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Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -
Periodico mensile. Anno X n.38 - Sped. in Abb.to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina) - Iscrizione ROC n. 4753
Numero 38 - Luglio 2003
Ifra Italia 2003: investire per lo sviluppo
La sesta edizione della conferenza internazionale si è svolta a Milano il 6 e 7 giugno, in concomitanza con il GEC. Esperienze e riflessioni con l’obiettivo di favorire la ripresa della comunicazione stampata.
a pagina 4
Il quotidiano elettronico da “sfogliare”
Una edizione web che riesca a restituire la “fisicità” dell’edizione cartacea? Il gruppo Athesis di Verona ci ha provato, con risultati assai promettenti.
a pagina 13
Le strategie del Centro Stampa Editoriale
Investimenti e flussi di lavoro finalizzati alla qualità del prodotto editoriale e commerciale ed alla flessibilità operativa per lo stabilimento di Grisignano di Zocco.
a pagina 17
Il giornale in “alta definizione”
Al quotidiano il lingua tedesca Dolomiten di Bolzano un Rip di nuova concezione consente di unificare i flussi di lavoro dei prodotti editoriali e commerciali.
a pagina 21
Alte tirature, basse foliazioni, colore dappertutto...
La società IPS di Reyrieux, nei pressi di Lione, ha scelto per il proprio stabilimento tecnologie derivate direttamente da sistemi di stampa commerciale.
a pagina 24
Cosa rischiano i responsabili della sicurezza?
La legislazione non prevede sanzioni per il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi e del consulente esterno per la sicurezza. In che modo allora essi rispondono del proprio operato?
Business@Internet
a pagina 27
Il mondo del lavoro su www.jobvillage.it
Nel sito sviluppato da Conform un “dietro le quinte”del mondo del lavoro, dove si riflette, ci si confronta ma si ride anche. a pagina 35
Le Rubriche Media Insider................................................................................a pagina 31 Scaffale.........................................................................................a pagina 38
Filo diretto
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International Newspaper Color Quality Club 2002 – 2004
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L’editoriale Non sono frequenti, di questi tempi difficili, le occasioni nelle quali si discute di investimenti e di sviluppo. Ad IFRA Italia, la manifestazione che quest’anno è stata parte del GEC di Milano e della quale riferiamo in questo numero di TecnoMedia, “Investimenti per lo sviluppo” è stato il tema conduttore attorno al quale si sono confrontati oratori italiani e stranieri, le cui testimonianze hanno descritto un medium quotidiano ben lungi dall’essere in crisi ma, al contrario, una primazìa non intaccata nei paesi più avanzati, una sua crescita impetuosa nelle realtà geopolitiche in fase di sviluppo, e difficoltà contingenti in situazioni, come quella italiana, nelle quali parlare di “anomalia” costituisce un vero e proprio eufemismo. Per chi vuole seguire la trasformazione profonda e costante dei modelli di comunicazione gli investimenti costituiscono una strada obbligata. Gli Stati Uniti, soprattutto a cavallo degli Anni Settanta, hanno esportato in Europa e nel mondo il modo nuovo di fare il giornale fondato sulla informatizzazione dei processi. In seguito però la spinta all’innovazione ha subito prolungate battute di arresto. Un allentamento spiegato, almeno in parte, con il fatto che i quotidiani statunitensi non avevano avvertito granchè la concorrenza di altri
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Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it Direttore responsabile Carlo Lombardi Redazione Salvatore Curiale - Luca Michelli hanno collaborato a questo numero Marco Brogi, Giuseppina Ciaccia, Antonietta Strada. Segreteria di Redazione Elga Mauro Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994 Iscrizione al Registro Operatori della Comunicazione n. 4753 © ASIG Service S.r.l. - 2003 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma Stampa Spedalgraf Via dello Scalo Tiburtino 1 - 00159 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 25 luglio 2003 TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca dati Ediland (http://www.ediland.it/archive/psengine.asp)
mezzi di comunicazione. Le risorse fondamentali (ed in primo luogo quelle pubblicitarie) continuavano ad alimentare come primo destinatario l’industria dei quotidiani; i bilanci delle società editoriali, nella peggiore delle ipotesi, registravano una contenuta contrazione degli utili. Valga per tutti il caso del gruppo “ New York Times” che nel secondo trimestre di quest’anno, ha registrato profitti “limitati” a 72 milioni di dollari contro i 78 dell’analogo periodo del 2002, a causa del calo delle inserzioni pubblicitarie causato dalla guerra in Iraq. Questa “inerzia” dell’industria USA sembra comunque prossima al capolinea. La “joint venture” sottoscritta nel maggio scorso tra l’IFRA e la NAA (Newspaper America Association), della quale riferiamo a parte, è sotto questo aspetto un segnale incoraggiante. L’Europa, in campo editoriale, si è trovata così a ricoprire il ruolo di forza trainante nel campo dell’innovazione. E l’Italia ha fatto la sua parte, come confermano anche alcuni dati statistici e fondate previsioni fornite a IFRA Italia. Manfred Werfel, sulla base delle esperienze maturate in IFRA, ha insistito sulle prospettive di integrazione tra i media e sulle potenzialità di crescita del quotidiano, soprattutto nella versione “full color”: una ipotesi ormai in fase di realizzazione in realtà italiane di primaria importanza. Tutto ciò nonostante quella che, con una perifrasi, abbiamo definito l’anomalia italiana, alla luce delle risorse sistematicamente sottratte dal mezzo televisivo alla stampa quotidiana e periodica. La battaglia condotta in queste settimane dalla FIEG e dal suo Presidente in prima persona , sostenuta con vigore da tutti i giornali, mette sotto gli occhi di tutti una realtà che - se non dovessero intervenire mutamenti di rotta - potrebbe comportare grossi rischi per il realizzarsi delle prospettive alle quali facevamo riferimento. L’Italia è il solo paese occidentale nel quale la televisione rastrella gran parte delle risorse pubblicitarie (circa il 60 per cento). In ogni altra parte del mondo opera il trend contrario: negli Stati Uniti non si arriva al 40 per cento, più o meno come in Spagna. Ancora più contenuta la quota del mezzo televisivo in Inghilterra (30 per cento), Francia (29 per cento) e Germania (poco più del 24 per cento). Affrontare gli impegni gravosi dell’innovazione con un “handicap” tanto pesante è assai difficoltoso; ma i progetti in corso di realizzazione confermano l’impegno ad operare con il massimo della determinazione.
PARLIAMO DI...
di Carlo Lombardi
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Investire per lo sviluppo: progetti e proposte in rassegna ad Ifra Italia 2003
Ifra Italia 2003
“Investimenti” e “sviluppo”: un binomio nel quale sono in molti - editori e stampatori - a voler credere, dopo oltre due anni di mercato pubblicitario piatto e di un clima economico generale che in Italia, in Europa e nel resto del mondo industrializzato stenta ancora a inviare segnali positivi. Nel corso delle due giornate di lavori ad Ifra Italia 2003, la tradizionale conferenza internazionale per l’industria della stampa e dei quotidiani che quest’anno si é svolta alla Fiera di Milano il 6 e 7 giugno scorsi in concomitanza con il GEC, é stato un continuo alternarsi di esperienze e riflessioni che avevano un comune denominatore: la ricerca di che cosa fare per favorire una ripresa del mercato della comunicazione stampata nel nostro Paese. “Non abbiamo avuto timore” - ha detto in apertura dei lavori Carlo Lombardi, Presidente di Asig che, assieme a Fieg e ad Ifra, la più importante organizzazione mondiale per la ricerca e lo sviluppo delle tecnologie applicate all’industria della stampa organizza la Conferenza internazionale - “di portare in primo piano ad Ifra Italia uno degli scenari più discussi, e più interessanti, per tutti noi: il quotidiano full color”. Si tratta del progetto, al quale stanno attivamente lavorando alcuni fra i più importanti gruppi editoriali Italiani, per arrivare alla stampa di un prodotto giornale di nuova concezione, 64 pagine broadsheet o 128 a tabloid, tutte a colori. Un’autentica rivoluzione che potrebbe rimettere in moto il mercato degli annunci pubblicitari in Italia e, forse, contribuire a sviluppare un prodotto giornale innovativo e più appetibile per segmenti di lettori -in particolare i giovani e le donne - che tradizionalmente si mantengono a “distanza di scurezza” dal quotidiano. Se così accadesse, ha sottolineato Lombardi, è facile intuire che tipo di rivoluzione potrebbe essere alle porte nel nostro Paese, un mercato dove i quotidiani sono stampati in un numero sempre maggiore di stabilimenti che avrebbero la necessità di “adeguare” i propri investimenti alle nuove scelte editoriali, per non parlare della probabile - per non dire certa - corsa che si svilupperebbe presso altre testate italiane per ampliare la propria offerta di pagine a colori al mercato della pubblicità. Ipotesi a tutto campo che hanno reso necessario, per la prima volta nei sei anni di vita della manifestazione, “spalancare” le porte anche alle esperienze, italiane e straniere,
maturate da aziende stampatrici non necessariamente impegnate nell’industria dei giornali, come la Ilte, ed ascoltare anche la viva voce degli sviluppatori di software, riuniti in una tavola rotonda coordinata da Roberto Di Vito, responsabile sistemi di un quotidiano, la Repubblica, che ha sviluppato negli anni uno dei network produttivi più articolati che si conoscano. Gli scenari: verso il quotidiano full color “Anch’io sono curioso come e più di voi verso il full color” ha sottolineato Carlo Perrone, vice Presidente della Fieg, che ha svolto la relazione di apertura ad Ifra Italia 2003 - “se si andrà in quella direzione tutti saranno obbligati ad una riflessione”. E comunque, non ha mancato di sottolineare Perrone, in Italia possiamo osservare come anche negli ultimi ventiquattro mesi, quindi in un periodo di difficoltà economica diffusa, editori e stampatori italiani non siano rimasti con le mani in mano. E segnali incoraggianti, in effetti, non sono mancati. Sui 211 giornali quotidiani che si pubblicano oggi in Italia - dati dell’Osservatorio - 157 utilizzano sistematicamente la quadricromia. Il 75% dei quotidiani italiani è, dunque, a colori, e la percentuale sale a oltre il 95% se si tiene conto non del numero delle testate ma della quantità complessiva di copie stampate. Un’indagine promossa dall’Asig agli inizi degli anni Novanta, condotta su un campione di 93 testate - praticamente il 100% del panorama dei quotidiani dell’epoca - evidenziava una percentuale delle testate a
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Investire per lo sviluppo: progetti e proposte in rassegna ad Ifra Italia 2003
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Segnali di ripresa al GEC 2003
Buona affluenza e clima positivo nei padiglioni di Fiera Milano per GEC 2003. La mostra internazionale delle tecnologie per l’industria grafica, editoriale, cartaria e trasformatrice ha segnato il ritorno degli operatori e dei buyers internazionali in numero consistente ad una fiera di settore, per la prima volta dopo i fatti dell’11 settembre 2001. Nei cinque giorni di fiera i visitatori registrati, tutti operatori professionali, sono stati 35mila, il 14% dei quali di provenienza estera. Positive le valutazioni espresse dagli espositori, per i quali la fiera ha superato le aspettative della vigilia: il mercato italiano si conferma il più vitale a livello europeo e le cinque giornate di GEC 2003 sono state connotate fin dall’inizio dal ritorno di un’atmosfera positiva che sembrava ormai un ricordo lontano. “Grazie all’apporto determinante e significativo degli espositori, siamo riusciti a costruire un’impalcatura di fiera che ha permesso di gettare lo sguardo oltre gli ostacoli congiunturali”, commenta Guido Corbella, amministratore delegato della società organizzatrice Centrexpo. “Si sono respirati chiari segnali di ottimismo, che adesso occorrerà valutare bene prima di poterli interpretare come un’effettiva inversione di tendenza”. L’orientamento positivo ed improntato ad un cauto ottimismo è stato sottolineato anche dai rappresentanti delle industrie produttrici di macchine (Acimga) e delle case estere rappresentate (Argi). Durante GEC sono state celebrate le assemblee generali di Assocarta e Assografici. Quest’ultima, oltre all’analisi congiunturale del settore ed ai primi dati relativi al 2003 (continuano le incertezze per il comparto grafico editoriale, mentre cresce con buona progressione il settore cartotecnico), ha eletto Marco Spada alla presidenza per il prossimo biennio.
colori del 15%. Ci troviamo quindi di fronte ad un trend chiaro di costante incremento della presenza del colore sulle pagine dei quotidiani. Che si collega strettamente ad un’altra tendenza ben definita: l’incremento della foliazione. Negli ultimi dieci anni il numero medio di pagine per copia dei quotidiani italiani è salito da 35 a 43. “La tecnologia”, ha sottolineato Carlo Perrone, “ha ovviamente giocato un ruolo importantissimo nel permettere questi poderosi incrementi della presenza del colore nei quotidiani e della folizione”. Se fino a qualche anno or sono la rotativa-tipo stampava 32 pagine in bianco e nero, oggi si va dalle 48 alle 64 pagine, con 8-16 pagine a colori. Proprio a Milano, e proprio in occasione di Ifra Italia 2001, un relatore lanciò quella che allora appariva una provocazione “estrema”: una rotativa in grado di stampare 128 pagine, tutte a colori. Bene, entro un paio di anni macchine di questo tipo entreranno in funzione in Italia. Non solo, quindi, gli imprenditori hanno creduto in misura significativa al “futuro” del quotidiano stampato investendo in nuovi gruppi per stampare con tecnologie offset e flessografiche, ma neppure hanno tra-
scurato l’introduzione di novità significative nell’ambito del flusso produttivo. Pensiamo a tre aree oltremodo significative e collegate strettamente sia al colore che alle aumentate foliazioni: il trattamento digitale della pubblicità, la incisione diretta delle forme di stampa (computer to plate) e l’introduzione di linee per l’inserimento automatico di materiali stampati nelle copie in uscita dalle rotative. Queste tendenze nell’evoluzione dei prodotti e questi investimenti in atto nel mercato italiano si accompagnano ad una trasformazione più profonda del contesto industriale: la delocalizzazione produttiva o, se vogliamo utilizzare un neologismo anglosassone di moda, il ricorso sempre più frequente all’outsourcing. La base di dati dell’Osservatorio Tecnico censisce in Italia ben 98 stabilimenti per la produzione dei quotidiani; oltre il 55% di questi produce più di una testata. La storia di questi ultimi anni offre numerosi esempi di editori che hanno dismesso, in tutto o in parte, le attività di stampa per cederle a società specializzate in grado di gestirle con maggiore efficienza, ma anche di editori che hanno investito in stabilimenti industriali di avanzata concezione, con l’obiettivo di migliorare
Ifra Italia 2003
GEC 2003: Risultati superiori alle attese grazie ad un mercato che comincia a credere nella ripresa
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TecnoMedia Foto in alto.. Carlo Perrone, vice Presidente Fieg, introduce i lavori di Ifra Italia 2003. Foto in basso. Da sin.: Giovanni Toso, Umberto Seregni, Sergio Vitelli, Giacomo Gorjux e Roberto Poli discutono dei nuovi investimenti industriali
in via di sviluppo, una naturale evoluzione di quanto negli ultimi anni è nato e si è sviluppato nel nostro Paese in modo consapevole ed originale.
Ifra Italia 2003
Prepararsi alla ripresa: logistica e tecnologia
la qualità del prodotto e di acquisire commesse esterne. L’elenco dei nuovi stabilimenti di stampa per quotidiani sorti nell’ultimo quinquennio, o delle ristrutturazioni significative, è veramente lungo ed abbraccia ogni area della penisola: Genova, Napoli, Erbusco, Loreto, Cagliari, Bari, Bologna, Roma, Milano, e l’elenco potrebbe continuare. Né mancano i nuovi progetti in fase di studio o in corso di realizzazione. Gli imprenditori italiani hanno puntato in direzione di uno sviluppo globale avviato lungo alcune direttive ben definite: nuovi prodotti e nuovi servizi editoriali, razionalizzazione dei processi industriali di stampa, riduzione dei costi del ciclo produttivo della pubblicità, maggiore offerta alle aziende inserzioniste di pagine stampabili a colori. Prospettive di sviluppo il cui sbocco, per così dire, naturale, potrebbe essere un nuovo prodotto caratterizzato da un forte legame con il territorio locale, grande offerta informativa e grande, diremmo totale, opportunità per la stampa a colori della pubblicità. In una parola, il quotidiano “full color”. Che rappresenterebbe, almeno come progetto
“La sfida che abbiamo di fronte è logistica” ha sottolineato Umberto Seregni, presidente del più grande gruppo indipendente per la stampa dei quotidiani in Italia, con stabilimenti in ogni parte del Paese. In un contesto industriale che va caratterizzandosi in direzione di una sovra capacità produttiva, è indispensabile il ruolo che potrà giocare la tecnologia, chiamata a risolvere problemi sempre più importanti per garantire funzionalità ed economicità al sistema produttivo. Per fare un esempio, basti pensare ad una delle tendenze in atto che accompagnano nel nostro Paese il fenomeno del decentramento produttivo, il progressivo aumento delle edizioni locali caratterizzate da basse tirature. Macchine per la stampa sviluppate per alti volumi di tirature possono considerare poco significativi, in termini di percentuale, scarti di avviamento nell’ordine di alcune migliaia di copie, ma quando ciò si verifica nella produzione di edizioni locali a basse tiratura si rischiano rapporti insostenibili fra copie utili alla diffusione e copie di scarto. Ecco quindi che soluzioni tecnologiche innovative quali quelle per il cambio lastra automatico, o dispositivi mirati al contenimento degli scarti di avviamento, diventano componenti essenziali nelle valutazioni dei nuovi investimenti. E questi, rendendo sostenibile e vantaggiosa la distribuzione massima possibile sul territorio della stampa di una testata, creano le premesse per la soluzione dei problemi logistici dell’industria dei giornali, dove, si nota per inciso, il costo del trasporto non potrà che aumentare. Sulla stessa lunghezza d’onda è Giacomo Gorjux, proprietario della Sedit di Bari, uno degli stabilimenti per quotidiani all’avanguardia del sud Italia. Gli investimenti per lo sviluppo sono la chiave per competere
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Investire per lo sviluppo: progetti e proposte in rassegna ad Ifra Italia 2003
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Foto in alto. Giulio dalla Chiesa, vice Presidente Asig,
inaugura la seconda giornata dei lavori Foto in basso. Da sin.: Gary Cosimini, Carlo Olivieri,
ed avere successo in un mercato, quello italiano, dove “così come continueranno ad esistere i network di stabilimenti che fanno capo ad un unico gruppo industriale, continueranno ad esistere network tecnologici multi-proprietari concentrati in forma di consorzio o in altre forme ma con altrettanta capacità di essere radicati sul territorio.” Un territorio dove tavolta ci si scontra con situazioni ai confini della legalità: aziende che non rispettano i contratti di lavoro, che non applicano le norme sulla sicurezza - “e la legge 626 costa” sottolinea Gorjux - e dove ci si dovrà presto attrezzare per fare fronte alle nuove norme sul credito europeo, che vanno sotto il nome generico di “Basilea 2”, che prevedono di alzare le barriere dell’accesso al credito per quelle aziende di medie dimensioni caratterizzate da una sola, importante, commessa. Ed ancora una volta si riaffaccia il tema proposto, in apertura del panel dedicato agli investimenti dei centri stampa, dal coordinatore della sessione Sergio Vitelli, direttore tecnico del gruppo RCS: rendere più flessibili gli impianti produttivi in direzione di un sistema di stampa in grado di funzionare a tutte le ore del giorno. Già oggi esistono soluzioni sul mercato in grado di ridurre al minimo le barriere tecnologiche fra la stampa dei quotidiani e la tiratura di altri prodotti editoriali o commerciali all’interno di un’unica linea. Si tratta di proseguire lungo questo percorso? Con quali concrete opportunità? E poi, rendere le linee di produzione aperte a diversi prodotti? oppure affiancare in parallelo opportunità offerte da diverse tecnologie, come ha deciso di fare la Sedit di Bari introducendo unità per la stampa digitale a servizio dei service localizzati sul territorio, con un occhio mirato agli sviluppi del digitale applicato all’industria dei giornali? “Noi” - ha risposto Roberto Poli, responsabile del Centro Stampa S. Biagio alle porte di Genova - “al momento della progettazione dello stabilimento abbiamo considerato che l’investimento che si andava configurando fosse assolutamente sproporzionato ri-
spetto alla stampa delle 160.000 copie del Secolo XIX.” La missione che si è posta è stata quindi quella di fare sì che tutte le scelte effettuate fossero in linea con il Secolo ma anche con la possibilità di produrre altre testate. I responsabili genovesi sono quindi andati in giro per l’Europa ed hanno scoperto che c’era un mercato, e ben definito, di editori che a prezzi ragionevoli erano disponibili a passare ad una stampa full color del proprio tabloid. “Abbiamo fatto le nostre scelte” ha spiegato Poli “in un contesto Europeo nel quale stampare 96 pagine tabloid con 40.000 copie di tiratura non era cosa straordinaria...”. Pertanto si é puntato su una macchina ad elevata automazione con cinque torri colore, una piega più una seconda per le emergenze. Una scelta che ha consentito al centro S. Biagio di entrare nel mercato dei tabloid dove era alta la domanda e scarsa l’offerta. Dal luglio 2001 ad oggi il fatturato é passato da zero a due milioni di Euro, con la previsione per il prossimo anno di salire a quota tre milioni di Euro grazie al segmento di mercato dei tabloid ad elevato impiego del colore. Giovanni Toso, direttore generale di Ilte, il più gran-
Ifra Italia 2003
Gabriella Franzini, Paolo Agus, Roberto di Vito, Pasquale D'Innella Capano, Mauro Mottini e Holger Hofmann discutono del futuro dei sistemi editoriali
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de gruppo di stampa indipendente se si eccettuano il Poligrafico dello Stato e Mondadori, specializzato nella produzione di cataloghi, periodici ed elenchi, ha riportato l’attenzione su un punto saliente delle strategie di investimento per lo sviluppo: i rapporti con i fornitori. Toso ha illustrato i dettagli del progressivo inserimento in azienda del sistema Sap per potenziare e migliorare il servizio alla clientela che, nel caso della Ilte, comprende aziende delle dimensioni di Telecom, Tim, Enel (gestite attraverso PostelPrint per quanto riguarda la stampa di rendicontazione). Il passaggio da una pletora di sistemi informatici distribuiti alla integrazione dei flussi di lavoro e dei dati ha significato vantaggi straordinari sia nei confronti dei clienti che nei confronti delle informazioni a disposizione dei manager della Ilte stessa. In questo passaggio è stata essenziale, una volta di più, la stretta collaborazione fra cliente e fornitore, come non ha mancato di sottolineare Toso nel corso della sua relazione. “C’è una forte domanda di crescita tecnologica” ha osservato Sergio Vitelli - “ma non abbiamo ben chiaro chi debba proporre gli investimenti, se gli editori o gli stampatori”. “E’ il mercato complessivo che comanda” ha risposto Toso. Il problema di un grande stampatore commerciale è particolarmente delicato e, per alcuni, si chiama Germania. Quando i tedeschi sono in crisi fanno crollare i prezzi sul mercato internazionale, e chi su quel mercato deve competere deve fare i conti con un intero “sistema Paese”. “Content independent”, “outsourcing” ed altre parole di successo... Gestire i contenuti: dove stanno puntando le aziende fornitrici? Che cosa chiedono gli editori italiani a vent’anni esatti dalla introduzione dei sistemi editoriali nelle aziende del nostro Paese? L’industria dei quotidiani ha sempre rappresentato il banco di prova più complesso per gli sviluppatori di software editoriale, e mai come oggi si avvertono forti le spinte in direzione di un “ripensamento” globale dei sistemi per la gestione dei contenuti. “Sono cresciute aziende molto dinamiche, ed i sistemi editoriali si sono dovuti scontrare con nuove soluzioni di provenienza standard” ha sottolineato Luigi Vanetti, direttore tecnico della Stampa di Torino, coordinatore della sessione dedicata alla gestione dei contenuti che ha condiviso con Roberto di Vito, responsabile dei sistemi di prestampa de la Repubblica e coordinatore, nella circostanza, della
tavola rotonda dedicata al futuro dei sistemi editoriali, l’onere di dipanare la complessa matassa degli argomenti. Tre i filoni lungo i quali si sono mossi i relatori, provenienti da Italia, Europa e Stati Uniti: la crescita della domanda e della offerta di soluzioni “content independent” o “media neutral”, la crescita della richiesta di software editoriale che eviti in misura sempre maggiore il ricorso al lavoro manuale non creativo, ricerca di soluzioni organizzative nel rapporto clienti/fornitori tali da consentire agli editori un constante aggiornamento delle piattaforme installate che sia compatibile con i piani aziendali generali, soprattutto in periodi di non particolare floridezza economica. Harald Löffler di Ifra si è soffermato, fra l’altro, su tre aspetti legati allo sviluppo dei software editoriali: la separazione del layout rispetto al contenuto “senza il repurposing” ovvero la possibilità per i gestori dei contenuti di utilizzare lo stesso contenuto senza doverlo svincolare dal layout originale per agganciarlo a nuovi media di distribuzioni. Come dire, con un termine sempre più attuale, un sistema editoriale “media o content independent”, un passo avanti rispetto alla possibilità di reimpaginare di volta in volta articoli ed immagini estraendoli da layout completi. Questa soluzione ha fra l’altro l’obiettivo di evitare tutto il lavoro manuale non creativo, che potrebbe risultare particolarmente gravoso nel caso di gruppi editoriali fortemente orientati alla diffusione di contenuti all’interno di media diversi. In questa nuova architettura diventa un’opportunità il ricorso all’XML, talvolta come apertura in quella direzione, talvolta come elemento centrale del sistema. E se Anne Sophie Bolon dell’International Herald Tribune, prestigioso cliente internazionale di Tera Digital Publishing, ha confermato che la comune strategia degli investimenti del quotidiano americano è quella di puntare ad avere molti ritorni negli anni a venire -quindi decisioni che si basano sia sull’architettura delle soluzioni che sull’affidabilità dei fornitori - Chris Purcell, del Financial Times, ha raccontato come, dopo un primo inizio non coronato dal successo, il gruppo editoriale inglese abbia di nuovo puntato su un sistema “media independent” basato su XML. La scelta dell’editore, che ha coinvolto in qualità di fornitore e partner tecnologico la società italiana EidosMedia, ha privilegiato lo sviluppo di una soluzione che non mira ad “integrare” soluzioni già esistenti - oggi sono in numero di venti - ma che, grazie
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Ifra ed Naa costituiscono una nuova joint venture per l’industria editoriale mondiale
con sede negli Stati Uniti. Lo scorso 9 maggio le due organizzazioni hanno siglato il contratto ufficiale, dando vita alla Naa/Ifra Technical Solutions LLC. Come risultato della nuova joint venture, tutti i soci nordamericani della Naa diventeranno soci Ifra e potranno usufruire di tutti i benefici che scaturiscono da tale membership. Reiner Mittelbach, CEO di Ifra e John Sturm, Presidente e CEO di Naa hanno siglato il contratto della joint venture che sarà controllata da un Consiglio di Amministrazione. Ci sarà un Comitato Consultivo, costituito dal Comitato Tecnico di Naa e da tre persone del Comitato Attività di Ifra. La nuova società consentirà ai soci della Naa di usufruire di eventi e attività che l’Associazione da sola non riusciva a dare. All’Ifra permetterà di estendere e affermare la sua presenza in America. Tra il mercato nordamericano e il resto del mondo ci sono specifiche differenze circa i procedimenti di stampa usati nei materiali o l’uso delle attrezzature impiegate. Per entrambi i sistemi industriali sarà di grande interesse apprendere la varietà che sta dietro ogni procedimento. Ad esempio, di grande interesse nel mercato americano è la domanda sempre più crescente di computer-plate. In Europa, il CTP è stato introdotto da tempo ed ha raggiunto un certo standard, mentre in Nord America sta acquistando impulso adesso. Nel contratto è comunque chiaramente stabilito che IfraExpo e Nexpo, le due mostre convegno leader mondiali nell’industria dei quotidiani, non saranno condizionate da questo accordo. IfraExpo continuerà ad essere un evento solo Ifra, così come Nexpo sarà pertinente alla Naa. I due eventi saranno separati. L’audience di queste due mostre è infatti del tutto diversa. IfraExpo è principalmente un fenomeno europeo con una presenza asiatica, mentre Nexpo è limitato al Nord America. Anche il Newsplex, così come il Centro Ifra per le Operazioni Avanzate di Notizie (News Ops Center) restano del tutto indipendenti dalla joint venture, che tuttavia potrà consentire di avviare attività di vendita e di promozione del Newsplex in Nord America. La guida della nuova società, che avrà sede nel quartier generale della Naa a Vienna, Virginia, Stati Uniti, sarà affidata a Thomas R. Norton, vice Presidente delle attività a York (Pennsylvania, USA). Norton e il suo team di quattro persone cureranno lo sviluppo di programmi di training, servizi di consulenza, progetti di ricerca e seminari dedicati alla pubblicazione di quotidiani.
all’XML, dovrà a poco a poco assorbire i diversi sistemi e sottosistemi attualmente in funzione all’interno di un’unica piattaforma multimediale. “Produrre di più a partità di staff giornalistico” è l’obiettivo del quotidiano inglese sintetizzato da Chris Purcell. Roberto Sardi, responsabile dei sistemi editoriali di RCS, ha invece illustrato gli sviluppi più recenti del gruppo negli investimenti per la produzione delle edizioni locali del quotidiano di via Solferino. Una strategia che ha come obiettivo lo sviluppo di una struttura tecnologica e operativa comune alle diverse edizioni per ridurre i costi gestionali, puntando al coinvolgimento di importanti fornitori attraverso contratti innovativi. Primo partner ad essere stato coinvolto è stato Unisys, già fornitore del sistema editoriale del Corriere e della Gazzetta dello Sport, fra i primi a sperimentare in Italia proposte di outsourcing relative appunto alle gestione diretta dei servizi per le proprie piattaforme editoriali Hermes (cfr. TecnoMedia n.21, marzo 1999). Con Unisys è stato studiato un nuovo contratto ad
hoc per le edizioni locali, che prevede che il fornitore “noleggi” il sistema editoriale percependo da parte dell’editore un canone mensile che prevede una parte fissa ed una parte direttamente proporzionale ai “posti di lavoro” utilizzati per la creazione delle diverse edizioni locali. Con Unisys è stata coinvolta Telecom Italia, assieme alla quale si è sviluppata una nuova rete di trasmissione dati sul territorio, che prevede per tutti i nodi locali la possibilità di trasmettere dati agganciandosi al nodo più vicino del gestore telefonico. Ciò significa disporre di un canale ad alta velocità sempre aperto senza doversi gravare dei costi per la manutenzione e per la tenuta di linee dedicate. E proprio in virtù della accresciuta importanza dei fornitori, sempre più spesso chiamati a condividere scelte strategiche con i clienti, Ifra Italia ha quest’anno deciso di organizzare una tavola rotonda nella quale i fornitori di sistemi editoriali hanno esposto in prima persona il loro punto di vista sugli sviluppi a breve del software impiegato nell’industria dei giornali e dei media stampati. Con il coordinamento di Roberto Di Vito hanno preso la parola Gary Cosimini di Adobe
Ifra Italia 2003
Dopo aver collaborato a molteplici iniziative editoriali, Ifra e l’Associazione degli Editori di quotidiani americani (Naa) hanno deciso di rendere formale la loro partnership con la creazione di una nuova joint venture
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System, Carlo Olivieri di Atex, Gabriella Franzini di Eidosmedia, Paolo Agus di Sinedita, Pasquale D’Innella Capano di Telpress, Michele Mottini di Tera Digital Publishing e Holger Hoffmann di Unisys, che hanno portato il loro punto di vista e il loro contributo aziendale sui temi dell’”Integrazione, multimedialità, nuovi linguaggi: il futuro dei sistemi editoriali”. Una vetrina nella quale ogni relatore ha potuto chiarire le proprie storie e innovazioni aziendali a proposito di sistemi editoriali e di soluzioni customeroriented. E si parte da Adobe, con il suo linguaggio Postscript, con gli standard PDF, XMP, e il Programmi Photoshop e i suoi link con i prodotti desktop. Per arrivare ad Atex che, dopo lo svantaggio di essere stata una delle prime aziende del settore e aver subito il ritorno della concorrenza, adesso progetta soluzioni integrate per la carta stampata. Via via passando per Tera Digital Publishing, la cui parola d’ordine è quella di lavorare in stretto contatto con i clienti fornendo loro sistemi editoriali di terza generazione. Passando per Sinedita, un gruppo che fa della ricerca e sviluppo il suo punto di forza e che cerca di coniugare l’innovazione con la necessità di garantire ai clienti la continuità di funzionamento dei propri sistemi, pronto anche ad impiegare gli standard perché abbattono i costi. Passando per Eidosmedia, la società che ha puntato allo sviluppo di nuove soluzioni che superino gli ambienti proprietari per entrare in forze nel mondo del web. Passando per Unisys, che ha effettuato cambiamenti radicali, in modo rapido e flessibile, per divenire veramente “globale”. Arrivando infine a Telpress, una società con più di vent’anni di esperienza alle spalle che, da vero e proprio front-end editoriale verso le agenzie di stampa, intende innovare gli standard al fine di realizzare un unico browser per mettere in comune i giornali online. Su una cosa però tutti d’accordo: i sistemi editoriali servono soprattutto ai giornalisti, a chi il giornale lo “fa”, lo costruisce per davvero. E quindi le parole d’ordine sono tante, ma convergenti tutte in una medesima direzione: configurabilità, applicativi “ready to user”, interfacce “friendly”. Stampa e pubblicità Investimenti e sviluppo: ma il “mestiere” dello stampatore, in Italia, è destinato a cambiare, e come, a cavallo fra le ipotesi di quotidiani full color ed i nuovi investimenti in ambito produttivo? Giulio Dalla Chiesa, vice Presidente di Asig, ha
sottolineato come, da un lato, i grandi editori vadano verso la creazione di edizioni locali e, dall’altro, crescano in misura significativa le autonome iniziative di editoria locale legate al territorio. In entrambi i casi, lo stampatore andrà sempre più specializzandosi come un partner commerciale per l’editore, né si può escludere, in linea di principio, una progressiva standardizzazione dei formati – fenomeno già presente storicamente in alcuni dei mercati più avanzati del mondo, come gli Stati Uniti d’America – che semplificherebbe di molto il ricorso alla produzione del giornale presso stabilimenti esterni. E sempre sui formati si è soffermato il direttore ricerca e sviluppo di Ifra, Manfred Werfel, che ha osservato come in Europa i tabloid siano, di norma, preferiti nella stampa nordeuropea, massimamente scandinava, che può contare su un rapporto favorevolissimo di abbonamenti (sino al 90% in Finlandia), mentre i formati broadsheet sono maggiormente presenti nella zona mediterranea, dove nel rapporto di vendita prevede un alta percentuale di prodotto in vendita nelle edicole. Il formato in sé, con tutte le prospettive che questo aspetto fisico può recare ogniqualvolta avvengano significative inversioni di tendenza, non è comunque condizionante, a patto che l’aspetto grafico e contenutistico del quotidiano sia sempre più “reader friendly”, amichevole per il lettore, costituisca cioè un’alternativa rilassante e gradevole a media quali la radio e la televisione. Il futuro che Werfel prevede, anche per i quotidiani, è quello dell’integrazione dei media anche sulla carta stampata, un vero e proprio mix di media, che si verificherà anzitutto nei nuovi formati pubblicitari richiesti dal mercato. E proprio alla pubblicità è stata dedicata una tavola rotonda coordinata da Riccardo Beretta, componente del Comitato di Presidenza di Asig. Il panel di esperti che ha cercato di rispondere alla domanda “L’evoluzione dei prodotti stampati in direzione del full color rappresenterà un’opportunità di sviluppo a beneficio di tutta l’industria della stampa?”. Il quadro Italiano, delineato dal direttore generale della Fieg Sebastiano Sortino, ultimamente non è stato certo entusiasmante. I giornali vedono una pesantissima congiuntura sfavorevole che, dopo i fasti e le impennate delle entrate degli anni 1998-2000, ha registrato flessioni delle entrate pubblicitarie, che, tra gli anni 2000 e 2002, hanno toccato punte del 30%. In controtendenza solo un modesto segno positivo (+ 6,5%) per la pubblicità locale e regionale, a dimostrazione di quanto il prodotto
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Investire per lo sviluppo: progetti e proposte in rassegna ad Ifra Italia 2003
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giornale viva sempre di più una dimensione di target che ne qualifica e ne orienta il trend di crescita. Male i giornali, insomma, e bene la Tv. Tanto più che lo share Tv rispetto a quello di altri media è, per l’Italia, al secondo posto nel mondo con il 51,2%, secondo, lo ricordiamo, solo al Portogallo con il 58,9%. Siamo insomma, almeno dal punto di vista pubblicitario, i secondi teledipendenti al mondo, battendo anche gli States, che del medium televisivo, attraverso i grandi network nazionali, hanno fatto per anni la loro bandiera comunicativa, e che però esibiscono soltanto un più modesto share del 36,8% su questo medium. Certo, la Tv propone un indubbio appeal pubblicitario capace di influire sui grandi numeri. E l’impatto quantitativo è proprio il pregio, ma anche il difetto del mezzo televisivo. In questo la carta stampata ha infatti un plus rispetto alla televisione: essa infatti seleziona il pubblico che interessa l’inserzionista. In altre parole si può dire che, mentre una gran parte dell’investimento televisivo sulla pubblicità va sprecato, tutto l’investimento dei giornali coglie nel segno. La tv si guarda, al giornale si aderisce. Ed è questo, a parere di Sortino, che ha determinato la crescita esponenziale dei prodotti pubblicitari legati al giornale. Non solo libri, cassette e DVD, ma anche inserti stampati di varia natura, inseriti nel packaging del prodotto quotidiano o periodico. Ed è forse questo il futuro dell’offerta pubblicitaria per la carta stampata. E proprio sulle esigenze degli inserzionisti della carta stampata si è soffermato Marco Spada – neo eletto Presidente di Assografici - che ha incentrato il suo intervento proprio sul problema della qualità, un tema centrale sia per l’industria dei quotidiani che ancor più per la stampa commerciale. “Gli italiani sono sempre esigenti” ha osservato fra l’altro Spada, ed il nostro Paese è costantemente proteso alla ricerca di tutto ciò che può favorire e sviluppare la stampa di qualità a colori. Non si può dunque escludere, in prossimo futuro, un progressivo abbandono del cold set a favore dell’heat set.
Dai pubblicitari presenti non sono mancati segnali di cauto ottimismo. Per Stefano Cecchetti (Pk) il full color è sicuramente una strada necessaria che, tra l’altro, sviluppa nuove tecniche pubblicitarie, quali le “false cover”, le false copertine, che abbiamo imparato a conoscere dalla free press. Piuttosto da Cecchetti è provenuto un monito alle redazioni dei giornali, ad essere più dinamiche nell’accettare nuove strategie e nuove campagne pubblicitarie. Più in generale, per Cecchetti, il dumping televisivo sul mercato della pubblicità deve essere trasformato dal piano dello scontro a quello del valore aggiunto: lavorando all’abbattimento dei prezzi da un lato, e al miglioramento degli standard qualitativi dall’altro. Virginio Cova (Il Sole 24 ore System) ha ricordato come il suo giornale, Il Sole 24 Ore, sia stato il primo quotidiano a stampare il colore nel lontano 1988, sul numero del Lunedì. Per Cova il problema del full color mette di fronte i giornali a investimenti molto pesanti che non si possono affrontare in poco tempo, come la storia del Sole insegna. E’ una strategia a lungo termine, quella del colore pieno, che va letta in parallelo con le forme di approvvigionamento pubblicitario dei giornali, analizzando bene realtà per realtà. Mario Scotti (RCS Pubblicità) ha tratteggiato le strategie pubblicitarie del gruppo RCS, tanto per quanto riguarda i prodotti a pagamento, tanto per quanto concerne la free press. Benché sicuramente il full color aiuti non poco a fornire servizi che, oramai, sono una costante nelle richieste dell’utenza, nessuno – ha affermato – potrà affermare con sicurezza come in realtà evolverà il trend pubblicitario nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Investire per lo sviluppo Nell’ultima sessione, coordinata da Sergio Vitelli, componente del Comitato di Presidenza dell’Asig, hanno trovato posto le esperienze europee che riguardavano “L’automazione e standardizzazione nell’industria della stampa europea”. Così Roberto Beretta,
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Oltre 120 persone hanno seguito i lavori di Ifra Italia 2003
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Marco Spada nuovo Presidente di Assografici Il 9 giugno scorso, nel corso della sua assemblea annuale, l’Associazione Nazionale Italiana Industrie Grafiche Cartotecniche e Trasformatrici, più brevemente nota come Assografici, ha nominato nuovo presidente Marco Spada. Romano, 49 anni, laurea in Economia e Commercio alla LUISS di Roma, Marco Spada è Presidente e Consigliere Delegato della Fratelli Spada Spa, una delle maggiori realtà industriali grafiche del Centro-Sud. Nella sua relazione introduttiva, Spada ha messo l’accento su alcuni temi che, come Presidente di Assografici, intende promuovere nel prossimo quadriennio: l’attività di lobbying nei confronti delle Istituzioni, a tutela dei legittimi interessi delle aziende grafiche cartotecniche e trasformatrici; i prossimi rinnovi contrattuali dei lavoratori grafici e cartotecnici, per i quali si auspica un rigoroso rispetto del Protocollo del 1993; un “progetto comunicazione” destinato a portare l’Associazione e le sue attività più vicino alle aziende, specie a quelle di piccole e medie dimensioni. Spada ha inoltre manifestato la propria preoccupazione che i recenti accordi di Basilea, con la creazione di un rigido meccanismo di rating creditizio basato su requisiti standard, possa penalizzare quel tessuto di piccole e medie imprese che costituiscono la forza del settore grafico e cartotecnico. Anche su questo tema Assografici sarà presente ed attiva a tutela dei propri associati. Una particolare importanza, infine, Spada ha assegnato al “progetto federativo”, ovvero alla costituzione di una Federazione nella quale confluiscano tutte le associazioni che fanno parte della filiera della comunicazione, compresi editori e stampatori di quotidiani ed editori di periodici. Una struttura agile, “leggera”, che si ponga pochi e chiari obiettivi condivisi per i quali è opportuno lavorare uniti piuttosto che, come troppo spesso è avvnbuto in passato, in ordine sparso. Un primo banco di prova potrebbe essere il tema del costo dell’energia, che colpisce senza distinzioni tutte le aziende del settore della comunicazione. In conclusione della sua relazione, Spada ha comunicato i nomi dei sei vicepresidenti che nei prossimi quattro anni lo affiancheranno nella sua attività: Piero Attoma con delega sull’area packaging e sul contratto cartotecnico; Paolo Bandecchi con delega alle politiche regionali; Angelo Barrel con delega alle attività internazionali; Alberto Gajani con delega al contratto di lavoro grafico; Mauro Marchi con l’incarico di Tesoriere; Mario Ratti con delega ai rapporti con Confindustria.
amministratore delegato della Sa.Bo. ha trattato della “Automazione e qualità nella stampa in flessografia”, centrando la sua relazione sulla necessità della standardizzazione dei processi nei vari centri stampa e sostando sell’evoluzione tecnica e sui materiali del rullo Anilox, il vero e proprio “cuore” della stampa flessografica, sulle racle dell’Anilox, sulle nuove camere di inchiostrazione e sugli inchiostri a base d’acqua. Bernard Rieu, del gruppo francese IPS, si è soffermato sulla crescente esigenza della qualità di stampa e dell’automazione, che ha i suoi grandi vantaggi, specialmente sui grandi numeri, ma che presenta anche, come rovescio della medaglia, la necessità imprescindibile una attenta manutenzione degli impianti‘e di‘un training accurato sul personale di macchina. Sull’automazione e sulla qualità dell’inchiostrazione si è soffermato nella sua relazione Lennart Hakansson, del giornale NSD di Lulea, in Svezia. Un quotidiano stampato in circa 40mila copie giornaliere e distribuito ogni mattina al domicilio degli abbonati (il giornale è venduto solo per abbonamento) che ha
implementato, come strategia base per gli anni ’90 e per il primo scorcio del 2000, una maggior qualità, una maggiore presenza di pagine a colori, un’efficace politica di riduzione degli scarti, una maggior sicurezza del personale e la digitalizzazione dei controlli (controlli di registro digitali, controllo del sistema di bagnatura, controllo remoto digitale delle condutture di inchiostro). Dettaglio interessante, il quotidiano scandinavo utilizza tecnologie per il controllo di qualità rigorosamente “made in Italy”, progettate e sviluppate dalla Monigraf di Torino. La relazione conclusiva è toccata a Wim DeCaluwe dell’Ifra di Darmstadt, che ha tenuto una serrata disamina sugli standard di qualità ISO per la stampa. E oltre a soffermarsi sulla legislazione ha tracciato uno spaccato della situazione europea nell’accettazione dei controlli di qualità, ribadendo ancora una volta la centralità delle associazioni di categoria, come Asig, e di società indipendenti di ricerca e sviluppo internazionali, come Ifra, nello sforzo comune di migliorare la qualità dei prodotti e dei processi industriali di produzione e distribuzione dei media stampati.
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Il giornale in un clic
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E’ possibile pubblicare un quotidiano in rete senza che il lettore perda la “fisicità” dell’informazione stampata su carta, la gerarchia delle notizie ed il gusto di “sfogliare” il giornale? L’Arena di Verona e gli altri quotidiani del gruppo Athesis ci hanno provato, e dallo scorso mese di ottobre hanno inaugurato una nuova iniziativa editoriale, “il quotidiano in un clic”. Forte impatto psicologico sui lettori e nuove opportunità che potranno essere sviluppate in direzione degli inserzionisti pubblicitari. Dal 1° ottobre 2002 basta un clic per leggere on line L’Arena di Verona, testata di punta del gruppo Athesis che, dopo avere avviato la sperimentazione dell’editoria quotidiana su Internet fin dalla metà degli anni Novanta, ha sviluppato un concetto molto innovativo per la diffusione on line della copia digitale di un prodotto stampato. Un concetto - ed un software - che sembrano dare improvvisamente concretezza ad una delle profezie più ardite, e suggestive, che avevano avuto un grande successo attorno ai primi anni Novanta, quando alcuni Guru nord americani - fra i quali Roger Fidler che all’epoca lavorava nel KnightRidder Information Design Laboratory, centro di ricerca e sviluppo dell’omonimo gruppo editoriale a Boulder, in Colorado - avevano ipotizzato un quotidiano on line tale da consentire la fruizione delle notizie in formato digitale senza alcuna perdita dell’impatto visivo tipico del quotidiano stampato. All’epoca era una profezia, dal 1° ottobre 2002 a Verona è diventata una realtà, come ha raccontato a TecnoMedia Franco Zamboni, responsabile Sistemi Informativi ed Attività Web del Gruppo Athesis che ha ideato e coordinato il progetto, in collaborazione, per quanto riguarda l'interfaccia con il sistema editoriale, con la struttura tecnica di Silvio Da Giau, direttore tecnico, definendo tra l'altro le specifiche di progetto del sistema software successivamente sviluppato dal fornitore del sistema editoriale del giornale, la Unisys e la Intesys di Verona per gli aspetti di comunicazione e navigazione. Un’esperienza consolidata Il gruppo editoriale Athesis ha iniziato a sperimen-
tare l’editoria su rete internet fin dalla metà degli anni Novanta, “pubblicando” in rete con modalità via via diverse tutte le testate: l’Arena di Verona, Il Giornale di Vicenza e Brescia Oggi. I siti dei quotidiani hanno avuto diverse soluzioni grafiche e contenutistiche, ma tutte realizzate nell’ambito di progetti comuni per tutte le testate, e fermo restando in ogni caso massima l’attenzione a non “cannibalizzare” in Rete il prodotto stampato, che è sempre stato reso accessibile proprio per questo solo a partire dalle ore 12.00 di ogni giorno. In estrema sintesi, fino all’ottobre dello scorso anno, i navigatori di Internet avevano a disposizione il contenuto dei quotidiani in forma completa e testuale. Il flusso di lavoro è sempre stato concepito e sviluppato in modo totalmente automatico a partire dal sistema editoriale Hermes - installato oggi nella versione 5.5 - di Unisys. Da qui, attraverso un software sviluppato dai fornitori su Specifiche dei Requisiti fornite da Athesis, i contenuti dei quotidiani - in forma di oggetti-articoli - venivano agganciati in modo automatico alla rete, rielaborati nelle componenti grafiche e trasformati in HTML sulla base di template grafici predisposti. In automatico avvenivano anche i processi di compressione e compattamento dei dati, il trasferimento dal sistema editoriale al web server centrale e la successiva rielaborazione per la pubblicazione effettiva su web. Quella che all’epoca era l’offerta dei contenuti dei quotidiani del gruppo Athesis on line, e che oggi resta come opzione di base, aveva un limite fondamentale: il navigatore Internet perdeva per intero l’impatto grafico con le notizie stampate. In una parola, era il valore aggiunto della “fisicità” della notizia, l’impaginazione, il corpo tipografico e tutti i riferimenti in-
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Il giornale in un clic: come “sfogliare” il quotidiano elettronico
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“Eccellenza in produzione”: prima conferenza mondiale Ifra all’Expo 2003 di Lipsia Il 16 e 17 ottobre a Lipsia, in coda all’edizione 2003 della più importante fiera per le tecnologie per l’industria dei quotidiani organizzata da Ifra, si svolgerà la prima edizione della conferenza mondiale “Eccellenza in produzione”. Obiettivo di questo appuntamento è offrire a tutti i partecipanti un panorama dei sistemi produttivi più avanzati a livello mondiale per produrre nel modo più efficiente e con la migliore qualità possibile i quotidiani. Il panorama dell’eccellenza in produzione coprirà fra gli altri i problemi legati all’impiego di lastre basate su tecnologie diverse per la incisione diretta con fotounità CtP, i temi relativi al tracking ed alla standardizzazione delle bobine di carta, l’utilizzo avanzato delle tecnologie per le sale di spedizione, la manutenzione degli impianti e la standardizzazione nel controllo di qualità per la stampa in quadricromia. Una sezione dei lavori sarà particolarmente dedicata ad illustrare i primi risultati ottenuti dalla sperimentazione dell’E-ink, l’inchiostro digitale impiegato in un progetto pilota supportato dalla Federazione Editori Giornali della Svezia e dalla Philips. Tutte le maggiori testate del Paese scandinavo sono state coinvolte a partire dal mese di Aprile, e la Conferenza Mondiale di Ifra sarà occasione per un primo, concreto, bilancio delle nuove opportunità offerte dall’E-ink. fografici, esordendo al Ulteriori informazioni sulla Conferenza Mondiale “Ecimmagini, fotovecchio indicellenza in Produzione” sono disponibili presso il grafie, grafici - che rizzo www.larena.it sito www.ifra.com.
andava irrimediabilmente perduto. Le versioni on line dei quotidiani, in altri termini, erano sostanzialmente insoddisfacenti per quanti erano abituati a “sfogliare” il quotidiano percependo immediatamente il “peso” ed il “senso” delle diverse notizie organizzate in uno spazio limitato - la pagina - ma dai contenuti fortemente simbolici. Da queste esperienze, e dal dialogo costante con gli utenti dei servizi on line, è venuto sviluppandosi il progetto riassunto dall’immagine “il quotidiano in un clic”, ovvero una soluzione editoriale e tecnologica in grado di restituire agli utenti Internet il senso della fisicità del prodotto stampato e di ricreare il valore aggiunto della gerarchia dell’informazione. Il giornale in un clic E’ stata l’Arena di Verona, il 1° ottobre 2002, ad inaugurare le nuove testate-clic del gruppo Athesis,
con un servizio totalmente nuovo. Dopo una quindicina di giorni è stata la volta del Giornale di Vicenza - www.ilgiornaledivicenza.it - mentre agli inizi di novembre ha debuttato www.bresciaoggi.it, naturalmente in formato “clic”. Per comprendere appieno che cosa significhi questa rivoluzione per i lettori basta andare sui diversi siti e registrarsi - gratuitamente. Una volta all’interno dell’edizione clic, alla quale si accede, per semplicità, dalla “vecchia” testate di base, compare sullo schermo del PC una doppia pagina, con alla sinistra la “mappa” delle diverse pagine del giornale ed alla destra lo spazio all’interno del quale è possibile visualizzare, leggere e stampare le parti del quotidiano che interessano. Fondamentale, all’interno del servizio, è il sistema con il quale si accede ai contenuti: basta passare con il mouse sopra le pagine del giornale e tutto ciò che viene sfiorato dal puntatore a schermo viene, come per incanto, evidenziato da un riquadro colorato che
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segue fedelmente i contorni dell’articolo. A questo punto basta il fatidico “clic” ed il pezzo, o l’immagine, o la tabella, compare ingrandita nella parte destra dello schermo, pronta per essere letta o, se necessario, stampata o inviata via e-mail a chiunque nel mondo. Il lettore on line ha la perfetta sensazione di “fisicità” del quotidiano, mantiene di fronte agli occhi l’impaginazione e la gerarchia delle notizie e può richiamare pagina per pagina ciò che desidera leggere mantenendo intatto il corredo infografico delle informazioni. L’impatto psicologico è di tutto rispetto, ed il gradimento pure, come dimostra il grande numero di registrati raccolti fra le tre testate del gruppo, tanto più significativi come dimensione se si pensa alla scarsissima propensione dei navigatori italiani a registrarsi in rete. Non si può fare a meno di richiamare alla memoria alcune delle “profezie tecnologiche” che avevano movimentato il panorama dell’allora nascente industria on line ai primi anni Novanta. In più occasioni, alla mostra convegno americana Nexpo ed agli incontri internazionali organizzati in Europa da Ifra avevano fatto capolino quanti prevedevano un rapido avvento di quotidiani on-line in grado di restituire la sensazione tattile e visiva dei giornali stampati con in più i vantaggi della comunicazione digitale. Le “tavolette
elettroniche” - che allora altro non erano che rettangoli di plastica con sopra adesivi colorati - dovevano essere nuovi dispositivi per caricare via linee telefoniche i giornali digitali, da sfogliare con qualche sfioramento del display. Questi strumenti a distanzi di una decina d’anni sono ancora rimasti una ipotesi, mentre concreta è diventata la possibilità di disporre, sullo schermo del PC, di una versione digitale del giornale da consultare con il mouse. Il nuovo sistema software “Un’avventura” precisano all’Arena, “non solo editoriale ma anche tecnologica”. Il problema, infatti, è stato quello di trasformare l’idea alla base del “quotidiano in un clic” in un prodotto finito e facilmente utilizzabile. Per fare questo è stato necessario sviluppare uno stretto rapporto di collaborazione ed esercitare un forte coordinamento fra i tecnici del gruppo Athesis, che hanno sviluppato le specifiche della nuova soluzione, il fornitore del sistema editoriale, Unisys, che ha poi materialmente provveduto a scrivere i nuovi algoritmi del software, il tutto partendo dalla base di installato, il sistema Hermes 5.5, e Intesys di Verona che ha curato soprattutto gli aspetti di comunicazione, navigazione ed il progetto grafico complessi-
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vo. Rispetto al passato è stato mantenuto il principio di automatizzare per intero il flusso di lavoro sistema editoriale-web server, ma è stata reingegnerizzata l’indicizzazione dei materiali ed il processo di estrazione. In particolare il software, nella nuova versione, compie la estrazione del formato PDF della pagina stampata e crea una mappatura jpg tale da rendere cliccabili i diversi materiali in essa contenuti. Particolarmente complesso è stato sviluppare l’algoritmo in base al quale il mouse, scorrendo sulla “mappa” della pagina, evidenzia in modo automatico, con un bordo di colore rosso, tutto l’oggetto editoriale in ogni sua componente, testo, titolo, occhiello, sommario ed eventuali immagini collegate. Proprio sulla definizione di questi “contorni” gli sviluppatori di Unisys si sono dovuti concentrare particolarmente per mettere a punto gli algoritmi più adeguati per una soluzione soddisfacente. Tutti i materiali pubblicati dal quotidiano possono essere letti a video o stampati su carta. Le pagine con tabelle, come la borsa, o altre sezioni come gli orari ferroviari o gli annunci classificati sono stampabili in formato PDF esattamente nel formato grafico reperibile sul quotidiano cartaceo, non avendo senso per questo tipo di dati una rappresentazione testuale. La versione on line delle testate offre anche un archivio storico digitale (a partire dalla metà del 2002) al quale è possibile accedere tramite apposite funzionalità. Ad accesso diretto sono invece i contenuti delle ultime sette edizioni. E' disponibile, inoltre, un motore di ricerca basato su tecnologia Microsoft che, in modalità semplice o con ricerche avanzate, restituisce tutti gli oggetti che sono stati rintracciati nell'archivio attraverso l’uso di parole in modalità full text. A questo riguardo, non bisogna dimenticare che la potenza della rete Internet come canale di diffusione di notizie ha aperto anche problemi nuovi per quanto riguarda la gestione delle attività editoriali. Per esempio la richiesta di pubblicare precisazioni o smentite rispetto alle notizie stampate sul giornale, una casistica che diventa ancora più delicata nel caso in cui si arrivi al pronunciamento della magistratura. Se tutto il contenuto del giornale viene trasferito on line ed agganciato al motore di ricerca, ogni qual volta si inserisco-
no nel motore software alcune parole chiave, inevitabilmente si arriva a rileggere l’articolo “smentito” o incriminato, senza che necessariamente si agganci anche la rettifica. Le specifiche software elaborate a Verona prevedono espressamente la possibilità di regolare l’accesso ai singoli articoli del giornale. Un sistema semplice ma estremamente efficace per risolvere alcuni dei nuovi problemi editoriali posti da Internet. Abbonamenti on line Per adesso è in funzione, per tutte e tre le testate del gruppo, il servizio di consultazione gratuita del quotidiano a partire dalle ore 15.00 di ogni giorno, ma Brescia Oggi clic ha cominciato da poco ad offrire ai propri lettori anche un servizio di abbonamento a pagamento attraverso il quale è possibile accedere alla edizione on line del giornale a partire dalle 7.30 del mattino. Questa formula, che già nella prima settimana di vita ha cominciato a portare abbonati, consentirà anche l’accesso a tutto l’archivio storico del quotidiano che, nella versione gratuita, sarà limitato alla consultazione solo degli ultimi 14 giorni. Prospettive future Il quotidiano in un clic è, per il momento, uno strumento al servizio dei lettori, ma le potenzialità del web sono troppo interessanti per non immaginare una futura estensione anche all’industria della pubblicità. A Verona non si sbilanciano troppo, ma un editore locale radicato sul territorio, e con un marchio-giornale forte e consolidato, farebbe in fretta a trovare applicazioni interessanti anche per gli inserzionisti, dove il valore aggiunto si identifica sostanzialmente con la interattività cliente-fornitore. Gli Stati Uniti stanno insegnando molto: concessionari di autovetture, supermercati con promozioni settimanali su alcune linee di prodotto, ricerca di personale qualificato. Il problema, sottolineano a Verona, non è tecnologico, ma piuttosto culturale; Athesis è pronta a fare la sua parte, ma i tempi per una pubblicità interattiva efficace e produttiva andranno valutati con grande prudenza.
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Centri stampa multiprodotto: investimenti e strategie del Centro Stampa Editoriale Il Centro Stampa Editoriale di Grisignano di Zocco vara una serie di investimenti mirati alla qualità del prodotto ed alla flessibilità lungo le linee produttive che ormai hanno oltrepassato i dieci milioni di copie al mese. CtP, sistemi di pre inchiostrazione linee di trasporto e spedizione copie multiformato di nuova concezione sono alcune delle scelte strategiche compiute da un centro stampa che offre servizi integrati ad editori di mensili, quindicinali, settimanali e quotidiani in grande formato. Centottanta testate prodotte, dieci milioni di copie al mese tirate con un arco di prodotti che vanno dal quotidiano al mensile: il Centro Stampa Editoriale di Grisignano di Zocco, tra Padova e Vicenza, cresce in un momento non facile per l’industria della stampa internazionale, e decide di potenziare i propri impianti introducendo alcune soluzioni tecniche di assoluta novità, non solo per il mercato italiano. Obiettivo: flessibilità e qualità Sempre più spesso, visitando i centri stampa per quotidiani e periodici sparsi in tutta la Penisola, capita di imbattersi nei concetti di linee di produzione “multi prodotto” e layout flessibili per fare fronte alle richieste di editori che hanno in lavorazione prodotti fra loro diversissimi, ed il Centro Stampa Editoriale, a questo riguarI titolari del Centro Stampa editoriale do, non fa cerdi Grisignano: (da sin.) Andrea e Mirco Comin to eccezione.
“Per noi la flessibilità e la qualità sono obiettivi quotidiani” spiega a TecnoMedia Mirco Comin e, scusando il gioco di parole, tanto più lo sono diventati da quando uno dei più importanti quotidiani italiani, il Corriere della Sera, ha avviato la stampa dell’edizione locale per il Veneto nello stabilimento alle porte di Padova. In un centro di produzione dove ormai si è arrivati a lavorare ogni giorno una media di 22 ore su 24 con entrambe le linee di stampa, la flessibilità si traduce in economia di scala irrinunciabili, che vanno dai tempi estremamente ridotti per il cambio di edizioni in rotativa alla possibilità di presettare i calamai in stampa fino alla opportunità, offerta da una nuova linea di spedizione, di lavorare diversi formati on line con semplici settaggi semiautomatici fra un prodotto ed un altro. Soluzioni tecnologiche già introdotte, od in via di introduzione, destinate a cambiare in pochi mesi il volto del centro stampa di Grisignano, che già oggi è in grado di lavorare, assieme alle decine di periodici, le quattro edizioni del Corriere Veneto –RCS-, il giornale in lingua tedesca TZ di Bolzano e In Città, la testata free press dell’editore del Gazzettino di Venezia che esce cinque giorni alla settimana. Prodotti, fra quotidiani e periodici, estremamente variabili per formati, tirature - da una media di 1500 copie fino a 350.000 copie - e che impiegano carte da 45 grammi a 70 grammi migliorate. La strategia degli investimenti Parecchi mesi fa il centro stampa ha avviato una strategia ad ampio raggio per ampliare le risorse pro-
Cetnri stampa: investimenti
Centri stampa multi prodotto: investimenti e strategie di crescita del Centro Stampa Editoriale
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Ifra Expo 2003 a Lipsia, la città di Lutero, Bach e Goethe Proseguono le prenotazioni degli spazi espositivi per Ifra Expo 2003, la più importante rassegna mondiale per le tecnologie per l’industria editoriale e dei giornali quotidiani che si svolgerà alla Fiera di Lipsia dal 13 al 16 ottobre prossimi. Quella che già si annuncia come una edizione da non perdere sia per il livello dell’offerta che sarà presentata sia per una importante novità che accompagnerà la fiera, la prima edizione della conferenza mondiale “Eccellenza in Produzione” che si svolgerà in coda all’evento fieristico – vedi riquadro su questo numero di TecnoMedia – sarà anche l’occasione per una visita ad una delle città storiche della Germania. Lipsia è stata infatti la città dove, nel 1539, Martin Lutero ha introdotto la riforma protestante nel giorno di Pentecoste con il discorso formale nella chiesa di St. Thomas. E sempre a Lipsia si svolge, tutti gli anni in estate, il BachFest per commemare uno dei più grandi compositori tedeschi, Johann Sebastian Bach, che ricoprì la carica di maestro del coro dei cantori di St. Thomas dal 1723 al 1750. Pochi anni dopo, dal 1765 al 1768, uno dei più grandi scrittori d’Europa, Johann Wolfgang von Goethe, studiò a Lipsia e, con la scena del Faust ambientata alla taverna Auerbachs Keller – sede di uno dei più caratteristici ristoranti della città – diede ulteriore celebrità alla città che oggi ospita uno dei più moderni ed avveniristici centri espositivi del mondo. Come ormai consuetudine Ifra offre a tutti i visitatori dell’Expo la di incisione duttive delpossibilità di pre-registrarsi via Internet, risparmiando il 10% diretta delle lo stabilimensul prezzo del biglietto ed evitando le code all’ingreslastre. to. so della Fiera. L’indirizzo utile è: Un secondo canaIl primo “nodo” www.ifraexpo.com.
tecnologico ad essere stato sciolto è quello del passaggio al CtP: la scelta è caduta su una doppia linea di computer to plate Agfa Polaris 100E, installati da G.M.D.E., che ha anche provveduto allo sviluppo di un flusso interno articolato su una doppia modalità di trasmissione, manuale ed automatica. La scelta è stata imposta dalla estrema varietà di prodotti lavorati, alcuni dei quali richiedono interventi in manuale per la preparazione delle lastre in funzione dei giri macchina richiesti dal piano di produzione. In questo caso, pertanto, i files arrivano dall’editore all’interno del programma Create/Preps. Il software provvede al controllo di validazione dei PDF e, successivamente, tramite l’intervento dell’operatore viene effettuato, in manuale, il piano di produzione, successivamente al quale il lavoro viene trasformato in files PostScript ed avviato ai NewsDrive per la fase finale
le, in parallalelo, è invece in grado di provvedere alla gestione automatica della foliazione attraverso la creazione di “lastre virtuali”, successivamente avviate alla fase finale di incisione diretta della lastra. I due “canali” utilizzano due unità di uscita, Polaris modello 100E, perfettamente identiche, con l’obiettivo di garantire, una volta di più, il massimo della flessibilità produttiva, dal momento che i due CtP possono lavorare formati lastre diverse con il semplice accorgimento di cambiare invertire fra loro i cassetti di alimentazione. Il NewsRip che equipaggia il workflow automatico, adibito alla preparazione delle pubblicazione più impegnative, contiene il nuovo software Sublima, sempre di Agfa, che impiega un sistema innovativo per il trattamento delle alte e delle basse luci nelle immagini da stampare. “Questa opportunità si adoprerà in fu-
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Foto in alto: Un particolare della nuova linea di trasporto Ferag multiformato. Foto in basso: Il pulpito per la pre-
regolazione elettronica dei calamai di inchiostrazione
turo a seconda delle pubblicazioni in lavorazione” sottolineano i responsabili di Grisignano. E’ invece già in funzione il sistema automatico per la generazione di file CP3 all’interno del flusso di lavoro in grado di pilotare il sistema di pre-setting dei calamai di inchiostrazione che già equipaggia una delle due linee di stampa e che, in futuro, sarà applicato anche alla seconda rotativa del centro. In questo caso ci si è affidati ad una azienda specializzata nella fornitura di sistema di presetting all’industria della stampa commerciale, la Caber, che ha provveduto ad installare su tutte le nuove torri colore acquistate dal Centro Editoriale un sistema di settaggio automatico dei calamai. Ancora una volta questa scelta è stata dettata sia dalla cura per la qualità sia dalla necessità di ridurre al minimo gli scarti di avviamento soprattutto per quelle pubblicazioni che hanno bassi volumi di tiratura, e mal sopportano quindi i costi aggiuntivi derivanti da grandi quantità di copie non utili alla distribuzione. Grazie al nuovo flusso di lavoro pilotato dal CtP il software crea in automatico i files CP3 analizzando in punti bianchi e neri delle lastre impiegate per la stampa di ogni colore e trasformando questi dati in pre aperture dei calamai, pilotati elettronicamente dal pulpito installato. Tutto il flusso di lavoro di preparazione avrà presto a disposizione un sistema automatico per la raccolta e lo smistamento in basket laterali delle lastre fornito dalla 2B. La punzonatura e la piega in linea saranno gestiti in modo auto-
matico dalla unità che è in grado di riconoscere i diversi formati lavorati dalla coppia di CtP. La linea acquistata sarà esposta allo stand della società fornitrice allestito all’interno di Ifra Expo 2003. Trasporto e spedizione multiformato Il Centro Stampa Editoriale è il primo stabilimento per quotidiani ad avere installato una nuova soluzione per il trasporto di giornali multiformato in uscita dalla rotativa. Le linee, denominate UTR, sono state progettate dalla Ferag proprio in funzione della accresciuta necessità di un sempre maggior numero di centri stampa di lavorare una gamma particolarmente ampia di prodotti. Le linee di spedizione consentono di regolare elettronicamente la centratura delle pinze che agganciano i prodotti in uscita dalla rotativa in funzione delle dimensioni di questi ultimi. In pratica, è come se lo stabilimento disponesse di un numero di linee di trasporto pari alle diverse tipologie di prodotti
Cetnri stampa: investimenti
Centri stampa multi prodotto: investimenti e strategie di crescita del Centro Stampa Editoriale
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Cetnri stampa: investimenti
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lavorati, un range che, lo ricordiamo, va dall’edizione del Corriere Veneto a mensili su carta da quotidiano in terza piega. Le linee Ferag sono collegate ai nuovi stacker Prostack che completano il layout multiformato, consentendo di regolare i sistemi di pressione e regolazione dei pacchi in funzione della dimensione dei prodotti. In questo caso la regolazione è puramente meccanica e manuale, ma il risultato è sempre quello di avere il massimo di flessibilità in termini di trattamento on line dei prodotti stampati. Al centro stampa finora è stata installata una linea completa di trasporto, ma è già stato firmato l’ordine per una seconda installazione che andrà ad agganciare i prodotti in uscita dalla seconda rotativa. Comunque, anche con una sola linea installata, l’impianto é stato progettato in modo da garantire la continuità della stampa in rotativa anche nel caso in cui, durante la fase di produzione, si verifichino dei micro stop nel funzionamento dello stacker. In questo caso, infatti, la catena di trasporto si blocca automaticamente ed il dispositivo Ferag collegato alla uscita della rotativa provvede, tramite un pianale basculante, ad indirizza-
re le copie in uscita sul retro della rotativa dove é rimasto in funzione il vecchio stacker installato che può in questo frangente essere utilizzato come stazione di emergenza. E riguardo alle macchine per stampa offset installate, una linea è già stata potenziata con l’inserimento di tre torri colore che, sommate a quella già esistente, portano il totale della Goss Community a quattro torri e sei gruppi stampa, mentre ulteriori investimenti sono stati previsti per la linea Orient. Il centro lavora per una clientela che si allarga a diverse regioni italiane, fra le quali, oltre al Veneto, l’Emilia, il Trentino, il Friuli e la Lombardia. Grazie al nuovo piano di investimenti i responsabili del centro sperano di allargare ulteriormente il loro raggio di azione nei confronti di un mercato, la stampa di prodotti su carta da quotidiani, che in questi ultimi anni è venuto crescendo a vista d’occhio non solo nel nostro Paese, grazie alla proliferazione dei periodici di annunci economici, degli speciali dedicati a particolari segmenti di mercato e, non ultimo, alla crescente richiesta da parte delle catene della grande distribuzione alimentare.
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Il giornale in “alta definizione”: nuove esperienze al Dolomiten di Bolzano Il Dolomiten di Bolzano avvia la stampa del quotidiano a 70 linee e 1200 dpi utilizzando un Rip di nuova progettazione e computer to plate che impiegano lastre ad alogenuri di argento. L’esperienza, ed i test, effettuati negli scorsi mesi allo storico quotidiano in lingua tedesca dell’Alto Adige, rappresentano una “anteprima” mondiale: TecnoMedia ne ha parlato con Andreas Tatz, il direttore di produzione del giornale che ha personalmente seguito passo a passo l’evoluzione del flusso di lavoro. Il Dolomiten di Bolzano, lo storico quotidiano al servizio della comunità di lingua tedesca dell’Alto Adige, ha avviato da pochi mesi la stampa offset della testata a 70 linee e 1200 dpi, introducendo nel flusso di lavoro un rip di nuova concezione, il Sublima, sviluppato dal centro ricerche di Agfa Gevaert. L’esperienza effettuata a Bolzano è una “anteprima” mondiale, e TecnoMedia ha incontrato il direttore di produzione del quotidiano Andreas Tatz, che ha seguito passo a passo tutte le fasi dell’introduzione del nuovo rasterizzatore, un software che ha avuto impatti significativi sia per quanto riguarda la qualità finale dello stampato in offset che per quanto riguarda l’adeguamento dei diversi elementi che fanno parte del layout produttivo impiegato dall’editore. Due linee di produzione Nello stabilimento del Dolomiten, alla periferia sud di Bolzano, vengono stampati il quotidiano – sei numeri alla settimana, una diffusione media attorno alle 60.000 copie con punte fino ad 80.000 nella giornata del venerdì, quando la testata esce abbinata al supplemento con i programmi televisivi – il numero della domenica del Dolomiten, denominato Z, oltre ad una ampia messe di supplementi periodici che hanno l’obiettivo comune di valorizzare il territorio servito dal quotidiano in lingua tedesca. A questa produzione si aggiungono le commesse conto terzi. Nel 1996 il Dolomiten ha installato il primo Ctp Polaris di Agfa, successivamente affiancato da una seconda unità. Grazie alla disponibilità di una rotativa offset equipaggiata con un forno ventilato è possibile stampare
su un’unica linea sia le testate su carta da giornale che i prodotti su carta patinatina. Tutto quanto va a finire su questo supporto veniva processato dai Rip a 2400 dpi e 60 linee di definizione, mentre i prodotti destinati alla carta da giornale venivano trattati a 1200 dp e 40 linee di definizione. In pratica un doppio flusso di qualità in funzione del supporto finale; da notare che il Dolomiten viene prodotto in quattro dorsi tematici caratterizzati da un ampio uso del colore in posizioni fisse (prima ed ultime tre pagine di ciascuna sezione). Verso la fine dello scorso anno G.M.D.E., dopo la presentazione del nuovo rip ad Ifra Expo di Barcellona, ha proposto all’editore del quotidiano di andare verso una progressiva unificazione di questi due flussi di lavoro, provando ad uniformare tutti i prodotti per la stampa offset a 70 linee e 1200 dpi, sostituendo i rip dei CtP installati in azienda con il nuovo rasterizzatore Sublima. Come lavora il nuovo Rip La tecnologia sviluppata per il nuovo Rip è stata denominata Cross Modulation, perché per la generazione del punto di stampa impiega contemporaneamente sia i principi standard della modulazione di ampiezza che quelli della modulazione di frequenza. La novità risiede nel fatto che le due opzioni vengono attivate a seconda della posizione dei punti sulla scala dei grigi: nella parte centrale il Rip utilizza la normale modulazione di ampiezza generando i punti nella percentuale necessaria richiesta, mentre agli estremi della scala, nelle alte luci e nelle basse luci, il software interviene applicando la tecnologia della
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La testata del Dolomiten
modulazione di frequenza. In pratica, al sotto o al di sopra di una certa percentuale definita dall’utente, il software genera il punto al confine di questa scala provvedendo poi ad aggiungere, o togliere, altri punti della medesima dimensione in modo da creare l’illusione di una percentuale più bassa o più alta nella scala dei grigi. Per fare un esempio, immaginiamo che lo stampatore abbia deciso, nelle alte luci, di settare una percentuale minima dell’8% nella generazione del punto di stampa. Fino a questa soglia il Rip opera in modulazione di ampiezza, arrivando alla generazione di punti fino al minimo dell’8%. Quando, nei diversi colori, il Rip deve produrre, poniamo, una percentuale del punto al sotto di questa soglia, per comodità diciamo del 6%, il software fa intervenire il processo di modulazione di frequenza, ovvero continua a generare un puntino fisico dell’8% ma ne rimuove in quantità proporzionale tale da “ingannare” l’occhio umano. In pratica, al di sotto di una certa soglia, per le alte luci, agisce una sorta di “sottrazione” dei puntini che restano comunque generati fisicamente all’interno della soglia massima di riproducibilità in rotativa. Lo stesso esempio vale per le basse luci, cioè per i “pieni”, dove lo stampatore setta un parametro massimo di riproducibilità in funzione della rotativa. Quando il Rip deve riprodurre basse luci, poniamo, al di sopra dell’80%, i punti continuano a essere generati all’interno di questa percentuale, ma il software provvede ad “aggiungere” puntini in modo, ancora una volta, da ingannare l’occhio umano senza che il sistema debba generare pieni in modulazione di ampiezza non riproducibili sulla macchina da stampa. Pianificare la qualità Chi provvede ad aggiungere o togliere un po’ di puntini in percentuale è l’algoritmo proprietario del sistema, che naturalmente agisce a partire dai settaggi ricavati dall’utente in funzione dello spazio colore riproducibile non in termini astratti, ma sulla propria rotativa. E questa è la prima, e forse più importante esperienza, che è stata realizzata al Dolomiten. Infatti
quando il Rip è stato sperimentato per la prima volta, i risultati sono stati ben al di sotto della soglia minima delle aspettative. E’ stato quindi necessario inviare i test alla casa madre in Belgio e, successivamente, modificare i settaggi disponibili nell’interfaccia del Sublima, calibrandoli con le possibilità concrete offerte dalla rotativa del centro stampa. Un lavoro che ha richiesto impegno ed una stretta collaborazione fra cliente e fornitore, ma che ha consentito di ottenere, una volta calibrati, risultati in termini di miglioramento qualitativo del tutto soddisfacenti per l’editore del quotidiano Altoatesino. Il nuovo Rip, infatti, produce almeno due ordini di effetti visibili all’occhio del lettore: la riduzione ai minimi termini, in alcuni casi diremmo la scomparsa, del retino al quale si è abituati con la stampa tradizionale del quotidiano a 40 linee, il conseguente effetto di aumento del dettaglio e della definizione dell’immagine, ed una resa dei colori più brillante sia nei toni medi che agli estremi della scala, alte e basse luci. Il risultato complessivo sono immagini dalla resa più fotografica rispetto a quella alla quale si è abituati guardando un quotidiano stampato in offset a 40 linee. Ma con il nuovo Rip la qualità in azienda va pianificata: questo è in sintesi uno dei risultati più significativi ottenuti dai test effettuati al Dolomiten. Il Sublima infatti deve essere tarato in funzione dell’impianto produttivo utilizzato in azienda. Occorre quindi partire dai test per verificare i limiti di stampabilità del punto sulla rotativa offset impiegata per la impressione del quotidiano. Una volta effettuate le verifiche occorre intervenire in prestampa sulle curve di svuotamento delle immagini e sui profili di acquisizione dei files, modificando i parametri in funzione del nuovo Rip impiegato. Al Dolomiten hanno ulteriormente raffinato il ciclo di controllo di qualità dei prodotti stampati effettuando test di qualità una volta alla settimana sui CtP installati. I benefici ed i rischi Quali benefici, e quali rischi, sono stati individuati dopo l’avvio in produzione del Sublima?
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Per quanto riguarda i benefici, sul fronte della organizzazione della produzione non c’è dubbio alcuno che dalla unificazione dei flussi di lavoro in termini qualitativi non derivino che vantaggi al centro stampa. Se prima i prodotti venivano avviati lungo due workflow distinti – il giornale a 1200 dpi e 40 linee e gli inserti su carta patinatina a 2400 dpi e 60 linee – la unificazione di tutti i flussi a 1200 dpi e 70 linee non solo ha giovato in termini di qualità ma ha consentito ad una linea di raddoppiare la produttività dimezzando i tempi di rasterizzazione. Lo stesso dicasi per la trasmissione in rete dei files, dimezzati come ingombri (da 2400 a 1200 dpi) senza alcuna perdita di qualità. Le lastre trattate con il nuovo Rip non hanno rappresentato un problema per gli addetti alla rotativa per quanto riguarda il settaggio dei calamai (il Dolomiten al momento non impiega il presetting elettronico degli ugelli). Relativamente all’impatto sul lettore abbiamo già detto. La stampa a colori e in b/n a 70 linee tende a fare quasi scomparire il retino dando alle immagini stampate in offset un tono molto più “fotografico” rispetto alle 40 linee, con una maggiore brillantezza dei
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pieni e colori più vivi. Ma proprio in questo aspetto del Sublima si celano anche i possibili rischi, perché la maggiore qualità di resa esalta sia i particolari delle immagini che i difetti. Esempio tipico è quello di una immagina di cronaca in prima pagina dove il protagonista abbia ricevuto una eccessiva quantità di luce dal flash del fotografo: se con la stampa a 40 linee il retino tende a sfuocare i dettagli contenendo l’effetto antiestetico dell’immagine “sparata”, a 70 linee non c’è nulla da fare, ed il dettaglio difettoso viene esaltato ottenendo l’esatto contrario di ciò che si vorrebbe offrire, una immagine di qualità. La migliore definizione dell’immagine non fa distinzione fra pregi ed inconvenienti delle immagini. Ciò significa, in altri termini, che bisogna considerare l’utilizzo di immagini il più possibile di buona qualità quando si rasterizzano attraverso il nuovo rip, né basta fare affidamento sul trattamento di preparazione fotografico, perché i parametri di svuotamento delle curve e gli altri strumenti in uso a chi ritocca, o tratta, le fotografie, aiutano ma, sottolineano al Dolomiten, non fanno miracoli, ed una fotografia male esposta, rasterizzata con il Sublima potrò solo apparire per quello che è: una cattiva immagine.
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Alte tirature, basse foliazioni, molti prodotti a colori: come stampa il Gruppo IPS Automazione introdotta ovunque possibile, soluzioni tecnologiche per favorire la stampa di alte tirature e basse foliazioni in alta velocità sono le scelte di fondo effettuate dal centro stampa francese IPS, nei dintorni di Lione. Per la produzione di un gran numero di periodici a colori su carta per quotidiano, lo stabilimento transalpino ha puntato su una linea rotativa per la stampa di giornali derivata direttamente da soluzioni sperimentate con successo nella stampa a colori di qualità nell’ambito commerciale.
La richiesta di macchina da stampa in grado di provvedere alla produzione di prodotti fra loro molto diversi per periodicità – dal quotidiano al mensile – per tiratura e foliazioni, per utilizzo del colore e per supporto fisico – dalla carta per quotidiano allo stampato su patinatino – non è una caratteristica del solo mercato italiano. Al di là delle Alpi, anche l’industria della stampa francese si deve confrontare con la tendenza di equipaggiare i centri stampa con tecnologie e flussi di lavoro sempre più flessibili per poter soddisfare le diverse richieste degli editori transalpini. Lo sviluppo di centri stampa multi prodotto non è quindi una tendenza solo italiana, come dimostra, fra gli altri, il caso del nuovo centro di produzione del Gruppo IPS, a Reyrieux, poco lontano da Lione, che TecnoMedia ha avuto di recente la possibilità di visitare e dove è in funzione una macchina per la stampa offset caratterizzata da soluzioni tecniche molto originali e da un alto grado di automazione in tutte le componenti meccaniche che possono favorire la velocità nei cambi di edizioni senza alcuna perdita qualitativa sullo stampato finale. La rotativa installata, una Mainstream 80 della Heidelberg, è un modello che ha ormai conquistato un posto di riguardo nel panorama tecnologico francese, può contare, a pochi anni dalla presentazione ufficiale agli stampatori di tutto il mondo, su 21 linee (con 697 gruppi stampa installati) già vendute in molti Paesi. Macchingraf ha iniziato da pochi mesi ad offrire anche al mercato nazionale questa linea di produzione, che per l’Italia rappresenta una assoluta novità.
Alte tirature, basse foliazioni, tanto colore Lo stabilimento situato nella regione transalpina delle Rhones-Alpes fa parte di un gruppo, IPS, che ha iniziato la propria attività industriale nel 1965 nelle vicinanze di Avignone. Dai primi anni settanta il gruppo ha iniziato a specializzarsi nella stampa dei periodici gratuiti su carta da quotidiano, che oggi, ormai parte della SPIR Communication (Ouest France), rappresentano circa il 70% della attività industriali. Ips ha quindi sviluppato negli anni un particolare know-how per quanto riguarda la stampa di periodici gratuiti, giornali e riviste di informazioni, inserti pubblicitari e riviste specializzate. Il gruppo oggi dà lavoro a 740 persone e copre con i propri stabilimenti, quello di Reyrieux e di Fouilloy, in Picardia, tutto il territorio francese. Un vastissimo numero di prodotti diversi fra loro, alte tirature, relativamente basse foliazioni ed un vasto impiego del colore, che diviene uno strumento di comunicazione – e business – irrinunciabile quando il prodotto è un periodico gratuito che si regge solo ed esclusivamente sugli annunci di pubblicità. Richieste ed esigenze specifiche del mondo editoriale che non certo esclusive del mercato francese, ma che nel mondo transalpino hanno trovato, talvolta, soluzioni non ancora impiegate nel nostro Paese. IPS ha infatti deciso di investire su due linee Mainstream 80 di Heidelberg, installate presso i due centri stampa francese ed entrambe già in funzione, caratterizzate da un alto livello di automazione e da una serie di soluzioni che puntano a rendere più efficienti, e quindi, in pro-
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Foto 1. Lo stabilimento francese IPS produce oltre due
milioni di copie a settimana Foto 2. La rotativa della Heidelberg installata presso la IPS
spettiva, più economicamente vantaggiose per stampatori ed editori clienti, le attività legate ai cambi di edizione di un prodotto o alla sostituzione di una testata con un’altra. Automazione ovunque La linea rotativa installata alla IPS di Reyrieux – in funzione 24 ore al giorno per sei giorni alla settimana con una media di due milioni di copie tirate a settimana – si compone di quattro torri, due per il full color, ventotto coppie di stampa, sei bande ed una piega di uscita. Proprio da quest’ultima si può partire alla ricerca dell’automazione spinta della macchina da stampa installata. La piega utilizzata dall’IPS infatti consente di effettuare on line, quindi all’interno del medesimo ciclo produttivo, la piega cosiddetta “postale”, consegnando alla linea di trasporto, una Müller Martini, il prodotto già pronto per essere avviato alla distribuzione postale. Questa caratteristica unica della linea Heidelberg è stata particolarmente apprezzata in Francia dove è obbligatorio per i prodotti editoriali distribuiti dal sistema postale la consegna all’interno delle cassette; la piega automatica in linea consente di risparmiare in misura significativa – in termini di tempi e di costi – perché si evita di lavorare altrove il prodotto. La piega postale, o quarta piega in linea, riduce di poco la velocità massima della rotativa, che comunque gira attorno alle 70.000 copie all’ora. Interessante un dettaglio: la unità per effettuare la quarta piega in linea è stata progettata e sviluppata grazie alla stretta collaborazione fra il fornitore e la IPS, uno stabilimento dove il 95% del prodotto viene lavorato per la consegna all’interno delle cassette postali. I prodotti su carta per quotidiani, soprattutto i gratuiti, devono garantire all’editore il più elevato standard
possibile per quanto riguarda la qualità del colore, un aspetto che talvolta può fare la differenza fra una testata di successo ed un periodico mediocre. La linea installata nello stabilimento francese dispone del controllo di registro automatico in produzione. E sempre con un occhio alla flessibilità ed uno alla qualità del colore prodotto, la rotativa può essere equipaggiata con un forno per lavori commerciali di particolare riguardo per quanto riguarda l’impressione in quadricromia.
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La grande quantità di prodotti lavorati nello stabilimento francese ha orientato le scelte industriali in direzione dei dispositivi che consentono di risparmiare sui tempi necessari ai cambi di edizione in macchina. La rotativa installata a Reyrieux offre, in modo particolare, il caricamento automatico delle bande di carta ed il cambio semi-automatico delle lastre. Per quanto riguarda il primo dispositivo, si tratta di una banda dello spessore di circa tre decimi di millimetro che aggancia la carta e la fa scorrere lungo in percorso corretto per quel certo tipo di produzione lungo un sistema di canalizzazione laterale. Riguardo al secondo, è un dispositivo che consente di cambiare automaticamente le lastre delle singole edizioni o singolarmente o quattro alla volta. Al momento del cambio, il cilindro si muove in posizione facilmente accessibile e l’operatore provvede ad appoggiare le lastre da cambiare accanto al punto di aggancio. In modo del tutto autonomo, il sistema automatico inserisce la coda della lastra e la preme facendo scattare il meccanismo di blocco. Per la sostituzione, l’impianto agisce con un meccanismo contrario che agevola la presa in carico dell’operatore delle lastre da sostituire. Stampare in alta velocità Tecnologia shaftless, impiego di rulli di caucciù gapless completano il quadro delle soluzioni tecnologiche che consentono la stampa di alti volumi di tiratura ad alte velocità produttive, nell’ordine di 80.000 copie ora. La scelta di Heidelberg nella progettazione della rotativa per quotidiani ha privilegiato la soluzione cosiddetta‘shaftless,‘cioè senza albero di trasmissio-
ne centrale. Le coppie di stampa vengono pilotate automaticamente da un sistema elettromeccanico che provvede anche alla sincronizzazione dell’impianto. E sulla base dell’esperienza effettuata con le macchine per la stampa del commerciale anche la linea per quotidiani è stata equipaggiata con rulli di caucciù gapless. In pratica, il materiale che svolge la funzione di trasferire l’inchiostro sulla banda di carta è stato prodotto in forma di un cilindro leggero con un’anima in lega di alluminio ed un rivestimento in caucciù esterno realizzato con un principio brevettato di vulcanizzazione che elimina la saldatura del foglio di gomma derivante dai procedimenti tradizionali. Questo componente fondamentale dell’architettura della linea per giornali Heidelberg consente la tiratura di copie su carta da giornali in alta qualità e ad altissima velocità, evitando le microvibrazioni derivanti dalla “saldatura” del foglio di caucciù ottenuto con metodi tradizionali, ed evitando, di conseguenza, inconvenienti tipo striature, doppiature e vibrazioni della banda. I rulli di caucciù sono sostituibili in meno di un minuto lasciando la carta in macchina. L’impiego di gruppi shaftless, ovvero coppie di stampa pilotate autonomamente senza albero di trasmissione, viene abbinato presso la IPS all’utilizzo degli sbobinatori automatici Contiweb. Questi utilizzano due bracci indipendenti motorizzati con regolazione indipendente delle guide laterali. Pilotati in modo indipendente, come le coppie di stampa, garantiscono la trazione della banda di carta grazie ad un controllo in tempo reale del rullo ballerino. Questo dispositivo, unitamente alle altre caratteristiche di movimentazione ed automazione dei gruppi stampa, ha l’obiettivo di garantire la costanza produttiva nella tiratura di qualità ad alta velocità.
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Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi ed il consulente esterno...
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Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi ed il consulente esterno per la sicurezza sono punibili? Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi (RSPP) è il coordinatore di quell’organo che affianca e coadiuva il datore di lavoro, in particolare in merito a individuazione dei fattori di rischio, valutazione dei rischi, individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, elaborazione delle misure preventive e protettive da inserire nel documento di sicurezza e sistemi di controllo di tali misure, elaborazione delle procedure di sicurezza per le varie attività aziendali, proposta dei programmi di informazione e formazione dei lavoratori, partecipazione alle consultazioni per la salute e la sicurezza, informazione dei lavoratori (art. 9 D.Lvo 626/1994). Tranne eccezioni (si pensi al conferimento di delega), il RSPP non svolge compiti operativi, ma semplicemente collaborativi e consultivi (interessante approfondimento in R.Dubini, nota a Pret. Trento, 25/1/1999, in Ambiente e Sicurezza, 2000, 1,65), senza avere poteri decisionali. Nelle aziende industriali con oltre 200 dipendenti (e in altri casi indicati nell’art.8 comma 5 D.Lvo 626/ 1994) è obbligatoria l’organizzazione del servizio di prevenzione e protezione dai rischi all’interno dell’azienda ed il RSPP deve quindi essere un dipendente. La Circ. 89/1996 specifica che tale numero deve essere riferito direttamente a ciascuna delle unità produttive e non all’azienda nel suo complesso (P.Soprani, RSPP: dipendente o collaboratore?, in Ambiente e Sicurezza, 2001, 14, 49). Il comma 6 dell’articolo in esame (come modificato dall’art.21 comma 3 L.39/2002), comunque, impone l’obbligo penalmente sanzionato di ricorrere a persone o servizi esterni all’azienda (previa consulta-
zione del rappresentante per la sicurezza) quando le capacità dei dipendenti all’interno della stessa o dell’unità produttiva siano insufficienti. E in ogni caso, se esterno, il RSPP è da considerare un vero e proprio consulente (G.Lageard, Le malattie da lavoro nel diritto penale, UTET, Torino, 2000, p.82). Circa i requisiti professionali di tale figura, attualmente nessuna norma dà indicazioni, ma esiste (in attesa di approvazione definitiva) uno schema di decreto del Consiglio dei Ministri, datato 31/1/2003, che ha proprio questo obiettivo (Ambiente e sicurezza sul lavoro, 2003, 3, 7). Sotto il profilo funzionale poi, la dottrina non è concorde sul fatto che tale incarico possa essere conferito al dirigente, se dipendente (P. Soprani, RSPP tra dirigenza e delega di responsabilità, in Ambiente e Sicurezza, 2001,4, 89. Si veda, contra, G.Lageard, op.cit., p.77); esclude, in ogni caso, che il RSPP possa identificarsi con il datore di lavoro (ad eccezione del caso indicato dall’art.10 D.Lvo 626/94 per le piccole e medie imprese) o con il preposto o con il lavoratore. Il datore di lavoro, destinatario di obblighi che presuppongono una specialistica conoscenza tecnica, ha bisogno a volte di avvalersi, oltre che della collaborazione del RSPP, anche di quella di consulenti esterni o di società di consulenza che lo guidino nell’assolvimento dei propri doveri. La figura del consulente non è ancora stata delineata da alcuna norma: esisteva un disegno di legge del 1999 che lo definiva come persona esterna all’azienda che, sulla base di un rapporto libero professionale o di altro contratto (stipulato anche con società o altro) collabora e assiste il datore di lavoro e il RSPP nelle attività di valutazione dei rischi, di individuazione
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La legislazione antinfortunistica non prevede sanzioni nei confronti del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi né del consulente esterno per la sicurezza. Vediamo allora sotto quale profilo giuridico tali figure rispondono del proprio operato.
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e di attuazione delle misure di sicurezza necessarie e in ogni altra attività rilevante ai fini di sicurezza e igiene sul lavoro. La sua professionalità avrebbe dovuto (secondo tale disegno) essere garantita mediante un sistema di accreditamento (per la presentazione di quelli che possono essere i compiti del consulente, si veda R. Vitale, Prevenzione e protezione? Per fortuna c’è il manager, in Ambiente e sicurezza sul lavoro, 3, 2003, 37. Per l’errore in cui incorre il legislatore parlando di “accreditamento”, si osservi R.Dubini, Certificazione e attestazione: un errore concettuale, in Ambiente e Sicurezza, 2002, 17, 49). E’ da ricordare che compiti del consulente esterno, come quelli del RSPP, sono di tipo collaborativo e consultivo, senza alcuna autonomia decisionale e d’azione. La legislazione antinfortunistica non li punisce Parlando di responsabile del servizio, occorre fare attenzione a non confondersi terminologicamente con il responsabile della sicurezza, che è il datore di lavoro o chi è stato delegato ad occuparsi di taluni aspetti della sicurezza nel luogo di lavoro, con tutte le conseguenze che una delega comporta (A.Strada, La delega aziendale in materia antinfortunistica, in TecnoMedia 2003, n.37). La nomina del RSPP o del consulente esterno, contrariamente a quella di un responsabile della sicurezza, non ha efficacia liberatoria per il datore di lavoro e, quindi, quest’ultimo rimane il principale destinatario (e il responsabile in caso di violazioni) dei precetti normativi, anche di quelli penalmente sanzionati: è perciò tenuto al loro rispetto anche quando vi siano altri soggetti contemporaneamente obbligati (seppure a titolo diverso), a meno che questi ultimi non abbiano ricevuto una delega, divenendo così anche responsabili della sicurezza (Cass., III sez.pen., 18/9/2001, n.33832, in Ambiente e sicurezza sul lavoro, 2002,1,76; Cass., III sez.pen., 19/9/2001 n.2064 in Ambiente e sicurezza, 2002, 5, 58). Inoltre, proprio perché essi svolgono attività semplicemente collaborative, la legislazione antinfortunistica (per esempio il D.Lvo 626/1994) non prevede sanzioni nei loro confronti. E’ il datore di lavoro che, firmando il documento di sicurezza, assume la responsabilità di ciò che essi hanno compiuto (significativo il paragone di queste
figure a quelle del commercialista e dell’avvocato operato da G.Lageard, op.cit., n.134). Ma allora tali soggetti sono responsabili del proprio operato? Indubbiamente sì, sia civilmente sia penalmente e nei confronti sia del datore di lavoro sia di terzi danneggiati. Per meglio spiegare il tipo di responsabilità penale cui essi possono andare incontro, bisogna premettere che il diritto penale antinfortunistico sul lavoro è formato dalle norme del codice penale, cui si aggiungono le norme contenute in tutti gli altri atti normativi esistenti in tale campo, la “legislazione antinfortunistica” speciale appunto (leggi, decreti legislativi, DPR ...). Quest’ultima delinea reati propri (e il più delle volte si tratta di contravvenzioni), realizzabili cioè solo da chi riveste una determinata qualifica (datore di lavoro, dirigente, eccetera). Fino ad oggi nessun atto legislativo di questo tipo ha previsto sanzioni nei confronti del RSPP nè del consulente, per cui questi ultimi non possono realizzare le contravvenzioni in questione. E ancora, RSPP e consulente non possono rispondere delle contravvenzioni in parola neppure a titolo di concorso di persone nel reato: per i reati contravvenzionali non è configurabile il concorso del soggetto non qualificato all’illecito tipico realizzato dal soggetto qualificato. La responsabilità allora discende dai codici La soluzione sta nel codice penale, che prevede in questa materia reati comuni, quindi realizzabili da chiunque. Conviene allora distinguere due ipotesi: 1) Nel caso di violazione di legislazione antinfortunistica senza che si realizzi un incidente, si determina sempre, comunque, una situazione di pericolo e il datore di lavoro è punibile penalmente ex art.89, mentre non è ravvisabile in capo al RSPP né al consulente alcuna responsabilità di tipo penale. L’attività svolta da RSPP e consulenti esterni, non essendo – ribadiamolo- di tipo operativo ma collaborativo genera in tale ipotesi responsabilità civile contrattuale, che comporta il risarcimento dei danni nei confronti del datore di lavoro per l’inesatto adempimento dei propri compiti previsti nel contratto di lavoro o di prestazione d’opera.
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Sul primo, se dipendente, grava anche una responsabilità di tipo disciplinare. Dal codice civile discende inoltre la responsabilità extracontrattuale di tali soggetti nei confronti di terzi danneggiati: ex art. 2043, infatti, qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un fatto ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno. 2) Nel caso si verifichi un evento lesivo (infortunio o malattia professionale), determinato anche dalla colpa del RSPP o del consulente, interviene, oltre a quella civile, la responsabilità penale anche di tali soggetti. Il codice penale, infatti, prevede il delitto di lesioni (art. 589) e quello di omicidio (art.590), reati realizzabili da chiunque, quindi anche da RSPP e consulente. Il coinvolgimento concorsuale di queste figure discende anche dall’art.40 c.p., il quale prevede la responsabilità per omesso impedimento dell’evento quando si ha un obbligo giuridico a ciò, che in questo caso sorge dal contratto di consulenza (G.Lageard, op.cit., p.p.85,90. Nello stesso senso, R.Guariniello, Tre anni di applicazione del D.Lvo 277/1991..., in Foro Italiano, II, 1991, c.548). La responsabilità penale di RSPP e consulente, ancora, interviene anche per la commissione di altri due delitti generici: la rimozione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro (art. 437 c.p.) e la rimozione colposa di cautele o difese contro disastri o infortuni sul lavoro (art.451 c.p.), entrambi nella sola forma commissiva, in quanto nella forma omissiva sono reati propri. RSPP e consulente “delegati” RSPP e consulente possono divenire “responsabile della sicurezza” mediante delega? Sul punto la dottrina è profondamente divisa. Secondo una prima tesi esisterebbe un caso in cui RSPP e consulente sarebbero responsabili anche in base alla legislazione antinfortunistica, liberando il datore di lavoro dalla propria responsabilità. Questo accadrebbe quando il datore di lavoro conferisce loro una delega, tramite la quale essi diventano titolari di quei poteri decisionali, di spesa e operativi che li rendono obbligati all’osservanza della legislazione antinfortunistica e quindi responsabili e punibili mediante le sanzioni ivi previste.
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L’obbligazione che hanno RSPP e consulente nei confronti del datore di lavoro è qualificabile come obbligazione di mezzi (l’adempimento avviene con la diligente prestazione dell’opera) e non di risultato (l’adempimento avviene solo al raggiungimento del risultato). “Il conferimento della delega muta ... l’obbligazione ... da obbligazione di mezzi a obbligazione di risultato ... . Attraverso lo strumento della delega, l’azione del consulente [come quella del RSPP] - non in quanto tale, bensì quale espressione delle funzioni delegate – diviene fonte autonoma di responsabilità anche contravvenzionale” (P. Soprani, Esterno ma responsabile: i due volti del consulente, in Ambiente e sicurezza sul lavoro, 4, 2003, 81). Anche mediante delega, comunque, il datore di lavoro non può trasferire loro poteri non delegabili, né (con riferimento al RSPP) il compito di partecipare in sua vece alla riunione periodica di prevenzione e protezione dai rischi, in quanto il RSPP è uno dei “partecipanti necessari” a tale riunione: in caso di impedimento il datore di lavoro dovrà farsi sostituire da altra persona (P.Soprani, RSPP tra ..., op.cit.). La seconda tesi, avanzata da altra parte della dottrina, nega la possibilità di conferire al RSPP una delega nella materia de quo, sia per evitare di riunire le figure del “consigliere” e del “consigliato”, sia perché un datore di lavoro e, a maggior ragione, “un datore di lavoro delegato può esercitare personalmente i compiti del SPP solo alle condizioni dell’art. 10 [D.Lvo 626 / 1994]....pertanto, in ogni altro caso, il delegato che sia anche responsabile del SPP viola tale norma (violazione sanzionata ai sensi dell’art. 89)....”. (G.Lageard, op.cit, pag.78-81). Chi sostiene questa tesi nega anche che al consulente esterno possa essere conferita una delega in materia di sicurezza (G.Lageard, op.cit., n.132). Il principio di effettività Non è pacifica in dottrina e giurisprudenza la pratica situazione dei consulenti e RSPP che, sebbene non abbiano ricevuto nessuna delega formale da parte del datore di lavoro, abbiano comunque -di fatto- assunto mansioni dirigenziali (in astratto delegabili) con riferimento alla sicurezza con poteri decisionali al riguardo. Una corrente giurisprudenziale ritiene che una siffatta condotta tenuta da tali soggetti ne equipari la
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Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi ed il consulente esterno...
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posizione a quella di un dirigente aziendale, quindi anche sotto il profilo della punibilità (in via esclusiva o concorrente) per i reati contravvenzionali previsti dalla legislazione antinfortunistica. Consulente e RSPP diverrebbero dunque destinatari degli obblighi previsti dalla legislazione antinfortunistica come se vi fossero stati effettivamente delegati. A proposito di un consulente la cui attività – per contratto relativa a problemi finanziari e commerciali - solo di riflesso era dotata di ricadute indirette sulla organizzazione e sicurezza del lavoro, la Corte di Cassazione ha specificato che, perché questo accada, “occorre un esame rigoroso dei comportamenti concretamente e costantemente tenuti ... occorre cioè che siano rintracciabili condotte alle quali, per ricorrenza, costanza e specificità, possa desumersi che l’esterno abbia svolto funzioni dirigenziali, come tali riconosciute da tutti in ambito aziendale, anche nel campo della sicurezza del lavoro, con poteri decisionali al riguardo. Non è pertanto sufficiente, per l’autoassunzione di posizioni di garanzia fonte di responsabilità, l’interessamento, accanto alla consulenza aziendale generale (per esempio in materia finanziaria e commerciale), a problemi tecnici comuni con quest’ultima, ma sono necessari elementi idonei a dimostrare che il consulente abbia, andando al di là dei propri compiti contrattuali, trasformato in concreto questi ultimi fino ad essere ed apparire ai garantiti come un effettivo dirigente nella esplicazione di funzioni sovraordinate capaci di incidere significativamente nella complessiva organizzazione dell’azienda e specificamente nell’ambito proprio della sicurezza del lavoro” (Cass., IV sez.penale, n.7386, 23/3/2000, in Dir. e Pratica Lav., 2000, 3172). Comunque, riportando questa sentenza, ricordiamo che non esistono pareri giurisprudenziali concordi a proposito dell’ammissibilità di una tale “delega di
fatto” (che non è una vera e propria delega) e sottolineiamo la nostra propensione per la tesi che ritiene valida una delega solo se esplicita e scritta (A.Strada, op.cit., p.28): “le cosiddette mansioni di fatto, se coinvolgono il soggetto che si trovi ad esercitarle, non valgono ad escludere la responsabilità di chi per legge è tenuto ad espletarle” (Sent.Casetti, citata in R.Guariniello, op.cit.). In conclusione L’operato dei RSPP e dei consulenti esterni genera responsabilità civile, con obbligo al risarcimento dei danni, nei confronti del datore di lavoro e dei terzi. L’agire del primo, qualora sia un dipendente, può generare anche responsabilità disciplinare, con la conseguente applicazione delle relative sanzioni da parte del datore di lavoro. Penalmente, né il RSPP né il consulente esterno rispondono dei reati contravvenzionali previsti dalla legislazione antinfortunistica (a meno che, non siano stati validamente delegati come “responsabili della sicurezza”, ma tale eccezione non è pacifica in dottrina) in quanto quest’ultima, almeno per il momento, prevede reati propri e non considera tali soggetti qualificati alla loro realizzazione. Svolgendo “di fatto” le mansioni proprie di un responsabile della sicurezza, la giurisprudenza ritiene che possano venire coinvolti nella responsabilità penale del datore di lavoro (il quale, peraltro, continua ad essere pienamente responsabile in virtù della mancanza di una delega valida). Sono, infine, punibili per i quattro reati generici previsti in materia dal codice penale (artt. 437,451, 589,590), ad esempio quando si verifica un infortunio o una malattia professionale. Antonietta Strada esseantos@lycosmail.it
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IDAB Wamac ottiene un grande ordine dalla francese Delaroche S.A La società IDAB Wamac (www.idabwamac.com) del gruppo Heidelberg ha ricevuto un ordine per una mailroom da parte della francese Delaroche S.A. Delaroche S.A è la holding che controlla il polo grafico Rhone-Alpe-Bourgogne del gruppo Socpresse (Le Dauphiné-Le Progrès Lyon e Saint Etienne-Les journeaux de Sâone et Loire-Le Bien Public). La modernizzazione riguarda gli impianti di stampa di Le Dauphiné Libéré a Grenoble, Le Progrès a Lione e Le Progrès a St. Etienne, per soddisfare le domande sempre crescenti dal mercato. Il valore del contratto è di circa 10 milioni di euro. Nell’impianto a Lione, che stampa circa 250mila copie giornaliere di Le Progrès, la mailroom sarà attiva e funzionante per l’aprile 2004. Stessa configurazione avrà la sala spedizione dell’impianto di St. Etienne. che stampa circa 100mila copie di Le Progrès al giorno, e dove la conclusione dell’installazione è prevista per il dicembre 2003. Nell’impianto di Grenoble infine, che stampa circa 280mila copie di Le Dauphiné Libéré al giorno, la mailroom sarà attiva e funzionante per il novembre 2004. Nei tre impianti di stampa del gruppo francese saranno successivamente installate cinque rotative Mainstream di Heidelberg, che saranno in produzione alla fine del 2004.
Le vendite di CTP Agfa Violet hanno superato le 1000 unità Agfa (www.agfa.com) ha annunciato che il numero totale di plate processor Lithostar LP82 Ultra venduti ha ora superato le 1000 unità, da quando sono iniziate le spedizioni commerciali nell’ultima parte del 2000. E se si confronta questo dato con quello delle migliaia di vendite di processori LP150 e di processori
LP82, si ottiene un’indicazione forte di come la rivoluzione CTP Violet di Agfa non mostri alcun segno di rallentare. Il LP82 Ultra è stato lanciato con la lastra Lithostar Ultra a drupa 2000.
MAN Roland in Austria A Styria Medien AG, il secondo gruppo media austriaco, all’inizio di questo anno sono entrate in produzione tre nuove rotative Colorman di MAN Roland (www.manroland.de). Contemporaneamente hanno iniziato ad operare un’altra Colorman, strutturalmente identica, all’Herold Druck GmbH di Vienna – società che stampa il quotidiano Die Presse per conto di Stiria Medien – e due Uniset alla società consociata Croata di Styria Medien AG. Ci sono voluti solo dodici mesi dalla firma del contratto alla entrata in produzione di queste rotative – per MAN Roland, uno dei periodi più brevi mai intercorsi per completare un ordine di queste dimensioni. Le nuove rotative hanno richiesto adeguamenti negli stabilimenti: a Graz l’altezza dello stabilimento è stata portata da 10 a 19 metri, mentre a St. Veit vicino Klagenfurt ed a Zagabria si è proceduto all costruzione di nuovi stabilimenti all’esterno delle città. La consegna delle rotative è iniziata il 26 agosto 2002.
Non è il momento per i free paper in Germania I free paper hanno dimostrato finora di essere un pessimo affare in Germania. I pochi tentativi sono falliti l’uno dopo l’altro a causa di mancanza di denaro (come ad esempio la testata 15 Uhr a Berlino) o di competenza manageriale (per esempio a Friburgo). L’insuccesso più grave è stato patito dal gruppo Schibsted con il suo 20 Minuten Köln, contro il quale si sono letteralmente coalizzati tutti i media dell’area di Colonia. E’ probabile che, malgrado tutto, questo fenome-
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no del quotidiano gratuito, che prove così efficaci ha fornito in Europa, Stati Uniti, Australia, Asia, prima o poi prenderà piede anche in Germania: troppo appetibile e redditizio è il terzo più grande mercato del mondo per un’attività come quella della free press. Tuttavia, finché i player di questo mercato troveranno appigli altrove in Europa – certamente più facili da conseguire – esse molto probabilmente si asterranno dal lanciarsi in mercati così difficili come quello tedesco.
Il training dell’estate PMA di Heidelberg Per il secondo anno la Print Media Academy di Heidelberger Druckmaschinen AG ha ospitato l’“Università estiva”, che ha avuto luogo dal 14 al 20 luglio 2003, ed alla quale sono convenuti manager di giornali da tutto il mondo per una settimana di informazioni pratiche sulle ultime tendenze nel management e nella tecnologia dei giornali. Maggiori dettagli sulle iniziative dell’Università estiva Heidelberg, sui programmi, i seminari e i programmi futuri possono essere scaricati dal sito Internet www.printmedia-academy.com.
Grande ordine in Francia per KPG La Delaroche Holding, parte dell’organizzazione di giornali “La Socpresse”, ha piazzato un grande ordine presso la filiale francese di Kodak Polychrome Graphics (www.kp-graphics.com) per 10 linee di CTP a tecnologia termica Newsetter e per una fornitura di quattro anni di lastre KPG ThermalNews. I quattro impianti dove le linee Newsetter sono state e saranno installate sono Le Dauphiné Libéré a Grenoble, Le Progrès a St. Etienne e a Lione e Les Journaux de Saône et Loire con sede a Chalon. La prima installazione è stata completata a Le Progrès de Saint-Etienne nel maggio 2003. Il numero delle unità computer-to-plate (CTP) a tecnologia termica che utilizzano il processo KPG ThermalNews Printing Plate è raddoppiato nell’anno passato nei quotidiani europei e vi sono ora più di 100 linee in produzione giornaliera, il 75 per cento delle quali è rappresentato da KPG Newsetters. Molti altri quotidiani in Europa lavorano anche con tre o più linee completamente integrate. KPG sottolinea la lastra ThermalNews Printing Plate sia espressamente dedicata ai quotidiani e rappresenti ormai la terza generazione di tecnologia termica.
Creo Europe consolida la propria attività Creo Inc. (www.creo.com) ha annunciato che al primo aprile 2003 Creo Middle East e Creo Africa hanno consolidato le proprie attività con Creo Europe. Combinando così le due organizzazioni, Creo può fare un uso più intenso dell’infrastruttura di Creo Europe esistente a Waterloo, Belgio. La nuova struttura è stata ribattezzata Creo EMEA S.A. La società consociata distribuirà così soluzioni Creo per tutta Europa, il Medio Oriente e l’Africa. “Saremo in grado di applicare la metodologia ben collaudata che abbiamo nelle nostre strutture a Waterloo” ha affermato Alon Lumbroso, amministratore delegato di Creo EMEA. “Restiamo in attesa anche di migliorare la conoscenza di ciascuna di queste regioni di mercato”. La società afferma che non si aspetta che il cambiamento influisca sul numero totale di dipendenti, ma, al contrario, si aspetta che i risparmi di costo bilancino i costi secondari del consolidamento.
Aumenta per Tera la quota di mercato nella stampa regionale in Gran Bretagna Tera Digital Publishing (www.teradp.com) ha compiuto un passo avanti nel rafforzare la sua posizione come fornitore leader di sistemi redazionali, attraverso la prossima installazione alla serie di settimanali Essex Chronicle e Kent Courier. Tera UK ha appena avviato la pianificazione della pre-installazione con i rappresentanti editoriali e IT del gruppo, le cui testate includono il Kent e il Sussex Courier, il Sevenoaks Chronicle, l’Essex Chronicle e il Brentwood Gazette. L’installazione è stata realizzata a metà maggio con configurazione e training del personale nelle settimane immediatamente successive. I giornali, tutti facenti parte del gruppo Northcliffe Newspaper, hanno recentemente finalizzato gli ordini per due sistemi editoriali Tera e per un archivio Tark. L’installazione conferirà a Tera un 18 per cento della quota nel mercato dei giornali regionali, più di 100 testate e 2000 postazioni giornalistiche.
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South China Morning Post Publishers Limited (SCMP), editore di South China Morning Post, The Sunday Morning Post e Jiu Jik (un settimanale gratuito per l’impiego distribuito per tutto l’esteso sistema di treno sotterraneo MTR di Hong Kong), ha acquistato una nuova soluzione di pubblicità Sales Command da Atex Media Command (www.atexmediacommand.com). Il sistema sosterrà tutta la produzione e la vendita di pubblicità classificata e ROP (display) in lingua inglese e cinese di SCMP. Il sistema prevede circa 100 postazioni e sarà utilizzato per produrre pubblicità su tutte le testate pubblicate da SCMP, editore leader ad Hong Kong per i quotidiani in lingua inglese. Oltre al software di prenotazione Sales Command con doppia lingua, il sistema include software per impaginazione classificata, per amministrazione di sistema e notifica di gestione. La nuova soluzione fornirà anche numerose interfacce verso sistemi di terza parte, compreso Oracle Financials. La società sottolinea che la soluzione Sales Command è basata su una comune architettura di database multitier Genera, che fornirà migliorate efficienze operative per SCMP. Il sistema utilizzerà comuni file server Sun, con sistema operativo Solaris e database Oracle.
Herts & Essex sceglie Prestige La società britannica Herts & Essex Newspapers (HEN) ha piazzato un ordine presso Atex Media Command (www.atexmediacommand.com) per una soluzione redazionale a 52 utenti Prestige, che sarà utilizzata per produrre quotidiani e settimanali del gruppo HEN, e per l’invio dei contenuti ai siti Web del gruppo. L’installazione principale sarà collocata nei nuovi uffici di Hertford, con postazioni remote a Hoddesdon, Harlow e a Bishop’s Stortford, che impiegheranno ciascuna PC equipaggiati con Prestige e collegati con Hertford per mezzo della rete geografica di HEN. HEN ha scelto per i server il sistema operativo Windows 2000, con i database SQL Server, mentre le postazioni di lavoro sono equipaggiate con sistema
operativo Windows XP. Atex Media Command ha recentemente messo a segno molte vendite a editori britannici di periodici e quotidiani, come Antiques Trade Gazette, Portsmouth Printing and Publishing, Express Newspapers, Reed Business Publishing, BBC Publications e McMillan Scott.
Il contratto di Metro esteso sino al 2010 Metro International S.A (“Metro”), il gruppo internazionale di free press, ha recentemente annunciato che ha prolungato il suo contratto di distribuzione con SL, l’Autorità Pubblica di Trasporto di Stoccolma, fino al 2010. L’accordo conferisce a Metro il diritto di distribuire il suo quotidiano nel sistema di trasporto pendolare di Stoccolma, utilizzato da circa 600mila pendolari al giorno. Il primo contratto è stato firmato nel 1995, quando Metro ha lanciato il suo primo quotidiano a Stoccolma. Metro è cresciuto da allora fino a diventare il quotidiano più grande di Svezia con 1,1 milioni di lettori giornalieri, di cui 716mila solo a Stoccolma. Metro è il più grande quotidiano gratuito del mondo, con 25 edizioni in 16 Paesi, in 14 lingue.
GN3 di Tera in Inghilterra e Croazia Tera Digital Publishing (www.teradp.com) ha recentemente annunciato di avere avviato l’installazione di 50 postazioni giornalistiche al Bath Chronicle, parte del gruppo britannico Bristol United Press. Il progetto include il quotidiano serale Bath Chronicle, i settimanali Somerset Standard e Somerset Guardian e i free papers Bath Times e West Wiltshire Advertiser. L’addestramento dei cronisti è iniziato il 24 marzo, ed alla fine di aprile il sistema era già in produzione. Il progetto prevede anche l’installazione del sistema presso gruppi di quotidiani e settimanali a Yeovil, Clevedon, Taunton e Wells. Il quotidiano croato Zadarski List (Zadar), di proprietà della Netcom Croazia, ha ordinato a Tera Publishing un sistema editoriale. L’accordo prevede la fornitura sia dell’hardware che del software ed. Netcom Croazia ha inoltre annunciato che l’agenzia di stampa croata Hina ha programmato di potenziare la propria installazione precedente Tera aggiornandola al più recente sistema editoriale Tera.
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South China Morning Post opta per Sales Command
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Lo spagnolo KiOSK viene lanciato a Madrid I visitatori di tutto il mondo possono ora acquistare l’ultima edizione su carta del loro quotidiano alla Feria de Madrid. Due distributori di giornali completamente automatici offrono infatti una scelta tra più di 110 testate internazionali. L’International Newspaper KiOSK, sviluppato e prodotto dalla società olandese Satellite Newspapers, stampa, a richiesta del cliente, qualsiasi quotidiano a scelta tra quelli disponibili. Gli utenti effettuano la propria scelta sul touch screen del sistema ed entro due minuti, l’ultima edizione del quotidiano scelto, stampata in formato tabloid e legata con tre graffe, esce fresca di stampa.
Il New York Times, e il Los Angeles Times annunciano un accordo di distribuzione Il New York Times e il Los Angeles Times hanno annunciato di avere siglatoun accordo di distribuzione in base al quale il Los Angeles Times, di proprietà della Tribune Publishing, inizierà la distribuzione con consegna a domicilio del New York Times a clienti della California del Sud. L’accordo di distribuzione ha avuto inizio il 10 marzo.
NYTimes.com annuncia il lancio di un canale riprogettato dedicato alle auto NYTimes.com ha recentemente annunciato il lancio di un canale Internet integrato e co- marchiato dedicato al mondo automobilistico, sul sito autos.nytimes.com. Il sito si caratterizza per offrire recensioni automobilistiche complete, un’estesa copertura di notizie e consigli ai consumatori forniti dal New York Times e da Edmunds.com, Inc., una risorsa per i consumatori on line per informazioni automobilistiche. Il sito, con 800mila pagine di tariffari e di informazioni sui modelli fornite da Edmunds.com, è riprogettato con sezioni per macchine nuove e usate,
per acquirenti e venditori, sulle revisioni delle auto e mette a disposizione un elenco nutrito di rivenditori. Un motore di ricerca permette ai consumatori di esaminare e valutare elenchi di automobili disponibili nella loro area abitativa o lavorativa. Gli acquirenti on line possono esaminare facilmente i listini forniti dal New York Times classificati per prezzo, modello, anno di fabbricazione, codice di avviamento postale. Gli utenti possono accedere a migliaia di nuove prove di automobili e collaudi dettagliati da entrambi (New York Times e Edmunds.com.). Inoltre, autos.nytimes.com fornisce ai consumatori strumenti e dati di acquisto della macchina molto dettagliati. Per questo i rivenditori, i meccanici e gli altri inserzionisti trarranno beneficio dalle opportunità di promozione e da un elenco ben fornito di veicoli. Alcuni dei partner di Edmunds.com, tra cui AutoNation e General Motors, trarranno del pari benefici anche dalle informazioni aggiuntive che sono fornite dai rivenditori.
Quark preannuncia QuarkXPress 6 Quark (www.quark.com) ha rilasciato un comunicato nel quale sostiene che gli utenti software QuarkXPress possono attendersi caratteristiche molto potenti nel nuovo QuarkXPress 6: innanzi tutto una funzionalità “undo” migliorata, anteprime di risoluzione piena e un nuovo modo per gestire progetti complessi. QuarkXPress 6 ha anche aggiunto o riorganizzato alcuni menu e comandi, per un uso più facile ed intuitivo, e nei menu di scelta rapida sono stati inclusi i comandi più utili. Un’anteprima di risoluzione piena mostra immagini alla risoluzione piena del file; a tal proposito Quark sottolinea come gli utenti possano scalare o ingrandire immagini in modo più preciso con elementi di pagina a pixelazione minima. La società sottolinea anche come queste siano solo alcune delle nuove caratteristiche di QuarkXPress 6, e che ulteriori informazioni su altri applicativi, incluso un metodo innovativo per gestire progetti complessi, saranno fornite in una serie di successivi rilasci sul suo sito web.
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Www.jobvillage.it: un osservatorio privilegiato per scoprire come cambia il mondo del lavoro
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Www.jobvillage.it: un osservatorio privilegiato per scoprire come cambia il mondo del lavoro
I siti che si occupano di lavoro si somigliano molto. Grandi vetrine per agenzie di lavoro, spazi per l’incontro tra domanda e offerta, annunci di ricerca di personale in primo piano, loghi aziendali, qualche sporadico consiglio su come presentare il proprio CV. Svolgono certamente un ruolo importante, ma sembrano dare per scontato che il mondo del lavoro sia qualcosa di deja vu, già conosciuto e definito. Jobvillage.it è invece un sito fatto da chi lavora per chi lavora: un punto di osservazione dove gli addetti al lavoro esprimono le loro opinioni senza censure. Lo consigliamo a esperti di risorse umane, dirigenti aziendali, selezionatori del personale, comunicatori, e a tutti quelli che pensano al lavoro con passione. Ognuno può trovare spunti per riflettere sulle follie e sulle distorsioni del sistema lavorativo, ma anche sulla professionalità e l’entusiasmo che muove le nostre scelte. Andrea Pugliese, Direttore Marketing di Conform S.r.l., è l’ideatore di www.jobvillage.it questo originale sito sul mondo del lavoro, che ironizza e spettegola sui dietro le quinte di candidati e selezionatori, impiegati e datori di lavoro . Gli abbiamo rivolto alcune domande per capire obiettivi e motivazioni di un sito così coraggioso. Cosa manca ai siti che si occupano di lavoro che possiamo invece trovare su Jobvillage? Jobvillage non è un sito di mediazione bensì fra chi cerca lavoro e chi lo offre bensì intende mostrare i “dietro le quinte” svelando i segreti dei selezionatori, le confessioni degli impiegati, i trabocchetti dei col-
leghi, rendendo più umano, e forse un po’ comico, un mondo che può sembrare rigido e strutturato, e quindi spaventare. Insomma, l’alleanza è possibile se il candidato e il datore di lavoro comunicano ad armi pari. Jobvillage è il primo sito che non ha pudore di parlare di un mondo verso il quale, nel passato c’è sempre stato un troppo rispetto formale e poca voglia di capire davvero. Anche studenti, disoccupati e impiegati potranno raccogliere importanti informazioni. Incentivi per mettersi in proprio, tutela del posto di lavoro e maternità, suggerimenti su come cercare o cambiare lavoro in Italia. Insomma, Jobvillage.it è un luogo di scambio, un libero mercato delle informazioni intorno al mondo del lavoro. Jobvillage, nient’altro che la verità sul mondo del lavoro: quale verità dobbiamo rivelare ad un giovane che si affaccia per la prima volta sul mercato del lavoro? Per accostarsi ad una verità bisogna essere sicuri di volerlo. Uno psicologo direbbe: non fare una domanda se non reggi la risposta. Il mondo del lavoro non è rose e fiori, bisogna essere onesti ma competitivi, disponibili ma non sciocchi, solidali con i colleghi ma anche ambiziosi. A chi si affaccia per la prima volta sul mercato del lavoro Jobvillage consiglia: prima di offrirvi per un lavoro fate una analisi di coscienza per capire esattamente cosa volete e cosa potete offrire (e siete disponibili a fare). Barare non è utile a nessuno. Al contempo, mai svendersi: competenze, qualifiche, anni di studio e di esperienze, me-
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Jobvillage.it è realizzato dalla Conform, società che da anni offre servizi specialistici alla pubblica amministrazione sui temi del lavoro, dei Servizi per l’impiego, delle professioni e dell’orientamento, dell’istruzione. Jobvillage.it si presenta come qualcosa di diverso: un “dietro le quinte” del Mondo del Lavoro, un sito dove chi lavora può esprimersi in piena libertà. Si parla schiettamente, si ride quando si può, si riflette su di un mondo in continuo cambiamento.
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ni, dell’orientamento, della formazione professionale e dell’istruzione. I contenuti divulgativi, nascono invece dalla forte vocazione del sito a creare una community: da essa provengono gli articoli più interessanti; sono le storie di chi ha vissuto esperienze difficili e insolite, chi ha seguito un corso di formazione che gli ha tolto denaro e professionalità, chi ha cambiato mestiere a 50 anni, chi si è messo in proprio e ha vinto la sua scommessa.
ritano riconoscimento. Insomma, il candidato è il censore ultimo di ogni proposta di lavoro. Il sito non è organizzato come la maggior parte dei siti che si occupano di lavoro e che hanno un’area utenti e una dedicata alle imprese. Qui i contenuti possono essere distinti in informativi e di intrattenimento: i primi si basano sull’attività di ricerca e documentazione della azienda proprietaria del sito, Conform S.r.l. società leader nella fornitura di servizi specialistici e contenuti sui temi dei Servizi per l’impiego, delle politiche sociali, delle professio-
Quali sono le rubriche più “cliccate” dagli utenti? Gola Profonda è senz’altro la più cliccata, i nostri utenti amano i pettegolezzi della vita lavorativa. Ma La Signora, la nostra editorialista, ha un bel da fare tra i consigli di Bon Ton e il suo Confessionale. Molto frequentata è anche la parte più seria del sito che in Istruzioni per l’Uso fornisce informazioni su come cambiare lavora, sui contratti, sugli indirizzi di aziende di prestigio a cui mandare il curriculum. Ma la novità di Jobvillage.it è soprattutto il linguaggio. La dimostrazione che si può parlare di lavoro senza essere noiosamente aziendali, troppo tecnici o troppo seri. Jobvillage.it è infatti ironico e un po’ irriverente già dal titolo delle sue rubriche: per esempio Mi vendo, dedicata alla costruzione di un buon colloquio di lavoro, la conquista di un cliente, passando per riunioni aziendali e briefing informali; Gola Profonda, spazio per dire tutta la verità, nient’altro che la verità, ovvero pagine pronte con la vostra opinione sul futuro del mercato del lavoro, informazioni sulle novità
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Www.jobvillage.it: un osservatorio privilegiato per scoprire come cambia il mondo del lavoro
TecnoMedia
BUSINESS
@Internet
Come mai avete scelto per il sito una veste così “retrò” per trattare argomenti tanto attuali? I siti ‘gridati’ hanno spesso poco da dire; le animazioni in Flash nascondono spesso il vuoto spinto, come certi varietà televisivi. Abbiamo preferito far parlare i contenuti che, riteniamo, dovrebbero essere l’unica ragione per frequentare Job Village. Il sito è animato dalla Signora, un simpatico personaggio pronto a dispensare consigli sulle migliori ricette per la dieta in ufficio e le relazioni clandestine consumate tra gli scaffali dell’archivio. Chi è veramente “la Signora”, il personaggio che anima il sito e risolve questioni “di cuore e di lavoro”? Sì, non solo anima il sito ma è l’anima del sito. Lei è tutti noi che ci lavoriamo, ma in più sa ancora sognare. A volte è un pensionato saggio altre una donna navigata, onesta ma che non si fa truffare, sa ascol-
tare ma non ha tempo da perdere. Arriva ovunque e sa tutto e di tutti... Ma sul sito sono anche presenti sondaggi esclusivi, strategie per fare carriera, opportunità formative e un ricco database che racconta professioni e mestieri della old e new economy. Periodicamente Jobvillage lancia sondaggi on line piuttosto curiosi, quali sono i risultati della vostra ultima indagine? Nel primo, esclusivo sondaggio di Job Village come vengono usati il bagno e il telefono in ufficio e perché le donne non sono nelle stanze dei bottoni? abbiamo chiesto a un panel di 150 persone tra i 25 e i 45 anni di raccontarci come si comportano nell’orario di ufficio. Abbiamo scoperto che la prima sottocomunità dei Villager sembra essere costituita da donne che dopo essersi rifatte il trucco chiamano il partner perché, anche se siamo nel terzo millennio, possono dirigere solo il proprio compagno. Molto interessanti sono anche i risultati del sondaggio ancora online. Abbiamo chiesto ai nostri lettori se sono mai stati raccomandati per un lavoro. Quasi il 40% ha risposto ...ogni volta che ho potuto!
Lavoro on line
adottate per le selezione del personale, scoop e gossip aziendali; Delatori, rubrica dedicata a chi vuole immaginare il lavoro che desidera e descrivere liberamente quello che ha.
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Lo Scaffale “Lo Scaffale” presenta i libri più importanti dedicati all’ industria editoriale, con particolare riguardo al settore della stampa, ai “new media”, all’universo emergente della comunicazione elettronica e digitale, allo sviluppo ed all’impiego delle tecnologie informatiche nell’industria grafica ed alle più moderne tecniche manageriali che possono trovare applicazione nell’industria della comunicazione. Una grande biblioteca di saggi, monografie, manuali tecnici e testi di management, una galleria di idee che invitano alla conoscenza ed alla riflessione.
LO SCAFFALE
L’arte di realizzare siti Web Tutto ciò che occorre sapere - dal progetto iniziale alla gestione dei contenuti - per produrre siti di qualità
Sofia Postai
IL MESTIERE DEL WEB. MANUALE DI SOPRAVVIVENZA PER WEB DESIGNER E COMMITTENTI Hops Libri, Milano 2003, pp. 246, 19,90
Tutti apprezziamo i siti belli, veloci da navigare, semplici e gradevoli da usare, compatibili e accessibili. Eppure sono pochi i siti in cui, come utenti, ci muoviamo veramente a nostro agio. Anche dietro al sito più semplice si nascondono estreme complessità nella sua progettazione e realizzazione. Un sito web è infatti come un organismo vivo, in crescita continua, composto da migliala di piccole decisioni e da centinaia di compromessi tra esigenze diverse. Dopo il fortunato Siti che funzionano, Sofia Postai torna ad affrontare alcune delle problematiche con cui ogni giorno progettisti e committenti devono “fare i conti”. In questo libro si cercano di delineare i diversi ambiti decisionali che accompagnano la nascita e l’evoluzione di un progetto e ne determinano in buona sostanza la qualità finale. Evitando di perdersi in tecnicismi e non limitandosi ai soli aspetti creativi, II mestiere del Web spiega in modo concreto come seguire (che vi troviate da una o dall’altra parte della barricata), un progetto dal briefing e dall’offerta, sino alla pubblicazione e alla manutenzione successiva, senza mai perdere di vista gli utente finali e la loro user experience. Sofia Postai, autrice di Siti che funzionano (Hops Libri, 2001) ha lavorato a lungo nell’advertising e nella comunicazione. Ha pubblicato il suo primo sito nel 1996, e sua è l’interfaccia del primo sistema di e-vote europeo. Attualmente è uno dei web designer più co-
nosciuti della comunità internet italiana. La sua agency Vocabola LAB (www.vocabola.com) ha sede a Venezia e clienti in tutta Italia. Per ulteriori informazioni, visitate il sito http:// www.ilmestieredelweb.it. Le nuove professioni nate con il Web Come orientarsi tra le mille competenze tecniche richieste da un mondo in continua e frenetica evoluzione
Rosanna Santonocito
WEBCAREERS. IL MERCATO, LE PROFESSIONI, I PROFILI MICROSOFT Egea, Milano 2002, pp. 132, 9,90
Internet ha trasformato il mercato del lavoro. Recenti studi e monitoraggi ribadiscono la forza e la vitalità della Rete e l’attualità del problema dello skill shortage, cioè la difficoltà, per le aziende, di trovare quei profili specialistici di cui hanno bisogno per dare vita e gestire le attività legate all’Information & Communication Technology. Dopo aver analizzato puntualmente il mercato del lavoro nella Net Economy, l’Autore individua le diverse figure professionali, con competenze specifiche indispensabili, non sempre facilmente disponibili sul mercato. Area per area (tecnologica, content & community, internet marketing e commerciale, elearning) vengono evidenziate le mansioni, le competenze, il percorso formativo e la retribuzione di ogni professione. Un’intera se zione è dedicata ai profili Microsoft: dopo una breve descrizione, per ciascun profilo sono riportati i prerequisiti, gli esami di certificazione Microsoft Certified Professional, il percorso di crescita, le attività pro fessionali proprie e le opportunità di lavoro e di carriera. Chiude questa guida pratica e di facile lettura, de-
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dicata ai giovani che desiderano operare in questo settore in continua evoluzione, una serie di testimonianze di protagonisti. Rosanna Santonocito è giornalista del Sole 24 Ore; si occupa di job creation, di imprenditorialità giovanile e di nuove tecnologie in azienda. Validità a norma di legge dei documenti informatici Un esame accurato dei numerosi problemi giuridici e tecnologici legati alla produzione di documenti informatici provvisti di valore legale Manlio Cammarata, Enrico Maccarone
LA FIRMA DIGITALE SICURA. IL DOCUMENTO INFORMATICO NELL’ORDINAMENTO ITALIANO Giuffré, Milano 2003, pp.300, 20,00
In Italia il documento informatico sottoscritto con la firma digitale è formalmente “valido e rilevante a tutti gli effetti di legge” dal 1997. Ma solo nel 2001 sono apparse le prime applicazioni operative, in vista dell’obbligo dell’invio telematico degli atti societari ai registri camerali. Questo libro tratta gli aspetti normativi della firma digitale “qualificata” con gli indispensabili collegamenti agli aspetti tecnologici. Senza addentrarsi in tecnicismi che potrebbero non interessare gli operatori del diritto, gli autori esaminano con occhio critico i non pochi problemi giuridici e operativi legati all’introduzione del nuovo strumento. Un approccio siste-
matico a tutto campo, che pone la firma digitale in relazione con le sue effettive applicazioni, dai collegamenti in rete delle pubbliche amministrazioni al protocollo informatico, dalla carta d identità elettronica al cosiddetto “processo telematico”, fino alla contrattazione tra i privati e all’attività notarile. Senza dimenticare le “firme elettroniche”, previste da una direttiva europea del 1999 e recepite nel nostro ordinamento all’inizio del 2002, generando però una serie di problemi di coerenza normativa e anche di ordine pratico. Manlio Cammarata, giornalista e consulente in diritto delle tecnologie dell’informazione, ha fatto le prime esperienze con l’informatica alla fine degli anni ’70. Dal 1997 ha fondato e dirige la rivista telematica InterLex, la prima in Italia a seguire sistematicamente le questioni della protezione dei dati personali, del diritto d’autore nell’era del digitale e in generale della regolamentazione delle telecomunicazioni e dell’Internet. Enrico Maccarone, notaio, ha collaborato alla redazione della prima bozza di disegno di legge su documento informatico e firma digitale, pubblicata nel settembre del ’96 dall’Autorità per l’informatica nella pubblica amministrazione. Per conto del Consiglio nazionale del notariato ha partecipato a numerose commissioni, sia nazionali sia internazionali, sul tema della contrattazione telematica. Attualmente rappresenta per delega il Ministro degli affari regionali nel Comitato permanente per l’innovazione e le tecnologie. È docente di informatica giuridica presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Palermo.
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Al The Bullettin arrivano il CTP termico e la retinatura Staccato di Creo Lo storico quotidiano The Bullettin – fondato nel vantaggio per noi. Il punto è preciso e nitido e non 1903 ed edito a Bend in Oregon – ha una circolazio- ha aloni. Questa è stata la ragione principale che mi ne giornaliera di 30mila copie. Il suo attivo centro ha fatto scegliere per il sistema termico. Non ho mai stampa produce anche due settimanali, The Redmond visto una tale nitidezza in nessun sistema a luce visiSpokesman e Burns Times Herald, oltre a shopper, bile”. Con il CTP i numeri hanno opuscoli per le vendite immoun senso. “Quando ho raffronbiliari e innumerevoli altri latato il costo dei materiali CTP vori commerciali e libri. con il costo dei materiali legaUn mese dopo la sostituzioti alla pellicola, ho immaginane del vecchio sistema analoto che avrei realizzato un rigico con un CTP Creo Creo Italia S.r.l. sparmio di circa $1,59 per lastra. ProduTrendsetter NEWS 70, The Bullettin usciPisa 250 ciamo circa 4200 lastre al mese qui, e va già con una produzione al 100% in 20099 Via Sesto San Giovanni quindi si tratta di un bel risparmio”. CTP. Due mesi più tardi The Bullettin e Milano Tel: +39 02 262 59 77 Il sistema ha funzionato molto bene e due altri giornali venivano stampati inteFax: +39 02 262 59 229 i risparmi nel costo del lavoro sono stati ramente con la retinatura molto più grandi di quanto previsto. Al Staccato 25 micron. Il ri- The Bullettin nessuno è mai stato licenziato a causa sultato è stato così sor- della tecnologia. Semplicemente si è riuscito a fare prendente che ora il centro stampa sta programman- di più con lo stesso numero di persone e con un lido di utilizzare Staccato anche sui lavori commer- vello di qualità più ciali. alto. A titolo di esem“Scegliere il CTP Creo è stata un’ottima decisio- pio Greening fa notane. La qualità ha soddisfatto le nostre aspettative al re che ora è sufficienpari della velocità. Stiamo realizzando il nostro ROI te una persona per turcon questo investimento” ha affermato Mike no anziché le due o Greening, Direttore di Produzione al The Bullettin. più persone richieste “La nostra prima fotounità è stata un Dolev 400. Si per il sistema tradiziotrattava di una macchina onesta, che forniva un’otti- nale. ma qualità” ha proseguito Greening. “Ma ho tenuto Prima della consegna del nuovo sistema, vi è stad’occhio il CTP per un po’ di tempo. Creo era pre- ta un po’ di trepidazione da parte degli operatori adsente a molte delle fiere detti alla stampa di The Bullettin. “C’era un po’ di che frequentavo e quan- paura. Nessuno dei nostri ragazzi aveva la benché do ho visto la tecnologia minima esperienza di computer” ha ammette di esposizione termica Greening. “Ma siamo riusciti a fornire un training SQUAREspot® ho pen- adeguato a tutte le persone. E non solo hanno impasato che sarebbe stato un rato il procedimento, ma hanno capito perché lo uti-
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lizziamo”. La capacità del Trendsetter NEWS 70 di esporre circa 70 lastre/ora ha permesso di allungare i tempi di chiusura del giornale. Questo significa poter far fronte alle modifiche o alle aggiunte dell’ultimo minuto, così come ai cicli di lavorazione più rapidi per i lavori commerciali. Confida Greening “alcuni tipi di lavoro vengono eseguiti già lo stesso giorno di arrivo”. Staccato fornisce nitidezza e dettaglio. “Dopo aver introdotto il CTP ho sentito alcuni commenti dei nostri pubblicitari su quanto alta fosse la qualità di stampa. Il caporedattore e tutti i redattori del giornale erano sbalorditi. E la maggior parte di loro non sapeva ancora che avevamo adottato un nuovo sistema” racconta Greening. “Dettaglio e nitidezza sono probabilmente le cose più evidenti. Le linee diagonali non mostrano interruzioni grazie alla retinatura Staccato 25 micron.
L’effetto si nota meglio nelle forature in inversione di fondo, specialmente nelle foto con dettagli fini e grafici. Si possono vedere chiaramente cose che non si potevano vedere prima. Senza dubbio Staccato ci dà un vantaggio competitivo”. Un altro beneficio che Greening riconosce a Staccato è il fatto che, quando l’inchiostro si asciuga, il colore non cambia molto come avviene invece con la retinatura tradizionale AM. “Abbiamo eseguito delle misurazioni e dei test con il fornitore di inchiostri e abbiamo constatato che c’era solo l’1% di dryback”. La retinatura Staccato sarà inserita nelle nuove opportunità di business del giornale dell’Oregon. “Stiamo già stampando lavori su carta da giornale che altri giornali della zona non riescono a fare” conclude Greening. Insomma per The Bullettin Staccato è un forte strumento di vendita che consentirà al quotidiano di acquisire nuovi potenziali clienti.
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Da Agfa è in arrivo la versione 3.0 di IntelliTune, il software per l’elaborazione intelligente delle immagini
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IntelliTune 3.0 offre agli utenti risultati ineguagliati e un’effettiva automazione dei processi E’ con grande soddisfazione che Agfa ha annun- magini e di mantenere l’uniformità grazie alla gestiociato il lancio di IntelliTune 3.0, una soluzione per ne del colore” ha dichiarato Shelley Di Blasio, diretl’analisi e la regolazione dei dati immagine destinata tore prestampa presso The Daily Gazette di alla produzione dei giornali. Schenectady, New York (tiraIntelliTune consente agli editura giornaliera 52.617 copie; tori di standardizzare ed autiratura domenicale: 54.671 mentare la qualità delle imcopie). “Con IntelliTune, la magini in maniera automatiregolazione dei toni non proAGFA GEVAERT S.p.a. ca. Con IntelliTune infatti, gli cede più per tentativi, e non Divisione Graphic Systems esperti di Photoshop possono conci sono sorprese al momento delVia Grosio 10/4 - 20151 Milano Tel. 02.3074.220 Fax 02.3074429 centrarsi sul lavoro creativo necessal’uscita in stampa. IntelliTune ci perhttp://www.agfahome.com rio per valorizzare le immagini realizmette quindi di produrre immagini di zate. alta qualità senza preoccuparci delle scadenze”. L’esclusiva tecnologia MDP (Multi-Dimensional Processing) di Agfa analizza automaticamente e in Le funzionalità di IntelliTune 3.0 modo intelligente le caratteristiche tonali, cromatiche e spaziali di ogni immagine, quindi calcola e applica * AutoTone: aggiunge il contrasto alle alte luci senle correzioni necessarie per ottenere una riproduzione za alterare il bilanciamento complessivo tonale e ottimale. Il risultato di questa elaborazione intelligen- cromatico. te delle singole immagini è un’affidabilità decisamen* Incarnati migliorati: una funzione Variable Skin te superiore a quella della “elaborazione in batch cie- Target (Obiettivo pelle variabile) consente di regolare ca”, ottenuta mediante le semplici impostazioni di hot gli incarnati secondo preferenza. folder. * La funzione di nitidezza avanzata compensa in A partire dai preziosi contributi forniti dagli utenti modo intelligente la nitidezza applicata precedentedi IntelliTune 2.0, Agfa ha integrato nuove funziona- mente e mantiene l’integrità degli incarnati. lità, come un’intuitiva interfaccia utente a icone, la * La funzione di eliminazione dei rumori è stata deretinatura automatica, e funzioni di modifica migliorata per correggere gli elementi spuri tipici dei interattiva, che facilitano l’apprendimento del software negativi originali e dei file provenienti da fotocamere e ne rendono più produttivo l’impiego. digitali. Professionisti del settore della produzione di quo* La funzione di modifica interattiva permette di tidiani in tutto il mondo sostengono che IntelliTune risparmiare tempo non dovendo passare a Photoshop consente di migliorare notevolmente l’aspetto del pro- per la modifica delle immagini di tipo standard. * Elaborazione automatica dei PDF (ultimo trimedotto finale. “IntelliTune ci ha consentito di migliorare le im- stre del 2003).
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EidosMedia e GammaSite hanno annunciato un stri clienti, in particolare in termini di organizzazione accordo strategico, mirato ad integrare GammaWare, ed efficienza del processo di creazione dei contenuti la soluzione di categorizzazione automatica di redazionale, consentendo ai giornalisti un facile acGammaSite, nella piattaforma edicesso alle informazioni e permettoriale e di gestione dei contenuti tendo loro di concentrarsi sulla Méthode di EidosMedia. creazione dei contenuti” ha spieCompletamente integrato algato Gabriella Franzini, General l’interno dell’ambiente editoriale Manager di EidosMedia. EidosMedia S.r.l. cross-media Méthode, GammaWare Alon Men, Vice Presidente Viale Legioni Romane, 43 consente la categorizzazione automaBusiness Development di 20147 Milano tica dei contenuti redazionali, fornen- tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 GammaSite, ha aggiunto: “L’approcwww.eidosmedia.it do agli utenti una valida alternativa alla cio di EidosMedia a ricercare sul merinfo@eidosmedia.com classificazione manuale, molto onerosa in cato le tecnologie più innovative da intetermini di tempo. grare nella propria piattaforma Méthode, ha condotto La tecnologia di categorizzazione di GammaSite, alla scelta di GammaWare quale componente di classviluppata da specialisti di machine-learning, utilizza sificazione automatica per Méthode. Insieme le nostre algoritmi molto avanzati per associare ai documenti tecnologie forniscono una soluzione completa ed categorie, sottocategorie, parole chiave e sommari di- innovativa al mondo editoriale, in grado di favorire lo pendenti dal contesto. sviluppo di nuovi prodotti e servizi a partire da inforLa complessità del modello statistico adottato con- mazioni classificate in modo completo.” sente di ottenere risultati estremamente precisi utilizGammaSite è una delle aziende più all’avanguarzando solo un numero minimo di documenti di base, dia nello sviluppo di soluzioni per la categorizzazione necessari all’addestramento del motore. Senza alcun automatica dei testi. Tali soluzioni sono oggi utilizzadubbio, queste caratteristiche di GammaWare consen- te principalmente da grandi aziende editoriali e da ortono di complementare e fornire valore aggiunto al ganismi governativi. Gammasite è stata fondata da un sistema editoriale Méthode. gruppo di imprenditori e specialisti nel Machine L’integrazione GammaWare-Méthode risolverà i Learning provenienti da TECHNION (L’Istituto Tecreali problemi di quelle società che gestiscono quoti- nologico Israeliano), dall’Università di Toronto, di Tel dianamente volumi elevati di contenuti – in particolar Aviv e dall’Università Ebraica. GammaSite annovera modo, delle società editoriali che hanno necessità di fra i suoi clienti e partners società quali Fujitsu, UK associare metadati completi alle notizie per poterle Foreign & Commonwealth Office, Reed Business archiviare correttamente ed eventualmente riutilizzare Information, The Daily Telegraph e Associated New in seguito. Senza dubbio, società quali gli editori di Media. quotidiani e riviste otterranno incrementi significativi La soluzione Méthode è stata adottata, fra gli altri, di produttività attraverso la classificazione automati- da organizzazioni come il Financial Times nel Regno ca dei loro contenuti redazionali. Unito, Il Sole 24 Ore, RCS, AdnKronos, Il Cittadino “Siamo convinti che l’integrazione di GammaWare (di Lodi), L’ Eco di Bergamo in Italia e dal gruppo all’interno di Méthode fornirà vantaggi chiave ai no- Correo in Spagna.
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EidosMedia Méthode si integra con la soluzione di categorizzazione automatica di GammaSite
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Con la rotativa Mainstream 80 Heidelberg conquista editori e stampatori di giornali francesi Continuano senza sosta i successi commerciali circonferenza, doppia larghezza). La esclusiva tecnodella Mainstream 80 presso gli editori e stampatori di logia basata si cilindri gapless, denominata Sunday, quotidiani in Francia. Nove linee già vendute, due per- ha eliminato le vibrazioni create dalle giunture dei trafettamente funzionanti e le altre in corso di consegna dizionali cilindri in caucciù e consente una stampa in ed installazione sono un eccellente biglietto da visita alta qualità ad elevate velocità di produzione – fino ad per la Heidelberg nell’industria dei quotidiani. Ed in 80.000 copie/ora. “Il formato 1x4 ci consentirà di ridurre in modo considerevole i effetti la Mainstream 80, che tempi di cambio edizione grazie estende ai giornali i benefici deal ridotto numero di lastre che rivanti dalla tecnologia Sunday devono essere cambiate” contiper la stampa in alta qualità e a nua Christian Merger, con il rivelocità elevatissime sperimentati sultato di abbattere questo intercon successo nell’industria comvallo di tempo – stimato ad oltre merciale, sembra fatta apposta per il 40% nell’attuale flusso di lavosoddisfare le richieste di un merro – al di sotto del 30%, senza cato dove prevale l’esigenza di Heidelberger Druckmaschinen AG contare la ulteriore riduzione dei produrre molti edizioni in alti voKurfürsten-Anlage 52-60 tempi di produzione dovuti alla lumi e con foliazioni non eccezio69115 Heidelberg-Germany velocità della macchina. Entrambe nalmente elevate. Phone: +49-6221-92-00 la macchine installate avranno la Fax: +49-6221-92-6999 medesima configurazione di 7 banIl Dauphiné Libéré www.heidelberg.com de, 7 svolgibobine automatici Contiweb FD, una piega di uscita e 31 Il Dauphiné Libéré sarà stampato Macchingraf Spa Via Trento, 61 sistemi di inchiostrazione. Queste uninello stabilimento di Grenoble su due 20021 Ospiate di Bollate (MI) tà stamperanno un massimo di 56 paginuove Mainstream 80 a partire dalla Tel. 02/35003.1 ne, venti delle quali a colori, oppure 48 fine del 2004. La testata, di proprietà Fax. 02/35003304 pagine di foliazione massima con 24 in della holding Delaroche che controlla la www.macchingraf.it quadricromia. Potranno produrre simultadivisione Rhône-Alpes-Bourgogne di neamente tre segnature separate. Socpress (Le Dauphiné Libéré, Le Progrès Grazie al formato 1x4 la Mainstream richiede solo de Lyon, il Journaux de Saône et Loire e Le Bien Public) ha una diffusione di circa 300.000 copie e vie- metà delle lastre impiegate da una macchina di 16 pane distribuito in 22 diverse edizioni all’interno di nove gine a doppia circonferenza e doppia larghezza, una “dipartimenti” nelle regioni francese Rhône-Alpes, in soluzione che ridurrà drasticamente i costi sui mateProvenza ed in Costa Azzurra. La scelta di introdurre riali di consumo, ridurrà gli investimenti in CtP ed il le Mainstream 80 nello stabilimento di Veurey Voroize, tempo necessario alla produzione ed al cambio delle nei dintorni di Grenoble, nasce dalla richiesta di avere lastre per tutte e 22 le edizioni prodotte ogni notte. a disposizione “il massimo della flessibilità, maggior possibilità di stampare a colori e minori costi di pro- Le Progrès de Lyon duzione” secondo Christian Merger, direttore tecnico del giornale transalpino. Anche il quotidiano Le Progrès de Lyon, dello stesPresentata nel maggio del 2000, la Mainstream è so gruppo editoriale facente capo alla Holding una macchina a otto pagine in formato 1x4 (singola Delaroche, ha deciso di investire in tre nuove linee
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Heidelberg struite inteMainstream ramente nel80. Due rolo stabilitative con mento Heiun totale di delberg di 64 coppie di stampa saranno installate nello stabili- Montataire, alle porte di Parigi. mento di Chassieu, mentre una terza rotativa con 26 coppie di stampa è prevista per lo stabilimento di Saint- La Dépêche du Midi Etienne. Il quotidiano lionese ha una diffusione di circa Il Gruppo La Dépêche du Midi, editore francese di 300.000 copie nella regione Rhone-Alpes. La Holding giornali con un giro di affari di 152 milioni di Euro Delaroche fa parte del all’anno, installerà due gruppo editoriale Hernuove rotative Mainsant, il più grande in stream 80 per la produFrancia, che controlla olzione del quotidiano leatre il 20% del mercato der del Gruppo e delle dei quotidiani e possiede altre cinque testate regiocirca 80 testate fra quonali, fra le quali Le Petit tidiani e periodici in Bleu d’Agen, e la NouFrancia ed in Belgio, fra velle République des i quali il giornale a tiraPyrénées, oltre ai giornatura nazionale Le Figaro. li gratuiti come Publi In Chassieu , le due Toulouse – 300.000 coMainstream avranno una pie di diffusione – e il identica configurazione settimanale regionale Le di 8 bande, quattro torri, Midi Olympique. 34 coppie di stampa e Il quotidiano leader quattro coni. Saranno del Gruppo di Toulouse equipaggiate con la ha una tiratura media di 250.000 copie, e la scelpiegatrice JF-255 ed otto ta di utilizzare in producambiabobine Contiweb zione le due Mainstream FD. Le due unità potranfa parte di un progetto no stampare fino a 64 papiù ambizioso che mira gine, delle quali 24 in full a posizionare il gruppo color. come il principale stamLa Mainstream di patore per il sud della Saint-Etienne stamperà Francia. Le macchine in fino a 48 pagine, delle La tecnologia gapless è essenziale per via di installazione dalla quali 16 a coloori, otto in stampare giornali di qualità in alta velocità fine del 2002 allo stabidue colori e 24 in nero. limento de La Dépêche La configurazione includerà tre torri, sei bande, 26 coppie di stampa e sei du Midi hanno una identica configurazione, con quatcambiabobine Contiweb FD. Le rotative per Le Progrès tro torri, 32 inchiostratori, 7 Contiweb FD ed una piesaranno consegnate alla fine del 2003 e e saranno co- ga JF-255.
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Agfa lancia la versione 5.1 di Ad Manager V
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Il sistema di produzione e monitoraggio della pubblicità tabellare offre nuove funzionalità Aria nuova per la pubblicità tabellare: Agfa ha an- possibilità di collegarsi al giornale, dove possono esanunciato infatti il lancio dell’ultima versione di Ad minare le inserzioni pubblicitarie. Le inserzioni apManager V, un sistema completo di produzione e provate possono quindi essere inoltrate automaticamonitoraggio della pubblicità tabellare estremamen- mente al sistema di impaginazione. Le modifiche possono essere estratte dalla te flessibile e personalizzato, visualizzazione su Internet e grazie al quale è possibile inviate alla cartella di docucreare e gestire senza diffimentazione relativa all’insercoltà le inserzioni pubblicitaAGFA GEVAERT S.p.a. zione. Il database registra la rie. La nuova versione di Ad Divisione Graphic Systems cronologia delle operazioni di Manager 5.1 è dotata di nuove Via Grosio 10/4 - 20151 Milano visualizzazione e correzione effettuafunzionalità e supporta un numero Tel. 02.3074.220 Fax 02.3074429 te in rete. maggiore di applicazioni e sistemi opehttp://www.agfahome.com Flusso di lavoro PDF - Ad Manarativi client. Nella versione 5.1 di Ad Manager è infatti pre- ger V è in grado di integrare un flusso di lavoro PDF. sente AdSuite, l’ultimissima applicazione client. Il sistema è in grado di ricevere PDF e file che verAdSuite offre numerose funzionalità per la pubblici- ranno utilizzati per la costruzione delle inserzioni. Ad tà tabellare: dalla costruzione delle inserzioni pub- Manager V è anche in grado di creare file di inserzioblicitarie, alla generazione di prove sul Web, al ni in formato PDF per l’uscita, l’invio al sistema di monitoraggio della pubblicazione delle inserzioni (sia impaginazione e/o ad altre destinazioni. Integrazione del software di preflight - Ad Magenerale sia riferito alle singole pubblicità), alla generazione di rapporti cronologici oppure on-line. Al nager V può anche essere integrato con il software di pari dei client Ad Manager esistenti, AdSuite offre preflight PreCheck di Agfa, per garantire l’invio delfunzioni di costruzione e monitoraggio delle inser- le inserzioni alla pagina impaginata. In questo flusso zioni centralizzate o da postazioni remote, in modo di lavoro automatizzato, le inserzioni saranno conda poter rispettare le scadenze avvicinando lo svolgi- trollate dal software RIP PreCheck. Per eliminare problemi in uscita all’ultimo minuto, questa procemento dell’operazione all’inserzionista. Ad Manager V presenta molti vantaggi per la pro- dura di preflight automatizzato viene eseguita noteduzione e il monitoraggio della pubblicità tabellare. volmente in anticipo rispetto alle scadenze di Fra le prerogative dell’ultima versione del software, impaginazione. è importante sottolineare l’invio di prove via Internet, il flusso di lavoro in formato PDF e l’integrazione Supporto di applicazioni di terzi con il software di preflight di Agfa. Invio di prove via Internet - Ad Manager V preLa nuova versione supporta le ultime versioni delle vede la possibilità di inviare le prove delle inserzioni applicazioni per la costruzione di annunci pubblicivia Internet. La funzione Web Proofing permette agli tari prodotte da terzi: da QuarkXPress 5.0.1 a operatori di creare una versione PDF dell’inserzione InDesign 2.0.1 e Multi-Ad Creator 6.5.3. Il nuovo per mezzo del client fornito. Utilizzando un browser, Ad Manager V supporta inoltre applicazioni precel’inserzionista o il personale vendite interno hanno la denti come Creator Classic, Creator 2 e QuarkXPress
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4.11. Nella versione 5.1 di Ad Manager V, è stata potenziata la funzione di creazione di rapporti cronologici e on-line. I clienti hanno a disposizione dei modelli in base ai quali generare rapporti personalizzati organizzati per visualizzazione, uscita e/o esportazione. Alcuni di questi modelli di rapporto sono strutturati in base ai seguenti criteri: Vendite, Inserzioni speciali, Inserzionista e Utente. I rapporti utilizzano il database relazionale del sistema per generare rapidamente il rapporto desiderato. Ad Manager V prevede inoltre la possibilità di recuperare e prelevare inserzioni pubblicitarie dal database di un archivio secondario. In questo modo si risparmiano tempo e risorse preziose nelle operazioni di produzione della pubblicità tabellare. Alta compatibilità con i sistemi operativi Ad Manager 5.1 supporta ora i sistemi operativi Macintosh OS X, Macintosh OS 9 e Windows. Grazie al supporto dei sistemi operativi OS X e OS 9 in uno stesso sistema, i clienti possono trasferire le stazioni di costruzione delle inserzioni e gli utenti nell’ambiente del nuovo sistema operativo al ritmo che gli è più congeniale. Boom delle vendite di Ad Manager La risposta dei clienti ha sancito il successo di Ad
Manager V. Fra i produttori di giornali che hanno recentemente acquistato e installato Ad Manager V vi sono The Press-Enterprise di Riverside, California; The Advertiser di Honolulu, Hawaii; The Star di Indianapolis, Indiana; The Courier-Journal di Louisville, Kentucky; la Newspaper Agency Corporation of Salt Lake City, Utah; The Times di Contra Costa, California, e The Journal Star di Peoria, Illinois. The Courier-Journal di Louisville, Kentucky (tiratura giornaliera: 170mila copie; tiratura domenicale: 287mila copie) utilizza Ad Manager dal 1999. “Apprezzo particolarmente le funzioni di esame della fase di pubblicazione e di monitoraggio. Grazie a queste due funzioni siamo riusciti a semplificare enormemente la produzione notturna” ha dichiarato Jim Hines, responsabile delle tecnologie per il settore pubblicitario. “Prima di installare Ad Manager V non eravamo in grado di monitorare in modo efficace la produttività di un operatore pubblicitario, mentre ora siamo in grado di farlo” ha affermato Cliff Ito, responsabile delle immagini pubblicitario presso The Advertiser, Honolulu, Hawaii (tiratura giornaliera: 147.714 copie; tiratura domenicale: 169.998 copie). “Utilizziamo regolarmente un rapporto che indica il numero di inserzioni completate da ciascun operatore e il tempo impiegato. Questa funzionalità si è rivelata un efficace strumento per la gestione del personale, dotato di competenze diversificate”.
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La spagnola Rotimprés acquisisce 3 CTP Trendsetter NEWS di Creo Rotimprés Impressions Rotatives Offset S.A. è uno il flusso di lavoro PDF Prinergy” ha affermato Pere degli stampatori offset in rotativa più grandi della Spa- Boada Salinas, Direttore Tecnico di Rotimprés. “Stagna, con 95 dipendenti che lavorano 24 ore al giorno vamo cercando un flusso di lavoro affidabile con un su impianti funzionanti in continuo. La società è stata output di alta qualità basato sul PDF, dato che questo fondata nel 1981 per stampare il giornale regionale El formato sta diventando lo standard nella maggior parte delle aziende del nostro setPunt. Oggi Rotimprés stampa tore industriale. Stavamo ceruna serie di giornali quotidiani cando di passare al PDF perché e settimanali e sta costruendo è altamente affidabile, indipenuna rete di clientela in espandente dalla piattaforma utilizzasione per i lavori commerciali. ta ed è leggero in termini di peso I prodotti commerciali includodel file. Tutto sta ad indicare che no libri, riviste, cataloghi e Creo Italia S.r.l. il PDF rappresenti il presente e il futuro depliant pubblicitari. Dal settembre 2001 Via Pisa 250 delle arti grafiche”. Rotimprés dispone di due sistemi CTP ter20099 Sesto San Giovanni Rotimprés ha analizzato e testato un mici Trendsetter NEWS con la soluzione Milano certo numero di flussi di lavoro prima di per flusso di lavoro Prinergy Connect. Alla Tel: +39 02 262 59 77 fine dell’anno scorso Rotimprés ha scelto Fax: +39 02 262 59 229 decidere per la tecnologia Creo. “La scelta è caduta su Prinergy perché è un flusso di la retinatura Staccato e ha installato il terzo CTP Trendsetter NEWS 70. Conosciuto in tutta la lavoro stabile e offre una totale automazione del proSpagna e in Francia per il servizio impeccabile, l’alta cesso senza perdita di qualità. Prinergy ha dimostrato qualità di stampa e i prezzi competitivi, Rotimprés di saper soddisfare, ma anche di andare oltre le nostre fornisce soluzioni globali con una gamma completa di aspettative: é il flusso di lavoro di cui abbiamo bisoservizi di prestampa, stampa e finitura eseguiti tutti gno. Ha dimostrato di essere un flusso di lavoro di alta qualità preciso e affidabile, che copre tutte le necessinello stesso stabilimento. “Quello che ci ha convinti a scegliere Creo è stato tà dei nostri lavori di stampa commerciale, e di saper fornire la flessibilità e l’automazione necessarie per la nostra produzione di quotidiani. La standardizzazione di diversi output su piattaforme diverse (CTP, prove colore, ecc.) è garantita grazie all’utilizzo di un unico RIP per uscite diverse. Il flusso di lavoro basato su PDF semplifica e standardizza i nostri processi di produzione. Inoltre è molto intuitivo, cosa che consente ai nuovi utilizzatori di padroneggiarlo in pochi giorni” ha continuato Boada Salinas. “L’alto livello di automazione ci consente ora di preparare 8 edizioni di giornali in meno di 40 minuti. Prinergy elimina virtualmente gli errori nei file in arrivo, dovuti ai font, colori Pantone e risoluzione”. Ma Rotimprés mirava anche ai benefici del CTP Trendsetter NEWS in termini di stabilità superiore Sede della Rotimprés a Girona
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e costi ridotti. “Nel nostro mercato sarebbe inconcepibile non avere la tecnologia CTP: riduce i costi, la qualità è migliore e la produzione è più veloce” ha precisato Boada Salinas. “é importante anche essere riconosciuti come società al massimo livello di tecnologia. Questo aspetto diventa ancora più importante se ci si affaccia sui mercati esteri. Sappiamo inoltre di altri impianti di società della zona e di società partner con sistemi CTP a luce visibile. La grande differenza tra la tecnologia a luce visibile e quella termica è la stabilità. La stabilità e la qualità delle lastre prodotte sul CTP termico è di gran lunga superiore oltre alla costanza di risultato tra lastre diverse e tra CTP diversi nel corso della produzione. Un alto fattore discriminante è la manutenzione. CTP e sviluppatrice a luce visibile richiedono una manutenzione più frequente. Noi programmiamo gli interventi di controllo sul nostro CTP termico solo dopo 8000 mq in media. Non abbiamo riscontrato deviazioni dai valori predefiniti tra un controllo di qualità e l’altro”. La società ha notato immediatamente che i CTP Trendsetter NEWS hanno ridotto significativamente i problemi di registro. “Gli scarti in avviamento sono stati drasticamente ridotti. Stiamo anche notando una maggiore coerenza nella lastre anche se vengono prodotte in giorni diversi. Prima di implementare il CTP avevamo 14 dipendenti che si occupavano delle operazioni di prestampa su turni che coprivano le 24 ore giornaliere. Ora possiamo fare lo stesso lavoro con solo cinque persone. E poiché il CTP è anche facile da usare abbiamo potuto impiegare personale meno specializzato per la prestampa e riassegnare
gli esperti dell’imaging per i progetti più critici” ha puntualizzato ancora il Direttore Tecnico di Rotimprés. E ha concluso sottolineando come il ciclo di produzione delle lastre si sia accorciato. “Ora siamo in grado di produrre circa 45 lastre panorama ogni ora su qualsiasi CTP. Essere diventati più efficienti ha significato per noi acquisire più lavoro ed essere in grado di gestire le chiusure di giornali diversi”.
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Foto in alto: Uno dei tre CTP Trendsetter NEWS Foto in basso: Particolare dell’impianto di stampa
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Kodak Polychrome Graphics incontra i Grafici Cartotecnici dell’Associazione Industriali di Firenze Kodak Polychrome Graphics l’8 luglio scorso ha zione interessata di numerosi associati, Marco Querci, presentato l’azienda e le linee principali dei propri pro- Presidente di KPG Italia, ha presentato la struttura, l’atdotti e servizi agli iscritti della Sezione Grafici tività e i risultati conseguiti da Kodak Polychrome Cartotecnici dell’Associazione degli Industriali della Graphics, sottolineando la vocazione fortemente “customer oriented” che ha consentito alla società di Provincia di Firenze. L’invito rivolto a KPG si inquadra in un program- raggiungere una posizione di assoluta preminenza sul mercato italiano del CtP ma di comunicazione e termico. formazione ideato dal Le tecnologie termiche Presidente della Sezione, proposte da KPG, la linea Jacopo del Pennino, che Via del Pratignone 38/40 di lastre digitali e le soluzioni per intende approfondire i rapporti tra 50041 Calenzano (FI) la gestione del workflow sono state le principali aziende fornitrici e gli tel. 0558836200 - fax 0558836222 illustrate da Claudio Servetti, che ha utilizzatori fiorentini attraverso inhttp://www.kpgraphics.com messo in luce l’importanza della collacontri diretti. Grazie a questi incontri e ai futuri seminari di formazione che verranno orga- borazione tra KPG e Creo e l’impegno dello staff itanizzati dalle stesse aziende, il Presidente del Pennino liano di specialisti in software, che hanno sviluppato ha come obiettivo la formazione di nuove figure da KPG OpenFlow, il flusso di lavoro a pagina singola avviare al mondo del lavoro e la possibilità di offrire aperto e modulare, basato su elementi standard, che un aggiornamento tecnico agli operatori delle imprese sta ottenendo un successo sempre crescente presso gli associate. Questo programma di formazione si inseri- utilizzatori, come dimostrano gli oltre 100 sistemi insce in un disegno più ampio che vede uno stretto lega- stallati e funzionanti in Italia in poco più di un anno. me tra la Sezione Grafici Cartotecnici con il CO.SE.F.I. L’ampia gamma di soluzioni KPG per le prove (Società Speciale di Assindustria Firenze per l’Orien- colore analogiche, digitali a tono continuo e digitali tamento e la Formazione) e con l’Istituto Tecnico Pro- retinate, che comprende i sistemi Kodak Approval XP4, la linea Matchprint e il software Starproof è stata in fessionale Leonardo da Vinci del capoluogo toscano. Nel corso dell’incontro, che ha visto la partecipa- ultimo presentata da Claudio Marchelli.
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Lunedì 10 giugno 2003 è stato siglato l’accordo e Latina Oggi a Latina, la cui installazione avrà inizio per la fornitura di un sistema GN3 per la gestione dei nei primi giorni di settembre. Le installazioni di Latina e Frosinone rappresentacontenuti tra Tera Digital Publishing e Nuova Editoriale Oggi, società editrice alle spalle di un nutrito grup- no il primo passo di un percorso di partnership tra Tera e la Nuova Editoriale Oggi, che propo di testate locali del Mezzogiorno, di proprietà seguirà per tutto il prossimo anno con dell’imprenditore Giuseppe Ciarrapico. le installazioni del sistema GN3 presL’accordo è parte di un ambizioso so tutte le redazioni delle testate del piano di consolidamento ed gruppo. espansione intrapreso “Ancora una volta un dal gruppo editoriale, sia segnale forte dal mercato a livello di redazione sia italiano” hanno commentaa livello di produzione. to Franz Rossi e Paolo Il gruppo infatti ha in Todeschini di Tera Digital previsione anche l’acPublishing, che hanno sequisto di una nuova guito da vicino l’affaire rotativa a colori, che auTera Digital Publishing S.p.A. Nuova Editoriale Oggi. “Il menti la qualità dei proVia Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia gruppo ha preferito passare dotti. Tel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19 ad un sistema di nuova geLe prime testate del e-mail sales@teradp.com nerazione come il nostro gruppo ad adottare GN3 - per un totale di 70 posti di lavoro, distribuiti su 2 GN3, anziché seguire la strada dell’aggiornamento del redazioni centrali e 6 remote - saranno Ciociaria Oggi proprio sistema, evidentemente giudicato ormai supea Frosinone, con installazione prevista per fine luglio, rato”.
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Tera e Nuova Editoriale Oggi: i sistemi GN3 anche nel Sud Italia
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E’ Business Blueprinting la strategia di Unisys per aiutare le aziende a incrementare sensibilmente il ritorno sugli investimenti tecnologici
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Connubio tra una profonda conoscenza del settore e una tecnologia avanzata per fornire ai clienti un’effettiva flessibilità organizzativa e risparmi fino al 60% Unisys Corporation – società che fornisce servizi plici linee di business utilizzano diversi sistemi legacy e soluzioni di Information di supporto, spesso con un’eleTechnology in tutto il mondo, vata ridondanza funzionale. La combinando l’esperienza matumetodologia di Business rata nell’ambito della Systems Blueprinting consente di idenIntegration, dell’outsourcing, tificare ed eliminare i processi UNISYS ITALIA spa delle infrastrutture di rete, delridondanti” ha dichiarato Joe Via B. Crespi 57 - 20159 Milano la tecnologia dei propri server McGrath, Presidente di Unisys tel. 02/69851 - fax 02/6985588 e della consulenza con un preEnterprise Transformation ciso approccio strategico e una Services. “Dall’analisi condotcapacità di implementazione continua – ha lanciato ta sulle applicazioni nelle aziende in target è emerso Business Blueprinting, una nuova strategia che con- che la nuova strategia di Unisys è in grado di ridurre sente ai clienti di adeguare rapidamente i processi di gli elementi dai processi di business del 30-50 per cenimpresa ai cambiamenti del mercato. Dalle prime espe- to. Inoltre, con questo approccio è possibile diminuire rienze dei clienti che hanno adottato questa soluzione fino al 40 per cento i tempi di implementazione dei è emerso che Business Blueprinting può offrire un ri- nuovi sistemi. L’effetto combinato di riduzione dei sparmio tra il 25 e il 60 %, dovuto al miglioramento tempi, completamento e semplificazione dei processi dei processi aziendali, alla riduzione dei tempi e degli si traduce in guadagni significativi in termini di ritorelementi ridondanti. Le organizzazioni che si affidano no sugli investimenti e produttività”. a Business Blueprinting possono così ottenere un siTra i clienti del Blueprint spicca ING Group, un gnificativo ritorno sugli investimenti. istituto globale finanziario di origine olandese che ofBusiness Blueprinting è una strategia globale di fre servizi di banking, assicurazione e gestione consulenza, sviluppo e fornitura, realizzata da Unisys, patrimoniale a oltre 50 milioni di privati, imprese ed e capace di creare modelli digitali che mettono in col- enti in 65 Paesi. legamento i processi aziendali con il software e i si“Business Blueprinting consente alle aziende che stemi di supporto. Questo strumento consente ai clienti si occupano di diverse attività distribuite in più sedi di di comprendere come i cambiamenti strategici possa- raggiungere migliori livelli di efficienza” ha sottolino influire non solo sull’infrastruttura IT ma anche neato Age Miedema, Chief Operations Officer di ING sull’intera azienda. In questo modo i clienti sono in per le attività assicurative a livello europeo. “Tutto sta grado di realizzare nuove strutture di business, in ter- nello sfruttare una piattaforma architettonica comune mini di persone, processi e tecnologia, per prepararsi per riutilizzare al massimo i processi critici di business ai cambiamenti futuri a livello di mercato, organizza- e supportare le potenzialità del software. Collaboranzione e infrastrutture IT. Unisys sta applicando questo do con Unisys abbiamo cercato di razionalizzare approccio a tutta la gamma di sistemi business-critical Buiness Blueprinting sviluppando applicazioni di core di grande entità in uso presso i propri clienti. processing che sfruttino le potenzialità di una piatta“Normalmente, i clienti che si occupano di molte- forma comune. Come risultato ci attendiamo di lan-
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Servizi finanziari * Assicurazione vita e gestione dei fondi pensione * Assicurazione sulla proprietà e sugli incidenti * Servizi bancari e ipotecari * Soluzioni di pagamento per le imprese
Trasporti * Prenotazioni aeree Telecomunicazioni * Messaggistica multimediale Media * Quotidiani e web publishing Retail * Soluzioni integrate per gli approvvigionamenti nel commercio * Sicurezza delle merci Settore pubblico * Servizi socio-sanitari * Giustizia e pubblica sicurezza * Schedatura e identificazione * Gestione delle imposte e delle entrate, sicurezza dell’occupazione
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ciare sul mercato i prodotti attuali e futuri con una velocità maggiore, fornendo allo stesso tempo un servizio migliore ai nostri clienti e partner del canale di distribuzione. La partnership con Unisys si può riassumere nella volontà di cambiare radicalmente il ruolo della tecnologia affinché diventi il motore strategico per l’implementazione di un rapido cambiamento negli affari”. Grazie all’esperienza acquisita nei settori dei servizi finanziari, dei trasporti, delle telecomunicazioni, dei media e del retail, nonché del settore pubblico, Unisys sta attualmente sviluppando 14 soluzioni basate su Business Blueprinting che comprendono:
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Stampa digitale a bobina Xeikon per centri multiprodotto Un numero sempre maggiore di stampatori punta di beni hanno bisogno di produrre in tempi rapidissisulla diversificazione del layout produttivo per tra- mi tirature fra i 1.000 e 1.500 esemplari a colori in sformare il proprio stabilimento in un centro altissima qualità per promozioni sui punti vendita, informazioni ai clienti e, più in generale, comunicaziomultiprodotto ad alta flessibilità. Xeikon, leader mondiale nelle tecnologie di stam- ni pubblicitarie. Un mercato di grande interespa digitale, ha presentato al GEC la propria linea di macchine per se ed in rapida espansione anche l’impressione diretta in in Italia, e tale da destare l’interesse dei numerosi centri stampa con quadricromia su bobine di carta di NTG Digital srl macchine commerciali a foglio o dimensione 32 e 50. La scelta di Sede di Milano: linee offset che, attraverso la inpuntare su una alimentazione Via Dei Missaglia 97, Edificio B/1 - 20142 Milano troduzione di linee per la stamdella macchina a bobina invetel. 02 82 68 161 - fax 02 82 68 16 40 pa digitale a bobina in alta quace che a foglio nasce dalla deSede di Roma: lità, potrebbero offrire servizi comcisione di offrire le opportunità Via Taro 39 - 00199 Roma tel. 06 84 16 190 - fax 06 85 41 469 petitivi sul piano della velocità di esedella stampa digitale agli utenti di cuzione, della qualità finale di stampa e fascia alta che hanno bisogno di staminternet: http://www.ntg.it pati di grandissima qualità in dimensiodel prezzo. e-mail: ntg@ntg.it ni superiori al 35-50. Un mercato che ha dei riferimenti precisi nella grande distribuzione, elet- Le soluzioni Xeikon simplex e duplex tronica di consumo, concessionari automobilistici, negozi di prodotti cosmetici e quanti altri distributori La linea di prodotti per la stampa digitale Xeikon si compone di due linee denominate Duplex e Simplex, ciascuna caratterizzata da due modelli di macchina, DCP 500 e 320 a seconda della larghezza della bobina (50 o 32). La duplex impiega un procedimento di stampa simultaneo bianca/volLa macchina DCP 500 D con tecnologia duplex per la stampa digitale in altissima ta, un brevetto dequalità su carta a bobina
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Xeikon per l’industria dei quotidiani? I quotidiani—saranno ancora per molti anni a venire prodotti su macchine per la stampa offset o flexo, ma ciò non toglie che un centro equipaggiato con una linea di produzione Xeikon a bobina possa offrire servizi innovativi anche ad editori di giornali.. Basta applicare l’idea di pubblicità sul punto vendita all’industria dei quotidiani e la Xeikon è pronta a stampare le locandine per le edicole, senza limiti alle dimensioni grazie all’impiego della carta in bobina e senza limiti nei contenuti informativi grazie alla possibilità di produrre annunci personalizzati se-
condo le zone di diffusione che è una delle caratteristiche salienti della stampa digitale. Qualcuno all’estero ci ha già pensato e qualcun altro ci sta pensando anche in Italia, un mercato dove, come è noto, la distribuzione dei quotidiani avviene pressoché solo in edicola Xeikon Italia Forte di un mercato potenzialmente in crescita nel nostro Paese e di soluzioni di indiscussa qualità, Xeikon International, di proprietà del gruppo belga Punch, ha deciso di rafforzare la propria presenza in Italia dando vita ad una nuova società, Xeikon Italia, partecipata pariteticamente da NTG Digital, storico distributore del prodotto nei centri stampa della penisola. La nuova società, in via di costituzione, ha come obiettivo quello di creare una struttura dedicata a tempo pieno ai servizi di vendita, assistenza e consulenza per le macchine da stampa digitale Xeikon. Una nuova sfida per NTG Digital, sulle cui spalle graverà tutta la gestione operativa del gruppo, e che conferirà alla nuova organizzazione il proprio personale tecnico e commerciale ad alta specializzazione nelle macchine per impressione diretta a bobina.
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nominato One-Pass-Duplex, che consente di ridurre al minimo la durata totale della tiratura producendo stampati di altissima qualità in un unico passaggio e con un perfetto registro fra bianca e volta. La seconda linea di prodotti – simplex - stampa solo su un lato alla volta, con velocità più elevate, può avere un quinto colore e, grazie ad una diversa tecnica di fissaggio del toner, si possono usare liberamente i supporti tipici in uso nel settore del packaging, comprese carte autoadesive di qualsiasi tipo.
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A NEXPO 2003 Creo fornisce ai quotidiani nuove opportunità In occasione della Conferenza NEXPO 2003, che li, in particolare nelle aree di un quarto di tono e tre si è tenuta dal 16 al 19 giugno, Creo ha presentato il quarti di tono. Le persone che lavorano nell’azienda, nuovo volto della stampa dei quotidiani con la i clienti, i pubblicitari, tutti insomma ci chiedono che retinatura Staccato®. Le testate giornalistiche posso- cosa abbiamo modificato nel nostro modo di lavorano ora contare su una migliore stabilità delle re”. Anche The Bulletin impiemezzetinte e su colori più brilga la retinatura Staccato ed il lanti in macchina, grazie all’utisistema CTP Creo Trendsetter lizzo della retinatura Staccato NEWS 70 ed il quotidiano staper la produzione dei quotidiatunitense intende utilizzare la ni. Questa avanzata tecnologia retinatura Staccato anche per garantisce una produzione afaltre applicazioni, ad esempio per la stamfidabile e di alto impatto. Produce immaCreo Italia S.r.l. pa commerciale di qualità più alta. gini estremamente fedeli e prive di imVia Pisa 250 Creo sta inoltre fornendo la dimostraperfezioni che mostrano dettagli precisi, 20099 Sesto San Giovanni Milano zione tangibile di come i flussi di lavoro prive di rosette delle mezzetinte, moiré Tel: +39 02 262 59 77 sulla retinatura, limitazioni dei livelli di Fax: +39 02 262 59 229 basati sul formato PDF possano migliorare l’efficienza produttiva dei quotidiagrigio o bruschi salti di tono e senza alni. Il software Creo Prinergy® Newsrun è cun impatto sul tempo di riproduzione. I visitatori di NEXPO hanno potuto prendere vi- la prima soluzione per il flusso di lavoro basato sul sione dei campioni Staccato prodotti dai quotidiani formato PDF per il mercato della prestampa dei quonordamericani The Bulletin di Bend (OR) e St. Joseph tidiani. In questo momento è in prova presso cinque News-Press di St. Joseph (MO). Entrambi i quotidia- siti beta in tre continenti. Il software Prinergy ni impiegano il sistema CTP Creo Trendsetter® NEWS Newsrun aggiunge funzioni di imposizione specifi70 che produce fino a 70 lastre l’ora. che per i quotidiani e di pianificazione editoriale a Si tratta di un vero e proprio cambio nel concetto qualsiasi configurazione di flusso di lavoro Prinergy® della stampa dei quotidiani. basata sul formato PDF di Creo. Prinergy ha dimo“Nel giro di sei mesi siamo passati alla stampa strato il suo valore in ambienti di produzione per eledel nostro quotidiano con la retinatura Staccato al vati volumi e la sua affidabilità in impianti con esi100%” ha afferma Rich Creighton, responsabile di genze critiche di tempo. Ora Prinergy Newsrun conproduzione del St. Joseph News-Press. Il quotidiano, sente ai quotidiani di migliorare la produzione estencon una tiratura di 42mila copie (45mila la domeni- dendo i tempi di chiusura, agevolando l’inserimento ca) usa il sistema di gestione del flusso di lavoro di modifiche dell’ultimo minuto e producendo un gran Brisque® e il CTP termico Creo Trendsetter NEWS numero di pagine in tempi più brevi e spesso a costi 70 con esposizione SQUAREspot® per garantire una ridotti. produzione efficiente. “CTP e Staccato hanno contri“Creo sta ricevendo un riscontro estremamente buito ad eliminare i problemi di registro ed anche le positivo dai nostri clienti in tutto il mondo, perché si variazioni cromatiche; l’effetto moiré è rendono conto dei vantaggi che Prinergy Newsrun può definitivamente scomparso” ha aggiunto Creighton. portare loro” ha affermato Jon Bracken, Product Ma“Percepiamo dei dettagli che prima non erano visibi- nager di Creo. “Prinergy Newsrun rende più fluidi i
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processi ed aumenta l’uniformità di riproduzione per tutti i tipi di stampa dei quotidiani”. Il software Prinergy Newsrun consente infatti di realizzare segnature ad una, due e quattro pagine con tutti i segni di taglio, numeri di pagina, codici a barre, folio ed altri elementi necessari che si desiderino aggiungere. Un processo automatizzato trasmette i file Job Ticket e APA (Advanced Production Automation) alla rifinitura e alla rasterizzazione automatiche per la produzione finale su stampanti per prove colore e sistemi CTP e CTF. Il software Prinergy Newsrun si occupa inoltre della programmazione e della pianificazione editoriale monitorando le pagine in entrata ed in uscita, avvisando automaticamente l’operatore in caso di pagine mancanti. La cartella controllabile,“watched folder”, tiene traccia delle pagine in entrata, garantendo l’adeguata organizzazione e riducendo gli interventi di manodopera. Prinergy Newsrun gestisce inoltre più pubblicazioni o edizioni contemporaneamente. Altra parola d’ordine di Creo è la flessibilità delle lastre termiche. Creo è infatti impegnata nella valutazione dei diversi tipi di supporti da utilizzare con i sistemi CTP ad esposizione termica di Creo. Per i di-
versi modelli del sistema CTP Trendsetter NEWS, Creo ha certificato più di 15 supporti in tutto il mondo provenienti da 10 diversi produttori, tra cui la Anitec Newspaper Sales Division di Kodak Polychrome Graphics, Anocoil Corporation e Southern Litho. All’inizio di quest’anno, Creo ha annunciato l’installazione del cinquemillesimo sistema CTP, pari al 36 per cento del mercato. L’espansione dei sistemi CTP Creo per i quotidiani è stata ugualmente notevole: Creo ha di fatti installato i suoi primi due sistemi CTP Trendsetter NEWS in America del Nord appena 18 mesi fa. Fino ad oggi, Creo ha installato oltre 140 sistemi CTP Trendsetter NEWS nei cinque continenti del mondo. Più di 40 Trendsetter NEWS sono stati installati in America del Nord e 65 sono i Trendsetter NEWS installati in Europa. Creo ora offre cinque modelli di Trendsetter NEWS che producono da 50 a oltre 200 lastre all’ora. Un nuovo modello, introdotto sin dalla conferenza NEXPO 2002, è il Trendsetter NEWS 50, per le esigenze delle piccole testate giornalistiche. Tutte le soluzioni Creo per la prestampa dei quotidiani sono state esposte in visione presso lo stand 1237 della mostra NEXPO 2003.
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Müller Martini parteciperà al progetto “Print Factory” di PrintCity a Drupa 2004 A Drupa 2004 (Düsseldorf, 6-19 maggio 2004) funzione fondamentale per consentire la consegna di Müller Martini giocherà un ruolo di assoluto primo materiale stampato di formato innovativo e di qualità piano nel progetto “Print Factory” sviluppato da eccellente. PrintCity, l’alleanza strategica di più di quaranta tra i “Siamo lieti di dare il benvenuto alla Müller fornitori leader mondiali per l’industria della stampa. Martini” ha detto Larry Lampert, Presidente del Web La Müller Martini forSystems Activity Group. nirà i propri sofisticati si“L’azienda è riconosciustemi di cucitura, rilegata come leader nel montura e finissaggio alla do nelle soluzioni di filiera di stampa organizfinishing e può proporre MÜLLER MARTINI S.p.A zata nell’ambito dell’allespecializzazioni che inteViale Rimembranze 50 anza PrintCity. All’interno delgrano le competenze che 20099 Sesto San Giovanni (MI) l’area espositiva dove oltre quaranPrintCity già possiede.” tel. 02 262371 - fax 02 2426851 ta fornitori leader mondiali dell’indu“E’ particolarmente importante il stria della stampa dimostreranno le possibilità per edi- fatto che la tecnologia della Müller Martini sia totaltori e stampatori derivanti dalla integrazione in linea mente compatibile con JDF. Drupa si ripete solo ogni di componenti di altissima qualità, i visitatori potran- quattro anni, così è fondamentale mostrare i sistemi e no vedere in funzione le linee di rilegatura e finissaggio le tecniche che sono il futuro per molte compagnie di della Müller Martini. I sistemi proposti saranno im- stampa.” piegati sia all’uscita di macchine per la stampa com“Il nostro compito non è soltanto creare l’ambienmerciale che integrate con unità per la impressione te di una reale filiera produttiva, ma, utilizzando le diretta di stampati – digital printing. competenze dei fornitori di PrintCity e di partners come Editori e stampatori di quotidiani potranno vedere Müller Martini, è soprattutto quello di guardare oltre le linee di trasporto, spedizione ed inserimento in fun- la pratica corrente e creare la filiera che resterà fino zione grazie all’integrazione con i gruppi stampa per alla prossimo Drupa e oltre.” giornali che saranno esposti nell’area espositiva di Print La Müller Martini è impegnata in una partnership City. con PrintCity al Drupa 2004 Print Factory, ma la soOgni parte del flusso di lavoro sarà consentita dal cietà fondata in Svizzera manterrà anche una presenza JDF, e la tecnologia di cucitura a punto metallico della indipendente al Drupa nella Hall 14, mostrando nuMüller Martini, che è interamente JDF-compatibile, merose soluzioni innovative in molti ambiti di attivisvolgerà un ruolo importante nelle attività di finishing, tà.
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Le funzioni della nuova versione 6.0 di GRAFIX RIP di AGFA
Ultima, ma non meno importante nel panorama possibile controllare all’ultimo momento tutti gli eledelle nuove uscite Agfa, ecco l’arrivo dell’ultima ver- menti della pagina, dall’imposizione all’orientamensione, la 6.0, del popolare software di rasterizzazione to, all’eventuale mancanza di elementi grafici. * Inviare di nuovo in usciGRAFIX RIP. Gli utenti di ta una pagina in caso di neGRAFIX RIP hanno la poscessità, senza doverla nuovasibilità di aggiornare facilmente rasterizzare. mente il software utilizzato AGFA GEVAERT S.p.a. * Impostare e definire paalla versione 6. Divisione Graphic Systems gine multiple per ciascun GRAFIX RIP è un interpreVia Grosio 10/4 - 20151 Milano imager. te del linguaggio PostScript ad alte Tel. 02.3074.220 Fax 02.3074429 http://www.agfahome.com prestazioni, ideato per soddisfare le GRAFIX RIP 6.0 prevede le seguenti funzionaliesigenze legate alla realizzazione del colore con scadenze di produzione. GRAFIX RIP ac- tà: * Supporto del formato PDF (PDF 1.4, PDF/Xcetta in ingresso file PDF e PostScript Level 3. Con 1a: 2001 e PDF/X-3: 2002) GRAFIX RIP, gli utenti possono: * Gestione dei trasparenti (elaborazione di file pro* Rasterizzare pagine consecutive da esporre immediatamente o da mettere in coda sul disco in for- venienti da InDesign versione 2.0, Adobe Illustrator versione 10 e Photoshop versione 7.0) mato compresso * Gestione del colore (HIPP è stato sostituito da * Visualizzare in anteprima sullo schermo i file per mezzo della funzione Roam. In questo modo è ColorPro).
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La nuova versione 6.0 di GRAFIX RIP rilasciata da Agfa presenta un supporto avanzato del formato PDF e altre funzionalità
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Un nuovo accordo biennale tra LinkService & OneVision
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LinkService e OneVision hanno rinnovato l’accordo di partnership per la distribuzione e la manutenzione dei prodotti tedeschi sul mercato italiano dei quotidiani. OneVision è una società di software multinaziona- che lo collocano ben oltre gli strumenti di controllo e le con sede a Regensburg in Germania, filiali negli validazione, in quanto stiamo parlando di un oggetto Stati Uniti, in Inghilterra, in Francia ed un ufficio com- in grado di controllare, correggere, convertire ed merciale in Danimarca. E’ ottimizzare da/verso formato specializzata da molti anni PostScript (sia esso AI, PS, S r l EPS, stampa su disco) e PDF. nella realizzazione di pro- L i n k S e r v i c e dotti indirizzati all’impleSe il vostro obiettivo è limi• CONSULENZA INFORMATICA mentazione di flussi di tato alla verifica di correttez• FORMAZIONE lavoro digitali sicuri ed za “formale” dei file che • SVILUPPO SOFTWARE ottimizzati in ambienti di immettete nel workflow di • DISTRIBUZIONE produzione complessi quaproduzione, se gestite bassi li la stampa e la prestampa. volumi di dati e se, in caso di Via Alle Rotte, 9 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) I prodotti software problemi, potete sempre “perTelefono: (0522)953867 r.a. Fax: (0522)953869 Internet: http://www.linkservicegroup.it OneVision consentono di rimettervi” di ottenere un nuovo E-Mail: posta@linkservicegroup.it sparmiare tempo e denaro in file da chi lo ha prodotto, acquimolti contesti d’elaborazione stare Asura sarebbe come entrare intensiva di dati ed immagini: tiin possesso di una splendida Ferrari pici clienti OneVision sono gli editori di quotidiani e per girare in cortile! periodici, stampatori commerciali, aziende di Se, al contrario, cercate uno strumento che non si prestampa, agenzie grafiche e service. limiti a fare da “notaio passivo” ma sia in grado di Dopo oltre 9 anni di intensa esperienza nello svi- intervenire automaticamente per restituirvi file luppo di software per le arti grafiche e di successi, stampabili ed ottimizzati rispetto ai requisiti del voOneVision è oggi uno dei principali stro sistema di produzione, Asura è una scelta obblifornitori nel mercato internazionale; nel gata. novembre dello scorso anno l’azienda In Italia, da alcuni anni, i principali gruppi editoha ottenuto la certificazione di qualità riali processano tutto il materiale pubblicitario a coloDIN EN ISO 9001:2000 ri ed in bianco/nero senza dover allocare preziose e I principali prodotti OneVision destinati al merca- qualificate risorse ad attività di controllo e correzione. to dei quotidiani e dei periodici sono Asura, Solvero e Qualora il sistema evidenzi problematiche che richieSicuriq. Per il mercato della stampa commerciale è dono editing manuale, è disponibile il prodotto Solvero. disponibile Speedflow Suite. Recentemente Asura è stato corredato del modulo Garda che ne sovrintende il controllo del corretto funOneVision Asura zionamento in modo da garantire, in caso di failure, il ripristino automatico. Asura è da diversi anni il vero e proprio “cavallo Per le configurazioni in cui è necessaria di battaglia” della società, ed un punto di riferimento un’elevatissima potenza di elaborazione è possibile internazionale nel panorama dei prodotti software de- costituire delle strutture cluster-like, abbinando, a due stinati alla prestampa di fascia alta. Le sue caratteristi- o più licenze di Asura, il prodotto Asura Balance.
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OneVision Solvero Solvero è il tool destinato a quanti abbiano l’esigenza di svolgere attività di editing su file PostScript/ PDF unitamente a conversione ed ottimizzazione del risultato: così come Asura non può essere confuso con un generico prodotto di preflight, anche Solvero si colloca ed indirizza verso contesti che necessitano di elevata produttività. Plance di grande formato, complessi documenti multipagina, file con elevato contenuto di elementi sono il naturale ambiente di lavoro in cui inserire OneVision Solvero: grazie ad esso è possibile intervenire con rapidità e sicurezza sul testo, sulla grafica e sulle immagini avendo a disposizione un framework di strumenti estremamente completo e flessibile. OneVision Sicuriq Sicuriq è lo strumento ideale per la conversione da/verso formati ad oggetti (PostScript e PDF) e formati raster (es.: TIFF, JPEG, PNG e GIF); la versione
PRO aggiunge ai formati raster anche Scitex Handshake (LW, CT, PG, NLW, NCT), TIFF/IT-P1 (LW, CT, HC, FP) ed è in grado di produrre PS CT/ LW, EPS CT/LW e PDF CT/LW. Il ruolo di LinkService La nostra azienda si colloca in una posizione molto più ampia rispetto al “tipico” distributore software (maggiori approfondimenti sono disponibili sul sito Internet http://www.linkservicegroup.it); di fatto essa opera sia con funzioni di carattere commerciale sia di consulenza, in quanto il team LinkService è fortemente specializzato nella definizione di workflow di produzione digitale, che possano prevedere anche lo sviluppo di soluzioni customizzate. LinkService svolge inoltre le attività di supporto di primo livello per i clienti italiani: la struttura tecnica dell’azienda è l’unica interfaccia con cui l’utente interagisce per risolvere problematiche di installazione, configurazione, formazione e manutenzione. Qualora fosse necessario, LinkService ha accesso preferenziale alla struttura OneVision per affrontare congiuntamente, anche on-site, problematiche specifiche. LinkService eroga i servizi offerti dal contratto di manutenzione OneVision (“Service Contract”), che prevedono la distribuzione degli aggiornamenti ed il supporto telefonico, senza che il cliente debba interagire con la struttura di supporto ubicata nella sede tedesca di OneVision: ogni richiesta è da noi tempestivamente gestita in loco e/o con il produttore. L’elevata frequenza con cui OneVision rilascia update ed upgrade, unitamente al rapporto “one-toone” fra le nostre strutture tecniche garantiscono un servizio post-vendita d’eccellenza, unitamente al veloce ritorno sugli investimenti.
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Le funzionalità di Asura possono essere estese grazie ad una gamma di moduli opzionali che consentono, ad esempio, il controllo dimensionale con eventuale resize automatico, l’eliminazione dei crocini di taglio, l’esportazione in HTML ed altre funzioni. A s u r a PRO è un bundle commerciale che comprende Asura e tutti i plug-in per esso disponibili.
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City Press Atene, il nuovo free press realizzato interamente grazie al sistema editoriale NPS di Sinedita Sotto il Partenone si brinda al successo italiano: il ne, sia a ricavarsi uno spazio nell’ambito dei lettori 4 giugno scorso è infatti uscito ad Atene il primo nu- cittadini d’attualità e politica. mero di City Press, il secondo free press della capitaIl primo numero City Press Atene, realizzato da le greca, realizzato interamente con un sistema edito- uno staff di trentacinque giornalisti, è composto da riale italiano: NPS Sinedita. Il 32 pagine, di cui 24 a colori, nuovo quotidiano, distribuito ed è caratterizzato da notizie di principalmente nelle stazioni politica interna, estera, econodella metropolitana e nei nodi mia, cronaca cittadina, pagine di grande traffico pedonale speciali per le Olimpiadi 2004 della metropoli ellenica, è e da un’agenda degli avveniSINEDITA srl edito da KMP PUBLISHING Via Pianezza 212 - 10151 Torino menti principali della città. Il Tel: 011/4536711 SA. Con questo nuovo prodotto primo numero ha avuto una tiratuFax: 011/4536701 l’editore punta sia a fare concorrenza ra di 100mila copie e l’obiettivo disinedita@sinedita.it all’altro free press della città, Metro Atechiarato dell’editore è di mantenere questo livello di diffusione. Il quotidiano è interamente realizzato con un’installazione del sistema editoriale Sinedita: NPS Editor&Layout e NPS News&Photo, cui farà seguito a luglio l’installazione di NPS Archive: sono le applicazioni che permettono rispettivamente di creare le singole pagine, inserirne i contenuti e ricevere e gestire la distribuzione ai redattori delle agenzie, testi e foto. L’inserimento di NPS Archive permetterà alla redazione di gestire l’archivio storico e, soprattutto, documentale del quotidiano: foto, testi, pagine, ma anche oggetti multimediali, potranno così essere archiviati per un successivo recupero ed utilizzo nella realizzazione dei contenuti del giornale. La software house Sinedita è infatti specializzata nello sviluppo di soluzioni per l’acquisizione, la gestione e la pubblicazione delle informazioni. Nata agli inizi degli anni ’90, l’azienda ha acquisito in breve tempo una solida esperienza nell’ambito dei sistemi editoriali, in partico-
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lare per la realizzazione di quotidiani e periodici, riscuotendo successi ambiziosi a livello italiano ed internazionale. Oltre ad avere una quota di mercato di assoluta leadership per i giornali regionali e locali, Sinedita annovera fra i suoi clienti anche aziende non editoriali che, proprio a causa della necessità di gestire e impaginare una notevole quantità d’informazioni, hanno trovato nelle soluzioni dell’azienda la risposta ideale alle proprie esigenze. Sempre votata a identificare le tecnologie che siano in grado, già oggi, di rispondere alle esigenze di domani, Sinedita racchiude nel suo team di sviluppo tutte le competenze necessarie per la realizzazione di applicazioni all’avanguardia, pensate e studiate per la progettazione e la produzione di una pubblicazione editoriale: dal reperimento delle informazioni alla loro manipolazione, dalla gestione della foliazione editoriale e pubblicitaria all’impaginazione, fino alla gestione dei collaboratori e all’archivio storico e documentale, integrando il tutto con una serie di strumenti per il coordinamento e il controllo dei costi di produzione. La scelta di City Press ha favorito il sistema Sinedita per la modularità dei componenti applicativi, per una facile adattabilità dello stesso al flusso di
lavoro e per la totale integrazione tra l’applicazione di editing dei testi ed il dizionario di sillabazione ed ortografia in lingua greca. Un’integrazione resa possibile grazie all’intervento degli specialisti Sinedita e del distributore locale, che sono stati in grado d’implementare il dizionario utilizzato anche dalle applicazioni che Microsoft rilascia in Grecia. Nikolas Benoupolos, Amministratore Delegato del nuovo giornale di Atene, ha commentato “Il nostro quotidiano rappresenta sicuramente una sfida unica nello scenario del free press, perché puntiamo sia alle quote di questo tipo di settore, ma anche e soprattutto perché vogliamo raggiungere lettori legati al mondo dell’informazione d’attualità e politica. Per riuscire in questo intento abbiamo deciso di adottare una struttura editoriale focalizzata nel dare corpo ai contenuti, che fosse supportata da un sistema in grado di assistere a tutte le funzioni di pianificazione e gestione della pubblicazione, dal reperimento delle fonti informative, all’impaginazione e alla creazione finale del prodotto editoriale. Abbiamo trovato nel sistema NPS Sinedita la soluzione ottimale a soddisfare queste nostre esigenze tecniche”.
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Méthode EidosMedia sbarca a “Il Cittadino di Lodi”
La società Editoriale Laudense ha annunciato di ma editoriale Méthode per produrre l’edizione gioraver adottato, quale piattaforma integrata di gestione naliera del quotidiano ed i relativi inserti e per creare dei contenuti e di produzione per il proprio quotidia- al contempo una banca dati digitale in grado di preserno, Il Cittadino di Lodi, il sistema editoriale Méthode vare e gestire l’intero patrimonio di conoscenza creadi EidosMedia, società che sviluppa sistemi di cross- to in redazione. Questa banca dati diventerà la base da media publishing per il mercato cui far scaturire le future iniziative Media. Méthode è un sistema di editoriali del quotidiano. Knowledge Management, basato su “La creazione di nuovi servizi XML, tecnologia ad oggetti e archie prodotti editoriali è parte fondatettura distribuita su più livelli, in mentale della nostra strategia di creEidosMedia S.r.l. grado di offrire funzionalità scita” ha dichiarato Roberto Savaré, Viale Legioni Romane, 43 innovative per la creazione e la produDirettore Amministrativo della socie20147 Milano zione di contenuti in ambienti cross- tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 tà Editoriale Laudense. “Eravamo alla www.eidosmedia.it media, che comprendono la stampa, il ricerca di una soluzione innovativa in info@eidosmedia.com web, la TV, la radio e la syndication. grado di garantirci la massima flessibilità Il Cittadino è il quotidiano del Lodigiano nello sviluppo futuro di nuove iniziative e dell’area sud del Milanese, nato nel 1890 come set- editoriali. Ora siamo certi che la pubblicazione multitimanale dei cattolici di Lodi e provincia, per diventa- canale offerta da Méthode ci permetterà di raggiungere, nel 1989, giornale quotidiano di sei numeri setti- re i nostri obiettivi”. manali. La qualità del servizio di informazione svolto “Siamo molto orgogliosi che Il Cittadino di Lodi da Il Cittadino ha fatto sì che la testata sia diventata abbia scelto la soluzione Méthode” ha aggiunto Gacon il tempo il riferimento imprescindibile per i briella Franzini, Direttore Generale di EidosMedia. lodigiani e gli abitanti della zona posta a sud di Mila- “Ciò sta ad indicare la scalabilità e flessibilità di una no. Con una diffusione di circa 14mila copie, Il Citta- piattaforma in grado di offrire benefici editoriali e prodino è in grado di raggiungere un totale di circa 84mila duttivi ai quotidiani locali quali Il Cittadino, tanto quanlettori ogni giorno. to ai grandi gruppi internazionali quali il Financial La redazione de Il Cittadino passa dunque al siste- Times”.
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È arrivato Adobe® Acrobat 6.0 Professional
La famiglia di prodotti Adobe aumenta di nume- moduli Adobe PDF e facilitare l’accessibilità ai doro e di qualità, con l’arrivo di Acrobat 6.0. La nuova cumenti per le persone con problemi visivi. Entrambi i programmi offrono strumenrelease permette alle aziende di ti potenti per tutti gli utenti semplificare i processi documenaziendali; in più Acrobat 6.0 tali (in una parola consente un Professional fornisce funzioni controllo avanzato dello scambio specifiche per i flussi di lavoro e dell’output dei documenti) utiAdobe Systems Italia lizzando il formato Adobe PDF Centro direzionale Colleoni - Pal. Taurus A3 del settore tecnico e dei creativi 20041 Agrate Brianza (Mi) professionisti. (Portable Document Format). tel. 039 65501 fax 039 655050 Adobe Acrobat 6.0 ProfesStandard a tutti gli effetti adotta- Per informazioni commerciali: 02-63.23.74.20 www.adobe.it sional semplifica al massimo la to da enti pubblici e imprese di info-italia@adobe.com distribuzione, la revisione e l’artutto il mondo, Adobe PDF è un formato affidabile e sicuro per lo scambio di docu- chiviazione di file Adobe PDF creati da fonti divermenti elettronici. Acrobat 6.0 Professional aiuta dun- se, comprese applicazioni software specializzate. Il que utenti aziendali, creativi professionisti e utenti rispetto del documento originale viene mantenuto e del settore tecnico che lavorano con layout grafica- gli errori nel processo di revisione vengono notevolmente complessi a migliorare l’affidabilità e l’effi- mente ridotti, aiutando così gli utenti professionali a cienza dello scambio di documenti importanti. rispettare le loro scadenze di produzione senza comAcrobat 6.0 Standard aiuta invece i professionisti promettere la precisione. I vantaggi principali sono la facile creazione e aziendali a convertire con rapidità e facilità documenti Microsoft Office, contenuti Web e altro in file l’assemblaggio di documenti per la revisione: Acrobat Adobe PDF sicuri, che possono essere scambiati e 6.0 Professional consente infatti la creazione tramite rivisti da colleghi e clienti. Acrobat Elements aiuta un unico pulsante di file Adobe PDF da applicazioni infine le aziende ad accrescere il valore dell’investi- Microsoft Office e dalla versione per Windows di mento in Microsoft Office adottando il formato Internet Explorer. Si possono creare documenti Adobe PDF come standard per la distribuzione affi- Adobe PDF semplicemente trascinando i file sull’icodabile di documenti. Adobe Reader 6.0 è invece un na di Acrobat. Si possono inoltre convertire docusoftware gratuito, scaricabile da Internet, che con- menti cartacei direttamente in file Adobe PDF, su cui sente a tutti gli utenti di computer di aprire, è possibile effettuare ricerche complete e che possono poi essere archiviati, distribuiti o combinati con visualizzare e stampare file Adobe PDF. Acrobat 6.0 Professional, incluso nella nuova fa- altri documenti. In un solo passaggio, gli utenti posmiglia di prodotti Acrobat 6.0, oltre ad offrire tutti i sono così combinare file Adobe PDF e immagini promiglioramenti, i vantaggi e le funzioni di Acrobat venienti da origini diverse in un unico documento, 6.0 Standard, comprende utili strumenti per modifi- che può essere facilmente distribuito e sottoposto a care la struttura di file Adobe PDF con tag, creare revisione. È possibile infine generare file Adobe PDF
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Per Microsoft® Windows NT® Workstation 4.0, Windows 2000 Professional, Windows XP, Windows XP Tablet PC ed Apple® Macintosh® OS 10.2.2
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molto compatti, ricomprimendo le immagini o scorporando i font e salvare i documenti Adobe PDF in versioni precedenti per garantirne la compatibilità. * Ciclo di revisione semplificato. Acrobat 6.0 Professional fornisce metodi intuitivi per avviare, partecipare e seguire la revisione dei documenti. Lo strumento Tracker revisioni crea un elenco dei revisori a cui viene inviato un determinato documento e tiene traccia dei riscontri ricevuti. Le revisioni possono essere effettuate tramite posta elettronica o per mezzo di un browser Web. Le revisioni basate su browser consentono ai partecipanti di vedere contemporaneamente i commenti di ciascuno di essi, utilizzando un server centrale che supporta WebDAV o una soluzione personalizzata che utilizza SOAP (Simple Object Access Protocol). Il pannello di istruzioni guida i revisori nella fase di inserimento dei commenti ai documenti attraverso semplici passaggi. I commenti aggiunti ad un file Adobe PDF possono essere incorporati automaticamente nel file Microsoft Word XP originale per una facile revisione. * Potenti strumenti di commento. Gli strumenti di commento migliorati aiutano gli utenti a fornire e incorporare con maggiore precisione i riscontri durante il ciclo di revisione. È possibile creare timbri personalizzati con data, ora o altre variabili; ordinare e filtrare rapidamente i commenti grazie al pannello commenti; inoltre apportare facilmente correzioni al testo indicando inserimenti, cancellazioni e sostituzioni di testo con un unico tasto. Acrobat 6.0 Professional consente agli utenti di formattare, rispondere ed eseguire il controllo ortografico sui commenti, nonché di importare commenti o creare una pagina di riepilogo dei commenti per visualizzarli tutti insieme. * Integrazione efficiente dei commenti. Con Acrobat 6.0 Professional, gli utenti possono facilmente integrare i commenti in un unico file Adobe PDF, un metodo più preciso ed efficiente dei tradizionali procedimenti su base cartacea per mettere insieme i commenti di più revisori. * Visualizzazione e consultazione dei file migliorate. Una visualizzazione a schermo diviso consente di vedere contemporaneamente due diverse aree
del documento affiancate. Lo strumento Lente di ingrandimento permette agli utenti di ingrandire velocemente l’area che interessa, senza modificare il livello di ingrandimento del resto del documento. La finestra Dettaglio e Zoom offre un’anteprima che permette di rimpicciolire e ingrandire un documento in tempo reale. Un miglioramento nelle prestazioni dell’applicazione rende più veloce il lancio e la visualizzazione di documenti dalla grafica complessa. I grandi vantaggi per gli utenti del settore tecnico sono in primo luogo quelli derivanti dal fatto che Acrobat 6.0 Professional aiuta a velocizzare il processo di revisione dei documenti, garantendo precisione e consentendo la facile creazione di archivi elettronici consultabili. Gli utenti del settore tecnico possono ora scambiare e rivedere in modo affidabile documentazione tecnica e di progettazione creata con Autodesk® AutoCAD®, Microsoft Visio®, Microsoft Project e altre applicazioni specializzate. * Creazione rapida di file Adobe PDF. Acrobat 6.0 Professional consente di creare file in formato Adobe PDF con un solo pulsante dall’interno di applicazioni specializzate come AutoCAD, Project e Visio. Il supporto di documenti di grandi formati ARCH, ISO, JIS e ANSI permette la rapida creazione di file Adobe PDF da ogni applicazione CAD. È possibile creare e combinare file di Microsoft Word, Excel, Internet Explorer, AutoCAD e file di altre applicazioni in un singolo documento Adobe PDF con un solo semplice passaggio. * Creazione di documenti complessi. I file creati in AutoCAD e Visio conservano i livelli durante la conversione in file Adobe PDF. Il mantenimento dei livelli (come, per esempio, in un disegno architettonico di un impianto idraulico) nei file Adobe PDF permette agli utenti di mostrare o nascondere informazioni contenute in un documento secondo le necessità specifiche. I set di livelli aiutano gli utenti del settore tecnico a organizzare e denominare i livelli, ottimizzando documenti complessi affinché siano facilmente visualizzabili da chiunque possegga Adobe Reader o un altro programma Acrobat. * Strumenti specializzati per l’inserimento di commenti. Acrobat 6.0 Professional fornisce stru-
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menti specializzati per l’inserimento di commenti su misura per i flussi di lavoro tecnici. Gli utenti possono sottolineare in rosso con facilità complessi documenti tecnici, utilizzando gli strumenti poligono, ovale, freccia e fumetto. Il grande vantaggio per i creativi professionisti è che Acrobat 6.0 Professional è ottimizzato anche per l’utilizzo da parte di coloro che devono scambiare e rivedere file creati con Adobe InDesign®, Adobe Photoshop®, Adobe Illustrator® e altre applicazioni grafiche. I creativi professionisti possono velocizzare il processo di revisione dei documenti, pur continuando a garantire la precisione e possono distribuire file Adobe PDF affidabili e pronti per la stampa finale a service e tipografie. * Facile convalida dei contenuti. Strumenti di preflight e anteprima migliorati consentono ai creativi professionisti di rivedere con facilità i documen-
ti Adobe PDF e di assicurare un output corretto, comprese la conformità PDF/X e il livello di PostScript. Gli utenti possono incorporare nei file Adobe PDF informazioni di preflight, fornendo un metodo efficiente per comunicare dati importanti sul documento a tipografi e service. Acrobat 6.0 Professional contiene uno strumento per la visualizzazione in anteprima delle separazioni colore e delle trasparenze. * Creazione di output di alta qualità. È possibile risparmiare tempo e ridurre gli errori di stampa dell’ultimo momento, inviando file Adobe PDF al service per l’output finale. Potete inoltre utilizzare Acrobat 6.0 Professional per stampare prove colore di alta qualità, salvare EPS compositi oppure creare separazioni direttamente o su Rip; non sono necessari plug-in o applicazioni di terze parti. I controlli di gestione dell’inchiostro di InDesign 2.0, incorporati in Acrobat 6.0 Professional, facilitano la stampa delle separazioni colore.
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GMDE e GammaSite insieme in un accordo di distribuzione
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L’azienda che opera come System Integrator per il settore dell’editoria e dei quotidiani diventa distributore delle soluzioni GammaSite per il mercato italiano E’ ufficiale: GMDE, società specializzata nell’in- difatti, il sistema verificherà la presenza delle parole chiave e analizzerà il contesto utiliztegrazione di soluzioni tecniche per zando sofisticati algoritmi di il mondo dell’editoria e dei quotidiabilanciamento per il riconoscimento ni, che vanta un’esperienza della categoria di appartenenza. trentennale nel campo delle tecnoloOltre a essere utilizzato sugli argie editoriali e che opera come chivi editoriali, GammaWare può System Integrator e Solution Provider eseguire la funzione di classificazioper tutti gli aspetti produttivi che vanne anche sui testi in entrata, come per no dalla Redazione alla Sala Stampa, esempio le agenzie, per un perfeziopassando attraverso i sistemi per la namento della categoria assegnata gestione e il controllo dei flussi opedalla fonte e per un direzionamento rativi, del software, l’avviamento e GMDE, Viale Colleoni, 5 automatico del contenuto alle redaziol’assistenza tecnica, ha stretto un im20041 Agrate Brianza (MI) ni maggiormente interessate al contesto portante accordo di distribuzione con Tel. 0396091790 del documento. GammaSite, una delle aziende più alFax: 0396091788 http://www.gmde.it Distribuendo queste soluzioni altamenl’avanguardia nello sviluppo di soluzioni te innovative agli editori di riviste e quotiper la categorizzazione automatica dei testi, impiegate da grandi aziende, editori e organismi diani, GMDE contribuisce così a risolvere i problemi governativi, fondata da un gruppo di imprenditori e tipici di un archivio elettronico, che, per essere sfrutspecialisti nel Machine Learning provenienti dal tato in modo efficace, richiede spesso tempi lunghi e TECHNION (L’Istituto Tecnologico Israeliano), con non assicura la completezza e la precisione dei risultati della ricerca. tre diverse sedi, a Londra, Parigi e Tel Aviv. La categorizzazione automatica e la funzione di Il sistema “GammaWare”, oggetto principale dell’accordo nonché prodotto di punta di GammaSite, si auto-apprendimento di GammaWare, che si arricchirivolge al fabbisogno di gestione delle informazioni, sce e si aggiorna automaticamente, permette invece di ricerca rapida ed efficace, e di recupero di testi e di ottimizzare tutte le attività di ricerca e recupero documenti, e consente di classificare automaticamente delle informazioni. In questo modo, il sistema divienotizie, testi e contenuti editoriali secondo tassonomie ne un efficace strumento di lavoro per tutti gli utenti che devono reperire fonti e risorse per la realizzaziopredefinite. La funzione di categorizzazione automatica av- ne di contenuti editoriali. “Siamo fieri di aver raggiunto questo accordo di viene a partire dalla fase di “apprendimento” di GammaWare, operazione nella quale l’applicazione collaborazione con GMDE, in quanto l’azienda è un “legge” una serie di documenti campione, dai quali punto di riferimento principale sul mercato italiano, rileva le parole chiave per il riconoscimento della clas- che si presenta come uno di quelli maggiormente insificazione dei testi. In tutte le successive letture, teressanti e promettenti per le nostre soluzioni” ha
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dichiarato Alon Men, Vice Presidente Business Developement per GammaSite. E Carlo Caporizzi, Direttore Commerciale e Marketing di GMDE, ha aggiunto: “GammaWare rappresenta un’importante evoluzione nell’ambito delle soluzioni per la redazione. La sua integrazione nella gamma di applicazioni GMDE esistenti offre al mercato un panorama di soluzioni ancora più ricco e completo, in grado di soddisfare concretamente qualsiasi esigenza. A questo aggiungiamo il servizio GMDE, che assicura ai clienti la certezza della messa in funzione delle applicazioni acquistate”. GMDE ha così inserito la soluzione GammaWare nell’ambito dell’area applicativa “SYSTEM”, una delle quattro aree su cui si focalizza la struttura
aziendale. Grazie alla propria esperienza e al costante aggiornamento, GMDE si posiziona in quest’area come interlocutore in grado d’integrare competenze tecnologiche e conoscenze specifiche nei processi produttivi del quotidiano. L’area SYSTEM comprende, infatti, moduli software per la gestione delle diverse fonti informative, per la loro consultazione, per la realizzazione di contenuti sui diversi media, comprendendo anche tutto il flusso digitale della pubblicità. Alla soluzione GammaWare GMDE aggiunge dunque una serie di servizi professionali completi, che vanno dall’interfacciamento con i database editoriali esistenti alla formazione del personale sulla nuova applicazione implementata.
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Un flusso di lavoro di fascia bassa ricco di funzionalità e destinato ai nuovi utenti: è Plateroom Manager Foundation Edition di Agfa Si chiama Plateroom Manager Foundation aggiornato all’edizione completa di Plateroom MaEdition. Ed è una versione economica del software nager. per il flusso di lavoro di prestampa Plateroom ManaPlateroom Manager Foundation Edition fornisce ger, già installato con succesinoltre un sistema completo so in oltre 100 aziende. di monitoraggio e controllo Plateroom Manager controldell’uscita CtP, ideale per i la i dati fisici del giornale, clienti più piccoli che non neAGFA GEVAERT S.p.a. consentendo agli utenti di cessitano di future espansioDivisione Graphic Systems dedicarsi al controllo, alla geni. Sono inoltre disponibili opVia Grosio 10/4 - 20151 Milano stione e al monitoraggio della prozioni come la preimpostazione auTel. 02.3074.220 Fax 02.3074429 duzione di pellicole e di lastre da stamtomatica degli inchiostri, l’imposiziohttp://www.agfahome.com pa. Inoltre Plateroom Manager combine, interfacce facoltative con i sistemi na le pagine del piano di produzione per le varie pub- di gestione della stampa e vari client Web. blicazioni, organizzandone le priorità e assicurando “E’ la soluzione ideale, e ha un costo contenuto, un impiego ottimale delle risorse di esposizione di- per preparare un nuovo utente al passaggio a un flussponibili localmente o nei siti remoti. Plateroom so di lavoro completo” spiega Sheila Nysko, direttoManager controlla insomma i dati fisici del giornale, re marketing per il settore giornali del Nord Amerifornendo visualizzazioni in tempo reale o ca. “Con Plateroom Manager Foundation Edition, il cronologiche della produzione per permettere un passaggio a un sistema CtP non è mai stato così ecomonitoraggio e una pianificazione più precisi, dalla nomico”. gestione alle fasi produttive. Plateroom Manager Foundation offre agli utenti Plateroom Manager Foundation Edition offre agli un sistema di base che comprende le seguenti funzioutenti una solida piattaforma per opzioni e sviluppi nalità: futuri: dalle informazioni sugli inchiostri preimpostate * Gestione di file TIFF e PDF nativi con la possiautomaticamente per la messa in macchina, all’im- bilità di modificare facilmente il contenuto delle laposizione, al bilanciamento del carico in uscita su più stre periferiche, al monitoraggio degli eventi, * Client Web che forniscono funzioni di gestione all’interfaccia con il sistema di gestione della stam- e controllo, realizzazione di prove a video, approvapa, alla disponibilità di più client Web per le prove a zione prima dell’uscita e monitoraggio dello stato video e il monitoraggio. Quando l’utente è pronto, * Gestione opzionale delle code con invio in uscita Plateroom Manager Foundation Edition può essere a una o due periferiche.
ABC
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A GEC 2003 Kodak Polychrome Graphics celebra messaggi “log” trasmessi dal server. un grande risultato di pubblico: il grande afflusso di Il successo ottenuto a GEC dal sistema OpenFlow, visitatori allo stand KPG ha confermato ancora una di cui KPG ha eseguito oltre cento installazioni in poco volta la posizione leader dell’azienda nel mercato ita- più di un anno, è un’ulteriore conferma della validità liano delle tecnologie termiche digitali per CtP dedi- delle soluzioni di gestione del workflow sviluppate da cate alla stampa commerKPG, che comprendono ciale e ai giornali. Oltre anche KPG RasterProof, ai sistemi di esposizione un software che utilizza i Creo e alla linea di lastre file TIFF 1 bit per la stamVia del Pratignone 38/40 termiche KPG, la maggior parte pa della cianografica a colori su 50041 Calenzano (FI) dei clienti ha seguito con grande plotter inkjet di grande formato e tel. 0558836200 - fax 0558836222 interesse le dimostrazioni delle nuoproduce i file CIP3 per la gestione auhttp://www.kpgraphics.com ve soluzioni per la gestione del flusso tomatica del presetting dei calamai deldi lavoro digitale sviluppate dallo staff le macchine da stampa e KPG InkZone di specialisti software di KPG Italia. Il KPG OpenFlow, che, utilizzando gli stessi dati rasterizzati analizzati sistema aperto, a pagina singola, basato su hardware e da KPG RasterProof, calcola i valori di inchiostrazione software standard e caratterizzato da una concezione della macchina da stampa eseguendo direttamente il modulare che consente di “costruire” il proprio presetting dei senza necessità di interfacce proprietaworkflow secondo le necessità del momento e di am- rie. pliarlo in seguito senza problemi né limitazioni, è staGrande successo anche per la gamma di sistemi to presentato nella nuova versione v2.0, che offre un dedicati alle prove colore, che comprende la linea grado ancora maggiore di produttività e di velocità di Matchprint, di cui fanno parte il KPG Matchprint Inkjet esecuzione del lavoro. System completo del software KPG Matchprint Color Per di più GEC ha offerto l’occasione di introdur- RIP 2.6 e il Matchprint Professional Server Iix, il re anche il nuovo modulo OpenFlow Manager, basato software KPG StarProof che permette di ottenere prosu tecnologia client/server, che permette a qualsiasi ve di alta qualità su plotter partendo da file TIFF 1 bit utente, locale o remoto, di gestire attraverso un nor- e il Kodak Approval XP4 Digital Color Proofing male browser web, come Internet Explorer o Netscape, System, certificato Pantone, che produce prove contutte le funzioni del KPG OpenFlow, controllando in trattuali valide a tutti gli effetti. Proprio a GEC 2003 ogni momento tutte le informazioni relative alle sin- queste linee sono state oggetto della firma di due imgole pagine, che possono anche essere visualizzate portanti contratti con altrettante importanti aziende del sulla stazione di lavoro locale e stampate su qualsiasi bacino mediterraneo, una con sede in Grecia e l’altra stampante a colori o bianco/nero, le code di stampa e i in Turchia.
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Per Kodak Polychrome Graphics un bilancio estremamente positivo a GEC 2003
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“CTP City”: dal termico al violet. Le soluzioni CtP proposte da NTG Digital al GEC 2003 “CtP City”: se qualcuno aveva dubbi sulle scelte liana è stata la introduzione, accanto alle linee CtP strategiche di fondo della NTG Digital al GEC 2003 che utilizzano lastre a tecnologia termica, di unità che ha potuto risolverli subito all’ingresso dello stand impiegano laser a luce viola. espositivo, presentato al pubblico come la città del computer to plate, una tecnologia fondamentale per Soluzioni Violet per l’industria delle arti gral’industria delle arti grafiche mofiche derna ed una opportunità che ha ormai “sfondato” anche nell’induNTG Digital ha presentato due stria della stampa dei quotidiani soluzioni alternative per i CtP a NTG Digital srl italiani. tecnologia violet: la serie Mako Sede di Milano: NTG Digital ha presentato della ECRM – costruttore “stoVia Dei Missaglia, 97 Edificio B/1 - 20142 Milano a tutti gli operatori del settore ricamente” rappresentato nel tel. 02 82 68 161 - fax 02 82 68 16 40 la propria gamma completa di nostro Paese da NTG Digital – e Sede di Roma: unità per l’incisione diretta della la linea Cobalt delle Eschergrad, Via Taro 39 - 00199 Roma tel. 06 84 16 190 - fax 06 85 41 469 lastra e per la gestione del workflow società canadese con sede a Montreal digitale. Novità di assoluto rilievo per che ha firmato il contratto di distribuinternet: http://www.ntg.it l’importante azienda di distribuzione itazione per l’Italia a ridosso del GEC. Ene-mail: ntg@ntg.it
L'unità Lüscher della linea xPose! equipaggiata di sistema autoloader
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trambe le unità utilizzano diodi laser a bassa intensità e costi di gestione ridotti che, per le loro caratteristiche, potranno essere proposti anche ad alcuni segmenti specifici del mercato dei quotidiani, magari unitamente alla nuova versione 3 del workflow Energy, sviluppato interamente da NTG Digital sulla base della propria esperienza nella fornitura e nell’assistenza pre e post vendita ai centri stampa ed alle società editrici italiane, spagnole, portoghesi, francesi e brasiliane, per un totale di oltre 130 installazioni. La nuova versione di Energy aumenta le capacità produttive estendendo la possibilità di gestire automaticamente le cadute macchina per la stampa del packaging, fermo restando che il software è sempre basato su tecnologia PDF e Room. CtP termico: dual exposure e robot per il caricamento automatico NTG Digital propone al mercato anche la più consolidata tecnologia CtP termica attraverso i prodotti della Lüscher. Al GEC era in dimostrazione la nuova unità xPose! 160 VLF – per i formati lastra “extra
large” – equipaggiata con un espositore a 128 diodi che consente, grazie alla nuova funzione Dual Exposure, di lavorare due lastre contemporaneamente. E sempre per quanto riguarda le novità di rilievo destinate ad avere un impatto concreto sui flussi di produzione, la nuova unità CtP xPose! 130 – per lastre termiche formato 70/100 – viene ora proposta con un robot per il caricamento automatico delle lastre. La caratteristica fondamentale della linea proposta dalla Lüscher è quella di combinare in un unico layout tecnologico i vantaggi presenti sia nei sistemi di incisione a tamburo esterno che in quelli a tamburo interno. La testa laser nella linea xPose! viene infatti posizionata a soli 4 millimetri dalla lastra grazie ad un innovativo design della unità, consentendo di ridurre in modo significativo i tempi di scrittura, limitare la potenza impiegata e, soprattutto, eliminando la necessità di interrompere la produzione in caso di rottura o esaurimento di un diodo. La sostituzione del diodo esaurito, infatti, è una operazione molto semplice che può essere realizzata da personale non specializzato.
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Creo e PrimaSolve collaborano allo sviluppo di una soluzione efficiente per la produzione dei quotidiani Al recente NEXPO di Las Vegas Creo Inc. pi di avviamento del processo produttivo utilizzando (NASDAQ: CREO; TSX: CRE) ha annunciato che il dati di inchiostrazione molto precisi. gruppo Creo dedicato alle soluzioni di prestampa dei “Questa è la nostra prima collaborazione con una quotidiani sta lavorando con PrimaSolve, la nuova di- società di prestampa e non vediamo l’ora di mettere a visione software di Harland Simon, il produttore bri- punto la soluzione, che è già ad un livello ottimo, con tannico di sistemi di controllo Creo”, dichiara Peter Cox, amper le macchine da stampa dei ministratore delegato di quotidiani. PrimaSolve ha espePrimaSolve. rienza nei flussi di lavoro di proL’applicazione Creo duzione e di gestione delle Prinergy Newsrun è stata progettata esclusivamente per sodrotative ed è impegnata nello sviluppo di software di gestione della prodisfare le esigenze della stampa dei quotiCreo Italia S.r.l. duzione e di automazione per l’industria diani. Consente di eseguire l’imposizione Via Pisa 250 20099 Sesto San Giovanni di fogli formato “broadsheet” per le macdella stampa. Milano PrimaSolve svilupperà le interfacce di chine a larghezza singola e doppia e fogli Tel: +39 02 262 59 77 controllo delle rotative che comunicano Fax: +39 02 262 59 229 formato “tabloid” in segnature a due pagine o a quartini, aggiungendo tutti gli elecon il software Prinergy® Newsrun, l’apmenti necessari, tra cui segni di taglio, nuplicazione Creo per la pianificazione editoriale dei quotidiani. L’integrazione consente la co- meri di pagina, codici a barre, folio ed altri elementi in municazione dei dati di inchiostrazione al sistema di un processo automatizzato che trasmette i file Job Ticontrollo della rotativa che provvederà a regolare le cket e APA (Advanced Production Automation) al siviti dei gruppi calamai sulla macchina. I vantaggi di stema di gestione del flusso di lavoro. Le funzioni di questa integrazione comprendono un consumo ridotto programmazione e pianificazione editoriale di Prinergy Newsrun consentono di monitorare le pagine in entradi carta e inchiostro. “Siamo molto lieti di collaborare con una grande ta e in uscita e di gestire più pubblicazioni o edizioni società che ci porterà grandi vantaggi in termini di ef- contemporaneamente. La soluzione Creo per la prestampa digitale dei ficienza per i nostri clienti,” afferma Jon Bracken, Product Manager di Creo. PrimaSolve migliorerà il quotidiani è progettata per incrementare l’efficienza, livello di automazione nel processo di realizzazione migliorare la qualità e ridurre sensibilmente i costi. La di una edizione di un quotidiano con Prinergy Newsrun. soluzione comprende il sistema CTP Trendsetter® L’integrazione della soluzione PrimaSolve consentirà NEWS, il sistema per la gestione del flusso di lavoro agli utenti di Creo Prinergy Newsrun di ridurre i tem- Prinergy® e l’applicazione Prinergy Newsrun.
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Sinedita presenta un nuovo strumento per il recupero del patrimonio informativo basato sull’analisi semantica dei contenuti Ciò consente di costruire degli Sinedita – la software house alberi di categorizzazione in torinese specializzata nello svimodo oggettivo e rapido, basaluppo di soluzioni per l’acquiti sul preciso significato dei tersizione, la gestione e la pubblimini contenuti, garantendo un cazione delle informazioni, e risultato qualitativamente coazienda leader nel mondo dei SINEDITA srl stante nel tempo. sistemi editoriali per quotidiani e Via Pianezza 212 - 10151 Torino Grazie alla tecnologia semantica periodici – ha integrato una nuova Tel: 011/4536711 sono inoltre potenziate le funzioni di tecnologia di analisi semantica dei conFax: 011/4536701 ricerca, che assistono l’utente nella seletenuti all’interno delle proprie applicaziosinedita@sinedita.it zione precisa del termine ricercato in virtù ni editoriali. Quest’integrazione è il frutto di un accordo di partnership nato circa un anno fa con del suo reale significato. Il salto di qualità è evidente. Expert System, società specializzata nella linguistica Le parole chiave, neutre ed asettiche da un punto di da più di dieci anni che sviluppa tecnologie informati- vista concettuale, diventano un ricordo del passato e una ricerca supportata da un’analisi semantica restituche per il trattamento intelligente del linguaggio. Una delle caratteristiche del nostro tempo è la di- isce solamente i documenti (testi o immagini che siasponibilità pressoché illimitata delle informazioni. È no), contenenti i termini dei quali il sistema ha comproprio questa vastità di risorse che rende estremamen- preso perfettamente il senso linguistico. L’utilizzo della tecnologia semantica offre insomte difficile il loro reale reperimento. Il valore della tecnologia semantica consiste nella capacità di eseguire ma un aiuto concreto a tutte le aziende che, come gli l’analisi di un documento da un punto di vista concet- editori dei quotidiani, si trovano a dover gestire una tuale, cogliendo il significato di ogni elemento che lo grande quantità d’informazioni. Sinedita ha saputo costituisce sia a livello lessicale, sia sintattico: sostan- integrare questa complessa tecnologia semplificandotivi, verbi, aggettivi, ecc. La trasformazione di questa ne l’impatto operativo per l’utente e creando uno strutecnologia in applicazione permette di sfruttare con- mento di elevato valore competitivo per il cliente ficretamente la totale disponibilità di risorse informati- nale. Paolo Agus, Direttore Ricerca e Sviluppo e socio ve, perché ne consente il loro reperimento non più fondandosi sulla sola interpretazione delle parole, ma sul fondatore di Sinedita ha commentato “Noi di Sinedita, concetto stesso dei contenuti. In questo modo i termi- cerchiamo da sempre di offrire al mercato strumenti ni perdono ogni ambiguità d’interpretazione, perché in grado di aiutare i giornalisti, e tutti coloro che hanl’applicazione aiuta ad identificarne il significato e il no a che fare quotidianamente con una grande quantità di informazioni, a concentrare l’attenzione sul procontesto senza possibilità d’errore. Sinedita ha trasportato la tecnologia semantica al- prio lavoro, cioè la gestione, la creazione e la distribul’interno delle proprie applicazioni editoriali e ha messo zione dei contenuti. Con le potenzialità offerte dall’ina punto alcuni strumenti che consentono la tegrazione della tecnologia Semantica nelle applicacategorizzazione automatica dei documenti e la zioni editoriali, siamo convinti di dare un contributo concreto in questa direzione, ma anche di offrire agli rivitalizzazione degli archivi storici e documentali. La categorizzazione automatica permette di otte- editori un mezzo per lanciare nuove iniziative comnere la classificazione di un archivio, attivo o storico, merciali legate all’archivio storico e documentale del secondo un metodo sensibile al contesto dei documenti. giornale”.
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La società torinese integra un motore di analisi semantica dei contenuti per le proprie applicazioni editoriali
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Il Giornale e il Gruppo Poligrafici scelgono la soluzione Unisys News Content Manager - Hermes 10
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Il nuovo software è in grado di migliorare il controllo della produzione e la gestione dei flussi di lavoro fornendo la possibilità al giornalista di lavorare attraverso una postazione virtuale da qualsiasi posto e in qualsiasi momento Unisys e il Gruppo Poligrafici – cliente Unisys da Le caratteristiche di News Content Manager – oltre 20 anni - hanno siglato un accordo della durata Hermes 10 prevedono: pluriennale, per la fornitura del * Tecnologia aperta basanuovo sistema editoriale e di ta su standard (Open, stanservizi di supporto remoto ai tre dard-based technology): quotidiani del gruppo: Il Resto avvalendosi degli standard del Carlino, La Nazione e Il SOAP (Simple Object Access UNISYS ITALIA spa Giorno. Protocol) e XML (Extensible Via B. Crespi 57 - 20159 Milano Il Gruppo Poligrafici e Il Markup Language) Hermes 10 tel. 02/69851 - fax 02/6985588 Giornale hanno scelto la nuova fornisce una piattaforma interelease Unisys News Content grata di servizi web, da cui si Manager - Hermes 10 per la gestione integrata dei con- può accedere, rintracciare e catalogare qualsiasi tipo tenuti editoriali. Il software di Unisys è in grado di di informazione presente nel Central Product Database. ottimizzare la produttività di un medium attraverso una Queste informazioni possono poi essere stampate e piattaforma integrata in grado di produrre e distribuire impaginate utilizzando Hermes 10 o l’integrazione contenuti su diverse applicazioni e canali. Unisys di Adobe InDesign 2.0® e Incopy 2.0®. Anche Il Giornale, che già sfruttava le potenzialità * Management streamlined ed efficiente: il flusdella soluzione editoriale Unisys, è migrato alla nuo- so di lavoro reale, la pianificazione dell’impaginazione va release di News Content Manager - Hermes 10, e la gestione delle scadenze forniscono una grande flescon l’obiettivo di riorganizzare i flussi di lavoro e di sibilità per riadattare le pagine. esercitare un miglior controllo sulla produzione. * Nuovi canali di distribuzione: i prodotti XML consentono di riproporre i contenuti su nuove pubbliL’adozione di News Content Manager - Hermes cazioni, prodotti multimediali, periodici e servizi Web. 10 permetterà ora ai due gruppi editoriali di: * Aumento della produttività e dei profitti: Il * Ottimizzare la produttività dei flussi di lavoro nuovo Content Manager-Hermes 10 permette di auattraverso tutte le pubblicazioni del Gruppo, al fine di mentare la produttività - a seguito di un training di ridurre i costi di produzione; preparazione - e incoraggia lo sviluppo di nuovi pro* Evitare la duplicazione dei processi in tutte le dotti, come la e-paper, servizi di Web subscription , o testate del gruppo, così da ridurre i costi non necessa- i canali di informazione a pagamento. L’obiettivo è ri; quello di scrivere e impaginare un pezzo attraverso un * Sviluppare un’interfaccia web che consenta ai unico processo, per poi pubblicarlo più volte a secongiornalisti di lavorare da una postazione virtuale col- da delle necessità. legandosi alla redazione da qualsiasi posto e in qualsiasi momento; “Sappiamo che il mercato dei quotidiani è alla ri* Utilizzare l’ambiente XML al fine di consentire cerca di strumenti flessibili e soluzioni che gestiscano la riproduzione degli stessi contenuti editoriali su me- tutto il lavoro editoriale, e per questo siamo orgogliosi dia differenti. di avere già due clienti che hanno compreso le
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professionale - e InCopy 2.0® - soluzione di copy editing - per la gestione del layout di pagine e dei tool editoriali che consentono ai publisher di evitare le problematiche legate alla chiusura redazionale, di aumentare la creatività, la produttività e di aprire le porte a nuove opportunità di business. In questo modo, gli editori possono focalizzarsi al mercato e allo studio di nuove iniziative, piuttosto che doversi dedicare alla gestione delle infrastrutture tecnologiche.
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potenzialità di Hermes 10 e sono in procinto di implementare la soluzione” ha sottolineato Carlo Pellegrino, Direttore Vendite Sud Europa Global Industry Media di Unisys. “Il Gruppo Poligrafici e Il Giornale hanno compreso che un buon flusso di lavoro è il fondamento del successo”. La soluzione Unisys Content Manager – Hermes 10 integra i software Adobe InDesign 2.0® - il pluripremiato programma di impaginazione e design
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Soluzioni TERA a “El Nuevo Dia” di Porto Rico E’ ufficiale: Tera ha firmato l’accordo con il prin- Acevedo “ben sei lavorano con il sistema di gestione cipale quotidiano caraibico, El Nuevo Dia, per la dei contenuti GN3 di Tera Digital Publishing. Ed attendibile aspettarsi altri ordini all’infornitura di un sistema d’archiviazione Tark e di terno del Grupo”. due sistemi di gestione dei contenuti GN3. “Tera e GSI ci hanno offerto un La notizia è stata ufficializzata da pacchetto di soluzioni integrate che German Acevedo, vice presicopre tutti gli aspetti produttivi, sia per dente di GSI, il gruppo il prodotto cartaceo, sia per che distribuisce i prodotil web” ha commentato ti Tera in America LatiBrenda Pérez Lastra, diretna. tore de El Nuevo Dia. “Si El Nuevo Dia, 200 tratta di soluzioni mature, posti di lavoro a San complete, aperte e molto Juan (Porto Rico), apparconfigurabili, che si tiene al ristretto gruppo Tera Digital Publishing S.p.A. incentrano su standard di di quotidiani denominaVia Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia mercato quali l’SQL”. to “Grupo de Diarios Tel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19 Con l’installazione de El America GDA”, che rape-mail sales@teradp.com Nuevo Dia, Tera tocca quopresenta l’elite, per tirata 37 quotidiani installati in America Latina, ribadentura e diffusione, dei quotidiani caraibici. “Dei 14 giornali del Grupo” ha commentato do la propria posizione di leader di mercato.
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