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& Mercati editoriali
Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali Periodico mensile. Anno XII n. 48 - Sped. in Abb.to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n. 662 Roma (Romanina) - Reg. Trib. Roma n. 357 del 11-08-2003 - Iscrizione ROC n. 4753
Numero 48 - febbraio 2006
A Bologna la IX edizione di Ifra Italia
Gli scenari futuri dell’informazione quotidiana, dall’evoluzione del mercato della stampa alla gestione dei contenuti, sono al centro del convegno 2006, in programma il 15 e 16 giugno presso il Royal Hotel Carlton. a pagina 4
Paolo Paloschi nuovo Presidente di Asig
L’Assemblea del 26 gennaio ha rinnovato gli organismi direttivi dell’Associazione. Paloschi succede a Carlo Lombardi, che ha guidato l’Asig per 23 anni. a pagina 6
Luci e ombre per l’editoria italiana
I dati Fieg evidenziano la capacità degli editori di innovare e di mantenersi competitivi pur in uno scenario di mercato molto difficile. a pagina 8
Ansa avvia la digitalizzazione dell’archivio foto
Il progetto di “ricupero digitale” dell’archivio fotografico dell’agenzia: oltre un milione e seicentomila scatti dagli anni Trenta ad oggi. a pagina 11
La Sedit raddoppia ed investe sul commerciale
Completati i lavori di ampliamento dell’area quotidiani, la società di Bari ha avviato la costruzione di uno stabilimento per la stampa commerciale. a pagina 13
e polis: alla scoperta del quotidiano “multicittà”
Le strategie editoriali e pubblicitarie del nuovo network di testate locali edite dal Gruppo Grauso. a pagina 17
Il Museo della Stampa Marcello Prati a Piacenza
L’editore del quotidiano Libertà ha trasformato la vecchia tipografia del giornale in uno splendido museo di storia e cultura tipografica. a pagina 20
La sala di spedizione come strumento di marketing
Inizia con una intervista a Sandro Provera di Ferag Italia una serie di riflessioni sui cambiamenti in atto nelle sale spedizione dei giornali. a pagina 23
Lo stato di salute dei quotidiani Usa
Da una recente ricerca emerge la tendenza delle aziende editoriali statunitensi a trasformarsi in “multiplatform media companies”. a pagina 25
Le Rubriche Lavoro & Sicurezza..................................................................... a pagina 29 MediaForm................................................................................. a pagina 34 Media Insider.............................................................................. a pagina 36
Filo diretto
Le aziende informano ADN Kronos Adobe Systems Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert AMC - Atex Media Command Ansa APCom Telecom Media News Creo Italia Denex Systems Technology Ecrm EidosMedia Elettra Energy Workflow System Eschergrad Ferag Italia Fujifilm G.M.D.E. GMG Goss International HiT Media & Publishing Idab-Wamac International Interstrap Kodak Polychrome Graphics LinkService Lüscher MAN Roland Mima films Müller Martini Napp Systems NTG Digital Punch Graphix R.G. Recmi Sap Italia Segbert Sinedita SMB Schwede Maschinenbau Technotrans Techsage Tecsa Telpress Tera Teufelberger Tolerans Unisys Italia Xeikon Xyenterprise
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L’editoriale La decisione di Carlo Lombardi di non ripresentare la propria candidatura per un nuovo mandato alla presidenza dell’Asig - come si legge anche in altra parte della pubblicazione - ha inaugurato, per tutti gli editori e stampatori associati, una nuova stagione di riflessioni e di sfide sul futuro di un’organizzazione che, sotto la guida di Carlo, ha saputo ritagliarsi un ruolo significativo nel panorama italiano dell’editoria quotidiana. Dalla fine del mese di gennaio, in Asig si è aperto un importante cantiere per i lavori di consolidamento e sviluppo di tutte le attività associative secondo linee guida che già è possibile intravedere: una rinnovata collaborazione con la Federazione Editori, pur nel rispetto assoluto delle autonomie delle due rappresentanze imprenditoriali, e con l’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e per le agenzie di informazione; un impegno ancora più forte e convinto in direzione dell’apertura dell’Asig a nuovi associati, sia “stampatori puri”, come si usa dire, che editori che provvedono anche all’impressione, in tutto o in parte, del prodotto-quotidiano su carta; uno sforzo per
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Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it Direttore responsabile Carlo Lombardi Redazione Salvatore Curiale - Luca Michelli hanno collaborato a questo numero Marco Brogi, Giuseppina Ciaccia, Giulia Maria Leone, Antonietta Strada. Segreteria di Redazione Elga Mauro Registrazione del Tribunale di Roma n. 357 del 11-08-2003 Iscrizione al Registro Operatori della Comunicazione n. 4753 © ASIG Service S.r.l. - 2006 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma Stampa Spedalgraf Via dello Scalo Tiburtino 1 - 00159 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 10 aprile 2006 TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca dati Ediland (http://www.ediland.it/archive/psengine.asp)
ampliare il ventaglio di attività offerte all’industria editoriale che hanno contribuito a qualificare l’Asig nel corso degli anni quale “centro servizi” a disposizione dei professionisti del settore. Non si riesce ad immaginare una associazione stampatori che non rafforzi e solidifichi, anche attraverso concrete attività da svolgere insieme, il proprio rapporto con la Fieg, la “casa madre” dell’editoria quotidiana italiana. Gli organismi di entrambe le associazioni stanno vagliando le numerose opportunità di lavoro comune al servizio di una base associativa che quotidianamente, ci sia perdonato il gioco di parole, gioca di squadra per realizzare giornali sempre più a misura dei lettori, con un occhio puntato sulla qualità globale del prodotto ed uno attento ai costi di gestione. La nostra associazione è sempre stata il punto di ritrovo dei più importanti imprenditori e gruppi industriali di stampa. La consapevolezza che le sfide del futuro saranno tanto più facilmente affrontabili quanto più sarà ampia e forte sarà la rappresentatività associativa ha spinto tutti i soci verso un rinnovato impegno ad ampliare la base degli aderenti, con l’obbiettivo di fare crescere il numero degli iscritti. Nel corso degli anni l’Asig si è distinta per una serie di attività innovative al servizio di tutto il settore editoriale. Corsi di formazione specialistica, ricerche di mercato, organizzazione di eventi business-tobusiness e, non da ultima, la nostra pubblicazione TecnoMedia, che informa puntualmente oltre tremila professionisti del settore quotidiani sull’evoluzione di tecnologie, prodotti e mercati, sono stati alcuni dei punti di forza caratterizzanti della nostra organizzazione. Le commissioni di lavoro incaricate dall’associazione stanno già mettendo a punto i programmi per rafforzare questi settori tradizionali ed avviare nuove opportunità per il servizio ai professionisti del settore. Siamo sicuri che il primo grande appuntamento per l’editoria italiana di quest’anno, la IX edizione di Ifra Italia che si svolgerà a Bologna il 14,15 e 16 giugno prossimi, sarà anche un’occasione per approfondire con i protagonisti del settore le novità di un’associazione che vuole rafforzarsi per contribuire alla crescita della qualità globale del prodotto quotidiano italiano.
PARLIAMO DI...
di Paolo Paloschi
3 © Asig Service Srl 2006
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L’informazione quotidiana: gli scenari del futuro in Italia e in Europa
Ifra Italia 2006
Dal 14 al 16 giugno prossimo Bologna ospiterà la IX edizione di Ifra Italia, la Conferenza internazionale per la stampa quotidiana italiana promossa da Fieg (Federazione Editori) da Asig (Associazione Stampatori) e da Ifra, la più importante organizzazione internazionale per la ricerca e lo sviluppo tecnologico applicato all’industria dei giornali. Al centro della manifestazione gli scenari dell’evoluzione del mercato della stampa dei prodotti e le possibili novità in arrivo per la gestione dei contenuti, dalla distribuzione delle informazioni su più canali di comunicazione all’avvento delle redazioni multimediali. Tavole rotonde, esperienze di successo, progetti di sviluppo raccontati in prima persona dai protagonisti dell’industria italiana ed europea saranno al centro dei due giorni di lavori, ai quali faranno da cornice attività conviviali alla scoperta delle caratteristiche del territorio e della cultura gastronomica bolognese, e la visita ai centri stampa offset e flexo per giornali quotidiani. Dopo il successo dell’edizione dello scorso anno, all’ombra del vulcano Etna, Ifra Italia ritorna nel continente, e fa tappa a Bologna. Il capoluogo dell’Emilia Romagna ospiterà, nel nuovo centro congressi del Royal Hotel Carlton, la nona edizione della Conferenza internazionale per la stampa quotidiana italiana promossa da Fieg (Federazione Editori) da Asig (Associazione Stampatori) e da Ifra, la più importante organizzazione internazionale per la ricerca e lo sviluppo tecnologico applicato all’industria dei giornali. Quest’anno la manifestazione punta i riflettori su due temi di grande attualità: lo “stato dell’arte” nelle tecniche di stampa e l’economia dei processi industriali, nel corso della prima giornata dei lavori; la gestione dei contenuti, fra tradizione ed innovazione multimediale, nella seconda giornata. Nel solco della tradizione sarà l’alternanza di interventi, esperienze di successo, progetti in fase di attuazione, tavole rotonde aperte alle domande del pubblico, con la partecipazione di personalità di primo piano italiane e straniere. Decisamente più innovativo sarà il “taglio” della manifestazione, che darà ampio spazio a considerazioni e discussioni che, pur traendo spunto da temi tecnologici, punteranno, come già è successo nella scorsa edizione di Catania, ad allargare gli orizzonti di Ifra Italia. L’anno scorso con i tecnici vennero coinvolti i pubblicitari, mentre quest’anno sarà la volta dei giornalisti, sia dei quotidiani che
delle agenzie di informazione. Uno spazio particolare occuperanno quest’anno i fornitori, chiamati a partecipare a tavole rotonde dove dovranno destreggiarsi fra le domande insidiose dei coordinatori, che avranno l’obiettivo di contribuire, con punti di vista essenziali, alla definizione degli scenari evolutivi del mercato. Nella seconda giornata dei lavori, in particolar modo, si cercherà di capire, dalla viva voce dei protagonisti, dove sta puntando l’industria delle soluzioni editoriali, se e in quali termini valga ancora la pena di investire in ricerca e sviluppo nell’area dei sistemi editoriali, un mercato cresciuto in maniera esponenziale nel corso degli anni ottanta e novanta, e dal quale editori ed agenzie di comunicazione si attendono nuove soluzioni e nuovi, reali, valori aggiunti. Il programma completo della manifestazione, disponibile nelle prossime settimane, sarà come di consueto pubblicato sulle pagine on line dei siti www. ediland.it e www.ifra.com. Visite ed occasioni d’incontro conviviali: Motori e Sapori dell’Emilia Romagna Ifra Italia era, e resta, non solo un luogo di approfondimento tematico e di scambio di opinioni fra i protagonisti dell’industria editoriale italiana ed europea, ma un’occasione d’incontro anche conviviale. E quest’anno la città di Bologna, e le immediate vicinanze, saranno l’occasione per ripetere l’iniziativa
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Editoria: un quadro positivo in uno scenario incerto
Bologna, la “città dei portici”, ospiterà la IX edizione di Ifra Italia nei giorni 14, 15 e 16 giugno 2006
Come nelle abitudini della manifestazione, sia nella serata inaugurale, il 14 giugno, che nella serata successiva, dove non mancherà un’iniziativa gastronomica di grande qualità a cura delle aziende editrici e stampatrici di giornali della città di Bologna, saranno organizzate visite guidate ai centri stampa della città felsinea. In quest’area industriale è disponibile una panorama davvero completo delle tecnologie e degli impianti per la preparazione, la stampa in offset ed in flessografia, e la spedizione dei giornali quotidiani. Dato il numero degli stabilimenti gli organizzatori hanno già previsto non una, ma due serate da dedicare alle visite, oltre alla mattinata di giovedì 15 giugno. .
Ifra Italia 2006
dell’anno scorso, una serata inaugurale all’insegna dell’informalità, del divertimento e, sperano gli organizzatori, all’insegna della sorpresa. Al momento si conosce solo il nome che verrà dato alla serata: Motori e Sapori dell’Emilia Romagna. Tutto il resto, come già accadde per la scorsa edizione, sarà tenuto il più possibile riservato, per non guastare la sorpresa ai partecipanti. La serata inaugurale sta già ricevendo una lusinghiera attenzione da parte di sponsor interessati a legare il proprio marchio ad un’iniziativa che ha lo scopo di creare la giusta atmosfera per i lavori di Ifra Italia, un mix fra divertimento e business.
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TecnoMedia
Paolo Paloschi è il nuovo Presidente dell’Asig
Associazioni
L’Assemblea dell’Asig - Associazione Italiana FIEG (Consiglio Federale e Comitato di Presidenza), Stampatori Giornali - ha eletto lo scorso 26 gennaio IFRA e ANSA (Consiglio e Comitato Direttivo) e nelle all’unanimità Paolo Paloschi nuovo Presidente per il aziende collegate. Presente in Asig fin dalla fondazione, triennio 2006 - 2008. Paloschi succede a Carlo Lombar- è tutt’ora membro del Consiglio Federale Fieg. di, che dopo aver guidato l’Associazione per 23 anni, aveva annunciato tre anni fa la decisione di non voler Asig, un’associazione di servizio più ricandidarsi per un nuovo mandato. Paolo Paloschi, Amministratore Delegato dell’Editoriale FVG, società Paolo Paloschi ha ricevuto simbolicamente dalle che pubblica Il Piccolo e il Messaggero Veneto, ha mani del suo predecessore uno scettro “pesante”. dedicato quasi tutta la sua vita lavorativa all’attività Carlo Lombardi, alla guida dell’Asig per 23 anni, e editoriale nel settore quotiprotagonista, a cavallo dei diani. Dopo una esperienza di primi anni Ottanta, della traalcuni anni all’Istituto Eletsformazione delle imprese trotecnico Nazionale Galileo editoriali con l’introduzione Ferraris - dove era entrato progressiva dei sistemi editocome ricercatore appena conriali e l’evoluzione del flusso seguita la laurea in Ingegneria di lavoro, ha caratterizzato la Elettronica al Politecnico di sua presidenza con una serie Torino - e poi alla direzione ininterrotta di iniziative di Ricerche Elettroniche della grande portata innovativa a FIAT, entrava infatti a far parte servizio del mercato italiano dell’area tecnica del quotidiadella stampa quotidiana, in no La Stampa nella quale ha grado di coinvolgere, di volta operato per una decina di anni in volta, editori, stampatori, a cavallo tra gli anni 70 e gli giornalisti e pubblicitari. Fra anni 80. la fine degli anni Ottanta ed Si è occupato in questo i primi anni Novanta, properiodo della teletrasmissiomuove, di concerto con Fieg, ne del giornale da Torino a Quotidie, la “piccola Ifra”, Roma (la Stampa fu il primo come viene subito ribattezzata quotidiano nazionale a utilizda tutti gli addetti ai lavori. E’ zare questa tecnologia), della una mostra convegno, organizintroduzione della fotocompozata presso la fiera di Milano sizione e poi del sistema ediin stretta collaborazione con Paolo Paloschi, Presidente dell’Asig toriale, della automazione del Centrexpo, che riunisce per tre confezionamento. Dall’84, sempre alla Stampa, è stato giorni utenti e fornitori dell’industria dei quotidiani e Amministratore Delegato e Direttore Generale, fino al dei periodici. 2001 quando ha lasciato l’azienda per passare all’EdiInaugurata di volta in volta da Ministri e sottosetoriale Friuli Venezia Giulia. Attivo negli organismi e gretari competenti per materia, Quotidie accompagna nelle organizzazioni di categoria, come Amministratore la crescita e la maturità dei sistemi editoriali nelle reDelegato della Stampa, ha rappresentato l’azienda in dazione dei giornali, tenendo a battesimo nei convegni
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Editoria: un quadro positivo in uno scenario incerto
che accompagnano l’Expo temi allora pionieristici e destinati ad avere una vasta eco negli anni a venire: dall’avvento del colore nei quotidiani alle nuove professioni nell’industria dei giornali. Negli anni Novanta l’Asig, col supporto dell’Unione Europea e del Ministero del Lavoro, introduce sul mercato italiano una serie di corsi di formazione ed aggiornamento profeOssionale di grande successo che segneranno l’inizio di una fattiva collaborazione fra l’Associazione imprenditoriale e il settore pubblico, al servizio congiunto dei professionisti dell’industria dei giornali. Nel 1993 Lombardi convince i soci a fondare Asig Service, la società che da allora diventa lo strumento operativo dell’associazione. Sotto questo marchio comincia l’avventura del periodico TecnoMedia, oggi un marchio affermato per l’informazione specializzata all’industria dei giornali. Poi è la volta di Ifra Italia, la Conferenza internazionale per l’industria della stampa del nostro Paese, che consolida la collaborazione sul piano internazionale con Ifra, la più importante organizzazione mondiale di ricerca e sviluppo per l’industria dei giornali, della quale viene assunta la rappresentanza ufficiale nel
2001. Sempre con Asig Service avvia la collaborazione con l’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione, arrivando a produrre le due ricerche annuali che, con i dati proposti da Fieg, completano il panorama delle informazioni statistiche sull’industria dei quotidiani italiani. Non si contano i progetti di ricerca condotti dall’Associazione degli stampatori a servizio del settore e su incarico di singole aziende o gruppi editoriali associati. L’ultimo, in ordine di tempo, lo standard CQ2 per la stampa del colore di qualità su carta da giornale con profili che incorporano le specifiche della norma Iso. Nei ventitrè anni di presidenza Lombardi l’Asig è venuta affermandosi sul mercato dei quotidiani come un’indispensabile struttura di servizio all’industria dei giornali italiani, ed il nuovo presidente eletto, Paolo Paloschi, ha già “avviato i motori” coinvolgendo tutti gli associati per proseguire, sviluppandole ed ampliandole, le attività svolte finora dall’Associazione Stampatori, che anche di recente ha visto crescere il numero dei suoi iscritti, e punta al coinvolgimento diretto di un numero sempre maggiore di aziende di stampa ed editrici.
Organismi direttivi ASIG per il triennio 2006 - 2008 Presidente Paolo Paloschi (Editoriale FVG)
Consiglio Direttivo Giuseppe Andretta (L’unione Editoriale) Nedo Antonietti (LitoSud) Roberto Beretta (SA.BO., Niber) Alberto Borgarelli (Editrice Il Sole 24 Ore) Domenico Ciancio Sanfilippo (Edi.Sud, Domenico Sanfilippo Editore, IES) Silvio Da Giau (Athesis, Società Editrice Arena) Giulio Dalla Chiesa (Corriere dello Sport, STEC) Roberto Di Vito (Editoriale L’Espresso-Div. La Repubblica, Nuova Sardegna) Luca Furlan (Centro Stampa Veneto) Giacomo Gorjux (Sedit) Daniele Luppi (Ansa) Salvatore Marotta (Centro Stampa Poligrafici) Umberto Seregni (Nuova Same, Sepad, SIES, SAGE, STS) Luigi Vanetti (Editrice La Stampa) Sergio Vitelli (RCS Editori) Santi Ziino (Editoriale Poligrafica)
Associazioni
Vicepresidente Giulio Dalla Chiesa (Corriere dello Sport, STEC)
Comitato di Presidenza
Collegio dei Probiviri
Paolo Paloschi (Presidente) Giulio Dalla Chiesa (Vicepresidente, relazioni istituzionali) Umberto Seregni (relazioni industriali) Sergio Vitelli (tecnologie) Collegio dei Revisori dei Conti Alessandro Di Bella (presidente) Elena Ascensi Giorgio Garzi
Mirco Comin (Centro Stampa Editoriale) Aldo Di carlo (TI.ME) Paolo Polidori (Medistampa, Monzastampa)
ASIG Service srl
Direttore Generale Salvatore Curiale Segretario Elga Mauro
Consiglio di Amministrazione: Riccardo Beretta (Presidente) Salvatore Curiale Luca Michelli
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Editoria: un quadro positivo in uno scenario incerto L’8 marzo scorso, presso la sede FIEG di Roma, sono stati presentati i rapporti di ricerca su La Stampa in Italia 2002-2005 e Indagine sui bilanci delle imprese editrici di giornali quotidiani (2002-2003-2004), quest’ultimo realizzato dalla società di revisione Deloitte & Touche. Riportiamo in queste pagine una sintesi dei dati più importanti che emergono dalle ricerche.
Editoria italiana
E’ positivo, nonostante tutto, il quadro che emerge dalla situazione produttiva ed economica della stampa quotidiana e periodica, nonostante le crescenti pressioni competitive esercitate dai nuovi mezzi e la congiuntura economica ancora caratterizzata da una bassa crescita che fa sentire i suoi effetti su consumi e investimenti. Sostanziale stabilità delle vendite dei quotidiani, incrementi delle vendite dei periodici, evidenti soprattutto nel segmento dei mensili, forte espansione degli indici di lettura sia per i quotidiani che per i periodici, margini operativi elevati anche se in fase di ridimensionamento, utili in crescita peraltro derivanti principalmente dai proventi della gestione extra caratteristica, introiti pubblicitari in ripresa soprattutto per i periodici, pur in presenza di un mercato complessivo che stenta ad espandersi, influenzato dal non favorevole andamento congiunturale di tutta l’economia italiana. Sono queste le indicazioni di fondo che emergono dagli studi sulla stampa in Italia, elaborato dall’Ufficio studi della Fieg, e sui bilanci delle imprese editrici di quotidiani relativi al 2004, curato dalla Società Deloitte & Touche. I quotidiani Sul terreno della diffusione, i dati relativi al 2004 e al 2005 indicano una sostanziale stabilità dei livelli di vendita dei quotidiani. Al leggero incremento delle vendite nel 2004 (+0,6%), è seguita una flessione minima nel 2005 (-0,1%). Nonostante la fase critica che attraversa l’economia del Paese, i quotidiani hanno manifestato una notevole capacita di tenuta. Risultato tanto più significativo se si considera che nella maggior parte dei paesi industrializzati la diffusione è in arretramento. Tra gli ostacoli di natura strutturale, vanno segnalati
quelli provenienti da un circuito distributivo al cui interno il canale di commercializzazione rappresentato dagli abbonamenti, che in altri paesi è fondamentale, non riesce a decollare. Nel 2004, gli abbonamenti hanno rappresentato il 9% delle copie vendute dai quotidiani. In Europa, vi sono paesi come Olanda, Svizzera, Finlandia, Danimarca, Lussemburgo, Norvegia, Svezia, dove le consegna in abbonamento variano tra il 72% e il 90%. Laddove gli abbonamenti sono meno sviluppati, si è pur sempre su livelli di gran lunga superiori al dato italiano: Germania 65%, Belgio 46%, Francia 52% per i regionali, 25% per i nazionali. Per non parlare di realtà più distanti come il Giappone, dove i quotidiani si vendono pressoché esclusivamente in abbonamento. L’unico paese europeo che è in una situazione più arretrata è la Grecia: non a caso è anche il paese con i livelli di diffusione più depressi. La Spagna, che fino a tre anni fa era sui livelli italiani, ha triplicato le vendite in abbonamento (21%). Una struttura distributiva che non riesce a svincolarsi dai canali tradizionali, relegando gli abbonamenti in una posizione marginale, costituisce un elemento di freno per ogni strategia di espansione dell’offerta. Basti pensare ai grandi benefici che potrebbero derivare dalla programmazione della produzione in base ad una domanda già definita nelle dimensioni quantitative e dal venir meno di diseconomie indotte dalle oscillazioni delle vendite che sono all’origine di un ammontare di rese abnorme sia nel comparto dei quotidiani (31%) che, come si vedrà più avanti, in quello dei periodici. In un mercato che stenta a crescere e ad offrire maggiori sbocchi alla produzione tipica del quotidiani, rappresentata appunto dalle vendite delle copie e degli spazi pubblicitari, i bilanci aggregati delle 59 imprese editrici oggetto di analisi hanno fatto registrare un ri-
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Editoria italiana
sultato netto complessivo positivo di 327,8 milioni di una contrazione del Mol dell’8,9% rispetto al 2004 euro. In termini relativi, si è trattato di un incremento (circa 40 milioni di euro in meno) e un rapporto Mol/ piuttosto ampio (+24,8%) rispetto al 2003. fatturato sceso dal 10,3% del 2004 all’8,7%. Al risultato ha contribuito in misura significativa A fronte di un costo complessivo del lavoro dipenl’onda lunga delle iniziative di vendite abbinate di dente in crescita del 2,6%, va messo in evidenza come quotidiani ed altri prodotti, editoriali e non, che hanno il costo del lavoro per addetto abbia avuto una crescita generato nella tradizionale catena del valore dei gior- molto più pronunciata (+4,7%). Nel 2003 l’incremento nali una cospicua fonte aggiuntiva di ricavi. Nel 2004, era stato più contenuto (+1,8%). l’aumento del liquidato proveniente dalle vendite di Anche l’analisi dei costi e dei ricavi per unità di prodotti collaterali è stimabile intorno a 377 milioni prodotto mostra una maggiore dinamicità dei primi di euro, con un incremento del 17% rispetto al 2003 (+5,5% nel 2003, +8,4% nel 2004) rispetto ai secondi ed un’incidenza sui ricavi tipici dell’11,5%. (+5,2% e +7,5% nello stesso biennio). I ricavi operativi sono aumentati nel 2004 del 4,1% rispetto all’anno precedente. La lettura Boris Biancheri, presidente FIEG Quelli derivanti da attività tipiche hanno subito una legA partire dagli anni gera flessione (-0,2%), più che 2000, a fronte di un andacompensata dall’incremento mento piuttosto stagnante sostenuto della voce altri ridelle vendite, i livelli di cavi editoriali (+ 212%), nei lettura di quotidiani e pequali è da ritenere siano conriodici sono cresciuti a ritmi fluiti flussi di entrata originati oggettivamente rilevanti. É da iniziative collaterali. I costi un fenomeno che merita di operativi – che nel biennio essere sottolineato in quanto precedente erano aumentati ad espressione di un rapporto tra un ritmo inferiore a quello dei popolazione e giornali molto ricavi – hanno fatto registrare forte e, soprattutto, capace di una notevole accelerazione resistere e di consolidarsi al (+5,4%). Il maggiore dinamidi là delle vicende congiunsmo dei costi rispetto ai ricavi turali. operativi ha determinato una I lettori di quotidiani in riduzione del margine induun giorno medio che erano striale del 6%. Il Mol (margi19,496 milioni nel 2001, ne operativo lordo), che nel sono diventati 20,946 milioni 2003 era pari all’11,4% del nel 2005: un incremento del fatturato editoriale, è sceso 7,5%, pari a circa un milione nel 2004 al 10,3%. e mezzo di lettori in più. La La diminuzione del Mol è percentuale di penetrazione proseguita nel 2005, in quanto sulla popolazione dai 14 anni nell’anno si è accentuata la in su, che era del 38,9% nel tendenza dei costi operativi ad aumentare ad un rit- 2001, è salita al 41,7% nel 2005. mo più vivace dei ricavi. Questi ultimi, infatti, sono Mette conto di evidenziare come nel 2005 l’increcresciuti del 4,1%, sostenuti dall’aumento del prezzo mento di lettori più ampio si sia verificato nella fascia di vendita al pubblico che ha interessato circa il 60% di età tra i 18 e i 24 anni (+6,5%). Il dato è importante delle testate quotidiane, attenuando in parte le minori perché un numero crescente di lettori giovani è garanentrate imputabili al graduale ridimensionamento del zia di futuro per i giornali. fenomeno dei collaterali. I ricavi pubblicitari sono aumentati soltanto del 2,5%; considerato che l’incidenza La pubblicità della pubblicità sui ricavi editoriali complessivi è stata La pubblicità è risorsa fondamentale che alimenta del 44%, il suo apporto all’espansione del fatturato non tutto il sistema dei media. Come è stato messo in dovrebbe essere stato superiore all’1,5%. Quanto ai costi operativi, nel 2005 il loro incremen- luce dall’VIII Commissione permanente del Senato, to si è aggirato intorno al 5,9%, oltre un punto e mezzo nell’indagine conoscitiva approvata a maggioranza al di sopra del tasso di crescita dei ricavi editoriali. La nel maggio del 2005, l’ordinamento giuridico italiano spinta al rialzo è provenuta dai costi di approvvigio- si differenzia da altri ordinamenti europei per la mannamento della carta (+5%), dai servizi esternalizzati canza di forme di asimmetria volte a proteggere gli (+7%) e dal costo del lavoro (+3,5%), anche per effetto investimenti pubblicitari nella carta stampata rispetto del rinnovo del contratto dei poligrafici. Ne è derivata a quelli veicolati attraverso il mezzo televisivo.
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L’assenza di tali forme ha determinato una pesante I dati dell’Osservatorio FCP-FIEG offrono per i anomalia nella distribuzione delle risorse pubblicitarie quotidiani un’indicazione di crescita più contenuta con una televisione che raccoglie il 56% delle risorse a (+2%). Fattore trainante è stato ancora una volta fronte del 35,8% a favore della carta stampata. l’andamento della pubblicità commerciale nazionale Il drenaggio di risorse pubblicitarie è stato favorito (+3,1%), mentre la commerciale locale, in questi ultimi non solo da un’offerta molto vasta e da limiti di affol- anni la componente più dinamica, ha subito un certo lamento molto elastici, ma anche da pratiche tariffarie rallentamento (+1,1% rispetto al + 3,4% del 2004). in grado di mettere fuori mercato ogni potenziale Nei quotidiani, l’aumento più contenuto della concorrente a partire dai mezzi stampati. pubblicità ha prodotto il graduale ridimensionamento In un quadro già caratterizzato da connotazioni di dei relativi ricavi sul totale dei ricavi editoriali. I riforte problematicità, si è venuta ad inserire la recente cavi pubblicitari rappresentavano il 49,8% del totale proposta di revisione della direttiva “Televisione senza nel 2002; sono scesi al 46,1% nel 2004. Nel 2001, i frontiere”, presentata dalla Commissione al Parlamento ricavi pubblicitari avevano un’incidenza del 56,1% europeo. La proposta prevede alcune disposizioni in sul totale. materia pubblicitaria che se dovessero venire approvate nella formulazione attuale, provocherebbero L’occupazione un’ulteriore accentuazione degli squilibri esistenti sul mercato. Pratiche pubblicitarie come il “product Nel 2004, la popolazione giornalistica nei quotiplacement” di derivazione statunitense, che consiste diani è andata aumentando: l’incremento ha riguardato nell’inserimento di marchi e prodotti nei programmi sia i professionisti (+2,4%) che i pubblicisti (+7%), televisivi, verrebbero ad essere pienamente legittima- mentre si è verificata una leggera flessione tra i pratite. In tal modo il principio della netta separazione tra canti (-2,4%). Nel complesso si è registrato un aumento pubblicità e programmi verrebbe cancellato. É una complessivo di 151 addetti, pari in termini relativi al pratica inaccettabile, anche sul piano etico, in quanto +2,4%. Diversa l’evoluzione nei periodici, dove la il rischio di condizionamento dei programmi diventa popolazione giornalistica ha subito flessioni sia tra i molto elevato. professionisti (-10,2%), sia tra i praticanti (-27,6%), sia Vi sono altri aspetti della proposta della Com- tra i pubblicisti (-5.5%). Nel complesso, la diminuzione missione che hanno destato forti preoccupazioni in è stata di 211 unità. tutta l’editoria giornalistica europea. In alcuni casi le La popolazione poligrafica ha subito una nuova preoccupazioni dipendono non da ciò che è scritto nella contrazione, scendendo da 7.537 (2003) a 7.438 unità proposta. ma da ciò che non è scritto. Ad esempio non (2004). Il delta negativo è stato dell’1,3%. Secondo è prevista una metodologia di rilevazione e di misu- recenti stime, nel 2005 si sarebbe verificato un ulteriore razione dei tempi di trasmissione dedicati al “product calo di 167 unità (-2,2%). placement”, alle sponsorizzazioni e alle telepromozioni. Il rischio è che, per questa strada, si offrano ulteriori vantaggi alle televisioni di cui, oggettivamente, non se ne sente il bisogno. Quanto all’evoluzione del mercato pubblicitario, i dati Nielsen mettono in evidenza come la ripresa intervenuta nel 2004 (+7,3%) abbia subito un rallentamento nel corso del 2005 (+2,8%). Nel 2004, a fare da traino del mercato erano stati i mezzi televisivi (+10,4%), tant’è che anche la loro quota di mercato era sensibilmente cresciuta (dal 54,5 al 56%). L’aumento dei mezzi stampati era stato contenuto (+1,7%), con conseguente riduzione della loro quota di mercato (dal 376 al 35,6%). Nel 2005, nonostante il raffreddamento del ritmo di espansione del mercato complessivo, la stampa ha dimostrato un maggiore dinamismo con un tasso di crescita del 3,5% ed una quota di mercato in leggero recupero (35,8%). Nel 2004, i quotidiani erano stati i mezzi stampati più reattivi (+2,5%), con i periodici stazionari (+0,6%). Nel 2005, la tendenza si è rovesciata con i periodici in crescita del 4,5% Federico Megna, Responsabile Linea Economica, Legislativa e ed i quotidiani del 2,7%. Ufficio Studi della FIEG
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Dopo il riconoscimento da parte della Commissione Europea del valore storico dell’archivio fotografico dell’Ansa, che copre il periodo dalla fine degli anni Trenta alla metà degli anni Novanta, l’Agenzia di informazioni avvia un ambizioso progetto di “ricupero digitale” della propria memoria storica. Shpaena: pronunciarlo è quasi impossibile; tradurlo in italiano è più semplice, e suona più o meno come Salvaguardare gli archivi fotografici storici delle agenzie di informazione europee; spiegarlo è decisamente più facile grazie a Maurizio Lunetta, che è il responsabile per conto dell’Ansa di questa nuova iniziativa che ha come obiettivo il ricupero “digitale” dell’archivio storico della più grande agenzia di stampa italiana nell’ambito di un progetto finanziato dalla Unione Europea. Salvaguardare gli archivi fotografici storici “Il progetto”-spiega Maurizio Lunetta-”è quello di salvaguardare e valorizzare gli archivi storici di cinque agenzie di stampa europee (le più importanti nei rispettivi Paesi) attraverso il monitoraggio, la catalogazione, l’acquisizione digitale e relativa archiviazione delle immagini che vi sono contenute”. Per l’Agenzia Ansa si tratta di un patrimonio di circa un milione e seicentomila fotografie che vanno dalla fine degli anni Trenta fino alla metà degli anni Novanta. Per le altre agenzie, la Belga, del Belgio, la Lusa, del Portogallo, la MTI ungherese e la Pap della Polonia cambiano le dimensioni, in molti casi siamo di fronte a numeri molti più impegnativi, talvolta cambiano le circostanze che hanno accompagnato la formazione degli archivi - nel caso dell’agenzia polacca ci sono moltissime immagini che vennero censura, e quindi mai pubblicate, all’epoca del regime comunista - ma i problemi sono comuni. Si tratta di ricuperare, attraverso la scansione digitale, originali su pellicola, carta fotografica o addirittura lastra vetrosa risalenti a decine di anni fa. Una memoria preziosa ma fragile e, sottolinea Lunetta, molto costosa, in ogni caso, da salvaguardare. Il finanziamento dell’Unione Europea, accordato
Archivi fotografici
Ansa avvia la digitalizzazione del proprio archivio storico fotografico
nell’ambito del progetto Cultura 2000, è stato così salutato con grande soddisfazione da tutte le agenzie che, sotto la guida dell’Ansa, capo progetto di Sphaena, potranno cominciare il laborioso percorso di ricupero della “memoria visiva” europea, destinato, già si prevede, a spingersi ben oltre l’anno 2007, nel quale verranno a scadere i finanziamenti. “Un’opportunità”sottolinea Lunetta-”che era impossibile non cogliere al volo” anche se, in questa prima fase del lavoro, consentirà di ricuperare solo una parte dell’archivio dell’Ansa, circa 60.000 immagini. Il flusso di lavoro e le tecnologie
Per rendere disponibile ai soci dell’agenzia l’accesso al patrimonio visivo storico, al momento conservato ordinatamente in contenitori “fisici” dove si trovano sia gli originali che le informazioni collegate agli scatti, è stato studiato un flusso di lavoro tre fasi. Prima di tutto il censimento e il riordino completo di tutto il materiale. A 1.600.000 fotografie corrispondono circa 220.000 eventi coperti dall’Agenzia, con un numero ben maggiore di personaggi raffigurati nelle immagini. Si è deciso il ricupero totale dei materiali più antichi, dalle origini fino agli anni sessanta, mentre di quelli successivi saranno selezionati solo i più interessanti dal punto di vista storico e documentaristico. In massima parte si tratta comunque di negativi in bianco e nero conservati in buste con allegate informazioni relative alla località, all’evento, etcc. Per le immagini destinate al ricupero, tutte le notizie disponibili verranno inserite in una base di dati e collegate logicamente alle unità di catalogazione, in massima parte in bustoni plastificati. Una volta completato il recupero e la digitalizzazione delle informazioni, saranno generati dei codici a barre da applicare sulle buste. A questo punto si potranno
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TecnoMedia Maurizio Lunetta, responsabile del progetto Sphaena di Ansa
Archivi fotografici
effettuare le scansioni digitali che saranno collegate in automatico ai dati codificati sui codici a barre per ciascun gruppo di fotogrammi. Su questa prima base di dati inseriti in archivio gli specialisti lavoreranno per completare i metadati in formato IPTC con l’aggiunta della didascalia completa, il riferimento dei personaggi raffigurati, e via dicendo. Il protocollo di specifica per la scansione prevede la generazione di due formati grafici JPEG, per normali operazioni d’archivio e la consultazione on line dei materiali, e PNG non compresso, per l’archiviazione su supporto DVD per uso off line. In questo caso il protocollo prevede una risoluzione di scansione da 740 a 2450 dpi, al fine di ottenere il lato maggiore dell’immagine scansita a 3520 pixel. Le cinque agenzie che hanno ricevuto i finanziamenti inseriranno i campi con i metadati IPTC facendo uso sia della lingua madre che dell’inglese, per permettere lo scambio di dati fra gli archivi giudicati, dalla Commissione, di interesse
storico. Tutti i materiali che vanno dagli anni Sessanta al 1995 - anno nel quale Ansa ha iniziato l’archiviazione fotografica digitale, che oggi raccoglie oltre 700.000 immagini a colori - saranno invece selezionati sulla base di considerazioni sia storiche che legate al loro possibile impiego in produzione. I metadati saranno associati con metodologie diverse e decisamente più flessibili. Da un punto di vista tecnologico, Ansa sarà seguita da Hit Media & Publishing per quanto riguarda la piattaforma dove avviare il recupero dell’archivio storico. Lo staff tecnico dell’agenzia ha infatti deciso di inserire un secondo sistema per l’archiviazione delle immagini storiche, sviluppato da Hit Media & Publishing, basato su tecnologia Tecnavia, prodotto eBinder, personalizzato l’interfaccia operativa per l’immissione dei dati IPTC, come previsto dal protocollo del progetto, rendendo di fatto disponibile da subito l’intera gestione del workflow del sistema, dall’acquisizione degli originali alla consultazione e manutenzione. La soluzione sarà integrata nel sistema editoriale dell’Agenzia per semplificare ulteriormente le funzioni di immissione dati e gestione delle immagini in formato digitale. I primi risultati del ricupero delle immagini finanziato dall’Unione Europea saranno disponibile nel corso del 2007, anno nel quale si prevede, fra l’altro, la realizzazione di esposizioni itineranti che coinvolgeranno le cinque agenzie del progetto Sphaena.
Tariffe vantaggiose per i soci ASIG negli alberghi MONRIF Grazie alla convenzione con la MONRIF, i soci dell’ASIG possono usufruire dei servizi offerti dalla prestigiosa catena alberghiera a prezzi convenzionati estremamente vantaggiosi: Hotel Royal Garden - Milanofiori: Grand Hotel Brun - Milano:
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La Sedit di Bari raddoppia ed investe su un nuovo centro per la stampa commerciale Non appena terminati i lavori di ampliamento del centro stampa barese per consentire la produzione dei quotidiani del Gruppo RCS nel nuovo formato grafico full color, la Sedit lancia una nuova sfida al mercato della stampa commerciale del centro sud Italia, rileva un capannone nelle immediate vicinanze ed avvia la costruzione di un nuovo centro per preparare, stampare e rilegare prodotti non quotidiani, dal volantino pubblicitario al libro a colori di qualità. TecnoMedia ha incontrato i responsabili della Sedit alla vigilia di questa nuova iniziativa imprenditoriale che si prevede possa entrare in produzione fra poco meno di un anno.
Una lunga tradizione di investimenti al servizio dei committenti “Agli inizi”-spiega il responsabile di gestione della Sedit Roberto Rubino-” le pagine da stampare venivano scritte su fotounità HELL PressFax. La capacità produttiva della rotativa SOLNA D28 era di una foliazione massima di 40 pagine e della WAMAC era l’impianto di spedizione. Dopo i primi successi con le commesse della Gazzetta dello Sport e del Corriere della Sera lo
stabilimento subisce un primo, significativo, ampliamento nel 1992. Si creano nuovi volumi per ospitare una Uniman 4/2 S e per il raddoppio del deposito della carta. La rotativa tedesca introduce la tecnologia dell’alta velocità, con doppio sviluppo e doppia larghezza, ed un totale di 48 pagine delle quali 8 a colori. Raddoppiano anche le linee di spedizione della Wamac. Tutto nasce per soddisfare le nuove richieste di RCS che in quell’anno ha omogeneizzato a livello nazionale le caratteristiche del Corriere della Sera, che da allora uscirà in tutt’Italia con un unico formato broadsheet 53 cm. Nel 2001 arriverà un nuovo ampliamento che porterà la Uniman a stampare un totale di 16 pagine a
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“Con il nuovo stabilimento della Sedit per le arti grafiche vogliamo trasferire all’area della stampa commerciale le nostre esperienze del settore quotidiani in termini di efficienza, puntualità ed affidabilità nella gestione dei processi industriali”: Giacomo Gorjux, Amministratore Delegato del centro stampa barese, riassume con queste parole la “filosofia” che supporta la costruzione del nuovo centro di stampa per prodotti commerciali che andrà ad affiancare le tradizionali attività svolte dalla Sedit per la produzione delle testate quotidiane e periodiche su carta da giornali. La nuova iniziativa imprenditoriale pugliese ha cominciato a muovere i primi passi a cavallo del diciannovesimo compleanno del centro stampa. “La sera del 1° marzo 1987”- ricorda sempre Giacomo Gorjux-”cominciava a girare una rotativa Solna D28 per la stampa delle testate RCS Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport”. Da allora, l’impianto è venuto via via crescendo sia in termini di installazioni che come numero di copie e di testate stampate.
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colori su 48. Con l’avvio della La Cromoman della Sedit, una delle linee rotative in formato Adobe Acrobat. stampa delle edizioni locali della Man che hanno inaugurato l’impiego dell’offset Tutte le lastre vanno a finire coldset per la stampa dei prodotti semi commerciali RCS per Puglia e Campania si su carta da quotidiano negli anni scorsi. sul sistema 2B che provvede costruisce un terzo lotto della alla punzonatura e piegatura. Sedit, per ospitare la CromoI processi di fotoformatura man 50 con 24 pagine di cui lavorano in parallelo e sono 12 a colori. Arriva anche un parzialmente integrati. nuovo impianto di spedizioni E’ infatti possibile scridella Ferag e, in ricezione, vere alcuni prodotti su lastre due linee Computer to Plate di incise o con laser violet o con KPG con tecnologia termica. tecnologia termica “senza che L’ultima, per il momento, fase sia possibile”-spiega lo staff di ampliamento per la stampa tecnico della Sedit -”avvertire dei quotidiani risale al bienalcuna differenza di qualità nio 2004/2005. Si realizzano nel prodotto stampato fininuovi volumi per ospitare una to”. Il tutto a vantaggio della rotativa Commander della flessibilità e con un margine KBA per la stampa del Cordi sicurezza assoluta a tutto riere della Sera nel nuovo vantaggio dell’editore. formato e gli impianti ad essa asserviti. Alla ricerca della diversiCrescono le linee di speficazione dizione della Ferag, che consentono, fra l’altro, l’applicaNel corso degli anni la zione dei MemoStick pubbliSedit ha progressivamente citari sulle prime pagine dei cercato di espandere le propquotidiani del Gruppo RCS, rie attività dal settore dei quoe si installano tre nuove linee tidiani estendendo i servizi ai CtP Agfa Advantage con testa al laser violet. Tutti i prodotti “compatibili”, ovvero gli stampati su carta da nuovi investimenti sono realizzati ancora una volta per giornale o su carte migliorate in grado comunque di adattare la qualità dei servizi offerti alle nuove richieste girare sulle rotative. del committente RCS, che oltre alla stampa full color Fin dal 1991 è arrivata una divisione grafica per del Corriere della Sera, prevede l’inserimento al suo l’impaginazione, il ritocco e la selezione dei colori in interno dei dorsi locali con cucitura a punto metallico. grado di offrire servizi a valore aggiunto agli editori Oggi la Sedit è una delle più importanti realtà im- di prodotti non necessariamente quotidiani. prenditoriali del sud Italia dove, su una superficie di E’ arrivata in rapida successione un’attività edi13.622 metri quadrati, si stampano quotidianamente Il toriale in proprio con la realizzazione della Gazzetta Corriere della Sera, con le edizioni locali per Caserta, dell’Economia, che impiega al meglio la componente Salerno, Lecce e Bari, La Gazzetta dello Sport con produttiva della Sedit; poi è stata la volta delle Ofle edizioni di Puglia, Campania e Calabria, tutti gli ficine Digitali, con l’introduzione di una DicoMan ed speciali allegati ai prodotti di base del Gruppo RCS, in seguito di una Heidelberg Nexpress. fra i quali il Corriere Economia, e le testate free press La coesistenza, in azienda, di macchine per la City Napoli, City Bari e Leggo Bari. stampa offset di giornali, di macchine per l’impressione In termini di layout industriale, il risultato prodotto digitale a colori di alta qualità, di linee CtP a testa violet dalla “stratificazione” degli investimenti ha portato ad e con tecnologia termica, ha coinciso con lo sviluppo una flessibilità produttiva non comune. Nel reparto di un network di aziende locali in grado di integrare fotoformatura operano, in parallelo, linee CtP violet e il ciclo produttivo più complesso semplicemente intermiche. Le prime, tre unità Agfa Advantage da 160 dirizzando i clienti, o trasferendo i semilavorati, ladlastre/ora ciascuna, installate da G.M.D.E., produco- dove esistono le risorse tecnologiche per completare no le pagine di Corriere, Gazzetta e dorsi collegati, la produzione. Da queste esperienze nei servizi di mentre le due unità TrendSetter News 100 di KPG, stampa, e dalla tradizione ad investire per sviluppare le oggi Kodak, che impiegano una testa laser da 2400 attività imprenditoriali sul territorio, è nata la decisione dpi per prodotti anche commerciali, provvedono al- di ampliare e consolidare, in modo significativo, la l’incisione delle lastre per le pagine di City Bari, City capacità della Sedit ad offrire opportunità a 360 gradi Napoli e Leggo Bari. Le linee Agfa sono alimentate nella comunicazione a mezzo stampa, dal volantino dal workflow Arkitex, sempre installato da G.M.D.E., pubblicitario al prodotto rilegato in brossura. Due le mentre le unità Kodak utilizzano Parascan. Altri pro- linee di sviluppo previste: completare, con opportuni dotti arrivano su linee Internet tramite protocollo FTP, (continua a pag. 16)
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Lo stabilimento della Sedit, completato l’ampliamento, avrà una superfice complessiva di 25.444 metri quadrati, di cui 8.065 coperti, consolidandosi come una delle più importanti realtà imprenditoriali del Sud Italia nel settore delle arti grafiche.
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La Sedit di Bari raddoppia ed investe su un nuovo centro per la stampa commerciale
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TecnoMedia Una delle linee di trasporto Ferag equipaggiata con l’impianto per il MemoStick che consente l’incollaggio in linea sulle prime pagine del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport di etichette pubblicitarie adesive di diverso formato.
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investimenti su macchine da stampa commerciali che coprano formati finora non disponibili nell’area, le installazioni tecnologiche, e consolidare, potenziandolo, il network di aziende che offrono servizi editoriali integrati nell’area regionale. Il responsabile del nuovo progetto, Giuseppe Costantino, è già al lavoro per la selezione finale delle nuove unità da installare, una rotativa commerciale ed una macchina a foglio a grande formato, oltre a soluzioni per la spillatura, cucitura e brossuratura dei prodotti finiti. Si prevede che il nuovo centro andrà in produzione fra poco più di un anno. “L’obiettivo”-spiega il responsabile commerciale Domenico Gallo-”è di arrivare ad essere gli interlocutori per ogni tipo di lavorazione”. “Siamo stati fra i primi, in Italia, ad utilizzare il coldset anche
per i prodotti commerciali”-gli fa eco il responsabile della divisione grafica Nicola Contino, e nei prossimi mesi la nuova divisione commerciale di Sedit punterà in direzione dei nuovi mercati della grande distribuzione e dell’editoria specializzata non quotidiana, sia offrendo servizi in prima persona che proponendosi come capi commesse per lavori più impegnativi che richiedano l’intervento del network di aziende locali collegate. E buon gioco farà, nella presentazione delle nuove offerte del polo di stampa barese, l’elenco delle referenze già in portafoglio, fra le quali spicca il marchio della prestigiosa BBC inglese, che già da tempo affida alla Sedit la produzione alcuni prodotti nell’area della diffusione della conoscenza della lingua inglese grazie alla qualità finale, ai costi competitivi ed al rispetto certosino dei tempi di consegna che offre l’azienda pugliese.
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Nell’Italia del Nord Est stanno stanno uscendo in rapida successione le nuove testate locali del giornale e polis, l’ultima iniziativa, in ordine di tempo, del Gruppo Grauso. Il Bergamo, il Brescia, il Verona, il Padova, il Vicenza, il Mestre, il Venezia, il Treviso puntano sul formato tabloid, sul colore e su una grafica molto moderna per conquistare un mercato di lettori giovani che non ha una grande consuetudine alla lettura dei giornali. La raccolta della pubblicità per questo target di frontiera è affidata alla Publikompass che, in piena sintonia con l’editore sardo, ha puntato sulla gestione di un flusso di lavoro ad altissima automazione, come racconta a TecnoMedia il responsabile dei servizi informativi della concessionaria Luigi Pesce.
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Nuovi prodotti per nuovi clienti: la gestione della pubblicità al quotidiano e polis del Gruppo Grauso
Con le “e-mail” non c’entra nulla. “E polis” deriva Vicenza, il Verona, il Brescia e il Bergamo. Formato dal greco, e significa “la città”, luogo di convivenza rigorosamente tabloid, piccolo è bello anche per le e di vita pubblica e privati sia nell’epoca classica che nuove testate, di 27,5 * 39,5 cm. Ampio utilizzo del colore sia per la comunicazione moderna. Da poche settimapubblicitaria, gestita dalla ne e polis significa anche un concessionaria PubliKomnuovo prodotto quotidiano pass, che per sottolineare la in circolazione nel nostro cronaca locale e l’impatto Paese grazie ad un’iniziadelle notizie nazionali sul tiva editoriale del Gruppo territorio di riferimento, Grauso. “L’ambizione”ed una specifica vocazione ha scritto l’editore Nicola a fare informazione per le Grauso nella presentazione città e per le comunità locali. de il Padova, la prima testata “Tutto ciò che attiene alla locale del nuovo network città e al suo governo - la poche punta ad estendersi in litica - si muove dal concetto altre zone d’Italia -”è aprire una nuova frontiera per la territoriale della polis ...(che) stampa locale. Da rilanciare troverete scritto in greco in ed allargare con una cateprima pagina.... racconterena di quotidiani di diversa “il Padova”, “il Mestre” ed “il Venezia”: tre fra le nuove mo la città, l’hinterland...” impostazione: mirati ad un testate locali del quotidiano “multi-città” e polis che ha scritto nell’editoriale di target più largo, al passo con stanno uscendo nel Nord Est ed in altre zone d’Italia. presentazione della nuova i grandi cambiamenti sociali. iniziativa il direttore del Per portare più giornali in mano a più lettori: anche quotidiano multi-cittadino Antonio Cipriani. con più comunicazione pubblicitaria”. Si racconteranno queste cose a partire da un progetto editoriale preciso nei contenuti e nella forma, Tabloid, colore, e tanta informazione locale nell’organizzazione editoriale (sulla quale speriamo di tornare nei prossimi numeri della nostra pubblicazione) E dopo il Padova, in rapida successione rullano e nei flussi di lavoro per la raccolta e la gestione della in pista di decollo il Mestre, il Venezia, il Treviso, il pubblicità, argomento invece specifico di questo artico-
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Tutelare, promuovere, rappresentare: in una parola, Argi “Siamo un gruppo molto unito, che si diverte a lavorare, e produrre, insieme”: Giuseppe Baggi, Presidente dell’Argi, descrive così l’Associazione Italiana dei Rappresentanti Ufficiali e Produttori/Distributori in Italia di Macchine, Sistemi e Prodotti per il settore Grafico, che lo scorso 9 marzo ha riunito l’assemblea annuale dei soci. Fondata nel 1983 ad opera di alcuni imprenditori impegnati nella distribuzione di attrezzature per il settore grafico sul mercato italiano, l’Argi è riuscita in poco più di vent’anni a ritagliarsi un posto significativo nel panorama delle associazioni del mercato grafico italiano, diventando un centro propulsore di attività, al servizio dei propri associati, che vanno dalla raccolta di dati di mercato all’organizzazione di corsi di formazione fino all’elaborazione di documenti relativi a contrattualistica, servizi finanziari, assistenza tecnica, ed alla negoziazione in occasione dell’organizzazione di fiere di settore. Il Presidente Giuseppe Baggi (Bobst Group Italia), il Vicepresidente Giuseppe Baggi, Presidente di Argi Sergio Franzi (Macchingraf) ed i consiglieri possono contare su uno staff di ottima qualità, il Direttore Fabrizia Cambiaghi (assente giustificata all’assemblea, e ringraziata per il lavoro con un lungo applauso) la segretaria Sonia Montagese e Miriam Berg, da poco nominata, dopo una brillante carriera nel marketing di Agfa Gevaert, responsabile della comunicazione e immagine di Argi. L’Assemblea annuale è il momento istituzionale nel quale l’associazione presenta i bilanci dell’attività e le proposte per il nuovo anno. Argi non ha fatto eccezione alla regola dando ampio spazio, nella parte di assemblea pubblica, al lavoro delle Commissioni, che sono i veri e propri bracci operativi dell’associazione. Un significativo successo ha raccolto il Progetto Quadro Pilota 2005, nato dall’esigenza comune di investire nella formazione e nell’aggiornamento del proprio pe rsonale in un’ottica di strategia evolutiva, che ha consentito di riqualificare professionalità a rischio, migliorare l’organizzazione ed il clima aziendale, formare nuove figure professionali. Il progetto ha previsto 1352 ore di lavoro, delle quale il 70% già erogate ai primi di marzo. Sull’esperienza e sul successo del progetto 2005 Argi sta lavorando alla realizzazione di un nuovo percorso formativo finanziato per il 2006/2007. Argi ha collaborato attivamente alla realizzazione della nuova edizione di Grafitalia Converflex che si svolgerà fra pochi mesi nella nuova sede di Fiera Milano, rappresentando con una voce unica le istanze e le proposte delle aziende espositrici a Centrexpo, organizzatore dell’importante evento espositivo. Sempre Argi ha realizzato un’agile guida alla manifestazione per facilitare la vita al visitatore che vorrà raggiungere in breve tempo gli stand delle aziende associate. Sempre interessanti le considerazioni svolte nell’ambito della Commissione Assistenza Tecnica e servizi di Post Vendita, focalizzate quest’anno sul cambiamento del ruolo del service all’interno delle aziende e sul mercato. Il panorama delle attività svolte dalla Commissione Contrattualistica e Servizi Finanziari ha infine evidenziato un accordo quadro fra Argi e Dun & Bradstreet per la fornitura di informazioni commerciali con sconti particolari dovuti alla massa critica in gioco, ed un accordo con Neos Finance Spa finalizzato all’ottenimento di finanziamenti speciali per la clientela, dai contratti Service ai prodotti di consumo.
lo. La veste delle nuove testate è opera dell’argentino Sergio Juan dello studio Cases y Associates di Barcellona, che ha firmato la grafica di decine di quotidiani in tutto il mondo diventando in poco tempo uno dei poli di riferimento internazionali. Una strategia diffusionale già testata dai quotidiani del Gruppo Grauso di ultima generazione usciti in Sardegna: il giornale e polis viene venduto nelle edicole al di fuori della città di riferimento a 0.50 euro, e distribuito gratuitamente nel centro cittadino nei luoghi dove i lettori passano quotidianamente. La gestione della pubblicità Il quotidiano ha una foliazione fissa: 56 pagine il martedì, il giovedì, il venerdì ed il sabato, 64 pagine la domenica ed il mercoledì, quando il prodotto di base locale esce in abbinamento con la sezione degli economici e degli immobiliari, e il lunedì quando la testata ospita otto pagine di sport.
La gabbia grafica è fissa, e la concessionaria PK provvede a riempire gli spazi sia per quanto riguarda gli aspetti commerciali per quanto attiene alla gestione del flusso di lavoro materiale. “Il nuovo progetto ci ha convinti e coinvolti”- spiega a TecnoMedia Luigi Pesce, responsabile dei sistemi informativi della concessionaria-”sia per la portata innovativa che per la decisione di puntare in direzione di un’automazione molto moderna del workflow, sia pubblicitario che editoriale.” In altre parole, l’editore e lo staff giornalistico, moltissimi giovani con grande mobilità sul territorio, utilizzando il sistema editoriale G3 di Tera Digital Publishing, si preoccupano di riempire gli spazi destinati ai contenuti editoriali; Publikompass, con la piattaforma Reclame di Hit Media & Publishing si preoccupa di riempire la gabbia destinata alla pubblicità, circa il 40% degli ingombri totali. Obiettivo. conquistare nuovi clienti al media stampato multi-città. Per confezionare gli ingombri pubblicitari ed offrirli all’editore pronti per la stampa la concessio-
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Nuovi prodotti per nuovi clienti: la gestione della pubblicità al quotidiano e polis del Gruppo Grauso
naria utilizza tre canali di ricezione, che entrano in funzione dopo che il venditore ha concluso l’accordo commerciale. “Disponiamo di una rete di vendita molto professionale, distribuita capillarmente sul territorio, e dotata di computer di ultima generazione per poter lavorare a contatto con i clienti in tempo reale” spiega Luigi Pesce. Il sistema gestionale è centralizzato invece su Milano, dove un polo di tecnici qualificati provvede alla lavorazione del materiale ed alla impaginazione finale. Il flusso, grazie agli spazi fissi, è automatizzato al massimo ed il lavoro tipografico richiede tempi molto brevi, grazie anche alle potenzialità offerte dalla piattaforma Reclame, che provvede a regolare la gestione dei materiali, del workflow e della fase finale di impaginazione basata sul motore InDesign di Adobe. Sono tre le sorgenti possibili di dati: il sistema SGP2 di Publikompass che gestisce tutta la modulare, e MSM per gli economici a pagamento, e la raccolta di annunci gratuiti. Gli agenti utilizzano la preview di Reclame per visualizzare il lavoro in pagina. In questo applicativo non c’è nulla che sia stato specificatamente
sviluppato per la raccolta pubblicitaria di e polis, che utilizza le funzioni standard del prodotto. Grazie a questo software in loco si svolgono solo le funzioni di vendita, mentre in remoto si può fare tutto il resto. Quando un agente conclude la vendita, di solito i casi sono due: o il cliente ha già una propria fotolito, ed in questo caso la gestione dell’inserzione è tutta in digitale e la raccolta avviene attraverso Publik@! (sviluppata sul modulo Reclame Net) il portale internet di PK, e da qui finisce direttamente in Reclame per la videoimpaginazione, oppure il cliente non dispone della propria agenzia. In questo secondo caso, precisa Luigi Pesce -”si attiveranno a breve i sistemi ad alta automazione del nuovo network”. Il venditore mostra sul proprio personal computer al cliente una serie di format pubblicitari, codificati e standardizzati in un book grafico, che potrebbero servire per quella tipologia di annuncio. “Il cliente trova sempre quello che vuole”- commente Pesce, e la PK in questo modo fornisce un effettivo servizio a valore aggiunto al cliente in tempo praticamente reale. Il book di template pubblicitari è stato sviluppato assieme al progetto grafico del giornale e si incorpora perfettamente nello stile delle gabbie grafiche previste per e polis. Reclame Manager provvede invece alla gestione di tutti i contenuti a pagamento del quotidiano, ivi comprese le necrologie, mentre Reclame Page viene utilizzato presso i servizi centralizzati milanesi per l’impaginazione della pubblicità. Gli annunci classificati a pagamento sono ancora una volta trattati in modo del tutto automatico dal modulo del sistema Reclame Calssified che provvede a generare un impaginato in formato Adobe inDesign secondo le regole grafiche codificate una volta per sempre nell’ambito del progetto grafico. Automazione spinta, servizi a valore aggiunto agli inserzionisti e semplificazione di tutto il flusso di lavoro sono i principi che reggono la raccolta della pubblicità del nuovo quotidiano e polis, ma trovano applicazione e anche presso le altre componenti del quotidiano, come avremo modo di vedere in uno dei prossimi numeri di TecnoMedia.
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Formato tabloid e molto colore per valorizzare la cronaca locale ed evidenziare l’impatto e gli effetti sul territorio delle notizie di portata nazionale.
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Cultura tipografica
Il Museo della Stampa Marcello Prati: storia e cultura tipografica alla Libertà di Piacenza La vecchia tipografia “a caldo” dello storico stabilimento del quotidiano Libertà di Piacenza è stata interamente ricuperata e trasformata in museo delle arti e della cultura tipografica grazie ad una brillante intuizione dell’editore. Linotype, titolatrici, torchi a mano e caratteri componibili ed altre tecnologie per l’antica produzione industriale dei giornali riportate all’antica dignità fanno la parte dei protagonisti nel Museo Marcello Prati, che ospita importanti esposizioni di artisti locali ed altri eventi culturali dedicati alla città di Piacenza. 15 settembre 1982: i quotidiani di tutto il mondo tutti gli altri strumenti a fare da contorno. Passano una annunciano, in prima pagina, la scomparsa della prin- quindicina d’anni e Donatella Ronconi, con la figlia cipessa Grace di Monaco, di soli 52 anni, deceduta il Enrica Prati, editori della Libertà, decidono di trasforgiorno prima a seguito di un incidente stradale. Quel mare la vecchia tipografia in un museo della storia e giorno, entrato nella storia delle dinastie coronate della cultura delle arti tipografiche, restituendo quei d’Europa, è ricordato alla Libertà di Piacenza anche saloni all’antica dignità. Al progetto, ed al ricupero per un’altra ragione. Le copie dei giornali andate in dei vecchi macchinari, lavorano Sergio De Crema, edicola quella mattina un anziano tipografo del sono le ultime ad essere giornale, Giorgio Milani, stampate sulla vecchia grafico che lascia spazio, rotativa Marinoni con anche in quest’occasiolastre di piombo sforne, alla sua vena di artinate dalle linotype della sta, e Franco Bassanetti, tipografia. Poche ore linotypista della Libertà, dopo, i responsabili della che restaura e riporta alla testata, edita dal lontano completa funzionalità 1883, schiacceranno il una delle linotype dello bottone della nuova Goss stabilimento. Il 27 genSuburban, e dalla linea naio 2003, in occasiousciranno le prime copie ne della festa per i 120 impresse con tecnologia anni di vita della testata offset e preparazione piacentina, si inaugura delle lastre “a freddo”. ufficialmente la “nuova” Sono ore frenetiche antipografia, trasformata che per i tipografi, che in un museo intitolato a vedono uscire le forme Marcello Prati che, con Il Museo della Stampa della Libertà, dove si da montare sulla macchiil fratello Ernesto, ha coospitano mostre di artisti e fotografi locali na dalle nuove unità di struito la fortuna e l’aufotocomposizione, allestite nei nuovi locali al centro di torevolezza del giornale. Nel frattempo è incominciata Piacenza. Si chiude un’epoca, e si apre un nuovo ciclo l’opera per ricuperare la vecchia rotativa tipografica industriale, ma la proprietà decide di lasciare intatta Marinoni, che entrerà a fare parte dell’area del museo la tipografia con le linotype perfettamente allineate, e non appena possibile.
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Dal giorno dell’inaugurazione ad oggi per l’area restaurata passano parecchie migliaia di visitatori all’anno, soprattutto classi di studenti. Gli orari sono disponibili presso il sito www.liberta.it. Il museo ospita quasi tutto il ciclo industriale della produzione dei quotidiani “a caldo”, salvo la stereotipia, ovvero l’impianto dove si formavano le matrici, che non si è potuto salvare. Per il resto, fanno bella mostra di sè le antiche linotype, fra le quali, una modificata, che veniva utilizzata solo dal tipografo più rapido del giornale. Si vedono ancora matrici, titolatrici Ludlow, un
TecnoMedia prezioso torchio a mano, che pure non veniva utilizzato per il quotidiano, forme tipografiche in zinco, “pagine” utilizzate sulla rotativa tipografica, fra le quali quella dell’annuncio della scomparsa della principessa Grace di Monaco, e poi ancora intere serie di caratteri mobili, barre in piombo per la fusione delle pagine, tirabozze ed altri strumenti in uso ai tipografi ed ai linotipisti. Il Museo Marcello Prati ospita mostre ed esposizioni di artisti locali, contribuendo ad arricchire il panorama delle attività culturali al servizio della città e della provincia di Piacenza.
L’editrice della Libertà, Donatella Ronconi (a destra) e la figlia Enrica Prati in occasione dell’inaugurazione del museo
La tipografia come era fino al 1982...
Cultura tipografica
Editoria: un quadro positivo in uno scenario incerto
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Cultura tipografica
... e la tipografia com’è oggi, trasformata in museo
A destra. La linotype restaurata e in grado di funzionare ancora In basso a sinistra. Il tirabozze In basso a destra. Forme tipografiche, matrici in zinco e, alle spalle, la pagina che annuncia la morte della Principessa Grace di Monaco
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Sale di spedizione Ferag per il marketing editoriale Gli investimenti effettuati dagli editori italiani negli ultimi 24 mesi per ampliare le capacità di stampa full color dei quotidiani hanno coinvolto anche i fornitori di impianti per sale di spedizione. Ampliamenti, nuovi linee di trasporto, nuovi stacker, ma non solo: potremmo essere agli inizi di una nuova stagione di evoluzione tecnologica nell’industria editoriale, con la progressiva trasformazione delle sale di movimentazione delle copie in nuovi centri nevralgici per il marketing editoriale. Cominciamo a parlarne con Sandro Provera, da sette anni amministratore delegato di Ferag Italia SpA.
TM - Qual’è stato nel nostro Paese il prodotto più di successo? SP - Per quanto riguarda le soluzioni sviluppate da Ferag senz’altro le linee di trasporto e confezionamento. A differenza di altri produttori noi abbiamo sviluppato appositamente un nuovo stacker per il nuovo formato 35*50 cm dei quotidiani del gruppo RCS, modificando contemporaneamente il sistema di trasporto per adattarlo alle nuove dimensioni editoriali. TM - Con quali risultatati? SP - Otto centri stampa su dieci dove si stampa il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport hanno installato un totale di 12 nuove linee di confezionamento. Il Sole 24 Ore ha effettuato ordini per i centri
stampa di Milano, Roma e Bologna, la Repubblica per quelli di Roma, Milano, Padova, Sassari e Catania, Il Messaggero per il centro stampa di Roma, La Stampa per lo stabilimento di Torino, due linee sono andate a La Sicilia, altre due alla Gazzetta del Sud, tre linee al centro stampa di Roma della Litosud, altri ordini sono arrivati dalla Gazzetta di Parma. TM - Solo ordini per linee di trasporto? SP - No. Gli ultimi 24 mesi hanno visto l’Italia in prima fila nell’introduzione di nuove tecnologie Ferag che hanno lo scopo di trasformare la sala spedizioni in un vero e proprio centro per lo sviluppo del marketing editoriale. Alla Gazzetta di Parma esordirà fra poco tempo la prima installazione europea dello StreamStick per la cucitura dei prodotti semicommerciali in linea su una macchina per giornali. Con StreamStick si cuce direttamente in catena: il prodotto non viene lasciato mai dalle pinze. Prima di questa soluzione bisognava introdurre lavorazioni off line per i prodotti in uscita da una rotativa per quotidiani. Pochi mesi fa è toccato al Corriere della Sera essere il primo quotidiano in Europa ad utilizzare il MemoStick per l’incollaggio in linea di trasporto di etichette pubblicitarie autoadesive sulla prima pagina del giornale. Dopo l’introduzione su tutte le catene di trasporto del quotidiano installate in tutti i centri stampa del nostro Paese, il MemoStick viaggia su una media di 10.000.000 al mese di etichette incollate, con tre pubblicazioni a settimana. E questa soluzione è in funzione sia sulle nostre catene di trasporto che su quelle della concorrenza. Il quotidiano La Stampa è partita a dicembre, ed oggi effettua due o tre pubblicazioni alla
Interviste
TecnoMedia - Negli ultimi due anni il mercato italiano dei quotidiani ha subito alcune trasformazioni epocali: riduzione dei formati, introduzione del full color, aumento dei dorsi di informazione locale e tematica. I fornitori di macchine per la stampa offset e flexo hanno concluso ottimi affari con gli editori italiani. Ed i fornitori di impianti per le sale di spedizione? Sandro Provera, Amministratore Delegato di Ferag Italia Spa (SP) - Noi non ci possiamo proprio lamentare. Negli ultimi 24 mesi Ferag ha registrato uno dei migliori periodi della sua storia, sia a livello mondiale che per quanto riguarda il nostro Paese, argomento specifico della conversazione. E questo vale tanto per i prodotti direttamente sviluppati da noi che per quelli commercializzati grazie ad accordi di distribuzione nazionale o internazionale.
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TecnoMedia settimana. A queste linee vanno aggiunto quelle offerte alla Gazzetta del Sud, alla Sicilia ed alla Gazzetta di Parma, per un totale, ad oggi, di 27 MemoStick installati solo nel nostro Paese.
Sandro Provera, Amministratore Delegato di Ferag Italia SpA
Interviste
TM - Sembra di capire che la vostra idea di evoluzione delle tecnologie per la sala spedizione sia quella di andare verso strumenti orientati al marketing editoriale. SP - Sì, ma non è l’unica linea di sviluppo. Nel corso degli ultimi anni i prodotti più “tradizionali” sviluppati da Ferag hanno subito una radicale trasformazione. Il 90% della pneumatica è stata sostituita da sistemi di movimentazione servo assistiti. La motorizzazione rende gli impianti più veloci e fa diminuire gli interventi per la manutenzione. Grazie all’impiego della elettromeccanica è possibile configurare gli impianti in modo da poter indirizzare ogni linea di trasporto all’interno di ogni stacker presente nel reparto, con un evidente vantaggio nella flessibilità dell’impiego della sala di spedizione. Da un solo terminale si può oggi controllare tutta la movimentazione delle copie: il sistema guadagna in velocità ed i pacchi di giornali non possono più scomparire o andare a finire sulle linee sbagliate. E’ il frutto della politica industriale di Ferag: il motto è innovazione, che si trasforma in un investimento in ricerca e sviluppo che assorbe il 30% degli utili a livello mondiale.
TM - E a proposito di conti? SP - Il 2005, che per noi si chiude da un punto di vista amministrativo nel mese di marzo, è stato l’anno record per Ferag a livello mondiale, con oltre 500 milioni di Euro di fatturato.
TM - All’inizio dell’intervista si parlava anche di prodotti commercializzati da Ferag in forza di accordi di distribuzione? SP - Si, perchè per il nostro gruppo la strategia di integrare il portafoglio di soluzioni offerte ai clienti con la produzione di terze parti è risultata finora vincente. Negli ultimi 24 mesi il mercato italiano ha registrato un’impennata di ordini per le macchine da stampa, e possiamo dire che grazie ai nostri accordi ciascuna di queste nuove unità monta qualcosa che è stato fornito da Ferag Italia. Il 95% delle rotative ha GrafiKontrol come sistema di controllo di registro o di piega, l’80% utilizza sistemi lavacaucciù Elettra, l’80% sistemi di
inchiostrazione Technotrans. L’accordo con Sitma ha creato un abbinamento fra i due marchi che ha funzionato in ogni nuova commessa. L’anno che si chiude ci ha portato 30 milioni di Euro di fatturato derivante da società nostre rappresentate. E’ un volume praticamente pari a quello generato da vendite di soluzioni Ferag.
TM - Avete delle preferenze per la provenienza dei vostri partner? SP - Naturalmente dobbiamo credere nel prodotto e nell’azienda, ma non posso negare una certa predilezione per l’industria del “made in Italy”. Nel nostro Paese ci sono formidabili imprenditori che sviluppano soluzioni davvero innovative, e ogni qual volta possiamo noi scegliamo di commercializzare prodotti italiani, come l’ultima partnership realizzata nell’area della automazione spinta con l’accordo fra Ferag Italia e Elettric 80, un’azienda reggiana specializzata nei sistemi di movimentazione con carrelli robottizzati a guida laser. Le alleanze con altri protagonisti del “made in Italy” sono state decise sette anni fa, e da allora non ci siamo mai pentiti della valorizzazione dei prodotti sviluppati nel nostro Paese. TM - Nel futuro cambierà qualcosa? SP - Nel futuro proseguiremo lo sviluppo in casa di soluzioni per la sala spedizione orientate al marketing, e lo stesso faremo nella selezione dei prodotti di terze parti da commercializzare presso i quotidiani. Abbiamo in fase avanzata di sviluppo il MemoFlag, una sorta di bandierina per segnalare ai lettori i diversi inserti del giornale, ed è già disponibile il MemoSeal, un “sigillo” che serve a “chiudere” il giornale. Se un lettore desidera sfogliare il prodotto, deve rompere il sigillo e, a quel punto, la copia non può finire fra le rese. Questa idea, a dire la verità, è arrivata dalla fervida immaginazione di un editore Italiano, Mario Ciancio, alla ricerca di soluzioni innovative per il controllo delle rese. Altre iniziative, come l’indirizzamento degli abbonati sul nastro di trasporto, sono state sviluppate su richiesta di altri editori, il Messaggero ed il Mattino, e sono già in produzione. E’ possibile che nelle nuove sale marketing per la spedizione dei giornali anche qualche editore italiano pensi di utilizzare i sistemi Ferag già molto diffusi in Paesi come la Germania per l’inserimento in linea di supplementi tematici con la gestione automatica della regionalizzazione.
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Da una recente ricerca emergono dati e tendenze riguardo alle aziende editoriali statunitensi, sempre più propense a trasformarsi per sopravvivere in “multiplatform media companies” Fotografia annuale sullo stato di salute dei giornali americani “The State of the News Media 2006”, rapporto annuale sul giornalismo americano giunto alla terza edizione, rappresenta una fonte originale di dati e tendenze sui diversi settori del giornalismo (http://www. stateofthemedia.org). Tradizionalmente suddiviso in nove sezioni (quotidiani, riviste, network televisivi, TV via cavo, Tv locali, internet, radio, media etnici e media alternativi), quest’anno il rapporto si arricchisce di una nuova sezione “Una giornata nella vita delle notizie”, che consiste in una raccolta di esempi di come in una giornata presa come campione, l’11 maggio 2005, le notizie del giorno sono state riportate su scala nazionale e in tre città in particolare. Frutto del lavoro del Project for Excellence in Journalism, un istituto affiliato con la Columbia University Graduate School of Journalism, il rapporto di avvale di diversi partner tra Università e Scuole di Giornalismo. Una condanna a morte per la carta stampata? La domanda di apertura del rapporto di quest’anno è piuttosto incisiva: “Dovremo ricordare questo come l’anno in cui il giornalismo in forma stampata inizia la sua morte?” Sicuramente i motivi per porsi questa domanda esistono: il New York Times ha tagliato 60 persone dalla redazione, il Los Angeles Times 85, e così hanno fatto anche gli altri quotidiani, proseguendo una tendenza degli ultimi anni. (Per un quadro riassuntivo, cfr. la tavola “Numero degli addetti alla redazione nei quotidiani USA”).
Quotidiani stranieri
Lo stato di salute della stampa quotidiana negli USA Altro dato non trascurabile: una catena di giornali come Knight Ridder è stata messa in vendita per la scarsa performance finanziaria. Questi sono in estrema sintesi i problemi dell’industria editoriale: diminuzione della diffusione (per un raffronto con gli ultimi anni, cfr. la tavola “Diffusione media dei quotidiani negli USA”), riduzione dei fatturati, prezzi delle azioni al ribasso del 20%. Gli scandali nel giornalismo tradizionale, dove è emerso che alcune persone erano più preoccupate della loro carriera che dell’interesse pubblico, non hanno aiutato la situazione. Anche le riviste hanno registrato una forte sofferenza: l’azienda maggiore, Time, ha tagliato 205 posti di lavoro per la drastica diminuzione della pubblicità e della diffusione, e ha promesso di trasformarsi da “magazine publishing” in una “multiplatform media company”. Sembra quindi inevitabile per i giornali basati sulla carta stampata rispondere prontamente al cambiamento ambientale adottando nuove strategie, pena il rischio di estinzione. La risposta contenuta nel rapporto alla drammatica domanda di apertura non è comunque una sentenza definitiva di morte, anzi evidenzia come alcuni timori siano eccessivi: l’industria editoriale infatti conserva margini positivi, e sommando complessivamente la readership della versione online e di quella stampata di alcuni giornali, la si può considerare alta come non era mai stata in precedenza. Fatturati e introiti pubblicitari per i giornali su carta e on line
Il fatturato pubblicitario dei quotidiani quest’anno è aumentato del’1 - 2%, principalmente grazie a operazioni riguardanti l’on line, che è cresciuto del 30%
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Quotidiani stranieri
e a pubblicazioni di nicchia, come quelle destinate ai lettori giovani. Senza considerare queste iniziative, la crescita del fatturato sarebbe stata piatta (Per un quadro riassuntivo, cfr. la tavola “Fatturati pubblicitari nei quotidiani USA”). Occorre ricordare che negli Stati Uniti i quotidiani su carta conservano un vantaggio rispetto ad altri media, per quanto riguarda la pubblicità: nonostante la forte contrazione della diffusione, il prezzo di vendita della pubblicità non diminuisce, dato che non è strettamente legato al numero di copie vendute come accade invece per le riviste. Come conseguenza, la diminuzione della diffusione non si è tradotta in un’eccessiva diminuzione di margini di profitto. La versione on line dei quotidiani è cresciuto negli anni per numero di lettori (per una situazione aggiornata, cfr. la tavola “Numero di Visitatori Unici nei giornali on line USA)” e così pure per fatturati pubblicitari: secondo alcune stime ha incassato 12 miliardi di dollari in entrate pubblicitarie nel 2005, il 25% in più rispetto al 2004, ma si tratta di cifra ancora basse rispetto ai circa 49 miliardi di dollari incassati dai quotidiani. Molte aziende editoriali iniziano a seguire la strada “multipiattaforma”, che include l’acquisizione di nuovi business e una maggiore concentrazione sull’on line. Costi in crescita I costi della stampa sono aumentati dal 5% al 10% nel 2005, e ci si aspetta una tendenza simile anche per il 2006. Gli editori cercano di limitare i costi con una continua riduzione del peso e della carta e della dimensione delle pagine: il Wall Street Journal ad esempio ha già pianificato di diminuire il formato da 60 a 48 pollici nel 2007. Come tutte le aziende statunitensi, anche quella editoriale risente dell’aumento dei costi pensionistici. Inoltre la riduzione dei posti di lavoro effettuata, se fornisce un beneficio in termini immediati resta però da assorbire nel prossimo futuro nei suoi effetti negativi. Il lettore si confeziona le proprie notizie Nel 2005 si è intensificato un processo che già nei due rapporti precedenti era stato evidenziato: il declino del potere dei giornalisti come custodi di quello che il pubblico viene a sapere, e viceversa il ruolo sempre più attivo assunto dai singoli cittadini nell’assemblare le notizie, editarle, e persino crearle. La migrazione dell’audience va dai vecchi media come la televisione o la carta stampata verso i new media online, mentre cambia profondamente il ruolo del giornalista.
Sono in arrivo novità che fino a un paio di anni fa sembravano fantascienza: guardare le notizie dei network televisivi sul proprio palmare, oppure leggere le notizie su un aggregatore come quello studiato da Google. Il web come protagonista Nel 2005 il web ha continuato la sua crescita come fonte di notizie, anche se qualcosa nelle abitudini del pubblico inizia a cambiare. Il numero delle persone che utilizzano il web per aggiornarsi o per altro scopo, per esempio, non cresce più velocemente come in precedenza, ma aumenta la frequenza con cui si collegano, e il web diventa parte integrante della vita di ogni giorno. Sempre più siti iniziano a generare profitti, ed è in aumento il pagamento dei contenuti per il web, almeno per i contenuti più specializzati. Il fenomeno dei blog ha certamente contribuito a scardinare la centralità della notizia fornita dai giornali, sia su carta che on line, ma è anche vero che il pubblico non li ritiene molto affidabili dal punto di vista della credibilità. Li ama per la loro energia e per le argomentazioni nuove, ma rimane sospettoso, come è evidenziato nel grafico qui riportato, in cui l’affidabilità dell’informazione è tributata soltanto ai siti dei media tradizionali o ai siti governativi, mentre quelli gestiti dai cittadini raccolgono una scarsissima fiducia da parte del pubblico (cfr. la tavola “Sondaggio sull’affidabilità delle notizie sul web”).. L’atteggiamento del pubblico nei confronti della carta stampata resta invece positivo, nonostante un certo calo generalizzato di credibilità, anche perché ritiene che riporti i fatti oltre che le opinioni (cfr. la tavola “Percezione del pubblico riguardo ai diversi strumenti di informazione negli Stati Uniti”). Dopo una crescita iniziale molto forte dei blog di privati cittadini, ora i più accreditati si sono trasferiti all’interno dei siti editoriali online, generando buone quantità di traffico: una tendenza che riporta nell’ambito dell’editoria “established” anche quelle nuove tendenze che sembravano in qualche modo scardinare l’intero sistema. Il giornalismo online, nel 2006, secondo le conclusioni del rapporto è ancora “giovane” e sta trovando la sua strada, spesso annodando alleanze strategiche con il giornalismo su carta stampata, che è ancora quello che oltretutto genera la maggior parte delle notizie poi circolate sul web. La fotografia di quest’anno lascia comunque un buon margine di dubbi per il futuro dell’industria editoriale, senza troppo sbilanciarsi in previsioni future: occorrerà dunque aspettare lo “The State of the News Media 2007” per vedere i prossimi sviluppi.
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Stato di salute della stampa quotidiana negli USA
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Fonte: Editor and Publisher Yearbook data
Fatturati pubblicitari nei quotidiani USA
Fonte: Newspaper Association of America Business Analysis and Research Department
Numero degli addetti alla redazione nei quotidiani USA
Fonte: American Society of Newspaper Editors, Newsroom Employment Census, 2005 (le minoranze includono i nativi americani, gli afroamericani, gli americani latini e asiatici)
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Diffusione dei quotidiani negli USA
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TecnoMedia Numero di Visitatori Unici nei giornali on line USA
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Fonte: dati Nielsen / Netratings
Sondaggio sull’affidabilità delle notizie sul web
Fonte: The Digital Future Report, USC Annenberg School Center for the Digital Future, settembre 2004 Domanda: “Quanto pensate sia affidabile e accurate l’informazione sui diversi tipi di siti internet?”
Fatti e opinioni: percezione del pubblico riguardo ai diversi strumenti di informazione negli Stati Uniti
Fonte: Pew Research Center for the People and the Press. Domanda: Pensate che le organizzazioni elencate nella lista riportino principalmente i fatti oppure opinioni riguardo alle notizie recenti?
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Lo scorso ottobre è entrata in vigore la normativa italiana che dà attuazione alla Direttiva europea sulle vibrazioni meccaniche e che nel nostro Paese costituisce la prima organica normazione specifica in questa materia. L’esposizione dei lavoratori a vibrazioni meccaniche può essere causata da una pluralità di processi ed operazioni appartenenti al mondo del lavoro: producono vibrazioni considerevoli per l’organismo, per esempio, le macchine industriali, i veicoli, i dispositivi a motore, gli utensili, i pezzi in lavorazione. Se l’esposizione alle vibrazioni supera determinati limiti, il lavoratore può risentirne accusando disturbi e alterazioni soprattutto agli arti superiori e alla colonna vertebrale (in proposito, sono state predisposte a cura della SIMLII, Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale, apposite linee guida, relative ai disturbi e patologie da esposizione a vibrazioni meccaniche negli ambienti di lavoro. In determinati casi, inoltre, il rischio dovuto all’esposizione alle vibrazioni va considerato in combinazione con altri fattori di rischio: i conduttori di carrelli, per esempio, svolgono spesso, oltre all’attività di guida, anche attività di sollevamento e spostamento di carichi manuali che rappresentano un ulteriore fattore di rischio. Ultimamente sono intervenute norme a disciplinare la materia più compiutamente rispetto al passato. Qui di seguito ne facciamo un breve cenno. La norma europea In materia di vibrazioni, in passato era stato pubblicato un rapporto tecnico europeo (CEN CR 12349:1996), tradotto anche in italiano e pubblicato come rapporto tecnico UNI TR 11159 “Vibrazioni meccaniche: guida agli effetti nocivi delle vibrazioni sul corpo umano”. I destinatari di tale documento sono i produttori di macchine, i datori di lavoro e gli stessi lavoratori. Il contenuto del rapporto consiste nell’indicazione delle norme europee esistenti in materia e nella presentazio-
Lavoro & sicurezza
La nuova normativa in materia di vibrazioni meccaniche
ne delle conoscenze relative agli effetti delle vibrazioni sulla salute del lavoratore. Le informazioni fornite dal rapporto si basano sugli effetti delle vibrazioni al sistema mano-braccio e al corpo intero. I dati si riferiscono, in maggioranza, a persone sedute; qualche altra informazione si riferisce alle posizioni eretta, prona e supina. Le nozioni fornite dal rapporto sono il risultato sia di ricerche sperimentali sia di studi epidemiologici. Di basilare importanza è la Dir. 2002/44/CE, che detta prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici – vibrazioni (in G.U.C.E. L n. 177 del 6 luglio 2002). Poiché stabilisce “prescrizioni minime”, essa lascia agli Stati membri la facoltà di mantenere o di adottare disposizioni più favorevoli in materia di protezione dei lavoratori, per esempio valori limite più severi di quelli da essa previsti: l’importante è che, al contrario, la sua attuazione non giustifichi un regresso rispetto alla situazione esistente in ciascuno Stato membro (IV considerando). Il sistema di protezione contro le vibrazioni istituto dalla Direttiva, si limita a definire, senza entrare nell’eccessivo dettaglio, gli obiettivi da raggiungere, i principi da rispettare e le grandezze fondamentali da rispettare, in modo da permettere agli Stati membri di applicare le prescrizioni minime in modo equivalente (V considerando). La Direttiva si riferisce a due tipologie di vibrazioni, quelle trasmesse al sistema mano-braccio e quelle trasmesse al corpo intero, fornendone la definizione (art. 2). Essa, inoltre, stabilisce quali debbano essere i valori minimi di esposizione e i valori di esposizione che fanno scattare l’azione; per le vibrazioni trasmesse al corpo intero, concede allo Stato membro la scelta fra
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TecnoMedia tali valori e il valore della dose di vibrazioni (art. 3). L’art. 4 stabilisce l’obbligo dell’identificazione e della valutazione o della misurazione dei rischi e l’art. 5 indica le disposizioni miranti a escludere o a ridurre l’esposizione. Gli ulteriori obblighi del datore di lavoro previsti dalla Direttiva sono relativi all’informazione e alla formazione dei lavoratori (art. 6), alla consultazione e alla partecipazione dei lavoratori (art. 7), alla sorveglianza sanitaria (art. 8). La normativa italiana
Lavoro & sicurezza
In Italia la materia era disciplinata, in modo molto generico, dall’art. 24 D.P.R. 303/1956, che così recitava: «Nelle lavorazioni che producono scuotimenti, vibrazioni o rumori dannosi ai lavoratori, devono adottarsi i provvedimenti consigliati dalla tecnica per diminuirne l’intensità». Il combinato disposto dell’art. 33 e della voce 48 della tabella allegata a tale decreto, inoltre, prevedeva l’obbligo delle visite mediche preventive e periodiche anche per i lavoratori esposti a taluni scuotimenti e vibrazioni. Le norme del D.P.R. 303/1956 che si riferiscono alle vibrazioni (appunto l’art. 24 e la voce 48 della tabella allegata all’art. 33 del decreto) sono state abrogate dall’art. 13 comma 4 D.Lvo 187/2005. Norme, tuttora in vigore, che la Giurisprudenza prende solitamente in considerazione sono l’art. 2087 c.c. e le disposizioni di carattere generale del D.Lvo 626/1994, quali norme di chiusura della legislazione antinfortunistica, fondanti l’obbligo per il datore di lavoro di rendersi garante della sicurezza del lavoratore mediante l’adozione non solo delle misure specificamente indicate dalle singole norme, ma anche di tutte quelle che si rendano necessarie in base alla particolarità dell’attività lavorativa, all’esperienza e alla tecnica (Cass. Pen., sez. IV, sent. n. 12248, 18/1/2005). Ulteriori disposizioni ancora vigenti cui far riferimento sono il D.Lvo 475/1992 in materia di dispositivi di protezione individuale (il cui art. 4, ordinando in categorie i vari DPI, nomina quelli che proteggono da talune vibrazioni) e l’allegato IV al D.Lvo 626/1994, che nell’elenco delle attrezzature di protezione individuale inserisce i guanti, le scarpe, gli stivali e soprastivali di protezione contro le vibrazioni. La nuova normativa
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Il 6 ottobre 2005 è entrato in vigore il D.Lvo 187/2005, «Attuazione della Direttiva 2002/44/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti da vibrazioni meccaniche» (in G. U. 21/9/2005 n. 220), che rappresenta quella legislazione specifica che in Italia mancava in relazione a questo fattore di rischio. Tale decreto lascia esplicitamente fermo quanto previsto dal D.Lvo 626/1994 ed ha un campo di appli-
cazione molto vasto, in quanto si rivolge a tutte quelle realtà in cui i lavoratori sono esposti o possono essere esposti a rischi derivanti da vibrazioni meccaniche (art. 1 comma 1): si applica perciò in tutti i settori lavorativi. Esso subisce qualche adattamento alle particolari esigenze connesse al servizio solo nei riguardi dei soggetti indicati dall’art. 1 comma 2 D.Lvo 626/1994 (come gli addetti ad archivi). L’art. 9 comma 1 prevede, inoltre, la possibilità per il datore di lavoro di chiedere una deroga (parziale, giustificata e solo in determinate evenienze), ma esclusivamente per i settori della navigazione marittima e aerea. Il secondo comma di tale articolo concede al datore di lavoro, «nel caso di attività lavorative in cui l’esposizione di un lavoratore alle vibrazioni meccaniche è abitualmente inferiore ai valori di azione, ma varia sensibilmente da un momento all’altro e può occasionalmente superare il valore limite di esposizione, … la possibilità di richiedere la deroga al rispetto dei valori limite a condizione che il valore medio dell’esposizione calcolata su un periodo di 40 ore sia inferiore al valore limite di esposizione e si dimostri, con elementi probanti, che i rischi derivanti dal tipo di esposizione cui è sottoposto il lavoratore sono inferiori a quelli derivanti da un livello di esposizione corrispondente al valore limite». Qualunque deroga, comunque, può essere concessa per un periodo massimo di quattro anni, è rinnovabile e può essere revocata quando vengono meno le circostanze che l’avevano giustificata. E’ concessa dall’organo di vigilanza territorialmente competente (comma 3). La concessione della deroga è condizionata all’intensificazione della sorveglianza sanitaria (comma 4); l’art. 10 comma 3 della Dir. 2002/44/CE prevede, come ulteriore condizione, la riduzione al minimo dei rischi, non menzionata nell’articolo in esame del decreto italiano. Per la violazione di molti tra i principali obblighi previsti dal decreto, infine, l’art. 12 prevede sanzioni di tipo penale nei confronti del datore di lavoro, del dirigente e del medico competente. Valori limite di esposizione e valori di azione Il D.Lvo 187/2005 si riferisce alle vibrazioni trasmesse al sistema mano braccio e a quelle trasmesse al corpo intero, definendo le prime come «vibrazioni meccaniche che, se trasmesse al sistema mano-braccio nell’uomo, comportano un rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare disturbi vascolari, osteoarticolari, neurologici o muscolari». Definisce le seconde come «vibrazioni meccaniche che, se trasmesse al corpo intero, comportano rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare lombalgie e traumi del rachide» (art. 2). Con tali definizioni il decreto riprende fedelmente quanto previsto dalla Direttiva 2002/44/CE, prendendo in considerazione anche disturbi che finora in Italia non erano riconosciuti né indennizzati. TecnoMedia n. 48, febbraio 2006
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La nuova normativa in materia di vibrazioni meccaniche
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ne al di sotto di tale valore, individuare le cause del superamento e adattare di conseguenza le misure di protezione e prevenzione per evitare un nuovo superamento (comma 3). L’articolo 5 recepisce in pieno quanto previsto dalla Direttiva comunitaria. La valutazione dei rischi Il D.Lvo 187/2005 prevede che il datore di lavoro, nell’assolvere gli obblighi stabiliti dall’art. 4 D.Lvo 626/1994 (relativo alla valutazione dei rischi) debba valutare i livelli di vibrazioni meccaniche a cui i lavoratori sono esposti. Nel caso non siano disponibili informazioni relative ai livelli di vibrazione presso banche dati dell’Ispesl, delle Regioni o del CNR o direttamente presso i produttori o fornitori, il datore di lavoro deve anche misurare tali livelli di vibrazioni a cui i lavoratori sono esposti (art. 4 comma 1). La valutazione può avvenire «mediante l’osservazione delle condizioni di lavoro specifiche e il riferimento ad appropriate informazioni sulla probabile entità delle vibrazioni per le attrezzature o i tipi di attrezzature in particolari condizioni di uso, incluse le informazioni fornite in materia dal costruttore delle attrezzature. Questa operazione va distinta dalla misurazione, che richiede l’impiego di attrezzature specifiche e di una metodologia appropriata» (art. 4 comma 4). Sia la valutazione sia la misurazione dell’esposizione dei lavoratori alle vibrazioni devono essere effettuate in base alle disposizioni di cui all’allegato I (parte A per quanto riguarda le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio, parte B per quanto concerne le vibrazioni trasmesse al corpo intero); gli eventuali aggiornamenti di tale allegato, necessari a seguito di modifiche delle direttive comunitarie, avverranno tramite decreto ministeriale (art. 10). I soggetti che effettuano la valutazione e la misurazione devono far parte del Servizio di prevenzione e protezione dai rischi ed essere adeguatamente qualificati. La valutazione e la misurazione devono essere da tali soggetti programmate ed effettuate ad intervalli idonei sulla base di quanto emerso dalla valutazione stessa; i risultati devono essere riportati nel documento di sicurezza (art. 4 comma 5). La valutazione dei rischi, che appunto deve essere documentata, deve contenere anche la giustificazione che la natura e l’entità dei rischi connessi con le vibrazioni meccaniche rendono non necessaria una valutazione maggiormente dettagliata dei rischi (art. 4 comma 7). Il datore di lavoro deve, inoltre, aggiornare la valutazione dei rischi periodicamente e quando siano intervenuti significativi mutamenti ai fini della sicurezza e della salute dei lavoratori che possono renderla superata, oppure quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne richiedano la necessità(art. 4 comma 8). Il sesto comma dell’art. 4, infine, elenca una serie di elementi di cui il datore di lavoro deve tener conto ai fini della valutazione: a) il livello, il tipo e la durata
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L’art. 3 del decreto in esame prevede per le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio un valore limite di esposizione giornaliero (normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore) pari a 5 m/s2 e fissa un valore d’azione giornaliero (normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore) che fa scattare l’azione a 2,5 m/s2 (comma 1). Il secondo comma di tale articolo prevede che, per le vibrazioni trasmesse al corpo intero, il valore limite di esposizione giornaliero (normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore) sia pari a 1,15 m/s2 e fissa il valore d’azione giornaliero (normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore) a 0,5 m/s2. Nell’indicare i valori limite, il legislatore italiano ha recepito integralmente le prescrizioni impartite dalla Dir. 2002/44/CE. A proposito di valori limite e di azione per il corpo intero comunque, rispetto alla Direttiva, il decreto italiano non menziona il valore della “dose delle vibrazioni”. L’art. 5 del decreto, indicando le misure di prevenzione e protezione e lasciando ferme le misure generali di tutela individuate dall’art. 3 D.Lvo 626/1994, ribadisce uno dei principi fondamentali del diritto antinfortunistico, ossia l’obbligo del datore di lavoro di eliminare i rischi alla fonte o ridurli al minimo e, in ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione (comma 1). Tale principio si applica sempre, a prescindere dal superamento di soglie di ogni tipo. Se poi, in base alla valutazione dei rischi, risultano superati i valori d’azione, scatta per il datore di lavoro l’obbligo di elaborare e applicare l’ulteriore programma di misure tecniche o organizzative volte a ridurre al minimo l’esposizione e i rischi che ne conseguono, considerando in particolare: a) altri metodi di lavoro che richiedono una minore esposizione a vibrazioni meccaniche; b) la scelta di attrezzature di lavoro adeguate concepite nel rispetto dei principi ergonomici e che producono, tenuto conto del lavoro da svolgere, il minor livello possibile di vibrazioni; c) la fornitura di attrezzature accessorie per ridurre i rischi di lesioni provocate dalle vibrazioni, quali sedili che attenuano efficacemente le vibrazioni trasmesse al corpo intero e maniglie o guanti che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio; d) adeguati programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul luogo di lavoro; e) la progettazione e l’organizzazione dei luoghi e dei posti di lavoro; f) l’adeguata informazione e formazione dei lavoratori sull’uso corretto e sicuro delle attrezzature di lavoro, in modo da ridurre al minimo la loro esposizione a vibrazioni meccaniche; g) la limitazione della durata e dell’intensità dell’esposizione; h) l’organizzazione di orari di lavoro appropriati, con adeguati periodi di riposo; i) la fornitura, ai lavoratori esposti, di indumenti per la protezione dal freddo e dall’umidità. Se, nonostante le misure adottate, il valore limite di esposizione è superato, il datore di lavoro deve prendere misure immediate per riportare l’esposizio-
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dell’esposizione, inclusa ogni esposizione a vibrazioni intermittenti o a urti ripetuti; b) i valori limite di esposizione e d’azione; c) gli eventuali effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rischio; d) gli eventuali effetti indiretti sulla sicurezza dei lavoratori risultanti da interazioni tra le vibrazioni meccaniche e l’ambiente di lavoro o altre attrezzature; e) le informazioni fornite dal costruttore dell’attrezzatura di lavoro; f) l’esistenza di attrezzature alternative progettate per ridurre i livelli di esposizione alle vibrazioni meccaniche; g) il prolungamento del periodo di esposizione a vibrazioni trasmesse al corpo intero al di là delle ore lavorative, in locali di cui è responsabile; h) condizioni di lavoro particolari, come le basse temperature; i) informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria, comprese, per quanto possibile, quelle reperibili nella letteratura scientifica. Informazione e formazione L’art. 6 prevede l’obbligo del datore di lavoro di garantire ai lavoratori esposti a rischi derivanti da vibrazioni meccaniche informazioni e una formazione adeguata sulla base della valutazione dei rischi. Ciò deve avvenire nell’ambito di quanto previsto per la formazione e l’informazione dal D.Lvo 626/1994 e deve avere particolare riguardo ai seguenti elementi: a) alle misure adottate volte a eliminare o a ridurre al minimo i rischi derivanti dalle vibrazioni meccaniche; b) ai valori limite di esposizione e ai valori d’azione; c) ai risultati delle valutazioni del rischio e delle misurazioni delle vibrazioni e alle potenziali lesioni derivanti dalle attrezzature di lavoro utilizzate; d) all’utilità e al modo di individuare e di segnalare sintomi di lesioni; e) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria; f) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l’esposizione a vibrazioni meccaniche. La sorveglianza sanitaria Il primo comma dell’art. 7 prevede la sorveglianza sanitaria (ex art. 16 D.Lvo 626/1994) per quei lavoratori che sono esposti a livelli di vibrazioni superiori ai valori d’azione. La periodicità di detta sorveglianza è annuale, ma può essere diversa su decisione del medico competente (con adeguata motivazione riportata nel documento di valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori in funzione della valutazione del rischio). In ogni caso, l’organo di vigilanza può disporre, con provvedimento motivato, contenuti e periodicità della sorveglianza diversi rispetto a quelli forniti dal medico competente. Il secondo comma dispone la sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti a vibrazioni, questa volta indipendentemente dai livelli di esposizione, quando secondo il medico competente si verificano
congiuntamente le seguenti condizioni: l’esposizione dei lavoratori alle vibrazioni è tale da rendere possibile l’individuazione di un nesso tra l’esposizione in questione e una malattia identificabile o ad effetti nocivi per la salute ed è probabile che la malattia o gli effetti sopraggiungano nelle particolari condizioni di lavoro del lavoratore ed esistono tecniche sperimentate che consentono di individuare la malattia o gli effetti nocivi per la salute. Nel caso, poi, in cui la sorveglianza sanitaria riveli in un lavoratore l’esistenza di anomalie imputabili ad esposizione a vibrazioni, il terzo comma dell’articolo in esame dispone che il medico competente informi il datore di lavoro di tutti i dati significativi emersi dalla sorveglianza sanitaria tenendo conto del segreto medico. In tale evenienza scatta una serie di obblighi in capo al datore di lavoro: egli deve a) sottoporre a revisione la valutazione dei rischi; b) sottoporre a revisione le misure predisposte per eliminare o ridurre i rischi; c) tener conto del parere del medico competente nell’attuazione delle misure necessarie per eliminare o ridurre il rischio; d) prendere le misure affinché sia effettuata una visita medica straordinaria per tutti gli altri lavoratori che hanno subito un’esposizione simile. Per ogni lavoratore sottoponibile alla sorveglianza sanitaria, il medico competente deve istituire e aggiornare una cartella sanitaria e di rischio (come indicato dall’art. 17 comma 1 lett. d D.Lvo 626/1994) e in essa deve riportare, tra l’altro, i valori di esposizione individuali comunicati dal datore di lavoro per il tramite del servizio di prevenzione e protezione (art. 8). Entrata in vigore dei vari obblighi Il D.Lvo 187/2005, come sopra detto, è entrato in vigore il 6 ottobre 2005. L’art. 13 comma 1 del decreto, però, ha posticipato all’ 1 gennaio 2006 gli obblighi di misurazione e valutazione dei rischi (previsti dall’art. 4). Nel caso, poi, di attrezzature di lavoro a disposizione dei lavoratori anteriormente al 6 luglio 2007, che non permettono il rispetto dei valori limite di esposizione tenuto conto del progresso tecnico e delle misure organizzative messe in atto, l’obbligo del rispetto dei valori limite di esposizione entra in vigore il 6 luglio 2010 (art. 13 comma 2). Infine l’art. 11 contiene la “clausola di cedevolezza”, per la quale le norme del D.Lvo 187/2005, afferenti a materie di competenza (ex art. 117 Cost.) delle Regioni e Province autonome che non abbiano provveduto al recepimento della Dir. 2002/44/CE, si applicano fino alla data di entrata in vigore dell’eventuale normativa di attuazione di ciascuna Regione e Provincia autonoma. Antonietta Strada Anto.strada@libero.it
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La nuova normativa in materia di vibrazioni meccaniche
«A. VIBRAZIONI TRASMESSE AL SISTEMA MANO-BRACCIO. 1. Valutazione dell’esposizione. La valutazione del livello di esposizione alle vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio si basa principalmente sul calcolo del valore dell’esposizione giornaliera normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, A [8], calcolato come radice quadrata della somma dei quadrati (valore totale) dei valori quadratici medi delle accelerazioni ponderate in frequenza, determinati sui tre assi ortogonali (ahwx, ahwy, ahwz) conformemente ai capitoli 4 e 5 e all’allegato A della norma ISO 5349-1 (2001). La valutazione del livello di esposizione può essere effettuata sulla base di una stima fondata sulle informazioni relative al livello di emissione delle attrezzature di lavoro utilizzate, fornite dai fabbricanti, e sull’osservazione delle specifiche pratiche di lavoro, oppure attraverso una misurazione. Come elementi di riferimento possono essere utilizzate anche le banche dati dell’ISPESL e delle regioni contenenti i livelli di esposizione professionale alle vibrazioni. 2. Misurazione. Qualora si proceda alla misurazione: a) i metodi utilizzati possono includere la campionatura, purché sia rappresentativa dell’esposizione di un lavoratore alle vibrazioni meccaniche considerate; i metodi e le apparecchiature utilizzati devono essere adattati alle particolari caratteristiche delle vibrazioni meccaniche da misurare, ai fattori ambientali e alle caratteristiche dell’apparecchio di misurazione, conformemente alla norma ISO 5349-2 (2001); b) nel caso di attrezzature che devono essere tenute con entrambe le mani, la misurazione è eseguita su ogni mano. L’esposizione è determinata facendo riferimento al più alto dei due valori; deve essere inoltre fornita l’informazione relativa all’altra mano. 3. Interferenze. Le disposizioni dell’articolo 4, comma 6, lettera d)*, si applicano in particolare nei casi in cui le vibrazioni meccaniche ostacolano il corretto uso manuale dei comandi o la lettura degli indicatori. 4. Rischi indiretti. Le disposizioni dell’articolo 4, comma 6, lettera d)*, si applicano in particolare nei casi in cui le vibrazioni meccaniche incidono sulla stabilità delle strutture o sulla buona tenuta delle giunzioni. 5. Attrezzature di protezione individuale. Attrezzature di protezione individuale contro le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio possono contribuire al programma di misure di cui all’articolo 5, comma 2**.
B. VIBRAZIONI TRASMESSE AL CORPO INTERO. 1. Valutazione dell’esposizione. La valutazione del livello di esposizione alle vibrazioni si basa sul calcolo dell’esposizione giornaliera A [8] espressa come l’accelerazione continua
equivalente su 8 ore, calcolata come il più alto dei valori quadratici medi delle accelerazioni ponderate in frequenza, determinati sui tre assi ortogonali (1,4awx, 1,4a wy, 1awz, per un lavoratore seduto o in piedi), conformemente ai capitoli 5, 6 e 7, all’allegato A e all’allegato B della norma ISO 2631-1 (1997). La valutazione del livello di esposizione può essere effettuata sulla base di una stima fondata sulle informazioni relative al livello di emissione delle attrezzature di lavoro utilizzate, fornite dai fabbricanti, e sull’osservazione delle specifiche pratiche di lavoro, oppure attraverso una misurazione. Come elementi di riferimento possono essere utilizzate anche le banche dati dell’ISPESL e delle regioni contenenti i livelli di esposizione professionale alle vibrazioni. Per quanto riguarda la navigazione marittima, si prendono in considerazione solo le vibrazioni di frequenza superiore a 1 Hz. 2. Misurazione. Qualora si proceda alla misurazione, i metodi utilizzati possono includere la campionatura, purché sia rappresentativa dell’esposizione di un lavoratore alle vibrazioni meccaniche considerate. I metodi utilizzati devono essere adeguati alle particolari caratteristiche delle vibrazioni meccaniche da misurare, ai fattori ambientali e alle caratteristiche dell’apparecchio di misurazione. I metodi rispondenti a norme di buona tecnica si considerano adeguati a quanto richiesto dal presente punto. 3. Interferenze. Le disposizioni dell’articolo 4, comma 6, lettera d)*, si applicano in particolare nei casi in cui le vibrazioni meccaniche ostacolano il corretto uso manuale dei comandi o la lettura degli indicatori. 4. Rischi indiretti. Le disposizioni dell’articolo 4, comma 6, lettera d)*, si applicano in particolare nei casi in cui le vibrazioni meccaniche incidono sulla stabilità delle strutture o sulla buona tenuta delle giunzioni. 5. Prolungamento dell’esposizione. Le disposizioni dell’articolo 4, comma 6, lettera g)***, si applicano in particolare nei casi in cui, data la natura dell’attività svolta, un lavoratore utilizza locali di riposo e ricreazione messi a disposizione dal datore di lavoro; tranne nei casi di forza maggiore, l’esposizione del corpo intero alle vibrazioni in tali locali deve essere ridotto a un livello compatibile con le funzioni e condizioni di utilizzazione di tali locali». * Dovere di tener conto, ai fini della valutazione, degli eventuali effetti indiretti sulla sicurezza dei lavoratori risultanti da interazioni tra le vibrazioni meccaniche e l’ambiente di lavoro o altre attrezzature. ** Misure volte a ridurre al minimo l’esposizione e i rischi conseguenti, quando vengono superati i valori d’azione. *** Dovere di tener conto, ai fini della valutazione, del prolungamento del periodo di esposizione a vibrazioni trasmesse al corpo intero al di là delle ore lavorative, in locali di cui il datore di lavoro è responsabile.
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ALLEGATO I - Riportiamo il testo dell’allegato al D.Lvo 187/2005:
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Il “Nuovo” nel mercato del lavoro: criticità e opportunità Il 23 febbraio scorso la Associazione Nuovi Lavori, organizzazione di ricerca costituita nel 2002, ha presentato i primi risultati di una ricerca avviata alll’inizio del 2005 e tuttora in corso sull’articolazione attuale e sulla prevedibile evoluzione dei rapporti di lavoro atipico nel nostro Paese. A seguire, riportiamo un abstract della ricerca.
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Il mercato del lavoro italiano è ancora fortemente caratterizzato da forme di impiego standard, ancora strettamente collegati sia all’organizzazione del lavoro interna alle imprese, sia alla complessiva organizzazione sociale. La flessibilità e il lavoro non standard di cui si è alimentata tendono certamente a crescere, ma acquistano sempre di più le caratteristiche di sistema chiuso, e sembrano aver esaurito il loro potenziale innovativo. L’elementto che più di altri pesa su questa situazione di sospensione non riguarda l’atteggiamento dell’offerta - generalmente “rassegnata” a fare i conti con le nuove regole dell’accesso - o la disponibilità di strumenti normativi - effettivamente esplosi con il d.l.276/03 - ma le modalità e le logiche di ricorso alla flessibilità che le aziende adottano. L’indagine realizzata dall’associazione Nuovi Lavori, a partire da un campione di 1000 imprese italiane (fra cui sono state messe a fuoco 400 fra quelle che utilizzano lavoro non standard) unitamente ad un planel di 100 lavoratori flessibili, consentono di approfondire e analizzare da vicino il fenomeno. La riforma del mercato del lavoro non ha ancora fatto crescere nel sistema produttivo i volumi attesi di nuove forme contrattuali, mentre, al contrario, prevalgono ancora le forme di contratto flessibile per così dire di prima generazione. Nelle imprese italiane del settore manifatturiero e del terziario (dal commercio, alle attività immobiliari, ai trasporti, ai servizi all’impresa) il 73,2% dei contratti è di tipo standard, ossia a tempo indeterminato, full time o part time. Il restante 26,8% è costituito da contratti non standard, ma fra questi i rapporti di lavoro esplicitamente riconducibili al d.l. 276/93, attuativo della L. 30/03, sono il 9,2%, mentre il restante 17,6% riguarda modalità contrattuali flessibili preesistenti, ossia l’apprendistato, il contratto di inserimento (ex L.223/91), la prestazione d’opera, l’associazione in partecipazione e il lavoro autonomo a partita Iva. In sostanza, nelle imprese italiane c’è un utilizzo
ricorrente di forme di lavoro non standard di cui si conoscono bene gli effetti e gli aspetti di gestione mentre manca la disponibilità a sperimentare forme più nuove e per questo anche più inquietanti. La flessibilità che c’è quindi si presenta come una realtà piuttosto uniforme. Sul piano settoriale, non c’è correlazione fra innovatività del comparto e dinamicità degli strumenti cui si fa ricorso: nel terziario tradizionale, commercio e turismo, come in quello innovativo (servizi alle imprese e utilities) gli strumenti più usati sono gli (ex) contratti di formazione lavoro e il tempo determinato, seguiti dalle collaborazioni a progetto. Questo tratto vale sia per le imprese di formazione recente, sia per quelle con più storia. C’è da dire che per le imprese flessibilità tende a coincidere con buono stato di salute; non è in sostanza un rimedio per i tempi difficili, o molto più probabilmente, nei tempi difficili costituirebbe un ulteriore elemento di complicazione che si preferisce evitare. Per il futuro, le aziende cercheranno di usare più contratti standard rispetto ai contratti flessibili, la cui dimensione complessiva rimarrà invariata. Questo significa che solo un lavoratore non standard su quattro sarà assunto con contratto a tempo indeterminato, mentre esiste una probabilità tendenzialmente alta, pari al 22% che chi è flessibile rimanga tale, senza turn over di persone sui posti flessibili disponibili: il che denota la creazione nelle imprese di un enclave di flessibilità piuttosto “rigida”. D’altra parte, la cultura della flessibilità non esiste e non sembra destinata a crescere: i lavoratori, nella maggior parte dei casi, accettano o subiscono la flessibilità come il male minore, ad eccezione di chi - come i giovani meridionali - sa che un lavoro flessibile è davvero un’opportunità da non perdere. Solo un terzo degli imprenditori conosce ad esempio la riforma del mercato del lavoro e fra questi il 65% ne dà un giudizio di sufficienza. In realtà la flessibilità ottiene un giudizio positivo perché è razionalmente conveniente: la paura di dover assumere “per sempre” qualcuno, la sempli-
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Il “Nuovo” nel mercato del lavoro
Il lavoro non standard decresce rispetto alle prospettive di impresa Contratti non standard utilizzati negli ultimi tre anni, in base al giudizio sulle performance economiche dell’azienda (val. %) Positive e in crescita
Positive, ma con segni di criticità
Negative, ma con buone prospettive per il futuro
Negative
Totale
Contratti di formazione e lavoro, apprendistato o inserimento
43,4%
35,8%
39,5%
25,0%
39,2%
Lavoro interinale, contratti di somministrazione, appalto e distacco
17,0%
15,1%
5,3%
8,3%
14,8%
Lavoro autonomo: contratti di lavoro occasionale, Partita Iva
31,3%
30,7%
28,9%
33,3%
30,9%
Conratti di collaborazione coordinata e continuativa o contratti a progetto
31,3%
26,8%
28,9%
41,7%
29,4%
Contratti a tempo determinato o intermittente o ripartito
36,3%
34,6%
36,8%
33,3%
35,5%
il totale non è uguale a 100 perché il questionario prevedeva più risposte Fonte: indagine Anl, 2006
dallo straordinario al conto ore individuale, continuano a richiamare fortemente il loro interesse. Per ciò che è dato capire dai dati della ricerca, il sindacato arranca ancora dietro all’introduzione del lavoro non standard. Intanto, non è presente nella maggior parte delle imprese contattate, trattandosi di unità di piccolissime dimensioni, e quando c’è, solo nel 3% del caso è coinvolto dalle imprese per la definizione di accordi sul lavoro flessibile. Il nuovo soggetto che si affaccia anche sul banco della negoziazione sono le agenzie di somministrazione, che sembrano avere ruolo sia nella fase della contrattazione delle condizioni di lavoro, sia nella gestione dei contratti non standard. L’introduzione di lavoro flessibile e non standardattraverso le implementazioni normative che dalla seconda metà degli anni ‘80 si sono susseguite - avrebbe dovuto introdurre un “modello” di regolazione del lavoro, che ad oggi si può dire sia rimasto soltanto uno strumento marginale, usato per di più sulla base di convenienze di breve periodo. Il lavoro standard, per parte sua, rimane la quota più consistente di composizione del mercato del lavoro e il lavoro non standard ne sta acquisendo tutti i tratti di rigidità e di staticità sul piano del cambiamento. Si tratta di una situazione di cui cominciamo a soffrire soprattutto i lavoratori atipici, fra cui cresce non solo (e non più di tanto) la paura di non essere coperti sul piano previdenziale o su quella delle tutele contrattuali, ma proprio sulle loro dinamiche future più importanti sul piano dei progetti e delle aspettative (come crescere professionalmente, come farsi una famiglia, come conquistare, in definitiva più identità attraverso il raggiungimento di più autonomia). Il bilancio delle novità introdotte dal lavoro non standard, ad oggi è solo parzialmente positivo: certamente ha portato ad un aumento di occupazione ma anche di insicurezza e, paradossalmente, di rigidità e di pari passo ha abbassato le soglie della qualità del lavoro, senza influenze positive sulla produttività.
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ficazione degli aspetti fiscali e la possibilità di disporre di flessibilità negli orari di lavoro sono le motivazioni prevalenti per cui vi si ricorre. Questo stesso atteggiamento strumentale si ritrova se si approfondiscono le finalità per cui sono adottate forme di lavoro non standard: ridurre i costi del personale e fronteggiare i picchi produttivi sono, infatti, quelle prevalenti. La flessibilità non è più quindi una leva di gestione straordinaria dell’impresa, ma è entrata in una fase di normalizzazione in cui si autoriproduce, senza essere una leva di sviluppo e di innovazione né per le aziende, né per i lavoratori: induce, come ha indotto, effetti sul piano quantitativo, ma non su quelli della produtività e della qualità del lavoro. Il 60% degli imprenditori non ha problemi nell’uso del lavoro non standard, anche perché i lavoratori svolgono le loro funzioni con modalità di luogo e di strumenti di lavoro tutti interni, quindi continui con quelli del lavoro standard. Ma che per l’impresa il lavoro non standard non sia un investimento è denunciato dallo scarso affiancamento formativo delle persone coinvolte e dall’identità di motivazioni che gli imprenditori adducono in relazione alla possibilità di usarlo ancora, rispetto a quelle attuali. I lavoratori flessibili sono integrati con quelli che lavorano con modalità standard, in quanto sono sostanzialmente un gruppo separato e quindi non sono in competizione, tanto è vero che il clima aziendale nel 78% dei casi non ha subito modificazioni con l’introduzione di lavoro non standard e gli occupati flessibili nel 72% dei casi si impegnano allo stesso modo degli altri. A lato dell’uso e dell’abitudine razionale alla flessibilizzazione dei rapporti di lavoro, nelle aziende sta crescendo tuttavia una domanda di nuova fidelizzazione del lavoro: fra gli imprenditori che in futuro non ricorreranno più a modalità di impiego non standard, il 23% dichiara di preferire dipendenti stabili e fidelizzati. Tanto è vero che le vecchie forme di flessibilità oraria,
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Nuove richieste di sistemi di sala spedizione in Arabia Saudita Il gruppo editoriale Al Madina Printing & Pubblication ha deciso di adottare il sistema della sala spedizione di Muller Martini nei suoi tre centri stampa di Riyad, Jeddah e Dammam. Al Madina pubblica 7 quotidiani di cui 4 in lingua araba (Asharq Al Awsat, Al Ektisadiah, Arriyadiyah e Alam Arriyada), 1 in lingua inglese ( Arab News); 1 in lingua indiana ( Maleyalam News) ed 1 in lingua Urdu (Urdu News) per la comunità pakistana che lavora in Arabia Saudita. Morris Communications sceglie Kodak
nel corso dell’estate 2006 e il nuovo centro stampa potrà avviare la produzione il prossimo autunno. The San Francisco Chronicle installa ProImage NewsWay The San Francisco Chronicle ha deciso di sostituire il sistema di trasferimento Intellinet in uso con l’adozione del sistema modulare ProImage NewWay. Il nuovo sistema sarà installato nei tre centri stampa di Union City, Richmond e Army Street. Goss ottiene il mercato egiziano
Il gruppo editoriale statunitense, Morris Communications, con sede ad Augusta in Georgia, ha acquistato il sistema termico CtP di Kodak per la produzione del The Augusta Chronicle, uno dei suoi giornali più importanti. Kodak può festeggiare la vendita del 500mo sistema termico TrendSetter News.
Al Tahir Print & Publishing House ha deciso di installare una nuova rotativa Goss Community nel proprio centro stampa del Cairo. L’installazione della nuova rotativa consentirà al gruppo editoriale egiziano di pubblicare un numero maggiore di testate e, al tempo stesso, di migliorare la qualità di stampa e della produzione editoriale.
Preses Nams acquista il sistema della sala spedizione di Idab WAMAC
Nuovo ordine per MullerMartini
Preses Nams, l’azienda editoriale più importante della Lettonia, ha acquistato da Idab WAMAC un sistema di post stampa per il nuovo centro stampa a Riga, nei pressi dell’aereoporto. Il sistema di sala spedizione sarà integrato con un sistema di stampa Goss Universal 75 che includerà due convogliatori a pinze PCC 903 ad alta velocità a copia singola. Il convogliatore è stato progettato per movimentare con la massima cura le copie in modo da non danneggiare la qualità di stampa; un sistema di inserimento ad alta velocità PST 6000; tre linee di formazione pacchi che includono uno stacker TS 800 ad alta velocità, un confezionamento plastico PWA 650 ed un sistema di legatura incrociata PSU 6010. L’installazione inizierà
The Journal and Courier, ha dichiarato di voler installare un equipaggiamento di stampa GMA, società americana filiale di Muller Martini. L’installazione, prevista l’anno prossimo, quando verrà inaugurato il nuovo centro stampa, consentirà al gruppo editoriale americano, di migliorare la produzione ed il confezionamento del proprio giornale, in formato Berliner. Grazie all’acquisto del sistema di inserimento SLS3000 e del sistema di formazione pacchi CombiStack. GMA. Successo in Asia per Unisys L’intero gruppo editoriale Singapore Press Holding, che pubblica una dozzina di testate tra le quali spicca
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TecnoMedia The Straits Times, il più diffuso quotidiano in lingua inglese di tutta l’Asia, ha scelto di installare il sistema redazionale Unisys. Con la scelta dei vantaggi tecnologici offerti da Unisys, il gruppo editoriale, oltre ad un ulteriore incremento della produttività, vedrà assicurata la massima qualità delle pubblicazioni. Idab WAMAC, fornitore per il gruppo editoriale argentino Clarin
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Il gruppo editoriale Clarin, uno dei più importanti
gruppi editoriali argentini, ha deciso di ottimizzare la capacità della sala spedizione, formulando un nuovo ordine di acquisto di quattro Stacker TS-800-P di Idab Wamac. Il centro stampa intende avviare un processo di modernizzazione dell’intero sistema di sala spedizione e, per questa ragione, ha scelto di sostituire le vecchie linee di stacker con la nuova linea di produzione di Idab Wamac. Il contratto tra Idab Wamac e la prestigiosa azienda editoriale rappresenta un ulteriore conferma dell’impegno e di Idab Wamac in questo settore.
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EidosMedia continua a mietere successi in Francia. il fatto di poter distribuire facilmente e rapidamente Dopo Le Figaro, La Montagne e Télérama, anche La l’informazione su diversi canali – non solo Internet, Tribune ha scelto Méthode come nuova piattaforma di ma anche i canali della telefonia e le nuove forme di produzione editoriale per le pubblicazioni cartacee e podcasting e blogging. Una piattaforma tecnologica online. Con la sua edizione quotidiana e con una serie come quella fornita da Méthode ci permetterà finalmendi supplementi tematici specifici, La Tribune è uno dei te di sfruttare il valore aggiunto del nostro patrimonio quotidiani francesi leader nel settore di informazione e di poterlo distridell’informazione economica e fibuire facilmente attraverso i canali nanziaria (www.latribune.fr). informativi disponibili oggi e quelli Il sistema sarà utilizzato da circa che lo saranno nel futuro ”. 150 utenti e sostituirà il sistema Il nuovo sistema editoriale sarà EidosMedia S.r.l. editoriale attuale, basato su Quark installato in ‘cosourcing’ o ‘outsourViale Legioni Romane, 43 XPress™ ed utilizzato dalla Tribune cing a distanza’ secondo una formula 20147 Milano su piattaforma Macintosh: il quotidiano tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 già inaugurata e sperimentata con www.eidosmedia.it sarà dunque impaginato e prodotto con grande successo con Le Temps a Gineinfo@eidosmedia.com Xsmile, il potente motore di editing ed vra : tutta l’infrastruttura server si troverà presso i locali de La Tribune a Parigi, ma la impaginazione sviluppato da EidosMedia ed interamente basato su XML. Si tratta dunque di un sua gestione e manutenzione verranno fatte in remoto importante cambiamento tanto in termini di piattaforma dall’Italia. “Una soluzione di questo tipo porta alla client quanto in termini di ambiente applicativo che Tribune tutta la tranquillità d’animo necessaria, grazie permetterà alla Tribune di ottenere tutta la flessibilità a una gestione 24 ore su 24, garantita da un gruppo necessaria a sviluppare e proporre i propri contenuti tecnico estremamente qualificato che sarebbe difficile su più canali mediatici. Come lo ha chiaramente e molto più costoso riuscire a duplicare localmente,” spiegato il Direttore Generale della Tribune, François ha dichiarato Michela Bertagnolli, Marketing Manager Dieulesaint : “Per una pubblicazione specializzata di EidosMedia. nel settore economicofinanziario, come è appunto La Tribune, è di strategica importanza
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Un altro successo di EidosMedia in Francia: La Tribune sceglie Méthode
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Le nuove proposte Ferag ad Ipex 2006 L’utilizzo intensivo delle macchine da stampa e l’impiego più vantaggioso dei mezzi investiti sono determinati essenzialmente dal concetto scelto nella lavorazione successiva. Ad Ipex 2006, Ferag indica con nuove soluzioni come le aziende grafiche possono sfruttare le loro capacità in modo ancor più redditizio. cucitrice, con il notevole dispendio di tempo. Ferag con StreamStitch integra ora il processo di cucitura Una novità mondiale basata sull’UniDrum è la nel flusso del prodotto. In questo modo anche i propresentazione di una linea completa di lavorazione dotti cuciti con piegatura in quarto e rifilati sui tre lati possono essere rifiniti correnper la produzione in duplice temente inline sulla taglierina a impostazione, con una resa di tamburo universale SNT-U, con 60.000 copie cucite e rifilate una consistente accelerazione del l’ora. Nuovi nel sistema sono processo. Inoltre con l’integrazioanche un componente per il FERAG ITALIA S.p.A. Via Gallarate 184, 20151 Milano ne della tecnica RollSert i prodotti taglio intermedio, l’impilatore Tel. 02.38002770 - Fax 02.38006710 approntati con la rotativa possono ComStack, come pure la legatrice Sito Internet: www.ferag.com essere arricchiti inline di annessi SmartStrap. Grazie alla semplicità graffati e supplementi. dei comandi, la linea può essere convertita rapidamente dalla produzione in duplice Assistenza personalizzata ai clienti impostazione a quella in impostazione singola.
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Raccolta-cucitura con 60.000 copie/h
Cucitura inline nella produzione con piegatura in quarto Nella produzione con piegatura in quarto sulle rotative offset per lavori commerciali finora si poteva effettuare l’incollaggio solo nel processo inline. Per i prodotti con cucitura sul dorso era necessario un procedimento supplementare su una raccoglitrice-
La solida posizione di Ferag nel mercato britannico le consente di offrire un’assistenza personalizzata ai singoli clienti. L’ampia gamma delle più moderne tecniche applicate alla legatura e alla sala spedizioni dei giornali spazia dalle linee di raccolta-cucitura UniDrum agli impianti RollSert, fino ai sistemi integrati MultiSertDrum e alle linee Polybagging.
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Apple Daily potenzia le sue Goss Universal a Hong Kong e Taiwan
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Apple Daily, il noto quotidiano a colori pubblicato la capacità delle rotative di stampare colore su ogni dal gigante mediatico Next Media, ha ordinato a Goss pagina. Queste qualità non sono passate inosservate International sei torri Goss® Universal® alla conferenza PANPA del 2005, dove 70 a quattro unità sovrapposte e cinque le edizioni di Taiwan e Hong Kong torri Universal 50 a quattro unità sosi sono aggiudicate il premio «Asia vrapposte. Le nuove torri andranno ad Best in Print» nella categoria a singola aggiungersi rispettivamente a sei rotalarghezza. tive Universal 70 in servizio a Taiwan Nel 2002 Apple Daily ha esteso la e cinque Universal 50 a Hong Kong, propria attività al mercato di Taiwan e, aumentando notevolmente la capacità mirando a mantenere i livelli di qualità di paginazione e colore delle linee di raggiunti a Hong Kong, ha investito stampa di entrambi gli impianti. nelle rotative Goss Universal 70. Per Con quest’ordine, il giornale conferTaiwan ha scelto la Universal 70 a ma la sua posizione di maggior cliente doppio sviluppo circonferenziale, preferendola alla Universal 50 a singolo Goss Universal. Goss International sviluppo circonferenziale, in modo da Da oltre dieci anni Apple Daily Greenbank Street - Preston utilizza le rotative Goss Universal 50 Lancashire PR1 7LA - England soddisfare le esigenze uniche del mercato della pubblicità di Taiwan. per la stampa dell’edizione principale di Tel: +44.1772.257571 Fax: +44.1772.885698 Le previsioni di Apple Daily, seconHong Kong. «Il successo e la successiva crescita fenomenale del nostro quotidiano info@gossinternational.com do le quali il giornale sarebbe stato bene www.gossinternational.com accolto sul mercato di Taiwan, si sono sono stati supportati dalla qualità e affiavverate. La decisione di dabilità delle nostre rotative estendere le linee di stampa Goss Universal» spiega Alvis è stata presa in concomitanza Loo, direttore Operazioni di stampa. con il continuo aumento della Per Apple Daily la quatiratura e delle esigenze di lità è un fattore di primaria pubblicità a Taiwan. importanza. Il giornale si è Il potenziamento delle presto messo in evidenza per rotative conferma non solo il successo di Apple Daily, ma il suo alto livello di qualità anche il successo del rapporto ed ha ricevuto anche dei ricommerciale che esiste tra il conoscimenti per il suo stile giornale e Goss – un rapporto vivace e per il grande impatto visivo, che sfrutta al massimo di fedeltà.
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Color management per i giornali: anche in Italia presto disponibili le soluzioni tedesche della GMG
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La gestione del colore lungo tutto il processo in- alta qualità, specificamente studiati per le esigenze, dustriale che parte dall’impaginazione ed arriva fino e gli spazi colore, dei giornali quotidiani. Grazie ai alla stampa in quadricromia del prodotto quotidiano rappresentati esclusivi per l’Italia di GMG, Camillo è uno degli argomenti di maggiore attualità per l’edi- di Nardo e Roberto Bedin, e ad una rete di distritoria italiana, alla prese con lo sviluppo vertiginoso buzione di prossima nomina che ne curerà la commercializzazione, i sistemi dei giornali full color. color management saranno Dalla città tedesca, di presto disponibili anche per Tübingen, nei pressi di gli stampatori ed editori Stoccarda, arriveranno fra italiani di giornali. breve anche sul mercato italiano le soluzioni per il Gli applicativi per il color color management della management GMG GMG, società fondata nel gmg-italia@gmgcolor.com 1984 e specializzata nella Camillo Di Nardo +39 3356051733 Le soluzioni per quotidiani sono gestione del colore di altissima Roberto Bedin +39 3385785957 state sviluppate grazie alla fattiva qualità per l’intero comparto delle collaborazione con alcuni importanti arti grafiche. Forte di una base instalgruppi e testate europee, fra le quali il lata di oltre 5.000 sistemi presso agenDaily Telegraph del Regno Unito. ColorServer è il zie di pubblicità, centri di preparazione e stampatori modulo centrale del sistema, quello che provvede rotocalco, la GMG ha presentato all’Ipex di Birminautomaticamente ai processi di conversione, adattagham le proprie soluzioni sviluppate specificamente mento alle risoluzioni, definizione, separazione del per la stampa quotidiana. colore ed ottimizzazione dei pixel fra diversi spazi colore. Una delle funzioni principali, e più apprezI sistemi GMG zate dagli stampatori, è la conversione automatica Il principio sul quale si basano i sistemi color dei colori CMYK da un certo standard industriale management di GMG è che gli spazi colore, ovvero ad un altro, consentendo di riunire dati di immagini i diversi sistemi di rappresentazione e gestione delle provenienti da fonti diverse sotto uno standard unico. quadricromie, devono essere allineati fra loro lungo Analogalmente, ColorServer consente di ottimizzare i tutto il flusso di lavoro. Se si riesce a garantire questa dati in uscita, per seguire processi di output multipli a omogeneità di trattamento delle informazioni legati seconda dello specifico metodo o condizione di stamal colore, non solo si ottiene la maggiore qualità pos- pa. Funzioni, come si comprende, che saranno partisibile in termini di corrispondenza fra “l’originale” e colarmente apprezzate da quanti devono provvedere lo stampato, ma si riescono a ridurre al minimo i costi a stampare i giornali in più stabilimenti dove possono legati ai cambi di edizione, alla sostituzione degli variare sensibilmente i parametri di base lungo i flussi di lavoro. Tutte le parti a colori che compongono le inchiostri o ai fermi macchina accidentali. All’Ipex di Birmingham GMG ha presentato una pagine sono ottimizzare con un software proprietario suite di applicativi, derivati da anni di esperienza che può seguire due strade diverse. Personalizzare i nel settore della stampa commerciale ed editoriale di profili in funzione del profilo principale della macchi-
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TecnoMedia Da sinistra: Camillo Di Nardo e Roberto Bedin, responsabili della distribuzione delle soluzioni gmg nel mercato italiano
di inchiostro durante la stampa. L’applicativo funziona su ogni flusso di lavoro ed agisce sui file prima del processo di incisione delle lastre, individuando quella componente di grigio neutro nelle quadricromie che può essere portata sotto il nero, riducendo così i consumi di pigmenti senza alterare in alcun modo la qualità di stampa finale. Dopo questa prima, essenziale, introduzione alle soluzioni per il color management della GMG, torneremo ad approfondire i dettagli delle componenti più importanti del sistema nel corso dei prossimi numeri di TecnoMedia.
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na da stampa, ed è la prima soluzione, oppure cercare di avvicinare il più possibile la macchina ai profili standard disponibili. NewsProof, il nuovo nome che prenderà il modulo precedentemente chiamato ColorProof, ha invece il compito di provvedere alle prove colore. E’ in grado di stampare prove su carta da quotidiani utilizzando gli stessi file che saranno processati sulle unità CtP, arrivando a simulare il dot gain generato dalla macchina di stampa dello stabilimento. InkOptimizer è il software della GMG che svolge la funzione di ridurre per quanto possibile i consumi
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Adobe InDesign Server CS2. Una piattaforma professionale per la grafica e il publishing automatizzato
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Adobe InDesign Server CS2 è una nuova piatta- costi della fornitura in tempo reale. Il desiderio per la forma tecnologica sulla quale integratori di sistemi creazione di contenuto controllato, ad alto volume, e e sviluppatori software possono costruire soluzioni automatizzato sta diventando la norma piuttosto che server per la creazione di mal’eccezione, anche per aziende teriale grafico. InDesign Server più piccole. CS2 porta l’affermata tecnologia I flussi di lavoro di creazione, grafica e di composizione del pubblicazione, e gestione dei testo di In design CS2 su una contenuti si sono evoluti per sodAdobe Systems Italia piattaforma server, proponendo disfare tali necessità. Comunque, Centro direzionale Colleoni - Pal. Taurus A3 di fatto uno nuovo standard nelnei loro tentativi per il raggiungi20041 Agrate Brianza (Mi) tel. 039 65501 fax 039 655050 la composizione automatica di mento di maggiore automazione, pagine. Gli integratori di sistemi Per informazioni commerciali: 02-63.23.74.20 gli sviluppatori e i loro clienti www.adobe.it e gli sviluppatori possono creare hanno spesso dovuto fare comproinfo-italia@adobe.com e rendere disponibili soluzioni messi sull’adattamento del testo e scalabili basate su InDesign Server CS2 per venire la qualità complessiva della grafica e della tipografia. incontro alle articolate esigenze di prestazioni della Per esempio, con la pubblicazione di dati variabili, pubblicazione di alto volume senza per questo com- gli editori spesso devono rinunciare alla qualità delle promettere la qualità grafica e tipografica del prodotto composizione del testo variabile per favorire tempi di finale. Queste soluzioni aiuteranno i clienti a creare, produzione più brevi e altre esigenze tecniche. pubblicare e gestire informazione di elevata qualità InDesign Server CS2 aumenta la qualità grafica grafica con più efficienza e minor costo. mentre supporta una vasta gamma di effettive necessità della pubblicazione automatizzata. Condivide lo Una richiesta crescente per soluzioni di pu- stesso codice di base di InDesign (motore grafico e di blishing automatizzate composizione del testo di altissimo livello), e consente quindi un maggiore controllo creativo nei sistemi auL’interesse in soluzioni che consentono l’auto- tomatizzati. Soluzioni editoriali costruite su InDesign mazione di determinati flussi di lavoro editoriale è Server CS2 possono usufruire della maggior parte delle in rapida crescita. Le aziende editoriali sono sotto capacità di composizione eccezionale mentre consento crescente pressione per pubblicare i contenuti in più un ampliamento nel tempo, la semplicità di gestione, e luoghi, nello stesso momento e utilizzando le stesse l’attendibilità di vere e proprie soluzioni server. risorse senza sacrificare la qualità del prodotto finale. Flussi di lavoro editoriali di alto livello richiedono un Le fondamenta per soluzioni di publishing supporto per l’automazione dei flussi che sia scalabile automatizzate per essere in grado di ottimizzare sia i tempi di proInDesign Server CS2 può trovare molteplici appliduzione e che l’efficienza dei processi. Inoltre, molte aziende sono interessate nell’aumentare l’efficienza cazioni nella pubblicazione automatica. La maggior marketing delle loro comunicazioni tramite livelli sem- parte dei sistemi e sotto sistemi costruiti su di esso, tutpre più profondi di personalizzazione dei loro prodotti, tavia, cadono in due macro-categorie: quelle incentrate senza però perdere il controllo dell’inventario e altri sulla creazione di contenuto editoriale di alto livello
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InDesign Server CS2 come server per l’automazione in background di flussi editoriali di alto livello. Flussi di lavoro editoriali e grafici collaborativi, come quelli di quotidiani e periodici (riviste), richiedono una intensa interazione tra redattori e grafici che devono lavorare assieme con efficienza per rispettare tempi sempre più stretti. In questi tipi di flussi di lavoro, scriventi e redattori possono usare strumenti come Adobe InCopy per creare i loro contributi testuali, mentre i grafici e artisti di produzione sviluppano le loro pagine in Adobe InDesign. Soluzioni di terze parti che integrano InDesign CS2, InCopy CS2, e InDesign Server CS2 possono contribuire a liberare risorse desktop spostando le attività di composizione e elaborazione su un server. Questo consente la massima produttività sia dei redattori che dei grafici che non devono più usare i loro PC per gestire operazioni pensanti a livello di processore, come ad esempio la consegna e il ritiro di archivi, il salvataggio di metadati, la generazione delle anteprime, o la creazione di bozze nel formato PDF. InDesign Server CS2 e InDesign CS2 condividono le stesse tecnologie di automazione, consentendo agli sviluppatori di riutilizzare il loro codice e i loro scripts con maggiore semplicità. Il motore di composizione del testo comune consente di ottenere risultati di sillabazione e giustificazione coerenti tra InDesign Server CS2 e InDesign CS, il ché consente un copyfitting accurato al 100%. L’uscita del prodotto finale rimane coerente indipendentemente dal programma che lo ha creato. Le caratteristiche XML comuni ad entrambe le versioni consentono anche una integrazione con sistemi di gestione di contenuti e dati basati su XML. InDesign Server CS2 come motore di publishing in soluzioni più ampie InDesign Server CS2 può anche servire come parte centrale in un ambiente di publishing dinamico di dati variabili, dati da banche dati, marketing mirato, e composizione grafica basata su interfaccia Web o modelli di pagine. Con la maggior parte di queste soluzioni, un approccio basato su modelli di pagine offre una reale efficienza, consentendo a flussi di dati variabili di fluire nei modelli per creare documenti ad-hoc e personalizzati. Sviluppatori di terze parti che creano sistemi basati su InDesign Server CS2 possono automatizzare integralmente i processi di composizione dei documenti, anche con processi basati sulla logica condizionale. InDesign Server CS2 è scalabile grazie al supporto di processori multipli, assicurando così prestazioni più elevate e una elaborazione dei dati più rapida per l’utente. Consente inoltre una integrazione semplificata © Asig Service Srl 2006
con altri sistemi, come ad esempio dei sistemi di gestione dei contenuti, tramite la sua interfaccia SOAP che è uno standard industriale. Come nei flussi editoriali basati sulla collaborazione di vari utenti, il supporto XML di InDesign Server CS2 offre metodi potenti per applicare formattazione a contenuto strutturato. Con InDesign Server CS2, la composizione dinamica di pagine di alta qualità è resa accessibile ad una ampia gamma di utenti. In che modo InDesign Server CS2 si differenzia da Adobe InDesign CS2 Mentre InDesign Server e InDesign CS2 condividono lo stesso codice di base e le stesse caratteristiche di base, InDesign Server CS2 è stato adattato all’utilizzo su server in vari modi: • Separazione Modello/Interfaccia Utente – Per ottimizzare e scalare il rendimento, InDesign Server CS2 gira “senza testa” (cioè senza interfaccia utente) ed è controllato a livello di programmazione tramite script JavaScript, AppleScript, o VBScript, oppure tramite dei plug-in sviluppati ad-hoc in C++. Il modello del programma rimane comunque quello della versione commerciale di InDesign. • Supporto di istanze multiple – InDesign Server CS2 è stato concepito per supportare istanze multiple e concorrenti su macchine a uno, due, e quattro processori. • Interfaccia SOAP – Le funzionalità di scripting di InDesign Server CS2 vengono rese disponibile tramite una interfaccia web. Altri applicativi possono lanciare script e inviare parametri di script a istanze specifiche tramite una API SOAP. • Cattura e registro di errori – Per default, In design Server CS2 registra ogni errore che incontra durante la lavorazione, come ad esempio quelli legati a delle grafica o dei font mancanti. Una gestione più avanzata degli errori può essere implementata in soluzioni basate server tramite una API in grado di evidenziare eventuali errori. • Supporto per sistemi operativi server – InDesign Server CS2 è stato sviluppato e certificato per sistemi operativi server: Mac OS X Server versione 10.3.x e 10.4.x per Macintosh, oppure Microsoft Windows Server 2000 e 2003 su Windows. Inoltre, ha superato le prove severe per quanto riguarda la qualità e il rendimento dell’utilizzo su server.
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e quelle concentrate sulla pubblicazione di contenuto dinamico basato su flussi di lavoro basati su modelli di pagine predefinite.
Disponibilità di InDesign Server CS2 e requisiti di sviluppo
Adobe InDesign Server CS2 è disponibile solo per integratori di sistemi e sviluppatori di terze parti. Contrariamente ad InDesign CS2, InDesign Server CS2 non è disponibile per i clienti come software server direttamente da Adobe. Invece, Adobe si avvale della collaborazione di partner per lo sviluppo di soluzioni complete o personalizzate per editori, agenzie di pub-
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TecnoMedia nella progettazione di soluzioni di tipologia simile e una conoscenza approfondita di scripting e C++. Si raccomanda inoltre l’esperienza nello sviluppo di soluzioni per InDesign. Come minimo, i partner dovranno arruolarsi nel Programma Premium di Adobe Solutions Network (ASN), e devono essere dotati di un Master Archive Service Enhancement. Per richiedere informazioni sullo sviluppo di soluzioni server, visitate: www. adobe.com/products/indesign/indservermain.html. Conclusione InDesign Server CS2 fissa un nuovo standard per la generazione automatica di pagine su server, portando la potenza di composizione grafica di InDesign in un ambiente server. Offre una efficienza maggiore mantenendo la massima qualità nell’impaginazione e nella qualità tipografica nei flussi di lavoro editoriali collaborativi e nei flussi di publishing di grandi volumi, personalizzati e su richiesta. Con le soluzioni di terze parti basate su InDesign Server CS2, l’automazione e l’ampliamento scalabile dei flussi di lavoro editoriali può essere raggiunto senza compromettere la qualità del risultato in uscita.
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blicità, stampatori, aziende grandi e piccole, e altre tipologie di clienti. InDesign Server CS2 è attualmente disponibile integrato a soluzioni dei seguenti Partner: • Cacidi – Cacidi Extreme Enterprise Server 2 (www.cacidi.com) • The Peter Schmidt Group – iBrams (www.ibrams. com) • Sansui Software – Publish Now! (www.publishnow.biz) • Silicon Publishing – XML Formatting Engine (www.siliconpublishing.com/products.html) • SoftCare – K4 Publishing System (www.softcare. de/k4/index.html) • Wave2 – Wave2 Publishing Platform (www.wav2. com/products/overview.html) • WoodWing Software – Smart Connection Enterprise (www.woodwing.com/smartconnent.htm) • XMPie – XMPie (www.xmpie.com). A questi si aggiungeranno nell’arco del 2006 altri 40 tra VAR e System Integrators che hanno già fatto richiesta di integrazione Integratori di sistemi e sviluppatori che sono interessati a realizzare soluzioni basate su InDesign Server CS2 devono avere una collaudata esperienza
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Ad Ipex 2006 la gamma completa delle soluzioni innovative Kodak Graphic Communications Group
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Kodak Graphic Communications Group (GCG) in collaborazione con Muller Martini, dotata di tecpresenterà ad Ipex 2006 la propria gamma integrata di nologia di stampa ad alta velocità a getto d’inchiostro soluzioni presso lo stand D 70, che occuperà una super- continuo Kodak, in grado di stampare dati variabili ficie espositiva di ca. 2000 mq nel Padiglione 5. in linea con una macchina da stampa offset a quattro A partire dal 2003, Kodak ha investito oltre 2,3 colori ad una velocità massima di 305 metri al minuto; miliardi di dollari per creare la struttura destinata a Kodak Matchprint, la prima soluzione per prove colore diventare uno tra i più importanti inkjet di tipo drop-on-demand, basata fornitori di arti grafiche al mondo, con su di un esclusivo software Kodak ad ben oltre 100.000 clienti. alta capacità, comprende tecnologie di Durante gli ultimi sei mesi Kodak retinatura e calibrazione e un nuovo ha riunito sei delle principali società processo di qualità certificata per la Kodak Polychrome Graphics, già operanti nel settore per dar vita a conferma del colore; il nuovo sistema a subsidiary of Kodak Graphic Communications Group e, CtP flessografico-offset Thermoflex Via del Pratignone 38/40 contemporaneamente, ha sviluppato nuNarrow, che consente di esporre con 50041 Calenzano (FI) merosi prodotti e soluzioni innovative. tel. 800 862180 - fax 800 861281 una sola attrezzatura sia lastre offset sia L’appuntamento con Ipex sarà l’oclastre e pellicole flessografiche; la nuova http://www.kodak.com casione per la prima presentazione monlastra Kodak Violet Print per la stampa diale del nuovo platesetter CTP Kodak Magnus 800. commerciale, che si affianca alla già collaudata Kodak Il sistema, in formato B1, completa la linea di grande VioletNews destinata ai giornali. successo di platessetter Magnus, disponibili in diversi Le innovazioni presentate dal nuovo sistema di formati da B3 a VLF e consente di raggiungere livelli gestione del flusso di lavoro Prinergy 3.0, come il Layedi produzione elevati mediante la lavorazione di 40 red PDF Versioning ed il Rules-based Automation, lastre per ora. La vetrina di Ipex rappresenta anche il ampliano in modo straordinario il raggio d’azione e debutto europeo del sistema Kodak EMS-Enterprise l’importanza dell’automazione dei processi all’interno Management Solution, una soluzione completa per la del flusso di lavoro. gestione del flusso di lavoro aziendale dedicato all’inLe soluzioni Kodak saranno esposte anche nel padustria grafica, che rappresenta un approccio nuovo ai diglione JDF ed in numerosi altri stand, tra cui quello sistemi informativi di gestione della stampa. di KBA, che ospiterà un platesetter Kodak Magnus Numerose le soluzioni proposte da Kodak: un 800. Kodak, inoltre, fornisce una soluzione completa di nuovo pacchetto completo CtP a tecnologia termica prestampa per il quotidiano ufficiale della fiera, IPEX non process che comprende le lastre Kodak Thermal Daily, prodotto interamente in loco nei padiglioni della Direct, il platesetter CtP Kodak Magnus 400 ed il si- fiera con un sistema Kodak Prinergy per la gestione stema di gestione del flusso di lavoro Kodak Prinergy completa del flusso di lavoro - dall’acquisizione delEVO, basato su PDF; la nuova linea di sistemi per la l’immagine alla realizzazione della lastra, passando stampa digitale a colori Kodak Nexpress 2100 plus per la produzione editoriale e quella pubblicitaria, e Nexpress 2500, caratterizzata da una piattaforma l’imposizione e le prove colore stampate e a monitor altamente modulare che garantisce la massima flessi- - visibile presso lo stand IPEX Daily, situato anch’esso bilità di configurazione; Muller Martini Concepta, una nel padiglione 5. L’IPEX Daily sarà stampato con le macchina da stampa ibrida digitale/offset, sviluppata lastre non process Kodak Thermal Direct.
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Télérama, settimanale del gruppo La Vie Le Monde, ha scelto Méthode Un nuovo importante successo rafforza ulterior- inoltre di creare nuovi prodotti editoriali innovativi e di mente la presenza di EidosMedia in Francia: Télérama, preparare il terreno per il futuro della nostra azienda in rivista settimanale di punta del gruppo Le Monde, ha un contesto sempre più concorrenziale ed in costante scelto di adottare Méthode come nuova piattaforma mutamento”. redazionale. Con una tiratura di circa 650.000 copie Télérama utilizzerà la soluzione MéthodeMag, che a settimana e un lettorato totale di 2.7 milioni di let- integra la suite di Adobe CS2 e che gira su piattafortori, Télérama (www.telerama.fr) ma Macintosh. Questa soluzione è sicuramente uno dei magazines innesta le potenti funzionalità di leader in Francia nel settore dell’ingestione dei contenuti e dei flussi formazione generale, della critica di di lavoro tipiche di Méthode sulla eventi artistici e della pubblicazione piattaforma di impaginazione ed EidosMedia S.r.l. dei programmi televisivi (delle 200 editing fornita dalle applicazioni di Viale Legioni Romane, 43 pagine totali che costituiscono attualAdobe, InDesign™ e InCopy™. 20147 Milano mente la rivista, ben 90 sono infatti tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 Il nuovo sistema redazionale sarà www.eidosmedia.it interamente dedicate ai programmi teutilizzato da circa 120 giornalisti e perinfo@eidosmedia.com levisivi). Télérama pubblica inoltre molti metterà, tra le altre cose, di raggiungere supplementi, come Sortir per la regione un migliore livello di automatizzazione parigina e numerosi numeri speciali (Hors Série). nei flussi di archiviazione e di export dei dati per la La scelta di un nuovo sistema editoriale è per pubblicazione su Internet. Télérama l’occasione ideale per rafforzare la propria “Grazie a questa soluzione, la redazione godrà di presenza sul mercato. “Il nostro obiettivo con Méthode tutti i benefici derivanti dall’uso di un ambiente di è sicuramente quello di migliorare i nostri processi lavoro molto veloce e flessibile,” ha precisato Massieditoriali – ha dichiarato Philippe Douroux, Segretario mo Maggi, Vice-Presidente Servizi Professionali di Generale delle redazione di Télérama. “Le nuove po- EidosMedia. “Gli utenti potranno continuare a lavorare tenti funzionalità fornite de Méthode ci permetteranno su piattaforma Mac; al contempo le potenti funzionalità di pianificazione del timone e di gestione dei workflow fornite da Méthode saranno accessibili direttamente a partire dalle applicazioni Adobe, permettendo di ottimizzare la gestione e il coordinamento di tutte le attività redazionali”.
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Con NewsStitch e NewsTrim III matrimonio in sala spedizione tra Axel Springer e Müller Martini
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Lo scenario: la più grande sala spedizione del mon- Non importa dove, come e quando stampiamo, il nostro do con tecnologia Müller Martini a Berlino Spandau. magazzino è in grado d’immagazzinare tutto». Nei 13 24mila metri quadrati (qualcosa come quattro campi di anni che intercorrono tra la costruzione del magazzino calcio allineati) 8 rotative MAN-Roland-Colorman con a bobine ed oggi la quantità dei prestampati non è 24 torri di stampa e 192 aumentata come allora gruppi stampa, 9 sistemi si prevedeva. «Allora d’inserimento NewsLiner pensavamo» sottolinea e 47 impilatori girapila Frank Wagner direttore MÜLLER MARTINI S.p.A Müller Martini, 78mila del confezionamento «di Viale Rimembranze 50 tonnellate di carta stampata riempire il magazzino per 20099 Sesto San Giovanni (MI) ogni anno, 370 milioni di copie una settimana e smaltire poi tel. 02 262371 - fax 02 2426851 di giornali prodotte annualmente, i prodotti per le edizioni del fine 9 quotidiani stampati ogni notte, un settimana. Ma non è stata la quanmilione di lastre di stampa all’anno, 420 dipendenti. tità dei prodotti ad aumentare, bensì il loro grado di Sono i dati assolutamente mastodontici e da pri- complessità. Molte testate vengono stampate in varie mato della tipografia di Axel Springer AG di Berlino versioni e con differenti volumi». Spandau, una delle più moderne in Europa, dove l’editore tedesco è il primo utente al mondo ad impiegare il Nove sistemi d’inserimento NewsLiner gruppo di cucitura NewsStitch e la taglierina a tasche NewsTrim III. Le massime punte di lavoro nella sala spedizioCon questi due nuovi sistemi della Müller Martini ne ad alte rese, una delle più moderne in Europa, si si esegue infatti la finitura in linea dei giornali, dando registrano però fra le ore 22.45 e 3.30 di ogni nette. così l’opportunità agli editori di migliorare la redditi- Nel giro di sole cinque ore si producono in parallelo vità della propria sala spedizione. nove quotidiani con tirature comprese fra le 50mila e 400mila copie, e tre giornali della domenica. Assoluta e completa automazione del magazCinque dei nove quotidiani prodotti a Berlino-Spanzino a bobine dau vengono pubblicati da Axel Springer Verlag: - Bild (400mila copie/edizioni parziali); Per garantire un magazzinaggio intermedio dei - Berliner Morgenpost (180mila/edizione di fine setprestampati, Axel Springer dispone di un magazzino timana 215mila copie); a bobine completamente automatico fornito da Mül- - Die Welt (50mila copie/edizioni parziali); ler Martini dotato di non meno di 520 portabobine - Welt kompakt (30mila copie/edizioni parziali); PrintRoll, ognuno dei quali può immagazzinare fino - BZ (250mila copie). a 15mila prestampati o inserti. In tipografia i picchi Quattro quotidiani vengono stampati per altre case di lavoro si registrano non solo di notte, ma anche di editrici: giorno. Numerosi prodotti vengono stampati in proprio, - Der Tagesspiegel (170mila copie); o forniti da ditte esterne. «Insieme con Müller Martini» - Süddeutsche Zeitung (60mila copie/edizioni spiega il direttore di stabilimento Claus Pengel «abparziali); biamo realizzato un sistema estremamente flessibile. - Handelsblatt (35mila copie/edizioni parziali);
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TecnoMedia Imponente scena in sala spedizione della casa editrice Axel Springer di Berlino-Spandau: nove sistemi d’inserimento NewsLiner della MüllerMartini perfettamente allineati.
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- Potsdamer Nachrichten (15mila copie). A questi si aggiungono tre giornali della domenica (tutti editi da Axel Springer Verlag): - B i l d a m S o n n t a g (250mila copie/edizioni par ziali); - Welt am Sonntag(50mila copie/edizioni parziali); - B Z a m S o n n t a g (160mila copie); Come sottolinea ancora Claus Pengel questo determina un severo impegno per la sala spedizione. Ciascuno dei nove sistemi d’inserimento NewsLiner è dotato di un mettifoglio per prodotti principali, di due mettifogli per prestampati, di tre mettifogli per inserti e un di metti-cartoline. La novità di NewsStitch e NewsTrim III Con NewsStitch e NewsTrim III, due nuovi sistemi per la finitura in linea dei giornali, Müller Martini ha sensibilmente migliorato la redditività della sala spedizione. Con la NewsLiner-A e il gruppo di cucitura integrato NewsStitch i prodotti commerciali vengono raccolti, cuciti a punto metallico e completati con inserti.
La lavorazione di stampati aggiuntivi a valle o a monte della produzione di giornali riveste un’importanza sempre maggiore per gli stampatori. Per questo motivo, Müller Martini ha progettato due nuovi sistemi che possono essere combinati con la linea d’inserimento «NewsLiner-A». Grazie al gruppo di cucitura NewsStitch e alla taglierina a tasche NewsTrim III è possibile lavorare prodotti cuciti o rifilati sui tre lati con uno spessore fino a 12 mm (circa 400 pagine in formato tabloid). L’integrazione dei nuovi moduli in un sistema NewsLiner-A offre al produttore ulteriori possibilità per acquisire nuovi e proficui segmenti di mercato nel settore dei lavori commerciali e generare così ulteriore valore aggiunto. Periodici, prospetti, guide TV, inserti a più pagine e riviste con copertina sono prodotti destinati ad essere realizzati su impianti per la produzione di giornali. La NewsLiner-A diventa in tal modo un sistema multifunzionale per la lavorazione di stampati di vario tipo. Grazie alla forza d’innovazione di Müller Martini, l’utilizzo delle capacità di stampa disponibili raggiunge una dimensione del tutto nuova. Diventa ora possibile utilizzare i vantaggi della pro-
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TecnoMedia Nella taglierina a tasche NewsTrim III i prodotti cuciti a punto metallico vengono rifilati sui lati.
tabloid con un volume da 16 a 200 pagine. In futuro promuoveremo indubbiamente la diversificazione dei giornali e delle riviste coldset. Questo settore sta assumendo per noi un’importanza sempre maggiore, poiché i giornali sono un ottimo supporto per inserti pubblicitari». Pengel sottolinea come in precedenza Axel Springer avesse installato una taglierina rotativa. «Ma successivamente Müller Martini ci ha colto di sorpresa – ha concluso Pengel – con i due nuovi moduli integrati per cucire e tagliare. In collaborazione con Müller Martini abbiamo poi ulteriormente sviluppato entrambi i sistemi. Anche per noi è stato un periodo molto avvincente e interessante e siamo orgogliosi che Müller Martini ci abbia scelto come partner per la prima installazione».
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duzione integrata di giornali con cucitura e taglio anche per i lavori commerciali. Tali sistemi consentono così di apportare ulteriori fonti di guadagno, che altro non fanno che giovare all’industria del giornale. Axel Springer di BerlinoSpandau è il primo utente al mondo ad aver dotato le sue due nuove NewsLiner-A con il gruppo di cucitura NewsStitch, presentato da Müller Martini in prima assoluta alla Drupa 2004. Questo nuovo elemento consente la cucitura a punto metallico nella linea d’inserimento NewsLiner-A di prodotti commerciali, come per esempio la tiratura parziale di «Euro am Sonntag» stampata con una resa di 50-60mila copie. Nella taglierina a tasche NewsTrim III i prodotti vengono rifilati sui tre lati e poi inviati agli impilatori girapila, oppure ribobinati su FlexiRoll per essere in seguito inseriti nei giornali. Claus Pengel ha motivato gli investimenti che Axel Springer ha operato su NewsStitch e NewsTrim III. «Con queste due nuove macchine abbiamo inteso ampliare la nostra gamma di produzione. Il nostro obiettivo è stato quello di incrementare la lavorazione di prodotti di alto pregio in formato
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John Chambers, nuovo direttore vendite di Goss per il Regno Unito e l’Irlanda Heidelberg Web Systems. «Dati i miei rapporti di lunga data con Goss, sono particolarmente lieto di questa nuova nomina e non vedo l’ora di affiancare colleghi che, come me, sono impegnati al massimo ad offrire ai nostri clienti le soluzioni tecnologiche migliori. Grazie al successo dell’integrazione di Goss, stiamo aiutando i clienti ad assicurare il progresso dell’industria della stampa», conGoss International Greenbank Street - Preston ferma Chambers. Lancashire PR1 7LA - England Nell’ottobre 2000, John ChamTel: +44.1772.257571 bers ha assunto la responsabilità Fax: +44.1772.885698 della divisione Commercial Web di info@gossinternational.com www.gossinternational.com Heidelberg Web Systems per il Regno Unito, continuando a ricoprire questo Goss International ha annunciato la nomina ruolo dopo l’acquisizione di HWS da parte di Goss di John Chambers a Direttore Vendite per il Regno nel 2004 e fino a questa nuova nomina. In precedenza, Unito e l’Irlanda, con responsabilità per l’intero poraveva lavorato per sette anni in Goss, occupandosi tafoglio di prodotti per la stampa commerciale e dei della vendita dell’intera linea di prodotti per giornali giornali. nel Regno Unito e in Scandinavia. Questo cambiamento nell’ambito dell’organizKeith Malcolm, vice presidente Goss per la divizazione di vendita Goss europea preannuncia l’intesione Newspaper Sales Europe, osserva: «L’esperienza grazione di un unico team Goss International addetto e la conoscenza che John ha sia del settore heatset alle vendite. commerciale che del settore giornali senza dubbio Una carriera di oltre 25 anni nell’industria della aiuteranno sia lui che il suo team a rafforzare il recente stampa, di cui 16 anni nel settore delle rotative a successo ottenuto in questi mercati chiave.» bobina, Chambers ha lavorato sia per Goss che per
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John Chambers, nuovo direttore vendite Goss per il Regno Unito e l’Irlanda
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Le nuove strategie editoriali di WRH Marketing SA presentate ad Ipex 2006 Ad IPEX 2006 la WRH Marketing SA pone al centro della sua presentazione strategie utili ad incrementare la creazione di valore nella produzione dei media stampati. MemoStick® con elevate quote di ritorno
Made in China – Supported by WRH Marketing
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Il modello pubblicitario MemoStick® si afferma Con la serie JobStack 2075, la WRH Marketing sempre di più. Le case editrici europee e d’oltremare hanno scoperto con successo una nuova e redditizia SA presenta alla Ipex 2006 due impilatori girapile fonte di entrate. Con gli adesivi MemoStick® appli- dell’ultima generazione per il segmento di produttività medio e piccolo. Gli impilatori cati su giornali e periodici si si distinguono per un rapporrealizza una forte penetrazione to prezzo/prestazioni finora del mercato basata su mezzi insuperato e svolgono tutte le di stampa ad alta attendibilifunzioni necessarie agli impieghi tà. Questi veicoli pubblicitari, FERAG ITALIA S.p.A. standard. autoadesivi e facilmente rimoVia Gallarate 184, 20151 Milano Il modello JobStack 20 lavora vibili, si dimostrano strumenti Tel. 02.38002770 - Fax 02.38006710 prodotti di spessore da 1 a 32 mm, di marketing diretto oltremodo Sito Internet: www.ferag.com ed è concepito per l’impiego con efficaci soprattutto nelle campagne raccoglitrici-cucitrici e rilegatrici a di promozione delle vendite studiate a breve termine, con adeguate quote di ritorno che colla con un rendimento di 20 000 copie/h. Il modello superano abbondantemente tutti gli altri metodi pub- JobStack 75 trova invece impiego con volumi di lavoblicitari conosciuti. La WRH Marketing SA è in grado razione da 4 a 96 pagine, in allacciamento con rotative per giornali e stampe commerciali, taglierine trilaterali di mostrare sorprendenti valori sperimentali. rotative e macchine inseritrici. Gli impilatori girapile, fabbricati in Cina e conformi XtraWin per un utile maggiorato alle norme CE, convincono per la semplicità dell’imXtraWin è un’iniziativa commerciale al servizio piego e l’affidabilità del funzionamento. Componenti degli editori che consente lo sfruttamento ottimale delle di prim’ordine, forniti da noti fabbricanti europei e capacità di stampa. Per la prima volta i lavori com- giapponesi, garantiscono l’alta qualità della finitura. merciali prodotti sulle rotative possono essere cuciti e Il servizio e il supporto sono assicurati dalla WRH ritagliati on-line e senza operazione intermedia anche Marketing SA con le sue società di distribuzione afnella piegatura in quarto. Gli stampati semicommer- fermate in tutto il mondo. ciali vengono prodotti, cuciti e tagliati sulle esistenti macchine da stampa dei giornali e impreziositi con una Domino riduce i costi d’esercizio copertina patinata. In questo modo editori e tipografi Il concetto di servizio Domino assicura elevata realizzano utili supplementari, e possono offrire un autentico plusvalore a inserzionisti e lettori con attraenti produttività e prestazioni costanti nella lavoraziomezzi stampati. A condizione che sin dall’inizio siano ne successiva, riducendo i costi di manutenzione e disponibili sistemi di rifinitura concepiti modularmente d’esercizio e prolungando il ciclo di vita dell’intero e aperti al futuro, che consentano di ampliare sostan- sistema. Il pacchetto degli interventi previsti consente zialmente la gamma delle funzioni con la semplice l’elaborazione di soluzioni individuali, dalla manuintegrazione di componenti supplementari, al fine di tenzione preventiva fino al supporto degli specialisti nell’ottimizzazione dell’azienda di produzione. soddisfare nuove esigenze di mercato.
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Xeikon e DST firmano accordo per il trasferimento a caldo su tessuto
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Punch Graphix , l’azienda belga leader nella pro- cooperazione tra le due aziende permetterà di unire duzione di sistemi e soluzioni di stampa e pre-stampa l’esperienza della DST nella produzione di inchiostri digitale ha annunciato l’accordo di una nuova ed di alta qualità ed il know how di Xeikon nei processi esclusiva cooperazione tra Xeikon, azienda di proprietà di stampa digitale. L’obiettivo di entrambe le aziende è quello di introdurre sul della stessa Punch Graphix, mercato una soluzione veche produce una gamma di sistemi completa per ogni ramente innovativa, unica, applicazione di stampa per il trasferimento a caldo sul tessuto di immagini ad digitale e l’azienda danese alta risoluzione adatta per Digital Screenprinting TePunch Graphix Italia applicazioni ad alta e bassa chnologies Aps (DST). Via Taro, 39 - 00139 Roma tiratura. In base all’accordo, la Tel.: +39 06 8416190 La particolare struttuDST fornirà la tecnologia Fax: +39 06 8541469 ra della macchina da stampa rivoluzionaria e certificata che www.punchgraphix.com Xeikon permette di realizzare il combina il meglio dei processi trasferimento sia da bobina a bobina di stampa digitale e serigrafica. La sia da bobina a foglio, mentre la tecnologia digitale fornita dal sistema di stampa consente di incorporare i dati variabili nell’immagine da trasferire. In altre parole, ogni etichetta prodotta può includere un contenuto unico, sia che si tratti di un semplice nome oppure di una variazione più complessa riguardante un elemento grafico. I processi di stampa offrono soluzioni con inchiostri a base d’acqua o a base solvente e sono in grado di produrre trasferimenti resistenti alle alte temperature in lavaggi industriali oppure in lavaggio a secco. La gamma di collanti disponibili consente l’applicazione su qualsiasi tipo di tessuto quale cotone, lana, materiali in poliuretano, PVC, spandex, neoprene, poliestere. Veronique Mathias, Responsabile Macchina digitale Xeikon 5000
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TecnoMedia Marketing di Punch Graphix, ha affermato “la cooperazione tra le due aziende rappresenta un enorme vantaggio per estendere la nostra base di clienti alle aziende del settore grafico che non ne fanno parte. Il ri-
sultato dei nostri sforzi congiunti è quello di ottenere il trasferimento di immagini di altissima qualità prodotte in tempi brevi e con l’aggiunta di dati variabili”. Visitateci a Grafitalia – 9/13 maggio 2006 – Milano – Pad. 15/RHO - Stand E/16 – -D/13.
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Trasferimento dell’etichetta sul tessuto
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Kodak Graphic Communications Group a Grafitalia 2006
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Kodak Graphic Communications Group (GCG) in-line e KODAK MAGNUS 400 che – insieme alle sarà presente a Grafitalia 2006 nel padiglione 15, lastre KODAK THERMAL DIRECT e al sistema di stand D29 – E 30. Lo stand comprenderà, in 540 mq gestione del flusso di lavoro KODAK PRINERGY complessivi, un’area dedicata all’accoglienza dei visi- Evo, basato su PDF - costituisce un pacchetto completo tatori con bar, uffici, segreteria e reception ed un’ampia CTP in formato 4 pagine a tecnologia non process. zona dimostrazioni. A partire dal 2003, Kodak ha investito più di 2,3 miliardi di dollari Packaging per creare Graphic Communications Group, la nuova struttura destinata Prima presentazione anche per il a diventare uno dei fornitori leader nuovo sistema CTP flexo a tecnologia nel settore dell’industria grafica, con termica KODAK THERMOFLEX Kodak Polychrome Graphics, oltre 100.000 clienti. Durante gli ulMID II, che consente di esporre con a subsidiary of Kodak timi sei mesi Kodak ha riunito quattro una sola attrezzatura sia lastre offset sia Via del Pratignone 38/40 delle principali società già operanti lastre e pellicole flessografiche. THER50041 Calenzano (FI) nel settore ed ha contemporaneamente tel. 800 862180 - fax 800 861281 MOFLEX MID II migliora la qualità sviluppato numerosi prodotti e soluzioni della stampa, riduce i tempi di produzione http://www.kodak.com innovative. Kodak GCG coglierà l’impore aumenta la possibilità di controllo elimitante occasione offerta da Grafitalia per presentare ai nando la variabilità nel flusso di lavoro. visitatori le ultime novità della propria ampia gamma di soluzioni. Stampa Digitale Sistemi CTP a tecnologia termica per la stampa commerciale KODAK MAGNUS 800 QUANTUM con unità Multicassette MCU e Autoloader. Prima presentazione italiana del nuovo platesetter CTP in formato 8 pagine, estremamente rapido, che produce fino a ben 40 lastre per ora. KODAK MAGNUS VLF QUANTUM per i grandi formati in anteprima con punzonatura
Kodak dimostrerà a Grafitalia il più recente e innovativo tra i modelli della linea di sistemi per la stampa digitale a colori. Si tratta del sistema KODAK NEXPRESS 2500, caratterizzato da alta produttività e da una piattaforma modulare che garantisce la massima flessibilità di configurazione. Il fascicolatore on-line e l’unità di verniciatura near-line completano la soluzione. Saranno inoltre proposti il sistema KODAK VERSAMARK VX 5000, specifico per le applicazioni con dati varibili e il plotter
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TecnoMedia KODAK ENCAD NOVAJET 100i per la stampa inkjet a colori in formato 60”. Soluzioni per la gestione del flusso di lavoro
Sistemi di proofing KODAK MATCHPRINT INKJET, nelle versioni 400, 800 e DESKTOP, è la prima soluzione per prove colore di tipo drop-on-demand, basata sul nuovo software interamente sviluppato da Kodak e comprende tecnologie di retinatura e calibrazione e un nuovo processo di qualità certificata per la conferma del colore. Completano la gamma i sistemi KODAK MATCHPRINT VIRTUAL LCD per le prove remote a monitor e KODAK VERIS CX. KODAK EMS Per finire, Kodak presenta per la prima volta in Italia il sistema KODAK EMS - Enterprise Management Solution, una soluzione completa per la gestione del flusso del lavoro aziendale dedicato al mercato grafico e della stampa, che rappresenta un approccio innovativo ai tradizionali management information systems (MIS).
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Kodak lavora nella direzione dell’unificazione dei processi di stampa tradizionale e digitale, offrendo maggiore automazione, integrando sistemi di gestione aziendale e fornendo un nuovo portale Web per migliorare l’interazione tra cliente e stampatore. KODAK PRINERGY, nella nuova versione 3.0, presenta nuove funzioni come il Layered PDF Versioning e il Rules-based Automation, che ne ampliano in modo straordinario le potenzialità. Oltre al già conosciuto Kodak INSITE, la gamma dei prodotti portale si amplia con l’inserimento di EYE-MEDIA e TEAMWORKS, dedicati all’Asset Management, ovvero gestione contenuti a livello libreria e progetto, interna ed esterna. Questi prodotti portale insieme a Prinergy danno vita al progetto Unified Workflow per quanto riguarda la gestione dati in Prestampa. Non mancheranno inoltre i sistemi Kodak Prinergy Evo, Kodak Brisque e il software Staccato per la retinatura
FM a 10 e 20 micron.
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Anche Impremedia, il primo gruppo editoriale USA in lingua spagnola, sceglie le soluzioni Tera
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Nuova partnership tecnologica di Tera Digital El Diario Prensa, di New York, è invece una pubPublishing con Impremedia, il principale gruppo blicazione storica, il primo quotidiano editoriale nordamericano di lingua spagnola. Il siin ordine di tempo apparso per il stema di gestione dei contenuti GN3, fiore mercato ispano-americano, il primo all’occhiello delle soluzioni ediquotidiano in lingua spagnola toriali della software house come diffusione nell’area di milanese e il sistema Tark New York e la seconda testata per l’archiviazione, sono per numero di copie di tutto stati infatti scelti da Impreil mercato Latino Amemedia per la produzione dei ricano degli Stati Uniti, quattro quotidiani del dietro a La Opinión. gruppo. Ovviamente più che Impremedia, con soddisfatti i commenti quartier generale a New di Anton Andrea SpeTera Digital Publishing S.p.A. York, è proprietaria ed ciale, presidente di Tera Via Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia editrice di quattro quotiDigital Publishing. “NaTel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19 diani in lingua spagnola: turalmente siamo molto e-mail sales@teradp.com La Opinión, a Los Anfieri di essere stati scelti geles, El Diario Prensa, come partner tecnologici a New York, La Raza, a Chicago, e El Mensajero, di un gruppo così prestigioso, quale Impremedia” ha giornale dell’area di San Francisco. Tutte e quattro sottolineato. “Il gruppo è leader in tutte e quattro le le testate rappresentano rispettivamente il quotidiano area di interesse, che ad oggi rappresentano i quattro in lingua spagnola leader nelle proprie aree di appar- mercati di lingua spagnola più importanti degli Stati tenenza, il quotidiano cioè maggiormente venduto Uniti. Ma non è tutto. Impremedia ha obiettivi prestinelle proprie aree di diffusione. Ad oggi Impremedia giosi, segnati da una strategia dinamica, che la porterà detiene il 35 per cento del mercato statunitense di presto ad acquisire nuove testate nel Paese”. lingua spagnola, distribuendo ogni settimana oltre 2 Mentre El Diario Prensa, a New York, è già da milioni di copie e raggiungendo 15 milioni di lettori tempo in produzione con il sistema GN3 di Tera, a La in tutti gli Stati Uniti. Opinión, (Los Angeles), GN3 è in fase di installazione Con oltre mezzo milione di lettori quotidiani, La e il giornale andrà live tra qualche settimana. Opinión è il giornale di lingua spagnola più venduto in La Raza, di Chicago, sarà la terza testata del grupassoluto negli Stati Uniti e il secondo quotidiano più po a migrare a GN3 e l’inizio dei lavori è previsto tra letto dell’area di Los Angeles. Marzo e Aprile.
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Olive Software riconferma la propria fiducia a GMDE Col rinnovo dell’accordo di partnership, si consolida l’impegno di GMDE nel promuovere le soluzioni Olive sul mercato Italiano.
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GMDE, Solution Provider di consolidata espe- una notevole riduzione del lavoro della redazione. rienza nel settore delle Arti Grafiche e dell’Editoria, Difatti, grazie ad un sofisticato motore di ricerca è posnonché distributore delle soluzioni delle migliori case sibile rintracciare e recuperare qualunque tipo di file, produttrici internazionali, ha annunciato di aver rinno- documento o pagina memorizzata, in modo semplice, vato l’accordo di partership con Olive Software, leader veloce ed efficace. mondiale nella tecnologia XML, per cui continuerà ad essere il distributore Chi è GMDE esclusivo per l’Italia. GMDE, da sempre impegnata GMDE è un’azienda che vanta nella ricerca di soluzioni innovative in un’esperienza trentennale nel campo grado di rendere i processi produttivi delle tecnologie per il mercato delpiù flessibili ed efficienti, ha stretto l’editoria e dei quotidiani. La società quest’accordo proprio in virtù della opera come System Integrator e condivisione di missione e obiettivi Solution Provider per tutti gli aspetti con l’americana Olive Software, la produttivi che vanno dalla Redazione prima azienda a creare una piattaforma alla Sala Stampa, passando attraverso tecnologica unica in grado di aiutare i sistemi per la gestione e il controllo gli editori sia a recuperare l’archivio dei flussi operativi. storico, sia a pubblicare su Internet i A tutto ciò si aggiungono i servizi GMDE, Viale Colleoni, 5 propri “prodotti” cartacei. di supporto tecnico per l’installazione, 20041 Agrate Brianza (MI) Oggi mettere online l’edizione di la personalizzazione del software, l’avTel. 0396091790 un quotidiano o di un magazine è divenviamento e l’assistenza tecnica capillare Fax: 0396091788 tato un vero must per gli editori che, con su tutto il territorio nazionale. http://www.gmde.it la crescente diffusione di Internet, devono offrire ai propri utenti uno strumento di Chi è Olive Software consultazione parallelo rispetto a quello tradizionale. Le soluzioni Olive hanno come comune denominatore Fondata nel 1999, Olive è oggi leader mondiale l’XML, un linguaggio standard destinato, proprio in nelle soluzioni di Content Management basate sul virtù della sua capacità di essere utilizzato su differenti linguaggio XML. La sua missione è quella di offrire media, a diffondersi rapidamente e a resistere a lungo un ponte fra il passato cartaceo e il futuro digitale. La cone standard di mercato. tecnologia Olive permette, infatti, di trasformare quaGrazie alle soluzioni Olive (ActivePaperTM DAILY, lunque tipo di documento, preservandone la forma e ActivePaperTM MAGAZINE, ActivePaperTM ARCHI- l’aspetto, in un file digitale aperto e intelligente. VE), distribuite da GMDE, è possibile pubblicare Oggi sono oltre 300 i clienti che hanno scelto le online tutte le edizioni di un quotidiano o di un perio- soluzioni Olive per le più svariate applicazioni: dico, esattamente con lo stesso layout della versione • Digitalizzazione dell’archivio storico stampata, quindi senza dover rinunciare all’imposta• Unificazione di documenti di fonti diverse zione grafica. • Digitalizzazione delle biblioteche Inoltre, gli editori hanno la certezza di poter creare • Pubblicazione online di quotidiani, riviste e un archivio digitale funzionale, in grado di assicurare cataloghi.
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Méthode: una promessa che è ormai diventata una realtà consolidata “Il 2005 è stato sicuramente un anno memora- ha commentato Gabriella Franzini, Direttore Generale bile,” ha commentato Angelo Grampa, Presidente di EidosMedia. “La conclusione di progetti importanti di EidosMedia, “non soltanto perché Méthode ha e complessi come quello del Financial Times, - ora pienamente realizzato la propria completamente in produzione con vocazione cross-media, ma anche tutte le edizioni cartacee stampate per il successo incredibile che il in ben 23 centri stampa in tutto il mercato gli ha riconosciuto, con mondo, le pubblicazioni online e l’acquisizione di ben 8 nuovi clienti, la syndication - hanno definitivaEidosMedia S.r.l. tutti di grande importanza e prestigio mente dimostrato che Méthode è una Viale Legioni Romane, 43 internazionale.” piattafiorma solida e robusta in grado 20147 Milano Il team di sviluppo di EidosMedia tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 di soddisfare le esigenze delle realtà www.eidosmedia.it ha incominciato a lavorare alla piatorganizzative più complesse”. info@eidosmedia.com taforma Méthode all’inizio del nuovo Nel corso del 2005, Méthode è stato millennio, con l’obiettivo chiaro di creare scelto come sistema editoriale da parte di una piattaforma di pubblicazione orizzontale e multi- un numero senza precedenti di editori: il primo cliente media capace di gestire, con flessibilità ed efficienza dell’anno è stato il gruppo sudafricano Media24, il cui insieme, i più diversi canali verticali di pubblicazione, progetto si sta attualmente concludendo con la messa in dalla carta al Web, dalla syndication alla telefonia mo- produzione di più di 20 testate nazionali e quotidiane. bile, dalla televisione alla radio, per arrivare ai nuovi Dopo Media24, è stata la volta di La Libre Belgique in canali che sono andati via via emergendo (RSS, po- Belgio, Le Figaro, La Montagne, Télérama (magazine dcasting, blogging ecc). Un progetto ambizioso basato del gruppo Le Monde) e La Tribune in Francia, Le Temsull’adozione di quelle che alla fine degli ps in Svizzera, anni ’90 erano solo tecnologie emergenti e Il Secolo XIX in che si sono poi affermate come standard di Italia. Una semercato: dalle tecnologie object-oriented rie incredibile di a standard di mercato quali XML/SVG/ successi in conCSS per la rappresentazione di contenuti testi editoriali editoriali ed informativi. “Méthode è oggi ed organizzativi un sistema altamente scalabile che può rimolto diversifispondere alle esigenze delle realtà editoriali cati. “ Ciò che li più diverse, tanto in termini di tipologia di accomuna,” ha business quanto in termini di dimensioni proseguito Gaorganizzative” ha aggiunto Angelo Grampa. bella Franzini “ Gli ultimi sviluppi si collocano nell’am“sono le notebito della gestione pubblicitaria e della voli ottimizzapianificazione dei contenuti editoriali, con zioni in termini il modulo News Management, che integra di produttività e nella piattaforma Méthode tutte le funzioni valore aggiunto relative alla copertura di eventi e alla relativa che una piattaallocazione di risorse, completandone così forma integrata il quadro funzionale”. e cross-media Méthode è dunque cresciuto. Ed insieme come Méthode con il sistema è cresciuto anche l’interesse da parte può apportare, per non parlare della facilità con cui degli editori, europei e non solo. “Durante lo scorso nuovi canali informativi e nuovi prodotti possono anno Méthode si è veramente affermato come una realtà essere realizzati per rispondere alle richieste di un consolidata nel mercato internazionale del publishing,” mercato in evoluzione sempre più rapida.”
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Carrelli per la movimentazione bobine a guida laser: arrivano le proposte della Ferag
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Ferag ha avviato con successo la commercializ- spedizione dei giornali da integrare nei sistemi prodotti zazione di una nuova generazione di carrelli a guida autonomamente. Una linea di sviluppo avviata sette laser per la gestione automatica delle bobine di carta anni fa dall’allora nuovo amministratore delegato nei centri stampa quotidiani del nostro Paese. I primi di Ferag Italia, Sandro Provera, che in pochi anni ha ad avviare l’automazione industriale con i nuovi LGV portato ottimi risultati contribuendo a consolidare il saranno l’Arena a Verona e La Stampa, nel proprio ruolo di azienda leader di mercato anche nel nostro stabilimento di Torino. Un inPaese. vestimento globale nell’ordine dei due milioni di Euro che poElettric 80 trebbe aprire un nuovo capitolo dell’innovazione industriale nel Elettric 80 è il produttore FERAG ITALIA S.p.A. nostro Paese grazie ad un accordo italiano che ha sviluppato i nuovi Via Gallarate 184, 20151 Milano commerciale fra Ferag, leader LGV che entreranno in funzione Tel. 02.38002770 - Fax 02.38006710 mondiale nei sistemi di automanel prossimo mese di giugno per Sito Internet: www.ferag.com zione delle sale stampa ed Elettric l’automazione globale del ciclo di 80, azienda di Viano, in provincia di gestione delle bobine di carta nei Reggio Emilia, che è fra i leader mondiali dei sistemi centri stampa: movimentazione, stoccaggio e prepadi movimentazione terrestri automatici a razione per il ciclo di produzione in rotativa. guida laser. L’accordo segna una La novità assoluta, per il mercato della stampa, nuova tappa nella strategia consiste nel fatto che a pilotare gli LGV nei centri di Ferag Italia per stampa saranno le rotative impegnate nella stampa stringere alleanze dei giornali. Quando i sensori avviseranno il centro di con produttori ita- controllo che uno o più avvolgitori stanno esaurendo la liani di soluzioni bibina, il sistema provvederà a chiamare in automatico ad alto valore il carrello che si metterà a sua volta in funzione. Prima aggiunto per la aggancerà una nuova bobina nel reparto di stoccaggio, stampa e la poi la trasporterà in giro per lo stabilimento fino al posizionamento nelle immediate vicinanze dell’avvolgitore che, sempre comandato automaticamente, provvederà all’aggancio della nuova bobina quando la carta sarà esaurita. “Uno dei principali vantaggi della soluzione sviluppata da Elettric 80”- spiegano i responsabili della Ferag-” è che tutta la movimentazione è a guida laser, e ciò garantisce un posizionaIl carrello a guida mento finale della bobina di laser della Elettric 80 assoluta precisione, con scarto per la movimentazione massimo di pochi millimetri”. delle bobine di carta
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MAN Roland diventa indipendente
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MAN AG e Allianz Capital Partners, società fi- ziario, fornirà il proprio sostegno a MAN Roland, connanziaria totalmente controllata dal Gruppo Allianz, sentendo, in tal modo, di rafforzare la propria posizione formeranno una joint venture per consentire nell’industria editoriale. Thomas Putter, CEO di l’acquisto di MAN Roland DruckmaschiAllianz Capital Partners, ha commentato “La nen AG. L’obiettivo dichiarato è quello presenza affermata sul mercato mondiale di supportare la crescita del secondo e il know how maturato negli anni produttore mondiale di macchine da consentiranno a MAN Roland di stampa fino a raggiungere la quotaraggiungere livelli sempre più alti di zione in borsa nell’arco di qualche crescita. Noi sosterremo MAN Roanno. La relativa lettera di intenti land Druckmaschinen AG in questa è già stata sottoscritta: MAN AG importante fase di sviluppo”. MAN Roland Italia S.p.A. manterrà una quota azionaria pari al Nell’anno fiscale 2005, MAN Via Redecesio, 12/b - 20090 Milano tel. 0039 02 21 307 233 35% e continuerà a svolgere un ruolo Roland ha totalizzato vendite per 1.738 fax 0039 02 21 307 276 attivo nello sviluppo della società. Le milioni di euro con un utile operativo parti hanno mantenuto il più stretto riserbo di 65 milioni di euro. Anche la divisione sull’ammontare della transazione. offset da foglio è tornata agli utili, con oltre 6 milioni “Questa iniziativa segna una nuova era per MAN di euro, dopo tre anni consecutivi di perdite. MAN Roland”, ha dichiarato Gerd Finkbeiner, CEO di MAN Roland prevede un ulteriore miglioramento degli utili Roland. “Ci consentirà di rafforzare la nostra posizio- operativi per l’anno fiscale 2006. ne di leader mondiale di produttore di macchine da stampa e aumenterà le nostra gamma di produzione Allianz Capital Partner di soluzioni”. “L’azienda e l’intero management non subiranno alcun cambiamneto e, in questo modo, verSocietà finanziaria tedesca con sede a Monaco di rà garantita la credibilità e la affidabilità che sempre Baviera, svolge attività di acquisto, consolidamento e hanno contraddistinto MAN Roland nei confronti dei vendita di partecipazioni societarie, è stata fondata nel propri clienti e del proprio organico”. 1998 dal Gruppo Allianz, il primo gruppo assicurativoAllianz Capital Partners, in qualità di partner finan- finanziario d’Europa, presente in oltre 70 paesi.
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Il Gruppo Editoriale El Tiempo è stato riconosciuto miglior IT Solution del 2005
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Casa Editoriale El Tiempo (CEET) ha ricevuto sistemi digitali in grado di migliorare l’efficienza da Computerworld Colombia il premio “Migliore delle soluzioni editoriali per la creazione e la gestione fornitore di Information Techdella convergenza dei media. nology 2005”. Computerworld Il gruppo editoriale CEET Colombia riconosce al gruppo dispone di un ampio portfolio editoriale El Tiempo l’installatra i quali El Tiempo, il più zione della soluzione editoriale importante quotidiano con Hermes di Unisys quale miglior una diffusione giornaliera di Unisys Italia srl soluzione editoriale in grado 285.000 copie; tre settimanali; Via B. Crespi 57 - 20159 Milano di realizzare impatti positivi Portfolio, il maggiore quotidiatel. 02/69851 - fax 02/6985588 negli investimenti e nel servizio no finanziario del Paese; Diario al cliente oltre all’eccellenza Hoy, quotidiano di Bogotà; City tecnica. TV, emittente televisiva di Bogotà; Multirevistas; CirLa soluzione Hermes consente alla Casa Editoria- culo de Lectores, catalogo delle vendite dei mercati le El Tiempo di migliorare la produzione, la gestione di Colombia, Ecuador e Venezuela; il sito Internet e la distribuzione dei contenuti attraverso un’ampia www.eltiempo.com. gamma di canali. La soluzione Hermes fa parte della suite Unisys Computerworld Media Ensemble, sviluppata per aiutare le società impegnate nel settore dei Media a migliorare la distriUnità commerciale di International Data Group buzione delle informazioni, la gestione dei contenuti (IDG), l’azienda leader mondiale nell’ambito delle ed i servizi al cliente. Unisys, inoltre, è in grado di ricerche, delle analisi e dei servizi di consulenza attuare la produzione e la distribuzione dei contenuti informatica con oltre 300 pubblicazioni tra giornali attraverso molteplici canali multimediali per meglio e periodici come Bio-IT World, CIO, CSO, Comptesoddisfare le esigenze dei consumatori. rworld, GamePro, Info World, Network World e PC Mark Wasserman, in qualità di partner Unisys World. L’azienda offre agli utenti online la più vasta Global Media, è felice per il risultato ottenuto dal rete di siti Internet dedicata all’informatica. Tra le gruppo editoriale El Tiempo ed ha affermato che il numerose manifestazioni espositive e le conferenze prestigioso riconoscimento testimonia la capacità di organizzate (circa 170) ricordiamo: LinuxWorld Contrasformazione che l’azienda sta attuando nel settore ference Expo, Macworld Conference Expo, DEMO e dell’industria editoriale. IDC Directions. Ulteriori informazioni sono disponiPer poter soddisfare le richieste dei lettori sempre bili all’ indirizzo Internet www.idg.com. più attenti alla qualità dell’informazione e ridurre la Compturworld Colombia è un mensile di proprietà gestione dei costi, gli editori si sono orientati verso del Gruppo IDG.
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TecnoMedia
Nuova sala spedizione Müller Martini al Grupo Nación: una soluzione completa e su misura Brindisi e champagne per il Grupo Nación GN, S.A., fondato nel 1946 con sede a San José (Costa Rica) – da sempre in pole position nel Paese centroamericano nel settore degli stampati – che ha inaugurato recentemente la sua nuova rotativa KBA e la nuova sala spedizione Müller Martini con una giornata a porte aperte, alla quale hanno partecipato circa quattrocento invitati provenienti da tutta l’America centrale.
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Il Grupo Nación
guía, che in futuro verrà stampata utilizzando l’uscita per semicommerciali della KBA Comet, insieme ad altri inserti di proprietà dell’editore e commesse per terzi, allo scopo di garantire uno sfruttamento ottimale delle potenzialità produttive. Oltre ai propri stampati, Grupo Nación stampa anche per clienti locali e internazionali.
L’azienda pubblica due giornali composti da vari fascicoli e supplementi: «La Nación», con una tiratura di 118mila copie nei giorni feriali e 158mila copie la domenica, e «Al Día» che stampa 80mila copie giornaliere. Dal gruppo viene inolMÜLLER MARTINI S.p.A tre pubblicata la rivista Viale Rimembranze 50 settimanale di programmi per 20099 Sesto San Giovanni (MI) l’emittente televisiva locale Teletel. 02 262371 - fax 02 2426851 Gli elementi modulari del sistema di trasporto della Müller Martini assicurano una configurazione flessibile delle linee, con possibilità di realizzare ampliamenti o modifiche del sistema in qualsiasi momento.
La nuova rotativa
La nuova rotativa è una Comet di KBA, che può essere impiegata sia per la stampa tradizionale di giornali sia per la produzione di semicommerciali di alto pregio. Essa è dotata di otto torri di stampa e di due uscite in piega (delle quali una con terza piega per doppia produzione). La rotativa è equipaggiata inoltre con due unità di essiccazione dell’inchiostro, di un sistema d’incollatura e di un sistema di cucitura a punti metallici nell’uscita in piega, come pure di numerosi dispositivi supplementari. La rotativa è stata installata in un nuovo edificio a Llorente de Tibás, a tre chilometri a nord di San José. E si tratta della prima macchina di questo tipo installata nella regione fra il Pacifico e i Caraibi e si contraddistingue per l’eccezionale varietà di produzione.
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TecnoMedia La taglierina rotativa Exacto-N assicura un impiego universale e copre una vasta gamma di formati alle massime velocità della rotativa.
La nuova sala spedizione
NewsGrip-A e NewsStack gestiscono esigenze e profili diversi Anche in questo caso, l’esperienza e la competenza di Müller Martini nella progettazione di sistemi per sala spedizione, con diversi profili a seconda di esigenze diverse, hanno condotto ad una soluzione che ha pienamente incontrato e soddisfatto le aspettative dei responsabili di progetto del Grupo Nacion e ha contribuito in breve tempo a incrementare e migliorare la produttività. Il volume di fornitura comprende infatti due trasportatori sincronizzati NewsGrip-A che collegano le due uscite in piega per giornali e semicommerciali con la sala spedizione. Nonostante le lunghe distanze, viene assicurato un trasporto accurato e preciso degli stampati e un rilascio affidabile, con precisione alla copia, dei flussi a squame ai tre impilatori girapila ad alte prestazioni per giornali NewsStack e alla linea di taglio rotativo Exacto-N con impilatore girapila Forte collegato a valle. Assai efficiente è anche la produzione di pacchi. In base al tipo di produzione, i giornali o i semicommerciali vengono prelevati dai trasportatori a seconda del fabbisogno e inviati al confezionamento richiesto. Gli elementi modulari del sistema Müller Martini assicurano una gestione flessibile della linea, che consente in qualsiasi momento di apportare ampliamenti o modifiche al sistema. Gli impilatori girapila NewsStack assicurano la formazione ad alte prestazioni di pacchi standard, piccoli pacchi e piccoli pacchi variabili. I brevi tempi di ciclo consentono la produzione efficiente di pacchi
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La nuova sala spedizione di Müller Martini è anch’essa una soluzione completa studiata su misura. La variegata gamma di produzioni e di formati rende necessario concepire soluzioni che consentano di soddisfare pienamente esigenze diverse, come l’alta velocità di Comet, la sicurezza di produzione e le esigenze qualitative dei clienti. Così con l’installazione della nuova rotativa e con la tecnologia della sala spedizione ad essa collegata, il Grupo Nacion ha voluto conseguire obiettivi indispensabili e indilazionabili, come un rilevante ampliamento delle attuali capacità di stampa e d’inchiostrazione, una drastica riduzione dei tempi di produzione e la creazione di una nuova piattaforma, trampolino di lancio per possibili sviluppi futuri.
con precisione alla copia e brevissimi tempi di produzione. Grazie alla grande variabilità dei formati, oltre all’inserimento di giornali sottili in stampa diretta e di giornali spessi, è possibile impilare anche prodotti semicommerciali con altri formati. L’impilatore girapila NewsStack è dotato di una modernissima tecnologia di comando e di un’interfaccia con un sistema di controllo di livello superiore e, in qualità di componente integrata nel sistema globale della sala spedizione, contribuisce in modo rilevante ad un’elevata sicurezza. Ne consegue dunque una lavorazione di pacchi efficiente e sincronizzata con le rispettive condizioni di produzione. Elevata semplicità di comando
Il segreto del successo dei sistemi Müller Martini risiede anche nella loro elevata semplicità di comando. Il concetto di sistema su misura della Müller Martini comprende infatti anche quattro linee d’imballaggio installate a valle degli impilatori girapila NewsStack e Forte. Ognuna di queste linee è dotata di trasportatori d’accumulo, nastri di trasporto orientabili con o senza posizione di attesa, cellofanatrici, dispositivi di
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TecnoMedia Gli impilatori girapila NewsStack assicurano la formazione e l’indirizzatura ad alte prestazioni di pacchi standard, piccoli pacchi e piccoli pacchi variabili.
saldatura laterale e reggiatrici. Il controllo MPC garantisce un’elevata semplicità di comando e una produzione sicura e precisa. Esso si compone degli elementi del Mailroom Production Control: MPC DispoControl, MPC LineControl e MPC ViewModule. Queste componenti assicurano la pianificazione e il controllo di una o più linee di lavorazione, il comando e la supervisione della produzione di pacchi con diversi sistemi di formazione e un sistema di rampe di carico RCS/NCS, e infine la visualizzazione della produzione di pacchi a partire dalla loro formazione nel NewsStack. Customer satisfaction
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Manuel Francisco Jiménez, presidente del consiglio direttivo del Grupo Nación è raggiante. «I nostri obiettivi strategici sono stati in primo luogo l’ampliamento della gamma di produzione e una crescita a livello regionale» ha sottolineato. «Nella realizzazione di una nuova tecnologia per la sala spedizione abbiamo volutamente deciso a favore di un partner con esperienza internazionale come Müller Martini, che con le sue tecnologie d’avanguardia ha fornito un valido contributo al raggiungimento dei nostri ambiziosi obiettivi». Anche per il direttore tecnico del Grupo Nacion, Mario Hernandez, la cooperazione con Müller Martini in quest’ardua sfida – parliamo del più grande
investimento mai effettuato nella storia dell’azienda – ha dato risultati eccellenti: «Fin dall’inizio della produzione – ha affermato – la rotativa e la sala spedizione lavorano in perfetta sintonia tra loro come componenti di un unico sistema globale. Grazie alla produttività degli impianti, dopo soli sei mesi abbiamo potuto conseguire un alto grado di sfruttamento delle potenzialità produttive».
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