TecnoMedia 37

Page 1

TecnoMedia Tecnologie, Prodotti

& Mercati editoriali

Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

5Periodico mensile. Anno X n.37 - Sped. in Abb.to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina) - Iscrizione ROC n. 4753

Numero 37 - Aprile 2003

Flexo, offset e prestampa: novità in arrivo

C’è grande fermento ed attività tra i fornitori di prodotti e servizi per l’industria dei quotidiani, sia nell’area di prestampa che per quanto riguarda le tecnologie di stampa offset e flessografica. a pagina 4

Il quotidiano full color al centro di Ifra Italia 2003

A Milano, il 6 e 7 giugno, la sesta edizione della conferenza annuale organizzata da Ifra in collaborazione con FIEG e ASIG. Cinque sessioni di lavoro per gli specialisti dell’industria editoriale

a pagina 9

Lo stabilimento Rotopress di Loreto

Stampa commerciale, free papers, quotidiani: uno stabilimento integrato per la stampa multi prodotto, in grado di operare 24 ore al giorno.

a pagina 12

Le edizioni regionali del Corriere della Sera

Outsourcing ed integrazione produttiva al centro della strategia adottata per la realizzazione del Corriere del Veneto.

a pagina 16

Piattaforma XML per la ADN Kronos

Il nuovo sistema editoriale dell’agenzia consente la gestione dei contenuti in modo indipendente rispetto ai canali di distribuzione.

a pagina 19

La stampa dei giornali, un centro di profitto

Esperienze, tecnologie, modelli organizzativi a confronto in un seminario Ifra svoltosi a Monaco di Baviera. a pagina 22

La delega aziendale in materia antinfortunistica

I doveri e le responsabilità penali che la legge assegna al datore di lavoro possono essere delegati a soggetti terzi?

a pagina 26

Business@Internet

La salute online è su www.ambulatorio.com

Tecnologie di derivazione editoriale e soluzioni innovative per il nuovo portale medico realizzato dalla società Biomedia. a pagina 35

Le Rubriche Media Insider................................................................................a pagina 30 Web Insider..................................................................................a pagina 38

Filo diretto

Le aziende informano ADN Kronos Adobe Systems Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert Ansa Ap.Biscom Ascential Software Atex Media Solutions Autologic Information International B.V.S. - Technotrans Barco Graphics Creo Italia Denex Systems Technology e.Biscom Ecrm EidosMedia Elettra Ferag Italia Fujifilm G.M.D.E. Gerber Systems Heidelberg HiT Internet Technologies Idab-Wamac International King Press Kodak Polychrome Graphics Lem LinkService Lithosol Italia Macchingraf Monigraf Müller Martini Napp Systems Nàvita N.T.G. Optronics Purup Prepress R. G. Segbert Sinedita Sap Italia Scanview Sitma SMB Schwede Maschinenbau Stoebich Tecsa Telpress Tera Teufelberger Unisys Italia Xeikon Xyvision

Visita il nostro sito Internet:

http://www.ediland.it


International Newspaper Color Quality Club 2002 – 2004


TecnoMedia

L’editoriale Puntuale come sempre, Ifra Italia torna quest’anno a Milano. Non si tratta, comunque, di un abbandono della caratteristica itinerante della Conferenza annuale (siamo ormai giunti alla sesta edizione) che l’Istituto di ricerche di Darmstadt promuove in associazione con la FIEG e con l’ASIG. Il 6 e 7 giugno, le due giornate d’incontro che – come è tradizione – metteranno a confronto realtà ed esperienze italiane con quelle maturate in altri paesi europei, sono parte del programma di “GEC 2003”, la Mostra Internazionale delle tecnologie per l’industria grafica, editoriale, cartaria e trasformatrice che, fino al 10 giugno, si articolerà in sei padiglioni di Fiera Milano. La scelta non è frutto di una combinazione occasionale. La strategia che ASIG da tempo privilegia in modo convinto e il taglio impresso ad alcune tra le iniziative più recenti lo confermano. Appare sempre più sterile e destinato a produrre risultati inadeguati l’insistere nel considerare i problemi e gli obiettivi del settore dell’editoria e della stampa dei quotidiani come temi specifici di un mondo chiuso in sé stesso. Non a caso gli argomenti prescelti per il dibattito nelle cinque sessioni di IFRA ITALIA parlano un linguaggio per certi aspetti nuovo, che propone come leitmotiv della conferenza le prospettive dell’informazione anziché il

TecnoMedia

Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it Direttore responsabile Carlo Lombardi Redazione Salvatore Curiale - Luca Michelli hanno collaborato a questo numero Marco Brogi, Giuseppina Ciaccia, Alessia Natalini, Antonietta Strada. Segreteria di Redazione Elga Mauro Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994 Iscrizione al Registro Operatori della Comunicazione n. 4753 © ASIG Service S.r.l. - 2003 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma Stampa IM.A.G.E.: S.a.s. Via G. Verne, 21 - 00157 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 12 maggio 2003 TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca dati Ediland (http://www.ediland.it/archive/psengine.asp)

ruolo e le caratteristiche dei singoli prodotti. La relazione di apertura, affidata al vicepresidente della FIEG Carlo Perrone, analizzerà la tendenza (non solo italiana, naturalmente) ad investimenti per lo sviluppo; nelle sessioni successive, si parla di “gestione dei contenuti”, di “gruppi multiple-media”, di “centri stampa multiprodotto”, di “integrazione e multimedialità”, di “standardizzazione” a livello europeo. La terza sessione costituisce, per più di un aspetto, un momento centrale di analisi: la individuazione delle risorse (la pubblicità, soprattutto) capaci di rendere praticabile la strada degli investimenti. E a discutere allo stesso tavolo, assieme agli uomini della pubblicità, saranno il direttore generale della FIEG, Sebastiano Sortino e il vicepresidente di Assografici Marco Spada. L’esigenza di superare barriere anacronistiche e divisioni artificiose quando si tratta di affrontare problemi di comune interesse trova quindi, in Ifra Italia, concreta espressione. D’altra parte il full color o l’utilizzo intensivo del colore come mezzo per valorizzare il messaggio e per portare al giusto livello il reddito pubblicitario non è problema dei soli quotidiani o dei soli periodici: riguarda da vicino la comunicazione a mezzo stampa nella sua accezione più vasta. Lo slogan coniato per l’esposizione del GEC 2003 (“vi aspettano circa mille aziende pronte a condividere con Voi le tecnologie più avanzate e le idee di business più interessanti”) appare quindi, al di là dell’aspetto fieristico, in piena sintonia con gli obiettivi di Ifra Italia. Questi i motivi per i quali – lo ripetiamo – non ci consideriamo ospiti della Mostra Internazionale, ma parte del suo programma. Peraltro, ogni giorno o quasi, giungono segnali forti della tendenza marcata ad unificare impegni ed iniziative in un campo – la informazione – dove il peso specifico dei contenuti surclassa la valenza del mezzo. Una delle ultime decisioni assunte, in ordine di tempo, riguarda la fusione tra Assinform e ANEE in un nuovo soggetto che rappresenterà oltre 140 aziende alleate nelle nuove tecnologie rivolte soprattutto all’on line. Ma solo in apparenza si tratta di un settore diverso della comunicazione, difficile da rendere affine ad altri. Tanto è vero che ANEE è stata nostro partner ed ha fornito un contributo importante alla realizzazione del Progetto MasterMedia del quale ci siamo ripetutamente occupati e che – come è scritto nella nota che accompagna l’annuncio della fusione - “ai principali produttori di tecnologie e gestori di servizi si uniscono adesso i principali editori italiani della carta stampata impegnati in progetti di multimedialità anche attraverso internet, radio, televisione, telefonia mobile”.

PARLIAMO DI...

di Carlo Lombardi

3 © Asig Service Srl 2003


Industria dei forintori

TecnoMedia

Flexo, offset e prestampa: grandi novità in arrivo per l’Italia e l’estero Grande fermento nell’industria dei fornitori italiani ed internazionali di tecnologie per l’industria grafica e dei quotidiani. A fine aprile la MacDermid Printing Solutions ha annunciato che le lastre per la stampa di giornali in flessografia saranno finalmente prodotte anche in Europa, presso lo stabilimento di Wigan, nel nord dell’Inghilterra. Poche settimane fa è diventato operativo l’accordo firmato lo scorso mese di giugno fra Rotolem, Heidelberg e Macchingraf, la società che ha iniziato a distribuire sul nostro mercato le macchine offset a bobina del colosso della stampa tedesco. Il mese scorso a Pechino la torinese Monigraf ha inaugurato il nuovo centro di produzione dei propri sistemi in joint venture con Beiren, la più grande società cinese produttrice di macchine per la stampa. E’ anche diventata operativa la “nuova” Tera, software house italiana che ha deciso profonde modifiche organizzative al proprio interno. Ed il mercato attende la presentazione del nuovo sistema operativo di Unisys al Nexpo di Las Vegas, all’insegna della “integrazione totale”. “Finalmente è arrivata la notizia che aspettavamo. Da tempo chiedevamo a MacDermid di confermare il suo impegno nella flexo, creando situazioni di maggiore garanzia e tempestività nella sua fornitura. Il nuovo stabilimento di produzione in Europa risponde alle nostre attese”: questo il commento con il quale Sergio Cortese, Direttore generale per le tecnologie e produzione del Gruppo Editoriale l’Espresso-Divisione la Repubblica, ha accolto la notizia della decisione di MacDermid Printing Solutions di avviare la produzione di lastre per la stampa dei quotidiani in flessografia anche in Europa. E possiamo facilmente immaginare che questo commento, proveniente da uno dei maggiori utenti mondiali di tecnologie flexo, sia stato ampiamente condiviso dal resto degli utenti. John Bird, amministratore delegato di Harmsworth Quays Limited, il centro stampa dove viene effettuata la stampa in flessografia dei quotidiani del gruppo Associated Newspapers (Daily Mail, Mail on Sunday, Evening Standard), ha commentato la notizia dicendo, fra l’altro, “spero che ciò metta a tacere le critiche sul fatto che esista una sola unità produttiva, e che questo incoraggi gli stampatori europei a guardare con maggiore interesse alla flexo”. Non a caso, all’annuncio della decisione, Jerry Hall, General manager della MacDermind Printing Solutions/Napp Systems per le lastre da quotidiani, ha chiaramente detto che la scelta

di avviare la produzione nell’impianto di Wigan, nell’Inghilterra settentrionale, non nasce solo dalla volontà di aumentare la capacità produttiva globale, quanto piuttosto dallo specifico obiettivo di avvicinarsi ai clienti europei per soddisfare meglio le loro esigenze di espandere la produzione. La MacDermid Printing Solutions è leader mondiale per lo sviluppo, produzione e distribuzione dei prodotti nel settore della stampa dei quotidiani, nell’imballaggio, e nelle altre applicazioni che utilizzano i procedimenti di stampa flessografico, offset, inkjet e tipografico. I prodotti di uso nel mercato dei quotidiani sono distribuiti attraverso la sussidiaria NAPP Systems. Il rappresentate per l’Italia è la R.G. di Milano. La decisione di MacDermid di utilizzare per la produzione di lastre flexo per quotidiani il proprio impianto produttivo già esistente nel Regno Unito è maturata dopo un’accurata ricerca di mercato svolta da una società di consulenza esterna, che è partita dalla constatazione che i continui miglioramenti della qualità di stampa flessografica contribuiscono in misura determinante non solo nella conferma di questa scelta tecnologica da parte dei clienti già acquisiti ma anche nel favorire la crescita dell’interesse da parte di gruppi editoriali e centri stampa. Da mesi ormai si susseguono i rumors circa la possibilità che importanti grup-

4 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


Flexo, offset e prestampa: grandi novità in arrivo per l’Italia e l’estero

TecnoMedia

MacDermid produrrà le lastre flexo anche in

Technique du Papier di Grenoble, che si propone, nel biennio 2003-2004, di mettere a punto nuove soluzioni che, attraverso diverse formulazioni degli inchiostri e nuove metodologie per il trattamento della carta da macero, migliorino la disinchiostrabilità e, di conseguenza, il tasso di riutilizzo della carta stampata in flessografia. Ed è significativo segnalare che, per la prima volta, a questo progetto parteciperanno tutti gli attori coinvolti: produttori di rotative, di lastre, di inchiostri, oltre naturalmente alle cartiere ed alle società editrici e stampatrici, che metteranno a disposizione i propri impianti per testare i nuovi prodotti e i nuovi layout produttivi che scaturiranno dall’attività del gruppo di ricerca.

Heidelberg e Macchingraf alleate per il mercato Italiano dei giornali

pi editoriali, sia in Italia che in Gran Bretagna e nel resto d’Europa, possano adottare questa soluzione; quel che è certo, comunque, e che a quasi venti anni dalle prime installazioni questa tecnologia è ormai matura ed in grado di confrontarsi ad armi pari con il più tradizionale e diffuso sistema offset. Non è quindi un caso se si sono moltiplicate nei mesi scorsi le iniziative per affrontare un aspetto che, nella prospettiva di una maggiore diffusione della tecnologia flexo, potrebbe rivelarsi critico: la disinchiostrazione della carta da giornale stampata con inchiostri a base acquosa. Come è noto, infatti, le cartiere utilizzano ormai la carta da macero come materia prima prevalente per la produzione di carta da giornale. Questa carta, per poter essere riutilizzata, deve essere disinchiostrata; i metodi attualmente utilizzati, concepiti all’origine soltanto per gli inchiostri offset, possono accettare anche carta stampata in flexografia ma in percentuale non rilevante. Nei mesi passati sono stati avviati molteplici iniziative di ricerca in questa direzione, una delle quali in Italia con la collaborazione scientifica del Consiglio Nazionale delle Ricerche; lo scorso febbraio, infine, tutte queste iniziative sono confluite in un progetto di ricerca europeo coordinato dal Centre

Nel mese di aprile è diventato operativo l’accordo siglato lo scorso giugno fra Heidelberg, Rotolem e Macchingraf, in base al quale a quest’ultima è stato trasferito il mandato di rappresentanza nel nostro Paese anche delle macchine a bobina per stampa commerciale, quotidiani e delle soluzioni per il finissaggio di alti volumi di prodotti. E’ quindi diventata a tutti gli effetti operativa la nuova struttura che è composta da Francesco Rapisardi, responsabile di quest’area, Aldo Parodi, product e sales manager e Bruna Mendozzi, assistente. Un team snello ma molto agguerrito al quale è delegato l’obiettivo di introdurre anche nel nostro Paese la macchina per la stampa a colori dei giornali Mainstream80, della quale è possibile leggere in dettaglio in altra parte della rivista. La decisione ha un obiettivo strategico sul quale non hanno fatto mistero i protagonisti dell’accordo, vale a dire concentrare presso un distributore unico, la Macchingraf del gruppo Buhrmann, che già distribuiva le soluzioni Heidelberg nel nostro Paese dal 1965, l’intera gamma dei prodotti del colosso tedesco delle macchine per la stampa. Un fornitore con soluzioni a trecentossesanta gradi punta quindi sulla strategia del distributore unico nazionale per razionalizzare meglio i contatti con i clienti sia nella fase di vendita che, ancora più essenziale, in quella dei servizi di postvendita e nell’assistenza. I servizi tecnici collegati alla nuova linea di prodotti per la stampa dei quotidiani faranno capo alla HWS Montataire, vicino all’aereoporto di Parigi C. De Gaulle, del gruppo

Industria dei forintori

Europa, nello stabilimento inglese di Wigan

5 © Asig Service Srl 2003


TecnoMedia

Industria dei forintori

Il nuovo team della Macchingraf dedicato alle soluzioni per la stampa dei giornali quotidiani: da destra, Aldo Parodi, product & sales manager, Bruna Mendozzi, assistente, Francesco Rapisardi, responsabile della struttura

Heidelberg, ma si prevede un aumento delle competenze e degli interventi sul territorio nazionale anche per la torinese Auxilia,altra società del gruppo Buhrmann e partner della Macchingraf in Italia. Il mercato dei giornali potrà quindi contare su una nuova soluzione tecnologica che ha, fra i suoi punti di forza, come si legge più in dettaglio anche in altra parte della pubblicazione, l’impiego di elementi caucciù “gapless”, vale a dire tubolari di gomma assemblati senza alcuna giuntura lungo la circonferenza di pressione, derivati dalla tecnologia Heidelberg- Sunday impiegata fin dagli anni novanta per la stampa commerciale. I caucciù gapless possono essere sostituiti in poche manciate di secondi. La Mainstream80 è stata sviluppata dalla Heidelberg dopo una ricerca di mercato che ha indicato, fra i trend più forti nell’evoluzione dell’industria della stampa, la tendenza a ridurre la tiratura a vantaggio di un maggior numero di edizioni locali e regionali, con la conseguente richiesta di macchine in grado di ridurre al mimino i tempi di avviamento e quelli necessari al cambio di edizione.

Monigraf alla conquista della Cina Come sanno i lettori della nostra rivista, TecnoMedia segue con particolare attenzione le esperienze ed i successi del “made in Italy” all’estero. A marzo di quest’anno, la Monigraf di Torino – società specializzata nello sviluppo di componentistica e sistemi di alta precisione per macchine da stampa a foglio ed in bobina – ha inaugurato a Pechino, in Cina, un nuovo impianto per la produzione dei propri sistemi di controllo dell’inchiostrazione. Una bella soddisfazione, e non solo, per una società rigorosamente “made in Italy” che ha fatto dei sistemi di alta qualità per la stampa su macchine a foglio e a bobina il proprio obiettivo strategico. La Monigraf è stata fondata nel 1973 da due dirigenti della Nebiolo di Torino, Eligio Gervasoni (attuale Presidente) e Giorgio Barbero, raggiunti nel 1982 dall’ingegnere capo della Nebiolo, Giancarlo Terzuolo e, in anni più recenti, da Domenico Rutigliano, direttore generale della Komori Italia, che ha assunto la carica di vice Presidente con delega per l’area commerciale e marketing.

Una bella soddisfazione ed una storia di successo tutta da raccontare. L’avventura della Monigraf in Cina comincia alcuni anni fa, con la vendita di un primo sistema per il controllo colore e bagnatura a Beiren, il più grosso costruttore cinese di macchine per la stampa, con una gamma completa dalle piccole unità a foglio alle grandi rotative commerciali e per la stampa editoriale. Questi si erano rivolti alla Monigraf dopo un’esperienza fallimentare con sistemi di controllo acquistati in America che non riuscivano a funzionare in modo stabile. Verificata l’affidabilità – e la stabilità nel funzionamento - del prodotto “made in Italy” hanno fatto seguito altri quattordici ordini, e con gli ordinativi si è sviluppata anche l’ipotesi di aprire un centro di produzione dei sistemi Monigraf direttamente a Pechino. Dopo un studio di fattibilità e dopo aver attentamente valutato il rapporto fra utili e rischi d’impresa, la Monigraf ha dato il proprio assenso ed è nata la Bejing Monigraf Automation, la joint venture con la Beiren. A dicembre del 2001 è arrivata la licenza di operare, e nel marzo di quest’anno sono iniziate le attività produttive nel nuovo stabilimento di Pechino della joint venture, nella quale gli italiani detengono il 51% delle quote di capitale.

Tera raddoppia La software house italiana Tera ha concluso un importante processo di riorganizzazione interna il cui risultato più immediatamente percepibile è stata la divisione della società in due: Tera Digital Publishing e Tera Business. La prima, per meglio dire, la Tera “storica”, ha elet-

6 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


Flexo, offset e prestampa: grandi novità in arrivo per l’Italia e l’estero

TecnoMedia

to il nuovo Consiglio di Amministrazione lo scorso 22 gennaio: Presidente Michele Mottini, azionista di riferimento e socio fondatore di Tera Digital Publishing; Amministratore Delegato Anton Andrea Speciale, 52 anni, romano, manager di estrazione finanziaria con esperienza maturata in settori diversi, diventato responsabile dell’amministrazione della società e delle strategie commerciali e di marketing, e David Howes, managing director di Tera UK ed ora anche consigliere di amministrazione di Tera Digital Publishing. Parallelamente è stata costituita una seconda società, denominata Tera Business, che ha assorbito le filiali tedesca ed iberica, e della quale è Presidente Roberto Antoniotti, socio fondatore di Tera, il manager che più di ogni altro ha legato il proprio nome, e la propria immagine, alla software house italiana che in oltre dieci anni di attività ha saputo conquistare la fiducia di decine di clienti in ogni parte del mondo. Antoniotti continuerà a seguire le attività commerciali di Tera distribuendo i prodotti sviluppati dalla Tera Digital Publishing in alcune importanti aree geografiche. Il mercato italiano continuerà invece ad essere seguito congiuntamente dallaTera Digital Publishing e dalla G.M.D.E.. Il perché di questa rivoluzione è stato spiegato da Michele Mottini e da Anton Andrea Speciale come un mezzo per creare un approccio più snello al mercato della software house, oggettivamente diventato “globale” – Europa, Stati Uniti, Sud America, Asia ed Australia – nel senso più autentico del termine. A questo obiettivo, è stato spiegato, si rifà la decisione di separare nettamente le attività di ricerca e sviluppo dalle attività di commercializzazione, lasciando ai due soci fondatori di seguire, ciascuno in modo molto più autonomo che non in passato, le attività nelle quali si sono venuti via via specializzando. Il centro decisionale della nuova ripartizione societaria, comunque, resta all’interno di Tera Digital Publishing.

Unisys rilancia sull’integrazione totale In attesa della presentazione al prossimo Nexpo di

Las Vegas – 16/19 giugno prossimi – del nuovo sistema editoriale – HermesX focalizzato sull’apertura verso le piattaforme produttive più diffuse e verso la sempre più stretta collaborazione fra i potenti “motori” software sviluppati da Unisys e gli strumenti di impaginazione stan dard di Adobe e Quark, la multinazionale americana delle tecnologie rilancia in direzione della “integrazione totale” dei sistemi produttivi e distributivi dell’informazione. A Nizza il 10 e 12 marzo scorso si è svolta una Conferenza internazionale con l’obiettivo di illustrare le nuove strategie della Unisys ai più importanti clienti di tutto il mondo. Semplificare le esperienze dei media, facilitare l’accesso alle informazioni, favorire la gestione dei contenuti in funzione di una loro distribuzione multipiattaforma: in questa direzione si è mossa, e procederà in futuro, Unisys. Un obiettivo, quello della “integrazione”, perseguito da molti fornitori, ma quando a metterlo “nero su bianco” in una conferenza mondiale è uno dei più importanti fornitori di soluzioni per l’industria della stampa e per le telecomunicazioni c’è da aprire gli occhi. La multinazionale crede e punta sul serio verso un futuro all’insegna della “integrazione”, anche se, quando dai concetti si scende alla pratica quotidiana, a fare la differenza sono i mercati nazionali e il diverso comportamento degli attori coinvolti. Per quanto riguarda la integrazione – softwaristica e di flusso di lavoro – fra aziende editoriali quotidiane e le concessionarie di pubblicità, come ha illustrato in uno degli interventi più interessanti Silvio Biella, responsabile di quest’area per Il Messaggero, di strada se ne è già fatta molta, soprattutto in senso “culturale”, cioè di condivisione di principi organizzativi di fondo. Per quanto riguarda altri modelli di integrazione, come hanno osservato altri relatori, l’integrazione trova assai più ostacoli, soprattutto si entra nell’area delle telecomunicazioni. Queste aziende – in numero ridotto in Europa ed in Italia – hanno una posizione strategica di grande rilevanza per la diffusione dei contenuti, sia digitali che tradizionali, basti pensare alla teletrasmissione delle pagine ai centri remoti. Quando qualcuno

Industria dei forintori

Un momento della inaugurazione della Bejing Monigraf Automation (sulla sinistra Domenico Rutigliano, Vice Presidente della Monigraf)

7 © Asig Service Srl 2003


Industria dei forintori

TecnoMedia

accenna all’ipotesi di riportare sotto controllo i costi per i collegamenti on line o punto a punto, voce che incide in misura determinante sui “consumi” e sull’accesso ai “media” nel nuovo universo dell’integrazione, fanno le classiche orecchie da mercante. Non c’è dubbio, come ha ricordato Roger Fiedler, uno dei profeti, alla fine degli anni ottanta, dell’opportunità di portare i contenuti digitali direttamente all’interno dei Pctavolette degli utenti finali, che molto, moltissimo, verrà dalla diffusione di strumenti per la integrazione delle piattaforme produttive. Che cosa dire di una soluzione che utilizzasse XML come input e PDF come output, che potrebbe, forse, rappresentare una svolta nel senso di rendere fruibili a una grande quantità di utenti informazioni prodotte sui più diversi software editoriali ma “integrate” in alcuni, essenziali, strumenti informatici di base? Forse per smuovere un mercato fer-

mo da troppi mesi, come hanno ricordato alcuni dirigenti di parte Unisys, occorre anche immaginare modelli attraverso i quali avviare forme di collaborazione innovativa, quali network di aziende specializzate in diversi segmenti di mercato – editori ovvero content provider, fornitori che mettono a disposizione la piattaforma creativa, e aziende di telecomunicazioni per la distribuzione – disposti a mettere in comune ciascuno il proprio know-how e a ripartirsi poi gli utili della nuova iniziativa, se e quando gli utenti decideranno di acquistare i nuovi servizi. Una strada, quella del “network” fra operatori nazionali, assai più ardua, e lunga, da percorrere, che non lo sviluppo delle nuove piattaforme editoriali, come il prossimo HermesX, nate per gestire le promesse di una nuova crescita nell’area della comunicazione integrata, promesse che tutti sperano, e auspicano, saranno mantenute.

Tariffe vantaggiose per i soci ASIG negli alberghi MONRIF Grazie alla convenzione con la MONRIF, i soci dell’ASIG possono usufruire dei servizi offerti dalla prestigiosa catena alberghiera a prezzi convenzionati estremamente vantaggiosi:

Grand Hotel Brun - Milano:

Royal Hotel Carlton - Bologna:

doppia uso singola ............................. 137 doppia ................................................ 176

doppia uso singolo business .............. 165 doppia uso singolo superior .............. 185 doppia superior ................................. 220

Hotel Hermitage - Milano: doppia uso singola ............................. 161 doppia ................................................ 204

Hotel Royal Garden - Milanofiori: doppia uso singola ............................. 128 doppia ................................................ 170

Hotel Internazionale - Bologna: singola ............................................... 130 doppia uso singola ............................. 160 doppia ................................................ 180

I prezzi sono comprensivi di IVA (10%) e piccola colazione a buffet. Per prenotare telefonare al numero verde 800.834033

8 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


Il quotidiano “full color”: prospettive per l’industria editoriale e della stampa

TecnoMedia

L’industria della stampa editoriale e commerciale, le concessionarie di pubblicità, l’industria degli editori di quotidiani e dei fornitori di tecnologie per le arti grafiche si misurano su una delle prospettive più promettenti per la ripresa dell’intero comparto delle arti grafiche: lo sviluppo in Italia dei quotidiani “full color”, prodotti di 128 tabloid o 64 pagine tutte a colori. Cosa significa questa prospettiva in termini di investimenti, organizzazione del lavoro, ripresa del mercato editoriale e grafico? Due giorni di tavole rotonde, relazioni ed interventi di manager italiani e stranieri, introdotte da un’ampia relazione di Carlo Perrone, vice Presidente della Fieg. Mancano ormai pochi giorni alla sesta edizione di Ifra Italia, l’annuale Conferenza per l’industria editoriale e della stampa italiana che si svolgerà a Milano, presso la Sala Bolaffio, padiglione 16 di Fiera Milano, nei giorni 6 e 7 giugno, in concomitanza con il‘GEC, la prestigiosa fiera internazionale per l’industria delle arti grafiche organizzata dalla società Centrexpo di Milano. “Ifra Italia 2003 – Investire‘per lo sviluppo” punta su uno dei più “caldi” per l’industria italiana della stampa, le prospettive di sviluppo a breve, nel nostro Paese, di un quotidiano interamente a colori, 128 pagine tabloid o 64 broadsheet. Che cosa significano questi progetti, quali ricadute potrebbero avere per tutta l’industria della stampa, quotidiani, periodici e stampatori commerciali, le specifiche richieste che incrocerebbero competenze, ed investimenti miliardi, di editori, centri stampa, concessionarie di pubblicità, service e quante altre aziende lavorano per l’industria della parola stampata? Orizzonti carichi di prospettive in grado – si spera - di dare forza concreta ad una parola che tutti vogliono ascoltare: “ripresa” del mercato pubblicitario, “ripresa” del mercato editoriale e della comunicazione, “ripresa” per tutto il comparto delle arti grafiche e della stampa. Editoria, stampa editoriale e commerciale Ifra Italia 2003 è anche quest’anno promossa da Ifra, la più importante organizzazione mondiale di ricerca e sviluppo tecnologico per l’industria editoriale con sede a Darmstadt, in Germania, oltre mille soci in © Asig Service Srl 2003

tutto il mondo ed uffici di rappresentanza nei Paesi Europei, in Nord e Sud America, Asia ed Australia, Fieg, Federazione Italiana Editori Giornali, ed Asig, Associazione Stampatori Italiana Giornali. L’introduzione dei lavori, un’ampia ed approfondita relazione, sarà svolta dal vice Presidente della Fieg Carlo Perrone, un segno, se mai ce ne fosse stato bisogno, di come la manifestazione Ifra Italia abbia ormai conquistato un posto di primo piano nell’industria editoriale italiana quale momento per uno scambio di vedute diretto ed approfondito sui tempi più caldi per i media stampati. Come di consueto, il programma della manifestazione si svolge nell’arco di due mezze giornate – quest’anno 6 e 7 giugno – ed è suddiviso in altrettante sessioni tematiche dove dirigenti di azienda, manager ed esperti tecnologici dall’Italia e dall’estero si alternano in tavole rotonde, per discutere i “temi” più caldi del momento, ed in relazioni per illustrare le esperienze più significative, i progetti e gli investimenti più importanti. E proprio a questi ultimi sono dedicate le prime due sessioni di Ifra Italia, previste per la giornata del 6 giugno. La “Gestione dei Contenuti”, coordinata da Luigi Vanetti, dirigente di punta della Stampa di Torino, farà il punto sugli investimenti e sulle strategie di sviluppo nell’area dei sistemi editoriali per la gestione dei prodotti editoriali nei prossimi anni. Parteciperanno relatori dal Gruppo RCS, dall’Unione Sarda di Cagliari, dall’International Herald Tribune, dal Financial Times e dall’Ifra. E’ molto probablile che i temi in discussione – sistemi per la gestione multiprodotto e

IFRA Italia 2003

Il quotidiano “full color”: prospettive per l’industria editoriale e della stampa

9


TecnoMedia Leipziger Messe: passato e futuro attendono i partecipanti ad Ifra Expo 2003

IFRA Italia 2003

Lipsia, la città che quest’anno ospiterà Ifra Expo dal 13 al 16 ottobre prossimi, si è sviluppata fin dall’alto Medio Evo come un importante centro di incontri e scambi commerciali. Lipsia sorgeva infatti all’incrocio fra la antica “via Regia” che dal Reno portava in Russia e la “via Imperii” che dall’Italia portava al Mar Baltico. Fin dall’XI secolo si sono via via moltiplicati i decreti regi che hanno consolidato Lipsia come centro di rilevanza europea per i commerci. Ifra Expo 2003 occuperà i padiglioni di una fiera totalmente rinnovata nel 1996, una delle più moderne e, probabilmente, più belle sedi fieristiche europee, con una superficie di oltre 272 mila metri quadrati dominata da una gigantesca e spettacolare cupola di acciaio e vetro, denominata Glass Hall, simbolo della rinascita della città come polo fieristico dopo la riunificazione della Germania. Passato e futuro daranno il benvenuto a espositori e visitatori che, nell’ambito della più importante rassegna mondiale di tecnologie per l’industria dei quo-tidiani, si preparano a rinnovare una tentativo di camulticanale, lintradizione di successi commerciali che data da quasi mille anni nel cuore dell’Europa. pire, prima di tutto, guaggi XML e solu-

zioni su piattaforme standard, per non citare che alcuni – troveranno un puntuale approfondimento nella mattinata del giorno 7 giugno, quando si svolgerà una tavola rotonda dove a parlare saranno invece i fornitori, coordinati da Roberto Di Vito, manager del Gruppo Espresso divisione la Repubblica. Sempre la prima giornata ospiterà riflessioni, progetti ed esperienze di successo nell’ambito della costruzione e sviluppo di centri stampa multiprodotto. “I nuovi investimenti industriali” saranno discussi a partire da quanto fatto, od in via di effettuazione, da parte delle Industrie Grafiche Seregni, della Sedit, della Ilte e del centro San Biagio Stampa alle porte di Genova. Proprio l’alternanza fra esperienze editoriali e commerciali nell’ambito dei centri stampa costituisce una novità di rilievo dell’edizione 2003 di Ifra Italia, nella consapevolezza che il leit motiv prescelto, il quotidiano full color, abbia ricadute inevitabili su tutta l’industria della stampa nel suo complesso, senza distinzioni di sorta. Il coordinatore sarà un manager di grande esperienza industriale, Sergio Vitelli componente del Comitato di Presidenza di Asig e direttore tecnico di RCS. Pubblicità, qualità e tecnologie Al trinomio indissolubile, pubblicità, qualità, tecnologia è dedicata la seconda giornata dei lavori, nel

se le prospettive italiane del quotidiano tutto a colori possano avere, ed in quale misura, supporto da parte della pubblicità, salvo non trasformarsi contemporaneamente in volano con effetti positivi di ricadute economiche per tutti. I lavori saranno introdotti da due relazioni fra loro complementari, svolte da Giulio dalla Chiesa, vice Presidente dell’Asig, e da Manfred Werfel, direttore ricerche e sviluppo di Ifra. I loro punti di vista, complementari, illustreranno sia gli scenari industriali sia quelli più legati al prodotto. Il resto della sessione sarà dedicato a due tavole rotonde tematiche ed una rassegna di esperienze di successo europee nell’ambito dell’impiego di nuove soluzioni tecnologiche per la stampa. Si comincia con “Le risorse della pubblicità: l’evoluzione dei prodotti stampati in direzione del full color rappresenterà un’opportunità di sviluppo a beneficio di tutta l’industria della stampa? “ Ne discuteranno i rappresentanti delle concessionarie di pubblicità Manzoni, Sole 24 Ore System, Piemme, Publikompass, RCS Pubblicità, unitamente a Sebastiano Sortino, direttore generale della Fieg e Marco Spada, vice Presidente Nazionale Assografici e Presidente Assografici Roma. Il panel di discussione sarà coordinato da Riccardo Beretta, componente del Consiglio di Presidenza dell’Asig. La discussione sarà un’occasione per ascoltare dalla viva voce di alcuni dei principali protagonisti del mondo

10 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


Il quotidiano “full color”: prospettive per l’industria editoriale e della stampa

TecnoMedia

L’Argi, l’Associazione di categoria delle imprese distributrici di macchine per l’industria grafica, pubblica annualmente un rapporto focalizzato ad un “Indagine sul mercato italiano delle arti grafiche”. La pubblicazione è importante per il settore, innanzi tutto a livello metodologico, in quanto la ricerca – che già negli anni scorsi aveva studiato e approfondito gli aspetti legati al mercato, e quindi alle vendite con i relativi tassi di crescita – si è arricchita quest’anno con i nuovi dati raccolti e sistemati in vista degli “Indici e trend del mercato grafico”, giungendo ad analizzare e a chiarire eventuali modificazioni nella struttura dei costi, e quindi dei margini. I dati raccolti sono poi stati estesi ai fattori maggiormente influenti sia di natura economica (composizione del fatturato, prese d’ordine, portafoglio ordini) sia di natura finanziaria (tempo medio di incasso). Inoltre da quest’anno la ricerca ha acquisito un carattere sistematico e permanente e la base di raccolta dei dati passa da annuale a quadrimestrale, per poter così rendere i dati stessi immediatamente fruibili e disponibili per le singole valutazioni aziendali. E veniamo ai risultati concreti della ricerca, che non paiono certamente incoraggianti. Lo studio evidenzia infatti come i diagrammi sul fatturato complessivo del settore dimostrino un valore sostanzialmente stabile, compreso tra i 600 e i 650 milioni di Euro nel 2001 e 2002, mentre per il 2003 le previsioni fornite dalle imprese associate ipotizzino una contrazione significativa, pari a circa il 15 per cento. Una maggiore contrazione è prevista per le provvigioni sulle vendite delle case rappresentate in agenzia (-35 per cento), il cui fatturato totale è per altro previsto stabile rispetto al 2002, pur se su livelli decisamente inferiori rispetto al 2001 (190 milioni di Euro contro 255). L’analisi per segmenti di mercato rivela un incremento dell’incidenza delle attività di supporto. In particolare il trend di crescita più continuo è costituito dal servizio post vendita, che conferma la recente tendenza da parte dei consumatori finali a prestare una crescente attenzione alla componente immateriale, di servizio associata al prodotto. In controtendenza ai segmenti prepress e press offset, che esibiscono previsioni negative per il 2003, il segmento della stampa digitale descrive invece un andamento con previsioni di crescita molto elevate per il 2003 (quasi tre volte il valore del 2002). Per quel che concerne invece il fatturato indiretto le situazioni sono molteplici e variegate. I segmenti di confezionamento e cartotecnica ad esempio ipotizzano una ripresa delle vendite nel 2003, dopo l’andamento faticoso del 2002. Dalle letture delle tabelle e dei grafici emerge che per nessun segmento macchine si prevede una crescita dei margini nel 2003, e solo press bobina mostra previsioni di stabilità. Una sezione specifica del questionario sottoposto alle aziende ha indagato il tempo medio di pagamento dei clienti per il settore macchine e per le altre attività di supporto. Ne emerge che l’incasso avviene mediamente entro tre mesi dalla data di fatturazione. La variabilità delle risposte fornite dalle imprese associate, però, è elevatissima poiché si passa da un minimo di pochi giorni a un massimo di più di 200 giorni. E questo, per alcune imprese con tempi di incasso particolarmente lunghi, può costituire un problema di capitale importanza nella gestione del capitale circolante.

pubblicitario italiano opinioni e prospettive per lo sviluppo del quotidiano full color dal punto di vista degli investimenti pubblicitari. Di contenuto diverso, ma fortemente integrata a questa sessione, sarà la tavola rotonda dedicata a: “Integrazione, multimedialità, nuovi linguaggi: il futuro dei sistemi editoriali”. Il panel riprende il filo del discorso già discusso il giorno dell’apertura dei lavori, ovvero le prospettive di sviluppo dei sistemi per la gestione dei contenuti editoriali, ma con un taglio, e punti di vista, speculari rispetto alla prima giornata. Questa volta a prendere la parola saranno non coloro che i stemi utilizzano, ma chi questi sistemi produce, quindi Adobe System, Atex, EidosMedia, Sinedita, Telpress, Tera e Unisys.

A completamento del lavoro della seconda, e conclusiva giornata, di Ifra Italia 2003 ci sarà una rassegna di esperienze di successo realizzate in vari stabilimenti europei alle prese con sistemi per migliorare la qualità dei prodotti in quadricromia. Coordinatore sarà Sergio Vitelli, Componente del comitato di Presidenza di Asig e direttore tecnico della RCS, che darà in successione la parola alla svedese NSD, alla francese IPS ed all’Ifra. Come di consueto, si affronteranno argomenti e prospettive di sviluppo sia per quanto riguarda l’impiego di tecnologie offset che flessografiche. Come di consueto, sul prossimo numero della rivista riferiremo ampiamente sui contenuti delle diverse sessioni di lavoro.

IFRA Italia 2003

Il mercato grafico 2002 radiografato dall’Argi

11 © Asig Service Srl 2003


Nuovi centri stampa

TecnoMedia

Multiprodotto e polifunzionale: le strategie industriali e commerciali del centro stampa RotoPress a Loreto Da un’unica linea produttiva escono prodotti commerciali, free papers ed un quotidiano: la RotoPress International di Loreto ha investito in uno stabilimento integrato per la stampa multi prodotto, in grado di funzionare ventiquattr’ore su ventiquattro al servizio, parallelamente, di editori di giornali e committenti di cataloghi, riviste specializzate e quant’altro può essere prodotto su macchine a bobina. Il segreto? Un layout industriale dove tutto, dal CtP alla linea di finissaggio, è stato studiato in funzione dell’integrazione fra quotidiani e prodotti commerciali, grazie alla stretta collaborazione nata all’interno della joint venture fra la Grafica Editoriale Printing di Bologna (Gruppo MonRif) e Tecnostampa di Loreto, proprietari della RotoPress International. Un’esperienza di grande interesse industriale e commerciale che TecnoMedia racconta in anteprima ai suoi lettori alla vigilia di Ifra Italia 2003 ed in attesa della inaugurazione ufficiale dello stabilimento prevista per il prossimo 12 di settembre. Neppure un dettaglio è stato trascurato nella progettazione del nuovo centro stampa di Loreto, alle porte di Ancona. La RotoPress International, nata da una joint venture fra la Grafica Editoriale Printing (Gruppo MonRif, editore del Giorno, il Resto del Carlino e la Nazione) e la società Tecnostampa di Loreto, uno dei più importanti centri-stampa del Centro-Sud d’Italia con i suoi 44 Gruppi Stampa a Foglio, stampatore offset commerciale di alta qualità. La Rotopress International ha avuto fin dall’inizio l’obiettivo di offrire servizi a valore aggiunto sia ad editori di quotidiani che a committenti di prodotti commerciali o editori di testate periodiche. Un unico layout produttivo, un impianto di computer to plate, una rotativa, una linea di finissaggio e spedizione che dovevano essere in grado di fare fronte a richieste e specifiche qualitative fra loro molto diverse. Il risultato di questa strategia industriale e commerciale è il nuovo centro stampa multiprodotto e polifunzionale che, dai primi di settembre dello scorso anno, produce quotidianamente cinque edizioni del Resto del Carlino per Ancona, Ascoli, Macerata, Pesaro e Rimini/S.Marino, un totale di circa 50.000 copie, oltre ad una quarantina di altre testate settimanali, quindicinali, mensili in formato tabloid e magazine autocopertinati e prodotti commerciali per la grande distribuzione, oltre a lavori non periodici quali cataloghi di

tour operator e per la vendita al dettaglio. Una nuova iniziativa imprenditoriale, progettata nell’anno Duemila, iniziata nel corso del 2001 e diventata operativa nel settembre dello scorso anno, che nasce, come ha sottolineato il presidente di RotoPress International Lamberto Pigini “dall’unione fra le competenze tecnologiche di un grande gruppo editoriale quale MonRif e la competenza commerciale locale di Tecnostampa”. Un binomio all’interno del quale, pur in presenza di un diverso “peso” nel capitale sociale delle due realtà, “le decisioni importanti vengono prese sempre di comune accordo” come sottolinea l’Amministratore Delegato di Tecnostampa Giuseppe Casali. Alla vigilia della sesta edizione di Ifra Italia, TecnoMedia ha potuto visitare il nuovo centro stampa in compagnia del direttore Pier Paolo de Sanctis e di Salvatore Marotta che, in stretta collaborazione con l’Amministratore Delegato di Grafica Editoriale Printing Sandro Smerghetto, ha seguito tutte le fasi di progettazione, installazione, avviamento e messa a regime del nuovo centro stampa. Una rotativa semi-commerciale può fare qualità? Al centro della strategia produttiva che punta su una linea di preparazione, stampa, finissaggio poliva-

12 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


Multiprodotto e polifunzionale: le strategie industriali e commerciali del centro stampa RotoPress a Loreto

TecnoMedia

lente è stata collocata una macchina per la stampa offset a bobina della KBA modello Comet. Non è la prima installata in Italia, ma è la prima che stampa sia prodotti commerciali che quotidiani. La linea si compone di due torri con quattro gruppi e due torri con otto gruppi; una piega centrale completa il layout. Al servizio della torre 21 è stato installato un forno per la stampa dei prodotti a colori commerciali; un’altra torre è già predisposta per utilizzare, a sua volta, un altro forno, se e quando si deciderà di aumentare le capacità produttive commerciali della macchina. La configurazione attualmente in uso consente la stampa massima di 96 pagine in formato tabloid, delle quali 32 a colore, 16 tramite l’impiego del forno sulla torre 21 e 16 senza forno. Per la stampa dei prodotti, la differenza non è di poco conto: dalla torre dotata di forno le pagine escono a 90 gradi di temperatura, vengono fatte passare sui cilindri di una calandra raffreddati ad acqua, e quindi arrivano alla piega a temperatura costante di circa venti gradi centigradi, ma perfettamente “asciutte”. Diverso il ciclo produttivo delle pagine che transitano per i gruppi colore senza forno, che arrivano alla piega “bagnate” a causa dell’emulsione utilizzata dagli inchiostri per stampa offset che agiscono sulla carta per assorbimento, a differenza di quelli impiegati nel procedimento con forno che impiegano il principio dell’evaporazione. Il riusltato di questa doppia linea di produzione, se non è gestito correttamente, crea as-

sai più problemi di quanti non ne risolva. Dalla piega della macchina, infatti, escono due tipi di prodotti, “bagnati” e “asciutti”, fra loro incompatibili per la gestione dei processi di trasporto e finissagio delle copie prime della spedizione finale. Le linee per quotidiani fanno “scivolare” le copie con pagine asciutte, mentre gli impianti per prodotti commerciali sono a rischio di inceppamento ogni qual volta prendono in consegna copie “umide”. Al dilemma “come organizzarsi per una produzione mista” si sono aggiunte altre considerazioni legate ai costi di produzione, dove un ruolo di primo piano è stato giocato dalla vasta esperienza in campo industriale maturata dagli ingegneri della Grafica Editoriale Printing guidati da Salvatore Marotta. Un forno per stampa commerciale necessita di grande quantità di energia - gas - per funzionare, inoltre i gas esausti prodottisi nell’essiccazione devono essere ecologicamente abbattuti tramite incenerimento termico che richiede ulteriore ingente utilizzo di energia – gas. Questo costo per la produzione di un quotidiano di solito non è giustificato. Ma è altrettanto vero che la presenza di solvente - componente essenziale dell’inchiostrazione - contribuisce in misura rilevante ad abbassare i costi di funzionamento del depuratore, perchè un’alta percentuale di solvente riduce la quantità di gas - e quindi i consumi - necessaria nel procedimento di abbattimento degli inquinanti. Un impianto di abbattimento termico-rigenerativo, infatti, non può che essere lasciato costantemente in funzione, anche in fermo produttivo, pur in assenza di solventi, per il suo alto volano termico dispendioso in avviamento e per contenere gli on/off termici causa di stress meccanici. L’inchiostrazione della stampa offset fa un largo uso di solventi, e quindi poteva essere interessante sperimentare, in questo caso specifico, visti gli obiettivi di una linea produttiva polivalente e visti gli investimenti effettuati, l’impiego del forno in produzione con inchiostri tradizionali. Non occorrono strumenti tecnici particolari per rilevare i colori brillanti e la resa qualitativa di gran lunga superiore sulle pagine di giornale stampate con il forno, ma a conti fatti l’impiego di questa tecnologia poteva non essere così sconveniente da un punto di vista economico. Si è pertanto deciso, dopo numerosi esperimenti, di produrre le edizioni de Il Resto del Carlino con tecnologia mista: la

Nuovi centri stampa

Lo stabilimento della RotoPress International di Loreto

13 © Asig Service Srl 2003


TecnoMedia

Nuovi centri stampa

Foto in alto: La rotativa installata è la prima nel suo genere, in Italia, ad essere utilizzata per la produzione di quotidiani, periodici e prodotti commerciali. Foto in basso: La taglierina trilaterale installata da Ferag per la lavorazione in linea dei prodotti

prima, l’ultima e le pagine centrali attraverso la torre 21 dotata di forno, le altre pagine attraverso i gruppi che impiegano tecnologia standard. In ogni caso utilizzando inchiostri per stampa tradizionali, e utilizzando stacker commerciali della CIVIEMME, specializzati per il trattamento delle pagine asciutte. La rotativa è stata equipaggiata con unità per la rilegatura a punto metallico o a punto colla in linea. E’ possibile ottenere qualità da una rotativa semicommerciale effettivamente impiegata nella produzione mista di quotidiani, periodici e prodotti commerciali? “Si”, rispondono sulla base dell’esperienza i dirigenti della RotoPress International, ma l’impiego va coniugato con una grande esperienza ed un know-how che va costruito in azienda giorno dopo giorno. Il “fattore umano”, sempre decisivo nell’industria della stampa, è fondamentale nel caso di una linea di produzione che impiega principi e tecnologie del tutto nuove nell’industria dei giornali. CtP: le ragioni del termico Tutte le lastre in uso presso la RotoPress International sono prodotte tramite tecnologia termica all’interno di due linee Trendsetter News. La soluzione, che impiega unità e lastre di Creo e Kodak Polychrome Graphics, è stata preferita a tecnologie per l’incisione diretta delle lastre di diverso tipo per una ragione molto specifica. Se infatti, dal punto di vista della qualità, i risultati ottenibili su carta da quotidiano sono molto simili fra loro, l’impiego di tecnologia termica si è preferito, in questa particolare circostanza, perchè impiega lastre che, grazie alla “cottura”, garantiscono resistenza e stabilità nella stampa su bobina anche di fronte ad altissime tirature - 700.000 copie ed oltre - circostanza questa per nulla imprevedibile dovendo il centro occuparsi anche di prodotti commerciali. Non da ultimo, Tecnostampa utilizzava già impianti e materiali di consumo di Creo e Kodak Polychrome Graphics, e quindi poteva contare su un know-how già consolidato nell’impiego di tecnologie termiche dove le emulsioni

vengono stabilizzate tramite un passaggio a forno. Le unità CtP sono collegate ad una linea di piega e punzonatura della Nela, a formato fisso - la piega della rotativa per il momento è unica - ed in grado di offrire una precisione di assoluta garanzia sia per quanto riguarda l’impiego nella produzione dei giornali che per quanto riguarda lastre destinate a periodici e a prodotti commerciali. Una linea breve come estensione, ma estremamente funzionale al layout produttivo. Trasporto e finissaggio “double face” In una linea produttiva polivalente non poteva mancare una soluzione “double face”, ci si passi il termine, per quanto riguarda la fase finale di lavorazione. Per quanto riguarda la possibilità di impiegare il punto metallico o la colla abbiamo già detto; resta da osservare che le copie in uscita dalla piega della KBA

14 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


Multiprodotto e polifunzionale: le strategie industriali e commerciali del centro stampa RotoPress a Loreto

TecnoMedia

vengono agganciate dal sistema Ferag che, all’occorrenza, le fa transitare all’interno di una unità di taglio trilaterale, sempre della Ferag. Si tratta di una struttura in forma di parallelepipedo all’interno della quale le copie vengono inserite in linea in una sorta di contenitore rotante a cassetti multipli dove vengono rifilate sui tre lati con una operazione di taglio parallelo. Poco lo spazio occupato dall’unità - una SNT-U - e, soprattutto, un sistema di trasporto che può automaticamente includere o escludere questo passaggio a seconda dei prodotti senza dover ricorrere a convogliatori. Anche questa è una scelta tecnologica finora non comune negli stabilimenti italiani dove si stampano quotidiani, anche se diffusa in altri mercati, come l’Inghilterra. Qui viene utilizzata in quegli stabilimenti ad altissima capacità produttiva dove vengono stampati i tabloid e gli inserti tematici dei “quality newspapers”, nel secondo caso per ragioni legate più che altro all’estetica, nel primo caso invece, per i tabloid, per ragioni essenzialmente pratiche legate ad una maggiore compattezza, e quindi sfogliabilità, del prodotto. L’unità per il taglio trilaterale della Ferag viene per il momento utilizzata per la rifinitura di alcuni prodotti commerciale e durante il ciclo di produzione di alcuni free papers particolarmente attenti alla qualità finale del prodotto impresso su carta per quotidiani. Tecnologie e prodotti Lo stabilimento ha un’altezza di 8 metri, il massimo consentito dal piano regolatore del Comune di Loreto, ma pure in presenza di questo limite non manca lo spazio per aggiungere, sopra alla macchina, un altro forno, per non parlare della metratura quadrata interna, in grado di accogliere come minimo un’altra linea rotativa di identiche dimensioni. “La nostra” commenta l’Amministratore Delegato di Tecnostampa Giuseppe Casali - “è una sfida tecnologica e commerciale. Per quanto riguarda la prima, stiamo imparando la gestione di una macchina da stampa, e di un impianto polivalente, del tutto nuovo

non solo per noi ma, riteniamo, per tutta Italia.” Per quanto riguarda la seconda, i primi risultati sembrano dare ragione alle scelte imprenditoriali: un turno diurno di lavoro è completo e, se tutto procede come finora è stato, è possibile che presto arrivino commesse anche per completare un secondo turno di lavorazione diurna, perfettamente compatibile con il ciclo di lavoro notturno per il quotidiano. A proposito di quest’ultimo, ci sarebbe la possibilità di immaginare a breve una crescita a servizio dell’industria italiana dei giornali. Per il momento ci si limita ad osservare come le opportunità offerte dalla doppia linea di produzione - quotidiano e commerciale - siano state accolte con estremo favore dagli editori di free papers, una trentina di testate su carta da quotidiano con periodicità settimanale o quindicinale che vengono diffuse su molti mercati della penisola. Il free paper vive di pubblicità, e la qualità della stampa colore è quella che può fare la differenza fra un successo o un flop commerciale. L’impiego ottimale del layout tecnologico da parte della RotoPress International, e la prima pagina, l’ultima e le pagine centrali stampate con il forno hanno dimostrato un appeal notevole sugli editori dei periodici gratuiti su carta da giornale. Relativamente ai “fratelli maggiori”, i quotidiani, ogni decisione circa l’ampliamento delle testate da stampare sarà presa, come di consueto da queste parti, in perfetta intesa con il socio bolognese.

Nuovi centri stampa

CtP termici e materiali di consumo di Creo e Kodak Polychrome Graphics; piegatrice e punzonatrice della Nela

15 © Asig Service Srl 2003


Nuove iniziative editoriali

TecnoMedia

L’organizzazione produttiva per le nuove edizioni locali del Corriere della Sera Lo scorso mese di novembre è arrivato nelle edicole del Veneto il nuovo Corriere del Veneto, dorso regionale del Corriere della Sera distribuito assieme all’edizione nazionale. E’ una nuova iniziativa editoriale locale destinata ad ancorare il quotidiano di via Solferino alle diverse aree del Paese. Un progetto strategico per il quale è stato sviluppato un nuovo network produttivo dove outsourcing ed integrazione tecnologica giocano un ruolo di primo piano. Edizioni regionali del Corriere della Sera da abbinare alla testata nazionale per rafforzare la posizione del quotidiano ancorandola ancora di più alle comunità locali: è un progetto strategico di particolare importanza per la RCS che ha visto una nuova, importante realizzazione, con il Corriere del Veneto arrivato nelle edicole della regione nel mese di novembre 2002. Un progetto editoriale che ha comportato la messa a punto di un accurato sistema organizzativo supportato da interventi tecnologici innovativi sia per quanto riguarda le architetture impiegate sia per il nuovo contratto di fornitura sviluppato da RCS e Unisys, partner tecnologico del gruppo editoriale anche in questa nuova iniziativa destinata a svilupparsi nei prossimi mesi. TecnoMedia ha incontrato Roberto Sardi, responsabile delle tecnologie di prestampa del settore quotidiani, per approfondire i dettagli di questo nuovo modello tecnico ed organizzativo. I nuovi dorsi delle edizioni locali Il Corriere della Sera, quotidiano edito dal Gruppo RCS, va oggi in edicola con una edizione nazionale in formato broadsheet – fino ad un massimo di 48 pagine - abbinata in alcune zone diffusionali ad un secondo dorso di interesse locale con una media di 16 pagine di foliazione. Dallo scorso mese di novembre ha preso il via il dorso regionale, dedicato al Veneto, che si aggiunge a quelli già prodotti per Milano, Roma, la Lombardia, la Campania (in tre edizioni) e la Puglia. Questa nuova iniziativa punta a trovare una alternativa stabile alle “promozioni” – uno strumento non sempre soddisfacente nella fidelizzazione del lettore – e ad ancorare maggiormente il prodotto nazionale ai temi

ed agli interessi locali. Le nuove edizioni regionali saranno realizzate utilizzando il modello sperimentato positivamente a Napoli (Corriere del Mezzogiorno) prima e in Veneto ora, ovvero costituendo società autonome in cui sono coinvolte anche importanti forze imprenditoriali legate al territorio di diffusione. Tutti i dorsi regionali arriveranno in edicola senza alcun aumento di prezzo rispetto al prodotto base oggi disponibile. I nuovi dorsi regionali richiamano fortemente la grafica tradizionale del Corriere della Sera per “vestire” contenuti fortemente ancorati alle zone di diffusione. Si comincia dal Veneto Lo scorso novembre è arrivato in edicola il dorso regionale dedicato al Veneto e prodotto in quattro edizioni: Venezia e Mestre, Padova e Rovigo, Treviso e Belluno, Verona e Vicenza. Tutte le edizioni, che fanno uso del colore, sono stampate dal Centro Stampa Editoriale di Grisignano di Zocco in provincia di Vicenza. (cfr. TecnoMedia n.33, marzo 2002) Il dorso dedicato al Veneto ha un proprio direttore responsabile che fa riferimento, per il coordinamento editoriale ad un vice direttore del Corriere della Sera. La redazione centrale è a Padova e sempre da Padova prende il via la distribuzione delle copie del dorso regionale che vengono stampate a Grisignano. I server centrali del sistema editoriale sono a Milano, e vengono gestiti in outsourcing dal fornitore, Unisys, come vedremo fra breve, mentre altre strutture che collaborano alla realizzazione del nuovo progetto editoriale sono delocalizzate in altre aree di Italia.

16 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


TecnoMedia

La testata del Corriere del Veneto - Verona e Vicenza, stampata presso il Centro Stampa Editoriale di Grisignano di Zocco (VI)

Outsourcing per le tecnologie L’avvio del progetto delle edizioni regionali ha portato con se lo sviluppo di una nuova organizzazione produttiva all’insegna del coordinamento fra sedi decentrate, dove giocano un ruolo fondamentale le nuove tecnologie editoriali e le telecomunicazioni, abbinate ad una messa a punto particolarmente raffinata degli strumenti e dei contratti di outsourcing. Il disegno complessivo che sottende al network ha come obiettivo lo sviluppo di una struttura tecnologica e operativa comune alle diverse edizioni per ridurre i costi gestionali, pur garantendo l’eccellenza di mezzi e servizi. Primo partner ad essere stato coinvolto è stata Unisys, già fornitore del sistema editoriale del Corriere e della Gazzetta dello Sport, fra i primi a sperimentare in Italia proposte di outsourcing relative appunto alle gestione diretta dei servizi per le proprie piattaforme editoriali Hermes (cfr. TecnoMedia n.21, marzo 1999). Con Unisys è stato studiato un contratto poliennale ad hoc per le edizioni regionali, che prevede che il fornitore metta a disposizione e gestisca il sistema editoriale nel suo complesso (hardware, software, servizi di manutenzione e risorse operative) percependo dall’editore un canone mensile direttamente proporzionale ai “posti di lavoro” utilizzati per la realizzazione delle diverse edizioni. Qualcuno potrebbe – non a torto – definirlo una sorta di contratto a “tassametro”, dove chi utilizza i servizi a valore aggiunto offerti da un fornitore delle dimensioni di Unisys paga quanto effettivamente utilizza, fermo restando una quota fissa che l’editore si impegna a riconoscere al fornitore in caso di risoluzione anticipata del contratto. Questa soluzione, fortemente innovativa non solo per il mercato italiano, ha il vantaggio per l’editore di fissare un riferimento certo per i costi ancorato alle dimensioni minime dell’iniziativa editoriale, mentre permette al fornitore di entrare in una reale partnership con l’editore gestendo l’evoluzione della piattaforma tecnologica in un progetto editoriale strategico e innovativo.

Il secondo partner tecnologico critico per il successo dell’iniziativa è il fornitore di servizi di telecomunicazione. Per brevità di avvio, il Corriere del Veneto è partito utilizzando collegamenti provvisori tradizionali, in attesa di completare (entro il prossimo giugno) la realizzazione di una rete virtuale (VPN) su un’infrastruttura di comunicazione esistente che abbia una capillare copertura del territorio e tecnologie d’avanguardia (MPLS o fibra). Una volta costituito il nodo metropolitano di accesso alla dorsale nazionale, la nuova VPN delle edizioni regionali potrà essere ampliata e configurata in modo semplice perchè tutti i collegamenti remoti avverranno con connessioni urbane. Il contratto prevede una fatturazione forfettizzata indipendente dal traffico, con velocità di banda garantita ed alta disponibilità del servizio. Anche la rete di telecomunicazione verrà data in gestione al fornitore, fissando adeguati livelli di servizio e di intervento in caso di guasti o malfunzionamenti. Con i dovuti distinguo, si tratta di una sorta di outsourcing parallelo a quello stabilito con Unisys per il sistema editoriale, anche se qui a noleggio viene presa una parte di una dorsale di comunicazione già esistente. Partner per i servizi L’altro elemento innovativo è organizzativo ed è il coinvolgimento sul territorio di un partner per tutti i servizi di completamento delle attività grafiche operative che sono, e saranno per i prossimi dorsi regionali, affidati alla società Obelix presso la sua sede di Napoli. Si può quindi vedere come l’organizzazione produttiva e tecnologica del Corriere del Veneto e delle altre edizioni regionali sia altamente decentrata. A Padova opera la redazione, strettamente collegata con le sedi distaccate di Venezia, Verona e Treviso, ed il personale tecnico ed amministrativo. Il centro stampa è quello di Grisignano di Zocco (Vicenza), mentre a Milano, presso la Unysis, ha sede il centro tecnologico dove è collocato il sistema editoriale e il data base centrale. Infine, è Obelix a Napoli ad occuparsi della

Nuove iniziative editoriali

L’organizzazione produttiva per le nuove edizioni locali del Corriere della Sera

17 © Asig Service Srl 2003


Nuove iniziative editoriali

TecnoMedia

gestione del timone, del menabò e del controllo finale tipografico prima dell’invio al centro stampa del Veneto. Tutto il flusso di lavoro della pubblicità è trattato dal sistema on line della RCS – vedi TecnoMedia n.33, marzo 2002. La concessionaria del Gruppo raccoglie, tratta e gestisce i materiali in formato digitale. Il sistema è collegato in linea alla piattaforma editoriale Unisys, presso la sede del fornitore, a Milano, dove arrivano anche le agenzie, i contributi dei collaboratori (via Internet) e dove è residente l’archivio storico. Il personal computer dei giornalisti della redazione di Padova vede in tempo reale il sistema grazie ai collegamenti in rete geografica. Al sistema centrale sono collegate anche le stazioni di lavoro grafiche residenti presso la sede di Napoli. Il flusso di lavoro: pagine logiche e pagine fisiche E’ la concessionaria RCS Pubblicità a fornire il timone pubblicitario delle quattro edizioni del Veneto, che viene trasmesso via fax – per riscontro – a Napoli ed è disponibile on line sul sistema centrale. La redazione di Padova elabora, tenendo conto degli ingombri della pubblicità, i menabò delle pagine del dorso locale – o disegnandole ex novo oppure attingendo da un catalogo di gabbie grafiche già esistenti – e lo trasmette via fax alla sede di Napoli che, lo ricordiamo per inciso, avrà la responsabilità per i servizi grafici di tutte le edizioni regionali. Questo “doppio canale” di informazioni grafiche, menabò e timone pubblicitario, è reso possibile dalla caratteristica del sistema editoriale Unisys di vedere la pagina “fisica” del quotidiano – quella che sarà stampata – come due “pagine

logiche” sovrapposte. Ciò rende di fatto possibile un doppio flusso di lavoro – pubblicità e contenuti redazionali – garantendo la massima flessibilità possibile nei tempi di lavorazione. RCS Pubblicità e redazione lavorano in parallelo, e le due diverse componenti della pagina fisica vanno poi a ricomporsi nella tipografia Obelix di Napoli, dove si determina il piano di produzione finale. Ogni elemento ha un suo stato di avanzamento lavori, “in lavorazione”, “visto redazionale” e “pronto stampa”. Quando tutto è disponibile in questo terzo stadio di lavoro, Napoli manda il segnale di via libera per l’invio della pagina al centro stampa di competenza. Trasferimento di comandi E’ appena il caso di osservare che i diversi attori lungo tutta la catena produttiva – redazione, pubblicità, tipografia – non muovono “fisicamente” i files digitali, ma gestiscono i comandi di funzionamento dei flussi editoriali. I materiali – pubblicità, fotografie ed articoli della sezione redazionale – restano residenti sui server centrali del sistema Unisys. L’unico trasferimento vero e proprio avviene per la teletrasmissione delle pagine dal server centrale di Milano al centro stampa di competenza regionale. Le pagine viaggiano in formato PDF con agganciato il piano di produzione – sempre generato a Napoli – che guida gli abbinamenti per la incisione delle lastre di stampa. Contemporaneamente al trasferimento delle pagine allo stabilimento viene generata una copia di ogni pagina PDF su di un server sulla intranet RCS che le rende visibili anche presso la sede centrale di RCS a Milano.

18 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


ADN Kronos: notizie (e business) su piattaforma XML Un nuovo sistema editoriale in fase di introduzione alla agenzia ADN Kronos consente la gestione dei contenuti in modo autonomo, ed indipendente, rispetto ai canali di distribuzione della stessa. Per il fornitore di informazioni si aprono nuove opportunità di business sia verso i clienti tradizionali che in direzione degli editori on line che hanno puntato sullo sviluppo di portali internet, senza trascurare i servizi al consumatore finale che, con un cellulare GPRS, può già oggi ricevere notizie ed immagini in tempo reale ovunque si trovi. “L’obiettivo di due anni fa era completare la trasformazione della rete da telegrafica a satellitare per tutti i clienti dell’agenzia; quello dell’anno scorso il trasferimento nella nuova sede, il palazzo di piazza Mastai, che ospita tutte le società che fanno capo alla holding GMC, Giuseppe Marra Communication; quest’anno l’obiettivo è l’introduzione di una nuova piattaforma editoriale per sviluppare i servizi tradizionali ed avviarne di nuovi”. Così il direttore tecnico di ADN Kronos, Giovanni Parise, sintetizza la trasformazione dell’agenzia di informazione italiana negli ultimi tre anni, ad un passo da centrare anche l’ultimo obiettivo, l’introduzione del nuovo sistema editoriale, in fase avanzata di installazione e destinata ad andare completamente a regime in tempi rapidissimi. Una piattaforma basata su XML che avrà il compito di semplificare e rendere ancora più efficiente la trasmissione delle oltre 1200 notizie al giorno trasmesse dall’agenzia grazie all’impegno di un centinaio di giornalisti ai quali si aggiungono i collaboratori esterni ed il personale tecnico e poligrafico. Per ADN Kronos si tratta di una crescita tecnologica di grande importanza strategica, che il direttore tecnico Giovanni Parise ha accettato di raccontare ai lettori di TecnoMedia “in corso d’opera”. Informazioni e notizie “à la carte” ADN Kronos è certamente la più nota delle aziende raggruppate all’interno della holding GMC, società che controlla una serie di attività integrate nell’ambito della comunicazione. Fanno parte del gruppo la ADN Kronos Comunicazione, specializzata in progetti di

comunicazione e attività di PR, la casa editrice ADN Libri, la Immedia, per la distribuzione di comunicati stampa su testo originale e la MAK, Multimedia ADN Kronos, specializzata nella creazione di contenuti informativi per il WEB, una sorta di centro servizi molto avanzato per l’industria della comunicazione on line che vanta fra i suoi clienti quasi tutti i principali portali italiani. Ed è proprio la MAK la società del gruppo che, negli scorsi due anni, ha testato in produzione il nuovo sistema editoriale basato su XML che, con le dovute modifiche, saremmo a dire semplificazioni, è in corso di introduzione anche per la ADN Kronos. La soluzione prescelta allora, e confermata di recente, è Méthode, software sviluppato dalla società italiana EidosMedia che sfrutta le potenzialità del linguaggio di programmazione XML, fra le quali quella di poter gestire i contenuti informativi in modo assolutamente indipendente rispetto alla “forma” grafica che verranno ad assumere a seconda dei media di distribuzione e, cosa ancora più apprezzata nel caso della MAK, in modo indipendente dai metadati legati alle categorie del contenuto. Soluzione tecnica, quest’ultima, particolarmente utile per il flusso di lavoro di società che fanno della fornitura di notizie di agenzia e di “contenuti” multimediali il loro core business. La piattaforma XML viene, e verrà sempre più utilizzata, per consentire l’invio di “pacchetti” di notizie – testi, grafica, video ed audio – a gruppi di utenti caratterizzati secondo un profilo di interesse, e commerciale, ben preciso. L’esperienza finora effettuata dalla MAK ha consentito ai giornalisti la stesura di notizie complete in forma di paragrafi successivi agganciati a

Agenzie di informazione

TecnoMedia

ADK Kronos: notizie (e business) su piattaforma XML

19 © Asig Service Srl 2003


Agenzie di informazione

TecnoMedia

metadati – completezza dei contenuti, argomenti, priorità informativa, etc. – tali da permettere una trasmissione dell’informazione ai portali clienti in funzione dei loro accordi commerciali con la agenzia. Volete ricevere solo notizie di economia? volete solo il primo capoverso, dove, secondo le norme di stesura di tutti i collaboratori del gruppo, vengono sintetizzate le famose 5 w del giornalismo anglosassone (chi, dove, come, che cosa e quando) o volete qualche dettaglio in più? Grazie al sistema su XML è possibile segmentare quanto si va scrivendo fin dalla prima stesura grazie, appunto, alla gestione dei “metadati” possibile in Méthode. Una volta terminato il “pezzo”, all’incaricato – cioè colui che detiene il potere gerarchico per l’invio – non resta che impostare la spedizione in modo del tutto automatico e trasparente per lui. A fare il grosso del lavoro infatti provvede il software del sistema, programmato in funzione dei diversi profili stabiliti dalla direzione commerciale. Naturalmente questo flusso di lavoro ha un vantaggio speculare al termine del processo di creazione-invio per il cliente. I portali abbonati al servizio, Iol, eXcite, Wind, MSN, Lycos, Yahoo Italia, per non citare che i più noti, possono agganciare i files generati e gestiti fin dall’inizio del processo sotto XML ad altri metadati grafici in grado di provvedere alla immediata impaginazione delle notizie là dove andare; ed il tutto, beninteso, in tempo reale. Per fare questo è stato sviluppato dalla EidosMedia, su specifiche della direzione tecnica dell’agenzia, il modulo Méthode Syndication Server, che consente, su richiesta, la pubblicazione dei servizi per rete internet anche sui siti dei clienti, “oltre che sul nostro, naturalmente” come precisa Parise. MAK infatti alimenta quotidianamente il sito dell’agenzia, www.adnkronos.com, stando naturalmente attenta a non “cannibalizzare” le informazioni inviate, a pagamento, ai clienti. Anche in questo caso viene utilizzata la medesima metodologia basata sui metadati, ed al sito internet interno viene inviato abitualmente solo il primo capoverso della notizia. E sempre la tecnologia basata su XML consente la creazione di “pacchetti” di informazioni multimediali dedicati ad uno specifico argomento. Il festival della canzone italiana di S. Remo, ma anche la guerra in Irak o un evento di grande rilevanza nazionale come la scomparsa di Gianni Agnelli rappresentano un’interessante opportunità per offrire una sorta di servizio speciale dove testi, immagini, audio e video in movimento possono andare ad alimentare, se necessario

sempre in modo automatico, i portali clienti, creando al loro interno vere e proprie aree configurate come “sotto siti” accessibili dalle home page e caratterizzati, a loro volta, da informazioni che possono essere aggiornate in tempo reale.

ADN Kronos verso il futuro “La sperimentazione di Méthode ha dato ottimi risultati”, spiega Giovanni Parise, direttore tecnico della agenzia di informazione, ed il passo successivo è stata la estensione del sistema editoriale alla società più blasonata del gruppo. “Estensione che vuol dire, per una lato, esemplificazione, ma per un altro introduzione di nuovi moduli ad hoc per gestire alcuni flussi di lavoro caratteristici dell’agenzia”. ADN Kronos non utilizzerà tutto il motore di impaginazione messo a punto per l’industria dei giornali quotidiani, ma in compenso sarà fra breve installata la gestione delle linee di acquisizione delle fonti esterne sviluppata dalla HiT Press, società nata dalla incorporazione di Tecnavia Press in HiT Internet Technologies, da alcuni anni partner strategico di EidosMedia nella integrazione di componenti di sistema indirizzate, fra l’altro, alla gestione della pubblicità e, appunto, all’acquisizione delle fonti esterne. Nel caso specifico i giornalisti dell’agenzia di informazione disporranno in linea dei tre servizi di informazione (inglese, spagnolo, tedesco) della agenzia DPA, del servizio dell’agenzia svizzera ATS, di Nuova Cina, del London Times, della syndication dei giornali nordamericani SHNS, delle notizie del Washington Post e del Los Angeles Times oltre alla agenzia regionale Lombardia Notizie. Questo data base, come tutte le altre risorse del sistema, saranno accessibili attraverso la VPN privata. Buona notizia, quest’ultima, per i collaboratori che stanno rinforzando le fila dell’agenzia dalle sedi periferiche, alcune già attive altre in via di apertura, che daranno una copertura sempre più capillare ai servizi ai clienti. Chi utilizzerà l’editor di sistema xSmile nelle sedi di Milano, Torino, Padova, Bologna, Firenze, Napoli e Palermo avrà la stessa risposta in linea di quanti lavorano nelle sede centrale di Roma. La versione del software in uso all’agenzia prevede anche l’impiego di un modulo di uso strettamente specializzato per la gestione automatica delle code di invio del notiziario, uno strumento indispensabile per

20 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


ADK Kronos: notizie (e business) su piattaforma XML

TecnoMedia

l’attività quotidiana di ADN Kronos. Il sistema installato presso l’agenzia utilizzerà il motore di ricerca Autonomy, sviluppato dall’omonima società americana, integrato di recente da EidosMedia all’interno della propria soluzione. Questo strumento darà accesso ai giornalisti alla consultazione di tutto il materiale di archivio sulla base di una ricerca testuale libera, e provvederà contemporaneamente all’attività di indicizzazione di tutto il materiale informativo disponibile, sia prodotto dalla redazione che acquisito dall’esterno.

ADN Kronos corre sul filo Una piattaforma produttiva in grado di gestire tutti i contenuti separandoli dalla loro “forma” finale relativa al canale distributivo consente anche di pianificare la diffusione di notizie su canali decisamente innovativi, come i telefoni cellulari di ultima generazioni compatibili con i servizi GPRS, quelli, per intenderci, che l’utente può pagare non in un funzione del tempo di collegamento all’azienda di telecomunicazioni ma misura proporzionale al numero di “bit” ricevuti. Méthode fornisce il supporto tecnologico ad ADN Kronos per fornire di contenuti il nuovissimo servizio di notizie via cellulare della Vodafone Omnitel, denominato Vodafone Live. L’utente in possesso di un telefonino cellulare compatibile con la nuova tecnologia di trasmissione-ricezione dei dati multimediali può collegarsi in ogni momento al servizio e ricevere in tempo reale notizie ed immagini sugli avvenimenti più importanti del giorno. Senza entrare troppo nei dettagli di un servizio an-

cora limitato dalla reale diffusione dei cellulari in grado di riceverlo, basti osservare, in questa sede, che dal punto di vista del fornitore dei contenuti, cioè l’agenzia, il flusso di lavoro non cambia rispetto agli altri canali di diffusione: è sempre la piattaforma Méthode che si occupa di formattare in modo automatico i materiali da inviare on line ai cellulari, sempre collegando ai contenuti i cluster di metadati sviluppati per questo canale, ed è sempre il personale dell’agenzia a decidere quale notizia “avviare” su questo sistema di trasmissione. Per il resto, è Vodafone Omnitel che, quando riceve dal cliente la richiesta telefonica, la trasmette in tempo reale al server di ADN Kronos agganciando i materiali informativi disponibili e trasferendoli sul display del cellulare. Dietro a questo va-e-vieni di flussi informativi c’è, naturalmente, uno sviluppo softwaristico di tutto rispetto sviluppato su specifiche dell’agenzia di informazione, ma c’è, ed è ciò che più conta, un progetto editoriale specifico che ha puntato a sviluppare un sistema di gestione e produzione della notizia compatibile - in modo del tutto automatico - con diversi canali di distribuzione e con segmenti di mercato più ampi rispetto al tradizionale mercato delle agenzie di informazione.

Agenzie di informazione

La home page del portale dell’agenzia ADN Kronos

21 © Asig Service Srl 2003


TecnoMedia

Conferenza IFRA

La stampa dei giornali, centro di profitto Diversamente che in passato, quando era l’impianto di stampa era una semplice appendice della società editrice – dal punto di vista sia organizzativo che fisico – le attività di produzione di oggi sono gestite sempre più come business indipendenti, cioè come centri di profitto. Editori, stampatori e produttori di impianti di stampa si sono riuniti a Monaco lo scorso dicembre, in una conferenza Ifra, per discutere di strategie e di tecnologie. Il grado di autonomia ottimale per un centro di profitto ha una conseguenza: gli impianti di stampa sono soggetti più che mai a pressioni riguardanti il rendimento e il costo, in competizione con altri fornitori di servizi. La stampa dei giornali si avvia sempre più ad essere assimilata alla stampa commerciale, dove ciò che conta, alla fine, sono la qualità e il prezzo. Come in ogni area dell’industria dei servizi, la competizione tra i fornitori va a beneficio del consumatore, in questo caso il giornale. Dare prezzi più bassi e migliore qualità rispetto ai propri competitori è lo specifico obiettivo per gli impianti di stampa. Questo significa massimo impiego delle capacità di stampa, scarti minimi e risparmio di costi dove ciò sia possibile:.in altre parole, maggiore efficienza. Ma questo significa anche controllo del processo e costante miglioramento della qualità, attenta manutenzione dei sistemi, organizzazione ottimizzata, senza dimenticare il rapporto con i clienti, poiché il profitto non può essere ottenuto soltanto con il taglio dei costi.. Ampia gamma di configurazioni Mai in precedenza vi è stato un numero così alto di diverse possibili configurazioni utilizzabili da uno stampatore di giornali che voglia investire in una nuova rotativa: dal formato singolo sviluppo/singola larghezza fino al formato a tripla larghezza e doppio sviluppo. Tutto (o quasi) può ottenere. Ma una scelta troppo ampia può essere, talvolta, problematica, se non si ha ben chiara la risposta a questaelta inizia con una semplice domanda: “Che cosa si vuole stampare con questo sistema?”. Configurazione 1/1. Dopo una attenta valutazione, un gruppo editoriale di piccole dimensioni come il

Cumbrian Newspaper Group ha scelto la rotativa Solna D400, che si è rivelata la più utile, in grazia della sua flessibilità e affidabilità, per le esigenze di stampa del gruppo. Con il suo giornale, The Evening News and Star (diffusione 26mila copie) e numerosi altri giornali e supplementi - propri o stampati in conto terzi era necessario gestire basse tirature, molti cambi di foliazione, frequenti cambi di formato. L’esigenza in questo caso riguardava meno la velocità e più la massima flessibilità possibile del dispositivo di stampa. La Solna D400 ha soddisfatto le specifiche delle operazioni di stampa e, a parere di Peter Simpson, direttore tecnico del gruppo, ha offerto il miglior rapporto costo- rendimento. La rotativa è attualmente in fase di installazione. E’ stata la scelta giusta? “Chiedetemelo tra un anno”, ha risposto Simpson. Configurazione 6/2. Tra un paio di anni sarà possibile porre la stessa domanda ai rappresentati delle società svizzere Tamedia (Zurigo) e Espace Media (Berna), che hanno deciso in favore di una rotativa con configurazione a tripla larghezza e doppio sviluppo, la prima delle quali si prevede possa entrare in produzione all’inizio del 2004. Le due società svizzere, con questa decisione, stanno mettendo alla prova dei fatti un nuovo concetto di produzione. Heinrich Grimm (Tamedia, editore di Tagesanzeiger e ZürichExpress) e Reto Kälin (Druckhaus Bern, Bernerzeitung), hanno descritto le ragioni della loro decisione in favore della nuova configurazione di stampa 6/2. Le società hanno deciso di creare un team congiunto per la valutazione e l’acquisto dei nuovi sistemi di stampa. La loro principale motivazione per questa scelta non è dipesa solo da aspetti di razionalizzazione (risparmio di costi per consulenza e trattative sul prezzo) ma anche dalla con-

22 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


centrazione di un know-how specializzato come base per l’attivazione di sinergie di produzione. Dopo che ciascuna società ha tracciato le specifiche di base per le proprie operazioni – un significativo incremento dell’efficienza costituiva una forte priorità per entrambe – sono state comparate le configurazioni potenziali e utilizzabili, 4/2 e 6/2, e sono emersi i seguenti vantaggi per la configurazione 6/2: - Investimento più basso (quasi un quarto in meno in relazione al prezzo di acquisto della rotativa, prendendo come base il costo per pagina) - Infrastruttura più piccola (ciò che non è presente non può causare problemi o costi) - Impiego efficiente delle materie prime (bobine più larghe ma in numero inferiore, che permettono una migliore logistica di immagazzinamento) - Produzione standardizzata (unità di stampa satelliti non reversibili a nove cilindri con intervalli continui di bloccaggio delle lastre lungo l’intera ampiezza del cilindro permettono cambi di lastra veloci e migliorano la qualità di stampa, riducendo i problemi di registro) - Nuove possibilità nell’area dell’organizzazione. Prima di decidere in favore di uno dei fornitori ed effettuare l’ordine definitivo è stata affrontata una seria discussione tecnica, sono stati valutati i test di stampa (sui dispositivi di stampa 4/2) ed è stata naturalmente affrontata la trattativa sul prezzo. L’ordine è stato siglato alla fine con la KBA, per la fornitura e l’installazione di due rotative per giornali Commander 6/2 a Zurigo (quattro rotative per un totale di sedici torri di stampa) e a Berna (sei torri di stampa) . “Speriamo di ottenere un risparmio complessivo del 10-15 per cento” ha detto Heinrich Grimm di Tamedia. Il risparmio è già assicurato per i costi di costruzione del capannone che ospiterà le rotative. La lunghezza complessiva dell’impianto che deve essere installato a Zurigo sarà infatti di circa cento metri, più corta di quaranta metri buoni rispetto ad una rotativa configurata in 4/2 con la stessa capacità di stampa: Rispetto alla configurazione 4/2 questa sarà più larga di un metro, ma questo non avrà nessuna rilevanza sui costi di costruzione dello stabilimento. Massimizzare la capacità di stampa La stampa commerciale ha aperto la strada per creare un nuovo centro di profitto per la Reiffzeitungsdruck a Offenburg in Germania. Il giornale ha cento impie-

TecnoMedia

gati, un fatturato annuale nell’ordine di di 30 milioni di euro e, lavorando su tre turni giornalieri, produce ogni giorno quotidiani, fogli gratuiti, cataloghi, elenchi del telefono e supplementi. La sua quota di prodotti in conto terzi sul totale è nell’ordine del 60%. Il numero degli ordini esterni è cresciuto continuamente negli anni recenti e la crescita del fatturato dal 1999 al 2001 è stata di 7,1 milioni di euro ogni anno. Come possono essere ottenuti questi risultati da sogno? Come spiega Claus Ullrich – che è responsabile per la qualità – tre dei principali prodotti di stampa commerciale hanno sono vincolati alla società con contratti settennali. Questo garantisce la possibilità di pianificare un consistente tasso di utilizzo dell’impianto. Per di più il formato di stampa utilizzato (il così chiamato formato Berlin, di mm 315 x 470), ha in questo caso una significativa rilevanza per il fatto che è utilizzato da un largo numero di prodotti e pertanto offre condizioni considerevolmente migliori per attrarre ordini di quanto, per esempio, non accada al formato Rheinisch (mm 360 x 530) o al formato Nordic (mm 400 x 570). Come buon argomento di vendita Ullrich cita il controllo e la gestione della qualità (la compagnia ha ottenuto la certificazione ISO già nel 1999), la gestione dei tempi di consegna e la supervisione della logistica, la sicurezza del processo (piani di emergenza, sistemi di backup) e un rapporto di produzione individuale al cliente. Ma l’aspetto più importante è ancora indubitabilmente il prezzo: una comparazione dei costi di produzione (costo per copia) per una brochure stampata da un offset a foglio o stampato da un offset a bobina da giornale evidenzia un risparmio dei costi del 38 per cento in favore di quest’ultimo. E questo è certamente un solido argomento. Quote di risposta molto positive (3,5 per cento) sono state ottenute con campagne di mailing diretto. Il successo è pertanto molto più che “solo l’occasione proveniente dal verificarsi insieme di fortunate circostanze” come uno dei partecipanti alla conferenza di Monaco ha provocatoriamente affermato. Stampa decentrata Sergio Vitelli, direttore tecnico della RCS (Rizzoli Corriere della Sera), ha usato l’esempio del suo gruppo per dimostrare che una larga diffusione non coincide necessariamente con grandi impianti di stampa ed elevati volumi di produzione.

Conferenza IFRA

Sempre più gli impianti di stampa operano come business indipendente

23 © Asig Service Srl 2003


Conferenza IFRA

TecnoMedia

La divisione giornali del gruppo editoriale italiano produce i quotidiani nazionali Corriere della Sera (900mila copie) e Gazzetta dello Sport (500mila copie), i quotidiani regionali Corriere del Mezzogiorno (80mila copie) e Corriere del Veneto (60mila copie), come pure il free paper City (pubblicato in varie edizioni cittadine per un totale di 600mila copie). Dal momento che i quotidiani sono distribuiti su tutto il territorio nazionale, l’utilizzo di impianti di stampa decentrati e di tecnologie di trasmissione dati rappresentava l’unico modello organizzativo possibile, per ragioni geografiche ancor prima che economiche: basti pensare che dal centro di produzione principale, Milano, all’estremo sud del paese, in Sicilia, ci sono oltre 1.500 chilometri di distanza. La stampa decentrata ebbe inizio nel 1975 con l’avvio della stampa su Roma, e successivamente si è espansa sino agli attuali sei centri stampa. Quando, sino alla prima metà degli anni Settanta, la produzione veniva effettuata soltanto a Milano, il giornale arrivava dalle quattro alle sei ore dopo la stampa nelle edicole di Roma, e addirittura il giorno dopo nelle aree più lontane. Oggi, invece, il giornale è nelle edicole di tutta Italia non più tardi di tre ore dopo la stampa. Lungo tutto questo periodo, la capacità di trasmissione dei dati è andata progressivamente crescendo e, con l’adozione della trasmissione via satellite, è stato possibile espandere le attività di stampa al di fuori del territorio nazionale. Dalla fine degli anni Novanta il gruppo RCS stampa a New York, Caracas, Buenos Aires, Sao Paulo, Madrid, Charleroi e Sydney. I progetti del gruppo RCS per l’immediato futuro riguardano il cambio di formato e il ridisegno grafico del quotidiano, un aumento della foliazione e delle pagine a colori, e l’introduzione di nuove edizioni regionali. Per raggiungere questi obiettivi, sarà necessario l’acquisto di nuove rotative ed un ulteriore aumento del numero dei centri stampa. La carta costa! La carta rappresenta il costo più significativo nella produzione dei giornali. Ma il costo del lavoro non è da meno, non soltanto in termini di stipendi e contributi, ma anche per l’incidenza che una attività altamente professionale e ben motivata può avere sul contenimento dei costi, per esempio consentendo di ridurre gli scarti. Un quotidiano che ha una percentuale di scarti - niente affatto fuori dal comune - dell’8%

getta ogni anno nel cestino della carta straccia l’equivalente di un mese di produzione: vale la pena di lavorarci sopra! Oltre a ciò, il management deve contribuire a migliorare il controllo del costo della carta mantenendo sotto stretto controllo la sovraproduzione: quante copie aggiuntive sono realmente necessarie? Se si abbonda, il risultato può essere, per un centro stampa di grandi dimensioni, una perdita di centinaia di migliaia di dollari. Ma si può risparmiare carta anche in altri modi: per esempio attraverso la riduzione della larghezza della spalla della rotativa, che sta divenendo un trend diffuso negli Stati Uniti. La consulente Susan Klutnick ha descritto un progetto realizzato al Los Angeles Times dove, con una riduzione della spalla della rotativa da 54 a 50 pollici, pari al 7,4%, si è realizzato un risparmi annuo di 13/14 milioni di dollari, che ben giustifica i 28.000 dollari spesi per implementare il progetto. Questi sono alcuni degli aspetti da considerare quando si prevede di cambiare formato: - I formati della pubblicità cambiano. Gli agenti di vendita devono essere ben addestrati, affinché il cliente non abbia l’impressione che la riduzione di formato sia un espediente per “rubacchiare” un po’ di spazio ed alzare il costo dell’inserzione. Sotto questo aspetto, l’adozione delle nuove Standard Advertising Units è stata molto utile. - L’impatto ottico della pagina cambia. E’ necessario un intervento sul progetto grafico del giornale. Al Los Angeles Times è stato per esempio ridotto il formato delle foto. - Ad alcuni lettori potrà non piacere il restringimento dei margini bianchi, ma è importante convincerli che esso non influisce minimamente sulla qualità del prodotto. - Se alla riduzione del formato non si accompagna il cambio del tipo e/o del corpo dei caratteri utilizzati, lo spazio editoriale diminuisce. La redazione deve farsene una ragione. - Tempi e organizzazione del cambio di formato devono essere pianificati con attenzione. Al Los Angeles Times, il cambio è stato introdotto gradualmente nei sei centri stampa, il che non si è rivelata una felice idea: ad un certo momento avevamo formati di pubblicità differenti per lo stesso annuncio sulle diverse edizioni. Al Los Angeles Times i lavoratori dei centri stampa sono stati coinvolti nella fase di cambiamento, con effetti motivazionali molto positivi.

24 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


Come prevenire i problemi di produzione Molti dei problemi che si manifestano durante la produzione dei quotidiani potrebbero essere evitati se la manutenzione sugli impianti avvenisse in maniera regolare e costante. “Il 75% dei problemi - afferma Luc Jonqueur, Senior Consultant Ifra - non sono causati dalle tecnologie, ma dagli uomini”. Ciò conduce ad una riflessione: quanto è importante la formazione per una società di stampa? TPM (Total Production Management) è un metodo pratico finalizzato a ridurre i costi ed aumentare la produttività. TPM è composto da cinque elementi che, messi insieme, possono condurre a risultati estremamente significativi: affidabilità tecnica, manutenzione autonoma, formazione continua, manutenzione programmata, migliorie all’attrezzatura apportate da un gruppo di lavoro specificamente assegnato a quel compito. Alcuni semplici strumenti possono aiutare ad identificare i problemi ed ad affrontarli in maniera adeguata: - Un sistema di analisi sviluppato dalla società Pareto/ABC serve a definire le priorità, in modo che i problemi più urgenti siano affrontati per primi e si evitino serie perdite di produzione. - Poche istruzioni di manutenzione affisse in evidenza sulle rotative sono più efficaci di lunghe liste. - Il database Ifra TPM è un valido aiuto per pianificare e controllare l’attività di manutenzione. La regola di base è: nessun miglioramento senza misurazione. Per valutare i risultati, non conta l’ultimo valore misurato, ma il trend generale: le fluttuazioni sono normali in un processo di produzione, ciò che conta è che si proceda in una direzione positiva. In un progetto condotto presso la società CIPP in Francia in un arco di tempo di tre anni, l’applicazione del TPM ha reso possibile ridurre del 19% il tempo di preparazione, ovvero il tempo che separa l’avvio del settaggio della rotativa dalla produzione della prima copia vendibile. Anche il New York Times è consapevole del fatto che la prevenzione e la diagnosi precoce dei problemi consentono di evitare costi aggiuntivi. Alla conferenza di Monaco Sanat Hazra, Guy Holliday e Karl Varner hanno presentato il programma di manutenzione adottato dal quotidiano statunitense, che parte da una considerazione di base: un impianto di stampa è pieno di componenti meccaniche di alta precisione che possono essere potenziali cause di problemi, dovuti per

TecnoMedia

esempio all’usura o a rotture. Per questo, il New York Times non voleva limitarsi ad un programma di manutenzione ordinaria, ma ha voluto realizzare un programma che desse maggiori garanzie di sicurezza. La questione era: come è possibile individuare i problemi di produzione prima che essi causino interruzioni della produzione e costose riparazioni? Il risultato è stato un programma che utilizza vari sistemi per individuare le potenziali fonti di disturbo: - Analisi delle vibrazioni (vibrazioni anomale sono sintomo di problemi) - Misurazione a raggi infrarossi (l’aumento del calore può indicare un attrito anomalo - Analisi degli ultrasuoni (che aiuta ad individuare la fonte di rumori atipici) - Analisi dei lubrificanti (Una maggior quantità di particelle metalliche nei liquidi di lubrificazione indica attriti e, con ogni probabilità, danni). La piega è un elemento critico di ogni rotativa. Di conseguenza, su di essa si è appuntata la maggiore attenzione, e più precisamente sull’insieme piega-coltello. Come risultato di questa azione, è stato possibile individuare un difetto prima della scadenza del periodo di garanzia, trascorso il quale la riparazione avrebbe avuto un costo di 39.000 dollari. Per monitorare la piega sono stati utilizzati molteplici metodi: i valori delle vibrazioni sono misurati ogni settimana in forma di diagrammi. Se si rilevano anomalie nell’andamento di questi diagrammi, vengono effettuati ulteriori test. Oltre a ciò, viene fatta mensilmente una analisi dei lubrificanti. Se il sospetto di un problema è accompagnato da un forte aumento di particelle di metallo, vi è la certezza che il pezzo va cambiato alla prima opportunità. In considerazione dei benefici che se ne possono ricavare, il costo dell’installazione dei sensori è estremamente ridotto: meno di 4.000 dollari per piega, più un costo mensile di 650 dollari per il programma di manutenzione di tutte e sei le pieghe del New York Times. Lo stesso calcolo fatto per la piega si applica a tutte le altri parti della macchina da stampa. Difetti di poco conto, come una vite mancante, possono creare danni enormi se non individuati per tempo. Per non parlare del tempo di produzione perso. In conclusione, la manutenzione preventiva paga, eccome!

Conferenza IFRA

Sempre più gli impianti di stampa operano come business indipendente

Charlotte Janischewski

25 © Asig Service Srl 2003


TecnoMedia

La delega aziendale in materia antinfortunistica

Diritto del lavoro

In mancanza di esaurienti riferimenti normativi, occorre fare appello a dottrina e giurisprudenza per capire come il datore di lavoro possa validamente delegare ad altro soggetto i propri doveri e, con essi, le proprie responsabilità penali. L’imprenditore, oggi come mai, è destinatario di un’infinità di obblighi previsti da leggi di ogni tipo, soprattutto in determinate materie, come quella antinfortunistica. Ma è impensabile che possa assolvere personalmente a tutte le prescrizioni: lo farebbe parzialmente o male per la quantità, la varietà e la specificità di tali doveri. Non essendo egli onnipotente né onnisciente, dimostrerà di adempiere al meglio ai propri oneri delegandovi un altro soggetto, magari più esperto in quel dato settore. Secondo l’opinione prevalente, con la delega il datore di lavoro trasferisce l’esercizio (ma non la titolarità) di alcune delle proprie funzioni al delegato. Dirigenti e preposti, allora, possono essere destinatari di obblighi sia “originari” (perché previsti direttamente dalla legge) sia “trasferiti” mediante delega (Lageard, Le malattie da lavoro nel diritto penale, Torino, Utet, 2000, pag, 47; G. De Falco, La repressione delle contravvenzioni e dei delitti in materia di sicurezza e igiene del lavoro, 2000, Padova, Cedam, pagg. 165166,177). Il legislatore non ha mai disciplinato l’istituto con norme penali (civilmente invece è operante l’istituto del mandato ex artt. 1703 ss c.c.) e soltanto con il D.Lvo 242/1996 ne ha introdotto uno scarno accenno. Alla dottrina e alla giurisprudenza, quindi, è toccato il compito di individuarne una sorta di disciplina, soprattutto delineando gli elementi essenziali perché una delega possa essere considerata valida ed operante anche sotto il profilo del passaggio di responsabilità penali al soggetto delegato. Le funzioni delegabili Anche prima dell’intervento legislativo si riteneva

che non tutte le funzioni proprie del datore di lavoro fossero delegabili. In particolare, dottrina e giurisprudenza hanno sempre ritenuto indelegabili quelle inerenti la determinazione della politica d’impresa (per esempio l’organizzazione generale della sicurezza, la scelta e il controllo dei delegati, la predisposizione delle risorse economiche necessarie). Il primo accenno normativo alla delega si è avuto nel 1996, quando il D.Lvo 242 ha aggiunto al D.Lvo 626/1994 l’art. 1 comma 4 ter, secondo cui nell’ambito degli adempimenti previsti dal decreto in parola, il datore di lavoro non può delegare quelli delineati dall’art.4 commi 1 (valutazione del rischio), 2 (documento di sicurezza), 4 lett.a (designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi), e 11 primo periodo (autocertificazione). Secondo una parte della dottrina (si veda G.Bellagamba, G.Cariti, La responsabilità penale per infortuni sul lavoro, UTET, 1998, pag.39) tale riferimento normativo non ha inteso innovare l’istituto in riferimento a come già dottrina e giurisprudenza l’avevano delineato, in quanto i poteri ivi indicati sostanzialmente coincidono con quelli inerenti la determinazione della politica e della strategia dell’impresa circa la sicurezza in riferimento ai nuovi istituti introdotti dal decreto. A nostro avviso, oltre a quelli espressamente indicati nell’art.1, sono indelegabili anche altri poteri (che in effetti attengono, ancora una volta, all’organizzazione generale della sicurezza e, per di più si riferiscono alla valutazione dei rischi e al documento di sicurezza), ricavabili mediante interpretazione sistematica operando un coordinamento fra le disposizioni precettive e quelle sanzionatorie penali. Seguiamola: l’art. 89 comma 1 D.Lvo 626/1994 prevede una serie di sanzioni irrogabili in caso di vio-

26 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


lazione di vari precetti contenuti nei titoli precedenti. Talune di queste sanzioni sono previste solo nei confronti del datore di lavoro (comma 1), altre nei confronti del datore di lavoro e del dirigente (commi 2 e 3), altre anche del preposto. In virtù del principio che la delega trasferisce l’esercizio ma non la titolarità della funzione, là dove sono previste sanzioni nei confronti del solo datore di lavoro, è impossibile che quest’ultimo deleghi a dirigenti o preposti le relative incombenze (Per analizzare la tesi contraria, si veda G. De Falco, op.cit., pag.186190). A dimostrazione di tale ragionamento si può sostenere che mentre il testo originario dell’art. 89 D.Lvo 626/94, prevedeva una serie eccessivamente amplia di obblighi in violazione dei quali risultava punibile il solo datore di lavoro (che quindi era impossibilitato a svolgere tutto personalmente), il medesimo testo modificato due anni più tardi risulta più snello poiché riporta solo alcune delle precenenti sanzioni, mentre le altre sono state trasferite nei successivi commi, i quali puniscono datore di lavoro e dirigente, al quale dunque può essere delegata la funzione. Perché mai il legislatore avrebbe effettuato tale modifica, se non con un intento preciso? Teniamo presente che il diritto antinfortunistico contempla per lo più reati propri, che si distinguono da quelli comuni (commissibili da chiunque) in quanto realizzabili solo dai soggetti che si trovino in una certa situazione o che rivestano una particolare qualifica, come appunto l’essere datore di lavoro, dirigente o preposto: le relative sanzioni sono quindi previste in capo alle varie figure. Se poi una norma fa riferimento generico a datori di lavoro, dirigenti e preposti, questi rispondono nell’ambito delle rispettive attribuzioni e competenze. La modifica apportata dal D.Lvo 242/1996 al titolo IX del D.Lvo 626/1994 conduce dunque il sistema sanzionatorio di tale decreto al sistema delle rispettive attribuzioni e competenze, che quindi possono essere delegate. Come “delegare” se gli adempimenti sono indelegabili? Può accadere che il datore di lavoro si trovi di fronte a funzioni indelegabili ex lege e nello stesso tempo si trovi in condizioni di non potervi fare fronte perché per esempio tecnicamente impreparato o in ogni caso

non concretamente in grado di adempiervi a regola d’arte. La dottrina più autorevole consiglia in tali casi di affidare l’incarico a membri del servizio di prevenzione e protezione dai rischi oppure a consulenti esterni. Non si tratta ovviamente di delega ma di una consulenza e quindi il datore di lavoro mantiene una propria responsabilità in relazione ad eventuali violazioni in tali materie. Il problema che a questo punto si pone è che il datore di lavoro rischia di essere incriminato per una responsabilità oggettiva per mancanze esclusive del consulente, dato che non è tecnicamente in grado di verificarne l’operato (G. Lageard, op.cit., pag. 57). Le condizioni di una delega valida Come deve essere fatta, in concreto, una delega per essere considerata valida? In mancanza di indicazione alcuna fornita dal legislatore, occorre sicuramente andare a leggere molte sentenze e farsi così un’idea di cosa in pratica i giudici richiedono per ammettere la traslazione della responsabilità da un soggetto all’altro. Contemporaneamente, fornisce un valido aiuto la dottrina. In questa sede abbiamo estrapolato tutte le condizioni che varie sentenze sottolineano come indispensabili. Anche se alcuni elementi vengono richiesti solo in talune sentenze e non in altre, consigliamo di rispettarli sempre tutti onde evitare possibili contestazioni: - Impossibilità ad esercitare di persona le funzioni: ciò può accadere a causa dell’ampiezza dell’azienda oppure della sua complessità (può trattarsi di azienda di piccola entità ma caratterizzata da lavorazioni o attrezzature particolari) o della pluralità di sedi e stabilimenti o di altre ragionevoli evenienze che escludano una immotivata dimissione del ruolo legale del datore di lavoro (G. Bellagamba, G. Cariti, op.cit, pag.37. Si vedano anche le pronunce: Cass.pen., sez.IV, 17/12/ 1992 n. 286; Cass.pen., sez. III, n.8782, in Dir.prat.lav., 1995, 37. Non mancano, comunque, pronunce che richiedono le grandi dimensioni dell’azienda: Cass. Pen., sez. IV, 26/8/1999 n.10189, in ISL, 1999, 11, 654). Il datore di lavoro poi, anche in una piccola azienda, può delegare alcune funzioni perché carente di specifica competenza tecnica: “Il datore di lavoro non può addurre come giustificazione ... la propria ignoranza tecnica..., a meno che non abbia affidato ad altri, dota-

Diritto del lavoro

TecnoMedia

La delega aziendale in materia antinfortunistica

27 © Asig Service Srl 2003


Diritto del lavoro

TecnoMedia

ti di autonomi poteri di decisione e d i spesa i compiti...” (Cass.pen., sez.IV, 7/10/1999, n.11449, ASL, 1/ 2000,54). E, comunque, delegare è uno dei poteri discrezionali del datore di lavoro, che magari preferisce dedicarsi esclusivamente agli affari amministrativi e commerciali (G. De Falco, op.cit., pag.171). Conviene tener presente, poi, che l’art. 1 comma 4 ter D.Lvo 626/1996 vieta esplicitamente di delegare alcuni adempimenti, tra i quali quelli previsti dall’art. 4 comma 11 primo periodo, che prevede la facoltà del datore di lavoro di azienda famigliare o comunque fino a dieci dipendenti (eccettuate quelle di cui alla nota 1 allegato I) di redarre un’autocertificazione. Da questo dato parrebbe legittimo concludere che nelle aziende di piccole dimensioni il datore di lavoro possa delegare ogni adempimento, eccettuato quello ora menzionato. Verrebbe meno dunque il requisito, individuato da parte della giurisprudenza, delle notevoli dimensioni aziendali. - Idoneità tecnica del delegato che abbia qualifica professionale, competenza e capacità idonee. Non deve necessariamente trattarsi di un dipendente, ma sicuramente se in azienda è presente un soggetto adatto è da preferire in quanto più facilmente a conoscenza della realtà aziendale (D.Ceglie, La delega aziendale, EPC, 1997, Roma, pagg.44-46). Basta che non sia un “lavoratore”, beneficiario della normativa antinfortunistica stessa(G. De Falco, op.cit., pag.179). Nel caso in cui il datore di lavoro scelga una persona inidonea, risponderà per culpa in eligendo (Cass.pen., sez.IV, 17/6/1997, n.5780, in Dir.prat.lav, 1997,30). - Piena ed effettiva autonomia decisionale e di spesa del delegato che, nelle materie delegategli, deve potersi muovere come datore di lavoro (Cass.pen., sez. IV, 23/2/1993, n.1760, in Dir.prat.lav., 1993, 14) con, per esempio, libertà di acquisto e di scelta di macchinari e dispositivi di sicurezza, accessibilità senza restrizioni di sorta alla documentazione rilevante in materia e ai luoghi di lavoro. - Atto di conferimento della delega con data certa, meglio se sottoscritto dinnanzi a un notaio. Pubblicità della delega, che deve essere resa nota nella sua portata ai lavoratori e a chi si occupa della sicurezza in azienda (Cass. Pen., sez.IV, 17/6/1997, n.5780, cit.). Se si tratta di società è bene che la decisione di delegare talune funzioni a un determinato soggetto venga trascritta nei registri societari, con l’indicazione dell’or-

gano procedente, dei motivi del conferimento e dei poteri conferiti (Ceglie, op.cit., pag.49). - Accettazione della delega da parte del soggetto interessato (Cass. Pen., sez.IV, 23/2/1993, n.1760). - Dettaglio di tutti i poteri e le funzioni delegate (Cass.pen., sez.IV, 27/5/1996, n. 5242, in Dir. prat.lav, 1996, 26): il contenuto della delega deve risultare completo, chiaro determinato e preventivo rispetto alle attività da svolgere (per questo abbiamo più sopra inserito l’elemento della data certa). La forma scritta E’ questo uno degli elementi su cui, sia in dottrina sia in giurisprudenza, vi è più disaccordo; la legge, ancora una volta, nulla dice in proposito. Alla tesi dottrinaria che ritiene la forma scritta dell’atto di delega necessaria ad substantiam, si contrappone quella che considera lo scritto necessario solo ad probationem ed ancora quella che sostiene non necessaria, né civilmente né penalmente, la forma scritta in virtù del principio della libertà dei mezzi di prova e del libero convincimento del giudice (a condizione che la delega sia rigorosamente altrimenti provata, per esempio con testimoni. Si veda G.Bellagamba, G.Cariti, op. cit., pag.38). Si osserva poi un acceso dibattito a proposito della delega di fatto, che si realizza quando il “delegato” assolve alle incombenze del delegante per un tacito accordo o per fatti univoci e concludenti, come quando viene posto un direttore nell’ambito di una filiale staccata: alla tesi che la ritiene ammissibile (Cass.pen., sez.IV, 2/10/1992 n. 9616, in Dir.prat.lav., 1992, 42) si oppone quella che ritiene valida una delega solo se esplicita (R. Guariniello, Datore di lavoro: definizione e compiti, in Dir.prat.lav., 1996, 5, 22). Pur essendo possibile delineare più soluzioni, consigliamo la più prudente redazione scritta della delega (meglio ancora mediante stesura di atto pubblico), sia al fine probatorio, sia, in ogni caso, perché solo in tal modo si ottiene un conferimento specifico e certo di determinate funzioni, anche considerando che, comportando la delega trasferimento di responsabilità penale, si realizzerebbe altrimenti quella indeterminatezza della norma penale che impedirebbe al delegato di conoscere i propri compiti con chiarezza. Per un approfondito esame circa la forma della delega si consideri la tesi del Lageard (op.cit., pagg. 52-54), il quale distingue due piani, quello processuale

28 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


e quello pratico della vita aziendale: da quest’ultimo punto di vista è indispensabile la forma scritta della delega, necessaria per ottenere la rappresentanza legale del datore di lavoro, utile per richiedere per esempio autorizzazioni amministrative in nome e per conto del delegante, comunicazioni con gli enti di sorveglianza. Se invece si sposta l’attenzione al piano processuale, ciò che conta è l’analisi del merito, che potrà considerare fittizia una delega formale oppure esistente una delega di fatto. Da ricordare, comunque, che l’onere probatorio ricade sul datore di lavoro, diretto destinatario delle norme antinfortunistiche. Il dovere di vigilanza Una volta conferita una delega valida, in capo al datore di lavoro permane, secondo alcuni, un dovere di controllo sull’operato del delegato, assolutamente indelegabile: “Il datore di lavoro può delegare ad altri i compiti antinfortunistici ... ferma restando la sua responsabilità concorsuale nelle ipotesi in cui abbia omesso di esercitare il dovuto controllo sull’attività del delegato con una diligenza consentanea alle dimensioni dell’azienda...(Cass.pen., III, n.8782, cit.)”. Affinché operi effettivamente il pieno trasferimento delle responsabilità penali, mai il delegante deve ingerirsi nell’operato del delegato né autonomamente né su richiesta del delegato che gli si rivolga per sottoporgli un problema o per ottenere una conferma sul suo operato: la delega in tal caso sarebbe validamente conferita ma inefficace, e dunque il delegante tornerebe ad essere il primo responsabile (Cass.per., sez.IV,10/ 10/1989 n.13303, in Dir.prat.lav,1989,43). Occorre chiedersi allora cosa la dottrina intenda per ingerenza e cosa per controllo (attività che invece non comporta assunzione di responsabilità da parte del

TecnoMedia

delegante). La prima “...è intervento nei processi decisionali, mentre ... [il secondo] si limita ad una verifica dell’altrui attività” (G.Lageard, op.cit, pag.46), pur facendo in modo che un tale controllo non si estenda all’approvazione delle altrui scelte. La delega dovrebbe contenere quindi la “previsione di verifiche periodiche da parte del delegante circa il puntuale adempimento ed esercizio dei poteri conferiti e efficacia, congruità e attualità della delega con previsione espressa di revoca accertato il persistere dell’inottemperanza e dell’adozione di condotte colpose da parte del delegato (Ceglie, op.cit., pag.49). Altra parte della dottrina ritiene che il conferimento della delega liberi il datore di lavoro da qualunque incombenza sia perché se questi ha fatto ricorso alla delega significa che non può seguire a dovere la materia (e gli si chiederebbe altrimenti qualcosa di inesigibile), sia perché un qualunque controllo da parte del delegante si concretizzerebbe in quell’ingerenza che fa venir meno l’autonomia del delegato indispensabile a liberare da responsabilità il delegante. Temendo dunque di sancire una responsabilità oggettiva del delegante o del delegato, si può giustamente ritenere che “a voler ritenere che il datore di lavoro sia sempre titolare di un obbligo di vigilanza ... si corre il rischio di fondare l’addebito sul mero possesso di una qualifica” (G.Fiandaca, Il reato commissivo mediante omissione, Milano, 1979, 202; per una valida soluzione intermedia si veda De Falco, op.cit., pag. 178). Si può dunque concludere che solo nel caso in cui il delegante rimanga inerte nonostante sia venuto a conoscenza (o sarebbe dovuto venire a conoscenza) di inadempienze del delegante, risponderanno entrambi per concorso nel reato (ex art. 40 c.p.). Antonietta Strada esseantos@lycosmail.it

Diritto del lavoro

La delega aziendale in materia antinfortunistica

29 © Asig Service Srl 2003


TecnoMedia

Media Insider

MEDIA INSIDER

CREO RIUNISCE LE ATTIVITÀ PER EUROPA, MEDIO ORIENTE E AFRICA Creo Inc., l’azienda leader su scala mondiale nella produzione di soluzioni per l’industria delle arti grafiche ha annunciato l’unione delle attività di Creo Middle East/Africa con quelle di Creo Europe a partire dal 1 aprile 2003. Grazie alla fusione delle due aziende, Creo sarà in grado di ottimizzare l’uso delle infrastrutture di Creo Europe già esistente a Waterloo, in Belgio. Per riflettere adeguatamente tale operazione, la ragione sociale della società è stata modificata in Creo EMEA S.A. La nuova filiale distribuirà le soluzioni Creo in Europa, Medio Oriente e Africa. “Potremo estendere l’uso della metodologia messa a punto nelle infrastrutture di Waterloo” ha spiegato Alon Lumbroso, amministratore delegato di Creo EMEA. “Inoltre, siamo ansiosi di migliorare la diffusione delle conoscenze nelle diverse regioni”. Il cambiamento non dovrebbe avere alcuna ripercussione sul numero totale di impiegati, mentre il risparmio dovrebbe compensare il costo ancorché minimo della fusione. TRENAL: UN INCHIOSTRO DI QUALITÀ PER DARE COLORE ALLA STAMPA L’11 marzo scorso a Roma, e in replica a Verona due giorni dopo, si è svolto un incontro dal titolo “L’inchiostro di qualità per dare colore alla stampa”, meeting organizzato dall’azienda belga produttrice di inchiostri Trenal. L’azienda, fondata a Bruxelles nel 1932 e trasferitasi dal 1974 alla periferia della capitale belga, a Lessins, e che quindi proprio l’anno scorso ha festeggiato i suoi 70 anni di attività e di successi, deve il suo nome ad un acronimo (Tipo, Roto, Enamel – una forma di stampa su alluminio impiegata fino agli anni ’50 – Nitro, Aniline, Litho). Dopo aver aperto filiali in Germania, Italia, Marocco, Danimarca, Francia, Paesi

Bassi e Spagna Trenal sbarcherà quest’anno anche nel Regno Unito. Trenal presenta una gamma completa di inchiostri per gli stampatori italiani: produce infatti inchiostri per rotative coldset e heatset, inchiostri per offset a foglio, solventi e soluzioni di bagnatura, teli gommati e rulli ed occupa la seconda posizione nel mercato coldset del nostro Paese. Dopo il saluto e una breve presentazione del direttore generale di Trenal Italia Janssens, che ha tracciato una panoramica dei rapporti tra Trenal Italia e la casa madre, è stata la volta del direttore tecnico di Trenal Belgio, Godin, il vero e proprio “ingegnere” degli inchiostri dell’azienda belga, che si è addentrato in una serie di aspetti tecnici sugli elementi che definiscono un inchiostro di qualità rispetto alle necessità degli stampatori: controlli in produzione, ricerca e sviluppo, le normative ISO. Godin ha poi presentato le serie Trenal, dall’inchiostro “super GV” esclusivamente a base di oli vegetali di soja e girasole, sino alla serie di nero coldset serie 200 a base interamente di oli minerali, fino alla serie 700 “Orca” per carta a bassa qualità. Una serrata disamina del contributo dell’inchiostro alla stampa di qualità è stata fatta dal direttore dalla Scuola Grafica “San Zeno” di Verona, Chasseur, che ha presentato degli ottimi risultati di leggibilità e colore ottenuti in vari test effettuati su una carta di bassa qualità, in collaborazione con il gruppo Athesis, il cui esponente presente al meeting, ing. Ciapetti, ha concluso riportando appunto l’esperienza ottenuta con l’impiego di inchiostri Trenal nel processo di produzione dei quotidiani del gruppo Athesis. KANSAS CITY STAR E CCI NEW DESK Kansas City Star è la prima testata più importante del gruppo editoriale americano Knight Ridder ad aver implementato il sistema NewsDesk, in seguito ad un accordo “ombrello” siglato dall’azienda. Il quotidia-

30 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


TecnoMedia

Media Insider

ROCHESTER SPERIMENTA LA CONVERGENZA Rochester Democrat and Chronicle (D & C), quotidiano con sede a New York, ha firmato un progetto di alleanza con WOKR-TV. Condividere le risorse informative in comune è visto dalle due aziende come un modo per assicurare una migliore copertura degli eventi per il settore radiotelevisivo, interattivo e della carta stampata. Inoltre, questa partnership consente di diffondere i marchi D&C e WOKR su diverse piattaforme mediatiche. Nell’ambito di questo progetto WOKR fornisce i suoi contenuti editoriali alla D&C; mentre i reporter di quest’ultima vengono intervistati sui programmi e sulle storie coperta dalla WOKR. La testata newyorkese fornisce i contenuti esclusivi per l’edizione televisiva WOKR delle 23,00. Per garantirne la novità, i servizi di questa edizione non vengono pubblicati sul sito internet del quotidiano, così gli utenti sono obbligati ad attendere il giorno seguente per accedere al contenuto completo dei fatti. Per la copertura degli altri eventi, invece, reporter ed editori del giornale online lavorano insieme per garantire un servizio informativo veloce e completo. STAR PUBBLICATION SCEGLIE ATEX Star Publications Bhd., società che opera nel settore editoriale e che ha sede in Malesia, ha recentemente completato il percorso verso l’implementazione di un flusso di lavoro digitale integrato con il sistema Enterprise ROP della Atex Media Command. La pubblicazione principale della società salesiana, The Star, è il giornale in lingua inglese più diffuso in Malesia, con una circolazione giornaliera di 297.000 copie. Le

nuove 69 postazioni Enterprise ROP integrate nel sistema editoriale rappresentano la fase complementare sia alla recente installazione di 250 postazioni Prestige per la gestione di contenuti editoriali che alla precedente fase di implementazione del sistema di gestione della pubblicità creato da Atex. Inoltre, Star Publications ha attivato il sistema integrato di Account di Atex media Command ed il sistema di archiviazione digitale della pubblicità basato sul metodo Digital Collection DC4. NEW ZEALAND HERALD ATTIVA SALES COMMAND Atex Media Command ha annunciato alla fine dello scorso dicembre che New Zealand Herald, con sede ad Auckland (in Nuova Zelanda) di aver cominciato ad utilizzare il sistema di advertising solution Sales Command e che, nelle ultime otto settimane, ha prodotto con successo tutte le sezioni Display ROP sul nuovo sistema. L’implementazione e lo sviluppo dei nuovi sistemi sono avvenuti gradualmente. Oggi, utilizzando il Costruttore editoriale di‘Atex Media Command, l’edizione ed i programmi di edizione sono generati direttamente dal database GENERA e poi vengono inviati al CyberPage System di Atex. La prossima fase del progetto sarà la classificazione del settore di advertising sul nuovo sistema.

IN CINA ESPLODE L’EDITORIA Dal 1989 il numero di pubblicazioni quotidiane, in Cina, è passato da 1.576 a 2.111, con una circolazione complessiva di 35,1 miliardi di copie. Durante lo stesso periodo, il numero di periodici è salito da 6.078 a 8.889. L’editoria libraria ha avuto una crescita esplosiva molto simile con 562 case editrici operanti e 15526 titoli pubblicati nel 2001, quasi il doppio rispetto al 1989, Oggi, in Cina, lavorano più di 400.000 giornalisti e circa 100.000 editori. Nel tentativo di tenere sotto controllo la crescita industriale ed i suoi effetti sul mercato della concorrenza, al massimo entro il prossimo anno, verrà sviluppato un nuovo sistema (che rimpiazzerà quello attualmente in vigore) per testare e valutare le qualità e le capacità di giornalisti e redattori; test che sarà molto simile ad un esame per l’ammissione universitaria.

MEDIA INSIDER

no rimpiazzerà il sistema ibrido attualmente in adozione con il NewsDesk CCI, che porterà una maggiore efficienza nel flusso di lavoro editoriale. Un portavoce della CCI sostiene che Newsdesk è un sistema di soluzioni editoriali progettato per snellire il processo produttivo editoriale sin dal settore della creazione dell’articolo, fino alla piattaforma distributiva. Dato che Kansas City Star utilizzerà in anteprima il nuovo strumento CCI, intorno al progetto si è creato un grande interesse, ed, in particolare, sulle prospettive di miglioramento produttivo per le altre testate del gruppo Knight Ridder.

31 © Asig Service Srl 2003


MEDIA INSIDER

TecnoMedia

TRIBUNE COMPRA NUOVE EMITTENTI TV

WSJ E WASHINGTON POST

Tribune Company ha annunciato di aver siglato un accordo con ACME Communication per l’acquisto di KPLR-TV, con sede a St. Louis (Missouri), al costo di 275 miliardi di dollari. Le emittenti acquisite espanderanno le dimensioni di questa holding televisiva in altri due dei trenta mercati del settore più importanti a livello internazionale e rafforzerà la posizione del Tribune, rendendolo il più grande gruppo mediatico affiliato a WB Network. Quello di St. Louis è il 22esimo più sviluppato mercato televisivo, mentre il 23esimo è quello di Portland. Non appena avrà completato le acquisizioni, Tribune Company possiederà 26 emittenti operative, 19 delle quali affiliate WB. KPLR e KWBP aumenteranno la copertura televisiva di Tribune del 40 per cento, tanto da arrivare ad occupare il 18esimo posto nella classifica statunitense dei mercati mediatici più importanti. Tribune è una delle aziende mediatiche leader negli Usa; si occupa di broadcasting, editoria e internet. Del gruppo fanno parte testate come Los Angeles Times, Chicago Tribune e Newsday.

Down Jones & Company (www.dowjones.com) e Washington Post Company (www.washpostco.com) alla fine dello scorso gennaio hanno annunciato che l’edizione internazionale del Wall Street Journal (WSJ) comincerà presto la pubblicazione quotidiana di articoli di cronaca e di commento del Washington Post. Gli articoli del Post saranno un’esclusiva per il WSJ nel settore delle testate internazionali in lingua inglese. Secondo l’accordo, l’edizione asiatica ed europea del WSJ potranno accedere ogni giorno ad articoli di cronaca e di approfondimento redatti dai giornalisti del Washington Post.

PARTNERSHIP TRA KNIGHT RIDDER E NFB Knight Ridder, il secondo più importante gruppo editoriale statunitense, ha da pochi giorni, annunciato la stipula di una partnership con la Federazione Nazionale dei Non Vedenti (NFB) per fornire loro i contenuti editoriali pubblicati da Knight Ridder Digital. In aggiunta alla possibilità per i non vedenti di accedere ad una grande selezione di testate, questa intesa verrà accompagnata dal tempestivo utilizzo di Newsliner NFB, giacchè consente di utilizzare nottetempo il sistema digitale XML di Knight Ridder. Ciò vuol dire che gli articoli saranno stampati non appena il testo arriva in tipografia. NFB ha iniziato ad introdurre NFB-Newsliner, in versione gratuita per l’utente sin dal 1996. Gli utenti che hanno completato un’applicazione con il numero NFB sono in grado, senza strumenti aggiuntivi, di ascoltare notizie del giorno corrente, di quello precedente e della domenica precedente. Una particolare caratteristica del sistema consente agli utenti di scegliere le notizie cui accedere a seconda dei propri interessi, semplicemente con l’utilizzo di parole chiave. Attraverso l’utilizzo di questo linguaggio sintetico i non vedenti, oggi, hanno le stesse possibilità di informarsi dei vedenti.

METRO A STOCCOLMA MIETE CONSENSI Secondo una ricerca pubblicata da Research International-SIFO “Orvesto”, Metro international S.A. (www.metro.lu), il noto gruppo editoriale internazionale, ha annunciato che Metro Stockholm ha raggiunto un record di diffusione di 576.000 lettori, con una crescita annua media del 3%. Anche in Svezia Metro miete molti consensi, infatti, oggi, la circolazione giornaliera della testata raggiunge 1.100.000 copie, circolazione che nel 2001 era di 1.096.000 copie. La Research International-SIFO “Orvesto” viene condotta tre volte l’anno; l’ultima rilevazione risale al periodo settembre – dicembre 2002. Le tre edizioni di Metro di Stoccolma, Gothenburg e Malmo hanno aumentato nell’ultimo quadrimestre del 2001 hanno aumentato la tiratura di 14.000 copie. Metro è il più diffuso quotidiano gratuito: pubblica e distribuisce 25 edizioni in 16 paesi e in 14 lingue diverse. AXEL SPRINGER AGGIUNGE NEWSLINERS Durante il primo trimestre del 2003, Axel Sprinter Verlag ha annunciato di aver preparato un piano per l’installazione di tre nuovi sistemi di inserimento di Newsliner – A della Muller Martini. Due di esse sono destinate all’impianto di Berlino, che, con questa acquisizione, disporrà di 9 newsliners. La terza di queste sarà integrata nell’impianto di Essen-Kettwig, che, in tal modo, disporrà di quattro newsliners inserite nel processo produttivo. A Berlino, l’arricchita capacità operativa, sarà sfruttata, per aiutare il flusso di lavoro

32 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


TecnoMedia

Media Insider

GOSS CONQUISTA IL MERCATO EDITORIALE CINESE Il gruppo editoriale Yangcheng Evening News, con sede a Guangzhou City (Cina), ha piazzato un ordine di due torri a quattro gruppi di stampa in atto e di una torre a due gruppi di stampa per la sua terza pressa Newsliner Goss installata nel 2002. Due nuovi reelstand (supporti bobina) ed un counter stacker saranno aggiunti nel processo di implementazione delle torri. La nuova estensione produttiva sarà in opera a breve termine. Questo fatto consentirà una nuova configurazione delle newsliner Goss che diventeranno a cinque torri a quattro gruppi di stampa, su un sistema di doppia piegatura e invio, e avrà, inoltre, sei reelstand (supporti bobina). Sarà la più grande pressa a doppia ampiezza del mercato cinese. REIFF MEDIEN “TESTA” IL PROGETTO CORTINA L’industria editoriale e delle arti grafiche continua a tenere gli occhi chiusi sugli sviluppi del sistema Cortina brevettato da KBA, un metodo di stampa offset senz’acqua. La società tedesca reiff medien, con sede a Offenburg, già dallo scorso ottobre, ha cominciato a testare le possibilità di Cortina, la prima pressa a torre a quattro ampiezze, per il momento, limitatamente all’edizione di Berlino. Il sistema Cortina di Offenburg comprende una torre a quattro gruppi per la stampa di 16 pagine a formato intero o 32 pagine formato tabloid. Progettata per la produzione di un massimo di 70.000 copie, è configurata con un supporto bobina Pastostar RC ed una piegatrice con autoconversione tra collettore e non collettore. Il provvedimento è stato attuato in modo da prevedere una eventuale, futura aggiunta di una seconda torre.

ANES: GIORNATA MONDIALE DELL’EDITORIA In occasione della Fiera Internazionale del Libro, che si terrà a Torino, Lingotto Fiere dal 15 al 19 maggio prossimo, l’Anes organizza il 15 maggio la prima giornata dell’editoria specializzata. Ad aprire l’evento sarà il convegno sul “Ruolo interattivo della stampa specializzata come fonte di informazione continua” (Sala Rossa, ore 12,00) e con altre due tavole rotonde dirette dagli operatori del settore: “Canali alternativi della distribuzione” e “La tutela della privacy in tema di abbonamenti, telemarketing, direct marketing” (International book forum ore 15,30 e 16,30). SPECCHIO ALL’ARREMBAGGIO Al via, alla fine dello scorso marzo, il rilancio del periodico Specchio, magazine nato nel gennaio 1996 su iniziativa di Paolo Pietrosi, poi passato a Massimo Granellini e, nell’ottobre 1999, a Chiara Beria d’Argentine, l’attuale direttrice del giornale. Inizialmente era stato veicolato in abbinamento alla Stampa, facoltativo e a pagamento, mentre da poco più di un anno si era passati ad un abbinamento gratuito, iniziativa fallita per gli alti costi dell’impresa non supportata da un’adeguata raccolta pubblicitaria. I vertici della Stampa hanno, però, ritenuto necessario ritentare il rilancio settimanale. Il rilancio prevede l’abbinamento alla Stampa, obbligatorio e a pagamento. Ciò determinerà la revisione del prodotto che dovrà essere molto più vicino alla cronaca e all’attualità, con rubriche arricchite sul settore dell’intrattenimento.

DIETRO LE QUINTE DEI QUOTIDIANI L’11 marzo scorso, alle 23, per la prima volta è stata mandata in onda la riunione del mattino dei grandi quotidiani. L’iniziativa è stata presa da RaiSat Album (piattaforma Telepiù digitale) A inaugurare il programma, che si chiama Menabò, è stata la testata romana Repubblica. E’ toccato e toccherà poi (sempre di venerdì) agli altri quotidiani italiani; il lunedì sarà riservato ai giornali sportivi. Le telecamere di RaiSat filmeranno dal vivo ciò che ogni mattina avviene in una redazione, scelte editoriali del direttore, dei suoi vice, dei

MEDIA INSIDER

del Tagesspiegel, che entro il 2004 verrà stampato in questo impianto. Inoltre, verrà installata una nuova pressa COLORMAN della MAN ROLAND sia presso la sede di Berlino che di Essen-Kettwig. I tre sistemi di inserimento Newsliner 80 accettano prodotti editoriali provenienti da un totale di cinque macchine piegatrici.

33 © Asig Service Srl 2003


TecnoMedia

capiservizio, degli editorialisti, dei corrispondenti e inviati.

MEDIA INSIDER

FLAIR LIVING, NUOVO MENSILE DELLA MONDADORI Alla fine dello scorso marzo ha visto la luce un nuovo mensile della Mondadori, Flair Living, diretto da Marina Carrara e dedicato allo studio dello spazio ideale dove si sogna di trascorrere il tempo libero: la casa. Il mensile, che, solo per il primo numero è uscito abbinato a Flair, ma che dal numero successivo viaggerà da solo, secondo le parole della sua direttrice, “si propone come una sorta di ideastimolatore per chi ama lo spazio in cui vive, quest’ultimo inteso come luogo dinamico e in costante evoluzione.” Operazione che avviene miscelando consigli di galateo, esperimenti creativi, proposte su come organizzare cene, serate e decorare e, naturalmente, servizi su case tipo.

scere in funzione della vendita dei prodotti non editoriali. Per il momento entreranno a far parte del circuito Trado duemila edicola edicole, ma i vertici hanno grandi mire per il futuro.

CECCHERINI CONVINCE DUE NUOVE TESTATE Il Tempo e La Gazzetta del Sud, lo scorso marzo, sono entrate a far parte dell’Osservatorio permanente giovani-editori, il progetto ideato da Andrea Ceccherini per avvicinare gli studenti alla lettura dei quotidiani (iniziativa “il Quotidiano in classe). Le due testate si aggiungono alla già lunga lista di adepte comprendente: Corriere della Sera, Sole 24 Ore, La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno, L’Adige, Il Mattino, l’Unione Sarda. ITALIA TV: WEB CHANNEL ITALIANO PER L’ESTERO

L’EDICOLA? UN BAZAR Trado, società di 106 distributori locali che forniscono ogni giorno oltre cinquemila edicole su tutto il territorio italiano, alla fine dello scorso marzo, aveva al suo attivo la stipula di diversi accordi: con la Warner Music Italia, con Giochi Preziosi, Cartorama, Sanford, Proedi editori. L’obiettivo? Velocizzare il processo di trasformazione delle edicole , in modo da farle diventare dei veri e propri poli commerciali, capaci di veicolare in esclusiva gli oggetti più disparati: cd musicali, videocassette, giocattoli, articoli di cartoleria, gadget, valigie. Il volume d’affari delle edicole è destinato a cre-

Si chiama Italia Tv ed è una testata telematica o meglio un web channel dedicato agli italiani all’estero. Avvalendosi di tutti i supporti della comunicazione oggi disponibili come videofilmati, contributi audio, testi ed immagini, la testata conta su undici corrispondenti dal mondo (Germania, Argentina, Brasile, Belgio, Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Venezuela e Australia. Fiore all’occhiello è il “videogiornale di ritorno” dal titolo “200 secondi, l’Italia in onda”, un notiziario che si compone per la gran parte di notizie della comunità e che riserva sempre uno spazio alle novità che arrivano dal Ministero per gli Italiani nel mondo.

34 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


Www.ambulatorio.com: nuove proposte per i servizi on line dall’industria della salute

TecnoMedia

BUSINESS

@Internet

Www.ambulatorio.com: nuove proposte per i servizi on line dall’industria della salute

Archiviata in via pressochè definitiva la grande euforia per l’e-business – basta aprire un sito quale che sia per guadagnare fiumi di denaro – e ridimensionata – si spera altrettanto drasticamente – la corrente di pensiero contraria, ovvero Internet uguale disastri garantiti ed inevitabili, cosa resta della comunicazione on line? Sicuramente una percezione più matura, ed equilibrata, che da un lato vede la rete Internet come una risorsa indispensabile per le aziende e per i privati come fonte di conoscenza e strumento di comunicazione, dall’altro una opportunità che, se impiegata e, possibilmente, con strategie ad hoc può rappresentare una possibile fonte di utili aziendali sia veicolando servizi totalmente nuovi sia in sinergia con prodotti editoriali già affermati. Biomedia, società editoriale specializzata nel settore medico, ha optato per una soluzione intermedia fra le due, sviluppando un servizio on line – in fase di lancio in questi mesi – denominato Ambulatorio.com, che utilizza un modello di business innovativo sul piano dell’aggregazione fra i partner dell’iniziativa. Un ambulatorio on line Biomedia è una società che, nel linguaggio dell’ebusiness, appartiene all’industria editoriale della “old economy”, i “vecchi” editori che, buon per loro, hanno continuato caparbiamente a credere nella carta stampata senza cominciare la corsa all’oro digitale e senza quindi trovarsi con i bilanci pieni di debiti ed i “setacci” miseramente vuoti. House organ scientifici, pubblicazioni a valore aggiunto, strumenti di informazione per

quanti operano professionalmente nel settore medico, un’attività che affianca l’opera di divulgazione scientifica attraverso la organizzazione di seminari di specializzazione e di approfondimento nell’area delle diverse discipline mediche. La società si pone, all’interno del mercato, come elemento di raccordo fra professionisti medici, aziende farmaceutiche e strutture sanitarie sia pubbliche che private, e proprio grazie a questa fitta rete di contatti è stato possibile progettare il nuovo canale di informazione-formazione-servizio on line denominato Ambulatorio.com. All’omonimo indirizzo web si trova una architettura informativa che ha un duplice obiettivo: offrire a quanti hanno bisogno di prestazioni sanitarie una mappa completa dell’offerta sul territorio italiano che comprenda sia strutture pubbliche che ambulatori e cliniche private e, contemporaneamente, offrire ai medici una opportunità in termini di visbilità ai pazienti come canale per ricevere on line informazioni specializzate in tempo reale. Ambulatorio.com nasce come portale medico “alternativo”, se così si può dire, al semplice passaparola fra vicini di casa: dove effettuare vicino alla propria abitazione esami urgenti? dove recarsi per la riabilitazione postarumatica? dove effettuare una visita specialistica presso strutture pubbliche? Ambulatorio.com informa, e sempre meglio informerà, i cittadini in ogni parte d’Italia, grazie ad una banca dati che restituisce a chi l’interroga l’informazione di base circa l’offerta di opportunità presenti sul territorio nella zona di interesse per l’utente, con un occhio di particolare riguardo agli operatori sanitari.

Portali italiani

Dove effettuare vicino alla propria abitazione esami urgenti? dove recarsi per la riabilitazione postraumatica? dove effettuare una visita specialistica presso strutture pubbliche? Ambulatorio.com è un portale medico che ha come obiettivo quello di offrire a quanti ne hanno bisogno informazioni per scegliere in maniera consapevole dove farsi curare, ma è anche un modello sperimentale per avviare nuove attività imprenditoriali in rete tramite uno schema innovativo nei rapporti fra i partner coinvolti nell’iniziativa, sorretto da una tecnologia che proviene dal mondo editoriale

35 © Asig Service Srl 2003


TecnoMedia BUSINESS

Portali italiani

@Internet

Infosalute: nuovi modelli di business? E proprio a questi ultimi Ambulatorio.com ha indirizzato il servizio di notizie on line in tempo reale denominato Infosalute. Quest’ultimo è uno strumento per la ricezione, indicizzazione e distribuzione ai clienti di notizie di particolare rilevanza medico-scientificasanitaria di provenienza dai network AGI-Reuters, alle quali vanno ad aggiungersi i materiali elaborati da SelPress, una società specializzata nella produzione di rassegne stampa digitali. Tutto il materiale informativo viene incanalato all’interno di una tecnologia sviluppato per il settore editoriale da Unisys, partner tecnologico di questa iniziativa. All’interno della soluzione denominata Multimedia Content Manager si trovano un insieme di moduli per la raccolta di informazioni, per la loro “normalizzazione” a partire da diversi formati, per l’archiviazione secondo criteri funzionali ad una distribuzione in base a dei profili professionali. Ed è proprio questa la ragione ultima per la scelta di un sistema derivato dalla gestione pro-

fessionale dell’informazione nell’ambito della grande editoria, poter offrire con una strategia valida da un punto di vista commerciale “pacchetti” di notizie ad alto valore aggiunto ma fortemente specializzate. Il sistema Unisys provvede infatti in modo automatico alla segmentazione e clusterizzazione delle notizie in funzione di altrettanti profili utente definiti in base ad una serie di “parole chiave” che sono state, e saranno in futuro, messe a punto e verificate periodicamente da pull di medici specializzati. Come si fa in pratica ad inviare ad un medico gastroenterologo tutte le notizie di suo interesse professionale in arrivo quotidianamente da canali come AGI-Reuters? La scelta è stata quella di inserire all’interno del modulo TSRE (Targeted Store and Retrieval Engine) di Unisys un gruppo di una cinquantina di parole chiave – “stomaco” “intestino tenue” “carcinoma” per fermarci a quelle più banali – lasciando poi al sistema la scansione della notizia in tempo reale ed il suo aggancio – per la trasmissione finale – al profilo abbonato “gastroenterologo”. Infosalute è un servizio on line

36 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


Www.ambulatorio.com: nuove proposte per i servizi on line dall’industria della salute

TecnoMedia

BUSINESS

integrato in un pacchetto più ampio offerto ai medici italiani all’interno di una carta WIP che costituisce una sorta di biglietto da visita elettronico del medico, che consente a questi di farsi conoscere e contattare in rete dai pazienti e scambiare con loro informazioni tali da consentire una gestione ottimale dei rapporti professionali, dagli orari dell’ambulatorio alla possibilità di scrivere al proprio medico. Ma l’aspetto più interessante di questo servizio on line è il modello di business che sorregge i rapporti fra i diversi fornitori coinvolti. “I tempi dei ritorni sull’investimento on line non sono certi per nessuno” sostiene l’amministratore delegato di ambulatorio.com Giuseppe Agosta “e quindi abbiamo sviluppato, in stretta collaborazione con Unisys, un approccio al mercato grazie al quale ciascuno dei partner interviene mettendo il proprio know-how ed i contenuti al servizio del nuovo strumento” riservandosi poi ciascuno la divisione dei fatturati e, se tutto andrà bene, anche la ripartizione degli utili. Questo modello rappresenta una sorta di trasposizione del concetto di outsourcing – sviluppato

con largo anticipo nel mercato editoriale del nostro Paese da Unisys – all’area del business on line. Come si legge anche in altra parte della rivista, l’idea di costituire partnership fra diversi soggetti – editoriali, tecnologici, centri servizi specializzati in basi di dati,indirizzi, etc...- sulla base della messa in comune delle proprie risorse in attesa di dividersi i proventi è una ipotesi che potrebbe, in tempi non lunghi, trovare una sempre maggior accoglienza, sorretta dalla idea che nessuno è disposto più a lanciarsi in avventure “senza rete” su Internet. L’unico ostacolo finora incontrato sulla strada delle partneship in outsourcing è quello delle aziende di telecomunicazione che, forti della posizione che hanno nell’industria on line, fanno, come nel caso di Ambulatorio.com, le classiche “orecchie da mercante” in stile old economy a queste nuove ipotesi di business. Non resta pertanto che aspettare e vedere se le nuove inziative che nasceranno sul modello proposto da Ambulatorio.com avranno successo.

Tariffe vantaggiose per i soci ASIG Empire Palace Hotel - Roma: singola ............................... € 170,5 doppia uso singola ............. € 203,5 doppia ................................ € 231,0 Le suddette tariffe preferenziali, comprensive di IVA (10%) e di Buffet Breakfast, si intendono per camera, al giorno. Per usufruirne occorre menzionare la presente convenzione al momento della prenotazione, da effettuarsi direttamente ai seguenti numeri: tel. 06421281 – fax 064218400, oppure via e.mail a gold@empirepalacehotel.com.

Portali italiani

@Internet

37 © Asig Service Srl 2003


TecnoMedia BUSINESS

@Internet

Web Insider

WEB INSIDER

Videogames online con Xbox Live E’ sbarcato nel nostro Paese il 14 marzo. Un kit in vendita a 59,99 euro, che dà diritto a 12 mesi di abbonamento al servizio di gioco in Rete della consolle Xbox di Microsoft. Un appuntamento per i maniaci dell’e-game, per sfidare on line giocatori di tutto il mondo con i numerosi giochi a dsposizione. Unica condizione: avere un collegamento a banda larga. Tutte le informazioni su www.xbox.com/live.

Stars and Stripes disponibile ora anche nelle aree oltreoceano non servite in precedenza Stars and Stripes, il quotidiano distribuito oltreoceano al personale militare Usa e ai membri delle loro famiglie, ha annunciato a metà gennaio una partnership che renderà possibile – per chi possieda un personal computer e viva al di fuori delle normali aree di distribuzione oltreoceano del giornale – scaricare Stars and Stripes nel suo completo formato stampato, e di leggerlo poi offline senza bisogno di essere connesso ad Internet. Per più di 60 anni Stars and Stripes ha pubblicato un quotidiano indipendente, con articoli rilevanti per la comunità militare, per il personale del Ministero della Difesa che serviva nei teatri dell’Europa e del Pacifico. E’ anche distribuito alle truppe di stanza nel Medio Oriente, in Bosnia, in Kossovo e in Afghanistan. La nuova edizione digitale combina la vecchia, venerabile tradizione editoriale di Stars and Stripes con la più recente tecnologia Internet offerta da NewsStand, un provider di punta di editoria digitale e soluzioni di invio. L’invio elettronico consentirà a Stars and Stripes di raggiungere nuovi mercati, in particolare quello dei marinai imbarcati sulle navi, o quello dei marines dislocati nelle ambasciate Usa in tutto il mondo, ed altre

truppe oltreoceano che si trovino al di fuori delle aree tradizionali di invio del quotidiano. Una volta scaricato, gli abbonati alla versione elettronica del giornale possono leggere Stars and Stripes ovunque impieghino o tengano i loro PC. I lettori possono anche usufruire dei vantaggi della funzionalità digitale, come la ricerca per parole chiave, accesso diretto alle sezioni del giornale che desiderano, continuazione di articoli con un solo click del mouse, analisi veloce delle schermate a due pagine e zoomate sugli articoli di maggior interesse. “Questo è un gran salto in avanti per noi” ha commentato Tom Kelsh, editore di Stars and Stripes. “Poiché la nostra audience è frazionata, spesso in piccolissime comunità, in alcuni dei più remoti posti del pianeta. Ora noi abbiamo il potenziale per offrir loro un quotidiano che possono ricevere ogni mattina, come se fossero a casa loro”. Stars and Stripes offre abbonamenti alla sua forma digitale all’equivalente di 16,75 dollari statunitensi al mese. Gli abbonamenti sono rinnovabili automaticamente e gli abbonati possono scaricare il loro giornale al sito www.stripes.com.

Entro il 2005 i virus attaccheranno i cellulari Lo dicono gli esperti: entro il 2005 i virus informatici attaccheranno i nostri telefonini cellulari di terza generazione, così come oggi attaccano i nostri computer. E con le fragili reti wireless si troveranno a meraviglia. Un messaggio che si replica all’infinito sul display “I love you, I love you, I love you ... ” e poi più nulla. Addio contatti, rubriche, archivi messaggi, foto di bimbi, mogli e fidanzate. I prodromi di questi attacchi sono già stati notati in nuove generazioni di virus comparsi tra Giappone, Spagna e Stati Uniti. Alcuni virus entrano in palmari con collegamenti wireless, altri su cellulari con collegamenti e-mail. Per ora pochi casi ma c’è chi assicura che questo è solo l’inizio e, presto, dovremo attender-

38 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


Web Insider

TecnoMedia

BUSINESS

@Internet

Il Frankfurter Allgemeine Zeitung lancia un portale in voce Il Frankfurter Allgemeine Zeitung (FAZ) è divenuto il primo quotidiano tedesco a lanciare un portale in voce, un sito web che accetta input verbali e produce output text-to-speech. Il suo Fonserice riconosce parole pronunciate come “notizie” o “traffico” e conduce i navigatori al contenuto idoneo, che è poi trasferito in linguaggio sintetizzato impiegando RealSpeak di ScanSoft. I visitatori di Fonservice possono anche impartire comandi vocali come “ripeti”, “avanti” e “indietro”. Il Frankfurter Allgemeine Zeitung, uno dei primi quattro quotidiani nazionali della Germania, serve un largo segmento di utenti di un business mobile e ricco sui quali il continuo sviluppo di Fonservice conta per un’adozione rapida del sistema. Ancora un sogno futuro, tuttavia, è un portale che possa offrire in voce l’intero web, piuttosto che soltanto un “giardino cintato” di informazioni su un sito particolare. “Se comparata con il mercato dei PC la telefonia è ancora nell’era del prompt di DOS” ha affermato Dan Ridsdale, un analista di Ovum consulente per il mercato inglese. Ridsdale ritiene che la tecnologia per il riconoscimento della voce si perfezionerà a seconda di quanto le aziende di media avranno interesse ad entrare in questo particolare mercato. E conclude: “i provider di servizi di assistenza personale avranno un’interfaccia di utente davvero efficace quando diverranno veramente il portale personale degli utenti nel network”.

Pregare, aiutare e farsi aiutare in Rete: con “sorella Internet” ora anche grazie e intercessioni telematiche Sembra un adagio francescano: ma ora, nella miriade di siti religiosi che affollano Internet, è certamente possibile individuare l’indirizzo che fa per voi. Congregazioni religiose, ordini femminili: dal rosario in diretta al sito delle suore domenicane, cui è possibile richiedere grazie e intercessioni online, ecco una mappa aggiornata della e-preghiera. Per rinnovare un messaggio antico con tecnologie nuove. - www.sancta.org: qui si recita il rosario online, guidati da una homapage che spiega in dettaglio i misteri e aiuta a pregare - www.benetvision.org: è il sito delle monache benedettine dove è possibile reperire centinaia di libri sulla spiritualità del XXI secolo e un vasto repertorio di cassette, CD e video sulla cultura monastica benedettina (e non solo) - www.suoreddassisi.net: è il sito delle Clarisse, il second’ordine francescano. Le suore missionarie gestiscono varie case di ospitalità, per chi vuole fare una vera pausa di riflessione partecipando alla vita della comunità - www.santagemma.it: è la pagina delle suore passioniste di Santa Gemma a Lucca, ed è ricca di informazioni, possibilità di acquistare libri e materiale religioso - www.suore.it: le domenicane dello Spirito Santo sono a disposizione anche online per intercedere per le nostre preghiere, chiedendo per noi grazie e intercessioni telematiche - www.passioniste.org: è il sito delle suore passioniste di San Paolo della Croce, che si occupano di adozioni a distanza. Con trenta euro al mese è possibile mantenere agli studi fino alla maggiore età un bimbo disagiato dei Paesi del Terzo Mondo.

Ascoltare un giornale? Il San Francisco Chronicle prepara un gemello audio Il San Francisco Chronicle, tra i quindici più diffusi quotidiani degli Stati Uniti ha una circolazione giornaliera di circa 525mila copie, e di 535mila la domenica. Il giornale, di proprietà della Hearst Corporation, si sta preparando ad introdurre un “compagno audio” per i propri lettori, che così potranno, andando o ritor-

WEB INSIDER

ci attacchi sempre più frequenti. “Fin qui in Europa tutto bene” ha spiegato Warren Sauders, manager della società inglese di consulenza Anite Telecoms. “Ma sia la Microsoft, fornitrice di software, sia la Orange, provider di Internet, hanno già messo le mani avanti sulla vulnerabilità dei telefonini di terza generazione. Sarà un problema. Anche di fatturato, per gli affari imponenti che il settore della telefonia mobile ha generato rispetto ad Internet”. L’unico rimedio, per ora, in attesa dei prossimi antivirus “telefonici”, sembra quello di fare diligenti copie di backup delle nostre memorie dei cellulari sul computer di casa. Per prevenire gli attacchi dei futuri hacker dei telefonini.

39 © Asig Service Srl 2003


TecnoMedia BUSINESS

WEB INSIDER

@Internet

nando dal lavoro, “ascoltare” il loro quotidiano preferito. Annunciato alla fine del 2002, il prodotto è pianificato per il lancio finale nella prima metà di quest’anno, a parere di Jonathan Hiller, capo ufficio informazioni del Chronicle. “L’idea mi è venuta l’estate scorsa, quando il Chronicle è stato contattato dalla Compagnia MobileSoft, con sede ad Atlanta in Georgia la quale commercializza prodotti audio, e che era interessata ad un partenariato con un giornale” ha raccontato Hiller. Così è nato il progetto di fornire agli abbonati, con un software sul server-client di MobileSoft in grado di scrivere un audio cd o un file Mp3 di notizie in voce, un supporto audio al giornale. Accedere al servizio è facile: basta entrare nel sito web del San Francisco Chronicle, all’indirizzo www.sfgate.com, scegliere la sezione del giornale cui si è maggiormente interessati e richiedere l’ora della traduzione. E’ possibile per esempio scaricare il nostro “compagno audio” per le cinque di mattina e il sistema eseguirà il download delle notizie che chiedete esattamente a quell’ora. Per gli abbonati che non hanno l’attrezzatura necessaria per ricevere il “compagno audio” niente paura: una promozione di MobileSoft offrirà a prezzi stracciati un lettore Mp3 e un ricevitore che consentirà al vostro lettore Mp3 di essere ascoltato direttamente sullo stereo della vostra automobile. “Una delle cose che abbiamo scoperto è che il testo delle notizie che devono essere trasmesse in audio deve essere radicalmente diverso da quello delle consorelle in video. E’ una esperienza molto diversa ascoltare qualcosa o leggere qualcosa” ha concluso Hiller. E assicura che nella nuova formula ci sarà anche posto per la pubblicità: “Ci può essere in modo molto discreto, come pubblicità di cd musicali, per esempio. Come promozione di giovani artisti e della loro musica”.

Maschi e frustrati gli autori e i propagatori di virus informatici Lo testimonia uno studio di Jan Hruska, direttore di Sophos Plc, un importante produttore inglese di antivirus. Quasi invariabilmente gli autori degli 800 nuovi virus (in media) che ogni mese flagellano la Rete sono maschi, dai 14 ai 34 anni, ossessionati dal computer e disperatamente single.

Lo studio dei profili psicologici di tutti gli autori di virus identificati non lascia dubbi. Caso esemplare è Simon Vallor, il ventiduenne gallese appena condannato a due anni: non aveva una ragazza e passava le giornate al PC. “Per costoro i virus sono come graffiti digitali” ha dichiarato Hruska “un mezzo per affermare la propria identità, con un misto di temerarietà e inconsapevolezza”.

Nuova versione del sito web Diariovasco.com: la via spagnola al profitto Iñigo Kortabitarte è stato il general manager di Digital Vasca dal febbraio 2001, e ha attivamente partecipato alla riorganizzazione di Diariovasco.com. Questo sito web, come gli altri del gruppo CorreoPESA in Spagna, sta gradualmente approfittando di una strategia di sfruttamento pianificato della reputazione del quotidiano del gruppo in ciascuna regione, e della ripartizione delle sinergie tra le varie squadre editoriali online del giornale, per puntare decisamente alla creazione di attività e servizi di lucro. La regione Basca è la comunità autonoma con la più alta penetrazione di Internet. Lì è stata lanciata la nuova versione di Diariovasco.com, “Ed effettivamente sono stati apportati dei mutamenti sostanziali” afferma Kortabitarte. “L’intera parte grafica è stata ridisegnata, ed ora il nostro prodotto è molto più chiaramente organizzato e completo. I servizi che offriamo agli utenti Internet sono stati migliorati in relazione sia alla quantità sia alla qualità. Per di più si è attuata una politica di convergenza di tutti i media che appartengono alla locale compagnia multimedia (El Diario Vasco, Diariovasco.com, TeleDonosti, Radio InterEconomia). Abbiamo fatto esperienza di un modo più frequente ed intensivo di impiegare il nostro sito web per fidelizzare la nostra clientela. Per misurare la nostra penetrazione di mercato abbiamo impiegato il riferimento Eustat, combinato con altri indicatori come ad esempio il numero di visitatori del sito, la percentuale di visite ripetute e “l’intensità” di queste visite misurate in termini di pagine consultate e di tempo dedicato alla visita al sito.La politica del “media mix” ha così coinvolto nuovi utenti, generalmente giovani, bene educati, molto attivi e pertanto consumatori ideali”.

40 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


Web Insider

TecnoMedia

BUSINESS

Sale in America l’uso di Internet

Utenti fedeli al marchio in uno studio OPA

Sale negli States la febbre del web. Secondo una nuova ricerca effettuata da Pew Internet & American Life Project emergerebbe che la maggior parte degli utenti di Internet (80 per cento) e molti non utenti (quasi il 40 per cento) si aspettino di trovare in Rete un’informazione attendibile in fatto di notizie di pubblica utilità (salute, e-commerce e politica). “Il messaggio di questo studio è che Internet è ora una norma in America” ha dichiarato Lee Rainie, direttore di Pew Internet & American Life Project. Pew Internet è una organizzazione di ricerca apartitica e indipendente fondata dal Pew Charitable Trusts per studiare l’impatto di Internet sulle famiglie, le comunità, il sistema sanitario, l’educazione, la vita civile e politica e nei posti di lavoro.

L’OPA - Online Publishers Association (www.online-publishers.org) ha reso noto in dicembre nuovi dati che indicano che gli utenti di siti web di marchi di media sono più contenti di leggere, guardare o ascoltare gli stessi marchi di media offline. Nel recente studio OPA tra 4980 utenti di Internet in età di 14 anni e più, il 56 per cento degli utenti di media online ha indicato che è più contento di leggere, guardare o ascoltare i componenti offline del medesimo marchio. Per di più gli utenti con un’alta affinità per un particolare sito web di un medium sono anche più contenti di guardare il network compagno o di leggere la pubblicazione compagna (il 66 per cento), di contro a solo il 23 per cento di utenti con bassa affinità. La ricerca ha anche evidenziato che gli utenti di siti di interesse speciale (70 per cento) e sport (60 per cento) sono contenti di trasformarsi in lettori, spettatori e ascoltatori dei marchi corrispondenti offline. Nel settembre 2002, per esempio, NYTimes.com ha generato più di 58.000 abbonamenti con carta di credito al New York Times. USATODAY.com è la seconda fonte di nuovi abbonamenti per USATODAY nel 2002. Nel solo settembre 2002 Boston.com ha generato oltre 8800 nuovi abbonamenti a The Boston Globe e quasi il 10 per cento di tutti i nuovi abbonamenti al Washington Post sono generati da Washingtonpost.com. Fondata nel giugno 2001 l’OPA è una organizzazione la cui missione è di analizzare gli interessi degli editori online di alta qualità in relazione alla comunità della pubblicità, alla stampa, al governo e al pubblico.

L’Associated Press rende disponibili i propri archivi su Yahoo! L’Associated Press e Yahoo! Inc., la compagnia guida di Internet globale, hanno annunciato a metà dicembre la realizzazione dei nuovi archivi Associated Press consultabili a pagamento su Yahoo! News (http:/ /news.yahoo.com). Questo servizio rinforza l’intenzione di entrambe le compagnie di fornire notizie e informazione ai consumatori di tutto il mondo e celebra il momento in cui la storia dell’Associated Press è finalmente accessibile su Yahoo! News. L’accordo integra l’archivio Associated Press nel motore di ricerca delle notizie Yahoo! News. Gli utenti possono accedere agli archivi Associated Press via Yahoo! News conducendo ricerche per parole chiave su articoli che datino dal 1 gennaio 1998. La visualizzazione degli articoli nell’elenco archiviato AP è utilizzabile per un costo di 1 dollaro e cinquanta ad articolo. Quasi un milione di articoli AP archiviati sono così utilizzabili al sito Yahoo! News. I materiali AP come articoli, foto, diapositive, audio e videoclip sono invece continuamente e liberamente utilizzabili per quindici giorni dalla pubblicazione sempre allo stesso sito. Una divisione di The Associated Press, AP Digital, offre servizi di notizie contenenti testo, foto, audio, grafica e video, su un’ampia varietà di argomenti per il mercato del web e del senza fili.

La parola d’ordine è: personalizzare i siti di notizie locali I giornali locali dovrebbero esplorare le possibilità aggiuntive offerte da Internet senza perdere di vista dove risieda il loro valore primario. Mettiamola in un altro modo: un settimanale locale non può competere con il New York Times nella copertura di notizie nazionali, ma nemmeno il New York Times può dirci tutto ciò che sta succedendo nella Contea di Shelby, Iowa. Tenendo a mente questo semplice precetto un giornale di Harlan, Iowa ha annunciato che, dopo mesi di analisi sui dati di lettura del web sarebbe diventato

WEB INSIDER

@Internet

41 © Asig Service Srl 2003


TecnoMedia BUSINESS

WEB INSIDER

@Internet

uno dei settimanali più visitati dello stato. “Ciò che i dati ci dicevano era che più di cinquanta abbonati al nostro sito web volevano notizie locali, notizie sul tempo, di sport e pubblicità” ha dichiarato il managing editor del giornale Bob Bjoin. “Essi non erano affatto interessati alle notizie nazionali, ai giochi o alle guide al consumo, sebbene noi potessimo collegarci ad alcuni di questi siti”. In risposta ad una maggiore richiesta di notizie locali HarlanOnline.com ha aggiunto caratteristiche come i rapporti del Dipartimento di Polizia e dello Sceriffo sui crimini commessi, come pure una intensa pagina di cronaca giudiziaria. La compagnia sta anche progettando una funzionalità di ricerca di archivio più avanzata in futuro. Il sito attualmente accoglie 1500 ricerche di notizie al mese. HarlanOnline.com serve in primo luogo i residenti di Shelby County, Iowa e ha circa 80mila pagine visitate al mese. La Associazione Giornali dell’Iowa ha nominato HarlanOnline.com il miglior sito web dello Stato nel 2001.

Teatro online (e non solo) al sito di CAPSA International Il teatro parla sempre più il linguaggio virtuale del web. Teatri Stabili e Compagnie private affollano ormai con i loro siti la Rete. Segno di come una delle arti più antiche del mondo si sia riconvertita senza problemi, con il suo tradizionale e straordinario spirito di adattamento, all’ultima rivoluzione telematica. Tra i siti interessanti su questo affascinante argomento spicca quello di CAPSA International, (www.capsainernationa.it) un’Associazione Cultu-rale attiva su tutto il territorio nazionale, ma concentrata soprattutto a Roma e Provincia, che produce e distribuisce spettacoli (ma all’interno del sito si può trovare molto di più: dai corsi di aggiornamenti per insegnanti, alle Scuole di Teatro gestite direttamente dall’Associazione; da un curriculum ricco e variegato fino

ai laboratori interni alle scuole primarie e secondarie). CAPSA International esibisce un repertorio vasto e accattivante, che collega in una ricerca ideale del “grande teatro” autori consacrati – classici di tutti i tempi come Pirandello, Plauto e Molière – insieme ad un filone drammaturgico attuale, che attinge tanto dal Medioevo e dal Rinascimento, come nel caso dello spettacolo “Matrona quaedam ... ” itinerario narrativo sulle novelle tardoantiche, medievali e rinascimentali, quanto dai mostri sacri della classicità, come nel caso dello spettacolo “Parole tra le Pietre”, cavalcata attraverso le suggestioni poetiche di Omero, Virgilio e Ovidio. O dall’originale per i più piccoli di Daria Veronese dal titolo “Tixi e Moxo, una colorata avventura” e diretto appunto al pubblico dei bimbi delle scuole materne ed elementari. Per giungere a una chicca che la compagnia ha messo in scena nell’estate 2002 (e questa volta non solo virtualmente anche se nel sito spicca una bella galleria di fotografie degli attori e dei bei costumi di Alessandra Tommasi) e ripreso nel marzo 2003 per tre settimane al Teatro Flaiano di Roma da dove lo spettacolo verrà replicato tutta l’estate 2003 nelle piazze di Roma e Provincia. Si tratta di “Cielo e bastonate” una fedele traduzione di Daria Veronese in un agevole, moderno romanesco, di alcune opere del classico cinquecentesco pavano Angelo Beolco detto il Ruzante, per l’accurata regia della stessa Daria Veronese e di Angela Ceruti. Uno spettacolo frizzante e molto divertente, complici le musiche rigorosamente cinquecentesche curate da Marco Brogi e la generosa interpretazione di uno straordinario gruppo di attori. A cominciare da Angela Ceruti, una Menica incisiva e volitiva, per proseguire poi con l’intenso Ruzante di Massimo Bartolucci, il veemente Menato di Marcello Baldan, la Gnua sprezzante e feroce di Silvia D’Alessio, la Betia misurata di Serena Marangoni e il Meneghello stralunato ed eccitato di Fabrizio Policella. Sito da visitare, spettacolo da non perdere.

42 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


TecnoMedia

Aumentare la qualità della resa del colore sulla carta Il controllo automatico dell’inchiostrazione da quotidiano, conservarne la stabilità nell’arco di tut- Monigraf ta la tiratura, diminuire gli scarti di avviamento e di produzione, e quindi ridurre i consumi di carta: quale L’obiettivo degli ingegneri della Monigraf è stato editore non sarebbe disposto a sottoscrivere tutti que- quello di sviluppare un sistema di controllo sti obiettivi? dell’inchiostrazione in grado di mantenere inalterata La Monigraf di Torino, la qualità di erogazione dusocietà fondata nel 1973 da rante tutto il ciclo produttidue dirigenti della Nebiolo vo. Per garantire questa caper sviluppare componenti e ratteristica, si è deciso di sistemi per la stampa di alta puntare su un progetto basaqualità, ha introdotto sul to su calamai a settori rettanMonigraf S.r.l. mercato internazionale dei golari mobili scorrevoli su un Via Cuniberti 45 quotidiani un sistema ad alta corpo in lega leggera. Il mate10151 Torino - Italy precisione per il controllo della riale impiegato garantisce Tel. +39 011 7394459 inchiostrazione nella macchine per un’estrema resistenza alla torsioFax +39 011 4550463 la stampa offset. La soluzione offre ne e flessione assicurando altresì il e-mail: monigraf@monigraf.it agli editori ed agli stampatori di giorperfetto scorrimento dei settori rettannali la possibilità con controllare – con tolleranze nel- golari una volta avviata l’inchiostrazione. l’ambito dei 5 micron – la distribuzione dei pigmenti Il vantaggio di questa progettazione rispetto alla sulle bobine di carta garantendo una resa del colore tecnologia maggiormente in uso, con il controllo costante nell’ambito di tutta la tiratura del giornale, dell’inchiostrazione realizzato attraverso una lama flescon minori scarti di avviamento e di produzione. sibile, risiede nella considerazione che in questa seconda soluzione la lama, per funzionare, deve impieMDS: i sottosistemi Monigraf per la stampa di gare una forte pressione, e di conseguenza la forza richiesta dal dispositivo deve essere molto elevata, e qualità quindi non in grado di garantire risultati accurati e Il controllo automatico di inchiostrazione Monigraf costanti. Il settore scorrevole, per contro, non causa è uno dei componenti di alta qualità per la stampa su una alta pressione idraulica sulla lama, consente una macchine a foglio e a bobina sviluppato dalla società precisione ed una stabilità nei risultati di gran lunga torinese nell’ambito di un sistema denominato MDS- più elevata. L’inchiostro, nel sistema Monigraf, è eliMonigraf Digital System- composto da altrettanti minato con un dispositivo di raschiamento, senza conmoduli sotto-sistemi specializzati nella gestione di al- tare un altro vantaggio del sistema, ovvero la assoluta cune fra le più delicate fasi del ciclo di stampa a colori indipendenza di funzionamento dei settori adiacenti. ed in bianco e nero. L’altissima precisione meccanica dello scorrimenFanno parte di questo sistema MDS le soluzioni to dei settori in produzione consente il pieno sfruttaper il sistema di bagnatura e umidificazione automati- mento dell’interfaccia digitale che pilota il sistema. co, per il controllo di registro, per la gestione della L’apposito modulo sviluppato nell’ambito dell’MDS macchina oltre, naturalmente, al set di strumenti per il consente allo stampatore di “caricare” i dati di controllo automatico dell’inchiostrazione e per il preset inchiostrazione relative alle singole lastre in modo del dei calamai. tutto automatico per impostare fin dall’inizio un preset

FILO DIRETTO

Migliore resa del colore e minori consumi di carta con i Sistemi Monigraf per il controllo dell’inchiostrazione

43 © Asig Service Srl 2003


FILO DIRETTO

TecnoMedia

di inchiostrazione tale da avere solo bisogno, una volta avviata la stampa del giornale, di regolazioni minime. Tutto ciò significa, in termini gestionali, non solo poter avere un controllo in tempo reale della costanza di rendimento della stampa a colori in quadricromia, ma potere ridurre al minimo gli scarti di avviamento e di produzione grazie ad una accurata interazione fra componenti meccaniche di altissima precisione e interfaccia del sistema digitale. Per l’operatore, che può contare sulla perfetta interfacciabilità del sistema di inchiostrazione Monigraf con i più diffusi pulpiti per il controllo digitale delle rotative, esiste una perfetta corrispondenza fra la percentuale di inchiostrazione richiesta dalla lastra e la percentuale da impostare sul sistema. Se una immagine richiede l’1% di copertura, il valore corrispondente di apertura calamaio si imposta automaticamente. E non è tutto, perché il sistema Monigraf è costruito per “autoapprendere” dai diversi cicli di produzione. Il sistema infatti tiene conto delle successive variazione dei calamai modificate manualmente rispetto al preset iniziale, valuta lo scostamento percentuale e ne tiene automaticamente conto all’inizio del nuovo ciclo produttivo. Quando i valori di preset per le nuove lastre vengono rilevati e caricati sul sistema, il software di controllo equilibra i valori in funzione degli scostamenti medi rilevati fra le letture iniziali ed il ciclo reale di produzione.

Precisione a prova di quotidiano Nella stampa per quotidiani, un micron di inchiostro equivale ad un grammo al metro quadro di pigmento sulla carta. La regolazione in tempo reale del sistema di inchiostrazione Monigraf, da parte sua, consente la gestione dell’apertura dei calamai fino a 0,25 micron, in pratica una soglia equivalente ad un quarto di grammo al metro quadrato. Ma serve veramente nella stampa su carta da quotidiano questa precisione assai più abituale nell’ambito di prodotti stampati su carte di altissima qualità? Considerando che nell’economia della stampa dei quotidiani i costi relativi alla carta sono una voce di fondamentale importanza, e valutando che l’altissima precisione del sistema si trasforma, di fatto, in una drastica riduzione dei consumi, la risposta non può che essere positiva. E questo spiega anche come mai il sistema di controllo automatico dell’inchiostrazione della Monigraf si trovi montato sui più diversi modelli di macchine per la stampa dei giornali, e spiega come mai la tecnologia Monigraf sia stata di recente adottata anche in Cina – come si legge in altra parte della rivista – dal più importante produttore di macchine per la stampa. Flessibilità garantita dal sistema modulare, affidabilità e costanza nel tempo dei risultati, altissima precisione – 0,25 micron – nell’erogazione dei pigmenti: sono queste le caratteristiche che hanno consentito al sistema di inchiostrazione Monigraf di affermarsi in un mercato oltremodo competitivo.

44 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


TecnoMedia

Creo, l’azienda leader nella produzione di solu- sistema per quotidiani Trendsetter NEWS. Le principali soluzioni includono i flussi di lavozioni per l’industria delle arti grafiche, sbarca al GEC di Milano con le sue principali linee di prodotti che ro Brisque e Prinergy, sistemi potenti, basati sul forcomprendono sistemi di acquisizione delle immagi- mato PDF, che hanno ricevuto recentemente imporni, stampanti per prove colore a getto d’inchiostro, tanti riconoscimenti da Seybold. La nuova versione 2.1 del sistema per la gestione sistemi termici per pellicole, del flusso di lavoro Prinergy lastre e prove colore, sistemi di dispone di oltre 60 nuove funscansione professionali zioni ed una nuova tecnologia copydot e a colori, e software di trapping sviluppata da Creo. per la gestione del flusso di laUna delle modifiche più provoro. Al GEC, dal 6 al 10 giuduttive introdotte nel flusso di lavoro di gno, l’azienda sarà presente al padiglione Creo Italia S.r.l. prestampa basato sul formato PDF con15/2 Stand B37, con uno stand di circa Via Pisa 250 260 mq, con le diverse soluzioni che co- 20099 Sesto San Giovanni cerne la possibilità, per i clienti che già Milano - Italy utilizzano Prinergy, di prelevare ed instalstituiscono Networked Graphic Tel: +39 02 262 59 77 Production l’ambiente di produzione in- Fax: +39 02 262 59 229 lare la versione 2.1 dal portale di servizi Internet Creo eCentralTM. tegrato, basato sullo standard JDF. I professionisti che visiteranno lo La nuova versione Brisque 4.05 stand di Creo durante GEC potranno vedere le solu- ottimizza la funzionalità, la produttività e la flessibizioni proposte per il settore della stampa commercia- lità. Operante sul sistema IBM¨ AIX 4.3.3, il più difle, per la stampa dei quotidiani e per il settore del fuso sistema RIP-Once, Output Many, comprende packaging, e verificare di persona le prestazioni dei nuove funzioni per la corrispondenza dei colori, la sistemi CTP Creo per il mondo offset e per la sostituzione automatica delle immagini, l’imposizioflessografia, così come la facilità d’uso e la grande ne, il versioning ed il packaging. In occasione di GEC sarà sottoposto a dimostrapotenza dei flussi di lavoro basati su PDF. Tra le novità dimostrate ci sarà il sistema CTP senza sviluppo zione anche il software Synapse InSite, l’innovativo Lotem 400 Processless, il software Synapse InSite, strumento, disponibile oggi anche in italiano, l’innovativo strumento per la gestione e l’approva- collegabile sia a Prinergy che a Brisque, che consenzione della prova colore in remoto, le prove colore te la gestione e l’approvazione della prova colore in remoto, Synapse InSite offre un flusso di lavoro baVeris e Integris. I prodotti Creo saranno presenti in modo impo- sato sul Web, che consente agli acquirenti dei servizi nente anche sugli stand dei partner Creo. I rivendito- di stampa ed agli stampatori di inviare i file per sotri Creo Compagnia Mediterranea e Tecnographica toporli automaticamente all’elaborazione, così da presenteranno nei propri stand un’ampia gamma di poterne poi disporre per la realizzazione della prova prodotti Creo. colore e della revisione. Il flusso di lavoro per l’apNello stand Lastra si produrranno lastre con i si- provazione Synapse InSite semplifica il processo di stemi CTP Creo. Nello stand Komori si potrà vedere revisione e di approvazione delle prove di stampa. come si stampa con Staccato, la retinatura stocastica Job Notes, un’altra nuova funzione, consente di di Creo. E nello stand di KPG sarà in funzione un allegare al lavoro le istruzioni per la realizzazione del-

FILO DIRETTO

Creo al GEC 2003

45 © Asig Service Srl 2003


FILO DIRETTO

TecnoMedia

lo stesso che potranno essere così visionate dall’acquirente del servizio di stampa e dal personale della produzione. L’uscita CTP per la stampa offset sarà effettuata su Trendsetter VLF Quantum, l’ammiraglia dell’ampia gamma di sistemi CTP termici Creo, che esporrà lastre con la tecnologia di retinatura Staccato, capace di stampare retini stocastici fini grazie alla precisione del sistema SQUAREspot Creo. La retinatura Staccato di Creo, che rende possibile l’uso quotidiano del retino stocastico con risultati eccezionali, godrà di una presenza dedicata nello stand Creo e nello stand Komori. Nell’ “angolo Staccato” dello stand Creo sarà possibile esaminare lavori realizzati in Italia da stampatori che stanno già apprezzando i vantaggi che offre questa tecnologia di retinatura soprattutto riguardo a fedeltà del colore, stabilità tonale in stampa, asciugatura più rapida dell’inchiostro, integrità delle immagini anche in presenza di fuori registro, colore di qualità fotografica, eliminazione di effetti indesiderati come il moiré. Nello stand Komori si potrà vedere dal vivo come si stampa con Staccato, e l’elevata qualità dei lavori direttamente in uscita dalla macchina da stampa. A tutti coloro che visiteranno l’ “angolo Staccato” dello stand Creo sarà consegnata la brochure e il CD in italiano TOP SECRET – Il segreto di ogni stampatore. Al Gec di Milano Creo intende tra l’altro dimostrare come sia possibile eliminare l’uso degli inchiostri per le tinte piatte pur garantendo risultati ottimali ad una frazione del costo abituale grazie alla tecnologia Spotless. Per l’utilizzo intensivo di tinte piatte sulle rotative alimentate a foglio, ad esempio per la stampa di imballaggi pieghevoli, il risparmio realizzato in fase di produzione può superare facilmente il cinque per cento. La dimostrazione della tecnologia Spotless mira a sostituire molti inchiostri per la stampa di tinte piatte con la retinatura Staccato per la fedeltà di riproduzione e per le prestazioni di stampa in tono continuo. Creo inoltre procederà all’esposizione di lastre prive di agenti chimici con il platesetter Lotem 400

Processless. La mancanza di sostanze chimiche elimina la necessità della sviluppatrice di lastre, del forno di precottura e dello stoccaggio di agenti di sviluppo tossici. E’ particolarmente adatta per gli stampatori che non dispongono di molto spazio e che producono tirature basse o medio-alte. Il risparmio riguarda il costo di acquisto di una sviluppatrice per lastre ed i costi associati al consumo di prodotti chimici, il materiale di pulitura e le risorse tecniche essenziali per la manutenzione di questo tipo di macchinari. Ampio spazio sarà dato inoltre alle soluzioni per packaging, con la presenza dei flussi di lavoro Brisque Pack e Prinergy Powerpack, i flussi di lavoro digitali che ottimizzano e semplificano la gestione dei lavori packaging per service e convertitori offset, flessografia e rotocalco. Sullo stand sarà in funzione anche il ThermoFlex Mid, il nuovo CTP flexo di formato 90 x 120, in grado di esporre direttamente le lastre polimeriche digitali per la stampa flessografica e tipografica, e che consente un processo produttivo controllato ed una migliore qualità di stampa. Sul fronte input saranno presenti gli scanner CCD EverSmart Supreme e iQsmart3, che con l’applicazione oXYgen sono in grado di eseguire scansioni di qualità professionale sin dal primo passaggio, e i dorsi digitali Leaf. Saranno inoltre sottoposte a dimostrazione due nuove prove colore Veris e Integris studiate e sviluppate per integrarsi nella Networked Graphic Production. Veris è un sistema da tavolo di nuova generazione per la stampa di prove a colori di alta qualità in formato 4 up, che usa la nuova tecnologia Creo a getto di inchiostro Multi-Drop Array per ottenere uniformità e una qualità dell’immagine elevata e applica un processo di stampa di prove certificate. Integris è la stampante drop-on-demand, che integra la più recente tecnologia inkjet con il controllo del colore e il flusso di lavoro Creo ed è ideale per le prove di imposizione di formato 4 e 8 pagine. La nuova soluzione Integris combina il Proof Controller, i

46 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


TecnoMedia

lità della produzione Creo. In particolare nello stand di KPG sarà installata Trendsetter News 70, la soluzione CTP per l’editoria, che garantisce qualità, velocità e fedeltà della tecnologia termica. Questa versione sarà dotata di due possibilità di risoluzione, a 1200 dpi con la velocità di 70 lastre/ ora per la produzione di quotidiani e a 2400 dpi per offrire la qualità necessaria per la produzione di riviste.

FILO DIRETTO

supporti e gli inchiostri e le stampanti a getto di inchiostro con qualifica Integris, comprese le stampanti per grandi formati EPSON Stylus ® Pro 7600 e 9600 per la realizzazione di prove a 4 e 8 pagine, grazie ad un accordo stipulato con Epson anche per l’Europa, dopo l’accordo stipulato per il Nord America. Ma i prodotti Creo saranno presentati anche dai partner e dai rivenditori. E grazie al loro contributo, si giungerà in questo modo ad esporre la quasi tota-

47 © Asig Service Srl 2003


TecnoMedia

FILO DIRETTO

LinkService realizza un nuovo ambizioso progetto: il Portale Ricezione Materiali Pubblicitari del Gruppo editoriale L’Espresso Per gli stampatori è ormai un must: dialogare in Portale Materiali è concepito con criteri modulari modo sempre più stretto e redditizio con i pubblicita- e si pone come obiettivo, secondo una pianificazione ri, fornire loro colore e qualità, esaudire i loro deside- già definita, quello di fornire una risposta flessibile e articolata a esigenze di vario tipo. ri. In una prima fase sono state esaminate le necessità Non è un mistero infatti che i principali gruppi editoriali italiani stiano affrontando un processo che, di interazione “lato editore” con le entità preposte alla realizzazione dei materiali con soluzioni anche fortee una consideramente differenziate, li sta L i n k S e r v i c e S r l pubblicitari, zione forte delle tipografie inportando ad “aprire” i loro terne come appartenenti a cicli produttivi ad un livel• CONSULENZA INFORMATICA questa tipologia di soggetti. lo superiore di interazione • FORMAZIONE Conformemente alle con entità a loro esterne: • SVILUPPO SOFTWARE evoluzioni del mercato e deli produttori di materiali • DISTRIBUZIONE le tecnologie a livello internapubblicitari. zionale si è poi scelto di prediLe motivazioni che conVia Alle Rotte, 9 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) sporre il sistema alla ricezione ducono a questa scelta sono Telefono: (0522)953867 r.a. Fax: (0522)953869 Internet: http://www.linkservicegroup.it e alla certificazione di file in formolteplici, e sono, spesso, pasE-Mail: posta@linkservicegroup.it mato PDF, tenendo in grande consaggi obbligati. In primo luogo siderazione le prossime evoluziovi è la necessità di aumentare l’efficienza del flusso di preparazione, la ricerca di un ni sostanziali a breve termine di questo standard. L’atsempre maggior livello di servizio nei confronti del tuale PDF/X-1a:2001 e l’imminente PDF/X-3, consencliente-inserzionista, la volontà di rendere sempre più tiranno di consolidare ulteriormente gli standard dei partecipi gli attori del processo nel conseguimento dei flussi di lavoro interni in contesti che richiedono elevati standard qualitativi. comuni obiettivi, dei comuni risultati. E proprio per consentire al Gruppo L’Espresso di essere pronto a cogliere le migliori opportunità tecnoIl progetto logiche che il mercato rende frequentemente disponiAnche il Gruppo Editoriale L’Espresso, nella sua bili, è stato progettato un sistema software che precontinua ed intensa attività di evoluzione e scinde totalmente dallo strumento di certificazione e razionalizzazione dei suoi cicli produttivi, renderà as- dagli ulteriori – ed eventuali – tool a supporto del tratsai presto disponibile alle agenzie di pubblicità, ai tamento del materiale. Sotto questo profilo è prevista service ed ai centri media, un nuovo sistema destinato l’integrazione di un prodotto a larga diffusione e basalla ricezione ed alla certificazione automatica dei so costo (Enfocus PitStop Server) in abbinamento a licenze di OneVision Asura già in configurazione nei materiali pubblicitari. Già da anni il Gruppo si è dotato di sistemi a sup- sistemi pubblicitari del Gruppo. Per raggiungere appieno questo risultato è stata porto della produzione (WsPub2001Finegil/Repubblica, e Prenotazione Materiali Periodici) in grado di av- indispensabile e preziosa l’attività di analisi approfonvalersi del formato PDF e, pertanto, è stato semplice dita dei flussi dei workflow condotta con il pieno suped agevole da parte di LinkService mettere a fuoco porto dello staff della direzione centrale tecnologie del alcuni requisiti generali su cui imperniare l’intero pro- Gruppo Editoriale L’Espresso. Si è progettata dunque una nuova e specifica strutgetto.

48 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


TecnoMedia

Le agenzie Si utilizza il termine agenzia per identificare in senso lato tutti i soggetti esterni al Gruppo Editoriale, che sono autorizzati ad inviare materiali. Ad ogni agenzia possono appartenere uno o più utenti così come possono esistere utenti che operano in nome e per conto proprio senza quindi appartenere ad una specifica agenzia. I destinatari Si utilizza il termine destinatario per identificare invece tutti i soggetti interni al Gruppo Editoriale e che sono autorizzati ad inviare/ricevere materiali. Il modello relazionale progettato consente di supportare ben quattro livelli gerarchici (rispettivamente denominati gruppo editoriale, editore, testata ed edizione) con la possibilità di legare attributi a ciascuno di essi. I figli ereditano dal padre tutte le caratteristiche eventualmente non precisate. I mezzi Il Gruppo Editoriale L’Espresso edita una grande quantità di prodotti che hanno caratteristiche fortemente differenziate non solo in termini di formati pagina ma anche di esigenze di impaginazione e tecnologie di stampa (flessografica, offset e rotocalco). Ciò ha richiesto, ad esempio, di poter gestire in modo dettagliato e completo gli attributi dimensionali, l’eventuale aggiunta di “punti di bianco” e la tipologia del profilo di certificazione in funzione – al livello granulare

più fine – della singola edizione. Le informazioni di accompagnamento L’invio del materiale è disponibile solo a condizione che sia stata compilata almeno una parte delle informazioni di accompagnamento; alcune di esse sono reperite dall’anagrafica dell’utente, altre devono essere inserite ed altre ancora sono da scegliere attraverso controlli alimentati in base alle caratteristiche del mezzo destinatario. Ancora una volta, l’elevato grado di progettazione del database consente la memorizzazione di una grande quantità di informazioni opportunamente strutturate ed “ottimizzate” per garantire da subito l’estendibilità di Portale Materiali e garantire l’integrabilità con gli altri sistemi in uso nel gruppo. I materiali L’entità materiale è mantenuta, dal punto di vista fisico, su file-system e costantemente “accompagnata” da opportune informazioni all’interno del database. In questo modo è possibile garantire la tracciatura del materiale durante tutte le fasi di elaborazione previste nel workflow senza accedere costantemente alle unità disco che, per definizione, hanno caratteristiche prestazionali di accesso ai dati di minore eccellenza rispetto a quelle offerte dal motore RDBMS. Inoltre, avvalendosi del database a supporto di tutte le attività che coinvolgono i materiali, si ottiene il risultato di poter offrire avanzate funzionalità di interrogazione che, peraltro, prescindono dalla strutturazione fisico/ logica delle unità di memorizzazione oltre che non essere influenzate/condizionate da eventuali politiche di naming dei file. Portale Materiali si compone inoltre di una importante quota di servizi destinati a supportare sia la struttura interna del Gruppo nelle fasi di avviamento del progetto, sia gli utenti esterni nella corretta preparazione dei materiali. Nell’annunciare questo progetto LinkService desidera anche esprimere un sincero ringraziamento ai dirigenti del Gruppo Editoriale L’Espresso, che da anni ci accordano la loro fiducia e ci hanno consentito di realizzare progetti significativi a supporto delle attività editoriali, poligrafiche ed amministrative.

FILO DIRETTO

tura RDBMS a supporto di tutte le funzionalità previste. Ed essa rappresenta, a tutti gli effetti, la “spina dorsale” del sistema. Si era anche, in un primo momento, valutata la possibilità di implementare un progetto non basato su database, ma il grado di complessità di lavorazione che richiede un Gruppo così articolato ha portato ad abbandonare rapidamente questa ipotesi. Particolare attenzione è stata invece posta nella strutturazione delle entità preposte a rappresentare le agenzie, i destinatari, i mezzi, le informazioni di accompagnamento ed i materiali.

49 © Asig Service Srl 2003


TecnoMedia

FILO DIRETTO

Un buon inizio 2003 per Tera Digital Publishing

Inizia bene l’anno per Tera Digital Publishing. nostri prodotti. Siamo pienamente soddisfatti della Dall’Ecuador al Regno Unito, alla Croazia un sem- scelta compiuta”. El Comercio, il più diffuso quotidiano pre maggior numero di giornali sceglie le soluzioni ecuadoregno fondato nel 1906, è da sempre indicato editoriali Tera. Il gruppo editoriale El Comercio di Quito quale uno dei più prestigiosi giornali latino-ameri(Ecuador) ha scelto GN3 e Tark – rispettivamente il cani per qualità dei contenuti e design. E’ attualmente il solo membro sud americano delsistema editoriale e l’archivio digitale Tera – per l’associazione mondiale per la qualile sue due testate quotidiane nazionali El tà dei giornali quotidiani Colour Comercio e Ultima Noticias; l’orQuality Club. dine, che prevede l’installaDal Sud America all’Europa. Prozione di 150 posti di laseguono le installazioni da voro, è stato confermaparte di Tera UK, il distrito a metà marzo da butore Tera per Gran G.S.I., il rivenditore Bretagna ed Irlanda, sulle Tera per l’America Latestate del gruppo editoriatina. Il nuovo sistema va le Bristol United Press. a sostituire l’attuale soTera Digital Publishing S.p.A. L’installazione di Bath, luzione basata su Quark. Via Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia presso il Bath Chronicle, “La decisione di acTel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19 è infatti la terza all’interquistare GN3 e Tark è e-mail sales@teradp.com no del gruppo, dopo il stata molto semplice. Bristol Evening Post e il Tera offre una vasta gamma di soluzioni integrate che copre qualsiasi aspetto Western Daily Press. Il progetto, portato a termine in maniera congiunta del ciclo di produzione” ha commentato Pablo Cevallos, Direttore Tecnico di El Comercio. “GN3 dagli staff tecnici di Tera e Tera UK, comprende sia and Tark rappresentano dunque una soluzione molto l’installazione per la produzione delle tre edizioni setflessibile e altamente configurabile, solidamente svi- timanali del Bath Chronicle, sia l’installazione presluppati in ambiente standard SQL. Insomma, tutto so i settimanali Somerset Standard e Somerset Guardian e le due testate gratuite Bath Times e West quello che ci serviva.” Cevallos ha anche aggiunto che altri sistemi non Wiltshire Advertiser. Grazie all’efficace collaborazione tra gli staff tecsono in grado di offrire soluzioni così complete, soprattutto in termini di workflow e di impatto sui co- nici di Tera e Tera UK e alla supervisione di Hugh Dixon, editorial project manager del gruppo Bristol sti. “Si basano su strutture rigide” ha proseguito United Press, l’installazione di Bath è stata portata a Cavallos “vere e proprie camicie di forza per la ge- termine in tempi decisamente inferiori alle normali stione dei contenuti, in particolar modo quando si ha aspettative pianificate sia da Tera, sia dal gruppo stesa che fare con ambienti multimediali. E’ difficile per so; il 24 marzo, infatti, Tera UK è stata in grado di un giornale restare al passo con la tecnologia. Mi- iniziare i corsi di formazione per nuovo sistema, che gliorare il nostro workflow migliorerà la qualità dei vedranno prima impegnati i giornalisti e, successi-

50 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


vamente, lo staff dedicato alla produzione. E infine i Paesi dell’ex Jugoslavia. E’ stato ufficializzata la scorsa settimana la vendita di un sistema editoriale GN3 al quotidiano croato Zadarski List di Zara. La notizia stata ufficializzata da Roberto Antoniotti, presidente di Tera Business e l’installazione, che, verrà portata a termine dalla staff tecnico della croata Netcom, avrà luogo a partire dalle prossime settimane. L’accordo con lo Zadarski List include la fornitura sia del software, sia dell’hardware. Contemporaneamente Netcom ha annunciato che la press agency croata Hina ha pianificato per i prossimi mesi le operazioni di upgrade alla versione più recente del sistema editoriale di Tera Digital

Publishing. E per finire una notizia di carattere gestionale. Anton Andrea Speciale, Amministratore Delegato di Tera Digital Publishing SpA, è stato recentemente nominato Managing Director della controllata asiatica Tera Asia Pacific. Con sede a Kuala Lumpur (Malesia), Tera Asia Pacific si occupa delle attività commerciali e di supporto per i mercati asiatici e australiano. “Naturalmente il mercato asiatico rappresenta una grande sfida per noi” ha commentato Anton Andrea Speciale. “Tera AP ha un forte partner locale e nei primi due anni di attività abbiamo fatto davvero bene, soprattutto attraverso alcune installazioni prestigiose. Mi aspetto un futuro brillante, la squadra lavora sodo e il mercato estremamente ricettivo”.

FILO DIRETTO

TecnoMedia

51 © Asig Service Srl 2003


TecnoMedia

FILO DIRETTO

Gannett Co. Newspapers sceglie Creo Gannet Co. Inc. è il gruppo più grande, per tiratura duzione dei quotidiani con una gestione automatizzata di quotidiani, negli Stati Uniti. I 95 quotidiani della dell’imposizione specifica per i quotidiani e la pianiGannett hanno una diffusione ogni giorno di 7.7 mi- ficazione editoriale. Il flusso di lavoro consente di allioni di copie a pagamento. E tra questi figura USA lungare i tempi di chiusura, di far fronte ai cambiaTODAY, il quotidiano più venduto d’America. E menti dell’ultimo minuto, di far uscire più velocemente Gannett Co. Newspapers ha un alto numero di pagine, il tutscelto le soluzioni Creo per i to con costi inferiori rispetto al propri quotidiani. sistema tradizionale. Il PensaGannet Printing and Publicola News Journal produce 100 shing di Pensacola (FL) ha aclastre/ora con il sistema CTP quistato il sistema CTP Creo Trendsetter NEWS 100. Gannet Trendsetter NEWS 70 e il flusPrinting and Publishing utilizCreo Italia S.r.l. so di lavoro Prinergy per la produzione di za il flusso di lavoro Prinergy con Preps, il Via Pisa 250 due giornali locali e contemporaneamente software di imposizione preferito dall’in20099 Sesto San Giovanni anche della stampa commerciale. “Creo ci dustria. Milano - Italy ha fornito la soluzione sia per le esigenze Il sistema CTP Trendsetter NEWS per Tel: +39 02 262 59 77 di alta risoluzione della stampa commer- Fax: +39 02 262 59 229 la produzione delle lastre da stampa è diciale sia per le esigenze produttive di alti sponibile in cinque velocità – 50, 70, 100, volumi di lastre tipiche della stampa di quotidiani” ha 150 e 200 lastre/ora – per soddisfare tutte le esigenze affermato Adrian Enfinger, system manager del degli stampatori di quotidiani e di riviste di ogni diPensacola News Journal.Al sistema già installato nel mensione. Il sistema CTP Trendsetter NEWS offre febbraio di quest’anno si è così affiancato un altro si- velocità di esposizione, caricamento e scaricamento stema CTP Trendsetter NEWS 100, già operativo. “I automatico della lastra e un’interfaccia flessibile ai tisistemi CTP nei due siti produttivi vicini pici sistemi di produzione per quotipossono servire reciprocamente da back diani, basata su un formato di file up, cosa che ci ha consentito di contenestandard. re l’investimento” ha concluso Adrian Un altro quotidiano della Efinger. Il Pensacola News Gannett Co., The Clarion-Ledger Journal, quotidiano con una di Jackson (Mississippi), tiratura di 64mila coha acquistato due sistepie, è leader tecnologimi CTP Trendsetter co nel mercato ameriNEWS 100 all’inizio cano dei quotidiani dell’anno. “Il sistema avendo scelto la prima CTP Trendsetter soluzione per flusso di NEWS ci ha aiutato a lavoro industriale intemigliorare la qualità, ramente basato su accorciare i tempi di PDF per il mercato delproduzione delle lastre, andando in la prestampa dei quotidiastampa più velocemente” ha dichiarato Brian ni. Il sistema per la gestione del flusso di lavoro Ambor, Direttore Operativo. The Clarion-Ledger ha Prinergy Newsrun è progettato per l’ambiente di pro- una tiratura quotidiana di oltre 100mila copie.

52 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


TecnoMedia

OpenFlow Manager, il modulo software che gesti- aggiornando di conseguenza la numerazione delle pasce tutte le funzioni del flusso di lavoro KPG gine e di cancellare dal server OpenFlow le pagine o i OpenFlow è ora una realtà, da quando lo staff di spe- lavori selezionati. Una specifica funzione è dedicata cialisti di Kodak Polychrome Graphics Italia ne ha all’archiviazione dei lavori in unità esterne, per liberecentemente ultimato lo sviluppo. rare spazio nel server OpenFlow. OpenFlow Manager, basato su tecnologia client/ OpenFlow Manager consente inoltre di visualizzare server, permette a qualsile code di stampa, di gestiasi utente, locale o remore la priorità dei lavori al to, di gestire l’intero flusloro interno e di cancellaso di lavoro attraverso un re i lavori compresi nelle Via del Pratignone 38/40 normale browser web come code. Particolarmente utili risulta50041 Calenzano (FI) Internet Explorer o Netscape. Grano anche le funzioni che permettotel. 0558836200 - fax 0558836222 zie all’interfaccia grafica “webno, l’una di gestire i file che causano http://www.kpgraphics.com based”, semplice e intuitiva, residente errori in fase di interpretazione dopo in tutti i server OpenFlow, ogni utente collegato può aver individuato e visualizzato automaticamente l’erutilizzare un’ampia gamma di funzioni che permetto- rore stesso, e l’altra di monitorare tutti i messaggi di no la gestione completa dei lavori, il controllo delle errore relativi al flusso di lavoro OpenFlow. E’ così code di stampa e l’analisi dei messaggi “log” trasmes- possibile controllare l’esito dei lavori in fase di elabosi dal server. razione. OpenFlow Manager è basato su tecnologie Le funzioni di OpenFlow Manager permettono ad Internet. E può quindi essere utilizzato con la stessa esempio di ottenere in ogni momento sul monitor tut- facilità sia all’interno della Intranet aziendale sia al te le informazioni relative alle singole pagine, come suo esterno, tramite connessioni Internet, facilitando risoluzione, dimensioni, lineatura, RIP che ha genera- così la propria consultazione da parte degli utenti reto la pagina ed altre, ma anche, utilizzando moti. SoftProofing, di visualizzare la stessa pagina sulla staOpenFlow Manager è un sistema semplice e zione di lavoro locale e di stamparla con HardProofing intuitivo, indispensabile per migliorare ulteriormente su qualsiasi stampante a colori o bianco/nero. La ge- l’amministrazione dei lavori. Con OpenFlow Manastione dei lavori e delle pagine viene semplificata gra- ger Kodak Polychrome Graphics propone per tanto una zie alla possibilità di rinominare automaticamente tut- soluzione utile e funzionale, adeguata alle più recenti te le pagine di una cartella di lavoro, di cambiare la innovazioni tecnologiche, che arricchisce e completa numerazione delle pagine contenute in una cartella, di il flusso di lavoro KPG OpenFlow, già largamente difriunire cartelle di lavori diversi in un unico lavoro, fuso e apprezzato dal mercato italiano della stampa.

FILO DIRETTO

Arriva OpenFlow Manager, il nuovo modulo per la gestione del workflow KPG OpenFlow

53 © Asig Service Srl 2003


TecnoMedia

FILO DIRETTO

Mainstream80: la soluzione Heidelberg per la stampa dei giornali quotidiani La soluzione offerta agli editori e stampatori itaAi primi di aprile di quest’anno è diventato operativo il nuovo accordo di distribuzione fra Heidelberg e liani ed esteri impegnati nello sviluppo di quotidiani Macchingraf, la società del Gruppo Buhrmann che sempre più mirati alla diversificazione regionale delle distribuirà in Italia le soluzioni per la stampa offset edizioni è la Mainstream 80. Questa macchina ha adottato la configurazione del cilindro 1x4 con una velocidei giornali quotidiani sviluppate da Heidelberg. Editori e stampatori italiani sono così entrati in di- tà massima di 80.000 copie/ora. Sviluppata da Heidelberg, questa soluzione sta retto contatto con la Mainstream rapidamente espandendo la pro80, la rotativa per giornali della pria quota di mercato nelle macHeidelberg presentata per la prichine a doppia larghezza, un segma volta alla Drupa 2000 di mento dominato fino a pochi anni Düsseldorf e installata, ad oggi, fa da soluzioni 2x4. Il formato in 21 esemplari ed oltre 700 grup1x4 si dimostra anche estremapi stampa in centri di produzione mente competitivo per riguanto situati in varie parti del mondo. riguarda la riduzione dei costi in Fra gli ultimi clienti, in ordine di Heidelberger Druckmaschinen AG produzione, perchè consente la ritempo, si annoverano i quotidiani Kurfürsten-Anlage 52-60 duzione del numero di lastre duregionali francesi Le Progrés de 69115 Heidelberg-Germany plicate da montare nel caso di stamLyon e Le Dauphiné Libéré. Phone: +49-6221-92-00 pa diretta con unità 2x4. Il formato Fax: +49-6221-92-6999 1x4 è anche competitivo nei confronti La Mainstream 80 www.heidelberg.com delle unità a singola larghezza perchè riduce del 50% il numero delle unità La Mainstream 80 è nata successiMacchingraf Spa Via Trento, 61 di stampa e delle torri necessarie a pavamente ad una approfondita indagine 20021 Ospiate di Bollate (MI) rità di produttività. di mercato della Heidelberg che ha mesTel. 02/35003216 Altri punti di forza del progetto so in evidenza come alcune fra le più Fax. 02/35003351 Mainstream 80 sono la tecnologia denoconsolidate tendenze internazionali delwww.macchingraf.it minata gapless e l’impiego di componenti lo sviluppo della stampa dei giornali quoche consentono il cambio semi automatico tidiani vadano in direzione di una progressiva riduzione delle tirature a fronte di un aumento delle lastre, due opportunità oltremodo apprezzate dadelle edizioni regionali e locali, parallelamente alla gli stampatori che devono provvedere a numerosi camscelta di un sempre maggior numero di editori, soprat- bi di edizioni nel corso della tiratura dei quotidiani. La tecnologia gapless è quella che consente di utitutto in alcuni mercati nazionali, a distribuire sul territorio il volume di copie stampate ripartendolo fra un lizzare un cilindro di pressione in caucciù senza alcunumero sempre maggiore di centri stampa. Ciò signi- na giuntura lungo la circonferenza. Il cilindro viene fica, dal punto di vista del fornitore di macchine per la realizzate con un sofisticato procedimento di stampa, la necessità di sviluppare linee rotative carat- vulcanizzazione a più strati su un’anima di nikel, e terizzate da soluzioni tecnologiche che favoriscano una viene impiegato per la stampa dei quotidiani dopo avere estrema semplificazione delle procedure per i cambi conquistato il mercato della stampa commerciale dein macchina di edizione ed una altrettanto efficace ge- gli anni Novanta, dove questo dispositivo, assieme ad stione di più prodotti in linea nel corso del ciclo di altri, andava sotto il nome di tecnologia Sunday. I caucciù tubulari sono sostituibili in meno di un minuto lastampa.

54 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


sciando la carta in macchina, e permettono di avere tempi di avviamento macchina dopo le fermate per i cambi di edizione sensibilmente più bassi rispetto ad altre soluzioni in commercio. L’impiego di motori indipendenti di collegamento fra i diversi gruppi stampa facilitano ulteriormente l’inserimento ed il disinserimento dei cilindri porta lastre, a tutto vantaggio, ancora una volta, dei tempi di sostituzione delle edizioni in macchina, senza contare la possibilità di cambiare le pagine più importanti di un quotidiano a tiratura già avviata nel caso in cui arrivino notizie di straordinaria importanza all’ultimo minuto. Componenti di qualità La Mainstream 80 può essere equipaggiata con il sistema di controllo automatico Omnicon della Heidelberg. il sistema effettua il controllo totale delle componenti, la memorizzazione ed il recupero dei dati impostati, l’ottimizzazione della pianificazione dei lavori e la gestione integrale dei dati di produzione. un collegamento standard via moden consente al personale di assistenza in remoto di avere un monitoraggio costante dei comandi e dei drive elettronici, consentendo anche la soluzione di alcuni problemi on line. Il controllo Omnicon presenta un’altra caratteristica esclusiva: il sistema di riconoscimento automatico della pagina. Telecamere montate sopra i comandi della macchina possono identificare immediatamente un massimo di due pagine a formato intero poste sulla

console e dirigono automaticamente il sistema di controllo sulla banda, sulla torre e sulla coppia di stampa che produce quelle due pagine. La Mainstream 80 dispone di uno sbobinatore automatico senza albero di trasmissione ad alto livello di automazione con due bracci indipendenti motirizzati con regolazione indipendente delle guide laterali. un’alimentazione integrata con rullo di traino gestito da motore ed il controllo del feed back del rullo ballerino assicurano durante tutta la produzione la tensione costante della banda. I servizi Heidelberg-Macchingraf all’industria italiana dei giornali A parte la tecnologia di stampa, innovativa di per sé, la filosofia di Heidelberg è sempre stata quella di collocarsi come fornitore di soluzioni all’industria, approccio, questo, particolarmente importante quando si parla di business dei giornali. “La produzione di un giornale coinvolge molte più cose che una semplice tecnologia di stampa” ha affermato Werner Albrecht, Presidente del Centro Soluzioni Sistemi Web. “Il nostro approccio qui alla Heidelberg non è soltanto quello di offrire prodotti, ma anche di presentare il supporto di una squadra dedicata di esperti nel segmento dei giornali. La nostra squadra si rapporta strettamente ad ogni singolo cliente, per aiutarlo a sviluppare i più appropriati sistemi di produzione. Inoltre lo assistiamo nel coordinare l’installazione, l’integrazione e il servizio interno di questi sistemi”. Jacques de Wit, Managing Director del Trafford Park Printers ha dichiarato: “La nostra è la più grande

FILO DIRETTO

TecnoMedia

55 © Asig Service Srl 2003


FILO DIRETTO

TecnoMedia

installazione di stampa mai fatta da Heidelberg, e la professionalità che l’azienda ha dimostrato è veramente impressionante. Avendo a disposizione manager dedicati al progetto sul lato sia dei clienti sia dei fornitori, insieme a regolari incontri di pianificazione con Heidelberg, architetti, ingegneri e fornitori di equipaggiamento accessorio, abbiamo raggiunto il fattore chiave che ha contribuito al successo dell’installazione”. Una “filosofia”, quella della squadra specializzata, che è stata trasferita direttamente anche sul mercato italiano, dove le soluzioni per quotidiani Heidelberg sono distribuite, dai primi di aprile di quest’anno, dalla Macchingraf, che ha provveduto a costruire una squadra dedicata ad editori e stampatori di giornali italiani, formata dal responsabile del prodotto Aldo Parodi, dall’assistente Bruna Mendozzi e dal direttore Francesco Rapisardi. In attesa di conoscere la risposta che il mercato italiano riserverà alla Mainstream 80, con la partenza, lo scorso anno, delle installazioni Mainstream al Trafford Park Printers di Manchester (Regno Unito) e alle Imprimeries IPS in Francia, Heidelberg ha ulteriormente consolidato la propria presenza nei giornali e nei centri stampa del Vecchio Continente, senza peraltro trascurare i nuovi clienti in Nord America, come il Roanoke Times negli USA e la Transcontinental nel Canada. Il Roanoke Times ha ordinato un dispositivo di stampa Mainstream e un sistema di packaging

Magnapak nel luglio 2001. Un nuovo edificio è ora in costruzione a Roanoke in Virginia per allocare il primo dispositivo di stampa Mainstream degli Stati Uniti. Transcontinental è invece l’editore di La Presse un quotidiano in lingua francese con 800mila lettori. Un fornitore “globale” di sistemi per la stampa “Per migliorare la loro posizione competitiva i giornali devono continuamente migliorare le loro opportunità, il loro impatto e l’efficienza in termini di costi dei loro prodotti. Tutto questo richiederà sistemi che migliorino la qualità di stampa, che assommino più colore, che offrano maggiore versatilità, e che facciano tutto questo in modo più efficiente” ha recentemente sottolineato Bernhard Schreier, CEO di Heidelberg. Il colosso tedesco dell’industria grafica offre agli editori di giornali una soluzione completa per la sala stampa, integrando la Mainstream 80 con le soluzioni per la confezione e la distribuzione. Heidelberg infatti produce un’intera linea di attrezzature post-stampa, macchine inseritrici, stacker, trasportatori, sistemi di trasferimento e comandi che si collegano alla Mainstream - o ad altre macchina per la stampa - e consentono ai centri stampa di aumentare la produttività delle loro installazioni.

56 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


TecnoMedia

La ILTE di Torino ha scelto le soluzioni software di cinque giorni. In primo luogo quindi informazioni di SAP. Il perché Tecnomedia lo ha chiesto a Giovan- tempestive oltre a un grande risparmio di tempo avenni Federici, direttore ICT deldo evitato la duplicazione delle inl’azienda di stampa torinese. formazioni. In primo luogo” ha precisato Parallelamente c’è stato anche Federici “è importante sottolineaun sensibile risparmio sui costi di re come ILTE sia uno dei più grangestione: solo nel passaggio da di stampatori del nostro Paese: da Mainframe a Linux e DB2 si trova sempre si stampano le Pagine Gialgiustificazione del costo del le e Pagine Bianche di Seat che software e di gran parte del ProSAP ancor oggi costituiscono un terzo getto. Via Paracelso 24 - Pal. Cassiopea, 2 del nostro fatturato di stampa. In più, nonostante la riduzione Centro Direzionale Colleoni ILTE ha negli ultimi anni rinnovadel personale (soprattutto indiret20041 Agrate Brianza - (MI) to le linea rotocalco e rotooffset ti) e la congiuntura sfavorevole del Tel. 039/68791 Fax 039/6091005 facendo significativi investimenti nostro mercato, grazie a SAP, abhttp://www.sap.com/italy nelle tecnologie di stampa. biamo informazioni migliori e più Dall’aprile 2002, poi, ILTE ha esteso l’area di aggiornate essendo passati da una pletora di sistemi business attraverso PostelPrint (50% ILTE, 50% informatici distribuiti che dialogavano tra loro con POSTEL) passando anche alla stampa di rendicon- molta difficoltà, alla integrazione e alla certezza circa tazione (Telecom, Tim ed Enel e i maggiori istituti fi- l’ operatività avendo l’intera azienda sotto controllo. nanziari per alcune centinaia di milioni di pezzi al Attraverso il configuratore è possibile inviare prevenmese) essendo il più importante player italiano nella tivi più affidabili, più velocemente e senza alcuna perstampa digitale di dati variabili. dita di tempo. Questo, ovviamente, ci permette un con“L’adozione iniziale di SAP” continua Federici trollo maggiore”. “risale a 3 anni fa ed è stata completata da un anno e I sistemi SAP hanno richiesto un training particomezzo. Oggi, grazie soprattutto al configuratore di SD, lare? SAP consente di gestire l’intero ciclo della commessa “Non direi” ha continuato Federici. “ abbiamo piutgiungendo anche all’emissione automatica delle Ri- tosto optato per un vero e proprio “training on the job” chieste di Aquisto. di 5 - 10 giorni, sia per i key users del progetto, che Lavorano con SAP circa il 90 per cento degli uten- per i 160 utenti interni. ti interni d’ufficio e si dialoga con i sistemi esterni Oggi ILTE ha una componente significativa di lagrazie al software di integrazione Mercator. Stiamo voro in outsourcing e in questo la rigidità del sistema ora estendendo le applicazioni anche alle società da un limite è diventata un punto di forza. consorziate o che lavorano con ILTE (anche Fornitori). Con SAP lavorano tutti gli utenti diretti e, fatto Utilizziamo anche SAP Portal, BW e APO”. 100 il numero della transazioni SAP, il 70 per cento E i vantaggi di questo passaggio a SAP? avviene attraverso il package e il 30 per cento in auto“I vantaggi” ha proseguito Federici “sono stati evi- matico (dai sistemi di lettura dei bar code, allo scamdenti. Prima per monitorare lo stato dell’azienda ci bio dati in PAPINET), a dimostrazione di una notevovoleva almeno un mese, ora è possibile farlo in meno le facilità di integrazione”.

FILO DIRETTO

La ILTE di Torino sceglie le soluzioni SAP

57 © Asig Service Srl 2003


TecnoMedia

FILO DIRETTO

Aumenta il livello di automazione: con Synapse Prepare Creo impiega lo standard JDF I clienti che già possiedono la licenza di Synapse Prepare possono scaricare gratuitamente Creo Page Assigner dal sito www.creo.com o tramite il servizio Internet eCentral TM all’indirizzo https://ecentral.creo.com/. Per ulteriori informazioni, gli utenti possono contattare il rappresentante Creo della propria zona. Il software Synapse Prepare consente ai creativi di creare dei PDF perfetti in modo rapido ed affidabile. Un processo semplice e completamente autoCreo Italia S.r.l. matizzato consente poi ai creativi ed ai Via Pisa 250 JDF consente di automatizzare l’imfornitori del servizio di stampa di evitare 20099 Sesto San Giovanni posizione ritardi e costi di rifacimento e riMilano - Italy presentazione. Con pochi clic del mouse, Tel: +39 02 262 59 77 Il software Synapse Prepare, lo stru- Fax: +39 02 262 59 229 un creativo è in grado di preparare un file mento di Creo per la prestampa e la creaPDF esattamente conforme alle specifiche zione di PDF leader del mercato, è stato migliorato tecniche del proprio ambiente di stampa. Lo stampatore grazie all’aggiunta di Creo Page Assigner, una nuova fornisce queste specifiche per la stampa sotto forma applicazione basata sullo standard JDF. Questa appli- di ‘Direttive’ contenenti le impostazioni per cazione mette a disposizione anche del creativo, del- QuarkXPress®, Adobe® Acrobat® Distiller e per la l’editore o dello stampatore, le opzioni di automazio- prestampa utilizzate da Synapse Prepare per semplifine che consentono di semplificare le operazioni di pre- care la creazione di file PDF. Poiché le specifiche sono parazione del contenuto. Creo Page Assigner crea file contenute in queste direttive, i fornitori dei servizi di JDF (Job Definition Format) che definiscono l’ordine stampa estendono il loro controllo al processo di creain cui le pagine appariranno in una pubblicazione fini- zione dei file e si assicurano che i PDF da loro ricevuti ta. Destinato ai creatori di contenuto e agli stampatori, siano privi di errori. Creo Page Assigner trasferisce alle pagine in formato Con il software Synapse Prepare a loro disposizioPDF delle informazioni sotto forma di elenco di azio- ne, i creatori di contenuto ed i fornitori dei servizi di ni eseguibili creando dei gruppi di pagine basate sullo stampa possono controllare più facilmente che i file standard JDF e contribuendo in questo modo ad siano pronti per la stampa. Ai creativi viene immediaautomatizzare le operazioni di imposizione. “L’appli- tamente notificato sul desktop se un file ha superato o cazione Page Assigner è un’innovazione straordinaria meno la prestampa. I messaggi ed i resoconti descried un’altra dimostrazione evidente dell’impegno di vono in dettaglio gli errori verificatisi nel file, sempliCreo nell’utilizzare lo standard JDF” ha spiegato Pat ficandone la revisione. I file che hanno superato la Lord, Product manager di Creo. “Questo annuncio prestampa contengono delle note con le specifiche del mostra come i prodotti Creo siano in continua evolu- file ed un logo che rappresenta il sigillo di approvazione ed abbiano l’obiettivo di realizzare un’ulteriore zione. Usando la nuova opzione di verifica, gli integrazione tra il processo produttivo e quello creati- stampatori e gli editori possono controllare in modo vo”. rapido e semplice quali direttive siano state impartite Creo Inc. ha recentemente annunciato il potenziamento del software Synapse® Prepare, che consente ai creatori di contenuti ed ai fornitori dei servizi di stampa di semplificare la preparazione dei contenuti, trasformandolo in un “collegamento intelligente” con Networked Graphic ProductionTM. Questa iniziativa di Creo contribuisce ad integrare tutti i passaggi, dall’idea alla consegna, nel processo produttivo usando JDF, il nuovo formato file standard industriale.

58 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


TecnoMedia

rizzi e-mail. - Supporto multilingua per inglese, tedesco, francese e spagnolo. Il software Synapse Prepare fornisce dunque opzioni flessibili di ingresso ed uscita dei file. Consente di creare PDF da qualsiasi file PDF, PostScript® o EPS generato da un’applicazione Mac e assicura la perfetta compatibilità con QuarkXPress e, a breve, con Adobe InDesign®. Consente inoltre agli utenti di creare ed inoltrare file PDF/X affidabili, inclusi i formati PDF/X-1a:2001 o PDF/X-3.

FILO DIRETTO

per creare un PDF Synapse Prepare e se siano state apportate delle modifiche al file dal momento della sua creazione. Altre funzioni disponibili sono: - La capacità di pubblicare i PDF Synapse Prepare in una cartella automatica su un computer Mac® remoto per decentrare l’elaborazione del file. - La possibilità di ritardare la distribuzione dei file o l’invio della notifica tramite e-mail fino a che non venga concessa l’approvazione. - Distribuzione automatica dei file PDF a più indi-

59 © Asig Service Srl 2003


TecnoMedia

FILO DIRETTO

Soluzioni Ascential Software: qualità dei dati e integrazione delle informazioni nei “tempi giusti”, due obiettivi strategici per le aziende La qualità dei dati è stata per lungo tempo un aspet- strato trend di crescita sempre positivi, in to sottovalutato in ambito aziendale. Oggi invece vie- controtendenza a quanto sta accadendo nel mondo IT. ne riconosciuta quale fondamento necessario per la Questo anche grazie alla politica di acquisizioni volta ricerca di soluzioni analitiche al potenziamento delle capacirealmente affidabili. Ma per aftà di offerta e alle numerose frontare queste tematiche è indipartnership a livello mondiale spensabile disporre di soluzioni con IBM, SAP e HP, oltre a tecnologiche specializzate. quelle siglate con i principali Ascential Software, la multinaSystem Integrator e fornitori di Ascential Software via Marocco 51 (Zona Eur) zionale americana presente in Itaapplicativi aziendali. Ascential 00144 ROMA lia con sedi a Milano e Roma, si Software offre soluzioni per l’inteTel. 06 59.29.381 dedica da anni alla gestione completa grazione delle informazioni aziendali via C.Donat Cattin 5 dei dati con una suite in grado finalattraverso una piattaforma tecnologi20063 Cernusco sul Naviglio (Mi) Tel. 02 921.451 mente di ‘mettere ordine’ in azienda. ca in grado di coprire interamente il ciQuantità e qualità dei dati non sono più http://www.ascentialsoftware.it clo di gestione dei dati: dall’analisi dei info@ascentialsoftware.it un obiettivo impossibile per ERP, Supply sistemi sorgenti alla validazione qualitativa Chain Mangement, Customer Relationship Manage- dei dati stessi, dalla reignegnerizzazione alla trasforment, Business Intelligence, e-business. Chi, nella pro- mazione delle informazioni, fino al loro caricamento pria azienda, non si è trovato negli ultimi anni alle prese nei sistemi di destinazione. con almeno una di queste applicazioni strategiche? Indipendentemente dall’obiettivo e dall’ambito di Probabilmente tutti. Ma ciascuna di queste soluzioni attività di ciascuna azienda, è importante che venga non può aumentare la competitività e l’efficienza creata una visione unificata delle informazioni posseaziendale, se alla base non sussistono dati che siano al dute. Si pensi, ad esempio, agli enormi volumi di dati contempo validi, fruibili e interscambiabili. eterogenei conservati in una molteplicità di fonti, spesI dati aziendali vengono molto spesso inseriti nei so non collegate, che un editore tipico produce contisistemi in modo disomogeneo, aggregati per filoni nuamente e che poi ha l’esigenza di gestire. Questo tematici e suddivisi per processi verticali. Se a questo accade, per esempio, a quanti stampano i loro quotisi aggiungono il fattore tempo e il fattore umano, si diani in centri remoti dove vengono utilizzati diversi può capire come data base e archivi siano pieni di sistemi gestionali e contabili basati su Pc o alle condati‘sporchi”, incompleti, non corretti, incongruenti e cessionarie di pubblicità che raccolgono le inserzioni ridondanti. Fare un’analisi del business o stabilire una attraverso network di filiali ed agenti sparsi su territostrategia sulla base di queste informazioni, potrebbe ri molto vasti. essere un’impresa a rischio di approssimazione se non L’offerta di Ascential consente di trasportare inaddirittura di errore. L’uso di dati validati e strutturati formazioni da un sistema a un altro, mettendo le azienapporta invece quella valenza qualitativa necessaria a de in condizione di disporre di dati provenienti da un trasformare un’informazione in conoscenza. In que- qualsiasi sistema attraverso una connessione corretta sto quadro, proprio grazie allo sviluppo di soluzioni e completa delle informazioni, allo scopo di monitorare mirate a risolvere i problemi connessi alla gestione dei le attività aziendali e prendere le decisioni necessarie dati, negli ultimi due anni Ascential Software ha regi- all’efficienza operativa ed all’efficacia strategica.

60 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


A fronte del fiorire di applicazioni a carattere strategico e, di conseguenza, dei dati in esse contenuti, le aziende hanno sempre più l’esigenza di garantire la qualità e la correttezza dei dati, la correlazione e l’aggregazione delle informazioni fra diverse applicazioni, la fruibilità operativa integrata. I prodotti di Ascential rispondono all’esigenza emergente di integrare dati e informazioni distribuiti nelle varie applicazioni aziendali. Essi infatti si adattano in modo modulare e scalabile all’esatta definizione di tempo reale che ciascuna azienda stabilisce al proprio interno. Per evitare i ritardi nella gestione aziendale e nello svolgimento dei principali processi di business, si cerca sempre più di annullare il tempo che intercorre tra l’evento che genera nuove informazioni e la loro disponibilità. Le informazioni devono essere propagate in tutti gli archivi nel minor tempo possibile in maniera da essere fruibili e quindi da poter permettere di prendere decisioni. In ogni azienda il tempo reale può essere definito come l’intervallo temporale che ciascuna organizzazione percepisce come più adeguata affinché le informazioni siano pronte e disponibili per sostenere l’operatività e la definizione di piani e strategie. In questo caso il real time o tempo reale diventa right time ossia il tempo giusto per ogni azienda per ottenere l’efficienza necessaria allo sviluppo futuro. Ascential ha fatto convergere nella propria Enterprise Integration Suite i tre migliori prodotti per la gestione e l’integrazione dei dati in un’unica architettura ad elaborazione parallela, in grado di gestire

quantità di dati illimitate. MetaRecon effettua una analisi automatizzata approfondita e realmente completa dei dati che concorrono ad alimentare il sistema di destinazione partendo dalla comprensione di tutti i sistemi sorgenti presenti all’interno dell’azienda. MetaRecon compila un vero e proprio profilo dei contenuti, esamina le correlazioni, la qualità e l’integrità delle strutture di dati. Integrity garantisce la correttezza e la qualità dei dati, rileva le duplicazioni e i rapporti tra le informazioni anche in presenza di valori non corretti, incongruenti o mancanti, consentendo una standardizzazione dei contenuti e un loro confronto diretto. Data Stage è un prodotto completo per le trasformazioni dei dati che integra, trasforma e rende disponibili le informazioni aziendali in modo appropriato per il loro utilizzo nelle applicazioni strategiche. All’interno della suite è contenuta inoltre una nuova piattaforma di software service condivisi che garantisce non solo la scalabilità illimitata, fornendo così la possibilità alle aziende di ottenere le performance necessarie a trasformare crescenti flussi di dati complessi in informazioni utili e significative, ma anche la completa gestione dei meta-dati e la connettività totale tra qualsiasi tipo di sistema sorgente con qualsiasi tipo di sistema di destinazione. Ascential organizza regolarmente seminari gratuiti finalizzati a presentare le proprie tecnologie e ad approfondire i temi ad esse correlati. Per informazioni sulle iniziative di Ascential in Italia è possibile consultare il sito www.ascentialsoftware.it.

FILO DIRETTO

TecnoMedia

61 © Asig Service Srl 2003


TecnoMedia

FILO DIRETTO

Nuovi successi GMDE: è sempre più violetto il CTP in Italia Continua l’espansione dei prodotti GMDE, la so- è caratterizzata dalla capacità di gestire tre cassetti di cietà di system integration che da anni collabora con caricamento contenenti formati differenti di lastra. Per Agfa per lo sviluppo del mercato dei quotidiani in un’azienda come la Stec, che si occupa della stampa ambito prestampa. E continua la diffusione delle in- di numerose pubblicazioni, fra cui il Corriere dello stallazioni CTP Violet nei centri stampa dei quotidiani Sport e Repubblica, un dispositivo di questo tipo rappresenta la soluzione ideale. Difatti, i tre italiani. Nuovi ordini, nuove installaziodifferenti cassetti vengono gestiti per ni, su tutto il territorio nazionale, a tel’utilizzo del formato broadsheet (Corstimoniare il fatto che il CTP in Italia è riere dello Sport), panorama (Corriere sempre più violetto. dello Sport) e a pagine accoppiate (ReIl quotidiano veronese L’Arena ha pubblica). Il Polaris XCV, che è l’unico definito un ordine per l’acquisto di tre CTP presente in produzione, è collegaunità Computer to Plate Agfa Polaris to ad una linea di punzonatura e piega XTV. L’accordo, definito a febbraio, lastre completamente automatica della prevede l’installazione di due unità entedesca 2B. tro giugno e della rimanente entro setIl Sole 24 Ore raddoppia. Dopo avetembre. La soluzione, che va a sostituire inserito in produzione uno dei primi re l’impianto CTF esistente, prevede un GMDE, Viale Colleoni, 5 collegamento con il sistema editoriale, dal 20041 Agrate Brianza (MI) CTP Violet in Italia (Agfa Polaris 100EV), Tel. 0396091790 il primo quotidiano finanziario del nostro quale viene prelevato il piano di produzioFax: 0396091788 Paese ha deciso di prevedere una seconda ne che contiene la caduta delle varie edizioni. Ciò consentirà di gestire con maggiore http://www.gmde.it unità, uguale a quella esistente. La configuraefficienza la produzione delle lastre. La configurazio- zione finale è destinata a sostituire definitivamente i tre Crosfield MagnaSetter 650CTP, giunti ormai alla ne acquistata comprende anche due Rip Grafix. Mediastampa, già utilizzatore della tecnologia fine del loro ciclo di vita. Della vecchia installazione è AGFA presso gli stabilimenti di Bologna e Monza, ha stata però recuperata la linea di piega e punzonatura ampliato la configurazione installata, inserendo un’uni- lastra (Nela), che sarà affiancata da quella nuova (2B tà Polaris XCV presso la Stec di Roma. L’unità XCV Imagefinder) prevista assieme al secondo CTP.

62 TecnoMedia n. 35, novembre 2002


TecnoMedia

La Gran Bretagna si conferma il mercato di punta così ad aggiungere l’Essex Chronicle, il giornale di Chemsford nell’Essex, e il Kent Courier, tabloid di per Tera Digital Publishing. Nonostante le ripetute flessioni che hanno caratte- Turnbridge Wells nel Kent, a circa 70 chilometri a sudrizzato l’economia mondiale di questi ultimi anni, nel est di Londra. Entrambi i giornali sono di proprietà della Courier Regno Unito Tera Digital Publishing ha saputo fare bene sin dal 1995, anno di inaugurazione della branch Printing & Publishing Company, società controllata dal gruppo Northcliffe, che ha inglese Tera UK. formalizzato nelle scorse settimane Grazie soprattutto all’accordo con il gli ordini per l’acquisto dei due sisteNorthcliffe Newspapers Group e il mi di content management GN3 ed un Trinity Mirror Group, due tra i sistema di digital asset management principali gruppi editoTark per oltre 50 posti di lavoro. riali britannici, Tera UK si è immediatamente Cyel Reynierse, Project imposta all’attenzione Manager di Tera UK, ha del mercato del Regno commentato con soddisfaUnito, ritagliandosi un zione gli incontri tecnici che ruolo di primo piano nel preludono all’operazione di segmento dei quotidiani Tera Digital Publishing S.p.A. installazione vera e propria. regionali, all’interno del Via Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia “Il lavoro è partito molquale detiene oggi un Tel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19 to bene” ha affermato prestigioso 18 per cento, e-mail sales@teradp.com Reynierse. “L’atteggiamencon oltre 100 testate into comune è stato sin dall’inizio positivo. C’è molto stallate e più di 2000 posti di lavoro complessivi. I risultati dei primi tre mesi del 2003 hanno con- da fare, naturalmente, ma c’è anche molta circolaziofermato la tendenza positiva di questi ultimi otto anni ne di idee e una gran voglia di fare bene. Sono convine, alla lunga lista di clienti GN3 britannici, si vanno ta che faremo bene”.

FILO DIRETTO

Tera Digital Publishing: ancora successi oltre Manica

63 © Asig Service Srl 2003


TecnoMedia

FILO DIRETTO

Kodak Polychrome Graphics presenta RasterProof, una nuova soluzione per le prove colore digitali I file sono stati rasterizzati e la produzione è av- potrà essere approvato o corretto prima della produviata, ma quando inizia la stampa si riscontra un erro- zione del film o della lastra. RasterProof permette di re. E’ una situazione che tutti gli stampatori conosco- riprodurre fino a 10 colori speciali, semplicemente no bene, che comporta perdita di tempo, spreco di definendo i valori CMYK relativi a ciascun colore materiali, costi aggiuntivi e difficoltà a rispettare i ter- desiderato ed è abilitato CMS; includendo i profili di mini di consegna e che può verificarsi anche quando il riferimento ICC della macchina da stampa (offset, lavoro sia stato già conrotativa, sistema di stampa trollato con le cianodigitale o altro), la prova di grafiche digitali convenstampa ottenuta può garanzionali, le cosiddette “catire al cliente, oltre alla conVia del Pratignone 38/40 dute macchina”. formità dei dati, anche l’esatta cor50041 Calenzano (FI) Queste ultime non offrono inrispondenza con la riproduzione fitel. 0558836200 - fax 0558836222 fatti garanzie sufficienti, dal momennale del colore. RasterProof è inoltre http://www.kpgraphics.com to che utilizzano RIP basati su tecnoin grado di generare dalle segnature già logie diverse da quelle usate dalle unità di uscita su rippate file in formato CIP3, TIFF, EPS o PDF, che lastra o film, e che lavorano spesso con file PostScript possono essere riprocessati secondo necessità. compositi; possono così sorgere problemi causati da I file PDF possono essere compressi e inviati a font non riscontrati, immagini RGB non processate qualsiasi stazione MAC o PC attraverso rete, ISDN o correttamente o uso del PostScript di un livello diver- e-mail mantenendo la piena integrità, per il controllo so. in remoto, sia a video che stampato. KPG RasterProof Kodak Polychrome Graphics propone oggi una non richiede l’uso di PC molto costosi: riceve i dati nuova soluzione che permette di produrre rippati tramite rete, li converte nel formato richiesto e cianografiche digitali assolutamente conformi alla li stampa sull’unità di uscita desiderata. Può essere stampa finale: KPG RasterProof, un software inserito installato su piattaforma Windows NT/2000, alla quafra l’interprete PostScript e l’unità di esposizione, che le si potranno collegare plotter o stampanti a colori di nasce da un’idea semplice, ma efficace: produrre la qualsiasi tipo, purché corredati di driver per Windows cianografica partendo dagli stessi file originali – già e di un formato di stampa compatibile con la macchirasterizzati, separati e retinati - che verranno usati per na da stampa corrispondente. In mancanza di questo, i l’esposizione, eliminando ogni necessità di dati potranno essere opportunamente ridotti in fase di reinterpretazione dei dati o di un secondo rippaggio uscita. Il pacchetto software supporta nativamente tutte del PostScript. Il cuore del software è costituito le piattaforme RIP più diffuse, come AGFA, dall’algoritmo di deretinatura: i file originali ad alta Heidelberg, Creo/Scitex, Dainippon e molte altre anrisoluzione creati per l’uscita su sistemi CtP o CtF cora. vengono deretinati e riassemblati e la risoluzione vieKPG RasterProof si inserisce perfettamente sia ne ridotta al valore utilizzato dalla stampante a colori. nelle aziende commerciali che nella produzione dei Oltre ai segni di taglio, di piega e ai riferimenti delle giornali, dove la postazione RIP (redazione/preparasegnature, le prove di stampa ottenute con KPG zione) è spesso separata dall’unità di esposizione (cenRasterProof riportano con precisione anche le croci di tro stampa). Con RasterProof la certezza dei risultati registro e le scale di controllo colore. Il lavoro verrà di stampa è sempre assoluta e raggiunge livelli così sottoposto al cliente nella versione definitiva e ottenibili fino ad ora solo con sistemi ad alto costo.

64 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


TecnoMedia

Creo lancia Preps 4.2, con funzioni migliorate di compatibilità Creo Inc. lancia sul mercato il software Preps®4.2, ne dell’allungamento della carta durante la stampa delle l’ultima release della sua soluzione di imposizione di separazioni in RIP (solo versione Pro) punta. Preps è lo strumento di imposizione per eccel- Interfaccia utente migliorata (solo Mac OS) lenza dell’industria della stampa commerciale, utiliz- Miglioramenti con AppleScript® (solo Mac OS) zato nelle soluzioni di flusso di lavoro più diffuse, comInoltre, Preps offre funzioni sempre migliori per la prese Prinergy ® , Brisque, gestione dei file JDF (Job Apogee™ e Rampage™, e neDefinition Format). Grazie al gli ambienti standalone Postsupporto per JDF, un formato Script e PDF. Preps è in grado file basato sul linguaggio XML di eseguire l’imposizione dei utilizzato per descrivere l’intefile origine PostScript, PDF, ro ciclo di produzione della EPS, DCS, TIFF e RDO constampa, il software Preps conCreo Italia S.r.l. vertendoli in segnature e di ridurre signiferma le sue capacità di migliorare e Via Pisa 250 ficativamente i costi di prestampa e i temsupportare l’ambiente Networked Graphic 20099 Sesto San Giovanni pi di consegna. Aggiornamento assolutaProduction™, la soluzione Creo che metMilano - Italy mente imperdibile, Preps 4.2 rappresenta te in comunicazione i sistemi creativo, proTel: +39 02 262 59 77 un valido aiuto per gli stampatori che in- Fax: +39 02 262 59 229 duttivo e gestionale per ottimizzare la protendono mantenere il proprio vantaggio duzione della stampa e servire meglio tutti competitivo grazie al supporto integrato delle ultime gli addetti coinvolti nel processo. versioni dei software di grafica QuarkXPress®, Adobe® “Ogni nuova release di Preps offre miglioramenti Acrobat®, Adobe Illustrator®, Adobe PageMaker®, tali da rendere questo software davvero unico” ha afAdobe InDesign®, Microsoft® Word® e Macromedia® ferma Brian Cupp, Workflow Administrator di Acme FreeHand®. Printing Company, Inc. di Des Moines (Iowa). “Preps Tra le funzioni disponibili con Preps 4.2 figurano: 4.2 è provvisto di nuove funzioni con comprovata ef- Migliorata compatibilità con le applicazioni di ficacia nel contribuire ad aumentare la produttività nel reparto della prestampa, compresa una nuova funziografica - Nuovi filtri PostScript® per i driver di stampa di nalità di memorizzazione che riduce notevolmente il tempo necessario per aprire i modelli Preps. Alla Acme Windows NT®, Windows® 2000 e Windows XP™ Printing i modelli memorizzati sul server sono centi- Accesso più rapido ai modelli - Eccellente imposizione di file PDF con il sup- naia e già solo questa funzione ci ha convinto della necessità di dotarci dell’aggiornamento”. porto integrato completo per Acrobat 5 - Supporto per Mac OS® X v10.2 Jaguar (Preps Preps 4.2 è disponibile come aggiornamento grafunziona nella modalità Classic) e Windows XP Pro tuito a tutti gli utenti di Preps 4.x sul sito Web https:// - Disponibilità della funzione per la compensazio- ecentral.creo.com/.

FILO DIRETTO

Il nuovo aggiornamento supporta le più recenti versioni dei software di grafica

65 © Asig Service Srl 2003


TecnoMedia

FILO DIRETTO

LinkService amplia l’offerta di prodotti e soluzioni

LinkService è lieta di annunciare il raggiungimento CaslonFlow, progettare flussi di lavoro non è di ulteriori accordi commerciali con aziende specia- mai stato così facile ed economico. lizzate nella realizzazione di strumenti indirizzati all’area della stampa e della prestampa, con particolare LinkService commercializza uno specifico prodotriferimento al trattamento to per la realizzazione di del formato PDF ed alla esposti sul Web che L i n k S e r v i c e S r l workflow gestione di flussi di lavoconsente di raggiungere ro automatizzati. Come è obiettivi ambiziosi a costi • CONSULENZA INFORMATICA nello stile aziendale, i prodecisamente contenuti. Ha • FORMAZIONE dotti dei quali annunciainfatti acquisito la • SVILUPPO SOFTWARE mo la commercializcommercializzazione dei pro• DISTRIBUZIONE zazione sono da noi stati apdotti CaslonSoft, azienda con profonditamente valutati e sede in Danimarca da anni speVia Alle Rotte, 9 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) fanno parte di soluzioni forni- Telefono: (0522)953867 r.a. Fax: (0522)953869 cializzata nella realizzazione di Internet: http://www.linkservicegroup.it te ai nostri clienti; in questo sistemi per la gestione di E-Mail: posta@linkservicegroup.it modo siamo in grado di fornire workflow. una ampia gamma di servizi a corredo che vanno dalIn particolare, il prodotto CaslonFlow permette di l’analisi delle vostre specifiche problematiche alla disegnare flussi di lavoro automatici e di renderli acimplementazione ed alla personalizzazione. cessibili in Internet con grande semplicità. Tipicamente Schede informative dettagliate sono disponibili sul CaslonFlow è proposto per supportare la costituzione nostro sito Internet all’indirizzo http://www.link- di server Web per l’upload di file, la loro verifica auservicegroup.it. tomatica (integrando nel flusso prodotti terze-parti che Da gennaio 2003 la nostra azienda si è ulterior- si basano su hotfolder oppure command-line), l’invio mente organizzata sotto il profilo delle iniziative automatizzato dell’esito della verifica tramite e-mail marketing: Francesca Guglielmi ha assunto la respon- e la “distribuzione” del file tramite il protocollo FTP. sabilità del settore ed ha attivato nuove forme di co- E’ da sottolineare che ad ogni materiale è automaticamunicazione con il mercato editoriale. mente associato un JobTicket (personalizzabile) in forPrima fra tutte il “Bollettino LinkService” è un mato JDF aderente alle specifiche CIP4. nuovo media elettronico che, con cadenza bisettiCaslonFlow consente di standardizzare i flussi di manale, viene inviato ad un selezionato elenco di clienti lavoro, abbattere significativamente le possibilità di attivi e potenziali ed ha lo scopo di mantenere costan- errore umano e garantire un elevato livello di controltemente aggiornate le informazioni di carattere com- lo. Per consentirvi di provare questa soluzione, merciale sui prodotti e le soluzioni da noi trattate. Oltre alle comunicazioni tramite e-mail provvediamo LinkService ha pubblicato su Internet un workflow dianche ad effettuare periodici mailing. Per chi non fos- mostrativo predisposto a ricevere file in formato PDF, se già incluso nelle nostre liste di distribuzione e desi- a validarne il contenuto ed a restituire l’esito del conderasse esserlo, può richiedere l’iscrizione in qualsia- trollo (effettuato con Enfocus PitStop Server) tramite si momento contattando la signora Francesca messaggio e-mail. Per ottenere l’abilitazione è possibile richiedere user Guglielmi.

66 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


e password via e-mail (f.guglielmi@linkservicegroup.it) oppure telefonare allo 0522/953867. Apago, nuovi strumenti per la gestione del PDF LinkService ha inoltre acquisito la distribuzione dei prodotti Apago, azienda americana che realizza strumenti per il trattamento di file PDF sia in area stampa/prestampa, sia rivolti ad un utilizzo su Web. ImageAlter, plug-in per Adobe Acrobat Exchange, consente di modificare automaticamente la risoluzione e la compressione delle immagini contenute in un file PDF per ottenerne una nuova “versione” idonea, ad esempio, alla pubblicazione su Internet. PDFEnahancer estende ulteriormente le possibi-

lità di ImageAlter consentendo di intervenire anche sui parametri di visualizzazione, di sicurezza e di ottimizzazione; PDFEnhancer è un prodotto esterno ad Adobe Acrobat che opera attraverso hot-folder ed è disponibile anche in versione server, che ne consente l’utilizzo tramite “riga di comandi”. PDFX-1 Checkup, plug-in per Adobe Acrobat Exchange, consente di verificare la compatibilità di file PDF con lo standard PDF/X-1 (ed a breve anche PDF/X-3) ma non soltanto. Questo plug-in è anche in grado – quando possibile – di modificare il file verificato per renderlo aderente allo standard, consentendo quindi di memorizzare i vostri materiali in un formato particolarmente adatto ai requisiti di riproducibilità essenziali in un contesto di stampa di qualità.

Nuove funzionalità per il sistema PMP Il sistema Prenotazione Materiali Periodici (PMP) da noi realizzato per conto del Gruppo Espresso (cfr. FD n° 35) ha brillantemente superato la fase sperimentale e si avvia ad essere uno strumento cardine a supporto delle attività di prenotazione delle uscite oltre che del comparto di prestampa. La struttura dei dati di cui si avvale PMP deriva da una attenta analisi delle esigenze espresse dalla concessionaria di pubblicità A. Manzoni & C. coniugate con quelle espresse dalla struttura produttiva C.P.S. Il mix ottenuto, già oggi, consente di implementare un flusso di lavorazione estremamente veloce ed efficiente. Ulteriori incontri con i responsabili del Gruppo hanno consentito di mettere a fuoco nuove aree in cui questo sistema può contribuire in modo significativo alla riduzione delle attività di lavorazione e controllo manuali. Questo step evolutivo prevede, ad esempio, di dotare PMP di un set di funzionalità dedicate in modo specifico all’immissione dei materiali di produzione nel workflow di prestampa tenendo in considerazione la chiusura delle segnature. Già oggi PMP consente di definire le segnature in funzione della foliazione e della configurazione della macchina da stampa; presto sarà gestibile l’apposizione di opportuni “blocchi” tali per cui non sia possibile modificare prenotazioni assegnate a segnature bloccate, assegnarne di ulteriori o eliminarne. Il tema “segnature” è particolarmente importante in presenza di inserzioni aventi la dimensione di base superiore a quella della pagina (tipicamente si definiscono questi formati con il termine “passante”) poiché possono essere collocate a “cavallo” fra due segnature. In presenza di “cavalli”, PMP provvederà automaticamente a bloccare anche le pagine esterne e contigue alla segnatura bloccata. PMP si occuperà anche dell’invio dei materiali (PDF!) ad alta risoluzione verso i sistemi a valle; questa funzione sarà disponibile solo per le segnature bloccate. La collocazione “fisica” dei materiali è stata concepita in modo da restituire a C.P.S. una struttura a folder (e politiche di naming) cui gli operatori sono già da anni abituati in quanto si attengono alle esigenze specifiche dei sistemi di rasterizzazione ed imposizione. Quando tutte le segnature sono state chiuse sarà possibile chiudere l’intero numero in modo da rendere indisponibile tale numero nell’immissione o modifica di ulteriori prenotazioni. Si estende anche la funzione per l’associazione dei materiali con la scheda di prenotazione introducendo il controllo dimensionale (+/- tolleranza) fra le misure fisiche del materiale ed il formato dichiarato in scheda; PMP presenterà - a scelta dell’utente - esclusivamente i materiali disponibili per l’associazione ed in tolleranza dimensionale ovvero tutti i materiali in attesa di associazione. La progettazione di queste nuove funzionalità, unitamente all’imminente rilascio del sistema Portale Materiali, contribuisce in modo significativo alla costituzione di un insieme omogeneo di sistemi in grado di supportare la collaborazione fra le differenti aziende - e figure professionali - che concorrono alla realizzazione del prodotto editoriale.

FILO DIRETTO

TecnoMedia

67 © Asig Service Srl 2003


TecnoMedia

FILO DIRETTO

Disaccoppiamento fra stampa e spedizione grazie al “FlexiRoll” di Müller Martini Oggi i produttori di giornali sono alla continua ri- elettronici con visualizzazione dinamica e in scala dei cerca di valide soluzioni per la gestione magazzini, vari stati di lavorazione. che consentano loro un immagazzinaggio automatico Con l’ausilio del magazzino si eseguono dunque a prezzi favorevoli, e garantiscano un’elevata efficienza in modo automatico l’immagazzinaggio, la gestione e del sistema. Il brevettato sistema a bobine “FlexiRoll” l’alimentazione dei prodotti al processo di produzione della Müller Martini in base all’effettivo fabottimizza l’intero procesbisogno. Alla base di ciò so. I prodotti, anche i vi è la tecnica industriale prestampati esterni e gli dei magazzini a scaffainserti commerciali nei latura verticale, adattata MÜLLER MARTINI S.p.A formati Broadsheet e alle specifiche esigenze Viale Rimembranze 50 Tabloid, vengono immagazzidel sistema “FlexiRoll”. Le 20099 Sesto San Giovanni (MI) nati su bobine con la massima sisue principali caratteristiche ventel. 02 262371 - fax 02 2426851 curezza e con una minima necessità gono qui di seguito sintetizzate: di spazio. Dopodiché vengono automaticamente tra- Brevi tempi di ciclo grazie al sistema a bobine sportati al sistema di confezionamento con tecniche intercambiabili. altamente affidabili. - Azionamento flessibile dei diversi dispositivi di Grazie ai magazzini a scaffalatura verticale gestione scaffali montati su apposite guide mobili. “FlexiRoll” della Müller Martini, i produttori di gior- Accesso diretto ai dispositivi di gestione scaffali nali possono gestire l’immagazzinaggio intermedio di ad ogni posizione del magazzino. numerosi prestampati e inserti in modo economico e - Ottimo sfruttamento del magazzino ed ottimale con una minima necessità di spazio. Successivamente posizionamento grazie ad un’assegnazione dello spaquesti prodotti possono essere nuovamente prelevati zio del magazzino mediante apposito comando. per la produzione di un giornale strutturato o per la finitura dei prodotti (taglio/cucitura). Cambio di bobina rapido Il magazzino automatico a scaffalatura verticale “FlexiRoll” della Müller Martini è una valida risposta Per favorire uno sfruttamento ottimale dello spaalle tendenze odierne e offre ai produttori di giornali zio disponibile, la prima fila di scaffali del magazzino innumerevoli vantaggi: è disposta direttamente al di sopra delle stazioni - Concezione del magazzino modulare, flessibile e “FlexiRoll”, rispettivamente sopra il polmone con una minima disponibilità di spazio. “FlexiRoll”. Fra due file di scaffali sono disposti gli - Redditività elevata grazie ad un alto livello di appositi dispositivi di gestione, che hanno accesso diautomazione. retto ai singoli scomparti del magazzino. I dispositivi - Prestazioni costanti ed affidabilità grazie ad un’or- di gestione scaffali scorrono su guide mobili, sono ganizzazione logistica ottimizzata, anche alla fine della muniti di una slitta di sollevamento con due bracci telescopici per due bobine, che possono arrivare fino alle produzione. postazioni degli scaffali e alle stazioni “FlexiRoll”. Ciò - Gestione dei prodotti particolarmente accurata. - Massimi livelli di sicurezza per persone e pro- consente rapidi cambi bobina e quindi brevi tempi di cessi, grazie ad un alto grado di automazione e ad un ciclo. I porta-bobine esterni “FlexiRoll” possono essere valido concetto di sicurezza. - Piena trasparenza grazie a sistemi di controllo caricati e scaricati a magazzino tramite le stazioni

68 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


TecnoMedia

e i processi del magazzino. Tutte le attività, i tempi di fermo e la loro durata temporale vengono memorizzati e possono poi essere riutilizzati per svariate valutazioni statistiche.

manuali di entrata e uscita. Ciò consente un collegamento generale del sistema con altri centri stampa. I prestampati e gli inserti prodotti presso un altro centro stampa possono essere immagazzinati provvisoriamente nel magazzino ed integrati nel flusso di lavoro (workflow) automatizzato. Nel caso di diversi sistemi di magazzino situati su diversi piani verticali, appositi elevatori assicurano l’interscambio di bobine fra i singoli magazzini. In tal modo è possibile migliorare la flessibilità e la sicurezza dell’intero sistema.

Il sistema di comando automatizza le funzioni del magazzino a scaffalatura verticale “FlexiRoll”; trasforma le commesse di trasporto e provvede affinché i portabobine vengano trasportati nel luogo adeguato. Inoltre gestisce tutti i portabobine “FlexiRoll” nell’area del magazzino e delle stazioni di ribobinatura e sbobinatura e ne conosce in ogni momento lo stato attuale e la relativa posizione. Le rese fortemente oscillanti delle stazioni di ribobinatura e sbobinatura ed il numero dei dispositivi di gestione degli scaffali danno come risultato un’elevata dinamicità del sistema. L’alimentazione e lo smaltimento puntuale delle stazioni con bobine è molto complessa. La resa richiesta è dipendente dalla velocità del sistema d’inserimento, dalla paginazione del prodotto prestampato e dalla capacità delle rampe di carico.

Scambio dati sicuro

Utilizzo a livello mondiale

Per questo motivo il sistema di comando dinamico permette zone di movimento adattabili automaticamente ai dispositivi di gestione scaffali. Il sistema di comando garantisce uno scambio sicuro e senza pericolo di confusione. I dati dei portabobine in movimento vengono memorizzati con la massima sicurezza. Grazie al sistema di comando del magazzino sono in continua visualizzazione ed aggiornamento lo stato

Müller Martini ha già installato diversi magazzini in varie parti del mondo, come per esempio: - New York Times, Edison, USA - New York Times, College Point, USA - Fairfax Printers, Chullora, Australia - Axel Springer Verlag, Berlino, Germania - El Pais, Madrid, Spagna

FILO DIRETTO

Elevata dinamicità del sistema

69 © Asig Service Srl 2003


TecnoMedia

FILO DIRETTO

Coniugare l’arte della stampa e la produttività: l’esperienza della Artegrafica di Verona con il CTP Creo e le lastre KPG Coniugare l’arte della stampa con la produttività? tero fatturato del gruppo, è il centro di produzione che In certi casi è più che possibile. E’ reale. Succede alla stampa le commesse provenienti da una clientela parArtegrafica di Verona, la cui esperienza, unitamente ticolarmente selezionata di editori di tutto il mondo, al supporto tecnologico fornito dal CTP Creo e dalle tra cui spiccano i cataloghi di importanti istituzioni come il Centre Pompidou di Parigi o il Paul Getty lastre KPG, ha reso questo sogno una realtà. La filosofia della Artegrafica di Verona appare chia- Museum di Los Angeles e di multinazionali come Audi, Wella o Jaguar, ma anche ra fin dal nome: stampalibri di riproduzioni artistire con arte, per l’arte. che come quelli dedicati Fondata a Verona nel alla Pietà di Michelangelo 1976 come società indiVia del Pratignone 38/40 delle Cappelle Medicee di Firenpendente, entra nel 1998 nel Grup50041 Calenzano (FI) ze, alle opere di Leonardo da Vinci po Graphicom, guidato da Ornella tel. 0558836200 - fax 0558836222 o ad artisti contemporanei quali Ralph Faccin, che comprende sei società e http://www.kpgraphics.com Gibson, Anthony Fry, Lucien Freud e conta in tutto 120 collaboratori. Headquarter del gruppo, che nel 2002 ha raggiunto un José Marti. O ancora coedizioni prodotte contemporafatturato che sfiora i 40 milioni di Euro, è la Graphicom neamente in più lingue, come le guide turistiche Eye di Vicenza, i cui uffici sono stati recentemente rimo- Witness dell’editore Dorling Kindersley, di cui dernati e ampliati, così come la linea di produzione Artegrafica produce una trentina di titoli. E questo a della Legatoria Camisana, all’interno di un piano ge- puro titolo di esempio. Un livello qualitativo così alto richiede passione nerale di investimenti che ha condotto anche all’apertura di due nuovi uffici commerciali Graphicom, uno per l’arte della stampa ed una grande apertura ad esia New York ed uno a Monaco di Baviera, che formano genze di produzione specifiche. Luigi Zanetti - responinsieme alla Graphicom Scandinavia la rete commer- sabile di produzione, cavaliere del lavoro con oltre 40 ciale internazionale del gruppo. Artegrafica, che im- anni di esperienza sulle macchine offset a foglio, chiapiega 58 persone e rappresenta quasi un terzo dell’in- mato “maestro” dalla clientela più affezionata - non esita infatti, quando il committente o a volte lo stesso artista cui è dedicata la pubblicazione lo ritengano necessario, a passare dalla stampa in scala Europa a quella in scala DIN e ancora agli inchiostri ad alta pigmentazione o di nuova generazione. Ma è anche indispensabile una grande attenzione alla scelta delle tecnologie produttive, all’informatizzazione e alla logistica, il cui aggiornamento attento e costante è uno dei principali obiettivi di Antonio Faccin, presidente della Artegrafica. La sala stampa, che lavora su tre turni, conta tre macchine a 5 colori in formato 120 x 160 ed una a 6

70 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


colori in formato 70 x 100, tutte di ultima generazione, installate tra il 1999 e il 2002, tutte dotate di dispositivi di controllo densitometrico e spettrofotometrico, atti a garantire una stabilità di stampa dal primo all’ultimo foglio anche nelle lunghissime tirature. Per ottimizzare al massimo una capacità produttiva così alta e ottenere la massima qualità dei risultati anche nella stampa in esacromia, è stato deciso all’inizio del 2001 il passaggio alla preparazione digitale delle lastre. Viste le esigenze qualitative la scelta non poteva non cadere sul Trendsetter Creo a tecnologia termica, di cui è stato installato il modello VLF 5467 Quantum completo di autoloader e flusso di lavoro Prinergy, e sulle lastre Kodak Polychrome Graphics. Artegrafica utilizza da sempre le DITP negative in formato 1260 x 1630 mm, ed è stata la prima azienda di stampa italiana ad adottare la nuovissima versione DITP Gold. La configurazione, completata da un forno di preriscaldamento e da una sviluppatrice Mercury 1550, forniti anch’essi da Kodak Polychrome Graphics, è l’unica che i tecnici di Artegrafica giudicano valida per la riproduzione delle retinature stocastiche da 20 micron, indispensabili per la stampa Hi-Fi ad alta definizione con retino tradizionale da 120 o addirittura 150 linee, che Artegrafica esegue ormai quasi di norma. Oltre a questo, il sistema permette di generare i file CIP3, che provvedono alla pre-regolazione automatica dei calamai anche in caso di set-up speciali, con soluzioni di bagnatura particolarmente sofisticate. Attualmente l’opzione è stata installata su due macchine da stampa, ma l’implementazione delle altre è programmata a breve, così come l’introduzione di un secondo Trendsetter VLF Creo e dello Staccato a 10 micron, che sarà adottato il più presto possibile per migliorare ulteriormente la resa dei dettagli e la pro-

duzione di lavori di particolare raffinatezza, come gli splendidi libri di fotografie in bianco e nero stampati in tricromia (nero e due grigi) più le vernici. Oltre a fornire la massima garanzia di qualità, la completa automatizzazione del processo produttivo delle lastre consentita dall’introduzione del flusso di lavoro digitale CTP ha permesso di far crescere la produttività in maniera esponenziale senza aumentare il carico di lavoro degli operatori. Nel 2002 infatti la produzione di lastre è aumentata dell’82%, con un solo operatore per turno addetto al reparto, che oggi, così come la sala stampa, è un ambiente di lavoro pulito e luminoso, piacevole, stabilizzato in temperatura-umidità e perfettamente a norma. Due altri operatori si occupano della configurazione di prepress, che comprende le workstation che ricevono i lavori via ISDN, FTP e ADSL e gestiscono il flusso dei dati, e un plotter HP 5000 per la produzione delle cianografiche a colori di grande formato, che permettono di verificare le segnature prima dell’esposizione della lastra. La produzione e la gestione sono completamente informatizzate: dalla preventivazione alla consuntivazione, dal lancio degli ordini interni ed esterni alle statistiche più complesse ed articolate. Il sistema digitale è caratterizzato da rilevamenti a bordo macchina, schedulazione a tempo reale, gestione delle scorte e di impegno a magazzino, il tutto secondo i parametri dello standard di qualità ISO 9002. Nel prossimo futuro Artegrafica intende sviluppare ulteriormente la clientela – oggi prevalentemente estera – potenziando la presenza del gruppo anche nel mercato italiano. Il nuovo staff commerciale diretto dal Marcel Angot avrà ramificazioni regionali in modo da poter garantire un servizio più personale, affidabile e vicino alle esigenze della clientela.

FILO DIRETTO

TecnoMedia

71 © Asig Service Srl 2003


TecnoMedia

FILO DIRETTO

Creo brinda: 5000 sistemi CTP consegnati Creo Inc. celebra la consegna del suo titori di imballaggi. Per porre questo dato in prospetcinquemillesimo sistema CTP (computer-to-plate) tiva, è sufficiente ricordare che i sistemi Creo fanno con festeggiamenti in tutto il mondo e l’introduzio- parte dei processi di produzione di più della metà di ne di alcuni importanti aggiornamenti ad alte presta- tutti i materiali stampati negli Stati Uniti. E inoltre zioni, tra cui alcune delle macchine più veloci del oggi Creo vanta le tre linee di CTP più vendute al mondo (Trendsetter®, Lotem® settore. Se infatti si chiede a qualsiasi stampatore quale sia e Trendsetter® VLF), nonché i l’elemento per lui più impordue principali sistemi per la tante, quasi sicuramente rigestione del flusso di lavoro sponderà che è fare in modo (Brisque® e Prinergy®). Per di che i propri clienti siano talpiù Creo vanta un numero di mente soddisfatti della qualità e del serconsegne di sistemi CTP per i grandi forCreo Italia S.r.l. vizio ricevuto da rivolgersi nuovamente mati dieci volte superiore rispetto a qualVia Pisa 250 alla sua azienda. È infatti la capacità di 20099 Sesto San Giovanni siasi altro fornitore. Questo importante Milano - Italy conseguire ripetitività e continuità, che traguardo di Creo è un segno tangibile Tel: +39 02 262 59 77 assicura maggiore redditività e vantag- Fax: +39 02 262 59 229 della crescente tendenza degli stampatori gio competitivo a qualsiasi stampatore. verso l’adozione di soluzioni digitali complete, inclusi i sistemi CTP, legata alla Secondo fonti specializzate, alla fine del 2002 il numero totale delle unità CTP installate necessità di mantenere il proprio vantaggio nel mondo ammontava a 13mila 500, un numero competitivo in condizioni di mercato sempre più maggiore di 40 volte rispetto al numero di macchine complesse. Creo ha davvero 5mila buone ragioni di istallate nel 1995. Di queste 13mila e 500 unità circa ringraziare tali clienti. Infatti, è proprio il loro impeil 36 per cento sono sistemi Creo, una percentuale gno nell’ottenere il massimo beneficio dalle tecnopiù che doppia rispetto alla quota di mercato con- logie digitali che consente a Creo di continuare a farsi trollata da qualsiasi altro produttore. Per festeggiare promotore delle innovazioni nell’ambito dell’intero la consegna del cinquemillesimo sistema CTP, Creo settore. Le odierne soluzioni CTP consentono infatti intende esprimere la propria riconoscenza a clienti e di mettere in comunicazione i sistemi creativo e di partner organizzando, tra gennaio e luglio 2003, una produzione, di gestione dei contenuti, Internet e così serie di manifestazioni in diverse città, quali via. Creo guida tale evoluzione con il progetto Barcellona, Parigi, Tokyo, Shanghai e Sydney. Networked Graphic Production™ (ulteriori dettagli Nel 1995, quando introdusse il primo sistema CTP si possono reperire sul sito Web www.creo.com/ngp). termico del settore, Creo era praticamente sconosciuta sul mercato delle arti grafiche. Oggi tra i clienti Creo Migliori prestazioni per i sistemi CTP nel forfigurano alcune delle aziende più importanti, a livel- mato 8 pagine lo mondiale, del settore della stampa. Queste rappresentano quasi tutti gli aspetti del settore della stamCreo continua ad offrire nuovi vantaggi sull’inpa, dai professionisti creativi alle case editrici, dagli tera linea dei sistemi per l’esposizione grazie ai sistampatori commerciali ai convertitori generici, da- gnificativi miglioramenti di prestazioni in dotazione gli stampatori di quotidiani agli stampatori/conver- con i nuovi sistemi CTP termici Lotem® 800 II

72 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


TecnoMedia

I sistemi CTP termici Creo sono disponibili in una vasta gamma di velocità, con funzioni e prestazioni diverse, in modo da soddisfare qualsiasi esigenza di prestampa, indipendentemente dalle dimensioni o dal tipo dell’azienda. I sistemi Creo di tipo II sono aggiornabili con funzioni per velocità superiori o con il set “Quantum” comprensivo di funzioni di esposizione superiori, quali, ad esempio, la testa di esposizione termica SQUAREspot® per un’esposizione prevedibile e uniforme e il controllo avanzato del processo, la retinatura Staccato® e la compensazione automatica della temperatura.

FILO DIRETTO

Quantum, Lotem 800 II, Trendsetter® 800 II Quantum e Trendsetter 800 II. Oltre all’affidabilità delle funzioni di regolazione e all’ottimizzazione della modularità che contraddistinguono questi sistemi, da oggi Creo è in grado di offrire anche il sistema CTP termico più veloce sul mercato. In un’ora i sistemi Lotem sono in grado di esporre 29 lastre e i sistemi Trendsetter addirittura 30 (34 se provvisti di caricatore automatico). Sono disponibili da oggi i sistemi CTP II, di nuova generazione che sono caratterizzati da una velocità maggiore dal 10 al 67 per cento rispetto ai modelli precedenti.

73 © Asig Service Srl 2003


TecnoMedia

FILO DIRETTO

Tera lancia FilePrimer WEB e FilePrimer LIGHT E’ tutto pronto in casa Tera Digital Publishing: il traverso un’intuitiva interfaccia web. countdown per il doppio lancio ufficiale di FilePrimer “Abbiamo raccolto le richieste dei nostri clienti” WEB e FilePrimer LIGHT, che avverrà a Milano il ha spiegato Paolo Todeschini, responsabile commerprossimo 6 giugno in occasione di GEC 2003. ciale per l’area pre-stampa. “Sempre più spesso infatti Il robusto sistema di gestione dei dati digitali i nostri clienti richiedevano la possibilità di operare in FilePrimer raddoppia per meglio rispondere alle esi- remoto, attraverso il web: ora li abbiamo accontentagenze del mercato dell’archiviazione dati, dando vita ti.” ai nuovi FilePrimer WEB e FilePrimer A tutte le strutture più piccole inLIGHT. vece, che tendenzialmente hanno solTera Digital Publishing ha tanto la necessità di archiviare in modo infatti deciso di potenziasemplice i propri lavori, e che badano re il proprio prodotto – molto al rapporto qualità prezzo, Tera che nei primi diciotto dedica il nuovo FilePrimer mesi ha concretizzato LIGHT. FilePrimer LIGHT ben 25 installazioni nel mantiene tutte le particolasolo mercato italiano – e rità di semplicità d’archiviadi sviluppare una serie di zione del prodotto complefunzioni legate al monto, limitando per il numero Tera Digital Publishing S.p.A. do web e alla possibilità di moduli operativi a dispoVia Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia di accedere ai dati gestisizione. Tel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19 ti dal sistema anche da Questo fa di FilePrimer e-mail sales@teradp.com remoto: nasce dunque LIGHT un tipico pacchetto FilePrimer WEB. stand alone – completo di software e hardware – con Il principale obiettivo di FilePrimer WEB è quello due grandi vantaggi rispetto alla versione completa: di abbattere le barriere fisiche e di consentire agli utenti prezzo contenuto e totale indipendenza dall’ambiente di collegarsi al sistema e di operare a distanza, attra- operativo esistente. verso un qualsiasi browser Internet. Con un normale Naturalmente, grazie ad un semplice modulo di collegamento telefonico è infatti possibile qualsiasi upgrade, gli utenti della versione LIGHT possono pasoperazione di upload e download delle proprie com- sare in qualsiasi momento alla versione completa di messe in totale sicurezza, grazie all’accesso certifica- FilePrimer, interfaccia WEB compresa. to attraverso l’impiego di password personali. Il nuoFilePrimer LIGHT verrà lanciato in fiera a Milavo modulo d’interfaccia web consente inoltre agli uten- no, in occasione del prossimo GEC 2003 e, per tutto il ti di muoversi con estrema semplicità attraverso le fun- periodo della manifestazione, la società milanese ha zioni remote del prodotto. studiato la promozione ORELEGGERE, che prevede FilePrimer WEB si rivolge in particolar modo a un pacchetto di 100 ore di assistenza telefonica in tutte le strutture di pre-stampa e stampa che lavorano omaggio per ogni FilePrimer LIGHT acquistato in fiea stretto contatto con agenzie esterne per conto dei pro- ra, tra il 6 e il 10 giugno. A GEC 2003 sarà anche pospri clienti. Grazie alle nuove funzioni web, l’agenzia sibile assistere a un demo di FilePrimer – WEB e è così in grado di accedere ai lavori archiviati presso LIGHT – sia presso lo stand TERA (Pad. 15/2 C34), la fotolito, modificarli ed archiviarli nuovamente, at- sia presso lo stand AGFA (Pad. 15/2 D18).

74 TecnoMedia n. 37, aprile 2003


I L

G E C S A P O R E

2 0 0 3 E S A LTA D E L L E T E C N O L O G I E.

MOSTRA INTERNAZIONALE DELLE TECNOLOGIE PER L’INDUSTRIA GRAFICA, EDITORIALE, CARTARIA E TRASFORMATRICE Fiera Milano, 6-10 giugno 2003, Milano Ogni tecnologia ha un sapore inconfondibile, frutto di anni di impegno, ricerca e passione. Per questo i vostri macchinari e le vostre soluzioni meritano di essere serviti su un piatto che fa risaltare benefici e innovazione. Nel 2003 questo piatto si chiama GEC, un punto di riferimento storico per l’universo delle arti grafiche e del converting. Nel menu di GEC 2003 trovate tutto ciò che può dare valore alle vostre tecnologie: il prestigio della mostra, l’ampiezza del panorama tecnologico, il livello e il numero dei visitatori, la struttura espositiva bella e funzionale, e sullo sfondo una città come Milano, meta fra le favorite degli uomini d’affari... Perché il contenuto è ciò che conta ma è la presentazione che fa la differenza. Centrexpo spa - corso Sempione 4 - 20154 Milano tel +39 023191091 - fax +39 02341677 - e-mail: centrexp@acimga.it - www.gecmilano.com


Milano, 6 e 7 giugno 2003

Ifra Italia 2003 Investire per lo sviluppo

‌ ci vediamo a Milano


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.