TecnoMedia 18

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TecnoMedia Tecnologie, Prodotti

& Mercati editoriali

Http://www.ediland.it

Numero 18 Aprile 1998

Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

Periodico mensile. Anno V n. 18 - Sped. in Abb.to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina) Esemplare diffuso gratuitamente ai soci

Il Messaggero Veneto verso la certificazione di qualità

Le

Nuovo primato tecnologico per il quotidiano di Udine, che entro la fine dell’anno riceverà - primo in Italia - la certificazione di qualità ISO 9000. a pagina 3

Il Giorno sperimenta la trasmissione digitale della pubblicità

Un réportage di TecnoMedia sul sistema di trasferimento digitale della pubblicità dalla concessionaria SPE al quotidiano milanese, in sperimentazione da alcune settimane. a pagina 9

Nuove iniziative su Internet per i quotidiani USA

Facendo tesoro di esperienze negative, come quella di New Century Network, i quotidiani americani rilanciano la propria presenza su Internet puntando su servizi di nicchia. a pagina 13

In ripresa nel 1997 l’industria grafica e cartotecnica

In aumento esportazioni e consumi interni, stabile il fatturato: sono alcuni dei dati emersi nel corso dell’annuale assemblea di Assografici, svoltasi a Milano lo scorso 6 aprile. a pagina 18

Dalla Pre-Stampa al Pre-Media: le ragioni di una mutazione

Al centro dell’intervento di Carlo Olivieri la delicata transizione verso sistemi di produzione in grado di prevedere, oltre al giornale stampato, altre forme alternative di output. a pagina 20

Filo

diretto

aziende informano

Il servizio ASIG Service che mette a diretto contatto fornitori e utilizzatori

di tecnologie per la produzione di quotidiani. Filo Diretto è il modo più rapido, efficace ed economico per raggiungere i

più qualificati manager e decision maker dell’industria editoriale italiana.

Ecco l’elenco delle aziende aderenti: AGFA-GEVAERT ANSA APPLE COMPUTER ARRISYSTEMS ATEX MEDIA SOLUTIONS AUTOLOGIC INFORMATION INTERNATIONAL BASEVIEW ECRM ELSAG BAILEY FUJIFILM GAMMAGRAPHX HASSELBLAD ELECTRONIC IMAGING IMAGITEX LINK SERVICE MILIA ’98 NÁVITA NTG OPTRONICS PURUP PREPRESS REED MIDEM ORGANISATION SINEDITA SAP ITALIA TELPRESS

Le rubriche Le pagine dell’Osservatorio Lo Scaffale Appuntamenti

TERA a pagina 25

UNISYS ITALIA

a pagina 27

XYVISION

a pagina 63

XEIKON a pagina 28


Parliamo di... Parliamo di Grafitalia naturalmente. E’ il primo e più

Il nostro impegno a perseguire e ad intensificare le ricerche

ravvicinato degli eventi ( 6 -10 maggio) che segnalavamo

e gli approfondimenti che in questi cinque anni, hanno

nel precedente numero di TecnoMedia, a sottolineare il

decretato la fortuna di TecnoMedia, saranno ripresi con

nuovo modo di operare che ASIG Service intende perseguire

impegno ancora maggiore.

con l’obbiettivo di contribuire in misura ancora più incisiva

In questa circostanza si imponeva una scelta. Ed abbiamo

alla conoscenza dell’evoluzione tecnologica nei diversi

ritenuto di essere nel giusto contribuendo a valorizzare la

settori della comunicazione.

Mostra che dal 6 al 10 Maggio, anticipando in partenza un

A Grafitalia, mostra che primeggia per contenuti ed autorevolezza nel campo delle arti grafiche in Italia, giunta

successo senza precedenti, occuperà gli stand della Fiera di Milano.

alla sua ottava edizione, ASIG Service partecipa per la

Ci proponiamo così al tempo stesso, di segnalare le

prima volta. Non certo come espositrice; ancor meno per

importanti innovazioni che caratterizzeranno la ottava

dare maggiore visibilità ad una presenza istituzionale.

edizione e le soluzioni altamente avanzate che gli espositori

D’intesa con Centrexpo, che Grafitalia promuove ed

saranno in grado di presentare alla qualificata platea di

organizza, ASIG Service curerà una serie importante di

visitatori e ai frequentatori dei numerosi appuntamenti

“Piazzette Tecnologiche”, una nuova formula di incontro e

fissati per il dibattito. Carlo Lombardi

di confronto serrato tra fornitori ed utilizzatori di tecnologie che è stata varata con successo alla edizione 1997 di NewComm. Si tratta di una caratteristica innovativa che tende ad ammodernare, soprattutto nella parte convegnistica, le Mostre di settore, fondendola più strettamente con il versante espositivo, nel segno di una prospettiva che tende ad avvicinare i “mondi” della comunicazione che, sino a pochi anni or sono, procedevano divisi esaltando soprattutto le loro peculiarità. Un numero per Grafitalia, quindi, e per sottolineare l’elemento innovativo che ci auguriamo sia da tutti apprezzato nel suo valore contingente e di prospettiva. Per far questo, i curatori di TecnoMedia si sono visti costretti a sacrificare, per questo numero, parte importante della informazione in genere e delle “case history” che hanno mostrato di essere gradite ed apprezzate dai nostri lettori, nonché alcune delle rubriche fisse. Ce ne scusiamo, certi che saranno comprese le ragioni della forzata rinuncia.

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TecnoMedia Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 http://www.ediland.it E-mail: tecnomedia@ediland.it Direttore responsabile Carlo Lombardi Redazione Salvatore Curiale - Luca Michelli hanno collaborato a questo numero Michele Diodati, Elisabetta Marchetti, Valentina Puppo Segreteria di Redazione Antonella Appolloni Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994 © ASIG Service S.r.l. - 1998 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Bigli 2, 20121 Milano Stampa SAVINI Via G. Emanuele Rizzo, 18 (G.R.A.) - 00178 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 21 aprile 1998


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Certificazione di qualità

Nuovo primato per il Messaggero Veneto Entro la fine del 1998 il quotidiano di Udine riceverà - primo in Italia - la certificazione di qualità ISO 9000, rafforzando il suo ruolo di precursore per quanto riguarda l’innovazione tecnologica e l’organizzazione del lavoro nell’industria italiana dei quotidiani.

Sono passati più di due anni da quando, nel novembre del 1995, TecnoMedia ospitò un articolo di Sandro Smerghetto, direttore tecnico del Messaggero Veneto, nel quale venivano descritte le metodologie adottate per creare all’interno del ciclo di produzione del quotidiano di Udine un “sistema qualità”, ovvero un insieme inscindibile di organizzazione del lavoro, tecniche manageriali, impiego di macchine e strumenti, atti a garantire il controllo su tutto il processo produttivo, l’individuazione e la tempestiva correzione degli errori, la definizione di parametri di riferimento e di margini di tolleranza per le materie prime, i semilavorati ed i prodotti finiti. L’iniziativa del quotidiano, spiegava l’articolo, nasceva da obiettivi specifici molto concreti: in primo luogo migliorare la qualità di stampa del giornale e soprattutto la resa del colore, attraendo con ciò una quota maggiore di investimento pubblicitario; quindi ridurre al minimo gli sprechi di materie prime (pellicole, lastre, carta) dovuti a errori ed inesattezze; e, infine, abbattere i maggiori costi originati dalla ripubblicazione delle inserzioni pubblicitarie contestate dalle agenzie pubblicitarie. I primi risultati di questo sforzo, avviato alla fine del 1994, erano evidenziati già nell’articolo: riduzione del 22% nell’impiego di pellicole, lastre e prodotti chimici, e drastica diminuzione delle contestazioni sulla qualità di stampa delle inserzioni a colori con relativa richiesta di ripubblicazione dell’annuncio. Lo sforzo compiuto dal quotidiano friulano non si è naturalmente esaurito con questi risultati, ma è andato avanti, con un progressivo affinamento delle tecniche e dell’organizzazione, sino a giungere oggi alla sua naturale conclusione: il desiderio di arrivare entro la fine dell’anno

alla certificazione di qualità ISO 9002, la prima in Italia per una impresa editrice e stampatrice di giornali quotidiani. La realizzazione di tutti i passi necessari alla certificazione di qualità richiederà infatti solo pochi mesi di tempo contro i diciotto-ventiquattro mesi che costituiscono la media: chiara testimonianza della qualità del lavoro svolto da quando, nel 1994, fu avviato, primo caso in Italia per quanto riguarda l’industria dei quotidiani, un programma sistematico di implementazione della qualità. Una storia fatta di innovazioni D’altra parte il Messaggero Veneto non è nuovo a primati di questo tipo, anzi si può dire che l’attenzione per l’innovazione di processo e il coraggio nello sperimentare nuove strade facciano parte dei cromosomi del quotidiano friulano. Basti ricordare i due “record italiani” del quotidiano, che fanno ormai parte della piccola storia dell’editoria del nostro Paese: nel maggio del 1968 fu il primo giornale italiano a passare alla composizione a freddo ed alla stampa in offset; dieci anni dopo, nell’autunno 1978, fu il primo quotidiano italiano ad introdurre il sistema editoriale in tipografia ed in redazione. Ma sono tante le testimonianze di una continua attenzione per l’innovazione di processo che si traduce naturalmente in innovazione di prodotto: per esempio il ricorso costante e sistematico - sin dagli anni Settanta - alle immagini a colori, oppure la rilegatura dei dorsi, che rende più agevole la lettura del giornale. Questa costante attenzione ai nuovi processi tecnologici, unita al fortissimo radicamento nel territorio di una testata che, con il suo nome attuale, è nata il 5 maggio del 1946, ma che in effetti è la diretta discendente del Giornale di Udine,

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sorto nel 1866 in corrispondenza con l’unione del Friuli al Regno d’Italia, è tra le cause principali del successo della testata e del gruppo editoriale che la controlla e che da qualche anno ha acquisito anche l’altra grande testata della regione, Il Piccolo di Trieste. Qualche rapido dato ci aiuterà a meglio orientarci a tal proposito. Oggi il Messaggero Veneto ha una diffusione media giornaliera di circa 65.000 copie, suddivise tra le tre edizioni di Pordenone (6.000 copie), Gorizia (2.500 copie) e Udine (56.500 copie). La foliazione media oscilla tra 40 e 48 pagine, suddivise in due dorsi, il primo dedicato all’informazione nazionale e il secondo alle notizie locali. La produzione complessiva giornaliera varia tra le 55 e le 60 pagine broadsheet, con un carico pubblicitario medio giornaliero che oscilla tra le 110 e le 120 colonne di testo, pari al 25-30% del totale. Ogni giorno vengono pubblicate dalle quattro alle otto pagine in quadricromia: la prima e l’ultima pagina di ciascun dorso, più altre due pagine aggiuntive all’interno di ciascun dorso. La produzione viene effettuata con il sistema editoriale Hermes di Unisys, in architettura client-server con circa ottanta stazioni di lavoro installate, delle quali una sessantina tra la redazione interna e le redazioni esterne. Le foto a colori vengono acquisite tramite scanner Arcus Agfa (per le stampe) e Polaroid (per negativi e diapositive) e trattate con Adobe Photoshop. Tutte le foto e i testi pubblicati vengono archiviati utilizzando il sistema DocCenter di Unisys. Le foto in bianco e nero vengono archiviate dopo il trattamento, mentre le foto a colori vengono archiviate in formato RGB, prima dunque che da esse si ricavino le quadricromie: in questo modo la foto potrà essere adattata più agevolmente, in caso di ripubblicazione, alle mutate caratteristiche del sistema di produzione (carta, inchiostri, pellicole, etc.). Le pellicole vengono realizzate utilizzando fotounità Agfa 5000. Dopo aver sperimentato per qualche tempo la retinatura stocastica, il Messaggero Veneto ha adottato -

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primo tra i quotidiani italiani - la retinatura con angolo a 45 gradi per tutte le selezioni colore. La rotativa MAN, oltre al Messaggero Veneto, effettua la stampa in teletrasmissione de Il Sole 24 Ore, oltre alla stampa di vari settimanali, quindicinali e mensili. Dalla qualità del prodotto alla qualità del processo Si diceva sopra che l’implementazione del sistema qualità è nata originariamente da un obiettivo molto concreto e specifico: migliorare la qualità finale del prodotto. Questo è stato l’obiettivo al quale si è dedicato Sandro Smerghetto sin da quando, nel 1993, ha assunto l’incarico di direttore tecnico del giornale dopo aver maturato una significativa esperienza nel settore grafico editoriale, presso il gruppo Elemond (Electa, Mondadori, Einaudi). Prima di affrontare nel concreto gli aspetti tecnici o organizzativi, l’attività ha puntato alla creazione in tutti i dipendenti di una cultura della qualità, ovvero sul coinvolgimento effettivo dei dipendenti, nella consapevolezza che la maggior parte dei problemi che si presentano in fase di produzione possono essere risolti positivamente quando ciascun operatore è perfettamente integrato con il sistema nel quale opera, se conosce cioè non soltanto “che cosa” sta facendo, ma anche “perché” sta facendo le cose in un modo piuttosto che in un altro e quali sono gli effetti del suo lavoro nella catena produttiva complessiva. Per raggiungere questo obiettivo, grande importanza ha assunto la formazione professionale: sono stati attivati corsi interni, dapprima gestiti da tecnici esterni e poi gestiti direttamente dal personale del giornale, sono state sfruttate a pieno le opportunità che si sono presentate, come i corsi del “Progetto TECNA” organizzati da ASIG Service e finanziati dal Fondo Sociale Europeo. Grande importanza ha rivestito, sotto questo aspetto, la vicinanza - culturale oltre che geografica - del giornale con la scuola grafica “San Zeno” di Verona, centro pilota europeo per le tecnologie (continua a pag. 6)


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Tre esempi di formulari di controllo utilizzati presso Il Messaggero Veneto. Il primo (in alto) viene utilizzato per il controllo e la manutenzione delle fotounitĂ e delle espositrici delle lastre, il secondo (in basso a sinistra) per il controllo e la manutenzione delle sviluppatrici delle lastre, il terzo (a destra) per il controllo e la manutenzione degli apparati di ricezione delle pagine de Il Sole 24 Ore

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grafiche, e la continua supervisione del progetto “Sistema Qualità” effettuata dal professor Pietro Chasseur. Altro passo fondamentale è stata la creazione, all’interno delle strutture tecniche del giornale, di un dipartimento controllo qualità, composto da operai provenienti da ogni reparto produttivo (8 persone) con un responsabile che ogni due anni ruota (il primo è stato il signor Edi Pascoletti mentre l’attuale è il signor Andrea Ceschia). Questo gruppo opera sotto il diretto controllo del direttore tecnico e del suo vice Renato Azzini. Compito del dipartimento è quello di analizzare le varie fasi del flusso produttivo, di elaborare i parametri di tolleranza per le materie prime in ingresso e per le attività di trattamento dei dati nelle varie fasi della lavorazione, di effettuare i controlli periodici sugli strumenti di produzione, di coordinare l’attività di formazione permanente degli addetti. Gestione della qualità Dall’esperienza compiuta in quasi quattro anni di attività quotidiana sul fronte del controllo di qualità emerge come elemento basilare quello che i tecnici del giornale chiamano “fattore persona”: non serve a nulla effettuare le misurazioni, definire i parametri, individuare i flussi ottimali, se non si mettono gli operatori in grado di lavorare al meglio attraverso la comprensione delle ragioni di ciò che stanno facendo, la responsabilizzazione, il coinvolgimento nell’individuazione delle cause e delle soluzioni ai problemi di produzione. Formazione costante e scambio continuo di informazioni dal basso verso l’alto e viceversa si sono rivelate, sotto questo aspetto, le strategie più adatte. L’esperienza compiuta a Udine ha evidenziato, soprattutto nella fase di avvio del programma di controllo di qualità, come l’esigenza di instaurare nuove procedure operative in sostituzione di consolidate abitudini potesse addirittura comportare un aumento dei tempi richiesti per le lavorazioni. In seguito, tuttavia, questo “costo” è stato ripagato con ampi interessi, in virtù dei risparmi ottenuti

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sugli sprechi di materie prime, della riduzione delle pagine rilavorate per errori in produzione, del pressoché totale azzeramento delle contestazioni da parte degli inserzionisti. Altro capitolo importante riguarda i rapporti con i fornitori di materie prime, e in primo luogo di carta o inchiostro. La strategia adottata in questo caso ha puntato in primo luogo sull’instaurazione di rapporti privilegiati di lunga durata: nello specifico, la carta viene fornita pressoché unicamente dalle cartiere Romanello, mentre gli inchiostri sono forniti nella quasi totalità dal gruppo Total. A questi fornitori non è stato chiesto di adeguarsi a parametri di qualità fissati a priori dal giornale: si è preferito invece chiedere ad essi campioni di materiali di qualità “media” che essi erano cioè in grado di produrre con costanza nel tempo e con limitato scarto tra i vari lotti di produzione. Su questi campioni sono state effettuate delle prove di stampa e, alla fine, si sono scelti i materiali che garantivano la resa migliore in base alle caratteristiche dell’impianto produttivo del giornale. Un sistema di questo tipo è basato su un rapporto di assoluta fiducia tra fornitore e giornale: al Messaggero Veneto, sulla base degli accordi convenuti, la carta manterrà sempre le medesime caratteristiche in termini di grado di bianco, di capacità di assorbimento, di resistenza allo strappo, mentre gli inchiostri saranno sempre all’interno di un ristretto margine di tolleranza in termini di coprenza, viscosità, residuo solido, colorazione del pigmento. Per quanto riguarda la definizione dei parametri di produzione, si è partiti...dalla fine, cioè dalla rotativa che, per sua natura, consente interventi alquanto limitati sul risultato finale stampato. Sono state effettuate tirature di prova di pagine test in condizioni ottimali, misurando successivamente l’ingrossamento del punto (risultato mediamente del 30%), e la capacità di resa del colore. Su queste basi, sono stati individuati gli intervalli ottimali per quanto riguarda i singoli segmenti produttivi, e in particolare il trattamento delle immagini a colori, la pellicolatura, la formatura.


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Per quanto riguarda più specificamente il trattamento del colore, a partire dalla capacità della rotativa è stato individuato; in collaborazione con il professor Chasseur dell’Istituto “San Zeno”, lo “spazio colore” del giornale, ovvero l’intervallo di tinte che il sistema produttivo del giornale è in grado di riprodurre con fedeltà, e si è messa a punto la struttura delle selezione più adeguata, che si è vista essere la struttura GCR (Grey Component Replacement), che consente di ridurre, rispetto alla selezione tradizionale, la quantità totale di colore che si deposita sulla carta, garantendo allo stesso tempo una maggiore incisività del disegno e una migliore resa anche in presenza di inconvenienti tipici nella stampa in rotativa, come i fuori registro o le fluttuazioni nella densità del colore per effetto dell’instabilità del bilanciamento acqua-inchiostro. I parametri così individuati sono stati tradotti in istruzioni per la produzione delle separazioni, che vengono realizzati utilizzando il più diffuso dei programmi per il trattamento delle immagini, Adobe Photoshop. Il Dipartimento controllo qualità ha realizzato un manuale per gli operatori dell’area di prestampa, nel quale sono riportate tutte le operazioni da effettuare per la calibrazione dei monitor, la scelta della terna inchiostri e della carta, la struttura della selezione. A questo punto, definiti i parametri di produzione, è stato possibile riportare all’esterno, verso gli inserzionisti pubblicitari, specifiche chiare e univoche, il rispetto delle quali porta a risultati qualitativamente accettabili e ripetibili, mentre viceversa il loro mancato rispetto tutela il giornale rispetto ad eventuali contestazioni e richieste di ripubblicazione. Oggi l’agenzia pubblicitaria o la fotolito che intende pubblicare un annuncio sul Messaggero Veneto è tenuto a consegnare pellicole negative, con l’emulsione sul lato inverso, con una struttura di selezione GCR, con una lineatura di 60 linee per centimetro e una angolazione di 45 gradi per il retino di tutte e quattro le selezioni. L’attenta definizione dei parametri rimane lettera morta

se non è accompagnata da una costante vigilanza del rispetto di questi parametri e della corrispondente calibratura degli strumenti di produzione. Il Messaggero Veneto è il primo quotidiano italiano ad aver introdotto, quasi fosse un elemento grafico di abbellimento, una scala di controllo sulla prima pagina a colori del secondo dorso nella quale, con il densitometro, ogni sera vengono rilevate, per ciascuna ripartenza di stampa, le densità dei quattro inchiostri, unitamente ad altre variabili che possono influire sulla qualità finale: viene tenuto sotto controllo il Ph, il grado di conduttività e la temperatura dell’acqua usata nella soluzione di bagnatura, e le percentuali di diluizione dell’additivo usato per quest’ultima. Ogni settimana tutti gli apparati di produzione vengono controllati: per le fotounità, per esempio, viene controllata l’intensità del laser, la densità di annerimento, se necessario vengono sostituiti i filtri, i chimici e vengono effettuati i necessari interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Tutti i controlli e gli effettuati vengono riportati su un modulo che viene firmato dall’addetto responsabile. Lo stesso avviene per le espositrici delle lastre, per le sviluppatrici e per gli apparati Pagefax con i quali vengono ricevute in teletrasmissione le pagine de Il Sole 24 Ore. La qualità, obiettivo strategico per l’industria dei giornali Entro la fine dell’anno verrà completata la certificazione ISO 9002 del Messaggero Veneto, alla quale seguirà, entro breve tempo, quella de Il Piccolo di Trieste. I tempi richiesti dalla certificazione saranno assai più brevi rispetto a quelli che sarebbero stati richiesti se l’azienda fosse dovuta partire da zero, e ciò perché la certificazione giungerà a coronamento di una attività in gran parte già realizzata. Ancora una volta quindi il quotidiano friulano, come già per il passaggio dalla composizione a caldo alla fotocomposizione, per l’adozione della stampa in offset, per l’ado-

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zione del sistema editoriale, per l’uso intensivo del colore, si pone all’avanguardia dell’innovazione tecnologica ed organizzativa nel panorama italiano, e indica un tragitto ambizioso per tutta l’industria dei quotidiani: il controllo di

qualità come strumento per razionalizzare il ciclo di produzione in funzione del miglioramento del prodotto e della massima soddisfazione del cliente, che alla fine non può che sfociare nel contenimento dei costi.

Tariffe vantaggiose per i soci ASIG negli alberghi della catena MONRIF Anche per tutto il 1998, in seguito al rinnovo della convenzione con la MONRIF, i soci dell’ASIG potranno usufruire dei servizi offerti dalla prestigiosa catena alberghiera a prezzi convenzionati estremamente vantaggiosi: Grand Hotel Brun - Milano: doppia uso singola 207.000 ...................................................................................................................................................................................... doppia 270.000 ...................................................................................................................................................................................... junior suite 1 persona 232.000 ...................................................................................................................................................................................... junior suite doppia 295.000 ...................................................................................................................................................................................... suite 2 persone 600.000 ...................................................................................................................................................................................... Hotel Hermitage Milano: doppia uso singola 242.000 ...................................................................................................................................................................................... doppia 295.000 ...................................................................................................................................................................................... junior suite 1 persona 280.000 ...................................................................................................................................................................................... junior suite doppia 350.000 ...................................................................................................................................................................................... Royal Hotel Carlton - Bologna: singola 218.000 ...................................................................................................................................................................................... doppia uso singola 255.000 ...................................................................................................................................................................................... doppia 286.000 ...................................................................................................................................................................................... Hotel Internazionale - Bologna: singola 205.000 ...................................................................................................................................................................................... doppia uso singola 255.000 ...................................................................................................................................................................................... doppia 285.000 ...................................................................................................................................................................................... Hotel Royal Garden - Assago: doppia uso singola 195.000 ...................................................................................................................................................................................... doppia 250.000 ...................................................................................................................................................................................... junior suite 1 persona 220.000 ...................................................................................................................................................................................... junior suite doppia 275.000 ......................................................................................................................................................................................

I prezzi sono comprensivi di IVA (10%) e piccola colazione a buffet.

Per prenotare telefonare al numero verde 167.834033

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tecnologie in produzione

Trasmissione on line della pubblicità: la sperimentazione de Il Giorno Da poche settimane il quotidiano milanese Il Giorno ha avviato la sperimentazione di un sistema di trasmissione on line degli annunci pubblicitari. TecnoMedia ha parlato di questa nuova iniziativa con il responsabile dei servizi tecnici del giornale, Nazzareno Pampado, che ha illustrato le linee guida della sperimentazione, fra innovazione tecnologica ed organizzazione del lavoro.

La possibilità di trasmettere per via digitale i contenuti pubblicitari dei quotidiani - un problema di non recente data, come i lettori ricorderanno coinvolge l’interesse, ed i propositi, di un sempre maggior numero di editori e di testate italiane. Le scorse settimane è entrato in funzione un collegamento su linee ISDN fra la tipografia del quotidiano di Milano Il Giorno, la sede centrale della concessionaria di pubblicità Spe, ad Assago, e la Nuova Same, il centro stampa del quotidiano meneghino. Obiettivo dell’editore è quello di valutare l’impatto complessivo del trasferimento della pubblicità on line in termini di organizzazione del lavoro e di impiego di tecnologie digitali all’interno dei tre centri nevralgici del quotidiano, concessionaria, tipografia, centro stampa, attraverso lo strumento più efficace: la sperimentazione tecnologica. TecnoMedia si è proposta di approfondire gli aspetti fondamentali del problema con Nazzareno Pampado, ricavandone le indicazioni operative che, nella circostanza, si stanno sperimentando.

Trasferire i files: fra tecnologie ed organizzazione del lavoro Trasferire dalla sede di Assago della concessionaria Spe a piazza Cavour, al centro di Milano, dove ha sede la storica testata meneghina, files digitali in sostituzione dei materiali su carta e su pellicola che tradizionalmente venivano inviati attraverso corrieri, non pone tanto difficoltà di tipo tecnologico, quanto delicati e complessi problemi organizzativi, legati alla progettazione del flusso di lavoro fra chi, concessionaria, è tradizionalmente responsabile della pubblicità dal punto di vista commerciale e chi, tecnici ed esperti che

operano in tipografia e nel reparto stampa, si incaricano di lavorare il prodotto rispondendone in termini qualitativi. I manager del quotidiano milanese hanno valutato diverse soluzioni presenti sul mercato, decidendo di privilegiare, almeno in questa prima fase di sperimentazione, quella che consentisse di mantenere il più possibile inalterato il flusso organizzativo e le responsabilità dei diversi attori del layout industriale. In pratica, si è ritenuto che l’ipotesi più efficace fosse quella di immaginare il collegamento fra concessionaria e tipografia come una sorta di “fattorino digitale” tale da sostituire in toto il “corriere” destinato al trasporto dei materiali pubblicitari analogici, lasciando alla Concessionaria la responsabilità della gestione dei contratti pubblicitari, della raccolta dei materiali, della pianificazione delle uscite e dell’invio dei files digitali, riservando alla tipografia ed al reparto stampa il compito di effettuare tutte le fasi successive della lavorazione dalla ricezione dei files fino alla stampa, con le relative responsabilità in termini di risultato finale. Lo soluzione tecnologica che è stato deciso di impiegare in questa prima fase di sperimentazione è ADS - Artwork Delivery System - della 4 Sight, software molto diffuso sui mercati europei e nord americano per la trasmissione dei files di pubblicità dalle agenzie ai quotidiani, rappresentato in Italia dalla A.P.S. Solutions di Milano. Un “fattorino digitale” a prova d’errore Presso la sede di Assago della Spe sono installate due stazioni di lavoro Macintosh all’interno delle quali vengono immagazzinati i files di pubblicità elaborati utilizzando gli applicativi per la grafica professionale più diffusi, Corel

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Kodak Polychrome Graphics ai nastri di partenza Dal 1° gennaio di quest’anno ha preso il via, ufficialmente, l’attività di Kodak Polychrome Graphics, la società nata dalla unificazione del settore delle Arti Grafiche della Kodak con la divisione Polychrome della Sun Chemical. Per l’Italia, General Manager della società, fornitrice di pellicole, carte, lastre, chimici, soluzioni computer-to-plate e sistemi di prova colore digitali per l’industria delle arti grafiche, è Marco Querci, che dopo aver ricoperto vari incarichi nell’area finanziaria all’interno di società multinazionali operanti nella chimica e nella farmaceutica, è stato nominato nel 1982 Financial Controller della Sun Chemical Italia, dove ha continuato a svolgere la sua attività per sedici anni fino a raggiungere la posizione di Deputy General manager. Marco Querci guiderà uno staff di circa cento persone, suddivise fra la sede centrale di Firenze Calenzano, la filiale di Cinisello Balsamo, due uffici commerciali a Bologna e a Torino e due magazzini merci a Firenze e Milano. L’organizzazione commerciale sarà coordinata a livello nazionale da Mario Vergani. Kodak Polychrome Graphics è una società autonoma di proprietà di Sun Chemical Corporation e Eastman Kodak Company, con sede centrale negli Stati Uniti a Norwalk, Connecticut.

Draw, Illustrator, Photoshop. Quando il file grafico è pronto, ADS provvede alla generazione di un nuovo file EPS con font incapsulati, che viene trasferito sulla stazione di impaginazione X-Press da dove, una volta completate le fasi di lavorazione, può essere inviato direttamente alla tipografia, dopo avere passato i severi test di “validazione”. Il sistema ADS, infatti, nel momento in cui svolge la sua funzione di “fattorino digitale”, si incarica anche di verificare che i materiali trasferiti in rete siano poi effettivamente stampabili sui plotter delle fotocompositrici, onde evitare che qualche pubblicità venga pubblicata con errori o, peggio, al suo posto esca sulla pagina un bel riquadro bianco o grigio. Il processo di “validazione”, sviluppato dai tecnici della 4 Sight, consiste in una simulazione software di rippaggio del file, ed avviene sia sulle stazioni installate presso la concessionaria, ovvero in fase di preparazione, sia nella stazione Macintosh di ricezione installata presso la tipografia del Giorno. Un doppio controllo di validazione, che ha l’obiettivo di evitare la generazione ed il trasferimen-

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to di files che, per qualche ragione, non possono poi uscire in fotocomposizione nel formato previsto. ADS provvede in modo automatico alla validazione del file simulandone il passaggio attraverso il Rip effettivamente utilizzato dall’editore, e quindi archivia l’EPS, a seconda del risultato ottenuto, in due distinte directory, una per i lavori andati a buon fine, cioè perfettamente stampabili, ed un’altra per file che non funzioneranno. Questi ultimi dovranno essere rielaborati all’interno del flusso di lavoro digitale. Tutta la pubblicità processata sul sistema è corredata delle necessarie informazioni sotto forma di file ASCII, un vero e proprio job-ticket che accompagna il file di pubblicità per tutto il viaggio all’interno della rete. Per ulteriore sicurezza, e per evitare il più possibile di creare situazioni di intasamento del sistema, il procedimento di “validazione viene ripetuto anche presso la stazione di arrivo del flusso digitale, presso la quale è naturalmente possibile stampare, per ulteriore verifica, copie cartacee degli annunci pubblicitari, prima di inviarle alla fase finale


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il flusso di trasmissione della pubblicità in fase di sperimentazione a Il Giorno

di lavorazione. La trasmissione, su rete ISDN, usufruisce di numerose modalità per automatizzare le varie fasi del processo e per creare code di invio razionali, in funzioni di priorità definite dall’utente. Tutto ciò viene gestito direttamente dalla concessionaria, che continua ad essere titolare e responsabile delle proprie tradizionali mansioni. Questa organizzazione nel flusso di lavoro, dove alla tipografia resta la responsabilità della ricezione del materiale, consente di evitare uno dei rischi più subdoli legati alla trasmissione on line degli annunci pubblicitari, ovvero funzionalità di software che costringa-

no l’editore ad “andare a prendere” il file da stampare. Sembrerebbe quasi un gioco, ma, in realtà, è uno degli aspetti che le analisi svolte in Italia sulle opportunità della trasmissione on line della pubblicità hanno evidenziato, già da molto tempo, come fattore chiave di rischio per questa area di servizi a valore aggiunto. Una sperimentazione aperta Il sistema è stato installato in via sperimentale da poche settimane, e con il tempo sarà possibile valutare attentamente le diverse ricadute, in termini sia organizzativi che tecno-

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logici, del trasferimento on line della pubblicità. Per ora, è appena il caso di dirlo, il canale digitale è stato attivato in parallelo al canale analogico tradizionale, ed i due “fattorini”, quello tradizionale e quello su rete ISDN, trasferiscono quotidianamente gli stessi materiali. Restano anche da definire aspetti non secondari del sistema, alla cui soluzione potrà contribuire in misura rilevante la fase di sperimentazione. L’archivio della pubblicità digitale, per esempio, costituisce uno degli argomenti in corso di valutazione. Posto che installare la banca dati degli annunci presso la tipografia piuttosto che presso la concessionaria non costituisce un ostacolo dal punto di vista tecnologico, resta da valutare, ancora una volta, quale organizzazione del lavoro risulti più efficien-

te e flessibile. In epoca analogica, gli archivi di quanto pubblicato, ovvero impianti e pellicole, sono di solito conservati presso tipografie e centri stampa; ma non è detto che, nel momento in cui la pubblicità viene inviata dalla concessionaria in via digitale, trasferire l’archivio dei file in questa sede non consenta ritorni interessanti in termini di efficienza e flessibilità del sistema. Resta anche da definire come il primo, sperimentale, collegamento fra Assago e Milano possa essere esteso alla rete di sedi della Spe, e creare una vera e propria “autostrada digitale” per l’interscambio di pubblicità in tutta Italia. Intanto, osservano al Giorno, il collegamento ISDN ha contribuito ad avviare a soluzione un problema di tipo logistico, collegato alla sicurezza negli ambienti di lavoro. Il passaggio di proprietà della testata meneghina dall’Eni alla Poligrafici Editoriale, infatti, ha coinciso con un processo globale di riorganizzazione e di razionalizzazione degli spazi. La tipografia di piazza Cavour, dove si lavora la pubblicità, è stata spostata in nuovi locali accanto alla redazione, e il trasferimento on line dei file di pubblicità consente di avviare a soluzione il problema della presenza dei chimici fotografici e dello smaltimento dei rifiuti tossici, in ambienti progettati molti anni fa pensando ad attività redazionali e giornalistiche più che industriali. (in collaborazione con Nazzareno Pampado, responsabile servizi tecnici de Il Giorno)

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New media

Nuove iniziative su Internet per i quotidiani USA Poche settimane fa ha chiuso i battenti il New Century Network, il primo consorzio lanciato nel 1995 da nove editori americani di quotidiani per lo sviluppo della pubblicità su Internet, ma alcuni di loro, facendo tesoro di quest’esperienza negativa, hanno già avviato nuove iniziative che puntano ad alcuni mercati di nicchia all’interno degli annunci economici classificati, ed all’interazione fra il prodotto stampato e la rete Internet.

La notizia è arrivata improvvisamente il 10 marzo scorso, e ha colpito con una sferzata il turbolento mondo dei pionieri di Internet: New Century Network - NCN - il consorzio fra nove dei maggiori editori di quotidiani degli Stati Uniti costituito nell’aprile del 1995 (cfr. TecnoMedia n. 7, pag. 5, e TecnoMedia n. 8, pagg. 9 e ss.) , si è sciolto ed ha chiuso i battenti. La decisione, presa dal consiglio di amministrazione del consorzio, ha segnato la fine della prima iniziativa consortile della stampa americana lanciata alla ricerca di nuove opportunità per lo sfruttamento economico della rete di comunicazione interpersonale più famosa del mondo. Le ragioni del fallimento 225 testate, 25.000 giornalisti, una diffusione media di oltre 20 milioni di copie al giorno, un gruppo di editori del calibro di Advance Publications, Cox Newspapers, Gannett, Hearst, Knight-Ridder, Times Mirror, Tribune Company, Washington Post e New York Times hanno dovuto prendere atto del fallimento dell’iniziativa che, secondo alcune fonti, avrebbe portato ad una perdita globale stimata in 30 milioni di dollari, circa 54 miliardi di lire. L’iniziativa era stata presentata in occasione dei più importanti appuntamenti internazionali dell’industria dei quotidiani, a cominciare dalle fiere organizzate dall’Associazione degli Editori Americani di Giornali e dall’Ifra, dall’Amministratore Delegato di NCN, Peter Winter, che ne aveva tracciato i contorni e gli obiettivi. New Century Network era il primo tentativo per creare un network di quotidiani locali in grado di convogliare all’interno dei siti Internet la pubblicità nazionale dei grandi investitori nord

americani. I gruppi editoriali volevano offrire un ambiente tecnologico omogeneo, “formati” pubblicitari standard ed una interfaccia unica per gli utenti locali delle oltre 200 testate coinvolte nell’iniziativa. Niente da fare, e all’interno del sito Internet della N.A.A., l’Associazione degli editori di Giornali degli Stati Uniti, si è svolto un interessante dibattito sulle ragioni di questo fallimento che, in estrema sintesi, si possono racchiudere in tre filoni principali: litigi “di bottega” fra gruppi tutti egualmente abituati a comandare, poca chiarezza nelle strategie da adottare per vincere la sfida di Internet, e, forse l’aspetto più importante, la errata valutazione sulle reali capacità di Internet ad attrarre gli investimenti pubblicitari, sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo. Tralasciando il primo nucleo di ragioni, i litigi fra gruppi editoriali di antica tradizione e di grande forza sul mercato degli Stati Uniti, che avrebbe comportato, secondo alcuni osservatori, la nomina di una management debole, il dibattito si è concentrato sulla seconda e sulla terza ragione indicate come motivi portanti del fallimento dell’iniziativa. Carenza di una visione strategica: il consorzio si è in un primo tempo rivolto direttamente agli inserzionisti, quindi ha sterzato in direzione dei contenuti, ovvero si è dato da fare per la preparazione di “pacchetti” di notizie tali da attrarre “navigatori” e quindi in grado di generare il volume di traffico necessario per offrire un numero di contatti appetibili agli inserzionisti, quindi si è rivolto ancora agli utenti pubblicitari, senza riuscire, in queste manovre, a dare la sensazione di avere in mente una strategia chiara. Peggio si farebbe fatto nella valutazione del mercato

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Una schermata di Carhunter, il servizio di compravendita on line di automobili della Knight-Ridder

pubblicitario, puntando in direzione della pubblicità tabellare classica, ancorché trasferita all’interno dei banner, ed escludendo a priori gli annunci classificati, la miriade di richieste/offerte di prodotti e servizi che riempie intere sezioni tematiche dei quotidiani locali statunitensi. Ed il consorzio NCN non è il solo ad avere sbattuto con violenza contro il muro insidioso, e niente affatto virtuale, della pubblicità su Internet. All’inizio di quest’anno anche l’altro consorzio fra sei giornali americani denominato PAFET, Partners Affiliated for Exploring Technology, ha

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sensibilmente ridotto le operazioni, mentre altre informazioni non proprio entusiasmanti cominciano a trapelare dai team che hanno dato vita alla prima ondata di editoriesploratori del cyberspazio. Secondo un’indagine della rivista specializzata Editor & Publisher, il New York Times, Tribune e Knight-Ridder avrebbero perduto lo scorso anno una sessantina di milioni di dollari con le operazioni on line, mentre un’altra ricerca pubblicata sul New York Times indica, a sua volta, un risultato negativo stimato fra i 5 ed i (continua a pag. 16)


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Internet e la stampa specializzata: rapporti buoni, anzi ottimi...

...almeno per quanto riguarda la nostra, assai modesta, esperienza. ASIG Service, società editrice di TecnoMedia, il periodico specializzato in tecnologie, prodotti e mercato editoriali, ha avviato, verso la fine del 1996, un sito di servizio su Internet, EDILAND, per offrire alla stessa fascia di professionisti interessati alla rivista una serie di servizi interattivi, che vanno dagli archivi digitali del materiale redazionale di TecnoMedia fino a ricerche di mercato ed alla mappa digitale dell’industria dei quotidiani italiani. Nei dodici mesi appena trascorsi, Ediland ha ricevuto una media di quasi ottocento visitatori al mese che, complessivamente, hanno scaricato sui propri computer quasi un gigabyte di materiale, per lo più testi e documenti tecnici. Un’aspetto particolarmente interessante, evidenziato dai dati di marketing raccolti ed elaborati ogni trenta giorni, è la forte interazione fra Internet e il periodico specializzato TecnoMedia che, come ovvio, riporta in ogni numero notizie ed informazioni relative alle novità via via disponibili su Ediland. Nei mesi nei quali i nuovi numeri di TecnoMedia sono andati in distribuzione, l’utilizzo di Ediland ha subito un incremento medio del 22%, segno inequivocabile del “traino” che un prodotto stampato altamente specializzato ha finora esercitato nei confronti di un “media” digitale del tutto nuovo, quale un sito Internet. Poche settimane fa, fra la fine di febbraio e gli inizi di marzo, quando il primo numero di quest’anno di TecnoMedia ha raggiunto tutti gli abbonati, l’incremento di traffico su Internet ha avuto un balzo oltre il 32%, sfondando per la prima volta il “muro” delle 1000 visite al mese. Lungi da noi l’intenzione di trarre conclusioni di carattere generale partendo da questa piccola, e ben circoscritta, esperienza, ma è inevitabile osservare che le nuove iniziative di cui si rende conto nell’articolo su Internet negli Stati Uniti pubblicato dalla rivista in queste stesse pagine, che puntano a forme di sinergia fra annunci pubblicitari classificati stampati sui quotidiani ed “editi” su siti Internet specializzati, trovino un puntuale, ancorché modesto per dimensioni, riscontro nella nostra attività editoriale. Rapporti buoni, anzi ottimi, fra le versioni stampate e interattive di informazioni, articoli e pubblicità...

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Comunicazione interattiva su Internet: un’interessante iniziativa di Agfa-Gevaert Informazioni corrette, una chiara visione complessiva dei problemi e partner tecnologici affidabili sono gli strumenti fondamentali per “navigare” nel grande mare delle arti grafiche. Partendo da questa constatazione, peraltro largamente condivisibile, Agfa-Gevaert ha varato una nuova iniziativa di comunicazione interattiva su Internet. In un’area del proprio sito (www.agfahome.com) è stato creato il cosiddetto Custom Roadmap Builder, un programma interattivo che consente a chiunque di configurare un layout tecnologico ottimale per la propria azienda, partendo dalla analisi dei propri flussi di lavoro e dei propri obiettivi industriali. Questa iniziativa, che sfrutta una delle potenzialità più caratteristiche di Internet, le funzioni per la comunicazione interattiva, è parte di una strategia globale di Agfa, che mira a condividere con i professionisti dell’industria delle arti grafiche conoscenze ed esperienze relative all’utilizzo delle tecnologie ed alla ottimizzazione dei sistemi produttivi. Il programma per la diffusione di informazioni e know-how tecnologico ed industriale - di cui lo strumento sviluppato su Internet è parte integrante - si chiama Digital Roadmap, ed include una serie di seminari, opuscoli dedicati a tecnologie specifiche, ad esempio il computer-to-plate, il flusso di lavoro PDF, la stampa digitale, la stampa commerciale, i servizi di riproduzione digitale ed il mercato SOHO. La sezione del Digital Roadmap sviluppata per Internet è disponibile all’indirizzo URL: www.digitalroadmaps.com.

10 milioni di dollari all’anno per il sito Pathfinder della Time Warner, che può contare sui contenuti e sui marchi del calibro della CNN, di Time Magazine e di Sport Illustrated. Nonostante per qualche testata, come USA Today, si parli di fatturati on line nell’ambito di oltre 10 milioni di dollari per il 1997, per qualcuno ce ne è quanto basta per cominciare a riflettere sulle cifre reali del giro d’affari relativo alla raccolta di pubblicità on line, per qualcun altro, e sono editori, è l’occasione per fare tesoro dell’esperienza, rimboccarsi le maniche e ricominciare subito. Ricominciamo: nuovi consorzi e nuove iniziative Intervenendo ad un seminario organizzato a Barcellona lo scorso mese di febbraio dalla Associazione Mondiale degli Editori - Wan - e dall’Ifra, Dave Morgan, l’Amministratore Delegato di Real Media, organizzazione americana per lo sviluppo di tecnologie digitali per la gestione della pubblicità su rete Internet (cfr. TecnoMedia n. 17) ha avvertito, provocatoriamente, che i soldi con il web si possono guadagnare, il problema è che ciascuno deve fare il suo mestiere, e quello degli editori - che gestiscono solo tre dei primi quaranta siti web in termini di fatturato, e tutti e tre al di fuori delle prime dieci posizioni - è la raccolta di

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informazioni ed il loro utilizzo per incrementare il reddito. Ma quali informazioni? Una delle prime risposte viene dal consorzio fra quotidiani statunitensi lanciato dal Los Angeles Times, dal Chicago Tribune e dal Washington Post, guarda caso tre fra le testate più blasonate che hanno fatto parte della New Century Network. Facendo tesoro del fallimento del consorzio NCN, i tre quotidiani hanno puntato su un settore di nicchia ben preciso, le automobili, e sul trasferimento on line degli annunci pubblicitari classificati, proprio quelli che erano stati snobbati dalla New Century Network. Cars.com, questo il nome del progetto che sarà lanciato nei prossimi mesi, offrirà a tutti i navigatori del sito informazioni e servizi nell’area del commercio delle automobili. L’iniziativa seguirà di pochi mesi CarHunter, il database sul mercato delle automobili offerto da Knight-Ridder, altro gruppo editoriale facente parte del consorzio New Century Network, che affianca HomeHunter, servizio di ricerca relativo ad opportunità abitative in diverse aree degli Stati Uniti, offerto dallo stesso gruppo editoriale. Anche il consorzio del Los Angeles Times sta selezionando una società immobiliare con la quale offrire un servizio relativo alle case in grado di affiancare quello delle automobili. Knight-


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Ridder ed il quotidiano della metropoli californiana operano in mercati diversi, ma entrambi si troveranno a competere con database assai simili offerti, questa è la novità, da content provider che non hanno radici nell’industria della carta stampata, come CarPoint di Microsoft, il colosso dell’informatica che ha messo in linea decine di migliaia di informazioni su auto nuove ed usate. I quotidiani impegnati in questa sfida dei servizi su Internet a valore aggiunto, recuperando se non altro lo

spirito che animò il NCN, possono offrire a tutti i lettori della loro area non solo il sito web, ma il marchio della testata, e l’interazione quotidiana con le sezioni di annunci pubblicitari classificati stampati sulle pagine dei giornali locali. Un mix di media che, per quanto tutto ancora da esplorare, promette bene, come dimostra anche, sia pure in un mercato molto specializzato come l’industria editoriale dei quotidiani italiani, l’esperienza che stiamo conducendo con Ediland e con TecnoMedia (vedi riquadro a pag. 15).

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Mercato grafico

Netta ripresa per l’industria grafica e cartotecnica Al di là di ogni previsione, il settore grafico e cartotecnico trasformatore ha percorso un 1997 tutto in ripresa. Aumentano esportazioni e consumi interni, benché i prezzi contenuti delle carte mantengano il fatturato sui valori realizzati nel 1996. All’Assemblea annuale di Assografici il Presidente Alberto Gajani ha fornito alcune indicazioni sull’andamento del comparto

Animi più sereni, quest’anno, all’Assemblea di Assografici, l’Associazione Nazionale Italiana delle Industrie Grafiche, Cartotecniche e Trasformatrici. Un anno or sono il Presidente dell’Associazione Alberto Gajani aveva definito “complicata” e “difficoltosa” la fase congiunturale che le imprese italiane del settore grafico e cartotecnico stavano attraversando. Preoccupazioni e timori di chi opera nel comprato sono stati notevolmente alleviati in occasione dell’Assemblea annuale dell’Associazione, svoltasi lo scorso 6 aprile a Milano, presso l’Istituto Rizzoli. Il merito di questo clima rasserenato è senza dubbio dei risultati di consuntivo fatti segnare dal settore nel corso del 1997, dati che - pur non potendo essere definiti eccezionali - possono senz’altro essere definiti positivi e forieri di una solida e duratura ripresa.

I dati del 1997 Nel corso del 1997 la filiera della stampa e della carta ha fatto registrare un incremento di produzione del 9% rispetto al 1996, benché il livello contenuto del prezzo delle carte non abbia consentito, a livello di fatturato, di superare i valori fatti segnare nel corso del 1996. La produzione industriale si è mantenuta vivace lungo tutto l’arco dell’anno, con una accelerazione nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno, legata al buon andamento delle esportazioni ed al risveglio dei consumi interni e - con essi - del mercato pubblicitario. I risultati dei singoli comparti Il settore stampa ha chiuso il 1997 con una forte crescita

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produttiva (+10%) che, nonostante la vivacità della domanda interna ed il sensibile aumento degli investimenti pubblicitari, cresciuti questi ultimi del 6,6%, non si è però tradotta in un incremento di redditività. Hanno contribuito a questo esito due fattori distinti: da una parte, politiche commerciali particolarmente aggressive, in grado di determinare tanto clamorosi successi quanto rovinosi fallimenti; dall’altra, la nascita di vere e proprie “ansie di cambiamento”, dovute al fenomeno della dematerializzazione dei messaggi, che ha colpito in maniera particolare i settori delle lavorazioni di prestampa, la produzione di modulistica e di titoli cartolari. Più contenuti, pur se ampiamente positivi, i risultati del comparto cartotecnico e trasformatore. Ad una crescita dei volumi del 6% - con il miglior andamento della produzione di imballaggi flessibili e di sacchi di carta a grande contenuto (+20%) - è corrisposto un tasso di crescita del fatturato complessivo prossimo allo zero, dovuto prioritariamente alle oscillazioni dei prezzi delle materie prime. Buone notizie arrivano dal settore carta e cartoni. La fase di ripresa evidenziatasi già nella seconda metà del 1996 è infatti proseguita per tutto il 1997, portando a 7,6 milioni di tonnellate la produzione cartaria e a 10.450 miliardi di lire il fatturato complessivo, con un incremento dell’1,5% rispetto al 1996 e facendo registrare una crescita complessiva di tutto il settore pari al 9%. Questi risultati sono riconducibili in gran parte allo sviluppo della domanda di prodotti cartari, che si è tradotta in un incremento degli ordini interni (+8%) ed esteri (+10%). Restano comunque aperte in questa area le incertezze legate alle quotazioni di mercato delle cellulose.


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IFRA - ITALIA ’98 Conferenza annuale IFRA in associazione con FIEG e ASIG “Tecnologie della comunicazione: opportunità di sviluppo del prodotto” Milano, Grand Hotel Brun, 2-3 Luglio 1998 Questa iniziativa, organizzata da IFRA in collaborazione con FIEG e ASIG, é la prima di una serie di eventi annuali espressamente focalizzati sull’industria editoriale italiana. La prima edizione dell’evento sarà dedicata all’esame delle opportunità che l’evoluzione delle tecnologie della comunicazione offrono agli editori di quotidiani e periodici. I lavori saranno strutturati su più sessioni tematiche, in ciascuna delle quali dirigenti e tecnici di aziende editoriali italiane ed estere affronteranno il tema delle tecnologie della comunicazione nelle sue varie articolazioni: • • • • •

Nuovi modelli redazionali: redazione virtuale, Internet/Intranet, sinergie editoriali. Distribuzione elettronica della pubblicità: opportunità, costi, potenzialità del mercato. Nuovi sistemi di trasmissione delle pagine verso i centri stampa remoti. Computer to plate: riorganizzazione produttiva, esperienze, progetti, soluzioni a confronto. Il sistema distributivo: nuove prospettive di efficienza per le imprese editoriali.

Ulteriori informazioni sui contenuti dell’evento, sull’organizzazione e sulle modalità di partecipazione saranno tempestivamente comunicate a tutti i lettori di TecnoMedia, e saranno disponibili on line nel sito WWW.EDILAND.IT.

Gli scambi con l’estero In attivo il saldo della bilancia commerciale del settore nel suo complesso: i 3.500 miliardi di lire di surplus sono tuttavia inferiori del 7% ai valori fatti registrare nel 1996, e ciò principalmente a seguito della sostenuta ripresa delle importazioni, che hanno fatto registrare nel corso dell’anno un incremento del 10%. Particolarmente incisivo l’incremento delle importazioni nel comparto cartotecnico trasformatore (+14%) che, insieme al lieve incremento (+4%) delle esportazioni, pari a 5.400 miliardi di lire, ha prodotto una variazione negativa del 7% sul saldo attivo registrato nel corso del 1996.

Più contenuto l’incremento delle importazioni (+8%) nel comparto grafico, che nel 1997 ha consentito di mantenere un saldo attivo commerciale di poco inferiore a quello del 1996 (1.500 miliardi), nonostante le esportazioni - pari a 2.300 miliardi di lire - abbiano subito un calo del 3%. Dai dati resi noti da Assografici emerge un quadro per il 1997 di sostanziale crescita per il settore. L’industria grafica e cartotecnica può quindi guardare al 1998 come all’anno della conferma e della decisa rinascita, che non paiono più speranze per il futuro, bensì obiettivi seriamente raggiungibili.

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Il punto di vista

Dal Pre-Press al Pre-Media: le ragioni di una mutazione Carlo Olivieri affronta il delicato tema del profondo cambiamento del formato nel quale viene presentata l’informazione: non più un unico originale cartaceo da riprodurre in migliaia di esemplari, ma una ampia gamma di formati di presentazione e di associazione dei dati, in grado di essere facilmente adattati al supporto trasmissivo di volta in volta utilizzato.

Nello scorso numero di TecnoMedia abbiamo visto come il DTP si è imposto, tanto nelle applicazioni informatiche di uso generale, quanto in quelle professionali per la confezione del giornale quotidiano. Lo studio per la realizzazione della redazione virtuale è già fattibile; abbiamo visto che la tecnologia necessaria è quasi pronta. Abbiamo, inoltre, cercato di osservare quale fosse l’impatto delle attuali tecnologie nel lavoro del giornalista; sono state proposte delle idee cercando di identificare come tali tecnologie dovrebbero essere “domate” ed “umanizzate”; in questo numero cercheremo di osservare come le innovazioni tecnologiche, che stanno mutando il formato dell’informazione, renderanno il contenuto informativo sempre più malleabile e soggetto ad essere presentato in modalità diverse: tratteremo quindi l’evoluzione da pre-press a premedia.

La “convergenza digitale” delle tecnologie Le tecnologie editoriali sono state sempre divise in due macroinsiemi ben distinti: Pre-Stampa (o Pre Press in Inglese) e Stampa. La Pre-Stampa raccoglie l’area operativa e tecnologica rivolta alla realizzazione della pagina “master” da stampare. Qui troviamo i sistemi editoriali, corredati dalle applicazioni per il trattamento delle immagini e per la raccolta e la composizione della pubblicità. Le applicazioni per l’impaginazione, il controllo della produzione e i sottosistemi per la gestione delle uscite con RIP, recorder, fotoplotter, CTP e teletrasmissione rappresentano l’appendice verso il centro stampa. Il tutto è finalizzato ad ottenere la pagina “master” (carta, pellicola o lastra indifferentemente) per

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essere poi stampata in grandi volumi in rotativa. Tradizionalmente da questo momento in poi la competenza passa al centro stampa: lastre, stampa, confezione etc. L’area della PreStampa, nella sua vastità, è stata da sempre un fertilissimo terreno per la ricerca e lo sviluppo di applicazioni informatiche. I maggiori costruttori di applicazioni editoriali, nel mondo intero, hanno contribuito alle rapide trasformazioni di cui tutti noi siamo stati protagonisti attivi. E’ interessante notare che, forse unico evento del campo dell’informatica, tali sviluppi hanno avuto ripercussioni, e definizione di standard, anche in ambienti esterni o marginali all’editoria. Basti pensare, solo per prendere un esempio, alla normalizzazione avvenuta su scala mondiale della trasmissione delle informazioni da parte delle agenzie di stampa. Testi, foto, infografica, dati di qualsiasi genere sono oggi trasmessi dalle agenzie e ricevuti dai giornali (e non solo) con una facilità estrema per essere immessi nel ciclo produttivo in tempo reale. Questo avviene oggi grazie ed una parabola, un decoder ed un PC in rete con opportuni programmi a bordo; pochissimi anni fa doveva essere realizzato con linee dedicate tra giornale e agenzia, apparecchiature specifiche prodotte da costruttori specializzati (Reuters, AP, Hasselblad, Tecnavia, Crosfield ed per citarne alcuni ) per non parlare dei ricevitori fotografici analogici della Hell. La velocità con cui l’informazione era disponibile al giornalista non è minimamente paragonabile a quella odierna; la qualità dell’informazione è anch’essa salita notevolmente di livello. Il rapido progresso tecnologico globale ha portato, quindi, ad una normalizzazione delle modalità di comunicazione e del formato dei dati, anche i più complessi


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ed apparentemente eterogenei tra loro. Questo aspetto ha avuto una incidenza notevole nella definizione degli standard informatici; tali tecnologie sono state introdotte nelle applicazioni di larga diffusione. Esempio? Jpeg. Nato per comprimere i dati delle foto a colori digitali, per una più agevole trasmissione, è stato, in prima istanza, integrato nei software dedicati di impaginazione e trattamento immagini, oggi è divenuto il formato normalmente utilizzato nelle immagini presenti in Internet. Contenuti e contenitori Le tecnologie applicate alla produzione del quotidiano hanno portato alla confezione della pagina completa; le foto e la pubblicità sono state inglobate e il formato dei dati sta sempre più convergendo verso standard di mercato ormai consolidati. Il quotidiano ha quindi l’esigenza di trattare i dati in modo tale da renderli disponibili alla divulgazione quanto più generica possibile, oltre la stampa, Internet e i CD rom. Il giornale fax personalizzato, la rassegna stampa elettronica, il giornale stampato al momento su richiesta da stampante digitali, notizie in televideo e a voce, e quant’altro la fantasia ci faccia venire in mente, sono tecnologicamente realizzabili; qualche esperimento è stato già realizzato in questa ottica. Percorrendo la logica dell’informazione veicolata da “Media” diversi, la preparazione del giornale dovrà essere assistita necessariamente da formati dati tali da prescindere dal “Media” utilizzato per la diffusione, pur lasciando inalterato il contenuto informativo: l’assioma che ne scaturisce può ragionevolmente citare: Il contenuto informativo deve essere indipendente dal suo contenitore. Più contenitori diversi possono contenere lo stesso contenuto. La variazione del contenuto principale farà si che tutti i contenitori relativi avranno il contenuto aggiornato mentre

non necessariamente il variare del contenuto di un contenitore debba riflettersi come cambiamento del contenuto di tutti i contenitori che contengano lo stesso contenuto. Quanto detto oggi non è ancora attuabile nella sua globalità: le informazioni nascono e vengono trattate con strumenti informatici di una tale eterogeneicità tra loro che non è possibile omogeneizzare completamente i dati. Prevedere come i contenuti potranno poi sposarsi con il contenitore o con i tanti contenitori adatti alle diverse forme di diffusione è ancora troppo distante dalla realtà delle applicazioni in questo momento utilizzate. Osserviamo un setttore molto tecnico: le telefoto. Una foto trasmessa da agenzia è quasi sicuramente in formato Jpeg con campi IPTC: diamolo per scontato. Sulla base di queste informazioni basilari abbiamo già una casistica di variabilità abbastanza ampia quale: 1. Jpeg: ok ma con o senza miniatura?. Per il colore un file e tre files RGB? Se ho bisogno del bianco e nero posso usare una selezione o è preferibile ottenerla da appositi programmi? 2. IPTC: ok ma la didascalia è un campo IPTC o è parte della foto?. Alcuni dubbi legittimi si hanno sulla standardizzazione dei campi che ovviamente sono esasperati dal contenuto in lingue straniere. Se la nostra necessità è quella di usare la stessa foto per utilizzi diversi quali: • nel giornale stampato in b/n • nell’edizione telematica su Web a colori • nell’inserto a colori ad alta qualità • per l’archivio storico • per la televisione vorremo evitare di elaborare la stessa foto più volte con modalità in gran parte simili. E’ sempre lo stesso applicativo fotografico che ci porta a realizzare il contenuto specifico per il particolare tipo di contenitore. Bello sarebbe se la foto (Contenuto) venisse trattata una sola volta, ai fini della corretta impostazione qualitativa, per

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poter poi essere messa a disposizione per la scelta del particolare da pubblicare nel layout (Contenitore) di ogni singola pubblicazione. Sono già utilizzate dai giornali delle applicazioni in grado di normalizzare la foto; Il risultato del trattamento automatico è una foto che, nella sua globalità, ha le componenti cromatiche e di brillantezza che rientrano entro i parametri stabiliti a priori; è anche vero che questa è solo una componente delle tante funzioni che necessitano per generare la giusta relazione Contenuto/Contenitori. Il linguaggio SGML Abbiamo parlato di fotografia, che forse è la parte più complessa da gestire in ambienti e pubblicazioni diverse; lo stesso concetto è applicabile agli articoli, ai titoli e quant’altro è comunque considerato un contenuto che dovrà essere poi modellato, in maniera specifica, dal contenitore della

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pubblicazione. In questa visione concettuale la parte del leone è evidentemente svolta dalla applicazione di Data Base, server applicativi e connettività che comunque, credo, non è il caso di trattare in questa sessione. Dunque il Pre press sta mutando, nel nostro settore, gradualmente in pre media; è un fatto che, abbiamo visto, è stato preso come modello anche dai maggiori costruttori mondiali di software commerciale, cerchiamo di osservare questa migrazione per trarne delle informazioni di tendenza tecnologica molto interessanti. Qualcuno sicuramente ha seguito, negli anni passati, l’evoluzione del linguaggio SGML, abbreviazione che sta per Standard Generalized Markup Language, e non Standard Graphic Monotype Language come qualche buontempone lo ha a volte, per gioco, travisato!!!! Ritorniamo seri: L’SGML (definito come standard nel


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1986 con certificazione ISO 8879, Standard Generalized Markup Language) forniva la metodologia per strutturare i documenti in modo tale da poter essere poi riproposti graficamente in modalità diverse. Tramite l’organizzazione di “marcatori generici” (da qui l’acronimo del linguaggio) si identifica semplicemente la tipologia dell’oggetto testuale presente nel documento (titolo1, titolo2, testo principale etc.) Come poi il testo del mio “titolo1” (contenuto) comparirà in una certa pubblicazione (Times 24 corsivo con fondino grigio) è del tutto irrilevante da come esso comparirà in un’altra (Helvetica 36 neretto); io continuerò a scrivere il contenuto del mio “titolo1” Il contenitore è gestito da dati esteri, chiamati DTD (Document Type Definition), nel quale DTD il contenitore del “titolo1” avrà le sue definizioni grafiche di dettaglio. Tanti DDT diversi potranno quindi presentare la stessa informazione in modalità grafica diversa per ogni pubblicazioni specifica. Tutto bello, semplice e lineare tanto da essere stato utilizzato nella strutturazione della documentazione nell’ambito delle NATO. Importanti sistemi di produzione di documentazione tecnica ad altissimo livello, utilizzati nel campo militare, aeronautico e spaziale, (Xyvision ne è un esempio come altri) permettono l’interscambio dei dati e la riproposizione, per pubblicazioni diverse, in linguaggio SGML. Ecco operativamente cosa avviene: L’équipe di progetto di una particolare apparecchiatura, ad esempio un apparato di controllo di un velivolo, scrive, in maniera generica, le modalità di utilizzo dello strumento corredate dalle avvertenze del caso; vengono descritte le modalità e i tempi di manutenzione ordinaria; si elencano e si classificano le parti di ricambio. Tutto ciò con un editor generico SGML. Il sistema esperto genererà, dall’unico contenuto, una serie di pubblicazioni diverse indirizzate al centro addestra-

mento, alla manutenzione di bordo, alla manutenzione preventiva, al magazzino ricambi etc). E’ importante notare che al variare del contenuto, perché l’apparto ha subito un aggiornamento, tutta lo documentazione relativa sarà anch’essa aggiornata nelle varie pubblicazioni. Nel pre press per i quotidiani questa tecnica non ha mai avuto il successo che, secondo me, meritava già da tempo; le ragioni vanno ricercate, a mio modesto avviso, nel tentativo compiuto da ogni costruttore di sistemi pre-press (dai sistemi editoriali di altissimo livello alle applicazioni orizzontali DTP) di far affermare il suo formato come standard legato al suo marchio. La realtà di mercato ha definito - o imposto, che è la stessa cosa ai fini pratici - degli standard universalmente riconosciuti: ASCII, PostScript, PDF, TIFF, JPEG, CCITT, e tanti altri ancora. Guai, perciò, a parlare nel quotidiano di SGML! Si è sempre avuta una repulsione semplicemente perché si intendeva l’SGML un’opzione; uno dei tanti formati disponibili e non il formato, talmente generico, da poter essere adattato a molte situazioni graficamente diverse fra loro. Si sono preferiti formati gestiti direttamente dai proprietari delle applicazioni: formati Microsoft, Corel o RTF piuttosto che “Xtag” di Quark X-Press. Da SGML a HTML Ma sebbene si sia sempre cercato di stare alla larga dall’SGML oggi tutti ne beneficiamo, forse inconsapevolmente, grazie ad un semplicissimo fatto: Internet. Mi chiederete che cosa hanno a vedere SGML e Internet? La risposta è semplice: Tutto. Internet di basa sul linguaggio HTML che sta per HyperText Markup Language, ed ha una struttura identica all’SGML; è semplicemente più evoluta perché permette di effettuare dei “link” (collegamenti) con altre pagine, altri siti e indirizzi di posta elettronica e supporta la tecnologia necessaria per incorporare immagini, suoni, animazioni e oggetti multimediali in genere.

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La struttura del documento HTML prevede che ogni “oggetto” del documento stesso (titolo, descrizione, collegamento) sia corredato da un descrittore generico. Come poi l’indicatore generico assuma le sembianze reali è definito esternamente. Le due componenti fondamentali, necessarie all’informazione per essere un mezzo di comunicazione, sono il contenuto e la forma. Sul contenuto nulla da eccepire: l’autore è il proprietario intellettuale dell’informazione e dovrà essere in grado di produrla nella maniera più generica possibile. Sulla forma, invece, si stanno ora consolidando in maniera preponderante le applicazioni basate su HTML. I software esistenti di editing ed impaginazione potevano avere, come opzione, dei filtri SGML; editor SGML specifici (vedi Arbor Text ed altri) hanno avuto la loro diffusione di nicchia nel campo della documentazione tecnica e non sono mai emersi a livello di diffusione generalizzata. Internet ha dato questa spinta: il volano è avviato e lo si vede nelle emergenti applicazioni, che si stanno sviluppando sul formato dei dati HTML, per essere pubblicati immediatamente

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in Internet. I recentissimi annunci della Microsoft quali Windows 98, che ha il desk top di tipo Internet Browser, per navigare nell’interno del computer, e Office 98, che avrà il formato standard dei documenti in HTML; quelli della Quark che prevedono già l’uscita da X-Press 4.0 di pagine HTML saranno trainanti nello sviluppo delle tecnologie ove l’indipendenza, e la relazione, tra contenuto e contenitore sarà la base delle applicazioni editoriali. Tutto ciò fa prevedere che il prossimo futuro informatico dell’editoria sarà sempre meno soggetto a “conversione di dati” da un formato ad un altro; i dati saranno “plasmabili a piacere” e si apriranno nuove porte allo sviluppo delle applicazioni “Mission Critical” necessarie al quotidiano. Carlo Olivieri Chi volesse approfondire i temi trattati in questo articolo può contattare direttamente l’autore all’indirizzo di posta elettronica carlo.olivieri@ediland.it oppure, più semplicemente, usando il fax della redazione (06/4883489)


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atorio Tecn v r e per i quotidiani ic s Os e le agenzie di informazione o FIEG G ASI GIL -C CISL SLC.T ELF.I.S LSIC-UIL UI

Via Sicilia 125 - 00187 Roma Tel 06/4885026 - Fax 06/4883489 e-mail: osservatorio@ediland.it

Le pagineall’Organismo La rubrica Le pagine dell’Osservatorio è interamente dedicata dell’Osservatorio Paritetico Imprenditori-Sindacati previsto dal Contratto Collettivo di Lavoro dei dipendenti delle imprese editrici e stampatrici di quotidiani e delle agenzie di stampa. Attività, ricerche, dati statistici ed altre informazioni sulla industria editoriale e sul mondo del lavoro raccolte, elaborate e diffuse a cura dell’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione.

L’Osservatorio debutta nelle Piazzette di Grafitalia Il 6 maggio 1998, alle ore 16, presso la Piazzetta Tecnologica allestita all’interno del padiglione 23 di Fiera Milano, l’Osservatorio presenta le proprie attività a visitatori ed espositori di Grafitalia, il più importante appuntamento fieristico per l’industria grafica italiana, giunto alla sua ottava edizione. Nel corso dell’incontro, tra l’altro, verranno presentati i dati emersi dal Rapporto 1997 sull’industria dei quotidiani in Italia, la ricerca annuale realizzata da ASIG Service per conto dell’Osservatorio.

La novità delle Piazzette Tecnologiche La prima volta delle Piazzette è stata NewComm 1997; ed il favore riscosso ha indotto Centrexpo, responsabile ed organizzatore della manifestazione fieristica, a replicare l’iniziativa a Grafitalia, in un contesto diverso, con espositori forse maggiormente ancorati alla formula delle esposizioni tradizionali: una occasione nella quale le tematiche dominanti sono simili ma non coincidenti con quelle che hanno segnato le giornate di NewComm. Centrexpo ha incaricato ASIG Service di curare, con l’ausilio di altri partners, le oltre 40 ore di dibattito disseminate tra gli stands della fiera e scaglionate nei 4 giorni della sua durata.

che imprenditori e sindacati hanno voluto inserire nel CCNL con compiti altamente impegnativi anche per quanto concerne l’analisi delle prospettive, e non solo la fotografia del presente. L’Osservatorio si presenta al pubblico di Grafitalia con le sue iniziative e i suoi programmi, con le realizzazioni compiute, con le ricerche portate a termine, l’ultima delle quali è il Rapporto 1997 sull’industria italiana dei quotidiani, che contiene i dati più aggiornati riguardanti la produzione, la readership, la pubblicità, l’andamento economico, gli aspetti occupazionali e retributivi e quant’altro attiene al mondo dei quotidiani. Nella circostanza l’Osservatorio riunirà il proprio Consiglio direttivo per mettere a fuoco le iniziative future. Molti contratti di lavoro prevedono un Osservatorio paritetico come strumento gestito dalle parti; ma pochi probabilmente (e, forse, nessuno al pari di quello che opera nel settore quotidiani) ha saputo svilupparsi e trovare la propria strada.

L’Osservatorio a Grafitalia Anche per ASIG Service, quindi, è un debutto. Ma tra i protagonisti del dibattito ritroviamo anche organizzazioni e strutture che a Grafitalia, al massimo, hanno guardato in passato con curiosità. Ci riferiamo in particolare all’Osservatorio tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione, la struttura paritetica

A Grafitalia mercoledì 6 maggio, alle ore 16, nella Piazzetta Tecnologica allestita all’interno del padiglione 23, ne discuteranno rappresentanti degli editori ed esponenti sindacali, insieme agli uomini-azienda e alle strutture sindacali di base, per trovare nuovi spunti lungo un percorso che già può contare su risultati di notevole interesse.

Grafitalia, giunta alla sua ottava edizione, ha imboccato la strada delle innovazioni e dei debutti. Una vera novità, e non di poco conto, è costituita dalle Piazzette Tecnologiche, una originale formula di incontro e di dibattito tra fornitori ed utilizzatori di tecnologie.

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Lo Scaffale

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“Lo Scaffale” presenta i libri più importanti dedicati all’ industria editoriale, con particolare riguardo al settore della stampa, ai “new media”, all’universo emergente della comunicazione elettronica e digitale, allo sviluppo ed all’impiego delle tecnologie informatiche nell’industria grafica ed alle più moderne tecniche manageriali che possono trovare applicazione nell’industria della comunicazione. Una grande biblioteca di saggi, monografie, manuali tecnici e testi di management, una galleria di idee che invitano alla conoscenza ed alla riflessione.

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Il passaggio ad una gestione di prestampa quasi interamente digitale ha portato cambiamenti straordinari. All’inizio le attrezzature erano costose, complesse e difficili da far funzionare, e spesso era necessario acquistarle tutte da un solo produttore. Oggi i produttori presenti sul mercato sono molti, e per ciascun componente sono disponibili diverse opzioni. Ma poiché, a differenza che nel passato, ogni componente del sistema di trattamento del colore può provenire da un produttore diverso, nessun elemento dell’attrezzatura è in grado di sapere qual è il dispositivo che viene prima di lui nel processo e non può neppure correggere automaticamente le discrepanze introdotte. Ecco perché diventa necessaria una gestione unitaria del colore, senza la quale non è possibile alcun controllo sulla resa finale in stampa. Questa guida illustra i problemi relativi alla gestione del colore, descrive le complicazioni legate al colore che possono portare a sorprese spiacevoli e indica come è possibile evitarle. Osservando cosa accade al colore nella fase di input, di visualizzazione e di output, la guida fornisce un quadro generale accessibile a tutti, indipendentemente dal livello di competenza.

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Anche in Italia Internet, dopo i facili e spesso eccessivi entusiasmi di O qualche tempo fa, sta diventando uno strumento S di business con il quale fare promozione e marketing, raggiungere mercati di nicchia, vendere beni e servizi. Il numero delle aziende presenti sulla Rete, di O conseguenza, è andato crescendo in misura esponenziale, X al punto che spesso risulta difficile l’individuazione sul di una azienda ai cui prodotti o servizi si è interessati. Z Web L’edizione 1998 di Internet Yellow Pages si propone come valida - e più rapida - alternativa ai motori di ricerca O disponibili sul Web, i quali risultano sovente lenti e complicati da usare, e magari restituiscono, quando si effettua una ricerca, decine di migliaia di documenti che corrispondono ai criteri introdotti, rendendo di fatto inutile l’interrogazione. X Internet Yellow pages, realizzato a cura della redazione di Internet News, la più diffusa rivista italiana sull’argoZ mento, raccoglie oltre 8.000 tra aziende, organizzazioni e privati cittadini italiani presenti su Internet che si sono O registrati on line presso il sito http://www.tecnet.it. I siti sono organizzati in categorie: dall’abbigliamento alle S associazioni, dall’elettronica ai giochi, dai musei ai servizi, con sintetiche descrizioni fornite dai gestori dei siti stessi. Oltre all’indice per argomenti, la consultazione è O resa più facile e rapida dalla presenza di un indice che permette un accesso diretto all’informaS alfabetico, zione cercata.

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Guida al processo di riproduzione digitale del colore

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...oltre 8.000 aziende italiane presenti su Internet

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A cura di Internet News INTERNET YELLOW PAGES

A cura di Agfa I SEGRETI DELLA GESTIONE DEL COLORE

Tecniche nuove, Milano, 1998 pp. 624, £. 24.000

Agra-Gevaert N.V., Mortseel, Belgio, 1997 pp. 34, per informazioni 02-30741

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Nuove installazioni per Unisys in Europa e negli USA Negli ultimi mesi, sono proseguiti senza sosta gli annunci di per la fornitura del proprio sistema editoriale al quotidiano nuove installazioni delle soluzioni editoriali Unisys in EuLa Provence. Il giornale, che ha sede a Marsiglia, ha una ropa e negli Stati Uniti. Già installata presso oltre 75 testate, diffusione media giornaliera di 200.000 copie e viene publa soluzione Unisys è stata acquistata recentemente da La blicato in 14 edizioni, con una produzione media giornaliera Provence in Francia, Märkische di 200 pagine. Allgemeine Zeitung , Die Rheinpfalz L’accordo prevede l’installazione di e Börsen-Zeitung in Germania, La oltre 270 stazioni di lavoro, dove Vanguardia e El Mundo Deportivo saranno installati i moduli software in Spagna. Negli Stati Uniti la soluche compongono la soluzione editozione Unisys è stata acquisita dalla riale Unisys: Hermes, il pacchetto società editrice Philadelphia editoriale integrato per l’input dei UNISYS ITALIA spa Newspapers, che pubblica i quotitesti e l’impaginazione, WireCenter, Via B. Crespi 57 - 20159 Milano diani The Philadelphia Inquirer e il sistema di gestione delle agenzie, e tel. 02/69851 - fax 02/6985588 The Philadelphia Daily News. l’archivio multimediale DocCenter. Oltre a queste installazioni, Unisys ha rafforzato la propria Il sistema installato a La Provence sarà il primo ad utilizzare presenza in Italia, dove la soluzione editoriale Unisys è nata come server workstation IBM RS/6000, per l’esattezza e dove ha dimostrato per prima le proprie potenzialità. Dopo quattro server RS/6000 SP2 con sistema operativo AIX e l’installazione a Il Mattino di Napoli, hanno scelto la tecnoarchitettura HACMP (High Availability Cluster Multilogia Unisys anche La Stampa di Torino e Il Giorno di Processing), in grado di garantire elevati livelli di sicurezza Milano. Su queste installazioni torneremo in maniera ape di recupero dei dati in caso di guasti o interruzioni di rete. profondita sui prossimi numeri di TecnoMedia. Märkische Allgemeine Zeitung Il panorama delle nuove installazioni conferma come il E’ assai recente anche l’accordo tra Unisys e il quotidiano mercato abbia accolto con favore i punti qualificanti della tedesco Märkische Allgemeine Zeitung di Potsdam, che soluzione editoriale Unisys: flessibilità, capacità di gestire viene pubblicato in sedici edizioni con una diffusione giorelevati volumi di produzione e numerose stazioni di lavoro naliera di 218.000 copie. e di integrarsi negli ambienti di produzione più diversi. L’accordo prevede l’installazione di oltre 160 stazioni di Altro punto di forza della soluzione Unisys è quello di essere lavoro, che faranno capo a più server in ambiente Windows perfettamente in linea con gli standard informatici di merNT. La fornitura software prevede il sistema editoriale cato e di adottare architetture aperte e non proprietarie. I integrato Hermes e l’applicativo WireCenter per la gestione sistemi Unisys possono utilizzare server Sun con sistema delle agenzie. In aggiunta a questa installazione, Unisys operativo Solaris, ma anche DEC Alpha o Intel con sistema curerà l’integrazione del nuovo sistema editoriale con il operativo Windows NT, oppure IBM RS/6000 con sistema sistema di pianificazione e gestione della produzione della operativo AIX. Il database relazionale può essere Microsoft PPI, Pape + Partner Media, nonché con un sistema pubbliSQL, Sybase, Oracle, e Basisplus per il modulo DocCenter. citario esterno. Come stazioni client può essere utilizzato qualunque PC in ambiente Windows. Per i collegamenti in rete, infine, viene Die Rheinpfalz utilizzato Ethernet e il protocollo TCP/IP. Lo scorso febbraio la soluzione editoriale Unisys è stata scelta anche dal quotidiano , di Ludwigshafen, che ha una La Provence diffusione media di 240.000 copie in 13 edizioni e un carico A Marzo, Unisys ha annunciato di aver siglato un contratto

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Börsen-Zeitung Sempre nello scorso mese di febbraio, Unisys ha annunciato che installerà la propria soluzione editoriale presso il quotidiano finanziario tedesco Börsen-Zeitung, fondato nel 1952 e con sede a Francoforte sul Meno, con una foliazione giornaliera di circa 50 pagine. Il contratto prevede l’installazione di un sistema interamente basato sul sistema operativo Windows NT: sia le 50 stazioni di lavoro che i due server di sistema, infatti, utilizzeranno questo sistema operativo. Per quanto riguarda i software applicativi, il Börsen-Zeitung ha scelto Hermes come sistema di trattamento dei testi e di impaginazione, e WireCenter per la gestione delle informazioni in arrivo nel sistema.

L’accordo prevede l’installazione, presso i due quotidiani del gruppo, di un totale di 300 stazioni di lavoro, dove verranno installati i software Hermes e WireCenter, nonché l’applicativo Hermes Web Publisher, che permetterà di integrare la pubblicazione on line nel normale flusso produttivo delle due testate. Il nuovo sistema editoriale utilizzerà come server tre workstation Sun, e verrà integrato con il sistema di gestione della pubblicità attualmente in uso in entrambi i quotidiani. Nel commentare l’accordo, Jaume Francas, responsabile operativo dei due quotidiani, ha dichiarato: “La Vanguardia e El Mundo Deportivo hanno scelto la soluzione editoriale Unisys perché presenta un elevato grado di integrazione e perché utilizza sistemi aperti e standard di mercato, assai più agevoli da supportare ed implementare rispetto al nostro precedente sistema proprietario. Il nostro obiettivo era quello di stabilire un rapporto di partnership con un fornitore leader in Europa - come è certamente Unisys - nel settore delle soluzioni editoriali, in grado di accompagnarci nel 21° secolo e di garantirci per molti anni ancora le soluzioni tecnologicamente più avanzate disponibili sul mercato”. Con quello siglato con il gruppo Godò salgono a due le installazioni di grandi dimensioni per la soluzione editoriale Unisys in Spagna, lo scorso anno, infatti, Unisys è stato scelto da El Pais, il principale quotidiano spagnolo con le sue quasi 400.000 copie di diffusione media giornaliera.

La Vanguardia -El Mundo Deportivo Lo scorso febbraio, Unisys ha annunciato di aver siglato un accordo con la società Godò di Barcellona, uno dei maggiori gruppi editoriali della penisola iberica. L’accordo prevede l’installazione della soluzione editoriale Unisys nei due quotidiani del gruppo La Vanguardia - il principale quotidiano di Barcellona, fondato nel 1881, con una diffusione media giornaliera di 250.000 copie che salgono a 450.000 nell’edizione domenicale, 5 edizioni giornaliere con una produzione di 96 pagine al giorno - e El Mundo Deportivo, uno dei maggiori quotidiani sportivi spagnoli, nato nel 1996 e che attualmente conta su una diffusione media giornaliera di 125.000 copie suddivise su 6 edizioni.

The Philadelphia Inquirer & Philadelphia Daily News La soluzione editoriale Unisys è stata scelta dalla Philadelphia Newspapers Inc. (PNI) per la produzione dei suoi due quotidiani, The Philadelphia Inquirer e Philadelphia Daily News. Con le sue 427.000 copie di diffusione media giornaliera, che salgono a 876.000 la domenica, il Philadelphia Inquirer - tra i più antichi quotidiani degli Stati Uniti, essendo stato fondato nel 1829 - è il quindicesimo quotidiano degli Stati Uniti, il primo nello stato della Pennsylvania, con una solidissima reputazione di qualità giornalistica testimoniata da ben 18 premi Pulitzer. Di tutto rispetto anche le dimensioni del Philadelphia Daily News, che ha una diffusione

produttivo variabile tra le 110 pagine dei giorni feriali e le 120 delle edizioni del week-end. La fornitura prevede il sistema editoriale Hermes e il sistema di gestione delle agenzie WireCenter, che verranno installati su più di 160 stazioni di lavoro. Per quanto riguarda i server, la scelta è caduta su due workstation Sun e sul database relazionale Oracle. Anche nel caso del Die Rheinpfalz, come per il Märkische Allgemeine Zeitung , Unisys curerà l’integrazione del nuovo sistema editoriale con il sistema di production tracking della PPI, Pape + Partner Media.

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giornaliera di oltre 170.000 copie. La società editrice PNI, a sua volta, è interamente controllata dal gruppo editoriale Knight-Ridder, il secondo per dimensioni negli USA con 31 testate ed una diffusione giornaliera complessiva di 3,420 milioni di copie, che salgono a 4,778 la domenica. L’installazione Unisys per i quotidiani della PNI comprende Hermes, il sistema integrato per l’input dei testi e l’ impaginazione, WireCenter, il sistema di gestione delle agenzie e degli input remoti, e DocCenter, l’archivio multimediale. In totale, verranno installate 748 stazioni di lavoro, delle quali 617 a The Inquirer e 131 al Daily News, oltre a quattordici stazioni di lavoro dedicate per l’applicativo DocCenter. DocCenter sarà inoltre accessibile da tutte le workstation editoriali di entrambi i quotidiani attraverso client in ambiente Windows e stazioni di lavoro Macintosh attraverso l’utilizzo di browser Internet. In aggiunta a ciò, il database del sistema Hermes sarà accessibile alle stazioni di lavoro che utilizzano Adobe Photoshop e Quark X-Press. I server del sistema Hermes saranno due Sun E5000 High Availability (HA) per The Inquirer, e due Sun E3000 HA per il Daily News. WireCenter e DocCenter utilizzeranno sue Sun E3000. Tra i motivi che hanno spinto il management di PNI a scegliere la soluzione editoriale Unisys, uno dei più importanti è stato certamente la capacità del sistema di gestire con flessibilità consistenti volumi produttivi e un sofisticato piano di edizioni locali e zonali. Il nuovo sistema consentirà infatti alla redazione di integrare notizie, materiale di archivio, foto e grafici in maniera semplice e flessibile, di accrescere il controllo sul contenuto e sulla grafica delle pagine, di migliorare i tempi di reazione e di lasciare aperte un maggior numero di pagine a ridosso

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dell’orario di chiusura, migliorando in tal modo la freschezza e la qualità del prodotto informativo. Oltre a ciò, risulterà migliorata anche la capacità di gestire articoli, foto e grafici destinati a edizioni multiple, requisito quest’ultimo reso necessario dal complesso scacchiere di edizioni zonali dell’area metropolitana di Philadelphia. “Le esigenze dei nostri quotidiani - ha dichiarato Tom Sims, responsabile Systems & Technology di PMI - si sono fatte sempre più sofisticate man mano che la diffusione delle testate cresce e ci spingiamo verso nuove aree di business. Per affrontare queste nuove sfide, abbiamo bisogno di tecnologie sofisticate, come quelle che Unisys ha messo a nostra disposizione”. “Ci stiamo muovendo velocemente - ha aggiunto Bill Hack, responsabile dei sistemi editoriali della società - verso nuovi territori per quanto riguarda il modo in cui i quotidiani vengono realizzati, e il modo in cui i contenuti vengono manipolati e resi disponibili ai lettori ed ai consumatori. Per raggiungere questi obiettivi, avevamo bisogno della potenza e della flessibilità che il sistema Unisys è in grado di offrirci”. Con quella al gruppo editoriale PNI salgono a tre le installazioni Unisys negli Stati Uniti. Il sistema editoriale Hermes e il sistema di gestione delle agenzie WireCenter sono stati infatti installati al Colorado Springs Gazette (oltre 100.000 copie di diffusione giornaliera), mentre il sistema di archiviazione multimediale DocCenter è attualmente in fase di installazione al San Francisco Examiner (112.000 copie di diffusione giornaliera). Quella della Philadelphia Newspapers, quindi, è la prima installazione di tutti e tre i componenti della soluzione editoriale Unisys in un grande giornale metropolitano degli Stati Uniti.


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C.L.A.B.S. (Classified Advertisement Booking System): la gestione degli annunci economici di LinkEditoriale LinkService, attraverso la sua divisione LinkEditoriale, opera da anni sul mercato dei sistemi per la raccolta e l’impaginazione automatica di pubblicità classificata e necrologi. Su questo numero di TecnoMedia desideriamo sottoporre alla Vostra LinkSe attenzione il cuore del prodotto che da anni, con differenti e peculiari implementazioni, realizziamo per i quotidiani ed i giornali di annunci economici.

L’applicazione che LinkEditoriale propone si basa su una ossatura client-server - disponibile per piattaforme Macintosh e Windows 3.1/95/NT - e su moduli funzionali che, opportunamente configurati, permettono di realizzare una serie infinita di varianti all’applicazione base. rvice Srl

Ci rendiamo perfettamente conto che l’argomento “classificata” non possa essere trattato con una soluzione software on-the-shelf, ossia con Via Alle Rotte, 9 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) un prodotto rigido ed C.L.A.B.S. nasce dall’esperienza Telefono: (0522)953867 r.a. Fax: (0522)953869 onnicomprensivo; per quematurata presso un importante grupInternet: http//www.rcs.re.it/linkservice sto LinkEditoriale, in ciascupo editoriale con il quale operiamo E-Mail: linkservice@re.nettuno.it na delle realtà affrontate, ha da oltre sei anni che ha rappresentadovuto procedere a personalizzazioni che hanno, di fatto, to, a tutti gli effetti, un fondamentale laboratorio di analisi generato delle applicazioni cucite su misura in base alle e ricerca; questa collaborazione ci ha permesso di analizzare necessità del cliente. il problema della raccolta ed impaginazione automatica di pubblicità classificata da molteplici punti di vista e ci ha Le caratteristiche chiave delle procedure per la gestione consentito di proporci al mercato con soluzioni estremamente produttive. della pubblicità classificata sono da ricercarsi principalmente nella attenta analisi delle richieste per riuscire a fornire un applicativo che coniughi in modo ottimale le aspettative in termini di velocità operativa nella raccolta con l’elevata flessibilità operativa. • CONSULENZA INFORMATICA • FORMAZIONE • SVILUPPO SOFTWARE • DISTRIBUZIONE

Elemento centrale della procedura è, ovviamente, l’interazione con il sistema di impaginazione elettronica: LinkEditoriale ha realizzato filtri di comunicazione che permettono l’uscita sia attraverso applicazioni desk-top (es. Quark Xpress, Adobe PageMaker etc…) sia verso sistemi editoriali con la possibilità di gestire in modo completo tutte le opzioni messe a disposizione dall’applicazione che ospita gli annunci. Il caricamento delle inserzioni

Da un punto di vista con-

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cettuale possiamo “sezionare” l’applicativo nelle fasi operative fondamentali: 1. Raccolta dei dati amministrativi: compilazione di una serie di informazioni atte alla generazione del documento contabile che ha anche lo scopo di costituire l’elemento di conferma/accettazione da parte del cliente 2. Rubricazione: scelta della rubrica (o delle rubriche) che ospiterà l’annuncio 3. Schedulazione: impostazione – con criteri ampiamente personalizzabili – delle date di uscita dell’annuncio 4. Inserimento del testo dell’annuncio: ambiente di wordprocessing per la digitazione del corpo dell’annuncio 5. Fatturazione: produzione del documento contabile 6. Impaginazione: integrazione verso il sistema di output 7. Statistiche: opzione per l’analisi matematica dell’archivio storico annunci La struttura modulare di C.L.A.B.S. permette di adeguarlo

La fase di estrazione delle inserzioni per la messa in pagina

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Funzioni di ricerca avanzate

ad una ampia gamma di necessità operative attraverso la personalizzazione degli elementi che costituiscono tutte le fasi della raccolta. Nello specifico, LinkEditoriale ha identificato sei ambiti funzionali che sono tipicamente oggetto di analisi e valutazione con il cliente in fase di definizione delle specifiche: 1. Edizioni/Testate: l’applicativo può essere predisposto per gestire il caricamento dati relativi ad una sola edizione/testata così come ad uno schema articolato per giornali con pubblicazioni multiple piuttosto che in presenza di inserti speciali periodici 2. Rubriche mono/multi-livello: per consente la rubricazione con schemi fissi per ciascuna testata/edizione ovvero con liste differenziate testata/rubriche. Queste ultime possono essere strutturate su uno o più livelli di raggruppamento 3. Anagrafica Clienti: C.L.A.B.S. può essere fornito di un modulo per la gestione anagrafica dei clienti. La presenza di questo modulo è indispensabile per la realizzazione della fatturazione direttamente tramite l’applicazione. 4. Prenotazione date di Uscita:


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a seconda della tipologia di installazione è possibile abbinare a ciascuna inserzione una lista di date di uscita (relazionata alla edizione oppure singola) che genera l’impaginazione dell’avviso in giorni ben precisi piuttosto che assegnare un numero fisso di uscite e “scaricarle” all’atto della preparazione dell’impaginato. Formattazioni speciali: tipicamente gli avvisi economici sono composti da una prima parte in neretto ed il seguito in chiaro; con C.L.A.B.S. è possibile definire (in relazioni alle possibilità offerte dallo strumento di impaginazione) una lista di formattazioni speciali (tutto neretto, riquadrato, evidenziato etc.) Esportazione degli annunci verso WWW: un apposito modulo consente di replicare gli annunci tipicamente in uscita su supporto cartaceo anche verso pagine Internet secondo uno schema di formattazione concordato con il cliente. Generazione di inserti speciali: lo studio razionale del tracciato record che descrive ciascun annuncio consente, anche in momenti successivi alla prima configurazione, di intervenire sull’applicazione per definire la generazione automatica di “sottoprodotti” editoriali che possono nascere da criteri di

selezione ed ordinamento speciali (es. ripubblicazione degli annunci appartenenti alle rubriche immobiliari per la produzione di inserti periodici etc…) Una delle caratteristiche che distinguono LinkEditoriale da “quelli” che si propongono sul mercato è l’estrema specializzazione del suo staff di analisti, programmatori e sistemisti che operano con soluzioni mirate al mercato editoriale in collaborazione con le aziende leader del settore. L’implementazione di C.L.A.B.S. non sarebbe proponibile disgiunta da attività consulenziali e di assistenza postvendita, ed è in questo settore che LinkEditoriale rende disponibile una struttura formativa e di supporto in grado di fronteggiare tutte le esigenze. Ciascun prodotto LinkEditoriale è assistito utilizzando una ampia gamma di opzioni di intervento che vanno dall’hotline telefonica alla teleassistenza per giungere agli interventi on-site che sono possibili in tempo reale o in tempi comunque estremamente contenuti. C.L.A.B.S. verrà dimostrato a Grafitalia 98 presso lo stand di TERA Spa, Padiglione 8, Stand C09-D16.

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SAP R/3, la soluzione software per la gestione integrata dell’impresa editoriale Fondata venticinque anni fa a Walldorf (Germania), SAP fornisce software applicativo per ambienti client/server e mainframe destinato a un’ampia gamma di piattaforme hardware. Ad oggi più di ottomila aziende con oltre tredicimila installazioni sparse in tutto il mondo utilizzano R/3 facendo di SAP il quarto fornitore mondiale di software, leader per vendita e manutenzione delle applicazioni gestionali client/server. L’integrazione come vantaggio competitivo Il successo del software R/3 deriva, in parte, dal bisogno di SAP R/3 è una soluzione di tipo Enterprise Resource cambiamento di molte aziende italiane che intendono riPlanning, ossia un sistema (insieme di spondere alla pressione competitiva strumenti software e procedure utilizproveniente dall’esterno. In particolare zati per automatizzare un processo) il settore dei media risente di un’obsointegrato (connette parti diverse dellescenza tecnologica che lo sta spinl’azienda) e pervasivo (attraversa i progendo alla ricerca del giusto mix “efficessi rilevandone e regolandone il funcienza/efficacia”, anche attraverso l’inzionamento), adatto a risolvere le vestimento in nuove infrastrutture (reti, problematiche della gestione di impresistemi aperti) e soluzioni (“buy” piutSAP ITALIA S.p.a. se di qualsiasi dimensione. tosto che “make”), viste come mezzi per I.S.U. Media Viale Colleoni 17 - Pal. Orione 3L’introduzione di R/3 accelera e aggiunrivisitare i core process (quelli critici le20041 Agrate Brianza (MI) ge qualità alle decisioni strategiche in quangati al business) e riguadagnare il terreno Tel. 039/6879.350 Fax 039/6091005 to aiuta il ridisegno e l’automatismo dei della competitività. processi critici consentendo alle strutture aziendali di dialogare fra loro attraverso il Sistema InformaIl cambiamento come opportunità tivo; la tecnologia diventa così un fattore che facilita e L’economia di quest’ultima parte di millennio sta lanciando supporta la riunificazione delle procedure eliminando la alle aziende una serie di sfide (liberalizzazione con la frammentazione delle organizzazioni. presenza di operatori stranieri; globalizzazione che amplia Per il mercato dei media integrazione significa poter sempre i tradizionali riferimenti spaziali; convergenza multimediadisporre di informazioni riguardanti pubblicità, lettori, able che vede recitare sullo stesso palcoscenico telecomunicabonamenti, distribuzione geografica dinamica che vanno ad zioni, televisione e industria del computer) a cui corrisponaffiancarsi alle problematiche gestionali di natura tradiziode un numero crescente di opportunità; di conseguenza, è nale. indispensabile affermare, controllare e migliorare i propri Dal punto di vista funzionale il software SAP R/3 è struttufattori critici di successo. rato per moduli attivabili progressivamente o contemporaSi sente la necessità di essere più vicini ai propri lettori, di neamente in aree diverse come l’amministrazione (inclusa conoscerli meglio, di dare loro dei servizi aggiuntivi (anche la tesoreria, la gestione dei cespiti e degli investimenti), la attraverso Internet), di differenziare e rendere più flessibile finanza, il controllo di gestione, la logistica (acquisti e l’offerta pubblicitaria e di prodotto e di analizzare più magazzino), le vendite e la distribuzione, il controllo qualiaccuratamente la redditività delle testate. tà, la manutenzione, le risorse umane, la produzione ed i Queste nuove sensibilità hanno condotto a un approccio progetti. organizzativo che parte dall’idea di saper affrontare ogni La strategia di SAP per il mercato dei media si concretizza problema operativo ragionando per processi di business nell’arricchimento funzionale dei moduli dedicati alle venfocalizzandosi su quelli critici (core process). Un processo dite e alla distribuzione di quotidiani e riviste (abbonamenti, è un insieme di attività collegate che ricevono un input e un piani di diffusione, resi, reclami, compensazioni, provvioutput in modo controllato e finalizzato a un obiettivo gioni) e gestione della pubblicità (campagne, ordini per dichiarato (generazione del valore).

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spazi, opuscoli, filmati, gestione dei contratti, integrazione con i sistemi di pre-stampa). E’ un mercato strategico ad alto potenziale - se si considerano i comparti che vanno dalla carta stampata, alla radio, alla televisione - dove SAP ha deciso di investire in risorse e stringere alleanze per integrare, a breve, la gestione dei contenuti multimediali (sistemi editoriali, produzione digitale di suoni, immagini, video) per mezzo di Internet. Non a caso in Germania SAP detiene il 57% della quota di mercato dei media. SAP R/3, oltre a risolvere le problematiche dell’anno 2000 e dell’Euro, colloquia con ben 150 software complementari certificati, prodotti da terze parti, che rispondono ad esigenze puntuali (archiviazione ottica, sistemi editoriali, progettazione, grafica).

Il valore di solide partnership Il modello organizzativo che prevede la focalizzazione per mercati sta alla base della ricerca dei partner SAP, cui è affidata la realizzazione del progetto per l’inserimento del software R/3. SAP considera la conoscenza specifica come un valore aggiunto da cui i clienti potranno trarre dei benefici concreti. In particolare lo scopo di SAP è attivare soluzioni in continua evoluzione, replicabili in caso di analogia della problematica; costruire delle relazioni affidabili e flessibili con terze parti aventi una competenza specialistica; circoscrivere la necessità di sviluppi complementari. Questo porterà inevitabilmente alla riduzione dei costi legati al progetto e ad una soluzione completa ed integrata per l’utente finale.

Chi è SAP SAP è leader tecnologico e leader di mercato nel settore del software client/server per la gestione dell’impresa. Fornisce soluzioni globali e scalabili per aziende di ogni tipo e dimensione, consentendo loro di avvalersi delle più evolute soluzioni gestionali, consolidate grazie all’esperienza maturata negli anni. I prodotti SAP sono strumenti essenziali per le imprese che vogliono rispondere rapidamente alle condizioni imposte da un mercato dinamico, per conseguire e mantenere vantaggi decisivi in termini di competitività. Fondata nel 1972, SAP ha sede centrale a Walldorf (Germania). Conta circa 13.000 dipendenti, ed è presente in oltre 50 nazioni, che garantiscono sempre e ovunque supporto e servizi di livello elevato per le ormai più di 13.000 installazioni di SAP R/3 nel mondo. Ulteriori informazioni sono reperibili all’indirizzo Internet: www.sap.com/italy

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Trasmissione della pubblicità on line: le stazioni per il controllo del processo produttivo testate quotidiane. Il software consente alla ConcessionaLo scorso numero di TecnoMedia (TM 17, pagg. 51/52) ria di inserire, in un ‘apposita scheda digitale, tutte le abbiamo illustrato le linee generali del nuovo sistema AD informazioni relative all’inserzione pubblicitaria, Express, per la trasmissione su rete ISDN degli annunci razionalizzando sia gli aspetti organizzativi nella gestione pubblicitari in formato digitale. del traffico in rete sia quelli commerciali. La ConcessioRitorniamo sull’argomento per valutare alcuni dettagli naria ha inoltre gli strumenti di relativi alla stazione Client, ovvero messaggistica elettronica per segnaquella parte di sistema che viene lare a chi di dovere la opportunità di installata presso la concessionaria di fare correzioni o, addirittura, di ripepubblicità, la società che, nel mercatere le fasi di preparazione del file to editoriale italiano, gestisce i congrafico, riavviando il procedimento tratti con gli inserzionisti, informa dal formato sorgente. quotidianamente le testate circa i Una particolare funzionalità del softcarichi di pubblicità e si occupa delware, che gira su una stazione di l’invio dei materiali su supporti anaElsag Bailey lavoro Windows ‘95 o NT, è quella di logici tradizionali, carta e pellicola. Strada 1, Palazzo F/8, consentire la visualizzazione del files 20090 Assago-Milanofiori tel. 02-57536256 fax 02-89200350 e la stampa di bozza su carta, così Il sistema dal punto di vista della Contatto: Anna Verrini come gli addetti della concessionaria concessionaria erano in grado di effettuare controlli sul materiale proveAD Express, la soluzione Elsag Bailey per la trasmissione niente dalle agenzie. on line degli annunci pubblicitari nell’industria editoriale dei quotidiani e dei periodici, si basa sul principio di Il controllo del ciclo produttivo mettere a disposizione dei diversi protagonisti del flusso Nell’organizzazione del lavoro tradizionale, la Concesdi lavoro - agenzia, concessionaria, tipografia - un sistema sionaria ha la facoltà di controllare la qualità degli annunci di trasmissione files che sia il più possibile in grado di pubblicitari, ma non è delegata alla responsabilità circa la mantenere, nella organizzazione di lavoro digitale, ruoli, realizzazione dell’esecutivo. Lo stesso principio è stato responsabilità e competenze proprie di una organizzazioriprodotto e sviluppato all’interno di AD Express: la ne industriale ben sperimentata e consolidata. AD Express garanzia di qualità del file digitale avviene all’interno del ha evitato la creazione di un database server centralizzato, primo anello del sistema, nella stazione di lavoro dove si che avrebbe inevitabilmente aperto numerosi problemi sia prepara materialmente il file grafico. Il sistema utilizza per per quanto riguarda la sicurezza dei dati contenuti sia per la trasmissione il formato PDF che viene generato sulla quanto riguarda la direzione del flusso dei dati e le relative stazione di lavoro utilizzata dall’agenzia con un software responsabilità di chi “invia” e chi “riceve”, preferendo chiamato AD Station. Questo consente di preparare per la puntare su un collegamento dinamico in linea fra le spedizione un file elaborato nei più diffusi ambienti per la stazioni di lavoro installate presso le agenzie, le concesgrafica professionale, attraverso un processo di elaborasionarie e le tipografie. zione che genera il file digitale, il preview e la scheda La stazione di lavoro della Concessionaria è il vero e informativa. Questa elaborazione, effettuata in totale auproprio punto nevralgico del sistema, che prende in carico tomatismo all’interno della stazione di lavoro, avviene i materiali in arrivo dalle agenzie di pubblicità e provvede secondo parametri settati all’origine. a smistarli ai destinatari, ovvero alle tipografie delle

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Il servizio ADExpress, creato e gestito da Elsag Bailey, è basato su una infrastruttura hardware e software che garantisce l’integrità delle informazioni nelle varie fasi di trasmissione, la riservatezza del contenuto, effettuando lo smistamento automatico degli avvisi da e verso gli attori coinvolti nel processo produttivo (agenzie, concessionarie, editori).

Sofisticate funzioni di tracking sull’intero ciclo produttivo consentono di conoscere in ogni momento, e ricostruire a posteriori, lo stato di avanzamento di ogni singola spedizione. Questa architettura fornisce a tutti gli attori la massima garanzia in termini non tanto di controllo, ma di gestione della qualità lungo tutto il processo produttivo.

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Tark e Alice, le novità TERA presentate a Grafitalia ’98 TERA sarà presente al Grafitalia 98 presso il Padiglione 8 Stand C09/D16 con le più recenti versioni dei prodotti già noti al mercato, il sistema editoriale “GoodNews” e il server OPI “TOPIC”. Inoltre, in occasione di questa importante manifestazione verranno presentati ufficialmente sul mercato italiano due nuovi prodotti: il sistema d’archiviazione digitale “TARK” e il gestore di commenti Aldus OPI “Alice”.

archiviati: ricerche SQL sui campi associati agli oggetti archiviati, e ricerche full-text. Queste ultime vengono svolte impiegando il motore di ricerca sviluppato dalla PLS, oggi America on Line, che conta già oltre 300 installazioni nel settore e offre una serie di possibilità molto avanzate, quali stemming, wildcard, operatori booloeani, prossimità e ricorrenza. L’utilizzatore può impiegare i due metodi contemporaneamente nella medesima ricerca, Tark svolgerà direttamente la parte SQL e affiderà la parte full-text al PLS, presentando poi la combinazione dei due risultati.

Sistema di archiviazione Tark Tark è in grado di archiviare testi, immagini e pagine complete in un database SQL utilizzando come struMemorizzazione mento per l’interrogazione dell’arI testi vengono memorizzati in forchivio un qualsiasi browser WEB mato HTML compresso direttacome ad esempio Netscape e mente in appositi campi del Microsoft Internet Explorer. TERA S.p.A. database. Vengono quindi Tark si basa sulla tecnologia server Via Barnaba Oriani, 1 - 20156 Milano - Italia decompressi “al volo” da Tark ogni di Microsoft, denominata BackTel. +39 (2) 38.00.81.18 Fax +39 (2) 38.00.81.19 qual volta necessario. Office, che comprende i seguenti e-mail sales@tera-it.com Le immagini vengono memorizcomponenti principali: zare in formato JPEG o EPS come file residenti nel file • il sistema operativo Windows NT; system di Windows NT, il database contiene il percorso per • il database Microsoft SQL Server; recuperare il file e un thumbnail dell’immagine stessa, • il server WEB Microsoft Internet Information Server (IIS). assieme a tutti i dati ad essa associati (didascalia, autore, Grazie a questa architettura standard e aperta TARK si crediti, etc.); il thumbnail dell’immagine, utilizzato da Tark interfaccia con un numero elevatissimo di strumenti svilupper visualizzare i risultati delle ricerche senza dover accedepati da terze parti per l’interrogazione e la manutenzione del re all’originale, viene generato in formato JPEG per le database. Inoltre, grazie alla robusta interfaccia WEB, TARK immagini a colori e a toni di grigio, ed in formato GIF per supporta qualsiasi piattaforma client (MAC, PC, Sun) sia a quelle monocromatiche. livello di Intranet locali che di Internet. La gestione della Le pagine vengono memorizzate come file PDF residenti sicurezza e dei permessi di accesso dello IIS è totalmente nel file system di Windows NT, il database contiene il integrata con la security di Windows NT. percorso per recuperare il file e un thumbnail della pagina L’interfaccia Web di TARK utilizza documenti HTML stessa in formato GIF. standard, non viene impiegato nessun componente Java o I file delle pagine e delle immagini possono, ovviamente, Active/X a livello del browser: tutta l’elaborazione viene essere posti fuori-linea, cioè per esempio essere archiviati svolta sul server tramite il linguaggio di scripting Active su CD-Rom o qualsiasi altro supporto magnetico. Tark è Server Pages (ASP) e componenti Active/X server. In quindi in grado di richiedere l’inserimento del CD corretto questo modo TARK garantisce la massima compatibilità quando necessario o di accedervi tramite un juke-box-. con tutti i browser esistenti e con i futuri sviluppi del Web. Ricerche Tark implementa due diversi metodi per la ricerca dei dati

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Import Tark comprende un modulo per l’import dei dati denomina-


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to TarkImp. Questo legge un file ASCII contenente la descrizione dei dati da importare e i puntatori ai file da acquisire, ad esempio testi HTML, pagine PDF e immagini. TarkImp legge la struttura del database da un file ASCII, rendendo molto agevole la personalizzazione dell’archivio con campi non previsti nell’implementazione standard. Per l’import delle immagini TERA ha sviluppato un altro modulo, denominato WireImg, che oltre ad accettare in ingresso immagini nei più comuni formati è in grado di generare i thumbnail nei così come richiesti da Tark e di estrarre le informazioni IPTC eventualmente presenti nell’immagine, che possono quindi essere utilizzate come campi aggiuntivi per facilitare le ricerche.

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ALICE, il gestore di commenti OPI ALICE è un print processor per Windows NT 4.0 che interpreta i commenti Aldus OPI generati da applicazioni quali ad esempio QuarkXPress e Adobe PageMaker. Essendo un print processor, si integra perfettamente con il Print Manager di Windows NT e ne preserva tutte le funzionalità native (per esempio il pooling) senza richiedere alcuna configurazione particolare. Una volta installato con la procedura guidata diviene disponibile nella scelta del print processor per qualsiasi coda di stampa e può essere facilmente configurato tramite il programma di Setup. Dal programma di impaginazione è quindi sufficiente stampare su una coda avente ALICE come print processor selezionando l’opzione OPI (dialog Quark e PM), ottenendo un enorme risparmio di tempo nell’invio in stampa del documento. Quando l’output PostScript generato dall’applicazione arriva alla coda di stampa sul server, ALICE cerca i commenti Aldus OPI, li interpreta e li processa di conseguenza. Un commento Aldus OPI è di fatto una riga PostScript che inizia con la sequenza di caratteri “%ALD…” e può speci-

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ficare varie opzioni, quali ad esempio il nome dell’immagine da inserire, il suo posizionamento nella pagina, eventuale opzioni di taglio, ingrandimento o riduzione. In base quindi al percorso specificato nel commento “ %ALDImageFileName:”, ALICE apre l’immagine e la invia al dispositivo di uscita associato alla coda di stampa. Il vantaggio rispetto alla stampa senza OPI è che le immagini non devono essere lette via rete locale dalla stazione di lavoro prima di procedere alla stampa, in quanto l’operazione di inclusione viene effettuata da ALICE in base ai commenti ALDUS OPI.


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Perché ALICE dopo TOPIC? Il sistema di OPI implementato in TOPIC si basa sul fatto che OPI genera delle basse risoluzioni in formato EPS la cui parte PostScript contiene un commento del tipo “%%IncludeFile: …” e al tempo stesso converta in formato PostScript l’alta risoluzione. All’atto della stampa, le applicazioni inviano la porzione PostScript dell’immagine a bassa risoluzione, cioè il commento che indica al print processor INCLUDER di inserire nell’output l’immagine PostScript ad alta risoluzione precedentemente generata da OPI. Questo metodo è da una parte molto efficiente, per esempio consente di modificare il formato della alta risoluzione da TIFF CMYK a EPS DCS o da non compresso a compresso EPS JPEG, e di generare basse risoluzioni di dimensioni estremamente ridotte, ma implica anche alcune limitazioni. Soprattutto, impone l’impaginazione di immagini EPS, per le quali QuarkXPress non supporta la colorazione, e richiede che ogni immagine sia processata da OPI prima di poter stampare il documento che la contiene. In particolare, questo sistema non si adatta alle necessità dei service di pre-stampa, cioè di quelle aziende che ricevono lavori finiti all’esterno e che si occupano “solo” ed esclusivamente della realizzazione delle pellicole. Infatti, un service per poter beneficiare dei vantaggi di TOPIC in fase di stampa dovrebbe processare con OPI tutte le immagini fornite dal cliente (tempo), ripristinare i collegamenti delle immagini originali alle basse risoluzioni – con i rischi che un intervento di questo tipo comporta – e correre comunque il rischio che eventuali effetti applicati dal cliente su un originale TIFF non possano essere ottenuti sulla bassa risoluzione EPS generata da OPI. Per un service ALICE rappresenta la soluzione ideale: il documento e le immagini utilizzate vengono copiate direttamente sul server tramite i vari supporti disponibili “ZIP”, “JAZZ”, e il software MacOpener – che consente di leggere dati in formato

Macintosh da Windows NT. Il documento viene quindi stampato con le opzioni Aldus OPI senza che le immagini vengano caricate dalla stazione di lavoro, e senza che sia necessario processarle a priori con TOPIC, e la stazione di lavoro ritorna ad essere immediatamente disponibile per il lavoro seguente. ALICE può essere visto in due modi completamente diversi: • come completamento di TOPIC, che con la versione 4.0 è in grado di produrre basse risoluzioni TIFF; • come prodotto stand-alone per i service di pre-stampa, sia nella fascia bassa (centri fotocopie), sia in quella alta (stampa digitale). Il prezzo Il prezzo utente finale, fissato in 4 milioni di lire, produce in aggiunta a TOPIC una soluzione non economica, ma in grado di rispondere alle necessità dei clienti più esigenti e “maturi”, senza peraltro andare fuori mercato rispetto ai concorrenti più significativi (p. es. FullPress), e in maniera stand-alone un “rimedio” economico ai problemi di produttività dei service di pre-stampa. Concludendo: • se un cliente effettua l’impaginazione di documenti (Editori, Giornali, grossi centri pre-stampa), allora ha bisogno di TOPIC; • se un cliente effettua l’impaginazione di documenti e al tempo stesso riceve lavori finiti da terzi dei quali produce le pellicole (grossi centri pre-stampa), allora ha bisogno di TOPIC e ALICE; • se un cliente realizza pellicole / uscite digitali per conto terzi, e riceve quindi lavori finiti, (centri fotocopie, stampa digitale ), allora ha bisogno di ALICE.

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Sergio Puoti con Sinedita per una maggiore presenza internazionale Sinedita e Nàvita, le due software house italiane che in pochi anni hanno saputo conquistarsi un ruolo di notevole importanza nel panorama editoriale italiano, stanno valutando l‘opportunità di intraprendere attività che vadano oltre gli attuali confini del mercato.

Sinedita, Nàvita, Exenia, Lira, con il preciso scopo di intraprendere attività con il mondo editoriale estero.

Il Dr. Puoti nel corso degli anni di sua permanenza all‘estero, prima negli Stati Uniti/Europa presso Atex, quindi in Germania dal Settembre del 1993 al Dicembre 1997 presso IFRA, ha avuto modo In un‘ottica di mercato sempre di creare un network di contatti più globale e di sinergie tecnoloeditoriali significativi. Come Digiche tra diversi paesi, Sinedita e rettore Generale di INES ha inolNàvita intendono collocarsi come tre contribuito allo sviluppo di un partners tecnologici per il mercacentro servizi e consulenza nel to editoriale internazionale. settore dell‘electronic publishing SINEDITA srl ed alla sua affermazione a livello La decisione delle due società di Via Trecate 34/8 - 10141 Torino mondiale presso gli associati affacciarsi sul mercato estero è Tel: 011/7179300 IFRA, diventa quindi punto di coincisa con il rientro in Italia del Fax: 011/7179501 partenza e patrimonio fondamenDr. Sergio Puoti, personalità di tale nel contesto delle nuove straspicco del panorama editoriale internazionale, dopo 4 anni di permanenza in Germania tegie di sviluppo di Sinedita e Nàvita. come Direttore Generale di INES, Società controllata da IFRA. Ancora una volta queste due società si Questo fatto ha portato il consiglio di amministrazione di vogliono proporre al mercato come fornitori di soluzioni Sinedita a prendere la decisione di cooptare al proprio anziché di prodotti. Una conoscenza specifica delle esiinterno il Dr. Sergio genze dei potenziali utenti, delle loro caratteristiche operative ed organizzative consentono una maggiore capacità Puoti con lo specifidi offerta aderente a ciascun ambiente produttivo. Questo co mandato di analizzare e verificare le significa ovviamente capacità di interloquire con gli utenpossibilità di costiti, parlare il loro linguaggio oltre che la loro lingua. tuire una Società che Partners locali diventano quindi un elemento essenziale verrebbe ad aggiunper lo sviluppo di Sinedita e Nàvita nei mercati esteri e risulteranno essere in futuro il naturale canale in cui gersi all‘attuale retiveicolare le proprie soluzioni. colo composto da

Sergio Puoti, nuovo responsabile dello sviluppo delle attività internazionali di Sinedita

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Nàvita offre soluzioni ai quotidiani con tecnologia Intranet Intranet trasferimento d’informazioni rispetto ad altri sistemi. La logica di utilizzare tecnologie Internet per costruire I primi che hanno implementato soluzioni Intranet all’intersistemi di comunicazione interna, porta notevoli benefici. Il no del sistema di produzione del quotidiano sono: La successo sta proprio nell’applicazione all’interno di un’azienProvincia a Como, L’Eco di Bergamo, L’Adige di Trento ed da o di un gruppo di aziende fra di loro collegate, delle il settimanale Liberal. tecnologie di diffusione, di condivisione e di scambio delle informazioni proprie di Internet e del La rete Intranet de L’Adige World Wide Web. Presso L’Adige, in particolare, è stata Economicità, facilità d’utilizzo, realizzata un’Intranet su piattaforma Wincentralizzazione e diffusione delle indows NT, con Microsoft Information formazioni sono le chiavi di volta di Server, come server WEB e Microsoft questo successo. Explorer, come browser. Autorevoli ricerche prevedono Il sistema è in grado di gestire tutte le un’espansione impensabile soltanto fonti informative esterne e la loro distribuVia Sassetti 1 - 50123 Firenze qualche tempo fa per le Intranets. Una zione all’interno del sistema redazionale. Il tel. 055/277651 - fax 055/264386 per tutte la ricerca svolta dalla KPMG software offre la possibilità alle redazioni E-mail: mailbox@mail.navita.it Management Consulting, e pubblicata remote e ai collaboratori di accedere alle http://www.navita.it nel novembre 1997 come The Annual informazioni che arrivano al giornale, elaboElectronic Commerce Research Report, dove è indicato che rarle e re inviarle in maniera semplice. il 48% delle aziende ha già una rete Intranet, il 41 % intende Sotto un’unica interfaccia, quella del browser, è possibile installarne una nei prossimi cinque anni e la maggioranza di visualizzare e lavorare, in locale come in remoto, le agenzie queste, il 37% intende farlo nei prossimi tre anni. di stampa, le agenzie fotografiche, le foto prodotte da Grazie all’attenzione rivolta a questo tipo di tecnologie in scanner. E’ possibile accedere all’archivio storico e tempi “non sospetti”, Navita applica tutta l’esperienza accuriutilizzare il materiale reperito per la produzione. mulata nel tempo per costruire ed aggiornare costantemente Tutto ciò attraverso una rete che collega le due sedi princil’offerta Intranet per il mondo dei quotidiani. pali di Trento e Bolzano con altre quattro redazioni periferiche ed una miriade di collaboratori. Navita per Internet Fin dalla sua nascita, un po’ per il bagaglio tecnico culturale I prodotti Navita per Intranet. delle persone che hanno contribuito alla creazione della I prodotti Navita per i quotidiani su piattaforma Intranet società ed un po’ per l’attenzione alle nuove tecnologie che sono due, il primo Intrabase, per la gestione della produziocaratterizza l’impostazione dell’azienda, Navita ha investine a partire dai dati giornalieri, testi ed immagini, il secondo, to risorse sull’utilizzo di tecnologie Internet - style. Intramob per la gestione intranet degli archivi storico docuTutto ciò ha portato alla realizzazione di prodotti software mentali. specifici. Ha portato, soprattutto un Know-how unico nel INTRABASE permette la gestione di immagini fotografisuo genere all’interno dell’azienda. che, immagini d’infografica, testi non formattati provenienNavita ha puntato e punta su questo tipo di tecnologia e gli ti da agenzia o da collaboratori esterni. utenti la stanno seguendo. L’obiettivo è quello di abbattere Sugli archivi giornalieri opera una trasposizione in formato i costi di trasmissione dati, d’implementazioni hardware, HTML dei dati presenti nell’archivio giornaliero agenzie e costi di trasferimenti, e salvaguardare gli investimenti fatti: nell’archivio giornaliero foto sotto qualsiasi browser. si utilizza qualsiasi tipo di hardware, si mantiene la sicurezPermette l’accesso ai dati da rete remota permettendone la za del sistema e si ottiene maggiore velocità e facilità nel visualizzazione e la manipolazione delle immagini fotogra-

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fiche e delle agenzie di stampa. Risolve autonomamente tutti i problemi di gestione dei formati e delle visualizzazioni. Sui testi effettua il controllo di sistema sul materiale ricevuto con gestione di filtri a livello di fonte, di data e ora, ricerca le parole nel testo e nel titolo con evidenziazione del contenuto trovato. Provvede alla pulizia automatica del take e alla gestione dei segue. Per le immagini effettua il trattamento delle foto, attraverso la determinazione dell’inquadratura, del taglio, il controllo del colore, quello della risoluzione e degli ingrandimenti possibili. Gestisce la ricerca di tipo testuale, di genere oggetto e di pubblicazione per data. Gestisce gli operatori

logici AND, OR, NEAR, NOT, NOT NEAR a partire dal riconoscimento dei campi ITPC. Opera l’indicizzazione degli oggetti sul server in modo incrementale ed in background. Gestisce la stampa di quanto ricercato sia in forma di lista sia di singolo oggetto. Archivio storico documentale in Intranet Intramob è il prodotto di Navita per la gestione di archivi storici in ambito Internet ed Intranet, amministra grandi basi dati contenenti oggetti di tipo diverso quali, testi, testi formattati, immagini, fotografiche e non, video, pagine. La flessibilità del prodotto ne permette l’uso in ambiti diversi. Gestisce l’archiviazione di oggetti di tipo diverso e ne

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Redazione

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BRESSANONE

Linea CDN 64K

RIVA

Redazione

Linea CDN 64K

IntraBASE SERVER BOLZANO IntraMOB Linea CDN 128K RICEZIONE TELEFOTO

ROVERETO

Redazione

Linea CDN 64K

RICEZIONE Agenzie TESTO RICEZIONE Collaboratori Linea Telefonica

IntraBASE IntraMOB SERVER TRENTO

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Redazione

BOLZANO

La rete INTRANET de l ADIGE Collaboratori Agenzie Testo Fotografie Archivio Storico su WEB


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permette la visualizzazione risolvendo autonomamente tutti i problemi di gestione dei diversi formati. Gli oggetti del data base storico documentale possono essere immagini raster, line art, fotografie, testi non formattato, pagine in formato PDF ecc. Le ricerche possono essere guidate dall’interfaccia utente o formulate liberamente, possono essere singole o combinate per tipologia di oggetto, dati strutturati di corredo all’oggetto, categorizzazioni, dati testuali. Il software permette la registrazione delle sessioni di lavoro con la possibilità di ripristinare le operazioni precedenti in

modo automatico, la navigazione è guidata dall’interfaccia provvede alla storicizzazione e archiviazione dei criteri di ricerca impostati. Il trasferimento delle informazioni ricavate dall’archivio avviene come segnalazione con trasmissione ad altro utente o per mezzo di un normale messaggio di posta elettronica con attach automatico dell’oggetto trovato. Navita sarà presente a Grafitalia 98 PAD. 9, STAND E20F21. I prodotti Intranet saranno a disposizione su di una postazione dedicata ad effettuare dimostrazioni su basi dati remote effettivamente in produzione.

Redazione di BRESSANONE

Collegata a BOLZANO con linea CDN a 64K Una stazione con scanner Rete locale Ethernet 10Mb

FLUSSO DI PRODUZIONE FOTO Le foto vengono riprese da scanner Le foto gestite vengono spedite a BOLZANO Elaborazione dell’immagine dal Server FOTO di BOLZANO Attraverso INTRABASE e/o INTRAMOB vengono assegnate le foto alla pagina

INTRABASE Agenzie ServerWEB di TRENTO Collaboratori ServerWEB di TRENTO Foto ServerWEB di BOLZANO / TRENTO INTRAMOB Archivio Storico ServerWEB di TRENTO

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MSW Pro: La risposta Telpress ai problemi di backup delle agenzie di stampa per i giornali. Non e’ infine trascurabile l’applicazione del proxy MSW Nato per replicare i servizi di agenzia di stampa su piu’ Pro quando si voglia evitare la installazione della paraboserver editoriali in ambiente TOSCA, il modulo funziola satellitare spesso problematica per la cablatura delnale MSW della Telpress si e’ arricchito recentemente l’impianto e per la esposizione della parabola nei centri della versione Pro che consente la cattura contemporanea storici. delle notizie da piu’ sorgenti TOSCA distribuite su rete TCP/IP. Il modulo MSW Pro e’ perfettamente La logica impiantistica di TOSCA prevecompatibile con la rete Internet di cui ne de infatti l’uso della dll T-DBMS che consente lo sfruttamento professionale controlla l’accesso di vari moduli e di tutta sicurezza. funzionali al database Telpress. Fra questi Il login ai TELP di riferimento e’ proteti piu’ comuni sono il modulo T-RX che to da password di accesso. Ciascuna riceve dai fili di distribuzione delle agenpassword e’ caratterizzata da un profilo zie e il server d’accesso TELP che collega di utenza che consente di limitare il i terminali di workstation. prelievo dei notiziari ai soli servizi conIl modulo MSW Pro agisce da proxy. Si sentiti. collega ai server TELP dei sistemi remoti da cui preleva le notizie in essi contenuPiazza della Libertà 13 - 00192 Roma L’indirizzamento TCP/IP dei server te trasportandole nel database locale. tel. 06/3216304 - fax 06/3216345 di riferimento e’ fatto attraverso il Le notizie sono quindi archiviate loE-mail: info@email.telpress.it numero di IP (esempio calmente insieme ai notiziari ricevuti http://www.telpress.it 151.33.256.100) oppure attraverso in diffusione tradizionale. il nome di dominio affidandone la risoluzione al DNS di dominio. Esempi di indirizzamento Le notizie sono confrontate per CRC del testo e per dell’MSW Pro sono: telp.agenzia.it oppure agenzia di provenienza cosi’ da poter eliminare quelle presenti nei due sistemi contemporaneamente. Questa telp.giornale.it. dove “agenzia” e “giornale” rappresentano il nome dell’agenzia o del giornale in cui sono funzionalità consente al modulo MSW Pro di vigilare presenti i server di riferimento. sulla sicurezza dell’impianto provvedendo al rimpiazzo istantaneo delle linee in avaria ed impedendo quindi la perdita di notizie per problemi di diffusione. Un esempio pratico di applicazione consiste nell’equiCon un uso piu’ esteso di MSW Pro e’ quindi possibile paggiare la sede centrale del giornale con un concentratore alimentare il database locale attraverso la rete TCP/IP TOSCA che riceve da satellite e ciascuna sede periferica regionale o provinciale con il modulo MSW Pro. Il senza necessità di installare il sistema di ricezione modulo MSW Pro punta da un lato al server di centrale satellitare o modem dati di comunicazione seriale in tutte da cui preleva i notiziari e dall’altro al server di agenzia le sedi da servire con le agenzie. che utilizza come back-up caldo di emergenza. Naturalmente e’ possibile attrezzarne una delle sedi Ne trae vantaggio la sicurezza del sistema editoriale che periferiche per la ricezione delle agenzie da satellite ed puo’ cosi’ affidarsi a sorgenti replicate in back-up caldo utilizzare questa come ulteriore indirizzo di emergenza senza moltiplicare i sistemi di ricezione e i concentratori nel caso in cui la principale andasse in avaria. di fili di agenzie.

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Le soluzioni Agfa per l’industria dei giornali in mostra a Grafitalia ’98 Agfa Galileo: il sistema di produzione di lastre digitali II sofisticato sistema di produzione di lastre digitali sarà Sistema di gestione delle lastre brevettato presentato completamente funzionante a Grafitalia ll sistema di gestione lastre PlateManager di Galileo è un Agfa ha annunciato la distribuzione prodotto brevettato per lo stoccaggio, ufficiale di Galileo, il sistema digitail caricamento e il trasporto delle le per la produzione di lastre, a clienti lastre nel sistema di esposizione a in tutto il mondo. Presentato per la tamburo interno. PlateManager può AGFA GEVAERT S.p.a. prima volta in occasione di Imprinta contenere fino a quattro cassette in Divisione Graphic System ’97, Galileo e il sofisticato sistema linea, contenenti una qualsiasi combiVia Grosio 10/4 - 20151 Milano Agfa per la produzione di lastre digitali nazione di lastre per 2, 4 e 8 pagine Tel. 02.30741 Fax 02.3074429 che integra in un’unica soluzione, il disposiaffiancate, fino a un massimo di 400 lastre. tivo di caricamento delle lastre, I’unità di espoDurante il posizionamento, il sistema rimuove sizione, la sviluppatrice nonché la disponibilità di lastre automaticamente i fogli di protezione dalle lastre facendo digitali Agfa. risparmiare tempo e proteggendo le lastre dai graffi. Dopo Galileo è una delle più recenti aggiunte alla ricca gamma di il trasporto nel sistema di gestione del tamburo Agfa, un sistemi computer-to-plate Agfa che comprende Polaris, esclusivo sistema di camere sotto aspirazione trattiene in l’espositore per lastre metalliche per giornali, la famiglia di posizione le lastre di qualsiasi formato (da 2 a 8 pagine espositori Antares e il sistema “chiavi in mano” SelectPlate affiancate). Il design del sistema consente a un espositore per le lastre in poliestere. per lastre di supportare un’ampia gamma di macchine da “Con la fornitura ufficiale di Galileo, Agfa può vantare la stampa e applicazioni. gamma di sistemi computer-to-plate più ampia del settore” ha dichiarato Rick Littrell, product line manager dei sistemi Riproduzione di immagini modulare e flessibile CTP Agfa. “Entro la fine del 1998 i numerosi sistemi Producendo sia le lastre che il sistema di riproduzione delle Galileo distribuiti – insieme alle nostre altre soluzioni per immagini, Agfa può progettare una soluzione che supporti l’esposizione di lastre metalliche – posizioneranno le attuali tecnologie di questi settori ma che sia anche in definitivamente Agfa fra i primi tre vendor del mercato.” grado di offrire un percorso di crescita per i miglioramenti di domani. Il sistema di riproduzione delle immagini di L’approccio esclusivo di Galileo Galileo è situato su un carrello modulare sostituibile sul Galileo è dotato di funzioni esclusive e brevettate che lo posto per passare alle tecnologie future (per es. laser termicontraddistinguono da altri sistemi. Agfa e l’unica azienda ci). produttrice che combina il platesetter, le lastre ed il flusso di lavoro in un’unica soluzione integrata. Questo approccio Funzioni che migliorano il flusso di lavoro e la precisione consente di ottimizzare il design, migliora l’interazione tra Mentre la lastra si trova sul tamburo, Galileo controlla componenti del sistema, semplifica la manutenzione e auautomaticamente un sistema di controlli di registro per combinare gli arresti su ogni sistema di taglio e piegatura di menta la produttività grazie alla possibilità di eseguire un centro stampa commerciale. Questa funzione costituisce simultaneamente caricamento, esposizione e sviluppo delle una soluzione flessibile per coloro che intendono produrre lastre.

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lastre da un unico dispositivo di uscita ma devono supportare un’ampia gamma di sistemi di taglio e piegatura installati. Il sistema di registro è costituito da sensori elettromeccanici che consentono di rilevare il bordo della lastra, migliorando-così la precisione generale. Sensori supplementari controllano gli effetti della temperatura e dell’umidità sulla lastra. Galileo è quindi in grado di calibrare l’esposizione del laser per adattarsi correttamente all’ambiente fisico esistente. Sviluppo in linea integrato Per ottimizzare la produttività, Agfa ha progettato Galileo in modo da garantirne l’integrazione con una sviluppatrice in linea. Il sistema è dotato di un ponte integrato e di collegamenti intelligenti tra il motore e la sviluppatrice per coordinare un uscita a prova di errore.

L’approccio Agfa verso un nuovo sistema di controllo per l’operatore L’espositore di lastre Galileo è gestito da un sistema di controllo in linguaggio Java. Il software può essere lanciato su qualsiasi RIP basato su Windows NT sviluppato da Agfa o su una workstation server e presenta una descrizione con immagini animate dello stato delle lastre nei vari stadi della produzione. Da questa stazione, l’utente è in grado di monitorare le condizioni dell’intero sistema. Il linguaggio Java consente agli utenti di accedere al pannello di controllo da qualsiasi piattaforma della Intranet aziendale o Internet. Il sistema Galileo è disponibile in tre configurazioni: manuale (solo sistema di esposizione), semiautomatica (sistema di esposizione e sviluppatrice in linea) e totalmente automatica (PlateManager, sistema di esposizione e sviluppatrice). Dai sistemi manuali e semiautomatici e possibile passare sul posto a quelli totalmente automatici.

il Sistema ‘Metal Platesetting’ Polaris 100 per i quotidiani Polaris 100 è un sistema avanzato di incisione digitale delle lastre con caratteristiche di automazione e un formato ideale per i giornali quotidiani. Polaris 100 è un componente della famiglia platesetter Agfa per la produzione di lastre in metallo. Con Polaris 100, Agfa offre agli stampatori e ai professionisti della pre-stampa un assortimento ampio e flessibile di opzioni di riproduzione digitale comprendenti i sistemi ‘computer-to-film’, ‘computer-to-polyester-plate’ e ‘computer-to-metal-plate’. Formato, Velocità e Automazione per affrontare le Sfide Produttive Polaris 100 comprende le caratteristiche specificatamente rivolte alla necessita di velocità, precisione e flusso di lavoro automatizzato di uno stampatore di giornali. Trasportando due lastre contemporaneamente, Polaris 100 offre una capacità produttiva di cento lastre 360 x 570 mm all’ora a 1016 dpi. Grazie ad un sistema on-line opzionale di

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rimozione del foglio di protezione fra le lastre, la produttività aumenta ulteriormente del 20/o. Per accelerare il flusso di lavoro, Polaris 100 comprende un sistema di trasporto della lastra automatizzato che preleva e posiziona le lastre su un letto piano di esposizione; le lastre esposte vengono quindi trasportate ad una sviluppatrice on-line. L’intero processo avviene senza intervento da parte dell’operatore, con un notevole risparmio di tempo e di manodopera. Competenza Agfa nella Tecnologia della Lastra Digitale II platesetter Polaris 100 sarà supportato dalle lastre digitali Agfa - Lithostar Silverlith e N 90/A. “Agfa ha una posizione veramente unica come unico produttore sia di componenti elettronici che di lastre, per progettare un sistema dalle prestazioni ottimali sulla base di questi ingredienti” ha detto Rick Littrell, product manager Agfa responsabile dei sistemi ‘computer-to-plate’. ll sistema sarà in grado di eseguire I’esposizione digitale di lastre punzonate o non punzonate.


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Potranno essere esposte anche le lastre Panorama grazie ad un apposito caricatore opzionale. Ai fini di un’adeguata messa a registro nella macchina da stampa, Polaris 100 posiziona e fissa automaticamente le lastre nell’espositore

con una serie di perni di registro retraibili (per lastre punzonate) o con un fermo in tre punti (per le lastre non punzonate). Inoltre, un sistema di punzonatura on-line può essere integrato nel flusso di lavoro.

Computer to plate: Accordo Agfa - Krause Nell’ottica di offrire una soluzione per ogni esigenza del mercato della comunicazione stampata, Agfa ha concluso con Krause di Bielefeld in Germania un accordo per la commercializzazione in Italia dei sistemi Computer-toPlate definiti “Very large format”, per la produzione di lastre nei formati 100 x 140 e 140 x 170. L’architettura del sistema Krause, azienda già nota per essere stata fra le prime a mettere a punto sistemi Computerto-Plate, e da anni fornitrice di sistemi di esposizione per lastre e ripetitori, si integra perfettamente nel flusso di lavoro di prestampa proposto da Agfa, esaltandone i vantaggi. Dai front end i file Postscript o PDF delle singole pagine vengono rasterizzati con un Rip Agfa Taipan AX, Postscript

3, e stoccati nella stazione di gestione dell’output (IPU). Da questa stazione vengono prelevati per essere inviati alla stazione di imposizione (KIM) ed alla relativa prova. I file impostati vengono inviati dalla stazione IPU all’unità di esposizione lastre, che può essere fornita in versione automatica o manuale e con la sviluppatrice in linea. La configurazione automatica, ad alta produttività, consente al magazzino AutoLoader di caricare fino a 5 formati lastre differenti con relativi sistemi di punzonatura. I modelli commercializzati da Agfa sono i fotoplotter LaserStar 140 (formato 1050 x 1420 mm) e LaserStar 170 (formato 1380 x 1700 mm) che completano l’assortimento Agfa per l’esposizione delle lastre nei grandi formati.

Color Management: Agfa lancia la versione per Windows del software di gestione del colore ColorTune basato sullo standard ICC Con ColorTune la gestione del colore di eccellente qualità e massima produttività entra nell’ambiente PC Nel quadro di una strategia che intende offrire agli utenti di PC una soluzione di gestione del colore di livello professionale, Agfa ha ampliato la famosa linea di software ColorTune introducendo le versioni ColorTune e ColorTune PRO per Windows. Le nuove versioni si affiancano a quelle già esistenti per l’ambiente Macintosh, che hanno già raccolto il plauso di settore Digital Production Executive Magazine (ex

Pre) per aver ottenuto i migliori risultati in ogni area dell’approfondito test comparativo condotto proprio dalla rivista lo scorso luglio/agosto. La linea ColorTune offre prevedibilità e uniformità del colore dall’input all’output. II software guida l’utente attraverso il processo di caratterizzazione dei dispositivi di acquisizione, visualizzazione e stampa per creare profili specifici per ogni parte del flusso di lavoro. Il programma offre una potente funzione di anteprima che consente al-

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l’utente di valutare le differenze qualitative ”prima e dopo” la gestione colore. La veloce creazione dei profili e la pratica funzione di elaborazione batch garantiscono una produttività ottimale. Potente gestione del colore per il PC Con la versione standard ColorTune 3.01 gli utenti di Windows possono creare profili ICC personalizzati per le periferiche di input e di visualizzazione oppure utilizzare o modificare profili ICC di input, visualizzazione e output generici contenuti nel software. La versione ColorTune PRO per Windows ha funzionalità più avanzate e consente di creare profili di output estremamente precisi per stampanti, prova colore digitale, macchine da stampa, digitale e offset, utilizzando uno spettrofotometro Gretag o X-Rite. Per l’input, ColorTune PRO utilizza i modelli IT8 per generare profili ICC di massima qualità. Inoltre, e per la prima volta, la tecnologia Pantone Hexachrome per la selezione a sei colori ad alta fedeltà è a disposizione del crescente numero di utenti del settore della prestampa in

ambiente Windows. Con ColorTune Agfa permette all’utente finale di ottenere delle prove colore a monitor, grazie alla precisione dei profili generati per le unità di visualizzazione. “Questa soluzione mette al riparo da brutte sorprese. I colori visualizzati sullo schermo corrispondono esattamente al risultato in stampa” ha spiegato Danny De Roeck, product line manager. “ColorTune 3.0 è il primo sistema a garantire il livello di precisione richiesto dal mercato. Con ColorTune per Windows, i service di prestampa che operano in tale ambiente possono finalmente contare sui vantaggi forniti da una soluzione di gestione del colore che assicura alti livelli di qualità e produttività.” Membro dell’ICC (International Colour Consortium), Agfa ha basato la soluzione ColorTune sullo standard ICC mantenendo la compatibilità con tutte le versioni di ColorSync. ColorTune 3.01 e composto da tre applicazioni: ColorTune Profile, ColorTune Preview e ColorTune Batch. L’applicazione Preview può essere utilizzata come programma stand-alone o come plug-in di PhotoShop.

Integrazione digitale: Agfa annuncia il sistema di produzione Apogee per il flusso di lavoro PDF Sarà presto disponibile sul mercato il primo sistema di flusso di lavoro basato su PDF. Agfa ha annunciato di aver ultimato il famoso sistema di produzione Apogee per il flusso di lavoro basato su PDF con la presentazione ufficiale del gestore dell’uscita Apogee PrintDrive e Apogee Viper – l’ultimo nato della linea di RIP PDF Agfa. La società ha inoltre annunciato che per Apogee Pilot, il sistema di gestione della produzione, componente finale del sistema Apogee, è iniziata la fase di beta testing. A testimonianza del proprio impegno per portare i flussi di lavoro basati su PDF negli ambienti computer-to-plate di elevata produzione, Agfa ha offerto una dimostrazione del sistema Apogee completo e dell’espositore per lastre Galileo

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per la prima volta negli Stati Uniti a Seybold (New York City). Apogee, che comprende il gestore della produzione Apogee Pilot, il RIP PDF e il gestore dell’uscita PrintDrive, è il primo sistema di flusso di lavoro basato su PDF completamente integrato capace di mantenere le caratteristiche di affidabilità, flessibilità e apertura del formato PDF attraverso l’intero processo produttivo. A differenza dei sistemi che convertono il PDF in formati proprietari al momento dell’input, Apogee è stato espressamente progettato per conservare il formato originale e ottimizzare la produzione migliorando le capacità specifiche del PDF, quali possibilità di editing nei passaggi avanzati, prevedibilità e indipen-


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denza della periferica e della pagina. Il flusso di lavoro realmente basato su PDF consente inoltre di ”normalizzare” i file in entrata in un file PDF. Questo file diventa un campione digitale indipendente dalla periferica e dal formato e consente un approccio di tipo NORM (Normalise Once Render Many). Contrariamente all’approccio ROOM (RIP Once Output Many), che esegue la rasterizzazione di immagini in un formato proprietario, l’approccio NORM significa che viene eseguita la normalizzazione dei file in ingresso nel formato che diverrà la “norma” in editoria, ossia il formato PDF aperto. In fase di produzione, supporta numerose opzioni di uscita: dai fotoplotter agli espositori per lastre, alle stampanti per prove colore, oppure Internet o le Intranet, per l’edizione su CD-ROM. Riteniamo che il PDF sia il formato ideale sul quale costruire un sistema ad alta produttività moderno e aperto”, dichiara John Harrison, direttore marketing per i sistemi di elaborazione delle immagini Agfa. “Il sistema Apogee renderà presto disponibile sul mercato per la prima volta la funzionalità del flusso di lavoro basato su PDF. Apogee e il PDF sono gli elementi base per i flussi di lavoro computer-to-plate che aprono le porte a nuove opportunità commerciali per la ridefinizione del contenuto per i nuovi supporti elettronici”. “Il sistema di produzione Agfa Apogee sfrutta la potenza dello standard PDF Adobe per offrire più alti livelli di produttività e redditività all’industria della stampa e dell’editoria”, commenta Eric Bean, responsabile della gestione prodotti della divisione stampa e sistemi di Adobe. “Apprezziamo la collaborazione con Agfa in questo progetto che punta ad offrire una soluzione allo stato dell’arte per flussi di lavoro basati su PDF e, insieme, continueremo a proporci come leader dell’industria in grado di offrire tecnologie altamente sofisticate.” Apogee Pilot inizia la fase di beta testing Il sistema di gestione della produzione Apogee Pilot per il quale Agfa ha appena iniziato la fase di beta testing, è il centro operativo del processo di produzione. Per sfruttare la gamma completa delle funzionalità PDF, Apogee Pilot converte automaticamente tutti i file PDF o PostScript in entrata in pagine PDF indipendenti. L’indipendenza della

pagina, una particolare caratteristica della natura orientata all’oggetto di questo formato, consente di apportare modifiche sia agli elementi della pagina (ad esempio testo o grafica) sia a pagine intere in qualunque punto durante il processo di produzione, a differenza di quanto accade nei flussi di lavoro tradizionali che non offrono alcuna flessibilità. Apogee Pilot utilizza in modo esteso i Portable Job Ticket Adobe, una funzionalità che consente agli utenti di memorizzare e gestire le informazioni relative all’elaborazione di un lavoro, quali istruzioni per la normalizzazione, l’imposizione, il trapping, l’interfaccia OPI, la gestione del colore, la resa e l’uscita finale. Tutte le modifiche e le alterazioni al contenuto vengono conservate nel campione digitale PDF e non influenzano in alcun modo le istruzioni di elaborazione del job ticket. “Contrariamente a quanto accade nei flussi di lavoro proprietari, Apogee e PDF contribuiscono a definire un ambiente creativo e collaborativo unico, in cui un progettista o un gruppo di progettisti possono modificare il campione digitale in qualunque fase del processo senza modificare le informazioni del job ticket,” spiega Harrison. Il nuovo nato della linea di RIP PDF Apogee Per supportare la gamma completa di piattaforme utilizzate negli ambienti produttivi odierni, Agfa offre Apogee Viper – il primo RIP Adobe PostScript 3 per Macintosh. Quarta generazione di RIP Agfa per Macintosh, Apogee Viper si aggiunge alla linea di RIP PDF che comprende Apogee Taipan AX, il primo RIP PostScript 3 per la piattaforma Dec Alpha. Apogee Viper ottimizza le potenti funzionalità di PostScript 3, tra cui elaborazione di PDF, retinatura a 16 bit e riconoscimento della lingua per l’esecuzione del campione digitale in file PIF specifici per la periferica. Questi file contengono il numero esatto di punti visualizzati alla fine sulla pellicola o sulla lastra. La rasterizzazione eseguita nel passaggio di normalizzazione in Apogee Pilot, rende estremamente veloce la produzione di file PDF. Il nuovo componente della famiglia di RIP PDF Apogee utilizza un processore Power Macintosh, ad esempio G3 su Mac OS8 per ottimizzare la produttività. Apogee Viper interagisce anche con Apogee PrintDrive per accedere a funzioni quali l’accodamento automatico, buffering dei lavori, l’antepri-

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ma e la prova colore dei file PIF. “Apogee Viper offre agli utenti Macintosh la potenza del formato PDF conservando la facilità d’uso e il basso costo del supporto tipici del sistema operativo Macintosh”, sostiene Harrison. Nuova versione di Apogee PrintDrive Apogee PrintDrive 1.1 è un potente gestore dell’uscita che ottimizza le periferiche di output attraverso la memorizzazione, la gestione e l’accodamento automatici dei file PIF – i lavori eseguiti – per fotoplotter, stampanti per prove colore ed espositori per lastre. All’ambiente degli espositori per lastre, Apogee PrintDrive offre la massima efficienza per le operazioni di buffering, backup, gestione PIF e prova colore digitali dell’imposizione. Apogee PrintDrive 1.1 gestisce con la massima efficienza l’uscita di uno o piu RIP collegati in rete e migliora notevolmente la produttività eliminando i tempi di fermo macchine di RIP e motore. PrintDrive include l’accodamento dei lavori, l’esecuzione remota e Render Ahead, una funzione di miglioramento della produttività che consente di creare automaticamente pellicole e lastre fuori dall’orario di punta senza richiedere il supporto del reparto di prestampa. PrintDrive 1.1 è dotato di avanzate funzioni di correzione e prova colore: QuickFix – Consente di eseguire correzioni all’ultimo minuto agli elementi della pagina o a pagine intere. Per aumentare la produttività e risparmiare tempo, vengono rielaborati solo gli elementi che sono stati corretti, a differenza di quanto accade nei flussi di lavoro PostScript tradizionali.

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DoubleBurn – Altra potente funzionalità che consente di guadagnare tempo, DoubleBurn è l’ideale per produrre più versioni dello stesso lavoro in cui variano lingua e dati. Anche in questo caso, vengono rielaborati solo gli elementi diversi. QuickFix e DoubleBurn offrono entrambi nuovi strumenti digitali per sostituire il montaggio manuale, per ottenere un enorme risparmio di tempo, fattore cruciale per i flussi di lavoro computer-to-plate. Anteprima – Questa funzione di prova colore visualizza sullo schermo i punti come saranno sulla lastra o sulla pellicola e consente di controllare il contenuto, la retinatura e il trapping. Prova colore digitale dell’imposizione – Utilizzando gli stessi file PIF, PrintDrive genera prove colore di dimensioni piene estremamente accurate e prevedibili su una stampante per prove digitali dell’imposizione. “Apogee è una soluzione esclusiva, in grado di combinare le funzioni del formato PDF e la flessibilità delle tecniche analogiche tradizionali. L’interfacciamento flessibile consente l’integrazione lineare con i sistemi e i flussi di lavoro comuni”, spiega Harrison. Disponibilità I tre moduli Apogee sono disponibili separatamente, per aumentare il flusso di lavoro esistente, e insieme come sistema integrato per sfruttare pienamente i vantaggi di un flusso di lavoro basato su PDF. II gestore della produzione Apogee Pilot sarà disponibile alla fine del secondo trimestre. Apogee PrintDrive 1.1 è già disponibile. Apogee Viper sarà disponibile alla fine di aprile. Gli attuali utenti di Viper possono ricevere il nuovo Apogee Viper 3.0 come upgrade.


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Dalla scansione al computer to plate: le soluzioni FujiFilm in vetrina a Grafitalia • A colori o in bianco e nero • Positivo o negativo Area di scansione: 330 x 457 mm Risoluzione di scansione: 23,5 I/mm Percentuale d’ingrandimento: 10 ~ 3000% Sorgente luminosa: Lampada fluorescente Sistema di scansione: CCD lineare a 8000 elementi Gamma dinamica: Densità 0 ~ 3,4 Acquisizione dei dati • 12 bit per colore Scanner FujiFilm C-330 • 4096 livelli di grigio FujiFilm C-330 è lo scanner piano A3+ per Formati di file supportati: TIFF - CMKY, RGB, trasparenze e originali opachi che unisce quaGreyscale, Bitmap lità e flessibilità in un grande formato. UtilizFunzioni di modifica dell’immagine • Correzione del tono zato con il software di scansione FujiFilm C• Correzione del colore scan, è la scelta ideale come entry level o come • Nitidezza dell’immagine (USM) unità da affiancare ad uno scanner a tamburo. • UCR/GCR, dot gain e curve inchiostri di stampa C-330 può essere comandato simultaneaProduzione • Scansione in batch mente con altri scanner FujiFilm tramite • Funzioni simultanee di scansione e l’interfaccia C-scan e non richiede ulVia De Sanctis, 41 - 20141 Milano modifica Tel. 02/89582200 - Fax 02/89502717 teriori investimenti in computer, soft• Gamma completa di profili ware o addestramento. L’esauriente Responsabile commerciale: elio.ramponi@fujifilm.it Ingombri • Altezza: 279 mm gamma di impostazioni predefinite con- Responsabile tecnico: gianluigi.bersani@fujifilm.it • Profondità: 62 mm sente a chiunque di produrre, senza • Larghezza: 889 mm difficoltà, scansioni di qualità. L’analisi automatica del• Peso: 43,2 kg l’immagine e gli strumenti di modifica a disposizione, tra Alimentazione • 120 V e 220 V con selezione automatica cui la correzione del colore LCH, migliorano la qualità delle • 120 V nom. 90-132 V c.a. 47-63 Hz immagini, che potranno essere utilizzate da molte altre • 220 V nom. 180-264 V c.a. 47-63 Hz

FujiFilm Electronic Imaging è presente a Grafitalia, presso il padiglione 9/2, stand C04-D03, con la sua gamma di scanner, fotounità, fotoplotter, RIP, linee per il computer to plate. In queste pagine presentiamo le più interessanti novità che saranno in dimostrazione presso lo stand FujiFilm Electronic Imaging.

applicazioni. Il software contiene inoltre tutti gli strumenti avanzati richiesti dagli operatori professionali. L’interfaccia grafica per l’utente (GUI) di tipo intuitivo permette a chiunque di produrre con facilità scansioni di qualità. L’elevata risoluzione lungo l’intera area di scansione consente sempre di posizionare l’originale in posizione ottimale ai fini della capacità produttiva. E’ inoltre possibile ottenere risultati di qualità anche con originali retinati. Caratteristiche tecniche Computer host raccomandato: • Power Mac 7500 o superiore • Sistema operativo OS 7.5.3 o superiore • RAM 64 Mb • Disco fisso 1Gb Originale • Trasparente o opaco

Scanner FujiFilm c-440 Lo scanner a tamburo FujiFilm C-440 ha una risoluzione elevata ed un formato massimo di scansione di 279 x 299 mm. L’adozione di tamburi intercambiabili consente di avviare più lavori contemporaneamente. Utilizzato con il software di scansione FujiFilm C-scan, C-440 è la scelta ottimale per chi desideri integrare postazioni di lavoro costruite con scanner piani. Lo scanner C-440 può essere comandato simultaneamente con altri scanner FujiFilm tramite l’interfaccia C-scan e non richiede ulteriori investimenti in computer, software o addestramento. La completezza delle impostazioni predefinite, tra cui l’analisi automatica dell’immagine, l’ampia gamma di strumenti di modifica e la correzione del colore LCH consentono anche a chi non abbia esperienza di produrre scansioni di qualità che potranno essere utilizzate con un’ampia gamma di applica-

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zioni. I professionisti apprezzeranno invece gli strumenti avanzati di C-scan. L’intuitiva interfaccia grafica per l’utente (GUI) consente a chiunque di produrre scansioni di qualità. La risoluzione di scansione giunge fino a 4000 dpi, che diventano 9600 se interlacciate. La percentuale massima di ingrandimento del 3000% garantisce sempre risultati di qualità. Caratteristiche tecniche Computer host raccomandato • Power Mac 7500 o superiore • Sistema operativo OS 7.5.3 o superiore • RAM 64 Mb • Disco fisso 1Gb Originale • Trasparente o opaco • A colori o in bianco e nero • Positivo o negativo Area di scansione: 279 x 299 mm Percentuale d’ingrandimento: 10 ~ 3000% Sorgente luminosa: Lampada alogena al tungsteno Sistema di scansione: Tubo fotomoltiplicatore (x3) Gamma dinamica: Densità 0 ~ 3,8 Acquisizione dei dati • 12 bit per colore • 4096 livelli di grigio • 1,25 ~ 157 I/mm Sistema di lettura: Tamburo acrilico rimovibile Velocità di rotazione del tamburo: 270 ~ 120 giri/min. Formati di file supportati: TIFF - CMKY, RGB, Greyscale, Bitmap Funzioni di modifica dell’immagine • Correzione del tono • Correzione del colore • Nitidezza dell’immagine (USM) • UCR/GCR, dot gain e curve inchiostri da stampa Produzione • Scansione in batch • Funzioni simultanee di scansione e modifica • Gamma completa di profili Ingombri • Altezza: 343 mm • Profondità: 521 mm • Larghezza: 965 mm Alimentazione: 120 V e 220 V con selezione automatica

Scanner FujiFilm C-550 Lanovia Fujifilm ha acquisito una posizione di primo piano a livello mondiale come produttore di scanner a tamburo. Ora Fujifilm ha messo a frutto le sue competenze tecniche per produrre

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un nuovo scanner piano, il C-550 Lanovia. C-550 Lanovia è uno scanner piano di qualità professionale, per formati A3+, che vale molto di più del suo prezzo. Non si tratta solamente di qualità superiore, maggiore produttività e migliore risoluzione sull’intera area di scansione rispetto a qualsiasi altro scanner piano, ma della sua facilità d’impiego e qualità di progettazione che ne garantisce l’affidabilità e la durata. Lanovia è lo scanner perfetto per gli stampatori che desiderano fare il loro primo investimento in questo tipo di apparecchiatura. É inoltre uno scanner multifunzione ideale per qualsiasi attività di pre-stampa. Con l’ulteriore vantaggio del suo versatile software di scansione C-scan, il C-550 Lanovia è chiaramente uno scanner piano di prim’ordine, comunque vogliate considerarlo. La prima particolarità che rende lo scanner C-550 Lanovia assolutamente innovativo è la funzione XYZoom. La testina di scansione CCD, con una risoluzione ottica massima di 5000 dpi, si sposta contemporaneamente in senso longitudinale e latitudinale (lungo l’asse X e Y) dell’area di scansione in modo da raggiungere la posizione perfetta per ciascuna scansione. La nostra tecnologia zoom mette quindi a fuoco l’originale sull’intera larghezza del CCD, il che consente di digitalizzare qualsiasi originale alla massima risoluzione possibile, indipendentemente dalla sua dimensione o posizione sul piano. Lo scanner C-550 Lanovia è costruito pensando alla precisione e all’affidabilità, scansione dopo scansione. In linea con l’impegno assunto da Fujifilm nei confronti della qualità, C-550 Lanovia è stato progettato e costruito pensando alle prestazioni e alla durata. Guardandolo all’interno, vedrete dovunque una solida progettazione ed una costruzione di qualità. Ad esempio, tre viti passo/passo controllano il posizionamento della testina di scansione ed un servocomando di precisione assicura una scansione silenziosa ed omogenea. Un telaio in lega fusa garantisce la giusta stabilità e rigidità dell’apparecchiatura ed evita rischi di distorsione o disallineamento durante la scansione. Non dovrete quindi preoccuparvi della mole o del ritmo di lavoro: lo scanner Lanovia è costruito per produrre risultati di ottima qualità, scansione dopo scansione. Ogni dettaglio


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è stato, infatti, studiato attentamente, anche le ruote che ne consentono lo spostamento. L’area di scansione è più versatile per una maggiore produttività: l’ampio piano A3+ prevede un’area di scansione di grandi dimensioni. Può, infatti, ospitare oltre 100 diapositive 35 mm in un unico lotto. Il piano di scansione e la barra di lettura per trasmissione smontabile permettono di digitalizzare anche oggetti tridimensionali di grandi dimensioni o di forme strane. Inoltre la funzione autofocus del C550 Lanovia permette la scansione degli originali ancora montati sulle loro cornici o telai. Utilizzando gli speciali telai multidiapositive, potrete precaricare gruppi di immagini già pronte per un più rapido posizionamento sul piano. Ogni fotogramma è codificato dal software per l’identificazione e la scansione automatica. Ogni dettaglio dello scanner C-550 Lanovia è stato pensato, infatti, per rendere la scansione delle immagini più rapida, semplice e produttiva. A questa potenza di prestazioni si affianca una estrema semplicità d’uso.Il software di scansione C-scan del C-550 Lanovia prevede l’analisi completamente automatica dell’immagine e, a questo scopo, utilizza semplici strumenti di programmazione al fine di garantire risultati accurati e tempestivi. Un operatore ancora inesperto può selezionare i parametri automatici preimpostati ottenendo ottimi risultati senza alcuno sforzo. Diversamente, gli operatori più esperti o più esigenti potranno avvalersi della vasta gamma di funzioni di modifica colore del C-scan. Oltre ai vantaggi del C-scan, lo scanner Lanovia è ColourSync® compatibile ed è in grado di produrre immagini con profilo ICC per la gestione dei lavori a colori. L’interfaccia dell’operatore e il software di scansione sono simili a quelli utilizzati per gli scanner a tamburo Fujifilm, così gli operatori già esperti si troveranno a loro agio con il software; potrete inoltre abbinare le impostazioni operative a quelle richieste dal cliente in modo da produrre risultati che rispecchino quelli ottenuti con altri scanner Fujifilm. Il software C-scan è un genio di efficienza. Potete lavorare sulle anteprime a schermo e sulle scansioni precedenti mentre lo scanner analizza altri originali. La possibilità di lavorare contemporaneamente su più fronti fa aumentare la produttività; inoltre grazie ad un sistema che prevede la verifica in tempo reale dello stato di lavoro e la gestione flessibile della coda lavori, avrete sempre il pieno controllo

della situazione. Una perfetta deretinatura e i lavori al tratto non rappresentano un problema con il C-scan. Indipendentemente dal formato dell’originale, lo scanner C-550 Lanovia produce i migliori risultati possibili in modo preciso ed accurato. Caratteristiche tecniche Computer consigliati: • 7500 Power Mac o superiore • Mac OS 7.5.3 o superiore • 64 Mb di RAM • Disco rigido da 1 Gb • Funziona con computer Macintosh multiprocessore Tipi di originali • Trasparenza o riflessione • A colori e in bianco e nero • Positivi e negativi • Oggetti tridimensionali Scansione per punti: Software C-dot disponibile per C-550Lanovia a partire dal 1998 Deretinatura • Originali stampati • Selezione Area di scansione: 470 mm x 350mm Risoluzione di scansione • Ottica - 5000 dpi • Interpolata - 10000 dpi Ingrandimenti: 20% - 3000% Sorgente di luce: a fluorescenza Dispositivo di scansione: CCD trilineare a 8000 elementi Intervallo dinamico: 0 - 3,9 di densità Acquisizione dati: 16 bit per colore (miliardi di colori) Supporti per diapositive ad inserimento rapido per: • Strisce 35 mm • 35 mm intelaiate • 6 x 6 cm • 6 x 7 cm • 5" x 4" (10cmx12cm) Formati file • TIFF/EPSF: CMYK, RGB, scala dei grigi, linework • Bitmap: Photoshop, CMYK, RGB, scala dei grigi • Immagini RGB ICC Funzioni di modifica immagine • Correzione tonale • Correzione cromatica • Nitidezza dell’immagine (USM) • UCR/GCR, dot gain e tipo inchiostro Produttività • Scansione batch • Scansione e modifica contemporanea • Gamma completa di profili • Impostazioni predefinite

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• Supporti codificati Dimensione dello scanner • Altezza: 1025 mm • Profondità: 700 mm • Larghezza: 1290 mm • Peso: 150 kg Alimentazione • 110V/230V 50/60 Hz • Consumo 300W Intervallo di temperatura: 16° - 26° C

Scanner CELSIS 5250/6250 CASC I nuovi scanner FujiFilm Celsis 5250 e 6250 con tecnologia C.A.S.C. (Celsis Advanced Scanner Control) mettono a disposizione di coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo della riproduzione a colori la qualità degli scanner a tamburo. Assolutamente versatili, possono essere usati indifferentemente sia per la produzione di cataloghi commerciali sia per la riproduzione di alta qualità. La nuova tecnologia C.A.S.C. ha semplificato enormemente il sistema di scansione a tamburo, aumentandone nel contempo la produttività. Una volta caricato il tamburo, che può contenere fino a 150 originali, premendo un solo tasto verrà avviata la funzione “Autocrop”, che troverà, ritaglierà e ordinerà automaticamente gli originali. L’operatore dovrà solamente specificare la dimensione, il formato e la cartella di destinazione dei lavori. I nuovi scanner FujiFilm con tecnologia C.A.S.C. uniscono la massima semplicità d’uso ad elevati livelli di qualità e versatilità Le impostazioni predefinite consentono di ottenere risultati pregevoli anche dalle trasparenze più difficili. L’adozione di pregevoli gruppi ottici e di avanzate tecniche di interpolazione consente di superare le limitazioni imposte agli altri scanner. L’ampia superficie di scansione, 505 x 710 mm, accoglie gli originali nei più diversi formati. E’ disponibile una vasta gamma di formati per la scansione e la memorizzazione delle immagini. Il modello CELSIS 5250 copre le esigenze della fascia iniziale/media di utenza e, sotto il profilo della capacità produttiva, può essere aggiornato a CELSIS 6250. Caratteristiche tecniche Computer host raccomandato • Power Mac 7500 o superiore • Sistema operativo OS 7.5.3 o superiore

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• RAM 64 Mb • Disco fisso 500 Mb Originale • Trasparente o opaco • A colori o in bianco e nero • Positivo o negativo Area di scansione • 505 x 710 mm massima (5250 e 6250) • 505 x 350 mm (tamburo piccolo) (solo 6250) Risoluzione di scansione • 315 I/mm (ottica) • fino a 1000 l/mm (interlacciata) Percentuale d’ingrandimento • 20 ~ 2000% (5250) • 20 ~ 3000% (6250) Sorgente luminosa: Lampada ad arco Xenon Sistema di scansione: Tubo fotomoltiplicatore (x3) Gamma dinamica: 0 ~ 3,9 D Acquisizione dei dati: 14 bit per colore Sistema di lettura: Tamburo Acrilico rimovibile Velocità di rotazione del tamburo • Variabile, 1041 giri/min. massima (tamburo grande) • Variabile, 1400 giri/min. massima (tamburo piccolo) Formati di file supportati • TIFF - CMKY, RGB, Greyscale • Photoshop - CMKY, RGB, Greyscale • EPS - CMKY, RGB, Greyscale, Bitmap • DCS - CMYK • Crosfield DDES - CMYK, RGB • Crosfield NGS - CMYK, RGBQ Supporto profilo icc: TIFF - RGB Funzioni di modifica dell’immagine • Conversione tonale • Cast removal • Dettaglio dell’immagine (USM) • Correzione del colore • UCR (Under Colour Removal) Produzione • Scansione in batch • Funzioni simultanee di scansione e modifica • Impostazione automatica (Autoscan) • Coda di scansione • Modalità turbo (solo 6250) Ingombri • Altezza: 2270 mm • Profondità: 830 mm • Larghezza: 1270 mm • Peso: 622 kg

Software di scansione FujiFilm C-scan FujiFilm C-scan è un pacchetto completo per l’acquisizione e la modifica delle immagini, creato per la nuova serie di


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scanner FujiFilm. Progettato per poter essere aggiornato senza ulteriori investimenti in workstation e addestramento, una sola interfaccia C-scan è in grado di gestire diversi scanner FujiFilm. Le impostazioni predefinite semplificano il funzionamento dei vari processi e consentono anche agli operatori meno esperti di eseguire scansioni di qualità da utilizzare con un’ampia gamma di applicazioni grafiche. Il perfezionamento dell’immagine sfrutta diverse funzioni, quali l’analisi automatica dell’immagine, la correzione del colore LCH e una gamma completa di strumenti di modifica. C-scan contiene inoltre tutti gli strumenti avanzati richiesti da un professionista. Il software assicura maggiore produttività grazie alla possibilità di modificare le immagini senza interrompere il processo di scansione. L’analisi automatica delle immagini, produce scansioni di elevata qualità con un minimo intervento dell’utente. Le informazioni sul lavoro e sulla gestione della coda consentono di definire la priorità e di sorvegliare con precisione la scansione lungo l’intero flusso di lavoro. Caratteristiche tecniche Computer host raccomandato • Power Mac 7500 o superiore • Sistema operativo Mac OS 7.5.3 o superiore • RAM 64 Mb • Disco fisso 1Gb Scanner supportati • FujiFilm C-330 • FujiFilm C-440 • Crosfield Celsis 240 • FujiFilm C-550 LANOVIA Strumenti base di modifica • Apparenza generale • Gamma • Tono • Cast • Correzione colore LCH • Unsharp masking Strumenti avanzati di modifica • Bilanciamento dei grigi • UCR • PCR • Limiti • Luminosità • Densità di stampa Strumenti di produttività • Simultaneità delle funzioni di scansione e modifica dell’immagine

• Scansione in batch • Visualizzazione panoramica delle anteprime/scansioni HR • Supporto multiplo di scansione da un unico Mac • Gestione della coda di scansione Formati di file supportati • TIFF CMKY, RGB, Greyscale, Bitmap • EPSF CMYK/RGB, Greyscale, Bitmap • DCS • Photoshop • Crosfield DDEF/NGS • Scitex CT

C-dot: software di scansione per la separazione del colore Il software C-dot è fornito a richiesta con gli scanner FujiFilm Celsis 5250 e 6250 CASC. Esso ricerca ed indirizza in un flusso di lavoro CTP completamente elettronico i requisiti necessari alla reintegrazione dell’originale, fornito sotto forma di separazioni di pellicola. La nuova funzione “C-dot” sarà inizialmente disponibile come opzione sugli scanner Celsis 5250 e 6250 CASC, capaci di eseguire scansioni in formato A2+ (505 x 700 mm) con la risoluzione di linea necessaria per la riproduzione fedele dell’intera gamma tonale. il grande formato degli scanner Celsis 5250 e CASC consente di eseguire quattro separazioni in formato A4 o due separazioni in formato A3 in una sola passata. C-Dot utilizza due esclusive tecnologie che consentono di ottenere riproduzioni accurate del punto senza dilatare i tempi di scansione. La prima tecnologia si basa su una tecnica di apertura brevettata per la scansione simultanea di tre linee dell’originale. La seconda si basa su un sofisticato algoritmo che permette di ridurre la risoluzione di scansione necessaria ad ottenere la qualità ottimale del punto. La combinazione di queste due tecniche produce una qualità di punto superiore a quella ottenuta con altri scanner dedicati di prezzo elevato. Altra caratteristica di rilevo è l’elaborazione fuori linea dei dati di scansione. C-dot si serve inoltre di tecniche di intelligenza artificiale per la messa a registro automatica delle separazioni in base ai crocini di registro indicati dall’utente. Qualora C-dot non fosse in grado di eseguire la messa a registro automatica (nel caso in cui, ad esempio, non esistessero i crocini di registrazione) sarà possibile eseguire la messa a registro manualmente, con la medesima accuratezza. C-dot corregge infatti

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le separazioni montate “fuori squadra” sul tamburo, evitando la necessità di ricorrere alla punzonatura. Platesetter pi-3000 ctp FujiFilm PI 3000 CTP è il sistema di trattamento dell’immagine in grado di esporre i file digitali direttamente sulla lastra. Utilizzando l’innovativa tecnologia espositiva multiraggio, FujiFilm PI 3000 CTP è cinque volte più veloce dei dispositivi a singolo raggio. Adatto per i grandi volumi di stampa commerciale, i formati tabloid e broadsheet, raggiunge una produzione di 74 lastre all’ora nel formato maggiore disponibile, con una risoluzione di 1270 dpi. Nelle realtà produttive in cui l’ottimizzazione dello spazio costituisca una necessità primaria, FujiFilm PI 3000 CTP, la cui con una base d’ingombro di un solo metro quadrato, è la scelta naturale. L’esposizione multiraggio e lo speciale rivestimento del tamburo ottimizzano il trattamento delle immagini e la gestione generale della lastra. Il caricalastre automatico opzionale, capace di contenere 200 lastre, consente la completa automazione delle operazioni. La costruzione robusta, infine, è stata progettata per lavorare senza problemi anche in presenza delle condizioni operative più dure.

Interfaccia: SCSI II Sviluppatrice: FujiFilm LP850P Carica lastre automatico: Capacità massima 200 lastre (0,3 mm) Materiale della lastra: Lastra in alluminio sensibile al raggio di argon ion a luce blu, spessori 0,2 e 0,3 mm Tipo di lastra raccomandati: Lastra fotopolimera Fujifilm LP-Y Temperatura: 16,7 ~ 30° C Umidità: 45 ~ 65% di umidità relativa in assenza di condensa Ingombri • Altezza: 1828 mm • Profondità: 914 mm • Larghezza: 914 mm • Peso: 589,7 kg

FujiFilm Celix 2000 Il CELIX 2000 è il fotoplotter a doppia pagina più veloce della sua classe, grazie ad una velocità di 463 cm2 al minuto con un formato massimo di 350 x 505 mm. Supportato da un RIP compatibile con PostScript ™ Level 2 e controllato da un Macintosh, potrà essere arricchito con i nuovi aggiornamenti di questa piattaforma. Tra le caratteristiche più interessanti, vanno segnalate il tamburo interno con sorgente luminosa laser a semiconduttore rosso, la possibilità di gestire risoluzioni di uscita comprese tra 48 e 144 l/mm e di produrre una singola immagine formato A3 (420 x 297 mm) o una doppia immagine formato A4 (210 x 297 mm) al vivo

Caratteristiche tecniche

Caratteristiche tecniche

Sistema di scrittura: Tamburo interno con alimentatore automatico della lastra, esposizione multiraggio (5) e trasporto fino alla sviluppatrice in linea. Formato di lavoro (Formato massimo dell’area di trattamento): 750 x 510 mm Sorgente luminosa: Laser ad argon ion a luce blu: 488 nm, 250 mW Modalità di scrittura • Normale o rovesciata • Positiva o negativa Formati lastra: Da 229 x 335 mm a 616 x 750 Capacità del porta lastre: 25 lastre Risoluzioni l/mm-dpi-dimensioni del punto • 40l/mm - 1016 dpi - 35µm • 50l/mm - 1270 dpi - 28µm • 60l/mm - 1524 dpi - 24µm • 80l/mm - 2032 dpi - 18µm • 100l/mm - 2540 dpi - 14µm Retinatura • FujiFilm Quality screening • FujiFilm FM screening (opzionale) • ADOBE Accurate Screening Ripetibilità: 0,25 mm

Workstation rip raccomandata • Power Mac 8100 o superiore • RAM 64 Mb • Disco fisso 2 Gbyte • Sistema operativo Macintosh 7.5 o superiore • Supporto di periferiche standard Connessione di rete: Ethernet / Ethertalk Sistema di scrittura: Tamburo interno con alimentatore automatico della pellicola, esposizione e trasporto in cassetto di avvolgimento Formato di lavoro (Formato massimo dell’area di trattamento): 350 x 505 mm Sorgente luminosa: Laser a semiconduttore rosso (670 nm) Modalità di scrittura • Positiva o negativa • Rotazione Linee/mm - risoluzione - Dimensioni del punto • 48 l/mm - 1219 dpi - 19µm • 72 l/mm - 1829 dpi - 13µm • 96 l/mm - 2438 dpi - 10µm • 144 l/mm - 3658 dpi - 10µm Retinatura: FujiFilm Quality screening Caratteristiche del punto: Quadrato, rotondo, ellittico, euclideo

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Ripetibilità: ± 10 µm su 8 separazioni consecutive nella stessa posizione del tamburo. Non vengono prese in considerazione le distorsioni del materiale fotografico dovute a variazioni di temperatura o umidità. Interfaccia: SCSI II Tipo di pellicola • Rullo di pellicola o carta sensibile al laser rosso, spessore 0,1 mm, operazioni di caricamento anche con luce diurna • Larghezza supporto: 356 mm (± 2 mm) • Lunghezza supporto: 61 m Tipi di supporti raccomandati: Pellicola Fujifilm LS-4500, HSR Temperatura: 18 ~ 29° C (meno 2° C di variazione oraria) Umidità: 20 ~ 80% di umidità relativa in assenza di condensa Ingombri • Altezza: 480 mm (580 mm con cassetto di uscita) • Profondità: 730 mm (740 mm con cassetto di ingresso) • Larghezza: 917 mm • Peso: 107 kg

FujiFilm Celix 4000 CELIX 4000 è una fotounità formato quattro pagine tra le più veloci attualmente sul mercato, grazie alla capacità espositiva di 3925 cm2 per minuto a 48 l/mm. Il suo RIP, SU PIATTAFORMA Windows NT, consente l’analisi, la rasterizzazione e l’uscita simultanea di file PostScript ™. CELIX 4000 lavora con tutti i formati di macchine da stampa da 762 mm e accoglie fino a quattro pagine 210 x 297 mm su un unico foglio di pellicola, includendovi i crocini di stampa e le barre del colore. Le sofisticate tecnologie di cui è dotata questa fotounità, vanno dallo sviluppo in linea della pellicola, per operazioni che non richiedono l’intervento dell’operatore alla diagnosi a distanza. Il caricamento ed estrazione in piena luce della pellicola, consente notevoli risparmi di tempo. Tra le caratteristiche più innovative di Celix 4000, vanno segnalati il tamburo interno con sorgente luminosa laser a semiconduttore rosso, la possibilità di scelta tra tre tecnologie di retinatura (FujiFilm Quality screening, FujiFilm FM screening, ADOBE Accurate ™ Screens) e la possibilità di interfacciamento con il potente RIP Adobe CPSI PostScript ™ Level 2, con server OPI opzionale. Caratteristiche tecniche Sistema di scrittura: Tamburo interno con alimentatore automatico della pellicola operante a 180°, esposizione, punzonatura e trasporto fino alla sviluppatrice in linea Formato di lavoro (Formato massimo dell’area di trattamento):

628 x 756 mm (lunghezza x larghezza) Sorgente luminosa: Laser a semiconduttore rosso: 670 nm Modalità di scrittura • Normale o rovesciata • Positiva o negativa Area di scrittura: 628 mm x larghezza pellicola (-4 mm) Risoluzioni l/mm - dpi - dimensioni del punto • 48 l/mm - 1219 dpi - 19µm • 72 l/mm - 1829 dpi - 13µm • 96 l/mm - 2438 dpi - 10µm • 144 l/mm - 3658 dpi - 7µm • 192 l/mm - 4876 dpi - 7µm Retinatura • FujiFilm Quality screening • FujiFilm FM screening (opzionale) • ADOBE Accurate Screening Ripetibilità: ± 5 µm su 8 separazioni consecutive nella stessa posizione del tamburo. Registro: ± 25 µm per separazioni eseguite in aree diverse del tamburo sullo stesso foglio di pellicola. Interfaccia: SCSI II Sviluppatrice di pellicola in linea: FujiFilm AP-860 Punzonatura • Stoesser • Bacher • Personalizzata • Kamata • Protocollo Billows Tipi di pellicola: FujiFilm LS-4500, HSR Temperatura: 18 ~ 29° C (meno 2° C di variazione per ora) Umidità: 20 ~ 80% di umidità relativa, 26° C con termometro a bulbo bagnato Ingombri • Altezza: 1114 mm • Profondità: 740 mm • Larghezza: 1800 mm • Peso:640 kg

FujiFilm Celix 8200 CELIX 8200 è sinonimo di alte performance, difatti la sua produttività è doppia rispetto alla CELIX 8000. L’avanzato sistema a tamburo interno rende possibile la produzione di pellicole a otto pagine, con imposizione e punzonatura, pronte per la stampa. Il plotter CELIX 8200 adotta un sistema robotizzato di carico e scarico della pellicola, per ridurre al minimo gli interventi dell’operatore. Come tutta la serie CELIX, il CELIX 8200 si connette con tutti i RIP FujiFilm per adattarsi ad ogni esigenza di produzione Tra le caratteristiche più interessanti di Celix 8200, segnaliamo la sorgente luminosa laser ad argon blu, l’area di

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scrittura di 1094mm x 1024mm, la possibilità di connessione con tutti i RIP FujiFilm, l’ampia gamma di punzonature disponibili Caratteristiche tecniche Sistema di scrittura: Tamburo interno con alimentatore automatico della pellicola operante a 180°, esposizione, punzonatura e trasporto fino alla sviluppatrice in linea Formato di lavoro: 1117mm x 1130mm Sorgente luminosa: Laser Argon blu Modalità di scrittura: Normale o rovesciata Area di scrittura: 1094mmx1024mm Risoluzioni l/mm - dpi - dimensioni del punto • 48 l/mm - 1219 dpi - 15µm • 72 l/mm - 1829 dpi - 10µm • 96 l/mm - 2438 dpi - 8µm Retinatura • FujiFilm Quality screening • FujiFilm FM screening (opzionale) • ADOBE Accurate Screening Ripetibilità: ±10 µm su 8 separazioni consecutive nella stessa posizione del tamburo. Non vengono prese in considerazione le distorsioni del materiale fotografico dovute a variazioni di temperatura o umidità. Registro: ± 25 µm per separazioni eseguite in aree diverse del tamburo sullo stesso foglio di pellicola. Non vengono prese in considerazione le distorsioni del materiale fotografico dovute a variazioni di temperatura o umidità. I parametri si riferiscono ad una macchina utilizzata con 22° C (± 2° C) di temperatura e 60% (± 10%) di umidità relativa. Interfaccia: SCSI II Sviluppatrice di pellicola in linea : FujiFilm AP-1250 Punzonatura • Stoesser • Bacher • Kamata • Protocollo Billows • Personalizzata Tipo di pellicola raccomandata: Pellicola FujiFilm LS 5500 HSA Temperatura: 20 ~ 24° C (meno di 2° C di variazione per ora) Umidità: 50 ~ 70% di umidità relativa Ingombri • Altezza: 1120 mm • Profondità: 950 mm • Larghezza: 2050 mm • Peso: 1070 kg

FujiFilm Celix 8000 CTP Celix 8000 CTP è la soluzione FUJIFILM per la scrittura diretta su lastre offset. Sviluppato sull’affermata tecnologia

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del fotoplotter Celix 8200, è il platesetter ideale per il passaggio da computer-to-film a computer-to-plate. Il modello CTP è in grado di trattare lastre per macchine da stampa a foglio e rotative. Celix 800CTP scrive forme di stampa a quattro o otto pagine, con caricamento ed estrazione automatica della lastra, ed espulsione del foglio intermedio. L’intero processo, dal computer alla realizzazione finale della lastra di stampa, avviene senza l’intervento dell’operatore. CELIX 8000 CTP inoltre è predisposta per i futuri sviluppi tecnologici. La stazione di lavoro CELEBRA NT RIP opera con ADOBECPSI. I gruppi ottici e il laser ad argon ion di CELIX 8000 CTP producono i migliori risultati con le lastre FUJIFILM BRILLIA LP II. Il Celix 8000 CTP è disponibile con il potente RIP Adobe CPSI PostScript™ Level 2 con server OPI opzionale. Dispone inoltre di un flessibile sistema di gestione della lastra, con cassetto mobile da 140 lastre formato B1 (1016 mm), che semplifica le operazioni di caricamento e modifica del formato, e con rimozione automatica del foglio intermedio. La sviluppatrice di lastre è in linea, ma ciò nonostante l’ingombro complessivo rimane contenuto. Caratteristiche tecniche Sistema di scrittura: Tamburo interno con alimentatore automatico della pellicola operante a 180°, esposizione, punzonatura e trasporto fino alla sviluppatrice in linea Formato di lavoro (Formato massimo dell’area di trattamento): 1045 x 900 mm Sorgente luminosa: Laser argon ion a luce blu: 488 nm Modalità di scrittura • Normale o rovesciata • Positiva o negativa Area di trattamento: Da 650 x 550 mm a 1045 x 900 mm Risoluzioni l/mm - dpi - dimensioni del punto • 48 l/mm - 1219 dpi - 19µm • 72 l/mm - 1829 dpi - 13µm • 96 l/mm - 2438 dpi - 10µm Retinatura • FujiFilm Quality screening • FujiFilm FM screening (opzionale) • ADOBE Accurate Screening Ripetibilità: ± 10µm sulla registrazione superiore relativa ai fori fissi di punzonatura. Interfaccia: SCSI II Sviluppatrice di lastra in linea: FujiFilm LP 850P Punzonatura • Heidelberg • Man Roland


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• Komori • Web Transfer • Personalizzata Tipi di lastre raccomandati • Lastra fotopolimera FujiFilm LPA, BRILLIA LP II • Qualsiasi lastra laser sensibile al laser argon ion 488 nm Temperatura: 20 ~ 29° C (meno 2° C di variazione per ora) Umidità: 40 ~ 70% di umidità relativa, in assenza di condensa (meno 2° C di variazione per ora) Ingombri • Altezza: 1660 mm • Profondità: 3045 mm • Larghezza: 2032 mm • Peso: 1860 kg

Cymbolic Sciences PlateJet8 Con gli espositori della serie PlateJet è possibile effettuare l’esposizione sia di pellicole che di lastre; in questo modo viene agevolata la transizione graduale verso il Computer to Plate. E’ possibile integrare integrare il fluso di lavoro digitale e convenzionale scansionando parti di pellicola ed esponendole come parte di una pagina completa in un sistema CTP. E’ inoltre possibile produrre lastre convenzionali esponendo pellicole sul PlateJet8. Il vantaggio di questa doppia possibilità è quello di poter fare esperienze nella produzione digitale prima di dedicarsi interamente alla lavorazione in CTP. PlateJet8 espone 12 lastre di pieno formato all’ora inclusi il carico e lo scarico dei materiali. Il sistema semiautomatico di carico e scarico tratta una grande varietà di formati senza modificare la configurazione hardware. Caratteristiche tecniche Dimensione max della lastra: 111.7 x 91.4 Risoluzione: 2000 e 4000 dpi Lineatura: da 20 a 300 linne pollice Fonte luminosa: Laser YAG 532nm

FUJIIFILM HQ RIP FujiFilm HQ RIP è stato progettato per un’ampia gamma di stazioni PC con Windows NT Server 4.0. Basato su ScriptWorks® NT RIP di Harlequin®, FujiFilm HQ RIP è pienamente compatibile con PostScript® Level 2. Compatibile con l’intera gamma di fotounità e plotter per lastre CELIX e con altri dispositivi di trattamento dell’immagine, offre un approccio unico al flusso di lavoro RIP, garantendo

risultati di qualità indipendentemente dal tipo di output, sia esso pellicola, lastra o prova digitale. FujiFilm HQ RIP garantisce sempre l’integrità dei dati, quale che sia il dispositivo di uscita selezionato. Il dispositivo Harlequin Precision Screening™ unisce all’alta qualità della tecnologia di retinatura la pressoché totale scomparsa di moiré. La funzione di anteprima del lavoro permette di eseguire una rapida rasterizzazione controllando il risultato sullo schermo prima di procedere alla produzione finale. La simultaneità delle funzioni di lettura, interpretazione e uscita dell’immagine riduce i tempi di produzione. Il trapping In-RIP con EasyTrap™, disponibile come opzione, automatizza il processo di lavoro e riduce gli interventi dell’operatore Caratteristiche tecniche Stazione di lavoro rip (caratteristiche tecniche raccomandate): • CPU Intel Pentium 200 Mhz (con doppio processore se usata con funzioni OPI) • Monitor a colori da 14 pollici • Tastiera e mouse • RAM 128 Mb • Disco fisso 2GB • Lettore CD-ROM • Interfaccia Ethernet • adattatore SCSI • Sistema operativo Windows NT Server 4.0 Opzioni rip: • In-RIP Trapping di Harlequin EasyTrap™ • Harlequin Dispersed Screening™ Connessioni di rete: Ethernet 10/100 Base-T Retinatura: • Harlequin Precision Screening • Harlequin Dispersed Screening Caratteristiche del punto: Euclideo, rotondo euclideo, ellittico euclideo, quadrato euclideo, rotondo, quadrato, romboidale, linea

FujiFilm Celebra NT RIP FujiFilm Celebra NT è stato progettato per un’ampia gamma di stazioni PC con Windows NT Server 4.0. Integrato con Adobe CPSI, Celebra-NT RIP è pienamente compatibile con PostScript™ e con l’intera gamma di fotounità/ plotter per lastre CELIX e altri dispositivi di trattamento dell’immagine. Il gestore RIP utilizza un’interfaccia grafica utente (GUI) remota di tipo intuitivo, sia per Windows che per Macintosh. L’accesso ai parametri impostabili ed alle funzioni di controllo e sorveglianza è possibile da una

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qualunque delle stazioni di lavoro collegate. Le funzioni standard includono un rapido e affidabile trapping In-RIP e la rinnovata tecnologia FujiFilm di retinatura - un banco di prova di qualità per le fotounità collegate. La funzione Job Ticket del gestore RIP semplifica l’impostazione del RIP, del flusso di lavoro e dell’output, consentendo inoltre di memorizzare i parametri per futuri utilizzi. La progressione ed il controllo dei lavori sono sorvegliabili dalla stazione di lavoro Mac o Windows per mezzo della coda di stampa e delle apposite finestre informative. La funzione di trapping In-RIP viene offerta come standard, così come il sistema di retinatura FujiFilm FM Screening, per la massima qualità d’immagine. Caratteristiche tecniche Stazione di lavoro rip (caratteristiche tecniche raccomandate) • CPU Intel Pentium 200 Mhz (con doppio processore se usata con funzioni OPI)

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• Monitor a colori da 14 pollici • Tastiera e mouse • RAM 128 Mb • Disco fisso 2GB • ADOBE CPSI RIP • FujiFilm Quality Screening • FujiFilm FM Screening • ADOBE Accurate Screening • Driver PostScript™ per applicazioni Mac e Windows • RIP Remote GUI per Mac e Windows • Interfaccia hardware RIP • Interfaccia Ethernet • GUI remota di calibrazione per Mac e Windows • Trapping In-RIP • Anteprima RIP Opzioni rip:: Accelerazione hardware ColorBurst Connessioni di rete: Ethernet 10/100 Base-T Retinatura: • FujiFilm Quality Screening • FujiFilm FM Screening • ADOBE Accurate Screening Caratteristiche del punto: Euclideo, quadrato, rotondo, ellittico



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