TecnoMedia Tecnologie, Prodotti
& Mercati editoriali
Numero 14 Giugno 1997 Periodico mensile. Anno IV n. 14 Sped. in Abb.to Postale comma 34 art.2 Legge 549/95 Roma
Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -
Alla scoperta di ANSA Publi Network
Caratteristiche, funzionalità e tempi di realizzazione del sistema ANSA per la trasmissione digitale degli annunci pubblicitari.
Le
Esemplare diffuso gratuitamente ai
Filo
diretto
aziende informano
a pagina 3
L’impianto di stampa de Il Sole 24 Ore
Il servizio ASIG Service che mette a
a pagina 7
diani. Filo Diretto è il modo più rapido,
Nuova rotativa e sistemi di automazione produttiva per il polo di stampa milanese del quotidiano economico-finanziario.
www.laprovincia.pv.it
Il sito Web de La Provincia Pavese si caratterizza per la sinergia con l'Università e per l’innovatività delle tecnologie adottate. a pagina 12
La “rivoluzione digitale” avanza...
diretto contatto fornitori e utilizzatori
di tecnologie per la produzione di quotiefficace ed economico per raggiungere i
più qualificati manager e decision maker dell’industria editoriale italiana.
Ecco l’elenco delle aziende aderenti: AGFA-GEVAERT
I risultati di una ricerca promossa da Centrexpo in vista di NewComm ’97, in programma a Bologna dal 18 al 21 settembre 1997. a pagina 16
Arrivano i “partnership agreement”
Le strategie di Sinedita e Agfa-Gevaert puntano alla creazione di un nuovo tipo di rapporto tra fornitori e utilizzatori di tecnologie. a pagina 22
Le novità dell’Imprinta
ANSA APPLE COMPUTER ARRISYSTEMS ATEX MEDIA SOLUTIONS AUTOLOGIC INFORMATION INTERNATIONAL BASEVIEW CASCADE ECRM
Nostro réportage sull’appuntamento fieristico di Düsseldorf.
FULCRUM ITALIA
Industria grafica tra speranze e timori
GERBER SYSTEMS
a pagina 26
Resi noti i dati del settore nel corso delle Assemblee di categoria.
Assografici......................................................................a pagina 30 ACIMGA........................................................................a pagina 33
GAMMAGRAPHX
HASSELBLAD ELECTRONIC IMAGING IMAGITEX LINK SERVICE NTG OPTRONICS
Le rubriche Le pagine dell’Osservatorio
a pagina
35
a pagina 38 Lo Scaffale
a pagina 44
Circolari
a pagina 66
Appuntamenti
a pagina 70
http://www.ediland.it
PURUP PREPRESS SINEDITA TELECOM ITALIA TELPRESS TERA UNISYS ITALIA XEIKON XYVISION a pagina 46
Parliamo di... Il 12 giugno, nell’elegante sala del 6a di Via
Fin dal 1959, per citare un dato, in piena supremazia
Montenapoleone a Milano, l’ACIMGA, l’associazione dei
delle fiere campionarie, ACIMGA e Centrexpo hanno
costruttori di macchine per la stampa e l’imballaggio, ha
scelto di privilegiare le rassegne di settore; e i brillanti
festeggiato in seduta pubblica i suoi cinquant’anni di vita.
risultati delle varie edizioni di Grafitalia, Converflex e GEC
Una ricorrenza importante e ricca di significati, come ha
confermano la giustezza della strada intrapresa. Costante
sottolineato il Presidente della Confindustria Giorgio Fossa
impegno di ACIMGA e Centrexpo é stato quello di guardare,
che é intervenuto alla manifestazione pronunciando un
superando concezioni arretrate, ai settori della stampa nel
intervento a tutto campo - quasi a concludere il discorso
loro complesso e alla globalità delle prospettive. Ne é
avviato al Convegno di Santa Margherita Ligure - sui
riprova - la piena riuscita delle quattro edizioni di Quotidie
problemi dell’industria, della occupazione e dell’economia
che, quest’anno - come é stato ricordato nella cerimonia di
nel nostro Paese.
Milano - si trasforma in NewComm e si trasferisce a
Fossa non ha mancato di sottolineare come fosse già
Bologna, dal 18 al 21 settembre, con l’intento di affrontare
importante il fatto che una libera associazione rivolta ad un
con rinnovata determinazione e impegno, i compiti assegnati
mercato - quello della stampa per l’appunto - in costante
a fornitori ed utilizzatori dalle nuove strade che si
difficoltà e colpito da crisi ricorrenti, abbia mostrato, in
propongono al mondo della comunicazione. Carlo Lombardi
cinquant’anni, la capacità di resistere e di crescere. Il fatturato del 1996, ha ricordato il presidente uscente di ACIMGA, ha, infatti raggiunto i 2,370 miliardi, uno 0,4 per cento in più del risultato record del 1995. A concorrere alla brillante affermazione
ha contribuito, in misura
considerevole, l’andamento soddisfacente della esportazione che copre in larghissima misura il fatturato complessivo, mentre i segni di cedimento del mercato interno continuano a preoccupare. Il compendio dei primi cinquant’anni di ACIMGA non si esaurisce, tuttavia, nella crescita del numero degli aderenti e del fatturato. Le scelte compiute stanno chiaramente a dimostrare
che,
nell’elaborare
la
strategia
dell’Associazione, ci si é mossi con ponderata lungimiranza. Nel seno di ACIMGA é nata Centrexpo, la società affermatasi anche oltre frontiera, con la sua matura esperienza nell’organizzare con successo fiere e convegni promuovendo, contestualmente, iniziative di confermata validità per la crescita del settore.
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TecnoMedia Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 http://www.ediland.it E-mail: tecnomedia@ediland.it Direttore responsabile Carlo Lombardi Redazione Salvatore Curiale - Luca Michelli hanno collaborato a questo numero Valentina Puppo, Michele Diodati, Elisabetta Marchetti Segreteria di Redazione Antonella Appolloni Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994 © ASIG Service S.r.l. - 1997 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Bigli 2, 20121 Milano Stampa I.G.U. S.r.l. Via Michele Migliarini 59/A, 00173 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 20 giugno 1997
TecnoMedia
Pubblicità on line
Trasmissione digitale degli annunci: il progetto ANSA Publi Network L’ANSA descrive ai lettori di Tecnomedia le linee generali del progetto APN, attraverso il quale la maggiore agenzia di informazione italiana si propone di mettere a disposizione di quotidiani, concessionarie, agenzie di pubblicità e fotolito un servizio affidabile e sicuro per la trasmissione digitale degli annunci pubblicitari.
Ansa Publi Network è il primo servizio in Italia di trasferimento on line degli annunci pubblicitari che consente a tutti gli attori coinvolti nel ciclo produttivo della pubblicità sulla carta stampata di interagire in modo totalmente elettronico nel trasferimento della pubblicità dagli ambienti nei quali questa viene prodotta (Agenzie e Fotolito), a quelli nei quali viene acquisita e ‘smistata’ (le Concessionarie) agli utenti finali (gli Editori). Il servizio APN si pone pertanto l’obiettivo di rendere più efficiente il flusso che sta alla base dei processi produttivi della pubblicità, senza alterare i ruoli e le responsabilità dei singoli protagonisti. La particolarità del mercato italiano, caratterizzato dalla presenza delle Concessionarie di pubblicità, richiede un sistema più articolato rispetto a quanto succede per esempio negli Stati Uniti - dove la trasmissione avviene direttamente tra produttore (Agenzie di Pubblicità) e utente finale (la testata editoriale) - all’interno del quale le Concessionarie possano continuare ad esercitare la propria funzione di controllo del flusso dei materiali pubblicitari diretti alle testate di propria competenza. Il flusso elettronico ricalca pertanto i modelli organizzativi e produttivi attuali, consentendo a tutti gli attori coinvolti di recuperare costi derivanti dalla produzione e spedizione dei materiali fisici e dalla necessità di doverli ‘ritrattare’ per poterli inserire nel processo produttivo delle testate. Il vantaggio competitivo di APN rispetto a tentativi falliti di prodotti analoghi offerti in passato e riproposti attualmente sul mercato, risiede proprio nel fatto che non si tratta semplicemente di un software che consente di trasferire del materiale pubblicitario, ma di un sistema integrato che rispetta gli attuali flussi produttivi. La presenza di un gestore del servizio, infatti, a differen-
za di altre soluzioni di ‘prodotto’ garantisce i seguenti vantaggi: • una convergenza verso standard omogenei. • verifica dei parametri di compatibilità tra quanto prodotto e quanto accettato dai diversi siste-
mi editoriali connessi al servizio. • disponibilità di un unico canale di comunicazione con cui rendersi tecnicamente compatibili ( e non tanti quanti sono i potenziali interlocutori), diversificato a seconda delle esigenze dell’utente (ISDN, satellite, Intranet). • la spedizione ed i prelievi degli oggetti pubblicitari non richiedono la contemporanea disponibilità degli interlocutori. L’alternativa ad un approccio di servizio è l’esistenza contemporanea di sistemi autonomi e paralleli, non comunicanti fra loro, che finirebbero per aggiungere complessità all’intero sistema anziché semplificarlo, ed è in tal senso che appunto l’ANSA sta concentrando i propri sforzi. La principale spinta all’innovazione in questo campo viene dai giornali, dove oramai si utilizzano dei sofisticati sistemi editoriali ove tutti i contributi, dai testi alle foto, vengono ‘importati’ in formato elettronico. La pubblicità, che arriva quasi sempre sotto forma di pellicola, comporta, come è noto, una serie di laboriose operazioni per trasformarla, per l’appunto, in un documento digitale. Tale processo implica, inoltre, oltre ad un notevole impegno organizzativo e di personale, una serie di investimenti da destinare esclusivamente al trattamento della pubblicità. Riteniamo che il servizio APN rappresenti un vantaggio, oltre che per gli Editori, per gli altri attori coinvolti nel processo • le Agenzie potranno offrire un migliore servizio alla propria clientela in termini di flessibilità, rapidità e qualità; (continua a pag. 5)
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TecnoMedia
Ansa Publi Network e le strategie dell’ANSA In che modo il progetto ANSA Publi Network si inserisce nella strategia di mercato dell’ANSA? Sull’argomento, TecnoMedia ha rivolto alcune domande all’ingegner Arduino Mancini, Direttore Commerciale dell’agenzia Com’è nato l’interesse dell’ANSA per questo tipo di servizio, che esula dalla tradizionale offerta dell’Agenzia? Abbiamo sottoposto le linee generali del progetto ad alcuni tra i nostri Soci, in quanto siamo molto attenti alla evoluzione delle esigenze del mercato editoriale. Abbiamo avuto una conferma della bontà dell’iniziativa, peraltro comprovata dalla presenza di un discreto livello di concorrenza. Ci siamo mossi rapidamente, acquistando un software (sviluppato per trasferire elettronicamente gli annunci pubblicitari) già collaudato sul mercato, per guadagnare il tempo necessario allo sviluppo di una soluzione e concentrarci sugli aspetti più specificamente legati al servizio, a nostro avviso fondamentali. Ovviamente siamo impegnati a studiare con gli utenti le variazioni funzionali necessarie ad incontrare eventuali esigenze al momento non soddisfatte. Come si inserisce l’iniziativa dell’ANSA nel quadro delle strategie dell’Agenzia? La struttura societaria dell’ANSA, quale cooperativa di gran parte dei Quotidiani italiani, prevede implicitamente la missione di coprire le esigenze in termini di prodotti/servizi dei nostri Soci. Fino ad oggi l’Azienda ha concentrato i propri sforzi nel miglioramento dei prodotti di natura giornalistica (testi e immagini) che l’hanno portata ad essere la prima fonte di informazione in Italia. Rimaneva scoperta l’attività legata alla pubblicità, che ad oggi è ancora l’ultimo elemento inserito nel flusso produttivo di un giornale in forma non elettronica. In questo senso abbiamo ritenuto d’importanza strategica per l’Agenzia andare a coprire tale esigenza. Quali garanzie può assicurare l’ANSA rispetto ad altri possibili interlocutori? La risposta a questa domanda si lega a quanto ho detto prima: ritengo che l’Agenzia, in qualità di cooperativa di Quotidiani e per la posizione istituzionale all’interno del mercato dell’Editoria, possa meglio di altri fornire le garanzie necessarie ad un’attività tanto delicata. In un settore come quello pubblicitario, di vitale importanza per le aziende editoriali, gli investimenti che stiamo effettuando in termini di tecnologie e di risorse costituisce un ritorno diretto e indiretto per tutti gli Editori che l’ANSA rappresenta, e costituisce una garanzia per gli altri attori coinvolti nel processo. Nei confronti delle Concessionarie ci poniamo come soggetto assolutamente neutrale nel campo pubblicitario e quindi in grado di offrire le necessarie garanzie di riservatezza che il mercato impone. Alle Agenzie ci sentiamo di poter assicurare che il sistema consente di risparmiare tempo a fronte di una maggiore qualità nel servizio offerto alla propria clientela. Quali effetti si possono prevedere per le aziende coinvolte, in termini di organizzazione del lavoro? Penso che un servizio come quello che proponiamo non comporterà cambiamenti sostanziali nelle strutture organizzative delle aziende coinvolte, ma andrà ad accompagnare i normali processi di razionalizzazione legati all’impiego delle risorse ed all’utilizzo dei sistemi più moderni che lo sviluppo delle tecnologie offre. Intravede degli ostacoli alla diffusione in Italia? Sono sicuro che i vertici delle aziende maggiormente coinvolte in questo ambito, mi riferisco agli Editori e alle Concessionarie di Pubblicità, siano consapevoli dell’importanza strategica che un progetto del genere comporta. E’ importante che questa percezione permei anche i livelli di management intermedio, affinché l’abitudine a lavorare secondo le usuali procedure non costituisca un freno allo sviluppo di una soluzione che, a nostro avviso, non ha nel medio periodo alternative concrete. Ma questo dipenderà anche dalla qualità del nostro lavoro.
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TecnoMedia
ANSA Publi Network: Architettura per la fase pilota Rete ANSA Agenzia o Fotolito MAC
PC
ISDN
bridge ethernet
Collegamenti nazionali
SERVER APPLICATIVO - Alpha 1000 - OpenVMS/RDB
ROMA
SERVER DI GROUPWARE - Web per gruppo di lavoro - Distribuzione kit - E-Mail per gruppo di lavoro
primaria ISDN
Collegamenti nazionali Collegamenti nazionali
Editore
ISDN
PC
• le Concessionarie beneficeranno di un risparServer, con moduli Client specifici per ciascun ISDN mio sui costi di produzione e di spedizione delle tipo di Utente, cooperanti con un Server di PC pellicole, concentrandosi sull’acquisizione della servizio dell’ANSA. pubblicità - il core business - anziché disperdeIl collegamento con l’ANSA non è permare eccessive energie e risorse nella gestione del nente ma si attiva automaticamente (ad es. su Concessionaria traffico. canali ISDN) quando richiesto dalle funzioni Siamo consapevoli che il successo del serviapplicative. I moduli sono: zio risiede nel raggiungimento di un’adeguata ‘massa criti• il Client destinato ad Agenzie e Fotolito consente l’invio ca’, è per questo motivo che la nostra politica di pricing elettronico degli annunci dall’ambiente grafico di createnderà a facilitare quanto più possibile l’ingresso degli zione alla Concessionaria di pubblicità. Questo programutilizzatori nel sistema. ma certifica innanzitutto la compatibilità tecnica di un Come linee generali le Agenzie e le Fotolito pagheranno annuncio con gli standard accettati dal giornale di destiun abbonamento al servizio (comprensivo di software) nazione, quindi acquisisce dal sistema di provenienza gli dell’ordine di poche centinaia di mila lire al mese e ad elementi specifici (font locali) necessari a una riproduzioannuncio inviato al Server, ad un prezzo vantaggioso rispetne fedele dell’annuncio sul sistema di destinazione. Quato al costo di produzione delle pellicole e di trasporto. lora l’annuncio originale non risulti idoneo, vengono Le Concessionarie egualmente pagheranno l’abbonafornite all’utente le informazioni necessarie per le oppormento (comprensivo di software) e una tariffa per ciascun tune rettifiche tecniche, altrimenti, dopo aver acquisito le annuncio prelevat opportune informazioni amministrative (concernente, o dalla/e proprie testate. contratto, ecc.), esso viene spedito alla Concessionaria Agli Editori sarà applicato il solo canone di abbonamendel Giornale che ne effettuerà la pubblicazione. to al servizio. • il Client destinato alle Concessionarie consente la verifica E’ importante sottolineare che i costi di trasmissione e la programmazione degli annunci. La Concessionaria saranno addebitati all’ANSA in quanto le connessioni al può verificare l’aderenza dell’annuncio agli accordi conServer avverranno tramite numero verde ISDN. trattuali, sia dal punto di vista amministrativo che tecnico (es. correttezza delle dimensioni), ed eventualmente l’idoAPN: aspetti tecnici neità della bozza. Una volta approvato l’annuncio, la Il progetto APN è stato impostato con l’obiettivo primaConcessionaria può programmarne una o più pubblicario di offrire il massimo di certezze, per l’affidabilità tecnizioni ed associare a ciascuna di esse eventuali riferimenti ca, per la riservatezza dei dati e per la chiarezza di ruoli e (identificativi) per l’inserimento, manuale od automatico, responsabilità, a tutti gli attori coinvolti. Tale obiettivo si nel sistema editoriale del giornale. La concessionaria, riflette sia nell’impostazione tecnologica della soluzione inoltre, ha il completo controllo del traffico dei materiali, APN che nelle modalità di diffusione e avvio del servizio da inclusi tutti i tempi di consegna. parte dell’ANSA. • il Client destinato ai giornali consente l’acquisizione La soluzione tecnologica è basata sul modello Client/ degli annunci già approvati e programmati dalla Conces-
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TecnoMedia
ANSA Publi Network: Architettura prevista Schema Collegamenti
Rete ANSA Agenzia o Fotolito
bridge ethernet
MAC
PC
ISDN
CLUSTER CON RISORSE RIDONDATE E DISASTER RECOVERY
ROMA router ISDN
Collegamenti nazionali con numero verde Collegamento di backup
sionaria. Questi possono essere depositati direttamente nelle aree adibite al trasferimento, più o meno automatico, nelle opportune pagine elaborate dal sistema editoriale. Ciascun Utente è identificato dal sistema da una password e dal numero ISDN, ed ha accesso esclusivamente ai dati ed alle funzioni di propria pertinenza. L’APN accetta attualmente i formati EPS level 1 ed EPS level 2, in linea con le raccomandazioni dell’IFRA e con gli standard di compatibilità comprovati sui RIP in uso, ma l’architettura è predisposta per contemplare, non appena se ne affermerà l’utilizzo, il PDF o qualsiasi altro formato. La soluzione descritta è attualmente in utilizzo sperimentale da parte di un gruppo pilota rappresentativo delle diverse tipologie di Utenti: Concessionarie Piemme Publikompass Testate Il Corriere della Sera (ed. di Roma) Il Corriere dello Sport Il Messaggero Il Sole 24Ore La Gazzetta di Mantova La Stampa Agenzie di Pubblicità Atlantis Leader
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Flusso condiviso veloce
Servizio INTRANET Collegamento urbano ISDN
Collegamento urbano Collegamento di backup
ISDN
Editore
PC
PC Concessionaria
Fotolito ABC Photolitho Type Fotomaster Satiz Sea Con il contributo importante del gruppo pilota, l’ANSA si ripropone di raccogliere dati e riscontri sufficienti a rendere chiara ogni implicazione tecnica ed organizzativa derivante dal nuovo approccio per tutti gli attori coinvolti, perfezionando eventualmente ancora la soluzione per minimizzare ogni impatto. La configurazione predisposta per questa fase è basata su un sistema Digital Alpha di medie dimensioni e su collegamenti ISDN a 64 e 128kbit/s. Entro l’anno si prevede di ampliare e duplicare tutte le risorse hardware, allestendo anche un sistema di disaster recovery, e di offrire opzioni di collegamento ISDN, Intranet e Satellitari. Dal mese di ottobre è infatti prevista un’estensione dell’utilizzo sperimentale di APN a un numero molto più ampio di utenti, per avviare il servizio in forma ufficiale dall’inizio del prossimo anno. Antonella Luna - Area Marketing - ANSA Renato Marega - Area Sviluppo Software - ANSA
TecnoMedia
tecnologie in produzione
Nuovo impianto di stampa per Il Sole 24 Ore Lo stabilimento milanese del quotidiano economico-finanziario è stato equipaggiato con una nuova rotativa e con sistemi di automazione produttiva ai vertici delle tecnologie oggi disponibili. Alberto Borgarelli, responsabile dell’area produzione della Editrice Il Sole 24 Ore, descrive per i lettori di TecnoMedia i dettagli di questa realizzazione.
La stampa del quotidiano il Sole 24 Ore viene effettuata in Italia in sette centri di produzione; l’intero sistema è stato adeguato per ottenere maggiori prestazioni in termini di foliazione, pagine a colori e quantità di copie. Il centro stampa di Milano era dotato di una rotativa già impiegata al limite della capacità produttiva e si è quindi affrontato il tema potenziamento dell’impianto, con tutta una serie di possibili soluzioni: dalla semplice sostituzione della rotativa alla realizzazione di un nuovo stabilimento. La soluzione di più alto profilo presentava il vantaggio di poter realizzare un progetto con notevole gradi di libertà ma, per contro, con maggiori livelli d’investimento e la necessità di dover affrontare l’avvio dell’impianto in una nuova sede, mantenendo per lo stesso periodo in funzione il precedente dotato, nel caso specifico, di organici dimensionati per una sola rotativa. La sostituzione della rotativa con una macchina già sperimentata nel parco installazioni europeo, a fronte della naturale tranquillità del già visto e di minore dispendio di risorse nella fase di avviamento, non avrebbe consentito di ottimizzare l’organizzazione dell’attività. Il progetto, per la cui realizzazione si è optato, prevedeva l’installazione di rotativa e macchine accessorie e di asservimento al più alto livello di tecnologia attuabile conservando al contempo la maggior parte dello stabile, degli impianti generali e delle macchine di spedizione. Il tema prevedeva quindi l’utilizzo di aree adiacenti la
precedente rotativa con la realizzazione di una macchina a misura, per utilizzare lo stabile senza variarne l’altezza. Le specifiche di progetto prevedevano naturalmente anche il rispetto delle normative riguardanti l’inquinamento acustico molto critiche, essendo lo stabilimento
ubicato accanto ad abitazioni. Il processo di stampa E’ stato scelto quello offset per il quale sono, particolarmente nelle rotative veloci, molto importanti bagnatura e inchiostrazione delle lastre. Per quanto riguarda la bagnatura si è provveduto a garantire le caratteristiche dell’acqua con l’installazione di un impianto che utilizza il processo di osmosi inversa. Questo tipo di trattamento dell’acqua, oggi ancora poco diffuso per le rotative offset da giornale, ha fornito risultati che vanno oltre quanto di fosse ipotizzato: la stabilità è eccellente e la conduzione è molto semplice. Il sistema di miscelazione dell’acqua con l’additivo garantisce anche la temperatura constante mediante refrigeratore elettrico: la manutenzione è modesta riferendola a quella richiesta dagli altri sistemi sinora adottati. L’inchiostrazione delle lastre è costituita da un treno rulli di tipo tradizionale a doppia macinazione in serie, nuovo è invece il sistema di dosaggio e alimentazione dell’inchiostro che anziché a calamaio è costituito da (continua a pag. 9)
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TecnoMedia
Internet per non addetti Nuovi seminari organizzati da Il Sole 24 Ore Convegni e Formazione Il Sole 24 Ore Convegni e Formazione organizza una serie di seminari di una giornata dedicati alle aziende che desiderano conoscere le opportunità di business offerte dalla rete Internet. Oggi l’attenzione verso Internet si è spostata decisamente dalle scrivanie dei ricercatori e degli informatici a quelle di imprenditori, manager, liberi professionisti. Esplorare il nuovo mezzo di comunicazione, rafforzare la corporate image, distribuire informazioni sull’azienda e sui suoi prodotti attraverso un canale a basso costo, suggerire l’acquisto diretto di beni e servizi: queste sono solo alcune delle motivazioni allo sviluppo di Internet in azienda. Ma come si naviga in Internet? Quali sono le reali possibilità di usare Internet come canale di vendita e come strumento pubblicitario? Quando e perchè utilizzare Intranet come strumento di comunicazione interna? Quale sicurezza garantisce la rete? E a quali costi? “Internet per non addetti”, questo il nome dell’iniziativa promossa dalla Divisione Convegni e Formazione del Gruppo Editoriale, permette di capire come entrare nel mondo di Internet e mettere a punto nuove strategie per incrementare l’efficienza e la produttività dell’azienda.
Docenti: Marco Maiocchi - Docente di Architettura degli elaboratori all’Università di Milano; Stefano Quintarelli - Direttore Commerciale di I.NET S.p.A.
Il primo dei tre appuntamenti previsti si è svolto lo scorso 26 giugno. I prossimi seminari si terranno il 19 settembre ed il 3 novembre prossimi a Milano presso il Centro di Formazione del Sole 24 Ore - Via Brisa 3.
Per informazioni e iscrizioni, telefonare al numero 02/3022567 oppure inviare un fax allo 02/874370
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La nuova rotativa installata presso lo stabilimento milanese de Il Sole 24 Ore
dispenser digitale. Il dispositivo è essenzialmente costituito da pompe volumetriche sulla cui mandata sono inserite valvole elettriche di controllo del flusso pilotate secondo una logica ON-OFF in funzione del livello di inchiostrazione richiesto. Il sistema è interfacciato sia al desk di controllo che al dispositivo di analisi delle pagine e preset della rotativa. Per limitare il variare delle condizioni di lavoro al procedere della tiratura, le inchiostrazioni sono provviste di scambio di calore a circuito chiuso. Il sistema descritto non ha parti aperte che espongono l’inchiostro al pulviscolo di carta, né lame di regolazione; non richiede quindi la pulizia e la manutenzione del calamaio fornendo anche una eccellente stabilità di comportamento nel tempo. Il sistema di preset Si analizza direttamente il file inviato in
teletrasmissione con Wydnet e si invia l’elaborazione dei dato al minicomputer della rotativa; si eliminano così due punti deboli tipici del sistema di preset che hanno portato spesso a risultati deludenti: l’acquisizione dei dati mediante scanner e l’attuazione delle regolazioni con il calamaio. L’analisi e l’acquisizione del file è stata utilizzata anche per visualizzare le pagine su monitor a resa cromatica calibrata. Accessori rotativa La macchina viene dotato di impianti accessori con lo scopo sia di migliorare la stabilità qualitativa della produzione, sia di ridurre per quanto possibile le operazioni spiacevoli di manutenzione grafica. Gli impianti sono in avviamento - lavaggio automatico rulli delle unità di stampa - lavaggio automatico dei passaggi carta - lavaggio automatico dei cilindri gommati Movimentazione e gestione bobine carta: la nuova installazione è stata dotata di un sistema automatico per alimentare le bobine costituito da un magazzino verticale a trasloelevatore, carrelli elettici e sistema computerizzato di gestione. Fra i vari elementi di novità vi è il magazzino che ha la funzione, oltre a quella di una
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A sinistra: l’impianto ad osmosi inversa per il trattamento dell’acqua. Sotto: una veduta dell’area sottostante la rotativa.
razionalizzazione dell’impiego degli spazi, anche di elemento interoperazionale; permettendo di svincolare i reparti magazzino e rotativa, a favore di una migliore organizzazione delle attività. Linea lastre Con la nuova installazione si è provveduto ad installare una linea di preparazione delle lastre completamente automatica equipaggiato di piegatrice a posizionamento con telecamere. La soluzione, oltre ad essere predisposta per l’eventuale integrazione del computer to plate, ha il vantaggio di non richiedere la prepunzonatura delle lastre. Ambiente di lavoro Grande attenzione è stata posta alle condizioni di lavoro degli operatori. Fra gli elementi considerati vi sono rumore e vibrazioni propagantisi dalle macchine, illuminazione, qualità dell’aria ed ergonomia delle postazioni di conduzione rotativa. Per quanto riguarda il desk di rotativa è stato condotto uno studio in collaborazione con il fornitore per una realizzazione innovativa
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per design, praticità di impiego e compatibilità con il sistema di visualizzazione immagini. Avvio dell’impianto Gli elementi di novità, l’elevato contenuto tecnologico e l’attenzione agli addetti oltre che alle prestazioni complessive dell’installazione hanno permesso di gestire il phase-out phase-in senza agitazioni e significative problematiche sindacali, consentendo altresì di liberare risorse per altre aree dell’azienda e di esprimere maggiore capacità produttiva. L’impianto è stato avviato a dicembre 1996 ed ha prodotto; a fine maggio 1997 circa 30 milioni di copie. Sono in corso attività di messa a punto di impianti accessori e modifiche allo stabile a seguito dello smantellamento della vecchia rotativa, tuttavia si può affermare che la realizzazione del progetto, con la produzione a 25
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mesi dall’ordine rotativa, è sostanzialmente completata. Questa particolare installazione dimostra quanto sia viva l’evoluzione tecnologica del settore e come sia possibile incontrare le esigenze produttive dell’editore realizzando nuove soluzioni in piena collaborazione fra
cliente e fornitori, questi ultimi, provenienti da tutta Europa e da oltre oceano, tutti intenzionati a superare la performance dei prodotti standard sentendosi protagonisti di un progetto per molti aspetti innovativo. Alberto Borgarelli
Soggiorni a ROMA con ITT Sheraton La ITT Sheraton - The Luxury Collection - offre ai manager di tutte le aziende associate alla ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali - la possibilità di soggiornare a ROMA presso due fra i più prestigiosi hotel della capitale a prezzi convenzionati particolarmente vantaggiosi. L’Accordo Locale ITT Sheraton - ASIG, per il 1997, prevede: Hotel Excelsior - via Vittorio Veneto, 125 - 00187 Roma camera singola Lit. 310.000 camera doppia Lit. 430.000 Continental breakfast per persona Lit. 30.000 American breakfast per persona Lit. 49.000 Le Grand Hotel - via V.E. Orlando, 3 - 00185 Roma camera singola Lit. 290.000 camera doppia Lit. 420.000 Continental breakfast per persona Lit. 30.000 American breakfast per persona Lit. 49.000 Le tariffe si intendono per giorno e non sono comprensive di IVA 10%. Le prenotazioni dovranno essere effettuate direttamente con gli alberghi: Hotel Excelsior, telefono 06.47081 - Le Grand Hotel, telefono 06.47091 facendo riferimento all’Accordo Locale stipulato con l’ASIG.
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TecnoMedia
Editoria on line
LA PROVINCIA@UNIVERSITA’: il giornale elettronico di Pavia il direttore tecnico de La Provincia Pavese, Fabio Villani, descrive le caratteristiche ed i contenuti del sito WEB www.laprovincia.pv.it, caratterizzato dalla stretta sinergia tra il quotidiano lombardo e l’Università di Pavia e dall’utilizzo di un sistema di personalizzazione, denominato “Progetto Fishwrap”, messo a punto presso il Media Lab del Massachusetts Institute of Technology.
Introduzione A diversi anni dalla sua nascita, Internet non accenna a rallentare il proprio successo. L’indirizzo WWW sta entrando di prepotenza nell’uso comune, e, oltre al fenomeno di costume, si sta consolidando un uso più razionale di questo strumento. Tuttavia, specie nel nostro paese, la maturità del World Wide Web è lontana, e il suo sviluppo molto disordinato. L’università, fin dagli albori d’Internet, è il caposaldo di un uso evoluto e razionale della rete ed ospita senza dubbio la maggior percentuale di risorse, sia umane sia tecnologiche, sulle quali essa si fonda. D’altra parte, il quotidiano è da secoli fulcro dell’informazione, ricco di risorse e know-how nel campo della comunicazione. Una collaborazione tra questi due enti può costituire un fronte di sviluppo serio e affidabile, caratteristiche, queste, che oggi è difficile trovare sulla rete, ma che sono indispensabili per rendere questo strumento utile e degno della diffusione in ambito civile e culturale che la tecnologia sta rendendo possibile. E’ partendo da queste considerazioni che nel Luglio del 1996 viene stipulata la convenzione quadro per la realizzazione di un giornale elettronico tra l’Università degli Studi di Pavia, la E.A.G. S.r.l. editrice del quotidiano “La Provincia Pavese”, e L’Editoriale Espresso. Il giornale è costituito da una sezione d’informazione derivata da “La Provincia Pavese” e da una sezione relativa all’Università ed alle attività studentesche. La filosofia di base di questo giornale elettronico nasce dallo sviluppo del progetto “FishWrap” del Media Lab del
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M.I.T., che si pone come obiettivo di fornire all’utente che si collega notizie fresche e soprattutto personalizzate. Dall’analisi del progetto editoriale e di FishWrap, lo staff tecnico del Centro Stampa Pavese con la collaborazione della società Systemy, ha realizzato per conto dell’E.A.G. il numero zero del giornale elettronico “LAPROVINCIA @ UNIVERSITA’”. Il numero zero è stato reso disponibile su Internet il 21 Marzo 1997. Sono seguiti una serie d’affinamenti dei contenuti, della grafica, delle procedure, fino ad arrivare alla pubblicazione del numero uno. Il Direttore della Provincia Pavese Manzitti ha presentato al pubblico il giornale elettronico il giorno 12 Maggio, presso l’aula Magna dell’Università di Pavia alla presenza del ministro Berlinguer, del rettore Schmidt e del corpo accademico. Gli obiettivi perseguiti nell’attuazione del progetto sono i seguenti: • Creazione di un nuovo mezzo informativo per la popolazione universitaria • Freschezza delle notizie • Possibilità da parte del lettore di crearsi una versione personalizzata del giornale • Realizzazione di un sistema di pubblicazione fortemente automatizzato. Caratteristiche Il prodotto realizzato presenta una serie di caratteristiche innovative nel panorama dei giornali elettronici su Internet,
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sia per i contenuti sia per le soluzioni tecnologiche adottatate, infatti, è: Sperimentale Il giornale e l’università sono spinti dal desiderio di sperimentare approcci nuovi e diversi, non solo di trasportare in formato html il proprio prodotto. Utile Su Internet milioni d’utenti interagiscono con decine di migliaia di server: l’informazione a disposizione è stimata in migliaia di Terabytes. Se è vero che sulla rete si può trovare qualsiasi cosa, è sempre più vero che, specie per il neofita, è difficile trovare quello di cui si ha bisogno. Il progetto consentirà all’utente di scegliere gli argomenti che lo interessano, lasciando al server il compito di filtrare le notizie. In questo modo egli potrà in pochi secondi ricevere una ‘sua’ edizione personale, senza perdere tempo a sfogliare l’intero contenuto del sito e delle altre fonti cui esso accede (motori di ricerca, banche dati…). Semplice da mantenere Dal punto di vista tecnico e della gestione questo sito si caratterizza per l’elevata automazione del flusso e della gestione dei contenuti. Le notizie arrivano, da varie fonti,
(Università, Giornalisti) tramite la posta elettronica, sempre via Internet. Il formato è l’ascii e la formattazione a carico del server, in questo modo chiunque, anche da casa, può inviare il materiale per la pubblicazione. Questi messaggi sono prelevati, filtrati e formattati dal server e inseriti automaticamente nelle pagine di destinazione, previa autorizzazione da parte del responsabile. Allo stesso modo, trascorsa la data di scadenza essi sono rimossi. In questo modo, un numero notevole di pagine può essere gestito e rinnovato una o due volte la settimana, da un solo operatore in pochi minuti. Descrizione del funzionamento L’Università di Pavia ha creato un Nodo Centrale che si occupa della raccolta delle notizie provenienti dai vari referenti delle facoltà, dei collegi, del CUS, dell’amministrazione centrale. Le notizie raccolte sono inserite in un modello contenente la pagina di destinazione, la data di data ed il testo in formato ascii, e quindi inviate tramite e-mail al sistema di gestione automatica della pubblicazione ubicato presso la Provincia Pavese. Il sistema di gestione automatica delle notizie esegue i seguenti compiti: • Riceve automaticamente le notizie inviate tramite e(continua a pag. 15)
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Università di Pavia Referenti delle Facoltà Referenti delle Facoltà
Referenti dei Collegi
Posta elettronica
Fax
Referenti della Amministrazione Centrale
Referenti delle Facoltà
Supporti cartacei
Referenti dei Collegi Referenti del Cus
Nodo Centrale di raccolta Notizie (Servizio Relazioni Esterne)
La Provincia Pavese Sistema di Pubblicazione Raccolta delle notizie Catalogazione Inserimento in pagina Eliminazione notizie scadute Impaginazione Registrazione utenti Creazione Profilo Utente Edizione Personalizzata
REDAZIONE Selezione delle notizie da portare sul giornale elettronico Consultazione delle e-mail Supervisione redazionale
INTERNET
“La Provincia @ Università” Pubblicazione su INTERNET tramite la rete SYSTEMY (A.S. 5481)
Lettori
Pagine statiche www.UNIPV.it Rete Università
www.laprovincia.pv.it
Lettori Lettori
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mail strutturate secondo un modello indicante la categoria, la provenienza e la data di scadenza. • Traduce automaticamente in formato HTML le notizie inviate e le inseriscono nella pagina di destinazione. • Registra via e-mail l’utente e crea il profilo personale di consultazione. • Gestisce la cancellazione automatica delle notizie scadute. Con la stessa metodologia sono inserite le notizie inerenti, le pagine redazionali, selezionate dai giornalisti della Provincia Pavese. Terminato l’inserimento delle notizie, il giornale elettronico è supervisionato da Carlo Persico (webmaster) e dai redattori, e quindi pubblicato sul sito internet www.laprovincia.pv.it. L’aggiornamento e la gestione del giornale elettronico può avvenire anche remotamente da parte di utenti autorizzati. Il sistema realizzato potrà in futuro rivolgersi non solo all’università, ma a chiunque voglia fornire un servizio su internet e non disponga delle risorse per gestire un sito www.
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Contenuti: Il giornale elettronico si articola su una trentina di pagine, così strutturate:
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Pagine di sevizio: • L’home-page, destinata ad indirizzare il lettore verso le diverse attività possibili
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La pagina della posta, contenente le informazioni per comunicare via Internet con gli addetti al sito sia presso il giornale che l’università Le form di registrazione per chiedere l’accesso ai servizi di personalizzazione e per impostare la propria edizione L’indice delle pagine, punto di partenza della consultazione tradizionale. Le pagine delle notizie: Pagine del notiziario, contenente le notizie redazionali derivanti dalla Provincia Pavese pagine dei congressi e seminari Le prime pagine del giornale cartaceo, in formato pdf, aggiornate in tempo reale. Le pagine pdf provengono da un sistema automatizzato di creazione, aggiornamento e consultazione realizzato da Ezio Villani del Centro Stampa Pavese. Pagine degli spettacoli Pagine delle attività sportive Mercatino Le pagine delle facoltà: Una pagina per ogni facoltà contenente gli aggiornamenti alle date degli appelli, ai programmi dei corsi, all’orario delle lezioni e una serie d’informazioni statiche predisposte all’inizio dell’anno accademico dall’università e consultabili tramite i rimandi al server dell’Università di Pavia www.unipv. Fabio Villani
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NewComm’97
Tecnologie digitali: che cosa vogliono i comunicatori di oggi (e di domani) ? I risultati di una ricerca attraverso l’industria della comunicazione promossa da Centrexpo per valutare l’impatto delle tecnologie digitali in vista di NewComm’97, la prima edizione del nuovo salone italiano dedicato ai professionisti dell’industria editoriale, dei quotidiani, dei new media elettronici e dei nuovi servizi offerti su rete internet, che si svolgerà alla Fiera di Bologna dal 18 al 21 settembre prossimi. Attese, speranze ed interrogativi di fornitori ed utenti.
Il dilagare delle tecnologie digitali all’interno dell’industria della comunicazione è sotto gli occhi di tutti: investe i metodi di lavoro, i ruoli professionali, la qualità dei prodotti e dei servizi offerti. In previsione della prima edizione di NewComm’97 , il nuovo salone delle tecnologie digitali per i professionisti dell’industria editoriale e della comunicazione, la società Centrexpo di Milano, che organizza l’evento, ha promosso una ricerca per valutare l’impatto delle tecnologie digitali sui diversi protagonisti dell’industria della comunicazione, per delineare lo “stato dell’arte” delle diverse tecnologie e, soprattutto, le prospettive future di impiego. “Le tecnologie digitali nell’industria della comunicazione: utilizzo e tendenze”, questo il titolo dell’indagine realizzata, per la parte esecutiva, dalla società Caleidos, ha riguardato un campione composto da 450 aziende, fra le quali editori (tradizionali e multimediali), le agenzie di pubblicità, gli Internet provider e l’industria grafica (in particolare stampatori e service), che rappresentano di fatto il target di NewComm ’97. A questi si aggiungono anche i reparti marketing di diverse aziende che non fanno della comunicazione il loro core business ma che, tuttavia, stanno dimostrando particolare attenzione verso le nuove tecnologie, divenendo in molti casi utenti diretti di queste ultime. Lo “stato dell’arte” La diffusione delle nuove tecnologie nell’industria della comunicazione registra già una fase di avviamento consolidata.
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L’archiviazione digitale di dati e testi è diffusa in oltre due terzi delle aziende del settore (particolarmente fra le agenzie di pubblicità, gli Internet provider e gli editori elettronici), quella delle immagini a tassi solo leggermente inferiori. Ciò nonostante, si prevede che tali sistemi avranno ulteriori margini di sviluppo nel breve periodo (entro un anno). E’ da sottolineare che non sono solo le aziende specializzate a produrre comunicazione ed edizioni elettroniche, bensì anche gli editori tradizionali che sono stati i primi a rendere disponibili le proprie informazioni on line o su CD Rom: attualmente il 23% dei comunicatori “tradizionali” (editori, agenzie di pubblicità e service) è in grado di offrire servizi e prodotti elettronici. Decisamente azzeccata l’immagine della metropolitana di Tokyo (la folla si accalca per prendere il metrò) a simboleggiare Internet, “un treno che non si può perdere”. E i dati lo confermano: il 57% delle imprese interpellate risulta già collegato, mentre quasi la metà di quelle che non lo sono si connetterà a breve. Rispetto alla media nazionale (35%) rilevata dall’osservatorio Alchera, l’industria della comunicazione dimostra di essere particolarmente attenta al fenomeno: tra un anno le aziende collegate saranno il 76%. I navigatori più assidui (59%) - oltre ovviamente a tutti gli editori elettronici - sono le agenzie pubblicitarie e gli editori tradizionali, che a breve diverranno più dell’80%. Solo il 30% delle aziende possiede un sito Web (quasi tutti editori elettronici). Una maggior penetrazione a breve (complessivamente il 57% delle aziende) dovrebbe coinvolgere (continua a pag. 18)
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BOLOGNA, 18-21
SETTEMBRE
1997
I protagonisti della prima edizione • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
AGFA GEVAERT AGENZIA ANSA ALEPH APPLE COMPUTER APPLICANDO APS SOLUTIONS ARTI POLIGRAFICHE EUROPEE ASSOC. NAZ. GRAFICI CONFARTIGIANATO BANCOLINI BIT ENGINEERING CACTUS CANON ITALIA CASCADE SYSTEM CNA GRAFICA COMPUTIME DAINIPPON SCREEN DATASPORT E.PRESS EASY COLOR FOTO NOTIZIARIO GALLO POMI G.M.D.E. GRUPPO JCE HAMADA
• HEIDELBERG DRUCKMASCHINEN • HEWLETT PACKARD ITALIANA • HOWTEK • IL POLIGRAFICO ITALIANO • IMAGO • IMATION • INGLESE • INTERNET NEWS • IRPE • JALEMA • JEI • KOCH DIGITALDISC • KODAK • KONICA CORPORATION • LINOTYPE-HELL • LUMINOUS • MACCHINGRAF • MEDIASPAZIO • MANAGEMENT GRAPHICS • MINOLTA ITALIA • MONTPLAST • NAVITA
• NIM • NTG - NUOVE TECNOLOGIE GRAFICHE • POLAROID ITALIA • PRE-PRESS SOLUTIONS • PUBBLICO • RANK XEROX • RASSEGNA GRAFICA • RICOH COMPANY • RICOH ITALIA • SAKATA INX ESPANA • SCANVIEW • SCITEX ITALIA • SINEDITA • SPIN • T/R SYSTEMS • TECHKON ELEKTRONIK • TECNICHE NUOVE • TEKTRONIX • TELECOM ITALIA NET • TELPRESS • UNIONPRINT • UBOLDI • X-RITE • ZETA’S
Elenco aggiornato alla data del 20 giugno 1997
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Oltre 700 miliardi di investimenti da qui all’anno Duemila La FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali) ha presentato all’attenzione del Governo uno studio riservato relativo all’industria dei quotidiani italiani, nel quale sono previsti 730 miliardi di lire di investimenti in tecnologie nel corso del prossimo triennio. Secondo le stime, il 50% del volume totale dovrebbe andare all’area pre stampa ed al computer to plate, il 25% dovrebbe essere impiegato per gruppi di stampa colore, il 20% in nuove rotative ed il rimanente 5% per il potenziamento delle sale di spedizione. Il volume dell’investimento stimato è relativo al 50% circa delle aziende del settore per cui, sulla scorta delle esperienze passate, è possibile immaginare che nel triennio successivo possa essere impiegata una cifra analoga.
un po’ tutti i comparti della comunicazione considerati. Tuttavia le potenzialità interattive del sito non sono sfruttate appieno: solo il 12% dei siti risulta strutturato per accogliere il feedback da parte dei propri visitatori. La maggior parte dei siti vengono utilizzati come un supporto tradizionale, essenzialmente con funzione di immagine, per pubblicizzare prodotti o servizi. Anche sul fronte del Networking si riscontrano dati particolarmente interessanti: le imprese del settore sono collegate per il 48% alle reti LAN (a fronte di un tasso medio nazionale di penetrazione del 28%), per un 13% alle reti WAN e per un 34% all’ISDN (con una prospettiva di nuove installazioni per un quarto delle aziende non ancora collegate). Mentre il 44% degli operatori del settore risulta attrezzato per ricevere e trasmettere pubblicità e immagini in formato digitale (ed è previsto a breve un incremento della penetrazione dell’8%), gli operatori della prestampa e un terzo delle agenzie pubblicitarie stanno mostrando molta attenzione per la fotografia digitale, fenomeno che tuttavia sta muovendo solo adesso i primi passi. I sistemi prestampa hanno gradi di diffusione diversi a seconda del ciclo di vita del prodotto e dell’attività dell’azienda utilizzatrice. Per gli editori tradizionali, gli operatori della pre-stampa e le agenzie di pubblicità, i sistemi
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DTP registrano tassi di penetrazione rispettivamente dell’80%, del 71% e del 61%, mentre grazie alla nuova generazione di scanner a colori - con alte prestazioni a costi bassi - si è constatata una massiccia diffusione di queste apparecchiature disponibili presso il 63% delle imprese della comunicazione. Se i sistemi per le prove digitali a colori sono ancora poco diffusi (21%) e circoscritti all’industria grafica (stampa e pre-stampa), i computer to film registrano una presenza globale del 30%, tasso che sale al 73% nel settore prestampa. Infine, per quanto riguarda la stampa digitale, 30 sono i sistemi ad impatto (le macchine ad alto investimento “highend” alle quali sono associate anche i computer to print) che risultano installati, mentre per i duplicatori digitali ad inchiostro (sistemi di stampa senza impatto: “entry level”) vengono calcolate in 2.950 le unità vendute nel 1996, con un tasso di penetrazione dell’11%. Il 14% delle aziende intervistate pensa di investire nella stampa digitale solo nel medio-lungo periodo, dimostrando di non avere ancora le idee chiare su questa nuova tecnologia. Gli investimenti: volume, qualità e processo decisionale La grande maggioranza dell’universo considerato (83%) nell’ultimo anno ha effettuato investimenti in tecnologie di
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comunicazione, benchè poco più della metà di questo (51%) lo abbia fatto per importi inferiori ai 50 milioni. I grandi investitori, cioè quel 9% del campione che ha investito più di 500 milioni, si trovano soprattutto fra gli Internet provider, le grandi aziende, i grandi editori tradizionali e gli operatori più dinamici dell’area stampa e pre-stampa. Questi stessi soggetti - con gli editori elettronici in luogo di quelli tradizionali - sono accreditati come coloro che contribuiranno maggiormente all’incremento previsto per il prossimo anno. Le incertezze riguardano quel 24% di aziende soprattutto quelle di dimensioni minori che maggiormente possono soffrire difficoltà finanziarie e di mercato - che hanno dichiarato di non aver programmato investimenti o di non aver ancora preso decisioni per l’anno venturo. Per quanto riguarda le motivazioni principali alla base degli investimenti, le aziende coinvolte dimostrano di avere le idee molto chiare: riduzione dei costi opera-
tivi (in particolare per le aziende di grosse dimensioni), innalzamento qualitativo del prodotto o del servizio (soprattutto per le agenzie di pubblicità), miglioramento del rapporto con i clienti e i fornitori (agenzie di pubblicità e Internet provider) e ampliamento dell’area d’intervento in termini di nuovi prodotti/mercati (in generale per le piccole e medio-piccole imprese) sono state le risposte più frequenti. L’investimento nelle nuove tecnologie è considerato una decisione strategica e pertanto demandato ai vertici aziendali: gli stessi titolari per le imprese più piccole, la direzione generale per quelle maggiori. Ovviamente, in relazione alla dimensione dell’azienda, nel processo decisionale vengono coinvolte altre funzioni come il Marketing, i Sistemi Informativi o la Direzione Tecnica - quest’ultima in particolare per l’industria grafica ed editoriale.
Un Convegno internazionale FIEG - INES/IFRA su Internet e l’industria dei quotidiani NewComm’97 sarà anche l’occasione per parlare delle opportunità offerte dalla rete Internet e, più in generale, dalle tecnologie on-line, all’industria dei quotidiani. Venerdì 19 settembre, alla Fiera di Bologna, si svolgerà un convegno internazionale organizzato dalla FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali) e da INES (Iniziatives for Newspaper Electronic Supplements), la società dell’IFRA specializzata nella ricerca sulle opportunità offerte dai nuovi mezzi di comunicazione elettronica all’industria editoriale di tutto il mondo. L’iniziativa, illustrata da Sergio Puoti, direttore generale di INES, in occasione della presentazione della ricerca “Le tecnologie digitali nell’industria della comunicazione: utilizzo e tendenze”, ha lo scopo di presentare a tutti i professionisti del settore un ventaglio estremamente ampio di esperienze e di inziative avviate in Italia ed in altri paesi Europei da alcuni editori di giornali che, con grande tempismo, hanno deciso di avviare la sperimentazione nell’offerta di nuovi servizi su rete Internet. Un’occasione da non perdere per chiunque sia interessato ad ascoltare dalla viva voce dei nuovi “pionieri digitali” di tutta Europa i punti di forza ed i rischi che si nascondono sulla “rete” più famosa del mondo.
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Investimenti effettuati negli ultimi 12 mesi. Distribuzione delle aziende del campione per classi di spesa (milioni di lire)
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oltre 1.000
nessun investimento
Fonte: CENTREXPO - Indagine di scenario NEWCOMM ’97
Il valore strategico dell’informazione ed il rapporto con i fornitori L’industria della comunicazione ha reagito positivamente alla sfida che la rivoluzione del digitale ha lanciato alle aziende, superando lo choc iniziale e capendo ed accettando il cambiamento che questa sta portando nei flussi di lavoro. Di conseguenza sono cresciute le necessità e le aspettative delle imprese che sempre più si stanno indirizzando verso un approccio maggiormente completo e specifico. Le aziende del settore hanno un estremo bisogno di “informazione specializzata” . I metodi per attingerla vanno dalla lettura delle riviste specializzate ai contatti con i fornitori fino alla visita alle fiere. Ma non sempre è facile mantenere un rapporto proficuo con questi ultimi. Viene lamentata la difficoltà di comunicazione con le aziende fornitrici, proprio a cominciare dal linguaggio, considerato da molti ancora troppo tecnico quando non addirittura criptico e fuorviante per gli stessi professionisti specializzati. Emerge anche a chiare lettere l’esigenza di un coinvolgimento qualitativo ben diverso da parte dei fornitori, dando alla definizione di assistenza post-vendita un signifi-
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cato decisamente più esteso del passato, comprendente lo stesso sviluppo della riorganizzazione del lavoro che la nuova tecnologia impone all’azienda. Paradossalmente, i fruitori di tecnologia avvertono una forte carenza di informazioni comprensibili e facilmente applicabili rispetto ad una situazione di saturazione informativa che ha la peculiarità di dire spesso tutto e niente, e quindi capace solo di confondere. Una tale confusione influisce negativamente anche sulle modalità d’acquisto della tecnologia che, invece di privilegiare elementi come la performance o l’integrabilità con i sistemi già posseduti, tendono a livellarsi verso variabili meno specifiche come il prezzo. Accanto quindi alle aspettative sulla riduzione dei costi e su una migliore assistenza post-vendita, il mondo della comunicazione sembra chiedere piuttosto chiaramente uno sforzo di innalzamento qualitativo sul piano “culturale” da parte dei fornitori. L’85% degli intervistati, ad esempio, vede con estremo favore una mostra specializzata in tecnologie per la comunicazione. Una notizia, quest’ultima, particolarmente apprezzata dai numerosi espositori che hanno già aderito alla prima edizione di NewComm.
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tecnologie & strategie
Nuovi “cantieri tecnologici” per l’industria editoriale Sviluppare nuove soluzioni lavorando fianco a fianco con i clienti? aprire “nuovi cantieri” tecnologici dove gli editori partecipano alla creazione del “loro” software editoriale? preoccuparsi del successo dei propri clienti trasferendo loro un sofisticato “know how” tecnologico frutto di anni di ricerca e sviluppo? Dalla società italiana Sinedita e dalla Agfa Gevaert del gruppo Bayer arrivano nuove proposte in direzione dello sviluppo di rapporti diversi fra fornitori ed utenti finali di macchine grafiche.
“Partnership Agreement”, ovvero nuovi accordi di collaborazione fra editori e fornitori di tecnologie: i primi segnali in questa direzione si erano avuti in occasione dell’Ifra di Ginevra, lo scorso mese di ottobre (cfr. TecnoMedia n.12) . Le ipotesi che allora stavano prendendo corpo, erano relative all’offerta dei fornitori di avviare nuove formule di collaborazione con gli editori, con il duplice scopo di contenere i costi di ricerca e sviluppo ed offrire contemporaneamente soluzioni che avessero fin dalla prima versione un effettivo riscontro nelle reali necessità di quotidiani e periodici. Negli scorsi questa ipotesi ha fatto parecchia strada, sia traducendosi in attività di ricerca e sviluppo mirate a target di quotidiani bene individuati, sia fondendosi in precise strategie internazionali di approccio ai diversi mercati grafici ed editoriali.
I “cantieri tecnologici” di Sinedita La riunione doveva rimanere riservata alle sole testate che avevano partecipato alla prima fase di sviluppo delle nuove soluzioni per l’archiviazione digitale all’interno dei quotidiani. Invece la notizia si è diffusa, e Sinedita, software house italiana che ha saputo conquistarsi in pochi anni un ruolo di notevole importanza nel panorama dei fornitori di quotidiani, ha dovuto correre ai ripari, aggiungendo i tradizionali “posti a tavola” in occasione di un incontro organizzato al “Centro per l’Arte Contemporanea L. Pecci” di Prato, durante il quale sono stati presentati i risultati della prima iniziativa in direzione di un “partnership agreement”
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tutto made in Italy. I problemi relativi al mercato delle soluzioni per i giornali sono arcinoti, come ha sottolineato Patrizio Callegari, di Sinedita. Chiunque avvii un progetto realmente innovativo, deve finanziare non meno di dodici, sedici mesi di attività di ricerca e sviluppo, per arrivare ad una prima versione beta, sperimentale, del prodotto. Poi cominciano gli investimenti nei contatti con i potenziali clienti, e sono altri mesi di lavoro; quindi, se l’idea trova credito, e non è sicuro, cominciano le fasi di sperimentazione sul campo, per raccogliere ulteriori elementi in direzione dello sviluppo di una versione base dell’applicativo. Ammesso, e non concesso, che tutte le fasi si concludano positivamente, quando la versione definitiva arriva sul mercato, il prodotto rischia di essere già “vecchio”, per non parlare della nuova spina nel fianco, per sviluppatori ed editori, costituita dalle “personalizzazioni”, modifiche alla versione di base che possono fare lievitare il costo finale in misura considerevole. Un sistema diabolico e perverso, che forse, suggerisce Sinedita, vale la pena di rivedere integralmente, avviando veri e propri “cantieri tecnologici” ai quali collaborino, fin dal primo giorno, tutti gli editori interessati. I vantaggi sono immediati e concreti per tutti gli interessati: le software house cominciano a sviluppare applicativi che realmente interessano uno o più editori, attingendo fin dai primi passi le specifiche chiavi attorno alle quali costruire il progetto. Gli editori, a loro volta, possono verificare all’interno del “cantiere tecnologico “ soluzioni alternative che magari, in una prima fase, nessuno era riuscito ad
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DuPont si prepara a cedere pellicole, lastre e prodotti accessori per la stampa offset ad Agfa-Gevaert La notizia è stata diffusa in poche righe, ma è una di quelle destinate a lasciare il segno: “Agfa-Gevaert, del gruppo tedesco Bayer, e l’americana DuPont hanno firmato una lettera di intenti per negoziare l’acquisizione da parte di Agfa delle attività Graphic Films (film per arti grafiche) e Offset Printing Plates (lastre e prodotti accessori per la stampa) di DuPont. I sistemi per l’industria grafica, come ha ricordato il comunicato congiunto dei due colossi internazionali, fanno parte del cuore delle attività del gruppo Agfa, all’interno del quale la divisione Graphic Systems ha raggiunto vendite pari a circa la metà del totale mondiale di 5 miliardi di dollari”, mentre per la DuPont il fatturato relativo ai film per arti grafiche, alle lastre per stampa offset ed ai relativi prodotti chimici ed attrezzature “è stato di 600 milioni di dollari”. La transazione, continua il comunicato, “dovrà essere sancita da un accordo finale tra le parti, al consenso dei rispettivi comitati direttivi e all’approvazione delle competenti autorità”. Se andrà in porto, tuttavia, l’accordo è destinato a ridisegnare i confini della presenza dei due colossi internazionali all’interno del settore delle arti grafiche, mercato dei quotidiani compreso. Agfa rafforzerebbe ulteriormente il proprio ruolo di leader del settore, acquisendo le attività Graphic Films e Offset Printing Plates di DuPont, i cui principali siti produttivi si trovano in Germania (Neu-Isenburg) e Regno Unito (Leeds, Margate e Thetford). Assai più difficile definire la posizione di DuPont, la cui decisione di cedere le attività nell’area film, lastre e prodotti accessori per la stampa, mantenendo solo i sistemi di prova colore basati su fotopolimeri e quelli relativi alle lastre per la stampa flessografica Cyrel, porterebbe ad un ruolo assai più defilato, nel mercato delle arti grafiche, di quello ricoperto finora. La notizia ha colto di sorpresa non solo i clienti di tutto il mondo, ma gli stessi addetti delle due società internazionali, che hanno ricevuto la notizia dai rispettivi vertici con qualche giorno di anticipo sul comunicato diffuso alla stampa. Le attività Graphic Films e Offset Printing Plates di DuPont contano circano 2.200 collaboratori a livello mondiale che si ritiene, almeno in maggior parte, possano passare alla Agfa. Assai più difficile raccogliere commenti “a caldo” dai diretti interessati, in attesa, come il resto del mercato, di conoscere meglio i particolari di questa operazione. L’impressione che si è ricavata, parlando con alcuni fra i migliori conoscitori del settore grafico per l’industria dei quotidiani, testimoni, nel caso specifico, non di parte, è che questo annuncio si inserisca perfettamente nello scenario che sembra delinearsi ormai con sempre maggiore precisione: la concentrazione dei fornitori per l’industria della stampa e, contemporaneamente, la ricerca di nuove strategie per affrontare un mercato maturo e dai numeri ormai consolidati.
immaginare. Alla fine delle attività, gli utenti si trovano a disporre di una versione base del prodotto che già contiene quasi tutte le specifiche richieste, con il risultato di abbattere i costi della “personalizzazione” delle successive release e, contemporaneamente, con la garanzia di poter contare su un aggiornamento costante del progetto. I primi risultati di questa nuova impostazione si sono visti a Prato. Multi Object e IntraBase, questi i nomi dei due prototipi, sono stati presentati da Nàvita, una software house fondata di recente da alcuni degli stessi che parteciparono all’esperienza di Apis Niger Software. La nuova società ha avviato un rapporto di stretta collaborazione con Sinedita, in virtù
del quale è stata coinvolta nello sviluppo delle nuove soluzioni per l’archivio dei quotidiani. Multi Object, come suggerisce il nome, è un software che consentirà, nella versione definitiva, di archiviare diversi “oggetti” digitali che fanno parte dell’archivio storico di un quotidiano: immagini fotografiche, immagini pubblicitarie, infografica, testi non formattati, testi di agenzia, articoli, titoli, didascalie, singole pagine ed intere pubblicazioni. Ciascuno di questi oggetti viene gestito da un unico sistema di archiviazione software che consente di lasciare inalterate le caratteristiche tipiche del singolo elemento. Un aspetto di particolare rilevanza del progetto, approfondito fin dall’inizio proprio grazie al “cantiere
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tecnologico” avviato fra sviluppatori ed utenti finali, è la estrema automazione delle procedure di archiviazione, che possono essere del tutto automatizzate a partire dalla produzione giornaliera, o integrate dai tecnici archivisti - quando esistano - che intervengono per implementare le metodologie di archiviazione. Intra-base è un applicativo indirizzato ad ambienti intranet ed internet, sempre per la archiviazione di diverse categorie di oggetti, che utilizza come motori di ricerca Microsoft Index Server, Digital Alta Vista o DT Search Engine, e come ambiente operativo i browser Microsoft Explorer o Netscape Navigator. L’archivio storico delle edizioni di un quotidiano realizzato con la versione definitiva di questa applicazione potrà facilmente essere memorizzato su supporto CD o diffuso direttamente su rete internet. Anche questa applicazione è stata avviata in seguito ad incontri svolti nell’ambito dei “cantieri tecnologici”, dove è emersa, da parte di alcune testate locali coinvolte, la possibilità di disporre di strumenti per l’archiviazione del quotidiano che fossero aperti ad ambienti multimediali ed alla rete internet. Per due prodotti in fase avanzata di sviluppo, altri “cantieri tecnologici” si stanno aprendo, dedicati ad altrettanti progetti in via di implementazione. Uno di questi, denominato Intellipage ed illustrato da Paolo Agus, di Sinedita, ha come obiettivo lo sviluppo di un software per la videoimpaginazione interattiva che impieghi concetti e strumenti di intelligenza artificiale. In un altro cantiere si lavora al Progetto Lamarck, un motore per la ricerca di immagini basato su diverse componenti visuali delle fotografie. L’obiettivo finale è di consentire il reperimento di immagini pertinenti attraverso la individuazione di elementi “visivi” comuni. In pratica, partendo da una fotografia di ambiente marino, l’operatore dovrebbe poter rintracciare tutte le fotografie dove compaia il mare richiamando attributi come “onde” “acqua” “riflessi” e via dicendo. Un obiettivo affascinante, tutt’altro che a portata di mano,
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che potrebbe, se realizzato, rivoluzionare le tecniche oggi in voga per l’information retrieval delle fotografie. La conoscenza come patrimonio strategico “La conoscenza è uno dei nostri patrimoni strategici” : parola di Agfa Gevaert, del gruppo Bayer, che lo scorso mese di aprile ha presentato alla stampa internazionale, assieme alle novità successivamente esposte alla Imprinta di Dusseldorf, le proprie strategie aziendali. Dalla giornata di lavoro, che si è svolta presso gli impianti di produzione di Mortsel, alle porte di Anversa, è emerso con estrema chiarezza che l’Agfa punta a fornire ai propri clienti, assai prima delle soluzioni, le conoscenze necessarie per un impiego ottimale delle risorse tecnologiche. “Knowledge is a strategic asset”: la conoscenza è un patrimonio strategico, e potrebbe anche sembrare uno slogan, se non fosse che Agfa è impegnata sul fronte dell’intero processo produttivo grafico ed editoriale, fornendo soluzioni il cui obiettivo, l’integrazione all’interno di un sistema digitale, richiede, da parte degli utenti, un elevato grado di consapevolezza. In questo caso, la strategia di marketing, per i clienti, si risolve in un beneficio, dal momento che loro diventano, inevitabilmente, i soggetti ai quali trasferire il “know how” maturato dalla Agfa in anni di ricerca e sviluppo. Questa strategia, che per gruppo Agfa non è una novità, ha trovato nuove opportunità con lo sviluppo di strumenti tanto essenziali all’integrazione digitale quanto nuovi per concezione e potenzialità. Le soluzioni per il computer to plate (per le quali rimandiamo all’articolo dedicato all’Imprinta), la stampa digitale, il trasferimento dei file all’interno della rete produttiva nel nuovo linguaggio PDF della Adobe, con la quale Agfa ha stretto solidi rapporti di collaborazione, necessitano di operatori che abbiano una chiara visione di insieme del processo produttivo. Il flusso di lavoro digitale, come hanno ricordato molti specialisti dell’Agfa intervenuti alla
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Un nuovo magazzino Polychrome Italia alle porte di Firenze Polychrome Italia, società per azioni della Polychrome Corporation, consociata della Sun Chemical Corp., uno dei maggiori produttori mondiali di inchiostri per la stampa, ha presentato alla stampa specializzata la nuova sede di Calenzano, alle porte di Firenze, dove è stato allestito un modernissimo magazzino, nuovo punto di forza della logistica della società specializzata in lastre, prodotti sensibili e sistemi per l’industria grafica e della stampa. Il magazzino, di 3200 metri quadrati, è in grado di stoccare 3200 europallets. L’entrata e l’uscita di tutte le merci è controllata da un sofisticato sistema computerizzato, che consente di tenere sotto controllo in tempo reale il grado di stagionatura delle emulsioni dei prodotti sensibili, migliorando notevolmente la qualità del servizio offerto ai clienti italiani. Polychrome Italia è una società nata dalla riorganizzazione delle sedi europee della Sun Chemical Corp., società americana del gruppo internazionale Dainippon Ink and Chemicals, Inc. (DIC) con sede a Tokio, uno dei più importanti produttori internazionali di chimici primari, petrolchimica, meccanica, materiali edili, plastiche con un volume d’affari complessivo annuo di circa 8 miliardi di dollari. Polychrome Italia, che conta più di 50 collaboratori, ha visto crescere il volume di lastre vendute nel corso dell’ultimo anno del 37% e, grazie anche ai nuovi investimenti in logistica, prevede un ulteriore aumento del 10% nel corso del 1997, per un totale stimato di 2,5 milioni di metri quadrati di lastre vendute nel nostro Paese.
presentazione, trasferisce il problema stesso della qualità finale del prodotto alle primissime fasi del processo, ovvero ai dispositivi di input. Il primo passo nel marketing degli scanner, comunque, dovrà essere il trasferimento al cliente del know how relativo alla tecnologia, in modo che l’azienda possa valutare, in prima istanza, come la componente tecnologica offerta si traduca in valore aggiunto all’interno del ciclo produttivo e nei confronti della qualità del prodotto offerto al consumatore finale. Un’impostazione, quest’ultima, assai vicina all’ipotesi di sviluppare soluzioni innovative di comune accordo con gli editori, dal momento che il fornitore dichiara di privilegiare, all’interno di una corretta trattativa commerciale, la fase di reciproco trasferimento di know how e la collaborazione nella realizzazione di un layout finale di impianto all’interno del quale vengano integrate diverse componenti produttive. Direttori tecnici: un nuovo ruolo? Se si diffonderanno le strategie dei “cantieri tecnologici” e di una sempre più stretta collaborazione fra clienti e fornitori, potranno cambiare i ruoli di alcune
figure professionali dell’industria dei giornali ? La prospettiva è di grande attualità, ed è stata commentata nel corso di una tavola rotonda che ha chiuso la giornata di lavoro organizzata da Sinedita e Nàvita. Giuseppe Costantino, direttore tecnico de La Gazzetta del Mezzogiorno, di Bari, ha prospettato orizzonti di estremo interesse. Il ruolo caratteristico del direttore tecnico, gestore di tecnologie ed impianti ed organizzatore del lavoro, potrebbe evolversi nel senso di diventare maggiormente propositivo all’interno dell’azienda, migrando verso funzioni di vera e propria consulenza nei confronti dell’editore. Qualcosa, in questa direzione, si è già mossa, ogni qual volta si è dovuto affrontare il problema della integrazione di successive funzioni all’interno del sistema editoriale. Con l’apertura dei “cantieri tecnologico” e con lo sviluppo di strumenti per la “partnership agreement” , il direttore tecnico potrebbe essere chiamato a svolgere ruoli anche più creativi, contribuendo allo sviluppo delle nuove componenti e trasformandosi in interlocutore privilegiato sia nei riguardi dei fornitori che nei confronti del proprio editore.
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Fiere e mercati
IMPRINTA ’97: il flusso di lavoro è sempre più digitale Computer to Plate, filtri PostScript, nuove funzionalità del PDF Adobe e archiviazione delle immagini: alla rassegna di Düsseldorf dedicata alle tecnologie per l’industria della comunicazione in primo piano le soluzioni destinate a rendere sempre più digitale il flusso di lavoro nelle aziende editrici e stampatrici.
“Il computer e le industrie della comunicazione hanno influenzato a tal punto le tradizionali attività di prestampa che oggi niente può più essere prodotto senza calcolatori elettronici, bits e bytes.” Forte di questa considerazione, espressa dall’amministratore delegato della Fiera di Düsseldorf, la Imprinta, mostra convegno per la prestampa digitale, ha riaperto i propri battenti dal 4 al 10 giugno negli stessi padiglioni che ospiteranno la prossima Drupa 2000, presentandosi come un appuntamento a forte vocazione internazionale per tutti gli operatori dell’industria della comunicazione. Un evento che, cinque anni dall’ultima edizione, nel 1992, ha fatto non poca fatica, per stessa ammissione dei responsabili della Fiera, a convincere gli espositori della propria validità. Solo nelle settimane precedenti l’inaugurazione, infatti, si è messo in moto quel meccanismo “virtuoso” che ha finito per coinvolgere oltre 500 espositori, una cifra record che, comunque, non ha fatto dimenticare ai responsabili della Fiera l’enorme fatica ad organizzare un evento in un settore, quello fieristico, che non perde occasione per mandare segnali di stanchezza. L’Imprinta, a differenza di Ifra e di Nexpo, non è una fiera tecnologica specializzata per il mondo dei quotidiani. Ciò nonostante, rappresenta pur sempre una vetrina oltremodo interessante, sia per la dimensione ed il prestigio delle aziende coinvolte, sia per la vocazione a qualificarsi come evento internazionale, nonostante i numeri, come si può leggere nel riquadro dedicato alle cifre della manifestazione, non sempre confortino quest’aspettativa. Per quanto riguarda l’industria della stampa quotidiana e periodica, l’Imprinta ‘97 si è segnalata per un crescendo di offerte nell’area del computer to plate e per interessanti
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sviluppi nell’area dei formati più affermati per la prestampa digitale, come il PDF ed il PostScript.
Computer to plate e dintorni Al Computer to Plate, finora, ci hanno creduto sicuramente di più i fornitori di quanto non abbiano fatto gli editori, almeno se dobbiamo giudicare il divario, tangibile, fra il continuo fermento fra le offerte di soluzioni per il CTP e le sperimentazioni avviate, per lo meno per quanto riguarda il vecchio continente. Lo stesso Seybold Group, consulente americano del settore, ha stimato che in tutto il mondo siano stati installati, finora, poco più di 800 sistemi a lastre metalliche per il CTP e, considerando che in occasione dell’ultima Drupa - maggio 1995 le stime erano attorno alle 200 unità, conclude confermando che un volume di vendita attorno alle 600 unità in due anni non è certamente sinonimo di “migrazione di massa” verso la nuova tecnologia. Più significativa, nell’analisi del mercato americano, è la valutazione che alcuni dei maggiori investimenti in questo segmento tecnologico siano stati effettuati da alcuni fra i maggiori leader del mercato dei periodici e dei cataloghi commerciali, fra i quali Quad Graphics e R.R. Donnelley, società sicuramente in grado di influenzare, con il loro prestigio, le decisioni di numerosi altri stampatori ed editori americani ed internazionali. Ad Imprinta ‘97 Agfa ha presentato il sistema Polaris 100, destinato al CTP per l’industria dei quotidiani. E’ un macchina ad alta velocità, in grado di trattare fra le 100 e le 120 lastre all’ora in modo totalmente automatizzato. Lavora in luce ambiente con un formato massimo di 650x910 mm. La macchina è pilotata da Rip - fino ad un massimo di tre in linea,
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con un multiplexer - realmente specializzati per i quotidiani che consentono, fra l’altro, la visualizzazione del file a video prima di iniziare l’attività di incisione diretta della lastra. Un’opportunità che dovrebbe risultare particolarmente gradita soprattutto in funzione del controllo finale di qualità degli annunci pubblicitari, argomento sempre estremamente delicato perchè fonte di contestazione da parte degli inserzionisti. Il Polaris 100 utilizza un sistema di caricamento automatico per trattare anche una coppia di lastre contemporaneamente, con risoluzione variabile fra 800, 1.016 e 1.270 dpi, e verrà presentato per la prima volta a tutti gli editori americani in occasione di Nexpo ‘97, la mostra convegno promossa dalla Associazione degli editori di giornali degli Stati Uniti, che si svolgerà alla fine di giugno a New Orleans, e della quale TecnoMedia riferirà ampiamente, come tradizione, nel numero di settembre. Anche la Gerber, fornitore con una delle più consolidate esperienze nel settore del CTP- risalente ancora agli anni settanta - crede fermamente nell’automazione all’interno del processo di incisione diretta della lastra. La Crescent 3030, una soluzione che può essere utilizzata per i quotidiani, impiega un sistema di movimentazione lastre totalmente robotizzato, in grado di produrre fino ad un massimo di 60 lastre/ora in formato broadsheet alla risoluzione di 1270 dpi. La Crescent 3030 , commercializzata in Italia dalla società N.T.G., è in grado di lavorare diversi tipi di lastre, incluse quelle ad incisione termica, fino ad un formato massimo di 762x762 mm. Correzioni “all’ultimo minuto” La premessa tecnologica fondamentale per lo sviluppo della tecnologia del Computer To Plate all’interno dell’industria dei giornali è la possibilità di arrivare alla completa digitalizzazione di tutte le fasi di lavoro. Lo sviluppo degli strumenti di gestione di quello che gli americani hanno battezzato ormai da molti anni “digital workflow”, ovvero flusso digitale di lavoro, ha trovato formidabili alleati in
almeno due linguaggi in grado di consentire la descrizione della pagina grafica in tutti i suoi elementi: il PostScript ed il più recente PDF, sviluppato dalla Adobe, una delle società più innovative del panorama internazionale. Su entrambi si sta lavorando a ritmi serrati per ovviare ad alcune limitazioni che, essenzialmente, si focalizzano nella impossibilità di operare correzioni ad eventuali errori presenti sul file nella fase immediatamente precedente all’incisione della pellicola o della lastra. Per quanto riguarda il PostScript, presente ormai sul mercato da molti anni in numerose varianti, non tutte sempre perfettamente compatibili fra loro, sono ben noti i pregi ed i difetti. Fra questi ultimi, forse il più insidioso all’interno della gestione del “digital workflow”, è la impossibilità di “aprire”, e quindi di “vedere” a video, il file PostScript in tutte le sue componenti, prima di avviarlo alla fase finale di impressione su pellicola o direttamente su lastra. Per ovviare a questo limite, la società Creo ha presentato all’Imprinta un nuovo applicativo, denominato, non a caso, PreScript. Questo consente, all’interno di una stazione equipaggiata con due Rip PostScript Harlequin, di controllare, correggere gli eventuali errori presenti nel file PostScript in arrivo e di previsualizzare il risultato finale. Secondo quanto dichiarato dai rappresentati della Creo, il loro PreScript ha finora lavorato egregiamente con tutte le versioni del PostScript con le quali è stato testato. Il filtro, che lavora con lo stesso Rip Harlequin della fotocompositrice, provvede anche ad eliminare tutte le ridondanze caratteristiche del linguaggio PostScript. In pratica, inserendo il filtro all’inizio del flusso di lavoro digitale, l’intero sistema dovrebbe guadagnare in velocità, dal momento che il file in transito dovrebbe avere una dimensione notevolmente ridotta. Il risultato del file PostScript trattato è editabile all’interno dell’applicativo Illustrator. Il PDF di Adobe, invece, consente già di “vedere” a video un file processato attraverso Acrobat Distiller, e da questo
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IMPRINTA 97: cifre e tendenze 506 espositori da 33 paesi per un totale di oltre 31.000 metri quadrati di superficie occupata dagli stand: sono le dimensioni di Imprinta ‘97 “Prepress ed oltre: Tecnologie per i media”, la mostra tedesca dedicata alle tecnologie digitali per l’industria della comunicazione che ha riempito sei padiglioni della Fiera di Düsseldorf dal 4 al 10 giugno. La passata edizione del 1992 aveva riunito 447 espositori da 19 Paesi. Nel complesso la fiera tedesca della prestampa è in crescita, anche se non sono mancati alcuni segnali di segno contrario. L’area espositiva, per esempio, è complessivamente calata, rispetto al 1992, di oltre il 6%. Nonostante l’ottimismo del managing director della Fiera di Düsseldorf circa la progressiva internazionalizzazione dell’evento - nel 1992 i Paesi espositori erano 19, quest’anno sono saliti a 33 - l’Imprinta continua ad essere una fiera dominata dagli espositori tedeschi. Nel 1992 le aziende del “made in Germany” rappresentavano oltre il 66% del totale degli espositori, quest’anno hanno mantenuto un peso percentuale superiore al 60%, con 308 espositori. Gran Bretagna e Stati Uniti, al 2° ed al 3° posto della gradauatoria per Paesi, erano presenti, rispettivamente, con 33 e 29 espositori, come dire pressapoco una loro azienda ogni dieci tedesche. In controtendenza rispetto a tutti i principali Paesi dell’Unione Europea, gli espositori italiani all’Imprinta sono calati del 33% e, segnale ancora più indicativo, è calata la dimensione media dei loro stand: -10% rispetto al 1992.
punto di vista risolve brillantemente uno dei limiti tradizionali del PostScript. Ciononostante, molti utenti trovano ancora abbastanza limitativo, sempre all’interno della gestione del flusso di lavoro digitale, che il file PDF sia visibile ma non editabile, ovvero si possa vedere, grazie ad un linguaggio standard, un file che sia stato generato da un determinato programma, ma non si possa in alcun modo intervenire su questo testo o su questa immagine. Gli errori generati all’origine della produzione dell’informazione digitale, in altri termini, si possono finora solo vedere, ma non correggere, all’interno del reader di Acrobat. La nuova release 3 del PDF, in dimostrazione all’Imprinta
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di Düsseldorf, dovrebbe, nella versione definitiva, avviare a soluzione questo problema, consentendo di rigenerare, all’interno del documento PDF Acrobat, il file sorgente, e quindi permettendo all’operatore, fotolito, stampatore, giornalista, di intervenire su eventuali errori senza la necessità di percorrere all’indietro le diverse fasi del flusso di lavoro digitale. L’archiviazione delle immagini Lo sviluppo della integrazione digitale dei media, e la possibilità di impiegare in diversi canali di diffusione dei file di testo o di immagine, rende sempre di estrema attualità le soluzioni per la archiviazione dei materiali di
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informazione e pubblicitari. La Kodak ha presentato ad Imprinta la soluzione CS1200, un front end per la scansione di immagini su pellicola e la archiviazione in formato Kodak Photo CD. La stazione di lavoro, che utilizza un ambiente macintosh, è in grado di processare fino a 140 fotografie a colori all’ora, memorizzandole nelle diverse risoluzioni disponibili all’interno del formato Photo CD. Un software di base, fornito dalla Kodak, provvede alla catalogazione delle immagini,
mettendo a disposizione strumenti di information retrieval. Altre società di sviluppo provvedono alla scrittura di moduli software che vanno ad integrare le funzionalità di base. Il sistema è stato già installato presso due giornali spagnoli, fra i quali il quotidiano sportivo Marca che, con una diffusione media di oltre 421.000 copie, è stata la testata più diffusa in quel Paese nel corso del 1996.
Tariffe vantaggiose per i soci ASIG negli alberghi della catena MONRIF Anche per tutto il 1997, in seguito al rinnovo della convenzione con la MONRIF, i soci dell’ASIG potranno usufruire dei servizi offerti dalla prestigiosa catena alberghiera a prezzi convenzionati estremamente vantaggiosi: Grand Hotel Brun - Milano ................................................ doppia uso singola: 207.000 .................................................................................................................. doppia: 260.000 Hotel Hermitage - Milano ................................................... doppia uso singola: 228.000 .................................................................................................................. doppia: 285.000 Royal Hotel Carlton - Bologna .............................................................. singola: 210.000 .................................................................................................................. doppia: 275.000 Hotel Internazionale - Bologna .............................................. singola standard: 175.000 ...................................................................................................doppia standard: 250.000 ...................................................................................................singola superior: 190.000 ................................................................................................... doppia superior: 275.000 Hotel Royal Garden - Assago (MI) ........................................................ singola: 190.000 .................................................................................................................. doppia: 240.000 ...........................................................................................................junior suite: 450.000 I prezzi sono comprensivi di IVA (10%) e piccola colazione a buffet.
Per prenotare telefonare al numero verde 167.834033
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Speciale Assemblee
Il settore grafico e cartotecnico in attesa della ripresa L’industria grafica e cartotecnica trasformatrice attende la ripresa per il 1998, scommettendo su investimenti e sperando di poter finalmente contare su infrastrutture moderne e su normative nazionali che non interpretino in senso restrittivo le Direttive Comunitarie. Le prospettive e le sfide per il settore nella relazione all’assemblea annuale di Assografici del presidente Alberto Gajani.
“Un anno inquieto e complicato, vissuto tra difficoltà di vario tipo che hanno reso ancora più ardua l’individuazione di tendenze congiunturali”. Alberto Gajani, presidente di Assografici, ha così sintetizzato l’andamento del settore grafico e cartotecnico trasformatore nel 1996, nella relazione svolta in occasione dell’assemblea annuale dell’associazione che si è svolta l’8 aprile scorso all’Istituto Rizzoli di Milano, ed alla quale ha partecipato il Presidente di Confindustria Giorgio Fossa. Fra vincoli burocratici ed infrastrutture carenti Stentati i risultati del settore nel 1996. Rispetto al 1995 la produzione del settore grafico ha accusato un calo dell’1,4% pari a quello dell’industria nel suo complesso, mentre il settore cartotecnico trasformatore ha beneficiato di un modesto incremento dello 0,6%. In termini di fatturato, le tendenze dei due comparti si invertono: il settore cartotecnico trasformatore ha segnato una marcata flessione del 7,3% (10.380 miliardi), mentre l’attività del settore grafico ha registrato un lieve incremento del 2,1% (19.800 miliardi). Nel 1996 l’attività produttiva è stata spinta al ribasso dal calo generalizzato della domanda interna, con l’aggravante di una rete di infrastrutture costosa e decisamente poco rispondente alle necessità di quelle attività maggiormente collegate alla cultura e all’informazione stampata. In particolare, Gajani lamenta gli aumenti delle tariffe postali e dell’Iva sui prodotti del settore della stampa editoriale, definendoli “anacronistici”. Non meno trascurabili le vicende più direttamente collegate al settore cartotecnico trasformatore. Da un lato i condizionamenti indotti dalle
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problematiche ambientali per lo smaltimento e il riciclo rifiuti da imballaggio, dall’altro il brusco ripiegamento dei prezzi delle materie prime indotto dalla stasi nei consumi, che ha penalizzato ulteriormente i profitti del settore. Le conseguenze di questa difficile fase congiunturale, dal carattere incerto ed imprevedibile, si sono tradotte in un inasprimento della concorrenza che, a fronte della sovracapacità effettiva o potenziale del comparto, è giocata tutta sui prezzi, con un impatto piuttosto forte sui margini delle imprese. Nel ’96 è mancato anche il sostegno delle esportazioni in calo dell’1% sul ’95 in entrambi i settori a seguito dell’apprezzamento del cambio -, stimate in 2.360 miliardi per i prodotti grafici ed editoriali, e in 5.250 miliardi per i prodotti della cartotecnica e della trasformazione. Solo il netto cedimento delle importazioni (-14%) ha reso possibile mantenere all’attivo il saldo della bilancia commerciale. L’avanzo di 4.000 miliardi è stato generato per 2.620 miliardi dal minor peso delle importazioni nel settore cartotecnico trasformatore (-18%), mentre il settore grafico ha mantenuto il saldo positivo ai valori dello scorso anno (1.600 miliardi). Una battuta d’arresto generale, dunque, per il settore in questione che, in un clima di difficile pianificazione e programmazione, frena inevitabilmente anche gli investimenti, dopo il forte dinamismo di cui avevano goduto nel 1995 con la legge Tremonti. Tecnologie digitali e Unione Europea: due rivoluzioni Oggi ci troviamo di fronte ad una realtà complicata e difficilmente interpretabile anche per i repentini ed impor(continua a pag. 32)
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Investire per sconfiggere la crisi Nostra intervista ad Alberto Gajani, Presidente di Assografici, l’associazione che rappresenta 1.045 aziende italiane che svolgono attività di produzione cartaria, cartotecnica, di stampa, editoria e servizi collegati, con un fatturato globale corrispondente all’1% del Pil. Quali previsioni si possono fare sull’andamento del settore grafico e cartotecnico trasformatore per il 1997? Per quanto il Governo Prodi preveda l’imminente nascita di una nuova primavera per l’Italia che farà cessare i sacrifici, i dati di fatto del nostro settore mostrano che, a parte qualche nicchia fortunata, il peso degli investimenti sul fatturato è smisurato e difficilmente questo consente alle imprese di realizzare degli utili. Ma prima o poi bisogna investire se si vuole restare nel mercato. Molte piccole aziende sono costrette a chiudere, oltre che per ragioni di mercato, per motivi legati alle nuove normative Europee che, oltretutto, il nostro parlamento ha reso ancora più restrittive. Il D.Lgs. 626/94, ad esempio, grava troppo sui costi di piccole e medie imprese. In un mercato deficitario come il nostro, dove il prezzo della carta sale e scende come l’oro, anche le grandi aziende hanno dovuto procedere alle cosìddette “ristrutturazioni”. Dopo un ’96 per niente felice, il ’97 non sarà sicuramente un anno d’oro. Si può tentare di restare in piedi, ma è vitale aver fatto i necessari investimenti. Che cosa potrebbe spingere il mercato verso una ripresa dopo il 1997? Salvo particolari recessioni, si può pensare ad una ripresa nel ’98. Nel ’96 molte aziende del nostro settore hanno fatto ingenti investimenti in alta tecnologia. Chi, come loro, sarà preparato, prima o poi vincerà la battaglia. Chi invece avrà tentato solo la sopravvivenza sarà sconfitto e uscirà dal mercato. Lei ha espresso forti preoccupazioni sull’adeguamento delle strutture industriali ai parametri dettati dalle Direttive di Bruxelles. Cosa hanno comportato le Direttive “Macchine” e “Imballaggi” per il settore grafico e cartotecnico trasformatore? Una maggiore organizzazione implica un maggior peso burocratico, e questo già comporta dei problemi e dei costi. In particolare, per quanto riguarda la Direttiva “Imballaggi”, ci siamo incontrati più volte con il Ministero dell’Industria e dell’Ambiente e con altre associazioni di categoria implicate nella nuova Direttiva (Assocarta, Assovetro, Assolegno, ecc.). Nel prossimo incontro del 15 giugno dovremmo fare il punto della situazione. Il problema è che è difficile far convergere gli interessi di differenti categorie. A livello Ministeriale è stato infatti istituito un osservatorio con compiti di Authority, che dovrebbe anche vigilare sulla costituzione ed il funzionamento del CONAI. Quest’ultimo avrà la funzione di coordinare i vari Consorzi Volontari istituiti da ciascuna categoria merceologica e quindi la raccolta, il riciclo e lo smaltimento dei rifiuti da imballaggio di diverso genere. Una cosa è certa: la Direttiva Imballaggi implicherà dei costi sul prodotto. Resta da stabilire se questi graveranno a monte o a valle. E’ probabile un ricarico sui prezzi al consumatore, ma potremo accertarlo solo dopo il 1 Novembre, quando la Direttiva entrerà in vigore a tutti gli effetti. I produttori di imballaggi in cartone hanno anche un’altra preoccupazione: l’eventuale preferenza, da parte dei consumatori e dei grandi distributori, per imballaggi di minor costo come la plastica ... e da qui i contrasti con Federchimica, Assoplast ecc. In quale percentuale gravano i costi indotti dalle Direttive sui costi totali dell’azienda? Sono valori difficilmente identificabili, attualmente allo studio. E’ però ipotizzabile che incidano del 5% sul costo della materia prima. Le difficoltà di adeguamento alle norma tive Comunitarie sono state riscontrate anche negli altri Paesi europei? Già la legge Topfer aveva creato grossi problemi di applicazione alle imprese tedesche. La Francia, che ha già applicato sistemi analoghi al nostro, ha avuto minori difficoltà. In generale, il problema è che queste leggi contengono “credi” che non sempre si possono tradurre in realtà. Comunque il nostro Ministero dell’Industria si è reso disponibile affinchè i gruppi industriali possano dare validi suggerimenti ed è aperto alle proposte organizzative delle varie associazioni del settore. La soluzione a queste problematiche, secondo quanto da Lei affermato, è “essere presenti al momento dell’elaborazione propositiva delle linee politiche”. In che modo? Essere presenti significa essere disponibili, avere all’interno della propria associazione dei dirigenti, dei tecnici di un certo spessore e, perchè negarlo, avere anche aperture nei corridoi dei Ministeri: più si è presenti, più è facile venire a conoscenza delle attività in corso al Governo e maggiori sono le nostre possibilità di intervenire tempestivamente su normative che, apparentemente funzionanti dal lato teorico, spesso non sono applicabili a lato pratico. Questo perchè raramente chi legifera conosce la materia concretamente. Chi opera nel nostro settore deve anche intervenire in sede parlamentare europea, a Bruxelles, e Intergraf è l’associazione della nostra categoria preposta ai dialoghi con i servizi dell’Unione Europea.
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tanti cambiamenti che caratterizzano il settore nel suo complesso. Innovazione digitale e globalizzazione definiscono nuovi metodi di produzione e di presenza sul mercato: le aziende del settore dovranno presto confrontarsi con le nuove possibilità di ricevere e distribuire messaggi su supporti differenti da quello tradizionale cartaceo. La concorrenza dei nuovi strumenti elettronici di comunicazione e informazione si è già fatta sentire su alcuni prodotti, quali la modulistica e le buste per corrispondenza, la cui produzione ha subito un calo notevole nell’ultimo quadriennio, rispettivamente del 15% e del 12%. Non dimentichiamo poi l’altra grande “rivoluzione” in corso - l’Unione Europea - la cui attività legislativa impone oggi non pochi vincoli e condizionamenti (e costi) al mondo grafico e cartotecnico trasformatore. Basti pensare a quelli indotti dall’adeguamento delle strutture industriali ai parametri dettati dalle note Direttive Comunitarie in materia di sicurezza e ambiente. Dal punto di vista delle aziende del
settore, infatti, l’Europa “non è solo l’idea romantica di un unico territorio di popoli amici”, ma è anche e “anzitutto, un centro di elaborazione legislativa”. Troppo spesso in Italia “ci accorgiamo” delle Direttive Comunitarie, elaborate da funzionari ministeriali di 15 Paesi diversi, solo quando sono già state convertite in legge dal nostro Parlamento. Se non s’interviene tempestivamente in quella sede, si rischia poi di pagarne le conseguenze “con ostacoli fittizzi alla libera circolazione delle merci, o con costi indotti sulla struttura industriale di entità tutt’altro che trascurabili”, proprio come è già avvenuto con il recepimento della Direttiva “Macchine” e della Direttiva “Imballaggi”. Entrare in Europa offre occasioni per migliorare le proprie condizioni operative, opportunità che tuttavia, se trascurate, possono divenire ostacoli. “Essere in Europa”, ha concluso Gajani, “vuol dire anche essere presenti al momento dell’elaborazione propositiva delle linee politiche: dopo è troppo tardi.”
QUADRO DI SINTESI (VALORI IN MILIARDI DI LIRE) INDUSTRIA GRAFICA Fatturato
1993
1994
1995
1996*
17.000
17.600
19.400
19.800
Esportazioni
1.623
1.872
2.377
2.360
Importazioni
606
685
780
764
Saldo Commerciale
1.017
1.187
1.597
1.596
I N D U S T R I A CARTOTECNICA TRASFORMATRICE
1993
1994
1995
1996*
Fatturato
8.000
9.000
11.200
10.380
Esportazioni
3.251
3.794
5.301
5.250
Importazioni
1.896
2.461
3.209
2.630
Saldo Commerciale
1.355
1.333
2.092
2.620
Fonte: Istat * Valori stimati da Assografici e Assocarta
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Speciale assemblee
Macchine grafiche: consolidamento e “doppia velocità” nell’industria italiana Il mercato italiano delle macchine grafiche archivia un 1996 a doppia velocità: mentre crescono le esportazioni il mercato interno continua ad essere insoddisfacente. Dati, considerazioni e previsioni nella relazione che Piero Barzanò, presidente uscente di Acimga, ha tenuto in occasione dell’assemblea del cinquantenario dell’Associazione dei costruttori italiani di macchine per l’industria grafica, cartotecnica e di trasformazione.
Acimga ( Associazione Costruttori Italiani Macchine per l’Industria Grafica, Cartotecnica, cartaria, di Trasformazione e Affini) festeggia i primi cinquant’anni di vita ed archivia un 1996 a doppia velocità: esportazioni in grande forma e mercato interno ancora molto avaro di soddisfazioni. Piero Barzanò, Presidente uscente di Acimga, ha tracciato il quadro del settore in occasione dell’annuale assemblea dell’associazione, che si è svolta il 12 giugno scorso a Milano.
Il mercato estero La continua crescita delle esportazioni (+10% rispetto al ’95) - pari a 1.900 miliardi di lire - ha consentito di realizzare 2.370 miliardi di fatturato (+ 0,4%), consolidando i risultati record del ’95. Un traguardo significativo, vista la fase congiunturale sfavorevole che stanno attraversando quasi tutti i paesi dell’Unione Europea e la sensibile rivalutazione della lira rispetto alle altre principali monete. Due i fattori di successo che hanno agevolato la crescita delle esportazioni nel ’96. Da un lato, la peculiare capacità delle aziende italiane di “creare spazi ovunque si apra una minima possibilità di business”, che ha consentito oggi di cogliere nuove opportunità di sviluppo in paesi come il Sud Africa e l’Australia; dall’altro, la crescente propensione all’internazionalizzazione che ha portato diverse aziende del settore ad investire considerevolmente nella creazione di filiali, agenti, assistenza post-vendita e comunicazione nei mercati strategici.
Il mercato interno L’andamento negativo del settore sul mercato interno, che ha fatto registrare un calo delle vendite del 24%, per un valore complessivo di 486 miliardi, è attribuibile in gran parte al venir meno degli incentivi fiscali della legge Tremonti, che nel ’95 avevano rivitalizzato la domanda interna. Piero Barzanò non ha infatti trascurato di sottolineare l’immediata necessità di provvedimenti legislativi che possano “ribaltare a breve il trend congiunturale”. Una mancanza che si è dunque ripercossa sul consumo nazionale (1.670 miliardi) con una flessione del 9% rispetto al ’95 e che ha influito solo marginalmente sulle importazioni (1.184 miliardi), in calo dell’1%. L’elevato grado di penetrazione nel mercato italiano dei prodotti esteri, che coprono il 70% del consumo nazionale, non ha impedito l’incremento del surplus della bilancia commerciale per le macchine da stampa, cartotecniche e attrezzature per prestampa, mentre si è assottigliato il saldo positivo delle macchine per il converting e si è approfondito il deficit delle macchine per legatoria. Le prospettive Un 1996 “a due velocità”, dunque, per i costruttori italiani di macchine grafiche, cartotecniche, di trasformzione e affini: alla continua crescita delle esportazioni si è affiancato il netto calo delle vendite sul mercato interno, con la risultante di un fatturato a crescita “zero”. Dati tutto sommato positivi, se letti come il consolidamento dei brillanti ed “anomali” risultati del ’95.
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Vittorio Agnati, il nuovo Presidente di ACIMGA.
Le prospettive per l’immediato futuro sono caratterizzate da incertezza ed attesa nei confronti di alcune variabili macroeconomiche: da un lato si teme la stagnazione della domanda interna in assenza di interventi che rilancino gli investimenti (in calo dell’1% nel ’96) e l’attività produttiva; dall’altro si guarda con fiducia alle previsioni di ripresa economica nei paesi Europei e dell’Ocse ed alla rivalutazione del dollaro, benché in alcuni Paesi la ripresa appaia per ora più lenta del previsto. I cinquant’anni di Acimga Entusiasmanti i primi 50 anni di Acimga raccontati da Piero Barzanò. Un’attività associativa iniziata nel primo dopoguerra (1947) a sostegno del significativo sviluppo
dell’industria italiana delle macchine per la stampa ed il converting. Un settore che sin dai primi anni si è affacciato con successo ai mercati esteri consentendo al nostro Paese di mantenere la leadership mondiale nella produzione di macchine da stampa rotocalco, flessografiche, per la cartotecnica e il converting - pur restando dipendente dall’estero per le macchine ed i processi di prestampa. Un successo che oggi si concretizza nell’80% della produzione esportata, consentendo un attivo di 700 miliardi di lire nella bilancia commerciale. Il nuovo Presidente di Acimga, nominato in occasione dell’Assemblea, è Vittorio Agnati, 35 anni, Amministratore Delegato dell’omonima azienda leader nella costruzione di macchine per la lavorazione del cartone ondulato.
Indicatori fondamentali di settore, 1993-96 (valori in milioni di lire correnti) 1993
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Fatturato
1.850.000
1.930.000
2.360.000
2.370.000
Esportazioni
1.314.744
1.435.305
1.721.987
1.883.961
Consegne sul mercato interno
535.256
494.695
683.013
486.039
Importazioni
729.448
774.511
1.193.773
1.184.534
1.264.704
1.269.206
1.831.786
1.670.573
585.296
660.794
528.214
699.427
Export/Fatturato (%)
71,1
74,4
73,0
79,5
Import/Consumo (%)
57,7
61,0
65,2
70,9
7.580
7.470
7.600
7.400
Consumo Saldo commerciale
Occupazione (N. addetti) Fonte: Ufficio Studi ACIMGA
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torio T servpera i quotidiani ecnico s O e le agenzie di informazione FIEG ASIG IL SLC-CG-CISL FIS IL UILSIC-U
Via Sicilia 125 - 00187 Roma Tel 06/4885026 - Fax 06/4883489 e-mail: osservatorio@ediland.it
Le pagineall’Organismo La rubrica Le pagine dell’Osservatorio è interamente dedicata Paritetico Imprenditori-Sindacati previsto dal Contrattodell’Osservatorio Collettivo di Lavoro dei dipendenti delle imprese editrici e stampatrici di quotidiani e delle agenzie di stampa. Attività, ricerche, dati statistici ed altre informazioni sulla industria editoriale e sul mondo del lavoro raccolte, elaborate e diffuse a cura dell’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione.
Due importanti ricerche sull’industria editoriale Ogni anno la Federazione Italiana Editori Giornali realizza due ricerche di scenario sul settore dell’editoria: la prima dedicata all’andamento del mercato dei quotidiani e dei periodici nei suoi principali indicatori (tiratura, diffusione, andamento pubblicitario, etc.); la seconda ricerca, la cui realizzazione è affidata alla società di revisione e certificazione Deloitte & Touche, analizza i bilanci aggregati delle imprese editrici di giornali quotidiani. In queste pagine,vi presentiamo una sintesi dei dati più significativi delle due ricerche, curata dall’Ufficio Studi della FIEG.
Secondo una tradizione ormai consolidata, la Federazione Italiana Editori Giornali presenta contemporaneamente l’Indagine sui bilanci delle imprese editrici di giornali quotidiani (1993-1994-1995), curata dalla società di revisione e certificazione Deloitte & Touche, e La Stampa in Italia (1993-1996) elaborata dalla stessa Fieg. Le indicazioni che emergono dai due studi consentono di delineare un quadro sull’andamento del settore tutt’altro che confortante. Il settore è nel pieno di una crisi alla cui origine giocano non solo fattori di carattere congiunturale legati al non favorevole andamento della domanda e, più in generale, all’intonazione stagnante dell’economia, ma anche cause strutturali che, in tutti questi anni, non è stato possibile rimuovere, nonostante i tentativi fatti in questo senso. Tra queste, le strozzature del sistema distributivo che influenzano negativamente il mercato della lettura. Ma vi sono anche altri fattori che concorrono a creare la situazione di sofferenza della stampa italiana, come l’inefficienza dei servizi pubblici postali e di trasporto - oltretutto divenuti molto più onerosi - e la insufficiente presenza del settore pubblico e dei servizi nel mercato pubblicitario. Sul piano pubblicitario vi è poi l’ulteriore elemento di squilibrio rappresentato da un sistema che di fatto premia il mezzo televisivo nella sua corsa al drenaggio di risorse crescenti. Nonostante i buoni risultati fatti registrare dalla stampa nel biennio 1995-1996, le televisioni - e soprattutto quella pubblica, i cui comportamenti sul mercato ormai
difficilmente si distinguono da quelli di una qualsiasi emittente commerciale - hanno ulteriormente incrementato la loro quota di mercato. In definitiva, tutti i fattori che concorrono a determinare la crisi dei giornali sono pienamente operanti e nessun intervento correttivo di qualche efficacia è stato realizzato. Le prospettive sull’andamento del settore non possono che essere pessimistiche e confermare che, in assenza di politiche di intervento dirette ad allargare il mercato ed a favorire l’avvicinamento di nuovi lettori, la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente. Secondo le rilevazioni contenute nello studio della Fieg nel 1995 le vendite medie giornaliere dei quotidiani sono state pari a 6,033 milioni di copie, 229 mila in meno rispetto al 1994, con un decremento del 3,7%. Parimenti negativa l’evoluzione della diffusione dei settimanali (-6,5%) e dei mensili (-3,6%). Anche il 1996 ha avuto un’intonazione negativa. Secondo le stime Fieg le copie vendute dei quotidiani sono scese sotto i sei milioni (5,961 milioni) con un decremento dell’1,2%. La decelerazione della tendenza alla contrazione del mercato non offre motivi di grande consolazione. L’andamento non è stato omogeneo: alcune categorie hanno dimostrato maggiori capacità di tenuta. E’ il caso dei quotidiani nazionali e di quelli economici che hanno continuato a progredire soprattutto nel 1996 (+1,6%). Non è un caso che a reagire alla crisi della domanda interna siano state
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9.140.800
9.245.797
9.429.250
8.544.791
8.713.839
5.961.421
6.032.970
6.262.270
mente accentuando (-1,4% nel 1995, -4,2% nel 1996). Il diverso andamento nel biennio va messo anche in relazione all’evoluzione del prezzo di vendita al pubblico. Nel 1995 il prezzo medio, a seguito di due conse3 9 19 94 cutivi aumenti, è salito del 19 5 9 19 * 13,2% con un impatto im96 9 1 mediato sulle propensioni all’acquisto dei quotidiani. Nel 1996, il prezzo è rimasto stabile e tale impatto si è andato temperando. L’andamento negativo delle vendite ha determinato un ulteriore allontanamento del mercato italiano dai livelli di lettura dei paesi più avanzati. La situazione che agli inizi degli anni ‘90 aveva portato a 115 le copie vendute ogni mille abitanti ha subito un costante peggioramento scendendo nel 1995 a 105 copie. Siamo stati superati dalla Spagna (109 copie) e, in Europa, siamo avanti soltanto a Grecia e Portogallo, ma molto distanti dalle medie europee che si situano intorno alle 3-400 copie per mille abitanti. Sulla situazione incidono anche tradizionali squilibri territoriali del Paese, evidenziando anche nel settore dell’informazione scritta un dualismo di comportamenti correlato ai diversi stadi di sviluppo delle singole aree. Nelle regioni meridionali, dove risiede il 36,4% della popolazione, si vende soltanto il 19,7% del totale delle copie dei quotidiani. Al nord e al centro, dove risiede il 44,4 e il 19,2% della popolazione, le copie vendute sono il 57,7 e il 22,7% del totale. In altri termini, mentre al nord e al centro si vendono 137 e 124 copie ogni mille abitanti, al sud la media è di 57. La Liguria, con 181 copie ogni mille abitanti, resta la regione con la più elevata propensione all’acquisto, il Molise, con 30 copie, quella dove si acquistano meno quotidiani. Dall’analisi dei bilanci condotta dalla Deloitte & Touche 6.358.997
9.492.087
6.505.426
6.808.501
6.765.715
6.721.098
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6.365.661
le testate economiche che, per le caratteristiche dei loro contenuti informativi, sono riuscite a neutralizzare le 86 19 87 vischiosità di un cir19 88 19 89 cuito distributivo an19 90 19 91 19 corato al sistema delle 92 19 edicole. Esemplare la * proiezione in base ai dati forniti da 60 testate quotidiane circostanza che, menFonte: FIEG tre per la generalità di quotidiani si è assistito ad un ulteriore contrazione degli abbonamenti sul totale delle vendite (dal 7,5 al 7,2%), per quelle economiche la tendenza è stata opposta e gli abbonamenti sono saliti dal 39,4 al 41,3%, con un miglioramento di quasi due punti percentuali. Proprio dal livello degli abbonamenti si ricava l’indicazione del ritardo accumulato dal nostro Paese, dove la mancanza di una consistente base di vendite in abbonamento è la testimonianza più evidente dell’incidenza negativa che l’attuale assetto della distribuzione ha sull’evoluzione del mercato. La scarsa utilizzazione del canale degli abbonamenti, altrove forma la vendita largamente praticata e sovente prevalente con percentuali che variano dal 40 al 90%, non consente ai quotidiani di beneficiare dei notevoli vantaggi derivanti dalla stabilizzazione della produzione, nonché dalla diminuzione degli acquisti casuali e del volume delle rese. Per le altre categorie di quotidiani, è anche da sottolineare il positivo andamento dei pluriregionali (+3,1% nel 1996), peraltro insufficiente a ricuperare il calo dell’anno precedente (-6,6%). Ancora in calo, seppure leggero, i provinciali (-0,2%) e i regionali (-0,4%), dopo le pronunciate flessioni del 1995 (rispettivamente, -8,7% e - 7,6%). Più consistente l’arretramento degli sportivi nel 1996 (-4,2%), in linea con quello fatto registrare nel 1995 (-4,7%). Per i politici l’evoluzione negativa si è andata invece ulterior-
6.525.529
9.763.197
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Tiratura e vendita media giornaliera dei quotidiani in Italia 1986-1996
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emerge che, nonostante la flessione delle vendite, nel 1995 si è registrato un incremento del 9,8% del fatturato aggregato risultante dai bilanci. Su tale andamento hanno influito in primo luogo l’aumento del prezzo medio di copertina e la favorevole evoluzione dei ricavi pubblicitari (+8,5%). Alla crescita del fatturato ha corrisposto peraltro un’evoluzione dei costi operativi sostanzialmente allineata (+9,6%). Il margine operativo lordo è migliorato passando da 64,9 a 77,2 miliardi. Tuttavia il rapporto tra Mol e fatturato netto è restato a livelli del tutto insoddisfacenti (1,8%). E’ un dato la cui inadeguatezza appare evidente soprattutto se confrontato con i valori medi che si riscontrano nel settore industriale (13%). I risultati del 1995 possono così essere riassunti: le imprese in utile sono cresciute da 27 a 31 ed hanno realizzato complessivamente utili per 65 miliardi (con una forte flessione rispetto al 1994 quando gli utili complessivi erano stati di 113 miliardi). Le imprese in perdita sono diminuite da 33 a 26 ed è anche diminuito l’ammontare complessivo delle perdite, dai 252 miliardi del 1994 ai 169 miliardi del 1995. Il ridimensionamento delle perdite è però dipeso soprattutto dalla scomparsa di tre testate caratterizzate da perdite rilevanti. La somma algebrica degli utili e delle perdite dà una perdita nel 1995 di 104 miliardi. Una perdita inferiore a quella dell’anno precedente (138,5 miliardi); peraltro spiegabile con la scomparsa di alcune testate gravate da deficit rilevanti. Nel 1996 i risultati di bilancio del settore non dovrebbero essere migliorati. Questo perché le vendite hanno subito una ulteriore leggera flessione ed il prezzo di vendita non è variato. Se un incremento di fatturato vi sarà, esso dipenderà
principalmente dal buon andamento dei ricavi pubblicitari (+8,7%) e dal ricorso a formule promozionali incentrate su vendite abbinate con altri prodotti, editoriali e non. Le indicazioni offerte dai due studi concorrono dunque a delineare un quadro settoriale nel pieno di una crisi di particolare gravità. Da esse non si può prescindere nel momento in cui si intende avviare un processo di revisione della legge dell’editoria. Nella impostazione di una strumentazione di intervento è soprattutto necessario considerare lo scenario globale in cui operano le imprese e il peso che sulle strategie imprenditoriali ancora oggi esercitano fattori esterni e vincoli che generano inefficienze e distorsioni sul mercato.
I volumi La Stampa in Italia 1993-1996 e Indagine sui bilanci delle imprese editrici di giornali quotidiani (1993-1994-1995) possono essere richiesti all’Osservatorio, oppure direttamente alla FIEG, Via Piemonte 64, 00187 Roma, tel. 06/4881683.
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Archivio Aperto ASIG
Archivio Aperto contiene una rassegna periodica di segnalazioni e recensioni di articoli, relazioni, ricerche e repertori statistici - dedicati all’industria della comunicazione - pubblicati dalle più prestigiose riviste e dalle organizzazioni italiane ed internazionali del settore. Per ogni sommario è chiaramente indicata la fonte. Le aziende associate alla ASIG possono richiedere presso i nostri uffici ulteriori informazioni circa il materiale recensito. Il catalogo completo è consultabile su Internet, all’indirizzo http://www.ediland.it.
Riferimento: 1407
L’archiviazione dell’informazione Kerry Northrup dell’IFRA passa in rassegna lo stato dell’arte dei sistemi di archiviazione digitale nei giornali, in tutti gli aspetti tecnici ed organizzativi: come gestire l’informazione; quali formati utilizzare: ASCII e SGML per i testi, TIFF e JPEG per le immagini, Freehand o Quark X-Press per i grafici e le pagine, e naturalmente Acrobat, divenuto ormai uno standard dell’industria dei quotidiani: già oggi molti produttori di software hanno iniziato a riscrivere i propri pacchetti grafici per renderli in grado di salvare in formato Acrobat e, all’inverso, di ricavare dal file Acrobat il documento originale. Grande importanza, in funzione della distribuzione delle informazioni e dell’accessibilità degli archivi, assumono le reti Intranet e Internet, così come gli strumenti di ricerca e navigazione all’interno delle informazioni. L’articolo si conclude con una serie di osservazioni sui flussi di lavoro che probabilmente si renderanno necessari, sui supporti di archiviazione automatica in formati differenti per differenti utilizzi, sui database (SQL rimane al momento lo standard di riferimento), e sul problema che prima o poi tutti gli editori sono destinati a porsi: cosa fare con il vecchi archivio cartaceo? Newspaper techniques marzo 97
Riferimento: 1408
Editoria on line al gruppo Gannett Gary Watson, responsabile della divisione quotidiani del gruppo editoriale Gannett, descrive le strategie utilizzate nel settore dell’on line dal più grande editore di quotidiani degli USA, con un fatturato annuo di cinque miliardi di lire, 36.800 dipendenti e 6,6 milioni di copie vendute ogni giorno dai 92 quotidiani appartenenti al gruppo. I cardini attorno ai quali ruota la strategia Gannett nell’approccio all’on line sono: a) diversificazione. Il fatto che la Gannett operi in differenti segmenti del mercato dell’informazione (quotidiani, televisione, pubblicità, affissioni etc.) la mette nelle condizioni di diversificare l’offerta dei servizi on line in
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modo da non farne un puro e semplice clone elettronico del prodotto stampato. b) approccio marketing-oriented. I servizi on line Gannett sono tarati sui mercati locali ai quali si rivolgono. Ogni progetto on line deve essere preceduto da un dettagliato business-plan e prevedere un ritorno dell’investimento. c) Stabilire alleanze e joint-ventures, in modo da contenere i costi e potersi concentrare sui propri punti di forza (prestigio della testata, conoscenza del mercato, leadership nella raccolta della pubblicità locale). Ultima considerazione di Watson: non si intravede ancora per i servizi on line dei quotidiani una credibile possibilità di fare business attraverso la vendita diretta di servizi. Unica fonte di reddito rimane, quindi, la pubblicità. Sulle strategie Gannett nei servizi on line, cfr. inoltre Archivio Aperto n. 1378. Newspaper techniques marzo 1997
Riferimento: 1409
I quotidiani USA on line: la situazione Una breve rassegna di quanto è avvenuto negli ultimi mesi sul mercato USA dei quotidiani per quanto riguarda le iniziative in tema di editoria on line. Nonostante sia ancora fresco il ricordo di clamorosi insuccessi come il progetto Viewtron, che dieci anni or sono costò alla Knight-Ridder 50 milioni di dollari, ben 500 quotidiani USA stanno attualmente effettuando investimenti nel settore dell’on line. L’investimento più diffuso è quello nel sito Web: attualmente sono 666 le testate USA che offrono questo servizio. Ma sempre più diffusa è anche la tendenza degli editori ad effettuare investimenti finanziari in piccole società di software altamente innovative operanti sul mercato dei servizi on line. Capofila di questa tendenza è Times Mirror, che a suo tempo acquisì una quota di Netscape ed ha ripetuto l’esperienza con altre piccole società; Tribune Company nel 1991 acquisì il 10% di America On Line e più di recente ha investito in Pointcast e Excite. Il risultato di questi investimenti è stato ottimo: i 100 milioni di dollari investiti sono diventati 350. Dalle prime esperienze nella realizzazione di servizi Web sono sorte alcune considerazioni: occorrono
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non meno di tre anni prima che i servizi generino profitto; in genere, tutti i tentativi di creare aree o interi siti a pagamento si sono rivelati un insuccesso: al Wall Street Journal, per esempio, il numero degli utenti registrati è sceso da 600.000 a 30.000 quando si decise di far pagare l’accesso. L’unica fonte di reddito rimane quindi la pubblicità, ma anche in questo caso il mercato è allo stesso tempo piccolo (300 milioni di dollari) e molto affollato (circa 900 società). Secondo fonti attendibili, il mercato pubblicitario sul Web dovrebbe raggiungere entro il 2000 i 5 miliardi di dollari, ma nessuno è in grado di dire quanto di questa somma andrà ai quotidiani. Newspaper techniques marzo 1997
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delle Docklands, ad Est di Londra, dal quale ogni notte escono tre milioni e mezzo di copie di quotidiani come The Telegraph, The Express, The Guardian, The Financial Times. L’impianto è equipaggiato con 18 rotative: 10 Goss T70, 6 Goss Headliner e una nuova Goss HT70. Quando avviò le operazioni nel 1986, l’impianto produceva 7.000 pagine/addetto la settimana, con un organico di 900 addetti. Oggi la produttività è salita a 35.000 pagine/addetto, con un organico di 730 unità ed una produzione complessiva salita da 6 a 24 milioni di pagine la settimana. Newspaper techniques marzo 1997
Riferimento: 1412 Riferimento: 1410
Integrazione di pubblicità tabellare e classificata con l’utilizzo di software standard
Le rotative offset keyless al Washington Post Un resoconto sui lavori di installazione di otto rotative Mitsubishi presso il Washington Post. Ogni rotativa è composta da nove gruppi di stampa, dodici portabobine a due bracci, due piegatrici, che la mettono nelle condizioni di produrre, ad una velocità di 75.000 copie/ora, un fascicolo da 96 pagine con 28 pagine a colori in produzione diretta o di 160 pagine con 56 pagine a colori in produzione doppia. La Mitsubishi ha inoltre in corso attualmente un’altra installazione keyless presso la Artes Graficas del Atlantico, nella isola spagnola della Gran Canaria: una rotativa Euro-M con una torre 4/4, una torre a due gruppi di stampa in bianco e nero che può essere convertita a colori, tre portabobina a due bracci e una piega 2:3:3, in grado di stampare in modalità collect sino a 96 pagine delle quali 32 a colori, ad una velocità di 60.000 copie l’ora. Newspaper techniques marzo 1997
Riferimento: 1411
Il centro stampa West Ferry Printers Una breve visita guidata nel più grande impianto di stampa europeo, la West Ferry Printers nell’Isola dei Cani
La Examiner Publications è una società irlandese che pubblica due quotidiani, il broadsheet del mattino The Examiner (63.000 copie giornaliere) e il tabloid serale The Evening Echo (30.000 copie). In questa relazione il responsabile EDP della società John McKenna descrive il sistema di produzione della pubblicità, basato sul sistema pubblicitario Adtaker della società olandese Mediasystemen, integrato con Microsoft Word per la pubblicità classificata e Quark X-Press per la pubblicità tabellare, con l’utilizzo di Sybase per la gestione del database pubblicitario. Newspaper techniques aprile 1997
Riferimento: 1413
Input remoto di pubblicità tabellare: nuovi servizi per gli utenti pubblicitari L’input remoto degli annunci pubblicitari nelle pagine dei giornali può costituire un servizio a valore aggiunto molto utile per gli inserzionisti pubblicitari, sia che siano gli utenti stessi ad utilizzarlo, sia che invece siano le agenzie di pubblicità a dotarsi di collegamenti diretti con i quotidiani, sia infine che i quotidiani creino degli uffici distaccati, in prossimità dei più importanti inserzionisti, dotati di
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workstation per l’input remoto degli annunci. Jeff Carpenter della Digital Technology International descrive i punti cardine e gli aspetti critici di un possibile sistema di questo tipo: l’esigenza di un solido database, preferibilmente SQL client/server; la chiara enucleazione dei vantaggi reali per tutti gli operatori del processo, e in primo luogo per gli inserzionisti; l’adozione di standard affidabili ed accettati da tutti; il potenziamento dei sistemi di trasmissione via modem su linea commutata. La relazione si conclude con la breve case-history del gruppo editoriale inglese Newsquest, che edita due quotidiani, il Lancashire Evening Telegraph e il Bolton Evening News, oltre a 14 settimanali gratuiti. Newspaper techniques aprile 1997
qualche tempo la società continuò a produrre stazioni dedicate, basate su processori paralleli prodotti da Texas Instrument, ma in seguito migrò sulla piattaforma PC, sulla quale ha sviluppato la sua ultima soluzione, denominata AD2000W. Il direttore della società Steve Robinson descrive le linee generali di un sistema di gestione della pubblicità basato su PC, con particolare attenzione agli elementi critici quali la scelta dell’hardware per i server e le workstation, il sistema operativo per i server, i software applicativi per la creazione degli annunci, il controllo del flusso di lavoro, la manutenzione e l’upgrade costante del sistema. Newspaper techniques aprile 1997
Riferimento: 1416 Riferimento: 1414
Utilizzabilità e Stampabilità della carta da giornale
Un sistema integrato di pubblicità basato sul Macintosh Il Göteborgs-Posten, con le sue 270.000 copie di diffusione giornaliera, è il secondo quotidiano svedese. Il responsabile della pubblicità Sven-Åke Lööf descrive il sistema con il quale il giornale processa ogni anno 550.000 annunci pubblicitari, dei quali 50.000 tabellari, il resto classificati. Alla fase attuale, il sistema è basato su un server Sun con un database Oracle ed è composto da una serie di moduli interdipendenti: pianificazione, prenotazione, produzione, amministrazione, page layout. Le pagine composte esclusivamente da annunci vengono avviate direttamente alla linea lastre; quelle che invece comprendono pubblicità e editoriale vengono cedute al sistema editoriale tramite un programma denominato Page Link. Newspaper techniques aprile 1997
Riferimento: 1415
Un sistema integrato di pubblicità basato sul PC La Cybervision nacque nel 1987 sulle ceneri della Xenotron, società specializzata nella produzione di terminali dedicati alla produzione di annunci pubblicitari. Per
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Questo Special report IFRA contiene uno studio di fattibilità per una ricerca tendente a misurare due indicatori estremamente importanti per la stampa dei quotidiani ma la cui misurazione è rimasta sino ad oggi confinata nel regno dell’empirico: l’utilizzabilità, ovvero la capacità di correre sulla rotativa senza rotture, allargamenti, perdite di stabilità e di registro; e la stampabilità, ovvero il comportamento del supporto nei confronti di tutta una serie di fenomeni che determinano in ultima analisi la maggiore o minore leggibilità del testo e delle immagini stampate: deposito di fibra, setoff, controstampa, rub-off, assorbimento di inchiostro, uniformità di stampa, brillantezza, etc. Lo studio cerca di definire delle relazioni tra le caratteristiche fisico-chimiche della carta e, appunto, i parametri di utilizzabilità e stampabilità, sulla base di test condotti presso alcune cartiere europee. Il risultato preliminare dello studio è che appare estremamente improbabile che si riesca a definire un processo di test standard per questi due aspetti, ma che comunque è possibile individuare alcune caratteristiche della carta da tenere sotto controllo perché in base a rilevamenti statistici appaiono influenzare l’utilizzabilità e/o la stampabilità della carta. IFRA Special Report 1.16
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Riferimento: 1417
I costi della mancanza di qualità nella produzione di quotidiani Al fine di ottimizzare il rapporto costi/ricavi, i quotidiani possono seguire due strade: aumentare i ricavi o ridurre i costi. Uno dei sistemi utilizzati per conseguire questo secondo obiettivo è l’adozione di sistemi di controllo e gestione della qualità, i quali però presentano anch’essi un costo non indifferente in termini di formazione del personale, modifiche alla struttura organizzativa, e così via. Questo Special report IFRA si propone appunto di valutare e misurare i costi legati alla carenza di qualità, di indicare metodi per misurarli e raccomandazioni per minimizzarli. Vengono infine presentati tre case-study condotti presso altrettanti quotidiani: il Dagens Nyheter di Stoccolma in Svezia, il Keski-Uusimaa di Tuusula, in Finlandia, e il Neue Zürcher Zeitung di Zurigo in Svizzera. IFRA Special Report 6.20
Riferimento: 1418
La tipografia moderna è una impresa multimediale La tradizionale tipografia si trasforma in una impresa multimediale, in grado di produrre a partire dai dati digitali una molteplicità di output che vanno dalla carta al CDROM, al Web. Le riflessioni in merito di Manfred Adrian, Presidente dell’Associazione Stampatori tedeschi. IMPRINTA 97
Riferimento: 1419
L’industria della stampa nella strada verso il nuovo millennio Kurt Wolf, giornalista delle riviste tecniche Deutscher Drucker e Publishing Praxis World Wide Printer, cerca di individuare i fenomeni che negli ultimi anni hanno maggiormente influenzato l’industria della stampa: in primo luogo, i progressi nei settori dell’informatica e delle teleco-
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municazioni, quindi l’affermarsi della digitalizzazione completa del ciclo di produzione. IMPRINTA 97
Riferimento: 1420
Quale futuro per il prepress? Quale futuro per il pre-press? Se lo chiede George Alexander di Seybold, il quale individua alcuni temi attorno ai quali evolverà il futuro della stampa. La pellicola è destinata a cedere il passo da una parte ai sistemi Computer to plate, dall’altro ai sistemi di stampa digitale, il cui costo è destinato a calare rapidamente. Ne deriverà una nuova e maggiore importanza ai sistemi di bozza digitale, che costituiranno l’unica possibilità di controllo fisico del lavoro prima dell’output finale. I tradizionali pre-press service e fotolito, il cui business primario è stato sino ad oggi la produzione di film, potranno sopravvivere se riusciranno a riconvertirsi in gestori di file digitali e a specializzarsi nella realizzazione efficiente, rapida e a basso costo di molteplici output complementari a partire dai dati digitali. Gli stampatori, dal canto loro, dovranno migliorare l’efficienza, ed adeguarsi ad un mercato che vuole tirature sempre meno elevate IMPRINTA 97
Riferimento: 1421
Dalla stampa al media digitale Albert Dommer, direttore di PAGE, rivista tedesca sul design digitale, analizza gli strumenti tecnologici attualmente disponibili per l’editoria digitale, sia dal punto di vista dei supporti finali, siano essi il CD-ROM, Internet, il Digital Video Disc, oppure gli strumenti software offerti dalle più importanti software-house, da Adobe a Scitex, da Linotype-Hell a Quark, da Macromedia a Microsoft, da Softnet a Gonet, e così via. IMPRINTA 97
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Acquisizione digitale e trattamento creativo delle immagini Strumenti disponibili e tendenze nell’area dell’acquisizione e del trattamento digitale delle immagini: è l’oggetto dell’articolo di Klaus-Peter Nicolay, direttore della rivista tedesca Arcus Communication & design: scanner one-button, CD-ROM e Photo CD, sostituzione del chip alla pellicola, distribuzione digitale delle immagini via Internet sono alcuni degli argomenti trattati. IMPRINTA 97
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Scanner: da strumenti high-tech a scatole push-button Col passare degli anni gli scanner si sono evoluti da strumenti estremamente costosi e complessi in strumenti economici e semplici da usare. Mark Michelson, direttore della rivista americana Printing Impressions, ripercorre brevemente la storia di questo strumento di acquisizione delle immagini, dai giganteschi scanner a tamburo agli attuali scanner CCD a letto piatto. Oggi la qualità ottenibile con macchine da poche centinaia di dollari è confrontabile con quella che si ricava con macchine di grandi dimensioni (e costi), e la scelta di uno scanner a tamburo piuttosto che a letto piatto è determinata sempre meno dalla differenza di qualità e sempre più da questioni legate alla maggiore produttività che queste macchine, riuscendo ad effettuare più scansioni alla volta, consentono. IMPRINTA 97
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Gestione del flusso di lavoro: automazione della prestampa Kurt Wolf, giornalista delle riviste tecniche Deutscher Drucker e Publishing Praxis World Wide Printer, presenta
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una serie di prodotti software che gestiscono il flusso di lavoro della prestampa: Open della società Imation, Mainstream di Agfa, FastLane di Barco Graphics, Maistro e Twist di Dalim, Delta di Linotype-Hell, Brisque di Scitex. IMPRINTA 97
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Sistemi di bozza Ronald Schaul, docente di tecnologia della stampa al Senior Technical College di Stoccarda, analizza da un punto di vista teorico e tecnico i problemi legati all’utilizzo di un sistema di bozza digitale: a cosa e quando serve, quali caratteristiche debba avere, quali le funzionalità di base, la qualità, i costi. I sistemi di bozza digitale, le macchine di stampa digitale e i sistemi di gestione del colore acquisteranno sempre maggiore importanza man mano che la digitalizzazione del ciclo produttivo prenderà piede. IMPRINTA 97
Riferimento: 1426
Standard di prestampa: benedetti o maledetti? Stephan Jaeggi, consulente grafico, delinea lo stato degli standard informatici nell’industria grafica. La parola “standard”, in effetti, risulta non adeguata, dal momento che i formati dati che si sono affermati nel settore non sono in genere il frutto del lavoro di standardizzazione di organismi internazionali come l’ISO, bensì i prodotti di società di software che hanno incontrato il favore del mercato e sono diventati, appunto, standard “di fatto”: così è stato ad esempio per il Postscript, realizzato da una piccola società californiana, la Adobe, che grazie ad esso è diventata il primo produttore mondiale di software per le arti grafiche. In questo modo, tuttavia, la affermazione assoluta di uno standard si traduce in un monopolio, come è appunto per il Postscript o per gli standard OPI e TIFF, anch’essi di proprietà di Adobe.
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E’ preferibile allora una situazione nella quale due standard industriali concorrenti si contendono il mercato: Macromedia Freehand e Adobe Illustrator per la grafica vettoriale, Quark X-Press e Adobe Pagemaker per l’impaginazione. L’ultimo “duello” riguarda i sistemi operativi: Apple ha sinora avuto un vantaggio nelle applicazioni grafiche, ma Windows NT-Windows 95 sta acquistando un peso sempre crescente. IMPRINTA 97
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Stampa digitale: una parola-chiave
La digitalizzazione integrale del ciclo di produzione prestampa, e la contemporanea disponibilità di sistemi di trasmissione dati potenti, economici ed affidabili rende agevole la trasmissione remota del materiale di prestampa per successive elaborazioni o per la stampa in sedi remote. Questa relazione svolta in occasione dell’IMPRINTA 1997 di Düsseldorf da Kurt Wolf passa in rassegna le soluzioni attualmente disponibili: anzitutto le linee ISDN, ormai ampiamente diffuse e sulle quali esiste una ampia varietà di schede e di accoppiatori di linee, che consentono di moltiplicare la banda disponibile per la trasmissione dei dati sino a 2 MB/sec. Internet offre opportunità positive, soprattutto con la posta elettronica, alternativa più economica e flessibile al telefax e con la quale è inoltre possibile trasmettere files. IMPRINTA 97
Il professor Schläpfer dell’istituto svizzero EMPA analizza la situazione attuale del mercato della stampa digitale. Anzitutto vengono descritti i differenti procedimenti tecnici utilizzati, poi viene introdotta la distinzione tra sistemi di stampa digitale e fotocopiatrici digitali, basata sulla risoluzione (almeno 600 DPI) e velocità (almeno 1.500 fogli A4 a quattro colori in un’ora). Infine viene delineata l’attuale situazione di mercato, dove i due maggiori attori sono: Indigo, con il modello Omnius, e Xeicon, con il DCP/32D; quest’ultima viene inoltre commercializzata da Agfa, con l’aggiunta del RIP Agfa e del software Chromapress, e da IBM. Anche Mitsubishi produce una macchina da stampa digitale che utilizza (come Indigo) toner liquido, con risoluzione di 800 DPI e 4.500 pagine per ora, ma che non è in grado di stampare a quattro colori bianca e volta. Ci sono poi i sistemi che potrebbero essere definiti di fotocopia digitale avanzata, come la Canon CLC 1000 o la Xerox DocuColor 40 (offerta anche da Scitex col nome Spontane). La T/R offre un sistema, denominato Micropress 312, con alcune stampanti a colori a bassa velocità ed alta risoluzione che lavorano in parallelo, con un server NT che arbitra l’assegnazione del lavoro alle stampanti disponibili. Ci sono infine due sistemi che possono essere definiti computer-topress: la Heidelberg Quickmaster DI e la Omni-Adast: entrambi utilizzano un sistema di incisione delle lastre sviluppato dalla Presstech, che utilizza lastre offset waterless. IMPRINTA 97
Riferimento: 1428
Riferimento: 1430
Computer to plate: lo stato dell’arte
Sistemi di gestione del colore
Il segmento del Computer to plate si muove a grande velocità. Michael Mittelhaus, presidente della società System+Beratung+Schulung, mette a confronto le varie soluzioni disponibili in termini di requisiti pre-press, costi di installazione, lastre disponibili, RIP. IMPRINTA 97
Michael Has dell’istituto di ricerca tedesco FOGRA passa in rassegna i sistemi disponibili per il controllo e la gestione del colore, con particolare riferimento a ICC, abbreviazione per International Colour Consortium, promosso dalla stessa FOGRA. IMPRINTA 97
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Comunicazione online nell’industria della stampa
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Lo Scaffale
La stampa in Italia
“Lo Scaffale” presenta i libri più importanti dedicati all’ industria editoriale, con particolare riguardo al settore della stampa, ai “new media”, all’universo emergente della comunicazione elettronica e digitale, allo sviluppo ed all’impiego delle tecnologie informatiche nell’industria grafica ed alle più moderne tecniche manageriali che possono trovare applicazione nell’industria della comunicazione. Una grande biblioteca di saggi, monografie, manuali tecnici e testi di management, una galleria di idee che invitano alla conoscenza ed alla riflessione.
Bilanci imprese editrici
Inviati nel cyberspazio
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Internet: come cambia la rete. L’informazione del terzo millennio.
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Indagine sui bilanci delle imprese editrici di giornali quotidiani (1993-’94-’95)
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La stampa in Italia dal 1993 al 1996.
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E’ la nuova edizione di una guida al mondo Internet per i giornalisti e, più in generale, per tutti gli operatori della comunicazione, realizzata dalla ASCA in collaborazione con Telecom Italia. Il volume passa in rassegna tecnologie, metodologie per la navigazione e alcuni contenuti della rete di informazioni più famosa al mondo, senza trascurare qualche spunto sugli sviluppi di Internet nel mondo e la diffusione di questo strumento nel nostro Paese. Appassionati ed utenti professionali possono trovare nel volume una vera miniera di suggerimenti su come utilizzare al meglio le risorse del cyberspazio, sia in termini di contenuti che come strumento di comunicazione personale ed interattivo. Il volume va richiesto direttamente all’ASCA (Via Due Macelli 23, 00187 Roma, tel: 06-69792911, e-mail: info.asca@email.telpress.it).
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L’analisi sui bilanci delle aziende editrici di quotidiani, effettuata dalla società di revisione e certificazione Deloitte & Touche su incarico della FIEG, ha l’obiettivo di evidenziare i risultati di bilancio delle imprese considerate sia sotto il profilo strutturale (analisi statica dei dati contabili) che sotto il profilo dinamico (esame dei principali indici di bilancio e loro evoluzione nel breve periodo). L’indagine analizza le risultanze contabili nel periodo di osservazione - il triennio 1993 / 1995 - e perviene ad alcune considerazioni di sintesi sullo stato di salute delle imprese editrici di quotidiani cogliendone la fenomenologia evolutiva.
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La tradizionale analisi sull’andamento economico e produttivo del settore S pubblicata annualmente dalla FIEG, Federazione Italiana Editori Giornali. Il triennio considerato va dal 1994 al 1996 ed i dati raccolti, grazie all’apO porto delle aziende editrici associate, X consentono di delineare un quadro di Z insieme sull’andamento del settore di innegabile interesse conoscitivo. O I capitoli dell’indagine sono dedicati ai quadri economici generali e di settore - quotidiani e periodici - alla carta, alla diffusione, alla pubblicità ai ricavi editoriali, agli indicatori relativi alla produzione, diffusione ed X occupazione giornalistica e poligraZ fica.
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Federazione Italiana Editori Giornali LA STAMPA IN ITALIA 1993-1996 Roma - Aprile 1997
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Federazione Italiana Editori Giornali INDAGINE SUI BILANCI DELLE IMPRESE EDITRICI DI GIORNALI QUOTIDIANI Roma - Aprile 1997 - 88 pagine
Gian Luca Giorda INVIATI NEL CYBERSPAZIO ASCA - Maggio 1997 pp. 130
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Il lavoro flessibile
PDF Printing & Publishing
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Il libro, in lingua inglese, affronta in maniera sistematica, e con grande chiarezza, l’evoluzione dei linguaggi per la descrizione delle pagine grafiche che hanno accompagnato l’ascesa dell’informatica nell’industria editoriale di tutto il mondo, dalle prime versioni del PostScript fino al PDF Adobe, ed alla release 3 della famiglia di strumenti Adobe Acrobat. Gli autori descrivono in modo scientifico, ma con stile discorsivo, problemi e prospettive relative all’impiego della tecnologia PDF all’interno di un flusso di lavoro digitale, affrontando via via problemi relativi alla preparazione, alla stampa, alla trasmissione ed alla gestione di documenti in formato PDF. Un capitolo è destinato ai problemi relativi al mercato del PDF e di Adobe Acrobat, strumenti che, consentendo la creazione e la gestione di files platform independent aprono nuove prospettive sia nei rapporti fra editori e stampatori sia all’interno della vasta area dei service editoriali.
Come comunicare per ottenere risultati? Quali strategie di comunicazione attuare per consolidare atteggiamenti e comportamenti? Quali metodi funzionano in pubblicità, e quali sono gli errori da evitare ? Questo volume è un manuale che affronta in modo estremamente concreto un tema, quello della pubblicità, di importanza vitale sia per l’industria dei beni e dei servizi che per il settore editoriale. Due specialisti di fama internazionale, Giancarlo Livraghi e Luis Basset, dialogano fra loro alternando riflessioni sul know-how della pubblicità ad aneddoti, esempi, episodi di vita vissuta. Non mancano osservazioni ed un esame critico e realistico sulle possibilità che offrono i nuovi strumenti di comunicazione interattiva ai professionisti italiani del marketing e della comunicazione. Un manuale pratico e concreto, ma anche un libro piacevole da leggere.
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200 pp. - 27,95 $ US
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Micro Publishing Press - Marzo 1997
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Giuffré, Milano - Febbraio 1997
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Autori Vari PDF PRINTING AND PUBLISHING
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Dario Lupi - Giorgio Ravaioli IL LAVORO FLESSIBILE
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Un testo che affronta, per la prima volta, il tema della flessibilità del S rapporto di lavoro con una visione organica delle problematiche e con completezza di indagine. La flessibilità viene presa in consideO razione nei suoi diversi aspetti, sia X con riguardo alla possibilità di porre Z limiti alla durata del rapporto, sia come instaurazione di rapporti ad oraO rio ridotto sia, ancora, come “mobilità” interaziendale. Uno spazio particolarmente ampio è dedicato agli strumenti più attuali di flessibilità dell’orario di lavoro. Ciascun istituto viene trattato con riX guardo alla regolamentazione norZ mativa, agli orientamenti giurisprudenziali ed alla disciplina contenuta O nei principali contratti collettivi.
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Come comunicare per ottenere risultati. Come decidono i consumatori.
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L’ultima rivoluzione dopo Gutenberg. La guida definitiva ad Adobe Acrobat 3.0
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Tutti gli strumenti legali per superare la “rigidità” nel rapporto di lavoro.
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Luis Bassat - Giancarlo Livraghi IL NUOVO LIBRO DELLA PUBBLICITA’ Il Sole 24 Ore - Maggio 1997 pp. 398 - £. 59.000
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Lezioni di volo acrobatico... ... decollare, mantenere la rotta, atterrare! Tecnomedia non è sicuramente una rivista per topIl continuo accorpamento di funzioni porta, inevitabilgun, né un bollettino riservato alle Frecce Tricolori! mente, ad una fase transitoria in cui l’operatore deve essere Perché allora trattare di volo acrobatico? adeguatamente istruito sulle nuove metodologie. La spiegazione è da ricercare nel fatto che i tecnici Contestualmente alla trasformazione delle figure profesdella prestampa sono alle prese sionali, anche le fasi interLinkService Srl con una miriade di applicazioni e medie di verifica della qualiformati al punto tale che lo scamtà della lavorazione e dei ri• C ONSULENZA INFORMATICA bio di informazioni fra le diverse sultati sono modificate in ma• FORMAZIONE fasi della produzione impegna niera significativa e richie• SVILUPPO SOFTWARE come se si trattasse di una acrobadono nuovi strumenti. Un • DISTRIBUZIONE zia aerea. aspetto a nostro avviso sinVia Alle Rotte, 9 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) Il publishing elettronico ha mogolare è dato dalla attuale Telefono: (0522)953867 r.a. Fax: (0522)953869 dificato le responsabilità ed il flus“incertezza” non solo sulla Internet: http//www.rcs.re.it/linkservice so di lavoro nel mondo dell’editocorretta gestione di un deterE-Mail: linkservice@re.nettuno.it ria e delle arti grafiche: esistevaminato lavoro, ma anche sulno figure professionali ben definite, la catena di lavorala effettiva possibilità di produrlo! zione era rappresentata da una sequenza univoca ed Intendiamo dire che gli strumenti a disposizione delorganizzata di operazioni. Oggi lo stesso addetto dispone l’operatore sono sofisticati ed orizzontali, offrono una gamdi strumenti polifunzionali che consentono, a seconda ma di possibilità quasi infinite per raggiungere l’obiettivo delle periferiche, di realizzare tutto o in parte il processo della lavorazione. L’operatore “affoga” in menù e sottomenù produttivo. di opzioni che mascherano difficoltà tecnologiche: esse, talvolta, finiscono con l’emergere quando è troppo tardi! Nuove tecnologie, nuove professionalità, nuovi flussi Denominatore comune di tutte le fasi produttive è, quasi produttivi universalmente, il linguaggio PostScript, oggi giunto al Questo accade anche nei quotidiani: il confine fra le Livello 3, che rappresenta in forma matematica anche la diverse professionalità degli operatori impiegati nelle pagina più complessa. aree di preparazione sta assumendo contorni sempre più Quante volte accade che un lavoro, specialmente nelle sfumati. Gli addetti alle “vecchie” reprocamere vengono aree di preparazione pubblicitaria, giunto al fatidico moconvertiti all’uso degli scanner e dei software di mento della stampa di bozza, produca un messaggio fotoritocco ed anche al taglio ed alla messa in pagina %%OFFENDING COMMAND? Oppure, quanto spesso si dell’immagine. Ecco quindi che una metodologia operaverifica che una immagine, dopo essere stata passata attrativa che prevedeva una persona addetta alla gestione verso OPI, impaginata con il testo e messa nel menabò dell’acquisizione delle immagini, che poi passava la mandi in crisi il RIP della fotounità? carta fotografica al montaggista per la messa in pagina, Per entrambe le domande la risposta è: spesso e nei viene aggregata in una unica operazione. Stesso discorso momenti meno opportuni! per la gestione dei testi: una volta vi erano persone addette alla sola digitazione, oggi, molto spesso, chi Il “simulatore di volo” scrive è anche preposto alla impaginazione elettronica Come sempre, la tecnologia viene in soccorso di se nel menabò definitivo. stessa: esistono specifici prodotti che si fanno carico di
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verificare la “riproducibilità” dei lavori generati e che vanno sotto il nome di software per il preflight. Con l’espressione “fare preflight testing” si intende quindi l’utilizzo di specifici applicativi che verificano nel dettaglio tutti i componenti di un dato lavoro, segnalano eventuali incongruenze e/o errori di realizzazione, evidenziano problemi non introdotti da una errata operatività, bensì da una non corretta generazione degli oggetti da parte degli applicativi autore. L’offerta di LinkService LinkService, per offrire una gamma sempre più completa di servizi e soluzioni, si occupa della commercializzazione di prodotti per il preflight che consentono quindi di verificare le caratteristiche dei documenti prima dell’invio alla periferica di uscita. Questi, oltre a segnalare eventuali problemi, dispongono anche di strumenti per intervenire sugli elementi critici e consentono di apportare le necessarie variazioni ed ottimizzazioni.
Oltre a prodotti che ricevono in input file generati dalle più diffuse piattaforme grafiche, in questi mesi stiamo proponendo una ulteriore possibilità legata ad un uso “particolare” della tecnologia Adobe Acrobat. Quando, quattro anni or sono, Adobe rilasciò la prima versione di Acrobat, il posizionamento del prodotto e le sue caratteristiche non lo rendevano adatto alle applicazioni legate alla prestampa ed alla stampa di qualità. Oggi, con la versione 1.2 del linguaggio PDF, è possibile utilizzare questo nuovo standard come strumento di verifica pre-rippaggio, consentendo di conseguire significativi risparmi di tempo e materiali di consumo. LinkService ha acquisito la distribuzione dei migliori prodotti disponibili che offrono, oltre ad avanzate caratteristiche di anteprima, potenti tools per la modifica dei file in formato PDF. Inoltre realizziamo implementazioni specifiche per consentire una piena integrazione di questi strumenti all’interno dei flussi produttivi. Massimo Pioli
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ECRM: nuove soluzioni di output per tutte le applicazioni ECRM Incorporated, produttore leader di recorder ad uscita consente il collegamento diretto della fotounità ad elevata risoluzione e di scanner laser, in occasione di una sviluppatrice senza dover affrontare ulteriori spese Imprinta ha presentato la KnockOut/PR, l’ultima nata per un sistema esterno di trasporto. Sono disponibili otto nella famiglia delle ScriptSetter che si va ad aggiungere configurazioni di punzonatura standard in testa ed al all’ampia gamma di fotounità entry-level e stand -alone piede che si adattano ai sistemi di registro più comuni; offerte da ECRM. quale opzione, i moduli di punzonatura possono essere La KnockOut/PRF (Plate-ready film) permette di propersonalizzati. durre pellicole pronte per la lastra grazie alla tecnologia “cut to size”. Questa tecnologia permette agli operatori di Il sistema AIR 75 specificare l’esatta lunghezza di ogni pellicola o di lastra Per gli stampatori e le fotolito, l’ECRM propone il di poliestere, prima che questa sistema Computer to Plate AIR venga inviata al buffer collegato 75. ad una sviluppatrice standard in Il sistema Advanced Image linea. Entrambi i modelli Recorder (AIR 75) espone file KnockOut/PRF e KnockOut 4550 digitali direttamente su lastre offrono una larghezza massima di sensibili a laser blu ed è in grapellicola di 46 cm (18”), forniscodo di gestire formati fino a 61.6 N.T.G Nuove Tecnologie Grafiche no una risoluzione di uscita elevax 74.9 cm (24.25” x 29.5”) ad Via Taro 39 - 00199 Roma tel. 06/8416190 - fax 06/8541469 ta, variabile tra 1000 e 2540 dpi, ed un ritmo di 74 lastre/ora, in Strada 2, Edificio C3 20090 Milanofiori Assago (MI) hanno il sistema di punzonatura in base alla risoluzione ed alla tel. 02/8242541 - fax 02/57511893 testa ed al piede. velocità di emulsione della lastra. Il tamburo interno multi-beam dell’AIR 75 è in Nuova tecnologia per applicazioni critiche grado di esporre lastre photopolimero o emulsionate con Incorporando una nuova ed importante tecnologia, la argento a risoluzioni che vanno da 1016 a 2540 dpi con KnockOut/PRF è designata per favorire gli sviluppi una ripetibilità di .001”. nell’impostazione, includendo alcune caratteristiche cri“Abbiamo raffinato l’ingegneria per assicurarci che tiche come il “trapping” e la correzione del colore. La l’AIR 75 possa garantire una velocità ed una qualità che fotounità produce pellicole pronte per la lastra con una gli altri sistemi di CTP hanno difficoltà a raggiungere” tecnologia che fornisce l’imposizione fino a 4 pagine, continua Derek Sizer. tutte punzonate, “cut to size” e pronte per adattarsi ai “Designata per essere usata con la tecnologia esistente sistemi di registro più conosciuti . e lavorare in normali condizioni di stampa, l’AIR 75 è “La KnockOut/PRF permette agli utenti di avvicinarsi ideale per gli stampatori commerciali che possono proal computer to plate in maniera vantaggiosa e graduale” durre segnature di 4 pagine, ma incontra anche la richiedichiara Derek Sizer, Direttore Marketing ECRM. sta di velocità per la produzioni di giornali, libri e riviste”. La precisione e l’accuratezza film-to-film è resa posECRM, è una società internazionale con sede a sibile dal sistema di controllo tensione della KnockOut/ Tewksbury nel Massachussetts. La società è certificata PRF, dalla cassetta di alimentazione alla distribuzione ISO 9002. Oltre 18000 fotounità e scanner Autokon sono finale della pellicola. L’utilizzo di un doppio buffer di stati venduti in tutto il mondo.
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Prima presentazione europea del nuovo Computer-to-plate Crescent 68 Gerber System Corporation, leader mondiale per le to ancora più grande della 42 (espone fino a 16 pagine), tecnologie sul Computer to Plate (CTP), ha scelto che può stampare lastre a foglio o a bobina. Il Crescent IMPRINTA ’97 come manifestazione ideale per il lan68 è l’unico sistema che fornisce sia un laser rosso che cio della sua vasta gamma di CTP e di soluzioni una sorgente luminosa termica in un’unica macchina, workflow. permettendo all’utente di stampare pellicole e lastre In questa occasione, sono stati presentati il Crescent termiche dallo stesso CTP. 3030 ed il Crescent 68 che, insieme a Crescent 42 forniranno all’industria delle arti grafiche la linea più Autoprep per la gestione del workflow completa di computer to plate. L’Autoprep trae spunto dalla tradizione Gerber nelAi visitatori sono stati presenl’ambiente della prestampa e tati i sistemi Crescent 3030 (in fornisce varie soluzioni al fine passato chiamato Predator) ed il di adattarsi ai workflows dei nuovissimo Automatic Media clienti. Il sistema Autoprep Transport. Ctp di medio formato workflows è stato presentato (espone fino a 4-6 pagine), moduper la prima volta ad lare e con possibilità di essere IMPRINTA. upgradato, il Crescent 3030 comN.T.G Nuove Tecnologie Grafiche bina una versatilità di formato ed Stampante IMPress Via Taro 39 - 00199 Roma tel. 06/8416190 - fax 06/8541469 una velocità di esecuzione ad un In risposta alla complessa Strada 2, Edificio C3 20090 Milanofiori Assago (MI) costo molto basso rispetto alla questione relativa alla prova tel. 02/8242541 - fax 02/57511893 concorrenza. digitale, Gerber sta introducenSono stati inoltre presentati i do la stampante IMPress. In modelli Crescent 42, e quello più veloce 42HS con grado di stampare in bianca e volta, IMPress è molto Automatic Media Transport. Il CTP Crescent 42 ha un precisa e stampa a colori o in bianco/nero, offrendo formato molto grande (espone fino a 8 pagine) basato inoltre una soluzione di imposizione fino a 4 e 8 pagine. sulla tecnologia a tamburo interno. Questa macchina La Gerber System Corporation è stata presente ad può esporre su lastre di alluminio , di poliestere ed anche IMPRINTA insieme ad alcuni dei suoi partner nell’insu pellicola. Questo significa che i nuovi utenti, che non dustria dei materiali di consumo. Il visitatore ha potuto hanno familiarità con flussi di lavoro completamente quindi vedere esposte oltre alla vasta gamma di CTP digitali, possono passare con tutta tranquillità da un proposti dalla Gerber anche i materiali compatibili. ambiente di produzione su “pellicola” ad un ambiente Gerber utilizza infatti lastre termiche di 4 differenti CTP senza investire in ulteriori attrezzature. produttori. Anteprima europea per il Crescent 68 Un’altra esclusiva ad Imprinta è stato il lancio europeo dell’attesissimo Crescent 68, un CTP con un forma-
Durante la manifestazione la Gerber ha effettuato dimostrazioni ogni ora, per permettere ai visitatori di vedere il sistema completo al lavoro.
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Da Agfa e Adobe il nuovo flusso di lavoro per le arti grafiche basato sul formato PDF Si sono svolti con grande successo a Milano e Roma i L’opportunità nasce dalle caratteristiche estremamente inseminari organizzati da Agfa e Adobe per la presentazione del teressanti del formato di file PDF, creato da Adobe. Il PDF è un nuovo flusso di lavoro per l’editoria basato sul formato PDF. formato di file la cui peculiarità è quella di essere indipendente Più di 400 persone hanno affollato le sale dove in Italia, dall’applicativo con cui il file è stato prodotto e dalla piattaforcontemporaneamente ad altre 80 città del mondo, veniva anma operativa con cui si sta lavorando. nunciata una nuova rivoluzione per le arti grafiche paragonabile Il software necessario alla creazione e lettura dei file PDF è a quella generata dall’avvento del Postscript negli anni Ottanta. Adobe Acrobat, che è giunto alla sua versione 3.0; Acrobat si Il successo di queste manifestazioni, che hanno visto la compone di vari moduli, di cui i principali sono: presenza a livello mondiale di più di - Acrobat Exchange: per generare 15.000 persone, testimonia quanto sia file PDF dai diversi applicativi viva l’attesa da parte degli operatori - Acrobat Distiller: per generare del settore per nuove proposte che posfile PDF da file Postscript sano risolvere i problemi lasciati aperti - Acrobat Reader: il modulo gratuiAGFA GEVAERT S.p.a. dal Postscript stesso. to di sola lettura Divisione Graphic System Se infatti molti dei problemi che erano Il file durante la sua trasformazione in Via Grosio 10/4 - 20151 Milano nati con l’avvento del Postscript sono stati PDF viene significativamente compresso ed è Tel. 02.30741 Fax 02.3074429 risolti con l’aiuto di risorse tecnologiche sempre quindi più facilmente trasferibile; può essere letto più evolute, quali: da chiunque disponga di Acrobat Reader (indipendentemente - computer sempre più potenti dalla piattaforma e dagli applicativi di cui dispone e può essere - reti che consentono trasferimenti di dati più veloci editato da chiunque disponga di Acrobat Exchange. - RIP con tempi di rasterizzazione accettabili Assieme al file vengono anche salvate le font utilizzate, - memorie d’archivio di capacità elevate, ecc. superando così il problema della disponibilità delle stesse dall’altra parte molti nodi importanti non sono ancora stati presso tutte le stazioni toccate dal lavoro durante la sua elabosciolti e continuano a comportare gravi problemi per gli operarazione. tori del settore. Si tratta per lo più di problemi legati alla La versione 3.0 di Acrobat inoltre ingloba alcune delle gestione del flusso di lavoro: alla difficoltà di dialogo fra i vari funzioni tipiche di prestampa, che lo hanno trasformato da attori del processo di prestampa che li ha spesso seriamente prodotto adatto all’ambiente ufficio in interessante supporto danneggiati. per il settore delle Arti Grafiche. I grafici creativi sono stati gravati di notevole responsabilità Ulteriori vantaggi all’applicazione di questo nuovo flusso di essendo il loro lavoro già legato alla reale preparazione del file lavoro provengono inoltre dalla sua totale compatibilità con il finale e non più solo il classico “esecutivo”. nuovo linguaggio di descrizione pagina Adobe Postscript 3, I service di prestampa hanno passato molte ore a “sistemare che porta ad alcuni tangibili miglioramenti nella qualità dei i file non corretti” senza poter giustificare i loro costi. risultati, come la migliore resa delle sfumature ed un miglior Gli stampatori non riescono a capire dove stia il logico controllo del colore grazie alla completa compatibilità con gli inizio del lavoro di loro competenza, oscillando fra il desiderio standard ICC. di dare maggior valore aggiunto alla loro funzione (portando Vediamo più nel dettaglio il flusso di lavoro che; partendo all’interno il lavoro di preparazione) e la paura di farsi carico dall’uso dello standard PDF di Adobe, Agfa propone agli di tutti i problemi inerenti alla preparazione stessa dei file, operatori di prestampa. senza averne la adeguata preparazione. Fase di creazione Un segnale forte per la soluzione di questi problemi viene da Il grafico prepara il proprio lavoro utilizzando la piattaAgfa, unico fornitore per le arti grafiche a proporre un sistema forma, l’applicativo e le font che meglio crede. aperto, basato su piattaforme, applicativi e formati totalmente Il file viene salvato in formato PDF (mediante il software standard, in grado di rivoluzionare, semplificandolo al massiAcrobat Exchange se proviene dall’applicativo o mediante mo, l’intero flusso di lavoro.
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Acrobat Distiller se proveniente da file Postscript). Nel file vengono inserite le font necessarie che lo seguiranno sempre e ne renderanno possibile la visualizzazione e la stampa corretti in ogni momento. L’accettazione del progetto può quindi essere effettuata in loco o in remoto, purché il committente disponga di Acrobat Reader, il visualizzatore di file Acrobat distribuito gratuitamente. Il file viene inoltre corredato di due elementi: - Il Job Ticket, che contiene tutti i comandi operativi relativi alle lavorazioni del file stesso e che viene continuamente rivisto o arricchito durante tutto il processo di prestampa - le Annotazioni, che sono dei veri e propri messaggi che i diversi attori del processo si scambiano insieme al file, con i loro commenti. Fase di elaborazione Il progetto approvato viene quindi inviato al service di prestampa che, senza alcun ulteriore dispendio di tempo esegue il lavoro di preparazione. Infatti il controllo sulla correttezza del file è già avvenuto automaticamente in fase di salvataggio in formato PDF. Per merito inoltre di una particolare capacità di compressione il file risulta notevolmente ridotto rispetto alle dimensioni di un file Postscript dallo stesso contenuto. Vengono eseguite le scansioni ad alta risoluzione e nel Job Ticket vengono inserite tutte le informazioni relative ad OPI, Color Management, ecc. Nuovamente la prova può essere approvata in remoto ed il file PDF, corredato da Job Ticket e Annotazioni viaggia avanti e indietro fino alla definitiva approvazione. Fase di Output Il Job Ticket viene arricchito delle informazioni relative all’output, che può essere di qualsiasi tipo, da CD a Internet, alla stampa digitale, alla stampa tradizionale. In questo caso il Job Ticket viene arricchito con le funzioni tipiche quali l’imposizione, il trapping, ecc. mediante plug-in già pronti o in fase di realizzazione. Particolari vantaggi sono offerti a chi desidera esporre direttamente la lastra, con un sistema Computer-to-plate; infatti il file PDF può essere corretto fino all’ultimo momento poiché è organizzato “per oggetti” ed ogni oggetto può
essere eliminato o modificato, ed ogni pagina è memorizzata separatamente e quindi la necessità di rifare una pagina non compromette la possibilità di realizzare tutte le altre. Lo stato dell’arte Che cosa offrono Adobe e Agfa per l’implementazione di questo flusso di lavoro? Adobe mette a disposizione l’archittetura “Extreme” (più nota con il nome di Supra con cui era stata presentata in anteprima). Non si tratta di prodotti a sé stanti, ma di componenti che vengono inglobati negli hardware e software che Agfa presenta sul mercato, e sono: - Il Normalizer, ovvero il creatore automatico dei file PDF, a partire da applicativi o file Postscript. - L’Assembler, ovvero il dispositivo capace di gestire le singole pagine rasterizzate e memorizzate separatamente inviandole correttamente all’unità di output. Agfa, quale unica azienda fornitrice del settore presenta ad Imprinta un sistema hardware e software basato sulle specifiche Adobe Extreme. Il sistema si compone di tre elementi. Il gestore della produzione PDF Pilot Production Manager, che ingloba le specifiche del Normalizer Adobe, creando i file PDF. La funzione peculiare di PDF Pilot Production Manager è quella di automatizzare il flusso di lavori in tutte le fasi di elaborazione e controllo, sfruttando il meccanismo del Job Ticket che Agfa ha sviluppato a questo scopo. La visualizzazione e l’editing a questo punto è possibile da qualunque stazione della rete, sia essa locale o Internet. Il Rip PDF che rasterizza i file PDF (e quelli Postscript livello 2 e 3) ed ingloba le specifiche di Adobe CPSI e Postscript 3 e la funzionalità di Assembler. Il Print Drive Output Manager che registra automaticamente i file rasterizzati, ne consente la visualizzazione in modalità già retinata, gestisce le code di stampa e le indirizza ai diversi dispositivi di output. E’ realizzato interamente su specifiche Agfa. Le attrezzature sopra elencate saranno esposte in anteprima ad Imprinta, dal 4 al 10 giugno e diventeranno disponibili per il mercato, gradualmente. Subito dopo Imprinta sarà disponibile il Rip, quindi, nella seconda parte dell’anno dapprima il Print Driver e quindi il Pilot. Gli attuali Rip forniti da Agfa potranno essere aggiornati per entrare a far parte di un flusso PDF!
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...il Lettore chiama, l’Editore è in linea...
In un contesto di mercato in evoluzione in cui si assiste te attraverso un canale di comunicazione che permetta al passaggio da un’economia di tipo industriale ad una all’editore di conoscere il suo pubblico e al lettore di avere economia dell’informazione, le aziende stanno ridefinendo un ruolo attivo nell’attività di diffusione dell’informazione le modalità con cui si relazionano ai propri clienti. esercitata dalle aziende editoriali. All’interno di un mercato fortemente competitivo c’è Nasce quindi per le aziende del settore la necessità sempre più attenzione da un lato alla ricerca di canali di strategica di individuare ed investire negli strumenti adedistribuzione alternativi e dall’altro alle esigenze del cliente guati al raggiungimento di tali obiettivi attraverso strutture considerato come singolo individuo. tecnologicamente evolute quali il Call Center. Le aziende, indipendentemente dal mercato in cui operaIl canale di comunicazione che il Call Center è in grado no, hanno oggi alcuni di aprire tra editori e letobiettivi comuni: incretori va oltre la tradizionamentare la produttività, le comunicazione telefoaccrescere la qualità del nica. Il Call Center mette servizio offerto, acquisiin grado l’azienda di conTELECOM ITALIA Spa re nuovi segmenti di mersiderare ogni cliente un Via Flaminia, 183 cato, ridurre i costi operatiindividuo singolo, con esi00189 Roma vi, migliorare il dialogo con il cliengenze e caratteristiche particolari, te. e, contemporaneamente, dà l’esatta perceIn particolare, la centralità del cliente sempre zione al cliente/lettore della considerazione di cui più costituisce il cardine delle strategie di marketing, gode presso l’azienda. Questo permette l’instaurazione di indipendentemente dal settore merceologico in cui le azienun rapporto a due in cui dal lato cliente è possibile de operano. l’esternazione di esigenze, critiche, consigli o suggerimenti Queste considerazioni risultano ancor più significative e dal lato editore di recepire tali espressioni di accordo e nel contesto del mercato dell’editoria dove l’obiettivo di disaccordo come informazioni utili da analizzare e miglioramento del rapporto cliente-lettore/azienda mirato razionalizzare, con l’obiettivo di affinare la propria linea ad una conoscenza più precisa di quest’ultimo risulta un’esieditoriale attraverso le esigenze espresse dal pubblico. genza imprescindibile delle imprese editoriali. Il Call Center, per le catteristiche che lo Il settore editoria è penalizzato infatti dalla mancanza di contraddistinguono, è sicuramente lo strumento idoneo al un legame forte con il cliente finale: il lettore. Il rapporto del perseguimento di questo scopo. lettore con il suo giornale è un rapporto impersonale, distacEsso è costituito da un insieme di elementi di telecomucato, che si esaurisce nella migliore delle ipotesi nella scelta nicazioni, informatici ed umani aggregati che, attraverso la di un’edicola di fiducia ove effettuare l’acquisto. Il lettore gestione ottimale delle chiamate telefoniche, può aiutare a ha l’esigenza di comunicare le proprie idee, osservazioni, sviluppare o migliorare il business aziendale attraverso il considerazioni in relazione a ciò che legge, il proprio contatto telefonico. disaccordo o consenso sull’interpretazione degli eventi Il Call Center può essere materialmente visualizzato fornita dal giornale acquistato, il diritto di formarsi una come una sala al cui interno un determinato numero di propria personale opinione anche attraverso il dialogo ed il operatori svolge il proprio lavoro utilizzando due strumenti: confronto. Questa esigenza può essere soddisfatta solamenun telefono e un personal computer.
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Il contenuto dell’attività degli operatori si traduce nella gestione delle chiamate telefoniche che arrivano dall’esterno o vengono effettuate dagli stessi verso i clienti con differenti finalità che possono riguardare attività di assistenza, servizi di prenotazione, vendita telefonica ecc.. L’integrazione delle diverse tecnologie, telefonica ed informatica, la cosiddetta Computer Telephony Integration (CTI), permette all’azienda di aumentare l’efficacia e l’efficienza del business, di incrementare la produttività, di instaurare un più stretto dialogo con i clienti, il tutto riducendo i costi operativi e individuando nuove vie di comunicazione, approccio e acquisizione della clientela. Inutile aggiungere che l’enfasi di tale soluzione di comunicazione è posta sulla qualità del servizio. Il Call Center per l’editoria Nel settore dell’editoria la soluzione di Call Center trova la sua principale applicazione nell’attività di Customer Care. La conoscenza del proprio target di riferimento è un’esigenza percepita dal mondo dell’editoria nel suo complesso. Per le aziende editoriali Customer Care significa in primo luogo contatto diretto con il cliente, opportunità di fidelizzare i clienti acquisiti e di acquisirne di nuovi, possibilità di instaurare un rapporto personale con l’utilizzatore finale delle informazioni. La gestione diretta della propria clientela dà l’opportunità all’azienda di fornire la massima qualità del servizio ai propri clienti; dalla gestione dei reclami relativi a prodotti ricevuti in abbonamento in ritardo o in cattive condizioni alle richieste relative alla sostituzione degli stessi, dalla situazione del singolo lettore che abbia pagamenti rateali in corso, alle informazioni relative al lancio di nuovi prodotti o alle iniziative editoriali pianificate. I ritorni dell’investimento sono numerosi. Il Call Center offre all’azienda: • opportunità di offrire la massima qualità del servizio: l’azienda offre attraverso questo strumento un servizio
altamente qualitativo ai suoi clienti attraverso il supporto costante delle loro problematiche; • opportunità di entrare in nuovi segmenti di mercato: il Call Center rappresenta uno strumento innovativo che apre la via a nuovi canali di comunicazione ed eventualmente a nuovi canali di vendita, come ad esempio attraverso l’attività di direct marketing e di teleselling; • certezza di fidelizzare la clientela già acquisita: il cliente impara facilmente ad utilizzare e beneficiare delle opportunità offertegli da un nuovo strumento di comunicazione ed il confronto con situazioni di acquisto prive di questo supporto lo convincono della maggiore tutela che l’azienda gli offre. • opportunità di realizzare un database clienti: le informazioni relative alla clientela possono essere registrate, archiviate, aggiornate ed elaborate e possono trovare sbocco in studi di marketing e analisi approfondite. • possibilità di attuare strategie di marketing mirate: le informazioni disponibili facilitano la realizzazione di azioni di marketing verso ogni specifico segmento di clientela consentendo, con l’analisi dei risultati ottenuti, di avvicinarsi sempre di più alle reali esigenze della clientela; • benefici d’immagine: l’azienda viene percepita positivamente dal cliente che è gratificato dall’attenzione che questa dedica alle sue specifiche esigenze e problematiche. L’esperienza di Telecom Italia Come sempre più delle parole, delle considerazioni e delle eventuali riflessioni sull’argomento la stessa realtà del mercato meglio esprime con degli esempi concreti il perfetto connubio tra marketing e tecnologia che alcune aziende fortemente client-oriented hanno saputo realizzare con il supporto di Telecom Italia. A pochi mesi dal suo lancio, il servizio di Call Center è utilizzato con successo ed è considerato un vantaggio competitivo da numerose aziende appartenenti a tutte le realtà del mercato tra le quali: Banca Sella, Ippi, Genertel, RAS, Banca d’Italia, Giornali Stampa, Alpieagles, e numerose altre.
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Produzione sotto controllo con TERA Printing System Il TERA Printing System (TPS) è stato sviluppato per re supportata dal WEB. rispondere alle esigenze di controllo e analisi della produIl TPS è un sistema composto da una serie di moduli e zione che ogni giorno di più diventano importanti in tutte le script che interfacciano le varie componenti al database imprese editoriali nella fase tecSQL e che consentono di nologica attuale caratterizzata integrare le funzionalità di dal tentativo di realizzare flussi tracking in diversi sistemi di lavoro completamente digicon configurazioni estrematali, di impiegare macchine CTP mente personalizzate. Per e di ottenere un maggiore conquanto riguarda l’OPI e il trollo dei siti remoti. L’idea alla page pairing, TPS utilizza i base del progetto è quella di due prodotti consolidati che raccogliere in un database SQL TERA ha sviluppato per il maggior numero possibile di l’assolvimento di queste informazioni generate durante funzioni, TOPIC e PagP. il processo di uscita, dal momento in cui l’applicativo di impaginazione produce il file Il database TERA S.p.A. PostScript di una pagina fino a Il database contiene una Via Barnaba Oriani, 1 - 20156 Milano - Italia quando quest’ultima, passando tabella principale nella quaTel. +39 (2) 38.00.81.18 Fax +39 (2) 38.00.81.19 eventualmente per le fasi di page le viene inserita una nuova e-mail sales@tera-it.com pairing e inclusione delle imriga per ciascun lavoro inmagini OPI, viene processata viato in stampa. Le colonne dal RIP. Interrogando il database è quindi possibile previste per questa tabella nella configurazione standard monitorare le attività di stampa e ottenere informazioni sono: come il numero dei lavori in fase di spool, conoscere lo stato Colonna Descrizione Username Il nome dell’utente che ha creato il lavoro di stampa, cioè che in effetti ha dei lavori accodati e generare report statistici, ad esempio stampato il documento Title Il titolo PostScript del lavoro di stampa (letto dal commento PostScript per sapere quante volte una certa pagina è stata bozzata. %%Title, che normalmente corrisponde al nome del documento) Creationdate La data e l’ora di creazione del documento PostScript (letto dal commento Il TPS si basa sui servizi offerti dal sistema operativo PostScript %%CreationDate), è utilizzato per differenziare diverse stampe Microsoft Windows NT 4.0 e dal database Microsoft SQL dello stesso documento Jobid L’ID del lavoro di stampa utilizzato internamente dallo spooler di Server 6.5, un’architettura di base robusta, performante e Windows NT; questa colonna può essere utilizzata per collegare dati provenienti dallo spooler di NT con quelli registrati nel database flessibile per un sistema che deve necessariamente integrarServername Il nome del server al quale è stato inviato il lavoro Printername Il nome della coda di stampa alla quale è stato inviato il lavoro; il TPS si in realtà produttive del tutto eterogenee. In questo senso, assume che il nome della coda sia uguale al nome con cui questa è visibile ai client del sistema è fondamentale la connettività di NT 4.0 verso ambienti Print time La data e l’ora di invio del documento Startsendtime La data e l’ora alla quale lo spooler di NT ha iniziato ad inviare il lavoro al DOS, Windows, Macintosh e Unix, nonché la possibilità di dispositivo di uscita Endsendtime La data e l’ora alla quale lo spooler di NT ha terminato di inviare il lavoro interfacciare qualsiasi dispositivo di stampa utilizzando i al dispositivo di uscita più diffusi protocolli di comunicazione. Le funzioni di Ripname Il nome del RIP che ha processato il documento PostScript StartRIPtime La data e l’ora alla quale il RIP ha iniziato a processare il lavoro interrogazione e reporting vengono realizzate interfacciando EndRIPtime La data e l’ora alla quale il RIP ha terminato l’elaborazione del lavoro RIPerror Il messaggio di errore generato dal RIP durante l’elaborazione del lavoro, con tecnologia Active Server Pages il server SQL all’Interquesta colonna è vuota se il lavoro è stato interpretato con successo net Information Server 3.0 compreso in Windows NT 4.0, in Il nome del database, della tabella principale e di ognuna questo modo è possibile collegarsi al TPS con un browser delle colonne può essere facilmente personalizzato dalWEB (Netscape o Iexplorer) e quindi effettuare interrogal’utente, consentendo di registrare i dati di tracking all’interzioni via Intranet/Internet e da qualsiasi piattaforma softwa-
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no di database già esistenti. Inoltre, è possibile aggiungere altre colonne, per esempio in installazioni dove le pagine vengono inviate a centri stampa remoti si aggiungono colonne per registrare gli orari di inizio e fine trasmissione. Interfacciamento al database I moduli del TPS alimentano il database utilizzando due diversi sistemi: direttamente tramite connessioni ODBC e indirettamente tramite servizi Windows NT che ricevono una descrizione ASCII degli eventi e aggiornano il database di conseguenza. Il primo metodo, la connessione ODBC, viene utilizzato da una estensione del server OPI TOPIC che genera informazioni ogni volta che lo spooler di Windows NT invia un lavoro ad un device di stampa, aggiornando in questo modo le colonne startsendtime e endsendtime. Il secondo metodo viene utilizzato dalle applicazioni client e dai RIP, ed è aperto per la connessione con altri sistemi. Si basa su di un servizio NT, denominato Piper, che legge da una pipe la descrizione ASCII di un evento, per esempio quella generata dal RIP all’inizio dell’elaborazione di un lavoro, e aggiorna il database di conseguenza. Se le applicazioni client o i RIP operano in ambienti Unix o Macintosh, è necessario introdurre un ulteriore passaggio, quello di generare dall’applicazione un file su disco nella directory monitorata dal modulo MacPipe, che legge il file di descrizione dell’evento e lo invia al Piper. In questo modo è possibile realizzare delle configurazioni estremamente flessibili e potenti, in grado di alimentare il database in base al contenuto di semplici file ASCII provenienti da qualsiasi applicazione. Il primo momento in cui il TPS agisce è quello dell’arrivo del file di stampa (in formato PostScript) sul server NT, il punto di ingresso può essere una normale coda di stampa NT o il server FTP a seconda che l’applicativo di impaginazione operi in ambiente Windows oppure Unix. Nel primo caso, il modulo Includer, che lavora come print processor della coda di stampa, riceve il lavoro e nel mentre raccoglie le informazioni relative al nome dell’utente che ha stampato il lavoro, al titolo e alla data di creazione del lavoro, al nome della coda e del server su cui il documento è stato stampato. Nel secondo caso, quello di sistema editoriale basato su
Unix, il lavoro di stampa viene ricevuto via FTP e quindi letto dal programma SPOOLF che interpreta i commenti standard DSC (Document Structuring Convention) raccogliendo le informazioni relative al nome dell’utente che ha stampato il lavoro, al titolo PostScript e alla data di creazione del lavoro. SPOOLF è quindi in grado di indirizzare il lavoro verso una nuova coda di stampa o di una pipe, nel qual caso è di nuovo un modulo del TPS, denominato PIPER, a ricevere le informazioni sotto forma di file ASCII codificato e alimentare il database. Alla partenza Piper si pone in stato di attesa per un comando proveniente dalla pipe di ingresso, ogni volta che un nuovo comando viene ricevuto Piper esegue il comando SQL corrispondente e restituisce tramite la pipe quanto ritornato dal comando. Piper supporta connessioni multiple, e cioè più client possono connettersi contemporaneamente a Piper. I comandi gestiti da Piper sono costituiti da semplice testo ASCII, suddiviso su più righe, separate da una qualsiasi combinazione di caratteri CR e LF. Questo conferisce al sistema grande flessibilità e possibilità di integrazione praticamente illimitate. Sulla prima riga deve comparire il nome del comando, sulle seguenti i vari parametri da questo richiesti nella forma <nome parametro >=<valore>. Segue l’elenco dei comandi attualmente supportati:
Comando PrintTime
Descrizione Generato da un client al momento della stampa di un documento
RipStart
Generato da un RIP quando inizia l’elaborazione di un lavoro
RipEnd
Generato da un RIP quando termina l’elaborazione di un lavoro
RipError
Generato da un RIP quando termina l’elaborazione di un lavoro a causa di un errore
Parametri User, Printer, Machine, Title, Time, Creation, JobID (opzionale) RipName, Printer, Machine, Title, Time, Creation RipName, Printer, Machine, Title, Time, Creation RipName, Printer, Machine, Title, Time, Error, Creation
Tramite un applet del pannello di controllo di Windows NT è possibile specificare il nome del database e della tabella nella quale Piper deve registrare i dati ricevuti, e la struttura della tabella stabilendo per ciascuna delle variabili interne il nome della colonna corrispondente.
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comandi SQL di aggiornamento del database. Horus Horus è il modulo di monitoraggio e controllo delle code di stampa. Attualmente è disponibile nella versione per sistemi operativi Microsoft a 32 bit, Windows NT e Windows 95, a breve verrà rilasciato anche nella versione per Power Macintosh. Horus si collega al server specificato in fase configurazione tramite una connessione socket su protocollo tcp/ip, e consente quindi di eseguire tutte le funzioni di gestione e amministrazione del server di stampa in maniera remota con una interfaccia utente semplice ed intuitiva. L’uso della connessione socket su tcp/ip implica la possibilità di sfruttare collegamenti intranet/internet tra HORUS e il server TPS.
Dopo essere passato opzionalmente per la fase di page pairing il lavoro, tramite una coda di stampa NT o comandi FTP, viene trasmesso al RIP. Anche in questa fase si possono creare percorsi differenti a seconda delle necessità del Cliente e della piattaforma hardware sulla quale il RIP opera. Il caso ottimale è senza dubbio quello in cui il RIP è basato sull’interprete Harlequin per Windows NT, il livello di integrazione offerto dal TPS è infatti estremamente completo. In primo luogo, i dati vengono inviati al RIP utilizzando una connessione socket su protocollo TCP/IP gestita dal TERA SocketMonitor, un print monitor per Windows NT realizzato per sfruttare al massimo la banda di rete. Il primo risultato tangibile è una velocità di trasmissione da server a RIP, su rete fast ethernet, di 3/4 mega byte al secondo, a cui si aggiunge la robustezza del protocollo tcp/ ip e la possibilità di stampare via SocketMonitor su qualsiasi device visibile sull’Internet. Grazie all’estrema flessibilità del RIP Harlequin è stato inoltre possibile sviluppare delle estensioni che consentono al TPS di monitorare lo stato dei RIP, nonché di raccogliere i dati statistici di inizio e fine dell’interpretazione e l’esito da questa avuto. Le estensioni al RIP Harlequin generano in effetti dei file ASCII che il servzio PIPER, visto in precedenza, legge e trasforma in
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Grazie ad Horus, gli utenti possono sospendere, e riprendere, la stampa di un lavoro, mettere in pausa una coda di stampa, spostare lavori da una coda ad un’altra, o anche cancellarli. Alcune di queste funzioni, ad esempio la cancellazione dei lavori, sono subordinate ai privilegi dell’utente che ne richiede l’esecuzione. I privilegi devono essere specificati tramite lo User Manager di Windows NT. Horus
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consente inoltre di monitorare l’attività dei RIP interfacciati al sistema e visualizza la connessione tra coda di stampa e RIP nel caso di installazioni con più code di stampa dirette verso lo stesso RIP. Una tipica videata di Horus:
HTML. Segue un esempio di script IDC: Datasource: Tps UserName: sa Expires: 2 DefaultParameters: namep=%%, names=%% Template: JobName.htx SQLStatement: +declare +@names varchar(255), +@namep varchar(255) +select @names=’%names%’, @namep=’%namep%’ +select + ripname, pagenumber, printtime, startsendtime, endsendtime, startriptime, endriptime, riperror, username +from + printlogtable +where + printername like @namep +and + servername like @names +order by +
Oltre alle possibilità di controllo interattivo dei lavori di stampa, Horus fornisce dettagliate informazioni di riepilogo sull’andamento della produzione:
printtime desc, pagenumber, ripname
In questo esempio, Horus fornisce come parametri il nome della stampante namep e del server names per i quali si vuole effettuare la ricerca nel database dei campi elencati subito dopo il comando select, ordinando il risultato della ricerca secondo i campi specificati dopo la frase order by. Le potenzialità di questo sistema sono senza dubbio evidenti e risultano ancora di più estese vista la possibilità offerta agli utenti di realizzare i propri script IDC che vengono aggiunti al menu “comandi” di Horus e che quindi possono essere eseguiti direttamente dall’applicazione.
Tutte le funzioni di report sono implementate tramite degli script IDC, file di comandi residenti sul server NT che vengono lanciati da Horus con gli opportuni parametri e ritornano il risultato della query SQL sotto forma di testo
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I moduli del TPS TOPIC - OPI · applicazione nativa a 32 bit, architettura multithreaded · gestione tutti i formati immagine più diffusi · genera basse risoluzioni EPS per Mac, Pc e Unix · genera alte risoluzioni compresse (sia LZW che Jpeg) per lo sfruttamento ottimale della banda di rete e dei RIP Level2 · ottimizza la separazione CMYK generando immagini DCS, con sub-sampling del master file per una più veloce uscita in bozza · riassemblaggio dei piani DCS in fase di stampa · basse risoluzioni estremamente ottimizzate, i.e. TIFF RGB compressi, con palette di 256 colori · totale integrazione con il sistema di spooling di Windows NT · wizard per la creazione automatica delle code dalle postazioni client · interfaccia utente semplice e intuitiva Estensioni a Topic (OPI) Si tratta di una DLL, che viene caricata dall’Includer e che tramite una connessione ODBC alimenta il database con le informazioni relative al passaggio dei lavori nelle code di stampa dello spooler di Windows NT. Page^Pairer - accoppiamento pagine · applicazione nativa a 32 bit, architettura multithreaded · separazione CMYK di file PostScript compositi · più configurazioni di pairing attive contemporaneamente · inversione selettiva dei piani colore · testatine di stampa configurabili · inclusione di file EPS per l’inserimento degli elementi di
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riferimento · wizard per la creazione automatica delle coppie in base alla segnatura · interfaccia utente semplice e intuitiva Estensioni a PagP Dal punto di vista del tracking il PagP si comporta come un RIP: genera informazioni ogni volta che una pagina viene accodata e ogni volta che, essendo state accodate entrambe le pagine componenti una coppia questa viene composta e inviata alla coda, o directory, specificata. Queste informazioni vengono inviate come comandi ASCII al modulo Piper che aggiorna il database. Piper Lettura comandi di aggiornamento del database via pipe. MacPipe Trasferimento dati da file a pipe. Estensioni al RIP Harlequin File PostScript letti dal RIP Harlequin al momento dell’avvio e che generano informazioni di tracking ogni volta che il RIP elabora un lavoro. Queste informazioni vengono memorizzate in file ASCII, quindi lette dal modulo MacPipe e tramite il modulo Piper registrate nel database. HORUS Monitoraggio e controllo delle code di stampa, reporting. Il sistema TPS è attualmente installato presso “Il Corriere della Sera” integrato con ATEX EdPage, “La Padania” e l’ “International Herald Tribune” dove è collegato al sistema editoriale GoodNews.
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Dall’Information Retrieval al Knowledge Management Fulcrum, con il nuovo Knowledge Network, permette di trovare l’informazione desiderata ovunque essa si trovi Per le moderne organizzazioni è vitale poter accedere temvarie fonti di informazioni diverse (Lotus Notes, Microsoft pestivamente ai dati strategici: documenti, testi, banche dati, Exchange Server, siti Web, ecc), in modo perfettamente in poche parole informazioni sempre più numerose e disperindipendente dal sistema operativo che le ospita. E inoltre, se all’interno delle reti informatiche interne ed esterne. Da grazie alla sua intelligenza avanzata, Knowledge Network oggi un nuovo strumento rende più semplice trovare separa le informazioni utili da quelle che non servono. una soluzione a questa esigenFulcrum Knowledge Network za. è sostanzialmente una suite inIn altre parole: le Aziende (e tegrata che raccoglie in modo sono tante) nelle quali è necesintelligente le informazioni di sario saper sfruttare informacui gli utenti hanno bisogno, zioni provenienti da diverse prelevandole da qualsiasi riFULCRUM Italia S.P.A. fonti per poter prendere decisorsa e presentandole in modo Via Laurentina, 756 - 00143 Roma sioni con cognizione di causa o semplice per consentire deciTel: 06/50274565 - 5020776 Fax: 06/5020774 anche dove semplicemente bisioni immediate. Il risultato? Via Pantano 26 - 6° piano - 20122 Milano sogna fornire ai dipendenti e ai Informazioni più complete e preTel: 02/8066151 Fax: 02/80661555 clienti le giuste informazioni, al cise che formano un bagaglio di http://www.fulcrum.com momento opportuno e nella forma conoscenze preziose. più utile, possono disporre di una nuova proposta (già Ma vi è anche un altro interessante aspetto da considerare: concretamente disponibile: il prodotto è stato lanciato sul Fulcrum Knowledge Network può prendere “forme” divermercato a inizio giugno) che semplifica l’approccio, riduce se, a seconda del contesto organizzativo dell’Azienda o del i costi ed accorcia sensibilmente i tempi di sviluppo. profilo professionale dell’utente. Stiamo parlando infatti di una soluzione che consente di accedere in modo perfettamente integrato alle più diffuse Su misura per l’impresa, personalizzato per l’utente risorse informative (Lotus Notes, Microsoft Exchange Server, Un primo livello di “connessione” delle varie fonti informasiti Web, ecc.) permettendo di visualizzare le informazioni tive è realizzato da Fulcrum Knowledge Network nella a livello Aziendale a partire da una sola applicazione. visualizzazione di una sorta di mappa della conoscenza Ma più di quanto detto finora, potrà aiutarci Bill Zoellick (Knowledge Map), la quale comprende tutti i contenitori di (analista per la società di ricerche di mercato CAP Ventures) informazioni accessibili attraverso la rete. a valutare la portata innovativa di questo strumento : “Questa Ad un superiore livello di astrazione, la Knowledge Map rete delle informazioni (Knowledge Network) è la premessa delle fonti di informazioni viene estesa con cartelle virtuali di un modo rivoluzionario per accedere alle informazioni e che consentono una visualizzazione unificata e logica delle creare applicazioni informative.” conoscenze Aziendali: questa visuale, si badi bene, si cala Cerchiamo di esplorare in modo più dettagliato i vari aspetti nella specifica realtà organizzativa dell’Azienda e viene di Fulcrum Knowledge Network. quindi tracciata in modo conforme ai bisogni Aziendali. Gli utenti possono infine creare cartelle personali per acceUn unico accesso a tutte le fonti di informazioni dere rapidamente e direttamente alle cartelle Aziendali e alle Fulcrum Knowledge Network può migliorare notevolmente fonti di informazioni : siamo quindi giunti al terzo differente il modo in cui vengono gestite le informazioni nell’Azienda. livello di rappresentazione dei dati considerati, quello defiGli utenti, infatti, possono eseguire ricerche unificate in nito in base alle esigenze individuali del singolo utente.
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Fulcrum Knowledge Network permette quindi di avere una nuova visione dei beni intellettuali dell’Azienda. Il sistema visualizza la “rete” in modo tradizionale, collega tutti gli elementi e presenta il bagaglio di conoscenze dell’Azienda in un’unica abituale struttura a cartelle, detta Knowledge Map. A partire da questa struttura, la gerarchia di fonti può essere estesa per includere cartelle virtuali che visualizzano i centri nevralgici dell’Azienda. Per prima cosa, l’amministratore crea cartelle virtuali condivise per fornire una visione logica semplificata delle risorse di informazioni. Tale sistema è creato su misura per l’impresa, quindi, per esempio, una cartella virtuale del marketing può rimandare a informazioni commerciali che si trovano su siti Web esterni, in Lotus Notes e Microsoft Exchange Server. In secondo luogo, gli utenti possono creare cartelle personali (per esempio ‘Progetto personale di ricerca informatica’) in grado di accedere alle informazioni che risiedono nelle cartelle di marketing e in altre cartelle virtuali, nonché a tutte le risorse rappresentate nella Knowledge Map dell’Azienda. Ancora una volta, può essere utile avvalerci delle valutazioni compiute da CAP Ventures per cogliere appieno l’unicità dello strumento sopra descritto : “Non esistono altri sistemi in grado di integrare contemporaneamente fonti di informazioni tanto diverse.” (Bill Zoellick - CAP Ventures). Pensato per il Web Impressiona, in Knowledge Network, la piena sintonia con le tecnologie informatiche emergenti : K.N. è infatti progettato per sfruttare la potenza del Web e consente quindi agli utenti di cercare nelle intranet Aziendali e nei siti Web esterni che sono stati indicizzati nel sistema. Cosa ancora più importante, la ricerca può essere effettuata a partire da browser Web. Tramite un sistema che analizza il Web, Fulcrum Knowledge Network passa in rassegna i siti Web interni ed esterni e crea un elenco di indirizzi URL che serviranno per indicizzare i documenti utili ai fini della ricerca. Gli amministratori possono impostare l’analisi con un Wizard e la ricerca può essere eseguita su server diversi in modo da ripartire il carico. Inoltre, gli amministratori possono aggiungere senza problemi siti e pagine che erano stati esclusi quando era stata impostata l’analisi originaria.
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Ma il massimo della potenza nella ricerca di siti Web si raggiunge con l’uso degli agenti Fulcrum. Gli utenti possono impostare gli agenti in modo che tengano sotto controllo particolari siti e trasmettano eventuali documenti nuovi o modificati pubblicati sul sito. Per le organizzazioni che dispongono di una intranet Aziendale o che necessitano dell’accesso remoto, l’interfaccia utente Web è la soluzione ideale. Gli utenti possono accedere alle funzionalità di ricerca da qualsiasi punto, senza dover installare o eseguire una copia locale dell’applicazione client. Inoltre, questa soluzione permette di personalizzare completamente il sistema usando una libreria di programmazione a oggetti (sempre realizzata da Fulcrum) che supporta sia Microsoft Active Server Pages sia Netscape LiveWire. A partire da un browser Web, gli utenti possono impostare interrogazioni in diverse fonti di informazioni. La lista che si ottiene classifica i documenti in base alla loro importanza. Il comando ActiveX FulView garantisce una visualizzazione ad alta fedeltà dei documenti HTML, dei più comuni formati di file e PDF, evidenziando inoltre i termini ricercati.
Figura 1 - L’interfaccia utente di ricerca via Browser Amministrazione Grazie a un’amministrazione semplice e a una stretta integrazione con Windows NT, la soluzione offerta da Fulcrum garantisce bassi costi di proprietà e limita i costi di formazio-
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ne, perché l’apprendimento del sistema non richiede corsi particolari. Certificato per l’uso con Microsoft BackOffice e strettamente integrato con Windows NT, Knowledge Network inoltre può essere amministrato da un unico computer, anche a distanza. Il software registra le attività degli utenti e del sistema e supporta direttamente componenti di Windows/ NT quali la sicurezza, Event Log e Performance Monitor. Sviluppo di applicazioni personalizzate Uno degli aspetti più interessanti di questo nuovo prodotto è che si tratta di una soluzione pronta all’uso che può essere utilizzata e diffusa all’interno dell’Azienda senza ricorrere a particolari sviluppi o personalizzazioni. Ma al tempo stesso Knowledge Network può anche essere visto come una flessibile piattaforma su cui realizzare servizi o applicazioni personalizzate per i propri utenti o clienti: tramite un componente denominato Knowledge Builder Toolkit è possibile sviluppare sofisticate applicazioni di ricerca informazioni sia di tipo client server che Web, dotate di interfaccia utente e funzionalità completamente personalizzabili. Il toolkit supporta diffusi strumenti di sviluppo come Java, Visual Basic, C e Visual C++, ma anche strumenti di sviluppo di applicazioni Web come quelli che usano Active Server Pages della Microsoft e LiveWire della Netscape, che consentono lo sviluppo di applicazioni Web con sforzi di sviluppo estremamente ridotti.
Figura 2 - I componenti di Fulcrum Knowledge Network
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I quattro principali componenti del prodotto Fulcrum Knowledge Network è un sistema a quattro livelli: Knowledge Desktop, Web Server, Knowledge Server e Information Server. Il Knowledge Desktop presenta diverse interfacce client. Il Web Server supporta la soluzione Web distribuita. La Object Library è una serie di interfacce di automazione OLE, che ha permesso tra l’altro di creare WebFIND!, un’applicazione personalizzata eseguita a partire da un Web Browser. Perno di Knowledge Network, i Knowledge Server comprendono i Knowledge Service, un’interfaccia Knowledge Center con le funzioni di database e i Knowledge Activator. I Knowledge Server rappresentano il collegamento Fulcrum con gli Information Server. 1. Information Server: la miniera di informazioni Il bagaglio di conoscenze dell’Azienda è distribuito in varie fonti: Lotus Notes, Microsoft Exchange Server, File System, database, sistemi di gestione dei documenti, ecc. Caratteristica saliente di Fulcrum Knowledge Network è l’accesso trasparente a repository eterogenei di informazioni per consentire agli utenti di elaborare le informazioni in modo coerente. 2. Knowledge Server: mappe, servizi e attivatori Elemento cardine di Fulcrum Knowledge Network, il Knowledge Server esegue funzioni di indicizzazione, ricerca, agente e amministrazione del sistema. Essendo dotato di un’architettura scalabile, consente di aggiungere senza problemi altri Knowledge Server per l’accesso client/server e Web. Knowledge Server gira in ambiente Windows NT ed è in grado di accedere a dati di altre piattaforme, quali UNIX. Il controllo centrale del Knowledge Server è affidato al Knowledge Center che presenta una visione grafica a cartelle delle diverse risorse informative e si occupa della gestione di profili utente (contenenti i profili agente), contenuto dei documenti, attributi, ecc. I Knowledge Service garantiscono avanzate funzioni di reperimento delle informazioni, nonché funzioni di agente e servizi di amministrazione del sistema. Qui sotto abbiamo cercato di riassumere brevemente tutte le funzionalità incluse nel Knowledge Server.
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Funzioni di reperimento delle informazioni • un’unica ricerca in più fonti di informazioni diverse. Compatibilità totale con documenti composti (p.es., messaggi con allegati) e con tutti i formati più diffusi • anche se le ricerche sono distribuite in punti fisici e fonti di informazioni diverse, i risultati appaiono in un’unica lista comune • garanzia di informazioni aggiornate grazie alla sincronizzazione totale tra indici e fonti di informazioni • il sommario consente agli utenti di capire se il documento contiene le informazioni che cercano senza doverlo richiamare e aprire • impiego dello strumento Fulcrum Intuitive Searching per trovare “altre informazioni simili a questa” • ricerca in base a proprietà e profili di documenti associati • compatibilità totale con le funzioni di reperimento dati tradizionali Funzioni di agente • gli aggiornamenti delle informazioni vengono trasmessi al desktop dell’utente, in base a parametri prestabiliti (argomenti, data di aggiornamento, ora di consegna, ecc.) • impiego di agenti pubblici (stabiliti dagli amministratori) e privati (impostati dagli utenti) • integrazione perfetta con Knowledge Desktop per facilitare l’uso Funzioni di amministrazione • installazione e amministrazione di tutti i componenti di Knowledge Network a partire da qualsiasi computer della rete (anche in remoto) e tramite un’interfaccia intuitiva ‘point-and-click’ • controllo totale sulla sincronizzazione degli indici (definizione, pianificazione, ecc.) • progettato per Microsoft BackOffice, Fulcrum Knowledge Network utilizza gli strumenti di controllo del server Microsoft Windows NT (p.es., Event Log e Performance Monitor) e consente di distribuire il software servendosi di Microsoft Systems Management Services (SMS) • l’integrazione con la sicurezza NT facilita agli amministratori il controllo dell’accesso ai documenti grazie a un’interfaccia comune e coerente • conformità con il modello di sicurezza delle fonti esistenti o del sistema operativo in cui risiedono i documenti.
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Poiché i permessi di accesso vengono trasferiti automaticamente al Knowledge Server, si riducono i costi di amministrazione Knowledge Activator I Knowledge Activator sono gateway plug-and-play che collegano a diverse fonti di informazioni garantendo agli utenti un accesso trasparente. Rispetto ai motori di ricerca forniti in dotazione con molti prodotti e sistemi, questa architettura presenta notevoli vantaggi. Con i motori di ricerca e indicizzazione incorporati, non è possibile eseguire un’unica ricerca su tutti i sistemi di raccolta dei documenti e avere un’unica lista dei risultati, perché non esiste un sistema centrale in grado di indicizzare e ricercare all’interno di più indici. Fulcrum Knowledge Network, invece, rappresenta un sistema comune che gestisce tutte le fonti di informazioni e che può essere ampliato per rispondere a future esigenze. I Knowledge Activator oggi disponibili sono i seguenti: Microsoft Exchange Server
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Lotus Notes
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Siti Web
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File Systems
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raccoglie e gestisce automaticamente gli indici sincronizzati di caselle postali e cartelle pubbliche memorizzate su diversi server Exchange effettua contemporaneamente ricerche in diverse caselle postali e cartelle pubbliche, analizzando messaggi, allegati, argomenti di discussione, file e moduli personalizzati nei formati più diffusi funge da collegamento tra i database Domino su NT, UNIX e OS/2 e altre fonti di informazioni attraverso un agente di controllo, sincronizza le informazioni con l’indice del Fulcrum Knowledge Server per garantire l’accesso alle informazioni più recenti conserva la struttura composita dei documenti Lotus Notes, in modo che un documento con i suoi allegati costituisca una sola unità di ricerca sfrutta il motore di visualizzazione Domino per una conversione e visualizzazione fedele dei documenti HTML aggiunge siti Web intranet ed esterni per indicizzare e organizzare le informazioni con un’interfaccia intuitiva ‘point-and-click’ controlla l’indicizzazione dei siti e limita i collegamenti effettuati all’esterno di un determinato dominio indicizza in maniera estremamente facile e veloce intere directory di Windows/NT contenenti documenti in qualunque formato supporta anche l’indicizzazione di informazioni su server UNIX e reti Novell tramite Windows NT crea applicazioni Aziendali specifiche usando Fulcrum SearchServer e Fulcrum SearchBuilder™ for Java accede a fonti dati personalizzate su server UNIX
Un’architettura progettata pensando al futuro Ma non bisogna pensare al quadro precedente come a qualcosa di statico : Fulcrum è già al lavoro nel progettare Knowledge Activator per altre diffuse fonti di informazioni (sistemi di gestione dei documenti, database, ecc), e quasi sicuramente realizzerà un toolkit per consentire agli integratori di sistemi lo sviluppo autonomo di nuovi Activator specializzati. 3. Web Server L’accesso via Web alle informazioni organizzate dal
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Knowledge Server avviene tramite una funzionalità chiamata WebFIND!, una soluzione Web distribuita che supporta i server ed i browser Web standard di mercato (Microsoft o Netscape). WebFIND! fornisce agli utenti un’unica lista di informazioni provenienti da intranet, siti Internet, extranet, Microsoft Exchange Server, File System, Lotus Notes, ecc. Poiché l’interfaccia di WebFIND! è rappresentata da un browser Web, l’apprendimento è facilissimo. Per le organizzazioni che dispongono di intranet o che prevedono l’accesso remoto, WebFIND! è la soluzione ideale. Gli utenti possono accedere a Knowledge Network da qualsiasi punto, senza dover installare o eseguire una copia locale dell’applicazione client. Inoltre WebFIND! consente la visualizzazione dei documenti (senza necessità di conversione in HTML e senza ricorrere al software che ha generato ciascun tipo di documento) grazie ad un apposito visualizzatore chiamato FulView: si tratta di un viewer multiformato, che supporta oltre 160 formati di visualizzazione ed è perfettamente integrato con i browser standard grazie alla tecnologia Microsoft ActiveX con cui è realizzato. 4. Knowledge Desktop Il Knowledge Desktop può assumere due vesti: un browser con accesso alla già descritta funzionalità WebFIND!, oppure un componente client/server denominato FIND! Client, che mette a disposizione dell’utente le stesse capacità di ricerca di WebFIND! ed un’interfaccia utente estremamente simile. Grazie al Knowledge Desktop, gli utenti possono così accedere al bagaglio di cono-
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scenze Aziendali usando l’interfaccia client che preferiscono (browser Web, Microsoft Outlook, Microsoft Exchange o applicazioni Windows personalizzate). Gli utenti sono quindi immediatamente produttivi e non hanno bisogno di una particolare formazione. Conclusioni Fulcrum ha concentrato all’interno di Fulcrum Knowledge Network tutta l’esperienza accumulata in 14 anni di attività nel campo della ricerca di informazioni, anni in cui ha diffuso le proprie soluzioni presso clienti del calibro di Microsoft, Fujjitsu, National Semiconductor, l’Unione Europea, Il Sole 24 Ore, De Agostini, Saritel e la Banca di Roma. Il risultato è un prodotto molto innovativo, che riesce a conciliare l’accesso unificato a fonti di informazioni molto diverse tra di loro (come le applicazioni di groupware ed i server web) con una tecnologia di ricerca estremamente veloce efficiente. Sotto un’altro punto di vista, il nuovo prodotto riesce ad essere al tempo stesso una soluzione pronta all’uso (che quindi può essere acquisita ed utilizzata senza costi di adattamento) ed una piattaforma per lo sviluppo di applicazioni personalizzate, con il supporto alle tecnologie di sviluppo più moderne. Tutto questo fa di Fulcrum Knowledge Network un prodotto estremamente innovativo, che contribuirà decisamente a fare percepire l’azienda canadese come un’azienda sempre meno confrontabile con i tradizionali concorrenti nel settore dell’Information Retrieval classico, e sempre più focalizzata nel realizzare soluzioni per la gestione e l’accesso della conoscenza aziendale.
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ColorSync per la pubblicità a colori
Il quotidiano è probabilmente il media dove nella pubblisu tutti i quotidiani testati, alcuni dei quali stampati in cità a colori risulta più critica la coerenza con gli originaweb-offset, altri in flessografica. Un successo ottenuto li; paradossalmente, all’interesse crescente dei pubblicigrazie ai profili ColorSync generati per tutte le macchine tari per il colore nel quotidiano, non sempre sono corrida stampa e impiegati per eseguire le selezioni dei colori. sposte risposte tecnologiche adeguate. La riproduzione Anche per Knight-Ridder si è trattato di testare differenti della stessa tonalità su giornali diversi è ancora comsoluzioni per arrivare all’eliminazione del probleplessa e difficilmente il pubblicitario scenderà a ma che, dopo essersi affidata per anni alcompromessi quando è in gioco il successo di l’esperienza degli operatori, ha impleuna campagna e il rapporto con il clienmentato una procedura standard basata te. Gli annunci richiedono una forte sull’adozione di profili ICC, per identicoerenza del colore, ancor più irrinunficare le caratteristiche del dispositivo ciabile nelle immagini di prodotti dove che riproduce i colori. la decisione d’acquisto è spesso basata sulla sensazione trasmessa dal colore. Il metodo ® Purtroppo, le variabili tecniche in gioBasato sul concetto del colore indipenco sono molte e sulla portabilità del dente dalla periferica, ColorSync concolore continuano a persistere serie difsente ad immagini fotografiche, illustraApple Computer ficoltà, oltre che problemi. Una discrezioni o intere pagine di mantenere inalVia Milano, 150 20093 Cologno Monzese (MI) panza fra le prove di stampa mostrate terate durante il processo le caratteristiTel. 02/273261 ad un pubblicitario e il risultato che che relative al colore. Come altri sistemi http://www.apple.it realmente si ottiene in produzione può di Color Management, impiega profili costare cara allo stampatore, all’editopersonalizzati sui dispositivi utilizzati, re, all’agenzia. Sorprende scoprire sui quotidiani una all’interno dei quali sono contenute le caratteristiche di campagna a colori senza inconvenienti: nascono controriproduzione e lo spazio colore. In questo caso specifico, versie che per fortuna molte volte si appianano facilmenè stato generato un profilo anche per la prova digitale, te; infatti, nessuna parte desidera venga compromessa poiché su questa veniva eseguita l’approvazione da parte addirittura l’immagine dell’azienda inserzionista. Ma del cliente. Il processo è continuato con l’uscita sui Rip questo non significa non sussistano i problemi in un delle pellicole, utilizzando di volta in volta i profili simile contesto. A questo proposito, spicca un’interesColorSync di ogni macchina da stampa. Sempre, si è sante esperienza compiuta dalla catena di quotidiani considerato il profilo della prova come “sorgente”, che Knight-Ridder, dove recentemente è stato adottata la veniva accoppiato man mano a quello della macchina tecnologia Apple ColorSync nella pubblicazione di una considerata “output”. Un processo relativamente semplicampagna per BMW creata dalla loro agenzia Fallon ce che, oltre a non richiedere interventi operativi determiMcElligott. I risultati si sono rivelati lusinghieri e i colori nanti, ha offerto risultati che hanno sorpreso BMW, hanno mantenuto la loro coerenza con le prove del cliente Fallon McElligott e Knight-Ridder stessa: le pagine
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stampate con tecniche diverse e su macchine differenti, erano incredibilmente simili alle prove digitali, che impiegava carta e metodi di impressione assolutamente diversi. Il processo Impiegando un colorimetro SpectroScan Gretag, si sono letti i test di stampa e su questi generati i profili ICC ColorSync 2.0 per la prova, la web offset installata alla Pioneer Press e una flessografica utilizzata per produrre il Duluth News-Tribune. L’immagine proveniente da una ripresa digitale, è stata importata come CMYK in Adobe PhotoShop 4.0 tramite i filtri di importazione Apple ColorSync. Sempre, come profilo sorgente è stato identificato quello della prova, mentre di volta in volta cambiava quello di output in funzione della macchina da stampa per la quale produrre le pellicole. Ogni volta, per creare una separazione coerente è stato chiesto a PhotoShop di ricostruire la Tavola di Separazione sullo stesso profilo prescelto. L’immagine a video era a questo punto riprodotta nelle stesse condizioni finali e gli inter-
venti cromatici potevano essere eseguiti avendo come riferimento la destinazione finale. Il file eps del fotocolor è stato inserito in un documento FreeHand 7 (anch’esso compatibile ColorSync) nel quale si è scelto il profilo destinazione della macchina da stampa. In questo modo ogni colore aggiunto viene visualizzato simulando il risultato finale. L’impaginazione della pubblicità è stata eseguita sui due più diffusi programmi (Adobe PageMaker e Quark XPress), dai quali si sono ricavati i file PostScript da inviare ai Rip. Questa operazione ha chiamato in causa ColorBlind della Parachute, un interessante programma in grado di gestire l’applicazione automatica dei profili ColorSync. Una funzione estremamente utile quando inserita nel ciclo produttivo per evitare errori di interpretazione, oppure, quando non si dispone di un sw completamente compatibile con ColorSync. La predisposizione di cartelle e comandi associati permette a ColorBlind di essere attivo su immagini RGB o CMYK e di processare ogni file PostScript, che può essere destinato alle pellicole ma anche inviato ad un monitor per il controllo remoto tramite linea ISDN.
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“Circolari FIEG” raccoglie e segnala le informazioni e i commenti ai più importanti dispositivi di legge, indicazioni e raccomandazioni in materia sindacale, tributaria, disciplina dell’IVA e quant’altro attiene agli aspetti gestionali e amministrativi dell’industria dei giornali, oggetto di sistematica comunicazione alle imprese editrici e stampatrici. “Circolari FIEG” è un promemoria di facile consultazione, da tenere sempre a portata di mano, un nuovo strumento di lavoro per quanti hanno responsabilità direttive e gestionali nelle aziende del settore.
Circolare del 03-03-97
N° 27 (RM)
Legge 23 dicembre 1996 n. 662. Personale dipendente dalla pubblica amministrazione e svolgimento di altre attività di lavoro subordinato ed autonomo. Collaborazioni giornalistiche.
Circolare del 03-03-97
N° 28 (RM)
IVA - Riduzione della percentuale di forfettizzazione della resa - Esclusa la retroattività al 1996.
Circolare del 04-03-97
N° 29 (RM)
Legge 28 febbraio 1997 n. 30; Contribuzioni e somme versate al Fondo Casella per il periodo settembre 1985/giugno 1991. Riduzione dal 15 % al 2% dell’aliquota impositiva prevista dall’art. 1, comma 194, della legge 23 dicembre 1996, n.662.
Circolare del 04-03-97
N° 30 (RM)
IVA sulla stampa.
Circolare del 11-03-97
N° 31 (RM)
Disposizione per la stampa e l’emittenza radiotelevisiva relative alla campagna per le elezioni dei sindaci, dei presidenti delle province, dei consigli comunali e dei consigli provinciali fissate per il 27 aprile 1997. Regolamento del Garante per la radiodiffusione e l’editoria del 26 febbraio 1997. Gazzetta Ufficiale n. 51 del 3 marzo 1997.
Circolare del 12-03-97
N° 32 (RM)
Disciplina delle comunicazioni che gli operatori dei settori dell’editoria quotidiana e periodica e dell’emittenza radiotelevisiva sono tenuti ad effettuare in via generale e sistematica al Garante per la radiodiffusione e l’editoria.
Circolare del 12-03-97
N° 33 (RM)
Ripristinata la percentuale di resa forfettaria al 60% D.L. 11/3/97, n. 50.
Circolare del 13-03-97
N° 34 (RM)
Manifestazioni a premio. Circolare del Ministero delle Finanze.
Circolare del 14-03-97
N° 11 (MI)
Prodotti “multimediali” uniti alle pubblicazioni: apposizione del contrassegno della SIAE attestante l’adempimento degli obblighi previsti dalla normativa in materia di diritto d’autore.
Circolare del 14-03-97
N° 12 (MI)
Ampliamento sperimentale della rete di vendita di giornali.
Circolare del 19-03-97
N° 35 (RM)
Legge 29 maggio 1982 n. 297: coefficiente di rivalutazione per i mesi di novembre, dicembre 1996 - gennaio e febbraio 1997. Rivalutazioni al 31/12/96 TFR maturato al 31/12/1995.
Circolare del 25-03-97
N° 13 (MI)
Operativo estivo dei voli.
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Circolare del 25-03-97
N° 36 (RM)
Corsi di formazione per i rappresentanti per la sicurezza nel settore giornalistico. Iniziativa CASAGIT.
Circolare del 27-03-97
N° 37 (RM)
Referendum sull’abrogazione dell’Ordine dei giornalisti. Documento illustrativo.
Circolare del 27-03-97
N° 38 (RM)
Riduzione al 2% della misura del contributo dovuto per il periodo 1/9/85 - 30/6/ 91 sulle contribuzioni e somme versate al Fondo Casella. Circolare dell’INPS.
Circolare del 02-04-97
N° 39 (RM)
Tutela della riservatezza dei dati personali. Legge 675 del 31/12/96.
Circolare del 04-04-97
N° 14 (MI)
Revisione delle modalità di nuove testate quotidiane che accedono a servizi in pool.
Circolare del 11-04-97
N° 15 (MI)
Protocollo aggiuntivo al vigente Accordo nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici finalizzato alla sperimentazione di forme diverse di fruizione dei turni di chiusura estiva.
Circolare del 14-04-97
N° 16 (MI)
Convocazione Commissione Tecnica operativa Roma 24 aprile 1997. Servizi regioni centro sud.
Circolare del 14-04-97
N° 40 (RM)
Art. 4 del contratto collettivo nazionale di lavoro giornalistico: situazione occupazionale trimestre gennaio - marzo 1997.
Circolare del 21-04-97
N° 17 (MI)
Proposta di Legge per l’introduzione della disciplina dell’attività di distributore locale di quotidiani e periodici . Modifica del rapporto intercorrente con gli Editori, ipotesi di contrattazione nazionale.
Circolare del 21-04-97
N° 18 (MI)
Ampliamento sperimentale della rete di vendita di giornali.
Circolare del 21-04-97
N° 41 (RM)
Disposizioni per la stampa e l’emittenza radiotelevisiva relative alla campagna per l’elezione suppletiva della Camera dei Deputati nel collegio uninominale n.3 della circoscrizione Lombardia 2. Regolamento del Garante per la radiodiffusione e l’editoria del 15/04/97;
Circolare del 22-04-97
N° 42 (RM)
Regime impositivo diretto e indiretto sui prodotti editoriali. Supplemento a “il fisco” n. 16 del 21/04/97.
Circolare del 23-04-97
N° 43 (RM)
Decreto legge 25 marzo 1997 n. 67. Regime contributivo delle erogazioni previste dai contratti di secondo livello.
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Circolare del 02-05-97
N° 44 (RM)
Contratto collettivo nazionale di lavoro giornalistico. Quote di servizio.
Circolare del 06-05-97
N° 19 (MI)
Tariffe postali per la stampa. Decreto 28 marzo 1997 del Ministero delle Poste.
Circolare del 06-05-97
N° 45 (RM)
Rilevazioni mensili andamento vendite quotidiani.
Circolare del 07-05-97
N° 46 (RM)
Legge 675/96 sulla riservatezza dati personali.
Circolare del 09-05-97
N° 47 (RM)
presentazione dello studio sulla stampa in Italia e dell’indagine sui bilanci dei quotidiani.
Circolare del 12-05-97
N° 48 (RM)
IVA percentuale della resa forfettaria al 60%. Convertito il Decreto - legge n. 50 dell’11 marzo 1997.
Circolare del 14-05-97
N° 49 (RM)
Legge 675/96 sulla tutela della riservatezza dei dati personali.
Circolare del 15-05-97
N° 50 (RM)
Studio su “La Stampa in Italia” e “Indagine sui bilanci delle imprese editrici di quotidiani”.
Circolare del 16-05-97
N° 20 (MI)
I costi di distribuzione locale della stampa periodica: cenni sull’origine e sugli obiettivi dello studio, ipotesi di prosecuzione dello stesso e conseguenti decisioni assunte dalla Commissione Permanente per la distribuzione - Sezione gestione coordinata della distribuzione.
Circolare del 20-05-97
N° 21 (MI)
Convocazione Commissione Tecnica operativa Milano 02 giugno 1997. Servizi regioni nord.
Circolare del 20-05-97
N° 51 (RM)
Legge 675/96 sulla tutela della riservatezza dei dati personali.
Circolare del 21-05-97
N° 22 (MI)
Nuove tariffe postali dei servizi riservati e non riservati.
Circolare del 21-05-97
N° 23 (MI)
Decisioni sull’Organo Monocratico istituito ai sensi dell’art. 12 dell’Accordo nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici.
Circolare del 23-05-97
N° 52 (RM)
Consultazioni referendarie elettorali del 15 giugno 1997. Lettera del Garante per la radiotelevisione e l’editoria.
Circolare del 28-05-97
N° 53 (RM)
Richiesta di bilancio e altre notizie per preparazione studi FIEG.
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Circolare del 03-06-97
N° 24 (MI)
Ampliamento sperimentale della rete di vendita di giornali.
Circolare del 03-06-97
N° 54 (RM)
Conferenza INMA sul marketing nei quotidiani. Salisburgo 25 - 27 settembre 1997.
Circolare del 09-06-97
N° 55 (RM)
Semaforo verde. Pubblicità e comportamenti: un premio per la sicurezza stradale. Bando di concorso.
Circolare del 10-06-97
N° 56 (RM)
2a conferenza internazionale sui quotidiani nella scuola. San Paolo del Brasile 1011 settembre 1997.
Circolare del 11-06-97
N° 57 (RM)
Guida sugli studi di settore del Ministero delle Finanze.
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Luglio 1997 dal 18/7/97 20/7/97
al 20/7/97 23/7/97
località San Francisco San Francisco
evento
organizzato da:
Connections ’97 NAA Marketing Conference
NAA NAA
Settembre 1997 dal 9/9/97 9/9/97 16/9/97 18/9/97 23/9/97 24/9/97 29/9/97
al 9/9/97 10/9/97 17/9/97 21/9/97 24/9/97 26/9/97 3/10/97
località Helsinki Amsterdam Kassel Bologna Parigi Salisburgo San Francisco
evento Quotidiano o Web: forse entrambi! Edifici - progettazione e ristrutturazione Database marketing per i quotidiani NEWCOMM Il giornale industrializzato INMA Europe Conference Seybold San Francisco ’97
organizzato da: IFRA IFRA IFRA Centrexpo IFRA INMA Seybold
Ottobre 1997 dal 9/10/1997 13/10/1997 16/10/97
al 11/10/1997 16/10/1997 17/10/97
località Amsterdam Amsterdam Amsterdam
evento IPTC Autumn Meeting IFRA 97 Congress-Expo Oltre la parola stampata
organizzato da: IPTC IFRA IFRA
Novembre 1997 dal
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2/11/97 4/11/97 18/11/97
3/11/97 4/11/97 19/11/97
località Ermatingen Stoccolma Darmstadt
evento Nuovi strumenti per il marketing e la vendita La nuova sala spedizione Organizzazione redazionale
organizzato da: INMA-IFRA IFRA IFRA
Dicembre 1997 dal 2/12/1997 9/12/97
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località
3/12/1997 12/12/97
Monaco Tokyo
evento Four-colour techniques and quality - strategies for prepress Seybold Seminars Tokyo
organizzato da: IFRA Seybold