TecnoMedia 41

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TecnoMedia Tecnologie, Prodotti

& Mercati editoriali

Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

Periodico mensile. Anno XI n. 41 - Sped. in Abb.to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina) - Reg. Trib. Roma n. 357 del 11-08-2003 - Iscrizione ROC n. 4753

Numero 41 - marzo 2004

CQ2, il nuovo marchio per il colore di qualità

Prende il via il prossimo 24 maggio il progetto Asig-Ifra finalizzato alla creazione di profili colore standard per la stampa dei quotidiani.

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IFRA Italia 2004: Firenze, 11 e 12 giugno

Automazione industriale e nuove frontiere del software editoriale al centro della settima edizione della conferenza Fieg-Asig-Ifra.

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Tecnologie in anteprima (aspettando la Drupa)

Computer to press, nuove soluzioni per il workflow, lastre senza chimici sono tra i temi più interessanti emersi negli ultimi mesi.

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Tre linee computer to plate al gruppo Athesis

Automazione spinta, semplicità di funzionamento, bassi costi di gestione al centro delle strategie di investimento del gruppo.

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Il flusso della pubblicità digitale al Gazzettino

Soluzioni innovative per la gestione del traffico pubblicitario tra il quotidiano, la concessionaria Area Nord e il Centro Stampa Veneto.

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“Qualità nella stampa” con Media Progetti

La società del gruppo Amodei ha raccolto in un manuale la propria esperienza nella gestione del colore, dalla prestampa alla rotativa.

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Il gruppo Seregni raddoppia in Polonia

Potenziamento del centro stampa di Varsavia e costruzione di un nuovo impianto a Katowice per la stampa del quotidiano Fakt.

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Niente “salti nel buio” con i simulatori

I sistemi di training basati su simulatori permettono di fare esperienza senza il costo ed il rischio di operare direttamente in produzione.

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Dall’informatica alla stampa, un 2003 difficile

Dai rapporti Assinform e Argi emerge una stasi per informatica e tlc, ed una forte contrazione per gli investimenti in macchine grafiche.

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Ipoacusia: rischi per lavoratori e imprenditori

Come orientarsi tra una legislazione ed una giurisprudenza tutt’altro che univoche: soglie minime, dispositivi obbligatori, rischi penali.

a pagina 30

Le Rubriche Media Insider................................................................................a pagina 35

Filo diretto

Le aziende informano ADN Kronos Adobe Systems Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert AMC - Atex Media Command Ansa Ap.Biscom Autologic Information International B.V.S. - Technotrans Barco Graphics Creo Italia Denex Systems Technology e.Biscom Ecrm EidosMedia Elettra Ferag Italia Fujifilm G.M.D.E. Gerber Systems Heidelberg HiT Internet Technologies Idab-Wamac International King Press Kodak Polychrome Graphics Lem LinkService Lithosol Italia Macchingraf MAN Roland Monigraf Müller Martini Napp Systems Nàvita N.T.G. Optronics Purup Prepress R. G. Segbert Sinedita Sap Italia Scanview Sitma SMB Schwede Maschinenbau Stoebich Tecsa Telpress Tera Teufelberger Unisys Italia Xeikon Xyvision

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L’editoriale Le notizie che circolano da qualche settimana parlano di una decisa accelerazione impressa alla realizzazione dei progetti destinati a cambiare volto e struttura ai maggiori quotidiani italiani. Ci siamo occupati più volte dell’argomento: ponendo sempre in evidenza la stretta connessione tra gli ingenti investimenti varati per la implementazione (in alcuni casi la sostituzione) del parco macchine da stampa e confezione ed i progetti di crescita della qualità del prodotto, a testimonianza di una fiducia verso un mercato che, nonostante difficoltà ed evidenti distorsioni, assegna al quotidiano un ruolo di primissimo piano nel sistema dei media. Già a partire dal prossimo autunno, quindi, potremmo trovarci a sfogliare giornali a 96 pagine con quadricromia un po’ ovunque, potenzialmente su ogni pagina. Si tratta soltanto di una scommessa su un boom improvviso degli investimenti pubblicitari verso i quotidiani reso possibile dalla larga disponibilità del colore? Certamente non è così, anche se qualche segnale incoraggiante si va registrando nei primi mesi del 2004, dopo i dati mortificanti degli anni trascorsi. I dati pubblicati dall’Osservatorio della pubblicità (FIEG e concessionarie) confermano, infatti, per il biennio gennaio-febbraio un aumento del fatturato – rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente – del

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Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it Direttore responsabile Carlo Lombardi Redazione Salvatore Curiale - Luca Michelli hanno collaborato a questo numero Marco Brogi, Laura Cavaliere, Giuseppina Ciaccia, Antonietta Strada. Segreteria di Redazione Elga Mauro Registrazione del Tribunale di Roma n. 357 del 11-08-2003 Iscrizione al Registro Operatori della Comunicazione n. 4753 © ASIG Service S.r.l. - 2003 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma Stampa Spedalgraf Via dello Scalo Tiburtino 1 - 00159 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 9 aprile 2004 TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca dati Ediland (http://www.ediland.it/archive/psengine.asp)

3,5 per cento per la stampa nel suo complesso e del 3,2 per cento per i soli quotidiani. I risultati conseguiti ad inizio d’anno, peraltro, sembrano ricalcare il trend previsionale di “Initiative Future Worldwide” che per iprimi dieci mercati mondiali, promostica incrementi negli investimenti pubblicitari attorno al 4-5 per cento, con l’Italia oltre il 3 per cento. Il superamento della crisi che ancora condiziona pesantemente l’economia dell’Italia, dell’Europa e del mondo intero è certamente condizione essenziale per il futuro dei media e dei giornali in primo luogo. Non da meno, comunque, è l’impegno a fornire un prodotto che per qualità, autorevolezza e referenzialità irrobustisca ulteriormente il rapporto fiduciario con lettori ed inserzionisti. L’esperienza ci ha confermato, peraltro, come l’obiettivo della qualità richieda – accanto alla disponibilità di tecnologie adeguate – professionalità evolute e modelli di organizzazione del lavoro rispondenti alla caratteristica del progetto. Da lunghi anni, ormai, le iniziative dell’ASIG si sono mosse coerentemente in tale direzione, come attestano studi e progetti realizzati, corsi di specializzazione promossi e crescente impegno in tema di formazione. Non a caso, contestualmente al realizzarsi dei progetti che vedono il colore soggetto centrale della trasformazione del prodotto, parte l’iniziativa promossa dall’ASIG in collaborazione con l’IFRA che illustriamo nelle pagine che seguono.“Colore Qualità Quotidiani” - o CQ2 per usare la “formula” scelta - intende proporsi come marchio di garanzia per le imprese del settore ma costituisce, al tempo stesso, la più recente espressione di un filone di attività che con determinazione l’ASIG porta avanti dai primi Anni Novanta. Il futuro parla spesso linguaggi diversi che, a volte, appaiono tra loro contrastanti. A fine aprile, ad esempio, viene presentato a Tokio quello che è stato battezzato l’“E paper”. Nella occasione si rileva che “tutto sembra pronto per il passaggio al digitale dei libri e presto, forse, degli stessi giornali”. In realtà il “mondo digitale” è già patrimonio delle imprese editoriali e dei modelli di organizzazione dei flussi produttivi che caratterizzano la realizzazione del quotidiano. Cambia, nelle diverse ipotesi, la tipologia del prodotto. “E paper”, si è scritto, è quanto di più somigliante si possa immaginare ad un vecchio foglio di carta sul quale il procedimento trasferisce l’inchiostro elettronico. I fatti dimostrano, in ogni caso, che il “vecchio foglio di carta” mantiene intatta la sua validità e che è destinato ad assemblarsi in un numero sempre maggiore di esemplari per meglio soddisfare le esigenze del mercato.

PARLIAMO DI...

di Carlo Lombardi

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Strumenti di lavoro

CQ2 - Colore Qualità Quotidiani: i profili standard per l’industria dei giornali Dal 24 al 27 maggio prossimi si svolgerà la prima fase dei lavori di una nuova iniziativa congiunta Asig Ifra destinata ad avere un impatto importante per tutta l’industria dei giornali italiani: lo sviluppo di profili colore standard per la stampa in quadricromia dei quotidiani. L’iniziativa, che si svolgerà in quattro fasi nel corso di quest’anno, è stata sviluppata sulla base di quanto già avvenuto in Germania, Spagna, Olanda, dove alcuni fra i più importanti editori e stampatori di giornali hanno unito le forze per sviluppare profili colore standard nazionali per una stampa in quadricromia a prova di contestazione, sotto la comune regia dell’Ifra, la più importante associazione mondiale di ricerca e sviluppo tecnologico per l’industria dei giornali con oltre 1400 soci in tutti i continenti. L’iniziativa italiana nasce per l’impulso delle aziende editrici e stampatrici di giornali italiani riunite all’interno dell’Asig (Associazione Stampatori Italiana Giornali, che dal 2001 rappresenta ufficialmente Ifra in Italia). Questo progetto ha già raccolto, al momento di andare in stampa con questo numero della rivista, le adesioni de l’Editrice La Stampa di Torino, RCS Quotidiani, Industrie Grafiche Seregni, Athesis, Sedit, Gruppo Corriere dello Sport - STEC. Altre sono state annunciate per le prossime settimane. La prima fase dei lavori sarà ospitata dall’Editrice La Stampa a Torino. CQ2 – Colore Qualità Quotidiani, è il marchio di una nuova iniziativa destinata, negli auspici di tutti, ad avere un grosso impatto nell’industria italiana dei quotidiani per i prossimi anni. In estrema sintesi, la sigla CQ2 indica, ed indicherà per quanti la utilizzeranno, l’impiego nel flusso di lavoro di profili colore standardizzati secondo procedure internazionali calibrate in funzione dell’editoria e della stampa nazionale. Un sorta di marchio di qualità riconosciuto dalle parti ed in grado, se applicato correttamente, di dirimere alla radice le principali contestazioni relative alla qualità del colore stampato sulla carta per quotidiani. Un supporto i cui limiti circa la riproducibilità degli annunci pubblicitari a colori sono ben noti non solo nel nostro Paese, tant’è vero che la iniziativa proposta a editori, stampatori e concessionarie di pubblicità italiane è già stata avviata, con successo, in Germania, Spagna ed Olanda, mercati che, assieme al nostro Paese, sono tradizionalmente in prima linea nello sviluppo di tutto quanto serve allo sviluppo ed al consolidamento della stampa a colori per i giornali.

CQ2: un’iniziativa italiana CQ2 è una iniziativa italiana che si innesta nel filone di attività avviate da Asig – Associazione Stampatori Italiana Giornali, che dal 2001 rappresenta ufficialmente Ifra nel nostro Paese – per lo sviluppo di strumenti di uso comune per rafforzare la qualità di stampa e contribuire al suo sviluppo. Corsi Qualità indirizzati agli operatori del settore, il Manuale Qualità Colore edito a cura dell’associazione e sviluppato grazie ad un’attività di ricerca e sviluppo che ha visto il coinvolgimento diretto di tutte le più importanti aziende editrici e stampatrici del settore, sono solo alcune delle iniziative promosse già a partire dai primi anni Novanta, quindi con largo anticipo rispetto a quello che poi si è dimostrato essere uno dei trend più fecondi di sviluppo editoriale ed industriale, la crescita della stampa in quadricromia. Le iniziative finora nate grazie all’iniziativa, all’impegno ed al supporto degli Associati all’Asig, organizzazione che rappresenta le industrie italiane che editano e stampano l’80% circa del prodotto quotidiano, hanno sempre puntato sul coinvolgimento diretto

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di strutture e centri di ricerca e sviluppo di fama nazionale ed internazionale, quali la Scuola Arti Grafiche S. Zeno di Verona e l’Ifra, la più importante associazione mondiale di ricerca e sviluppo tecnologico applicata all’industria dei giornali, con oltre 1400 associati in ogni parte del mondo. Proprio con quest’ultima sono stati avviati, in occasione dell’edizione Ifra Italia 2003 a Milano, lo scorso mese di giugno, colloqui informali con l’obiettivo di sviluppare anche in Italia le iniziative consortili avviate, con successo, in Germania, Spagna ed Olanda sotto la comune regia dell’associazione internazionale. Contatti, incontri e scambi di esperienze si sono concretizzate in un progetto nazionale, denominato CQ2 – Colore Qualità Quotidiani, che prenderà ufficialmente il via il prossimo 24 maggio a Torino, presso l’Editrice La Stampa. I profili colore standard: quattro fasi di lavoro Il programma di lavoro comune che ha, come obiettivo, lo sviluppo anche nel nostro Paese di profili colore standard per la stampa in quadricromia sui quotidiani, si articolerà in quattro fasi di lavoro nel corso del 2004. La prima, che si svolgerà a Torino dal 24 al 27 maggio prossimi, prevede un seminario di attività comune (in lingua italiana), coordinato da due specialisti di Ifra, nel corso del quale verranno illustrati i metodi di lavoro più adeguati, le procedure tecniche da eseguire, i metodi per il controllo della qualità dell’immissione dei dati, la selezione cromatica, la calibratura del monitor e dello scanner, la produzione di bozze, il profiling, la retinatura, l’elaborazione delle immagini a scansione, la produzione e la stampa di lastre e pellicole. L’obiettivo del gruppo di lavoro è quello di individuare norme generali che possano disciplinare le regolazioni delle selezioni cromatiche (TIC, GCR) ed il controllo della qualità di stampa (bilanciamento dei grigi, ingrossamento del punto e densità), nonché le caratteristiche standard di carta e inchiostro. Il risultato di questa settimana di lavoro sarà la compilazione di un elenco di norme e la fissazione di tolleranze basate sulle norme ISO 12647-3. Ogni azienda partecipante riceverà un CD contenente la documentazione distribuita ed elaborata durante la settimana di studio unitamente ai file necessari per la prova di stampa della fase 2.

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Successivamente all’incontro di Torino tutte le aziende che hanno partecipato al workshop avvieranno la seconda fase delle attività, che prevede la messa in macchina e la stampa dei test forniti da Ifra che tengono conto dei risultati più avanzati della ricerca internazionale per la stampa a colori di qualità. I testform stampati saranno quindi inviati al quartier generale di Ifra a Darmstadt, in Germania, dove si svolgerà la terza fase delle attività. Gli specialisti provvederanno ad analizzare ed elaborare i diversi test-form ricevuti in modo da ricavare, a partire dalle esperienze di stampa effettuate secondo una comune metodologia, una proposta per profili colore standard per l’industria italiana. In questa fase Ifra provvederà anche a consegnare, in via assolutamente riservata a tutti i partecipanti alla iniziativa, relazioni individuali relative alla stampa dei test-form. La quarta, e conclusiva, fase dei lavori, prevede un nuovo incontro di una giornata, in data e località che saranno decise successivamente all’avvio dei lavori, nel corso del quale verranno illustrati i risultati ottenuti e proposti i profili colore per l’industria italiana in standard CQ2. A chi si rivolge questa iniziativa L’iniziativa CQ2 è aperta alla partecipazione di tutte le società editrici, stampatrici e concessionarie di pubblicità, senza trascurare l’ipotesi che anche le agenzie di pubblicità possano essere interessate a seguire i lavori per approfondire in prima persona metodologie e procedure per lo sviluppo della qualità. Il programma completo dei lavori, con particolare riferimento ai contenuti del workshop che si svolgerà a Torino, è disponibile on line presso il sito www.ediland.it, mentre i moduli per la iscrizione e per la prenotazione degli alberghi – a prezzi convenzionati – devono essere richiesti telefonicamente alla segreteria organizzativa dell’Asig – telefono 06-4883566. Tutti i lavori del workshop si svolgeranno in lingua italiana, e sempre in italiano sarà tutta la documentazione tecnico scientifica distribuita ai partecipanti. Questi ultimi riceveranno, in tempo utile, il calendario dettagliato delle sessioni di lavoro (contenuti ed orari) che si svolgeranno dal 24 al 27 maggio a Torino.

Strumenti di lavoro

CQ2 - Colore Qualità Quotidiani: i profili standard per l’industria dei giornali

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Automazione industriale e nuove frontiere del software a Ifra Italia 2004 a Firenze

Ifra Italia 2004

La settima edizione della Conferenza internazionale per l’industria dell’editoria e della stampa italiana promossa da Fieg, Asig ed Ifra si svolgerà quest’anno nella splendida cornice di Firenze. La città d’arte ospiterà due giorni di incontri dedicati ai temi dell’automazione industriale ed alle nuove frontiere del software. Tutti gli interventi dei relatori saranno, come di consueto, tradotti in Italiano ed in Inglese. Automazione industriale e nuove frontiere del software saranno gli argomenti al centro della settima edizione di Ifra Italia, la Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa che si svolgerà a Firenze nei giorni 10 ed 11 giugno prossimi. L’appuntamento annuale è ormai un punto di ritrovo fisso per tutti i protagonisti dell’industria dei quotidiani e dei periodici che, in questa circostanza, hanno l’occasione per incontrarsi e scambiarsi le esperienze attorni agli argomenti più attuali per l’industria italiana ed internazionale. Anche quest’anno la manifestazione, promossa da Fieg – Federazione Italiana Editori Giornali – Asig – Associazione Stampatori Italiana Giornali – e Ifra, la più importante organizzazione internazionale per la ricerca e sviluppo tecnologici applicato all’industria editoriale con particolare riguardo per i giornali quotidiani, non lascerà delusi i partecipanti. I riflettori saranno puntato sulle esperienze più significative maturate in Italia ed all’esterno nell’introduzione di strumenti e modelli organizzativi che fanno perno sull’automazione industriale e nello sviluppo, ed utilizzo, di nuovi software a valore aggiunto. Nuove frontiere del software Proprio questo argomento, al quale sarà dedicata la giornata dell’11 giugno, si annuncia come una vera e propria rassegna di esperienze di successo effettuate da quanti, editori, stampatori e concessionarie di pubblicità, hanno introdotto nei mesi scorsi nuove soluzioni che vanno ad integrare, potenziandone le funzionalità, i sistemi editoriali già in funzione in azienda. L’industria italiana si è caratterizzata, negli scorsi

mesi, nello sviluppo di sistemi integrati per la gestione della pubblicità in formato digitale. Questo argomento, con tutte le implicazioni organizzative all’interno delle aziende ma anche fra società di uno stesso gruppo editoriale, sarà uno dei filoni più significativi. Né si potranno trascurare quanti hanno deciso di puntare i propri investimenti verso strumenti assolutamente innovativi, come software per la gestione di collaboratori, programmi per l’analisi dei contenuti semantici dei quotidiani, con implicazioni pratiche ancora, in parte, da valorizzare, perché hanno ricadute al di fuori degli ambiti più tradizionali della redazione e dell’archivio. Non mancheranno, secondo le migliori abitudini, relazioni di esperienze effettuate all’estero, che hanno lo scopo di portare all’attenzione degli utenti italiani soluzioni che magari si stanno inseguendo da tempo ma delle quali non si conoscono esempi concreti da valutare. E’ un universo, quello delle nuove frontiere del software, per alcuni aspetti ancora da esplorare, perché non c’è dubbio negli scorsi 12/24 mesi le aziende, in Italia come all’estero, abbiano concentrato i loro investimenti, che pure non sono mancati, in altre direzioni, prima fra tutte, almeno per quanto riguarda l’Italia, verso l’area di stampa. Automazione industriale E proprio a quest’area è dedicata la prima giornata dei lavori, dove saranno a confronto alcune delle esperienze più rilevanti in via di attuazione in Italia ed all’estero. Nuovi centri stampa che puntano, di volta in volta, su tecnologie offset e flexo ma che hanno un unico obiettivo, quello di offrire a lettori e clienti un quotidiano tutto a colori. Il “full color”, protagonista

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Automazione industriale e nuove frontiere del software a Ifra Italia 2004 a Firenze

manifestazione sarà inviato ai lettori di TecnoMedia con largo anticipo, ed una copia, completa dei moduli di iscrizione, sarà disponibile in formato digitale anche sul sito di Asig all’indirizzo www.ediland.it. L’appuntamento per tutta l’industria dell’editoria e della stampa di giornali è all’Hotel Sheraton di Firenze (di fronte all’uscita del casello dell’autostrada A1 Firenze Sud) il giorno 10 giugno. L’inizio dei lavori sarà alle ore 14.30 e, come di consueto, tutti i relatori saranno tradotti simultaneamente in Italiano ed in Inglese per una edizione che si annuncia particolarmente ricca sia nei contenuti che per quanto riguarda il panel dei relatori.

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Ifra Italia 2004

indiscusso della precedente edizione di Ifra Italia, farà ancora una volta la parte del leone fra le relazioni previste, perché i progetti a suo tempo avviati sono ormai entrati nella fase attuativa e quanto a suo tempo soloo ventilato si è trasformato prima in piano industriale e poi in progetto regolarmente avviato. Ma quali saranno le strategie dei grandi gruppi e dei quotidiani e centri stampa regionali per agganciare la ripresa della pubblicità o per favorire un ritorno significativo degli inserzionisti sulle pagine dei quotidiani? Questi ed altri argomenti saranno affrontati da panel di specialisti italiani e stranieri. Come di consueto il programma completo della

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Tecnologie in anteprima

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Computer to Press ed altre novità per l’industria dei giornali: anteprime mondiali aspettando Drupa Il 2004 sarà un anno di importanti appuntamenti fieristici. A maggio Drupa (Düsseldorf), in giugno Nexpo (Washington, D.C.) ed in ottobre Ifra Expo (Amsterdam) offriranno palcoscenici di enorme prestigio per l’industria editoriale e delle arti grafiche. Negli ultimi mesi numerose aziende hanno organizzato presentazioni in anteprima mondiale dei prodotti che occuperanno la scena a Drupa e nelle altre fiere internazionali. Nuove rotative offset per la stampa dei giornali con tecnologia Computer to Press, soluzioni per la preparazione delle lastre e per la gestione dei flussi di lavoro sono pronte ad esordire presso editori e stampatori di quotidiani in tutto il mondo. Per la stampa del quotidiano non s’intravede, all’orizzonte, nessuna tecnologia di base in grado di sostituire le rotative, uniche macchine a poter garantire la produzione di un elevato numero di copie in tempi rapidi. Per innovare in questo settore, occorre quindi portare la flessibilità e le opportunità fatte intravedere dalla stampa digitale in direzione della rotativa tradizionale, e non viceversa. Partendo da quest’analisi, nella seconda metà degli anni Novanta, i ricercatori della Wifag, uno dei grandi produttori mondiali di rotative per la stampa offset dei giornali, hanno avviato un ambizioso progetto per sviluppare una nuova famiglia di macchine per la stampa in grado di coniugare la robustezza ed i grandi volumi dell’offset tradizionale con i concetti di flessibilità ed automazione totale introdotti dalle unità per la stampa digitale diretta. Annunciata all’ultima edizione d’Ifra Expo lo scorso mese d’ottobre a Lipsia, in Germania, la nuova macchina Wifag è stata ufficialmente presentata a fine marzo nel quartier generale della società svizzera, a Berna, ad un pubblico selezionato di manager e specialisti dell’industria dei quotidiani provenienti da tutta Europa. Altre presentazioni sono previste nei prossimi mesi per i mercati americani ed asiatici. Evolution, questo il nome della nuova soluzione Wifag, è, prima ancora che una macchina, un nuovo concetto nella stampa dei quotidiani, sviluppato lungo tre assi portanti: utilizzo di tecnologie – e materiali di consumo – computer to press, in altre parole, fondamentalmente, lastre che sono sviluppate dopo essere state montate

sui cilindri grazie alla trasmissione diretta delle informazioni dal sistema editoriale all’unità di stampa ed all’impiego di un procedimento; concentrazione di tutta la catena di controllo della qualità all’interno della macchina di stampa, dove si crea il prodotto-giornale finale; altissimo grado d’automazione di tutte le componenti impiegate nella rotativa. Esattamente dieci anni fa, nel 1994, Wifag aveva presentato il primo modello al mondo di rotativa senza albero meccanico di trasmissione, com’è stato ricordato nel corso della presentazione di Berna, e nel 2004 introduce la prima macchina rotativa computer to press. Evolution, appunto, perché la nuova macchina deve fare i conti con una tecnologia in rapida “evoluzione”, le nuove lastre di stampa sviluppabili direttamente in macchina (che già esistono) e con quelle in via di sviluppo (disponibilità prevista fra 3-5 anni) che saranno non solo in grado di essere incise in macchina ma saranno, soprattutto, riscrivibili. Per questa ragione Wifag ha sviluppato una linea modulare dove è possibile stampare i quotidiani sia con le tecnologie attuali, montando in macchina le lastre sviluppate con i metodi tradizionali, sia tramite le nuove unità digitali computer to press, in grado di ricevere le pagine direttamente dal sistema editoriale. La dimostrazione effettuata a Berna ha sfruttato sia l’una sia l’altra soluzione, combinando gli stampati prodotti con lastre già impressionate e con le lastre sviluppate sui cilindri della rotativa con una serie di controlli automatici in grado di correggere in tempo reale, e con poche decine di copie di scarto, sia i valori d’inchiostrazione che difetti più

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Computer to press ed altre novità per l’industria dei giornali

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macroscopici, come il fuori registro. La concentrazione dei sistemi digitali per il controllo di qualità all’interno di una rotativa destinata ad essere il luogo d’impressione delle lastre e di creazione finale del prodotto dovrebbe consentire, nella pratica quotidiana, una catena di verifiche e correzioni in tempo reale molto efficiente ed in grado di contribuire a ridurre i costi, soprattutto per quanto riguarda gli scarti d’avviamento. Sistemi automatizzati, infatti, agiscono su tutte le variabili del processo d’impressione, dal controllo sul registro alla densità dei pigmenti fino al controllo del registro di taglio finale. Naturalmente la configurazione finale della macchina ed il grado d’automazione nella gestione e nei controlli di qualità dipendono dalle scelte di editori e stampatori, che possono aggiungere successivamente i vari moduli man mano che se ne richiedano le prestazioni. Sempre grazie all’automazione integrale delle unità di stampa l’Evolution della Wifag consente, già oggi, la variazione automatica della foliazione del prodotto, ma molto di più sarà possibile ottenere nel momento in cui saranno disponibili le lastre riscrivibili. In quel momento, la rotativa offset sarà in tutto e per tutto simile ad una macchina per la stampa digitale, con la possibilità di variare le edizioni e le foliazioni dei prodotti direttamente on line, senza fermare la produzione. La prima line Evolution al mondo sarà installata al Neue Zürcher Zeitung di Zurigo, con dieci torri di stampa satellite a 10 cilindri, dieci autopaster e quattro pieghe. Dotata di sistemi automatici per i controlli di registro di stampa e di taglio, sarà dotata di un impianto pilota per il controllo automatico del bilanciamento inchiostro/acqua e per la stampa con tecnologia Computer to Press. Le nuove unità per la stampa Wifag non saranno materialmente presenti alla Drupa. Il taglio fieristico indirizzato all’industria delle arti grafiche nel suo complesso e la partecipazione all’evento di gruppi di visitatori fra loro molto eterogenei hanno suggerito alla società svizzera di organizzare a Berna un evento ad hoc dedicato agli specialisti dell’industria dei quotidiani riservandosi uno stand di taglio più conviviale per la rassegna di Düsseldorf. Computer to Plate e flussi di lavoro

Europa e Stati Uniti: due mercati diversi per l’industria dei quotidiani, il primo caratterizzato da testate di grande diffusione con elevata concorrenza e un impegno costante da parte degli editori ad introdurre un’automazione spinta. Il mercato del Nord America, per contro, è dominato da testate di dimensioni decisamente più modeste, in massima parte a diffusione locale, dove l’automazione non è, al momento, vista come un valore aggiunto di primaria importanza. Questo spiega come mai il CtP, che ha avuto un successo capillare in Europa ed in Italia, non ha finora “sfondato” tra editori e stampatori americani, tant’è che per l’incisione diretta della lastra di stampa gli USA sono ancora terra di conquista per tutti i fornitori. Figuriamoci per Agfa che ha in portafoglio, fra le altre soluzioni, la linea Polaris che, con oltre 800 unità installate a livello mondiale, è il Ctp più utilizzato al mondo. Non meraviglia più di tanto, quindi, la decisione, pure presa fra non poche discussioni, di non partecipare, per quest’anno ed in via del tutto eccezionale, ad Ifra Expo, la più importante rassegna al mondo per l’industria dei giornali che si svolgerà nel mese d’ottobre ad Amsterdam. Agfa ha infatti deciso di concentrare i suoi sforzi sul mercato USA, partecipando a Nexpo di giugno a Washington, e “coprendo”, solo per quest’anno, l’Europa con le due settimane della Drupa, rassegna dove, tradizionalmente, i clienti americani dei giornali non intervengono nella misura che si vorrebbe. “Il nostro impegno per l’industria dei giornali resta immutato” e centrale nelle strategie di crescita Agfa, come ha più volte ribadito il direttore mondiale per il newspaper business Kurt Smits nel corso della conferenza stampa internazionale organizzata nel quartier

Tecnologie in anteprima

Ursula Wirz, Presidente di Wifag, inaugura la presentazione della nuova Evolution

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La dimostrazione della nuova Wifag Evolution con tecnologia Computer to Press

generale di Mortsel, in Belgio, proprio in vista della rassegna di Düsseldorf, dove Agfa sarà presente in grande stile con tutta la rassegna delle soluzioni sia per la stampa commerciale sia per i giornali quotidiani. Con riferimento a questo settore, le previsioni Agfa puntano su una crescita delle aziende di stampa che puntano a diversificare le attività alternando quotidiani e prodotti commerciali. A Drupa saranno presentati nuovi sistemi CtP a laser viola della famiglia Advantage, CL e CLS, particolarmente indirizzati a centri stampa di piccole e medie dimensioni. Il sistema CL è in grado di produrre fino a 160 lastre ora, mentre il CLS arriva a 220. Entrambe le unità impiegano un’opzione di caricamento lastre a cassette multiple studiata appunto per garantire maggiore produttività. I nuovi sistemi sono compatibili con la lastra a base d’argento LAP-V e anche con la nuova generazione di lastre ai fotopolimeri. Centrale nella strategia Agfa per i giornali, come ha ricordato Kurt Smits nel corso della conferenza stampa, la società “non è il fornitore di una singola tecnologia, ma offre ai clienti un’ampia varietà di scelta”. Nell’industria dei giornali la forte domanda per

impianti CtP con laser a luce verde coesiste con un crescente interesse per diodi laser a luce viola, né va trascurata la domanda per la tecnologia termica. Nel 2002 Agfa aveva un installato mondiale nei giornali costituito dal 64% di Ctp a laser verde contro un 36% violet; ma è questo secondo settore quello a più rapido tasso di crescita, visto che nel 2003 la percentuale d’installato verde/violet è arrivata al 50% ciascuno, e per l’anno in corso si prevede che nell’ambito delle nuove installazioni Agfa il violet salirà al 75%. Il predominio dei laser a luce visibile nel mercato 2003 dei Ctp per quotidiani (78% contro il 17% della tecnologia termica e il 5% degli impianti UV, dati Ifra dello scorso mese di ottobre) ha spinto Agfa a diversificare la propria offerta ed a presentare ad Ifra Expo del 2003 la nuova famiglia Advantage, CtP entry level a luce violet, che si arricchirà ulteriormente a partire dalla fiera di Düsseldorf. Presso lo stand Kodak Polychrome Graphics a Drupa sarà installato un Newsetter System completo di software News Monitor, che esporrà le nuove lastre ThermalNews Gold. Il sistema, progettato per aziende di dimensioni medio-grandi, è già utilizzato, solo in Europa, da oltre 125 stampatori di giornali. La configurazione che sarà presentata in Drupa comprende: il Newsetter TH180 Platesetter, platesetter termico a letto piano con produttività di 180 lastre/ora in formato Berliner a 1270 dpi, le sviluppatrici Mercury News, per gli speciali chimici ad acqua adatti al trattamento sia delle lastre termiche sia di quelle tradizionali, il sistema di caricamento avanzato newsetter Autoloader E che fornisce al sistema le lastre pronte per l’esposizione, il sistema di punzonatura e piegatura completamente automatico Optical Vision Punchbender VCP 2002, il multiple stacking station per lo smistamento e l’impilatura delle lastre punzonate e piegate, ed il sistema di trasporto automatico per il collegamento delle unità del sistema. A Drupa sarà anche in funzione il software denominato News Monitor Remote Diagnostic System, per il controllo integrale della linea Newsetter, in grado di collegare via modem il sistema con i centri di assistenza Kodak Polychrome Graphics, che possono così fornire immediato supporto in caso di necessità. Il CtP termico di KPG impiega la nuova versione delle lastre

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Computer to press ed altre novità per l’industria dei giornali

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ThermalNews Gold, sviluppate specificamente per i giornali, in grado quindi di fornire risultati di stampa costanti nell’ambito di lunghe tirature. Rispetto alla precedente versione, le ThermalNews Gold hanno tempi d’esposizione e di trattamento più rapidi, che aumentano la produttività soprattutto con i platesetter Creo Trendsetter News, sviluppati soprattutto per gli stampatori di giornali medio-piccoli. Nel corso delle conferenze stampa pre Drupa, Creo non ha mancato di sottolineare come la tecnologia termica per il CtP sia ormai ben più che una mera curiosità. E la crescita di quest’opportunità per l’incisione diretta delle lastre di stampa è stata notevole: dall’1% nell’anno Duemila al 15% nello scorso 2003 con una previsione del 25% per l’anno 2007. I CtP Creo installati finora nei soli quotidiani oltrepassano le 270 unità. A Drupa è previsto il lancio del nuovo workflow Creo per giornali Synapse NewsManager che sviluppa, integrandola nella famiglia Creo, la versione più avanzata di Intellinet, la soluzione leader di mercato in Italia acquisita dalla società canadese lo scorso mese d’Ottobre proprio nelle giornate d’Ifra Expo a Lipsia. Il nuovo sistema integra tutte le funzioni necessarie ai giornali quotidiani, dal piano di produzione alla produzione finale della lastra lungo un unico flusso di lavoro che l’operatore può seguire in tempo reale grazie ad avanzate funzioni di tracking. Il workflow è stato sviluppato per supportare la trasmissione delle edizioni verso un network di stampa al quale sono collegati più stabilimenti, e consente la condivisione delle informazioni relative alle diverse fasi della produzione fra più soggetti collegati on line. Le funzioni d’automazione integrale consentono, fra l’altro, la gestione di contenuti multizonali ed il trasferimento integrale dei dati d’inchiostrazione dal sistema ai preset installati sulle rotative grazie alla generazione di dati CIP3. Agfa, che con Creo si contende il mercato mondiale dei flussi di lavoro per quotidiani, presenterà a Drupa Arkitex Courier, il nuovo arrivato nella “famiglia” di workflow Arkitex. E’ un sistema di trasmissione completa che si avvale dell’application server J2EE e consente un controllo totale sia delle fasi di pianificazio-

ne del prodotto che della trasmissione a network di centri stampa. Il nuovo software è dotato di funzioni di tracking che consentono di seguire il flusso di lavoro in tempo reale da postazioni remote. Il prodotto è totalmente file-independent e, dallo scorso 2003, anno del lancio ufficiale della prima versione, il workflow ha già registrato oltre 100 installazioni (che includono oltre 300 componenti di sistema) in 22 Paesi. Lastre senza chimici Non è un mistero che tutti i grandi produttori mondiali di lastre, Agfa, Kodak Polychrome Graphics e Fuji, abbiano allo studio prodotti di nuova generazione in grado di fare a meno dei chimici. Per il momento a Drupa sarà possibile vedere la nuova lastra Azura, una digitale termica che non fa uso di prodotti chimici. I test beta sono stati avviati ufficialmente a metà del mese di febbraio in vista della sua prossima commercializzazione. Azura è una lastra in alluminio basata sulla tecnologia delle lastre Thermolite Plus di Agfa che impiega un procedimento non-ablativo in grado di offrire una latitudine d’esposizione e di stampa molto ampia e tirature fino a 100.000 stampe. Nelle lastre termiche tradizionali, durante l’esposizione, si forma un’immagine latente che deve poi essere trattata chimicamente per generare un’immagine finale. Azura richiede invece una fase di pulitura o di gommatura solo nelle zone che non contengono immagini. Il nuovo supporto per la stampa offre punti dal 2% al 98% su lastra. Quello delle lastre senza l’impiego dei chimici per lo sviluppo è, assieme agli studi ed alle ricerche in direzione di supporti per la stampa riscrivibili, uno dei settori che più promettono sviluppi nel corso dei prossimi anni, e che più da vicino andranno seguiti per le importanti implicazioni che si porteranno al seguito.

Tecnologie in anteprima

Il management Agfa ha ribadito la centralità dell’industria dei quotidiani nelle proprie strategie di sviluppo e crescita

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I nuovi CtP al centro stampa del Gruppo Athesis: le metodologie per gli investimenti Il centro stampa del Gruppo Athesis di San Martino Buon Albergo introduce tre linee CtP per l’incisione diretta delle lastre. Per decidere gli investimenti si è seguita una metodologia molto rigorosa che ha analizzato l’offerta sulla base di precise priorità strategiche stabilite dall’editore. Silvio Da Giau, direttore tecnico del gruppo, racconta a TecnoMedia i criteri utilizzati per definire gli investimenti. Massima priorità all’automazione industriale, alla semplicità di funzionamento, ai bassi costi di gestione nel quadro di accordi innovativi con i fornitori. Una media di 230.000 copie di tiratura a notte, un fabbisogno che nei picchi produttivi giornalieri arriva a oltrepassare le 1.300 lastre, sette quotidiani, un settimanale e vari inserti periodici collegati: questa in sintesi è la “carta d’identità” del centro stampa del Silvio Da Giau, Gruppo Athesis a San Martino direttore tecnico del Buon Albergo, alle porte di VeGruppo Athesis rona. Dallo stabilimento escono, ogni notte, le copie delle testate quotidiane di proprietà del gruppo, L’Arena, Il Giornale di Vicenza, BresciaOggi, In Città, la free press per Verona e Brescia, oltre alle copie delle lavorazioni in conto terzi, il Sole 24 Ore e Süd Tirol 24H, in lingua tedesca. A queste vanno ad aggiungersi il settimanale sportivo ControCampo e gli inserti tematici, supplementi speciali ed altre iniziative stampata su carta per giornali. Un volume di produzione al quale provvedono due linee Mediaman della MAN, ciascuna con foliazione massima di 48 pagine delle quali 20 a colori. Lo stabilimento è stato fra i primi in Italia ad introdurre una linea di inserimento ad alta automazione di Müller Martini, con una velocità di 80.000 copie ora. A partire dallo scorso mese di ottobre è andata a regime l’ultima, in ordine di tempo, installazione per l’automazione produttiva: tre linee di Computer to Plate per l’incisione diretta delle lastre per la stampa. Una decisione intorno alla quale si è cominciato a lavorare un paio di anni fa caratterizzata da un approc-

cio estremamente interessante, che TecnoMedia ha chiesto di raccontate a Silvio Da Giau, direttore tecnico del gruppo Athesis e Paolo Ciapetti, che ha curato la realizzazione del progetto. Esigenze e priorità: una griglia strategica per scegliere bene “Per selezionare l’impianto CtP abbiamo utilizzato, grazie all’impegno di tutti i collaboratori, una metodologia per noi nuova” spiega Da Giau a TecnoMedia “che partendo dalle esigenze strategiche del gruppo, ha fornito la linea guida di valutazione degli impianti”. L’elenco, in estrema sintesi, prevedeva una valutazione puntuale relativamente al più alto grado di automazione possibile, affidabilità elevata, elevata produttività, sicurezza nella gestione dell’impianto per soddisfare le più rigorose norme in materia, costi di manutenzione i più bassi possibili. Da ultimo, valutazioni legate al prezzo di acquisto. E la “qualità” delle lastre prodotte, chiediamo a Da Giau. “Su questo vorrei non sorgessero dubbi: abbiamo ritenuto che il livello qualitativo delle lastre garantito da tutti e cinque i fornitori selezionati fosse senz’altro adeguato al prodotto ed ai materiali (carta e inchiostri) adottati nel nostro settore, nonché in grado di sostenere anche prodotti con esigenze qualitative superiori”. Pur rispettando le considerazioni tecniche e scientifiche proposte dai fornitori e i pro e contro delle diverse tecnologie disponibili, violet, termico, polimerico, alogenuro di argento, e via di seguito, il risultato finale, dal punto di vista del gruppo Athesis,

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Le nuove linee CtP installate al centro stampa di San Martino Buon Albergo

era che in ogni caso si ottenevano lastre di qualità ampiamente superiore alla necessità della stampa per i quotidiani E lo stesso vale per le considerazioni sul prezzo finale di acquisto: c’erano ovviamente differenze ma non tali da giustificare una scelta al posto di un’altra basandosi solo su questa variabile, pure non trascurabile. Altre sono state le priorità seguite: gli elementi di criticità sono stati incrociati con le caratteristiche tecniche di ciascuna soluzione, secondo una matrice che ha fornito un punteggio complessivo per ogni linea CtP esaminata. Dopo un primo giro di ricognizione sono state scartate subito le soluzioni con il punteggio più basso, valutazioni che naturalmente valgono in funzione delle priorità stabilite dall’Athesis. Quindi ci si è concentrati sulle linee CtP più confacenti alle specifiche richieste, approfondendo l’analisi dei dettagli operativi e dei contenuti più strettamente tecnologici. Alogenuri di argento La scelta finale è stata per tre linee Polaris XTV di Agfa Gevaert, installate da GMDE, con lastre ad alogenuri di argento. “In termini di lastra, non è la soluzione più recente offerta dal mercato” precisa Ciapetti, “ma i rischi, teorici ma sempre possibili, legati all’eventualità che il fornitore unico della lastra decida, basandosi su considerazioni di carattere generale, di andare verso altre tecnologie, sono stati risolti con un accordo molto innovativo, e preciso, con Agfa”.

Nel caso in cui si dovesse verificare un progressivo abbandono delle lastre ad alogenuri di argento Agfa si è impegnata nella sostituzione delle teste laser e delle sviluppatrici delle tre linee Polaris acquistate da Athesis. Un’assicurazione che ha convinto definitivamente i responsabili del gruppo veronese anche a rinunciare, caso più unico che raro nelle politiche aziendali, al principio del doppio fornitore per tutti i materiali di consumo impiegati. I Polaris acquistati sono stati configurati con un sistema di caricamento lastre a carrello – “trolley”. L’unità è in grado di lavorare con due diversi formati lastra, uno normale ed uno panoramico, ma la linea CtP carica un solo formato alla volta. La scelta di optare per questa soluzione anziché per un modello a cassetti in grado di gestire contemporaneamente più formati è stata, ancora una volta, diretta conseguenza delle priorità definite dallo staff tecnico di Athesis. Il centro stampa utilizza solo due formati lastra e non è necessario il passaggio in linea fra l’uno e l’altro durante il ciclo di incisione diretta; inoltre il sistema trolley, con un sistema meccanico di aggancio e caricamento semplificato rispetto ai cassetti, offre, nelle valutazioni dell’azienda veronese, meno rischi di inceppamenti meccanici e richiede minori interventi di manutenzione. Il supporto lastre adottato, ad alogenuri di argento, è stato scelto, alla fine di una lunga analisi perché, nonostante le considerazioni di segno negativo legate all’impiego di chimici che comportano un ciclo di smaltimento dei rifiuti industriali più complesso, e costoso, rispetto ad altre soluzioni disponibili sul mercato, garantiva comunque un’ottima qualità del punto di stampa ed altri vantaggi nell’utilizzo industriale. La sviluppatrice utilizzata, infatti, è dotata di un sistema di autodiagnostica giudicato ottimo dall’azienda veronese, ed in linea, ancora una volta, con una delle specifiche strategiche richieste, riduzione al minimo

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I nuovi CtP al centro stampa del Gruppo Athesis: le metodologie per gli investimenti

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Grafitalia e Converflex Europe 2005 si svolgeranno nel nuovo centro espositivo di Fiera Milano Sarà il nuovo centro espositivo di Fiera Milano ad ospitare, da martedì 11 a sabato 15 ottobre 2005, le tradizionali rassegne per i macchinari e i materiali per l’industria grafica, cartotecnica ed imballaggio organizzate dalla società Centrexpo di Milano. Grafitalia e Converflex Europe 2005, in via del tutto eccezionale ed esclusivamente per l’edizione del prossimo anno, sono state posticipate al mese di ottobre rispetto al tradizionale collocamento di primavera proprio per consentire a tutti gli operatori del settore di usufruire del nuovo centro fieristico di Fiera Milano, il più grande cantiere attualmente aperto in Europa, i cui lavori saranno terminati entro il mese di giugno del 2005. Obiettivo delle due manifestazioni fieristiche per l’industria delle arti grafiche e dell’imballaggio è quello di riconfermarsi, anche nella prossima edizione, come la seconda più importante manifestazione dopo la Drupa di Düsseldorf, ed è parso oltremodo opportuno agli organizzatori puntare decisamente sulla nuova sede espositiva milanese, un quartiere che si annuncia all’avanguardia in Europa per strutture, servizi e logistica offerta agli operatori. Otto padiglioni (sei su un piano e due su due piani), un totale di venti saloni espositivi, un tunnel di collegamento in quota che consente di arrivare ovunque in un ambiente coperto e climatizzato, dieci sale convegni, la maggiore con una capienza di settecentoquindici posti, tredici reception visitatori, quattordici ristoranti, un eliporto interno: questi i numeri fondamentali del nuovo quartiere fieristico che sta sorgendo nell’area bonificata dell’ex raffineria Agip di Rho-Pero, sulla direttrice Milano-Malpensa. Il progetto porterà, nel 2005, alla realizzazione di una struttura con una superficie lorda di 530.000 metri quadrati monoplanari; un centro per la cui realizzazione sono stati investiti 750 milioni di euro totalmente autofinanziati. Per quanto riguarda i collegamenti con la città di Milano, è aperto il cantiere per il prolungamento della metropolitana milanese, linea 1, da Molino Dorino fino a Rho-Pero. La rete viaria, di strade e autostrade sarà potenziata in termini di capacità e di accessi. Questo per migliorare sia il collegamento con Milano e il resto d’Italia, sia per connettere la struttura alle vie di comunicazione internazionali, che si dirigono verso il nord dell’Europa. Per quanto riguarda invece i collegamenti su rotaia sarà costruita la stazione Fiera sia sulla linea del passante ferroviario sia sulla linea ferroviaria ad alta capacità tra Torino e Milano.

dei tempi, e dei costi, per gli interventi di manutenzione. Il progetto CtP di Verona è stato dimensionato per un volume produttivo di circa 1.400 lastre/ora, superiore all’attuale fabbisogno ma in grado di sostenere un eventuale aumento di foliazioni o di prodotti da stampare. Il ciclo produttivo si svolge fra le 21.00 e le 2.00 del mattino, cinque ore durante le quali nessuno vuole avere problemi. La scelta si è quindi indirizzata tre linee di produzione da 150 lastre/ora; ogni unità ha una capacità produttiva nell’arco delle cinque ora di 750 lastre senza la necessità di stressare l’impianto; due unità garantiscono 1.500 lastre a notte, il terzo Polaris funge da back-up in caso di rotture.

Integrazione delle linee CtP L’introduzione di tre linee CtP ha richiesto anche il completamento delle linee di piegatura e punzonatura. All’unità Nela VPB già in funzione sono state

collegate due linee della 2B, installate da GMDE. L’impianto offre il trattamento automatico del doppio formato lastra impiegato nello stabilimento e, soprattutto, funziona in totale automatismo, rispondendo ancora una volta alle priorità strategiche definite nel progetto: semplicità, affidabilità, massimo grado di automazione possibile. L’impianto offre, fra l’altro, l’indirizzamento automatico delle lastre ai basket di raccolta. Sempre con l’obiettivo della massima automazione possibile GMDE ha sviluppato un software collegato ad Intellinet che importa i dati dal sistema editoriale ed imposta in automatico il piano di produzione delle testate teletrasmesse al centro stampa di San Martino Buon Albergo. “Il nuovo impianto” che ha avuto, come si vede, un percorso molto rigoroso per quanto riguarda la scelta delle singole componenti, “è andato a regime in tempi molto rapidi” conclude Ciapetti, e si è perfettamente inserito in una più ampia riorganizzazione aziendale.

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Investire ed integrare per l’automazione: il flusso digitale della pubblicità fra Gazzettino, Area Nord e CSV

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Ricevere e gestire i flussi di lavoro pubblicitario in formato digitale: l’argomento, sempre attuale per il mercato italiano, si è arricchito nelle scorse settimane di un nuovo protagonista di eccezione, il Gazzettino che, assieme alla concessionaria Area Nord ed al Centro Stampa Veneto (CSV) ha avviato un nuovo flusso di lavoro interattivo sfruttando alcuni dei più avanzati sistemi disponibili sul mercato ed integrandoli con un applicativo ad hoc sviluppato dallo staff tecnico sotto la guida del direttore Gianfranco Mantellato, al quale TecnoMedia ha chiesto i dettagli di questa nuova installazione.

Due date simboliche segnano la storia dell’introduzione del flusso di lavoro digitale della pubblicità al Gazzettino di Venezia, Area Nord e Centro Stampa Veneto. “A metà del 2003” spiega il diretGianfranco Mantellato, direttore tore tecnico tecnico del Gazzettino di Venezia del gruppo Gianfranco Mantellato “Area Nord verifica che la raccolta dei materiali pubblicitari in formato digitale oltrepassa il 30% del volume globale” e a fine dicembre tutti i clienti vengono informati che dal Primo gennaio di quest’anno la concessionaria accetterà solo materiali in formato digitale. Da allora la pressochè totalità degli oltre 250 annunci pubblicitari che affollano le pagine del Gazzettino viaggia in formato digitale lungo tutta la catena di lavoro della pubblicità. Una scelta, quella della storica testata che ha comportato un attento lavoro di progettazione del flusso organizzativo ed una precisa, e per certi versi innovativa, redistribuzione dei ruoli fra i diversi attori.

Area Nord e CSV: a ciascuno il suo ruolo Al centro di tutta l’attività è stata posta la concessionaria Area Nord: da lei dipende il controllo di flusso degli annunci pubblicitari che arrivano o attraverso Internet, via e-mail, o su altri supporti di memoria quali CD-Rom. Sempre da Area Nord dipende l’attività di vendita e di prenotazione degli spazi pubblicitari, gestiti, da un punto di vista tecnico, attraverso il sistema Enterprise. Ruolo, e funzione, diversi ha invece il CSV. Al centro stampa è stata demandata l’attività di call center a servizio dei clienti, che chiamano gli addetti – una struttura formata da personale con competenze miste fra produzione e concessionarie– per avere informazioni sui formati e sugli altri dettagli dei files digitali da inviare; e sempre al CSV è stata attribuito il ruolo di service per le fase relative alla gestione tecnica degli annunci pubblicitari digitali. In altre parole, il centro stampa agisce, all’interno flusso di lavoro, come un vero e proprio centro servizi a disposizione della concessionaria o di quanti, clienti esterni, non abbiano a disposizione una propria fotolito per la preparazione del file da pubblicare. Così può succedere che Area Nord invii al CSV dei materiali da acquisire o da verificare e, in seguito, dal centro stampa ritornino nei server della concessionaria per essere corredati dal job ticket con le informazioni di tipo commerciale e relative al piano di pubblicazione, senza le quali l’oggetto digitale non può essere agganciato dal flusso di lavoro.

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Una schermata di TinTin, il software per la gestione on line della pubblicità offerto da Unisys

Il Gazzettino è uno degli utenti storici di Hermes, il sistema editoriale sviluppato da Unisys e diventato uno degli standard internazionali di riferimento per l’industria editoriale dei quotidiani e dei periodici. E’ quindi stata una scelta quasi naturale la decisione di introdurre in produzione il software TinTin, offerto ai propri clienti da Unisys per la gestione on line dei materiali pubblicitari.

HET e … Compagni: l’integrazione dei flussi di lavoro Quindi Hermes, Enterprise, TinTin e… Compagni, ovvero HETC, il nome dell’interfaccia sviluppata dai tecnici del Gazzettino per la integrazione dei tre sistemi di gestione e produzione della pubblicità on line. “Una scelta” quella dell’integrazione, spiega Mantellato-“che è stata fatta per poter continuare ad utilizzare dei singoli applicativi tutti egualmente dotati di enorme potenzialità”. Ma per proseguire l’impiego di tre piattaforme distinte, si è dovuti ricorrere ad una interfaccia costruita in funzione del flusso di lavoro. Enterprise si incarica quindi di svolgere le funzioni relative al lavoro della Concessionaria, TinTin riceve i materiali, li controlla e ne coordina il flusso in rete, Hermes si occupa della fase di impaginazione della pubblicità assieme al resto dei contenuti editoriali. Gli addetti alla produzione ed al controllo, attraverso l’interfaccia HETC – il nome è ancora “provvisorio” e ad uso interno, ma l’acronimo è simpatico e piace a più di una persona all’interno della struttura tecnica – controlla in tempo reale lo stato di avanzamento degli oggetti all’interno del sistema, può richiamarli a video e verificare che siano perfettamente stampabili, ovvero conformi alle “norme” tecniche interne che regolano la digitalizzazione della pubblicità.

Tutto il sistema è “pilotato” dalla codifica di listino di Enterprise. Ogni oggetto – definito nelle variabili fondamentali del nome, data e posizione della pubblicazione ed ingombri in pagina - riceve un codice unico che lo accompagna lungo tutta la catena di distribuzione; se questo oggetto subisce delle variazioni – come una modifica di font o qualsivoglia altra mutazione – il sistema genera un nuovo numero di codice in modo da evitare confusioni fra il “vecchio” ed il nuovo annuncio pubblicitario. Il sistema integrato del Gazzettino dispone di una funzione che consente all’operatore di richiamare tutta la “genealogia” digitale di ogni oggetto, dal capostipite all’ultima versione disponibile. TinTin, il sistema offerto da Unisys per la gestione on line della pubblicità, è configurato all’interno di tre macchine: un front-end HTTP verso Internet per la ricezione dei files dall’esterno, un server con il database Oracle ed il file system con tutti i materiali pubblicitari in alta definizione, una terza stazione di lavoro con il programma di gestione dei flussi ed alcuni moduli per la certificazione. Relativamente a quest’ultima, il sistema offre Pit Stop, certificatore specializzato nel formato PDF, installato sulla prima delle tre stazioni di lavoro, all’ingresso del sistema, ed altre componenti per la certificazione dei files formato TIFF e JPG. “Noi”- precisa Mantellato –“abbiamo deciso di incoraggiare decisamente l’uso del PDF, ma se qualcuno insiste ad inviare gli altri due formati, almeno in questa prima fase di avviamento, e solo in caso di assoluta necessità, non ci siamo sentiti di rifiutarli”. Pit Stop entra in funzione in tempo reale ogni qualvolta arriva all’ingresso del sistema un file PDF. Il software ha caricato al proprio interno tutte le specifiche tecniche alle quali l’oggetto deve corrispondere. Al termine del controllo viene rilasciato un log per ogni oggetto digitale e l’operatore è avvisato sia nel caso in cui tutto sia corretto sia quando occorre intervenire. In questo secondo caso, se i problemi riguar-

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Investire ed integrare per l’automazione: il flusso digitale della pubblicità fra Gazzettino, Area Nord e CSV

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dano la discrepanza su dimensioni ed ingombri le modifiche vengono effettuate immediatamente. Se i problemi sono relativi ai contenuti, si contatta il cliente e lo informa di quanto è necessario fare per aggiustare l’oggetto digitale. A fare i controlli incrociati fra il sistema di prenotazione Enterprise, che sa che cosa si deve pubblicare, ed il sistema di ricezione e controllo on line TinTin, che sa, perché lo gestisce direttamente, che cosa è arrivato, provvede HETC, l’interfaccia sviluppata dai tecnici del quotidiano veneto. Dopo aver provveduto al controllo “matching”il sistema avvia il file in produzione finale, trasferendolo a Hermes per l’impaginazione. Il software gestisce sia tutte le edizioni del Gazzettino che la testata free press In Città per Trieste. HETC segnala, con un sistema di codice colore, lo stato di avanzamento dei lavori. “Rosso” significa che il materiale previsto da Enterprise non è arrivato a TinTin, “Giallo” vuol dire che l’oggetto è pronto per l’invio e “Verde” che è stato spedito. TinTin offre anche un servizio di archivio dei files. “Per il momento” – spiega Mantellato –“conserviamo senza limiti di tempo tutto il pubblicato”. Quando sarà stata acquisita l’esperienza in materia di archivio sarà, forse, possibile decidere un tempo limite al di là del quale si saprà che il file pubblicato non sarà mai più richiesto dal cliente. Uno sguardo al futuro: le nuove frontiere dell’automazione L’integrazione fra Enterprise, TinTin e Hermes, uno degli aspetti centrali del sistema di pubblicità digitale del Gazzettino, è stato finora sviluppato per la gestio-

ne di tutto il flusso produttivo dalla prenotazione alla impaginazione, ma i tecnici stanno provvedendo ad implementare anche un feed back automatico per la spunta del prenotato. Non appena disponibile, il flusso di lavoro sarà in grado di restituire, sempre grazie al principio di codifica unica dell’oggetto, l’informazione alla concessionaria su ciò che effettivamente è stato pubblicato, automatizzando anche tutte le fasi finali per la fatturazione al cliente. Ma i piani globali per il futuro sono molto più ambiziosi. Grazie ad un altro modulo del sistema editoriale Hermes di Unisys, il Supervisor, si punta a sviluppare l’integrazione del flusso di lavoro pubblicitario con tutta l’attività di impaginazione del giornale. “Autoimpaginazione”, per usare un neologismo che potrebbe avere molto successo nell’industria dei giornali dei prossimi anni, è la nuova frontiera dell’automazione industriale, dove ogni oggetto, non solo quelli pubblicitari, viene assoggettato ad un sistema di codifica unico che, agganciata al timone, lancia in automatico il processo finale di impaginazione della testata. Supervisor agirà come un centro di pianificazione generale dove si progetta il quotidiano, dagli ingombri pubblicitari a tutta la parte redazionale. Infine, è in fase di sviluppo una utilità per la certificazione in tempo reale dell’attività di service della pubblicità svolta dal Centro Stampa Veneto. Un ulteriore automatismo per calcolare quanto il CSV dovrà fatturare ai clienti per le attività relativa alla gestione della pubblicità digitale. Anche in questo caso, l’automazione industriale si integra a tutti gli effetti con modelli di business in fase di rapida evoluzione per affrontare le sfide degli scenari economici editoriali dei prossimi anni.

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L'interfaccia per l'integrazione dei flussi di lavoro sviluppata dai tecnici del Gazzettino

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Il colore dall’idea alla rotativa: l’esperienza di Media Progetti La società di Information Technology del gruppo Amodei ha realizzato un manuale - Qualità nella stampa - nel quale ha riversato tutto il proprio know-how sul trattamento e la stampa del colore nei quotidiani, maturato analizzando l’ormai vasta letteratura disponibile in Italia ed all’estero alla luce della pratica quotidiana di produzione delle società del gruppo. TecnoMedia ha incontrato il direttore generale di Media Progetti Antonio Roberto ed il responsabile di progetto Guido Ottaviani. Il colore, si sa, è il nuovo motore dell’industria italiana dei quotidiani: Grandi, medi e piccoli giornali si stanno attrezzando, con ingenti investimenti, per potenziare le capacità di stampa in quadricromia, con l’obiettivo di intercettare una domanda pubblicitaria che tutti sperano possa tornare in breve ad essere più robusta dell’attuale, ma che certamente sarà sempre più affamata di colore - colore di qualità, naturalmente. Il tema del colore, però, è un tema per sua natura “trasversale”, che abbraccia cioè tutto il ciclo di produzione del quotidiano e va anche oltre i suoi confini, sino ad abbracciare le fotolito, le agenzie, gli inserzionisti, le concessionarie di pubblicità, e richiede quindi, oltre ad investimenti in tecnologie, una particolare attenzione agli aspetti organizzativi, procedurali e addirittura culturali legati al colore, alla sua percezione da parte dell’occhio umano, al suo trattamento digitale, al suo trasferimento dal bozzetto del creativo sino alla pagina che arriva nelle mani del lettore. Un tema trasversale richiede, va da sé, un approccio trasversale e multi-disciplinare: occorre in altre parole saper individuare le connessioni, le implicazioni produttive, le cause e gli effetti che un determinato tipo di azione provoca, a cascata, in tutto il ciclo produttivo del giornale, nei suoi tempi, nei suoi esiti qualitativi finali, nei suoi rapporti con la “galassia” che compone l’industria editoriale - l’editore, lo stampatore, l’inserzionista, l’agenzia pubblicitaria, la fotolito, la concessionaria. Il “caso” Media Progetti Il colore costituisce da sempre un banco di sfida

decisivo per il gruppo editoriale Amodei, che negli ultimi anni ha seguito una parabola di sviluppo in una duplice direzione: sul versante editoriale, con testate come Corriere dello Sport-Stadio e Tuttosport e con i periodici della Conti Editore (Autosprint, Guerin Sportivo, Auto, Moto sprint), che ne hanno determinato una posizione di preminenza nel mercato dell’informazione sportiva italiana; sul versante produttivo, con la creazione di un network per la stampa dei quotidiani che può contare sui tre poli di Roma (STEC), Bologna (Mediastampa) e Monza-Milano (Monzastampa); da ultimo, ma non meno importanti, le due società di servizio del gruppo: la concessionaria di pubblicità Sport Network, che gestisce la raccolta pubblicitaria per tutte le pubblicazioni del gruppo, e la società di Information Technology Media Progetti, che coordina le attività di innovazione tecnologica ed organizzazione produttiva di tutto il gruppo. Media Progetti nasce nel 2001, con l’obiettivo di mettere a frutto - a beneficio delle società del gruppo Amodei ma anche di clienti esterni - il know how maturato dalle direzioni tecniche del Corriere dello Sport e della STEC nella progettazione, installazione e ottimizzazione dei sistemi di produzione editoriale: sistemi editoriali, gestione del materiale pubblicitario, trasmissione dati, reportistica di produzione, sistemi amministrativi e, naturalmente, controllo del colore. Il progetto “Qualità nella stampa” - che con la pubblicazione del manuale ha raggiunto il suo primo, significativo traguardo - nasce appunto dalla volontà del management di mettere a punto una procedura il più possibile unificata nella gestione delle immagini e delle inserzioni a colori, con l’obiettivo di contenere i costi,

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raggiungere un livello qualitativo di riproduzione del colore elevato e ripetibile, limitare le contestazioni degli inserzionisti. Sotto questo aspetto, è stato certamente premiante poter attingere all’esperienza delle diverse realtà operative del gruppo: la Conti Editore, per esempio, con la sua “scuderia” di periodici e con la grande attenzione per la qualità delle immagini pubblicate, che devono riprodurre le esatte sfumature di un rosso Ferrari piuttosto che del prato dell’Olimpico, è stata un banco di prova decisivo per la messa a punto di parametri qualitativi di livello elevato; così come è stato fondamentale poter lavorare in sinergia con la concessionaria di pubblicità del gruppo Sport Network, per mettere a punto e veicolare le specifiche tecniche per i file di pubblicità digitale che vengono trasmessi ai giornali del gruppo per la pubblicazione. Dalla teoria alla pratica Da almeno dieci anni il tema del controllo qualità del colore, e più specificamente della pubblicità a colori, è all’ordine del giorno nell’industria dei quotidiani. Al 1994 risalgono infatti i primi “corsi immagine” organizzati da ASIG e dalla scuola grafica San Zeno nell’ambito del progetto Tecna. Ed è del 1995, sempre ad iniziativa dell’Associazione Stampatori, la costituzione del gruppo di lavoro sulla pubblicità on line, nel corso dei cui lavori si discuteva se per la trasmissione digitale della pubblicità fosse preferibile il formato Tiff oppure l’Eps, oppure ancora un formato ancora giovane ma assai promettente, il pdf... A distanza di un decennio, le promesse di allora si sono trasformate in realtà: i limiti tecnici di allora - un formato standard realmente affidabile, una banda trasmissiva ampia ed a costi ragionevoli - sono stati in gran parte superati, così come le resistenze culturali di chi riteneva preferibile ricevere la pubblicità su pellicola piuttosto che su file. Ed i tecnici del gruppo Amodei, che a tutte le iniziative sopra ricordate, così come a tutte le altre che si sono susseguite nel corso degli anni, hanno sempre partecipato con convinzione, hanno avvertito il bisogno di raccogliere in un manuale operativo tutte le conoscenze maturate nella teoria dei corsi e della ricerca sulle fonti scientifiche, ma anche nella pratica quotidiana della tipografia. Il punto di partenza della pubblicazione è sempli-

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ce: oggi la tecnologia c’è, a costi abbordabili: quello che occorre mettere a punto è la capacità di usare la tecnologia, di organizzare il processo, di mettere in comunicazione gli attori che vi sono coinvolti: la capacità, in altre parole, di creare una cultura del colore. E’ proprio questo l’obiettivo del volume realizzato da Media Progetti, che non a caso si apre con un capitolo dedicato alla teoria, con cenni di teoria del colore, la descrizione dei modelli di colore più utilizzati, e cenni sulla storia della stampa e sui metodi di stampa più utilizzati. L’intento del manuale è duplice, informativo ed operativo al tempo stesso, così come due sono i profili dei destinatari-tipo: chi lavora all’interno del gruppo, che utilizza il manuale per adottare le procedure operative più adeguate alla propria mansione, e le realtà esterne che interagiscono con il processo di produzione del quotidiano - agenzie, fotolito, inserzionisti - che possono farsi un’idea di come viene prodotto un quotidiano, quali sono i limiti della stampa del colore sulle rotative per giornali, come deve e come non deve essere prodotta una pagina di pubblicità a colori di qualità. Ai primi, gli operatori di pre-stampa e di stampa del gruppo, si rivolgono le sezioni sulla risoluzione dei problemi di stampa, dai problemi visivi ai problemi fisici ai problemi operativi, e sul controllo di qualità, con le procedure di misurazione sulla pellicola, sulla lastra e sulla copia stampata, i moduli digitali di test, la definizione di procedure periodiche di controllo atte a garantire la ripetibilità dei risultati di stampa. È importante sottolineare che le procedure operative riportate nel volume non sono una mera elencazione teorica, ma il frutto dell’esperienza concreta compiuta nei tre centri stampa del gruppo, dove grazie all’uso sistematico di strumenti di misurazione come il densitometro, è stato possibile realizzare concreti progressi nella qualità e nella ripetibilità dei risultati stampati. La “cultura” del colore: un nuovo rapporto con i fornitori L’obiettivo più ambizioso del manuale, tuttavia, è quello di contribuire alla creazione di una “cultura del colore” che esca dal ristretto ambito della produzione del quotidiano per abbracciare tutti gli operatori “ester-

Tecnologie in produzione

Il colore dall’idea alla rotativa: l’esperienza di Media Progetti

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Tecnologie in produzione

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ni” - tecnici delle fotolito e delle agenzie di pubblicità, personale tecnico e commerciale delle concessionarie - che interagiscono nel ciclo di produzione della pubblicità a colori. A questi operatori si rivolgono prioritariamente le parti del manuale che spiegano le caratteristiche di base della stampa del quotidiano, le sue peculiarità ed i suoi limiti, e soprattutto il capitolo riguardante le specifiche per la realizzazione del materiale in formato digitale. Purtroppo infatti è ancora vero che chi progetta e produce l’annuncio digitale poco o nulla sa della tecnologia utilizzata nella produzione dei quotidiani, delle caratteristiche della carta, degli inchiostri, della stampa offset senza forno. I creativi delle agenzie, ed a cascata gli operatori delle fotolito, forniscono materiali progettati per la pubblicazione su rivista o su web, ma spesso poco adatti al quotidiano. Materiali che tra l’altro sono estremamente “rigidi” e non adattabili: si tende infatti a fornire file CMYK con profili di separazione che non rispettano la capacità di “carico” di inchiostro delle rotative per giornali. A quel punto, c’è ben poco da fare: tutt’al più, il rotativista può cercare di “svuotare” di un qualche punto percentuale per compensare l’ingrossamento del punto ed evitare il sovraccarico di pigmento sul caucciù. I risultati di questo trend sono noti: contestazioni, ripubblicazioni, grandi quantità di copie di scarto: in breve, grandi perdite di tempo e di denaro. La sfida è dunque quella di far capire a chi fornisce materiale pubblicitario a colori ai quotidiani che ci sono annunci che vengono pubblicati sui periodici ma che sui giornali non hanno la stessa qualità visiva; o che magari il modo migliore per riprodurre un annuncio sui quotidiani così come è stato pensato dal creativo non è quello di fornire un file già separato e non modificabile ma, all’opposto, di fornire un file non separato, in RGB, che possa essere adattato ai profili colore dei singoli stabilimenti di stampa; e ancora, che i file pubblicitari destinati alla pubblicazione sui quotidiani devono essere realizzati con procedure standardizzate. Sul sito www.mediaprogetti.it sono elencate le specifiche tecniche che deve avere il materiale pubblicitario digitale da inviare alla concessionaria Sport Network per la pubblicazione sulle testate del gruppo: numero di versione del pdf, risoluzione delle immagini, inclusione dei caratteri, valori di ingrossamento del punto, curva della quadricromia, lineatura del retino, etc. Sul sito è inoltre disponibile il file per il settaggio del distiller di Acrobat.

I prossimi passi? Vale la pena di sottolineare ancora che fornire specifiche chiare ed univoche ai fornitori esterni è possibile solo se in precedenza è stato linearizzato il ciclo di produzione interno, con l’adozione di procedure standard e di opportuni controlli e misurazioni nelle aree critiche del processo: la preparazione delle immagini, la formatura delle lastre, la stampa in rotativa. Sotto questo aspetto, Media Progetti si propone come supporto anche al di fuori del gruppo Amodei, in virtù dell’esperienza maturata nella ottimizzazione del ciclo produttivo delle aziende del gruppo. La filosofia di intervento è quella in base alla quale a guidare il processo è la rotativa, con le sue caratteristiche e le sue “rigidità”. Partendo da qui, a risalire, occorre impostare il processo di produzione dei supporti di stampa: ecco dunque il Pdf come formato standard per le pagine, e la scelta di non rasterizzare le pagine centralmente, con successiva trasmissione dei file bitmap ai centri stampa satellite, ma perifericamente, su tanti RIP quanti sono i centri stampa, con settaggi tarati sulle caratteristiche delle macchine da stampa. Gli sforzi di Media Progetti e del gruppo Amodei, e di tutti gli editori e stampatori italiani che si sono avviati sulla strada del colore di qualità, potrebbero rivelarsi tuttavia poco produttivi sin quando non saranno coordinati all’interno di un sistema qualità rispondente a standard nazionali o internazionali. Oggi per un singolo giornale è estremamente difficile - tanto più difficile in un periodo di carenza pubblicitaria come l’attuale - convincere il proprio cliente pubblicitario che la pagina di pubblicità deve essere prodotta con determinati parametri: dal 2002, anno a partire dal quale Sport Network riceve pubblicità in digitale, solo un cliente ha richiesto i parametri per le separazioni in quadricromia tarati sulla produzione del quotidiano. Il discorso sarebbe ben diverso se l’industria dei giornali nel suo complesso elaborasse un “sistema qualità”, un insieme di norme e di procedure minime di qualità per la produzione del colore, al cui interno ogni realtà produttiva potrebbe ritagliare i suoi parametri individualizzati. Di ciò, i responsabili di Media Progetti sono ben consapevoli, come dimostra il fatto che il gruppo Amodei è stato tra i primi ad aderire all’iniziativa ASIG CQ2 per la creazione di uno standard di qualità per il colore. Ma questa è un’altra storia, che potete leggere altrove su questo numero di TecnoMedia…

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Il Gruppo Seregni cresce in Europa: nuovi investimenti per stampare Fakt, il quotidiano polacco di A. Springer

TecnoMedia

Fakt, il quotidiano popolare lanciato in Polonia dall’editore tedesco Axel Springer Verlag lo scorso mese di ottobre ha superato di slancio le più ottimistiche aspettative di diffusione. Il Gruppo Seregni conquista un importante contratto di stampa per la produzione giornaliera, nei prossimi sei anni, di oltre 600.000 copie del giornale che sta conquistando i lettori polacchi pronti all’ingresso nell’Unione Europea. Umberto Seregni, Presidente del Gruppo, racconta a TecnoMedia le tappe salienti di un nuovo successo dell’industria italiana fuori dai confini nazionali. Il Gruppo Seregni opera in Polonia dal 1996. In quell’anno è stata creata una società a capitale misto, la Seregni Printing Group, partecipata al 60% dall’omonimo gruppo italiano di aziende stampatrici. Il rimanente 40% era di proprietà del Sole 24 Ore, impegnato all’epoca nell’iniziativa editoriale di Nowa Europa, un quotidiano economico finanziario per la Polonia. Due anni dopo, per decisione comune, il Gruppo Seregni sottoscrive il 100% del capitale della società, ed inizia a stampare un quotidiano per Varsavia ed altre testate per il mercato polacco. Lo stabilimento è alle porte della capitale ed ospitava, a quell’epoca, due Harris N845 in grado di stampare il prodotto che serviva a quel mercato, caratterizzato da un limitato uso della quadricromia. Ma già l’anno successivo, la Seregni Printing Group avvia un primo investimento per aumentare la foliazioni a colori consapevole che il mercato dei lettori di lingua polacca sta rapidamente attraendo gli interessi di altri editori europei, fra i quali i tedeschi.

Fakt, il quotidiano popolare a colori Uno dei maggiori editori mondiali, Axel Springer Verlag, aveva già aperto in Polonia una prima testata femminile, Pani Domu, nel “lontano”, si fa per dire, 1994, e da allora aveva cominciato una crescita progressiva nel settore dei periodici, sia di interesse generale, come il bisettimanale femminile Na Zywo

(1995) o il mensile di informazione dello stesso anno, Cieni I Blaski, sia di argomento specifico, come le testate dedicate all’informatica Komputer Swiat (1998) e Play (1999), seguite nel 2001 da Newsweek Polska e da Profit. Ma è solo l’anno scorso che il colosso tedesco, editore della Bild, giornale popolare che, con 5,4 milioni di copie al giorno è la terza testata quotidiana al mondo per dimensioni, decide di lanciare un nuovo prodotto sulla falsariga di quest’ultimo. Il nuovo giornale, Fakt, arriva nelle edicole della Polonia il 22 ottobre 2003, sotto la guida di Grzegorz Jankowski, ex direttore di News-

Axel Springer è presente in Polonia con una quindicina di periodici"

Industria italiana

Il Gruppo Seregni cresce in Europa: nuovi investimenti per stampare Fakt, il quotidiano polacco di Axel Springer

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Industria italiana

La testata del quotidiano polacco Fakt

week Polska. Un target di lettori compreso fra i 20 ed i 45 anni, un taglio popolare ma non tabloid, come ripetono il giorno dell’inaugurazione i dirigenti della testata per fugare la immagine di Bild Polacca, un investimento in pubblicità e marketing calcolato attorno ai 15-20 milioni di Euro, Fakt punta ad una partenza attorno alle 200.000 copie. Dal lancio in edicola della nuova testata, che viene offerta ad 1 zloty (all’epoca circa 0.22 Euro), il prezzo più basso di qualsiasi altro quotidiano polacco, 120.000 copie escono dalle linee di stampa della Seregni Printing Group, sulla quale l’editore Axel Springer punta anche per sostenere la crescita progressiva prevista nei tre/cinque anni successivi, con un potenziale aumento stimato attorno al 50%. Ma le cose prendono rapidamente un’altra strada. Fronteggiare il successo editoriale Fakt comincia a crescere ben oltre le aspettative. Il taglio popolare ma non spinto agli eccessi del tabloid Bild, gli argomenti di impegno trattati con un taglio meno politicizzato e schierato della testata Gazeta Wyborcza, conquistano in breve un mercato più ampio del previsto. Il giornale al 31 dicembre 2003 arriva ad una tiratura di oltre 800.000 copie al giorno. Il sistema industriale presente in Polonia non era in grado di fare

fronte al decollo diffusionale della testata, e molte copie dovevano essere stampate lontano dai luoghi di distribuzione e quindi rispedite in fretta e furia in Polonia. Axel Springer decide di risolvere il problema siglando un nuovo accordo con lo stampatore italiano con un obiettivo preciso: fare fronte al successo editoriale raddoppiando le capacità produttive del centro stampa di Varsavia e creando contemporaneamente un nuovo stabilimento nel sud della Polonia, a Katowice. La Seregni Printing Group ha avviato a tempo di record i nuovi investimenti. Nel centro stampa di Varsavia verrà installata una nuova rotativa Goss Colorliner capace di 75.000 copie/ora ed una foliazione di 48 pagine full color. A Katowice, nel nuovo stabilimento in costruzione, sarà installata una rotativa con la stessa capacità di foliazione e con velocità di 60.000 copie/ora. Il contratta di stampa, siglato per sei anni rinnovabili, prevede una capacità globale produttiva per il solo quotidiano di Axel Springer di 600.000 copie al giorno fra i due stabilimenti. L’investimento previsto, nell’ordine di 15 milioni di Euro, andrà a regime entro la fine dell’anno con un pieno utilizzo degli impianti che porteranno la capacità produttiva della Seregni Printing Group in Polonia a più di un milione di copie al giorno.

Tariffe vantaggiose per i soci ASIG Empire Palace Hotel - Roma: singola ............................... € 170,5 doppia uso singola ............. € 203,5 doppia ................................ € 231,0 Le suddette tariffe preferenziali, comprensive di IVA (10%) e di Buffet Breakfast, si intendono per camera, al giorno. Per usufruirne occorre menzionare la presente convenzione al momento della prenotazione, da effettuarsi direttamente ai seguenti numeri: tel. 06421281 – fax 064218400, oppure via e.mail a gold@empirepalacehotel.com.

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Salvarsi dai ‘salti nel buio’ grazie ai simulatori

Con l’aiuto degli attuali software, ormai ampiamente migliorati, gli editori sono in grado di rispondere seriamente a domande che fino a poco tempo fa potevano avere solo risposte approssimative Siete davvero certi che le rotative che pensate di acquistare, nel tempo, vi ripagheranno della spesa? E credete che anche le quattro costosissime inseritrici si riveleranno un investimento utile una volta inserite nel vostro sistema di produzione? Fino a poco tempo fa, per rispondere a domande importanti come queste, gli editori potevano ottenere soltanto promesse da parte dei venditori e ipotesi ragionevoli da parte degli ingegneri. Adesso, invece, già prima che si firmi un contratto di fornitura, è possibile trovare valide risposte nel mondo virtuale. Per anni, i programmi di simulazione sono stati utilizzati per formare le squadre dei rotativisti e per aiutare gli uffici diffusione a prevedere le vendite. Oggi le simulazioni vengono utilizzate anche per valutare nuovi programmi di produzione. Sono già disponibili moduli software che, inserendo la giusta quantità di dati, sono in grado di prevedere l’esito di quasi ogni progetto di preparazione dei giornali che si possa immaginare. E già si sta pensando anche a programmi per la valutazione delle strategie di investimento. “I programmi di simulazione al computer hanno avuto molto successo negli ultimi vent’anni”, afferma Chuck Blevins, presidente della società di consulenza Chuck Blevins & Associates, con sede in Florida. “Ne abbiamo avuto uno negli anni ottanta chiamato ‘I think’ (Io penso), era assolutamente elementare eppure molto complicato da usare. I nuovi software, invece, hanno una interfaccia molto più intuitiva; sono molto più semplici da usare e meno costosi e, inoltre, spesso possono essere aggiornati”. Ora che l’uso dei moduli di simulazione ha raggiunto buoni livelli di fattibilità per l’industria dei giornali, “stiamo cominciando a raccomandarne l’uso nei nuovi contratti”, prosegue ancora Blevins, “ormai credo che potremo migliorare i programmi di training senza sprecare tanto tempo”.

Flessibilità illimitata Utilizzati a lungo in altri settori industriali, i software di simulazione sono ormai disponibili in centinaia di configurazioni, la maggior parte delle quali può essere adattata nell’ambito della stampa dei giornali. Sebbene in questo campo i programmi di simulazione siano sempre stati utilizzati fondamentalmente per il training, ci sono anche altri settori interessanti nei quali i giornali possono trarre beneficio dalla simulazione. Steve Strout, Chief Information Officer della Morris Communications negli Stati Uniti, ipotizza che un numero sempre crescente di giornali sceglierà la simulazione per mettere a punto diversi programmi strategici e indirizzarsi così verso nuovi mercati, come, ad esempio, quello di un pubblico giovane, sulla base della situazione finanziaria della società e di una molteplicità di altre variabili interne ed esterne. E, naturalmente, già emergono gli strumenti per aiutare gli editori nelle loro attività on-line. Una delle iniziative che vanno in questa direzione è il progetto SimWeb sponsorizzato dall’Unione Europea e a cui partecipano università e aziende di dieci paesi europei. Obiettivo del progetto è lo sviluppo di un software di simulazione multi-agent (MAS) che consenta di valutare – o, più precisamente, di anticipare con una simulazione – le conseguenze delle decisioni prese nel mercato dei contenuti on-line. Risparmi nella produzione Nell’ambito della produzione, alcuni importanti pacchetti software – come AutoMod (Chalmsford, Massachusset), Extend (San Josè, California), ProcessModel (Provo, Utah), ProModel (Orem, Utah), e SIMUL8 (Boston) – utilizzano immagini accattivanti

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Salvarsi dai “salti nel buio” grazie ai simulatori

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Processi industriali

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e tridimensionali per mostrare graficamente come e quanto i vari componenti di un sistema di produzione possano essere ri-orientati per ottenere la massima efficienza. Molti di questi pacchetti possono costare da qualche migliaio di dollari a più di 100.000, a seconda della misura e degli scopi che il progetto si propone di ottenere. Per quelli che non indulgono alle lusinghe della grafica, sostiene Blevins, ci sono molti altri programmi più economici basati su fogli di calcolo elettronico semplici ed efficienti. “I grafici aiutano, certo: danno maggiore credibilità ad ogni ipotesi. Ma un foglio elettronico può darvi allo stesso modo tutte le risposte di cui avete bisogno”. “Grazie ai software di simulazione due quotidiani del New Jersey hanno ottenuto ritorni positivi ancora più significativi, nell’ordine di 40 a 1”, ha dichiarato Rick Ruffino, direttore tecnico del North Jersey Media Group. Per giustificare l’uso di un sistema di buffering e valutare l’opportunità di aggiungere nuove rotative negli stabilimenti di due dei più grossi giornali del Media Group – il Record e l’Herald News – è stato impiegato il sistema di modellizzazione Extend, realizzato dalla società Immagine That. Il software è disegnato in modo che la sequenza di produzione corrente possa essere tradotta in blocchi di icone che rappresentano i vari step del processo. Introducendo diversi parametri di performance in ogni blocco e spostando in vario modo questi blocchi, chi usa il programma può vedere come il sistema possa essere modificato per aumentarne l’efficienza. “In una sola settimana”, dice ancora Ruffino, “il gruppo ha inserito abbastanza dati per creare un modello accurato del sistema corrente. A questo punto, dopo aver esaminato le simulazioni produttive delle attrezzature GMA, Heidelberg e Ferag, siamo stati in grado di determinare che l’inserimento di un buffer tra la rotativa e le macchine inseritrici sarebbe stato preferibile rispetto alla costruzione di una sala spedizioni separata. Il costo di 10.000 dollari sostenuto per installare il simulatore Extend ha fatto risparmiare dai 400.000 ai 500.000 dollari. È andato tutto come la simulazione aveva previsto”, conclude Ruffino, “abbiamo messo i dati di un anno nel modello e questo ha potuto effettivamente prevedere l’andamento di mese in mese, e anche i trend complessivi correlati”. La formazione – proprio come se fosse vero Sull’altro piatto della bilancia, per quanto concer-

ne la formazione, la simulazione si sta diffondendo velocemente dal momento che sempre meno giornali possono permettersi di far frequentare corsi alle proprie squadre di personale oppure di utilizzare le proprie rotative per impartire un tipo di insegnamento che richiede molto tempo. In una recente valutazione su vari metodi di training nelle industrie, il Gartner Group, grandissima società di consulenza IT, ha osservato che questi programmi di simulazione hanno grandi potenzialità. La simulazione sta tutta nell’applicare ciò che si sa in situazioni ipotetiche basate sul lavoro, dice il rapporto Gartner Group. Questa area della formazione è in crescita, è pronta a diventare una tra le applicazioni più diffuse e importanti e promette di migliorare la quantità e la qualità dell’apprendimento. La Gartner conclude che, grazie all’aspetto molto pratico, i programmi di simulazione di oggi sono strumenti di formazione più efficaci delle esperienze fatte soltanto nelle aule dei corsi. “La tecnologia adesso è in grado di fornire simulazioni complesse, che risultino, da un punto di vista visivo, stimolanti, interattive e in grado di fornire un feedback immediato”, continua il rapporto, “I sistemi Internet-capable, quelli cioè che si avvalgono di funzionalità mutuate da Internet, aumenteranno sempre di più le proprie applicazioni e la propria efficienza”. Al momento, il campo della simulazione per rotative è dominato da un’unica società: Sinapse Graphic International, con sede a Saint-Aubin, in Francia. Fino ad oggi, infatti, la Sinapse è la sola società al mondo ad aver creato un pacchetto di software di simulazione per le rotative che possa essere interamente integrato con i controlli delle attuali console per stampa. “Fondamentalmente è come un simulatore di volo per le stampatrici”, suggerisce Peter Herman, presidente della Sinapse Graphic. Aggiunge a sua volta Blevins: “I simulatori offrono buoni contesti di ‘cosa succederebbe se’. Ecco dov’è il vantaggio: ti permettono di imparare ad usare i sistemi di controllo, così, per esempio, puoi capire quanto di quanto bisogna aumentare l’inchiostro, proprio come se tì trovassi ad operare realmente su una rotativa”. Blevins si aspetta che l’interesse per il simulatore raggiunga maggiormente i giornali negli Stati Uniti che in Europa dal momento che nei paesi europei, come in Germania ad esempio, c’è una tradizione più consolidata di apprendistato e di formazione professionale pre-lavorativa di quanto non avvenga negli Stati

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Uniti. E infatti, molte delle più recenti installazioni dei moduli Sinapse si sono verificate proprio negli Stati Uniti, presso il Milwaukee Journal Sentinel (2001), il Buffalo News (gennaio 2003) e il Louisville, Kentucky Courier-Journal (settembre 2003), e molti altri quotidiani USA stanno per installarne a loro volta. Da usare con attenzione... A prescindere dal tipo di simulazione che si sceglie, gli editori dovrebbero stare attenti a non saltare a conclusioni affrettate basate solo sul software. Per tutti questi sistemi si applica la stessa legge di tutti i computer, e cioè: se inserisci dati errati avrai risultati inattendibili; anche la qualità del lavoro del simulatore, dunque, dipende dall’abilità dell’operatore nell’impostare bene le domande per le quali si chiede risposta. Per esempio se un rotativista inserisce soltanto i dati forniti dal produttore della macchina, i risultati dal modello potrebbero essere molto differenti dalle condizioni reali. Ancora Blevins: “Nel caso in cui si lanci una simulazione per una macchina alla massima velocità, allora il responso potrebbe essere che c’è bisogno di forniture aggiuntive per gestire tutta la produzione a quella velocità; salvo accorgersi, poi, che in realtà non si va mai a più dell’80% delle possibilità e che quindi la fornitura extra non è necessaria”. Ruffino, dal canto suo, ha avuto un’esperienza simile mentre era presso la redazione del Record: “I fornitori parlano sempre di velocità di produzione, ma io non penso che la velocità sia sempre la risposta. Se io ho una macchina da 90.000 copie l’ora zone di distribuzione da 8.000 copie, non c’è modo che si possano cambiare le lastre abbastanza velocemente”. Usando il software di simulazione Extend, comunque, Ruffino è stato in grado di offire ai fornitori un feedback con solidi dati di simulazione. “Si può dire loro che non è la velocità, è il cambio delle lastre l’aspetto critico. Ogni volta che hai un problema, pensi di sapere quali sono le cause e egli effetti, ma la simulazione ti spinge a guardare oltre le vecchie ipotesi”. Un’altra tra le considerazioni non così ovvie mentre si fa andare in funzione il simulatore è la possibilità di cambiare il formato da tabloid in broadsheet e viceversa. “Chiedete ai fornitori di fare questo cam-

bio al volo e li vedrete strabuzzare gli occhi”, dice Ruffino, “però questo è un punto critico al quale non è stata ancora data adeguata risposta”. E ancora un’altro problema da non sottovalutare quando si compra un pacchetto per la simulazione riguarda la longevità. Dice Blevins: “é meglio comprare il prodotto o noleggiarlo? Oppure sarebbe meglio acquistare il servizio da una società specializzata che faccia la simulazione per conto nostro? Un pacchetto di simulazione da 3.000 dollari potrà essere usato solo una volta; potrebbe anche accadere che il simulatore venga utilizzato per un intero anno e poi cosa se ne fa? È importante saper decidere con lungimiranza per il futuro”. E in futuro? Nonostante i successi dimostrati dall’introduzione dell’automazione nell’editoria, l’uso di questi strumenti è ancora limitato. Lo stesso Ruffino riferisce che sono poche le persone che utilizzano la simulazione e che a volte viene eseguita frammentariamente senza pervenire a nulla di esaustivo. D’accordo con lui è pure James Workman, direttore dei programmi di formazione per la Graphic Arts Technical Foundation: “i giornali”, dice, “sono in grande fermento nel campo nella formazione con la simulazione, ma lo sviluppo effettivo per ora è deludente. I simulatori richiedono programmi di training grazie ai quali gli operatori possano apprendere con facilità e fare pratica. Per questo molte società trascurano i propri programmi di training”. Ma c’è pure chi, come Blevins, è ottimista sul futuro della simulazione, specialmente per quella che va nella direzione attualmente monopolizzata da Sinapse. “D’ora in avanti penso che avremo sempre più persone interessate ai simulatori e nei prossimi cinque anni”, afferma, “il mercato diventerà ancora più competitivo”. Blevins prevede che entro dieci anni la tecnologia diventerà più accessibile e si vedranno sempre più prodotti di simulazione plug-and-play, dove bisognerà solo muovere le icone. Per il momento possiamo dire che la simulazione può già aiutare i giornali a giocare un gioco nuovo rispetto al tradizionale “speriamo che vada tutto bene”. Randy Woods

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Rapporti di settore

Informatica, tlc, attrezzature per la produzione grafica: in archivio un 2003 difficile Nei primi giorni di marzo sono stati presentati i rapporti annuali di Assinform, che fotografa il mercato italiano dell’informatica e delle telecomunicazioni, e di Argi, che analizza il settore delle attrezzature per la produzione grafica. Ne emerge un quadro difficile, di sostanziale stagnazione nel comparto dell’informatica e delle telecomunicazioni, cresciuto dello 0,1% appena, e di forte calo degli investimenti nell’area delle attrezzature grafiche, che sono diminuiti del 45% rispetto al 2002. Agli inizi di marzo sono stati presentati gli annuali rapporti di Assinform (l’Associazione di categoria che raggruppa le imprese che producno tecnologie e servizi per l’informazione e la comunicazione), e di Argi, l’Associazione alla quale fanno capo i rappresentanti per l’Italia di attrezzature per la produzione nel setPierfilippo Roggero, tore grafico, cartotecnico e presidente Assinform cartario. Ne emerge uno scenario che conferma lo stato di difficoltà nel quale versa il “sistema-Italia” prima ancora che i singoli comparti industriali e produttivi, con una sostanziale frenata del mercato dell’informatica e delle telecomunicazioni, ed un drastico calo degli investimenti in attrezzature grafiche, dopo l’annata record del 2001 e la contenuta flessione del 2002. Informatica e telecomunicazioni: sui valori del 2002 “Il mercato italiano dell’ICT sta attraversando un periodo di forte incertezza - parole di Pierfilippo Roggero, amministratore delegato di Fujitsu Siemens Italia e neo-presidente di Assinform - In Italia si è passati, in soli due anni, da crescite a due cifre ai dati di oggi, che vanno posti in stretta relazione sia con la contrazione degli investimenti in innovazione, sia con la contestuale crescita zero del PIL”. “L’andamento del mercato ICT nel 2003 si presta a ben poche interpretazioni - ha aggiunto Giancarlo Capitani, Ammini-

stratore Delegato di NetConsulting, la società di ricerca che collabora con Assinform al monitoraggio del mercato ICT - Il mercato delle telecomunicazioni evolve sulla spinta dei servizi, valorizzando l’ondata di investimenti effettuati negli anni scorsi. Quello dell’informatica ha invece accentuato tutte o quasi le criticità emerse nel corso del 2002, quando per la prima volta, dopo anni di crescita a due cifre, si era bloccato. Segue il ciclo degli investimenti fissi, ma con paradigmi d’offerta più complessi, sui quali influisce pesantemente anche la capacità di comprendere a fondo i vantaggi di nuove soluzioni e nuovi servizi”. I dati sono eloquenti. Nel 2003, il mercato aggregato dell’informatica e delle telecomunicazioni ha espresso in Italia un volume d’affari pari a 60.281 milioni di euro, con un incremento del +0,1 % rispetto al 2002. A livello mondiale, le cose sono andate meglio: il mercato mondiale dell’informatica e delle telecomunicazioni ha raggiunto nel 2003 il valore complessivo di 2.307 miliardi di dollari USA, in crescita del 3,2% rispetto al 2002, contro una crescita media mondiale del 3,2 per cento. All’interno del dato complessivo, le due grandi categorie - telecomunicazioni e informatica - si sono mosse in maniera divergente: in aumento la prima, grazie soprattutto alla telefonia mobile; in flessione la seconda, anche (ma non soltanto) a causa di un calo dei prezzi che non è stato compensato da un aumento dei volumi di vendita. Telecomunicazioni: il “sorpasso” del mobile sul fisso

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Informatica, telecomunicazioni, attrezzature per la produzione grafica: in archivio un 2003 difficile

Il mercato italiano dell'ICT 2001-2003 -0.5%

60.206

+0.1%

60.281

Nel corso del 2003, il mercato italiano delle telecomunicazioni (apparati, terminali e servizi +1.8% +0.4% per reti fisse e mobili) ha generato un volume 40.885 40.170 40.025 d’affari complessivo di 40.885 milioni di euro, ed è risultato in leggera ripresa (+1,8%) sul 2002 -3.2% -2.2% quando, invece, era risultato sostanzialmente sta20.036 19.396 20.478 Il tico (+0,4%). “Esaurita la prima ondata di investimenti infrastrutturali, si può vedere una do2001 2002 2003 manda di servizi vitale e che si muove con i IT TLC paradigmi del mercato di massa” - ha commen- Fonte: Assinform / NetConsulting tato Capitani - “I servizi di telecomunicazione fissa e mobile, risultati nel complesso pari a 31.900 Nel 2003, il mercato dell’informatica ha accentuamilioni di euro (+5,1%), hanno fatto registrare 12.140 to le criticità del 2002 quando, per la prima volta dopo milioni di euro in ambito business (+3,6%) e 19.760 anni di crescita a due cifre, si era bloccato. I 19.396 in ambito consumer (famiglie), quest’ultimo in cre- milioni di euro del 2003 indicano un ulteriore e più scita addirittura del 6 per cento”. accentuato calo della domanda: -3,2% rispetto all’anIl traino dei servizi è reso evidente a contrario an- no precedente, cha aveva fatto registrare una frenata che dal dato di mercato relativo alla componente del 2,2% rispetto all’anno 2001. E’ venuta a mancare infrastrutturale (apparati), che nel 2003 è risultata pari anche la spinta del comparto dei servizi, ed è la prima a 8.985 milioni di euro e in calo dell’8,4%. Significa- volta che questo succede da dieci anni a questa parte. tivo è anche l’andamento delle due componenti di que- “E’ la conferma di una situazione difficile contrassesto stesso comparto, con le infrastrutture a quota 4.710 gnata da una domanda fiacca e da una caduta dei prezmilioni di euro (in calo del 15,7%) e i terminali a quo- zi (downpricing) che interessa l’intero mercato. - ha ta 4.275 milioni di euro (+1,4%). commentato Capitani - Significativa è anche la riduLa performance dei servizi rimane comunque le- zione del numero e dell’importo di nuovi progetti, presgata alla progressione di quelli su rete mobile, che nel so l’utenza sia pubblica che privata.” 2003 sono risultati pari a 15.820 milioni (+11,1% ). Nel corso del 2003 è venuta a mancare la spinta di Le linee attive sono ancora cresciute (+ 4,7%) risul- tutti gli attori. La domanda delle famiglie è risultata tando pari a 56.770.000 (per 41,4 milioni di utenti ef- pari a 791 milioni di euro (-3,5%), quella delle piccole fettivi), ma ha ovviamente contato di più l’incremento imprese a 3.633 milioni di euro (-4,5%), quella delle della spesa annua per linea, risultata pari a 380,2 euro medie a 4.513(-3,0%) e quella delle grandi imprese a (+6,8%) e che oramai da un triennio mostra una cre- 10.459 (-2,8%). scita apprezzabile, grazie al contributo dei servizi non Dopo i grandi temi che hanno sostituito gli invevoce (SMS, MMS e altri servizi a valore aggiunto), stimenti informatici tra il 1998 e il 2001, ed in primo risultati pari a 2.135 milioni di euro (+36,3%). luogo il “fattore anno 2000” ed il passaggio dalla lira I servizi su rete fissa hanno invece generato un all’euro, i nuovi fattori di spinta, come il rinnovo del mercato di 16.080 milioni, stabile rispetto al 2002. La parco tecnologico, l’integrazione applicativa, la mescomponente voce è risultata pari a 10.260 milioni di sa in sicurezza dei sistemi e quanto serve ad evolvere euro (-2,4 %), mentre la restante componente è risul- verso le architetture Web, non sono bastati a sostenere tata pari a 5.820 milioni (+3,7%). il mercato. Ne è derivata una stagnazione che, protratIl 2003 è stato anche l’anno del tanto atteso sor- tasi ormai per oltre un biennio, mostra tutte le carattepasso della telefonia mobile sulla fissa. L’intera do- ristiche di una fase recessiva. manda di telefonia mobile (apparati+servizi+terminali) Anche l’andamento rilevato nei comparti in cui è infatti risultata pari a 21.041 milioni di euro, in cre- convenzionalmente si suddivide il mercato dell’inforscita del +6,7%, contro i 19.844 milioni della fissa, in matica non lascia dubbi al riguardo. Nel 2003, le vencalo del 3,0%. dite di hardware, pari a 5.073 milioni di euro, sono risultate in calo del 5,6%, con un rallentamento netto, Informatica: la “prima volta” dei servizi anche se meno drammatico di quello registrato l’anno prima (-13,5 %), che già aveva segnato l’inversione

Rapporti di settore

60.503

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TecnoMedia

Quota di mercato delle TLC mobili e fisse in Italia 2001-2003

Rapporti di settore

40.025

+0.4%

40.170

+1.8%

40.885

Più in particolare, la componente servizi (sviluppo applicativo e progettuale, systems 21.041 19.722 18.865 integration, servizi di elaborazione in conto +4.5% +6.7% terzi, consulenza, formazione e così via) ha fatto registrare un volume d’affari pari a 9.371 milioni di euro (in calo del 4 % sul-3.4% -3.0% 20.448 21.160 20.448 l’anno precedente, quando ancora risultava in crescita del 3,4%). Per contro, la componente software si è attestata a quota 4.007 2001 2002 2003 milioni, con una crescita del 2,2%, vicina a Fonte: Assinform / NetConsulting T L C f is s e T L C M o b ili quella dell’anno precedente (+3%). La crescita del software deriva dal lancio sul mernegativa del ciclo; quelle dei servizi di assistenza tec- cato di nuovi strumenti d’integrazione, dall’upgrade nica, pari a 945 milioni di euro sono risultate ancora di applicativi integrati (ERP) e dall’investimento in in calo (-3,1%); mentre quelle di software e servizi, aree specifiche come la sicurezza, la business pari a 13.378 milioni di euro sono per la prima volta intelligence e il CRM. regredite (-2,2%) dopo più di vent’anni di crescita coIl calo dei servizi, invece, è la risultante fra la castante. duta delle componenti della domanda legate al lancio Alla contrazione del mercato dell’hardware (5.073 di nuovi progetti (servizi progettuali e implementativi milioni di euro, in calo del 5,6%) ha contribuito so- di systems integration, consulenza e formazione) e alla prattutto il calo dei prezzi (downpricing), che nel caso munutenzione applicativa, non controbilanciato dal dei PC ha letteralmente spazzato gli effetti di un ricu- ritrovato dinamismo della domanda di servizi in pero in volumi. outsourcing, che è l’unica che cresce a tassi apprezzaNel 2003, le vendite in unità sono ritornate a cre- bili (+2,6%). scere per i personal computer (+9,8%), e per i grandi sistemi (+23% in Mips), mentre sono scese per i server Macchine grafiche: investimenti dimezzati o midrange (-4%), le workstation(-17,3%) e le stampanti quasi... (-5,4%). Le vendite in valore sono scese per tutti i comparti (PC -3%; server-midrange -8,3%; Anche i dati presentati all’annuale Assemblea workstation - 26,4%; stampanti -14,7%) con la sola dell’Argi sono tutt’altro che confortanti. Se infatti eccezione dei grandi sistemi(+11, 4%). l’analisi del mercato italiano del 2002, pur alla luce Alla ripresa delle vendite in volumi dei PC della profonda crisi di ciclo negativo del mercato gra(3.101.000 unità; + 9,8%) ha contribuito solo la do- fico avviatosi nella seconda parte del 2001 a livello manda proveniente dalle imprese (2.395.000 unità, mondiale ed europeo, aveva consentito di valutare il +15,3 %). Quella delle famiglie (706.000 unità) ha in- buon andamento del mercato italiano in funzione delfatti evidenziato un’ulteriore contrazione (-5,4%) che, la congiuntura e di una serie di aiuti agli investimenti se considerata congiuntamente a quelle degli anni pre- come la legge Tremonti e l’articolo 8 per il Sud, il cedenti, conferma un calo strutturale. 2003 si è invece rivelato un anno di forte calo della Per quanto riguarda i PC, i portatili risultano anco- domanda nel quale la crisi, in assenza di aiuti ed in ra in crescita con 1.089.000 unità vendute nel 2003 presenza di una congiuntura economica negativa, si è (+33,1%). Oramai offerti a prezzi sempre più accessi- affermata in tutta la sua gravità. bili, i portatili sottraggono quote ai desktop (1.880.000; Il dato cumulativo di fatturato 2003, pari a 389 milioni di euro, mostra un calo del 45% rispetto ai -0,9%). Nel 2003, alla dinamica del comparto del software 706,42 milioni di euro del 2002. Rispetto al 2001 e dei servizi di informatica (13.378 milioni di euro; - l’anno nel quale gli investimenti hanno raggiunto il 2,2%) hanno contribuito soprattutto, e come sempre, i livello massimo - gli investimenti in attrezzature graservizi, ma per la prima volta in chiave negativa. La fiche si sono più che dimezzati. Tutti i comparti hanno fatto registrare un sensibile battuta d’arresto del comparto ha contribuito in misura significativa alla contrazione dell’intero mercato IT. calo: si va dal 29% della prestampa, al 47% dei siste-

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TecnoMedia

Informatica, telecomunicazioni, attrezzature per la produzione grafica: in archivio un 2003 difficile

Mercato totale macchine nuove 1998 - 2003 900.000 780.640

800.000

Prestampa: sempre più Computer-to-plate

53.540

700.000

653.600 571.720 38.890

400.000

57.000

80.140

113.560

40.740

600.000 500.000

706.421

98.390

472.077 36.363 65.428

91.910

83.880

cartotecnica 86.277

79.530

389.046 80.760

44.234 45.641

71.644

300.000

548.570 449.450

200.000

legatoria pre-stampa stampa

61.398 449.584

360.160 298.642 237.773

100.000 -

1998 Il 2003 ha confermato il cambio Fonte: ARGI tecnologico, evidenziato nel 2001 e 2002, dai sistemi Computer to Film a quelli Computer to Plate che, assieme alla voce Workflow, rappresentano ormai il 90% in valore dell’intero comparto PreStampa contro il 75% dello scorso anno. Da sottolineare come le voci Proofing, Computer to film e Scanner siano passate dai 21,8 milioni di euro del 2000 ai 7,8 milioni di euro del 2002, per finire ai 4,3 milioni di euro del 2003. L’effetto è evidente anche in un’analisi per quantità nella quale si nota che il numero dei Computer to film, fatto 100 il valore del 1998, si è ridotto dell’ 80% e quello degli scanner del 90%, mentre il mercato dei Computer to Plate è decuplicato in soli quattro anni stabilizzandosi in quantità nel 2003 con un leggero calo rispetto al 2002 nei comparti VLF e Quotidiani. I dati evidenziano infine un consistente calo del prezzo medio dei sistemi Computer to plate: dai 222.000 euro del 2002 si è passati ai 148.000 euro del 2003, con un calo del 33%.

Stampa: aspettando le rotative per quotidiani... Il mercato delle macchine da stampa è sceso a 237 milioni di euro dai 449 milioni di euro del 2002. Si tratta del valore più basso da quando Argi effettua i suoi rilevamenti annuali: nel 1998, primo anno dell’indagine, il valore di questo comparto era stato infatti pari a 298 milioni di euro. Tutti i comparti hanno fatto registrare sensibili cali: del 44% per l’offset a foglio, del 62% per l’offset a bobina e del 50% per la stampa digitale professionale, che pure aveva fatto registrare una crescita continua sin dal 1998. Per quanto riguarda l’offset a foglio, l’analisi per numero di gruppi stampa venduti evidenzia come l’uni-

1999

2000

2001

2002

2003

co segmento che abbia tenuto sia stato quello detto del “largo formato”, la cui quota percentuale, sul totale unità di stampa vendute, è salita al 19%. Il fenomeno è ancor più evidente passando all’analisi dei fatturati per segmento, che attribuisce al largo formato un fatturato complessivo pari al 37% del segmento offset. Va rilevato infine che il drastico calo dell’offset a bobina - il fatturato 2003 è calato del 62% rispetto al 2002, e addirittura dell’88% rispetto al 2001 - è dovuto al fatto che il 2003 non ha fatto registrare importanti ordinativi di rotative per quotidiani. I consistenti investimenti già decisi da molti quotidiani per ampliare la capacità di stampa a colori faranno sì che, nei prossimi due-tre anni, questa area del mercato grafico tornerà a far registrare tassi di crescita consistenti. Dopo-stampa: calo generalizzato Il dopo stampa, dopo i 170 milioni di euro di fatturato del 2002 ed una crescita che non si era mai interrotta sin dai 101 milioni di euro del 1998, è caduto ad un valore complessivo di 89 milioni di euro. Il calo ha riguardato in maniera generalizzata - e consistente - tutti i segmenti nel quale è diviso questo comparto: -54% per i sistemi di legatoria, -82% per i sistemi di spedizione per quotidiani, -86% per i sistemi di spedizione per lavori commerciali, -22% per la cartotecnica. Dopo il boom del 2002, si sono nettamente ridimensionate le vendite di brossuratrici e cartonato, che si sono attestate ad un valore pari al 10% dell’anno precedente. Dimezzate le vendite di piegatrici e ridotti gli investimenti nel taglio, l’unico punto positivo sono risultate le vendite di punto metallico, che si sono attestate ad un valore addirittura superiore al 2002.

Rapporti di settore

mi di stampa e post-stampa. A tale calo del fatturato complessivo ha corrisposto una diminuzione dei prezzi di vendita ed una conseguente, ulteriore riduzione dei margini complessivi di vendita.

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Diritto del lavoro

Punti interrogativi relativi all’ipoacusia Nel caso in cui il lavoratore abbia riportato un’ipoacusia, per determinare quando il reato sia prescritto, occorre stabilire quando il relativo reato di lesioni personali colpose possa essere considerato perfetto. Un altro interrogativo riguarda i DPI: sotto quale soglia si può davvero affermare che non sono obbligatori? Inoltre, qual è l’effettiva quantità di rumore da considerare per calcolare l’esposizione del lavoratore? Sono tutti problemi la cui risoluzione è di importanza fondamentale, ma a cui dottrina e giurisprudenza non riescono a dare risposte univoche, a danno di chi opera nel mondo del lavoro Uno dei rischi più insidiosi esistenti all’interno di alcune aree delle aziende editrici e stampatrici di giornali può essere il rumore. Soprattutto dove sono in funzione impianti e macchine, infatti, il lavoratore è esposto al rischio di una diminuzione della capacità uditiva. A tale argomento TecnoMedia n. 22/1999 aveva già dedicato alcune pagine. Riteniamo utile riprendere il tema al fine di sottolineare alcuni ulteriori problemi pratici che possono sorgere a seconda di come vengono risolte talune questioni in dottrina. Una volta accertata l’ipoacusia, per esempio, lo stabilire quale sia il momento consumativo del reato è di fondamentale importanza a causa delle conseguenze pratiche che ne possono derivare, come la realizzazione o meno della prescrizione del reato oppure l’individuazione precisa del datore di lavoro nel caso in cui più datori di lavoro si siano succeduti nel tempo: “il giudice di merito ha il dovere di accertare il tempus commissi delicti ai fini dell’individuazione del responsabile, del dies a quo per il calcolo della prescrizione e, in generale, ad ogni effetto penale. Tale tempus commissi delicti non si identifica con quello dell’accertamento che, successivo al verificarsi dell’evento, nulla dice in ordine all’individuazione del momento consumativo del reato” (Cass. Pen., sez. IV, 27 agosto 1988 n. 9114, in Riv. Pen., 1989, 687). Ecco perché ci sembra di fondamentale importanza riportare le varie tesi di una disquisizione apparentemente meramente dogmatica, ma la cui soluzione, in realtà, ha conseguenze pratiche decisivamente importanti sia per i lavoratori (che hanno l’esigenza di non lasciare impunito, attraverso la prescrizione, il

comportamento che ha provocato la loro malattia) sia per l’imputato al quale, in situazioni di dubbio, occorre riconoscere il principio del favor rei. Il sottolineare l’incertezza esistente in dottrina e in giurisprudenza, inoltre, è anche il sottolineare la necessità di un intervento del legislatore o quantomeno della Cassazione a sezioni unite al fine di rendere, in uguali situazioni, effettivamente uguale per tutti il trattamento delle parti. Ipoacusia: malattia professionale L’ipoacusia, se causata da un ambiente lavorativo in cui il datore di lavoro abbia omesso le debite misure di sicurezza, è una malattia professionale. Come tale, perciò, costituisce l’evento del reato di lesioni personali colpose di cui all’art. 590 c.p. Con riferimento al problema dell’individuazione del momento in cui il reato di lesione personale colposa si possa considerare consumato, purtroppo dottrina e giurisprudenza appaiono profondamente divise, con le ovvie conseguenze che ricadono sia sull’imputato sia sulla parte lesa. La prima corrente di pensiero considera tale violazione del codice penale come reato permanente, nel quale cioè il soggetto attivo instaura la situazione antigiuridica comprimendo il bene tutelato dalla norma e poi la mantiene per un apprezzabile lasso di tempo pur potendo rimuoverla determinando così la riespansione del bene compresso: il fatto che costituisce un reato permanente determina una situazione dannosa o pericolosa, dunque, che si protrae nel tempo a causa del perdurare della condotta. Tale reato si consuma al cessare della condotta antigiuridica e in ogni

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TecnoMedia

Punti interrogativi relativi all’ipoacusia

condotta colposa ...) ... Si tratta però di ipotesi limite, nelle quali la malattia ha un ristretto e preciso arco temporale ...” (G. Lageard, Le malattie da lavoro nel diritto penale, Utet, Torino, 2000, pag. 173; si veda anche, per la natura istantanea o permanente dei reati omissivi, G. Fiandaca, E. Musco, op.cit., pag. 170). Come si individua il momento consumativo E’ un problema che sorge in quanto è spesso difficile individuare a posteriori e spesso dopo lungo tempo, l’esatto momento dell’insorgere della malattia. Per tale motivo, anche tra le sentenze che considerano il reato di lesione personale colposa istantaneo (e cioè, nel nostro caso, nel momento in cui insorge l’ipoacusia), la giurisprudenza appare molto incerta circa il modo per individuare il momento consumativo di tale reato. Alcune pronunce, infatti, stabiliscono il momento consumativo del reato in parola al momento del primo esame medico attendibile che documenti il sorgere o l’aggravarsi della malattia poiché rappresenta il momento in cui risulta certa l’insorgenza o l’aggravamento del danno acustico (Cass. pen. , sez. IV, 12 dicembre 1991, in Dir. e pratica lav., 1992, 430). Altre sentenze, invece, sostengono che, nell’impossibilità di stabilire con certezza il momento dell’insorgenza della malattia, il delitto di lesione personale colposa si consuma non nel giorno degli esami che per la prima volta forniscono la prova positiva dell’insorgenza o dell’aggravamento del danno acustico, ma nel giorno successivo agli eventuali precedenti esami che ancora non forniscono tale prova (Cass. pen., 20 marzo 1989, in Dir. e pratica lav. , 1989, 1224). Dato che sposta indietro nel tempo il termine di decorrenza della prescrizione, questa tesi è sicuramente la più garantista e, meglio dell’altra, obbedisce al principio del favor rei, che ispira l’istituto della prescrizione e che impone un giudizio in dubio pro reo (F. Baldi, Nota a Cass. Pen., sez. IV, 8 gennaio 1998, in Cass. Pen. 1999, 323, 861). Aggravamento della malattia Stabilito che possiamo propendere per la tesi che considera il reato di lesioni colpose consumato nel momento in cui insorge la malattia, accenniamo ora al caso in cui, dato il protrarsi dell’antigiuridica condotta colposa del datore di lavoro e quindi il protrarsi del-

Diritto del lavoro

caso al cessare dell’esposizione ai fattori che l’hanno determinata (per esempio, quando cessa il rapporto di lavoro). Il reato permanente è un reato unico (per la definizione di reato permanente si vedano G. Fiandaca, E. Musco, Diritto penale, Zanichelli, Bologna, 1999, pag. 169; F. Antolisei, Manuale di diritto penale, Giuffrè, Milano, 1989, pag. 230). Quindi, il termine da considerare per la prescrizione del reato, in questo caso, è la cessazione della condotta. La seconda corrente di pensiero, ormai consolidata in giurisprudenza e a nostro avviso più corretta, è sicuramente più garantista e considera, all’opposto, il reato in esame come istantaneo, in cui, cioè la realizzazione del fatto tipico integra ed esaurisce l’offesa. Esso si consuma, dunque, al verificarsi della lesione (anche se non ancora consolidata e anche se gli effetti di questa sono permanenti): in tal caso si delinea un reato istantaneo con effetti permanenti - categoria che, se pur priva di reale autonomia, registra il dato fenomenico della durata della lesione del bene tutelato - (per la nozione di reato istantaneo, si veda G. Fiandaca, E. Musco, op.cit., pag. 169): in materia di malattia professionale, quello che conta ai fini dell’individuazione del momento consumativo del reato, dal quale decorre il termine di prescrizione, non è il venir meno del comportamento del responsabile, ma l’insorgenza della malattia (Cass.pen., sez.IV, 6/11/ 2001 n. 39298, in Amb.Sic.Lav., 2002, 2, 98). Nel caso della malattia professionale, in effetti, viene a mancare uno degli elementi tipici del reato permanente: la possibilità per il soggetto attivo, di far venire meno l’antigiuridicità della situazione da lui cagionata (come, invece, accade per il rapitore quando libera un ostaggio). Infatti, se la malattia è insorta o addirittura aggravata, la situazione illegittima non potrebbe essere eliminata dal soggetto attivo (D. Petrini, Il momento consumativo del reato di lesioni personali colpose che producono una malattia professionale, in Riv. Giur. Lav., 1983, IV, 367). Secondo questa teoria, solo in pochissimi casi di malattie professionali il reato di lesione personale colposa può essere considerato permanente. Ciò avviene quando non vi sono né problemi di indebolimento permanente né di aggravamento della patologia, ossia quando la malattia “perdura se, in quanto e sino a che si protrae l’esposizione del lavoratore al fattore nocivo (e dunque se, in quanto e sino a che si protrae la condotta colposa ...), ma cessa a seguito e a causa della cessazione di tale esposizione (e dunque ... della

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Diritto del lavoro

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la situazione dannosa esistente nell’ambiente lavorativo, si verifichi un aggravamento della malattia stessa. Anche in questa evenienza, purtroppo, è doveroso registrare il netto contrapporsi di diverse teorie (che in parte deriva dai contrasti sopra sottolineati). Alcuni autori sostengono che il reato di lesione personale colposa, consistente in una tecnopatia, dovrebbe essere inquadrato all’interno dell’istituto della progressione criminosa (istituto elaborato per non applicare il cumulo delle pene in alcune ipotesi che non sono riconducibili al concorso formale di reati) poiché si versa in un caso di pluralità di atti da cui deriva un progressivo aggravamento del processo patologico, nel senso del quale l’evento più grave assorbe in sé quello meno grave precedentemente verificatosi (C.M. Grillo, Riflessioni giuridiche sulle allergopatie professionali, in Giust.pen., 1998, pag. 192; per i concetti di reato progressivo e di progressione criminosa, si veda F. Antolisei, op.cit., pagg.471-474). Una parte della dottrina, però, ritiene questo discorso un mero tentativo di ridurre ad unità l’insieme dei reati individuati nei successivi aggravamenti della malattia professionale, al fine di evitare che il reo subisca eccessivi cumuli di pena e ritiene altresì non corretto tale stratagemma in quanto il reato progressivo difficilmente potrebbe trovare applicazione nell’ambito dei reati colposi, poiché la progressione criminosa, presupponendo il volontario passaggio da un reato meno grave ad uno più grave e contenente il primo, non sarebbe applicabile all’aggravamento di una tecnopatia, poiché in quest’ultimo caso le lesioni non sono volute dal soggetto attivo e tantomeno sarebbero il risultato di un crescendo progressivo di determinazioni (F. Baldi, Il problema della decorrenza del termine prescrizionale in relazione all’insorgenza e allo sviluppo della malattia professionale, in Cass. Pen. 1999, 866). Secondo questo indirizzo l’aggravamento delle lesioni non costituisce evento autonomo, ma semplice circostanza aggravante del primo reato di lesione personale ex art. 583 c.p.: in tal caso, senza che tali aggravanti incidano sul decorso del termine prescrizionale, la decorrenza della prescrizione inizierebbe dal momento in cui la condotta viene a cessare, così come per i reati permanenti (per un approfondimento circa l’esposizione delle varie tesi attualmente sostenute, si veda Università di Torino, Fac. Giurisprudenza, Tesi di laurea: La tutela dell’integrità fisica dei lavoratori nel codice penale, Rel. D. Petrini, Cand. E.

Strada, 2002, pagg.116-131). Un’altra parte della dottrina, pur riconoscendo che non si possa parlare di piena corrispondenza (in caso sia stata provocata un’ipoacusia) con la progressione criminosa, ma di semplice analogia con questo istituto, spiega correttamente che nel caso in cui l’aggravamento si determini come una perdita anatomica o funzionale aggiuntiva rispetto alla malattia ormai stabilizzatasi, si realizza un altro reato, perfetto in tutti i suoi elementi costitutivi (la condotta successiva, il nuovo evento e il nesso di causalità). Quest’ultimo si consuma quando si verifica l’ulteriore evento (rilevante ex art. 41 comma 2 c.p.) e, sia che lo si consideri (per analogia alla progressione criminosa) assorbente quello meno grave precedentemente verificatori, sia che si preferisca attribuire la giusta rilevanza ai distinti momenti che costituiscono il reato di lesioni determinati la tecnopatia, ha come conseguenza lo spostamento in avanti del dies a quo ai fini del computo della prescrizione: dal momento in cui si determina la malattia all’ultimo aggravamento causato dalla permanenza della situazione dannosa e dunque della condotta colposa (D. Petrini, op.cit.). Nello stesso senso la Cassazione ha stabilito che il delitto di cui all’art. 590 c.p. è reato istantaneo che si consuma quando insorge la malattia; tuttavia, se dopo tale momento la condotta causatrice della malattia persiste cagionando un successivo aggravamento, il reato si consuma quando si accerta l’ulteriore debilitazione (Cass., 2 luglio 1997, in Dir. Prat. Lav., 1997, 2154). Solo nel diverso caso in cui ci si trovi di fronte a una patologia evolutiva (come una bronchite cronica), la categoria dell’aggravamento risulterebbe una finzione giuridica, quindi, se già esiste un giudicato circa la fattispecie, l’evolversi di tale malattia “dovrebbe comportare l’applicazione del principio del ne bis in idem (sostanziale) allorché l’aggravamento non raggiunga una rilevanza tale da poter essere considerato un evento autonomo ed ulteriore ...[ed] il livello di disfunzione riconosciuto nella precedente pronuncia dovrebbe assumere, ai fini dell’applicazione [di tale principio] ... la posizione della normalità” (G. Lageard, op.cit., pag. 154). I problemi dei metodi di accertamento e dei DPI La dottrina evidenzia ulteriori problemi, come l’inesistenza di un unico metodo per stabilire l’inde-

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bolimento permanente: in Italia se ne utilizzano comunemente di vario tipo (come Rossi 1979, Rossi 1990, Merluzzi, OSHA, MPPRT). Il Lageard giustamente sottolinea, a tale proposito, che quando il giudice nomina un perito che è solito applicare uno piuttosto che un altro dei vari metodi appena citati, di fatto già è costretto a compiere una scelta che incide in modo decisivo sull’esito del procedimento in corso. Tale situazione “si pone in insuperabile contrasto con due esigenze che nel processo penale rivestono, o quantomeno dovrebbero rivestire, un ruolo di primissimo piano: la certezza del diritto ed un processo uguale per tutti. ... Il contrasto si [pone] in maniera ancora più marcata e preoccupante allorché non si dia luogo a perizia e la scelta [del perito], cioè la scelta della [“legge” in concreto applicabile] venga di fatto operata dal consulente del PM che ... è una parte, pubblica e qualificata ..., ma pur sempre una parte” (per questo concetto e per approfondire il problema dell’attendibilità di tali metodi di accertamento, G.Lageard, op. cit., pagg. 300-305). Lo stesso autore pone la rilevanza dell’ulteriore questione relativa all’uso dei dispositivi di protezione individuale. Innanzitutto specifica che, a suo parere, il datore di lavoro dovrebbe imporre, vigilando che tale prescrizione sia rispettata da parte dei lavoratori, l’uso di tali dispositivi anche al di sotto dei 90 dB(A), in quanto “se è vero che l’esposizione al rumore superiore agli 85 dB è, come sostiene la migliore dottrina audiologica, pericolosa per l’udito del lavoratore, non può certo mettersi in dubbio l’obbligo del titolare della posizione di garanzia di attivarsi allorché ciò non accada ... Difficile sarebbe di conseguenza escludere la penale responsabilità del datore di lavoro in un’ipotesi in cui ad un lavoratore esposto ad un rumore superiore a 85 dB venisse consentito di non utilizzare i mezzi di protezione individuale. Mancherebbe certamente in questo caso la specifica violazione dell’art. 43 comma 4 D.Lvo 277/1991 [Uso dei mezzi individuali di protezione dell’udito] ma potrebbe comunque essere correttamente ritenuta la violazione dell’art. 2087 c.c. [Tutela delle condizioni di lavoro]” (G.Lageard, op.cit., pag.306). Questa, però, non è opinione univoca: una pronuncia della Corte di Cassazione, per esempio, ha stabilito che viola l’art.5 comma 1 lett.f D.Lvo277/1991 [Obblighi dei datori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti], il datore di lavoro che ometta di esigere l’im-

piego dei mezzi individuali di protezione dell’udito da parte dei lavoratori, a condizione che i lavoratori siano obbligati a utilizzare tali mezzi a norma dell’art. 43 comma 4 e, quindi, a condizione che l’esposizione quotidiana personale dei lavoratori, riferita a otto ore giornaliere in base all’art. 39 comma1 lett. g superi 90 dBA (Cass. Pen., sez. III, 22 giugno 1996 n. 6244, in Dir. Prat. Lav., 1996,33). Infine il Lageard esprime la propria tesi, non da tutti condivisa, circa la determinazione dell’effettiva quantità di rumore a cui è esposto un lavoratore: non bisognerebbe fermarsi ai valori teorici relativi alla mansione, ma occorrerebbe considerare i valori effettivi di esposizione cui è soggetto il lavoratore. Perciò il livello di esposizione accertato dovrebbe essere ulteriormente ridotto in considerazione dell’uso dei dispositivi di protezione individuale, in quanto il livello di abbattimento del rumore da essi garantito dovrebbe impedire l’insorgenza e l’evoluzione di un indebolimento permanente dell’udito. E se è vero che frequentemente si assiste ad una caduta della loro efficacia, causata da erroneo posizionamento, incongruità della misura, scarsa manutenzione, manomissione, è “altrettanto vero ... che in altre situazioni i mezzi di protezione [sono] disponibili, efficienti e correttamente usati. Sarà naturalmente il giudice che dovrà di volta in volta accertare con un indagine rigorosa quale sia la concreta situazione. A noi sembra peraltro che non sia giusto escludere, in linea di principio e in ogni caso, ... l’efficacia dei protettori acustici nella riduzione del rumore a cui il lavoratore è esposto” (G. Lageard, op.cit., pagg. 307-309). Conclusione Per terminare, non resta che ribadire l’invito rivolto al legislatore e alle sezioni unite della Cassazione affinché intervengano per dar vita ad un “istituto” unico e chiaro relativo all’ipoacusia e in generale alla malattia professionale, che tenga conto delle diverse esigenze di tutte le parti e che, specialmente, elimini l’incertezza che oggi pesa soprattutto sulla figura dell’imputato, il quale a seconda che si trovi di fronte ad un giudice che propende per una piuttosto che un’altra, o di fronte a un perito che utilizza un metodo piuttosto che un altro, può vedersi condannato o meno. Sintetizziamo, infine, le varie tesi sopra esposte. Con riferimento al problema dell’individuazione del momento di consumazione del reato di lesioni che

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Punti interrogativi relativi all’ipoacusia

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La normativa citata

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Art.2087 c.c. – Tutela delle condizioni di lavoro Art. 41 c.p. – Concorso di cause Art. 583 c.p. – Circostanze aggravanti Art. 590 c.p. – Lesioni personali colpose Decreto legislativo 15 agosto 1991 n. 277 (in Suppl. ordinario alla Gazz. Uff. 27 agosto 1991, n. 200) Attuazione delle direttive n. 80/1107/CEE, n. 82/605/CEE, n. 83/477/CEE, n. 86/188/CEE e n. 88/642/CEE, in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro, a norma dell’art. 7 della legge 30 luglio 1990, n. 212.

hanno generato l’ipoacusia, si registrano essenzialmente due teorie: 1) trattandosi di reato permanente, il termine da considerare per la prescrizione del reato è quello della cessazione della condotta che determina la situazione dannosa; 2) si tratta di reato istantaneo, perciò il termine prescrizionale è quello del sorgere dell’ipoacusia (tesi più garantista per l’imputato e, a nostro avviso, da preferire). Riguardo al metodo per l’individuazione del momento consumativo di tale reato, tra le sentenze di cui sopra, al n. 2: 1) vi è chi sostiene che occorra rifarsi al momento del primo esame medico attendibile che documenti il sorgere o l’aggravarsi dell’ipoacusia (momento dal quale decorrerebbe il termine prescrizionale); 2) vi è chi ritiene che sia meglio, per la decorrenza del termine prescrizionale, considerare il reato consumato nel giorno successivo agli eventuali precedenti esami che ancora non forniscono tale prova (ipotesi più garantista, in quanto sposta indietro nel tempo il termine in questione). Per quanto concerne l’aggravamento dell’ipoacusia le più importanti correnti di pensiero sono le seguenti: 1) il reato che determina l’aggravarsi di tale malattia professionale è un reato progressivo: all’imputato, perciò, non si applica il cumulo delle pene; 2) il reato che determina l’aggravarsi di tale malattia professionale (sia che lo si voglia avvicinare per analogia al reato progressivo, sia che si preferisca attribuire la giusta rilevanza ai distinti momenti che hanno provocato l’ipoacusia e il suo aggravarsi) costituisce un ulteriore reato rispetto a quello precedente, che , insieme ad esso considerato, sposta il termine prescrizionale dal momento in cui si determina la ma-

lattia all’ultimo aggravamento cagionato dal perdurare della condotta del soggetto attivo (tesi, a nostro avviso, da preferire); 3) l’aggravamento dell’ipoacusia non costituisce un evento autonomo, ma una circostanza aggravante (ininfluente per l’individuazione del termine prescrizionale) del primo reato di lesione che ha provocato l’ipoacusia; questa teoria si riallaccia a quella che vede il reato di lesioni personali colpose come un reato permanente, perciò collega il dies a quo per la prescrizione al momento in cui cessa la condotta del soggetto attivo. Anche in materia di uso dei DPI esistono divergenze: 1) alcuni ritengono doveroso per il datore di lavoro imporre l’uso dei DPI anche al di sotto dei 90 dB (al superamento degli 85 dB), in quanto altrimenti egli violerebbe l’art. 2087 c.c.; 2) altri, invece, tengono come punto di riferimento i 90 dB. Sempre in tema di DPI: 1) c’è chi sostiene che, per calcolare l’effettiva quantità di rumore a cui è esposto un lavoratore, occorra calcolare i valori teorici relativi alla mansione svolta dal lavoratore; 2) c’è chi ritiene che, ove questi siano correttamente usati e debitamente funzionanti, bisognerebbe riferirsi ai valori effettivi di esposizione, come risulta ridotto dall’uso di tali dispositivi. Con riferimento all’accertamento dell’ipoacusia, esistono svariati metodi utilizzati dagli esperti: anche questo è, perciò, un problema che intacca gravemente soprattutto il principio dell’uguaglianza di fronte alla legge. Antonietta Strada anto.strada@libero.it

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La Cambridge Newspapers investe in KBA La Cambridge Newspaper sta progettando di espandere la propria attività di stampa a contratto per conto terzi. Per questo potenzierà il proprio impianto produttivo in direzione di una maggiore capacità di stampa a colori. L’investimento, nello specifico, consiste nell’addizione di due nuove torri 4-HI per la rotativa Albert A510X, che portano la capacità produttiva dell’impianto a 64 pagine in quadricromia a 50.000 copie l’ora di velocità massima in accumulo. Il progetto si è avviato con la consegna delle unità alla fine del marzo 2003 e con le prime copie commerciali nell’agosto, ed è stato portato a compimento nel rispetto dei tempi, con un budget di 4,5 milioni di sterline (approssimativamente 6,5 milioni di Euro) e senza dover ampliare lo staff nell’area rotativa. “Il nostro programma di investimenti aumenterà la qualità e i servizi che offriamo ai lettori ed agli inserzionisti, oltre che agli editori che utilizzando i nostri servizi di stampa”, ha detto il press production manager, Alan Mee. “Il programma prevede anche l’inserimento di una macchina piana e di una linea per taglio e cucitura, che aumenteranno notevolmente la flessibilità della nostra offerta di stampatori”. Anche dopo l’installazione la KBA UK sta mantenendo una presenza tecnica presso l’impianto del Cambridge Newspaper per supportare i tecnici della Cambridge Newspapers nella gestione di tutte le attrezzature di stampa e, inoltre, ha ospitato gli stessi rotativisti del Cambridge Newspaper in Germania per un training presso la propria sede. L’ampliamento di capacità della rotativa ha reso in grado la società di mantenere il suo contratto con la Express Newspaper per la stampa del Daily Star, di riprendersi la stampa del supplemento Cambridge Evening News Property e di sviluppare e migliorare il supplemento Drive. La sala macchine, al momento, sta andando al 60% delle proprie possibilità e i responsabili della

Cambridge Newspaper prevedono di portare l’impianto a piena produzione entro il 2004. Nel frattempo gli investimenti nel reparto continueranno con la sostituzione dei cilindri anilox e l’aggiunta di due ulteriori torri colore.

Ordini per la Cortina KBA in Germania La fornitura di una KBA Cortina a 48 pp alla società olandese Rodi Rotatiedruk, annunciata nel corso dell’IfraExpo 2003 di Lipsia, è stata seguita da due ordini similari negli ultimi mesi del 2003: due impianti simili sono stata infatti ordinati dal Freiburger Druck, in Germania; inoltre, la KBA riferisce di aver ricevuto anche un altro ordine da parte della società stampatrice De Persgroep di Asse, nei dintorni di Bruxelles. Per la KBA, l’interesse crescente per la tecnologia offset waterless, premia la determinazione con cui è stato seguito questo progetto, sviluppato in collaborazione con gli industriali dell’inchiostro, delle lastre e della carta e, oltre alle aspettative per i potenziali rendimenti, la necessità di avere uno strumento di produzione più standardizzato ed ecologico. Il Badische Zeitung (BZ), quotidiano edito dalla Freiburger Druck, ha una diffusione di 180.000 copie in 17 edizioni locali e una readership di 412.000 persone. La Cortina stamperà pure i due titoli domenicali, il Sonntag in Freiburg (diffusione 177.000) e il Sonntag in Dreiland (con una circolazione di più di 85.000 copie), un certo numero di free papers (circolazione totale a settimana di 550.000 copie) e vari altri titoli, supplementi e lavori semi-commerciali. La rotativa, configurata per una velocità massima di 80.000 copie l’ora, comprenderà due sezioni a 48 pp e potrà stampare 96 pagine full color in formato Berlin; avrà un taglio di 470 mm e un’ampiezza massima del nastro di 1260 mm; verrà posta in una nuova sala per la stampa e comprenderà sei mini torri con cambio automatico delle lastre, lavaggio automatico del caucciù e pompa centrale per l’inchiostro. La

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sottostruttura della macchina sarà configurata con sei portabobina Pastomat RC per un diametro della bobina di 1500 mm (59”), nove barre di rovesciamento, due castelli di piega con due rulli del cono per ciascuno, controlli di registro del taglio, e due pieghe a ganasce 2:5:5. È previsto che la macchina entri in produzione all’inizio del 2006 e che assorba la produzione di ben tre macchine convenzionali.

Ampia addizione di torri di stampa per la Gannett Nell’ottica di un progetto di ampliamento delle proprie attrezzature, la Gannett Co. ha ordinato alla Goss International una significativa addizione di torri per la rotativa Goss Metro attualmente utilizzata per l’impianto di Fort Myers in Florida, USA, dove vengono prodotte giornalmente 85.000 copie del NewsPress e 70.000 copie di Usa Today. Il progetto comprende l’aggiunta di quattro torri shaftless 4-HI Goss Uniliner alle due attuali Goss Metro. Ogni torre sarà dotata del sistema di inchiostrazione Goss Digital che fornisce un’alta qualità di stampa, poco scarto e una produzione consistente. L’installazione incrementerà la possibilità di colore di 16 pagine su ciascuna macchina in modalità diretta, oppure di 24 pagine per le sezioni stampate in anticipo con le due rotative combinate. Gli attuali gruppi di stampa Metro verranno aggiornati con il Goss digital inking system MPCS3.

Il Los Angeles Times riconfigura tutte le macchine Il Los Angeles Times ha scelto la MAN Roland per potenziare i propri impianti di stampa. Il quotidiano californiano installerà infatti torri COLORMAN in due dei tre impianti di produzione operanti nella California del sud. Saranno le prime COLORMAN utilizzate come ampliamento a funzionare nel nord America e consentiranno al giornale di avere più pagine a colori. “Per ora abbiamo la possibilità di stampare più di sei sezioni e 96 pagine di cui 24 in full color”, ha detto Mark Kurtich, senior vice president of Operations, “quando avremo completato questo progetto, avremo ancora sei sezioni e 96 pagine, ma invece di 24 pagine in full color ne potremo avere 32”.

Le configurazioni delle rotative sono state studiate per due anni e sono stati individuati i punti dove intervenire. Le torri COLORMAN, dunque, saranno unite alle 10 Goss Colorliner già funzionanti, mentre tutte e cinque le altre Goss Retroliner verranno riconfigurate, il che significa che tutte e 15 le rotative del Times verranno aggiornate. Le prime torri COLORMAN arriveranno a luglio 2004 per funzionare, tutte e dieci, entro l’autunno; il completamento del progetto è previsto per il primo quarto del 2005. Una spinta forte all’aggiornamento, dicono al Times, è stata dettata dal fatto di aver percepito che gli stessi inserzionisti desideravano un miglioramento della grafica e che, inoltre, il riposizionamento delle 15 macchine ormai stava diventando effettivamente necessario dal momento che il sistema era stato installato tra i tardi anni ’80 e i primi ’90 ed era stato aggiornato per l’ultima volta nel ’99.

Il Trinity Mirror North Wales ordina alla Tera un sistema con 50 postazioni La Trinity Mirror Regional Newspaper Division ha ordinato alla Tera UK (www.teradp.com) un sistema editoriale con 50 postazioni di lavoro. Il sistema sarà installato per servire il Trinity Mirror North Wales e supporterà molti titoli, come il settimanale Weekly News, il più importante del gruppo, e il Caernarfon Herald. Verrà gestito dalla sede principale a Llandudno Junction, ma sarà collocato in tutti gli uffici del Trinity Mirror Cheshire che ha recentemente installato un sistema editoriale a 80 postazioni. Tutto lo staff redazionale, compresi i grafici, utilizzerà la tecnologia “thin-client” Citrix per accedere ai database GN3 e OPI a Chester con pagine completate nei siti di stampa di Chester e di Liverpool, e tutto il materiale attualmente archiviato sul database Tark a Chester sarà accessibile dallo staff del North Wales. Nello stesso archivio confluirà il materiale pubblicato da tutti i titoli del North Wales perché si possa costituire una vera e propria biblioteca elettronica nella regione del Nord Ovest. L’installazione sarà gestita dal team di progetto interno allo stesso Trinity Mirror in collaborazione con i team di progetto locali, e il suo completamento è previsto per il maggio 2004.

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Una Goss Magnum per il Gallup Independent Il Gallup Independent di Gallup, New Mexico, quotidiano con 18.000 copie di tiratura giornaliera, alle quali si aggiungono un certo numero di giornali regionali settimanali, giornali locali gratuiti e vari tipi di prodotti commerciali, ha ordinato una rotativa Goss Magnum per aumentare il numero di pagine a colori ed avere maggiore flessibilità nella produzione e nuove opportunità di reddito. “Fondamentalmente, avevamo bisogno di maggiore velocità di stampa con la stessa, elevata qualità - ha commentato Bob Zollinger, editore del quotidiano già oggi abbiamo una produzione complessiva settimanale di 250.000 copie, e se il tasso di crescita fosse rimasto costante ci saremmo ben presto trovati in difficoltà. Questa installazione ci dà la tranquillità di poter continuare ad accrescere la nostra offerta commerciale nei prossimi anni”. Con i suoi 24 gruppi di stampa, la nuova Goss Magnum ha una dimensione che doppia rispetto all’attuale Community, e verrà configurata con sei torri 4-HI con otto portabobine, di cui due con doppia capacità di sbobinamento, in grado di far girare sino a 10 nastri, con la nuova piega a ganasce Goss Universal 1:3:3, in grado di gestire sino a 16 nastri alla piena velocità di macchina di 40.000 copie l’ora. Per ospitare la nuova rotativa il Gallup Independent sta investendo anche 2 milioni di dollari in un nuovo

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stabilimento di 1.700 metri quadrati, il cui completamento è programmato per la primavera 2004. Creo Italia amplia la rete commerciale Creo Italia ha riorganizzato la propria rete commerciale diretta con l’inserimento di un nuovo funzionario di vendita. Dal 1 marzo 2004 Antonio Fortino è il Responsabile Vendite per le aree Emilia Romagna, Marche, Toscana, Umbria, nel segmento commerciale, sostituendo in queste aree Andrea Mannoni che ora si dedicherà completamente al segmento quotidiani per tutto il territorio nazionale, incarico già parzialmente assunto nel settembre 2003. Forte di un curriculum commerciale presso Kodak e Océ e di una importante esperienza come Direttore di Produzione presso un grosso stampatore del nordItalia, Antonio Fortino entra in Creo entusiasta di ricominciare ad operare come Responsabile Vendite di grandi soluzioni di prestampa: “conosco molto bene i problemi degli stampatori e cosa serve loro per avere successo e sono convinto che potrò essere per loro più un consulente che un funzionario di vendita.” Questo cambiamento è stato dettato dalla necessità di avere una migliore copertura commerciale, con una gamma di prodotti che si è recentemente arricchita anche delle lastre CTP, ed avere un’attenzione maggiore ad un numero più ampio di aziende di stampa, compresi i piccoli stampatori commerciali.

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La competenza nel settore della stampa Negli ultimi dieci anni MAN Roland si è evoluta passando da semplice produttore di macchine da stampa a un fornitore di sistemi per l’industria grafica. Oggi, le aziende che stampano sia prodotti commerciali che giornali si aspettano soluzioni complete da offrire ai propri clienti, fatte su misura a seconda delle esigenze individuali e si aspettano una programmazione precisa e un’ esecuzione senza problemi dell’impianto in modo tale da poter aver successo in campo commerciale. La nostra competenza ci ha consentito di diventare il numero uno nel mercato dei sistemi di stampa per giornali.

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Il punto focale: la macchina da stampa

dulare di materiale per gli stampatori a bobina) rappresenta un ulteriore passo verso il diventare un fornitore di sistemi completi. AUROSYS integra Obiettivo principale di MAN Roland è queltout-court la gestione della bobina nel prolo di costruire macchine da stampa efficienti cesso di produzione, dal momento in cui e durature e in questo ambito si sono conviene scaricata dal camion, alla prepacentrate tutte le sue attività. Grazie ai razione per essere incollata alla bobisuoi prodotti di successo come na da sostituire. In questo ciclo doveCromoman, Uniset, Regioman, Geoman MAN Roland Italia S.p.A. vano essere sviluppate due compoe Colorman per la stampa di quotidiani e Rotoman, Lithoman e Polyman per Via Redecesio, 12/b - 20090 Milano nenti per la movimentazione dei matel. 0039 02 21 307 233 teriali: un sistema di trasporto autoquella commerciale, MAN Roland è difax 0039 02 21 307 276 matico in grado di muovere le bobine ventata il riferimento per una stampa di pronte per la stampa senza danneggiarle nel percorreelevata qualità.. re lunghe distanze e di caricarle sulla macchina da stampa e una stazione di preparazione (chiamata Ferro e acciaio non bastano AUROprep) che applica delle bande adesive alla nuoCome in qualsiasi altro settore dell’industria ma- va bobina in modo da poter essere incollata alla bobinifatturiera, la competenza nel costruire macchinari di na in lavorazione a piena velocità di stampa (circa 15 altissima precisione non è sufficiente. I sistemi di stam- m al secondo) pa devono essere necessariamente comandati, controlLa creazione di queste due componenti ci ha reso i lati e automatizzati. Grazie a PECOM (Process leader nel mercato dei sistemi di movimentazione delElectronic Control Organisation and Management ov- la carta per macchine da stampa. In tutto il mondo ci vero comando del sistema elettronico della macchina sono 33 sistemi AUROSYS che preparano circa 5 mie della stampa) con il quale si automatizza il processo lioni di bobine all’anno. Il comando della produzione, dal ricevimento dei si stampa, MAN Roland ha iniziato ad utilizzare da più di 20 anni nuovi ritrovati nel campo elettronico. dati nel momento in cui i prodotti devono essere stamOggigiorno MAN Roland dota tutti i suoi prodotti di pati fino all’uscita del prodotto finito per il cliente, sistemi elettronici avanzati “Made by MAN Roland”. rappresenta un enorme potenziale per il contenimento Con competenza specifica si intende che le fasi di pro- dei costi. In tal modo il processo di stampa risulta esduzione del cliente si integrano logicamente con il pro- sere infatti una parte del flusso di informazioni e del cesso di stampa avvalendosi di applicazioni software workflow. Dal momento che MAN Roland non ha le risorse disponibili per sviluppare sistemi e soprattutto specifiche per delineare l’intero ciclo di stampa. In questo modo il cliente riceve grazie a PECOM software per la gestione di tali processi, all’inizio del una linea di produzione ideale, estremamente 2002 l’ interesse per il partner storico ppi Media, azienautomatizzata, di facile utilizzo particolarmente effi- da leader nella programmazione di sistemi prepress per i giornali è andato in crescendo fino alla sua inteciente ed economica. AUROSYS, per la gestione automatica dei mate- grazione nel gruppo MAN Roland. MAN Roland ha congiuntamente sviluppato un riali (Automatic ROll transport SYStem, logistica mo-

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sistema per la programmazione della produzione e il comando del sistema chiamato “Printnet” già utilizzato in numerose società che stampano giornali. Con “Printnet” vengono messi in rete i settori amministrativi e tecnici di un’azienda grafica, collegati in rete lo stabilimento con i suoi clienti e anche le apparecchiature e le componenti all’interno di un unico processo di stampa vengono integrate, come per esempio la preparazione delle lastre. I dati vengono messi in rete utilizzando standard internazionali quali CIP 4 (un formato che converte automaticamente i dati pre stampa in dati pre selezionati per la macchina da stampa) o JDF, un formato che rende disponibili informazioni indipendentemente dal venditore al fine di automatizzare tutti i processi di comando da un “jobticket” elettronico fino all’archivio storico dei costi. “Printnet” include anche un sistema di registrazione che consente agli addetti di seguire ogni fase del processo di stampa – dalla gestione editoriale sino al momento in cui il giornale viene consegnato a domicilio - in tempo reale con la possibilità di intervenire quando necessario. Printnet rende trasparenti tutti i processi di stampa, fa si che possano essere valutati commercialmente, e rappresenta sicuramente un fattore determinante per le trattative future. Competenza con servizi su richiesta Esattamente come il proprietario di un’automobile si aspetta di ricevere una buona assistenza, i clienti MAN Roland si aspettano di ricevere un supporto professionale per tutta l’esistenza dei macchinari. A dire il vero, il tutto inizia ben prima dell’installazione con una stretta collaborazione tra il cliente e il personale MAN Roland, ad esempio, provvede a progettare il sito nel caso in cui si debba costruire un nuovo polo di stampa oppure si studiano le parti prestampa e poststampa, il sistema di gestione carta, etc. Oltre ad una expertise specifica sulla progettazione dell’impianto di stampa, MAN Roland si avvale di un supporto di specialisti provenienti dalla sua consociata Eurografica: consulenze valide basate su

studi sistematici, prove di fattibilità per decidere la soluzione migliore dell’impianto di stampa da realizzare, tutto questo è compito di Eurografica Systemplanungs GmbH. Di norma viene fatta prima una bozza per le fondazioni e le costruzioni con il flusso dei materiali e le interconnessioni per il lavoro. Di seguito vendono aggiunti i dettagli: processi di produzione dal pre stampa, alla stampa fino al dopo stampa: immagazzinaggio, gestione carta, inchiostro e additivi; fino allo smaltimento dei rifiuti. Sono piccole cose che partono da un’idea e terminano in piccole soluzioni pratiche che aiutano a rendere più facile la vita nei corso degli anni. Grazie all’esperienza accumulatasi con le varie installazioni, MAN Roland e Eurografica hanno sviluppato l’idea del “Life Cycle Management”. Partendo dal principio che i costi di gestione di una linea di stampa superano di gran lunga il costo dell’investimento iniziale, si è pensato che se i costi operativi vengono ridotti in modo sostanziale, allora il prezzo iniziale dell’impianto non è più fattore preponderante per il nuovo investimento. Il nostro intento è quello di ridurre i costi complessivi dell’intera esistenza della macchina di circa il 20%. Le componenti primarie del

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Life Cycle Management sono progettate e riprogettate orientandosi sulla manutenzione, riduzioni degli scarti di carta e di energia e un’ottimizzazione costante degli impianti del cliente.

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Professionalità nella gestione dei progetti: componente di successo Quando MAN Roland riceve una commessa per una linea di stampa il project management rappresenta un fattore vitale per il successo del cliente e anche per MAN Roland. Per questo motivo sono stati introdotti project managers, responsabili dello sviluppo e gestione del progetto. Per il cliente ciò significa avere una persona di riferimento per l’intera durata del progetto dal momento in cui si riceve l’ordine fino alla fine del periodo di garanzia (un volto per il cliente). Il project management è un supplemento a quanto offerto normalmente sul piano commerciale e tecnico. Ogni membro del consiglio di amministrazione svolge un ruolo di “attivo” nei diversi progetti, supporta i progressi e mantiene contatti personali con le persone che hanno poteri decisionali e che mantengono il consiglio di amministrazione informato su cosa accade sul mercato. Ci si aspetta molto dai nostri project managers e per questo vocazione e training sono assolutamente

necessari, così come ci vogliono miglioramenti per elaborare gli ordini sia internamente che esternamente. Per il futuro si delineano nuove sfide all’orizzonte. Grazie ad un’ampia gamma di prodotti, competenza nei settori dell’elettronica e nell’automazione e un valido servizio di assistenza, il know how di MAN Roland è riconosciuto a livello globale, MAN Roland presenta tutte le caratteristiche per soddisfare le sfide future e per migliorarsi ulteriormente come fornitore di sistemi per l’industria grafica. MAN Roland sarà in grado di offrire ai propri clienti ulteriori servizi per i sistemi di stampa su base contrattuale. L’intenzione è quella di ridurre ulteriormente i costi di gestione, aumentare la produzione netta, rafforzare i rapporti a lungo termine con i clienti e lavorare alacremente per incrementare la fiducia che il cliente ha in MAN Roland. Oltre ad una assistenza operativa 24 ore al giorno, da anni nostro punto di forza, verranno offerti altri servizi quali una manutenzione preventiva, controlli regolari, aggiornamenti e potenziamenti elettronici e di software per tutto il centro di stampa, insomma un customer care a 360°

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IDAB WAMAC, una società facente parte del grup- sere impostata in modo da ottimizzare capacità e copo Heidelberg Postpress, è un produttore leader mon- sti. Le impostazioni di distribuzione e di produzione diale di macchinari e sistemi automatici completi per possono essere simulate e variate come ordine o come le sale spedizioni dei quotidiani. IDAB WAMAC pro- sequenza degli ordini, fino al momento in cui il pacco getta e costruisce soluzioni personalizzate per non viene prodotto, in modo da diminuire al massimo ottimizzare i processi produti costi di produzione e di ditivi delle sale spedizioni. Ogni stribuzione. sistema per sala spedizioni è Alla Drupa sarà inoltre unico, come unico è lo stabiesposto un importante comIDAB WAMAC International AB limento, con necessità uniche. ponente del sistema per sala sperappresentante esclusivo per l'Italia: R.G. srl La sala spedizione è oggi non dizioni, lo stacker ad alta velocità Via Carducci 26 - 20123 Milano soltanto l’anello finale della catena TS 800, che permette un’accurata tel. 02875634 fax 0286453028 produttiva del quotidiano, ma anche produzione di pacchi in connessione email: info@rg-mi.it uno strumento di marketing, che consenall’affardellatrice ad alta velocità PWA te di gestire in modo sempre più accurato la 650 v2 ed ad un sistema in linea di legatura distribuzione delle copie sino all’utente finale. in croce dei pacchi stessi. Lo stacker TS 800 produce In questa ottica, IDAB WAMAC presenterà a pacchi programmati fino alla copia singola, ad una veDrupa una soluzione che integra il controllo della di- locità massima della rotativa di 90 000 cph, stribuzione con le operazioni nella sala spedizione, in l’affardellatrice ed il sistema di legatura in croce, promodo di ottenere un controllo totale del processo, dal- ducono fino a 35 pacchi al minuto. Utilizzando linee la piega della rotativa sino al lettore. Un completo si- di confezionamento pacchi ad alta velocità, si risparstema software di controllo, WNC (Wamac Network miano macchinari e manodopera per gestire la produControl) v5, permette l’integrazione con sistemi di ge- zione della rotativa, diminuendo i costi di produzione. stione distriPer concludere, a Drupa sarà presentato il sistema buzione e si- di immagazzinamento mobile MLS per l’immagazzistemi di ge- namento degli inserti, completamente automatico, in stione abbona- grado di operare alla massima velocità della rotativa. ti, siano essi di Il sistema MLS è unico nel suo concetto di immagazp r o d u z i o n e zinamento delle copie stampate: la squama delle coIDAB WA- pie in uscita dalla rotativa è divisa in segmenti ed imMAC che di magazzinata in particolari bancali mobili, invece di altri produtto- essere avvolta nei “rotoli”. Il modo delicato in cui venri. Utilizzando gono lavorati i prodotti stampati, mantenendo le copie tutti gli stru- sempre stese, permette di eliminare problemi di scarto menti messi a copie dovute a stropicciamento, al rilascio di inchiodisposizione stro sulle copie sottostanti, ecc. I bancali, a loro volta, dal sistema possono essere movimentati in modo automatico, atWNC v5, l’o- traverso speciali convogliatori, o in modo semi autoperatività del- matico tramite normali muletti. la sala spediIDAB WAMAC è presente a Drupa presso il zioni può esPadiglione Heidelberg, Hall 1, Section A01 Lo stacker TS 800

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IDAB WAMAC: dalla piegatrice al lettore

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Riduzione dei costi e aumento della produttività per la prestampa dei quotidiani con un nuovo potente workflow Creo Creo è in procinto di lanciare il flusso di lavoro Imposizione, retinatura, controllo dell’esposiSynapse® NewsManager alla Drupa 2004. Questo po- zione delle lastre tente nuovo strumento per la gestione del flusso di lavoro basato sul formato PDF per la prestampa dei quoIl sistema Prinergy® Evo è una nuova e potente tidiani aiuterà gli stampatori ad soluzione di elaborazione dei aumentare la produttività, increfile PDF che integra efficacementare il fatturato e ridurre i mente il flusso di lavoro costi per i materiali. Synapse NewsManager. Il flusso di lavoro Synapse Prinergy Evo offre un’elevata NewsManager è basato sugli capacità di elaborazione del forCreo Italia S.r.l. standard aperti e si integra agevolmente nei mato PDF unita ad una notevole facilità Via Pisa 250 sistemi esistenti. Synapse NewsManager d’uso. È altamente automatizzato e di fa20099 Sesto San Giovanni è modulare per adeguarsi alle esigenze di cile manutenzione, razionalizza i processi Milano - Italy aziende di qualsiasi dimensione, dai picproduttivi dei quotidiani e contribuisce a Tel: +39 02 262 59 77 coli stampatori ai più grandi centri stam- Fax: +39 02 262 59 229 mantenere l’investimento in costi contenupa nazionali ed internazionali con diverse ti. sedi dislocate sul territorio. Il flusso di lavoro Prinergy Evo controlla la Il flusso di lavoro Synapse NewsManager garanti- prestampa, la produzione di lastre e/o pellicole per la sce un elevato livello di flessibilità ed automazione, massima produttività e la massima qualità di stampa. dallo sviluppo del piano editoriale fino alla produzio- Basato sugli standard aperti come JDF, PDF e PJTF, ne delle lastre. Comprende Edition Planner, che defi- Prinergy Evo è ideale per la prestampa dei quotidiani, nisce gli attributi delle pubblicazioni future; Database in quanto garantisce la velocità e la flessibilità necesServer, che legge i piani editoriali, gestisce le defini- sarie per ritardare i tempi di chiusura e produrre granzioni e tiene traccia dell’intera attività di elaborazio- di quantità di pagine più rapidamente di prima. Con ne; Process Monitor, che consente ad operatori e re- un flusso di lavoro PDF, lo stampatore può utilizzare sponsabili di visualizzare rapidamente lo stato gene- un formato file interno ottimizzato per la massima efrale della pubblicazione. ficienza di produzione e al tempo stesso contare su un “Synapse NewsManager ottimizza la produttività livello di flessibilità sufficiente per consentire le moautomatizzando il flusso di prestampa e lasciando agli difiche dell’ultimo minuto e garantire una stampa di operatori la possibilità di concentrarsi sulla pianifica- alta qualità, indipendente dalla risoluzione su diversi zione e sul monitoraggio della produzione invece di sistemi per prove colore e tecnologie di stampa. Prodoversi occupare della gestione dei file,” spiega Chris gettato per poter essere utilizzato facilmente dal Bender, responsabile Creo dei prodotti per il settore desktop, il flusso di lavoro Prinergy Evo comprende dei quotidiani. “Gli operatori possono valutare lo sta- dei modelli di riferimento ed un’interfaccia intuitiva to della produzione da diverse sedi con un rapido sguar- per un elevato grado di automazione e estrema facilità do a Process Monitor. La possibilità di condividere la d’uso. visualizzazione dello stato di avanzamento di una pubPrinergy Evo consente inoltre l’uso della retinatura blicazione rispetto al piano editoriale riduce il rischio Staccato® per la risoluzione dei minimi dettagli delle immagini, per l’eliminazione dei motivi a rosetta e di rifacimenti e di comunicazioni fuorvianti.”

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dell’effetto moiré dei retini e per una migliore stabilità cromatica e tonale in macchina. Combinata con la tecnologia di esposizione termica SQUAREspot®, la retinatura Staccato offre fedeltà cromatica e qualità esclusive. Il flusso di lavoro Prinergy Evo genera prove colore a video e sui più diffusi sistemi per prove colore. Il flusso di lavoro funziona anche con il software Creo PrintLink per la produzione di file PPF conformi allo standard CIP3 per le impostazioni di inchiostrazione. Synapse Prepare per i quotidiani Synapse® Prepare è un software di preflight e preparazione dei file che crea file PDF pronti per la produzione. Con un solo clic del mouse, un pubblicitario può creare un file PDF da Quark Xpress® o Adobe® InDesign® esattamente rispondente alle specifiche tecniche del quotidiano. Grazie all’individuazione e alla soluzione dei problemi nelle primissime fasi del ciclo

di produzione, il software Synapse Prepare può ridurre drasticamente i costi associati ai rifacimenti e alla rielaborazione del contenuto digitale. Nuovo modello Trendsetter NEWS Creo sta ampliando la linea dei sistemi CTP Trendsetter® NEWS con l’introduzione di configurazioni semiautomatiche per facilitare il passaggio alla tecnologia CTP. I nuovi Trendsetter® NEWS a caricamento manuale offriranno ai piccoli centri stampa un interessante punto d’ingresso alla tecnologia CTP; questi utenti potranno così avvantaggiarsi della superiore qualità dell’esposizione termica SQUARESpot® con un investimento iniziale molto contenuto. Realtà produttive di maggiori dimensioni potranno trovare interessante il nuovo CTP come macchina di backup da affiancare a modelli di Trendsetter® NEWS dotati di caricatore automatico. Questo potrà essere anche installato in un secondo momento sulle nuove macchine manuali, per la massima flessibilità e protezione dell’investimento. Creo ora offre una vasta gamma di sistemi Trendsetter NEWS che comprende sia modelli semiautomatici che totalmente automatici dotati di funzioni avanzatissime, con velocità comprese tra 50 e oltre 200 lastre/ora. Il sistema CTP Trendsetter NEWS semiautomatico sarà disponibile a partire dal mese di aprile 2004. Il flusso di lavoro Synapse NewsManager verrà presentato nell’ambito della soluzione completa Creo per i quotidiani con Prinergy Evo, Synapse Prepare ed il sistema CTP Trendsetter NEWS in occasione della Drupa 2004, presso lo stand Creo B10 e B11, Hall 4, dal 6 al 19 maggio 2004.

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Il ctp svizzero xpose! riceve tre premi internazionali I CTP Lüscher Xpose!, sto qualificato riconoscimento ai nostri prodotti, alla già ampiamente noti per la nostra ricerca&sviluppo e alla qualità, particolarmenqualità della loro precisio- te quando abbiamo saputo che, per il Premio ne ingegneristica e per le International Forum Design, l’Xpose! è stato selezioloro prestazioni, sono stati nato dalla giuria tra circa 1630 prodotti presentati da scelti 735 concorrenti di 32 paesi. QueIl premio Reddot design per tre sto prestigioso riconoscimento tericonostimonia che il creativo progetto scimenti che ne attestano l’ecceldell’ Xpose! non è soltanto estetilenza del progetto: il primo è il Precamente piacevole e moderno, ma NTG Digital srl mio International Forum Design, il anche user friendly, caratteristica Sede di Milano: secondo è il Premio reddot confermata da tanti nostri clienVia dei Missaglia, 97 - Edificio B1 - 20142 Milano design e il terzo è un Diploma ti che lo hanno apprezzato per tel. 02 82 68 161 - fax 02 82 68 1640 dell’Associazione Russa dell’Inla sua semplicità e facilità operaSede di Roma: dustria Grafica per “ Il miglior nuotiva”. La cerimonia di conferimento Via Taro 39 - 00199 Roma vo prodotto nel mercato Russo”. del premio si è tenuta a Marzo durantel. 06 84 16 190 - fax 06 85 41 469 Combinando le migliori caratteristite la fiera CeBit ad Hannover in Gerinternet: http://www.ntg.it che delle tecnologie a tamburo interno e mania. e-mail: ntg@ntg.it a tamburo esterno, la famiglia Xpose! imLa giuria internazionale della competipiega la tecnologia delle lastre termiche per fornire zione reddot ha conferito il premio “ per l’alta qualità lastre al top della qualità pronte per la stampa nei for- del progetto” del Compumati da 760 x 650 ter-to-Plate Xpose! della mm a 2030 x 1485 Lüscher dopo aver valutamm, a ritmi di alta to le iscrizioni di 1800 parIl premio International produttività. Ad tecipanti, e dopo aver comForum Design oggi, più di 500 mentato che la scelta è staconsegnato al Xpose! sono stati ta non facile data la geneCeBit di venduti in tutto il rale alta qualità degli altri Hannover Diploma mondo a piccoli e prodotti concorrenti. dell’Associazione Russa dell’Industria Grafica per grandi stampatori Insieme con gli altri “ Il miglior nuovo prodotto commerciali, a vincitori, Lüscher è stato nel mercato Russo”. produttori di packaging, a stampatori di etichette e invitato a presenziare aldirect mailing, come pure a stampatori di carte valori l’inaugurazione di una spequali banconote e passaporti. ciale mostra di tutti i prodotti vincitori del premio il 5 Il proprietario della società, Hans Lüscher, appren- Luglio 2004 presso il museo reddot design ed alla sucdendo la notizia dell’assegnazione dei premi ha così cessiva cerimonia di consegna dei premi che si terrà commentato: “ Io ed il mio staff siamo onorati per que- presso il Teatro Aalto di Essen in Germania.

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A Drupa 2004 Agfa presenterà gli ultimi progressi Nei sistemi CtP al laser viola ad elevata potenza tecnologici che hanno come obiettivo quello di sem- Agfa lancia :Galileo e :Palladio con diodi al laser vioplificare l’automazione del flusso di lavoro e di spin- la da 30mW per le nuove lastre ai fotopolimeri :N91v. gere gli stampatori, indipendentemente dalla loro spePassando al settore dell’editoria, in occasione di cializzazione, ad adottare nuove tecnologie che per- Drupa, Agfa presenterà :Arkitex Courier, un sistema mettano loro di risparmiare tempo, aumentando la di trasmissione completo che si avvale della tecnoloredditività. gia dell’application server Notevole sarà la proposta J2EE, su cui sono basate molAgfa, che va dai nuovi Comte delle soluzioni e-business puter-to-Plate, sia termici che attuali. L’offerta per l’editoria al laser viola, alle più articosarà completata da due nuovi AGFA GEVAERT S.p.a. late e complete soluzioni per platesetter per il settore della Divisione Graphic Systems l’editoria, sia software che stampa rotativa di quotidiani Via Grosio 10/4 - 20151 Milano hardware, ai sistemi di stampa a get:Advantage CL e :Advantage CLS. Tel. 02.3074.220 Fax 02.3074429 http://www.agfahome.com to di inchiostro, a nuovi prodotti per la Nel campo dei sistemi di stampa di stampa di prove, ad una nuova lastra terprove a getto di inchiostro saranno premica senza prodotti chimici, ad una nuova versione di sentati i modelli :Sherpa, :Grand Sherpa e :Delano, il sistema Agfa di project management, sen- :Sherpamatic. I sistemi :Sherpa, basati sulla tecnoloza naturalmente dimenticare gli aggiornamenti di gia a getto di inchiostro piezoelettrico, drop-onApogee X, il famosissimo software Agfa che gestisce demand, sono leader del mercato poiché offrono una nel modo più aperto possibile il flusso di lavoro in qualità contrattuale a un costo di gestione molto ridotPDF, per concludere con :Alterno, un nuovo software to rispetto ai sistemi di prove digitali concorrenti. di conversione colore per la stampa di imballaggi. Una delle novità più interessanti presentate da Agfa Nel CtP, un settore in continua crescita, Agfa ha a Drupa, sarà la lastra digitale termica senza prodotti arricchito la sua gamma di prodotti con un nuovo si- chimici :Azura, che rappresenta la risposta Agfa alle stema CtP termico 4-up: Acento 4-up, che seguendo il richieste dei clienti per prodotti più puliti e affidabili. successo del predecessore al laser viola, offre piena Tra le novità Drupa un posto di rilievo sarà assunto da automazione, qualità e affidabilità di esposizione ai :Delano, il sistema di project management di Agfa, che medi stampatori che optano per la tecnologia termica. proprio in occasione della fiera di Dusseldorf annun:Acento è disponibile in numerose configurazioni che cerà l’uscita di :Delano 1.1 con nuove funzionalità. si differenziano per livello di automazione e velocità, Infine battesimo in Drupa anche per :Apogee X2.0, a seconda delle esigenze dei clienti. la versione più recente della soluzione Agfa per il flusso Sempre nel settore dei CtP termici Agfa presenterà di lavoro di prestampa su PDF, e JDF . La nuova veranche i più veloci platesetter :Xcalibur esistenti oggi sione si concentra principalmente sulla scalabilità del sul mercato. Con l’arrivo della versione XXT nella sistema e sulla distribuzione del carico dei lavori ai famiglia :Xcalibur, Agfa mette a disposizione la più diversi step di produzione. Offre inoltre numerose funcompleta linea di sistemi CtP esistenti sul mercato che zioni di connettività, ad esempio, driver per i nuovi include un’ampia gamma di soluzioni di automazio- dispositivi di esposizione CtP e CtF Agfa e non-Agfa ne. e stampanti di prove.

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Agfa a Drupa 2004

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Integrazione – soluzioni dalla A alla Z

dal 6 al 19 maggio 2004 Düsseldorf Padiglione 14, Stand A52

Müller Martini S.p.A. Viale Rimembranze, 50 IT-20099 Sesto S. Giovanni/Milano, Italia Tel. ++39-02-2623 71 Fax ++39-02-2426 851 www.mullermartini.com info@it.mullermartini.com


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La produzione di stampati supplementari nella la- di mercato nel settore della stampa commerciale, e per vorazione a valle o a monte della produzione di gior- poter di conseguenza generare un ulteriore valore agnali è ormai diventata una questione di sopravvivenza giunto. Periodici, prospetti, guide TV, inserti con più paper gli stampatori di giornali. L’azienda svizzera ha dunque raccolto la sfida e si gine e riviste con copertina sono prodotti destinati ad essere realizzati su imè concentrata sul punto pianti per la stampa di nevralgico dei sistemi di giornali. La ‘Newsliner-A’ spedizione. Così a Drupa diventa in tal modo un si2004 Müller Martini prestema multifunzionale per senterà due nuovi sistemi MÜLLER MARTINI S.p.A la produzione di stampati che possono essere combiViale Rimembranze 50 di diverso tipo e formato. nati con il sistema d’inserimen20099 Sesto San Giovanni (MI) Grazie alla vocazione to ‘Newsliner-A’. Grazie al gruptel. 02 262371 - fax 02 2426851 innovatrice di Müller Martini, l’utipo di cucitura ‘NewsStitch’ ed al tamburo di taglio ‘NewsTrim’ è ora possibile lavorare pro- lizzo delle capacità di stampa disponibili raggiunge dotti cuciti o rifilati sui tre lati con uno spessore fino a una dimensione del tutto nuova e precedentemente inesplorata. Diventa infatti da oggi possibile utilizza12 mm (circa 400 pagine in formato tabloid). Con queste nuove implementazioni Müller Martini re i vantaggi migliora così ulteriormente la redditività della sala della produspedizione con due nuovi sistemi per la finitura in li- zione integrata di giornali nea dei giornali. Per prima cosa l’integrazione dei nuovi moduli in con cucitura e un sistema ‘Newsliner-A’ consente al produttore ulte- taglio anche riori possibilità per acquisire nuovi, proficui segmenti per i lavori commerciali. Con il tamburo di taglio ‘NewsTrim’ è possibile Tali sistemi eseguire il taglio trilaterale degli stampati con apportano ulspessore fino a 12 mm. teriori fonti di guadagno, un settore di business che altro non fa che giovare all’industria del giornale ‘NewsStitch’ nel suo complesso. Con il gruppo di cucitura ‘NewsStitch’ e con il tamburo di taglio ‘NewsTrim’ Müller Martini fornisce così una soluzione pratica, perfettamente integrata e conpatibile, agile e potentemente innovativa.

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‘NewsStitch’ e ‘NewsTrim’: con i sistemi di spedizione Müller Martini si impiegano al meglio le capacità produttive

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Networked Graphic Production a Drupa: la rete si espande Creo, in occasione della Drupa 2004, intende avanti sviluppi conformi al CIP4 riconoscendo il coreiterare il suo impegno verso l’iniziativa Networked mitato quale unico proprietario e promotore della speGraphic Production (NGP). Quest’iniziativa abbrac- cifica JDF. I partner NGP di conseguenza investono cia 36 produttori dell’industria della stampa, un nu- molte energie nello sviluppo di soluzioni JDF in gramero che va continuamente incremendadosi. do di garantire l’interoperabilità tra sistemi eterogeTutti i 36 membri dell’ininei. In una delle riunioni del ziativa Networked Graphic comitato NGP i partner NGP Production saranno rappresenhanno deciso che l’adesione al tati alla Drupa presso il PadiCIP4 è un prerequisito naturaglione NGP; sarà disponibile le per l’ingresso nel gruppo l’elenco completo delle NGP e si sono impegnati a prointegrazioni, una mappa per individuare fondere ogni sforzo affinché il formato Creo Italia S.r.l. la postazione in cui sarà possibile assiJDF diventi lo standard di integrazione tra Via Pisa 250 stere alle dimostrazioni delle varie solu- 20099 Sesto San Giovanni tutti i fornitori del settore della grafica. Milano - Italy zioni dei Partner NGP all’interno dello Le soluzioni Creo nell’ambiente Tel: +39 02 262 59 77 spazio espositivo della Drupa e cinque Fax: +39 02 262 59 229 Networked Graphic Production riguardapostazioni dimostrative che illustreranno no i più recenti sviluppi nell’area delle soai visitatori del padiglione NGP il funzioluzioni per il flusso di lavoro, gli strumenti namento integrato di diverse soluzioni basate su JDF di integrazione e collaborazione trasparente tra i vari di vari produttori. componenti nel processo di produzione NGP. Oltre NGP dimostrerà le soluzioni integrate basate su agli aggiornamenti nei flussi di lavoro, numerose JDF/JMF, XML e PDF dei partner al Padiglione NGP, nuove versioni e funzioni dei molteplici prodotti softHall 4, Stand 22 alla Drupa, dal 6 al 19 maggio 2004, ware Creo saranno dimostrati a Drupa: Synapse che culminerà nella produzione di un quotidiano NGP Prepare (per la creazione di PDF ottimizzati per la Drupa Daily. produzione), Synapse InSite (portale Internet per la Tutti i partner NGP sono impegnati nel portare prestampa), Synapse Link (comunicazione bidirezionale dei dati JDF tra i sistemi di produzione e sistemi gestionali), Synapse UpFront (pianificazione della produzio-

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Partner NGP MAN Roland Mitsubishi MBO Muller Martini Primac Rogler Cerm Technique Business Systems Shuttleworth Printplus

ne), Preps (software di imposizione) e Pandora (software step and repeat per packaging ed etichette). L’iniziativa Networked Graphic Production Raggiungere maggiori livelli di efficienza grazie ad automazione, integrazione ed interoperatività è l’obiettivo principale dell’iniziativa Networked Graphic Production. Questo obiettivo è reso possibile dalla collabora-

Streamline Solutions Megalith Compri Optichrome Graphisoft SSB-DISO Arden Software PrimaSolve Rampage Global Graphics

Tharstern WAM!Net Ryobi Objective Advantage Press-sense Nova Vision

zione dei Partner NGP finalizzata all’implementazione e al test dei sistemi JDF. Seguendo un obiettivo di sviluppo comune, tutte le soluzioni dei partner NGP potranno intercomunicare, creando una famiglia di soluzioni che si possono combinare per offrire la perfetta trasparenza tra flussi di lavoro e dati di produzione lungo l’intero processo produttivo. Per ulteriori informazioni su Networked Graphic Production, visitare il sito Web ufficiale www.ngppartners.org.

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Creo Adobe Komori Prism KBA Xerox Hiflex Globe-Tek DIMS! Radius

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Con il 2004 si consolidano le posizioni di LinkService sul mercato italiano

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Per LinkService, l’azienda emiliana con sede a Bagnolo in Piano, l’anno iniziato si profila sicuramente buono e ricco di soddisfazioni professionali e di business. Ordinativi nuovi e conferme di clienti importanti non possono che sottolineare l’ottimo lavoro e la grande affidabilità di cui LinkService gode nel panorama nazionale. Il Gruppo Editoriale l’Espresso ha infatti, a fine di questa nuova installazione è stata introdotta un’ulnovembre dello scorso anno, esteso l’utilizzo dei pro- teriore licenza di OneVision Asura (precedentemente erano tre, tutte destinate al dotti OneVision anche al pubblicitario nuovo sistema per la rice- L i n k S e r v i c e S r l sistema WSPUB) unitamente al mozione, certificazione e didulo per il bilanciamento dei stribuzione dei materiali • CONSULENZA INFORMATICA carichi Asura Balance. Atpubblicitari via Internet. • FORMAZIONE tualmente quindi presso il In precedenza essi • SVILUPPO SOFTWARE gruppo L’Espresso è in funerano già utilizzati per la • DISTRIBUZIONE zione un cluster composto da generazione di oggetti norVia Alle Rotte, 9 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) 4 licenze che trattano i matemalizzati nel flusso di proTelefono: (0522)953867 r.a. Fax: (0522)953869 riali del sistema WSPUB, del duzione pubblicitaria sia da Internet: http://www.linkservicegroup.it sistema PME (Portale Materiali parte di Repubblica sia da parE-Mail: posta@linkservicegroup.it Espresso) e producono anche le te di diverse testate locali Finegil, oltre a rimanere componente fondamentale pagine PDF destinate ai centri stampa. Lo scorso gennaio anche il giornale del capoluodi sistemi dipartimentali per la certificazione dei go ligure “Il Secolo XIX” ha acquisito una licenza di materiali. Il nuovo ambito di utilizzo ha previsto, nella fase OneVision Asura (corredata dei plug-in per il rifilo di startup del progetto, due licenze OneVision Asura automatico, per il controllo dimensionale/resize e per il cui flusso dati in ingresso è opportunamente l’estrazione del testo) ed una di OneVision Solvero. Queste nuove installazioni del quotidiano genorazionalizzato con lo specifico modulo per il vese sono di supporto sia per il workflow della gebilanciamento dei carichi. Le caratteristiche di configurabilità di OneVision stione pubblicitaria sia per la normalizzazione delle Asura fanno infatti di questo prodotto uno strumento pagine finite. Nel contesto di produzione de “Il Seflessibile e fortemente idoneo ad essere inserito in colo XIX”, i prodotti OneVision sono destinati a conworkflow di produzione critici che necessitano di co- trollare, rifilare, ridimensionare e convertire qualsiasi elemento da formato PostScript/PDF in formato niugare efficienza, prestazioni ed elevata qualità. Il Gruppo Editoriale l’Espresso ha poi installato a EPS. Ulteriori utilizzi ed automazioni sono in fase di marzo un secondo sistema per la ricezione, analisi e valutazione. Numerica Pubblicità, la concessionaria di pubcertificazione e distribuzione dei materiali pubblicitari via Internet presso la sede di Roma. blicità de “Il Giornale di Brescia”, ha acquisito in febQuesta ulteriore installazione ha avuto la finalità braio due nuovi sistemi per la gestione del flusso pubdi distribuire in modo opportuno i carichi fra la parte blicitario denominati WorkFlow2004 e Timone2004. destinata alle testate locali del Gruppo e la parte de- Dopo diversi anni di onorato servizio sono stati instinata a “la Repubblica” e ai periodici. Nell’ambito fatti dimessi i precedenti sistemi LSAdWorkFlow e

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OneVision sarà presente a Drupa 2004, dal 6 al 19 maggio, presso: Timone le cui nato al sistema funzionalità – editoriale • Padiglione 9, stand B43 notevolmente Hermes di estese – sono Unisys) che • Padiglione 6, PrintCity, Stand A44 state conferdetermina la mate e impledefinizione aumentate in queste nuove versioni. tomatica della foliazione, la collocazione degli ingomL’evoluzione è stata notevole sia sotto il profilo bri e l’importazione dei materiali quando essi sono organizzativo sia sotto il profilo tecnologico. Con la disponibili. collaborazione di Exenia è stata realizzata una stretta Va sottolineato che anche Numerica Pubblicità si integrazione sinergica fra i dati a supporto del siste- avvale di un cluster OneVision Asura unitamente a ma amministrativo (Presnet) e WorkFlow2004 che ha due licenze di OneVision Solvero. consentito agli operatori di gestire l’aspetto di proLast but not least la concessionaria di pubblicità duzione in real-time rispetto all’evoluzione delle pre- SPE (“Resto del Carlino”, “La Nazione”, “Il Giornotazioni e delle pianificazioni pubblicitarie. Per no”) ha adottato a febbraio il sistema per la ricezioquanto concerne Timone2004, LinkService ha scelto ne, la certificazione e la distribuzione dei materiali di abbandonare la strada dei prodotti proprietari per pubblicitari SPEAdPortal. Attraverso SPEAdPortal si adottare le soluzioni Adobe InDesign quale tool a sup- implementa il flusso che consente alla concessionaporto dell’impaginazione della pubblicità, realizzan- ria di ricevere i materiali in formato PDF, di validare do quindi un’applicazione fortemente integrata con e convertire automaticamente in EPS (2 licenze di il potentissimo prodotto americano. OneVision Asura in parallelo) ed immettere gli EPS Il risultato ottenuto offre agli utenti la flessibilità certificati nel sistema proprietario di gestione. e la qualità di un prodotto leader nel settore della imIl sistema si avvale inoltre di un database paginazione elettronica, unitamente a un set di fun- relazionale a supporto che offre avanzate possibilità zionalità specificamente realizzato per gestire con ve- di configurazione e monitoraggio dei processi. locità ed efficienza le peculiarità del processo di generazione del timone pubblicitario. Il flusso di lavoPer maggiori informazioni e dettagli è possibirazione si conclude – attraverso una specifica le consultare il sito Internet di LinkService: interfaccia – con la generazione di un file dati (destihttp://www.linkservicegroup.it.

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OneVision a Drupa 2004

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“Il Patto”, il nuovo quotidiano di Mario Segni, sceglie GN3 di Tera L’Italia dei quotidiani dà il benvenuto ad una nuo- senz’altro le elezioni europee e amministrative, ma per va testata. Ha infatti debuttato in edicola lo scorso 10 costruire poi un’alternativa seria a Berlusconi ci vomarzo Il Patto, il nuovo quotidiano nazionale dei gliono anni di lavoro ed è necessario prepararsi con liberaldemocratici di Mario Segni e Carlo cura”. Agenzia di stampa di riferimento, Scognamiglio. per il quotidiano di Segni, è la Ventiquattro pagine in formato tabloid AdnKronos. Il grosso della produzioe una tiratura iniziale attorno alle ne è concentrato nella sede di Aprilia 20mila copie, destinate, see svolto dalla cooperativa editoriale condo i progetti ad auPantapubliroma, rilevata da mentare in breve tempo. Il Patto, mentre il direttore Direttore politico de opera dalla redazione remoIl Patto è il senatore ta di Roma composta da cirAventino Frau, mentre ca 10/15 redattori. Franco Tortora ne è diE il nuovo quotidiano ha rettore responsabile. scelto la serietà e “Si tratta di un giorTera Digital Publishing S.p.A. l’affidabilità produttiva di nale rivolto a quella fetVia Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia Tera Digital Publishing. La ta della società attenta al Tel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19 produzione si impernia innostro messaggio” ha e-mail sales@teradp.com fatti sul consolidato sistema sottolineato Mario Segni. “Che chiede cioè un’alternativa moderata e libe- di gestione dei contenuti GN3, fornito appunto da Tera rale a Berlusconi. Un nuovo quotidiano è infatti uno Digital Publishing, che conta ormai un gran numero strumento di lunga durata, perché il primo passo sono di applicazioni in Italia e all’estero.

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Agfa introduce nuovi sistemi CtP al laser viola per i giornali

Agfa ha annunciato l’introduzione di due nuovi di retino elevate (fino a 180 lpi), forniranno ai clienti platesetter per il settore della stampa rotativa di quo- una combinazione eccezionale di qualità, produttitidiani. La linea :Advantage, nata lo scorso anno con vità e bassi costi di gestione. Kurt Smits, direttore il successo del platessetter al del settore giornali di Agfa, laser viola DL di fascia basha sottolineato “nello svilupsa, aggiunge ora due nuove pare sistemi per i giornali, soluzioni, :Advantage CL e abbiamo analizzato tutte le :Advantage CLS. esperienze di produzione deAGFA GEVAERT S.p.a. Questi due nuovi sistemi gli stampatori con lo scopo di Divisione Graphic Systems Via Grosio 10/4 - 20151 Milano al laser viola, che saranno presenintegrare le funzionalità che pertati in maggio a Drupa, presentano Tel. 02.3074.220 Fax 02.3074429 mettessero agli utenti di mantenere http://www.agfahome.com un’opzione a cassette multiple studiacosti ridotti e qualità elevata e la nuota per garantire maggiore produttività. va famiglia di soluzioni :Advantage è Il sistema CL è infatti in grado di produrre fino a 160 il risultato di questo impegno”. lastre all’ora, mentre CLS raggiunge ben 220 lastre La linea :Advantage completa l’intera gamma all’ora. esistente di prodotti Agfa fornendo ai clienti una soI sistemi Agfa, grazie all’uso dei diodi viola, per- luzione in grado di rispondere pienamente alle loro mettono agli utenti di ridurre drasticamente i costi di esigenze. gestione e di superare i requisiti industriali di velociI nuovi sistemi sono compatibili con la diffusa tà, affidabilità e uniformità. lastra a base d’argento LAP-V e anche con la nuova La serie CL offre, inoltre, immagini di qualità ele- generazione di lastre ai fotopolimeri di Agfa. Ciò gavata che la rendono la soluzione privilegiata del set- rantisce una produzione di qualità elevata e prestatore pubblicitario semi-commerciale e del settore dei zioni in macchina ineguagliabili quotidiani. Questi nuovi sistemi, uniti al controllo qualità Informazioni sui servizi e le soluzioni di Agfa closed-loop di :Afirma e :Sublima, le tecnologie di sono disponibili a drupa 2004, Padiglione 06retinatura XM (cross modulated) di Agfa per lineature Stand D27.

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La famiglia cresce con :Advantage CL e CLS

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NELLA PARTITA DEL DIGITALE LA SQUADRA KPG VINCE CON OGNI SCHEMA.

Qualunque sia la vostra formazione, qualunque sia il risultato che volete raggiungere, gli uomini KPG sono pronti a giocare la partita al vostro fianco e a farvela vincere. Con KPG avrete a vostra disposizione un team tutto italiano di professionisti che, grazie alla profonda conoscenza maturata lavorando giorno per giorno insieme a voi, è capace di fornirvi un supporto tecnico e commerciale imbattibile. La squadra KPG è con voi per affrontare e risolvere con successo tutti gli aspetti del prepress digitale nei giornali ed offrirvi una linea di prodotti di altissima qualità: sistemi di gestione dei flussi di lavoro computer-to-plate e computer-to-film, unità di esposizione CtP e lastre digitali a tecnologia termica, prove colore e film Kodak.

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La Cité Numerique, società del gruppo francese di tive con importanti gruppi europei, anticipando la prosvendita per corrispondenza 3 Suisses International, ha sima realizzazione di nuove installazioni pilota in diadottato, prima in europa, un sistema per il proofing versi paesi. su monitor Matchprint Virtual Proofing, vincitore del Il Matchprint Virtual Proofing System è composto GATF InterTech Technology Award e certificato da un’unità di visualizzazione delle immagini a colori SWOP (Specifications for Web Offset Publications), che comprende un computer Macintosh con schermo diventando così l’installahigh-end personalizzato e zione pilota per Kodak con un’altissimo livello di Polychrome Graphics. resa dei colori, un software La Cité Numerique, di calibrazione colore KPG Via del Pratignone 38/40 che ha sede a Lille, in Francia, è e un sistema di controllo dell’illu50041 Calenzano (FI) un’azienda di prepress che opera minazione. La nuova e rivoluzionatel. 0558836200 - fax 0558836222 nel settore delle vendite per corriria tecnica elaborata da KPG per renhttp://www.kpgraphics.com spondenza e del service, offrendo alla dere con la massima precisione i colori clientela un servizio globale di comunicazione che CMYK su di un display RGB e l’altissimo livello di spazia dall’ideazione alla realizzazione creativa. La accuratezza nella calibrazione dello schermo hanno società comprende il più grande studio fotografico prodotto un sistema di calibrazione esclusivo, veloce d’Europa e realizza normalmente più di 25.000 layout e con capacità di controllo automatico, che garantisce di pagine di catalogo all’anno. costanza e ripetibilità nella riproduzione dei colori in Per rispondere meglio alle aspettative dei clienti, tutti i display del sistema. La Cité Numerique ha dato inizio a diverse importanti Il Matchprint Virtual System permette agli collaborazioni. La scelta del Matchprint Virtual utilizzatori di visualizzare ed approvare direttamente Proofing System rientra in questa strategia ed ha le prove oppure, se necessario, di contrassegnarle e l’obiettivo di ridurre i tempi di approvazione elimi- rinviarle per le correzioni; il tutto in pochi minuti e nando completamente il problema costituito dalle di- indipendentemente dalla locazione geografica, migliostanze geografiche tra le diverse sedi produttive. rando così decisamente la possibilità di collaborazioAnna Thrap-Olsen, responsabile del proofing per ne tra grafici, agenzie di pubblicità, aziende di KPG Francia, ritiene che questa prima installazione prerpress, editori e stampatori. europea consentirà a KPG di dimostrare al meglio le A Drupa 2004 Kodak Polychrome Graphics, leaopportunità che il Matchprint Virtual System offre a der nelle tecnologie dedicate al proofing remoto, ditutte le realtà che operano nel campo della comunica- mostrerà, all’interno di un’ampia gamma di sistemi, zione stampata, mentre Thierry Callot, product mana- sia il Matchprint Virtual Proofing System che il nuovo ger per l’Europa dei sistemi di proofing remoto, ha Matchprint Virtual Proofing Press Side System, ideaannunciato che sono attualmente in corso altre tratta- to per essere installato direttamente in sala stampa.

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Prima installazione europea del sistema KPG Matchprint Virtual

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SAPFORUM 2004: quando l’innovazione e la tecnologia fanno la differenza Buone, anzi ottime notizie da SAPFORUM 2004, settore denominato non a caso “Innovation Center” l’ormai tradizionale appuntamento di SAP che si è con la presentazione delle ultime applicazione tecnologiche sul filone dell’innovaziotenuto anche quest’anno, il 18 e ne applicata ai bisogni della clien19 febbraio 2004, nella prestigiotela. sa cornice espositiva della Fiera Al Teatro Servizi 2, mercoledì di Milano, ai padiglioni 14-17. 18 febbraio, è intervenuto Guido Nel corso della manifestazioRepaci del Gruppo De Agostini, ne – dall’accattivante titolo “L’inche ha avanzato le sue riflessioni novazione fa la differenza, con la su SAP for Media e mySAP CRM, tecnologia puoi realizzarla” – SAP presso il Gruppo De Agostini, SAP, i suoi partner e i suoi clienti Via Paracelso 24 - Pal. Cassiopea, 2 mentre nella giornata successiva hanno presentato soluzioni, espeCentro Direzionale Colleoni 20041 Agrate Brianza - (MI) si è discusso di SAP Enterprise rienze e casi di successo Tel. 039/68791 Fax 039/6091005 Portal (e cioè come favorire l’acfocalizzati sui singoli mercati verhttp://www.sap.com/italy cesso alle informazioni faccia ticali e sulle specificità dei procesbene al business), della soluzione si gestionali delle aziende. E’ indubbio infatti che tutte le aziende oggi sul SAP IPM per la gestione dei Diritti di Proprietà Inmercato debbano saper innovare ove vogliano essere tellettuale. Per ultimo si è discusso del caso RCS competitive come è altrettanto indubbio che l’inno- Mediagroup, un importante cliente di SAP già operavazione sia divenuta fenomeno complesso in termini tivo, di IS-Media e di know-how consolidati. Lo spazio SAP Business One è stato invece dedidi prodotti, di processi, di strategie e di posizionamento sul mercato. A questa sfida di innovazione SAP cato alla nuova soluzione sviluppata da SAP per le ha risposto con il tradizionale dinamismo e con la piccole e medie imprese, il vero motore dell’econosua capacità di indirizzare le esigenze dei diversi set- mia italiana. Per queste imprese l’appuntamento milanese ha senza dubbio dimostrato come SAP tori verticali. Il risultato è di quelli che lusingano ed entusia- Business One sia il carburante che consente loro di smano, anche per un azienda consolidata e di provata funzionare a pieno regime. Si tratta di un software esperienza come SAP: più di 6.000 visitatori in due facile da usare, perché l’interfaccia amichevole e l’ingiorni, cento quaranta presentazioni di aziende part- novativa tecnologia Drag & Relate consentono ad ner, altre numerose testimonianze di clienti e uno spa- ogni utente di accedere ai propri dati e di lavorare zio espositivo ripartito in tre filoni tematici: il primo con maggiore efficienza e rapidità. E’ inoltre customer dedicato alle tematiche di settore, con appunto part- oriented, consentendo un completo monitoraggio di ner e clienti impegnati a trarre bilanci e soluzioni dalle automazione della forza vendita, pipeline, e di geesperienze compiute insieme a SAP; un secondo de- stione delle opportunità. Si tratta inoltre di un’applidicato alle piccole e medie imprese, SAP Business cazione ERP dotata di interfaccia standard verso i dati One; e infine, al centro dello spazio espositivo, un provenienti da fonti interne ed esterne e che consente

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di giungere fino alle soluzioni mySAP Business Suite, ad un costo di licenza per utente estremamente vantaggioso. Last but not least l’Innovation Center, il cuore espositivo dell’evento milanese. In mostra, in una struttura circolare al centro dei padiglioni una sorta di “festival del futuribile”, alcune curiose e divertenti innovazioni, che tra non molto potremmo trovare commercializzate su larga scala nei nostri supermercati, o nei nostri musei. L’innovazione diventava tangibile presso l’Innovation Center, un’area in cui sono stati presentati alcuni esempi di progetti ed iniziative all’avanguardia realizzati da SAP, dai suoi Clienti e dai suoi Partner. Nello specifico, le aziende che hanno presentato le proprie soluzioni innovative sono state: IBM con la simulazione del supermercato del futuro che utilizza la tecnologia RFID, HP che ha presentato HP Forms Automation Systems, che permette di colle-

gare moduli cartacei direttamente al sistema SAP aziendale attraverso l'utilizzo della Digital Pen, TIM con le soluzioni innovative per la mobilità quali Blackberry, Tim DataKit e Qtek 2020, Grecav che ha presentato la city car EKE, e Merloni, gli elettrodomestici che coniugano innovazione e design. Inoltre, IBM, TIM e SAP hanno tenuto, presso il teatro dell’area Innovation Center, una sessione di approfondimento dal titolo: “Semplicità e innovazione nell'accesso wireless alle applicazioni business”. Una manifestazione ben riuscita insomma, sul piano dei contenuti, dei risultati e perfino della spettacolarità, con una seria di dimostrazioni convincenti (demo, filmati e perfino mini spettacoli teatrali in onda a scadenza fissa nei vari padiglioni dell’esposizione) che fanno risaltare in modo forte l’impegno e la grande professionalità di SAP nel seguire i propri clienti passo dopo passo, in una completa e seria partnership verso la competitività e il successo.

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Creo acquista un impianto di produzione delle lastre negli Stati Uniti

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Creo ha annunciato l’acquisizione di uno stabili- macchina di elevata qualità che va ad integrare la conmento per la produzione di lastre a Middleway, West solidata tecnologia Creo Positive Thermal Plate (PTP). Virginia dalla Spectratech International, Inc. In base In questo modo, acquisiamo anche molti nuovi clienti ai termini dell’accordo, Creo acquisisce l’intera pro- che acquistano le nostre lastre per utilizzarle sui loro prietà di Spectratech per circa US$13,3 milioni ed il sistemi Creo.” Creo presenterà due lastre termiche negative basacapitale circolante per circa US$6,0 milioni. La proprietà comprende l’attuale attività di produzione delle te sulla tecnologia acquisita: Fortis™ PN per il mercato dei quotidiani e Mirus™ lastre, il terreno, i macchinari di PN per il mercato della stampa produzione, lo stabilimento e le commerciale e degli imballagstrutture adibite a deposito di gi. Creo lancerà entrambe le laSpectratech, mentre il capitale stre Fortis e Mirus subito in circolante comprende magazziNord America, Europa, Medio no e crediti. Creo prevede che Oriente e Africa e successival’acquisizione comporterà un Creo Italia S.r.l. mente nel corso dell’anno in altre regioni. accrescimento degli utili entro la fine di Via Pisa 250 Le lastre verranno vendute attraverso i caquesto anno di calendario. 20099 Sesto San Giovanni nali diretti di vendita Creo e gli esistenti “Abbiamo raggiunto un importante Milano - Italy Tel: +39 02 262 59 77 rivenditori e distributori. obiettivo con l’acquisizione di oggi,” ha Fax: +39 02 262 59 229 Michelson ha proseguito, “La lastre terdichiarato Amos Michelson, Ceo di Creo. mica Fortis si rivolge alle esigenze speci“Creo ha ora una tecnologia basata sulle lastre negative per lunghe tirature con prestazioni in fiche degli stampatori dei quotidiani che hanno bisogno di una lastra resistente con rapidità di stabilizzazione e basso consumo di acqua. La lastra termica Mirus per gli stampatori commerciali e di imballaggi è una lastra ad alta risoluzione, per tirature molto lunghe, adatta per gli inchiostri UV. Combinata con la lastra Creo PTP, che è ottimizzata per le lunghe e medie tirature per la stampa commerciale, abbiamo una soluzione completa per gli stampatori di tutti i segmenti.” Con l’acquisizione dello stabilimento americano, Creo raddoppia abbondantemente la sua capacità di produzione e si assicura una posizione ideale per la distribuzione, la logistica ed il supporto per i clienti negli Stati Uniti e nel mondo,” afferma Eyal Shpilberg, vicepresidente per il Il nuovo stabilimento Creo di Middleway, West Virginia

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Specifiche tecniche: Creo Fortis PN (mercato dei quotidiani) * Alta risoluzione, negativa * Sensibilità UV e IR * Alta tiratura: 250.000 copie senza cottura * Alto contrasto * Certificazione per la retinatura Staccato® 36 (1200 dpi) * Resistente ai graffi * Shelf Life (durata di conservazione) stabile

Specifiche tecniche: Creo Mirus PN (mercato della stampa commerciale e imballaggi) * Alta risoluzione, negativa * Sensibilità UV e IR * Alta tiratura: 250.000 copie senza cottura e fino ad un milione di copie con post-cottura * Alto contrasto * Certificazione per la retinatura Staccato® 10 * Resistente ai graffi * Shelf Life (durata di conservazione) stabile * Formati fino a 1498 X 2082 mm Per ulteriori informazioni sulle lastre termiche Fortis e Mirus, visitate il sito Web www.creo.com/ plates.

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settore dei materiali di consumo termici. “Un’importante parte di questo accordo è il contributo di persone con anni di esperienza nella produzione, vendita e supporto delle lastre di alta qualità.”

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Lüscher AG, Svizzera, In grande a Drupa 2004 Una nuova e versatile stampante a letto piano very di packaging, etichette e modulistica nella produzione large format (VLF) con area di stampa di 3500 mm x di lastre termiche 4-up e 6-up. 3050 mm sarà presente con grande risalto allo stand Le possibilità dell’XPose! 130, che produce lastre 4A21 Pad. 4 della Lüscher a DRUPA 2004. termiche 8-up per i settori commerciali e packaging, Annunciando l’ingresso di Lüscher nel settore large saranno dimostrate da due platesetter operanti in colformat della stampa digitale, la società lancerà e di- legamento con un Dual Plate Handling System (DPHS) mostrerà sullo stand il JetPrint, una stampante ink-jet completamente robotizzato per il carico e scarico auUV montata su un esclusivo piano tomatico delle lastre. fisso a vuoto d’aria che utilizza teDurante la fiera, Lüscher moste di scrittura di tipo PIEZO strerà in produzione il campione del Spectra con 1024 ugelli per colore. mondo di velocità VLF XPose! Grazie alla possibilità di impiego 160, che usa la testa di scrittura a NTG Digital srl di 4,6 o 8 (o 2 x 4) innovativi in128 diodi di nuova progettazione. Sede di Milano: chiostri UV curing, JetPrint Il record di produzione di 44 lastampa virtualmente su qualsi- Via dei Missaglia, 97 -Edificio B1 - 20142 Milano stre 8-up in modalità duale e di tel. 02 82 68 161 - fax 02 82 68 1640 asi supporto rigido o flessibile di 20 lastre singole 16-up all’ora Sede di Roma: spessore fino a 80 mm e può stamdell’XPose! 160 resta imbattuto e Via Taro 39 - 00199 Roma pare anche contemporaneamente su Lüscher sfida i concorrenti a superartel. 06 84 16 190 - fax 06 85 41 469 numerosi piccoli formati con una rilo impiegando gli stessi parametri. internet: http://www.ntg.it soluzione reale di 400 x 400 dpi ed una Nel settore della serigrafia e della e-mail: ntg@ntg.it velocità fino a 100 m2/ora (con 8 colori). stampa industriale, la società dimostrerà il Altro prodotto che verrà lanciato in fiera, l’XPose! sistema Computer-to-Screen JetScreen, che produce i 190, estende la gamma XPose! dei Computer-to-Plate telai richiesti nel processo di stampa serigrafico inietperfino oltre la scala dei VLF. Il suo formato super tando inchiostro sulla emulsione fotosensibile con una large di 2060x1560 mm gli consente di esporre il for- cera opaca a caldo. Il JetScreen in dimostrazione sarà mato 32-up, le lastre richieste ad esempio dalla nuova di formato 4,5 x 2,6 metri sebbene possa essere fornimacchina da stampa a foglio VLF KBA 205 impiega- to per formati fino a 8,0 x 3,8 metri. In aggiunta è ta nella produzione dei poster. Esponendo a 600 dpi, anche possibile processare, caricare e scaricare allo l’XPose! 190 è il più veloce CTP manuale al momen- stesso tempo un minimo di due telai large format fianto disponibile sul mer- co a fianco. cato. Con uno stand di 370 mq. ed un’area al secondo Tra gli altri CTP piano per la reception, questa sarà la più grande predella famiglia senza della Lüscher a Drupa che riflette la crescita della XPose! che verran- società da Drupa 2000. Da allora oltre 500 unità Comno presentati e di- puter-to-Plate della famiglia XPose! lanciati in quella mostrati sullo fiera sono stati venduti in tutto il mondo. stand, è incluso l’XPose! 75 il quale per la sua alta qualità e precisione è Il sistema CTP Very Large Format Xpose utilizzato daJetPrint, la stampante 190 per lastre da 2060 x 1560 mm ink-jet UV a letto piano gli stampatori

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Agfa ha da tempo iniziato i test beta di una lastra prestazioni per il trattamento in sala stampa. digitale termica senza necessità di prodotti chimici Theo De Keersmaecker, direttore Ctp di Agfa, ha in vista della sua commercializzazione prima di dichiarato “dopo aver ascoltato i clienti e capito le drupa, nel maggio del 2004. Il sistema :Azura è la loro reali esigenze, Agfa ha deciso di introdurre la risposta Agfa alle richieste dei clienti per prodotti prima concreta soluzione priva di prodotti chimici in più puliti e affidabili. Si tratta di una lastra in allumi- grado di soddisfare gran parte di queste necessità sulla nio che offre un trattamento base di una tecnologia che termico delle immagini di segna un passo avanti verso alta qualità utilizzando un le lastre senza sviluppo e processo fisico invece che :Azura offre un’elevata uniAGFA GEVAERT S.p.a. chimico. formità e un contrasto eccelDivisione Graphic Systems Basata sulla stessa comlente e rappresenta una proVia Grosio 10/4 - 20151 Milano provata tecnologia delle lastre gressione graduale verso le lastre Tel. 02.3074.220 Fax 02.3074429 :Thermolite plus di Agfa, :Azura è una che non richiedono sviluppo. http://www.agfahome.com lastra non-ablativa che offre una latiLe lastre :Azura presentano un’eletudine di esposizione e di stampa molto ampia. vata qualità (punti da 2 a 98% su lastra) per gli utenti Nelle lastre termiche tradizionali, durante l’espo- di volume medio (fino a 8.000 m/anno) in formato sizione delle immagini, si forma un’immagine latente di 2,4 e 8 pagine. Sono lastre ecologiche con un miche deve poi essere elaboratachimicamente per ge- nore costo totale di gestione. nerare un’immagine litografica. Il sistema di esposizione delle lastre :Azura richiede invece una fase di Informazioni sui servizi e le soluzioni di Agfa pulitura o di gommatura solo nelle zone che non con- sono disponibili a Drupa 2004, Padiglione 06tengono immagini. Queste lastre offrono eccellenti Stand D27.

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Agfa presenta la lastra termica senza prodotti chimici

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Anche in Finlandia un’aumentata produttività grazie a MultiStack di Ferag

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La Finlandia: un Paese di affermata tradizione nel campo del consumo dei quotidiani

dia finlandese. Come altri 27 titoli, esso esce sette giorni la settimana – un ulteriore, chiaro indizio dell’alta considerazione di cui gode in Finlandia la carta stamCom’è noto i quotidiani finlandesi, con una quota pata. Lo Helsingin Sanomat raggiunge ogni giorno 1,1 media di abbonati del 90 per cento, possono contare milioni dei complessivi 5,2 milioni di abitanti del Paese scandinavo. su una solida base di lettori. Mentre la tiratura raggiunSolo due titoli di giornali, rige le 430mila copie (che divenspettivamente il 10 per cento tano oltre 500mila la domenica) dei complessivi 3,3 milioni di il Ilta Sanomat con le sue 250mila quotidiani distribuiti giornalmencopie (giorni feriali) si posiziona te in Finlandia, raggiungono i letFERAG ITALIA S.r.l. a metà strada. Esso tuttavia rimane tori esclusivamente attraverso la Via Grosio, 10/10, 20151 Milano il numero due in Finlandia, dopo il vendita diretta, e nel 2002 gli editori Tel. 02.38002770 - Fax 02.38006710 Sito Internet: www.ferag.com suo grande fratello, e come prodotto hanno ricavato il 43 per cento dei loro tabloid, con una quota del 61,5 per introiti dagli abbonamenti, mentre hanno ricavato solo lo 0,3 dalla vendita diretta. Il rima- cento, si colloca al vertice in questo segmento. La Sanoma Corporation possiede tre centri di stamnente 56,7 per cento è stato ottenuto con la vendita di pa, ad Helsinki, Varkaus e Fossa e fin dall’inizio della inserzioni e di allegati promozionali. sua attività ha prodotto con la tecnica della sala di spedizione della Ferag, la società svizzera con base a La Sanoma Corporation Hinwil, attiva in tutto il mondo nel campo della lavoLa Sanoma Corporation è il più importante grup- razione successiva di giornali, riviste e stampati illupo finlandese nel settore della carta stampata, i cui pro- strati.. Nell’anno 2000 la Sanoma Corporation ha vadotti editoriali rato infatti un programma di investimenti di oltre 120 più rilevanti milioni di euro per il rinnovamento degli strumenti prosono il giornale duttivi nei tre siti di Sanomala (Helsinki), Varkaus e del mattino Forssa. In una prima fase alla Ferag è stato commisHelsingin Sa- sionato un ordine di fornitura e di installazione di cinnomat, il ta- que linee di lavorazione della generazione 45000, con bloid Ilta-Sano- MultiSertDrum, MultiDisc e 15 QuattroPack nel cenmat, nonché il tro stampa principale di Sanomala. Ed ora è il turno di giornale econo- Forssa. La tipografia, ubicata a nord-ovest della capimico Taloussa- tale, ha iniziato l’attività nel 1992 con due linee di innomat. Con una serimento, ampliate successivamente con una terza liquota di abbo- nea. Con l’integrazione di due taglierine a tamburo nati del 98 per SNT-42 la Sanoma di Forssa è entrata a far parte delle cento lo Helsin- prime e numerose case editrici della Scandinavia che Risto Lehto, direttore del centro gin Sanomat si utilizzano la rifilatura inline per la lavorazione dei proeditoriale di Forssa. “Con MultiStack colloca sensi- dotti affini alle riviste, e che si profilano sul mercato otteniamo un incremento della bilmente al di con prestazioni autenticamente nuove. produttività che raggiunge il 25 per Dopo che, tre anni or sono, il centro editoriale sopra della mecento rispetto al precedente sistema”

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Con MultiStack la Ferag integra la sua più moderna tecnologia della sala di spedizione con un efficiente impilatore di pacchi Anche in connessione alle rotative della generazione 90000 la produttività ottenuta negli stadi prevaricati rimane sicura fino al pacco pronto per la spedizione. MultiStack si distingue per le sue straordinarie caratteristiche: * Prelievo delle singole pile nel ciclo di 1 secondo * Capacità di produzione fin a 40 pacchi al minuto * Lavorazione a pile e a pacchi * A scelta, produzione in serie e parallela fino a cinque unità MultiStack collegate in serie * Pacchi con numero pari e dispari anche nel più alto campo d’applicazione * MultiStack può essere ampliato con QuickStrap per un sistema d’imballaggio completamente integrato

Sanomala della capitale ha rinnovato completamente le sue installazioni, è ora avviata anche la modernizzazione dell’impianto di Fossa con otto MultiStack. Il risultato è stato un aumento della produttività che raggiunge il 25 per cento. Sicurezza a lungo termine dell’investimento

Helsingin Sanomat, con una quota di abbonati del 98 per cento e una tiratura che raggiunge il mezzo milione di copie, è al vertice del mercato finlandese dei giornali. Al secondo posto si colloca per tiratura il prodotto tabloid Ilta-Sanomat. Dal 1997 la Sanoma Corporation completa la sua offerta di informazioni con la pubblicazione del giornale economico Taloussanomat.

La decisione della Sanoma Corporation di sostituire le installazioni della sala di spedizione tornando ad investire nella tecnologia della Ferag è stata chiaramente presa con la convinzione di poter affrontare il futuro con un partner sicuro. Risto Lehto, direttore del centro di produzione di Fossa, ha dichiarato in proposito: “nei progetti dell’ordine di grandezza pari a quelli che la Sanoma

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MultiStack – le caratteristiche

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Corporation aveva realizzato nei circa 16 anni precedenti, e che al momento si accinge a convertire, non sono solo gli aspetti tecnici ad essere determinanti per la nostra decisione. Negli anni della nostra collaborazione abbiamo più volte sperimentato che la Ferag, accanto alla tecnologia, offre anche quella solida sostanza imprenditoriale che garantisce la sicurezza a lungo termine degli investimenti. Questa qualità ci ha ampiamente sostenuti nella decisione di continuare il nostro cammino con Ferag”. Risto Lehto ha inoltre sottolineato il suo particolare apprezzamento per le prestazioni della FeragVetriebs-und Servicegesellschaft (la società di distribuzione e di assistenza Ferag). “Ferag Suomi – ha aggiunto – è sempre stata un partner affidabile, rendendosi costantemente disponibile con prontezza e impegno nelle piccole e grandi cose”. Rapido cambio del formato I numerosi prodotti tagliati con una grande varietà

di formati hanno costituito un buon motivo per passare dall’ampliamento alla moderna tecnologia MultiStack. “Attualmente produciamo da uno a due milioni di copie stampate per settimana in almeno cinque diversi formati” ha precisato Lehto. “Un rapido cambio del formato è la condizione fondamentale per poter trasferire nella formazione dei pacchi l’elevata produttività ottenuta nel processo di stampa e di taglio”. Oltre che per l’elevata comodità di utilizzo dovuto al rapido cambio di formato, Lehto è anche soddisfatto di MultiStack per quanto attiene all’affidabilità del confezionamento di pacchi di qualità in condizioni difficili. “La struttura delle dimensioni dei nostri pacchi è molto differenziata. Alla Helsingin Sanomat il pacco medio conta da 12 a 16 copie; ma molti sono i pacchi piccolissimi, la cui grandezza può raggiungere un’unica copia. Grazie all’efficienza di MultiStack otteniamo un aumento della produttività che raggiunge il 25 per cento” ha concluso.

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Kodak Polychrome Graphics, leader mondiale nel backup di emergenza - lo specialista esegue direttasettore delle tecnologie termiche digitali per CtP de- mente un intervento in teleassistenza per prendere dicate alla stampa dei giornali, presenta oggi in Italia direttamente in gestione il sistema installato presso il sito del cliente. un nuovo servizio di Il collegamento avviegrande utilità ideato per ne a mezzo di un router rispondere alle esigenze ISDN fornito in bundle con specifiche degli stampatori di Via del Pratignone 38/40 50041 Calenzano (FI) il contratto ed installato direttagiornali, che lavorano durante le tel. 0558836200 - fax 0558836222 mente da Kodak Polychrome ore notturne: il Workflow Sentinel http://www.kpgraphics.com Graphics per consentire l’uso di uno Support. specifico software atto alla lavorazioGarantito dallo staff italiano di specialisti Kodak Polychrome Graphics, che fin dal 2000 ne remota per la risoluzione di tutti i problemi softfornisce agli stampatori di giornali supporto, consu- ware che possano verificarsi sul sistema di workflow. In questo modo il tecnico Kodak Polychrome lenza e assistenza altamente professionali sia dal punto di vista tecnico sia da quello commerciale in relazio- Graphics può essere operativo direttamente sul sito ne a tutte le problematiche specifiche del settore, per ripristinare nel minor tempo possibile la corretta Workflow Sentinel Support è un servizio speciale in funzionalità dell’impianto, senza dover essere fisicavigore tutti i giorni della settimana dalle ore 19.00 mente presente. Il Workflow Sentinel Support garantisce il coralle ore 01.00, che mette a disposizione dei clienti una hot-line telefonica cui risponde direttamente un retto mantenimento del sistema e l’appropriata predisposizione backup di tutti gli aggiornamenti, tecnico specializzato Kodak Polychrome Graphics. La hot-line si avvale di un numero telefonico di setup e personalizzazioni produttive. Oltre a questo, rete fissa collegato ad un sistema automatico di gli utenti del servizio beneficiano di uno sconto del reindirizzamento sui tecnici di turno. Attraverso un 30% su tutti gli interventi da effettuare on-site da parte server FTP dedicato - che contiene tutte le risorse dei tecnici Application Engineer di Kodak software necessarie oltre alle impostazioni cliente per Polychrome Graphics.

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Workflow Sentinel Support, il nuovo servizio Kodak Polychrome Graphics per l’assistenza in remoto dei giornali

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Da Fuji nuove linee di produzione di lastre CTP e nuove lastre CTP per la stampa di giornali E’ ufficiale: da gennaio 2004 Fuji Photo Film Co., di produrre le nuove straordinarie lastre termiche e Ltd. ha deciso di investire 200 milioni di Euro nell’in- fotopolimeriche Brillia in tutti i cinque continenti. stallazione di nuove linee per la produL’intento di Fujifilm è quello di offrire ai prozione di lastre CTP e questo per fare fronpri clienti vantaggi specifici in termini di te alla crescente domanda di lastre CTP, qualità, produttività, costi e affidabilità. sia in termini di volumi sia in termini di I prodotti Fujifilm garantiscono infatti prestazioni. ai clienti competitività, soluzioni altaGli interventi prevedono la realizzamente innovative e il supporto globale zione di due nuovi stabilimenti a Pechidi un’azienda dinamica, forte e con una no nell’aprile 2004, a Greenwood negli vasta esperienza nel campo Stati Uniti nell’ottobre 2004, e il dell’imaging. potenziamento degli stabilimenti Le indagini di mercato di Via De Sanctis, 41 - 20141 Milano di Tilburg (Olanda) nel febbraio Fujifilm hanno sottolineato Tel. 02/89582200 - Fax 02/89502717 2005 e Yoshida-Minami (Giapcome la domanda di lastre CTP Responsabile commerciale: elio.ramponi@fujifilm.it pone). si sia incrementata ultimamenResponsabile tecnico: gianluigi.bersani@fujifilm.it L’investimento rilevante sotte, a livello mondiale, del 30 tolinea ulteriormente l’interesse di Fujifilm per il set- per cento. Una percentuale quasi certamente destinata tore delle arti grafiche e il desiderio del’azienda giap- a salire al 50 per cento nei prossimi tre anni. Questi ponese di rafforzare le proprie strutture di produzione dati sono certamente il risultato dei vantaggi pratici di lastre CTP. Questo consentirà tra l’altro a Fujifilm offerti dalla tecnologia CTP in termini di qualità, costi e tempi di produzione. L’incremento della domanda La Lastra termica Brillia LH-NN di lastre CTP ha comportato anche l’esigenza di migliorarne le Le caratteristiche di questa lastra sono di essere una lastra termica prestazioni. Un obiettivo, questo, negativa senza pre-riscaldamento, di avere prestazioni stabili anche in che è stato raggiunto potenziancondizioni ambientali difficili, causate, ad esempio, da escursioni termido l’uso di tecnologie di retinature che o variazioni di umidità, e di possedere una elevata sensibilità, un buon bilanciamento acqua/inchiostro e una pratica facilità di pulizia della stocastiche (FM screening), che sezione di sviluppo della sviluppatrice. Per di più la lastra termica Brillia offrono una maggiore qualità, riLH-NN consente un utilizzo in luce ambiente. ducono i costi in termini di consumi di carta e materiali chimici Dati tecnici e bilanciamento di acqua/inchio* Tipo: lastra negativa stro, e aumentano in modo sensi* Laser: laser a infrarossi da 830nm (800 - 850nm) bile la produttività. 2 * Sensibilità: 100mJ/ cm Proprio per rispondere a que* Risoluzione: 1 - 99% (su lastra) a 100lpi ste esigenze, Fujifilm ha deciso di * Tiratura: 200mila stampe (senza cottura) La tiratura varia a seconda della potenza del laser e delle investire ingenti capitali nel setcondizioni di sviluppo e di stampa. tore delle attività di ricerca e svi* Chimici: Sviluppo: LP-DS, luppo e nel potenziamento dei Rigeneratore: LP-DRN, suoi stabilimenti di produzione di lastre fotopolimeriche e termiche

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Lastra fotopolimerica Violet Brillia LP-NNV

Dati tecnici * Tipo: * Laser: * Sensibilità: * Risoluzione: * Tiratura: * Chimici:

lastra negativa Violet (405 - 410nm) 0,05 – 0,08mJ/ cm2 2 - 98% (su lastra) a 100lpi 300mila stampe (senza termoindurimento). La tiratura varia a seconda della potenza del laser e delle condizioni di sviluppo e di stampa. Sviluppo: LP-DS, Rigeneratore: LP-DRN, Gomma di finitura: FN-6

Brillia al fine di ottimizzare le prestazioni dei prodotti e incrementare i profitti dei clienti. Fujifilm è notoriamente impegnata nello sviluppo di lastre termiche e fotopolimeriche per applicazioni commerciali da molti anni ed è famosa in tutto il mondo per la qualità, la consistenza e l’affidabilità delle sue lastre. Inoltre Fujifilm ha recentemente deciso di avviare la produzione di due nuovi tipi di lastre, disponibili a

partire dal quarto trimestre del 2004, appositamente studiate per la stampa di quotidiani per offrire ai clienti maggiori prestazioni e flessibilità. Per questo Fuji Photo Film Co., Ltd. ha recentemente annunciato l’introduzione di due nuovi modelli alla gamma Brillia CTP: * la Lastra termica Brillia LH-NN * la Lastra fotopolimerica Violet Brillia LP-NNV

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Le caratteristiche di questa lastra sono un’elevata sensibilità per i sistemi CTP laser Violet, un ampio intervallo di temperature di pre-riscaldamento, volumi di tiratura elevati e resistenza alla velatura, un’ottima adattabilità a varie condizioni di trattamento e una grande facilità di pulizia della sezione di sviluppo della sviluppatrice.

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Novità Creo in mostra a Drupa 2004

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Exactus, l’innovativo sistema di Creo per rotocalco, entra nel mercato

cromatica su una grande varietà di substrati per tirature molto lunghe. Il sistema termico per la stampa rotocalco Exactus è dunque progettato per ottenere Creo Inc. fa il suo ingresso nel mercato della stam- questi vantaggi e per apportare una maggiore efficienpa rotocalco con l’innovativo sistema Exactus. La gran- za ed economia al procedimento rotocalco. de azienda con sede a VancouExactus impiega dunque lo ver, i cui punti di forza sono rapstesso cilindro di rame che da presentati dalla tecnologia di sempre è utilizzato per la stamesposizione e dalla tecnologia pa rotocalco, ma la differenza software e sempre all’avanguarfondamentale del procedimendia nella produzione di sistemi to Creo-Acigraf è che i cilindri di prestampa, ha infatti uffivengono incisi utilizzando la Creo Italia S.r.l. cializzato un accordo di collaborazione con tecnologia termica di Creo. Si prevede che Via Pisa 250 Acigraf, la società italiana con sede a Miil sistema Exactus riduca in modo signifi20099 Sesto San Giovanni lano, per l’introduzione del nuovo sistecativo il costo dell’incisione dei cilindri, Milano - Italy ma termico per la stampa rotocalco rispetto al tradizionale procedimento, molTel: +39 02 262 59 77 Exactus™. Questo rivoluzionario sistema Fax: +39 02 262 59 229 to più lento, dell’incisione con diamante, di preparazione dei cilindri, in speriutilizzato da oltre 20 anni. mentazione sul campo presso i clienti a partire da marzo Il sistema Exactus comprende cinque fasi: 2004, combina due ben collaudate tecnologie che com* applicazione dello strato termico-resistente al ciportano un abbattimento dei costi, una superiore qua- lindro di rame; lità di incisione, un migliore controllo dei processi e * incisione per esposizione diretta; maggiore produttività per gli stampatori di imballag* sviluppo dello strato resistente; gi, editoria ed i grandi centri di stampa commerciale. * rimozione del substrato di rame per procedimenCreo diviene così la prima società di prestampa ad of- to elettrolitico; frire tecnologie per i tre processi di stampa che domi* ed infine rimozione del materiale termico-resinano il mercato odierno: offset, flessografica e stente residuo. rotocalco. Creo ha poi sviluppato un materiale termico-resi“Creo è da sempre impegnata nello sviluppo di stente all’infrarosso chiamato Graviti che è non soluzioni che rispondono alla domanda in costante ablativo, è tollerante alla luce bianca, con esposizione crescita di alta qualità e fedeltà cromatica in tempi sem- positiva ed è sviluppato in soluzioni acquose. pre più compressi e a costi sempre più contenuti” ha “Abbiamo combinato due tecnologie ben collaudichiarato Judi Hess, presidente Creo. “E siamo quin- date per creare un nuovo procedimento capace di ofdi molto contenti di presentare Exactus ai nostri clien- frire quattro vantaggi fondamentali: qualità superiore, ti”. Il sistema termico per la stampa rotocalco Exactus consegne più rapide, ottimo controllo dei processi e combina infatti la tecnologia di esposizione termica ritorno economico a breve termine. Questi vantaggi Creo SQUAREspot® e il procedimento di rimozione fanno di Exactus il sistema più economico per la preelettrolitica del rame sviluppato da Acigraf, per creare parazione dei cilindri rotocalco presente nell’intero questa esclusiva soluzione di prestampa. La stampa mercato di oggi.” ha spiegato con legittima soddisfarotocalco è nota per la sua capacità di produrre stampe zione Moshik Ben-Shlomo, responsabile del prodotto di alta qualità con un’ampia gamma tonale e stabilità Exactus di Creo.

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gnificativo il tempo necessario per l’incisione di ciascun cilindro. Con una velocità di quattro cilindri prerivestiti all’ora, Exactus garantisce per di più un elevato livello di produttività. Il sistema termico Creo non è ablativo e quindi non richiede un complesso sistema di smaltimento delle scorie. Non vi è alcun rideposito delle particelle di rivestimento. Compatibilità e interconnessioni. Creo garantisce la connettività del sistema Exactus sia ai flussi di lavoro Brisque® sia a Prinergy® di Creo, oltre a garantire la connettività con flussi di lavoro non Creo attraverso lo standard TIFF a 1 bit. Disponibilità. Il sistema Exactus è disponibile da marzo 2004. È possibile assistere a dimostrazioni video a Drupa 2004, Hall 4, presso lo stand Creo B10. Dal canto suo Acigraf presenta in funzione il sistema Exactus presso lo stand A55, Hall 9.

E’ disponibile il nuovo Fast Magnus, che amplia la linea Creo CTP VLF per grandi formati Creo amplia la linea CTP VLF per grandi formati con il nuovo Fast Magnus. Il sistema CTP Magnus VLF, già disponibile, il sistema Magnus VLF con l’opzione ContinuousLoad e il sistema Magnus totalmente automatico sono le attrazioni più ghiotte del paniere di nuove offerte Creo a Drupa 2004 presso lo stand Creo (Hall 4, Stand B10). Il CTP Magnus VLF è il sistema per grandi formati più veloce e completamente automatizzato presente sul mercato; espone 15 lastre da 2.050†x†1.510†mm all’ora a 2400 dpi. Se vengono caricate contemporaneamente due lastre di dimensioni più piccole, il sistema Magnus VLF espone 31 lastre formato B1 (707 x 1.000 mm) all’ora a 2400 dpi. Rappresenta dunque la nuova generazione di soluzioni per grandi formati. Il rivoluzionario sistema offre infatti un’esposizione di

qualità, garantendo ripetibilità, affidabilità, funzionalità migliorate e velocità più elevata per la stampa commerciale e degli imballaggi. Il suo nuovissimo design si basa sul successo del ben noto sistema Creo Trendsetter® VLF, introdotto nel 1995. “Creo ha sviluppato questa nuova generazione di CTP VLF per offrire maggiori funzionalità e una velocità più elevata ai grandi stampatori commerciali e di imballaggi, mantenendo sempre la stessa qualità, fedeltà di riproduzione e affidabilità di cui beneficiano oggi oltre 1000 clienti dei grandi formati” ha spiegato Colin Evans, responsabile dei prodotti VLF di Creo. “Continueremo inoltre a produrre il richiestissimo Trendsetter VLF che soddisfa le esigenze di diversi stampatori”. Un’esposizione rapida e di qualità. Il nuovo sistema CTP Magnus VLF ha prestazioni notevolmente più veloci. La produttività è stata migliorata utilizzando teste a più alta potenza, nuovi componenti elettronici e un’architettura di caricamento che riduce i tem-

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Immagini di qualità superiore. La tecnologia brevettata SQUAREspot di Creo per l’esposizione termica diretta con laser è inoltre utilizzata per l’esposizione delle lastre di stampa e per l’esposizione in macchina da tre dei più grandi produttori di macchine da stampa del mondo. Questa tecnologia esclusiva è stata adattata per migliorare la qualità, la velocità e l’economicità del procedimento di incisione per la stampa rotocalco. Exactus impiega un laser SQUAREspot a 3200 dpi con 208 fasci per garantire la massima qualità e un migliore controllo dei processi, consentendo agli stampatori di realizzare stampe affidabili e fedeli. Tempo di esposizione ridotto. La tecnologia termica per la stampa rotocalco incide inoltre con precisione e assoluta prevedibilità, eliminando i problemi causati dalle caratteristiche variabili della compressione del punto per diverse forme del punto e per diverse lineature di retino. Con Exactus, la tecnologia SQUAREspot riduce in modo si-

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pi morti tra le esposizioni. Magnus VLF consente il caricamento doppio ed in verticale delle lastre prevedendo il caricamento di due lastre affiancate per aumentare ulteriormente la velocità di esposizione. Automazione ottimizzata. Il sistema Magnus VLF offre anche un’opzione per il caricamento automatico. Questo sistema a due lastre consente all’operatore di caricare una lastra e posizionare la successiva sul piano di caricamento. Dopo l’esposizione, la prima lastra viene espulsa ed inviata alla sviluppatrice e la lastra in attesa sul piano di caricamento viene automaticamente caricata sul tamburo. Con l’automazione a cassette multiple, il sistema Magnus VLF funziona con quattro cassette da 75 lastre ciascuna. La rimozione dell’interfoglio è automatica. Gli operatori possono ricaricare le cassette mentre il sistema continua ad esporre le lastre prelevandole da un altro scomparto. Il tamburo più grande del mercato. Con un tam-

buro più grande (1.600 x 2.108 mm) il sistema CTP Magnus VLF è in grado di esporre le lastre per le macchine da stampa VLF, inclusa la nuova KBA Rapida 205, anch’essa in mostra a Drupa 2004. Design agile e dinamico. Il design agile e moderno conferisce infine al sistema Magnus VLF un minimo ingombro, addirittura inferiore a quello del sistema Trendsetter VLF. Le lastre possono essere infatti ruotate sul piano di scaricamento per presentarne il lato più stretto alla sviluppatrice, evitando così di aumentare l’ingombro del sistema. Magnus VLF si rivela così una soluzione CTP completa disponibile oggi con le più diffuse soluzioni per i flussi di lavoro Prinergy® e Brisque® e dotata di connettività per flussi di lavoro non Creo. Per l’uso con il CTP Magnum VLF sono state certificati numerosi supporti termici, tra cui la lastre Creo PTP (Positive Thermal Plate).

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Tera Digital Publishing riorganizza la propria rete – per ridefinire i rapporti di distribuzione dei prodotti di distribuzione mondiale: nuovi dealer e consolidate Tera in Brasile. Così è stato firmato un nuovo accorcollaborazioni sono ora al servizio di una strategia di do, effettivo dal primo marzo, che ha confermato il marketing dinamica e veramente a 360 gradi. rapporto con la società brasiliana, presente nel mercaSi è chiuso nel febbraio 2004 il rapporto più to con i prodotti Tera da tre anni. che decennale con Roberto Antoniotti – già “L’accordo con Tera Brasil riflette uscito dal Consiglio d’Amministrapienamente la volontà da parte di Tera zione di Tera Digital Publidi dar seguito a una collaborazione shing nel dicembre commerciale che vanta una storia 2002 per dedicarsi alla decennale” ha proseguito distribuzione dei prodotSpeciale. “Tera Digital ti Tera con la società Publishing è lieta di aver Tera Business. Dal 1° concesso in esclusiva la dimarzo 2004, infatti, Tera stribuzione dei propri proBusiness non rappredotti sul territorio brasiliasenta più i prodotti Tera. no a Tera Brasil. In questi Tera Digital Publishing S.p.A. “Quest’evento ha inanni Tera Brasil ha ampiaVia Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia fatti accelerato il procesmente dimostrato la propria Tel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19 so di riorganizzazione professionalità e tutta la e-mail sales@teradp.com della nostra rete di distripropria esperienza tecnica. buzione nel mondo, progetto che abbiamo intrapreso E’ fondamentale per noi poterci affidare a partner che sin dai primi mesi dello scorso anno” ha spiegato Anton conoscano e capiscano perfettamente il mercato all’inAndrea Speciale, amministratore delegato di Tera terno del quale si muovono e che hanno alle spalle un Digital Publishing. solido background tecnologico. Inoltre Tera Brasil ha Nel 2003 infatti Tera Digital Publishing ha raggiun- più volte dimostrato grande dinamismo e una straorto un importante accordo con Graphic System dinaria determinazione a contrastare il difficile moInternational (GSI) di Miami per la distribuzione in mento economico che persiste in Brasile”. esclusiva dei prodotti Tera all’interno del mercato Dopo gli incontri di Rio de Janeiro, i vertici di Tera latinoamericano. L’accordo si è immediatamente Digital Publishing sono al lavoro per ridefinire i nuoconcretizzato in una striscia record di cinque testate vi contratti di distribuzione per il mercato statunitenin meno di sei mesi, tre delle quali già installate - El se e sudafricano. Comercio in Ecuador, El Nuevo Dia a Puerto Rico e In attesa che i nuovi accordi di distribuzione diLa Prensa in Nicaragua per un totale di oltre 450 posti ventino effettivi, Tera Digital Publishing ha conferdi lavoro. mato le relazioni commerciali in essere con gli attuali “Dopo il mercato latino-americano, ci siamo con- dealer: Tera UK per Gran Bretagna e Irlanda, Tera Asia centrati sui mercati brasiliani e statunitense” ha prose- Pacific per Asia, Australia e Medio Oriente, e GMDE guito Speciale, che, insieme a Michele Mottini, presi- per il mercato italiano. dente di Tera Digital Publishing, ha incontrato nel mese di gennaio il distributore locale brasiliano – Tera Brasil

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Tera riorganizza la sua rete di distribuzione mondiale e firma il nuovo accordo di distribuzione per il Brasile

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WorkFlow2004 e Timone2004: Numerica Pubblicità rinnova i sistemi

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Nel mese di febbraio 2004 la concessionaria Numerica Pubblicità di Brescia ha messo in produzione due nuovi sistemi per la gestione del workflow pubblicitario denominati rispettivamente WorkFlow2004 e Timone2004. Queste nuove soluzioni mandano di fatto “in pensione” due precedenti realizzazioni di LinkService che, dopo diversi anni di onorato servizio, cedono il passo ad una soluzione fortemente innovativa Impostare buone basi

modo veloce ed efficace sui materiali finiti in caso di biLa collaborazione fra L i n k S e r v i c e S r l sogno. Si era deciso che la cola nostra Numerica Pubmunicazione fra il sistema blicità e LinkService è • CONSULENZA INFORMATICA di prenotazione ed il sisteiniziata nel 2000 con la • FORMAZIONE ma WorkFlow avvenisse atrealizzazione di due siste• SVILUPPO SOFTWARE traverso l’esportazione del limi (WorkFlow e Timone) • DISTRIBUZIONE stino di impaginazione e l’inche implementavano, per Via Alle Rotte, 9 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) serimento di eventuali “aggiunsommi capi, il seguente flusTelefono: (0522)953867 r.a. Fax: (0522)953869 te” dell’ultimo momento tramiso: Internet: http://www.linkservicegroup.it te WorkFlow (riempitivi, fuori• preflight e certificazione E-Mail: posta@linkservicegroup.it sacco ecc...). dei materiali in ingresso In qualunque momento era possibile procedere alla (OneVision Asura) • abbinamento dei materiali controllati con il listi- realizzazione del timone pubblicitario che comunicava da un lato con il DMBS a supporto di WorkFlow no di impaginazione (WorkFlow) • conversione e normalizzazione dal formato PDF e dall’altro con Hermes; questo strumento – interaal formato EPS dei materiali abbinati (OneVision mente realizzato da LinkService – consentiva la videoimpaginazione del listino pubblicitario anche in Asura) • invio dei materiali convertiti e normalizzati al si- assenza dei materiali pubblicitari nel senso che provvedeva a generare gli ingombri in “attesa” della distema editoriale Hermes (WorkFlow) • impaginazione elettronica del timone pubblicita- sponibilità dei relativi file grafici. rio ed interfacciamento con il sistema editoriale Hermes (Timone) Condividere le esperienze Numerica ha da subito adottato il formato PDF quale standard per la ricezione e l’archiviazione dei LinkService è da sempre orientata al cliente ed in materiali: il controllo e la normalizzazione sono stati questa azione è fondamentale il contributo che giunaffrontati e risolti attraverso l’introduzione di un si- ge dallo staff di supporto tecnico che, quotidianamenstema da noi distribuito e già fornito ai principali quo- te, interagisce con editori e concessionarie su tutto il tidiani italiani ed esteri (OneVision Asura). Questo territorio nazionale. sistema è stato in seguito ampliato raddoppiando le Abbiamo valutato insieme a Numerica l’organizlicenze ed abbinandovi il modulo per il bilanciamento zazione del lavoro nei reparti “punta & traffico” ed dei carichi (Asura Balance) oltre che introducendo “impaginazione” per individuare gli spazi di migliodue licenze di OneVision Solvero per intervenire in ramento ed ottimizzazione dei processi in modo da

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La nuova architettura Fermo restando l’impianto generale, gli obiettivi principali della nuova architettura possono così essere riassunti: • sincronizzazione della gestione dei materiali e del timone con il sistema di prenotazione • azzeramento tempo necessario per il trattamento delle ripetizioni • potenziamento delle funzionalità del timone pubblicitario • aggiornamento della piattaforma tecnologica Per raggiungere il primo ed il secondo obiettivo abbiamo, in stretta e positiva collaborazione con la società Exenia (realizzatrice del sistema di prenotazione Presnet), concordato opportune viste attraverso le quali è stato messo on-line il DBMS di Presnet con i sistemi WorkFlow2004 e Timone2004. In questo modo si sono colti molti importanti vantaggi anche sotto il profilo della responsabilità funzionale dei rispettivi sistemi: • Presnet è un prodotto finalizzato alla gestione dei processi caratteristici della raccolta pubblicitaria in tutte le sue componenti gestionali, amministrative e contabili (fatturazione, provvigioni agenti e contabilizzazione); • WorkFlow2004 è un prodotto finaliz-

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abbattere le piccole inefficienze residuali ed estendere le possibilità operative. LinkService aveva già intrapreso un percorso di valutazione e riflessione su analoghe tematiche che aveva già affrontato presso altre realtà, con particolare riferimento ad alcuni aspetti del sistema PMP (Prenotazione Materiali Periodici) realizzato per i periodici del Gruppo Editoriale l’Espresso (vedi TecnoMedia n° 35 ed aprile 2003). La condivisione delle esperienze ci ha portati a definire una nuova architettura come di seguito descritta.

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zato alla gestione del flusso dei materiali pubblicitari che inizia il suo compito esattamente laddove termina quello del sistema che lo precede. Le prenotazioni sono recuperate direttamente dall’archivio di Presnet tramite WorkFlow2004, il sistema presenta l’elenco e l’anteprima di tutti i materiali disponibili per l’associazione raggruppate per mezzo di pubblicazione, tramite apposita funzionalità, provvede all’abbinamento. WorkFlow2004 mette a disposizione degli utenti avanzate funzionalità per la ricerca delle prenotazioni attraverso qualunque combinazione di criteri (es.: singolo mezzo e range di date, singolo cliente per tutti i mezzi ecc.), potendo quindi essere utilizzato per effettuare delle consultazioni non specificamente orientate all’associazione del materiale, ad esempio, anche da parte della forza vendita. Ovviamente WorkFlow2004 continua ad avvalersi dell’infrastruttura di sistemi OneVision che garantiscono un elevatissimo grado di controllo dei materiali e consentono di generare gli oggetti di produzione secondo parametri ottimizzati. Per quanto concerne il terzo obiettivo, abbiamo a lungo valutato se fosse preferibile potenziare il sistema Timone esistente oppure realizzare una specifica integrazione con un prodotto di impaginazione estremamente evoluto e leader di mercato. Ci piace ricordare che LinkService nacque nel 1994 proprio dalla fortunata intuizione che vi fossero interessanti opportunità imprenditoriali realizzando estensioni di funzionalità per prodotti di publishing standard: iniziammo la nostra attività implementando un sistema per la raccolta e l’impaginazione automatica della pubblicità classificata per le testate locali del Gruppo Espresso ed “il Giornale”. La lunga esperienza maturata nella integrazione di prodotti Adobe (siamo membri dell’Adobe Developer Association sino dalla sua costituzione...) e l’indiscutibile eccellenza degli stessi ci ha portato

ad individuare in Adobe InDesign l’ideale piattaforma di sviluppo. Il risultato ottenuto è andato ben oltre le aspettative iniziali! Una nuova “palette” multifunzione consente di governare una notevole quantità di aspetti fra cui: • foliazione: inserimento, rimozione e spostamento di pagine fisiche, pagine logiche, settori e cadute colore; • inserzioni da impaginare: elenco per data/mezzo, inserimento in pagina del box di ingombro, inserimento in pagina dell’anteprima; • inserzioni impaginate: rimozione, spostamento da pagina a pagina, sostituzione automatica dell’ingombro con l’anteprima; • interfacciamento con Hermes: generazione della foliazione e degli ingombri. L’applicazione Timone2004 è costantemente “online” con il database delle prenotazioni e con il documento in fase di impaginazione; quest’ultimo è anche utilizzato come repository di oggetti “nascosti” ma necessari alle esigenze specifiche del processo di impaginazione, degli utenti e del sistema editoriale a valle (es.: ID univoci degli ingombri/materiali, etichette di settore ecc...). Anche in questo caso la descrizione è, ovviamente, molto sintetica... Conclusioni I sistemi per la gestione del flusso pubblicitario attualmente in uso presso Numerica Pubblicità consentono alla concessionaria di garantire standard qualitativi e di servizio di assoluta eccellenza sia sotto il profilo del trattamento del dato “fisico” che della sua efficacia nella gestione produttiva ed amministrativa. L’attuale step di evoluzione tecnologica pone le basi per il conseguimento di obiettivi ancora più ambiziosi.

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con

DRUPA 2004 DUSSELDORF 6 - 19 maggio Visitateci allo Stand presso Pad. 5



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