio. IFRA congress-expo
Riferimento: 1371
Oltre la parola stampata: guardiamo le cose nella giusta prospettiva Leonard Millstein, responsabile per i new media del Boston Globe, mette in guardia dalle eccessive enfatizzazioni sullo sviluppo dei servizi on line: prima che i servizi on line possano esercitare una vera concorrenza nei confronti del giornale stampato occorrerà che la penetrazione dei Personal Computer e la diffusione delle infrastrutture di telecomunicazione raggiungano livelli molto più elevati di quanto non siano attualmente. Nel frattempo, i quotidiani hanno tutto il tempo di elaborare una strategia vincente, sfruttando i propri vantaggi competitivi e, in primo luogo, quel particolare rapporto di fiducia e di credibilità che si crea tra il quotidiano e il suo lettore. IFRA Symposium
56
Riferimento: 1372
Un nuovo media racconta nuove storie: la case-history di Webdo Bruno Giussani, responsabile di Webdo, il servizio on line del settimanale svizzero L’Hebdo, individua tre caratteristiche fondamentali che - da un punto di vista giornalistico - devono contraddistinguere i prodotti e servizi di informazione diffusi sul Web. 1. Diversità: mentre la carta stampata richiede al giornalista un costante compromesso tra l’interesse del pubblico e lo spazio disponibile, i servizi on line consentono di soddisfare gli interessi di ciascun lettore ad ogni livello di approfondimento. Pertanto, oltre alla “quantità media” di informazione, dovrà essere fornita la possibilità di scendere più in profondità nella conoscenza di un determinato argomento. Diversi sono anche i consumatori dei servizi on line: ci sono i surfers - quelli che si collegano per vedere “quello che c’è” - e i cercatori - quelli che hanno bisogno di informazioni particolari e precise, da ottenere nel più breve tempo possibile. E ci sono anche i “consumatori non umani”, come i sistemi di indicizzazione automatica dei testi in funzione di un loro utilizzo “on demand”. 2. Comunità. Chi utilizza i servizi on line deve sentirsi allo stesso livello e non subordinato rispetto al giornalista. 3. Flusso informativo. Le regole sintattiche e retoriche dei servizi on line sono assai distanti da quelli della lingua scritta: non più una progressione lineare dall’inizio alla fine, ma una serie di progressivi salti di livello, dal superficiale all’approfondito e viceversa. IFRA Symposium
Riferimento: 1373
Sviluppo di contenuti specifici per il Web: il New York Times Elizabeth Osder, responsabile dei contenuti del sito Web del New York Times, sottolinea l’importanza che assume, nella pianificazione e nella messa a punto di un servizio on line, l’individuazione di contenuti specifici, adatti alle ca-
TecnoMedia
ratteristiche tecnologiche del mezzo. Il New York Times on the Web ha proposto tematiche e servizi diversi rispetto alla versione stampata, sfruttando l’interazione degli utenti come contributo giornalistico. In questo modo, sviluppando una forma di partnership tra il giornale e i suoi lettori, si rafforza la “franchise” della testata, la sua autorevolezza, il senso di comunità che riesce a creare tra i lettori. Dal punto di vista economico, il management del New York Times ha preventivato il break-even entro tre anni dal lancio del servizio, ma la estrema imprevedibilità del mercato impedisce di essere troppo precisi nelle previsioni. IFRA symposium
Riferimento: 1374
La Tribune Desfossés su America on line Una scelta certamente controcorrente quella effettuata dal quotidiano economico francese La Tribune Desfossés, che ha scelto, come mezzo di diffusione del proprio servizio di informazioni elettroniche, America On Line anziché il World Wide Web. Dominique Sciamma, responsabile del servizio, spiega le ragioni di questa scelta e mette in evidenza le strategie editoriali ed i risultati sinora raggiunti dal quotidiano francese. IFRA symposium
Riferimento: 1375
Central Station, una iniziativa congiunta dei quotidiani e settimanali belgi Jan Lamers, vice presidente dell’ENPA, l’Associazione Europea degli Editori di Giornali, descrive il servizio Central Station, realizzato in Belgio da 26 quotidiani e 12 periodici con l’obiettivo di fornire servizi telematici ad alto valore aggiunto su un mercato di dimensioni estremamente ridotte. Ogni notte i giornali che partecipano all’iniziativa mandano il proprio materiale editoriale in formato SGML sul database SQL di Central Station, che lo indicizza. I materiali così
A
perto vio A Archi ASIG
trattati vengono quindi confrontati con i profili degli utenti e, sulla base della filtratura, viene spedita ad ogni utente - via posta elettronica - una “rassegna stampa personalizzata”. Il servizio Central Station - che consente anche ricerche sugli archivi storici delle pubblicazioni aderenti all’iniziativa viene già utilizzato dalle 200 più importanti società belghe, e la tecnologia che sta alla sua base è stata esportata in altri paesi europei per essere utilizzata da agenzia di stampa o da altri consorzi editoriali. Lamers conclude ricordando come il vero problema per i prodotti come Central Station sia di natura non tecnologica ma giuridico-normativa, e riguarda la tutela del copyright. Se gli editori non si riapproprieranno dei diritti sul materiale pubblicato, che in gran parte dei paesi europei sono di proprietà dei giornalisti, dovranno rassegnarsi ad agire sul mercato dell’on line come broker e non come fornitori di informazioni. IFRA symposium
Riferimento: 1376
Internet, il sogno (o l’incubo) che diventa realtà per i giornalisti Con Internet il giornalista può realizzare un vecchio sogno: disporre di una quantità illimitata di fonti informative. Basti pensare a cos’era il World Wide Web due anni or sono e a cos’è oggi: cento milioni di persone collegate, 50 milioni di pagine Web, 11 miliardi di parole in rete. Ma oltre al WEB ci sono altri strumenti da non sottovalutare: Telnet, i newsgroup, le listserv, la posta elettronica. Fredrick Laurin, giornalista investigativo della televisione svedese, racconta il caso di Osmo Wallo, un barbone morto a Karlstadt nel maggio 1995 a seguito di un arresto effettuato dalla polizia, e la cui morte era stata in un primo momento attribuita a eventi sconosciuti. Collegandosi tramite Internet con una listserv che raggruppa circa 400 medici legali di tutto il mondo, Laurin riuscì a rintracciare Michael Baden, una delle massime autorità mondiali del settore, il quale, presa visione del
57
A Aperto
vio Archi
TecnoMedia
ASIG
referto autoptico, espresse un parere tale da costringere le autorità svedesi a riaprire il fascicolo sulla morte di Wallo. IFRA symposium
Riferimento: 1377
L’approccio al WEB del Los Angeles Times Il management del Los Angeles Times, prima di realizzare il proprio sito Web, ha condotto una ricerca, tra i lettori e i non lettori, per capire che cosa la gente si aspettasse dal principale fornitore di informazioni della megalopoli californiana. Dall’analisi delle risposte giunte a questa indagine è emerso un quadro nel quale gli utenti e i potenziali utenti vogliono sì le notizie, i risultati sportivi aggiornati all’ultima ora, la possibilità di comunicare con i reporter, ma vogliono soprattutto un servizio personalizzato. Partendo da queste premesse Terry Schwadron, responsabile del servizio on line del quotidiano, descrive la filosofia di base e le caratteristiche dell’edizione on line del quotidiano californiano, che offre per esempio un servizio di informazioni su circa 400 comunità locali sparse sulla California del Sud, e dispone di un servizio di ricerca personalizzata, denominato Hunter, che seleziona sul database del giornale le notizie che corrispondono alle preferenze ed ai gusti dell’utente. IFRA symposium
Riferimento: 1378
La strategia del gruppo Gannett per i servizi on line John Williams, responsabile dello sviluppo dei nuovi prodotti del gruppo editoriale Gannett, descrive la strategia editoriale del gruppo per quanto riguarda i servizi on line: ricercare il ritorno degli investimenti effettuati rispettando le potenzialità del nuovo mezzo, che si sviluppa non già in senso orizzontale - poca informazione su molti argomenti bensì in senso verticale - molte informazioni su argomenti molto specifici. Il segreto del successo sta dunque nell’indi-
58
viduare nicchie di mercato che possano essere raggiunte con servizi informativi altamente specializzati. Un esempio può essere il servizio NevadaNet, offerto dal quotidiano The Reno Gazette-Journal, che fornisce informazioni in tempo reale su alberghi, casinò, ristoranti, trasporti, in un’area a grande vocazione turistica; oppure Space Online, il servizio di informazioni sulla base astronautica di Cape Canaveral nato da una costola del quotidiano Florida Today. Al fine di ottimizzare i ricavi generati dai servizi on line e di generare economie di scala, il gruppo Gannett ha dato vita a numerose alleanze con società dotate di specifici know-how, come New Century Network, Careerpath.com, InfiNet. IFRA symposium
Riferimento: 1379
Pubblicità sul Web: le esperienze compiute negli Stati Uniti Secondo David Morgan della Real Media, società specializzata nella vendita di spazi pubblicitari su Internet, l’unica possibilità di ritorno degli investimenti effettuati dai giornali nei servizi on line risiede nella pubblicità. Ma la pubblicità sul Web è profondamente diversa da quella sulla carta stampata, e richiede l’apprendimento di una serie di “lezioni”: enfatizzare al massimo le caratteristiche specifiche del medium, dando largo spazio all’interattività tra l’utente ed il servizio, in modo da creare audience il più possibile specifiche e individualizzate, le più appetite dagli inserzionisti; sviluppare sistemi sicuri di misurazione dell’audience, e costituire a tal fine organismi di rilevamento dell’audience indipendenti rispetto a editori ed inserzionisti; standardizzare le procedure commerciali, la terminologia e soprattutto le dimensioni delle “bandiere” (banner) di pubblicità inserite nei servizi on line; sviluppare sinergie con altri quotidiani; abituarsi a fronteggiare una competizione molto più dura di quanto non avvenga attualmente. IFRA symposium
TecnoMedia
Riferimento: 1380
Una strategia integrata per i servizi on line alla Portsmouth Newspapers Christopher Bisco racconta l’esperienza condotta dalla Portsmouth & Sunderland Newspapers, società editrice inglese che pubblica un quotidiano, tre settimanali e quattro free-papers un centinaio di chilometri a Sud Ovest di Londra, ha adottato un “approccio integrato” ai new media, che nasce dalla valutazione del mercato esistente, dei prevedibili sviluppi, e si pone l’obiettivo di mantenere il ruolo di principale fornitore di informazione e di pubblicità per la propria area di riferimento. Una ricerca di mercato condotta nella zona ha evidenziato come il quotidiano stampato abbia una penetrazione del 64%, contro il 22% dell’audiotex, il 16% del teletext, il 13% di Internet. Al netto delle sovrapposizioni tra questi media, l’utilizzo integrato di questi mezzi porta la copertura totale del mercato all’83%, con un incremento di circa un terzo rispetto al solo prodotto cartaceo. L’utilizzo dei new media, poco significativi se considerati ciascuno a se stante, può dunque contribuire non poco a rafforzare la posizione di mercato della società editoriale, conferendo ulteriore valore aggiunto al core product. In questa ottica, occorre tuttavia che gli investimenti nei new media siano estremamente limitati e che siano sfruttate al massimo le possibili economie di scala. In questo modo è possibile contenere al massimo i costi (l’area new media della Portsmouth Newspapers ha un organico di tre persone), offrendo al contempo agli inserzionisti una maggiore copertura del mercato con un incremento solo marginale delle tariffe pubblicitarie. IFRA symposium
Riferimento: 1381
Una panoramica dei sistemi di misurazione dell’audience sul Web Sul Web non si vende spazio agli inserzionisti, ma audience. Partendo da questo presupposto, Ian Laurence
A
perto vio A Archi ASIG
della società britannica Synopsis Technology Limited passa in rassegna le tecniche attualmente utilizzate per la misurazione dell’audience sui servizi on line, dal brutale (e scarsamente efficace) “conteggio dei clic” sino all’identificazione dei profili demografici degli utenti e al cosiddetto “clickstream”, il flusso di vendite guidato dalla pubblicità sul Web. IFRA symposium
Riferimento: 1382
Pay-per-view sul World Wide Web Steve Brooks della società inglese Hyperion passa in rassegna i più diffusi sistemi di pagamento e di commercio elettronico attualmente utilizzati sul Web e gli sviluppi in corso di realizzazione. Molto importante, nello stabilire transazioni economiche sul Web come in ogni altro modo, è il rapporto di fiducia che deve esistere tra chi compra e chi vende: sotto questo aspetto, il quotidiano, con il suo “brand name” consolidatosi nel tempo, mantiene significativi vantaggi rispetto ad altri attori presenti sulla scena dell’on line. IFRA symposium
Riferimento: 1383
Il futuro dell’editoria elettronica David Treleaven, professore di Computer Science allo University College di Londra, traccia un quadro dei prevedibili sviluppi nel breve periodo dell’editoria elettronica: accentuarsi del fenomeno dell’“infotainment” (fusione di informazione e intrattenimento), diffusione di Internet in sovrapposizione, forse in sostituzione, del sistema telefonico mondiale attualmente utilizzato; emergere di nuovi strumenti di diffusione dei prodotti e servizi (network computer, chioschi elettronici, tv interattiva, Telefoni Internet, Videogiochi con interfaccia TCP/IP, Personal Digital Assistant, agenti di ricerca intelligenti). IFRA symposium
59
Lo le Scaffa
TecnoMedia 94 Maffy
Maffy 94
Lo Scaffale
La Stampa
“Lo Scaffale” presenta i libri più importanti dedicati all’ industria editoriale, con particolare riguardo al settore della stampa, ai “new media”, all’universo emergente della comunicazione elettronica e digitale, allo sviluppo ed all’impiego delle tecnologie informatiche nell’industria grafica ed alle più moderne tecniche manageriali che possono trovare applicazione nell’industria della comunicazione. Una grande biblioteca di saggi, monografie, manuali tecnici e testi di management, una galleria di idee che invitano alla conoscenza ed alla riflessione.
L’invenzione del software
Nuovo diritto d’autore
V
V P
L a
3
BS
k
Il volume si compone di due parti dedicate, la prima, alla tutela brevettuale delle invenzioni di software e la seconda alla tutela d’autore dei programmi di elaboratore. Ciascun argomento è trattato con taglio monografico e con approfondimento sistematico, con un costante raffronto tra l’esperienza europea e quella degli Stati Uniti. Sono discusse criticamente tutte le più importanti decisioni rese dalla giurisprudenza e dagli uffici brevetti dei diversi Paesi europei e degli Stati Uniti, nonché le più importanti e le più recenti tesi dottrinali proposte in materia di protezione del software. L’autore propone sui principali argomenti proprie chiavi di lettura ed originali soluzioni interpretative, con un approccio che privilegia costantemente una visione sistematica dei diversi strumenti di tutela.
k
La Stampa è un giornale con due S anime: una regionale, se non proprio cittadina, e una nazionale e internazionale. Liberale, laico e democratico, il giornale accompagna la cresciO ta della società italiana ed europea in X questi decenni e con una redazione ai problemi del Paese, con Z aperta nuove iniziative giornalistiche e collaboratori autorevoli, raggiunge un O prestigio che ne fà uno dei giornali più apprezzati in Italia e all’estero. Questo volume si concentra sulla storia dell’Editrice La Stampa, fondata nel 1926 quando Alfredo Frassati fu X costretto a cedere il giornale alla Fiat. La ricerca privilegia un grande giorZ nale come grande azienda e pertanto esamina le vicende della società ediO toriale, la politica gestionale, lo sviluppo tecnologico, i rapporti interni S tra amministratori e redazione e documenta la collaborazione costruttiva fra le varie componenti che ha perO messo di superare gli anni neri, e ha accompagnato le successive trasforS mazioni giornalistiche e tecniche.
O
Z
Direttive comunitarie e normativa interna.
O
L a
J
Brevetto e diritto d’autore.
3
LA STAMPA dal 1945 ad oggi Un giornale, una azienda.
J
P
Z
BS
k
J
k
J
O
P
Z
k
O
L a
BS
k
J
L a
k
k
V
J
J
L
L a
P
J
k
L
L a
P
L a
J
k
J
iX
L a
3
S
y
y
60
3 O
O
3
Mario Grandinetti LA STAMPA dal 1945 ad oggi Gutenberg 2000 - Luglio 1996 pp. 222 £. 35.000
Z
3
3
B
X
V
2
2
V
tO
9
9
i
a5
P
y
3
y
L a
V
S
M
M
t
3
3
a5
La rapida diffusione dell’informatica in tutti i settori di attività ha dato vita a nuovi generi di opera come i programmi per elaboratore, le opere multimediali, le opere audiovisive, le banche dati e all’affermarsi di nuovi diritti e tecnologie come la diffusione via satellite e via cavo, la distribuzione, il noleggio e il prestito, la reprografia, la durata del diritto d’autore, i diritti d’importazione, i nuovi registri per le opere tutelate. Ciascuno di questi nuovi settori ha richiesto norme dettagliate in campo europeo, che hanno cambiato ed arricchito anche la nostra legge sul diritto d’autore.
L a
O
Giovanni Guglielmetti L’INVENZIONE DI SOFTWARE Giuffrè Editore - 1996 pp. 348 £. 42.000
Laura Chimienti LINEAMENTI DEL NUOVO DIRITTO D’AUTORE Giuffrè Editore - pp. XV-301 £. 40.000
TecnoMedia
Diventare multimediali
Intelligenza artificiale
Come utilizzare i CdRom e i nuovi supporti elettronici nella comunicazione d’impresa, nell’editoria, nella didattica e nella formazione.
Intelligenza artificiale e diritto. Un’introduzione
Il libro si rivolge ad un pubblico S molto vasto, che può spaziare dal consumatore più attento alle novità del mercato all’azienda che vuole trarre vantaggio da questo nuovo di comunicare internamente O modo X ed esternamente, a quanti operano nel mondo dell’editoria tradizionaZ le, a tutti i docenti che cercano modi più interessanti ed efficaci di inseO gnamento. Scritto a più mani dagli esperti di tutti i settori che spaziano attorno a questo nuovo mondo, il libro offre infatti - anche attraverso significatiX ve case history - una panoramica molto esauriente: dai cambiamenti Z indotti dai Cd-Rom agli usi, agli scopi e ai vantaggi per poi addentrarsi O per i futuri “attori” dell’universo multimediale - nella produzione vera S e propria e in tutti gli aspetti correlati.
Il volume illustra la tematica relativa all’Intelligenza artificiale, introducendo i contenuti, i risultati e i metodi delle ricerche di “intelligenza artificiale e diritto” con una particolare attenzione per i profili di rilevanza teorico-giuridica. L’analisi dei sistemi e delle loro applicazioni è quindi limitata a quanto necessario per dare una visione d’insieme, mentre gli aspetti tecnici e formali sono solo accennati. I numerosi riferimenti bibliografici (anche ad opere introduttive o istituzionali) si propongono di enfatizzare la dimensione culturale, e non solo tecnologica, degli studi qui presentati, di evidenziare le connessioni con problematiche apparentemente lontane, e di indirizzare il lettore (sia di formazione informatica, sia di formazione giuridica) verso possibili approdondimenti.
Lo le Scaffa
94 Maffy
Dalla selce al silicio
V
V P
V P
Z
k
O
L a
BS
k
J
O
L a
k
k k
iX
J
k
k L
J
L
L a
P
J
k
3 O
L a
k
J
P
L a
J
k
Z
3
L a
3
S
P
y
O
X
V
3
3
B
tO
2
2
V
a5
9
9
i
y
L a
3
L a
J
V
S
M
M
t
O La nuova edizione della fortunata opera, ideata e coordinata da Giovanni Giovannini, che ripercorre le tappe più importanti dell’evoluzione degli strumenti di comunicazione: dalla selce dei Sumeri e dal papiro degli Egizi al primo alfabeto dei Fenici, dall’invenzione gutenberghiana della stampa all’elettricità con o senza fili (telegrafo e telefono, radio e televisione), per giungere infine al silicio del chip, cuore del computer, il protagonista di una nuova, tumultuosa trasformazione, rivoluzione, mutazione nel modo di comunicare e di vivere tra uomini. Il volume raccoglie i saggi di: Giovanni Giovannini, Barbara Giovannini, Nicoletta Castagni, Carlo Lombardi, Carlo Sartori, Enrico Carità. Pur essendo il volume dedicato in gran parte al passato, la descrizione dello sviluppo tecnologico si propone come obiettivo principale di scrutare il futuro dei mezzi di comunicazione.
3
3
a5
BS
J
L a
O
O
3
3
BS
Storia dei massmedia. Nuova edizione 1997
L a
J
O
Z
J
P
Z
S
y
y
a cura di Roberto Liscia DIVENTARE MULTIMEDIALI Il Sole 24 ORE Libri - Ottobre1996 pp. 271 £. 34.000
Giovanni Sartor INTELLIGENZA ARTIFICIALE E DIRITTO Giuffrè Editore - pp.174 £. 24.000
a cura di Giovanni Giovannini DALLA SELCE AL SILICIO Gutenberg 2000 - Ottobre 1996 pp. 345 - £. 120.000
61
O IRETT RMANO
D FILO
TecnoMedia
O E INF
ND
AZIE
NTG presenta il sistema editoriale SYSDECO SES Dopo aver consentito, prima fra tutti, la piena integrazione utilizzare tutti i programmi applicativi che ha a e l’automazione dell’intero ciclo produttivo editoriale disposizione con un’unica modalità operativa. alla fine degli anni 80 presso i 100 quotidiani più importanti del mondo, oggi la Sysdeco presenta un Il redattore al centro del processo produttivo sistema editoriale inedito ed innovativo. Superata la Poiché nella realtà editoriale di oggi il redattore è al fase dell’utilizzo di software applicativi standard anche centro del processo produttivo, il sistema editoriale SES negli ambienti editoriali dei quotidiani e superata offre una stazione di lavoro redazionale multifunzionale, parimenti la tendenza dei costruttori tradizionali ad in grado di espletare funzioni fino ad oggi suddivise tra assemblare gli applicativi postazioni e addetti diversi. In standard sul loro sistema base al ”Profilo Utente” il originario dedicato, la Sysdeco redattore potrà: propone una soluzione di quinta - consultare e prelevare dalle generazione. agenzie testi, grafici, foto e dati Già proprietaria della di tipo infografico; potentissima tecnologia di - consultare e prelevare sviluppo SYSTEMATOR E dall’archivio storico del N.T.G Nuove tecnologie grafiche OBEVISION, la Sysdeco, con giornale le informazioni, ivi Via Taro 39 - 00198 Roma l’acquisizione delle società compresi i dati multimediali tel. 06/8416190 - fax 06/8541469 Atex, Dewar e Sypress, ha (suoni e immagini in Strada 2, Edificio C3 - 20090 Milanofiori Assago (MI) potuto attingere al grande movimento); tel. 02/8242541 - fax 02/57511893 patrimonio di conoscenze -consultare e prelevare dati di relativo alla funzionalità di un qualsiasi tipo da banche esterne sistema dedicato (Atex), alla praticità di un sistema con collegamenti diretti o a mezzo InterNet; DTP (Dewar), e alla capacità di generare nuovo business -utilizzare il monitor della propria stazione di lavoro per editoriale con la raccolta e la gestione della pubblicità visionare i programmi televisivi e catturare le immagini (Sypress). desiderate; Riprendendo quindi le funzionalità produttive tipiche - inviare o ricevere posta elettronica e trasmettere fax del sistema Atex ed i concetti di utilizzo dei software - comunicare via satellite. applicativi standard del sistema Dewar, Sysdeco ha Sempre in questa postazione si trovano le funzioni più riprogettato ex-novo il sistema editoriale utilizzando la tipicamente redazionali e produttive: sua potentissima tecnologia di sviluppo. Il SES integra - disegno del menabò elettronico; in modo nativo gli applicativi standard in una robusta e - redazione dell’articolo; solida architettura progettata in modo specifico per i - titolazione; giornali di medie e grandi dimensioni ed è stato pensato - normalizzazione del titolo e dell’articolo nell’area di per rispondere alle esigenze di oggi e ancor più a quelle menabò assegnata; che si presenteranno in futuro. - scelta del taglio, del particolare e del dimensionamento per la messa in pagina delle foto, dei logotipi, della Come il sistema SES utilizza gli standard grafica in genere; Tutte le componenti standard sono raccolte ed integrate - realizzazione e messa in pagina della pubblicità e degli dal modulo software del sistema SES denominato elementi tabellari quali borsa, classifiche sportive, WorkFlow Manager, il quale offre un ambiente operativo risultati elettorali, spettacoli; semplice, uniforme e, soprattutto, integrato con il - controllo dello stato di avanzamento delle pagine e database centrale per far sì che il redattore possa visualizzazione completa di quelle finite;
62
TecnoMedia
O IRETT RMANO
D FILO
NDE
AZIE
- stampa delle bozze; - invio delle pagine ai centri stampa. La gestione della pubblicità Partendo da una considerazione semplice, ma al tempo stesso molto esplicativa, per cui la “pubblicità è la linfa vitale di ogni quotidiano e il quotidiano a sua volta è lo strumento portante della pubblicità”, la Sysdeco ha progettato e realizzato un unico sistema in grado di coprire sia le esigenze commerciali della pubblicità che quello di tipo più squisitamente editoriale. Ecco quindi che è possibile, ad esempio: -prenotare la pubblicità con contestuale visibilità sulla pubblicazione offrendo al cliente la possibilità di scegliere il posizionamento desiderato in funzione degli altri elementi presenti in pagina; - produrre l’esecutivo di pubblicità direttamente allo sportello e far sì che esso sia in pagina, o comunque disponibile, al momento stesso dell’accettazione da parte dell’inserzionista; - avere in redazione il timone della pubblicità in tempo reale per apportare eventuali modifiche di carattere redazionale, e molte altre funzioni. Con questo tipo di
gestione della pubblicità elettronica, sia in input che in output, e utilizzando tutti i canali di comunicazione disponibili, si ottengono una razionalizzazione del processo produttivo e la creazione di nuovi servizi, fonte di ulteriori ritorni economici. Enterprise è il componente del sistema SES utilizzato per la raccolta della pubblicità. Struttura organizzativa e funzionale flessibile L’architettura del sistema SES consente di realizzare strutture organizzative e funzionali modellate secondo le specifiche realtà e le esigenze di ciascun quotidiano. Il posto di lavoro multifunzionale e multimediale del sistema SES viene personalizzato per contenere e presentare allo specifico utente solo e soltanto ciò che è stato per lui definito, escludendo tutte le altre funzioni disponibili nel sistema le quali, non essendo utilizzate da quell’utente, potrebbero essere causa di confusione e di errori. Altrettanto libera è la scelta dell’impostazione del lavoro di composizione delle pagine che può avvenire con il metodo “layout driven”, con il metodo “Text Driven” o utilizzando i due metodi in forma mista all’interno della stessa pagina.
AUTOLOGIC, il partner ideale per i quotidiani Oggi, con il nuovo sistema APS-2 plate in grado di esporre due lastre contemporaneamente, l’Autologic Information International offre ai quotidiani una soluzione di elevata produttività. Sviluppato con la Krause-Biagosch, questo sistema è stato disegnato appositamente per i quotidiani e per sopportare quindi alti volumi di lavoro, arrivando a produrre fino a 96 lastre broadsheet all’ora. Questa versione è in grado di rispondere alle necessità dei quotidiani che
INFO
hanno notoriamente elevati volumi produttivi e l’esigenza di esporre più lastre della stessa pagina. La straordinaria produttività dell’APS-2plate viene raggiunta grazie alla possibilità di caricare e esporre due lastre contemporaneamente utilizzando un solo laser FD-YAG. Disegnato per lavorare a luce ambiente, accetta fino a 500 lastre inserite su un carrello trasportabile che riduce al minimo il fermo macchina, un vantaggio questo che si rivela particolarmente interessante durante
i picchi di lavoro. Un tamburo interno di granito garantisce infine una qualità eccellente con una elevata efficienza ottica. L’APS-2plate si inserisce perfettamente nell’architettura di sistema Autologic destinata alla produzione delle alstre in locale o in remoto. Può sostituire o lavorare accanto a fotoplotter già installati per essere utilizzato nella fase di migrazione verso una produzione completa CTP. Non solo Autologic dispone ora del sistema CTP perfetto per i quotidiani, ma questo sistema arriva anche nel momento giusto, ovvero quando il mercato è pronto per migrare verso una produzione computer-to-plate”.
63
TecnoMedia
O IRETT RMANO
D FILO
O E INF
ND
AZIE
DuPont XEL 400 Fotounità per i quotidiani pellicola, quest’ultima viene tirata fuori dalla cassetta prima dell’uso e lasciata in un buffer di input in uno stato privo di tensione. In tal modo, il movimento della pellicola può essere controllato presso la testina di elaborazione, offrendo un’accuratezza di ripetizione di 25 micron. XEL 400 incorpora anche un sistema di uscita a doppio buffer che garantisce un registro di punzone accurato ed evita problemi presso la cassetta di uscita. Tale buffer permette di collegare XEL 400 direttamente a una sviluppatrice su pellicola, eliminando in tal modo il costo supplemenDuPont de Nemours Italiana tare di un sistema di trasporto esterno. Via A. Volta, 16
DuPont presenterà la nuova fotounità XEL 400 che combina elevata qualità e produzione di volumi in un’unità singola dal costo accessibile. Queste prestazioni vengono conseguite attraverso la combinazione esclusiva di rasterizzazione veloce, registro accurato e punzonatura integrale. Il risultato è la metodologia di produzione ideale per stampatori commerciali e di quotidiani che richiedono formati fino a 45 cm di larghezza.
Versatilità del RIP Il RIP di XEL 400 gira sui velocissimi computer Power Macintosh e Pentium, offrendo reali capacità mul20093 Cologno Monzese Mi ti-tasking. Esso genera fino a 32.000 Tel.: 02 - 25.30.914 Moduli di punzonatura livelli di grigio che producono una Telefax: 02 - 27.300.972 I moduli di punzonatura su XEL 400 migliore qualità di immagine e risolusono standard, con specifiche adatte per i sistemi di zioni più basse a velocità più elevate. Le finestre registro più diffusi; sono inoltre disponibili punzoni intuitive dell’interfaccia utente forniscono informapersonalizzati per soddisfare requisiti più specifici. zioni complete sulla gestione dei file, il che offre al Commentando sul prodotto, Paolo Barbieri, Business RIP la possibilità di monitorare l’attività generale del Manager per l’Europa, settore Electronic Imaging sistema e di massimizzare la produttività. Vengono Systems, ha affermato: “XEL 400 è ideale per la forniti inoltre strumenti supplementari per attività che produzione di quotidiani. Questo prodotto combina in passato richiedevano lunghi tempi di esecuzione, output di grande formato a elevata velocità di elaboracome trasformare un file da positivo a negativo senza zione, oltre 50 cm al minuto, per la produzione rapida dover nuovamente rasterizzare. di pellicole A2, punzonate e pronte per la lastra. L’elevata risoluzione che è in grado di generare rende Elaborazione accurata questo prodotto appetibile anche per quelle fotolito L’elaborazione precisa, fino a 2540dpi, viene garantiche producono selezioni di qualità con retini fino a 200 ta dal dettaglio tecnico meticoloso e da un sistema di linee. alimentazione pellicola che , per la prima volta, supera XEL 400 è un potente contributo alla nostra offerta definitivamente il problema dei cambi di tensione globale che è stata specificamente ideata per offrire nelle cassette di inserimento pellicola. Utilizzando un alla clientela una vasta scelta per ogni esigenza”. sistema denominato “lazy loop” nel percorso della
64
TecnoMedia
O IRETT RMANO
D FILO
NDE
AZIE
INFO
Servizi Italia cambia strategia
In occasione dell’ultima edizione IFRA 1996 Servizi SYSTEM possono essere impaginati su qualsiasi siItalia si è presentata con il proprio stand e la nuova stema di impaginazione basato su piattaforma MAC, filosofia commerciale come risposta adeguata ai sePc, XPress, Unisys, Atex, Autologic, Scitex, Hell, gnali indicatori del mercato, modificando la propria oppure inviati direttamente ai rip delle fotounità, senrigorosa tradizione di azienda di serviza richiedere la disponibilità delle fonzi. ti inserite nel documento. Il riscontro è stato immediato, accomTEDDY SYSTEM offre soluzioni sofpagnato dal notevole interesse per il tware di produzione, spedizione, conlancio dei nuovi prodotti che sono stati trollo e ricezione per tutti gli attori progettati grazie all’esperienza matucoinvolti nella realizzazione di docurata dal gruppo di sviluppo software menti pubblicitari: Agenzia di Pubblidel servizio di “Trasmissione Elettrocità, Fotolito, Concessionarie ed Edinica Documenti Dati Immagini”, solutori di Quotidiani e Periodici. zione globale per la realizzazione di TEDDI SYSTEM 8000 è basato su campagne pubblicitarie on line su piattaforma WINDOWS NT con strutServizi Italia srl Via Montello 16/A 20154 Milano tutto il territorio nazionale e internatura client/server e protocolli di coTel.: 02/349981 - fax: 02/34998300 zionale. municazione TCP/IP, NETBEUI e e-mail: ita0795@applelink.apple.com gbersani@publicitas.com AppleTalk. TEDDI SYSTEM 8000 TEDDI SYSTEM 8000 e TEDDI gestisce il numero di utenti contempoSYSTEM 9000 ranei richiesti, per una configurazione perfettamente Questi servizi possiedono la stessa filosofia operativa, aderente alle esigenze della pubblicità locale. Attualdifferenziati per potenza e ambiente di sviluppo. mente stiamo installando il primo TEDDI SYSTEM TEDDI SYSTEM 8000 e 9000 sono sistemi di 8000 presso la sede del Corriere della Sera a Roma per networking appositamente studiati per la ricezione di la gestione della pubblicità locale. campagne pubblicitarie globali in formato digitale. TEDDI SYSTEM 9000 è progettato per la gestione di TEDDI SYSTEM è stato realizzato in base agli standard grandi volumi di dati digitali da trasferire su linee definiti dal Gruppo di Lavoro degli Editori patrocinato ISDN. Basato su potenti piattaforme RISC UNIX, dall’ASIG, avente come obiettivo la definizione di attualmente abilitato al protocollo TCP/IP potrà incluuno standard uguale per tutti: fornitori e fruitori di dere in futuro altri protocolli di comunicazione in tecnologie, indipendentemente dalle differenti piattasoluzioni miste. forme tecnologiche ed architetture dei sistemi editoTEDDI SYSTEM 9000 va oltre le aspettative di un riali, dalle sperimentazioni attive realizzate in collabosistema concepito per la gestione di campagne pubblirazione con gli Editori, lo standard definito è altrettancitarie nazionali per Gruppi Editoriali sotto la to valido come soluzione per Quotidiani e Periodici. supervisione delle Concessionarie di Pubblicità, è un TEDDI SYSTEM 8000 e 9000 sono concepiti per la sistema aperto e può inventare nuovi servizi rivolto gestione, ricezione, invio di documenti e dati digitali agli Editori, alle Concessionarie di Pubblicità ed evensu linee ISDN, quali documenti pubblicitari e pagine tuali Aziende di Servizi che intendono gestire camparedazionali, dove si richiedono file unici completi di gne pubblicitarie a livello nazionale e internazionale immagini, testo e fonts. I files trasmessi con TEDDI destinate agli Editori di Quotidiani e Periodici.
65
TecnoMedia
TTO
IRE ILO D
F
NDE
AZIE
NO RMA
INFO
Ricerca full-text in Exchange: facile e veloce con FIND! di Fulcrum Fulcrum Technologies Inc., leader mondiale nel Il classico ago nel pagliaio, insomma. software dell’information retrieval, ha annunciato la La stretta collaborazione a livello di sviluppo tra le due disponibilità per il prossimo mese di Novembre della aziende ha determinato un’integrazione tra Exchange versione 1.1.di FIND!, l’add-on per Microsoft e FIND! talmente elevata che l’utente non si trova a Exchange che consente di effettuare ricerche di tipo dover gestire alcun problema, e può invece approfittafull-text all’interno di messaggi ed attachment archiviati re delle potenti funzionalità di ricerca di FIND!: va nei folder sia pubblici che privati del noto ambiente di infatti sottolineato che FIND! consente di ricercare groupware fornito da Microsoft. parola per parola non solo all’inLa strategia di collaboraterno dei messaggi di posta zione portata avanti da elettronica conservati nei Microsoft e Fulcrum folder di Exchange, ma anTechnologies Inc. permetche all’interno degli allete così di raggiungere un gati, indipendentemente dal FULCRUM Italia S.P.A. risultato estremamente siloro formato. Via Laurentina, 756 - 00143 Roma Tel: 06/50274565 - 5020776 Fax: 06/5020774 gnificativo : con il rilascio di Ma non è finita qui : i termiVia Cristoforo Colombo 49 Find!, infatti, la piattaforma ni ricercati vengono automa20090 Trezzano sul Naviglio (MI) Exchange si arricchisce di una ticamente evidenziati duranTel: 02/4450557 Fax: 02/4450529 soluzione specializzata nella te la visualizzazione dei docuhttp://www.fulcrum.com gestione e ricerca di informazioni menti trovati e la ricerca è supportata di tipo testuale; Find! consente, in altre parole, di anche su configurazioni multi-server. complementare la piattaforma orizzontale di Microsoft Dulcis in fundo: l’interfaccia utente sarà disponibile con delle funzionalità specifiche di info-retrieval, un da Novembre anche in lingua italiana. settore di mercato in grossa espansione e che richiede L’integrazione tra Exchange e FIND! è estremamente sempre più insistentemente prodotti pronti all’uso e elevata anche sul server. Gli amministratori di sistema già integrati in contesti applicativi standard. apprezzeranno il fatto che i comandi di amministrazione di FIND! possono essere richiamati direttamente Semplicità e funzionalità di utilizzo dall’Exchange Administrator. FIND! impressiona per la sua facilità di installazione Diventa così estremamente semplice scegliere i folder e d’uso: le funzionalità di ricerca sono direttamente e le mailbox da indicizzare. Apposite opzioni consenaccessibili dall’interno del client di Exchange tramite tono poi di controllare con precisione la frequenza e le una apposita icona nella tool-bar, e la procedura di modalità di indicizzazione (operazioni a dire il vero ricerca risulta intuitiva e completamente guidata. La completamente automatizzate, che non richiedono velocità con cui vengono effettuate le ricerche, anche nessun intervento dell’amministratore o degli utenti). su moli significative di messaggi e documenti (un server Exchange può facilmente arrivare a contenere L’offerta di Fulcrum diversi gigabyte di informazioni) è impressionante e Fulcrum Technologies ha recentemente arricchito con rende veramente possibile l’individuazione, in pochi FIND! la propria offerta: il nuovo pacchetto si affianca istanti, di un documento in mezzo a diverse migliaia. infatti a SearchServer, il potente motore multipiatta-
66
TecnoMedia
O IRETT RMANO
D FILO
forma di indicizzazione e ricerca, completamente programmabile, che Fulcrum commercializza con successo sin dal 1993. Ricordiamo alcuni tra i più significativi utenti italiani : Il Sole 24 Ore, BNL Multiservizi, Banca d’Italia, Banca di Roma, De Agostini, Mondadori, Telecom Italia, ENEL. SearchServer, compatibile ANSI-SQL e programmabile tramite interfacce di tipo ODBC e CLI, ha la capacità unica di indicizzare testi e documenti nel loro formato nativo (i formati supportati sono diverse decine, tra cui ovviamente tutti i formati di Ms Office) e di
FO
DE IN
N AZIE
consentirne il recupero attraverso strumenti di ricerca estremamente sofisticati che comprendono le particolarità di una decina di lingue occidentali (tra cui l’italiano). SearchServer è disponibile per numerosi ambienti Windows e Unix. Il supporto a Windows NT Server è particolarmente significativo, in quanto ormai da tempo il sistema operativo Microsoft costituisce la prima piattaforma su cui Fulcrum rende disponibili le nuove versioni di prodotto, attualmente giunto alla versione 3.5.
L’interfaccia utente del client di Fulcrum FIND!
67
ETTO
DIR FILO
NDE
AZIE
O
TecnoMedia
AN FORM
IN
Editoria e Internet
Il settore della comunicazione e dell’informazione sta opportunamente protette con meccanismi di sicurezza vivendo un nuovo momento di trasformazione. Dopo (firewall) da accessi indesiderati. l’avvento di grandi invenzioni come la radio e la televisioGli utenti di tali reti possono accedere a servizi evoluti, con ne che hanno rivoluzionato la vita sociale di questo secolo, livello di affidabilità garantito, all’interno delle strutture il mercato editoriale si confronta oggi, grazie alle tecnoloprivate, e con prestazioni ridotte nella rete Internet. gie in continua evoluzione, con la nascita e lo sviluppo di Un secondo momento prevede il coinvolgimento di un un nuovo modo di “fare editoria”, l’editoria elettronica on numero sempre maggiore di utenti ai servizi offerti sulla line. rete, l’integrazione delle diverse reti “private” o “aziendali” Il previsto parziale divorzio tra editoria e carta stampata, Intranet, ed infine una rete globale completamente integrabinomio indissolubile ta in termini di compaper circa 500 anni, vede tibilità e connettività, oggi coinvolti, in Italia con alte garanzie di rie all’estero, tutti gli servatezza ed affidabieditori in partnership lità, con costi di accescon i fornitori di tecnoso in funzione dei serlogia, nella grande sfivizi ricevuti. TELECOM ITALIA Spa da dei prossimi anni: Una rete unica che Via Flaminia, 183 realizzare un mercato delsupporta e veicola servi00189 Roma l’informazione senza confini gezi, una “commodity” alla stessa ografici e temporali, in termini di diffustregua dell’attuale rete dell’energia sione della cultura e di nuove ed estese opporelettrica o del gas. tunità di business. L’editoria tradizionale sperimenta oggi le nuove strade L’editoria elettronica è una moda? con un atteggiamento che esprime curiosità sulle possibili Secondo noi no. prospettive che il mercato lascia intravedere ma anche La conoscenza del proprio target di riferimento è un’esiincertezza sui futuri ritorni degli investimenti effettuati. genza percepita dal mondo dell’editoria nel suo complesIl risultato è che tutte le principali aziende editoriali nel so. mondo hanno realizzato siti sulla rete Internet offrendo L’esperienza europea ed americana dimostra come quotiinformazioni, notizie specializzate, servizi, gratuitamente diani e periodici stiano utilizzando l’editoria elettronica (il più delle volte) o a pagamento. come strumento di direct marketing. Nonostante ci sia tuttora poco di definito in questo nuovo Infatti, il ripensamento del prodotto editoriale da formato business che si avvista all’orizzonte, una cosa è chiara per cartaceo a formato digitale offre una grande opportunità tutti: l’editoria elettronica si presenta come un’attività agli editori, quella di conoscere ed in parte contribuire a nuova e complessa, che richiede nuove professionalità da determinare il proprio target, in quanto un giornale digitale parte degli editori, che devono essere capaci di realizzare permette da un lato di creare un database lettori, dall’altro nuovi tipi di opere, attraverso differenti canali di distribudi offrire notizie, informazioni, servizi nonché pubblicità zione, in grado di raggiungere nuove ed estesissime tipologie che si riferiscono in modo specifico a gruppi determinati. di utenti. Un ottimo esempio di giornale digitale è offerto da Crayon La possibile evoluzione del mondo Internet passa in un (www.crayon.it) che dà ai lettori la possibilità di costruirsi primo momento attraverso l’uso di nuove tecnologie da un giornale ritagliato sulle proprie particolari esigenze, di parte delle aziende, attraverso la realizzazione di strutture scegliere le aree di interesse, la tipologia di informazioni, private di comunicazione Intranet, aperte ad Internet e le riviste ed i quotidiani da cui si preferisce venga giornal-
68
TecnoMedia
ETTO
DIR FILO
ANO
ORM
INF ENDE
AZI
mente estratto il proprio giornale personalizzato. Attualmente il limite allo sviluppo di iniziative editoriali in questo ambito è rappresentato dalla percezione della completa gratuità dei servizi offerti sulla rete e quindi dall’immediata impossibilità di trarre profitto da tale attività. Ma il cambiamento che la tecnologia oggi offre e contemporaneamente richiede al settore editoriale, non è un cambiamento ordine tecnolgico, bensì culturale. Le ovvie considerazioni sulla profittabilità del business si ritrovano a girare in tondo in un loop infinito finché non si riuscirà a rispondere ad un quesito complesso. La domanda che ci si pone è: gli editori devono attendere più o meno passivamente che il mercato sia pronto a consumare i nuovi prodotti digitali, oppure devono investire sulle potenzialità di sviluppo di nuovi canali distributivi e di nuovi prodotti anticipando i lettori tradizionalmente affezionati al profumo della carta stampata e stimolandoli, con proposte allettanti, a trasformarsi in utilizzatori di nuovi prodotti formato bit? Se, tuttavia, risulta difficile per gli editori trovare in questo momento motivazioni all’investimento in questo settore emergente, molto facile è, di contro, trovare la strada per accedere alla rete Internet. L’offerta dei fornitori di accessi al mondo Internet è diversificata in termini di caratteristiche, prezzi, esigenze. Telecom Italia si presenta in questo mercato con un’offerta specifica per le aziende denominata Interbusiness. Interbusiness Interbusiness è un insieme di servizi a valore aggiunto quali l’accesso a banche dati e la posta elettronica, nonché servizi di Internetworking IP nazionale orientati alla clientela business. Il target di riferimento di Interbusiness può
essere classificato in fruitori diretti di servizi ed informazioni; in info-provider, ovvero distributori di informazioni; in access-provider, cioè rivenditori di connettività verso i servizi Internet. L’offerta Telecom Italia è particolarmente interessante per le aziende che svolgono attività di tipo editoriale. Le aziende editoriali, infatti, si configurano sia come information provider che fruitori diretti di servizi. Mentre dell’azienda editoriale come fornitore di informazioni e sevizi on-line verso l’esterno si è già accennato, è opportuno evidenziare i benefici interni che questa può trarre da un accesso Interbusiness. Il servizio Interbusiness, rivolto all’interno dell’azienda, offre l’opportunità di ricercare informazioni, di accedere a banche dati, a servizi offerti da fornitori, di gestire autonomamente sistemi evoluti di posta elettronica e ambienti client-server, di collegare tra loro le diverse sedi con buona garanzia di sicurezza ed affidabilità. Sinteticamente, i principali vantaggi offerti sono: - garanzia di sicurezza ed affidabilità - facilità d’accesso - capillarità della rete - riduzione del costo di collegamento per i clienti. L’offerta Interbusiness è articolata su diverse opzioni in grado di rispondere alle diverse esigenze della clientela sia in termini di qualità ed innovatività dei servizi, che in termini di competitività dei prezzi. In particolare, l’offerta prevede diverse tipologie di accesso, sia diretto che commutato di alta qualità tramite ISDN, con strutture tariffarie di tipo flat. Nuove opportunità per il settore editoriale verranno dall’arricchimento dell’offerta Telecom prevista per il prossimo anno.
69
ETTO
DIR FILO
NDE
AZIE
O
TecnoMedia
AN FORM
IN
IBM interpreta Internet
E’ sufficiente, per chi guarda al di la dello stretto orizzonte che la strategia IBM nel settore supera i concetti riduttivi di temporale, limitarsi a parlare di Internet semplicemente browsers e di software per i server di rete per fornire come la rete delle reti dove tutti parlano con tutti e dove si strumenti per affrontare il business elettronico su Internet in può trovare tutto quello che si vuole? modo globale. Entro il 2000 (quindi in un futuro dietro Direi proprio di no. l’angolo) le soluzioni end-to-end (da utente ad utente) Almeno nella comune accezione dove schiere sempre più costituiranno, secondo IBM, un modo formidabile e imprenumerose di accoliti, dalle stazioni di lavoro dei propri scindibile per fare affari via Internet. Premessa indispensauffici o dai laboratori di informatica delle università o bile per operare attivamente (e con profitto) su queste aree consorziandosi in gruppi di amici, per dividersi le è che occorre agire mettendo insieme validi spese telefoniche, si permettono qualpartners commerciali e tecnologici. che gita serale nel cyberspazio. E’ vero IBM è gia in grado di fornire oggi che molti hanno scoperto come si fa a sistemi che permettono di collegare colloquiare con il resto del mondo con migliaia di Data Base, di transazioni, scritti e parole in barba alle Telecom di inventari da gestire e prodotti e nazionali. servizi da distribuire, con i mercati e E’ anche vero che la curiosità umana gli operatori, vecchi e nuovi che voIBM SEMEA non ha limiti e che ancora per tanti anni gliono cimentarsi nell’arena degli afCirconvallazione Idroscalo si potrà lanciare la sfida di trovare siti fari elettronici. 20090 Segrate - MI Tel. 02.59621 dove si discuta di qualunque stranezza La strategia IBM nell’“e-business” (e che la mente dell’uomo riesca ad architettasta per electronic) si fonda su tre insiemi di re. applicazioni che, a suo avviso, indirizzeranno l’adoE’ vero che sempre più si piega la rete delle reti verso servizi zione di Internet come potentissimo strumento di affari: la di tipo interno ad organizzazioni o gruppi più o meno folti capacita di gestire le transazioni commerciali, la collabora(si va cioè dal concetto di Internet a quello economicamente zione con partners di grandi dimensioni e di elevata profespiù interessante di Intranet). sionalità nei rispettivi settori di influenza, la capacita di E’ vero infine, lo leggiamo sulle riviste di settore ogni gestire i contenuti da veicolare sulla rete (tanto per comingiorno, che la sfida dei giganti dell’informatica si basa ciare IBM mette in campo i suoi 105.000 professionisti nella ormai sul controllo delle comunicazioni più in termini di fornitura di servizi e gli oltre 800 punti di accesso ad Internet contenuti e di servizi di tipo continuativo che non di infraattraverso la propria super rete IBM Global Network). strutture (il software di ricerca, il cosiddetto browser si può Tutti abbiamo letto (o almeno sentito parlare) in tempi anche regalare). recenti di Network Computing, vale a dire, in termini Tuttavia le vere strategie di lungo respiro in quest’area ipersemplificati, della possibilità di operare attraverso struabbracciano orizzonti molto più estesi e compositi di quelli menti molto semplici e poco costosi che si appoggiano per finora intravisti. Ed è in quest’ottica quanto è successo le proprie esigenze di elaborazione a risorse che risiedono pochi giorni fa (il 12 novembre) quando IBM, nel corso di da qualche parte e che devono essere utilizzate solo fino a una conferenza stampa a New York, ha sinteticamente quando serve. Con questi nuovi Personal ridotti all’osso (gia annunciato: “IBM takes Internet battle to higher ground” annunciati da IBM, Sun e altri ad un prezzo iniziale attorno (letteralmente, IBM sposta la battaglia su Internet ad un al milione di lire) ecco allora che si potrà iniziare la nostra livello più alto). Nulla di sconvolgente all’apparenza, a navigazione per vendere o acquistare quello che più c’intemeno di analizzare il contenuto dell’annuncio ed una serie resserà o attirerà in un certo momento. di altri fatti avvenuti di recente e tentare di assemblare il Una stima condivisa da molti osservatori parla di un giro tutto in un mosaico compiuto. In sintesi l’annuncio afferma d’affari di oltre 250 miliardi di dollari a livello mondiale
70
TecnoMedia
ETTO
DIR FILO
ANO
ORM
INF ENDE
AZI
entro il vicino 2000 per il Network Computing, il 65 % di questa cifra mostruosa (quasi 400.000 miliardi delle nostre povere lire) sarà in servizi e soluzioni (e non quindi in ferro e software)! Vediamo, più concretamente, anche se a mo’ di flash, i primi passi fatti in questa direzione. Energy Network Exchange: IBM e Siemens AG (ecco l’esempio tangibile di una prima partnership) hanno definito un sistema per la vendita e l’acquisto d’energia elettrica. Ovviamente ciò è possibile in un mercato libero come quello USA (l’ente erogatore paga al consorzio una somma annuale base molto modesta, fra i 10 e i 15 mila dollari, ed un fisso per ogni transazione, 75 cents). Un pensierino all’ENEL nuovo look? Petroleum Connect: un nuovo sito per lo scambio d’informazioni geologiche fra compagnie petrolifere e la condivisione di business comuni. Insurance-Commerce: uno strumento per permettere alle compagnie di assicurazione di entrare rapidamente nel mercato assicurativo elettronico. World Avenue: un insieme di negozi elettronici personalizzati dove si può trovare tutto quello che si cerca (certificato in un World Purchase Registry e venduto con il marchio World Commerce ) e offrire cataloghi personalizzati secondo i gusti e il portafoglio di chi acquista. Inutile ricordare che si tratta solo dei primi passi di un cammino ancora lungo e difficile ma lungo il quale gia si intravedono allettanti traguardi. IBM si sta preparando con grandi mezzi (il 25 % degli oltre 6 miliardi di dollari annualmente spesi nella ricerca sono dedicati al Network Computing). Al di la di questi primi strumenti, che cosa c’è gia nella pipeline del prossimo futuro? Alcuni esempi: - Un cyberphone cellulare, per l’accesso senza fili ad Internet. - 3D Commerce, uno strumento per visitare superfici di vendita virtuali (con possibili acquisti), basato su Java. - Commerce Point, una famiglia di prodotti e servizi per il commercio elettronico (gia attivo e utilizzato da diverse decine di aziende medio-piccole per vendere di tutto). - WOM (Web Object Manager), una tecnologia estrema-
mente avanzata per gestire milioni di transazioni sui server della rete. - Domino, la recente applicazione interattiva su serventi Internet per gli utenti Lotus Notes (visto che sono gia oltre 10 milioni, è facile immaginare che possa agevolare un sacco di persone!). In particolare con la versione Advanced Services si riesce a gestire fino a 6 server sulla stessa macchina, oltre a statistiche e distribuzione di costi, all’esecuzione di applets Java e all’integrazione automatica di dati provenienti dal proprio sistema informativo con pagine Web. Infine con Weblicator è possibile previsualizzare pagine Web, organizzarle e catalogarle per una ricerca locale (il tutto a pochi dollari). - Cryptolope, una tecnologia particolarmente sofisticata per la protezione delle informazioni. - Bamba, una tecnologia per la gestione di grandi moli di informazioni video e audio in rete. - PanoramIX, una tecnologia in grado di trasformare esplorazioni Internet in visioni a 360 gradi. E qui mi fermo per due ragioni: prima perché sono inutili fughe in avanti (oggi c’è gia tutto quello che serve per fare affari con Internet) seconda perché è tempo di ragionare su questi scenari dal punto di vista dell’industria dell’informazione che “deve” cavalcare la tigre della trasformazione se non vuole trovarsi molto presto fanalino di coda di un mondo che le fugge dalle mani. Non voglio certo dissertare sul tema, mi basta lanciare qualche riflessione da condividere con chi ne avrà voglia e interesse. Una prima considerazione è quella che riguarda la possibilità, oggi gia disponibile, di crearsi dinamicamente un proprio profilo di interessi, di trasferirlo ad Internet e di chiedere che appena ci sono nuove informazioni attinenti a quanto dichiarato e il nostro Network Computer sia libero da altre operazioni, si attivi un segnale visivo o sonoro (a piacere una musichetta o un messaggio vocale) che ci avverta che è tempo di leggere qualcosa per noi. E’ abbastanza ovvio che chi dispone di informazioni di questo tipo, o può facilmente riunirne altre di provenienza esterna, potrà giocare un ruolo determinante per cogliere questa fantastica opportunità. I vantaggi economici? Si potrà richiedere all’utente un
71
ETTO
DIR FILO
NDE
AZIE
O
IN
abbonamento fisso o a consumo, magari legandolo all’effettiva validità delle informazioni selezionate (niente di più facile che controllare quante e quali informazioni l’utente ha semplicemente consultato o anche trasferito sulla propria stazione). E’ altrettanto ovvio che l’editore potrà anche mettere a disposizione i propri archivi per far fronte a questo tipo di servizio. Archivi che, naturalmente, dovranno allora essere costruiti e alimentati non più per soddisfare le sole esigenze interne di documentazione ma come base di un nuovo sbocco di attività commerciale. Un’altra considerazione riguarda i servizi commerciali per conto terzi. L’editore che opera in quest’ottica può essere visto come il punto di raccolta delle opportunità che si creano nel territorio nel quale agisce (d’altro canto non mette gia oggi in contatto chi offre e chi acquista posti di lavoro, beni, servizi per il tempo libero, e, più in generale, ogni voce che vuol farsi sentire in una certa zona geografica). Il salto qualitativo consiste in un coinvolgimento diretto nelle attività conseguenti all’incontro di domanda e offerta: il giornale si fa non solo stanza di raccolta e di compensazione di richieste ma compartecipa alle transazioni che ne derivano. Considerate tutto questo fantascienza? Nessuno grida allo scandalo quando viene riconosciuta una commissione a chi procura o favorisce (onestamente) una transazione commerciale, perché si dovrebbe avere un atteggiamento diverso se questo lo facesse un giornale? E si potrebbe continuare ancora ad esempio citando le ricerche mirate di informazioni (sempre attinte in modo intelligente da fonti interne o esterne) per conto terzi o altre iniziative a livello locale che si potrebbero intraprendere, ma gia limitandosi a quanto accennato fino a questo punto, ritengo ci sia enorme spazio di riflessione e di discussione per l’evoluzione dell’impresa giornale alle soglie del terzo millennio. Forse è tempo (prego di considerare la cosa solo come
72
TecnoMedia
AN FORM
suggerimento) di riconsiderare l’impresa giornale in modo completamente nuovo e, per certi versi rivoluzionario. Finora si è parlato (spesso in modo troppo astratto) del futuro della carta stampata contrapponendolo a quello dei prodotti editoriali elettronici. Non voglio disconoscere la preoccupazione degli editori che vedono, gia oggi, il volume di pubblicità ed il numero di copie vendute delle loro pubblicazioni in calo. L’indagine è troppo complessa (ed altrettante ne sono le cause) per affrontarla ed esaurirla in breve spazio. Il mondo sta rapidamente cambiando. Mutano le abitudini, mutano i consumi, è in corso un lungo periodo di recessione che inevitabilmente si riflette sul nostro Paese e sulle nostre propensioni alla spesa. Neanche i prodotti editoriali elettronici hanno sfondato (nessuno si è ancora fatto ricco confezionando e vendendo CD-ROM o affini). Si è pero accentuata la possibilità di comunicare e di sapere dove c’è quello che serve e/o interessa in un certo momento e per il quale si è disposti a spendere, sia un bene o un servizio indirizzato ad un privato, sia, a maggior ragione, un’opportunità commerciale per l’azienda famiglia o l’azienda tout court. L’azienda giornale (o in termini più ampi, l’operatore di oggi dell’informazione) ha, a mio avviso, solo due alternative: o si stringe nella sua roccaforte a difesa dei (pochi) privilegi acquisiti (ovviamente non rinunciando al piccolo cabotaggio delle nuove tecnologie, del controllo dei costi di produzione, della modesta differenziazione o sinergia fra i prodotti cartacei e i prodotti elettronici) o guarda al futuro (ben oltre la svolta solo aritmetica dell’anno 2000) e si costruisce la sua nuova identità di attore (almeno importante se non principale) nel mondo che inevitabilmente si sta delineando. Mi permetto, per chiudere, un suggerimento: perché non fare oggetto di questi temi un incontro-dibattito fra tutti coloro che, oggi editori nel termine inteso tradizionalmente, vogliono creare le basi per un’azienda protagonista (e non succube) del mondo che cambia? Cesare De Micheli
TecnoMedia
CIRCOLARI
“Circolari FIEG” raccoglie e segnala le informazioni e i commenti ai più importanti dispositivi di legge, indicazioni e raccomandazioni in materia sindacale, tributaria, disciplina dell’IVA e quant’altro attiene agli aspetti gestionali e amministrativi dell’industria dei giornali, oggetto di sistematica comunicazione alle imprese editrici e stampatrici. “Circolari FIEG” è un promemoria di facile consultazione, da tenere sempre a portata di mano, un nuovo strumento di lavoro per quanti hanno responsabilità direttive e gestionali nelle aziende del settore.
Circolare del 03-09-96 N° 53 (MI)
Fruizione dei turni di chiusura estiva delle rivendite di giornali.
Circolare del 05-09-96 N° 54 (MI)
Quotidiani e periodici con annesso audiovisivo. Revoca del provvedimento d’urgenza inibitorio nei confronti della vendita congiunta effettuata da Mondadori e R.C.S. Editori.
Circolare del 27-09-96 N° 56 (MI)
Convocazione Commissione Tecnica Operativa Roma 9 ottobre 1996. Servizio regioni centro sud.
Circolare del 01-10-96 N° 54 (RM)
Legge 29 maggio 1982 n. 297: coefficiente di rivalutazione per i mesi di giugno, luglio e agosto 1996.
Circolare del 02-10-96 N° 55 (RM)
Prestazioni di lavoro autonomo giornalistico - contributo previdenziale del 10%.
Circolare del 04-10-96 N° 57 (MI)
Convocazione Commissione Tecnica Operativa Milano 16 ottobre 1996. Servizi regioni nord.
Circolare del 07-10-96 N° 56 (RM)
3a Conferenza internazionale “Interactive Publishing ‘96”. Zurigo 13-15 novembre 1996.
Circolare del 07-10-96 N° 57 (RM)
Azioni positive per la realizzazione della parità uomo - donna nel lavoro. Indicazioni alle aziende in ordine alla realizzazione dei rapporti biennali sulla situazione del personale maschile e femminile.
Circolare del 08-10-96 N° 58 (MI)
Quotidiani e periodici con supporto audiovisivo. Pubblicazione del provvedimento con il quale il Tribunale di Roma ha rigettato il reclamo proposto dall’A.N.V.I. associazione dei videonoleggiatori - avverso l’ordinanza con la quale è stato respinto un ricorso per provvedimento d’urgenza inibitorio nei confronti della vendita congiunta effettuata da l’Unità.
Circolare del 09-10-96 N° 58 (RM)
Accordo 4 ottobre 1996. Rinnovo della parte retributiva della disciplina collettiva poligrafica. Biennio ottobre 1996/settembre 1998.
Circolare del 14-10-96
Disposizioni per la stampa e l’emittenza radiotelevisiva relative alla campagna per le elezioni dei sindaci, dei presidenti delle province, dei consigli comunali e dei consigli provinciali fissate per il 17 novembre 1996. Regolamento del Garante per la radiodiffusione e l’editoria del 9/10/1996.
N° 59 (RM)
Circolare del 15-10-96 N° 59 (MI)
Tariffe postali per la stampa. Previsioni contenute nel Disegno di Legge collegato alla Finanziaria 1997.
73
TecnoMedia
Circolare del 15-10-96 N° 60 (RM)
Art. 4 del contratto collettivo nazionale di lavoro giornalistico: situazione occupazionale trimestre giugno-settembre 1996.
Circolare del 24-10-96 N° 60 (MI)
Recenti decisioni della Commissione Permanente per la distribuzione - Sezione gestione coordinata della distribuzione.
Circolare del 25-10-96
Operativo invernale dei voli.
N° 61 (MI)
Circolare del 25-10-96 N° 62 (MI)
Decisioni dell’Organo Monocratico istituito ai sensi dell’art. 12 dell’Accordo Nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici.
Circolare del 28-10-96 N° 63 (MI)
Accordo di transazione per la definitiva composizione di ogni vertenza con il rivenditore Federico Lamberti di Cassino.
74
TecnoMedia 1234567 1234567 1234567 1234567 1234567 1234567 1234567
12345678 12345678 12345678 12345678 12345678 12345678 12345678
Febbraio 1997 dal
al
4/2/1997 27/2/97
5/2/1997 28/2/97
località
evento
Parigi Da definire
Du traditionnel au multimedia, la mutation des rédactions 1997 Newspaper readership conference
organizzato da: CFPJ-IFRA INMA-FIEJ
Marzo - Aprile 1997 dal 3/3/1997 22/4/1997
al 5/3/1997 23/4/1997
località
evento
Windsor Barcellona
IPTC Spring Meeting Advertising and editorial production
organizzato da: IPTC IFRA
Maggio - Giugno 1997 dal 8/5/97 19/5/1997 1/6/97 1/6/97 1/6/97 21/6/97 24/6/1997
al 9/5/97 22/5/1997 4/6/97 4/6/97 4/6/97 21/6/97 25/6/1997
località Da definire Amsterdam Amsterdam Amsterdam Amsterdam New Orleans Francoforte
evento 1997 Newspaper marketing & sales conference IPTC Annual General Meeting 50° World Newspaper Congress 4° World Editors Forum Conference Info Services Expo NEXPO ’97 Rotary presses
organizzato da: INMA-FIEJ IPTC FIEJ FIEJ FIEJ NAA IFRA
E non dimenticate... dal 18/9/97 9/10/1997 13/10/1997 27/11/97 2/12/1997
al 21/9/97 11/10/1997 16/10/1997 28/11/97 3/12/1997
località Bologna Amsterdam Amsterdam Da definire Monaco
evento NEWCOMM IPTC Autumn Meeting IFRA 97 Congress-Expo 1997 Newspaper readership conference Four-colour techniques and quality - strategies for prepress
organizzato da: Centrexpo IPTC IFRA INMA-FIEJ IFRA
75
EDITORIA SPECIALIZZATA TecnoMedia Quaderni Asig SEMINARI - MOSTRE - CONVEGNI Tutorial ASIG-IFRA FORMAZIONE PROFESSIONALE Corsi di formazione, riqualificazione e specializzazione RICERCHE DI MERCATO BANCHE DATI Archivio Aperto Archivio Aperto Online INTERNET PUBLISHING Progettazione e implementazione di siti Web Print on demand SERVIZIO TRADUZIONI Testi tecnici Manuali
Per ulteriori informazioni sui nostri servizi, telefona ai numeri: 06/4883566 - 06/4885052