TecnoMedia 28

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TecnoMedia Tecnologie, Prodotti

& Mercati editoriali

Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

Periodico mensile. Anno VII n. 28 - Sped. in Abb.to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina) Esemplare diffuso gratuitamente ai soci

L’alleanza tra Ifra e Asig

A partire dal 1 gennaio 2001 Asig è rappresentante ufficiale per l’Italia di Ifra: nuove opportunità per l’industria editoriale italiana.

a pagina 3

Il futuro in mostra a Ifra Expo 2000

Il nostro réportage sull’edizione 2000 della manifestazione, svoltasi ad Amsterdam dal 9 al 12 ottobre.

a pagina 6

Intervista a Umberto Seregni

Come cambia (e cambierà) l’industria dei quotidiani secondo uno dei protagonisti della scena italiana.

a pagina 12

“Allarme carta” per l’industria dei quotidiani Dopo anni di tranquillità, i prezzi sono in rapida ascesa e l’approvvigionamento sempre più difficoltoso.

Intervista a Bruno Riccardi e Pierluigi Messori..................... a pagina 15 L’analisi di TecnoMedia......................................................... a pagina 20

Bilanci e prospettive per la stampa flexo

Utenti e fornitori si sono incontrati a Londra, dal 4 al 6 ottobre 2000, alla Newspaper Flexo Users’ Conference .

a pagina 23

Inserimento al Messaggero Veneto

Presso il quotidiano di Udine è entrato in funzione un impianto per l’assemblaggio in linea del quotidiano con prodotti prestampati.

Business@Internet

a pagina 27

un sistema redazionale per l’Integrazione tvweb

L’esperienza di Sitcom, società editrice di canali tematici per la televisione digitale via satellite.

a pagina 30

Piccolo è bello, palmare è meglio

Al Comdex di Las Vegas protagonisti indiscussi sono stati i “palm computer”, sempre più versatili, espandibili e aperti ad Internet.

Le Rubriche

Notizie Flash

a pagina 33

a pagina 36 Le pagine dell’Osservatorio........................................................ a pagina 43

Lo Scaffale.................................................................................. a pagina 44 Circolari FIEG............................................................................. a pagina 72 Appuntamenti............................................................................. a pagina 74

Http://www.ediland.it Numero 28 Dicembre 2000

Filo diretto

Le aziende informano Da pagina 47, il servizio

che mette a diretto contatto forni­tori e utilizzatori di tec­ nologie per l’industria grafi­ co-editoriale. Ecco l’elenco delle azien­­de aderenti:

Agfa-Gevaert Ansa Atex Media Solutions Autologic Information International B.V.S. - Technotrans Barco Graphics Denex Systems Technology Ecrm Egraf EidosMedia Elettra Ferag Italia Fujifilm G.M.D.E. Gerber Systems Hurletron Idab-Wamac International Informix King Press Kodak Polychrome Graphics Lem Link Service Milia 2001 Müller Martini Napp Systems Nàvita N.T.G. Optronics Purup Prepress R. G. Reed Midem Organisation Segbert Sinedita Sap Italia Scanview Sitma SMB Schwede Maschinenbau Stoebich Tecnavia Press Tecsa Telpress Tera Teufelberger Unisys Italia Xeikon Xyvision


PARLIAMO DI...

TecnoMedia

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Con il 1° gennaio 2001 l’ASIG assume il ruolo di IFRA Representative per l’Italia. In che cosa si traduca, nella attività quotidiana, l’intesa sottoscritta nelle scorse settimane a Darmstadt si può dedurre da quanto, in proposito, scriviamo nelle pagine a seguire. In premessa ci pare doveroso porre in evidenza, senza alcun trionfalismo ma con legittima soddisfazione, le motivazioni dell’accordo che costituisce un indubbio salto di qualità nei rapporti che, con gli anni, sono andati rafforzandosi tra la nostra Associazione ed il prestigioso Istituto Internazionale di studi e di ricerca. Non si tratta di un accordo commerciale e, tanto meno, della messa in opera di uno strumento per favorire campagne promozionali dell’IFRA nei confronti delle aziende che operano nel nostro Paese. I rapporti tra IFRA ed ASIG sono nati, si sono rinsaldati e sono sfociati nell’accordo dello scorso dicembre sulla base della verificata affinità di programmi e di obiettivi delle due organizzazioni. E’ noto a tutti come, particolarmente nell’ultimo decennio, l’IFRA abbia privilegiato l’approfondimento e la ricerca, estendendo il campo di analisi dell’evoluzione che coinvolgeva le diverse espressioni della comunicazione. Soprattutto da queste scelte deriva il crescente successo delle sue iniziative - a partire dalla Mostra-Convegno d’autunno - e il rinnovato prestigio acquisito in ogni parte del mondo, oltre i confini delle sue tradizionali roccaforti. Certamente superfluo è poi ricordare a noi stessi come e perché l’ASIG, rinnovando la tradizione della antica Associazione Stampatori abbia, fin dal suo nascere, imboccato la strada che l’imporsi dell’innovazione tecnologica andava indicando con chiarezza sempre maggiore. La stretta connessione tra innovazione di processo e innovazione di prodotto ha contribuito da subito a cancellare ogni anacronistica separatezza di obiettivi tra editori e stampatori. Di qui la natura e la validità della struttura associativa dell’ASIG e la rispondenza dei programmi e delle iniziative portati avanti negli anni. La decisione delle imprese operanti nel settore dei quotidiani di affidare ad una struttura autonoma, seppur operante nell’ambito federale, studi ed approfondimenti su modelli di comunicazione in costante trasformazione ha certamente facilitato valutazioni di assieme sulle prospettive e sulle esigenze che accomunano i diversi

comparti dell’industria della comunicazione. La intensa collaborazione tra IFRA ed ASIG è maturata nell’ambito di queste valutazioni. IFRA ITALIA, giunta alla quarta edizione, è una iniziativa che ha premiato la comune capacità di mettere a confronto esperienze vissute in realtà diverse senza trascurare specificità che in alcun modo possono essere sottovalutate. Nel prossimo giugno, peraltro, IFRA - ITALIA diverrà la manifestazione di apertura di Grafitalia, la principale mostra italiana dell’industria grafica, tra le più qualificate e livello europeo. Una ulteriore conferma che gli orizzonti della attività congiunta di ASIG ed IFRA, non restano confinati in ambiti definiti da tradizioni superate dalla realtà in evoluzione. Né possiamo trascurare - anche in questa circostanza l’impegno di MasterMedia che, dall’ottobre scorso, vede al lavoro le nostre organizzazioni assieme ai partner della filiera grafica, all’Ordine dei Giornalisti e alle Associazioni che riuniscono i fornitori di tecnologie per realizzare la seconda annualità del Progetto, certamente punto di riferimento per l’attività futura. Carlo Lombardi

TecnoMedia Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it Direttore responsabile Carlo Lombardi Redazione Salvatore Curiale - Luca Michelli hanno collaborato a questo numero Marco Brogi, Giuseppina Ciaccia, Giulia Maria Leone, Elisabetta Marchetti Segreteria di Redazione Antonella Appolloni Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994 © ASIG Service S.r.l. - 2000 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Bigli 2, 20121 Milano Stampa QUATTROCOLORI S.r.l. Via G. Emanuele Rizzo, 29 (G.R.A.) - 00178 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 12 gennaio 2001 TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca dati Ediland (http://www.ediland.it/archive/psengine.asp)


IFRA ed ASIG alleate per l’industria editoriale italiana IFRA, la più importante società mondiale per la consulenza all’industria editoriale ha sottoscritto con ASIG Service, società operativa della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali - un accordo per integrare l’offerta dei propri servizi e per mettere direttamente a disposizione delle aziende italiane il patrimonio di know how in campo tecnologico ed organizzativo. Dalle informazioni specializzate alle ricerche sui prodotti, servizi e materiali di consumo dell’industria editoriale, dalle consulenze in ambito tecnico scientifico al controllo di qualità, per gli editori e stampatori italiani si aprono opportunità di straordinario interesse per supportare le proprie iniziative di sviluppo nell’ambito dei media stampati e dei nuovi servizi di comunicazione su rete Internet. Importanti novità in arrivo per l’industria della stampa e della comunicazione Italiana. IFRA, la più importante società mondiale di consulenza tecnologica ed organizzativa per l’industria editoriale - quotidiani, periodici, new media ed Internet - ha stretto con la ASIG Service, società operativa della Associazione Stampatori Italiana Giornali (ASIG), un accordo di collaborazione per facilitare l’accesso di editori, stampatori, agenzie di stampa, società fornitrici di prodotti e servizi per l’industria editoriale e grafica ed imprenditori che operano nei nuovi mezzi di comunicazione elettronica e su Internet ai servizi di consulenza, formazione permanente, database informativi altamente

specializzati. Per IFRA, che già da alcuni anni organizza in collaborazione con FIEG - Federazione Italiana Editori Giornali - ed ASIG la conferenza internazionale IFRA Italia, l’accordo rappresenta un ulteriore impegno nei confronti delle industrie e dei professionisti che operano nel nostro Paese, un mercato di particolare interesse sulla scena internazionale perché in molti casi ha saputo sviluppare soluzioni tecnologiche ed organizzative che hanno in seguito trovato riscontri ed apprezzamento in altri Paesi Europei ed Extra Europei, Stati Uniti compresi. Per il centro servizi della Associazione Stampatori l’accordo rappresenta un’op-

Günther Böttcher, C.E.O. di IFRA

Carlo Lombardi, Presidente di ASIG

Servizi per le aziende

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IFRA ed ASIG alleate per l’industria editoriale italiana

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IFRA Italia Conferenza Internazionale Milano - 12 e 13 giugno 2001 Advertising Technology and Business Conferenza Internazionale IFRA/WAN Bruxelles (B) - 25 e 26 giugno 2001

Agenda IFRA 2001 I più importanti appuntamenti internazionali con IFRA nel corso del 2001: Digital Printing Conferenza Internazionale IFRA Amsterdam (NL) - 27 e 27 marzo 2001 Newspaper Asia 2001 Conferenza, Seminari e Fiera Singapore - 28 e 29 marzo 2001 Ifra-Newstec Conference Brighton (UK) - 21/23 maggio 2001

portunità di enorme rilievo per ampliare le proprie attività di supporto all’industria editoriale italiana. Per editori, stampatori di giornali e periodici, agenzie di stampa, fornitori di prodotti e servizi per l’industria grafica e della comunicazione ed per le aziende della New Economy l’accordo costituisce una porta di accesso a servizi ed informazioni che hanno consentito a IFRA di arrivare ad occupare la posizione di leader mondiale nella consulenza tecnologica all’industria della comunicazione, con oltre 1.800 associati in 70 Paesi.

IFRA: un leader mondiale Non è un mistero per l’industria dei quotidiani che in questi ultimi anni, dopo un normale avvicendamento per ragioni “anagrafiche” ai vertici della IFRA, il nuovo management guidato da Günther Böttcher abbia avviato un profondo processo di rinnovamento dell’istituto con sede a Darmstadt, in Germania, puntando sulla internazionalizzazione dei servizi, potenziando le strutture di consulenza, aprendosi ai nuovi mercati della comunicazione on line, ampliando la rete dei Seminari e Conferenze internazionali e, soprattutto, rilanciando e consolidato il ruolo di IFRA Expo. La manifestazione fieristica, un tempo punto di riferimento per l’industria europea dei quotidiani, è crescita sotto la guida del direttore responsabile, Jamie Davies, fino

Publishing Business and Technology Conferenza Internazionale IFRA Budapest (H) - 24 e 25 settembre 2001 IFRA EXPO 2001 Ginevra (CH) - 15/18 ottobre 2001 The World Electronic Publishing Conference Conferenza Internazionale IFRA/WAN Ginevra (CH) - 18 e 19 ottobre 2001 Newsroom for Digital Age Conferenza Internazionale IFRA Copenhagen (DK) - 3 e 4 Dicembre 2001

ad oltrepassare, nelle scorse due edizioni, l’equivalente fiera organizzata dagli editori degli Stati Uniti d’America, la NEXPO. Oggi, come hanno notato molti partecipanti all’ultima IFRA Expo del Millennio, che si è svolta lo scorso mese di ottobre ad Amsterdam, si è invertita la tendenza annuale che vedeva i grandi fornitori internazionali di prodotti e servizi dell’industria grafica presentare le novità in anteprima mondiale al NEXPO americano per riporli in autunno al mercato Europeo presenta ad IFRA Expo. Oggi le vere novità si presentano, salvo sempre possibili eccezioni, all’IFRA Expo e si ripropongono al mercato americano dopo pochi mesi. Parallelamente, sotto la guida del nuovo responsabile, Jürgen Müller Stephan, sono cresciuti, per partecipazione e diffusione, i Seminari e le Conferenze Internazionali organizzate per consentire ai professionisti di tutto il mondo lo scambio di esperienze e di conoscenze maturate nello sviluppo e nella gestione delle nuove risorse tecnologiche nell’area della prestampa, della stampa e della integrazione con le opportunità offerte dalla rete Internet e dagli altri media non stampati. ASIG: nuove opportunità per l’industria italiana L’impiego delle tecnologie come risorsa strategica è uno dei motivi conduttori di tutte le attività dell’IFRA,

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I servizi di consulenza e ricerca scientifica dell’Ifra offrono supporti alle aziende in queste aree: Editoriale: selezione ed installazione di sistemi editoriali, project management ed organizzazione editoriale; Pubblicità: selezione ed installazione di sistemi per la gestione della pubblicità, organizzazione e gestione del ciclo completo vendita, produzione, trasmissione, fatturazione; Database: gestione delle risorse informative, archiviazione di testi ed immagini; Riproduzione: scansione delle immagini, fotografia digitale, image processing, gestione del colore, digital video, corsi di specializzazione sul prodotto PhotoShop; New Media: internet e l’integrazione sinergica fra i diversi mezzi di comunicazione; Prestampa: sistemi di videoimpaginazione, formati di dati, PDF, OPI, networking, RIP, impressione di pellicole e lastre con sistemi tradizionali, Computer To Plate, teletrasmissione delle pagine, flussi di lavoro; Stampa: specifiche delle macchine per la stampa, valutazione, test tecnico scientifici di funzionamento; Certificazione e controllo qualità: spettro fotometria, densitometri, standardizzazione della stampa, ISO 12647-3, ISO 9000; Sale spedizioni: specifiche per la selezione delle sale di spedizione, valutazione, test di accettazione; Carta ed inchiostri: consulenza, valutazione, test di qualità; Progettazione di stabilimenti: tecnologie e workflow; Grafica e Design: grafica dei quotidiani, grafica web.

che si sono sviluppate lungo tre filoni portanti: - organizzazioni di eventi business to business indirizzati ai professionisti della stampa e dell’industria grafica e della comunicazione internazionale - Expo, Seminari e Congressi internazionali (cfr. il riquadro per gli appuntamenti più importanti del 2001); - consulenze e formazione professionale permanente (cfr. riquadro con i dettagli delle consulenze offerte); - attività pubblicistica su carta stampata, la rivista mensile Newspaper Techniques edita in inglese, francese, tedesco, e, con diversa periodicità, anche in spagnolo, russo e cinese, e gli Special Reports

che raccolgono quanto di meglio è stato sviluppato dal centro studi e ricerche dell’IFRA, e le attività on line attraverso il sito www.ifra.com. Grazie all’accordo con ASIG l’intero patrimonio di esperienze, know-how tecnico ed organizzativo raccolto in anni di attività dall’IFRA grazie a collaborazioni sviluppate con aziende in ogni parte del mondo sarà facilmente a disposizione delle aziende Italiane. I professionisti potranno rivolgersi alla sede della ASIG per richiedere informazioni, consulenze tecnico-editoriali, ricerche di mercato e quant’altre attività e servizi in supporto alle nuove iniziative in corso di sviluppo presso le aziende.

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IFRA ed ASIG alleate per l’industria editoriale italiana

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Soluzioni, tendenze, strategie: Il futuro in mostra a Ifra Expo 2000

Ifra expo 2000

Sistemi editoriali proiettati alla comunicazione on line, piattaforme “multiple-media”, digitalizzazione integrale del flusso di lavoro, prospettive legate alla diffusione dei protocolli WAP ed ai nuovi “assistenti palmari”: grazie all’esplosione di Internet quale nuovo canale di comunicazione ed alle prospettive del commercio elettronico all’IFRA Expo 2000 di Amsterdam (9-12 ottobre) tornano prepotentemente alla ribalta concetti strategici di qualche anno fa: integrazione e connettività, che sembrano tracciare alcune linee guide per lo sviluppo dei sistemi editoriali nel corso dei prossimi anni. E intanto cresce l’utilizzo delle tecnologie per l’inserimento come strumenti di marketing per l’assemblaggio di prodotti sempre più ricchi di sezioni tematiche, informazioni e colore. “Per quale motivo cambiereste un sistema editoriale installato da pochi anni e ancora efficiente nelle sue funzionalità di base?” “Per due ordini di ragioni fondamentali: - per gestire all’interno di una unica piattaforma tecnologica flussi di lavoro indirizzati a diversi mezzi di comunicazioni (print-non print); - per spingere la integrazione fra diversi settori produttivi e gestionali, in direzione, anche in questo caso, dello sviluppo di un flusso di lavoro totalmente digitale”. Domanda e risposte non sono fantasia dei redattori di TecnoMedia, ma la stesura certosina di un dialogo, volutamente provocatorio, nel quale sono stati coinvolti i visitatori allo stand di una fra le più note software house italiane, da anni protagonista di IFRA Expo, la più importante rassegna mondiale per le tecnologie per l’industria dei quotidiani. L’edizione di passaggio fra il vecchio ed il nuovo Millennio, che si è svolta al centro fieristico RAI di Amsterdam dal 9 al 12 ottobre, ha rilanciato con forza alcuni dei temi tecnologici in voga nella prima metà degli anni Novanta, in particolar modo quelli legati alla integrazione dei flussi di lavoro, in funzione delle nuove prospettive aperte dallo sviluppo di attività su Internet. La redazione del futuro: “e-lance” e dintorni Alla sfida della integrazione di piattaforme e media non si sottraggono i guru dell’IFRA. Proprio il giorno dell’inaugurazione della fiera Kerry Northrup, spe-

cialista americano dei sistemi più avanzati per le attività giornalistiche, illustra con dovizia di dettagli e con l’ausilio di un film il (presunto) futuro prossimo venuto delle redazioni allestite presso i grandi gruppi multimediali. Reporter armati di computer portatili, macchine fotografiche digitali, Palm Pilot e telecamere DV riforniscono di contenuti i redattori che, di fronte a desk con software multimediali, provvedono al “confezionamento” dei contenuti nei formati digitali richiesti dai diversi media, quotidiani, periodici, Internet, televisione e radio quando presenti nel bouquet editoriale. All’orizzonte appaiono i ruoli di “e-lance journalist”, in pratica il reporter incaricato di produrre “sul campo” i contenuti dell’informazione utilizzando gli strumenti digitali più avanzati, ed i ruoli di “onscene story director” e “newsflow coordinator”. Nel primo caso, siamo di fronte ad una figura professionale giornalistica di redattore qualificato nel coordinamento dei materiali in arrivo dall’esterno e nel loro confezionamento in funzione del prodotto-media finale (articolo per il quotidiano, articolo per il web, streaming video per Internet o immagine copertina per rotocalco), mentre il “newsflow coordinator” è un professionista più sbilanciato verso la gestione tecnologica, con funzioni che possono essere sia di supervisione del sistema che di gestione del layout. Nel filmato tutto fila liscia come l’olio, naturalmente, ma l’occhio dello spettatore si sofferma anche sull’ultimo fotogramma, dove appare una scritta a precisare che, nella realtà non cinematografica, non è necessariamente detto che tutto il sistema simulato nel filmato funzioni poi

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Il futuro in mostra a Ifra Expo 2000

effettivamente. Una trovata maliziosa che contiene un duplice messaggio per editori e fornitori: ai primi si indica quella che sarà una delle più che probabili linee evolutive della integrazione tecnologica per le redazioni, ai secondi si consiglia di rimboccarsi le maniche perché i nuovi sistemi - quelli che garantiscono il funzionamento anche nella realtà - dovranno essere sviluppati in tempi ragionevolmente rapidi. E a giudicare dal tradizionale giro di stand di IFRA Expo, il messaggio della integrazione di media all’interno di un’unica architettura hardware e software è stato preso molto sul serio. Produrre i contenuti: nuove piattaforme, nuove integrazioni EidosMedia, software house italiana al suo debutto ad IFRA Expo dopo avere sviluppato un sistema per il knowledge management (cfr. TecnoMedia n. 26 pag.54) ed averne iniziato con successo la commercializzazione nel nostro Paese (Adnkronos, Il Sole 24 Ore, RCS WEB, Tiscali,) è una delle società che ha preso molto sul serio l’invito alla integrazione dei flussi di lavoro. La soluzione proposta, denominata Méthode, è stata sviluppata proprio con l’obietto di costruire una piattaforma strategica per la ricerca, la creazione, l’immagazzinamento, la condivisione e la gestione della conoscenza, sotto forma di files di contenuto e di relazione fra i medesimi. Con Méthode è stato presentato Xsmile, un programma per la gestione di documenti, che combina funzioni di authoring, table editing, image processing, links e gestione di files multimediali, come video ed audio. I due strumenti, sviluppati in XML (eXstensible Markup Language) possono essere impiegati per la creazione di vere e proprie testate on line e per lo sviluppo di siti Web fortemente orientati ai contenuti multimediali. In occasione di IFRA Expo è stato annunciato anche un rapporto di partnership tecnologica fra EidosMedia e le società Versant Corporation, specializzata in soluzioni object oriented per applicazioni di e-business, e Virtual Genetics, specializzata in applicazioni per la ricerca e l’analisi all’interno di informazioni complesse. Sempre all’IFRA Expo è arrivato anche un altro annuncio particolarmente importante per l’industria italiana: Sinedita e Nàvita, due fra le software house più innovative nel panorama degli sviluppatori italia-

ni, sono confluite in una nuova società, eUnione, presieduta da Sergio Zuncheddu, editore del quotidiano L’Unione Sarda, con l’obiettivo di sviluppare una nuova piattaforma tecnologica per supportare la convergenza di diversi media all’interno di un ambiente produttivo comune. Amministratore Delegato della nuova società è stato nominato Luigi Grimaldi (Nàvita) mentre la delicata carica di responsabile del marketing strategico è stata affidata a Patrizio Callegari (Sinedita). Per eUnione è anche previsto un itinerario per approdare alla quotazione in Borsa. In attesa che la nuova realtà societaria muova i primi passi, alla Sinedita è stato festeggiato un nuovo successo sul fronte estero, con la acquisizione di un nuovo cliente in Grecia, la testata Kathimerini di Atene. E intanto non si ferma lo sviluppo di nuove soluzioni, come NPS Browser, un sistema basato su browser che consente l’accesso a quasi tutte le funzionalità del sistema editoriale della software house torinese anche senza avere alcun modulo o plug-in installato sui propri Pc. Via web si possono lavorare le immagini, preparare i pezzi in tutte le componenti e svolgere quasi il 90% delle funzioni del tradizionale sistema client/ server attraverso Internet. La “filosofia” che guida lo sviluppo è quella di semplificare al massimo le funzioni del sistema, concentrandosi solo su ciò che effettivamente serve alle diverse figure professionali puntando ad una integrazione totale fra le diverse piattaforme disponibili (sistema editoriale-mondo web). Né mancano i moduli per la costruzione di un quotidiano su Internet che si integra con i materiali presenti nel database centrale dell’editore tramite un aggancio dinamico ai layout pre impostati secondo il progetto grafico definito. Che si parta dalla ridefinizione globale del proprio sistema editoriale o si studino moduli per la progressi-

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Eidosmedia ha presentato a Ifra due soluzioni destinate alle aziende multiple-media: il sistema di knowledge management Mèthode e il document processor Xsmile.

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L’input dei dati all’interno del sistema editoriale Unisys è adesso possibile anche utilizzando un telefonino Wap

va integrazione all’interno di un unici ambiente di diverse piattaforme tecnologiche già esistenti, nessuno vuole rimanere al palo. Tera, software house italiana che ha compiuto i primi dieci anni di attività nel corso del Duemila continuando ad inanellare importanti riconoscimenti in numerosi mercati europei ed extra– europei, ha acquisito due nuove testate locali italiane di Modena e Rovigo. Completato tutto l’aggiornamento delle installazioni nel nostro Paese, è stata sviluppata la integrazione dei materiali pubblicitari e del timone elettronico nel flusso di lavoro del sistema editoriale GN3. File Primer, la soluzione per la archiviazione e la gestione della pubblicità, lavora in ambiente Windows, Mac o misto, dispone di una interfaccia che dà accesso immediato alla produzione e consente la lavorazione on line dei contenuti pubblicitari. La impaginazione degli esecutivi, una volta approvati dal cliente, può avvenire in modo automatico o semiautomatico, ed è guidata da un algoritmo definito sulla base delle specifiche di ogni singolo cliente. All’edizione di passaggio fra vecchio e nuovo Millennio prendono sempre più corpo, come si vede, le intuizioni che alcuni anni fa portarono Atex Media Solutions ad annunciare la nascita di Omnex, il primo sistema sviluppato con l’obiettivo della gestione di contenuti da organizzare e distribuire attraverso diversi media. I responsabili della società, che in Italia è distribuita da N.T.G., condividono in tutto e per tutto speranze e timori delle altre software house che con un occhio seguono la evoluzione della richiesta del mercato di nuovi strumenti per la integrazione di flussi di lavoro e prodotti finali, e con l’altro cercano di definire i contorni, economici e strategici, di questa nuova direzione di sviluppo tecnologico. Un settore per il quale si richiedono specialisti-manager che uniscano competenze tecniche ad esperienza e sensibilità commerciale, e da questo punto di vista fa particolarmente piacere la nomina di un affermato professionista italiano,

Carlo Olivieri, a coordinatore dei centri di ricerca di Atex Media Solution. A Carlo Olivieri - che nel corso della attività svolta in qualità di libero professionista e consulente ha avuto occasione di collaborare attivamente anche con la nostra rivista - spetterà il compito di coordinare il centro inglese di ricerca e sviluppo di Prestige, il centro americano dedicato ad Omnex e quello finlandese specializzato nella soluzione per la pubblicità Entreprise. Un occhio di riguardo sarà dedicato a seguire da vicino lo sviluppo del progetto per la ristrutturazione dei sistemi per la gestione della pubblicità avviata dal Wall Street Journal, il quotidiano economico degli Stati Uniti che con oltre 1.752.000 copie vendute giornalmente occupa saldamente il primo posto nella classifica dei quotidiani USA più diffusi. Aprite le porte (...e i portali) Unisys perseguirà l’obiettivo strategico di aprire progressivamente il proprio sistema in direzione della gestione dei processi multiple media, come ha annunciato nel corso di una affollata conferenza stampa il Vice Presidente mondiale Franco Giglio, uno dei protagonisti dell’affermazione su scala internazionale del sistema editoriale e-@ction, che oggi rappresenta una delle piattaforme produttive più diffuse nell’ambito dell’industria dei quotidiani. In Italia, uno dei primi portali a sfruttare il collegamento fra il web ed il sistema editoriale Hermes è www.ciaonordovest.it, portale realizzato dalla Editrice La Stampa di Torino all’interno della piattaforma multimediale Ciaoweb, focalizzato su informazioni utili, proposte per il tempo libero, e-commerce e servizi disponibili sul territorio a quanti vivono e sono interessati all’area Piemonte, Liguria e Val D’Aosta. Ma l’attenzione dei visitatori dello stand Unisys è stata catalizzata anche da un piccolo telefonino cellulare Nokia con il quale era possibile collegarsi al Wire Center Web, ambiente che, sfruttando l’interfaccia Internet con il modulo di sistema Wire Center per la ricezione delle agenzie di stampa, consente il collegamento di utenti remoti a questo gigantesco patrimonio informativo. Che i protocolli Wap rappresentino ancora, dal punto di vista del loro impiego pratico, un oggetto di incerto avvenire, è fuori discussione, così come fuori discussione è che la sola idea di poter accedere ad informazioni digitali tramite un cellulare eserciti su addetti e non addetti ai lavori un fascino assolutamente irresistibile, quasi magico e tale da fare

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Il futuro in mostra a Ifra Expo 2000

passare in secondo piano il collegamento - via Pc/Internet - al Wire Center Web, un’opportunità, quest’ultima, assai più concreta nell’utilizzo sia professionale che, eventualmente, amatoriale. E le aperture del sistema Unisys non si fermano al Web ed ai prototipi sviluppati per i protocolli Wap, perché si sta già lavorando in direzione dei Palmari, i piccoli “assistenti digitali” tascabili che, sempre attraverso la interfaccia Internet, potrebbero offrire fra breve nuove opportunità per collegarsi al sistema Editoriale sia in uscita, per la consultazione, che in entrata, per l’invio di informazioni da sedi remote. Anche Tecnavia punta in modo deciso sullo sviluppo ed il consolidamento di soluzioni per la gestione di oggetti digitali - testi, pagine, fotografie e grafica - all’interno della piattaforma Web, vista come una opportunità di straordinaria efficacia per il trattamento delle informazioni. Prodotti ormai affermati in ambito professionale come Atelier ed e-Binder basano una parte del loro successo proprio sulla capacità di operare attraverso interfaccia browser, una ambiente, sottolineano i manager di Tecnavia, che si presta con altrettanta flessibilità sia in direzione dei collegamenti con l’esterno, per quanti devono rendere accessibili i propri contenuti - come, per esempio, le Agenzie di informazione - sia come ambiente di lavoro interno (intranet) sostitutivo di altre soluzioni dedicate e di non sempre facile utilizzo. Pellicole addio? IFRA Expo è pur sempre “la” fiera mondiale degli editori di carta stampata, ed un posto di tutto riguardo non poteva non occupare il Computer To Plate, sempre più intenzionato a prendere il posto dei tradizionali sistemi per la produzione di lastre che passano attraverso la pellicola. In altra sezione della rivista dedichiamo ampio spazio alla discussione su pro e contro delle diverse tecnologie disponibili oggi sul mercato,

anche grazie alla pubblicazione di contributi che arrivano dai centri di ricerca e sviluppo delle due aziende mondiali leader in questo segmento di mercato, Agfa Gevaert e Kodak Polychrome Graphics. Non c’è dubbio che il dibattito sulla possibilità di realizzare nuove, e più radicali, forme di integrazione digitale nei layout produttivi dei diversi media - print e non print porti ulteriore benzina ai motori che da tempo spingono verso la digitalizzazione della produzione di lastre nella fase finale della pre-stampa. IFRA Expo ha rappresentato per entrambe le aziende uno straordinario palcoscenico per dimostrare l’efficacia di soluzioni alle quali credono un numero sempre maggiore di editori, in Italia come nel resto d’Europa. Nel nostro Paese, e nella vicina Svizzera, sono ai nastri di partenza le prime soluzioni per quotidiani che impiegano la tecnologia termica. E se Creo Scitex non nasconde le soddi-

Ifra expo 2000

Il Ctp a tecnologia termica era presente a Ifra Expo 2000 con due soluzioni: il Kodak Polychrome Graphics Trendsetter (in alto) e il Creo Scitex Trendsetter 2637 (in basso)

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La fotocamera digitale professionale Fujifilm FinePix S1 Pro

sfazione per l’esordio nel mercato nazionale della stampa con una linea CtP termica Trendsetter, sviluppata proprio in funzione delle specifiche esigenze dei giornali, Agfa Gevaert ha festeggiato proprio ad Amsterdam il traguardo dei 250 Polaris, fra installati e venduti in tutto il mondo. Sotto il logo “designed for Newspaper” Agfa sta sviluppando diverse componenti del flusso di lavoro digitale per l’industria dei quotidiani, con particolare attenzione ai problemi di normalizzazione e controllo di qualità del colore. Fra le periferiche di alta fascia, ha fatto il suo esordio ad IFRA Expo la Phoenix News, fotounità recorder di altissima qualità a letto concavo in grado di produrre fino a 100 pagine/ora, installata in Italia al Secolo XIX. Non di solo film vive ormai la fotoformatura, e lo stesso potrebbe dirsi per la fotografia, la cui tecnologia analogica, basata sul film a 35mm è insidiata da soluzioni sempre più appetibili in termini qualitativi. E’ proprio la “qualità” il collo di bottiglia finale che ha strangolato finora la diffusione su larga scala delle macchine fotografiche che alla pellicola 35 mm sostituiscono i CCD e le memorie digitali per registrare le immagini. I risultati ottenuti con le soluzioni di classe - e prezzo - più elevate, infatti, non soddisfano ancora interamente tutti i media stampati in termini di resa qualitativa finale, sia del colore che della definizione dell’immagine ingrandita, e paradossalmente, uno strumento come la fotocamera digitale che si inserisce in maniera assolutamente naturale nella catena produttiva tutta digitale dei nuovi layout editoriali, può costituire un inciampo nella produzione piuttosto che non un vantaggio competitivo. La corsa fra i più importanti fornitori di tecnologia fotografica digitale resta quindi apertissima in direzione della qualità. Fujifilm, colosso giapponese dell’immagine tradizionale ed elettronica, ha presentato ad IFRA Expo una nuova fotocamera reflex, che monta lenti con baionetta Nikon, dove il “cuore” della ac-

quisizione fotografica, il CCD, è stato riprogettato in funzione di studi sulla qualità. I tecnici giapponesi hanno sviluppato il nuovo componente, denominato Super CCD, basato su un concetto totalmente nuovo, ovvero sullo sviluppo di fotodiodi in formato ottagonale anziché rettangolare che, consentendo il posizionamento dei pixels a 45°, permettono di comprimere in spazi uguali una maggiore quantità di fotodiodi di maggiore superficie. La diversa griglia fotosensibile che si viene a creare consente quindi di acquisire una maggiore risoluzione sia orizzontale che verticale della immagine, con un sensibile miglioramento del rapporto segnale/rumore ed un range dinamico più ampio, in grado di produrre immagini più ricche di informazioni relativamente alla luminanza ed al colore. Il Super CCD, per produrre il quale è stata costruita in Giappone una fabbrica su misura, ha anche il vantaggio di ridurre il differenziale ottico da 2 a circa 1,5, il che significa che quando si montano obiettivi, poniamo, da 20mm su fotocamere digitali il valore ottico non sarà più pari a 40mm ma si fermerà, più utilmente, attorno ai 30mm. Il risultato finale, in termini qualitativi, del sistema basato su Super CCD non è sfuggito a quanti si sono accalcati allo stand Fujifilm per una dimostrazione “sul campo” della nuova fotocamera digitale FinePix S1 Pro, dalla quale il reAir Inline, la nuova legatrice di SMB che consente di effettuare la legatura longitudinale dei pacchi.

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Il futuro in mostra a Ifra Expo 2000

Nuovi nastri adesivi per le giunte volanti

sponsabile dello stand non si allontanava un solo istante. Si sa, la qualità alle volte può essere una tentazione irresistibile... Il marketing fra tecnologie e colore di qualità Nel corso del Duemila, ed anche in questo numero, TecnoMedia ha raccontato numerose esperienze relative all’impiego di tecnologie per l’inserimento utilizzate come strumenti di “marketing” per l’assemblaggio del prodotto-quotidiano dopo la fase di stampa. E’, questa, una strategia tecnologica che sta prendendo sempre più piede in diversi Paesi e che, in Italia, si presenta con l’appeal di uno strumento in grado di sviluppare le caratteristiche di flessibilità richieste ad un centro stampa che debba produrre più edizioni di una stessa testata o debba stampare diversi prodotti caratterizzati da un largo impiego di dorsi tematici. Richieste, queste, che gli editori italiani rivolgono ormai quasi quotidianamente agli stabilimenti dove viene distribuita le tiratura del prodotto per arrivare prima possibile alle edicole sparse per tutta la Penisola.

Non c’è dubbio che la presenza di soluzioni per l’inserimento che utilizzano tecnologie alternative, con diversi metodi di stoccaggio e procedure di inserimento on-line e off-line, corredate da stacker e linee di impacchettamento in grado di arrivare al trattamento personalizzato della singola copia da inviare all’abbonato, rappresentino un ulteriore incentivo per gli editori che si avvicinano agli investimenti nell’area della spedizione. Ferag, Müller Martini e Wamac si affrontano quotidianamente per offrire soluzioni mirate ad ampliare la capacità degli stabilimenti in termini di produzione e marketing delle testate. Una novità nei componenti per sale spedizioni si è vista allo stand della SMB - rappresentata in Italia dalla R.G. di Milano - che ha proposto una nuova soluzione, denominata plusAir, per la gestione dei pacchi. Con un ciclo di lavorazione del pacco inferiore ai 2 secondi, grazie ad un ingegnoso sistema che sfrutta un canale di aria compressa, plusAir ottimizza il trattamento del pacco, anche di grandi dimensioni, stabilizzandolo e riuscendo contemporaneamente a sfruttare al massimo la velocità della rotativa.

Ifra expo 2000

In occasione di IFRA Expo la Tesa, divisione della società tedesca Beiersdorf, ha presentato agli stampatori di giornali un nuovo nastro adesivo per rendere più efficaci le giunte volanti nella stampa dei quotidiani. Il prodotto, denominato Tesa Easy Splice Print Line, è stato sviluppato con l’obiettivo ridurre drasticamente i fermi macchina causati dal cedimento delle giunte realizzate con altri nastri comunemente utilizzati. Il nuovo adesivo include tutto quanto è necessario per realizzare una giunta volante che non richiede più, grazie alla nuova tecnologia impiegata dall’adesivo, l’impiego di etichette di fissaggio. Il prodotto dispone infatti di una speciale striscia adesiva posta sulla parte aperta del nastro. Una linea blu di 9mm fissa il primo foglio della nuova bobina in maniera sicura lungo tutta la sua larghezza grazie ad un supporto in carta che si divide durante il processo di giunta volante. La delaminazione del supporto in carta garantisce un’apertura sicura della nuova bobina dopo il contatto, e dopo il processo di delaminazione non restano tracce di adesivo che potrebbero compromettere il procedimento di stampa.

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Industria della stampa

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Come cambia (e cambierà) la stampa dei quotidiani in Italia: il punto di vista di Umberto Seregni Nel corso dell’anno Duemila l’industria dei quotidiani italiani ha visto la nascita di nuovi stabilimenti per la stampa e lo sviluppo di attività industriali in outsourcing. Contemporaneamente, si sono sviluppati significativi investimenti nell’impiego del Computer To Piate e, più recentemente, per la introduzione di linee inseritrici in diversi stabilimenti. L’obiettivo comune è quello di assecondare la richiesta degli Editori rivolta, per un verso, ad un sempre maggior decentramento produttivo e, per un altro, ad avere a disposizione dei layout industriali in grado di supportare lo sviluppo di un prodottoquotidiano sempre più ricco di informazioni, pagine, inserti tematici e sempre più a colori. Su questi temi, di fondamentale importanza per seguire l’evoluzione dell’industria dei giornali, TecnoMedia ha intervistato Umberto Seregni, uno degli indiscussi protagonisti dell’industria editoriale italiana. TecnoMedia — Nuovi centri produttivi, nuove iniziative per affidare a imprenditori indipendenti la stampa delle testate quotidiane. Sembra proprio che il Duemila sia stato un anno importante per gli stampatori italiani. Quali sono state le armi di seduzioni vincenti nei confronti degli Editori? Seregni - Principalmente una: l’affidabilità. Quando un Editore deve cedere qualcosa che è assolutamente vitale, deve essere ben certo di darla a qualcuno che abbia una esperienza ed una affidabilità formata da tantissimi fattori. Prima di tutto la storia. Noi, per esempio, stampiamo la Repubblica daI 1976, quindi da 24 anni. Se ciò è finora avvenuto significa che noi diamo all’ Editore un buon servizio. Un cliente è anche un titolo, una valutazione professionale. Stampiamo da 23 anni il Giornale, da vent’anni a Catania il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport, il Giornale e La Stampa. E’ chiaro che il quadro degli stabilimenti di stampa in Italia negli ultimi vent’anni è molto cambiato. Per esempio, La Stampa che molti anni fa stampava soltanto a Torino, oggi stampa a Milano, Roma, Catania, Cagliari. Cosa deve fare l’Editore? Deve fare una scelta di campo, deve andare a scegliersi quattro stampatori affidabili: uno per Milano, uno a Roma, uno a Catania ed uno a Cagliari. Se qualcuno dichiarato affidabile è in grado di stampare contemporaneamente a Milano ed a Roma è evidente che viene risolto un problema

all’Editore. La serietà professionale nei quotidiani non si misura con le chiacchiere, ma con l’esperienza e con i risultati. I mestieri, dal mio punto di vista, non si inventano. Questo è l’appeal che uno stampatore deve fornire ad un Editore. Il suo Gruppo stampa quotidiani da molti anni. Dal vostro punto di vista, quali sono stati i cambiamenti più significativi nel prodotto e dove prevedete che si svilupperà l’evoluzione in Italia? I mutamenti che si sono sviluppati sono essenzialmente l’aumento considerevole della foliazione e l’impiego sempre più massiccio del colore. Questo almeno negli ultimi sei, sette anni. Questa evoluzione ha significato una profonda trasformazione della tecnologia impiegata per la stampa del prodotto. Rotative pure in ottime condizioni che stampavano solo poche pagine a colori si sono dovute sostituire o sono state sottoposte ad ampliamenti per poter fare fronte alle richieste di quadricromia. Questi grandi cambiamenti indicano anche quali saranno le tendenze per il futuro. Se prima stampavano 32 pagine in nero e oggi ne stampiamo 64 con 16 di colore, in futuro dovremo stamparne 96, probabilmente full color. Siamo quindi di fronte ad una nuova, probabile, rivoluzione, che deve portare ancora ad incrementi di colore ma soprattutto dovrà portare agli inserimenti.

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Come cambia (e cambierà) la stampa dei quotidiani in Italia: il punto di vista di Umberto Seregni

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Può dettagliare meglio? Nel nostro settore alcuni fra i più importanti quotidiani italiani si stanno apprestando a massicci cambiamenti sul loro prodotto. Uno sta studiando un prodotto che fra tre, quattro anni dovrà superare le cento pagine e dovrà essere un prodotto tutto a colori. Un altro sta studiando la opportunità di dotare i suoi stabilimenti di stampa di inseritori perché, per esempio, la capacità delle rotative che oggi utilizza sono ormai giunte al limite massimo ottenibile di 64 pagine. Oltre non è possibile andare perché le pieghe non reggono. Per cui se uno vuole realizzare le foliazioni che sono usuali a molti altri quotidiani europei dovrà preoccuparsi di realizzarle attraverso la stampa in orario non caldo, e solo successivamente, durante la fase finale della segnatura definita calda, assemblare il prodotto finale attraverso gli inserimenti. Se vogliamo vedere l’evoluzione del prodotto in termini di sviluppo tecnologico, questo passa attraverso l’aumento dei gruppi di stampa colore, l’introduzione del Computer to Plate, e l’inserimento. E’ qui il futuro tecnologico dell’industria della stampa. Alla luce dello scenario che lei ha descritto, quali sviluppi prevede nell‘evoluzione delle macchine da stampa? Per rispondere alla domanda bisogna innanzitutto precisare che c’è un’altra problematica che distingue il giornale che facciamo oggi da quello che facevamo dieci anni fa. Si sono ridotti i tempi di stampa. Per esempio, tutti i giornali risentono, per almeno quattro giorni la settimana, degli orari delle partite di calcio, e sono costretti a chiudere più tardi le loro pagine. Questo porta alla necessità di accorciare ulteriormente le linee di trasporto. Se chiudo più tardi e le edicole aprono sempre alla stessa ora ho bisogno di concentrare ulteriormente la stampa, che non sarà più possibile effettuare nell’arco di quattro ore e mezza, cinque ore. A questo dobbiamo aggiungere i problemi della distribuzione zonale. Una volta, dagli stabilimenti di stampa uscivano i pacchetti già contati per ogni clien-

te, cioè per ogni edicola. In questi stabilimenti erano stati fatti pesanti investimenti per i cosiddetti piccoli pacchi. Con la distribuzione zonale, che affida la realizzazione di questi pacchettini ai distributori locali - che li devono fare a mano - è necessario consegnare le copie in anticipo, e ciò ha ulteriormente contribuito alla compressione dei tempi di stampa. Diventa quindi indispensabile aumentare il numero dei centri stampa. Se fino a dieci anni fa si poteva pensare di distribuire bene in Italia stampando a Milano, Roma, Catania e Cagliari, che erano i quattro centri principali, oggi gli Editori hanno sempre più l’esigenza di aumentare i poli di stampa per accorciare le linee di trasporto. E il trasporto è una voce che ormai incide in una maniera pesantissima sui bilanci degli Editori. E questo avrà conseguenza sulla tecnologia delle macchine per la stampa? Sì. Le macchine che hanno altissime velocità di punta — 80.0000 copie all’ora — continueranno ad essere utilizzate dai centri stampa principali, ma gli stabilimenti satellite si dovranno inevitabilmente orientare verso altre tecnologie, perché la moltiplicazione dei centri di produzione porta con sé una riduzione delle tirature prodotte da ciascuno. Ci sarà quindi bisogno dei cambialastre automatici che in pochi minuti consentano di cambiare edizione. Quindi rotative ad altissima velocità di cambiamento del prodotto, piuttosto che rotative ad altissima velocità di stampa del prodotto. Sembra di capire che anche lo sviluppo di edizioni locali spinga nella stessa direzione l’evoluzione tecnologica... Certamente. Stanno verificandosi anche cose impreviste in quei giornali che magari hanno sei, sette, otto o più edizioni locali. Prima, quando erano solo in bianco e nero, cambiavano esclusivamente il testo e quindi riuscivano a produrre nel tempo canonico di stampa. Con l’ introduzione del colore i tempi di cambio lastre moltiplicati per il numero di pagine a colori

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Umberto Seregni

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Il logo del gruppo Seregni

fanno si che una rotativa non basti più. Un’altra tendenza oggi dei fabbricanti di macchine è quella di non andare più nella direzione di macchine a doppia larghezza e doppio sviluppo, ma di puntare verso soluzioni a doppia larghezza e singolo sviluppo. Il cilindro, infatti, essendo di dimensioni ridotte del 50% rispetto al doppio sviluppo, può girare al doppio della velocità, utilizzando quindi la metà delle lastre, particolare apprezzato soprattutto dagli utilizzatori del CTP, che impiega materiali di consumo decisamente più costosi. Nella prospettiva che lei sta disegnando, il CTP si svilupperà ulteriormente o sarà destinato a rimanere comunque un‘alternativa ai metodi di produzione tradizionali? Il CTP è senza ombra di dubbio la tecnologia del futuro, sia in chiave di risparmio per il numero di addetti impiegati in produzione che in chiave di qualità. Il CTP è in grado di assicurare su carta da quotidiano una qualità di eccellenza ed è assolutamente un passo obbligato. Le strategie di sviluppo tecnologico delineate per il mercato italiano valgono anche per quanto riguarda i nuovi mercati dell ‘Est europeo sui quali il vostro Gruppo si sta muovendo con molto impegno? Se andiamo a Est vediamo paradossalmente che il mercato dei quotidiani esige delle qualità di stampa che sono superiori a quelle del mercato italiano. Non essendoci in questi Paesi il settimanale rotocalco, la pubblicità si riversa fondamentalmente sul media quotidiano. Attualmente in Polonia si tende ad avere quotidiani che hanno percentuali di colore ancora maggiori di quelle italiane. Si tende ad una qualità di stampa superiore a quella che si pretende in Italia. Quindi la tecnologia che deve essere impiegata in questi Paesi è di tutto rispetto appunto perché il prodotto quotidiano funge da contenitore di pubblicità anche di prestigio. Il quotidiano in quei Paesi è ancora il mezzo principe per la pubblicità. L’errore più grosso che si può commettere quando

si va in questi Paesi è quello di pensare di trasferire là le nostre macchine in disuso piuttosto che utilizzare tecnologie di primissimo ordine. Lei crede nella possibilità di diffondere il quotidiano con sistemi di stampa desktop o digitale tali da poter essere installati o presso le case dei lettori od in strutture decentrate sul territorio che nulla hanno a che spartire con gli attuali stabilimenti di stampa? Queste possibilità sono certamente oggetto di profonde riflessioni da parte degli Editori. Io non sono in grado di dare risposte ma credo di poter fare alcune considerazioni. Se vado nei Paesi dell’Est, vedo un mercato che è arretrato rispetto al nostro di circa dieci anni, e vedo che la sua evoluzione segue pressappoco quella che c’è stata in Italia. Analogamente negli Stati Uniti vedo un mercato che per alcuni aspetti è avanti a noi di dieci anni e dove il prodotto giornale è tutt’altro che morto. Quindi mi immagino che per i prossimi anni nel nostro Paese il prodotto quotidiano non abbia nulla da temere nei confronti di altri mezzi, che pure si ritaglieranno sicuramente un loro spazio. Fra dieci anni vedremo che cosa è successo in mercati più evoluti ed avremo la possibilità di modificare le strategie di consumo. Un’altra considerazione: alla DRUPA dell’anno Duemila tutte le grandi case produttrici di rotative, e si parla di macchine da decine di miliardi di lire, hanno venduto in una maniera incredibile. Addirittura sono stati raggiunti volumi di vendita tripli rispetto alla DRUPA di cinque anni prima. Credo che se noi vogliamo provare ad immaginare che aspetto avrà il giornale del futuro, dobbiamo andare a dare un’occhiata dove si progettano le nuove rotative. Non c’è affatto un’aria di rassegnazione. Al contrario c’è la convinzione che facendo nascere macchine diverse sarà possibile supportare nuove tipologie di prodotto e soddisfare meglio le esigenze del lettore. L’editoria stampata dovrà essere promotrice dei bisogni dei propri lettori, ed in questo il giornale giocherà sempre un grandissimo ruolo.

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Editori in allarme per la carta: cresce il prezzo, cala la disponibilità

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Gli editori italiani ed i loro colleghi europei guardano con preoccupazione al mercato della carta. Dopo una lunga ascesa del prezzo del macero - che concorre per oltre l’80% alla produzione di carta da giornale - e della pasta di cellulosa, la “bolletta - carta” si fa sempre più salata. Come se non bastasse, la crescita della domanda di carta sotto la spinta dei mercati pubblicitari dei Paesi ad economia avanzata, da alcuni anni in crescita costante, comincia a creare qualche problema di reperibilità. I giornali italiani ed europei potranno sostenere nel 2001 i livelli di foliazione raggiunti quest’anno? Ci saranno bobine di carta in quantità sufficiente per editori grandi e piccoli? TecnoMedia ne ha parlato con Bruno Riccardi, Direttore Acqusiti e Logistica della R.C.S. Editori e con Pierluigi Messori, Presidente ed amministratore delegato della SELPI Spa, la società del Gruppo Editoriale L’Espresso che coordina gli acquisti di carta per tutti i quotidiani del gruppo editoriale L’Espresso- Repubblica Mercato della carta, anno Duemila: il prezzo del macero vola sull’otto volante dei mercati mondiali, da 80/90 lire il chilo arriva a sfondare la soglia delle 300 lire il chilo; la pasta di cellulosa balza da 480 dollari la tonnellata a circa 700 dollari nell’arco di dodici mesi, da aprile 1999 ad aprile 2000. I mercati valutari gettano benzina sul fuoco, e l’euro si svaluta nello stesso periodo di circa il 20% contro il dollaro. Per tutti gli editori europei la “bolletta - carta” rincara con percentuali che arrivano a sfiorare il 25%. Ma più di questo è il tema degli approvvigionamenti di carta per i prossimi mesi a creare motivo di preoccupazione, e non solo nel nostro Paese. Lo scorso 25 novembre l’argomento ha trovato posto sulle pagine del quotidiano parigino Le Monde, che ha riferito di una lettera allarmata del Ministro della cultura francese Catherine Tasca al segretario di Stato per l’industria Christian Pierret con la richiesta di intervenire presso le cartiere francesi, sollecitandole a garantire quantità di prodotto almeno non inferiori a quelle attuali, per evitare agli editori il rischio di tagliare drasticamente la foliazione. Il mercato della carta risente, paradossalmente, del successo ottenuto dai media stampati sul fronte della raccolta pubblicitaria, un mercato efferverscente ormai da diversi anni in Italia, Europa e Stati Uniti, che portato la richiesta di maggiori foliazioni, con la naturale conseguenza che la domanda di carta è rapidamente salita a livelli inusuali fino a pochi anni fa. Quali sono i rischi reali per l’editoria italiana, qua-

li gli scenari alle porte del nuovo anni e quali i possibili rimedi ai rischi di una crisi negli approvvigionamenti della carta? TecnoMedia lo ha chiesto a due fra gli interlocutori più qualificati del mercato italiano, Bruno Riccardi e Pierluigi Messori, che ogni anno, per conto dei rispettivi gruppi editoriali (rispettivamente RCS Editori e L’Espresso), movimentano qualcosa come 265.000 tonnellate di carta da giornali, pari a circa il 45% del mercato italiano complessivo. A distanza di un lustro dall’ultima crisi della carta per quotidiani, nel 1994-95, ci troviamo di fronte ad un nuovo ciclo di prezzi in crescita e di difficoltà nell’approvvigionamento. Da cosa nasce questa situazione? Riccardi - E’ in atto una situazione assai critica, che sembra riproporre uno scenario che in questo settore ha una cadenza ciclica di un lustro o forse poco più. Per quanto riguarda i quotidiani, si è osservata una crescita esponenziale del prezzo del macero, che è passato in tempi brevissimi da quotazioni intorno alle 80, 90 lire a circa 300, 320 lire al chilo. Per un ciclo di produzione, come la carta da giornale, che prevede l’impiego massiccio del macero in percentuali superiori all’80%, si è oggettivamente creata una situazione di incremento dei costi e quindi un aumento dei prezzi. Per spiegare le ragioni di questo incremento del prezzo del macero, occorre considerare che ci sono

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Editori in allarme per la carta: cresce il prezzo, cala la disponibilità

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stabilimenti di produzione in aree in cui la raccolta non è ben organizzata come in Europa. Se la domanda di carta aumenta e la raccolta del macero non è in grado di soddisfare di pari passo la richiesta, è evidente che una quota parte di macero viene sottratta dalle aree dove è presente in maggiore quantità, creando ulteriori squilibri. Il prezzo del macero è cresciuto molto velocemente perché è venuto a mancare dal mercato europeo. Messori - Già prima della fine del primo semestre del 2000 gli osservatori più attenti si erano resi conto di come il “sentiment” di questo mercato stesse rapidamente mutando e si avvicinasse un periodo di significativa crescita del prezzo della carta da giornale. Le spiegazioni sono più d’una: l’incremento dei costi delle materie prime, ed in particolare della carta da macero, che costituisce in percentuale l’80-85% della materia prima; l’aumento del costo del petrolio, che incide sia sui costi di produzione che su quelli di trasporto; si aggiunga a ciò il sensibile apprezzamento del dollaro nei confronti dell’euro, e si avrà chiaro il quadro della situazione. Oltre all’aumento dei costi di produzione e di trasporto ed al rapporto di cambio sfavorevole con il dollaro, esistono anche ragioni legate al disequilibrio tra domanda ed offerta? Riccardi - Certamente. Per effetto della vivace situazione del mercato pubblicitario, la domanda è aumentata in misura significativa, facendo lievitare il consumo. L’offerta di contro non è aumentata anzi si è ridotta. Aggiungiamo che per effetto della debolezza dell’Euro, i produttori di carta europei manifestano maggiore interesse per i mercati in area dollaro, mentre i nordamericani riducono l’esportazione verso il vecchio continente. Messori - La domanda di carta da giornale è in costante crescita in tutto il mondo. Il solo mercato italiano nel corso del 2000 è cresciuto del 7 per cento rispetto all’anno precedente, contro una previsione di incremento del consumo del 3 per cento. Per l’Europa nel suo complesso, l’incremento è stato del 5 per cento rispetto ad una previsione del 4 per cento. Se la domanda cresce in maniera sostenuta, sul lato dell’offerta non si vedono all’orizzonte iniziative per l’ampliamento della capacità produttiva: e teniamo conto che la progettazione, messa in opera ed avvio in produzione di un nuovo impianto per carta da giornali richiede non meno di due anni. Esiste quindi a mio giudizio una chiara tendenza

all’incremento della domanda di carta, alla quale fa riscontro una stasi o nella migliore delle ipotesi un irrilevante incremento della produzione. Oggi il mercato mondiale esprime un fabbisogno annuo di carta superiore di circa un milione di tonnellate rispetto ai quantitativi prodotti. Per fare fronte a questo surplus di domanda l’attuale capacità produttiva potrebbe essere certamente aumentata con interventi di ammodernamento degli impianti, ma si tratterebbe in ogni caso di incrementi di lievissima entità. Vero è invece un orientamento di segno contrario: si avverte infatti la tendenza a convertire la produzione di alcuni impianti da carta da giornale classica a tipi di carta – carta da giornale migliorata, BC – che hanno maggior valore aggiunto. La mia opinione è che la crisi che stiamo vivendo oggi sia diversa da quella del 1995. Anche allora una serie di concause influirono sull’aumento dei prezzi, prima tra tutte la svalutazione della lira rispetto al dollaro, ma c’era all’orizzonte l’avvio in produzione di nuovi impianti di produzione, mentre oggi la tendenza è opposta: piuttosto che aprire nuovi impianti, si chiudono quelli più vecchi e meno produttivi, il cui ammodernamento costerebbe troppo. Il mercato Nordamericano ha giocato un ruolo nel determinare questo incremento dei prezzi? Riccardi – In effetti le tensioni sui prezzi hanno già cominciato a verificarsi dall’inizio del secondo semestre, con i mercati di area dollaro che non hanno fatto fatica a catalizzare l’attenzione dei fornitori di carta, in virtù del differenziale favorevole di prezzo. E’ pur vero però che proprio in questi giorni stiamo osservando alcuni segni meno scoraggianti, come la riduzione del costo del macero di oltre 100 lire al chilo, che resta comunque ancora a valori alti. Messori - Esistono differenze significative tra il mercato nordamericano e quello europeo che hanno creato ulteriori tensioni sui prezzi. Basti pensare che la carta che in Europa dal primo gennaio 2001 costerà 1.250-1.300 lire al chilogrammo, già oggi negli Stati Uniti viene pagata 1.500-1550 lire. Questo squilibrio è destinato ad accentuarsi ulteriormente: è recente la notizia che a partire dal primo marzo 2001 i produttori canadesi aumenteranno i listini di 50 dollari per tonnellata. E’ chiaro che, in una situazione di questo tipo, c’è una maggiore propensione dei produttori a servire i mercati dove si ottengono prezzi più elevati. Ecco quindi che i produttori scandinavi e russi aumentano le

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Editori in allarme per la carta: cresce il prezzo, cala la disponibilità

C’è dunque, oltre all’aumento dei prezzi, anche un significativo problema di approvvigionamento? Riccardi – Oggi si è venuta a creare una situazione che, soprattutto per noi europei, è potenzialmente molto rischiosa, non solo per l’aumento dei prezzi, ma soprattutto per il fondato timore che nei prossimi mesi non si trovi più tutta la carta necessaria a sostenere la stampa del prodotto-quotidiano ai livelli quantitativi raggiunti nel corso del Duemila. Messori - In questo contesto di tensione sui prezzi e di surplus della domanda rispetto all’offerta, si è determinata una oggettiva difficoltà, per le cartiere che avevano in essere con gli editori accordi di fornitura stabiliti tempo prima, di mantenere le condizioni di fornitura all’interno della forbice di prezzi massimi e minimi prestabilita. Questo è il motivo per il quale oggi nessuna cartiera accetta di stipulare accordi con un panorama temporale più ampio di sei mesi. In linea di massima, tuttavia, il problema non si pone tanto per il mantenimento dei livelli di consumo attuale: nel momento in cui esistono accordi di fornitura su determinati fabbisogni, normalmente la cartiera sa che deve garantire all’editore quel quantitativo concordato. Certo, può accadere che qualche produttore che vuole sfruttare la congiuntura favorevole cerchi di stornare quantitativi di carta da forniture concordate per riservarle a chi in quel momento è intenzionato a pagarle di più; ma la gran parte dei produttori di carta, quelli che “fanno il mercato”, rispettano sostanzialmente i patti. Questo è un mercato ciclico, dove domani potrà essere il compratore a trovarsi in posizione di forza e dove quindi comportarsi correttamente, a gioco lungo, paga. Il problema dell’approvvigionamento si pone però per l’eventuale incremento dei consumi: l’editore che volesse programmare oggi per il 2001 nuove iniziative editoriali, con nuovi prodotti o con incrementi di

foliazione, si troverebbe davanti ad un serio problema: non si trova carta a sufficienza. La concentrazione che si è avuta negli scorsi anni fra aziende produttrici di carta, che ha portato alla nascita di alcuni super-gruppi mondiali, ha influito sulla situazione attuale? Riccardi - La carta è certamente un prodotto globale. La facilità con cui si trasporta in ogni Paese deve imporre agli osservatori di considerare la scena mondiale. Negli ultimi cinque anni, dopo la crisi della carta data 94/95, abbiamo assistito ad un numero crescente di acquisizioni e fusioni effettuate fra gruppi cartari, che hanno raggiunto livelli di concentrazioni molto alti che prima non si sono mai verificati. I tassi di aggregazione nel settore cartario sono fra i più alti al mondo rispetto a quanto si verifica negli altri comparti industriali e produttivi. Per la carta da giornale si parla di una capacità di controllo dell’offerta nell’ordine del 76% concentrata fra i primi 10 gruppi mondiali, e la situazione peggiora quando si parla di carte fini o di patinatino, dove i primi dieci gruppi arrivano a controllare il 90% e più del mercato mondiale. Questo ci dà anche la chiara situazione che con concentrazioni così alte si può considerare che il mercato sia più facilmente controllabile da parte di pochi soggetti. Questo fenomeno si sta riflettendo ulteriormente sulla dinamica dei prezzi con conseguente crisi della industria editoriale che paga oggi la bolletta della carta più carta mediamente dal 15 al 20% rispetto allo scorso anno. Le concentrazioni certamente hanno portato all’eliminazione di attori che potevano creare “disturbo” all’andamento dell’offerta. Per contro in un mercato più “controllato” si dovrebbero evitare situazioni che portano al soffocamento degli utilizzatori. Da questo punto di vista le concentrazioni potrebbero anche non essere del tutto negative, però... Messori - La riduzione del numero dei gruppi cartari a seguito di acquisizioni e fusioni porta ad una inevitabile riduzione della concorrenza sul mercato: i grandi produttori sono infatti in grado di bilanciare meglio il livello di produzione con la domanda che esprime il mercato. In una situazione come quella attuale, con pochi grandi produttori che si dividono la gran parte del mercato mondiale, è quindi estremamente difficile che si abbiano in futuro surplus di produzione rispetto alla domanda. E nel caso in cui si verificasse questa ipotesi, sono convinto che i grandi gruppi cartari correrebbero ai ripari programmando la chiu-

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esportazioni verso altri mercati, incluso il Nordamericano, ed allo stesso tempo i produttori canadesi tendono a ridurre le proprie esportazioni in Europa. Questa situazione non influisce soltanto – come è naturale – sul livello dei prezzi, ma anche sui quantitativi. Ogni cartiera fa i propri budget e destina a ciascuna area determinati quantitativi di carta, che di fatto sono già tutti prenotati. Il problema pertanto non è soltanto l’aumentato costo della carta, ma anche e soprattutto il suo reperimento: oggi di carta non ce n’è abbastanza per soddisfare le esigenze di tutti.

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sura per ammodernamento o manutenzione di alcuni impianti, con il risultato di riportare l’offerta a livelli più bassi ed evitare in tal modo una riduzione dei prezzi. Dai problemi alle possibili soluzioni. E’ immaginabile un aumento della produzione della carta? Riccardi - Per aumentare i volumi di carta prodotti occorrono investimenti la cui messa in opera richiede tempi molto lunghi. Qualsiasi gruppo industriale, ancora prima di pensare a fare un cambiamento forte, strutturale, desidera verificare che l’aumento della domanda sia un fenomeno stabile. Prima di raggiungere queste certezze sarebbe un azzardo avviare investimenti di grande portata. Del resto abbiamo detto che l’aumento della domanda di carta non dipende, per il nostro come per altri Paesi ad economia avanzata, da un aumento della diffusione. Non si legge di più, è vero invece che si stampano prodotti con un numero maggiore di pagine, e questo è dovuto ad un frizzante mercato della raccolta pubblicitaria. Messori -Teniamo conto del fatto che attualmente gli impianti per la produzione di carta lavorano a pieno regime: siamo attorno al 96-97% delle capacità produttive, e basta che un impianto si arresti per qualsiasi ragione per determinare ulteriori difficoltà nelle consegne, costringendo i produttori a ritardi nelle consegne o ad intaccare le scorte, che non a caso attualmente sono molto esigue. Quindi al momento non si nota alcun segnale in direzione di un incremento della capacità produttiva e, ripeto, i tempi sarebbero in ogni caso lunghi: dal momento in cui il produttore decide di investire in una nuova linea di produzione al momento in cui la carta viene resa disponibile sul mercato trascorrono dai due anni ai due anni e mezzo. A me pare invece che si stia verificando il fenomeno opposto: la Abitibi, uno dei grandi produttori canadesi, ha già programmato a partire dalla metà del 2001 la chiusura di impianti per una capacità produttiva complessiva di 400.000 tonnellate. Si tratta di cartiere in gran parte obsolete, che richiederebbero significativi investimenti per essere adeguati alle più recenti normative sulla sicurezza e sull’ambiente. Investimenti che, evidentemente, il gruppo ritiene non sufficientemente remunerabili da un prodotto come la carta da giornale che, non dimentichiamo, è un prodotto “povero”, a basso valore aggiunto. L’industria editoriale rischia nei prossimi anni di

essere vittima del suo successo? Riccardi - In un certo senso, questo è il rischio paradossale: tanto più si aumentano gli investimenti pubblicitari, tanto più cresce la domanda di carta, e tanto più ci si espone ad un aumento incontrollato del prezzo della materia prima o, peggio, al rischio di una sua carenza. C’é però da pensare che, se la raccolta pubblicitaria manterrà i livelli raggiunti negli ultimi due-tre anni, questo scenario consentirà di avviare nuovi investimenti per aumentare la produzione di carta e soddisfare contemporaneamente i mercati occidentali ed i Paesi emergenti. Quello che più ci auguriamo nel breve periodo è che le cartiere dimostrino buon senso, evitando di portare questa situazione alla esasperazione. Bisogna che tutti abbiano presente non sempre è possibile trasferire a valle gli aumenti che si verificano a monte. Il rischio è che l’editore si veda costretto a rinunciare ad una parte di pubblicità per ridurre le foliazioni. Ricordiamoci che a nessuno conviene arrivare al punto di non ritorno, ovvero alla decisione degli editori di ridurre grammature, qualità e quantità delle carte impiegate. Se queste decisioni di solito sofferte verranno prese, non saranno poi modificabili rapidamente. In questo settore la catena del valore è molto vincolata e l’attività editoriale oggi si compie ancora in massima parte sul supporto cartaceo, data la interdipendenza dei due business non è interesse di nessuna delle parti esasperare la situazione. Messori - Non v’è dubbio che, almeno per quanto riguarda l’Italia, l’aumento dei consumi di carta da giornale sia determinata dall’aumento delle foliazioni e dunque dal positivo andamento del mercato pubblicitario, visto che le vendite sono da anni stazionarie. A mio modo di vedere è allo stato dei fatti alquanto irrealistico pensare ad un incremento dell’offerta da parte dei produttori di carta; è più realistico immaginare che, di fronte ad una prolungata penuria di carta e ad un livello di prezzo sempre più elevato, con riflessi strutturali sui costi delle imprese editrici, si innesti un meccanismo di tutela che porti ad una inversione di tendenza con la contrazione delle foliazioni e la forzata rinuncia a nuove iniziative di sviluppo. Quello che emerge è un quadro oggettivamente preoccupante. Eppure, per strano che possa essere, la percezione della gravità della situazione non è avvertita. Sembra quasi che il problema non esista, o comunque non se ne parla. Come mai? Riccardi – Questo è un altro paradosso. Soltanto

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Editori in allarme per la carta: cresce il prezzo, cala la disponibilità

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Rettifica

quattro mesi fa, a settembre, qualcuno “che conta” parlava della carta come di un prodotto senza problemi. A mio avviso l’associazione di categoria dovrebbe occuparsi anche del mercato che sta a monte dell’editore. Nella mia precedente esperienza lavorativa, in un altro settore ma sempre in seno all’associazione di categoria, proprio per soddisfare la necessità di dare maggiori conoscenze agli associati, avevamo formato una commissione che rispettando le regole della concorrenza, portava maggiore conoscenza e consapevolezza e sicuramente impediva di fare affermazioni superficiali e pericolose. Messori - Non mi stupisce il disinteresse della politica nei confronti di temi come quello dell’approvvigionamento di carta da giornali: il nostro Paese sconta purtroppo l’assenza di una qualunque politica indu-

striale in questo settore. Oggi i produttori italiani di carta da giornale sono soltanto due, Burgo e Romanello, con una produzione complessiva che non arriva a coprire il 25% del fabbisogno complessivo: persino la Spagna ha una dipendenza dalle importazioni minore della nostra. Ma se, come è mia convinzione, ci troviamo di fronte ad una situazione strutturale destinata a proseguire nel tempo, c’è il concreto rischio che a risentirne sia lo sviluppo dell’industria dei giornali nel suo complesso: senza la disponibilità di carta, infatti, si blocca qualunque iniziativa - nuove edizioni, aumenti di foliazione, supplementi - che per poter essere realizzata richiede la disponibilità di quantitativi aggiuntivi di carta che oggi non sarebbero disponibili neanche se si fosse disposti a pagarli assai di più dei prezzi correnti di mercato.

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Sul numero 27 di TecnoMedia, nell’articolo relativo all’impianto Mediastampa, abbiamo erroneamente scritto (pag. 13) che “La trasmissione delle pagine è interamente gestita dal sistema Intellinet di Agfa”. In realtà i computer to plate Agfa Polaris sono interfacciati tramite Intellinet di Agfa ma il sistema che, in automatico, crea le pagine PDF e le invia su linea ISDN ai RIP remoti è stato sviluppato internamente dalle direzioni tecniche de il Corriere dello Sport e di Tuttosport. Ci scusiamo dell’errore con Agfa, con le direzioni tecniche di Corriere dello Sport e Tuttosport, e con i lettori.

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Carta da giornale: un mercato “complicato”

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Globalizzazione e scarsa flessibilità sono le due caratteristiche principali di un sistema produttivo e logistico che ogni anno produce e recapita ai centri stampa di tutto il mondo 40 milioni di tonnellate di carta da giornale. L’analisi di TecnoMedia sulla situazione attuale e sugli scenari più probabili nel breve periodo. Il mercato mondiale della carta non è nuovo a fasi di rapida salita dei prezzi, che fanno seguito a fasi di altrettanto rapida discesa. Sul numero 20 di TecnoMedia, alla fine del 1998, prevedevamo una fase di sensibile calo dei prezzi della carta da giornale nel biennio 1999-2000, che si è puntualmente verificata. Per capire le ragioni di questo comportamento ciclico, occorre saper interpretare dati su trend macroeconomici, tassi di utilizzo degli impianti, andamento della pubblicità e così via, alla luce delle caratteristiche specifiche del mercato della carta da giornale. Un mercato globale e poco flessibile. In primo luogo, quello della carta è un mercato realmente globale, dove “tutto si tiene” e dove esistono consistenti flussi di merci che dai luoghi di produzione, concentrati in specifiche aree del globo – Canada, Europa centro-settentrionale – si spostano verso i luoghi di consumo, capillarmente diffusi in tutti i paesi sviluppati e dovunque la stampa dei giornali costituisca attività industrialmente significativa. Il mercato della carta da giornale è inoltre assai poco flessibile. In caso di sovrapproduzione, gli impianti di produzione non possono, per ragioni tecniche, scendere al di sotto del 90% della capacità produttiva; inoltre, nessuna cartiera al mondo dispone di un magazzino in grado di poter essere utilizzato come ammortizzatore per le oscillazioni della domanda. Si tenga inoltre conto che dalla progettazione all’avvio della produzione di una nuova cartiera trascorrono non meno di due-tre anni. I consumi della carta da giornale sono strettamente collegati ai cicli economici: se l’economia cresce, crescono i consumi per effetto della aumentata domanda di spazi pubblicitari. Nei Paesi emergenti, a questo

fattore va aggiunto il costante incremento dei consumi culturali e dei tassi di lettura. Fin qui le caratteristiche generali del mercato. A seguire, riepiloghiamo i dati più significativi che consentono di disporre di un quadro esauriente dell’attuale momento del mercato. Le dimensioni del mercato mondiale. La domanda mondiale di carta da giornale si aggira attualmente intorno ai 38-39 milioni di tonnellate annue. Le capacità produttive degli impianti sono pari a circa 42 milioni di tonnellate annue. Il tasso medio di utilizzo degli impianti è attualmente del 94-95%, in salita rispetto al 90% del 1998. Per i prossimi anni, si prevede una costante crescita della domanda, che dovrebbe raggiungere i 44 milioni di tonnellate nel 2005 e sfiorare i 50 milioni nel 2010; per contro, la capacità produttiva dovrebbe raggiungere i 48 milioni di tonnellate nel 2005 e i 53 milioni nel 2010, con tassi medi di utilizzo intorno al 92-93%. Particolarmente significativo sarà l’incremento della domanda nei paesi asiatici: rispetto ai livelli di consumo del 2000, si prevede già per il 2001 un fabbisogno aggiuntivo di circa 600.000 tonnellate (quasi equivalente al consumo dell’intera Italia!), che saliranno a quasi 3 milioni nel 2005 ed a poco meno di 6 milioni nel 2010. Aree di produzione, di import, di export. Se suddividiamo il mondo in Macro-aree continentali, vediamo che il Nordamerica produce quasi 17 milioni di tonnellate di carta (10 il solo Canada) e ne consuma poco più di 13 (12 i soli USA); l’Europa produce circa 12 milioni di tonnellate e ne consuma circa 11 (6 milioni tra Germania, Francia e Gran Bretagna); il Sudamerica ha una capacità produttiva annua di un milione di tonnellate ed un consumo di due; l’Asia

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Carta da giornale: un mercato “complicato”

Il ruolo del Canada Dalla situazione sopra esposta deriva che, di fatto, il Nord-America è l’unico esportatore netto transcontinentale. Dal Canada partono ogni anno circa 2,5 milioni di tonnellate di carta destinate alle altre macro-aree continentali, alle quali si aggiungono circa 700mila tonnellate esportate dalle cartiere statunitensi. Questi flussi di export sono essenziali per garantire la disponibilità di carta a continenti che, come Asia ed America Latina, esprimono una domanda nettamente superiore alla capacità produttiva. Ne consegue che il Nordamerica, e soprattutto il Canada, è l’osservatorio privilegiato per comprendere gli scenari del mercato della carta da giornale. In un mercato così poco flessibile, ogni evento, anche di carattere locale, che influenzi in positivo o negativo la capacità produttiva delle cartiere canadesi, si ripercuote immediatamente a livello mondiale. Basta uno sciopero, o la fermata per manutenzione di un impianto, a far mancare al mercato quantitativi di materia prima che è estremamente difficile reperire altrove. La concentrazione dei produttori Nel 1995, i primi cinque gruppi cartari Nordamericani rappresentavano poco più del 40% della produzione complessiva di carta da giornale; nel 1999, tale percentuale era arrivata a poco meno del 70%. In Europa, nello stesso arco di tempo, i primi cinque gruppi cartari hanno portato la propria quota di mercato da meno del 65% a quasi l’80%. La concentrazione degli assetti proprietari delle cartiere risponde sicuramente a logiche intrinseche al tipo di attività: la produzione di carta da giornale è una attività per un verso – quello produttivo- fortemente frammentata e regionalizzata, e per un altro verso – quello commerciale - assolutamente globale. Si tratta inoltre di una attività a basso valore aggiunto: il ROE medio, ovvero il tasso di remunerazione del capitale investito dagli azionisti, è appena dell’8%,

quindi la razionalizzazione dei costi collegata alla concentrazione costituisce un reale vantaggio. Fatto sta che negli ultimi anni, su entrambe le sponde dell’Atlantico, si è assistito al consolidamento, per successivi accordi di fusione o di incorporazione, di giganteschi gruppi cartari, quali la Stora-Enso, nata dalla fusione tra Stora ed Enso e dalla successiva incorporazione della Consolidated Papers, la Norske Skog, che ha acquisito la Fletcher Challenge, la Bowater, che ha progressivamente inglobato Newsprint South, Avenor, Halla e Sepoong, e soprattutto la Abitibi Consolidated, che con la recente acquisizione della Donohue ha consolidato la propria posizione di leader mondiale, con una capacità produttiva annua di 6,1 milioni di tonnellate di carta suddivisa su oltre 25 impianti dislocati in Canada, USA, Regno Unito e Asia, dove ha costituito una società, la Pan Asia, in joint venture con Hansol e Norske Skog. Il mercato italiano L’Italia dipende in gran parte dalle importazioni per soddisfare il proprio fabbisogno di carta da giornale. Le uniche due cartiere attive nel nostro Paese sono infatti uno stabilimento del gruppo Burgo nei pressi di Mantova e la cartiera Romanello di Udine, per una produzione complessiva di circa 160-170mila tonnellate annue, pari a circa il 25% del fabbisogno, che può essere stimato per il 2000 in 680mila tonnellate, con un incremento di circa il 6% rispetto al 1999. Il paese dal quale importiamo i maggiori quantitativi di carta è la Francia (130mila tonnellate), seguito dai paesi scandinavi (100mila tonnellate), Canada (90mila tonnellate), Germania (85mila tonnellate), Austria (45mila tonnellate). La tensione dei prezzi verso il rialzo Non v’è dubbio che il mercato stia vivendo una significativa spinta al rialzo. La domanda di carta da giornale è destinata a mantenersi stabile nei due mercati guida, quello Nordamericano e quello europeo, ma è prevista in forte crescita, come sopra riportato, in America Latina ed Asia. In conseguenza di questo trend, le cartiere canadesi (le uniche che, ricordiamo, hanno un consistente surplus da esportare in altre aree continentali) dovrebbero incrementare le loro esportazioni. Sul fronte della capacità produttiva, è già stata annunciata per il 2001 la chiusura, per manutenzione straordinaria o per riconversione, di quattro cartiere Nordamericane. Per far fronte al calo di capacità pro-

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esprime una domanda di 10 milioni di tonnellate a fronte di una capacità produttiva di 7,5 milioni; Oceania ed Africa, infine, sono in sostanziale pareggio tra capacità produttiva e consumo. Le aree più deficitarie sono quelle dove si prevede per i prossimi anni l’incremento maggiore della domanda. Le cartiere Nordamericane utilizzano in prevalenza, come materia prima, il legname, mentre le cartiere europee hanno ormai un tasso di utilizzo di carta da macero superiore all’80%.

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duttiva, il tasso di utilizzo degli impianti in funzione salirà a tassi compresi tra il 97 ed il 99%. Questa spinta al rialzo dei prezzi è già evidente nel mercato USA, dove a ottobre il prezzo medio delle transazioni ha raggiunto i 605 dollari per tonnellata metrica da 48,8 grammi per metro quadro, con un incremento rispetto ad un anno prima di 100 dollari tondi, pari al 20%. Altri aumenti sono previsti nel corso del 2001, che potrebbe quindi chiudersi con la carta a livelli vicini ai 650 dollari per tonnellata metrica da 48,8 grammi, che equivalgono a oltre 700 dollari per la carta da 45 grammi al metro quadro correntemente utilizzata in Europa. In Europa queste tensioni sembrerebbero ancora lontane: a settembre, nei quattro principali Paesi Europei (Germania, Francia, Regno Unito e Italia), il prezzo medio pagato per una tonnellata di carta da 45 grammi per metro quadro oscillava tra i 460 ed i 490 dollari, ed era inferiore di circa il 4% rispetto ad un anno prima, dopo aver scontato la svalutazione dell’Euro e della sterlina nei confronti del dollaro, senza le quali il calo sarebbe stato dell’ordine del 15%. Per effetto di queste dinamiche, il differenziale di prezzo esistente tra i prezzi del mercato nordamericano e del resto del mondo ed il prezzo europeo si è divaricato sino a dimensioni ben difficilmente sostenibili: a settembre (ultimi dati disponibili) una bobina di carta è costata all’editore italiano ben 150 dollari in meno che all’editore Nordamericano! E’ chiaro che, in queste condizioni, i produttori canadesi stanno dirottando il proprio export extraNordamerica verso aree dove si riescono ad ottenere prezzi migliori. A questo proposito vale la pena di segnalare come il management della canadese Abitibi Consolidated, il principale gruppo cartario del mondo con una capacità produttiva pari a circa il 15% del totale, sia attualmente oggetto di una offensiva da parte del maggiore azionista della società, il gruppo Quebecor, e potrebbe quindi avere interesse, assai più che in passato, ad indirizzare i flussi di esportazione verso i mercati più remunerativi per ottenere risultati economici immediati piuttosto che proteggere mercati strategicamente importanti sul lungo periodo come quelli europei. Per contro, i produttori europei avranno tutto l’interesse a vendere negli USA o laddove il prezzo che si riesce a spuntare è sensibilmente maggiore rispetto a quello dei mercati domestici. E’ facile, con queste premesse, prevedere per l’immediato futuro una fase di deciso rialzo dei prezzi anche sul mercato europeo: un incremento del 20-25% rispetto ai livelli attuali già

nel corso del 2001 è abbastanza probabile. E accanto all’aumento dei prezzi, è lecito attendersi – in parte sta già avvenendo – una fase nella quale sarà difficile reperire ulteriori quantitativi di carta rispetto alle abituali forniture. Gli acquisti spot, negoziati con piccoli produttori e che tradizionalmente servono per coprire fabbisogni momentanei ed imprevisti, saranno meno facili da concludere, ed a prezzi vicini, se non superiori, ai 650 dollari per tonnellata. Cosa succederà in Italia? L’Italia con le sue 650mila tonnellate o poco più di consumo annuo è sempre stata un mercato marginale per i grandi produttori mondiali, ed in virtù di questa posizione “defilata” ha sempre beneficiato di prezzi più bassi rispetto anche agli altri Paesi europei con maggiori consumi, come Germania e Regno Unito. Questa marginalità del nostro Paese, inoltre, ha fatto sì che i contraccolpi delle crisi cicliche del mercato della carta (ultima, quella del 94-95) arrivino con qualche mese di ritardo. Per l’attuale crisi, invece, è avvenuto l’esatto contrario: in Italia a partire da giugno si sono avute forti tensioni soprattutto sui quantitativi di carta disponibili, laddove nel resto d’Europa la crisi ha cominciato ad essere avvertita soltanto sul finire dell’anno 2000. Tre le ragioni principali: • Il forte incremento dei consumi per effetto del positivo andamento del mercato pubblicitario; • La riduzione delle forniture da parte dei produttori canadesi a partire dal mese di maggio; • La chiusura per manutenzione per circa tre mesi, tra aprile e giugno, dell’impianto Burgo, che ha fatto mancare al mercato italiano circa 30.000 tonnellate di produzione interna. In conseguenza di questo stato di cose, gli editori italiani hanno avuto la possibilità di muoversi in anticipo rispetto ai colleghi europei per la chiusura degli accordi relativi al 2001, procedendo inoltre al rastrellamento dei quantitativi spot. Oggi dunque gli editori italiani, se pure hanno già avuto modo di “apprezzare” l’incremento dei prezzi per i contratti chiusi nell’ultimo trimestre dell’anno, sono riusciti, nella generalità dei casi, ad assicurarsi i quantitativi di carta necessari per fare fronte ai propri fabbisogni nel corso del 2001. Così non è in altri Paesi, come la Spagna o la Francia, dove la scarsa disponibilità di carta da giornale rischia di diventare, nei prossimi mesi, un problema drammatico.

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Dove va la stampa flessografica per i giornali quotidiani La conferenza annuale degli utenti di tecnologie flessografiche fa il punto della situazione sull’impiego di un’antica tecnica di stampa che da vent’anni ha saputo conquistare una quota del mercato dei quotidiani in diversi Paesi del mondo, fra i quali spicca l’Italia. Macchine più veloci, più automatizzate, senza albero centrale di trasmissione ed inchiostri e carte sviluppate per valorizzare al massimo la qualità di stampa del colore nei quotidiani sono alcuni dei più che probabili sviluppi di questa tecnologia che, ancora relativamente giovane nelle sue applicazioni all’industria dei quotidiani, ha tanta voglia di crescere, confortata anche dai successi ottenuti nell’industria del packaging dove affidabilità e qualità sono da sempre i valori aggiunti della flessografia. Dopo oltre 10 anni di attività la Newspaper Flexo Users’ Conference, seminario internazionale che riunisce utenti e fornitori di tecnologie per la stampa flessografiche in uso presso i quotidiani di tutto il mondo, sbarca in Europa, sulle rive del Tamigi dove si affacciano i dockland londinesi, il più esteso fra i nuovi insediamenti industriali del Regno Unito. Qui, dal 4 al 6 ottobre scorso, circa 200 delegati provenienti dai Europa e Stati Uniti si sono incontrati per fare il punto sull’impiego delle tecnologie flessografiche nell’industria mondiale dei quotidiani, per valutarne le potenzialità ed ascoltare dalla viva voce dei protagonisti – utenti e fornitori di tecnologie e materiali di consumo – i progetti e gli investimenti destinati a supportare nei prossimi anni l’espansione di questa metodologia di stampa. La scelta di ospitare i lavori nei dockland londinese non è stata fatta per caso, dal momento che la conferenza si è svolta a pochi isolati di distanza dallo stabilimento Harmsworth Quays, il più grande centro stampa al mondo equipaggiato con tecnologie flexo, in grado di produrre più di due milioni di copie al giorno fra Daily Mail, Evening Standard e Mail on Sunday – testate del gruppo Daily Mail. Flexo per giornali: una storia ancora giovane 8 linee rotative, oltre 140 gruppi stampa per stampare mezzo milione di copie l’ora di giornali in formato tabloid con foliazione di 80 pagine incluse 16 full color: quando l’impianto gira a regime, e le copie

vengono ordinatamente avviate alla distribuzione all’interno delle centinaia di metri di nastri trasportatori Ferag, l’impressione è quella di trovarsi di fronte ad un gigantesco meccanismo ad orologeria di assoluta precisione in grado di dimostrare come la stampa flessografica abbia saputo guadagnare una posizione di assoluto rispetto dopo “soli” vent’anni di vita. Se la flessografia non è certamente “nuova” come tecnologia per la stampa, assai più recente è il suo impiego all’interno dell’industria dei giornali quotidiani. E’ stato infatti sul finire degli anni settanta che negli Stati Uniti l’istituto di ricerca della Associazione degli Editori di Giornali Americani (all’epoca denominata ANPA), preso atto dei problemi segnalati dal 65% dei quotidiani che stampavano in offset – segnalazioni che spaziavano a 360°, dalle difficoltà a mantenere il registro alla tensione della carta agli sprechi di materiali di consumo, alla vita media delle lastre offset e via dicendo – suggerì alle aziende fornitrici di macchine per la stampa di sviluppare un sistema per la produzione dei quotidiani che potesse contare su un processo produttivo più semplice, che consentisse risparmi significativi in termini di costi e di energia. Il punto centrale di quelle raccomandazioni verteva proprio sull’impiego della tecnologia flessografica, con inchiostri a base di acqua e lastre fotopolimere. Da allora, e sono passati solo vent’anni, alcune fra le più importanti aziende fornitrici di tecnologie per la stampa, con in testa la KBA e la Cerutti, hanno sviluppato sistemi per la stampa di quotidiani con procedimento flessografico.

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Si calcola che nel mondo siano installati oltre 2.300 gruppi di stampa flexo che utilizzano 4 milioni di lastre flexo all’anno. Le installazioni sono concentrate negli Stati Uniti – 45 centri stampa con 1.748 gruppi flexo – nel Regno Unito – 250 gruppi – ed in Italia (vedi riquadro per i dettagli). Le vendite dei gruppi flexo dal 1978 al 2000 hanno continuato a crescere con una variazione compresa fra i 72 e i 138 gruppi all’anno. Su questa base è lecito aspettarsi nei prossimi dieci anni un aumento compreso fra le 720 e le 1.380 unità di stampa. Gli oltre 2.315 gruppi installati potrebbero arrivare ragionevolmente alle 3.200 unità nell’anno 2008. E da quanto si è potuto ascoltare alla Flexo Users Conference questo segmento di mercato non manca di interessare i fornitori di materiali di consumo – lastre, carte ed inchiostri - e di tecnologie complementari, che hanno ribadito la loro volontà di continuare a sviluppare soluzioni in grado di ottimizzare i risultati della stampa flessografica. E le ragioni di ottimismo sono confortate dalla considerazione che la tecnologia flexo è impiegata con crescente successo da un sempre maggior numero di stampatori di materiali per imballaggi, e questo consente scambi proficui di know how fra le soluzioni sviluppati per il packaging e gli impieghi delle rotative per la stampa di prodotti editoriali. Senza andare molto lontano, abbiamo potuto testimoniare quanto questa interazione sia stata proficua nel caso della soluzione sviluppata a Bologna per la pre-stampa del colore di qualità per il quotidiano la Repubblica (cfr. TecnoMedia n.27, settembre 2000), dove è stato ottimizzato il processo di riavvolgimento delle bobine pre-stampate grazie all’impiego di componenti di alta tecnologia sviluppati dalla Cerutti per le esigenze degli stampatori di materiali per imballaggio. Chi stampa in flessografia A sentire le diverse testimonianze raccolte dalla Flexo Users Conference, la stampa flessografica nei primi vent’anni di vita non ha fatto troppi distinguo nell’approcciare il mercato dei giornali quotidiani. In tutti i Paesi dove questo sistema viene utilizzato dai centri stampa escono testate la cui tiratura sfiora, quando non sorpassa, il milione di copie, oppure testate ben al di sotto delle centomila copie di produzione media giornaliera. Insomma, per la flessografia non esiste un “quotidiano tipo”. Il mercato italiano, dove la flessografia rappresenta quasi il 30% delle copie stampate, è perfettamente allineato con questa molte-

plicità di impieghi. In flessografia si producono sia le copie de la Repubblica che quelle de la Nuova Venezia. Se mai, è il colore a caratterizzare il “prodotto tipo” stampato in flessografia. In tutti gli stabilimenti nei quali si utilizzano rotative flexo si fa massiccio impiego del colore, merito fra l’altro della sostanziale semplificazione del procedimento di stampa che consente un maggior controllo finale della qualità una volta mandato a regime l’impianto. Flessografia: una storia di collaborazioni Del resto, non va dimenticato che la storia dello sviluppo della flessografia nell’industria mondiale dei quotidiani si è caratterizzata come sviluppo continuo di collaborazione fra costruttori di macchine da stampa, fornitori di materiali di consumo – lastre, carte ed inchiostri – ed utenti – stampatori ed editori. E’ stato così per il centro stampa londinese del Daily Mail, che ha rappresentato un formidabile banco di prova per le tecnologie flessografiche grazie alla collaborazione fra editore/stampatore e fornitori, ed è stato così per nostro Paese, dove fin dagli inizi la flexo si fortemente caratterizzata per un stretta collaborazione fra il principale cliente-editore, rappresentato da la Repubblica e dalla catena di quotidiani locali del Gruppo Editoriale L’Espresso, il fornitore di macchine per la stampa, la Cerutti, ed i fornitori di materiali di consumo, fra i quali spiccano l’americana NAPP, leader mondiale nella fornitura di lastre fotopolimere, e la Coates Lorilleux, a sua volta leader nella fornitura di inchiostri per la stampa. Proprio negli stabilimenti italiani di quest’ultima sono state svilppate le formule per gli inchiostri a base d’acqua attualmente il uso presso i centri stampa che stampano in flexo. Un procedimento che ha richiesto un paziente lavoro di messa a punto finalizzato alla qualità finale del prodotto stampato. Una collaborazione nata in origine per ottimizzare i pigmenti neri e successivamente, a partire dai primi anni Novanta, estesa agli inchiostri per la stampa in quadricromia. Tutto ciò tenendo in debito conto gli sviluppi delle tecnologie per la stampa flessografica, indirizzati verso il comune obiettivo di rendere sempre più vantaggiosi i punti di forza che tutti riconoscono caratteristici della flexo. Dove va il mercato flessografico L’italiano Daniele Temporin, relatore al convegno internazionale per conto della Cerutti di Casale

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La Flexo in Italia La tecnologia flexo nel nostro Paese occupa una posizione di assoluto riguardo. Per quanto riguarda i giornali quotidiani, in modo particolare, la flessografia rappresenta una percentuale compresa fra il 27% ed il 30% del prodotto stampato. Sulle macchine flessografiche, in assoluta coincidenza con questa avviene all’estero, vengono stampate testate di diversa dimensione e diffusione, dal quotidiano nazionale la Repubblica al regionale Il Tirreno al provinciale la tribuna di Treviso. I giornali italiani stampati in flessografia fanno ampio uso del colore, e sempre nel nostro Paese (cfr.TecnoMedia n.27) la flessografia è stata impiegata per la prima volta nel mondo per la prestampa a colori in alta qualità delle bobine di carta impiegate per la produzione de la Repubblica nei diversi centri stampa italiani. Il mercato italiano della flexo per i quotidiani è interamente servito dalla società Officine Meccaniche Cerutti di Casale Monferrato, uno dei marchi più prestigiosi al mondo anche per quanto attiene alle macchine per la rotocalcografia e per la stampa dei materiali per imballaggio. Per quanto riguarda le macchine per la stampa dei giornali quotidiani, la Cerutti è presente con diciannove rotative installate per un totale di oltre 400 gruppi stampa, alle quali vanno aggiunte le tre rotative per la produzione di elenchi telefonici installate negli Stati Uniti ed in Colombia. Modello Supernova G12 Nova G11 Supernova G12 (elenchi telefonici installazioni estere) TOTALE

Rotative 14 5

Elementi b/n 63 44

3 22

Monferrato, ha tracciato un quadro d’insieme oltremodo efficace nella rappresentazione degli sforzi che vedono impiegati i più importanti fornitori di macchine per la stampa industriali, tesi a sviluppare i capisaldi del concetto di industrializzazione del mondo della stampa, che si riassumono in “qualità, flessibilità, semplicità, produttività”. La flessografia è il metodo che, grazie alla sostanziale semplificazione del procedimento di stampa, maggiormente si presta alla standardizzazione dei risultati finali degli stampati a colori ottenuti in diversi stabilimenti produttivi. Con questi obiettivi di fronte, gli sviluppi tecnologici puntano allo sviluppo di macchine più veloci, più compatte - per la riduzione dei passaggi carta, al fine di avere scarti ancora più ridotti degli attuali e tempi di avviamento se possibile ancora più compressi – configurazioni più flessibili, soprattutto in vista dell’ampliamento della richiesta di colore, ed impiego di tecnologia shaftless. Quest’ultima, in particolare, inaugurata alcuni anni orsono negli impianti per stampa offset, consente, attraverso l’abolizione dell’albero motore centralizzato, la gestione autonoma dei singoli gruppi stampa che significa, anche per la stampa flessografica, guadagni considerevoli in termini di flessibilità – è possibile caricare i gruppi di stampa autonomamente, e quindi rendere più facili i cambi in macchina delle diverse edizioni locali di un’unica testata – ed in termini di semplificazione globale – maggiore semplicità costruttiva, assenza totale di vibrazioni, assenza di giunti. Un’altra direzione di

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Elementi colore 28 20

Gruppi stampa 237 168

6

24

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sviluppo è quella legata alla introduzione di componenti elettroniche su scala sempre più vasta, sia per la migliore gestione automatica dei cicli di produzione – si pensi ai cambi degli svolgitori durante il procedimento di stampa – sia per potenziare le interfacce utente e per aiutare in tutte le attività di diagnostica dell’impianto di stampa. Naturalmente i fornitori di macchine flessografiche hanno dalla loro un vantaggio competitivo non da poco, ovvero quello di poter contare, nella progettazione di nuove macchine per la stampa dei quotidiani, sul know-how oltremodo sofisticato sviluppato per le linee di produzione dei materiali per l’imballaggio, dove sono state testate soluzioni di enorme affidabilità sia per quanto riguarda le velocità di produzione che per quanto riguarda il controllo globale di qualità della stampa a colori, elemento quest’ultimo di importanza strategica nella stampa del packaging. E intanto si lavora al CTP… Come in tutte le conferenze focalizzate su tecnologie con un forte potenziale di sviluppo non poteva mancare una sorpresa finale, offerta in questo caso dalla visita allo stabilimento del Daily Mail dove, nel piano dedicato alla impressione e sviluppo delle lastre, la NAPP sta sperimentando, in anteprima mondiale, la prima soluzione per il CTP applicato alla flessografia. Dagli inizi di settembre, infatti, i tecnici della società americana stanno testando in produzione la nuova li-

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Dove va la stampa flessografica per i giornali quotidiani

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nea NAPPdirect, effettuando i test relativamente a pagine dell’Evening Standard, caratterizzate da un ampio impiego del colore. Come in tutte le attività sperimentali, una certa riservatezza è d’obbligo ma, a quanto si è potuto constatare, il sistema dava risposte in termini di curve di colore assolutamente allineate ai risultati ottenuti con il sistema tradizionale di produzione delle lastre attraverso pellicole. E non è mancato chi, fra i tecnici di produzione del

centro londinese, tutti rigorosamente in camicia e cravatta, secondo le antiche tradizioni dell’azienda, ha fatto notare, con senso dell’umorismo tutto britannico, che non potesse che essere di buon auspicio, per i futuri sviluppi del NAPPdirect, il fatto che un sistema – i cui primi esemplari sono ancora ancorati alla produzione di sessanta lastre all’ora - venisse testato in uno stabilimento dove di lastre se ne producono oltre tremila al giorno.

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Un impianto di inserimento per il Messaggero Veneto di Udine

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Un impianto di inserimento per il Messaggero Veneto di Udine Crescono in Italia gli investimenti in impianti per l’inserimento di prestampati nei quotidiani. Il Messaggero Veneto ha da poco inaugurato una linea per l’assemblaggio integrale del “prodotto giornale” dopo il ciclo di stampa presso il proprio stabilimento di Udine. TecnoMedia ne ha parlato con il Direttore di Produzione del giornale, Renato Azzini, che racconta questo nuovo capitolo dell’innovazione tecnologica del primo quotidiano italiano ad avere fatto uso del colore

di maggio anche lo stabilimento del Messaggero Veneto. Stampa in proprio e in conto terzi In viale Palmanova, appena fuori dal centro di Udine, stampano ogni notte le tre edizioni del Messaggero Veneto - Udine, Gorizia e Pordenone - testata leader nella propria area con una diffusione media di 55.000 copie. Il quotidiano base è composto da due dorsi, uno di cronaca nazionale, fisso, con lievi variazioni nella prima pagina per quanto riguarda le notizie di cronaca locale, ed un secondo dorso dedicato alle informazioni relative alle tre province servite. Fedele alla propria tradizione, il quotidiano fa un ampio uso del colore sia per la pubblicità che per sottolineare i fatti di cronaca più rilevanti. Ogni tanto il giornale friulano è arricchito dalla presenza di inserti tematici, stampati con largo impiego di quadricromie. Lo stabilimento provvede anche alla produzione di un congruo numero di copie de Il Sole 24 ore. Le scelte editoriali del quotidiano economico finanziario hanno visto via via aumentare all’interno del prodotto-base - formato da due sezioni indipendenti - il numero degli inserti tematici, dedicati di volta in volta alla nuova economia, all’informatica ed ad altri approfondimenti specializzati. E proprio lo sviluppo dei terzi dorsi in giorni fissi ha imposto all’editore milanese la richiesta, rivolta ai diversi centri stampa nei quali si produce il quotidiano economico, di attrezzarsi per supportare il maggior carico produttivo. Il Messaggero Veneto ha pertanto valutato l’ipotesi di dotarsi di un sistema di produzione del giornale basato sulla interazione fra le tecnologie di stampa esistenti ed

Inserimento

L’innovazione tecnologica è di casa al Messaggero Veneto di Udine. Il quotidiano friulano, che da poco ha compiuto i primi cinquant’anni di vita, è stata la prima testata italiana ad introdurre, nell’ormai lontano 1968, il colore all’interno delle proprie pagine, e da allora si è sempre distinta per la prontezza di riflessi della proprietà e dello staff manageriale nel cogliere a volo le nuove opportunità offerte dallo sviluppo delle tecnologie editoriali. Non sorprende quindi scoprire che dal mese di maggio è entrata in produzione una nuova linea per l’inserimento di prestampati nel corpo principale del quotidiano. Una opportunità tecnologica, quella dell’inserimento, di grande attualità in Europa ed in Italia, non solo e, almeno per quanto riguarda il nostro Paese, per tanto per soddisfare la richiesta di inserimento di materiale pubblicitario prestampato, quanto per ampliare in misura significativa le capacità produttive dei centri stampa senza dover necessariamente aumentare il numero dei gruppi delle rotative. L’inserimento, come ben sanno i lettori della nostra rivista, sta rapidamente guadagnando terreno nel nostro Paese proprio per la provata capacità di aumentare in misura considerevole la flessibilità produttiva dei centri stampa. La opportunità offerta dalle linee di inserimento che utilizzano tecnologie off-line, proposte da alcuni fra i più importanti fornitore del settore, consente fra l’altro ai centri stampa che operano anche per conto terzi di distribuire meglio il ciclo produttivo delle rotative nell’arco della giornata. Vantaggi competitivi che un sempre maggior numero di stampatori Italiani sta attentamente valutando quando non già introducendo. E fra questi centri stampa c’è dallo scorso mese

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La testata del Messaggero Veneto nell'edizione di Udine

Inserimento

una linea di inserimento in grado di completare il prodotto assemblando dorsi stampati in momenti diversi della giornata. L’inserimento disaccoppiato I responsabili del giornale friulano hanno deciso di utilizzare un impianto fornito dalla società svizzera Müller Martini, essenzialmente perché hanno trovato utile, ai loro fini, la soluzione tecnologica basa sul principio del disaccoppiamento. In pratica, quando la rotativa comincia a girare per il ciclo di produzione dei prestampati, in questo caso per il terzo dorso de Il Sole 24 Ore, il prodotto in uscita viene stoccato all’interno di dispositivi rotanti - denominati FlexiRoll - e viene lasciato lì fino a quando non si avvia la fase di stampa del prodotto principale. A questo punto il sistema provvede a caricare, su altri “polmoni” di stoccaggio, il prodotto base, fino a quando non viene avviata la fase finale di assemblaggio all’interno della stazione NewsLiner. Qui una ruota dentata provvede ad “aprire” la copia principale mentre un sistema di sgancio lascia cadere all’interno il terzo dorso prelevato dagli altri polmoni. In totale all’interno dello stabilimento sono state installate cinque stazioni di stoccaggio, tre per l’accumulo del prodotto principale ed altre due per il prodotto secondario. Il sistema di funzionamento consente di effettuare il ciclo di inserimento o, per meglio dire, di “assemblaggio” del prodotto finale in modo indipendente rispetto al ciclo di produzione della rotativa. Il “disaccoppiamento” dei sistemi di stampa, trasporto ed inserimento consente una notevole flessibilità nel caso in cui uno dei tre sistemi abbia delle improvvise interruzioni dovute, per esempio, a rotture carta o a copie che vanno di traverso sui nastri trasportatori. L’impianto è completato da una stazione per l’inserimento in linea di prestampati di formato ridotto, fino alla dimensione di un foglio A6. Quest’ultimo dispositivo, collegato al NewsLiner principale, è caricato manualmente da un operatore.

Il ciclo di lavoro Il quotidiano economico è il primo ad andare in macchina, favorito dai tempi della chiusura delle pagine e, per così dire, stretto dai tempi richiesti dal servizio postale per garantire in tempo utile la distribuzione del giornale ai molti abbonati. Una volta terminato il ciclo di stampa e di assemblaggio del terzo dorso sulla linea di inserimento parte la stampa del Messaggero Veneto, che può sfruttare utilmente il tempo di lavorazione delle ultime copie del Sole. Tutto il layout produttivo, infatti, é testato per una velocità massima di 40.000 copie all’ora, ma la velocità di produzione reale è mantenuta leggermente al di sotto, attorno alle 33.000 copie all’ora. Al termine del primo ciclo di stampa la linea di inserimento si trova a dover assemblare poco più di 5.000 copie, e nel tempo necessario a completare il lavoro la squadra di rotativisti sostituisce le lastre ed avvia la produzione del giornale friulano. Flessibilità ed occhio di riguardo per gli abbonati Prima ancora che nel ciclo di lavorazione, i vantaggi della linea di inserimento sono evidenti nella capacità produttiva dello stabilimento. Grazie al sistema di assemblaggio ed alla stampa distribuita nell’arco di due turni, uno notturno ed uno successivo, per la stampa del terzo dorso, che si protrae fino in tarda mattinata, da una macchina per la stampa progettata per una foliazione massima di 48 pagine delle quali 12 a colori, si può ottenere un prodotto quotidiano con un massimo di 68 pagine delle quali 24 a colori. Né va dimenticato, come sottolineano al centro stampa friulano, i vantaggi che si possono offrire, in termini di qualità di prodotto, ad un cliente come Il Sole 24 Ore, che ha la necessità di distribuire il prodotto ad un numero di abbonati di tutto rispetto che, grazie alla flessibilità del sistema di inserimento, possono ricevere un giornale con tutti i dorsi perfettamente in ordine.

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Un impianto di inserimento per il Messaggero Veneto di Udine

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Inserimento

Lo schema dell'impianto di inserimento

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Piattaforme multimediali

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Dalla Tv al Web: un sistema redazionale multimediale I quotidiani non sono i soli a guardare alla integrazione con il web per la diffusione di notizie e servizi ai lettori. Anche gli editori televisivi, come la società Sitcom che trasmette via satellite canali tematici, guardano alla possibile integrazione fra media “tradizionali” e rete Internet. Per gli uni come per gli altri la sfida tecnologica passa attraverso lo sviluppo di piattaforme redazionali multimediali in grado di supportare il flusso delle informazioni digitali creando per quanto possibile una integrazione fra i diversi mezzi di comunicazione. Con un occhio attento all’analisi in tempo reale dei “consumi di contenuti” su rete Internet, e tanta voglia di sperimentare nuove forme di commercio elettronico integrato, a servizio delle aziende italiane. Al numero civico 924 di via Tiburtina, a Roma, in un moderno palazzo tutto cemento e vetrate, si trova il quartiere generale di Sitcom, società italiana nata nel 1997 con l’obiettivo di sviluppare canali televisivi tematici da diffondere via satellite. In soli tre anni di vita, l’intuizione dei due soci fondatori, il friulano Valter La Tona ed il trentino Giancarlo Innocenzi, ha dato vita a cinque canali tematici. Marcopolo, il primo in ordine di anzianità, interamente dedicato a viaggi e turismo; trasmesso in forma criptata, è il secondo canale più visto all’interno del pacchetto D+. Come tutti gli altri canali Sitcom, Marcopolo viene inviato via satellite Eutelsat alle comunità di lingua italiana in Germania, Turchia e Canada, ed in Polonia in lingua polacca. Un anno dopo il lancio di Marcopolo, e siamo nel 1998, è la volta di INN, Italia Network News, canale tematico di notizie realizzato in partnership con venti emittenti regionali leader nei diversi territori, e supportato per le notizie internazionali dai servizi televisivi della Reuters. Anche INN è trasmesso in forma criptata all’interno dei canali D+. Nel Duemila Sitcom lancia altri tre canali, questa volta in chiaro, ricevibili in tutta Europa con una semplice parabola per il satellite: Nuovolari, dedicato ai motori, Alice, specializzato in casa e cucina, e Leonardo, che punta invece sulla moda ed sul design italiano. Fra breve è previsto il lancio di altri due canali, Galileo, dedicato ai temi dell’ambiente ed Expresso, focalizzato sul mondo e sugli interessi dei giovani. Della raccolta di pubblicità si occupano due concessionarie: la Cairo Communication (Marcopolo e INN) e Radio e Reti (Nuvolari, Alice e Leonardo).

.tv: integrarsi con il web Come gli editori di prodotti stampati, anche Sitcom ha guardato alle opportunità di integrarsi con la rete web con la massima attenzione. Pur dotata di un “DNA culturale” fortemente orientato alla televisione, non è sfuggita a Sitcom la potenzialità di indirizzare attraverso la rete Internet contenuti ed informazioni sia sotto forma di testi che di filmati, utilizzando le applicazioni più avanzate per il web streaming. Senza contare le fortissime sinergie attivabili fra i canali tematici, che di fatto sono una soluzione indirizzata a “comunità tematiche” di utenti, e i corrispettivi siti web, anch’essi strumenti per la creazione e lo sviluppo di “comunità virtuali” costituite attorno a nuclei tematici ben precisi. Un’occasione, quella della integrazione, troppo ghiotta per farsela sfuggire. Da qui la nascita di www.sitcomworld.tv, il primo portale ad avere riconosciuto un indirizzo “.tv”, il nodo della rete dal quale partono i siti tematici www.inn.tv, www.marcopolo.tv, www.alice.tv, www.nuvolari.tv, www.leonardo.tv, al quale faranno presto seguito gli altri “.tv” collegati ai nuovi canali Galileo e Expresso. La piattaforma tecnologica multimediale “La sfida” - come ha raccontato a TecnoMedia il responsabile tecnico di Sitcom Multimedia Mauro Iannucci - “non è stata solo sul piano editoriale, quindi dei contenuti, ma anche, ed in misura significativa, nello sviluppo di una piattaforma tecnologica che rendesse ragionevole la gestione di siti che sono nati con

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Dalla Tv al Web: un sistema redazionale multimediale

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il compito di trasmettere notizie e filmati a partire da prodotti concepiti per la televisione”. La decisione, per tutti i canali tematici sul web, è stata quella di supportare un flusso di lavoro il più possibile in linea con il core business e la cultura industriale di Sitcom. In altri termini, si è deciso di partire sempre e comunque dal prodotto televisivo per ricavarne files di informazioni digitali utilizzabili in ambiente Internet. Per fare questo si è deciso di adottare, per quanto riguarda i filmati, la tecnologia web streaming di RealVideo, mentre tutta la rete di Pc disponibile per la produzione

dei testi e dei grafici, in ambiente Windows e con applicativi standard Word ed Excel, è stata collegata alla piattaforma iReach di Informix, società che dopo lo spin-off deliberato nel corso del Duemila ha assunto il nome di Ascential Software. iReach, vero e proprio “cuore tecnologico” del sistema, si occupa di agganciare in modo automatico ai layout video web sviluppati tutte le informazioni grafiche e testuali e tutti i file RealVideo, questi ultimi ottimizzati per trasmissione dati a 56kb, quindi di lunghezza massima compresa fra i 60 e gli 80 secondi. iReach gestisce in modo automatico la ricezione dei materiali, preparati da giornalisti specializzati nella stesura di testi per il web, la loro video impaginazione e l’aggiornamento costante delle notizie pubblicati, testi, grafica e filmati. Il motore tecnologico Informix è stato installato e configurato in poche settimane, e consente una perfetta integrazione soprattutto del canale INN, specializzato nella trasmissione di notizie in tempo reale. Ai telegiornali ed al web lavora una redazione di quattordici persone, guidata dal direttore respon-

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Piattaforme multimediali

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sabile Giorgio Meletti ed affiancata da una rete capillare di collaboratori in tutta Italia che garantiscono la copertura della cronaca locale. Anche queste redazioni distaccate sono collegate al sistema multimediale iReach: trasmettono i pezzi già agganciati alla grafica del portale “.tv”, ed alla redazione centrale spetta solo il compito di inviarli on line. Il database di informazione sviluppato su iReach è unico, così come è unico il motore che “aggancia” le informazioni ai diversi siti, salvo il fatto che ciascun canale tematico ha una propria grafica multimediale. Grazie a questa architettura concentrata tutto lo storico pubblicato on line dalla fine di luglio 2000 resta a disposizione dei lettori-navigatori per consultazioni ed approfondimenti, e ciò sia per i testi che per i filmati. Come è noto a tutti gli specialisti di Internet, la rete è il media più preciso che ci sia per quanto riguarda la analisi dei “comportamenti dei lettori” attraverso la tecnologia di elaborazione dei log generati ad ogni connessione. Proprio a partire da questa considerazione è probabile che una delle prime evoluzioni della piattaforma tecnologica sarà in direzione della clickstream analysis, supportata dall’applicativo iDecide sviluppato dalla stessa Ascential Software. E’ un software che consente il monitoraggio costante di gusti e preferenze reali dei navigatori del sito, una opportunità che, utilizzata da una società fortemente orientata al marketing dei contenuti, potrebbe anche diventare, una volta decisa la installazione, lo strumento guida per una impaginazione di notizie veramente orientata al consumatore finale. Non di sola pubblicità...... ....vive, o meglio dovrebbe vivere, la new economy sviluppata su Internet. Antipasto di culatello ed olive, Tagliolini con triglie e salsa ai porri, Barchette alla ricotta: sono solo alcune delle migliaia di leccornie suggerite all’interno del sito www.alice.tv, dove volentieri rimandiamo il lettore per tutti gli ....approfondimenti del caso. Agli italiani, si sa, piace mangiare bene, e nel nostro Paese, tutti ce lo riconoscono, la cucina spesso diventa arte e cultura. La televisione tematica ed il relativo sito di Alice dedicato a casa e cucina hanno sfondato, come si dice, una porta aperta. Meno scontato è invece il progetto, annunciato per i prossimi mesi, di uno sbarco di Sitcom nel mondo dell’e-commerce. Anche in questo caso sono le sinergie diremmo quasi naturali - fra televisione tematica e “comunità virtuali su internet”, opportunamente

supportate da piattaforme tecnologiche di grande flessibilità, a costituire il nucleo centrale del progetto Sitcom– merce. In televisione si “vedranno” le ricette regionali, su Internet si potranno approfondire i dettagli, trovare e stampare i ricettari e, soprattutto, acquistare quei prodotti regionali tipici che potrebbero fare la differenza fra un piatto eccellente ed uno assai meno soddisfacente. Un servizio promozionale e di ecommerce offerto ad innumerevoli aziende locali, dalla presentazione “su strada” del prodotto alla sua commercializzazione attraverso il web. I prossimi mesi, ed i risultati della iniziativa quando sarà partita, diranno se questa nuova intuizione dei fondatori di Sitcom avrà successo e, soprattutto, se sarà possibile esportare questo modello di “e-business” anche all’interno di altri canali tematici, si pensi a Marcopolo, per tutto quanto riguarda i viaggi, e a Leonardo, per moda, stile e design made in Italy. Ad automatizzare il processo di vendita integrato alla comunicazione ci penserà l’applicativo iSell, sempre di Ascential Software, specializzato per soluzioni per l’e-commerce, che potrà agganciare in automatico i contenuti già presente in formato digitale sui diversi siti tematici di Sitcom.

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Al COMDEX di Las Vegas i “piccoli” tengono banco

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Al Comdex di Las Vegas i “piccoli” tengono banco Alla rassegna dei nuovi prodotti tecnologici risultano protagonisti i computer portatili di ridotte dimensioni, i palmari, i nuovi dispositivi che incrociano telefono e agenda elettronica e in generale tutto ciò che è “piccolo e wireless”. Si apre una nuova frontiera: il “mobile commerce” e si pongono nuove sfide per i produttori di contenuti.

Il Comdex Trade Show, la tradizionale esposizione a Las Vegas di nuove tecnologie che viene utilizzata dagli analisti media come bussola per orientarsi nei nuovi trend emergenti del mercato, ha visto quest’anno come protagonisti indiscussi i dispositivi wireless di piccole dimensioni: le agende elettroniche palmari (PDA- Personal Digital Assistant), i pocket PC, i tablet PC, con i loro sofisticati accessori. Secondo il pubblico di operatori presenti, sono stati questi supporti le vere star della manifestazione, e tutti hanno giurato di volersene comprare uno al più presto. Se è già evidente anche in Europa il trend nella sostituzione di computer fissi con computer portatili, un passo avanti è quello di sostituire i portatili di dimensioni abituali con quelli di dimensioni ridotte, senza tastiera, fino ad arrivare ai palmari veri e propri. La maggior parte dei produttori sta infatti investendo pesantemente nei nuovi dispositivi di piccole dimensioni che hanno le funzioni di un computer e garantiscono l’accesso al Web “wireless”, cioè senza collegamento via cavo (un bel vantaggio, se pensiamo al groviglio di cavi che attualmente ricopre le nostre case e i nostri uffici…) A Las Vegas sono state presentati gli ultimi nati: Audrey, il dispositivo della 3Com, venduto al prezzo di 499 dollari e compatibile con il Palm, e WebPad Internet Appliance, il dispositivo della Honeywell venduto al prezzo di 995 dollari, in grado di controllare anche apparecchiature domestiche prodotte dalla stessa azienda come l’accensione a distanza del riscaldamento o il monitoraggio del sistema di allarme.

Palm contro il pocket pc di Microsoft Lo stesso Bill Gates ha presentato durante il suo intervento al Comdex un prototipo di un nuovo prodotto, che permetterà agli utilizzatori di effettuare ricerche e di esitare testi scritti “a mano” di proprio pugno: non sarà però disponibile prima del 2002, secondo quanto affermato da Microsoft. Senza andare troppo nel futuro, ha tenuto viva l’atmosfera del Comdex l’acceso dibattito tra Microsoft e Palm sul futuro dell’industria dei portatili di dimensioni ridotte (i Pocket PC della Microsoft) e dei palmari (la famiglia dei Palm della 3Com): la Palm ha accusato Microsoft di mentire riguardo al numero di applicazioni che sarebbero disponibili per la sua piattaforma (soltanto 190 e non 500), e ha paragonato la scelta del sistema operativo e del browser operata da Microsoft per il Pocket PC al tentativo di “sorseggiare una palla da bowling con una cannuccia”. A Las Vegas erano presenti numerosi dispositivi (Hitachi, Fujutsu, Orasis per citarne soltanto alcuni, oltre ai molto diffusi palmari Palm e Psion). Tutti possono inviare email, navigare su Internet e permettono la creazione di file testuali e grafici; secondo i commenti degli esperti presenti, possono però essere sicuramente ancora migliorate le loro funzioni di riconoscimento della scrittura, ampliata la memoria e la velocità di collegamento. Nascono applicazioni che permettono la sincronizzazione dei dati tra questi computer tascabili e i server di rete: recente il lancio del software innovativo della Extended Systems, che permette di dialogare con la rete aziendale a dispositivi mobili basati su sistemi operativi differenti: Windows Ce e ora Pocket Pc di

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Sempre più piccoli e senza fili i nuovi dispositivi multifunzione

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Tre esempi tra i tanti computer palmari presentati al recente Comdex di LasVegas. Dall'alto in basso: Dauphin Technologies, Fujitsu, Hitachi

dato che sempre più gli utilizzatori avranno bisogno di accedere ai dati mentre telefonano. Il telefono cellulare, per la sua forma e il suo formato compatto, non è adatto a vedere i dati mentre si sta parlando al telefono: da qui la rivoluzione dei palmari. Ma come trasformare un palmare in un telefono? Ci ha pensato la Handspring, che ha mostrato al Comdex il suo VisorPhone (299 dollari, disponibile da dicembre), un’ espansione per il suo organizer palmare Visor. Il plug del telefono si inserisce nell’espansione del Visor, come una cartuccia del Game Boy, e lo trasforma in un telefono cellulare. Per telefonare, occorre digitare i numero da una tastiera virtuale sullo schermo, oppure richiamare il numero desiderato direttamente dall’agenda; completano il set un’antenna, una batteria e le cuffie. Non poteva stare a guardare Ericcson che ha presentato il suo R380 World Smartphone (disponibile da dicembre, 600 dollari il prezzo fissato per la distribuzione in Europa). Questo dispositivo congloba al suo interno un telefono, un’agenda portatile e un browser. Simile ad una conchiglia bivalve, quando si apre mostra uno schermo rettangolare su cui controllare i propri appuntamenti oppure richiamare un numero telefonico, che si attiva in automatico. Ovviamente sono presenti le funzioni di email e di accesso ad informazioni via Web, ad esempio alle informzioni finanziari, con una velocità di connessione di 9.600 bit al secondo (cinque secondi per caricare un messaggio email). Raggiungere ovunque il consumatore: le speranza del “mobile commerce”

Microsoft, Palm Os di Palm/3Com, Epoc del consorzio Symbian. Il futuro dilemma dell’utente: telefono cellulare o palmare? I telefoni cellulari rispetto ai palmari e alle agende elettroniche sono attualmente in numero preponderante: il rapporto è di 10 a 1. Secondo gli analisti però la situazione è destinata a capovolgersi,

La grande diffusione dei dispositivi wireless di piccole dimensioni è certamente guidata anche dalla convenienza del consumatore a spostarsi più di un tempo, e nel caso dei manager a doversi portare appresso una specie di ufficio senza per questo lussarsi le spalle. E’ parimenti forte la spinta data dagli interessi degli operatori dell’e-commerce, desiderosi di raggiungere i consumatori ovunque si trovino e con qualsiasi mezzo stiano operando. Il “mobile commerce”, ultima frontiera dell’ecommerce, è infatti nei sogni di quanti stanno investendo in questo campo; si terrà nel mese di febbraio 2001 a San José in California MC2, un’ampia rassegna su questo tema. Il concetto base è molto semplice: quando si utilizza un PDA (Personal Digital Assistant) o un telefono cellulare si è molto spesso in giro, quindi più vicini al centro di acquisto rispetto a quando si è

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Al COMDEX di Las Vegas i “piccoli” tengono banco

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Un unico consumatore per molti supporti Se i ricavi pubblicitari e da commercio elettronico si faranno ancora attendere per lungo tempo, i ricavi dei “vendors” dei nuovi supporti avranno ben presto un’impennata: le previsioni (sempre di Forrester) riferiscono che il 45% degli utenti online si collegherà a Internet entro il 2003 tramite più di un supporto, e che la spesa per i nuovi supporti salirà del 300% entro il 2002 (per “nuovi supporti” si intendono qui “famiglie” diverse: telefoni cellulari, agende elettroniche palmari, smartphones… del resto è evidente anche dalla rassegna di prodotti presentati che il confine tra le diverse tipologie si va sempre più assottigliando). Il 2003 rappresenta per Forrester la fine dell’era “PC centrica” e l’inizio dell’”era multisupporto”. Sorge però un problema di non facile gestione per gli operatori dei contenuti e del commercio elettronico, attualmente molto preoccupati per lo scarso volume di esperienza in questo campo e per i conflitto tra i diversi standard presenti sul mercato: quello di gestire la transizione verso una pluralità di supporti, monitorando le interazioni degli utenti attraverso i diversi dispositivi. La maggiore sfida per gli operatori, ma anche la

maggiore opportunità, è quella di fidelizzare gli utenti sui diversi supporti. Per poterlo fare, sarà indispensabile una profilazione che includa l’attività degli utenti su tutti i dispositivi. Dal punto di vista del consumatore, le attese sono proprio quelle di avere un’esperienza di tipo integrato: un utente che ordina un bene tramite un sito di commercio elettronico sul PC dovrebbe essere in grado di controllare lo stato di avanzamento del suo ordine anche da un telefono cellulare o da un palmare collegati a internet. Uno sforzo è richiesto anche da parte dei rivenditori, che devono dimostrare al consumatore che i supporti di nuovo tipo sono “semplici” (impresa a volte molto ardua, anche perché spesso lontana dalla realtà) e possono funzionare in modo integrato con i dispositivi già presenti in casa. Quando vendono palmari e telefoni cellulari devono mostrare che i dati con grande fatica inseriti manualmente possono essere “facilmente” scaricati sul disco fisso del PC oppure esportati automaticamente su altri supporti di nuovo acquisto; quando vendono MP3 player e macchine fotografiche digitali, devono mostrare come siano “facilmente” collegabili a quanto già utilizzato abitualmente. E i contenuti? Appena digerita la necessità di affrontare il passaggio dalla carta stampata al web, diversificando i media su cui effettuare la produzione, gli editori tradizionali, in buona compagnia con i produttori di contenuti per i nuovi media provenienti da settori d’origine molto diversi, devono ora raccogliere la nuova sfida di produrre contenuti adattabili facilmente (o meglio ancora automaticamente) ai nuovi supporti mobili, dai telefoni ai PDA. La stessa base di informazione dovrà essere declinata in forme diverse per un’impaginazione su carta, per una messa online sul sito, per un invio “in pillole” ai supporti mobili di nuova generazione. Da azienda editoriale tradizionale ad azienda multimediale, quindi, dove l’accento sarà sempre più posto non solo sulla molteplicità dei media utilizzati ma anche sulla molteplicità dei tipi di supporto.

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in casa o in ufficio… Le prospettive delle società di ricerca non sono però ancora rosee: secondo uno studio di Forrester Research, le pagine visualizzate dai primi utilizzatori dell’Internet mobile sui loro dispositivi non genereranno ricavi, dato che l’80% degli operatori di marketing intervistati da Forrester non prevede di investire in pubblicità sulla rete mobile entro il 2005. Si prevede inoltre che gli introiti del commercio al dettaglio sulla rete mobile non supereranno i 5 miliardi di euro entro il 2005, e quindi potranno produrre scarse commissioni sulle vendite. Un altro fattore limitante: gli utenti che adotteranno tardivamente il telefono cellulare o i palmari PDA come unica modalità di accesso senza aver usato il web in precedenza (indicativamente un terzo del totale) in larga maggioranza faranno uso dei portali di default dei loro operatori e non spazieranno negli altri siti.

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NOTIZIE FLASH

Notizie Flash France Telecom ottiene il 54,3 per cento di Equant Il colosso delle comunicazioni d’Oltralpe, France Telecom, ha annunciato l’acquisizione della società francese di servizi network per l’e-business Equant, per mezzo della propria controllata Global One. La fusione tra Global One e Equant darà vita a un gigante leader nel settore dei servizi data e comunicazioni Internet per la clientela business. L’unione dei due network e lo straordinario database clienti delle due aziende sono gli ingredienti forti di un successo scontato: Equant/Global One conteranno così circa 3mila 700 grandi clienti, tra cui 75 delle maggiori cento imprese mondiali. Previsione di spesa per l’intera operazione (che per la sua complessità non potrà essere ultimata prima della metà del 2001): poco meno di 10mila miliardi di lire. Al termine del processo di acquisto – che dovrà poi passare il vaglio delle Autorità Antitrust Europee e Statunitensi – France Telecom acquisirà il controllo di Equant con una quota del 54,3 per cento.

Cin cin in Rete: il web parla francese Addio vendite dirette, turisti del vino carichi di casse di bottiglie, improvvisati sommelier in coda alle sale degustazioni delle aziende. D’ora in poi il nettare di Bacco è virtuale. O almeno (per fortuna!) è virtuale il suo acquisto. La novità viene da Chateauonline, il leader europeo dell’e-vino di qualità, che ha fiutato il business e alza la sua saracinesca virtuale giusto per il brindisi delle feste di fine anno. Se infatti nel 1998 sono stati 128.000 gli italiani che hanno effettuato shopping di vino al computer, oggi, almeno a sentire I-Lab, ricercatore specializzato del settore, sono quasi decuplicati e raggiungono il milione e 230mila. E, per vino e cibo di qualità, siamo ancora solo al 7 per cento del mercato. Questi numeri e queste potenzialità hanno destato non poco l’attenzione di Chateauonline che

ha acquistato Vinoplease.it sbarcando così nel mercato italiano con una griffe e un sito pronti pronti per Natale. Indubbiamente la homepage del sito è assai succulenta: una cantina molto fornita, una lista dei vini preziosa, addirittura una serie di agili consigli per abbinamenti con carni, pesci, primi e formaggi. Prezzi in tono con la qualità dell’offerta. Ma sicuramente un’ottima e originale idea per un regalo di Natale diverso. Si possono acquistare anche bottiglie di vini diversi, purché sempre in numero di 6, per evidenti ragioni di spedizione. E dunque salute! … anzi Santé!

E-glossario doc (3) Ecco la terza puntata del glossarietto sintetico che mette a disposizione, in ordine alfabetico, la più diffusa terminologia tecnica (e talvolta un po’ “esoterica”!) che popola l’Internet-linguaggio. Sigle, abbreviazioni e “parole magiche” elencate e spiegate in breve per evitare, d’ora in poi, qualsiasi confusione. In questo numero le lettere J, K, L, M, N, O e P per proseguire nel prossimo numero fino a esaurire l’intero mini e-dizionario. Indispensabile non solo per comunicare senza perdite di tempo, ma soprattutto per catturare al volo idee e informarsi senza farsi sfuggire le chiavi di accesso alla comunicazione, nell’organizzazione del lavoro e degli scambi commerciali. J Java Originariamente si trattava di un linguaggio di programmazione sviluppato dalla Sun per realizzare applicazioni distribuite in rete. In seguito si è ampliato sino a divenire una vera e propria piattaforma informatica. Java potenzia la flessibilità del web per mezzo di piccoli programmi che girano sul computer dell’utente senza che risiedano fisicamente sull’hard disk, ma su quello del server cui si è collegati. Jini Si tratta di un linguaggio di programmazione derivato da Java e sviluppato dalla Sun Microsystem. Jini

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integra computer e periferiche (modem, stampanti, scanner, ecc.). Le potenzialità di Jini potrebbero determinare un’evoluzione di una nuova generazione di elettrodomestici, in grado di essere controllati tramite Internet. JPEG – Joint Photoghaphic Experts Group Comitato unitario degli esperti fotografici. Il Comitato ha determinato uno standard di compressione delle immagini digitali che riduce le dimensioni dei file e quindi lo spazio occupato su disco e il tempo di trasmissione. I file che usano questo standard di compressione hanno estensione .JPG e insieme ai file con estensione .GIF (file che usano un’altra tecnica di compressione) sono assai diffusi in Internet. K Killfile Un file che permette di filtrare i messaggi Usenet. Può escludere i messaggi su certi argomenti o inviati da alcune persone L LAN – Local Area Network E’ una rete di trasmissione dati che opera in spazi ristretti, utilizzata in genere per esigenze aziendali. La limitata estensione consente di utilizzare protocolli ottimizzati e velocità di trasmissione molto elevata. Link Collegamento ipertestuale tra due documenti all’interno del web Listserver Si tratta di un programma che gestisce una lista di distribuzione postale, ospitato da un server in rete. Login, logon La procedura di accesso a un computer o a un servizio informativo remoto Logoff L’operazione di disconnessione da un host system Lurk Operazione per cui si leggono i messaggi di una conferenza Usenet senza mai scriverli M Mailbox E’ la casella postale di un utente, ospitata in genere dal server del provider che gli fornisce l’accesso in Rete. La casella postale ospita le e-mail indirizzate a un utente, in attesa che questi le scarichi sul computer Mailing list Lista di utenti interessati allo scambio di informa-

zioni su un dato argomento che utilizzano la posta elettronica. Ogni messaggio spedito alla lista viene automaticamente inoltrato a tutti gli utenti che ne fanno parte. La lista è gestita da un listserver. Midi – Musical Instrument Digital Interface E’ un formato standard di file musicale Modem Abbreviazione di “Modulation and demodulation”. Dispositivo che connette il computer al telefono convertendo i dati analogici in digitali e viceversa. Mosaic Il primo browser per WWW. Creato nel 1992 da parte di NCSA Motore di ricerca E’ un sito che si occupa di catalogare e ricercare per gli utenti tutte le informazioni della Rete. Ogni motore di ricerca ha una sua particolare configurazione che lo distingue da ogni altro. In Italia www.motoridiricerca.com recensisce i principali motori di ricerca. MOTSS – Members of the Same Sex Individui dello stesso sesso Multitasking Capacità del sistema operativo di eseguire più funzioni (task) nello stesso momento N Net Suffisso di dominio che indica tutte le organizzazioni che forniscono accesso alla Rete Net.god Dio della Rete. Utente che è online dall’inizio, che conosce tutti e che ha fatto tutto Net.personality Personaggio della Rete. Utente che ha tante cose da dire in Rete, o tanto tempo libero per rimanere costantemente collegato ed essere conosciuto da tutti Net.police Polizia della Rete. Termine dispregiativo per indicare un utente che tenta di imporre le proprie idee e punti di vista agli altri utenti di Internet Netiquette – abbreviazione di Net Etiquette Etichetta, Galateo della Rete. Un manuale di bon ton di Internet per rispettare gli altri e navigare ondine Net.veterans Un utente in Internet da molto tempo Network Rete di computer Newbie Novellino. Ogni nuovo utente della Rete. Usato in

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senso spregiativo dai veterani della Rete spesso in unione con il termine “Clueless” (all’oscuro di tutto) Newsgroup Forum di discussione tematico nella Usenet. Gestito da programmi particolari detti “newsreader” NIC – Netwaor Information Center Centro dove si possono trovare informazioni su una particolare rete O Offline Fuori linea. Disconnesso Online In linea. Connesso P Password Parola d’ordine segreta impiegata per proteggere l’accesso a documenti, applicazioni o ambienti PDF- Portable Document Format Formato per la gestione dei documenti elettronici sviluppato da Adobe. I documenti PDF vengono creati con il programma Acrobat e consentono di conservare un aspetto tipografico uniforme indipendentemente dalla piattaforma con cui il documento viene letto. Per la lettura di un documento PDF occorre il programma Acrobat Reader PGP – Pretty Good Privacy Software molto diffuso in Internet per la crittografazione di messaggi personali Ping Programma in grado di tracciare la strada che i dati seguono nel passare da un sito all’altro Pixel Abbreviazione di Picture element. Elemento unitario minimo di un’immagine POP – Post Office Protocol Protocollo per la gestione della posta elettronica POP – Point of Presence Punto di presenza di un fornitore di accesso a Internet Posting Affissione di un messaggio nella bacheca elettronica di un newsgroup Postmaster La persona da contattare in un particolare sito per chiedere informazioni PPP – Point to Point Protocol Protocollo che permette di collegare un computer a Internet tramite una linea telefonica e un modem

Push Tecnologia che consente l’invio di dati e informazioni a un utente collegato a Internet senza che esso debba richiederli volta per volta. R Real soon now Un termine che indica che qualcosa succederà presto e per davvero RFC – Request For Comments Una serie di documenti che descrivono vari aspetti tecnici di Internet ROTFL Rolling on the Floor Laughing (Mi sto rotolando per terra dale risate). Acronimo per rispondere in Rete a una barzelletta o a una notizia molto divertente ROT13 Un modo semplice per crittografare barzellette spinte, pornografia, recensioni di film che ne svelano il finale, ecc. Ogni lettera del messaggio è sostituita dalla lettera che sta 13 posti prima nell’alfabeto Router Apparecchiatura che gestisce l’instradamento tra due reti collegate ad Internet

Razzismo in Rete: stop alla corsa ai cimeli nazisti attraverso il portale Yahoo! La International League against Racism and AntiSemitism e la l’Associazione French Jewish Students ce l’hanno fatta. La loro denuncia contro l’accesso da parte degli utenti francesi ai siti di cimeli in lingua inglese del Terzo Reich (spille, libri, oggetti e gadgets con l’effigie di Hitler o con lo stemma delle SS) è stata ascoltata dal giudice parigino Jean-Jacques Gomez, che ha ribadito in modo definitivo l’ordinanza già emessa il 22 maggio. Dopo un expertise di tre saggi, che hanno affermato essere tecnicamente possibile attuare misure che limitino l’accesso ai siti incriminati – efficaci intorno al 90 per cento dei casi – il giudice francese ha intimato al portale californiano Yahoo! di intervenire con un filtro per scoraggiare i possibili navigatori in cerca di e-cimeli hitleriani. Tempo perentorio di 90 giorni e una multa salata (100mila franchi, circa 30 milioni di lire) se la data termine non sarà rispettata. La sentenza rischia di ripercuotersi anche su altre società americane che, proprio con le possibilità offerte da Internet, giocano a livello globale, come eBay e Amazon.

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Macchine per la stampa di semiconduttori: nasce il nuovo leader mondiale E’ olandese il nuovo leader mondiale delle macchine per la stampa di semiconduttori. Si chiama Asm Lithography Holding e ha raggiunto un accordo per l’acquisizione del gruppo americano Silicon Valley Group Inc. per 1,57 miliardi di dollari (circa 3mila e 500 miliardi di lire). Leadership planetaria e forte penetrazione nel mercato degli States (con il primo cliente mondiale del settore, Intel) sono gli obiettivi industriali che Asm ha inteso raggiungere con l’acquisizione dell’azienda californiana. L’acquisizione avverrà sotto forma di scambio azionario: Asm offrirà 1,286 azioni del proprio gruppo contro ogni titolo Silicon Valley Group. Immediato il rialzo al Nasdaq delle azioni SVG: un rialzo di 3,44 dollari e un premio del 58 per cento agli azionisti dell’azienda americana.

Microsoft e Murdoch a braccetto in Sky Global Sky Global, la società di televisione digitale nata da uno scorporo di News Corporation, fa gola al colosso americano Microsoft. La società di Bill Gates infatti potrebbe entrare – a parere del Financial Times – con una quota di minoranza di 1 miliardo di dollari (circa 2mila 350 miliardi di lire) per gestire insieme con Murdoch i servizi e i prodotti dell’e-television. A Murdoch andrebbe il vantaggio di un accesso diretto alle tecnologie Microsoft e l’accordo con il gigante dell’informatica darebbe tranquillità agli investitori per la più grande operazione economica di quotazione della storia di una società di media. A Microsoft, di contro, andrebbe la possibilità di connettersi ai milioni di clienti in tutto il mondo che si prevede possano utilizzare i servizi e le tecnoclogie della e-television. Senza contare che, nelle analisi di Microsoft, proprio la televisione digitale diverrà uno dei principali competitori alla propria posizione dominante in campo informatico.

L’incertezza del Nasdaq Settimane di fuoco, queste ultime, per l’indice telematico americano. Il Nasdaq sale, scende, facendo registrare scossoni di centinaia di punti in poche ore. Profitti vertiginosi e crack da miliardi di dollari si al-

ternano in un mercato che ha ormai acquisito un indice di volatilità preoccupante per analisti e investitori. Recentemente anche l’autorevole Business Week online si è occupato del fenomeno Nasdaq. Sulla scorta di uno studio di alcuni economisti di PaineWebber (che hanno analizzato come la media di oscillazione giornaliera del valore dei titoli dell’indice Nasdaq fosse, tra il 1971 e il 1999, dello 0,67 per cento, divenendo nel 2000 del 2,5 per cento), la rivista americana ha puntato il dito in primo luogo su un overload di informazioni come causa primaria dell’aumento di volatilità dell’indice dei titoli tecnologici. E questo overload, questo sovradimensionamento delle informazioni, consente anche a investitori “amatoriali” di gettarsi nel business azionario con un bagaglio di nozioni e di esperienze improvvisato. L’aumento degli investitori e un mercato estremamente sensibile alle valutazioni esterne determinano poi un vero “istinto da mandria”, con folli corse all’acquisto e alla vendita. Il consiglio degli analisti? Tranquillità e ragionevolezza. Le aziende forti costituiscono ancora per gli investitori un rifugio sicuro. Ma non è sempre così. A questo proposito è sintomatico l’episodio accaduto il 3 novembre scorso. In Rete è circolato il pettegolezzo secondo il quale Larry Ellison, fondatore e presidente “padre padrone” dell’azienda informatica Oracle, colui che ha strappato a Bill Gates il titolo di “uomo più ricco del mondo”, stesse per lasciare la leadership della sua azienda o fosse addirittura morto. I titoli di Oracle hanno perso immediatamente il 29 per cento del loro valore, bruciando in poche ore più di 50 miliardi di dollari (117mila miliardi di lire). Non male per uno scherzo, quale si è poi rivelata essere la notizia in questione. Ellison in realtà gode di un’ottima salute e non ha alcuna intenzione di lasciare l’azienda.

3.500 miliardi e Spirent conquista Hekimian La società statunitense Hekimian, un provider di servizi che aiuta i network di telecomunicazioni a monitorare l’efficienza delle loro reti, è stata acquisita dalla società inglese Spirent con un’operazione per contanti e azioni che sfiora 1 miliardo e 580 milioni di dollari (oltre 3mila e 500 miliardi di lire). In base alle previsioni di Spirent il mercato di monitoraggio e di riparazioni di sistemi, che attualmente si attesta su un giro di affari di 500 milioni di dollari, dovrebbe superare 1 miliardo e 700 milioni di dollari nel 2004. So-

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prattutto nel Regno Unito il mercato è in forte crescita, proprio nel momento in cui molte società si accingono a passare alla gestione dati ad alta velocità. D’altra parte l’azienda inglese sin dal 1997 si è riconvertita sui sistemi di telecomunicazioni ad avanzata tecnologia, dimostrando una lungimirante sensibilità per le novità vincenti. Strategia da testa di serie, che ha permesso a Spirent di entrare tra le 100 maggiori imprese quotate alla Borsa di Londra.

Tempi duri per i web magazine Tempo di crisi per i giornali on line. Dopo l’espansione violenta degli ultimi anni ora il settore segna il passo. Lo afferma un recente studio di McKinsey & Co., decisamente pessimistico sulla prossima sopravvivenza della maggior parte delle riviste online. Rilevazioni però da leggere in parallelo con le ottimistiche previsioni sulla ripresa del tradizionale medium cartaceo. In Italia – e sono dati questi recentemente sottolineati da Carlo Lombardi, presidente dell’Osservatorio tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione – i quotidiani, soprattutto a livello locale, crescono di numero e possono contare su bilanci risanati grazie all’incremento delle entrate pubblicitarie. Anzi, nel 1999 si è anche assistito a un lieve incremento in termini di diffusione media giornaliera di copie. Alle inchieste italiane fanno eco, da Oltremanica, i rapporti inglesi della Newspaper Society. In uno studio che ha puntualizzato “l’influente ruolo che i giornali locali e regionali hanno nella vita sociale inglese” la NS ha stimato tra 22 e 32 milioni di sterline il fatturato annuo della stampa locale:l’84 per cento degli adulti inglesi sono lettori affezionati di un giornale locale o regionale. E di conseguenza anche gli inserzionisti non mancano. Tra 6 e 8mila piccoli inserzionisti incrementano in modo considerevole i fatturati della stampa locale, soprattutto nelle aree rurali.

In espansione l’impero mediatico latinoamericano Globo, il più grande impero dei media latinoamericani, leader nei giornali, nella radio e nella televisione, sta ancora crescendo. Ora nel mirino della sua politica di accrescimento c’è Internet. “Vogliamo essere forti nei nuovi media come lo siamo in quelli tradizionali”, dice Roberto Irineu Marinho, uno dei figli del patriarca di Globo Roberto Marinho, che ha recente-

mente trattato un accordo con Telecom Italia per vendere una quota del 30 per cento del portale Internet di Globo. Roberto Irineu e i suoi due fratelli, che sono ora responsabili delle operazioni day to day dell’impresa familiare, stanno persuadendo il padre ad aprire una rivista settimanale di business e a formare, con un’azienda di media concorrente, un’alleanza per stampare un quotidiano di economia.

Napster assume un e-poliziotto contro chi scarica gratis musica in Rete E’ ufficiale. Scaricare musica gratuitamente sull’hard disk del proprio Pc sarà da oggi meno facile. Napster, il popolare programma che consente a molti cibernauti l’ascolto e il download di famosi brani musicali, ha siglato un accordo con il grande distributore di musica digitale in Rete Emusic.com. Risultato: un potente e poliocchiuto robot che rastrella la Rete in cerca dei ciberdelinquenti che, violando i diritti di copyright, si scambiano brani musicali. Il robot è in grado di identificare gli attori dello scambio e di inviare loro una Internet-diffida. Ai malcapitati colti in flagrante dall’e-poliziotto lampeggia infatti sul monitor un severo messaggio: “Attenzione, stai violando la legge! Se non interrompi subito ti blocchiamo noi”. E se lo scambio continua il robot è in grado di disattivarlo. Ci sono molti dubbi sulla liceità di questo controllo, che senz’altro viola la privacy degli scambi peer to peer (da persona a persona). Ci sono per altro anche molti dubbi sulla liceità di interrompere un’operazione di comunicazione (come se qualcuno avesse il potere di infiltrasi attraverso una comunicazione telefonica tra due persone e di interromperla). Certo è che dal punto di vista dei distributori più che di un diritto alla privacy si può parlare di “diritto a delinquere”. Alla popolare rivista americana di elettronica Wired un portavoce di Emusic ha dichiarato: “quando un ladro fugge con un televisore rubato sotto il braccio, non ha diritto all’intimità”.

Le edizioni del weekend in testa nelle vendite di giornali Nonostante la concorrenza telematica il mercato della notizia su carta stampata riserva ancora buone sorprese. Le edizioni del weekend stanno guidando l’incremento delle vendite nel business dei giornali, a parere di uno studio condotto su un campione di 220

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Scripta volant: arriva la carta elettronica La carta elettronica sembra essere più vicina di quanto pensiamo. Una versione PARC della Xerox, Gyricon, potrebbe essere disponibile già il prossimo anno secondo il guru tecnologico Jesse Berst. Gyricon è una sottile pellicola di plastica trasparente con milioni di microscopici granelli bianchi, neri o colorati, simili a particelle di inchiostro. Queste particelle sono inserite in una cavità riempita d’olio: quando si applica forza elettrostatica le particelle si muovono disegnando con il colore le forme volute. Altre caratteristiche: il foglio di carta elettronica è sensibile alla scrittura e alla cancellatura elettroniche; può essere riutilizzato migliaia di volte, non richiede illuminazione per essere letto, è più brillante dei display a riflesso odierni, e opera a basso voltaggio. Anche Lucent/ E Ink ha recentemente realizzato il suo prototipo di carta elettronica. E prevede, sempre a parere di Berst, di commercializzarlo entro cinque anni. Si tratta di un foglio display di 25 pollici di superficie che impiega inchiostro elettronico e circuiti a guida di matrice attiva stampati su plastica. I transistor dei circuiti sono anch’essi fatti di plastica e sono fabbricati con processi di stampa a basso costo che impiegano gomme di

stampa ad alta risoluzione. Il risultato – afferma la compagnia – è un’eccezionale brillantezza e contrasto con ogni condizione di luce esterna, visione perfetta da ogni angolo, basso consumo.

Piccole aziende: il web è più una vetrina che uno strumento di e-commerce Da un’inchiesta telefonica di Verizon, che ha monitorato circa 800 società americane con meno di 50 dipendenti, emerge che le piccole aziende americane utilizzano Internet più come promozione e vetrina pubblicitaria che come strumento commerciale. L’impiego promozionale del sito web è infatti cresciuto del 123 per cento dall’anno passato, contro un decremento di siti e-commerce del 48 per cento. Più della metà degli intervistati ha affermato che il sito si è già pagato da solo, e il 65 per cento ha dichiarato di ritenere Internet un elemento essenziale per lo sviluppo dei business aziendali nei prossimi mesi. Tuttavia le piccole aziende che si rivolgono ad Internet negli States sono ancora solo il 27 per cento del totale.

Periodici specializzati in Rete La net editoria “di nicchia” propone non poche novità. Particolarmente vivace il settore dei webzine, riviste inesistenti nella versione cartacea. Una panoramica del Piemonte meridionale si può avere per esempio leggendo il sito del mensile Vallibbt News, all’indirizzo www.netcity.it/vallibbt, mentre per i problemi dei consumatori c’è il quindicinale telematico dell’Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori (L’ADUC): www.aduc.it. A chi ama l’arte basta digitare http://members.xoom.it/visioni per approdare al trimestrale di arte, letteratura e critica sociale pensato per gli appassionati di cultura online. Notizie di oncologia e radioterapia vengono invece fornite dalla rivista di argomento medico all’indirizzo http://space.tin.it/salute/masaless. Per la musica si può consultare il magazine Palcoscenico IMM (http:// welcome.to/palcoscenico) mentre per la Tv c’è LaMiaTv all’indirizzo http://welcome.to/lamiatv

Più regali online Più regali sulla Rete acquistati dai consumatori americani. Lo afferma un rapporto di PC Data. Queste

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testate da WAN’s Innovation Media Consulting Group. Le edizioni del fine settimana divengono così una fonte di informazione e di intrattenimento importanti per lettori che trovano troppo affrettato il rituale del giornale mattutino dei giorni feriali. Per divenire dunque competitivi e affrontare questo nuovo orientamento dei lettori i giornali di tutto il mondo dovranno riesaminare le loro strategie di impaginazione, contenuto editoriale e soprattutto linee di approvvigionamento pubblicitario. La maggior parte dei giornali produce l’edizione del weekend con il medesimo staff editoriale che lavora alle edizioni dei giorni feriali. Solo l’8 per cento degli intervistati ha affermato di impiegare una squadra di giornalisti e grafici editoriali a parte. Un giornale su cinque impiega per le redazioni del weekend personale più giovane e più dinamico, che ha di mira un target di giovani e giovanissimi, per il quale, sovente, hanno disegnato un prodotto più aggressivo e competitivo. I giornali che hanno ridisegnato la loro edizione per il weekend hanno attestato la loro circolazione di copie al 55 per cento rispetto ai giornali che non hanno reimpostato la loro edizione del fine settimana, che si attestano sul 49 per cento.

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vacanze estive hanno fruttato all’e-commerce un sonante + 13 per cento rispetto allo stesso periodo del 1999 (dal 25 per cento di acquisti in Rete al 38 per cento). Competitori accreditati rimangono la vendita al dettaglio (47 per cento) e tramite cataloghi (15 per cento). Oltre il 60 per cento degli e-acquirenti motiva la propria scelta (elettronica) di acquistare online per evitare code (reali), mentre il 52 per cento afferma essere più facile la comparazione dei prezzi e dei rapporti qualità/prezzo. Il 45 per cento degli e-shopper invece è attratto dall’ampia selezione che i negozi virtuali offrono in Internet. Una ricerca della Forrester Research prevede che nel 2005 i consumatori americani spenderanno in regali virtuali 36 miliardi di dollari. Inoltre il 57 per cento degli utenti americani di Internet afferma di avere almeno una volta acquistato regali in Rete. E l’84 per cento di questi acquirenti si dichiara soddisfatto, o molto soddisfatto. Forrester Research fornisce anche un consiglio ai reparti spedizioni dei venditori: curate la tempistica del recapito, è una delle armi vincenti in questo tipo di competizione.

Più auguri online Auguri natalizi telefonici? Da non dimenticare Pronto.it, il servizio telematico del 12 consultabile gratuitamente sul web per rintracciare il numero di telefonino di uno o più abbonati. La ricerca è analoga a quella proposta dal 12 tradizionale: cognome nome e indirizzo per ottenere il recapito telefonico. L’abbonato può anche arricchire personalmente i propri dati aggiungendo per esempio il numero di cellulare o l’email. Ma tra e-fax e messaggini gratis gli indirizzi che offrono servizi di questo genere sono numerosi. Ecco la rubrichetta del perfetto sender: - FreeF@x www.comm2000.it - TelEmail www.telemail.it - FreeSms www.freesms.net - Sms Italia www.sms.it - ScripTim www.scriptim.it - Omnitel www.omnitel.it - Cartoline www.cartoline.net - Netart www.netart.it/postcard - 3D greetings www.3dgreetings.com Ma se siete affezionati al tradizionale bigliettino non scordate che i tempi di recapito si possono accor-

ciare. Interposta, il recente servizio delle Poste Italiane che utilizza Internet (e il primo giorno di attività ha fatto registrare 3mila abbonati) promette la consegna entro tre giorni. Utilizzare Interposta è semplice. Basta collegarsi a www.interposta.com, digitare il testo (non più di due pagine) e indirizzarlo a un qualsiasi destinatario in Italia. Il centro stampa di Postel provvede all’invio della lettera. La prima spedizione è gratis, le altre costeranno mille950 lire. Per il momento si paga anticipatamente con carta di credito: dieci lettere 19mila 500 lire o cento spedizioni 185mila lire.

Guadagni per i siti .com A dispetto delle leggende che dipingono i siti .com in perdita e in preda alle più cupe previsioni per l’avvenire, uno studio recente condotto nel Regno Unito afferma che invece i siti commerciali si trovano in buona salute. Almeno a giudicare dai profitti che lo scorso anno hanno riguardato il 30 per cento dei siti presi in esame. I titolari dei siti con estensione .com sembrano essere ancora più ottimisti per l’anno che verrà. Il 50 per cento degli intervistati si è detto fiducioso in un accrescimento del fatturato. Alla luce di alcuni recenti e clamorosi fallimenti di siti dotcom inglesi, le strategie adottate dall’ecommerce del Regno Unito sembrano prudenzialmente rivolgersi al monitoraggio. Pare insomma che l’investimento nelle indagini sulle tendenze di mercato assicuri ritorni economici consistenti. Ecco dunque il nuovo orizzonte strategico degli investimenti in Rete: campagne mirate, misurazione e analisi delle risposte dirette, piani di customer satisfaction, che trattengono i vecchi clienti più che cercarne di nuovi, rafforzamento delle entrate pubblicitarie.

Il motore dei motori Per chi usa la Rete per lavoro e necessita di una panoramica di ricerca il sito must è www.motoridiricerca.it. L’indirizzo offre non solo l’elenco dei motori, ma l’illustrazione delle singole peculiarità e funzioni, oltre ai segreti per attuare ricerche veloci e sintetiche o analitiche e complesse. Da non dimenticare.

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TecnoMedia La rubrica Le pagine dell’Osservatorio è interamente dedicata all’Organismo Paritetico Imprenditori-Sindacati previsto dal Contratto Collettivo di Lavoro dei dipendenti delle imprese editrici e stampatrici di quotidiani e delle agenzie di stampa. Attività, ricerche, dati statistici ed altre informazioni sulla industria editoriale e sul mondo del lavoro raccolte, elaborate e diffuse a cura dell’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione.

Progetto MasterMedia: Fotostoria di una presentazione di macchine e prodotti di consumo per l’industria grafica e cartotecnica, fornitori di servizi e contenuti per l’industria multimediale e, naturalmente, l’ordine dei giornalisti.

E’ stato uno degli ambienti della Roma antica più carico di storia, la sala degli Horti Sallustiani dove dimorarono principi, letterati, dignitari ed imperatori romani, ad ospitare, lo scorso 22 novembre, la presentazione al pubblico dei risultati della prima annualità del progetto MasterMedia, la ricerca promossa dall’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione e finanziato dal Ministero del Lavoro, con l’obiettivo di seguire da vicino la evoluzione di tecnologie e professioni nell’industria italiana della comunicazione. La ricerca, della quale abbiamo a lungo parlato negli scorsi numeri di TecnoMedia, è stata resa possibile dalla collaborazione fra tutte le più importanti associazioni e rappresentanze sindacali del mondo editoriale e grafico, editori e stampatori di quotidiani, periodici e libri, produttori e rappresentanti

Dopo avere tracciato i contorni della ricerca, e sintetizzato i contenuti in termini di nuovi “mestieri” e nuove opportunità di lavoro nell’industria della comunicazione, Gianfranca Iorio, una delle responsabili della II Divisione UCOFPL del Ministero del lavoro, a nome del dirigente Vera Marincioni, ha sottolineato come alcuni fra gli sforzi più significativi di quanti condividono le responsabilità pubbliche in materia di occupazione siano quelli in direzione del flusso di conoscenza relativo alla evoluzione delle professioni e dei mestieri nell’industria della comunicazione. Un obiettivo, quella della conoscenza, per il quale il Ministero ha promosso, al proprio interno, lo sviluppo di un flusso di informazioni continue fra le diverse aree e divisioni operative del dicastero. Una necessità, quella della conoscenza dei nuovi fabbisogni di risorse umane, condivisa da tutti i rappresentati delle associazioni che ne hanno discusso alla tavola rotonda, con toni a tratti molto appassionati. Raffaele Morese, Sottosegretario del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, che ha concluso la manifestazione, ha ribadito con forza la importanza strategica dei finanziamenti rivolti sia alla conoscenza dei diversi comparti industriali - attraverso un monitoraggio permanente del mercato del lavoro - sia ad attività di formazione professionale continua.

Le pagine dell’Osservatorio

Via Sicilia 125 - 00187 Roma. Tel 06/4885026 - Fax 06/4883489. E-mail: osservatorio@ediland.it

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Lo Scaffale “Lo Scaffale” presenta i libri più importanti dedicati all’ industria editoriale, con particolare riguardo al settore della stampa, ai “new media”, all’universo emergente della comunicazione elettronica e digitale, allo sviluppo ed all’impiego delle tecnologie informatiche nell’industria grafica ed alle più moderne tecniche manageriali che possono trovare applicazione nell’industria della comunicazione. Una grande biblioteca di saggi, monografie, manuali tecnici e testi di management, una galleria di idee che invitano alla conoscenza ed alla riflessione.

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Uno dei grandi pregi del linguaggio di programmazione Perl è quello di poter manipolare senza difficoltà grosse quantità di dati. La programmazione dei Database è perciò un estensione quasi naturale del linguaggio. Questo non solo per applicazioni aziendali, ma anche per interfacciarsi con Internet e i siti Web. Il modulo che consente queste operazioni è DBI. Questo testo, scritto dal membro principale della comunità DBI e da chi lo ha progettato, è la guida fondamentale per chi intende scrivere programmi avvalendosi di DBI. È richiesta una minima base di esperienza con Perl, ma nessuna nell’ambito della progettazione di database, in quanto il testo prende in considerazione anche questi aspetti

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Paolo Attivissimo, Roberta Odoardi

DA WINDOWS A LINUX Apogeo, pp.320, £. 36.000 (euro 18,59)

Da Windows a Linux spiega come migrare in modo graduale e indolore da Windows a Linux senza perdere la possibilità di usare applicazioni Windows e di comunicare con gli utenti dei prodotti Microsoft, scam-

Mike Morrison, Joline Morrison

WEB E DATABASE Apogeo, pp.448, £. 49.000 (euro 25,30)

In questo libro il lettore viene condotto passo per passo a realizzare pagine Web dinamiche che permettono di agire con un database. Non è presupposta la conoscenza dei database relazionale e di SQL, né del linguaggio HTML; tutte le conoscenze necessarie vengono fornite “in corso d’opera”.

Come creare siti Web accessibili a tutti I principi per costruire siti navigabili con qualsiasi browser e su qualsiasi piattaforma

Joel Sklar

PRINCIPI DI WEB DESIGN Apogeo, pp.320, £. 39.000 (euro 20,14)

Questo libro aiuta a progettare e sviluppare siti Web “ben disegnati”, cioè siti facilmente navigabili e usabili, grazie a un utilizzo intelligente di grafica, testo e colore. Il lettore imparerà a creare siti Web che permettono un rapido accesso alle informazioni indipendentemente dalla piattaforma o dal browser usato; imparerà a disporre efficacemente le informazioni sullo schermo, a gestire elementi grafici e tipografici, a utilizzare il colore, a progettare la struttura di un sito per favorire al meglio la navigazione tra le pagine.

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Programmare in VBScript Tutto quello che avreste voluto sapere su questo potente linguaggio orientato ad Internet

M. Childs, P.Lomax, R. Petrusha

VBSCRIPT GUIDA DI RIFERIMENTO Apogeo, pp.520, £. 59.000 (euro 30,47)

Microsoft’s Visual Basic Scripting Edition (VBScript), sottoinsieme di VBA (Visual Basic for Applications) , è un potente linguaggio per le applicazioni in Internet e nello specifico per sviluppare applicazioni sia lato server, come ad esempio le Active Server Pages, sia per le pagine web lato client. È anche molto usato per lo scripting di sistema e per la programmazione di Outlook. Questo testo è un’ottima guida di riferimento ai comandi, alla sintassi e agli oggetti.

Informatica e contratti Systems Integration, Facility Management e Outsourcing

di una trattazione sistematica. Questa è la prospettiva nella quale si muove il presente volume, secondo un’analisi comparata della contrattualistica di più operatori informatici e di quella utilizzata da utenti non informatici. Dopo un esame dell’evoluzione che nel nostro Paese hanno avuto i prodotti e, in particolare, i servizi informatici, e di come sono cambiati i modelli di offerta e di acquisto di informatica, vengono affrontate le quattro principali e più attuali soluzioni : lo sviluppo di programmi per elaboratore, la Systems Integration, il Facility Management e l’Outsourcing. Viene quindi individuata la qualificazione giuridica di tali contratti e successivamente si affrontano le singole tematiche nei loro contenuti e nella regolamentazione che ricavano sul piano contrattuale : dall’oggetto del contratto alle attività specifiche che vengono svolte sia dal fornitore che dall’utente, dal diritto d’autore alla patologia del contratto, fino ai più importanti aspetti societari. Il volume è una guida preziosa a tematiche ormai ineludibili per qualsiasi azienda e professionista, ed è un manuale di lavoro rigoroso e pratico per chi intende acquisire consapevolmente soluzioni informatiche.

Java 2 senza frontiere Un programma di studi bilanciato e graduale per arrivare a padroneggiare completamente i fondamenti di Java 2

Cesare Guerreri

LE SOLUZIONI INFORMATICHE PER L’IMPRESA Il Sole 24 ORE S.p.a., £. 69.000 (euro 35,64)

L’informatica è divenuta oggigiorno una componente essenziale del modo in cui le imprese, gli enti pubblici e gli operatori economici conducono quotidianamente le proprie attività. A fianco dei prodotti standardizzati le organizzazioni fanno sempre più ricorso a soluzioni informatiche adatte alle loro specifiche esigenze, soluzioni informatiche che sono mutate nel tempo. ( “dalla realizzazione di programmi per elaboratore all’integrazione di più sistemi informatici, alla decisione di affidare a un fornitore specializzato la gestione del sistema informatico.”) In questo panorama, è finora mancato un punto di riferimento per l’analisi di una componente essenziale di una soluzione informatica : il contratto. L’aspetto contrattuale è quello che oggi necessita

H.M. Deitel, P. J. Deitel

JAVA 2 FONDAMENTI DI PROGRAMMAZIONE Apogeo, pp.640, £. 69.000 (euro 35,63)

Questo testo introduce alla programmazione in Java 2 in modo graduale e attraverso esempi reali, completamente svolti ed eseguibili. Si tratta di un manuale dalla formula didattica collaudata ed efficace, messa a punto in decenni di insegnamento. La chiarezza e la meticolosità della spiegazione, la cura nella preparazione degli apparati didattici e l’attenzione agli aspetti pratici dell’attività di programmazione rendono questo libro uno strumento unico e insostituibile nella biblioteca di un programmatore. Al testo farà seguito un secondo volume dedicato agli aspetti avanzati della programmazione in Java 2.

LO SCAFFALE

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Un potente RDBMS gratuito

Per una didattica efficace del linguaggio C

Come creare applicazioni versatili e veloci con MySQL

Una formula didattica collaudata e completa per imparare a programmare in C partendo da zero H.M. Deitel, P. J. Deitel

M. Maslakowski

MYSQL GUIDA COMPLETA

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Apogeo, pp.600, £. 69.000 (euro 35,63)

MySQL è un RDBMS (Relational Database Management System - Sistema di gestione per Database Relazionali) Open Source, quindi gratuito. A detta di tutti è il database più veloce e funzionale rispetto anche a database di categorie superiori. Il testo si prefigge di introdurrre agli utenti questo potente sistema e di condurli nella realizzazone e nella gestione di un database di grandi dimensioni e prestazioni.

C CORSO COMPLETO DI PROGRAMMAZIONE Apogeo, pp.640, £. 64.000 (euro 33,05)

Questo testo introduce alla programmazione in C in modo graduale e attraverso esempi reali, completamente svolti ed eseguibili. Si tratta di un manuale dalla formula didattica collaudata ed efficace, messa a punto in decenni di insegnamento. La chiarezza e la meticolosità della spiegazione, la cura nella preparazione degli apparati didattici e l’attenzione agli aspetti pratici dell’attività di programmazione rendono questo libro uno strumento unico e insostituibile nella biblioteca di un programmatore.

Tutto Delphi in 11 lezioni Una serie di esercizi adatti ad ogni tipo di lettore

Dessena

LABORATORIO DI DELPHI Apogeo, pp.256, £. 34.000 (euro 17,55)

Laboratorio di Delphi si presenta come una raccolta di esercizi di Delphi, in prevalenza svolti, suddivisi in 11 capitoli. Ciascun capitolo è imperniato su un aspetto particolare della programmazione Delphi, ma la natura degli esercizi li rende piuttosto generici: ciascun esercizio di cui è proposta una soluzione si basa su tecniche relative al capitolo in cui è contenuto, ma ne illustra altre all’occorrenza, con lo scopo di catturare l’attenzione di un pubblico il più possibile vasto, con vari livelli di conoscenza dell’ambiente.

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L'economia incontra l'editoria in casa Tera Una società in forte sviluppo

giornali si stanno gradualmente trasformando in fornitori di contenuti per diverse piattaforme: più volte Tra le software house italiane in maggiore viene venduta una notizia, maggiori sono i profitti espansione, Tera Spa è leader nella fornitura che si realizzano. di sofisticate soluzioni e sistemi di softPer raggiungere tale fine, Tera offre la possibiware per l’editoria e la prestampa ed lità di descrivere i contenuti con un linguaggio inopera sul mercato editoriale italiadipendente dal media di pubblicazione: ha inno ed estero da 10 anni. fatti puntato da tempo sull’XML come Guidata da Roberto Antoniotti linguaggio di descrizione dei cone Michele Mottini, Tera miete tenuti, un linguaggio che si successi soprattutto all'estero sta attualmente affermando (in particolare nei mercati ancome standard de facto tra glosassoni, dove è il principaquelli disponibili. TERA S.p.A. le fornitore di alcuni gruppi Questo significa che una Via Barnaba Oriani, 1 - 20156 Milano - Italia Tel. +39 02 38.00.81.18 Fax +39 02 38.00.81.19 editoriali come il Northcliffe e notizia, con tutti gli elementi http:www.tera-it.com - e-mail sales@tera-it.com il Trinity Mirror), ma nel 2000 testuali e grafici che la comha rafforzato significativamenpongono, può essere pubblite la sua presenza anche sul mercato italiano. Il fattu- cata in forma differente e su media diversi senza che rato previsto per il 2000 si attesta intorno ai 13 miliar- sia necessario un intervento di modifica. di, con un utile stimato del 5%; l’aumento del fattura“Molti quotidiani hanno sviluppato complessi flussi to rispetto all’anno precedente è di circa il 40%. di lavoro che spesso vengono ignorati quando si passa La sede di Milano è affiancata dalle filiali in In- alla pubblicazione sul Web”, sostiene Roberto ghilterra e negli Stati Uniti; nel resto del mondo Tera Antoniotti, Presidente e Managing Director di Tera. si basa su dealer autorizzati per la commercializza- “Hanno quindi necessità di un sistema per la gestione zione del prodotto. Sono circa 200 i giornali pubblica- dei contenuti, sia per la carta stampata che per Interti attualmente con i suoi sistemi: il sistema editoriale net. Nasce per questo GN3XML, in grado di trasforGN3, T@RK per l’archiviazione digitale, GNXML per mare i contenuti delle librerie e del database in formala ripubblicazione dei contenuti e la creazione di pagi- to XML: il sito è rappresentato dallo stesso contenuto ne su Web, Topic per le funzioni di OPI, FilePrimer del database, che viene interrogato “al volo” dall’utente per la gestione di materiale pubblicitario integrato con che si collega al sito”. il timone elettronico, ed infine una serie di altri moduLa prossima frontiera nell’orizzonte di Tera è quella li software integrati, per offrire al cliente una soluzio- delle notizie confezionate per il WAP: il concetto base ne completa; tutti i prodotti hanno la garanzia di un’ef- è quello di poter contare su una redazione unica di giornalisti che scrive i testi da posizionare in un archivio ficiente assistenza on-line e on-site. centrale con un unico software, basato sullo standard Strategie di sviluppo tecnologico XML, che descrive il contenuto indipendentemente dalla piattaforma: carta, web, wap. Da aziende editoriali a aziende operanti nel multimedia: per sostenere i clienti in questa sfida Tera Strategie finanziarie Spa ha sviluppato le sue soluzioni, al fine di rendere possibile la ripubblicazione delle notizie su diversi E’ stato recentemente sottoscritto da Banca Popolasupporti. In seguito infatti dell’avvento di Internet, i re Commercio e Industria, con un’operazione mista di

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capitale e di debito, un aumento di capitale che equivale ad un controllo post-operazione del 10% di Tera Spa. Con quest’ingresso Tera intende finanziare l’espansione in nuovi mercati, soprattutto quello asiatico e nord americano, nonché acquisire il principale dealer del Sud America. E’ inoltre previsto anche l’ingresso di un altro partner finanziario, identificato in un venture capitalist con un focus in particolare sul mercato statunitense, al fine di accelerare il processo di internazionalizzazione e di finalizzare il progetto dell’approdo in Borsa, previsto nelle strategie a medio periodo di Tera. 2000-2001: due anni di grande sviluppo per Tera Oltre agli aggiornamenti sia in Italia che all’estero, Tera ha seguito numerose nuove installazioni: Libero a Milano e Roma, Il Corriere di Romagna a Rimini, Cesena, Forlì, Imola, Ravenna, S.Marino, Il corriere di Rovigo a Rovigo, Ultime Notizie a Modena, Valor in Brasile, Grafidata in Olanda, Budapest Sun e Kisalfold Klado in Ungheria, Scottish & Universal in Scozia, Stoke Sentinel ,Huddersfield, Nottingham Post, Tamworth e Newcastle Chronicle in Inghilterra, Diario Panorama in Brasile, Republika in Croazia… Il giornali regionali continuano a rappresentare una delle più interessanti applicazioni per i prodotti Tera: ne offrono esempi il Gruppo Finegil in Italia e i Gruppi Northcliffe e Trinità Mirror in Inghilterra. Le pubblicazioni locali hanno infatti interessi simili e la stessa notizia viene ripresa da più testate: da qui la necessità di organizzarsi con un central desk utilizzando la tecnologia Tera, che permette notevoli risparmi (ammonta a 15 milioni di sterline la sinergia prevista dal Trinità Mirror in seguito all’implementazione delle tecnologie Tera). I progetti per il prossimo anno sono ambiziosi: Tera concentrerà il new business in particolare sul mercato asiatico, dove si terrà l’importantissima fiera Newspaper Asia 2001, e negli Stati Uniti. Sul mercato inglese l’obiettivo è quello di portare dal 45% al 50% la penetrazione nella stampa regionale. Due testimonianze dall’estero: Republika e Panorama Brasil Sesta testata croata pubblicata interamente con le soluzioni Tera, Republika di TV-Extra d.o.o. è uscita

in edicola lo scorso 5 dicembre. Per portare a termine quest’ultima installazione dell’anno, Tera ha realizzato un record, impiegando meno di 20 giorni. Quotidiano in lingua croata di 32 pagine formato A3, con grafica estremamente elaborata e numerose immagini di grandi dimensioni d cui molte scontornate, Republika esce in due edizioni, la prima alle 17 e la seconda alle 23. Il numero delle pagine modificato nelle due edizioni si aggira intorno al 30%. L’impianto consiste in 60 postazioni equipaggiate con Windows 2000 Professional e 5 server Windows 2000. La stampa avviene in remoto con l’invio di file Postscript attraverso una linea radio a 1.5Mbit. Sono due i canali di agenzia, di cui uno ricevuto attraverso e-mail. Dalla Croazia al Brasile, dove Tera lavora da diversi anni equipaggiando i più importanti giornali del Paese, tra cui O Globo. Nel 2000 è stato realizzato il progetto per Panorama Brasil (www.panoramabrasil.com), giornale economico e politico pubblicato interamente ed esclusivamente su Web, il primo quotidiano al mondo ad utilizzare l’ultima applicazione sfornata dalla Tera: GN3XML, una soluzione ideale per i giornali che desiderano pubblicare online la loro produzione cartacea in forma semplice ed istantanea. Perché la scelta di Internet? “Sono più di 4 milioni di piccole e medie imprese cui si rivolge il nostro prodotto, un target per il quale ancora non esisteva una pubblicazione specifica prima del nostro lancio del 30 giugno scorso”, racconta Getulio Bittencourt, redattore capo di Panorama Brasil. “Su un territorio vasto come quello del Brasile, il costo della distribuzione avrebbe rappresentato il 40% del costo di vendita del quotidiano stesso; l’investimento per la creazione del giornale su Internet ha rappresentato invece il 10% rispetto a quello di un’iniziativa similare su carta stampata”. Il sito viene aggiornato ogni ora; vi lavorano 50 giornalisti supportati da 20 traduttori, che operano sia nella sede di San Paolo che come corrispondenti da altre città del Brasile e dell’America Latina. Alcune notizie vengono riprese da lanci di agenzia, ma per il 60% si tratta di materiale autoprodotto. La consultazione è gratuita; il giornale online conta 92 pagine, ognuna delle quali contenente 9 articoli, pubblicati in inglese, portoghese e spagnolo. “Pubblichiamo 350 articoli al giorno” prosegue il redattore capo “cioè l’equivalente di 2,5 quotidiani in Brasile, offrendo un enorme volume di informazioni in modo attentamente organizzato”.

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La forma di finanziamento è attualmente la pubblicità (banner e sponsorizzazioni) affiancata progressivamente dai progetti speciali (digital bilance sheets, eventi, special reports, ricerche); in futuro aumenterà gradualmente il peso del B2B tramite la creazione di siti e cataloghi per le piccole e media imprese, seguita dall’opportunità di fare business direttamente sul sito, per queste operazioni Panorama Brasil riscuoterà una percentuale sulle transazioni. Soluzioni per l’archivio digitale Esistono ancora numerosi editori che ancora non si avvalgono di soluzioni di archivio digitale, continuando a tenere testi, immagini e pagine nel loro archivio storico su pellicola o simili. Questa scelta è pericolosa, dato che la pellicola è un supporto antiquato e soggetto ad usura, che presuppone uno spazio apposito per la sua conservazione, e soprattutto non è idoneo ad una facile ricerca di dati, immagini e/o pagine. La soluzione offerta da Tera è T@RK, sistema di

archiviazione digitale basato sul web che risolve il problema di conservazione e di ricerca di dati storici di quotidiani e rivista: tutti i dati sono conservati in formati compatibili con la Rete (HTML per i testi, GIF e JPEG per le immagini e PDF per le pagine), può essere consultato da qualsiasi piattaforma e da qualsiasi browser, ad esempio Netscape o Explorer, e si è evoluto nel corso degli anni aprendosi ai più diffusi sitemi di impaginazione. I dati contenuti in T@RK possono quindi essere non soltanto consultati dal personale interno, anche da dislocazioni remote, ma sono già disponibili per la pubblicazione su Internet senza ulteriori sforzi. Sono inoltre presenti specifiche funzioni di e-commerce per la vendita di foto in modo semplice e veloce. Insomma T@RK trasforma l'archivio da un ingombrante massa di dati nel più prezioso strumento di lavoro. Tra gli utenti italiani di T@RK ci sono Hachette Rusconi e la Triennale di Milano, di cui Tera è sponsor tecnologico, con il suo archivio fotografico accessibile via Internet.

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Agfa sponsorizza l’International Newspaper Color Quality Club 51 quotidiani stampano splendide pagine a colori mantenendo sempre una qualità costante! Tradizionalmente i nomi dei membri più recenti dell’International Newspaper Color Quality Club 2000-2002 (INCQC) vengono resi noti nel corso dell’IFRA. Questa manifestazione, sponsorizzata da Agfa, è l’occasione ideale per segnalare quei giornali che cercano di offrire una straordinaria qualità del colore. Sono 51 i quotidiani, prescelti in una platea mondiale, che possono definirsi membri di questo club. Un Club che non solo ricipare quotidiani di tutto il conosce gli sforzi dei quotidiamondo. ni per offrire un colore d’alta I partecipanti hanno ricequalità, ma che ricorda a letvuto un target di riferimento AGFA GEVAERT S.p.a. tori e inserzionisti che molti colore IT8.7/1 e una fotograDivisione Graphic Systems quotidiani stampano splendide fia per riflessione “Ragazza Via Grosio 10/4 - 20151 Milano pagine a colori mantenendo sempre con cappello” da sottoporre a scanTel. 02.3074.220 Fax 02.3074429 una qualità costante! sione e riprodurre insieme a sette http://www.agfahome.com Alla presentazione di campioni da patch a colori pieni. Dopo di che avrebprendere in esame per la candidatura potevano parte- bero dovuto creare e stampare una pagina di testo nelle normali condizioni di lavoro in cui viene effettuata la stampa del loro giornale. I partecipanti avrebbero dovuto quindi fornire almeno 10 buone copie tra cui la pagina test. Infine i partecipanti avrebbero dovuto fornire 10 copie consecutive del giornale prodotto in condizioni normali in tre giorni differenti, senza la pagina test. Tutto questo avrebbe dovuto essere fatto entro quattro settimane dal giorno della pagina test. Queste 10 copie x 3 giorni avrebbero dovuto contenere immagini in quadricromia sia pubblicitarie che redazionali. Tutto il materiale sarebbe stato infine valutato dalla giuria dell’INCQC. I tre principali elementi di valutazione comprendevano: • la valutazione colorimetrica di un campione di stampa; • una valutazione da parte di esperti indipendenti di tutto il modo riguardante una foto a colori pubblicata, di interesse generale, che soddisfacesse esattamente le condizioni richieste in merito a riproduzione e stampa; • valutazione visiva della qualità del colore e della qualità di stampa in generale. Per ognuno dei tre elementi poteva essere assegnato un punteggio massimo di 100 punti. I partecipanti che La foto “ragazza con cappello” utilizzata come campione per l’ammissione all’INCQC 2000-2002 avessero riportato punteggi superiori a 225 punti sa-

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rebbero stati premiati con l’iscrizione biennale in qualità di membri dell’INCQC. Dei 51 membri, 18 provengono dal Nordamerica 29 dall’Europa, 3 dalla Cina e 1 dall’America Latina. Il gruppo editoriale Athesia Druck, presentatosi per la prima volta a questa competizione, si è classificato tra le prime 10 aziende premiate grazie al suo elevato standard colore. Athesia dispone di un sistema CTP completo Agfa Polaris con flusso di lavoro totalmente automatizzato Agfa IntelliNet ed impiego delle lastre Agfa. La combinazione di queste avanzate tecnologie con l’alta professionalità dimostrata dagli uomini dell’Athesia Druck e il supporto fornito dagli specialisti Agfa ha reso possibile il raggiungimento di questo eccezionale livello di qualità, che è stato riconosciuto a livello internazionale. Su 51 membri, 26 sono clienti Agfa, 17 dei quali

ne hanno installato l’hardware, 7 ne utilizzano soluzioni software e 22 ne usano prodotti di consumo. Questo spiega l’ampio supporto fornito da Agfa alla manifestazione dell’INCQC all’IFRA. “Questa competizione offre ai quotidiani la possibilità di imparare dalle reciproche esperienze, di constatare la propria posizione e vedere come sia loro possibile migliorare i propri processi per produrre un colore d’elevata qualità,” ha dichiarato Manfred Werfel, direttore Ricerca e Consulenza dell’IFRA. “Tutti coloro che si qualificano per il Club potranno utilizzare questo riconoscimento nel corso di presentazioni dirette a lettori e inserzionisti. Ma come abbiamo sempre ribadito, non ci sono perdenti in questa competizione. Coloro che non si qualificano ne trarranno comunque un beneficio in termini di informazione e di analisi comparativa.”

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Informix raddoppia: nascono due società operative indipendenti Informix Corporation ha presentato la fase conclu- società sarà rappresentato dall’ampliamento del numesiva di un processo di riallineamento strategico che ro di database Informix installati attraverso un’adesegnerà la nascita di due società operative indipendenti. guata valorizzazione dei vantaggi tecnologici (prestaLa prima - Informix Software Database - si occuperà zioni, affidabilità e scalabilità) e dalla capacità di ofdello sviluppo di sistemi di gestione database per il frire ai clienti il database e-Business più avanzato in data warehousing, l’elaboassoluto. Informix è attivarazione transazionale e le mente impegnata nello sviapplicazioni e-Business. La luppo di un motore database seconda entità - Ascential di nuova generazione frutto Software - sarà invece della progressiva integrafocalizzata sulla messa a zione delle funzionalità più punto di soluzioni e infraavanzate attinte dalle varie strutture software per il merpiattaforme Informix già esicato e-Business indipendenti stenti. dai database e dalle piattaforme La società intende puntare Via Donat Cattin, 5 utilizzate. La nuova struttura eanche sullo sviluppo di una fitCernusco S. Naviglio (MI) Business Solutions diverrà opeta rete di relazioni con partner e Tel. 02.92145.1 - Fax 02.92145555 rativa nei prossimi mesi. ISV di primo piano con l’obiettiVia Marocco, 51 - 00144 Roma Le due nuove entità saranno crevo di espandere il portafoglio di apTel. 06 5929381 - Fax 06 5913778 ate inizialmente come consociate plicazioni disponibili per la propria www.informix.it interamente controllate da Informix linea di database, soprattutto in aree it-mktg@informix.com Corporation; tuttavia l’obiettivo di strategiche come l’e-commerce e il Informix è di dare vita a due società indipendenti quo- CRM. Informix Software Database intende porre inoltate in borsa. Informix è attualmente impegnata a de- tre particolare enfasi sul business dei servizi di assifinire quale metodo di separazione della struttura di stenza per la propria clientela di tutto il mondo. capitale delle due nuove società possa massimizzare il Una volta completato il processo di ristrutturazione valore per gli azionisti. I dettagli di tale piano verran- in atto, la società, che sarà dislocata presso l’attuale no resi noti nei prossimi mesi. sede Informix nella Silicon Valley, potrà contare apTale processo ha preso avvio il 9 agosto 2000 con prossimativamente su 2.300 dipendenti dei quali circa l’annuncio da parte di Informix di varie iniziative stra- 625 nel settore vendite e marketing, 570 nel comparto tegiche, tra le quali spicca il consolidamento dei cin- consulenze e assistenza tecnica e 650 nell’area svilupque gruppi operativi in due sole unità - Database po prodotti. A luglio 2000 Informix Software poteva Business Operations e Solutions Business Operations vantare una base di oltre 25.000 clienti internazionali - destinate a definire le basi delle due nuove società ai quali nel terzo trimestre si sono aggiunte realtà come i2 Technologies, Wells Fargo Bank, BAe Systems, operative. Service Merchandise e SBC Communications. Informix Software Database Le previsioni di fatturato per il 2000 si aggirano su una cifra compresa tra 780 e 800 milioni di dollari, Informix Software Database sarà responsabile dello con una prospettiva di crescita del 5% circa nel 2001 sviluppo di sistemi di gestione database ottimizzati per come conseguenza del previsto incremento nelle venil data warehousing, l’elaborazione transazionale e gli dite di motori database per l’e-Business. I margini ambienti e-Business. L’obiettivo strategico di questa operativi per il 2001, esclusi i costi di transizione e

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ristrutturazione, dovrebbero raggiungere il 20-25%. Ascential Software La nuova struttura e-Business Solutions si occuperà dello sviluppo e della commercializzazione di soluzioni software di nuova generazione per l’eBusiness, compatibili con tutti i database più diffusi Oracle, IBM, Microsoft, Sybase e Informix. La struttura e-Business Solutions sarà in grado di offrire una serie di proposte complete ed integrate per eCommerce, Web publishing e business intelligence; tali proposte puntano ad offrire risposte efficaci alla crescente richiesta, da parte delle aziende Global 2000, di piattaforme capaci di integrare e-Commerce, gestione dei contenuti e capacità di analisi per ottenere un quadro preciso e completo delle attività, sia Internet che tradizionali.

La società, che avrà sede a Westboro, nel Massachusetts, impiegherà circa 1.100 persone suddivise approssimativamente in 450 unità nel comparto vendite e marketing, 240 nel settore consulenze e assistenza tecnica e 310 nello sviluppo prodotti. A luglio 2000 la nuova entità poteva contare su oltre 1.500 clienti, ai quali nel terzo trimestre si sono aggiunte realtà quali Williams Vyvx, TalentSpot, Startle, Wegmans, SC Johnson, Dresdner Bank, BizRate.com, Anheuser Busch. Le stime di fatturato per il 2000 si collocano su valori compresi tra 120 e 130 milioni di dollari, mentre per il 2001 è prevista una crescita dell’80-100%. Si prevede che la nuova società sarà in attivo a partire dal 2001, con forti previsioni di crescita in termini di fatturato e profitti per il 2002 e oltre. Ulteriori informazioni verranno rese tempestivamente disponibili sul sito www.informix.it

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Computer to Plate: i vantaggi della tecnologia termica L’edizione 2000 della DRUPA, la più importante rassegna mondiale per l’industria grafica, è stata caratterizzata da approfondite discussioni sulle soluzioni tecnologiche da proporre per la incisione diretta della lastra da stampa (Computer to Plate). Un dibattito che, nell’opinione di alcuni operatori del settore, non sempre avrebbe aiutato a fare chiarezza sui reali benefici derivanti dalle diverse tecnologie proposte. In questa prospettiva riceviamo e volentieri pubblichiamo nella sezione Filo Diretto l’analisi di Kodak Polychrome Graphics sulle potenzialità della tecnologia termica applicata al Computer to Plate destinato all’industria dei giornali quotidiani. In seguito alle scelte L’edizione 2000 della intraprese dagli utiliz– Drupa ha visto la presenVia del Pratignone 38/40 zatori, oggi tutti i più importanti tazione di moltissimi sistemi 50041 Calenzano (FI) costruttori di sistemi Ctp puntano su CtP prodotti da numerose Case, tel. 0558836200 - fax 0558836222 espositori che utilizzano testate terdistribuiti sotto i più svariati marchi http://www.kpgraphics.com miche a 830 nm e tutti i principali fabe basati su diverse tecnologie di espobricanti di lastre installano nei propri sizione. La situazione del mercato si presenta quindi variegata e per certi versi confusa. Tutto stabilimenti nuove linee di produzione di lastre termiquesto è comprensibile: messi davanti ad un’offerta che o potenziano quelle già esistenti. Tutto questo acdiventata improvvisamente molto ampia gli cade per una ragione precisa. La tecnologia termica è utilizzatori, e soprattutto quelli potenziali, si interro- infatti ad oggi l’unica in grado di coprire tutti i settori gano su quali siano i criteri corretti di scelta e su quali del mercato della stampa, nessuno escluso. La sola tecsiano le tecnologie veramente valide. Una delle do- nologia che potrebbe costituire una possibile alternamande più ricorrenti è “Termico o non termico?” Vor- tiva al termico è quella Violet che - valida sulle lastre remmo cercare di approfondire e chiarire, se possibi- con base silver - non è però attualmente in grado di essere applicata su quelle polimeriche. Soltanto la tecle, l’argomento. nologia termica offre per ora una gamma di prodotti ampia, intercambiabile e totalmente affidabile. Il terTermico o non termico? mico è ormai uno standard nel campo del CtP, le cui La risposta è decisamente “termico”. La prima e tecnologie stanno progredendo in fretta. I vantaggi più importante conferma a questa affermazione arriva offerti dal procedimento termico sono una migliore direttamente dalle scelte del mercato, di cui non si può qualità di stampa, la possibilità di lavorare in luce assolutamente non tenere conto quando si vogliano ambiente ed una superiore costanza nei risultati. La analizzare in modo comparativo i vantaggi e gli svan- produzione di lastre termiche ha ormai raggiunto il litaggi delle diverse tecnologie esistenti - siano esse a vello industriale, garantendo un’offerta soddisfacente laser visibile o agli UV - rispetto a quella termica. E in termini di costanza, qualità e disponibilità. Le lada tutte le analisi di mercato risulta che la tecnologia stre termiche oggi disponibili raggiungono velocità di termica è in fase di crescita vertiginosa e si va affer- produzione inaspettate, ormai competitive con quelle mando come dominante, come confermano i 2800 si- che - presentate successivamente - sembravano investemi CreoScitex installati e regolarmente in produ- ce promettere velocità superiori. In un solo anno, la zione in tutto il mondo e i 10 milioni di metri quadrati capacità produttiva oraria di un sistema CtP ad esposidi lastre termiche che la sola Kodak Polychrome zione termica in formato 70x100 è aumentata vertigiGraphics ha venduto in Europa nei primi dieci mesi di nosamente da un massimo di 12 lastre a più di 30 lastre. Questo vale anche per i formati più grandi: per quest’anno.

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esporre una lastra di formato 130 x 170 un Trendsetter VLF non impiega oggi più di 3 minuti. Testata di scrittura a laser La testa di scrittura ideata da CreoScitex è la prima a sfruttare al massimo le caratteristiche e i vantaggi dei materiali termici. Tutti gli altri sistemi CtP utilizzano un punto a forma di curva di Gauss, che genera un punto molto intenso al centro ma debole al bordo. Più una lastra è esposta con un punto gaussiano, più il pixel illuminato sulla lastra è largo. La stessa cosa avviene sulla lastra termica: tutte le variazioni del livello di potenza e del tempo di esposizione modificano la dimensione finale del punto, ottenendo risultati imprevedibili e indesiderati. CreoScitex applica invece ai propri sistemi la tecnologia di esposizione termica brevettata SquareSpot™ che crea punti di retino coerenti e ripetibili, costruiti con uno spot laser quadrato di altissima precisione. La forma quadrata degli spot ne consente il perfetto allineamento e permette di comporre un punto finale di retino privo di difetti, contrariamente a quanto avviene con sistemi fotosensibili o termici di tutti gli altri produttori. Nella testata CreoScitex i raggi laser per la scrittura sono generati da 19 diodi IR che intersecano e sovrappongono i fasci luminosi proiettandoli in una valvola, dalla quale escono frazionati in 240 raggi. Questi, ulteriormente sovrapposti, vengono inviati al gruppo ottico che li indirizza con estrema precisione al supporto da esporre, generando il punto di forma quadrata. In caso di cattivo funzionamento di uno dei 19 diodi, si verifica una riduzione di potenza del 5%, ma i raggi generati restano comunque 240. Per compensare la perdita, il sistema aumenta automaticamente la potenza generale di emissione in modo che la qualità del risultato non ne risenta. Compensazione termica La compensazione termica è una caratteristica esclusiva estremamente importante utilizzata dai sistemi CreoScitex durante l’esposizione per compensare le deformazioni della lastra in funzione delle variazioni della temperatura ambientale. Un’eventuale variazione della temperatura pari a 1°C è sufficiente infatti a deformare le dimensioni del metallo della lastra fino a far registrare la variazione di un pixel sulla distanza di un metro. La funzione automatica di compensazione termica CreoScitex misura costantemente

la temperatura direttamente sulla lastra ed esegue quando necessario la correzione geometrica dell’immagine, compensando così gli effetti di ogni eventuale variazione. In questo modo i sistemi CreoScitex possono lavorare senza problemi a temperatura variabile da 17°C a 32°C. Oltre a questo, la funzione garantisce la perfetta ripetibilità delle lastre anche in esposizioni eseguite dopo un intervallo di diversi giorni. I sistemi CreoScitex eseguono automaticamente anche il controllo della messa a fuoco durante tutta la fase dell’esposizione e su tutta la superficie della lastra. Le lastre L’ approccio più corretto al problema della scelta delle tecnologie Ctp dovrebbe partire proprio dalla lastra, perché è questa il vero e unico prodotto finale che l’utilizzatore otterrà attraverso l’introduzione di nuovi sistemi di esposizione. La principale caratteristica che differenzia i materiali termo-sensibili da quelli fotosensibili è la sensibilità della superficie ad una determinata soglia di calore. Al di sotto di questa soglia la lastra non viene esposta, mentre al di sopra della soglia gli eventuali eccessi di energia producono soltanto l’effetto dell’esposizione. L’insensibilità della lastra termica alle variazioni del processo conferisce prevedibilità e consente di ottenere risultati costanti, contrariamente a quanto succede con i materiali fotosensibili, che registrano ogni variazione della luce di esposizione e che possono presentare velature e risultare sovraesposti o sottoesposti, fornendo in lastra risultati differenti dall’input digitale di partenza. Anche nel campo delle lastre termiche le possibilità sono diverse. Lastre termiche: preriscaldate o no? Una teoria deve subito essere controbattuta: le lastre senza preriscaldamento non sono l’evoluzione in senso migliorativo di quelle che richiedono il preriscaldamento. Infatti tutte le lastre termiche devono essere preriscaldate. Quelle cosiddette senza preriscaldamento sono semplicemente state trattate in fabbrica. Kodak Polychrome Graphics le produce e le garantisce entrambe, ma consiglia decisamente la scelta della TP 830 con preriscaldamento, giudicandola più affidabile dal punto di vista della produzione industriale. Le lastre negative con preriscaldamento TP 830 di Kodak Polychrome Graphics sono infatti più veloci di qualsiasi lastra senza preriscaldalmento disponibile

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oggi sul mercato. Offrono latitudine e stabilità delle condizioni di trattamento di livello superiore e maggiore resistenza agli agenti esterni, che ne prolunga i tempi di stoccaggio. Rispetto alle lastre senza preriscaldamento richiedono un trattamento leggermente più lungo e comportano un maggiore consumo di energia. Si tratta però di un consumo relativo. Gli studi eseguiti sul campo hanno permesso di verificare che il massimo assorbimento dell’unità di preriscaldamento (18,5 KW) è richiesto per non più di 25/35 minuti; per mantenere invece la temperatura raggiunta durante tutta la giornata lavorativa sono sufficienti 5 KW per ora. Un dato interessante riguarda il mercato statunitense, dove le tecnologie digitali vengono ormai utilizzate per il 30% della produzione globale e le lastre senza preriscaldamento non vengono usate. Costi/benefici della tecnologia termica Il costo della lastra, rispetto a quello complessivo del ciclo produttivo di un prodotto stampato, non è particolarmente influente; lo può diventare però, se a causa di una lastra non valida si allungano i tempi di

avviamento o si rendono necessari rifacimenti e fermi macchina. Ecco perché il ciclo di preparazione della lastra è così importante e richiede da parte del fornitore il giusto supporto. Kodak Polychrome Graphics è orgogliosa insieme a CreoScitex dei risultati ottenuti anche da questo punto di vista. Oltre ad essere in grado di offrire prodotti tra i migliori esistenti sul mercato, vanta una clientela veramente soddisfatta che si è resa conto dell’importanza di usare lastre di qualità che permettono di ottenere sia ottimi risultati di stampa che un rapido ritorno degli investimenti fatti nelle tecnologie. Il gruppo di tecnici ed esperti Kodak Polychrome Graphics che segue le fasi di pre e post installazione offre al cliente un “plus” da non sottovalutare. E’ composto da più di 20 persone tra collaboratori interni ed esterni ed ha ormai maturato una solida esperienza sulle attrezzature e i prodotti ed una profonda conoscenza delle reali necessità del cliente. Grazie al supporto ricevuto, tutte le aziende che hanno deciso di percorrere la strada del CtP insieme a Kodak Polychrome Graphics e CreoScitex sono state in grado di iniziare la produzione pochi giorni dopo l’installazione.

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Milia 2001: a Cannes in febbraio la fiera del multimediale interattivo Tv interattiva, Internet, hi tech, media digitali. Il to. All’edizione 2001 della manifestazione partecipaparadiso tecnologico del multimediale interattivo e le no: nuove opportunità di business in Rete (ma non solo) • Aziende di giochi ed intrattenimento interattivo andranno in mostra per quattro giorni in unico luogo. • Compagnie di Internet e di e-commerce Più che possibile è reale: Milia • Televisioni interattive 2001 aprirà infatti i battenti dal • Media digitali 10 al 14 febbraio nella superla• Aziende di investimenti e pubtiva cornice di una delle perle blicità della Costa Azzurra, Cannes. • Servizi di marketing e produMostre e manifestazioni si zione articolano nei due splendidi • Aziende di produzione di PC e spazi espositivi del Palais des Console Festival e dell’Espace Riviera, • Distributori di pubblicità proprio di fronte all’incantevole • Network per accesso a distanspiaggia della cittadina franza Reed Midem Organisation 11, rue du Colonel Avia - 75726 Paris Cedex 15 cese. L’esposizione è sud• Aziende che forniscono Tel +33 1 41904479 Fax +33 1 41904470 divisa in tre aree Internet a larga banda e http://www.milia.com tematiche. La prima è de- e-mail: armelle_coatsaliou@midem-paris.ccmail.compuserve.com alta velocità dicata ai Media digitali e • Tecnologie di ottimizai Padiglioni Nazionali (Palais des Festival), la secon- zazione. da è occupata dalle tv interattive, Internet e network La lista delle aziende annovera infatti giganti inmedia (Palais des Festival e Espace Riviera), la terza ternazionali accanto a piccole aziende dinamiche nate infine è incentrata sull’intrattenimento digitale (vide- da poco, i cui campi di azione tagliano trasversalmenogame e dintorni) all’Espace Riviera. te l’intero mondo della comunicazione. Abbiamo così I numeri di Milia 2001 fanno davvero impressio- aziende che praticano editoria ondine e tradizionale ne: una partecipazione totale di 7mila e 49 soggetti, di (UTET e Gallimard), accanto al broadcasting europeo cui 2mila 513 aziende e società provenienti da 52 Pa- (RAI, BBC, TV France), aziende produttrici di hardesi, seicento novantatre giornalisti accreditati di 29 ware e software per la telefonia mobile (Nokia e nazioni. Le aziende che espongono sono 792, con un Motorola) accanto a specialisti dell’entertainment totale di 315 stand e 37 Paesi rappresentati. Le prime (Sony, Sega), e del mercato dei Pc (Microsoft e 10 nazioni partecipanti sono Francia, Regno Unito, Inktomi). Germania, Paesi Bassi, Usa, Italia, Belgio, Canada, Per chi sviluppa o pubblica giochi o intrattenimento Spagna e Finlandia, e i primi cinque Paesi espositori interattivo Milia 2001 è un crocevia strategico: vi si sono Francia, Regno Unito, Germania, Italia e Paesi possono trovare le ultime tecniche di sviluppo e di proBassi. Quattro nuovi stati si sono aggiunti in questa duzione dei dispositivi con cui si “crea” il contenuto edizione di Milia: Croazia, Messico, Filippine e editoriale del game e dell’entertainment, venditori diVietnam. retti, distributori e rappresentanti, esperti di un campo Con quasi 800 aziende di oltre 50 Paesi in mostra che sta rapidamente evolvendo nei settori dei media Milia 2001 è uno strumento perfetto per assicurarsi e interattivi e online. Reali opportunità di business poi vendere contenuti multimediali di alto profilo, stabili- Milia 2001 offre nel campo dei patti di licenza interre contatti internazionali, scoprire nuovi dispositivi tec- nazionali, nella possibilità di incontrare nuovi partner nologici, esplorare nuove opportunità di finanziamen- di e-commerce, di ottenere abbonamenti e contratti con

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canali televisivi interattivi. Internet sta pilotando i nuovi media verso una sfida in cui la velocità ha un peso sempre maggiore. Milia 2001 è il luogo in cui incontrare e stringere affari con giocatori chiave che hanno inventato nuovi modelli di business, nuove transazioni online di pubblicità combinata per ottenere ascolto tanto dai consumatori quanto dai siti web business to business. Con lo sviluppo e l’affermazione dei nuovi network si è iniziata la digitalizzazione della televisione. L’arrivo della televisione interattiva ha apportato contenuti tematici ed economici assai stimolanti. Per produttori, editori e compagnie di televisione digitale Milia 2001 costituisce il forum ideale per incontrare talenti creativi e scoprire le nuove piattaforme di invio. Inoltre, tenendosi Milia 2001 nel mese di febbraio, può essere un’ottima vetrina per il lancio di nuovi prodotti o nuove linee di prodotti aziendali. Per le televisioni interattive e Internet Milia 2001 è il punto di contatto tra i produttori, gli editori digitali di tutto il mondo e il network del futuro. Internet a larga banda, il mediabanda DSL, la Televisione interattiva e l’incrocio dei network trasformeranno infatti Internet in un medium di intrattenimento di massa. Entro il 2004 un maggior numero di consumatori europei utilizzerà la Tv digitale di quanti avranno accesso a Internet attraverso il loro PC. Senza contare i collegamenti a Internet attraverso la tecnologia WAP. Il nostro amore per la telefonia mobile ha guidato quest’anno l’uso di Internet ad uno sviluppo mai prima registrato, ed è lecito supporre che questo trend continuerà e si consoliderà nei prossimi anni. Da parte degli utenti dei cellulari vi è una richiesta generalizzata e pressante di inviare e ricevere dati in ogni parte del mondo. Per i provider di telefonia mobile dunque vi saranno opportunità maggiori per mantenere la fedeltà dei clienti e per incrementare le entrate. Milia 2001 aiuterà a modellare il futuro dei media fondati su tecnologia WAP. Inoltre Milia 2001 fornisce un’opportunità unica per creare nuove partnership su scala mondiale. A questo punto l’unico problema potrebbe essere “come” arrivare a Milia 2001. Niente paura: un’organizzazione impeccabile mette a disposizione un’accoglienza alberghiera tra le migliori al mondo e una serie di link con mezzi di trasporto i più diversi e razionali. Anzitutto l’aeroporto internazionale di Nizza Côte d’Azur, il secondo scalo aeroportuale di Francia, a soli 30 minuti da Cannes. Tariffe aeree ridotte per l’occasione telefonando allo 0033 8 366402 (per chi telefona dall’esterno della Francia). Possibilità anche di una

registrazione online collegandosi al sito http:// www.milia.com. Dall’aeroporto macchine a noleggio (Europcar, compagnia di noleggio ufficiale Milia 2001), oppure un rapido servizio Bus Nizza-Cannes per soli 70 franchi (circa 21mila lire). Un po’ più salato il viaggio in elicottero che costa 475 franchi (circa 142mila e cinquecento lire), ma che assicura l’arrivo proprio all’interno dell’area espositiva o sulla terrazza del vostro hotel. Le iniziative e gli Eventi di Milia 2001 Milia 2001 non è soltanto una mostra mercato. E’ un laboratorio interattivo di scambi, di stimoli, di suggerimenti e di opportunità. Gli organizzatori hanno infatti immaginato eventi continui che contrappuntano l’attività espositiva e che forniscono una copertura fulltime per ogni curiosità e approfondimento. Conferenze Think.Tank Summit L’iniziativa più interessante è senz’altro il ciclo di conferenze Think.Tank Summit. Si tratta di un evento internazionale per figure professionali coinvolte nella creazione e nella distribuzione di contenuti interattivi. E’ uno stage intensivo di due giorni (10 e 11 febbraio) che allinea una serie di conferenze che analizzano in profondità e trasversalmente il caos del settore del mercato dei contenuti interattivi: un mercato rivoluzionato tanto dalla proliferazione dei dispositivi interattivi, quanto dai formati di contenuto e dai network di invio. Condotto in partnership con Forrester Research è caratterizzato dai migliori, più dinamici e preparati relatori su piazza, che mettono in valore il business dei contenuti interattivi e ne tracciano prospettive di mercato. 2mila delegati di 49 Paesi e 120 relatori di 20 Paesi combineranno così i punti chiave nell’analisi e nella ricerca dei mondi di network digitali, nuove tecnologie e tv interattive, con presentazioni vetrina di industrie leaders in questi settori. In questo modo le conferenze di Think-Tank delineeranno le linea-guida dei competitori che influenzano maggiormente le decisioni di mercato in questo settore in tutto il mondo. E vi saranno due linee di indagine: • La prima stringerà il fuoco sulle strategie del contenuto interattivo. Esaminerà i nuovi modelli di business per il contenuto interattivo e il mondo dell’entertainment interattivo e dibatterà i proble-

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mi legati alla pubblicità interattiva, all’e-commerce e al copyright. La seconda si concentrerà sulle tendenze tecnologiche attraverso cui il contenuto interattivo fluisce agli utenti. Metterà a confronto diverse tecnologie di invio, sia a livello di network sia a livello di singoli dispositivi, quali, ad esempio, la Tv interattiva, Internet, i PC ad ampia banda e le tecnologie WAP. Si discuteranno i problemi legati alle nuove interfacce immersive e della sincronizzazione di contenuti interattivi inviati da dispositivi multipli come console online di giochi, PC e telefonini cellulari.

lavoro con quello degli studi, i manager dell’impresa con le giovani idee del mondo della ricerca. Una giuria composta da esperti internazionali dell’industria si riunirà a Parigi entro dicembre 2000 per selezionare i 15 migliori progetti interattivi, sia in area online sia in area offline. Per ciascun progetto selezionato, gli studenti saranno invitati a una presentazione pubblica nell’area espositiva del Palais des Festival, all’interno di Milia 2001, alla presenza dei rappresentanti internazionali dell’industria, e della stampa di oltre 50 Paesi. Inoltre Milia 2001 pagherà ai vincitori l’ingresso alla manifestazione, e le spese di viaggio e di soggiorno. L’entrata gratuita sarà anche estesa al professore e a un gruppo di altri cinque studenti della facoltà.

Milia 2001 conferma la sua iniziativa alla scoperta di nuovi talenti

Le altre iniziative di Milia 2001

La scoperta di nuovi talenti, di nuove risorse e potenzialità umane è da sempre una parola d’ordine delle manifestazioni che Milia promuove. Anche nella versione 2001 vi sarà la settima edizione della Competizione per nuovi talenti, che coinvolge l’Università nell’individuazione di personale qualificato da immettere nel settore dei nuovi media digitali. L’edizione 2001 è specificamente ideata per far emergere studenti che presentino particolari abilità e capacità nella progettazione e nello sviluppo di contenuti interattivi. Supportata economicamente dalla rivista inglese “Edge”, e organizzata con l’Associazione giapponese AMD (Association of Media in Digital) e con Ngapartji, la Competizione per nuovi talenti offre così a giovani provenienti da tutto il mondo un’importante occasione di scambio e confronto. E’, in fin dei conti, la scommessa di far dialogare il mondo del

Milia 2001 allinea però anche altre iniziative, che sicuramente animeranno non poco gli interessi di quello che si prevede essere un folto gruppo di appassionati. • Possibilità praticamente illimitate di navigazione in Rete sono offerte dalla Techno Night, un’intera notte di collegamenti a partire dal Party di Apertura • Developers@Milia è un’iniziativa che consente a coloro che sviluppano giochi interattivi di dare una dimostrazione gratuita all’interno dello spazio del Game Village • Net Zapping e Start-up competition sono altre caratteristiche di Milia 2001, la prima che consentirà al pubblico di curiosare nel mondo della interactive Tv, la seconda che concede spazio alle prime progettualità nel mondo dei media digitali.

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CTP a laser visibile: la soluzione migliore per i quotidiani Il mercato è frastornato dalle molteplici offerte di Agfa vengono monitorati tutti i tipi di tecnologia e solo tecnologie CTP diverse, ciascuna delle quali è propo- quando una tecnologia non offre al cliente sta come la migliore. Ma qual è la migliore? Di chi effettivi benefici viene scartata a favore di un’alfidarsi? Certo, occorre valutare se la proposta arriva tra. Vogliamo essere sicuri di offrire al cliente la soluda un’azienda che sviluppa un solo prodotto oppure zione migliore basata su quanto di meglio esiste in fatto da chi dispone di una soluzione completa e di una gam- di materiali di consumo, fotoplotter, flusso di lavoro, ma di prodotti più che articoprova colore e gestione del lata. colore. Agfa è il fornitore più quaIl risultato di tutto questo lificato per presentarsi come è un approccio sistemico al AGFA GEVAERT S.p.a. partner per i quotidiani. È CTP dei quotidiani. Tutti i Divisione Graphic Systems l’unico fornitore che dispone sia singoli moduli di questo sisteVia Grosio 10/4 - 20151 Milano della tecnologia ad alogenuri d’arma sono progettati uno attorno alTel. 02.3074.220 Fax 02.3074429 gento che di quella a fotopolimeri. È l’altro consentendoci di realizzare http://www.agfahome.com l’unico fornitore con un assortimento di sinergie che altri non hanno. lastre che include lastre sensibili al laser viola, lastre Anche se disponiamo della migliore tecnologia sensibili al laser verde a 532 nm e lastre termiche. È CTP termica, non la proponiamo ai quotidiani. I sistel’unico fornitore che accanto ai materiali sensibili di- mi ad esposizione termica risultano più costosi e lenti spone di hardware CTP, prove colore, flussi di lavoro per le configurazioni CTP dei quotidiani; hanno quine strumenti per la gestione del colore. di bassa produttività e non sono vantaggioIl nostro lavoro è quello di casi. Persino i più recenti sistemi pire per ogni tecnologia di esposizione termica riquali sono i punti di forsultano avere una veloza e quelli di debocità pari ai più lenti silezza e per ognuna stemi a luce visibidi essa quale è le e un prezzo più quella più adatta elevato dei nostri per ogni segmento sistemi CTP più di mercato. veloci. Certo la Quale unico tecnologia termica fornitore che diper i quotidiani spone di tutte le esiste ed è applicabile, ma ad tecnologie CTP siaun costo troppo elevamo nella posizione giuto. Anche in Agfa abbiasta per confezionare i mo provato in modo nostri prodotti su misura per estensivo i sistemi CTP termici i clienti. A differenza degli altri per i quotidiani e siamo giunti alla conAgfa non cerca di forzare un tipo di tecnologia perché è l’unica di cui dispone, ma avendo clusione che possiamo servire meglio il mercato con sviluppato tutte le tecnologie è in grado di offrire al le attuali tecnologie digitali a luce visibile. I sistemi CTP Agfa Polaris a luce visibile offrono cliente quella che più risponde alle sue esigenze. In

ABC

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una combinazione unica di provata affidabilità e velocità ad un costo vantaggioso. Tutto il funzionamento è automatico e non necessita di controllo. Anche lo sviluppo delle lastre è automatico così come il sistema di punzonatura e messa a registro. E con l’abbinamento del sistema di gestione del flusso di lavoro viene garantita l’efficienza totale con l’identificazione, il controllo e l’archiviazione di tutti i dati delle pagine, numero, posizione e accoppiamento, nonché la possibilità di gestire all’ultimo istante le modifiche a livello di singola pagina senza per questo rielaborare tutto il giornale. Agfa è in grado di consegnare al cliente una soluzione “chiavi in mano” che consente di automatizzare il front-end, massimizzando la produzione, senza compromettere il controllo della qualità. Questa soluzione comprende il platesetter Polaris con le lastre N91, il sistema IntelliNet Newsflow per l’automazione del flusso di lavoro e Sherpa News per la prova colore. La storia dei nostri clienti è quasi sempre la stessa: scelgono Polaris perché rappresenta una garanzia di qua-

lità pur rientrando in un livello di investimento in linea con le aspettative e poi si accorgono che il vantaggio va molto al di là. Automatizzano molto più di quanto immaginano all’inizio, tanto che il lavoro si riduce all’invio della pagina alla lastra. Apprendono poi con l’esperienza che i file inviati vengono stampati tali e quali. I numeri parlano chiaro: l’evoluzione verso i sistemi CTP nel mercato dei quotidiani è inarrestabile. Ad IFRA 2000 venne annunciato che i sistemi CTP installati presso gli editori di giornali quotidiani in Europa erano 376 ad aprile, di cui 173 rappresentati da Agfa Polaris. Da allora il numero dei Polaris è passato a 250 unità. Agfa dispone di un team di persone con un’esperienza consolidata nel settore dei quotidiani che può proporre soluzioni integrate e complete che rispondono alle reali esigenze dei clienti. Questo è quello che ci dicono i clienti e di cui andiamo orgogliosi e crediamo sia la ragione del nostro successo.

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Fra Gore e Bush vince…Unisys!

Al momento di scrivere questo pezzo non sappia- Stati Uniti, Butch Ward – per il quale si fa affidamenmo ancora chi sarà il vincitore della competizione elet- to sul sistema editoriale Hermes, che consente di motorale più bizzarra degli Stati Uniti d’America, quella dificare la pianificazione fino all’ultimo. Lo strumenper eleggere il primo Presidente del Terzo Millennio. to del sistema sul quale l’Inquirer ha puntato per dare Toccherà ad Al Gore –democratico- o a George W. una copertura all’avvenimento mai tentata prima è stato Bush – repubblicano – traghettare il Paese più svilup- TextProc, modulo in grado di tradurre i servizi di agenpato del mondo nell’anno 2001? zia ricevuti da WireCenter in Comunque vadano le cose, è tabelle di risultati pronte per la certo che resterà ben vivo nella pubblicazione. Il software, utitesta di redattori, direttori ed lizzato per i dati locali, regioeditori dei giornali quotidiani nali e nazionali, ha di fatto conamericani l’incubo vissuto la sentito l’aggiornamento dei riUNISYS ITALIA spa notte della “non-elezione” del sultati – nel formato stabilito per Via B. Crespi 57 - 20159 Milano Presidente degli Stati Uniti. Prila pubblicazione – in tempo tel. 02 69851 - fax 02 6985588 me pagine cambiate fino all’ulquasi reale (le tabelle che prewww.unisys.com timo, testate bloccate in edicocedentemente avevano bisogno la e ritirate dalla circolazione mano a mano che si de- di un’ora ciascuna per la produzione venivano rese lineavano i contorni del gigantesco pasticcio della Flo- disponibili dal sistema in meno di 5 secondi).Il sisterida, e via a seguire…. gli elettori hanno inconsape- ma dell’Inquirer dispone anche di una funzione di volmente messo alla prova risorse umane e tecnologia “alert” in tempo reale, che avvisa l’utente di ogni camper l’industria della stampa come mai, forse, era suc- biamento effettuato all’interno delle tabelle. Alle 10.00 cesso nel “regno” dei media per eccellenza. E così, fra di sera, a 45 minuti dalla prima chiusura dell’Inquirer, i due litiganti, si è affacciato quatto quatto un vincito- la CNN mostra Bush al 49% e Gore al 48%: tutto nel re, sicuro almeno lui di avere evitato una brutta sistema editoriale del quotidiano americano è ancora figuraccia ai propri clienti editoriali. Si tratta della in fase di evoluzione. Venti minuti dopo, mentre il siUnisys, una delle società leader nel mercato mondiale stema continua ad aggiornare le tabelle in tempo readi soluzioni per l’industria dei giornali, che ancora oggi le, il direttore ed i più stretti collaboratori possono non riesce a nascondere la propria soddisfazione per concentrarsi sul titolo di prima pagina, per il quale avere superato con pieno successo un test che neppure occorre centellinare le parole. i più fantasiosi manager del controllo di qualità avrebAlle 10.41 il sistema editoriale è pronto a “sparabero saputo immaginare. Protagonisti di questa vicen- re” la testata in fotocomposizione con le tabelle agda a lieto fine il Fresno Bee, quotidiano della giornate in tempo reale ed un titolo che, correttamente California,ed il Philadelphia Inquirer, storica testata , recita “Troppo Vicini per la Proclamazione”. Non della Pensylvania, che la raccontano così…. restave che attendere le successive edizioni per vedere come – e “se” – sarebbe andata a finire. Alle 2.18 “L’ultima edizione del The Philadelphia Inquirer, del mattino la CNN prevede che la Florida andrà a delle 4.15 della mattina dopo la giornata elettorale, Bush, il sistema editoriale aggiorna sempre le tabelle titola:”Ancora Nessun Vincintore”. La pianificazione in tempo reale ed i responsabili del giornale hanno tutto al pomeriggio che precede la nottata durante la quale– il tempo per riscrivere la prima pagina, pronta per esdi solito! – si proclama il vincitore della contesa elet- sere mandata al centro stampa con la nuova edizione torale, è un fatto di fondamentale importanza” racconta alle 2.38 del mattino. Quindi comincia la corsa finale il managing editor del quotidiano della costa est degli all’ultima edizione della notte, con i titoli, e le tabelle,

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che susseguono di minuto in minuto all’interno del sistema editoriale Hermes fintanto che, alle 4.15 del mattino, si chiude anche l’ultima prima pagina della notte elettorale più bizzarra nella storia degli Stati Uniti d’America: “Ancora Nessun Vincitore”. I lettori del Philadelphia Inquirer hanno avuto informazioni corrette, ed aggiornate, in tempo reale. All’altro capo degli Stati Uniti, anche i responsabili de The Fresno Bee si sono dati da fare con la pianificazione del giornale, cominciando un mese prima della fatidica notte. Si preparano in modo particolare i layout automatici che saranno riempiti con i dati trasmessi dai servizi della Associated Press formattati in automatico dal sistema Hermes mano a mano che arriveranno al quotidiano e trasferiti quindi al sistema WireCenter. Al momento in cui servono, i dati verranno estratti in tempo reale da stringhe di ricerca prestabilite ed impostante in funzione di fornire supporti numerici agli articoli previsti dalla pianificazio-

ne. Nel caso dei dati di interesse locali, questi saranno acquisiti attraverso il web grazie ai sistemi distribuiti delle singole amministrazioni ed “incollati” automaticamente a fogli elettronici Excel esportati successivamente verso Hermes per la formattazione finale e la impaginazione automatica predisposta. La prima edizione del quotidiano californiano è stata chiusa come previsto alle 12.10 di notte, pronta per la stampa di mezzanotte e mezza. Immediatamente dopo il flusso di lavoro programmato all’interno di Hermes ha riaggiornato tutti i dati elettorali in tempo reale, ed i responsabili del quotidiano hanno avuto tutto il tempo necessario per preparare una seconda edizione del giornale. In entrambi i quotidiani il sistema editoriale in uso ha supportato il processo automatico dei dati, dalla ricezione alla composizione tipografica alla impaginazione, consentendo inoltre l’aggiornamento del flusso di lavoro in tempo reale.

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Giornali italiani: arriva il CtP termico

Le prime installazioni italiane di sistemi CtP termici per giornali sono state completate da Kodak Polychrome Graphics nel mese di ottobre presso la Litosud di Roma e la SIES di Paderno Dugnano (Milano).

ricerca di uno standard qualitativo elevato che permetta di offrire agli editori loro clienti il meglio sia dal punto di vista del servizio che da quello della qualità della stampa. Il flusso di lavoro

Più velocità, maggiore qualità

Le linee installate sono dotate di Print Console che Via del Pratignone 38/40 La possibilità di poter finalconsente al sistema Trendsetter di 50041 Calenzano (FI) mente utilizzare le tecnologie teraccettare in ingresso qualsiasi tipo tel. 0558836200 - fax 0558836222 miche Computer-to-Plate anche nel di file (TIFF, PDF...) a qualunque lihttp://www.kpgraphics.com processo produttivo dei giornali pervello di risoluzione, garantendo così la mette agli stampatori di compiere un importante perfetta integrazione con i workflow già passo avanti sulla strada dell’innovazione produttiva, esistenti. Le configurazioni installate alla SIES e alla aumentando la velocità ma anche la qualità dei risul- Litosud non richiedono di essere completate da un sitati. Entrambe le aziende hanno scelto di entrare nel stema automatico di punzonatura a fine linea, dal momondo del CtP termico installando i sistemi CreoScitex mento che il Trendsetter 2637F AL è in grado di acTrendsetter 2637F AL. Alla SIES, una delle numerose cettare lastre pre-punzonate fuori linea. Inoltre, grazie aziende riunite nel gruppo Seregni, sono attualmente al sistema CDTK (CopyDot Tool Kit), che la Print in fase di test due impianti che saranno dedicati alla Console offre di serie, il Trendsetter potrà ricevere diproduzione del quotidiano Il Giornale. Oltre ai siste- rettamente lavori teletrasmessi da editori diversi anmi Trendsetter, la configurazione comprende due svi- che con risoluzioni diverse tra loro, che saranno poi luppatrici Glunz & Jensen MercuryNews 85. Le lastre automaticamente uniformate in uscita alla risoluzione impiegate sono le nuovissime ThermalNews di Kodak del plotter di 1200 dpi. Polychrome Graphics. La Litosud del Gruppo Farina, è invece già entrata in produzione e sta decidendo l’ac- Kodak Polychrome Graphics quisto del secondo sistema da installare presso il centro stampa di Bergamo. Nata nel gennaio del 1998 da un accordo tra A Roma il Trendsetter 2637F AL è completato da Eastman Kodak Company e Sun Chemical Corporation una sviluppatrice Glunz & Jensen MercuryNews 135; ed ulteriormente rafforzata grazie all’acquisizione della anche in questo caso il sistema utilizza le lastre Horsell Anitec, Kodak Polychrome Graphics è oggi ThermalNews di Kodak Polychrome Graphics. Per uno dei maggiori fornitori di prodotti e soluzioni per Kodak Polychrome Graphics le due nuove installazioni l’industria della stampa che conta più di 130.000 clienti costituiscono una importante verifica della validità in oltre 100 paesi. Le strutture comprendono 7 centri delle tecnologie termiche CtP nel mondo dei giornali. di ricerca e sviluppo e 14 unità di produzione. La diEntrambe le aziende stampano infatti per conto di com- stribuzione è capillarmente diffusa in tutto il mondo. I mittenti esterni e sono quindi fortemente motivate alla collaboratori superano le 4.200 unità.

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LSOptimizer: migliorare i processi interni per offrire maggiori servizi ai clienti La crescita del mercato pubblicitario, con particoLinkService ha consegnato in queste settimane il nuovo sistema per la certificazione dei materiali digi- lare riferimento alla maggiore disponibilità di pagine tali al Gruppo Athesis; la collaborazione che si è svi- colore sui media, ha portato all’aumento della quantiluppata in questi anni con la Direzione Tecnica del tà di materiali che quotidianamente giungono presso Gruppo ha portato ad una implementazione che rispon- il giornale per essere immessi nel flusso di produzione. Anche sotto questo prode a due necessità: L i n k S e r v i c e S r l filo la nostra azienda ha col• Ottimizzare le attività laborato con Athesis per connesse alla gestione ottimizzare l’utilizzo di dei file pubblicitari • CONSULENZA INFORMATICA scanner di grande formato • Migliorare il servizio • FORMAZIONE • SVILUPPO SOFTWARE per l’acquisizione di pelliconei confronti degli inser• DISTRIBUZIONE le b/n ed in selezione. zionisti Oggi lo scenario si preVia Alle Rotte, 9 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) senta in forte e costante muLa gestione dei file Telefono: 0522 953867 r.a. Fax: 0522 953869 tamento: il film sta progressivapubblicitari Internet: http//www.linkservicegroup.it E-Mail: posta@linkservicegroup.it mente cedendo il passo a supporti digitali il cui trattamento, se gestito con L’attuale struttura hardware e software installata presso le strutture di prestampa del strumenti ed organizzazione adeguate, consente di racGruppo Athesis contempla strumenti per la realizza- cogliere significativi vantaggi sia dal punto di vista zione dei materiali e strumenti per l’utilizzo di elabo- qualitativo che organizzativo. Siamo quindi intervenuti per implementare uno rati grafici provenienti dall’esterno. Denominatore comune è il formato in cui i mate- strumento di raccordo ed omogeneizzazione dei due riali devono essere affidati al sistema editoriale per la flussi: la produzione interna ed il trattamento di matefase di impaginazione: Encapsulated PostScript (EPS). riali provenienti dall’esterno. Per alcune settimane abbiamo effettuato rilevazioni In questo linguaggio gli elementi “transitano” dalla fase di preparazione poligrafica alla produzione quotidia- ed analisi statistiche sul workflow di produzione del comparto pubblicitario poiché ci erano state segnalana. Tra la fine del 1999 e la primavera di quest’anno, te, anche con riferimento al trattamento di oggetti proabbiamo coadiuvato la struttura tecnica del giornale venienti dall’esterno, frequenti situazioni in cui i sinelle attività necessarie alla migrazione da un prodot- stemi OPI erano sottoposti a sovraccarichi di elaborato di grafica vettoriale divenuto obsoleto (AdPoint) ad zione difficilmente rapportabili alla tipologia di elementi processati. Queste anomalie innescavano un un applicativo di ultima generazione (CorelDRAW). Per portare a regime la nuova soluzione sono state pericolo effetto domino a monte ed a valle del procesrealizzate una serie di procedure (denominate LSCorel) so: gli operatori erano chiamati a verificare più volte i in grado di garantire l’automazione di attività ripetitive materiali e le unità per la rasterizzazione si trovavano (es.: creazione di un materiale, salvataggio, stampa, ad essere in stato di idle anche se le code OPI erano rilascio verso il sistema editoriale) ed offrire un eleva- piene di lavori. Abbiamo verificato quali fossero le trasformazioto livello di integrazione rispetto al contesto applicativo ni subite dai file di pubblicità digitale attraverso tutte di produzione (Hermes di Unisys). L’adozione del nuovo sottosistema ha contribuito le fasi di lavorazione, dalla generazione dell’EPS in ad aumentare la produttività e reso possibile il tratta- uscita dai sistemi grafici sino alle unità di rasterizzazione. mento di elevati volumi di materiali a colori.

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L’interfaccia Web principale di LSOptimizer

Queste verifiche hanno permesso di evidenziare con precisione quali fossero gli oggetti “critici”, dove e come agire per neutralizzarli. Ancora una volta la tecnologia OneVision, di cui siamo distributori esclusivi per l’Italia, si è dimostrata idonea per affrontare e risolvere le esigenze imposte dai flussi di produzione. Il sistema installato governa tutti i materiali attinenti il contesto pubblicitario, siano essi realizzati internamente che esternamente, per poi restituirli, nel formato idoneo, al sistema di impaginazione. Dal punto di vista del workflow, sono attesi i seguenti risultati: • diminuzione del traffico di rete fra il sistema pubblicitario e quello editoriale • abbattimento dei tempi di elaborazione da parte del modulo OPI • implementazione di un ciclo virtualmente continuo fra il rilascio delle pagine da Hermes verso i dispositivi di uscita ed il rippaggio degli stessi • esclusione automatica degli elementi non conformi ai requisiti minimi necessari per la corretta riproduzione Si è scelto di costituire un elemento che non richiedesse di essere presidiato ma potesse essere “chiuso” nel

CED e monitorato da qualsiasi stazione di lavoro connessa in rete: abbiamo optato per dotare il server di interfaccia Web per consentirne il controllo remoto tramite browser. Per tutti i materiali, con particolare riferimento a quelli provenienti dall’esterno, è stato implementato un processo per la generazione, visualizzazione e stampa automatica di anteprime a media risoluzione, sia in selezione CMYK che composita. È importante ricordare che, per ciascun materiale ricevuto da fornitori esterni, era indispensabile effettuare una serie di controlli manuali per poter ottenere un riscontro reale del risultato “in pagina”. Queste attività sono oggi svolte in modo totalmente automatico dal sistema LSOptimizer e gli operatori, con un semplice click, possono vedere in modalità WYSIWYG ciò che sarà stampato. Un servizio migliore L’attenzione e l’impegno con cui la struttura tecnica del Gruppo Athesis persegue obiettivi che possono sembrare rivolti al “solo” miglioramento di attività interne sono, in realtà, espressione concreta della volontà di offrire maggiori opportunità e servizi ai clienti.

Anteprima composita

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L’inserzionista ha necessità di operare con interlocutori che sono in grado di gestire le sue richieste con strumenti e procedure adeguate, garantendo

elevati standard qualitativi ed un efficace Time to Market. Sotto questo profilo, LSOptimizer rappresenta un ulteriore e fondamentale passaggio per l’implementazione di una struttura tecnico-organizzativa attraverso cui giungere al trattamento dei materiali in un contesto completamente digitale che interesserà, in stretta collaborazione con la concessionaria di pubblicità, la fase di raccolta presso gli inserzionisti.

Anteprima in selezione CMYK (piano del Cyan)

Visualizzazione log di un materiale elaborato

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Primi successi per i.AlliancedotASP il programma Informix per gli ASP Il programma i.AlliancedotASP di Informix cui crediamo molto e in cui abbiamo investito molto Software Italia indirizzato agli ASP (società che han- ha affermato Michele Principe, Business Development no l’obiettivo di sviluppare soluzioni a valore aggiun- Manager di Informix Software Italia. - La new to su piattaforma tecnologica Informix - cfr. economy è una sfida che le giovani aziende non posTecnoMedia n. 27, pagg.20 ss.) ha cominciato a rac- sono permettersi di non cogliere: Informix ha tutte le soluzioni per la i.Economy, cogliere i primi, significatie intende metterle a loro divi successi. sposizione, facilitando l’avL’iniziativa, presentata a vio delle loro attività. Settembre 2000, propone Informix può offrire loro condizioni di accesso partiaffidabilità eccellenza teccolarmente vantaggiose e nologica e know how, come innovative alle soluzioni confermano le start up che Informix Software per il web già si sono affidate alle nostre e la business intelligence. Il soluzioni per distinguersi fra le programma è pensato espressaVia Donat Cattin, 5 numerose realtà che affollano il mente per le società che offrono Cernusco S. Naviglio (MI) web”. servizi in modalità ASP, determiTel. 02.92145.1 - Fax 02.92145555 nate a entrare da subito nella comVia Marocco, 51 - 00144 Roma petizione del nuovo mercato e imInformix per la “new Tel. 06 5929381 - Fax 06 5913778 pegnate a trarre da questo il massieconomy” www.informix.it mo profitto. it-mktg@informix.com i.AlliancedotASP mette a disposiLe nuove soluzioni Informix per zione dei partner Informix, ASP e tutte le realtà che la i.Economy trovano infatti già oggi numerose appliintendono diventarlo - ISP, Software House, System cazioni di successo in portali estremamente diversifiIntegrator - soluzioni per lo sviluppo di applicazioni cati, dedicati sia all’utente finale sia alle aziende e ai verticali in ambito web, che permettono a questi ope- partner. Fra questi, si ricordano Web Music Company, ratori di offrire ai propri clienti servizi realmente in- portale musicale italiano, Sitcom, portale informativo novativi. multimediale, Staibene.it, portale dedicato alla salute e al benessere, Skionline.it, portale dedicato agli sport I tre principi chiave invernali, Diabolos.com, portale dedicato alle PMI e Catanabuta.com, portali di e-commerce dedicato Il programma è focalizzato su tre principi chiave: all’enologia. - modularità degli investimenti richiesti agli ASP; Le soluzioni Informix per la i.Economy sia in am- condivisione del business; bito web, sia in ambito del supporto decisionale e del- definizione congiunta di piani di formazione e la business intelligence, sono strumenti essenziali per co-marketing ottimizzare le attività di tutti gli ASP e di quelle socieTra i partner che hanno già aderito all’iniziativa tà che intendono diventarlo, con particolare attenzioi.AlliancedotASP: LBW, NE&T, Net Brain, Answers. ne alle start up. “La partnership è da sempre un punto fermo nelle straGli ambienti applicativi di punta sono costituiti da: tegie di Informix Software, e il programma - i.Reach, soluzione per la realizzazione dei portali i.AlliancedotASP, pensato per diffondere le nostre soInternet / Intranet / Extranet e la gestione, diffusioluzioni, favorendo i nostri partner, è una iniziativa in ne e condivisione su web dei documenti.

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i.Sell, soluzione per il commercio elettronico, sia business-to-business che business-to-consumer, con sofisticate funzionalità di personalizzazione orientate al singolo cliente (one to one marketing). Media360, soluzione per la realizzazione di un ambiente operativo completo per la gestione e creazione di qualsiasi tipologia di contenuto multimediale. i.Decide Web Success, la più avanzata soluzione per l’analisi dei click finalizzata all’ottimizzazione dei siti e dei portali, integrabile con i sistemi di ebusiness, con altri sistemi di supporto decisionale, con i sistemi di CRM ed altre fonti dati aziendali (ERP).

aderito al nostro programma i.AlliancedotASP, un’iniziativa in cui crediamo molto e che riscuote grande successo ed interesse presso numerose realtà emergenti”, ha dichiarato Michele Principe, Business Development Manager di Informix Software Italia. “Con le nuove soluzioni specializzate per i vari aspetti dell’e-business, siamo in grado di supportare le aziende nella gestione e nell’ottimizzazione della loro attività in rete e di facilitare l’avvio di nuovi progetti on line. Le nostre soluzioni, caratterizzate da qualità e affidabilità, affiancate al nostro know how rappresentano gli strumenti essenziali per ottimizzare le attività di tutti gli ASP e di quelle società che intendono diventarlo”, ha concluso Principe.

Tre ASP in azione: Net.Brain...

...NE&T Diabolos...

Net-Brain, società specializzata nella consulenza e nei servizi e-business, ha annunciato di aver siglato un accordo con Informix Software Business Solutions, leader tecnologico nell’infrastruttura software per la i.Economy, per migliorare l’offerta ai propri clienti di servizi integrati e personalizzati per l’e-business. In particolare, NetBrain ha scelto i.Reach di Informix perché rappresenta una soluzione di content management flessibile ed adattabile alle specifiche esigenze dei clienti, a supporto di progetti complessi, finalizzati alla gestione, diffusione e condivisione sul web di documenti e contenuti digitali. L’accordo si inserisce nell’ambito del nuovo programma di Informix Business Solutions per gli Asp, i.AlliancedotASP. “Grazie a i.Reach, Net-Brain sarà in grado di garantire maggiore valore alle aziende per lo sviluppo delle loro strategie e-business, affiancandole nelle fasi di ideazione, elaborazione e realizzazione di progetti on line di diversa tipologia e offrendo loro strumenti affidabili e tutto il supporto tecnologico necessario”, ha affermato l’Ing. Mezzina, Direttore Generale di NetBrain. “In particolare, abbiamo scelto i.Reach perché rappresenta la soluzione più affidabile e completa per la realizzazione di moderni portali internet/extranet e garantisce al tempo stesso un efficace sistema di archiviazione e di gestione dei documenti. La potenza e la flessibilità di i.Reach ci consentiranno di offrire alle aziende che vogliono intraprendere un’attività di e-business servizi e soluzioni ancora più affidabili, competitivi, capaci di garantire il massimo risultato”. “NetBrain si aggiunge al gruppo di giorno in giorno sempre più ampio di aziende innovative che hanno

Innovativo, rivoluzionario ed immediato, Diabolos è il nuovo portale al servizio delle piccole e medie imprese. Nato dalla partnership di NE&T e Informix e studiato per soddisfare le esigenze dell’utente Web, il portale Diabolos si presenta come la risposta semplice, immediata ed intuitiva per tutte le aziende, in particolare per le PMI, che vogliono sviluppare il loro business in rete. NE&T, giovane società di ICT impegnata nella ricerca e nella commercializzazione di soluzioni Internet based in grado di supportare le aziende nella fase di innovazione della gestione delle informazioni, ha scelto le soluzioni Informix, leader tecnologico nell’infrastruttura software per la i.Economy, per la realizzazione di Diabolos, un Portale all’avanguardia, concepito come strumento per l’uso del Web sia privato che professionale. L’aspetto rivoluzionario di Diabolos, rispetto ai comuni motori di ricerca, risiede nell’ essere dotato di un’interfaccia innovativa che fa uso di agenti intelligenti concepiti per agire in maniera analoga al procedimento umano di interpretazione di concetti. Diabolos si configura quindi come un motore di ricerca di tipo inferenziale, capace cioè di interpretare le conoscenze linguistiche acquisite e operare deduzioni, permettendo all’utente di navigare in modo tridimensionale. Diabolos, nato dal primo motore di ricerca europeo e realizzato da NE&T nel 1997, poggia interamente sul sistema Informix Internet Foundation.2000, piattaforma che garantisce disponibilità full-time, efficienza, robustezza e flessibilità nell’implementazione di nuove applicazioni Web, e su i.Reach, un’esclusiva

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combinazione di tecnologia database, software applicativo e servizi di consulenza dedicati, che consente di realizzare un vero e proprio archivio documentale dinamico, sicuro e di rapido e facile accesso “Le soluzioni Informix, grazie alla loro potenza e alla loro flessibilità, ci hanno fornito la piattaforma su cui lavorare per realizzare Diabolos: un Portale ricco di servizi e funzionalità a vantaggio sia di utenti singoli che di aziende, e nel contempo trasparente e semplice nelle procedure di gestione, caratteristica essenziale per i responsabili dell’aggiornamento dei contenuti” - ha dichiarato Bruno Tamos, General Manager di NE&T “Grazie a Informix, NE&T è in grado di sfruttare appieno le soluzioni Internet per offrire alle aziende che vogliono intraprendere un’attività di e-business strumenti affidabili, competitivi, capaci di garantire il massimo risultato, attraverso una gestione efficiente ed efficace delle informazioni”. “Le aziende sono sempre alla ricerca di nuovi strumenti per estendere il valore dei loro dati anche alle applicazioni Internet. In questo Informix è leader grazie alle soluzioni per il web: i.Sell, i.Reach, Media360 e i.Decide per la click stream analysis” - ha dichiarato Enrico Durango, Amministratore Delegato di Informix Software. “La partnership con NE&T per la realizzazione di Diabolos rafforza ulteriormente la nostra posizione sul mercato come partner di riferimento sia per gli ASP sia per le aziende che stanno cercando soluzioni integrate complete per risolvere le problematiche legate all’intero ciclo dell’e-business.” Il prossimo passo “diabolico” di NE&T sarà l’attivazione di Diabolos Mall, un supermercato online basato interamente su Infromix i.Sell, la soluzione di Informix per il commercio elettronico, che garantisce massima sicurezza nelle transazioni e permette di gestire promozioni e operazioni di marketing one-to-one via Web. ...e ANSWERS ANSWERS, net company specializzata nell’otusourcing dei servizi di help desk, ha annunciato di avere aderito al programma ASP promosso da Informix Business Solutions, leader tecnologico nell’infrastruttura software per la i.Economy. Answers nasce nel giugno del 1989 come società specializzata per la comunicazione integrata 1-to-1, proponendo l’outsourcing delle “RISPOSTE” delle imprese nella relazione con la propria clientela. Oggi ANSWERS offre servizi di Web Call Center, di sup-

porto online per il commercio elettronico e per i portali di nuova concezione, di ASP in area Customer Management (e-CRM, click stream analysis, data warehousing, data mining). Answers ha scelto i.Decide Web Success, la soluzione per l’analisi dei click e per il supporto decisionale di Informix Business Solutions, allo scopo di sviluppare applicazioni per il customer care ed offrirle in modalità ASP ai propri clienti. i.Decide Web Success è una soluzione per il supporto decisionale nata per l’era del web, che non si limita ad elaborare analisi sulle modalità di accesso e navigazione dei siti/portali da parte degli utenti/visitatori, ma che permette anche l’integrazione e la comparazione di tali analisi con tutti i dati provenienti dalle vari fonti e dai vari sistemi interni ed esterni all’azienda (ERP, CRM, Internet, Intranet etc.). Inoltre, i.Decide Web Success offre per ciascun ruolo aziendale la possibilità di accedere e di visualizzare le analisi in modo personalizzato per rispondere alle specifiche esigenze di fruizione delle informazioni da parte del top management, dei direttori funzionali, degli analisti. “Abbiamo identificato in i.Decide Web Success una soluzione unica sul mercato. Inoltre, le vantaggiose condizioni di accesso alla soluzione offerte dal programma ASP, ci hanno spinto ad identificare in Informix Business Solutions un partner che può garantire reale valore aggiunto alla nostra attività e di conseguenza ai nostri clienti”, ha dichiarato Salvatore Leggiero, Presidente di Answers. “Ancora una volta, il programma i.AlliancedotASP si conferma un’iniziativa di grande successo”, ha dichiarato Michele Principe, Business Development Director della divisione Business Solutions di Informix Software Italia. “Con nostra grande soddisfazione, anche Answers - una delle realtà italiane più dinamiche ed innovative nell’ambito dei servizi di customer care - ha scelto di aderire al nostro programma, volto a supportare le aziende che offrono servizi in modalità ASP. Inoltre, la scelta di Answers rafforza il posizionamento di i.Decide Web Success come la soluzione più completa disponibile sul mercato per rispondere alle esigenze di supporto decisionale nell’era del web, e conferma il ruolo di Informix quale partner di riferimento per tutti gli ASP e per tutte quelle società che intendono diventarlo”, ha concluso Principe. Maggiori informazioni sull’iniziativa ASP e sugli eventi ad essa correlati sono disponibili sul sito www.informix.it

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Automatizzare i flussi di lavoro: l’esperienza dell’Editoriale Quotidiani con Workflow Parascan L’Editoriale Quotidiani è la società di Perugia che Page Paring, montate sulla forma finale a quattro paproduce, stampa e distribuisce nove testate locali, la gine grazie ad una seconda funzione Parascan Page più importante delle quali è sicuramente Il Corriere Pairing e quindi completate con le necessarie annotadell’Umbria. La società editrice di proprietà dei fra- zioni a bordo lastra grazie alla funzione Parascan Antelli Donati ha ampliato l’area di diffusione e il nume- notate. ro delle testate, che oggi sono vendute in tutte le Verso il computer-topiù importanti aree geoplate grafiche dell’Umbria e Via del Pratignone 38/40 della Toscana, con una tiratura Tutto il flusso viene gestito e 50041 Calenzano (FI) media complessiva di 50.000 copie, controllato dal server centrale tel. 0558836200 - fax 0558836222 tuttora in fase di ulteriore espansioParascan Q-Manager che provvede a http://www.kpgraphics.com ne. Un risultato importante, al quale pilotare in Load Balancing le due nuoha contribuito un’attenzione particolare all’aggiorvissime fotounità ECRM Marlin 63 per namento dei metodi produttivi, che si deve in gran parte l’esposizione delle pellicole. Le Marlin 63, anch’esse al responsabile delle tecnologie del gruppo, Marco fornite da Kodak Polychrome Graphics unitamente alle Piselli. due sviluppatrici on-line di Glunz & Jensen con cui sono configurate, sono state scelte dalla Editoriale Automatizzare il flusso di lavoro Quotidiani sia per l’altissima capacità produttiva che per il grande formato che permette di produrre pagine La scelta innovativa più recente riguarda il reparto panorama su film già punzonato. Per ottimizzare il ridi prepress, che è stato completamente rinnovato in sultato e ottenere la massima qualità in tempi più brestretta collaborazione con Kodak Polychrome Graphics vi possibile viene utilizzato il film Kodak GEN5 GRD, e dove il Workflow di Parascan costituisce il nucleo Rapid Access di ultima generazione. La completa centrale del nuovo sistema produttivo che ha consen- digitalizzazione del processo produttivo offre alla Editito di passare dalla preparazione manuale al flusso di toriale Quotidiani la possibilità di passare in futuro al lavoro computer-to-film. Il Workflow Parascan instal- flusso di lavoro computer-to-plate senza dover ultelato all’Editoriale Quotidiani comprende tra le altre riormente modificare il metodo di lavoro. Oltre ai giorfunzioni il Page Paring che permette non soltanto l’ac- nali, l’Editoriale Quotidiani stampa con le due rotative coppiamento elettronico delle pagine tabloid, ma an- installate anche diversi periodici commerciali per conto che l’imposizione di quattro pagine in uscita. Il nuovo terzi ed è in procinto di modificare una delle linee in flusso di lavoro consente oggi di eseguire a video tutte funzione della produzione di pagine a colori. In quele operazioni di preparazione del montaggio delle pa- st’ottica la possibilità di introdurre le tecnologie di gine. La configurazione installata da Kodak preparazione computer-to-plate si rivela particolarmenPolychrome Graphics comprende tra l’altro te interessante per la maggiore rapidità e affidabilità l’acquisizione Copy Dot della pubblicità grazie ad uno che è in grado di garantire nella produzione delle lascanner Nexscan 4200F, utilizzato anche per la stre. L’Editoriale Quotidiani usa attualmente le lastre scansione di originali a colori. Una volta composte sulle Kodak Polychrome Graphics ARIES, positive ad alta stazioni di lavoro, le singole pagine passano al RIP sensibilità, particolarmente adatte a soddisfare le esiper la rasterizzazione; vengono quindi ruotate con genze di massima rapidità produttiva tipiche degli Parascan Rotate, accoppiate con la funzione Parascan stampatori di giornali.

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Circolari FIEG

Circolari

“Circolari FIEG” raccoglie e segnala le informazioni e i commenti ai più importanti dispositivi di legge, indicazioni e raccomandazioni in materia sindacale, tributaria, disciplina dell’IVA e quant’altro attiene agli aspetti gestionali e amministrativi dell’industria dei giornali, oggetto di sistematica comunicazione alle imprese editrici e stampatrici. “Circolari FIEG” è un promemoria di facile consultazione, da tenere sempre a portata di mano, un nuovo strumento di lavoro per quanti hanno responsabilità direttive e gestionali nelle aziende del settore.

Circolare del 24-10-00 N° 45 (Mi)

Sperimentazione di vendite complementari: scadenza del periodo sperimentale di nuove forme di vendita di giornali quotidiani e periodici e modalità per la richiesta dell’autorizzazione alla vendita dei giornali.

Circolare del 03-11-00 N° 46 (Mi)

Revisione dei criteri di finanziamento del fondo dedicato all’applicazione delle norme contenute nell’Accordo nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici e alle attività di studio sui problemi della distribuzione.

Circolare del 07-11-00 N° 47 (Mi)

Legge 248/2000: nuove norme di tutela del diritto d’autore: l’obbligo di “preventivo avviso” al questore riguarda tutti i soggetti che esercitano il commercio di supporti multimediali.

Circolare del 24-11-00 N° 48 (Mi)

Ampliamento della rete di vendita della stampa quotidiana e periodica: orientamento dell’A.NA.DI.S. nell’attuale fase finale del periodo sperimentale.

Circolare del 28-11-00 N° 49 (Mi)

Sperimentazione per la vendita di giornali quotidiani e periodici: monitoraggio

Circolare del 1110-00 N° 49 (Rm)

Riserva del Ministero delle Finanze sul “Bingo”.

Circolare del 29-11-00 N° 50 (Mi)

RELAZIONE sulle ATTIVITA’ di CONTROLLO dei COSTI EMERGENTI di SPERIMENTAZIONE Accordo FIEG -Anadis del 3 marzo 1999

Circolare del 17-11-00 N° 50 (Rm)

Trasmissione testo a stampa del contratto nazionale di lavoro per i dipendenti di aziende editrici e stampatrici di giornali quotidiani ed agenzie di stampa.

Circolare del 1-12-00 N° 51 (Mi)

Sperimentazione di nuove forme di vendita dei giornali: positive valutazioni sull’andamento del mercato espresse in modo unitario dalla nostra Federazione e dalle organizzazioni di categoria dei rivenditori. Soddisfazione da parte del Governo.

Circolare del 24-10-00 N° 51 (Rm)

Tutela della privacy e inserzioni pubblicitarie.

Circolare del 1-12-00 N° 52 (Mi)

La vendita dei giornali attraverso i canali alternativi: i risultati di una ricerca di mercato.

Circolare del 3-11-00 N° 52 (Rm)

Decreto Ministero Finanze n. 29/2000. Riserva ministeriale sul “Bingo”.

Circolare del 4-12-00 N° 53 (Mi)

Proroga al 31 dicembre 2001 del vigente sistema di tariffe agevolate per la distribuzione postale della stampa

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Circolare del 14-11-00 N° 53 (Rm)

Progetto di ricerca “MasterMedia - nuove competenze per l’industria della comunicazione”.

Circolare del 7-12-00 N° 54 (Rm)

Rapporti di collaborazione coordinata e continuativa. Art. 34, legge 21.11.2000, n. 342, nuovo trattamento fiscale.

Circolare del 11-12-00 N° 55 (Rm)

Conferenza “The Future of Electronic Publishing”. Amsterdam 29-31 gennaio 2001.

Circolare del 12-12-00 N° 54 (Mi)

Accordo con l’A.NA.DI.S. - Associazione Nazionale Distributori Stampa – finalizzato alla individuazione di nuove modalità di calcolo del Servizio standard di distribuzione.

Circolare del 13-12-00 N° 56 (Rm)

54° Congresso mondiale degli editori di quotidiani e 8° Forum mondiale dei direttori. Hong Kong 3 - 6 giugno 2001.

Circolare del 13-12-00 N° 57 (Rm)

Conferenza mondiale ed Expo sulla pubblicità nei quotidiani. Montecarlo, 15 - 16 febbraio 2001.

Circolare del 15-12-00 N° 55 (Mi)

Operativo del servizio aeropostale.

Circolare del 15-12-00 N° 58 (Rm)

33° Congresso mondiale della stampa periodica. Rio de Janeiro e Buenos Aires. 23 - 27 aprile 2001.

Circolare del 15-12-00 N° 59 (Rm)

Aliquota contributiva aggiuntiva dell'1% a carico del giornalista di cui all'art. 3 ter della legge n. 438/1992. Nota del Ministero del Lavoro.

Circolare del 22-12-00 N° 56 (Mi)

Accordo con l’A.NA.DI.S. - Associazione Nazionale Distributori Stampa – finalizzato alla stipulazione di una convenzione quadro sulla distribuzione delle pubblicazioni quotidiane e periodiche: introduzione del bar – code sulle pubblicazioni come standard operativo.

Circolare del 4-1-01 N° 1 (Mi)

Riforma del sistema delle tariffe postali agevolate per la stampa. Regolamentazione delle contribuzioni dirette agli editori (Decreti del Presidente del Consiglio 4 ottobre e 15 novembre 2000)

Circolare del 4-1-01 N° 1 (Rm)

Fondo di Previdenza Dirigenti Giornali Quotidiani: misura dei contributi per l'anno 2001; interessi di mora anno 2001 sui contributi arretrati.

Circolare del 8-1-01 N° 2 (Mi)

Esclusione degli automezzi adibiti al trasporto di pubblicazioni dal divieto di circolazione previsto per i giorni festivi e particolari giorni feriali del 2001.

Circolare del 8-1-01 N° 2 (Rm)

Uso esclusivo della posta elettronica per l'invio delle circolari della Fieg.

Circolare del 10-1-01 N° 3 (Rm)

Articolo 153 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2001). (Supplemento ordinario n. 219/L alla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 29 dicembre 2000).

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APPUNTAMENTI

Anno 2001

Febbraio-Marzo 2001 dal

al

località

10/2/2001 11/2/2001 28/3/2001

11/2/2001 14/2/2001 29/3/2001

Cannes Cannes Singapore

evento Think Tank Summit Milia 2001 Newspaper Asia 2001

organizzato da: Reed Midem Reed Midem IFRA

Aprile-Giugno 2001 dal

al

9/4/2001 23/5/2001 12/6/2001 12/6/2001 12/6/2001 16/6/2001

13/4/2001 25/5/2001 17/6/2001 17/6/2001 13/6/2001 19/6/2001

località Boston San Francisco Milano Milano Milano New Orleans

evento Seybold seminars Boston 2001 71st annual INMA World Congress GRAFITALIA CONVERFLEX IFRA ITALIA 2001 Nexpo 2001

organizzato da: Seybold INMA CENTREXPO CENTREXPO IFRA-FIEG-ASIG NAA

Luglio-Ottobre 2001 dal

al

19/7/2001 22/7/2001 16/9/2001 15/10/2001 18/10/2001

22/7/2001 25/7/2001 18/9/2001 18/10/2001 19/10/2001

località Washington Washington Città del Capo Ginevra Ginevra

evento Connections Marketing Conference 4th International Newspapers in Education IFRA Expo 2001 Beyond the printed word

organizzato da: NAA NAA WAN IFRA IFRA-WAN

74 TecnoMedia n. 28, dicembre 2000


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