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Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -
Periodico mensile. Anno XI n. 43 - Sped. in Abb.to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina) - Reg. Trib. Roma n. 357 del 11-08-2003 - Iscrizione ROC n. 4753
Numero 43 - ottobre 2004
Novità e conferme a Ifra 2004 Nonostante i timori e l’assenza di alcuni espositori, l’Expo di Amsterdam si è confermata il punto di riferimento fondamentale per tutta l’industria dei quotidiani. a pagina 4
Il Color Quality Award 2004 al settimanale @lfa La testata di Information Technology del gruppo Il Sole 24 Ore ha conquistato per la prima volta il prestigioso riconoscimento Ifra per la qualità della stampa. a pagina 10
Stategie multiprodotto per Athesiadruck Lo stabilimento di produzione del quotidiano in lingua tedesca Dolomiten investe in tecnologie per la stampa e l’allestimento di prodotti editoriali e commerciali. a pagina 13
Il portale internet per la pubblicità SPE La concessionaria del gruppo Poligrafici Editoriale avvia un nuovo servizio per l’acquisizione on line dei materiali pubblicitari in formato digitale. a pagina 17
Fiere grafiche: come cambia il panorama italiano Sono in arrivo Importanti novità nel calendario fieristico italiano. TecnoMedia ne ha discusso con due tra i principali protagonisti del mercato. Intervista a Guido Corbella (Centrexpo) ............................ a pagina 21 Intervista a Giuseppe Baggi (Argi) ..................................... a pagina 23
I riferimenti alla sicurezza nella riforma del lavoro Tra la fine del 2003 e il settembre 2004 è mutato il quadro normativo di riferimento per il mercato del lavoro. Ecco i cambiamenti più significativi sul tema della sicurezza. a pagina 25
Business@Internet Il ruolo di Internet nel mix della comunicazione Gli investimenti pubblicitari sul Web, attualmente pari all’1,5% sul totale, sono stimati in significativo aumento nei prossimi anni. Analizziamo i trend più significativi. a pagina 34
Le Rubriche Media Insider ............................................................................. a pagina 32
F ILO DIRETTO
LE
AZIENDE INFORMANO
ADN Kronos Adobe Systems Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert AMC - Atex Media Command Ansa APCom Telecom Media News Creo Italia Denex Systems Technology Ecrm EidosMedia Elettra Energy Workflow System Eschergrad Ferag Italia Fujifilm G.M.D.E. HiT Internet Technologies Idab-Wamac International Interstrap Kodak Polychrome Graphics LinkService Lüscher MAN Roland Mima films Müller Martini Napp Systems NTG Digital R.G. Recmi Sap Italia Segbert Sinedita SMB Schwede Maschinenbau Technotrans Techsage Tecsa Telpress Tera Teufelberger Tolerans Unisys Italia Xeikon Xyenterprise
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IfraExpo 2005 The annual event of the newspaper industry from 17 to 20 October 2005 Leipzig, Germany
Pleased to meet you ... ... in the City of Goethe’s Faust.
www.ifraexpo.com
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L’editoriale Il 15 dicembre 2004 è in programma a Roma un incontro-dibattito, organizzato dall’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione, sul tema “Formazione e informazione: quali risorse per l’industria dei quotidiani?”, e nel corso del quale verrà presentata l’ottava edizione del Rapporto sull’industria italiana dei quotidiani. Ne parleremo diffusamente sul prossimo numero di TecnoMedia. L’anno 2004 che volge al termine segna il decennale dello “sbarco” dei quotidiani italiani su Internet. Era infatti il 15 luglio del 2004 quando L’Unione Sarda metteva in rete le proprie pagine all’interno di Video on Line, il primo portale internet italiano, lanciato qualche mese prima da Nicola Grauso, l’allora editore del quotidiano. La ricorrenza, ricordata da Cesare Protettì in un bell’articolo apparso su Media 2000, la rivista di cultura informatica fondata e diretta da Giovanni Giovannini, è utile per fare il punto sul rapporto tra quotidiani e Rete, che bene o male ha segnato quest’ultimo decennio di storia dell’editoria. Internet, dunque: gli entusiasmi dei primi anni, tra il 1997 e il 2000, nei quali avventurosi profeti si precipitavano a preconizzare la morte della carta
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Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it Direttore responsabile Carlo Lombardi Redazione Salvatore Curiale - Luca Michelli hanno collaborato a questo numero Marco Brogi, Giuseppina Ciaccia, Giulia Maria Leone, Antonietta Strada. Segreteria di Redazione Elga Mauro Registrazione del Tribunale di Roma n. 357 del 11-08-2003 Iscrizione al Registro Operatori della Comunicazione n. 4753 © ASIG Service S.r.l. - 2004 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma Stampa Spedalgraf Via dello Scalo Tiburtino 1 - 00159 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 22 novembre 2004 TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca dati Ediland (http://www.ediland.it/archive/psengine.asp)
stampata, quindi lo scoppio della “bolla” tecnologica, il riflusso, il ritorno ad un approccio più realistico al business editoriale che vede nel digitale un modo per allargare il mix comunicativo e non certo un magico Eldorado foriero di chissà quali mirabolanti ricavi. Quali le lezioni maturate in questi dieci anni? La più importante è che il modello di business tradizionale del giornale cartaceo, fondato sul mix lettoriinserzionisti, sulla Rete è semplicemente improponibile: da una parte infatti la lettura a pagamento, tranne che per alcuni specifici contenuti ad elevato valore aggiunto si è dimostrata poco o punto attrattiva; dall’altro la “banner advertising” non ha dato i risultati sperati, anche - ma non solo - per i limiti tecnologici dei sistemi per il rilevamento dell’audience. Che cosa “funziona”, allora, su Internet? Una dei modelli più promettenti appare senz’altro quello che vede uno stretto collegamento tra contenuti editoriali, pubblicità e commercio elettronico: in pratica, sfruttando le funzionalità della rete, il lettore non si ferma a guardare la vetrina del negozio, come fa con la pubblicità tradizionale stampata o audiovisiva, ma ci entra dentro, curiosa tra gli scaffali, compara, sceglie, compra e porta a casa. L’altra grande lezione che abbiamo appreso in questi dieci anni è che un portale “funziona” se riesce a creare una comunità, se è in grado cioè di convincere il navigatore, magari arrivato a quelle pagine sull’onda casuale di un motore di ricerca, a fermarsi, a mettere un “segnalibro”, a tornare, ad interagire con i contenuti e le informazioni pubblicitarie presenti. Sotto questo aspetto, i quotidiani hanno certamente un notevole vantaggio competitivo su altri media nell’avere notevole esperienza nella gestione di quella che gli esperti di marketing chiamano “brand identity” e che noi, più prosaicamente, preferiamo definire “fedeltà alla testata”. Ogni quotidiano è, in ultima es– senza, una “comunità” di lettori, che si riconoscono in un atteggiamento politico, in una visione del mondo, in un punto di vista anche estremo o eccentrico:tra i quotidiani comparsi in edicola negli ultimi mesi ve ne è uno dedicato ai supporter di una squadra di calcio. La Rete, dunque, può aiutare i quotidiani a consolidare e rafforzare questo senso di appartenenza ad una comunità che è in fondo alla base della scelta quotidiana di chi si reca in edicola per acquistare il proprio quotidiano preferito.
PARLIAMO DI...
di Carlo Lombardi
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Ifra 2004: novità e conferme nell’anno dei “grandi assenti” Nonostante le annunciate defezioni di alcuni dei “big” tra i fornitori, la manifestazione ha confermato il suo ruolo di punto di riferimento per l’industria dei quotidiani. Nuove alleanze e acquisizione ridisegnano lo scenario, mentre si conferma il ruolo trainante a livello mondiale dei fornitori italiani di soluzioni pre-press. Il Ctp violet rafforza la sua presenza sul mercato anche con l’ingresso di nuovi player, mentre i fornitori per la sala spedizione propongono sistemi sempre più sofisticati per personalizzare la diffusione e aumentare la gamma dei prodotti realizzabili con le rotative per quotidiani. Mi si nota di più se ci vado o se non ci vado? Il quesito, vecchio come il mondo, è tornato improvvisamente in auge poche settimane fa, solo che a porsi la domanda non era un gruppo di attempate signore vanitose, ma alcune fra le più importanti aziende fornitrici dell’industria della stampa internazionale. Argomento del contendere, l’edizione 2004 di Ifra Expo, organizzata ad Amsterdam nell’annus horribilis per i budget di comunicazioni delle aziende fornitrici, l’anno della Drupa, la rassegna pigliatutto che quest’anno ha drenato in profondità le risorse aziendali dopo un triennio certamente non florido per le economie di tutto il mondo. E allora, ci vado o non ci vado ad Ifra Expo? Molti hanno regolarmente inaugurato il proprio stand lunedì 11 ottobre nei padiglioni del RAI di Amsterdam, ma altri quest’anno non si sono visti, e fra loro aziende del calibro di Agfa, Creo, Fuji, Man Roland, Sinedita. Si è trattato di assenze annunciate e, ci si perdoni la battuta, “giustificate” per tempo, ma pur sempre di assenze importanti in un momento nel quale ci si interroga da parte di molti sull’evoluzione del mercato nei prossimi mesi e nei prossimi anni. E proprio sulle notizie di mercato, sulle nuove aggregazioni e sui nuovi concorrenti che si affacciano all’industria internazionale, si è concentrata la rassegna di quest’anno, dove pure non sono mancate le novità tecnologiche, in alcuni casi di grande rilievo, né sono mancate interessanti attività collaterali, come l’organizzazione di uno spazio di approfondimento dove si sono alternati relatori provenienti da diversi Paesi. Fra le altre conferenze, una nota di merito va a quella dedicata allo sviluppo della standardizzazione
dei profili qualità colore, un’iniziativa che ha visto l’impegno anche delle aziende italiane riunite nell’Asig, Associazione Stampatori Italiana Giornali, con il progetto CQ2 (cfr. TecnoMedia n.42). E proprio questa interessante iniziativa è stata illustrata, ad una platea internazionale, dal responsabile di produzione del quotidiano La Stampa di Torino, Daniele Marchis, che ha ripercorso la storia del progetto sottolineando la portata innovativa di quest’attività per il mercato del nostro Paese. Notizie dai mercati Notevole afflusso di visitatori allo stand di Trenal, dopo la notizia che ha movimentato il mercato a ridossso di Ifra Expo. La finanziaria inglese CVC Capital Partners ha annunciato di avere acquisito, alla fine di settembre, la società ANI Printing Inks – già proprietaria di Trenal- e le attività relative ad inchiostri e lastre di stampa della BASF. Con questa operazione, sotto l’ombrello finanziario di CVC Capital Partners si è costituito un importante polo di riferimento europeo nell’industria degli inchiostri e dei materiali di consumo per le arti grafiche, stampa dei quotidiani compresa. Questo nuovo conglomerato di importanti realtà industriali – con circa 3500 addetti che avrà il proprio quartier generale in Germania, a Stoccarda, è già oggi, per volumi produttivi, il terzo gruppo su scala mondiale e, a detta di molti, è in grado di competere per il primato in Europa. Una notizia che ha già suscitato l’interesse di numerosi editori, e stampatori di giornali, del Vecchio Continente, che assistono con estremo interesse al consolidamento di
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Ifra 2004: novità e conferme nell’anno dei “grandi assenti”
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un nuovo concorrente che certamente potrà dire la sua nel mercato degli inchiostri e dei materiali di consumo. Day Varn International, uno dei maggiori fornitori mondiali di prodotti di consumo e componentistica specializzata per la stampa offset e flexo, ha di recente ingaggiato nuovi professionisti per il mercato editoriale italiano: Massimo Darimini e Carlo Bonecchi lavoreranno fianco a fianco con gli altri tecnici e commerciali della multinazionale americana fondata, con il nome di Dayton Rubber Company nell’ormai lontano 1905 Dayton, Ohio. Presente al gran completo anche lo staff italiano di Idea & Comunicazione, la società che nel nostro Paese rappresenta FMC Technologies, uno dei leader mondiali dei sistemi automatici per la gestione e la movimentazione del materiale in uso presso i centri stampa. In visione allo stand dell’Ifra Expo c’era uno dei modernissimi carrelli a guida automatica SGV per la movimentazione delle bobine di carta. Goss International, presente ad Ifra Expo con la gamma completa di soluzioni per la stampa offset dei quotidiani, ha avviato il processo d’integrazione delle soluzioni rilevate successivamente all’acquisizione di Heidelberg Web System. Contemporaneamente ha colto l’occasione della fiera di Amsterdam per mostrare anche agli editori e stampatori di giornali il nuovo concetto di macchina per la stampa presentato in anteprima mondiale a Drupa 2004. La nuova soluzione, de-
nominata Flexible Printing System, prevede la possibilità di “aprire”la macchina di stampa facendo scorrere su binari i gruppi inchiostratori e dando accesso al cuore del sistema. I vantaggi di questa progettazione, a detta di Goss, sono molteplici e vanno dalla semplificazione delle operazioni necessarie all’attività quotidiana della macchina fino all’introduzione di nuove tecnologie quali il cambio di lastra automatica e la gestione flessibile dei formati dei prodotti. 2B Präzisionstechnik - rappresentata in Italia da G.M.D.E. - festeggiava nel suo stand l’ordine ricevuto da RCS Quotidiani nell’ambito degli investimenti previsti dal gruppo editoriale per il progetto Full Color. A collegarsi con i 22 sistemi CtP Agfa Advantage, le tre sviluppatrici con film Agfa 3850 saranno una ventina di unità punzonatrici e piegatrici ImageFinder con le necessarie linee convogliatrici per la movimentazione delle lastre. Grazie a quest’ ordine la società bavarese 2b, con sede nei dintorni di Monaco, oltrepasserà il numero di cinquanta unità installate nel nostro Paese. RCS aveva già ordinato otto di queste nuove unità – per i centri stampa di Padova, Roma e Bari – che hanno la caratteristica di poter gestire on line fino a quattro formati diversi, con una produttività massima di trecento lastre all’ora su ciascun sistema. Sempre in tema di qualità ed automazione dei processi di stampa, un argomento che, almeno nel nostro Paese, è sempre di stringente attualità, Honeywell ha mostrato gli ultimi sviluppi dei propri sistemi di con-
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A sinistra. Massimo Bussola, general manager di Trenal A destra. Massimo Darimini e Carlo Bonecchi di Day Varn International
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Francesca Ricupero, marketing manager per l’Italia e Mark D. Longacre, marketing manager mondiale di FMC Technologies
trollo integrato della qualità di stampa in tempo reale. Uno dei maggiori gruppi di stampa scandinavi, il Sanoma Corporation di Helsinki, ha già installato su sei delle tredici torri di stampa della propria rotativa ColorMAN il sistema di controllo automatico dell’inchiostrazione. Una linea di sensori misura ogni tre centimetri la stampa effettuata e, attraverso la lettura della densità per riflessione della luce, pilota le eventuali correzioni necessarie agli ugelli d’inchiostrazione.
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Italiani alla conquista del mondo Se gli investimenti in Italia nell’area dei sistemi editoriali segnano il passo – a tutto vantaggio della stampa industriale – non altrettanto si può dire dei mercati esteri, dove le aziende del made in Italy hanno fatto scintille. EidosMedia fornirà il sistema editoriale Méthode a Media24, il più grande gruppo editoriale specializzato nei prodotti stampati e nella distribuzione del Sud Africa. L’editore, che offre ai lettori 60 testate quotidiane e 30 periodiche, oltre ad un gran numero di portali e siti specializzate su rete Internet, ha scelto Méthode dopo un processo di selezione durato oltre un anno, durante il quale si sono definite le scelte strategiche di gruppo: piattaforma basata su XML nativo e gestione dei diversi prodotti editoriali su un workflow media neutral. La selezione avviata fra i fornitori di tutto il mondo ha progressivamente ristretto il campo a due concorrenti, uno dei quali era EidosMedia, prescelto, in sede finale, perché perfettamente rispondente ai flussi di lavoro individuati a livello di gruppo. La software house italiana ha quindi creato una task force a Città del Capo dedicata al gruppo Me-
dia24, che ha già in corso di sviluppo una completa installazione pilota del prodotto. Il gruppo olandese PCM Uitgevers ha invece deciso un importante investimento nel sistema editoriale GN3 di Tera Digital Publishing. La software house italiana fornirà un totale di 1.500 posti di lavoro. Il sistema sostituirà le diverse soluzioni attualmente in uso alle testate del gruppo, Trouw, Algemeen Dagblad , NRC Handelsblat e De Volkskrant, che sarà anche il primo ad installare GN3 in duecento postazioni di lavoro. E’ un accordo molto importante per Tera Digital Publishing, come ha sottolineato l’amministratore Anton Andrea Speciale presente ad Ifra Expo, perché “ha mosso il mercato dei quotidiani olandesi, che ha mostrato apprezzabili segnali d’interesse nei confronti del nostro sistema di gestione dei contenuti”. PCM Uitgevers è uno dei gruppi di maggiore rilievo nel panorama editoriale dei Paesi Bassi, nato nel 1995 dalla fusione delle società editrici Presscombinatie, Meulenhoff e Nederlandes Dagbladunie. I quattro quotidiani del gruppo, che dà lavoro a oltre 3.600 dipendenti, hanno una tiratura media nell’ordine delle 750 mila copie al giorno. E crescono anche, in tutto il mondo, i clienti Unisys che decidono l’aggiornamento alla versione 10 di Hermes. L’ultimo in ordine di tempo, annunciato ufficialmente lo scorso 12 ottobre, è il portoghese Sojornal Group, editore della testata settimanale Expresso, leader di mercato. La notizia è particolarmente significativa perché l’editore portoghese lancia periodicamente nuovi prodotti periodici di successo che hanno la caratteristica di utilizzare, nel flusso di lavoro, prodotti standard tipici di questo mercato, Adobe InDesign CS e InCopy CS. La ragione dell’aggiornamento alla nuova versione di
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News, una fotopolimerica specifica per giornali sensibile alla luce violetta. Il prodotto, attualmente in fase di beta test presso diversi giornali europei e nordamericani, sarà commercializzato a partire dal primo trimestre del prossimo anno. VioletNews , prodotta in Germania nel modernissimo stabilimento di Kodak Polychrome Graphics di Osterode, è una lastra negativa basata su tecnologia “write the image” ad alta sensibilità, sviluppata in fuznione degli editori di giornali che hanno la necessità di tempi di produzione particolarmente Hermes è stata in massima parte dovuta all’apertura del sistema editoriale nei confronti degli applicativi standard più diffusi nell’ambito dell’editoria professionale, segno tangibile di apprezzamento per la strategia di Unisys, avviata ormai con successo da alcuni anni, che punta in direzione di un’integrazione sempre più completa fra il proprio sistema editoriale e le soluzioni standard fornite da terze parti, prima fra tutte Adobe. Nel corso del 2004, la società fornitrice ha avviato l’installazione di 1.400 nuovi posti di lavoro, da Singapore al difficilissimo mercato degli Stati Uniti d’America (Chicago Suburban e Los Angeles Newspapers Group). Unisys, come è noto, non è un’azienda italiana, ma il successo che ha accompagnato il proprio sistema editoriale in ogni angolo del pianeta è fortemente radicato, fin dalle origini, nel nostro Paese. E proprio per i clienti Europei la multinazionale americana ha lanciato, in occasione di Ifra Expo, uno User Group del quale faranno parte alcuni fra i più prestigiosi quotidiani del Vecchio Continente. Successivamente si prevede la costituzione di altri gruppi di utenti focalizzati in altre aree del mondo. Violet: crescono i concorrenti Kodak Polychrome Graphics ha presentato nel corso di un’affollata conferenza stampa una novità assoluta per la propria linea di prodotti: la lastra Violet-
ristretti. Facilissima da usare, richiede pochi interventi manuali da parte dell’operatore e, secondo il fornitore, garantisce un ottimo livello qualitativo con costanza dei risultati lungo il ciclo di stampa. La risoluzione spazia dal 2% al 98% fino a 175 lpi, mentre la tiratura raggiunge le 200.000 copie. E il termico che fine farà? Nessuna preoccupazione, chiariscono subito alla conferenza stampa. La nuova lastra Violet, nella strategia di Kodak Polychrome Graphics, non è destinata a mandare in pensione la tecnologia termica, né i relativi prodotti di consumo. Più semplicemente, costituisce un’alternativa da offrire a quanti, nonostante i benefici offerti dai CtP basati su tecnologia termica, vogliono comunque investire sul Violet. “Noi non siamo interessati ad entrare nei segmenti di mercato con prodotti sviluppati secondo il concetto del “ci sono anch’io” ha tenuto a precisare Il CEO di Kodal Polychrome Graphics , Jeff Jacobson. Piuttosto la lastra è stata sviluppata partendo dall’analisi delle necessità reali dei clienti, come è stato ribadito nel corso della conferenza stampa. Ad Ifra Expo le lastre erano in dimostrazione su unità Krause ed ECRM, ma è in fase avanzata di test la compatibilità con altri CtP a luce violetta. “E che ne sarà dell’alleanza con Creo?”- si domandano molti fra i giornalisti presenti. In Kodak Polychrome Graphics non si sono sbottonati molto su quest’argomento, salvo osservare che l’accordo con
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Sempre buona, nonostante tutto, l’affluenza in Fiera
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La conferenza stampa di KPG per la presentazione della lastra Violet per quotidiani
l’azienda canadese ha finora dato, nel mercato dei quotidiani ed in particolare in Italia, ottimi risultati. Da parte sua Creo, che non era presente ad Ifra Expo 2004, ha ribadito poche settimane dopo, nel corso di una conferenza stampa organizzata a Napoli nell’ambito di MedPrint, l’intenzione a proseguire nella collaborazione con Kodak Polychrome Graphics, visto gli ottimi risultati ottenuti e nonostante le oggettive possibilità di attrito dopo la presentazione della nuova lastra Violet per quotidiani. Nuove idee, e soluzioni, per fare utili in sala spedizione E’ diventato ormai un luogo comune, ma non per questo ha perso validità, l’assunto in base al quale la sala spedizione è ormai diventata a tutti gli effetti uno strumento di marketing dei giornali, consentendo notevoli livelli di personalizzazione del prodotto stampato e l’estensione dell’utilizzo della rotativa per la stampa di prodotti commerciali o semicommerciali. Alla Müller Martini, per esempio, sono stati mostrati due nuovi sistemi per il taglio e la cucitura online dei prodotti stampati, da integrare con il sistema di inserimento Newsliner-A. In questo modo, per lo stampatore si aprono nuovi mercati nell’area commerciale, e prodotti come riviste, brochure, guide tv, inserti a colori su carta migliorata, diventano una opzione realizzabile nei “tempi morti” della rotativa. Per gestire la sempre maggiore complessità della sala spedizione, dove è ormai consolidato a livello mondiale il trend verso la moltiplicazione delle edizioni locali, l’inserimento differenziato per zone, la produzione di pubblicazioni supplementari in aggiunta al quotidiano principale, Müller Martini propone un sistema di controllo modulare, denominato Mailroom Production Control (MPC). E’ composto, nella sua versione base, di un modulo DispoControl, che consente di gestire la pianificazione e coordina il carico produttivo sulla base delle linee disponibili, e di uno o
più moduli LineControl, che gestiscono e controllano i singoli processi produttivi di ogni linea di spedizione. La gestione integrata della sala spedizione è il punto focale dell’offerta di Idab-Wamac, che ha presentato un nuovo sistema di inserimento interfacciato con il potente sistema di gestione della sala spedizione WNC v5, che consente di realizzare edizioni personalizzate con inserti differenziati a seconda della zona di diffusione della copia. Il sistema WNC v5, sulla base del piano di distribuzione, richiede i supplementi alle stazioni di stoccaggio, li invia all’inseritrice e determina esattamente il pacco nel quale la copia con gli inserti deve essere confezionata. La capacità di inserimento di ciascuna linea è di 45.000 copie l’ora. Un modulo supplementare consente di utilizzare il sistema WNC v5 anche come simulatore, al fine di valutare il migliore layout produttivo per una commessa, o per l’addestramento del personale. Anche in casa Ferag l’obiettivo è quello di aumentare la flessibilità produttiva degli stabilimenti di stampa ampliando la gamma di prodotti realizzabili. La prima novità di rilievo è StreamStitch, un sistema di cucitura inline a punto metallico provvisto di un tamburo d’inserimento con funzione raccoglitrice. In questo modo è possibile, per esempio, stampare prodotti semicommerciali o commerciali sulla rotativa del quotidiano, apporvi una copertina in carta patinata stampata in precedenza, ed effettuare la rifilatura con un tamburo di taglio. I prodotti realizzati in questo modo
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Ifra 2004: novità e conferme nell’anno dei “grandi assenti”
Aspettando Lipsia 2005...
Non bastava la Drupa 2004 a complicare l’edizione annuale di Ifra Expo: anche il sistema di trasporti pubblici olandesi ha voluto dare una mano, e che mano, a creare problemi. Giovedì 15 ottobre, giornata conclusiva dell’Expo e sciopero generale del trasporto su ferrovia. Qualcuno, e sono parecchi, preferisce non rischiare la corsa al taxi per l’aeroporto e proprio non si fa vedere. Qualcun altro si affaccia giusto per il tempo indispensabile, e poi fugge di corsa. Non è stato un esordio dei più fortunati per Michael Heipel, nuovo direttore, di recentissima nomina, di Ifra Expo: 278 espositori (erano 309 nel 2003) e 12.700 metri quadrati, decisamente al di sotto delle ultime edizioni. Ma ci sarà tempo per rifarsi l’anno prossimo. Occhi puntati dunque su Ifra Expo 2005 e su Lipsia, città difficile da raggiungere e ancora non perfettamente in sintonia con il polo fieristico, forse il più bello, ospitale ed attrezzato di tutta Europa. Ifra, e la Fiera di Lipsia, hanno annunciato un impegno straordinario per favorire l’afflusso di visitatori sia dai Paesi dell’Ovest, potenziando i servizi di collegamento aereo diretto fra la città tedesca e i più importanti hub continentali, che da quelli dell’Est, organizzando mezzi di trasporto comuni dalle più importanti capitali. Massimo impegno da parte di tutti, per favorire un’edizione 2005 per la quale già si auspicano importanti ritorni fra le aziende che quest’anno non sono intervenute. Simone Dietz, Direttore operartivo della Fiera di Lipsia
possono essere distribuiti autonomamente, oppure stoccati nei tamburi circolari Multidisc per un successivo inserimento nel quotidiano. Decisamente “sfiziosa” la seconda novità in casa Ferag; si tratta di una stazione per l’incollaggio online sulla prima pagina del giornale di memostick adesivi, gli stessi che in tutti gli uffici vengono comunemente utilizzati come promemoria. Uno strumento pubblicitario dalle grandi potenzialità, soprattutto per campagne pubblicitarie che pre-
vedono buoni-sconto, offerte speciali o promozioni limitate nel tempo: in questo caso il memo staccabile è certamente vincente rispetto all’inserzione classica, che il lettore deve premurarsi di ritagliare se non vuole conservare tutta la copia o la pagina del giornale dopo averlo letto. Il Kurier di Vienna ha già iniziato ad utilizzare, con risultati promettenti, questo nuovo strumento, così come il Tages Anzeiger di Zurigo. In Italia il Corriere della Sera ha già ordinato le stazioni inseritrici per i suoi nuovi stabilimenti di stampa.
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Michael Heipel, neo direttore di Ifra Expo, e Reiner Mittelbach, CEO di Ifra
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Al settimanale @lfa il riconoscimento Color Quality Award di Ifra: la storia di un successo
Qualità colore
Non solo quotidiani: il prestigioso riconoscimento Ifra Color Quality Award è stato assegnato quest’anno anche ad un settimanale italiano. @lfa, la testata del Sole 24 Ore dedicata alle tecnologie e distribuita al giovedì con il quotidiano economico finanziario, ha ricevuto l’ambito riconoscimento che corona l’impegno dello staff che segue la produzione del periodico nella riproduzione del colore di qualità sulla tradizionale carta salmone. TecnoMedia ha incontrato il direttore tecnico Alberto Borgarelli per svelare le ragioni (e qualche segreto) del successo ottenuto. Non solo quotidiani: anche un periodico italiano, @lfa del gruppo del Sole 24 Ore, ha ricevuto l’ambito riconoscimento internazionale Color Quality Award che Ifra, in collaborazione con le associazioni degli editori degli Stati Uniti d’America e dell’area del Pacifico, ha istituito alcuni anni fa. @lfa va quindi a fare buona compagnia all’Eco di Bergamo ed al Dolomiten, le altre due testate del nostro Paese insignite del riconoscimento per la stampa a colori di qualità su carta da quotidiano (vedi TecnoMedia n.42). Per la testata milanese si tratta di un traguardo importante, che corona scelte tecnologiche alle quali si è cominciato a pensare, come ricorda il direttore tecnico del Sole 24 Ore, Alberto Borgarelli, nell’anno 2001, dopo l’edizione di Ifra Italia ospitata a Napoli. “E’ stato in quell’occasione” racconta Borgarelli “che Agfa ha presentato i primi risultati ottenuti con l’impiego della nuova tecnologia di preparazione del retino delle immagini Sublima”. Da allora è nata l’idea di sperimentare l’applicabilità della soluzione presentata da Agfa alla stampa della testata su carta color salmone. Una sperimentazione lunga che ha visto la stretta collaborazione fra la direzione tecnica del quotidiano economico finanziario, i responsabili di G.M.D.E., che ha seguito l’installazione di Sublima, e i manager della casa madre Agfa che hanno sostenuto lo sviluppo delle specifiche tecniche relative alla configurazione del Rip richiesta per @lfa. Non è stato facile (“né breve” aggiunge Borgarelli) ma alla fine i risultati visibili sono arrivati, e con loro, pochi mesi fa, anche l’ambito riconoscimento internazionale per la qualità del colore.
Stampa in alta definizione I Rip per quotidiani utilizzano due principi di base per la retinatura delle immagini: la modulazione di ampiezza, o lineatura costante, e la modulazione di frequenza, o lineatura variabile. In entrambi i casi sono noti i pregi e gli inconvenienti. Questi sono, nel caso della modulazione d’ampiezza con lineatura molto alta, la tendenza delle immagini stampate in rotativa a “bruciare” le alte luci e a impastare le ombre più pronunciate a causa dell’impiego di puntini troppo piccoli o troppo grossi. La modulazione di frequenza, o retino stocastico, tende per contro a utilizzare punti talvolta difficili, quando non impossibili, da riprodurre sulla carta per quotidiani, con conseguente deterioramento globale dell’immagine. Analizzando questi inconvenienti Agfa ha proposto al mercato un nuovo Rip, il Sublima appunto, che utilizza una tecnologia “ibrida” applicata alla lineatura costante, ovvero impiega nei valori centrali dell’immagine la riproduzione del puntino in percentuali costanti (modulazione di ampiezza) intervenendo con la modulazione di frequenza agli estremi della scala tonale, ovvero “ingannando” l’occhio con la sottrazione o l’addizione casuale dei punti di stampa. In questo modo la dimensione del puntino nelle alte e basse luci resta comunque di dimensioni compatibili con la sua riproducibilità sulla carta per quotidiano, ma viene variata la frequenza degli stessi. “In teoria è tutto perfetto” – spiega Borgarelli – “in pratica ci sono voluti due anni per la messa a punto del nuovo Rip”.
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Al settimanale @lfa il riconoscimento Color Quality Award di Ifra: la storia di un successo
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Alberto Borgarelli, direttore tecnico de Il Sole 24 Ore
“Qui”- spiega Borgarelli-“si poteva lavorare, e qui ci siamo impegnati a fondo”.
La qualità degli stampati Per capire le ragioni di una sperimentazione così lunga, che pure ha dato ottimi risultati, occorre, sempre nelle parole di Borgarelli, fare un passo indietro e tornare ad alcuni concetti fondamentali relativi alla qualità di stampa percepita dal lettore. “Questa dipende fondamentalmente da tre fattori. Il soggetto che devo riprodurre, il supporto che uso e la macchina da stampa”. Per quanto riguarda i supporti nei quotidiani, quelli sono (molto poveri) e quelli sono destinati a restare perché la carta è una delle voci fondamentali dei costi nei bilanci editoriali. Il soggetto da riprodurre è un fatto editoriale; la macchina da stampa una volta a regime difficilmente può essere modificata, e comunque non è modificabile giorno per giorno. Per cui non resta che “concentrarsi sulla pre stampa”, ovvero laddove vengono preparati i soggetti per la riproduzione su carta.
Per la sperimentazione del nuovo Rip è stato effettuato un accurato percorso di misurazioni a ritroso, partendo dai risultati ottenuti sulle macchine da stampa dello Stabilimento di Milano, una GOSS HT70. Lo standard Sublima presentato a Ifra Italia di Napoli prevedeva l’impiego di una definizione a settanta linee per centimetro, quasi il doppio di quella solitamente impiegata nell’industria dei quotidiani. “Per la nostra pratica quotidiana”-spiega Borgarelli-“ settanta linee sono state ritenute eccessive in funzione del supporto cartaceo utilizzato”. Era inutile, in altri termini, spingersi così avanti, e dopo nuovi test e misurazioni si è deciso di puntare ad una rasterizzazione a cinquantotto linee, ovvero un fattore di miglioramento qualitativo sulle immagini pari a 1,5. A questo punto è intervenuta la casa fornitrice di Sublima, Agfa, che in team con G.M.D.E. ha avviato lo sviluppo del Sublima a cinquantotto linee. “Contemporaneamente” – aggiunge Borgarelli –“è partito un programma interno di coinvolgimento di tutto il personale sul nuovo workflow produttivo. Nei test del quotidiano, infatti, è apparsa evidente la stessa caratteristica rilevata da un altro utilizzatore del Sublima in Italia, il quotidiano Dolomiten (vedi TecnoMedia n. 38, luglio 2003). Il Rip in alta definizione, infatti, migliora visibilmente quanto è stato preparato in modo corretto, ma peggiora, altrettanto visibilmente, il risultato d’immagini preparate secondo standard qualitativi non adeguati, a volte necessariamente accettati per privilegiare l’elemento tempo che è fondamentale nella realizzazione dei quotidiani. Con la nuova soluzione, nell’esperienza dello staff tecnico del Sole, “si migliora il buono, si peggiora il cattivo”. E migliorare, nel caso specifico, ha voluto dire avere immagini con una maggiore profondità nei piani ed una migliore definizione nei dettagli; un impatto certamente più gradevole per il lettore e di maggiore soddisfazione per l’investitore pubblicitario. Né va dimenticato, in questo caso, che @lfa ospita pubblicità di aziende high-tech che puntano molto sulla
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“Si migliora il buono, si peggiora il cattivo”
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Gutenberg, genio o impostore? Si è svolto a Genova, il 30 ottobre scorso, il “Processo a Gutenberg”, promosso dall’ARMUS - Archivio Museo della Stampa di Genova, con il contributo della Regione Liguria, nel corso del quale il professor Bruno Fabbiani, docente di Analisi controlli dei processi editoriali del Politecnico di Torino, ha cercato di confutare la consolidata teoria storica secondo la quale Gutenberg fu l’inventore dei caratteri mobili. Nell’aula gremita da oltre centoventi persone e alla presenza del Sindaco di Genova, Giuseppe Pericu,alla fatidica domanda “Fu Gutenberg l’inventore della stampa con caratteri mobili?”, posta all’inizio del Processo, non è stata data risposta. O almeno, non ancora. Nessun verdetto conclusivo: la prestigiosa giuria di esperti (tra cui lo scienziato umanista Loris Jacopo Bononi, l’architetto Giovanni Spalla, la storica della scienza Anna Maria D’Ursi, il giornalista Gaetano Rizzuto, gli editori Carla Costa Clivio e Giuseppe Laterza, il bioingegnere Vincenzo Tagliasco e la rappresentante del Console Generale di Germania in Italia Claudia Goldhagen, ha salomonicamente esortato l’accusatore a proseguire nella ricerca di nuove prove. Ecco la sentenza: “Nell’Anno del Signore 2004 si sentenzia che Henne Johann Gensfleisch von Mentze von Gutenberg, complice Fust, potrà restare, per ora, sul suo piedistallo.” Per sapere se Gutenberg sia stato un abile precursore dei moderni falsari o un geniale inventore bisognerà, dunque, aspettare ancora qualche tempo. La storia - anzi, la tradizione - ha da sempre affermato che Gutenberg stampò la sua Bibbia B42 intorno al 1455 a Magonza, con caratteri mobili. Questa affermazione, alla luce degli accertamenti oggi possibili grazie a nuove conoscenze e tecnologie, sembra poter essere messa in discussione. L’istruttoria condotta da Fabbiani non ha però pienamente convinto la giuria, grazie anche alla vigorosa arringa difensiva dei due esperti James Clough e Giorgio Montecchi. Pareggio e palla al centro, dunque, anche se le prove frutto della scrupolosa ricerca del professore torinese hanno messo in luce altri valori e altre conoscenze relative a Gutenberg. Infatti, anche ammettendo che Gutenberg non sia stato l’inventore dei caratteri mobili, fu il primo imitatore di manoscritti, cioè uno straordinario divulgatore di documenti, per la realizzazione dei quali deve avere utilizzato rivoluzionari sistemi di stampa. Tra gli altri elementi emersi durante il dibattimento anche la certezza che se Gutenberg avesse inventato la tecnologia metallografica, questa necessitò per la sua funzionalità di ben 14 tecniche da applicare in ogni fase del procedimento, dall’inchiostrazione delle matrici di metallo, dalla scelta chimica di un certo tipo di inchiostro all’impressione vera e propria con un torchio rispondente a particolarissime e nuove caratteristiche. Insomma, caratteri mobili o no, fu con Gutenberg che la civiltà del XV secolo iniziò a scrivere la nostra storia.
“qualità” del prodotto offerto e della comunicazione che lo veicola. La qualità ottenuta con il Rip impostato a cinquantotto linee è oltremodo visibile anche nei marchi aziendali. Da @lfa al Sole 24 Ore L’introduzione di Sublima nel workflow di @lfa è durata circa ventiquattro mesi, in parte necessari allo sviluppo delle specifiche richieste dal periodico, in parte legata all’introduzione dei nuovi concetti presso gli addetti alla produzione. I risultati visibili, come si diceva, sono arrivati puntualmente, ed il riconoscimento di Ifra non ha, di fatto, che sancito un miglioramento già percepito da lettori e inserzionisti pubblicitari. Con gli stessi principi di sperimentazione e gradualità Sublima ha cominciato a fare la propria parte anche nella produzione del Sole 24, le cui copie stampate a Milano vengono già rasterizzate, dallo scorso mese di agosto, a cinquattotto linee. Anche in questo caso, spiega Borgarelli, “le settanta linee originalmente proposte dal rip erano perfettamente compatibili, e riproducibili, nelle nostre macchine da stampa. Ma per
quanto ci riguarda, erano anche inutilmente critiche”, ovvero introducevano eccessivi problemi senza un evidente guadagno qualitativo rispetto alle cinquantotto linee in un flusso di lavoro dove, vale la pena ricordarlo, i soggetti sono fra loro estremamente variabili, ed in alcuni casi molto delicati da riprodurre su carta colore salmone. Parallelamente all’introduzione del nuovo rip il Sole 24 Ore ha introdotto una novità assoluta per il processo industriale nel nostro Paese, il controllo on line della qualità di riproduzione della lastra. Il sistema, fornito da G.M.D.E. e basato su una linea automatica di piegatura e punzonatura ottica della 2B, utilizza un software in collegamento con una telecamera che legge dei minitarget incisi sulla lastra. Elaborando i dati di lettura in tempo reale fornisce agli operatori dati sulla qualità della lastra per la stampa in alta qualità, verificando se i parametri di riproduzione sono all’interno dell’intervallo di scostamento massimo previsto dall’editore. Questo sistema fa parte, naturalmente, di quel processo globale di adeguamento a standard qualitativi superiori che, pochi mesi fa, ha portato al riconoscimento internazionale di Ifra.
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Integrazioni tecnologiche per centri stampa multiprodotto: le strategie e le scelte di Athesiadruck srl Dalla rotativa all’inserimento, dall’allestimento alla sala spedizioni, lo stabilimento di produzione del Dolomiten ha sviluppato nel corso degli anni una precisa strategia di espansione e sviluppo in direzione di un centro stampa multiprodotto. Una rotativa con una configurazione sperimentata con successo in anteprima mondiale proprio a Bolzano, linee di finissaggio integrate al flusso di produzione ed un impianto di inserimento all’avanguardia consentono all’editore del quotidiano altoatesino in lingua tedesca di offrire anche a terzi servizi a valore aggiunto dove la qualità gioca un ruolo di primo piano. Un’esperienza che pone in primo piano le sfide, e gli interrogativi, legati agli investimenti per la trasformazione degli stabilimenti per quotidiani in centri di stampa – e servizi – multiprodotto. Il centro stampa del quotidiano in lingua tedesca Dolomiten ha sviluppato negli anni una strategia di crescita ed ampliamento in direzione dello sviluppo di uno stabilimento in grado di lavorare a ciclo continuo quotidiani, testate periodiche e prodotti più spiccatamente commerciali, offrendo un flusso di lavoro completamente integrato fra la rotativa, le soluzioni per l’allestimento, l’impianto d’inserimento e la fase finale di trasporto alla ribalta. Il risultato è un centro stampa multiprodotto dove alcune soluzioni tecnologiche sono state testate in anteprima mondiale ed altre, più tradizionali, hanno trovato applicazioni originali lungo un workflow dove le copie del quotidiano si alternano con altre produzioni che richiedono cicli di lavoro e tecnologie fra loro molto diverse. TecnoMedia ne ha parlato con il direttore dello stabilimento Christian Unterhofer e con il collega Eugen Untertrifaller responsabile del reparto diffusione stampa.
Rotativa: una configurazione in anteprima mondiale Il centro stampa Athesiadruck, editore del Dolomiten ospita quattro macchine a foglio, tutte della Man Roland, una a otto colori, una a cinque colori con una torre per la lacca, una quattro colori ed una a due colori oltre ad una Man Roland Roto Offset Octoman che provvedono alla realizzazione dei prodotti commerciali. Al quotidiano, ed agli altri prodotti
periodici, è invece dedicata la Uniman 4/2 S, 30.000 copie all’ora di un prodotto a 64 pagine berliner delle quali 24 in quadricromia. L’unità della Man Roland risale al 1989, e nel 1996 è stata modificata con l’introduzione di una torre a 8 colori e di un forno a gas per l’essiccazione dell’inchiostro. Per l’industria dei quotidiani questa configurazione ha rappresentato un esordio in anteprima mondiale. “Abbiamo lavorato parecchio in stretta collaborazione con Man Roland” – spiega a TecnoMedia Christian Unterhofer –“ma quando l’impianto è andato a regime i risultati, in termini di qualità della stampa a colori, sono arrivati, con grande soddisfazione nostra e dei clienti”. Dal forno possono passare, al momento, 16 pagine full color, opportunità questa d’estremo interesse soprattutto per un quotidiano come il Dolomiten che, all’uso tedesco, distribuisce i contenuti su quattro sezioni tematiche, ciascuna delle quali può usufruire, per la prima e ultima pagina, le più interessanti dal punto di vista pubblicitario, dell’altissima qualità del colore resa possibile dal forno a gas per l’essiccazione offerto dalla Man Roland. Dalla Uniman possono poi uscire altre 8 pagine in full color, 24 con battuta di colore e 16 in bianco e nero. La configurazione della rotativa, che ha esordito proprio a Bolzano in anteprima mondiale, è stata scelta dall’editore a supporto di una precisa strategia, lo sviluppo di un centro stampa in grado di offrire i servizi sia agli editori di giornali che a quanti avessero la
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Integrazioni tecnologiche per centri stampa multiprodotto: le strategie e le scelte di Athesiadruck
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Da sinistra:Eugen Untertrifaller responsabile del reparto diffusione stampa, Christian Unterhofer direttore dello stabilimento
necessità di produrre periodici di qualità o prodotti commerciali su carte compatibili con quelle utilizzabili sulla Uniman. In questo caso, la velocità offerta ai clienti arriva a 60.000 copie/ora in formato A4, con una qualità prossima a quella della rotooffset e delle macchine a foglio.
Inserimento, finissaggio e spedizione: soluzioni flessibili e multiprodotto
La Uniman 4/2 S con forno a gas per la stampa del quotidiano a colori in alta qualità
Dalle linee della Man Roland a bobina e a foglio escono prodotti fra loro molto disomogenei, dalle 55.000 del Dolomiten (che arrivano a punte di 80.000 al venerdì, quando il giornale esce abbinato con Dolomiten Magazin, tutto a colori con una foliazione media fra le 78 e le 84 pagine in A4 ) a diversi altri periodici editi da Athesiadruck o da terzi fino al Fahrplan, l’orario ferroviario per gli spostamenti nell’area da Verona a Innsbruck, un allegato al quotidiano che va letteralmente a ruba fra tutti i lettori. Ogni prodotto ha caratteristiche diverse e ha necessità di una diversa lavorazione nel reparto di allestimento, e per questo è stata sviluppata una particolare integrazione fra gli impianti offerti dalla Müller Martini, azienda leader mondiale nell’area commerciale che più di recente si affacciata con successo anche all’industria dei giornali. Il principio di base seguito, spiega a TecnoMedia Eugen Untertrifaller, è stato quello della massima flessibilità delle linee, rendendo possibile ovunque la lavorazione di qualsiasi prodotto. Il quotidiano, la testata periodica ed il prodotto commerciale possono essere avviati in automatico o manualmente verso ogni punto del flusso di lavoro. Facile a dirsi, un po’ meno a realizzarsi in pratica, tant’è che è stato necessario un lavoro d’integrazione che ha visto lavorare in stretta collaborazione i tecnici dello stabilimento ed i responsabili di Müller Martini che hanno fornito le diverse linee. In uscita dalla rotativa a bobina le copie possono essere avviate sulla linea di rifilo trilaterale oppure riprese in catena di trasporto ed avviate all’impianto di inserimento per la
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I buffer PrintRoll per lo stoccaggio dei materiali lavorati nello stabilimento di Athesiadruck srt
lavorazione on line o per lo stoccaggio sui PrintRoll. Inutile dire che le copie dei supplementi, distribuiti con il Dolomiten, sono prima rifilati con il taglio trilaterale e poi trasferiti on line allo stoccaggio dell’impianto di inserimento, dove possono confluire, per la lavorazione finale, anche tutte le altre copie prodotte dalle diverse unità Man Roland a foglio, oppure dalla linea cucitrice o da centri stampa esterni che inviano i prodotti per il solo allestimento. Il cuore del centro di finissaggio è l’impianto di inserimento Newsliner di Müller Martini che sfrutta la tecnologia del disaccoppiamento, ovvero la possibilità di lavorare con velocità diverse rispetto alla rotativa quando non in tempi diversi rispetto al ciclo di stampa sia del quotidiano che degli altri periodici. La soluzione installata ha una velocità di 35.000 copie/ora con resa media al pacco confezionato di 24.000 copie/ora. La possibilità di intersecare il ciclo di lavorazione con le diverse unità di stampa, grazie all’impiego capillare di catene di trasporto dotate di pinze compatibili con i diversi stampati, rende estremamente vantaggioso, dal punto di vista economico, la lavorazione multiprodotto. Basti pensare ad uno dei supplementi di maggiore successo presso i lettori, l’orario ferroviario, lavorato in linea con taglio trilaterale e cucitura e quindi stoccato nei buffer del Newsliner i giorni immediatamente precedenti la stampa del numero del Dolomiten all’interno del quale sarà inserito per la distribuzione finale ai lettori. Né bisogna dimenticare un dettaglio che rende questa complessa integrazione fra rotative, linee di rifilo, cucitrici, inseritrici e stacker particolarmente interessante per l’editore. Il Dolomiten, infatti, viene diffuso al 75% in abbonamento postale, la possibilità di “assemblare” il prodotto finito grazie sull’inseritrice disaccoppiata direttamente all’interno centro stampa è di fondamentale importanza.
Il controllo delle rese Dopo Il Sole 24 Ore e l’Avvenire è il Dolomiten a vantare in Italia il più vasto pubblico d’abbonati al quotidiano: 38.000 per l’edizione media e 14.000 in più per il numero del venerdì abbinato al magazine. Per le rimanenti copie distribuite in edicola, circa il 25% della diffusione nel giorno medio, è stato sviluppato un sistema per la gestione ed il controllo delle rese che fornisce dati all’editore in tempo quasi reale.
La distribuzione ai punti vendita avviene senza passare per alcun distribute esterno: il rapporto fra l’ufficio diffusione e le edicole dislocate sul territorio è diretto, così come è diretto il controllo ai fini amministrativi. Sulle due linee di spedizione dello stabilimento, ciascuna con una capacità di lavorazione di 400 giornali al minuto, Müller Martini ha installato una coppia di teste ink jet che imprimono, oltre al nome ed all’indirizzo degli abbonati, anche i codici dei rivenditori locali sulle copie destinate alle edicole. Quando l’invenduto rientra in stabilimento, avviene un controllo manuale sulle quantità e, subito dopo, i codici delle copie rese vengono scansionati in automatico ed inseriti nel sistema gestionale del Dolomiten. Grazie a questo procedimento giorno dopo giorno è possibile monitorare la diffusione capillare del giornale sul territorio edicola per edicola, ottimizzando la distribuzione in funzione della resa media per ciascun riven-
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L’inseritrice NewsLiner di Müller Martini per l’assemblaggio finale dei prodotti editoriali
ditore. Il risultato? Riduzione ai minimi termini dell’invenduto. I codici a barre dei rivenditori, inseriti nel sistema del Dolomiten, sono stati collegati anche al settore amministrativo, che dispone a sua volta di dati aggiornati in tempo reale e verificati dal doppio controllo qualitativo e quantitativo effettuato all’interno dello stabilimento.
Allestimento e spedizione nell’era degli stabilimenti multiprodotto Gli investimenti realizzati dal Dolomiten nel reparto allestimento e spedizione sono proceduti in parallelo con quanto introdotto nell’area di prestampa dove è stato sviluppato un flusso di lavoro in alta defi-
nizione su Rip Sublima di Agfa per la produzione degli stampati lavorati all’interno dello stabilimento a 2400 dpi. Rimandiamo quanti volessero approfondire quest’argomento all’articolo pubblicato sul numero 38 di TecnoMedia nel luglio del 2003 (disponibile anche nell’archivio on line all’indirizzo www.ediland.it). In questa sede ci sembra importante sottolineare come l’impianto sviluppato dal Dolomiten nell’area di stampa, finissaggio e spedizione suggerisca possibili sviluppi di queste tecnologie nell’era degli “stabilimenti multiprodotto”, ovvero negli investimenti mirati a sviluppare i centri stampa per la produzione a ciclo continuo, quotidiani di notte e prodotti editoriali e commerciali di giorno. Indipendentemente dai fornitori coinvolti in questo caso specifico, restano le scelte di fondo verso un layout tecnologico che tenga conto delle profonde differenze fra il “prodotto giornale” e il periodico di qualità rilegato a punto metallico ( per esmpio un prodotto come l’orario ferroviaro). L’evoluzione in direzione degli stabilimenti multiprodotto apre innanzitutto la porta dell’industria dei quotidiani a componenti specializzate finora utilizzate prevalentemente in ambito commerciale come le legatrici a punto metallico e le linee per il rifilo trilaterale, o i forni di essiccazione per quanto riguarda le rotative. Ma non solo: la necessità di lavorare prodotti editoriali diversi in tempi diversi potrebbe rilanciare, di qui a poco, l’impiego degli impianti di inserimento quali strumenti flessibili per l’assemblaggio finale di quotidiani con un gran numero di inserti o di periodici tematici ove confluiscono sezioni stampate in momenti diversi della settimana. L’evoluzione dell’industria editoriale italiana nei prossimi mesi indicherà se questa ipotesi di lavoro entrerà a far parte dei flussi di lavoro quotidiani degli stabilimenti “multiprodotto”.
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Il portale internet per i materiali pubblicitari della SPE La rete Internet e le piattaforme standard per lo scambio di pubblicità in formato digitale stanno consolidandosi presso tutte le più importanti concessionarie che lavorano nell’industria dei quotidiani. La SPE – Società Pubblicità Editoriale – della Poligrafici Editoriale (QN, Il Giorno, Il Resto del Carlino, La Nazione) ha di recente avviato un nuovo portale per l’acquisizione on line dei materiali pubblicitari in formato digitale. Il responsabile del servizio sistemi informatici della concessionaria, Pierangelo Saraceno, ha raccontato a TecnoMedia i dettagli e i vantaggi di questa nuova opportunità offerta agli inserzionisti.
Il nuovo portale Internet per i materiali pubblicitari di SPE è andato in produzione a maggio di quest’anno, ma la migrazione verso la gestione degli annunci pubblicitari in formato digitale è cominciata parecchi anni fa. “È nel 1999” - racconta il responsabile del servizio sistemi informatici della concessionaria, Pierangelo Saraceno - “che si cominciano a sostituire le pellicole con una soluzione digitale”. Allora si utilizzavano ben due diversi software, uno per la trasmissione ed uno per la gestione dei file. Il sistema, per l’epoca, funzionava bene, ma aveva un grosso limite, quello di non consentire la necessaria flessibilità nella gestione dei punti d’accesso. In altre parole, le procedure richieste per avviare un nuovo punto sul territorio da dove accedere alla rete di trasmissione erano tali da scoraggiare l’attivazione di nuovi punti operativi. Questa difficoltà, unita ad altre considerazioni di carattere più tecnico, delle quali si parlerà più avanti, ha spinto la concessionaria verso lo sviluppo di nuove soluzioni basate su applicativi il più possibili standard, ed ai primi di maggio di quest’anno è stato varato il nuovo portale Internet per la gestione dei materiali pubblicitari.
Soluzioni “aperte” e soluzioni “chiuse” La SPE, la concessionaria della Poligrafici Editoriale, gestisce con la propria rete di filiali la pubblicità nazionale e locale di numerosi prodotti editoriali, fra i quali le quattro testate quotidiane del Gruppo, QN, Il Giorno, Il Resto del Carlino e La Nazione. Una quarantina di agenzie locali per la raccolta delle inserzio-
ni collegate con una rete centri servizi che provvedono materialmente alla produzione degli annunci da pubblicare. Sono queste strutture che ricevono le bozze dei materiali e li elaborano nella loro forma definitiva, provvedendo successivamente al inviarli alla sede centrale della SPE. Nel 1999, quando si cominciarono a sostituire le tradizionali pellicole con i files digitali, i centri servizi dovevano provvedere ad installare i due software necessari per la gestione del traffico dalle filiali locali e verso le sedi di raccolta centralizzata degli annunci da pubblicare. I trasferimenti di files avvenivano su rete ISDN in formato EPS, caratterizzato da una notevole “pesantezza” in termini di occupazione di memoria. I centri di raccolta, all’epoca, erano tre, dislocati a Milano, Bologna e Firenze, e lavoravano in modo indipendente. “Il sistema per l’epoca funzionava bene”spiega Saraceno –“ma quello che non convinceva del tutto era il principio sul quale si basava.” Vale a dire la scarsa flessibilità nella gestione dei punti d’accesso. Non era semplice, né economico, aprire la rete dei centri servizi a nuovi ingressi, e meno che mai era possibile immaginare di avere dei service che lavorassero saltuariamente per la SPE, solo quando avevano clienti che desideravano pubblicare inserzioni sulle testate servite dalla concessionaria. In questo caso, l’unica soluzione offerta a questi centri era di appoggiarsi al più vicino punto d’accesso per la trasmissione dei materiali: un’ingessatura del sistema che portava a disservizi e a una crescita di costi assolutamente ingiustificati. La progressiva obsolescenza dei software utilizza-
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Pierangelo Saraceno, responsabile servizio sistemi informatici della SPE
le Internet della SPE si inviano files in formato Adobe PDF, molto più piccoli rispetto agli EPS richiesti dal sistema precedente ed in grado, laddove non si possa fare altrimenti, di viaggiare anche su comuni linee commutate. Non solo sono cadute, di colpo, le barriere verso i nuovi centri servizi locali che vogliono inviare pubblicità, ma gli inserzionisti che non volessero passare attraverso una agenzia di pubblicità o una fotolito possono registrarsi ed inviare direttamente la propria pagina senza ricorrere ad intermediari di ti all’epoca, la diffusione della rete Internet e l’avvento sul mercato di piattaforme basate su software standard hanno favorito e reso di fatto possibile, dopo soli cinque anni, lo sviluppo di una soluzione “aperta” in grado di risolvere tutte le difficoltà.
Il portale Internet La gestione dei materiali on line è stata affidata ad Asura, la piattaforma specializzata della società One Vision che, grazie all’impegno costante di LinkService, software house italiana che ne ha la rappresentanza in esclusiva, sta molto discretamente affermandosi nel nostro Paese come una delle soluzioni di riferimento per la gestione della pubblicità attraverso la rete Internet. LinkService ha configurato l’installazione con le specifiche tecniche richieste dalla concessionaria. Qualsiasi centro servizi esterni può accedere alla rete di trasmissione digitale della pubblicità, naturalmente dopo aver effettuate via internet le procedure di registrazione al sito e dopo aver ottenuto una password unica in funzione del proprio profilo-utente. Al porta-
sorta. I vantaggi per la raccolta di pubblicità locale sono evidenti, ma non sono da meno quelli relativi alle inserzioni su scala nazionale, con le quali si è avviato il servizio. Con l’organizzazione precedente all’installazione del portale, l’agenzia nazionale inviava un CD al centro servizi collegato in rete che, a sua volta, doveva provvedere alla trasformazione del file in EPS ed alla successiva spedizione su rete dedicata ISDN. Oggi l’agenzia si registra autonomamente ed invia il file in formato PDF al portale internet della SPE. Una volta arrivato, il sistema One Vision lo prende in carico e fa scattare tutti i controlli per la certificazione di qualità. Dopo averlo identificato con un numero di codice univoco, provvede a controllare che la “distillazione” del PDF ricada nelle specifiche richieste dall’editore per la stampa del quotidiano. I controlli effettuati all’interno del portale comprendono, fra l’altro, le misure dell’inserzione (che devono coincidere con quanto prenotato dal cliente), la risoluzione, la verifica sui font utilizzati, se siano inclusi o meno
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Il portale internet per i materiali pubblicitari della SPE
L’Istituto Rizzoli, che dal 1954 svolge a Milano opera di formazione nei settori della grafica, della comunicazione e della multimedialità, ha presentato la nuova offerta formativa 2004-2005, che prevede numerose novità suddivise in quattro settori disciplinari: Grafica, Multimedia, Comunicazione e Management. I corsi sono rivolti a tutti coloro che vogliono acquisire nuove competenze o migliorare la propria posizione in ambito professionale. Il settore “Grafica” prevede ad esempio corsi di tecniche di grafica editoriale e pubblicitaria, progettazione e realizzazione di prodotti con Autocad, formazione della figura del grafico illustratore o di quella dell’addetto alla fotografia editoriale. Il settore “Multimedia” propone corsi di tecniche di web writing, di web designer e web master, oltre a numerose altre opportunità. Il settore “Comunicazione” si propone di formare professionisti in grado di gestire l’ufficio stampa, l’organizzazione di eventi e la mediazione dell’informazione, oltre a fornire competenze sulle tecniche di comunicazione strategica, di scrittura creativa e di scrittura del fumetto. Il settore “Management” offre corsi per brand comunication mamager, facility manager, instructural design manager e per il management dei centri sportivi. Uno dei principali fattori di successo delle iniziative didattiche dell’Istituto Rizzoli è da ricercare sicuramente nella capacità di intervenire nel contesto sociale ed economico del territorio in termini di azioni rivolte a favorire l’occupabilità, a formare imprenditorialità e ad assecondare il progresso tecnologico nel settore specifico delle arti grafiche e della comunicazione. Luigi Stefano Campanella, Presidente dell’Istituto, a questo proposito commenta:” Siamo molto soddisfatti di poter stimolare lo spirito di imprenditorialità e di iniziativa personale di coloro che desiderano acquisire nuove competenze. Abbiamo realizzato prodotti formativi che permettono di essere aggiornati e al passo con i continui cambiamenti del settore. La mission dell’Istituto Rizzoli vuole essere quella di progettare ed offrire servizi formativi qualificati e per questo ci siamo impegnati a fondo per consentire la realizzazione professionale della persona a partire da un processo di cambiamento individuale e interpersonale che realizzi l’incontro tra i bisogni della persona ed esigenze del contesto socio-economico”. L’Istituto Rizzoli, struttura all’avanguardia nella definizione di modelli per la formazione, è certificato secondo la norma UNI EN ISO 9001:2000, a ulteriore garanzia dell’efficienza e dell’efficacia dei processi attuati, e rientra tra gli Enti di Formazione accreditati presso la Regione Lombardia. Per ulteriori informazioni è possibile contattare direttamente l’Istituto, che ha sede in Milano, via Botticelli, 19 tel. 02-70600647, info@rizzoli.it, www.rizzoli.it.
nel PDF, e l’utilizzo del colore o del bianco e nero. Il sistema consente il controllo visivo della pubblicità da parte di un addetto per verificare che l’inserzione non abbia contenuti che ne possano impedire la pubblicazione. Una volta ricevuto il via libera finale, il sistema One Vision provvede a rilasciare la certificazione del PDF generando contemporaneamente un file EPS che viene avviato al sistema editoriale Unisys utilizzato dalle testate del gruppo. È possibile, almeno in linea di principio, immaginare che in futuro la generazione del file EPS da impaginare su piattaforma Unisys possa avvenire in sede remota presso l’editore, laddove si completa il quotidiano all’interno del sistema editoriale. Questo diverso flusso di lavoro porterebbe vantaggi significativi sostituendo la trasmissione dei files EPS con i PDF, molto più leggeri in termini di occupazione di memoria.
Nuovi servizi a valore aggiunto per i clienti I vantaggi introdotti dal portale Internet non si fermano alla flessibilità garantita alla rete pubblicitaria. Grazie all’impiego di una piattaforma standard è stato possibile sostituire i tre database utilizzati precedentemente a Milano, Bologna e Firenze con un unico centro di raccolta dal quale provvedere alla distribuzione dei materiali pubblicitari alle testate di competenza. La centralizzazione del servizio ha reso possibile lo sviluppo di una banca dati unica. Il nuovo sistema fornisce alla concessionaria notizie in tempo reale su tutto il traffico dei materiali arrivati e pubblicati, fornendo riscontri immediati su che cosa è stato stampato e dove. Il software di One Vision provvede ad archiviare in un unico data base i materiali editati in formato PDF che restano a disposizione per eventuali uscite in periodi successivi. Il centro servizi ed il cliente, da parte sua, ogni
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L’offerta formativa 2004/2005 dell’Istituto Rizzoli
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volta che invia dei materiali ha riscontri immediati con conferma digitale della avvenuta consegna e della riuscita certificazione. Anche il sistema di fatturazione ha avuto benefici dallo sviluppo del portale Internet. La centralizzazione dei materiali ha permesso la generazione in tempo reale dell’incrocio fra i dati del lavorato dai centri esterni e del pubblicato dai giornali, permettendo la verifica puntuale di quanto fatturato dai service . Volendo, è possibile fare generare dal sistema una sorta di “fattura ipotetica” da utilizzare come confronto quando arriva la‘“fattura reale” dal fornitore esterno, evitando discussioni, contestazioni e recipro-
che perdite di tempo. “Contestazioni sulla qualità del sistema?”-chiediamo al nostro interlocutore-“Nessuna” è la risposta lapidaria di Saraceno. Sul portale internet della SPE viaggiano una media di 500 materiali al giorno con punte di 800/1000 nel fine settimana, quando le testate aumentano la foliazione. Nonostante questi numeri, la configurazione hardware del portale è stata contenuta all’interno di una fascia media che prevede due server centrali – uno con funzioni di backup – e due macchine dove gira Asura. I sistemi operativi sono stati forniti da Microsoft.
Tariffe vantaggiose per i soci ASIG negli alberghi MONRIF Grazie alla convenzione con la MONRIF, i soci dell’ASIG possono usufruire dei servizi offerti dalla prestigiosa catena alberghiera a prezzi convenzionati estremamente vantaggiosi:
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I prezzi sono comprensivi di IVA (10%) e piccola colazione a buffet. Per prenotare telefonare al numero verde 800.834033
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Grafitalia e Converflex: novità in arrivo per le fiere italiane dell’industria grafica Sono in arrivo importanti novità per le fiere italiane del settore grafico. Il 2 novembre scorso il Consiglio di Amministrazione di Centrexpo ha deciso di non utilizzare più lo storico marchio Gec puntando esclusivamente sui marchi Grafitalia e Converflex, riposizionando contemporaneamente la prossima edizione della rassegna tecnologica italiana più prestigiosa per le arti grafiche dal 9 al 13 maggio del 2006 e, successivamente, nel maggio del 2009. La decisione, come spiega a TecnoMedia l’amministratore delegato di Centrexpo Guido Corbella, è stata presa nell’ambito di un progetto generale di riorganizzazione delle fiere italiane di settore che tiene conto sia delle oggettive difficoltà del mercato che delle precise richieste degli operatori Riorganizzare il panorama fieristico italiano dell’industria delle arti grafiche, rallentare la cadenza degli eventi generalisti e puntare su una coppia unica di marchi di successo, Grafitalia e Conveflex: queste in sintesi le decisioni assunte ai primi di novembre dal Consiglio di Amministrazione di Centrexpo, la più importante azienda italiana nell’ambito dell’organizzazione di fiere per il settore grafico e il converting. Sulla nuova strategia di servizio ad aziende fornitrici ed utenti, TecnoMedia ha intervistato Guido Corbella, Amministratore Delegato di Centrexpo. TM - Come sono maturate queste decisioni? GC - Vorrei innanzi tutto sgombrare il campo da un equivoco: la decisione di cambiare le date della prossima edizione di Grafitalia/Converflex non è parte di una querelle autunnale fra Centrexpo e le aziende espositrici. Al contrario, è una decisione maturata proprio perché la società ha voluto recepire le richieste del mercato e, più in generale, ha voluto fare il massimo sforzo possibile per assecondare il momento economico che in tutto il mondo sta attraversando l’industria delle arti grafiche, che non brilla certo per salute. TM - Può essere più preciso? GC- Il Consiglio d’Amministrazione di Centrexpo ha preso atto che, a sei mesi dalla Drupa 2004, non si è verificato quel tanto atteso ed auspicato rilancio degli investimenti per l’industria grafica. Tutti si aspettavano che dopo l’evento di Düsseldorf il mercato
avrebbe ripreso a muoversi, ma finora non è stato così. La seconda considerazione alla base delle scelte maturate nasce dall’analisi di uno studio molto approfondito commissionato al CERMES/Università Bocconi di Milano dal quale è emerso con chiarezza una inutile sovrapposizione di marchi fra GEC e Grafitalia / Converflex. Mentre questi ultimi erano chiaramente riconoscibili, il primo era molto meno “sentito” da utenti e fornitori e creava, soprattutto all’estero, una confusione del tutto inutile. TM- E da queste due considerazioni è nata la decisione di puntare solo su Grafitalia e Converflex e di riposizionarli nel calendario internazionale delle grandi fiere del settore grafico? GC- Sì, ma se n’è aggiunta anche una terza, e di carattere molto pratico. Il nuovo quartiere di Rho-Pero che avrebbe dovuto ospitare l’edizione di Grafitalia / Converflex nell’ottobre 2005 (ndr. poi spostata al maggio del 2006) sicuramente sarà pronto come previsto. Non altrettanto certa è invece la piena attivazione dei collegamenti autostradali alla nuova Fiera di Milano. Abbiamo quindi deciso di spostare la manifestazione di alcuni mesi per poter offrire un servizio al massimo livello di qualità possibile e non correre il rischio di inciampare nei cantieri della viabilità. TM- E dopo il 2006? GC- L’edizione successiva di Grafitalia Converflex si svolgerà nel 2009, l’anno successivo alla
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Grafitalia e Converflex: novità in arrivo per le fiere italiane dell’industria grafica
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Guido Corbella, Amministratore Delegato di Centrexpo S.p.A.
Drupa prevista – salvo decisioni contrarie – nel 2008. Per l’industria delle arti grafiche è un ottimo posizionamento. Analizzando i dati delle precedenti edizioni di Grafitalia / Converflex abbiamo visto, senza ombra di dubbio, che l’anno successivo alla Drupa di Düsseldorf è un anno “forte”: l’onda delle novità presentate, ed annunciate, è ancora viva, e altrettanto lo é l’interesse dei professionisti del settore. Non altrettanto si può dire, sempre dati alla mano, degli anni “intermedi”. Chi, come un’importante rassegna inglese, ha scelto di posizionarsi a “metà strada” fra un’edizione della Drupa e quella successiva ha visto negli anni una significativa erosione sia degli espositori che dei visitatori. TM- E negli anni nei quali non si svolgerà
Grafitalia /Converfflex? GC- Punteremo a sviluppare eventi mirati a specifici target territoriali o merceologici, con un rapporto costi/benefici estremamente interessante per gli espositori.
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Formazione e ricerca: le ricette di Argi contro la crisi Nostra intervista a Giuseppe Baggi, presidente di Argi, l’Associazione italiana dei rappresentanti ufficiali e produttori/distributori in Italia di macchine, sistemi e prodotti per il settore grafico, che riunisce attualmente Agfa-Gevaert, Ass.Graf, Bancolini, Bobst Group Italia, D. G. Vianini & C., Epson Italia, Ferag Italia, Fuji Film Italia, Hewlett-Packard -Indigo Division, Imag, Kba-Italia, Komori Italia, Macchingraf, Man Roland Italia, Meccanotecnica, Mediterranea, Müller Martini, Ntg Digital, Printgraph, R.G., So.Ma.Ca., Sun Chemical Group, Technotrans Italia, Zechini Gra-For
L’Assemblea Generale dell’Argi, l’associazione che riunisce i rappresentanti ufficiali in Italia di produttori di macchine, sistemi e prodotti per il settore grafico, ha deliberato all’unanimità che le aziende associate non parteciperanno, nell’anno in corso e per tutto il 2005, a fiere o esposizioni nazionali dedicate al settore delle arti grafiche nel loro complesso. Le aziende riunite nell’Argi privilegeranno piuttosto gli investimenti in formazione professionale e ricerche ed analisi di mercato con l’obiettivo di sviluppare servizi sempre più competitivi per uscire definitivamente dalla non facile congiuntura economica internazionale. TecnoMedia ha intervistato Giuseppe Baggi (Bobst Group Italia), Presidente di Argi. TM - Come sono maturate queste decisioni? GB-Il mercato delle arti grafiche, non solo in Italia, sta subendo gli effetti della recessione economica internazionale che data almeno dal 2001. Le aziende nostre associate si trovano a condividere con i clienti queste difficoltà. In un anno certo non facile è poi arrivata una manifestazione come la Drupa che, inutile nasconderselo, ha drenato al di là d’ogni considerazione le risorse, già non particolarmente abbondanti, che le aziende destinano alle manifestazioni fieristiche. Per altre attività di questo genere, rivolte al mercato nazionale, non ci sono più margini né per l’anno in corso né per tutto il 2005. E forse neppure troppo entusiasmo nei confronti di uno strumento di contatto con i clienti che ha bisogno di una profonda revisione. Da qui la decisione comune di non partecipare agli eventi previsti nel nostro Paese fino alla fine del 2005.
TM - Fra gli “eventi previsti” c’era l’edizione di Grafitalia/Converflex messa in calendario per il mese di ottobre 2005 e nel frattempo riposizionata a maggio del 2006. Qualcuno ha visto la decisione di Argi come una polemica nei confronti dell’organizzatore Centrexpo... GB - E ha fatto molto male. Non c’è mai stato alcun intento polemico nei confronti di Centrexpo. Al contrario, da parte nostra c’è la precisa volontà di privilegiare i rapporti con questi organizzatori di fiere per il mercato grafico. I responsabili del Comitato Fiere di Argi, Giorgio Brambilla (D.G. Vianini & C.) e Sergio Franzi (Macchingraf) hanno ricevuto pieno mandato dall’Assemblea per avviare un lavoro di team a stretto contatto proprio con Centrexpo per sviluppare al meglio le opportunità fieristiche per il nostro Paese. Noi non abbiamo l’obiettivo di scontrarci con nessuno. Centrexpo è il nostro referente privilegiato e con loro vogliamo lavorare, affiancandoli nel rispetto dei ruoli che sono propri di ciascuno. E’ la dinamica della fiera che deve considerare che i tempi, ed i mercati, sono cambiati rispetto ad alcuni anni fa. Secondo i nostri studi, basati sull’esperienza reale delle aziende associate, per arrivare al totale dei costi di una partecipazione fieristica il valore del solo spazio espositivo va quintuplicato. Di questo dobbiamo essere tutti consapevoli. TM - La decisione relativa alle fiere è legata alla contingenza economica? GB - Non solo: direi piuttosto che è una decisione
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Formazione e ricerca: le ricette di Argi contro la crisi
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Giuseppe Baggi, Presidente di Argi
strategica di lungo periodo, come strategica è la decisione di investire in formazione e nell’analisi e nella conoscenza delle dinamiche del mercato delle arti grafiche. TM - In che modo concretamente? GB - Per quanto riguarda la FORMAZIONE abbiamo sviluppato un progetto quadro “pilota” per l’anno 2005 rivolto alla riqualificazione professionale e mirato alla crescita, all’aggiornamento e alla motivazione del personale esistente nelle nostre Aziende associate, diversificato a tutti i livelli, con l’obiettivo di garantire alle aziende associate ARGI l’accesso alla formazione continua per il prossimo triennio, finanziata con i fondi comunitari. Nel maggio scorso – proprio grazie all’accesso al fondo sociale europeo – Argi ha concluso con successo un corso di formazione tecnica specialistica in collaborazione con l’Istituto Pavoniano Artigianelli di Milano, consentendo a 14 giovani neodiplomati di essere assunti nelle nostre aziende associate... e questo in un periodo in cui il mercato è fortemente in crisi!!!
E su questa strada vogliamo continuare visti gli ottimi risultati conseguiti. TM - E per quanto riguarda il monitoraggio del mercato? GB - Potenzieremo l’attività di ricerca e conoscenza del mercato intensificando il rapporto economicoscientifico che già esiste con la SDA Bocconi di Milano. La ricerca e la formazione, dove Argi si impegnerà nei prossimi anni, sono fattori di sviluppo per noi fondamentali, che hanno il comune obiettivo di rendere possibili nuovi e sempre più efficienti servizi a valore aggiunto per i nostri associati, ma anche nei confronti dei nostri clienti, che restano il centro focale di tutte le attività svolte dalle imprese associate all’Argi.
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I riferimenti alla sicurezza nella riforma del lavoro
I riferimenti alla sicurezza nella riforma del lavoro
Il D.Lvo 276/2003 di attuazione della legge Biagi (modificato dal D.Lvo del 3/9/2004, in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale) ha fornito la disciplina di nuove forme di lavoro (lavoro accessorio, intermittente, ripartito), una vera e propria “ridefinizione” di alcune già esistenti (contratto di somministrazione di lavoro, di inserimento, di lavoro a progetto, occasionale) e modifiche alla regolamentazione di altre, sempre già esistenti (apprendistato, lavoro a termine, part-time). Queste nuove forme teoricamente potrebbero rendere più alto il rischio di infortunio sul lavoro in quanto, trattandosi di prestazioni che impegnano per periodi anche brevi, i lavoratori potrebbero non acquisire la necessaria pratica e la naturale confidenza con le macchine, le attrezzature da utilizzare, i DPI, le vie di fuga, eccetera. Data la temporaneità del rapporto, i lavoratori sono meno stimolati a contribuire al miglioramento della sicurezza in azienda e inoltre l’informazione e la formazione, anche se ben fatte, rischiano di risultare non adeguate. Il datore di lavoro purtroppo si è trovato improvvisamente allo sbaraglio, disorientato dalla mancata previsione di norme specifiche: la riforma infatti prevede esclusivamente qualche rinvio alla normativa antinfortunistica, ma sarebbe stato meglio se avesse stabilito regole che avessero tenuto conto della peculiarità delle nuove forme di lavoro. Questo avrebbe giovato al lavoratore e sicuramente anche al datore di lavoro che così avrebbe avuto riferimenti certi ai quali rapportarsi per non incorrere, senza volere, in situazioni che comportano spesso conseguenze penali. Un aiuto al datore di lavoro in questo senso potrebbe derivare dall’emanazione del futuro Testo Unico sulla sicurezza, la cui Legge Delega (L. 229/2003) stabilisce, tra i criteri direttivi, la garanzia «della tute-
la della salute e della sicurezza sul lavoro in tutti i settori di attività, pubblici e privati, e a tutti i lavoratori, indipendentemente dal tipo di contratto stipulato con il datore di lavoro o con il committente» (art.3 lett. f). Ulteriore elemento che potrà favorire la sicurezza dei lavoratori, in particolare se precari, è costituito dal libretto formativo, indicato dall’art. 2 lett. i D.Lvo 626/ 1994 come il libretto personale del lavoratore in cui vengono registrate le competenze acquisite durante la formazione in apprendistato, la formazione in contratto di inserimento, la formazione specialistica e la formazione continua svolta durante l’arco della vita lavorativa ed effettuata da soggetti accreditati dalle regioni, nonché le competenze acquisite in modo non formale e informale secondo gli indirizzi della Unione europea in materia di apprendimento permanente, purché riconosciute e certificate. Infine è da tener presente che, ad oggi, in tutti i casi in cui la riforma Biagi fa rientrare gli appartenenti alle varie categorie disciplinate nel computo dei lavoratori ai fini dell’applicazione delle leggi sul lavoro (o anche solo del D.Lvo 626/1994), scattano in capo al datore di lavoro una serie di obblighi, qualora venga superato il limite numerico prescritto da tali leggi: per esempio, il limite di addetti previsto dall’art.4 comma 11 D.Lvo 626/1994 per l’autocertificazione relativa alla valutazione dei rischi o il limite previsto dall’Allegato I per lo svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi.
Somministrazione di lavoro La somministrazione di lavoro, per il combinato disposto degli artt. 2 e 20 D.Lvo 276/2003, consiste nella «fornitura professionale di manodopera, a tem-
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Dalla fine del 2003 nuove norme hanno modificato il mercato del lavoro e nel settembre 2004 un decreto correttivo ha apportato alcuni ritocchi a tale riforma. E’ interessante riflettere sulla portata del cambiamento, con riferimento esclusivamente al campo della sicurezza sul lavoro.
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po indeterminato o a termine», il cui contratto viene concluso da un soggetto (utilizzatore), che si rivolge ad altro soggetto (somministratore) a ciò autorizzato. I lavoratori svolgono la propria attività nell’interesse nonché sotto la direzione e il controllo dell’utilizzatore. Il legame di somministrazione di lavoro, sia a tempo determinato sia a tempo indeterminato, sussiste solo fra somministratore e azienda utilizzatrice. Per quanto riguarda i lavoratori da somministrare all’utilizzatore, invece, il somministratore (che abbia stipulato con l’utilizzatore un contratto di somministrazione a tempo sia determinato sia indeterminato) può assumerli mediante qualunque tipo di contratto di lavoro subor– dinato, per esempio con contratti a tempo indeterminato o a termine o part time, o ancora di lavoro intermittente o ripartito, di apprendistato, di inserimento. La dottrina è solita indicare come staff leasing la somministrazione a tempo indeterminato e sommi– nistrazione a termine quello che precedentemente era il lavoro interinale. Il contratto di somministrazione di lavoro, con l’abrogazione degli artt. 1-11 della L.196/ 1997, sostituisce in effetti il lavoro interinale. Con tale abolizione la riforma determina, tra l’altro, l’eliminazione del divieto di ricorrere a questa tipologia di rapporto di lavoro nelle lavorazioni particolarmente a rischio. La riforma, invece, conferma il divieto di ricorre alla somministrazione di lavoro per le imprese che non abbiano effettuato la valutazione dei rischi ex art. 4 D.Lvo 626/1994 (art. 20 comma 5 lett. c), non menzionando più l’obbligo di dimostrarne l’adempimento alla Direzione Provinciale del Lavoro. Il contratto, come in precedenza, deve essere stipulato in forma scritta e contenere vari elementi, tra i quali l’indicazione della presenza di eventuali rischi per l’integrità e la salute del lavoratore e delle misure di prevenzione adottate (art. 21 comma 1 lett.d); in mancanza di forma scritta il contratto di sommi– nistrazione è nullo e il lavoratore viene considerato dipendente dell’utilizzatore (art.21 comma 4 come modificato dall’art.5 D.Lvo 3/9/2004). L’art.27 (somministrazione irregolare), inoltre, recita: «Quando la somministrazione di lavoro avvenga al di fuori dei limiti e delle condizioni di cui agli articoli 20 e 21 comma 1 lettere a, b, c, d ed e [quando cioè non vengono rispettate le condizioni di liceità e di contenuto del contratto, tra cui l’indicazione dei rischi e delle misure di prevenzione], il lavoratore può chiedere ... la costituzione di un rapporto di lavoro alle
dipendenze di chi ne ha utilizzato la prestazione, con effetto dall’inizio della somministrazione». Tutti gli elementi indicati nell’art.21 comma 1 (quindi anche quello relativo all’indicazione dei rischi e delle misure preventive) devono essere comunicati per iscritto al lavoratore, da parte del somministratore, all’atto della stipulazione del contratto di lavoro o all’atto dell’invio presso l’impresa utilizzatrice (art. 21 comma 3). In base all’art. 24 comma 2, il lavoratore ha diritto di partecipare alle assemblee dei lavoratori indette presso l’utilizzatore. Questi, inoltre non è computato in organico dall’utilizzatore ai fini dell’applicazione delle normative di legge o di contratto collettivo, ad eccezione proprio di quelle relative alla sicurezza e igiene sul lavoro (art. 22 comma 5). L’art.23 comma 5 ribadisce che il somministratore informa i lavoratori sui rischi per la sicurezza e la salute connessi alle attività produttive in generale e li forma e addestra all’uso delle attrezzature di lavoro necessarie allo svolgimento dell’attività lavorativa per la quale essi vengono assunti in conformità alle disposizioni del D.Lvo 626/1994. Il contratto di somministrazione può prevedere che tale obbligo sia adempiuto dall’utilizzatore, purché ne venga riportata notizia nel contratto con il lavoratore. Quando le mansioni richiedano una sorveglianza medica speciale o comportino rischi specifici, l’utilizzatore deve informare il lavoratore conformemente a quanto previsto dal D.Lvo 626/1994. Il medesimo comma stabilisce che, comunque, l’utilizzatore osserva nei confronti del lavoratore tutti gli obblighi di protezione previsti nei confronti dei propri dipendenti ed è responsabile per la violazione degli obblighi di sicurezza previsti dalla legge e dai contratti collettivi. Nel contratto di somministrazione di lavoro i poteri direttivi e di controllo spettano all’utilizzatore (art.20 comma 2); i lavoratori però sono dipendenti del somministratore, il quale conserva anche il potere disciplinare. Il potere di vigilanza, dunque, risulta disgiunto da quello disciplinare: infatti l’art. 23 comma 7 conferma che ai fini dell’esercizio del potere disciplinare riservato al somministratore che lo esercita nel rispetto dello Statuto dei lavoratori, l’utilizzatore comunica (meglio se in forma scritta) al primo gli elementi che formeranno oggetto della contestazione. Gli oneri assicurativi obbligatori sono a carico del somministratore (art.25). L’utilizzatore, comunque, è obbligato in solido con il somministratore a corrispon-
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dere ai lavoratori i trattamenti retributivi e i contributi previdenziali (art.23 comma 3). L’art. 26, infine, stabilisce la responsabilità civile dell’utilizzatore nei confronti di terzi per i danni ad essi arrecati dal prestatore di lavoro nell’esercizio delle sue mansioni.
Appalto e distacco Il primo comma dell’art. 29 D.Lvo 276/2003 indica che il contratto di appalto, stipulato e regolamentato ex art. 1655 c.c., si distingue dalla somministrazione di lavoro per la organizzazione dei mezzi necessari da parte dell’appaltatore, che può anche risultare, in relazione alle esigenze dell’opera o del servizio dedotti in contratto, dall’esercizio del potere organizzativo e direttivo nei confronti dei lavoratori utilizzati nell’appalto, nonché per l’assunzione, da parte del medesimo appaltatore, del rischio d’impresa. Se vengono violate le disposizioni di tale comma, il lavoratore interessato può chiedere ... la costituzione di un rapporto di lavoro alle dipendenze di chi ne ha utilizzato la prestazione; in tale ipotesi si applica il disposto dell’art. 27 comma 2 riguardante la somministrazione irregolare (art.29 comma 3 bis, introdotto dall’art. 6 comma 2 D.Lvo 3/9/2004). Il secondo comma dell’art.29 (con le modifiche apportate dall’art. 6 comma 1 D.Lvo 3/9/2004) dispone che salvo diverse previsioni dei contratti collettivi nazionali di lavoro stipulati da associazioni dei datori e prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative, in caso di appalto di opere o di servizi il committente imprenditore o datore di lavoro è obbligato in solido con l’appaltatore, entro il limite di un anno dalla cessazione dell’appalto, a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi e i contributi previdenziali dovuti. Quanto disposto da questo secondo comma, fermo restando quanto previsto dagli artt. 18 e 19 riguardanti le sanzioni, non si applica se il committente è una persona fisica che non esercita attività di impresa o professionale (art.29 comma 3 ter, introdotto dall’art. 6 comma 2 D.Lvo 3/9/2004). Con riferimento alla sicurezza dei dipendenti in caso di lavori in appalto, l’art.7 D.Lvo 626/1994 prevede specifici obblighi in capo sia al committente sia all’appaltatore. Tale articolo recita: «1. Il datore di lavoro, in caso di affidamento dei lavori all’interno dell’azienda, ovvero dell’unità produttiva, ad imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi: a) verifica, anche attraverso l’iscrizione alla camera di commercio, in-
dustria e artigianato, l’idoneità tecnico-professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori da affidare in appalto o contratto d’opera; b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività. 2. ... i datori di lavoro: a) cooperano all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto; b) coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavoratori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva. 3. Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione e il coordinamento di cui al comma 2. Tale obbligo non si estende ai rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi» (si veda L’affidamento di attività all’esterno, in TecnoMedia n. 34, 2002, pag. 35). L’art.30 D.Lvo 276/2003 dà la definizione del distacco, stabilendo che esso si configura quando un datore di lavoro, per soddisfare un proprio interesse, pone temporaneamente uno o più lavoratori a disposizione di altro soggetto per l’esecuzione di una determinata attività lavorativa. In caso di violazione di tali disposizioni, il lavoratore può chiedere la costituzione di un rapporto di lavoro alle dipendenze di chi ne ha utilizzato la prestazione; in tal caso si applica quanto previsto dall’art. 27 comma 2 sulla somministrazione irregolare (art. 30 comma 4 bis, inserito dall’art. 7 D.Lvo 3/9/2004). E’ da sottolineare che il datore di lavoro rimane responsabile del tratta–mento economico e normativo a favore del lavoratore (comma 2).
Lavoro a progetto L’art. 61 D.Lvo 276/2003 stabilisce che, ferma restando la disciplina per gli agenti e i rappresentanti di commercio, i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, prevalentemente personale e senza vincolo di subordinazione devono essere riconducibili a uno o più progetti specifici o programmi di lavoro o fasi di esso determinati dal committente e gestiti autonomamente dal collaboratore in funzione del risultato, nel rispetto del coordinamento con l’orga– nizzazione del committente e indipendentemente dal
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tempo impiegato per l’esecuzione della attività lavo– rativa. Il lavoratore a progetto, dunque, gestisce in autonomia il modo in cui raggiungere il risultato indicatogli dal committente (si veda, per i requisiti qualificanti la fattispecie, la Circ. 1/2004, Parte II). Da tale disciplina sono escluse le prestazioni coordinate occasionali, così come indicate dall’art.61 comma 2 (si veda paragrafo successivo); sono escluse anche alcune attività di collaborazione coordinata e continuativa come quelle rese svolgendo professioni intellettuali per l’esercizio delle quali è necessaria l’iscrizione in appositi albi professionali preesistenti e quelle rese dai componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società e dai partecipanti a collegi e commissioni (inclusi, precisa la Circ. 1/2004, quegli organismi aventi natura tecnica), nonché da coloro che percepiscono la pensione di anzianità. Le disposizioni previste dal decreto non pregiu– dicano l’applicazione di clausole di contratto individuale o di accordo collettivo più favorevoli per il collaboratore a progetto. Ex art. 68 (come sostituito dall’art. 15 D.Lvo 3/9/2004), comunque, nella riconduzione a un progetto, programma di lavoro o fase di esso dei contratti, i diritti derivanti da un rapporto di lavoro già in essere possono essere oggetto di rinunzie o transazioni tra le parti in sede di certificazione del rapporto di lavoro di cui al Titolo VIII del decreto in esame, secondo lo schema dell’art. 2113 c.c. Con riferimento a quanto attiene la sicurezza, l’art.66 (comma 1 e 2) stabilisce che «... la malattia e l’infortunio del collaboratore a progetto non comportano l’estinzione del rapporto contrattuale, che rimane sospeso, senza erogazione del corrispettivo. Salva diversa previsione del contratto individuale, in caso di malattia e infortunio la sospensione del rapporto non comporta una proroga della durata del contratto, che si estingue alla scadenza. Il committente può comunque recedere dal contratto se la sospensione si protrae per un periodo superiore a un sesto della durata stabilita nel contratto, quando essa sia determinata, ovvero superiore a trenta giorni per i contratti di durata determinabile». Quando la prestazione lavorativa si svolge nei luoghi di lavoro del committente, il comma 4 del medesimo articolo estende al collaboratore a progetto l’applicazione del D.Lvo 626/1994, nonché le norme di tutela contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Quindi, mentre in precedenza si ritenevano pacificamente applicabili a tali collabo-
ratori solo l’art. 7 D.Lvo 626/1994 e la tutela generale del diritto alla salute (art.2087 c.c., D.P.R. 547/1955, D.P.R. 303/1956, eccetera), ora per disposizione legislativa gli si deve riconoscere anche la tutela prevista dal D.Lvo 626/1994 (diritti di informazione e formazione, diritto alla sorveglianza sanitaria, eccetera); ciò, come si è visto, quando la prestazione lavorativa si svolga nei luoghi di lavoro del committente (art.66 comma 4). Nella pratica vengono a verificarsi situazioni eterogenee all’interno della medesima categoria di lavoratori a progetto. Tutti, come prima, rientrano nell’ambito dell’art.7 D.Lvo 626/1994 (Contratto di appalto o contratto d’opera) e della tutela generale (per esempio art.2087 c.c.); solo ad alcuni viene estesa l’intera disciplina del D.Lvo 626/1994: si tratta dei collaboratori a progetto che svolgono attività, anche parzialmente, nei luoghi di lavoro del committente. La norma esclude da questa tutela non solo i collaboratori a progetto che lavorano al di fuori, per esempio nel proprio studio o nella propria officina, ma anche i collaboratori occasionali e i lavoratori che prestano la tradizionale collaborazione coordinata e continuativa ex art.61 comma 3. Questa disparità di trattamento è stata giudicata negativamente dalla dottrina, in quanto determina «un serio problema di legittimità costituzionale per contrasto con il principio di uguaglianza consacrata nell’art.3 Cost.» (M.Gallo, Lavoro a progetto: problemi applicativi e schemi guida di gestione della sicurezza, in Ambiente & Sicurezza, 6, 2004, 37). La Circ. 1/2004 ribadisce che al di fuori del capo di applicazione di questa disciplina (finalizzata a impedire l’utilizzo improprio o fraudolento delle collaborazioni coordinate e continuative) si collocano, con tutta evidenza, fattispecie che non presentano significativi rischi di elusione della normativa inderogabile del diritto del lavoro. Anche nell’interesse del datore di lavoro più diligente, però, il rinvio al D.Lvo 626/1994 è troppo generico e senza neppure alcuna clausola di compatibilità; alcune disposizioni di tale decreto (dettate per lavoratori dipendenti e spesso sanzionate penalmente) appaiono difficilmente applicabili per la tutela del collaboratore a progetto, lavoratore che dipendente non è. E’ da sottolineare infatti soprattutto l’indubbia difficoltà del datore di lavoro di pretendere determinati comportamenti da parte del collaboratore, facendo in modo che il coordinamento non pregiudichi l’autonomia nell’esecuzione dell’obbligazione lavorativa (di
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cui parla l’art. 62 comma 1 lett. d). La Circ. 1/2004, a tale proposito precisa che: «... stante la ratio del D.Lgs. n. 626 del 1994 - principalmente orientata alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori subordinati, ed alla corrispondente responsabilizzazione dei datori di lavoro - non poche prescrizioni di tale provvedimento (per lo più sanzionate penalmente) risultano di problematica applicazione nei confronti di figure, come quelle dei collaboratori, fortemente connotate da una componente di autonomia nello svolgimento della prestazione (in funzione del risultato, ancorché nel rispetto del coordinamento con la organizzazione del committente). Non a caso, per i lavoratori autonomi (figure, sotto questo profilo, assai prossime ai collaboratori) lo stesso D.Lgs. n. 626 del 1994 ha previsto uno specifico regime di tutela (art. 7). In proposito, l’attuazione della delega (di cui all’articolo 3 della legge di semplificazione 2001, legge n. 229 del 2003) per il riassetto normativo in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro costituisce l’occasione per un adattamento dei principi generali di tutela prevenzionistica alle oggettive peculiarità del lavoro a progetto». Sarebbero state utili apposite prescrizioni, soprattutto in relazione alla valutazione dei rischi, anche perché le sanzioni previste dal D.Lvo 626/1994 sono spesso di natura penale per cui, in virtù dei principi di tassatività e legalità, non è possibile ricorrere ad analogie: l’art.1 c.p. recita «nessuno può essere punito per un fatto che non sia espressamente preveduto come reato dalla legge, né con pene che non siano da essa stabilite». Il contratto deve essere stipulato in forma scritta e contenere, ai fini della prova, tra le altre cose, le eventuali misure che salvaguardano la sicurezza e la salute del collaboratore a progetto, fermo restando quanto disposto dall’art. 66 comma 4 (art. 62 comma 1 lett. e); quest’ultima precisazione, che parrebbe superflua, viene interpretata dalla Circ. 1/2004 nel senso di: «oltre quelle previste ex art. 66 comma 4». In mancanza di apposita legislazione, al fine di responsabilizzare il collaboratore a progetto, al datore di lavoro converrebbe inserire nel contratto anche tutti gli obblighi relativi alla sicurezza previsti dall’art.5 D.Lvo 626/1994 (Obblighi dei lavoratori); ciò, infatti, non viene a ledere il concetto di autonomia di tale soggetto. Si veda in proposito lo schema di contratto per lavoratori a progetto redatto dalla Direzione Provinciale del Lavoro di Modena, consultabile anche in M. Gallo, op. cit., 42.
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Quest’ultima fonte riporta anche un’interessante check-list per la valutazione dei rischi e un modello di lettera informativa.
Lavoro coordinato occasionale e occasionale accessorio L’art.61 comma 2 esclude dall’applicazione della disciplina relativa ai lavori a progetto quelle prestazioni coordinate occasionali che comportano rapporti di durata complessiva non superiore a trenta giorni nel corso dell’anno solare con lo stesso committente, salvo che il compenso complessivamente percepito nel medesimo anno solare sia superiore a 5 mila euro. Pertanto, al collaboratore occasionale non si applicano gli artt. 62 comma 1 lett. e, né 66 comma 4, riguardanti la sicurezza. Questi resta comunque compreso tra i soggetti contemplati dall’art. 7 D.Lvo 626/ 1994 (in particolare dal comma 1 lett. b relativo all’informazione) e beneficia della tutela generale sulla salute (art.2087 c.c., eccetera). Nel delineare ciò che l’art.61 intende per collaborazione occasionale, la Circ. 1/2004 precisa che si tratta di «collaborazioni coordinate e continuative per le quali, data la loro limitata “portata” si è ritenuto non fosse necessario il riferimento al progetto e, dunque, di sottrarle dall’ambito di applicazione della nuova disciplina; tali rapporti di collaborazione coordinata e continuativa si distinguono sia dalle prestazioni occasionali di tipo accessorio rese da particolari soggetti di cui agli articoli 70 e seguenti del decreto legislativo, sia dalle attività di lavoro autonomo occasionale vero e proprio, ossia dove non si riscontra un coordinamento ed una continuità nelle prestazioni ...» (e che sono soggette agli obblighi contributivi ex art. 44 comma 2 D.L. 269/2003, convertito in legge dalla L. 326/2003). Il lavoro occasionale di tipo accessorio riguarda determinate attività occasionali (elencate nell’art.70) prestate da particolari categorie di soggetti (elencati nell’art.71) a rischio di esclusione sociale o comunque non ancora entrati nel mercato del lavoro oppure in procinto di uscirne. Tali attività coinvolgono il lavoratore per una durata complessiva non superiore a trenta giorni nel corso dell’anno solare, e in ogni caso non danno complessivamente luogo a compensi superiori a 5mila euro, sempre nel corso di un anno solare (somma così fissata dal D.Lvo 3/9/2004, art. 16).
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I riferimenti alla sicurezza nella riforma del lavoro
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Lavoro intermittente L’art.33 definisce il contratto di lavoro intermittente (o a chiamata, job on call) il contratto, anche a tempo determinato, mediante il quale un lavoratore si pone a disposizione di un datore di lavoro che ne può utilizzare la prestazione lavorativa nei limiti di cui all’art.34. Delle condizioni dettate da quest’ultimo articolo citiamo solo quella attinente alla materia antin– fortunistica, ossia il divieto posto al datore di lavoro di ricorrere al lavoro intermittente qualora non abbia effettuato la valutazione dei rischi prevista dal D.Lvo 626/1994. Inoltre, per iscritto, nel contratto devono essere indicate le eventuali misure di sicurezza specifiche necessarie in relazione al tipo di attività dedotta in contratto (art. 35 comma 1 lett. f), recependo eventuali indicazioni contenute nei contratti collettivi (comma 2). Il lavoro intermittente è una forma di lavoro dipendente: per questo motivo ad esso è applicabile il D.Lvo 626/1994 (anche se sarebbero state opportune apposite previsioni di adattamento). La versione iniziale (6 giugno 2003) dell’art.39 del decreto prevedeva che il prestatore di lavoro intermittente, pur non computato nell’organico dell’impresa ai fini dell’applicazione di normative di legge o di contratto collettivo, avrebbe dovuto esserlo per quelle relative alla materia dell’igiene e della sicurezza sul lavoro. Nella versione definitiva dell’art. 39 tale elemento è stato modificato: «Il prestatore di lavoro intermittente è computato nell’organico dell’impresa, ai fini della applicazione di normative di legge, in proporzione all’orario di lavoro effettivamente svolto nell’arco di ciascun semestre». Con riferimento ai diritti di tale lavoratore, l’art. 38 recita: «Fermi restando i divieti di discriminazione diretta e indiretta previsti dalla legislazione vigente, il lavoratore intermittente non deve ricevere, per i periodi lavorati, un trattamento economico e normativo complessivamente meno favorevole rispetto al lavoratore di pari livello, a parità di mansioni svolte. Il trattamento economico, normativo e previdenziale del lavoratore intermittente è riproporzionato, in ragione della prestazione lavorativa effettivamente eseguita, in particolare per quanto riguarda l’importo della retribuzione globale e delle singole componenti di essa, nonché delle ferie e dei trattamenti per malattia, infortunio sul lavoro, malattia professionale, maternità,
congedi parentali. Per tutto il periodo durante il quale il lavoratore resta disponibile a rispondere alla chiamata del datore di lavoro non è titolare di alcun diritto riconosciuto ai lavoratori subordinati né matura alcun trattamento economico e normativo, salvo l’indennità di disponibilità di cui all’articolo 36.».
Lavoro ripartito Stipulando un contratto di lavoro ripartito (job sharing) due lavoratori assumono in solido l’adempimento di un’unica e identica obbligazione (art.41 comma 1). Con riferimento alla materia relativa alla sicurezza, nel contratto devono essere precisate per iscritto le eventuali misure di sicurezza specifiche necessarie in relazione al tipo di attività dedotta in contratto (art.42 comma 1 lett. c). L’art.43 stabilisce che «La regolamentazione del lavoro ripartito è demandata alla contrattazione collettiva nel rispetto delle previsioni contenute nel presente capo [cioè la disciplina dettata dal decreto in esame sul lavoro ripartito]. In assenza di contratti collettivi, e fatto salvo quanto stabilito nel presente capo, trova applicazione, nel caso di prestazioni rese a favore di un datore di lavoro, la normativa generale del lavoro subordinato in quanto compatibile con la particolare natura del rapporto di lavoro ripartito». Quindi, anche la materia relativa alla sicurezza è demandata alla contrattazione collettiva; in assenza di questa, valgono le disposizioni generali dettate dalla normativa sulla sicurezza. E’ una forma di lavoro subordinato che per il datore di lavoro risulta alquanto gravosa e più costosa, se pensiamo che ogni obbligo risulta raddoppiato (per esempio per formazione, informazione, sorveglianza sanitaria). L’art. 44 dispone che «Fermi restando i divieti di discriminazione diretta e indiretta previsti dalla legislazione vigente, il lavoratore coobbligato non deve ricevere, per i periodi lavorati, un trattamento economico e normativo complessivamente meno favorevole rispetto al lavoratore di pari livello, a parità di mansioni svolte. Il trattamento economico e norma–tivo dei lavoratori coobbligati è riproporzionato, in ragione della prestazione lavorativa effettivamente eseguita, in particolare per quanto riguarda l’importo della retribuzione globale e delle singole componenti di essa, nonché delle ferie e dei trattamenti per malattia, infor-
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tunio sul lavoro, malattia professionale, congedi parentali. Ciascuno dei lavoratori coobbligati ha diritto di partecipare alle riunioni assembleari di cui all’articolo 20, legge 20 maggio 1970, n. 300, entro il previsto limite complessivo di dieci ore annue, il cui trattamento economico verrà ripartito fra i coobbligati proporzionalmente alla prestazione lavorativa effettivamente eseguita». L’art. 45 prevede che «Ai fini delle prestazioni della assicurazione generale e obbligatoria per la invalidità, la vecchiaia ed i superstiti, della indennità di malattia e di ogni altra prestazione previdenziale e assistenziale e delle relative contribuzioni connesse alla durata giornaliera, settimanale, mensile o annuale della prestazione lavorativa i lavoratori contitolari del contratto di lavoro ripartito sono assimilati ai lavoratori a tempo parziale. Il calcolo delle prestazioni e dei contributi andrà tuttavia effettuato non preventivamente ma mese per mese, salvo conguaglio a fine anno a seguito dell’effettivo svolgimento della prestazione lavorativa»
Lavoro a tempo parziale L’art.46 D.Lvo 276/2003 modifica il D.Lvo 61/ 2000 relativo al lavoro a tempo parziale (part-time). Il contratto di lavoro a tempo parziale è un contratto di lavoro subordinato con orario di lavoro inferiore a quello normale. Trattandosi di lavoro subordinato, vigono tutte le tutele previste dal diritto antinfortunistico sul lavoro, per esempio dal D.Lvo 626/1994. Con riferimento al calcolo numerico, i lavoratori a tempo parziale sono computati nel complesso del numero dei lavoratori dipendenti in proporzione all’orario svolto, rapportato al tempo pieno; l’arroton– damento opera per le frazioni di orario eccedenti la somma degli orari individuati a tempo parziale corrispondente a unità intere di orario a tempo pieno (art. 6 D.Lvo 61/2000). In merito a tale argomento, la Circ. 9/2004, che ha offerto importanti precisazioni su questo contratto, ha specificato che per il calcolo bisogna considerare anche l’eventuale lavoro supplementare o quello prestato in virtù di clausole elastiche. Tale circolare non tiene conto però della difficoltà di un conteggio che per
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forza di cose deve avvenire a posteriori. In tema di infortuni e malattie professionali, per il calcolo delle indennità, è ancora valida la Circ. 2/2003 (E. De Fusco, Part time e infortuni a gestioni “separate”, in Il sole-24 ore n. 243, 3/9/2004, pag. 23). Un ruolo importante sarà sicuramente rivestito dalla contrattazione collettiva, che determinerà ulteriori specificazioni.
Contratti a contenuto formativo e di inserimento Il Titolo VI D.Lvo 276/2003 (artt. 48, 49, 50, 54 e 60) prevede tre forme di contratto di apprendistato (apprendistato per l’espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione, apprendistato professionalizzante e apprendistato per l’acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione), il contratto di inserimento (che sostituisce quello di formazione, del quale l’art.14 D.Lvo 3/9/2004 fornisce la disciplina transitoria) e tirocini estivi di orientamento (in relazione ai quali la Circ. 30/7/2004 riporta alcune precisazioni, comprese quelle sulle garanzie assicurative). L’art. 53 specifica che «fatte salve specifiche previsioni di legge o di contratto collettivo, i lavoratori assunti con contratto di apprendistato sono esclusi dal computo dei limiti numerici previsti da leggi e contratti collettivi per l’applicazione di particolari normative e istituti». Così, anche l’art. 59 stabilisce che «Fatte salve specifiche previsioni di contratto collettivo, i lavoratori assunti con contratto di inserimento sono esclusi dal computo dei limiti numerici previsti da leggi e contratti collettivi per l’applicazione di particolari normative e istituti». Occorre rammentare che, a parte l’esclusione di cui sopra, sia i lavoratori in apprendistato, sia quelli assunti con contratto di inserimento, sia coloro che svolgono tirocini estivi di orientamento possono ragionevolmente essere considerati “lavoratori” ai sensi dell’art.2 comma 1 lett. a D.Lvo 626/1994. Il ricorso a tali lavoratori, in ogni caso, impone specifiche attenzioni. Antonietta Strada Anto.strada@libero.it
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FT.com, la versione on-line del Financial Times, adotta la soluzione Méthode Il Financial Times ha esteso l’installazione del sistema editoriale Méthode di EidosMedia anche al suo website più importante, FT.com., come parte del programma di integrazione tra le operazioni di stampa, web e syndication. “Il Financial Times farà un uso completo delle capacità convergenti uniche di publishing di Méthode”, ha commentato Angelo Grampa di EidosMedia. “Si tratta di un progetto molto stimolante e siamo lieti che una società prestigiosa quale il Financial Times abbia scelto la soluzione Méthode”. Il Financial Times ha adottato un approccio graduale durante l’installazione in ambiente di testing della nuova soluzione, che prevede la sostituzione delle parti singole del sistema esistente non appena il modulo corrispondente della piattaforma Méthode sarà pronto per la produzione. Méthode è attualmente utilizzato per la produzione di numerosi special reports del Financial Times, incluso il quindicinale FTIT. La maggior parte dello staff editoriale è stata sottoposta al training sull’uso della piattaforma Méthode, il sistema soddisfa le necessità dei giornalisti che lavorano in sede o all’estero attraverso la capacità multimediale di Méthode di webbased di“lavorare ovunque”. La fase successiva del programma vedrà l’installazione in ambiente di testing al resto del giornale. Creo Italia riceve il premio Mercurio d’Oro 2004 Creo Italia ha ricevuto il premio Mercurio d’Oro alla civiltà del lavoro 2004. Il premio viene consegnato alle aziende che, nel proprio settore, si sono distinte nel corso dell’anno, per correttezza commerciale e impegno imprenditoriale. La consegna del premio è avvenuta in forma uffi-
ciale il giorno 4 luglio 2004 presso il Centro Congressi dell’Hotel Michelangelo di Milano, dove il senatore Enrico Rizzi ha consegnato il premio Mercurio d’Oro alle aziende che in esclusiva nel proprio settore hanno primeggiato, dimostrando impegno, volontà creativa, correttezza e tenacia. Creo Italia è sorta nel gennaio 2002 dalla trasformazione di CreoScitex, a sua volta nata dalla fusione tra Creo e Scitex. Oggi conta 40 dipendenti, due terzi dei quali impiegati nei servizi di assistenza alla clientela. “Nonostante gli anni difficili delle fusioni, abbiamo saputo mantenere costante e anzi migliorare il nostro impegno nel servire i nostri clienti, come hanno dimostrato le indagini svolte sulla soddisfazione dei clienti”, ha dichiarato Fausto Mariani, Direttore del Centro Customer Service italiano, che ha ritirato il premio. Creo Italia è una filiale di Creo Inc., società canadese presente in tutto il mondo con filiali regionali e nazionali. Creo si distingue per una cultura del lavoro unica, dove valori solidi e una filosofia di gestione avanzata supportano l’obiettivo di fornire soluzioni innovative per rendere più profittevoli i propri clienti. Meximerica Media lancia un network di quattro quotidiani in lingua spagnola in meno di cinque mesi Meximerica Media, società editrice con sede a San Antonio, Texas, ha creato Rumbo, un network di quattro quotidiani in lingua spagnola. Dopo il successo riscontrato a luglio con il primo quotidiano, Rumbo de San Antonio,sono seguiti i lanci del Rumbo de Houston, Rumbo del Valle ed il infine Rumbo de Austin, avvenuto il 22 novembre scorso. Il Rumbo è un quotidiano full color in formato tabloid che si rivolge ai lettori di età compresa tra i 21 e i 54 anni. Il giornale ha un proprio staff che si occupa di notizie locali di particolare interesse per i lettori, che includono anche l’istruzione, l’economia, la salute; offre, inoltre, un approfondimento a livello nazionale e mondiale di notizie
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sportive e di spettacolo. Il costo del giornale è di 25 centesimi ed è distribuito in circa 1.500 punti vendita, compresi supermercati, centri commerciali, ristoranti e distributori a moneta. Meximerica Media è di proprietà di Recoletos Grupo de Comunicacion S.A., una società con sede in Spagna il cui maggiore azionista è Pearson Plc. una società internazionale di media. NEWSmatic di ECRM conquista Winklaar Krantendruck La società editrice tedesca Winkelaar Krantendruck è stata la prima azienda europea che ha deciso di investire le proprie risorse nella NEWSmatic, la soluzione CtP per quotidiani completamente automatizzata di ECRM. Fondata nel 1902 a Winterswijk nella parte orientale dei Paesi Bassi, vicino al confine tedesco, la società vanta oltre un secolo di esperienza nell’industria editoriale. Il direttore della società, F.W. de Groot, ha dichiarato “Una serie di circostanze di mercato si sono combinate in modo tale da spingerci a saperne di più verso il CtP. Dovevamo diventare più efficienti. La NEWSmatic ci ha permesso di tagliare i costi e di ridurre i nostri tempi di produzione. Inoltre, abbiamo visto crescere la domanda di stampa in full color nel mercato dei quotidiani. Stampare a colori significa che la qualità di stampa deve essere perfetta. In passato si è avuto sempre un compromesso sul prezzo, la produzione automatizzata ad alta qualità non era proprio possibile. Quando nel 2003 abbiamo visto la NEWSmatic a Ifra Expo, abbiamo realizzato che non ci sarebbero stati più compromessi dal momento che avevamo trovato la soluzione in grado di soddisfare le nostre esigenze”. La società editrice Winkelaar Krantendruk edita varie testate regionali e riviste settimanali sia in Olanda che nell’area tedesca di Rheinland-Westfalen. Wifag cresce in Norvegia Il quotidiano norvegese Stavanger Aftenblad ha siglato un accordo per estendere la rotativa Wifag OF 470 attualmente installata con una nuova unità di 10 cilindri tale da poter fronteggiare la crescente domanda di stampa a 4 colori. Il contratto prevede anche un
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aggiornamento del sistema di comando della rotativa. L’installazione completa sarà in produzione nel nuovo futuristico stabilimento del giornale, in costruzione nella città di Forus, durante l’autunno 2005. Una Wifag Evolution per gli Stati Uniti Wifag e North Jersey Media Group (società editrice dei quotidiani The Record, Herald News e di 34 periodici) di Hackensack, New Jersey, hanno siglato un accordo per l’installazione della “evoluzione” della rotativa 371: per il momento una “normale” rotativa a doppia larghezza e doppio sviluppo, pronta però a nuovi futuristici sviluppi, compreso il Computer to press. La società del Now Jersey stampa sette quotidiani in aggiunta ai 60 periodici e a numerosi prodotti commerciali in differenti formati. Negli ultimi anni vi è stata una sempre più decisa spinta verso un flusso di lavoro interamente digitale. La Wifag Evolution utilizza i dati digitali della pagina per il controllo in tempo reale del registro laterale e circonferenziale e della densità di colore. Una piattaforma conputerizzata per l’elaborazione di immagine consente di elaborare file molto estesi – quali quelli in formato TIFF/G4, Postscript o PDF. Inoltre, Wifag fornirà delle fotounità laser che useranno i dati provenienti dai file delle pagine per incidere le lastre direttamente sul cilindro. Il tempo totale per l’incisione di tutte le lastre di una produzione non dovrebbe superare i cinque minuti. North Jersey Group sarà la prima società editrice del Nord America ad avere un vero Computer to Press installato su di una rotativa a doppia larghezza. Estensione degli impianti del New York Times Il New York Times ha avviato con la Goss International un programma di investimento che comprenderà l’aggiunta di torri e coppie nei suoi quattro impianti di stampa. Il progetto di potenziamento prevede l’aggiunta di 33 gruppi colore Goss presso gli stabilimenti di Edison e di College Point, l’aggiunta di una torre Goss Colorliner e tre gruppi colore nell’impianto di Lakland Ledger e, infine, due torri Goss Global Newsliner nell’impianto del Boston Globe.
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Il nuovo ruolo di Internet all’interno del media mix della comunicazione L’attuale 1,5% sul totale degli investimenti pubblicitari viene stimato in forte crescita nei prossimi anni
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Previsioni in crescita Gli investimenti pubblicitari online in Italia, dopo anni di sofferenza, sono in rialzo e prevedono una chiusura per il 2004 a quota oltre 120 milioni di euro, circa il 21 per cento in più rispetto al 2003. Al Convegno sulla pubblicità interattiva in Italia, organizzato a Milano a metà ottobre da IAB, Interactive Advertising Bureau, questo risultato viene giudicato positivamente, anche se la percentuale sul totale degli investimenti pubblicitari complessivi resta ancora molto limitata: solo l’1,5%. Le previsioni per il 2005 stimano però una forte crescita, che i più ottimisti ritengono arriverà a sfiorare il 5% del gettito complessivo. Sono infatti in numero crescente le aziende che hanno deciso di destinare all’online il 5, il 10 e persino il 20% dei propri investimenti pubblicitari, in quanto sono pienamente soddisfatti dei risultati ottenuti. L’esperienza diretta delle aziende Numerosi i testimoni aziendali che hanno portato la loro esperienza al Forum IAB, confermando come la presenza online stia diventando sempre più importante nelle strategie aziendali. E’ il caso di Europcar, società specializzata nel noleggio di automobili, che registra il 4% delle prenotazioni totali gestite in rete e il 5-6% del fatturato del 2004, pari a 205 milioni di euro, realizzato attraverso Internet. Europcar ha avviato nel 2004 un articolato progetto di comunicazione interattiva, supportando il calendario delle promozioni con campagne di pubblicità online: l’investimento è stato di 180.000 euro, pari al 6/7% del budget pubblicitario complessivo, utilizzando anche il direct marketing tramite le newsletter online
e le inserzioni sponsorizzate di Google. Risultato della campagna: incremento del 60% delle prenotazioni via web. Anche le attività offline della società fanno riferimento al web: la campagna di comunicazione di stampa lanciata da Europcar a settembre, che ha toccato quotidiani, periodici e riviste del settore travel, era mirata proprio a promuovere il sito Europcar.it e la possibilità di noleggiare automobili online. Forti anche gli investimenti anche di BMW, che ritiene il web efficace sia per obiettivi di brand awareness sia per quelli di direct response. Anche se il target dell’acquirente di queste auto apparentemente non è quello a cui pensiamo come tipico navigatore su Internet (35-54 anni, alto livello socioeconomico, upperclass), la casa automobilistica ha utilizzato una ben congegnata campagna di tre mesi sui maggiori quotidiani di informazione online, inclusi i finanziari, per comunicare e lanciare in anteprima le nuove serie S5 Touring, S6 Coupè e Cabriolet, S7. Spesa complessiva: 300.000 euro. Si stima siano stati raggiunti 6 milioni di utenti internet, mentre 258.000 utenti hanno interagito con la comunicazione ciccando e andando ad approfondire le informazioni sui modelli all’interno del sito, e più di 9.000 utenti si sono indirizzati dai diversi minisiti alla ricerca del concessionario sul sito ufficiale BMW. L’iniziativa, condotta in concomitanza con le giornate “porte aperte” organizzate nelle concessionarie, ha avuto anche lo scopo di creare una potenziale lista di utenti interessati all’auto, sia per utilizzo business (flotte aziendali) che personale. Gli investimenti pubblicitari sul web di Philips toccano quota 10% già nel 2004,: forte l’impegno online nel rafforzamento della brand image nella direzione “Sense and semplicity”, rivolta alla facilità d’uso dei prodotti Philips. Il budget complessivo dell’operazio-
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Internet sta assumendo un proprio ruolo all’interno del media mix di comunicazione
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ne, pari a 80 milioni di euro, ne vede 8 spesi sul web e i restanti su stampa quotidiana e periodica, televisione e pubblicità esterna nei maggiori europorti. Sul web sono stati scelti siti portali e ad altro traffico, e formati di forte impatto come overlay, pop up, skyscraper e giant sponsor. I risultati non sono ancora valutabili, dato che la campagna è ancora in corso, ma nelle prime due settimane di ottobre sono stati raggiunti 4.600.000 visitatori unici. Ma il vero investimento sul web, secondo i responsabili Philips, non è stato tanto nella pubblicità quanto nella sfida di rifare completamente il sito in 26 lingue a metterlo online nei tempi previsti. Anche un gioco vecchio di 500 anni come il lotto sbarca su Internet: Lottomatica con il minisito “Club dei Nottambuli” ha voluto portare utenti a visitare il sito aziendale e a interagirvi. L’utente si registra e accumula crediti di gioco che gli consentono di fare puntate viruali e partecipare alle estrazioni di premi. Soddisfacenti gli esiti della campagna, pianificata per tre settimane nel mese di luglio sui principali portali e su siti verticali e sezioni di portali affini al target: ha generato circa 60.000 visite al sito con un costo per click inferiore a 1 euro; l’incremento delle pagine viste è stato di +120%.
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Fonte Audiweb by Nielsen / NetRatings per tutti e tre i grafici in questa pagina
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Quali gli obiettivi di una campagna, e come misurare l’efficacia Una ricerca di mercato di Qmark fornisce risposte riguardo a due punti cruciali riguardo all’utilizzo della pubblicità online. Alla domanda “Quali obiettivi fa raggiungere”, queste sono state le percentuali di risposte degli investitori pubblicitari intervistati (possibili le risposte multiple): il 63% ritiene la pubblicità online efficace per costruire e ampliare il database di marketing, il 53% la ritiene utile per incrementare la brand awareness e sollecitare l’approfondimento informativo su prodotti e servizi, il 46% per supportarne il lancio, il 35% per rafforzare l’immagine aziendale. Quanto alla misurazione del successo di una campagna, questi i risultati ottenuti dalla ricerca Qmark: il 64% degli investitori intervistati guarda alle registrazioni utenti (incremento del database marketing), il 53% ai volumi di click (incremento del traffico sul sito web), il 51% al numero di utenti raggiunti (copertura) , il 48% alle richieste di informazioni (numero di contatti), il 36% ai volumi di impression (incremento della visibilità), il 27% alla notorietà (brand awareness), il 26% alle vendite effettuate online. Quali sono i settori che investono di più I dati del primo trimestre 2004 rispetto allo stesso periodo del 2003 registrano dunque una crescita di +21,1% (dato al netto dei settori adults, gambling e dialers). E’ interessante notare che ben 17 settori merceologici su 25 sono in crescita e 13 tra questi 17
crescono più della media, arrivando a toccare una crescita del 282% nel settore Oggetti Personali. Tra i settori che influenzano maggiormente i ricavi del trimestre troviamo Media ed Editoria (17%),
Percentuale di ore per mezzo consumate a settimana dai navigatori in Francia. Fonte: Wanadoo
Percentuale di ore per mezzo consumate a settimana dai navigatori in Gran Bretagna. Fonte: Forrester Research
Telecomunicazioni (15,5%), Finanza/Assicurazioni (10,4%), Auto (9%), Turismo (7,3%), Informatica (7,2%), Servizi Professionali (7%), Distribuzione (4,2%). Dialers, Adults e Gambling, settori poco presenti sui media classici che avevano pesato notevolmente nel 2003 sugli investimenti online, sono in calo del 61%, sia per le regolamentazioni legislative che hanno limitato la loro possibilità di investimento, sia perché la maggior parte degli operatori ha deciso già dagli ultimi mesi del 2003 di non ospitare più questo genere di comunicazione sui loro siti/portali.
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I navigatori italiani: numeri e profilo I dati sull’audience sono confortanti per chi punta sull’advertising online: secondo le ultime statistiche Nielsen NetRatings, sono arrivati a quota 17 milioni i navigatori abituali da casa e ufficio, con una crescita del 21% rispetto all’anno precedente. Se il profilo tipo di navigatore è ancora tipicamente maschio e giovane, risultano però in forte crescita i navigatori ultracinquantenni e le donne. Il dato da sottolineare è che il 54% di abitazioni e uffici risulta collegata ad Internet, il che porta l’Italia al terzo Paese in Europa nelle statistiche di diffusione del mezzo (42% delle abitazioni connesse); come tasso di crescita, pari al 15%, l’Italia è invece al primo posto tra i Paesi europei. Non sono disponibili statistiche aggiornate sulla percentuale di ore “consumate” sui diversi media in Italia, ma da un veloce confronto con il consumo di media in Francia e in Gran Bretagna (cfr. tavole) la situazione non sembra volgere a favore dei media della carta stampata, incalzati nell’ordine da TV, Radio e da Internet in forte crescita. Freni ad una maggiore diffusione dell’advertising online in Italia Opinione unanime: investire sul web è più complicato che farlo sugli altri mezzi. Diverse le cause: mancata uniformità di formati che impedisce una pianificazione ingegnerizzata, poca spinta da parte dei
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centri media che privilegiano mezzi più abituali e conosciuti, sensazione apparente di difficile misurabilità dovuta alla scarsa conoscenza del mezzo, che porta spesso l’investitore ad essere inondato da informazioni da cui difficilmente riesce a capire l’unico dato che gli interessa, e cioè la redditività dell’investimento. Eppure sta proprio n e l l a misurabilità ben gestita il vero vantaggio di internet: un monitoraggio realizzato opportunamente permette di modificare la campagna in corso migliorandone la performance, mentre un tracking intelligente dei file di log, unito ai classici strumenti di survey consente di stabilire senza possibilità di errore se i propri soldi sono stati spesi bene. Stati Uniti a confronto Secondo un recente studio della società di ricerca eMarketer, sui cui risultati concorda anche Forrester Research, tornano al sereno le prospettive per l’advertising online anche negli Stati Uniti, dove dopo il brusco calo del 15,8% registrato nel 2002 la tendenza sembra ora decisamente invertita. Il 2003 ha portato ad un tasso di crescita del 20%, e la previsione per il 2004 è di un’ulteriore crescita del 20%: la spesa in advertising sul web dovrebbe superare gli 11 miliardi di dollari entro la fine del 2005. Tra gli operatori del settore c’è però chi prevede qualche flessione fisiologica negli investimenti statunitensi nel 2005, dopo i grandi investimenti fatti per le Olimpiadi e per le Presidenziali.
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TecnoMedia Il Piemonte (… e Sinedita) come non li avete mai visti
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Comunicare con i propri clienti attraverso tutti e cinque i sensi. Sinedita ci ha provato e ha vinto la scommessa di organizzare un’esperienza del Piemonte “multisensoriale”, tre giorni di visita guidata alla ricerca dei tesori regionali, fra arte, storia, cultura, gastronomia e.. tecnologia naturalmente. Un evento originale, nella migliore tradizione della comunicazione stile Sinedita, per trasferire i tradizionali contatti fieristici in un ambiente multisensoriale pieno dove i saperi (tecnologici) e i sapori (gastronomici) si rincorrono per tutto il giorno.
Signori si parte “All’evento abbiamo invitato i clienti e gli amici che ci hanno sempre fatto visita agli stand delle fiere” (Patrizio Callegari). Una comitiva che si è radunata a Torino il 9 settembre senza che nessuno avesse idea né dell’itinerario né del programma.
Torino in tram Torino città dell’automobile, Torino città della monarchia, Torino città magica e Torino città che si visita a bordo di un tram. Vecchie carrozze d’epoca restaurate e modificate per giro della città originale e, per favore, rigorosamente mutisensoriale (palato e udito sono avvisati)
Alla scoperta del Barolo Dopo la vista all’Università del Gusto di Pollenzo, che fra poche settimane inaugurerà ufficialmente i corsi di formazione per sessanta studenti da ogni parte del mondo, arrivano i primi “sapori” piemontesi: visita a due produttori di Barolo in attesa della vendemmia, che comincerà fra pochi giorni. Si ammirano le botti, si apprezzano le tecniche di vinificazione, e si gusta il nettare.
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TecnoMedia Dopo i sapori, i saperi: dove va l’industria della comunicazione Italiana? Vogliamo parlarne per una volta fuori d a g l i schemi? Pareri a confronto, relatori e coordinatori d’eccezione, ambiente informale. Il mercato è maturo, è tempo di nuove proposte. Software per l’analisi dei contenuti a supporto della diffusione, gestione multicanale dell’informazione, interfacce ridisegnate per le nuove generazioni dei sistemi editoriali. Ne parleremo ancora…
Chi cerca trova… … i tartufi. Caccia grossa in un boschetto ai tuberi bianchi e neri (nessuna allusione calcistica per favore) e i cagnolini dei Tufelee piemontesi fanno i miracoli. Annusa di qui, scava di là, alla fine tartufi per tutti. Scoperte multisensoriali di un evento che lascerà certamente il segno in quanti hanno partecipato.
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Lastre KPG VioletNews: un “plus” per la tecnologia CTP a laser viola In occasione della recente IFRA Expo di di sicurezza gialla, il consumo dei chimici è ridotto. Amsterdam, Kodak Polychrome Graphics (KPG) ha “Abbiamo preso in considerazione la tecnologia presentato in anteprima VioletNews, la nuova lastra violet fin dall’inizio, valutando non soltanto quello che per platesetter a tecnologia Violet, espressamente stu- avrebbe potuto offrire in se stessa, ma soprattutto i diata per quotidiani con tempi di produzione partico- ‘plus’ che KPG avrebbe potuto aggiungere per prolarmente stringenti, che saranno disponibili all’inizio porre un prodotto diverso da quelli concorrenti,” ha del 2005. dichiarato Jeff Jacobson, La VioletNews è una Chief Executive Officer di lastra fotopolimerica speKPG. “Noi non siamo incifica per giornali, sensiteressati ad entrare nei segVia del Pratignone 38/40 bile alla luce viola. Attualmente menti di mercato con prodotti svi50041 Calenzano (FI) in fase di beta-test presso diversi luppati secondo il concetto del ‘ci tel. 0558836200 - fax 0558836222 giornali europei e nordamericani, la sono anch’io’ e la lastra VioletNews http://www.kpgraphics.com lastra VioletNews è prodotta in Gernon fa eccezione. mania, nel modernissimo stabilimento KPG di I progressi della tecnologia basata sul laser viola e Osterode. La commercializzazione inizierà nel primo la nostra indiscutibile esperienza nella produzione di trimestre del prossimo anno, inizialmente in Europa e lastre ci permettono di offrire oggi ai giornali una sosubito dopo nell’America del Nord e in Asia. luzione violet all’altezza delle aspettative che i clienti La VioletNews è una normalmente hanno nei confronti di un prodotto KPG, lastra negativa basata ovvero tecnologia testata, affidabilità, costanza nelle sulla tecnologia “write prestazioni, caratteristiche produttive di alta the image”, ad alta qualità ed un sistema di sviluppo basensibilità, adatta sato su chimici ‘puliti’ e a luna tutti i giornali ga durata, esenti da tutti i problemi normal-
che hanno tempi di produzione particolarmente stretti. E’ facile da usare, richiede pochissimi interventi manuali dell’operatore e garantisce un’ottimo livello di costanza nei risultati. La risoluzione spazia da 2% a 98% fino a 175 lpi, mentre la tiratura raggiunge le 200.000 copie. L’esposizione è rapida, il trattamento avviene in luce
mente causati dai prodotti ad alogenuri d’argento. Partendo dall’analisi delle necessità reali dei clienti, come sempre facciamo per strategia aziendale, abbiamo sviluppato una soluzione violet a valore aggiunto, conforme alle migliori aspettative. Jacobson ha quindi sottolineato che la tendenza al passaggio alle tecnologie digitali, che ha riguardato finora soprattutto le grandi aziende, si sta oggi rapidamente allargando in direzione degli stampatori medio-
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piccoli. Questa nuova necessità del mercato, insieme ai passi avanti compiuti dalle tecnologie basate sul laser viola e alla lunga esperienza maturata da KPG nella produzione delle lastre, permettono di considerare questo “... il momento giusto perché le lastre violet di KPG possano costituire una valida alternativa per un mercato in rapida espansione e per le sue innumerevoli applicazioni.” Jeff Jacobson conviene che “...l’ampliamento della nostra gamma di prodotti rivolto a moltiplicare le possibilità di scelta dei clienti possa essere male interpretato da qualcuno ed usato come argomento all’interno della discussione che contrappone le tecnologie termiche a quelle violet per CtP e i rispettivi vantaggi. Ma non si tratta di questo, anzi,” chiarisce Jacobson. “Nel momento in cui il processo digitale e il CtP entrano a far parte della realtà quotidiana di centinaia di migliaia di piccoli stampatori in tutto il mondo, le so-
luzioni offerte da queste nuove tecnologie devono essere sufficientemente flessibili da soddisfare tutti i più diversi metodi di lavoro. Detto questo, le ragioni della nostra scelta diventano più che chiare. I nuovi prodotti violet ampliano la nostra gamma e permettono ai clienti di scegliere la tecnologia più adatta alle loro esigenze, sorretti comunque dalla certezza che KPG è presente come sempre per offrire il necessario supporto.” All’IfraExpo di Amsterdam le lastre VioletNews sono state in dimostrazione su platesetter Krause ed ECRM. La compatibilità con altre marche di platesetter è attualmente in fase di valutazione e sarà indicata all’inizio del prossimo anno, prima della commercializzazione della lastra. KPG ha infine confermato che nel corso del 2005 sarà disponibile anche una nuova lastra violet fotopolimerica adatta alle applicazioni CtP in campo commerciale.
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NTG Digital a Medprint 2004
Dal 21 al 24 ottobre 2004 si è svolta a Napoli la pendia tutti i benefici delle tecnologie classiche a tammanifestazione Medprint - Mostra d’Oltremare. Tra i buro interno ed a tamburo esterno, eliminando gli colori della città partenopea NTG DIGITAL ha riba- aspetti negativi di entrambe. Il risultato è una ineguagliabile precisione dell’indito il proprio insostituibile apporto tecnologico al cisione ed una affidabilità produtmondo della stampa presentando tiva che riduce quasi del tutto i colinee e modelli, e focalizzando la propria partecipazione a Medprint sti gestionali per la manutenzione 2004 sui temi del CTP, del e l’assistenza tecnica. All’interno dell’ampia gamma Workflow e della Stampa Digitale di modelli Xpose! presentata dala colori. NTG Digital srl Sede di Milano: l’assortimento Lüscher, che coI CTP Xpose! di Lüscher sono infatti gli unici CTP a con- Via dei Missaglia, 97 - Edificio B1 - 20142 Milano pre i formati di tutte le macchiTel. 02 82 68 161 - fax 02/82 68 1640 ne da stampa dal 4-up (50x70) sentire l’incisione delle lastre Sede di Roma: al 72-up (160x2100) è stato pretermiche da 830 nm con esposiVia Taro 39 - 00199 Roma sentato in mostra il modello 8-up zione a lastra ferma in luce ambientel. 06 84 16 190 - fax 06 85 41 469 (70x100). te. Questa esclusiva tecnologia brevetinternet: http://www.ntg.it Per i piccoli formati è stata presentatata da Lüscher che ha portato i CTP e-mail: ntg@ntg.it ta invece l’alternativa CTP Violet. Xpose! al successo in tutto il mondo comDimostrazioni personalizzate del flusso di lavoro ENERGY, sviluppato da NTG Digital e che conta oltre 180 installazioni in Italia ed all’estero, sono servite a sottolineare e ad evidenziare gli enormi vantaggi che tutte le aziende grafico/editoriali possono trarre dall’impiego di un sistema che controlla, semplifica e ottimizza i tempi del ciclo di lavoro in prestampa, dalla verifica preliminare (pre-flight check) della completezza dei file alla perfetta e sicura incisione delle lastre, passando per prova colore e cianografica prodotte con gli stessi file Tiff/1bit delle lastre. Conta ricordare come la nuovissima Xeikon 5000 abbia stabilito il nuovo punto di riferimento del mercato in quanto a qualità, costo copia e produttività. I visitatori interessati alla stampa digitale a colori hanno così avuto la possibilità di approfondire con gli specialisti della Xeikon Italia le caratteristiche delle soluzioni Xeikon per la stampa commerciale, per le etichette e per il packaging. Il Ctp Xpose di Lüscher
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GMDE, System Integrator di sistemi e soluzioni System inclusi anch’essi nel progetto, le sviluppatrici per l’Industria Grafica ed Editoriale, ha definito un LP82. Parte importante del progetto per la loro forte accordo quadro con RCS Corriere della Sera per la integrazione al flusso di lavoro sono le unità di piega e vendita e l’installazione di 25 nuove unità di output punzonatura lastre multiformato della tedesca 2B (22 CTP e 3 CTF). Questo acquisto rientra nel proget- Praezision. Queste ultime, ben 20, distribuite sui vari to globale di rinnovamento dei centri stampa del pri- centri stampa, sono state messe a punto proprio per le esigenze del Corriere, di un sistema mo quotidiano nazionale, messo a punmultiratio automatico che esegue la pieto ed avviato dalla RCS per giungere al ga con l’angolo radiale preciso e coecambio di formato del giornale in fullrente con la rotativa sulla quale dovrà color. essere montata la lastra. L’ordine è composto dall’acquisto di Infine è da segnalare che il centro 22 unità Advantage CLS, il nuovo CTP stampa di Pessano sarà dotato della tecche Agfa ha presentato a Drupa di quenologia di retinatura Sublima per la st’anno e che, nella configurazione acstampa in alta definizione. quistata dal Corriere, prevede la gestio“Si tratta di un accordo importante ne di 3 cassette di caricamento in linea che rafforza la presenza di Agfa e di 2B multiformato. Le unità sono destinate ai GMDE, Viale Colleoni, 5 Praezision nel mercato dei quotidiani” afcentri stampa di Milano (7), Padova (4), Roma (4), Bari (3), Genova (2) e Cagliari 20041 Agrate Brianza (MI) ferma Carlo Caporizzi, direttore commerTel. 0396091790 ciale GMDE. “Non solo. Anche GMDE ne (2). Integrano l’ordine 3 fotounità modello Fax: 0396091788 esce rafforzata in quanto, ancora una volta, è 3850 che serviranno nel centro di Bologna, http://www.gmde.it riconosciuta dagli utenti come importante pundove è prevista l’installazione di macchine to di riferimento per le soluzioni tecnologiche. Grazie da stampa Flexo. L’acquisto nel suo complesso comprende anche i allo spirito progettuale che la contraddistingue, GMDE sistemi Arkitex Newsdrive, che piloteranno le unità di è un partner affidabile sia nella fase di prevendita sia uscita e che saranno collegati ai workflow Arkitex in quella di postvendita”.
Chi è GMDE GMDE è un’azienda che vanta un’esperienza trentennale nel campo delle tecnologie per il mercato dell’editoria e dei quotidiani. La società opera come System Integrator e Solution Provider per tutti gli aspetti produttivi che vanno dalla Redazione alla Sala Stampa, passando attraverso i sistemi per la gestione e il controllo dei flussi operativi. A tutto ciò si aggiungono i servizi di supporto tecnico per l’installazione, la personalizzazione del software, l’avviamento e l’assistenza tecnica.
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Integrazione GMDE per il nuovo network di centri stampa de Il Corriere della Sera
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Le soluzioni Creo in mostra a Medprint 2004
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Creo sbarca a Medprint 2004
Il CTP in dimostrazione allo stand Creo è stato il modello Trendsetter 800 II S Quantum, il CTP termiInfatti alla manifestazione svoltasi a Napoli dal 21 co ad alta produttività dotato della tecnologia termica al 24 ottobre, Creo, l’azienda leader nella produzione SQUAREspot, la base per una produzione di stampa di sistemi di prestampa e i cui punti di forza sono rap- precisa e ripetibile in tutte le condizioni di stampa. Il presentati dalla tecnologia di esposizione e dalla tec- Trendsetter 800 II S Quantum dispone ora del modulo nologia software, è stata per la prima volta presente in di caricamento lastre automatico e rappresenta così una modo diretto al Pad. 5, Stand 20, con uno spazio soluzione CTP automatica, in grado di produrre 16 lastre ora, altamente affidabile espositivo di 160 mq., e con un e qualitativa ad un prezzo conproprio CTP presso lo stand veniente. Grazie alla testa di KBA, dove è stato anche possiesposizione termica bile, per il pubblico, assistere a SQUAREspot, il Trendsetter prove di stampa in Staccato. 800 II S Quantum è in grado di Le soluzioni esposte si sono Creo Italia S.r.l. esporre lastre con la retinatura Staccato, rivolte sia agli stampatori commerciali, sia Via Pisa 250 che consente una riproduzione di qualità agli stampatori di packaging. Alcuni pro20099 Sesto San Giovanni fotografica con dettagli nitidi nelle zone dotti, lanciati a Drupa, sono stati esposti Milano - Italy d’ombre e colori uniformi e luminosi per la prima volta in Italia proprio in ocTel: +39 02 262 59 77 Fax: +39 02 262 59 229 inconfondibili. Molti stampatori hanno già casione di Medprint. riconosciuto in Staccato l’elemento per differenziarsi dalla concorrenza e creare valore aggiunSoluzioni per gli stampatori commerciali to. Il Trendsetter 800 espone le lastre Creo PTP, le Per gli stampatori commerciali i CTP Creo sono nuove lastre prodotte con tecnologia di emulsione breora disponibili in pacchetti economici, appositamente vettata da Creo. Ottimizzate per l’uso con i CTP Creo, studiati per le piccole e medie imprese, che includono le lastre PTP garantiscono risultati di stampa di altissima qualità e sono certificate per la stampa ad alta flussi di lavoro, lastre e assistenza. In mostra è stato presentato Prinergy Evo, il nuovo fedeltà Staccato. Una dimostrazione della stampa dal flusso di lavoro, basato su JDF, caratterizzato da un vivo in Staccato è infatti stata offerta allo stand KBA, elevato grado di automazione e da un’estrema sempli- dove il pubblico ha potuto vedere all’opera il CTP cità di manutenzione, disponibile ad un prezzo conve- Lotem 200K, il sistema CTP per il formato 2 pagine, niente. Lanciato a Drupa, Prinergy Evo è modulare e che viene commercializzato dalla KBA in abbinamento aggiornabile e può essere configurato in base alle esi- alla macchina offset a foglio KBA Genius 52, in virtù genze dello stampatore sia per applicazioni commer- dell’accordo tra Creo e KBA. Il sistema CTP Lotem 200K e la macchina offset Genius 52 sono prodotti ciali sia per applicazioni di packaging. Sempre nell’ambito dei flussi di lavoro, Brisque 5 innovativi per le aziende che trattano lastre termiche a è la nuovissima versione del sistema più rinomato e secco senza sviluppo fino al formato 35 x 50. diffuso al mondo. Brisque 5 dispone di una nuova architettura client-server, che ottimizza le attività di Soluzioni per gli stampatori di packaging prestampa e offre una serie di nuove funzionalità, tra cui visualizzazione in anteprima da Mac o PC, totale Per gli stampatori di packaging Creo ha presentato supporto PDF 1.5, automazione avanzata per la crea- soluzioni innovative per la prestampa flessografica, che zione dei job ticket, possibilità di integrazione in am- forniscono un vero vantaggio competitivo grazie a una biente Networked Graphic Production. combinazione di hardware collaudato e software in-
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Soluzioni per il proofing Anche per questo argomento Creo presenta due soluzioni per le prove colore: Integris 800 per le prove di imposizione e le prove colore a basso costo, Veris per le prove colore contrattuali certificate. Integris 800 è un sistema inkjet che abbina l’hardware Epson con il Rip e il software di gestione del colore Creo. Ora dispone di un modulo guida per la stampa bianca e volta, che lo rende un sistema particolarmente interessante per la produzione di cianografiche e prove di imposizione precise e certificate. La stampante per prove colore Veris rappresenta, con il suo sistema Multi-drop-array, una grande innovazione tecnologica utilizzata in tutto il mondo per la produzione di prove di elevata qualità dagli stampatori commerciali, editoriali, di packaging e dagli studi di grafica. In mostra sono anche state fornite dimostrazioni della possibilità di realizzare prove colore a video, attraverso Synapse InSite. Questo software offre l’op-
portunità di eseguire prove a video dei contenuti inviati via Internet e comunicare immediatamente i commenti al reparto produttivo, senza doversi recare di persona in sede di produzione. Scansione Creo è una delle poche aziende produttrici di scanner professionali, che ha individuato come esistano ancora importanti richieste di scansioni professionali da parte di stampatori, studi grafici, editori. Lo scanner IQsmart2 in dimostrazione a Medprint rappresenta una soluzione conveniente e completamente automatica. Collegabile sia in ambiente Mac OSX sia in ambiente Windows, IQsmart2 è facilmente utilizzabile tanto da principianti quanto da professionisti esperti, grazie al software oXYgen Lite, che dispone di numerosi automatismi per la correzione cromatica e della gestione dei profili ICC completa. La sua alta produttività di 50 scansioni/ora - e fino a 85 con il flusso di lavoro parallelo – ne fanno un strumento estremamente utile e vantaggioso. Networked Graphic Production Raggiungere maggiori livelli di efficienza grazie ad automazione, integrazione ed interoperabilità è l’obiettivo principale dell’iniziativa Networked Graphic Production. L’adozione dello standard JDF sotto forma di un insieme di specifiche comuni per tutti i sistemi partner NGP è alla base dell’iniziativa NGP. Moltissimi sono i partner che hanno aderito all’iniziativa e hanno quindi sviluppato le interfacce per far mettere in comunicazione tra loro i sistemi. Allo stand Creo di Medprint 2004 è stato presente Hyflex con una soluzione MIS integrata nei flussi di lavoro Creo. La comunicazione tra flusso di lavoro Creo e sistema MIS avviene attraverso il software Synapse Link, che consente un controllo automatizzato sui costi di produzione. Synapse Link raccoglie automaticamente i dati relativi ai costi e ne controlla le variazioni, inviandoli al sistema gestionale integrato. Il monitoraggio automatizzato delle variazioni e delle richieste di modifica garantisce il controllo accurato dei costi di produzione e dei materiali associati alle variazioni, con un conseguente miglioramento della fatturazione e del contenimento dei costi.
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telligente. Il ThermoFlex Mid è il CTP flexo per il formato 100 x 120, ideale sia per gli imballaggi flessibili sia per le etichette. Thermoflex espone lastre flessografiche con una qualità superiore a quella di altri sistemi digitali presenti sul mercato, grazie alla tecnologia termica a raggi multipli con laser diodo a 64 raggi attivi simultaneamente. Prinergy PowerPack è il flusso di lavoro Creo, basato su PDF, che combina la gestione del colore, il software step-and repeat Pandora, il trapping per il packaging, database sofisticato e connettività Internet. Per la stampa flessografica consente di utilizzare il software MaxTone, una retinatura ibrida in grado di miscelare automaticamente, all’interno della gamma tonale, zone con retini tradizionali e zone con retini stocastici. MaxTone può raggiungere risultati eccezionali in abbinamento a HyperFlex, che risolve il problema dei punti di retino di piccole dimensioni attraverso il rinforzo dei punti alla loro base. Con i software MaxTone e HyperFlex è così possibile riprodurre in flessografia sfumature morbide, anche nelle tonalità prossime allo 0%. Per la stampa offset, Prinergy Powerpack consente di utilizzare il software di retinatura stocastica Staccato e Spotless: con questa soluzione gli stampatori possono riprodurre praticamente qualsiasi colore speciale utilizzando colori di quadricromia.
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Idee che creano opportunità: Kodak Polychrome Graphics all’IFRA Expo 2004
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All’annuale appuntamento con l’industria del giornali, svoltosi ad Amsterdam dall’11 al 15 ottobre, Kodak Polychrome Graphics si è presentata con una gamma sempre più ampia di soluzioni per l’industria dei quotidiani, la stampa commerciale, il packaging Per Kodak Polychrome Graphics (KPG) il 2004 è consumo - e questo ci fornisce il supporto necessario stato un anno eccellente. Grazie all’introduzione di per continuare ad espandere la nostra attività nel settomolte novità nella gamma re. Offrendo prodotti specidi prodotti dedicati a giorfici e supporto commercianali, stampa commerciale, le sia al mercato del digitasoluzioni digitali e le sia a quello dei prodotti Via del Pratignone 38/40 packaging, l’organizzazione ha di consumo, Kodak Polychrome 50041 Calenzano (FI) vissuto un anno ricco di esperienze Graphics disporrà di una serie di sotel. 0558836200 - fax 0558836222 positive e raccoglie ora i frutti di luzioni high-end adatte ad un’ampia http://www.kpgraphics.com un’offerta sempre più ampia e forte. gamma di applicazioni produttive.” L’industria dei giornali continua ad essere per Kodak Polychrome Graphics un settore chiave, nel quale ha L’offerta di Kodak Polychrome Graphics ottenuto grande successo in tutto il mondo grazie alle soluzioni a tecnologia termica. Successo sostenuto anL’offerta di Kodak Polychrome Graphics è costituche dalla costanza con cui Kodak Polychrome Graphics ita da una gamma completa di soluzioni per l’industria continua ad investire nei prodotti dedicati ai giornali, grafica, dall’input all’output e comprende lastre digitacome il Newsetter System, diventato ormai uno standard li per computer-to-plate e lastre tradizionali, sistemi di di riferimento per il mercato. proofing digitale retinato, ink-jet e a monitor, sistemi Stéphane Liévain, VP sales & marketing Europe, per la stampa digitale, sistemi di gestione del workflow ha dichiarato: “Kodak Polychrome Graphics sta esten- per il colore, servizi di consulenza, soluzioni per dendo la propria presenza in mercati sempre nuovi. Oggi l’archiviazione digitale e film a marchio Kodak. Tutti i offre ai propri clienti una gamma completa di prodotti, prodotti offerti si adattano perfettamente a quattro gruppi soluzioni e servizi. Nel corso del 2004 siamo stati testi- produttivi fondamentali: stampa commerciale, soluzioni moni di un’intensa attività nei giornali, nelle soluzioni digitali, giornali e packaging. digitali e nel packaging, di una forte domanda di tecnologie di proofing a monitor e in remoto, di un deciso Acquisizioni strategiche e accordi di sviluppo dell’inkjet e di un’eccellente risposta al no- partnership stro Colour Fidelity System.” Per Kodak Polychrome Graphics questo è stato anAttraverso acquisizioni strategiche e accordi di che l’anno della conferma del definitivo consolidamento partnership Kodak Polychrome Graphics ha conquistadelle tecnologie CtP sul mercato e del rafforzamento di to la capacità di fornire ai propri clienti le soluzioni più quelle digitali. Continua Stéphane Liévain: “Il 2004 è appropriate. L’acquisizione di numerose organizzaziostato per noi un anno di cambiamenti fondamentali e ni ha permesso di creare una valida gamma di prodotti crediamo fermamente nel ritorno dei nostri investimenti. che si adatta alle necessità di crescita degli utilizzatori, Le nostre tecnologie digitali sono state recepite benis- mentre le relazioni solidamente costruite con aziende simo - per la prima volta a Drupa 2004 la vendita delle leader nei propri settori sono risultate fondamentali per soluzioni digitali è stata pari a quella dei prodotti di disporre delle migliori soluzioni in materia di lastre,
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proofing digitale, stampa digitale a bassa tiratura, consulenza e servizio. Le novità Kodak Polychrome Graphics per i giornali all’Ifra Expo 2004 Il costante impegno di Kodak Polychrome Graphics nel settore dei giornali si è evidenziato all’Ifra Expo 2004 attraverso la presentazione di soluzioni assolutamente nuove: il KPG Newsetter TH100/TH180 CL, uno speciale sistema di gestione della qualità delle lastre sviluppato da Kodak Polychrome Graphics, e il KPG News Monitor Remote Diagnostic System. Newsetter TH100/TH180 CL La nuova versione compatta del Newsetter System di Kodak Polychrome Graphics è disponibile in due modelli - KPG Newsetter TH100 CL e KPG Newsetter TH180 CL - che rispondono alle diverse esigenze di produttività degli utilizzatori. Le caratteristiche del nuovo sistema - dimensioni ridotte, unità integrata per il caricamento automatico con capacità di 300 lastre, rimozione dell’interfoglio e speciale tecnologia di trattamento delle lastre - lo rendono versatile e competitivo. Il KPG Newsetter TH100/TH180 CL è adatto a numerosi formati di lastra, tra cui panorama, tabloid e broadsheet, ed offre una produttività di 180 lastre all’ora. Nel corso della manifestazione sono state eseguite dimostrazioni con le lastre ThermalNews Gold, frutto delle più recenti tecnologie termiche per CtP sviluppate da Kodak Polychrome Graphics, che vantano tempi di esposizione e trattamento del 30% più rapidi e capacità di tiratura di 200.000 copie. KPG Newsetter TH100/TH180 CL è un sistema di alta qualità, completamente automatico, che agevola tutte le operazioni. Il minor numero di parti in movimento ne incrementa l’affidabilità e la produttività. Gestione della qualità delle lastre Un’altra importante novità presentata da Kodak Polychrome Graphics a Ifra Expo è un rivoluzionario sistema di gestione della qualità delle lastre, ideato per garantire la massima qualità della lastra in macchina da stampa, evitare le ristampe non necessarie, ottimizzare la produttività e aiutare gli utilizzatori a rispettare i tempi di consegna. Il sistema, indirizzato specificamente alla tecnologia termica, provvede al controllo della qualità
delle lastre e fornisce un tempestivo avvertimento in caso di problemi. I messaggi di avvertimento possono essere ricevuti attraverso workflow, e-mail o SMS. Il sistema comprende inoltre diverse funzioni, anch’esse specificamente sviluppate: software di analisi dell’immagine, analisi dell’elaborazione dei dati pixel e dei margini, controllo del processo ed un sistema di rilevamento attraverso telecamera che permette di eseguire misurazioni di alta qualità. E’ inoltre disponibile in opzione un sistema integrato per l’identificazione della lastra. News Monitor Remote Diagnostic System Introdotto per la prima volta all’Ifra Expo 2003, il Monitor Remote Diagnostic System permette all’operatore di esercitare il totale controllo su tutte le funzioni del Newsetter System, garantendo il massimo grado di efficienza e produttività. Può inoltre essere collegato via modem al centro di supporto Kodak Polychrome Graphics per ottenere un intervento immediato. Il Monitor Remote Diagnostic System concretizza l’impegno di Kodak Polychrome Graphics nel fornire agli utilizzatori un supporto post-vendita di qualità e si aggiunge ai numerosi servizi di supporto già disponibili. Kodak Polychrome Graphics per l’industria dei quotidiani: soluzioni per ogni esigenza Accanto alle novità annunciate, Kodak Polychrome Graphics ha presentato ad IfraExpo 2004 la propria gamma di prodotti e soluzioni per i giornali. Lastre ThermalNews Gold - Presentate per la prima volta a Drupa 2004, le lastre ThermalNews Gold sono state ideate specificamente per il mercato dei giornali e allo stand Kodak Polychrome Graphics erano in dimostrazione sul nuovo Kodak Polychrome Graphics Newsetter TH100/TH180 CL. Caratterizzate da tempi di esposizione rapidi - circa 70mj/cm2 - e da risoluzione più alta, pari a 1-99% a 150 lpi, le ThermalNews Gold superano le 200.000 copie di tiratura. e abbreviano i tempi del ciclo produttivo grazie alla rapidità di avvia-
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Stéphane Liévain, VP Sales & Marketing Europe di Kodak Polychrome Graphics
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Il KPG Newsetter CL, presentato in anteprima all’IfraExpo 2004
mento e alla riduzione degli scarti. La risoluzione sulla lastra è alta, eliminando così virtualmente l’ingrossamento del punto e rendendo le ThermalNews Gold particolarmente adatte alla riproduzione delle retinature stocastiche. L’impatto ambientale è molto contenuto, grazie alla riduzione del consumo di chimici e della manutenzione. Le ThermalNews Gold possono essere utilizzate con tutti i sistemi Newsetter, ma anche con la maggior parte degli altri platesetter termici. RealTimeProof - I prodotti RealTimeProof dedicati al proofing interattivo ad alta risoluzione basato su web e alla gestione dell’approvazione delle prove, sono entrati a tutti gli effetti a far parte della gamma Kodak Polychrome Graphics in seguito alla recente acquisizione. Collegati al Matchprint Virtual Proofing System di Kodak Polychrome Graphics, i prodotti RealTimeProof consentono a Kodak Polychrome Graphics di proporsi come leader nelle soluzioni di proofing a monitor e permettono di visualizzare e gestire le prove totalmente on-line, aggiungendo anche annotazioni e riferimenti, proprio come accade con le prove stampate. RealTimeProof è la soluzione più efficace in termini di riduzione di tempi e costi relativi all’approvazione con la massima certezza del contenuto delle prove. Allo stand Kodak Polychrome Graphics la workstation RealTimeProof era collegata alla stampante Matchprint ProofPro 2610 Proofing System e utilizzava i profili Newsprint ICC per dimostrare la capacità di proofing in remoto del sistema configurato con un’unità di produzione di prove colore stampate. Matchprint ProofPro 2610 - La stampante Matchprint ProofPro 2610, insieme ai nuovi inchiostri e supporti ProofPro Inks & Matchprint Media produce prove colore inkjet affidabili e di qualità, presenta lo stesso grado di praticità e semplicità d’uso caratteristica della soluzione Matchprint ProofPro e garantisce risultati precisi e persistenti. Matchprint ProofPro 2610,
basata su tecnologia HP, è una stampante ideale per il mercato dei CtP a 4 pagine, cui offre un formato di 24", molto versatile. La tecnologia di stampa inkjet, a quattro picolitri, dispone di 6 colori e permette di scegliere tra diverse modalità, che spaziano da 600 x 600 dpi - ideale per la stampa di poster e banner - a 1200 x 1200 dpi, indispensabile per le prove colore di alta qualità. La funzione di allineamento automatico delle testine di stampa garantisce la massima costanza del colore. Matchprint Virtual Proofing System - LCD - Il Matchprint Virtual Proofing System - LCD è stato ideato con l’intento di offrire agli utilizzatori la convenienza delle prove prodotte con un computer desktop, combinata con la precisione nella resa del colore tipica delle tecnologie di calibrazione dei monitor e di gestione del colore di Kodak Polychrome Graphics e con la produttività e l’interattività degli strumenti RealTimeProof. Utilizzando display piatti high-end, il Matchprint Virtual Proofing System - LCD permette di visualizzare a monitor in pochi secondi quale sarà il risultato prodotto dal Newsprint, riducendo drasticamente i costi del proofing e i tempi di produzione. MatchFlow Composer - Il MatchFlow Composer permette agli utilizzatori di potenziare, automatizzare e rendere sicura la produzione del workflow, eliminando i “colli di bottiglia” e risparmiando tempo, senza dover sostituire le attrezzature esistenti. Installato direttamente sui normali computer Macintosh G4 o G5, MatchFlow Composer è un sistema conveniente dal punto di vista dei costi e semplice nell’installazione, nell’uso e nella manutenzione. Lo strumento per la gestione delle operazioni di prepress permette di visualizzare, convertire e generare file sicuri e pronti per la stampa in tutti i principali formati utilizzati nell’industria grafica, tra cui New CT & LW, TIFF-IT, PDF/ X-3 e 1-bit TIFF. In combinazione con il Color Fidelity System Module - la soluzione di gestione del colore sviluppata da Kodak Polychrome Graphics - costituisce il Modulo III del Color Fidelity System, chiamato MatchFlow Composer – CFS
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E x a S t o r e Scaleable Storage Cluster System Kodak Polychrome Graphics ha presentato anche a IfraExpo 2004 il sistema di archiviazione ExaStore Scaleable Storage Cluster di Exanet, del quale è distributore esclusivo a livello mondiale. Il software di Exastore permette il facile accesso ai file ed è ottimizzato per tutte le aziende medio-grandi di stampa commerciale e packaging, prepress ed editoria e per le grandi agenzie di pubblicità. E’ integrato con soluzioni hardware standard, normalmente reperibili in commercio, permettendo così agli utilizzatori di unificare le diverse soluzioni di archivio eventualmente già esistenti. Il sistema Exastore riduce sostanzialmente i costi di introduzione di un sistema di archiviazione e protegge l’investimento dei clienti. Dispone anche di una semplice soluzione di upgrade, opzionale, che permette al sistema di archiviazione di crescere parallelamente all’espansione dell’attività del cliente, mettendolo in grado di gestire in modo intelligente e automatico i file e di condividerli con facilità utilizzando un’ampia gamma di piattaforme tra cui Apple, Wimdows, UNIX e Linux. Founder RIP - Kodak Polychrome Graphics ha siglato di recente con un accordo di distribuzione a livello mondiale con Founder Electronics. All’Ifra Expo 2004 Kodak Polychrome Graphics ha presentato EagleRIP, il primo prodotto a marchio comune, specifico per il mercato dei giornali. EagleRIP verrà venduto inizialmente insieme al sistema Newsetter nell’area asiatica del Pacifico. Kodak Polychrome Graphics e l’industria dei quotidiani: un impegno che si rinnova Commentando le nuove soluzioni proposte da Kodak Polychrome Graphics, Rinus Hoebeke, segment manager europeo per i giornali, ha detto: “L’impegno di Kodak Polychrome Graphics nello sviluppo di prodotti di supporto al settore dei giornali che rispondano alle sempre diverse necessità degli utilizzatori è evi-
dente. E’ per questo che diamo particolare importanza alla continuità nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni che vadano incontro alle richieste dei nostri clienti e mantengano la posizione di forza che Kodak Polychrome Graphics occupa all’interno del mercato. Oggi nel mondo contiamo più di 500 aziende che usano le lastre ThermalNews e più di 200 sistemi Newsetter venduti. Il numero di installazioni dimostra la posizione dominante di Kodak Polychrome Graphics nel mercato internazionale dei giornali e ribadisce la nostra intenzione di continuare a sviluppare tecnologie all’avanguardia adatte ai progressi del mercato. Siamo particolarmente lieti di presentare i nostri prodotti più nuovi all’Ifra Expo e siamo convinti che il KPG Newsetter TH100/TH180 CL rappresenti una soluzione pratica e veloce per la preparazione delle lastre CtP. Negli ultimi anni il nostro sistema Newsetter è stato migliorato con l’intento di offrire qualità e velocità sempre maggiori e costituisce oggi una soluzione competitiva nei confronti dei sistemi a luce visibile. Questo ulteriore sviluppo tecnologico ci premette di proporre un’attrezzatura di nuova generazione, meno ingombrante, che offre un alto grado di affidabilità e un numero maggiore di funzioni automatiche, per la quale prevediamo un grande successo nel prossimo futuro.” “Kodak Polychrome Graphics non si considera soltanto un fabbricante di prodotti di consumo e attrezzature,” continua Rinus Hoebeke, “ma intende offrire ai propri clienti soluzioni aggiornate e servizi complementari. E’ proprio seguendo questa strada che abbiamo introdotto soluzioni rivoluzionarie come il sistema di gestione della qualità delle lastre. Offrendo al nostro cliente il supporto di cui ha bisogno per verificare la qualità e rilevare tempestivamente i possibili errori di produzione, lo aiutiamo a mantenere efficiente l’ambiente produttivo e a ridurre i problemi che potrebbero eventualmente insorgere.” “Kodak Polychrome Graphics intende contribuire alla crescita del mercato dei giornali” conclude Rinus Hoebeke “ e procede nello sviluppo di una serie di prodotti flessibili e di soluzioni di complemento per le tecnologie specifiche, sia esistenti che nuove. L’Ifra Expo 2004 è secondo noi il palcoscenico ideale per presentare i nostri nuovi prodotti dedicati ai giornali e lanciare le nostre proposte più innovative sul mercato globale”.
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Rinus Hoebeke, European Newspaper Segment Manager di Kodak Polychrome Graphics
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StreamStitch: aumento del profitto con la cucitura inline
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Alla Drupa, la Ferag ha presentato al mercato uno studio per la cucitura inline nel sistema di convogliamento. Il grande interesse suscitato è stato lo spunto per una rapida messa in pratica tecnica. Già alla Ifra-Expo, StreamStitch è stato presentato in funzione Con il sistema di cucitura inline StreamStitch, la no essere facilmente ammodernati con il sistema di cucitura inline. Ferag persegue con coerenza l’idea della tecnica di convogliamento attiva. Gli ediTamburo d’inserimento tori di giornali dispongono di un con funzione raccoglitrice altro strumento per fare del mezzo stampato un supporto pubbliIl processo di cucitura integraFERAG ITALIA S.r.l. citario più interessante per le sue to si accompagna ad una rivaluVia Grosio, 10/10, 20151 Milano maggiori prestazioni e qualità. Nel Tel. 02.38002770 - Fax 02.38006710 tazione sostanziale dei mezzi di procontempo, si raggiunge uno sfruttaduzione esistenti. Il tamburo d’inseSito Internet: www.ferag.com mento duraturo delle capacità di stamrimento assume, oltre la sua funzione pa e trattamento. StreamStitch sfrutta l’affermata tec- classica, il compito di raccogliere in una copertina nica di cucitura impiegata da molti anni nei tamburi policroma su carta patinata il contenuto stampato sulraccoglitrici-cucitrici. I sistemi Ferag esistenti posso- la rotativa. Da questo deriva un maggiore sfruttamento, sia della rotativa, sia del sistema di trattamento. Si cuce immediatamente dopo il tamburo d’inserimento, con velocità di produzione fino a 40’000 es./h. L’utilità della cucitura inline con StreamStitch si trasmette a tutto il sistema Ferag. Dei prodotti semicommerciali cuciti possono essere rifilati su tre lati in un tamburo di taglio (SNT, SNT-U). I prodotti finiti in questo modo possono essere trattati come periodici indipendenti nell’impilatore MultiStack per la spedizione, oppure si possono avvolgere con MultiDisc per la
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lavorazione successiva nel tamburo d’inserimento come supplemento per giornali.
StreamStitch è integrato come modulo autonomo nel sistema di trasporto UTR e può essere inserito o tolto dal flusso del prodotto secondo le necessità. Durante tutto il processo, gli esemplari sono portati dalle pinze UTR, senza altri passaggi. L’indipendenza della macchina cucitrice da qualsiasi altro componente del sistema offre il vantaggio che il processo di cucitura è possibile anche in parallelo ad altri processi. Grazie a ciò, StreamStitch può essere usato come alternativa ad un dispositivo di cucitura nella rotativa, mentre la linea di trattamento resta disponibile per altre produzioni (inserimento, rifilatura, avvolgimento, ecc.). di inserimento, rifilatura, indirizzaggio ed applicazione di cartoline e MemoStick. Con StreamStitch si aggiunge una funzione supplementare che permette agli editori di giornali di pro-
durre nella propria azienda dei semicommerciali di valore a condizioni convenienti. In particolare, alla presenza di sovracapacità potenziale si devono fare ora delle considerazioni sullo sfruttamento migliore e più redditizio dei mezzi di produzione. StreamStitch è la chiave per accedere a nuovi mercati, e rafforzare decisamente gli argomenti per l’acquisizione di ordinazioni.
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Componenti integrali autonomi
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Méthode in produzione a Les Presses e al 24 heures di Losanna
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Il gruppo editoriale Edipresse, che pubblica i più importanti quotidiani svizzeri in lingua francese, ha avviato la produzione di altri tre quotidiani utilizzando Méthode, il sistema editoriale e di knowledge management di EidosMedia.
Edipresse, il gruppo editoriale po Edipresse in relazione al caminternazionale con sede a Losanna, biamento in atto del mercato delin Svizzera, ha avviato la produziol’informazione ed alla direzione ne dei quotidiani La Presse Nord verso la quale dovrebbero tendere Vaudois, La Presse Riviera Chablais le strutture editoriali: “Riuscire a EidosMedia S.r.l. e il quotidiano di Losanna 24 heures, soddisfare le richieste degli utenti reViale Legioni Romane, 43 utilizzando Méthode, l’ambiente di lative alle diverse modalità di fruizione 20147 Milano knowledge management e di cross-me- tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 delle informazioni, in modo da soddiwww.eidosmedia.it dia publishing realizzato da EidosMedia. sfare le loro preferenze piuttosto che info@eidosmedia.com Dopo l’avvio in produzione del quotidiaquelle dell’editore, richiede una approfonno Tribune de Genève, lo scorso maggio, sale dita conoscenza specifica di quelli che atcosì a quattro il numero dei quotidiani editi dal Grup- tualmente sono mercati altamente frammentati”. po editoriale che vengono realizzati con Méthode. La Sulla base di queste premesse, l’adozione del nuopiattaforma Méthode sarà successivamente estesa al- vo sistema è stata accompagnata da una ridefinizione l’altro quotidiano del Gruppo, Le Matin, ad altre te- dell’organizzazione redazionale, che ha richiesto anstate locali e ad alcuni periodici a diffusione naziona- che una radicale ridistribuzione degli spazi redazionale, quali Bilan, Femina, TV Guide e Tele Top. li. Elemento chiave di questa riorganizzazione è stata L’esperienza derivata dalla prima fase del proget- la flessibilità di Méthode, con la possibilità di creare to ha ridotto notevolmente i tempi di implementazio- team editoriali in grado di adattare rapidamente le rine delle testate successive: “Siamo diventati più velo- sorse disponibili alle esigenze dei più disparati utenti ci” ha commentato Alain Haelg, project e programme e canali di distribuzione. manager di Edipresse. “Abbiamo impiegato sei mesi La fase iniziale del progetto ha richiesto la stretta per avviare alla produzione il primo quotidiano, la Tri- collaborazione tra i due team di lavoro di EidosMedia bune de Genève, e solamente quattro mesi, inclusa la e Edipresse. “Edipresse ha progressivamente assunto pausa estiva, per le altre tre testate del Gruppo”. un ruolo sempre più autonomo, man mano che accuLa soluzione Méthode offre una piattaforma di mulava esperienza – ha commentato Massimo Maggi, news management e di archivio digitale multimediale vicepresidente di EidosMedia – le soluzioni Méthode, condiviso dall’intero Gruppo editoriale, su cui si in- essendo basate su standard di mercato, permettono agli nesta l’applicazione Xsmile, un ambiente di lavoro in- utenti di raggiungere un grado di indipendenza dai tegrato, nativo XML, in grado di gestire tutte le fun- fornitori secondo modalità e tempi molto più rapidi zioni editoriali, dall’editing al disegno delle pagine, rispetto alle soluzioni proprietarie. Edipresse è riuscisino alla pianificazione di tutte le edizioni. ta a portare a termine l’installazione degli ultimi tre L’adozione di Méthode riflette la visione del Grup- quotidiani in modo autonomo”.
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La stampante per prove colore Veris sta rapidamen- stemi di riproduzione. “GMG ha più di un decennio di esperienza nel te diventando il nuovo standard per le prove colore di qualità superiore. Ha infatti di recente ottenuto la controllo delle stampanti per prove colore Creo Iris®” certificazione sia per SWOP sia per FOGRA e produ- ha dichiarato Brad Palmer, vicepresidente Creo della ce prove a tono continuo ad alta risoluzione con la divisione Inkjet Printing. “Questo ulteriore sviluppo testina a getto d’inchiostro Mulcon GMG consente agli utenti ti-Drop Array™. Iris in Europa, che si sono affiCreo Inc. offre ai suoi clienti dati al software GMG un altro prodotto software da ColorProof, di passare alla nuoutilizzare con la stampante per va generazione di stampanti per prove colore Veris™: si tratta prove colore Creo con il mededel software ColorProof 04 delsimo software. Gli utenti Iris apCreo Italia S.r.l. l’azienda tedesca GMG. prezzeranno anche il fatto che le prove Via Pisa 250 GMG è specializzata nella gestione del Veris siano simili alle prove Iris, ma con 20099 Sesto San Giovanni colore professionale per l’industria delle una più elevata qualità delle immagini e Milano - Italy arti grafiche e il suo sistema per prove couna migliore precisione cromatica”. Tel: +39 02 262 59 77 lore è diventato lo standard de-facto nel- Fax: +39 02 262 59 229 A Palmer ha fatto eco Jawdatt l’industria europea della stampa rotocalco. Mawassii, vicepresidente di Business ColorProof 04 presenta un alto livello di automa- Development, GMG GmbH & Co. KG. “Siamo molto zione ed è perfettamente integrabile nei diversi siste- lieti di offrire GMG ColorProof 04 per la stampante mi per flusso di lavoro. Il sistema GMG ColorProof per prove colore Veris” ha sottolineato. “Questo svicomprende GMG ColorEngine, GMG ProfileEditor, luppo rafforza l’ottica che le nostre società condividoGMG SpotColor Editor e GMG RIPServer. L’elemento no di fornire ottime soluzioni per il mercato esigente principale è l’esclusivo motore per la trasformazione delle prove contrattuali”. del colore in 4-D, che garantisce la realizzazione di All’inizio del 2004 Creo ha annunciato inoltre una prove contrattuali di qualità assoluta su una vasta gam- nuova versione della stampante per prove colore Veris, ma di si- dotata della funzionalità di elaborare i file PDF e PostScript® provenienti da flussi di terze parti. Questa versione comprende un RIP interno e fornisce il supporto completo per il flusso di lavoro ICC, compresa la gestione dei colori speciali. Tutto il Software GMG è di conseguenza supportato e reso disponibile dalla stessa GMG e dai suoi partner in Europa. Agli acquirenti delle versioni precedenti del software verrà offerta la possibilità di ottenere una versione di GMG ColorProof 04.
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Creo certifica GMG ColorProof 04, il software per la stampante di prove colore Veris
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La soluzione Agfa di flusso di lavoro :Arkitex automatizza l’industria dei quotidiani asiatica
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Lo scorso 13 ottobre Agfa ha annunciato la conclusione di un contratto con Singapore Press Holdings Limited (SPH), il principale gruppo editoriale di Singapore, e con il gruppo editoriale malese Utusan Melayu Berhad di Kuala Lumpur, per la fornitura della soluzione di flusso di lavoro per quotidiani :Arkitex.
plifica notevolmente le cose. E inoltre Agfa è l’azienda che offre il miglior know-how e la migliore assistenza in fatto di integrazione nella nostra regione”. “Siamo lieti di collaborare con il più importante gruppo editoriale di Singapore”, afferma Oon Chong Howe, direttore generale del dipartimento Graphic Systems di Agfa per il SudSingapore Press HolEst asiatico. “Il fatto che abdings Limited (SPH) biano preferito :Arkitex ai sistemi della concorrenza è Il software Agfa consenun’ulteriore prova che Agfa AGFA GEVAERT S.p.a. tirà l’automazione della provanta una profonda conoscenDivisione Graphic Systems duzione di quattordici quotidiani za delle esigenze del settore delVia Grosio 10/4 - 20151 Milano in formato standard e tabloid in quatl’editoria di quotidiani fornendo semTel. 02.3074.220 Fax 02.3074429 http://www.agfahome.com tro lingue diverse e gestirà i fotoplotter pre le soluzioni giuste, ora e in futuper pellicole Agfa in uso. Durante un ro”. periodo di prova di due mesi :Arkitex si è rivelato di SPH è il principale gruppo editoriale di Singapore gran lunga superiore ai sistemi della concorrenza at- con quattordici quotidiani in formato standard e tabloid tualmente utilizzati presso SPH in quanto consente una pubblicati nella quattro lingue ufficiali del paese e sei notevole riduzione dei costi e offre un enorme poten- riviste. La società detiene il 50% delle spese pubbliciziale in caso di espansione futura. tarie del paese. Ogni giorno, i quotidiani di SPH ragNel periodo di prova :Arkitex è stato configurato giungono 2.780.000 lettori ovvero il 90% della popoin base alle esigenze di prestampa specifiche di SPH e lazione del paese al di sopra dei quindici anni. Le teora sta funzionando a pieno ritmo e in modo soddisfa- state includono: cente. Grazie alla nuova suite di software Agfa, SPH The Straits Times, pubblicato per la prima volta può ora contare su un’unica soluzione integrata che nel 1846, The Sunday Times, Lianhe Wanbao (cineinclude :Arkitex Director, Producer, AutoPlan con se), The Business Times, Shin Min Daily News (cineun’interfaccia di pianificazione della produzione se), The New Paper e The New Paper on Sunday, personalizzata, e AutoInk per l’integrazione con i si- Friday Weekly, Streats, Thumbs Up (cinese), Lianhe stemi di controllo ABB per macchine da stampa KBA Zaobao (cinese), Berita Harian e Berita Minggu e i sistemi di controllo EPAR per macchine da stampa (malese) e Tamil Murasu (tamil). Tra le riviste si posGOSS. sono annoverare Her World, Young Parents, Her World “Non è difficile scegliere quando il nuovo software Brides, Citta Bella (cinese), Home and Décor e You configurato in base alle esigenze specifiche della tua Weekly (cinese). attività, si integra perfettamente con i sistemi già in Le entrate del gruppo per l’anno finanziario conuso e offre un notevole risparmio sui costi”, spiega clusosi il 31 agosto 2003 ammontavano a circa 434 Ronnie Poon, vicepresidente della divisione dei servi- milioni di euro. zi di prestampa per quotidiani presso SPH. “Dal punto Oltre all’attività editoriale, SPH è penetrato nei di vista informatico, ingegneristico e dell’attività, il settori delle notizie on-line, dell’e-commerce, della fatto di poter contare su un unico fornitore per tutte le trasmissione, dei servizi telefonici e di radioavviso, esigenze di hardware e software del tuo sistema sem- della TV via cavo e dei servizi Internet.
ABC
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Profilo di :Arkitex
Utusan Melayu Berhad Utusan Melayu (La Malesia) Berhad di Kuala Lumpur sarà il primo quotidiano del paese ad automatizzare e snellire l’intera attività di prestampa con l’aiuto del software :Arkitex di Agfa. :Arkitex consente di automatizzare tutte le attività di produzione, dal front-end all’uscita della lastra, incluso l’accoppiamento delle pagine, attraverso l’ottimizzazione e la regolazione automatica delle impostazioni dell’inchiostro. Entro il prossimo anno il sistema sarà collegato al sistema di controllo della stampa MAN PECOM di Utusan a Bangi e Prai. “Durante il confronto pratico di :Arkitex con altre soluzioni, abbiamo capito che si trattava della soluzione più consona alle nostre esigenze di prestampa”, spiega Ali Mustafa, manager IT presso Utusan. “Il software intuitivo, richiede un supporto minimo e si è già rivelato una soluzione valida in numerose installazioni in tutto il mondo”. “I nostri test hanno dimostrato che Utusan potrà risparmiare tempo prezioso grazie a :Arkitex”, sostiene Oon Chong Howe, direttore generale del dipartimento Graphic Systems di Agfa per il Sud-Est asiatico. “Il gruppo sarà in grado di estendere le scadenze pur garantendo la tempestività della messa in macchina. L’accoppiamento automatico delle pagine miglio-
ra l’accuratezza della messa a registro e la qualità di stampa riducendo l’uso della manodopera. Utusan potrà verificare gli annunci pubblicitari mediante prove a video e ridurre gli errori tipici dei processi manuali”. Fondato nel 1938, il gruppo Utusan di Kuala Lumpur ha pubblicato il primo quotidiano locale della nazione. Da allora il gruppo si è trasformato in un’organizzazione multimediale del XXI secolo. Ciononostante il quotidiano è rimasto fedele alle sue attività tradizionali. Con oltre venti aziende sotto il suo controllo, i quattro principali campi di attività del gruppo Utusan sono l’editoria, la stampa, la pubblicità e il multimediale. Utusan pubblica e stampa i principali quotidiani in lingua malese del paese: Utusan Malaysia (tiratura giornaliera di 265.000 copie), Mingguan Malaysia (tiratura durante il fine settimana di 620.000 copie), Kosmo (tiratura di 55.000 copie), nuovo quotidiano tabloid della Klang Valley, e il giornale settimanale Jawi (tiratura di 16.000 copie). Da un sondaggio sulle pubblicazioni malesi condotto all’inizio di quest’anno da AC Nielson è risultato che i due più importanti quotidiani e le quattro principali riviste di Utusan hanno la tiratura più elevata e il maggior numero di lettori. La società possiede stabilimenti di stampa a Bangi, Prai, Kuala Terengganu e Johor Bahru.
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:Arkitex è l’avanzato sistema di flusso di lavoro per quotidiani di Agfa. Integra macchinari e attività di produzione dalla fase pubblicitaria ed editoriale a quella di stampa per garantire un’attività affidabile sempre, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Si avvale delle più avanzate tecnologie di produzione e comunicazione, PDF, JDF e XML, per assicurare una trasmissione dei dati perfetta e a un ritmo ottimale. Consente ai quotidiani di estendere le scadenze della fase pubblicitaria e gestire con facilità le edizioni di diverse aree.
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Müller Martini fornisce al Tiroler Tageszeitung una nuova sala spedizione Con la recente installazione di una nuova sala spedizione fornita da Müller Martini, il rinomato giornale regionale austriaco conferma ancora una volta la sua fama, sottolineata nell’industria grafica d’Oltralpe dalla sua impronta innovativa.
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Il Tiroler Tageszeitung
non solo per la dimensione dei caratteri del titolo, ma anche per numerosi ritocCon una quota del 64 chi al layout. “Il fatto che per cento nella propria la concorrenza insista sul zona di distribuzione il formato tabloid ci ha inTiroler Tageszeitung vandotto a restare fedeli al MÜLLER MARTINI S.p.A ta un grado di diffusione formato broadsheet” ha Viale Rimembranze 50 cui molti editori possono solo osservato Rudolf Ertl, diret20099 Sesto San Giovanni (MI) aspirare. Subito dopo i cinque titore tecnico e di produzione del tel. 02 262371 - fax 02 2426851 toli a diffusione nazionale, con una Tiroler Tageszeitung. tiratura compresa fra le 125mila copie (dal lunedì al venerdì) e le 140mila copie (edizione del sabato), il Un lavoro a doppio binario giornale regionale fondato nel 1945 rappresenta uno degli stampati maggiormente letti in Austria. Che un cambio di formato non debba necessariaTuttavia, nonostante il grande successo ottenuto, mente fallire solo per motivi tecnici lo dimostrano l’azienda tirolese a conduzione familiare non ha certo peraltro gli annunci pubblicitari gratuiti che il giornadormito sugli allori. Il ´Tiroler Tageszeitungª ha sapu- le produce in formato tabloid. Con la produzione dei to tener testa alla concorrenza con una forte capacità settimanali, spesso si superavano le 20 ore di stampa di saper agire con spirito innovativo al momento giu- giornaliera e questo esigeva necessariamente una sala sto, talvolta anche contro corrente. Nel 1981 la reda- spedizioni ad alte prestazioni. zione e il reparto tecnico si sono trasferiti in un nuovo Poiché il capannone di produzione era già stato centro stampa ed editoriale, e subito dopo l’azienda ampliato, la realizzazione della nuova sala spedizione ha introdotto la fotocomposizione. Con sei edizioni è stata realizzata parallelamente alla produzione in regionali che vengono consegnate ai lettori entro le 6 corso. Per un anno intero i dipendenti hanno lavorato del mattino, il quotidiano rinsalda la propria posizio- praticamente a doppio binario, poiché oltre al loro ne nello stato federale del Tirolo come giornale per normale turno di lavoro hanno dovuto seguire parallefamiglie ben strutturato con un massimo di sette inser- lamente un corso di formazione per poter lavorare sulle ti. Grazie alla distribuzione quotidiana gratuita di cir- nuove macchine. ca 7mila copie nelle scuole, il giornale austriaco ha potuto acquisire numerosi nuovi abbonamenti fra i gio- La nuova NewsLiner-A: elevata qualità d’invani lettori. serimento con il massimo della flessibilità Contemporaneamente, l’azienda ha saputo difendere con successo gli attacchi provenienti dalla conLa nuova sala spedizione è in funzione dal settemcorrente Kronen-Zeitung, che con la propria edizione bre 2003. Il nuovo sistema d’inserimento NewsLinerregionale nel Tirolo non supera la quota di mercato A può essere alimentato automaticamente con tre del 30 per cento. Dal punto di vista estetico e ottico il prestampati o inserti sia dal sistema FlexiRoll, sia da Kronen-Zeitung si distingue dal Tiroler Tageszeitung sei stazioni di alimentazione manuali. Questo sistema
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garantisce un’elevata flessibilità d’inserimento e un cambio zona molto efficiente. I pacchi vengono prodotti sulle tre linee di formazione pacchi NewsStack e inviati al sistema di distribuzione pacchi. Rudolf Ertl si è espresso senza mezzi termini in modo entusiastico per le caratteristiche dei nuovi impianti e per la garanzia di alta flessibilità del sistema in considerazione dei numerosi cambi di produzione necessari nella operazioni di stampa. “Noi siamo un cliente particolarmente esigente e insieme costruttivo” ha affermato con orgoglio il direttore tecnico del Tiroler Tageszeitung. “Ma disponiamo ora di uno strumento che ci consente di smaltire un grande volume di prodotti provenienti dalla rotativa dotata di due uscite”. Così, grazie all’accurata formazione del personale ed all’eccellente scambio di informazioni con Müller Martini, il Tiroler Tageszeitung ha potuto conseguire rapidamente un’elevata stabilità nella produzione e risolvere con sicurezza i problemi connessi all’entrata in produzione del nuovo sistema.
mantenuto la promessa: a valle delle tre linee di formazione pacchi, 23 posizioni di attesa del sistema di smistamento garantiscono che i conducenti ricevano i pacchi per i camion nella sequenza inversa all’itinerario di distribuzione. Questo vero e proprio gioiello di sala spedizione è stato specificamente progettato dalla Müller Martini per l’azienda editoriale di Innsbruck. Mentre altri costruttori hanno dimostrato una certa titubanza di fronte a un simile sistema, questo progetto è stato realizzato da Müller Martini in soli sei mesi. “Inoltre voglio sottolineare che non ci siamo accontentati di una soluzione affrettata, ma che, al contrario, nel corso delle trattative siamo spesso stati irremovibili nell’imporre il nostro punto di vista” ha aggiunto Rudolf Ertl. Per il direttore tecnico del Tiroler Tageszeitung l’installazione dell’impianto di distribuzione pacchi si è rivelata un investimento molto redditizio. “L’intero progetto non ci ha creato alcun problema, anzi siamo stati molto sorpresi nel constatare che la programmazione è stata perfetta fin dall’inizio della produzione” ha commentato. Solo in situ è stato però possibile constatare l’ottima funzionalità e praticità del progetto. Durante la regolazione di precisione nella sala spedizione del Tiroler Tageszeitung sono stati immessi nel processo produttivo tutti i dati specifici della produzione nel processo produttivo. Dopo la messa in funzione, che si è svolta senza alcun intralcio, i responsabili del progetto hanno potuto constatare con estremo piacere l’eccezionale affidabilità e stabilità del sistema di distribuzione dei pacchi. E quando un cliente così esigente è molto soddisfatto, la tecnologia è senz’altro Müller Martini!
Il sistema di distribuzione dei pacchi: un vero gioiello Se il Tiroler Tageszeitung ha deciso in favore di una sala spedizione Müller Martini lo si deve in gran parte al nuovo impianto di distribuzione pacchi. Questo sistema accelera la distribuzione dei giornali e il carico ai singoli automezzi. Per evitare che durante il carico dei giornali i conducenti dei camion debbano controllare le singole fascette dei pacchi, il Tiroler Tageszeitung aveva richiesto un impianto di distribuzione con una sequenza dei pacchi completamente automatica. Solo Müller Martini era in grado di garantire un funzionamento con questa opzione, e ovviamente ha
Affidabile e stabile: il sistema di distribuzione pacchi alla Moser Holding: dal NewsStack fino alla rampa di carico.
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Orgogliosi dell’impianto di distribuzione pacchi progettato appositamente per il Tiroler Tageszeitung (da destra): Peter Dejakum (capo reparto spedizione), Rudolf Ertl (Direttore tecnico e di produzione) e Gerhard Urban (Müller Martini Austria).
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Al nastro di partenza 1500 postazioni GN3 di Tera al gruppo olandese PCM Uitgevers Il 3 novembre scorso, il management di Tera 200 nuove postazioni di lavoro. Digital Publishing e quello di PCM Uitgevers si sono Il nuovo GN3, che verrà installato presso 1.500 incontrati presso la sede principale del gruppo edito- postazioni di lavoro in totale, sostituirà i sistemi di CCI, riale olandese e hanno firmato il contratto che preve- Atex, Mediasystemen, SII presso le quattro testate nade la fornitura da parte della software house italiazionali del gruppo, De Volkskrant, na di un nuovo sistema di gestione dei conTrouw, Algemeen Dagblad e NRC tenuti GN3 che servirà tutte le testaHandelsblad, ed in seguito il nuovo site del Gruppo. stema di gestione dei contenuti verrà PCM Uitgevers è siesteso anche alle testate regionali. curamente il gruppo di L’installazione del nuomaggior rilievo nel panovo sistema e il training del rama editoriale olandese. personale PCM verranno Nato nel 1995 dalla fusioportati a termine in maniera ne delle società editoriali congiunta da Tera Digital Presscombinatie, MeuPublishing e Next Solutions, lenhoff e Nederlandes il distributore esclusivo dei Tera Digital Publishing S.p.A. Dagbladunie, le sue attiviprodotti Tera per Olanda, Via Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia tà spaziano dall’editoria Belgio e Lussemburgo. Tel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19 quotidiana, alla produzione Il commento di Anton e-mail sales@teradp.com di libri e pubblicazioni scoAndrea Speciale, amministralastiche e professionali, all’editoria multimediale. Con tore di Tera Digital Publishing è, comprensibilmente, oltre 3mila e 600 dipendenti i quattro quotidiani na- molto soddisfatto. “L’accordo con PCM è importanzionali del gruppo, De Volkskrant, NRC Handelsblad, tissimo, sia, naturalmente, dal punto di vista commerTrouw e Algemeen Dagblad, possono contare su una ciale sia dal punto di vista strategico” ha dichiarato. solida diffusione e su una tiratura complessiva di oltre “L’annuncio dell’accordo con PCM ha mosso il mer750mila copie al giorno. cato dei quotidiani olandesi, che ha mostrato apprezIl Gruppo può contare inoltre su due modernissimi zabili segnali d’interesse nei confronti del nostro sicentri stampa per la produzione delle 7 testate e delle stema di gestione dei contenuti GN3”. altre iniziative editoriali, nei quali sono impiegati ol“Per i numeri coinvolti, si tratta sicuramente di un tre 800 dipendenti. L’installazione del nuovo sistema progetto ambizioso” ha affermato di rimando Jos è iniziata dal quotidiano nazionale De Volkskrant, im- Pastoors, managing director di Next Solutions. “Siamediatamente dopo la firma del contratto. In questa mo entusiasti della partnership con Tera e non vediatestata il nuovo sistema prevede la creazione di oltre mo l’ora di metterci all’opera con PCM”.
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Kodak Polychrome Graphics (KPG) ha annuncia- tore per le soluzioni Nexpress e Digimaster,” dice to di aver siglato un accordo con NexPress Solutions, Venkat Purushotham, Presidente e CEO di NexPress Inc. in seguito al quale Kodak Polychrome Graphics Solutions, Inc. “I clienti di Kodak Polychrome venderà i prodotti Nexpress e Digimaster in tutto il Graphics potranno apprezzare i vantaggi offerti dalla mondo. Kodak Polychroproduttività e dalla qualità me Graphics e NexPress dei nostri sistemi di stamcollaboreranno attivapa digitale.” mente per promuovere e Secondo l’accordo, Via del Pratignone 38/40 commercializzare tutte le soluzioNexPress continuerà a fornire assi50041 Calenzano (FI) ni Nexpress dedicate alla stampa distenza tecnica per tutte le installaziotel. 0558836200 - fax 0558836222 gitale. ni dei sistemi Nexpress 2100. La http://www.kpgraphics.com L’accordo riguarda sia la macchiKodak Nexpress 2100 è una macchina na per la stampa digitale a colori Kodak Nexpress 2100, per la stampa digitale a colori ad alta produttività, che vincitrice di un award, sia i sistemi per la stampa digi- risponde alla sempre crescente richiesta di lavori a tale in bianco e nero Kodak Digimaster E125 ed E150. colori a breve tiratura con tempi di consegna molto Kodak Polychrome Graphics inizierà a distribuire la rapidi e di applicazioni di stampa con dati variabili Nexpress 2100 negli Stati Uniti il 1 ottobre 2004, men- finalizzata al marketing personalizzato. Il 5° elementre nel resto del mondo il lancio è previsto insieme a to, recentemente annunciato, espande ulteriormente la quello delle Digimaster gamma di colori di stampa E125 ed E150, nel primo tri- La macchina per la stampa digitale a disponibile, permettendo di mestre del 2005. Kodak colori Nexpress 2100 eseguire lavori che richiedoPolychrome Graphics preno l’integrazione on-line di senterà la Nexpress 2100 al colori Pantone specifici, ma Graph Expo di Chicago, dal anche la verniciatura in linea 10 al 13 ottobre. necessaria per tutti gli stam“Kodak Polychrome pati che devono durare a lunGraphics lavora per offrire ai go, come quelli per direct propri clienti le migliori somail. I sistemi per la stampa luzioni digitali nel campo del digitale in bianco e nero CtP, del DI e della stampa diKodak Digimaster E125 ed gitale” dichiara Jeff JacobE150, con risoluzione di 600 son, Chief Executive Officer x 600 dpi, impiegano uno svidi Kodak Polychrome Graluppo a particelle di piccole phics. “I sistemi Nexpress e dimensioni e una speciale Digimaster consentono ai tecnologia che permette di nostri clienti di avere accesprodurre documenti di alta so ad una gamma di prodotti qualità con testi nitidi, immapiù ampia che li potrà sostegini retinate chiare e vivide e nere nella fase di passaggio alle tecnologie digitali o grafici ricchi e brillanti. Grazie alla rapidità nell’elanella loro espansione.” borazione delle immagini e alla velocità di stampa pari “ All’interno del mercato mondiale dell’industria rispettivamente a 125 e 150 pagine al minuto, le Kodak grafica, sia la presenza sia la posizione di Kodak Digimaster Serie E sono macchine da stampa ad alta Polychrome Graphics sono importanti. Kodak produttività che sostengono cicli di lavorazione da tre Polychrome Graphics sarà quindi il miglior distribu- a cinque milioni di copie al mese.
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Kodak Polychrome Graphics distribuirà i prodotti Nexpress e Digimaster
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News Content Manager – Hermes™ 10: soluzioni Unisys per i giornali italiani News Content Manager – Hermes™ 10, la nuova La scelta della nuova versione di News Content versione di Unisys per la gestione dei contenuti edito- Manager – Hermes™ 10 è stata confermata anche da riali, sbarca in Italia all’insegna dell’innovazione tec- Periodici San Paolo che, in una linea di fedeltà nologica e del dinamismo applicativo e riscuote da decennale ai prodotti Unisys, utilizzerà la nuova versubito un pieno e gradito consenso presso clienti “sto- sione del sistema di gestione dei contenuti editoriali rici” e di nuova acquisizione. per creare e distribuire contenuti attraverso vari canali Dal settembre 2004 infatti il Gruppo editoriale e applicazioni. Athesis, protagonista dell’inforFiore all’occhiello della San mazione nel Nord Est con testaPaolo infatti, Famiglia Cristiate quali L’Arena di Verona, Il na, è il più diffuso settimanale Giornale di Vicenza e di informazione del nostro PaBresciaoggi, e il prestigioso ese con circa 775mila copie difquotidiano romano Il Tempo – fuse e 3,5 milioni di lettori. UNISYS ITALIA spa fondato nel 1944 nel cuore di Fondato nel 1931 e reduce da Via B. Crespi 57 - 20159 Milano una Roma appena liberata e un restyling che, dal settembre tel. 02/69851 - fax 02/6985588 punto di riferimento per l’infor2001, lo ha riposizionato nel mazione politica di tutta la regione Lazio e di gran difficile mercato italiano come moderno newmagazine parte dell’Italia centrale – hanno scelto la nuova ver- per tutta la famiglia e per tutte le famiglie, la rivista sione di Unisys News Content Manager – Hermes™ paolina gode di una riconosciuta autorevolezza per la 10 per la gestione dei loro contenuti. professionalità e l’indipendenza con cui svolge il proCon questo successo Unisys ha dimostrato di po- prio compito di informare i lettori. E di una riconoter soddisfare le specifiche esigenze di ogni tipo di sciuta, tradizionale, capacità di adottare per questo fine quotidiano per produrre e distribuire informazioni in soluzioni tecnologiche d’avanguardia dalla redazione modo efficiente attraverso molteplici canali, a confer- alla produzione, fino alla diffusione e alla vendita. ma del ruolo di leader ricoperto dalla società che forFamiglia Cristiana (unico settimanale italiano nei nisce servizi e soluzioni di Information Technology in primi dieci d’Europa), Il Giornalino, storico settimatutto il mondo, combinando l’esperienza maturata nel- nale per ragazzi, e le altre testate del gruppo potranno l’ambito della consulenza, della systems integration, così usufruire dei vantaggi offerti dalla soluzione di dell’outsourcing, delle infrastrutture di rete e della tec- Unisys per gestire e diffondere le informazioni in modo nologia dei propri server con un preciso approccio stra- più veloce ed efficiente. tegico anche nel settore Media italiano. “Siamo molto lieti del fatto che San Paolo, il quar“Le scelte effettuate da questi quotidiani e da mol- to gruppo editoriale italiano, abbia scelto di utilizzare te altre testate italiane dimostrano in modo concreto la nostra soluzione, proseguendo un rapporto di collal’impegno di Unisys nel portare innovazione e tecno- borazione e di fiducia che dura da oltre 10 anni” ha logia in questo settore, in ogni parte d’Italia” ha di- sottolineato ancora Carlo Pellegrino. “Hermes 10 si chiarato Carlo Pellegrino, direttore vendite di Unisys adatta perfettamente alle specifiche esigenze delle vaGlobal Media per l’Italia. “Il Gruppo Editoriale Athesis rie testate del gruppo, le quali avevano bisogno di usue Il Tempo, clienti Unisys da oltre 10 anni, hanno sem- fruire di una soluzione innovativa, flessibile e integrapre potuto contare su soluzioni tecnologiche allo stato ta con gli altri applicativi già utilizzati”. dell’arte per gestire i contenuti in modo efficiente, Anche Il Piccolo di Trieste, il Messaggero Veneto, veloce e con una riduzione dei costi”. il quotidiano cremonese La Provincia e il Giornale di
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Unisys nel settore Media Poiché le aziende che operano nel settore dei media hanno bisogno di soluzioni aperte e flessibili che consentano loro di adeguarsi continuamente ai mutamenti del mercato e di sfruttare in modo ottimale le risorse esistenti, Unisys mette a disposizione un’offerta di prodotti e servizi sviluppata grazie a un’esperienza consolidata in questo mercato. Hermes 10 rappresenta una tappa fondamentale nel percorso iniziato da Unisys per agevolare l’innovazione nel settore Media con una tutela degli investimenti effettuati delle case editrici, in modo che possano essere completati nei tempi previsti e senza alcun im-
patto negativo sul lavoro quotidiano. Il portafoglio della divisione Unisys Global Media continuerà a svilupparsi grazie al supporto continuo che la società garantirà all’evoluzione delle società da “media company” a “information provider”. La società offre inoltre soluzioni personalizzate in grado di consolidare le attività giornalistiche e di ottimizzare le strutture organizzative per affrontare con successo i mutamenti portati dalle nuove tecnologie e dall’entrata in scena di grandi attori, nati da fusioni tra le principali imprese. Cart@, il “giornale cliccabile” Last but not least il giornale “cliccabile”: una novità che Unisys porta nell’universo dell’informazione italiano grazie all’esperienza della società nello sviluppo di quotidiani ondine. Cart@ è una soluzione integrata con Hermes 10. che consente una consultazione via Internet del quotidiano in modo completo e intuitivo. Grazie a questo servizio, ogni lettore può accedere a tutti gli articoli a disposizione, vedendone titolo e riassunto semplicemente passandoci sopra con il mouse, e può scaricare il testo impaginato esattamente come nell’edizione cartacea. Il Gruppo editoriale Athesis è sempre stato molto attento all’innovazione in questo settore: fin dal 2002, L’Arena di Verona, Il Giornale di Vicenza e Bresciaoggi, hanno messo a disposizione dei loro lettori online i vantaggi offerti in termini di semplicità d’uso ed efficienza da una prima realizzazione di “giornale cliccabile”, ideata internamente e sviluppata congiuntamente con Unisys. E’ da questa prima esperienza, che in seguito Unisys ha perfezionato Cart@, ora integrato in Hermes 10.
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Brescia, anch’essi clienti storici di Unisys, hanno scelto di utilizzare i vantaggi tecnologici offerti dalla soluzione Hermes™ 10. Queste testate rappresentano importanti punti di riferimento per l’informazione locale nelle rispettive regioni, hanno infatti deciso di optare per News Content Manager – Hermes™ 10 con piena fiducia nella serietà e nella assistenza operativa di Unisys. “La scelta fatta da questi storici quotidiani, vere fonti di informazione per la cronaca locale, dimostra che, grazie alla nostra conoscenza del settore in Italia, possiamo anticipare le specifiche esigenze dei clienti e mettere a loro disposizione soluzioni tecnologiche allo stato dell’arte” ha concluso con soddisfazione Carlo Pellegrino. Integrata con i prodotti sviluppati da Adobe, come Adobe InDesign e Adobe InCopy, la soluzione Unisys consente infatti di utilizzare e condividere tutte le informazioni, utilizzando funzionalità di design e impaginazione innovative con un’ottimizzazione complessiva dei costi.
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GMDE contribuisce ad accrescere il numero dei quotidiani italiani che utilizzano Tera GN3 Arrivano i frutti della collaborazione instaurata fra Tera Publishing, fornitore di soluzioni di content management per l’industria editoriale, e GMDE, solution provider di consolidata esperienza nel settore delle Arti Grafiche e dell’Editoria, nonché distributore esclusivo delle soluzioni Tera sul mercato dei quotidiani italiani. Molte, infatti, le nuove installazioni effettuate da GMDE tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno.
DMedia Group SpA
Corriere Padano
Gazzetta di Parma e Corriere Adriatico
Il Corriere Padano, edito dalla Società Editrice CPA, è un settimanale che pubblica notizie locali della città di Piacenza e provincia. L’editore realizza anche una serie di pubblicazioni quindicinali e periodiche, destinate tipicamente a un pubblico di lettori locali. Per la redazione del Corriere Padano, l’editore ha deciso di adottare Tera GN3 quale soluzione di content management. L’acquisto, definito nel corso dell’estate con gli specialisti della GMDE, comprende tutti i moduli di base per la gestione di una pubblicazione stampata (Shell, Fred e Ted), la soluzione per la gestione OPI delle immagini (Topic), il sistema per la ricezione delle foto di agenzia (Wire Image) e un interfacciamento al sistema gestionale di raccolta pubblicitaria.
Infine, una serie di aggiornamenti, che confermano la fiducia nei confronti sia di Tera che di GMDE, acquistati dalla Gazzetta di Parma e dal Corriere dell’Adriatico. Entrambi i quotidiani hanno effettuato una valutazione delle migliori soluzioni disponibili sul mercato e hanno deciso di riconfermare la propria fiducia a Tera, migrando il proprio sistema da GN a GN3. Tutte le vendite sono state concluse da GMDE nel corso della primavera e dell’estate. “Un risultato che consolida i rapporti fra le due società”, afferma Carlo Caporizzi, direttore commerciale di GMDE. “Un risultato che ci conferma la qualità riconosciuta dal mercato alle soluzioni Tera e che ci sprona a fare ancora di più.”
DMedia Group SpA, azienda editoriale che fa parte di DMail Group SpA società quotata al Nuovo Mercato, realizza 14 testate settimanali di cronaca locale nell’area del Nord Lombardia in 2 differenti formati e un periodico di tempo libero in formato tascabile. Si tratta di una serie pubblicazioni che saranno realizzate con una soluzioIl Domani di Bologna ne Tera GN3, integrata con i moduli T@rk per l’archiviazione, File Primer Il Domani di Bologna, quotidiano per il workflow dei materiali pubblicinato a fine 2000 nel capoluogo di protari e con un’interfaccia al sistema amvincia emiliano, utilizzerà una soluzioministrativo per la gestione del collabone Tera GN3 completa (Shell, Fred e ratori. La soluzione prevede l’utilizzo del sistema di Content Management Ted), comprensiva del sistema di GMDE, Viale Colleoni, 5 GN3 anche per la realizzazione del sito archiviazione T@rk per le oltre 20 stazioni di lavoro della redazione. Una reda- 20041 Agrate Brianza (MI) WEB integrandosi con le applicazioni già Tel. 0396091790 zione che si occupa sia della realizzazione in essere nel gruppo tramite l’utilizzo delle Fax: 0396091788 dei contenuti del giornale sia di quelli destiinformazioni disponibili in GN3 già in forhttp://www.gmde.it mato XML. nati a vari inserti a carattere locale.
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Adobe XMP. Gestire il girone infernale dei dati fornendo intelligenza agli archivi elettronici
Introduzione
deleterio per gli sforzi fatti per creare e mantenere l’immagine coordinata. Nel passato recente, la crescita fenomenale delle • Immagini con licenze o diritti d’autore molto spesso vendite di personal computer, l’espansione di Internet, non ricevono il credito che gli spetterebbe, creandelle reti locali e l’uso quotidiano do situazioni di inadempimento di della posta elettronica, hanno mocontratto. • Revisioni multiple di uno stesdificato per sempre il modo in cui so documento (archiviate con operano le aziende, presentandonomenclature fantasiose e non ci però con nuovi problemi su scaAdobe Systems Italia appartenenti ad alcun stand– la imponente. Nonostante gli in- Centro direzionale Colleoni - Pal. Taurus A3 20041 Agrate Brianza (Mi) ard) possono rendere la collanumerevoli benefici delle tecnotel. 039 65501 fax 039 655050 borazione tra individui o gruplogie avanzate, le aziende di qual- Per informazioni commerciali: 02-63.23.74.20 pi di lavoro molto difficile. siasi calibro si trovano oggi di www.adobe.it • Sistemi di gestione, spesso sviinfo-italia@adobe.com fronte alla necessità di dover gestire un numero crescente di archiluppati ed implementati da indivi elettronici, ma questa necessità può condurre ad una vidui o gruppi di lavoro, molto spesso diventano riduzione della produttività e dell’efficienza. Il merinutilizzabili da altri utenti quando lo sviluppatore cato oggi richiede che i sistemi operativi, i sistemi di lascia l’organizzazione e questo può rallentare quinarchiviazione, ed i formati file siano in grado di gestidi la crescita e l’espansione dell’azienda stessa. re milioni di archivi creati da migliaia di individui, • Ai sistemi di gestione proprietari manca la flessigruppi di lavoro, fornitori, rivenditori e dalle aziende bilità necessaria per lavorare con materiale datato stesse. Purtroppo questi sistemi ed applicativi non sono senza ulteriori investimenti. Questi sistemi si evolstati creati per la gestione di una tale mole di archivi vono per raggiungere le necessità dell’organizzaprovenienti da fonti così innumerevoli. Si prevede inolzione, e si devono quindi adattare a variazioni di tre che questa tendenza vada a crescere. tecnologie inaspettate. La mancanza di un sistema di strutturazione uniQuesto caos, ingigantendosi, può avere effetti su versale per la gestione degli archivi elettronici diventa molti rami aziendali, quali marketing, grafica, vendicausa di seri problemi sia di tipo legale che di produt- te, gestione del prodotto, ingegneria e tecnologie deltività che possono influenzare il rendimento economi- l’informazione. I CED, in particolare, sono sotto conco delle aziende. Questi problemi possono includere: tinua pressione da parte del management per concepi• Uso scorretto di immagini grafiche (marchi re nuovi modi per non perdere anni di investimenti aziendali), che devono esistere in varie dimensio- tecnologici con soluzioni che funzionano con le risorni e vari tipi di formato file. Questo può essere se hardware e software già esistenti, minimizzando
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In questo numero di Tecnomedia parleremo di un nuovo acronimo di casa Adobe destinato a fare storia. Dopo Adobe PS (PostScript) e Adobe PDF (Portable Document Format), che hanno entrambi plasmato la nostra realtà digitale, introduciamo una nuova tecnologia: Adobe XMP (eXtended Metadata Platform).
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possibilmente costi futuri. Giorno dopo giorno, mentre cresce il numero degli archivi, il problema si fa più complesso. Trovare soluzioni è diventato così complesso che alcune organizzazioni hanno semplicemente smesso di provare. Le aziende richiedono un sistema più “intelligente”: una soluzione per la gestione degli archivi che sia in grado di gestire volumi enormi di dati e Metadati non strutturati scambiati tra individui di molteplici dipartimenti e gruppi di lavoro (per Metadati si intende qualsiasi informazione che descrive il contenuto, l’uso, gli autori, ed altri dettagli che spiegano l’archivio digitale stesso). Gli archivi devono essere più consapevoli di sé stessi, il che significa che devono contenere informazioni sul loro contenuto. Maggiore è l’informazione che un archivio porta con sé, maggiori ne saranno le possibilità di fruizione da parte degli utenti finali e da parte degli applicativi e maggiori saranno gli usi che ne potranno derivare in termini di produttività e di rintracciabilità. Capire il problema per trovare una soluzione Per valutare possibili soluzioni, è molto importante capire la natura stessa dei dati organizzati. Gli esperti classificano i dati come “strutturati” o come “non strutturati”. I dati strutturati sono dati che sono “definiti” usando un set di istruzioni predefinite. Prendiamo l’esempio molto semplice di un libretto degli assegni che contiene una forma comune per la strutturazione dei dati: le cedoline hanno un numero progressivo unico, una data, un beneficiario, un importo pagato, e magari una nota che indica la ragione del pagamento. Mentre una quantità significante di tempo e di energia viene dedicata per scrivere questi dati, i vantaggi derivanti dall’uso dei dati strutturati di un libretto degli assegni sono chiari: permette di gestire e controllare le proprie spese e permette anche di eseguire confronti con l’estratto conto della banca. Questi dati strutturati ci aiutano a gestire le nostre spese tramite assegno bancario. Mentre riconosciamo il valore nel mantenere dati strutturati in un libretto degli assegni, poco più del 1020% di tutti i dati delle aziende sono strutturati. L’ottanta percento rimanente è formato da dati non strutturati: appunti, messaggi di posta elettronica, pagine e siti Web, marchi aziendali, fogli di calcolo, rapporti, diagrammi, grafici, immagini digitali, notiziari, piani,
manuali e così discorrendo. Questo volume massiccio e caotico di dati rappresenta un investimento importante di tempo e denaro, e tuttora è quasi impossibile utilizzarlo all’interno di livelli organizzativi. Approcci al Problema. Ci sono tre scelte per le aziende che sono sommerse da una marea di documenti: fare nulla, implementare una soluzione proprietaria ad hoc, oppure adottare uno standard aperto. Fare nulla. Per la maggior parte delle realtà aziendali questa non costituisce, ovviamente, una opzione. La necessità di rimanere competitivi, la responsabilità nell’evitare trappole legali e l’obbligo di massimizzare il ritorno sull’investimento su individui, sistemi e operazioni richiede che vengano prese decisioni sul da farsi. Implementare una soluzione proprietaria ad hoc. Esistono numerose soluzioni proprietarie sul mercato, molte delle quali hanno come scopo di fronteggiare le necessità immediate di particolari settori industriali o funzioni lavorative. Molti di questi sistemi sono validissimi ma soffrono in ogni caso degli stessi limiti. Questi limiti sono: • Costi elevati delle licenze, dell’integrazione con sistemi esistenti, dei contratti di manutenzione e di aggiornamento. • Incompatibilità con altri sistemi proprietari. • Forniscono informazioni sugli archivi solo all’interno del sistema stesso. • Limitati nella loro abilità nel seguire modifiche al formato degli archivi. • Limitati nelle funzionalità e la personalizzazione. • Poco intuitivi per gli utenti finali perché le so– luzioni non sono contenute negli applicativi di creazione. Dati questi limiti, molte aziende concordano nel dire che soluzioni proprietarie sono limitate nella loro adozione per motivi di ritorno sull’investimento. Lavorare con una struttura aperta per la gestione dei dati: adottare Adobe XMP. Adobe Systems Inc, in quanto produttore e leader nel settore degli applicativi per la grafica professionale, l’editoria e il video, ha contribuito ad accendere la miccia della rivoluzione informatica che è, in un certo senso, la causa della crescita esplosiva del numero di archivi digitali in circolazione. Con lo scopo di migliorare il modo in (continua a pag.7)
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Un esempio concreto
Qui possiamo gestire tutte le informazioni sull’archivio, incluse informazioni relative a diritti di autore ma anche parole chiave che permetteranno a motori di ricerca di individuare facilmente l’archivio. Sulla sinistra vediamo inoltre che possono esserci anche dati sulla macchina fotografica utilizzata, categorie personalizzabili da assegnare, la storia dell’archivio, la sua origine ed altri dati avanzati. E’ importante ricordare che tutte queste informazioni possono essere personalizzate secondo le necessità. Guardiamo adesso lo stesso archivio con un editor di testo (si tratta di un estratto e i grassetti sono dell’autore). </rdf:Alt> </dc:rights> <dc:title> <rdf:Alt> <rdf:li xml:lang=’x-default’>Cupola di Santa Maria del Fiore</rdf:li> </rdf:Alt> </dc:title>
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Quante volte ci siamo chiesti “Di quale versione dell’archivio si tratta? Qual è la versione finale? Possediamo i diritti d’autore per quest’archivio? Abbiamo una didascalia per quest’immagine?”. Adobe XMP ci permette di gestire queste e molte altre informazioni; rendendo, di fatto, l’archivio elettronico consapevole di se stesso. Nella finestra “Info file” di Adobe Photoshop, per fare solo un esempio, abbiamo la possibilità di aggiungere metadati al nostro archivio digitale.
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<dc:description> <rdf:Alt> <rdf:li xml:lang=’x-default’>Vista della cupola di Santa Maria del Fiore da Sud con le colline di Fiesole nello sfondo. Giornata soleggiata.</rdf:li> </rdf:Alt> </dc:description> <dc:creator> <rdf:Seq> <rdf:li>Rufus Deuchler</rdf:li> </rdf:Seq> </dc:creator> <dc:subject> <rdf:Bag> <rdf:li>cupola</rdf:li> <rdf:li>santa maria del fiore</rdf:li> <rdf:li>firenze</rdf:li> </rdf:Bag> </dc:subject> </rdf:Description> </rdf:RDF> </x:xmpmeta> In testa al documento (nel codice si intende), oltre a dati sulla dimensione del file ed altre informazioni inserite automaticamente dall’applicativo, ritroviamo quindi tutti i dati inseriti nella maschera “Info file” in formato XML. Questo significa che, ancora prima di aprire l’archivio, possiamo vedere informazioni sul suo contenuto. Inoltre, queste informazioni seguiranno l’archivio in tutte le sue forme ed utilizzi; se vogliamo fare un esempio possiamo immaginare un impaginato creato con Adobe InDesign nel quale è stata inserita questa immagine. I dati Adobe XMP dell’impaginato conterranno anche quelli dell’immagine. Inoltre, il “Browser dei File” di Photoshop è un ottimo esempio di come si possono usare questi dati Adobe XMP per individuare o catalogare immagini.
cui le persone comunicano, Adobe ha concentrato molte risorse nel fornire strutture flessibili per risolvere i problemi legati all’organizzazione dei dati, ed è adesso completamente impegnata nello sviluppo e l’adozione di Adobe Extensible Metadata Platform (XMP), il nuovo standard indirizzato alle necessità future per la gestione dei dati. Iniziare a gestire i Metadati Adobe XMP è una tecnologia che già fa parte integrante dei rilasci presenti e futuri degli applicativi Adobe come Adobe Acrobat®, Photoshop®, GoLive®, Illustrator® e InDesign®. La tecnologia è liberamente accessibile dal sito Web di Adobe, www.adobe.com/ products/xmp, dove sviluppatori software, amministratori di sistemi per la gestione degli archivi e responsabili di centri elaborazione dati possono scaricare il kit di sviluppo Adobe XMP ed iniziare ad utilizzarlo im-
mediatamente. Adobe XMP fornisce un posto standardizzato nel quale catturare e gestire i dati. Essenzialmente, i metadati sono le informazioni più stringate e rilevanti in un documento. Adobe XMP fornisce inoltre un modo flessibile per archiviare e rintracciare questi metadati, in modo che anche quantità enormi di archivi possano essere agevolmente organizzati nel modo più utile per l’organizzazione. Rendendo efficienti i processi di cattura e di gestione di questi dati per l’utenza finale e gli sviluppatori, Adobe XMP trasforma lo spaventoso processo di gestione di quantità imponenti di archivi in una mera routine. Inserendo più conoscenza (Metadati) all’interno di ogni archivio, Adobe XMP permette di creare un sistema più intelligente. La conoscenza che un determinato archivio porta con se viene preservato anche se ne viene modificato il formato; inoltre, gli archivi hanno spazio per imparare: spazio per altri dati.
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Per incoraggiare l’adozione e l’utilizzo a larga scala, Adobe XMP è disponibile gratuitamente tramite una licenza open source per tutti gli sviluppatori e utenti finali e può essere incorporato, senza costi di licenza, praticamente in qualsiasi applicativo o sistema di archiviazione. Questo garantisce un migliore ritorno sugli investimenti fatti in sviluppo. Adobe XMP può essere facilmente personalizzato ed esteso (extensible) da parte degli sviluppatori software e dipartimenti tecnologici per raggiungere scopi specifici. La tecnologia è documentata pubblicamente, basandosi su standard del W3C, ed espresso in XML (Extensible Markup Language). Il fatto che la documentazione sia pubblica garantisce che lo staff tecnico avrà sempre accesso all’informazione necessaria per implementare e personalizzare Adobe XMP. La conformità con gli standard del W3C garantisce che Adobe XMP rimarrà di attualità negli anni a venire perché segue delle linee guida definite da esperti dell’industria. Nello stesso modo, aderendo a XML, un linguaggio universale per esprimere dati, Adobe XMP viene facilmente letto da applicativi conformi alle norme XML. Adobe XMP può essere integrato facilmente in sistemi di archiviazione proprietari, mantenendo il valore di tecnologie esistenti, usando delle strutture XML come formato di interscambio tra i sistemi. La flessibilità di Adobe XMP permette ai produttori di software ed alle aziende di personalizzare facilmente l’organizzazione dei dati catturati per le loro esigenze specifiche e di integrarli con dati provenienti da altri sistemi. Per esempio, l’etichetta “Creatore” in un sistema precedente può venire riportato sotto l’etichetta “Autore” nel nuovo sistema, assicurando quindi che le tipologie future di dati ed organizzazioni potranno essere facilmente adeguate. Gli applicativi che sono stati adattati per la tecnologia Adobe XMP sono in grado di registrare metadati all’interno dell’archivio stesso, preservando i medatati anche se l’archivio passa da un formato file all’altro (da TIFF a EPS, ad esempio). Una azienda che fornisce immagini provenienti da archivio, per esempio, può incorporare all’interno dell’immagine digitale le in-
formazioni sul copyright, inviare tramite posta elettronica l’immagine al Cliente, che a sua volta potrà aggiungere una didascalia, per poi convertire l’immagine in un formato per il Web oppure modificarne la risoluzione per inviarla in un impaginato al service di stampa per la creazione di lastre, il tutto senza mai perdere i Metadati. Conclusione: una soluzione potente. La tecnologia Adobe XMP è stata creata con l’intenzione di permettere a sviluppatori di creare robusti sistemi di archiviazione e per incoraggiare gli utenti finali ad utilizzare questi sistemi per gestire il numero crescente di archivi elettronici in circolazione. Tramite la sua licenza open source gratuita ed il pieno rispetto di tecnologie conforme a standard internazionali (W3C, XML), Adobe XMP viene incontro alle necessità degli sviluppatori per massimizzare il valore degli investimenti fatti nel passato, mantenendo aperte tutte le opzioni per sviluppi futuri. In particolare, permette di collegare tra di loro sistemi basati su XML esistenti e collaudati. Registrando i dati all’inRegistrando i dati all’interno degli archivi stessi, Adobe XMP elimina molti degli inconvenienti che ci possono essere con sistemi proprietari che spesso archiviano i dati sugli archivi in banche dati separate. Per conludere, l’implementazione progressiva di Adobe XMP nelle soluzioni Adobe fornisce gli strumenti necessari per la cattura dei dati e grazie alla piena conformità con gli standard, diventare un modello per tutte le aziende di software. La mole di dati che stà inondando organizzazioni grandi e piccole costituisce un problema reale in costante crescita, con serie implicazioni a livello di competitività, produttività, problemi legali e tecnologici. Adobe XMP è la tecnologia che permette alle aziende di sviluppare soluzioni personalizzate. Fornendo in maniera semplice l’intelligenza agli archivi elettronici, Adobe XMP permette agli sviluppatori ed alle aziende di acquistare il pieno controllo dei loro dati prima di esserne sopraffatti. Rufus Deuchler Esperto Certificato Adobe rufus@deuchler.net
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Sorgenti aperte e conformi a standard internazionali.
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Athesia Druck e la sua rotativa UNIMAN con torre ad otto heatset: un progetto pilota per l’Europa L’Athesia druck di Bolzano, nota nel settore come in heatset come copertina. azienda tradizionale ed allo stesso tempo innovativa, L’impianto di stampa è dimensionato per produrre ha realizzato insieme con la MAN Roland, un concet- con nastri della larghezza di fino a 1260 mm e con una to di produzione di tipo completamente nuovo. La sua lunghezza di taglio di 470 mm (circonferenza del cirotativa UNIMAN da 64 pagine per la stampa da gior- lindro 940 mm). nali, con quattro unità di stampa di giornali, con quattro unità di stampa a Y, in produEconomicità ottimale. zione dal 1990 è stata potenziata con una torre ad otto, un forno essiccatore verCon l’installazione della nuova ticale a un nastro, cinque rulli di rafconfigurazione Athesia realizza un freddamento ad un ulteriore concetto di produzione non solo nuoMAN Roland Italia S.p.A. cambiabobine. Tale impianto consen- Via Redecesio, 12/b - 20090 Segrate (MI) vo ma anche estremamente econote ora di produrre giornali ed inserti mico. L’elevata capacità cromatica tel. 0039 02 21 307 -1 fax 0039 02 21 333 51 heatset cuciti e rifilati nonché di proe l’equipaggiamento heatset consendotti combinati. tono sia una produzione di giornali Alla Athesia druck la MAN Roland è legata da una di alto valore sia la saturazione della potenzialità di decennale collaborazione. Oltre a diverse macchine per stampa con prodotti commerciali e misti. Questa comla stampa a foglio e alla rotativa UNIMAN è in fun- binazione con tecnologia di stampa coldset con quelzione presso tale azienda anche un impianto la heatset su una stessa rotativa mette a disposizione OCTOMAN da otto pagine per la stampa offset com- un elevato potenziale di qualità a costi di investimenmerciale a bobina. to relativamente contenuti. Grazie al funzionamento contemporaneo è possibile la stampa di prodotti misti coldset/heatset in un unico ciclo di lavoro che risulta Elevatissima flessibilità di produzione quindi economica per molteplici impieghi. Athesia è ora in grado di stampare giornali con un numero massimo di fino ad 80 pagine in broadsheet Conseguente produzione in linea (315 x 470 mm), di cui 16 a 4/4 colori. La capacità Del corredo del nuovo impianto fanno parte anche cromatica massima arriva a 32 pagine a quattro colori in un prodotto di 48 pagine. Un’ulteriore possibilità di diversi componenti in linea sulla rotativa ed intorno produzione è offerta da 24 pagine in quadricromia su ad essa. Tali componenti ampliano ulteriormente le un totale di 64 pagine. Nel formato tabloid (235 x 315 possibilità di produzione e supportano pertanto il conmm) si ha rispettivamente un numero di pagine dop- cetto aziendale di conseguente produzione in linea di pio. In un heatset si possono stampare prodotti da 16 prodotti grafici di qualità. Ad esempio, la piegatrice pagine (ovvero 32 pagine nel formato tabloid) a 4/4 nel rapporto di cilindri 2.3.4 è stata completata con colori. In questo processo possono venir stampati sup- una unità di cucitura ad innesto, con la quale, a piena porti aventi grammatura di fino a 100g/m2 velocità di produzione di 30.000 giri di cilindro alE’ possibile avere una combinazione di diversi pro- l’ora, gli stampati prodotti possono essere cuciti a punti dotti misti coldset/heatset: ad es. un prodotto da 80 metallici attraverso il dorso. Inoltre sono stati installapagine in formato tabloid con una parte da 16 pagine ti una taglierina rotativa per il taglio su tre lati ed un
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Controllo della messa a registro del colore e Colorput per ottimale qualità di stampa Per i suoi brevi percorsi del nastro la costruzione a torre ad otto della UNIMAN offre le migliori premesse per la stampa di quotidiani. Si verificano solo scarsi effetti fan out che possono venir tenuti sotto controllo in modo semplice. L’Athesia druck ha scelto anche un controllo automatico della messa a registro del colore che assicura una quantità di stampa ottimale e
costante sull’intera tiratura e i minimi tassi di scarti. Inoltre, il sistema di automazione pre-esistente MAVO II è stato completato con un pulpito pecom per il controllo dell’azionamento e un pecom color per la preimpostazione e regolazione dell’inchiostrazione. Del corredo dell’impianto fanno parte due sistemi di alimentazione e di regolazione del livello dell’inchiostro completamente indipendenti l’uno dall’altro per gli inchiostri coldset e heatset. Si possono impiegare in tale sede anche due diversi calamai intercambiabili. Quali gruppi inchiostratori per la parte heatset sono stati scelti i gruppi ad alimentazione continua under-shot affermatisi sulla UNIMAN. Ad un ottimale equilibrio del rapporto inchiostro/acqua provvedono i collaudati gruppi di bagnatura turbo di MAN Roland.
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impianto per la siliconatura. Con il collegamento diretto della rotativa al modernissimo reparto spedizioni a mezzo catena di convogliamento, i prodotti rifiniti e siliconati possono venir inseriti direttamente nei quotidiani. Oltre a ciò è possibile pure pallettizzare i prodotti servendosi di un impilatore a croce.
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Il “motore” Méthode per la redazione globale di Adnkronos
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La piattaforma di knowledge management e publishing realizzata da EidosMedia fornisce ora un ambiente di news management alle molteplici attività dell’agenzia di informazione italiana L’agenzia di informazione Adnkronos ha annun- fatti, ha reso più efficiente il nostro flusso di lavoro ciato di aver raggiunto il suo obietpermettendoci di trasmettere le notivo strategico con la creazione di un stre notizie ai clienti in modo più sistema redazionale globale medianrapido. Inoltre, Mèthode è stata la te la soluzione Méthode, la piattapiattaforma ideale in grado di inteforma di news management e grare le numerose attività che priEidosMedia S.r.l. publishing basata su XML realizzata ma erano svolte in modo separato”. Viale Legioni Romane, 43 da EidosMedia. Mèthode, essendo basato su XML, 20147 Milano Méthode è stato inizialmente adot- tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 permette all’agenzia di gestire i contetato dal Gruppo per gestire i contenuti innuti informativi in entrata ed in uscita www.eidosmedia.it info@eidosmedia.com formativi del suo portale Internet, Italy usando direttamente lo standard XML, Global Nation, il principale sito web del senza alcuna necessita di pre- o post-conGruppo. Partendo da questa base informativa, il mo- versione. dulo Méthode Syndication Server ha consentito al“Il progetto di Adnkronos ha dimostrato che la sol’agenzia di automatizzare la trasmissione di prodotti luzione Mèthode è in grado di aggiungere un notevole informativi personalizzati ai numerosi abbonati in Ita- valore alle attività delle agenzie di informazione” ha lia e all’estero. commentato Gabriella Franzini, general manager di La soluzione Méthode è stata adesso estesa, in EidosMedia. “E non solo nel loro core business della modo da fornire un sistema integrato che consente la creazione e distribuzione dei dispacci: la caratteristicreazione e la diffusione dei contenuti informativi del ca open-ended di Mèthode permetterà infatti ad Gruppo. Lo staff dell’agenzia di informazione, che Adnkronos di diversificarsi facilmente in altri mercati consta di circa 100 giornalisti, grazie al supporto tec- di distribuzione delle notizie, con prodotti basati su nologico fornito da Méthode avrà l’accesso a fonti di contenuti informativi combinato di testi, immagini, informazione multipli, capacità di ricerca notevoli, un grafici e persino audio e video. flusso di lavoro ed un coordinamento più efficiente. La trasmissione dei dispacci di agenzia verso diffe- Adnkronos renti canali di distribuzione è controllata automaticamente da Méthode e l’intero sistema è guidato da un Il gruppo Adnkronos è uno dei principali gruppi di unico repository di contenuti informativi basato su un comunicazione in Italia. Costruito attorno all’agenzia modello di dati object-oriented. di informazione nazionale Adnkronos, è stato uno dei “Le funzioni automatizzate di creazione e raccolta primi gruppi media italiani ad essere presente sul web. notizie della soluzione Oltre ai servizi editoriali e di comunicazione, all’auMéthode hanno consentito al nostro staff di con- diovisivo, alle informazioni sanitarie e, naturalmente, centrarsi sul contenuto e sulla qualità delle informa- all’attività di agenzia di stampa, il gruppo pubblica un zioni distribuite” ha commentato Giovanni Parise, di- portale web, www.adnkrons.com, con venti sotto-porrettore tecnico di Adnkronos. “l’automatizzazione, in- tali regionali.
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Arrivano i dati di bilancio del terzo trimestre 2004. vendite dei dorsi per fotocamere digitali Leaf™. Fino E in casa Creo c’è proprio ragione di festeggiare. I ad ora tutti i segmenti si sono espansi rispetto all’anno dati al 30 giugno 2004 parlano chiaro: un fatturato di precedente. 156,2 milioni di dollari U.S.A., con una crescita “A Drupa 2004, la fiera di riferimento del nostro dell’8,8 per cento del fatturato del terzo trimestre ri- settore,” ha proseguito Michelson “i nostri clienti hanspetto allo stesso periodo del no preso d’assalto lo stand Creo 2003. facendoci registrare un volume E un sonante + 77,5 per cendi prenotazioni di lastre digitato rispetto al terzo trimestre del li mai raggiunto prima. Anche 2003 con 21,6 milioni di dolari se l’approssimarsi della Drupa U.S.A., e un + 23 per cento riaveva effettivamente portato spetto al trimestre precedente alcuni clienti a ritardare le deCreo Italia S.r.l. del fatturato per i materiali di consumo. cisioni di acquisto, riteniamo che le preVia Pisa 250 “Durante l’ultimo trimestre abbiamo notazioni effettuate durante la fiera si tra20099 Sesto San Giovanni dato un notevole impulso all’implementadurranno in un forte aumento del fatturato Milano - Italy zione della nostra strategia incentrata sui del quarto trimestre. L’aumento di fatturaTel: +39 02 262 59 77 prodotti e materiali digitali,” ha dichiara- Fax: +39 02 262 59 229 to generato dalla nostra strategia incentrato Amos Michelson, Chief Executive ta sui prodotti e materiali digitali è Officer di Creo. “In soli nove mesi abbiamo costruito incontestabile. Tuttavia, il mercato in cui operiamo è un’attività solida che costituirà il fondamento di una molto competitivo e dobbiamo affrontare la necessità crescita costante per molti anni. Durante l’ultimo tri- di ridurre i costi per fronteggiare la forza del dollaro mestre, si è mantenuta alta la domanda verso l’intera canadese e dell’euro. gamma dei nostri sistemi completi, come l’hardware Siamo perciò giunti alla conclusione che per traCTP, il software, i dispositivi di prova colore e i mate- durre un fatturato più alto in un maggiore profitto è riali di consumo, nonostante la flessione temporanea indispensabile ridurre i costi. A questo scopo, stiamo delle vendite prevista in corrispondenza dell’appros- svolgendo un’analisi dettagliata della nostra struttura simarsi della fiera quadriennale Drupa. Continueremo dei costi e delle priorità di spesa per il nuovo anno ad impegnarci per favorire la crescita della nostra atti- fiscale. vità e prenderemo, come sempre, tutte le misure neÈ in quest’ottica che abbiamo deciso di accorpare cessarie per far aumentare gli utili e il fatturato”. alcune attività e spostare la sede centrale di Creo Il fatturato per segmento di questo trimestre ha vi- Americas da Boston a Vancouver. Questo cambiamento sto un 37 per cento nelle Americhe; un 36,5 per cento ci permetterà di ridurre i costi, snellire la gestione delin Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA); un 13,8 le attività e aumentare l’efficienza”. per cento nella zona Asia Pacifico (compreso il GiapA Drupa 2004 la strategia Creo ha introdotto vari pone) e un 12,7 per cento nella zona OEM e in altri nuovi prodotti come Prinergy® Evo e Magnus™ VLF, Paesi. I risultati sono stati particolarmente positivi nella ha rafforzato l’offerta per la stampa digitale grazie ai zona Asia Pacifico, mentre il segmento OEM e altri nuovi server a colori Spire™ per le stampanti Xerox Paesi ha avuto un incremento del 46,6 per cento ri- DocuColor®, ha introdotto flussi di lavoro integrati per spetto allo stesso periodo del 2003 grazie alla sempre la stampa digitale e commerciale e ha infine più stretta collaborazione con Xerox Corporation nel preannunciato il lancio di due nuove lastre da stampa settore della stampa digitale e a un incremento delle senza sviluppo: Clarus™ WL e Clarus PL.
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Brindisi in casa Creo per gli ottimi dati di bilancio del terzo trimestre dell’esercizio finanziario 2004
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Da SAP una nuova applicazione per la gestione degli annunci economici SAP AG ha annunciato il rilascio di una nuova processo, un vantaggio decisivo nell’interazione teapplicazione destinata all’industria dei Media, che lefonica con il cliente. Grazie ad una unica, amichevole interfaccia utenpermetterà alle società editrici di quotidiani e periodici di migliorare il processo di gestione commercia- te, l’applicazione permette di gestire la vendita dello le degli annunci economici, dall’accettazione degli spazio pubblicitario di annunci economici e di pubblicità semi-tabellare; di gestire gli ordini sino alla fatturazione. ordinativi e di assegnare gli anCon SAP® Classified nunci alle rispettive pubblicazioAdvertising Management - questo ni e date di scadenza; di creare il il nome del nuovo applicativo layout del contenuto informativo SAP metterà a disposizione delle comprendente grafici e foto; di imprese del settore dei Media una fornire il contenuto pubblicitario soluzione di call-center completa ai sistemi di produzione tecnica e e dotata di una unica interfaccia SAP di fatturazione in modo tale da instandard, in grado di unificare la Via Paracelso 24 - Pal. Cassiopea, 2 Centro Direzionale Colleoni cludere la bozza pubblicitaria nelgestione dei contenuti ed i processi 20041 Agrate Brianza - (MI) la fattura del cliente. commerciali degli annunci econoTel. 039/68791 Fax 039/6091005 SAP Classified Advertising mici e della pubblicità semihttp://www.sap.com/italy Management permetterà all’indutabellare, che tradizionalmente vengono gestiti con molteplici applicativi software. stria editoriale di ridurre il costo totale di proprietà, La soluzione è stata perfezionata e testata al sostituendo un unico applicativo integrato ai tanti oggi Washington Post, dove sarà disponibile nella prima necessari, riducendo il numero di interfacce e di simetà del 2005. Questa nuova applicazione va così a stemi diversi che necessitano di manutenzione. L’apcompletare il software di gestione della pubblicità di plicazione è dotata di interfacce standard in grado di SAP già disponibile, e sarà rilasciata su base mon- adattarsi ai diversi sistemi di produzione in uso neldiale nel corso del 2005. L’annuncio è stato fatto du- l’industria dei Media. SAP ha sviluppato l’applicazione per la gestione rante la manifestazione IfraExpo, svoltasi ad Amsterdam dall’11 al 14 ottobre scorso, in cui SAP degli annunci economici in collaborazione con il Washington Post, che ha iniziato la valutazione delha mostrato in anteprima la nuova applicazione. I reparti degli annunci economici dell’industria l’applicazione nel novembre del 2003. “Abbiamo scelto la soluzione di SAP perché ci dei Media sono spinti dal bisogno di soddisfare le necessità di un numero sempre maggiore di clienti offriva un approccio integrato alla gestione della pubnel più breve tempo possibile, eseguendo in modo blicità permettendoci di controllare meglio l’intero rapido processi multipli per soddisfare i termini di processo” ha commentato Mike Clurman, accettazione degli ordini richiesti dalle pubblicazio- vicepresidente Operations del Washington Post. “A ni. Grazie alla stretta integrazione tra i flussi di lavo- seguito dell’implementazione, in conclusione, sarero dei layout pubblicitari con i processi finanziari, mo in grado di sostituire il nostro intero sistema di SAP Classified Advertising Management fornisce allo gestione di annunci economici, di migliorare i nostri staff della pubblicità e agli operatori del call center processi di produzione e di porre solide basi per i un sistema integrato in grado di controllare l’intero nostri futuri progetti di Information Technology. Sia-
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mo lieti di aver contribuito allo sviluppo che ha consentito la disponibilità di questa applicazione”. L’applicazione si basa sulla funzionalità “customer interaction center”, già disponibile nella soluzione “SAP for Media”. Il centro di interazione supporta la lavorazione delle transazioni del cliente fornendo agli addetti sia una panoramica completa dei dati e degli ordinativi del cliente, sia le funzioni complete per rintracciare i dati storici ed il profilo del cliente. Ulteriori possibilità finalizzate ad incrementare le vendite includono anche la distribuzione telefonica automatica, funzioni di fonia via computer, e avvisi telefonici automatici su pacchetti promozionali. Lo staff amministrativo sarà inoltre in grado di controllare le tariffe correnti e il credito limite del cliente, di fare un calcolo preventivo degli ordini e di gestire i diversi metodi di pagamento. Oltre a sostenere le vendite, le acquisizioni e le scadenze delle inserzioni pubblicitarie, SAP Classified Advertising Management potenzia la funzione degli operatori del call center grazie ad uno strumento per la creazione di programmi di cross-media flessibili sia per la stampa che per Internet. Ulteriori funzioni permettono agli utenti, sia aziendali che pri-
vati, di spedire le proprie inserzioni - ad esempio gli annunci di una agenzia immobiliare oppure un privato che vende la propria auto - tramite Internet e senza la necessità di consultare l’impiegato dell’ufficio pubblicitario. L’applicazione, inoltre, consente agli editori e, in generale, a tutti gli utenti, di poter procedere alla ordinazione e creazione on line dei propri annunci, di riesaminare le informazioni riguardanti il costo, la fatturazione e, infine, di specificare la data di pubblicazione dell’inserzione a mezzo stampa oppure on line. “ SAP Classified Advertising Management permette alle imprese del settore dei Media di gestire in maniera ottimale un aspetto estremamente complesso e time-critical del proprio core-business”, ha commentato Manfred Gaertner, vicepresidente Media, SAP AG. “I clienti di SAP nell’industria dei Media adesso sono in grado di controllare questa fase cruciale del processo senza perdere di vista i dati importanti, sprecare tempo nella gestione amministrativa o lasciarsi sfuggire le opportunità di vendita. Gli editori, mentre migliorano l’efficienza operativa, possono compiere un passo avanti significativo fornendo ai loro clienti un servizio di ottimo livello”.
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Una sala spedizione Müller Martini alla Johnston Press di Sheffield Ifra 2004: è tempo di bilanci per editori e stampa- reale vantaggio sulla concorrenza in un mercato dei tori europei. La società britannica Johnston Press ha giornali caratterizzato da una competizione sempre più infatti annunciato alla prestigiosa manifestazione, pun- agguerrita. Questi prodotti migliorano l’efficienza, rito di riferimento dell’intero settore editoriale, di aver ducono gli scarti ed offrono opzioni per inserti ed uno scelto Müller Martini come fornitore di avanzati siste- zoning efficiente”. A Schillinger ha fatto mi per sala spedizione eco David Crow, Direttodella sua nuova sede di re Generale della Sheffield. L’ordine incluJohnston Printing: “abbiade 2 impianti d’inserimo deciso a favore di mento ad elevate prestaMÜLLER MARTINI S.p.A Müller Martini, perché zioni NewsLiner, 3 sistemi Viale Rimembranze 50 quest’azienda è stata in grado di trasporto a copia singola, 8 20099 Sesto San Giovanni (MI) di offrire le migliori soluzioni teclinee di formazione pacchi tel. 02 262371 - fax 02 2426851 nologiche per le nostre esigenze. InolNewsStack e un sistema di trasporto tre volevamo offrire maggior valore aggiunto ai nostri pacchi NewsSorter. “Siamo estremamente soddisfatti di questo signi- lettori ed inserzionisti con un numero più elevato di ficativo ordine della Johnston Press, che rappresenta inserti cuciti e rifilati. I prodotti Müller Martini hanno una grande dimostrazione di fiducia nei nostri sistemi una maggiore resistenza e la pubblicità può essere dedi sala spedizione,” ha sottolineato Andreas stinata in modo più efficiente su diversi segmenti di Schillinger, Direttore Generale della Müller Martini clienti”. Il successo, insomma, della qualità e della flessiUK. “Abbiamo sviluppato un’intera serie di nuovi prodotti che saranno in grado di dare ai nostri clienti un bilità al servizio delle esigenze della stampa.
Da destra a sinistra: Nick Boxall, Direttore Generale Johnston Press, David Crow, Direttore di reparto Johnston Press, Martin Harrison, Product manager Müller Martini Gran Bretagna, Andreas Schillinger, Direttore Generale Müller Martini Gran Bretagna, Hans Holenstein, Vice Presidente Müller Martini Versandraumsysteme, Jon Roche, Direttore tecnico Johnston Press e Rudolf Müller, CEO Müller Martini.
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.Tra le numerose novità presentate a Drupa 2004 aggiornate tecnologie di retinatura stocastica a 20 e da Kodak Polychrome Graphics, la tecnologia su cui 10 micron. La speciale emulsione produce alto sono basate le lastre termiche digitali della linea contrasto visuale e ricettività all’inchiostro di livello Sword nelle versioni Excel ed Ultra spicca per altissimo, che permette di ridurre il consumo dell’inchiostro stesso e innovazione e ampiezza dell’acqua, migliorando la delle possibi–lità di densità e la stabilità del applicazione nel colore nella macchina da mercato della stampa di Via del Pratignone 38/40 stampa. Anche nella versione qualità a lunga tiratura, 50041 Calenzano (FI) positiva Ultra la tecnologia Sword commerciale e packaging. Adatta tel. 0558836200 - fax 0558836222 offre risultati di altissimo livello. Le all’utilizzo con la maggior parte dei http://www.kpgraphics.com Sword Ultra, ottimizzate per gli platesetter termici più diffusi, la tecnologia Sword è caratterizzata da un altissimo standard di stampa europei e adatte anch’esse sia alla livello di qualità e produttività. Le Sword Excel, stampa commerciale sia alle applicazioni packaging, negative, possono raggiungere tirature che superano garantiscono normalmente tirature superiori alle le 500.000 copie senza preriscaldamento né 200.000 copie che possono essere incrementate fino termoindurimento e sono eccezionalmente resistenti ad un milione di copie con il termoindurimento. ad abrasioni e scalfitture, all’usura fisica e all’ag– Anche nella versione Ultra la superiore qualità del gressione chimica tipica dei solventi per gli inchiostri punto produce immagini ad altissima risoluzione in UV ed EB. L’esposizione si avvale della tecnologia una gamma dinamica di 1-99% a 175 lpi ed è adatta write-the-background. I tempi di esposizione, all’impiego delle retinature stocastiche. Il trattamento di sviluppo delle lastre Sword Excel particolarmente brevi, consentono di incrementare la produttività del platesetter e il numero orario di lastre ed Ultra si esegue con gli stessi chimici normalmendisponibili per la sala stampa. L’eccezionale qualità te utilizzati per la lastre di tipo tradizionale. Il mondel punto permette di riprodurre immagini ad taggio in macchina e l’avviamento sono molto rapialtissima risoluzione in una gamma dinamica da 1% di, permettendo così di abbreviare così i tempi di prea 99% a 200 lpi, ma anche di utilizzare le più parazione e di incrementare la produttività generale.
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Kodak Polychrome Graphics presenta la quarta generazione della tecnologia termica per CtP con le nuove lastre termiche digitali Sword
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Hermes™ 10.1 di Unisys a Il Manifesto
Il Manifesto, storico quotidiano e punto di riferi“Siamo lieti di poter annoverare tra i nostri clienti mento della sinistra italiana per quanto riguarda l’in- un quotidiano di rilievo come Il Manifesto, che potrà formazione, sarà la prima testata in Italia ad utilizzare utilizzare per la prima volta in Italia la nostra nuova Hermes™ 10.1, la nuova versione della soluzione soluzione Hermes 10.1” ha dichiarato Carlo PellegriNews Content Manager-Hermes 10 sviluppata per ac- no, direttore vendite di Unisys Global Media per l’Itacrescere l’innovazione nel settore dell’informazione. lia. “Grazie al nostro sistema, il giornale può dedicare Grazie al contratto pluriennale firmato con Unisys, le proprie risorse alla parte redazionale mentre noi ci la prestigiosa testata potrà gestioccupiamo della gestione delre in modo integrato la produl’applicazione e del relativo zione e la distribuzione dei consupporto tecnico”. tenuti attraverso un’ampia gamIl Manifesto aveva di fatto ma di applicazioni e canali. Nato la necessità di usufruire di una nel 1971, Il Manifesto rappresoluzione innovativa, integrata UNISYS ITALIA spa senta l’unico quotidiano naziocon i prodotti sviluppati da Via B. Crespi 57 - 20159 Milano nale in Italia indipendente da Adobe – come Adobe InDesign tel. 02/69851 - fax 02/6985588 qualsiasi proprietà e, con una e Adobe InCopy – e che condiffusione media di 33mila copie, si è ritagliato un ruolo sentisse di gestire tutte le applicazioni editoriali, inda protagonista nell’informazione rivolta ad un pub- cluso un sistema di archivio efficiente e facilmente blico orientato politicamente a sinistra. consultabile. Grazie a Hermes 10.1, Unisys ha soddiLa testata è particolarmente interessata alle que- sfatto queste esigenze, offrendo un’ampia gamma di stioni di politica internazionale, propensione dimostrata servizi gestiti (managed services) in grado di anche dalla distribuzione del mensile Le Monde monitorare l’efficienza del software senza alcun interDiplomatique, versione italiana della famosa e auto- vento da parte degli utenti. revole rivista francese. La soluzione Unisys News Content Manager – Il sistema, integrato con i prodotti Adobe, permet- Hermes 10.1 è stata infatti sviluppata per consentire terà di gestire tutte le applicazioni editoriali de “Il alle aziende impegnate nel settore dell’informazione Manifesto” e di “Le Monde Diplomatique”. In base di adeguarsi all’innovazione tecnologica e di usufruiall’accordo con Unisys la fase di produzione partirà re di soluzioni per la pianificazione cross-media, l’amentro la fine del 2004 con “Alias”, supplemento setti- pliamento dei canali per la distribuzione dei contenuti manale del quotidiano dedicato alla cultura, mentre e la ricerca simultanea su database differenti. Il nuovo quella de “Il Manifesto” quotidiano comincerà con i sistema corona l’esperienza trentennale di Unisys nel primi mesi del 2005. Per quanto riguarda Le Monde settore Media e riunisce tutte le competenze sviluppaDiplomatique, la produzione avrà inizio nel corso del te dalla società per permettere ai propri clienti di coprossimo anno. gliere tutti i vantaggi offerti dalla tecnologia.
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Il Corriere della Sera sceglie le soluzioni Violet Agfa per il CtP della seconda generazione spiega l’Ing. Sergio Vitelli, direttore del progetto RCS Full Colour, “è stato il fatto che volevamo un solo partner per l’intero progetto. Agfa è l’unico produttore in Il 13 ottobre scorso Agfa ha annunciato la conclu- grado di fornire una soluzione aziendale globale con sione di un contratto multimilionario con il Corriere macchinari, software e lastre, supportata da un servidella Sera, il maggiore quotidiano italiano, per l’in- zio di assistenza affidabile e dedicato”. “Si tratta di un contratto importantissimo e ciò distallazione di sistemi di prestampa per la produzione del quotidiano nei diversi stabilimenti di stampa del mostra ancora una volta che Violet è la tecnologia ideale per il settore dei quotidiapaese. L’accordo prevede la ni”, spiega Hans Gerinckx, fornitura di hardware, direttore del settore quotidiasoftware e servizi per un vani di Agfa per l’Europa. “Sialore complessivo di oltre cinAGFA GEVAERT S.p.a. mo inoltre riconoscenti al noque milioni di euro. È stato Divisione Graphic Systems stro partner italiano per i sisteinoltre siglato un contratto di Via Grosio 10/4 - 20151 Milano mi per quotidiani GMDE che ci ha cinque anni per la fornitura di laTel. 02.3074.220 Fax 02.3074429 aiutati nel corso delle trattative”. stre digitali. Le nuove installazioni verhttp://www.agfahome.com ranno realizzate in un periodo di cinque mesi: il maggiore accordo concluso da Agfa con un Lo stabilimento di stampa di Bologna ha scelsingolo quotidiano. to le pellicole Agfa Il Corriere della Sera acquisterà 24 sistemi CtP a letto piano CLS :Advantage completi del software di In base al contratto, lo stabilimento di stampa di gestione del flusso di lavoro :Arkitex, della tecnolo- Bologna del Corriere della Sera, che ha optato per un gia di retinatura :Sublima, del servizio di consulenza flusso di lavoro basato su pellicola, acquisirà tre per la gestione del colore e di contratti per l’assistenza fotoplotter Agfa e godrà della fornitura di pellicole continua, 24 ore su 24. Agfa, del software :Arkitex e di un servizio di assistenza. Perché il Corriere della Sera ha scelto le soluzioni Violet da sinistra: Carlo Caporizzi (GMDE), Paolo Tedesco
ABC
Il Corriere della Sera stava cercando una soluzione che sostituisse i sistemi CtP di prima generazione Agfa, Creo e Krause in uso. Il sistema :Advantage si è distinto dagli altri prodotti della concorrenza grazie al suo meccanismo di caricamento della lastre mediante cassetta. Ciò garantisce infatti la massima flessibilità in termini di formato delle lastre per tutte le macchine da stampa. Il suo laser violetto è garantito a vita ed è perfettamente compatibile con :Lithostar, la lastra per quotidiani preferita dal mercato italiano. “Ciò che ci ha spinto a optare per la soluzione Agfa”,
(Corriere della Sera), Sergio Vitelli (Corriere della Sera), Elio Sala (GMDE), Giuseppe Limonta (Agfa)
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Il maggiore contratto mai siglato da Agfa con un singolo quotidiano
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MemoStick e cartoline: pubblicità misurabile sul giornale
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Come veicoli pubblicitari, i giornali sono così saldamente radicati nella società come nessun altro mezzo d’informazione. Grazie alla loro mobilità e onnipresenza, essi offrono i presupposti per l’impiego dei modelli pubblicitari più disparati. Ora, sul mercato cominciano a prendere piede i supplementi incollati in giornali, come cartoline e MemoStick Grazie alle cartoline incollate e ai MemoStick, or- alla Drupa un contratto con la WRH Marketing SA e mai diversi editori praticano con successo la pubblici- la Ferag SA. Ed il Corriere della Sera, di Rizzoli, equipaggia i suoi centri di stampa tà diretta sul giornale. Tra i per l’applicazione di Memoprimi in Europa, Kurier, a Stick. Vienna, ha aperto al mercato le porte della nuova piattaforma pubblicitaria. Tamedia, a Zurigo, Pubblicità di sicura efficacia FERAG ITALIA S.r.l. impiega il modello commerciale Via Grosio, 10/10, 20151 Milano nelle sue testate principali Tages Le cartoline ed i MemoStick Tel. 02.38002770 - Fax 02.38006710 Anzeiger e SonntagsZeitung. In Svesfruttano la tecnica del marketing Sito Internet: www.ferag.com zia, Upsala Nya Tidning consente ai diretto. Contrariamente agli invii butsuoi inserzionisti e lettori di comunicare tati nella cassetta delle lettere, la pubdirettamente tramite il giornale. Altre case editrici sono blicità diretta sul giornale ha il vantaggio di trovarsi pronte al lancio. El Mundo, a Madrid, ha sottoscritto su un mezzo stampato atteso dal ricevente ad un momento stabilito, ogni giorno, ogni settimana. Di conseguenza, il consenso nei confronti del messaggio pubblicitario è notevolmente superiore. La pubblicità nel giornale è fondamentalmente meno esposta al pericolo di essere eliminata senza essere letta. Anzi: il lettore del giornale mette da parte le informazioni pubblicitarie allegate per approfittare, a tempo debito, di un’offerta. Successo misurabile della pubblicità Diversamente da ciò che avviene per la pubblicità con inserzioni, il cui effetto diretto sui destinatari può essere stabilito solo limitatamente, con le cartoline incollate e i MemoStick, il destinatario è indotto ad agire. Particolarmente adatte al nuovo strumento pubblicitario sono le offerte interessanti con una validità limitata nel tempo. L’operatore pubblicitario mira ad una rapida presa di contatto nei suoi confronti da parte delle persone
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interessate. Grazie al posizionamento ben visibile, possibilmente in riferimento ad un tema specifico e assolutamente libero rispetto al giornale, i supplementi incollati balzano subito all’occhio, possono essere staccati dal prodotto e rimangono così nelle mani dell’interlocutore, indipendentemente dal destino della pubblicazione. Con delle attività a breve termine, il successo di una campagna può essere valutato dal punto di vista della qualità e della quantità nell’ambito di un periodo stabilito. Secondo Sandra‘Geiger, capo editrice della SonntagsZeitung, la percentuale di risposta è dell’’ordine di grandezza delle attività di DirectMailing. Peter Tegelberg, capo commerciale di Upsala Nya Tidning, conferma i buoni risultati. Il giornale regionale svedese ha lanciato in gennaio la produzione con un’incollatrice di cartoline. Nel frattempo, l’artigianato locale, i supermercati, i commercianti di auto e le ditte immobiliari sfruttano la pubblicità diretta sul giornale. La percentuale di risposta dei buoni incollati di un supermercato è stata del 5% ed una piccola boutique di abbigliamento, in seguito alla sua campagna nell’edizione del venerdì, ha registrato circa 2800 visite di clienti il sabato seguente. Interfaccia tra operatori pubblicitari e mercato El Mundo estenderà tecnicamente ancora quest’autunno due linee d’inserimento, per essere pronto all’esecuzione di campagne pubblicitarie per Natale. I moduli consentono di trattare sia cartoline incollate, sia MemoStick autoadesivi. Julián Esteban è il promotore ed il capo del progetto MemoStick presso El Mundo. Egli descrive così i vantaggi principali del nuovo modello pubblicitario: “La novità di MemoStick è che questi supplementi incollati non sono integrati nel giornale, e quindi non deve essere riservato loro uno spazio fisso. Sono ac-
cessori che, per la composizione della pagina, non hanno nessun effetto sulle altre forme di pubblicità esistenti, ma che invece le possono completare. MemoStick punta su campagne che sfruttano il giornale come mezzo di trasporto, ma non come container. Dato che i supplementi incollati si possono staccare, questi rimangono in possesso del destinatario, anche se il giornale è già andato a finire nella carta straccia.”. Esteban considera i supplementi incollati come “interfacce” tra inserzionisti e destinatari. Il telebanking, il settore degli immobili e turistico, e le grandi catene di vendita sono, secondo lui, i mercati tipici per l’impiego di questo “modello innovativo di enorme valore ed efficacia sul mercato ”. Sfruttamento della tecnica attiva di convogliamento Mentre la WRH Marketing SA si è dedicata alla preparazione del mercato ed assicura la distribuzione in tutto il mondo di MemoStick insieme con partner autorizzati, la Ferag SA progetta e costruisce i moduli per l’applicazione dei supplementi incollati. I moduli sono inseriti nelle sezioni di convogliamento del processo di trattamento. Il trasporto degli esemplari appesi nel sistema di convogliamento UTR consente di incollare i supplementi sulla parte superiore o inferiore del lato frontale di prodotti a foglio intero o alla prima o ultima pagina di prodotti tabloid. I moduli sono mobili, e pertanto è possibile l’applicazione a prestampati, a supplementi ed al prodotto finale. Gli adesivi possono essere inoltre posizionati girati a sinistra o a destra. L’impiego di MemoStick è possibile anche in combinazione con RollStream. Per questo scopo è disponibile un nuovo modulo d’applicazione, presentato la prima volta alla Drupa 2004, che è inserito a piacere nella sezione collazionatrice tra due marginatori.
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Avvenire ha scelto Arkitex Courier
Avvenire, il quotidiano di ispirazione cattolica nato automatizzare completamente i flussi di comunicazionel 1968, sarà il primo in Europa ad automatizzare i ne fra la redazione e i centri stampa. Questa soluzioflussi fra redazione e centri stampa con il nuovo stru- ne, che nella configurazione del quotidiano milanese è destinata a gestire la distribuzione delmento di gestione Arkitex Courier, le pagine in formato PDF, è inoltre in l’ultimo modulo della suite di software grado di integrare parti di produzione per workflow AGFA Arkitex. provenienti da fonti diverse, come il siGMDE – l’azienda milanese speciastema editoriale o il sistema di gestione lizzata nell’integrazione di soluzioni tecdella pubblicità. niche per il mondo dell’editoria e dei Il sistema utilizzerà l’attuale strutquotidiani che opera come System tura di network realizzata su rete Integrator e Solution Provider per tutti FastWeb e la distribuzione avverrà pringli aspetti produttivi che vanno dalla cipalmente attraverso l’uso di connesRedazione alla Sala Stampa, passando sioni FTP via Internet ma con backup attraverso i sistemi per la gestione e il GMDE, Viale Colleoni, 5 automatici attraverso i canali tradizionacontrollo dei flussi operativi – ha infatti 20041 Agrate Brianza (MI) li. Questo consentirà di ottenere un noteannunciato di aver siglato un contratto alla Tel. 0396091790 vole risparmio dei costi di distribuzione, pur fine dello scorso mese di ottobre per l’inFax: 0396091788 stallazione di Arkitex Courier NT su http://www.gmde.it garantendo gli standard di sicurezza attuali. tecnologia Windows, presso la reIl sistema collegherà la redazione di dazione milanese di Avvenire, Piazza Carbonari a Milano che ha avviato un ampio progetcon i centri stampa di to di rilancio a partire dal 2002. Rovato, Roma e Catania e Arkitex Courier è un sistecon altri centri stampa che vengono utilizzati di volta in ma di nuova concezione, intevolta a seconda delle esigenramente basato su tecnologia ze produttive. J2EE, che consente di
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Media24 sceglie EidosMedia per il nuovo sistema editoriale
Con circa 60 testate quotidiane, 30 periodici, nu- re. “Siamo ansiosi di sviluppare le potenzialità di merosi portali e siti web, Media24 è business offerte dal nuovo sistema il più importante gruppo editoriale e, allo stesso tempo, ci sentiamo dell’intero continente africano. gratificati dalla possibilità di utilizAll’inizio del 2003, Media24 zare questo nuovo metodo di proaveva tracciato le specifiche per un duzione”, ha commentato ancora EidosMedia S.r.l. nuovo sistema editoriale in grado di Daniel Neethling “siamo sicuri che Viale Legioni Romane, 43 comprendere tutte le attività editoriali Méthode ci permetterà di ottenere la 20147 Milano del Gruppo, sia a mezzo stampa che on- tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 libertà e la flessibilità che abbiamo semline. pre cercato”. www.eidosmedia.it info@eidosmedia.com “Eravamo alla ricerca di un sistema “Il management del Gruppo Media24 editoriale media-neutral, in grado di uniforha una visione molto chiara dei propri obietmare i flussi produttivi” ha dichiarato Daniel Neethling, tivi” commenta Gabriella Franzini, general manager programme manager del gruppo sud-africano “cerca- di EidosMedia. “Siamo lieti che Media24 abbia indivamo una soluzione capace di controllare l’intero ci- viduato in Méthode la piattaforma più adeguata allo clo di news management, dalla creazione del contenu- sviluppo futuro del Gruppo. In EidosMedia è stata creto editoriale alla sua pubblicazione attraverso molte- ata una task force specifica per il progetto Media24, e plici canali di distribuzione, fino all’archiviazione. attualmente è in fase di completamento una installaDopo aver effettuato una scrematura tra le numerose zione pilota” proposte ricevute, erano rimasti in lizza soltanto due fornitori, uno dei quali era EidosMedia”. Il gruppo Media24 I due candidati furono invitati a partecipare ad una serie di valutazioni on-site presso il quartier generale Media24 è il più importante gruppo editoriale del di Media24 a Città del Capo in Sud Africa. “La scelta continente africano, con 60 testate quotidiane e 30 del sistema rappresentava una decisione strategica per periodici; tra di essi, il Daily Sun, il quotidiano il Gruppo”, prosegue Neethling. “poter sperimentare sudafricano con la maggior diffusione, e quattro quodi persona le soluzioni era assolutamente indispensa- tidiani nazionali. Le infrastrutture di stampa e distribile per consentire a tutti coloro che erano coinvolti, buzione del gruppo, diffuse in tutto il Sud Africa, serdal management ai giornalisti, di farsi una idea chiara vono sia le pubblicazioni del gruppo, sia quelle di altri del potenziale delle soluzioni alternative” editori. Le attività online del gruppo comprendono una Al termine della fase di valutazione, tutti hanno serie di portali dedicati a specifici argomenti collegati concordato nel ritenere il sistema editoriale Méthode alle testate quotidiane e periodiche del gruppo, nondi EidosMedia, basato su XML, la soluzione miglio- ché un portale di e-commerce e di e-ticketing.
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Il gruppo editoriale più importante dell’Africa ha scelto Méthode, la innovativa piattaforma editoriale di EidosMedia, per lo sviluppo del nuovo sistema editoriale.
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Tera Digital Publishing al Giornale di Sardegna
In edicola dal 1 ottobre al prezzo promozionale di Publishing. “Il giornale è uscito Venerdì 1 Ottobre, secondo 50 centesimi, la nuova testata Il Giornale di Sardegna è il nuovo prodotto di punta dell’editore Nicola quelli che erano i piani dell’editore, con il quale abGrauso e del suo gruppo editoriale. Il quotidiano con- biamo lavorato in stretta sinergia per molte settimane, per poter offrire una partnership tecsiste di 80 pagine formato tabloid, che potranno annologica affidabile e all’altezza delle che raggiungere, ove necessario, una foliaesigenze del prodotto” ha dichiarato zione di 128. L’aspetto tecnologico Rossi. “Sono molto orgoglioso delgioca un fattore di grande l’efficienza del nostro staff tecnico rilevanza nel nuovo proper il lavoro che ha svolto getto editoriale di Grauso. sul campo e voglio congraNon a caso infatti partner tularmi per la riuscita del tecnologico del nuovo progetto. GN3, il nostro quotidiano, che inizialsoftware di gestione dei mente è partito con 25mila contenuti, ancora una volta copie di tiratura, è Tera Tera Digital Publishing S.p.A. ha dimostrato di essere davDigital Publishing e la sua Via Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia vero una soluzione potente e ormai affermata soluzione Tel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19 flessibile, in grado di soddiper la gestione dei contenuti e-mail sales@teradp.com sfare le esigenti GN3. necessità La redazione stilistiche, legate di Cagliari ospial progetto grafita 40 giornalisti co di Piergiorgio fissi, mentre da Maoloni, sicuraremoto, altri 80 mente uno dei collaboratori nomi più quotati contribuiscono nella progettazioalla nascita del ne grafica di quogiornale con tidiani”. l’invio dei loro Per il nuovo giornale, Grauso, ha fortemente volumateriali. Tutte le stazioni di lavoro girano in ambiente PC e dispongono, oltre naturalmente all’ultima ver- to l’impiego delle tecnologie più moderne. I giornalisione di GN3, di un modulo per la ricezione televisi- sti sono in grado di accedere ai contenuti editoriale va, sia digitale, sia analogica, con la possibilità di sca- che raggiungono la redazione attraverso canali diversi ricare direttamente su disco rigido fino a quattro ore direttamente dalle loro workstation e di lavorarli sedi trasmissione e di schede per la connessione UMTS. condo le indicazioni scaturite nel corso della consueta Chi ha seguito e coordinato le operazioni di in- riunione di redazione, scegliendo il layout che meglio stallazione tecnica e di preparazione del lancio del si adatta alle esigenze, direttamente dal book elettrogiornale è Franz Rossi, sales manager di Tera Digital nico che GN3 mette a loro disposizione.
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“Sin dal primo giorno ero certo che l’aspetto tecnologico avrebbe giocato un ruolo fondamentale nel nuovo progetto di Grauso” ha sottolineato ancora Rossi. “Sia l’editore, sia il direttore tecnico, Reinier van Kleij, sono determinati ad impiegare soltanto le ultime tecnologie disponibili”. Anche da parte del nuovo direttore del giornale, Antonio Cipriani, vi è una sottolineatura forte dell’investimento tecnologico e della cura meticolosa con cui questa operazione editoriale è stata voluta e preparata. “Abbiamo curato la pianificazione de Il Giornale di Sardegna nei minimi dettagli, analizzando ogni aspetto, dalla gestione dei contenuti alla linea editoriale finale, oltre naturalmente a tutti i dettagli legati alla produzione di un quotidiano dal layout grafico comples-
so” ha dichiarato Cipriani. E ha concluso: “l’organizzazione sofisticata è stata la chiave del successo per l’intero progetto. Senza il continuo aiuto di Franz Rossi non saremmo riusciti ad uscire secondo i tempi pianificati. Rossi ci ha supportato in ogni modo possibile, risolvendo i problemi ed aiutandoci nel cammino. Un ringraziamento particolare va anche all’intero staff di Tera per l’incredibile lavoro che hanno svolto nell’istruire ed affiancare il nostro personale. Sono certo che lo squisito rapporto professionale che siamo riusciti a stabilire con Tera proseguirà, e che Il Giornale di Sardegna diventerà presto un esempio di come la tecnologia possa contribuire efficacemente alla creazione di un buon prodotto editoriale”.
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Ecco il nuovo VI Toolbox di Creo: ottimizzare i lavori personalizzati su PC sarà ora più facile E’ arrivata la nuova soluzione software di Creo master statici ed elementi variabili. VI Merge elabora basata su Windows® per la creazione di lavori con in- dunque i lavori alla velocità della stampante e consenformazioni variabili in Microsoft ® Word, Adobe te di creare una prova PDF dal file VPS (Variable Print PageMaker® ed altre applicazioni di uso comune, sen- Specification). Questo strumento è ideale per i centri za bisogno di impiegare altre applicazioni o processi. dati, in quanto consente di stampare su moduli Si tratta di VI Toolbox, un pacprestampati utilizzando i comuchetto flessibile, facile da usare ni processi di produzione VI, e a basso costo, che semplifica oltre a consentire il controllo la creazione delle comunicaziodelle prove in modo facile ed ni veloci, come la corrispondenaffidabile. za diretta, lettere e materiale VI View trasforma invece i personalizzato. file VPS in file PDF per la Creo Italia S.r.l. La suite VI Toolbox consente di creare visualizzazione, la verifica delle prove, la Via Pisa 250 lavori complessi con un numero illimitato distribuzione e l’archiviazione di file a 20099 Sesto San Giovanni di dati personalizzati, offrendo un efficienbassa risoluzione per riferimento. VI View Milano - Italy te flusso di lavoro di stampa digitale a covelocizza il processo di approvazione del Tel: +39 02 262 59 77 lori e la possibilità di verificare le prove Fax: +39 02 262 59 229 cliente, accelera i tempi di consegna e ricolore dei documenti personalizzati a viduce i costi. deo. Il software può essere impiegato negli uffici, nelOptimized Mail Merge infine è un modulo le agenzie pubblicitarie e negli studi di grafica per cre- aggiuntivo per la funzione Stampa unione di Microsoft are documenti con dati variabili ricchi di grafica uti- Word. Consente di creare, attraverso la funzione Stamlizzando la funzione Stampa unione di Microsoft. Può pa unione, lavori VI a colori in un unico passaggio essere utilizzato dagli stampatori e dai centri di servi- con un numero illimitato di dati variabili in file di piczi per semplificare la stampa di moduli prestampati in cole dimensioni. Optimized Mail Merge ottimizza inoloffset impiegando un flusso di lavoro conosciuto. E’ tre l’intero processo di produzione di stampa digitale uno strumento potente per la verifica delle prove a vi- creando file in formato VPS (Variable Print deo e può essere utilizzato dagli stampatori offset per Specification) Creo e Optimized PostScript®. Questi le prove su stampanti digitali, poiché accelera i tempi formati rendono più efficiente la creazione di un lavodi consegna e riduce i costi. ro con informazioni variabili, riducendone il tempo di VI Toolbox comprende: VI Merge, VI View e creazione, limitando il traffico di rete ed il tempo neOptimized Mail Merge. Ciascuno di questi strumenti cessario per il processo RIP. contiene una funzione specifica per ottimizzare il flusso “Abbiamo sviluppato lo strumento di authoring di produzione VI. VI Darwin™ in collaborazione con i professionisti VI Merge crea infatti documenti con informazio- delle arti grafiche per comprendere le loro esigenze ni variabili combinando un documento master, realiz- ed i loro problemi. Ora stiamo ampliando la nostra suite zato con una qualsiasi applicazione di impaginazione di strumenti per gli utenti PC. Le nostre soluzioni soded un file di informazioni variabili per generare un disfano un’ampia gamma di utenti, dai neofiti ai prosingolo file VPS (Variable Print Specification). VI fessionisti. E siamo lieti di offrire la nuovissima soluMerge aggiunge il colore al flusso di lavoro VI in bian- zione Creo, questa volta per gli utenti PC con esigenco e nero, accelera la produzione e migliora la produt- ze di dati variabili” ha dichiarato Yaron Mohaban, ditività grazie alla possibilità di utilizzare molteplici rettore di Creo On-Demand Applications.
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VI Toolbox è infatti integrato nel flusso di lavoro del color server Creo Spire™; la soluzione supporta molteplici formati standard e si integra facilmente con numerose applicazioni e stampanti digitali. “Questo nuovo software Creo ha senza dubbio rivoluzionato il nostro flusso di lavoro dei dati variabili,” gli ha fatto eco Chris E. Illa, operations manager di Japs-Olson Company, un grande stampatore, con sede a St. Louis Park (Minnesota, Stati Uniti) che offre servizi di prestampa digitale, stampa su rotative alimentate a bobina e a foglio, flessografia, legatoria, servizi computerizzati e di corrispondenza. “VI Toolbox ha ridotto i tempi necessari per il processo di verifica delle prove di Japs-Olson, ha accelerato i processi di integrazione dei dati variabili ed ha
eliminato i colli di bottiglia nella produzione. I nostri clienti controllano le bozze o le prove colore dei lavori con dati variabili per verificarne contenuto, impaginazione e precisione. Il processo di verifica viene realizzato integrando i file ad alta risoluzione della prestampa con la copia variabile in bianco e nero della nostra divisione di elaborazione dati. Questo software ci ha consentito di aumentare considerevolmente il livello di efficienza e la produttività della nostra divisione di elaborazione dati. Il software VI Toolbox ci ha consentito di ridurre i costi di esercizio e ci ha reso insomma più competitivi” ha concluso Illa. La versione gratuita di prova per 30 giorni di VI Toolbox è disponibile al sito www.creo.com/vitoolbox.
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Prove colore di alta qualità con la nuova linea Matchprint ProofPro di Kodak Polychrome Graphics Kodak Polychrome Graphics ha presentato in occa- Il nuovo Matchprint Calibrator System, basato su dati sione di DRUPA 2004 il nuovo sistema Matchprint di colorimetria, permette di eseguire il lavoro con rapiProofPro dedicato alla produzione di prove colore di dità e precisione ancora maggiori, mentre il sistema di alta qualità in formato 4 pagine. La soluzione comprende linearizzazione, basato su valori Lab, provvede alla masil RIP Matchprint ProofPro v.1.0, la stampante sima precisione nel bilanciamento dei grigi. Il RIP Matchprint ProofPro 2610 Matchprint ProofPro può e i supporti di stampa gestire numerose stampanMatchprint ProofPro Base. ti di ultima generazione, tra Matchprint ProofPro è un cui Epson 4000, HP 130, Via del Pratignone 38/40 sistema facile da usare, da installaCanon W8200. La stampante idea50041 Calenzano (FI) re, da collegare in rete e da linearizle è comunque la Matchprint Proof tel. 0558836200 - fax 0558836222 zare. I risultati sono qualitativamente Pro 2610. Caratterizzata da un alto lihttp://www.kpgraphics.com vantaggiosi, la resa del colore è precisa vello di produttività garantito anche e garantisce costanza tra le diverse prove e le diverse dalle speciali modalità “best mode” e “super best mode”, stampanti. Il sistema Matchprint ProofPro è basato sul- la Proof Pro 2610 permette di ottenere una prova A2 in la migliore tecnologia inkjet attualmente disponibile e soli 10 minuti e 12 prove A3 in un’ora. La Matchprint costituisce una soluzione ideale per lo sviluppo dell’at- Proof Pro 2610 - che dispone anche di una speciale unità tività degli utilizzatori. opzionale per la stampa in bianca e volta - produce imIl RIP Matchprint ProofPro versione 1.0 è una solu- magini di alta qualità a 6 colori con risoluzione di 2400 zione di ultima generazione che si avvale della tecno- dpi e garantisce durata e ripetibilità dei colori per lungo logia Adobe CPSI dedicata alle selezioni colore in-Rip tempo grazie alla grande stabilità degli inchiostri. in flussi di lavoro compositi, capace di gestire font a 2I supporti di stampa Matchprint ProofPro Base, ideabyte. E’ compatibile con tutti gli standard più diffusi ti specificamente per ottenere prove Matchprint di lunsul mercato e accetta tutti i formati di file più comuni, ga durata ed alta qualità, sono caratterizzati da un subtra cui PDF e PDFx/3. Il software di gestione del colore strato Semiglossy da 230 grammi/mq con assenza di KPG Color Fidelity Module (CFM) e i profili corri- difetti fisici, capacità di essiccazione istantanea ed alta spondenti agli standard ISO garantiscono la massima stabilità e durata dei colori. Disponibili in due versioni, precisione e accuratezza nella riproduzione del colore. adatte l’una agli inchiostri pigmentati e l’altra agli inOttimi sono anche i risultati con i colori Pantone e spe- chiostri dye e confezionati in rotoli di formati diversi, i ciali, per ciascuno dei quali l’utilizzatore può generare supporti Matchprint Proof Pro Base assicurano - anche una curva tonale specifica e regolare il livello di traspa- grazie alle tre diverse tonalità in cui è disponibile la renza/opacità. Una caratteristica esclusiva è poi la ca- base - un’eccellente resa delle stampe, ognuna delle pacità di riproduzione del nero, che raggiunge un altis- quali è contraddistinta dal marchio Matchprint impressimo grado di fedeltà con il risultato finale di stampa. Il so sul dorso, a garanzia riconoscibile di qualità e duraRIP ProofPro utilizza inoltre la tecnologia Matchprint ta. La versione Pigment è adatta a stampanti e plotter ColorLink, che consente il controllo dell’ingrossamen- che utilizzano inchiostri pigmentati, come Epson Stylus to del punto. Questa caratteristica risulta utile soprat- Pro 4000, 7600, 9600, 10600, Canon W8200 Pigment tutto per i colori speciali, che possono essere riprodotti e HP Designjet 5000/5500 UV, mentre la versione Dye con grande fedeltà anche se usati come fondi; quelli è specifica per i sistemi che utilizzano questo tipo di utilizzati più di frequente vengono inoltre registrati in inchiostro, come HP DesignJet 2500/5000/5500 Dye e una libreria cui l’utilizzatore può facilmente accedere. Canon W7250, W7200, W8200 Dye.
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Programma di rete globale. Entrate in collegamento. MAN Roland e ppi Media vi offrono un flusso di lavoro perfetto, nella vendita, pre-stampa, stampa e post-stampa. E voi ne raccoglierete i benefici. Con Printnet, il sistema di gestione della produzione per industrie grafiche e case editrici. Attraverso JDF, potete pianificare le produzioni di libri, stampati commerciali e packaging, con un’elevata efficienza nel controllo dell’interfaccia. Il workflow di printnet completamente automatizzato, consente l’integrazione modulare e flessibile di tutte le fasi di produzione, dei vostri prodotti, ma anche di quelli dei vostri fonitori. Come il sistema di controllo della stampa PECOM di MAN Roland. Godetevi i benefici dei significativi tagli dei tempi e dei costi. printnet – entrate in collegamento. MAN Roland Italia SpA – Via Redecesio, 12/B Segrate (MI) – Tel. 02.213071 – Filiale di Roma – Tel. 06.5200705, www.man-roland.it
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