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Periodico mensile. Anno VIII n. 33 - Sped. in Abb.to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina) - Esemplare diffuso gratuitamente ai soci
Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali Numero 33 - Marzo 2002
Una industria moderna che guarda al futuro Il bilancio e le prospettive a breve del settore dei quotidiani nella relazione di Luca Cordero di Montezemolo all’Assemblea Fieg. a pagina 4
Ifra Italia 2002: costruire sistemi di qualità a Napoli, il 6 e 7 giugno prossimi, il quinto appuntamento con la conferenza internazionale organizzata da Ifra con Asig e Fieg. a pagina 10
Gestione della pubblicità: eppur si muove... Due interessanti case-history sul trattamento e la gestione degli annunci pubblicitari: organizzazione, tecnologie, workflow. Gruppo RCS - Milano ............................................................ a pagina 14 EDI.SUD - Bari ....................................................................... a pagina 18
Integrazione di servizi al Centro Stampa Editoriale Il nuovo centro stampa di Grisignano di Zocco è in grado di operare con flessibilità al servizio di editori italiani ed esteri. a pagina 21
Computer to plate termico alla Nuova Same Nello stabilimento milanese sono state introdotte tre linee Ctp a tecnologia termica, che producono oltre 900 lastre al giorno. a pagina 24
Norme CEI: sono vincolanti oppure no? Un vademecum tra sentenze, norme ed orientamenti dottrinari per valutare il valore delle regole tecniche emesse da enti non statali. a pagina 27
Stampa e spedizione: investire sulla qualità Il nuovo Special Report Ifra è uno strumento indispensabile per chi intenda ottimizzare gli investimenti nell’area di stampa e spedizione. a pagina 33
Business@Internet Panorama italiano dell’editoria on line La tendenza è nel complesso positiva, nonostante alcune chiusure: due terzi dei quotidiani sono sul web, forte crescita dei periodici. a pagina 40
Ricerca di lavoro sul web: il punto della situazione Dopo il boom iniziale, la selezione ha ridotto il numero degli attori. Si fa strada il connubio tra gli annunci su carta e su web. a pagina 43
Le Rubriche Media Insider ............................................................................. a pagina 36 Web Insider ................................................................................ a pagina 48 Lo Scaffale ................................................................................. a pagina 54 Circolari FIEG ............................................................................. a pagina 95 Appuntamenti ............................................................................. a pagina 97
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L’editoriale Dopo alcuni anni di crescita sostenuta, l’industria editoriale mondiale ed italiana ha fatto registrare, a partire dall’ultimo trimestre del 2001, significativi e preoccupanti segnali di rallentamento. Gli attacchi terroristici dell’11 settembre, sotto questo aspetto, hanno reso più brusca una frenata che si avvertiva già in precedenza, legata principalmente al rallentamento delle principali economie mondiali. E il nostro settore, si sa, vive primariamente di pubblicità: la sua salute è quindi legata a filo doppio all’andamento del ciclo economico complessivo. I dati sono quanto mai eloquenti: nel 2001 in Italia la pubblicità su tutti i media è calata del 3,2% rispetto ai valori del 2000, ma se consideriamo l’inflazione il calo sfiora il 6%. Leggermente migliori le performance della carta stampata, in calo “soltanto” del 2,9% ed al ccui interno il forte calo dei quotidiani (-5,8%) è stato solo parzialmente compensato dall’incremento del 4,4% fatto registrare dai periodici. Ci è sembrato doveroso aprire questo numero di TecnoMedia con un’ampia sintesi della relazione svolta
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Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it Direttore responsabile Carlo Lombardi Redazione Salvatore Curiale - Luca Michelli hanno collaborato a questo numero Marco Brogi, Giuseppina Ciaccia, Giulia Maria Leone, Alessia Natalini Segreteria di Redazione Elga Mauro Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994 © ASIG Service S.r.l. - 2002 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Bigli 2, 20121 Milano Stampa IM.A,G:E: S.a.s. Via G. Verne, 21 - 00157 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 30 aprile 2002 TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca dati Ediland (http://www.ediland.it/archive/psengine.asp)
da Luca Cordero di Montezemolo, Presidente Fieg, in occasione della recente Assemblea Generale della Federazione Editori, nella quale viene fotografata nitidamente la realtà di un settore che non sta certo attraversando uno dei suoi momenti migliori, ma che - è doveroso notarlo - è oggi in grado, grazie all’opera di risanamento compiuta negli anni passati, di affrontare con fiducia le sfide del mercato, senza la necessità di ricorrere ad aiuti esterni ed a quelle provvidenze pubbliche che vent’anni fa si resero necessarie per soccorrere un settore con una modesta consistenza industriale. “Adda passà ‘a nuttata”, diceva Eduardo, e nell’attesa editori e stampatori italiani continuano ad investire nel miglioramento del prodotto: anche su questo numero presentiamo significative case-history di nuove installazioni, riorganizzazioni produttive, soluzioni tecnologiche innovative. Tutte ci sembrano accomunate da un obiettivo di fondo: accrescere la qualità complessiva del prodotto stampato, in un contesto dove la stampa dell’informazione non è più una necessità ma soltanto una delle opzioni a disposizione del lettore-fruitore-utente. E proprio la qualità - non a caso - sarà al centro della quinta edizione di Ifra Italia, in programma quest’anno a Napoli il 6 e 7 giugno. Le quattro sessioni saranno dedicate rispettivamente ai sistemi di controllo della stampa, alle applicazioni di stampa digitale per i quotidiani, alla trasmissione digitale degli annunci pubblicitari, ai sistemi di gestione della distribuzione. Qualità del prodotto dunque, ma anche grande attenzione alle tecnologie vincenti nell’area dell’acquisizione e della fruizione dell’informazione, ed alla evoluzione del mercato complessivo e delle abitudini di consumo. I servizi Internet da una parte, lo sviluppo della free press dall’altro, sono il segnale dell’impegno che gli editori italiani stanno ponendo nell’utilizzo di sistemi complementari e sinergici ai tradizionali prodotti stampati per la diffusione delle informazioni e della pubblicità. “Non sopravvive la specie più forte o più intelligente, ma quella che reagisce meglio al cambiamento” (Charles Darwin).
PARLIAMO DI...
di Carlo Lombardi
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Una industria moderna che guarda al futuro con fiducia (e con qualche timore)
Assemblea FIEG
Luca Cordero di Montezemolo
L’orgoglio per il risanamento del settore ed i timori per il rallentamento degli investimenti pubblicitari tra gli argomenti affrontati da Luca Cordero di Montezemolo, Presidente della Federazione Italiana Editori Giornali, in occasione dell’Assemblea FIEG, svoltasi lo scorso 27 febbraio, presso la Sala della protomoteca in Campidoglio a Roma. Pubblichiamo in queste pagine ampi stralci della relazione del Presidente. Dopo molti anni in cui la Federazione degli Editori ha tenuto le proprie assemblee in forma privata, abbiamo voluto questa assemblea pubblica perché abbiamo ritenuto opportuno confrontarci con il mondo politico, sindacale, economico e culturale del Paese sullo stato, sulle prospettive, sui problemi di un settore industriale – che tale è e tale vuole essere considerato – il cui prodotto, però, è, oggettivamente, molto rilevante per il mantenimento dei valori fondamentali di una reale democrazia. Negli ultimi anni il settore editoriale ha lavorato sodo per mettere ordine nei propri conti. Dal 1995 al 2000 il margine operativo lordo del settore dei quotidiani è aumentato di dieci volte e l’utile operativo (ricavi meno costi e ammortamenti) è passato da un deficit di 143 miliardi ad un risultato positivo di 405 miliardi. Nel 2000 l’utile al netto delle tasse è stato di 578 miliardi, con un rapporto sul fatturato in linea con quanto rilevato da Mediobanca per le principali imprese italiane. Anche nel settore dei periodici il processo di risanamento è stato vigoroso. Non disponiamo di dati altrettanto analitici come per i quotidiani, ma possiamo dire che il quinquennio 1995-2000 è stato per le più significative imprese editrici di periodici un periodo di decisa crescita nella redditività delle imprese e nella produttività. A questo risultato siamo arrivati solo grazie a grandi sforzi, ad una profonda innovazione nei processi e nei prodotti, ad un grande impegno di tutte le componenti del settore e potendo contare, almeno negli anni più duri, su un sostegno pubblico che è stato essenziale e che siamo stati i primi a non volere più quando la stampa ha potuto camminare con le sue sole gambe. Natu-
ralmente questo processo non è stato indolore: testate sono scomparse, editori sono falliti, nel settore degli operai si è registrata una grande flessione dell’occupazione, alla quale ha fatto peraltro riscontro la crescita costante della popolazione giornalistica. Il che testimonia, da un lato, la crescita di produttività del sistema e, dall’altro, l’attenzione degli editori per la qualità dei prodotti, alla quale, appunto, sono preposti i giornalisti. Se sul piano della gestione economica la crescita è stata molto positiva, non altrettanto può dirsi sul piano della diffusione dei quotidiani che, pur avendo invertito negli ultimi quattro anni l’andamento dei quattro anni precedenti, è ancora lontana dal livello massimo toccato nel 1990 di quasi 7 milioni di copie vendute al giorno. Ma su questi dati occorre fare qualche precisazione: l’enorme divario che divide - nel settore della diffusione dei quotidiani – il nostro Paese dall’Inghilterra o dalla Germania è fortemente influenzato dalla diffusione, in quei Paesi, di giornali popolari sui cui contenuti non esprimo giudizi di valore, ma che trovano nel nostro Paese i loro omologhi in alcuni giornali periodici e, più di recente, nella “free-press”. Se passiamo, invece, ai prodotti confrontabili, vediamo che i giornali italiani di qualità hanno diffusioni superiori a quelle di quei Paesi ai quali guardiamo sempre con ammirazione ed invidia e che la stampa locale – regionale e provinciale – ha indici di penetrazione pienamente confrontabili con quelli degli altri Paesi. I primi quotidiani italiani sono anche quotidiani di qualità e vendono più copie dei loro omologhi stranieri. Altra notazione da fare è quella che – per tutta una serie di caratteristiche sociali del nostro Paese – ad
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Una industria moderna che guarda al futuro con fiducia (e con qualche timore)
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indici di diffusione bassa corrispondono, però, indici di lettura molto alti, il che fra l’altro consente di far uscire il Sud da quel presunto livello terzomondista nel quale gli indici di vendita sembrerebbero sprofondarlo. Malgrado le precisazioni che consentono di ridimensionare il pessimismo che spesso assale quando si fanno confronti tra le diffusioni complessive, non c’è dubbio, però, che quello dell’allargamento della diffusione resti il tema centrale della nostra attività sia come imprese sia come Federazione degli Editori. Il livello di 7 milioni di copie vendute di quotidiani che avevamo raggiunto nel ’90 è un livello possibile e quindi è un obiettivo concreto al quale abbiamo il dovere di puntare. E anche per i periodici abbiamo il dovere di puntare al miglioramento delle “performances” già positive che il settore registra. Per parte nostro faremo ogni sforzo in tale direzione, ma la nostra volontà e la nostra iniziativa, da sole, non bastano. Innanzitutto dobbiamo tenere presente che siamo nel pieno di una congiuntura negativa, per effetto della flessione degli investimenti pubblicitari. Per i quotidiani il 2001 si è chiuso con una riduzione complessiva del fatturato pubblicitario del 6,1%. In questa prima parte del 2002 le indicazioni sono ancor più negative con una flessione che a gennaio viene stimata nell’ordine del 10%. I periodici sono andati meglio mettendo a segno nel 2001 un risultato positivo del 2,6%. Però, anche per i periodici, gli ultimi due mesi dell’anno sono stati molto pesanti con due consecutive
flessioni ed anche l’inizio del 2002 si è presentato con un calo piuttosto pronunciato. Alcuni analisti prevedono l’avvio di segnali di ripresa in primavera. Si tratta pur sempre di previsioni e, comunque, a fine anno, nella migliore delle ipotesi, la crescita per la stampa nel suo complesso non si discosterà dallo zero. A livello di Paese è ormai evidente che il problema da fronteggiare – e non solo in Italia – è quello del calo dei consumi che incide sugli indici fondamentali dello sviluppo: occupazione, reddito, prodotto interno lordo. Il calo della pubblicità è il sintomo più evidente di questa situazione, ma, a sua volta, esso diventa causa di un’ulteriore contrazione della domanda. Per interrompere questo circolo vizioso – meno domanda, meno investimenti pubblicitari, meno domanda – avevamo proposto una misura di incentivazione, attraverso un beneficio fiscale, dell’investimento pubblicitario su tutti i mezzi e ciò sulla base di due considerazioni: quella che l’investimento pubblicitario è un investimento a tutti gli effetti e tale deve essere considerato anche sotto il profilo fiscale; quella che uno strumento del genere avrebbe avuto positive ricadute non solo sulle imprese, ma sul sistema Paese. Dirette beneficiarie di quella misura sarebbero state le imprese produttrici di beni e servizi che avrebbero avuto un beneficio fiscale dal mantenimento di certi livelli di investimenti pubblicitari, beneficiari indiretti sarebbero stati i media, tutti i media. Il Governo non ha ritenuto di poter accogliere quella proposta e possiamo certo capire come le preoccupazioni per l’equilibrio di bilancio fossero più che fondate. Il problema, però, è ancora aperto e dubito – come alcuni segnali di questi giorni confermano – che, in assenza di decisi interventi di contrasto, possa risolversi rapidamente e spontaneamente. Ci permettiamo, quindi, di attirare nuovamente l’attenzione del Governo sulla nostra proposta che riteniamo possa avere un effetto positivo sotto molti profili.
Assemblea FIEG
Il Presidente FIEG Luca Cordero di Montezemolo durante l’Assemblea FIEG del 27 febbraio 2002, tra il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed il Sindaco di Roma Walter Veltroni
(continua a pag. 7)
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Assemblea FIEG
Gli studi Fieg e Deloitte & Touche sull’andamento della stampa in italia Il 28 marzo 2002 sono stati presentati presso la Federazione italiana editori giornali i due tradizionali studi annuali sulla stampa in Italia e sui bilanci delle imprese editrici di giornali quotidiani, curato quest’ultimo dalla società di certificazione e di revisione Deloitte & Touche. Le indicazioni che emergono dalla lettura congiunta degli studi sono positive per gli anni dal 1998 al 2000, in quanto le aziende editrici sono andate avanti nell’azione di razionalizzazione dei processi produttivi, assecondata dal favorevole andamento dei ricavi pubblicitari, ma negative per il 2001, anno in cui, esauritasi la spinta della pubblicità anche a causa della pesantezza del quadro congiunturale, la lievitazione dei costi di produzione imputabile agli aumenti di materie prime, lavoro e servizi, ha riprodotto situazioni di squilibrio che si ritenevano superate. I segnali di risanamento dei bilanci delle aziende editrici di quotidiani, già emersi nel recente passato, sono culminati nel 2000 in un margine operativo lordo di 771 miliardi di lire pari al 12,7% del fatturato editoriale, un rapporto che, finalmente, è in linea con quello rilevato da Mediobanca per le principali imprese societarie italiane. Nel periodo che va dal 1998 al 2000, la crescita dei ricavi pubblicitari è stata molto sostenuta (+33,6%) e di entità tale da assorbire ampiamente la flessione dei ricavi provenienti dalla vendita delle copie (-2,2%). Nel 2000 poi, oltre al permanere di un ritmo di crescita elevato del fatturato pubblicitario (+14,7%), si è registrata anche una ripresa dei ricavi da vendita delle copie (+1,9%), grazie al buon andamento della diffusione (+2,7%). Nel complesso i ricavi editoriali sono cresciuti del 18%. Si tratta peraltro di indicazioni che potrebbero essere fuorvianti se non integrate con qualche considerazione sull’evoluzione nel 2001. Nel corso dell’anno si è verificata una brusca frenata del tasso di crescita degli investimenti pubblicitari, e negli ultimi tre mesi del 2001 la frenata si è tramutata in una vera e propria inversione di tendenza che ha portato ad un calo complessivo del fatturato pubblicitario del 6,1% in ragione d’anno. I periodici hanno dimostrato una maggiore capacità di tenuta: nonostante il negativo andamento dell’ultimo bimestre del 2001, sono riusciti a mettere a segno un risultato positivo (+2,6%). Alla flessione dei ricavi pubblicitari ha fatto riscontro, sempre nel 2001, una sostanziale stabilità dei ricavi da vendita, essendo la diffusione cresciuta soltanto dello 0,4%, un risultato esiguo ma che, comunque, ha contribuito a consolidare il posizionamento delle vendite giornaliere al di sopra della barriera di 6 milioni di copie. Sul fronte dei costi, sono subentrate spinte di rialzo indotte dalla concomitante crescita delle spese di approvvigionamento della carta, del costo del lavoro per effetto dei rinnovi contrattuali e delle spese per servizi esterni. Ne sono derivati forti elementi di criticità per i conti aziendali. Come viene messo in evidenza nello studio della Fieg sulla stampa in Italia, nel 2001 il margine operativo lordo aggregato dovrebbe aver subito un consistente ridimensionamento scendendo a 135 miliardi di lire, riducendo la incidenza sul fatturato editoriale al 2,7%. Sul terreno della diffusione, l’analisi delle vendite per categorie mette in evidenza nel 2000 l’exploit dei quotidiani economici (+10,7%) che, peraltro, ha fatto seguito ad un 1999 caratterizzato da una crescita moderata (+0,8%). Molto positivo anche l’andamento dei nazionali (+3,2%), tanto più che anche il 1999 era stato ben intonato (+1,3%). La situazione più precaria resta quella delle testate politiche che, dopo la caduta del 1999 (-8,8%), sono riuscite a ricuperare quote di mercato nel 2000, ma in misura piuttosto esigua (+0,5%). Anche per la stampa periodica il 2000 è stato un anno sostanzialmente positivo soprattutto sul piano pubblicitario, confermando i segnali di vitalità già emersi nel corso del 1999. L’incremento del fatturato pubblicitario è stato infatti del 14%. Sul piano diffusionale, dal confronto tra un campione omogeneo di 50 testate settimanali certificate dall’ADS si ricava un’indicazione di crescita della diffusione nel 2000 dello 0,14%, un incremento minimo peraltro espressivo della capacità di tenuta delle testate che costituiscono la parte più consistente del mercato. Viceversa i mensili, dopo il buon andamento fatto registrare nel 1997 e nel 1998, hanno subito, nel biennio successivo, due consecutive flessioni (-2,6% nel 1999 e -3,3% nel 2000). I dati sulla struttura del consumo dei giornali delineano nel complesso una situazione di mercato dalle dimensioni contenute: 105 copie di giornali quotidiani vendute ogni mille abitanti è un dato che relega l’Italia nelle posizioni di coda della classifica mondiale. Quello della diffusione e del suo allargamento resta un problema centrale per il settore anche perché in presenza di una domanda che stenta ad espandersi diventa giocoforza agire su due leve: aumentare il prezzo di vendita; alleggerire le componenti di costo per restituire margini di operatività alle imprese. Si ripropone ancora una volta la necessità di interventi che creino le condizioni adatte perché il mercato possa crescere. Un significativo passo in questa direzione è stato compiuto con i provvedimenti legislativi sul riordino del sistema di diffusione che, pur con forti limitazioni, hanno consentito di ampliare il circuito distributivo a supermercati, bar, tabaccherie, librerie, pompe di benzina. Ma non basta, è necessario procedere anche sul piano degli abbonamenti con servizi postali più affidabili e meno onerosi e con disposizioni sociali e fiscali meno restrittive e tali da favorire il ricorso a forme di collaborazione più flessibili che consentano di abbattere i costi ancora troppo elevati dei servizi di portatura. In Italia gli abbonamenti rappresentano soltanto l’8% delle vendite dei quotidiani, mentre nella maggior parte dei paesi più avanzati superano il 50%, con punte del 70-80% nei paesi dell’Europa del nord.
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Intanto questa gelata pubblicitaria ha già avuto nel 2001 un effetto devastante sui nostri equilibri e lo avrà anche nel 2002. Le cifre di utili che ho prima citato con legittimo orgoglio quale sintomo del grande sforzo di rinnovamento del nostro settore, rischiano di essere compresse se non annullate da una così pesante flessione di un’entrata che rappresenta ormai più del 50 per cento dei ricavi tipici del nostro settore. E bisogna ricordare – tornando al tema della diffusione – che, se è vero che si ha più pubblicità se si vendono più copie, è anche vero che si vendono più copie se si ha più pubblicità. Gli investimenti di sostegno della diffusione sono, infatti, possibili solo se il livello delle entrate li consente. Il calo della pubblicità potrebbe quindi innescare un pericoloso circolo vizioso che riporterebbe il nostro settore indietro di anni. Da questo stesso ordine di problemi è stata provocata la decisione di aumentare il prezzo di copertina dei giornali; decisione dolorosa, perché in contrasto con l’obiettivo di espandere la diffusione, ma assolutamente necessaria e improrogabile e dobbiamo dare atto al Governo di avere compreso, con la norma sull’Iva approvata con la Finanziaria per il 2002, il carattere di necessità che essa rivestiva e di aver accettato di rinunciare all’incremento di entrate che, in assenza di quel provvedimento, sarebbe derivato per il fisco. Il problema degli investimenti pubblicitari è – ripeto – di importanza capitale per l’equilibrio del nostro settore ed esso solleva un’altra questione, che è quella della competizione tra i mezzi. Ho già detto e voglio ripetere qui che non è mia intenzione rinverdire vecchie polemiche con la televisione, con la quale vogliamo competere a viso aperto e, come ho ripetuto più volte, sforzarci di fare sistema. Questa competizione e questa collaborazione impongono, però, che siano meglio precisate le regole del gioco. Esistono incongruenze e oscurità normative che consentono, di fatto, un’espansione della pubblicità televisiva sulle reti pubbliche e su quelle private al di là dei limiti qualitativi e quantitativi che dovrebbero essere rispettati e che consentirebbero quella competizione leale alla quale ho prima accennato e che ho ferma intenzione di promuovere in ogni modo. Al Governo e all’Autorità di settore chiediamo con fermezza di intervenire in questo settore per eliminare le zone d’ombra di una disciplina che deve rappresentare la regola del gioco della competizione tra i mezzi e in mancanza della quale è inevitabile che la competizione diventi impari. Sempre sul tema della pubblicità chiediamo al
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Governo e al Parlamento una maggiore attenzione per la comunicazione pubblica, con l’obiettivo di aumentare la trasparenza della gestione e della cosa pubblica e di fornire una corretta informazione ai cittadini su quello che lo Stato fa e su quello che essi devono fare. In questo quadro abbiamo chiesto al Ministro Lunardi e ottenuto di farsi promotore di una norma che renda effettivi gli obblighi di comunicazione sulla delicatissima materia delle gare e degli appalti e che sono rimasti, in gran parte, lettera morta perché non assistiti da adeguate sanzioni. Analogo sforzo dovrà essere fatto per rendere effettivo l’obbligo della pubblicazione dei bilanci degli enti locali e, più in generale, per promuovere all’interno della pubblica amministrazione quella cultura della comunicazione che è propria delle strutture private e che, diciamolo francamente, è stata sinora carente, come dimostrano le iniziative molto episodiche e molto marginali che sono state assunte. Passando all’altra fondamentale entrata della stampa, che è quella derivante dalla vendita delle pubblicazioni, ribadiamo che è nostra intenzione mettere in atto tutti gli strumenti necessari all’incremento della diffusione. In questo ambito esistono due snodi fondamentali. Quello dei punti di vendita e quello del sistema di consegna delle copie in abbonamento. Per quanto riguarda il primo deve essere chiaro – e voglio confermarlo ancora una volta – che l’edicola è e resterà nel nostro Paese la struttura portante della nostra diffusione. Si tratta, ovviamente, di migliorarla ed ammodernarla rendendola uno strumento attivo di promozione, ma i timori – sempre riaffioranti – degli edicolanti di una sua marginalizzazione sono, per quanto ci riguarda, del tutto infondati. Le vendite in posti diversi – supermercati, bar, librerie, tabaccherie – che solo da poco, finalmente e con mille limitazioni, abbiamo avuto il diritto di praticare, sono vendite integrative e non sostitutive e l’esperienza fatta in questo primo periodo ci ha confermato che la vendita dei giornali in questi nuovi punti determina un ritorno positivo per le stesse edicole: si creano nuovi lettori che poi sono indotti ad andare in edicola per cercare le pubblicazioni. Quanto alla consegna degli abbonamenti, pur riconoscendo che qualche miglioramento c’è stato, siamo ancora lontani da quel livello di efficienza che sarebbe necessario per riportare la percentuale degli abbonamenti della stampa italiana non dico al livello degli altri Paesi europei, dove superano abbondantemente il 50 per cento della diffusione, ma almeno a livelli meno marginali di quelli che attualmente registriamo.
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L’industria grafica italiana “dribbla” la recessione E’ un quadro sorprendentemente positivo quello che emerge dal rapporto annuale ARGI sul mercato delle arti grafiche nel nostro Paese, presentato lo scorso 26 marzo nel corso dell’annuale Assemblea dell’Associazione dei Rappresentanti per l’Italia delle Case Costruttrici di macchine per il settore grafico, cartotecnico e cartario. Un esordio beneaugurante per Giuseppe Baggi, che ha raccolto da Riccardo Beretta il testimone di Presidente dell’Associazione. Alla preannunciata crisi congiunturale economica iniziata con lo sgonfiamento delle borse di tutto il globo e la frenata dell’economia americana, ulteriormente appesantita in seguito agli attacchi terroristici dell’11 settembre, ha fatto riscontro una buona tenuta dell’industria grafica italiana nel 2001. Complice una politica finanziaria dello Stato in materia fiscale che ha sostenuto l’investimento nei beni industriali, il mercato nel 2001, sebbene rallentando, ha continuato a crescere. I dati complessivi indicano un fatturato complessivo di 773 milioni di euro, in crescita del 16% rispetto ai 666 milioni del 2000. A trascinare la crescita è stato ancora una volta il comparto delle macchine da stampa, che ha fatto registrare un incremento del 18,5% a 569 milioni di euro. Trend positivo anche per il comparto post-stampa (+16,7% a 108 milioni di euro). Il comparto prestampa, pur facendo registrare nel suo complesso un modesto incremento rispetto al 2000 (+2,7% a 95 milioni di euro), ha fatto registrare una notevole dinamicità in alcuni segmenti merceologici che lo compongono; è il caso, per esempio, delle installazioni Ctp, che hanno visto un incremento in valore del 52%, che si somma al 37% fatto registrare nel 2000. Da segnalare anche il significativo incremento (+40%) di vendite nel segmento della gestione del workflow, e il calo del 55% nelle vendite di scanner piani e a tamburo. Baggi ha delineato il programma di attività che l’ARGI intende realizzare nei prossimi anni, orientato ai servizi e strutturato intorno a cinque commissioni: marketing, fiere, contrattualistica, assistenza tecnica e servizi post-vendita, sicurezza e ambiente. il Presidente ARGI Giuseppe Baggi
Sul problema delle tariffe postali occorre che il Governo prenda atto che sotto il nome di stampa e stampati si veicolano prodotti che solo in minima parte sono prodotti informativi. Non possiamo considerare tariffe per la stampa, le tariffe che vengono praticate per la spedizione di pubblicazioni che nessuno ha chiesto, per le quali nessuno ha pagato e che sono spesso diffuse più nell’interesse di chi le fa che di chi le riceve. Sempre sul piano dell’incremento della diffusione vogliamo agire in modo più coordinato perché il giornale venga utilizzato nelle scuole quale strumento didattico, in modo da promuovere nei giovani un gusto ed un’attitudine alla lettura superiore a quella dei loro padri e dei loro nonni. Sul piano dei costi un cenno particolare merita quello del lavoro che, per un’industria ad altissimo valore aggiunto quale è quella editoriale, rappresenta il costo fondamentale. La situazione sindacale nei giornali registra una normalità di svolgimento dei rapporti con le organizzazioni dei lavoratori al livello nazionale con le quali il confronto è costante e costruttivo. Vorrei sottolineare come si tratti di una consolidata tradizione di dialogo che ha sempre caratterizzato i
rapporti tra il mondo editoriale ed il mondo sindacale e che è basato sul profondo, reciproco rispetto dei loro ruoli e sulla completa condivisione degli obiettivi di fondo di sviluppo del settore. Conclusa nel 2001 la stagione dei rinnovi contrattuali - economico e normativo quadriennale dei giornalisti e economico biennale dei poligrafici – l’applicazione delle nuove normative non ha dato luogo a particolari difficoltà interpretative od esecutive, essendosi le componenti aziendali rapidamente adeguate alle innovazioni e modifiche introdotte. Dalle aziende provengono, tuttavia, segnali di tensione per i riflessi che la negativa contingenza economica determina sull’equilibrio dei bilanci con la conseguente necessità di contenere i costi di produzione con particolare riferimento a quelli del lavoro. Prima di concludere, credo doveroso dare atto al Governo di dimostrare quotidianamente una grande sensibilità per i problemi della carta stampata. Il colloquio continuativo che abbiamo con i membri del Governo e soprattutto con i Sottosegretari Letta e Bonaiuti ha consentito di risolvere molti problemi. Malgrado il loro impegno e la loro sensibilità si registrano, però, ritardi assolutamente inspiegabili, quali
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quelli nell’adozione dei regolamenti di applicazione della nuova legge dell’editoria che, a distanza di un anno dalla sua approvazione – avvenuta con il consenso di tutte le forze politiche presenti in Parlamento – è, in gran parte, inoperante appunto per la mancanza delle norme regolamentari previste dalla legge. Che per adottare i regolamenti di applicazione ci voglia più tempo che per approvare una legge è, sinceramente, sconcertante. Ed è ovvio che il ritardo nell’applicazione della legge si traduce – a parità di costo per lo Stato - in una riduzione della sua efficacia. Prima di chiudere consentitemi, però, di affermare con forza come l’editoria italiana si presenti oggi come un settore moderno, pluralista, profondamente radicato nella cultura della competizione e del mercato. Moderno. Il livello tecnologico dei nostri impianti non ha nulla da invidiare a quello dei Paesi più avanzati d’Europa e del mondo. L’utilizzo delle nuove tecnologie è generale e anche la presenza nelle nuove forme di comunicazione è estremamente diffusa. Pluralista. Il panorama della stampa italiana è il più variegato che si possa immaginare. Sia dal punto di vista degli indici di concentrazione che sono tra i più bassi di Europa, sia dal punto di vista della varietà degli indirizzi editoriali, la nostra editoria giornalistica ha certamente realizzato gli obiettivi di libertà di opinione che sono sanciti dalla nostra Carta Costituzionale e che sono stati riaffermati come fondamentali dalle sentenze della Corte e sono stati richiamati, anche di recente, per il loro essenziale valore di presidio di libertà, dal Presidente della Repubblica, al quale questa assemblea invia un saluto deferente e cordiale.
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Radicato nella cultura di mercato. Ho all’inizio ricordato con orgoglio e soddisfazione i risultati economici raggiunti dal settore editoriale. Come dicevo in apertura, quei risultati non sono solo indici di salute economica, ma dimostrano che è stata ripristinata la libertà di ingresso e di crescita nel nostro settore, libertà che vediamo di fatto esercitata da nuovi operatori, da piccoli editori che, coraggiosamente, si espandono, da grandi editori che allargano il loro mercato ed entrano in nuove aree di attività. Credo che bisogna darci atto di praticare, nei fatti, un rispetto del mercato e della concorrenza che è un’altra faccia, e non la meno importante, del pluralismo. Il rispetto delle regole del mercato al quale noi ci siamo richiamati impone anche una revisione della ormai troppo datata legge “Mammì” nella parte in cui vieta gli incroci tra carta stampata e televisione, anche per evitare che quei limiti difettino di reciprocità nel senso che siano più severi per la carta stampata che per la televisione. Signor Presidente del Consiglio, Signori Ministri, Signori esponenti del Parlamento, Autorità, il settore con il quale oggi Vi incontrate è un settore che non chiede favori: è un settore che chiede rispetto per ciò che ha saputo fare e per ciò che rappresenta nel Paese e che spera solo di non essere ostacolato nelle tante cose che ancora deve e vuole fare, con l’obiettivo di garantire al nostro Paese quella stampa di qualità che esso merita e – ci si consenta la presunzione – della quale ha bisogno. Luca Cordero di Montezemolo Presidente FIEG
Assemblea FIEG
Una industria moderna che guarda al futuro con fiducia (e con qualche timore)
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Costruire sistemi di qualità: stampa, pubblicità, distribuzione ad Ifra Italia 2002 Il 6 e 7 giugno prossimi, nella splendida cornice del Golfo di Napoli, si svolgerà la quinta edizione di Ifra Italia, la Conferenza internazionale per l’industria editoriale e dei quotidiani organizzata da Ifra, la più importante associazione mondiale di ricerca e sviluppo per l’industria editoriale, Fieg, Federazione Italiana Editori Giornali ed Asig, Associazione stampatori italiana giornali. Un nutrito programma di interventi dedicati all’impiego di tecnologie per le aree di stampa, trattamento della pubblicità e distribuzione in edicola, con un tema dominante in comune: costruire sistemi di qualità. “Costruire sistemi di qualità: stampa, pubblicità e distribuzione”. A questi argomenti sarà dedicata la quinta edizione di Ifra Italia, Conferenza internazionale per l’industria editoriale e dei quotidiani, che si svolgerà sul Golfo di Napoli (Hotel Royal Continental) il 6 e 7 giugno prossimi. L’appuntamento, che è ormai diventato una rassegna annuale per lo scambio di esperienze e conoscenze sulle più moderne soluzioni tecnologiche in uso presso editori e stampatori di quotidiani e periodici italiani e stranieri, presenterà anche quest’anno quattro sessioni tematiche animate da relatori di primissimo piano. A fare gli onori di casa un giornale di antico blasone, Il Mattino di Napoli, che per l’occasione ha organizzato, nella serata del primo giorno dei lavori (6 giugno) una visita al nuovo centro stampa, uno dei più moderni, ed automatizzati, d’Europa, guidata del direttore tecnico Antonio Mastrodonato. Qualità: un obiettivo per tutti Il programma dei lavori comncierà il giovedì pomeriggio, 6 giugno, con un argomento di sempre maggiore attualità: Controllare e stampare la qualità. Editori e stampatori sono chiamati ad illustrare gli approcci più moderni per il controllo dei flussi di lavoro, dai sistemi editoriali al prodotto stampato. Quali metodi, quali layout industriali, quali tecnologie scegliere per costruire sistemi di qualità in grado di soddisfare inserzionisti pubblicitari e lettori, sempre più attenti alla qualità dello stampato in quadricromia? E’ preferibile un CtP tradizionale od uno a tecnologia termica? Il violet è una alternativa o un trend di sviluppo per i prossimi anni? Come automatizzare in linea i control-
li di qualità, e come costruire, in pratica, dei profili colore partendo dalle tecnologie in uso presso gli stabilimenti e presso le tipografie? Al momento di andare in stampa hanno già aderito all’invito a svolgere relazioni Umberto Seregni, Industrie Grafiche Seregni, Giuseppe Strada, Edicom, Mario Mollica, S.T.E.C., Fabio Viviani, Il Secolo XIX, ed Antonio Mastrodonato, del Mattino di Napoli, che introdurrà i partecipanti a quanto vedranno, in pratica, durante la visita guidata allo stabilimento partenopeo. Non mancheranno alcuni esperti dell’Ifra per fare il punto sulle più avanzate conoscenze in ambito europeo per quanto riguarda il controllo nella qualità di stampa. La sessione sarà coordinata da Alberto Borgarelli, Il Sole 24 Ore. Stampa digitale per l’industria dei quotidiani Il secondo giorno dei lavori, venerdì, sarà aperto da una sessione di carattere volutamente “provocatorio” dedicata alla possibilità di impiegare le tecnologie per la stampa digitale al servizio dell’industria dei quotidiani. Una sessione in collaborazione con la rivista TecnoMedia che vedrà l’argomento della stampa diretta affrontato da un duplice punto di vista: editori che propongono i risultati delle loro sperimentazioni e gli obiettivi dei piani di sviluppo ed investimento nel settore, e fornitori che illustrano che cosa è effettivamente possibile fare oggi e che cosa è lecito attendersi dallo sviluppo previsto nei prossimi anni. Nessuno pensa che la stampa digitale possa sostituire le tradizionali macchine per la stampa offset e flexo, ma sono in molti a domandarsi se la tecnologia della impressione diretta possa soddisfare l’esigenza di piccole quantità di copie indirizzate a mercati di nicchia di-
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versamente non raggiungibili a costi-copia ragionevoli. E’ da questo punto di vista una sfida “globale” che coinvolge aspetti quali la distribuzione del prodotto e la sua confezione, tant’è vero che questa sessione, a differenza di tutte le altre, è stata concepita come un confronto diretto fra utenti e fornitori, ai quali sarà lasciato lo spazio necessario sia ad illustrare le soluzioni sia a rispondere alle domande del pubblico. Oltre agli specialisti internazionali dell’Ifra hanno finora confermato la partecipazione Federico Reviglio, La Stampa, Maurizio Gregotti, Il Giornale, Marcello Fiocchi, IBM Italia, Riccardo Porro, Ocè Italia, David Owen, Xerox UK. La sessione sarà coordinata da Carlo Lombardi, direttore responsabile di TecnoMedia. Le nuove sfide della pubblicità Ifra Italia torna a dedicare una sessione alla pubblicità ed ai nuovi layout tecnologici e gestionali per la trasmissione on line degli annunci economici. Il tema è sempre di grande attualità perché le aziende editoriali continuano nello sviluppo e nella messa a punto dei sistemi qualità che investono il settore più strategico per l’industria della comunicazione. Coordinata dagli esperti dell’Ifra, che tracceranno anche i confini di quanto sta avvenendo in Europa, la sessione porterà in prima alcune significative storie di successo italiane ed estere che coinvolgono già oggi centinaia di utenti nello scambio di file di pubblicità. Metodologie e piattaforme per la gestione dei flussi di lavoro dove sono richiesti controlli certosini di qualità, per evitare le “contestazioni” del giorno dopo, con tutti i conseguenti indennizzi da proporre agli inserzionisti pubblicitari. Finora hanno aderito all’invito a partecipare ai lavori Giuseppe Costantino, La Gazzetta del Mezzogiorno, Roberto Di Vito, Gruppo Espresso div. Repubblica,
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Roy Martin, Northcliff Newspapers Group, UK, Luigi Pesce, PK, Roberto Sardi, RCS. Distribuzione: l’ultima frontiera per l’automazione L’edicola è uno passaggio obbligato per la distribuzione dei quotidiani di tutta Europa. In Italia, per numerose ragioni, resta certamente “il” canale di distribuzione privilegiato all’interno del quale transita la stragrande maggioranza del prodotto venduto. Proprio la distribuzione, nell’industria dei quotidiani e dei periodici, è senza dubbio l’ultima frontiera per la automazione dei processi gestionali. Numeri di grandi dimensioni, decine di migliaia di punti vendita, un flusso di lavoro frammentato fra più attori protagonisti, stampatori che consegnano il prodotto finito, distributori nazionali, zonali ed edicole, ed una oggettiva complessità del sistema non hanno finora favorito la diffusione di soluzioni per il controllo e la ottimizzazione dei flussi distributivi. L’ultima sessione dei lavori vedrà un confronto serrato fra progetti e soluzioni nazionali e progetti e soluzioni adottate in altri Paesi sotto la supervisione di Luigi Guastamacchia (Associazione Nazionale Distributori). La quinta edizione di Ifra Italia 2002 sarà aperta da una relazione-quadro di Albino Majore, Presidente ed Amministratore Delegato dell’Edi.Me., e saranno conclusi da Carlo Lombardi, Presidente ASIG, Rainer Mittelbach, C.E.O. di Ifra, e Sebastiano Sortino, Direttore Generale della Fieg. Il programma completo della manifestazione, ed i moduli di iscrizione, saranno distribuiti come di consueto via posta ai lettori di TecnoMedia e tutta la documentazione sarà disponibile attraverso il sito www.ediland.it, l’industria editoriale on line.
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Napoli, 6-7 giugno 2002, Hotel Royal Continental
Ifra Italia 2002 Costruire sistemi di qualità: stampa, pubblicità, distribuzione GIOVEDÌ 6 GIUGNO ore 14.00-14.30 Registrazione dei partecipanti ore 14.30 -15.00 Relazione di apertura Albino Majore, Il Mattino, Napoli
Integrazione tecnologica al Mattino di Napoli Antonio Mastrodonato, Il Mattino, Napoli Al termine della sessione: Domande e risposte conclusione della prima giornata Ore 22.00 circa Visita guidata al nuovo stabilimento di stampa de Il Mattino di Napoli
ore 15.00-18.30
Prima Sessione: Controllare e stampare la qualità
VENERDÌ 7 GIUGNO ore 10.00 –13.00
Coordinatore: Alberto Borgarelli, Il Sole 24 Ore, Milano
Seconda Sessione: Stampa digitale per l’industria dei quotidiani
Parte 1 – Il controllo di qualità. Lo stato dell’arte
(In collaborazione con la rivista TecnoMedia)
Tecnologie e metodologie per la qualità: l’esperienza di un grande network di stabilimenti Umberto Seregni, Industrie Grafiche Seregni, Milano
Coordinatore: Carlo Lombardi, Presidente ASIG
Protocolli Standard per la stampa dei quotidiani Giuseppe Strada, Edicom, Torino
Stampa digitale per i quotidiani Arved Hübler, Università di Chemnitz
Controllo di Qualità: una panoramica europea Wim Decaluwè, Ifra, Darmstadt,
La stampa digitale nelle strategie di un grande quotidiano nazionale Federico Reviglio, La Stampa, Torino
Parte 1 – Esperienze e prospettive editoriali
Coffee break Parte 2 – Stampare la qualità: esperienze dagli stabilimenti italiani Mario Mollica, S.T.E.C., Roma Fabio Viviani, Il Secolo XIX, Genova
La stampa digitale: prospettive ed esperienze Maurizio Gregotti, Il Giornale, Milano Stampa digitale: l’esperienza del Financial Times Relatore da definire Coffee break
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Parte 2 – Tecnologie a confronto: Panel di presentazione e discussione:
Coffee break
Marcello Fiocchi – IBM Italia David Owen – Xerox UK Riccardo Porro - Ocè Italia Relatore da definire - Man Dicoweb
Quarta Sessione: Distribuzione, l’ultima frontiera per l’automazione
ore 13.00 -14.30 Colazione
Coordinatore: Carlo Lombardi, Presidente ASIG
ore 16.45 – 17.45
ore 14.30 -16.00
Terza Sessione: Nuove sfide della pubblicità Coordinatore: Wim Decaluwé – Ifra, Darmstadt
Esperienze di collegamento via internet con le edicole e di controllo on line della resa Luigi Guastamacchia, A.D.N. - Associazione Nazionale Distributori, Milano Gestire la distribuzione di quotidiani e periodici Relatore da definire, Ifra, Darmstadt,
Annunci economici gratuiti: volano per copie e pubblicità Giuseppe Costantino, La Gazzetta del Mezzogiorno, Bari
Al termine della sessione: Domande e risposte
Gestione digitale e integrata della pubblicità. I fattori di successo per un mercato sempre più esigente Roberto Di Vito, Gruppo Espresso div. Repubblica, Roma
Rainer Mittelbach, C.E.O. IFRA, Darmstadt, Germania Carlo Lombardi, Presidente ASIG, Roma Sebastiano Sortino, Direttore Generale FIEG, Roma
Gestire la pubblicità in formato digitale Roy Martin, Northcliffe Newspapers Group, UK Luigi Pesce, PK, Milano Acquisizione e gestione digitale dei materiali pubblicitari Roberto Sardi, RCS, Milano Al termine della sessione: Domande e risposte
17.45 – 18.15
Conclusione dei lavori
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Pubblicità in formato digitale: il nuovo network di RCS per Corsera e Gazzetta Una sofisticata ed efficiente integrazione fra applicativi dedicati e piattaforme standard, centralità del ruolo dell’editore e della concessionaria, strumenti per il controllo di qualità e massima semplificazione offerta ai clienti: decolla il nuovo network di RCS per la trasmissione e la gestione degli annunci di pubblicità in formato digitale.
Ai primi dell’anno è entrato in funzione il nuovo sistema per la trasmissione e la gestione degli annunci di pubblicità tabellare in formato digitale della RCS, all’interno del quale transitano le inserzioni destinate al Corriere della Sera ed alla Gazzetta dello Sport. Un’architettura sviluppata con l’obiettivo della qualità finale del prodotto stampato e costruita attorno a due principi gestionali di fondo: il server sul quale transitano gli annunci ed il controllo di tutto il workflow devono restare in casa dell’editore, presso il cliente esterno non devono essere fatte installazioni di software proprietario di alcun genere. TecnoMedia ha chiesto a Roberto Sardi, responsabile tecnologie di pre stampa della divisione quotidiani di RCS, di illustrare ai propri lettori il funzionamento del nuovo network che rappresenta un’autentica novità nel panorama, in rapida evoluzione, delle soluzioni impiegate dai quotidiani per la trasmissione della pubblicità in formato digitale. Un’autostrada per i clienti “RCS” – spiega Roberto Sardi –“ era già in grado di trattare in digitale la piccola pubblicità classificata e le necrologie, testi e parte grafica. Era stata poi introdotta l’impaginazione dei materiali digitali. Quella che mancava era appunto la parte relativa alla acquisizione digitale della pubblicità tabellare” ovvero agli annunci veri e propri, sia in bianco e nero che a colori. E proprio per ovviare a questa mancanza, e completare il circuito di automazione digitale della gestione pubblicitaria, è stato avviato il progetto InPagina, sviluppato su specifiche RCS, e sotto il diretto controllo dei tecnici del gruppo editoriale milanese, dalla società HiT Internet Technologies di Verona, che da
alcuni anni ha portato nell’industria dei quotidiani il proprio bagaglio di know how maturato nello sviluppo di sistemi ad alta automazione per banche ed assicurazioni. I principi seguiti fin dall’inizio hanno puntato sull’impiego di quante più componenti standard fosse possibile integrare nel flusso di lavoro senza dover costringere i clienti – e nel caso di RCS parliamo di oltre 3.000 soggetti collegati – ad installare componenti software specifiche, con tutto quello che avrebbero comportato in termini di complicazioni legate alla formazione del personale ed al continuo aggiornamento dei moduli eventualmente installati. In sintesi, quello che si voleva era creare un’autostrada senza caselli all’ingresso e, possibilmente, senza complicazioni nel traffico, ovvero un network dove il transito dei files digitale fosse sorvegliato da strumenti per quanto possibile in grado di evitare errori nella fase finale della stampa della pubblicità. In pratica, il sistema deve controllare sia le specifiche tecniche in fase di creazione (codifica PostScript) sia i parametri relativi alla qualità. Il flusso di lavoro I clienti, ovvero coloro che inviano i materiali per la pubblicazione, quindi essenzialmente agenzie di pubblicità e fotolito, hanno a disposizione due linee di collegamento. I clienti di maggiori dimensioni, circa un centinaio, che generano un traffico compreso fra il 70% e l’80% del totale, sono collegato attraverso linee ISDN che vengono raggiunte tramite un numero verde che garantisce una banda trasmissiva ad alta velocità. Gli altri utilizzano invece un normale sistema di comunicazione attraverso Internet.
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Pubblicità in formato digitale: il nuovo network di RCS per Corsera e Gazzetta
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Gli uni e gli altri devono disporre esclusivamente di un distiller per la preparazione dei files PDF e, naturalmente, di un browser. Il processo di distillazione avviene attraverso la impostazione di specifiche tecniche rese disponibili on line dal sito inpagina.rcs.it, che offre a tutti gli utenti una sezione pubblica, con notizie di carattere generale sul servizio, ed una sezione riservata, alla quale hanno accesso solo gli utenti abilitati alla trasmissione, e regolarmente registrati, dove sono disponibili appunto i parametri tecnici per una corretta distillazione. Il cliente invia il file PDF della pubblicità al server RCS nel corso di una normale sessione http, unitamente
– come vedremo nel prossimo paragrafo – ai dati di tipo amministrativo. Il sistema InPagina recepisce il file in arrivo e lo smista su una batteria di server con un’architettura a tre livelli: web server, per la ricezione, application che processa i materiali e li controlla e dbase server che li memorizza. Il file in arrivo viene immediatamente controllato dal sistema di Preflight di InPagina per verificare se la qualità è conforme agli standard richiesti, ovvero se il PDF è stato distillato coerentemente alla specifiche indicate dal cliente. Successivamente vengono effettuate le verifiche sulle informazioni commerciali allegate e, se tutto va bene, al cliente viene inviata la conferma che la trasmissione è andata a buon fine. In caso contrario, ovvero se i controlli di coerenza non danno esisto positivo, viene spedito in tempo reale un avviso al cliente. La nota, un file log generato dalla componente del sistema denominata Pit Stop di EnFocus, fornisce le indicazioni circa gli errori riscontrati nel PDF, facilitando non poco il compito al cliente in fase di correzione del file. “Naturalmente” – specifica Sardi – “il PDF viene distillato secondo un preciso profilo, ed il sito di servizio RCS contiene tutte le indicazioni necessarie e gli strumenti per effettuare il controllo di qualità prima della spedizione”. Il cliente in altri termini può decidere anche di fare i test di qualità prima della spedizione, per risparmiare tempo nel proprio ciclo di lavoro. Il sistema InPagina provvede anche a verificare i controlli dei formati previsti per la pubblicazione, che vengono analizzati per verificare se il PDF ricade nelle tolleranze previste. Il principio sul quale si basa il flusso di lavoro è che RCS certifica la qualità ma non interviene per fare le modifiche, anche se il PDF, da un punto di vista strettamente tecnico, non è sigillato per consentire i controlli di preflight al software di sistema. Una volta che il file in arrivo è stato certificato, un’altra componente inglobata nel sistema InPagina, Asura di One Vision, provvede alla conversione del
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Dall’alto: 1. la pagina Iniziale; 2. segnalazione di errore sul PDF
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Dall’alto: 1. segnalazione di errore sul PDF;
2. segnalazione di errore sul formato
PDF in formato EPS per la fase finale di impaginazione all’interno del sistema Unisys. Anche in questo passaggio vengono effettuati controlli di qualità
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L’integrazione con i sistemi gestionali e produttivi Il flusso di lavoro scorre in parallelo con la integrazione dei dati di natura commerciale gestiti dal sistema—Sap della concessionaria di gruppo,—RCS Pubblicità. Questo ha in memoria tutti i dati relativi alla pubblicazione degli esecutivi, e passa al momento giusto l’ordine di procurarsi i materiali all’ufficio interno o alle fotolito esterne. Il vantaggio offerto ai clienti, e quindi alla razionalizzazione del ciclo, è evidente: un tempo la modulistica viaggiava tramite corrieri, oggi tutto si svolge on line. Il sistema in uso presso la concessionaria provvede anche alla gestione degli abbinamenti e delle verifiche fra il materiale per la pubblicazione che viaggia sul circuito digitale, in vista della fase finale di produzione dell’annuncio. Gest.Mat., il modulo specializzato sviluppato dalla Hi.T. è la parte del sistema impiegata per questa fase. I file EPS, dopo la verifica di qualità, vengono tutti trasferiti all’interno dell’archivio dei materiali per la pubblicazione. Quest’ultimo è un data base dove sono disponibili le diverse risoluzioni dei file e tutti i dati relativi alla pubblicazione, pagina, edizione, etc.. Gest.Mat. richiama i dati sulle pubblicazioni dei materiali dall’archivio Sap, ne controlla la congruità con i file EPS e li invia ad ALS, altro modulo integrato all’interno del sistema, che fornisce il ponte software in direzione del sistema produttivo Unisys. E’ qui, all’interno del sistema editoriale, che avviene l’ultimo abbinamento per la fase finale di videoimpaginazione del giornale. La guida del timone viene pilotata dalla pubblicità che provvede ad assegnare tutti gli ingombri degli annunci giorno per giorno. ALS, nato sul mercato americano per gestire grandi flussi di pubblicità in formato digitale con livelli di sofisticazione
molto elevati, abbina alla fine del processo i dati gestionali agganciati da Gest.Mat. con la griglia tipografica del timone pubblicitario di Unisys, realizzando la completa integrazione fra i sistemi gestionali e produttivi del gruppo RCS. Gest.Mat. gestisce la fase finale di trasferimento dati, indirizzando correttamente l’alta definizione delle immagini nella posizione prevista in pagina. Questo sofisticato, ma oltremodo flessibile, network sfrutta anche la capacità del sistema centrale Unisys di vedere ogni pagina come fosse costruita su due livelli logici: la parte redazionale e il contenuto pubblicitario. In questa struttura è del tutto evidente come sia estremamente semplificata la pos-
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Pubblicità in formato digitale: il nuovo network di RCS per Corsera e Gazzetta
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Dall’alto: 1. segnalazione di errore sul formato; 2. una parte del Job Ticket del materiale
sibilità di indirizzare gli annunci pubblicitari in modo dinamico, creando le basi tecnologiche per nuovi servizi agli inserzionisti.
Lo sviluppo del sistema. InPagina per RCS ha richiesto una messa a punto di due anni. A partire dal luglio del 2001 il network ha iniziato a prendere in gestione i materiali dei clienti interni e poi, progressivamente, nella seconda metà dell’anno ha via via rilevato tutti gli altri. Da quest’anno la trasmissione on line della pubblicità digitale lavora a pieno regime, con risultati legati a ricuperi di produttività sul ciclo produttivo oltremodo soddisfacenti e con una meta alla quale si sta lavorando in prospettiva, quella di arrivare ad offrire ai clienti un quotidiano fortemente personalizzato in termini di copertura pubblicitaria. La gestione automatica dei materiali con la integrazione fra la piattaforma gestionale Sap e il sistema Unisys crea le premesse per offrire ai grandi clienti nazionali operazioni di comunicazione su singole zone diffusionali oltremodo avanzate in termini di personalizzazione dei messaggi. Lo smistamento in tempo reale di file EPS verso diverse sezioni editoriali del prodotto quotidiano potrebbe trasformare il più antico strumento di comunicazione di massa, il giornale stampato, in uno dei più moderni, e flessibili, strumenti di comunicazione pubblicitaria, in grado di penetrare selettivamente target di lettori identificati per interessi – e pensiamo alle pagine degli inserti tematici – piuttosto che non per localizzazione geografica – e pensiamo alle pagine di cronaca locale che accompagnano la sezione “nazionale” dei quotidiani a maggiore diffusione nel nostro Paese.
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Verso un quotidiano personalizzato.
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Gestione della pubblicità
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Gazzettaffari: come potenziare un settimanale gratuito di annunci economici Gazzettaffari, il settimanale gratuito di annunci economici della Gazzetta del Mezzogiorno, affina l’organizzazione del lavoro e la piattaforma tecnologica di produzione, potenziando un servizio sempre più apprezzato dai lettori e dagli inserzionisti del Sud Italia. “Il prodotto, un’inserto gratuito dedicato agli annunci economici, è ultra collaudato; il nostro obiettivo è stato potenziarlo da un punto di vista tecnologico e di organizzazione del lavoro": Giuseppe Costantino, direttore tecnico de La Gazzetta del Mezzogiorno, punta subito al nocciolo della questione. Gazzettaffari, “il cerca trova facile facile", settimanale di annunci economici che da tre anni accompagna, due volte alla settimana, la diffusione de La Gazzetta del Mezzogiorno, punta sempre più su trasformazioni tecnologiche e dorganizzative che di fatto continuano a potenziare uno dei prodotti più collaudati, ed efficaci, del panorama editoriale nazionale. Un prodotto ultra collaudato Gazzettaffari è uno strumento di comunicazione che deve il suo successo a molti fattori, primo fra i quali una fortissima localizzazione. “La stragrande maggioranza dei lettori che sfogliano settimanalmente Gazzettaffari è interessata ad offerte localizzate sul territorio dove vive" spiega Costantino, “e assecondare questa attenzione è stata una delle linee guida che abbiamo seguito". Il supplemento di annunci commerciali è per il momento edito in due edizioni, una dedicata a Bari, Foggia e alla Basilicata, distribuito al giovedì, ed una domenicale per il Salento, che copre le province di Lecce, Brindisi e Taranto. Entrambi sono diffusi gratuitamente, in abbinamento con La Gazzetta del Mezzogiorno, quotidiano leader della Puglia e della Basilicata, in grado di offrire agli inserzionisti una diffusione capillare sul territorio. “L’obiettivo della riorganizzazione" prosegue Costantino “è stato quello di porre al centro del flusso il lettore-inserzionista, facilitando il più possibile l’accesso al prodotto stampato". Per questi, vale a dire per l’inserzionsita privato, gli annunci sono gratuiti, mentre sono a pagamento le inserzioni per gli operatori
economici dei vari settori (soprattutto immobiliare e autoveicoli, ma anche agenzie matrimoniali e ricerche di personale). Un periodo molto lungo di collaudo consente oggi alla concessionaria di offrire ai clienti opportunità per apparire sulle pagine dell’inserto tali da non “cannibalizzare" la pubblicità sulla Gazzetta, attraverso una politica tariffaria accorta che equipara di fatto le due testate con sconti sul gratuito solo se abbinato al prodotto base. Autostrade senza caselli Per l’inserzionista privato è stata sviluppata una vera e propria autostrada senza caselli. E’ possibile inviare al giornale il proprio annuncio attraverso un sistema automatico di dettatura telefonica tramite numero verde, si possono naturalmente inviare fax, è possibile consegnare il testo scritto sugli appositi moduli stampati sul giornale in tutte le edicole dove viene distribuita la Gazzetta (oltre 2.000 punti vendita convenzionati in Puglia e Basilicata), sarà possibile fra breve accedere al sistema attraverso cellulare con messaggi SMS e si può, naturalmente, inviare l’annuncio attraverso il sito www.gazzettaffari.com. “Sia chiaro" – precisa Costantino “ che internet è solo una estensione di questa autostrada per gli inserzionisti, non uno strumento per accedere anche alla consultazione del contenuto del prodotto cartaceo in formato digitale". Gli annunci economici classificati, poco importa se a pagamento o gratuiti, sono uno dei pochissimi settori editoriali dove è certa la “cannibalizzazione" di Internet ai danni della carta stampata, e nessuno a Bari ha la benché minima intenzione di rinunciare a copie venduta per “regalare" un contenuto che costa fatica ed investimenti. Anche in considerazione del fatto che Gazzettaffari, nato come strumento di servizio alla comunità regionale già ser-
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vita dal quotidiano, si è dimostrata un’ottimo veicolo per il traino della diffusione, con un incremento sul venduto in edicola nei giorni in cui esce il supplemento oltre il 10%, un dato di tutto rispetto in un Paese, l’Italia, dove è sempre difficile convincere il lettore ad acquistare quotidianamente informazione di qualità in edicola. Canalizzare il traffico Le autostrade senza caselli fanno egregiamente il loro dovere, convogliando una media di 6.000 annunci alla settimana sull’edizione di Bari e circa 4.000 su quella del Salento. A canalizzare il flusso di lavoro e supportare la organizzazione editoriale ci pensano le installazioni tecnologiche, sviluppate su specifica dell’editore dalla Sinedita, già fornitrice del sistema editoriale in uso alla Gazzetta del Mezzogiorno. Quattro server dedicati, due per i files vocali in arrivo dal telefono (16 linee a ricerca automatica collegate da un numero verde grazie ad un accordo innovativo con Telecom che praticamente impedisce a chiunque di trovare occupato il centralino automatico) e due per i fax, tutti in ambiente Linux, raccolgono i contenuti in arrivo dagli inserzionisti e li trasferiscono, via ADSl, ad un service esterno di Napoli specializzato nel trattamento di questo genere di annunci, facendo parte di un network di società che editano altri periodici di annunci gratuiti. Qui vengono sbobinati i testi manualmente. “Un altro caposaldo della nostra organizzazione" spiega Costantino “è la decisione di essere noi direttamente i gestori di tutto il traffico pubblicitario". Gazzettaffari ospita solo annunci economici senza alcun redazionale. Il contenuto è stato suddiviso in due grandi categorie: annunci classificati e pubblicità tabellare. A Bari viene digitalizzata la classificata a pagamento e lavorata la tabellare, alla quale va ad aggiungersi il file di inserzioni sbobinate a Napoli. Per
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gestire le fasi di questo processo è stato personalizzato un applicativo di Sinedita, Free Press, che acquisisce il file dati ed effettua un merge con le informazioni digitalizzate a Bari, creando un unico file pronto per essere indirizzato alla impaginazione finale. Di questa si occupa un altro applicativo di Sinedita, Smart Class, sempre personalizzato ad uso di Gazzettaffari, che consente una trattamento automatico di impaginazione oltremodo sofisticato, e tale da valorizzare la forte esigenza di localizzazione del prodotto al centro del progetto editoriale. Il software è in grado di gestire tutta la pubblicità tabellare in funzione della posizione in pagina assegnata ed in funzione della categoria merceologica, agganciandola immediatamente al layout di pagina ed importando successivamente i testi della classificata tenendo conto, anche in questo caso, di categorie e localizzazione geografica. Il software gestisce anche in automatico la suddivisione su base provinciale, creando di fatto le premesse per eventuali edizioni ancora più localizzate e “personalizzate" in funzione dei gusti dei lettori e della loro residenza all’interno delle regioni servite dal gratuito. Qualità di prodotto a prova di … furbi Tutto il flusso di lavoro, dal merge dei dati alla impaginazione finale, è gestito dal software in modo del tutto automatico. Ed in automatico vanno anche i controlli di qualità mirati non solo alla stampa finale del prodotto ma anche ad evitare che qualche agenzia professionale di intermediazione commerciale si camuffi da “lettore affezionato" ed infili gratuitamente inserzioni che dovrebbero invece essere a pagamento. Quale che sia il sistema adoperato per l’invio dell’inserzione, sono richiesti obbligatoriamente dal sistema alcuni dati, fra i quali il numero di telefono. Il programma che gestisce le informazioni immagazzinate nel data base è istruito ad analizzare e confrontare i
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Gazzettaffari: come cambia, e si rinnova, un settimanale gratuito di annunci economici
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numeri di telefono con tutti quelli delle agenzie professionali che operano nelle zone servite dal gratuito, immobiliari, concessionarie, agenzie matrimoniali e quant’altri rientrano nelle categorie a pagamento. Addirittura per il commercio di automobili, forse quello con il più alto tasso di rischio ai fini della differenziazione fra privati e professionisti del mercato, il software opera anche attraverso un controllo incrociato degli annunci, segnalando tempestivamente le inserzioni per diversi modelli di macchina che riportano lo stesso numero telefonico. Certo, è sempre possibile in linea teorica che un “privato”, magari molto benestante, abbia dieci macchine usate da vendere contemporaneamente...ma in tal caso un controllo in più non guasta. E questa muraglia “anti-furbi” funziona? “Funziona, funziona...” sorride soddisfatto il direttore tecnico “ la concessionaria PubliKompass acchiappa regolarmente quelli che ci provano”. Per quanto riguarda invece il controllo di qualità più generale relativo ai contenuti, lo stesso software provvede ad analizzare i numeri di telefono forniti dagli inserzionisti risalendo in modo automatico, tramite le prime sei cifre del numero, dal distretto telefonico alla provincia dove è localizzato l’inserzionista. Per l’area immobiliare, è possibile con lo stesso sistema risalire alla localizzazione esatta della casa posta in vendita od in affitto, indirizzando quel bene sulla corretta edizione provinciale del gratuito. Grazie a questo controllo, chiunque da ogni parte del mondo può vendere od acquistare case, automobili o quant’altro all’interno della regione Puglia indirizzando ai lettori più vicini al bene da trattare il pro-
prio annuncio. Controllare i costi Tutto il processo sottoposto a re-ingegnerizzazione consente di lavorare l’inserto in pochissimo tempo, permettendo di accettare annunci fino all’ultimo minuto. In tre, quattro ore una sola persona carica tutta la tabellare che arriva da fuori tramite la concessionaria e tutti gli annunci classificati raccolti direttamente o in arrivo dal service esterno. Il sistema provvede in automatico alla impaginazione ed alla spedizione del prodotto chiuso in formato digitale sl sistema Ctp del centro stampa – Polaris di Agfa – che provvede alla incisione diretta delle lastre. Il flusso di lavoro supportato dal software Sinedita offre ai dirigenti della Gazzetta anche il controllo completo dei costi di produzione. Il direttore tecnico si è particolarmente impegnato su questo punto, ottenendo di poter oggi verificare il costo al centesimo della produzione del singolo annuncio economico, grazie alla verifica incrociata dei dati relativi ai consumi del numero verde – pagato naturalmente dalla Gazzetta – ai costi degli annunci trasmessi dal server di Napoli ed alle altre voci di costo industriale che possono facilmente venire ripartite in funzione del numero di inserzioni effettivamente pubblicate disponibile in tempo reale tramite il server di lavorazione. Una ragione in più per guardare con grande ottimismo agli ulteriori sviluppi di un prodotto editoriale, un settimane gratuito di annunci economici, in grado di crescere e di rafforzarsi ulteriormente alla flessibilità produttiva ed alla capacità di una penetrazione capillare del territorio che solo la carta stampa è oggi in grado di offrire.
Tariffe vantaggiose per i soci ASIG Empire Palace Hotel - Roma: singola .............................. 170,5 doppia uso singola ............ 203,5 doppia ............................... 231,0 Le suddette tariffe preferenziali, comprensive di IVA (10%) e di Buffet Breakfast, si intendono per camera, al giorno. Per usufruirne occorre menzionare la presente convenzione al momento della prenotazione, da effettuarsi direttamente ai seguenti numeri: tel. 06421281 – fax 064218400, oppure via e.mail a gold@empirepalacehotel.com.
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Centro Stampa Editoriale. Integrazione di servizi per piccoli e grandi editori
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In tutta Italia continuano gli investimenti per lo sviluppo di servizi all’industria della stampa. A Grisignano di Zocco, a metà strada fra Vicenza e Padova, si è sviluppato in pochi anni un nuovo centro stampa in grado di far fronte anche alle richieste degli editori di giornali quotidiani italiani e stranieri: è il Centro Stampa Editoriale, uno stabilimento che fa parte di un network di aziende di servizio fortemente specializzate nella copertura di tutte le fasi del processo industriale per la creazione di un prodotto di informazione stampata. Con una solida base di clienti in Italia ed una grande attenzione verso gli editori esteri, soprattutto di lingua tedesca. Investire per sviluppare servizi integrati per editori di periodici e quotidiani in periodi in cui il mercato della pubblicità dà qualche segno di stanchezza? “Si può e si deve” risponde Mirco Comin, Presidente del Centro Stampa Editoriale di Grisignano di Zocco, paese a metà strada fra Vicenda e Padova, “perché la carta stampata ha sempre un futuro davanti a sé”, con buona pace, aggiungiamo noi, di quanti troppo precipitosamente ne avevano previsto un possibile, quando non rapido, declino, sull’onda dell’euforia di Internet. E da questa fede nella carta stampata è risorto, a cavallo fra ’97 e ’98, il Centro Stampa Editoriale, azienda rilevata da uno stato di profonda crisi e rilanciata come stabilimento al servizio di editori di piccoli e grandi dimensioni che pubblicano quotidiani e periodici. TecnoMedia ne ha parlato con il Presidente Mirco Comin, imprenditore di origine veneziana, che da molti anni ha scommesso sui servizi all’industria della stampa. Da centro stampa a “centro pilota” Quando la “vecchia” società stampatrice, dopo essere stata rilevata, entrò nella nuova sede di viale del Lavoro a Grisignano, il volume prodotto era di circa 400.000 copie al mese. “Oggi, dopo quattro anni” – sottolinea Comin – “si stampano oltre 6.000.000 milioni di copie al mese”. Tre quotidiani, Il Domani di Bologna, Il Tageszeitung di Bolzano ed il quotidiano gratuito veronese In Città, 160 testate periodiche, settimanali, quindicinali e mensili prodotte su carta da quotidiano, un ciclo di stampa di 22 ore su 24 con una
delle due rotative del centro e un turno completo di otto ore sull’altra linea, una forza lavoro cresciuta dai 12 addetti iniziali ai 32 attuali che, fra collaboratori e dipendenti, ruotano attorno al Centro Stampa. Sono questi i dati salienti sulla crescita di una realtà imprenditoriale che non riesce, come molte attività “made in Italy”, a fare a meno dei paradossi. Ed il paradosso, a Grisignano, è il “mercato del lavoro”. Quando ne parlano, allo stabilimento, sanno di fare fatica ad essere creduti, ma la verità è presto detta: al Centro Stampa vorrebbero prendere in forza nuovo personale, ma addetti poligrafici non se ne trovano. “Anche in Argentina ne stiamo cercando” – raccontano i responsabili – “grazie ad una legge varata dalla regione Veneto per favorire il rientro della forza lavoro immigrata molti anni dall’Italia al paese Sudamericano, ma sembra che neppure lì esistano addetti in grado di fare girare rotative per quotidiani. Questi nuovi collaboratori servirebbero per fare fronte alle nuove richieste che arrivano a Grisignano da editori nazionali ed esteri, che guardano al Veneto come ad una regione strategica di grande importanza in considerazione dell’altissimo numero di turisti che, soprattutto d’estate, affollano il lago di Garda, la riviera adriatica e le città d’arte, in primis Venezia. Gli investimenti che hanno portato alla creazione del nuovo centro stampa sono stati proprio mirati alla creazione di un impianto in grado di stampare un elevato numero di pagine in bianco e nero e a colori. L’esperienza ha consentito di sviluppare, attraverso l’acquisizione di gruppi di stampa fra loro compatibili rilevati da aziende già funzionanti in nord Italia, una
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OCE’ APRE IN SUD AFRICA IL PRIMO STABILIMENTO DI STAMPA DIGITALE DEL FINANCIAL TIMES Lo scorso 18 Febbraio, il Financial Times ha annunciato da aver dato il via alla produzione del primo stabilimento stampa in Sud Africa, un impianto costruito da Océ, gigante internazionale nel settore della stampa digitale, la cui carriera industriale è iniziata lo scorso anno a Wembley (Londra). La presenza di Océ Digital Newspaper Network accanto al Financial Times nella promozione di questa iniziativa commerciale, tra l’altro, garantisce alla nota testata economica un lancio pubblicitario di maggiore spicco. Il sistema di trasmissione di dati e di stampa digitale ad alta velocità permette di pubblicare il Financial Times a Johannesburg su base giornaliera. Questo nuovo e rivoluzionario processo produttivo rende, infatti, disponibile in Sud Africa, sia per gli abbonati che per la vendita al dettaglio nelle edicole, il contenuto del giornale inglese fin dal primo mattino dello stesso giorno in cui esso viene pubblicato nel continente europeo. Il prezzo di ogni copia scende da 2,25 a 1,20 euro, senza che il contenuto editoriale subisca alcuna variazione rispetto all’edizione europea. Oggi il Financial Times è uno dei quotidiani economici leader del mercato mondiale e in Sud Africa ha un potere di circolazione giornaliera che si aggira intorno alle 3200 copie. Ben Hughes, direttore del FT per l’Europa Continentale, Asia, Africa e Medio Oriente, ha dichiarato: “In Sud Africa c’è un mercato dell’informazione e della comunicazione molto promettente e il Financial Times offre il perfetto complemento per il mercato nazionale, perché fornisce un panorama internazionale su argomenti di rilevanza globale. E’, perciò, assolutamente necessario essere tempestivi nei tempi di consegna”.
linea Goss Suburban equipaggiata con gruppi e due pieghe, in grado di arrivare ad un massimo di foliazione di 92 pagine tabloid , un formato assai utile non solo per i periodici ma per quei quotidiani stranieri di grande tiratura, come la Bild, che possono arrivare in alcuni periodi dell’anno a commissionare la stampa di un certo quantitativo di copie in aggiunta alla già elevatissima tiratura effettuata in Italia quando i centri stampa abituali non riescono, per ragioni di affollamento, a soddisfare tutta la produzione. Certo da quelle parti, in Veneto, si utilizza in “linguaggio industriale” – crescita, sovrapproduzione, espansione del mercato - non poi tanto diffuso in altre parti d’Europa dopo un anno in cui la raccolta pubblicitaria ha mostrato segni di difficoltà. “Eppure la carta stampata ha un futuro e, soprattutto, un presente di estremo interesse”, sostiene con la forza dei numeri Mirco Comin. Anche le altre due rotative del centro stampa, una Community Goss con 5 gruppi più una torre colore in grado di produrre un quotidiano tabloid a 48 pagine delle quali 8 a colori, ed una Nebiolo Orient con 15 gruppi per un totale di 44 pagine broadsheet delle quali quattro a colori, girano a ritmi elevati, e saranno supportate, fra breve, da nuovi arrivi nell’area della preparazione. Al Centro Stampa Editoriale saranno installati fra breve due Ctp Polaris di Agfa per la incisione diretta delle lastre in grado di produrre fino a 60 lastre panorama all’ora o, in alternativa, 120 lastre singole, e le linee saranno equipaggiate con il nuovo software Sublima. Questo applicativo è una nuova tecnologia che mira a fornire dettaglio alle immagine stampate sui quotidiani. E’ un algoritmo che
agisce sulla parte alta e sulla parte bassa dei retini di stampa, le aree che di solito non vengono stampate. Il software, quando avvia la costruzione dei retini in queste zone critiche, agisce avviando la modulazione in frequenza per quelle zone, arrivando a produrre un retino a 75 linee con risoluzione 1270 dpi stampabile su carta da giornale. “Il nostro stabilimento” - aggiunge Andrea Comin, vicepresidente del Ceno Stampa – “sarà uno dei primi in Italia ad utilizzare la tecnologia Sublima, potendo offrire test per la stampa di diverse testate su carta da quotidiano. Ai clienti editori si spera di poter offrire, contemporaneamente, nuovo valore aggiunto in termini di qualità attraverso la riproduzione di un maggior numero di dettagli nell’immagine, un’opportunità particolarmente gradita agli inserzionisti pubblicitari. Altri investimenti sono previsti sempre nell’area della progressiva automazione dei processi produttivi, con ricezione dei file attraverso un collegamento satellitare, sempre in vista di nuovi acquisizioni di clienti. Integrare i servizi Il nuovo Centro Stampa Editoriale completa, almeno per il momento, un network di servizi all’industria della comunicazione stampata che ha il suo centro storico nella città di Mestre. Qui è nata, una ventina di anni fa, la Comp Editoriale, società specializzata nell’area di preparazione, che oggi offre agli editori – indipendentemente dal fatto che questi stampino a Grisignano – un servizio completo che va dall’editing
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Centro Stampa Editoriale. Integrazione di servizi per piccoli e grandi editori
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MEDPRINT: UN SUCCESSO ANNUNCIATO
Muller Martini, Man Roland, Tera, Kba, Komori, NTG Digital. La presidenza della manifestazione è stata riconfermata a Enrico Fulfaro, amministratore delegato della
IPI (gruppo Finseda) e vicepresidente Assografici con delega per il Mezzogiorno. Fulfaro ha posto l’accento sulla centralità dell’industria grafica e della comunicazione all’interno delle dinamiche economiche del Meridione e ha sostenuto con convinzione che Medprint 2002 intercetterà la ripresa economica del settore. La stessa fiducia nelle possibilità del Mezzogiorno è stata sottolineata anche da Giovanni Daprà, presidente dell’AATG (All Around The Graphics). Come nel caso dell’accostamento a‘Grafitalia 2001, AATG costruisce una finestra di presentazione di‘Medprint attraverso una serie di “cene tecnolgiche”, unioni conviviali, dedicate alla discussione neutrale rispetto a prodotti e produttori su un tema specifico e seminari allargati. Gli appuntamenti più attesi nei prossimi mesi sono due: il 23 aprile a Bari e il 21 maggio a Catania.
dei testi fino alla composizione a video della pagina nella sua interezza. Nata dall’esperienza maturata da Comin in qualità di responsabile tecnico e di produzione prima del Messaggero Veneto e poi del Gazzettino di Venezia, la società può contare oggi su un significativo numero di clienti editori, che affidano alla società mestrina diverse attività, che vanno dal service specializzato nel trattamento della pubblicità alla redazione vera e propria di articoli di vario contenuto, grazie alla collaborazione con professionisti di ampia esperienza. Al termine del ciclo produttivo si situa invece la Editorial Service, azienda del gruppo specializzata nelle fase di confezionamento e cellophanatura dei prodotti. Un settore, quest’ultimo, il cui interesse da parte degli editori di quotidiani cresce di pari passo con lo sviluppo degli inserti tematici. Nata in funzio-
ne del finissaggio di periodici, oggi la società può così offrire una integrazione di servizi agli editori di quotidiani che dovessero affidare la stampa di inserti tematici o altri contenuti frutto di iniziative speciali al nuovo centro di Grisignano, con il quale può, se necessario, collaborare anche la quarta società del network, la Top Media, specializzata nella gestione dei fascettari abbonati per la spedizione al cliente finale o al punto di rivendita della pubblicazione. “Tutto a disposizione del cliente” è la filosofia che ha guidato anche la creazione del nuovo centro stampa “sia con soluzioni a pacchetto che attraverso la fornitura di singoli servizi” per contribuire allo sviluppo di un settore, la carta stampata, che non ha alcuna intenzione di cedere spazi di concorrenza ai nuovi media on line.
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Nuovo appuntamento all’orizzonte per gli appassionati di arti grafiche, editoriali e del converting, si sta, infatti, avvicinando la terza edizione dell’annuale salone partenopeo che, nella prima edizione ha allineato oltre 400 macchine e più di 250 aziende espositrici. L’edizione di Medprint 2002 che si terrà alla Mostra d’Oltremare di Napoli, tra il 25 e il 27 di ottobre, si preannuncia un vero successo; ha, infatti, registrato un considerevole numero di prenotazioni (in alcuni casi gli spazi richiesti sono stati raddoppiati rispetto al 1999), tra cui quelle di aziende di spicco del settore come
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Computer to Plate: tecnologia termica alla Nuova Same di Milano Lo stabilimento del capoluogo lombardo introduce tre linee Ctp a tecnologia termica integrando i nuovi flussi di lavoro interno con le linee di teletrasmissione preesistenti. In meno di un mese è andato a regime un impianto per produrre oltre 900 lastre al giorno senza alcuna interruzione nei processi produttivi.
Dopo l’esperienza avviata dalla S.I.E.S., stabilimento che fa capo al gruppo di aziende grafiche dell’imprenditore Umberto Seregni, anche la Nuova Same, dello stesso gruppo, ha deciso di investire in tecnologie per la incisione diretta delle lastre da stampa, optando per tre linee CtP a tecnologia termica. TecnoMedia ha incontrato il direttore dello stabilimento Aldo Baltico per approfondire i dettagli tecnologici ed organizzativi dei nuovi impianti. Una produzione di 900 lastre al giorno La Nuova Same, situata a poca distanza dalla stazione centrale di Milano, è lo stabilimento “storico” del quotidiano Il Giorno. Da qui, ogni notte, escono le otto edizioni del giornale milanese, fra i primi in Italia ad introdurre il colore, due edizioni de La Stampa di Torino, Lo Sportsman, TuttoTris, la Gazzetta di Lecco e la nuova testata gratuita City Firenze. Lo stabilimento produce mediamente 900 lastre al giorno, il 95% circa concentrato nel periodo notturno. “La decisione di investire in CtP” – spiega il direttore dello stabilimento Aldo Baltico – “è stata una precisa scelta di Gruppo”. Dopo i risultati positivi ottenuti alla S.I.E.S. anche in Nuova Same si è deciso di puntare sulla tecnologia termica per la incisione diretta della lastra. “Il CtP” – continua Baltico – “va visto per quello che è: un procedimento produttivo” che consente non solo allo stabilimento di stare al passo con i tempi, offrendo ai clienti continui miglioramenti da un punto di vista tecnologico, ma porta lo stampatore ad una riduzione dei costi fissi e, per quanto riguarda le esperienze effettuate all’interno del gruppo di aziende grafiche, anche a significativi miglioramenti sul fronte della qualità.
Integrare i layout produttivi L’impianto installato è costituito da tre linee CtP Creo TrendsetterNEWS 100, due punzonatrici/ piegatrici NELA VCP2002/E Optical Punch Vision Bender a registro ottico corredate dal sistema NELA di gestione automatica del traffico lastre attraverso la lettura dei codici a barre per lo smistamento alle punzonatrici ed agli stacker. L’installazione, effettuata dalla Kodak Polychrome Graphics, che fornisce anche le lastre ThermalNews a 830 mn, è andata a regime senza fermi produttivi in meno di un mese, periodo nel quale sono state attivate progressivamente le tre linee, che dalla fine del mese di febbraio lavorano a ciclo completo. L’impianto è stato dimensionato per una capacità produttiva di oltre un migliaio di lastre a notte, e il layout adottato consente comunque di produrre il fabbisogno giornaliero anche su due sole linee nel malaugurato caso in cui una macchina si fermi. L’impianto di smistamento automatico delle lastre della NELA si serve di due lettori in linea per i codici a barre: il primo indirizza le lastre in uscita dalla sviluppatrice verso il videobender libero, mentre il secondo gestisce la destinazione del basket finale al quale viene indirizzata la lastra. Il flusso di lavoro interno, Q-Manager Parascan integrato con il software Eklipse sviluppato su specifiche Kodak Polychrome Graphics, è stato collegato con Intellinet, la rete attraverso la quale vengono trasmesse le pagine al centro stampa. L’integrazione consente la gestione del flusso in modo flessibile, a seconda del tipo di formato dati in transito. Le testate a maggiore tiratura trasmettono file Tiff che vengono trasferiti all’interno del copydot di Creo che provvede
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Computer to Plate: tecnologia termica alla Nuova Same di Milano
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Partenza a tutto sprint per i Corsi Qualità Colore ASIG 200:
CORSI PER ADDETTI ALL’AREA PRE-STAMPA - Corsi di sei giorni ripartiti in due sessioni di tre giorni ciascuno Milano: 8,9,10 maggio – 12,13,14 giugno (presso Nuova Same) Roma: 15,16,17 maggio – 26,27,28 giugno (presso Se.Be.) Bari: 29,30,31 maggio – 19,20,21 giugno (presso Sedit) - orario: sempre al mattino, ore 10.00 -13.30
CORSI PER ADDETTI ALL’AREA STAMPA - Corsi di sei giorni ripartiti in due sessioni di tre giorni ciascuno Milano: 8,9,10 maggio – 12,13,14 giugno (presso Nuova Same) Roma: 15,16,17 maggio – 26,27,28 giugno (presso Se.Be.) Bari: 29,30,31 maggio – 19,20,21 giugno (presso Sedit) - orario: sempre al pomeriggio, ore 15.00 -18.30 Le lezioni del 14 giugno a Milano, del 19 giugno a Bari e del 28 giugno a Roma saranno dedicate all’incontro con gli esperti dell’Ifra. Il progetto didattico fa parte delle attività di servizio proposte all’industria italiana dei quotidiana dalla ASIG – Associazione Stampatori Italiana Giornali – ed hanno lo scopo di aggiornare quadri ed addetti alle attività di preparazione e stampa relativamente alle più moderne metodologie e tecniche per il controllo di qualità di stampa lungo l’intero processo produttivo. Le lezioni alternano contenuti teorici ed esperienze pratiche aperte all’impiego dei profili colore, e forniscono ai partecipanti un completo supporto di materiali didattici basati in parte sul Manuale Qualità Colore ASIG ed in parte sviluppati appositamente per i corsi. Per informazioni ed iscrizioni è possibile contattare ASIG – Associazione Stampatori Italiana Giornali – all’indirizzo e-mail: asigserv@ediland.it
alla eliminazione del retino ed alla trasformazione della pagina a 1.200 punti. Le testate a minore tiratura trasmettono invece files Eps o Pdf, che vengono immediatamente trasformati in qualità 1.200 punti ed avviati in produzione. Anche la integrazione fra Intellinet e Parascan non ha creato particolari difficoltà. Nuova Same ha deciso comunque di adottare una configurazione di sistema che prevede schede di rete separate per ogni cliente: oltre ad un superiore livello di sicurezza a ciascun editore è garantita una maggior privacy nei collegamenti di rete. I file avviati in produzione vengono poi gestiti, per quanto riguarda le code, in funzione della messa in macchina, con priorità assegnate alle diverse edizioni. Ogni lastra viene identificata sempre con un doppio riferimento: il codice a barre per l’automazione del processo in linea ed un codice alfanumerico per l’operatore che deve montare in macchina la lastra per la stampa del giornale.
Nuova Same dispone di due rotative Man 4/25 a doppia larghezza e doppio sviluppo, con una capacità produttiva ciascuna di 56 pagine con 16 in quadricromia. Il flusso di lavoro CtP è collegato con Ink Manager Parascan per il pre-setting dei calamai al sistema Pecom di Man Roland. Il CtP termico adottato lavora su 1.200 punti e ha consentito di guadagnare sensibilmente in qualità di stampa finale, grazie al fatto che il punto prodotto direttamente viene generato da una tecnologie che ne consente una sagomatura molto squadrata e molto netta CtP: ma conviene veramente? In Nuova Same sono appena agli inizi della nuova esperienza, ma quando è stato fatto finora in S.I.E.S. è comunque interessante per offrire alcuni spunti di riflessione sull’impiego del CtP in produzione. Da un
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I Corsi Qualità Colore ASIG 2002 sono partiti con il “piede giusto”. Il primo dei numerosi appuntamenti previsti dal Calendario dei Corsi – disponibile con tutta la documentazione all’indirizzo www.ediland.it – si è tenuto il 10 e 11 aprile presso lo stabilimento della Nuova Same di Milano. Un programma full immersion di due giorni dedicato ai quadri ed ai responsabili di produzione delle aziende stampatrici, con l’obiettivo di approfondire metodologie e tecnologie per il controllo di qualità nella stampa in quadricromia dal punto di vista di coloro che devono organizzare e controllare i flussi di lavoro. Il corso è stato tenuto dai docenti della Scuola Arti Grafiche S. Zeno di Verona che, assieme all’Ifra, la più importante associazione mondiale di ricerca applicata all’industria dei giornali quotidiani, collabora con ASIG alla realizzazione di questo progetto didattico che proseguirà con altri sei Corsi secondo il seguente calendario:
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punto di vista meramente contabile, la lastra ad incisione diretta ha un costo al metro quadro superiore rispetto a quella del processo di sviluppo tradizionale ad alogenuri d’argento. La nuova tecnologia CtP, quindi, non fa risparmiare sul costo di acquisto della materia prima di consumo. Minori costi si ottengono, piuttosto, all’interno del processo globale di produzione della lastra, con l’abolizione dei passaggi legati alla pellicola che comportano, fra l’altro, vantaggi non trascurabili dal punto di vista dell’impatto ambientale. Il CtP inoltre introduce, se l’investimento avviene nei modi e nei tempi corretti, elementi di competitività per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro, senza contare che, dall’esperienza effettuata finora, il passaggio dalla pellicola alla tecnologia termica non ha portato problemi relativi alla formazione del personale, che si è trovato rapidamen-
te a proprio agio nell’utilizzo delle nuove linee per la incisione diretta delle lastre. Da ultimo, ma non per questo meno importante nella risposta complessiva da dare alla domanda se convenga o meno investire in CtP, è la considerazione sulla semplificazione produttiva dei passaggi industriali. Tutto ciò che va nella direzione di accorciare la catena dei “passaggi” dal sistema editoriale al prodotto finale stampato su carta, rappresenta in prospettiva un elemento di riduzione dei costi, non solo relativamente al processo industriale, ma in considerazione che meno passaggi da effettuare significano meno errori potenziali e quindi una maggiore semplificazione dei processi di controllo di qualità, un tema, quest’ultimo, sempre più strategico sia per gli editori che per le aziende stampatrici.
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I prezzi sono comprensivi di IVA (10%) e piccola colazione a buffet. Per prenotare telefonare al numero verde 800.834033
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Le norme CEI sono vincolanti?
Regole tecniche emesse da enti normatori non statuali, per fare un esempio ci riferiremo alle norme CEI, possono vincolare il datore di lavoro? Solo una dettagliata ed attenta analisi di sentenze, di testi normativi e di orientamenti dottrinari tutt’altro che concordi tra loro, può aiutarci a trovare la corretta soluzione
Oltre alla legislazione statuale, esiste una serie di regole prodotte da enti normatori non statuali, come il CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano), che tra le altre cose ha i compiti della normalizzazione nei settori elettrotecnico ed elettronico e dell’individuazione di nuove e sicure soluzioni in tali campi. A livello nazionale, si tratta di norme tecniche cui sovente la legge, modificabile in tempi lunghi, rimanda per i dati tecnici, di per se stessi in continua evoluzione. Tali norme presentano il vantaggio di poter seguire meglio di quelle statuali il veloce progresso della tecnica. E costituiscono senz’altro un validissimo supporto e complemento rispetto alla legislazione della Stato. Dobbiamo chiederci allora quale valore attribuire a siffatte norme: sono esse obbligatorie? E, una volta assicuratosi che queste siano applicate, il datore di lavoro non ha ulteriori doveri? Oppure la regola tecnica ha portata orientativa e il datore di lavoro può disattenderla quando la tecnica più recente e avanzata gli offre soluzioni alternative o innovative? Prima di approfondire la questione, occorre richiamare le norme più significative in questo campo. La legge 1 marzo 1968 n. 186 La L. 186/1968 dispone: «Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d’arte» (art.1). Il concetto della “regola d’arte” non è nuovo nel diritto: ne parla già il codice civile a proposito dell’appalto all’art.1660 e del contratto d’opera
all’art.2224. Ma la sua introduzione, da parte della L. 186/1968, assume particolare rilevanza poiché stabilisce, per la prima volta in questo campo, un criterio affermativo da seguire. L’art.2 della suddetta legge recita:«I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme CEI si considerano costruiti a regola d’arte». L’ordinamento, dunque, riconosce agli impianti conformi alle regole CEI una presunzione di costruzione a regola d’arte. Resta, però, da chiedersi se sia o meno consentita all’imprenditore una via alternativa: può egli installare un impianto elettrico con criteri diversi da quelli dettati dalle norme CEI? Le norme CEI, in sostanza, si identificano con il concetto della regola d’arte oppure rappresentano soltanto una delle possibili strade per realizzare un impianto sicuro? Per chiarire questo fondamentale problema occorre, preliminarmente, cercare di definire il concetto di regola d’arte. La regola d’arte In base all’art.1176 comma 2 c.c., un professionista deve eseguire il proprio lavoro con una diligenza più intensa di quella del “buon padre di famiglia” (vale a dire, di quella richiesta comunemente a un debitore impersonato da un uomo medio, dalle medie capacità): «nell’adempimento delle obbligazioni inerenti all’esercizio di un’attività professionale, la diligenza deve valutarsi con riguardo alla natura dell’attività esercitata». Non si tratta di una cura maggiore di quella che
Normative tecniche
Le norme CEI sono vincolanti?
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deve avere l’uomo medio, ma di tutto un bagaglio di teoria e di esperienza che il professionista è costretto ad avere proprio per l’attività che svolge (Cass., sez. III, 29/11/1984, n.6257, in “Giustizia Civile”, 1985, 3151). Nella materia della sicurezza sul lavoro, sono molte le sentenze di condanna nei confronti di datori di lavoro i quali avevano fornito ai lavoratori luoghi o mezzi senza tener conto dello stato dell’arte, con esso intendendo le chiare e precise regole tecniche di una data disciplina generalmente accolte in una determinata epoca (Pret.Torino, sent. 2/5/1991, in “Il foro italiano”, 1992, II, 115. Si veda anche Cass., sent. 6/12/ 1990, in “Diritto e pratica del lavoro”, 1991, 1750). In ambito antinfortunistico, quindi, la regola d’arte può essere vista come l’insieme delle nozioni e prescrizioni che servono a realizzare luoghi di lavoro, condizioni di operatività, macchine, impianti, apparecchi ed ogni altro mezzo in base a criteri di sicurezza, tenendo conto della continua evoluzione tecnologica. Da una siffatta definizione, emerge il problema del progresso della tecnica ed è, quindi, lecito chiedersi se convenga imbrigliare quest’ultimo in dettagliati atti normativi. Il miglioramento risulterebbe impedito dalla staticità che necessariamente hanno le leggi: il loro iter formativo è lungo e fa di esse un mezzo inadeguato alle rapide innovazioni. Il datore di lavoro, in questo modo, sarebbe obbligato ad approntare impianti vecchi invece di soluzioni veramente sicure. E’ proprio per questo motivo che gli atti legislativi, nel campo della sicurezza sul lavoro, spesso si esprimono in termini del tutto generici, rimandando agli studi tecnici più recenti per la soluzione pratica dei singoli casi. Le norme CEI Proprio le norme CEI possono essere un valido supporto alla legge, nel senso appena precisato. Ma torniamo all’interrogativo inizialmente postoci: tali regole sono obbligatorie? Una prima e chiara risposta ci viene fornita seguendo l’interpretazione letterale dell’art.2 L. 186/1968 più sopra riportato. Da esso risulta, infatti, che le norme CEI sono considerate dal legislatore come “esempio” e non come sinonimo di regola d’arte: esse, perciò, non sono obbligatorie.
Il nostro convincimento, dunque, è che all’imprenditore sia consentita la ricerca della regola d’arte anche se di altra provenienza, ma altrettanto valida. Diversa è la situazione in cui una norma prescrive l’obbligatorietà tassativa di una statuizione del CEI: in tal caso, quest’ultima diventa cogente. Facciamo qualche esempio: il D. M..569/1992 (norme antincendio per determinati edifici) prevede (capo III, art.3) per taluni impianti un controllo da effettuarsi secondo una periodicità stabilita dal CEI. Ed ancora, il D. M. 23/9/1999 che vuole, nel campo degli esplosivi e in determinati casi, l’impianto elettrico rispondente alle norme CEI 64-2, fascicolo novembre 1990 n. 1431: ancora una volta quindi si tratta di una norma legislativa che individua una regola tecnica specifica rendendola obbligatoria. Di notevole interesse è il D. M. 259/1988 allegato 2 (motori termici di tipo antideflagrante): al punto 2.1.2. prevede due diverse fattispecie: per la prima stabilisce che gli impianti siano realizzati a regola d’arte; per la seconda fa riferimento a particolari norme CEI. E’ chiaro, allora, che la legge non impone sempre le regole CEI (per la prima fattispecie il decreto prescrive semplicemente il raggiungimento della regola d’arte, in qualsiasi modo perseguibile) e che non sempre “sicurezza = solo CEI”. La regola d’arte, perciò, può essere raggiunta ed ottenuta anche indipendentemente dalle regole CEI (quando la legge vuole imporre una specifica regola CEI la richiama espressamente e la impone). L’onere della prova Quando il datore di lavoro vuole realizzare o installare un impianto seguendo regole diverse rispetto a quelle CEI, ha l’onere di provare di avere comunque ottenuto misure conformi allo stato dell’arte in materia di sicurezza. Questo perché la L. 186/1968 conferisce soltanto alla norma CEI una patente di conformità alla regola d’arte: quindi, chi intende seguire il dettato del CEI è esonerato dall’onere della prova; chi, invece, non si riferisce ad esso deve provare di aver raggiunto un risultato a regola d’arte, almeno pari a quello ottenibile seguendo l’insegnamento del CEI. A tale proposito, la Circolare del Ministero del Lavoro 224/1974 definisce “semplice” (che ammette, cioè, la prova contraria) la presunzione di cui le norme in esame godono in forza della L. 186/1968: la «...
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stessa legge ... sembra ammettere, in ogni caso, la prova contraria, ossia,... permette... di provare... la rispondenza (alla legge) anche in caso di difformità alle norme tecniche CEI, e non esclude, infine, la possibilità di provare che il materiale elettrico, per quanto conforme alle norme tecniche CEI, non risponda alla legge... in siffatta ipotesi l’onere della prova non può essere attribuito a coloro che abbiano realizzato materiale elettrico in conformità alle norme tecniche de quo». Il Ministero del lavoro afferma, tra l’altro, che l’esistenza di una presunzione “assoluta” (che non ammette prova contraria) conferirebbe al CEI l’attribuzione di una funzione pubblica, contrastante con la natura di ente di normazione privato (in questo caso, ex art. 97 Cost., dovrebbe intervenire una legge). Le norme CEI e le sanzioni del D.P.R. 547/55 La Cassazione è unanime nel ritenere che l’inosservanza delle norme CEI non sia punibile con le sanzioni previste dal D.P.R. 547/1955. La prima decisione in proposito – cosiddetta Nuccio, dal nome del ricorrente – risale al 1981 (Cass., sez. III penale, sent. 18/7/1981, n.7253, in “Massimario della Giurisprudenza del lavoro”, 1982, 91). Ma per fare un esempio, possiamo riferirci ad una sentenza del 1984 (Cass., sez. III, sent. 24/10/1984, in “Giurisprudenza italiana”, 1985, n.9, II, 308). Nel caso di specie, il ricorrente era stato in precedenza condannato per non aver installato prese di corrente CEI 17: in tale condotta si è vista la violazione del D.P.R. 547/1955, anche se quest’ultimo (art.267) è generico e nulla prevede in tal senso. Giustamente, la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza impugnata (limitatamente a detto punto), perché «l’ispettore … non ha dichiarato che le prese di corrente adottate ... non erano tali da prevenire i pericoli indicati nel citato art.267, essendosi limitato a rilevare che dette prese non erano del tipo CEI 17. Allo stato attuale della legislazione l’adozione di quest’ultimo tipo di presa di corrente non è obbligatoria e di conseguenza l’imputato è stato punito per un fatto non preveduto dalla legge come reato». In un’altra occasione, la Suprema Corte (Cass., sez. III penale, sent. 11/10/1989, n.13347, in “Diritto e pratica del lavoro”, 6/11/1989, n. 43, 2886: sentenza cosiddetta Gubbiotti. Nello stesso senso, Commento alla sentenza Triolo, Cass., sez. III penale, sent. 5/10/1987,
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in “Il foro italiano”, 1988, II, 295) ribadisce la non applicabilità delle sanzioni previste dal D.P.R. 547/ 1955 ai casi di mancato rispetto alle norme CEI, a meno che risulti contemporaneamente violata una norma penalmente sanzionata dal D.P.R. 547/1955. La sentenza viene motivata con due argomentazioni. La prima fa capo all’art.395 del D.P.R. 547/1955, che esamineremo più avanti e per il quale le regole del decreto non si applicano per le macchine, impianti e loro parti, costruiti o installati dopo l’entrata in vigore dello stesso, quando si tratti di adottare nuovi mezzi o sistemi di sicurezza diversi da quelli prescritti dal decreto, la cui efficacia sia riconosciuta con provvedimento del Ministero del lavoro. La seconda richiama il principio di legalità. Tale riferimento è molto importante: l’art.25 comma 2 della Costituzione, infatti, recita: «Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso» (nello stesso senso, art.6, n.2 Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali 4/11/ 11950). Ed ancora, l’art.1 del codice penale stabilisce: «Nessuno può essere punito per un fatto che non sia espressamente preveduto come reato dalla legge, né con pene che non siano da essa stabilite». Solo al potere legislativo statuale, quindi, compete la previsione di fattispecie penali: nullum crimen, nulla poena sine lege. Contrasto fra norme CEI e D.P.R. 547/1955 Finora abbiamo considerato ipotesi in cui i due tipi di regole non contrastano fra loro. Ma oltre al problema della non applicabilità delle sanzioni del D.P.R. 547/1995 alle violazioni delle regole CEI, la Giurisprudenza ha dovuto affrontare quello della prevalenza, in taluni casi, di dette norme sulle disposizioni del decreto de quo. La sentenza cosiddetta Nuccio (Cass. 7253/1981, già citata) costituisce la prima pronuncia della Corte di Cassazione in tal senso. Commentando questa decisione, L. Orga (Rapporto tra precetti antinfortunistici e «norme CEI», in “Massimario della Giurisprudenza del lavoro”, 1982, 91) ha palesato e dimostrato chiaramente il processo logico che conduce a siffatta conclusione: i giudici hanno paragonato l’efficacia dell’osservanza delle norme CEI a quella dei decreti emanati dal Ministero del lavoro (ex art. 395 D.P.R. 547/1955) per aggiorna-
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re le prescrizioni del decreto in esame. L’analogia, in tal caso, è ammessa in quanto si tratta di condizione obiettiva impeditiva della punibilità. Vediamo in che senso sia possibile parlare di impunibilità. Non rispettando un precetto del D.P.R. 547/1955, il datore di lavoro commette un reato omissivo di pericolo (diverso è il caso in cui dall’inosservanza delle norme di sicurezza derivi un infortunio, perché allora prende vita un reato diverso: omicidio, lesioni ecc.). Se, però, volontariamente segue le prescrizioni “più aggiornate” dei decreti ministeriali (sempre che il mancato rispetto del decreto in esame sia solo formale), egli non arreca «alcun pregiudizio all’interesse protetto dalla norma incriminatrice... che anzi ha ugualmente rispettato... (mancando l’inerzia) ed avendo la sua condotta eliminato per altra via la situazione di fatto rappresentante l’”evento di pericolo” che è un elemento essenziale del reato, si realizza a suo favore una “causa obiettiva speciale di esclusione della punibilità” in ordine alla formale inosservanza del precetto» (L. Orga, op. cit. pag. 95). Il ragionamento vale anche nel caso di contrasto fra D.P.R. 547/1955 e regole CEI: l’unica differenza, sottolinea l’Orga, è che questa volta la variante utilizzata per evitare l’”evento pericolo” non trova la sua fonte in un decreto ministeriale, ma nella L. 186/1968. L’autore, infine, giunge alla medesima conclusione anche nell’ipotesi di costruzione di impianti secondo norme diverse da quelle CEI, ma che comunque permettono di raggiungere la “regola d’arte”. In simili casi, come già abbiamo visto, il datore di lavoro ha l’onere di provare di aver seguito i dettami della buona tecnica. L’importanza dell’art. 2087 del codice civile L’art.2087 c.c. recita: «L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro». L’articolo viene ad integrare tutte le leggi in materia antinfortunistica e, per tale motivo, costituisce una “norma di chiusura” rispetto a queste ultime. Inoltre, dà vita ad un principio generale di interesse pubblico (anche se la sua violazione ha natura contrattuale): pone a carico del datore di lavoro il cosiddetto “obbligo di sicurezza” dovendo egli garantire al
lavoratore la sicurezza delle condizioni di lavoro (per il concetto di sicurezza, si veda C. Belfiore, Infortunio sul lavoro, responsabilità del datore di lavoro e colpa del lavoratore, in “Giurisprudenza di merito”, 1983, I, 301). Ciò deve avvenire considerando particolarità di lavoro, esperienza e tutto quello che la tecnica può suggerire. Ecco, dunque, un importante riferimento normativo all’evoluzione tecnologica. Essendo quest’ultima sempre costante, è necessaria la presenza di una “norma di chiusura” che, in quanto tale, spinga l’imprenditore a non adagiarsi sulle norme già consolidate. Anche per tale ragione, ci sembra che la ratio della L. 186/1968 non possa condurre alla obbligatorietà delle regole CEI. E’ evidente che queste ultime costituiscono un valido esempio seguibile; ma se il datore di lavoro scoprisse un sistema di maggiore sicurezza, ex art.2087, sarebbe obbligato ad attuarlo. Il valore delle norme CEI secondo la Giurisprudenza Resta ora da stabilire quale sia l’atteggiamento della Giurisprudenza innanzi all’art.2 della L. 186/1968. Riconoscono i giudici la possibilità di una via alternativa alle norme CEI per costruire o installare impianti elettrici a regola d’arte? Esistono, in proposito, due opposti orientamenti. Il primo ammette l’esistenza di questa facoltà, il secondo la nega e identifica la sicurezza esclusivamente con le regole CEI (Pret. Pen. Firenze, sent. 25/2/1984, in “Rivista giuridica del lavoro”, 1984, IV, 506). La stessa Corte di Cassazione, inoltre, non ha parere unanime. Sarebbe, quindi, opportuno un intervento delle Sezioni Unite. La sentenza Gubbiotti (Cass. 13347/1989, già citata. E, nello stesso senso, Cass., sez. IV penale, sent. 13/7/1989, n.10340, in “Rivista penale”, 1990, 507 massimario) definisce le norme CEI obbligatorie perché la L. 186/1968 riconoscerebbe loro, mediante l’art.2, una presunzione assoluta di regolarità. Allo stesso modo R. Guariniello, magistrato torinese, (Commento alla sent. Triolo, già citata. E così, R. Guariniello, Se il lavoro uccide, Einaudi, Torino, 1985), propende per l’obbligatorietà delle norme CEI, in quanto queste ultime - e non altre - riceverebbero valore di legge proprio in forza dell’art.2 L.186/1968. Egli sostiene che la violazione delle regole CEI non (continua a pag. 28)
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Consiglio di Stato, sez. V, sent. 3 febbraio 1992, 98/1992, Pres. Gessa, Est. Volpe, ING.EL.VA. s.n.c. Parafulmini c. Comune di Ossi, USL n.1 di Sassari, in “Foro Amministrativo”, 1992, 454 Corte di Cassazione, sez. III, sent. 24 ottobre 1984, Pres. Bottini, Rel. Siena, PM Ranieri, Ric. Meglioli, in “Giurisprudenza italiana”, agosto/settembre 1985, n.9, II, 308. Corte di Cassazione, sez. III, sent. 29 novembre 1984, n.6257, Pres. Gabrieli, Est. Quaglione, Morozzo della Rocca, La Rapida di Canazza c. Corrà, in “Giustizia Civile”, 1985, tomo II, 3151. Corte di Cassazione, sez. III penale, sent. 18 luglio 1981, n.7253 (30 marzo 1981, n.638), Pres. Di Trani, Est. Bottini, PM Valeri, Ric. Nuccio, in “Massimario della Giurisprudenza” del lavoro, 1982, 91. Corte di Cassazione, sez. III penale, sent. 5 ottobre 1987, Pres. Picozzi, Est. Mastrocinque, PM Mammarella, Ric. Triolo, in “Il foro italiano”, 1988, II, 295. Corte di Cassazione, sez. III penale, sent. 11 ottobre 1989, n.13347, Pres. Picozzi, Est. Ceci, PM Suriano, Ric. PM c. Gubbiotti, in “Diritto e pratica del lavoro”, 6 novembre 1989, n.43, 2886. Corte di Cassazione, sez. IV, sent. 12 luglio 1990, n.10213, Pres. Vessia, Est. Jarossi, PM Pianura, Ric. Donati ed altro, in “Rivista Penale”, 1990, 1013. Corte di Cassazione, sez. IV penale, sent. 13 luglio 1989, n.10340, Battaglini, in “Rivista penale”, 1990, 507 (massimario). Pretura Penale di Brescia, sent. 27 ottobre 1983, Est. Platé, Impp. Pedretti ed altro, in “Rivista giuridica del lavoro”, 1984, IV, 645. Pretura penale di Firenze, sent. 25 febbraio 1984, Est. Deidda, Imp. Pozzana, in “Rivista giuridica del lavoro”, 1984, IV, 506. T.a.r. Veneto, sent. 13 luglio 1992, n.292/1992, Soc. La Rodigiana c. Pref. di Rovigo, in “Rassegna giur. Energia elettrica”, 1993, 740. AA.VV., La sicurezza del lavoro, a cura di Luisa Galantino, Giuffrè, Milano 1996. A. Alibrandi, Sicurezza del lavoro e rilevanza delle norme CEI, in “Rivista penale”, 1990, 322. C. Belfiore, Infortunio sul lavoro, responsabilità del datore di lavoro e colpa del lavoratore, in “Giurisprudenza di merito”, 1983, I, 301. V. Carrescia, Fondamenti di sicurezza elettrica, Hoepli, Milano, 1984. D. Di Giovanni, Il rischio elettrico, in “Salute e sicurezza nell’impresa”, Cedam, Padova, 1992. L. Grilli, Diritto penale del lavoro, Giuffrè, Milano, 1985. R. Guariniello, Commento a Corte di Cassazione, sez. III penale, sent. 5 ottobre 1987, Pres. Picozzi, Est. Mastrocinque, PM Mammarella, Ric. Triolo, in “Il foro italiano”, 1988, II, 295. R. Guariniello, Se il lavoro uccide, Einaudi, Torino, 1985. R. Guariniello, Tre anni di applicazione del d.leg. 15 agosto 1991 n.227 sui rischi lavorativi da piombo, amianto, rumore, in “Il foro italiano”, 1994, II, 547. G. Marando, La sicurezza del lavoro nel sistema della Giurisprudenza, Giuffrè, Milano, 1992. G. Mazzoni, Manuale del diritto del lavoro, Giuffrè, Milano, 1988, vol.I. A. Oddo, La valutazione dei rischi. Come affrontare i nuovi obblighi di legge, in “TuttoNormel” (“Tra tecnica e diritto”), ottobre 1996, pag.15. L. Orga, Rapporto tra precetti antinfortunistici e «norme CEI», in “Massimario della Giurisprudenza del lavoro”, 1982, 91. Artt. 25 comma 2, 97 Costituzione della Repubblica Italiana. Art. 6 n. 2 Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali 4/11/ 1950. Art. 1 Codice penale. Artt. 1176, 2087 Codice civile. Legge 1 /3/1968 n. 186 – Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni ed inpianti elettrici ed elettronici. Circolare del Ministero del Lavoro e Previdenza Sociale n. 224, 1 luglio 1974. Art. 395 D.P.R. 27/4/1955 n. 547 – Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. Art. 9 D.P.R. 19 marzo 1955 n. 520. Decreto Ministeriale 20 maggio 1992, n.569, Regolamento contenente norme di sicurezza antincendio per gli edifici storici ed artistici destinati a musei, gallerie, esposizioni e mostre, in G.U. 4 marzo 1993, n.52. Decreto Ministeriale 10 maggio 1988, n.259, allegato 1\2, Riconoscimento di efficacia di motori termici di tipo antideflagrante, in G.U. 12 luglio 1988, n.162. Decreto Ministeriale 23/9/1999 – Modificazioni agli allegati A e B al regolamento per l’esecuzione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con R.D. 6/5/1940 n. 635.
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RITORNA GEC 2003 A FIERA MILANO GEC 2003, la mostra internazionale delle tecnologie per l’industria grafica, editoriale, cartaria e trasformatrice che si terrà in Fiera Milano dal 6 al 10 giugno 2003, sarà il più grande e importante evento del prossimo anno per i settori rappresentati. Il successo di GEC dura da quasi mezzo secolo, per l’esattezza dal 3 ottobre 1959, data dell’inaugurazione della prima edizione. Da allora GEC non è mai venuta meno al suo spirito originario: essere, dopo Drupa, la più completa rassegna internazionale di tecnologie per le arti grafiche e del converting. Inserita nel circuito Eumaprint, GEC è ormai è il punto di riferimento per una vasta area geo-economica che comprende Sud America, Bacino Mediterraneo, Europa dell’Est, Russia, Cina e Sud Europa, e costituisce la porta principale d’accesso al mercato italiano. A conferma del suo prestigio, GEC è stato scelta come sede ospitante di IFRA Italia, Congresso annuale di riferimento per l’industria dei quotidiani, organizzato da IFRA, l’associazione leader mondiale nel campo delle tecnologie di produzione dei quotidiani, in collaborazione con la FIEG, Federazione Italiana degli Editori e con ASIG, l’Associazione degli Stampatori di Quotidiani Italiani.
integri un reato, salvo che non risulti contemporaneamente elusa una statuizione del D.P.R. 547/1955. Nonostante ciò, « in caso di constatata violazione di una norma CEI, a norma dell’art.9 D.P.R. 520/1955, compete all’Usl la facoltà di diffidare con apposita prescrizione il datore di lavoro fissando un termine per la regolarizzazione». Il parere opposto viene espresso dal TAR Veneto (sent. 13/7/1992, n.292/1992, in “Rassegna giur. Energia elettrica”, 1993, 740), il quale esclude che la mancata conformità a dette norme possa comportare di per sé che l’impianto non sia realizzato a regola d’arte: è necessaria, a tal fine, una concreta verifica caso per caso. Il Consiglio di Stato (sez.V, sent. 3/2/1992, in “Foro Amministrativo”, 1992, 454) esprime analoga convinzione: in base alla L. 186/1968, «gli impianti ben possono essere realizzati e costruiti a regola d’arte anche se non siano conformi alle norme CEI, non costituendo l’inosservanza delle stesse presunzione di assoluta inidoneità. ... Le Amministrazioni appellate avrebbero dovuto quanto meno contestare l’inidoneità del parafulmine de quo, e non solo rilevarne la non conformità alle norme CEI, oppure consentire di provare in qualche modo che il detto impianto fosse stato realizzato e costruito a regola d’arte». Con la decisione Triolo (Cass. 1987, già citata), la Suprema Corte, dopo avere nuovamente escluso che il mancato adeguamento alle norme CEI possa confi-
gurarsi come reato, afferma: «Tale conclusione non è in contrasto con la rilevanza giuridica che la L. 186/ 1968 assegna alla normativa CEI. ... Siffatta disciplina ... ha un ambito non del tutto coincidente con quello penale e non esclude per altro verso l’adozione di criteri costruttivi e di misure diverse atti ad assicurare il medesimo risultato specie sul piano della prevenzione infortunistica in cui il D.P.R. 547 non delimita il campo delle scelte». Conclusione Il ragionamento sin qui condotto ci autorizza a formulare le seguenti conclusioni in riferimento al valore delle norme CEI. A livello nazionale esse, con il riconoscimento giuridico attribuito loro dalla L.186/1968, costituiscono un valido esempio di buona tecnica e consentono, perciò, a chi le mette in atto di essere liberato dalla prova del raggiungimento della regola d’arte. Per chi vuole far riferimento a regole di diversa natura, è fatto obbligo di provare l’ottenimento di una tecnica almeno pari a quella ottenibile osservando le norme CEI. Queste ultime, infatti, sono obbligatorie solo quando il legislatore le richiama espressamente indicandole come tali. Antonietta Strada
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Stampa e spedizione: investire in qualità. Il nuovo Special Report di Ifra (3.34) E’ uscito il nuovo Special Report di Ifra (3.34) dedicato agli investimenti per la qualità del prodotto quotidiano nell’area di stampa e spedizione, uno strumento indispensabile per quanti si apprestano ad introdurre nuove soluzioni negli stabilimenti, una guida per tutti gli operatori del settore che desiderano confrontare le loro esperienze con quanto avviene nei mercato di tutto il mondo. Lo Special Report Ifra 3.34 può essere richiesto direttamente ad ASIG, Ifra Representative per l’Italia. Investire in attrezzature di Sala Stampa o nel Reparto Spedizioni? Quali sono le strategie a medio e lungo termine per portare i quotidiani piccoli e grandi a competere nel mercato multimediale, sempre più difficile e selettivo? Quali gli accorgimenti tecnici e le filosofie di base per gestire al meglio il flusso di lavoro, ridurre gli sprechi di materiale e ottimizzare il rapporto tempo/produzione? A queste e a molte altre domande risponde in modo chiaro, pieno, esaustivo, il Rapporto Speciale Ifra 3.34, rivolto a tutti coloro che stanno progettando e si stanno preparando ad investire in attrezzature di Sala Stampa e nel Reparto Spedizioni. Un vero must, e un ausilio indispensabile. Destinato sia agli acquirenti sia ai venditori, il Rapporto riflette ad ampio raggio su tematiche di primo piano che un direttore tecnico in una compagnia di giornali può affrontare al massimo una volta o due nella sua vita professionale, ma da cui sicuramente emergeranno gli assetti e gli orientamenti della propria azienda per i prossimi due decenni almeno. La parola d’ordine preliminare è know-how: conoscenza a tutti i livelli di tutto ciò che può influire nelle decisioni da prendere. E’ necessario quindi in primo luogo commettere uno studio completo e approfondito sui bisogni esatti della propria azienda, su come il segmento di mercato in cui l’azienda è collocata si è sviluppato negli ultimi anni e su come ci si attende che si svilupperà in futuro. Sicuramente anche la scelta tecnologica è fondamentale. La decisione sull’attrezzatura che il giornale acquisterà e dove gli stabilimenti debbano essere costruiti è la più strategica decisione a lungo termine che il management di un
giornale possa affrontare. Questa decisione influenzerà la posizione del giornale sul mercato, la sua competitività e i possibili piani di operazione e cooperazione per quasi 20 anni. Influenzerà anche la futura modernizzazione di alcune funzioni e piani di spesa. E quando si debba affrontare un ciclo di sostituzione molto lungo tra due progetti di dotazione di macchinari diversi, per solito le organizzazioni di giornali non hanno la competenza in azienda per un progetto di questa dimensione. Il tempo tra le sostituzioni dei macchinari può essere anche di 20 anni e l’esperienza dei manager può non includere sviluppi correnti nelle tecniche di produzione attuale. Normalmente ci vuole almeno un anno di tempo per progettare con successo una nuova organizzazione e istruire il personale che deve prendere le decisioni e la responsabilità di un impianto molto più automatizzato. L’impianto automatizzato aumenterà le domande di una gestione di produzione già intensa, sia per quanto concerne gli operatori sia per quanto riguarda il personale di assistenza. I bisogni chiave nei lettori di giornali nei prossimi anni – sottolinea il Rapporto – saranno: più colore e maggior qualità di stampa. La maggior parte dei giornali sta realizzando che la loro capacità a 4 colori è troppo piccola ed è difficile trovare spazio pubblicitario per tutti i clienti che vogliono stampa a 4 colori. I giornali stanno in modo crescente usando una tecnologia di pre-stampa totalmente digitalizzata diretta alla lastra. Questa funzione di pre-stampa renderà più facile fare un giornale completo a 4 colori. Allo stesso tempo si possono operare separazioni di colore per tutti
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Stampa e spedizione: investire in qualità. Il nuovo Special Report di Ifra (3.34)
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i “colori supplementari”, adattarli alla scala europea e posizionarli sulle pagine a 4 colori. Il risultato è che non serve più inchiostro supplementare e scompaiono tutti i guai che questo problema ha causato durante e dopo la produzione. Le domande quindi che ognuno deve formulare sono: vogliamo fare un giornale interamente a 4 colori? quanto costa? possiamo sopravvivere nella concorrenza dei media senza un giornale interamente a 4 colori? possiamo permettercelo? quali sono le altre opzioni? Se le risposte portano alla decisione di non produrre un giornale interamente a 4 colori, è possibile in un secondo tempo cercare di progettarlo per una facile aggiunta di questo aspetto in un momento successivo. Allo stesso tempo è necessario che ci sia piena chiarezza su quali pagine nel nuovo prodotto non avranno 4 colori. L’investimento nella stampa è una decisione a lungo termine. Per questa ragione è di estremo interesse cercare di scoprire in quale modo si posizionano le richieste del mercato e gli sviluppi tecnici. Stampa digitale: durante Drupa 2000 si sono tenuti un certo numero di dibattiti riguardanti il futuro sviluppo delle macchine da stampa dei giornali. Riguardo alla “stampa elettronica” è stato detto – ancora dai fabbricanti – che questo metodo è proiettato di almeno 10 anni nel futuro, a causa dell’alto costo e la necessaria potenza dei computer. E per questa ragione ottiene ancora un basso interesse da parte dei fabbricanti. Ma a Drupa 2000 è stato possibile vedere alcuni embrioni delle macchine di stampa future presentati da differenti fornitori. Questo sviluppo dovrebbe – prima di tutte le decisioni future – essere attentamente studiato e valutato. Offset senz’acqua. La prima stampa che produceva stampa in offset a secco è stata introdotta – in produzione – a Drupa 2000. Una doppia stampa circolare con una altezza (4 alto) di solo 3.2 m e cambio di lastra semiautomatico, treno inchiostratore corto e niente acqua è stata mostrata come un possibile sviluppo nel futuro della stampa di giornali. Le prime stampe di questo tipo sono progettate per essere in opera durante quest’anno. Ancora, ci sono alcuni punti di domanda da sollevare riguardanti i costi della lastra, il raffreddamento del sistema di inchiostro, il tipo di caucciù. Ma anche questo tipo di stampa può provare ad essere una seria alternativa in una valutazione di stampa futura.
Il Rapporto analizza quindi l’utilità di queste selte e la richiesta per un layout più dinamico ed impressivo. E questo non solo dal punto di vista dei semplici lettori, ma anche degli inserzionisti. E’ inoltre facile prevedere che molti dei piccoli giornali che oggi hanno una loro propria macchina da stampa in futuro finiranno per contrarre i dispositivi di stampa. E questo è dovuto a una circolazione europea dei giornali abbastanza statica, e alla bassa redditività, che non può giustificare l’alto investimento di capitale in nuovi macchinari. La situazione europea è in realtà molto più seria poiché la maggioranza delle macchine da stampa sono ora vecchie di oltre 20 anni. Per loro le alternative realistiche entro pochi anni sono: o una modernizzazione passo dopo passo; o agevolazioni di produzione condivisa (coproduzione); o la chiusura, pura e semplice. Cooperazione e necessità di servire clienti di stampa esterni sono dati che il Rapporto analizza con cura, fornendo essenzialmente tre linee guida: o procurare un nuovo dispositivo di stampa e distribuzione per l’impiego nella propria azienda; o modernizzare il dispositivo di stampa esistente e la distribuzione; oppure cooperare con altri giornali e editori. Ma il vero apporto specialistico il Rapporto lo fornisce nella disamina delle possibili soluzioni tecnologiche. La prima scelta di routine in ordine alla stampa per i prossimi 20 anni è sicuramente tra un dispositivo di stampa a doppia circonferenza e un dispositivo di stampa a circonferenza singola. Le varie soluzioni sono analizzate, per pro e contro, con cura e meticolosità certosina, fornendo ai lettori un quadro di grande completezza. Alla fine ognuno si potrà essere fatta un’idea se per il soddisfacimento delle proprie esigenze sia meglio una macchina di stampa a circonferenza singola e a singola ampiezza, o una macchina di stampa a circonferenza singola e a doppia ampiezza, oppure una macchina di stampa a circonferenza doppia e a singola ampiezza, o una macchina di stampa a circonferenza doppia e a doppia ampiezza. Inchiostratori senza viti (con treno inchiostratore corto e rulli Anilox a via di alimentazione con regolazione di inchiostro fissa, o con un treno inchiostratore lungo e alimentazione di inchiostro regolabile attraverso un calamaio variabile) e altre caratteristiche tecniche sono analizzate in relazione alla
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necessità di una automazione piena, ai cambi di nastri, all’ottimizzazione delle risorse umane e all’eliminazione o alla riduzione degli scarti. Dopo un’analisi serrata sui dispositivi di stampa, su dove debbano essere allocati e quali debbano essere le specifiche costruttive e architettoniche degli ambienti di lavoro, il Rapporto passa ad analizzare il Reparto Spedizioni L’impianto di stampa di un giornale – afferma il Rapporto – deve essere progettato per essere molto flessibile. Ci saranno sempre nuove richieste dal mercato e nessuno vuole costruire un nuovo centro di produzione proprio perché l’impianto esistente è troppo rigido.Il centro reparto spedizioni richiede spesso più quantità di spazio della mera attrezzatura di stampa – qualche volta anche tre volte di più. Ha bisogno anche di una stanza principale molto grande per alloggiare i nastri trasportatori di pinze, le inseritrici e lo spazio per l’immagazzinamento transitorio e l’immagazzinamento di supplementi prestampati. Deve essere calcolato un risparmio per i sistemi di impilazione che sono abbastanza grandi per l’intera confezione di pacchi alla massima velocità di produzione. Rifilatura e indirizzamento dei pacchi, confezionamento, alimentazione di scambio e palletizzazione, tutte queste operazioni richiedono spazio. Frequentemente si rendono necessarie l’indirizzamento on-line e la produzione di singole copie. La modernizzazione del Reparto Spe-
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dizioni passa dunque per alcuni punti obbligati che sono: la qualità di stampa (soprattutto attraverso il miglioramento del sistema di tensione del nastro, viti di inchiostro comandate a distanza e registri di colore), il risparmio di operatori, il risparmio di tempo, il risparmio di materiale, il miglioramento della Salute e della Sicurezza. Indicazioni sul trasporto della carta e sui sistemi di caricamento dei camion alle rampe di carica concludono la trattazione su questi argomenti, unitamente a una disquisizione forte se, o meno, sia meglio un flusso continuo tra sala stampa e sala spedizioni, o, al contrario, debba esserci una soluzione di continuità tra i due settori, per consentire a ciascuno di lavorare con i propri tempi di produzione. Commenti al Contratto di vendita, alle specifiche tecniche, a come effettuare il training del personale e a come effettuare i test di accettazione e di prima routine dei macchinari posti in opera, completano un quadro efficace e esaustivo. Uno strumento indispensabile, insomma, per chi dei giornali ha fatto il proprio orizzonte di business. Lo Special Report 3.34 Ifra può essere richiesto a: Asig Service Ifra Representative per l’Italia, tel. 06 4883566 – fax 06 4883489 e-mail: asigserv@ediland.it
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Stampa e spedizione: investire in qualità. Il nuovo Special Report di Ifra (3.34)
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NUONA VESTE PER IL WALL STREEET JOURNAL La società statunitense Dow Jones & Company, dopo quattro anni di progettazione e un investimento di più di 200 milioni di dollari, ha annunciato, alla fine dello scorso dicembre, l’imminente avvio di una serie di cambiamenti per la sua testata più importante, leader dell’informazione economica americana, fondata nel 1889: il Wall Street Journal. Prevede, infatti, nell’ambito della sua edizione online, un nuovo design per la prima pagina, grazie, anche, all’inserimento del colore – il primo cambiamento di grande impatto del layout dalla fine della seconda guerra mondiale e molti aiuti per una navigazione più facile. Inoltre, le edizioni del martedì, mercoledì, giovedì offriranno una sezione denominata “Personal Journal”, che offrirà ai lettori contenuti focalizzati su temi che riguardano diversi argomenti di vasto interesse. In aggiunta all’edizione statunitense, la Dow Jones & Company pubblica, anche, The Asian Wall Street Journal, fondato nel 1976 con sede a Hong Kong, e il Wall Street Journal Europe, fondato nel 1983 con sede a Berlino.
In questo contesto, il Sole 24Ore ha deciso di investire su un’informazione specializzata di tipo economico, settore, oggi, che desta molto l’interesse del lettore. La Stampa, invece, ha deciso di concentrare l’attenzione sulle necessità dell’utenza del nord ovest, zona del territorio nazionale, maggiormente disposta ad attingere informazione dalle fonti tradizionali della stampa.
INTERNET, NUOVO MASS MEDIA Un gruppo di legislatori coreani ha recentemente sollevato presso la giurisdizione nazionale e dietro invito dell’Assemblea Nazionale della Stampa, a riconoscere i diversi siti internet, dispensatori di informazione quotidiana e non, come mezzi di comunicazione a tutti gli effetti, pertanto, sottoposti alle leggi e ai regolamenti previsti per il settore della stampa tradizionale. La necessità di una categorizzazione del settore è nata per regolare le tribune elettorali che, senza alcun limite, si svolgevano all’interno dei diversi siti internet. NEW YORK TIMES E NEWSEDGE
ITALIA: DUE TESTATE CRESCONO Mentre la percentuale di lettori dei quotidiani continua a scendere sensibilmente, due quotidiani nel panorama editoriale italiano fanno da contraltare a questo trend “evolutivo”. Da un’indagine di settore è, infatti, emerso che la testata La Stampa ha registrato negli ultimi mesi un aumento della percentuale di gradimento da parte dei lettori del 12,6% e il Sole 24Ore del 9,5%. Secondo Romano Spagnolo, docente dell’Università Cattolica di Roma, “dal momento che l’economia sta attraversando un periodo di crisi, alcune persone sono più propense a ricevere informazioni di tipo generalista dalla televisione o da fonti gratuite.
NewsEdge, uno dei provider leader del mercato della fornitura di notizie e prodotti dell’informazione in tempo reale, ha annunciato, alla fine dello scorso gennaio, che presto arricchirà la gamma dei suoi prodotti editoriali grazie alla pubblicazione di testi completi provenienti dal New York Times; il materiale sarà “recapitato” alla NewsEdge attraverso la divisione interattiva della celeberrima testata: la New York Times Digital. NewsEdge è un’azienda che ogni giorno invia notizie a circa 1500 associazioni di categoria, agenzie governative, enti no-profit dislocati in tutto il mondo e che è all’avanguardia per le tecnologie utilizzate, i processi editoriali implementati e per la completezza dei contenuti trattati.
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SCHUR MOSTRA IL SUO NUOVO PRODOTTO
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strative, una si trova a Nottingham (UK), l’altra a Melbourne (Australia).
Schur (www.schur.com), azienda americana che produce macchinari per la stampa, ha recentemente introdotto sul mercato internazionale un nuovo sistema per l’etichettatura. Il nuovo macchinario, A 668, che rimpiazza il precedente modello, A 656, è stato progettato per poter essere facilmente implementabile all’interno di sistemi consolidati e mantenuto con una spesa relativamente esigua per il cliente. In effetti, i componenti usati sono pochi e di tipo standard, pertanto, anche reperibili senza difficoltà sul mercato. A 668 lavora ad una velocità di 50 etichette al minuto; le etichette sono applicabili sui pacchi senza necessità di fermare il flusso di lavoro, minimizzando, in tal modo, i rischi di errore nel caso di eventuale ricorso all’utilizzo di inserti.
NEW YORK POST SCEGLIE SEE COLOR
ARRIVA QUARK X PRESS 5.0
Un gruppo di noti giornalisti europei ha scritto un libro che contiene una serie di opinioni e previsioni sul futuro dei media che si occupano di informazione; il libro, dal titolo “REDAKTION 2002”, è stato prodotto da Initiative Tageszeitung (ITZ), società con sede a Bonn (Germania) e pubblicato da Medienfachverlag Oberauer. I trend evolutivi del settore maggiormente indicati sono: la riduzione degli staff giornalistici, la creazione di mini-redazioni in grado di confezionare notizie e contenuti per mercati e media diversi. Un esempio: il giornale svedese Aftonbladet, che con il contributo di otto editori e due tecnici fornisce contenuti editoriali per la sua edizione online e per il portale, per un servizio di videotext, per un canale tv sportivo e per 15 stazione di radiodiffusione locale.
Dopo una fase di sperimentazione su più di 370000 utenti, Quark Inc., alla fine dello scorso gennaio, ha annunciato il lancio sul mercato statunitense di Quark X Press 5.0. L’azienda sostiene che questa nuova versione del software fornisce una gamma più arricchita di strumenti per gestire flussi di lavoro per stampa cartacea, web ed editoria elettronica; ha, infatti, la capacità di importare ed esportare molti, diversi tipi di formati di file tra cui PDF, XML, HTML. Il nuovo prodotto consente di isolare elementi anche piccoli e di riformattarli, ridefinirli, spostarli in un altro contesto; permette di gestire progetti complessi e di creare contenuti per multiple media.
UNA NUOVA SEDE PER MEDIA COMMAND Media Command, società che si occupa della fornitura di sistemi editoriali per la gestione di database integrati, con sede a Tampa (Florida), ha recentemente annunciato di aver creato una sua succursale tedesca a Reichshof, nei pressi di Colonia; la nuova sede si chiama Media Command Deutschland Gmbh. La supervisione del progetto è affidata ad Ulf Bitter, un abile industriale che ha lavorato con gli editori tedeschi per molti anni. L’azienda, inoltre, vende i suoi prodotti anche avvalendosi di altre due sede ammini-
Il New York Post, testata che fa parte della News Corporation, ha scelto le soluzioni color proofing della SeeColor (www. seecolor. com). Infatti, ha acquistato da Konica Graphic Imaging, uno dei maggiori partner statunitensi della SeeColor, un software per Computer to Proof. SeeColor è un’azienda che sviluppa soluzioni per stampa a colori. Konica Graphic Imaging opera nel campo della realizzazione e distribuzione di supporti convenzionali e digitali come pellicole, lastre stampa, carta speciale per arti grafiche.
MINI-REDAZIONI PER CONTENUTI MULTIUSO
TV INTERNAZIONALI SOCCORRONO LA TV AFGANA Cinque anni dopo essere stata annientata dal Governo Talebano, la televisione Afgana sta cercando di rimettersi in piedi, soprattutto grazie all’aiuto dei mezzi di comunicazione di altri Paesi. Per esempio, Silvio Berlusconi, a nome del Governo Italiano, ha offerto i fondi per la costruzione di una intera stazione televisiva. Iran, Turchia, India, Cina, Germania e Giappone si sono impegnati a fornire programmi di assistenza operativa. L’UNESCO, infine, ha stanziato un contributo
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di 24000 dollari per la formazione dello staff tecnico.
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FINLANDIA: I GIOVANI TORNANO A LEGGERE Per la prima volta dal 1982, in Finlandia è aumentato il numero di teenager che leggono abitualmente il quotidiano. Secondo quanto riportato da una serie di studi commissionati dall’Associazione dei Giornali Finlandesi, il dato più rilevante non è tanto il 3% medio (cioè considerati tutti gli argomenti trattati) di aumento del gradimento – si è passati dal 41% del 1999 al 43% del 2001-, quanto il notevole interesse suscitato dalle notizie di politica estera. In quest’area, soprattutto in seguito agli attacchi terroristici dell’11 settembre, la percentuale dei lettori tra i 12 e i 20 anni di età, è balzata dal 21% del 1999 al 33% del 2001.
La copia del contenuto editoriale e pubblicitario del giornale da stampare arriva all’azienda attraverso un sistema computerizzato dedicato e, in pochi minuti, le prime copie escono dai rulli stampanti. METRO FA COLPO SU VARSAVIA Metro International S.A. (METRO), gruppo editoriale internazionale, ha annunciato alla fine dello scorso gennaio, che la sua edizione distribuita a Varsavia, Metropol, ha velocemente aumentato la sua diffusione fino a diventare il quotidiano più letto nella capitale polacca. In termini numerici significa che la testata ha raggiunto il 20% dei lettori di quotidiani di Varsavia e si è aggiudicata il 12% del mercato pubblicitario della stampa.
NUOVI VERTICI AL GRUPPO LASTRA CNN ALLA SCOPERTA DEL MEDIO ORIENTE La CNN si sta impegnando per instaurare un rapporto di collaborazione e scambio nel settore mediatico con i Paesi del Medio Oriente, per conquistarne l’appoggio e per cancellare la convinzione che gli Stati Uniti siano solo una macchina da propaganda. Ha, pertanto, annunciato che è in procinto di aprire un nuovo ufficio a Dubai (Emirati Arabi). Questa iniziativa sarà accompagnata dalla creazione di un sito in lingua araba (CNNArabic.com), che farà concorrenza ad altri popolari portali dell’informazione, sia locali che globali. NEWSFAX INTERNATIONAL SCEGLIE MULLER MARTINI
Ignazio Binetti è, dallo scorso marzo, il nuovo Direttore Commerciale per il Mercato Estero di Lastra S.p.A. e Plate S.p.A., due aziende del Gruppo Lastra, una delle quattro società leader nella produzione mondiale di lastre stampa offset, attrezzature e prodotti chimici per lo sviluppo di lastre. Binetti vanta un’esperienza trentennale nel settore commerciale delle arti grafiche editoriali. Per assumere questo incarico lascia il ruolo di direttore operativo presso NTG Digital srl, società specializzata nella distribuzione di soluzioni per prestampa e stampa. Binetti subentra a Marco Cappelletti, nominato Direttore Generale di Plurimetal, azienda del Gruppo Lastra specializzata nella produzione di lastre presensibilizzate di alluminio.
EUROPEI E TV Newsfax International è la più grande azienda stampatrice del Regno Unito e lavoro a pieno ritmo 24 ore su 24 e sette giorni su sette. Fondata nel 1988, Newsfax oggi stampa le edizioni inglesi di giornali di tutto il mondo dall’America al Giappone, grazie anche al fatto che la sua sede, Bow, a est di Londra, è molto ben collegata sia ai trasporti aerei che ferroviari. La sua società sussidiaria, Newsprinter Ltd, ha ordinato alla Muller Martini, nello scorso mese di febbraio, due sistemi gemelli di spedizione Newsliner e Flexiroll.
Secondo un recente studio dell’agenzia francese Ipsos e di SNPTV, la piattaforma francese nazionale per la pubblicità televisiva, la TV è l’unico mezzo di comunicazione di cui gli europei non possono fare a meno. Infatti, sebbene il 46% degli intervistati in linea di massima ne sottostimi i contenuti e il loro confezionamento, sebbene il 63% sia convinto che Internet sia il mezzo di comunicazione più promettente, il 71% di essi ritiene che essa aiuti la coesione familiare.
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I governi internazionali sono costretti, negli ultimi tempi, a restringere le possibilità d’azione dei loro reporter in molte zone dell’Afghanistan, al fine di preservarne l’incolumità. Perciò un ingegnere dell’azienda Media Lab (Massachussett), Chris Csikszentmihalyi, ha proposto una soluzione geniale: un robot che può fare le veci di un giornalista in ambienti ostili e pericolosi. Questo “esploratore afgano”, ancora in fase di studio, dovrebbe essere provvisto di videocamere digitali molto sensibili, registratori audio digitali ed è collegato via satellite agli operatori che lo guidano da postazioni più sicure.
CARTA DI QUALITA’ PER I PERIODICI Secondo una recente indagine del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Helsinki (Finlandia), la qualità della carta usata per stampare i periodici ha un notevole effetto sul livello di soddisfazione del lettore. La ricerca ha analizzato i risultati di un questionario somministrato ad abituali lettrici di riviste femmi-
nili sottoponendo loro giornali stampati con diversa qualità di carta. E’ emerso che esse prediligono la carta bianca, mentre non amano quella sui toni del grigio e del giallo. Inoltre, sempre secondo i risultati dello studio, mentre gli specialisti del settore notano maggiormente le caratteristiche e le qualità visive della carta, i lettori comuni sono affascinati di più dalle percezioni tattili che essa trasmette.
INVESTIRE NELL’OUTSOURCING Il più importante quotidiano svedese mattutino, il— Dagens Nyheter, sta esternalizzando quasi tutte le sue attività produttive al fine di ridurre i costi di gestione e di essere più competitivo sul mercato editoriale. Il processo di “outsourcing”, cominciato nel 1999, si è completato recentemente e, ora, la testata svedese continua ad occuparsi direttamente solo della linea editoriale, degli abbonamenti e della gestione degli spazi pubblicitari. I 150 impiegati che hanno perso la loro occupazione presso il quotidiano, tuttavia, sono stati quasi tutti riassunti dai service provider incaricati dello svolgimento delle funzioni produttive.
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UN REPORTER ROBOT IN AFGHANISTAN
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Panorama italiano dell’editoria online
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La tendenza è nel complesso positiva, nonostante alcune chiusure: due terzi dei quotidiani sono sul web, forte la crescita dei periodici. Intanto alcune riviste online si trasformano in portali specializzati, mentre i quotidiani si legano al modello dei portali generalisti 2001: brutta annata… ma non troppo Il 2001 non è stato certo un anno facile per la rete: Internet company che rinunciano alla quotazione in Borsa e rivedono i loro business plan (Kataweb) o vengono cedute (Ciaoweb, Jumpy); siti di commercio elettronico che chiudono (Zivago); portali che si ristrutturano, tagliando addetti e contenuti (Virgilio, Lycos); giornali on line che, a pochi mesi dal lancio, sospedono le pubblicazioni (e-Day); concessionarie di pubblicità che cessano l’attività o ridimensionano i propri network di siti a causa della crisi del mercato pubblicitario (24/ 7 Media). Eppure, anche nei 12 mesi da poco trascorsi ci sono dati rassicuranti: il numero degli utenti Internet non ha mai smesso di crescere e anche il numero dei siti di informazione ha continuato a salire. crescita delle pubblicazioni italiane online Secondo l’ultima rilevazione dell’Osservatorio informazione online di Ipse.com (www.ipse.com), a fine dicembre 2001 esistevano 2.298 pubblicazioni italiane su Internet, 890 in più rispetto al 2000. Il dato corrisponde ad un aumento del 63% su base annua, superiore a quello registrato nel 2000 (44%) e di poco inferiore a quello del 1999 (69%). Ciò che colpisce dei dati Ipse è che, mentre in tutti gli anni precedenti al 2001 l’aumento maggiore era registrato dalle webzine (cioè dalle pubblicazioni solo online, a prescindere dalla loro periodicità), nel 2001 la crescita più sensibile è stata quella dei siti web delle riviste che hanno anche un’edizione su carta, saliti da 559 a 1.051. Resta comunque elevata anche la crescita delle webzine, passate da 772 a 1.141 (+47% rispetto all’anno precedente).
L’impennata del numero di riviste online è da collegare alla scelta della maggior parte degli editori di mettere sul web un proprio sito web che funga da vetrina per le copertine e gli indici dei più o meno recenti numeri pubblicati; quindi il risultato è spesso quello di avere siti poveri dal punto di vista contenutistico, ma utili a scopo promozionale. Per quanto riguarda la stampa quotidiana, due terzi dei circa 150 quotidiani pubblicati in Italia hanno un proprio sito web, con edizioni più o meno ricche. Ne fanno a meno solo una parte delle testate locali, mentre tra i quotidiani nazionali solo Il Giornale e Libero restano fuori dal web. che cosa propongono i quotidiani online Sono 73 (il 69% del totale) i quotidiani che propongono nei loro siti gli articoli dell’edizione su carta, tutti o in parte, mentre nel dicembre 2000 erano 54 (il 71%). In 64 siti (48 nel 2000) i lettori possono consultare l’archivio del giornale; in genere però l’accesso è limitato agli ultimi numeri (7-15 giorni). In 22 siti sono presenti forum di discussione; in 26 annunci economici; 12 pubblicano contenuti originali per il web. Alcuni di questi sono veri e propri giornali online, molto diversi dalle edizioni su carta, come per esempio Repubblica.it, Gazzetta.it e IlSole24Ore.com. Nella Figura 2 sono riportati i servizi presenti nei quotidiani online. il connubio quotidiani- portali…. Numerosi i quotidiani che decidono di legarsi ai portali, col fine di accentuare la propria visibilità: tra i diversi esempi troviamo Kataweb, espressione delle testate del gruppo Espresso, Caltanet (Il Mattino e Il
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Panorama italiano dell’editoria online
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Messaggero), Monrif.net (Il Giorno, La Nazione e Il Resto del Carlino) e Concento (il nuovo “destination site” del gruppo Rcs). In particolare sono cresciute (da 10 a 17) le testate che hanno sviluppato portali locali: dopo La Stampa di Torino, La Sicilia e La Gazzetta del Mezzogiorno, anche Il Giornale di Brescia, Dolomiten, Il Giornale di Vicenza, Barisera hanno deciso di “associarsi” ai portali locali. …. e quello riviste-portali Una novità del 2001 è la nascita di numerosi portali verticali o tematici (circa una quarantina) legati ai siti di riviste: una soluzione adottata da diversi editori specializzati. Numerose anche le webzine che si sono evolute fino ad assumere un aspetto simile a quello dei portali specializzati. Accanto agli articoli e ai contenuti propriamente editoriali, ben 116 webzine (quasi il 10% del totale) propongono directory, guide, forum, chat, annunci e altri servizi, con lo scopo di accativare e fidelizzare l’utente. In molti casi la differenza tra webzine e portali diventa sempre meno percepibile e la loro catalogazione in due diverse categorie ingiustificata. Per quanto riguarda i generi, le riviste italiane più rappresentate nella rete sono quelle di economia e scienza (rispettivamente 153 e 154), seguite dai periodici sulle tecnologie (117) e sulla cultura (97). Nel caso delle webzine, la cultura è al primo posto (142 siti), seguita dallo spettacolo (126), dall’economia (111) e
dall’attualità (109). La crescita più elevata, nel 2001, è stata registrata dalle riviste dedicate alla scienza e alle tecnologie, che spesso però si rivelano quelle con i siti meno ricchi di contenuti; in crescita anche il numero delle webzine di videogiochi e di quelle dedicate al turismo. Nonostante questo nuovo modo di fare “stampa specializzata” abbia avuto un notevole incremento, nel corso del 2001 hanno chiuso i battenti 90 siti di riviste (l’8,5% del totale) e 190 webzine (il 18%); il primo sintomo di una prossima chiusura‘è quasi sempre stato lo scarso aggiornamento, che riflette la progressiva disaffezione da parte dell’editore. una discussione ancora aperta I numeri, come abbiamo visto, hanno la loro importanza: ci indicano il progresso o il regresso di un fenomeno, di una tendenza, forniscono insomma uno schema di riferimento dell’attuale situazione della rete informativa online. Molti esperti e addetti ai lavori della carta stampata e dell’informazione elettronica hanno cercato di tirare le somme delle esperienze di questi ultimi anni, cercando di evidenziare i pregi dell’uno e dell’altro mezzo, delineandone le differenze e i punti d’incontro. I punti di discussione ancora aperti sono numerosi: a che punto siamo nell’affermazione di Internet come nuovo mezzo informativo, come si è posizionato rispetto alla carta stampata, quali sono le aree di sovrapposizione e quali quelle singergiche nei confronti del target lettori/navigatori alla ricerca di informazione? i giornali online tra push e pull
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Figura 1 - Crescita dei media in Internet (numero di siti) - Fonte: Ipse
L’evoluzione e l’intreccio tra i modelli “push” e
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Figura 2 - Il contenuto dei quotidiani on line, calcolato in base al numero dei siti (Fonte: Ipse)
“pull” costituisce ad esempio un filo conduttore per comprendere l’evoluzione delle strategie adottate dagli editori sul web, che spesso vanno per tentativi e si modificano a seconda dei successi o insuccessi commerciali che ne derivano. All’inizio il web era visto come il trionfo del concetto di ricercare da sé le proprie informazioni (pull): il navigatore finalmente non era costretto a ricevere le informazioni passivamente, come accade con la televisione e la stampa (push), ma diventava soggetto attivo che opera la scelta di collegarsi, di cercare un argomento, di tirare a sé le informazioni che desidera. Ben presto ci si è resi conto che davanti alla difficoltà di reperire le informazioni, anche i soggetti più attivi gradiscono essere portati per mano, o comunque non perdere tempo nel ricercare quello di cui hanno bisogno. E’ seguita quindi la grande ondata del modello pull, con gli esperimenti di Marimba e simili, dove sulla scrivania venivano aggiornate in tempo reale le informazioni preselezionate dall’utente: i risultati commerciali non sono però stati quelli sperati, il che ha portato al superamento di questo modello inteso come fonte esclusiva di informazione per l’utente. Gli ultimi sviluppi dei siti editoriali attuali vedono una commistione tra le due modalità push e pull, ma soprattutto lo sviluppo delle aree di comunità (forum, chat, sondaggi online, ecc), dove è possibile sfruttare il grande vantaggio del web rispetto alla carta: l’interat-
tività, il mettere in comune le idee e le opinioni. da carta a web, andata e ritorno Si è inoltre arrivati a realizzare un mix di comunicazione dove il sito Internet si integra con altri media e viceversa: anche qui la parola d’ordine è l’interazione, lo scopo è quello di ricreare un unico filo conduttore. Così capita che il quotidiano che ogni mattina acquistiamo in edicola ci segnali il proprio sito Internet dove leggere le notizie in tempo reale; ci connettiamo, scegliamo quale notizia leggere e approfondire fino alle fonti (possibilità che non esiste sulla carta), abbiamo la possibilità di inviare alla redazione o al forum un commento, che potremmo magari ritrovare l’indomani nel quotidiano acquistato in edicola. Vengono in mente le parole del futurologo e saggista americano Alvin Toffler, che nel 1980 in suo saggio annunciava che le nuove tecnologie rendono più facile produrre a basso costo e che quindi, mentre il consumatore nell’età industriale poteva solo consumare ciò che gli forniva il produttore, nell’età post industriale egli può a sua volta produrre, trasformare, riprodurre.
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Ricerca di lavoro sul web: il punto della situazione
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Dopo il boom seguito alla loro introduzione in Italia pochi anni fa, i siti portali per il recruitment si sono drasticamente ridotti di numero, e le operazioni di M&A sono all’ordine del giorno. La selezione ha premiato i portali che hanno saputo superare il modello “bacheca degli annunci”, mentre si fa strada la ricerca di un opportuno connubio tra gli annunci su carta e su web. Da semplici bacheche a testate giornalistiche Arrivata in Europa nel 1995, con la nascita di Jobpilot in Germania, la moda statunitense di cercare lavoro sul web è dilagata rapidamente nel vecchio continente, Italia compresa. L’iniziale modello di “job board”, cioè quello di bacheche per lo scambio di informazioni tra chi cerca e chi offre lavoro messe in collegamento tramite un motore di ricerca, è stato ben presto superato dalla maggior parte dei siti dedicati alla ricerca di lavoro. Tra i modelli vincenti troviamo infatti attualmente quello di un portale “verticale” incentrato sui temi del lavoro. Proprio il caso del già citato Jobpilot ci mostra un esempio di questa evoluzione: registrato come testata giornalistica, offre contenuti editoriali e si propone ai suoi utenti con una serie differenziata di servizi sfruttando il vantaggio fondamentale del web, cioè quello di poter offrire alle aziende l’inserimento di una quantità maggiore di informazioni per il candidato rispetto alla carta stampata (Tabella 1). La difficile evoluzione a fornitori di servizi complessi Sempre più in questo tipo di portali “evoluti” il processo di recruiting viene ampliato con l’aggiunta di servizi sia a monte (vacancy, pubblicazione della job description) che a valle (scrematura dei CV arrivati, inserimento in database di proprietà dell’azienda). E’ evidente che l’organizzazione necessaria per questo tipo di sito portale non può essere sopportata da piccole strutture: ecco un primo motivo per spiega-
re il ritretto numero dei competitor ancora in pista. Molti tra i portali più piccoli non sono riusciti a sopportare i costi di gestione e hanno chiuso, oppure sono stati acquisiti da operatori di maggiori dimensioni. Stepstone e Cliccalavoro di Seat hanno sofferto finanziariamente per le forti spese pubblicitarie stanziate per avere visibilità su un pubblico non abituato al mezzo; hanno effettuato meno cambiamenti evolutivi rispetto agli altri portali, rimanendo nel complesso affezionati al modello di “bacheca” e privilegiando gli investimenti in comunicazione a quelli in innovazione. Le operazioni più vistose di acquisizione hanno riguardato i maggiori portali restanti: Jobline, già parte di un gruppo multinazionale, è stato acquisito da Monster , il più grande operatore del settore, proveniente dagli Stati Uniti, e Jobpilot, pure parte di un gruppo presente a livello europeo, è stato acquisito dalla società di lavoro temporaneo Adecco che lo integrerà nella sua divisione “Career services”, aggiungendo così un’attività strategica come il web recruiting agli attuali servizi offerti. Segnaliamo una mosca bianca: è ancora autonoma e tutta italiana l’iniziativa di Cambiolavoro, che pur offrendo pochissimi contenuti editoriali mira a mettere efficacemente in contatto domanda e offerta di lavoro. La situazione è difficile per i portali specializzati in una nicchia: l’ultima morte annunciata è stata quella di lavoroinrete.it, del gruppo Class Editori, sito specializzato nel webrecruitment nel campo dell’ICT. Ma non tutti perdono le speranza: appena nato per opera di Shorr Kan srl, esattamente con la stessa finalità del precedente, è il portale it-recruitment.it
Web recruitment
Ricerca di lavoro sul web: il punto della situazione
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TecnoMedia BUSINESS
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Tabella 1
Web recruitment
10 caratteristiche del web site recruiting 1. Ottima visibilità della sezione “Lavora con noi” all’interno del proprio sito aziendale e in generale su Internet 2. Velocità del download e del software di gestione della transazione 3. Alta frequenza di aggiornamento 4. Accurata descrizione delle posizioni vacanti in azienda 5. Possibilità di inserimento CV nel data base aziendale 6. Possibilità di segnalare l’offerta ad altri tramite e-mail 7. Possibilità di ricevere offerte di lavoro direttamente nella casella e-mail 8. Personalizzazione dei contenuti in linea con la tipologia, il livello e l’esperienza delle figure professionali ricercate 9. Strumenti interattivi di autovalutazione 10. Completezza delle informazioni sull’azienda e sulle politiche adottate per le risorse umane Fonte: elaborazione Jobpilot Il modello gratuito Esistono poi alcuni portali meno conosciuti dalla maggior parte del pubblico, dato non hanno praticamente effettuato investimenti pubblicitari, ma che possiedono un vantaggio rispetto agli altri che li rende graditi alle aziende: Assioma e Jobonline ad esempio non fanno pagare alle aziende l’inserimento degli annunci, mentre tutti gli altri portali citati sono gratuiti per l’inserimento del proprio CV da parte candidati ma sono a pagamento per l’inserimento degli annunci da parte delle aziende. Il numero di annunci raccolto su questi siti è molto alto (cfr. Tabella 2) e raggiunge il target in modo mirato tramite newsletter a cui si iscrivono i candidati per avere informazioni sulle posizioni aperte. Come vivono questi siti? Lo chiediamo a Barbara Roggero, responsabile di Assioma: “Le aziende che vogliono avere maggiore visibilità ai propri annunci possono acquistare banner, quelle che vogliono avere CV selezionati per tipologia o zona geografica possono accedere al nostro servizio di banca dati. Per pubblicizzarci abbiamo scelto esclusivamente la rete, ad esempio curando i contenuti di Jobmail, la più nota newsletter del canale lavoro di Buongiorno.it. Non siamo conosciuti al di fuori di chi naviga in rete, è vero, ma del resto sono esclusivamente i navigatori i destinatari dei nostri servizi! Il sito aziendale come concorrente…. Alla competizione serrata tra i siti di web recruit-
ment, si è aggiunto un altro elemento: la sempre maggiore propensione da parte dei siti delle aziende maggiori ad operare la ricerca di personale direttamente sulle proprie pagine web. Uno studio di ilogos sull’utilizzo del web per ricercare personale, condotta sulle 500 più grandi aziende del mondo (“Global 500”) ha dimostrato che questa tendenza è in forte crescita: nel 1998 erano solo il 29%, cresciute poi al 60% nel 1999 e al 79% nel 2000. Sono soprattutto le aziende nordamericane, con una percentuale del 93%, a selezionare di più online, seguite dalle asiatiche (88%) e dalle europee (83%). Nell’ultimo anno, lo sviluppo più forte è stato però registrato dall’ Asia che con un significativo +20% ha notevolmente distanziato l’Europa (+10%) e il Nord America (+1%). Tutto questo è senza dubbio attribuibile alla veloce diffusione dell’utilizzo di Internet che sta interessando queste regioni sia a livello business sia a livello consumer. Lo strumento è utilizzato in tutti i settori: quello più attivo è l’healthcare, con il 100% delle compagnie che usa il sito per “reclutare”, seguito dal manifatturiero (97%) e dai trasporti (96%), con high tech (89%), commercio (87%) e finanza (82%) leggermente staccati. Che il webrecruitment piaccia alle aziende è del resto evidenziato da un sondaggio online di 6FigureJobs.com, che rileva che il 97% delle aziende intervistate preferisce ricevere i curricula via e-mail o via applicazioni informatiche piuttosto che attraverso il normale servizio postale (Figura 1).
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TecnoMedia
Ricerca di lavoro sul web: il punto della situazione
BUSINESS
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Tabella 2
Offerte Offerte Offerte Offerte Offerte Offerte Offerte Offerte Offerte Offerte Durata delle al al al al al al al al al al 21/03 10/12 17/10 27/07 25/06 29/05 09/05 17/04 21/03 20/02 Offerte 3.835 M
3.258
2.976
3.012
2.882
2.522
2.302
2.156
2.156
1.390
2 mesi
2.516 M
1.199
2.163
1.562
1.766
1.965
2.353
2.258
2.258
1.264
n.d.
1.440 M
8.552
7.421
4.034
4.221 21.163 18.832 14.423 16.007 15.824
www.monsteritalia.it 1.345 M
1.219
937
342
292
302
233
237
n.r.
n.r.
1 mese
www.jobpilot.it
853 Q
1.431
1.448
1.034
1.756
1.684
1.674
1.969
1.969
2.012
1 mese
www.cliccalavoro.it
640 Q
757
440
555
490
725
468
415
456
387
2 mesi
www.jobline.it
chiuso
830
745
564
656
616
609
703
771
752
4 mesi
833 15 giorni
www.assioma.org www.jobletter.it (KWLavoro) www.jobonline.it
3 mesi
www.corriere.it/rpq/
537 O
554
554
145
711
688
368
525
819
www.stepstone.it
382 O
386
498
588
715
872
724
844
909 15.899
www.job-net.it
355 M
339
579
423
501
461
462
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516
1 mese
www.bancalavoro.it
312 Q
380
587
637
584
3.062
2.967
2.698
2.596
2.126
n.d.
2 mesi
Seguono: TalentManager (132 annunci) con TalentCampus per stage e primo impiego (106 annunci)
Numero degli annunci sui maggiori portali di web recruitment Fonte: elaborazione Assioma
… ma anche come cliente Le aziende dunque utilizzano massicciamente il webrectruitment, eppure si potrebbe fare anche di più secondo Giovanna Guercilena, responsabile della comunicazione di Jobpilot: “Sono molte le aziende che conoscono e utilizzano i vantaggi che il web porta al “recruiting”, ma poche quelle conoscono tutte le potenzialità offerte dal mezzo: il portale può essere usato dalle aziende per dare un’altissima visibilità agli annunzi posizionati contemporaneamente anche sui singoli siti aziendali”. Altri strumenti utili sono offerti dai sofisticati sistemi di work flow permettono di gestire on line e in totale autonomia l’intero processo di recruiting – il processo che dal sorgere della vacancy in azienda passa per la pubblicazione dell’offerta di lavoro, la ricezione dei curricula, lo screening delle candidature, la valutazione delle competenze, i colloqui con i candidati idonei, e sfocia infine nell’assunzione - sia costruire un database di cv sempre aggiornati, consultabili attraverso parole chiave, in grado di sfruttare appieno anche i vantaggi delle tecniche di preassesment e di pre-screening. Un altro portale molto attivo oltre a Jobpilot nel proporre alle aziende soluzioni da implementare sul proprio sito aziendale è TalentManager, che con TalentWebSolution offre la possibilità di avere una piattaforma “chiavi in mano” per la selezione sul proprio sito aziendale.
Su 10 milioni di italiani online, il 30% cerca lavoro Uno studio di Forrester Research ha segnalato recentemente il recruiting online come uno dei settori in maggiore crescita su Internet in Italia, rilevando che il 30% degli utenti Internet italiani dichiara di navigare in rete per cercare lavoro. Saranno presto 10 milioni gli utenti italiani di internet. Secondo l’ultimo studio messo a disposizione da Onetoone resarch, effettuato nel gennaio 2002, 9,5 milioni di italiani si collegano al web, 7,75 milioni dei quali si collegano da casa. sSecondo lo studio, realizzato da Doxa con la tecnologia di Net Value, 5,1 milioni di famiglie hanno una connessione internet utilizzta da 1,52 persone per famiglia. L’utente medio si collega 14 volte al mese per una durata media di 28 minuti, pari a 6,5 ore al mese. Diverse altre fonti ci rassicurano riguardo all’utenza business: quasi il 90% delle aziende con più di venti dipendenti dichiara di utilizzare Internet, soprattutto per comunicare, e ben 300.000 sono le aziende con un proprio sito web (quota destinata a salire a 800.000 nel prossimo quadriennio). Le dimensioni del mercato nel mondo Sempre secondo Forrester Research, il settore dell’online recruiting nel mondo valeva nel 2001 com-
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Sito analizzato
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Figura 1
Perchè le aziende preferiscono internet per cercare personale (numeri espressi in %,possibile risposta multipla) Fonte: 6FigureJobs 63
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Web recruitment
Facilità di utilizzo Ampio pubblico raggiunto Velocità Accesso
64
68
plessivamente 1,1 miliardi di dollari e nel 2003 varrà 4,5 miliardi di dollari; nella sola Europa, nello stesso 2003 l’e-recruiting varrà 600 milioni di dollari. Le spese complessive sostenute dalle aziende per il recruiting online saranno nel 2005 arriveranno a 7 miliardi di dollari, per una percentuale pari al 55% dell’intera spesa per la selezione di personale. Per IDC le stime attuali del mercato sono superiori, ma inferiore è stimato il tasso di crescita: il mercato nel 2001 è valutato intorno ai 2,5 miliardi di dollari, 35% dei quali localizzati in Europa, con una previsione di crescita media annua pari al 52%. Il mercato italiano Anche qui le stime indicano cifre piuttosto diverse tra loro, a conferma di come in questo settore sia più utile seguire i trend piuttosto che misurare il mercato: secondo Grapes e-vision le cifre del web recruitment indicano 46,5 milioni di euro nel 2001, 77,5 milioni di euro nel 2002, 129 milioni di euro nel 2003. Nell’analisi di una delle società impegnate nella competizione, Talentwebsolution (che fa capo a Talentmanager), si afferma che il mercato italiano raggiungerà oltre 23 milioni di euro entro il 2002 e che il 90% del fatturato sarà concentrato nelle mani delle prime cinque società: * Jobline/Monster con il 31% del mercato * Stepstone con il 30% * Jobpilot con il 16% * Talent Manager con il 10% * Cliccalavoro con il 4%
Le stime sono naturalmente opinabili, visto che per un paio delle società citate circolano da tempo ricorrenti voci di imminente chiusura per difficoltà finanziarie e/o per scelte strategiche della proprietà. Sempre TalentWebSolution ci offre uno spaccato del recruitment tradizionale offline, utile per paragonarlo a quello online. Secondo la società, il fatturato del settore offline ammonta a più di 258 milioni di euro, ripartito su 700 società nel settore, 75% delle quali nel nord Italia, 50% a Milano. Sono circa 2.500 i consulenti nelle varie società (in media tre per società), mentre il numero delle persone che hanno cambiato lavoro nel 2001 corrisponde a circa il 6,8% della forza lavoro. La rivincita della carta In un panorama così incerto e mutevole come quello degli annunci di lavoro online, gli annunci su carta stampata hanno rappresentato sempre un punto di riferimento. Inizialmente diversi fattori hanno giocato a lavore del recruitment sul web, facendo temere alla carta stampata una severa erosione dei suoi profitti: la competizione sul prezzo (molto più basso online), sulla quantità di informazione che le aziende potevano veicolare ai candidati (molto maggiore online) e sulla possibilità di mirare al target (i motori di ricerca permettono di ricercare esattamente il lavoro che si vuole). Ben presto però i portali più accorti hanno capito che occorreva stabilire delle alleanze con la carta stampata per riuscire ad offrire al cliente una copertura
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Ricerca di lavoro sul web: il punto della situazione
BUSINESS
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Figura 2
Crescita del mercato del webrectuitment in italia dal 2001 al 2003, in milioni di euro Fonte: Grapes Evision
46,5 77,5 129
2000
maggiore dell’utenza: un quotidiano a diffusione nazionale gode di un prestigio e di una notorietà di marca tale per cui un annuncio posizionato sulle sue pagine “vale” sempre molto di più che un annuncio online, per l’azienda che cerca validi collaboratori. Si paga di più, ma porta a maggiori risultati. Non tutte le testate si sono mostrate disposte a concludere questo tipo di accordi con i portali verticali per la ricerca di avoro, consapevoli dei loro vantaggi competitivi e poco disposte a spartirli con chi considerano un pericoloso concorrente. Piuttosto preferiscono avere iniziative autonome: Corsera e le testate del gruppo editoriale L’Espresso
replicano i loro annunci sulle rispettive iniziative sul web, KataWeb Lavoro e Corriere.it/rpq, anche se non sono trafficate quanto i portati specializzati che ricevono traffico direttamente dai portali generalisti maggiormente visitati dai navigatori, con cui hanno concluso accordi ad hoc. Una campagna di annunci ben posizionati sul web, unitamente ad un valido supporto sulla carta stampata, sembra essere dunque ancora la ricetta migliore per le aziende per ottenere i maggiori risultati, e probabilmente è questa l’evoluzione che le aziende si aspettano per non disperdere i loro investimenti in canali paralleli che si rivolgono allo stesso target.
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Italia: terzo mercato online in Europa 18 milioni di persone adulte online abitualmente: questa è la radiografia del Belpaese secondo uno studio del Gruppo Forrester. Secondo la società di ricerca statunitense il nostro Paese ha superato la Francia nell’impiego della Rete, ed è terzo dietro a Svizzera e Scandinavia. E ancora lo scarto con questi due Paesi europei si sta riducendo. l’Italia è ormai diventato il terzo mercato online in Europa. L’incremento del 9 per cento, registrato dall’Italia nei soli ultimi sei mesi fa parlare la società di ricerca statunitense di “crescita vertiginosa”. Sono ormai lontani i tempi del secondo trimestre del 2000, in cui il nostro Paese aveva una penetrazione online limitata al 13%. E i cellulari tengono il passo. Sempre secondo la Forrester dal secondo trimestre del 2001 al quarto trimestre 2001 la penetrazione delle tecnologie mobili è salita dal 78 per cento all’87 per cento, mentre quella del personal computer domestico è cresciuta dal 47 per cento al 58 per cento. E più Internet significa più e-business, anche se per la verità, negli acquisti in Rete siamo ancora il fanalino di coda (lo scorso anno abbiamo effettuato ordini via Internet solo nel’11 per cento dei casi, contro il 32 per cento della media dell’Europa). Ma la Forrester non ha dubbi: nella crescita dello shopping online nel prossimo futuro l’Italia promette una solida crescita.
Bristol Evening Post & Press Group con Tera Digital Publishing E’ partita l’installazione del sistema editoriale GN3 di Tera Digital Publishing presso il gruppo editoriale Bristol Evening Post & Press., a Bury S. Andrews, in Gran Bretagna. Il gruppo, di proprietà del Bristol United Press, pubblica l’Evening Post, il Western Daily Press e il quotidiano gratuito Observer. La fornitura prevede il sistema editoriale per 160 postazioni di la-
voro, mentre è già in previsione una seconda fase di installazioni presso le altre testate del gruppo Bristol United Press, tra cui il quotidiano Bath Chronicle, di Bath, ed alcune edizioni settimanali nel Somerset e nello Wiltshire. Durante questa seconda fase verrà installato anche il sistema di archiviazione Tark. Sia il gruppo Bristol Evening Post & Press, sia il Bristol United Press, fanno capo al Gruppo Northcliffe Newspapers. I numeri relativi ai giornali del gruppo Bristol Evening Post & Press parlano chiaro: 160 posti di lavoro, 6 edizioni per il Bristol Evening Post e per l’Observer, 4 edizioni per il Western Daily Press, 70 mila copie di tiratura per il Bristol Evening Press e 51 mila per il Western Daily Press. Ad installazione completata, il numero delle testate dei giornali quotidiani ed edizioni della domenica realizzate con il sistema editoriale GN3 di Tera Digital Publishing in Gran Bretagna ed Irlanda, salirà a 33.
Nuova veste per il sito LinkService Www.linkservicegroup.it, il sito Internet di LinkService Srl, la società emiliana di servizi informatici che opera da anni nei settori dello sviluppo, dell’integrazione dei sistemi, della consulenza e dell’assistenza software rivolte al settore editoriale, si rinnova: nuova veste grafica e nuovi contenuti sono stati messi recentemente in linea per consentire ai visitatori di reperire con facilità le molte informazioni presenti. La nuova veste grafica è accattivante, con una homepage veloce, divisa nei cinque items: chi siamo; contatti; area editoriale; supporto microtek; ricerca personale. Per i clenti internazionali è disponibile una versione in lingua inglese del sito cliccando l’icona “in English”. La parte del leone la fa, come prevedibile, l’offerta di sistemi per l’editoria, cioè il segmento specifico che ruota intorno al mondo dei giornali quotidiani a tiratura nazionale e/o locale. In particolare, LinkService
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E-mail? Una gran perdita di tempo La notizia bomba arriva dall’Australia. Precisamente da un nuovo studio di Neil Hymans, specialista di comunicazioni aziendali e presidente della Technically Speaking di Perth. Secondo Hymans l’e-mail costa poco, è veloce, è sicuramente indispensabile, ma fa perdere agli impiegati da una a due ore al giorno per ricevere, controllare, preparare e inviare messaggi. Un’azienda di media grandezza, con computer ed e-mail su ogni scrivania, perderebbe quindi in produttività l’equivalente di due impiegati a tempo pieno ogni anno. Parola d’ordine, quindi: “Cambiare la cultura aziendale dell’e-mail”. Hymans sostiene infatti che la sua società, la Technically Speaking, sia la prima in Australia ad aiutare le aziende a cambiare la “cultura e-mail” sul posto di lavoro. “Ogni volta che si manda una e-mail, si crea un problema di attenzione”, afferma l’esperto australiano. “La reazione comune è di andare a controllare subito il messaggio, il che distrae da quello che si stava facendo un secondo prima”. Secondo Hymans, il ricorso a tecniche avanzate, come programmi per filtrare e indirizzare i messaggi, basterebbe a dimezzare le perdite di tempo. Migliorare le abitudini non sarebbe difficile - egli afferma - ma richiede un “cambiamento culturale” e lo sviluppo di una “etichetta e-mail”. La fretta può causare inoltre molti problemi. Il 98% degli intervistati, infatti, ha riferito di almeno un caso
in cui una e-mail scritta male ha causato tensioni non necessarie in ufficio. Va infine ricordato che sui messaggi non c’è privacy: il clic sul tasto “forward” può mandare dati riservati in Rete alla concorrenza, al resto del mondo – conclude Hymans. C’è bisogno, insomma, di una “netiquette”. Tutta postale.
Nel calo generale della readership italiana bene solo La Stampa e Il Sole 24 Ore Mentre le abitudini di lettura dell’Italia rotolano sempre più in basso, solo due giornali nazionali godono di una sorprendente salute e di una incrementata circolazione: si tratta de La Stampa di Torino (che aumenta la sua diffusione del 12,6 per cento) e de Il Sole 24 Ore (le cui vendite salgono del 9,6 per cento). Lo studio dell’Università Cattolica di Roma, condotto sulle abitudini di lettura degli Italiani dall’ottobre 2000 allo stesso mese del 2001, presenta un decremento medio sconfortante e generalizzato dell’1,4 per cento per tutti gli altri giornali, eccezion fatta per Il Messaggero, che rimane sulla linea di galleggiamento con un + 0,3 per cento. “Quando l‘economia recede, molta gente presenta una minore disponibilità a spendere nei giornali, preferendo rivolgersi a fonti di notizie gratuite, quali quelle fornite da radio e televisione” afferma Romano Spagnolo, professore di Comunicazione e analista dell’Università Cattolica di Roma. Le ragioni del successo de La Stampa e de Il Sole 24 Ore sono diverse. Da una parte La Stampa è stata capace di approfittare delle tematiche proprie del Nord Ovest del Paese, mentre Il Sole 24 Ore ha capitalizzato al massimo la sua natura di giornale “economico” elemento questo, che interessa moltissimo i lettori, soprattutto in un periodo di recessione.
Tecnologia Creo in mostra in tutta Italia Un ricco programma di Open House per i rivenditori Creo è stato sviluppato nei mesi scorsi su tutto il territorio nazionale. Allo scopo di far toccare con mano i vantaggi delle soluzioni Creo, i rivenditori Creo hanno organizzato nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2002 una serie di 5 Open House in varie città d’Italia. A fare da apri-pista è stato FUTURGRAFICA, un nuovo partner per Creo, dato che ha iniziato a operare come rivenditore Creo per la zona Nord-Ovest (Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta) solo dal novembre 2001.
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Srl realizza soluzioni per il trattamento digitale della pubblicità, che vanno dall’acquisizione dell’ordine a sportello alla messa in pagina dell’annuncio, passando per la contabilizzazione e la gestione del workflow totalmente digitale. Linkservice ha realizzato significative installazioni presso importanti realtà editoriali italiane tra cui: La Repubblica, Finegil Editoriale (Gruppo Espresso), A. Manzoni & C., Il Giornale di Brescia, l’Arena di Verona, KataWeb ed altre. L’azienda emiliana si è specializzata nella gestione di workflow digitali basati sul formato PDF ed in questo contesto è interessante segnalare la partecipazione di LinkService al progetto ADExpress di Elsag Bailey, il primo servizio per la distribuzione nazionale di pubblicità digitale basato interamente su tecnologia Acrobat©.
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Dopo una più che decennale esperienza come rivenditore di materiali di consumo Kodak per le arti grafiche, da alcuni anni si è strutturato come fornitore di hardware e software, principalmente workstation, unità di archiviazione, sistemi di rete, soluzioni software per il colore e ora anche sistemi di prestampa Creo. A seguire COMPAGNIA MEDITERRANEA, rivenditore Creo per il Sud Italia, ha organizzato ben due eventi, di cui il primo nel suo nuovo centro demo di Napoli. E’ stata poi la volta di PRE & STAMPA DIGITALE a Bologna per il mercato dell’Emilia Romagna e di KGM GRAPHIMARKET a Roma per le aziende grafiche del Lazio, che entrambi hanno aperto le porte del proprio centro demo alla clientela. Negli appuntamenti di Torino e Catania è stato presentato il Lotem 400 con PS/M, il sistema CTP 4 pagine che viene offerto in bundle con il sistema di workflow basato su Mac PS/M ad un prezzo accessibile. A Napoli è stato dimostrato il Trendsetter 800 Quantum, il CTP 8 pagine caratterizzato dalla rinomata tecnologia di espozione SQUAREspot e pilotato dal flusso di lavoro Prinergy Entry Level. Bologna e Roma hanno visto invece al lavoro il Lotem 800, il sistema CTP che combina automazione e produttività per il formato 8 pagine in configurazione con il sistema di workflow Brisque. Non mancano i sistemi Computer-to-film. A Napoli e Catania è stato presentato il Dolev 4Press, che può esporre pellicole o lastre in poliestere nel formato 4 pagine. Questo modello economico, che unisce produttività elevata e un output della massima qualità, rappresenta una facile transizione al CTP. A Roma è stato invece in dimostrazione il Dolev 800V, il modello di fascia media che espone 10 pellicole di formato 8 pagine all’ora alla risoluzione di 2540 lpi con caricamento e scaricamento automatico delle pellicole. Entrambi i modelli dispongono di sistema di punzonatura opzionale personalizzabile, che garantisce la perfetta messa a registro della pellicola. In tutte le Open House le configurazioni sono state completate dalla presenza degli scanner piani professionali EverSmart e dalle prove colore IRIS. In particolare lo scanner EverSmart Select, il più recente componente della famiglia EverSmart, eccelle nel rapporto prezzo/ prestazioni, rendolo accessibile a un ampio settore di mercato. Grazie alla tecnologia XY Stitch, unica di Creo, permette la scansione ad una risoluzione ottica di oltre 5600 dpi e attraverso il software di scansione oXYgen cattura i colori a 16 bit reali per una gestione
delle immagini con la migliore qualità e consente il loro riutilizzo futuro in tutte le applicazioni desiderate, abbreviando il ciclo di produzione. Tra le soluzioni di prova colore IRIS presentate, iPROOF rappresenta una soluzione unica, riunendo la qualità del colore professionale e la praticità di una stampante desktop in un unico dispositivo. La sofisticata retinatura Iris offre risultati professionali analoghi a quelli dei plotter inkjet Iris. Il front-end digitale plug-and-play offre un’interfaccia utente intuitiva che include la gestione completa delle code e degli hot folder, grazie alla semplice funzione di trascinamento della selezione, e consente il collegamento diretto via Internet ai flussi di lavoro professionali Creo. Il sistema iPROOF accetta file PostScript, EPS, PDF, Scitex CT e offre il supporto ICC per la gestione dei profili colore di tutte le periferiche collegate, gestendo la stampa a 6 colori C, M, Y, K più Cyan chiaro e Magenta chiaro.
I successi di Tera Publishing SPA in Italia Tera Digital Publishing sta vivendo un momento positivo anche in Italia. Lo confermano, tanto per cominciare, gli ordini per File Primer, soluzione per l’archivio di produzione, pervenuti nel giro di una sola settimana, e le vendite del software per l’archivio storico Tark. FilePrimer andrà, nell’ordine, alla Tipolitografia Nuova Jolly di Padova, grazie alla collaborazione di D.G.V. di Verona, alla DigiPress di Ivrea, alla Tipolitografia Siaca di Cento (FE) e presso la sala demo di Organizzazione Stampa di Bologna, rivenditore di Tera Digital Publishing per l’Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche. In ambito editoriale File Primer è in fase di installazione anche presso “La Provincia” di Sondrio e rappresenta la “chiusura del cerchio”, dopo che “La Provincia” nelle sedi di Como e Lecco ha da tempo realizzato un installazione analoga. Caratteristica fondamentale di queste installazioni è l’alto livello di integrazione con il Sistema per la gestione della pubblicità ed il sistema editoriale in uso al momento. Tark invece verrà installato alla Litterae di Torino grazie alla collaborazione del rivenditore locale per il Piemonte, Base Stampa di Torino. Il Corriere dello Sport ha intanto sostituito i vecchi Server OPI basati su tecnologia SUN con due Topic ed un completo sistema di Reporting, conosciuto meglio come Tera Printing System (TPS). Tale sistema è basato su SQL di Microsoft e permette di otte-
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Web Insider
TecnoMedia
BUSINESS
nere dai Server un completo monitoraggio delle attività di stampa e trasmissione effettuate dalle redazioni.
menti online (anche alle edizioni cartacee), anche se la frequenza di offerta di questi abbonamenti non è ancora alta.
Europa: crescono Pc e Internet, diminuiscono i cellulari
Fujifilm annuncia nuovi upgrades per un’ampia gamma di scanners vincitori di svariati premi internazionali
L’Ufficio Statistico dell’Unione Europea, Eurostat, riferisce che l’uso di Internet e del personal computer sta continuando a crescere in Europa. E questo in contrasto con i primi segni di recessione che iniziano ad apparire nel mercato nordamericano. Parallelamente l’uso del telefonino cellulare in Europa, dove questo dispositivo sembra essere entrato in una fase tecnologica più matura di quanto ancora non sia negli States, sta calando. Le compagnie di media internazionali stanno tenendo sotto stretto controllo i dati che provengono da queste avanguardie dell’espansione del mercato news nel mondo: personal computer, telefonia cellulare e Internet.
E’ migliore la circolazione dei giornali che hanno un’edizione web (almeno in Francia...) Contrariamente alla convinzione tradizionale che vuole che i siti web dei quotidiani cannibalizzino i loro corrispettivi su carta stampata, sembrerebbe che la presenza online dei giornali aiuti, al contrario, la circolazione delle edizioni cartacee. E’ questo, almeno, il risultato di uno studio condotto dalla ditta di consulenza Pressflex, che ha commissionato ed eseguito un’indagine statistica condotta su 236 giornali francesi. La media dei quotidiani francesi a tiratura regionale senza un sito web ha perso lo 0,88 per cento della propria circolazione tra il 1999 e il 2001, mentre i giornali con un sito web hanno, nel medesimo periodo, guadagnato lo 0,27 per cento. Pressflex, ha analizzato come questa migliorata performance sia da attribuire ai benefici di marketing del web, inclusa la pubblicità, che sul web inizia a passare con un buono share. Ovviamente – avverte Pressflex – elementi geografici e demografici giocano un ruolo importante: diverse le risposte e gli orientamenti tra cyberlettori e lettori semplici, diverse le opportunità che alcuni giornali forniscono con abbona-
Gli scanners Fujifilm, dopo la presentazione a IPEX 2002, vengono ora consegnati con Colourkit 2.3 e connessione FireWire. Dopo aver conquistato tre prestigiosi premi come “Miglior scanner dell’anno 2001” con Finescan 2750 e Lanovia Quattro, Fujifilm ha operato alcuni miglioramenti a questa linea di input. Entrambi gli scanners vengono ora consegnati con l’interfaccia Firewire e l’ultima nuova versione del software Colorkit per la gestione del Color Management. - FireWire. L’introduzione della interfaccia FireWire significa che gli scanners sono ora completamente utlizzati come “Plug and Play” con computer Macintosh forniti con Firewire in modo da poter connettere o rimuovere lo scanner senza bisogno di riavviare la stazione di lavoro e le eventuali periferiche collegate. Inoltre i futuri upgrades al system Mac OSX saranno più semplici e sicuri. - Colourkit 2.3. Essenzialmente con la praticità del workflow SOOM (Scan Once Output Many), entrambi gli scanners Finescan 2750 e Lanovia Quattro acquisiscono vantaggi dal sistema brevettato Fujifilm per la gestione dello sharpness (dettaglio), che automaticamente calcola e applica sull’immagine il valore di sharpness una volta finita la fase di ritocco, ridimensionamento e il processo di output stabiliti. - Inoltre, numerose migliorie al software Colourkit forniscono grande flessibilità e controllo di svariati tools che permettono di configurare la gestione dell’immagine. Le scansioni possono essere ritoccate utilizzando qualsiasi valore LCH, RGB o CMYK, permettendo all’operatore di editare immagini nello spazio colore più adatto alle proprie esigenze. - ColourKit versione 2.3 aggiunge nuove caratteristiche agli scanners, quale la qualità migliorata dell’immagine e la facilità d’uso inclusi i nuovi algoritmi derivati dalla lunga esperienza di Fujifilm nel settore fotografico dei minilab, e quindi notevoli miglioramenti nella gestione di originali negativi. - Capacità estese di editare e salvare profili, questi includono profili di output in RGB, che permettono
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all’utente di generare nuovi profili clienti da quelli già esistenti. - Semplice integrazione con adobe Photoshop versione 6. Questo permette di applicare all’immagine editazioni e ritocchi locali dal software mantenendo inalterati i valori di sharpness applicati con Colourkit. - Nel Finescan sono stati aggiunti benefits a livello di software precedentemente disponibili solo per Lanovia Quattro. Questi includono il controllo esteso dell’USM, editazione di profili d’output e il riallineamento dell’immagine sugli assi. - ColourKit versione 2.3 è ora spedito con tutti gli scanners Finescan 2750 e Lanovia Quattro. E’ disponibile come opzione l’upgrade agli scanners già installati. Premi 2001 – MacUser 2001 (Dennis Publishing), Print and Prepress Technology 2001 (Forme Communications) and Publishing 2001 (Forme Communications).
Virus? Sì grazie. L’idea che un virus entri nel vostro computer e vi distrugga l’hard disk vanificando tutti i vostri sistemi di archiviazione vi fa impazzire? Siete di quelli che tra Norton Utilities, set completi McAfee e programmi Symantec, tentate di conservare la sanità elettronica del vostro Pc? Vi svegliate di notte con incubi orrendi su virus mutanti e cavalli di Troia? Tranquilli. Ora la prospettiva è cambiata! Basta fare un salto sul sito www.epidemic.ws per ribaltare comple-tamente i vostri sospetti: con l’autorità della Biennale di Venezia dove un gruppo di artisti ha finalmente affermato che, come ogni forma di scrittura di codice, anche la programmazione di un virus ha elaborato col tempo regole di eleganza, intelligenza o ironia, aprendo così la possibilità di un virus che sia anche uno strumento di comunicazione talmente estremo o ironico da diventare arte (ma non è un reato?). Il concetto è ripreso dalla Francia, addirittura con la sottolineatura paradossale di una funzione “eugenetica” anche per i cyberorganismi. Nella evoluzione delle specie, (anche in quelle informatiche) – ha dichiarato il professor Verilliziere dell’Istituto Pasteur di Parigi – è probabile che i virus abbiano avuto un ruolo attivo e assai importante (cfr. www.artekno.com/virus). E se ancora non siete furenti per qualche danno irreversibile provocato al vostro lavoro da qualche virus, e avete ancora un po’ di tempo di dedicare alla
curiosa teoria del valore estetico del virus informatico, consigliamo caldamente un sito veramente interessante: www.0100101110101101.org/home/biennale/py.
Wim Wenders e Baricco per Barilla (on line) Sui nostri teleschermi è comparso da poco uno straordinario spot di un minuto per festeggiare i 125 anni del noto pastificio emiliano. Diretto da Wim Wenders e sceneggiato da Alessandro Baricco il filmato è ora disponibile anche in Rete, all’indirizzo www.barilla125anni.it. All’interno del sito, oltre all’intero spot, è possibile trovare interessanti dettagli sull’ideazione, brani tratti dal backstage, interviste ai creatori e approfondimenti sulla produzione. Da non perdere.
Tera entra in “Politica”. Aggiornamento a GN3 anche a “La Gazzetta di Parma” Il primo successo 2002 in ambito editoriale di Tera Publishing Italia è targato Roma ed è legato alla nascita di un nuovo quotidiano nazionale di informazione politica: “Politica”. ”Politica” sarà in edicola entro la prima metà di marzo e la fornitura prevede un sistema editoriale completo per 10 postazioni di lavoro, un sistema di archiviazione Tark, un sistema per la gestione del colore Binuscan e tutto l’hardware necessario (PC, Server, scanner, stampanti, router, ecc.). Il nuovo quotidiano, con una foliazione quotidiana di sedici pagine ed una veste grafica da settimanale, curata da Piergiorgio Maoloni, si occuperà principalmente di politica estera. Il giornale verrà redatto e impaginato presso la redazione di Roma e stampato presso lo stabilimento di Grafimedia. “La Gazzetta di Parma”, che utilizza la versione 1 del sistema editoriale di TERA già dal 1996, in occasione del trasloco della redazione, ha deciso di aggiornare l’impianto passando al sistema GN3 completo di Tark e File Primer: l’aggiornamento è attualmente in corso.
La Feltrinelli aggiorna il suo sito Rilancio del sito della Feltrinelli – www.lafeltrinelli.it – dopo l’apertura dei nuovi megastore di
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Milano e Napoli, all’insegna della nuova impostazione “libri e musica”. Così la casa editrice milanese ha riconcepito il sito come supporto e integrazione ai tradizionali canali di vendita. Servizi e contenuti online spaziano dalla consultazione del catalogo dei libri all’ascolto di estratti audio da Cd musicali, passando per recensioni, classifiche e interviste di autori e artisti del momento.
E-fiori, e-giardini Arriva la bella stagione, e con il giungere della primavera ritorna l’amore (e la cura) di piante da appartamento e da giardino. Il boom, manco a dirlo, è anche in Rete, con un proliferare di siti che si occupano di giardinaggio, travasi, innesti, potature, diserbanti e quant’altro. Gli amanti del pollice verde hanno proprio di che sbizzarrirsi in Internet. Per neofiti ed esperti non può mancare uno dei più esaustivi vademecum alla materia: - www.giardinaggio.it, un vero portale con tutte le indicazioni e i link necessari. Indicazioni più tecniche e indirizzi per il commercio elettronico di bulbi, fiori e fusti, vengono invece forniti da: - www.giardiniverdi.it, il vero portale per appassionati di floricoltura e orticultura. A seguire, ecco una serie di indirizzi che incontrano un po’ tutte le tendenze (e le richieste) degli amanti di fiori: - www.artefiori.com (tutto sul giardinaggio, le potature e le cure alle piante) - www.mediasof.it/fiori (più semplice da consultare, meno tecnico, ma con molte informazioni su circa un centinaio di piante da fiori) - www.mondoose.it (come fa presagire il nome del sito, si tratta di un luogo consacrato ai patiti delle rose. Rose da collezione, rose antiche, varietà, coltivazione e disponibilità). - www.bonsaka.it (un grande maestro giapponese vi svelerà tutti i segreti dei bonsai) - www.interflora.com (per chi i fiori li deve spedire. In tutto il mondo).
Ibernarsi in Rete Sì. Rémy Martinot, il burlone francese che ha mes-
so mamma e papà in surgelatore nella cripta di famiglia non è solo. Dopo l’ordinanza del legale della Prefettura di Nueil sur Layon che ha detto di voler accettare solo cremazione e inumazione come viatici per l’aldilà, e dopo la disponibilità dello Stato del Colorado ad accettare i genitori del non più tanto piccolo Rémy, il caso di cronaca è, comprensibilmente, sbarcato in Rete. E i siti dedicati alla Criogenia e all’ibernazione sono spuntati come funghi. Si comincia con il sito www.alcor.org, per chi vog lia passare dalla teoria alla pratica. Si continua con il sito ufficiale (disponibile anche in italiano) della società americana di crionica. Contiene anche i “testi sacri”: http://home.jps.net/-cryonics/indexit.htm. Per ultimo ecco www.cryonet.org/, il portale per navigare nei freezer prossimi venturi (come merce conservata, s’intende!), con link di prima mano e anche un bel test che risponde alla domanda “La cronica fa per te?”.
Presto l’estensione .eu nei domini Internet E’ ufficiale. Dopo il sì del Parlamento Europeo adesso manca solo l’approvazione dei quindici ministri degli Stati Membri, per consacrare definitivamente l’estensione .EU nei domini Internet. Ed Erkki Liikanen, commissario europeo responsabile per la società dell’informazione, ha annunciato a Bruxelles che i nomi del nuovo dominio Internet .EU potrebbero essere disponibili già entro la fine del 2002. E Liikanen si è detto soddisfatto, a nome di tutta la Commissione Europea, per il voto favorevole espresso sul progetto dal Parlamento Europeo. L’estensione .EU si affianca così agli altri nuovi domini di “primo livello”. Internet ha avuto a livello europeo soprattutto e negli ultimi mesi, un successo e una crescita incredibili. Sono stimati in almeno 19 milioni i nomi a dominio attualmente registrati, con una media di registrazione di 40.000 nuovi domini al giorno. Ed è a causa di questa crescita esponenziale che il Web sta rapidamente esaurendo gli indirizzi disponibili. Il 16 novembre 2000 infatti, l’Icann, l’Authority che regola il sistema dei domini Internet, ha autorizzato le nuove estensioni .INFO, .BIZ, .AERO, .NAME, .PRO, .MUSEUM, e .COOP.
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Lo Scaffale “Lo Scaffale” presenta i libri più importanti dedicati all’ industria editoriale, con particolare riguardo al settore della stampa, ai “new media”, all’universo emergente della comunicazione elettronica e digitale, allo sviluppo ed all’impiego delle tecnologie informatiche nell’industria grafica ed alle più moderne tecniche manageriali che possono trovare applicazione nell’industria della comunicazione. Una grande biblioteca di saggi, monografie, manuali tecnici e testi di management, una galleria di idee che invitano alla conoscenza ed alla riflessione.
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Lo stato della qualità in Italia, in Europa e nel mondo Con i contributi dei massimi esperti mondiali, membri della International Accademy for Quality
A cura di Tito Conti Piero De Risi
MANUALE DELLA QUALITA’
sua evoluzione. Questo volume si impone dunque come un riferimento indispensabile e prezioso: un efficace strumento e un’utile guida per molti operatori dell’industria, della pubblica amministrazione, della cultura. 900 termini ed espressioni del linguaggio della Qualità Indispensabile per tecnici e professionisti della qualità, manager, consulenti, studenti
Il Sole 24 ORE, Milano 2001 pp. 922, 76,95
La qualità è oggi una disciplina complessa e articolata che spazia, come contenuti, dalle scienze tecniche alle scienze umane, a quelle organizzative e, come campi di applicazione, dall’industria ai servizi, alla pubblica amministrazione. L’evoluzione turbinosa dei concetti della qualità, legata ai cambiamenti dei contesti competitivi e all’evoluzione sociale e resa evidente dallo stesso rincorrersi di nomi sempre nuovi – Total quality Management, organizzazione snella, certificazione, modelli di eccellenza, self-assessment, benchmarking – ha reso sempre più difficile una comprensione corretta di ciò che stava accadendo. Oggi invece il nostro Paese ha bisogno di una cultura della qualità vera per uno sviluppo non solo economico, ma anche civile. I prossimi anni saranno cruciali per recuperare terreno. La scuola, l’università, le amministrazioni locali e la sanità sul versante pubblico, il turismo, i trasporti, i servizi finanziari sul versante privato, saranno campi dove la capacità di realizzare cambiamenti radicali verso l’eccellenza risulterà fondamentale per il posizionamento competitivo dell’Italia. I modelli di eccellenza, le nuove Norme ISO 9000 (Vision 2000), se utilizzati consapevolmente, potranno aiutare i processi di trasformazione necessari e urgenti. In tale contesto la realizzazione di un manuale della Qualità risponde alla necessità di ordinare e raccogliere il corpo crescente e variegato delle conoscenze relative a questa disciplina, seguendo le tappe della
A cura di Piero De Risi
DIZIONARIO DELLA QUALITÀ Il Sole 24 ORE, Milano 2001 pp. 614, 35,64
Il dizionario è rivolto a diverse categorie di lettori, dagli esperti del settore ai neofiti. Proprio le diverse motivazioni che possono portare alla consultazione di questo strumento di studio e di lavoro hanno reso necessario prevedere diversi livelli di approfondimento, in funzione delle specifiche esigenze: dalla semplice ricerca di una definizione alla possibilità di approfondire varie tematiche fino a un grado di dettaglio altamente specialistico, che talvolta richiede conoscenze di base acquisite. Ciò è vero, in paricolare, per quanto riguarda la terminologia matematico-statistica, indispensabile alla completezza dell’opera ma da contenere entro i confini tematici della stessa. In tal caso, la Tavola dei caratteri e dei simboli potrà essere di ausilio al lettore. Ai fini di una rapida consultazione è riportato in Appendice un elenco delle principali norme della qualità: le famiglie Iso 9000 e Iso 14000, le norme relative a settori particolari e i principali rapporti tecnici. L’opera contempla 900 lemmi, completati e arricchiti da grafici e tabelle e ordinati alfabeticamente secondo la struttura tipica dei dizionari, ma in origine individuati secondo una logica di concatenazione “ad albero”.
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Comunicazione in rete e psicologia Un’analisi attenta e documentata delle molte anime che può assumere l’uomo contemporaneo nello stabilire relazioni via Web
Gabriella Pravettoni
WEB PSYCHOLOGY Angelo Guerrini e Associati, Milano 2002 pp.318, 22,50
La Grande Rete è un oggetto a personalità multipla: non è possibile immaginare e ricostruire la storia di Internet senza considerarla la somma di tante storie, identità e modalità comunicative diverse. Dopo aver tracciato le coordinate essenziali del fenomeno Internet nei suoi aspetti tecnologici e mediali, e per le questioni di tipo cognitivo poste dalla relazione uomo-macchina, il libro si propone di alzare il sipario sulla vita reale che prende forma nella rete, analizzandone la rappresentazione quotidiana attraverso la descrizione degli attori, delle dinamiche comportamentali e delle modalità di interazione che emergono al livello degli scambi comunicativi negli ambienti costruiti dalla Comunicazione Mediata dal Computer. L’approccio è quello della sinergia tra scienze psicologiche e scienze della comunicazione: l’ipotesi è che gran parte della psicologia umana si traduca nella psicologia di come l’uomo comunica e, in particolare, di quale personalità desidera comunicare. Tecnologie e applicazioni delle carte a microprocessore I segreti costruttivi e le funzionalità avanzate delle carte elettroniche di nuova generazione
Carlo Solarino
SMART CARD Il Sole 24 ORE, Milano 2002 pp.146, 17,99
Delle dimensioni di una comune carta bancaria, la smart card, grazie a un microprocessore contenuto al suo interno, è di fatto un computer miniaturizzato, capace di attivare numerose funzioni specifiche: dai pa-
gamenti automatici anche per piccole cifre, alla firma digitale, alla carta di identità elettronica, alla carta servizi cittadini, alla carta telefonica personale, al commercio elettronico mobile. Progettata con una tecnologia molto avanzata, anche dal punto di vista della sicurezza, questo tipo di carta è sempre più diffusa e sembra essere destinata a soppiantare le carte a banda magnetica. Infatti, i principali circuiti internazionali di carte di pagamento, Europay, Mastercard e Visa, si sono accordati per arrivare entro il 2005 alla sostituzione su scala dell’attuale carta a banda magnetica con quella a chip; la legge italiana, con decreto del 22 ottobre 1999, ha stabilito l’adozione della carta di identità elettronica basata su questa tecnologia. Scelte strategiche per gestire il cliente Il Customer relationship management nelle imprese private e pubbliche
Sebastiano Bagnara, Enrico Donati, Thomas Schael
CALL & CONTACT CENTER Il Sole 24 ORE, Milano 2002, pp. 248, 24,95
La funzione di customer care acquisisce un valore sempre maggiore nelle scelte strategiche e organizzative di imprese private e pubbliche amministrazioni. In tale contesto i call center, che si stanno trasformando via via in contact center, sono destinati a diventare un elemento cruciale per ottimizzare il Customer relationship management (Crm) e rafforzare il legame fra organizzazione e cliente. Non più semplici postazioni telefoniche, i contact center sono infatti deputati a funzioni sempre più ampie e diversificate, come l’ascolto dei bisogni, la raccolta di quesiti, la soluzione di problemi, l’offerta di servizi e prodotti al cliente. La larga diffusione del fenomeno anche in Italia e il recupero relativo allo standard europeo pongono però una serie di domande sulla gestione del personale e dei processi, sulla necessità di assicurare un’elevata qualità del servizio e di gestire in modo equilibrato tecnologia e risorse umane. Sono proprio le risorse umane a rappresentare il
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fattore strategico per la cura del cliente: per quanto, infatti, la tecnologia sia supporto, essa non può in alcun modo sostituire le persone e la loro capacità di comunicare, di fornire servizi e di risolvere i problemi della clientela.
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La formazione manageriale nella Rete Progettazione, gestione, valutazione di un corso integrato. Qualità nella formazione online
A cura di Tiziano Vescovi
E-LEARNING Il Sole 24 ORE, Milano 2002 pp.220, 29,95
L’e-learning non è una soluzione tecnologica, ma un nuovo modo di sviluppare conoscenze. E’ un processo di apprendimento aperto e interattivo che, grazie alla tecnologia legata a Internet,
offre opportunità di ampliamento delle informazioni e del sapere che nessun corso tradizionale potrebbe mai fornire. I suoi vantaggi in termini di flessibilità, adattamento e specificità, ne fanno uno strumento di grande efficacia per la formazione manageriale. Superando i limiti delle metodologie applicative tradizionali, l’e-learning integra in modo nuovo il momento formativo e l’applicazione in azienda; favorisce inoltre la costituzione di comunità professionali e percorsi di formazione continua. In un progetto di e-learning la definizione del modello didattico, della struttura organizzativa e dei ruoli – formatori, docenti, tutor, staff operativo – nonché la composizione delle diverse aree e modalità operative sono fattori variabili e determinanti ai fini dei risultati. Questo volume illustra un metodo di e-learning integrato, che abbina sistemi tradizionli e innovativi, trattando tutti gli aspetti progettuali e strumentali e riportando l’analisi di alcune esperienze applicative. Lo scopo è di condurre il lettore in una riflessione metodologica, utile a meglio comprendere caratteristiche e potenzialità di questo strumento.
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Kodak Polychrome Graphics è stata presente all’edi- stra convenzionale positiva ad altissima resistenza ai zione 2002 dell’IPEX di Birmingham allo stand 380 solventi, adatta alla stampa web offset, che garantisce nel padiglione 4. Leader a livello mondiale nel campo le migliori prestazioni anche senza cottura nelle condidel computer-to-plate a tecnologia termica, Kodak zioni più critiche. Le lastre sono il “cuore” della produPolychrome Graphics ha colto l’importante occasione zione di KPG, ma il film si usa ancora in notevoli quandella manifestazione inglese per presentare, accanto alla tità in tutto il mondo. IPEX si è quindi configurata come l’occasione giusta per prepropria gamma ampia e sentare al mercato europeo completa di lastre termila nuova linea Kodak che digitali e tradizionali, Premier Recording Film, la nuova linea di film hard annunciata di recente, che dot Kodak Premier Via del Pratignone 38/40 comprende numerose versioni di Recording. 50041 Calenzano (FI) una nuova pellicola hard dot adatta a Grazie alla recente acquisizione tel. 0558836200 - fax 0558836222 tutte le più diffuse ed aggiornate tecdella Imation Colour Technologies, http://www.kpgraphics.com nologie di esposizione dei flussi di lal’offerta di KPG in fatto di tecnologie voro computer-to-film, cui garantisce alta analogiche e digitali dedicate al proofing si è ampliata e completata. I clienti di KPG hanno così sensibilità, qualità e costanza ed ottimizza il consumo oggi a disposizione sia i sistemi Kodak Approval XP e dei prodotti chimici. Tutti i visitatori di IPEX interessati al proofing hanKodak Inkjet, sia l’intera gamma di prodotti Matchprint. La novità di maggiore rilievo riguarda le lastre termi- no trovato alla stand KPG numerose proposte interesche digitali. Per la prima volta in Europa sono state in- santi. Il software del Matchprint Professional Server è fatti presentate le TP Gold, versione rinnovata delle dif- stato recentemente presentato nella nuova versione 2.0, fusissime TP 830, di cui conservano le caratteristiche adatto a fornire il migliore supporto alle stampanti Xerox fondamentali, migliorandone però la sensibilità e la ri- DocuColor 12 LP. In nuova versione (2.1) è stato presoluzione. TP Gold diventa quindi la lastra ideale per le sentato anche il Matchprint Color RIP software, che si più aggiornate tecnologie di esposizione a laser termi- applica ad un’ampia gamma di plotter di grande formaco e produce risultati perfetti nella stampa di alta quali- to come gli HP DesignJet 2000CP, 2500CP e 5000 e gli tà e nella riproduzione delle retinature stocastiche. Allo Epson Stylus Pro 7000, 9000 e 10000. Kodak Polychrome Graphics si è presentata stand KPG le TP Gold sono state in dimostrazione su di un platesetter Quantum della Creo e sono state usate all’IPEX in partnership con Kodak Professional e con per la stampa dell’IPEX Daily News. Le Electra Excel, Encad, recentemente entrata a far parte del gruppo lastre che KPG propone agli utilizzatori che preferisco- Kodak. Sono stati quindi presentati allo stand un plotter no la tecnologia termica che non richiede Encad a grande formato e la fotocamera digitale Kodak preriscaldamento, sono state invece esposte da due si- DCS 760. Per sottolineare le caratteristiche di quest’ulstemi diversi: un PlateRite 8600 B1 della Screen e un tima, Kodak e KPG hanno voluto trasformare una parte dello stand in studio fotografico dove un fotografo proTopsetter 74 B2 della Heidelberg. Ancora un’importante anteprima in occasione di fessionista ha ritratto i visitatori che lo hanno richiesto IPEX è stata la presentazione della nuova lastra Sword, insieme ai sosia degli attori cinematografici più amati che garantisce tirature lunghissime senza preriscalda- come Sean Connery, George Clooney, Marilyn Monroe, mento né cottura ed è caratterizzata da un’altissima ca- Jack Nicholson e Pamela Anderson. Le fotografie sono state stampate on-line in formapacità di resistenza all’azione dei solventi. Le novità tecnologiche cui i centri R&D di KPG to poster su di un plotter a colori Kodak 5260 a getto stanno lavorando attivamente sono state rappresentate d’inchiostro che offre una produttività di 45 mq/ora e all’IPEX da due prodotti attualmente in fase di test, sono state offerte come allegro ricordo dell’IPEX 2002 ovvero una lastra termica “no process” e una nuova la- a tutti coloro che lo hanno richiesto.
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FujiFilm presenta ad IPEX 2002 il computer-to-plate B1 Luxel V-9600CTP Violet
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Velocità incrementata per il CTP più veloce nella sua categoria Basandosi sul successo di vendite mondiali del si- straordinaria tecnologia Fujifilm Co-Res stema computer-to-plate Luxel P-9600CTP completa- SCREENING che permette alta qualità e aumento di mente automatico, Fujifilm ha presentato, ad Ipex produttività 2002, Luxel V-9600CTP una versione Violet nelle conUtilizzando il famoso sistema di scrittura multifigurazioni manuale, semi-automatica e laser di Fujifilm, il Luxel V-9600CTP lavora con automatica. Il sistema è il primo, della un singolo o doppio raggio laser consensocietà, che prende vantaggio dall’ultitendo un significativo aumento della ma tecnologia di immagine digitale, atvelocità di produzione delle lastre. traverso l’utilizzo di un laser a diodi di Quando le esigenze degli utilizzatori 30mW violetto (405 nm), nella forma cambiano, il sistema di scrittura può multi-laser facendone la macchina più essere aggiornato facilmente, in loco, veloce nella sua classe. da singolo raggio a doppio raggio laLa presentazione dell’apparecser. Nella struttura a 2 raggi laser a chiatura Luxel V-9600CTP è sta2.438 dpi, il sistema produce Via De Sanctis, 41 - 20141 Milano ta completata dall’introduzione fino a 32 lastre B1 in un’ora. Tel. 02/89582200 - Fax 02/89502717 della prima lastra Violet comAdatto per la stampa comResponsabile commerciale: elio.ramponi@fujifilm.it merciale di Fujifilm, la Brillia Responsabile tecnico: gianluigi.bersani@fujifilm.it merciale ad alta qualità, il LP-NV. Fabbricata con qualità, Luxel V-9600CTP offre anche velocità e flessibilità come suoi maggiori vantaggi, LP- un formato altamente flessibile, consentendo la proNV insieme al Luxel V-9600CTP offre una formida- duzione automatica di lastre dalla GTO ad ogni forbile combinazione agli stampatori alla ricerca di un mato B1 (70x100). Nelle configurazioni manuale e sistema CTP dai costi contenuti e con produzione di semi-automatica, il caricamento frontale della lastra lastre ad alta qualità. riduce l’ingombro, eliminando il fabbisogno del piano di alimentazione frontale. L’introduzione del nuovo CTP Violet è la risposta Entrambe le versioni manuale e semi-automatica alla ricerca dei clienti per ottimi rendimenti degli in- sono installabili in condizioni ambientali con luce di vestimenti. I vantaggi chiave del cliente che si presen- sicurezza gialla con filtro luminosità G10. Il sistema tano attraverso la Luxel V-9600CTP sono: completamente automatico - aumento della velocità con capacità di produrre Luxel V-9600CTP può contenere da 1 a 5 cassette lastre a livello ineguagliabile in linea, ogni cassetta contiene un massimo di 60 la- trattamento della lastra con luce di sicurezza gialla stre. Questo ottimizza la flessibilità degli operatori che - bassi costi di gestione del laser e di manutenzio- possono produrre lastre per differenti macchine da ne stampa e fa si che la lastra venga caricata, esposta e - tecnologia Violet multi-laser dal leader di merca- sviluppata in linea completamente in luce ambiente. to Fujifilm - capacità di aggiornamento veloce da 1 a 2 laser Il sistema può essere configurato con o senza - maggior area d’immagine tra i dispositivi B1 punzonatura all’interno del tamburo di scrittura, ed è (70x100) supportato da un’ampia gamma di RIP e opzioni per il - lastra fotopolimerica Violet in grado di essere cotta flusso di lavoro che includono: Celebrant Extreme, così da superare il milione di copie come tiratura Luxel Gateway e Valiano Rampage.
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Ad Ipex 2002 Creo annuncia nuove soluzioni che implementano la Networked Graphic Production Creo Inc. (NASDAQ: CREO; TSE: CRE) ha pre- sollecitudine le esigenze dei loro clienti. La prima versione del software Synapse Link versentato nuove soluzioni per la prestampa nel corso di IPEX 2002, la più grande fiera specializzata dell’anno rà sottoposta a beta test presso gli stampatori questa che si è tenuta a Birmingham, Regno Unito, dal 9 al estate. 17 aprile. Queste soluzioni mirano a migliorare la quaQuesta versione è dedicata alla raccolta di inforlità della stampa e ad aiutare gli mazioni dal database del flusso stampatori a massimizzare il di lavoro Prinergy® e all’inolvalore dei loro investimenti neltro delle stesse, tramite la tecnologia Creo per mezzo un’interfaccia JDF (Job della Networked Graphic Description Format, un formaProduction. L’iniziativa to CIP4) al sistema di gestione Networked Graphic Production apre la delle informazioni Hagen OA™ di Creo Italia S.r.l. strada verso un ambiente integrato, Printcafe Software, Inc. Grazie all’adozioVia Pisa 250 collaborativo che snellisce i cicli di stam- 20099 Sesto San Giovanni ne di questo formato e alla diffusione pubMilano - Italy pa, riduce i tempi di lavorazione e blica di questa interfaccia, il software Tel: +39 02 262 59 77 minimizza gli errori in fase di stampa. Creo Fax: +39 02 262 59 229 Synapse Link consentirà ad altri sistemi offre dimostrazioni di questa iniziativa con MIS e ai sistemi personalizzati degli le sue soluzioni per flussi di lavoro, stampatori di integrarsi con i sistemi di flusdispositivi CTP e di esposizione film, sistemi di stam- so di lavoro di prestampa di Creo. pa su richiesta e sistemi di gestione delle informazioIl software Synapse™ Prepare è stato potenziato ni, per facilitare una migliore comunicazione e una in modo da consentire ai designer creativi di lavorare migliore gestione della produzione. in lingue diverse dall’inglese alla realizzazione di file PDF pronti per la produzione, rispondenti alle esigenNuova serie di software Synapse ze degli stampatori. Il software Synapse Prepare è ora disponibile in francese, spagnolo e tedesco. Synapse I potenti strumenti software Synapse™ fungono Prepare consente agli stampatori di snellire il procesda “connessioni intelligenti” con la Networked Graphic so di creazione e di presentazione dei file, eliminando Production. Il più recente strumento della serie Synapse gli errori e riducendo i tempi di esecuzione dei lavori. è il software Synapse™ Link, che scambia dati di La versione 3.5 del portale Internet Synapse™ produzione e informazioni sullo stato dei lavori tra flus- InSite per la prestampa è ora disponibile in francese, si di lavoro per la prestampa e sistemi di gestione del- spagnolo, italiano, olandese, giapponese e cinese oltre le informazioni (MIS). In questo modo gli stampatori che naturalmente in inglese. Gli acquirenti di servizi hanno una chiara visione dello svolgimento delle ope- di stampa utilizzano Synapse InSite per la presentarazioni potendo accedere a tutte quelle informazioni zione remota di lavori, il monitoraggio dello stato dei necessarie per prendere decisioni rapide e precise in lavori, la collaborazione on-line, la stampa remota delle merito a preventivi, programmazione, fatturazione e prove e l’approvazione remota dei lavori di stampa gestione dell’inventario. Gli stampatori possono facil- nei flussi di lavoro Brisque™ e Prinergy. Questa vermente identificare ed eliminare processi inefficienti o sione migliora anche l’automazione, consentendo al procedure non redditizie e soddisfare con maggiore cliente di selezionare opzioni di elaborazione
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preconfigurate e di specificare in anticipo gli attributi del lavoro selezionando hot folder, caratteri o percorsi di ricerca delle immagini. La versione 3.5 migliora anche la comunicazione grazie all’aggiunta di Job Notes, che consente di allegare a un lavoro le sue specifiche particolari, consentendone la visualizzazione sia agli acquirenti dei servizi di stampa sia agli addetti alla produzione. È possibile aggiungere commenti a ogni stadio del ciclo di approvazione e produzione sia per la comunicazione interna che per quella esterna. Spire implementa la Networked Graphic Production Nel corso di IPEX è stata organizzata una dimostrazione tecnica dell’implementazione della Networked Graphic Production sui server a colori Spire™ mediante collegamento del portale Internet Synapse InSite per sfruttare i vantaggi del lavoro in collaborazione che fanno risparmiare tempo con le applicazioni di stampa su richiesta. Il più recente server a colori Spire™ CSX2000 gestisce la macchina da stampa digitale a colori Xerox DocuColor 2060 per la stampa su richiesta di prodotti collaterali. Creo offrirà anche una dimostrazione del più recente server a colori Spire che pilota la macchina da stampa digitale Xerox DocuColor iGen3. Spire è l’unico server a colori di terzi che pilota la macchina da stampa DocuColor iGen3. Un flusso di lavoro migliorato assicura
l’ottimizzazione della produttività del server a colori Spire CSX2000 versione 2.0 per la serie di macchine da stampa digitali Xerox DocuColor 2000. La nuova versione comprende la funzione Graphic Arts Port (GAP), che migliora la connettività con formati di file di input per arti grafiche e funziona con i formati di file dei flussi di lavoro Prinergy e Brisque. In questo modo il server Spire può usare anche i formati di file per arti grafiche diffusi, quali TIFF, TIFF/IT e CT/LW. Grazie alla funzione GAP, i clienti possono lasciare intatto il flusso di lavoro esistente quando adottano la stampa digitale. Ora i lavori urgenti, a bassa tiratura o all’ultimo minuto possono essere trasferiti dalla stampa offset senza compromettere la produttività e mantenendo l’integrità dei file. È inoltre possibile stampare prove di lavori offset su una stampante digitale. La nuova versione del server a colori Spire presenta anche una funzione di ottimizzazione della rasterizzazione PDF per un sensibile miglioramento della velocità di elaborazione dei file Adobe PDF. La miglior soluzione di retinatura FM di tutti i tempi
Creo dimostra come, mediante l’utilizzo del software di retinatura FM StaccatoÆ, gli stampatori possano valorizzare al massimo l’investimento effettuato nella tecnologia di prestampa Creo. La retinatura FM è un processo di retinatura digitale che converte le immagini in piccolissimi punti di ugual dimensione e con spaziatura variabile. Questi minuscoli punti consentono di assorbire e riflettere in modo più efficiente la luce e generano una gamma tonale più ampia rispetto ai retini AM. L’uniformità ottenuta mediante le premiate teste di esposizione termica SQUAREspot™ di Creo utilizzate in combinazione con il software di retinatura (FM) fa di questa raffinata retinatura una realtà quotidiana sempre presente nei reparti di stampa. Creo ha di recente sviluppato la migliore soluzione di retinatura FM mai realizzata con retini da 10 micron. Il software di retinatura FM Staccato è uno dei componenti principali dell’iniziativa Value in Print. Migliora la stabilità dei colori in macchina e l’efficienza grazie all’elimiUna veduta dall’alto dello stand Creo all’IPEX 2002 di Birmingham
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nazione dei colori spot. La retinatura Staccato evidenzia i minimi particolari delle immagini in fase di stampa, eliminando le rosette delle mezzetinte e i moiré sulla retinatura. Combinato con la precisione di esposizione delle teste termiche SQUAREspot™, Staccato offre un’uniformità e una qualità impareggiabili a livello di prove e lastre. Il software Staccato soddisfa le esigenze di stabilità e qualità degli stampatori con macchine offset a bobina e a foglio e si è conquistato una buona fama nell’ambito della stampa commerciale, di quella editoriale, del direct mailing e della stampa di imballaggi e quotidiani. Con i retini FM Staccato è possibile stampare prove affidabili sulle stampanti di prove digitali retinate Spectrum Creo, nonché prove a colori sulle stampanti di prove a getto d’inchiostro IrisÆ Creo. L’ultima versione del nuovo flusso di lavoro per colore ICC La versione 2.5 del software Profile Wizard™ consente ai creativi e ai professionisti della prestampa di mantenere una precisione ottimale del colore su molti prodotti Creo. La nuova versione crea profili ICC detti “manyColors” per riproduzioni in quadricromia come Hexachrome®. Le prossime versioni supporteranno anche altri profili di colori multipli. La creazione di profili con manyColors consente di espandere la gamma cromatica e riprodurre accuratamente un’ampia selezione di colori vivaci e sottili, che possono essere definiti e visualizzati sui monitor, nonché stampati. In questo modo gli utenti di Profile Wizard possono estendere la gamma dei loro servizi al di là della semplice riproduzione in quadricromia per arrivare alla riproduzione ad altissima fedeltà. Espansione della serie di platesetter Lotem 800 Quantum Creo ha messo in commercio il platesetter Lotem™ 800 Quantum dotato della nuova velocità F-speed, che consente di esporre 16 lastre all’ora. Per gli stampatori commerciali con esigenze di minore produttività, questo modello offre un sistema automatico di qualità a un prezzo più contenuto. Il platesetter Lotem 800 Quantum incorpora il più avanzato sistema di automazione disponibile sul mercato, incluse le
configurazioni a cassette multiple, la punzonatura in linea e la rimozione dell’interfoglio. Offre inoltre l’opzione di stampa di prove digitali retinate su Spectrum. Lancio di un rivoluzionario sistema CTP a 4 pagine Creo è oggi in grado di fornire inedite prestazioni agli stampatori con esigenze di CTP da 4 pagine grazie alla commercializzazione mondiale del nuovo platesetter Lotem™ 400 Quantum. Il platesetter Lotem è dotato di esposizione termica, SQUAREspot™, alta produttività e una capacità di carico che può superare le 150 lastre di tre diverse misure. È stata sviluppata una nuova opzione per il caricamento automatico del Lotem 400 Quantum da un’unica cassetta di oltre 50 lastre. Il platesetter presenta inoltre un’unità opzionale a cassette multiple, punzonatura in linea e sviluppatrice in linea. Il Lotem 400 Quantum, pilotato da sistemi di flusso di lavoro Brisque™ o Prinergy™ consente una stampa della massima qualità e di elevata produttività. Nuovo fotoplotter Dolev 800V4 La tecnologia avanzata e le nuove funzioni hanno migliorato la produttività del fotoplotter a 8 pagine più diffuso al mondo. La tecnologia brevettata a raggio multiplo applicata al nuovo fotoplotter Dolev® 800V4 aumenta la produttività addirittura del 125% rispetto ai Dolev™ 800V2. L’immagine è generata mediante raggi laser doppi, disposti in parallelo, che consentono una produzione di 39 pellicole in formato di stampa da 8 pagine all’ora con risoluzione a 2.540 dpi. Anche le nuove schede Turbo Screening veloci e il sistema di caricamento e scaricamento più rapido contribuiscono all’aumento della produttività. La versione beta del fotoplotter Dolev 800V4 sarà disponibile nel corso di questo mese. La nuova applicazione Leaf oXYgen amplia la gamma di soluzioni per dorsi di fotocamere digitali Leaf Creo annuncia l’uscita dell’applicazione Leaf™ oXYgen che fornisce un flusso di lavoro a colori migliorato per dorsi di fotocamere digitali Leaf™. Que-
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sta applicazione fornisce strumenti professionali di elaborazione delle immagini e stampe di prove a video in grado di assicurare che le immagini catturate con i dorsi digitali Leaf vengano stampate con una qualità elevata. Leaf oXYgen incorpora le tecnologie dell’applicazione di scansione EverSmart™ oXYgen. L’applicazione Leaf oXYgen snellisce il flusso di lavoro di tutti i prodotti Leaf dalla cattura delle immagini alla stampa. L’applicazione supporta dati a 16 bit con gestione completa del colore ICC così da offrire una maggiore produttività, flessibilità e costante qualità delle immagini. Il particolare meccanismo ICC del collegamento delle periferiche consente di salvare ogni modifica del colore per un futuro impiego su immagini appartenenti alla stessa serie di scatti. Potenti strumenti professionali per l’elaborazione delle immagini come la correzione del colore HSL, curve LS, modifiche in modalità RGB, CMYK e LAB e le maschere del colore consentono di ottenere un flusso di lavoro flessibile che offre all’utente il controllo totale sulla qualità dell’immagine. Il flusso di lavoro per imballaggi offre un’applicazione completamente integrata Step-andRepeat Pandora™ 1.5, una potente soluzione per il layout per imballaggi basata su formato PDF, è integrata nella versione 2.1 del flusso di lavoro Prinergy Powerpack™. Potente programma step-and-repeat e applicazione nidificata di ScenicSoft, Pandora™ 1.5 supporta completamente il formato PDF 1.4 e ottimizza automaticamente la superficie dei fogli di stampa per la stampa di etichette, cartoline e imballaggi. Le nuove funzionalità flessografiche in Prinergy Powerpack La Versione 2.1 del flusso di lavoro Prinergy
Powerpack comprenderà alcune funzionalità migliorate destinate a risolvere le esigenze degli stampatori flessografici, cartotecniche e fotolito specializzati. Questa versione include come funzionalità standard la retinatura angolata flessografica con inclinazione di 7,5 gradi e la scalabilità vettoriale. Le funzionalità flessografiche opzionali comprendono la retinatura MaxTone™, che consente riproduzioni dei punti delle alte luci di elevata qualità e la retinatura delle tinte piatte in modo da ottenere una riproduzione più morbida delle ombre. Un’altra funzione, il dimensionamento dei dati rasterizzati, utilizza un avanzato algoritmo per fornire agli utenti di Prinergy Powerpack una soluzione di scalabilità universale per tutte le esigenze del flusso di lavoro. Il nuovo strumento DotShop, fonte di flessibilità Due nuove funzionalità della versione 2.1 dello strumento DotShop™ consentono agli utenti di applicare caratteristiche differenti a singoli oggetti PDF, per esempio, abbinando retinatura FM e AM o utilizzando due retini AM su un unico lavoro per ottenere un effetto artistico. Nel corso di IPEX Creo offrirà dimostrazioni degli strumenti DotShop™ e DotShop™ Composer. Nuovo flusso di lavoro Prinergy Powerpack di livello economico Creo presenta una nuova configurazione economica del flusso di lavoro Prinergy Powerpack. Questa nuova configurazione con server unico offre funzionalità di base per imballaggi e gestione del flusso di lavoro produttivo per macchine d astampa flessografiche a bobina stretta e macchine offset con sistemi computer-to-plate di piccolo formato. Tra le funzionalità di questa configurazione compatta figurano il trapping, step-and-repeat, normalizzazione, ri-
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Una particolare immagine panoramica dello stand Creo all’IPEX 002
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produzione ad alta risoluzione e soluzioni di retinatura flessografica oltre alla connettività per la stampa di prove. Il flusso di lavoro economico Prinergy Powerpack va ad aggiungersi alla serie di soluzioni per imballaggi comprendente server unico, configurazioni di fascia media e alta per cartotecniche e laboratori specializzati in imballaggi, nonché configurazioni complete per la prestampa di imballaggi.
Creo sta inoltre per mettere in commercio un nuovo modello ThermoFlex per esporre lastre fino a 90 x 120 cm. Il sistema ThermoFlex™ 4048 sfrutta tutta la potenza dei già esistenti prodotti ThermoFlex. che forniscono lastre di qualità e uniformità senza pari ai clienti che utilizzano la flessografia in tutto il mondo.
ThermoFlex, il più produttivo sistema CTP
Sono ora disponibili online i servizi di assistenza tecnica di Creo che consentiranno ai clienti di migliorare la produttività. eCentral™Internet Services, il portale aziendale di Creo basato sul Web, consentirà ai clienti di massimizzare il reddito sugli investimenti nella tecnologia Creo mediante rapporti informativi aziendali, il supporto in linea, la formazione e strumenti per la condivisione di informazioni. Creo continuerà a migliorare i servizi Internet eCentral in collaborazione con i suoi clienti. I clienti che dispongono di PC con accesso a Internet possono accedere a dati significativi sul portale di servizi Internet eCentral. A questo scopo non è necessaria alcuna esperienza particolare di carattere hardware, software o tecnico.
Grazie alla maggiore velocità di esposizione, ThermoFlex™ 5280V, il più grande sistema della famiglia Creo dei computer-to-plate per flessografia, è diventato il leader di settore per la produttività. Il sistema ThermoFlex 5280V è in grado di arrivare a una velocità massima di esposizione superiore ai 5,5 metri quadrati all’ora, con un incremento del 38% rispetto al modello precedente. Combinato con l’efficiente sequenza di caricamento e scaricamento esistente, ThermoFlex supera tutti i prodotti concorrenti a livello di produttività.
Nuove risorse in linea per i clienti europei
Tecnologie Creo in produzione ad Ipex 2002 Ad Ipex veniva stampato quotidianamente un giornale a colori IPEX DAILY di 32 pagg., prodotto in 10.000 copie e distribuito in fiera. Questo giornale veniva prodotto interamente in fiera. Il contenuto editoriale era prodotto dai giornalisti di PrintWeek (una delle due piu’ importanti riviste di settore in UK) direttamente sullo stand di PrintWeek. Uno stand KPG era dedicato alla prestampa con un sistema di flusso di lavoro Creo Prinergy + CTP Lotem 800 Quantum con esposizione su lastre termiche KPG Gold. Ogni pomeriggio una macchina da stampa Komori stampava il giornale. Anche il finishing avveniva all’interno di Ipex e il giornale era pronto ogni mattina per la distribuzione. Molti prodotti Creo sono stati utilizzati per la prestampa: il dorso digitale Leaf, il software Synapse Prepare per la preparazione dei file PDF, Synapse Insite per la gestione e l’approvazione della prova colore, sullo stand di PrintWeek, il flusso di lavoro Prynergy e il CTP Lotem 800 Quantum sullo stand KPG, Synapse Link e Hagen (di Print Cafè) per registrare tutti i passaggi di produzione ai fine della fatturazione.
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Tera Digital Publishing (Italia) ha chiuso il 2001 Deutschland GmbH con sede ad Amburgo in Germacon un fatturato pari a Euro 5.300.000,00, con un in- nia e della Tera DPI, S.L.U. dislocata a Madrid in Spagna. Tutte e tre le nuove filiali promettono molto bene. cremento del 42% rispetto al fatturato del 2000. “Le prospettive di vendita erano in realtà superio- Tera Asia Pacific, in particolare, ha già portato a casa ri”, commenta Luca Mazzieri, Direttore Finanziario i sui primi due ordini. Si tratta del gruppo malese, The di Tera Digital Publishing, “ma non possiamo lamen- New Straits Times, ed è il più grosso ordine nella storia di Tera Digital Publishing e del tarci. Lo scorso anno, ed in condizioni economiche Philippine Daily Inquirer. Ne coninternazionali forse più favorevoli, abbiamo risegue la naturale assunzione di nuolevato un incremento del fatturato del vo personale qualificato quale 16%. Il fatto che nel 2001 la situaAndreu Fortuny Balaguer (ex zione sia ulteriormente miUnisys) a capo della filiale di Magliorata, significa che la drid ed Axel R. Paesike società continua a crescere (ex Alfa Scangraphic) a in maniera positiva”. capo della filiale di ”Non dimentichiamo Amburgo mentre il pertuttavia” aggiunge Robersonale malese è ora a to Antoniotti, Presidente di quota 8 tra vendite e supTera “che stiamo parlando Tera Digital Publishing S.p.A. porto.” soltanto del fatturato Italia. Via Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia “Per il 2002 contiaIl fatturato consolidato di Tel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 38 00 81 19 mo di incentivare ulteTera nel mondo si attesta e-mail sales@teradp.com infatti sui 15 milioni di riormente la nostra preEuro. Le vendite all’estero hanno subito un incremen- senza sul territorio italiano, magari con un importante partnership, o comunque migliorando la vendita diretto del 72% nel 2001”. “Ritengo” continua Antoniotti “che la società ab- ta. Per quanto riguarda il mercato internazionale, vedo bia fatto un grosso balzo avanti. Nel 2001 abbiamo molto bene il business in Germania, Spagna e Asia. L’America è un po’ il nostro punto debole, ma ci aperto 3 nuove filiali internazionali. Si tratta in ordine cronologico di fondazione, della Tera Asia Pacific Sdn stiamo lavorando, e se Dio vuole il 2002 sarà l’anno Bhd con sede a Kuala Lumpur in Malesia, della Tera della grande svolta” conclude Antoniotti.
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Tera Digital Publishing Italia SpA chiude in saldo attivo il 2001
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FujiFilm presenta cinque nuove lastre ad IPEX 2002
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Segnali di consumo in continua crescita per le lastre CTP
l’operatore può gestire il lavoro in condizioni simili a quelli che attualmente usa nella preparazione delle lastre analogiche. LP-NV ha le stesse caratteristiche di stampa delle lastre LP-N3. Presenta anche una nuova tecnologia di sviluppo, che migliora la resistenza ai chimici usati in sala stampa, aumentando la durata dello sviluppo e diminuendo i residui che si formano nello sviluppo. Le caratteristiche delle prestazioni delle lastre Brillia LP-NV sono ottimali per il nuovo sistema CTP violet di Fujifilm, presentato anch’esso all’IPEX 2002.
Fuji Photo Film sta facendo significativi progressi e aggiunge ulteriori lastre che sono state presentate al’ IPEX 2002. Attraverso la presentazione di un nuovo procedimento e con l’introduzione delle lastre termiche “senza sviluppo”, delle lastre violet e fotopolimeriche, la società ha dimostrato il suo impegno a offrire ai clienti una vasta gamma di soluzioni piuttosto che spingerli verso un’unica tecnologia. Nello stand della Fujifilm, in Lastre fotopolimere Brillia LPIPEX, c’è stata un’intera area deN3 per la stampa commerVia De Sanctis, 41 - 20141 Milano dicata alle lastre e alle loro tecciale Tel. 02/89582200 - Fax 02/89502717 nologie dove Fujifilm ha dimoResponsabile commerciale: elio.ramponi@fujifilm.it strato la sua flessibilità per for- Responsabile tecnico: gianluigi.bersani@fujifilm.it Fujifilm ha migliorato la nire ai clienti lastre adatte ai molproduzione di lastre teplici sistemi CTP già esistenti. fotopolimere negative con l’introduzione della Brillia Tutte le nuove lastre incorporano la tecnologia LP-N3, prodotta per lavorare con prestazioni ottimali Multi-Grain brevettata dalla Fujifilm, garantendo una con il CTP Luxel P-9600CTP della Fujifilm. costante stampabilità e un risultato di alta qualità di Riducendo gli effetti di rifrazione luminosa, stampa. Fujifilm ha migliorato sia la latitudine di esposizione che la qualità dell’immagine per i sistemi CTP a tamLastre fotopolimere violet Brillia LP-NV per la buro interno. In aggiunta, LP-N3 ha un nuovo strato stampa commerciale sensibile e una nuova tecnologia di sviluppo che migliora la resistenza ai chimici di stampa, incrementanLe prime lastre violet di Fujifilm sono studiate per do la durata dello sviluppo e riducendo i residui nello fornire prestazioni ottimali usando sui CTP un laser sviluppo. Le nuove lastre consentono una nitida e prediodo da 30mW. Le lastre digitali Brillia LP-NV sono cisa formazione del punto, diminuendo l’ingrossamensensibili al laser viola con esposizione a 405 nm. to e riproducendo perfettamente i punti minimi ed i Testata secondo i rigorosi standard Fujifilm, la la- tratti. Con una tiratura fino a 200.000 copie (1.000.000 stra Brillia LP-NV fornisce una buona prestazione di con la cottura), la Brillia LP-N3 è studiata per essere stampa e permette lunghe tirature fino a 200.000 co- usata sui CTP che usano laser Argon 488nm e FD Yag pie (1.000.000 con la cottura) per un’alta qualità nelle 532nm. applicazioni della stampa commerciale. La tecnologia violet permette agli operatori di trattare e preparare la Lastre senza sviluppo (processless) termiche lastra LP-NV Brillia con luce di sicurezza gialla (fil- Brillia LD-NS per la stampa commerciale tro G10) che elimina la necessità di operare in un ambiente completamente al buio. Questo significa che La Fujifilm ha progettato le lastre termiche Brillia
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Lastre termiche Brillia LH-PSE per la stampa commerciale La Brillia LH-PSE è una lastra termica per lunga tiratura che può subire il processo di cottura, raggiunge la tiratura di 200.000 copie (1.000.000 con cottura). È studiata per dare delle prestazioni ottimali sui sistemi con laser termico a 830 nm IR. Questa lastra permette una estesa latitudine di trattamento, compresa la compatibilità con le lastre convenzionali VPS-E e VPL-E di Fujifilm.
Prodotta nello stabilimento Fujifilm di Tilburg (Olanda), la Brillia LH-PSE offre una maggiore resistenza alle graffiature del grafismo e del contrografismo e supporta scritture alla lineatura di 200 lpi (78 linee/cm) con una riproduzione del punto dal 1% al 99%. Lastre fotopolimere Brillia LP-NN2 per i quotidiani In aggiunta, FUJIFILM ha presentato una nuova lastra CTP progettata in maniera specifica per il mercato dei quotidiani – la Brillia LP-NN2. La nuova lastra, che riduce l’allargamento del punto in fase di scrittura e migliora la resistenza dell’emulsione durante la stampa, lavora con laser blu/verde 488532 nm e permette tirature fino a 300.000 copie. Quando viene sviluppata, la Brillia LP-NN2 ha un buon contrasto, che permette agli operatori di visualizzare rapidamente la presenza di errori prima di andare in stampa, riportando un risparmio di tempo e di costi. Questa caratteristica fa si che le lastre siano leggibili dai lettori lastra per il settaggio automatico della inchiostrazione.
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LD-NS senza sviluppo per supportare gli operatori di stampa per le basse tirature, l’alta velocità di esecuzione, l’alta qualità nel mercato della stampa commerciale. La lastra ha un’alta sensibilità di 200 mJ/cmq, tiratura fino a 30.000 copie ed è utilizzabile sui sistemi con laser termico a 830 nm IR. La lastra Brillia LD-NS supporta una lineatura di 200lpi con una riproduzione del punto dal 1% al 98%. La caratteristica di essere trattata dall’operatore a luce ambiente fa di questa lastra un prodotto molto versatile in questo settore in continuo sviluppo.
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Il gruppo editoriale SESAAB adotta Méthode
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Il gruppo editoriale SESAAB, che pubblica le testate quotidiane di L’Eco di Bergamo e di La Provincia (con le tre edizioni di Como, Lecco, Sondrio), ha scelto il sistema editoriale Méthode di EidosMedia per la gestione dell’edizione web dei suoi quotidiani: www.ecodibergamo.it e www.laprovincia.it . Con sede a Bergamo, il gruppo SESAAB ricopre gata alle specifiche pubblicazioni, ne faccia la piattauna posizione preminente sul mercato media italiano, forma ideale per tutte quelle organizzazioni che desipubblicando testate quotidiane e periodiche di carat- derino aprire nuove opportunità di business, tere regionale e gestendo televisioni e radio locali. razionalizzando ed ottimizzando la gestione interna dei “SESAAB si colloca ormai sul contenuti. Siamo certi che mercato italiano come gruppo Mèthode costituirà un valido supmultimediale, il cui business spazia porto tecnologico allo sviluppo del dalla stampa al web e al business di SESAAB”. broadcasting”, spiega Fausto EidosMedia S.r.l. Bossetti, Direttore Operativo di EidosMedia Viale Legioni Romane, 43 SESAAB. “L’attenzione costante 20147 Milano all’utenza del nostro territorio, ci porta tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 EidosMedia sviluppa sistemi sofiwww.eidosmedia.it continuamente a sviluppare nuove modasticati per la gestione della conoscenza info@eidosmedia.com lità di distribuzione delle informazioni.” in ambito corporate ed editoriale. Méthode “Abbiamo scelto la soluzione Méthode è un sistema di Knowledge Management, di EidosMedia per avere uno strumento in grado di basato su XML, tecnologia ad oggetti e architettura consentirci una pubblicazione rapida ed efficiente dei distribuita su più livelli. Offre funzionalità innovative nostri giornali on-line”, aggiunge Enrico Franzini, Di- per la creazione di contenuti in ambienti cross-media, rettore Tecnico di SESAAB. “Aggiungerei però che, che comprendono la stampa, il web, la TV, la radio e in virtù delle caratteristiche di Mèthode, siamo certi di la syndication. Concepito per essere una piattaforma arrivare a disporre di una piattaforma cross- enterprise valida in qualunque settore di mercato, redazionale, in grado di potenziare e razionalizzare la Méthode è stato specializzato per rispondere alle negestione delle informazioni all’interno del gruppo”. cessità dell’industria Editoriale e Media, creando un SESAAB utilizzerà il modulo di Web Publishing ambiente integrato ed ergonomico in cui gruppi di ladi Méthode, interamente basato sullo standard voro virtuali possono accedere all’informazione, sviXML, per creare la versione on-line delle testate del luppare conoscenza e produrre contenuti da distribuigruppo, consentendo alla redazione web la prepara- re contemporaneamente su canali diversi di pubblicazione di contenuti e l’impaginazione interattiva di pa- zione. Méthode è già stato adottato da Il Sole 24 ORE, gine web. RCS, Tiscali, Adnkronos,HDPNet,F.C. InternazionaInoltre, gli articoli pubblicati sulle versioni cartacee le in Italia e dal Gruppo Correo in Spagna. dei quotidiani verranno estratti dal sistema editoriale dei due quotidiani per essere poi trasformati in XML, SESAAB memorizzati in Méthode e pubblicati su Web, il tutto Fondato nel 1880, il gruppo SESAAB costituisce tramite un processo interamente automatico. In questo modo, Méthode potrà servire il gruppo anche come una delle maggiori aziende editoriali multimediali italiane su scala regionale. Ha sede a Bergamo, con dinaturale archivio digitale del pubblicato. “Non vi è alcun dubbio”, commenta Gabriella versi uffici nelle principali città del Nord Italia. Le atFranzini, General Manager di EidosMedia, “ che l’ar- tività di SESAAB vanno dalla pubblicazione di quotichitettura multi canale di Méthode, unita ad una ge- diani e periodici alla gestione di radio e televisioni lostione di contenuti indipendenti dalla resa grafica le- cali.
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La scorsa settimana, Tera Digital Publishing è sta- grazione con le aziende locali. Il MSC è il primo passo di un progetto a tre fasi ta ufficialmente ammessa allo Stato di MSC (Multimedia Super Corridor) da parte del governo che prevede la creazione di un “corridoio virtuale” sul malese. Tera Digital Publishing S.p.A. nasce nel 1990 quale costruire una comunità multinazionale di aziene rappresenta oggi uno dei fornitori chiave di sofisti- de ad alto valore tecnologico, in grado di dar vita ad cate tecnologie software per il mercato editoriale e della una rete di “cittadelle” informatiche. Su questo ambizioso progetto si fonda la scommesprestampa in tutto il mondo. Le installazioni di Tera sa del governo malese di portare la sono oggi più di 200 a livello internazionale. nazione in testa alla corsa TERA Digital Publishing S.p.A. si all’informatizzazione del Sud Est avvale di 6 filiali disclocate in asiatico. I criteri secondo i quali vieEuropa, Asia, America e ne concesso lo stato Brasile. MSC ad una società Lo stato di MSC è il risono sei e fondamentalconoscimento che il govermente si possono sinteno malese, attraverso la tizzare nella volontà di Multimedia Development aiutare il Paese a svilupCorporation, rilascia alle parsi tecnologicamente. società che operano a Kuala Tera Digital Publishing S.p.A. In cambio il governo gaLumpur nel campo dell’inVia Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia Tel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 38 00 81 19 rantisce agevolazioni fiformatizzazione all’interno e-mail sales@teradp.com scali e l’utilizzo a basso del progetto Multimedia Super Corridor (MSC). Il Multimedia Super Corridor costo di infrastrutture. Ad oggi le società riconosciute di Kuala Lumpur fa parte di una strategia economica con lo stato MSC sono 627. L’elenco è lungo e ricco quinquennale del governo che ha come obiettivo prin- di nomi di prestigio internazionale, e da oggi anche cipale lo sviluppo tecnologico omogeneo del paese, Tera Asia Pacific Sdn Bhd figura tra le aziende accrefavorendo l’afflusso di intelligenza straniera e l’inte- ditate.
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Tera Asia Pacific Sdn Bhd ammessa allo stato di MSC (Multimedia Super Corridor)
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L’assistenza tecnica diretta “Nela” sbarca in Italia
Buone notizie per gli utenti delle macchine e delle installazione nel nostro Paese in linea a sistemi traditecnologie “Nela”: dalla fine di marzo la Lithosol spa, zionali o Computer to Plate (CTP), utilizzano un siimpegnata ad offrire ai propri clienti un’assistenza sem- stema video per garantire la assoluta perfezione nel pre più perfezionata nell’impiego dei prodotti e delle registro di piegatura e punzonatura. Due telecamere tecnologie che da molti anni commercializza, ha isti- leggono dei crocini di registro posti sui margini estertuito un servizio di avviamento e di ni della lastra e, grazie ad un sistema assistenza tecnica diretta e certificapneumatico e ad un piattello rotante, ta delle macchine e delle tecnologie correggono la posizione sui tre assi, “Nela”. quello longitudinale, quello laterale Gli interventi diretti, forniti sene quello trasversale, prima di operaza altri tramiti dall’azienda milanere piegatura e punzonatura. se, significheranno, per gli utenti delle oltre 100 installazioni “Nela” in Il customer-targeting Italia, maggiore velocità e costi molto più vantaggiosi rispetto ad interMarco Sacco, responsabile comDistributore esclusivo dei prodotti Agfa venti di tecnici stranieri. merciale di Lithosol Italia, la società Via Tolstoj 86 - Casella postale 27 I sistemi Nela, prodotti dalmilanese che in esclusiva da oltre 27 20098 San Giuliano Milanese (MI) l’azienda tedesca Brueder tel. 02 98490621 R.A. - fax 02 9842526 anni commercializza in Italia la venNeumeister GmbH, primi come quadita delle apparecchiature “Nela”, ha http://www.lithosol.it lità e affidabilità in Europa, operano dichiarato: “La disponibilità alla in Italia collegati in linea con tutti i sistemi analogici e personalizzazione è stata senz’altro uno degli argomenCTP, tra cui prodotti Agfa, Krause, Autologic e Creo. ti fort che ci hanno permesso di installare negli ultimi anni oltre 100 impianti Nela nelle stamparie dei quotiDai quotidiani al commerciale diani italiani, e che ci danno la convinzione di poter ottenere analoghi risultati presso gli stampatori comLe operazioni di punzonatura e piegatura assumo- merciali”. Un vero e proprio “plus”, quello dell’azienno oggi un importanza cruciale, con il diffondersi del- da tedesca, in fatto di customer-targeting. la tecnologia CTP: i sistemi Nela seguono da protagoOgni macchina Nela, infatti, può essere un progetnisti il diffondersi della tecnologia CTP nei quotidiani to a sé stante: il reparto progettazione, che si avvale nell’ultimo decennio, e oggi stanno riscuotendo un dei più avanzati programmi CAD, può intervenire sulla ottimo successo anche nel settore commerciale, pres- struttura base della macchina per inserire le varianti so stampatori che utilizzano sia offset da foglio che richieste dal committente, sia che si tratti di una macoffset da bobina. china “stand alone”, sia che debba essere inserita in L’integrazione delle più avanzate tecnologie elet- una linea automatica di trattamento delle lastre, daltroniche con la massima precisione meccanica sono il l’esposizione alla piegatura senza alcun intervento mix punto di forza sul quale il costruttore tedesco di manuale, sia che debba essere collegata ad un sistema Nela ha costruito i propri risultati. Le macchine del- Computer to Plate, da qualunque fornitore esso prol’ultima generazione poi, quelle contraddistinte dalla venga. sigla VCP e molte delle quali in opera tra le oltre 100 Questa estrema versatilità è una dote che non è fa-
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Nela e il suo programma di produzione La Brueder Neumeister GmbH, meglio nota sul mercato delle arti grafiche con il nome “Nela”, è una società che vanta una lunga storia nel settore. Fondata nel 1938 dai fratelli Neumeister, è oggi condotta dalla seconda generazione, rappresentata da Manfred Neumeister. Nella sede di Lahr, cittadina del Sud della Germania, oggi occupa oltre 250 dipendenti. Da due anni è attivo anche lo stabilimento negli
U.S.A., nel Minnesota, per il mercato americano. Tra le più importanti applicazioni per il settore de quotidiani, sono da segnalare: - Nela VCP 2001 e 2002, piegatrice e punzonatrice totalmente automatiche con registro video; semiautomatiche nella versione II. - Nela RAO piegatrice e punzonatrice totalmente automatiche. - Nela VAP 501 punzonatrice automatica. - Nela HAO piegatrice semiautomatica Per il settore commerciale: - Nela Multivario piegatrice semiautomatica a formato variabile - Nela Autoregister V, punzonatrice automatica con registro video per pellicole e carta fotografica.
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cile trovare in una azienda tedesca: per Nela è invece stata una delle chiavi del successo. Insieme alla precisione teutonica nella costruzione delle sua apparecchiature e alla proverbiale teutonica robustezza, Nela garantisce senz’altro un buon cocktail per il successo.
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Un 2001 pieno di soddisfazioni per Kodak Polychrome Graphics Lo scorso 21 febbraio Kodak Polychrome Graphics Matchprint™, dedicata alle prove colore, insieme allo ha organizzato a Milano una conferenza stampa per stabilimento produttivo Imation di Weatherford, in illustrare i risultati del bilancio al 31 dicembre 2001 e Oklahoma. La transazione è stata ratificata alla fine le prospettive per il 2002. Nell’occasione, il direttore dell’anno, dopo l’approvazione delle autorità internagenerale per l’Italia di Kodak Polychrome Graphics, zionali antitrust e di controllo. A partire dal primo gennaio del 2002 è così iniziaMarco Guerci, ha riferito ta l’integrazione delle due degli ultimi sviluppi e dei società. Lo staff proveprossimi progetti delniente dalla Imation italial’azienda, che a sei anni Via del Pratignone 38/40 na, composto di sette persone, dalla sua nascita si conferma 50041 Calenzano (FI) è entrato a far parte del gruppo come uno dei maggiori fornitori di tel. 0558836200 - fax 0558836222 Kodak Polychrome Graphics a tutti prodotti e soluzioni per l’industria http://www.kpgraphics.com gli effetti, trasferendosi nella sede di della stampa, con più di 130.000 clienCinisello Balsamo. ti in oltre 100 Paesi, 7 centri di ricerca Grazie all’acquisizione della linea di tecnologie di e sviluppo e 14 unità di produzione, ed oltre 4.200 Imation dedicate alle prove colore, i clienti delle due dipendenti. società avranno a disposizione una gamma più ampia e completa di prodotti di alta qualità. Entrambe le azienIl bilancio 2001 e le prospettive per il 2002 de sono fortemente radicate nel mercato dell’industria Kodak Polychrome Graphics in Italia ha fatturato grafica internazionale, cui hanno sempre offerto solunel 2001 170 miliardi di lire, facendo registrare una zioni di indiscusso valore tecnologico e commerciale, crescita del 14% rispetto all’anno precedente. soprat- come provano anche i quattordici GATF InterTech tutto grazie ai risultati raggiunti nel campo delle tec- Awards che KPG e Imation possono vantare complesnologie termiche per CtP nel quale Kodak Polychrome sivamente. Graphics può considerarsi oggi leader incontrastato, sia per la vendita delle lastre, aumentata del 30% ri- CtP termico: una strategia vincente spetto all’anno precedente, sia per quella delle attrezzature. Nel descrivere brevemente la gamma dei prodotti Lastre tradizionali e film, pur non attraversando che Kodak Polychrrome Graphics propone al mercato una fase di crescita altrettanto rilevante, rappresenta- delle arti grafiche, Querci si è soffermato con particolare attenzione al CtP termico. Proprio l’Italia infatti, no tuttora una quota molto importante del fatturato Per il 2002 Polychrome Graphics prevede un anno è il Paese in cui si è registrato nel corso del 2001 il finalizzato al consolidamento delle posizioni raggiun- maggior tasso di crescita delle installazioni CtP a tecte e al perfezionamento della gamma di soluzioni of- nologia termica. ferte agli utilizzatori, che oggi è quanto mai ampia e Kodak Polychrome Graphics è leader mondiale completa. Nel corso dell’ultimo trimestre del 2001, nelle tecnologie termiche per CtP in termini di infatti, Kodak Polychrome Graphics ha acquisito tutte quantitativi prodotti e venduti, qualità e capacità prole attività del settore color proofing e color software duttiva di lastre termiche. Attualmente quattro della Imation Corporation - tra cui la linea utilizzatori di lastre termiche su cinque scelgono Kodak
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tro 3 soli tipi di lastre viola) La tecnologia termica offre la garanzia dell’esperienza e della diffusione sul mercato. Il 50% circa dei sistemi CtP installati in tutto il mondo utilizzano tecnologia termica. Le lastre sono in produzione effettiva da più di sei anni.
Il successo del CtP termico per i giornali Il 2001 potrà essere ricordato negli annali di Kodak Polychrome Graphics come l’anno del CtP termico per i giornali. A partire dalle prime due installazioni completate alla fine del 2000 presso la SIES di Milano del Gruppo Seregni e la Litosud di Roma del gruppo Farina, il numero delle installazioni è cresciuto in maniera rapida e costante fino a contare oggi, a distanza di un solo anno, ben 19 sistemi installati. · Litosud, Roma (2 unità) · Litosud, Bergamo (2 unità) · SIES, Milano (3 unità) · SATIM, Milano (1 unità) · Nuova SAME, Milano (3 unità) · STEM, Milano (1 unità) · STS, Catania (2 unità) · Il Piccolo, Trieste (1 unità) · Il Messaggero Veneto, Udine (2 unità) · Diffusioni Grafiche, Alessandria (1 unità) · Grafimedia, Taranto (1 unità) Tutte le installazioni utilizzano le lastre termiche digitali negative Kodak Polychrome Graphics ThermalNews. KPG OpenFlow: un prodotto “made in Italy” Nel corso della conferenza stampa Querci ha quindi presentato con soddisfazione i successi ottenuti dal nuovo prodotto KPG OpenFlow, un sistema di gestione digitale del flusso dei dati. KPG OpenFlow è un flusso di lavoro innovativo, a pagina singola, veloce, semplice da usare, altamente affidabile e compatibile con la maggioranza delle periferiche sia in ingresso che in uscita disponibili sul mercato (fotounità, CtP, fotoplotter e stampanti), senza limitazioni. KPG OpenFlow è basato su piattaforma hardware PC standard con tecnologia Pentium Intel o AMD Athlon e sistema operativo Windows NT (4.0
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Polychrome Graphics come fornitore. In Italia gli impianti CtP che utilizzano regolarmente le lastre Kodak Polychrome Graphics sono più di 150. Kodak Polychrome Graphics produce lastre termiche negli Stati Uniti, in Giappone e in Europa (Germania, Inghilterra e Bulgaria), garantendo quindi il miglior livello di disponibilità del prodotto e di rapidità nelle consegne. I centri R&D sono costantemente impegnati sia nel miglioramento dei prodotti esistenti che nella ricerca di nuove soluzioni, tra cui spiccano i progetti waterless e no process. I vantaggi del CtP termico sono molteplici e significativi: · Il CtP a tecnologia termica è compatibile con i processi convenzionali di preparazione delle lastre, si inserisce con facilità in configurazioni già esistenti e si collega con diversi tipi di sistemi sia in ingresso che in uscita. · Il trattamento delle lastre è semplice, si esegue in luce ambiente, non richiede prodotti speciali né sistemi di recupero dell’argento. Il flusso di lavoro è a lastra singola. · La tecnologia termica garantisce alta qualità, affidabilità, precisione, ripetibilità e certezza del risultato nella riproduzione delle immagini. L’incisione del punto è netta e definita, perfetta per i lavori a colori: non a caso questa tecnologia CtP è stata scelta da Creo per riprodurre retinature stocastiche di altissima qualità. L’alta qualità delle immagini permette di ottenere il massimo dei risultati in qualsiasi condizione di stampa. I tempi di avviamento sono più brevi e migliora il bilanciamento tra acqua e inchiostro. Si riducono di conseguenza i consumi di carta e inchiostro e i tempi di produzione. · La tecnologia termica offre un ottimo rapporto tra investimento e risultati. La produttività media dei platesetter termici è superiore di circa il 25% a quella dei sistemi a luce visibile. Le lastre garantiscono lunghe tirature anche senza procedimento di cottura. La qualità del prodotto stampato è identica a quella che si ottiene con i procedimenti tradizionali. · La tecnologia termica offre all’utilizzatore la più ampia possibilità di scelta: il mercato offre ben 37 modelli di platesetter e più di 15 tipi di lastre (con-
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Il KPG Cube OpenFlow Server
o 2000). Le funzioni di rippaggio utilizzano tecnologia Harlequin, la più usata al mondo, scelta da KPG per le superiori caratteristiche che la contraddistinguono. Il Rip Harlequin infatti, oltre ad essere sempre assolutamente identico per tutti i suoi numerosi distributori OEM, è velocissimo e consente di utilizzare numerose opzioni aggiuntive (CIP3, Trapping, Retinatura Stocastica, Gestione TIFF/IT ed altre) che soddisfano tutte le necessità dell’utilizzatore a costi concorrenziali. Per l’imposizione KPG propone Preps giudicandolo il più valido ed il più usato, anche se il sistema è compatibile con tutti i software di imposizione più diffusi. La gestione delle cianografiche da file già rasterizzati è basata su software specializzati, selezionati da KPG, che garantiscono risultati sicuri al 100% su tutti i più diffusi modelli di plotter e stampanti a colori. KPG OpenFlow comprende tutte le funzioni offerte fino ad ora soltanto dai flussi di lavoro dedicati, utilizzando però un sistema aperto, basato su software standard, la cui modularità consente al cliente di “costruire” il proprio sistema secondo le effettive necessità del momento,
ma anche di ampliarlo in seguito senza problemi né limitazioni. Per quanto riguarda invece l’hardware, gli specialisti KPG hanno ideato le nuove unità KPG Cube, estremamente pratiche e poco ingombranti, che riuniscono in poco spazio sia il processore che le espansioni hardware. Con KPG OpenFlow Kodak Polychrome Graphics offre agli utilizzatori una delle migliori soluzioni al problema della gestione del flusso di lavoro, innovativa, aperta, flessibile, con un ottimo rapporto tra costi e prestazioni, gestita totalmente dagli specialisti KPG per qualsiasi intervento ed espandibile in qualsiasi momento secondo ogni nuova necessità.
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Punch acquisisce la divisione colore della Xeikon
La società belga Punch International NV, fornitore Birmingham con il nome Chomapress, dando il via storico di Xeikon per i componenti elettronici e che all’affermazione della stampa digitale a livello induproduce e assembla sottosistemi e prodotti finiti in striale. Xeikon ha filiali in Francia, OEM per l’industria dell’elettronica e per il mercato delle arti grafidove ha ricevuto garanzie finanziarie dai creditori, mentre le altre fiche, ha siglato un accordo preliminare per l’acquisizione degli stabiliali di Germania, UK, USA e Giappone non hanno avuto problemi di limenti e di parte dei dipendenti NTG Digital srl debiti e continuano a operare nordella Xeikon NV. Sede di Milano: malmente. L’approvazione da parte dei Strada 2, Edificio C3 - 20090 Milanofiori Assago (MI) In Italia Xeikon è distribuita liquidatori della società produttel. 02 82 42 541 - fax 02 57511 893 da NTG Digital per le macchine trice delle macchine da stampa Sede di Roma: e colori e da Atlantic Zeiser per le digitale a colori in bobina DCP e Via Taro 39 - 00199 Roma macchine in bianco e nero. a foglio CPS è stata comunicata alla tel. 06 84 16 190 - fax 06 85 41 469 Punch il 7 marzo. internet: http://www.ntg.it Dopo essere stata interessata a rileAffidata ai tecnici e-mail: ntg@ntg.it vare la società con tutti i suoi debiti e insolvenze, la Punch aveva sottoposto la sua Lo staff mangeriale della nuova Xeikon offerta, in concorrenza con altre società tra cui la Man sarà formato dallo staff tecnico e della ricerca che aveva Roland. Alla fine l’ha spuntata la Punch che nel po- lanciato la Xeikon negli anni novanta: Jan van Daele, meriggio del 7 marzo ha firmato un accordo prelimi- che era direttore ricerche e sviluppo, assumerà la direnare che prevede il mantenimento del marchio Xeikon zione della società. per le macchine da stampa digitale e l’assunzione di La Punch International integrerà le attività delle 235 dipendenti. stampa digitale a colori nella sua divisione Professional Oltre allo stabilimento di produzione di Mortsel, Electronics, che concentra principalmente soluzioni per Punch acquisisce anche lo stabilimento di Heultje per il mondo delle arti grafiche come la Strobbe Graphics la produzione di toner, e tutti i diritti intellettuali e i che si occupa della costruzione di CtP per quotidiani brevetti, mentre non rileva le azioni che Xeikon pos- venduti in OEM. siede della Nipson France, produttrice delle macchine Punch intende rimettere subito in moto tutte le ata bobina in bianco e nero. Punch deciderà invece se tività della Xeikon per garantire una continuità nel acquisire anche le filiali americana e giapponese. servizio per tutti i clienti acquisiti e futuri. Il direttore generale e CEO di Punch, Guido Nessun problema all’estero Dumarey, ritiene questa operazione una importante acquisizione strategica per Punch con lo scopo di conXeikon fu fondata nel 1988 con una rilevante par- solidare la loro posizione nell’industria grafica. tecipazione del gruppo AGIF (Agfa Gevaert Nel 2001 il fatturato di Punch è stato di 110 milioInvestment Found) con l’obiettivo di sviluppare un bre- ni di Euro con un incremento degli utili del 94%, pari vetto per macchine da stampa elettrofotografiche a a 8,2 milioni di Euro. Il gruppo opera con 12 unità colori in bianca e volta su bobina e, nel settembre del produttive e impiega 2000 persone in 9 paesi e dal 1993 usciva con la sua prima macchina, che veniva 1999 è quotato al First Market del Brussels Stock presentata presso lo stand dell’Agfa all’IPEX di Exchange.
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In accordo con le decisioni precedentemente deliberate dal Consiglio di Amministrazione, giunge a conclusione la crisi della Xeikon con la vendita della divisione colore alla società belga Punch. La divisione bianco/nero (ex Nipson) resta ancora in amministrazione controllata. A Jan van Daele è affidata la direzione della nuova società.
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Fujifilm presenta a IPEX 2002 una soluzione software colore integrata Fuji Photo Film ha presentato ad IPEX 2002 una In un flusso SOOM, in cui lo spazio colore di uscita, il soluzione software integrata basata sullo standard ICC range tonale ed il gamut sono sconosciuti al momento e pensata per l’amministrazione ed il controllo della della scansione, il processo di digitalizzazione assicuripetibilità del colore dalla acquisizione dell’immagi- ra che tutto il range tonale ed i colori siano acquisiti. ne alla stampa con sistemi differenti. • ColourKit Editing non distruttivo – In un flusIl flusso di lavoro di Fujifilm basato so di lavoro SOOM, i dati dell’immagine digisu ICC è un sistema completo di gestiotale devono essere preservati fino alla dene del colore dalla scansione al processo finizione dei processi di output. Con finale di stampa. ColourKit, tutte le modifiche apportaLa soluzione è basata attorno a te all’immagine sono registrate nel proColourKit, software di gestione dell’imfilo e non nell’immagine ad alta risomagine; Celebrant Extreme, software di luzione. L’effetto delle modifiche può gestione del flusso di produzione; essere visualizzato a video ma i dati ColoManager software di gestione originali dell’immagine non vengoper la prova colore. no cambiati. Via De Sanctis, 41 - 20141 Milano La varietà dei sistemi digita• ColourKit Profilo di Tel. 02/89582200 - Fax 02/89502717 li di uscita disponibili oggi sul dettaglio – La funzione “ProResponsabile commerciale: elio.ramponi@fujifilm.it mercato ha incrementato la com- Responsabile tecnico: gianluigi.bersani@fujifilm.it filo di dettaglio” permette la plessità del controllo della qualiregistrazione delle caratteristità del colore tra le diverse uscite in pellicola e/o lastre che di dettaglio dello scanner e dell’originale in un e i sistemi di prova colore. profilo supplementare allegato all’immagine.Questo Il flusso di gestione del colore di Fujifilm assicura permette che il dettaglio venga ottimizzato per il il mantenimento della qualità del colore attraverso tutto dimensionamento ed il processo di output selezionati il processo di produzione. al termine della lavorazione. ColorKit attende al primo passo di questo flusso • ColourKit Spazio colore Virtuale – Lo spazio inglobando i profili ICC nelle immagini scansionate. colore dinamico di ColurKit permette all’operatore di Il secondo passo è controllato dal Celebrant Extreme visualizzare, editare, misurare e salvare le immagini che gestisce l’integrazione delle immagini profilate in RGB, CMYK, LAB con un click del mouse. all’interno di pagine composte con software quali Celebrant Extreme: Celebrant Extreme contiene tre Quark Xpress, e adatta i risultanti files PostScript o principali funzioni di amministarzione dei profili ICC: PDF al processo finale di stampa. Primer Colour Management; In-RIP Colour ManageColourKit: ad Ipex 2002 è stata presentata l’ulti- ment and Proofer Colour Management. ma versione di questo software di gestione colore, • Celebrant Extreme Primer - Celebrant Extreme ColourKit 2.3. Pensato per grafici e designers che la- Primer produce files PDF pronti per la stampa con tutvorano in ambiente “SOOM” - Scan Once, Output ti gli elementi convertiti nello spazio colore del sisteMany - ColourKit è l’unica applicazione veramente ma di stampa finale. Ciò consente che immagini RGB SOOM presente oggi sul mercato, che consente la o CMYK con profili ICC, immagini RGB o CMYK modifica delle immagine senza perdita di qualità. non profilate, immagini LAB, sRGB, vengano conPunti chiave di ColourKit: acquisizione immagini vertite nel medesimo spazio colore, come definito da efficiente e di alta qualità – ColorKit accetta immagi- un profilo ICC di output. Qualsiasi file PostScript può ni a 48 bit oppure a 24 bit (16 o 8 bits per colore RGB). essere convertito in un documento PDF con gestione
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del colore. • In-RIP ICC Colour Management – Permette l’amministrazione del colore ICC di files PDF e PostScript direttamente nel RIP. Queta funzione è specifica per i clienti che producono documenti per output su svariati tipi di sistemi di stampa con differenti requisiti colore. • Proofer ICC Colour Management – Attraverso questa funzione è possibile produrre la simulazione di prove di stampa su varie stampanti a colori, incluso Fujifilm PictroProof e le stampanti ink jet di largo formato quali HP ed epson. Celebrant Extreme contiene due differenti motori colore: uno standard ed un altro migliorato da Fujifilm. La versione potenziata di Fujifilm permette funzioni non presenti nel sistema standard ICC. ColorManager: software di gestione del colore per
prove digitali Fujifilm PictroProof, stampanti ink jet HP ed Epson. Essendo parte dell’impegno Fujifilm verso architetture aperte, ColorManager supporta un’ampia varietà di formati di input: TIFF, TIFF/IT, CT/LW, Brisque, Delta List, Art Pro, JPEG, PDF, PS, and EPS. Caratteristiche chiave di ColorManager: opzioni per profili – in aggiunta ai profili ICC, ColorManager usa profili 4-D dedicati per la conversione CMYK. Per la creazione dei profili possono essere generati fogli test a cui possono essere applicate modifiche quali: ingrossamento del punto e calibrazione della stampante per ottenere un accurato riscontro colore. • Proofing options – ColorManager genera files TIFF ad 1-bit che a secondo della stampante utilizzata produce stampe retinate od a tono continuo con simulazione del retino fino a 80 linne/cm.
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Creo presenta una nuova linea di scanner a letto piano professionali, più precisi, più veloci e più intelligenti Ad IPEX 2002 Creo Inc. (NASDAQ: CREO; TSE: negativi), per riflessione, diapositive con telaio, lavori CRE) ha presentato la linea di scanner a colori profes- al tratto, materiale stampato e pellicole retinate in sionali iQsmart™, che definisce nuovi standard in ter- mezzatinta. mini di rapporto prezzo/prestazioni ed eccelle in qualità, produttività e versatilità. Più veloci in termini di produttività “Gli scanner iQsmart incorporano l’eccezionale tecnologia Nonostante le dimensioni di scansione XY Stitch di Creo. compatte, gli scanner iQsmart A livello di qualità dell’immasono stati creati per la massima gine e prestazioni, sono migliori produttività e un carico di lavodegli altri modelli presenti sul ro notevole. Consentono di esemercato appartenenti alla stessa fascia di guire la scansione contemporanea di 96 Creo Italia S.r.l. prezzo” ha affermato Shuky Garibi, Diretdiapositive da 35 mm e di generare fino a Via Pisa 250 tore Generale delle Soluzioni di scansione 20099 Sesto San Giovanni 40 scansioni all’ora. Grazie al flusso di laMilano - Italy Creo. “Entrambi i modelli dello scanner voro parallelo del modello iQsmart_, non Tel: +39 02 262 59 77 iQsmart negano il mito secondo cui gli Fax: +39 02 262 59 229 è necessario effettuare alcuna scanner a colori professionali sono estreimpostazione. Mentre lo scanner acquisisce ed elabora una scansione, l’operatore mamente cari”. Gli scanner compatti iQsmart offrono risultati professionali, ovvero grandi ha totale accesso al software di scansione per volumi di produzione, una nitidezza uniforme, qualità visualizzare in anteprima e impostare l’immagine suce una riproduzione fedele dei colori, a un prezzo con- cessiva. Gli scanner iQsmart usano la connettività veniente. Soddisfano le esigenze dei professionisti FireWire per inviare i dati dell’immagine di cui si è dell’esposizione grazie all’uso delle tecnologie di eseguita la scansione, alla massima velocità, al comscansione avanzate che hanno contraddistinto la linea puter host. di scanner EverSmart™. Più intelligenti in termini di utilizzo Più precisi in termini di qualità dell’immagine Gli scanner iQsmart usano l’applicazione di Gli scanner iQsmart producono scansioni estrema- scansione oXYgen, che è stata sviluppata per fornire mente nitide di originali di qualsiasi dimensione e of- il massimo a frono un’autentica risoluzione ottica max di 5.500 dpi, livello di esposizione, flessibilità e produttività. su tutto il piano. L’esclusiva tecnologia di scansione Grazie a comandi intuitivi, all’automazione e alle XY Stitch di Creo garantisce una qualità uniforme tra- impostazioni intelligenti possono essere usati indistinmite un’esposizione più nitida. Gli scanner iQsmart tamente da principianti e professionisti esperti. L’apincludono un CCD inverso, che ha lo scopo di mini- plicazione di scansione oXYgen utilizza degli strumenmizzare l’accumulo di polvere e migliorare la qualità ti professionali per la modifica delle immagini e la dell’immagine. Consentono di eseguire la scansione prova a video con la gestione dei colori ICC di qualsiasi tipo di originale con risultati di alta quali- (International Color Consortium) completa. L’ecceziotà. Gli originali possono essere trasparenti (positivi e nale flusso di lavoro SOOM (scansione unica, uscita
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Nuova soluzione oXYgen DOT Grazie alla nuova e potente soluzione oXYgen DOT di Creo, lo scanner iQsmart3 è in grado di eseguire una deretinatura e una scansione copydot di qualità professionale. La soluzione oXYgen DOT usa gli algoritmi avanzati degli scanner copydot Renaissance Creo per integrare gli scanner a colori con prestazioni
Lo scanner Creo iQsmart3
di scansione copydot eccezionali (deretinatura digitale e copydot), funzionalità impareggiabili e una flessibilità del flusso di lavoro estesa. Fornisce un controllo completo e un’efficienza avanzata a qualsiasi flusso di lavoro copydot. Consente la registrazione completamente automatica, il ritocco copydot e un flusso di lavoro SOOM per il riutilizzo della pellicola retinata per più dispositivi di uscita. Più precisi, più veloci, più intelligenti A IPEX sono stati dimostrati due nuovi scanner iQsmart: iQsmart2 e iQsmart3. Rispetto a iQsmart2, iQsmart3 offre una risoluzione ottica maggiore, una produttività superiore e un flusso di lavoro avanzato. Gli scanner iQsmart funzionano con il sistema operativo MacintoshÆ OS X (e OS 9.2). In futuro iQsmart2 funzionerà anche con le workstation WindowsÆ. La piattaforma iQsmart fa di Creo il leader per eccellenza nella produzione di scanner. Tecnologia per scanner di primo piano La superiorità di Creo nel mercato degli scanner a letto piano di fascia alta si basa sull’innovazione tecnologica e su potenti soluzioni per il flusso di lavoro di scansione a colori. Con 12.000 scanner installati in tutto il mondo, gli scanner Smart e EverSmart Creo formano la più grande base di scanner a letto piano professionali di fascia alta installati nel mondo. Gli scanner iQsmart2 e iQsmart3 sono in mostra a IPEX, allo stand di Creo numero 650 e allo stand di Apple Computer, Inc. numero 428, entrambi nel padiglione 4. Per ulteriori informazioni su Creo e sugli scanner iQsmart, visitare il sito Web all’indirizzo www.creo.com/scanners.
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multipla) e gli autentici colori a 16 bit (entrambi disponibili sul modello iQsmart3) consentono di ottenere la massima qualità dell’immagine di cui si è eseguita la scansione sin dalla prima volta, anche nel caso di utenti meno esperti. Il flusso di lavoro SOOM aumenta inoltre la produttività e l’efficienza. L’immagine viene sottoposta a scansione una volta, quindi viene salvata nel formato DT (Digital ransarency, fotocolor digitale) a 16 bit. Il file così ottenuto può essere riutilizzato per scopi diversi, ogni qualvolta serve, senza compromettere la qualità o dovere rieseguire la scansione. Il flusso di lavoro SOOM di oXYgen consente inoltre un’autentica produttività su più turni e con più operatori, per gli ambienti di lavoro ad alta produttività.
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Unisys lancia Multimedia Content Manager, un nuovo servizio dedicato ai giornalisti
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La soluzione consente di disporre e gestire in tempo reale grandi volumi di informazioni indispensabili per supportare il lavoro di redazione Unisys, la società che fornisce servizi e soluzioni aziendali, Multimedia Content Manager permette, inoldi Information Technology in tutto il mondo, con tre, di gestire grandi volumi di dati che vengono indicizzati e archiviati in modo per39.000 professionisti in 100 manente per essere resi dispoPaesi, lancia sul mercato editonibili, tramite interfacce stanriale Multimedia Content Madard e personalizzabili, riducennager, una soluzione che condo al minimo lo sforzo di cersente di disporre e gestire, in care l’informazione desiderate. tempo reale, grandi volumi di UNISYS ITALIA spa Grazie a un data base coinformazioni, costituendo un Via B. Crespi 57 - 20159 Milano stantemente alimentato da sorvalido supporto per il lavoro di tel. 02/69851 - fax 02/6985588 genti informative ad alto tasso redazione. Multimedia Content Manager è una soluzione pro- di invio di notizie, Multimedia Content Manager dà gettata per raccogliere, normalizzare, filtrare e mette- all’utente la possibilità di gestire centinaia di ricerche re a disposizione degli utenti, in tempo reale, informa- full-text in contemporanea, utilizzando parametri di zioni provenienti da media differenti. Si tratta di una ricerca temporali o per approssimazione. Multimedia Content Manager rende, inoltre, disposoluzione modulare in grado di collezionare informazioni provenienti dalle fonti più disparate, agenzie nibile la funzione di avviso automatico, che segnala la stampa, telefoto, e-mail, file audio e video, pagine web, presenza di una notizia che risponde a un criterio riarticoli di giornale, documenti in formato Office, chiesto dall’utente, non appena viene recapitata dal HTML e XML e di normalizzarle in formati standard sistema. Multimedia Content Manager è basato sull’archiche consentono agli utenti di controllare, tramite un’unica interfaccia, tutte le sorgenti informative di- tettura client-server ed è disponibile su piattaforma Sun Solaris e Windows NT, sia con applicazioni PC sia sponibili. Progettato per integrarsi con tutte le applicazioni con terminali di nuova generazione.
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USA Today sceglie la soluzione APS Content Management System di Autologic Autologic APS Content Management System
La soluzione APS Content Management System è Agfa ha annunciato che il quotidiano USA Today, stata ideata per essere integrata con la soluzione APS controllato da Gannett, ha scelto APS Content Mana- Tera Publishing System oppure per essere utilizzata gement System di Autologic, un potente sistema di ge- come sistema di archiviazione dedicato. Grazie alla stione delle risorse digitali. La perfetta integrazione, tutti i soluzione APS Content Madati pubblicati in un’edizione nagement System consentirà – (storie, foto, pubblicità e paa USA Today di disporre di un gine complete) possono esseAGFA GEVAERT S.p.a. sistema per l’archiviazione re archiviati in una singola Divisione Graphic Systems del materiale pubblicitario, peroperazione senza che sia necesVia Grosio 10/4 - 20151 Milano mettendogli di migliorare il flusso sario un intervento manuale, semTel. 02.3074.220 Fax 02.3074429 di lavoro per la pubblicità digitale atplificando al massimo l’attività di venhttp://www.agfahome.com traverso la gestione delle risorse digitadita di foto e contenuti. li. APS Content Management System effettua la geLa soluzione APS Content Management System è stione dei lavori digitali e di tutti i loro elementi. Il un sistema libreria completamente integrato con il Web: sistema Autologic permette a USA Today di recupera- i dati vengono archiviati in un formato compatibile re gli annunci pubblicitari in una data successiva, an- con il Web (HTML/XML per le storie, GIF e JPEG che molto tempo dopo la data di pubblicazione, e di per foto e avvisi pubblicitari, PDF per le pagine e forpubblicarli nuovamente senza dover effettuare nuova- mati nativi per video e audio). Le ricerche possono essere effettuate usando qualmente il laborioso processo di produzione. Inizialmente il progetto sarà centrato sull’automazione, la gestione siasi browser Web standard come Netscape o Internet della memoria e il recupero degli annunci pubblicitari Explorer, rendendo possibile accedere sia dall’interno digitali e dei loro elementi: dalla creazione, passando che dall’esterno. per la produzione fino all’archiviazione finale. “APS Content Management System costituisce un Autologic, una consociata di Agfa ausilio tecnologico essenziale per il nostro flusso di lavoro. Questo sistema ci permetterà di allargare l’uso Nel dicembre 2001, Autologic Information della produzione pubblicitaria, e altre risorse, agli al- International, Inc. è diventata una consociata interatri dipartimenti, consentendoci allo stesso tempo di mente controllata di Agfa. migliorare i processi di produzione interna”, ha afferAttualmente Autologic rappresenta la sussidiaria mato Ron Cobbs, manager per le operazioni di statunitense di Agfa Group ed è considerata una delle prestampa presso USA Today. società leader a livello mondiale nel campo “Siamo lieti di lavorare su questo progetto insie- dell’imaging. Autologic progetta, produce, commercializza e me a USA Today”, ha dichiarato Al Brunner, presidente di Autologic. Brunner ha aggiunto: “la possibi- fornisce assistenza per sistemi basati su computer e lità di riutilizzare e rivendere le informazioni, concet- dispositivi di output che automatizzano le fasi di to sempre più importante per i giornali, costituisce il prestampa per quotidiani e qualunque altro tipo di punto forte della soluzione APS Content Management azienda che abbia bisogno di sistemi affidabili per delle produzioni elevate. System”.
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Quotidiano U.S.A. prova il sistema di archiviazione di Autologic
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Test positivi per il flusso di lavoro Energy
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Un test eseguito da esperti del settore al di sopra delle parti ha stabilito che Energy, realizzato da NTG Digital, è uno dei flussi di lavoro piú completi, semplici e affidabili presenti al momento sul mercato. Il test eseguito su Energy faceva parte di una serie to i controlli di un preflight stretto. Ogni fornitore di di analisi su diversi flussi di lavosoluzioni ha i “propri principi” per ro, con lo scopo di valutare le difcui, nel caso esaminato nel test, il ferenze e soprattutto la validità dei tecnico ha dovuto eseguire un’opeworkflow sia per i CtP sia per la razione di forzatura, azzerando i stampa digitale. controlli, altrimenti i file non sarebNTG Digital srl Energy è un sistema basato sul bero stati abilitati alla stampa. Tolti Sede di Milano: formato PDF e strutturato a i controlli, i file PDF sono pasStrada 2, Edificio C3 - 20090 Milanofiori Assago (MI) moduli personalizzabili. sati alla fase successiva di imtel. 02 82 42 541 - fax 02 57511 893 “I flussi di lavoro sono orposizione. Per il file PostScript, Sede di Roma: mai una realtà di mercato – sottoinvece, le cose sono andate piú Via Taro 39 - 00199 Roma linea Mauro Cellini, product manasemplicemente: Energy dopo averlo tel. 06 84 16 190 - fax 06 85 41 469 ger di NTG Digital per Energy trasformato in PDF secondo le proprie internet: http://www.ntg.it Workflow System – e determinano una impostazioni di distillazione, lo ha fatto e-mail: ntg@ntg.it scelta obbligata in presenza di sistemi CtP/ passare al preflight dove non si sono risconCtF o nella stampa digitale, dove il dato è digitale per trati errori. forza.” “Questa è un’opzione importante– dice Cellini – “Il nostro workflow, nato e sviluppato in Italia – perché permette di ricevere file PostScript che verranprosegue Cellini – si pone con obiettivi ben precisi no correttamente distillati in PDF dallo stesso che potremmo riassumere in alcune caratteristiche es- workflow Energy. senziali come la personalizzazione, l’espandibilità, la Con il modulo di imposizione è stata costruita la potenza e l’economicità; caratteristiche molto apprez- segnatura in cui sono stati posizionati tutti e quattro i zate dal mercato come dimostrano le oltre 80 installa- file e poi inviati al RIP. Prima di eseguire la stampa zioni in Italia. dei film, è stato possibile visionare il file “rippato” sul Nel test eseguito i file da elaborare erano quattro, monitor osservando le varie separazioni, senza risconsalvati nei formati PDF 1.3, PDF 1.4, PDFLibrary e trare problemi. PostScript. Per prima cosa sono stati caricati nella coda L’imposizione dei quattro file ha prodotto una fordi lavorazione i PDF, in tutte le versioni sopra specifi- ma di stampa completa di tutti gli elementi. cate e immediatamente Energy ha rilevato degli erroConfrontando i film dei quattro differenti formati, ri. Energy, infatti, in presenza di problemi, parcheggia salvati per eseguire il test, si è rilevato che PDF 1.3 e i file in cartelle di appoggio generando contempora- 1.4 sono identici. Differenze invece si rilevano conneamente un documento di spiegazione. Questo è frontandole con la versione PostScript e PDFLibrary. molto utile perché il sistema rileva automaticamente i La prima differenza, non imputabile al RIP, ma alla problemi connessi con la generazione del file origina- creazione del PDF, si è potuta osservare nell’immagile. Nel caso specifico del test, era prevalsa l’abitudine ne in cui il tratto è stato “ricampionato” a 400 dpi gedi lavorare sulle compressioni e sulle tecniche di ab- nerando una perdita di dati; come detto, questo non è bassamento della risoluzione, cosa che non ha supera- avvenuto per il file PostScript poiché elaborato con
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parametri che hanno prodotto un risultato migliore dal punto di vista qualitativo. Questa esperienza è stata utile per comprendere che conviene non abbassare tanto la risoluzione dei tratti perché questo potrebbe interferire con la retinatura finale. Nell’immagine riprodotta, i fulmini nella mano della donna hanno rispettato la sovrastampa in tutte e quattro le versioni dei file. I testi sono invece in foratura, ma per un errore di impostazione all’interno di InDesign nella preparazione del file. L’immagine a scala di grigi è stata correttamente stampata. La conversione in RIP dei colori Pantone e spot è corretta. Per le immagini MI-maschera e MI-illustrator non
sono state rilevate differenze qualitative; è ingiustificato quindi il ricorso alla massima qualità in fase di salvataggio del file Illustrator che appesantisce solo i tempi di elaborazione. Riassumendo, gli obiettivi del test sono stati pienamente raggiunti in maniera soddisfacente e il RIP ha dimostrato di saper fronteggiare egregiamente non solo immagini critiche, ma anche i formati PDF più “ostici” quali quelli generati con le PDFLibrary e il PDF 1.4. Il risultato complessivo è dunque molto positivo, e gli esperti hanno affermato che Energy non solo ha superato brillantemente la prova, ma che è uno dei flussi di lavoro piú completi, semplici e affidabili presenti al momento sul mercato.
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Parascan Q-Manager e Ink Manager: la soluzione per gestire il flusso di lavoro nei giornali Parascan Technologies Limited è una delle più invece il controllo automatico dei calamai delle importanti società inglesi specializzate nella produzio- rotative. Già adottato con successo da numerosi centri ne di software specializzati per i giornali, di cui offre di stampa di giornali in tutto il mondo, Ink Manager una gamma che spazia dalla teletrasmissione delle consente di ridurre i tempi di avviamento delle rotative pagine alla gestione dei flussi di lavoro per computer- facendo sì che il ciclo di preparazione della lastra e il sistema di gestione della to-plate e computer-tomacchina da stampa utilizfilm, dal controllo dei RIP zino e condividano le stesall’accoppiamento delle se informazioni digitali. pagine, fino al controllo Via del Pratignone 38/40 Servendosi infatti dei dati didei calamai delle rotative. Rite50041 Calenzano (FI) gitali utilizzati per la preparazione nendo che i prodotti Parascan postel. 0558836200 - fax 0558836222 delle lastre, Ink Manager imposta la siedano caratteristiche di alta qualihttp://www.kpgraphics.com configurazione dei calamai della mactà ed affidabilità, Kodak Polychrome Graphics li ha scelti come complemento ideale dei china da stampa prima dell’inizio della tiratura, gapropri impianti computer-to-plate a tecnologia termi- rantendo così risultati della massima precisione. L’unità ca dedicati ai giornali. Il Workflow Parascan compren- Faxlink 400, compresa nel sistema, riceve dal RIP una de diverse opzioni che consentono la totale copia dei file TIFF, calcola automaticamente le perpersonalizzazione del sistema secondo le reali neces- centuali dei valori di inchiostrazione e le trasferisce sità dell’utilizzatore. Le principali sono Q-Manager e all’Ink Manager, che a sua volta li comunica alla macInk Manager. Q-Manager è il modulo che gestisce il china da stampa. Tutti i valori impostati vengono inolflusso del lavoro su sistemi CtP e CtF, offrendo una tre conservati nella memoria dell’Ink Manager e possoluzione globale per l’automatizzazione dell’elabo- sono essere richiamati e riutilizzati. Ink Manager si razione dei file di pre-press. Comprende molte fun- installa rapidamente e con facilità e non interferisce in zioni, le più importanti delle quali sono Monitoring, alcun modo con i flussi di produzione esistenti. Si Scheduling, Archiveing, File Rename, Cropping, interfaccia con tutti i più diffusi sistemi di gestione Rotation, Page Pairing, Annotation. La tecnologia delle macchine da stampa, come Goss, Heidelberg, Visualizer consente di controllare i contenuti e la qua- Honeywell, Man Roland, Mitsubishi, Rockwell e molti lità della pagina in ogni fase del flusso di lavoro. L’ac- altri ancora. Garantisce una precisione assoluta (+/cesso ai file (hold e release) può avvenire sia sul 1%), consente di ridurre gli sprechi di carta e di innetwork che su Internet. Utilizzando l’interfaccia Press chiostro e di risparmiare in termini di tempo e di costi Integration Manager, il modulo Ink Manager esegue di produzione.
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Da qualche tempo ormai gli analisti finanziari di tra i siti dedicati al mondo dell’arte. Forte del successo della rivista elettronica, la sotutto il mondo si domandano se il mercato internet riuscirà finalmente a rispondere alle grandiose aspettati- cietà ha studiato il modo migliore per valorizzare queve che tutti, imprenditori, investitori e utenti avevano. sto punto di forza lanciando il primo esperimento in Molte aziende hanno chiuso i battenti, altre piano pia- Italia di un prodotto editoriale che nasce sul web e si no si stanno riprendendo e stanno presentando conti estende alla carta. Una sorta di percorso inverso rispetto a quello che ormai la maggior parte operativi in attivo grazie ad investimenti ponderati e delle riviste cartacee ha compiuto, oculati. Ma c’è ancora tanto da mettere in cioè quello di dotarsi di un sito pratica e nuovi modelli di business internet e trasferire i contenuti da sperimentare. della carta stampata al web. Da anni Navita edita il portale Exibart on paper nasce dal Exibart.com, un vero e proprio desiderio di avvicinarsi a nuovi punto di riferimento per tutti gli utenti, di fornire uno strumento appassionati e gli esperti che si riagile, da consultare senza problevolgono al sito per avere una guimi di collegamento, a disposizione da competente e di agevole lettura Via Sassetti 1 - 50123 Firenze dei visitatori delle mostre al momenagli eventi d’Arte in Italia: un suctel. 055/277651 - fax 055/264386 to giusto e direttamente in loco. I concesso innegabile, frutto della converE-mail: info@navita.it tenuti sono derivati dal sito e trasferiti genza fra l’intelligenza e la passione http://www.navita.it su carta in maniera accattivante e non di tutti i redattori sparsi per l’Italia che quotidianamente aggiornano il sito e la capacità di ren- dispersiva e tutti gli articoli sono tradotti in inglese. Ovviamente si modifica il rapporto con gli utenti, dere concrete le opportunità che internet e le nuove in particolare l’interattività, elemento che rende il web tecnologie offrono. Nato nel 1996 come banco di prova del software strumento dinamico e in continua evoluzione. Ogni di content management WebMATE, sviluppato da articolo pubblicato su carta ha il riferimento dell’artiNavita, oggi Exibart.com è una realtà editoriale di di- colo on line e i lettori avranno la possibilità di inserire mensioni e numeri tali da posizionarsi ai primi posti i loro commenti sulla mostra visitata e recensita su Exibart on paper. Il progetto è ambizioso: la rivista ha periodicità mensile, è distribuita gratuitamente, ha un’impronta di carattere nazionale e foliazioni specifiche per le principali città d’Arte italiane. Exibart on paper rappresenta una forma di convergenza tra digitale ed analogico, tra internet e carta. La decisione di offrire su carta i contenuti finora solo digitali di Exibart.com, è sinergica con la mission della società: diffondere tecnologie per la valorizzazione delle informazioni. Affermazione che include anche la decisione di mettere a disposizione la propria esperienza di web consulting a editori che desiderano trovare nuove strade per ottenere profitti dal web.
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La tradizione a sostegno dell’innovazione: si può fare business con Internet?
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Maggiori aggiornamenti pianificati per le soluzioni di workflow di Fujifilm all’IPEX 2002
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Fuji Photo Film ha presentato all’IPEX 2002 anche la nuova release della soluzione workflow di Celebrant Extreme versione 5.2 Con questo importante upgrade, processi multipli, Tickets compatibili. RIPS e output devices possono essere gestiti da un Punti chiave: Preparazione e Preflight del docucontroller centrale connesso a differenti mento, il modulo Fujifilm’s Celebrant Primer gaclients. Il software include anche un host rantisce la conversione di un file PS in PDF con nuove caratteristiche incluse, come (Portable Document Format), incluse Multirip e configurabilità della piattaforle fonts, la gestione dei colori basati sui ma, JDF job ticket support, stampabilità profili ICC, la funzione In-RIP trapdi sei colori per inkjet proofers e la geping, fino alla generazione di un file stione degli ICC colou management. PDF “Print Ready” pronto per essere Celebrant Extreme 5.2: Celebrant visualizzato e inviato al workflow Extreme è basato sulla tecnologia Fujifilm’s Celebrant Extreme. Il standard Adobe Extreme, che fornuovo modulo Celebrant Primer Via De Sanctis, 41 - 20141 Milano nisce soluzioni di workflow include l’aggiornata versione di Tel. 02/89582200 - Fax 02/89502717 modulari con incluso la prepaAdobe’s Normaliser che è la razione e il pre-flight del docu- Responsabile commerciale: elio.ramponi@fujifilm.it versione completa del PDF 4.1 Responsabile tecnico: gianluigi.bersani@fujifilm.it mento, integrazione del software in grado di gestire differenti d’imposizione e delle relative prove colore o per boz- formati di files generati dai più diffusi software di ze cianografiche, la gestione di RIP e output e la loro prestampa. archiviazione. Tutti i processi sono gestiti da compu• Integrazione Imposition e Proofing – Celebrant ter Mac o PC in modo remoto e guidati da JDF Job è l’unico workflow che gestisce in “modo parallelo” l’Imposition e il Rip ed è stato ulteriormente migliorato in modo da supportare una vasta gamma di software d’imposition incluso Scenicsoft’s Preps e Dynagram’s Dynastrip. Imposition automatiche possono essere realizzate esportando una “template” all’interno del Celebrant workflow. • Celebrant fornisce una scelta di RIP o ROOM Proofing supportati da Fujifilm, come Epson e HP. Il Color Management basato sui profili ICC è fornito per il workflow permettendo di produrre accurate simulazioni di processi di stampa di-
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rettamente sulle prove colori. • RIP e Output Management – Celebrant utilizza un’architettura che permette a RIP’s multipli di essere suddivisi tra differenti sistemi di uscita, garantendo il più efficiente utilizzo delle risorse all’interno del sistema di pre-stampa. Utilizzando l’ultimo Adobe CPSI RIP, Celebrant Extreme è completamente compatibile con il PDF 1.4. Celebrant include ora anche la possibilità di gestire il testo (normalmente nella pellicola del nero) in differenti lingue per poter essere assemblato alle altre selezioni colori (cyan, magenta e giallo) in un unico documento,utile quindi per la creazione di libretti d’istruzione, opuscoli pubblicitari ecc. • JDF e Web Interfaccia – Fujifilm riconosce l’importanza del nuovo JDF (Job Definition Format) incluso nella soluzione di workflow. Celebrant Extreme include ora un “JDF consumer” permettendo a svariati sistemi di fornire files a Celebrant Extreme. JDF è anche utilizzato per “trasferiementi dei dati in sede produttiva” in modo da poter inviare i files tra il locale dove sono installati i vari MAC o PC al sistema CTP o CTF presente in un altro locale. Per esempio Celebrant Extreme 5.2 fornisce l’opzione di un’interfaccia Web Client, che permette di sottoporre lo stato e l’avanzamento dei lavori in esecuzione in remoto allo stato attuale di produzione. • Retinatura in Celebrant – Celebrant Extreme 5.2 permette un’ampia scelta di retinature incluse
Fujifilm Quality Screening, Fujifilm FM Screening, e l’innovativa tecnologia di retinatura Fujifilm Co-Res Screening. Con questa ampia scelta, Celebrant fornisce il miglior risultato possibile per ogni tipologia di lavoro offrendo a possibilità di ricevere files differenti dai più svariati software. John Davies, workflow business manager in Fujifilm Electronic Imaging (FFEI), ha dichiarato: “Celebrant Extreme fornisce una soluzione aperta basata sull’integrazione di componenti industriali standard di produzione e di workflow flessibile, particolarmente quando utilizzati con la produttività dei sistemi di output di Fujifilm”. Configurazione richiesta: Celebrant Extreme 5.2 utilizza Windows 2000 Server mentre Celebrant Client software è compatibile con Windows NT/ 2000/98/XP e Mac OS9 o OSX.
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Veris, la nuova soluzione per la stampa di prove contrattuali a toni continui digitali Ad IPEX 2002. Creo Inc. (NASDAQ: CREO; TSE: impostazione di calibrazione. Quindi verifica che sia CRE) ha presentato la stampante di prove Veris™, il stato selezionato il profilo ICC (International Color sistema per la stampa di prove da tavolo, 4-up, della Consortium) corretto. Infine controlla che la prova nuova generazione, che conferma Creo quale fornitore venga stampata con l’inchiostro e i supporti appositaleader di soluzioni per la stampa di prove contrattuali mente definiti. Veris Creo userà l’inchiostro Iris® Pro digitali. Pack e i supporti IrisPRO™ II certificati. L’innovativo sistema per la stampa di prove Veris Dopo che la stampante di prove Veris ha verificato usa la nuova tecnologia Creo a getto di inchiostro con la soddisfazione di ciascuna di queste condizioni, sulmatrice a gocce multiple che la prova viene stampato un logo garantisce uniformità e una quadi Prova Colore Certificata. lità dell’immagine elevata. EseQuesto logo garantisce che la gue prove di alta qualità con un prova è stata stampata in base a flusso controllato di punti forun processo specificamente demati e posizionati in modo prefinito e precisamente controllaciso. La tecnologia della matrice a gocce to. Creo Italia S.r.l. multiple consente alla stampante di prove La stampante di prove Veris è stata sviVia Pisa 250 Veris di fornire una reale risoluzione sim- 20099 Sesto San Giovanni luppata in modo da essere integrata nelMilano - Italy metrica di 1.500 x 1.500 dpi. l’ambiente Networked Graphic Production, Tel: +39 02 262 59 77 “Non è più necessario compromettere l’iniziativa Creo che semplifica il ciclo di Fax: +39 02 262 59 229 l’alta qualità per raggiungere una buona produzione di stampa per facilitare una coproduttività” ha affermato Marc Tinkler, municazione migliore e la gestione della Marketing Manager del prodotto. “Il sistema per la produzione ed eliminare errori costosi. Le prove Veris stampa di prove Veris Creo offre una risoluzione su- possono essere prodotte all’interno dei sistemi di geperiore e una ripetibilità dei colori migliore a una ve- stione dei flussi di lavoro Prinergy® e Brisque™ oplocità maggiore”. La nuova stampante di prove defi- pure direttamente da altri flussi di lavoro o altre applinisce standard superiori per la stampa di prove con- cazioni dei clienti che impiegano hot folder. La stamtrattuali digitali di alta qualità e aumenta il divario ri- pante di prove Veris può eseguire automaticamente fino spetto ad altre tecnologie a getto di inchiostro meno a 40 prove di seguito, mentre il sistema garantisce una sofisticate che usano gocce di dimensioni maggiori e gestione intelligente dei colori e dell’uso dei supporti. posizionate in maniera più casuale. La stampante di prove Veris utilizza un’altra tecnologia rivoluzionaria: il processo di stampa di prove certificate, che Creo ha sviluppato per fornire ai clienti un controllo della qualità. Questo processo, presentato per la prima volta a IPEX, crea una prova più sicura, facile da usare e da riconoscere per i produttori di prove e i loro clienti. Il sistema Veris verifica che venga usato il processo corretto per la stampa della prova. Innanzitutto controlla che la stampante di prove sia stata calibrata recenteLa stampante di prove Creo Veris mente e che sia stata usata la giusta
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Tera Digital Publishing continua ad investire in Massimiliano personale altamente qualificato, da destinare ai reparti Albera. Si occuperà della sviluppo, assistenza e vendita. vendita di Viene potenziato innanzi tutto il reparto ricerca e prodotti sviluppo con l’assunzione di Andrea Rizzelli, che, a prestampa partire dallo scorso 2 Gennaio 2002, collabora nell’implementazione del sistema editoriale GN3. Rizzelli è nato a Matera nel 1973 e si è diplomato nel 1994 in informatica. Dal 1991 si occupa di programmazione in ambiente Linux, C++, Java ed SQL. Dal 2 gennaio scorso è vanissima età, ha già passato a Tera anche Stefamaturato una significano Bolla. Bolla si aggiunge tiva esperienza nel allo staff dell’Assistenza campo delle arti grafiTecnica Italia. Si tratta di un che. E’ stato impiegato acquisto molto importante Tera Digital Publishing S.p.A. presso la Litterae di Toper la sua grande esperienVia Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia rino, dove ha lavorato za tecnica maturata sopratTel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 38 00 81 19 e-mail sales@teradp.com per 6 anni in qualità di tutto presso la Uboldi di Varese, dove oltre a specializzarsi nel campo del fotocompositore per passare poi alla Basestampa di hardware e del CTP ha seguito per anni le installazio- Torino, dapprima come tecnico e poi come commerciale. Albera affiancherà Paolo Todeschini, responsani dei prodotti software di Tera Digital Publishing. Dal primo di Febbraio verrà ampliato anche l’uffi- bile vendite Italia per conto della Tera Digital cio vendite Italia, con l’assunzione di Massimiliano Publishing, nella vendita dei prodotti prestampa, quaAlbera. Albera ha 26 anni ed è diplomato perito tecni- li FilePrimer, Tark e Topic OPI. La sua area di compeco industriale in telecomunicazioni. Nonostante la gio- tenza sarà soprattutto il Nord Italia.
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Nuove assunzioni per Tera Digital Publishing Vendite, sviluppo e assistenza
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Tecnologia termica e tecnologia a luce visibile: alcuni dati di comparazione
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Qualità
termica, non forniscono la garanzia di un risultato prevedibile al 100%, in ogni momento e condizione. La tecnologia termica Creo SquareSpot™ è attualIl confronto tra le caratteristiche della tecnologia termica per CtP con le tecnologie a luce visibile mette mente l’unica che garantisce la totale e costante subito in risalto una differenza tecnica fondamentale affidabilità e fedeltà all’originale, lastra dopo lastra, settimana dopo settimana, che influisce direttalavoro dopo lavoro, anche mente sulla qualità deloperando su platesetter l’immagine riprodotta diversi. Infatti Creo indisulla lastra. ca chiaramente sulle proLa tecnologia termica Via del Pratignone 38/40 50041 Calenzano (FI) prie pubblicazioni tecniche le ha una struttura binaria, la tel. 0558836200 - fax 0558836222 specifiche relative alla precisione stessa su cui si basano i linguaghttp://www.kpgraphics.com nella riproduzione. gi informatici. Una struttura binaria La qualità del lavoro finito prevede due sole possibilità: SI e la garanzia della certezza del oppure NO. Questo significa risultato permettono di otteneche la lastra sottoposta all’aziore notevoli vantaggi dal punto ne del laser termico subisce un di vista dei costi e dei tempi di effetto preciso, non suscettibile produzione. La poca costanza di variazioni e dunque Creo Italia S.r.l. nella riproduzione delle immagini si traprevedibile al 100%. Non esiste quindi alVia Pisa 250 duce infatti in tempo perso, materiali sprecuna possibilità di esposizione parziale: 20099 Sesto San Giovanni cati e talvolta anche nella necessità di rifacon la tecnologia termica la lastra è espoMilano - Italy re il lavoro. In breve, la mancanza di cersta oppure non lo è. Tel: +39 02 262 59 77 L’altissimo livello di qualità garantito Fax: +39 02 262 59 229 tezza del risultato porta all’impossibilità di ottenere dal sistema il massimo del rendidalla soluzione termica consente anche l’impiego della retinatura stocastica con risultati sicu- mento. ri e senza problemi nella produzione quotidiana. Le tecnologie a luce visibile (blu, verde, viola) non Costi possiedono invece una struttura binaria. Con la luce visibile la lastra può anche essere esposta in modo Nello studio dei costi delle tecnologie CTP, il fatparziale, subendo così l’effetto alone che modifica la tore principale da prendere in considerazione non è il dimensione del punto, esattamente come accade nel- prezzo dell’attrezzatura in sé, ma il ritorno sull’invel’esposizione tradizionale a contatto durante la trasmis- stimento che l’utilizzatore potrà ottenere inserendo il sione dell’immagine dal film alla lastra. Oltre a que- sistema nella propria attività produttiva. Per essere sto, anche eventuali variazioni nelle condizioni del valida, ogni comparazione dovrà quindi essere fatta procedimento di sviluppo possono modificare l’imma- su questa base. gine riprodotta sulla lastra. Questo non significa che i sistemi CTP a luce visi- Guasti e manutenzione bile producano risultati scarsa qualità, ma significa che, al contrario di quanto accade utilizzando la tecnologia I sistemi CTP a laser viola sono soggetti a guasti di
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Lastre termiche Le lastre termiche sono adatte a qualsiasi tipo di tiratura. Se sottoposte a trattamento di cottura possono superare un milione di copie. Il numero dei produttori e la varietà delle lastre termiche disponibili è molto ampia e comprenderà in un prossimo futuro lastre processless e waterless. Il numero di produttori di lastre viola è invece molto limitato. Approfondendo l’analisi di comparazione tra lastre termiche e lastre sensibili alla luce visibile possiamo rilevare alcuni
svantaggi a carico di queste ultime. Nelle lastre con emulsione agli alogenuri d’argento: · L’emulsione ad alta sensibilità richiede calibrazioni frequenti · L’alto livello di emulsione dell’inchiostro aumenta l’ingrossamento del punto · La poca definizione del punto produce instabilità nel bilanciamento tra acqua e inchiostro, che può essere causa di risultati di stampa di bassa qualità. · L’argento contenuto nell’emulsione della lastra può contaminare le parti meccaniche la macchina da stampa. · I costi di smaltimento dei prodotti chimici sono alti Nelle lastre fotopolimeriche: · Le condizioni ambientali (temperatura e umidità) influiscono sulla sensibilità delle lastre e sui risultati · I risultati dell’esposizione non sono lineari · La stabilità dell’immagine latente prima del trattamento è minima · La risoluzione è relativamente bassa e la gamma tonale limitata · Il trattamento richiede la camera oscura · L’esposizione richiede capacità superiori a quelle dei normali sistemi a diodi viola.
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diversa natura: allo spinner, ai diodi laser, al motore, alla pompa per la creazione del vuoto, ecc. I sistemi a tamburo esterno come i Trendsetter Creo usano un sistema di caricamento/scaricamento molto semplice e di conseguenza poco soggetto a guasti meccanici. I sistemi di esposizione Creo usano diodi a laser multipli che consentono di continuare l’esposizione anche se uno o più laser si spengono. Nel caso invece dei sistemi CTP a laser viola, un guasto ai diodi interrompe immediatamente l’esposizione. E dal momento che il reale costo del guasto di un sistema CTP è quello dell’inattività della macchina da stampa, nelle situazioni produttive che utilizzino sistemi CTP a laser viola questo costo può essere molto alto.
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Evoluzione tecnologica: come RCS utilizza i software Adobe per la pubblicità digitale e per l’infografica Un sistema di gestione dei materiali pubblicitari loro spedizione, agevolare la produzione delle pubbliche funzionasse via Internet. Che semplificasse e cità da parte del cliente, oltre a consentire alle agenzie velocizzasse le fasi di invio e che fornisse anche stru- la verifica sulla qualità e la correttezza dei materiali menti per il feedback online e in tempo reale. E infine inviati. Grazie a InPagina le agenzie di pubblicità che un servizio che fosse caratterizzato dalla presenza di aderiscono a questo progetto sono oggi abilitate per l’invio diretto dei materiali digiun software di preflight e, soprattali. I nomi degli artefici di questa tutto, che avesse un’architettura in piccola rivoluzione? grado di espandersi adattandosi Massimiliano Marinoni, Eugenio alla crescita del lavoro con la semVignale e Paola Macchi, in collaplice aggiunta di periferiche Adobe Systems Italia borazione con lo staff veronese di hardware. Centro Direzionale Colleoni - Pal. Taurus A3 Hit Internet Technologies. Questo era quello che stavano 20041 Agrate Brianza (Mi) cercando nel settore gestione pubtel. 039 65501 fax 039 655050 www.adobe.it blicità di RCS e questo è quello La chiave di volta info-italia@adobe.com che hanno realizzato con InPagina, il sistema di gestione della pubblicità. La “rivoluzioL’asse portante del nuovo sistema di gestione delne” parte a ottobre del 1998 e l’idea è quella di ristrut- la pubblicità si basa sul formato Adobe PDF (Portable turare il settore pubblicità di RCS realizzando un si- Document Format). Esso è stato scelto per le sue castema per la gestione dei materiali che vada incontro ratteristiche ideali di compattezza, completezza e inagli strumenti tecnologici posseduti delle agenzie pub- tegrità, oltre per il fatto che consente l’uso di software blicitarie e che non implichi l’utilizzo di alcun pro- di preflight. La completezza del file sotto il profilo di gramma da parte dei clienti, funzionando via browser stili e font agevola la gestione di tutto il sistema, mene linea ISDN a 128 Kb. tre compattezza e integrità concorrono a facilitare la L’ obiettivo? Velocizzare il trattamento del mate- trasmissione dei dati. Un’altra caratteristica innovativa riale pubblicitario annullando i tempi morti, ridurre i di InPagina è che l’invio dei materiali digitali avviene costi eliminando la realizzazione delle pellicole e la sfruttando una normale connessione Internet o telefonica ISDN grazie a un numero verde dedicato. Questa soluzione garantisce una maggiore stabilità nella velocità di trasmissione dei dati, senza dubbio consigliata a chi ha la necessità di inviare grandi quantità di materiali pubblicitari. E tutto questo compilando dal sito http://inpagina.rcs.it Il treno del Papa? È una notizia del reparto infografico il modulo di registra-
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zione nel profilo nuovo utente. Semplice, efficace e funzionale.
formato. È questo il momento in cui il sistema controlla se le dimensioni del documento PDF corrispondono a quelle selezionate nel form di invio del file stesso. Se le informazioni di validità del file e del formato sono coerenti, il file passa allo stadio successivo e contemporaneamente viene restituito un messaggio di esito positivo all’agenzia; in caso contrario, viene restituito un messaggio di errore che avvisa l’agenzia che può così intervenire correggendo il problema e inviando di nuovo il file. A questo punto è arrivato il momento della conversione; il materiale controllato arriva su un’altra macchina dove il conversion manager converte automaticamente il file PDF in formato EPS; nel caso in cui si verificassero degli errori il sistema avviserà con un messaggio di errore l’help desk o la produzione di RCS. Se invece è il cliente ad avere problemi, potrà rivolgersi al servizio assistenza clienti.
InPagina al lavoro
Infografica, un nuovo modo di fare notizia
Il funzionamento di InPagina è stato studiato per essere il più semplice possibile e in effetti esso non si discosta molto dal normale invio di un messaggio di posta elettronica con allegato. Effettuata la prenotazione dello spazio pubblicitario, il cliente accede al sito di InPagina e, se non è già registrato, effettua la registrazione. Per inviare il materiale secondo le specifiche segnalate da RCS è necessario possedere un software in grado di creare file PDF 1.3 ed è consigliato Acrobat Distiller 4.0 o 5.0 di Adobe. Il viaggio è iniziato.
L’ uso dei prodotti Adobe nel mondo RCS, in particolar modo per quanto riguarda Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport, non si limita certo all’adozione del formato PDF, ma coinvolge altri software come Adobe Photoshop® e Adobe Illustrator®. In particolare va segnalato l’uso di questi prodotti all’interno di un settore in grande sviluppo che è quello dell’infografica. Con il termine infografica si intende un nuovo modo di fare giornalismo adottato da quattro anni e mezzo nelle redazioni del Corriere e della Gazzetta, una scelta che fonde testo e grafica e il cui obbiettivo è quello di attirare l’attenzione del lettore fornendo informazioni riassuntive e facilmente intelligibili grazie a grafici e immagini. Un gruppo di undici persone coordinate da Marcello Valoncini forma il reparto infografico: sono loro che si occupano di elaborare i testi forniti dai giornalisti, sintetizzandoli graficamente grazie alle risorse di Illustrator. I motivi che hanno condotto all’adozione di questo software sono facilità, immediatezza d’uso e integrazione con Photoshop, il software leader mondiale per il fotoritocco delle immagini digitali; a partire dalla versione 9.0 è stata poi aggiunta una funzione particolarmente importante per questo utilizzo: la possibilità di applicare direttamente trasparenze e ombre.
Un mondo nuovo InPagina è strutturato in maniera tale che il lavoro viene processato a cascata, passando da un computer all’altro. Di fatto, il sistema è basato su due distinti software, PitStop e Asura: il primo è responsabile per la parte di preflight, mentre il secondo è dedicato alla conversione dei materiali dal formato PDF al formato EPS. Quando il file PDF del materiale pubblicitario arriva al sistema, esso viene “passato” al server di controllo di prefligth. Qui si verifica la validità del file PDF sotto il profilo tecnico; superato questo controllo, il file passa al format checker, cioè il controllo di
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Ecco come il reparto infografico del Corriere della Sera vede il problema dell’inquinamento e delle targhe alterne a Milano
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OneVision aumenta il suo indice di gradimento anche sul mercato italiano Le principali attività condotte in questo periodo e che hanno interessato i sistemi OneVision si sono accresciute, tanto dal punto di vista numerico quanto dal punto di vista geografico.
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OneVision non solo per i quotidiani: la sperimentazione presso ILTE.
OneVision si amplia a “l’Arena di Verona”
Dopo circa un anno dalla prima introduzione di LinkService ha dato corso con successo ad un pe- strumenti OneVision, il quotidiano “l’Arena di Veroriodo di sperimentazione dei sistemi basati su tecno- na” ha deciso di adottare anche il modulo di editing logia OneVision presso ILTE Spa di Torino. L’Ing. Solvero per poter intervenire efficacemente qualora un Scantamburlo, conosciuto durante la sua attività pres- materiale inviato presentasse delle anomalie e non fosso Publikompass, ha sottoposto a Linkservice la ne- se possibile farselo rimandare da chi lo ha realizzato. cessità di normalizzare il S r l OneVision approda a “il flusso di dati in ingresso sui L i n k S e r v i c e sistemi Prinergy recenteMattino di Padova” mente introdotti nella sua • CONSULENZA INFORMATICA Nei primi mesi di queazienda. Per grandi linee, • FORMAZIONE si è trattato di definire spest’anno abbiamo installato • SVILUPPO SOFTWARE cifici profili di preflight, OneVision Solvero anche pres• DISTRIBUZIONE so “il Mattino di Padova”, pronormalizzazione e conversione, idonei ad alimentare i cedendo congiuntamente ad una Via Alle Rotte, 9 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) sistemi di prestampa ed impo- Telefono: (0522)953867 r.a. Fax: (0522)953869 attività di formazione specifica Internet: http//www.linkservicegroup.it sizione, con particolare riferisul tema “colore” rivolta al persoE-Mail: posta@linkservicegroup.it mento alle seguenti casistiche: nale di tipografia. Con questo nuo* materiali provenienti da vo progetto l’editore ha raggiunto i CopyDot Toolkit; seguenti obiettivi: * materiali in bicromia; * aumentare lo skill del personale interno sulle tema* materiali provenienti da sistemi UNIX; tiche di gestione del colore in prestampa e stampa * materiali realizzati con applicazioni non desktop * dotare la tipografia interna di uno strumento idoneo publishing. Lo scopo di questa sperimentazione è staa verificare, normalizzare, convertire e correggere – to verificare la rispondenza dei sistemi OneVision riquando necessario – i materiali pubblicitari prima spetto alle seguenti tematiche: della loro immissione nel workflow di produzione * verifica approfondita dell’effettiva riproducibilità dei materiali in ingresso; OneVision entra nella Scuola Grafica e * adattamento delle caratteristiche dei materiali in in- Cartaria San Zeno di Verona gresso rispetto alle esigenze dei sistemi a valle; * ottimizzazione nella produzione del flusso dati verDai primi mesi di quest’anno Linkservice ha iniso i sistemi a valle. ziato un’attività di collaborazione con la Scuola Grafica e Cartaria San Zeno per l’introduzione nei corsi E’ importante segnalare che, in Germania ed Au- di formazione della tecnologia OneVision. stria, sono già in produzione molte installazioni di In particolare, è stata installata e configurata una Asura, Solvero e/o Solico opportunamente parame- workstation dotata di tutti i prodotti OneVision (Asura, trizzate per essere integrate con sistemi di workflow Solvero, Solico e Plug-in) a disposizione del corpo Prinergy della Creo. docente per attività di formazione specifica.
www.linkservicegroup.it Il nostro sito Internet si rinnova: nuova veste grafica e nuovi contenuti sono stati messi recentemente in linea per consentire ai visitatori di reperire con facilità le molte informazioni presenti. Rinnoviamo in questa occasione l’invito a visitarci per un primo approfondimento sulle nostre proposte.
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Circolare del 11/02/2002 N¡ 10 (Rm)
IVA - Percentuale di forfetizzazione della resa applicabile ai prodotti editoriali consegnati o spediti nel mese di dicembre 2001. Libri registrati come periodici.
Circolare del 13/02/2002 N¡ 14 (Mi)
Remunerazione attività standard distribuzione Accordo F.I.E.G. A.NA.DI.S. del 18 dicembre 2001
Circolare del 13/02/2002 N¡ 15 (Mi)
Richiesta di apertura della trattativa per il rinnovo dell’Accordo Nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici.
Circolare del 18/02/2002 N¡ 16 (Mi)
Adeguamento della percentuale di defiscalizzazione da applicare nei confronti della rete di vendita sul prezzo di vendita delle pubblicazioni quotidiane e periodiche.
Circolare del 19/02/2002 N¡ 11 (Rm)
Premi per l’esportazione del libro italiano 2001
Circolare del 19/02/2002 N¡ 12 (Rm)
Assemblea generale pubblica della Fieg. Roma, 27 febbraio 2002, Sala della Protomoteca del Campidoglio.
Circolare del 19/02/2002 N¡ 13 (Rm)
Contratto collettivo dirigenti di aziende editrici di giornali quotidiani. Sottoscritto il 22 gennaio 2002 il nuovo testo articolato.
Circolare del 21/02/2002 N¡ 14 (Rm)
Premi nazionali per la traduzione, edizione 2002.
Circolare del 06/03/2002 N¡ 15 (Rm)
Aggiornamenti sito web Fieg.
Circolare del 06/03/2002 N¡ 17 (Mi)
Proposta di legge per disciplinare l’attività di distribuzione locale di quotidiani e periodici tendente a modificare il rapporto giuridico che intercorre tra distributore ed editore.
Circolare del 06/03/2002 N¡ 18 (Mi)
Convenzione F.I.E.G.-A.NA.DI.S. sulla distribuzione: accordi finali Rettifica all’all. 3 Imprese di distribuzione locale non aderenti A.NA.DI.S.
Circolare del 07/03/2002 N¡ 16 (Rm)
Settimana Nazionale della Sclerosi Multipla (18 - 26 maggio 2002). Collaborazione da parte di giornali quotidiani e periodici.
Circolare del 07/03/2002 N¡ 17 (Rm)
Vendita di prodotti ottici in allegato a periodici.
Circolare del 07/03/2002 N¡ 18 (Rm)
Contributi alle pubblicazioni periodiche di elevato valore culturale.
Circolare del 11/03/2002 N¡ 19 (Mi)
Invii di pubblicazioni all’estero. Tariffe postali agevolate per la stampa. Incontro con la Società Poste Italiane spa riguardo le innovazioni più significative nei due settori
Circolare del 14/03/2002 N¡ 19 (Rm)
Art. 120 della legge 23 dicembre 2000, n. 388. Applicazione della riduzione di 0,40 punti percentuali sulla contribuzione di maternità dovuta all’Inps per i giornalisti dipendenti.
Circolare del 15/03/2002 N¡ 20 (Mi)
Remunerazione attività standard distribuzione Accordo F.I.E.G. A.NA.DI.S. del 18 dicembre 2001
Circolari FIEG
Circolari
“Circolari FIEG” raccoglie e segnala le informazioni e i commenti ai più importanti dispositivi di legge, indicazioni e raccomandazioni in materia sindacale, tributaria, disciplina dell’IVA e quant’altro attiene agli aspetti gestionali e amministrativi dell’industria dei giornali, oggetto di sistematica comunicazione alle imprese editrici e stampatrici. “Circolari FIEG” è un promemoria di facile consultazione, da tenere sempre a portata di mano, un nuovo strumento di lavoro per quanti hanno responsabilità direttive e gestionali nelle aziende del settore.
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Circolari FIEG
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Circolare del 19/03/2002 N¡ 20 (Rm)
Presentazione degli studi sulla stampa in Italia e sui bilanci dei quotidiani.
Circolare del 19/03/2002 N¡ 21 (Mi)
Indizione della chiusura delle rivendite ubicate all’interno delle stazioni ferroviarie per giovedì 21 marzo: possibilità di vendita ambulante.
Circolare del 25/03/2002 N¡ 21 (Rm)
Regolamento di attuazione per il Fondo per la mobilità e la riqualificazione professionale dei giornalisti costituiti ex art. 15 della legge 7 marzo 2001, n. 62.
Circolare del 26/03/2002 N¡ 22 (Mi)
Remunerazione attività standard distribuzione Accordo F.I.E.G. A.NA.DI.S. del 20 marzo 2002 Nuove intese attuative
Circolare del 27/03/2002 N¡ 22 (Rm)
Comprint International. Lisbona, 22-24 aprile 2002.
Circolare del 03/04/2002 N¡ 24 (Rm)
Registrazione delle testate editoriali telematiche. Articolo 31 della Legge Comunitaria 2001. (Supplemento ordinario n. 54 alla Gazzetta Ufficiale n. 72 del 26 marzo2002). Circolare del 04/04/2002 N¡ 25 (Rm) Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relative alla campagna per le elezioni comunali e provinciali fissate per i giorni 19 e 26 maggio 2002. Delibera n. 45 del 27 marzo 2002 della Commissione per i servizi e i prodotti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. (Gazzetta Ufficiale n. 78
Circolare del del 3 aprile 2002). 5/04/2002 N¡ 23 (Mi) Invii di pubblicazioni all’estero: Convenzione Società Poste / F.I.E.G. Aggiornamenti in tema di tariffe agevolate e gestione delle spedizioni per l’interno Circolare del 08/04/2002 N¡ 26 (Rm)
Nuova composizione degli organi Fieg
Circolare del 09/04/2002 N¡ 27 (Rm)
Prime indicazioni esplicative ed operative in merito alla nuova disciplina sulle manifestazioni a premio. (Circolare n. 1 del 28 marzo 2002 della Direzione Generale per l’armonizzazione del mercato e la tutela dei consumatori del Ministero delle attività produttive).
Circolare del 10/04/2002 N¡ 28 (Rm)
Accordo 27 gennaio 2002. Interpretazione su alcuni aspetti dell’art. 3 delle discipline collettive giornalistiche del novembre 1995 e dell’aprile 2001.
Circolare del 11/04/2002 N¡ 24 (Mi)
Tariffe postali per la stampa e gestione delle spedizioni: incontro con la Società Poste 22.4 p.v.
Circolare del 11/04/2002 N¡ 25 (Mi)
Primo incontro per l’apertura della trattativa sul rinnovo dell’Accordo nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici.
Circolare del 15/04/2002 N¡ 26 (Mi)
Adesione allo sciopero generale indetto per il prossimo 16 aprile da parte di alcune Organizzazioni nazionali di categoria dei rivenditori.
Circolare del 16/04/2002 N¡ 29 (Rm)
Tutela riservatezza dati personali. Autorizzazione al trattamento dei dati sensibili nei rapporti di lavoro. Provvedimento n. 1/2002 del Garante per la protezione dei dati personali. (Supplemento ordinario n. 70 alla Gazzetta Ufficiale n. 83 del 9 aprile 2002.
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Appuntamenti Giugno 2002 dal
al
5/6/2002 6/6/2002 22/6/2001 26/6/2002 26/6/2002 26/6/2002
5/6/2002 7/6/2002 25/06/2002 29/06/2002 29/06/2002 29/06/2002
località Lillehammer Napoli Orlando Bruxelles Bruxelles Bruxelles
evento
organizzato da:
Ifra Trend day Ifra Italia 2002 Nexpo 2002 55th World Newspaper Congress 9th World Editors Forum Info Services Expo 2002
Ifra Ifra-Asig NAA WAN WAN WAN
Luglio - Settembre 2002 dal 1/7/2002 13/7/2002 12/8/2002 9/9/2002 18/9/2002 25/9/2002
al 4/7/2002 16/7/2002 14/8/2002 13/9/2002 19/9/2002 28/9/2002
località San Francisco Denver Adelaide San Francisco Mumbai Dublino
evento
organizzato da:
IPTC Annual General Meeting Connections 2002 PANPA 2002 Seybold Seminars 2002 Ifra India 2002 INMA Europe Conference
IPTC NAA PANPA Seybold Ifra INMA
Ottobre - Dicembre 2002 dal 14/10/2002 25/10/2002 07/11/2002 26/11/2002 12/12/2002
al 17/10/2002 27/10/2002 08/11/2002 30/11/2002 14/12/2002
località Barcellona Napoli Roma Singapore Monaco
evento
organizzato da:
Ifra Expo 2002 Medprint International Free Press symposium Printec Asia Printing Technologies
Ifra Centrexpo Ifra Printec Ifra
APPUNTAMENTI
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97 © Asig Service Srl 2002
MEDSPRINT!Medsprint! Medsprint!
sprint!
Tutta la grinta di una mostra giovane. Tutto lo sprint di un mercato promettente.
Mostra delle tecnologie per l’industria grafica, editoriale e cartotecnica mediterranea
Napoli, 25 – 27 ottobre 2002 www.medprint.it
Se prima era una scommessa, oggi è una certezza: i mercati delle arti grafiche e del converting del Centro-Sud sono una realtà in forte evoluzione, alla continua ricerca di tecnologie e know-how per competere su terreni sempre più impegnativi. Lo sta a dimostrare la vitalità della prima edizione di MedPrint che nel 1999 si è subito imposta come il punto d’incontro per tutti gli operatori del Centro-Sud nei settori stampa, prestampa, digital printing, mega formati, cartotecnica e legatoria. E lo stanno a dimostrare i numeri della manifestazione, che già al debutto ha fatto incontrare quasi trecento espositori con 8400 visitatori qualificati e motivati all’acquisto. Pronti a partire per la seconda edizione?
Organizzatore: CENTREXPO SpA - corso Sempione 4 - 20154 Milano tel. 02.31.91.091 - fax 02.34.16.77 - centrexp@acimga.it
Study
Mastering Mobile Media Markets: unleashing profitable UMTS business Pochi altri Paesi al mondo vantano una diffusione capillare di telefoni cellulari come l'Italia. E proprio il "telefonino" potrebbe diventare, nei prossimi anni, uno dei canali privilegiati per la diffusione di servizi di comunicazione ed intrattenimento ad alto valore aggiunto. Ma quali potranno essere i modelli di business vincente del nuovo media portatile? Quale il ruolo dei servizi UMTS? Quali strategie adottare, quali alleanze per editori, società di telecomunicazione e fornitori di tecnologie? La ricerca della società DIEBOLD, del Gruppo DEUTSCHE TELEKOM, analizza i problemi legati ai nuovi scenari ed indica le possibili soluzioni agli editori, ai fornitori di servizi TLC e tecnologie per la industria della comunicazione. "Mastering Mobile Media Markets - unleashing profitable UMTS business" offre alle società editrici e di telecomunicazione un orientamento sicuro nel mercato della telefonia mobile, presentando una serie di approcci molto concreti per posizionarsi con successo nelle nuove possibili sinergie fra fornitori di contenuti (editori), di servizi (società telefoniche), e di tecnologie hardware e software per l'industria della comunicazione. Per informazioni sulla ricerca di DIEBOLD - Gruppo DEUTSCHE TELEKOM chiamate subito: ASIG Service - Ifra Representative per l'Italia telefono: 06 4883566 e-mail: asigserv@ediland.it
Napoli, 6 e 7 giugno 2002
Ifra Italia 2002
‌ci vediamo a Napoli