Tecnomedia 27

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TecnoMedia Tecnologie, Prodotti

& Mercati editoriali

Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

Periodico mensile. Anno VII n. 27 - Sped. in Abb.to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina) Esemplare diffuso gratuitamente ai soci

MasterMedia: come cambiano le professioni

Nuove competenze professionali per l’industria della comunica­ zione: i risultati del primo anno di attività del progetto di ricerca promosso dall’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione e finanziato dal Ministero del Lavoro.

a pagina 3

Mediastampa: uno stabilimento “modulare”

Soluzioni tecnologiche e organizzative flessibili ed innovative nel nuovo impianto di Bologna del gruppo Amodei .

a pagina 11

Integrazione di linee in sala spedizione

L’esperienza del Gruppo Editoriale Athesis di Verona descritta dal direttore tecnico Silvio Da Giau.

a pagina 15

Strategie ed alleanze: novità in arrivo dai fornitori Nuove soluzioni e servizi in via di sviluppo per le ricerche del per­ sonale e la gestione della pubblicità on line.

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Sicurezza e lavoro notturno

Il decreto legislativo 345/99 introduce alcune significative novità nella normativa riguardante il lavoro notturno.

a pagina 22

Quotidiani USA: un’industria in buona salute

I dati 1999 sull’industria editoriale americana resi noti dalla NAA in occasione dell’annuale expo di giugno.

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Business@Internet

E-commerce in Italia: prospettive di sviluppo

Presentata la ricerca dell’Osservatorio sul commercio elettronico.

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Informatica e tlc: cresce il mercato italiano I dati annuali del rapporto Assinform.

New-economy in vetrina a Roma

La terza edizione di e-Commercing, organizzata da Somedia.

Notizie Flash Le Rubriche

a pagina 34

a pagina 38

a pagina 41

Lo Scaffale.................................................................................. a pagina 48 Circolari FIEG............................................................................. a pagina 69 Appuntamenti............................................................................. a pagina 71

Http://www.ediland.it Numero 27 Settembre 2000

Filo diretto

Le aziende informano Da pagina 50, il servizio

che mette a diretto contatto forni­tori e utilizzatori di tec­ nologie per l’industria grafi­ co-editoriale. Ecco l’elenco delle azien­­de aderenti:

Agfa-Gevaert Ansa Atex Media Solutions Autologic Information International B.V.S. - Technotrans Barco Graphics Denex Systems Technology Ecrm Egraf EidosMedia Elettra Ferag Italia Fujifilm G.M.D.E. Gerber Systems Hurletron Idab-Wamac International Informix King Press Kodak Polychrome Graphics Lem Link Service Milia 2001 Müller Martini Napp Systems Nàvita N.T.G. Optronics Purup Prepress R. G. Reed Midem Organisation Segbert Sinedita Sap Italia Scanview Sitma SMB Schwede Maschinenbau Stoebich Tecnavia Press Tecsa Telpress Tera Teufelberger Unisys Italia Xeikon Xyvision


PARLIAMO DI...

TecnoMedia

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Parte consistente di questo numero di TecnoMedia è dedicata alla presentazione del Rapporto che conclude il primo anno di attività di MasterMedia, il progetto biennale promosso dall’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione e affidato per la realizzazione ad ASIG Service ed Euromedia. Una iniziativa alla quale abbiamo fatto più volte riferimento, ponendo in risalto la finalità della Ricerca orientata ad un monitoraggio dinamico della industria della comunicazione e del suo evolvere nei vari comparti dal quotidiano alla editoria elettronica, dal libro al settore dell’imballaggio - e alla conseguente individuazione di fabbisogni e di percorsi formativi essenziali per evitare ritardi pericolosi o errori di rotta nel procedere della trasformazione. Della esigenza si è reso consapevole e interprete il Ministero del Lavoro che, attraverso i dirigenti e le strutture degli Uffici preposti all’attività di orientamento e formazione professionale, ha valutato il Progetto MasterMedia meritevole di finanziamento. Il Rapporto presentato - che sarà occasione di un ampio momento di informazione sulla sostanza del Progetto e sulle molteplici iniziative varate attorno ai temi della formazione - non costituisce unicamente la sintesi di un anno di attività che, accanto ai promotori, ha visto impegnati studiosi e ricercatori. L’analisi condotta, in effetti, guarda al presente ma si proietta al futuro: nel breve termine per quanto riguarda il completamento del Progetto, negli anni a venire con il proposito di accantonare definitivamente le troppe incognite paventate e di guardare con minore affanno alle tappe che segneranno l’evolvere della innovazione. D’altra parte, quanto sta accadendo in Italia e all’estero in questi mesi contribuisce in modo netto a dissolvere le nebbie che a lungo hanno avvolto le prospettive dell’industria editoriale. L’alternativa tra new media e strumenti tradizionali dell’informazione è ormai definitivamente cancellata da ogni ipotesi ragionevole. Giornali a stampa ed informazione online, libri rilegati e CD-Rom, e-commerce e vendita per corrispondenza continueranno a convivere, ciascun strumento con la propria specificità. Ed ognuno di quelli che potremmo definire i vettori del sistema informativo avrà ampie possibilità di crescita e di sviluppo grazie all’apporto di tecnologie sofisticate

che daranno vita a processi sempre più evoluti. Le conferme in tal senso non mancano e ne fanno fede, anche in questo numero, le pagine di TecnoMedia. Una sottolineatura appare, tuttavia, indispensabile soprattutto per chi, come noi, ha il suo principale riferimento nel mondo degli stampatori. Gli investimenti, proprio nel settore degli impianti da stampa e nella creazione di nuovi stabilimenti tipografici, vivono una stagione particolarmente fertile, senza precedenti negli ultimi decenni. Entrano in funzione macchine ad alta prestazione e di modernissima concezione, si inaugurano stabilimenti dove lo stampatore - in più occasioni diversificato anche come soggetto rispetto all’editore - opera con strategie autonome. La diversificazione si afferma come conseguenza di progetti con indirizzi precisi e mirati: progetti che richiedono capacità imprenditoriali non comuni e l’impiego di professionalità mature alla cui individuazione e formazione deve provvedere una attenta ricerca aggiornata in continuità. La validità di MasterMedia traspare quindi con evidenza anche da questi riscontri concreti che alimentano ulteriormente le solide motivazioni a base del comune impegno. Carlo Lombardi

TecnoMedia Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it Direttore responsabile Carlo Lombardi Redazione Salvatore Curiale - Luca Michelli hanno collaborato a questo numero Marco Brogi, Giuseppina Ciaccia, Giulia Maria Leone, Elisabetta Marchetti Segreteria di Redazione Antonella Appolloni Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994 © ASIG Service S.r.l. - 2000 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Bigli 2, 20121 Milano Stampa QUATTROCOLORI S.r.l. Via G. Emanuele Rizzo, 29 (G.R.A.) - 00178 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 20 ottobre 2000 TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca dati Ediland (http://www.ediland.it/archive/psengine.asp)


Rapporto annuale 2000 sull’industria dei quotidiani

TecnoMedia

La rubrica Le pagine dell’Osservatorio è interamente dedicata all’Organismo Paritetico Imprenditori-Sindacati previsto dal Contratto Collettivo di Lavoro dei dipendenti delle imprese editrici e stampatrici di quotidiani e delle agenzie di stampa. Attività, ricerche, dati statistici ed altre informazioni sulla industria editoriale e sul mondo del lavoro raccolte, elaborate e diffuse a cura dell’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione.

Progetto MasterMedia: concluse le attività del 1° anno Con la pubblicazione del rapporto di ricerca e del relativo CD-ROM, si sono concluse il 30 settembre 2000 le attività della prima annualità di MasterMedia, il progetto di ricerca promosso dall’Osservatorio in collaborazione con le associazioni di categoria della filiera grafica, che si propone di monitorare l’evoluzione delle competenze professionali nell’industria della comunicazione, con particolare riferimento ai processi di produzione editoriale multiple-media. Nelle pagine che seguono, riportiamo parte del capitolo 3 del rapporto finale di ricerca, ed in particolar modo i paragrafi che descrivono l’evoluzione dei processi produttivi e delle figure professionali, prendendo come riferimento tre prodotti editoriali particolarmente significativi: il CD-Rom, il portale e il giornale on-line. Dall’analisi delle interviste emerge chiaramente come l’introduzione delle nuove tecnologie abbia avuto riflessi, oltre che sulla gestione delle risorse umane, anche, e soprattutto, sui processi lavorativi. Infatti, in molti casi le aziende hanno sentito la necessità di riorganizzare e quindi implementare alcune fasi lavorative, al fine di realizzare un prodotto e/o servizio di qualità e in tempi ridotti. In alcuni casi invece, come ad esempio per la pubblicazione di libri di pregio, accanto ad un tipo di produzione prevalentemente tradizionale, è stata introdotta anche una di tipo multimediale. Nel primo caso, il prodotto finale resta lo stesso - il libro-, mentre il processo lavorativo attraverso il quale esso è realizzato si è modificato. Nello specifico sono la battitura e l’impaginazione del testo che trovano supporto nelle tecnologie informatiche (personal computer e software specifici). Un altro aspetto evidenziato dai testimoni privilegiati, riguarda il ricorso a consulenti esterni anche per intere fasi di realizzazione del prodotto. La necessità di esternalizzare alcuni momenti del processo produttivo sono da rintracciare nell’esigenza, da parte dell’azienda, di ridurre i tempi di realizzazione di un determinato prodotto e/o servizio, di contenere i costi relativi agli investimenti per l’acquisto di nuovi macchinari o di pacchetti informatici e ridurre i costi legati alla formazione. Nel corso di questa indagine si è scelto di analizzare i prodotti editoriali diffusi su supporto non tradi-

zionale. E’ stata, infatti, concentrata l’attenzione sui prodotti e/o servizi che si servono dei nuovi supporti per il trasferimento di contenuti; libri, pubblicazioni di settore, giornali e riviste disponibili on-line, altri servizi derivati da queste attività principali presentati e/o commercializzati su Internet, all’interno di portali orizzontali (generalisti) e verticali (specialistici) o utilizzando come supporto il CD-Rom o Web-CD. L’innovazione tecnologica ha permesso alle aziende di migliorare l’efficienza interna, ma ha offerto l’opportunità di distribuire prodotti e/o servizi veicolati sui mezzi attualmente disponibili o idearne di completamente nuovi. Nel settore grafico editoriale, inizialmente, le prime operazioni editoriali multimediali hanno visto la trasposizione su supporto on-line o off-line di contenuti preesistenti; successivamente, contenuti originali sono stati progettati ad hoc per essere fruiti con le tecnologie multimediali. Inoltre, la rapidità con cui si vanno diffondendo le nuove tecnologie ha portato, più di recente, alla diffusione di siti Internet che svolgono non solo la funzione di vetrina per l’azienda, ma rappresentano un prodotto più ampio e articolato nel quale trovano spazio elementi specificatamente progettati e realizzati. I portali acquisiscono e selezionano informazioni, le organizzano secondo aree tematiche, settoriali, le formattano - negli aspetti grafici e di linguaggio secondo gli standard editoriali prescelti e le immettono in rete. Nel caso di strutture, quali ad esempio un giornale quotidiano o un’importante casa editrice, la natu-

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Figura 1 - I processi di lavoro esaminati

Contenuti editoriali tradizionali

ra del portale sarà prevalentemente di tipo informativo giornalistico valorizzando il know-how e la cultura acquisita nel tempo. Tuttavia, questo nuovo strumento richiede di valutare in maniera diversa le esigenze del cliente al quale offrire oltre al prodotto in sè (il libro, il giornale, la rivista, ecc.) anche servizi aggiuntivi (informazione personalizzata e aggiornata, possibilità di ricevere newsletter tematiche in posta elettronica, servizio di customer care, acquisto on-line, ecc.). Questi cambiamenti, che hanno investito il settore grafico editoriale, richiedono la partecipazione di nuove figure professionali accanto a quelle tradizionali e l’aggiornamento di queste ultime per cogliere gli stimoli intervenuti e tradurli in nuove idee editoriali. I nuovi specialisti, impegnati nella realizzazione di prodotti editoriali quali CD-Rom, giornali on-line e portali sono l’oggetto della nostra indagine poiché in possesso del know-how tradizionale che si è andato modificando in seguito all’impatto tecnologico e di competenze professionali comparse ex-novo. Nel corso delle interviste, nella sezione dedicata alla rilevazione del processo produttivo presente in azienda, si è concentrata l’attenzione, quasi esclusivamente, sulle modalità di realizzazione dei prodotti suddetti. Tuttavia, sono state visitate anche quelle aziende al cui interno coesistono produzioni di tipo tradizionale e innovativo; questo ha permesso di comprendere maggiormente le differenze esistenti tra i due processi lavorativi e le modifiche intervenute anche in termini di professioni richieste. Il processo produttivo, nell’insieme delle aziende visitate, ha inizio con la fase di ideazione, segue la progettazione e infine la realizzazione vera e propria. Ideazione, progettazione e realizzazione sono macrofasi presenti in tutte le aziende prese in esame, ma si differenziano fortemente rispetto al prodotto e/o servizio da realizzare nei successivi momenti (sottofasi). La fase di ideazione (o progetto editoriale) è, tuttavia, strettamente legata al momento della progettazione; in altre parole, nella prima è definita un’idea di massima, ad esempio realizzare un prodotto enci-

CD-Rom, Web-CD Giornale on-line Portale

clopedico sulle scoperte della scienza, e nella fase di progettazione è maggiormente dettagliato e sviluppato il soggetto prescelto. La progettazione in senso stretto è quella indicata con il termine “esecutiva”, nella quale si articolano gli elementi specifici presenti nel prodotto da realizzare. La fase di ideazione di un prodotto da molti intervistati è considerata come punto centrale della produzione dei prodotti editoriali. Essa è frutto di sinergie tra diverse funzioni, commerciale, marketing, produzione e management aziendale, e differenti figure professionali. Questo lavoro non è fatto da una singola figura professionale, ma è il risultato della sensibilità personale, dell’intuizione, della capacità commerciale (...). L’idea può avere origine da un’esigenza commerciale, creativa, informativa (...). Si analizzano i trend di mercato, della clientela, quelli tecnologici; dalla raccolta dei dati deriva un input iniziale per il manager (...); successivamente alla ricerca di mercato si valuta quello che c’è e non c’è e in seguito si definisce l’impostazione di un progetto preliminare. Si effettua un primo screening della clientela, si fa un’analisi cognitiva dal punto di vista tecnologico ed economico e si procede alla preparazione del business plan con attenzione a variabili quali gli obiettivi, gli utenti, le potenzialità tecnologiche (interne ed esterne), i profitti, ecc. La seconda fase è rappresentata dalla progettazione del prodotto e/o servizio nel quale sono strutturate e definite le specifiche dei diversi elementi da sviluppare come, ad esempio, l’indice degli argomenti da trattare, la veste grafica, le caratteristiche dei testi, la presenza o meno di animazioni, video o suoni, e più in generale la scelta della piattaforma software, i requisiti hardware e di sistema rispetto agli obiettivi e al grado di fruibilità del prodotto da utilizzare. Infatti, ad oggi, nel caso si desideri realizzare un prodotto contenente video e animazioni grafiche complesse si dovrà tener conto del loro peso informatico e di conseguenza optare per un supporto off-line piuttosto che online; oppure se è prevista la possibilità di scaricare il

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prodotto da Internet si dovrà tenere conto della velocità di trasferimento dei dati disponibile alla maggioranza degli utenti collegati in rete. Una volta realizzato il progetto di massima si passa alla stesura di quello esecutivo nel quale sono acquisiti, elaborati ed integrati tutti i dati e le procedure necessarie per realizzare un prodotto e/o servizio; in questa fase si sviluppano e si assemblano i contributi secondo lo schema progettuale. La realizzazione è caratterizzata da elevata complessità ed eterogeneità e richiede continui e costanti scambi tra i diversi responsabili della produzione delle singole fasi del processo. L’idea editoriale, di fatto, non può scindersi dal supporto tecnologico individuato per la sua diffusione: un CD-Rom permette di visualizzarne i contenuti, inclusi filmati e animazioni complesse, con relativa speditezza e buona risoluzione grafica e un prodotto on-line consente l’aggiornamento delle informazioni e permette di creare dei menù personalizzati, ecc. I momenti successivi alle fasi principali possono essere indicati come sottofasi del processo lavorativo; analizzando questi è possibile individuare le attività prevalenti e, in seguito, le figure professionali che vi operano e le competenze professionali loro richieste. E’ utile ricordare che la metodologia utilizzata ha privilegiato un approccio di tipo qualitativo e lo strumento di rilevazione utilizzato, l’intervista semi-strutturata, ci ha portato all’identificazione delle figure professionali più significative che operano all’interno del settore del multiplemedia. Pertanto, è bene ribadire che le figure professionali indicate non esauriscono l’intero universo, ma rappresentano un indirizzo su cui sviluppare successivi percorsi di analisi. Dalle interviste emerge come le figure professionali siano originate dalla sovrapposizione o fusione di mansioni - prima separate, e che oggi è possibile integrare attraverso le nuove tecnologie - e si possono distinguere in professioni tradizionali, in nuove professioni e in quasi-professioni. Le professioni tradizionali sono caratterizzate da un riconoscimento sociale e da un elevato grado di istituzionalizzazione, mentre le nuove professioni, spesso create dalle stesse organizzazioni di appartenenza, sono quelle figure professionali che, facendo riferimento al proprio know-how, sono in grado di offrire una serie di servizi specialistici che favoriscono essenzialmente l’integrazione tra le diverse parti di uno stesso sistema. Tale integrazione avviene principalmente attraverso la distribuzione delle varie informazioni,

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di interesse comune, tra le diverse unità della struttura. Il professionista diventa in questo modo un “regolatore del processo” giacché assicura un servizio efficace ed economico al cliente interno o esterno all’azienda. Infine, le quasi-professioni, pur avendo le stesse caratteristiche delle prime due tipologie, non hanno ancora raggiunto uno status riconosciuto a livello sociale: da una parte non esistono ancora dei percorsi professionali formalmente riconosciuti, dall’altra sono di recente sorte per rispondere ad esigenze di singole realtà aziendali, e dunque non ancora definite sul piano contrattuale. Inoltre, come è emerso dalle interviste e dal confronto con altre ricerche e studi sul tema delle professioni, non esistono ancora delle denominazioni univoche. Nel caso del settore grafico editoriale, oggetto della nostra ricerca, i nomi delle professioni coinvolte nella produzione di contenuti multimediali su supporto informatico (on-line o off-line) superano il centinaio. Le denominazioni, accompagnate della descrizione dei contenuti attribuiti alla professione, sono state organizzate per macro aree di attività affini (redazione e trattamento dei contenuti, grafica, web, informatica, ecc.); queste sono state ulteriormente suddivise in segmenti di attività omogenei, dando luogo a gruppi di denominazioni che in alcuni casi sembrano riferirsi ad una specifica figura professionale, mentre in altri descrivono la singola competenza richiesta per operare in un’area di attività. Le attività necessarie per la realizzazione di un prodotto editoriale (ideazione, progettazione e realizzazione) non sono mutate rispetto alla finalità intrinseca all’attività lavorativa: anni fa, per scrivere un pezzo si utilizzava la macchina da scrivere; oggi, con le nuove tecnologie dell’informazione, è scritto su un personal computer, collegato ad un modem, connesso alla rete, e ciò significa conoscere e saper usare i programmi, anche quelli di impaginazione. Attività svolte dal redattore o dal correttore di bozze in una casa editrice, dal giornalista o dall’illustratore, non sono mutate nei contenuti, ma hanno subito cambiamenti di vario grado sui metodi di lavoro: in tutte le realtà visitate è presente come tecnologia di base il personal computer, ma spesso sono utilizzati sofisticati programmi software, sviluppati per rispondere alle specifiche esigenze produttive di quell’azienda. Alcune professioni, già consolidate da tempo hanno, tuttavia, subito modifiche più profonde tanto da coniare nuove e numerose denominazioni - è il caso del grafico digitale, grafico web e grafico multime-

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Figura 2 - Percorso di analisi

Processo di produzione prodotti multimediali Individuazione competenze professionali

Attività prevalenti e sottofasi

Identificazione delle figure professionali

diale - con contenuto univoco e riconosciuto. In altri casi, si è riscontrato nelle aziende visitate, la presenza di attività prima assenti per le quali è stato necessario individuare ruoli in grado di svolgere compiti non prescritti. Due casi significativi sono rappresentati dal Web surfer o Web watcher (naviga in Internet, cerca ed acquisisce indirizzi, testi, dati, ecc. utili all’impresa) e dal Cyber consulente on-line (risolve, attraverso un colloquio via Internet, i problemi aziendali, di marketing, di strategie globali, ecc.); in questo caso è possibile parlare di quasi professioni, poiché non esistono tutti gli elementi necessari a definirle in modo univoco. Dall’analisi dei materiali documentali raccolti, dai colloqui con esperti e dai criteri individuati nella metodologia, si evidenzia la relazione esistente tra le figure professionali operanti nel settore del multiplemedia e il prodotto e/o servizio realizzato dalle aziende appartenenti al settore grafico editoriale; nel corso delle interviste si è rafforzata l’osservazione di attività comuni all’interno delle imprese impegnate nella realizzazione di prodotti multimediali. La selezione delle figure professionali e la descrizione delle competenze che loro afferiscono ha, quindi, seguito un percorso codificato nella metodologia i cui passi principali sono: • analisi del processo di lavoro; • descrizione delle attività prevalenti o sottofasi; • identificazione di figure professionali coinvolte nelle attività; • individuazione delle competenze afferenti alle figure professionali.

La non arbitrarietà della selezione è determinata dalla chiarificazione degli obiettivi e dei concetti di riferimento, il confronto delle ipotesi di lavoro con i risultati ottenuti dalla ricerca empirica ed il colloquio con esperti, nonché l’individuazione delle competenze secondo i passaggi sopra citati. L’approccio utilizzato può dirsi dinamico, poiché viene rilevata la competenza letta attraverso i tre elementi costitutivi (soggetto, contesto organizzativo e ambiente); infatti, come già evidenziato nella parte metodologica, è necessario per il settore multiplemedia adottare una prospettiva capace di cogliere gli aspetti costitutivi e specifici della competenza accanto agli elementi che danno conto della tendenza evolutiva di una professione. Sulla base di quanto accennato, nella presente indagine vengono approfonditi i processi produttivi che portano alla realizzazione di un CD-Rom, di un portale e di un giornale on-line. La produzione di un CD-Rom e di un portale presentano diversi momenti comuni: talvolta le sottofasi di lavoro possono, in apparenza, sovrapporsi e le differenze ricondursi al supporto scelto per la diffusione del prodotto e all’attività di aggiornamento e manutenzione necessari per un prodotto on-line. Nell’insieme, tuttavia, i due prodotti si differenziano, tra gli altri, per finalità, maggiori capacità grafiche e testuali del CD-Rom, svincolato dalle limitazioni imposte dall’ampiezza di banda, tipologia di informazioni trattate, stabili nel caso del CD-Rom, in continua evoluzione e aggiornamento nel caso del portale. La differenza maggiore risiede nella complessità della progettazio-

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ne, che nel caso di un portale richiede estrema attenzione per la configurazione e ottimizzazione della tecnologia utilizzata per la connessione in rete. Le similitudini possono, invece, ricondursi alle sottofasi di sviluppo nelle quali le attività da realizzare presentano momenti comuni anche se possono essere utilizzati linguaggi e applicativi diversi. Nel seguito del presente paragrafo sono descritte le sottofasi che intervengono nella realizzazione di un CD-Rom, di un portale e di un giornale on-line, cercando di evidenziare le principali attività e figure professionali che intervengono nei diversi momenti indicati. 4.1 Il processo di produzione di un CD-Rom All’interno delle aziende visitate nel corso della presente indagine, la scelta del CD-Rom da pubblicare si mostra spesso legata alla produzione tradizionale della casa editrice; esso rappresenta una parte del prodotto, che nel suo insieme prevede sia la versione cartacea che multimediale (spesso commercializzate insieme). Sono indicati per grandi linee i momenti chiave per la produzione di un CD-Rom: nella fase di ideazione si elabora l’idea editoriale e se ne valuta la rispondenza rispetto agli obiettivi scientifici, alla linea editoriale di marketing, ecc. La figura professionale che occupa questa posizione è indicata con termini diversi, quali Direttore editoriale, Editor, Conceptualizer, Regista multimediale, Responsabile di progetto multimediale. Questo è dovuto alla scarsa formalizzazione di questa figura professionale, al linguaggio adottato nella singola realtà aziendale, o alle sfumature legate ai contenuti del prodotto: nel caso prevalgano i testi, nel titolo multimediale potrà essere preferito il termine Concept provider; qualora prevalgano gli aspetti grafici - in senso ampio - potrà essere utilizzata la denominazione Art director. Alla definizione dell’idea segue la stesura del progetto esecutivo e la costituzione del gruppo di lavoro; un prodotto editoriale multimediale è caratterizzato fortemente dal lavoro in èquipe, dove ognuno contribuisce per la parte di sua competenza, rendendo difficile individuare un singolo autore. E’ designato un coordinatore di progetto, al quale è demandato il controllo sull’andamento dei lavori e la capacità di coordinare le risorse umane ed i contributi (testi, fotografie, illustrazioni, design grafico, audio, ecc.) che confluiranno nel prodotto. Egli governerà gli argomenti

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ed i temi, avrà conoscenze di tipo tecnico (pur non essendo necessariamente uno specialista), e sarà - a tutti gli effetti - il responsabile del buon esito del lavoro a lui affidato rispetto alla committenza (aspetti organizzativi e logistici, finanziari e di qualità). Le parti testuali, la scelta delle immagini o dei disegni, la realizzazione di video o di musiche da inserirsi nel prodotto, sono affidati ad autori/redattori, illustratori, grafici, specialisti in ripresa e musicisti, che seguono lo story-board, ossia l’indicazione della sequenza di immagini e testo esemplificativa del prodotto finale. Nella realtà la complessità del prodotto o la disponibilità di budget può incidere sulla presenza o meno di tutte le figure professionali nominate. Nel caso di un prodotto di tipo enciclopedico, ad esempio, la parte testuale è affidata agli autori (specialisti della materia), ai redattori e ai revisori per il controllo dei testi (rispondenza e compatibilità di stile e linguaggio, ottimizzazione dei testi); le attività affidate a questi ultimi non sono diverse da quanto richiesto loro per un’opera tradizionale, ma nello svolgimento del lavoro devono tenere conto della peculiarità del supporto sul quale il prodotto sarà visualizzato (ad esempio, lo spazio riservato ai testi rispetto ai contributi video o alle immagini); inoltre, è loro affidata l’indicizzazione del testo per la creazione di ipertesti. L’insieme del lavoro è successivamente vagliato dal responsabile di progetto dal punto di vista della rispondenza alla qualità complessiva. Nella produzione di un CD-rom possono, inoltre, essere coinvolti: sceneggiatori - i quali si occupano degli script delle parti video ed audio, e lavorano quindi in stretto contatto coni tecnici che realizzeranno le riprese - e traduttori - nel caso il prodotto richieda la traduzione di contributi in forma di testo o audio. La cura della veste grafica è affidata, sulla base delle indicazioni contenute nel progetto esecutivo e nello story-board, agli esperti di grafica multimediale, agli illustratori, ai tecnici di animazione tridimensionale, ai tecnici audio e video. Le immagini contenute nel prodotto possono essere già in possesso dell’azienda (fornite dai committenti o facenti parte degli archivi iconografici della società), sono reperite presso agenzie specializzate o vengono commissionate per il prodotto in lavorazione. I grafici hanno anche il compito di progettare la parte destinata al packaging, ossia la copertina del CD-Rom, il libretto contenente la presentazione del prodotto e il cofanetto o altre confezioni per la commercializzazione. I contributi sono raccolti, armonizzati e resi in for-

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Figura 3 - sottofasi della realizzazione di un CD-Rom

Progettazione esecutiva e verifica di fattibilità tecnica

Realizzazione del lay-out grafico

Armonizzazione e assemblaggio dei contenuti

mato digitale compatibile con i requisiti hardware definiti in fase di progettazione esecutiva (il piano di fattibilità tecnica ha definito, a monte, gli standard tecnologici da adottare) e il software da utilizzarsi per la digitalizzazione dei contenuti. La scelta di utilizzare un sistema di authoring o di usare un linguaggio informatico dipende dalle caratteristiche del prodotto - ad esempio la presenza di banche dati - o dalla necessità di offrire un’alta risoluzione grafica; questa sottofase del lavoro è affidata agli sviluppatori informatici che acquisiscono le parti preparate in precedenza (i testi, le immagini fisse, le immagini in movimento e le parti audio), una volta rese le parti compatibili con le caratteristiche hardware e software prescelte, le inseriscono nel lay-out grafico assicurando la funzionalità del prodotto attraverso l’utilizzo di linguaggi di programmazione necessari. Successivamente sono effettuate prove di funzionalità e viene realizzata la copia master del CD-Rom che sarà inviata alla stampa (riproduzione del supporto e stampa dei componenti il packaging). Per la realizzazione di un CD-Rom si susseguono quindi: la progettazione esecutiva con lo studio di fattibilità tecnica e scelta della tecnologia idonea; lo sviluppo degli elementi grafici e del lay-out complessivo del prodotto inclusa la progettazione del packaging; la realizzazione dei contributi testo, audio e video da inserire; l’armonizzazione e assemblaggio, affidata agli sviluppatori informatici, di tutte le componenti il prodotto finale; il collaudo di funzionalità

Realizzazione dei contributi testo, audio e video

Collaudo e predisposizione Master CD

del CD-Rom e la preparazione del CD-Master da inviare alla stampa. 4.2 Il processo di produzione di un portale Un portale può essere definito come un luogo virtuale nel quale è possibile accedere ad informazioni seguendo un percorso guidato o reperire tutte le informazioni disponibili su un singolo argomento. Seguendo lo schema proposto, nel quale le macrofasi sono indicate in ideazione, progettazione e realizzazione, nella prima trova posto l’identificazione del target di utenza, la definizione dei contenuti che si intendono proporre e una prima valutazione della fattibilità complessiva dell’idea progettuale e degli indirizzi complessivi della strategia di diffusione e penetrazione nel mercato. I risultati delle analisi curate da esperti di marketing passano quindi al Product manager del portale colui che si occupa di gestire il progetto nel suo complesso e - in questa sottofase redige il business plan cui segue la stesura del progetto esecutivo. La progettazione esecutiva prevede la definizione degli obiettivi del portale, la progettazione del design logico funzionale, della struttura e degli aspetti grafici, la definizione delle specifiche tecniche in termini di connettività on-line e di piattaforme hardware e software da utilizzare e l’individuazione delle figure professionali da inserire nel gruppo di lavoro. La progettazione tecnica è la parte che più separa

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la realizzazione di un prodotto online da uno off-line: nel portale gli aspetti tecnici che permettono di effettuare ricerche guidate, collegare le pagine tra loro o organizzare la visualizzazione dei contenuti in directory richiedono maggiore complessità rispetto, ad esempio, alle stesse funzionalità rese su un CD-Rom; inoltre, è estremamente importante definire con accuratezza le specifiche tecniche che permettono l’accesso al portale (dimensionamento del server, procedure di backup, garanzie di sicurezza, ecc.). Il Product manager coordina e sovrintende gli specialisti e i tecnici che si occupano della realizzazione dei componenti il portale (sviluppo del concept): la veste grafica, l’infrastruttura tecnologica e lo sviluppo di software per integrare i sistemi informativi preesistenti ed essere compatibili con le specifiche medie detenute dagli utenti, l’acquisizione dei contenuti da trasferire nel portale. L’infrastruttura tecnologica è curata e realizzata dal Web master - in particolare - per quanto riguarda lo sviluppo software front-end ossia nei confronti dell’utente e da uno specialista di sistemi informativi (back-office) per la struttura complessiva del sistema. Il sistemista si occupa di indicare i requisiti minimi di sistema per il numero di utenti potenziali e effettivi del portale, di definire le caratteristiche del software e dell’hardware e predispone procedure di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il Grafico sviluppa gli elementi grafici (veste grafica delle pagine, logo, bottoni, ecc.) secondo le specifiche contenute nel progetto esecutivo. Il Web master, inoltre, si occupa della fase di collaudo del sistema - riferendo al Product manager - in tutti i suoi componenti, per verificarne la funzionalità operativa e l’assenza di bug. Parallelamente allo sviluppo dell’infrastruttura tecnologica, il Product manager individuai fornitori di contenuti del portale: dovrà fare uno scouting tra i fornitori possibili e definire con loro degli accordi di fornitura. Questo aspetto è importante e critico rispetto all’esito complessivo del progetto, i contenuti dovranno essere aggiornati quotidianamente e rappresentano il valore aggiunto del prodotto; l’identificazione dei fornitori di contenuti non si esaurisce nella fase di avvio del portale, ma è un’attività che prosegue nel tempo. Il compito di coordinare il flusso dei contenuti e verificarne la qualità e la rispondenza alle aspettative è demandata al Responsabile editoriale anche chiamato Responsabile del palinsesto o Publisher. La presenza di redattori interni e il loro numero dipende dal pro-

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getto specifico e - in linea di massima - dalla vocazione del portale: nel caso di portali verticali (specializzati su singole aree tematiche o segmenti di clientela) potrebbe essere più vantaggioso rivolgersi a fornitori specializzati se questi argomenti non rientrano nell’esperienza specifica dell’azienda. Nella redazione sono inseriti il Web watcher o Web surfer impegnati nella ricerca di fonti informative disponibili in rete (materiali editoriali, indirizzi Internet, immagini grafiche, ecc.) e nell’indicizzazione dei siti dei quali si offre il collegamento attraverso il portale. Nella gestione ordinaria del portale le attività di selezione ed elaborazione dei contenuti e la loro pubblicazione on-line sono quotidiane e aggiornate costantemente, la strategia complessiva del portale può, inoltre, essere soggetta ad aggiustamenti e revisioni in base ai risultati delle analisi di impatto. Pianificazione strategica, elaborazione dei contenuti e loro pubblicazione sono quindi momenti che si susseguono senza soluzione di continuità rendendo il prodotto dinamico ed in continua evoluzione. 4.3 Il processo di produzione di un giornale on-line Nell’ambito dell’editoria multimediale viene ora descritto il processo di lavoro di un giornale on-line. La struttura e l’organizzazione generale della redazione-tipo di un giornale on-line non differiscono in modo sostanziale da quelle proprie dell’editoria tradizionale. Alcune peculiarità, tuttavia, consentite o imposte principalmente da aspetti tecnici, lasciano prevedere una futura amplificazione delle differenze su due settori interconnessi ma distinti. Nel corso di una riunione di redazione, il capo redattore delinea una prima impostazione del giornale, seguita dalla stesura degli articoli da parte dei giornalisti, dalla scelta delle fotografie e della loro disposizione grafica nelle pagine. Per le caratteristiche del mezzo - ed in particolare per le dimensioni e la risoluzione degli schermi video utilizzati dai lettori per la visualizzazione - la pagina è generalmente disposta in verticale, presentando in tal modo gran parte dei contenuti del giornale, attraverso lo scroll-down; ovvero in orizzontale, con maggior ricorso a menù a tendina e barre e pulsanti di collegamento. Gli articoli, per le anzidette limitazioni, sono brevi e sintetici, sviluppandosi di rado su più pagine; le fotografie, anche in considerazione della velocità media

Le pagine dell’Osservatorio

Rapporto annuale 2000 sull’industria dei quotidiani

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Le pagine dell’Osservatorio

TecnoMedia

Figura 4 - Sottofasi della produzione di un portale

Progettazione esecutiva e strategia globale Sviluppo dell’infrastruttura tecnologica

Acquisizione, selezione ed elaborazione dei contenuti di trasmissione in rete delle informazioni, sono di dimensioni limitate, potendo spesso essere visionate su richiesta con maggior ampiezza e profondità di dettaglio. Gli stessi approfondimenti tematici, largamente presenti - e talora preponderanti rispetto ai contenuti informativi generici - mantengono caratteristiche diverse dai giornali cartacei, fondando il loro motivo di interesse non tanto sull’offerta di una interpretazione organica e particolare, quanto sulla presenza di collegamenti ipertestuali, link alle fonti dirette delle informazioni, nonché a repertori di articoli riguardanti lo stesso argomento, che possano fornire elementi che sarà il lettore stesso a raccogliere ed organizzare. Alla luce di quanto brevemente accennato, possono essere individuate tre forme editoriali prevalenti per quanto riguarda i giornali on-line: • un quotidiano emanazione diretta della versione cartacea, anche se in presenza di una redazione autonoma; • un quotidiano che arricchisce l’offerta di notizie on-line con immagini e suoni; • un quotidiano che permette al lettore di creare una pagina personalizzata secondo le proprie preferenze. Tra queste modalità di offerta le ultime due richiedono maggiori investimenti (in risorse umane e tecnologiche) da parte della proprietà e, soprattutto, la disponibilità a cogliere le opportunità e le sfide offerte dalle nuove tecnologie. Il lavoro del giornalista non subisce, tuttavia, modifiche sostanziali: le regole imposte dalla deontologia professionale e dalla responsabilità a fornire un’informazione corretta e completa non vengono meno con l’utilizzo della telematica. I cambiamenti sono di tipo organizzativo, il lavoro

Sviluppo del lay-out grafico

può svolgersi da una postazione remota utilizzando mezzi più efficienti e funzionali, le immagini fotografiche che corredano le notizie sono disponibili in tempi più rapidi e in formato digitale, alcune fonti di informazione sono consultabili con maggiore immediatezza. Cambia il supporto sul quale è inserito l’articolo ed è quindi necessario utilizzare un linguaggio appropriato, non esiste la chiusura della pagina da inviare alle rotative, il giornale è aggiornato costantemente, è necessario conoscere pregi e limiti delle fonti informative reperibili in rete. 78•Nel caso del giornalista si è in presenza di una professione di tipo tradizionale per la quale l’introduzione delle nuove tecnologie ha comportato l’arricchimento del bagaglio di conoscenze, ma questo non ha mutato la natura della professione. Il giornalista utilizza i programmi di authoring presenti sui computer della redazione, può accedere alla banca dati e invia il pezzo direttamente on-line. All’interno della redazione del giornale è presente un tecnico di redazione per svolgere attività di supporto e assistenza, in alcuni casi è richiesto uno specialista in linguaggio html per l’indicizzazione dei titoli dei pezzi disponibili sul giornale on-line e sono presenti - a livello di struttura - esperti di sistemi informativi in grado di gestire e manutenere il sistema di rete interno all’azienda (collegando anche redazioni localizzate in luoghi distanti) e le connessioni Internet con l’esterno.

Il testo integrale del rapporto di ricerca può essere richiesto, unitamente al CD-Rom, presso la sede dell’Osservatorio, oppure consultato sul sito del progetto MasterMedia (www.mm2000.it)

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Mediastampa: uno stabilimento “modulare” pronto ad espandersi Prosegue e si rafforza la tendenza in atto nel comparto italiano dei quotidiani a separare l’attività industriale da quella editoriale. TecnoMedia ha visitato il nuovo stabilimento di Bologna del gruppo Amodei ed ha incontrato l’amministratore delegato Paolo Polidori Sono sempre più numerosi in tutta Italia i casi di gruppi editoriali che separano la fase industriale della produzione dei quotidiani - composizione, stampa e spedizione - da quella più propriamente editoriale, con l’obiettivo di recuperare efficienza e produttività a quella che per troppo tempo era stata quasi sopportata come l’inevitabile conclusione di un ciclo nel quale il valore veniva creato altrove. E’ sempre più forte quindi la consapevolezza che, se gestito in maniera professionale, l’ultimo segmento della catena della produzione editoriale può rivelarsi un business di tutto rispetto. Il gruppo Amodei può essere a buon diritto considerato un pioniere di questa visione imprenditoriale: accanto infatti alla pubblicazione di quotidiani e periodici - Corriere dello Sport, Stadio, Tuttosport, Guerin Sportivo - il gruppo possiede da tempo significative realtà che operano nel settore tipografico, come la STEC di Roma, la Poligrafici Il Borgo di Bologna, la Polipress e, ultima nata, la società Mediastampa, che dalla fine del 1999 effettua nel nuovo stabilimento di Via del Litografo di Bologna la stampa decentrata delle testate del gruppo per un’area comprendente L’Emilia-Romagna, parte della Toscana, parte della Liguria, il Triveneto. Le ragioni di una scelta Perché un nuovo stabilimento? E perché a Bologna? La scelta del gruppo è stata inizialmente determinata dall’approssimarsi, quasi simultaneo, della scadenza di due importanti contratti di stampa: quello di Stadio a Bologna, e quello di Tuttosport a Milano. In quest’ultimo caso, inoltre, la rotativa utilizzata dallo stampatore presentava severe limitazioni in termini sia di foliazione complessiva che di pagine a colori, che la rendevano di fatto non più compatibile con i piani

di sviluppo della pubblicazione. Dopo una serie di verifiche, il management del gruppo ha deciso di non rinnovare le commesse in scadenza né ai precedenti stampatori né a nuovi, preferendo effettuare un investimento per creare nell’area un proprio stabilimento di stampa per quotidiani. A questa scelta di “fare da soli” ha indubbiamente contribuito la convinzione che un nuovo polo di stampa, situata in un’area geograficamente strategica e di grande vitalità economica come quella emiliana, poteva ritagliarsi uno spazio significativo nel mercato sempre più competitivo della stampa in conto terzi. E, quasi a sottolineare come il nuovo stabilimento debba trovare sul mercato, e non nella sua “appartenenza” ad un gruppo editoriale, la sua ragione di esistere, è stata creata per gestirlo una società ex novo, Mediastampa appunto, della quale Roberto Amodei è il Presidente, Giulio Dalla Chiesa il vicepresidente, Paolo Polidori l’amministratore delegato. Lo stabilimento e il carico produttivo I lavori per la realizzazione dello stabilimento sono stati estremamente celeri: nell’aprile del 1999 sono state avviate le opere di costruzione del fabbricato, e già a metà novembre lo stabilimento era in produzione. Per l’esattezza, il 18 novembre si è cominciata a stampare una parte della tiratura di Stadio, ma già dal primo dicembre successivo l’intera tiratura del quotidiano, nelle sue quattro edizioni (nazionale, Toscana, Emilia, Bologna) veniva interamente realizzata nel nuovo stabilimento. Con il primo gennaio 2000 è stata trasferita in Mediastampa la tiratura di Tuttosport che sino a quel momento era stata effettuata a Milano, e a partire dall’inizio della scorsa estate lo stabilimento ha cominciato a stampare anche il Corriere dello Sport: per

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Mediastampa: uno stabilimento “modulare” pronto ad espandersi

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TecnoMedia Una veduta d'insieme del nuovo stabilimento Mediastampa di Bologna.

re per sette/dieci giorni quattro testate con foliazione di 56 pagine ciascuna e tiratura di duecentomila copie. Le scelte tecnologiche: ricezione...

l’esattezza, tutte le copie destinate al Triveneto e parte della tiratura destinata alla Toscana ed alla Liguria. Nel complesso, il carico produttivo giornaliero è pari attualmente a circa 230.000 copie, delle quali 110.000 per Tuttosport e le rimanenti suddivise tra Stadio e Corriere dello Sport. Lo stabilimento sorge su un’area di 22.000 metri quadri, dei quali circa 7.000 coperti, con l’opzione per realizzare, su un’area contigua di circa 5.000 metri quadri, una palazzina per uffici. Lo stabilimento ospita inoltre la redazione di Bologna del Corriere dello Sport-Stadio. La prima cosa che colpisce nella visita allo stabilimento è il fatto che al momento viene utilizzato soltanto il 50% degli spazi disponibili: esiste infatti la possibilità di aggiungere altre due rotative alle due già installate e, se una particolare configurazione della rotativa lo richiedesse, è possibile addirittura portare il soffitto più in alto rispetto agli attuali quindici metri circa. Questa scelta risponde ad una ben precisa strategia, che prevede la modularità dell’impianto con la possibilità di integrare lo stabilimento, qualora le esigenze produttive lo richiedessero, senza dover più intervenire sugli aspetti strutturali. Ecco dunque che tutti gli impianti ed i servizi generali (acqua, elettricità, condizionamento dell’aria, distribuzione dell’inchiostro, etc.) sono stati dimensionati per un carico produttivo più che doppio rispetto all’attuale; il magazzino bobine, per fare un esempio, è in grado di contenere una quantità di carta che consentirebbe di stampa-

Il concetto di modularità e di integrabilità ha guidato anche le scelte delle attrezzature utilizzate in produzione, la cui configurazione è stata studiata in modo tale da rendere estremamente agevoli, nel caso in cui le esigenze del mercato lo richiedessero, espansioni ed integrazioni. Le scelte tecnologiche e le soluzioni organizzative adottate da Mediastampa hanno inoltre consentito un elevato grado di automazione delle lavorazioni, con conseguenti significativi recuperi sotto il profilo delle risorse umane. Una prima novità la si incontra subito, nell’area di ricezione delle pagine. Mediastampa è infatti una delle prime realtà italiane ad aver rinunziato alla tradizionale linea dedicata CDN per la teletrasmissione. Le pagine delle testate vengono ricevute da Torino (Tuttosport) e da Roma (Corriere dello Sport-Stadio)

Un particolare dell'area di ricezione e formatura, con le due linee CTP Agfa Polaris

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Una delle due rotative Goss Universal installate presso lo stabilimento. Si noti in basso a destra l'area del sottomacchina con le bobine già predisposte per la lavorazione successiva

tramite comuni linee commutate digitali ISDN. L’utilizzo per la trasmissione delle pagine del formato Acrobat, che come noto consente di contenere notevolmente il “peso” dei file trasmessi, ha reso infatti sufficiente una velocità di trasmissione a 128 kbit/secondo, quale è quella che si ottiene unendo i due canali trasmissivi di un accesso base ISDN. La trasmissione delle pagine è interamente gestita dal sistema Intellinet di Agfa. Le pagine ricevute vengono quindi avviate verso due linee Computer to Plate Agfa Polaris 150, mentre un sistema Parascan gestisce il presettaggio dell’inchiostrazione sulla rotativa in base agli elementi cromatici presenti nelle singole pagine. Le due linee CTP, con una capacità produttiva di circa 150 lastre/ora ciascuna, sono più che abbondamemente dimensionate per i carichi produttivi attuali dello stabilimento, e sono in grado di supportare agevolmente anche un raddoppio del numero di pagine prodotte giornalmente. ...stampa...

questa scelta sono state molteplici: semplicità di gestione e manutenzione, ridotte esigenze in termini di Per la rotativa, si è deciso di utilizzare macchine a manodopera, tempi di avvio e di ripartenza ridotti al semplice larghezza e semplice sviluppo. Le ragioni di minimo. Né è da trascurare il fatto che la rotativa a singolo sviluppo, richiedendo una sola lastra per ciascuna pagina, consente un significativo risparmio in termini di lastre, tanto più apprezzabile per il fatto che le lastre utilizzate dai sistemi Computer to plate sono più costose rispetto a quelle convenzionali. La scelta di Mediastampa è caduta sulle rotative Goss Universal: nello stabilimento di Bologna ne sono installate due gemelle, ciascuna delle quali dispone di sei gruppi di stampa in bianco e nero e quattro torri colore, ed è dunque in grado di stampare sino a 40 pagine con sedici pagine a colori. Ciascuna rotativa dispone di doppio bay window, doppio cono e tecnologia shaftless per la sincronizzazione elettronica dei gruppi di stampa. La configurazione delle macchine, e la Uno dei quattro dispositivi Ferag Quattropack per il confezionamento configurazione dello stabilimento, dei pacchi. In primo piano la stampante laser per il fascettario rendono possibile l’ulteriore espansione delle rotative con l’aggiunta

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Mediastampa: uno stabilimento “modulare” pronto ad espandersi

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di ulteriori quattro gruppi di stampa, permettendo in tal modo di raggiungere una foliazione massima di 56 pagine per ciascuna rotativa. Il sistema automatico di inchiostrazione utilizza tre serbatoi per l’inchiostro nero da 10.000 litri ciascuno, e tre serbatoi per gli inchiostri ciano, magenta e giallo da 1.000 litri ciascuno. I cambiabobine automatici sono stati realizzati da Amal, mentre il trasporto delle bobine viene effettuato con sistemi Von Roll. Una particolarità dello stabilimento è costituita dal fatto che le due rotative condividono una medesima cabina silente, all’interno della quale sono collocate le console di comando di entrambe le rotative. In teoria, quindi un solo operatore potrebbe tenere sotto controllo entrambe le macchine. La velocità reale di produzione di ciascuna rotativa è di poco superiore alle 40.000 copie al netto dei

fermi macchina e dei cambi di edizione, per ciascuno dei quali il tempo medio di fermo macchina è pari a circa otto-dieci minuti. ...e spedizione La sala spedizione è equipaggiata con due linee Ferag, ciascuna delle quali e equipaggiata - novità per l’Italia - con due moduli Ferag Quattropack, ciascuno dei quali è in grado di gestire pacchi da 1 a n copie ad una velocità sino a 80.000 copie l’ora e con la gestione digitale del fascettario. Le due linee sono completate da quattro cellofanatrici Sitma, quattro legatrici a croce Tandem di Ferag, e da un nastro convogliatore Sitma con lettore di codici a barre per lo smistamento dei pacchi verso le rampe di carico.

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Integrare le linee di trasporto ed inserimento: l’esperienza del centro stampa di Editrice Arena

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Integrare le linee di trasporto e di inserimento: l’esperienza del Gruppo Athesis Silvio Da Giau

Le moderne tecnologie per l’inserimento abbinate alle linee di trasporto e spedizione rappresentano per editori e centri stampa una opportunità di grande interesse non solo per potenziare le capacità di abbinamento automatico del giornale ad inserti tematici a cadenza non quotidiana, ma per aumentare la flessibilità produttiva di linee rotative sia in termini di pagine in quadricromia che in termini di foliazione complessiva. Questa strategia tecnologica ed industriale è valutata positivamente da un sempre maggior numero di editori e stampatori in Italia ed all’estero, come abbiamo avuto modo di ascoltare anche in occasione della recente edizione di Ifra Italia 2000, la conferenza internazionale per l’industria italiana dei quotidiani che si è svolta a Torino nello scorso mese di giugno. A queste valutazioni non si è sottratto il Gruppo Athesis che ha di recente avviato in produzione un originale lay-out di trasporto inserimento copie presso il proprio stabilimento di Verona, con l’obiettivo di aumentare la flessibilità produttiva, la foliazione massima e la capacità di produrre pagine a colori. Un centro stampa multi utente Il Gruppo Athesis di Verona è l’editore di tre giornali a diffusione provinciale: L’Arena e Il Giornale di Vicenza, leader di mercato con oltre il 60% di penetrazione nelle rispettive aree di diffusione (le provincie di Verona e di Vicenza) e BresciaOggi secondo giornale “locale” a Brescia e provincia. La struttura multimediale del gruppo si completa con due televisioni (Tele Arena e Tele Mantova) ed una radio (Radio Verona) a diffusione locale e con la casa editrice di libri Neri Pozza. Per la raccolta pubblicitaria il gruppo si è dotato fin dal 1992 di una propria concessionaria,

la PubliAdige, supportata, per il mercato non domestico, dalla Manzoni. I tre giornali sono stampati a Verona nel centro stampa del gruppo; lo stabilimento è stato ristrutturato nel 1994 anche per poter potenziare la stampa in conto terzi, tant’è che sono prodotti a Verona anche parte della tiratura de Il Sole 24 Ore e di Bild Zeitung. La produzione giornaliera varia dalle 250.000 alle 300.000 copie a seconda della stagionalità, cui è legato il Bild che risente dei flussi dei lettori tedeschi in vacanza in Italia e nell’alto Mediterraneo, aree servite dal centro stampa. Il Sole 24 Ore è stampato su due rotative, sia per la tiratura (oltre 100.000) che per la logistica distributiva. Nuove sfide, nuove soluzioni I precedenti lavori di ampliamento e potenziamento dello stabilimento di Verona, completati nel 1994, avevano tenuto conto delle possibilità offerte dalle tecnologie dell’inserimento. Ciononostante, a quell’epoca era parso a tutti i responsabili del Gruppo, molto correttamente, che i tempi non fossero ancora maturi per procedere ad investimenti significativi in direzione di una opportunità tecnologica nei confronti della quale il mercato, almeno in Italia, sembrava non essere ancora sufficientemente ricettivo, soprattutto per quanto riguardava gli investimenti pubblicitari. Ma i tempi cambiano in fretta, e con loro le soluzioni tecnologiche e le possibilità di impiego in produzione. Nella seconda metà degli anni novanta, completato l’ammortamento degli investimenti effettuati precedentemente, si riprendono in mano i progetti per lo sviluppo delle capacità produttive dello stabilimento veronese, tenendo conto sia degli assai più promettenti scenari

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Integrare linee di spedizione per aumentare le capacità produttive di uno stabilimento che produce quotidiani in proprio e stampa in conto terzi: il direttore tecnico del Gruppo Athesis Silvio Da Giau racconta la esperienza condotta dal centro stampa di Verona per aumentare la capacità di foliazione, la produzione di pagine in quadricromia e meglio soddisfare i propri clienti italiani e tedeschi.

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Un particolare della linea di inserimento

legati allo sviluppo della pubblicità sia delle esigenze legate alla stampa dei giornali in conto terzi per clienti del calibro del Sole 24 Ore e della tedesca Bild Zeitung. L’editore di quest’ultimo, il Gruppo Axel Springer, richiedeva la stampa di un prodotto caratterizzato da una foliazione elevata, fino a 128 pagine in formato tabloid, ottenuta mediante l’assemblaggio di più sezioni da stampare in tempi diversi, mentre il cliente italiano andava elaborando una strategia di sviluppo progressivo di inserti tematici da aggiungere al prodotto base. Sia i quotidiani del Gruppo Athesis che le testate stampate in conto terzi richiedevano inoltre un sensibile sviluppo delle pagine prodotte in quadricromia. Esigenze editoriali ed industriali piuttosto impegnative e di portata particolarmente significativa in uno stabilimento già avviato ai limiti massimi di saturazione produttiva. Studi avviati in parallelo ed in modo del tutto indipendente dai diversi editori erano arrivati alla, medesima, conclusione che fosse possibile aumentare la capacità e la flessibilità produttiva dello stabilimento attraverso un uso razionale e mirato di tecnologie per l’inserimento in grado di garantire l’assemblaggio del prodotto attraverso l’accorpamento di più sezioni stampate sulle stesse rotative in tempi diversi. Linee di sviluppo Nel 1998 si rimette quindi mano ai progetti di ampliamento del centro stampa veronese, e si individuano ed attivano le seguenti linee di sviluppo dello stabilimento, atte a mantenere allineata la struttura produttiva alle esigenze del mercato: • potenziamento delle pagine colore sulle rotative fino alla saturazione delle possibilità di espansione, per soddisfare le crescenti richieste della pubblicità e predisporre gli impianti per il prevedibile sviluppo del prodotto editoriale verso un maggiore contenuto con colore (sia nella struttura normale del giornale, sia in secondi dorsi tematici) • installazione di un impianto di inserimento di prestampati per rendere possibile lo sviluppo della foliazione dei prodotti dell’Editrice utilizzando dorsi aggiuntivi prestampati (decisione conseguente alla saturazione delle possibili espansioni della

rotativa con il colore invece che con pagine aggiuntive), per accogliere le esigenze di Axel Springer sulla stampa dell’edizione domenicale di Bild e de Il Sole 24 Ore sull’utilizzo sistematico del terzo dorso prestampato nella foliazione, ed, infine, per predisporre lo stabilimento al tendenziale sviluppo dell’inserimento di prestampati commerciali. L’integrazione di linee di trasporto ed inserimento La specifiche produttive per l’impianto di inserimento dovevano contemperare a molteplici esigenze ed in modo particolare dovevano garantire la integrabilità negli impianti esistenti: Ferag per il confezionamento e Sitma per il trattamento degli abbonati (il 40% delle copie stampate per Il Sole sono destinate agli abbonati ed il totale lavorato per tutte le testate è vicino alle 60.000 copie giornaliere), entrambi relativamente recenti ed adeguati alla produzione in stampa diretta. Più in dettaglio, le caratteristiche fondamentali richieste all’impianto erano: • alto rendimento (capacità di produrre 120.000 copie in 2 – 2,5 ore) con limitato numero di inserti • alta capacità di inserimento (fino a 5 inserti), accettando un rendimento inferiore, per comporre un giornale in formato tabloid di elevata paginazione • massima flessibilità (possibilità di inserire alternativamente da ciascuna rotativa ovvero di inserire copie stampate in contemporanea da due rotative) • investimento scalabile sulle effettive esigenze: ricevere copie da due rotative senza realizzare un impianto completo per entrambe La soluzione adottata..... Dopo un’attenta analisi dell’offerta disponibile sul mercato italiano, la scelta è caduta sulla tecnologia per l’inserimento offerta dalla Müller Martini, che ha come caratteristica distintiva il disaccoppiamento tra il processo di stampa e quello di confezionamento, ottenuto

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Integrare le linee di trasporto ed inserimento: l’esperienza del centro stampa di Editrice Arena

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mediante un “polmone” in grado di ricevere le copie dalle rotative alla velocità di stampa, ed alimentare, allo stesso tempo, la macchina inseritrice alla velocità di quest’ultima. In sintesi, il lay-out dell’impianto selezionato è composto da: • due trasportatori Newsgrip • un “polmone” FlexiRoll con 8 stazioni di avvolgimento/svolgimento • una macchina inseritrice Newsliner80 (40.000 e 80.000 c/h) con 2 mettifoglio per piccoli formati • due stazioni doppie di svolgimento prestampati • due stacker PrintStack CN80 completi di sistema TABA per la stampa e posa di fasce sovrapacco • sistema di gestione SCS BBS La decisione ha privilegiato un impianto Müller perché, con un prodotto consolidato e già impiegato in produzione, risultava più aderente alle nostre esigenze. In particolare è stata ritenuta decisiva la presenza del polmone di accumulo che da un lato offriva la soluzione per ricevere le copie contemporaneamente da due rotative su di un unico impianto di inserimento e dall’altro, separando il processo di stampa da quello di confezionamento, consentiva di minimizzare l’impatto delle singole inefficienze dei due processi. A tal proposito, credo sia esperienza comune il riscontro di

una riduzione dell’efficienza globale di un sistema concatenato, ogniqualvolta si aggiunge allo stesso una lavorazione. Una delle remore nell’affrontare il tema dell’inserimento era proprio la consapevolezza della prevedibile diminuzione di efficienza del sistema produttivo ed il conseguente rischio che i ridotti margini presenti nel processo fossero insufficienti ad evitare ripercussioni sui prodotti. Un altro aspetto qualificante della installazione è fornito dalla versatilità dell’inseritrice che dispone di singola e doppia velocità, ed è quindi in grado di esaudire le esigenze di alta capacità di inserimento – fino a 5 inserti – e di alto rendimento – con due inserti uno formato giornale e uno piccolo formato. Anche il disagio di dover aggiungere degli stacker dedicati per il prodotto inserito si è trasformato, a consuntivo, nell’opportunità di aumentare la flessibilità produttiva dal momento che, in caso di ritardi nella fase di inserimento, è possibile completare la confezione del prodotto inserito, riducendo la prestazione, e contemporaneamente realizzare un altro prodotto in stampa diretta. ...e l’integrazione realizzata L’esigenza imprescindibile per la introduzione della nuova linea di inserimento era la sua completa integrazione con gli impianti di trasporto, confezionamento

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Layout della linea di inserimento installata

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ancora saltuariamente, gli inserimenti per le testate del gruppo Athesis. La nuova lavorazione ha portato ad un aumento della flessibilità e della capacità produttiva globale dell’impianto, ma ha richiesto, e richiede ancora, uno sviluppo delle risorse umane addette all’impianto. In generale, questi impianti sono più complessi rispetto a quelli tradizionalmente impiegati per stampa diretta e richiedono pertanto una formazione specifica e l’acquisizione di una maggiore capacità professionale sia per l’attrezzaggio che per la manutenzione. Silvio Da Giau (Direttore Tecnico Gruppo Athesis)

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e gestione abbonati già esistenti. Da questo punto di vista si è rivelata importante la collaborazione con i tecnici della Ferag che hanno reso possibile lo sviluppo di un efficace interfacciamento sulle stazioni di arrivo del trasportatore Ferag attraverso il controllo della squama meccanica, a dimostrazione di come la cultura della integrazione di impianti e del servizio ai clienti non sia, per le aziende leader mondiali nel nostro settore, solo uno slogan pubblicitario ma una competenza ed una pratica sulla quale è possibile fare il massimo affidamento. Un primo bilancio dell’integrazione tecnologica L’impianto è in produzione consolidata da maggio. Tre sere a settimana vengono inserite le oltre 100.000 copie de Il Sole 24 Ore, cui si aggiungono,

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Ricerche di personale, raccolta e gestione della pubblicità: nuove ipotesi per rinnovare il mestiere di editore

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Raccogliere annunci pubblicitari e gestire richieste ed offerte di manodopera specializzata sono alcune fra le attività più consolidate nell’industria dei giornali, ma fra breve tempo potrebbero essere investite dall’offerta di nuovi servizi e nuove opportunità tecnologiche per rivoluzionare il modo di lavorare e, forse, moltiplicare gli effetti ed i risultati già prodotti dalla carta stampata. Aziende del calibro di Informix, SAP Italia e Unisys Italia stanno varando per il nostro Paese nuove strategie che, fra alleanze e sviluppo di attività attraverso ASP - application service providers - potrebbero fra breve introdurre significative novità nel “mestiere di editore”.

La raccolta della pubblicità locale e nazionale e la gestione della domanda e dell’offerta di manodopera specializzata sono fra i servizi più qualificanti ed apprezzati offerti quotidianamente dagli editori di giornali alle aziende ed ai lettori in ogni parte del mondo. Paradossalmente, questi settori sono stati, almeno nel mercato italiano, fra i meno interessati dall’evoluzione dei sistemi informatici che, a partire dagli anni ottanta, sono stati introdotti nelle aziende editrici del nostro Paese. Solo in questi ultimi anni si è assistito ad un progressivo sviluppo di soluzioni per agevolare la gestione on line degli annunci pubblicitari sia locali che nazionali. Ed è per questa ragione che, ogniqualvolta un fornitore presenta soluzioni destinate all’automazione delle attività in questo segmento di mercato editoriale, le sue proposte sono valutate con la massima attenzione. A cavallo dell’estate le filiali italiane di tre fra le più importanti aziende leader mondiale delle tecnologie per l’office automation, l’editoria tradizionale e la web economy - Informix, SAP Italia e Unisys Italia hanno proposto nel nostro Paese soluzioni innovative supportate da nuove strategie di lungo termine, basate su tre principi fondamentali: - sviluppo di soluzioni all’interno di ambienti tecnologici_piattaforme standard fra le più diffuse sui mercati di tutto il mondo (soluzioni gestionali, editoriali e web economy di Informix, SAP e Unisys); - integrazione fra alcune di queste piattaforme e sviluppo di soluzioni attraverso terze parti specializ-

zate (ASP); - flessibilità commerciale massima, dall’offerta del pacchetto “chiavi in mano” all’outsourcing totale dei sistemi. Riassumendo le prime impressioni avute colloquiando poche settimane prima dell’Ifra Expo di Amsterdam con le aziende, il comune denominatore è quello di proporre agli editori strumenti in grado di sollevare le aziende dalla gestione dei problemi tecnologici a tutto vantaggio di una maggiore concentrazione sul business editoriale vero e proprio della raccolta di pubblicità e dell’offerta di servizi innovativi magari con l’integrazione della carta stampata con le potenzialità del web - nell’ambito della domanda/offerta di manodopera specializzata. Pubblicità on line: l’accordo fra SAP Italia e Unisys Italia Unisys Italia, una delle società leader nelle soluzioni per l’editoria tradizionale ed on line, e SAP Italia, fra le prime e più importanti aziende mondiale nell’offerta di sistema gestionali interaziendali, hanno firmato un accordo per offrire al mercato editoriale italiano la completa integrazione fra i propri strumenti per la realizzazione di un sistema per la gestione on line di tutto il ciclo produttivo della pubblicità, dalla raccolta degli ordini alla impaginazione degli esecutivi alla fatturazione finale agli inserzionisti. Questo accordo rappresenta per il nostro Paese, e

Servizi agli editori

Ricerche di personale e gestione della pubblicità: strategie e alleanze per rinnovare soluzioni e servizi

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per il resto del mondo, un’assoluta novità. Esisteva finora, infatti, a livello di Corporation solo un’intesa per utilizzare hardware Unisys come piattaforma tecnologica per le soluzioni SAP. Il nuovo accordo spalanca invece le porte ad una completa integrazione fra i prodotti gestionali SAP ed il software editoriale Unisys per la gestione del ciclo completo della lavorazione della pubblicità. Questa nuova opportunità, garantita da entrambe le multinazionali e commercializzata nel mercato editoriale da Unisys, è indirizzata in primo luogo alle più importanti concessionarie di pubblicità italiane. Gli editori troveranno quindi già sviluppati i moduli per interfacciare le funzioni gestionali-amministrative dei software Advertising Management e Sales Distribution di SAP con il sistema Hermes di Unisys. Senza addentrarci in questa sede sui dettagli del funzionamento di questa nuova soluzione globale per la pubblicità on line - sulla quale ritorneremo nei prossimi numeri della rivista - ci limitiamo a segnalare che, fra le novità più significative introdotte dall’integrazione fra SAP e Unisys, c’è la possibilità, offerta a concessionarie e clienti inserzionisti, di seguire l’evoluzione del ciclo di lavorazione dell’annuncio pubblicitario attraverso il web, grazie agli strumenti sviluppati per la piattaforma mySAP.com. Inoltre, e la novità non mancherà di sollevare l’interesse dei più importanti gruppi editoriali che hanno avviato investimenti in direzione di internet, il nuovo prodotto integrato si presenta con potenzialità gestionali cross-media, vale a dire può agganciare contemporaneamente i cicli di produzione relativi a testate quotidiane, periodicimagazine, siti web, contributi audio-video e quanto attiene ad eventi e cartellonistica. Crea in pratica un canale multimediale di raccolta e gestione on line della pubblicità all’interno del quale una concessionaria può gestire un completo pacchetto di mezzi di comunicazione. Il principio che ha guidato l’accordo fra le sedi italiane delle due multinazionali è stato quello di sviluppare sinergie fra due piattaforme software assai diffuse in ambito editoriale, cercando di sfruttare al meglio le potenzialità dei sistemi senza costringere le aziende ad affrontare investimenti non indifferenti per provare a sviluppare in casa interfaccie per la integrazione fra ambienti gestionali e piattaforme produttive. SAP Italia e Unisys Italia si presentano con i propri specialisti per offrire una integrazione di base fra due mondi tradizionalmente separati da un punto di vista tecnologico, successivamente personalizzabile in funzione del flusso di lavoro che ciascun editore ha sviluppato con

la propria concessionaria. Domande/Offerte di lavoro: gli accordi ASP di Informix ASP - Application Service Provider - è un acronimo che indica concretamente una società che sviluppa applicazioni a partire da una piattaforma tecnologica messa a disposizione da una società terza. Sono specialisti che trasformano in soluzioni “chiavi in mano” le potenzialità tecnologiche presenti in ambienti particolarmente sofisticati e flessibili, in grado di adattarsi ai problemi gestioni concreti delle diverse aziende che intendono servirsi di queste piattaforme tecnologiche. Informix, una delle società leader mondiali nello sviluppo di tecnologie per il web ed il commercio elettronico, sta rapidamente sviluppando per il nostro Paese una strategia rivolta agli ASP per la diffusione della propria piattaforma tecnologica in aziende che desiderano sviluppare attività on line. Uno dei primi casi di eccellenza di questa strategia, che rappresenta una opportunità oltremodo interessante sia per società tecnologiche che per utenti finali, è rappresentato dalla Domino di Torino, ASP Informix che ha sviluppato un applicativo per la gestione delle risorse umane nell’ambito dell’Information Technology, un settore professionale dove il turn over degli specialisti è molto elevato. Partendo da analisi molto dettagliate sulla forza lavoro richiesta e sui profili professionali offerti nella attività della “new economy” - che spaziano da esperti in linguaggi di programmazione java e HTML a tecnici di telecomunicazioni e via dicendo - è stato elaborato un sofisticato data base che, sfruttando le potenzialità del motore di ricerca Excalibur di Informix, consente la gestione interattiva dei profili professionali tenendo conto delle aspettative e dei motivi di insoddisfazione di quanti stanno cercando/offrendo un lavoro. Tutte le attività gestionali, dall’invio/memorizzazione del curriculum, fino alla fase di ricerca e successivi contatti aziendecandidati possono avvenire on line grazie agli applicativi della piattaforma Informix sviluppati dall’ASP Domino in funzione del mercato del lavoro della “new economy”. La soluzione tecnologica, ed anche questo è un segno dei tempi, non è solo offerta agli utenti finali che nel caso della banca dati domanda/offerta di lavoro potrebbero essere editori di prodotti stampati - solo sotto forma di pacchetto software, ma può essere deciso di volta in volta un affitto in outsourcing del pro-

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Ricerche di personale, raccolta e gestione della pubblicità: nuove ipotesi per rinnovare il mestiere di editore

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Una inattesa sorpresa attendeva quanti hanno partecipato alla trentesima edizione di Ifra Expo, che si è svolta ad Amsterdam dal 9 al 12 ottobre scorso, ed alla quale dedicheremo ampio spazio sul prossimo numero della rivista. Dopo quasi quarant’anni di onorato servizio, è stato mandato in pensione il tradizionale logo dell’organizzazione, caratterizzato dalla forma squadrata e dal colore arancio. Il nuovo logo, hanno spiegato nel corso della cerimonia di presentazione Günther Böttcher, CEO dell’Ifra, e Metchild Schimpf, responsabile creativo dell’organizzazione, si caratterizza per il colore blu, che, come confermano gli studi di percezione del colore, suggerisce solidità, professionismo, innovazione tecnologica, mentre il piccolo mappamondo che funge da puntino sulla “i” segnala la sempre maggiore proiezione internazionale dell’Ifra. Una solida conferma è venuta invece dall’Expo, che si è chiusa con una serie di record storici che ne consolidano il ruolo di maggiore appuntamento mondiale per l’industria dei quotidiani: oltre 11.250 visitatori, 324 espositori provenienti da 20 Paesi, una superficie netta espositiva di 18.550 metri quadrati. Particolarmente apprezzata dagli espositori è stata la qualità della partecipazione all’evento, che ha coinvolto i più importanti decision maker di quotidiani a livello mondiale. E questi dati, già di per sé rilevanti, acquistano maggior valore se si pensa che sono stati raggiunti a pochi mesi dalla Drupa, la più importante rassegna mondiale per l’industria delle arti grafiche che si è svolta a Düsseldorf subito prima dell’estate. La prossima edizione di Ifra Expo si svolgerà a Ginevra dal 15 al 18 ottobre 2001.

gramma o un affitto del solo “servizio” di ricerca all’interno della banca dati. Ciò significa, da un punto di vista dell’utente finale, poter elaborare diversi modelli di business nel momento in cui le funzioni di “job recruitment” non sono solo finalizzate a risolvere problemi aziendali interni, ma sono offerte anche ad altre tipologie di aziende. Integrazione tecnologica e “culturale” Le nuove alleanze e le nuove strategie basate sul coinvolgimento e sulla collaborazione con aziende sviluppatrici ASP hanno in comune alcune caratteristiche ben individuate. Prima di tutto, le nuove soluzioni che si rendono disponibili sono basate sul principio dello sfruttamento intensivo di piattaforme già diffuse in diversi ambienti produttivi. Non si tratta di sviluppare nuovi software, quando di sfruttare al meglio il patrimonio tecnologico già esistente, e per fare questo si estendono i rapporti di collaborazione e partnership fra diversi soggetti interessati. Queste reti virtuali fra fornitorisviluppatori-utenti finali portano a riconsiderare per intero la fase finale di commercializzazione del prodotto, ora non più offerto solo come “pacchetto software” ma proposto anche in outsourcing - ovvero affittato all’utente finale ma residente presso un centro di calcolo comune a più aziende - o come servizio vero

e proprio. Una flessibilità di straordinario interesse per società - come quelle editrici - che fanno dell’offerta dei servizi ad altre aziende ed ai consumatori finali - i lettori - uno dei core business fondamentali della propria attività. Queste nuove strategie messe in atto dai fornitori che cominciano ad affiancare le più tradizionali attività di sviluppo e commercializzazione di software editoriali, vanno nella stessa direzione del filone evolutivo che vede un sempre maggior numero di editori guardare con enorme interesse alla possibilità di affidare a società terze altamente specializzate la fase industriale di stampa dei quotidiani. Non ci sentiamo di escludere che le nuove proposte di integrazione e sviluppo di soluzioni su piattaforme comuni vadano nella stessa direzione di favorire sempre di più le attività più autenticamente editoriali sollevando chi ha la responsabilità di progettare e gestire prodotti e servizi dai problemi collegati con la gestione quotidiana delle installazioni tecnologiche, con la loro manutenzione e con la indispensabile implementazione. Resta solo da capire se, e come, le nuove opportunità sviluppate dai servizi on line per la gestione degli annunci pubblicitari o per l’incontro di domanda/offerta di manodopera specializzata possano incidere sull’esercizio del mestiere di editore. Ma questa risposta potrà arrivare solo dalla attenta, e costante, osservazione del mercato e delle scelte che saranno compiute dalle aziende editrici.

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Novità e conferme all’edizione 2000 di Ifra Expo

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Sicurezza sul lavoro

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Sicurezza e lavoro notturno: cosa cambia per le imprese editoriali Molte cose sono cambiate, con la fine dell’anno scorso, in una materia che in precedenza le norme avevano disciplinato in alcuni casi poco, in altri “troppo” ledendo addirittura la parità di trattamento tra uomo e donna. Oggi un nuovo decreto legislativo, recependo una direttiva CE, ha ridisciplinato il lavoro notturno, regolandolo anche sotto l’aspetto della sicurezza. Analizziamo dunque le novità del 1999 fino alla circolare del marzo di quest’anno.

Lavorare di notte è di per sé un fattore di rischio, soprattutto per la condizione psicofisica, perché particolarmente usurante. E dato che nelle imprese editoriali, essenzialmente se editano quotidiani, non lavorare durante le ore notturne è impossibile, cercheremo in questo numero di capire cosa la normativa prescrive in proposito. La fine dell’anno scorso ha visto aumentare la tutela del lavoro notturno, con implicazioni anche dal punto di vista della sicurezza e dell’igiene sul lavoro. Occorre, in primo luogo, indicare quali siano le leggi di riferimento in tale ambito, in modo che sia più facile, poi, sottolineare le novità. Ecco, allora, il quadro normativo a partire dagli anni ‘70: nonostante l’emanazione della Direttiva UE 207/1976 (che imponeva agli Stati membri di riesaminare le norme contrarie al principio della parità di trattamento, anche se originariamente ispirate da motivi di protezione non più giustificati), l’art.5 L.903/ 1977 si limitò a ridurre la possibilità di lavorare di notte per le donne, determinando un’occasione di grave disparità perché queste si vedevano discriminate in quanto venivano offerti loro meno posti di lavoro. Il legislatore italiano nulla fece per modificare questa situazione; soltanto in seguito alla sentenza 4/12/1997 della Corte di Giustizia CE, che dichiarò l’Italia inadempiente in ordine alla disparità di trattamento tra i due sessi relativamente alla disciplina dell’orario di lavoro e per il mancato adeguamento della propria normativa alla sopra citata direttiva, è intervenuta la “legge comunitaria” n. 25/1999, modificando, tra le altre cose, la L. 903/1977. Sulla base di questa il Go-

verno ha emanato il D.Lvo 532/1999 e, in attuazione della Direttiva 94/33/CEE, il D.Lvo 345/1999 con riferimento alla protezione dei giovani (prima disciplinata dalla L. 977/1967). I giovani che lavorano di notte Il D.Lvo 345/1999 si riferisce ai giovani e parte dal divieto di lavoro notturno già sancito dalla L. 977/ 1967. Quest’ultima, oltre appunto a vietare tale attività ai fanciulli (ossia minori che non hanno compiuto i quindici anni) ed agli adolescenti (minori di età compresa tra i quindici e i diciotto anni compiuti), specificò che per notte doveva intendersi, per i fanciulli e per gli adolescenti che frequentino le scuole dell’obbligo, un periodo di almeno quattordici ore consecutive, comprendente l’intervallo tra le ore 20 e le ore 8. Se invece l’obbligo scolare non c’era, per i fanciulli e gli adolescenti fino a 16 anni, un periodo di almeno dodici ore consecutive comprendente l’intervallo tra le ore 22 e le ore 6; per gli adolescenti di età superiore ai 16 anni, un periodo di almeno dodici ore consecutive comprendente l’intervallo tra le ore 22 e le ore 5. Questi ultimi avrebbero potuto essere, eccezionalmente e per il tempo strettamente necessario, adibiti al lavoro notturno quando si fosse verificato un caso di forza maggiore che avesse ostacolato il funzionamento dell’azienda; il datore di lavoro avrebbe dovuto darne immediata comunicazione all’Ispettorato Provinciale del Lavoro, indicando le condizioni costituenti la forza maggiore, il numero dei minori e le ore di occupazione.

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Il Decreto legislativo del 1999 ha stabilito invece che, da ora in avanti, con il termine notte si intende un periodo di almeno dodici ore consecutive comprendente l’intervallo tra le ore 22 e le ore 6, o tra le ore 23 e le ore 7 (deroghe esistono per attività di tipo culturale, artistico, sportivo, pubblicitario o di spettacolo ed in caso di forza maggiore). Tali periodi possono essere interrotti nei casi di attività caratterizzate da periodi frazionati o di breve durata durante la giornata. Il nuovo decreto ha, dunque, reso più flessibile di un’ora l’orario del divieto: è perciò possibile scegliere che il lavoro prosegua fino alle ventitré. Parità fra uomini e donne Una recente sentenza della Corte di Cassazione aveva già ribadito che la norma nazionale che poneva il divieto di lavoro notturno femminile (art. 5 L. 903/ 1977) contrastava con il principio comunitario di parità di trattamento tra lavoratori di sesso diverso (introdotto dall’art. 5 Dir. 76/207/CEE) per cui avrebbe dovuto essere disapplicata dal giudice penale (Cass., sez. III pen. 1/7/99). Recitava infatti l’art. 5 L. 903/1977: “Nelle aziende manifatturiere, anche artigianali, è vietato adibire le donne al lavoro dalle ore 24 alle ore 6. Tale divieto non si applica alle donne che svolgono mansioni direttive, nonché alle addette ai servizi sanitari aziendali. Il divieto … può essere diversamente disciplinato, o rimosso, mediante contrattazione collettiva, anche aziendale, in relazione a particolari esigenze … (ma) … non ammette deroghe per le donne dall’inizio dello stato di gravidanza e fino al compimento del settimo mese di età del bambino”. Ora l’art.17 comma 1 della legge comunitaria 25/ 1999 (pur lasciando invariata la definizione del termine notte ed il divieto assoluto di adibire a lavoro notturno le donne dall’accertamento dello stato di gravidanza fino al compimento di un anno -invece di sette mesi- del bambino, indipendentemente dal lavoro svolto, dalla mansione e dalla qualifica) ha modificato la disposizione appena citata perché ha reso possibile lavorare di notte a tutte le altre donne. I limiti fissati per queste ultime infatti sono gli stessi indicati per gli uomini. Ha inoltre individuato alcuni casi in cui i seguenti lavoratori (anche qui, a prescindere dal sesso) possono scegliere di non lavorare di notte: - la lavoratrice madre di un figlio di età inferiore a tre anni o alternativamente dal padre convivente con la stessa; © Asig Service Srl 2000

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- dalla lavoratrice o dal lavoratore che sia l’unico genitore affidatario di un figlio convivente di età inferiore a dodici anni; - la lavoratrice o il lavoratore che abbia a proprio carico un soggetto disabile ai sensi della L. 104/1992 come successivamente modificata. Il comma 2 dello stesso articolo contiene la delega e i principi ed i criteri direttivi che il Governo ha seguito per emanare il D.Lvo 532/1999, ultimo atto normativo in materia. Le ultime disposizioni in materia Il D.Lvo 532/1999 recepisce la Direttiva n. 104/ 1993/CE e si applica a tutti i datori di lavoro (pubblici e privati) che utilizzano lavoratori e lavoratrici con prestazioni di lavoro notturno (le poche eccezioni sono riportate nell’art. 1). Di notevole importanza è l’indicazione delle definizioni- mai comparse precedentemente, anche se valide solo agli effetti del decreto in esame - di lavoro notturno (l’attività svolta nel corso di un periodo di almeno sette ore consecutive comprendenti l’intervallo fra la mezzanotte e le cinque del mattino) e di lavoratore notturno (qualsiasi lavoratore che durante il periodo notturno svolga, in via non eccezionale, almeno tre ore del suo tempo di lavoro giornaliero, oppure almeno una parte del suo orario di lavoro normale secondo le norme definite dal contratto collettivo nazionale di lavoro - in difetto di disciplina collettiva è considerato lavoratore notturno qualsiasi lavoratore che svolga lavoro notturno per un minimo di ottanta giorni lavorativi all’anno, limite da proporzionare in caso di lavoro a tempo parziale). Sul decreto in esame il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale ha già provveduto a fornire i debiti chiarimenti interpretativi. Con la Circolare n. 13/2000, infatti, viene meglio specificato che, “a prescindere dalla eventuale maggiorazione retributiva prevista dai contratti collettivi di categoria, il periodo da considerarsi notturno non deve essere inferiore alle sette ore consecutive all’interno delle quali deve essere ricompreso l’intervallo tra le 24 e le cinque del mattino. Quindi il lavoro notturno è quello svolto consecutivamente tra: le ore 22 e le ore 5; le ore 23 e le ore 6; le ore 24 e le ore 7”. Poiché la legge fa costante riferimento ai contratti collettivi nazionali di lavoro, è opportuno ricordare che per gli impiegati tecnici ed operai addetti ai quotidiani l’orario di lavoro è di 6 ore giornaliere per tutti i turni

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Sicurezza e lavoro notturno: cosa cambia per le imprese editoriali

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ed é considerato orario notturno quello che termina dopo le ore 23 o che inizia prima delle ore 6. La prima regola da tenere in considerazione è che l’introduzione del lavoro notturno deve essere preceduta dalla consultazione delle rappresentanze sindacali aziendali e, in mancanza, delle associazioni territoriali di categoria. Seconda regola è che sono da adibire con priorità assoluta a lavoro notturno i lavoratori che ne abbiano fatto richiesta, tenendo conto anche delle esigenze organizzative (non vengono menzionate quelle economiche) aziendali. Altro importante elemento da considerare è l’orario di lavoro, che (a pena di sanzioni pecuniarie di tipo amministrativo) non può superare le otto ore nelle ventiquattrore, a meno che non sia stabilito diversamente dai contratti collettivi, che possono fissare (considerando un orario di lavoro plurisettimanale) un periodo di riferimento più ampio sul quale calcolare come media questo limite. Un decreto ministeriale dovrà disporre l’elenco di lavorazioni (che comportano rischi particolari o rilevanti tensioni fisiche o mentali) la cui durata massima è in ogni caso di otto ore ogni ventiquattro, a prescindere da quanto stabilito dalla contrattazione collettiva. A quest’ultima è lasciato il compito di statuire una maggiorazione retributiva e una riduzione di orario di lavoro normale settimanale e mensile nei confronti dei lavoratori notturni (art. 7). Le previsioni che si riferiscono alla durata dell’orario di lavoro, specifica la Circolare 13/2000, non si applicano ai dirigenti e ai direttivi (come definiti nella circolare 10/2000 punto 5), al personale addetto ai servizi di collaborazione familiare e ai lavoratori addetti al culto. Seguono poi specificazioni ulteriori con riferimento sia all’orario di lavoro sia alla nozione di lavoratore notturno. Idoveri del datore di lavoro Con specifico riferimento alla salute, l’art. 11 D.Lvo 532/1999 stabilisce che il datore di lavoro deve garantire (previa informativa delle rappresentanze sindacali) un livello di servizi e di mezzi di prevenzione o di protezione adeguati alle caratteristiche del lavoro notturno e deve assicurare un livello di servizi equivalente a quello previsto per il turno diurno. E’ palese dunque che deve, in sede di valutazione dei rischi lavorativi e di redazione del documento di sicurezza (prescritto dall’art. 4 D.Lvo 626/1994), analizzare anche

il lavoro notturno come fattore di rischio. Ha il compito di predisporre appropriate misure di protezione personale e collettiva, in particolare per i lavoratori notturni che effettuano lavorazioni comportanti rischi particolari (che saranno individuati con apposito decreto). Anche i contratti collettivi possono prevedere modalità e specifiche misure di prevenzione. A proprie spese, poi, il datore di lavoro, ex art. 5 (penalmente sanzionato), deve fare in modo che il medico competente sottoponga i lavoratori notturni ad accertamenti preventivi (per stabilirne l’idoneità a questo tipo di lavoro), periodici (per controllarne la salute almeno ogni due anni) ed in ogni caso di evidenti condizioni incompatibili con il lavoro notturno. Se sopraggiunge un’incompatibilità di questo tipo, il datore di lavoro ha l’obbligo di assegnare il lavoratore ad altre mansioni o ad altri lavori diurni, secondo quanto stabilito dalla contrattazione collettiva (la quale dovrà anche individuare la soluzione in caso tale assegnazione non sia applicabile). In ogni caso, dice l’art.9, prima di adibirli al lavoro, il datore di lavoro informa i lavoratori notturni ed il rappresentante della sicurezza sugli eventuali maggiori rischi derivanti dallo svolgimento del lavoro notturno. Deve anche garantire l’informazione sui servizi per la prevenzione e la sicurezza, la consultazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza o delle organizzazioni sindacali per le lavorazioni che comportino rischi particolari che saranno elencate nel sopra citato decreto ministeriale. Questo articolo va letto degli obblighi informativi previsti dall’art.21 D.Lvo 626/1994. In relazione alla sicurezza sul lavoro, la Circolare n. 13/2000 spiega che, circa i rischi derivanti dallo svolgimento del lavoro notturno e circa i servizi per la prevenzione e la sicurezza deve essere data ai lavoratori solo un’informativa: questo però vale solo per i lavoratori che già svolgono tale tipo di lavoro e che già abbiano ricevuto idonea formazione. In pratica, con riferimento alle situazioni in atto, occorrerà che il datore di lavoro verifichi che tale adempimento sia stato già assolto, altrimenti dovrà fornire un’adeguata informazione. La stessa informativa deve essere resa alle rappresentanze sindacali unitarie o alle rappresentanze sindacali aziendali o, in mancanza, alle associazioni territoriali di categoria aderenti alle confederazioni dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. Infine, il datore di lavoro deve informare annual-

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mente per iscritto le organizzazioni sindacali e la Sezione Ispezione del lavoro della Direzione Provinciale del lavoro competente per territorio circa il lavoro notturno svolto nella propria azienda in modo continuativo o compreso in regolari turni periodici, se non previsto dal contratto collettivo. Bisogna tenere presente, da ultimo, che il decreto

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legislativo in esame rappresenta una disciplina transitoria del lavoro notturno valida fino all’approvazione di una legge organica in materia di orario di lavoro, cosÏ come stabilito dall’art. 17 comma 2 del decreto stesso e ribadito poi nella circolare. Antonietta Strada esseantos@lycosmail.it

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Sicurezza e lavoro notturno: cosa cambia per le imprese editoriali

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I quotidiani degli Stati Uniti: un’industria in buona salute

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Nel corso del 1999 sono cresciute tutte le voci di fatturato pur di fronte ad un saldo negativo nella circolazione delle copie e del numero di testate edite. Si moltiplicano le iniziative per sviluppare sinergie fra carta stampata e rete Internet alla luce della forte richiesta proveniente da lettori sempre più consapevoli delle potenzialità che si aprono dalla integrazione fra prodotto stampato e servizi interattivi on line. Nell’industria dei giornali degli Stati Uniti crescono i ricavi da vendite (dai 10,26 miliardi di dollari del 1998 ai 10,47 miliardi del 1999), crescono gli investimenti in pubblicità (da 43,9 miliardi di dollari del 1998 a 46,2 miliardi del 1999) crescono le copie diffuse dai quotidiani del mattino, seppure di poco, passando da 45,64 milioni a 45,99 milioni nel biennio 1998/1999, restano quasi stabili le testate quotidiane edite (da 1489 a 1483 a cavallo degli anni 1998/1999). Questo è in sintesi il panorama dell’industria dei quotidiani degli Stati Uniti diffuso in occasione della NEXPO, la mostra-convegno degli editori nord americani che si è svolta, come consuetudine, lo scorso mese di giugno.

gistrare l’incremento percentuale più significativo rispetto al 1998, pari al 17,7%. Il totale degli investimenti pubblicitari raccolti dai giornali confermano ancora una volta il quotidiano quale leader incontrastato nel ricchissimo mercato dei media americani, che ha raggiunto nel corso del 1999 un volume pari a 215,3 miliardi di dollari. Tutte insieme, le testate quotidiani americane assorbono il 21,5% del totale, seguite dal direct mail (19%) e dalla Tv via etere (18,6%). Ancora tutto sommato modesto, nelle analisi della NAA, l’apporto pubblicitario di Internet, che ha raccolto nel 1999 1,94 miliardi di dollari, pur con un aumento percentuale dell’ 84,8% rispetto al 1998.

Un’industria in buona salute

Efficacia dei quotidiani USA

I dati confermano la buona salute dei giornali americani, un settore il cui fatturato aggregato sfiora ormai i 57 miliardi di dollari. Un media, la stampa quotidiana, al quale gli investitori pubblicitari locali e nazionali non fanno mancare soddisfazioni, nonostante il saldo totale di copie diffuse dai giornali del mattino, che pure guadagnano in termini assoluti, e da quelli del pomeriggio faccia segnare un saldo lievemente negativo fra 1998 e 1999 (da 56,1 a 55,9 milioni di copie) e lo stessa succeda per le testate della domenica (da 60 milioni di copie a 59,8). Nel corso del 1999 gli inserzionisti hanno investito 46,28 miliardi di dollari di pubblicità sui quotidiani, il 5,4% in più rispetto al 1998. La voce trainante del fatturato è sempre costituita dalla pubblicità locale (20,9 miliardi di dollari) seguita dagli annunci classificati (18,6 miliardi di dollari) e dalla pubblicità nazionale che, pur attestandosi ad un risultato più “modesto” (6,7 miliardi di dollari) ha fatto comunque re-

Ma quali sono i settori trainanti della pubblicità sui giornali negli Stati Uniti? La ricerca della NAA “Newspaper: The Foundation of a Successful Home Search” ha trovato che il 55% delle persone che hanno acquistato una casa hanno utilizzato un giornale edizione della Domenica, quotidiano o settimanale durante le fasi per concludere l’acquisto, una percentuale considerevolmente più elevata rispetto a quanto hanno utilizzato un periodico specializzato (34%) o Internet (19%). In effetti, nella speciale classifica sull’efficacia della pubblicità sui quotidiani nei confronti dei lettori, il settore immobiliare, con una percentuale di giudizio “eccellente/molto buono” pari al 69%, è preceduto solo dalla ricerca dei posti di lavoro, con una grado di efficacia giudicato “eccellente/molto buono” dal 72% del campione intervistato. Enorme apprezzamento, in termini di efficacia, è stato anche espresso nei confronti degli annunci relativi al mercato delle auto (67%), a

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Fonte NAA

quello dei prodotti alimentari (65%) e per gli eventi sportivi (64%). Readership e consumi nei media americani Nella speciale classifica della NAA denominata Competitive Media Index che prende in esame la penetrazione dei diversi mezzi di comunicazione fra gli adulti americani, mettendo a confronto la lettura dei giornali nel giorno medio, la media del prime time televisivo (mezz’ora), i quindici minuti dei notiziari radiofonici del mattino ed il prime time della televisione via cavo (mezz’ora), i giornali si collocano al primo posto, con una penetrazione degli adulti raggiunti dal mezzo pari al 56,2%; seguono la televisione via etere con il 37,8%, la radio con il 23,4% e la televisione via cavo con il 12.0%. La sezione dei giornali più letta in media resta quella del notiziario generalista (90%), seguita dal settore spettacoli ed intrattenimenti (68%), dalle notizie economiche e finanziarie (62%) e dallo sport (61%). Sinergie con il Web Oltre 1000 testate quotidiane (più del 67% del totale) hanno aperto un sito Web (ed una raccolta di link con la maggior parte di queste edizioni on line è disponibile all’indirizzo www.newspaperlinks.com). Secondo la ricerca “Synergize for success” promossa dalla NAA il 67% degli adulti che consultano edizioni online di quotidiani leggono anche il prodotto stam-

pato, e questa percentuale sale al 78% rispetto alle edizione su carta della domenica. All’interno di tutta la comunità di utenti di Internet, il 61% legge anche quotidiani stampati ed il 74% legge i numeri della domenica. Per quanto riguarda i rapporti fra le edizioni on line e quelle stampate, sono molto pochi i lettori del mezzo tradizionale che hanno smesso di acquistare le copie stampate dopo avere iniziato la lettura on line. Quasi i tre quarti del campione intervistato dalla ricerca della NAA ha detto di non avere cambiato abitudini, anzi l’8% ha dichiarato addirittura di avere incrementato l’uso della carta stampata. Quasi la metà degli utenti Internet in collegamento dalle proprie abitazioni ha letto o comunque ha utilizzato gli annunci classificati stampati sui quotidiani nel corso del 1999, mentre ferma al 28% la quota di utenti che ha consultato le edizioni elettroniche degli annunci classificati, secondo quanto riportato nella speciale ricerca “Private-Party Classified: America’s Marketplace” della NAA. Notevole il divario anche fra la percentuale degli adulti (48%) che hanno guardato o letto le pagine degli annunci classificati sulle edizioni dei domenicali, e quelli che hanno dichiarato di avere fatto lo stesso (15%) verso le edizioni on line di questi annunci. E con notevole sorpresa di quanti ritengono che le generazioni più giovani siano ormai preda consolidata dei mezzi di comunicazione on line, il 49% della popolazione dei “giovani adulti”, di età compresa fra i 18 ed i 34 anni ha dichiarato di avere letto gli annunci classificati sulle pagine di una edizione domenicale, mentre solo il 22% di questi ha consultato gli stessi annun-

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I quotidiani degli Stati Uniti: un’industria in buona salute

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ci via Internet o all’interno di un servizio on line. Editori locali e nazionali

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L’editoria dei quotidiani americani continua ad essere fortemente radicata all’interno delle comunità locali. Solo il 16,1% delle 1.483 testate edite nel 1999 diffondeva oltre 50.000 copie al giorno, né sorprende la sostanziale mancanza di novità relativamente alle testate con vocazione “nazionale”. Solo quattro quotidiani arrivano a diffondere oltre un milione di copie The Wall Street Journal, 1.752.693; USA Today,

1.671.539; The New York Times, 1.086.293; Los Angeles Times 1.078.186 - e solo altri cinque oltrepassano la soglia delle cinquecentomila copie. Per quanto riguarda i network di testate, al primo posto è sempre Gannett Co. con 74 quotidiani e 6,3 milioni di copie diffuse al giorno, ai quali si vanno ad aggiungere i 5,6 milioni delle 59 edizioni della domenica. Seguono, nell’ordine, Knight Ridder, Advance Publications, Times Mirror, The New York Times, e Dow Jones, tutti sopra i due milioni di copie diffuse al giorno dalle sole testate quotidiane, senza calcolare cioé i numeri della domenica.

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I prezzi sono comprensivi di IVA (10%) e piccola colazione a buffet. Per prenotare telefonare al numero verde 167.834033

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Il commercio elettronico in Italia: scenari e prospettive di sviluppo

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Il commercio elettronico in Italia: scenari e prospettive di sviluppo Anche nel nostro Paese Internet si sta velocemente affermando come uno dei mezzi più efficaci per effettuare operazioni commerciali non solo tra le aziende ma anche tra aziende e consumatori. I dati della seconda edizione della ricerca dell’Osservatorio sul Commercio Elettronico presentati a Milano da Roberto Liscia, Consigliere Delegato di Anee (Associazione dei Servizi e dei Contenuti Multimediali) indicano che le imprese italiane attive nell’e-commerce sono più che triplicate rispetto al 1998, anche se siamo ancora lontani dalla “massa critica” quantitativa (numero di siti web) e qualitativa (livello dell’offerta) necessaria ad attivare il volano dello sviluppo. E’ un comparto industriale caratterizzato da una forte spinta all’innovazione, ricco di spunti e con tanta voglia di crescere. L’inizio del millennio sta aprendo nuovi scenari di integrazione tra tecnologie dell’informazione (IT), telecomunicazioni e media che stanno man mano modificando il rapporto tra tecnologia e business. Il fenomeno negli Usa è già una realtà consolidata che si espande in maniera costante di anno in anno e sta vivendo una fase di sofisticazione tecnologica, segno di un mercato ormai maturo, orientato verso una specializzazione sempre più accentuata. Nel Vecchio Continente si è ancora in attesa di un vero e proprio boom che si prospetta entro i prossimi due anni. E-commerce fra Stati Uniti ed Europa Lo scenario mondiale si presenta così: nel 1999 si contavano circa 200 milioni di utenti internet, destinati a diventare 400 milioni nel 2002. Questa previsione di sviluppo è dovuta sostanzialmente a due fattori principali: la liberalizzazione in atto ormai in tutti i Paesi economicamente evoluti delle telecomunicazioni con il conseguente ingresso di nuovi gestori e l’abbassamento dei prezzi, ed il progresso tecnologico nel campo delle TLC che permette una trasmissione più veloce dei dati (linee cablate, fibre ottiche) a prezzi sempre più concorrenziali. Anee fornisce un’analisi sulle prospettive di crescita dell’e-commerce fino al 2002, elaborando i dati emersi dall’indagine Ernst & Young/OECD 1999, che fissano in circa 50 miliardi di dollari il valore delle transazioni generato nel 1999, ma il dato più rilevante è la previsione per il 2001 e 2002: l’ammontare globa-

le dell’e-commerce dovrebbe arrivare nel 2001 a circa 300 milioni di dollari e a 1000 milioni di dollari nel 2002. Per quanto riguarda il mercato dei Paesi europei più industrializzati, complessivamente in ritardo rispetto agli USA, altri fattori trainanti di sviluppo sono: - la leadership europea nelle comunicazioni mobili digitali: lo standard gsm è una realtà ormai abbondantemente affermata e si sta attendendo l’ingresso dell’Umts che sarà capace, secondo gli analisti, di affermarsi su una quota del 10% già nel primo anno di attività; - la crescente partecipazione di aziende europee nella cosiddetta “New economy”, grazie alle quali si moltiplicheranno le opportunità per gli utenti di acquistare on-line e di poter gestire le proprie finanze con l’home banking; - la “scolarizzazione” delle nuove generazioni all’uso di internet e soprattutto alla dimestichezza con la lingua inglese, viatico indispensabile per muoversi nella rete e vera barriera per le generazioni meno giovani, soprattutto in Italia; - le facilitazioni e le iniziative dei governi europei per l’incremento delle opportunità di investimenti nella Web economy. E-commerce in Italia: 1040 siti.... L’offerta e-commerce italiana rivolta al consumatore finale è cresciuta del 346,67% tra la fine 98 ed il primo semestre del 2000. I siti italiani attivi sulla sce-

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Tab. 1 - Crescita del numero di domini italiani registrati per siti di commercio elettronico (andamento 1995-2000)

Fonte: Anee

na dell’e-commerce erano 300 alla fine del 1998, 780 alla fine del 1999, 1040 alla fine del primo semestre del 2000 (cfr. Tabella 1) A tale crescita hanno contribuito sostanzialmente due tipologie di siti: - quelli che, giunti ad una fase di maturità, hanno introdotto una propria offerta e-commerce nel loro sito già esistente; - i siti nati per fare e-commerce fin dal loro primo giorno di attività. Non mancano, tuttavia, i siti che tra la fine 98 ed il primo semestre del 2000 hanno chiuso i battenti oppure hanno deciso di eliminare l’offerta e-commerce dal proprio sito; i casi rilevati nell’ambito della ricerca rappresentano il 19%. Il campione dei 1040 siti presi in esame dalla ricerca è stato distribuito in 17 macrosettori individuati nel corso della ricerca: Shopping Center, Alimentari, ITC/TLC (tecnologie dell’informazione e telecomunicazioni), Editoria, Arredamento, Intrattenimento, Abbigliamento, Servizi, Accessori, Altri Settori, Viaggi, Tempo libero, Banche/Assicurazioni/Finanziari, Salute, Elettronica, Articoli sportivi, Merchandising (cfr. Tabella 2). I primi 5 macrosettori rappresentano più della metà dell’offerta e-commerce italiana: shopping center, alimentari, ITC/TLC, editoria ed arredamento rappresentano complessivamente il 61,73% del totale. I primi tre in particolare (shopping center, alimentari e ITC/

TLC) hanno tra loro scarti molto ridotti e rappresentano complessivamente il 39,9% del totale. Subito dopo vengono editoria ed arredamento con percentuali di penetrazione rispettivamente dell’11,44% e del 10,38%. Ma il primo vero salto si registra tra il gruppo dei primi 5 ed il resto dei macrosettori che, procedendo in ordine decrescente, si differenziano l’uno dall’altro per meno di un punto percentuale. Dunque vincono gli shopping center, primi assoluti per numero di presenze. Molti fra questi sono i siti cosiddetti “incubatori”, che raccolgono cioè più operatori economici sotto l’ombrello di una serie di servizi comuni (ad es. www.casarossi.it), mentre rari sono i casi di veri e propri ipermercati on line, dotati di propri magazzini e propria logistica (ad es. www.flashmall.it) Il buon posizionamento degli alimentari sottolinea l’importanza di offrire in rete prodotti difficili da reperire altrove, quali sono i prodotti alimentari tipici italiani, quasi sempre raggruppati per specialità regionali. La cultura della tavola permette in questo settore eccellenti esempi di interazione e costruzione di comunità virtuali (tra tutte, www.esperya.com) Il terzo ed il quarto posto raggiunti rispettivamente da ITC/TLC ed editoria rappresentano l’ossatura “storica” dell’offerta e-commerce non solo in Italia: software, libri e CD sono stati tra i primi e più venduti prodotti in rete. Interessante, infine, il posizionamento dell’arreda-

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Fonte: Anee

mento con 108 siti su 1040, mentre fanalino di coda con soli 8 siti è il merchandising, un comparto di attività ancora poco diffuso in Italia al contrario di quanto avviene nei paesi anglosassoni, dove addirittura svolge un ruolo trainante. I settori caratterizzati da una crescita più vivace sono sempre gli shopping center, gli alimentari ed i viaggi. I primi due settori per quantità di siti censiti risultano essere anche i primi per crescita, facendo registrare percentuali di incremento superiori all’aumento complessivo del campione. In particolare gli shopping center fanno registrare un vero e proprio boom con una crescita percentuale rispetto al campione analizzato nel 1999 del 541%. Un trend analogo è stato registrato dagli alimentari con il 435% Forte la crescita per viaggi, intrattenimento, ITC/TLC ed accessori: tutti sopra il 200%. Trend ancora più positivo per quanto riguarda i “Web buyers”, cioè gli acquirenti in rete che, secondo, le stime, passeranno dagli 800 mila del 1999 ai 3,3 milioni del 2002. (cfr. Tabella 3) L’e-commerce italiano regione per regione L’area del Paese che ha promosso il maggior numero di iniziative e-commerce risulta essere il Nord Italia, con una forte prevalenza del Nord Ovest: il 44% delle iniziative e-commerce italiane ha sede nel Nord Ovest, rispetto al 19% del Nord Est, al 26% del Centro e all’11% del Sud Italia. A questo risultato contribuisce in modo determinante la regione Lombardia, che ha promosso il 30,20% delle iniziative di e-commerce analizzate dalla ricer-

ca, mentre buone inseguitrici risultano essere la Toscana, il Lazio il Piemonte e l’Emilia Romagna, tutte distanti tra loro un punto percentuale o anche meno. Un risultato significativo è stato conseguito anche dal Veneto con il 6,89%. Prossime allo zero sono Sardegna, Abruzzo, Molise e Valle d’Aosta, mentre la Basilicata perde l’unico sito e-commerce attivo alla fine del 1998 e scompare dal campione. Tra le regioni del Sud Italia, la più attiva risulta essere la Puglia, con il 3,26%, seguita da Campania con il 2,88% e Sicilia con il 2,51%. (cfr. Tabella 4). La distribuzione geografica dell’offerta ecommerce in Italia sembra ricalcare lo schema territoriale della old economy: il Nord Italia è motore trainante anche nel commercio in rete, mentre il Sud Italia, seppure presente con interessanti iniziative capaci di valorizzare ed aprire nuovi mercati ai prodotti locali, resta ancora ai margini di questo nuovo corso dell’economia. Le prime sei posizioni restano invariate se si passa dalla classifica delle regioni più numerose nel campione a quella degli incrementi assoluti rilevati rispetto alla precedente edizione delle ricerca: la Lombardia è leader anche per numero di nuovi siti e prime sono anche Toscana, Lazio, Piemonte, Emilia Romagna. Lo scenario cambia leggermente se si analizzano le variazioni percentuali di presenza delle singole regioni nel campione del primo semestre 2000, rispetto alle presenze nel campione analizzato nel 1999: in termini relativi, Lombardia ed Emilia Romagna sono meno presenti, Lazio e Toscana sono sostanzialmente stabili mentre il Piemonte registra un’ottima perfor-

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Tab. 2 - Distribuzione dei siti italiani di commercio elettronico per macrosettori

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Tab.3 - Web users e web buyers in europa

Fonte: Eito

mance incrementando il suo peso nel campione del 24,72%. Pionieri e giovani imprenditori Nell’ambito della ricerca sono state rilevate le date di registrazione del nome a dominio dei siti appartenenti al campione. Il primo dato elaborato riguarda la mera crescita del numero di domini registrati, che appare costante tranne un picco positivo rilevato alla fine del 1999. Alla fine del 1998, invece, notiamo che erano stati registrati 601 dei 1040 domini corrispondenti agli altrettanti siti del campione. Tuttavia, dalla precedente edizione di questa ricerca, sappiamo che i siti ecommerce attivi erano 300, dunque la crescita netta di 740 nuovi siti di e-commerce tra la fine del 1998 e il primo semestre del 2000 è il risultato per una parte rilevante (301 su 740) di siti che erano già attivi e che hanno introdotto una loro offerta e-commerce. Il picco nel numero di nuovi domini registrati corrispondente alla fine del 1999 si evidenza anche mediante l’analisi della crescita percentuale nel numero di domini registrati rispetto al trimestre precedente. Questa nuova lettura dei dati raccolti ci rivela anche una certa “stagionalità” nell’attività di registrazione dei domini da parte delle imprese: queste sembrano essere maggiormente concentrate in questa attività tra la fine di ogni anno e i primi mesi dell’anno successivo. Da aprile in poi e fino a metà anno inoltrato, le variazioni percentuali sembrano diminuire, a volte sensibilmente, quasi a sottolineare un periodo dedicato ad altre attività di web management per i siti appena lanciati. Tra i 17 macrosettori analizzati, il più “giovane” risulta essere quello degli shopping center: il 68% dei siti appartenenti contemporaneamente al campione e a questo macrosettore ha registrato il proprio dominio

nel corso del 1999. Dunque, il più numeroso dei 17 macrosettori (gli shopping center sono 141 sul totale del campione di 104 siti) è anche il più giovane: non solo la maggior parte degli shopping center ha iniziato la propria attività nel corso del 1999, ma il 91% di questi non ha più di tre anni, avendo iniziato la propria attività non prima del 1997. Nella classifica dei più giovani, subito dopo si posizionano gli accessori con il 53% dei siti che ha registrato il proprio dominio nel corso del 1999 e l’87% che non ha più di tre anni, e l’arredamento con il 44%% dei siti che ha registrato il proprio dominio nel corso del 1999 e l’81% che non ha più di tre anni. In particolare, l’arredamento aveva fatto registrare un buon risultato di penetrazione nel campione, essendo al quinto posto su 17 macrosettori con 109 siti sui 1040 del campione analizzato. Dunque, risulta anch’esso giovane e gettonato anche se non con i numeri degli Shopping Center. Continuando ad analizzare le distribuzione per anni delle date di inizio attività dei primi cinque macrosettori più numerosi, troviamo che anche gli alimentari rientrano tra i settori più giovani e gettonati: erano al secondo posto per penetrazione nel campione ad un soffio dagli shopping center (139 siti di alimentari nel campione di 1040 siti, rispetto ai 141 degli shopping center) ed hanno il 34% % dei siti che ha registrato il proprio dominio nel corso del 1999 e l’80% che non ha più di tre anni. Gli altri due macrosettori più numerosi, editoria e ITC/TLC, confermano la loro “storicità” nell’ecommerce presentando una maggiore distribuzione delle date di registrazione dei domini sugli anni considerati. In particolare, l’editoria sembra essere addirittura il settore “anziano”, riportando la percentuale più alta di domini registrati in corrispondenza del 1996: il 29% dei siti di e-commerce appartenenti al settore

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Fonte: Anee

dell’editoria ha iniziato la propria attività più di tre anni fa. Più equamente distribuita negli anni è, invece, la registrazione di nuovi domini nel settore dell’ITC/TLC con solo una leggera preponderanza nel 1999. Formazione professionale: una risorsa per crescere Dall’Osservatorio Anee 2000 emergono alcune indicazioni stimolanti sui progressi compiuti, complessivamente, dal comparto rispetto al 1998 ma, anche, alcune lacune strutturali che dovranno essere colmate rapidamente per consentire alle imprese italiane di operare sul mercato globale ad “armi pari”. Si è osservata, più in particolare, l’esistenza di una doppia velocità di sviluppo: - da un lato, i siti più dinamici (l’Osservatorio li definisce Star e Follower), vale a dire quelli che oltre ad una efficiente configurazione online dispongono anche di capitali, risorse, prodotti/servizi e, soprattutto, strategie;

- dall’altro, un grande numero di siti nuovi e vecchi che fanno fatica a trovare un assetto adeguato per essere competitivi (o, almeno, per sopravvivere), è indicativo sottolineare che rispetto al 1998 la mortalità più elevata di siti sia stata registrata proprio tra i siti di questo secondo aggregato. Le inefficienze organizzative, le incertezze legate alla sicurezza dei pagamenti, la carenza di visione strategica e la difficoltà di ottenere finanziamenti sono alcuni tra i problemi che le aziende online devono risolvere in tempi brevi (tempi Internet, naturalmente) per sopravvivere. Non basta “una buona idea” per avere successo nell’e-commerce dei prossimi anni; le competenze richieste agli imprenditori e ai loro manager dovranno abbracciare tutti i campi della normale gestione aziendale, con l’aggiunta delle specificità indicate dal web management. Le nuove imprese e i nuovi imprenditori hanno bisogno di assistenza tecnica, di consulenza strategica e, soprattutto, di formazione professionale. Roberto Liscia Consigliere Delegato ANEE

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Tab. 4 - Variazione dei siti italiani di commercio elettronico per regioni rispetto al 1999 (valori assoluti)

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Mercato informatico

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Continua la crescita del mercato italiano dell’informatica e delle telecomunicazioni Secondo le periodiche rilevazioni di Assinform, Associazione Nazionale Produttori Tecnologie e Servizi per l’Informazione e la Comunicazione, condotte in collaborazione con NetConsulting, nel primo semestre 2000 la domanda è aumentata del 12,5 per cento, a conferma di un importante ciclo di investimenti orientato alla società dell’informazione e alla new economy. Un mercato attivo nonostante il ritardo delle promesse del Governo Il mercato ICT (l’insieme di informatica e telecomunicazioni) nel primo semestre 2000 è risultato pari a 52.493 miliardi di lire, in crescita del 12,5 per cento sul periodo corrispondente dell’anno precedente. Il comparto dell’informatica si è attestato a quota 17.593 miliardi (con un incremento significativo dell’11,3 per cento sul periodo corrispondente del 1999) e le telecomunicazioni a 34.900 miliardi (+13,1 per cento, di qualche punto inferiore alla crescita record del primo semestre del 1999). Il settore prosegue quindi il suo impetuoso sviluppo, se confrontato con un’economia in crescita del 2/ 3% al massimo in termini di P.I.L. Si riscontra una buona propensione da parte delle imprese ad investire in informatica e telecomunicazioni, in particolare verso nuovi servizi, ed entrambi i comparti risultano in crescita a tassi elevati e tra di loro allineati; è interessante notare che la vivacità nel settore informatico permane oltre il termine della fase di spinta eccezionale provocata dall’approssimarsi dell’anno 2000. Secondo Assinform la dinamica rilevata nei primi sei mesi dell’anno lascia intravedere una crescita sostenuta per l’intero 2000, dell’ordine del 13 per cento, come già nel 1999. Se però il mercato e le imprese vanno rispondendo in modo soddisfacente alla sfida, non si può dire lo stesso sul fronte istituzionale e di governo dove, secondo le dichiarazioni del Presidente Assinform Giulio Koch, non si hanno notizie di progressi concreti sul fronte dei progetti di e-government, degli aiuti alle

imprese che investono in e-commerce, dell’incentivazione all’acquisto di personal computer da parte dei giovani o sul versante, ancora più importante, della formazione. Telecomunicazioni: + 13,1 per cento Il mercato delle telecomunicazioni ha generato un volume d’affari pari a 34.900 miliardi nel periodo da gennaio a giugno 2000, facendo registrare una crescita del 13,1 rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Si tratta di una crescita rallentata rispetto al passato (era +16,8% nel primo semestre 1999 rispetto al 1998); in parte si tratta dell’effetto benefico della concorrenza del libero mercato sui prezzi dei servizi offerti al consumatore. La componente degli apparati ha contribuito in modo rilevante alla crescita complessiva: il significativo processo di sviluppo delle infrastrutture è stato sostenuto dal procedere delle cablature metropolitane per le connessioni a banda larga e dalla creazione di nuove infrastrutture ad opera di un crescente numero di operatori locali. Analizzando il settore, si evidenzia che gli apparati sono passati dagli 8.150 miliardi dei primi sei mesi dell’anno scorso ai 9.750 del periodo corrispondente di quest’anno, mostrando un incremento del 19,6 per cento. La spinta all’ammodernamento e allo sviluppo infrastrutturale trova particolare riscontro nei dati riferibili alla sola rete fissa. Qui, nei primi sei mesi del 2000, gli investimenti sono risultati pari a 5.420 miliardi - in crescita del 20,4 per cento sul periodo corrispondente del 1999 - e di essi ben il 64 per cento sono

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Continua la crescita del mercato italiano dell’informatica e delle telecomunicazioni

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Mercato italiano dell’ICT nel I° semestre 2000

dato di fine ’99, quando si era registrato un incremento dell’ordine del 48 52.493 12.5% per cento). E anche depu46.646 14.5% rando il dato dalle “dop40.751 pie o triple utenze” (sono +13.1% infatti numerosi coloro +16.8% che hanno più di una 34.900 30.845 SIM) e cioè contando 26.410 quanti siano i singoli italiani che usano il +11.3% +10.2% 17.593 cellulare, la stima è co15.801 14.341 munque elevata: 28/29 milioni, sempre a fine giu1° H 1998 1° H 1999 1° H 2000 gno 2000. Non si parla comunIT TLC Fonte: Assinform / NetConsulting que ancora di arresto della crescita: per fine 2000 è infatti probabile il superamento della soglia dei 40 milioni di utenze attive. In prospettiva, però, la continuità dello sviluppo della telefonia mobile sarà sempre più funrisultati indirizzati alle infrastrutture. Anche se più contenuta, risulta tuttavia importante zione dell’accesso a nuovi servizi e dell’emergere di la crescita della seconda delle due componenti del set- nuovi standard (UMTS dal 2002). tore, quella dei servizi, passata dai 22.695 miliardi del primo semestre 99 ai circa 25.150 del primo semestre Accelerazione nell’informatica: +11,3 2000, con una crescita del 10,8 per cento. Quest’ultimo dato è particolarmente significativo perché, oltre Assai significativa è l’accelerazione del mercato ad assorbire una prima consistente riduzione dei pro- dell’informatica, passato dai 15.800 miliardi dell’anventi dei servizi voce su rete fissa (calati da 16.045 a no prima ai 17.593 di quest’anno (+11,3 per cento, 15.300 miliardi), è frutto del forte incremento del traf- contro un incremento del 10.2%nel semestre dell’anfico sulla stessa rete fissa (trainato dalle connessioni Internet), del boom Mercato dei personal computer in Italia dei servizi di telecomunicazione nel I° semestre 2000 a valore aggiunto (pari a 1.470 (∆% su I° semestre 1999) miliardi e in crescita del 98,6 per cento sui primi sei mesi 1.253.000 20.1% del 1999) e dal perdurare 1.043.000 +64.9% della crescita dei servizi di telefonia mobile (8.380 mi285.600 +14.5% 173.100 liardi, + 41,8 per cento sui 50.100 primi sei mesi del 1999). 43.740 +11% Continua lo sviluppo impressionante della telefo917.300 nia mobile: il numero tota826.160 le delle utenze (abbonamenti più carte prepagate) è risultato a giugno 2000 supe1¡ H 1999 1¡ H 2000 riore ai 35 milioni, il 45 per cento in più rispetto al giuDesktop Server Portatili gno dell’anno scorso (e solo Fonte: Assinform / NetConsulting in leggero calo rispetto al

Mercato informatico

(Valori in Mld di lire e ∆ % su 1° semestre 1999 e 1998)

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Dinamica del numero di navigatori Internet in Italia 16% 7.5%

8.1%

Mercato informatico

10.000

9.300

8.600

11.600

+18% +28.2%

5.000

5.900

12,8 per cento. Le imprese, in partico50% lare quelle grandi, 41,9% 40,7% chiedono soprattutto nuove soluzioni Settembre Dicembre Marzo 2000 Giugno 2000 di middleware e servi1999 1999 zi di systems integration per accedere quanto prima ai Heavy u sers ( navigano pi? di 1 volta alla settimana) nuovi modelli organizzativi delFonte: Elaborazioni Assinform/NetConsulting su dati MT&T - Between la e-economy. Nel primo semestre del 2000, il comparto dell’hardware (5.554 miliardi) ha comno prima), sulla spinta di una domanda molto efferve- binato una dinamica sostenuta con un ulteriore aggiustamento della domanda a vantaggio dei midrange (crescente da parte di tutte le categorie di committenti. Le medie e grandi imprese procedono sul fronte sciuti del 14,8 per cento in unità) e soprattutto dei PC, dei nuovi progetti di integrazione a base Internet/ cresciuti del 20,1 per cento in unità, sulla spinta del Intranet, e sui nuovi fronti del CRM e del Supply Chain fenomeno Internet/Intranet e dei portatili. Le Management. Le piccole e medie imprese rinnovano workstation confermano invece un calo oramai fisioil parco tecnologico e si aprono a nuove applicazioni. logico (-8,5%). Le famiglie acquistano un numero crescente di persoPer quanto riguarda i personal computer (1.253.000 nal computer e si connettono a Internet. unità vendute nei primi sei mesi del 2000, con previTutto questo trova riscontro nell’andamento dei sione di arrivare a 2.600.000 su base annua), i tassi comparti in cui convenzionalmente si suddivide il mer- più sostenuti sono quelli riscontrabili nel comparto dei cato dell’informatica (hardware, assistenza tecnica e PC portatili (notebook). Questi ultimi sono cresciuti servizi/software). Nel primo semestre del 2000, le ven- del 64,9 per cento (285.600 unità nel primo semestre dite di hardware, pari a 5.554 miliardi, sono risultate 2000), a conferma della loro crescente affermazione in crescita del 7,4 per cento E se il comparto dell’assi- come strumento professionale completo, coerente con stenza tecnica (998 miliardi, -3,2 per cento rispetto al le crescenti esigenze di mobilità e di flessibilità proprimo semestre del 1999) non sfugge ad un declino prie dell’attuale mondo del lavoro. Rispetto agli altri oramai scontato, quello del software e dei servizi (pari Paesi europei lo sviluppo dei personal computer è mola 11.041 miliardi) mostra una performance d’eccezio- to vivace: +20,1% rispetto ad un 10% di Francia e Gerne (+15 per cento) superiore a quella media del mer- mania. Buona anche la progressione dei PC-Server (quelcato. Alla buona dinamica del comparto software e ser- li più potenti e dotati della capacità di essere nodi di vizi di informatica (11.041 miliardi, in crescita del 15 piccole reti o entry web server), cresciuti del 14,5 per per cento) hanno contribuito entrambe le componenti. cento(50.100 unità nel primo semestre 2000). I desk I servizi hanno fatto registrare nei primi sei mesi del- top sono cresciuti di un più contenuto ma sempre apl’anno un volume d’affari pari a 7.990 miliardi, in cre- prezzabile 11 per cento (917.300 unità nel primo triscita del 15,9 per cento sul periodo corrispondente mestre 2000), grazie anche alla spinta della domanda dell’anno prima. Bene comunque anche il software che espressa dalle famiglie. Il contributo delle famiglie è in crescita per quanto supera i 3.051 miliardi e risulta in crescita di un buon 3.500

+11.4%

3.900

50,9%

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Continua la crescita del mercato italiano dell’informatica e delle telecomunicazioni

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riguarda la domanda di perso25.150 10.8% nal computer: nei primi sei mesi 22.695 del 2000, il numero di PC ac+98.6% 1.470 quistati in casa è infatti risulta740 +41.8% to pari a ben 359 mila unità, il 8.380 5.910 68,5 per cento in più rispetto -4.6% allo scorso anno. Di conseguenza, la quota della domanda espressa dalle 16.045 15.300 famiglie è passata dal 20,4 al 28,6 per cento. La crescita degli utilizzatori 1¡ H 1999 1¡ H 2000 (*) Comprendono i servizi legati ad Internet di Internet continua la sua corsa. (Hosting, Housing, Website, ecc.), i servizi di rete Rete fissa Rete mobile VAS (*) intelligente (numero verde, addebito ripartito, A fine giugno 2000, il numero detariffa premium, ecc.), i servizi di contact center ed altri minori gli utenti adulti (dai 18 anni in su) Fonte: Assinform / NetConsulting che si collegano a Internet per più di una volta la settimana è risultato pari a quasi 6 milioni: il 51 per cento in più rispetto al dicembre delSe da un lato questo fenomeno è visto positivalo scorso anno. mente da Assinform, a testimonianza della pervasività Il boom di Internet è dunque davvero impressio- dell’ICT nella vita degli italiani, vengono dall’altro nante, anche senza considerare gli utilizzatori occa- dato evidenziati i rischi connessi, e cioè che la produtsionali, che farebbero salire il numero degli utenti a tività del Paese, costituita prevalentemente da piccole ben 11,6 milioni di persone (25 per cento in più rispet- e medie imprese, organizzazioni intermedie e pubblito al dicembre dello scorso anno). che amministrazioni, non tragga benefici in modo sostanziale da questa crescita. Una preoccupazione: il traino è ancora il merIl business to business infatti, considerato il mocato consumer tore dell’economia digitale, non è ancora decollato in Italia; si auspica che anche sotto questo aspetto si attui Si è evidenziato come il boom dei PC sia da ricon- la riduzione del gap con gli alri Paesi europei a livello durre agli acquisti delle famiglie e come gli utenti In- del sistema amministrativo e produttivo, riscontrato ternet da casa siano in forte aumento: sembra quindi ad esempio nel recente rapporto nel Commissario euche sia il mondo consumer a fare da traino al mercato. ropeo Liikanen sulla e-econoconomy dei Quindici.

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Mercato italiano dei servizi di telecomunicazione nel I° semestre 2000

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e-Commercing 2000: la “New Economy” in vetrina a Roma Fare affari col computer? Come, a che costi e con quale sicurezza? Una pioggia di risposte ha irrorato il fertilissimo terreno della New Economy il 26 e 27 settembre nella romana cornice dell’Hotel Sheraton all’Eur, per la terza edizione di e-Commercing 2000, la manifestazione promossa da Somedia e dedicata alle strategie imprenditoriali, alle logiche operative e alla catena di valore di e-commerce ed e-business nel settore pubblico e privato e-Commercing 2000: un vero e proprio festival dell’online per aziende, operatori, e per chiunque abbia deciso di affidare alla Rete le proprie possibilità di business to business, business to consumer, monitoraggio clienti e trasferimenti finanziari. Ventisette stand espositivi, allestiti nel Salone Visconti, quattro sponsor ufficiali della manifestazione – Compuware, KataBusiness, Oracle, Tin.it – marchi famosi come Compaq Computer, la Banca Popolare di Novara accanto ad aziende giovani e dinamiche come Impression. Numerose le conferenze organizzate da Somedia e attorniate dall’assai nutrito panorama pomeridiano di seminari curati dalle aziende espositrici, che hanno vivacizzato l’offerta culturale e prospetticamente indagato lo stato dell’arte tecnologico dell’e-commerce. Un ghiotto appuntamento dunque per gli imprenditori e i professionisti di imprese pubbliche e private che stanno scegliendo i modelli di e-business per fronteggiare i cambiamenti e le sfide introdotti dalla New Economy. Le aziende Tra gli stand di e-Commercing 2000 si incontrano colossi del software e delle telecomunicazioni, leader nei rispettivi comparti di mercato. Aziende con una storia talora pionieristica nel mondo del web, divisioni per l’Italia di gruppi stranieri – Broadvision, Oracle, Tin.it, Hewlett Packard, Compuware, Candle, Computer Associates, Banca del Fucino, Informix Software, Level & Systems, Merant, Nextra – portali Internet per le più personalizzate soluzioni aziendali come Katabusiness, aziende emergenti, talora con pochi anni di vita ma un know-how che viene da lontano e di tut-

to rispetto, e in generale fortemente client-oriented con software proprietari, ed estremamente flessibili (Webegg, Urmet TLC, SEK, REDCO, Agilent Techologies, ReadyTec, Oberthur Card Systems, Intesa, Impression, Fulltrading, Finmatica, Expert System, Autonomy Systems, Agorà Telematica, Antica Bottega Digitale, Aeonware). “Affiancare realtà giovani e dinamiche a guru del settore ci è sembrato un must. E anche una scelta naturale” ci ha spiegato Giovanna della Valle, di Somedia, responsabile delle conferenze della mattina e co-organizzatrice di e-commercing. “Grandi multinazionali e aziende agili, nate magari da alcuni mesi, concorrono insieme a tracciare uno spaccato veritiero dei temi della New Economy nel nostro Paese. Così come ci è parso naturale fare della fiducia nell’e-commercing come strumento di lavoro delle aziende il motivo informatore dell’evento. Fiducia che passa attraverso il rating e la certificazione delle imprese .com. Solo con una certificazione di qualità infatti si acquisiscono la fiducia del consumatore e, conseguentemente, la crescita e lo sviluppo del marketing digitale”. Grandi assenti dagli argomenti della manifestazione i temi legati alla privacy, che in questi giorni fanno discutere ferocemente da una parte all’altra dell’Atlantico. “Anche questa una scelta, non certo una svista. Abbiamo voluto sdrammatizzare questa escalation allarmistica, che rischia di inserirsi non più come elemento di dibattito, ma come ossessione fuorviante” chiarisce Della Valle. “E’ il nostro piccolo contributo per riportare le conversazioni nell’alveo delle tante cose che ci sono ancora da fare in questo settore. Senza isterismi, senza paranoie”. In verità però il tema della sicurezza è stato adombrato in molte delle offerte degli espositori.

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La New Economy in vetrina a Roma a e-Commercing 2000

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Le parole d’ordine rimbalzano da una configurazione all’altra, da un’offerta all’altra, da un pacchetto aziendale all’altro. Le soluzioni assumono caratteristiche peculiari, ma si riducono poi ad un numero finito di variabili. Formule magiche non ce ne sono, ma la new economy proprone un distillato di segreti da non trascurare. Siamo già all’e-commerce pensiero? Si tratta piuttosto di un vademecum prezioso, nell’essenziale praticità della sintesi. Riassumiamo così l’e-decalogo del commercio elettronico. 1. Il sito deve essere di facile lettura, attraente ma non ridondante, la grafica accattivante ma non complessa. I link debbono essere intuitivi, accompagnare la lettura dell’utente, non macchinosi. La velocità di collegamento deve essere elevata. Molti utenti abbandonano i siti che impiegano troppo tempo a collegarsi o che sono lenti nei link. 2. Tenere presente che il sito deve supportare fortemente l’upper management dell’azienda. Deve essere insomma uno strumento d’appoggio alla strategia di business. 3. Documentare una strategia di sviluppo del web che riguardi lo scopo del progetto a breve termine e a lungo termine. 4. Pianificare con cura l’integrazione tra l’ufficio ordini e il settore vendite (anticipi, ordini, magazzini, ecc.). 5. Identificare con chiarezza il target iniziale di mercato. Evitare di raggiungere utenti solo potenziali. Concentrarsi invece su uno “zoccolo duro” di utenti. 6. Direzionare il website lungo i bisogni dei clienti che usano realmente i prodotti, anche se la vendita ha luogo attraverso canali indiretti. 7. Fluidificare e semplificare i processi che un consumatore deve seguire per fare business attraverso il web. 8. Costruire un profilo del consumatore all’inizio, per essere in grado di offrire prodotti e servizi personalizzati in un secondo tempo. 9. Permettere ai consumatori di entrare con facilità nei servizi ordini e facilitare loro le modalità di pagamento. 10. Innalzare costantemente il “valore” del sito consentendo ai clienti di scambiarsi reciproche informazioni sulle esperienze nell’uso dei prodotti.

Da Kataweb, che garantisce la sicurezza della propria piattaforma con il sistema SSL (Secure Socket Layer) l’algoritmo capace di blindare i dati della transazione d’acquisto, alle proposte del leader mondiale nel settore dei pagamenti bancari Oberthur Card System, che, attraverso il SET (Secure Electronic Transaction) sta divenendo sempre più importante per le transazioni online perché compatibile con le tecnologie delle OP (open platform), le piattaforme aperte. Azienda che del resto affronta di petto anche il problema della sicurezza nel commercio mobile (effettuabile da cellulari e applicazioni WAP) con una smart card multi-applicazioni sicure. Così come non si sottrae al braccio di ferro con i truffatori del mercato telematico Urmet TLC, la cui mission è quella di diventare il partner industriale di riferimento nel settore dei Pagamenti Elettronici con un’offerta completa di tecnologie e di servizi EFT/POS, SmartCard e soluzioni per l’e-commerce. Del resto Urmet è anche partner ABI nel progetto Microcircuito, che ha per scopo la conversione delle carte bancarie dal sistema di banda magnetica a quello del microchip, secondo lo standard EMV (Europay, MasterCard, Visa). L’offerta di Urmet, in partnership con la società Trintech, si

articola in tre prodotti: e-Issuer, una carta di pagamento virtuale; eMerchant/eHost, POS virtuale per l’accettazione dei pagamenti con carte di credito o di debito, a standard SSL SET; eAquirer, sistema di autorizzazione dei pagamenti, mediante gateway verso le reti autorizzative degli Issuer, a standard SET. Protagonista dunque la tranquillità del cliente. E il suo benessere. Sulla ribalta di e-Commercing 2000 hanno troneggiato infatti i sistemi client-oriented. Al centro delle offerte aziendali insomma la flessibilità e il target, la monitorizzazione dei clienti, i sistemi di analisi, l’ottimizzazione del web. Si va dai pacchetti ad ampio spettro di grandi aziende come Tin.it o Hewlett Packard, in grado di fornire un supporto esteso hardware/software alle nuove strategie digitali di gruppi pubblici e privati, fino alle soluzioni più flessibili, sofisticate e approfondite per i problemi particolari di ogni operatore. E la parata è veramente sterminata. C’è il programma Egility della Merant, per l’aiuto globale alle aziende ad accelerare la realizzazione del processo di e-business, e ci sono le soluzioni CandleNet in interfaccia amichevole che portano le aziende nel mondo dell’e-business senza modificare traumaticamente le loro abitudini elettro-

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Il decalogo del sito e-commerce

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niche. Assai interessanti anche le caratteristiche “Natural Internet” di Expert System, fattori chiave per l’allargamento del bacino d’utenza della Rete, e i programmi biztoB di Finmatica, il network per il Commercio elettronico business to business. E ancora tante soluzioni che indagano il mondo Internet per sfruttare al massimo tutte le potenzialità dei settori di emarketing: B2B, B2C, Pay per View Webs, Webs on demand. Extended Enterprise. Convegni/Seminari All’attività degli stand espositivi si è affiancata quella dei Convegni e dei Seminari che hanno accompagnato e scandito le mattinate e i pomeriggi delle due giornate di lavoro. Quattro gli eventi convegnistici antimeridiani organizzati da Somedia. Il primo ha avuto come oggetto “L’evoluzione della catena di valore nella New Economy” e ha sottolineato il cambiamento delle regole, degli assetti e dei modelli di business emergenti. Interventi di Antonello Busetto, coordinatore dell’Osservatorio Permanente per il Commercio elettronico del Ministero dell’Industria, di Andreina Mandelli di SDA Bocconi e di Marcello Dimitri, consigliere incaricato per la Qualità e l’Innovazione di Fita-Confin-

dustria. Al centro del secondo la costruzione e la garanzia della fiducia dei consumatori online, con interventi di Sergio Meacci, amministratore delegato di Databank, di Cristiano Castelfranchi dell’Università di Siena, di Renato Grottola, direttore Marketing e Vendite del Det Norske Veritas Italia e Antonio Travaglino, quality Director di CHL. Il terzo si è occupato delle nuove leggi del marketing con Michele Visciola, amministratore Usabilità e Human Factors, autore del recentissimo volume “Usabilità del sito web” edito da Apogeo, Daniele d’Ambrosio dell’Università dell’Aquila e di Elena Antognazza, del CRO di Below The Web. Il quarto ha indagato le forme di finanziamento innovative per i siti “dot.com”, con interventi di Luca Giacometti, Managing Director di GE Capital – Equità, Andrea Giovenali, CEO Biz2000, e Andrea Costa, Amministratore Delegato di Think Italy. Di vivace attualità le proposte dei numerosi seminari pomeridiani, a diretta cura delle aziende espositrici, che hanno discusso di strategie di mercato e delle operatività che ciascun gruppo ha strutturato nei diversi settori del commercio elettronico. Patrimoni preziosi da confrontare e ripensare. Veri e propri esempi della neonata letteratura della new economy.

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Boo.com: sito chiuso e riaperto Boo.com, il sito commerciale di vendita online di accessori di moda e abbigliamento griffato era fallito in agosto dopo appena sei mesi di vita, con un crack per circa 120 milioni di dollari (circa 250 miliardi di lire) e il licenziamento di 300 persone. Si è trattato forse di un lancio troppo ambizioso e dispendioso (in 14 Paesi contemporaneamente). Complice del disastro anche un software inadatto alla velocità dell’ecommerce attuale, che impone una grafica attraente ma non pesante, tempi di collegamento e di downloading rapidi e, soprattutto, una gestione degli ordini efficiente e razionale. In autunno però il sito riaprirà, acquistato dagli americani di Fashionmall.com che progettano una strategia di vendita assai diversa. Il lancio infatti avverrà solo negli States e in Inghilterra, il sito supporterà un numero limitato di firme e un software di gestione degli ordini e del magazzino consolidato e affidabile. Una buona lezione di marketing.

cità, determinata anche da un lancio congiunto con ingenti investimenti su tutti i media. La strada del futuro dunque passa da queste sinergie.

E-glossario doc (2) Continua in questo numero il glossarietto sintetico che mette a disposizione, in ordine alfabetico, la più diffusa terminologia tecnica (e talvolta un po’ “esoterica”!) che popola l’Internet-linguaggio. Sigle, abbreviazioni e “parole magiche” elencate e spiegate in breve per evitare, d’ora in poi, qualsiasi confusione. In questo numero le lettere D, E, F, G, H e I per proseguire nei prossimi numeri fino a comporre l’intero mini e-dizionario. Indispensabile non solo per comunicare senza perdite di tempo, ma soprattutto per catturare al volo idee e informarsi senza farsi sfuggire le chiavi di accesso alla comunicazione, nell’organizzazione del lavoro e degli scambi commerciali. D

British Telecom e Yahoo! a braccetto nel mondo virtuale Un accordo storico è stato siglato nei giorni scorsi tra il colosso inglese della telefonia British Telecom ed uno dei portali storici della Rete, Yahoo!. Yahoo! fornirà a Genie – il pacchetto dei servizi Internet che la British Telecom offre ai propri utenti di telefonia mobile – una selezione dei contenuti proposti dal portale ed un account di posta elettronica. Questo accordo si estenderà automaticamente a tutte le controllate europee di Bt, dalla tedesca Viag all’olandese Telfort, all’irlandese Esat Digifone, all’italiano Consorzio Blu, una delle sette aziende in corsa per l’assegnazione dell licenze Umts disponibili in Italia. Una join-venture che sottolinea con forza l’interesse degli operatori di telefonia nei confronti dei portali Internet e, più in generale, per la Rete nel suo insieme. Gli analisti delle due società prevedono infatti una ricaduta forte di pubbli-

Database Archivio di dati digitali, gestito dal computer che organizza e gestisce i dati per una loro gestione veloce (ricerche, cancellazioni, inserimenti) Dial up Modalità di accesso ad Internet mediante una linea telefonica Distribution Una modalità per circoscrivere la diffusione dei messaggi Usenet. Utile per le inserzioni pubblicitarie o i forum di interesse locale e/o politico Domain Dominio. L’ultima parte di un indirizzo di un indirizzo Internet, separato da un dot (puntino) e comprensivo di un’estensione (.org, .com, .it, ecc.) DNS - Domain Name Service Sistema di denominazione del dominio. Sistema che permette la traduzione dei nomi di dominio dei

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computer in indirizzi numerici di Internet, in modo che ci sia corrispondenza tra indirizzo numerico e nome mnemonico assegnato al computer. Ad ogni computer che si collega ad Internet viene assegnato un indirizzo numerico IP (Internet Protocol) di 10 cifre che, per praticità, il più delle volte è abbinato a un nome. Dot E’ il puntino che separa l’estensione di dominio dal corpo del server. Chiamato anche “period” (punto). Down Un sito pubblico che ha dei problemi tecnici si dice down (giù) per l’impossibilità di accedervi Download / dowloading E’ l’operazione che consente di scaricare programmi o file da Internet sulla maggior parte dei browser E E-mail Electronic mail, posta elettronica. L’abitudine di far precedere un nome dal simbolo e- sta ad indicare che quella categoria si riferisce ad Internet (ecommerce, e-news, ecc.) Emoticon (smiley) Sorrisi. Simboli grafici composti con la punteggiatura della tastiera che servono ad esprimere o ad accompagnare la comunicazione scritta con sentimenti e stati d’animo. Faccine. J sorriso, L tristezza, ecc.

(Barriera anti-fuoco). Si tratta di un sistema che permette ad un Pc connesso in rete di accettare solo gli accessi da parte di computer autorizzati e di escludere tutti gli altri Firma digitale Codifica di un file attraverso l’uso di un meccanismo di cifratura a doppia chiave che consente di identificare in maniera univoca e sicura il mittente Flame Fiammata. Un flame è un messaggio che contiene polemiche e attacchi personali, che può scatenare una reazione a catena, una vera e propria “flame war”. Followup Seguito. Un messaggio Usenet che risponde ad un intervento precedente Freeware Software gratuito e/o che si può scaricare gratuitamente dalla Rete FTP - File Tranfer Protocol Protocollo che consente all’utente di un host computer di accedere e di trasferire dati e file in modo bidirezionale con un altro host della Rete. Si usa per scaricare programmi da siti Internet. E’ un protocollo diverso e autonomo dal WWW (World Wide Web). Questi ultimi infatti utilizzano il protocollo HTTP, mentre il protocollo FTP permette di visualizzare l’elenco delle directory e dei file senza alcuna componente grafica o multimediale G

F F2F - Face to face (in inglese la preposizione to ha lo stesso suono del numerale two, due). Si indica quando si incontra personalmente un interlocutore via Internet, qualcuno con cui si è soliti parlare sulla Rete FAQ - Frequently Asked Questions (domande poste frequentemente, domande ricorrenti). Si tratta di una lista di risposte che molti newsgroup Usenet offrono alle domande più frequenti su certi argomenti. Uno strumento utilissimo per i principianti. Ogni sito o newsgroup ha le proprie FAQ, delle specializzazioni che presentano le finalità principali, gli obiettivi e le modalità di comportamento Finger Funzione che consente di conoscere quali siano gli utenti collegati in un particolare momento ad un preciso computer della Rete Firewall

GIF - Graphic Interchange Format Formato grafico compresso molto diffuso su Internet. Può visualizzare un massimo di 256 colori contemporaneamente Gopher - (Roditore) Sistema che raccoglie le informazioni presenti in Rete in base all’argomento trattato e non in base al tipo o al nome dei file H Hacker. Il nome deriva da hack, termine usato ad indicare gli scherzi goliardici degli studenti del MIT (Massachussets Institute of Technology). In origine erano gli esperti di computer e provetti programmatori che si divertivano a curiosare nei computer altrui, ma che osservavano in ogni caso una deontologia che vietava loro di compiere danni. Poi, con il passare de-

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gli anni, il termine ha assunto una connotazione peggiorativa ed oggi sta ad indicare i pirati informatici veri e propri Handshake Quando due modem provano a collegarsi, fanno prima l’handshake, la “stretta di mano”, per stabilire come dovranno trasferire i dati Hang Quando un modem non riesce ad agganciare la linea, e quindi, non riesce a connettersi ad Internet Home page La pagina iniziale di un sito dalla quale partono i collegamenti (link) alle altre parti del sito Host computer Computer connesso alla Rete in modo permanente e in grado di ospitare utenti e informazioni Host number Parte di indirizzo di Internet che indica a quale quale nodo della rete/sottorete di fa riferimento Html - Hypertext Markup Language La codifica, il linguaggio che stabilisce come si devono realizzare e decifrare i documenti ipertestuali del WWW Http - Hypertext transfer Protocol E’ l’insieme di regole che permettono di collegare le risorse WWW tra loro, tra i clienti web (browser) e i server che gestiscono i documenti. E’ il protocollo principale che permette i collegamenti Internet, lo scambio e le acquisizioni delle pagine ipertestuali scritte in linguaggio Html Hyperlink Un sistema per collegare due risorse Internet attraverso una parola o frase sulla quale l’utente possa ciccare con il mouse per far partire la connessione I ICQ La pronuncia inglese delle tre lettere è uguale alla pronuncia della frase “I SEEK YOU” (ti cerco). ICQ è un programma che consente, una volta online, di vedere se una determinata persona che si conosce è in linea oppure no, e, nel caso lo sia, consente di dialogare in diverse maniere, dalla semplice chat, allo scambio di messaggi di testo o di e-mail Internet address Indirizzo a 32 bit definito dall’Internet protocol. Solitamente viene espresso in una notazione decimale a punti Intranet

Rete locale che, pur non essendo necessariamente accessibile dall’esterno, fa uso di tecnologie Intenet Ipertesto Sistema di organizzazione di informazioni testuali basato su una struttura non sequenziale, nella quale ogni unità informativa è collegata ad altre mediante uno o più link IRC - Internet Relay Chat E’ una funzione di Internet che permette di collegarsi in contemporanea con un numero imprecisato di utenti. IRC è suddiviso in numerosissimi canali tematici, detti anche room (stanze) ISDN - Integrated Services Digital Network Standard di comunicazione utilizzato per la trasmissione di informazioni (voci, dati e immagini) in formato digitale attraverso linee telefoniche (a differenza dello standard comune detto analogico). ISP - Internet Service Provider Fornitore di servizi su Internet

La grattugia in tribunale: vittoria del grana Padano E’ fatta. Il Consorzio del Grana Padano, uno dei formaggi simbolo del Made in Italy nel mondo, ha vinto la sua prima battaglia telematica. L’Icann, la Internet Corporation for Assigned Names and Numbers, l’organismo internazionale che presiede all’assegnazione e alla registrazione dei domini Internet, ha dato ragione al ricorso dell’azienda italiana che rivendicava in pieno l’indirizzo granapadano.com. Un ignoto italiano aveva registrato il marchio come proprio il 7 novembre dello scorso anno. La delibera è importante perché sancisce che un titolare di un’impresa o di un marchio di servizio può ottenere in poche settimane il trasferimento coattivo al legittimo titolare o, qualora lo desideri, la semplice cancellazione del sito dalla Rete. Purtroppo questo meccanismo, mentre si applica ai domini con estensione .com non si può ancora applicare ai domini con estensione .it, in quanto la Registration Authority italiana non ha aderito alla commissione arbitrale internazionale.

25 dollari e voilà!, la vostra Tv diventa digitale E’ la sfida lanciata da una piccola società americana, la TeleCruz Technology di San Josè, in California: con un chip di poco più di 50mila lire il vostro vec-

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chio televisore analogico è pronto al salto verso il digitale. Il software consente infatti l’accesso a Internet, ai servizi di guida online, a connessioni con gli spettacoli in diretta e alle offerte di pubblicità personalizzate presentate da siti come Wink. La sfida della piccola azienda è piaciuta ai colossi americani ed asiatici, dal californiano Gemstar-Tv Guide alla Fuji Bank of Japan, che hanno risposto con investimenti cospicui alla proposta. E il capitale di TeleCruz Techonology è cresciuto sino a 34 milioni di dollari. Oltre al mercato americano, l’azienda si rivolge proprio al mercato asiatico. Senza contare che a Paesi con basso tasso di accesso a Internet, come la Cina, si rivolgeranno le prossime sfide della interactive tv.

Servizi Finanziari elettronici: l’analisi di Datamonitor Un’attenta analisi condotta da Datamonitor, società di counseling attiva dal 1989 su base mondiale con sedi a New York, Londra, Francoforte e Hong Kong, ha nei giorni scorsi evidenziato rilevanti nessi tra i servizi di e-banking, e-assicurazioni ed e-investimenti da una parte, e le infrastrutture tecnologiche, la distribuzione, l’acquisizione e la permanenza dei clienti sui mercati globali dall’altra. La prima metà del 2000 ha visto un incremento senza precedenti nell’attività online delle strategie dei servizi finanziari. Internet sembra essere la nuova frontiera del business to business. Secondo le previsioni di Datamonitor i vincitori di questa competizione commerciale saranno le aziende che riusciranno a governare in Rete i servizi finanziari “tradizionali” ad alto margine di guadagno (mutui, fondi-pensione, prestiti alle aziende ed altri servizi di investimento). Inevitabile anche la sinergie con “catene” di valore aggiunto, che costituiscono in certo modo l’orizzonte dell’ecommerce quali le compagnie di telecomunicazione, le compagnie che producono hi-tech, e i portali Internet/ISP.

I numeri dei cybernauti Termina l’estate ed è tempo di bilanci. Anzi, di ebilanci. Affluiscono infatti i dati di luglio che descrivono il comportamento degli italiani al computer nei collegamenti con la Rete. Su 11 milioni 973mila e 325 italiani che dispongono di un link in Internet, se ne

sono collegati, nel mese di luglio, 5 milioni 164mila e 19, impiegando un tempo medio mensile di 5 ore, 8 minuti e 13 secondi. Undici sessioni di lavoro per mese, con 43 pagine viste per sessione, sedici siti visitati, 477 pagine viste con una durata media di 27 minuti e 50 per sessione e 39 secondi per ogni pagina vista.

Stop alla copia dei software e dei Cd E’ ufficiale. Da tempo se ne parlava ma dal 19 settembre la nuova legge sul diritto d’autore è legge dello Stato. Pene severe per chi produce software e musica piratata. Dai cinque ai trenta milioni, e da sei mesi a tre anni di carcere. Trecentomila lire per chi verrà sorpreso a vendere Cd di musica contraffatti. E pene anche per chi li acquista. E non solo per coloro che duplicano Cd per la vendita, ma anche per quanti li fabbricano in casa, magari per risparmiare sui programmi o ascoltare il proprio pezzo preferito. E quindi d’ora in poi al bando tutto ciò che sarà sprovvisto del bollino Siae. Il Legislatore non ha ignorato nemmeno videocassette e libri. Da oggi non sarà infatti possibile fotocopiare più del 15 per cento di un libro. L’Italia registra il più alto tasso in Europa di infrazioni al diritto di Copyright, secondo le stime della Federazione per la repressione della pirateria musicale.

Tempi bui per gli online retailers La new come la old economy: nel mirino dei frodatori. I nuovi commercianti, gli online retails come li chiama il Financial Times, rischiano di perdere ogni margine di guadagno ottenuto tramite il contenimento dei costi di distribuzione, personale, punti vendita, a causa dell’alto tasso di imbroglio nelle transazioni: fino al 40 per cento. Sono infatti proprio i rivenditori, più che gli acquirenti, a subire il danno maggiore. La società per banche e aziende Esperian, autrice della ricerca sulle frodi via Internet riportata dal Financial Times, rileva tra l’altro che 9 truffe su 10 non vengono perseguite. E gli imbroglioni perciò ci riprovano. I settori più a rischio: commercio di software, strumentazione elettrica, prevendita di biglietti. Il grosso problema rimane dunque l’impunità di cui godono gli impostori: trovare le prove nel mondo fluido dell’online è un gap ancora difficile da colmare. E quando non è truffa è paralisi tecnologica. I venditori online sono ancora molto indietro nell’uso e nella

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padronanza delle tecnologie web avanzate. Meno del 20 per cento – a parere di un recente studio di Juppiter Communications – impiegano Java, Flash e le chat facilities sui loro siti web, elementi questi, che potrebbero invece incrementare di molto lo shopping online. I venditori che operano in categorie complesse di prodotti online, quali le auto, i casalinghi, i Pc, avrebbero invece ora l’opportunità di trarre grandi vantaggi se dotassero i propri siti di tecnologie web avanzate ed integrate.

Il Sole 24 ore e la formazione Al via il corso di formazione organizzato da Il Sole 24 ore. “Internet e l’azienda online: dagli aspetti strategici e operativi al commercio elettronico” ha sede a Milano ed è articolato in 3 moduli: Internet per l’azienda, Marketing e pubblicità online, Progettare e avviare un’attività di e-commerce. L’iniziativa si rivolge a imprenditori, direttori commerciali, di marketing e di comunicazione per organizzare la propria attività in ogni momento del decollo del progetto Internet. Per il confronto e l’approfondimento è previsto un Forum online al termine di ogni modulo. Tutte le informazioni e l’iscrizione online sul sito del quotidiano: www.ilsole24ore.it/ formazione.

Singapore leader nell’uso di Internet E’ Singapore il Paese asiatico più online. Ha la percentuale più alta di famiglie collegate (circa il 53 per cento) e ha fatto registrare il più alto numero di utenti della Rete con il 46 per cento della popolazione oltre i 15 anni durante il mese di Agosto. E’ seguito a ruota dalla Corea (42 per cento), da Taiwan (36,4 per cento), da Hong Kong (29,2 per cento) e dalla Cina (ma il suo 23 per cento si registra solo nei distretti di Beijing, Guangzhou e Shanghai). In Corea il 43 per cento degli utenti della Rete si collega dai cybercafè, postazioni pubbliche di Internet, seconde solo al collegamento casalingo (57 per cento). L’utente asiatico che impiega Internet in modo più massiccio è uno studente maschio sotto i 35 anni, connesso in Rete da almeno due anni.

E-consumatori: guerra di cifre negli States La fiducia dei consumatori statunitensi nella pri-

vacy della Rete vacilla. A parere almeno del Privacy Council che, in un rapporto elaborato con il provider Privista, individua su un campione di 800 consumatori un buon 61 per cento di forte preoccupazione di come in Internet si possa con eccessiva facilità accedere alle informazioni personali e riservate. Secondo il medesimo rapporto poi l’84 per cento dei navigatori chiede garanzie sulle condizioni di utilizzo dei dati personali al momento della transazione. Attacca di rimando il colosso delle vendite online AmericanGreetings.com (8 milioni di visitatori solo in agosto, secondo negli States solo ad Amazon.com): i visitatori interessati a questioni di privacy starebbero addirittura calando. Su 100mila cybernauti solo 9 leggerebbero il regolamento sull’utilizzo dei dati personali da parte del sito. E non va meglio per i siti federali, che, quanto a privacy, lasciano a desiderare quanto i siti commerciali.

E-mail on fly Finalmente volare con Internet è possibile. L’azienda americana Honeywell International, in collaborazione con la giapponese Matsushita, ha siglato un accordo con tre compagnie aeree di livello internazionale per montare postazioni che consentano ai passeggeri dei voli di linea di navigare in Internet e di ricevere posta elettronica durante il viaggio. Le tre partners sono colossi dell’air-business e rispondono al nome di Singapore Airlines, Swissair e Virgin Atlantic Airways. Il Wall Street Journal, informa anche che per ora le postazioni Internet verranno montate solo su alcuni velivoli a titolo sperimentale, ed in un secondo tempo, dopo un check-up sul gradimento ai passeggeri di questa ghiotta novità, sull’intera flotta. La corsa ad Internet nei cieli ha visto l’impegno di società prestigiose e commercialmente molto forti. La cordata Boeing-Murdoch-Rockwell International sta addirittura studiando per questo servizio una catena di satelliti ad hoc che dovrebbe essere operativa non prima del 2004. Per Internet on fly l’investimento di Honeywell si aggira tra i 30mila e 100mila dollari per aereo (60-100 milioni di lire circa). E si calcola che il ritorno dovrebbe essere molto redditizio perché il mercato potenziale dei passeggeri-navigatori è veramente molto esteso.

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Bertelsmann punta alla pole-position Lo ha annunciato l’Amministratore Delegato del gruppo tedesco, Thomas Middelhoff in una conferenza stampa ad Hannover: il primo gruppo europeo di editoria elettronica punta senza esitazione alla leadership mondiale nel settore di libri, Cd e Dvd. L’equivalente di 26mila miliardi di lire sono già pronti per sostenere l’operazione che, secondo Middelhoff, porterà Bertelsmann ad accreditare il proprio marchio discografico, la BMG, come prima azienda mondiale nel settore musicale entro dicembre 2000. L’unione poi delle attività di e-commerce del gruppo in Europa e negli States determinerà il negozio virtuale di libri, Cd e Dvd più grande del mondo. I risultati dei primi sei mesi del 2000 sembrano dargli ragione. Un utile netto passato da 910 milioni di marchi a 1 miliardo e 32 milioni , con un incremento del 25 per cento. E ricavi totali per l’anno 2000 che si stimano intorno ai 39 miliardi di marchi.

FastForward acquistata da Inktomi FastForward Networks, l’azienda americana leader nella produzione di software per le trasmissioni live attraverso il web, è stata acquisita dalla Inktomi di Eric Brewer, produttrice di software per le ricerche su Internet e per la gestione dei contenuti dei siti. Quattromila miliardi di lire in azioni per la creazione di un gruppo che, a parere degli analisti di Inktomi, interverrà autorevolmente in un mercato che varrà nel 2003 80mila miliardi di lire. L’accordo rappresenta una vera e propria rivoluzione, secondo il parere del direttore marketing di Inktomi Joe Frost, perché Internet diventerà il mezzo del futuro anche per la trasmissione di programmi radiotelevisivi. E il nuovo gruppo vuole essere, comprensibilmente, tra i primi a offrire servizi di questo genere ai consumatori.

Emergenza pirati: guai per le aziende In tutto il mondo è emergenza hacker. Crescono gli attacchi ad aziende private e a siti pubblici. Il solo Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha registrato nel 1999 22mila 144 attacchi, 15mila in più dell’anno precedente. Dalla Casa Bianca alle aziende leader nelle transazioni economiche e nei trasferimenti monetari

in tutto il mondo è allarme rosso. Il bollettino di guerra non risparmia gruppi illustri né aziende sconosciute. E potrebbe presto fare parte della giunta esecutiva dell’Icann, l’organismo di controllo sui domini Internet, addirittura un hacker. Alla metà di settembre è stato violato il database della Western Union, il colosso americano dei servizi di trasferimento finanziario. Gli hacker sono entrati in possesso di dati personali e del numero di carte di credito di circa 15mila 700 clienti, approfittando di una svista del sistema di sicurezza. Non va meglio per i siti federali. La stessa Casa Bianca ha ammesso falle nella sicurezza del proprio sistema informatico. Il General Accounting Office, il braccio investigativo del Congresso americano, ha denunciato un gap tecnologico nella sicurezza soprattutto per transazioni finanziarie e privacy. Solo il 3 per cento dei siti federali avrebbero passato il vaglio a pieni voti secondo gli 007 statunitensi. In più arrivano i dati delle net-spie 1999. l’Asis (la Società americana di Sicurezza Industriale) e lo CSI (Istituto di Sicurezza Informatica) forniscono un quadro sconfortante. Danni dai 45 ai 60 milioni di dollari per le aziende, che, nella maggior parte dei casi, non denunciano le truffe e gli attacchi per paura di danni all’immagine. Supernavigatori in erba, ma anche impiegati e manager infiltrati per vendere alla concorrenza segreti industriali costituiscono il profilo tipico dei nuovi agenti dello spionaggio industriale. Ciliegina sulla torta: è Andy Mueller-Maghun il candidato europeo più accreditato a ricoprire una carica in seno all’Icann, la struttura Internet che gestisce il sistema dei nomi di dominio. E’ il portavoce ufficiale della Chaos Computer Club, una delle più conosciute organizzazioni di hacker europei. Fuori dall’Italia gli hacker non sono considerati pirati informatici tout court, ma, al contrario, persone altamente qualificate nella tecnologia di Internet. C’è però anche chi, della sicurezza del proprio sistema informatico va orgoglioso. Leonardo Chiariglione, direttore esecutivo del forum Secure Digital Music Initiative ha promesso infatti la somma di 10mila dollari a chi riuscirà a “bucare” il sistema di protezione del suo sito. Gara aperta dal 15 settembre all’indirizzo www.hacksdmi.org.

Nasce Covisint, supersito dell’auto Via libera della Federal Trade Commission e del

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Notizie Flash

BUSINESS

@Internet

Editoria on-line: arriva Yahoo! Contro la cordata Amazon-Microsoft scende in campo negli States uno dei portali più famosi del mondo: Yahoo!. Ha siglato infatti una partnership con Barnes&Noble, il sito secondo al mondo per la vendita di libri ondine, con il controllo di circa il 40 per cento del mercato degli e-book. L’accordo è valido solo per il mercato degli Stati Uniti, perché per quanto riguarda l’Europa non è decaduto l’accordo tra Yahoo! e Amazon per la vendita di libri, dischi e video.

Telecom Italia verso l’acquisizione di Jet Multimedia Telecom Italia, attraverso la sua filiale francese 9 Telecom ha lanciato un’Opa su Jet Multimedia, una società che opera nel settore dei servizi informatici. L’Opa avverrà a 83 euro per azione, per un totale di 913 milioni di euro (quasi 1.770 miliardi di lire). Il titolo Jet Multimedia era quotato in precedenza 73,5 euro.

United Commerce of Benetton Anche il colosso dell’abbigliamento Benetton sceglie l’online per la vendita dei suoi prodotti. Ha infatti lanciato il nuovo sito theex.it, incentrato per ora sulla sua griffe, ma che ha in progetto di occuparsi anche di

viaggi e biglietti di spettacoli. Il sito, affidato alla gestione della United Web, è attivo ora solo in Italia, Germania e Gran Bretagna (con italiano, tedesco e inglese come lingue di consultazione). Commercializzerà i capi del gruppo Benetton, Sisley e Playlife (il marchio sportwear del Gruppo per le Olimpiadi di Sydney 2000.

Internet in vantaggio sui media tradizionali Uno studio Ifra condotto in Inghilterra, Germania, Francia e Svezia indica come l’impiego di Internet stia guadagnando terreno, nel tempo libero degli utenti, sui media tradizionali, carta stampata e televisione. Il 59 per cento dei Francesi, il 52 per cento dei Tedeschi e il 51 per cento degli Inglesi affermano di guardare meno televisione da quando sono online. Le cifre per la carta stampata sono minori ma non per questo meno allarmanti. Il 29 per cento degli intervistati ha infatti dichiarato che Internet ha fatto ridurre le loro abitudini di lettura di settimanali e quotidiani. Tuttavia il 90 per cento del campione ha affermato che, comunque, Internet non interferisce con la loro normale vita sociale.

E-giornali vs. giornali Dopo quasi cinque anni ecco apparire i bilanci dei giornali in forma digitale. Dai dati Ifra, su un campione di 550 giornali di cui 242 in Nord America, finalmente i newspaper di Stati Uniti e Canada con un proprio sito in Internet iniziano a dare segni confortanti dal punto di vista economico. I websites dei giornali hanno ancora pochi lettori se comparati ai loro colleghi in carta stampata, ma tre su dieci attraggono più di 50mila utenti per settimana. Alcuni dei giornali online più grandi hanno oltre 100mila lettori per settimana. Solo un piccolo numero di giornali online tenta di sviluppare un prodotto originale, e il 27 per cento tenta soluzioni giornalistiche aggiornate, ma i tre quarti si limitano solo ad importare in formato digitale le notizie dei progenitori su carta stampata. Il settore dunque sembra ancora tutto aperto alle possibilità dell’innnovazione e di una vera integrazione con il web.

NOTIZIE FLASH

dipartimento Antitrust americano alla nascita del superportale automobilistico Covisint. Cinque aziende, tra cui i tre leader mondiali nel settore dell’automobile, Ford, General Motors e DaimlerChrysler (le altre sono Nissan e Renault), hanno firmato una joint.-venture online per la creazione di un business to business su Internet, del valore calcolato di 600mila miliardi l’anno. Attraverso il sito le aziende potranno rifornirsi dei componenti necessari alla catena di montaggio dei motori, ma anche di forniture per ufficio attraverso una procedura di reverse auction (asta rovesciata) nella quale i fornitori potranno fare la loro migliore offerta di vendita.

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Lo Scaffale

LO SCAFFALE

“Lo Scaffale” presenta i libri più importanti dedicati all’ industria editoriale, con particolare riguardo al settore della stampa, ai “new media”, all’universo emergente della comunicazione elettronica e digitale, allo sviluppo ed all’impiego delle tecnologie informatiche nell’industria grafica ed alle più moderne tecniche manageriali che possono trovare applicazione nell’industria della comunicazione. Una grande biblioteca di saggi, monografie, manuali tecnici e testi di management, una galleria di idee che invitano alla conoscenza ed alla riflessione.

La rivoluzione nelle comunicazioni e le aziende Come la nuova economia dell’informazione trasforma la strategia aziendale Philip Evans, Thomas S. Wurster

BITBANG Il Sole 24 Ore, Milano 2000, pp. 218, £. 34.000

Richness and reach: profondità o “ricchezza” delle informazioni e ampiezza dell’audience raggiunta sono le dimensioni del compromesso di ogni strategia aziendale. Almeno, così è stato fino a oggi. O privilegiare l’offerta di prodotti e servizi altamente qualificati per una ristretta nicchia di persone, oppure scegliere di estendersi a un largo pubblico sacrificando la qualità e la specificità. Questo è un dilemma che riassume il vincolo proprio dell’economia dei beni fisici, la logica che ha improntato le strategie competitive agendo da “collante” per la catena del valore inmogni settore di business. Ma con Internet tutto sta cambiando. La diffusione della connettività e l’introduzione di standard comuni stanno ridefinendo i canali di comunicazione che legano le aziende ai clienti, ai fornitori e ai dipendenti, e il vantaggio competitivo acquisito diviene disponibile a tutti. La logica economica delle informazioni elimina il trade-off tra profondità e ampiezza e porta con sé processi di decostruzione che frammentano le strutture e i processi, innescando un cambiamento radicale. In Bit Bang, Evans e Wurster illustrano con lucidità e chiarezza le dinamiche di questa nuova “rivoluzione” economica e culturale. Gli esempi attraversano tutti i settori: dai servizi finanziari all’assistenza sanitaria; dai media alla distribuzione al dettaglio. Quali strategie adottare per far fronte ai cambiamenti che incalzano e per adattare il proprio business al nuovo contesto? In cosa consiste, oggi, il vero vantaggio competitivo? Il libro offre, non solo ai leader e agli imprenditori, le basi per comprendere i nuovi scenari che si stanno aprendo.

Una guida pratica alla “new economy” Strategie e modelli per dominare la nuova economia

Douglas F. Aldrich, Piero Masera

IL MERCATO DIGITALE Il Sole 24 Ore, Milano, 2000 pp. 202, £. 34.000

Il commercio elettronico è uno sconosciuto di cui tutti parlano. L’offerta e la vendita di beni e servizi tramite Internet è un fenomeno in crescita esponenziale e le transazioni on line stanno attuando una rivoluzione paragonabile a quella del passaggio tra economia agricola e industriale. E’ necessario acquisire maggiori conoscenze per entrare nella mentalità giusta, per vincere una sfida culturale tra Paesi tecnologicamente avanzati che ha risvolti economici di portata eccezionale. Non c’è una via di mezzo: o si entra tempestivamente nel gioco o si è esclusi dal futuro. Ecco quindi un libro che offre da un lato spunti di riflessione e di approfondimento e dall’altro numeri, statistiche, prospettive, storie di successi e insuccessi. Una guida che mostra cosa è necessario sapere sul commercio elettronico per riuscire a sfruttare le opportunità che esso offre, senza cadere nelle mille trappole che un argomento, relativamente nuovo in Italia, può riservare. Uno stimolo per capire cosa succede negli altri Paesi per prevedere cosa succederà nel nostro tra breve e di conseguenza saper agire in anticipo sui concorrenti, per saper cogliere la sfida di un nuovo business e guardare con ottimismo al mercato del futuro tutelando il made in Italy nel mondo. Anzi, affermandolo con più forza. Daniela De Sanctis è una giornalista professionista e ricercatrice, esperta di mercato del lavoro. Marco Pinna ha una lunga esperienza nel settore informatico ed è oggi presidente dell’associazione Progetto quadri e alte professionalità.

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Il commercio elettronico e l’Italia Esperienze e nuove opportunità per le imprese e per lo sviluppo locale

Daniela De Sanctis, Marco Pinna

E-COMMERCE MADE IN ITALY Il Sole 24 Ore, Milano 2000, pp.174, £. 34.000

La “rivoluzione digitale” o, più semplicemente, la “new economy” è la sfida posta a manager e imprenditori nel nuovo millennio. Questo libro, che riporta i dati di una ricerca di A.T. Kearney, indica come vin-

centi i manager che utilizzano l’information technology in tutti i settori della loro azienda, sia per snellire e rendere efficienti i processi di produzione interni, sia per migliorare i rapporti con i fornitori e i clienti. L’information technology permette di sopravvivere e di prosperare nell’era della cosiddetta nuova economia, ma come suggeriscono gli autori, bisogna sapere quali sono le aree strategiche chiave su cui intervenire prima di affrontare il mercato digitale. Si tratta del rapporto con nuovi consumatori sempre più esigenti; il valore del tempo e il suo impatto su prodotti e servizi e lo sviluppo di nuovi modelli di business in rete. Nel libro vengono, inoltre, riportati esempi basati su casi aziendali per sviluppare nuove strategie che permettano di dominare il mercato digitale.

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Panorama Brasil è il primo a scegliere GoodNewsXML Di Damienne Gallion

buzione rappresenterebbe ben il 40% del costo di vendita del quotidiano stesso. “Per raggiungere tutte queIl Brasile un Paese lontano? Non per Tera, ste persone devi essere una figura molto potente e che da diversi anni lavora in questo difficicomunque sarebbe estremamente costoso affrontale mercato equipaggiando i più imporre il discorso della distribuzione su larga scala,” tanti giornali del Paese, incluso il continua. “Usando il 10 percento di questo inveprestigioso O Globo, con il suo sistimento, puoi creare un giornale su Internet.” stema Editoriale GN3. L’ultimo Chi conduce questo progetto e ne tiecliente acquisito in Brasile è ne la quota maggiore è Orestes Panorama Brasil, giornale Quércia, proprietario del paolista, economico e politico gruppo brasiliano Diario pubblicato interamente su Popular. Il quotidiano di punweb. ta del gruppo ne ha acquisito TERA S.p.A. Panorama Brasil è stato anpure il nome, Diario Popular Via Barnaba Oriani, 1 - 20156 Milano - Italia Tel. +39 02 38.00.81.18 Fax +39 02 38.00.81.19 che il primo quotidiano al appunto, ed è il terzo giornahttp:www.tera-it.com - e-mail sales@tera-it.com mondo ad utilizzare l’ultima le quotidiano nella regione di applicazione nata in casa San Paolo in termini di difTERA: GN3XML. fusione – nove stazioni radio e due stazioni televisive completano l’offerta multimediale del gruppo. Quércia Questa soluzione è dedicata innanzitutto a tutti quei è un uomo d’affari di altissima reputazione ed è anche giornali che desiderano pubblicare online la loro pro- un politico (è Governatore dello Stato di San Paolo). duzione cartacea, in maniera semplice ed istantanea. Sei milioni di dollari sono stati investiti quest’anno Altri giornali in Brasile, così come in Inghilterra, si per il progetto Panorama. I piani sono iniziati lo scorstanno già preparando ad adottare questo nuovo po- so Febbraio 2000. Anche Bittencourt vi ha partecipatentissimo modulo software. to, contribuendo in particolare all’adattamento dell’ap“Crediamo che il nostro sia un quotidiano diffe- plicazione GN3XML. rente da tutti gli altri presenti oggi su Internet,” afferGN3XML permette al giornale di importare ed ma Getulio Bittencourt, Redattore capo di Panorama esportare gli articoli in maniera facile e veloce da e Brasil. verso Internet. “Molti dei giornali che abbiamo occaNon fa nessun tentativo per nascondere il proprio sione di visitare hanno la chiara necessità di miglioraorgoglio per come stanno andando le cose e per il suo re il modo in cui riutilizzano le notizie della carta stamnuovo progetto lanciato il 30 Giugno scorso. Panora- pata per il mondo web e altri nuovi media,” afferma ma Brasil è il primo giornale dell’America Latina svi- Roberto Antoniotti, Presidente di Tera e Managing luppato esclusivamente per Internet. Director. “Il nostro prodotto si rivolge alle piccole e medie “Parlando in generale, molti quotidiani hanno sviimprese,” spiega Bittencourt. “Ne esistono più di quat- luppato complessi e sofisticati scenari di flusso del tro milioni in Brasile, e un sondaggio ha dimostrato lavoro che spesso vengono ignorati nel momento in che in territorio brasiliano non esisteva pubblicazione cui si arriva a parlare della pubblicazione su web. Ciò alcuna dedicata a loro.” Con un mercato potenziale di di cui hanno bisogno è un sistema per la gestione dei questo genere, perché non lanciare un giornale stam- contenuti, sia per il mondo della carta stampata che pato solo su carta? Semplicemente perché il Brasile è per Internet. GN3XML complementa ed integra GN3 una nazione talmente grande che il costo per la distri- (Nota del redattore: GN3 è l’ultima versione di

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GoodNews, rilasciata nel 1999) per trasformarne i contenuti editoriali, i contenuti delle librerie e del database in formato XML. Il che secondo la nostra opinione è de facto la strada del futuro. Con GN3XML, i dati non vengono più estratti dal database, poi convertiti in file e uniti o collegati alle pagine web. Il sito web è invece rappresentato dallo stesso contenuto del database, che viene interrogato “al volo” dall’utente che si collega al sito. Il sito diventa così una realtà dinamica e non più statica. “ Tempo e spazio, due concetti chiave Naturalmente il fatto di essere un prodotto elettronico non rappresenta un problema per Panorama Brasil. “Il nostro giornale è un prodotto veramente complesso,” enfatizza Bittencourt. “Fortunatamente, l’applicazione GN3XML è uno strumento estremamente facile da utilizzare e ci permette di gestire il variegato disegno del nostro giornale. Panorama Brasil è un prodotto in continuo movimento.” Secondo il redattore capo, Panorama si differenzia dalle altre testate presenti su web per alcuni motivi: “I giornali stampati organizzano le informazioni sulla base dello spazio disponibile. La notizia importante è quella in alto e viene evidenziata utilizzando un carattere più grande; la notizia di minore importanza si trova in basso. Su Internet, l’importanza di una notizia è visibile in termini di tempo, nel senso che l‘articolo visualizzato per primo sullo schermo riguarda un evento appena accaduto mentre quanto appare dopo è una notizia più vecchia. Abbiamo tentato di fare un giornale che avesse entrambi questi concetti, tempo e spazio. Il nostro sito, che viene aggiornato ogni ora, contiene diverse prime pagine e assomiglia ad un giornale stampato con i titoli che cambiano continuamente nel corso della giornata. Secondo me, quanto offrono gli altri quotidiani elettronici è una riproduzione statica della versione stampata del giorno prima, qualche volta arricchita con una notizia dell’ultimo momento.” Il sito di Panorama Brasil contiene 92 pagine, ognuna delle quali contenente 9 articoli. Il tutto può essere pubblicato in 3 lingue (inglese, portoghese e spagnolo). “Pubblichiamo 350 articoli al giorno,” dice Bittencourt. “L’equivalente di 2.5 giornali quotidiani in Brasile. Ma non forniamo soltanto questo enorme volume di informazioni; cerchiamo di organizzarlo, fino all’ossessione.” Le due principali sezioni, economia e politica, sono entrambe suddivise in nove sub-sezioni, in modo da aiutare i navigatori di Internet ad arrivare esattamente

dove desiderano. L’utente che consulta il nostro sito viene assistito in questo anche da due motori di ricerca. Ogni 4 giorni, viene inoltre pubblicata un informativa riassuntiva degli articoli pubblicati nel corso delle 6 ore precedenti. Tale informativa può essere anche stampata dall’utente. Il contenuto di Panorama Brasil è il lavoro svolto da un team di 50 giornalisti (supportati da 20 traduttori), molti dei quali lavorano nella piccola redazione di San Paolo. Tuttavia il giornale dispone anche di corrispondenti da altre città del Brasile e dell’America Latina, da Londra e da New York. Bittencourt ammette che alcune notizie vengono prese da lanci d’agenzia, ma afferma che il 60 percento del materiale lo producono a Panorama Brasil. La consultazione di tutti gli articoli è assolutamente gratuita. “Il lancio di questo giornale è stato un passo molto coraggioso,” secondo Celso Pinto, newsroom manager del nuovo giornale quotidiano economico Valor, pubblicato a San Paolo per la prima volta nel mese di Marzo e anch’esso dotato del Sistema Editoriale Tera. “Sono più coraggiosi di noi che abbiamo lanciato un giornale stampato. Internet è un fantastico mezzo per raggiungere più persone, per offrire più prodotti e per avere una maggiore ripercussione. Ma come può Panorama Brasil, che parte dal niente, farsi conoscere e soprattutto finanziarsi? Non si tratta di una questione di qualità, questo non viene messo in discussione. Su web, un prodotto può essere il migliore, ma rimane il fatto che è molto difficile lasciare un segno se si è sconosciuti.” Miriam Cordeiro, marketing manager a Panorama Brasil, risponde: “Abbiamo intenzione di fare i soldi con la pubblicità (banner e sponsorizzazioni), progetti speciali (digital balance sheets, eventi, special reports, ricerche) e B2B. Nei primi due anni, crediamo che la pubblicità affiancata a progetti speciali sarà in grado di rappresentare in termini di introiti, dal 60 al 70 percento del fatturato. Ma in futuro, potrebbe accadare l’esatto contrario, con la pubblicità e i progetti speciali rapresentanti dal 30 al 40 percento degli introiti e il B2B la differenza. Abbiamo intenzione di iniziare a cercare piccole e medie imprese e di creare i loro siti e i loro cataloghi. Per questo lavoro, fattureremo alle stesse un piccolo contributo mensile. Dopo un po’, sarà sicuramente possibile creare un discreto e significante business e quelle società potranno usare Internet per avvicinarsi a nuovi mercati. Il prossimo Gennaio, offriremo ai nostri utenti l’opportunità di fare business

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direttamente sul nostro sito e per questo servizio chiederemo una piccola percentuale sulle transazioni.” Le caratteristiche di GN3XML “Abbiamo scelto Tera per gestire la complessità del nostro prodotto e il volume di informazioni,” dice Bittencourt “per due ragioni: la società ci ha fatto un’offerta interessante in termini di costo. E poi perché le applicazioni GoodNews sono semplici da usare anche perché si basano sugli stessi principi di Windows Explorer. Con il Text Editor TED vengono creati gli articoli e si vede immediatamente come appariranno su Internet. L’interfaccia The Shell ci permette di vedere tutti gli articoli, di conoscere la loro dimensione, l’autore e chi è andato a modificarli. E’ uno strumento di controllo molto utile. Infine, il Site Manager di GN3 ci dà la possibiltà di organizzare e disporre veramente tutto, dal testo alle immagini, di spostare tutti gli elementi con un semplice drag&drop da Shell.” Ed è qui che entra GN3XML: si tratta di uno strumento di publishing interfacciato direttamente con il database editoriale principale di GN3 che permette l’inserimento on line di articoli e immagini senza problematiche conversioni. Prendiamo l’esempio di un giornale stampato che opera anche su Internet per comprendere meglio le capacità di questo nuovo prodotto. “Con GN3XML, le pagine web possono essere create in un istante a seconda della richiesta di informazioni del cliente,” dice Tera. “Questo viene reso possibile dai dati resi in formato XML attraverso una componente di giustificazione che opera sulla copia di un server editoriale. I redattori creano semplicemente il loro sito web con gli strumenti di disegno standard, le pagine in realtà sono delle query al database editoriale di GN3. L’utente finale accede a questa home page come mezzo per accedere ai dati del database editoriale. Il database dell’Editore è rappresentato infatti da tutti i dati che nel database editoriale sono stati contrassegnati come “pronto per il web” e che sono stati specificati nella lista del contenuto del sito utilizzando il Site Manager di GN3. Questo può includere articoli e immagini che non sono ancora stati impaginati nel senso comune della parola o anche dati che non appariranno mai nella versione stampata della pubblicazione.”

Praticamente, GN3XML integra i fogli di stile creati per il giornale stampato, permettendo un aspetto grafico omogeneo tra i diversi media. In ultimo, nonostante sia stato creato principalmente per la creazione dei siti web, questo ultimo prodotto nato in casa Tera può essere usato anche per altre applicazini: WAP, scambio dati tra gruppi di giornali, generazione di dati per archivi storici e così via. Seguendo l’esempio di Panorama Brasil, altri giornali brasiliani che già utilizzano i sistemi editoriali di Tera e che sono presenti nel mercato dell’editoria elettronica– stanno pianificando di acquistare GN3XML. I giornali in questione sono O Globo (l’installazione è prevista nei prossimi mesi), il quotidiano economico Valor, la Gazeta Mercantil, e il giornale sportivo Gazeta Esportiva. Un fenomeno analogo si stà verificando in Inghilterra (che rappresenta il mercato di maggiore interesse per Tera in termini di clientela), dove un giornale di proprietà del Northcliffe Newspapers Group (che due anni fa firmò un accordo per la fornitura del sistema editoriale di Tera all’intero gruppo) ha acquistato il prodotto e si sta preparando ad introdurlo in tutte le testate regionali. E’ evidente che le prospettive della società con i suoi 100 siti già equipaggiati con GN3 rappresentano un punto di partenza non sottovalutabile, ma come per tutti i prodotti esiste una grande competizione sul mercato. “Qualsiasi cosa tu scelga per Internet, sarà vecchio nel giro di sei mesi,” spiega Nelson Ricciardi Parente, IT Manager del gruppo Info Globo. Il gruppo utilizza le applicazioni Tera per i suoi due maggiori quotidiani (O Globo e Extra), ma anche per la rivista Sunday Extra. “Per il momento, GN3XML è la strada da percorrere. E’ ovvio che siamo liberi di cambiare, anche se ad oggi non ne sento l’esigenza . Il software Tera infatti segue quanto l’industria sta facendo in termini di formati grafici, di output, di velocità, di piattaforma e la società continua ad offrire un ottimo servizio di assistenza e un ottimo rapporto qualità/prezzo. Se loro non cambiano strada è difficile che lo facciamo noi”. E potete giurare che a questi consigli Tera presterà orecchio, abituata come è a combattere da ormai 10 anni per le sue quote di mercato.

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Il seminario che può cambiare il futuro della tua azienda Centinaia di persone hanno già partecipato! Dall’e-commerce all’analisi del comportamento dei visitatori del sito web. Verso l’integrazione tra ebusiness e processi decisionali Trasferire il proprio business velocemente su Internet è la sfida lanciata alle aziende che vogliono essere protagoniste nei nuovi scenari dell’economia digitale. La internet economy vede Informix protagonista nella fornitura di soluzioni che permettono alla aziende di essere immediatamente operative e pronte a competere nella nuova economia. In Italia sono molte le realtà più innovative, come per esempio Web Music Company, Sitcom, il portale Staibene.it (Metaweb), che utilizzano le nostre soluzioni per la i.Economy sia in ambito Web sia nell’ambito della Business Intelligence.

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Cinque giornali serali lo stesso giorno con un unico flusso di produzione Consistente incremento delle capacità grazie a Polaris e a IntelliNet Newsflow di Agfa Dal gennaio 2000, Concentra Holding stampa i propri quotidiani, Gazet van Antwerpen e Het Belang van Limburg, presso il centro stampa di Beringen, dove è stata concentrata anche tutta la stampa a contratto di quotidiani. “Grazie ai platesetter Polaris e a IntelliNet Newsflow, siamo stati in grado di aumentare in modo considerevole le nostre capacità, migliorando nel contempo anche la qualità. E tutto questo senza dovere investire in altro personale,” ha dichiarato Nico Haudenhuyse del Gruppo Editori Regionali (RUG). fica che circa 700 file o pagiConcentra Holding inclune di giornale vengono quode una vasta gamma di attivitidianamente elaborate con tà complesse estremamente diIntelliNet Newsflow e traverse. Gli uffici editoriali dei AGFA GEVAERT S.p.a. smessi poi ai quattro due quotidiani della holding, Divisione Graphic Systems platesetter Polaris che sono in Gazet van Antwerpen (diffusione Via Grosio 10/4 - 20151 Milano grado di gestire 1.000 lastre al gior146.000 copie) e Het Belang van Tel. 02.3074.220 Fax 02.3074429 http://www.agfahome.com no con una capacità di 340 lastre alLimburg (diffusione 100.000 copie), si trovano rispettivamente ad Anversa e a Hasselt. Que- l’ora,” spiega Nico Haudenhuyse, specialista tecnico sti giornali vengono stampati dal gruppo RUG a per la grafica della RUG. “L’esigenza di aumentare la Beringen che si occupa anche della stampa di De capacità di produzione di lastre è stata dettata dalla Weekkrant (tiratura 396.165 copie, 10 edizioni) e De crescente capacità d’uso del colore delle quattro macStreekkrant (tiratura 220.282 copie, 4 edizioni). Il grup- chine da stampa. Infatti, mentre in precedenza i nostri po RUG gestisce inoltre anche una grande quantità di giornali contavano soltanto 8 pagine in quadricromia, lavori a contratto, tra cui i quotidiani De Financieel ora siamo facilmente in grado di produrre un numero Economische Tijd, l’Echo de la Bourse e De Lloyd, e i di pagine triplo. E lo stesso vale per il numero delle settimanali Vacature, De Bond e TV-krant (Paesi Bas- pagine con colori pieni.” si). “In cifre, questo signiAffidabilità del flusso di lavoro e qualità del colore stabile.

ABC

Il panorama dell’editoria dei quotidiani in Belgio è interamente basato su Agfa

I file arrivano ad IntelliNet Newsflow nei formati più diversi: come file PostScript o ‘rasterizzati’ via ATM, o addirittura come file TIFF consegnati su dischi Jazz. Nico Haudenhuyse: “IntelliNet Newsflow è in grado di elaborare tutti i file che in seguito passano attraverso l’intero processo di elaborazione senza venire in alcun modo alterati . Lavorando sempre con lo stesso team, che anche in passato si era occupato di produrre i nostri due quotidiani, siamo ora in grado di stampare altri tre quotidiani a contratto. Così ogni giorno dalle nostre macchine da stampa escono cinque quotidiani e le scadenze sono sempre molto ravvicinate. Per questo non possiamo permetterci di subire la mini-

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ma interruzione nel flusso di lavoro. Per essere pronti a far fronte a questa eventualità stiamo ora lavorando in collaborazione con Agfa al fine di poter sviluppare una rete di sicurezza con tempi d’attesa ridotti al min i m o . L’affidabilità del flusso di lavoro e la qualità del colore, oggi più elevata e stabile, sono argomenti decisivi per convincere i clienti ad affidare a noi i loro lavori di stampa.” La maggiore capacità di produzione non è il nostro unico punto di forza poiché, grazie al flusso di lavoro automatizzato, siamo in grado di risparmiare tempo e carta nel front end. A IntelliNet Newsflow è stato collegato un calamaio automatico. Nico Haudenhuyse: “Grazie a questa innovazione siamo riusciti a ottenere una notevole diminuzione nel consumo dell’inchiostro e una drastica riduzione del tempo di avviamento. Inoltre siamo riusciti a ridurre il numero delle copie da scartare da 1.200/ 1.300 a 400. Con IntelliNet Newsflow, i nostri stampatori sono in grado di seguire da vicino il processo sul monitor e vedere quando le lastre sono pronte, evitando così di perdere tempo a di dover correre avanti e indietro per controllare i platesetter.” Belgio: il mercato CtP unificato “Il panorama dell’editoria dei quotidiani in Belgio è interamente basato su Agfa,” afferma con entusia-

smo Nico Haudenhuyse. Ed è veramente così! Un esempio lampante del mercato unificato è costituito dal recente quotidiano Metro, pubblicato da Concentra Holding e distribuito gratuitamente nei giorni feriali nelle metropolitane del Belgio. “La parte editoriale e grafica viene fatta a Bruxelles mentre l’OPI e il RIP vengono fatti in loco presso la Gazet van Antwerpen, così come la composizione delle pagine tabloid con IntelliNet. Una volta composte, le pagine vengono trasmesse alle platesetter Polaris della Roularta Press di Roeselare. Il fatto che l’intero mercato dei quotidiani belgi integri più o meno le stesse soluzioni di flusso produttivo Agfa contribuisce notevolmente al successo di forme di cooperazione complesse.” Tutti i gruppi che in Belgio pubblicano quotidiani hanno scelto le soluzioni CtP Polaris e/o IntelliNet Newsflow di Agfa: 1) Sodimco 2) Soc. de Press et d’Editions – La nouvelle Gazette 3) Imprimerie Rossel 4) Imprimerie de Presse 5) s.a. Sud Presse 6) CIR s.a. 7) Regionale Uitgeversgroep n.v. 8) Vlaamse Uitgevers Maatschappij 9) Hoste n.v.

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In alto - Dal centro stampa di Beringen escono ogni giorno cinque diversi quotidiani. Uno di questi è la Gazet van Antwerpen. In basso - Nico Haudenhuyse del RUG: “Ogni giorno vengono elaborati con IntelliNet Newsflow circa 700 file o pagine di quotidiani.”

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Kodak Polychrome Graphics vince il GATF InterTech Technology Award 2000 per il Kodak Approval Recipe Color Software L’InterTech Technology Award, ambito riconosci- utilizzato per la stampa finale. mento internazionale che a partire dal 1978 la Graphic Secondo quanto dichiarato dalla stessa GATF, uno Arts Technology Foundation (GATF) assegna annual- dei membri della giuria ha motivato la propria scelta mente alle migliori innovazioni tecnologiche applica- dichiarando che la combinazione ideata da Kodak te all’industria grafica e della stampa, è stato conferito Polychrome Graphics tra tecnologia Recipe Color, quest’anno a Kodak nuovi donors metallo, verPolychrome Graphics per de e arancio per la stampa Kodak Approval Recipe a sei colori, donor bianco Color, il rivoluzionario e ricevente trasparente forVia del Pratignone 38/40 software per le prove colore dinisce la soluzione ad un diffici50041 Calenzano (FI) gitali retinate. Kodak Polychrome le problema di prove digitali a cotel. 0558836200 - fax 0558836222 Graphics raggiunge così per la delori sia al mercato del packaging e http://www.kpgraphics.com cima volta il prestigioso traguardo della stampa decorativa a inchiostri email: infoitalia@kpgraphics.com dell’InterTech Technology Award, metallici che più in generale a tutti gli l’unico assegnato quest’anno ad una tecnologia di pro- stampatori commerciali. ve colore digitali, a conferma della posizione leader Da parte di Kodak Polychrome Graphics, il mananel settore sia della società che del prodotto Approval. gement commenta l’assegnazione del decimo Award Recipe Color, combinato con i nuovi donor metallo, con comprensibile orgoglio. Jeff Jacobson, chief verde e arancio, consente ai sistemi Kodak Approval executive officer, mette l’accento sul fatto che l’Award XP di riprodurre con estrema fedeltà milioni di colori. deve essere diviso con tutti i collaboratori, riconoscenLa presentazione del nuovo software è stata una done lo spirito innovativo e l’impegno nel lavoro di delle ragioni fondamentali del grande successo di ven- tutti i giorni. Gary Ryerson, direttore marketing di dite dei sistemi Kodak Approval che Kodak Kodak Polychrome Graphics, ricorda invece che il siPolychrome Graphics ha ottenuto nel corso della Drupa stema Kodak Approval aveva già ricevuto un InterTech 2000. Recipe Color è basato su una tecnologia esclu- Award nel 1993. Da allora ad oggi la società ha deciso siva che utilizza per ogni colore una singola bitmap ed importanti investimenti nella tecnologia Approval per espone poi la lastra più volte, in modo da depositare garantirne la continuità nella rispondenza con le riesattamente la quantità di colorante necessaria a pro- chieste degli utilizzatori. durre il colore desiderato. L’Award del 2000 conferma l’utilità degli sforzi La possibilità di regolare totalmente la densità del compiuti e definisce il sistema come standard di rifedonor e la capacità di esporre l’immagine con preci- rimento per le tecnologie del proofing digitale a colosione punto-punto permettono al software Recipe Color ri. Significative sono anche le testimonianze degli di riprodurre virtualmente qualsiasi colore con risul- utilizzatori dei sistemi Kodak Approval. John Meyer, tati perfetti. Una tecnologia veramente nuova, che per- direttore tecnico della Cohber Press di Rochester, nelmette di raggiungere risultati ritenuti fino ad ora im- lo stato di New York, ritiene che il maggior vantaggio possibili, conveniente anche nei costi grazie alla offerto dalle tecnologie Approval sia la possibilità di drastica riduzione delle quantità di prodotti da acqui- presentare ai clienti una prova perfettamente corrisponstare, inventariare e immagazzinare; usando la base dente al risultato finale di stampa. Ne consegue il rafmetallica con Recipe Color i sistemi Kodak Approval forzamento della soddisfazione, della fiducia e della possono infatti riprodurre colori come oro, argento, fedeltà del cliente nei confronti dello stampatore, ma cromo, bronzo con la stessa brillantezza degli inchio- anche dell’immagine di questi nei confronti del merstri da stampa metallici e sullo stesso supporto che verrà cato in generale. Recipe Color provvede inoltre al

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trapping tra i colori di quadricromia e quelli speciali prima di andare in stampa, permettendo di eliminare gli errori, aumentando la capacità di prevedere il risultato effettivo e riducendo gli sprechi. Sempre secondo Meyers, l’introduzione del software Recipe Color ha permesso alla Cohber Press di ridurre del 50% gli errori di trapping. L’InterTech

Award sarà consegnato ufficialmente a Kodak Polychrome Graphics in occasione del Graphics Arts Industry Summit del 2000 che riunirà dal 14 al 17 ottobre la GATF, la Print and Graphics Scholarship Foundation - fondazione americana che riunisce le scuole grafiche - e l’associazione di stampatori Printing Industries of America (PIA).

GATF InterTech Awards conferiti alle tecnologie Kodak Polychrome: 2000

Kodak Approval Recipe Color Software

1996

Kodak Direct Image Thermal Printing Plate

1994

Polychrome CTX System

1993

Kodak Approval Digital Color System

1992

Polychrome Waterless Lithographic Printing System

1988

Kodak Signature Color Proofing System

1985

Kodak Ultratec Products

1985

Polychrome Laser-Scan Printing Plate

1983

Rachwal Super 70 Projection Platemaker

1979

Opti-Copy Imposer

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Amilcare Pizzi S.p.A. installa una linea Ferag per la gestione degli stampati di grande qualità L’Amilcare Pizzi S.p.A., società italiana massimo in termini di qualità, è stato introdotto alla stampatrice di libri d’arte, di fotografia e di periodici Amilcare Pizzi S.p.A. come vera e propria “spina dordi qualità, apprezzata in tutto il mondo per l’altissima sale” di collegamento fra diverse fasi del ciclo produtqualità delle riproduzioni in bianco e nero e a colori, tivo. ha scelto una linea per il trasporto, taglio e confezionamento pacchi per le riviste fornita da Ferag Taglierina a tamburo SNT-U all’esordio in Italia Italia, azienda leader mondiale nella fornitura di impianti Il layout fornito da Ferag per l’inserimento e la Italia allo stampatore d’arte mimovimentazione delle sale spelanese comprende anche una tadizioni per i quotidiani.nonché glierina a tamburo compatta SNTFERAG ITALIA S.r.l. sistemi di raccolta, cucitura e taglio. U che segna così il suo esordio sul Via Grosio, 10/10, 20151 Milano La decisione della Amilcare Pizmercato italiano, dopo oltre 100 inTel. 02.38002770 - Fax 02.38006710 zi S.p.A. rappresenta un importante trastallazioni in tutta Europa, il 60% Sito Internet: www.ferag.com guardo per la Ferag Italia in un mercato, delle quali in Germania, Paese dove si la stampa di prodotti commerciali di altissima qualità, presta tradizionalmente grande attenzione alla qualità nel quale la filiale italiana della società svizzera sta finale degli stampati. qualificandosi come partner tecnologico in grado di La soluzione fornita da Ferag Italia svolge in linea trasferire il know-how acquisito in un mercato alta- le funzioni di allineamento, pressa e taglio del prodotmente sofisticato come quello dei quotidiani a servi- to in arrivo dalla rotativa che, una volta passato attrazio di prodotti editoriali e commerciali caratterizzati verso il ciclo, viene ceduto ad un altro segmento del da una altissima qualità di stampa. nastro trasportatore ed avviato alla fase finale di lavorazione, attraverso uno stacker Segbert ICS98 ed un Il sistema di trasporto UTR pallettizzatore della stessa casa, sempre rappresentata in Italia da Ferag, modello ZPA 80/35. Anche in queIl sistema di trasporto UTR fornito da Ferag Italia sto caso le componenti dell’impianto sono state scelte è costituito da un nastro progettato a partire dalla con- con gli stessi criteri di progettazione tesi a sviluppare siderazione che i prodotti editoriali vanno evolvendo un layout industriale caratterizzato per un verso da una verso forme di personalizzazione sempre più spinte e, estrema flessibilità in termini di prodotti lavorabili e, di conseguenza, le fasi produttive vengono segmentate per un altro, dal rispetto più assoluto degli standard in tempi diversi, e su macchine diverse, rendo neces- qualitativi che caratterizzano uno stampatore d’arte sario sistemi di trasporto ed assemblaggio finale dei quale è la Amilcare Pizzi S.p.A., una società che ha prodotti in grado di mantenere integra la qualità finale contribuito alla diffusione internazionale di autori del dello stampato. calibro di Ansel Adams, Richard Avedon, Robert Capa, Gli ingegneri della Ferag hanno quindi sviluppato Edward Weston, Gianni Berengo Gardin, Folco Quilici un unico tipo di pinza in grado di potersi adattare ad e Fulvio Roiter, e collabora attivamente con i più ogni tipo di prodotto, dal quotidiano alle diverse parti prestigiosi musei e centri culturali del mondo intero, che vanno a costituire un periodico di qualità o un li- quali la National Gallery of Art di Washington, il bro d’arte. Il sistema UTR, grazie alla sua MoMa di New York, la National Gallery e la Royal polifunzionalità ed agli standard che garantiscono il Academy of Art di Londra.

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Cos’é WYSIWYP

A chi è destinato

WYSIWYP (acronimo di What You Send Is What WYSIWYP è un sistema destinato alle concessioYou Print) è il nuovo sistema, basato su tecnologia narie di pubblicità poiché, anche nel flusso tradizioInternet, che consente ad agenzie/fotolito, concessio- nale (pellicole e supporti magnetici), è compito di quenarie di pubblicità ed ediaziende ricevere, verifiL i n k S e r v i c e S r l ste tori di gestire, in modo tocare e smistare i materiali talmente digitale ed inteverso gli editori di compe• CONSULENZA INFORMATICA tenza. grato, il flusso di attività le• FORMAZIONE gate al processo di acquisiIl nostro prodotto è stato • SVILUPPO SOFTWARE zione dei materiali. progettato per rendere total• DISTRIBUZIONE WYSIWYP non è un mente digitale l’interazione semplice “pony-express” fra chi crea i materiali (agenVia Alle Rotte, 9 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) Telefono: (0522)953867 r.a. Fax: (0522)953869 elettronico, ma uno strumenzie/fotolito), chi li deve validare Internet: http//www.linkservicegroup.it to in cui le straordinarie oppor(concessionarie) e chi li deve proE-Mail: posta@linkservicegroup.it tunità offerte della tecnologia Interdurre (editori). net sono utilizzate per dare una risposta concreta alla WYSIWYP è predisposto per dialogare con tutti i necessità di implementare un workflow che si espri- sistemi informativi tipicamente installati presso le conme in modo trasversale attraverso entità molto diver- cessionarie (gestionale, prenotazione, archiviazione ed se. impaginazione). Facile da adottare In un flusso complesso che coinvolge soggetti così profondamente diversi è indispensabile che ognuno conservi la propria “identità” e missione aziendale. Con WYSIWYP si aggiunge valore a tutto il ciclo senza introdurre forzature rispetto agli “usi e costumi” delle aziende che sono chiamate a collaborare. Dal punto di vista applicativo WYSWYP è composto da tre moduli funzionali, denominate interfacce, realizzati in base alle esigenze specifiche delle realtà a cui sono destinati. Interfaccia Agenzia Le agenzie sono il primo anello della catena produttiva, hanno metodologie, strumen-

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ti, organizzazione consolidate nel tempo e dimestichezza con “il digitale”; sono aziende indipendenti e, giustamente, non gradiscono l’imposizione di elementi estranei al core business. Se trasmettere materiale digitale significa adottare hardware, software e procedure ostili è inevitabile che nascano delle resistenze: per accedere ad una concessionaria dotata di WYSIWYP sono sufficienti la possibilità di generare PDF (o PostScript) ed avere a disposizione un accesso Internet. L’utilizzo del sistema può anche incidere in modo positivo su centri di costo (produzione dei supporti e loro spedizione) che sono estranei agli obiettivi primari, permettendo quindi di liberare preziose risorse.

WYSIWYP è costruito su tecnologia Internet anche per renderne l’utilizzo facile, veloce e piacevole. A titolo d’esempio, ogni collegamento è registrato nel sistema in modo da poter consultare, in qualsiasi momento, la “storia” delle attività svolte e ricevere un feedback costante dalla concessionaria. Interfaccia concessionaria WYSIWYP è stato progettato tenendo presente che

l’introduzione di un flusso totalmente digitale non deve spostare i problemi da un anello ad un altro della catena produttiva ma, anzi, consentire a ciascuno di esprimere al meglio le professionalità che gli competono. Implementare questa tipologia di flusso non significa rincorrere una moda, ma tenere il passo con l’evoluzione tecnologica e le strategie organizzative: la duttilità del supporto digitale consente di attivare processi molto efficienti sia sotto il profilo della gestione che della vendita. WYSIWYP si concretizza in un “portale materiali” attraverso il quale possono transitare solo elementi di cui è garantita la riproducibilità in base alle caratteristiche dei sistemi di produzione lato-editori. Il motore di validazione automatica è predisposto per accettare, in ingresso ed uscita, file PostScript e PDF sui quali effettua, in conformità a profili concordati con la produzione, controlli molto sofisticati ed attendibili. Il sistema comunica a chi spedisce se il materiale è stato accettato oppure, in caso contrario, i motivi del rifiuto; il tutto entro pochi secondi dalla ricezione…

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L’agenzia avrà quindi tutte le informazioni necessarie per rigenerare il materiale in modo corretto ed inviarlo nuovamente. La non accettazione garantisce che siano presi in carico solo oggetti conformi alle specifiche di produzione, impedendo imprevisti presso la tipografia del quotidiano. L’elemento grafico, prima di poter essere inviato, deve essere corredato da informazioni descrittive che sono personalizzate in base alle esigenze; questi elementi possono essere utilizzati come chiavi di ricerca. L’interfaccia proposta prevede diverse modalità di visualizzazione e stampa dei materiali ricevuti che, con un semplice click, possono essere resi disponibili agli editori di destinazione. L’impatto tecnologico di WYSIWYP è ridotto all’implementazione di una piccola infrastruttura Web

che gestisce l’interfaccia applicativa front-end in collegamento con il server di validazione. I forti automatismi di cui il sistema è dotato, abbinati alla fruibilità della piattaforma Internet, fanno di WYSIWYP un sistema facilmente integrabile con l’impianto tecnologico già esistente. WYSIWYP è predisposto per essere interfacciato con i sistemi amministrativi, per la gestione dei materiali, dei listini d’impaginazione e d’archiviazione. Interfaccia Editore L’accettazione del materiale da parte della concessionaria provvede ad alimentare automaticamente l’interfaccia editore; attraverso questo modulo possono essere effettuati gli ultimi controlli visivi sul materiale da impaginare oppure, più semplicemente, predisporsi per lo scarico automatico verso il sistema editoriale. Il sistema WYSIWYP effettua tutte le verifiche (e le eventuali conversioni) necessarie a garantire la riproducibilità dei materiali prima che essi siano resi disponibili all’editore: in questo modo non potranno esserci spiacevoli “sorprese” in fase d’uscita. Integrazioni e personalizzazioni WYSIWYP è un sistema basato su tecnologie standard di mercato che consentono un elevatissimo grado di integrazione con i sistemi esistenti. Essendo progettato e realizzato interamente dal nostro Centro di Sviluppo, siamo in grado di “cucire” l’interfaccia ed i flussi in base alle vostre esigenze. LinkService in breve La nostra azienda è presente da diversi anni sul mercato editoriale nazionale, con particolare riferimento alla progettazione, implementazione ed assistenza di sistemi per la gestione del flusso pubblicitario. WYSIWYP rappresenta il “punto d’arrivo” di un’ampia serie di esperienze maturate in questo settore che ci hanno indirizzato nella scelta dei componenti di base migliori per ciascuna necessità applicativa.

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Kodak Polychrome Graphics e il CtP per giornali all’Ifra 2000 L’edizione 2000 di Ifra è stata per Kodak Mercury News; anche in questo caso le lastre utilizzaPolychrome Graphics la migliore occasione per lan- te sono le Kodak Polychrome Graphics ThermalNews. ciare le ultime novità nel campo della tecnologia ter- Oltre alle soluzioni CtP, Kodak Polychrome Graphics mica Computer-to-Plate applicata alla stampa dei gior- ha presentato al mercato dei giornali le proprie solunali. Allo stand 240, nella Hall 11, era installata e fun- zioni Computer-to-Film. Tra queste il Kodak Gen5 Recording Film, che offre zionante una nuova verun alto livello di risoluziosione del Newsetter ne e di qualità, esposto da System, il primo sistema una imagesetter ECRM CtP termico specifico per Via del Pratignone 38/40 Marlin 46 con formato utile di 18 i giornali. Newsetter è un sistema 50041 Calenzano (FI) pollici (46 cm) e capacità produttiprogettato secondo criteri che contel. 0558836200 - fax 0558836222 va di 60 pagine broadsheet all’ora, sentono di far fronte agli alti stanhttp://www.kpgraphics.com collegata in linea con la sviluppatrice dard produttivi tipici degli stampatoemail: infoitalia@kpgraphics.com Kodamatic Film Processor Version 5. ri di giornali medi e grandi e costruito con le migliori componenti per garantire risultati estre- Nella configurazione presentata all’Ifra la sviluppatrimamente affidabili e di ottima qualità. La flessibilità ce comprende l’unità opzionale integrata per il recuche caratterizza il Newsetter System permette di ac- pero dell’argento e la nuova funzione fast fix, che si cettare file in entrata con valori di risoluzione variabi- adatta particolarmente alle richieste produttive del li, che possono successivamente essere modificati in mondo dei giornali. Durante la visita allo stand Kodak Polychrome uscita secondo le necessità del cliente. Le ampie capacità del sistema Newsetter sono state dimostrate allo Graphics i visitatori di Ifra hanno potuto usufruire di stand Kodak Polychrome Graphics in combinazione un sistema di schermi interattivi che ha consentito di con le lastre termiche ThermalNews, anch’esse speci- ottenere informazioni dettagliate su tutta l’ampia gamfiche per i giornali. Al mercato dei giornali medio-pic- ma dei prodotti dedicati ai giornali, mentre gli speciacoli Kodak Polychrome Graphics propone invece il listi Kodak Polychrome Graphics erano come sempre CreoScitex Trendsetter 2637F AL, che all’Ifra è stato a disposizione dei clienti per approfondire i temi di presentato in configurazione con la sviluppatrice maggiore interesse.

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mySAP.com Media e SVC Agency: la soluzione perfetta per le agenzie di pubblicità La soluzione ideale per le esigenze delle agenzie di pubblicità. Due sistemi leader - mySAP.com Media e SVC Agency - uniscono le loro forze per creare una nuova soluzione totalmente integrata, completa, basata sullo stato dell’arte delle tecnologie Web. E’ una soluzione che si presta molto bene ad essere utilizzata come servizio ASP Attività, risorse umane, redditività: tutto sotto controllo

settore industriale della pubblicità. Il risultato di questa unione è una soluzione che copre ogni esigenza di Information Technologies e supporta l’intera gamma di attività delle agenzie di pubblicità.

Questa soluzione integrata consente di governare senza difficoltà il flusso ininterrotto di preventivi, offerte, attività e fatture, Supporto end-to-end delle sia in ingresso che in uscita, e di attività e del controllo gestire con efficienza il personabudget le, sia interno che i collaboratori SAP free-lance. Stato di avanzamento, Le agenzie di pubblicità si troVia Paracelso 24 - Pal. Cassiopea, 2 termini di consegna, rispetto del vano a gestire una grande varietà Centro Direzionale Colleoni budget sono sempre sotto controldi attività, spesso, assai comples20041 Agrate Brianza - (MI) lo per ciascun cliente e per ciascun se, per conto dei propri clienti. Tel. 039/68791 Fax 039/6091005 lavoro. E c’è di più: la possibilità Queste attività devono essere rehttp://www.sap.com/italy di monitorare costi, ricavi ed ogni alizzate nel rispetto di precisi vinaltro parametro di riferimento con estrema semplicità, coli di budget, attraverso il ricorso a risorse interne ed garantendo in questo modo la più completa trasparen- esterne all’agenzia. Nel frenetico ambiente della pubza finanziaria di ogni attività. blicità le continue modifiche al lavoro in corso d’opeUn ulteriore vantaggio è costituito dalla integra- ra sono la regola e non l’eccezione, pertanto riuscire a zione tra processi di business e processi creativi, e controllare e gestire i termini di consegna ed i costi è dall’ininterrotto flusso di informazioni che transitano una vera sfida. Questa soluzione mette a disposizione da una applicazione alla successiva. E, soprattutto, dell’agenzia un vero e proprio “cruscotto di comanquesta soluzione nasce per durare nel tempo, grazie al do”, con tutti i comandi che occorrono per realizzare supporto ed al servizio di SAP® e di SVC. tutte le attività e con il controllo in tempo reale dei dati, a garanzia del rispetto dei tempi, dei costi e, in ultima analisi, della profittabilità del lavoro: Una soluzione per tutti i processi produttivi • raccoglie nella cartella di lavoro elettronica tutte le informazioni occorrenti sul lavoro e sul cliente, commySAP.com Media è basato sulle potenti ed preso il budget, i contratti, le minute degli incontri, affidabili caratteristiche di SAP R/3®, il più noto e le stime, i preventivi. diffuso software gestionale del mondo. mySAP.com Media è totalmente Web-enabled, ed • Genera offerte in maniera rapida ed estremamente accurata, considerando inoltre il ricorso sia alle riè stato realizzato con l’obiettivo di soddisfare le partisorse interne che a quelle esterne. colari esigenze delle imprese del settore media. Oggi mySAP.com Media può essere integrato con SVC • Pianifica i costi e controlla i budget in maniera altamente affidabile. Agency, un sistema sviluppato dalla Schmidt Vogel Consulting (SVC), società di consulenza leader per il • Effettua un monitoraggio accurato ed in tempo rea-

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le dei costi delle risorse impiegate, sia interne che esterne. • Effettua una minuziosa pianificazione delle attività, con o senza tappe intermedie. • Pianifica e gestisce sia lo staff creativo che quello di produzione. • Gestisce la transizione del flusso di informazioni dalla fase di esecuzione delle attività a quella di rendicontazione e di fatturazione.

tica di un budget che preveda più attività che nell’ottica “una attività alla volta”. La soluzione consente una sofisticatissima gestione dei dati relativi ai clienti: funzioni di marketing, compresa l’elaborazione automatica di mailing list, supporto per l’elaborazione di bozze contrattuali, con una ampia gamma di piani di addebito e di offerte personalizzate per il singolo cliente.

Tracciabilità delle attività interne

Costi e ricavi sono costantemente sotto controllo, così come tutti gli altri parametri chiave dell’attività, così come sono disponibili, ad un semplice clic del mouse, un gran numero di resoconti ed analisi: redditività per singolo cliente, servizi fatturabili e non, costi preventivati e costi reali, spese generali, margini di profitto. E’ possibile guardare ai macroindicatori oppure soffermarsi sui minimi dettagli, per esempio il costo di ogni singolo spot televisivo per il cliente Tizio nell’ultimo trimestre, con facilità e rapidità.

La registrazione e l’addebito dell’attività svolta a favore di un cliente costituisce uno degli aspetti più importanti nell’attività pubblicitaria. Con questo sistema, ogni addetto può registrare il tempo assegnato a ciascun lavoro direttamente dalla propria postazione, utilizzando semplici schermate con controlli di plausibilità. Le assegnazioni possono essere trasmesse automaticamente ai livelli gerarchici superiori per l’approvazione, e quindi trasferiti automaticamente verso la fase di rendicontazione e di fatturazione del lavoro. Questi dati possono essere gestiti online o offline, dalla propria postazione di lavoro o in remoto via Internet. Le tariffe orarie sono definibili liberamente, ed è disponibile nel sistema il supporto dei costi di viaggio, che possono essere assegnati in tutto o in parte ai singoli lavori. Produzione ed acquisto dell’esecutivo Questa soluzione rende molto più semplice ed agevole la gestione di tutte le complesse attività associate alla produzione ed all’acquisizione dell’esecutivo pubblicitario, come la richiesta e la gestione di offerte e preventivi, oppure l’addebito al cliente - con o senza commissioni - di costi esterni. E’ inoltre possibile creare un’ampia gamma di report, per esempio sui conti in sospeso o sul volume di attività realizzate con società di produzione esterne. In aggiunta a ciò, è possibile verificare la disponibilità ed il costo dei diritti d’autore e tenere sotto controllo la scadenza dei diritti acquistati. CRM, e non solo Il sistema dispone di un’ampia gamma di applicazioni CRM (Customer Relationship Management), permettendo di creare un profilo aggiornato dei propri clienti e delle attività svolte per loro conto, sia nell’ot-

Controllo e reportistica

Gestione finanziaria Non è un caso che la maggior parte delle prime 500 aziende del mondo della classifica di Fortune utilizzino software SAP per la gestione finanziaria. Gestione del cash flow, vendite ed acquisti, attività e passività, sono disponibili per un’ampia gamma di settori industriali, in differenti paesi, in differenti lingue, con differenti valute di riferimento, ma tutte con la riconosciuta capacità di mantenere dati ed informazioni finanziarie costantemente aggiornati, accurati, sicuri. Interfaccia semplice browser-based L’interfaccia utente è di tipo browser, in modo da rendere familiari e facili da apprendere tutte le funzioni. Al sistema è possibile collegarsi dalla propria postazione in ufficio, da casa o da una stanza d’albergo. Possono accedervi anche i clienti, per permettere loro, per esempio, di verificare in prima persona lo stato di avanzamento dell’attività che li riguarda. Un potente sistema di autorizzazione assicura che essi possano visualizzare soltanto i dati di loro pertinenza: niente di più, niente di meno. Il flusso di lavoro integrato, la gestione dei documenti (che comprende la verifica automatica delle versioni di un documento), le funzioni self-service, i servizi fax ed e-mail sono solo alcune delle molte funzioni che garantiscono efficienza e produttività.

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Profili utente: funzioni personalizzate pronte all’uso Funzioni, informazioni e servizi vengono forniti nella forma di profili utente: portali aziendali finalizzati a supportare le attività tipiche, poniamo, dell’account executive, dell’art buyer, del controller, del responsabile del traffico, o anche dell’amministratore delegato. Il risultato è una soluzione che lavora esattamente come l’utente desidera. Inoltre è preconfigurata, pertanto la sua implementazione è semplice ed estremamente rapida. E dietro il sistema c’è la consulenza, il supporto, il servizio costante di SAP e di SVG, che non soltanto garantiscono un rapido ritorno dell’investimento, ma ne prolungano la durata nel tempo. Il profilo utente per il copywriter: un esempio Il profilo utente del copywriter comprende una gamma di funzioni finalizzate ad accrescere la produttività e ad ottimizzare i processi: • Agevole input delle ore lavorate e dei servizi forniti per le singole attività, con i dati resi disponibili in tempo reale per altri processi ed altro staff, come account manager, art director, clienti. • Monitoraggio dei tempi online, offline o via Internet. • Integrazione di tutte le forme di comunicazione, comprese posta, fax, e-mail.

• Supporto per il lavoro di gruppo nella generazione di documenti, con procedure di check-in e di checkout a garanzia della corretta gestione dello stato di avanzamento del lavoro. • Possibilità di gestire i costi di viaggio e di assegnarli automaticamente, in tutto o in parte, alle singole attività. • Controlli automatici di plausibilità, del tipo “può questo addetto addebitare tempo di lavoro per questo tipo di attività?” • Validazione dei tempi assegnati e dei relativi addebiti tramite il workflow. E’ importante sottolineare come i profili utente vengono costantemente aggiornati da SAP, e possono essere combinati con pacchetti software di terze parti, oppure personalizzati sulla base delle specifiche esigenze di ogni singola agenzia. Sono disponibili profili utente predefiniti nelle seguenti aree: • • • • • • •

Finanza Controllo Art buying Produzione Traffico Commerciale Creativi Per ulteriori informazioni: www.sap.com/media

Qualche informazione su SAP SAP è leader di mercato nel settore delle soluzioni software interaziendali. Facendo leva sulla solidità del proprio software gestionale rivolto a tutti i settori e sulla base installata di soluzioni enterprise più ampia del mondo, SAP ha realizzato mySAP.com, un ambiente gestionale aperto e collaborativo di soluzioni personalizzate on demand. mySAP.com permette alle aziende di ogni dimensione e settore di far interagire dipendenti, clienti e partner per capitalizzare le opportunità offerte dalla nuova economia Internet. Con mySAP.com tutti possono sfruttare la potenza di Internet per lavorare meglio e in tempi più brevi, ottimizzare la supply chain, gestire i rapporti di collaborazione strategici, ridurre il time-to-market, condividere le informazioni e incrementare la produttività e il valore dell’azienda. SAP è quotata su diversi listini tra cui la Borsa di Francoforte (FSE) e di New York (NYSE) con il simbolo “SAP”. Il sito World Wide Web di SAP è raggiungibile all’indirizzo http://www.sap.com.

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Multilab e News & Clips: soluzioni e servizi Telpress per fare ordine fra le notizie Internet è il più grande contenitore di notizie mai biente Telpress TOSCA consente la distribuzione delcreato dall’uomo. Testate quotidiane, agenzie, siti le rassegne stampa attraverso Internet e l’accesso da tematici, aziende di ogni tipo e dimensione contribui- parte degli utenti finali tramite browser professionali scono ogni giorni ad alimentare il più grande canale di di consultazione delle informazioni. diffusione di notizie da ogni angolo della terra. Se a Personalizzare le rassegne stampa queste si aggiungono le altre fonti di inforIl sistema Multilab dispone di funmazione, giornali, periodici, radio e tezioni molto avanzate per la levisioni, la ricerca mirata di notizie personalizzazione di notiziari. E’ in tempo utile diventa impossibile senpossibile infatti definire una lista za strumenti adeguati. di indirizzi Internet utili al ritrovaPer chi vuole essere aggiornato in mento di alcune categorie di notitempo reale, il problema da risolvere si chiama selezione mirata degli argo- Piazza della Libertà 13 - 00192 Roma zie tematizzate in funzione degli tel. 06/3216304 - fax 06/3216345 argomenti o delle fonti di provementi, delle fonti e della qualità delle notizie. Telpress, azienda italiana leader E-mail: info@email.telpress.it nienza. La stazione di lavoro Multilab http://www.telpress.it può provvedere al download delle paginelle tecnologie per la trasmissione dati e ricezione delle notizie di agenzia, propone a tutti i pro- ne html preselezionate in modo del tutto automatico fessionisti ed alle aziende del settore editoriale due ed alla loro archiviazione logica all’interno della base opportunità per fare ordine nel caos quotidiano di no- di dati preimpostata dall’utente. Multilab consente anche di agganciare ai materiali tizie on line e off line: Mutilab, soluzione completa per realizzare rassegne elettroniche dalla stampa, dal- selezionati altre rassegne stampa provenienti da Service la TV e da Internet, e NEWS & Clips, il servizio inte- specializzati o da uffici stampa esterni, trasmesse sotgrativo su linea ADSL che fornisce il panorama dei to forma di file di data-base. media a stampa, in video e su internet. Il servizio NEWS & Clips Multilab per le rassegne multimediali Multilab é il nuovo sistema Telpress per realizzare, archiviare e distribuire ogni giorno rassegne stampa multimediali su rete Internet. La soluzione integra gli strumenti più tradizionali per le rassegne stampa con materiali tratti dalla carta stampata - acquisiti attraverso scanner collegati a Pc - con la possibilità di acquisire, filtrandole in funzione dei contenuti, notizie reperite in rete, siano esse testuali o files immagini (telegiornali on line) o audio (da emittenti radio). I materiali digitali vengono trattati in un ambiente caratterizzato da strumenti specializzati per il trattamento grafico - taglia, incolla, impagina, etc..- e per l’archiviazione di informazioni alfanumeriche attraverso il riempimento automatico dei campi indice del database tramite l’impiego di software OCR o tramite filtri di importazione da files reperiti in rete. L’am-

Telpress offre anche a professionisti ed aziende del settore un servizio di rassegne stampa periodiche elaborate a partire dalla raccolta e dall’indicizzazione delle fonti selezionate dai clienti. In questo caso è la stessa Telpress a provvedere alla elaborazione dei materiali di informazione elaborati sia con procedimento analogico-digitale ( nel caso di informazioni stampate) sia in modalità diretta digitale-digitale (per le fonti disponibili su rete Internet). Questi pacchetti di informazione integrano i materiali quotidianamente trasmessi su impianti Telpress attraverso la Rete Privata Virtuale a dorsale ATM con una velocità di trasferimento dati di 2 Mb/s. Anche per NEWS & Clips i materiali trasmessi spaziano, a seconda delle esigenze, dai ritagli di carta stampata alle rassegne video TV, ai files audio delle radio on line fino alle pagine web.

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Il gruppo tedesco WAZ ha scelto Polaris

Dopo 18 mesi di test intensivi su vari sistemi CTP, il gruppo tedesco WAZ sta attrezzando tutti i propri impianti di produzione di giornali quotidiani in Germania interamente con i sistemi CTP Polaris e le lastre per CTP Agfa. Anche per gli impianti di produzione all’estero (Ungheria, Bulgaria, Croazia) sono previste altre installazioni di sistemi Polaris.

Il Gruppo WAZ è uno dei rettore tecnico presso il cenpiù grossi editori di giornali tro di produzione di Hagen, quotidiani in Germania con un la illustra così: totale di 7 quotidiani con 180 “Quando tutte le redazioAGFA GEVAERT S.p.a. ni (WAZ, WP, WR, IKZ e edizioni regionali, inclusi il Divisione Graphic Systems NRZ) sono state attrezzate con Westdeutsche Allgemeine Via Grosio 10/4 - 20151 Milano il nostro sistema editoriale Zeitung (WAZ), il Neue Ruhr “Multicom”, che include l’integrazioZeitung e molti giornali locali. 14 si- Tel. 02.3074.220 Fax 02.3074429 http://www.agfahome.com ne di foto e annunci in tutte le pagine stemi Polaris configurati con la sviluppatrice online saranno installti negli stabilimenti di di testo, vi è stato un enorme incremento del numero Essen, Hagen, Erfurt e Löbichau (vicino a Gera). Que- di pagine complete da esporre. ste installazioni fanno del gruppo editoriale con sede Inoltre, l’aumento dell’uso del colore nei nostri a Essen il più grosso utilizzatore di sistemi CTP del quotidiani aveva avuto come conseguenza una magsettore quotidiani. giore quantità di pellicole e di lastre da stampa. Sono sempre di più i clienti esterni che inviano paPerché il Westdeutsche Allgemeine Zeitung gine complete ai nostri reparti di prestampa tramite ISDN. Tra questi clienti ora vi è anche il Financial (WAZ) ha scelto Agfa Polaris Times Deutschland. In seguito a questi sviluppi, avevamo raggiunto i L’esigenza di fare un investimento nella tecnologia CTP nasce da una situazione critica. Heinz- Dieter limiti di capacità dei nostri sette espositori per lastre e Gerdes, di- incontravamo strozzature sempre più gravi nella stampa e nel ciclo di produzione. Per produrre le pagine di annunci pubblicitari mediante “Alfa Ad System”, la cui introduzione era prevista entro il 2000, avremmo dovuto assolutamente acquistare altri espositori per lastre. Dovevamo quindi scegliere se investire nuovamente nella tecnologia CtF, ormai obsoleta, o se passare subito al CtP. C’era inoltre una certa insoddisfazione nei confron-

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ti dell’esposizione delle lastre, riguardo alla precisione del registro da una macchina all’altra, alla predisposizione ai guasti, al continuo cambiamento dei rotoli di pellicola, alle prestazioni scandenti dell’uscita (21 lastre l’ora), ecc. Per tentare di ridurre i ritardi nella produzione, pretendevamo quindi che la produzione mediante CtP rendesse tre o quattro volte più veloce l’esposizione e lo sviluppo.” Alta qualità e stabilità in un pacchetto completo La decisione è stata preceduta da 18 mesi di test intensivi su vari sistemi CTP nel centro stampa di Hagen. “Fin dall’inizio è stato chiaro che i criteri più importanti erano la qualità dell’esposizione e

l’affidabilità del funzionamento” afferma Heinz-Dieter Gerdes. Rispetto agli altri fotoplotter, Agfa Polaris ha ottenuto punteggi elevati in tutte le prove, non ha avuto problemi di affidabilità, ha fornito produttività e qualità elevate. Fondamentale per la decisione è stato il pacchetto completo offerto da Agfa, che include CtP, sviluppatrice, lastre da stampa e assistenza completa su tutto il territorio europeo. Questo pacchetto completo offerto da un unico fornitore, costruito attorno all’alta qualità e stabilità del CTP Agfa Polaris significa garanzia di produzione di alti volumi e affidabilità. Inoltre con più di 250 plotter per lastre Polaris attualmente installati, Agfa è il leader del mercato europeo dei giornali quotidiani e ciò significa esperienza al servizio delle esigenze specifiche dei quotidiani.

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Circolare del 13-07-00 N° 30 (Mi)

Costi emergenti relativi alla sperimentazione – Accordo Fieg – Anadis del 3.3.1999

Circolare del 17-07-00 N° 38 (Rm)

Deducibilità delle spese promozionali

Circolare del 17-07-00 N° 39 (Rm)

Conferenza europea dell’Inma a Nizza (4 - 7 ottobre 2000).

Circolare del 18-07-00 N° 40 (Rm)

Disciplina dei sondaggi politici ed elettorali. Delibera n. 200 del 22 giugno 2000 dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni recante “Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione nei periodi non elettorali” (G.U. n. 152 del 1° luglio 2000)

Circolare del 19-07-00 N° 31 (Mi)

Progetto di informatizzazione delle rivendite:accordo definitivo sull’avviamento della fase sperimentale.

Circolare del 21-07-00 N° 32 (Mi)

Costi emergenti relativi alla sperimentazione – Accordo Fieg – Anadis del 3.3.1999

Circolare del 21-07-00 N° 41 (Rm)

Misure e modalità di versamento del contributo dovuto all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni di cui all’art. 2, comma 38, lettera b), della legge 14 novembre 1995, n. 481. Decreto del Ministero delle Finanze del 12 luglio 2000 (Gazzetta Ufficiale n. 168 del 20 luglio 2000).

Circolare del 25-07-00 N° 42 (Rm)

Chiarimenti su alcune modifiche a testi di stesura della disciplina collettiva poligrafica.

Circolare del 25-07-00 N° 43 (Rm)

Insegne apposte sulle edicole esenti da imposta. Risoluzione del Ministero delle Finanze

Circolare del 31-07-00 N° 33 (Mi)

Comportamento delle imprese di distribuzione locale riguardo all’osservanza dei turni di chiusura estiva delle rivendite, stabiliti dalla Commissione istituita ai sensi dell’art. 3 del vigente Accordo nazionale, nelle provincie di Modena, Ferrara e Reggio Emilia.

Circolare del 31-07-00 N° 46 (Rm)

Rinnovo del contratto collettivo e dell’accordo economico per i direttori amministrativi e I dirigenti dei giornali quotidiani; trasmissione delle intese sottoscritte il 26 luglio 2000.

Circolare del 31-07-00 N° 34 (Mi)

Distribuzione delle pubblicazioni sul territorio: determinazioni della Commissione istituita ai sensi dell’art. 5 dell’Accordo nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici.

Circolari FIEG

Circolari

“Circolari FIEG” raccoglie e segnala le informazioni e i commenti ai più importanti dispositivi di legge, indicazioni e raccomandazioni in materia sindacale, tributaria, disciplina dell’IVA e quant’altro attiene agli aspetti gestionali e amministrativi dell’industria dei giornali, oggetto di sistematica comunicazione alle imprese editrici e stampatrici. “Circolari FIEG” è un promemoria di facile consultazione, da tenere sempre a portata di mano, un nuovo strumento di lavoro per quanti hanno responsabilità direttive e gestionali nelle aziende del settore.

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Circolari FIEG

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Circolare del 08-08-00 N° 36 (Mi)

Riforma del sistema delle tariffe agevolate: introduzione di prezzi per il servizio di distribuzione postale della stampa e contribuzioni dirette agli editori.

Circolare del 30-08-00 N° 37 (Mi)

Costi emergenti relativi alla sperimentazione –Accordo Fieg – Anadis del 3.3.1999

Circolare del 07-09-00 N° 38 (Mi)

Osservanza dei turni di chiusura estiva delle rivendite stabiliti dalla Commissione istituita ai sensi dell’art. 3 dell’Accordo nazionale per le province di Modena, Ferrara e Reggio Emilia. Necessità di contestare l’atteggiamento assunto dai distributori locali.

Circolare del 07-09-00 N° 47 (Rm)

Conferenza IFRA-WAN sull’editoria elettronica: Amsterdam, 12-13 ottobre 2000.

Circolare del 20-09-00 N° 39 (Mi)

Fruizione dei turni di chiusura estiva delle rivendite di giornali.

Circolare del 22-09-00 N° 40 (Mi)

Costi emergenti relativi alla sperimentazione –Chiusura controlli formali ed esito controlli di merito

Circolare del 27-09-00 N° 41 (Mi)

Proroga al 31 dicembre prossimo del vigente sistema di tariffe agevolate per la distribuzione postale della stampa.

Circolare del 29-09-00 N° 42 (Mi)

Proroga al 31 dicembre prossimo del vigente sistema di tariffe agevolate per la distribuzione postale della stampa.

Circolare del 06-10-00 N° 48 (Rm)

Tutela riservatezza dati personali. Autorizzazione al trattamento dei dati sensibili nei rapporti di lavoro. Provvedimento n. 1/2000 del Garante per la protezione dei dati personali (Gazzetta ufficiale n. 229 del 30 settembre 2000)

Circolare del 09-10-00 N° 43 (Mi)

Decadenza dell’autorizzazione amministrativa alla commercializzazione di giornali e riviste in caso di mancato esercizio dell’attività di vendita: chiarimenti del Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato.

Circolare del 11-10-00 N° 44 (Mi)

T.A.R. della Sicilia: accoglimento della domanda di sospensione dell’esecuzione delle disposizioni contenute nel Decreto Assessorile della Regione Siciliana 17.4.2000 in materia di censimento e piani di localizzazione dei punti ottimali di vendita di giornali e riviste.

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Novembre-Dicembre 2000 dal

al

13/11/2000 13/11/2000 15/11/2000 16/11/2000 22/11/2000 04/12/2000

15/11/2000 14/11/2000 18/11/2000 17/11/2000 24/11/2000 05/12/2000

località England Manchester Pechino Newcastle Berlino Zurigo

evento INMA U.K. workshop Mad about infographics NUPATEC China 2000 Mad about infographics Editor and marketeer conferenceand exhibition Publishing Platforms

organizzato da: INMA IFRA IFRA IFRA WAN IFRA

Gennaio-Marzo 2001 dal

al

località

10/2/2001 11/2/2001 28/3/2001

11/2/2001 14/2/2001 29/3/2001

Cannes Cannes Singapore

evento Think Tank Summit Milia 2001 Newspaper Asia 2001

organizzato da: Reed Midem Reed Midem IFRA

Aprile-Giugno 2001 dal

al

9/4/2001 23/5/2001 12/6/2001 12/6/2001 12/6/2001 16/6/2001

13/4/2001 25/5/2001 17/6/2001 17/6/2001 13/6/2001 19/6/2001

località Boston San Francisco Milano Milano Milano New Orleans

evento Seybold seminars Boston 2001 71st annual INMA World Congress GRAFITALIA CONVERFLEX IFRA ITALIA 2001 Nexpo 2001

organizzato da: Seybold INMA CENTREXPO CENTREXPO IFRA-FIEG-ASIG NAA

Luglio-Ottobre 2001 dal

al

19/7/2001 22/7/2001 16/9/2001 15/10/2001 18/10/2001

22/7/2001 25/7/2001 18/9/2001 18/10/2001 19/10/2001

località Washington Washington Città del Capo Ginevra Ginevra

evento Connections Marketing Conference 4th International Newspapers in Education IFRA Expo 2001 Beyond the printed word

organizzato da: NAA NAA WAN IFRA IFRA-WAN

APPUNTAMENTI

Anno 2000-2001

63 © Asig Service Srl 2000



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