TecnoMedia Tecnologie, Prodotti
& Mercati editoriali
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Numero 17 Febbraio 1998
Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -
Periodico mensile. Anno V n. 17 - Sped. in Abb.to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina) Esemplare diffuso gratuitamente ai soci
Le Piazzette Tecnologiche a Grafitalia
Un nuovo strumento di comunicazione per le aziende e i visitatori della prossima edizione della fiera, a Milano dal 6 al 10 maggio.
Le
a pagina 3
Il nuovo network de la Repubblica
Un sistema di teletrasmissione basato su database relazionale per la trasmissione del quotidiano verso i nove centri stampa.
a pagina 8
Filo
diretto
aziende informano
Il servizio ASIG Service che mette a diretto contatto fornitori e utilizzatori
di tecnologie per la produzione di quotidiani. Filo Diretto è il modo più rapido, efficace ed economico per raggiungere i
CtP: esperienze a confronto
Opportunità e incognite del Computer to Plate discusse nel corso di un simposio IFRA. a pagina 11
Dove va Internet?
più qualificati manager e decision maker dell’industria editoriale italiana.
Ecco l’elenco delle aziende aderenti: AGFA-GEVAERT
Pubblicità on line ed E-Business sono le aree di maggiore sviluppo emerse al Milia ’98 di Cannes. a pagina 18
ANSA APPLE COMPUTER ARRISYSTEMS ATEX MEDIA SOLUTIONS
Quotidiani italiani: i dati FIEG
Stazionari i dati di vendita, in crescita i ricavi pubblicitari nel corso dell’ultimo biennio.
a pagina 24
Macchine grafiche: i dati ARGI
AUTOLOGIC INFORMATION INTERNATIONAL BASEVIEW ECRM ELSAG BAILEY FUJIFILM
Andamento e prospettive del mercato italiano analizzati, nel corso dell’annuale assemblea dell’Associazione.
a pagina 28
Quotidiani e Dtp: quale futuro?
Un articolo scritto per TecnoMedia da Carlo Olivieri, consulente informatico specializzato nel settore editoriale. a pagina 30
GAMMAGRAPHX HASSELBLAD ELECTRONIC IMAGING IMAGITEX LINK SERVICE MILIA ’98 NÁVITA NTG OPTRONICS PURUP PREPRESS REED MIDEM ORGANISATION
Le rubriche Le pagine dell’Osservatorio
a pagina 35 a pagina 41
Lo Scaffale Circolari Appuntamenti
a pagina 49 a pagina 59 a pagina 61
SINEDITA TELPRESS TERA UNISYS ITALIA XEIKON XYVISION a pagina 50
Parliamo di... Nell’arco dei prossimi dodici mesi ASIG ed ASIG Service
edizione. In preparazione dell’evento, peraltro, è prevalso
saranno impegnate nel concorrere ad organizzare e a
tra gli organizzatori l’orientamento a spingere in avanti
realizzare tre eventi di notevole rilievo. Dal 6 al 10 maggio
l’osservazione sul futuro della comunicazione. E’
sarà la volta di Grafitalia, punto di riferimento insostituibile
convinzione comune, infatti, che il “prepress” non possa
nell’universo delle arti grafiche in Italia, giunta ormai alla
essere ristretto nei confini di un’area predeterminata.
sua ottava edizione. Una manifestazione affermata, quindi,
Qualcuno parla, in tal senso, di “premedia”; in ogni caso
per la quale si profila un successo pieno anche quest’anno.
le forme di comunicazione fondate sull’on-line - a cominciare
Ma per ASIG Service, la società di servizi dell’Associazione
da Internet - non possono essere considerate “un’ altra
Stampatori Italiana Giornali, si tratta di un debutto. Nelle
cosa” rispetto all’evolvere costante della editoria cosiddetta
scorse edizioni il mondo dei quotidiani e le organizzazioni
tradizionale.
che ne esprimono indirizzi e strategie, hanno sempre guardato a Grafitalia con interesse; ma nulla più.
La citazione dei tre eventi non intende affatto esaurire l’illustrazione del programma ‘98. Basterebbe citare, in
Per la prima volta, nel maggio ’98, i temi più incidenti
proposito, il “Progetto qualità” che sarà, nei mesi a venire
che attengono le tecnologie e il mercato della comunicazione,
al centro del nostro impegno. Si tratta, più semplicemente,
saranno al centro di un confronto serrato ed essenziale, al
- nelle circostanze richiamate - di valutare la portata di
di fuori dei tradizionali rituali fieristici, tra utilizzatori e
conferme importanti sulla strada che da anni siamo
fornitori di soluzioni innovative. Le Piazzette tecnologiche
impegnati a percorrere con coerenza. Carlo Lombardi
curate da ASIG Service su incarico di Centrexpo, organizzatore della manifestazione, saranno teatro di questi incontri: una formula sperimentata con risultati incoraggianti a NewComm ’97 e una impostazione che tende a superare la diversificazione tra comparti dell’industria grafica ed editoriale, sempre più accomunati dalla metodologia informatica. Nei primissimi giorni di Luglio, dopo il Nexpo di Orlando, debutterà IFRA - Italia, un evento destinato ad assumere cadenza annuale ed a privilegiare le problematiche delle nostre aziende rispetto ad impostazioni standardizzate proprie delle fiere internazionali. L’IFRA, d’intesa con la FIEG, è giunta con scelta significativa, a proporre fin dal primo anno, un tema che salda i tre filoni dell’innovazione. Discutere - come si è deciso - delle opportunità di processo e di prodotto offerte dalle tecnologie di nuova concezione, equivale infatti a collocare nel giusto rapporto flessibilità ed efficienza dell’organizzazione produttiva, crescita del prodotto e sua maggiore aderenza alla domanda di mercato. Nei primissimi mesi del 1999, NewComm darà vita sempre nei padiglioni della Fiera di Bologna - alla seconda
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TecnoMedia Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 http://www.ediland.it E-mail: tecnomedia@ediland.it Direttore responsabile Carlo Lombardi Redazione Salvatore Curiale - Luca Michelli hanno collaborato a questo numero Michele Diodati, Elisabetta Marchetti, Valentina Puppo Segreteria di Redazione Antonella Appolloni Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994 © ASIG Service S.r.l. - 1998 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Bigli 2, 20121 Milano Stampa I.G.U. S.r.l. Via Michele Migliarini 59/A, 00173 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 27 febbraio 1998
TecnoMedia
Grafitalia ’98
Le Piazzette Tecnologiche: il nuovo modo per comunicare in Fiera Una interessante opportunità sarà offerta a tutti i visitatori e a tutte le aziende espositrici a Grafitalia ’98: le Piazzette Tecnologiche, due anfiteatri allestiti all’interno dei padiglioni della più importante rassegna italiana per l’industria delle arti grafiche, che ospiteranno Seminari tecnici, incontri e presentazioni al pubblico. Le Piazzette Tecnologiche di Grafitalia ’98 sono un nuovo, efficace strumento per la comunicazione diretta fra fornitori ed utenti finali di tecnologie. Un ciclo di quattro Seminari sarà coordinato dai docenti dell’Istituto Arti Grafiche S. Zeno di Verona.
Grafitalia, la più importante rassegna italiana dedicata alle tecnologie per l’industria delle arti grafiche che si svolgerà alla Fiera di Milano dal 6 al 10 maggio prossimi, offrirà a tutti i visitatori ed alle aziende espositrici un’importante novità: le Piazzette Tecnologiche, due spazi allestiti all’interno dei padiglioni 9 (Prestampa) e 23 (Stampa ed Allestimento) dedicati a seminari tecnici, incontri, presentazioni ed eventi. Due nuovi strumenti per comunicare in fiera con il vasto e qualificato pubblico di visitatori e professionisti che varcheranno i cancelli della Fiera di Milano. L’organizzazione delle due Piazzette Tecnologiche di Grafitalia è stata affidata ad ASIG Service, la società leader nei servizi all’industria editoriale, della stampa e della comunicazione italiana.
Comprendere le tecnologie L’obiettivo comune delle due Piazzette Tecnologiche è quello consentire agli utenti ed alle aziende fornitrici di avviare un dialogo al di fuori delle caratteristiche tipiche delle trattative commerciali. L’industria grafica ed editoriale è probabilmente il comparto produttivo che impiega, per un singolo prodotto, uno fra i più ampi ventagli di tecnologie. Dai bit ai fogli, dai computer alle rotative, tutti i prodotti stampati attraversano un flusso tecnologico la cui caratteristica più importante è la sempre più stretta integrazione fra area digitale ed area analogica.
Gli imprenditori e i professionisti più preparati non investono più solo e semplicemente su di una macchina, quanto piuttosto sui processi produttivi e sull’organizzazione del flusso di lavoro che potrà consentire loro il singolo componente del sistema, analogico o digitale che sia. Più che la mera informazione, è indispensabile la “comprensione” della tecnologia; e non c’è dubbio che uno degli strumenti più importanti sia il dialogo e lo scambio di esperienze fra utenti, fornitori e specialisti che sperimentano tutti i giorni, con diverse finalità e diversi punti di vista, le soluzioni disponibili per le diverse fasi del processo grafico ed editoriale. Da questo punto di vista, le Fiere di settore, soprattutto se forti di una consolidata tradizione di pubblico e di espositori, come Grafitalia, rappresentano un naturale punto di incontro dove sviluppare un dialogo che non sia solo ed esclusivamente mirato agli aspetti commerciali. Naturale quindi, anche sulla scorta della positiva esperienza maturata con le Piazzette allestite in occasione della prima edizione di NewComm ’97, la mostra dedicata alle tecnologie digitali per l’industria della prestampa, editoria e comunicazione, che si è svolta alla Fiera di Bologna lo scorso mese di settembre, varare la nuova iniziativa delle Piazzette, due spazi con una capienza di settanta posti a sedere, allestiti proprio all’interno dei padiglioni espostivi, per sfruttare al massimo le sinergia fra espositori e visitatori, senza inutili dispersioni.
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GRAFlTAUA
Seminari tecnici, incontri e presentazioni: tutte le opportunità delle Piazzette Proprio partendo da queste considerazioni, ASIG Service ha progettato un impiego flessibile delle due Piazzette. Le aziende espositrici potranno partecipare ai seminari ed agli incontri tecnici organizzati durante i giorni della rassegna oppure potranno utilizzare gli spazi per organizzare eventi o presentazioni personalizzate. Nella Piazzetta 1 - area Prestampa, padiglione 9 - e nella Piazzetta 2 - area Stampa ed Allestimento, padiglione 23 - sono previsti un totale di otto fra incontri e seminari tecnici di approfondimento. Tutti gli appuntamenti, saranno coordinati da specialisti italiani dell’industria grafica del settore prestampa, stampa ed allestimento. Tutti gli eventi saranno caratterizzati da una dialogo approfondito fra utenti e fornitori di tecnologie. Dopo una sintetica introduzione, i coordinatori inviteranno il pubblico a rivolgere agli esperti delle aziende presenti le domande che riterranno opportune, lasciando alle società fornitrici il compito di rispondere e di chiarire eventuali dubbi o perplessità. L’obiettivo è quello di fornire ai partecipanti, responsabili di aziende grafiche, tecnici e professionisti della prestampa, della stampa e dell’allestimento, un quadro “ragionato” sull’evoluzione, le opportunità e le soluzioni offerte loro nelle diverse aree produttive. Agli utenti il compito di formulare le domande, alle aziende fornitrici il compito di indicare concretamente soluzioni.
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La seconda opportunità offerta alle aziende è quella di servirsi delle Piazzette Tecnologiche per presentazioni o altri eventi personalizzati che difficilmente potrebbero svolgersi all’interno degli stand della Fiera. Una delle funzioni proprie degli spazi sarà quella di ospitare eventuali dimostrazioni congiunte, durante le quali i visitatori potranno assistere alla dimostrazione di come tecnologie (continua a pagina 6)
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Umberto Seregni Presidente dell’ottava edizione di Grafitalia... Umberto Seregni, 56 anni, Presidente del gruppo che porta il suo nome, è stato nominato Presidente della ottava edizione di Grafitalia, che si svolgerà nei padiglioni di Fiera Milano dal 6 al 10 maggio prossimi. Seregni, a capo di una delle prime realtà grafiche industriali in Italia, con nove aziende, otto rotative a forno, 29 rotative per la stampa di quotidiani, presente anche all’estero con società a Mosca, Varsavia e Vilnius, riceve l’ideale testimone da Alberto Rusconi, Presidente dell’edizione 1996 di Grafitalia. “Lo spirito con cui ho accettato la Presidenza di Grafitalia ’98, la più importante mostra in Italia dedicata all’industria grafica, editoriale e cartaria - ha dichiarato Seregni - è quello di dare un segnale forte, un impulso alla competitività del nostro mercato su scala internazionale. L’edizione di quest’anno riveste un’importanza particolare, non solo perché l’Italia ha ormai consolidato la sua posizione di terzo produttore di materiali stampati in Europa e di primo esportatore in assoluto, primato che ben rispecchia la vocazione di agilità e imprenditorialità delle aziende italiane sugli scacchieri dell’interscambio mondiale, ma anche perché cade in un anno denso di scadenze storiche sul cammino della costruzione di un grande mercato europeo senza barriere, che impongono al nostro settore la necessità di presentarsi con un aspetto e uno spirito nuovi, elaborando visioni sempre più ampie e contenuti strategici di lungo respiro”. I primi dati sulla manifestazione sono oltremodo lusinghieri, e confermano il ruolo assunto ormai dalla manifestazione di autorevole ed efficace punto di riferimento per l’universo delle arti grafiche in Italia. Le adesioni alla rassegna hanno già superato quota 560 espositori e, a pochi mesi dalla manifestazione, continuano a crescere. Le caratteristiche più importanti di quest’anno sono l’attenzione alle nuove applicazioni digitali, la valorizzazione tematica dei settori chiave e l’apertura ai mercati internazionali. Il 40% delle aziende già iscritte a Grafitalia provengono dall’estero, in rappresentanza di oltre 20 Paesi, e testimoniano il successo sovranazionale ormai raggiunto dalla rassegna. In prima fila ci sarà la Germania (15% sul totale delle aziende espositrici), poi Inghilterra e Stati Uniti (circa 6%), quindi il Giappone con il 4% e poi Svizzera, Spagna, Svezia, Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Ungheria ed India. A partire dal 1989 alla rassegna per le arti grafiche è stata abbinata una mostra per il converting, denominata Converflex Europe, che quest’anno è arrivata alla sesta edizione. La partecipazione di aziende che offrono tecnologie per l’intero ciclo di produzione, trasformazione, e stampa su imballaggio, dalla carta al tissue, dal cartone alle etichette alla plastica ha già oltrepassato le 350, con una presenza oltremodo significativa (40%) di operatori provenienti dall’estero. Grafitalia ’98 e Converflex Europe ’98, organizzate da Centrexpo, società italiana leader nelle fiere per i professionisti dell’industria grafica, editoriale e del converting, possono contare su un profilo quantitativo e qualitativo di grande rilievo: 8 padiglioni e 1.000 aziende espositrici da 20 Paesi.
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proposte da diverse aziende possono integrarsi fra loro per costruire nuovi layout produttivi. Entrambe le Piazzette disporranno di amplificazione, e saranno corredate da un proiettore Karousel completo, un radiomicrofono, una lavagna luminosa con schermo; un tecnico sarà a disposizione per il funzionamento delle attrezzature durante tutte le manifestazioni. I Seminari Tecnici: i quattro incontri della scuola Arti Grafiche S. Zeno di Verona Quattro Seminari Tecnici saranno coordinati dal prof Pietro Chasseur e da altri docenti dell’Istituto Arti Grafiche S. Zeno di Verona. Questi incontri, organizzati in stretta collaborazione con ASIG, sono collegati idealmente in un unico percorso di approfondimento tecnico focalizzato sui temi dell’integrazione tecnologica all’interno dell’area di prestampa e dell’area di stampa ed allestimento. Il primo dei due incontri dedicati all’area della prestampa (Piazzetta 1, padiglione 9) sarà dedicato alle Tecnologie digitali per i processi grafici (mercoledì 6 maggio, dalle 10.30 alle 12.00). Al centro dell’attenzione i sistemi e soluzioni per “interpretare” l’idea grafica attraverso gli strumenti informatici: videoimpaginazione, font, formati dei file, supporti di memoria, gli standard di mercato e l’organizzazione di centri servizi realmente in grado di operare all’interno di diversi ambienti operativi, con diversi file format e diversi supporti di memoria. Quindi si affronteranno i problemi relativi a CD Rom, PDF, Rip e PostScript, dalla produzione del file all’archiviazione: le scelte tecnologiche per aumentare la flessibilità e per il controllo dei “costi nascosti”, opportunità e metodologie per il trasferimento e la ricezione dei file a distanza, E- mail, Internet e reti ISDN come strumenti al servizio della produttività dei centri di preparazione e delle fotolito. Il secondo incontro organizzato nella Piazzetta della Prestampa si svolgerà venerdì 8 maggio, sempre dalle 10.30 alle 12.00, e sarà intitolato “Dall’input all’output
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digitale: il flusso della qualità”. Le domande del pubblico e le risposte delle aziende fornitrici saranno focalizzate su: fotocamere digitali e nuovi scanner, prove colore analogiche e digitali, strumenti e metodologie per l’input e l’output analogico e digitale, sistemi per il colour management ed i materiali di consumo. L’obiettivo è percorrere l’evoluzione del flusso produttivo in funzione della qualità, verificando orizzonti e prospettive nella integrazione digitale dei layout produttivi. Per quanto riguarda l’area della stampa e dell’allestimento (Piazzetta 2, padiglione 23) il primo incontro, che si svolgerà giovedì 7 maggio, dalle ore 10.30 alle 12.00, sarà intitolato Stampare la qualità: sistemi tradizionali e tecnologie digitali,. Coordinati dai docenti della Scuola di S. Zeno, utenti ed aziende fornitrici passeranno i rassegna i processi tradizionali per la stampa e le nuove soluzioni in funzione della qualità, le prospettive del Computer to Plate, lo “stato dell’arte” dei sistemi filmless e la profittabilità a cavallo fra alta qualità e soddisfazione del cliente, le tecnologie per limitare le contestazioni da parte dei committenti. Il quarto incontro, previsto per sabato 9 maggio, dalle ore 10.30 alle 12.00, sarà intitolato Allestimento: tecnologie per il servizio ai clienti. I lavori focalizzeranno il moderno significato dell’allestimento alla luce delle nuove opportunità offerte dall’integrazione delle tecnologie digitali con quelle meccaniche, dalle ipotesi off-line a quelle on-line, le strategie e gli investimenti più innovativi per proporre un servizio di qualità sia ai clienti commerciali che agli editori-stampatori di cataloghi, pubblicazioni, periodici, etc... Gli altri incontri tecnici ed il Calendario Interattivo su Ediland Altri quattro incontri saranno proposti a cura di Assografici. Il primo, intitolato Reti dedicate e trasmissione dati nella nuova realtà della stampa, si svolgerà nella
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Piazzetta della Prestampa (Padiglione 9) giovedì 7 maggio, dalle ore 14.00 alle 15.30. Gli altri tre si svolgeranno nello spazio allestito presso il padiglione 23 (Piazzetta della Stampa ed Allestimento) e saranno rispettivamente intitolati L’industria grafica di fronte al cambiamento: la dicotomia del mercato (mercoledì 6 maggio, ore 14.00 / 15.30), Le novità nella stampa flexo (venerdì 8 maggio, ore 14.00 / 15.30) e Stato dell’arte della stampa digitale (sabato 9 maggio - ore 14.00 / 15.30). Alle due Piazzette Tecnologiche di Grafitalia se ne aggiungerà una terza, allestita presso il padiglione 11, in un’area denominata Orizzonte Carta, uno spazio che uni-
sce idealmente Grafitalia con la rassegna “gemella” Converflex Europe, dove si discuteranno i temi relativi all’industria della carta, della trasformazione e della stampa su imballaggio. Il programma sarà coordinato da Assografici ed Assocarta, le associazioni di categoria che rappresentano le aziende grafiche, cartotecniche, cartarie ed affini. All’interno di www.ediland.it, il sito Internet per l’industria editoriale italiana, è disponibile il Calendario Interattivo delle due Piazzette Tecnologiche gestite da ASIG Service, che sarà aggiornato in tempo reale con tutte le ulteriori informazioni che via via si renderanno disponibili.
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TecnoMedia
Tecnologie in Produzione
Un nuovo network per la teletrasmissione de la Repubblica Il quotidiano la Repubblica ha avviato l’installazione di un nuovo sistema di teletrasmissione ai centri stampa, basato su piattaforma standard e sviluppato su un’architettura di database relazionale integrato. TecnoMedia ne ha parlato con Roberto Massoni, responsabile di produzione del giornale fondato da Eugenio Scalfari.
Da alcuni mesi il quotidiano la Repubblica ha iniziato la progressiva sostituzione del proprio network di teletrasmissione con una soluzione di nuova concezione, Intellinet, progettata per offrire su piattaforma standard, Windows NT, funzioni di trasmissione sia di intere pagine che di singole componenti. Il quotidiano è stampato in nove stabilimenti, a Roma, Milano, Bologna, Padova, Livorno, Bari, Catania, Sassari e Roubaix, in Francia, e il network per la sua teletrasmissione è una delle architetture più complesse fra quelle sviluppate dalle testate a maggiore diffusione. Il responsabile di produzione de la Repubblica, Roberto Massoni, ha accettato di raccontare a TecnoMedia questa nuova installazione, realizzata in stretta collaborazione con le società G.M.D.E. e HiT Software.
Un progetto flessibile in supporto al colore Quando, nel 1996, la Repubblica ha avviato la stampa in quadricromia, era stato necessario studiare un piano di produzione, supportato dal necessario layout tecnologico, che tenesse conto dell’abitudine editoriale del quotidiano di aggiornare le notizie fino all’ultimo minuto precedente la chiusura, smontando e rimontando pagine o intere sezioni del quotidiano più volte nell’arco della stessa serata, a seconda dell’evolversi delle notizie più importanti. E a Piazza Indipendenza, dove hanno sede la redazione e gli uffici centrali del quotidiano, garantiscono che non passi quasi giorno che non ci sia almeno una notizia i cui aggiornamenti non determinino variazioni al menabò “in zona Cesarini”. Per consentire la massima flessibilità possibile alla redazione, la struttura tecnica del quotidiano mise a punto un
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modello di produzione, oggi ben consolidato, che prevedeva la produzione di cinque lastre per ogni pagina in quadricromia: tre separazioni YMC, il nero grafico e pubblicitario ed una quinta lastra, detta anche “quinto colore” o “nero redazionale”, per i testi. In questo modo i giornalisti potevano ribattere gli articoli fino all’ultimo minuto, senza che questo andasse poi ad intasare il processo di impressione delle quattro lastre per quadricromia che, una volta prodotte, non dovevano più essere modificate. La sostituzione del sistema di teletrasmissione doveva tener conto, inevitabilmente, di questa metodologia produttiva, se possibile rendendo ancora più flessibile il trasferimento delle pagine a centri di stampa remoti. Le soluzioni tecnologiche progettate agli inizi degli anni novanta, infatti, consentivano solo la trasmissione di tutta la pagina intera e questo, in funzione delle strategie produttive del quotidiano, significava inevitabilmente poter inserire il colore solo sulle pagine progettate nella sede centrale, ovvero all’interno delle pagine nazionali. Circa un anno fa, la direzione tecnica del quotidiano ha avviato un progetto per la revisione del network di teletrasmissione, con l’obiettivo di introdurre soluzioni che consentissero di sviluppare la flessibilità produttiva, anche in vista di un possibile aumento della foliazione in quadricromia e della possibilità di sfruttare il colore anche per le pagine delle edizioni locali. A questi obiettivi strategici si sono aggiunte considerazioni di carattere più generale, relative alla progressiva obsolescenza di un sistema tecnologico che, per quanto efficiente ed affidabile, era inevitabilmente ancorato a soluzioni proprietarie, con tutte le con-
TecnoMedia
ROMA MAGLIANA
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seguenze del caso, ed impiegava formati, come il PostScript livello 1, ormai in fase di superamento per quanto riguarda la resa qualitativa finale del prodotto stampato. L’architettura del sistema La decisione, dopo un’attenta analisi di mercato, è caduta su Intellinet, un applicativo sviluppato in origine per ambienti bancari ed assicurativi, basato su piattaforma interamente standard, Windows NT, e costruito su un’architettura software basata sul concetto di database relazionale distribuito. In pratica l’applicativo è in grado di interpretare la pagina sia come un unico file, sia come un insieme di componenti editoriali e grafiche che possono, all’occorrenza, essere trasmesse in sequenze preimpostate dall’operatore. Con i sistemi di più antica progettazione era possibile trasmettere solo le pagine tutte intere, mentre con la nuova soluzione è possibile inviare separatamente le diverse componenti realizzando il merger elettronico all’interno del
personal computer ricevente. Una soluzione ottimale, questa, per sfruttare fino in fondo la metodologia del “nero redazionale”, che grazie al nuovo network può essere agganciato al resto delle componenti direttamente dal software di Intellinet. L’installazione, in corso di completamento a la Repubblica, è anche una “prima mondiale”, dal momento che il software non era mai stato personalizzato per un quotidiano in formato berlinese. La soluzione è stata personalizzata grazie alle specifiche indicate dal quotidiano, ed è stata seguita passo dopo passo dalla direzione tecnica in stretta collaborazione con i tecnici della G.M.D.E. che, a loro volta, hanno svolto la funzione di coordinamento delle attività di altre società specializzate HiT Software e Monotype - che hanno sviluppato il software operativo e le schede di interfaccia. Presso la tipografia del quotidiano, la S.T.E.C. di Roma, sono stati installati tre personal computer Dell WS 400, che
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TecnoMedia
acquisiscono dal sistema di impaginazione le pagine complete, le preparano per la trasmissione e provvedono quindi ad inviarle, secondo il piano di produzione impostato dall’operatore, ai centri stampa remoti, dove altre unità Pc le smistano ai recorder per la preparazione delle pellicole. In queste unità riceventi il nero editoriale viene unito, attraverso un merger digitale, alle altre separazioni, consentendo ai giornalisti di poter lavorare ai pezzi fino all’ultimo minuto, senza creare intasamenti ingovernabili nel flusso di lavoro. L’organizzazione del lavoro: il piano di produzione Il software svolge sia funzioni di teletrasmissione vera e propria, sia funzioni di tracking, fornendo agli operatori tutte le informazioni in tempo reale sullo stato di avanzamento dei lavori. L’impiego di personal computer collegati in rete consente ai tecnici del quotidiano di avere accesso ai dati relativi alla trasmissione di tutte le pagine da un punto qualsiasi del sistema: Roma può vedere Milano e Milano può vedere Roma; lo stesso è possibile da ogni altro centro stampa. I responsabili hanno la possibilità di collegarsi anche attraverso personal computer portatili, e di intervenire da casa ogni qual volta si verifichino soluzioni di emergenza. Indispensabile al funzionamento del network è la stesura del “piano di produzione”. In altri termini, gli operatori devono quotidianamente “informare” il sistema sulle edizioni e sul numero delle pagine per ciascuna di esse. Il software provvede quindi a regolare tutto il “traffico digitale” avendo cura di razionalizzare i tempi di invio e tenendo conto delle priorità assegnate, una gerarchia sulla quale l’operatore più intervenire in ogni momento. L’introduzione di Intellinet non ha comportato riduzioni di organico né sensibili variazioni nell’organizzazione del
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lavoro, limitandosi a favorire, nella pratica, l’impostazione data al flusso di lavoro. Tutti i file che compongono le pagine possono essere aperti e visualizzati sullo schermo del Pc in ogni momento, sia come singole scomposizioni per la verifica del retino delle immagini o di altri dettagli grafici, sia come pagine complete, ed in questo caso l’operatore può vederle direttamente nei colori nei quali verranno stampati. L’architettura di data base distribuito consente anche di intervenire in modo efficace nel procedimenti di controllo di qualità. Trasmissione multiformato Uno dei vantaggi riconosciuti agli applicativi sviluppati su piattaforma standard è quello di poter trattare diversi formati di files. Intellinet non fa eccezione, potendo ugualmente trasmettere TIFF, EPS, PDF ed altri standard di mercato. Il nuovo network potrà quindi prestarsi a diverse applicazioni, di estremo interesse per un quotidiano nazionale caratterizzato da numerose edizioni locali. Ogni redazione, infatti, nel momento in cui trasferisce il materiale da teletrasmettere al centro stampa, può provvedere a memorizzare i files in diverso formato. Non è difficile immaginare, accanto ad una trasmissione TIFF avente come destinazione finale il prodotto base stampato, un invio parallelo di file PDF per l’impiego negli strumenti di comunicazione on line. Tutti i redattori del quotidiano potrebbero disporre di tutte le edizioni locali diffuse nelle varie zone d’Italia e, grazie alla nuova tecnologia, i lettori potrebbero trovare su Internet tutte le pagine prodotte dalle diverse redazioni del giornale. (si ringrazia per la collaborazione Roberto Massoni, responsabile produzione del quotidiano la Repubblica)
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Seminari internazionali
Computer to Plate: luci e ombre di una tecnologia emergente Nel corso di un simposio svoltosi a Monaco nello scorso dicembre, sono stati messi in evidenza i punti di forza e le attuali limitazioni di una tecnologia che, per giustificare il costo dell’investimento, richiede una profonda riorganizzazione di tutto il ciclo produttivo della fase di prestampa.
Prende il via con l’articolo che segue la collaborazione fra TecnoMedia e Newspaper Techniques, la rivista dell’Ifra, che si inserisce nel quadro di un più ampio accordo tra l’Istituto di Ricerca di Darmstadt e l’Associazione Stampatori, finalizzato a rendere più ricca e qualificata l’offerta di informazioni e servizi che le due Associazioni si propongono di offrire al mercato italiano dei quotidiani.
Sono passati più di vent’anni da quando, nel giugno del 1976, fu mostrato all’Anpa-Tec, la mostra-convegno annuale degli editori americani (oggi Nexpo), il primo prototipo di computer-to-plate. Due anni dopo, all’Ifra di Copenhagen nel 1978, fu esposto il primo sistema completo. Oggi il CtP non è più un progetto avveniristico ma una tecnologia che opera presso molte realtà produttive. Il problema oggi non è più quello di discutere le opzioni tecnologiche, ma quello di verificare se, e in quale modo, e a quali costi il CtP può essere inserito in un contesto produttivo: questo, unitamente ad una rassegna delle soluzioni più avanzate attualmente disponibili, è stato l’oggetto del simposio che l’Ifra ha organizzato a Monaco di Baviera lo scorso 2 e 3 dicembre 1997. Computer-to-plate: lo stato dell’arte Derek Wise della società di marketing strategico Vms ha tracciato una piccola storia del Computer to Plate, a partire da quella Drupa del ’95 che vide una vera e propria esplosione di prodotti e soluzioni “direct to”, ed evidenziò un grande interesse per il mercato delle arti grafiche da parte di grandi multinazionali in cerca di nuovi mercati ai quali adattare le proprie tecnologie.
Meno di un anno dopo, nel febbraio del 1996, si contavano ben 37 sistemi CtP: dieci a fotopolimeri, quattro agli alogenuri d’argento, due sistemi ibridi basati sui sali d’argento, sei termici, quindici di altra natura. Oggi, la situazione è ancora più confusa: i sistemi disponibili sono ben 47, le tecnologie di esposizione utilizzate sono quattro e i formati principali ben sei. Ai dieci produttori che entrarono in lizza nel 1995 se ne sono aggiunti nel frattempo altri quattordici. Da questa situazione in continuo fermento emergono una serie di questioni che non possono essere trascurate: in primo luogo, c’è da stare molto attenti alla solidità finanziaria dei produttori di sistemi CtP, molti dei quali sono supportati da investitori e istituzioni finanziarie che non hanno un reale e consolidato interesse in questa tecnologia e nelle sue potenzialità a lungo termine, e che sono quindi pronti ad abbandonare la partita nel caso in cui l’investimento non generi rapidi e consistenti profitti. In secondo luogo, occorre chiedersi che risposta possa dare il mercato delle arti grafiche, per sua natura conservatore, a fornitori che vengono “da fuori” e che non hanno presenza ed esperienza in questo settore. E infine, occorre chiedersi se vi sia una domanda potenziale di sistemi CtP tale da consentire a tutte queste società di rientrare nell’arco di 2-3 anni dei costi di ricerca e sviluppo sostenuti. L’opinione di Derek Wise, al riguardo, è che si vada nel lungo termine ad una fase di “sfrondamento” del mercato, al termine della quale rimarranno, a livello mondiale, non più di cinque fornitori. Alla fine del 1997 erano disponibili 35 tipi di lastre: cinque a fotopolimeri, cinque ad alogenuri d’argento, una ai sali d’argento, venti termiche, quattro di altra natura; a queste sono destinate ad aggiungersene, nel corso del 1998,
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AGE ZIA DI STAMPA
SISTEMA EDITORIALE
CICLO 01
EDITING
FOTOCAMERA
SCAf'-l'.ER
~
~ DISEGNO DELLE PAGINE
Flusso di lavorazione ideale per la realizzazione di lastre per la stampa con la tecnologia del computer to plate.
r~ TRATTAMENTO roTO E CORREZIONE DEL caUlRE
STAMPANTE TlRABOZZE
• PUBBUCITA CLASSIFICATA
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altre venti. Le espositrici sono ben 88, che possono essere catalogate per tecnologia di esposizione (26 a letto piatto, 25 a tamburo esterno, 35 a tamburo interno, due a combinazione interno-esterno), oppure per fonte di luce: 30 a laser argon, 26 a laser Fd Yag, 22 agli infrarossi, e i restanti 13 con altri sistemi tra i quali raggi Uv, luce rossa, getto d’inchiostro, e altri tipi di laser. Come si può vedere, si tratta di una situazione molto confusa, resa ancora più intricata dal fatto che la marea montante dell’informazione digitale ha attratto verso l’industria grafica grandi società internazionali quotate in Borsa, il cui obiettivo è quello di ottimizzare i risultati finanziari a breve termine; ma, spesso, ciò non porta benefici a lungo termine. Un solo dato basterà a dare il senso di questa incertezza: al Print 97 di Chicago, lo scorso settembre, sono stati esposti ben venti tipi differenti di lastre CtP con tecnologia termica; di questi, a tutt’oggi soltanto due vengono regolarmente commercializzati. E’ chiaro dunque che questa situazione non incoraggia i potenziali utilizzatori ad investire centinaia di milioni in nuove tecnologie delle quali è incerto l’esito e la direzione. I fornitori, d’altra parte, sembrano più concentrati su ristrutturazioni aziendali, accordi, alleanze, strategie di distribuzione, razionalizzazione dei prodotti, ampliamento dei margini di profitto, che non sulla tecnologia.
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Al momento attuale, i principali attori in questo mercato avvertono la necessità di offrire soluzioni integrate “chiavi in mano”. La conseguenza di questa esigenza sarà inevitabilmente una ondata di acquisizioni, fusioni, alleanze che, a lungo termine, porteranno ad una stabilizzazione dell’industria delle arti grafiche e le indicheranno la direzione da percorrere; nel breve termine però, nei prossimi due anni, il problema sarà vedere in che modo, e con quali vantaggi o svantaggi per gli utenti, saranno portate avanti queste integrazioni. CtP e quotidiani: avanti adagio... Una indagine effettuata sul CtP nel 1994, basata sulle aspettative di mercato di fornitori e potenziali utilizzatori, assegnava il 40% delle installazioni al settore commerciale, il 40% ai quotidiani, e il restante 20% ad altre tipologie di prodotto. L’indagine prevedeva inoltre un avanzamento parallelo del livello diffusione di questa tecnologia negli Stati Uniti ed in Europa. L’andamento del mercato nei tre anni successivi ha seccamente smentito le previsioni effettuate nel 1994: le installazioni CtP degli Stati Uniti oggi sono il doppio rispetto a quelle europee, e - soprattutto - la penetrazione del Computer to Plate tra i quotidiani è rimasta su livelli estremamente bassi, intorno al sei per cento. Le ragioni di
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ifra IFRA - ITALIA ’98 Conferenza annuale IFRA in associazione con FIEG e ASIG Milano, 2-3 Luglio 1998 Le “Tecnologie della comunicazione: opportunità di processo e di prodotto “ saranno al centro del primo incontro Ifra-Italia che si svolgerà a Milano il 2 e 3 luglio prossimi. L’evento sarà il primo di una serie di appuntamenti annuali che, fra la fine di giugno ed i primi di luglio, l’Ifra organizzerà nel nostro Paese in associazione con Fieg - Federazione Italiana Editori Giornali - e Asig - Associazione Stampatori Italiana Giornali. Ifra-Italia ’98 sarà dedicato ad una rassegna delle più importanti opportunità offerte dalle tecnologie editoriali ad editori e stampatori di quotidiani e periodici. Secondo la linea dei Seminari Internazionali Ifra, i lavori saranno organizzati in più sessioni tematiche, nel corso delle quali dirigenti e tecnici italiani e stranieri si alterneranno per illustrare nuove installazioni, progetti ed aspettative legate all’introduzione di nuove tecnologie. Ulteriori informazioni sui contenuti dell’evento, sull’organizzazione e sulle modalità di partecipazione saranno tempestivamente comunicate a tutti i lettori di TecnoMedia, e saranno disponibili on line nel sito WWW.EDILAND.IT. questa limitata diffusione sono molteplici: l’interesse maggiore dei produttori verso la stampa commerciale, che garantisce maggiori margini di redditività, la ridotta velocità di esposizione (almeno in passato) rispetto ai sistemi convenzionali, la mancanza di affidabilità e di stabilità, lo scetticismo verso le nuove tecnologie, l’incertezza sulle reali possibilità di generare contenimento dei costi attraverso l’adozione del CtP. C’è da chiedersi inoltre se, allo stato attuale delle tecnologie e dei relativi costi, il Computer to Plate rappresenti per i quotidiani una reale opportunità. Tony King, product manager a livello mondiale dei prodotti Silverlith di DuPont, ha effettuato una comparazione tra le lastre termiche CtP, come la DuPont Silverlith SDT presentata all’Imprinta ’97, e le lastre CtP convenzionali che vengono esposte tramite
laser a ioni di argon o laser Yag, come la DuPont Silverlith SDB, la Agfa N90, la Lithostar, la Western Litotech DiamondPlate. Le lastre che utilizzano il procedimento termico stanno incontrando un promettente successo tra gli stampatori commerciali, ma al momento l’uso del sistema termico non appare conveniente nell’ambiente produttivo dei quotidiani, non riuscendo a garantire velocità di output di almeno 100 lastre l’ora. Ma il punto centrale della questione è naturalmente la questione economica, o - meglio - il rapporto tra i costi di un sistema CtP e i recuperi di produttività che esso consente di realizzare. Significativa in tal senso l’opinione di Reinhard Lorch, direttore tecnico del Süddeutscher Verlag di Monaco di Baviera. Mettendosi nei panni di un potenziale utente di sistemi CtP, Lorch ha sottolineato come l’aspetto che sta
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alla base di ogni decisione sia sempre e soltanto quello legato al potenziale economico, in termini di contenimento dei costi produttivi durante l’attività di fotoformatura. Da questo punto di vista, le soluzioni attualmente disponibili non sono pienamente convincenti: da un lato infatti l’investimento richiesto, nell’ordine delle centinaia di milioni, è tale da rendere estremamente problematico un piano di ritorno economico; dall’altro c’è la sensazione che il Computer to Plate sia soltanto una tappa intermedia verso un altro traguardo, sia esso il computer to press o il computer to print, dei quali si vedono già i primi prototipi: vale allora la pena di investire tanto in un sistema che magari entro pochi anni sarà obsoleto, o non conviene piuttosto stare alla finestra in attesa che la situazione si chiarisca? Per rispondere, sia pure in parte, a questi dubbi, Lorch ha proposto una sorta di “catalogo” di specifiche che dovrebbero consentire al potenziale utente di chiarire meglio le proprie esigenze e, ciò facendo, di capire se l’adozione del CtP rappresenti una reale opportunità: Redditività. Il giornale è prodotto in produzione diretta o in accumulo? Quante linee CtP occorrono per coprire la produzione richiesta? Sono necessarie modifiche strutturali negli stabilimenti di produzione? E’ possibile ottenere risparmi nel costo del personale? Sarà possibile per i sistemi CtP installati accettare in futuro altri tipi di lastre senza costi aggiuntivi? Tecnologia: a letto piatto, a tamburo esterno, a tamburo interno? Movimentazione delle lastre. A seconda delle caratteristiche e dei volumi produttivi, occorre sapere se è sufficiente il trasporto manuale delle lastre o se occorra automatizzare
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il collegamento tra la sviluppatrice CtP e i cilindri portalastre della rotativa. Punzonatura. Per evitare un aggravio dei costi, molti utenti vorranno mantenere gli attuali sistemi di controllo di registro. I sistemi CtP dovranno quindi essere in grado sia di punzonare le lastre che di processare lastre pre-punzonate. Produttività. Per un quotidiano di dimensioni medio-grandi, un sistema CtP comincia a diventare redditizio con una produzione oraria superiore alle 100 lastre. Lastre. Tre sono le opportunità: sali d’argento, fotopolimeri, lastre termiche. Nasce dunque il problema di quale espositrice è in grado di gestire tutti e tre questi tipi di lastra, e di quale tipo di laser deve essere utilizzato. Qualità e tiratura richieste. Queste variabili incidono in maniera significativa sul tipo di lastra da utilizzare, così come è importante prendere in considerazione il sistema di sviluppo e l’impatto ambientale dei prodotti chimici utilizzati e i conseguenti maggiori costi collegati ai sistemi di smaltimento e di riciclaggio previsti dalle regolamentazioni vigenti nei vari paesi. La “catena digitale” e le prove di stampa “soft” La precondizione del Computer to Plate, sulla quale tutti sono concordi, è che venga conclusa la digitalizzazione dell’intero ciclo produttivo, a partire dall’input di testi e immagini sino alla lastra pronta per la stampa o, meglio ancora, sino al pre-settaggio della rotativa. Ciò non significa, naturalmente, che ogni elemento costitutivo della pagina debba essere prodotto digitalmente - anche se questa è certamente la soluzione ideale - ma che
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Parascan Technologies apre un ufficio italiano a Milano Parascan Technologies, la società inglese che nel dicembre 1995 ha acquisito dalla Crosfield tutto il portafoglio dei sistemi di teletrasmissione Wydnet, ha deciso di entrare direttamente sul mercato italiano, aprendo un ufficio a Milano. Il direttore della nuova sede è Sandro Provera, manager di consolidata esperienza nel settore delle macchine grafiche per l’industria editoriale e dei quotidiani, che ha ricoperto in passato posizioni di responsabilità nell’area marketing e commerciale di aziende come Crosfield Italia, N.T.G. e Tera. Assieme a Wydnet, soluzione adottata da oltre 500 clienti in 30 Paesi, Parascan Technologies dispone della famiglia di applicativi Paravisual, che comprende pacchetti software di interfacciamento e di gestione delle immagini provenienti da Rip o dai sistemi di teletrasmissione in facsimile, programmi per il calcolo dei valori di densità dell’inchiostrazione da inviare elettronicamente ai sistemi di gestione delle macchine da stampa, software di Plate e Page tracking e moduli che consentono la stampa sia a video che su supporto fisico delle pagine prima del loro passaggio su lastra. Alcuni di questi sistemi sono già in uso presso quotidiani italiani.
tutti gli elementi mancanti, come fotografie e pubblicità su carta o su pellicola, devono essere scansionati per l’inserimento nella pagina. E’ chiaro che, quanto più elevato sarà il livello di digitalizzazione del processo produttivo, tanto più efficace sarà la possibilità di effettuare controlli prima della produzione della lastra. Digitalizzazione del processo nella prospettiva del CtP vuol dire anche eliminazione dei passaggi intermedi su carta e su film, rendendo di fatto impossibile, senza un adeguato apparato di sistemi di controllo, l’individuazione di errori a monte della fotoformatura. Né appare possibile, lavorando con il CtP, il ricorso a prove di stampa analogiche. L’alternativa è dunque quella tra prove di stampa “hard”, cioè realizzate direttamente sulla rotativa, che sono però costose e fanno perdere tempo, e prove di stampa “soft”, che richiedono invece il costante controllo di tutti i processi e i parametri che possono influire sulla qualità del risultato finale. Di quest’ultimo tema si è occupato diffusamente, nel corso del simposio di Monaco, lo specialista dell’Ifra Manfred Werfel, che ha individuato pre principali campi di applicazione per le prove soft: controllo di produzione, controllo del layout (detto anche “cianografica digitale”), controllo del colore. In quest’ultima area in particolare i recenti sviluppi del linguaggio Postscript 3 e del software Adobe Acrobat appaiono assai promettenti sotto il profilo
della totale eliminazione delle bozze su carta e del controllo della fedeltà del colore direttamente sul monitor. Installazioni CtP: una panoramica mondiale Pochi giorni prima del simposio di Monaco, nel mese di novembre 1997, si era svolto il Janps, la fiera biennale giapponese di tecnologie per i quotidiani. Di ritorno dall’appuntamento, il direttore tecnico dell’Ifra, Boris Fuchs, ha tracciato un sintetico quadro della situazione giapponese riguardo al CtP, che risulta assai diversa da quella europea e nord-americana per vari aspetti: anzitutto la diversa architettura dei sistemi di produzione, con la rotativa e la sala spedizione che di fatto formano un tutt’uno; quindi il fatto che i giornali giapponesi sono, con poche eccezioni, stampati in accumulo. Al momento, nel settore dei quotidiani in Giappone risultano attive solo due installazioni CtP, entrambe in fase di beta test: una realizzata da Nec, Seiken Graphics e Mitsubishi presso lo stabilimento di Zama dell’Asahi Shimbun, l’altra, realizzata da Fujifilm, presso lo stabilimento di Kyoto della Nikkei Newspapers. Di gran lunga più “sostanziosa” è l’esperienza che del CtP sta facendo la britannica News International, che sulle 26 rotative installate negli stabilimenti di Glascow, Liverpool e Wapping nei sobborghi di Londra stampa ogni giorno circa 5,5 milioni di copie di giornali. Per dare un’idea delle dimensioni del sistema di fotoformatura di News
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International e del carico produttivo al quale è sottoposto, basti pensare che il consumo annuo è di 2,6 milioni di lastre, e che nel solo stabilimento di Wapping, il più grande dei tre, le sei sviluppatrici Autologic APS3850 realizzano una capacità produttiva che nei periodi di punta raggiunge anche le mille lastre l’ora. A News International i prerequisiti del CtP sono stati risolti sin dal 1994, con la completa digitalizzazione del processo produttivo delle pagine e con l’implementazione di un sistema di controllo e di monitoraggio che mappa con precisione ogni elemento di ogni pagina avviata in produzione. Attualmente News International sta conducendo un programma di valutazione del CtP, con due macchine installate negli stabilimenti di Glascow e di Wapping, rispettivamente una Krause LaserStar e una Western Litotech DiamondSetter. Se in Europa, nonostante resistenze, problemi ed un panorama tecnologico non ancora ben definito, il CtP è una realtà in molti ambienti produttivi, negli Stati Uniti l’introduzione del Computer to Plate nei quotidiani è ancora ben lontana dal potersi considerare significativa. Le ragioni di questo ritardo sono state evidenziate da Larry Maas, direttore di produzione della società editrice Howard Publishing Group (18 testate per 500.000 copie di produzione giornaliera), e sono di natura tecnica, organizzativa, economica. Tra le ragioni tecniche, va ricordato che solo il 20% dei quotidiani USA effettuano l’impaginazione digitale integrale, e che molti quotidiani anche di notevoli proporzioni continuano ad utilizzare sistemi editoriali proprietari basati su mainframe, per i quali è assai problematico l’interfacciamento verso sistemi di output che utilizzano formati standard come il Postscript. Va inoltre detto che, proprio per questo ritardo sulla via dell’impaginazione elettronica, molti quotidiani hanno acquistato da poco tempo fotounità a pagina intera, e non sono disposti a metterle da parte senza aver prima realizzato il ritorno sull’investimento.
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Tra le ragioni di natura organizzativa che ostacolano la diffusione del CtP negli USA, Maas ha rilevato come in molti quotidiani USA esistano accordi di lavoro che bloccano l’integrazione di nuove tecnologie in alcune aree di produzione che verrebbero fatalmente ridimensionate o addirittura rese superflue dal CtP, come la sala di composizione o i reparti di paste-up al tavolo luminoso. Dal punto di vista economico, infine, l’atteggiamento dei quotidiani USA nei confronti del CtP è chiaro: i sistemi costano ancora troppo, soprattutto per un settore nel quale il grosso degli investimenti è attualmente focalizzato sul cambiamento di data dell’anno 2000. A costare tanto sono non soltanto le sviluppatrici, ma anche le lastre, dalle cinque alle dieci volte in più rispetto a quelle offset convenzionali, e questo rappresenta un maggiore handicap per i quotidiani USA, che rispetto a quelli europei hanno di solito un numero assai maggiore di edizioni e, quindi, di pagine prodotte. Né viene visto con particolare favore il fatto che, scelto un sistema CtP, l’utente sia oggi di fatto costretto ad acquistare soltanto le lastre fornite da quel produttore, senza essere libero di trovare una alternativa più conveniente come avviene invece con il sistema di fotoformatura tradizionale. Quale futuro per il Computer to Plate? Molti, come si può vedere, gli accenni critici emersi durante il simposio di Monaco nei confronti di una tecnologia che si trova ancora negli stadi iniziali della propria vita, come dimostra l’elevato numero di società che operano nel settore e la mancanza di una direzione univoca nella ricerca e sviluppo delle lastre e delle espositrici. Eppure, nonostante tutto, le sperimentazioni e le installazioni in produzione aumentano, e anche in Italia, come dimostra il caso del Dolomiten di Bolzano del quale ci siamo occupati sullo scorso numero di TecnoMedia, non mancano esempi convincenti di come sia possibile inserire efficacemente il CtP nel contesto produttivo di un quotidiano.
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Ciò che è sembrato emergere senza ombre dal simposio di Monaco è la convinzione che il CtP rappresenti uno stimolo - verrebbe da dire “pretesto” - per condurre a termine il processo di riorganizzazione del ciclo produttivo del quotidiano, che passa per la completa digitalizzazione del lavoro, per la ridefinizione dei ruoli e delle mansioni di
giornalisti e tecnici, per l’adozione di strumenti di controllo e di verifica dell’avanzamento del lavoro in ogni sua fase; per l’adozione, in altre parole, di un sistema di qualità che garantisca che il percorso produttivo del giornale si svolga, dall’input dei dati sino alla corsa delle rotative, senza sprechi e senza spiacevoli sorprese.
Tariffe vantaggiose per i soci ASIG negli alberghi della catena MONRIF Anche per tutto il 1998, in seguito al rinnovo della convenzione con la MONRIF, i soci dell’ASIG potranno usufruire dei servizi offerti dalla prestigiosa catena alberghiera a prezzi convenzionati estremamente vantaggiosi: Grand Hotel Brun - Milano: doppia uso singola 207.000 ...................................................................................................................................................................................... doppia 270.000 ...................................................................................................................................................................................... junior suite 1 persona 232.000 ...................................................................................................................................................................................... junior suite doppia 295.000 ...................................................................................................................................................................................... suite 2 persone 600.000 ...................................................................................................................................................................................... Hotel Hermitage - Milano: doppia uso singola 242.000 ...................................................................................................................................................................................... doppia 295.000 ...................................................................................................................................................................................... junior suite 1 persona 280.000 ...................................................................................................................................................................................... junior suite doppia 350.000 ...................................................................................................................................................................................... Royal Hotel Carlton - Bologna: singola 218.000 ...................................................................................................................................................................................... doppia uso singola 255.000 ...................................................................................................................................................................................... doppia 286.000 ...................................................................................................................................................................................... Hotel Internazionale - Bologna: singola 205.000 ...................................................................................................................................................................................... doppia uso singola 255.000 ...................................................................................................................................................................................... doppia 285.000 ...................................................................................................................................................................................... Hotel Royal Garden - Assago: doppia uso singola 195.000 ...................................................................................................................................................................................... doppia 250.000 ...................................................................................................................................................................................... junior suite 1 persona 220.000 ...................................................................................................................................................................................... junior suite doppia 275.000 ......................................................................................................................................................................................
I prezzi sono comprensivi di IVA (10%) e piccola colazione a buffet.
Per prenotare telefonare al numero verde 167.834033
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Pubblicità on line e E-business: le prospettive per lo sviluppo di Internet In occasione del Milia, il più importante salone internazionale per i prodotti dell’editoria interattiva, fornitori ed utenti di servizi fanno il punto sulle prospettive di sviluppo del web. Pubblicità on line e commercio elettronico: le tecnologie, le cifre, le speranze e la realtà di un mondo in rapida evoluzione.
Quanto costa creare un annuncio pubblicitario interattivo su Internet? Novantanove dollari più le spese di spedizione, almeno se si opta per il pacchetto offerto dalla società israeliana Zapa Digital Arts, che ha utilizzato il Milia ’98 di Cannes, la mostra internazionale dei prodotti multimediali, per presentare il proprio software. MicroSites, “il modo più facile per creare il tuo annuncio pubblicitario sul web”, è un pacchetto di authoring per piattaforma Windows NT che consente all’operatore di creare in poco tempo un banner pubblicitario a colori, con annessi effetti sonori ed animazione. MicroSites punta a fornire una soluzione di uso immediato al più che promettente - secondo molti osservatori - mercato degli annunci pubblicitari su Internet, una nicchia che ha ancora bisogno non solo di “farsi le ossa” dal punto di vista commerciale ma anche, e soprattutto, di affermarsi come mondo della comunicazione in tempo reale. Il prodotto offre un ambiente operativo fortemente interattivo, con aree di lavoro facilmente identificabili, e dove quasi tutte le operazioni possono essere effettuate in modalità drag & drop. Compreso nel prezzo l’utente trova all’interno di MicroSites 1050 immagini di clip-art, 350 grafici animati, 140 effetti sonori ed una proposta di 40 soluzioni grafiche pronte all’uso. A quanto pare di capire, almeno secondo la filosofia progettuale di MicroSites, nel nuovo mercato dei banner interattivi non ci sarebbe molto posto per applicativi sofisticati che richiedono tempi lunghi per arrivare al risultato finale: anche i minuti sono preziosi nelle nuove frontiere del cyberspazio. Milia ’98: scocca l’ora di Internet Per trovare soluzioni tecnologiche al Milia di Cannes, il più importante appuntamento mondiale per i prodotti edito-
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riali multimediali ed interattivi, giunto quest’anno alla sua quinta edizione, bisogna trasformarsi in veri e propri rabdomanti elettronici. Pochi altri saloni dedicati all’industria della comunicazione digitale evitano con cura così certosina i fornitori di tecnologie. A parte le aree “collettive” allestite da Apple e da Intel per dare visibilità ai migliori sviluppatori sulle due piattaforme multimediali, il salone è interamente ed esclusivamente dedicato ai prodotti multimediali, e migliaia di videolibri interattivi hanno affollato il Palais des Festivals di Cannes. Accanto ai CD-Rom, tuttavia, quest’anno si è fatto largo, forse più nei seminari che non fra gli stand, il mondo Internet, al quale, passata la prima infatuazione, editori tradizionali e nuovi operatori guardano con sempre maggiore attenzione per cercare di sciogliere il grande enigma che si cela nella rete universale: come e dove si nasconde il “valore aggiunto” di questo strumento di comunicazione, attraverso quali meccanismi si riuscirà a guadagnare? La visita che TecnoMedia ha compiuto a Cannes ha seguito le tracce disseminate qua e là nei numerosi Seminari tecnici che costituiscono ormai parte integrante della moderna concezione della “fiera”, e in quegli stand, che si sono contati sulle dita di una mano, dove aziende come Zapa Digital Arts hanno proposto soluzione innovative per la nascente industria della comunicazione “on line”. Fra “minatori digitali” e “community organizer” Ogni vera innovazione si porta appresso nuove parole e nuovi concetti, destinati talvolta a gloria effimera, altre volte a diventare parte integrante del lessico quotidiano. Il mondo Internet, da questo punto di vista, non fa eccezione. Se la
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La copertina del CD-Rom dimostrativo MicroSites
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organizzazione irlandese di ricerche sul web NUA ha stimato, per il 1997, che ci fossero in linea qualcosa come 100 milioni di documenti, ecco pronta una nuova parola: “digital mining”, ovvero “attività mineraria digitale”, per indicare il lavoro di quanti, per passione o per professione, scavano nella miniera inesauribile di documenti in formato elettronico. Per qualcuno è un divertimento, per altri è una condanna: muoversi rapidamente fra migliaia di documenti sparsi in mezzo mondo è comunque un problema per tutti. La C.D.I. Systems, software house israeliana specializzata in soluzioni per l’information retrieval, ha presentato al Milia ’98 un applicativo che capovolge la metodologia per la ricerca in linea dei documenti. Immaginare un motore di ricerca universale in grado di scansionare tutta la documentazione presente sul web è una strada difficilmente percorribile. Conviene piuttosto, almeno secondo la proposta della C.D.I. Systems, preparare il sito indicizzando tutto il materiale alla fonte, e offrendo agli utenti un motore di ricerca disponibile attraverso la home page. NetIS, questo il nome dell’applicativo, consente la indicizzazione di tutto il materiale in formato HTML presente all’interno del sito, e fornisce agli utenti strumenti interattivi per la ricerca full text della documentazione elettronica. Sempre più spesso si immagina Internet come uno strumento in grado di creare “comunità di interesse” collegando fra loro specialisti delle più varie discipline residenti nei posti più disparati. Proprio sulla funzione di “community organizer” , ovvero organizzatore di comunità, ha puntato il gruppo editoriale tedesco Springer-Verlag, che al Milia ’98 ha presentato Link, il nuovo servizio on line per la diffusione di materiale scientifico di qualità nei settori della medicina, chimica, matematica, fisica e scienze naturali. Link è una biblioteca nel senso più ampio del termine, che al momento
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consiste di circa 220 pubblicazioni specializzate, pari a molte centinaia di pagine, ed include versioni digitali di libri, software ed altro materiale multimediale. Il prodotto, come ha spiegato Gertraud Griepke, respon), .... sabile dei media elettronici del gruppo editoriale tedesco, ha una duplice funzione, è uno strumento di informazione ed è anche un “organizzatore di comunità”. Nell’ambiente scientifico, chi scrive articoli è contemporaneamente un grande lettore di pubblicazioni specializzate, e Link, letteralmente, “linka”, ovvero collega on-line, gli autori fra loro. Internet è stato lanciato come un nuovo modo di “organizzare” le comunità scientifiche fra loro ed i primi risultati, secondo quanto dichiarato dai responsabili, sono di tutto rispetto: il servizio Link è stato avviato lo scorso mese di marzo, e da allora più di 4.000 istituti si sono associati, e per l’anno Duemila si prevede saranno disponibili fra i 500 ed i 600 periodici specializzati.
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Tutti i numeri Il Milia è tradizionalmente un’occasione dove numeri, notizie, scenari e previsioni si rincorrono in un incredibile carosello che scatena entusiasmi irrefrenabili, e anche l’edizione di quest’anno non ha mandato delusi gli appassionati di questo genere di analisi. Nella mole davvero impressionante di relazioni e studi diffusi a Cannes, abbiamo individuato alcuni filoni che, intrecciati ed opportunamente calibrati fra loro, forniscono un quadro dal quale emerge come, da un lato, non siano in discussione le potenzialità del web come strumento di comunicazione ed informazione ma, contemporaneamente, siano ancora avvolti nella più assoluta incertezza i contorni economici ed i tempi nei quali sarà possibile ricuperare gli investimenti effettuati su Internet.
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Il Milia ’98 in cifre La quinta edizione del Milia, il mercato internazionale dei programmi interattivi, che si è svolto al Palais des Festivals di Cannes dall’8 all’11 febbraio, ha visto la partecipazione di aziende e professionisti dell’industria multimediale provenienti da 53 Paesi, uno in più rispetto all’edizione dello scorso anno. Le società presenti, come espositori e semplici visitatori, sono state 2334, il 17,5% in meno rispetto alle 2831 dell’edizione del 1997. In lieve calo (-9,3%) anche il numero delle aziende rappresentate agli stand: 1099 rispetto alle 1213 del Milia ’97 Come di consueto, i cinque Paesi più rappresentati agli stand sono stati Francia, Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti e Canada, mentre fra le prime dieci nazioni rappresentate dalle società che hanno partecipato al Milia, con o senza lo stand, troviamo, oltre a quelle già nominate, l’Olanda, il Belgio, la Spagna, la Svezia e l’Italia. Il nostro Paese ha occupato un lusinghiero quinto posto in questa speciale classifica, segno inequivocabile del buon esito della promozione fatta dal Milia presso i professionisti e le aziende italiane del settore. Fra i Paesi che hanno debuttato al Milia - nove in tutto - si è segnalata in particolare modo la Cina, presente alla rassegna francese con uno stand ufficiale dove, fra gli altri operatori, era presente la Wanfang Data Corporation, società dell’Istituto Cinese di Informazioni Scientifiche e Tecniche, facente capo alla Commissione Statale Cinese per la Scienza e la Tecnologia, specializzata in data base e repertori di informazione sull’industria, il commercio, i media, gli istituti di ricerca ed i principali operatori economici della Repubblica Popolare Cinese, con sede a Pechino. Il Milia di Cannes è organizzato dalla Reed Midem Organisation, specializzata nella gestione di saloni internazionali per i prodotti dell’industria della comunicazione e dello spettacolo, come il Midem - salone per la musica - il Mip Tv - mercato internazionale dei programmi televisivi - il Mipcom - salone dei film e dei programmi per la Tv, video, cavo e satellite. La società, che appartiene al colosso dell’editoria mondiale Reed Elsevier, ha sede a Parigi dove impiega uno staff di 160 collaboratori, ed uffici a New York, Londra, Tokio, Cannes e Hong Kong. Le società di ricerche di mercato e consulenze, affiancati da un variopinto stuolo di guru ed esperti non si quanto attendibili, sono quelle che più fanno a gara nell’ingigantire le dimensioni del Web, favoriti in questo dall’approssimarsi dell’anno Duemila, una data che già da sola evoca opportunità e sconvolgimenti epocali. IDC - International Data Corporation - fissa il numero degli utenti del web in Europa ad 8,4 milioni di persone e a 29,2 milioni negli Stati Uniti, 9,9 nell’area Asia-Pacifico, e 2,7 milioni nel resto del mondo. Per l’anno 2001, IDC prevede che il numero degli utenti cresca a 31,1 milioni in Europa e a 94,2 milioni negli Stati Uniti, 36,8 milioni nell’Asia Pacifico, ed 11,4 milioni nel resto del mondo. Il report steso dalla NUA ha stimato che alla fine del 1997 gli utenti della rete fossero addirittura 100 milioni, dei quali uno solo in Africa, 14 milioni nell’area Asia-Pacifico, 19,75 milioni in Europa, circa mezzo milione nel Medio Oriente,
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64 milioni fra Canada e Stati Uniti ed 1,25 milioni in Sud America. InfoTech, società americana del settore, ha previsto per l’anno 2001 un fatturato totale per l’editoria on line di 3,7 miliardi di dollari. Il settore potrà decollare definitivamente solo quando il mercato consumer potrà disporre di accessi a larga banda reperibili ovunque. Fino a quel momento, la crescita economica del settore andrà a vantaggio quasi esclusivo degli Internet provider e servizi di telecomunicazione, come già oggi avviene. Altre fonti di conoscenza sono rappresentate dalle società fornitrici di tecnologie o di servizi per il web. Il tono è sempre positivo, ma domina una maggiore cautela, anche in virtù della considerazione che i numeri forniti non servono a delineare scenari, ma hanno piuttosto il compito di supportare investimenti. Secondo Ronald J. Whittier, general manager di Intel, le prospettive per la pubblicità ed il commercio
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I marchi di Real Media e Softbank
elettronico sul web sono estremamente interessanti. Un voluREAL~~MEDIA me di investimenti pubblicitari di 300.000 dollari nel 1996, cresciuto fino ad un miliardo di dollari nel corso del 1997 e proiettato alla soglia dei 5-6 miliardi di dollari per l’anno Duemila, rappresenta un mercato comunque interessante. “Stiamo vedendo”, ha detto Whittier, “società di grandi dimensioni che spostano percentuali dei loro investimenti pubblicitari in direzione di Internet e del commercio elettronico”. Un’analisi realizzata lo scorso anno, in occasione delle festività natalizie, da Computer Science Corporation fra i trecento più importanti rivenditori di strumenti informatici degli Stati Uniti, e ripresa dalla rivista Milia Daily News, ha portato a risultati che suggerirebbero, se non altro, una certa cautela. Sul campione preso in esame solo il 50% aveva aperto accessi a Internet, e di questi solo il 25% offriva opportunità per gli acquisti on line, mentre solo un modestissimo 3% di questi “negozi virtuali” accettava ordini telefonici o via fax. Il 50% dei siti offriva informazioni sulle società, e solo il 22% informazioni sui prodotti. La conclusione dell’indagine è stata drastica: molti rivenditori del Paese che vanta il maggiore sviluppo nell’impiego di Internet non stanno affatto traendo vantaggio dalle potenzialità di questo strumento per allargare la dimensione dei loro affari. E l’ “utente finale”, il destinatario dei nuovi servizi on line, che atteggiamento ha nei confronti dello shopping virtuale? La rivista specializzata MultiMédia à la une ha pubblicato, proprio nei giorni del Milia, alcuni risultati di uno studio Cetelem realizzato intervistando un campione di popolazione francese. Le risposte fornite dimostrano un realismo di tutto rispetto: riguardo ai sistemi di pagamento su Internet, il 78% del campione ha risposto che a trasferire
soldi sul web non ci pensa neppure, la merce verrà pagata alla consegna, mentre l’11% pagherebbe anche on line, ma con una certa inquietudine; solo l’8% si fida con assoluta tranquillità del web. Riguardo ai “negozi virtuali”, il 46% dei francesi intervistati sarebbe disponibile a visitare via Internet gli scaffali digitali della boutique nella quale abitualmente si acquista se questa fosse su Internet, salvo poi andare di persona nel negozio “reale”, mentre il 44% ci andrebbe direttamente, evitando la navigazione virtuale; solo il 9% del campione utilizzerebbe il web per scegliere ed acquistare la merce. Più incoraggiante invece l’esperienza della Travel Industry Association, l’associazione americana delle agenzie di viaggio, che ha stimato che nel corso del 1997 circa 14 milioni di americani, ovvero il 9% della popolazione viaggiante, abbiano utilizzato Internet per pianificare i propri viaggi quando non per effettuare le prenotazioni.
Interactive
ark ting
I consorzi per la pubblicità on line Nel solo mese di novembre 1997 l’edizione su Internet del quotidiano francese Le Monde ha registrato la consultazione di non meno di 1.800.000 pagine. Per il 1997 il reddito pubblicitario generato dalla versione on line del quotidiano francese si sarebbe attestato attorno ai duecento milioni di lire. Niente male per le prospettive dei primi consorzi per l’offerta della pubblicità su Internet, che si sono affacciati al salone di Cannes. RealMedia e Softbank Interactive Marketing, organizzazioni americane che hanno da poco inaugurato le rispettive filiali europee, guardano (continua a pag. 23)
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TecnoMedia
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“Ciao Nicola”, “Ciao Paolo”: un nuovo modo di comunicare in fiera
“Ciao Nicola, cosa pensi della nuova tecnologia interattiva?” “Credo sia una formidabile opportunità per i designer e per quanti lavorano nella moda, Paolo”. Paolo è Paul Otellini, vice presidente esecutivo di Intel Corporation, e Nicola è lo stilista italiano Trussardi, che compare sul palcoscenico del teatro Debussy, al Palais des Festivals, sabato pomeriggio, per concludere una presentazione hollywoodiana della Intel, che ha radunato e presentato ad un migliaio di giornalisti di tutto il mondo i più promettenti sviluppatori di prodotti interattivi su piattaforma Intel. Il pubblico ha un attimo di perplessità: è lui, non è lui, sì è proprio lo stilista italiano, testimonial di eccezione per le nuove tecnologie multimediali. Parte un applauso, ed in pochi minuti si consuma il dialogo fra i due mattatori di un avvenimento che interpreta, nella massima forma possibile, un nuovo modo di comunicare in fiera. L’anno scorso, in occasione della prima edizione di una nuova rassegna dedicata alle tecnologie digitali per i professionisti della prestampa e dell’editoria italiana, NewComm, il padiglione della Fiera di Bologna che aveva ospitato la rassegna aveva visto l’esordio di uno spazio attrezzato per incontri e conferenze fra utenti e fornitori di tecnologie, denominato Piazzetta Tecnologica. Un nuovo strumento di comunicazione, un nuovo modo per interpretare l’evento fieristico e per coinvolgere decine di visitatori in dibattiti, presentazioni e tavole rotonde dedicate ai problemi più importanti dell’industria della stampa e dell’editoria. Un’iniziativa, si disse allora, di successo, per la formula innovativa dell’ambiente, allestito all’interno del padiglione, e per l’organizzazione degli eventi, sganciati dalle più classiche trattative economiche che si svolgono tradizionalmente all’interno degli stand. Dal Milia ’98 di Cannes è arrivata, con tutta la prorompente vitalità di un avvenimento che si svolge nel cuore delle rassegne cinematografiche del vecchio Continente, una conferma straordinaria alla validità di spazi ed occasioni di incontro fra fornitori e visitatori delle fiere. Certo, la presenza di uno spazio attrezzato, e carico di significati simbolici, come il teatro Debussy all’interno del Palais des Festivals di Cannes, ha reso, in questo caso, superflua la “piazzetta”, ma ha confermato come “eventi” organizzati in occasione di una fiera di grande richiamo abbiano un effetto ed un efficacia di indubbia validità sul pubblico. Come spiegare, diversamente, il migliaio di persone che ha seguito, sabato pomeriggio, una presentazione organizzata dalla Intel, che pure disponeva di un’area collettiva per la presentazione dei prodotti multimediali sviluppati sulle proprie piattaforme? Il Seminario, l’evento, la presentazione e, comunque, l’incontro con il pubblico in una sede adibita a questa funzione è uno strumento efficace per invogliare il visitatore a visitare il proprio stand. Forse un effetto di una società fortemente sensibile agli stimoli visivi, dove prima si guarda e poi si vuole toccare? Difficile dirlo, resta il fatto che chi scrive può testimoniare di avere riconosciuto, il giorno dopo, in visita allo stand degli sviluppatori Intel, tutte e quattro le persone che gli sedevano intorno. Non gironzolavano a caso: erano esattamente ferme di fronte agli applicativi che avevano visto, il giorno prima, nella presentazione di Paul Otellini. Potenza della comunicazione in Fiera...
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TecnoMedia
al vecchio continente con estremo interesse. RealMedia offre alle società che vogliono investire in annunci interattivi la tecnologia Open AdStream, che, installata direttamente sul web dell’editore, consente non solo la gestione degli annunci in linea, ma anche la raccolta dei dati relativi alle consultazioni da parte degli utenti e tutta una serie di attività amministrative. RealMedia è stato sviluppato in collaborazione con i più importanti siti americani, fra i quali quelli del New York Times e del Washington Post. Softbank Interactive Media, a sua volta, offre sia servizi commerciali classici per la vendita degli spazi pubblicitari, sia tecnologie per la gestione editoriale dei banner che consentono anche lo svolgimento di attività di tracking verso gli utenti dei siti collegati al circuito. Verso la “boring generation”? Siate semplici: attenzione a non complicarvi la vita! L’invito perentorio viene dalla NUA, una delle più citate organizzazione per le ricerche dedicate ad Internet, ed è rivolto a tutti gli information provider. Ciò che era utile agli utenti Internet del 1995 - è la considerazione della NUA - ha
continuato ad esserlo nel 1996, poi nel 1997 e lo sarà anche nei prossimi anni: il web ha significato e significa uno strumento semplice ed immediato di comunicazione interpersonale, ovvero la posta elettronica, ed una risorsa per cercare, e trovare, in breve tempo informazioni utili al lavoro o ai propri passatempi preferiti. Le opportunità offerte dai sistemi di comunicazioni in viva voce attraverso Internet, le animazioni ultra sofisticate, il ricorso selvaggio alle opportunità della push technology non sembrano destinate, sempre secondo le previsioni della NUA, a successi duraturi, salvo ad una breve, anche se fulgida, attenzione, presso quel segmento di utenti Internet che va sotto l’appellativo di “boring generation”, la “generazione degli annoiati”, quelli che vogliono comunque la novità a tutti i costi, un rapido passatempo per poi passare ad altro. E’ proprio questo gruppo di utenti, tecnologicamente smaliziati ma superficiali, una dei rischi più subdoli per la definitiva affermazione di Internet, uno strumento semplice che male si addice ad una popolazione capricciosa che guarda alle nuove risorse con l’occhio stanco ed annoiato di chi vuole sempre e solo nuovi gadget da bruciare in pochi mesi.
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TecnoMedia
Mercato editoriale
Quotidiani: fatturato in ripresa ma i lettori non aumentano Presentati a Roma due rapporti di ricerca che fotografano lo stato di salute dell’industria editoriale. Nonostante qualche piccolo segnale di ripresa, permangono pesanti incognite legate alla mancata soluzione dei nodi strutturali che ostacolano l’allargamento del mercato dei lettori. In lieve miglioramento i conti economici delle aziende, grazie soprattutto al positivo andamento del mercato pubblicitario nel 1996 e nel 1997.
Lo scorso 18 febbraio, presso la sede della Federazione Italiana Editori Giornali, sono stati presentati gli studi Indagine sui bilanci delle imprese editrici di giornali quotidiani (1994-1995-1996), curata dalla società di revisione e certificazione Deloitte & Touche, e La Stampa in Italia (19941997) elaborato dalla stessa Fieg. Alla presentazione, oltre alla consueta, nutrita rappresentanza di rappresentanti delle aziende facenti parte della Federazione, ha preso parte anche il professor Francesco Paolo Casavola, Garante per la Radiodiffusione e l’editoria. La presentazione dei due rapporti costituisce ormai, ha sottolineato il Presidente della Fieg Mario Ciancio Sanfilippo nell’introdurre i lavori, un appuntamento tradizionale nel panorama nazionale: da dieci anni infatti i dati elaborati dalla Federazione costituiscono una sorta di termometro dello stato di salute dell’editoria italiana. Ebbene, le indicazioni che emergono dai due studi - nonostante gli indubbi e incoraggianti segni di vitalità di un settore che da anni versa in un preoccupante stato di crisi - consentono di delineare un quadro sull’andamento del settore in cui i segnali negativi prevalgono su quelli positivi. Questi ultimi sono costituiti da un migliorato contesto economico-finanziario, che, però, rischia di essere vanificato dal permanere di distorsioni strutturali che incidono pesantemente sul settore e che, in tutti questi anni, nonostante i ripetuti tentativi, non è stato possibile rimuovere: basti ricordare le strozzature del sistema distributivo, l’inefficienza dei servizi pubblici postali e di trasporto - oltretutto divenuti molto più onerosi -, la insufficiente presenza del
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settore pubblico nella comunicazione istituzionale, il consolidarsi di un sistema di ripartizione delle risorse pubblicitarie dove il mezzo televisivo finisce per drenare gran parte delle risorse. A questo proposito va sottolineato come, nonostante i buoni risultati fatti registrare dalla stampa sul fronte delle entrate pubblicitarie, le televisioni - e soprattutto quella pubblica, i cui comportamenti sul mercato ormai difficilmente si distinguono da quelli di una qualsiasi emittente commerciale - hanno ulteriormente incrementato la loro quota di mercato.
Diffusione in calo Secondo le rilevazioni contenute nello studio della Fieg, nel 1996 le vendite medie giornaliere dei quotidiani sono state pari a 5,904 milioni di copie, 84 mila in meno rispetto al 1995, con un decremento dell’1,4%. Ancor più negativa l’evoluzione della diffusione dei settimanali (-5,7%) e dei mensili (-3,8%). Qualche sintomo di ripresa del mercato, anche se flebile, si è però manifestato nel 1997. Secondo le stime Fieg le copie vendute dei quotidiani sono state 5,920 milioni con un leggero aumento dello 0,3%. Vale la pena di notare, come evidenziato nel grafico pubblicato nella pagina seguente, che oggi si vende quasi un milione di copie al meno al giorno rispetto al 1990. L’andamento diffusionale non è stato omogeneo: alcune categorie hanno dimostrato infatti maggiori capacità di ripresa: è questo il caso per esempio dei quotidiani sportivi e di quelli regionali che nel 1997, sempre secondo dati stimati e non definitivi, hanno fatto registrare i maggiori
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5.920.155
1994
5.904.213
1993
5.988.155
1992
6.208.188
1991
6.358.997
6.525.529
1990
6.505.426
6.808.501
Diffusione media giornaliera dei quotidiani 1990-1997
1995
1996
1997
dati FIEG
progressi nelle vendite, rispettivamente +3,6% e +2,1%, invertendo il dato negativo del 1996 (-1,4% e -1%). Altre categorie, che nel 1996 avevano fatto registrare un aumento delle vendite, sono rimaste sugli stessi livelli di crescita, come i provinciali passati dal +1,1% del 1996 al +1% del 1997, o hanno rallentato il tasso di incremento, come gli economici, passati dal +4% al +1%. Altre categorie, infine, hanno proseguito nel trend negativo: è il caso dei quotidiani nazionali, le cui vendite si sono ulteriormente contratte dell’1,4%, confermando la tendenza dell’anno precedente (-1,5%). In flessione (-1,6%) anche i quotidiani pluriregionali, anche se ad un ritmo inferiore rispetto al -2,1% del 1996. Uno tra i fattori che maggiormente ostacolano l’incremento della diffusione - e che costituisce una grave anomalia del nostro paese nel panorama della stampa mondiale - è rappresentato dalla modestissima incidenza degli abbonamenti, da anni ormai fermi a poco più del 7% del totale delle vendite. E’ un dato, questo, che fornisce una indicazione significativa di quanto i cronici ritardi infrastrutturali accumulati dal
nostro sistema-paese - in questo caso, le disastrose “prestazioni” del servizio postale - complichino la vita agli editori italiani di giornali: laddove infatti in altri paesi gli abbonamenti rappresentano una forma di commercializzazione largamente praticata e sovente prevalente con percentuali che variano dal 40 al 90%, in Italia siamo fermi da tempo immemorabile intorno ad una percentuale minima, con la conseguente impossibilità di dar corpo ad una programmazione adeguata dei livelli di produzione che consenta di abbattere l’altissima percentuale di rese, di elaborare strategie di marketing ai fini di un più articolato dialogo con il lettore abbonato, e - last but not least - con l’impossibilità di disporre con largo anticipo delle risorse finanziarie che, abbonandosi, i lettori conferiscono alla società editrice. L’andamento negativo delle vendite ha determinato un ulteriore allontanamento del mercato italiano dai livelli diffusionali dei paesi più avanzati. Agli inizi degli anni ‘90 nel nostro paese si vendevano 115 copie vendute ogni mille abitanti, nel 1996 siamo scesi a quota 103. In Europa siamo davanti soltanto a Grecia e Portogallo, ma molto distanti
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Ricavi dei quotidiani 1994-1997 Ricavi da pubblicità
1994
1995
1996
2.545.088
2.112.505
2.515.370
1.962.671
2.404.940
1.803.148
1.656.706
2.128.350
Ricavi da vendite
1997
Elaborazione ASIG Service su dati FIEG
dalle medie europee che si situano intorno alle 300-400 copie per mille abitanti. Il dato sulle copie vendute risente inoltre del permanere dei tradizionali squilibri socio-economici tra le varie aree geografiche del Paese. Nelle regioni meridionali, dove risiede il 36,4% della popolazione, si vende soltanto il 19,4% del totale delle copie dei quotidiani; al nord e al centro, dove risiede il 44,4 e il 19,2% della popolazione, le copie vendute sono rispettivamente il 57,8 e il 22,8% del totale. In altri termini, mentre al nord e al centro si vendono 134 e 122 copie ogni mille abitanti, al sud la media è di 55. La Liguria, con 178 copie ogni mille abitanti, resta la regione con la più elevata propensione all’acquisto, la Basilicata, con 40 copie, quella dove si acquistano meno quotidiani. I risultati di bilancio: il rosso e il nero Dall’analisi dei bilanci condotta dalla Deloitte & Touche emerge che il risultato netto aggregato dei bilanci delle aziende editrici è passato da una perdita di 138 miliardi del 1994 ad un utile di 51 miliardi del 1996. Un risultato apparentemente positivo, riflesso di notevoli recuperi di efficienza realizzati nei processi di gestione delle attività produttive, che non è però da collegare ad una generale ripresa del settore, bensì attribuibile in parte ai risultati positivi di alcune imprese di maggiore dimensione e in parte alla scomparsa di imprese e testate che negli anni precedenti
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avevano presentato bilanci con forti perdite. Nel 1996, a fronte di una stagnazione dei volumi complessivi del venduto (+0,2%), si è registrato un incremento del 7,6% del fatturato aggregato risultante dai bilanci, grazie soprattutto al positivo andamento dei ricavi pubblicitari che, nonostante la staticità dei consumi, sono aumentati dell’8,8%. Alla crescita del fatturato ha corrisposto peraltro un’evoluzione dei costi operativi più contenuta (+5,4%) che ha determinato un sensibile miglioramento del margine operativo lordo, passato da 67,8 a 166,9 miliardi. I risultati di bilancio del 1996 delle imprese editrici di quotidiani possono così essere riassunti: le imprese in utile, che erano 29 nel 1994, sono salite a 31 nel 1995 ed a 34 nel 1996, ed hanno realizzato complessivamente utili per 194,5 miliardi, con una forte crescita rispetto al 1995, quando gli utili complessivi erano stati di 65,3 miliardi. Le imprese in perdita sono andate invece contraendosi: dalle 32 iniziali si è scesi a 28 nel 1995 e a 25 nel 1996. E’ inoltre diminuito l’ammontare complessivo delle perdite, dai 252,1 miliardi del 1994 ai 143,6 miliardi del 1996; questo ridimensionamento delle perdite è però dipeso soprattutto dalla scomparsa di alcune testate che negli anni precedenti avevano esposto perdite rilevanti. Nel 1997 i risultati di bilancio delle imprese editrici di quotidiani dovrebbero in qualche misura migliorare ulteriormente sia per il leggero aumento delle vendite delle
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copie sia, soprattutto, per l’incremento degli introiti pubblicitari, che hanno fatto registrare nel corso dell’anno una crescita superiore al 10% (per l’esattezza +10,5%). Le prime previsioni sui bilanci del 1997, basate sulle stime relative a 56 testate quotidiane, evidenziano infatti - come si nota nel grafico alla pagina precedente - un cospicuo aumento (+7,6%) dei ricavi da pubblicità; per i ricavi da vendite, viceversa, si è registrata una sostanziale stasi, dal momento che l’incremento fatto registrare (+1,2%) si tramuta di fatto in un leggero calo se depurato dell’inflazione, che nel 1997 è stata pari all’1,7%. In conseguenza di questa dinamica, nel 1997 si è ridotta la forbice tra ricavi da vendite e ricavi da pubblicità: nel 1997 infatti i ricavi pubblicitari dei quotidiani italiani hanno costituito il 45,3% dei ricavi totali, contro il 43,8% del 1996 e il 42,8% del 1995. Siamo comunque ben lontani dai valori dei paesi europei più sviluppati (Francia 62,4%, Germania 62,3%, Spagna 52,1%), per non parlare degli Stati Uniti dove la pubblicità contribuisce al fatturato dei giornali per l’86,1%. Quali prospettive per il futuro? Dalla lettura dei due rapporti emerge come tutti i fattori strutturali che limitano in maniera decisiva lo sviluppo dei
giornali siano tuttora pienamente operanti, e come nessun intervento di qualche efficacia sia stato realizzato, nonostante i tanti impegni assunti in tempi anche recenti dai pubblici poteri. I timidi segni di miglioramento che si intravedono sono soltanto il frutto degli sforzi delle aziende che continuano nonostante tutto ad investire sul prodotto editoriale, e degli inevitabili e spesso dolorosi processi di razionalizzazione del ciclo produttivo e di ridimensionamento degli organici di poligrafici e giornalisti. Rimanendo così la situazione, le prospettive per il settore non appaiono certo rosee: è abbastanza facile prevedere che, in assenza di politiche di intervento dirette ad allargare il mercato ed a favorire l’avvicinamento di nuovi lettori, la situazione potrebbe deteriorarsi ulteriormente. Le indicazioni offerte dai due studi concorrono, in conclusione, a delineare un quadro settoriale dove comunque le ombre sovrastano le poche luci. Di questo si deve tener conto nel momento in cui il “tavolo dell’editoria”, dopo un lavoro durato alcuni mesi, sta per avviare il processo di revisione della legge dell’editoria. Gli interventi che è necessario mettere in cantiere non possono non puntare con decisione a rimuovere gli ostacoli esterni e i vincoli che generano inefficienze e distorsioni sul mercato impedendo lo sviluppo del settore editoriale.
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Mercato grafico
Consumi in flessione per le macchine grafiche Resi noti nel corso dell’annuale Assemblea dell’ARGI i dati relativi al 1996 e al 1997, che evidenziano una significativa contrazione dei consumi italiani di macchine grafiche. Annunciate significative iniziative dell’Associazione per quanto riguarda la contrattualistica e l’assistenza tecnica.
Importanti i traguardi raggiunti nel 1997 dall’ARGI (Associazione Rappresentanti Ufficiali per l’Italia di Case Estere costruttrici di Macchine Grafiche, Cartotecniche ed Affini). In occasione dell’Assemblea Annuale dell’Associazione, svolta lo scorso 6 febbraio a Milano presso il “Circolo Canottieri Olona”, sono stati presentati i risultati di un’intensa attività associativa volta ad esaminare i diversi aspetti e problematiche di settore: dalle indagini di mercato, alla sicurezza delle macchine, ai servizi di assistenza tecnica post-vendita.
Il mercato nazionale di macchine grafiche nel 1997 In una prospettiva globale, il Presidente Riccardo Beretta ha definito il mercato italiano delle arti grafiche come “un mercato reattivo” caratterizzato da un andamento altalenante, come quello che ha caratterizzato gli ultimi tre anni. Ad un 1995 “eccezionale” (sia per importatori che per costruttori italiani di macchine), che ha fatto registrare un fatturato pari a circa 2.000 miliardi di lire, è seguito un 1996 in discesa, soprattutto nella seconda metà dell’anno. Notevole la flessione del consumo nazionale (-9%) che tuttavia non ha riguardato le importazioni, rimaste pressoché invariate rispetto al ’95. In base ai dati ad oggi disponibili, nel 1997 il mercato sembra aver accusato un’ulteriore caduta: il consumo nazionale è sceso di altri 9 punti percentuali e questa volta non sono state risparmiate nemmeno le importazioni (-10% ca.). Hanno inciso soprattutto i mancati “incentivi statali” come la legge Tremonti - di cui aveva goduto il mercato italiano nel 1995. Contemporaneamente, le innovazioni tecnologiche di questi ultimi anni - come il CtP e la
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Stampa Digitale - non hanno spinto, come sperato, gli investimenti nel nostro settore. Una situazione preoccupante che induce il presidente Beretta a domandarsi quali fattori possano ridare vivacità al settore. Sicuramente l’innovazione tecnologica, ma anche e necessariamente - aiuti strutturali da parte dello Stato. Ma al raggiungimento dell’obiettivo, Riccardo Beretta pone una conditio sine-qua-non: “solo attraverso una mentalità di settore - e non di singola Associazione possiamo proporre ed ottenere dallo Stato l’indispensabile sostegno”.
Alcuni dati sui singoli comparti Ulteriori indicazioni sono pervenute dalla Commissione Marketing per quanto riguarda l’andamento dei singoli comparti: Pre-stampa, Stampa e Dopo-stampa. I valori forniti dall’Assemblea si riferiscono al fatturato rilevato dagli Associati integrato - ove possibile - con stime sul fatturato realizzato da altre aziende del settore non associate (sia importatori che costruttori italiani). Il consumo nazionale nel settore Pre-stampa - stimato in 130 miliardi di lire nel 1997 - ha registrato un significativo calo (-22%), rispetto al ’96, dovuto essenzialmente ad un generale decremento nei prezzi. Sono cresciuti gli investimenti in Computer to Plate (purtroppo non ancora “decollati”), Stazioni Lavoro e Sistemi Dedicati e Camere Digitali. In netto calo, invece, le Fotounità “a 2 pagine” e “Capstan”. In flessione rispetto al 1996 anche il comparto Stampa (-10%). Il valore stimato del consumo nazionale di Offset a Foglio, Offset a Bobina e macchine per la Stampa Digitale ammonta complessivamente a 471 miliardi di
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lire. La variazione negativa rispetto al ’96 è dovuta essenzialmente ad un calo degli investimenti nelle offset a foglio nel formato 70x100 e delle offset a bobina per lavori commerciali. Per contro sono incrementati gli investimenti nelle offset a bobina per quotidiani, mentre il consumo nazionale di macchine da stampa digitali si è mantenuto costante. Più complicata la valutazione del comparto Dopo-stampa (Legatoria e Cartotecnica). Le rilevazioni non comprendono infatti una buona fetta del mercato nazionale coperta dai costruttori italiani (soprattutto nel settore Cartotecnica). La Commissione ha pertanto potuto fornire un valore “parziale” sulle importazioni del settore in questione: 149 miliardi di lire. Più significativo l’andamento generale del comparto Legatoria che nel ’97 ha subito una netta flessione (-19%) rispetto al ’96. Trasparenza e chiarezza: la “Contrattualistica” ed i “Servizi per l’Assistenza Tecnica” Argi Allo scopo di chiarire alle case estere rappresentate come vengono gestiti in Italia i rapporti commerciali con i clienti, agenti e fornitori - nonché per dare un valido supporto alle aziende associate nella gestione di tali rapporti - l’Argi sta predisponendo e raccogliendo diversi tipi di contratti comunemente stipulati dalle aziende commerciali del settore grafico. La Commissione Condizioni Generali di Vendita a ciò preposta ha già redatto alcuni importanti contratti-modello, attualmente all’esame di un legale: le “Condizioni Generali di Vendita e di Garanzia” da applicare ai contratti di vendita, il “Contratto di Agenzia” (per quegli Associati che usufruiscono di una rete di sub-agenti) ed il “Contratto di Manutenzione” per l’assistenza tecnica post-vendita. Sempre in merito all’assistenza tecnica, l’Argi ha pubblicato il proprio Opuscolo Informativo con i servizi post-
vendita e le tariffe praticati dalle aziende associate nel 1998. L’Opuscolo è stato pubblicato nel pieno rispetto della normativa antitrust e della trasparenza verso il mercato. I valori pubblicati corrispondono infatti alla media aritmetica delle tariffe rilevate dagli Associati. Sicurezza garantita Argi Non è mancato il prezioso supporto agli Associati anche in merito alla sicurezza delle macchine. Numerosi i problemi che le Commissioni Sicurezza e Ambiente e Macchine d’Occasione hanno dovuto risolvere negli ultimi anni: prima l’interpretazione di una Direttiva Comunitaria ambigua che ha creato non pochi contrasti con le società di leasing, poi il tardivo recepimento di detta “Direttiva Macchine” da parte del Governo italiano, che avrebbe dovuto far chiarezza su varie questioni (tra cui la commercializzazione di macchine usate). Attraverso i colloqui intercorsi con alcune delle maggiori società di locazione finanziaria e l’ausilio di validi legali, periti e consulenti esperti nel settore grafico, le aziende Argi sono riuscite a far fronte ad un succedersi di problematiche complesse e delicate, e oggi sono in grado di garantire serenamente ai propri clienti macchine sicure ed affidabili - sia nuove che usate. Ed infine le Fiere. Successo e soddisfazione per la passata manifestazione NewComm ’97, grazie anche alla collaborazione della segreteria organizzativa (Centrexpo) che ha saputo capire le esigenze espresse dagli esponenti del comparto Pre-stampa. La conferma della carica a Presidente all’Avv. Riccardo Beretta - e la riconferma della carica a tutti gli attuali componenti il Consiglio Direttivo - non potevano che essere la migliore conclusione di un biennio di brillante attività associativa.
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Il punto di vista
Quotidiani e desktop publishing: verso la “redazione virtuale” La progressiva riduzione della distanza che separa le applicazioni per l’home computing e l’editoria dalle soluzioni per l’editoria professionale lascia intravedere un futuro - non troppo lontano - nel quale il giornalista potrà disporre in qualsiasi momento ed in qualsiasi luogo di tutti gli applicativi dei quali ha bisogno per il proprio lavoro.
Inizia da questo numero la collaborazione con TecnoMedia di Carlo Olivieri. Romano, 46 anni, Olivieri si occupa di applicazioni informatiche per l’industria editoriale sin dal 1983, ed ha maturato significative esperienze con Reuters, Itek, Atex, nel corso delle quali è stato tra i protagonisti dell’introduzione dei sistemi editoriali nei quotidiani italiani. Oggi Carlo Olivieri ha avviato una attività autonoma di consulenza specializzata per il settore editoriale.
L’obiettivo che mi propongo con questa collaborazione è quello di proporre alcuni punti di vista, squisitamente tecnologici, su argomenti che spero siano di comune interesse. Sarà l’occasione per gettare sul tavolo idee, dubbi, opinioni e quant’altro necessario, nel tentativo di trovare risposte, o ipotesi di soluzioni, ai quesiti che ruotano intorno alle tecnologie utilizzate nei quotidiani, nella speranza che ciò risulti di aiuto nel focalizzare le tendenze e gli obiettivi comuni tra i fornitori di tecnologia, i suoi utilizzatori e gli integratori. Farò del mio meglio per limitare quanto più è possibile ermetismi linguistico/tecnologici, sigle, acronimi ed esterismi, e cercherò di puntare decisamente al concetto, chiarendo quanto più possibile il punto di vista. Il DTP nella realizzazione del giornale quotidiano E’ vero o no che l’industria informatica produttrice di programmi di larga diffusione sta mettendo a punto soluzioni tali che il giornalista possa beneficiare in tempo reale dell’evoluzione tecnologica? In altre parole: i prodotti informatici realizzati dalle maggiori aziende di software sono già a misura di giornalista?
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Facendo un’analisi delle attuali tecnologie, possiamo decisamente affermare che i programmi di larga diffusione, oggi disponibili per la scrittura, la grafica, l’impaginazione e quant’altro interessi la sfera dell’editoria professionale, sono ricchissimi di funzioni progettate per realizzare prodotti qualitativi utilizzando l’unico computer a disposizione sulla nostra scrivania; da qui l’acronimo DTP (Desk Top Publishing) che significa appunto “Editoria a portata di scrivania”. La terminologia è perfettamente coerente con la realtà: si tratta di scrivania. Al singolare. L’Home Computing per il professionista della scrittura Facciamo ora un piccolo cenno storico, anche se di storia molto recente, che credo sia importante per capire come e perché il DTP oggi è utilizzato tanto in ambienti professionali quanto in realtà non professionali. E’ interessante analizzare quali sono state le tecniche e le relative velocità di diffusione, che hanno regolato la migrazione delle funzioni, dalle applicazioni professionali, alle applicazioni di larga distribuzione. Con l’avvento dell’ “Home Computing” - ovvero “computer per uso domestico” - iniziato intorno alla prima metà degli anni ’90 (Stiamo parlando di poco più di cinque anni fa e già sembra un’eternità) i maggiori costruttori di software hanno messo a punto la tecnica di fornire i programmi applicativi in modalità OEM alle aziende fornitrici di hardware. OEM è sostanzialmente un accordo tra fornitori complementari che governava, ai suoi albori nell’ambiente dei PC, la fornitura del software di sistema operativo già integrato nell’hardware: acquistando il PC si acquistava
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anche automaticamente la licenza d’uso del software per farlo funzionare. Oggi gli accordi OEM hanno superato la soglia dei sistemi operativi, abbracciando anche la sfera dei programmi applicativi. Nasce così il “Precaricato”: una combinazione di Hardware assemblato, dotato di Software ad installazione automatica che si attiva alla prima accensione del PC. I costruttori di Hardware inglobano così nel loro PC software applicativo in grado da soddisfare le esigenze dell’acquirente medio; le configurazioni sono tagliate per tutti gli usi ed i prezzi sono abbastanza accessibili a tutte le tasche: la soluzione ha la pretesa di offrire una macchina completa, pronta all’uso, per poter realizzare un “po’ di tutto”. Il più classico esempio di integrazione di questo tipo per l’editoria domestica è il programma chiamato Works prodotto da importanti aziende di software quali Microsoft e Claris. Nella logica del “di tutto un po’” osserviamo che Works ha alcune funzioni di base del foglio di calcolo elettronico (SpreadSheet): scriviamo numeri in una tabella e i calcoli li fa lui. Le funzioni di videoscrittura (WordProcessor) permettono di impostare le dimensioni del documento, scrivere con caratteri tipografici e stampare. Un “database” di basso profilo e la componente grafica integrata permettono di generare diagrammi e semplici disegni. Bello no? Sembra ci sia tutto ciò di cui il nostro editore casalingo abbia bisogno per realizzare delle pagine di rivista o di giornale. Non appena all’opera, però, ci accorgiamo che ognuna delle quattro componenti è stata ridimensionata a tal punto da poter essere utilizzata solo nell’ambiente domestico ove non è richiesta né la professionalità del lavoro, né tanto meno la qualità del documento. Si riescono a confezionare
documenti accettabili, di qualità certamente superiore alle esigenze dei documenti d’ufficio o alla corrispondenza ordinaria; possiamo agilmente tenere in ordine la nastroteca e la contabilità domestica. Il livello qualitativo e l’operatività non sono comunque a livello tale da poter produrre materiale per essere pubblicato direttamente su giornali e riviste, ove il lavoro di gruppo e l’impostazione grafica omogenea sono elementi fondamentali. Questa prima fase dell’evoluzione tecnologica ha comunque contribuito al raggiungimento di un obiettivo importante da non sottovalutare: le funzioni dei vari programmi sono state uniformate. In altre parole è sempre la stessa funzione, con la stessa icona e la stessa dicitura, ad essere utilizzata, ad esempio, per selezionare il carattere desiderato non solo in contesti diversi, quanto in programmi tra loro eterogenei. Dall’ Home Computing al DTP domestico Cosa sta invece succedendo oggi nel mondo dei programmi DTP? Cominciano a prendere corpo i cosiddetti “Pacchetti” ove il “di tutto un po’” di cui sopra viene esasperato per diventare ”tutto di tutto”. Osservando, ad esempio, i pacchetti Microsoft Office o Lotus Suite vediamo che essi contengono un programma di foglio elettronico (Excel o Lotus 123) talmente ricco di funzioni che sfido chiunque ad avere la necessità di usarle tutte. Nonostante il gran numero di funzioni a disposizione si può comunque avere l’esigenza di utilizzare funzioni particolari non previste. Cosa fare? Con macro, linguaggi interni e la capacità di
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programmare si possono generare nuovi pulsanti, modificare i menu esistenti, aggiungere funzioni, impostare la presentazione video e quant’altro necessiti. Passando dal foglio elettronico al programma di videoscrittura, notiamo che la struttura del programma è la stessa del foglio elettronico: sono presenti funzioni che con la videoscrittura hanno poca a che fare, come disegni, diagrammi, tabelle, elenchi, note ecc. ecc. Anche in questo ambiente si è pronti con macro e linguaggi interni per aggiungere o modificare i pulsanti, i menu, le funzioni in tastiera ecc. ecc. Tutto questo senza parlare degli accessori, degli esempi, delle autocomposizioni e quant’altro. Quanto osservato fin qui è significativo per focalizzare tre importanti fatti:
1. I tempi che intercorrono tra la richiesta di funzioni sempre più specifiche, dettate dall’area professionale, alla loro realizzazione e disponibilità sul mercato dell’Home Computer, sono sempre più brevi. In cinque anni tutto quello che era nel professionale lo ritroviamo nel preinstallato. 2. L’intuitività dell’interfaccia utente, la standardizzazione delle terminologie delle funzioni principali permette il rapido utilizzo di programmi anche diversi tra loro; l’utente ne trae vantaggio in quanto è tutto intuitivo ed abbastanza uniforme da poter realizzare così abbastanza rapidamente il proprio lavoro. 3. Il livello di programmazione insito nella maggior parte dei pacchetti DTP professionali fa sì che essi si possano adattare agevolmente a modalità operative ed esigenze anche molto diverse tra loro. Questo cenno storico è stato necessario per cercare di capire quanto l’inevitabile penetrazione del Computer e dei programmi DTP abbiano creato quella standardizzazione di utilizzo delle tecnologie che avvicina, sino a rendere pressoché identici all’utilizzatore, i programmi “Precaricati” con quelli professionali. Torniamo a noi. Sappiamo che la confezione di un giornale è frutto di un lavoro di gruppo che deve armonizzarsi con precisione, in tempi brevissimi, con regole tali che non trovano corrispondenza in altri settori produttivi industriali; sarebbe logico dedurre, quindi, che i programmi di tipo commerciale, troppo ricchi di funzioni inutili al giornalista e poco orientate al lavoro di gruppo, mal si prestano ad essere utilizzati in tale ambiente. E’ proprio vero? E’ un dato di fatto che nella vita di tutti i giorni si è portati a scrivere sempre di più con il computer e sempre meno con la macchina da scrivere. Si scrive al computer per trasmettere messaggi di posta elettronica e fax, si scrivono tesi e relazioni, lettere e comunicati stampa. Per non parlare poi di
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Internet che, con la sua penetrazione globale, tende a coprire ampia parte delle esigenze di comunicazione oggi necessarie. E’ inequivocabile che la capillare diffusione del personal computer e la standardizzazione dell’uso dei programmi porterà ad una sempre più fluida penetrazione del DTP, opportunamente rivisto e corretto, nell’area di produzione del giornale. Oggi siamo all’inizio di questa nuova era che vedrà nella “redazione virtuale”: (“Virtual News Room” per usare un esterismo già in voga) il primo obiettivo della trasformazione tecnologica/organizzativa già in corso in molte realtà editoriali. Cosa servirebbe al DTP per poter essere utilizzato dal giornalista? Sebbene il computer sia indispensabile al “Publishing” ed alla comunicazione, valutiamo brevemente i suoi aspetti meno positivi. Nell’interazione macchina/uomo osserviamo che una parte della nostra attenzione è usata per “governare” il computer, distogliendo la nostra mente dal lavoro intellettuale. Estremizzando la problematica può succedere anche che minimi errori operativi possano portare ad una distrazione tale da far perdere il filo del pensiero dello scrittore. Anche i programmi simili tra loro hanno delle differenze operative che, seppur minime, devono essere utilizzate con la giusta attenzione. Si impegnano così risorse inutili che sarebbe opportuno utilizzare in modo più creativo. Altra osservazione estremamente importante, dal mio punto di vista, è che il computer, rispetto alla naturale percezione umana, ci frastorna per la troppa velocità, in alcuni casi, mentre ci rende impazienti di fronte ad operazioni estremamente lente. Descriviamo, per esemplificazione, due estremi: Internet e il foglio elettronico. Osserviamo che l’accesso alle pagine Internet, in particolare nelle ore di maggior traffico, è sempre troppo lento rispetto alle nostre aspettative; ci stanchiamo di aspettare vedendo che il con-
tatore dei dati ricevuti rimane inesorabilmente immobile e ci rallegriamo di ogni suo piccolo segno di vita. Nonostante ciò la pagina rimane miseramente vuota fino alla nausea. Nel foglio elettronico avviene invece il contrario. Avremmo bisogno di renderci conto di come il computer aggiorni automaticamente i dati in esso contenuti. Di fatto avviene che una volta inserita l’informazione tutto si svolge in un baleno: i dati si aggiornano automaticamente, il diagramma viene ridisegnato senza che noi ce ne accorgiamo. Apprezziamo il risultato senza capire la logica con la quale esso è stato raggiunto. Credo fermamente che il raggiungimento di velocità di elaborazione sempre più elevate debba essere necessariamente un’area nella quale le aziende costruttrici di computer devono continuamente investire (il recente annuncio della disponibilità di processori da 1000 Mhz da parte della IBM ne è la prova); si fa sempre in tempo a rallentare! Il ruolo degli sviluppatori delle applicazioni dovrebbe essere invece quello di allineare le prestazioni entro una gamma che sia a misura d’uomo. Fino ad oggi le attenzioni ergonomiche dei progettisti software si sono limitate alla definizione della cosiddetta
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GUI (Graphic User Interface – Interfaccia utente ) e mai alla definizione dei tempi di risposta. Ad onor del vero i processori disponibili fino a pochissimo tempo fa non avevano velocità tali da far pensare a questa problematica che oggi comincia ad essere sentita. Alcuni piccoli passi nell’avvicinamento del computer all’uomo si cominciano già a vedere, ad esempio, negli ambienti di Office 97 di Microsoft. Si osservi come l’apertura di tendine, menu e scorrimento del testo sia volutamente “lento”, non ancora a misura d’uomo ma sufficientemente intelligibile. Si apprezza comunque che, grazie alla velocità del computer, gli errori ortografici sono evidenziati in maniera rapida ed interattiva durante la scrittura. La velocità della macchina, quindi, porta ad apprezzare i tempi di risposta per quelle funzioni che nulla hanno a che fare con l’interazione umana, mentre il software dovrebbe rallentare opportunamente quelle funzioni che hanno bisogno di percezione e controllo. Come il DTP trasformerà i sistemi editoriali della prossima generazione Premesso che stiamo trattando soltanto l’aspetto della videoscrittura come componente del sistema e non la sua globalità, risulta evidente che i sistemi editoriali del futuro saranno quelli che, nella tutela della creatività del giornalista, potranno beneficiare in tempo reale di quelle funzioni
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che il mondo del DTP definisce e realizza per lo scrittore. I fornitori di soluzioni per l’editoria saranno coloro che sapranno trarre il meglio dagli standard DTP, beneficiando appunto della loro universale utilizzazione. Dovranno essere capaci di innestarli in un solido complesso informatico industriale, l’unico che possa ben resistere alle sollecitazioni indispensabili alla realizzazione del giornale quotidiano. Gli sviluppatori di software specializzato per l’editoria dovranno porsi sempre più di frequente l’obiettivo di allineare al DTP le funzioni comuni presenti anche nell’editoria professionale. Per quelle funzioni tipiche del processo industriale, che non hanno una corrispondenza con le funzioni del DTP, si dovrà operare affinché esse diventino chiare e comprensibili per chiunque si appresti ad utilizzarle come se esse fossero parte integrante del DTP. Una volta realizzate le applicazioni specifiche e rodati i meccanismi di innesto delle applicazioni DTP nell’architettura del sistema avremo creato la base per ospitare il “Virtual News Room”: la redazione potrà essere ovunque e dotata di qualsiasi applicativo. Carlo Olivieri Chi volesse approfondire i temi trattati in questo articolo può contattare direttamente l’autore all’indirizzo di posta elettronica carlo.olivieri@ediland.it oppure, più semplicemente, usando il fax della redazione (06/4883489)
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Le pagineall’Organismo La rubrica Le pagine dell’Osservatorio è interamente dedicata dell’Osservatorio Paritetico Imprenditori-Sindacati previsto dal Contratto Collettivo di Lavoro dei dipendenti delle imprese editrici e stampatrici di quotidiani e delle agenzie di stampa. Attività, ricerche, dati statistici ed altre informazioni sulla industria editoriale e sul mondo del lavoro raccolte, elaborate e diffuse a cura dell’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione.
Rapporto 1997: uno strumento al servizio dell’editoria E’ in fase di pubblicazione la seconda edizione del “Rapporto annuale sull’industria italiana dei quotidiani”, la ricerca che agli inizio di ogni anno ASIG Service realizza per conto dell’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione, e che costituisce parte essenziale degli adempimenti che il Contratto di lavoro poligrafico assegna (art. 5 punto B) alla struttura paritetica ImprenditoriSindacati. Presentiamo nelle pagine seguenti una sintesi dei dati più importanti emersi dal rapporto.
Rispetto all’edizione dell’anno passato, l’edizione 1997 del Rapporto annuale sull’industria dei quotidiani” riprende lo schema di base, con la suddivisione in quattro capitoli dedicati rispettivamente a Prodotto e Mercato, Andamento economico delle imprese, Occupazione, Retribuzioni, più una serie di appendici contenenti l’anagrafe aggiornata di testate, società editrici, centri stampa, agenzie di informazione. Su questo schema sono state innestate alcune novità, la più significativa delle quali è costituita dallo spazio più ampio dedicato ai dati relativi alla pubblicità, della quale non viene soltanto presentato, come già nell’edizione dell’anno scorso, l’impatto sui bilancio delle aziende, ma viene altresì descritto il peso e l’evoluzione nel contesto del più ampio mercato italiano della pubblicità, nonché l’andamento scomposto per tipologie (commerciale nazionale, commerciale locale, rubricata, legale etc.). Altro significativo arricchimento dell’edizione 1997 è costituito dal più ampio corredo di dati relativi agli indici di lettura: laddove infatti l’anno scorso venivano forniti soltanto gli indicatori generali e la scomposizione per sesso, quest’anno l’indagine è stata arricchita con i rilevamenti per fasce di età, titolo di studio, area geografica di residenza dei lettori. Mancano invece, rispetto all’anno passato, i dati relativi all’evoluzione della rete di vendita dei giornali, che rientrano tra le attribuzioni che il Contratto esplicitamente assegna
all’Osservatorio. Si tratta, va precisato, di una assenza puramente contingente e limitata all’edizione di quest’anno, dovuta al fatto che la Federazione Editori sta procedendo in questi mesi ad una revisione in profondità dell’anagrafe delle rivendite di quotidiani, e non era pertanto in grado, alla data di chiusura della presente ricerca, di fornire dati organici sul tema. Prodotto e Mercato Sostanzialmente stabile nel 1997 la tiratura e la diffusione dei quotidiani in Italia: le stime effettuate su un significativo campione di 56 testate indicano infatti una tiratura in calo dello 0,1%, da 8,601 a 8,593 milioni di copie giornaliere, ed una diffusione in crescita dello 0,3%, da 5,904 a 5,920 milioni di copie giornaliere. In conseguenza di questa dinamica, è leggermente migliorato il dato relativo alla percentuale di resa, che dal 31,4% del 1996 è scesa al 31,1% nel 1997. Di fatto, nonostante questo aumento di 17.000 copie, ci troviamo di fronte ad una stasi del mercato, fermo ben al di sotto dei sei milioni di copie giornaliere, su livelli di vendita raggiunti alla metà degli anni Ottanta. E se pare quindi essersi arrestato quel trend discendente che in soli sette anni, dal 1990 al 1997, ha portato alla perdita di una vendita media giornaliera di quasi un milione di copie, occorre d’altro canto riconoscere che non si vede al momento una vera e propria inversione di tendenza che permetta un
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recupero dei livelli di diffusione raggiunti alla fine degli anni Ottanta. Il calo della diffusione dei giornali, d’altra parte, è un fenomeno di portata mondiale: quel che preoccupa è constatare come esso si innesti, nel nostro Paese, su livelli di lettura già molto bassi. I dati elaborati a tal proposito dalla World Association of Newspapers (Wan) ed aggiornati al 1996 sono estremamente eloquenti, Tra i paesi dell’Unione Europea l’Italia, con le sue 105 copie diffuse per 1.000 abitanti, è davanti soltanto a Grecia e Portogallo, e lontanissima non soltanto da Paesi culturalmente distanti come la Svezia e la Finlandia, ma anche da nazioni come la Francia, dove il consumo di giornali è quasi doppio, o la Germania, dove è più che triplo. La stagnazione nel consumo di giornali si riflette anche sui dati relativi alla readership. In base ai dati raccolti ed elaborati da Audipress, nel 1997 la percentuale di “lettori nel giorno medio”, ovvero di persone di età superiore ai 14 anni che dichiarano di leggere il giornale tutti i giorni, è risultata pari al 42,4%. Ogni copia di giornale venduta, quindi, è letta in media da 3,5 persone. Dalla scomposizione dei dati relativi alla readership emerge come la percentuale dei lettori sia più alta tra gli uomini (53,2%) che tra le donne (32,5%), tra le persone di età compresa tra i 35 e i 54 anni e, naturalmente, tra quanti hanno un titolo di studio superiore: il 72,4% dei laureati legge il giornale tutti i giorni contro il 29% di chi possiede solo la licenza elementare. La scomposizione dei dati per area geografica di residenza conferma quella spaccatura tra Nord e Sud che si riscontra in tanti altri rilevamenti socio-economici: mentre infatti la penetrazione dei quotidiani è pari al 49,7% al Nord-est e al 48,1% al Nord-Ovest e al Centro, essa scende al 29,1% al Sud e risale al 34,5% nelle Isole. La regione dove si legge di più è il Friuli con il 57,9%; quella dove si legge meno è la Basilicata con il 20,6%. E’ interessante notare, infine, come la penetrazione dei quotidiani sia
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indice di readership 1997 per area geografica
Piemonte - Val d'Aosta 43,2% Liguria 54,2% Lombardia 49,4% Trentino - Alto Adige 47,2% Veneto 47,3% Friuli - Venezia Giulia 57,9% Emilia - Romagna 50,4% Toscana 52,6% Marche 37,2% Umbria 42,5% Lazio 48,9% Abruzzi e Molise 35,3% Campania 29,2% Puglia 28,1% Basilicata 20,6% Calabria 28,1% Sicilia 28,4% Sardegna 52,8% nord-ovest 48,1% nord-est 49,7% centro 48,1% sud 29,1% isole 34,5% capoluoghi 53,1% non capoluoghi 37,6% 0 - 10.000 abitanti 37,2% 10.000 - 30.000 abitanti 38,3% 30.000 - 100.000 abitanti 40,2% 100.000 - 250.000 abitanti 53,8% oltre 250.000 abitanti 55,1% media nazionale 42,4% Dati Audipress 97/II
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stata nell’anno pari all’1,7%, si può notare come i ricavi da vendite siano addirittura arretrati di mezzo punto percentuale; d’altra parte, la quantità di copie vendute è rimasta sostanzialmente stazionaria, come si è visto nel primo capitolo, né si sono verificati nel corso dell’anno aumenti dei prezzi di copertina, come era avvenuto per esempio nel corso del 1995, allorché ad una diminuzione del 3,5% della Andamento economico delle imprese diffusione media giornaliera fece riscontro un aumento del Stando ai dati preliminari di bilancio 1997 forniti da 56 13% dei ricavi da vendite. testate quotidiane, i quotidiani italiani nel loro complesso In conseguenza di questa dinamica, l’incidenza dei ricachiuderanno l’esercizio 1997 con un fatturato di 4.557 vi pubblicitari sui ricavi 5, complessivi delle aziende editomiliardi, in crescita del 4% rispetto al 1996. Questo risultato riali ha superato nel 1997 il 45%, ponendosi su livelli che è il frutto di un modesto (+1,2%) incremento dei ricavi da avvicinano quelli dei maggiori paesi occidentali. In Francia, vendite, e di un più sostenuto (+7,6%) aumento dei ricavi da stando ai dati dell’Associazione mondiale degli editori vendita degli spazi pubblicitari. relativi al 1996, i ricavi pubblicitari costituiscono il 63,4% Se si depura il dato dall’inflazione, che sappiamo essere dei ricavi totali, in Germania il 62,3%, in Spagna il 52,1%. Lontanissimi gli Stati Uniti, dove i ricavi da vendite costituiscono il 13,9% suddivisione del mercato pubblicitario 1997 dei ricavi complessivi. L’incremento dei ricavi pubblicitari dei quotidiani nel 1997 Quotidiani Affissioni è stato dunque in gran parte frut21% 2% to del positivo andamento del mercato pubblicitario. I dati dell’Osservatorio FIEG-ACP sono estremamente eloquenti: il 1997 Periodici si è concluso con un fatturato 15% pubblicitario complessivo di 2.272 miliardi di lire, con un TV commerciali incremento del 10,5% rispetto al 38% 1996. In forte crescita (+14,6%) la pubblicità commerciale naRadio zionale, che da sola contribuisce 4% per il 50% al fatturato complesTV Rai sivo pur occupando soltanto il 20% 23% dello spazio pubblicitario. Dati Nielsen Viceversa, la pubblicità commersensibilmente maggiore nelle città capoluogo (53,1% rispetto al 37,6% delle città non capoluogo), e cresca con il crescere delle dimensioni delle città: 37,2% nei centri con meno di 10.000 abitanti, 55,1% nei centri con più di 250.000 abitanti.
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5.559
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5.509
5.817
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1993
6.229
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6.414
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6.630
5.900
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6.557
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6.432
6.257
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6.361
6.325
1987
6.301
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6.106
6.648
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5.972
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ciale locale, che occupa il 63% dello spazio pubblicitario Occupazione complessivo, ha contribuito al fatturato complessivo con il I dati al 30 giugno 1997 evidenziano una popolazione 22%. poligrafica complessiva di 9.468 unità, 68 in meno (-0,7%) E’ significativo notare come, a fronte di un incremento rispetto ai 9.536 del 31 dicembre 1996. E’ peraltro da del fatturato del 10,5%, gli spazi pubblicitari siano aumensegnalare come il dato dei dipendenti al 31 dicembre 1996 tati del 9%: se ne ricava che è aumentato il valore medio di sia risultato sensibilmente inferiore al dato evidenziato sulla vendita del modulo pubblicitario, da 72.000 a 73.000 lire. precedente edizione di questo studio, a testimonianza del Notevolissime le differenze tra i vari tipi di pubblicità: si va fatto che la seconda metà del 1996 ha visto un pesante dalle 26.000 lire della commerciale locale alle 75.000 della ridimensionamento degli organici nelle aziende del settore: pubblicità rubricata, sino alle 157.000 della commerciale ben 546 unità espulse dal ciclo produttivo. nazionale ed alle 388.000 della pubblicità di servizio, costiNon accenna ad arrestarsi, quindi, la tendenza alla contuita da piccola pubblicità, necrologi, cinema, echi di cronatrazione dei livelli occupazionali: nell’ultimo quinquennio ca, finanziaria, legale, ricerche di personale. la popolazione poligrafica è diminuita di 2.399 unità, pari al Il positivo andamento della pubblicità sui quotidiani nel 20% del totale. Rispetto al 1980 il calo è di 5.205 unità, 1997 non ha minimamente intaccato quello squilibrio nella ovvero del 35%. distribuzione delle risorse pubblicitarie a vantaggio del L’andamento dei primi sei mesi del 1997 conferma un mezzo televisivo che da molti anni ormai caratterizza il mercato italiano. La quota di mercato detenuOccupazione poligrafica 1980 - 1997 ta dai quotidiani è anzi ulterior3 mente calata, passando dal 21,7% 7 5 6 14. 14.36 814 3 al 20,8%, mentre la quota detenuta 13. 13.54 .015 6 8 6 13 12.57 2.55912.62 12.61 .320 2.457 .323 1 dalla televisione è salita dal 57,2% 1 12 12 867 13 11. 3 11. 585 al 57,9%. 10. 10.184 2 68 1 9.5 9.4 L’anomalia della situazione italiana appare chiara se si confrontano i dati sopra riportati con quelli degli altri paesi più sviluppati: mentre infatti in Italia la stampa - quotidiani e periodici - rappresenta il 36% del mercato pubblicitario contro il 58% della televisione, in Francia il rapporto è del 47% contro il 33%, in Germania del 71% contro il 21%, nel regno Unito del 60% operai impiegati contro il 32%, negli Stati Uniti del Elaborazione ASIG Service su dati FIEG - Fondo Casella 50% contro il 38%.
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altro trend del settore, ovvero la crescita di peso della che al 31 dicembre 1996 erano 553, sei mesi dopo si sono componente impiegatizia rispetto a quella operaia: mentre ridotti a 478. infatti gli operai sono diminuiti di 94 unità (da 4.003 a 3.909), gli impiegati sono passati da 5.533 a 5.559, portando Retribuzioni così il proprio peso sul totale addetti al 58,7% contro il 58% La costante riduzione del carico produttivo delle aziende del 1996. Solo dieci anni or sono, nel 1987, gli operai erano del settore per effetto della perdurante crisi di mercato e ancora in maggioranza, e nel 1980 rappresentavano il 58,2% della razionalizzazione dei processi produttivi ha portato della popolazione poligrafica. come conseguenza ad una significativa diminuzione del Il calo occupazionale intervenuto nel 1997 ha interessato numero delle ore lavorate: -24% nel 1997 rispetto al 1994. quasi esclusivamente la componente maschile, passata da Questa riduzione si è riverberata, come si è visto nel capitolo 7.365 a 7.293 addetti, mentre la componente femminile è precedente, nella riduzione degli organici e nel diminuito aumentata di quattro unità, da 2.171 a 2.175, portando così ricorso al lavoro straordinario: le ore di straordinario retridal 22,8% al 23% il proprio peso sul totale degli addetti. buite sono diminuite del 33% tra il 1994 e il 1997, e del 21% Per quel che concerne l’inquadramento degli addetti, il nell’ultimo anno. dato del primo semestre 1997 evidenzia un incremento Ciò nonostante, il dato relativo alla retribuzione comoccupazionale per primo, ottavo e nono livello, Le retribuzioni a confronto con l’inflazione decrementi per i livelli dal terzo al sesto e per il (valore 1994 = 100) decimo, nessuna modifica per secondo e settimo. Si conferma l’affollamento degli addetti ai tre 111,4 livelli centrali, dal quinto al settimo, dove sono concentrati il 64,1% degli addetti. Un ultimo dato che merita di essere 109,5 108,4 evidenziato è rappresentato dal costante aumento dell’età media degli addetti, che nel 1994 107,0 era di poco superiore ai 40 anni e che al 106,5 105,4 30 giugno 1997 ha quasi raggiunto i 41 anni: una tendenza all’invecchia105,8 mento tanto più rilevante se si pensa 101,7 al significativo ricorso al Prezzi al consumo prepensionamento che ha investito 1997 il settore negli ultimi anni e che retribuzioni ordinarie 100,6 1996 avrebbe dovuto portare invece alla riduzione dell’età media degli adretribuzioni complessive 1995 detti; se ciò non è avvenuto, è segno che non vi sono stati nuovi ingressi 1994 nelle fasce di età più giovani: gli addetti con meno di 27 anni di età, Elaborazione ASIG Service su dati ISTAT - Fondo Casella
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Le pagine dell’Osservatorio
Fotografia di G. Marchetti
plessiva dei lavoratori del settore, che nel 1995 aveva perso denza media della contrattazione integrativa aziendale ed terreno nei confronti del costo della vita e che nel 1996 era individuale nonché del lavoro notturno e festivo sia pari al invece cresciuto in misura superiore rispetto all’inflazione, 66%, con una punta massima del 113% per i lavoratori nel 1997 appare sostanzialmente in linea con l’andamento inquadrati al secondo livello, la cui retribuzione ordinaria dei prezzi al consumo: nei primi sei mesi la retribuzione media annua è risultata pari a 58,4 milioni contro i 27,3 media complessiva ha raggiunto i 63,8 milioni annui, con un milioni che costituirebbero il minimo contrattuale. incremento dello 0,6%, ma è probabile che alla fine dell’anno il tasso di crescita si collochi intorno all’1,5-2%, a fronte di un incremento del costo della vita pari all’1,7%. D’altra parte, nell’edizione 1996 del presente rapporto di ricerca si indicava, sulla base dei dati al 30 giugno 1996, un tasso di crescita delle retribuzioni di poco inferiore al 3%, mentre il valore alla fine dell’anno è poi risultato pari al 5,2%. La scomposizione del dato retributivo nelle sue componenti fondamentali - retribuzione ordinaria e retribuzione straordinaria - evidenzia come quest’ultima sia diminuita del 7,8%, passando dai 4,6 milioni di lire del 1996 ai 4,3 milioni del 1997. La retribuzione ordinaria, invece, è cresciuta dell’1,2%, da 58,8 a 59,6 milioni annui. Se allarghiamo lo sguardo al quadriennio 19941997 ci accorgiamo che la retribuzione complessiva è cresciuta, nell’arco di tempo considerato, del Elisabetta Marchetti, coordinatrice 7,1% a valori correnti ed è invece diminuita del dell’attività dell’Osservatorio Tecnico e 3,8% a valori costanti, depurati cioè dall’inflaziovalida collaboratrice di ne. Anche in questo caso il dato complessivo è il TecnoMedia, ha coronato lo risultato di un sensibile calo (-6,9%) della composcorso 14 febbraio il suo sogno nente straordinaria, e di un aumento della retribud’amore con Giuseppe zione ordinaria pari all’8,3%. Verrecchia. Ai neo-sposi vanno gli auguri Un ultimo dato che va sottolineato è rappresenpiù affettuosi del Consiglio tato dal sensibile scarto tra la retribuzione ordinaria Direttivo dell’Osservatorio e della effettivamente erogata e la retribuzione “teorica” in redazione di TecnoMedia. base ai valori minimi contrattuali ed all’anzianità media dei lavoratori inquadrati in ciascun livello. Dal confronto tra i due valori emerge come l’inci-
Fiori d’arancio all’Osservatorio
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Archivio Aperto ASIG
Archivio Aperto contiene una rassegna periodica di segnalazioni e recensioni di articoli, relazioni, ricerche e repertori statistici - dedicati all’industria della comunicazione - pubblicati dalle più prestigiose riviste e dalle organizzazioni italiane ed internazionali del settore. Per ogni sommario è chiaramente indicata la fonte. Le aziende associate alla ASIG possono richiedere presso i nostri uffici ulteriori informazioni circa il materiale recensito. Il catalogo completo è consultabile su Internet, all’indirizzo http://www.ediland.it.
Riferimento: 1494
IPTC-NAA Information Interchange Model 4.0 Questo documento contiene le specifiche tecniche della versione 4.0 del formato Information Interchange Model, rilasciato nell’ottobre 1997 dalla Newspaper Association of America (NAA) e dall’International Press Telecommunication Council (IPTC). L’Information Interchange Model si propone di fornire alle agenzie di informazione o agli utenti che intendono scambiarsi informazioni digitali tra loro un unico supporto per tutti i tipi di file: testi, foto, grafici etc. IPTC ottobre 1997
Riferimento: 1495
IPTC-NAA Information Interchange Model Guideline 1.0 Questo documento contiene una serie di raccomandazioni e di istruzioni da seguire per effettuare il trasferimento di file generati da personal computer Apple Macintosh utilizzando l’Information Interchange Model IPTC-NAA. IPTC aprile 1993
Riferimento: 1496
IPTC-NAA Digital Newsphoto Parameter Record 4.0 Questo documento contiene le specifiche tecniche della versione 4.0 del formato Digital Newsphoto Parameter Record, rilasciato nell’ottobre 1997 dalla Newspaper Association of America (NAA) e dall’International Press Telecommunication Council (IPTC). Il Digital Newsphoto Parameter Record costituisce un formato universamente applicabile per la rappresentazione digitale delle immagini e per la loro trasmissione. In allegato, un set di linee guida contenenti una serie di formule matematiche per la conversione dei dati originati dallo
scanner in dati destinati all’output su monitor (TV Gamma) o su stampante (Linear Density). IPTC aprile 1993
Riferimento: 1497
Trasmissione digitale della pubblicità: una case-history finlandese La breve case-history dell’agenzia pubblicitaria finlandese Kärkimedia Oy, la cui proprietà è suddivisa tra 27 quotidiani regionali, e di fatto agisce come una concessionaria di pubblicità che distribuisce elettronicamente le inserzioni ai quotidiani collegati. Nel tipico flusso di produzione il cliente realizza il file di pubblicità in formato Pdf e lo trasmette all’agenzia Kärkimedia utilizzando un modulo di posta elettronica che contiene tutte le informazioni tecnico-amministrative sull’annuncio. A questo punto è il server dell’agenzia (un Power Macintosh 9600/350) a gestire in automatico tutte le fasi successive: i file a colori vengono convertiti in formato CMYK e adattati ai profili colore di ciascun quotidiano. Le inserzioni vengono quindi inviate tramite linee dedicate a 10 MB al secondo, mentre le informazioni amministrative vengono trasmesse via fax. completato il processo di trasmissione, il server trasmette una ricevuta al cliente. Presso i quotidiani il file Pdf viene quindi trasformato in file Eps tramite Acrobat Exchange e quindi avviato al sistema di impaginazione. Apple Magazine inverno 1997
Riferimento: 1498
IFRA Expo 1997: i sistemi di prestampa La panoramica, curata dall’advisory service dell’IFRA, dei sistemi di prestampa in mostra all’IFRA Expo 1997 di Amsterdam.
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Tra gli altri, vengono passate in rassegna le soluzioni di Mediensystemen, Linopress, Funkinform, Delta, PPI, EAE, ESE, Unisys, SaxoTech, Wilkensen Scoop, Advent Software, Cicero, Alfa media partner, Atex, System Integrators, CCI, AO International, Mactive, Vision, A&F Computer Systems, DTI, Baseview, Cybervision, Datox, Sinedita, HUP, Tera, Quark, CoDesCo, MultiAdServices. Newspaper techniques novembre 1997
Monotype. Nell’area dei sistemi di controllo qualità, infine, vengono presentati gli strumenti di controllo di Graphic Microsystems, Shamrock, Tobias, Viptronic. Newspaper techniques novembre 1997
Riferimento: 1500
IFRA Expo 1997: Computer To Plate Riferimento: 1499
IFRA Expo 1997: trattamento delle immagini Questo articolo presenta una rassegna delle novità in mostra all’IFRA 1997 di Amsterdam nell’area dell’immagine digitale, in tutte le sue molteplici sottocategorie. Nei sistemi di trasmissione digitale della pubblicità vengono presentate le soluzioni di 4-Sight per la trasmissione digitale di file di pubblicità su linee ISDN, e vengono descritti i contenuti dell’alleanza tra la società inglese e la Associated Press. Nel settore dei sistemi per la realizzazione di bozze digitali di stampa, vengono analizzate le soluzioni di Tektronix, Kodak e DuPont, mentre nell’area delle prove soft vengono presentati i prodotti di Parascan, Accord IT Services e ancora DuPont. Ampio spazio è riservato ai sistemi di gestione e calibrazione del colore, con le soluzioni di Agfa, Interfoto, Purup Eskofot, Helios, Binuscan. Nel settore degli scanner vengono presentate le ultime novità di Agfa, Purup Eskofot, Dainippon Screen, Tecsa, mentre Kodak ha presentato l’intera gamma di fotocamere digitali, tra le quali quelle per la fotografia professionale realizzate congiuntamente con l’agenzia di stampa americana Associated Press. Per quanto riguarda la gestione de flusso di lavoro, l’articolo si è soffermato sulle soluzione presentate durante la rassegna da Agfa, Autologic, DuPont, ScanGraphic, mentre nel settore dei RIP l’attenzione è puntata sui prodotti di Agfa e
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Uno dei temi più attuali all’IFRA 1997 di Amsterdam è stato quello del Computer to Plate. In questo breve articolo lo specialista IFRA in questa area tecnologica, Manfred Werfel, si sofferma sulle novità più interessanti in mostra nell’area dei sistemi di output, con descrizioni delle soluzioni offerte da Autologic, Dainippon Screen, ECRM, Monotype, Onevision. Newspaper techniques novembre 1997
Riferimento: 1501
IFRA Expo 1997: sistemi di stampa In questo articolo il direttore della ricerca IFRA Boris Fuchs esamina le tendenze che sembrano emergere nell’area dei sistemi di stampa dall’IFRA 1997 di Amsterdam: la disputa tra configurazione a torre e configurazione a satellite, l’impatto che la tendenza a ridurre le tirature e ad aumentare le edizioni sta avendo sui sistemi di stampa, le eterne promesse del computer to print. Vengono quindi passate in rassegna le novità presentate all’Expo da Amal, Global Web Systems, Goss Graphic Systems, Graphic Field Services/King Press Europe, Heidelberg Web Press, Koenig & Bauer/Albert, Man Roland, Mitsubishi, NewsWeb, Solna, Web Leader, Wifag, ABB, Baumüller, EAE, Harland Simon, Presstech Control, RockWell Automation, Quad/Tech. Newspaper techniques novembre 1997
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Riferimento: 1502
IFRA Expo 1997: sala spedizione La rassegna, curata da Wolfgang Heil dell’advisory service IFRA, delle principali novità esposte all’IFRA 1997 di Amsterdam nel settore della sala spedizione. Vengono presentati e descritti i prodotti di Affeldt, BührsZaandam, Cyclop, Ferag, Gämmerler, Heidelberg Finishing Systems, Idab Wamac, Metsi, Gerd Mosca, Müller Martini, Rima Systems, Signode Bernpack, SITMA, Schwede Maschinenbau, Strapping Systeme Bindlach, Thorsted Maskiner, Van Riet, Windab. Newspaper techniques novembre 1997
Riferimento: 1503
Intranet nei quotidiani: alcune realizzazioni Un breve resoconto su alcune interessanti realizzazioni di Intranet realizzato da David Cole, noto consulente nelle tecnologie editoriali. La prima case-history riguarda la società editrice Alameda Newspaper Group, che pubblica quattro quotidiani del mattino e uno serale, per un totale di circa 230.000 copie diffuse giornalmente, nell’area della Silicon Valley californiana. La Intranet di ANG utilizza in maniera estensiva il formato Acrobat ed utilizza browser standard come supporto software. Tra le funzionalità più interessanti dell’installazione, va segnalata la possibilità per gli agenti di vendita della pubblicità di richiamare e stampare gli annunci pubblicitari residenti sul database del quotidiano, in modo tale da poterli mostrare ai clienti al momento stesso della stipula del contratto pubblicitario. E’ attualmente allo studio un sistema di acquisizione della pubblicità classificata basato su Intranet. La seconda base-history sulla quale si sofferma David Cole riguarda la Boston Globe Corporate Connection (BGCC), la Intranet che collega i le stazioni di lavoro dei circa 1.000
dipendenti del quotidiano Boston Globe (470.000 copie di diffusione giornaliera, 760.000 nell’edizione domenicale). Tra le applicazioni su BGCC ve ne è una, denominata Face Book, che consente di ottenere, partendo dal nome o dal numero di telefono, l’indirizzo completo, la foto e l’indirizzo e-mail di uno qualunque dei dipendenti del quotidiano di Boston o del New York Times, la cui società editrice controlla anche il Boston Globe. La Intranet del Boston Globe consente inoltre di ottenere i report di produzione giornalieri direttamente dal sistema VMS, di consultare le sette agenzie di informazione alle quali è collegato il giornale, di ottenere in tempo reale le quotazioni di borsa, e persino di consultare il menu della mensa del giornale. Tra le implementazioni attualmente allo studio, va segnalato un sistema “push” denominato NewsCast e sviluppato dalla società Wavephore di Phoenix, che consente la trasmissione in tempo reale all’utente delle notizie che corrispondono al profilo predefinito, e un sistema di trasmissione video con protocollo IP sulla rete Intranet, da utilizzare per meeting, corsi di formazione, presentazioni aziendali. newspaper techniques novembre 1997
Riferimento: 1504
Computer to plate alla Southern Newspapers La Southern Newspapers di Southampton, primo editore di quotidiani ad aver introdotto il computer to plate, è il decimo editore regionale del Regno Unito con 91 testate tra cui quattro quotidiani, 21 settimanali e 66 settimanali gratuiti, per un totale di 2,3 milioni di copie diffuse alla settimana, alle quali va aggiunta la stampa dei quotidiani a diffusione nazionale Daily Mail e Mail on Sunday per tutta l’Inghilterra meridionale, per un totale di circa un milione di copie settimanali. L’impianto di produzione della società, situato a Redbridge, è equipaggiato con una MAN Roland Geoman con otto portabobine, otto torri con otto gruppi di stampa ciascuno e
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due pieghe 2:5:5, ed è in grado di produrre due diverse testate in contemporanea, ad una velocità massima di 70.000 copie orarie, con una foliazione massima di 64 pagine tabloid (128 in accumulo) e la possibilità di posizionare il colore su ogni pagina. La gestione computerizzata della rotativa, compresa la pianificazione, il presettaggio e il sistema di controllo del flusso, è affidata al sistema PRIMA MS di Harland Simon, mentre il sistema di gestione dell’inchiostrazione è stato realizzato da BVS. Le pagine tabloid realizzate con il sistema Atex vengono trasmesse tramite rete in fibre ottiche al sistema di controllo output Monotype Print Express, residente su workstation Sun Ultra-Sparc ed equipaggiato con dischi RAID 5 e database relazionale SQL. Le pagine vengono quindi avviate verso la linea CTP Krause Laserstar LSN, con la quale vengono esposte una media di 100 lastre l’ora con una risoluzione di 1.270 DPI. newspaper techniques novembre 1997
Riferimento: 1505
Rotative WIFAG a Le Télégramme de Brest e al Midi Libre: primi risultati I quotidiani francesi negli ultimi anni sono stati quelli che maggiormente hanno creduto - e investito - nelle innovazioni tecniche contenute nelle rotative WIFAG, ed in particolare nell’ eliminazione dell’albero longitudinale, nella possibilità di effettuare il cambio delle lastre “al volo” e nel sistema USIS (Ultra Short Inking System) per l’ inchiostrazione keyless a corsa ultra-breve. Questo articolo riporta i primi risultati in produzione delle rotative della società di Berna installate a Le Télégramme de Brest e al Midi Libre di Montpellier. A Brest è stata installata una rotativa OF370 GTD con cinque gruppi di stampa, cinque portabobine, 32 gruppi di inchiostrazione e una piega, con tavola di 1.640 mm e circonferenza cilindro di 1.156 mm. Rispetto alla vecchia
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rotativa Harris, la nuova rotativa ha consentito un incremento di produzione di 20.000 copie, ed una contemporanea riduzione del 50% delle rotture carta e del 20% del consumo di elettricità, mentre lo scarto di avviamento si è abbassato del 50%, riducendosi ad appena 2.000-2.500 copie. A Montpellier è stata installata una rotativa OF 370 GTD PCU+, con sei gruppi di stampa e sei portabobine, 48 gruppi di inchiostrazione, il sistema per il cambio al volo delle edizioni, tavola di 1.280 mm e circonferenza cilindro di 940 mm. Nel caso del Midi Libre non è possibile al momento effettuare confronti di produttività con la situazione precedente, dal momento che l’introduzione delle nuova rotativa nello stabilimento di stampa ha coinciso con una più generale riorganizzazione aziendale, comprendente tra l’altro il cambio di formato del quotidiano e la ridefinizione complessiva del flusso di produzione. Tuttavia, mentre per produrre un quotidiano di 32 pagine con quattro pagine in quadricromia in precedenza occorreva in sala rotative un organico di 18 persone, oggi per produrre 40 pagine, delle quali 16 in quadricromia, ne bastano 11. newspaper techniques dicembre 1997
Riferimento: 1506
Computer to plate per i quotidiani: lo stato dell’arte Questo rapporto di ricerca, realizzato congiuntamente da IFRA e dalla NAA (Newspaper Association of America), presenta lo stato dell’arte delle soluzioni disponibili per il computer to plate e una rassegna delle più significative installazioni sinora realizzate su entrambe le sponde dell’Oceano Atlantico. Dopo una introduzione che ripercorre la storia e gli sviluppi di questa tecnologia e ne tratteggia i vantaggi e gli attuali svantaggi, lo studio analizza nel dettaglio gli effetti del CTP sul flusso di lavoro, quindi analizza i dettagli tecnici dei sistemi CTP e ne mette in evidenza costi e ritorni sull’inve-
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stimento. Il rapporto si chiude con tre ipotesi di introduzione del CTP in altrettanti quotidiani rispettivamente con 75.000, 150.000 e 225.000 copie giornaliere di produzione, e con alcune brevi case-histories di quotidiani che utilizzano già il Computer to Plate: Magdeburger Volksstimme (Germania), Vorarlberger Nachrichten (Austria), Southern Newspapers (Gran Bretagna), Sydsvenskan Tryck (Svezia), Lexington Herald-Leader (Kentucky, USA), The State-Journal Register (Illinois, USA), Norwich Bulletin (Connecticut, USA). In appendice, viene effettuata una comparazione tra i mercati europeo e nord-americano del CTP, un glossario dei termini, l’elenco dei fornitori e delle società ed associazioni che hanno contribuito alla ricerca. IFRA Special Report 2.24
Riferimento: 1507
IFRAtrack 2.0 IFRAtrack, del quale questo documento riporta la bozza della versione 2.0, vuole proporsi all’industria editoriale internazionale come uno standard per l’interscambio delle informazioni tra i vari sistemi di produzione (prestampa, stampa, spedizione, amministrazione, diffusione, management, etc.) che esistono all’interno del ciclo di lavorazione del quotidiano. Obiettivo di questo standard, del quale questo documento costituisce il set di linee guida, è pertanto quello di mettere in comunicazione diversi segmenti produttivi dei quotidiani - pre-press, sala stampa, sala spedizione - ciascuno dei quali ha raggiunto elevatissimi livelli di automazione e di controllo computerizzato, ma per i quali mancano a tutt’oggi strumenti di management complessivo, in grado di creare un sistema di gestione integrata del quotidiano finalizzata alla “customer-to-customer satisfaction”. Una prima versione di IFRAtrack (1.0) fu rilasciata nel corso del 1995 (cfr. Archivio Aperto 1229), seguita l’anno
successivo dalla versione 1.1. La versione 2.0 descritta da questo documento è il frutto di un gruppo di ricerca IFRA guidato da Stig Nordqvist del Göteborgs-Posten e composto da undici tecnici e docenti universitari perlopiù provenienti da paesi scandinavi. IFRA Special Report 6.21
Riferimento: 1508
A che punto è la tecnologia del Computer to plate Lo scorso 2 e 3 dicembre 1997 si è svolto a Monaco di Baviera un simposio organizzato dall’IFRA avente come tema il computer to plate. In questo articolo, che riprende le relazioni e il dibattito svoltosi nel corso del simposio, l’autrice Valérie Arnauld fornisce una panoramica sul tema in tutti i suoi aspetti: gli sviluppi tecnici anzitutto, che vedono al momento una grande varietà di soluzioni tecnologiche alternative. L’articolo affronta quindi gli aspetti economici, ed in particolar modo l’esigenza di ottenere il ritorno dell’investimento per una tecnologia i cui costi sono al momento assai consistenti. Vengono infine affrontati i temi organizzativi, ed in particolar modo l’esigenza che il computer to plate pone, di ridefinire il flusso di lavoro all’interno delle aziende editoriali. Chiude l’articolo una breve presentazione dello special report sul computer to plate realizzato congiuntamente da IFRA e da NAA (Cfr. Archivio Aperto n. 1506). newspaper techniques gennaio 1998
Riferimento: 1509
Computer to plate: prime esperienze pratiche In questo resoconto del simposio IFRA di Monaco sul computer to plate (2-3 dicembre 1997) vengono presentate le sintesi di relatori che affrontano temi nati dalle prime esperienze pratiche sul computer to plate. Tony King, della DuPont, ha messo a confronto le lastre
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termiche e lastre convenzionali per il CTP; Boris Fuchs, direttore della ricerca dell’IFRA, ha raccontato delle applicazioni CTP installate in Giappone. Manfred Werfel, specialista dell’IFRA, ha parlato delle tecnologie per le prove di stampa soft, prerequisito indispensabile per il CTP; David Rolfe ha raccontato l’esperienza realizzata dalla News International con il CTP negli stabilimenti di Glascow, dove è stata installata una Krause Laserstar LSN in grado di produrre 167 lastre l’ora, e di Wapping, dove è stata installata una Western Litotech DiamondSetter in grado di produrre 197 lastre l’ora; Larry Maas ha fornito infine un resoconto della situazione negli USA, dove la diffusione del CTP è ostacolata dal fatto che la completa digitalizzazione del flusso di lavoro è ancora, nella maggioranza dei casi, ben lungi dall’essere stata raggiunta. newspaper techniques gennaio 1998
Riferimento: 1510
Computer to plate: alcuni sistemi di produzione Una serie di sintetiche schede su alcuni sistemi di produzione per il computer to plate presentati nel corso del simposio di Monaco: Western Litotech Diamondsetter, che utilizza due laser FD YAG ed è attualmente in produzione al Dallas Morning News, Boston Globe e News International; KrauseBiagosch LaserStar LSN, anch’esso basato su laser FD YAG e che vanta 80 unità installate; BasysPrint UV-Setter 710, che utilizza al posto del laser lampade a raggi UV, consente l’utilizzo di lastre offset normali e può essere usato anche come tirabozze, dal momento che accetta oltre alle lastre anche pellicola e carta fotografica; Strobbe/Agfa Polaris 100, che utilizza laser FD YAG e può processare lastre sia punzonate che non punzonate; Fujifilm PI 3000, che utilizza un laser a ioni di argon la cui luce può essere suddivisa in tre o cinque raggi, e che consente una risoluzione variabile da 1.016 a 2.540 Dpi. newspaper techniques gennaio 1998
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Riferimento: 1511
Computer to plate in produzione: Helsingin Sanomat Helsingin Sanomat è il maggior quotidiano finlandese con una diffusione media di poco inferiore al mezzo milione di copie ed una foliazione media di 52 pagine broadsheet (100 la domenica). La società editrice, Sanoma Corporation, produce inoltre un tabloid pomeridiano, Ilta-Sanomat, che ha una diffusione media di 220.000 copie con una foliazione media di 72 pagine. La stampa delle testate viene effettuata su tre impianti satellite: Vantaa, 15 chilometri a Nord di Helsinki, che è il centro principale; Varkaus, 300 chilometri a Nord di Helsinki, e Forssa, 110 chilometri a nord-ovest di Helsinki, dove nell’ottobre 1997 è stata installata una linea CTP. Il responsabile dell’impianto Risto Lehto descrive le caratteristiche di questa installazione. Le pagine vengono trasmesse tramite linee a 2 e 10 Mbit/sec (entro la fine del 1998 saranno tutte a 10 Mbit al secondo in modalità ATM). Il sistema di trasmissione/ricezione è composto da due ricevitori facsimile Chemco Newsscan 1500 e tre fotounità Autologic 3850. Nell’area di produzione lastre, accanto a due espositori convenzionali Krause NP150, è stata installata una linea CTP Krause Laserstar. I primi risultati del CTP in produzione hanno evidenziato aspetti positivi per quanto riguarda la velocità di produzione (96 lastre l’ora), ma hanno evidenziato alcuni punti critici, come l’esigenza di abbassare la risoluzione di uscita a 1.000 Dpi, il massimo consentito dal ricevitore facsimile, oppure un dot gain superiore con il sistema CTP rispetto al sistema tradizionale, il che impedisce il medesimo settaggio della rotativa con entrambi i tipi di lastre. newspaper techniques gennaio 1998
Riferimento: 1512
Computer to plate in produzione: La Voz de Galizia La Voz de Galizia, quotidiano di La Coruña, è pubblicato in sedici edizioni con una diffusione di 110.000 copie ed un
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carico produttivo giornaliero di ben 730 pagine, che comportano la produzione di 550 lastre al giorno delle quali 350 tra le 22 e le 0,30. Il sistema computer to plate scelto dal quotidiano spagnolo è stato il Polaris 100 prodotto dalla società belga Strobbe e commercializzato da Agfa, con il quale vengono attualmente realizzate 250/300 lastre al giorno. Un secondo sistema Polaris verrà installato nel corso del 1998, e consentirà di realizzare l’intera produzione del quotidiano utilizzando il computer to plate, con un sensibile risparmio sul costo del lavoro (nove unità produttive in meno), maggiore velocità produttiva grazie alla riduzione della risoluzione da 1.270 a 1.016 Dpi, riduzione dei costi per materiali di consumo, maggiore flessibilità nell’uso del colore. newspaper techniques gennaio 1998
generale), output (Computer to film, Computer to plate, online). Questa organizzazione ha la caratteristica di prevedere un flusso di lavoro totalmente digitale e di essere “media-neutrale”, di non avere bisogno cioè di modifiche e aggiustamenti nel caso in cui il supporto di diffusione finale dell’informazione non sia il quotidiano ma, per esempio, una edizione Web. In questo contesto, l’introduzione del Ctp non ha portato ad alcuno sconvolgimento sotto il profilo organizzativo, dal momento che era già stato risolto a monte il suo prerequisito essenziale, ovvero la digitalizzazione totale del flusso produttivo. Il sistema scelto è stato un Krause Laserstar 110 C, in grado di gestire una molteplicità di formati, dal broadsheet sino all’A4. newspaper techniques gennaio 1998
Riferimento: 1513
Computer to plate in produzione: Süddeutscher Zeitungdienst
Riferimento: 1514
La Süddeutscher Zeitungdienst è la società editrice dello Scwäbische Post di Aalen, in Germania, e di altre pubblicazioni su carta da quotidiano. Bernhard Theiss, direttore tecnico della società, descrive l’organizzazione ed il flusso di lavoro della società, che hanno condotto “naturalmente” all’adozione del Computer to plate. La tradizionale organizzazione dell’area prepress è stata abbandonata in favore di una organizzazione che suddivide l’attività in tre aree funzionali: input (testi, immagini, grafici, dati), trattamento (impaginazione e assemblaggio in
Il Ringerikes Blad, 15.000 copie di diffusione giornaliera, pubblicato nella città norvegese di Hønefoss, a 60 chilometri da Oslo, ha installato nel maggio 1997 una linea Computer to Plate Purup-Eskofot DMX-2737. Una settimana dopo l’installazione, tutte le pagine del quotidiano, che ha una foliazione media giornaliera di 14 pagine con un massiccio uso del colore, erano già prodotte con il sistema CTP, che ha consentito di ridurre da 1.800 a 600 lo scarto di avviamento. newspaper techniques gennaio 1998
Computer to plate in produzione: Ringerikes Blad
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In una società in continua e velocissima trasformazione, nella quale il lavoratore deve acquisire la capacità di riconvertirsi a nuove professioni ed è obbligato ad accettare il rischio (ma anche gli stimoli) di cambiare più volte occupazione nel corso della propria vita lavorativa, un testo come questo - dedicato al tema del lavoro temporaneo e della promozione di nuove forme di occupazione - diviene fondamentale per orientarsi nei meandri della normativa di legge, preposta a regolare le prestazioni di lavoro temporanee. Il libro è nel suo complesso un articolato ed approfondito commento alla legge 24 giugno 1997 n. 196. Si parte dalla definizione generale dell’argomento per finire con le sanzioni previste per i trasgressori, passando per l’analisi delle possibilità legate alla ricerca e soffermandosi sull’esame dei problemi originati dalle forme di lavoro sommerso.
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Un cliente soddisfatto è oggi l’obiettivo più importante per tutte le aziende di servizi e di produzione di beni. Un cattivo servizio comporta la perdita dei clienti, un passaparola negativo, lo stress del personale, il sottoutilizzo delle risorse tecnologiche, il rifacimento di attività e genera un costante disservizio. Questi sono rischi troppo elevati e costosi per essere sostenibili nel medio e lungo termine, soprattutto in un contesto economico in cui il cliente diventa sempre più esigente e l’offerta supera la domanda. Prendere coscienza di questo fenomeno, dedicandovi impegno e risorse, rappresenta la chiave del successo sul mercato. Saper coniugare le aspettative dei clienti con i criteri qualitativi per garantire la prestazione del servizio, significa poter restare sul mercato ed essere competitivi. Il testo accompagna il lettore attraverso tutti gli stadi che portano al successo.
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Non tutti i prodotti e i servizi utilizzati ogni giorno da ciascuno di noi sono S “di qualità”. Ritardi, sprechi, inefficienze, lunghe code agli sportelli fanno ormai parte della nostra esperienza quotidiana. Ma se è vero che tutto O ciò costituisce per il cliente un danno X diretto e immediatamente percepibile, Z è altrettanto vero che per le aziende può comportare una perdita notevole O in termini di business. Come afferma Alberto Galgano nella Prefazione, “un’azienda o un ente che voglia operare in logica qualità non può subire passivamente questo rischio. Deve prevederlo e, soprattutto, imparare a X gestirlo. Ecco allora un campo per Z certi aspetti “nuovo” del servizio: potrebbe sembrare paradossale, ma O esso consiste proprio nello strutturarsi per gestire i disservizi”. Partire da S una situazione di svantaggio per conseguirne una di vantaggio.
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Come trasformare eventi critici in fatti di qualità per la fidelizzazione del cliente
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Modelli, norme ISO 9000 e strumenti operativi per progettare, gestire e migliorare il servizio
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Gestione del disservizio
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Fuji Film migliora la tecnologia di scansione con il nuovo scanner a letto piano C-550 Lanovia Con questo articolo la società Fujifilm inizia a collaborare con il periodico TecnoMedia, aprendo un canale di comunicazione diretta con gli operatori dell’industria editoriale italiana. L’intero sistema di scansione è stato disegnato per minimizLa FUJI FILM imaging Ltd (FFEI) ha introdotto sul mercazare la sensibilità agli sporchi ed ai graffi presenti sugli to il proprio scanner con lettura XY e fattore “Z”. Lo scanner originali, pur mantenendo massima nitidezza e dettaglio. C-550 Lanovia, oltre ad un avanzato sistema di scansione a Tra pochi mesi sarà disponibile anche un software di letto piano CCD, utilizza la nuova tecnologia XY ed un scansione (dot-for-dot) che permetterà la sistema zoom che permette la scansione di ogni digitalizzazione dei film di selezione. originale alla massima risoluzione possibile inIn ogni stadio del processo di scansione sono dipendentemente dalla posizione sul piano. disponibili funzioni di incremento della produtIl gruppo di scansione, con una risoluzione tività. Per ridurre i tempi di impostazione con ottica di 5000 dpi, si muove lungo la larghezza C-550 Lanovia vengono forniti dei telaietti in e la lunghezza (assi X ed Y ) dell’area di scansione cui si possono premontare gli originali. Ogni per ottenere la migliore posizione per ogni telaietto ha un proprio codice di identificazione scansione. La funzione zoom mette a fuoco che permette il taglio automatico degli origil’immagine sull’intera larghezza dello CCD nali senza necessità di overview e taglio ottenendo la massima risoluzione di Via De Sanctis, 41 - 20141 Milano manuale. Come in ogni altro scanner di scansione. Tel. 02/89582200 - Fax 02/89502717 Il piano di scansione A3+ è adatto per Direzione Commerciale: elio.ramponi@fujifilm.it FFEI le funzioni di correzione colore e una vasta tipologia di originali, incluse Direzione Tecnica: gianluigi.bersani@fujifilm.it messa a punto della scansione sono simultanee con numerosi strumenti di diapositive (massimo 80 x 35 mm in un lavoro e profili di riferimento. Il sofisticato sistema di unico passaggio), negativi, fotografie. La barra di illuminaautofocus permette la scansione degli originali senza la loro zione per le trasparenze è removibile per permettere la rimozione dai supporti. scansione di oggetti 3D, quali libri, quadri, senza limitazioLa digitalizzazione a 16 bit per pixel per colore permette la ne di spessore. La produttività, per originali di piccolo riproduzione di ogni dettaglio con il massimo range di formato, è notevolmente incrementata in quanto viene utitonalità, rendono lo scanner C-550 Lanovia particolarmente lizzata l’intera area di scansione, in cui ogni immagine è efficace nella scansione delle aree notoriamente difficili scansita alla risoluzione richiesta. Con lo scanner C-550 delle alte luci, ombre e sfumature. Lanovia gli originali possono essere ingranditi fino al 3000%. Il nuovo scanner è dotato del software di scansione FUJI La FFEI con i suoi 50 anni di esperienza nella ricerca e nello FILM C-scan. Un prodotto derivato dall’affermata interfaccia sviluppo delle tecnologie di scansione ha creato uno scanner di scansione della serie di scanner a tamburo Celis 6200. Il che farà da riferimento nel mercato della pre-stampa. software di scansione C-scan è indicato sia per gli operatori Le soluzioni costruttive dello scanner C-550 Lanovia sono esperti che apprezzano gli strumenti avanzati di controllo in superiori ad ogni altro scanner della stessa fascia. Per CMYK, sia per utilizzatori alle prime armi che avranno a esempio, il sistema di trascinamento utilizza viti senza fine scanner C-550 Lanovia supporta i formati TIFF, CMYK, anziché cinghie per assicurare il posizionamento del gruppo RGB, greyscale e bitmap così come i profili ICC ed è di lettura in modo ottimale e con costanza di risultati nel compatibile con ColorSync. Le funzioni di editing comtempo. La struttura è stata appositamente progettata per dare prendono correzione tonale, correzione colore, dettaglio stabilità e rigidità dello scanner al fine di eliminare distor(USM), UCR/GCR, dot gain e tipo di inchiostro. Saranno sioni e difetti di allineamento. Il gruppo ottico è dotato di presenti anche strumenti di compressione che supportano il lenti di alta qualità per ottenere nitidezza e dettaglio nelle formato JPEG. scansioni.
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TecnoMedia
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Trasmissione digitale della pubblicità: scende in campo Elsag Bailey con AD Express Con questo articolo la società Elsag Bailey, uno dei più importanti fornitori italiani nel campo della automazione dei servizi di comunicazione e informatica, inizia a collaborare con TecnoMedia, aprendo un canale di comunicazione diretta con editori e stampatori di quotidiani e con le società di servizio che operano nell’industria editoriale del nostro Paese. Elsag Bailey, tramite la sua controllata Sangiorgio System Technology (SGST), ha messo a punto una nuova proposta per la trasmissione degli annunci pubblicitari in formato digitale su linee ISDN, uno dei più promettenti settori di sviluppo dei prossimi anni per i fornitori di tecnologie informatiche applicate all’industria editoriale.
La stazione dell’agenzia di pubblicità - fotolito Chi produce materialmente l’annuncio, ovvero la agenzia di pubblicità o la fotolito, viene attrezzato con una stazione di lavoro che acquisisce i file normalmente prodotti sulle più diffuse piattaforme hardware e software standard - Apple Macintosh, Intel Windows, XPress, PhotoShop, etc..- in formato EPS con embedding dei fonts Un sistema di trasmissione per la utilizzati. All’atto dell’acquisizione il concessionaria sistema provvede alla produzione di un Contatto: Anna Verrini Il sistema, denominato AD Express, è file a bassa risoluzione, all’acquisizione Sangiorgio System Technology attivo dall’ultimo trimestre del 1997, dei dati gestionali che accompagnano Strada 1, Palazzo F/8, 20090 Assago-Milanofiori ed ha l’obiettivo di facilitare, attraverl’avviso, all’”imbustamento” elettrotel. 02-57536256 fax 02-89200350 so software sviluppati su piattaforme nico del file in un messaggio di posta standard, la trasmissione in linea di elettronica, all’invio al centro servizi annunci pubblicitari in formato digitale dal produttore ed alla ricezione e visualizzazione dei messaggi di ritorno agenzia di pubblicità o fotolito - alla concessionaria, e da qui presenti nella propria casella postale. alle testate, quotidiane e periodiche, servite. Il “centro servizi pubblicità” mette a disposizione dei tre principali La stazione della concessionaria attori coinvolti nel processo industriale della produzione, Nell’architettura della soluzione la concessionaria riveste il raccolta e stampa della pubblicità, stazioni client attraverso ruolo chiave dell’intero processo. La stazione installata le quali accedere al servizio. L’aspetto che maggiormente presso questa società provvede alla ricezione dei messaggi caratterizza questa soluzione è quello di avere abolito il contenenti gli avvisi da approvare presenti nella propria concetto di database server centralizzato, a favore di un casella postale, alla visualizzazione ed alla stampa eventuasistema di posta elettronica esclusivamente dedicato alla le degli annunci pubblicitari in bassa risoluzione, al controltrasmissione dati. Il gestore del servizio, in altri termini, non lo dei dati gestionali di accompagnamento dell’avviso da offre agli attori un “contenitore” centralizzato di annunci da inviare all’editore. Successivamente gli operatori provvecui versare o attingere, ma si occupa esclusivamente di dono ad inviare al centro servizi l’ordine di trasmissione alla fornire la soluzione per la trasmissione dei dati direttamente testata quotidiana o periodica del materiale da pubblicare. fra gli utenti interessati. SGST mette a disposizione un Nel caso in cui i materiali non siano completi, gli operatori server di posta elettronica, che può essere decentrato presso della concessionaria trasmettono i relativi messaggi alla i singoli utenti, che smista i messaggi fra gli utenti stessi e agenzia o al centro fotolito per tutte le verifiche del caso e controlla il corretto flusso delle operazioni. I messaggi le eventuali modifiche. trasmessi in linea non vengono memorizzati in modo perLa concessionaria continua a svolgere tutte le attività di manente presso i centri elettronici della SGST, a meno che propria competenza, con la sola, e fondamentale, differenza che anziché movimentare oggetti fisici - stampati, pellicole, questa funzione non sia espressamente richiesta dalla connastri, floppy disk - si trasferiscono file e messaggistica cessionaria per eventuali riutilizzi successivi.
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digitale da computer a computer. La stazione dell’editore Quando la concessionaria dà il via libera alla pubblicazione della pubblicità, l’editore riceve sulla propria stazione di lavoro i file e la messaggistica collegata, consentendo la generazione finale degli annunci in formato compatibile con quello del sistema editoriale installato. Il centro servizi In tutta questa attività il centro servizi AD Express svolge funzioni complementari a quelle dei client: fondamentalmente si occupa di controllare e verificare la qualità globale del processo di trasferimento dati, monitorando il sistema e fornendo a tutti gli operatori dati in tempo reale sulla “movimentazione” dei file e sulla relativa messaggistica. SGST fornisce anche tutta la documentazione per il controllo di qualità del procedimento industriale, segnalando dove fossero nati eventuali problemi nel trasferimento dei dati. Le caratteristiche tecniche delle stazioni di lavoro prevedono, per le sedi periferiche di produzione della pubblicità,
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agenzie e fotolito, piattaforme PowerMac serie 8000 con system 8.0 o superiore, 32 MB Ram minima, hard disk 2GB e Cd Rom. Per le stazioni installate presso gli editori e presso la concessionaria, si prevedono piattaforme IBM PB486/Pentium con 24 MB di Ram, CD Rom, hard disk da 1 o 2 Gbyte, sistema operativo Windows 95/NT 4, Microsoft Exchange client, Microsoft Dial-Up Networking (accesso remoto). Le linee di comunicazione ISDN necessitano di una scheda per il collegamento base BRI con supporto del protocollo per accesso remoto su rete Internet - TCP/IP. Il servizio di base descritto in precedenza è stato realizzato dopo una lunga analisi con gli utenti finali, e fornisce un insieme di funzioni e caratteristiche che lo rendono soddisfacente e completo. Tuttavia è caratteristica qualificante di Elsag Bailey la capacità di realizzare soluzioni specifiche per la realtà organizzativa e produttiva dei propri clienti. Sono quindi possibili sviluppi e progetti ad hoc, che permettano una ulteriore e più profonda integrazione del servizio AD Express con i sistemi dei singoli utenti.
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Nàvita, innovazione e creatività al servizio delle imprese editoriali Con questo articolo la società fiorentina Nàvita inizia a collaborare con il periodico TecnoMedia, aprendo un canale di comunicazione diretta con gli operatori dell’industria editoriale italiana. Tunc alnos primum fluvii sensere cavatas; navita tum stellis numeros et nomina fecit, Pleiadas, Hyadas, claramque Lycaonis Arcton; (Virgilio, Georgiche, I, 136-138)
Nazionale delle Ricerche, denominato Ianus, che ha come obiettivo la realizzazione di un motore di ricerca che permetta di effettuare ricerche di tipo semantico-visivo su basi di dati fotografici. Nàvita nasce a Firenze nel 1996 ad Ma l’innovatività delle soluzioni, da sola, opera di un team di progettisti con alle non è sufficiente a garantire il successo spalle una significativa esperienza nello in un mercato che richiede anche il consviluppo di software dedicato all’analitinuo supporto nell’upgrade e nella masi ed al trattamento delle immagini, alla nutenzione dei prodotti installati, e quindi Via Sassetti 1 - 50123 Firenze gestione di archivi contenenti oggetti una capacità di investimento e una credibitel. 055/277651 - fax 055/264386 complessi, alla trasmissione ed all’interlità necessaria per proporsi come partner E-mail: mailbox@mail.navita.it scambio di dati tra reti remote. Missione affidabili per le imprese editoriali. http://www.navita.it aziendale di Nàvita è la costruzione di Sotto questo aspetto, il “plus” di Nàvita è costisistemi di archivio object oriented, in grado di utilizzare i tuito dall’appartenenza a un “reticolo” di imprese che trova più moderni sistemi di comunicazione oggi disponibili, ed in Sinedita il punto di riferimento principale per il mercato in grado di integrarsi efficacemente nei sistemi produttivi editoriale: una rete costituita da società non concorrenti tra delle aziende del settore. loro, che realizzano soluzioni complementari operando Obiettivo di questo articolo è dare una visione generale della ciascuna su un proprio segmento di mercato, riuscendo in tal società e dei suoi prodotti; nei prossimi numeri di TecnoMedia modo ad ottimizzare l’offerta. verranno presentate alcune installazioni particolarmente Accanto a Sinedita, ben nota ai lettori di TecnoMedia con le significative. sue soluzioni per il sistema editoriale dei quotidiani e per il database publishing, di questo reticolo fanno parte anche Innovazione, creatività, attenzione al mercato Exenia, società specializzata nel software amministrativoIn soli due anni di attività, Nàvita ha saputo ritagliarsi un gestionale e nella gestione della raccolta pubblicitaria nelle significativo spazio nel panorama italiano. Nel solo settore aziende editoriali, e Lira, che ha sviluppato una serie di editoriale italiano, prodotti Nàvita sono già in produzione a soluzioni rivolte alla gestione del personale. L’Eco di Bergamo, Libertà, Avvenire, Gazzetta del Sud, La Gazzetta del Mezzogiorno, La Sicilia, Corriere del MezzoI prodotti: gestione degli input... giorno, La Provincia di Como, Liberal, L’Adige, Mattino Un primo gruppo di soluzioni Nàvita - Wirenet e Giornaliedell’Alto Adige. ro Foto - è rivolto alla gestione del materiale che entra nel La buona accoglienza che il mercato italiano ha riservato ai sistema produttivo dei giornali: le agenzie testuali e fotograprodotti Nàvita nasce, in primo luogo, dal forte contenuto fiche in primo luogo ma anche i testi inviati dai collaboratori innovativo delle soluzioni adottate; non a caso la società è esterni, le foto scansite localmente, etc. stata chiamata a collaborare ad un progetto del Consiglio Wirenet è un software client-server che gestisce l’ingresso
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dei testi eterogenei ricevuti dalle agenzie di stampa, dai collaboratori via modem, e può gestire inoltre le immagini e gli infografici. Caratteristica peculiare del software è la possibilità, per l’utente, di configurare in maniera semplice e senza l’intervento di uno specialista informatico le regole di ingresso e di selezione del materiale che entra nel sistema, inserendo filtri per tipo di fonte, data e ora, parole contenute nel testo o nel titolo. Altra caratteristica assai utile di Wirenet è l’unificazione in un unico browser di tutte le informazioni ricevute, che vengono messe immediatamente a disposizione della redazione, risolvendo in tal modo tutti i problemi di gestione dei formati e delle visualizzazioni. La struttura a finestre indipendenti, inoltre, consente di monitorare contemporaneamente tutti i criteri di filtraggio impostati dal redattore, di effettuare ricerche, di creare archivi di settore o privati, di effettuare segnalazioni tramite l’applicativo di posta elettronica incluso nel pacchetto. Il
sistema è infine predisposto per il collegamento diretto con l’editor del sistema editoriale o con i più diffusi word processor in commercio. Giornaliero foto è un pacchetto finalizzato alla gestione ed alla distribuzione redazionale delle immagini provenienti da agenzie, collaboratori esterni via modem, scanner locali, CD-ROM e così via. Il software residente sul server gestisce in automatico l’ingresso delle immagini, le uniforma allo standard di produzione predefinito, e costruisce il database giornaliero delle immagini a partire dai campi IPTC. Per ogni immagine si genera una bassa risoluzione, che viene utilizzata per tutte le operazioni effettuate dai client, in modo da non appesantire il traffico sulla rete. Il server gestisce infine il database delle immagini e “traccia” le foto in base al loro stato di lavorazione: Disponibili (immagini entrate nel sistema e non ancora utilizzate), Lavorazione (immagini associate ad una zona di pagina o ad una inquadratura), Produzione (immagini in fase di controllo cromatico e pixel editing), Da archiviare (immagini prodotte o segnalate all’archivio storico). La novità più rilevante della stazione client è costituita dall’estrema semplicità d’uso dello strumento inquadratura, che consente anche all’utente più inesperto la deter~ minazione dell’inquadratura corretta per Be.e 1!!;1 la pagina, il controllo del colore, la verifica dell’ingrandimento massimo possibile in base alla risoluzione dell’immagine.
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...Gestione dell’archivio... Multi Object è il sistema Nàvita per la gestione degli archivi storico-documenta-
Particolare della funzione di selezione dell’inquadratura di Giornaliero Foto.
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li in ambiente client-server. Il sistema consente l’archivia...Gestione dell’organizzazione redazionale. zione di immagini fotografiche e pubblicitarie, infografici, Newsplan è la soluzione Nàvita per la gestione della segretesti non formattati, agenzie, articoli, titoli, didascalie, pagiteria di redazione, un settore tanto delicato nell’organizzane singole ed intere pubblicazioni. La struttura ad oggetti zione del lavoro all’interno dei giornali, quanto sino ad oggi consente una minore occupazione della base di dati, unita ad trascurato negli sforzi di informatizzazione dei sistemi una grande velocità nella ricerca: ogni oggetto mantiene produttivi. infatti il corredo informativo che aveva all’inizio del flusso Newsplan consente di automatizzare tutte le operazioni giornaliero di produzione, arricchito con il “valore aggiuntipiche di una segreteria di redazione: aggiornamento coto” eventualmente conferito dall’archivista sotto forma di stante delle informazioni di servizio, compilazione delle commenti, associazioni, classificazioni. agende, realizzazione delle rubriche di servizio che - in tutto Multi Object può essere interfacciato con i più diffusi e o in parte - vengono ad essa affidati. Il software gestisce la potenti motori di ricerca oggi disponibili sul mercato, ed è raccolta e l’organizzazione dei dati in un database, crea in grado di effettuare ricerche sia in modalità relazionale che l’integrazione con gli applicativi della famiglia Microsoft full text, oltre che in image retrieval per il materiale Office, ed effettua l’estrazione automatica dei testi necessari iconografico. L’implementazione dell’archivio può essere alla compilazione delle agende giornaliere. Per realizzare totalmente automatizzata, a partire dalla produzione giornaquesto obiettivo, il software effettua la gestione del calendaliera, oppure sottoposta al controllo selettivo degli operatori. ti Nn~o'n l,l,,~ l,l" ,,,,,,n I"" ,no Of 'loimN ,,/;lEI Il modulo client di Multi Object consente di effettuare ricerche “libere” oppure di farsi guidare dallrodOollOfIII>!I'_ _ ~l9*htI"'f~_.'" l’interfaccia utente, di affinare la ~ ...... G)• .....,llel G)0diern0 9e.-;,,_ 9-,,,.. 91.koolClll ricerca per passaggi successivi, di visualizzare i risultati della ricerca in modalità multi-object. E’ possibile infine l’impostazione di profili utente differenziati per tipologia di oggetto da ricercare o per livello di riservatezza.
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Una schermata di Intrabase. Come si può vedere, è possibile effettuare la visualizzazione delle foto di agenzia dall’interno di un comune browser Internet (in questo caso Microsoft Explorer).
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rio degli avvenimenti, della circolazione delle informazioni dalla Segreteria alla Redazione e viceversa, e verifica le risorse necessarie e i relativi costi. Il sistema consente infine di estrarre dati da esportare verso altri applicativi (per esempio Excel) per l’analisi statistica, nonché di effettuare comunicazioni interne utilizzando un sistema semplificato di posta elettronica, compatibile con MS Exchange. Sistemi Intranet/Internet I prodotti Nàvita sin qui descritti utilizzano un’architettura client/server, ad oggi la più diffusa nell’ambiente editoriale in virtù della sua sperimentata solidità ed affidabilità. Oggi tuttavia, grazie soprattutto al successo di Internet, si va affermando una modalità aggiuntiva di connessione, basata sul protocollo TCP/IP, sul linguaggio HTML, sui browser Internet standard. Certo, è ancora presto per dire se - e quando - gli attuali sistemi editoriali client/server verranno sostituiti da architetture Intranet/Internet, ma già oggi è possibile, utilizzando applicativi conformi a questa architettura, gestire in remoto, magari con un computer portatile ed un collegamento PPP, attività ritenute tradizionalmente “pesanti”, come l’interrogazione di un archivio di immagini o la consultazione delle agenzie. In questa area, Nàvita offre due prodotti, IntraMOB e IntraBase.
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IntraMOB consente di sfruttare tutte le potenzialità del software Multi Object anche in ambiente Intranet/Internet: interrogazione di un database di oggetti, con possibilità di ricercare - e visualizzare all’interno di un browser Microsoft o Netscape - immagini rasterizzate, line art, fotografie, testo non formattato, pagine in formato PDF, e così via; ricerche libere o guidate dall’interfaccia singole o combinate per tipologia di oggetto, possibilità di registrare le sessioni di lavoro e di ripristinare le operazioni precedenti in modo automatico, registrazione di criteri di ricerca. Con IntraBase è invece possibile effettuare la gestione di archivi fotografici e i collegamenti con le agenzie di stampa in modalità Internet/Intranet, utilizzando un browser Internet standard compatibile con la tecnologia “push”. Il software consente di raccogliere all’interno della schermata del browser in tempo reale tutte le informazioni ricevute dal server dalle fonti più disparate (agenzie, collaboratori esterni, scansioni interne etc.), risolvendo tutti i problemi di gestione dei formati e delle visualizzazioni. Il materiale viene controllato e “filtrato” sulla base dei parametri definiti dall’utente: fonte, data e ora, parole contenute nel testo o nel titolo. E’ infine possibile effettuare il taglio della foto, il dimensionamento, il controllo dell’ingrandimento e la correzione del colore.
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Il gruppo Agfa-Gevaert raddoppia i risultati: 8 miliardi di marchi il fatturato nel 1997 Il 1997 è stato un anno estremamente positivo per il vendita di 400 milioni di pellicole. Il Settore della carta Gruppo Agfa-Gevaert. Secondo le previsioni Agfa radfotografica è cresciuto solo di poco, principalmente per doppierà il risultato operativo che sarà di circa 480 milioni l’aumento del numero di laboratori fotofinishing comprati di DM (243 milioni l’anno passato) e raggiungerà per la da altri produttori di carta. prima volta nella sua storia gli 8 miliardi di DM di Il Settore delle Attrezzature da Laboratorio ha compiuto fatturato. Si tratta di un 7% in più rispetto al ’96 (7,468 eccellenti progressi, sia per quanto riguarda le attrezzature miliardi di DM). Allo stesso tempo il profitto sulle vendite fotofinishing che i Minilab. aumenterà dal 3,3% al 6%. La creLa Divisione Graphic Systems ha scita del fatturato è da attribuire consolidato ulteriormente la sua principalmente alla crescita di più posizione tra le aziende leader del del 5% delle quantità vendute. mondo nella fornitura di sistemi per AGFA GEVAERT S.p.a. Nelle esportazioni, che rappresentala pre-stampa. Raffrontato al 1996 il Divisione Graphic System Via Grosio 10/4 - 20151 Milano no più dell’83% del business, i cambi fatturato è aumentato ancora del 5% Tel. 02.30741 Fax 02.3074429 valutari giocano tradizionalmente un ruolo raggiungendo la cifra di 3,7 miliardi di primario. Quest’anno hanno continuato a sviDM. Questa Divisione contribuisce al fatturato lupparsi a favore di Agfa, producendo un aumento mateglobale con una quota del 47%. matico di fatturato di circa il 6%. Tuttavia, con una caduta di circa il 4%, i prezzi in moneta locale sono scesi ancora Il core business di Agfa di più rispetto all’anno passato, il che significa che i Agfa ha ottenuto una crescita doppia nel suo settore più postivi effetti dei cambi valutari sono stati parzialmente ampio, la pre-stampa fotografica. Ciò è da attribuire erosi nel fatturato e completamente nel risultato finale. principalmente alle pellicole usate nelle fotocompositrici Le misure introdotte da Agfa l’anno passato per miglioradigitali. Crescita continua anche per la matrici da stampa. re l’efficienza e tagliare i costi hanno avuto un impatto I sistemi di pre-stampa elettronica su vasta scala sono molto positivo sul risultato. rimasti allo stesso livello dell’anno passato, mentre il Desktop Publishing e la stampa digitale hanno registrato Tutte le divisioni sono in crescita una crescita doppia. Sfortunatamente tutti i sistemi eletAgfa ha registrato aumenti di fatturato in tutte e tre le sue tronici hanno una cosa in comune: essi soffrono in modo Divisioni (Foto, Graphic Systems e Technical Imaging particolarmente duro della pressione dei prezzi. Systems). Tutte hanno migliorato sensibilmente il proprio L’acquisizione del settore Matrici da Stampa Offset e fatturato, malgrado la notevole pressione sui prezzi. CiaPellicole Grafiche della DuPont è prevista per il primo scuna delle tre raggiungerà un risultato di più di 100 trimestre del ’98 ed è di enorme importanza strategica. milioni di DM. DuPont ha registrato nel ’96 con queste due Divisioni un Il fatturato della Divisione Foto, che comprende Film, fatturato di 900 milioni di DM. Finishing e Attrezzature per Laboratorio, è aumentato di Un buon 21% del fatturato del Gruppo è da attribuirsi alla più dell’8% arrivando a 2,5 miliardi di DM. Questa Divisione Technical Imaging Systems, che comprende i Divisione rappresenta il 32% del fatturato globale. Il sistemi per la radiologia medica e industriale, pellicole Settore Film ha mostrato una sostanziale crescita con la cine e sistemi microfilm. Agfa ha aumentato il suo fattu-
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rato in questa Divisione del 9% portandolo a 1,7 miliardi di DM. I sistemi medicali rappresentano più del 75% di questa Divisione e costituiscono quindi una delle principali attività della società. Le aree geografiche Quest’anno gli Stati Uniti hanno ulteriormente rafforzato la loro posizione confermandosi così come il più grosso mercato singolo Agfa. Più del 21% (l’anno scorso 19%) del fatturato è stato infatti ottenuto dal mercato statunitense. In termini di marchi tedeschi il fatturato degli USA è cresciuto del 21%.
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Anche gli altri paesi del Nord e Sud America hanno ottenuto buoni risultati. E’ stata registrata una crescita di mercato in ogni paese, dal Canada al Cile. Il 53% del business (3% in meno dell’anno passato) è stato raggiunto dal mercato europeo. Gli affari in alcune parti dell’Estremo Oriente hanno perso un po’ del loro dinamismo. Si può concludere affermando che dopo una serie di anni un po’ problematici, il Gruppo è tornato alla normalità. Il Presidente del Gruppo Agfa-Gevaert, Dr. Klaus Gerlach ha lasciato il posto, il 1° gennaio ’98, al Dr. Klaus Seeger, mantenendo comunque i legami con la società in quanto farà parte del Supervisory Board di Agfa.
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CIRCOLARI
“Circolari FIEG” raccoglie e segnala le informazioni e i commenti ai più importanti dispositivi di legge, indicazioni e raccomandazioni in materia sindacale, tributaria, disciplina dell’IVA e quant’altro attiene agli aspetti gestionali e amministrativi dell’industria dei giornali, oggetto di sistematica comunicazione alle imprese editrici e stampatrici. “Circolari FIEG” è un promemoria di facile consultazione, da tenere sempre a portata di mano, un nuovo strumento di lavoro per quanti hanno responsabilità direttive e gestionali nelle aziende del settore.
Circolare del 14-11-97 N° 48 (Mi)
Modifiche al vigente Accordo Nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici finalizzate alla disciplina del prodotto editoriale a bassa rotazione di vendita.
Circolare del 17-11-97 N° 49 (Mi)
Incontro delle parti contraenti l’Accordo nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici: intese finalizzate all’osservanza della normativa nazionale da parte dei rivenditori e delle relative strutture sindacali locali.
Circolare del 18-11-97 N° 50 (Mi)
Pubblicazioni cedute unitamente a prodotti oggetto di attenzione da parte delle Autorità: responsabilità delle Aziende editoriali.
Circolare del 18-11-97 N° 51 (Mi)
Riunione delle parti contraenti l’Accordo nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici: protocollo in materia di cessione congiunta di prodotti editoriali e supporti integrativi multimediali, effettuata attraverso la rete di vendita.
Circolare del 24-11-97 N° 52 (Mi)
Cessioni congiunte di prodotti editoriali e supporti integrativi o altri beni: variazione del prezzo defiscalizzato di vendita con decorrenza dall’1 gennaio 1998, in applicazione del decreto legislativo n. 313 del 2/9/97 in materia di imposta sul valore aggiunto.
Circolare del 04-12-97 N° 92 (Rm)
Corte di Cassazione. Sentenza n. 1776/96. Pratica giornalistica.
Circolare del 09-12-97 N° 54 (Mi)
Convocazione Commissione Tecnica Operativa Milano 16 dicembre 1997 Servizi regioni nord e provincia Firenze.
Circolare del 09-12-97 N° 93 (Rm)
Legge 24 giugno 1997 n. 196. Norme in materia di promozione dell’occupazione Contratti di fornitura di prestazioni di lavoro contemporaneo. Revisione della disciplina sanzionatoria del contratto a termine.
Circolare del 11-12-97 N° 94 (Rm)
Direttori amministrativi e dirigenti di giornali quotidiani; rinnovata il 4 dicembre 1997 la parte economica del contratto collettivo nazionale di lavoro
Circolare del 16-12-97 N° 95 (Rm)
Sblocco prepensionamenti ex art. 37 legge 5 agosto 1981, n. 416. Precisazioni dell’INPS.
Circolare del 29-12-97 N° 56 (Mi)
Esclusione degli automezzi adibiti al trasporto di pubblicazioni dal divieto di circolazione previsto per i giorni festivi e particolari giorni feriali del 1998.
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Circolare del 31-12-97 N° 57 (Mi)
Nuovo operativo invernale dei voli postali.
Circolare del 05-01-98 N° 1 (Rm)
Iva sui prodotti editoriali. Circolare Ministero delle finanze n. 328/E 24/12/1997.
Circolare del 07-01-98 N° 2 (Rm)
Comunicazione dei dati di tiratura dei quotidiani relativi al 1997 al Garante per la radiodiffusione e l’editoria.
Circolare del 09-01-98 N° 3 (Rm)
Legge 27/12/97 n. 449, collegato alla finanziaria. Nuove disposizioni in materia di tariffe telefoniche, di manifestazioni a premio e di contributi pubblici ad alcune categorie di imprese.
Circolare del 12-01-98 N° 4 (Rm)
Situazione occupazionale al trimestre ottobre - dicembre 1998.
Circolare del 13-01-98 N° 1 (Mi)
Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri per il risanamento dell’Ente Poste.
Circolare del 14-01-98 N° 5 (Rm)
Premi per l’esportazione del libro italiano 1997.
Circolare del 16-01-98 N° 2 (Mi)
Operativo voli postali.
Circolare del 16-01-98 N° 6 (Rm)
Legge 27 dicembre 1997, n. 449. Disposizioni attinenti il settore giornalistico
Circolare del 22-01-98 N° 3 (Mi)
Convocazione Commissione Tecnica Operativa Roma 3 febbraio 1998. Servizi regioni centro sud.
Circolare del 30-01-98 N° 4 (Mi)
Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri per il risanamento dell’Ente Poste. Rettifica del tempo di recapito standard per la consegna delle pubblicazioni.
Circolare del 03-02-98 N° 7 (Rm)
DLGS 2/9/97 n. 314. Armonizzazione, razionalizzazione e semplificazione delle disposizioni fiscale e previdenziali concernenti i redditi di lavoro dipendenti da relativi adempimenti da parte del datore di lavoro.
Circolare del 19-02-98 N° 8 (Rm)
contributi alle pubblicazioni di elevato valore culturale.
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TecnoMedia
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Marzo-Aprile 1998 dal 16/3/98 22/3/98 25/3/98 30/3/98 20/4/98 21/4/98
al 20/3/98 29/3/98 26/3/98 2/4/98 21/4/98 23/4/98
località
evento
New York Seybold Seminars New York ’98 Sud-Est asiatico IFRA Study tour Vienna, USA Problemi ambientali per i quotidiani Kuala Lumpur ANPE-IFRA Congress Expo Bruxelles Tendenze e sviluppi tecnologici nella sala spedizione Vienna, USA Misurazione del colore e analisi degli stampati
organizzato da: Seybold IFRA NAA ANPE-IFRA IFRA NAA
Maggio-Giugno 1998 dal 6/5/98 6/5/98 6/5/98 12/5/98 19/5/98 31/5/98 31/5/98 31/5/98 3/6/98 8/6/98 9/6/98 19/6/98 20/6/98
al 10/5/98 10/5/98 7/5/98 14/5/98 22/5/98 3/6/98 3/6/98 3/6/98 5/6/98 10/6/98 10/6/98 21/6/98 23/6/98
località
evento
Milano Milano Vienna, USA Vienna, USA San Diego Kobe Kobe Kobe Amsterdam Edimburgo Berlino Orlando Orlando
Converflex Europe 98 Grafitalia ’98 Gestione dello scarto Produzione digitale della pubblicità per i quotidiani Newspaper in Education 51st World Newspaper Congress 5th World Editors Forum Conference Info Services Expo ’98 68° Congresso mondiale INMA Comprint International Sistemi di pre-publishing Connections ’98 NEXPO ’98
organizzato da: Centrexpo Centrexpo NAA NAA NAA FIEJ FIEJ FIEJ INMA Intergraf IFRA NAA NAA
Luglio-Settembre 1998 dal 2/7/98 31/8/98 22/9/98 28/9/98
al 3/7/98 4/9/98 30/9/98 2/10/98
località Milano San Francisco Birmingham Vienna, USA
evento IFRA Italia 1998 Seybold San Francisco 98 IPEX Controllo di qualità per i quotidiani
organizzato da: Ifra-Fieg-Asig Seybold IPEX NAA
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