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Tecnologie, Prodotti

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Mercati editoriali

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Periodico mensile. Anno VII n. 31 - Sped. in Abb.to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina) - Esemplare diffuso gratuitamente ai soci

Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali Numero 31 - Ottobre 2001

Nuove competenze per la comunicazione Con la presentazione del rapporto finale di ricerca, avvenuta il 29 novembre, si è concluso il progetto di ricerca MasterMedia. a pagina 4

Manuale qualità colore: non solo per quotidiani Il manuale ASIG è stato presentato all’Istituto Rizzoli il 27 novembre ad una platea di tecnici delle industria grafiche e della pubblicità. a pagina 9

Ifra Expo 2002: il meglio in mostra a Ginevra Internet publishing, computer to plate, sistemi di archiviazione sono stati alcuni tra gli hot topics dell’edizione di quest’anno. a pagina 12

Tecnologie, procedure e qualità al Secolo XIX Lo storico quotidiano ligure viene stampato da pochi mesi in un nuovo stabilimento, che fa largo uso della stampa in quadricromia. a pagina 18

Stampa rotocalco automatizzata per Mondadori Nello stabilimento veronese di Mondadori Printing è stato inaugurato uno dei più moderni impianti rotocalco al mondo. a pagina 22

La “cultura dell’outsourcing” in Francia Una interessante ricerca realizzata da Arthur Andersen e dalla Taylor Nelson Sofres sull’esternalizzazione dei processi produttivi. a pagina 26

Il valore della marcatura CE e dei marchi Una piccola guida per districarsi all’interno della giungla delle marcature, obbligatorie e non, per i materiali elettrici. a pagina 29

Arriva il CAP Esteso: che fare? Tra breve alle cinque cifre del Cap tradizionale se ne aggiungeranno altre quattro, con l’obiettivo di ridurre i costi e migliorare l’efficienza. a pagina 33

Business@Internet Il portale locale www.corrieredicomo.it informazione e servizi in rete per il sito del Corriere di Como. a pagina 43

Previsioni di crescita per il marketing on line A confronto gli scenari di tre delle maggiori società di ricerca USA a pagina 47

Le Rubriche Media Insider ............................................................................. a pagina 37 Web Insider ................................................................................ a pagina 50 Lo Scaffale ................................................................................. a pagina 57 Circolari FIEG ........................................................................... a pagina 107 Appuntamenti ........................................................................... a pagina 109

F ILO DIRETTO

LE

AZIENDE INFORMANO

ADN Kronos Adobe Systems Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert Ansa Ap.Biscom Ascential Software Atex Media Solutions Autologic Information International B.V.S. - Technotrans Barco Graphics CreoScitex Italia Denex Systems Technology e.Biscom Ecrm EidosMedia Elettra Elitaria Ferag Italia Fujifilm G.M.D.E. Gerber Systems HiT Internet Technologies Hurletron Idab-Wamac International King Press Kodak Polychrome Graphics Lem Link Service Lithosol Italia Milia 2002 Müller Martini Napp Systems Nàvita N.T.G. Optronics Purup Prepress R. G. Reed Midem Organisation Segbert Sinedita Sap Italia Scanview Sitma SMB Schwede Maschinenbau Stoebich Tecnavia Press Tecsa Telpress Tera Teufelberger Unisys Italia Xeikon Xyvision

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L’editoriale Qualità, competenze professionali e formazione: ne sentiremo parlare molto spesso nei prossimi mesi, almeno stando a quanto abbiamo avuto modo di ascoltare dai più importanti dirigenti e professionisti dell’industria editoriale e delle arti grafiche italiane che sono intervenuti alle presentazioni del Manuale Qualità Colore dell’Asig e dei risultati della seconda annualità del progetto Mastermedia, la ricerca sulle nuove figure e competenze professionali nell’industria italiana della comunicazione, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e promosso dall’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione con il concorso di tutte le associazioni che rappresentano l’industria editoriale italiana. Ad entrambi gli avvenimenti abbiamo dedicato articoli di approfondimento nelle pagine seguenti, ma in questa occasione non possiamo fare a meno di osservare come dalle numerose, e talvolta quasi imbarazzanti, parole di apprezzamento che hanno accolto i due progetti, sia emersa con chiarezza e forza

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Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it Direttore responsabile Carlo Lombardi Redazione Salvatore Curiale - Luca Michelli hanno collaborato a questo numero Marco Brogi, Giuseppina Ciaccia, Giulia Maria Leone, Alessia Natalini Segreteria di Redazione Antonella Appolloni Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994 © ASIG Service S.r.l. - 2001 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Bigli 2, 20121 Milano Stampa IM.A,G:E: S.a.s. Via G. Verne, 21 - 00157 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 30 novembre 2001 TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca dati Ediland (http://www.ediland.it/archive/psengine.asp)

la convinzione che proprio dai concetti della qualità, delle nuove figure professionali e della formazione passino le sfide più cruciali per l’industria grafica, editoriale e della comunicazione per i prossimi anni. Non mancano i segnali concreti: in questo numero ospitiamo articoli dedicati alla innovazione tecnologica nell’ambito della stampa dei quotidiani e dei periodici nei quali traspare chiaramente come i nuovi layout industriali siano progettati all’insegna del controllo di qualità lungo tutto il ciclo di lavorazione. Dopo la caduta di molte “barriere” che hanno separato gli ambiti professionali, è forse arrivato prepotentemente il momento di riconsiderare l’attività grafica ed editoriale come un unico processo unitario dove chi si occupa di stampa non può più ignorare quello che avviene “al piano di sopra”, dove le forme vengono preparate. E non è certo un caso che la ricerca del progetto Mastermedia abbia visto il coinvolgimento convinto di tutti i rappresentati della filiera industriale, editori, stampatori, aziende grafiche, fornitori di tecnologie e servizi, e giornalisti. La qualità è un processo che attraversa tutti il ciclo produttivo, la riflessione sulle nuove competenze per l’industria della comunicazione fà altrettanto: non ci sono più ambiti ristretti, e la moderna specializzazione, pure indispensabile, deve tenere conto di un background culturale “allargato” e, per usare una parola un po’ fuori moda ma prepotentemente attuale, “interdisciplinare”. La formazione professionale, indispensabile in un mondo dove le competenze professionali devono poter gestire efficacemente l’evoluzione tecnologica sempre più rapida, diventa in questo nuovo contesto uno strumento di intervento strategico ed essenziale, soprattutto quanto viene intesa come attività non più relegata ad un unico momento della vita, la giovinezza, ma viene dilatata lungo tutto l’arco dell’attività professionale dell’individuo. Questi temi, che costituiscono parte essenziale dell’innovazione tecnologica, continueranno ad essere al di tutte le attività della Asig nei mesi, e negli anni, a venire.

PARLIAMO DI...

di Carlo Lombardi

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progetto MasterMedia

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Nuove competenze per nuove figure professionali: cosa sta cambiando nell’industria della comunicazione? Con la presentazione del rapporto finale di ricerca, svoltasi a Roma il 29 novembre 2001, si è completato il progetto di ricerca biennale MasterMedia, promosso dall’Osservatorio tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Per la prima volta tutte le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali della filiera grafica hanno unito le loro forze per un obiettivo comune: valutare l’impatto della convergenza digitale delle tecnologie e dei prodotti sui processi produttivi e sui profili professionali. Web Watcher, Web designer, Responsabile stampa digitale, foreign right manager, redattore elettronico, tecnico di redazione. Cosa si nasconde dietro questi nomi misteriosi? Cosa hanno in comune con termini più familiari come giornalista, direttore editoriale, tecnico informatico? Il filo rosso che lega queste figure professionali è l’essere diretta espressione della trasformazione che ha investito – e continua a investire – l’industria della comunicazione, e che è ormai comunemente definita come “convergenza digitale”. Convergenza digitale dei processi produttivi, che condividono ormai in gran parte flussi e schemi organizzativi; ma anche e soprattutto convergenza digitale dei prodotti: ciò che viene pubblicato su carta può essere agevolmente adattato per la pubblicazione sul web, su CD-Rom, su e-book, e così via. La rivoluzione digitale ha avuto un impatto particolarmente significativo sotto l’aspetto occupazionale. In un primo momento si è trattato di far svolgere al computer quelle operazioni ripetitive che prima venivano effettuate manualmente, con conseguente perdita di posti di lavoro. L’industria dei quotidiani sotto questo aspetto costituisce un esempio paradigmatico: dal 1980, data di introduzione dei primi sistemi tipografici, ad oggi, il settore ha perso quasi la metà dei propri addetti poligrafici. Negli ultimi anni, tuttavia, sta avvenendo qualcosa di diverso, e di più complicato, man mano che le nuove tecnologie non si sono limitate a sostituire il lavoro umano all’interno di cicli produttivi tradizio-

nali, ma hanno causato lo sconvolgimento dei cicli produttivi stessi. Ecco allora che alcuni mestieri scompaiono, “vecchi” mestieri si riempiono di nuovi contenuti, nuove opportunità si presentano improvvisamente. E così, mentre i “vecchi mestieri” erano - e spesso sono ancora – codificati all’interno delle declaratorie dei contratti di lavoro e dei programmi delle scuole grafiche, con attribuzioni e competenze ben definite e “rodate”, i “nuovi mestieri”, o le nuove competenze richieste a chi lavora all’interno delle aziende, rimangono il più delle volte avvolti nelle nebbie, sia per quanto riguarda la collocazione nel ciclo produttivo, sia anche e soprattutto per quel che concerne i contenuti professionali e il percorso di studio e di lavoro necessario per acquisirli: Sempre più spesso, infatti, non è più il ‘pezzo di carta’ o la qualifica professionale che è possibile spendere per entrare ed operare nel mondo del lavoro, ma risultano vincenti competenze trasversali e generate da mix di interessi personali, tecnici ed umanistici. Il risultato è una situazione di generale disagio e di incertezza: • per le aziende, che si trovano ad aver bisogno di personale da adattare a cicli produttivi nuovi, diversi e in continuo mutamento; che è difficile reperire sul mercato e per le quali non esiste una offerta formativa adeguata; • per le agenzie formative (scuola grafiche, corsi di giornalismo, etc.), che rischiano la rapida obsolescenza dei piani di studio;

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• per i giovani che vogliono trovare lavoro e per i meno giovani che non vogliono essere messi ai margini dall’evoluzione tecnologica, ma che non sanno in quale direzione investire per adeguare il proprio bagaglio professionale. Il progetto MasterMedia: gli obiettivi Dalle considerazioni sopra riportate è nato il progetto MasterMedia, avviato nel 1999 dall’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di formazione, l’ente paritetico imprese-sindacati previsto dal contratto di lavoro dei quotidiani, e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali – Ufficio Centrale per l’orientamento e la formazione professionale dei lavoratori. Al progetto hanno collaborato – ed è la prima volta in assoluto - tutte le organizzazioni datoriali e sindacali della filiera grafica: un settore che in Italia rappresenta un universo di circa trentamila imprese, con oltre duecentomila addetti. Accanto all’Osservatorio Tecnico che lo ha promosso, infatti, hanno partecipato al progetto: • Ordine Nazionale dei Giornalisti • FIEG, Federazione Italiana Editori Giornali • ASIG, Associazione Stampatori Italiana Giornali • Assografici, Associazione Nazionale Italiana Industrie Grafiche Cartotecniche e Trasformatrici • AIE, Associazione Italiana Editori • ACIMGA, Associazione Costruttori Italiani Macchine per l’Industria Grafica, Cartotecnica, Cartaria, di Trasformazione e Affini • ARGI, Associazione Rappresentanti Ufficiali per l’Italia di Case Costruttrici di Macchine per il settore Grafico • ANES, Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata • ANEE, Associazione Nazionale dei servizi e dei contenuti multimediali • Assocarta, Associazione italiana tra gli industriali della carta, cartoni e paste per carta • Sindacati Nazionali della Comunicazione: SLCCGIL, FIS-CISL, UILSIC-UIL Gli obiettivi dell’indagine possono riassumersi nei seguenti punti: Gli obiettivi generali dell’intervento sono: • ampliare ed estendere progressivamente, nel corso del biennio, la conoscenza sistematica dell’industria dell’informazione, sia per quanto riguarda le

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tematiche inerenti l’innovazione tecnologica, l’andamento del mercato dei mezzi di comunicazione stampata e digitale (on line e off-line), l’occupazione, l’andamento retributivo e del costo del lavoro, le pari opportunità uomo-donna nell’accesso al lavoro; ampliare ed estendere, nel corso del biennio, l’attività di monitoraggio continuativo sul mercato del lavoro e sui bisogni formativi nel settore in analisi, sia in funzione della modificazione dei cicli e della organizzazione della produzione, sia per quanto riguarda nuove opportunità di impiego e lo sviluppo di nuove professionalità come conseguenza del fenomeno della cnvergenza digitale dei media; fornire agli enti pubblici preposti alla formazione professionale indicazioni previsionali utili per definire nel modo più puntuale possibile le attività programmatorie, con particolare riferimento alle figure professionali e alle competenze richieste dall’industria dell’informazione; mettere a disposizione del sistema educativo e della formazione professionale indicatori, strumenti e riflessioni utili a definire i percorsi formativi adeguati (nuovi piani di studio, training on job, esperienze multidisciplinari, etc.) atti a fornire le competenze via via richieste dall’evoluzione del mercato del lavoro. individuare e codificare le competenze necessarie allo svolgimento delle mansioni professionali richieste dal mercato anche per orientare (e accompagnare) i potenziali interessati – in particolare possessori di titoli di studio considerati ‘deboli’ – all’inserimento in questo settore. Contribuire a colmare, attraverso la creazione di sistema di banche dati, il divario esistente tra i lavoratori e le aziende più innovative del settore, che necessitano spesso di personale dotato di competenze non facilmente reperibili attraverso i consueti percorsi educativi e formativi;

I risultati del progetto... Nell’introdurre i lavori del seminario conclusivo, svoltosi nella prestigiosa cornice della Sala Horti Sallustiani di Roma, il presidente dell’Osservatorio Carlo Lombardi ha sottolineato come i risultati conseguiti dal progetto nei suoi due anni di durata hanno confermato la giustezza dell’idea dalla quale esso era partito: la convergenza digitale delle tecnologie e dei

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MasterMedia: nuove competenze per nuove figure professionali

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Un momento della presentazione del rapporto di ricerca MasterMedia. Da sinistra: Carlo Lombardi, Presidente dell'Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione: Fulvio Giacomassi, segretario nazionale della FIS-CISL; Enrico Ceccotti, direttore dell'ISFOL; Cristina Piergentili,s del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.

processi produttive rende sempre meno importanti non solo gli steccati che un tempo separavano un mestiere da un altro all’interno dello stesso settore, ma anche le suddivisioni stesse tra realtà industriali un tempo lontanissime: quotidiani e periodici, libri, editoria elettronica on line e off-line, e così via. La formazione professionale, pertanto, è sempre meno un problema di formazione specifica, di approfondimento verticale dei saperi, e deve concentrarsi invece sulla capacità di unire trasversalmente capacità e conoscenze differenti e fino a poco tempo fa distanti tra loro. E’ toccato a Marco Razzi dell’Università di Genova ed a Cristiana Ortu della società Euromedia che, unitamente ad ASIG Service, ha realizzato la ricerca, delineare i risultati più significativi conseguiti nel corso dei due anni del progetto. Un primo obiettivo di MasterMedia era fornire una prima descrizione del settore multiplemedia; per questo tutte le Associazioni coinvolte hanno realizzato delle monografie macrosettoriali in cui sono state tratteggiate le caratteristiche generali dei diversi sub-ambiti: editoria di quotidiani e periodici, editoria libraria, editoria elettronica, industria grafica e cartotecnica, industria cartaria, produzione e commercializzazione di macchinari per l’industria grafica. Le informazioni sono state raccolte sulla base di una traccia standard costruita dall’équipe di ricerca e resa disponibile alle singole Associazioni. Questo indice ha permesso anche di rielaborare i dati in forma parzialmente aggregata attraverso l’analisi SWOT (Strenghts, Weaknesses, Opportunities, Threats) che evidenzia i punti di forza, di debolezza, le opportunità e le minacce che contraddistinguono le realtà produttive, in particolare a seguito dell’impatto dell’innovazione tecnologica. Proprio in merito al grado di innovazione, il confronto tra le singole SWOT ha evidenziato i maggiori punti in comune tra i diversi sub-ambiti che compongono l’universo di riferimento; infatti, sebbene con un livello di intensità e dinamiche differenti, appare evidente come la “convergenza digitale” coinvolga tutti i soggetti che partecipano all’industria della comunicazione. Così vediamo come da più parti l’informatica e la telematica abbiano portato ad uno snellimento di alcune fasi del processo produttivo, ad una maggiore

competitività sui mercati internazionali, alla crescita di iniziative in favore della formazione e dell’aggiornamento delle figure professionali, ma anche ad un aumento dei costi sia per gli investimenti in tecnologie che per la riqualificazione del personale, ad una riduzione degli organici e ad una maggiore competitività che penalizza soprattutto le realtà medio-piccole. Nel secondo anno di attività del progetto, accanto alle monografie macrosettoriali le Associazioni hanno realizzato degli studi settoriali rivolti ad approfondire specifici temi di particolare interesse per i partner. La scelta e la presentazione degli argomenti oggetto dei saggi è avvenuta secondo modalità autonome nel rispetto delle singole peculiarità. Gli argomenti affrontati sono quelli delle caratteristiche, del grado di diffusione e delle potenziale dell’e-commerce in Italia (ANEE); l’analisi dell’innovazione tecnologica sull’industria grafica e in particolare delle peculiarità dei sistemi di stampa digitale evidenziando vantaggi e limiti (Assografici); le caratteristiche dell’editoria multiplemedia, delle più moderne tecnologie utilizzate dalle aziende librarie e i loro riflessi sul processo produttivo e sulla domanda di formazione continua (AIE), i risultati di una ricerca condotta sul settore dell’editoria specializzata per analizzare il profilo e il percorso formativo e professionale della figura del redattore tecnico (ANES). Ultimo, ma non meno importante, l’approfondimento verticale realizzato da ASIG e FIEG sulla qualità del colore, di cui si parla altrove in questo numero di TecnoMedia. Il momento centrale dell’attività di MasterMedia è stato tuttavia quello dell’indagine su campo; in due

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anni di ricerca sono stati elaborati strumenti qualiquantitativi di raccolta ed analisi delle informazioni che hanno permesso di conoscere l’organizzazione e le caratteristiche produttive delle imprese che operano nel settore; individuare le tipologie professionali tradizionali e moderne, descrivere le competenze richieste ai lavoratori in seguito all’impatto delle tecnologie; delineare i percorsi formativi e professionali dei nuovi professionisti e le strategie perseguite da lavoratori e imprese per adeguarsi al nuovo. La ricerca è stata organizzata in due fasi: la prima ha riguardato il mondo delle imprese, la seconda ha preso in considerazione il versante dei lavoratori. In totale sono state raccolte 228 schede strutturali e circa 270 interviste qualitative rivolte a testimoni privilegiati, opinion leader e altri esponenti delle imprese che afferiscono al settore imprenditoriale. Questi risultati, seppur circoscritti al campione di imprese estratto sulla base dei dati forniti dalle Associazioni, hanno fornito una prima descrizione del settore multiplemedia, soprattutto per quanto riguarda le strategie adottate dalle aziende in seguito all’introduzione di tecnologie informatiche e telematiche, le caratteristiche dei cicli produttivi e le nuove competenze richieste alle figure professionali più significative coinvolte. Il tema delle competenze professionali è stato approfondito attraverso interviste denominate “percorsi di vita”, rivolte ai lavoratori dell’industria della comunicazione emersi come più significativi nella prima parte dell’indagine. Nel complesso sono stati effettuati 40 percorsi di vita relativi ai seguenti 25 profili professionali. Product manager, Responsabile di prodotti multimediali, Direttore editoriale, Responsabile di web marketing, Responsabile servizio clienti, Foreign rigths manager, Content editor, Redattore editoriale, Redattore elettronico, Giornalista, Web communication manager, Web master, Web designer, Grafico multimediale, Web watcher, Infografico, Sviluppatore informatico, Sistemista, Tecnico di redazione, Tecnico informatico, Responsabile stampa digitale, Responsabile area prestampa, Operatore Computer To Plate, Manutentore elettronico, Responsabile sistemi informativi. Per ciascuna figura professionale sono stati forniti una breve descrizione, il percorso formativo e professionale, le attività svolte, le competenze richieste per accedere alla professione e quelle acquisite in itinere. I risultati evidenziano la presenza di una vasta gamma

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di profili nuovi e tradizionali caratterizzati da una sovrapposizione o fusione di mansioni a contenuto più o meno innovativo.: Un ultimo, significativo risultato del progetto MasterMedia è stato lo sviluppo di un sistema dinamico di banche dati fruibili on-line all’indirizzo http:/ /www.MM2000.it, che rappresentano un importante strumento a disposizione di tutti gli attori sociali coinvolti (imprese, lavoratori, giovani, enti di formazione) i risultati dell’indagine e in particolare, le caratteristiche delle imprese e delle professioni multiplemedia, le opportunità formative nel settore, gli studi precedenti e i temi di interesse approfonditi. ...e le opinioni degli addetti ai lavori Accanto alla presentazione dei risultati del progetto, il seminario del 29 novembre ha costituito un importante momento di confronto sul tema della formazione professionale, delle politiche per l’orientamento e l’accesso al lavoro, sul ruolo delle istituzioni pubbliche e delle parti sociali per rendere più agevole l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro. Gli interventi di Vittorio Roidi, segretario dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, e di Fulvio Giacomassi, segretario nazionale della FIS-CISL, hanno sottolineato l’importanza delle politiche della formazione professionale per gli operatori della comunicazione in un contesto di cambiamento tumultuoso. Oggi le sfide che l’innovazione tecnologica pone sia alle aziende che ai lavoratori possono essere affrontate solo se vengono gestite insieme. La “bilateralità”, quindi, è ormai una necessità insopprimibile se si vuole governare la complessità. Gli interventi di Cristina Piergentili del Ministero del Lavoro e di Enrico Ceccotti, direttore dell’ISFOL, hanno allargato l’orizzonte della discussione. Accanto al progetto MasterMedia, infatti, negli ultimi anni sono state avviate altre iniziative finanziate dal Ministero del Lavoro, di tipo sistemico o mirate su specifici settori produttivi, con l’obiettivo di individuare le figure e le competenze professionali emergenti, e di definire i relativi fabbisogni formativi. Oggi l’obiettivo è più ambizioso: creare una rete nazionale per il rilevamento dei fabbisogni formativi che coordini tutte le iniziative esistenti, uniformandone le metodologie e rendendo omogenei tra loro i risultati, con l’obiettivo di fornire un quadro complessivo attendibile ed aggiornato delle professionalità più richieste e dei per-

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MasterMedia: nuove competenze per nuove figure professionali

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corsi formativi da attivare. La rete per il rilevamento dei fabbisogni formativi è stata al centro anche dell’intervento di Andrea Ranieri, Presidente dell’Organismo Bilaterale Nazionale per la Formazione, che ha sottolineato come tra gli obiettivi da perseguire vi sia la semplificazione del panorama dei settori industriali e delle figure professionali, spesso separati da barriere convenzionali ed artificiose, che non trovano riscontro nell’evoluzione delle tecnologie e dei cicli produttivi. Per concludere, gli interventi di Claudio Covini, direttore generale di Assografici, e di Piero Attanasio, responsabile dell’ufficio studi di AIE, hanno tratteggiato il panorama di due dei settori che hanno collaborato al progetto, nei quali l’impatto delle tecnologie digitali sta progressivamente portando, da un lato, al venir meno di specificità tipiche dei sistemi di produzione e, dall’altro, all’emergere di figure professionali nuove, caratterizzate da un elevato grado di trasversalità. E adesso? A conclusione dei lavori, Carlo Lombardi ha sottolineato come i risultati conseguiti dal progetto

MasterMedia rischiano di rimanere sterili se non si riuscirà a dare ad essi continuità. Le iniziative che è possibile intraprendere sono molteplici: dalla già ricordata rete nazionale di rilevamento dei fabbisogni all’attivazione di corsi di formazione, alla costituzione di un Osservatorio permanente dell’industria della comunicazione che, non a caso, il piano di fattibilità del progetto MasterMedia considerava come lo sbocco finale del biennio di attività. Non è da trascurare, inoltre, uno sforzo per migliorare la conoscenza di un tessuto economico e produttivo di cui si crede di conoscere tutto, e che merita invece di essere indagato con maggiore attenzione, alla ricerca soprattutto di quelle realtà medie, piccole e piccolissime che costituiscono una delle peculiarità del sistema-Italia. Ognuno, naturalmente, dovrà fare la propria parte: le parti sociali coltivando la bilateralità e la collaborazione nel gestire fenomeni complessi come il potenziaamento delle risorse umane in un quadro tecnologico, economico e sociali così mutevole e instabile come quello attuale; e i poteri pubblici, supportando ed incoraggiando ogni inizitiva volta a migliorare la conoscenza dei sistemi produttivi e delle professionalità emergenti.

Tariffe vantaggiose per i soci ASIG negli alberghi MONRIF Grazie alla convenzione con la MONRIF, i soci dell’ASIG possono usufruire dei servizi offerti dalla prestigiosa catena alberghiera a prezzi convenzionati estremamente vantaggiosi:

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Manuale Qualità Colore Asig: dopo il volume è in arrivo il CD-Rom

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Manuale Qualità Colore Asig: un volume e un CD-Rom per i professionisti

Oltre cento fra tecnici e dirigenti di azienda provenienti da tutt’Italia hanno partecipato alla giornata veronese di presentazione del Manuale Qualità Colore dell’Asig (Associazione Stampatori Italiana Giornali) il primo volume interamente dedicato alle tecnologie ed alle metodologie per la stampa di qualità del colore su macchine offset e flexo, realizzato nell’ambito di un progetto biennale di ricerca dell’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione finanziato dal Ministero del lavoro. Il CD-Rom del Manuale Qualità Colore della Asig

A fare gli onori di casa l’Amministratore delegato del Gruppo Athesis, Massimo Zelger, e Silvio da Giau, Direttore tecnico del Gruppo editoriale e responsabile coordinatore del gruppo di lavoro Asig, che ha curato la realizzazione del volume in stretta collaborazione con la Scuola Arti Grafiche S. Zeno di Verona e con l’Ifra, la più importante associazione di ricerca tecnologica applicata all’industria della stampa e dell’editoria. Il 27 novembre è invece toccato all’Istituto Rizzoli per l’insegnamento delle arti grafiche di Milano ospitare la presentazione del manuale ad una platea di tecnici delle arti grafiche e professionisti dell’industria della pubblicità. A fare gli onori di casa è toccato ad Umberto Seregni, imprenditore e Presidente dell’istituto milanese, che ha introdotto i diversi relatori in rappresentanza di tutte le organizzazioni della filiera grafica che hanno partecipato alla realizzazione del progetto Mastermedia, nel cui ambito è stata possibile la realizzazione del manuale. Uno strumento per tutti i professionisti “E’ la prima volta che in Italia si realizza un volume dedicato alla stampa di qualità del colore per quotidiani” come ha messo in luce Carlo Lombardi, Presidente dell’Asig -”ed è particolarmente significativo che ciò sia avvenuto nell’ambito del progetto Mastermedia, l’ iniziativa dell’Osservatorio Tecnico finanziata dal Ministero del Lavoro” ovvero all’interno di una ricerca biennale dedicata all’analisi delle

Qualità colore

Lo scorso 18 settembre a Verona è stato presentato ad oltre cento professionisti e dirigenti dell’industria italiana dei giornali il Manuale Qualità Colore dell’Asig, realizzato nell’ambito di un progetto promosso dall’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione e finanziato dal Ministero del Lavoro. Lo stesso manuale è stato successivamente illustrato il 27 novembre presso l’Istituto Rizzoli per l’insegnamento delle arti grafiche di Milano ad una platea di tecnici dell’industria delle arti grafiche e di professionisti del mondo della pubblicità. Per la prima volta in Italia è disponibile un testo nella doppia versione stampata ed in CD-Rom - dedicato alla stampa a colori di qualità su carta da giornale, strutturato in modo da essere utile a tutti i settori delle arti grafiche.

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Qualità colore

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nuove competenze professionali per l’industria della comunicazione. E non c’è dubbio che il trattamento del colore sia una di queste specializzazione che, pur avvalendosi di soluzioni tecnologiche inimmaginabili fino a pochi anni fa, richiede comunque da parte dei tecnici una “cultura” fortemente orientata alla quadricromia che non si improvvisa, ma è frutto di specializzazione e costante aggiornamento professionale. Il volume, realizzato grazie ad un lavoro di équipe fra i tecnici specialisti che lavorano per le aziende associate alla Asig - i gruppi editoriali e i centri stampa più importanti dell’Italiana dei giornali - la Scuola Grafica S. Zeno e l’Ifra, ha proprio l’obiettivo di fornire a quanti trattano il colore un manuale di suo pratico, corredato da esempi e da una serie di parametri tecnici frutto, per un verso, delle ricerche svolte nel corso degli ultimi decenni dall’Ifra e, per un altro, della sperimentazione di questi parametri all’interno delle aziende editrici e stampatrici del nostro Paese. “Tutti i numeri sono stati testati” ha ricordato il prof. Pietro Chasseur, coordinatore delle attività svolte dalla Scuola Grafica S. Zeno, essenziali alla piena riuscita del Manuale, e questo perché non bisogna ignorare che le metodologie e tecnologie disponibili vanno sempre calate ed adattate alle concrete attività svolte dalle industrie. Teoria e pratica vanno sempre di pari passo nelle pagine del volume così come vanno in parallelo nella attività produttiva quotidiana, dove ogni stabilimento ha la necessità di trasformare i “suggerimenti” in flusso di lavoro condiviso ed applicato dai professionisti impegnati in produzione. Non necessariamente tutte le aziende applicheranno allo stesso modo i contenuti

del volume, anzi questo deve servire solo come base tecnico scientifica per sviluppare sistemi qualità colore a misura di azienda. Per queste ragioni, come è stato chiaramente illustrato nel corso della giornata dei lavori, il manuale non è uno standard, ma solo uno strumento d’uso dal quale partire per sviluppare procedure e norme per ottimizzare il trattamento e la stampa finale del colore. Particolarmente opportuno puntare su un tema “così delicato” - come ha ricordato l’Amministratore Delegato del Gruppo Athesis “come il colore, che ha un impatto su tutta l’azienda editoriale perché la qualità è ciò che chiede tutti i giorni il mercato, sia quello dei lettori che quello degli inserzionisti pubblicitari”. E’ del tutto evidente, i questa logica, che gli estensori del testo si siano rivolti all’Ifra per attingere alla enorme mole di indicazioni teorico pratiche scaturite da anni di ricerche e sperimentazione svolta dai maggiori esperti internazionali nei quotidiani di tutto il mondo. Jamie Davies, direttore marketing di Ifra che ha partecipato alla giornata dei lavori, ha sottolineato come per la associazione di ricerca più importante al mondo sia sempre di estrema attualità il tema della stampa in quadricromia che, “per i quotidiani ed i periodici di tutto il mondo, non è solo un problema tecnico, ma un approccio globale al business editoriale”. Ovunque gli inserzionisti pretendono qualità, e qualità pretendono ovunque i lettori. Pubblicitari e sindacati: benvenuto CD-Rom Proprio perché ha l’obiettivo di essere uno strumento di lavoro, la stesura dei singoli capitoli è fatta in modo che questi possano essere utilizzati anche sin-

Per un amico Lo scorso 11 settembre, un tragico destino ha improvvisamente strappato all’affetto dei suoi cari Piero Bersanelli, direttore tecnico della Sa.Bo. di Bologna. Stimato professionista, apprezzato per le sue dote umane e caratteriali dai colleghi e da quanti, come noi, hanno avuto la fortuna di frequentarlo, Piero se ne è andato improvvisamente, per una assurda fatalità, lasciando dietro di sé un ricordo incancellabile ed un grande rimpianto.

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golarmente, senza l’obbligo di dover consultare il manuale da cima a fondo. Un vantaggio che si rivela particolarmente utile nella versione CD-Rom del volume, come è stato sottolineato nel corso della presentazione milanese. Il dischetto contiene infatti tutti i capitoli e le appendici del manuale in formato PDF stampabile, in modo tale che i dipartimenti tecnici degli editori e degli stampatori di giornali potranno liberamente stampare i singoli capitoli per un uso oltremodo mirato, fermo restando che sono sempre più i professionisti che sono fermamente convinti della necessità di conoscere per intero il procedimento di lavorazione del colore. Un testo quindi da leggere tutto e da utilizzare, magari stampato nei soli capitoli che interessano, come strumento di lavoro mirate per determinate attività. E non necessariamente da parte dei soli stampatori. Nel corso della presentazione milanese infatti non sono mancate le voci dei professionisti del mondo della pubblicità. Giuseppe Papotti, Presidente di CGP di Parma, in rappresentanza dei soci di Unicom - Unione Nazionale Imprese di Comunicazione - e Renzo Callegari, direttore centrale di produzione di una delle più importanti agenzie pubblicitarie di Milano, la Lowe Lintas Pirella Göttsche, hanno sottolineato come i con-

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fini del manuale vadano ben al di là della sola industria che stampa i quotidiani. Il controllo e la gestione della qualità interessa tutta la catena produttiva del prodotto stampato, ed in una moderna concezione industriale anche chi ha funzioni creative deve comprendere che le proprie intuizioni, nel momento in cui diventano “prodotto di comunicazione” sotto forma di annuncio pubblicitario, devono tenere conto del contesto tecnologico nel quale saranno trasformate in stampato. Ed un manuale che nasce in un ambito sperimentale rappresenta, per il nostro Paese, una vera e propria “pietra miliare” a servizio sia dei produttori di comunicazione che degli stessi clienti delle agenzie. Alberto di Giovanni, della SLC-CGIL, intervenuto al dibattito, ha sottolineato come anche il sindacato, parte attiva dell’Osservatorio in tutte le sue componenti, abbia salutato con grande soddisfazione la pubblicazione di questo manuale, inevitabilmente destinato alla crescita professionale delle risorse umane in un’epoca dove per vincere la sfida della piena occupazione sia necessario possedere un moderno know-how professionale in grado di ottenere il massimo in termini di qualità dall’impiego delle tecnologie per l’industria della stampa e della comunicazione.

Qualità colore

Manuale Qualità Colore Asig: dopo il volume è in arrivo il CD-Rom

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Dal CtP ai sistemi editoriali “multiple media”: il meglio delle tecnologie editoriali in mostra ad IfraExpo 2001

Ifra Expo 2001

L’edizione 2001 di IfraExpo non delude le aspettative. La presenza sostenuta di visitatori e le interessanti soluzioni tecnologiche presentate fugano tutti i timori della vigilia e riconfermano l’annuale fiera organizzata dall’Ifra come il più importante appuntamento mondiale per l’industria editoriale. Sempre in primo piano i software per l’internet publishing e le soluzioni per il Computer to Plate, attorno alle quali nascono nuove alleanze che movimentano l’industria dei fornitori internazionali. E intanto ci si interroga sui nuovi sistemi editoriali, fra soluzioni basate su XML e suite di applicativi specializzati da integrare in un workflow sempre più orientato alla preparazione ed alla stampa di prodotti di qualità. Inutile nasconderselo: alla vigilia dell’inaugurazione di Ifra Expo 2001 c’era qualcosa di più di un velato timore. La situazione internazionale dominata dai tragici avvenimenti dell’11 settembre scorso, il capitombolo espositivo del Nexpo di New Orleans in giugno e, ultima ma non meno insidiosa, la crisi di Swissair con il taglio dei voli in tutto il mondo, a cominciare da Ginevra: “ma i visitatori verranno?” si chiedevano un po’ tutti. Sì, i visitatori sono venuti, ed in misura rilevante, decretando l’ennesimo successo di una manifestazione espositiva che è ormai diventata “l’appuntamento” annuale per l’industria mondiale dei quotidiani. Ifra Expo 2001 non ha deluso né gli espositori né i tecnici e i dirigenti delle più importanti aziende editoriali e di stampa di ogni parte del mondo - tantissimi gli italiani - che al Palaexpo di Ginevra hanno trovato nuove soluzioni e spunti di riflessione di estremo interesse, non solo tecnologico.

Agfa acquisterà Autologic “Agfa acquisterà Autologic”: lo scorso 26 settembre, quando gli uffici stampa hanno diramato questa notizia, il mondo delle arti grafiche è entrato in fibrillazione. Che impatto avrà sull’industria editoriale e della stampa questa operazione finanziaria che vede coinvolte due fra le aziende leader mondiali nelle tecnologie di imaging? Nelle due settimane successive, fino al 15 ottobre, giorno dell’inaugurazione di IfraExpo, si è ascoltato, letto e purtroppo, talvolta, scrit-

to di tutto, e non sempre a proposito. Ifra Expo è stata una opportunità unica per ricostruire lo scenario reale dell’operazione e le - assai probabili - prospettive per le tecnologie installate ed i servizi di assistenza. Autologic, come è noto, produce, commercializza e fornisce assistenza a sistemi di output e di workflow management per il settore editoriale. Opera attraverso consociate interamente controllate in 8 Paesi e attraverso distributori specializzati nel resto del mondo. Le vendite concluse al 3 novembre 2000 ammontavano a circa 81 milioni di dollari USA. Autologic è particolarmente forte nell’ambito del CtP commerciale nel mercato degli Stati Uniti. Agfa Gevaert ha valutato di estremo interesse la possibilità di realizzare sinergie fra le linee di prodotti e i clienti di Autologic, soprattutto la fortissima base di installato commerciale negli Stati Uniti, e per questo ha lanciato l’offerta di acquisto. Quando l’operazione - soggetta alle condizioni consuetudinarie previste in questi casi - sarà conclusa, prevedibilmente entro la fine del 2001, i clienti delle due società potranno contare su tecnologie, assistenza e servizi integrati fra le diverse linee di prodotti. Non è assolutamente vero, quindi, che Agfa Gevaert abbia in vista di abbandonare progressivamente la linea CtP Polaris. Anzi, proprio il 9 ottobre, alla vigilia della inaugurazione dell’Expo ginevrino, Agfa Gevaert ha reso pubblico l’accordo che rinnova la collaborazione con Strobbe Graphics, la società di Ypres, in Belgio, che costruisce i Polaris. Si tratta di un contratto di lungo termine, già abbozzato lo scorso mese di agosto, nel quale si stabilisce l’impegno a proseguire nello svi-

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luppo e nel costante miglioramento della linea Ctp Polaris, progettata su specifiche Agfa definite in funzione delle esigenze del mercato dei quotidiani. Stampatori ed editori di tutto il mondo che utilizzano gli oltre 350 Polaris finora installati possono quindi stare tranquille, come hanno ribadito i responsabili Agfa nel corso di un’affollata conferenza stampa organizzata presso il loro stand ad Ifra Expo 2001. Per quanto riguarda invece l’impatto sulle diverse strutture commerciali e di assistenza di Agfa ed Autologic, si deciderà caso per caso a seconda del Paese e della linea di prodotti, con l’obiettivo di ottimizzare le reti di vendita e di assistenza alle soluzioni offerte. CtP: nessuno resta a guardare Ma nessuna dei fornitori di CtP ha intenzione di rimanere indietro in un mercato che si annuncia sempre più promettente nell’industria della stampa dei quotidiani di tutto il mondo. CreoScitex ha festeggiato i brillanti risultati del team di professionisti italiani guidati dall’Amministratore Delegato Roberto Bedin. L’Italia è il primo Paese europeo per installazioni CreoScitex, ma è stato anche il primo Paese in Europa nel quale la società ha avuto successo ed il primo nel quale è stata effettuata una installazione. Ad IfraExpo 2001 è stata presentata la nuova macchina Ctp a tecnologia termica per quotidiani in grado di incidere duecento lastre ora. “... e diciotto mesi fa” - dice Neil McLean, worldwide product manager -”avevamo una macchina da sole quaranta lastre-ora!”. Grazie anche alla ottima collaborazione con Kodak Polychrome Graphics la tecnologia termica si sta affermando anche nel mercato dei quotidiano, garantendo, secondo le analisi di CreoScitex, gli stessi vantaggi in termini di altissima qualità ed estrema affidabilità già sperimentati dagli stampatori commerciali. In questa prospettiva lo sviluppo dei sistemi per il controllo e la gestione della qualità nella stampa in quadricromia dovrebbero portare nuove soddisfazioni ai fornitori di tecnologie e lastre termiche, e sempre all’Ifra Expo è stato presentato Staccato, il retino stocastico che può essere utilizzato su impianti CreoScitex. Per la l’incisione della lastra si utilizzano square beam che, secondo i ricercatori CreoScitex, garantiscono una perfetta incisione ed un perfetto allineamento dei punto, favorendo una più netta separazione fra acqua ed inchiostro in fase di stampa, con un guadagno qualitativo significativo.

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Sempre nell’ambito delle tecnologie termiche Kodak Polychrome Graphics ha presentato una interessante novità per potenziare la capacità produttiva delle linee CtP. Si tratta dell’autoloader - sviluppato da CreoScitex e da Nela - per lo stoccaggio in linea di 500 lastre. Il nuovo dispositivo introduce nel flusso di lavoro un nuovo concetto di magazzino ad alta capacità, dove è possibile caricare le lastre senza effettuare il processo di spelatura, che viene eseguito in automatico dall’autoloader all’atto del caricamento. La lastra viene quindi avviata in automatico al magazzino a bassa capacità per l’invio finale nella linea ad incisione diretta. Kodak Polychrome Graphic ha anche annunciato nuovi successi commerciali del termico in Italia, con linee che verranno installate fra breve stabilimenti per quotidiani del nord-est e che porteranno il totale degli impianti termici nel nostro Paese a 16 entro la fine dell’anno. Fujifilm, che ha di recente ampliato le capacità produttive dello stabilimento di Tilburg (Olanda) per la produzione di rullini fotografici, carte, lastre e pellicole, sta lavorando attivamente in direzione della tecnologia violet, concentrandosi su lastre in grado di essere lavorate a 30 milliwatt. Nel corso del 2002 verrà pronto un CtP laser violet per il settore commerciale. Secondo i dati forniti da Agfa Gevaert, in Europa nove giornali su dieci che utilizzano il CtP usano lastre Agfa, al 50% con tecnologia silver ed al 50% polimeri. Ad Ifra Expo la società del Gruppo Bayer ha presentato la nuova soluzione CtP basata sulla tecnologia denominata Violet. La nuova linea Polaris Violet System impiega una testa laser a bassa potenza e basso costo che va ad incidere una lastra ad alta sensibilità. Il processo avviene in luce gialla e, secondo quanto illustrato da Agfa nel corso della conferenza stampa, la lastra sviluppata garantisce un’altissima qualità di stampa. La società del Gruppo Bayer continuerà comunque a seguire una strategia commerciale “multitechnology”, proseguendo nello sviluppo di lastre silver, polimere e termiche. Krause aumenta la quota di Ctp nei giornali italiani, con cinque nuove unità che saranno fra breve installate in stabilimenti a Roma ed a Cosenza. Sistema editoriale: ma che cosa vuol dire? Fornitori ed utenti si interrogano negli stand di Ifra Expo sul “sistema editoriale” del nuovo millennio. Già, ma che significa esattamente oggi sviluppare un siste-

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ma editoriale? Ci è sembrato di cogliere almeno tre tendenze di fondo nel mercato che, se verranno confermate nei prossimi mesi, potrebbero portare a novità di grande impatto per tutta l’industria editoriale, poco importa se si tratti di testate quotidiane stampate che vogliono entrare sul web o società che dal web vogliano sviluppare servizi di informazione rivolti alle “comunità di interesse”, basate su localizzazione geografica o tematica. La prima tendenza, che caratterizza i fornitori tradizionali di maggiori dimensione, è quella di proporre moduli per la progressiva “apertura” dei grandi sistemi per quotidiani verso soluzioni e piattaforme standard che sempre più spesso gli utenti vogliono integrare nei flussi di lavoro. Unisys , uno dei grandi fornitori leader mondiale dell’industria dei quotidiani, ha mostrato a Ginevra le nuove versione dei propri moduli di espansione in direzione, soprattutto, del web. Da Internet è oggi possibile collegarsi al sistema editoriale centrale per consultare l’archivio, le agenzie e per interagire con alcune funzioni redazionale. Il web non sostituisce la piattaforma editoriale, dal momento che ancora manca di alcune funzioni dedicate, quali le compensazioni automatiche di pagina. La rete “integra” il sistema per quanto riguarda il prodotto quotidiano tradizionale, mentre consente interessanti opportunità più direttamente editoriali per quanto riguarda la creazione di siti web. Con Hermes on line si costruiscono direttamente i template e si agganciano ai contenuti del data base editoriale. Quando cambiano gli oggetti, automaticamente cambiano anche le pagine. Atex ha confermato la scelta di non partecipare, per quest’anno, ai grandi eventi fieristici internazionali, per concentrarsi sullo sviluppo di nuove soluzioni editoriali in grado di completare il pacchetto di soluzioni costituito dal sistema Prestige e da Enterprise, software per la gestione della pubblicità. In attesa di nuovi annunci ufficiali la società ha raggiunto un break even positivo ed è “dimagrita” fino ad arrivare agli attuali duecento collaboratori. La seconda tendenza è impersonificata dalle software house di più recente costituzione che hanno puntato, fin dall’inizio delle loro attività, in direzione di sistemi aperti, sviluppando applicativi su piattaforma standard Pc ed utilizzando linguaggi quali l’XML che, svincolando fin dall’inizio i contenuti dalle geometrie e dai flussi di lavoro, rendono di fatto possibile la creazione di sistemi editoriali “multiple media”. “Fare parlare fra loro i diversi canali di distribu-

zione dei contenuti è la sfida più attuale” - dicono i fondatori di Sinedita -”ma ancora più attuale è l’approccio dell’editore che prima decide come organizzare il suo flusso di lavoro, e poi va in giro a vedere le soluzioni”. La tecnologia, in questa impostazione, è al servizio del modello di sviluppo imprenditoriale, che vuol dire non solo l’organizzazione dei flussi di lavoro, ma come articolare la distribuzione dei contenuti e, soprattutto sul web, “che cosa” vendere e “come” proporla al pubblico. “Il valore dell’informazione è un valore reale” e, per il management di Tera, il settore della comunicazione “avrà sempre più bisogno di software house specializzate”. Non va confusa, a questo riguardo, la “piattaforma standard” con “l’applicativo standard”. “Sul mercato ci sono ottimi fogli elettronici per tenere in ordine i numeri” - specificano sempre allo stand Tera -”ma a nessuno verrebbe in mente di utilizzarli per la contabilità legale e fiscale di un’azienda”, per la quale occorrono applicativi specializzati. Allo stesso modo, sul mercato esistono tanti ottimi pacchetti di word processing e di impaginazione, ma un sistema editoriale per produrre quotidiani è qualcosa di ben più complesso. EidosMedia ha mostrato gli sviluppi del proprio Mèthode, il sistema di knowledge management basato su XML presentato in anteprima mondiale solo dodici mesi fa e già utilizzato da aziende del calibro di RCS ed Il Sole 24 Ore per la gestione delle attività editoriali su internet. Proprio a IfraExpo EidosMedia ha illustrato il nuovo accordo di cooperazione con Hi.T. Internet Technologies. Le due società, come si legge in dettaglio in un altro articolo su questo stesso numero di TecnoMedia, proporranno agli editori una serie di software, integrabili fra loro, specializzati nei diversi passaggi all’interno del workflow editoriale, dalla gestione della pubblicità al trasferimento on line dei dati necessari al pre-settaggio dei calamai di inchiostro sulle rotative. C’è infine un terzo gruppo di aziende che, dopo aver sviluppato nel corso degli anni prodotti di avanguardia per l’industria editoriale, all’alba del terzo Millennio si sono per così dire “trovate in casa” una suite di prodotti che, messi uno accanto all’altro, costituiscono un vero e proprio sistema editoriale, o comunque un flusso di lavoro assai prossimo ad un sistema integrato. Proprio l’ultimo giorno di IfraExpo Adobe ha organizzato un seminario indirizzato ai tecnici ed agli utenti per illustrare loro le potenzialità delle versioni più aggiornate dei prodotti per l’industria edi-

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In alto: il software Video Focus per ottimizzare le immagini acquisite da video In basso: Mose Giacomello di Hi.T. Internet Technologies

presenta il nuovo accordo di collaborazione con EidosMedia

Immagini ed archivi

toriale sul punto di essere presentati, e lanciati, al grande pubblico internazionale. Nulla di strano a riguardo, salvo il dettaglio che la presentazione si è svolta proprio all’insegna del concetto di “Network Publishing”, con il quale Adobe si impegna a seguire una strategia di sviluppo dei prodotti che aiuti gli editori a pubblicare con la massima facilità e senza restrizioni i contenuti all’interno di qualsiasi canale o supporto. Impossibile del resto non accorgersi che InDesign, Photoshop, Acrobat, Illustrator, GoLive e gli altri prodotti della famiglia Adobe costituiscono, tutti insieme, una piattaforma editoriale pressoché completa, in via di sempre maggiore integrazione con le opportunità offerte dall’XML, il linguaggio che sta di fatto assu-

all’Ifra Expo di Ginevra Olive Software, società israeliana che ha sviluppato uno dei software più innovativi per l’archiviazione dei contenuti dei giornali in formato digitale disponibile sul mercato, ha annunciato l’apertura di un ufficio di rappresentanza per l’Italia. Se ne occuperà Carlo Caporizzi, giovane manager che ha maturato esperienze significative nell’area dei sistemi di trasmissione digitale dei quotidiani, e prima ancora nei sistemi editoriali. La Olive Software propone anche nel nostro Paese i sistemi per la archiviazione dei quotidiani che consentono di ricercare ogni tipo di contenuto ed avere restituita a video la pagina originale contenente l’articolo nella stessa forma finale nella quale è stata stampata. Naturalmente anche la società israeliana consente l’accesso alla memoria storica dell’editore tramite rete internet rendendo disponibili gli strumenti per l’information retrieval attraverso un’interfaccia browser. La APS Solutions di Milano commercializza nel nostro Paese e nel resto d’Europa una nuova soluzione per la acquisizione delle immagini fisse a partire da filmati video. Come nel caso della Olive Software anche per l’applicativo sviluppato dall’americana Salient Stills siamo di fronte a software che trovano “anche”

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mendo una posizione centrale in moltissimi sistemi editoriali e flussi di lavoro di nuova concezione. E che dire di Tecnavia, la software house svizzera che, partendo molti anni fa dalla propria soluzione per la gestione e archiviazione delle immagini in formato digitale, ha via via sviluppato altri prodotti altamente specializzati per la gestione dei contenuti, del flusso di lavoro e delle agenzie di informazione al punto che si può sostenere senza troppa difficoltà che oggi la suite di applicativi - fra i quali NewsDesk, Atelier, Web Beamer costituisca un sistema editoriale autonomo, per di più fortemente orientato alla diffusione dei contenuti su canali multipli, dalla stampa al web.

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In alto: Carlo Caporizzi è il nuovo rappresentante di Olive Software per l'Italia In basso: la spagnola SeiNet ha presentato una soluzione

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editoriale per il content management su Internet

un’applicazione efficace nell’industria editoriale, ma nascono in ambiti strategici assai diversi, quali la difesa o la sicurezza. Nel caso di Video Focus (questo il nome della soluzione) il prodotto ha il compito di “ricostruire” una immagine in buona definizione a partire da un flusso di immagini video. A titolo di esempio è possibile videoregistrare una discesa libera del campionato del mondo di sci, selezionare un fotogramma per la pubblicazione ed affidare al software il compito di ricostruirlo nella massima qualità possibile fondendo fra loro le informazioni utili contenute nei fotogrammi che precedono e seguono la immagine prescelta. Il risultato è un file privo dei disturbi tipici derivanti dalle immagini acquisite dalla televisione che talvolta ne rendono impossibile l’impiego per la stampa su carta da giornale. Ifra Expo ha fornito anche l’occasione per approfondire soluzioni più orientate all’ambito gestionale. Unisys ha presentato un’integrazione con un prodotto della Siebel, denominato Call Center, che ha il compito di ottimizzare la gestione delle informazioni sui clienti pubblicitari all’interno di call center. Il software agisce come un concentratore “intelligente” di informazioni raccolte durante tutto il workflow commerciale della pubblicità, “chi” ha comprato “che cosa”, “ogni quanti giorni”, “quanto” ha speso, etc. Se integrato con sistemi per la gestione della pubblicità - Unisys ha un accordo corporate con Siebel - gli operatori agli sportelli locali possono per esempio discutere con i clienti partendo dai comportamenti reali di questi ultimi, oppure stimolare una frequenza negli annunci funzionale a quanto avvenuto finora, o proporre migliori soluzioni sempre alla luce di quanto finora è stato effettivamente investito. Un valido aiuto dalla tecnologia per la gestione di una risorsa, la pubblicità, sempre più vitale per l’industria editoriale di ogni Paese. Browser, che passione Www.nep.co.uk è il nuovo sito del gruppo inglese

Northcliffe, cliente “storico” di Tera che ha puntato su internet per la diversificazione dei suoi servizi alle comunità locali già servite dalle testate quotidiane in diverse regioni del Regno Unito. Il trasferimento delle informazioni verso il sito avviene in modo del tutto automatico grazie al software sviluppato dalla software house italiana. Basta collegare gli oggetti presenti nel data base di produzione editoriale con il canale web e la pubblicazione on line avviene nel modo più semplice ed automatico possibile. “Semplicità” è il motto di Tera, ma è anche un obiettivo seguito da un sempre maggiore numero di società impegnate a sviluppare soluzioni editoriale “aperte” in direzione dei browser di Internet per con-

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utilizzo. Macchine per la stampa Goss si è presentata ad Ifra Expo 2001 con l’annuncio di nuovi ordini e con alcune novità nella linea do soluzioni offerte, che hanno fatto seguito all’annuncio della riorganizzazione strategica di uno dei più grandi produttori di macchine da stampa offset del mondo arrivato ai primi di settembre. In particolare è stato deciso di chiudere l’impianto produttivo di Cedar Rapids, Iowa (Stati Uniti) e concentrare tutte le attività nei centri asiatici di Sayama, Giappone, e di Hong Kong, Cina, e negli stabilimenti europei di Preston, in Inghilterra, e Nantes in Francia. E proprio dal “vecchio Continente” continuano ad arrivare grandi soddisfazioni per Goss, che ha annunciato nuovi contratti di fornitura con clienti in Inghilterra (Gruppo Trinity Mirror ed East Anglia Daily Times), in Svezia, in Finlandia ed in Italia. Soddisfazioni anche dal Giappone dove, fra gli altri quotidiani, si segnala lo Yomiuri Shimbum, la testata a maggiore tiratura del Paese, che ha ordinato a Goss una Newsliner con tecnologia shaftless. In occasione di Ifra Expo è stato possibile discutere con i clienti alcuni dettagli relativi, fra l’altro, alla nuova Uniliner S ed al nuovo sistema di inchiostrazione digitale Colorliner. TKS, la società giapponese produttrice di rotative dal disegno molto classico che impiegano soluzioni per la regolazione della tensione carta e della messa a registro mutuate dai sistemi di stampa commerciale, ha presentato fra le altre soluzioni la nuova unità-torre a singola larghezza e singolo sviluppo, la Color Top 3100CMUD, in grado di produrre fino a 51.000 copie l’ora e dotata di tecnologia shaftless. Una soluzione, quest’ultima, che potrebbe essere particolarmente gradita nei mercato europeo, laddove si punta a moltiplicare i centri stampa sul territorio equipaggiandoli con linee stampa in grado di stampare rapidamente e con la massima affidabilità molti prodotti caratterizzati da tirature limitate. Di tutt’altre dimensioni e “filosofia” la macchina annunciata da Mitsubishi, e destinata a clienti quali i quotidiani del sol levante caratterizzati da volumi di tirature su singolo prodotto difficilmente immaginabili in Europa. La rotativa offset a doppia larghezza, con una produttività massima di 90.000 copie ora e dotata di tecnologia shaftless è, nella sua categoria, una delle più veloci disponibili oggi sul mercato mondiale.

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sentire agli editori di pubblicare in rete i contenuti ed i servizi, quali la piccola pubblicità commerciale, già ospitati sul prodotto stampato. Si chiama invece Dew, Dynamic Enterprise Web, la nuova proposta di Navita per la creazione e l’aggiornamento di siti web dinamici. Una soluzione molto allettante anche per coloro i quali hanno installati sistemi di produzione basati su piattaforme diverse e vogliano “trasferire” contenuti, e le relazioni fra i medesimi, direttamente in rete senza dover riprocessare il tutto all’interno di altri database diversamente specializzati. In pratica si tratta si un software che si interfaccia con i dati in possesso dell’editore consentendone l’elaborazione in pagine dinamiche e lasciando all’utente-lettore del web la possibilità di “navigare” nel data base editoriale partendo da maschere di ricerca più o meno semplici elaborate dall’editore. Colpisce nel prodotto la qualità dell’interfaccia sviluppata per l’impostazione della grafica nelle pagine web e per la stesura delle query di ricerca-dati, molto intuitiva ed estremamente semplificata, dove le operazioni effettuate dal web designer si svolgono in modo assistito, diremmo quasi a prova d’errore. Dew consente anche la possibilità di accedere dalle pagine web ad applicazioni esterne. SeiNet ha invece dimostrato ad Ifra Expo le potenzialità dell’applicativo sviluppato per una gestione dei contenuti fortemente orientata al web. La suite di prodotti della software house spagnola è un vero e proprio sistema editoriale progettato come applicativo di content management per Internet. Il modulo Web Content Publishing è quello della famiglia XTent Content Management che permette la creazione di pagine web per la distribuzione on line di contenuti. Basato su piattaforma java, sfrutta le potenzialità del linguaggio XML per lo scambio di informazioni che siano indipendenti dai “contenitori” grafici, particolare questo particolarmente utile nel caso di più siti che devano condividere le stesse informazioni ma siano caratterizzati da una grafica diversa. E’ il caso, come precisano allo stand della SeiNet, degli editori che possiedano una o più catene di giornali locali. La pubblicazioni delle informazioni avviene in modo dinamico e questo consente l’aggiornamento dei dati in tempo reale attraverso agganci agli elementi grafici preimpostati dai designers. Tramite la tecnologia impiegata dai prodotti della famiglia XTent è anche possibile organizzare servizi di “pay per view” con distribuzione di contenuti a pagamento in funzione del loro

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Controllo di qualità

Colore di qualità: procedure, sistemi di controllo e tecnologie al Secolo XIX Il quotidiano ligure ha da poco inaugurato un nuovo centro stampa per la produzione di un “giornale a colori” che fa largo uso della stampa in quadricromia non solo per la pubblicità ma come supporto redazionale. Fabio Viviani, responsabile Ente Produzione Tecnologie del Secolo XIX e Roberto Poli, direttore del nuovo stabilimento San Biagio Stampa, raccontano a TecnoMedia metodologie, procedure di lavoro e tecnologie adottate lungo tutto il ciclo di lavorazione per arrivare ad un controllo di qualità efficace, frutto di una intensa sperimentazione in collaborazione con il centro ricerche di Ifra, in grado di garantire risultati standard di elevato livello particolarmente apprezzati dagli inserzionisti pubblicitari e dagli stessi lettori Non è vero che il colore di qualità lo vedono solo le concessionarie, le agenzie e gli inserzionisti pubblicitari. Provate a chiedere ad un tifoso della Sampdoria che cosa provi a vedere il colore della maglia della squadra del cuore stampato con un punto di blu un pò pasticciato, tanto pasticciato da sembrare quasi... viola! Al Secolo XIX ancora ricordano la prima edizione del quotidiano a colori stampato nel nuovo stabilimento San Biagio Stampa alle porte di Genova il 23 aprile scorso, dopo mesi di messa a punto delle nuove procedure per il controllo di qualità. Un destino calcistico davvero cinico ha lanciato la sfida più delicata: in prima pagina finiscono Sampdoria e Fiorentina, due squadre le cui tifoseria non sono proprio in ottimi rapporti... ed al nuovo stabilimento si incrociano le dita. Funzionerà il nuovo workflow per il controllo di qualità?... Sì, funziona, e dalle pieghe della rotativa KBA cominciano ad uscire poco dopo la mezzanotte le prime “maglie” dei giocatori: blu “Sampdoria” e viola “Fiorentina” si stagliano sul bianco della pagina. Un successo allo stabilimento, un trionfo in edicola, e telefonate di complimenti e di incoraggiamento a proseguire sulla strada del colore: il Campionato più bello del mondo ha tenuto a battesimo il nuovo Secolo XIX, un “giornale a colori” (e non colorato) come più di un addetto ai lavori ha avuto modo di commentare. Qualità: un percorso all’indietro “Quando abbiamo cominciato a pensare al progetto colore” raccontano Fabio Viviani, responsabile Ente

Produzione Tecnologie del quotidiano ligure e Roberto Poli, direttore del nuovo stabilimento, “abbiamo subito puntato in direzione di un obiettivo ambizioso ma non impossibile: la qualità”. Ed è apparso chiaro fin dalle prime battute che il dato oggettivo di non essere certamente fra i primi giornali italiani a puntare sulla stampa in quadricromia poteva trasformarsi un vantaggio competitivo non da poco, dal momento che era possibile utilizzare l’esperienza altrui per sviluppare un sistema di standardizzazione e controllo e su misura. Punto irrinunciabile del progetto era utilizzare al meglio le tecnologie scelte dall’editore per il nuovo Centro Stampa S. Biagio, compiendo un percorso all’indietro, ovvero partendo dai risultati ottenuti dalla stampa del quotidiano al termine del workflow tradizionale senza alcun intervento correttivo e sviluppando quindi una serie di interventi progressivi mirati ad ottimizzare, e stabilizzare, la stampa finale del punto tipografico impresso in quadricromia. Il tutto tenendo in massima considerazione sia le risorse tecnologiche presenti che le più metodologie per lo sviluppo di sistemi qualità. Uno sguardo al layout industriale Il nuovo Centro Stampa S. Biagio, costruito alle porte di Genova, è in grado di coprire, oltre alla produzione mirata alla regione Liguria, esigenze editoriali in un’area che spazia dalle Valle d’Aosta all’Alto Adige ed al Bellunese, dall’isola d’Elba al sud della

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Colore di qualità: procedure, sistemi di controllo e tecnologie al Secolo XIX

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Francia. Attualmente produce le edizioni dello storico quotidiano ligure Il secolo XIX - mai meno di sette fra nazionale, basso Piemonte, Imperia, Savona, la Spezia, Levante e città - circa 165.000 copie al giorno per un prodotto a foliazione media di 48 pagine delle quali ben 14 a colori. Le copie escono da una rotativa KBA con due pieghe e cinque torri, tre da otto elementi colori e due da quattro in bianco e nero, con una capacità massima di 56 pagine con 24 in quadricromia. La rotativa, con una capacità oraria fino a 75.000 copie in doppia produzione, impiega tecnologia shaftless. Grazie alla presenza di due pulpiti di comando computerizzati in corrispondenza delle due pieghe, è possibile quindi configurare i gruppi stampa come se appartenessero a due macchine diverse fra loro, per garantire il massimo di flessibilità produttiva. Le copie stampate vengono raccolte all’uscita della piega ed avviate ai mezzi di stampa grazie a linee Müller Martini. Un sistema essenziale ma molto efficace che riceve i dati dalla diffusione e pilota la formazione dei pacchi ed il loro invio alle ribalte di uscita dallo stabilimento. Gli stacker e le altri componenti delle linee sono progettati in modo da poter essere combinati fra loro per layout di uscita estremamente flessibili. Il CtP? Si vedrà.... Lo stabilimento di San Biagio non impiega, al momento, tecnologie Ctp per la incisione diretta della lastra. Il centro stampa è stato progettato nel 1998 e a quell’epoca, osservano i responsabili del Secolo XIX “per il Computer to Plate ci mancava ancora la “C”... in redazione stavamo ancora risolvendo i problemi legato allo sviluppo del sistema editoriale” e mancava,

pertanto, la organizzazione del flusso in grado di arrivare alla chiusura della pagina in digitale all’interno dei server. Oggi la situazione è cambiata. Dal mese di settembre del 2000 tutto il giornale è prodotto in videoimpaginazione, con la eccezione del formato panoramico - la pubblicità stampata su due pagine affiancate - che viene ancora lavorata a mano direttamente al centro stampa. Quello che non è cambiato, nelle valutazioni dei responsabili del Secolo XIX, è il senso di “incertezza” legato all’evoluzione delle tecnologie CtP, dove coabitano ancora numerose soluzioni fra loro incompatibili senza che sia, finora, emersa alcuna direzione univoca, e soprattutto stabile, dello sviluppo nel medio periodo. “La situazione è ancora fluida, e i “futuri” sono troppi” dicono, e fanno osservare come il progressivo sviluppo delle tecnologie termiche accanto a quelle tradizionali ed il lancio in grande stile, proprio all’Ifra 2001, del “violet” per i giornali quotidiani suggerisca di prendere tempo prima di effettuare nuovi investimenti. Senza contare che il Centro Stampa S. Biagio è già molto ben dimensionato per quanto riguarda le risorse umane, e su questo versante non si avrebbero ritorni particolarmente significativi dalla introduzione di una nuova linea di automazione CtP. Le lastre vengono oggi realizzate attraverso una linea “tradizionale” basata su pellicola. Tre fotounità Phoenix da ottanta pagine all’ora ed altrettante sviluppatrici Agfa e piegatrici- punzonatrici Nela, già predisposte - non si sa mai - per lavorare anche lastre in uscita dal CtP, quando i tempi saranno giudicati maturi. Completa il quadro tecnologico una linea di punzonatrici e piegatrici 2B Präzision, di corredo alla rotativa KBA, a disposizione come linea di back up. L’impianto è collegato alla redazione tramite workflow Intellinet sul quale transitano file TIFF G4. A scuola dall’Ifra Il primo passo nel progetto qualità colore è stata l’analisi del punto ottenuto in stampa senza alcun intervento correttivo. Da qui si è partiti per effettuare una serie di test di stampa sotto controllo per arrivare a definire una prima serie di profili colore, successivamente ottimizzata in funzione delle altre componenti del workflow produttivo. “Siamo andati a scuola da Ifra” si scherniscono, ma non troppo, al Secolo XIX. Un’ottima intesa raggiunta con i responsabili del cen-

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Il nuovo Centro Stampa S. Biagio del Secolo XIX

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Controllo di qualità

Una interfaccia progettata dai tecnici del quotidiano genovese trasferisce alla rotativa i dati per la preinchiostrazione

tro ricerca e sviluppo della più importante associazione mondiale per lo sviluppo delle tecnologie applicate all’industria della stampa e della comunicazione, ha consentito di sperimentare sul campo alcuni risultati ottenuti da Ifra con il nuovo progetto Quizz, un profilo mediato da Ifra sulla base di 28 giornali tedeschi. Questi dati sono stati utili, fra l’altro, per la stampa degli inserti del Secolo XIX su carta ottimizzata diversa dal supporto tradizionale per quotidiani. Il punto stampato in offset su carta per giornali è stato rilevato con lo spettrofotometro e quindi sono stati eseguiti una serie di test per verificare i risultati ottenuti variando di volta in volta alcuni parametri della stampa. Sempre in collaborazione con Ifra i profili sono stati via via modificati in funzione delle carte da stampa e degli inchiostri impiegati. Una volta definiti sperimentalmente, i profili adatti alle diverse circostanze sono stati messi a disposizione degli operatori, ed è stato sviluppato il controllo di qualità in linea. Il controllo di qualità in linea Le pagine chiuse via via in redazione, con le corrette informazioni relative ai profili per la stampa in quadricromia, vengono inviate su rete Intellinet al centro di S. Biagio dove si preparano le lastre. Quando queste escono dalla sviluppatrice, vengono “lette” da uno scanner che trasferisce i dati per la stampa al computer che controlla la rotativa, e qui vengono “compensati” con i dati relativi al tipo di carta impiegato ed ai pigmenti in uso per la produzione. Il sistema centrale che pilota i gruppi stampa invia i dati calibrati ai dispositivi di pre inchiostrazione. Naturalmente il sistema, nel momento stesso in cui rileva la densità, tiene conto, nel trasferire i dati, anche di dove andrà a posizionarsi in macchina quella certa lastra, grazie alla lettura dei codici a barre inseriti sulle lastre nelle zone che non verranno stampate. Questo flusso di dati dallo scanner alla rotativa sfrutta una interfaccia sviluppata in collaborazione con i tecnici tedeschi della KBA. Quando parte la produzione, gli addetti provvedono ad una verifica visiva e strumentale della qualità del colore sul quotidiano, regolando se necessario gli ugelli di inchiostrazione. Il software installato tiene conto di questi aggiustamenti manuali degli operatori ed agisce con un procedimento “adattivo” nei cicli di stampa successivi, ovvero tiene conto, nel momento in cui viene impostata la pre-inchiostrazione degli ugelli, delle variazioni introdotte manualmente rispetto ai

parametri inseriti in automatico. Questo sistema di controllo in linea sviluppato dai tecnici del Secolo XIX ha consentito in breve tempo allo stabilimento San Biagio di arrivare ad un indice di utilizzo di materie prime nell’ordine del 96%. In pratica per ogni 100 tonnellate di carta impiegata 96 finiscono direttamente in edicola. Ma i “profili colore” che vengono “letti” in linea e trasferiti alla rotativa dove vengono inseriti nel ciclo di lavorazione? Un sistema editoriale fatto in casa Per trovare una risposta bisogna fare un altro passo a ritroso rispetto al flusso di lavoro, ed arrivare in piazza Piccapietra, alla sede genovese del quotidiano, dove è installato il sistema editoriale, sviluppato “in casa”. “Una scelta quasi obbligatoria” e comunque una sfida, spiegano i responsabili del Secolo XIX, dopo la conclusione del primo capitolo della decisione non fortunata di scegliere, alcuni anni fa, un sistema editoriale all’epoca proposto da una multinazionale nord-americana. Di punto in bianco, la multinazionale decise di abbandonare lo sviluppo del software e, poco dopo, di uscire dal mercato dei quotidiani, ritenuto non più strategico, vendendo gli asset rimasti a società terze. Dopo una lunga vicenda che culminò con la vittoria in una causa civile da parte del quotidiano ligure, i tecnici si trovarono con un sistema obsoleto installato e con componenti di un software molto promettente nel quale continuavano a credere. E si decise di proseguire nello sviluppo del sistema, grazie anche al supporto della società americana CKP che nel frattempo aveva rilevato dalla multinazionale i codici sorgenti ed il “motore” del sistema. Il risultato di quella scelta è oggi in funzione al Secolo XIX, e costituisce il nucleo dal quale

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Colore di qualità: procedure, sistemi di controllo e tecnologie al Secolo XIX

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parte il flusso di informazioni per il “colore di qualità”. Il sistema editoriale è basato su Unix e su protocollo TCP/IP e l’interfaccia, ed il motore che gestisce le funzioni editoriali e l’impaginazione, puntano ad una forte semplificazione delle operazioni da compiere. La costruzione della pagina è basata sul principio dei “containers”, box che vengono utilizzati per posizionare i diversi elementi presenti in pagina, a loro volta ricavabili da book preimpostati dai grafici in funzione del progetto generale del quotidiano, basato su sette colonne. Ed in questa “filosofia” rivolta alla semplicità si inserisce il “progetto qualità colore”. Il redattore si limita ad indicare al sistema editoriale se quella certa pagina è a colori o in bianco e nero. Nel primo caso è il sistema, dopo l’informazione, a “mettersi in azione” offrendo all’operatore la scelta fra due colori primari e due secondari previsti per ogni pagina all’interno del progetto grafico e, naturalmente, codificati una volta per sempre nei “profili colore” del giornale. I giornalisti vedono il “colore” redazionale nelle pagine nelle quali è previsto ogni volta che vanno in “anteprima di stampa”, ma è il sistema ad incaricarsi di tutte le procedure. Fin dall’inizio della catena di qualità, quindi, vale il principio che il profilo colore è gestito all’interno del sistema in modo indipendente dall’operatore. E’ il software che si preoccupa delle informazioni per la quadricromia, lasciando ai tipografi il compito di disegnare le pagine e ai giornalisti tutte le relative scelte editoriali. La redazione in questo modo mantiene il controllo totale editoriale del prodotto, sapendo che la qualità finale di stampa viene seguita passo a passo da strumenti e metodologie di controllo automatici dove vengono escluse scelte arbitrarie da parte degli operatori. I profili colore per il controllo di qualità dovrebbero in futuro essere diffusi ed applicati anche presso le sedi della concessionaria, ma per questo passo, sottolineano al quotidiano, è ancora necessaria un’opera di armonizzazione fra le strutture organizzative all’interno

delle quali, per ragioni storiche, la sensibilità verso i temi e le metodologie che hanno a che fare con l’impiego delle tecnologie produttive sono molto diverse fra loro. “E’ dal 1987 che a Genova abbiamo creduto ed investito in sviluppatori” conclude Viviani - “ed anche alla luce delle nostre esperienze, la scelta si è dimostrata giusta.” Fra l’altro il sistema offerto dalla CKP, e sviluppato anche grazie all’intensa attività dei tecnici del Secolo XIX, è in uso anche allo Houston Chronicle (Stati Uniti) ed al gruppo australiano ESN. Ciascuno ha contribuito laddove è più forte, gli americani nella gestione della pubblicità, gli australiani nelle tecniche per la gestione di grandi quantità di pagine, i genovesi nel workflow redazionale. E la scelta dello sviluppo su misura consente anche interessanti soluzioni d’avanguardia, come un modulo per il tracking del lavoro in tempo reale che, quando sarà disponibile, consentirà anche di valutare, attraverso la “storia” della formazione della pagina, i costi “reali” della produzione di un quotidiano. Nuovi orizzonti di qualità Il sistema di creazione, gestione e controllo della qualità è in continua evoluzione. Incoraggiati dai primi risultati i tecnici del quotidiano ligure stanno lavorando per introdurre un sistema per la lettura e la analisi automatica delle copie stampate in uscita dalla rotativa. La tecnologia impiegata - il sistema Ugra/FOGRA MiniTarget - prevede la stampa di un piccolissimo quadrato di controllo su carta per la verifica dei colori primari e per l’analisi di parametri quali il dot gain, la scala dei grigi, il contrasto di stampa, la densità del pigmento ed altri ancora attraverso la lettura automatica ottenuta da una microcamera digitale collegata ad un software di controllo. Una garanzia in più per concessionarie, agenzie, inserzionisti pubblicitari e, naturalmente, per i lettori e per tutti....i tifosi della Sampdoria e del Genoa.

Controllo di qualità

Scanner in linea leggono le densità delle lastre ed acquisiscono la posizione sugli elementi di stampa

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Stampa rotocalco

Stampa rotocalco a totale automazione per Mondadori Printing Lo stabilimento veronese di Mondadori Printing, il più grande del gruppo Arnoldo Mondadori Editore, ha inaugurato lo scorso 10 settembre un impianto per la stampa rotocalco a totale automazione, fra i più moderni al mondo. Oltre ottanta miliardi di investimenti per una delle aziende leader del mercato europeo che vanta fra i suoi clienti editori di ogni parte del mondo, e che continua a credere nel successo e nell’espansione del mercato dei prodotti stampati. Athos Milanese, direttore tecnico di Mondadori Printing, racconta a TecnoMedia le strategie ed i dettagli tecnologici della nuova realizzazione. Il 10 settembre scorso, nello stabilimento di Verona della Mondadori Printing, la società che riunisce dal 1999 tutte le attività industriali della Divisione Grafica Mondadori, è stato inaugurato il nuovo sistema di stampa rotocalco S10, fra i più avanzati al mondo per livello di automazione e per le tecnologie impiegate. L’impianto, che utilizza la nuovissimamacchina rotocalco di grande larghezza con piegatrice a comando indipendente per edizioni sviluppata dalla Cerutti di Casale Monferrato, garantisce una produttività di assoluto rispetto: 60 mila copie all’ora per fascicoli di 112 pagine, 40 mila per 168 pagine. TecnoMedia ha incontrato il direttore tecnico della Mondadori Printing, che ha accettato di raccontare le strategie di sviluppo ed i dettagli tecnici di una delle linee produttive più innovative di tutta Europa. Mondadori Printing Con un fatturato che nel corso dell’anno Duemila ha oltrepassato 890 miliardi di lire, oltre duemila persone occupate in sei nuclei produttivi: Cles (Trento) per la stampa di libri in nero, Melzo (Milano) per riviste e cataloghi, Pomezia (Roma) per le riviste, Martellago (Venezia) e Toledo (Spagna) per i libri, oltre alla sede centrale di Verona dove si producono riviste, libri illustrati, cataloghi ed altri prodotti commerciali, Mondadori Printing è una delle aziende grafiche leader nel mercato europeo. Circa il 45% del fatturato arriva da commesse esterne al gruppo, con l’Inghilterra che da sola realizza il 18,3% del fatturato di stampa in conto terzi, la Francia il 22,4%, la Germania 8,8% e gli Stati Uniti il 7,8%. Fra i clienti internazionali, ai

quali viene offerto un servizio completo, dalla creazione delle pagine al prodotto spedito, spiccano il Metropolitan Museum di New York ed il National Geographic per i libri illustrati, Grattan, GUS, La Redoute ed Ikea per i cataloghi illustrati, Cosmopolitan, Focus e Top Girl per i periodici, sempre stampati in conto terzi. Con una previsione di fatturati per l’anno 2001 superiore ai 940 miliardi di lire, “Mondadori Printing stampa praticamente tutto” come sottolinea Athos Milanese, - “tranne i quotidiani”. Periodici (e quotidiani) Proprio per avvicinarsi alle scelte strategiche del gruppo occorre mettere in luce alcune differenze strutturali fra quotidiani e periodici. L’industria che stampa i primi, in Italia, ha puntato in passato e sempre più sembra stia puntando per il futuro ad una sempre più ampia diversificazione dei poli di stampa sul territorio. Il quotidiano è un prodotto che invecchia facilmente nel corso di poche ore, ha la assoluta necessità di rispettare i tempi di consegna nelle edicole e, dal punto di vista merceologico, non richiede alcuna attività lavorazione specifica di finishing. Le tirature dei quotidiani difficilmente raggiungono la soglia critica dei volumi prodotti dai periodici a più ampia diffusione. Per contro, la rivista ha tempi di distribuzione più ragionevoli ed abbisogna di attività di finishing specializzate che richiedono tempo, macchinari particolari e grandi spazi negli stabilimenti. Per queste ragioni nell’industria dei periodici la strategia di diversificazione dei poli produttivi sul territorio non

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Un sistema di stampa rotocalco a totale automazione per Mondadori Printing

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ha ragion d’essere. Anzi le particolari economie di scala imposte dalla tipologia del prodotto stampato periodico consigliano piuttosto la concentrazione delle tecnologie produttive in pochi stabilimenti ad alta capacità produttiva. L’automazione, una caratteristica evolutiva fortemente presente nei più moderni stabilimenti per la stampa dei giornali, come spesso riportato anche da TecnoMedia, è invece una esigenza comune sia per i quotidiani che per i periodici. In entrambi i casi processi fortemente automatizzati si traducono in significative economie di scala da un punto di vista organizzativo ed in ritorni per quanto riguarda tutti i procedimenti di controllo di qualità finale del prodotto, un argomento sempre più vitale per l’industria dei media stampati, in Italia come all’estero. Un gioiello della tecnica “La decisione di investire in un nuovo impianto da ospitare nello stabilimento di Verona, che occupa un’area di 200.000 metri quadrati” spiega Athos Milanese, “nasce da una attenta valutazione sull’evolu-

zione, da un lato, del mercato editoriale, e dall’altro dell’offerta di tecnologie”. Lo stabilimento di Verona era attrezzato con macchine rotocalco in grado di stampare un massimo di 120 pagine alla volta. L’evoluzione del mercato della stampa in rotocalco, non solo in Italia, ha iniziato a richiedere una maggiore capacità produttiva per singolo polo di stampa. In parallelo i fornitori hanno cominciato a costruire rotative con larghezze carta di maggiore respiro per venire incontro alle richieste di editori e stampatori. Mondadori Printing non poteva rimanere ancorata a tecnologie convenzionali e, dopo studi approfonditi, ha deciso di puntare su quanto di meglio potesse offrire il mercato della stampa in rotocalco. La commessa è stata affidata ad un produttore italiano, le Officine Meccaniche Giovanni Cerutti, leader mondiale negli impianti per rotocalco e fornitore molto apprezzato anche dall’industria dei quotidiani per le rotative basate su tecnologia flessografica. La Cerutti ha sviluppato una macchina con larghezza carta di 3,62 metri, il massimo attualmente disponibile sul mercato mondiale. A differenza degli impianti stampa per quotidiani, le mac-

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La prima macchina rotocalco per edizioni della Cerutti, 3,62 mt di larghezza a tecnologia

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Stampa rotocalco

Prima foto: la linea cromo-galvanica è interamente automatizzata; Seconda foto: interfaccie digitali per il posizionamento automatico dei cilindri di assoluta precisione

chine rotocalco devono tenere conto del formato delle riviste, molto più variabile rispetto a quello del giornale, e quindi consentire l’utilizzo di cilindri per stampa di diverso diametro. La Cerutti installata a Verona, una Rotocalco 235R, chiamata in stabilimento “super dieci”, consente l’utilizzo di cilindri con circonferenze in grado di stampare fino a 168 pagine insieme. Il risultato dell’impianto è una capacità produttiva di 112 pagine per 56.000 copie all’ora e 168 pagine a 37.000 copie all’ora, tutte in quadricromia. La velocità lineare della carta, legata alla capacità produttiva della piegatrice, è di 16 metri al secondo. La macchina di Verona si compone di otto elementi di stampa su due lati, con due piegatrici. La rotativa impiega tecnologia shaftless, che nel caso delle macchine per stampare rivista in rotocalco significa che le pieghe non sono collegate da un albero meccanico ai gruppi di stampa, e vengono invece alimentate da un motore apposito a corrente alternata. Questa soluzione ingegneristica consente non solo una maggiore flessibilità in produzione, rendendo possibile configurazioni ad hoc in funzione della produzione, ma risolve d’un colpo i problemi legati alla manutenzione delle piegature, che d’ora in avanti sarà possibile effettuare senza interrompere la produzione. Una caratteristica quest’ultima che, affiancata da una organizzazione del lavoro che tiene conto del know-how di Mondadori Printing, ha consentito di aumentare di qualcosa come il 10% la produttività globale rotocalco dello stabilimento già durante le fase di messa a regime dell’impianto negli scorsi mesi. La flessibilità della soluzione shaftless della Cerutti è oltremodo apprezzata anche in considerazione del ciclo di produzione della linea rotocalco che si svolge nell’arco di tutte e ventiquattro le ore del giorno. Basta pensare, a riguardo, che nello stabilimento veronese si possono effettuare tirature di cataloghi di vendite per corrispondenze nell’ordine dei nove milioni di copie che, con un volume medio di 700.000 copie al giorno, significa un impiego della macchina per un ciclo lavorativo continuato di due settimane. Qualità ed automazione Il network di stampa della Mondadori Printing ha il proprio quartier generale a Verona, polo produttivo che svolge anche la funzione di centro di eccellenza per la stampa a colori di altissima qualità. A differenza di quanto avviene per i quotidiani, i periodici richiedono sistemi di prestampa decisamente meno comples-

si per quanto riguarda le funzioni di calcolo applicato alla videoimpaginazione. L’altra faccia della medaglia, dal punto di vista produttivo, è costituita da sistema produttivi estremamente diversificati. All’area di fotolito e fotoincisione dello stabilimento veronese arrivano files dai più diversi sistemi editoriali delle redazioni della casa editrice e dei clienti sparsi in tutto il mondo. Lo staff di tecnici presenti a Verona - con un profilo professionale di fotoriproduzione di altissima qualità - ricevono l’impaginato in bassa risoluzione e i flies in alta risoluzione che vengono trasmessi dai services redazionali. Lo staff di Verona provvede alla fase finale del trattamento e preparazione per la stampa in rotocalco - nel caso di riviste - provvedendo contemporaneamente ad avviare i files sul network dello stabilimento per la incisione diretta dei cilindri. Sempre nello stabilimento veronese è attiva una struttura di specialisti di fotolito che segue tutte le fasi di lavorazione in conto terzi. Tutto il ciclo produttivo che precede la stampa sul-

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la nuova Cerutti è automatizzato e pilotato da sistemi digitali, dalle fasi del procedimenti di preparazione ed incisione cilindri per la stampa incavografica alla fase finale di smontaggio e riposizionamento degli elementi. Lungo tutto il ciclo della linea cromo-galvanica, dal magazzino con la capacità massima di 2200 cilindri di diverse circonferenze fino al posizionamento in rotativa, i cilindri sono movimentati da un sistema di paranchi e navette robotizzate, mentre alle bobina carta, che possono raggiungere il peso di sette tonnellate, provvedono dei carrelli automatici che si muovo su

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cuscini d’aria. Sui volumi lavorati all’interno degli stabilimenti produttivi della Mondadori Printing è presto detto: nel corso dell’anno Duemila sono stati stampati 58 milioni di libri in nero, 12 milioni di libri illustrati, 680 milioni di riviste cucite a punto metallico, 97 milioni di riviste e cataloghi brossurati, 24 milioni di elenchi. E non sorprende scoprire, visitando lo stabilimento di Verona, uno spazio vuoto accanto alla prima rotativa Cerutti di eguali dimensioni, per la seconda macchina già progettata.

Stampa rotocalco

Un sistema di stampa rotocalco a totale automazione per Mondadori Printing

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Outsourcing

Un “barometro” per l’Outsourcing, un’opportunità imprenditoriale tra vecchie e nuove frontiere La cultura dell’outsourcing è un argomento di estrema attualità per molti settori industriali, a cominciare da quello della stampa. Non solo gli editori di giornali sono abituati da generazioni ad affidare a terze parti la stampa dei propri prodotti, ma in tempi recenti - come documentato più volte anche da TecnoMedia - hanno iniziato a rivolgersi alle prospettive dell’outsourcing anche per la gestione di altre attività. Il numero di agosto della rivista dell’Ifra Techniques de presse ha dedicato all’outsourcing un’interessante articolo per raccontare una iniziativa della filiale francese della Arthur Andersen che, in collaborazione con la Taylor Nelson Sofres, realizza un’inchiesta annuale sull’evoluzione dell’esperienze di terziarizzazione nel mercato francese. Il Barometro dell’ousourcing studia da vicino le dinamiche e l’evoluzione di un’attività in rapida diffusione in molte aziende sia di piccole che di medie e grandi dimensioni, alla ricerca di nuovi strumenti per conciliare lo sviluppo con il contenimento dei costi L’outsourcing, ovvero il trasferimento a società terze, fortemente specializzate, di alcune funzione produttive o gestionali proprie delle attività industriali o dei servizi, é una strategia sempre più diffusa nell’ambito delle aziende dell’informazione e della comunicazione. Superando le più rosee previsioni, l’outsourcing sta oltrepassando i tradizionali ambiti di impiego - prima fra i quali la produzione di prodotti editoriali pressi stabilimenti di stampa indipendenti per esplorare aree di competenza che si ritenevano finora non-terziarizzabili. Nè sembra che da questo fenomeno siano immune le nuove imprese di comunicazione on line, dal momento che l’outsourcing sta prendendo piede anche all’interno di società specializzate nell’e-business e nell’e-commerce. Un “barometro” per l’outsourcing Per seguire questo mercato estremamente promettente, sia in termini di fatturarti che per quanto riguarda la possibilità di creare nuove opportunità di lavoro, la filiale francese della Arthur Andersen, in collaborazione con la Taylor Nelson Sofres, ha avviato una ricerca annuale denominata Baromètre du marché français de l’externalisation, un vero e proprio studio approfondito concentrato sulle grandi imprese e sulle

nuove aziende emergenti. Dalla ricerca emerge in generale che le grandi aziende (quelle che realizzano un fatturato di oltre un miliardo di franchi) normalmente ricorrono al “decentramento” per il settore dell’informatica e dei servizi generali, mentre le imprese del nuovo mercato vi ricorrono per delegare funzioni amministrative, finanziarie e produttive. I “perchè” dell’outsourcing Ma da che cosa nasce questa attività che, se per altri settori é una novità, per il settore della stampa é una realtà molto più consolidata? La risposta é semplice: nasce dalla necessità di affidare ad un’altra ditta o società esterna lo svolgimento di funzioni o il reperimento di risorse che normalmente si sarebbero dovute cercare - quando non costruire ex novo - all’interno dell’azienda che richiede questo servizio che, per motivi di diversa natura, decide invece di rivolgersi altrove per sviluppare, creare o migliorare alcuni settori della propria economia lavorativa. La telefonia mobile, per esempio, si é avvalsa di questa possibilità innovativa del mercato in modo molto vasto e generalizzato, sebbene la domanda di outsourcing si stia sviluppando abbastanza regolarmen-

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Un “barometro” per l’Outsourcing, un’opportunità imprenditoriale tra vecchie e nuove frontiere

za per contribuire alla crescita globale dell’azienda. Dall’indagine di Arthur Andersen emerge che oggi, per garantire a tutte le funzioni tipiche di un’attività (gestionali, tecniche, relazionali, produttive) un profilo rispondente alle caratteristiche dell’impresa, ricorrere all’outsourcing per una seconda o una terza funzione può essere indispensabile per sopravvivere e resistere alla concorrenza, e, soprattutto, per rendere più agevole la messa in atto dei vari e frequenti cambiamenti da mettere in pratica. L’outsourcing nell’industria della stampa Come già accennato in precedenza, l’industria della stampa - in molti Paesi così come in Francia - ricorre alle opportunità offerte dalla terziarizzazione già da molto tempo in settori come quello della distribuzione, della gestione informatica degli abbonamenti, della stampa vera e propria, ma anche, più di recente, per alcune attività redazionali (giornalisti freelance) che, lentamente stanno crescendo di importanza. L’esperienza analizzata in Francia illustra che, dal punto di vista delle risorse umane, il ricorso all’outsourcing richiede una particolare attenzione relativamente al trattamento economico delle persone coinvolte. In questo senso ci sono dei settori funzionali più semplici da affrontare rispetto ad altri. Per esempio nell’ambito del settore finanziario - che in Francia tende molto spesso a subire un processo di terziarizzazione - l’outsourcing è una soluzione ottimale che non presenta particolari problemi di ordine retributivo. Se invece, sempre nel caso francese, l’industria della informazione tende a terziarizzare altre funzioni storicamente ancorate ad un certo tipo di trattamento economico ritenuto adeguato alla complessità ed alla delicatezza di alcuni prodotti, come i quotidiani, le difficoltà di fare outsourcing saranno maggiori perchè maggiore sarà il divario fra i trattamenti economici garantiti “storicamente” da alcune aziende e quelli offerte dalla nuove organizzazioni che prendono su di sè l’onere delle nuove funzioni. L’indagine francese sottolinea come il ricorso all’outsourcing sia tutto sommato più facile per le grandi aziende, piuttosto che per quelle di piccola e media dimensione, in quanto queste ultime rischiano facilmente di perdere il controllo di interi settori produttivi. Delegare, conclude Thierry Muller, “non vuol dire disinteressarsi definitivamente di un problema, ma piuttosto agevolarne la gestione”.

Outsourcing

te anche al di fuori di questo settore con una crescita che, negli ultimi sei anni, ha registrato, in Europa, un incremento nell’ordine del 20-25 per cento. L’Outsourcing é un concetto che non si esaurisce o si definisce efficacemente con la nozione di “appalto”, ovvero una mera esecuzione di un lavoro, ma come sostiene Thierry Muller, incaricato delle attività di monitoraggio dell’outsourcing presso la sede francese della Arthur Andersen - si tratta piuttosto di “un processo molto più complesso che investe la ditta cliente di una forte responsabilità, perché le si affida la definizione di obiettivi e miglioramenti e si instaurano relazioni e implicazioni tra le due controparti molto più intense di quanto avverrebbe nel caso di un appalto.” L’esempio più frequente di aziende che ricorrono all’outsourcing riguarda le ditte che desiderano realizzare un’economia forte, quando si trovano in fase di crescita. Tuttavia, le ragioni economiche e la diminuzione dei costi di entrata sul mercato non sono l’unica spinta che induce ad una simile scelta. Comportando l’outsourcing l’assunzione di rischi tutto sommato significativi sia in termini economici che di prestigio, qualora l’azienda occupi una posizione di rilievo sul mercato, è indispensabile che vengano presi in massima considerazione aspetti quali la flessibilità e la rapidità dei processi produttivi. In questo caso, infatti, l’azienda in questione, nel tentativo di consolidare, mantenere o migliorare determinati standard di qualità, si potrebbe chiedere se le sue risorse interne siano sufficienti per mantenere gli stessi livelli in un particolare settore produttivo, e cioè si potrebbe chiedere se la sua attuale organizzazione raduni il massimo possibile delle competenze disponibili sul mercato per realizzare prodotti di qualità ricercata. Non trovando talvolta risposta positiva a questa domanda, l’azienda è immediatamente portata a rivolgersi alle prospettive dell’outsourcing. Ed in effetti ciò è quanto è successo in molti casi: in effetti, la necessità di rendere più rapido il cambiamento delle strutture stando al passo con l’evoluzione dei tempi e delle tecnologie, ha costretto le grandi società a riflettere seriamente sui loro prodotti, le strategie di marketing e di distribuzione. Molte hanno preso coscienza sempre più del fatto che le competenze interne, se non rinvigorite dall’esterno, sarebbero rimaste limitate e che, per mantenere costanti i livelli di produttività delle aziende, anche le funzioni “di supporto” finiscono per rivestire una notevole importan-

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IFRA News

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IFRAVIRTUALEXPO 2001: un successo lusinghiero L’IfraVirtualExpo 2001, l’esposizione “virtuale” su internet che ha affiancato l’edizione di IfraExpo 2001 a Ginevra, ha chiuso i battenti il 1( novembre con un successo veramente lusinghiero. E’ sicuramente il più importante salone espositivo “virtuale” dell’industria che si sia mai visto, considerando soprattutto il fatto che consente ai “visitatori” di accedervi da ogni parte del mondo. Il numero dei partecipanti, rispetto all’anno 2000, é notevolmente aumentato, tanto che molti utenti si sono collegati alla mostra virtuale più di una volta nel corso del suo svolgimento. L’innovativo concetto su cui si basa IfraVirtualExpo , inoltre, facilita il contatto tra espositori e potenziali acquirenti, superando le tradizionali barriere del commercio tradizionale: la distanza fisica tra chi vende e chi compra. Inoltre, il sofisticato database della mostra consente agli espositori di sfruttare con effetti notevoli, in termini di aumento di gradimento, l’appeal dei loro marchi con l’aiuto di foto, grafici e brochure.

Un nuovo sito per IFRA Il portale di Ifra (www.ifra.com), rilanciato alla fine dello scorso aprile è, non solo un’occasione per focalizzare l’attenzione sull’identità della nota azienda, ma anche e soprattutto un tentativo di fornire agli utenti la possibilità di accedere a contenuti arricchiti e notizie più aggiornate provenienti dall’industria editoriale internazionale. La sezione “latest news”, infatti, ogni giorno dispensa ai navigatori cinquanta nuovi articoli disponibili in lingue diverse: inglese, francese, tedesco. Tutto il sito, a partire dalla home page, inoltre, è stato progettato per rendere più facile per i professionisti dell’informazione l’accesso alle aree del sito che maggiormente li interessano; la home page presenta, infatti, oltre alla rubrica sopra citata anche la sezione “hot topics” che fornisce file dettagliati sugli ultimi sviluppi tecnologici del settore edi-

toriale, “events & training” che contiene un aggiornamento sugli appuntamenti ed eventi previsti e, in più, con un semplice click del mouse, sempre all’interno si questa sezione, è possibile effettuare una registrazione SSL – encrypted. Ma non finisce qui! L’innovativo sito offre tre ulteriori servizi che un consistente valore aggiunto: la possibilità di accedere ad una directory “fornitori” che agevola i contatti tra potenziali clienti e venditori dell’industria editoriale, che molto presto conterrà più di 4000 nominativi; in secondo luogo i membri della lista potranno avere un accesso protetto al sito. Infine, gli utenti potranno identificare all’interno del database Ifra l’esatta localizzazione delle informazioni di cui hanno bisogno con l’ausilio del sistema Ifra Topic Search (ITS).

Il Guardian Media Group e la CCI Europe nel progetto Newsplex Il Guardian Media Group Regional Newspaper, azienda leader del mercato mediatico inglese e la CCI Europe, società danese che sviluppa avanzate tecnologie per il trattamento delle notizie sono recentemente entrate a far parte del Newsplex Directorate dell’Ifra e promuoveranno la creazione di un fondo per la sperimentazione di “micro-redazioni” e di nuovi strumenti e tecnologie per il trattamento dell’informazione adattabili a diversi mezzi di comunicazione in vista dell’incalzante processo di convergenza multimediale. Come membri e contribuenti al nuovo progetto di ricerca Newsplex, le due aziende forniranno tabelle di avvisi sul Newsplex Directorate e riceveranno l’acceso preferenziale al training Newsplex. Una volta aperto nel 2002 presso l’Università del Sud Carolina questo sistema sarà usato per educare una nuova generazione di giornalisti multi-specializzati, per espandere le loro possibilità di carriera in tutto il mondo e per valutare strumenti e tecniche da usare nel convergente mercato della stampa, della televisione digitale, della radio e dell’interattività.

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Riflessioni sul valore della marcatura CE e dei marchi

Il marchio: qual è oggi la sua importanza e in quale rapporto si colloca rispetto alla marcatura CE? Ecco una panoramica normativa, che consente di cogliere la valenza e le differenze fra questi simboli, con particolare riferimento al materiale elettrico. Ed ancora un’analisi sull’orientamento dottrinario e giurisprudenziale in materia di macchine, che vede in un certo senso ridimensionata la responsabilità del datore di lavoro

Le Risoluzioni del Consiglio denominate Nuovo approccio (7 maggio 1985 n. 85/C 136) e Approccio globale (21 dicembre 1989) hanno come obiettivi principali lo stabilire le regole base per garantire che i prodotti industriali costruiti all’interno dell’Unione Europea rispondano a requisiti minimi di sicurezza e l’uniformare le legislazioni degli Stati membri per abbattere tutti i possibili ostacoli alla libera circolazione di tali prodotti sul mercato europeo, uno dei presupposti fondamentali su cui si basa l’Unione Europea. In base alle due risoluzioni, sono state emanate specifiche direttive che si riferiscono a prodotti particolari, come la Dir. 73/23 (materiale elettrico in bassa tensione), la Dir. 89/392 (macchine), la Dir. 89/366 (compatibilità elettromagnetica), eccetera. Per i prodotti che non sono stati presi in considerazione da alcuna di tali direttive, trova applicazione la Dir. 92/59 CEE (sicurezza generale dei prodotti), recepita in Italia con il D.Lvo 115/95 (il quale non prevede l’obbligo della marcatura CE). Quanto premesso, non significa che le norme nazionali debbano necessariamente essere sostituite da quelle comunitarie: gli Stati membri devono adeguare la propria legislazione soltanto quando questa non rispetti i requisiti stabiliti da un direttiva. Ma quando la legislazione nazionale risulta più restrittiva di quella europea, sarà la prima e non la seconda a dover essere seguita, perché l’obiettivo fondamentale è sempre quello di ottenere la massima sicurezza possibile. Le risoluzioni sopra menzionate stabiliscono che le direttive comunitarie e le relative leggi di recepimento nazionali definiscano i requisiti essenziali di sicurezza; che le modalità tecniche di tali requisiti siano dettate da regole tecniche (quali le norme armo-

nizzate) non vincolanti ma che comunque garantiscono a chi le applica la presunzione di conformità ai requisiti essenziali di sicurezza. Tutte le direttive e le norme di recepimento, infine, devono definire le procedure cui sottoporre i prodotti per dimostrare la rispondenza ai requisiti di sicurezza (dichiarazione di conformità o marcatura CE). Quest’ultima garantisce che la merce rispetta le disposizioni delle direttive e delle leggi ad essa applicabili e permette, dunque, che essa circoli liberamente sul mercato comunitario. Bisogna sottolineare, poi, che la marcatura CE ha efficacia con riferimento alla libera circolazione dei prodotti in un’area che non coincide necessariamente con il mercato unico della Comunità Europea, ma che si estende al cosiddetto Spazio Economico Europeo (si vedano in proposito l’Accordo internazionale 2 maggio 1992 e la L.300/93). Materiale elettrico: il valore del marchio ieri e oggi Prendiamo come esempio la Direttiva del Consiglio 19 febbraio 1973 n. 73/23/CEE, concernente il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al materiale elettrico destinato ad essere adoperato entro taluni limiti di tensione (modificata dalla Dir. 22 luglio 1993 n. 93/68/CEE): si colloca nel filone delle direttive nate in seguito alla risoluzione Nuovo approccio ed è stata recepita in Italia mediante la Legge 18 ottobre 1977 n. 791. Questa normativa prevedeva come unico obbligo per i costruttori e per gli importatori quello di mettere in commercio materiale elettrico a regola d’arte in

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materia di sicurezza, anche se sprovvisto di marchio o dichiarazione alcuna. Al marchio, che - si ribadisce - non era obbligatorio, era riconosciuta efficacia di presunzione legale circa la conformità del prodotto alla normativa. Dunque, il materiale elettrico marchiato era considerato, fino a prova contraria, costruito a regola d’arte. La funzione di mezzo di prova legale attribuita al marchio di qualità è venuta definitivamente meno dal 30 giugno 1997. Infatti, il D.Lvo 626/96 (Attuazione della Dir. 93/68/CEE in materia di marcatura CE del materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro taluni limiti di tensione), modificando gli artt. 6 e 7 della L. 791/77, ha introdotto l’obbligo per il fabbricante (oppure per il rappresentante) di apporre sul materiale elettrico, prima dell’immissione in commercio, la cosiddetta marcatura CE, con la quale egli autocertifica la rispondenza di detto materiale a tutti gli atti normativi che lo riguardano: perciò non soltanto alla legge in questione (e quindi alla direttiva bassa tensione), ma a qualsivoglia direttiva o atto di recepimento che in qualche modo lo interessi (art.6 comma 3). E’ forse opportuno indicare che per “immissione in commercio” deve intendersi la prima messa a disposizione sul mercato comunitario, sia a titolo oneroso sia a titolo gratuito, di un prodotto contemplato dalla direttiva per la sua distribuzione e/o impiego sul territorio della Comunità. La marcatura CE deve essere apposta dal fabbricante o dal suo rappresentante stabilito nella Comunità sotto sua responsabilità (art. 7 comma 1) e consiste nel simbolo grafico riportato nell’allegato II L.791/ 1977(come modificato dal D.Lvo 626/1996). Oggi la marcatura CE è l’unica presunzione legale ammissibile circa la conformità del materiale elettrico alle norme dell’Unione: sotto questo profilo, dunque, sostituisce quella che era precedentemente la funzione del marchio. Si tratta, comunque, di una presunzione legale relativa, in quanto ha valore fino a prova contraria, vale a dire fino a quando la conformità del materiale elettrico alle disposizioni dell’art. 2 non venga contestata ex art. 6 comma 2. A partire dalla data poco sopra citata, dunque, non viene più riconosciuta al marchio di qualità la funzione di presunzione legale. Differenza fra marchio e marcatura Che valore ha oggi, quindi, il marchio? Mentre la

marcatura CE si “limita” a certificare la rispondenza della merce ai requisiti previsti dagli atti normativi essenzialmente in materia di sicurezza, il marchio (per esempio quello IMQ, rilasciato dall’Istituto Italiano del Marchio di Qualità) si riferisce ad ulteriori parametri, quali la qualità, il valore tecnico, la rispondenza alla normativa tecnica e l’affidabilità del prodotto. Data la differente valenza della marcatura CE e dei marchi, questi ultimi sono importanti con riferimento all’attendibilità del prodotto: il marchio certifica, infatti, elementi qualitativi importanti per i datori di lavoro acquirenti. La coesistenza tra marcatura CE e altri marchi L’apposizione di altri marchi in aggiunta alla marcatura CE è sicuramente possibile. Ad esempio, l’art. 7 comma 2 L.791/1977 (materiale elettrico), come modificato dal D.Lvo 626/1996, la ammette, purché non tragga in inganno circa il significato o il simbolo grafico della marcatura CE né limiti la visibilità e la leggibilità di essa. Il costruttore, in sostanza, apponendo la marcatura CE acquisisce il diritto di immettere sul mercato il materiale (poiché il suo prodotto rispetta gli atti normativi) e, aggiungendo ad esso il marchio di qualità, fornisce ulteriori garanzie. Non dimentichiamo, infine, che gli artt. 3, 4 e 5 L.791/1977 citano le norme tecniche (si tratta delle norme armonizzate, delle norme tecniche internazionali e di quelle nazionali “equivalenti”) le quali, se osservate dal costruttore, consentono di presumere che il materiale sia stato realizzato a regola d’arte. Si tratta, ancora una volta, di presunzione relativa: tali regole tecniche, dunque, non sono cogenti e all’imprenditore viene riconosciuta la facoltà di seguire applicazioni alternative purché dimostri di aver conseguito ugualmente la “regola d’arte” in materia di sicurezza (nello stesso senso, anche se a proposito di altra direttiva, si veda Vittorio Lombardi, Responsabilità di costruttori, progettisti e datori di lavoro, dal Convegno Nazionale su La nuova normativa per i cantieri, la segnaletica e le macchine, in Ambiente e sicurezza sul lavoro,1977,1,95: «Le norme armonizzate non hanno un valore assoluto di per sé, come non c’era nessun obbligo di seguire le specifiche del CEI o dell’UNICIG … visto che le norme armonizzate non sono altro che una attuazione dei principi, ciascuno è libero di segui-

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re un diverso orientamento»). Ecco riconosciuto, allora, un importante, anche se non nuovo, ruolo ai marchi: la marcatura CE, come abbiamo visto, certifica la rispondenza del materiale alle disposizioni legislative comunitarie, ma non alle norme tecniche dato che non sono vincolanti. Quest’ultima attestazione può esistere tramite l’apposizione di un marchio di conformità. Macchine: responsabilità del fabbricante o del datore di lavoro? Passiamo ora al mondo delle macchine (regolato dal D.P.R. 459/96) ed analizziamo un ulteriore problema: se una macchina marcata CE si rivela pericolosa, in pratica, chi è il responsabile? Alla luce delle nuove norme, sono mutati anche gli orientamenti della dottrina e della giurisprudenza, un tempo più rigidi nei confronti del datore di lavoro, in quanto si sostanziavano nella seguente massima: «la responsabilità del costruttore, del venditore e dell’installatore … cessano al momento in cui le macchine siano poste a disposizione del datore di lavoro. … Quest’ultimo subentra nell’obbligo di installare i prescritti dispositivi di sicurezza dopo l’acquisto …» (Cass. IV, sent. 3/4/79, in Cass. pen. 1980, 1652). Oggi la responsabilità della procedura di conformità è chiaramente del fabbricante (o progettista). Dunque, in generale, il datore di lavoro che abbia acquistato un prodotto munito di attestazione di conformità non è da ritenersi più responsabile per il solo fatto del “passaggio in consegna” del macchinario. Vi sono casi però in cui può sussistere una corresponsabilità delle due figure: basti pensare all’eventualità che il datore di lavoro non abbia verificato la completezza formale della documentazione, oppure abbia acquistato la macchina (fornita di marcatura CE) senza libretto di uso e manutenzione. Ulteriore esempio di responsabilità concorrente si ha quando il datore di lavoro ometta di effettuare un previo esame di compatibilità fra la macchina e la realtà aziendale (che ad esempio non consente di utilizzarla alla temperatura prescritta o vengano richieste prestazioni maggiori rispetto alle possibilità del macchinario stesso o ci siano vincoli di spazio che non consentano il pieno rispetto delle norme relative alla sicurezza). Parte della giurisprudenza, con forse eccessivo rigore, ritiene inadempiente (e quindi corresponsabile) il datore di lavoro che, nei limiti del-

la propria esperienza e possibilità tecnica e organizzativa non si attivi ad una verifica di reale corrispondenza alla conformità, onde aggirare la possibilità di rilascio di dichiarazioni false o incomplete da parte del fornitore. Il datore di lavoro sarebbe dunque tenuto a verificare, prima dell’impiego, che il macchinario sia rispondente alla normativa antinfortunistica, oltre a non costituire fonte di pericolo per gli utenti (Cass. III, sent. 2051-15/2/90). Il macchinario negli stabilimenti di stampa di un quotidiano va dalla macchina per la ricezione delle pagine su film o direttamente su lastra, alla rotativa, alla cellophanatrice, alla legatrice, e così via. Macchine noleggiate Al momento dell’acquisto o del noleggio e della successiva installazione, in ogni caso, è bene che il datore di lavoro determini un piano di manutenzione e individui un referente che si occupi della gestione della macchina e del mantenimento degli schemi e dei manuali di essa. L’art. 374 comma 2 D.P.R. 547/1955 dispone infatti un chiaro, sebbene generico, obbligo nei confronti di datori di lavoro e dirigenti: «Gli impianti, le macchine, gli apparecchi, le attrezzature, gli utensili, gli strumenti, compresi gli apprestamenti di difesa, debbono possedere, in relazione alle necessità della sicurezza del lavoro, i necessari requisiti di resistenza e di idoneità ed essere mantenuti in buono stato di conservazione ed efficienza». Il datore di lavoro ha il dovere, inoltre, di tenere ed aggiornare il libretto di manutenzione, sul quale vengono riportati le ore di funzionamento, gli interventi di manutenzione e sostituzione programmata. E’ bene che ciò sia tenuto presente anche da parte di chi ha noleggiato un macchinario, che, per sentirsi garantito, esigerà i verbali di verifica periodica rilasciati dall’ASL e il libretto di manutenzione di cui sopra (redatto dai precedenti noleggiatori o proprietati), attraverso il quale potrà ricostruire la storia di esso. Macchine “vecchie” Con riferimento, infine, alle macchine “vecchie” (acquistate ed usate prima del 21 settembre 1997) valgono ancora le disposizioni previgenti (come D.P.R. 547/55, L. 791/77, D.Lvo 476/92), sempre che nuove norme non prevedano specifici adeguamenti.

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In breve - La marcatura CE garantisce che la macchina è conforme alle direttive ed atti normativi in materia di sicurezza - Il marchio si riferisce ad altri parametri, come la qualità o la rispondenza alla normativa tecnica (di per sé non vincolante) - La marcatura CE comporta una presunzione legale relativa di conformità, ossia fino a prova contraria - Al datore di lavoro acquirente conviene sempre verificare (per quanto gli sia possibile considerando l’organizzazione e l’esperienza tecnica) la completezza e la veridicità dei documenti e delle dichiarazioni che accompagnano la macchina - E’ bene che chi noleggia una macchina richieda sempre il libretto di manutenzione (che i precedenti datori di lavoro avevano il dovere di tenere) e i verbali di verifica periodica ASL - Per le macchine acquistate ed usate prima del 21 settembre 1997 valgono le disposizioni previgenti rispetto al D.P.R. 459/96 (a meno che nuove norme non impongano determinati adeguamenti) - Chi vende una macchina di cui sopra deve dichiararne la conformità alla legislazione previgente - La modifica ad una macchina richiede una nuova dichiarazione CE solo se comporta modifiche costruttive non rientranti nell’ordinaria o straordinaria manutenzione - La marcatura CE copre anche i pezzi di ricambio

In particolare, l’obbligo di rispettare il D.P.R. 459/ 96 è indipendente dalla data di costruzione della macchina in quanto il riferimento temporale è costituito dal momento della effettiva commercializzazione (immissione sul mercato) della macchina stessa. Fino a quando la macchina è del fabbricante non può essere considerata già immessa sul mercato. Se la reale commercializzazione è avvenuta dopo il 21 settembre 1997, anche se la macchina è stata costruita prima di questa data, vige l’obbligo per il fabbricante di rispettare il decreto de quo. Le macchine già vendute prima della entrata in vigore del decreto, invece, (o quelle già fornite al rivenditore), sono soggette alle norme previgenti. L’art. 11 comma 1 del decreto in esame impone l’obbligo per chiunque ceda a qualsiasi titolo macchine già immesse sul mercato o messe in servizio prima del 21 settembre 1996 di attestarne la loro conformità alla legislazione previgente: chi compra una macchina usata di quelle in esame, dovrà quindi porre attenzione alla presenza di tale dichiarazione.

na? Occorre una nuova marcatura? L’art. 1 punto 3 D.P.R. 459/96 indica che «…si considerano altresì immessi sul mercato la macchina o il componente di sicurezza messi a disposizione dopo aver subito modifiche costruttive non rientranti nella ordinaria o straordinaria manutenzione» (quindi interventi che modificano sostanzialmente la macchina). Occorre perciò la certificazione quando si modificano la funzione o le prestazioni della macchina, al di là di quanto previsto originariamente dal costruttore. I pezzi di ricambio sono di per sé coperti dalla dichiarazione CE (per cui non ne occorre una ulteriore), a meno che ovviamente non si tratti di pezzi non originali: in questo caso la responsabilità del loro montaggio ricade esclusivamente sul datore di lavoro. Infine, le modifiche alle macchine “vecchie” di cui sopra, occorrenti per un rinnovamento dei requisiti di sicurezza richieste dalle norme previgenti alla data di entrata in vigore del D.P.R. 459/96, qualora non comportino sostanziali modifiche nella funzione della macchina, non necessitano di marcatura.

Le modifiche Che fare, infine, in caso di modifica della macchi-

Antonietta Strada esseantos@lycosmail.it

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Arriva il CAP esteso: cosa fare?

Arriva il CAP esteso: cosa fare?

Oggi tutto corre, tutto si consuma in tempi impensabilmente brevi, tutto si deve adeguare ai ritmi del mercato e ai gusti mutevoli dei consumatori con estrema rapidità. Anche l’editoria non è esente da questo processo di rincorsa e di adattamento alle tendenze sempre più dettate dal proprio pubblico di riferimento e da quello potenziale. Di qui nasce l’esigenza, oramai imprescindibile e non più rinviabile, di un monitoraggio continuo ed attento verso il proprio bacino di utenza e verso nuovi sbocchi di prodotti e di servizi. Capire chi sono i propri clienti, quali sono quelli indirizzabili con nuovi iniziative di marketing, come creare con ciascuno di essi un flusso personalizzato di informazioni, di risposte, di indicazioni, di proposte, come migliorare i tempi e le modalità di fruizione dei servizi offerti, diventa allora elemento fondamentale delle politiche commerciali di aggressione e di affermazione sul mercato soprattutto di fronte ad una concorrenza quanto mai agguerrita e battagliera. In questo panorama di crescente ed incessante corsa allo snellimento dei processi e alla valorizzazione del proprio patrimonio informativo, acquisisce rilevanza particolare la normalizzazione delle basi dati aziendali di tipo marketing, coinvolgenti quindi informazioni legate ai propri clienti e ai clienti prospettici. Normalizzare è anche premessa indispensabile per aderire pienamente alle profonde innovazioni che l’Ente Italiano Poste sta introducendo nel mercato nazionale per far fronte, a sua volta, ad una riduzione di costi interni e alle spinte della concorrenza di canali distributivi alternativi. In quest’ottica è da tempo in corso la creazione di un CAP esteso (denominato CAP- DIST, composto di 4 caratteri da aggiungere in coda al CAP tradizionale)

che permetterà a breve l’individuazione precisa e puntuale di ogni destinatario di un prodotto distribuito attraverso le Poste. Questa tranquilla rivoluzione da un lato ridurrà drasticamente i tempi di preparazione dei giri posta all’interno dell’Ente ( si valuta un risparmio di oltre 80.000 ore lavorative al giorno) e dall’altro fornirà un livello di servizio (tempi e costi) ai diversi clienti più adeguato agli standard internazionali. Il tutto a partire dal prossimo mese di ottobre con una previsione di un lasso di tempo attorno ai 18 mesi per l’adesione di massa al nuovo sistema. Stante il progetto delle Poste, ormai in dirittura d’arrivo, qual è la situazione alla data ? Già da oltre un anno le Poste, attraverso il proprio braccio operativo Postel, hanno operato in più direzioni: • creazione di un software di particolare qualità per la normalizzazione degli archivi di indirizzi • creazione di nuove basi dati territoriali che permettano la standardizzazione di tutte gli indirizzi degli 8.100 comuni italiani (al momento le città “zonate”, vale a dire con indirizzi controllati e standardizzati, sono solamente 27) • attivazione di servizi di bonifica di archivi esistenti e di nuovi indirizzi inseriti nelle basi dati aziendali • commercializzazione del software suddetto e dei servizi correlati Perché normalizzare? Ma se tutto quanto detto più sopra rimane un imprescindibile dato di fatto, perché normalizzare? Si potrebbe in modo estremamente sintetico dire:

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L’Ente Poste sta per introdurre un nuovo codice di avviamento postale, con quattro cifre aggiuntive rispetto alle attuali, con l’obiettivo di ottimizzare i giri di consegna, ridurre i costi e migliorare il servizio. Sull’argomento, pubblichiamo un intervento del consulente editoriale Cesare de Micheli, che ha partecipato ai lavori di messa a punto del nuovo sistema

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normalizzare è premessa indispensabile per il riconoscimento univoco di un indirizzo e l’assegnazione allo stesso del CAP esteso. Occorre allora precisare che la necessità di normalizzare basi dati di indirizzi nasce dalla duplice esigenza di: • Consentire una corretta ed univoca identificazione di un determinato indirizzo, indipendentemente dalle modalità con cui questo è stato comunicato (abbreviazioni, utilizzo di parole dialettali, presenza di sinonimi noti solamente a livello locale); • Consentire, a fronte della univocità ottenuta, dei confronti ‘certi’ tra indirizzi appartenenti a basi dati diverse. La normalizzazione è un processo che dipende in maniera molto stretta da due fattori: • La qualità del software di normalizzazione; • La qualità dei dati territoriali utilizzati. La qualità del software di normalizzazione gioca la sua parte nel modo più evidente: il software deve essere progettato in modo da poter risolvere al meglio tutte le possibili modalità di scrittura di un indirizzo, processo almeno in parte impossibile da definire a priori, in quanto fortemente dipendente dalla fantasia dello scrivente. La qualità dei dati territoriali utilizzati consente al software di esprimere al meglio le proprie possibilità. Il software potrà identificare l’esistenza di una via in una determinata località solo se tale via è presente all’interno della propria base dati, ed è riportata proprio all’interno della località in questione. La percentuale di normalizzazione, oltre ad essere un parametro che riflette la bontà dello strumento utilizzato, ha un immediato impatto sulla struttura che utilizza il prodotto, in quanto tutti quegli indirizzi che non vengono normalizzati devono essere poi sistemati manualmente da un operatore attraverso un processo di bonifica. Gli indirizzi scartati vengono controllati uno per uno, nel tentativo di risolvere i problemi rilevati dallo strumento. Tale fase di affinamento, che ha come obiettivo quello di identificare un nucleo di indirizzi assolutamente non normalizzabili - vuoi per incompletezza vuoi per errori non identificabili nelle informazioni di partenza – presenta tempi di esecuzione solitamente lunghi, con un costo aziendale associato molto elevato. Il software di normalizzazione gioca, quindi, una parte estremamente rilevante nell’intero processo di normalizzazione.

Senza addentrarsi in eccessivi tecnicismi, valgano alcune considerazioni esemplificative sull’estrema complessità dei dati da analizzare e delle relative decisioni da prendere in merito. •

Per la parte Nome/Cognome/Ragione Sociale: • Decidere se effettuare o meno il riconoscimento delle parti relative a Nome e Cognome / Ragione Sociale (quindi: decidere se normalizzare anche con Nome/Cognome/Ragione Sociale assenti); • Decidere se effettuare o meno la validazione delle parti relative a Nome e Cognome / Ragione Sociale; • Decidere se effettuare operazioni di filtro programmabili sulle parti relative a Cognome e Nome / Ragione Sociale (trasforma in maiuscolo/minuscolo/misto, compatta spazi, elimina caratteri speciali, sostituisci carattere, elimina articoli); • Decidere se mantenere o meno i titoli accademici (Dott., Prof, Ing. ...); • Decidere se mantenere o meno i salutativi (Egr., Spett., ecc...); • Decidere come mantenere le informazioni accessorie relative alle Ragioni Sociali (ad esempio gli acronimi S.p.a., S.r.l. etc...); • Decidere come gestire i casi in cui il Nome non è distinguibile dal Cognome (es.: sig. Bruno Mario); • Decidere le modalità di trattamento per Nomi e Cognomi stranieri; • Aggiungere nuovi nomi al Nomario presente nello strumento; • Aggiungere nuove tipologie aziendali a quelle già presenti nello strumento;

Per la parte relativa alle Vie (Via + D.U.G. + Civico + Interno): • Decidere se effettuare o meno il riconoscimento delle parti relative alla Via (quindi: decidere se normalizzare anche con via assente. Tale situazione si verifica quando si voglia usare il normalizzatore come strumento di filtro di dati già validi); • Decidere, in caso si effettui il solo riconoscimento, se normalizzare in mancanza di Numero e/o D.U.G.); • Decidere se effettuare o meno la validazione

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Arriva il CAP esteso: cosa fare?

particolare: • Lo strumento deve potersi interfacciare con le Basi Dati di uso più frequente (Oracle, Informix, SQLServer, DB/2...). • Il formato dati in ingresso deve essere il più ampio possibile; per dati provenienti da data base, deve essere possibile poter descrivere il tracciato record di input. • Il formato dati in uscita deve essere gestito da programma. Per dati inviati a data base, deve essere possibile poter descrivere il tracciato record di output. • Lo strumento deve potersi intefacciare con semplicità ai più comuni formati dati geografici. La qualità dei dati territoriali Il dato territoriale è la conoscenza sulla quale si basa lo strumento di normalizzazione per verificare la correttezza di un indirizzo. E’ evidente che un eccellente strumento di normalizzazione fornirà risultati del tutto scadenti se fatto lavorare con una base dati territoriale povera. In Italia non esiste un ente ufficialmente deputato alla fornitura di dati postali; ironicamente, la qualità dei dati fino ad oggi forniti dalle Poste Italiane è da considerare poco più che sufficiente. Le Poste offrono attualmente infatti i seguenti dati: • La lista completa delle vie per zona di CAP per le 27 città zonate. Ciò’ significa che, in Italia, solamente 27 città hanno una suddivisione in zone di CAP (ossia presentano CAP diversi dal generico 37100 di Verona, con le ultime due cifre a zero), e che solo per queste sono note le vie per zona di CAP. • La lista completa delle vie delle prime 50 città non zonate. In tutte le altre città, la lista delle vie non è disponibile a livello nazionale, essendo presente solo nella testa dei locali postini. Nasce a questo punto l’esigenza di completare le informazioni fornite dalle Poste con altre, messe a disposizione da altri enti. Tra queste possiamo ricordare: • Le informazioni messe a disposizione dai Comuni. I Comuni rappresentano una validissima sorgente di dati, spesso mal strutturati e in formato di non semplice utilizzo (leggi: cartaceo) ma comunque rappresentativi della situazione reale ed attua-

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delle parti relative alla Via. In tale situazione, vengono compiuti controlli di esistenza e di consistenza tra Località, Provincia e Via. Viene inoltre verificata l’esistenza del Civico all’interno della Via. • Decidere se effettuare operazioni di filtro programmabili sulle parti relative alla Via (trasforma in maiuscolo/minuscolo/misto, compatta spazi, elimina caratteri speciali, sostituisci carattere, elimina articoli); • Decidere se effettuare o meno la validazione delle parti relative alla Via; • Decidere se mantenere la D.U.G. agganciata o meno alla Via; • Decidere se mantenere il civico agganciato o meno alla Via; e via di questo, passo anche per la parte relativa a Località e Provincia e al CAP. Non bisogna, inoltre, dimenticare la necessaria adattabilità del software agli ambienti operativi più variegati e la possibilità dell’utente di: • Inserire i propri sinonimi per Vie e Località; • Aggiornare con semplicità la base dati territoriale fornita dal produttore del software nell’ambito della normale manutenzione; • Agganciare allo strumento dati territoriali di provenienza interna senza che ciò vada ad impattare sulla qualità delle performance. • Disporre delle funzionalità di base di un Dizionario Dati, in grado di descrivere tracciati record in Input ed in Output, inclusa la possibilità di gestione di tracciati multirecord. • Gestire centralmente più processi di normalizzazione paralleli, che risiedono su macchine diverse. • Effettuare la deduplica (o riconoscimento di un nominativo doppio) sia a livello di lista singola (deduplica su sé stessa) che a livello di due liste (scontro master –slave); la deduplica deve poter essere effettuata su un insieme variabile dei campi che costituiscono il record in ingresso. • Bonificare la parte anagrafica degli elementi scartati durante la fase di normalizzazione e la verifica dei probabili doppi ottenuti dalla fase di deduplica. L’interfacciabilità, infine, del software con formati dati complessi si riferisce sia alla capacità dello strumento di accedere ai dati del Cliente che alla capacità di agganciare dati territoriali provenienti da fornitori esterni per le problematiche di georeferenziazione. In

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le del territorio. Le informazioni recuperate dagli elenchi telefonici, o dagli equivalenti CD-ROM attualmente reperibili in commercio. • Le informazioni messe a disposizione da enti che producono informazioni cartografiche (Istituto Geografico De Agostini, ACI, Atlas). • Le informazioni relative al censimento del 1991, gestite da SEAT e disponibili al pubblico. La quantità e la qualità delle informazioni reperibili sul mercato sono tali da consentire la creazione di una banca dati territoriale ragionevolmente completa ed affidabile. Purtroppo il raggiungimento di un tal livello qualitativo comporta una spesa non indifferente per l’acquisto dati (sull’ordine di svariate decine di milioni di lire). Nasce pertanto l’esigenza, per il produttore di software di normalizzazione, di costruire e mantenere una propria banca dati territoriale che ottimizzi il rapporto prezzo/prestazioni, fornendo al cliente una copertura del territorio idonea alle diverse esigenze.

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Conclusioni Come si comprende da quanto esposto, normalizzare bene non è attività semplice. Sono al contempo attivate competenze di tipo territoriale, informatico e lessicale in un processo parti-

colarmente complesso che passa attraverso flussi operativi ben precisi e sofisticati: • definizione dei dati • acquisizione dei dati • attività di filtro dei dati • attività di deduplica ( o riconoscimento di nominativi doppi e gestione degli stessi) • attività di normalizzazione automatica • attività di bonifica manuale • generazione di output Per far fronte alle più svariate esigenze dei propri clienti Postel ha affidato a specialisti del settore la realizzazione di un software di particolare completezza e qualità perfettamente adattabile ed inseribile nei sistemi informativi degli editori ed ha da tempo ha iniziato una stretta collaborazione con alcuni fra i principali Gruppi editoriali. Sono allo studio altre interessanti iniziative concordate con gli organi rappresentativi del settore e rivolte al mondo dell’editoria che, sempre Postel, ritiene particolarmente significativo per le proprie attività di marketing spesso rivolte ad una clientela molto numerosa e diversificata. Non resta allora che approfondire il tema, valutarne l’impatto sui propri processi commerciali, pianificare tempi, modi e costi di adeguamento dei propri sistemi informativi e… partire! Cesare de Micheli

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SOLE 24 ORE, CAMBIAMENTI AL VERTICE Il consiglio di amministrazione del Sole 24 Ore, nei primi giorni dello scorso luglio, ha nominato Ernesto Auci amministratore delegato, Guido Gentile direttore responsabile e Antonio Calabrò direttore editoriale della testata. Maurizio Galluzzo, ex amministratore delegato, ha ricevuto la vicepresidenza e si occuperà della promozione estera delle attività del gruppo. Ernesto Auci, giornalista professionista dal 1970, dal 1997 ricopriva l’incarico di direttore del quotidiano. Guido Gentili, dal 1999 al Corriere della Sera, ha già diretto il settimanale Il Mondo.

BUON COMPLEANNO ALL’OSSERVATORE ROMANO Il primo luglio scorso, l’Osservatore Romano ha spento 140 candeline, essendo stato fondato da Pio IX nel 1861. In questa particolare occasione il giornale è stato pubblicato in una speciale formula a colori, contenente un riepilogo dei suoi trascorsi editoriali. Il direttore della testata, Mario Agnes, e la redazione al completo hanno ricevuto in Piazza San Pietro da parte del Pontefice plausi e lodi per il lavoro svolto. L’organico della testata comprende 80 tra giornalisti e poligrafici e venti amministrativi.

prenditore di Batavia (Ohio), interpretando le necessità della provincia tranquilla, avulsa dai ritmi incalzanti della metropoli, ha aperto una piccola redazione, con un esiguo numero di giornalisti freelance, dando vita ad un promettente settimanale, American Profile. Questo interessante giornale, invece di occuparsi di glamour e crimini, insegna alle famiglie americane, amanti della vita semplice, come si ripara un tetto, come si cucina una bistecca o come si sceglie il giusto aperitivo. Il settimanale ha riscosso un clamoroso successo, tanto che oggi viene distribuito come inserto all’interno di 630 quotidiani locali, con circolazione media di tre milioni di copie, contro i soli tremila abitanti del piccolo paesino dell’Ohio, in cui risiede la redazione. Questo caso editoriale ha stravolto tutte le teorie dei pubblicitari, secondo cui,mercati così piccoli stessero perdendo popolazione e fossero, pertanto, meno appetibili. In effetti, secondo Hammond, gli americani spendono più di trecento miliardi in paesi piccoli come Batavia.

IL PORTALE DELL’ANSA SI FA IN DUE

Luigino Rossi, alla fine dello scorso luglio e dopo 18 anni di leadership, ha lasciato la presidenza de Il Gazzettino ed è stato sostituito da Marino Grimani, presidente della Camera di Commercio di Venezia.

Il nuovo portale dell’Ansa, www.ansa.it, dalla fine dello scorso giugno fornisce informazione per due diverse categorie di clienti dei siti web: consultazione gratuita per la clientela ordinaria, mentre, per i più esigenti clienti business, è disponibile l’accesso ad un nutrito numero di database a pagamento, contenenti una informazione più dettagliata. Il sito è interattivo, multimediale e, oltre alle notizie scritte, fornisce anche informazioni radio, tv, foto e video. Il portale consta, inoltre, di un’area internazionale in cui le informazioni sono tradotte e fornite all’utente finale in diverse lingue estere.

IL LOCALE CHE DIVENTA UN CASO NAZIONALE

WALL STEET JOURNAL: ROMANZO ON LINE

NUOVO PRESIDENTE A IL GAZZETTINO

Poco più di un anno fa, Daniel Hammond, un im-

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Il Wall Street Journal ha pubblicato un nuovo ro-

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manzo a puntate, “Amanda. Bright@home”, scritto dalla giornalista Danielle Crittenden, collaboratrice della pagina editoriale del quotidiano. Il primo capitolo è stato pubblicato all’interno dell’edizione festiva del giornale il 25 maggio scorso. I successivi capitoli sono stati inviati settimanalmente fino ai primi di settembre su www.OpinionJournal.com, il sito gratuito del Wall Street Journal. Il romanzo, che ha una connotazione decisamente politica, apre un quadro critico sulle mode e i costumi dei nostri tempi: il mondo interattivo, l’esplosione del benessere negli anni ’90, l’apparenza vana e inutile della “nuova casalinga”. Amanda, eroina del romanzo, tenta di mantenere integra la propria identità e il suo matrimonio in un’età in cui tutti gli antichi equilibri fra uomo e donna sembrano essersi dissolti.

di siti web stranieri, in tal modo accendendo una speranza nella dura e restrittiva realtà dell’isola. Rischiando l’arresto e la prigione, i reporter vengono esclusi dai meeting politici e obbligati a riportare gli eventi attraverso informazioni raccolte dai presenti che sono disposti a parlare con loro. Il governo cubano trova consolazione nel fatto che l’accesso ad Internet nell’isola è permesso solo ai comunisti ufficiali, ai ricercatori e ai turisti. I siti web principali che portano avanti questa lotta per affermare la libertà di espressione sono CubaNet e CubaFreePress, entrambi con sede a Miami. Il fondatore di CubaFreePress, Juan Granados, ha detto “noi non promuoviamo l’abbandono di alcun governo né istighiamo l’omicidio di alcuno, ma supportiamo il lavoro di persone che si battono per la riaffermazione dei propri diritti e per una stampa libera e indipendente e per una società civile.”

COMPETIZIONE E CONDIVISIONE I quotidiani regionali olandesi sarebbero in difficoltà finanziarie per le spese dovute alla necessità di fornire di personale gli uffici nazionali ed esteri, al fine di poter competere con i grandi quotidiani nazionali. Perciò hanno deciso di allearsi per condividere i contenuti e hanno creato la Press Association of the Netherlands o GPD, che recluta il suo personale interno e organizza la divisione tra i membri dell’Associazione dei contenuti da coprire. In questo modo, i membri non solo beneficiano del lavoro svolto dagli ottanta giornalisti dell’Associazione sparsi nel territorio nazionale e dai 23 corrispondenti esteri, ma gli altri quotidiani regionali si comportano come loro corrispondenti nazionali. Hank Dam, direttore dell’Associazione, sostiene che questo per i quotidiani locali “è un modo non costoso per raccogliere storie ed immagini interessanti, ma è necessario che essi rinuncino ad una parte della loro autonomia e non è sempre cosa facile.” La GPD diffonde circa 200 articoli e 70 immagini al giorno, fornendo ai soci interviste esclusive, articoli di approfondimento, ma, a differenza delle agenzie di stampa nazionali, non copre le conferenze stampa.

GIORNALISTI CUBANI LIBERI NELLA RETE Più di cento giornalisti cubani, che si autodefiniscono “cyberdisidentes “ hanno sfidato il regime castrista archiviando i loro articoli all’interno

EDIZIONE INTERNET PER IL BEIJING MORNING POST Il quotidiano cinese Beijing Morning Post, nei primi giorni dello scorso giugno ha inaugurato la sua edizione interattiva. A differenza di altre versioni online di quotidiani cartacei, che appaiono diversi dalla loro versione stampata, la versione Internet del Morning Post offre esattamente lo stesso layout e i medesimi contenuti dell’edizione tradizionale. Le notizie, che possono essere stampate e archiviate a piacere dal fruitore, arrivano nelle caselle di posta elettronica dell’utente alle sette del mattino. Il servizio è gratuito e non soggetto ad abbonamento. L’utilizzo della banda larga nella gestione dei contenuti è reso, invece, possibile dall’aiuto del Great Wall Broadband Network Service.

LA DTI IN HONDURAS Nel luglio scorso due quotidiani con sede in Honduras, El Heraldo di Tegucigalpa e La Prensa di San Pedro Sula hanno stipulato un contratto con la Digital Technology International per la fornitura di un sistema editoriale completamente unificato. Queste due testate, di proprietà di Jorge Canahuati, da soli coprono il 60% del mercato dell’editoria quotidiana dell’Honduras. Il primo passo consisterà nell’implementazione del sistema di gestione della pubblicità classificata bre-

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vettato dalla DTI, ClassSpeed, di cui La Prensa installerà otto postazioni, mentre El Heraldo sette. Nella fase successiva del progetto verrà integrato il sistema AdSpeed. Una volta completata le prime due fasi sarà installato il sistema NewsSpeed, il quale comprende, a sua volta, due sottosistemi: SpeedWriter e PageSpeed. Ogni giornale sarà dotato di trenta postazioni SpeedWriter, il sistema editoriale per testi della DTI che integra Adobe InCopy.

FOTOGRAFIA DIGITALE: NUOVE ALLEANZE Leica e Matsushita Electric Industrial Co., società giapponese di Osaka nota per il marchio Panasonic, hanno annunciato alla fine dello scorso luglio la stipula di un accordo finalizzato alla produzione congiunta di digital still cameras (DSC). Le due aziende hanno, infatti, deciso di mettere in commercio il nuovo prodotto con il marchio di entrambe le società. Il progetto di sviluppo delle due aziende prevede un comune lavoro nella direzione dell’integrazione delle rispettive conoscenze in campo ottico ed elettronico.

NUOVO LOOK PER TRE PERIODOCI CANADESI I tre maggiori periodici economici canadesi hanno recentemente attraversato un periodo di significativa evoluzione, segnato da numerosi cambiamenti al vertice e dalla ridefinizione dei loro mercati. Due dei tre giornali, R.O.B. ed il National Post-Business (NPB), oggi sono distribuiti gratuitamente in abbonamento. Il terzo, il Canadian Business (CB) è rimasto l’unico a circolare in versione non gratuita, essendo il solo ad aver superato questa crisi, mantenendo intatti consenso dei lettori e credibilità. Tutte le testate hanno tentato di reinventare il proprio look nel tentativo di attirare un audience demograficamente più diversificato. Secondo le rilevazioni del Print Measurement Bureau, il R.O.B. dal 1996 ha perso il 40% dei lettori e, anche il National Canadian Business ha subito un calo nelle vendite, sebbene non così drammatico. Il Canadian Business, invece, non ha seguito questo trend negativo perché, secondo gli esperti del mercato, ha incentrato il suo successo sui contenuti e non sullo stile. Patricia Best, editrice del R.O.B., ha detto “ il R.O.B.

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ha lasciato campo libero al CB, che è rimasto l’unico periodico economico affidabile e credibile.

CENSURA PRE-ELETTORALE PER L’INFORMAZIONE IRLANDESE Secondo una recente proposta di legge irlandese, i responsabili delle agenzie di informazione rischiano fino a due anni di prigione e un’ammenda di 100.000 dollari se diffondono opinioni o sondaggi politica durante la settimana che precede lo svolgimento di elezioni o referendum. Supportato da tutte le forze politiche irlandesi e perciò di sicura approvazione, il progetto di legge è stato redatto sulla spinta dell’opinione diffusa che i sondaggi pre-elettorali in passato abbiamo influenzato alcuni voti, come quello che segnato la sconfitta del Primo Ministro Bertie Ahern o che ha l’annullamento del referendum sull’espansione dell’Unione Europea.

SCOSSA PER L’INDUSTRIA DELL’INFORMAZIONE CINESE Le autorità cinesi, all’inizio dello scorso luglio, hanno convocato 300 editori provenienti da tutto il Paese ad un meeting, il cui tema concerneva la svolta che l’editoria regionale e periodica si trova oggi a dover fronteggiare. La Cina, infatti, si sta avvicinando ad una economia di mercato e il Governo sta moltiplicando gli sforzi per mantenere il controllo sui mezzi di comunicazione. La maggior parte delle pubblicazioni cinesi operano oggi sulla base di una copertura informativa indipendente e autodiretta e sono finanziate dalla pubblicità, così come avviene negli altri Paesi. Ma quando questo nuovo sistema dell’informazione si scontra con l’ordine sociale ufficiale possono essere imposte dal Governo delle sanzioni. Un documento del Partito Comunista, recentemente reso noto, minaccia quotidiani e periodici di immediata chiusura se oltrepassano i limiti stabiliti dal partito stesso. Il South Cina Morning Post di Hong Kong sostiene che questo documento inibisce la libertà di informare sui maggiori scandali di corruzione, su casi criminali e sui disastri umani e naturali. La copertura di questi temi, infatti, deve avvenire esclusivamente ad opera dell’agenzia di stampa ufficiale: la Xinhua. Il Governo cinese, inoltre, sta stringendo i freni a tutte le parte-

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cipazioni proprietarie straniere nell’editoria cinese e a tutti gli editori che, sotto un’unica registrazione, pubblicano più giornali.

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FRANCIA: OGNI SITO E’ ARCHIVIATO Progettato come un servizio per i futuri ricercatori, una nuova normativa francese stabilisce che ogni pagina web nazionale debba essere ufficialmente archiviata. In prima istanza è l’editore del sito il responsabile dell’esecuzione di questo compito. Tuttavia, per ragioni tecniche, la stessa legge permette alla Biblioteca Nazionale Francese (BNF) e all’istituto Audio- Visivo Nazionale (Ina) di controllare automaticamente l’intero mondo interattivo francese, incluse le home page private, per rilevare le pagine non ancora archiviate ed effettuarne la registrazione anche senza previo avviso dell’editore; fatto, questo, che solleva questioni sulla legittimità di un’eventuale violazione del diritto alla privacy. Tuttavia, rimangono aperti altri interrogativi, per esempio, se per poter parlare di web page di nazionalità francese, si debba intendere quei siti che fisicamente appartengono al territorio francese o quelli che sono editi da cittadini francesi.

ARCHIVISTI ONLINE VERSO LA PIENA OCCUPAZIONE Tim Rozgonyi, assistente ai sistemi tecnologici presso il Pittsburgh Post- Gazette, sostiene che il risultato della recente approvazione del regolamento sul copyright elettronico da parte della Corte Suprema statunitense sarà la piena e duratura occupazione dei bibliotecari delle New, che avranno il compito di “salvare la pelle” agli editori cancellando i “discussi” articoli dai database elettronici. Nel frattempo, alcune testate sono tornate all’utilizzo dei microfilm, per ora esenti dalle limitazioni previste dal regolamento, per digitalizzare l’archivio completo della loro collezione di notizie. Tuttavia, i microfilm, in futuro, potrebbero diventare oggetto di contese legali. Alcuni archivisti hanno suggerito agli editori, come soluzione definitiva al problema, l’idea di diffondere online solo le citazioni e non i testi completi degli articoli che violano le condizioni del regolamento, sebbene da più parti si sollevi la critica che questo escamotage snaturi la caratteristica principale di Internet: l’immediatezza.

FORMATI COMPATTI PER I QUOTIDIANI “I giornali che hanno una struttura appesantita da centinaia di pagine ogni settimana, che aumentano nei week-end, grazie a supplementi e sezioni speciali e che, pertanto, si basano sul lavoro di numerose redazioni non integrate tra loro, prosperano quando le condizioni economiche sono favorevoli, ma attraversano momenti difficili quando i costi della stampa e della distribuzione aumentano” sostengono Carlo Sorba e Marta Botero de Leyva, membri dell’INNOVATION International Media Consulting Group, con sede in Spagna. Secondo una ricerca promossa dal gruppo di studi spagnolo, inoltre, un numero maggiore di pagine non necessariamente attira i lettori, dal momento che gli utenti leggono solo il 10% delle pagine di questi giornali “oversize”. Gli autori della ricerca ritengono che i giornali debbano reinventare la propria struttura, creando formati più scarni, che abbiano alcune specifiche caratteristiche: se sono a formato intero devono contenere poche sezioni, se seguono la formula del tabloid la sezione contenuta deve essere una sola. Inoltre, l’edizione di ogni giorno deve essere distinta da quelle dei giorni precedenti, mantenere una precisa identità e spazi editoriali fissi e costanti. Questi quotidiani “compattati”, inoltre, anche attraverso l’utilizzo di sommari, dovrebbero contenere molte più notizie in molte meno pagine.

LA SINGAPORE PRESS HOLDINGS ABBANDONA IL PROGETTO EYEBALL La Singapore Press Holdings, società editrice, con sede nella omonima città, che pubblica oltre al famoso quotidiano Straits Times anche altre testate cinesi e malesi, ha deciso di abbandonare il progetto “Eyeball”, lanciato nell’Agosto del 2000 come la prima pubblicazione di Singapore che avrebbe integrato stampa e cyberspazio. Il progetto prevedeva la creazione di un tabloid e di un sito web che avrebbero dovuto conquistare i nuovi giovani professionisti del mondo interattivo. Un comunicato della società, diffuso alla fine dello scorso giugno, ha indicato nelle difficili condizioni del mercato e nelle presunte scarse prospettive commerciali del mondo online, le ragioni di questo passo.

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Alcune aziende editrici tedesche hanno un suggerimento per i lettori su un hobby da coltivare la domenica: la lettura dei giornali; e ne sono così convinti che organizzazioni dell’informazione come la Frankfurter Allegemeine Zeitung e la Neue Zurcher Zeitung hanno deciso di avviare delle pubblicazioni domenicali. Il motivo? Perché ritengono che la domenica sia rimasta l’ultima opportunità per espandere il pubblico dei lettori, una opportunità da cogliere prima che gli altri competitori dell’industria dell’informazione se ne accorgano. Naturalmente resta da vedere se i lettori gradiranno questa iniziativa e se gli editori possederanno le risorse, anche umane, adeguate per soddisfare con qualità le richieste dei lettori.

SCAMBIO DI NOTIZIE TRA TESTATE ON LINE Il Financial Times e il New York Times hanno stipulato di recente un accordo sulla condivisione dei contenuti divulgati attraverso i rispettivi siti. Questo accordo consente ad ognuna delle due testate online di pubblicare fino a dieci articoli già editati dalla controparte. Gli argomenti trattati possono riguardare diversi settori: affari, tecnologia, cronaca internazionale. Entrambi i siti, infatti, impegnati nella costante ricerca del consenso degli utenti e degli investitori stanno cercando di sviluppare strategie adatte a migliorare la qualità dei contenuti pubblicati.

IL FILO DI ARIANNA DELL’INFORMAZIONE Dalla fine dello scorso luglio un nuovo standard internazionale si sta facendo strada come eccellente alleato che consente di dare senso e ordine alla gran quantità di dati in formato XML che affollano le memorie elettroniche delle redazioni. Lo standard – ISO/ IEC 13259 – , una sorta di mappa delle notizie, è in grado di descrivere ogni elemento dell’informazione, la forma in cui viene espressa (testo, audio, video,...) ed è in grado di creare collegamenti tra argomenti. Secondo gli esperti del settore questo strumento di strutturazione dei dati facilita la navigazione interattiva

attraverso grandi volumi di informazione, rendendo più agevole per i giornalisti la complessa e spesso veloce ricerca di notizie nei fittissimi archivi a cui accedono quotidianamente.

FINLANDIA: ESTENSIONE COLORLINER PER TURUN SANOMAT La società finlandese Turun Sanomat ha piazzato un grosso ordine per il potenziamento della Goss Metro già in suo possesso. L’estensione includerà l’inserimento nel flusso di lavoro di altre due Torri Colorliner di quattro elementi sovrapposti e due nuovi sbobinatori a tre bracci. Le due nuove Torri Colorliner, dotate di sistema di inchiostrazione digitale e di un sistema automatizzato di inserimento della bobina, saranno posizionate al centro della rotativa. La Turun Sanomat, fondata nel 1905 a Turku nella Finlandia occidentale, è, con una tiratura giornaliera di 120.000 copie, uno dei maggiori quotidiani del Paese.

AFFARI D’ORO TRA NORTHCLIFFE NEWSPAPER E GOSS La Northcliffe Newspaper, azienda stampatrice del Regno Unito che annovera tra le testate clienti quotidiani come il Daily Mail e il Mail on Sunday, ha recentemente stretto ancor più i rapporti commerciali con la Goss grazie ad una ordinazione di nuove macchine Colorliner. L’intero progetto, che richiederà da parte della Northcliffe un investimento di 30 milioni di dollari, consiste in tre fasi principali: l’installazione di una nuova Colorliner 80 per la Sentinel Colour Print di Stroke-on-Trent, l’integrazione di una Colorliner 70 per la Triangle Print di Derby e di altre unità Colorliner per la Goss HT 70. Le specifiche caratteristiche delle nuove Colorliner includono: sviluppo circonferenziale di 60 cm, trasmissione digitale a tre rulli formatori, trasmissione senz’albero delle coppie di stampa e sistema automatizzato di inserimento del nastro preimpostabile. Il sistema di comando della rotativa sarà interfacciato con il RIP della Northcliffe.

ASIA: LE NUOVE FRONTIERE DELL’INFORMAZIONE La Qmag sta conquistando il mercato mediatico

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DOMENICA: LA GALLINA DALLE UOVA D’ORO?

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dell’Asia attraverso l’invio elettronico di alcune delle maggiori testate asiatiche. Il nuovo standard dell’informazione online consente agli editori di distribuire i loro prodotti in formato Adobe PDF, formato che i lettori possono scaricare direttamente attraverso link strategicamente posizionati nel testo delle pubblicazioni. Daniel M. Schwartz, co-CEO dell’azienda, ha sottolineato che questo servizio dovrebbe essere visto da editori ed inserzionisti come un veicolo informativo ausiliario per le industrie. In effetti, questo nuovo sistema permette la vendita sia di articoli singoli che di pubblicazioni complete, con l’opportunità per gli inserzionisti di includere contenuti audio e video nei loro annunci che, in più, sono un vero e proprio link diretto ai rispettivi portali.

UN LIBRO A TEMPO La RosettaBooks, società statunitense che pubblica libri in formato elettronico, ha stretto un accordo con l’Adobe System per promuovere l’invio elettronico di un “classico” di Agatha Christie, “Another There Were None”, in una modalità molto originale che consiste in un permesso di lettura “a tempo”. I lettori, pagando un dollaro, potranno scaricare il testo dell’ebook e usufruirne per un totale di dieci ore, dopodiché il contenuto si autodistruggerà automaticamente. La società editrice sostiene, infatti, che dieci ore è molto più del tempo necessario per la lettura del libro. Questa trovata editoriale, tuttavia, ha sollevato le critiche dei bibliotecari, preoccupati di poter essere costretti a pagamenti multipli per evitare il rischio di una eventuale perdita dei contenuti; la RosettaBooks li ha rassicurati sostenendo che questa non è che una dei siste-

mi che la società mette a disposizione degli utenti per ricevere libri in formato elettronico.

IL PRIMO QUOTIDIANO INDIANO DEL SETTORE TECNOLOGICO Il Technology Media Group ha annunciato, alla fine dello scorso agosto, l’imminente lancio del primo quotidiano indiano dedicato esclusivamente al settore tecnologico. L’editore dell’azienda, Sbhnajan Sarkar, che gestisce anche un canale televisivo satellitare attivo 24 ore su 24 e che pubblica un periodico – il CIO – sostiene che il Tech Mail (questo è il nome della testata) troverà nel mercato di Bangalore la perfetta audience, dal momento che la popolazione della città è caratterizzata dalla presenza di un’alta percentuale di professionisti. MAN ROLAN E PPI ANCORA INSIEME La Man Roland ha recentemente annunciato che intensificherà i suoi rapporti di cooperazione con la Pape & PartnerMedia (PPI, www.ppi.de). Le due società hanno, infatti, già collaborato per due anni nel mercato editoriale tedesco e statunitense, tuttavia, hanno deciso di dare un nuovo impulso a questo sodalizio con la creazione di una partnership nei settori della vendita e dello sviluppo a livello nazionale e internazionale. Le due aziende, nel settore dello sviluppo di nuovi progetti, hanno cercato di mettere a segno alcuni obiettivi: portare i processi produttivi a soluzioni integrate e ottimizzare gli stessi processi con la possibilità di accorpare ad essi altre strategie industriali.

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Non solo editori: le iniziative del portale locale www.corrieredicomo.it

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Non solo editori: le iniziative del portale locale www.corrieredicomo.it

Investire sulla diffusione di informazioni e servizi su rete Internet in un’epoca che sembra lontana anni luce da quando, solo 12 mesi fa, Internet ancora appariva come un eldorado editoriale al quale bastava partecipare per ricavare soddisfazioni morali (e materiali) ? “Si può e si deve” risponde Cesare Baj, Amministratore Delegato del Corriere di Como - “a condizione beninteso di avere un progetto chiaro, definito e realistico da un punto di vista editoriale ed imprenditoriale”. E di questo progetto Cesare Baj, ed il Direttore Responsabile della testata giornalistica Mario Rapisarda, hanno parlato a TecnoMedia, poche settimane prima del lancio in grande stile del nuovo portale www.corrieredicomo.it. Notizie e servizi per il territorio Il Corriere di Como è una testata ancora molto giovane, nata nell’ottobre del 1997 come quotidiano locale della città e della provincia affacciata sul lago reso celebre dai Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, abbinata in edicola al Corriere della Sera, al quale si rifà per grafica e per i font utilizzati nella testata. Con una media di 16.000 copie distribuite quotidianamente, il giornale ha saputo ritagliarsi una piccola nicchia di lettori in una zona dominata da La Provincia, la storica testata lariana. Un progetto editoriale ed una vocazione all’informazione esclusivamente locale, la stessa impostazione attorno alla quale si sono venuti via via delineando i contorni del sito web www.corrieredicomo.it. “Un progetto ed un’ambizione non solo editoriale” precisa subito Cesare Baj, fra i più convinti sostenitori dell’iniziativa che debutta in un periodo nel quale la “stella Internet” sembra deci-

samente appannata rispetto solo a dodici mesi fa. Il portale del Corriere di Como è prima di tutto un centro di informazioni sulla città e sulla provincia. Ogni giorno, alle 15.00, va in linea il contenuto del quotidiano del mattino - una scelta, quella dell’ora, presa per non “cannibalizzare” il prodotto stampato-. Notizie di attualità di particolare rilevanza ed urgenza vengono invece fornite ai lettori comaschi da un banner sempre aggiornato grazie alla collaborazione con TV Espansione, la televisione locale di Como che, pur essendo del tutto autonoma dal punto di vista societario, è comunque collegata al quotidiano grazie al fatto che alcuni dei privati investitori nelle due compagini societarie coincidono. Oltre a poter sfogliare on line il giornale, partendo dalle notizie più importanti selezionate nella home page, i lettori possono approfondire l’informazione locale attraverso la consultazione dell’archivio integrale del prodotto stampato, dal quale è possibile a chiunque scaricare pagine ed articoli in formato PDF. Nè mancano le rubriche utili, quali i cinema, disponibili all’interno del data base del sito con accesso diretto ad orari, recensioni, indirizzi delle sale, etc.. Ma le sezioni più innovative riguardano l’applicazione del concetto di “realtà virtuale”. Dai banner della home page si accede alla “Città Virtuale”, una sezione che si propone di presentare ogni aspetto del territorio comasco, dalle Associazioni culturali, Associazioni di volontariato e Associazioni sportive ai cantanti e Gruppi musicali, dalla gastronomia ai musei, fondazioni, teatri ed altre opportunità offerte dalla provincia lariana. Da questo elenco o, in alternativa direttamente dalla home page, si accede anche alle sezione dedicata ai 163 Comuni della Provincia, da Albavilla a Zelbio. Di ogni amministrazione si offrono le pagi-

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Il Corriere di Como, distribuito in abbinata con il Corriere della Sera, è pronto al lancio di un nuovo portale su rete Internet. Www.corrieredicomo.it offrirà informazione e servizi locali ai cittadini, agli operatori economici ed alle amministrazioni locali che potranno avviare una serie di servizi interattivi sul web con la consulenza di un editore di giornali quotidiani

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La home page del Corriere di Como on line

ne gialle e l’elenco del telefono grazie ad un accordo con la Seat, lo stradario in alta risoluzione utilizzabile dall’utente, un breve profilo storico con fotografie d’epoca, rimandi ai luoghi di interesse, alla realtà socio economica ed associativa fino all’area commerciale. “Sviluppare la comunità virtuale della nostra città e della nostra provincia è il nostro obiettivo in termini editoriali e di servizi” spiega Cesare Baj. L’editore ha investito in ricerca di informazioni sul territorio, in tecnologia ed alimenta quotidianamente il sito con le notizie che solo un’organizzazione giornalistica è in grado di produrre. E adesso è giunto il momento di pensare ai ritorni economici. Chi paga? Il “business model” Alle società editoriale non piace perdere quattrini,

meno che mai ai comaschi che hanno fama di essere persone molto avvedute e molto attente ai conti economici. “Chi paga i servizi del portale?” “Chi pagherà” chiosa Cesare Baj. Non certo i cittadini della provincia di Como ai quali i servizi sono indirizzati. Il modello di business punta in due direzioni precise: creare un traffico di utenti il più ampio possibile, e quindi offrire questi contatti qualificati ai fornitori di prodotti e servizi che operano nella provincia di Como e che potrebbero guardare con estremo interesse alla possibilità di promuovere le loro attività anche in direzione dei turisti stranieri che da tutto il mondo vengono a visitare il lago. Nè bisogna dimenticare che Como resta sempre la capitale mondiale del prodotto stampato su seta: foulard, vestiti, cravatte ed altri prodotti di alta moda serica trovano nella città lacustre un centro in grado di catalizzare gli interessi dei più im-

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Non solo editori: le iniziative del portale locale www.corrieredicomo.it

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portanti operatori di tutto il mondo. La seconda, ma non meno importante direzione, è rappresentata proprio dalle amministrazioni locali. “A loro proporremo di sviluppare all’interno della finestra virtuale che abbiamo aperto nel sito una serie di servizi on line ai cittadini” spiega Cesare Baj. L’obiettivo è fornire accanto ai servizi quali numeri di telefono e stradari che già abbiamo messo on line altre risorse comunali come la pubblicazione del piano regolatore, dei bandi di concorso, regolamenti, verbali di Giunta ed altra modulistica comunale da scaricare direttamente dalla rete. “I primi contatti sono già stati avviati e qualcuno si è concluso con successo” affermano i responsabili dell’editrice comasca, e il buon esito si spiega facilmente. Ai Comuni l’editore offre non solo una spazio qualificato già agganciato ad un “marchio quotidiano” visibile tutti i giorni in edicola, ma offre consulenze e piattaforme tecnologiche facilmente gestibili. E non solo, perchè questo “pacchetto Comunale” comprende, se necessario, anche consulenze tipografiche - editoriali per la realizzazione dei piccoli periodici di informazione gratuita che molte amministrazioni della provincia di Como editano. Anche in questo caso, il messaggio è quello di rivolgersi a organizzazione specializzate in ambito editoriale e nella gestione delle tecnologie per la comunicazione stampata ed on line, con il vantaggio, per i Comuni, di poter contare su qualità a prezzi competitivi grazie alle ovvie economie di scala che può offrire un editore di giornali quotidiani rispetto ad un piccolo studio locale. Piattaforme tecnologiche Il Corriere di Como ed il portale di servizi ed informazioni locali sono organizzati intorno al sistema editore GoodNews3 di Tera, il fornitore “storico” del quotidiano di Como. Il giornale si chiude verso le 23.30 in redazione ed i file in formato PDF distillati in funzione della stampa ottimizzata prendono la via della Sigraf, lo stabilimento di Calvenzano (BG) dove si stampa il quotidiano. Al mattino dopo si scelgono i contenuti della home-page del sito, alla quale si collega due volte al giorno (alle 12.00 ed alle 19.00) la redazione di TV Espansione per aggiornare le notizie, salvo inserimenti in tempo reale per i fatti di cronaca di particolare impatto ed urgenza. Il software Tera provvede alla preparazione delle notizie da avviare on line

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L’elenco dei collegamenti ai minisiti dei comuni della provincia di Como

(continua a pag. 6)

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in formato nativo che vengono successivamente prese in carico dal programma del portale sviluppato su specifiche dell’editore da una software house locale. Sempre Tera, tramite Tark, provvede alla generazione dei PDF per l’archivio del giornale e per l’archivio che viene pubblicato sul web. I contenuti, ci tengono a precisare i responsabili comaschi, sono identici, ma cambiano le funzionalità del sistema dal momento che i giornalisti dispongono di strumenti per la ricerca e la selezione di testi e fotografie per un eventuale loro riutilizzo in produzione. I PDF ottimizzati per il web, generati in automatico dallo stesso sistema editoriale, sono agganciati al software del sito, residente sui server di iNet, e stabilizzati con il resto dei contenuti un paio di volte al mese in modo totalmente automatico. Questa organizzazione, fortemente semplificata ed automatizzata, è la stessa che consente all’editore di offrire una opportunità tecnologica ai Comuni della provincia per la preparazione dei fogli periodici di informazione locale. Un server parallelo a quelli utilizzati per la produzione del quotidiano con software

GoodNews3 può essere “visto” in remoto tramite un browser Explorer e, grazie a questa soluzione ideata da Tera, gli addetti nei diversi comuni possono utilizzare software specializzati in ambito editoriale senza doversi curare nè della installazione, nè della manutenzione nè di dover studiare complesse interfaccie di collegamento. Sulla piattaforma che sorregge il sito www.corrieredicomo.it trovano ospitalità anche i “consulenti locali” dei cittadini. Liberi professionisti nell’area medica, economica, fiscale e legale con i quali il quotidiano ha raggiunto un accordo di collaborazione. L’editore offre loro visibilità professionale nella “comunità virtuale” e loro si impegnano a rispondere ad eventuale richieste dei lettori-visitatori del sito che, a loro volta, acconsentono alla pubblicazione delle domande/risposte. Qualcosa di molto simile ad alcune delle rubriche di “dialogo con i lettori” che in anni passati hanno fatto la fortuna editoriale di periodici e quotidiani di tutto il mondo, ma “ripensata” e riorganizzata per la comunità virtuale della provincia di Como.

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Un’analisi delle nuove forme di marketing “below the web”, attente all’aspetto di relazione caratteristico di Internet, che si spartiranno con la pubblicità tradizionale la futura torta degli investimenti online (a danno dei media off-line) Dopo l’attuale fase di calo, gli investimenti per il marketing online riprenderanno vivacemente entro due anni, per raggiungere nel 2005 i 63 miliardi di dollari, secondo le previsioni di un’analisi Forrester del gennaio 2001. La ripresa sarà guidata da forme di comunicazione alternative, denominate “below the web”, in analogia con quelle “below the line” che allargano il panorama della pubblicità tradizionale: il 10% della cifra prevista sarà infatti rappresentata dalle campagne e-mail, il 17% dalle promozioni. Concordano con questa tendenza i risultati di una ricerca di Doubleclick: già nel corso del 2001 l’82% dei consumatori ha effettuato acquisti sulla base di informazioni o stimoli provenienti da una newsletter email (ovviamente permission-based), ed giro di affari dell’e-mail marketing nel 2001 è previsto triplicare, in controtendenza rispetto alla prevista perdita di terreno (-18%) di advertising e sponsorizzazioni. Anche Jupiter Media Metrix si unisce al coro, analizzando come nella classifica americana delle destinazioni maggiormente visitate siano entrati di recente 25 nuovi siti che hanno saputo costruirsi una massa critica mediante il passaparola, il direct marketing, le promozioni e i giochi. In calo gli investimenti pubblicitari sui media off-line

ridimensionamenti (Figura 1). Nell’impossibilità di generale consistenti redditi on-line, i giornali e le cooperative di direct mailing si concentreranno secondo Forrester sulla difesa della loro penetrazione di massa off-line, attraverso una serie di fusioni e di partnership. Il focus è sulla relazione Se il mercato pubblicitario online in senso stretto, principalmente composto da banner e da sponsorizzazioni, non ha mantenuto le rosee aspettative di qualche anno fa, ciò si è verificato non soltanto per la crisi congiunturale che ha investito la new economy ma anche perché l’orientamento iniziale era quello di ricalcare il tipo di comunicazione tradizionale di tipo broadcasting, con direzione “da uno verso molti”, che non si è rivelato facilmente replicabile online. Da qui il successo delle forme di comunicazione che sono invece strettamente aderenti al modello del web, secondo una direzione orizzontale dove gli utenti si scambiano informazioni “da uno a uno”. Viral Marketing, Permission Marketing, E-mail marketing, Marketing relazionale, Reverse marketing... sono queste le nuove parole d’ordine per la comunicazione sul web, tutte contraddistinte dall’attenzione all’aspetto di relazione che si crea con gli utenti e fra gli utenti del Web. Un contagio “virale” che non fa paura

L’analisi di Forrester non portas buone notizie per i settori economici tradizionali: il marketing digitale è previsto sottrarre 40 miliardi di dollari ai media offline. Le tipografie e le società che gestiscono gli invii postali diretti vedranno il loro settore perdere 10 miliardi di dollari, pari al 18% dei ricavi previsti. La televisione e la stampa subiranno pure alcuni

Il Viral Marketing è tra queste nuove forme quella più gettonata e si basa su un concetto semplice e già ampiamente sperimentato: il passaparola. Il termine fu coniato da Steve Jurvatson e Tim Draper per descrivere il modello di diffusione esponenziale ottenuto da Hotmail con le sua caselle di posta elettronica gratuita: soli 18 mesi riuscì a rag-

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Gli argomenti favoriti dagli E-fluentials

giungere 12 milioni di abbonati, spendendo meno di mezzo milione di dollari in advertising, marketing e promotion; in India in particolare si sono abbonati a Hotmail più di 100.000 utenti in tre settimane, senza alcuna campagna di vendita. Il sistema si basava sul fatto che quando gli utenti di Hotmail inviavano i loro messaggi, “infettavano” (e tuttora infettano) i destinatari con alcune righe che compaiono automaticamente al termine del messaggio, contenenti il brand del fornitore. Nelle successive forme di viral marketing si è cercato di dare ruolo più attivo agli stessi navigatori nel diffondere alla propria cerchia di conoscenti il messaggio, consigliandolo attivamente tramite email, chat, community, in quanto lo ritengono interessante per sé e per i destinatari della loro comunicazione. Tra i casi più noti, quello di una famosa marca di whisky, che lanciò nel 1999 Moorhuhn , un videogioco dal successo strepitoso, rimbalzato via email in tutto il mondo: dopo averlo provato, tutti volevano farlo conoscere ad amici e conoscenti. Un altro famoso esempio è stato quello del film “The blair witch project” che ha generato solo nella prima settimana 75 milioni di visite al sito, con una spesa di soli 15.000 dollari. Ne segue le tracce la promozione del film di Spielberg A.I., tramite un complicatissimo gioco online a metà tra una caccia al tesoro in Rete e un “noir” digitale. Alcune semplici regole Per attivare nel concreto una campagna di viral marketing occorre ideare un “gadget” economico e facilmente veicolabile sulla rete, ad esempio uno screensaver o una cartolina digitale; con maggiori investimenti si può ipotizzare di creare un gioco o una promozione, fermo restando che l’investimento più importante è proprio nella creatività, nel costruire un messaggio convincente che induca gli utenti a utiliz-

zarlo e a diffonderlo in rete per soddisfare un bisogno. Il mezzo per farlo è semplice ed economico: la posta elettronica, i newsgorup, le mailing listi, i forum, i servizi di community in generale. Occorrerà fare agire gli altri per noi, in modo che veicolino con le loro risorse il messaggio. Grande importanza rivestono in questo gli opinion leader di gruppi affermati o gruppi di persone che condividono lo stesso interesse. Un’ultima notazione di tipo tecnico: è indispensabile poter sostenere senza problemi un traffico elevato, perché se la campagna ha successo, il numero dei visitatori sul sito legato alla campagna di viral marketing crescerà in maniera esponenziale. Attenzione a non confondere una campagna di viral marketing con una campagna di spamming, utilizzando messaggi standardizzati che possono irritare persone che li trovano uguali in diversi luoghi di discussione: l’obiettivo di farsi conoscere deve essere perseguito tramite il dialogo e non tramite uno slogan. Dagli opinion leader agli e-fluentials Per gli opinion leader, importante snodo per il successo dell’operazione, è già stato naturalmente coniato un nome : sono gli “e-fluentials”, ricercatissimi dalle aziende americane, abili utilizzatori delle nuove tecnologie, interessati a diversi argomenti e avidi fruitori di moltissime fonti di informazione per rimanere sempre aggiornati. Secondo un studio della Burson-Marsteller (figure 2 e 3), sarebbero circa 9 milioni (l’8% del totale degli utenti di Internet) gli “ e-fluentials”, cioè gli individui in grado di influire sulle opinioni e sui modelli di comportamento e di consumo degli altri membri della Comunità Web: riuscirebbero ad influenzare online i comportamenti e le scelta di otto individui, mentre nel “mondo reale”, ne influenzano in genere

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soltanto due. Queste le caratteristiche comuni agli e-fluentials secondo Burson-Marsteller: - Mandano e-mail alle aziende, ai politici, agli organi di informazione e ai media - Fanno amicizia e stringono contatti d’affari online - Forniscono feed-back ai siti - Inoltrano ad altre persone notizie e informazioni su siti web - Partecipano alle chat - Inviano messaggi ai bulletin boards, ai newsgroup, alle liste di discussione. Chi fosse curioso di sapere se rientra nella schiera degli e-fluentials può diversirsi a riempire il questionario sul sito www.e-fluentials.com/e-survey.html, correlato ai risultati della ricerca di Burson-Marsteller. Una comunicazione tagliata su misura Internet permette di sfruttare modalità che risulterebbero impensabili su altri media: tramite la rete è possibile infatti estrarre un numero maggiore di informazioni sui consumatori ad un costo molto limitato.

Il viral marketing costituisce soltanto una delle formule di nuovo conio della famiglia di relazioni one-to-one: si parla molto ad esempio di permission marketing o marketing relazionale, cioè di un marketing non più aggressivo e mirato a persuadere il consumatore, ma a coinvolgerlo in un rapporto personale, basato sulla conoscenza e la fiducia. Raccogliendo informazioni in archivi elettronici è possibile di suddividere i clienti e i potenziali clienti in categorie omogenee, e preparare le relative offerte in modo mirato. Il passo successivo consente la profilazione delle abitudini dei consumatori e permette di creare livelli di segmentazione talmente raffinati da costruire su misura il modo di relazionarsi con ciascuna persona, dopo aver ottenuto il suo specifico consenso. Arriviamo quindi alle forme più avanzate di “reverse marketing” , dove la tradizionale relazione fra domanda ed offerta risulta invertita, il consumatore diventa protagonista nel cercare il prodotto più soddisfacente e arriva a indirizzare con il suo comportamento le strategie di vendita.

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Fonti informative degli E-fluentials

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Web Insider Dopo l’attacco alle Torri Gemelle la gente vuole notizie. E Internet, per la prima volta, si è vista alle corde nel gestire milioni e milioni di contatti in contemporanea Il cyberspazio è stato preso d’assalto l’11 settembre, tra le 16 e le 17,30 ora italiana, indelebile data dell’attacco terroristico alle Twin Towers . Internet in realtà regge, anche se è congestionata, e non collassa. Anzi è proprio la Rete a recapitare i primi messaggi rassicuranti dei sopravvissuti. Certo Internet ha dimostrato i suoi limiti di “banda” e di “server”, e quell’ora o poco più di black-out appunto tra le 16 e le 17,30, l’ha dimostrata insufficiente a mantenere online i contatti dei milioni e milioni di utenti che si sono connessi contemporaneamente alla disperata ricerca di notizie. Negli States l’ossatura di Internet si riprende in fretta, dopo un’ora e mezza di agonia, ma nel vecchio continente il colpo di frusta è più duro. In Italia molti indirizzi si sono letteralmente paralizzati. Per tutta la prima settimana dal disastro le richieste di connessioni ad Internet sono salite del 1000 per cento, e si sono stabilizzate al 700 per cento nel primo mese dall’attacco. A mesi dalla tragedia si fanno ancora sentire fenomeni di medio periodo. Da sempre in testa alle richieste dei cybernavigatori, il sesso da alcune settimane ha lasciato la Top Ten, precipitando alla posizione numero 17. E con il sesso l’indotto statunitense delle varie Pamela Anderson Lee, Britney Spears e Backstreet Boys. Ed è stato rimpiazzato da richieste di notizie su temi quali Il Pentagono, il World Trade Center, Osama Bin Laden, il Medioriente, la CNN News e la BBC. Lo affermano analisti di AltaVista, confortati in questo da colleghi di Yahoo! e Google. Anche in Estremo Oriente fenomeni relati all’informazioni si avvicendano in modo macroscopico: nell’area Tailandese i quotidiani in lingua inglese Matichon e Khao Sod, del gruppo Matichon Group Plc hanno avuto un incremento del 10 per cento sulla tiratura. Post Publishing e Nation Multimedia Group

Plc hanno dovuto innalzare del 20 per cento la tiratura dei loro giornali in lingua inglese “Bangkok Post” e “The Nation”. Nation Multimedia ha dovuto anche aggiungere edizioni straordinarie del quotidiano finanziario in lingua Thai “Krhungthep Turakij”. Sul fronte del mercato pubblicitario poi si è vista la completa scomparsa (sicuramente comprensibile!) delle inserzioni delle Linee Aeree.

Dopo gli attacchi all’America: la sicurezza di Internet al primo posto Aumento dell’attenzione del pubblico europeo e degli utenti di Internet nei confronti delle policy di sicurezza all’interno delle aziende per combattere le intrusioni degli hacker. E’ infatti questo il settore che vedrà triplicare in cinque anni il giro d’affari, passando dai 2 miliardi di euro del 2000 a circa 7 miliardi di euro nel 2005, secondo una previsione di Idc, la società di analisi del settore Information Technology, sul mercato della sicurezza delle reti. A parere di uno studio effettuato da Idc perderanno terreno i tradizionali antivirus e i firewall, a tutto vantaggio delle soluzioni capaci di amministrare, autorizzare e autenticare. Aumenta in modo sensibile, infatti, la domanda da parte delle aziende di sistemi di sicurezza per e-mail, accesso al web, i dati e la gestione interna. Solo nel nostro Paese il mercato legato a questo tipo di applicazioni ha generato un giro d’affari di quasi 66 milioni di euro, che quest’anno saliranno a circa 96 milioni di euro (un decimo, circa, del volume di affari dell’Europa Occidentale, stimato a oltre 1 miliardo di euro). Protagonista assoluto sarà il mondo hardware, la cui crescita Idc stima a un tasso doppio rispetto a quella del software. Oltre il 41 per cento dei prodotti del comparto verrà venduto tra Regno Unito e Germania, mentre i Paesi mediterranei (Italia, Spagna, Portogallo e Grecia) raccoglieranno insieme una quota del 13 per cento.

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Nel nostro Paese il valore dei sistemi venduti toccherà oltre 66 milioni di euro, raggiungendo i 280 milioni nel 2005.

Agfa partner di First Class Systems per un programma di training su Internet Agfa ha lanciato un programma di training basato sul web sotto il nome Agfa Academy. L’organizzazione Agfa Professional Support offre circa 300 corsi in partnership con la società First Class Systems di Vancouver, Canada, il maggior fornitore di servizi educational e di formazione su Internet. Il programma iniziale include corsi nella categoria client/server e data management, networking internet, sviluppo professionale, Windows ed altre popolari applicazioni software. I corsi sono destinati a quei professionisti che vogliono mantenersi aggiornati stando comodamente seduti in casa o in ufficio. Il sito Agfa Academy inoltre tiene costantemente in archivio la storia della formazione professionale di tutti gli studenti per monitorare i progressi dei loro curricula. Molte istituzioni hanno già ampiamente dimostrato il loro successo incontrato dall’apprendimento via internet. Si tratta di un mercato in rapidissima crescita e Agfa intende essere tra i protagonisti di questo sviluppo. “Agfa è fortemente impegnata nell’educazione e nel training, e da molto tempo è leader in questo campo. Siamo veramente soddisfatti di poter oggi aggiungere al nostro portfolio educational i servizi basati sul web. Consideriamo questo servizio come un ulteriore importante beneficio per i nostri clienti o per chiunque sia interessato a migliorare le proprie competenze. Abbiamo scelto First Class Systems per la qualità e la flessibilità del loro prodotto” ha affermato Paul Holusha, direttore marketing e business development per Agfa Professional Support. Agfa amplierà e personalizzerà la sua offerta online per essere presente in tutti i suoi campi di attività. Chiunque può registrarsi in Agfa Academy per la richiesta di corsi visitando il sito: http://support.agfa.com.

WWW. Fantasmi e paranormale cercansi! Per gli appassionati del mistero, meglio se condito da qualche bianco lenzuolo vagante per le sale scure di castelli medievali, da rumori di ferraglie, da ululati

nella notte, da presenze evanescenti ed inquietanti, ecco il sito da non perdere: www.fantasmitalia.it. Un must per i ghost fans, con una home page ricca di opzioni, dalla bibliografia ad una mappa aggiornata dei luoghi infestati da spettri e spiriti erranti, con tanto di documentazione fotografica in una art gallery del mistero e uno scadenzario sulle date di più probabile apparizione. Ad una e-mail – fantasmitalia@fantasmitalia.it – è possibile inviare le proprie segnalazioni sui fantasmi e in genere sui fatti curiosi e inspiegabili avvenuti nella propria zona. Particolarmente gustosi sono gli Special, che forniscono informazioni dettagliate su manifestazioni di fantasmi particolarmente caratteristiche e luoghi singolarmente spettrali (Beatrice Cenci e Castel Sant’Angelo a Roma, il castello di Bracciano e il suo nobile vagante, il castello di Montebello vicino a Rimini con la bambina Azzurrina e la panca delle partorienti, e molti altri curiosi episodi dal mondo oscuro dell’Aldilà). Interessanti link sul mondo del mistero, della criminologia, del paranormale si trovano ai siti: * www.lamanonera.com il portale parmense di Gianguido Zurli, giornalista esperto in cronaca nera e giudiziaria e Antonio D’Arienzo, perito del Tribunale di Roma * www.reteitalia.net/misteri, che comprende articoli su vari argomenti, racconti, immagini e link (stregoneria, mistero di Atlantide, fantasmi, ufo, mostri e diavoli) * www.teses.net, segnalato da varie riviste specializzate come uno dei migliori siti di hobbistica del genere (antichi passaggi sotterranei che dal medioevo collegano monasteri, conventi, chiese, palazzi, castelli, un vero e proprio vademecum del cunicolo) Chi poi fosse interessato al lavoro dei detective del paranormale (ghostbusters nostrani che però tentano rilevamenti un tantino più attendibili sui luoghi delle segnalazioni) può visitare: * www.paranormale.com, il sito del CRIP (Centro Ricerche e Investigazioni sul Paranormale), ricco di dossier, testimonianze e reportage anche su luoghi stranieri * www.creepynet.com, notizie varie, luoghi e avvistamenti per tutti i gusti * it.geocities.com/anubistargate/ una sorta di smistamento di informazioni sul paranormale effettuata da due ragazzi che offrono anche un servizio di validazione sugli avvistamenti (soprattutto del Nord Italia)

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Strettamente per i patiti dei fantasmi, è possibile visitare il bel sito members.xoom.it/ghost_italy/, bilingue per utenti evoluti, con molti link divisi per argomenti (biofotonica, transcomunicazione, ghost tours, ghost webcam, fantasmi, e chi più ne ha più ne metta). Particolarmente interessante l’elenco della strumentazione necessaria ad un acchiappafantasmi e – ciliegina finale – gli indirizzi dei luoghi dove poter fare questo shopping davvero particolare. Fotografie a gogo del passato e del presente, in una galleria interessante sui falsi e sugli effetti ottici e fotografici, costituiscono il vero valore aggiunto del sito. Chiude una buona agenda su convegni, mostre, corsi, congressi sull’argomento.

Il Sole 24 Ore e Trade-Net insieme per la promozione di Company Portal Il Sole 24 Ore.com, il portale del Gruppo Il Sole 24 Ore, e Trade-Net, una società di web marketing di Schio (Vicenza), hanno concluso un accordo di partnership per la promozione di Company Portal, la soluzione Internet che permette di realizzare un avanzato strumento di comunicazione aziendale Company Portal è un software che consente di creare e amministrare un portale in modo semplice, attraverso l’utilizzo di un’interfaccia friendly che può essere gestita anche da personale senza specifiche conoscenze informatiche. Una soluzione completa, in grado di soddisfare le più varie esigenze di relazione con i diversi pubblici di riferimento. L’obiettivo è offrire alle imprese gli strumenti per attuare in prima persona la propria comunicazione in Rete, attraverso un mezzo flessibile che può essere aggiornato e modificato in qualunque momento, dal desktop o da un computer collegato a Internet. L’amministrazione del sistema, infatti, avviene interamente via Web. L’accordo di collaborazione prevede che Trade-Net si occupi della realizzazione, distribuzione e attività di customer care, mentre Il Sole 24 Ore.com garantirà tutte le attività connesse alla comunicazione, in particolare la promozione di Company Portal attraverso il portale del Gruppo.

Amici del chinotto: ecco il sito per voi! Si comincia con una home page accattivante e di-

vertente: un avviso ai cybernauti mette in guardia i consumatori di Coca-Cola dai rischi di passare al nemico, di intraprendere cioè un itinerario senza ritorno verso il chinotto. All’insegna, ovviamente, di un garbato dileggio delle bibite a stelle e strisce e un appello very proud all’orgoglio nazionale e alle bollicine “nostrane”. Così www.chinotto.com esibisce un menù articolato per i fans dell’agrume scuro, alla base di una delle bibite più popolari (e gustose) del mondo del “gassato”. Club a parte, con tanto di organigramma (presidente, vicepresidente, ecc. ecc.) il sito fornisce informazioni sull’origine del frutto chinotto (cinese, importato in Italia nel ‘500 da un navigatore di Savona), sulla diffusione della sua coltura, sulle sue proprietà organolettiche e sulle modalità di confezione della bibita, con tanto di tabelle comparative sulle calorie di analoghe bibite gassate, sull’aspetto ornamentale della pianta di chinotto e infine offre un’ampia panoramica sui produttori italiani di chinotto. Un link apre agli appassionati il paradiso della chinottoteca, con fotografie di oggetti di modernariato, manifesti pubblicitari e slogan a partire dagli anni Cinquanta. Il mitico chinotto Neri (qualcuno ricorderà il famoso “Bevi Neri Ne Ri-bevi”), trova posto, insieme ad altri cult, in un autentico museo del chinotto online. E infine varie curiosità chinottiche e, dulcis in fundo, un efficiente apparato di delazione sui locali nazionali che servono (i “buoni”) e che non servono (i “cattivi”) il chinotto.

Piccoli display per grandi testi: le soluzioni di www.garzantilibri.it e www.papiri.com I riassunti dei capolavori della letteratura di tutti i tempi e di ogni latitudine a portata del display del vostro cellulare. E’ la mitica Garzantina a fornirli a studenti frettolosi e a chiunque abbia bisogno di consultare in tempo reale la trama di un’opera di uno scrittore russo o di un romanzo francese. Basta una rapida interrogazione e dalla banca dati Garzanti ecco apparire la risposta in ordine di autore, titolo, numero progressivo: www.garzantilibri.it vi porta così in una sala di consultazione direttamente via WAP. Al palmare è invece dedicato il sito www.papiri.com che vi consente di visualizzare per consultazione sul vostro minicomputer opere varie. L’appuntamento con l’informazione libraria del gruppo UTET è invece al sito www.piazzadante.it. Un

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sito veloce, utile e ricco. Anche se in questo caso è consigliabile il desktop di casa.

Britannica.com riduce ancora il personale. La pubblicità non basta a pagare le spese La gloriosa Enciclopedia Britannica compie 232 anni e licenzia ancora 68 persone (il 31 per cento della sua forza lavoro) nella sua filiale americana. La contrazione segue di un anno quella del novembre 2000 quando la società, sbarcata online in grande stile con 220 impiegati, fu costretta a mandarne a casa 75. La dura legge di Internet non ha consentito di assorbire i costi che un sito come Britannica.com doveva sostenere. La pubblicità da sola, infatti, per altro in crisi anch’essa da parecchi mesi, non era più in grado di sostenere le spese. Così i licenziamenti annunciati riguardano persone che si occupavano della compilazione e dell’aggiornamento costante delle voci dell’Enciclopedia. Anche la strategia della consultazione gratuita, adottata in questi mesi dalla società, sta lasciando il posto all’eventualità di una consultazione su abbonamento. E si tratta di un trend generale, quello del passaggio da “gratis” a “dietro pagamento”, ha commentato Louise Keloe, columnist del quotidiano inglese “Financial Times”, perfettamente in tono con la tendenza degli Internet provider più grandi (AltaVista e T-On line in testa) di offrire tariffe differenziate.

Le cifre di Datamonitor sull’e-commerce “personalizzato” sino al 2006 Datamonitor, la compagnia americana specializzata nell’analisi dell’industria del “business information”, pubblica i nuovi dati emersi da un suo studio condotto sui comportamenti dei consumatori negli States e in Europa. Parola chiave nei prossimi anni sarà la “personalizzazione” dell’offerta del mercato globale. Registrare il comportamento dei consumatori, le loro preferenze, e rispondere loro in tempo reale, individuando un’interazione tra l’azienda e l’utente, ha iniziato a divenire il differenziatore chiave nella comunicazione pubblicitaria e nella strategia di mercato non soltanto per ciò che concerne Internet, ma anche per altri dispositivi concorrenti, quali i cellulari e la TV

interattiva. Il recente rapporto di Datamonitor rivela che gli investimenti in tecnologia “personalizzata” passeranno dai 500 miliardi di dollari del 2001 a 2mila100 miliardi di dollari nel 2006. In Europa la nazione che investirà di più nel targeting tecnologico sarà il Regno Unito (28 per cento), seguito da Germania (24 per cento) e Francia (20 per cento). Mentre gli Stati Uniti, leader nell’e-commerce e nelle tecnologie CRM, genereranno nello stesso periodo il 67 per cento di guadagni su prodotti “personalizzati”. A dispetto del fatto di essere considerati tra le economie più piccole, i Paesi Scandinavi copriranno il 13 per cento degli investimenti dell’intero mercato europeo, e questo in relazione al fatto che sono tra i Paesi nei quali Internet e le telecomunicazioni sono maggiormente sviluppate. Servizi finanziari in testa – soprattutto con l’ebanking – ma anche il settore delle telecomunicazioni e dell’entertainment, saranno gli indotti nei quali la corsa alla personalizzazione sarà più forte. Sebbene attualmente limitato, di fatto, ad Internet, lo sviluppo del radiomobile (telefonini cellulari e PDAs) e della televisione interattiva creeranno nuove richieste per software di personalizzazione. Ma personalizzazione vorrà dire, innanzi tutto, privacy del consumatore. E mentre gli Stati Uniti al riguardo adottano una politica di autoregolazione del mercato, a questo proposito i Paesi Europei hanno varato una legislazione più severa. Antoine Bousquest, analista tecnologico di Datamonitor, ha commentato: “sebbene i software di personalizzazione siano ancora ad uno stadio abbastanza primitivo, e in quest’ottica la privacy costituisca un problema, tuttavia le compagnie si stanno attrezzando per soddisfare sempre più, anche in questo campo, le esigenze e le aspettative dei clienti. Mano a mano che il flusso di informazioni cresce (sia esso a base di informazioni commerciali, di servizi o di mass-media) e si rivolge a nuovi canali di comunicazione, diverrà vitale per le compagnie acquisire i mezzi per gestire in modo appropriato un mercato personalizzato”.

La Fondazione Knight offre 250mila dollari per Newsplex Una delle più prestigiose fondazioni private americane di giornalismo ha approvato uno stanziamento di 250mila dollari per il prototipo di micro-newsroom a media multipli Newsplex, per l’incremento della

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convergenza industriale del settore delle notizie. L’annuncio dello stanziamento della somma è stato dato lo scorso 13 settembre dal Presidente della Fondazione Lo stanziamento per un supporto operativo generale aiuterà per mezzo di Newsplex a formare giornalisti multimediali, in collaborazione con l’Università del South Carolina, dove l’installazione è stata progettata e costruita dall’Ifra, l’Associazione Internazionale per la Tecnologia nei Media. La Knight Foundation promuove programmi di perfezionamento in giornalismo in tutto il mondo e in almeno 26 installazioni negli States.

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Banda Larga: il futuro di Internet Broadband: una velocità nel trasferire i dati sino a duecento volte superiore rispetto ai tradizionali 56 Kbps analogici. Secondo una proiezione di Forrester Research entro il 2005 il 18 per centro degli utenti Internet europei vi sarà collegata. I vantaggi sono molteplici e intuitivi. In primo la sicurezza e l’affidabilità del collegamento, in secondo luogo la maggiore rapidità nello scaricare da Internet materiale digitale e dati. Grazie alla broadband si potrà vedere on demand un filmato widescreen sulla Tv o sullo schermo, scaricare un brano musicale in pochi secondi o giocare al videogame preferito con altri utenti. Oggi molti provider offrono l’ADSL. Ecco qualche dato comparativo: * TELECOM – http://bbb.187.it Teleconomy ADSL Velocità: fino a 640 Kbps/128 Kbps Tempi di attivazione: 21-30 giorni Casella e-mail e extra: 1 casella e 20 MB di spazio Web, 10 SMS al giorno, utilizzo Videomail modem incluso * TISCALI – http://adsl.tiscali.it Basic 10030 Velocità: fino a 320 Kbps/128 Kbps Tempi di attivazione: 21-30 giorni Casella e-mail e extra: 5 caselle un dominio.it 100 MB spazio disco 30 alias e-mail, utilizzo Voispring e Netfax e modem escluso * ARUBA – www.aruba.it ADSL 256 Velocità: fino a 256 Kbps/128 Kbps Tempi di attivazione: 21-30 giorni Casella e-mail e extra: modem escluso (acquisto

agevolato) * NETSYSTEM - www.netsystem.com NetSystem.com Velocità: fino a 1Mbitps/56 K (via modem) Tempi di attivazione: immediata Casella e-mail e extra: acquisto della scheda insieme all’erogazione del servizio Dal 1 ottobre parte Free ADSL (costo £ 95 lire/ min. + 200 lire scatto alla risposta) * INFOSTRADA – www.net24.it Libero ADSL Premium Velocità: fino a 640 Kbps/128 Kbps (banda minima 50Kbps Tempi di attivazione: 21-30 giorni Casella e-mail e extra: 3 caselle, una casella WAP spazio web illimitato, modem incluso, chiamate telefoniche urbane gratuite e illimitate * KATAWEB – www.adsl.kataweb.it ADSL Velocità: fino a 640 Kbps/128 Kbps Tempi di attivazione: 30-45 giorni Casella e-mail e extra: modem incluso, accesso al portale Kataweb * GALACTICA – www.galactica.it GalADSL Easy Velocità: fino a 640 Kbps/128 Kbps Tempi di attivazione: 15-21 giorni Casella e-mail e extra: 1 casella e modem escluso, help-desk telefonico e tramite posta elettronica, sconti per pagamento unico e annuale * ALBACOM – www.albacom.it Uny Sprint Light Velocità: fino a 640 Kbps/128 Kbps 10 Kbps di banda garantita Tempi di attivazione: 21-30 giorni Casella e-mail e extra: 10 caselle 20 MB spazio web e modem incluso, possibilità di telefonare con tariffe agevolate * FASTWEB – www.fastweb.it Internet Senza Limiti Velocità: fino a 10 Mbit/s Tempi di attivazione: 30-45 giorni Casella e-mail e extra: 6 caselle, abilitazione alla Tv di Fastweb, telefonate ai clienti Fastweb, 4 ore al mese di telefoinate locali, 2 ore al mese di telefonate nazionali, modem incluso * MC-LINK – www.mclink.it ADSL@home Velocità: fino a 640 Kbps/128 Kbps

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Internet a pagamento non spaventa gli amanti del web. Nielsen//NetRatings radiografa gli italiani su Internet Da un rapporto commissionato da “IlSole24ore” alla società di ricerche industriali Nielsen//NetRatings emerge come la possibilità di navigare a pagamento non spaventi gli italiani. Ad un campione di 500 utenti di Internet, collegati almeno una volta nelle due settimane precedenti il sondaggio, è stato chiesto che tipo di connessione usasse. Il 73,9 per cento ha affermato di impiegare una connessione gratuita e il 66,5 per cento di loro ha affermato che si sarebbe continuato a collegare ad Internet anche a pagamento. Sulle cifre non c’è, però molto da scialare. Oltre la metà (il 50,4 per cento) non supererebbe le 15mila lire mensili; un po’ meno di un terzo (il 30,9 per cento) arriverebbe alle 30mila lire e il 12,2 per cento si attesterebbe sulle 50mila lire. Solo il 3,3 per cento supererebbe questa cifra. Su questa base, incrociando i dati sulle famiglie dotate di accesso alla Rete e collegate nei quindici giorni precedenti il sondaggio, la società Nielsen// NetRatings ha valutato il mercato potenziale di questo business in circa 570 miliardi di lire. Solo un navigatore su tre (il 31,5 per cento), invece, pagherebbe per accedere a un sito o ai suoi contenuti. Una sorpresa riguarda comunque la distribuzione geografica dell’entusiasmo per un pay-Internet. Il picco dei disponibili al pay-per-view si trova tra gli abitanti del Mezzogiorno d’Italia (il 74,7 per cento), sicuramente gli abitanti del nostro Paese più entusiasti della Rete.

Diamonds are forever Ricordate il giovane Sean Connery nel celebre James Bond di “Una cascata di diamanti”? Richiesto da “M” cosa sapesse sui diamanti risponde, con un lieve sorriso, che il diamante “è la più dura sostanza che si trovi in natura ed è il miglior amico delle donne, come il cane lo è dell’uomo”.

Il gioielliere Leo Schatchter ha probabilmente rinverdito la battuta di Bond, e ha creato (e brevettato) per la gioia delle signore un esclusivo gioiello tagliato a 66 faccette invece delle 58 tradizionali fissate da Tiffany nel 1870. Il risultato sono diamanti di straordinaria purezza e luminosità, gioie inimitabili, per gli occhi e per il portafoglio. Pezzi unici autenticati (con il certificato di “ritorno di luce”) e un numero inciso a laser su ogni pietra che, inserito nel counter del sito del gioelliere (www.leocut.com) fornisce una serie di informazioni preziose ed esclusive, dalla miniera di provenienza al processo di taglio e al tagliatore. Per saperne di più si consiglia la visita al sito www.diamondaires.com.

Su Internet nel nome di Allah Se i Talebani hanno esorcizzato la Rete come malvagia, interdicendo l’uso e la pratica di Internet agli afgani, il nome di Allah, comunque, viaggia sulle fibre ottiche a varie frequenze. Il quotidiano americano Usa Today aveva, all’indomani del disastro delle Twin Towers, ipotizzato che Osama Bin Laden avesse perfezionato gli ordini esecutivi ai terroristi proprio via Internet, attraverso banali messaggi che nascondevano però una micidiale criptatura. Nell’isteria collettiva che ha seguito quegli eventi l’intera Rete ha dovuto subire il controllo di strumenti messi a punto dalle polizie di tutto il mondo, attraverso programmi quali Echelon, “Carnivore”, ecc., che hanno messo a dura prova la privacy di milioni di utenti di Internet. Ma l’Islam – lo si ripete frequentemente di questi tempi ed è bene continuare a ripeterlo – non è affatto sinonimo di terrorismo. Anzi. * Per entrare nel cyberislam non è male una visita al sito www.arab.it, un vero e proprio portale dal quale è possibile non solo accedere ai principali media arabi (quotidiani, radio, Tv, emittenti satellitari, Al Jazeera compresa) ma anche a una ben rifornita pagina di cucina mediorientale, con tanto di ricette succulente e costantemente aggiornate. Allo stesso sito è disponibile anche un sistema per convertire il calendario gregoriano in quello islamico e viceversa. * Ad informazioni più “culturali” si dedica invece il sito www.sufi.it, che permette di scoprire i cinque pilastri della fede islamica (professione di fede, preghiera, elemosina, digiuno e pellegrinaggio) e di sca-

WEB INSIDER

Tempi di attivazione: 15-21 giorni Casella e-mail e extra: 10 caselle personalizzate un dominio con spazio web, consultazione Gazzetta Ufficiale, modem escluso ma possibilità di noleggio agevolato del modem a £ 12.000 mensili

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TecnoMedia BUSINESS

@Internet

ricare una versione audiotestuale del Corano e i font per la traslitterazione dall’arabo. Immagini di moschee e minareti di diversi Paesi accompagnano un video animato della “salat”, la preghiera quotidiana, che mostra come compierla secondo tradizione. Infine è possibile trascrivere il proprio nome in caratteri arabi e consultare una ricca bibliografia (con relativa spedizione online dei testi che si desiderano). * Nel sito www.legamussulmana.it si può invece ammirare invece la copia manoscritta del Corano appartenuta al sultano Solimano il Magnifico.

WEB INSIDER

Uffici stampa on-line La comunicazione tradizionale degli uffici stampa punta sul web per rinnovarsi, e sempre più aziende di comunicazione offrono ai propri clienti servizi integrati che puntano sulla sinergia fra parola stampata e on-line. E’ il caso del centro servizi Idee e parole, www.idee-parole.it, che vanta fra i propri clienti associazioni, istituti di ricerca ed aziende quali ANEE, Choralia, Randstad Italia, Mediaset, Politecnico di Milano, Soter, H3G e Zurich Investment Sim, che da

poco ha deciso di affiancare la tradizionale attività di servizi nell’area della comunicazione con prodotti “chiavi in mano” per il web. La presenza in rete delle aziende clienti è attivamente promossa tramite attività di web marketing come l’indicizzazione nei motori di ricerca, il posizionamento sui portali generalisti e di settore, il monitoraggio delle communities. L’attività redazionale comprende, per l’on-line, la produzione di contenuti per i siti, la creazione di riviste e di newsletter mirate. A questo si affianca la tradizionale produzione di testi stampati per presentazioni istituzionali e di prodotto, la realizzazione di cataloghi, l’ideazione di newsletter. Idee e Parole garantisce inoltre traduzioni nelle principali lingue con un servizio efficiente e tempestivo, tramite una fitta rete di traduttori. Tra i servizi di traduzione dedicati all’on-line: localizzazione italiana di siti esteri, realizzazione della versione inglese di siti italiani tramite replica integrale oppure sintesi dei contenuti principali, newsletter e flash informativi in più lingue da veicolare periodicamente sul sito dei clienti. Completa l’offerta l’attività di formazione rivolta sia aziende sia a enti e organizzazioni (scuole, biblioteche) che si stanno predisponendo all’utilizzo dei nuovi media.

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Lo Scaffale

Tutto sul mondo dei media tradizionali Con particolare attenzione ai contratti di categoria

A cura del Centro di Documentazione Giornalistica

MEDIAINONDA (RADIO E TV) AGENDA DEL GIORNALISTA II Roma 2001, pp. 640, £ 120.000 (venduto solo insieme al vol. I, “La Stampa”, pp.1007)

Avvicendamento ai vertici dei media: il “re” finora indiscusso, il quotidiano, vede minacciato il suo regno dall’ingresso della free press. È quanto emerge dai dati pubblicati nel secondo volume dell’Agenda del Giornalista, Mediainonda. D’altro canto i dati parlano chiaro: Metro, nato nel 2000 dichiara una tiratura di 250.000 copie nella sola città di Roma e Leggo, il primo quotidiano gratuito a tiratura nazionale del gruppo Caltagirone, fondato nel maggio 2001 viene già distribuito nelle stazioni ferroviarie e metropolitane di Roma, Torino, Milano, Venezia, Napoli, Firenze e Bologna. La formula vincente sta innanzitutto in poche notizie di politica, e poi in tante news di cronaca cittadina, sport, spettacoli e lavoro; insomma un’informazione mirata ad essere di compagnia durante un viaggio. Previsioni a breve? La free press è destinata a raggiungere quota 1 milione di copie al giorno entro la fine dell’anno. Una lezione che non dovrebbe sfuggire ai quotidiani “tradizionali” che, come dimostrano i dati Ads, non hanno subito variazioni nella diffusione. Mediainonda ha riservato anche una particolare attenzione al fermento del giornalismo radio-televisivo pubblicando il primo contratto giornalistico delle “piccole”, firmato dalla Fnsi e dal coordinamento AerAnti-Corallo, e dedicando maggiore spazio all’infor-

mazione via satellite. Inoltre il secondo volume dell’Agenda del Giornalista ha dedicato uno Speciale Elezioni al cambio dei vertici degli organismi di categoria che si avviano verso una nuova fase di concertazione: “Puntiamo ad avere più aderenza tra le istituzioni giornalistiche -ha dichiarato il neo presidente dell’Ordine, Lorenzo Del Boca, nell’intervista contenuta in Mediainonda- e il Consiglio nazionale dei Giornalisti farà da cerniera per dare riconoscibilità alla categoria”. Infine “ Il Punto” sul nuovo contratto con il segretario generale della Fnsi, Paolo Serventi Longhi. Tutti i siti d’informazione italiani ed esteri Agenzie di stampa, giornali on line, servizi di ricerca: l’informazione giornalistica in Rete a portata di clic

A cura del Centro di Documentazione Giornalistica

INTERNET MEDIASURFER AGENDA DEL GIORNALISTA III Roma 2001, pp. 480, £ 35.000

È crisi o non è crisi per i servizi del web? Solo i dati possono rispondere con certezza a questa domanda “tormentone”. E l’Osservatorio Italia Media on line di Internet Mediasurfer, il III volume dell’Agenda del Giornalista, in uscita in questi giorni, rileva puntualmente lo sviluppo in Internet di quotidiani, periodici, agenzie di stampa ed e-zine. Per il quarto anno consecutivo, infatti, il Centro di Documentazione Giornalistica fotografa il mondo dell’informazione in Rete. La novità di quest’anno sta nel criterio di selezione dei siti riportati nella pubblicazione: sono state recensite solo quelle pagine con contenuti informativi e giornalistici, con gruppi di discussione, documenti, banche dati e chiavi di ricerca.

LO SCAFFALE

“Lo Scaffale” presenta i libri più importanti dedicati all’ industria editoriale, con particolare riguardo al settore della stampa, ai “new media”, all’universo emergente della comunicazione elettronica e digitale, allo sviluppo ed all’impiego delle tecnologie informatiche nell’industria grafica ed alle più moderne tecniche manageriali che possono trovare applicazione nell’industria della comunicazione. Una grande biblioteca di saggi, monografie, manuali tecnici e testi di management, una galleria di idee che invitano alla conoscenza ed alla riflessione.

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LO SCAFFALE

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Particolare cura è stata dedicata alla sezione relativa all’Italia, dove è stato registrato l’incremento di tutti i media on line, fatta eccezione per i periodici e le radio: nel 2001, sono stati recensiti nel nostro Paese 1020 periodici (-15,85 per cento rispetto al 2000) e 229 emittenti radiofoniche, con una diminuzione del 19,37 % rispetto allo scorso anno, quando erano 284. I quotidiani raggiungono quota 103 con un incremento del 32,05%, mentre le electronic magazine svettano a 888, con una crescita rispetto all’anno precedente del 73,43 per cento, e le tv passano dalle 95 del 2000 alle 110 del 2001 con un balzo del 15,78 per cento. Il vero boom, sempre secondo i dati dell’Osservatorio Italia Media on line, è quello delle agenzie di stampa che fanno notare la loro presenza in Rete: erano 56 nel 2000, oggi 121, registrando un incremento del 116,07 %. Persino le istituzioni pubbliche aumentano esponenzialmente; gli uffici di comunicazione delle amministrazioni locali, presenti con le reti civiche, subiscono un incremento del 21,87 %. Per quanto riguarda invece i paesi esteri, Internet Mediasurfer recensisce i siti di interesse giornalistico di Europa, Asia, Africa, Canada, Stati Uniti, America Latina ed Oceania. Inoltre una dettagliata sezione è riservata ai 100 siti più visitati dai giornalisti statunitensi, dove viene dato particolare risalto all’applicazione delle leggi sulla privacy. Nella sezione estera dedicata al “villaggio globale” è possibile trovare, infine, le electronic magazine suddivise per categoria e radio e tv stream on line.

essere aggirato e superato, e www.colour insegna come fare, spiegando con molta chiarezza il funzionamento dei colori sullo schermo e le potenziali cause di discrepanza fra il progetto iniziale e il risultato finale. Esamina nei dettagli il processo di conversione dei colori dall’immagine originale alla versione sullo schermo e fornisce una panoramica completa e approfondita dell’utilizzo efficace dei colori nella progettazione di pagine Web. Come gestire i colori nei progetti sul Web, in modo da mantenere il controllo sul risultato finale, indipendentemente dalla macchina su cui viene mostrato? Le spiegazioni e i consigli dell’esperto sono l’argomento del volume www.colour. L’impatto dei colori in un sito e il loro potere evocativo; come vengono generati i colori sullo schermo e in che cosa si distinguono da quelli stampati; suggerimenti pratici sulla loro gestione e controllo e sulle tecniche, come il “dithering”, per manipolare i colori “Web-safe”. Questi i principali temi trattati nel libro, che si chiude con una rassegna di esempi di utilizzo dei colori sul Web di straordinario effetto: una galleria di più di 300 siti in cui i colori hanno un ruolo particolarmente significativo. Progettare un layout di impatto Una dettagliata analisi degli strumenti a disposizione dell’impaginatore Web ed una galleria di esempi disponibili in Rete Roger Pring

Padroneggiare i colori nel mondo digitale Una guida completa per la comprensione dell’universo dei colori, dalla generazione a monitor fino alla stampa Roger Pring

WWW.COLOUR Apogeo, Milano 2001 pp.192, £ 78.000

Per la sua natura elusiva, l’uso dei colori è sempre stata una materia difficile da afferrare e da insegnare e, nella progettazione sul Web, le difficoltà sono anche maggiori: la resa di un progetto, infatti, spesso tradisce le aspettative, perché ciò che si vede non è necessariamente ciò che si ottiene. Il problema però può

WWW.LAYOUT Apogeo, Milano 2001 192 pp. £ 78.000

Gli enormi progressi tecnici che hanno accompagnato l’avvento del Web non hanno cambiato il fine ultimo di chi vuole progettare pagine efficaci e accattivanti; sullo schermo o su una pagina stampata le regole per ottenere un layout a regola d’arte restano le stesse. Lineare o di forte impatto, tradizionale o elaborato, un progetto sul Web si concentra, come qualsiasi altro, su un punto essenziale: il messaggio. E gli elementi visivi hanno il compito di supportarlo, rafforzarlo, renderlo comprensibile. Per chi progetta sul Web la differenza sta negli strumenti offerti dal mezzo e negli eventuali vincoli; nella capacità di sfruttare al meglio i primi e di aggirare i secondi.

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Il libro inizia dagli elementi di base: i principi di un buon layout e come si applicano all’era digitale; i nuovi strumenti che un designer sul Web deve conoscere e usare - codice HTML, CSS, software, collegamenti ipertestuali - sono tutti descritti e ne vengono spiegate le applicazioni. Si passa poi agli aspetti pratici della progettazione di una pagina Web - la divisione in blocchi funzionali e l’uso delle tabelle - prima di addentrarsi nei dettagli dell’uso del testo e della grafica e del loro funzionamento nel contesto della Rete. Vengono esplorati anche gli elementi tipici del Web, come i controlli per la navigazione, le ancore, i rollover e le animazioni. Chiude il libro una parata di progetti particolarmente significativi: per ognuno vengono analizzati gli aspetti più interessanti e i motivi del successo. I caratteri sul Web: forma e contenuto Una miniera di consigli tecnici ed una galleria di 300 siti Internet, per comprendere l’importanza e l’uso dei caratteri Roger Pring

WWW.TYPE Apogeo, Milano 2001 192 pp. £ 78.000

Nonostante la presenza di colori, suoni, animazioni, sullo schermo le parole sono più importanti che mai. Devono persuadere e informare e, perché no, sedurre, catturando l’attenzione nel modo più rapido ed efficace. Come superare i vincoli tipografici imposti dal Web? I caratteri devono essere immagini, lente da

caricare, o testo HTML, limitato dal punto di vista creativo? www.type è la guida ideale per tutti coloro che perseguono un obiettivo solo apparentemente semplice: rendere i testi su Internet piacevoli da vedere e facili da leggere. www.type mette a fuoco un problema spesso trascurato dai manuali tecnici di progettazione grafica su Internet: l’aspetto dei caratteri e la loro resa funzionale. La prima parte del libro esplora il contributo dei diversi font all’impatto comunicativo di siti Web di ogni tipo: personali, di informazioni, istituzionali, promozionali, oltre ai siti ibridi, i più complessi, perché si propongono molteplici obiettivi. La seconda parte del volume passa in rassegna 300 siti particolarmente significativi dal punto di vista dell’uso dei caratteri, con un attento esame della loro resa dal punto di vista dello stile e dell’aderenza agli obiettivi. Una miniera di spunti che i lettori potranno applicare ai loro progetti sul Web. Roger Pring lavora come designer grafico dal 1982 e conosce i segreti e le possibilità di computer e schermi di ogni tipo. È molto noto come insegnante, soprattutto in Francia, in Medio Oriente e in Gran Bretagna, dove si è specializzato in progettazione grafica su Macintosh. Fra le sue numerose pubblicazioni, la nuova edizione di The MacDesigner’s Handbook (Running Press) e, sempre per la serie Design Directories, di www.colour; ha messo a frutto la sua esperienza nel campo della fotografia curando il progetto editoriale di The Photograper’s Handbook (Dorling Kindersley) e di una serie di manuali per Kodak. Ha una profonda esperienza di progettazione grafica su Internet, con un particolare interesse per gli aspetti legati alla tipografia.

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Kodak Polychrome Graphics acquista il settore color proofing di Imation Kodak Polychrome Graphics ha recentemente an- Proofing System. Oltre a questi sono parte dell’accornunciato di aver raggiunto un accordo definitivo a li- do i sistemi Verifi™ Accurate Web Color, Color vello internazionale con la Imation Corporation in base Fidelity Module, ColorKey e Rainbow Proofing al quale KPG acquisterà tutte le attività del settore color Systems 2040 e 4700. proofing e color software di Imation - tra cui la linea L’annuncio del raggiungimento dell’accordo è stato Matchprint™, dedicata alle prove colore. Il valore dato da Jeff Jacobson, Chief Executive Officer di complessivo della transaKPG e da Bill Monahan, zione è di 50 milioni di Chairman e Chief dollari USA, che saranno Executive Officer di pagati in contanti. SeconImation. Via del Pratignone 38/40 do i termini dell’accordo, KPG Per KPG si tratta di una nuova 50041 Calenzano (FI) entrerà in possesso dell’intera gamconferma di una fase di crescita tel. 0558836200 - fax 0558836222 ma dei prodotti Imation di color estremamente positiva. Grazie all’achttp://www.kpgraphics.com proofing e color software, insieme allo quisizione della linea di tecnologie di stabilimento produttivo Imation di Weatherford, in Imation dedicate alle prove colore, i clienti delle due Oklahoma ed assorbirà circa 500 collaboratori attual- società avranno a disposizione una gamma più ampia mente impiegati presso la Imation. La Imation Corp. è e completa di prodotti di alta qualità. una società internazionale specializzata nel campo Entrambe le aziende sono fortemente radicate nel dell’archiviazione elettronica dei dati e nei sistemi di mercato dell’industria grafica internazionale, cui hangestione del colore. Conta su di un fatturato di 1,2 no sempre offerto soluzioni di indiscusso valore tecmiliardi di dollari USA, impiega attualmente circa nologico e commerciale, come provano anche i quat4.200 persone e distribuisce i propri prodotti in più di tordici GATF InterTech Awards che KPG e Imation 60 Paesi. Kodak Polychrome Graphics conta dal can- possono vantare complessivamente. L’accordo ragto suo oltre 130.000 clienti in più di 100 nazioni. E’ giunto tra le due società potrà diventare concretamenuno dei più importanti produttori mondiali di lastre, te operativo dopo essere stato ratificato, come di regofilm e sistemi dedicati all’industria grafica e della stam- la, dalle autorità internazionali anti-trust e di controlpa ed è leader nel campo delle tecnologie termiche lo. La definitiva approvazione è prevista per la fine digitali per Computer-to-Plate. La gamma dei prodot- del 2001. ti KPG dedicati al color proofing è basata sul Kodak Approval Digital Color Proofing system, che compren- Nessun cambiamento nel supporto ai clienti de il Recipe Color software, i prodotti Kodak Approval Imation Type 2 Media e la nuova stampante Kodak Polychrome La notizia della transazione ha generato curiosità Graphics First Check Desktop Color Proofer. A questi si aggiungerà - una volta definita l’acquisizione - l’at- tra gli attuali utilizzatori dei prodotti Imation in merituale produzione Imation. I prodotti di punta di Imation to alla futura gestione dei prodotti e del servizio di sono quelli che compongono la linea Matchprint™, assistenza tecnico-commerciale. Per fugare ogni possibile incertezza, Kodak ovvero i sistemi Matchprint per le prove colore convenzionali, il Matchprint Digital Halftone GT con tec- Polychrome Graphics intende confermare ufficialmennologia GAMUTec e i sistemi Matchprint Professional te al mercato internazionale che i programmi produttiServer, Matchprint Inkjet System, Matchprint Inkjet vi e commerciali del gruppo prevedono di continuare Proofing System 5046 e 5060 e Matchprint Virtual a fornire supporto tecnico e commerciale agli

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utilizzatori KPG. Tutti i dettagli dell’operazione, portata avanti attualmente da Vic Stalam, Chief Marketing Officer di KPG e da Barbara Cederberg, Presidente della divisione Color Technologies di Imation, potranno essere annunciati, come di regola, soltanto dopo l’avvenuta ratificazione dell’acquisto da parte della commissione anti-trust e degli altri enti internazionali di controllo, prevista per la fine del 2001.

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utilizzatori e ad investire nell’intera gamma di prodotti Imation color proofing e color software. Jeff Jacobson, Chief Executive Officer di KPG, ha ufficialmente dichiarato che la decisione di acquistare le linee Imation di color proofing e color software deriva dal fatto che l’azienda attribuisce a queste un alto valore sia tecnologico che commerciale. I prodotti Imation saranno inseriti da KPG all’interno della propria gamma, che ne risulterà così ampliata e potenziata e i clienti saranno seguiti allo stesso modo degli

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Editoria in Italia: L’Eco di Biella con GN3

L’Eco di Biella venne fondato nel 1946 e serve da nale, dai caratteri all’impaginazione. Per realizzarla sono state sfruttate le nuove tecnoormai 55 anni l’area di Biella e provincia (Cossato, Trivero, Vigliano, Candelo, Gaglianico e Ponderano), logie offerte da GN3. Il progetto grafico è stato seguiL’Eco di Biella è un bisettimanale in formato to da Michele Porta. L’aggiornamento a GN3 è stato broadsheet, in edicola il Lunedì e il Giovedì e rag- già portato a termine. Oltre a GN3, L’Eco di Biella utilizza anche il server OPI Topic versione 5.0, nonchè giunge una tiratura di oltre 15.000 copie. il sistema di archiviazione digitale L’Eco di Biella installò il sistema editoriale di T@RK (DAM). Tera nel 1998 con Costanzo Gatta. Franz Rossi, Consigliere DelegaOra, dopo 3 anni di produzione, il to di Tera, si è mostrato estremanuovo Direttore Responsabimente soddisfatto: “Ogni installe Walter Semeraro, ha lazione rappresenta un punriconfermato la fiducia nel to di inizio nel rapporto prodotto e ha fatto aggiorcon il nostro cliente. nare il sistema editoriale L’aggiornamento da alla sua più recente versiouna versiona all’altra con ne GN3. l’implicita conferma della Da un punto di vista fiducia nella nostra societecnico le migliorie sono Tera Digital Publishing S.p.A. tà e nel nostro software è state molte e per questo vi Via Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia estremamente importante rimandiamo al sito InterTel. +39 (2) 38.00.81.18 Fax +39 (2) 38.00.81.19 in quanto significa che nel net di Tera www.terae-mail sales@tera-it.com corso degli anni abbiamo saputo it.com, ricco di dettagli e descrigarantire la massima attenzione al zioni. Da un punto di vista squisitamente visivo è stata rivoluzionata la grafica del gior- utente e alle sue particolari esigenze.”

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Le lastre termiche Extrema 830 prodotte dalla La- tecnici della Lastra che sono tutti i giorni a contatto stra nel suo stabilimento di Manerbio sono certificate con platesetter, non solo per la velocità ma anche per per gli espositori CTP della Luscher distribuiti da NTG la qualità e ripetibili dell’esposizione: ad esempio, poiDigital. ché le lastre Extrema non richiedono necessariamente Questa certificazione è stata assicurata a seguito preriscaldamento in prima dell’esposizione, con il CTP di prove accurate eseguite nei proLuscher la lastra risulta comunque pri laboratori dove, oltre ai CTP uniforme e altamente qualitativa. delle principali case produttrici, Lastra, nella convinzione che il come Lotem Scitex, Tredsetter mercato dei ctg è in continua espanCreo e Barco, è entrato anche un sione e che la potenzialità del merNTG Digital srl XPose della Luscher. cato per le lastre termiche è molto Sede di Milano: La decisione di disporre superiore alle potenzialità attuali Strada 2, Edificio C3 - 20090 Milanofiori Assago (MI) d’espositori CTP presso la sala dei produttori mondiali, sta altel. 02 82 42 541 - fax 02 57511 893 demo di Lastra deriva sia dalla lestendo due nuove linee produtSede di Roma: necessità di controllare le prestative con tecnologie d’avanguardia Via Taro 39 - 00199 Roma zioni delle proprie lastre, quindi ad nel suo stabilimento di Verona, mentel. 06 84 16 190 - fax 06 85 41 469 uso interno, sia per offrire ai clienti la tre ha in progetto il raddoppio della liinternet: http://www.ntg.it possibilità di verificare i risultati delle nea recentemente entrata in produzione a e-mail: ntg@ntg.it lastre Extrema su diversi tipi d’espositori, Manerbio. Naturalmente, queste linee possia infine, per il training ai propri distributori in modo sono produrre sia lastre termiche, sia lastre convenche abbiano l’opportunità di conoscere i CTP dei pro- zionali. duttori leader di mercato. i Sigg. A. Leoni, A. Milauro, (Lastra), I. Binetti (NTG Digital) Con questa scelta Lastra si pone in una posizione nella sala dimostrazioni di Lastra a Manerbio (BS) d’imparzialità nei confronti dei produttori di CTP in modo da non influenzare il proprio cliente, il quale a sua volta è libero di scegliere le lastre dal fornitore di fiducia e di cambiare quando lo ritiene necessario. L’espositore Luscher XPose 120, nel formato 70x100, fornito alla Lastra da NTG è uno di quelli esposti a Grafitalia, a caricamento manuale, dell’ultima generazione. La nuova generazione di platesetter Xpose! è caratterizzata da una aumentata velocità di esposizione rispetto alla precedente (finoa 14 lastre in un’ora ad alta risoluzione), tanto da aver bene impressionato i

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Lastra certifica il Computer To Plate Xpose della Luscher

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CreoScitex aggiunge nuove funzioni al portale Internet InSite CreoScitex ha presentato, nella recente cornice di un set completo di strumenti per gestire annotazioni, Grafitalia a Milano, la nuova versione del portale In- comodi per segnare le pagine e richiedere modifiche. ternet per la pre-stampa InSite. Le nuove funzioni consentono agli utenti abilitati di gestire in modo remoto Team Review ed interattivo le prove di stampa e di operare direttaTeam Review è un nuovo strumento che consente mente online grazie alle tecnologie Smart Review e Team Review. InSite, con la nuova versione, è in gra- la collaborazione online di più utenti a file individuado di gestire sia le soluzioni di workflow li. Gli operatori, ovunque si trovino nel Brisque, sia le soluzioni di workflow Prinergy. mondo, possono controllare file e pagine InSite è una suite di strumenti Internet che contemporaneamente, annotarsi contenuconsentono allo stampatore la possibilità di ti, prendere visione delle annotazioni offrire ai propri clienti numerosi nuovi serdegli altri operatori e approvare o rivizi, tra i quali la capacità di controllare in fiutare pagine, tutto in tempo reale. Il remoto le prove di stampa e di inviare le contenuto della finestra di ogni opeeventuali correzioni, in tempo reale, attraratore collegato viene continuaverso la Rete. Tutte le transaziomente aggiornato con le modini avvengono all’interno di fiche fatte dai partecipanti alla un’area protetta in modo da gasessione di lavoro. Come in una rantire la sicurezza, oltre che la video-chat, ogni partecipante fatturazione precisa. La sola tecpuò inviare annotazioni o tirare CreoScitex Italia S.r.l. nologia richiesta agli utilizzatori è la poslinee direttamente sulla pagina, operazioVia Pisa 250 sibilità di accedere e di navigare in Inter- 20099 Sesto San Giovanni ni controllate da un moderatore e visibili net. a tutti gli operatori partecipanti. Il modeMilano - Italy “InSite ottimizza il lavoro dello ratore ha il compito di gestire gli intervenTel: +39 02 262 59 77 stampatore, semplificando la comunicazio- Fax: +39 02 262 59 229 ti e tutte le modifiche apportate ad un lane e riducendo i tempi per l’approvazione voro, sia nella sessione in corso, sia nelle delle bozze, aumentando al tempo stesso il legame con sessioni precedenti, vengono memorizzate all’interno i propri clienti di riferimento” ha affermato Barry di un database. Quart, direttore della Divisione Commercial & Publication Workflow di CreoScitex. “L’abbattimen- Job Submission to dei costi e la riduzione dei tempi morti sono la chiave per il successo nel mercato competitivo di oggi. Job Submission consente agli utenti di inviare un InSite rappresenta un grandissimo vantaggio dei lavoro attraverso la Rete, direttamente al centro preworkflow CreoScitex. InSite velocizza i lavori, riduce stampa del proprio stampatore. I lavori vengono insprechi e costi sui materiali, permettendo allo viati in maniera veloce e semplice, senza preoccuparstampatore di differenziarsi dalla concorrenza”. si di doverli memorizzare su supporti esterni ed affidare le spedizioni ad un corriere. I lavori vengono comSmart Review pressi e codificati per un trasferimento sicuro e veloce a server InSite, presso lo stampatore, lasciando comunSmart Review è una tecnologia interattiva per il que aperta la possibilità di modifiche fino all’ultimo controllo delle bozze che consente agli utenti di pren- momento utile. InSite offre agli stampatori una serie dere visione dei propri lavori in forma di file a piena di servizi importantissimi per i propri clienti, come ad risoluzione, contenendo i tempi di download. Smart esempio la possibilità di approvare i file e le pagine, Review riproduce i dati al volo inviando al monitor richiedere modifiche e monitorare con grande precisolamente i pixel necessari attraverso Internet. Questa sione lo stato di avanzamento di ogni singolo lavoro, operazione consente agli operatori di spostare, ruotare riducendo notevolmente i tempi di lavorazione ed ed ingrandire le immagini. Smart Review offre inoltre ampliando il proprio raggio di azione.

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Zine si propone oggi come il servizio più all’avan- web. guardia per creare siti e pubblicazioni web. Zine offre tutti i vantaggi di un prodotto estremaProdotto da Navita srl, Zine è stato progettato sul- mente innovativo e versatile, pensato per chi vuole conla scorta di anni di esperienza nell’ambito delle tecno- tenuti aggiornabili in tempo reale, massima interattività logie web-oriented e del web publishing. e libertà grafica. Il tutto è fornito in modalità ASP: Infatti, Navita, dalla sua fondazione, basa il suo non è prevista nessuna installazioimpegno nell’elaborazione di soluzioni lene e nessun acquisto di licenza, il gate al mondo dell’editoria. Lo studio servizio viene erogato mediante il delle esigenze di diverse tipologie pagamento di un contributo di attidi cliente, editori e aziende, e il vazione e di un canone. confronto quotidiano con alcune In modo rapido e facilmente tra le più importanti realtà del intuitivo si può creare e gestire la mondo editoriale nazionale, hanstruttura di tutte le sezioni (rubrino portato la softwarehouse fioche, argomenti, servizi) di cui si rentina a ottimizzare le procedure vuole dotare il sito. I contenuti venVia Sassetti 1 - 50123 Firenze di archiviazione e diffusione delgono archiviati e catalogati in un artel. 055/277651 - fax 055/264386 l’informazione mediante l’adoziochivio multimediale, con files di qualE-mail: mailbox@mail.navita.it ne di tecnologie Internet e Intranet. siasi formato, per essere utilizzati o mohttp://www.navita.it Con Zine viene dato valore dificati in qualsiasi momento. aggiunto ad ogni progetto di comunicazione realizzaCon operazioni semplici è possibile importare la to per Internet. grafica costruita con qualsiasi sistema di editor tradiUn servizio altamente professionale fornisce assi- zionale. Inoltre si può importare un intero sito già esistenza tramite mail e chat, e, inoltre, una guida on line stente comprensivo di grafica e contenuti e decidere risolve al volo qualsiasi dubbio. se renderlo interamente dinamico o rendere dinamiZine si rivolge ad un pubblico variegato che com- che soltanto alcune sezioni particolari. prende chiunque si trovi ogni giorno a creare o ammiAll’interno di Zine è prevista una serie di moduli nistrare siti web: enti pubblici o privati che puntano a che permettono di creare una reale interazione con gli valorizzare la loro presenza in rete, a web designer, utenti attraverso la creazione di una vera e propria internet provider, studi di grafica, a tutti coloro che community: Forum, Commenti, Chat e ancora Sonvogliono ottimizzare i processi di produzione di siti daggi, Cartoline, Fotogallery, Test, Form…

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ZINE, Internet come serve a te. Progetta e produci il tuo web in modo facile, professionale, interattivo

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Pressite per integrare Intellinet con le rotative per giornali quotidiani due “visioni” dei flussi di lavoro, integrandosi perfettamente con il software Intellinet, ricevendo quindi il piano di produzione editoriale e “trasformandolo” in istruzioni comprensibili al sistema di controllo e gestione della rotativa. All’operatore è demandata solo la funzione essenziale di scegliere l’ordine di produzione ed i cicli macchina della rotativa. Pressite si incarica di tutte le interazioni con Intellinet per la generazione dei piani di produzione lastre. La nuova integrazione inserita in un Integrare la visione editoriale flusso di lavoro CtP consente non solo con il punto di vista della prodi sapere “quante” lastre servono ma duzione “in quale ordine” di priorità vanno proHiT Internet Technologies SpA dotte in funzione dei cicli macchina. A partire dal 1996, anno di introPublishing & Communications Naturalmente il nuovo flusso di duzione del workflow pianificato email: publishing@hit.it sito web: www.hit.it lavoro “conosce” non solo l’orario nel Intellinet, sviluppato da Hi.T. Internet di AFFI: quale devono essere incise le lastre ma Technologies e divenuto in pochi anni Via Pace, 5Sede - Località Le Cocche, 14 il loro posizionamento in macchina uno standard di riferimento per l’in37010 AFFI - VERONA - ITALIA attraverso “annotation” incise nella dustria editoriale italiana, la software Tel +39.0456209-711 Fax +39.0456209-712 parte della lastra che non viene stamhouse veronese ha avviato la progetSede di Milano: pata sulla pagina del giornale. tazione di nuovi strumenti per allarVia Cavalcanti, 5 Per il trasferimento dei dati di comgare e perfezionare il concetto di “in20127 MILANO - ITALIA petenza del software che pilota le mactegrazione di processo” all’interno Tel +39.0228019.1 Fax +39.0228019.712 chine da stampa sono già stati svilupdell’industria dei giornali. pati moduli di interfaccia con ABBLa filosofia softwaristica che ha guidato lo sviluppo del nuovo prodotto, denominato Wifag, Man Roland e con i software di automazione Pressite, è stata quella di una progressiva integrazione sviluppati da EAE. Le prime integrazioni di flussi di fra la visione editoriale del workflow, fatta di testate, lavoro sono state installate presso il MainPost (Geredizioni, sezioni e pagine e la visione del workflow mania) e il gruppo olandese VUM. E’ probabile che della produzione, fatta di lastre da posizionare sui grup- dopo il successo ottenuto ad IfraExpo di Ginevra nuovi editori e nuovi centri stampa in Italia ed in Europa pi e cicli macchina da svolgere nei tempi previsti. Pressite si colloca esattamente in mezzo a queste decideranno di installare l’integrazione Pressite. Ad Ifra Expo di Ginevra Hi.T Internet Technologies ha annunciato un importante accordo di collaborazione con la società EidosMedia di Milano (come si legge in altra parte di TecnoMedia) ed ha colto l’occasione per presentare agli editori e stampatori di giornali italiani ed europei Pressite, la soluzione per una più completa integrazione del flusso di lavoro Intellinet con le grandi macchine per la stampa dei giornali.

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Unisys vince il Customer Satisfaction Award 2001

Unisys ha vinto il Customer Satisfaction Award propri clienti. 2001, il prestigioso riconoscimento promosso da L’asset vincente di Unisys è il Customer Value Andersen e da Il Sole 24 ore, conIndex, un sistema di valutazione siderato il più autorevole attestato delle esigenze e del livello di soddi eccellenza, assegnato alle aziendisfazione dei clienti, basato sulla de che operano sul fronte della misurazione di Satisfaction, customer satisfaction. Loyalty e Advocacy, punto di parUNISYS ITALIA spa Una giuria di esperti, composta tenza per sviluppare piani di Via B. Crespi 57 - 20159 Milano dalla semiologa Giulia Ceriani, da fidelizzazione personalizzati, tatel. 02/69851 - fax 02/6985588 Vittorio Colao di Omnitel, Ennio gliati sulle specifiche esigenze dei Doris di Mediolanum, Ernesto Greclienti. co di Bulgari, Guido Gentili de Il sole 24 ore, Sergio “Il Customer Satisfaction Award – ha dichiarato Lamonica di Andersen e Luca Majocchi di Unicredito Claudio Mastore, Direttore Generale di Unisys Italia, ha operato una selezione tra gli oltre 250 partecipanti, che ieri, martedì 16 ottobre ha ritirato il premio – è il che hanno concorso per le categorie “prodotti Business riconoscimento della spiccata sensibilità e della forte to Business”, “prodotti Business to Consumer”, “ser- attenzione che, da sempre, Unisys dedica ai propri vizi” e “servizi finanziari”. E Unisys è stata designata clienti. La profonda conoscenza delle loro esigenze è come vincitore della categoria “servizi” per la “Best un fattore chiave che ci consente di aiutarli a raggiunCustomer Understanding”. gere i propri obiettivi di business”. Dopo essere entrata nella short list della categoria “servizi”, costituita dalle 13 aziende che hanno tota- Unisys lizzato il punteggio più alto durante la selezione compiuta da Andersen, Unisys è stata insignita del preUnisys è una società di soluzioni per l’e-business, mio, dimostrando di aver sviluppato una profonda sen- con professionisti in 100 paesi di tutto il mondo, che sibilità e conoscenza dei bisogni e delle esigenze dei aiuta i propri clienti ad utilizzare l’Information propri clienti. technology per cogliere le opportunità e vincere le sfiNel corso della selezione, Unisys si è distinta per de dell’economia basata su Internet. I professionisti di la “Miglior conoscenza del cliente”, attestata dal forte Unisys integrano e forniscono le soluzioni, i servizi, impegno della direzione dell’azienda nell’ambito del- le piattaforme e le infrastrutture di rete che consentola customer satisfaction, per la condivisione dei valori no alle aziende e agli enti governativi di diventare ordi conoscenza e per la customer care, fattori fonda- ganizzazioni di successo in questo nuovo ambito. La mentali per una profonda comprensione dei propri società offre un ampio portafoglio di soluzioni per l’eclienti. business, denominato Unisys e-@ction, che si basa Il Customer Satisfaction Award attesta la consoli- sulle competenze maturate nell’ambito delle soluziodata esperienza di Unisys e la validità del proprio ap- ni per settori di mercato, servizi di rete, outsourcing, proccio customer oriented, basato su una precisa ana- systems integration e supporto multivendor. L’offerta lisi del business, volta a creare valore aggiunto per i viene poi completata da un’ampia gamma di servers

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Unisys si è aggiudicata il prestigioso premio, assegnato da Andersen e da Il Sole 24 Ore, piazzandosi al primo posto nella categoria ‘servizi’

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Unisys all’indirizzo: www.unisys.com. Le informazioni per gli investitori sono reperibili all’indirizzo: www.unisys.com/investor. Unisys ed e-@ction sono marchi registrati di proprietà di Unisys Corporation. Tutti gli altri marchi e nomi di prodotto citati nel presente comunicato sono marchi registrati dai rispettivi proprietari.

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enterprise-class e dalle tecnologie ad essi collegate. In particolare Unisys opera in alcuni fondamentali settori verticali di mercato tra i quali: finanza, trasporti, telecomunicazioni, editoria, commercio e industria, pubblico ed enti governativi. La sede principale della società si trova a Blue Bell, in Pennsylvania, nella zona di Greater Philadelphia. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito

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Luca Mazzierli è il nuovo Direttore Finanziario di dal 1994 infatti è stato il supporto creativo esterno alle operazioni di comunicazione e marketing di Tera TERA Digital Publishing S.p.A. Nato nel 1964 si è laureato giovanissimo presso Digital Publishing “Si tratta di una nuova sfida per me” commenta l’Università Cattolica di Milano in Economia e Commercio per poi iniziare subito la sua brillante carriera Walter Meregalli “Gli obiettivi miei e di Tjasa sono quelli di migliorare la comunicazione verso l’esterno lavorativa. e di aiutare e snellire quella verso l’inHa iniziato come Controller di produzione terno, che crediamo sia alla base di presso la Laboratori MAG SPA di Garbagnate una società di successo.” M.se (prodotti chimici di base per La nuova struttura di Markeaziende farmaceutiche), ting & Comunicazione, retta per poi passare alle dipenda Tjasa Pogacar e Walter denze della multinazionaMeregalli, si occuperà di le Endress + Hauser tutta la comunicazione S.p.A. di Cernusco S/N della multinazionale mila(strumenti di misura eletnese, dalla gestione deltronica). l’ufficio stampa, alla reaPrima di venire assunlizzazione delle campagne to in Tera, Luca Mazzierli, Tera Digital Publishing S.p.A. pubblicitarie, all’organizè stato Direttore FinanziaVia Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia zazione delle fiere. rio alla Finson S.p.A., una Tel. +39 (2) 38.00.81.18 Fax +39 (2) 38.00.81.19 L’arrivo di Meregalli in società operante nel campo e-mail sales@tera-it.com Tera Digital Publishing e la costidella produzione e della commertuzione di una struttura interna di marketing e di cocializzazione di software pacchettizzato. municazione coincide con un momento di forte espansione dell’Azienda, impegnata commercialmente orNuovo arrivo in Tera Digital Publishing mai su numerosi mercati, dalla Gran Bretagna alla MaLo staff di Tera Digital Publishing cresce; dal pri- lesia, agli Stati Uniti d’America. mo ottobre Walter Meregalli è stato chiamato a coprire, al fianco di Tjasa Pogacar, la posizione di respon- TERA: cambio di sede sabile della comunicazione nella nuova struttura Marketing & Comunicazione. Dal 21 Giugno 2001 la Tera Digital Publishing ha Walter Meregalli, milanese, classe 1966, non è però trasferito la sua sede legale in Via Gallarate, 200, a quello che si definisce un volto nuovo per l’Azienda, Milano.

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Nuovi arrivi e nuova sede per TERA

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Assegnata la prestigiosa certificazione Integrated Management System ISO 9001 agli stabilimenti tedeschi di Kodak Polychrome Graphics Kodak Polychrome Graphics ha recentemente ot- certificazione EN DIN ISO è stata assegnata a Kodak tenuto per i propri stabilimenti produttivi di Monaco e Polychrome Graphics - come di regola - dopo un’atOsterode l’estensione della certificazione ISO 9001 da tenta analisi di verifica eseguita da una società indipendente autorizzata. Si è Quality Assurance trattato in questo caso delSystem a Integrated Mala German Sociey for nagement System, grazie Certification of Managealla combinazione tra la Via del Pratignone 38/40 ment Systems, che ha ispezionato Quality Standard DIN EN ISO 50041 Calenzano (FI) gli stabilimenti per un’intera setti9001.2000 e la Environmental tel. 0558836200 - fax 0558836222 mana, verificando in profondità tutti Standard DIN ISO 14001.1996. I due http://www.kpgraphics.com gli aspetti relativi alla progettazione e stabilimenti, dove Kodak Polychrome Graphics produce lastre sia termiche che convenzio- alla produzione della lastre Kodak Polychrome nali, sono tra i primi in Germania ad avere ricevuto un Graphics, sia dal punto di vista della qualità dei procosì alto riconoscimento qualitativo, ottenuto grazie a dotti e dei servizi offerti agli utilizzatori - che KPG un programma strutturale teso alla massima riduzione continua ad incrementare - sia da quello dell’impatto dell’impatto ambientale in tutti i procedimenti di fab- ambientale. Il management di Kodak Polychrome bricazione. In particolare, Kodak Polychrome Graphics Graphics e tutti i collaboratori hanno accolto con granha provveduto a ridurre drasticamente i consumi di de soddisfazione questo importante riconoscimento, acqua e di energia elettrica, ha diminuito gli scarti di ottenuto grazie all’impegno di tutto lo staff, che costilavorazione ed ha introdotto tecniche speciali per la tuisce per la società un ulteriore passo avanti sulla stragestione e lo smaltimento dei residui. La nuova da del successo .

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Adobe System lancia InDesign 2.0 e detta nuovi standard tra i software per l’impaginazione e il design professionale

Adobe System Inc., il colosso californiano di gli altri prodotti della famiglia Adobe consentono a software per PC, ha annunciato grafici, creativi e sviluppatori di l’uscita negli States di InDesign continuare a rinnovare il settore e 2.0, il programma che definisce ad incrementare la produttività. nuovi standard per il design e Roger Black, esperto del setAdobe Systems Italia l’impaginazione professionale, tore e presidente di DaniloBlack che offre ai professionisti della Centro direzionale Colleoni - Pal. Taurus A3 Inc., un’azienda di design dove la 20041 Agrate Brianza (Mi) stampa, grafici e impaginatori gli creatività e l’efficienza rappresentel. 039 65501 fax 039 655050 strumenti creativi che ognuno ha tano l’anima e la linfa vitale del www.adobe.it info@adobe.it sempre sognato. business, ha dichiarato: “AttraverIl software, che arriverà in Itaso la nuova versione di InDesign, lia nel marzo 2002, si integra con le altre applicazioni Adobe presenta un’innovativa modalità di publishing, Adobe di grafica —Adobe Photoshop®, Adobe più collaborativa rispetto alle precedenti, in grado di Illustrator ® e Adobe Acrobat ®— meglio di qualsiasi soddisfare al meglio le esigenze del settore editoriale altra applicazione di impaginazione. Per di più è prov- offrendo una gamma di funzionalità avanzate volta a visto di funzioni intuitive che riducono a pochi e sem- promuovere e affermare la creatività. Gli strumenti di plici passaggi anche le operazioni di design molto ela- progettazione avanzati – ha concluso Black – la comborate, consentendo a chi lavora di essere più creativo pleta integrazione con i prodotti Adobe e i nuovi strued efficiente. E una volta pronti per la stampa, si può menti per gli sviluppatori fanno di In Design un chiacontare su risultati precisi e affidabili. InDesign 2.0 ro punto di riferimento per i nostri designer”. semplifica inoltre i processi per andare oltre la stampa grazie al supporto integrato per la pubblicazione su Creatività senza limiti diversi media —come PDF, eBook,Web e altro ancora. Le nuove funzioni di creatività che caratterizzano Sviluppato grazie all’apporto dato da designer pro- InDesign consentono ai designer professionisti di sufessionisti di tutto il mondo, InDesign 2.0 permette la perare una serie di limiti a tutt’oggi presenti nei prosoluzione di molti problemi legati alle attività di cessi di lavorazione. La funzione trasparenza, la priimpaginazione e design che gli utenti si trovano ad ma di questo tipo in un software di impaginazione, affrontare, offrendo una gamma di strumenti volti alla consente ai grafici di produrre velocemente e modifigestione attuale e futura del Cross-Media Publishing. care con facilità effetti in precedenza ottenibili solo Nuove funzionalità, quali il supporto dell’importazio- con l’impiego di altre applicazioni. Gli utenti possono ne e dell’esportazione in formato XML (Extensible applicare così agli oggetti effetti ombra, sfumature e Markup Language), la trasparenza, la creazione di ta- maschere di opacità completamente modificabili e belle, il supporto per documenti di notevoli dimensio- possono trasferire file Photoshop®, Illustrator® e ni, un’interfaccia di stampa di alto livello, il supporto Adobe PDF® (Portable Document Format) con tranativo per Mac OS X e una completa integrazione con sparenze all’interno di InDesign.

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Miglioramenti nelle prestazioni, forte integrazione con i principali software Adobe e centinaia di nuove funzionalità consentono ai professionisti della stampa una completa libertà creativa. Una serie di nuove soluzioni integrabili inoltre arricchisce ulteriormente il set di funzionalità dell’ultima versione del software della famiglia Adobe

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InDesign consente controlli di trasparenza versatili, l’applicazione di ombre riflesse, sfumature e altre impostazioni di trasparenza modificabili a testo, grafica e immagini in pochi e semplici passaggi. Permette di creare effetti speciali combinando i metodi di fusione con le impostazioni di opacità per modificare l ’aspetto degli oggetti sovrapposti. I metodi di fusione di InDesign,tra cui Scurisci, Schiarisci, Tonalità, Saturazione e Luminosità, funzionano come i corrispondenti in Photoshop. Grazie alla nuova funzionalità di creazione delle tabelle, i designer sono in grado di trasformare rapidamente testi delimitati da tabulazione in tabelle o di importare direttamente tabelle di Microsoft e di Excel. Per di più è possibile rifinire le tabelle applicando colori a righe alterne e modificando l’ampiezza e la larghezza di righe e colonne, e inserendo grafici e disegni all’interno di celle, e altro ancora. Le nuove funzioni di stampa includono la possibilità di salvare file PostScript® di alta qualità e indipendenti dal driver direttamente dalla finestra di dialogo di Stampa, di stampare pagine mastro, griglie, guide e miniature in modo semplice, di specificare l’abbondanza indipendentemente su tutti e quattro i margini della pagina e altro ancora. E’ possibile comporre Stili Flattener e creare output con effetti trasparenti affidabili utilizzando gli stili di trasparenza flattener, che offrono ai professionisti della stampa il controllo necessario. Per esempio è possibile arrivare a un buon compromesso tra la qualità dell’output e la velocità utilizzando le impostazioni predefinite flattener, come Medium-Resolution per la produzione veloce di bozze dal proprio desktop oppure High-Resolution per la stampa finale. Si può infine specificare e salvare stili flattener di trasparenza personalizzati. Produttività e prestazioni avanzate InDesign 2.0 supporta la creazione di documenti di notevoli dimensioni. I designer possono raggruppare documenti correlati in una book list per numerare le pagine e creare sommari e indici. La nuova interfaccia di stampa ottimizzata riflette l’input dato da centinaia di professionisti e garantisce risultati sicuri e affidabili con un’ampia varietà di workflow di stampa. Il miglioramento delle prestazioni consente a InDesign 2.0 di operare in modo decisamente più veloce.

Ulteriore integrazione InDesign 2.0 si integra in modo ancora più completo con Adobe Photoshop®, Adobe Illustrator® e Adobe Acrobat®, grazie all’interfaccia utente standard di Adobe, l’importazione dei file nativi e l’esportazione diretta dei file in formato PDF. Le applicazioni Adobe, inoltre, condividono tecnologie di base quali Adobe Color Engine, in grado di produrre colori più fedeli alla realtà. Grazie al supporto nativo per Mac OS X (Versione 10.1), InDesign supporta con facilità i più recenti sistemi Macintosh. Adobe InDesign e il Network Publishing InDesign 2.0 consente ai grafici professionisti di creare, gestire e distribuire in modo più efficiente contenuti ricchi di grafica attraverso molteplici canali, tra cui stampa, Web e PDA. Con la nuova palette Visualizza Struttura e Tag, InDesign introduce il supporto incorporato ed estensibile per l’esportazione di file SVG (Scalable Vector Graphics) e per l’importazione e l’esportazione di file in formato XML. Questo consente lo scambio di asset che aiuta a colmare il divario tra stampa professionale e flussi di lavoro Web, offrendo anche una più stretta integrazione con prodotti quali Adobe GoLive. Attraverso il supporto di file Adobe PDF visualizzabili su diversi dispositivi, InDesign supporta inoltre Adobe XMP (Extensible Markup Platform) per incorporare metadati all’interno di documenti. Nuovi strumenti professionali Nuovi strumenti professionali, due dei quali scelti tra le “novità più sensazionali” al Seybold, offrono nuove potenzialità creative agli utenti di InDesign 2.0. All’annuncio del lancio del nuovo InDesign 2.0 un consistente numero di sviluppatori terze parti si è impegnato a produrre soluzioni integrabili e complementari, in grado di sfruttare al meglio le nuove caratteristiche offerte dal prodotto Adobe. Grazie all’architettura aperta di Adobe InDesign, una serie di plug-in integrabili di importanti sviluppatori potenzieranno ulteriormente le funzionalità di InDesign 2.0. La nuova versione di InDesign ha infatti portato gli sviluppatori e gli integratori di sistemi a creare una vasta gamma di nuovi prodotti di supporto. I plug-in per InDesign 2.0 di Managing Editor e di SoftCare

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A parere di Philip Van Clave, presidente di Virginia Systems “Adobe InDesign è un software aperto che offre agli sviluppatori possibilità praticamente illimitate di intervenire nelle sue funzionalità. L’altro grosso vantaggio è il supporto praticamente totale che Adobe offre agli sviluppatori. Le risposte alle nostre domande sono immediate così che ci sentiamo supportati durante tutto il processo di sviluppo”. Disponibilità e prezzi Adobe InDesign 2.0 in italiano sarà disponibile entro marzo 2002 e potrà essere acquistato presso gli Adobe Partner, il proprio rivenditore di fiducia o sul sito http://eurostore.adobe.com. Coloro che acquistano la versione full in italiano di Adobe InDesign 1.5 durante il periodo che intercorre tra il 24 settembre 2001 – data di annuncio della nuova versione – e i 30 giorni successivi la data di disponibilità della versione italiana di InDesign potranno richiedere l’aggiornamento gratuito purché la richiesta pervenga entro 60 giorni dalla data di disponibilità di tale versione. Per ogni informazione si rimanda al sito ufficiale Adobe www.adobe.it o al numero telefonico 02/63237420.

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sono stati scelti tra le “novità più sensazionali” del Seybold di San Francisco. Il TrueEdit di Managing Editor è uno strumento per flussi di lavoro di grandi produzioni di stampa per il vasto mercato dell’editoria creato in funzione dei tool per l’impaginazione e l’editing dei testi di Adobe InCopy e InDesign. SoftCare, integratore di sistemi tedesco, ha sviluppato K4 Publishing System, per consentire a più gruppi di persone di svolgere contemporaneamente attività di editing e di impaginazione. Due altri prestigiosi sviluppatori che si sono dedicati alla creazione di nuove soluzioni integrabili sono GLUON Inc. e Virginia System, aziende che sviluppano soluzioni per InDesign da quando il prodotto fu lanciato, nel marzo 1999. “Il numero crescente di sviluppatori terze parti che producono software integrabili in InDesign” ha dichiarato Susan Altman Prescott, Vice presidente del Crossmedia Publishing di Adobe “ne sottolinea il grande valore per i flussi di lavoro creativo. I designer delle aziende pubblicitarie, dell’editoria, dei quotidiani, delle riviste e di altri mercati specializzati trarranno indubbi benefici dalle funzionalità mirate che queste soluzioni integrabili forniscono”.

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mySAP Media: quando la conoscenza genera valore

Il gruppo RCS Rizzoli Corriere della Sera, leader cui il gruppo editoriale decide di migliorare i propri riconosciuto nell’editoria e nei nuovi media, ha scelto processi amministrativi. “Il gruppo veniva da una rele soluzioni SAP per ottimizzare le performance della altà disomogenea” ha spiegato ancora Anna Bottazzi. propria struttura di vendita. “Era dunque fondamentale individuare un modello Grazie a mySAP.com for Media, il gruppo ha po- informatico unitario che fosse in grado di erogare sertenziato uno strumento che gli convizi a tutto il gruppo”. Fattore decisentirà di cogliere con efficacia tutte sivo in questa direzione è stata la le nuove opportunità di mercato, miscelta della piattaforma SAP che ha gliorando le capacità di integrazione indirizzato gli utenti aziendali verso tra venditori e strutture di back office una impostazione delle proprie attie aumentando le possibilità di relavità in un’ottica di processo. E zione tra la Divisione Pubblicità nel Bottazzi non ha dubbi: “per organizsuo complesso e i clienti finali. zare le attività per processi dovevaSAP E quando si parla del gruppo RCS mo modificare il ruolo delle persoVia Paracelso 24 - Pal. Cassiopea, 2 Rizzoli Corriere della Sera, ci si rifene, facendo acquisire loro una magCentro Direzionale Colleoni risce a una realtà ricca di storia e di giore consapevolezza circa il flusso 20041 Agrate Brianza - (MI) tradizione, nata oltre un secolo fa, nel complessivo delle attività che indiTel. 039/68791 Fax 039/6091005 1876, con la fondazione del Corriere rizzavano l’azienda. L’introduzione http://www.sap.com/italy appunto, uno dei più grandi e gloriodi SAP ha decisamente agevolato si quotidiani nazionali. Un passato questa operazione”. illustre dunque, ma soprattutto un presente ricco di Il progetto core è stato supportato da Ernst&Young successi e prospettive. nella fase di analisi e da IBM nella fase realizzativa. Primo gruppo italiano nel settore dell’editoria a “Il sistema SAP è entrato in produzione nel luglio del mezzo stampa, il gruppo RCS opera oggi in tutte le 1999 – spiega la Manager di RCS – andando a presiearee del settore Media, con particolare attenzione alla dere tutte le attività di amministrazione e controllo del multimedialità. Grande attenzione viene quindi riser- gruppo. La piattaforma gestionale è stata poi vata dall’azienda anche ai media televisivi (confermata interfacciata con l’ambiente legacy presente in RCS.” dall’acquisizione del 5% del capitale di Rai Sat e dall’avvio di un programma di collaborazione per la rea- La partnership si consolida lizzazione di canali tematici con la Rai) e radiofonici. La collaborazione tra RCS e SAP non si è interrot“Grazie a mySAP Media, RCS ha fatto crescere le capacità della propria forza vendita aumentando così ta al termine del progetto, anzi è proseguita e si è inla propria efficacia in uno scenario di mercato sempre tensificata, nel momento in cui il gruppo editoriale si più dinamico e competitivo.” ha affermato Anna è posto l’obiettivo di migliorare le performance del Bottazzi, Responsabile delle Applicazioni Industry Settore Pubblicità. “Affrontare una revisione delle attività della forza vendita era di fondamentale impornella Direzione Sistemi di RCS. tanza per il gruppo che ha tra le sue priorità quella di Prima tappa: armonizzare la gestione ammi- allargare notevolmente il proprio portafoglio di offernistrativa ta con nuovi media quali radio, TV e Web. Per aumentare la nostra efficacia in uno scenario di mercato semIl rapporto tra RCS e SAP inizia nel momento in pre più dinamico e complesso, il primo passo da com-

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piere era quello di far crescere le capacità della forza vendita, la struttura che assicura il contatto tra l’azienda e il mercato”. E lo strumento individuato per cogliere questo risultato è stata la soluzione mySAP Media. “La scelta – conferma Bottazzi – è stata effettuata nel giugno 1998 dopo una presentazione della soluzione nel corso di un evento SAP svoltosi a Madrid. In tale occasione è nata l’idea di affrontare questo nuovo progetto”. Aumentare le capacità del front office Prima di iniziare l’implementazione della soluzione mySAP Media, l’applicazione per la forza vendita in RCS era di natura custom. “Questo sistema era molto mirato alla gestione amministrativa ed era focalizzato esclusivamente sulle attività di vendita degli spazi pubblicitari su carta stampata. Avvicinandoci alla soluzione di SAP abbiamo puntato a potenziare le attività di front office della forza vendita, aumentadone la capacità di intervento anche su altre tipologie di media”, conferma la manager RCS. E aggiunge: “era nostra precisa intenzione creare una piattaforma tecnologica semplice che rendesse più organica l’attività di vendita ed eliminasse lo scollamento fra le strutture di front office e di back office, problema particolarmente evidente con la precedente soluzione”. L’obiettivo prioritario del progetto SAP è stato dunque focalizzato sulla creazione di nuovi strumenti destinati alla forza vendita, una realtà composta da circa 250 persone nella parte di back office (amministrazione, customer service, fatturazione ed esecutivi) e da 200 venditori distribuiti tra la sede e una decina di filiali territoriali. Generare valore dalle informazioni Oggi la soluzione implementata consente al Settore Pubblicità nel suo complesso di gestire le attività utilizzando una piattaforma informativa comune che valorizza il patrimonio di conoscenza che, acquisito dalla forza vendita, viene trasferito, condiviso e gesti-

to in maniera ottimale dalla struttura di back office. Fattore di grande importanza all’interno del progetto, la creazione di un’interfaccia estremamente semplice attraverso la quale i venditori possono gestire agevolmente l’applicativo, interagendo rapidamente con la struttura di back office del Settore. La perfetta integrazione tra le conoscenze degli agenti di vendita e quelle delle persone che curano la parte di back office acquisisce ancora maggior rilievo in funzione del rapido affermarsi di nuovi media e quindi della necessità di proporli al mercato in maniera commercialmente appetibile. In questa direzione grande rilevanza ha avuto la struttura di help desk realizzata ad hoc per tutta la forza vendita. Precisa Bottazzi: “gestita inizialmente dalla Direzione Sistemi del gruppo, questa struttura è oggi integrata nel Settore con il compito di ottimizzare la relazione tra gli agenti e la parte di back office e di analizzare le procedure corrette di vendita dei nuovi media che si affermano nel mercato”. E per il futuro? CRM! Il valore della collaborazione tra RCS e SAP è confermato anche dalla volontà di SAP di investire nella nascita di un Centro di Competenza Media con l’obiettivo di supportare l’implementazione di soluzioni SAP nel mercato Media. Con il lavoro di questa struttura, si getteranno le basi per lo sviluppo e la valorizzazione di una serie di nuove applicazioni in grado di aumentare la competitività delle aziende operanti in questo specifico settore. In tema di evoluzioni, anche il gruppo RCS sta guardando al futuro. Nello specifico, l’introduzione di mySAP Media in RCS ha fatto scorgere al gruppo editoriale la possibilità di migliorare ulteriormente il grado di efficacia della forza vendita. “L’evoluzione prevista è quella di proseguire il percorso con SAP verso una soluzione di CRM tagliata per il settore Media e destinata a migliorare la gestione della relazione cliente/fornitore e quindi del customer service”, ha concluso la manager RCS.

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Milia 2002: ritorna a Cannes il salone internazionale per i contenuti digitali “Milia é il solo evento internazionale che si occu- digitali; consente l’incontro tra creatori di contenuti e pa realmente di contenuti e tecnologie interattive a li- nuovi talenti della programmazione interattiva. vello globale, e noi siamo convinti che questa opportunità per le aziende americane che si occupano di Non solo expo... multimedialità possa aiutare queste stesse aziende a Il Milia organizza, anche sviluppare il loro commercio e i quest’anno, una serie di tavole loro contatti non solo in Amerirotonde e seminari di alta ca, ma anche all’estero”.- Quespecializzazione per discutere i sta é l’opinione di Keith Dunbar, temi di maggiore rilevanza per vicepresidente del settore l’industria dei contenuti digitamarketing della Reed Midem li. Organization, una delle aziende Le “Think.Tank Summit che parteciperanno a di Milia Conferences” saranno 2002, la più grande esposizione focalizzate quest’anno sul tema internazionale - cinque giorni di dello sviluppo delle piattaforme intensa attività - che si occupa Reed Midem Organisation 11, rue du Colonel Avia - 75726 Paris Cedex 15 digitali multicanali. di contenuti e tecnologie Tel +33 1 41904479 Fax +33 1 41904470 A queste conferenze multimediali e che si terrà http://www.milia.com i primi di febbraio al Palais e-mail: armelle_coatsaliou@midem-paris.ccmail.compuserve.com prenderanno parte come relatori, fra gli altri, Brian de Festival di Cannes in Francia. La sezione delle conferenze si svolgerà il 4 e Farrel, CEO della THQ Inc. ed Emily Green, responil 5 febbraio, mentre la mostra di strumenti, software e sabile dello sviluppo commerciale della Forrester prodotti innovativi avrà una durata di tre giorni (5-8 Research, società partner per la ricerca di Milia. Il programma di lavori prevede, anche, la partecifebbraio). Il Milia consente alle aziende e ai professionisti pazione di Nadege Boinnarde, CEO della ITV Industry del settore di accedere alle offerte di creazione e di (Francia), Vincent Dureau, CTO della OpenTv inglese, Paul Goode, dirigente della Motorola e Paul distribuzione dei contenuti interattivi. Il Milia, che quest’anno può contare sulla Mitchell, senior director della Microsoft TV statunipartnership di aziende come la Pixel e la Sonovision, tense. Le conferenze cercheranno di fare il punto su quapotrà contare sulla partecipazione di più di 2600 società provenienti da 50 paesi, oltre 750 aziende li siano le opportunità che la next generation della tv espositrici e circa 8000 professionisti. Molti saranno interattiva offre al consumatore e quali siano le proanche i giornalisti di diversi Paesi che prenderanno spettive di sviluppo tecnologico di questo settore fino al 2005. parte all’evento. La Forrester Research, in una recente dichiarazioSecondo molti partecipanti, questa fiera espositiva é il modo migliore sotto il profilo del rapporto costi - ne, ha dichiarato che per l’anno 2002 prevede una forbenefici per espandere il giro di affari delle aziende te penetrazione nel mercato delle comunicazioni dei impegnate nel settore multimediale. Facilita l’accesso nuovi canali distributivi; infatti, secondo le sue stime, al mercato internazionale dei nuovi network digitali; gli utenti della tv interattiva arriveranno a 32 milioni, consente di ampliare syndication e acquisizioni; fa in- 148 milioni saranno gli utenti di Internet che vi accecontrare potenziali acquirenti e venditori di contenuti deranno attraverso la telefonia mobile e 8 milioni di

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ti, aspiranti operatori del settore con spiccate capacità e inventiva per consentire la ricerca di nuovi talenti. Per la prima volta, poi, é stata annunciata l’esposizione di un nuovo spazio, “l’American Pavilion”, che sarà la vetrina delle maggiori novità delle società americane in tema di multimedialità. Per maggiori informazioni vai sul sito www.milia.com.

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persone utilizzeranno la banda larga per i collegamenti al mondo interattivo. Addirittura, secondo queste previsioni, nel 2004, un europeo su tre usufruirà la rete mobile per navigare in Internet. Per gli appassionati alla continua ricerca del nuovo, Milia offre uno spazio, “The new talent competition” che illustra e dà voce agli ultimi progetti di ricerca sperimentali nei sistemi di software e crea un vero e proprio forum tra studen-

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Kodak Polychrome Graphics distribuisce per il mercato dei giornali i sistemi NELA della Brüder Neumeister In seguito ad un accordo commerciale stipulato a scino d’aria. Se necessario, il registro può a questo livello internazionale, Kodak Polychrome Graphics punto essere corretto attraverso un apposito software, amplia la gamma di soluzioni produttive dedicate al installato nel computer che comanda il sistema. Una mercato della stampa dei giornali con la linea di siste- volta confermati i parametri desiderati, la lastra viene mi NELA, prodotti dalla casa tedesca Brüder punzonata e piegata in un unico passaggio e quindi Neumeister GmbH. Il marchio NELA, già molto cono- avviata allo stacker. NELA VCP 2002 accetta lastre sia singole che doppie. Uno sciuto e apprezzato nel speciale sistema di mondo dei giornali, lubrificazione dei punzoni contraddistingue un’amdi registro si attiva automapia linea di sistemi di alta Via del Pratignone 38/40 ticamente prima di ogni ciclo di qualità tecnologica dedicati 50041 Calenzano (FI) punzonatura, con lo scopo di prolunall’automatizzazione della tel. 0558836200 - fax 0558836222 gare l’efficienza del sistema e di propunzonatura, della piegatura, della http://www.kpgraphics.com durre fori privi di imperfezioni. Tutte gestione del traffico delle lastre e di numerose altre funzioni del ciclo produttivo, che si le funzioni del sistema NELA VCP 2002 sono automaintegrano perfettamente con le tecnologie termiche tiche e controllate elettronicamente. La punzonatura e la piegatura vengono configurate computer-to-plate che Kodak Polychrome Graphics propone con successo sempre crescente. La maggior secondo le specifiche fornite dall’utilizzatore, che può parte dei sedici platesetter CreoScitex Trendsetter AL anche, quando necessario, estendere le capacità del a tecnologia termica venduti da KPG nel corso del- sistema per soddisfare eventuali nuove necessità di l’ultimo anno ai giornali italiani comprende infatti nella produzione. La Brüder Neumeister GmbH, che ha sede configurazione un sistema di punzonatura e piegatura a nella città tedesca di Lahr, nella Foresta Nera, proNELA VCP 2002, completamente automatico. Il VCP duce attrezzature dedicate all’industria della stampa 2002 è dotato di una videocamera elettronica che rile- dal 1938. I sistemi NELA sono ampiamente utilizzati va i segni di registro esposti sulla lastra. Utilizzando dagli stampatori di tutto il mondo, che li apprezzano tecnologie all’avanguardia, il sistema provvede poi, per l’alta qualità, l’affidabilità e la precisione garantisulla base dei dati rilevati, al corretto posizionamento te dalle tecnologie produttive all’avanguardia adottate della lastra sul piano, dotato di sistema di vuoto e cu- dalla Brüder Neumeister per la loro costruzione.

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Il Corriere di Como, edito dalla Editoriale S.r.l., La testata ha scelto sin dall’inizio come proprio sistepresieduta da Maurizio Giunco e diretta da Mario ma editoriale GN nella sua allora versione 1.0 per poi Rapisarda, e il Corriere di Romagna, edito dalla Coo- passare all’ultima versione non appena questa è stata perativa Editoriale Giornali Associati Scarl di Rimini, disponibile. Il Corriere di Romagna nasce nel 1993 e viene resono entrambi utenti dei sistemi software di TERA Digital Publishing S.p.A.. Entrambi hanno recentemen- alizzato nelle edizioni di Rimini, San Marino, Forlì, Cesena, Ravenna e Imola. Il Corriere te deciso di integrare il proprio sistema editoriale di Romagna si occupa di cronaca locon il modulo GN3XML, per la ripubcale e viene distribuito a livello reblicazione delle notizie online. gionale insieme a La Stampa. In particolare il CorrieTERA Digital Publishing re di Como, su iniziativa S.p.A. ha installato il suo dell’amministratore delesistema editoriale GN3 gato Cesare Baj, ha agpresso Il Corriere di giornato il sistema alla Romagna nel 2000 e a nuovissima versione di solo un anno di distanza GN3, appositamente per ha portato a termine l’inpotere sfruttare la tecnolostallazione del modulo gia XML. L’idea è stata Tera Digital Publishing S.p.A. aggiuntivo GN3XML, quella di fornire un serviVia Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia che permette la zio di informazioni e di Tel. +39 (2) 38.00.81.18 Fax +39 (2) 38.00.81.19 ripubblicazione completa o trasformare a breve il sito del e-mail sales@tera-it.com parziale delle notizie online. Come giornale in un portale dell’area potete vedere all’indirizzo comasca . http:// A Como hanno curato molto l’aspetto dei conte- www.corriereromagna.it/, a Rimini, hanno creato un nuti. Riutilizzando tutti i testi del giornale (grazie al sito alimentato con i testi e le foto del giornale. Il sito, GN3XML) e potenziandoli con un’applicazione fatta che è decisamente accattivante da un punto di vista dalla BitWolf (loro provider). Adesso stanno lavoran- grafico, presenta sulla parte sinistra una forma do su un pacchetto informativo da offrire ai comuni moderna di locandine generate grazie al SiteManager della fascia comasca. Il sito del Corriere di Como che di TERA Digital Publishing. Nella parte destra tra le informazioni sportive ci potete visitare all’indirizzo http://www.corrieredicomo.it/, è estremamente piacevole da un punto di sono le pagine delle classifiche create direttamente vista grafico, ricco di link interessanti e utili nonché dallo Spoch (programma che elabora le classifiche e molto facile da consultare. le converte in html oltre che nel formato pubblicabile Il Corriere di Como nasce nel 1997 come “pani- sul giornale). La parte centrale della pagina è poi deno” del Corriere della Sera. È un giornale locale, che dicata alla notizia vera e propria, selezionata nei menu si occupa di notizia locale, dalla cronaca agli eventi. di destra o sinistra.

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Nuove installazioni GNXML per TERA Digital Publishing: Il Corriere di Como e Il Corriere di Romagna

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Agfa-Gevaert: aumento del fatturato e utili invariati a fronte del primo trimestre

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L’utile netto Agfa per i primi sei mesi subisce l’effetto del rallentamento dell’economia Agfa-Gevaert dichiara un fatturato di 2.473 milio- ristrutturazione e degli oneri e proventi straordinari) ni di euro per la prima metà del 2001, con un calo del del gruppo per la prima metà del 2001 ammontava a 5,5 percento rispetto allo stesso periodo del 2000 (2.616 159 milioni di euro, pari al 39,5 percento in meno rimilioni di euro). Nonostante l’ulteriore peggioramen- spetto alla prima metà del 2000 (263 milioni di euro). to delle prospettive economiTale risultato è principalmenche, il fatturato del gruppo è te attribuibile a un calo del salito a 1.291 milioni di euro fatturato, a oneri straordinari nel secondo trimestre, sepiù elevati e a una crescita dei AGFA GEVAERT S.p.a. gnando un aumento del 9,2 costi di produzione e ammiDivisione Graphic Systems percento rispetto al primo trimenistrazione più rapida del previVia Grosio 10/4 - 20151 Milano stre, al quale hanno contribuito tutte sto. L’utile sul fatturato ha raggiunto Tel. 02.3074.220 Fax 02.3074429 le Divisioni. Con un fatturato di 646 il 6,4 percento, contro il 10 percento http://www.agfahome.com milioni di euro, nella prima metà del dell’anno scorso. 2001 le vendite del settore Nuove Soluzioni Digitali Con 55 milioni di euro, l’utile ante imposte per il hanno segnato ancora una volta un aumento sostan- primo semestre segnava un calo del 56 percento riziale, pari al 26 percento, rispetto allo stesso periodo spetto al risultato ottenuto nello stesso periodo deldell’anno precedente. Di conseguenza, la quota digi- l’anno scorso. Al netto delle imposte e della quota Agfa tale del fatturato del gruppo si attesta attualmente al delle perdite Xeikon (-7 milioni di euro), l’utile netto 26 percento, rispetto al 21 percento dell’anno scorso. ammontava a 31 milioni di euro (contro gli 80 milioni L’EBIT (risultato operativo prima delle spese di di euro dello scorso anno).

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Rizzoli Corriere della Sera (RCS), il principale porre modalità di lavoro precostituite: non c’è dubbio gruppo editoriale italiano, ha siglato un accordo con che tale approccio abbia giocato un ruolo determinanEidosMedia per l’estensione del sistema di te nella scelta di RCS.” Knowledge-Management Méthode all’interno della Oltre ad essere il primo gruppo ad adottare il nuodivisione RCS Periodici. Méthode, infatti, è utilizza- vo client di Méthode su piattaforma Apple, RCS sarà to da più di un anno presso le redaanche il primo cliente a beneficiare zioni online dei due quotidiani del del nuovo sistema editoriale integruppo, Il Corriere della Sera e La grato Méthode/Fluide, nato dalla Gazzetta dello Sport. collaborazione fra EidosMedia e Il progetto, che si inserisce in un HIT Internet Technologies. Il nuoEidosMedia S.r.l. piano RCS più ampio di integrazione vo sistema consentirà di generare Viale Legioni Romane, 43 fra aree editoriali e di corporate content piani di lavoro comuni ai due ambien20147 Milano management, consentirà di accedere al tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 ti che concorrono alla generazione delmateriale multimediale del gruppo e di le pagine: il sistema di gestione dei conwww.eidosmedia.it creare contenuti editoriali da distribuire tra- getinfo@eidosmedia.com tenuti ed il sistema di gestione dei flussi mite Méthode su canali di pubblicazione dipubblicitari. Tale integrazione porterà inversi che spaziano dal Web alla Stampa. dubbi vantaggi nell’accelerazione dell’intero procesRCS sarà il primo gruppo ad adottare la soluzione so produttivo di RCS. Méthode su piattaforma client Apple Mac. L’integra“La nostra recente esperienza di utilizzo di Méthode zione degli applicativi Quark XPress e Quark per le nostre pubblicazioni online, ci ha convinto che CopyDesk con l’ambiente Méthode fornirà alle reda- Méthode sia lo strumento adeguato per quell’integrazioni di RCS una piattaforma editoriale integrata, in zione di processi a cui in RCS si sta lavorando da temgrado di assicurare l’utilizzo di applicativi di mercato po”, commenta Alberto Cantoni, Chief Information all’interno di un sistema avanzato di knowledge ma- Officer di RCS. “Poichè le nostre redazioni creano e nagement. gestiscono enormi volumi di contenuti, ci aspettiamo “L’estensione della soluzione Méthode in RCS su che il nuovo sistema ci aiuti a massimizzarne il valore piattaforma Mac, è la conferma della vera apertura e per l’intera organizzazione.” versatilità dell’architettura del sistema Méthode, che Oltre a RCS, tra i clienti di Méthode ci sono Il Sole consente ad ogni azienda di scegliere gli strumenti 24 ORE, il principale gruppo editoriale economicohardware e software più consoni alla propria organiz- finanziario italiano; Tiscali, gruppo pan-europeo di zazione del lavoro” ha commentato Angelo Grampa, telecomunicazioni; Adnkronos, una fra le più imporPresidente di EidosMedia. “La filosofia che sta alla tanti agenzie di stampa italiane; il Gruppo El Correo, base delle soluzioni EidosMedia è quella di non im- uno fra i maggiori gruppi editoriali spagnoli.

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RCS Periodici adotta Méthode come piattaforma editoriale integrata di knowledge management

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DeW - Dynamic Enterprise Web. Più valore con l’informazione “Il Publishing è il processo di creazione, gestione in tutte le fasi del processo di produzione di siti web e delivery di qualsiasi tipo di contenuto. Chiunque crei, dinamici e Intranet aziendali. Grazie a DeW la raccolgestisca e fornisca contenuti può considerarsi un ta e la diffusione delle informazioni diventa un’operapublisher. I Publisher includono le grandi e le piccole zione semplice e rapida. La massima libertà grafica e imprese, le dotcom, la pubblica amministrazione, le la massima flessibilità di disegno permettono di comorganizzazioni no-profit, gli individui, etc.” binare elementi grafici, applicazioSono parole di At Kearney, che, nel suo ni, interrogazioni a database all’inbrillante studio “Network Publishing: terno del layout grafico desideraCreating Value Through Digital to. Altrettanto intuitiva è la proceContent”, indica la strada da sedura di pubblicazione di files di guire per creare valore attraverso qualsiasi formato. l’uso delle informazioni. DeW Builder è una componenDalla riflessione sull’ottimizte opzionale di DeW per la creazazione delle risorse per il zione di connessioni guidate a qualNetwork Publishing nasce DeW, siasi tipo di database remoto. PermetVia Sassetti 1 - 50123 Firenze sicuramente un passo in avanti nel te di pubblicare informazioni che sono tel. 055/277651 - fax 055/264386 processo in atto che punta alla cresemplicemente il risultato d’interrogaE-mail: mailbox@mail.navita.it azione di sinergie per lo sfruttazioni del contenuto di banche dati, http://www.navita.it mento consapevole delle nuove aziendali e/o esterne. tecnologie. Con DeW Builder è possibile gestire il pannello di DeW è uno degli ultimi prodotti di Navita, la stori- controllo strategico per la visione in tempo reale dei ca softwarehouse fiorentina, che sta immettendo sul dati sensibili dell’azienda, la sintesi e la pubblicaziomercato una serie di strumenti radicalmente innovati- ne, anche in aree riservate, delle informazioni che vi nel campo del Network Publishing. l’azienda genera durante il normale flusso di produDeW si presenta come il più efficace strumento zione. appositamente pensato per chi mira ad innalzare la Diventa semplicissimo mettere on line interi catacompetitività dei propri progetti costruendo nuovi e loghi di prodotti, pubblicare archivi contenenti una più vantaggiosi modelli organizzativi basati sull’uso notevole quantità di dati o anche pubblicare risultati di tecnologie web-oriented. derivanti dall’incrocio di dati complessi (fatturato, DeW riunisce la potenza e la versatilità del mezzo andamento delle vendite, controllo del magazzino, multimediale con la praticità di uno strumento che non etc.). DeW e DeW-Builder permettono ad ogni tipo richiede alcuna conoscenza specifica delle tecnologie. d’azienda di sintetizzare le differenti realtà di Portale Con DeW si accede ad un ambiente di lavoro sempli- e Intranet d’impresa, semplicemente, utilizzando un ce ed intuitivo, fruibile via browser, che guida gli utenti unico potente strumento.

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Borsa & Finanza sceglie le soluzioni editoriali Unisys

Le soluzioni Unisys sono state scelte da Borsa & Content Manager-Hermes™, il sistema che permette Finanza, l’importante settimanale economico finanzia- di gestire in maniera rapida ed efficiente l’intero prorio controllato dalla società editocesso editoriale, e News Gathering riale milanese Medianet SpA, per Manager, il tool per la ricezione e gestire l’intero processo editoriale la gestione dei lanci d’agenzia che del giornale. verranno installati su 30 postazioni Borsa & Finanza è la terza tedi lavoro. UNISYS ITALIA spa stata economico-finanziaria italiaBorsa & Finanza usufruirà del Via B. Crespi 57 - 20159 Milano na con oltre 39.000 copie di diffusoftware e dell’hardware necessatel. 02/69851 - fax 02/6985588 sione certificata (dichiarazione edirio per l’installazione in modalità tore ADS relativa all’anno 2000). ASP, usufruendo dei benefici legaDa sette anni ogni sabato in edicola o in abbonamen- ti all’utilizzo delle soluzioni Unisys senza doversi acto, si rivolge al professionale mondo degli operatori collare i costi d’acquisto e di gestione. della comunità finanziaria, alle famiglie di risparmiaL’installazione delle soluzioni Unisys verrà ultitori, agli investitori piccoli e grandi che operano indi- mata entro dicembre 2001 in modo da consentire al vidualmente o assistiti nel mondo del trading system, settimanale di incrementare la propria offerta di infordella finanza operativa e del risparmio gestito. Il setti- mazione, rendendo disponibili i propri contenuti edimanale fornisce i consigli più puntuali ed operativi per toriali in tempi più brevi, nel corso del prossimo anno. investire in azioni, obbligazioni e fondi. Fornisce inol“La scelta di Unisys – ha dichiarato Emanuele tre analisi tecniche sulla congiuntura e sui titoli di Piaz- Cisbani, Direttore ICT del Gruppo Medianet – è stata za Affari e delle principali Borse Mondiali corredate dettata, oltre che dalle numerose referenze sul mercadal più ampio utilizzo di grafici, tabelle, indicatori di to italiano e internazionale, dalla vasta gamma di funsintesi e di qualità e con commenti semplici, chiari ed zionalità offerte dalle soluzioni, specialmente quelle immediati. legate alla gestione di tabelle complesse tipiche di una Borsa & Finanza è edito da Borsa Sette Editori, pubblicazione di stampo finanziario”. società controllata dal Gruppo Medianet, già attivo “Siamo lieti di poter supportare Borsa & Finanza anche sul fronte della consulenza finanziaria e della – ha dichiarato Carlo Pellegrino, Global Industry Leafinanza online attraverso le società Bluinvest.com e der di Unisys Italia – una delle principali pubblicaziola neo-partecipata Financial Advisors. ni economiche italiane ad implementare il proprio siSecondo l’accordo Unisys fornirà alla redazione stema editoriale. Dopo Il Sole 24 Ore in Italia e le soluzioni e-@ction Publishing Solutions, che ren- Barron’s, il settimanale di settore di Wall Street Journal deranno più agile e veloce il flusso di lavoro all’inter- negli Stati Uniti, un’altra testata del mondo finanziano della testata. rio ha scelto le potenzialità e la flessibilità delle soluIn particolare, Unisys renderà disponibile News zioni Unisys”.

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Unisys aiuta l’importante testata economica finanziaria a gestire e rendere più veloce il flusso di lavoro del processo editoriale

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Litograf 5 si affida a NTG Digital per l’innovazione tecnologica

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A un mese dall’installazione di un CtP Lüscher Xpose 160, in occasione di Grafitalia, Litograf 5 di Reggio Emilia acquista la Xeikon CSP 320 D, a foglio, ultima nata della serie delle macchine digitali che fu lanciata alla drupa 2000 e presente quest’anno per la prima volta in Italia L’idea di installare una macchina digitale a foglio Innanzi tutto si tratta di offrire maggiore flessibilità, di non impegnare una macchina a nel formato A3, da affiancare alla bobina per tirature o per formati DCP 50 D – la macchina da stammolto limitati; inoltre, la nuova pa digitale a bobina con larghezza macchina a foglio offre degli stam500 mm – è venuta dopo aver visto pati piú brillanti, ideale quindi per la stampa particolarmente brillante NTG Digital srl quei lavori in cui si richieda magdella nuova macchina, in grado di Sede di Milano: giore lucentezza del colore. stampare a 600 dpi con qualità Litograf 5 è un’azienda di immagine equivalente a 2400 Strada 2, Edificio C3 - 20090 Milanofiori Assago (MI) tel. 02 82 42 541 - fax 02 57511 893 stampa che nel giro di vent’anni dpi con retinatura fino a 175 lpi. Sede di Roma: è passata da una fase prettamente “Lavoriamo già da oltre due anni Via Taro 39 - 00199 Roma con la Xeikon a bobina, la DCP 50 artigianale con macchine di seconda tel. 06 84 16 190 - fax 06 85 41 469 D” – ci spiega Augusto Bellesia, diretmano, a vera industria grafica, con tre internet: http://www.ntg.it tore di Litograf 5 – “grazie alla quale rotative offset – due 16 pagine e una 32 e-mail: ntg@ntg.it abbiamo potuto incrementare notevolmente pagine – e due offset a foglio 70x100, una il nostro servizio alla clientela, ma avevamo bisogno quattro e una cinque colori, alle quali ha ora affiancadi affiancare una macchina con altre caratteristiche.” to la stampa digitale. L’inserimento del digitale si è reso necessario per Il Dott. A. Bellesia presidente della società Litograf5 di offrire tempestività nel servizio ai clienti, i quali oggi Reggio Emilia nel reparto di stampa digitale Xeikon prenotano un lavoro in modo da essere certi di poterne ritirare le copie un’ora dopo aver consegnato gli elaborati. “Abbiamo creduto subito nelle potenzialità della stampa digitale” afferma Bellesia “specialmente con l’idea di stampare dati variabili, ad esempio documenti numerati o personalizzati, specialmente nel settore della grande distribuzione.” La DCP 50 D è entrata in azienda all’inizio del 1999 e ha lavorato fino a oggi a fianco di una stampante monocromatica. “Da tempo pensavamo di raddoppiare le potenzialità perché si rischia di dover rinunciare a lavori e di scontentare dei clienti che si sono abituati al nostro servizio.” La decisione dell’acquisto è maturata a Grafitalia, nel giugno scorso quando NTG Digital ha presentato per la prima volta in Italia

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la versione a foglio. “Abbiamo ormai un rapporto di fiducia tale con NTG Digital che non abbiamo dubbi non solo sulla validità della macchina, ma anche sulla loro competenza tecnica” aggiunge Augusto Bellesia, “tanto è vero che al momento di prendere in considerazione l’acquisto di un computer-to-plate non abbiamo avuto dubbi sull’offerta di un Xpose! VLF della Lüscher che NTG Digital distribuisce. Pur avendo valutato con attenzione tutte le alternative sul mercato, loro sono partiti favoriti perché non hanno avuto bisogno di dimostrare la loro disponibilità in quanto i nostri rapporti sono stati sempre improntati alla massima correttezza commerciale e tecnica”. Ed è così, che per far fronte all’incremento di produzione di forme di stampa offset per la nuova rotativa 32 pagine che sarà installata a breve, che si affianca alle due macchine a foglio a quattro e a cinque colori e le due rotative 16 pagine, si è dovuto fare il passo ver-

so il CtP, pur avendo fino al momento mantenuto una produzione di tipo tradizionale a partire da pellicola con montaggi manuali. “I risultati non si sono fatti attendere: fin dai primi giorni dopo l’installazione abbiamo notato una riduzione dei tempi di avviamento superiore al 50% e una qualità di stampa migliore, tanto che i litografi cominciano a lamentarsi se qualche volta ricevono lastre convenzionali.” Il CtP Xpose! della Lüscher lavora con lastre termiche che vengono incise con 64 diodi laser rotanti mentre la lastra resta fissa su un tamburo interno: è una tecnologia esclusiva Lüscher, che offre tutti i vantaggi del tamburo esterno associati a quelli del tamburo interno, vale a dire la vicinanza della fonte laser con conseguente risparmio energetico e maggiore efficacia, e la lastra non in rotazione e quindi una assoluta precisione di registro. “Questa precisione di registro si nota subito quando si va in stampa – sostiene Augusto Bellesia – perché una volta montata la forma non è necessario ricorrere ai microaggiustamenti tipici di tutti gli avviamenti.”

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Il Dott. A. Bellesia presidente della società Litograf5 di Reggio Emilia esamina una lastra termica prodotta su XPose 160 Luscher

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CreoScitex arricchisce le partnership con i clienti grazie ai nuovi servizi on line eCentral CreoScitex, il leader a livello mondiale per le so- cinque account bastano una decina di minuti” ha diluzioni destinate alle arti grafiche, ha annunciato la chiarato Rod Shubert, Amministratore di Sistema presdisponibilità di servizi online che consentano ai clien- so R. R. Donnelley. “E per mostrare a un operatore le ti di migliorare la produttività. eCentral, il portale caratteristiche e il funzionamento di eCentral ne ocaziendale di CreoScitex basato su web, fornisce ai corrono meno di quindici”. clienti di CreoScitex gli strumenti necessari ECentral offre due livelli di servizi: per ottenere la massima resa sugli investimenti Standard e Premiere. I servizi Standard tecnologici: una suite completa di servizi via sono disponibili per i clienti di tutto il Web, quali rapporti informativi aziendali, e mondo tramite il portale eCentral. Il liassistenza online, formazione, strumenti per vello Premiere offre servizi aggiuntila condivisione di informazioni. Creovi ai clienti CreoScitex in America Scitex, in collaborazione con i clienti, inSettentrionale che hanno già stiputende perfezionare costantemenlato un accordo di assistenza. te i servizi di eCentral. Prossimamente tali servizi sa“Oggigiorno i rapidi progresranno fruibili anche dai clienti di si tecnologici concedono un evialtre parti del mondo. dente vantaggio competitivo alle CreoScitex Italia S.r.l. Servizi Standard aziende dei settori della stampa e della Via Pisa 250 prestampa: la possibilità di disporre, in 20099 Sesto San Giovanni Milano - Italy * Self-support ogni momento e luogo, di informazioni a Tel: +39 02 262 59 77 Per effettuare ricerche nella base avansostegno di procedimenti e delle decisioFax: +39 02 262 59 229 ni aziendali” ha affermato Justin Malcolm, zata di conoscenze, l’utente immette una Program Manager di eCentral presso CreoScitex. “Col- breve domanda riguardante il problema incontrato, laboriamo con i nostri clienti per fornire loro gli stru- oppure l’esatto messaggio di errore ricevuto. La base menti indispensabili per la gestione online della pro- di conoscenze trova la soluzione o guida passo passo duttività e per avere successo nell’odierno mercato”. l’utente verso una soluzione possibile. La base è comPer usufruire di eCentral non occorrono compe- pletata da una libreria di documenti per l’utente finatenze tecniche specializzate né hardware o software le, driver, utilità e informazioni tecniche per l’assistenparticolari: gli utenti hanno immediatamente a dispo- za automatica. * Training sizione i dati importanti. Tutto quello che serve, per Con eCentral è possibile accedere a una pratica e entrare nel portale eCentral, è un PC con accesso a Internet. Uno dei primi utenti beta di eCentral è un interattiva formazione che si svolge via web. I clienti fornitore leader di servizi di comunicazione: R. R. possono utilizzare eCentral anche per accedere a speciali programmi di formazione e collegarsi per lezioni Donnelley & Sons Company. In molte delle proprie sedi ricorre a eCentral per la online. * Community risoluzione dei problemi e la richiesta di assitenza Questa funzione assicura informazioni tempestive online. In ogni sede un amministratore crea gli account utente e i diritti di accesso dei dipendenti. Al momen- e aggiornamenti attraverso mailing list dedicate a difto, a Pontiac, le strutture IL di R. R. Donnelley – cin- ferenti prodotti. Inoltre è possibile ottenere istantaneamente il que operatori – hanno già accesso a eCentral. “eCentral è facile da predisporre e amministrare; per impostare feedback dei clienti, con un apposito strumento online,

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consentendo quindi a CreoScitex di migliorare ancor più l’assistenza. Servizi Premiere

di categoria Premiere. Le informazioni sono visualizzate in forma grafica e comprendono statistiche particolareggiate su richieste di assistenza, stato degli ordini, copertura dell’assistenza, dati finanziari.

* Request support Con questa funzione i clienti CreoScitex con contratto d’assistenza possono presentare online le richieste di assistenza. Mediante un collegamento al Response Center le richieste arrivano direttamente ai tecnici dell’assistenza CreoScitex. I clienti, inoltre, possono aggiornare le precedenti richieste e visualizzare lo stato di una richiesta. Questa funzione permette di passare senza difficoltà dalla risoluzione di problemi tramite la base di conoscenze alla richiesta di assistenza ad un tecnico del Response Center. * Reports ECentral fornisce in tempo reale rapporti informativi aziendali riguardanti specifici impianti dei clienti

“Secondo i nostri clienti l’assistenza e i servizi offerti da CreoScitex sono un elemento essenziale per il continuo successo della loro attività, alla pari dei nostri prodotti hardware e software” sostiene Mark Dance, presidente e responsabile operativo di CreoScitex. “Siamo convinti che CreoScitex investa più di ogni altra azienda nello sviluppo di servizi e prodotti innovativi, come eCentral, destinati al settore della prestampa. Integreremo le tecnologie e i sevizi attuali e futuri, permetteremo ai clienti di scegliere esattamente come interagire con noi; così facendo, siamo sicuri di poter offrire a ogni cliente una suite di soluzioni aziendali che assicuri la massima redditività possibile”.

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Tera Digital Publishing e i primi nove mesi del 2001. Un bilancio planetario di grande soddisfazione I primi nove mesi del 2001 hanno visto Tera Digital A poche settimane dalla costituzione ufficiale delPublishing raggiungere tutti gli obiettivi di una cresci- la filiale Latino-Americana, il governo brasiliano ha ta organica, attraverso l’espansione geografica ed il scelto di impiegare anche la tecnologia Tera nel piano consolidamento nei mercati già aperti. federale di miglioramento delle comunicazioni, richieQuattro nuove filiali sono state inaugurate tra Gen- sta, questa, che ha reso comprensibilmente orgogliosa naio e Settembre 2001 per meglio garantire una co- Tera Digital Publishing. pertura capillare del mercato globale. In Europa, la Germania ha da semIn Asia Pacifica la scelta è andata a favopre rappresentato un mercato difficire della Malesia e della sua capitale le da penetrare, e quando si è paleKuala Lumpur, così mosata l’opportunità di farlo in maderna e tecnologica; il niera efficace Tera ha deciso coinvolgimento da parte di non perdere tempo. della società è chiaro sin Negli ultimi mesi il dall’indirizzo della stessa mercato tedesco ha assistifiliale, Torre 2, Patronas to alla scomparsa di Towers, l’edificio più alto Cicero, alla cessione di del mondo. Linopress e alla crisi di Lo sforzo è stato salualtri protagonisti del setTera Digital Publishing S.p.A. tato nel modo più calorotore. Con le premesse di Via Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia so dal mercato: nei primi un simile scenario Tera Tel. +39 (2) 38.00.81.18 Fax +39 (2) 38.00.81.19 mesi di attività la filiale Publishing deciso di scendee-mail sales@tera-it.com orientale ha chiuso due importanre in campo direttamente, affidantissimo contratti, con il New Straits Time, in Malesia, do la neonata Tera Deutschland alla solida esperienza e,con il Philippine Daily Enquirer, nelle Filippine. La di Axel Paesike e Michael Paffenholz, e ha rinnovato società, con uno staff di sette persone, ha tutti i numeri l’impegno con la filiale tedesca con un investimento per recitare una parte da protagonista nella Regione, di 1 milione di Euro. Siamo certi che grazie al grande essendo già molto vicina al primo obiettivo di 2 milio- impegno e alla reputazione che Tera Digital Publishing ni e mezzo di dollari americani. ha nel mercato tedesco, la filiale di Amburgo non tarDall’altra parte del mondo, il Brasile, con oltre 15 derà a generare un importante giro d’affari. installazioni all’attivo, ha da sempre rappresentato una La Gran Bretagna e il suo costante flusso di ordini delle nazioni più rilevanti nel mondo Tera. Dovendo hanno ancora una volta decretato Tera UK leader di decidere dove aprire una filiale in grado di assicurare mercato. Lo staff operativo alle dipendenze della fila massima copertura per l’America Latina, la deci- liale inglese è cresciuto tanto da rendersi necessaria la sione è risultata pressoché scontata: Rio de Janeiro, ricerca di una nuova sede, con inaugurazione prevista Brasile. Nel giugno scorso il rivenditore locale Vogsys nel primo trimestre del prossimo anno. La nuova Consultoria si è trasformata in Tera Brazil Ltas, eredi- prestigiosa sede offrirà, oltre agli uffici commerciali e tando tutta l’esperienza dell’organizzazione già pre- alle aree demo, una struttura corsi e formazione alsente sul mercato e che da anni commercializzava e l’avanguardia. supportava i prodotti Tera, sotto la bandiera Vogsys. La filiale americana Tera US ha dovuto invece fare L’aiuto di Tera Digital Publishing ha garantito ai clienti i conti con il difficile momento economico americadella Regione una transizione tranquilla. no, ma nonostante la recessione, è riuscita a confer-

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mare la propria posizione e ad oggi conta un totale 12 installazioni su tutto il territorio e grandi premesse per il 2002. L’accordo dello scordo aprile con Autologic ha generato i primi buoni risultati, tra i quali l’installazione di Tark (soluzione Digital Asset Management) presso il prestigioso USA Today. Abbiamo ragioni di credere che il recente merge tra Autologic e Agfa possa ulteriormente aumentare le potenzialità di vendere e supportare le soluzioni di Tera Digital Publishing. Segnali molto positivi sono arrivati anche dal mercato italiano, dove la società ha raggiunto il fatturato totale dello scorso anno con oltre tre mesi di anticipo. La strategia commerciale che ha reso possibile questo risultato si focalizza essenzialmente su due punti: l’integrazione e l’upgrade della base di clienti esistenti e l’apertura a segmenti di mercato fino ad ora inesplorati, come il web publishing e i giornali ad edizione settimanale. Nella prima metà dell’anno abbiamo iniziato un beta test del modulo di tracking per la pubblicità all’interno dell’ambiente editoriale, e di fatto tre giornali stanno ora gestendo il flusso dei loro annunci display attraverso le nostre soluzioni, che è parte del progetto in collaborazione con il Trinity Mirror e il Northcliffe Group dal nome tecnico S2. In occasione del Grafitalia di Milano, Tera Digital Publishing ha presentato una potente suite di applica-

zioni DAM, ricevendo un immediato feedback positivo; le installazioni di FilePrimer e Tark, le due applicazione per l’archiviazione, hanno infatti superato le aspettative. Dopo aver cambiato sede e modificato la ragione sociale da Tera a Tera Digital Publishing, l’azienda ha sentito la necessità di un motto che sottolineasse la nostra vision, ecco la nascita di “simplicity” – semplicità. Semplicità significa sviluppare una tecnologia sofisticata, a volte complessa, soltanto per rendere la vita dei nostri clienti più semplice; significa che non sempre uno schermo affollato di menù e pulsanti è sinonimo di un’applicazione potente; significa che la semplicità è la qualità di chi davvero sa cosa vuole e come ottenerlo. In ultimo, Tera Digital Publishing entrerà nel 2002 non soltanto con un sistema editoriale, ma anche con un sistema di gestione della pubblicità. Abbiamo infatti unito le forze con i gruppi editoriali ingles Northcliffe Publishing e Trinità Mirror nella progetto comune di svecchiamento del potente, ma obsoleto, Sentinel, front end per la pubblicità. In questi giorni è in atto la prima installazione del software prodotto dagli sforzi comuni e Tera Digital Publishing sta sempre più diventando un fornitore completo per l’editoria moderna.

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Le novità Kodak Polychrome Graphics al PRINT 01 di Chicago Lastre termiche, imagesetting film e sistemi di campo delle lastre tradizionali. Si tratta della Direct proofing sono i temi sui quali Kodak Polychrome Print Plate, una lastra no-process in alluminio che gaGraphics ha incentrato la sua partecipazione all’edi- rantisce tempi di esposizione estremamente brevi e zione 2001 del PRINT di Chicago. La costante attività ottima qualità di stampa, da utilizzare in un normale dei centri di ricerca e sviluppo di KPG, sempre tesa al espositore sia con i film DryView di Kodak Polychrome miglioramento tecnologico della gamma dei prodotti Graphics che con le pellicole tradizionali. Una volta secondo le richieste e le completata l’esposizione, esigenze degli utilizzatola lastra è pronta per esseri, ha permesso alla sociere montata in macchina da tà di presentarsi al PRINT stampa dove, dopo non più Via del Pratignone 38/40 con diverse novità di sicuro intedi una decina di fogli, produrrà su50041 Calenzano (FI) resse, che saranno inizialmente tebito copie di qualità commerciale. La tel. 0558836200 - fax 0558836222 state sul mercato americano. tiratura supera le 100.000 copie. http://www.kpgraphics.com Due, ed entrambe interessanti, le In occasione del PRINT 2001 novità nel campo delle lastre termiche, in cui KPG è Kodak Polychrome Graphics ha presentato al mercato leader incontrastato. La prima è rappresentata dalla americano anche un nuovo film hard dot, il Premiere nuova lastra SWORD Thermal Printing Plate, che ga- Recording Film, sensibile al laser rosso diodi nella rantisce una tiratura superiore alle 400.000 copie sen- gamma che spazia dai 630 ai 670 nm. Caratterizzato za richiedere né preriscaldamento né cottura. La da un altissimo livello di sensibilità, qualità e costanSWORD con sistema di sviluppo negativo, è basata su za nei risultati, è basato su principi tecnologici che si di una rivoluzionaria tecnologia detta “write-the- accordano con tutti i più aggiornati sistemi di esposibackground”. E’ adatta ai platesetter con esposizione zione; nella versione mat è inoltre ideale per la prepaa laser infrarosso IR e garantisce ottimi risultati razione delle lastre flessografiche. I sistemi di proofing qualitativi. Già ufficialmente accettata da CreoScitex, sono un’altra importante linea di prodotti all’interno la nuova lastra è attualmente in fase di accreditamento dell’ampia gamma offerta da KPG. presso altri produttori di unità di esposizione a tecnoIn occasione del PRINT, accanto al Kodak Approval logia termica. XP4 Digital Color Proofing System, già ampiamente La seconda novità tra le lastre termiche presentate diffuso e apprezzato in tutto il mondo, Kodak allo stand Kodak Polychrome Graphics è costituita Polychrome Graphics ha presentato il nuovissimo First dalla Thermal Gold Printing Plate, seconda genera- Check Desktop Proofing System, ideato per il mercato zione della Thermal Printing Plate 830, vincitrice di della stampa commerciale, del design e del packaging, un GATF Award. La Thermal Gold è caratterizzata da che produce prove colore di alta qualità in formato alta risoluzione - 300 linee, 1-99% - alta sensibilità e 13"x18". Oltre ai colori base cyan, magenta, giallo e latitudine di esposizione, eccezionale resistenza al- nero, il sistema First Check è in grado di stampare l’azione dei prodotti chimici, bassa ablazione e ottima colori come arancio, verde, nero pieno, bianco opaco, latitudine di bilanciamento tra acqua e inchiostro. Può oro e argento anche metallici e una vernice di finitura. sostenere tirature particolarmente lunghe, superando I supporti di stampa utilizzabili sono numerosi e comcon la cottura il milione di copie. prendono quattro tipi di carta, un film transfer e un Una novità interessante è annunciata anche nel film spellicolabile.

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L’attenzione del mondo delle arti grafiche è ormai Nuova tecnologia di retinatura per i quotidiafortemente concentrata sulla tecnologia Computer to ni Sublima: un salto di qualità nella riproduPlate a laser viola. zione delle immagini a colori Dopo Agfa , che per prima ha lanciato il Galileo VS e VXT in abbinamento con le proprie lastre Notevole è lo sforzo fatto da tutti coloro che sono Lithostar Lap-V, seguito recentemente dal CTP 4 pa- coinvolti nella produzione di giornali quotidiani, per gine Palladio, molte altre migliorare la qualità della riaziende stanno infatti portanproduzione delle immagini a do sul mercato sistemi che colori. I risultati fino qui otsfruttano questa tecnologia di tenuti sono sicuramente incoAGFA GEVAERT S.p.a. esposizione. raggianti, ma l’introduzione Divisione Graphic Systems Le caratteristiche del laser di Agfa Sublima è destinata a Via Grosio 10/4 - 20151 Milano viola, che agisce alla lunghezza portare risultati veramente sorprenTel. 02.3074.220 Fax 02.3074429 d’onda di 405 nm, sono le seguenti: denti e fino ad oggi ritenuti impossihttp://www.agfahome.com - lunga durata bili. - elevata velocità Sublima è una tecnica di retinatura mista, nata dale si traducono quindi in: la combinazione della retinatura stocastica (o a modu- riduzione dei costi operativi lazione di frequenza) con la tecnica Agfa Balanced - aumento della produttività Screening. Si tratta inoltre di una tecnologia ampiamente proNe risulta una qualità molto vicina al tono contivata sul mercato, basti dire che è quella utilizzata per i nuo, dove il punto di retino non è più distinguibile: DVD. E’ quindi naturale che Agfa abbia portato que- naturalmente questa tecnologia è applicabile alle consta tecnologia nel mondo della produzione dei quoti- dizioni di stampa dei giornali, sia per quanto riguarda diani, dove affidabilità, riduzione di costi operativi e la velocità che per quanto riguarda la qualità della velocità di produzione sono certamente argomenti fon- carta. damentali. Con Agfa Sublima è possibile riprodurre percenDall’abbinamento delle caratteristiche costruttive tuali di punto dall’1 al 99%, immagini sia a colori che di Agfa Polaris, che ne hanno fatto il sistema Compu- in bianco e nero, disegni e loghi, mantenendo ogni ter to Plate più diffuso al mondo per la produzione di dettaglio sia nelle luci, che nelle ombre che nei mezzi lastre per giornali quotidiani, con oltre 350 installa- toni. zioni, con la tecnologia del laser viola, è nato così Agfa Sublima può essere utilizzato su Rip Agfa Polaris Violet, presentato da Agfa durante la recente Apogee, con sistemi Computer to Plate Polaris e laIFRA. stre digitali fotopolimeriche N 91. Ad essere avvantaggiata da questo sistema è natuPolaris Violet offre una produttività ancora più elevata di quella già alta del Polaris con laser verde, non ralmente in primo luogo la qualità delle immagini di richiede un ambiente separato per il caricamento delle pubblicità, che acquistano caratteristiche simili a quellastre, che può avvenire in una confortevole luce gial- le delle riviste: l’uso di questa nuova tecnica di la, e può utilizzare, oltre alle lastre Lithostar Lap-V retinatura si potrà quindi tradurre per i giornali in una ogni altra lastre esistente sul mercato, di sensibilità seria opportunità di incremento della raccolta pubbliadatta al laser viola. citaria.

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Agfa porta il laser viola nel Computer to Plate per i quotidiani

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Il Network Publishing di Navita

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Più valore con l’informazione

questo senso ci viene in aiuto il testo di A.T.Kearney, “Network Publishing: Creating Value Trough Digital Oggi ci troviamo nell’era delle mutazioni accele- Content”, nel quale viene delineata la figura protagorate, cambiamenti che si verificano in tutti i settori della nista della nuova realtà dell’informazione: “Chiunque crei, gestisca e fornisca contenuti può civiltà contemporanea, dal piano culturale a quello considerarsi un publisher. I socioeconomico, determinando un’importante rivoPublisher includono le grandi e le luzione per quello che riguarda il mondo piccole imprese, le dotcom, la pubdella comunicazione. blica amministrazione, le organizGrazie all’azzeramento delle zazioni no-profit, gli individui, distanze, il trasferimento e la geetc”. stione di contenuti vengono conLe aziende editoriali sono i sogdotti mediante strumenti le cui getti maggiormente interessati dal potenzialità non sono ancora sfrutsignificato di tante trasformazioni. tate dalla maggior parte degli inProprio per tale motivo risulta diffidividui che ne fanno uso. Nel monVia Sassetti 1 - 50123 Firenze cile che questi ultimi possano permetdo dell’editoria sorgono strategie tel. 055/277651 - fax 055/264386 tersi di rimanere indietro rispetto alle competitive inedite; le aziende E-mail: mailbox@mail.navita.it evoluzioni in corso. editoriali hanno l’opportunità di http://www.navita.it Alla base della necessaria guardare da vicino la mutazione delle logiche di mercato e di trovare nuovi canali per ristrutturazione dei modelli organizzativi, quindi, bila distribuzione delle informazioni e la valorizzazione sogna provvedere all’attuazione di modalità che consentano la valorizzazione del patrimonio informativo del proprio patrimonio. e l’ottimizzazione delle risorse. Il Network Publishing e l’editore Il ruolo di Navita Tutto questo implica il bisogno di una sostanziale riconfigurazione del concetto di comunicazione. In Navita, la storica software house fiorentina, ha delineato la propria missione aziendale nell’ambito del publish-ware, configurandosi come un operatore leader sulla scena dell’editoria on line. Navita, nel corso della sua attività, si è sempre confrontata con realtà del mondo editoriale in cui l’efficacia e la rapidità della trasmissione delle informazioni sono elementi basilari. Grazie ad una presenza costante e ad analisi approfondite, Navita fornisce anche una specifica consulenza sulle modalità di valorizzazione del patrimonio e della ricerca di nuovi canali di vendita. Queste esperienze hanno portato gli esperti di Navita a maturare proposte riguardanti la possibilità di riorganizzare e ottimizzare le risorse per il Network Publishing, prendendo in considerazione anche il riuso delle noti-

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zie, la canalizzazione e la valorizzazione non solo dei database aziendali, ma anche degli archivi storici. È fondandosi su questi presupposti che vengono realizzati i nuovi prodotti: strumenti di lavoro che rappresentano un deciso passo in avanti nel processo che punta alla creazione di sinergie per lo sfruttamento consapevole delle nuove tecnologie. Nella scuderia di Navita è presente, fra gli altri, WebMATE, uno strumento pensato per la realizzazione di siti web dinamici. WebMATE, da oggi disponibile nella nuova release WebMATE-tech, è già stato scelto da un altissimo numero di editori e di aziende.

facili, intuitive e veloci. Con DeW, una pagina web diventa una struttura modulare composta di BOX. I box possono avere strutture diverse, graficamente anche molto complesse, combinabili liberamente. Utilizzando gli strumenti di DeW, gli utenti stessi sono in grado di creare e ideare tutti i tipi di box di cui hanno bisogno: un’anteprima in tempo reale permette loro di valutare immediatamente l’impatto grafico che il box in costruzione avrà una volta on-line. Massima libertà grafica per tutte le pagine, con DeW ogni singolo pixel del sito potrà essere personalizzato e diversificato.

Dew: Dynamic Enterprise Web Navita oggi si impegna più che mai nella produzione di strumenti radicalmente innovativi nel campo del Network Publishing. Da questo lavoro è nato DeW, uno degli ultimi prodotti, concepito secondo una logica assolutamente in linea con la MISSION di Navita. DeW è rivolto a tutte le aziende del mondo dell’editoria che vogliano innalzare la competitività del proprio progetto. DeW può essere integrato dalla componente opzionale Dew-BUILDER, l’interfaccia e il pannello di controllo dell’azienda. Con il nuovo prodotto di Navita è possibile creare, gestire e aggiornare, in tempo reale, siti web dinamici e Intranet aziendali. Il tutto avviene senza i vincoli dovuti alla conoscenza di tecnologie specifiche: infatti DeW dà accesso ad un ambiente di lavoro semplice e intuitivo, fruibile via browser, che guida gli utenti in tutte le fasi del processo di produzione. Disegnare le pagine del sito Gli strumenti che DeW mette a disposizione assicurano la massima libertà grafica e la massima flessibilità di disegno: combinare uno o più elementi grafici, applicazioni, interrogazioni a database, pubblicazione di file di qualsiasi natura, diventano operazioni

Gestire il sito e i suoi contenuti Gli operatori web, attraverso una console di lavoro accessibile via browser, hanno a disposizione tutti gli strumenti di gestione e aggiornamento della struttura e dei contenuti del sito: strumenti potenti e nello stesso tempo utilizzabili anche da chi non abbia alcuna competenza tecnica specifica. Creare la struttura del sito Gli utenti costruiscono la struttura definendo di quali e quante categorie e sottocategorie necessita il progetto. È possibile decidere quando una categoria deve andare on-line oppure è possibile creare categorie off-line su cui lavorare e decidere successivamente se e quando pubblicarle. Anche la gestione dei link interni ed esterni al sito è facilitata da appositi strumenti. Integrare file e applicazioni DeW permette di collocare all’interno delle pagine qualsiasi tipo di file (testi, immagini, filmati, suono, documenti Office, ecc.) e qualsiasi tipo di applicazione esterna (form di richiesta dati, calcolo del piano di ammortamento, ecc.). Niente più FTP, quindi, ma un semplice upload attivabile all’interno della conso-

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le di lavoro di DeW.

una piattaforma comune di informazioni condivise.

Archiviare e recuperare il materiale Un ripostiglio (repository) interno è disponibile per la raccolta e la archiviazione di tutti gli oggetti. Ricerche e filtri aiutano gli utenti a trovare rapidamente quello che cercano. Possono essere “immagazzinati” file di qualsiasi formato (jpg, gif, swf, rm, mp3, avi, pdf, zip, word, excel ecc.), praticamente senza limiti: un patrimonio informativo sempre disponibile, utile per arricchire i contenuti pubblicati, condiviso e condivisibile da utenti che gestiscono con DeW gruppi di siti diversi.

DeW - Builder DeW Builder è la componente opzionale di DeW per la creazione di connessioni guidate a qualsiasi tipo di database esterno a DeW. Permette di pubblicare contenuti che sono semplicemente il risultato d’interrogazioni del contenuto di banche dati, aziendali e/o esterne. Diventa semplicissimo, per esempio, creare in automatico la versione on line del cartaceo decidendo quante e quali notizie utilizzare e come posizionarle in pagina, realizzare rassegne stampa personalizzate da proporre ai propri clienti, pubblicare archivi contenenti una notevole quantità di dati o anche pubblicare su Intranet aziendali interne risultati derivanti dall’incrocio di dati complessi per produrre ad esempio il riepilogo produzione o altri dati utili alla gestione interna di un’azienda editoriale.

Editare i contenuti Una finestra di editing permette di aggiornare o modificare, in tempo reale, via internet o intranet, i contenuti di qualsiasi pagina/sezione del sito su cui si è abilitati ad operare. Grazie ai box l’utente deve preoccuparsi soltanto di scrivere il testo. Sotto la guida di DeW, anche l’aggiunta di materiale informativo di corredo (foto, oggetti ripescati dal ripostiglio, link interni o esterni) diventa un’operazione semplicissima. Amministrare operatori e utenti L’accesso alla console di lavoro di DeW è organizzato per livelli di competenze e figure professionali. Ogni operatore è abilitato solamente sulle aree del sito e sulle operazioni di sua competenza. Anche gli utenti sono amministrati grazie a tools specifici di registrazione e gestione, di tracking e di community (forum). Condividere informazioni DeW è stato pensato per la gestione di gruppi di siti correlati e collegati tra loro. Un insieme di siti che fanno parte di uno stesso gruppo di lavoro e che fanno capo agli stessi server possono condividere informazioni. Il repository di oggetti, in questo caso, diventa

Creare interrogazioni a data base DeW Builder assiste l’utente nella creazione e strutturazione d’interrogazioni, anche complesse. Non sono necessarie conoscenze specifiche del linguaggio d’accesso al data base né di SQL. DeW Builder permette la connessione a qualsiasi database, o, più in generale, a qualunque fonte dati (Microsoft SQL, Oracle, SYBASE, Excel, file di testo, etc.) che sia dotato di driver JDBC o ODBC. Visualizzare i risultati I risultati delle interrogazioni possono essere visualizzati in modo tabellare o grafico, possono essere esportati in formato XML ed eventualmente modificati. Sfruttando la tecnologia dei box, i risultati possono essere mostrati con un aspetto grafico di grande efficacia. Una volta disegnati box specifici, destinati a contenere i dati estratti, è DeW Builder stesso che si occupa di pubblicare e tenere aggiornate le pagine, in modo automatico.

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La potente combinazione delle soluzioni software teggiano una miriade di sfide” ha dichiarato Joe di Adobe per il network publishing insieme all’espe- McGrath, presidente di Unisys Global Industries. “Alla rienza industriale e alle capacità di integrazione di Unisys noi condividiamo la visione di Adobe. Stiamo Unisys saranno in grado di fornire soluzioni e tecno- lavorando per aiutare i nostri clienti editori a trasforlogie per fronteggiare le sfide dei cross-media e la tra- marsi da compagnie di notizie a portali di notizie e li indirizziamo ad un invio accelerasformazione accelerata del business to di contenuto personalizzato sia in questo campo. esso nella stampa, nella Rete o nei La partnership tra Unisys e dispositivi wireless. E’ naturale che Adobe ha inizio con l’integrazione al loro servizio si trovino due aziendi Adobe InDesign, il software di de che guardano alle opportunità di design e layout professionale di UNISYS ITALIA spa consorziare le loro capacità per serAdobe nell’ultima realizzazione di Via B. Crespi 57 - 20159 Milano vire l’industria dei media”. Unisys e-@ction Editorial tel. 02/69851 - fax 02/6985588 “Adobe è felice di lavorare Solutions. Le due compagnie continueranno i loro sforzi per incorporare altre tecnolo- strettamente insieme a Unisys per raggiungere ricche gie guida di Adobe, come ad esempio XMP (Extensible e nuove soluzioni per il publishing, per il mercato gloMetadata Platform) in una suite di soluzioni media bale dei media” ha asserito Bruce Chizen, presidente Unisys. XMP offre un framework di metadati comuni e CEO Adobe. “Gli editori stanno aspettando alla proche standardizza la creazione, il processo e l’inter- va l’esperienza dell’industria e la forza di integrazioscambio di metadati di documenti (che descrivono in- ne di sistemi di Unisys e le soluzioni software di Adobe formazioni statistiche sugli elementi dei dati) attraverso per essere aiutati ad evolvere i sistemi di stampa in workflow di network publishing e dare forma al modo il flusso di lavoro editoriale. “Gli editori di oggi devono inviare notizie e conte- in cui creano, gestiscono e inviano il contenuto editonuti editoriali ai lettori in tutto il mondo mentre fron- riale”.

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Unisys e Adobe insieme per estendere le loro soluzioni publishing al mercato dei media

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Soluzioni Tecnavia per la gestione dei contenuti digitali Tecnavia, software house svizzera di Lugano, ha essere immagazzinato attraverso l’utilizzo di moduli presentato ad Ifra Expo di Ginevra le versioni più avan- che si adattano alle diverse caratteristiche dei database, zate della suite di prodotti per la gestione dei contenu- al fine di ottimizzarne la gestione, la correzione e la ti e dei flussi di lavoro digitali. ristrutturazione con un semplice click del mouse. Editori di quotidiani e periodici, agenzie di infor- Tecnavia offre: mazione e service editoriali hanno con Tecnavia la - un Modulo per la Gestione di Immagini che si possibilità di utilizzare adatta alle dimensioni applicativi altamente del mezzo utilizzato: specializzati per gene600MB per i CDs o 2.3 rare ed archiviare i con- 4.7MB per i DVD-r, Tecnavia Press S.r.l. tenuti, ricevere informaognuno dei quali può V.le Fratelli Casiraghi, 239 - 20099 Sesto San Giovanni (MI) zioni dall’esterno e gestiessere indipendentetel: 02 22470381/4 - fax: 02 2421586 re i flussi di lavoro. Ogni mente attivabile; questo e-mail: info@tecnavia.ch Web: http://www.tecnavia.ch applicativo è integrabile modulo che richiede una http://www.tecnavia.com con gli altri pacchetti delcapacità di memoria la suite e con soluzioni di dell’hard disk di, almeno, 15 Tecnavia s.a. terze parti eventualmente Via Cadepiano, 28 - CH-6917 Barbengo-Lugano - Switzerland GB per ogni 150000 immatel: (+41) 91 993 21 21 - fax: (+41) 91 993 22 23 già presenti in azienda. gini. Questo spazio é orgae-mail: info@tecnavia.ch nizzato in 4 differenti aree di Web: http://www.tecnavia.ch Generare i contenuti con dati: una dove gli oggetti sono http://www.tecnavia.com Web-beamer ordinati per indice di grandezza di memoria occupata (Pre-Archive-Queue), una seconWeb-beamer é la soluzione ideale per generare da in cui ogni oggetto viene strutturato in diverse automaticamente diversi tipi di contenuto ed é perciò directory che si diversificano a seconda del contenuto applicabile a diversi settori produttivi in espansione del CD/DVD (Pre-Burn-Structure), una terza in cui i dal tradizionale quotidiano o periodico, alle stazioni file precedenti, dopo la creazione dei CD/DVD sono di tv via cavo, alle banche, presso ospedali e aereoporti. disposti in un modo tale da essere facilmente reperibiQuesto prodotto é la risposta a diversi tipi di bisogni li; l’ultima area é necessaria per la gestione dei dati del cliente. In pratica Web-beamer é in grado di creare con lettura ottica, per le aziende che non hanno la posgrafici flash per la grande industria dei media, può sibilità di usufruire di un Server Backup generare anche grafici EPS (ad esempio pagine me- Sovradimensionato. teo) o, ancora, pagine PDF e HTML. Ma questo pro- Un Modulo per la Gestione di Logo e Pubblicità dotto cosa fa di veramente speciale? Innanzitutto uti- che permette di gestire meglio l’archiviazione a breve lizza procedure standard per ogni tipo di processo, è termine di file EPS e TIFF. facilmente reperibile, si adatta al cliente, consente la - Un Modulo per la Gestione di Testi utilizzabile creazione di un ordinamento delle operazioni da effet- per l’archiviazione degli articoli all’interno dei tuare ed é esplorabile con browser per Internet standard. database. - Un Modulo per la Gestione di file PDF per Archiviare con e-Binder archiviare il contenuto dei giornali in formato grafico. Il sistema genera automaticamente diversi oggetti con Il sistema é modulare, dove ogni tipo di dati può risoluzione PDF.

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- Un Redundant Backup Server, cioé un secondo server NT che mantiene i dati immagazzinati sul server principale. Entrambi i server sono attivi e i dati possono essere archiviati o reperiti indipendentemente su entrambi i server.

inserimento dei dati é controllato da MIOC (Multi Input Output Controllers), un software flessibile, che soddisfa ogni tipo di necessità a livello sia di capacità di immagazzinamento, che di manipolazione dei dati. Un “Atelier” per il flusso di lavoro

La più recente innovazione aggiunta al software eBinder é il modulo PDF, facilmente implementabile e aggiornabile all’interno dei sistemi editoriali, che consente di gestire attraverso un browser per Internet pagine contenenti ogni tipo di dati reperibili anche da edizioni meno recenti e attraverso mezzi di connessione a bassa velocità (Internet, dial-up line o WAN). Questo sistema di archiviazione è veloce e semplice da usare, lo strumento ideale per ricercatori e editori, che con un semplice click del mouse possono ritrovare e trasformare completamente contenuti nascosti in aree di memoria remote e quasi inaccessibili o, viceversa, trasformarli di nuovo nella loro forma originaria. Il modulo PDF di Tecnavia é ideale per aziende editoriali, stampatrici, o che operano nel settore dell’interattività. Ricevere notizie ed immagini con NewsDesk Il NewsDesk é l’evoluzione del PSF un software già in produzione presso Tecnavia, molto apprezzato nel settore della stampa, perché permette una facile gestione dei servizi editoriali. I dati ricevuti, infatti, vengono immagazzinati in file ordinate e mandate in stampa secondo una logica per cui i primi dati che arrivano sono i primi ad essere inviati. Il NewsDesk é utilizzabile per lavorare sia su immagini (Picture Desk), sia su grafici e testi (Wire Desk) o su entrambi. E’ disponibile in opzioni: Lite Version, raccomandata per la ricezione di notizie di agenzia contenenti testi e immagini e accessibili simultaneamente solo a pochi giornalisti; la Pro Version, una versione più completa in grado di gestire numerose notizie di agenzie ecapace di gestire un numero illimitato di utenti. Il processo di

Atelier é un sistema nato dalla consolidata esperienza di Tecnavia nel settore dell’assistenza online a realtà editoriali molto complesse. Questo software consente di manipolare oggetti di diversa natura utilizzando un browser web. La vera forza del prodotto é data dalla sua struttura modulare, che permette di poter accedere ad un’ampia varietà di funzioni: il monitoraggio del flusso di produzione, il controllo della distribuzione dei dati agli utenti finali, la creazione di un sistema centralizzato di immagazzinamento dei dati con automatica conversione dei formati dei file. I moduli disponibili sono sei. - Il modulo di produzione che raccoglie e dà forma alle immagini; il sistema applica automaticamente i profili di stampa necessari all’output finale (web, carta stampata...). - Il modulo Auto Enhanced che fornisce l’arricchimento automatico delle immagini ricevute da ogni tipo di front-end. - Il modulo http-Upload con cui l’utente può trasferire oggetti direttamente da Internet nel sistema operativo, consentendo di arricchirne i contenuti con informazioni utili per la produzione, l’archiviazione o la risoluzione di problemi nella gestione del flusso di lavoro senza usare programmi aggiuntivi esterni. - Il modulo e-commerce, invece, registra l’attività degli utenti che si connettono al sistema. - Il modulo Subset Creator utilizzabile per la creazione di database che contengono un estratto dell’originale, che poi possono essere riversati su CD-ROM per la distribuzione al cliente finale. - Il modulo Site Mirroring (Web Upload) trasferisce al sito web solo gli oggetti che sono stati modificati o aggiunti nel corso dell’ultimo aggiornamento effettuato all’interno del sistema.

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Nuove soluzioni di CreoScitex accessibili anche ai piccoli stampatori commerciali CreoScitex, una divisione di Creo Products Inc., tro sono le nuove versioni introduttive dei migliori ha recentemente annunciato nuove soluzioni mirate a prodotti per il flusso di lavoro. Questi sistemi fornifornire un eccellente flusso di lavoro e soluzioni di scono soluzioni “centrali” per il flusso di lavoro che imaging, ad un prezzo accessibile anche ai piccoli consentono agli utenti di selezionare i moduli di cui stampatori commerciali. In questo modo CreoScitex hanno bisogno in modo da poter aggiungere ulteriori vuole consentire a tutti gli stampatori di accefunzioni al sistema proporzionalmente alla dere ad un prezzo ragionevole alla qualità e crescita dei loro affari. Queste soluzioni alle prestazioni di CreoScitex, nonché alla economiche consentono a tutti gli migliore rete di assistenza del settore. stampatori commerciali di usufruire “L’obiettivo di CreoScitex è quello di delle soluzioni CTP 4up e 8-up, condare a tutti gli stampatori la possibilità di sentendo loro di trarre vantaggio dalla essere competitivi e di avere successo produttività, facilità d’uso e funzioavendo a disposizione i migliori nalità di rete dei flussi di lavoro strumenti.” ha dichiarato Amos Prinergy e Brisque. Michelson, direttore generale di L’esperienza del servizio di Creo Products Inc., società a assistenza assicura il succapo di CreoScitex. “Fino ad CreoScitex Italia S.r.l. cesso dei clienti oggi solo i grandi clienti hanno avuto Via Pisa 250 accesso ai migliori strumenti del settore. 20099 Sesto San Giovanni Milano - Italy La divisione Customer Services and Oggi stiamo lanciando nuovi prodotti, siTel: +39 02 262 59 77 Solutions di CreoScitex si è occupata di stemi e servizi ideati appositamente per il Fax: +39 02 262 59 229 mercato ampio della stampa commerciaoltre 2000 sistemi CTP in tutto il mondo. le”. Basandosi su questa esperienza, il team aiuta i clienti a trarre il massimo beneficio dalla tecnologia, dal perNuove opportunità CTP sonale, e dai processi di produzione. La nuova divisione Consulting Services Group asLe soluzioni vincenti di CreoScitex includono si- sisterà invece gli stampatori nell’implementazione dei stemi base CTP termici che costituiscono una possibi- processi come la stampa con retinatura FM e la stamlità a costo contenuto per gli stampatori che intendono pa in esacromia. introdurre il CTP nelle loro imprese. Se gli stampatori in futuro decideranno di aggiornarsi avranno a dispo- La qualità di CreoScitex a portata di tutti sizione percorsi di aggiornamento alle versioni dotate di maggior automazione e testa di esposizione termica “Molti degli stampatori che incontriamo credono SQUAREspot™ per una maggiore produttività e qua- che i prodotti e i servizi di CreoScitex siano indirizzalità. Ciò garantisce che gli investimenti fatti oggi con- ti esclusivamente alle grandi aziende. Intendiamo fare servino il loro valore in futuro. chiarezza”, ha sottolineato Larry Letteney, presidente di CreoScitex America. “L’introduzione della più comUn accesso più facile ai migliori sistemi di flus- pleta linea di soluzioni digitali da parte di CreoScitex so di lavoro significa semplicemente una cosa: se operate nel settore della stampa o delle arti grafiche, CreoScitex è in I flussi di lavoro Prinergy® Entro e Brisque™ En- grado di fornirvi una soluzione digitale personalizzata

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che renderà la vostra impresa molto più redditizia e competitiva. CreoScitex presenta uno strumento per i progettisti grafici che consente la creazione di ombre trasparenti E nella direzione di fornire prodotti sempre più competitivi per il mercato della stampa e per la grafica professionale CreoScitex ha presentato il software ShadowFX™, un plug-in per Adobe® Acrobat® che consente la creazione di ombre trasparenti per elementi di pagina in PDF. Il software ShadowFX è disponibile sia per piattaforme Macintosh® che PC. La creazione di ombre su oggetti come testo o immagini rappresenta una tecnica diffusa per incrementare l’elemento di design. Con il recente lancio di Acrobat 5.0 gli oggetti in PDF ora supportano trasparenze, consentendo di posizionare gli elementi di pagina dietro a oggetti trasparenti mantenendone la visibilità. Senza traspareze, immagini come le ombre risultano opache oscurando tutti gli oggetti che si trovano dietro. ShadowFX potenzia le capacità di trasparenza di Acrobat 5.0, permettendo ai progettisti di creare e posizionare ombre direttamente sopra qualsiasi elemento di pagina senza oscurarlo. La stessa ombra può essere posizionata su qualsiasi elemento di pagina, incluse immagini, testo e perfino altre ombre. ShadowFX permette di gestire in modo completo il colore, l’offset, l’opacità, e il raggio di sfocatura delle ombre create. Le ombre trasparenti possono essere utilizzate in qualsiasi flusso di lavoro per PDF che supporti il formato PDF 1.4. Sono state effettuate dimostrazioni di ShadowFX alla Seybold di San Francisco alla fine di settembre. CreoScitex ottimizza la gestione del colore con un nuovo flusso di lavoro per colori ICC Nuove applicazioni Profile Wizard Suite 2.1 e Profile Wizard Lite. CreoScitex ha inoltre presentato la nuova versione del software CreoScitex Profile Wizard™ Suite 2.1 per la gestione dei profili colore. Questa avanzatissima tecnologia garantisce informa-

zioni sui colori della massima qualità e una coerenza da un dispositivo all’altro durante tutto il processo di produzione. Profile Wizard 2.1 supporta una gestione del colore ICC aperta e genera automaticamente i profili ICC per stampanti, monitor, scanner e fotocamere digitali. Una delle funzioni principali di Profile Wizard, la tecnologia DeviceLink Profile, risolve il problema della protezione del canale nero, specialmente durante la selezione del nero utilizzato per i testi. Le ulteriori nuove funzioni di Profile Wizard comprendono la creazione dei profili dai riferimenti standard Ksmart e IT8. La nuova applicazione offre un’interfaccia più semplice e intuitiva, che facilita la creazione del profilo di default. Questa versione di Profile Wizard, attualmente in fase di beta test, dispone di strumenti di modifica avanzati in modalità HLS, CMYK, RGB e Lab consentendo agli utenti di modificare e salvare i profili utilizzando l’anteprima. “Il nuovo flusso di lavoro ICC conferma l’impegno di CreoScitex a fornire soluzioni complete di gestione del colore per tutti i flussi di lavoro della sua linea di prodotti. La capacità di poter mantenere coerenti le informazioni sui colori attraverso tutto il processo di produzione è di fondamentale importanza per il successo di uno stampatore; il nuovo flusso di lavoro di CreoScitex garantisce questa funzionalità”, ha dichiarato Sharon Ziv-Falk, product manager di Profile Wizard. CreoScitex presenterà presto Profile Wizard Lite, una nuova applicazione per i profili di fascia media. La versione Lite, priva delle funzioni di modifica, è destinata ai principianti e consente la creazione dei profili mediante un’interfaccia semplice e intuitiva. Profile Wizard Suite 2.1 e Profile Wizard Lite saranno disponibili nel Nord America alla fine del 2001 e nel resto del mondo a partire dal 2002. CreoScitex ha dimostrato l’alta qualità e l’efficienza del flusso di lavoro per i colori ICC durante Print ’01. Utilizzando i sistemi di CreoScitex come i flussi di lavoro Iris® proofers, Prinergy® e Brisque™ insieme a Profile Wizard, durante l’esposizione è stato dimostrato come le immagini rimangono coerenti attraverso tutto il processo di produzione.

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Da G.M.D.E. nuovi sistemi di punzonatura e piegalastre della 2B Präzision Gli stampatori di quotidiani italiani potranno d’ora in avanti contare sui sistemi di punzonatura e piega delle lastre della società tedesca 2B Präzision grazie ad un accordo commerciale di distribuzione in esclusiva per l’Italia con G.M.D.E.

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La tecnologia videobender della 2B Präzision

cliente, la lastra viene avviata al processo di punzonatura, diversamente se i I sistemi tedeschi, che d’ora in marcatori risultano fuori allineaavanti saranno inseriti in tutti i mento, la lastra viene riposizionata layout industriali per centri stampa su un piano a tre assi fintantochè i proposti da G.M.D.E., azienda che marker non vanno a punto. Il procommercializza fra l’altro i sistemi cesso di posizionamento ottico conCTP di Agfa, leader mondiali nelsente di ottenere lastre in grado di l’industria dei giornali, sono basati assucare, una volta montate in macsu tecnologia videobender. In quechine, una perfetta messa a registro sta nuova gestione del processo un nell’ambito di tolleranze sconosciusistema ottico “vede” la immagine te alle linee di punzonatura e pieimpressa sulla lastra e si mette a gatura manuali. registro sui punti di riferimento delLa tecnologia videobender sila stessa immagine. In dettaglio, gnifica quindi maggiore affidabilità nell’area dove non si trovano elenella produzione di lastre per la GMDE, Viale Colleoni, 5 20041 Agrate Brianza (MI) menti da stampare, vengono utilizzati stampa di qualità in quadricromia, Tel. 0396091790 dei particolari marcatori di registro che durabilità nel tempo ed assoluta precisone Fax: 0396091788 vengono “rilevati” dalle microcamere del di lavorazione, con tolleranze nell’ambito http://www.gmde.it sistema. Se questi risultano allineati all’indi un centesimo di millimetro. terno delle specifiche di qualità decise dal Una soluzione strategica per l’industria dei Il sistema Image Finder con tecnologia videobender quotidiani Italiani

proposto da G.M.D.E.

La decisione di G.M.D.E. di stringere un accordo con la società tedesca è nata da un’attenta analisi delle caratteristiche del prodotto, che rispondono ottimamente alla richiesta proveniente dagli stampatori italiani verificata nel corso degli anni dalla società milanese. In particolare, si è tenuto conto dell’esigenza di introdurre linee di punzonatura e piega delle lastre in grado di reggere il ritmo produttivo dei moderni CTP impiegati nell’industria dei giornali, che puntano ad aumentare sempre più la velocità dei processi di incisione diretta e sviluppo. Le linee Agfa polaris proposte da G.M.D.E., leader mondiali nel campo dei CtP per quotidiani, raggiungono ormai la produttività di 270 la-

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stre/ora. La soluzione 2B Präzision consente la piega e la punzonatura in linea di 312 lastre/ora, e rappresenta la più veloce soluzione videobender presente oggi sul mercato . L’industria dei giornali, come documentato in molte occasione anche dalla rivista TecnoMedia, punta inoltre su modelli di automazione dei processi industriali sempre più avanzati. Le linee 2B Präzision si integrano con il workflow di Intellinet proposto da G.M.D.E., e assunto ormai quasi al ruolo di standard di riferimento per l’industria editoriale dei giornali, consentendo un processo di “annotation dinamica” in grado di provvedere allo smistamento automatico delle lastre lungo le linee con impianti, se richiesto e necessario, totalmente non-presidiati. Il ruolo di G.M.D.E.: system integrator del mercato Italiano La società G.M.D.E. si è affermata nel corso degli anni come una delle più avanzate organizzazione per

la progettazione, installazione ed assistenza di soluzioni integrate per l’automazione dei processi industriali di stampa a partire dalle pagine costruite all’interno dei sistemi editoriali. Questa caratteristica, unitamente alla consolidata esperienza maturata in molti anni di attività in collaborazione con i più importanti gruppi editoriali e di stampa italiani, è stata ritenuta di fondamentale importanze dalla società tedesca 2B Präzision, già fornitrice di sistemi per la punzonatura e la piega manuale di società come Goss, KBA e MAN e quindi abituata a standard di qualità nel servizio di integrazione di componenti industriali fra i più elevati al mondo. La scelta di G.M.D.E. quale partner unico per il mercato italiana si inquadra in una strategia di diversificazione della clientela della società tedesca, che ha deciso di offrire le proprie soluzioni non solo ad alcuni fra i principali fornitori di macchine da stampa offset a livello mondiale ma anche agli utenti finali, quali sono a tutti gli effetti i centri stampa italiani ed esteri.

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Al servizio di chi offre servizi: Xeikon DCP500D

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La decisione di un’importante società di prestampa di Milano di passare alla stampa digitale professionale con Xeikon DCP500 fornita da NTG Digital ha aperto nuove prospettive per un servizio a valore aggiunto per una clientela sempre più esigente “Offrire un servizio sempre più completo e riuscendo però a superare brillantemente gli anni più personalizzato” così ci accoglie il dr. Pietro Cattaneo, difficili, quelli tra il 1992 e il ’94, grazie a continui investimenti in nuove tecnologie, presidente di Graphic S.r.l. società col fine di ottimizzare i costi di prodi prestampa e stampa digitale. duzione e poter garantire nel La grande attenzione alle esicontempo alla clientela un servizio genze dei clienti da un lato ed alle e un prodotto sempre più qualifinuove offerte tecnologiche dall’alNTG Digital srl cato. “Evidentemente” continua tro, unite ad un forte spirito imSede di Milano: prenditoriale, hanno permesso Strada 2, Edificio C3 - 20090 Milanofiori Assago (MI) Cattaneo “anche la solidità finanziaria che ha sempre carata Graphic di potersi qualificare tel. 02 82 42 541 - fax 02 57511 893 terizzato la nostra società ha avuoggi come una delle più attuali e Sede di Roma: dinamiche realtà milanesi di servito un ruolo fondamentale, avendoci Via Taro 39 - 00199 Roma tel. 06 84 16 190 - fax 06 85 41 469 zi prestampa. permesso di realizzare gli investimenti Fondata nel 1989, dopo una crescinecessari. internet: http://www.ntg.it ta consistente nei primi due anni di attiviE così nel 1993, anno di piena crisi del e-mail: ntg@ntg.it tà, anche Graphic Prepress – oggi semplisettore e in generale di tutta l’economia, cemente Graphic – ha vissuto le difficoltà che molte Graphic è la prima società italiana che investe in una aziende di fotolito attraversarono nei primi anni ’90; avveniristica attrezzatura per prove di stampa digitali della Stork. Il sistema di stampa digitale Xeikon DCP500 in Fu in occasione di Drupa del 95 che Cattaneo coproduzione alla Graphic di Milano minciò a valutare di inserire la stampa digitale tra i servizi offerti da Graphic:” la possibilità di fornire pre-tirature dei lavori di cui aveva eseguito lavorazioni di fotolito, avrebbe potuto contribuire ad aumentare in modo significativo il valore aggiunto di un lavoro fornito da Graphic rispetto a quello della concorrenza Inoltre, analizzando anche quanto era avvenuto all’estero, si poteva presumere che la stampa digitale rappresentasse un mercato nuovo con interessanti prospettive di crescita, certamente non individuabili nel settore della fotolito. L’ingresso di Graphic nel mercato della stampa digitale avviene nel ’96 con l’acquisto di una Canon CLC 1000. La scelta

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si rivela subito corretta ed il fatturato realizzato con lavori di stampa digitale non tarda ad arrivare; la CLC si rivela ben presto la giusta scelta di partenza che servirà ad acquisire conoscenza nella gestione di aspetti tecnici quali l’imposizione e la confezione, ma mancava l’effetto qualità e produttività. Nel 2001 Graphic decide dunque di compiere il grande passo e, dopo attente valutazioni rivolte in particolare a comprendere i vantaggi relativi agli aspetti sia tecnici che economici delle macchine proposte, la scelta cade sulla Xeikon DCP 500 nella versione originale distribuita da NTG Digital anche in considerazione dell’affidabilità dell’interlocutore, in particolare per quanto riguarda il servizio di assistenza, vero punto cruciale della stampa digitale. “Certo, l’investimento non è stato modesto” dice Cattaneo “ma sono convinto che sarà ampiamente ricompensato dalle grandi opportunità che potremo cogliere grazie al for-

mato che copre la DCP 500D. Del resto già all’epoca della sua prima presentazione alla Imprinta del 1997 avevo mostrato un forte interesse per questa tecnologia, ma i tempi non erano ancora maturi.” Oggi, dopo solo due mesi dalla fine del corso di istruzione dell’operatore escono dalla DCP500D numerosi stampati con caratteristiche varie: dagli estratti per la presentazione di prestigiosi libri d’arte a cataloghi e booklet di collezioni di moda, locandine, brochure di campione per abbigliamento, pretirature eseguite nel giro di poche ore prima di una presentazione o una fiera, il tutto realizzato in tempi molto ridotti grazie alle ottime performance della DCP 500D. Il Dr. Cattaneo inoltre afferma di essere rimasto positivamente sorpreso dalla costanza della qualità di stampa che ha potuto riscontrare in questi primi mesi di attività, considerazione questa ovviamente condivisa anche dai clienti stessi.

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Ifra 2001: per Kodak Polychrome Graphics un bilancio estremamente positivo Ottimi i risultati di Ifra 2001 secondo Kodak termico di CreoScitex e KPG e dalle sviluppatrici Polychrome Graphics, che vi ha partecipato con uno Glunz & Jensen ai sofisticati software per la gestione stand dedicato alle più recenti innovazioni delle tec- del workflow digitale di Parascan. Il Q-Manager di nologie termiche CtP dedicate ai giornali. Il grande Parascan, che controlla e gestisce totalmente il flusso afflusso di visitatori ha confermato ancora una volta il dei dati per tutte le selezioni di ogni singola pagina, crescente interesse del mondo dei giornali per i siste- costituisce infatti il cuore delle configurazioni CtP promi di esposizione diretta poste da Kodak su lastra a laser termico, Polychrome Graphics. rappresentati allo stand I dati rilevati da QKPG sia dal Manager vengono utilizzaTrendsetterNEWS 200 della ti per funzioni quali la gestioVia del Pratignone 38/40 50041 Calenzano (FI) CreoScitex con tecnologia esclune, la programmazione, l’assegnatel. 0558836200 - fax 0558836222 siva SquareSpot™, con produttivizione delle priorità, il bilanciamento http://www.kpgraphics.com tà superiore alle 200 lastre all’ora, che del caricamento, il controllo del perdalla nuova versione del Newsetter corso della pagina e il rilevamento delSystem di KPG, con testa di scrittura termica multi- lo stato della produzione e degli errori.Oltre a questo, beam, per il quale Kodak Polychrome Graphics ha già i dati vengono resi immediatamente disponibili per ricevuto diversi ordini nel primo mese dopo la mani- l’utilizzo da parte degli altri moduli Parascan che provfestazione, raggiungendo così il considerevole nume- vedono a tutte le funzioni specifiche richieste di volta ro di 100 unità vendute in tutto il mondo. Grazie ai in volta, come ad esempio l’accoppiamento delle panuovi modelli TrendsetterNEWS 70, Trendset- gine gestito da Page Pair o la preimpostazione dei caterNEWS 100, TrendsetterNEWS 150 e Trend- lamai sulla macchina da stampa cui provvede Ink setterNEWS 200, la gamma CreoScitex Trendset- Manager. All’Ifra è stata presentata anche una novità terNEWS è oggi molto più ampia e completa ed è in assoluta. grado di soddisfare ogni tipo di esigenza in termini di Si tratta del software News Monitor, prodotto da velocità produttiva. Parascan su specifiche fornite da KPG, che possiede Anche la linea KPG NewSetter System è cresciu- un’interfaccia capace di collegarsi a tutti i sub-sistemi ta; oggi comprende infatti anche la nuova unità sia software che hardware, per fornire on-line un resoNewSetter 180, in grado di produrre fino a 180 lastre conto immediato sullo stato del sistema, indicando all’ora, che affianca il NewSetter 100 già in produzio- anche gli eventuali guasti e l’analisi dei problemi. News ne da oltre un anno. Nelle configurazioni a doppia li- Monitor è quindi lo strumento ideale per gestire nel nea integrata la produttività naturalmente raddoppia, modo migliore tutti gli elementi di una configurazioconsentendo così di produrre in un’ora fino a 400 la- ne, sia in locale che in remoto, 24 ore su 24. Una volta stre con le unità CreoScitex TrendsetterNEWS e 360 completata la preparazione delle pagine e l’esposiziolastre con le unità NewSetter. La collaborazione con ne delle lastre, l’automatizzazione di tutte le fasi sucpartner quali CreoScitex, Parascan, Nela e Glunz & cessive del ciclo produttivo quali piegatura, Jensen ha permesso a KPG di presentare un sistema di punzonatura, gestione del traffico delle lastre e numepreparazione dei giornali completo ed efficiente, che rose altre è stata fornita all’Ifra dai sistemi Nela, prooffre soluzioni valide per ogni aspetto della produzio- dotti dalla Brüder Neumeister, che Kodak Polychrome ne: dalle lastre ThermalNews Printing Plates di Kodak Graphics distribuisce ai giornali in seguito ad un acPolychrome Graphics ai sistemi di esposizione a laser cordo commerciale stipulato a livello internazionale.

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L’obiettivo della nuova partnership tra la casa di variare le edizioni che devono essere prodotte con difsoftware EidosMedia, con sede a Milano, e il gruppo ferenti numeri di pagina, pagine a colori in differenti italiano di software Hit, è la creazione di una piatta- posizioni, pubblicità localizzata e contenuti di noitizie. forma integrata di informazioni in grado di gestire in Questo genere di soluzioni richiede alti livelli di tempo reale ogni aspetto del processo di stampa, dai scambi di dati tra differenti sistemi di produzione ed contenuti editoriali e dalla pubblicieditoriali. L’intrinseco approccio di tà alla locazione, distribuzione e sistema aperto di Méthode facilita stampa multisito. questo percorso, e questa nuova soLa nuova soluzione è basata sulluzione faciliterà il dialogo tra la piattaforma publishing per i crossmolti standard industriali, inclusi EidosMedia S.r.l. media e per il flusso di lavoro editogli standard emergenti C1P4 e JDF. Viale Legioni Romane, 43 riale Méthode di EidosMedia (attualAllo stesso tempo l’integrazione di 20147 Milano mente impiegata per le edizioni web di tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 pacchetti di impaginazione standard, molti importanti quotidiani europei). La come Quark Xpress e Adobe InDesign www.eidosmedia.it forte vocazione di editoria cross-media di getinfo@eidosmedia.com e il recente sviluppo del dispositivo di Méthode è ora accresciuta nel settore dei impaginazione XLM nativo da parte di media a stampa attraverso l’integrazione con il pro- EidosMedia, ha ulteriormente esteso la funzionalità di gramma di Hit AdvManager, una soluzione di Méthode nei processi editoriali dei media di stampa. acquisizione e di gestione della pubblicità comprensi“Siamo entusiasti delle possibilità che questa va di un software sviluppato da Hit, chiamato Fluide, partnership ci offre” ha dichiarato Gabriella Franzini, per la pianificazione e il tracking dei processi di pro- General Manager di EidosMedia. “Sul versante tecniduzione di stampa. Il know-how di Hit in questo cam- co, si combina un numero di tecnologie potenti in una po è assai ben conosciuto sino dallo sviluppo del si- soluzione di stampa integrata che offre agli editori di stema IntelliNet NewsFlow usato per gestire i flussi di giornali più possibilità e flessibilità che ogni altro prolavoro produttivi e la stampa a distanza di oltre 250 dotto attualmente disponibile. giornali in tutto il mondo. Da punto di vista del business questo significa che Ne risulta una soluzione che conduce ad una fles- sia EidosMedia sia Hit possono offrire ai loro clienti sibilità non mai ottenuta in precedenza nel pianificare soluzioni completamente digitali per gestire e e nel gestire la produzione di un giornale o di una rivi- monitorare ogni aspetto del processo di stampa da una sta e che trascende il tradizionale processo di flusso di conoscenza sofisticata e da un asset management che informazione a una via nel processo di pubblicazione. preveda l’incorporazione di pubblicità locale e di conImpiegando Méthode-Fluid- AdvManager possono tenuti editoriali”. essere effettuate al volo variazioni dinamiche sui conMosè Giacomello, Vide-presidente di Hit, ha comtenuti e i layout delle pagine (incluse le inserzioni di mentato: “Combinando la nostra esperienza nella gepubblicità locale), in un processo che è immediata- stione dell’output con la forza di Méthode ci è stato mente visibile a tutti coloro che sono coinvolti nella possibile creare una soluzione con una flessibilità non gestione del contenuto e della distribuzione della pa- mai raggiunta precedentemente nel settore del gina. Questa “impaginazione cooperativa” consente di publishing”.

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EidosMedia e Hit uniscono le forze sul sistema di stampa publishing di nuova generazione

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La joint venture Tera Digital Publishing, Trinity Mirror, Northcliffe Group entra nella sua fase finale Entra nella fase finale il progetto nato dalla collaObiettivo del progetto, dunque, è quello di svilupborazione tra i due gruppi editoriali inglesi, Trinity pare un software capace di ereditare i plus di Sentinel Mirror e Northcliffe Group, e Tera Digital Publishing. supportati da una solida tecnologia, basata su di un’arIl progetto, dal nome in codice S2, che ha impe- chitettura client/server e un database SQL. gnato per oltre 15 mesi 13 persone, tra sviluppatori e S2, nome ancora non definitivo dell’applicazione project manager, prevede lo sviluppo di una applica- nata dal progetto comune, si propone di rispondere a zione front end per la gestione della pubblicità, tutte le richieste di chi lavora all’insia classified, sia display. terno del flusso delle inserzioni pub“Il sistema è stato presentato nelblicitarie, ponendosi al centro dei rela sua versione non definiparti di Vendita, Raccolta, Produtiva a New Orleans lo zione e Fatturazione della scorso luglio, in occasioPubblicità e consentendo ne del Nexpo,” ha comin questo modo di tenere mentato Michele Mottini, traccia completa della Direttore Ricerca & Svi“vita” dell’inserzione publuppo di Tera Digital blicitaria, dall’inserimenPublishing. “Oggi l’applito del contratto nel sistecazione è ormai in fase dema, alla fatturazione, pasTera Digital Publishing S.p.A. finitiva, manca giusto il sando per il controllo di Via Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia nome, anche se il progetavvenuta pubblicazione. Tel. +39 (2) 38.00.81.18 Fax +39 (2) 38.00.81.19 to, come tale, prevede altre “Le potenzialità del sistee-mail sales@tera-it.com fasi di sviluppo. Esisteva da parte ma sono elevate – prosegue Michenostra la volontà di sviluppare un sistema front end le Mottini – grazie soprattutto al nostro know-how tecper la pubblicità e l’offerta di una joint venture con nologico e all’enorme bagaglio di esperienza sul camTrinity Mirror e Northcliffe, due gruppi con i quali po, come utilizzatori, da parte dei nostri due partner per altro collaboriamo da tempo, è stata immediata- nello sviluppo”. mente accolta con grande interesse.” In questi mesi Tera Digital Publishing Le testate dei due gruppi inglesi, circa 28, si ap- commercializzerà la versione definitiva del software poggiano per la gestione della pubblicità a Sentinel, per il mercato e per l’estate 2002 è già prevista una un sistema front end molto veloce e flessibile, ma che release integrata del sistema di front end con l’archisi basa su una tecnologia obsoleta (client DOS, server vio di produzione FilePrimer. NOVELL, nessun database relazionale...). Sentinel Sempre nella seconda metà dell’anno verrà rilagarantisce però alle redazioni e ai call centre di Trinity sciata anche una versione che permetterà l’e-booking Mirror e Northcliffe di gestire con estrema velocità e la produzione di report più strutturati con l’impiego un’elevata mole di annunci. Per contro la tecnologia di template custom. del sistema pone notevoli barriere, quali ad esempio il training del personale o la possibilità di integrazione Per maggiori informazioni sul progettoS2: http://www.teradp.com/htm/s2.html. con nuovi strumenti.

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Circolare del 25/07/2001 N° 35 (Mi)

Chiusura estiva protratta dei punti di vendita di quotidiani e periodici operanti nella piazza di Ferrara e provincia: iniziative editoriali tendenti a realizzare la regolare diffusione della stampa.

Circolare del 25/07/2001 N° 36 (Mi)

Progetto di informatizzazione delle rivendite: stato di avanzamento dei lavori.

Circolare del 25/07/2001 N° 37 (Mi)

Il monitoraggio della sperimentazione di allargamento della rete di vendita dei prodotti editoriali: effetti sulle vendite e risultati economici

Circolare del 26/07/2001 N° 40 (Rm)

Obblighi contributivi su ferie maturate e non godute.

Circolare del 26/07/2001 N° 42 (Rm)

Consultazione del Garante per la protezione dei dati personali. Decreti delegati di modifica della legge n. 675/1996.

Circolare del 27/07/2001 N° 41 (Rm)

Modifica dell’indirizzo di posta elettronica delle aziende associate per l’invio delle circolari della Fieg.

Circolare del 03/08/2001 N° 43 (Rm)

4a Conferenza internazionale “Newspapers in Education” - Citta’ del Capo 16-19 settembre 2001

Circolare del 10/09/2001 N° 44 (Rm)

“I giornali nella scuola”. Riunione a Milano, martedì 18 settembre 2001.

Circolare del 17/09/2001 N° 45 (Rm)

Regolamento di esecuzione delle disposizioni relative al contrassegno SIAE sui supporti contenenti programmi per elaboratore o multimediali. DPCM 11/7/2001 n. 338

Circolare del 19/09/2001 N° 38 (Mi)

Fruizione dei turni di chiusura estiva delle rivendite di giornali.

Circolare del 24/09/2001 N° 39 (Mi)

Aggiornamento sulla situazione presente nella piazza di Ferrara a seguito delle chiusure estive arbitrarie operate dalla rete di vendita locale.

Circolare del 24/09/2001 N° 40 (Mi)

Richiesta di autorizzazione alla vendita dei giornali quotidiani e periodici, ai sensi del decreto legislativo 170/01, nelle ipotesi di affitto di ramo d’azienda.

Circolare del 24/09/2001 N° 41 (Mi)

Gestione delle spedizioni postali. Iniziative della Società Poste Italiane S.p.A. e modalità di passaggio alla moneta unica.

Circolare del 04/10/2001 N° 47 (Rm)

Disposizioni urgenti in vista dell’introduzione dell’Euro. Decretolegge 25 settembre 2001, n. 350.

Circolari FIEG

Circolari

“Circolari FIEG” raccoglie e segnala le informazioni e i commenti ai più importanti dispositivi di legge, indicazioni e raccomandazioni in materia sindacale, tributaria, disciplina dell’IVA e quant’altro attiene agli aspetti gestionali e amministrativi dell’industria dei giornali, oggetto di sistematica comunicazione alle imprese editrici e stampatrici. “Circolari FIEG” è un promemoria di facile consultazione, da tenere sempre a portata di mano, un nuovo strumento di lavoro per quanti hanno responsabilità direttive e gestionali nelle aziende del settore.

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Circolari FIEG

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Circolare del 05/10/2001 N° 42 (Mi)

Pronuncia di condanna del Tribunale di Piacenza nei confronti delle strutture locali di categoria dei rivenditori S.N.A.G. e SI.NA.G.I., in merito alla modifica del servizio di portatura delle pubblicazioni. Accoglimento della tesi difensiva promossa dalla nostra Federazione.

Circolare del 08/10/2001 N° 43 (Mi)

Trasferimento di alcune competenze svolte presso la sede di Roma alla sede di Milano.

Circolare del 16/10/2001 N° 48 (Rm)

Fondo complementare di previdenza dei giornalisti italiani. Regime per il mancato o ritardato pagamento dei contributi.

Circolare del 17/10/2001 N° 44 (Mi)

Risoluzione della Commissione istituita ai sensi dell’art. 5 dell’Accordo nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici in merito agli adempimenti connessi al passaggio dalla lira all’euro.

Circolare del 19/10/2001 N° 45 (Mi)

Risoluzioni della Commissione istituita ai sensi dell’art. 5 dell’Accordo nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici.

Circolare del 25/10/2001 N° 46 (Mi)

Operativo invernale della rete aeropostale

Circolare del 30/10/2001 N° 47 (Mi)

Richiesta di autorizzazione alla vendita di giornali quotidiani e/o periodici in qualità di nuovo punto vendita non esclusivo, ai sensi dell’art. 2, comma 5, del decreto legislativo 24 aprile 2001, n. 170.

Circolare del 08/11/2001 N° 49 (Rm)

Regolamento per l’organizzazione e la tenuta del registro degli operatori di comunicazione: modifiche alla delibera n. 236/2001 dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (in corso di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale).

Circolare del 20/11/2001 N° 48 (Mi)

Parere del Comitato per l’euro in materia di esposizione del prezzo in euro ed in lire sulle copertine delle pubblicazioni editoriali.

Circolare del 21/11/2001 N° 49 (Mi)

Decisioni dell’Organo Monocratico istituito ai sensi dell’art.12 dell’Accordo Nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici

Circolare del 21/11/2001 N° 50 (Mi)

Decisioni della Commissione Nazionale ex art.3 relativamente a tempi e modi di fruizione delle chiusure estive da parte dei rivenditori per l’anno 2002.

Circolare del 21/11/2001 N° 50 (Rm)

Seminario di presentazione dei risultati del progetto MasterMedia. Roma, 29 novembre 2001.

108 TecnoMedia n. 31, ottobre 2001


Appuntamenti

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13/1/2002 22/1/2002 6/2/2002 20/3/2002

18/01/2002 24/1/2002 8/2/2002 22/3/2002

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9/4/2002 16/4/2002 22/4/2002 23/4/2002 5/6/2002 6/6/2002 22/6/2001 26/6/2002 26/6/2002 26/6/2002

17/4/2002 17/4/2002 24/4/2002 24/4/2002 5/6/2002 7/6/2002 25/06/2002 29/06/2002 29/06/2002 29/06/2002

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12/8/2002 14/8/2002 18/9/2002 19/9/2002 14/10/2002 17/10/2002 25/10/2002 27/10/2002 26/11/2002 30/11/2002 12/12/2002 14/12/2002

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località Adelaide Mumbai Barcellona Napoli Singapore Monaco

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Gennaio-Marzo 2002 organizzato da:

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APPUNTAMENTI

TecnoMedia

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Luglio - Dicembre 2002 organizzato da: PANPA Ifra Ifra Centrexpo Printec Ifra

109



Study

Mastering Mobile Media Markets: unleashing profitable UMTS business

The latest Diebold / Timelabs study is directed at managing directors and top managers of the publishing, broadcasting, film and entertainment industries. It also addresses the top management of telecommunications firms, by indicating concrete suggestions for refinancing investments in UMTS.


Napoli, 6 e 7 giugno 2002

Ifra Italia 2002

‌ci vediamo a Napoli


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