TecnoMedia 51

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TecnoMedia Tecnologie, Prodotti

& Mercati editoriali

Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali Periodico mensile. Anno XIII n. 51 - Sped. in Abb.to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n. 662 Roma (Romanina) - Reg. Trib. Roma n. 357 del 11-08-2003 - Iscrizione ROC n. 4753

Numero 51 - dicembre 2006

Un nuovo colosso per il software editoriale

Con l’acquisto di Unisys Media da parte di Atex Group Limited nascerà un colosso mondiale del software per l’industria editoriale. Nostra intervista a Roberto Antoniotti, Ceo di Atex Content Management Division. a pagina 4

I trend di sviluppo secondo Ifra Expo 2006

Integrazione ed automazione industriale al centro dell’edizione 2006 della rassegna mondiale delle tecnologie per i giornali quotidiani, che si è svolta ad Amsterdam dal 9 al 12 ottobre scorso. a pagina 6

Inchiostri offset e flexo al primo TecnoMeeting Asig

Prima edizione, a Milano lo scorso 29 novembre, della nuova iniziativa destinata in esclusiva alle aziende associate Asig. a pagina 10

Una “guida laser” per le bobine di carta

Nel nuovo stabilimento della Athesis a Caselle di Sommacampagna, alla periferia ovest di Verona, un sistema ad alta automazione sviluppato da un’azienda italiana gestisce e movimenta le bobine di carta. a pagina 13

Nuove piattaforme per nuovi modelli organizzativi

Nostra intervista con Gabriella Franzini, amministratore delegato di EidosMedia SpA, sull’evoluzione del mercato italiano ed internazionale dei sistemi editoriali. a pagina 16

I primi cinquant’anni di Ferag

Il gruppo svizzero festeggia la ricorrenza investendo nello sviluppo di strumenti avanzati per il marketing dei giornali quotidiani. a pagina 18

In rete, sempre e dovunque

Un Rapporto presentato di recente al Politecnico di Milano analizza i fattori di successo e le criticità nell’applicazione delle nuove tecnologie Mobile & Wireless. a pagina 22

Il grande mercato dei piccoli annunci Gli annunci classificati dei quotidiani riprendono vitalità per mezzo di soluzioni innovative che coniugano carta stampata e web. a pagina 24

Le Rubriche Lavoro & Sicurezza..................................................................... a pagina 27 MediaInsider............................................................................... a pagina 32

Filo diretto

Le aziende informano ADN Kronos Adobe Systems Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert Ansa APCom Telecom Media News Binuscan Denex Systems Technology EidosMedia Elettra Ferag Italia Fujifilm G.M.D.E. GMG Goss International HiT Media & Publishing Idab-Wamac International Interstrap Irpe Kodak LinkService MAN Roland Mima films Müller Martini Napp Systems R.G. Recmi Segbert Sinedita SMB Schwede Maschinenbau Software Advisors Technotrans Telpress Tera Teufelberger Tolerans Unisys Italia

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23-10-2006

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Always On? APCom raggiunge milioni di italiani in movimento. APCom, agenzia di stampa nazionale nata dalla partnership in esclusiva con Associated Press, la piÚ grande agenzia di informazione del mondo, raggiunge ogni giorno milioni di contatti attraverso la telefonia mobile, i siti internet di informazione, i display negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie. APCom ha rapidamente conquistato un ruolo importante nell'editoria italiana ed è sempre piÚ diffusa nelle redazioni con i suoi notiziari: oltre 1.000 notizie al giorno, per una serie di servizi di informazione puntuali, affidabili e tempestivi. APCom distribuisce inoltre in Italia i notiziari di Associated Press in lingua inglese.

Agenzia di stampa 24 ore su 24 www.apcom.it


TecnoMedia

L’editoriale di Paolo Paloschi Man mano che si consolida questo panorama

italiana ha vissuto una fase di cambiamenti che non

industriale, la sfida comincia a spostarsi su un altro

del pre-press degli anni Ottanta, che ha trasformato

in tal modo l’utilizzo degli impianti. Un obiettivo,

ha precedenti nella sua storia. Dopo la rivoluzione

terreno: la capacità di produrre qualità e di accrescere

radicalmente le redazioni e le aree di preparazione

questo, che in un mercato dove la diffusione dei giornali

degli anni Novanta e questo primo scorcio del XXI

ad andare “oltre il quotidiano” e ad utilizzare le nuove

investimenti nell’area di produzione: formatura,

E’ una sfida difficile, perché il mercato è presidiato

relegando le linotype tra i reperti da museo, la fine

secolo hanno visto un vero e proprio boom degli

rimane stagnante, si può ottenere soltanto se si riesce tecnologie per altre tipologie di prodotto.

stampa, spedizione. E’ un processo che sembra ancora

da concorrenti forti ed agguerriti; è una sfida complessa,

2007 e il 2008 si annunciano nuovi progetti e nuovi

tecnologie certamente, ma anche sull’organizzazione

lontano dall’arrestarsi, dal momento che anche per il

perché richiede interventi su molteplici aspetti: sulle

investimenti. TecnoMedia è stata attenta testimone di

del lavoro, sulla formazione e riqualificazione del

impianti, le scelte tecnologiche ed organizzative che

complessiva di un settore che sino a ieri si era occupato

questo processo, presentando ai propri lettori i nuovi

personale, sul marketing, sull’impostazione culturale

hanno guidato la progettazione e la realizzazione,

solo dei giornali. E’ una sfida, questa, della quale

produttiva e di qualità del prodotto.

ultimi mesi del 2006 alcune attività - i TecnoMeeting

i risultati concreti ottenuti in termini di efficienza

TecnoMedia

Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it

l’Asig ha deciso di farsi carico, avviando sin dagli

e l’approfondimento del Contratto di Lavoro dei

Poligrafici - che si dispiegheranno pienamente nell’anno che è appena iniziato. I TecnoMeeting sono momenti di approfondimento tematico su temi specifici

(del primo, svoltosi a Milano il 29 novembre scorso, trovate il resoconto su questo numero di TecnoMedia),

con l’obiettivo di “creare cultura” tra gli addetti ai

Direttore editoriale Paolo Paloschi Direttore responsabile Luca Michelli hanno collaborato a questo numero Salvatore Curiale, Giulia Maria Leone, Antonietta Strada. Segreteria di Redazione Elga Mauro

al gruppo di lavoro Asig sulle relazioni industriali

Registrazione del Tribunale di Roma n. 357 del 11-08-2003 Iscrizione al Registro Operatori della Comunicazione n. 4753 © ASIG Service S.r.l. - 2007 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma

a confrontarsi. Possiamo già segnare in agenda un

Stampa Spedalgraf Via dello Scalo Tiburtino 1 - 00159 Roma

alla possibilità di accrescere l’utilizzo dei propri

Questo numero è stato chiuso in redazione l’8 gennaio 2007 TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca dati Ediland (http://www.ediland.it/archive/psengine.asp)

lavori delle aziende associate. L’approfondimento

del Contratto di Lavoro dei Poligrafici sarà affidato che verificherà la rispondenza dell’attuale normativa

contrattuale rispetto ai nuovi prodotti ed ai nuovi

mercati con i quali le aziende sono oggi chiamate

appuntamento da non mancare per chi è interessato impianti di stampa: l’edizione del decennale di Ifra

Italia, che si svolgerà il 20 e 21 giugno prossimi, nella

splendida cornice di Baia Chia, a pochi chilometri

PARLIAMO DI...

Negli ultimi dieci anni l’industria editoriale

da Cagliari.

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Industria dei fornitori

Atex e Unisys Media creano un nuovo colosso per il software editoriale

Atex Group Limited, con l’appoggio del socio di maggioranza, il fondo d’investimento norvegese Kistefos AS, ha acquistato Unisys Media, il ramo d’azienda della Unisys Corporation specializzato in soluzioni software per l’industria editoriale. Dalla fusione fra le due aziende nascerà un colosso mondiale del software e dei servizi per l’industria editoriale. Unisys Media porterà in dote più di 225 giornali quotidiani in quindici Paesi del mondo ed Atex oltre 500 editori e migliaia di testate in più di trenta Paesi. Quali novità potranno attendersi i clienti italiani? TecnoMedia lo ha chiesto a Roberto Antoniotti, Vice Presidente e General Manager di Unisys Global Media, che a partire dal 2007 ricoprirà la carica di Amministratore delegato (Ceo) di Atex Content Management Division. TecnoMedia (TM) - Per quali ragioni Unisys un settore importante e con ottimi clienti. Si sono vaha deciso di vendere il ramo d’azienda “media” ad lutate diverse ipotesi: dall’acquisizione di nuovi asset Atex? allo scorporo del ramo d’azienda. La decisione finale, Roberto Antoniotti (RA) – Nel corso degli anni presa a fine novembre 2006, è stata quella di vendere Unisys ha creduto molto nell’industria dei media, e le attività del settore media ad Atex, una società con molto ha investito, arrivando a ricoprire il ruolo di un’esperienza trentennale nell’industria mondiale, in leader di mercato che tutti le hanno riconosciuto. Ma grado di valorizzare il patrimonio di soluzioni svilupoccorre tenere presente che Unisys Corporation ha pate negli anni da Unisys. 35.000 dipendenti, ed una strutTM- Ed il concorrente sui tura di costi notevoli. Due anni mercati internazionali è divenfa è stata sviluppata una nuova tato il nuovo proprietario… strategia nell’ambito della CorRA- Se da un punto di vista porate, ed è stato deciso di puntafinanziario questa è una vendita, re a sviluppare rapporti di lavoro da un punto di vista organizzatial meglio delle capacità sui 500 vo, per Atex è un “reverse takeopiù importanti clienti a livello ver”. Verrà costituita una nuova mondiale, concentrando le ridivisione, Content Management sorse in mercati dove si potesse Division, che di fatto sarà costiipotizzare una crescita fino ad un tuita con il Content Management minimo di 500 milioni di dollari. di Unisys, dove verranno inseriti Il mercato dei media dava ottime gli altri prodotti del Content soddisfazioni, con ottimi clienti. Management ed Asset managePurtroppo questo mercato ediment di Atex. A livello mondiale toriale - il content market - si ci sarà un’intera divisione fatta valuta, a livello mondiale, sui da prodotti Unisys, ed integrata 700 milioni di dollari. Unisys ha dalle soluzioni Atex. Dal punto di ritenuto questa dimensione non Roberto Antoniotti, Vice Presidente e General vista dell’acquirente, poi, osservo in linea con i nuovi obiettivi stra- Manager di Unisys Global Media, che a partire che la scelta di rilevare il ramo 2007 ricoprirà la carica di Amministratore tegici di crescita della Corporate, dal d’azienda di Unisys ha radici andelegato (Ceo) di Atex Content Management e da qui è nata la decisione di fare tiche, e si inquadra in una strategia Division qualcosa per valorizzare comunque di consolidamento e sviluppo a

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Atex e Unisys Media creano un nuovo colosso per il software editoriale

trazione nel settore media, unitamente alle procedure Unisys ritenute più efficaci nella gestione dei servizi ai clienti, trasferite nella nuova società, sarà garanzia ulteriore per la nostra capacità di pronto intervento nelle personalizzazioni richieste dai clienti. TM- Un’altra critica tradizionale, in questo caso rivolta direttamente al sistema editoriale Hermes, è stata quella di essere un sistema scarsamente “aperto” nei confronti di soluzioni editoriali di terze parti, pur largamente in uso presso molti editori. Quali novità possono aspettarsi i clienti di Hermes ? RA - Riguardo alla versione X di Hermes – la piattaforma corrente per il mercato italiano – c’è un impegno a mantenerne lo sviluppo. Per quanto riguarda l’evoluzione futura, con la versione XI abbiamo già mostrato ad Ifra Expo di Amsterdam, nello scorso mese di ottobre, di aver capito la necessità dei nostri clienti e quindi gli investimenti in direzioni di piattaforme multimediali. La strategia Unisys rimane la strategia di Atex. TM- I clienti Unisys, almeno in Italia, si collocano per la quasi totalità nel mercato degli editori mediograndi. Cosa offrirà la nuova società agli editori di quotidiani e di periodici di minori dimensioni? RA - La nuova società eredita un know how molto sviluppato nell’ambito dell’offerta di soluzioni software in outsourcing. Questa possibilità è particolarmente apprezzata da editori di medie e piccole dimensioni, che avranno una ragione in più per avvicinarsi alla nuova Atex e valutare la possibilità di diventarne clienti. TM- Esiste un futuro per lo sviluppo dei sistemi editoriali? RA - Si. Gli editori si devono trasformare in direzione di gestori di contenuti da pubblicare su diversi canali contemporaneamente, sia a stampa che in rete Internet. Il nostro obiettivo sarà lo sviluppo di strumenti per supportare il nuovo core business degli editori. La nuova società ha in portafoglio eccellenti soluzioni per la creazione e la gestione dei contenuti, per la pubblicità e per la distribuzione, ovvero per le tre aree più critiche del business editoriale. In particolare modo per questo terzo settore, la distribuzione, il mercato italiano potrà, a breve, fare conoscenza con uno degli applicativi di punta d’Atex, una soluzione molto orientata all’integrazione con i profili dei clienti-lettori. Abbiamo, e sempre di più avremo, soluzioni, mentalità per l’integrazione e risorse umane su cui i nostri clienti hanno potuto, e potranno, contare. TM- Si prevedono sovrapposizioni fra le soluzioni di Unisys e quelle di Atex ? RA – Fortunatamente i nostri sistemi sono molto sinergici. La nostra roadmap a 12 mesi è allineare le architetture fra Hermes e Prestige, cosa in parte già avviata, anche su specifica richiesta di clienti italiani. Per tutto il resto cambierà poco o niente: non ci sarà bisogno di rivoluzionare nulla ma solo di continuare nell’evoluzione.

Industria dei fornitori

livello mondiale. Atex è proprietà al 67% del fondo d’investimento norvegese Kistefos, e per il resto del management. E proprio da qui, e dalla scelta di reclutare come Ceo del Gruppo un uomo del calibro di John Hawkins, già responsabile della Philips in Europa, si è generata la spinta che ha portato alla decisione, condivisa ed appoggiata dal fondo d’investimento, di rilevare il Media Group di Unisys. TM- A proposito di management, Unisys si è fatta apprezzare negli anni non solo per le soluzioni, ma per la qualità delle risorse umane messe in campo. Che cosa sarà della “squadra Unisys” che da anni lavora sul mercato italiano ? RA – Le persone Unisys che lavorano nel settore dei media passeranno ad Atex. Dietro a questa decisione non ci sono intenzioni nascoste di ristrutturazione, come alcune insinuazioni di mercato hanno invece maliziosamente accreditato. In secondo luogo, determinate posizioni chiave Atex, saranno ricoperte da manager Unisys. Un caso per tutti: Carlo Pellegrino andrà a ricoprire il ruolo di Direttore Generale della filiale italiana. (n.d.r.- Amministratore delegato della Content Division sarà Roberto Antoniotti, già vicepresidente di Unisys Global Media). Sempre alla struttura italiana di Unisys sarà affidata la responsabilità per l’amministrazione e l’espansione del mercato in Spagna e Portogallo. Il team di Atex che segue il suo principale cliente nazionale – il Gruppo Espresso -risponderà alla struttura di supporto tecnico e di vendita italiana, sempre di provenienza Unisys. Nel nostro Paese assumeremo sette od otto persone per potenziare la struttura. Le attività di supporto di Milano, Roma e Napoli rimarranno invariate. La ricerca e lo sviluppo resteranno dislocate fra Milano e Napoli, esattamente come prima, ed il palazzo Unisys di via Benigno Crespi (n.d.r.- alle porte del capoluogo lombardo) resterà la sede centrale della nuova Atex. TM- Che cosa cambierà per i clienti italiani dei vostri sistemi editoriali? RA - Per i clienti non cambierà nulla, se non l’opportunità di usufruire di maggiori servizi, di un portafoglio di prodotti allargato e di più specialisti a disposizione. Tutti gli accordi con terze parti (Sun, Oracle, accordi di Unisys Corporation) saranno trasferiti ad Atex Global Media Spa. Atex nel mondo diventerà un’azienda con 90 milioni di dollari di fatturato, 450 addetti di cui 220 in Europa, poco meno della metà in Italia, ed una profittabilità di circa il 15%. TM- Unisys ha subìto, negli anni, i rimproveri dei clienti italiani circa una certa lentezza nello sviluppo di personalizzazioni al sistema editoriale. La nuova società sarà più flessibile? RA - I clienti internazionali, e quelli italiani, potranno contare su una nuova società, di grandi dimensioni ma sicuramente più snella della Corporate, tutta dedicata al business nell’industria editoriale. Questa concen-

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Integrazione ed automazione: i trend di sviluppo ad Ifra Expo 2006 di Amsterdam Integrazione ed automazione industriale sono i due trend principali di sviluppo per l’industria editoriale e della stampa che sono emersi con decisione in occasione dell’edizione 2006 di Ifra Expo, la più importante rassegna mondiale delle tecnologie per i giornali quotidiani che si è svolta ad Amsterdam dal 9 al 12 ottobre scorso.

Ifra Expo 2006

Ad Ifra Expo di Amsterdam la “notizia” con la Paese. Unisys ricopre una posizione sul mercato d’asquale abbiamo aperto questo numero della nostra pub- soluto predominio e Atex è fornitore di una delle due blicazione non era più diffuse testate ancora tale. Piutitaliane. I primi dettosto era un cicatagli dell’operazioleccio, un brusio, ne, che si possono un’indiscrezione: leggere in apertura tutti parlavano di di questo numero di un grosso accordo TecnoMedia, sono in discussione fra stati accompagnati Unisys Media e da considerazioni Atex, tutti aspettaimprontate a grande vano un annuncio, ottimismo sul futuro quasi tutti avevadel gruppo che, in no osservato, enItalia, potrà contare trando nel salone sulla continuità di centrale dell’Expo, risorse umane conola singolare prosciute, e stimate da spettiva ottica che Editori e stampatori da ogni parte del mondo hanno affollato i saloni del anni, sia sul fronte RAI di Amsterdam dal 9 al 12 ottobre per l’edizione 2006 di Ifra Expo. faceva apparire i due Unisys che su quelmarchi storici dello di Atex. Anche la l’industria dei giornali uno sovrapposto all’altro. Il ricerca e lo sviluppo rimarranno nel nostro Paese. posizionamento degli stand anticipava la notizia che Sempre dall’Italia, e sempre nei giorni di Ifra Expo, sarebbe stata comunicata ufficialmente una quarantina è arrivata la altra notizia di un lusinghiero successo di giorni dopo: Atex e Unisys Media uniscono le forze raccolto dal “made in Italy” in India. Uno dei più ime si fondono in un unico gruppo. La prima azienda portanti quotidiani di quel Paese, l’Hindustan Times, conferirà un portafoglio clienti di oltre cinquecento ha acquistato il sistema Méthode di EidosMedia, la editori, la seconda porterà in dote più di duecento venti giovane software house italiana che recentemente ha quotidiani di ogni parte del mondo. Per la concorrenza trasformato la ragione sociale da Srl a SpA, con un sarà un gruppo con il quale fare presto i conti, per i significativo impegno della compagine azionaria che clienti di tutto il mondo un’opportunità da valutare con ha fondato l’azienda. Per la software è la prima installa massima attenzione. lazione “4 digit”, cioè con oltre 1.000 posti di lavoro, I “matrimoni” fra grandi gruppi hanno dato, in oltrechè “la vendita più veloce mai realizzata”, come passato, risultati diversi: qualcuno positivo, qualcuno si legge nell’intervista che TecnoMedia ha realizzato decisamente meno, ma ogni fusione è una storia a sé, e all’Amministratore delegato di EidosMedia, Gabriella questa si annuncia di particolare interesse per il nostro Franzini, in occasione di quest’annuncio.

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Integrazione ed automazione: i trend di sviluppo ad Ifra Expo 2006 di Amsterdam

Integrazione tecnologica L’editore indiano ha scelto il nuovo sistema dopo aver deciso di puntare sull’integrazione di piattaforme produttive, ovvero un unico strumento per l’elaborazione dei contenuti e per la pubblicazione degli stessi su canali complementari, stampa, internet, radio e televisioni. E proprio la scelta di puntare sull’integrazione già a partire dal sistema editoriale sembra essere uno dei filoni di sviluppo più promettenti per l’industria dei media, sia sul fronte dei fornitori di tecnologie che su quello dei clienti, editori e stampatori di giornali. Unisys, EidosMedia, Tera Digital Publishing hanno proposto nei loro stand soluzioni di ultima generazione indirizzate proprio all’integrazione dei sistemi produttivi, sia offrendo strumenti nativi per la gestione dei diversi canali, o prodotti, complementari, fra i quali un posto di sempre maggior riguardo occupa la cosiddetta free press, o stampa gratuita, sia offrendo l’integrazione con applicativi sviluppati da terze parti, in modo particolare da Adobe e Quark. La diffusione capillare di InDesign ed XPress, soprattutto in ambienti produttivi misti, dove si lavorano sia quotidiani che supplementi periodici, e quindi dove è richiesta una notevole flessibilità nella realizzazione di layout grafici “creativi”, è una spinta formidabile in direzione della sempre maggiore apertura dei sistemi editoriali all’integrazione di pagine costruite all’esterno della piattaforma principale. Questa opportunità favorisce, sul fronte editoriale, l’integrazione di importanti risorse produttive a favore di una maggiore flessibilità dei flussi di lavoro. Le nuove testate della free press che stanno sviluppandosi in diverse parti del mondo, Italia compresa, sono un ottimo banco di prova per la nuova generazione dei sistemi editoriali, come abbiamo più volte sottolineato nei numeri scorsi di TecnoMedia e come sempre più spesso ci troviamo a raccontare andando a visitare le installazioni più moderne in funzione nel nostro Paese.

Lo stesso concetto di integrazione ed automazione trova puntuale riscontro anche presso le aziende stampatrici di giornali. Negli stabilimenti italiani ed esteri è ormai avviata un’onda lunga di investimenti che puntano all’automazione totale del processo industriale. Wifag, che consolida la presenza nel nostro Paese in due centri stampa di grande importanza, il CSQ di Erbusco e lo stabilimento torinese della Stampa, Man Roland, che ha in corso di installazione linee full color presso il nuovo centro stampa del Gruppo Athesis a Caselle di Sommacampagna, Goss, che agli inzii del 2007 avvierà l’installazione di una linea per la produzione di Libero presso il Centro Stampa Editoriale del Gruppo Comin, hanno convinto i clienti sia con la qualità ottenibile sulle loro macchine che con l’alto grado di automazione offerta. Gli esempi citati, naturalmente, sono solo alcuni della lunga lista di successi italiani delle aziende citate, tutte leader internazionali della stampa offset, alla quali, nel nostro Paese e nel Regno Unito, va ad aggiungersi la Cerutti

Ifra Expo 2006

Dopo molti anni d’assenza è tornata fra gli espostori di Ifra Expo la Cerutti di Casale Monferrato, con nuove macchine per la stampa flessografica dei quotidiani.

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Man Roland (nella foto) e gli altri costruttori di rotative offset, come Goss e Wifag, offrono soluzioni di automazione sempr e più sofisticate.

di Casale Monferrato, leader della stampa flessografica. L’azienda italiana è ritornata, dopo una lunga assen-

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Ifra Expo 2006

Color Quality Club 2004-2006 In occasione di Ifra Expo 2006 si è svolta la premiazione dei vincitori del decimo concorso Color Quality Club. Il premio per la qualità, organizzato da Ifra, da NAA - l’Associazione degli editori di giornali degli Stati Uniti - e dalla PANPA - ha coinvolto un totale di 180 testate di trentaquattro Paesi. Tutti questi editori, due anni fa, hanno inviato all’ Ifra i test di stampa realizzati secondo quanto richiesto dalle norme del concorso, e la giuria ha decretato i vincitori di questo riconoscimento alla qualità di stampa a colori che, per dimensione ed autorevolezza, non ha rivali al mondo. L’Edizione 2004-2006 ha visto, fra gli altri premiati, gli editori delle testate italiane del Dolomiten - Bolzano - e dell’Arena di Verona - gruppo Athesis - non nuovi a queste affermazioni internazionali. Ai veronesi, guidati dal Consigliere delegato, Alessandro Zelger, che hanno ritirato il premio - assenti i responsabili della testata di Bolzano - si è unito il Direttore tecnico del giornale El Comercio di Quito, in Equador, Giancarlo Tescaroli, anche lui veronese doc di nascita, emigrato da giovanissimo in sud america, ed anche lui non nuovo alla conquista dell’ambito riconoscimento internazionale. Al termine della manifestazione è subito iniziata, idealmente, la prossima edizione, 2006-2008, che avrà sempre Da sinistra: Alessandro Zelger, Consigliere Delegato dell’aziende del la stessa finalità, contribuire a mantegruppo Athesis, accompagnato dallo staff tecnico formato da Alberto rere costantemente il livello qualitativo Molesini, Paolo Ciapetti, Stefano Bigarelli. Ultimo a destra Giancarlo della stampa dei giornali a colori il più Tescaroli, veronese “doc” e Direttore tecnico de El Comercio di Quito, elevato possibile. Equador.

za, ad Ifra Expo, con uno stand di tutto rispetto per testimoniare, anche in occasione della più importante rassegna mondiale dell’industria della stampa, i successi raccolti dalla tecnologia flexo nell’industria dei giornali. Dopo il significativo accordo con il gruppo del Daily Mail, che utilizzerà i nuovi modelli Cerutti S4 come macchine per la stampa nel nuovo stabilimento alla periferia di Londra, anche in Italia è continuata la crescita di questa tecnologia. Dopo la partenza delle nuove macchine per la stampa de la Repubblica, storico cliente dell’azienda di Casale Monferrato, e dopo l’avvio della produzione in flexo delle copie del Corriere della Sera prodotte nel nuovo centro bolognese della Niber, Gruppo Beretta, anche la Stampa di Torino ha deciso di affidare a questa soluzione tecnica la stampa delle proprie copie prodotte nella cintura milanese dalla M.P.A., Gruppo Colasanto, mentre la Gazzetta di Parma ha inaugurato il nuovo centro di produzione, e la nuova S4 Cerutti, verso la fine del 2006. La spinta in direzione dell’automazione industriale è supportata da diverse aziende partner dei produttori di rotative. Per quanto riguarda la flessografia, è avviata con successo la fase di sperimentazione del nuovo CtP sviluppato da MacDermid Napp, rappresentata in Italia dall’R. G. di Milano, già leader nella fornitura di lastre per la stampa. Un’azienda presente sul mercato da molti anni, Binuscan, rappresentata in Italia da Irpe, trova nuove occasioni di affermazione sui mercati grazie alle

soluzioni per il trattamento automatico delle immagini, e per il loro inserimento nella gestione del flusso di lavoro, che favorisce la trasmissione on line dei dati dal sistema editoriale fino alle soluzioni di pre inking automatico delle macchine da stampa offset. GMG ha proposto, fra gli altri applicativi, InkOptimizer, un altro software che ha l’obiettivo di trattare l’immagine in modo tale da ottimizzare l’utilizzo degli inchiostri in fase di stampa, senza distruggere né il file né la qualità colorimetrica finale dell’immagine. Gradual, azienda belga specializzata in componenti per l’automazione dei flussi di lavoro nell’industria editoriale, ha proposto una soluzione per rendere sempre più agevole, e sempre meno presidiato, il processo di acquisizione dei file su server remoto FTP da parte dei centri stampa. E’ una proposta che potrebbe trovare ascolto sempre più interessato da parte degli stampatori, soprattutto italiani, alla continua ricerca di prodotti semi commerciali da acquisire, offrendo a clienti che non stampano giornali know how avanzato, alta qualità full color a prezzi concorrenziali rispetti ai centri stampa solo commerciali. Marketing e non solo Più volte abbiamo visto fornitori specializzati in tecnologie considerate “mature” rilanciare improvvisamente il guanto di sfida ai propri clienti, offrendo

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Integrazione ed automazione: i trend di sviluppo ad Ifra Expo 2006 di Amsterdam

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Ifra Expo 2006

fa più notizia; piuttosto, il mercato attende la presentazione, in tempi non più lontanissimi, delle lastre “senza processo”, o “senza chimici”, che si annunciano come la possibile, e per qualcuno probabile, “nuova frontiera” dei materiali di consumo per l’industria dei quotidiani. Secondo molti osservatori, il “processless” per la stampa dei giornali potrebbe - ma il condizionale è più che mai d’obbligo – fare il suo debutto a Drupa 2008. Ad Amsterdam ha invece destato molto interesse una soluzione per la stampa dei giornali che utilizza una tecnologia interamente digitale, e che fa a meno delle lastre. La Kodak, che lo scorso mese di ottobre, Robert Koeckeis - Kodak - sfoglia una copia del giornale francese poco dopo l’Ifra Expo, ha celebrato in ItaLe Monde prodotta sull’unità Versamark VX5000 equipaggiata con lia, a Verona, il decennale della tecnologia il sistema di finishing on line per la stampa digitale dei quotidiani. Ctp termica, resa disponibile commercialmente nel 1996, ha portato ad Amsterdam soluzioni innovative in grado di sviluppare il “valore un’unità Versamark VX5000 per la stampa digitale aggiunto” offerto dai propri clienti al mercato edito- dei quotidiani con sistema di finishing in linea, vera riale. Ifra Expo 2006 ha riservato alcune sorprese. novità dell’impianto. A differenza di altre soluzioni FERAG ha proposto una nuova soluzione, mirata al presenti già da qualche anno sul mercato, in grado marketing editoriale, per l’inserimento di MemoFlag di riprodurre solo testate in bianco e nero, dalla linea sulle pagine dei giornali. L’impianto funziona in linea, della Kodak escono giornali in full color. La capacità ed in tempo reale, ed è uno sviluppo dell’idea legata al produttiva dichiarata è di 1.000 copie all’ora in formato MemoStick, l’altra applicazione FERAG per l’incollag- broasdsheet, 1.500 in tabloid, 2.000 fogli al minuto gio di materiali pubblicitari autoadesivi sulle pagine del per un prodotto con un massimo di 48 pagine di foliagiornale. “Non solo pinze”, ci sia consentito il gioco zione, full color, con una qualità cromatica giudicata di parole, anche per Müller Martini. Grazie allo sforzo interessante dai visitatori che hanno affollato lo stand. avviato dagli stampatori, in Italia come in altre parti L’unità utilizza carta da quotidiano ed il costo copia, del mondo, per acquisire nuove commesse da parte comprensivo dell’ammortamento, è indicato in circa di clienti che non operano nel mercato dei giornali 1 dollaro americano. quotidiani, si va via via consolidando la richiesta per Nessuno, né i visitatori né il fornitore, pensa o impianti di rilegatura a punto metallico in linea, non immagina questa unità in concorrenza con le tradiziotanto, e non solo, per i giornali, quanto per gli inserti nali rotative offset o flessografiche. Ma la tecnologia tematici che vanno a completare il prodotto principale per stampare in spazi tutto sommato modesti piccole e per i prodotti semi commerciali dei nuovi clienti ac- quantità di copie di prodotti in full color c’è, e se un quisiti. Anche in questo caso, la tecnologia offerta, ed fornitore del calibro di Kodak presenta la macchina installata nei centri stampa, va a potenziare il “valore ad Ifra Expo è facile prevedere che i concorrenti non aggiunto” che lo stampatore può offrire al cliente: con staranno a guardare troppo a lungo, e se poi, anche in gli alti volumi a basso costo, con il full color di qualità, virtù di eventuali nuove soluzioni sul mercato, il prezzo anche la possibilità di inserire pubblicità autoadesiva e per copia, giudicato ad Amsterdam ancora un po’ alto, rilegare a punto metallico, e rifinire il prodotto prima cominciasse a scendere, potremmo essere in vista di di avviarlo alla distribuzione. FERAG, Müller Martini nuove nicchie di mercato. ed Idab Wamac sono poi sempre impegnate sul fronte Ifra Expo 2006 ha consolidato, al di là di ogni dell’offerta di sistemi di gestione globale delle sale dubbio, almeno due tendenze di mercato: la semplifispedizioni in grado di lavorare prodotti con dimensioni cazione dei sistemi e la loro progressiva integrazione e caratteristiche fra loro anche molto diverse. verso impianti industriali di pre stampa e stampa sempre più automatici. Soprattutto, con nuove soluLastra o “non lastra”? zioni per il marketing ed avveniristiche eslporazioni di possibili nuovi scenari, ha dimostrato una volta di Di MacDermid e delle soluzioni CtP per la stampa più che in tutto il mondo l’industria editoriale e della flexo abbiamo già detto. Per le lastre per stampa offset stampa sta dandosi da fare per ridisegnare il futuro è sempre viva la sfida fra Agfa, Kodak e Fujifilm, che dell’informazione stampata che tutto vuol fare fuorché di recente ha cambiato il proprio storico logo. La scelta cedere a buon mercato lo scettro conquistato in secoli fra luce violet e soluzione basata su lastra termica non di storia ai nuovi operatori della rete Internet.

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Inchiostri per la stampa offset e flexo protagonisti al primo TecnoMeeting Asig

TecnoMeeting Asig

L’Associazione Stampatori Italiana Giornali ha inaugurato a Milano, lo scorso 29 novembre, una nuova iniziativa destinata in esclusiva alle aziende associate: i TecnoMeeting Asig. Sono incontri diretti fra utenti e fornitori di tecnologie, materiali di consumo e servizi per approfondire le esperienze ed i problemi relativi all’utilizzo di questi strumenti in produzione.

L’Associazione Stampatori Italiana Giornali ha dell’Associazione. inaugurato a Milano, lo scorso 29 novembre, una nuova iniziativa destinata in esclusiva alle aziende associate: Gli inchiostri questi sconosciuti i TecnoMeeting Asig. Indirizzati ad un pubblico di professionisti e tecnici impiegati nell’industria editoriale Dopo la presentazione ufficiale della INX al mercae della stampa dei giornali quotidiani, i TecnoMeeting to italiano, particolarmente gradita in considerazione sono incontri diretti fra utenti e fornitori di tecnologie, del fatto che l’azienda ha scelto il TecnoMeeting Asig materiali di consumo e servizi per approfondire le per il “debutto” ufficiale nel nostro Paese, dove punta esperienze ed i problemi relativi all’utilizzo di que- con decisione all’interessante mercato della stampa sti strumenti in in flessografia, produzione. i fornitori che Il I Tecnogià operano nel Meeting delnostro Paese l’Asig, ospitato hanno illustradalla Nuova to, a turno, le Same del Grupcaratteristiche po Seregni, è più importanti stato dedicato del “prodotto” agli inchiostri inchiostro. per la stampa in Come si deoffset e flexo, cide la compoed ha raccolto sizione di quecinquanta partesto materiale di cipanti e cinque consumo? Tutti fornitori di pri- Al I TecnoMeeting Asig hanno partecipato cinquanta professionisti dell’industria i prodotti, rispondella stampa e cinque aziende fornitrici. I lavori sono stati coordinati da Sergio ma grandezza: dono i fornitori, Vitelli, segretario Asig (in primo piano nella fotografia) Etelia Inchiovengono svilupstri, Flint Group, Huber Group e Sun Chemical pati in base alle applicazioni richieste, ovvero a seconGroup, già operanti in Italia, ai quali si è aggiunta la do del loro impiego. Gli inchiostri per stampa offset INX americana, interessata al mercato nazionale della sono composti da alcune materie prime fondamentali: stampa flessografica ed intenzionata a fare del nostro il pigmento, che determina l’intensità del colore e la Paese la “testa di ponte” per il ricco, e competitivo, tonalità. Poi le resine, materiali determinanti per le mercato Europeo. prestazioni in macchina dei prodotti, ovvero per la staIl coordinamento tecnico della nuova iniziativa bilità dei risultati e per la stessa stampabilità, quindi il Asig è stato affidato a Sergio Vitelli, già direttore tec- diluente, a base di olii minerali o vegetali, utilizzato per nico di RCS, oggi consulente editoriale e segretario dissolvere le resine. Infine gli additivi, che modificano

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Inchiostri per la stampa offset e flexo protagonisti al primo TecnoMeeting Asig

Durante il TecnoMeeting non sono mancati scambi vivaci fra clienti e fornitori.

Il primo TecnoMeeting di Asig è stata l’occasione per conoscere la INX, azienda americana fornitrice di inchiostri che si è presentata sul mercato della stampa flessografica nazionale.

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le caratteristiche dell’inchiostro stesso, ed incidono sulle prestazioni relative al trapasso della carta ed alla controstampa. I quattro composti fondamentali si combinano fra loro diversamente a seconda dell’impiego finale in macchina, ma ognuno ha una diversa incidenza sui costi e tutte le materie prime, ad eccezione degli olii di origine vegetale, sono derivati del petrolio. “E quando il costo del petrolio sale”-domanda la platea-“come si fa a contenere comunque i costi degli inchiostri?”. Le risposte sfumano a seconda dei fornitori, ma puntano sull’impiego di componenti di origine vegetale – gli olii, appunto – e sul ricupero di costi su altre voci, con il rischio, che spesso diventa realtà, di vedere erosi i margini dell’utile sui prodotti. “Ci saranno ulteriori accorpamenti nel mercato dei fornitori?” domanda la platea al pomeriggio, durante la sessione di domande e risposte. E’ possibile, rispondono i fornitori stessi, ma non necessariamente i matrimoni sono negativi. Almeno in un caso, come testimoniano le esperienze del gruppo Sun Chemical, accorpare diversi attori significa razionalizzare, per esempio, le centrali di acquisto delle materie prime, con risparmi significativi a vantaggio di tutti i centri di produzione. L’inchiostro flexo, rispetto a quello per la stampa offset, utilizza additivi a base d’acqua, che interagiscono con questo composto per evitare fenomeni negativi in fase di utilizzo quali la schiuma. Anche in questo caso siamo di fronte a derivati del petrolio ma, come sottolineano tutti i fornitori, anche per gli inchiostri flexo c’è la certezza che ci si trova di fronte a sostanze

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non nocive: sono tutti prodotti di consumo certificati secondo norme UE. Problemi aperti

Tutto il TecnoMeeting si è snodato attorno ai problemi degli utenti finali, e l’obiettivo dell’incontro, approfondire la conoscenza e l’uso di queste sostanze da parte degli stampatori, è stato perfettamente raggiunto. E proprio sulla sicurezza non è mancata una discussione franca, e a tratti molto vivace. “Il Dlgs n. 152 del 03/04/06 “Testo unico ambiente” – domanda uno dei partecipanti – “alla Parte Quinta “Norme in materia di tutela dell’aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera” definisce all’art. 268 punto ll) i COV (composti organici volatili) e il successivo art. 275 tratta delle emissioni di COV. L’ Allegato III alla Parte V definisce i valori limiti di emissione nonché le prescrizioni previste. La Parte II dell’Allegato III, al punto 8 sono riportate le attività produttive della stampa, stabilendo i limiti per ciascuna attività. Tali limiti sono stabiliti in consumo di solvente in tonnellate/anno. L’aspetto rilevante per determinare la quantità di solvente in relazione al consumo annuo di inchiostri è dato dalle risposte a tre domande: gli inchiostri contengono COV? In caso positivo, quale è la quantità di COV in peso rispetto a quello dell’inchiostro? Quali sono le azioni che i produttori intendono avviare per ridurre le emissioni così come determinate dalla normativa menzionata?” Le risposte non si sono fatte attendere. Alcuni fornitori sostengono che le emissioni di sostanze volatili sono, da un punto di vista chimico, al di sotto del valore di zero, ma queste

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sostanze non possono essere calcolate nell’analisi dei composti degli inchiostri, ma solo rilevate “a posteriori”, ovvero nelle vicinanze delle macchine da stampa, perché i COV – quando pure avviene - vengono sprigionati in misura direttamente proporzionale alle condizioni di lavoro in stabilimento. Nel caso, per esempio, degli inchiostri per la stampa flessografica, questi contengono una percentuale di acqua attorno al 60-65%. Il fornitore, a parer suo, può dare delle indicazioni di massima sul composto organico volatile che potrebbe generarsi, ma poi tutto dipende dalle condizioni effetttive di lavoro sulla rotativa. E comunque, sempre secondo i fornitori, sia gli inchiostri flexo che offset, coldset e heatset, non sono nocivi, e sono tutti all’interno delle normative sulla sicurezza. Anche le schede relative, altro argomento su cui non sono mancate le discussioni, sono prodotte in funzione delle norme sulla sicurezza, e contengono le informazioni previste dalle leggi vigenti. Il coordinatore Vitelli cita una ricerca effettuata sulle macchine per la stampa offset e flexo del Corriere. Entrambi i sistemi offrono vantaggi e svantaggi dal punto di vista dei processi industriali, ma sugli inchiostri la bilancia peserebbe un netto vantaggio a favore dell’offset: non solo costa meno dell’inchiostro flexo ma se utilizzano anche quantità inferiori, con differenziali che possono arrivare fra il 70 ed il 100%. Dipende dal comportamento degli stampatori flexo, risponde la INX: negli Stati Uniti questo differenziale così vistoso non esiste; in quel contesto industriale, sembra, c’è un controllo dell’acqua molto rigoroso e costante, e questo a tutto beneficio delle quantità di inchiostro consumato. I consumi, e la stessa qualità dell’acqua impiegata, sono un elemento critico, ed uno spunto ad approfondire una ricerca di grande interesse per tutti.

osservano in platea –“viene sempre chiesta la qualità. Come facciamo a gestire al meglio tante tipologie diverse ?” Qualcuno si sbilancia a proporre un tavolo comune fra i fornitori per avviare una progressiva omogeneizzazione non solo fra i prodotti, ma fra le informazioni tecniche di corredo: una classificazione per bande rispetto agli inchiostri più diffusi. Forse potrebbero bastare dieci tabelle generalizzate in funzione delle fasce di macchina utilizzate. “Non è possibile cambiare le curve di utilizzo per ogni macchina” osserva uno stampatore con anni di esperienza sulle rotative offset, ma aiutare la crescita “culturale” del settore non sembra così semplice. Alcuni fornitori riportano esperienze negative nel dialogo con i produttori di rotative: molte le domande tecniche relative agli strumenti per la gestione dell’inchiostrazione ma poche risposte, talvolta, anzi, nessuna. Un’area dove tutti i fornitori hanno comunque intenzione di investire è quella dei servizi tecnici a favore dei clienti. Prove di laboratorio, analisi sulle macchine, schede sperimentali sulla resa degli inchiostri in produzione sono alcuni dei territori da dove potranno arrivare le novità più importanti e significative. Come dire, vanno approfondite le collaborazioni fra clienti e fornitori, ed anche i TecnoMeeting dell’Associazione Stampatori saranno chiamati, in futuro, a fare la loro parte per la crescita “culturale” del settore.

Cosa possiamo aspettarci in futuro? In Italia sono in circolazione almeno una cinquantina di tipi diversi d’inchiostro. “Ma a noi stampatori”-

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La gestione delle bobine carta al nuovo centro stampa Athesis

Automazione industriale

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Il nuovo stabilimento della Athesis a Caselle di Sommacampagna, alla periferia ovest di Verona, dove è entrata da poco in funzione la stampa del Sole 24 Ore e dove sarà trasferita, nel corso del 2007, la produzione dei quotidiani del gruppo Athesis, ha adottato un sistema ad alta automazione per la gestione e la movimentazione delle bobine di carta. L’impianto, basato su carrelli a guida laser, è stato interamente progettato e sviluppato da un’azienda italiana specializzata nella movimentazione dei carichi terrestri.

“Nello storico centro stampa di San Martino soltanto Il Sole 24 Ore è passato da bobine del peso di Buon Albergo, la gestione delle bobine di carta 1.200 Kg a bobine da 1.500 Kg, per effetto del maggior diametro carta che era completamente può essere utilizzato manuale, dallo sulla nuova rotativa, scarico dei mezzi al ma anche il nuovo posizionamento nel formato carta che magazzino, dalla sarà utilizzato per movimentazione la tiratura delle dal magazzino alla testate del Gruppo rotativa, e fino Athesis – l’Arena di alla rimozione di scarti e fine Verona, Il Giornale rotoli. A Caselle di di Vicenza, Brescia Sommacampagna Oggi, ed i gratuiti abbiamo optato In Città Verona, per un sistema ad In Città Brescia e alta automazione In Città Vicenza Il carrello a guida laser in funzione nel nuovo centro stampa di industriale, per – con bobine di 2 Athesis a Caselle di Sommacampagna, ad ovest di Verona il momento limitato metri di altezza per 127 all’alimentazione delle rotative, ma suscettibile centimetri di diametro, ed oltre 2000 kg di peso, ha di ampliamento futuro nella parte di scarico e suggerito l’investimento in un sistema automatizzato posizionamento a magazzino”: Silvio da Giau, di nuova generazione. La scelta è caduta su un fornitore direttore tecnico del Gruppo Athesis, non nasconde la nazionale, l’Elettric80, rappresentato nell’industria soddisfazione per questa scelta di politica industriale, dei giornali da Ferag Italia, che vanta numerose voluta dall’editore, che allinea il nuovo centro stampa installazioni per la movimentazione dei carichi alle più moderne ed avanzate soluzioni sviluppate nei terrestri nei più diversi settori merceologici, e che ha applicato il proprio know-how nell’ambito specifico centri stampa del nord Europa. della carta. Il sistema sviluppato da Elettric80, pur Automatizzare la movimentazione vantando una minore esperienza in questo settore, ha convinto i responsabili tecnici del nuovo stabilimento La decisione di introdurre un sistema automatizzato veronese, che lo hanno adottato e già lo utilizzano di movimentazione delle bobine di carta è stata presa nella produzione del quotidiano economico milanese non solo per i volumi in gioco nel nuovo centro stampa, in attesa di ricevere ed installare anche la rotativa per ma soprattutto per il peso delle singole bobine. Non le testate del gruppo.

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TecnoMedia La soluzione di Elettric80, rappresentata sul mercato della stampa da Ferag Italia, dispone di sistemi di sicurezza che bloccano il carrello in presenza di un ostacolo.

Automazione industirale

Il layout industriale L’area di magazzino è stata suddivisa in due zone: una per la permanenza di medio-lungo periodo, con una capacità di circa 800 bobine immagazzinate in verticale, equivalenti ad una scorta strategica di circa tre settimane di produzione, ed una seconda, per permanenza di breve periodo, dove si posizionano a terra le bobine pronte per la produzione, cioè prive dell’involucro di protezione, e che ha una capienza di circa 120 bobine sufficienti per coprire due/tre giorni di stampa. Nella prima area si controlla soltanto la temperatura, nella seconda anche l’umidità in modo da portare la carta alle condizioni ottimali per la stampa. Nel magazzino di medio/lungo periodo, spiega Da Giau, “non ha molto senso controllare anche l’umidità: i costi di gestione sarebbero elevati e l’efficacia modesta dato che le bobine sono ancora ricoperte dall’involucro di protezione”. Piuttosto, questo controllo è attuato, ed in modo assolutamente rigoroso, nella seconda area di stoccaggio, detta anche di stabilizzazione, dove le bobine già preparate restano per un periodo variabile da due a tre giorni prima di essere impiegate in produzione. L’asportazione dell’involucro viene effettuata manualmente nella prima delle due aree automatizzare questo passaggio non dava un riscontro economico o organizzativo - con l’ausilio di una pedana che solleva la bobina e la mette in rotazione; dopo la “pelatura” la bobina viene portata da una rotaia meccanizzata nella seconda area, dove bastano poche ore per una corretta climatizzazione dello strato esterno che consente di evitare rotture carta durante il cambio bobina. Il nuovo sistema d’automazione industriale prende in carico la bobina nella posizione di arrivo della rotaia meccanizzata e ne gestisce automaticamente il posizionamento nel magazzino in file suddivise per fornitore, formato e grammatura; successivamente effettua e gestisce la consegna alla macchina da stampa. Il sistema è basato su carrelli a guida laser controllati da un elaboratore centrale; l’impianto dispone, al momento, di due unità in movimento, ma potrebbe essere ampliato in futuro. Nel sistema di elaborazione centrale sono stati memorizzati i layout della sala rotativa e del deposito intermedio, in modo

da costruire tutti i percorsi possibili per la messa a magazzino, il prelievo e la fornitura di bobine a tutti gli svolgitori automatici della rotativa, oltre al prelievo del reso, al prelievo dei contenitori degli scarto di spelatura e degli eventuali scarti al piano bobine. La guida si basa su un dispositivo che emette un raggio laser, montato sulla parte alta del carrello, e da una serie di pannelli rifrangenti collocati in varie zone del locali in modo da consentire, riflettendo il raggio, di fare le triangolazioni necessarie alla definizione della posizione del carrello istante per istante. Le coordinate sono verificate in tempo reale con il layout residente nel server che restituisce via radio all’unità le istruzioni sugli spostamenti da effettuare. Sempre via radio sono inviate al carrello le informazioni sul da farsi, le cosiddette “missioni”. I sistemi laser, di più recente progettazione, stanno sostituendo i carrelli con guida a filo, una tecnologia che prevedeva di “annegare” nel pavimento delle aree in cui avviene la movimentazione un filo metallico che provvedeva a fornire le traiettorie da seguire per i carrelli. I carrelli, come tutti i dispositivi di questo genere, sono dotati di una serie di sicurezze per impedire danni a cose e persone. Quelli in uso al centro stampa veronese hanno due sistemi di rilevazione SICK pls a tecnologia laser che vengono attivati durante la marcia. Sono posizionati sui lati anteriore e posteriore del veicolo, nella parte bassa, e scandiscono l’area circostante. Altri dispositivi di sicurezza sono delle bandelle laterali e frontali che, qualora entrino in contatto con un ostacolo, fermano automaticamente il mezzo. Come tutte le novità, anche per questo impianto, spiega il direttore tecnico Da Giau: “restano alcuni aspetti da ottimizzare, ma nel complesso la soluzione sta dando buoni risultati”. Sull’impianto del Sole 24 Ore la movimentazione è richiesta manualmente dagli operatori della nuova rotativa acquistata dall’editore del giornale economico finanziario, una Regioman della Man Roland, di foliazione pari a 56 pagine broadsheet di cui 40 a colori,

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differenza, in termini di processo industriale, è che i segnali in partenza da quest’ultima verso il sistema di movimentazione verranno inviati in completa automazione grazie all’interfacciamento con il sistema di comando della Colorman. Questa ulteriore automazione è dovuta al fatto che la Colorman è dotata di un sistema di carico della bobina completamente automatico, mentre per la Regioman, date le diverse caratteristiche delle bobine, si è preferito utilizzare un sistema parzialmente automatico e presidiato. Sul prossimo numero della rivista torneremo a parlare, più diffusamente, del nuovo stabilimento di Caselle di Sommacampagna e delle altre soluzioni tecnologiche adottate.

Automazione industriale

in grado di girare alla velocità reale di 75.000 copie/ora. Dai pannelli del sistema di Elettric80 posizionati sugli svolgitori e collegati in “PROFIBUS” all’elaboratore centrale vengono effettuate le chiamate al sistema di trasporto bobine. Il sistema è informato in tempo reale se i “trolley” di ogni postazione degli svolgitori sono in posizione corretta, se sono vuoti o se sono carichi e, in quest’ultimo caso, con che tipo di bobina. Ogni qual volta l’operatore invia il segnale, il sistema si mette in movimento per la consegna della nuova bobina alla rotativa. Una volta a regime, tutto il sistema laser guidato servirà sia la stampa del Sole 24 ore che la produzione dei quotidiani della Athesis, che avverrà su una nuova rotativa Colorman, sempre della Man Roland. L’unica

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Da EidosMedia piattaforme tecnologiche integrate per nuovi modelli organizzativi In occasione dell’edizione di Ifra Expo dello scorso mese d’ottobre ad Amsterdam, EidosMedia ha annunciato la vendita del proprio sistema editoriale all’editore del quotidiano indiano in lingua inglese Hindustan Times che, con una diffusione di un milione e mezzo di copie, è uno dei giornali più importanti del Paese. Per EidosMedia è la prima installazione che prevede una configurazione di 1.000 posti di lavoro. In quest’occasione abbiamo chiesto a Gabriella Franzini, Amministratore delegato della software house di recente trasformata in Società per Azioni, un commento su questo successo indiano del “made in Italy” ed il suo punto di vista sull’evoluzione del mercato italiano ed internazionale dei sistemi editoriali.

Interviste

TecnoMedia (TM) – EidosMedia non era mai entrata nel mercato indiano, e da ottobre ha un cliente con 1.000 posti di lavoro: quali resistenze avete dovuto affrontare in quel mercato? Gabriella Franzini/EidosMedia (GF) - La conclusione della vendita in India è stata non solo la più imponente per posti di lavoro, ma anche la più veloce della nostra storia: è stata aperta e chiusa in due mesi. Abbiamo trovato un cliente con le idee molto chiare. E’ vero: EidosMedia non era presente in India ma era, ed è, un nome presente sul mercato internazionale. L’editore indiano ha deciso di “dare un’occhiata” e, fatta la prima demo, la decisione è stata presa. TM- Quali caratteristiche del vostro sistema pensate abbiano convinto così rapidamente l’editore indiano? GF - Sicuramente il sistema risponde alle esigenze presenti e future dell’editore: consente di muoversi verso la multimedialità e verso le redazioni convergenti. Hanno scelto EidosMedia anche perché, crediamo, hanno trovato un’azienda con la giusta dose di comprensione reciproca sull’evoluzione del mercato nel medio periodo. TM – “Comprensione reciproca” e stessa visione del business? GF - Velocità di comprensione e reazione. Io non ho mai trovato aziende di queste dimensioni in Europa che siano state così veloci a prendere una decisione. Senz’altro c’è sullo sfondo il tasso di crescita e l’espansione dell’economia indiana. Noi siamo stati altrettanto

veloci con il piano per partire in poche settimana con una testata totalmente nuova, nel frattempo avviata dall’editore, con cento giornalisti e pubblicazioni sia a stampa che on line. Ma la nostra partnership con l’editore potrebbe andare anche oltre: stiamo già pensando di creare un’azienda di servizi locali in India. Come fulcro tecnologico ci sarà il nostro sistema Méthode, con servizi nell’ottica dell’outsourcing. TM- Sposterete lo sviluppo in India ? GF – Assolutamente no. Parliamo di servizi intorno a Méthode, un vantaggio per tutti i nostri clienti perché il pool indiano potrà offrire in tutto il mondo sistemi di oustorcing a prezzi molto competitivi. TM- Che cosa significa per l’editore indiano la multimedialità? GF- Il progetto dell’editore coinvolge diverse testate: oltre all’Hindustan Times ci sono molte testate regionali e siti internet. Il nostro sistema Méthode offrirà una piattaforma di lavoro unica ed integrata dove le redazioni potranno produrre sia i prodotti da avviare alla stampa che quelli da pubblicare su rete Internet. Il nostro nuovo cliente si sta muovendo molto bene sul mercato locale, e punta a richiamare in India tutti i propri connazionali che si sono distinti nell’industria editoriale di tutto il mondo. Il direttore del nuovo business paper che HT media sta per lanciare è un indiano, ex direttore europeo del Wall Street Journal Europe di Bruxelles. Il nuovo direttore, assunto da poco, del Hindustan Times era uno dei vice Presidenti di Reuters in Asia. Stanno puntando molto sulla qualità per persone

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Da EidosMedia piattaforme tecnologiche integrate per nuovi modelli organizzativi

oltre che sulle tecnologie e sulle infrastrutture. TM- Integrazione in redazione: passa di qui il futuro ? GF- Il nuovo giornale economico avrà la stessa redazione per creare contenuti per il nuovo giornale cartaceo e per il sito Web collegato. Lo stesso redattore potrà scrivere sia l’articolo per il prodotto stampato sia quello per il web, combinando pezzi, titoli e contenuti uguali o diversi. Potrà scegliere che cosa e dove pubblicare in tempo reale.

TecnoMedia del cambiamento. La convergenza verso il “multiple media” esiste solo grazie alla tecnologia: il giornalista deve concentrarsi solo sulla realizzazione del contenuto senza curarsi di alcuna conoscenza di area tecnica.

Interviste

TM- Quale futuro vedete per i sistemi editoriali ? GF - Secondo noi bisognerà parlare di piattaforme aziendali per il futuro, dove tutti lavorano in collaborazione per la creazione di nuovi prodotti e nuovi servizi. L’azienda dovrà essere coinvolta TM- E’ un modello Gabriella Franzini, Amministratore delegato di EidosMedia S.p.A. a 360 gradi, non più di business particolare, un sistema per i giorche comporta un nuovo nalisti ma un sistema modello organizzativo. E’ valido anche per l’Euro- per l’azienda; gli strumenti saranno diversi ma tutti pa? saranno convogliati all’interno di un unica piattaforma GF –Non esistono cose valide o non valide per un per i contenuti, condivisa, dove saranno disponibili dei Paese piuttosto che per un altro. Certamente in Euro- canali verticali integrati per prodotti specifici. Uno dei pa esistono modelli culturali solidificati che rendono punti fondamentali per il futuro sarà quello che vede il complesso il cambiamento. Si possono adottare diversi predominio del Web 2.0. I lettori aggiungono valore, modelli organizzativi, a seconda di dove si vive e di e la piattaforma editoriale sempre più dovrà aprirsi al dove si lavora. mondo esterno. I contributi dei lettori, che vogliono giocare un ruolo, diventano parte integrante del proTM- La presenza di EidosMedia nell’editoria dotto editoriale. quotidiana italiana è tutto sommato modesta se rapportata ai vostri successo all’estero. Come mai? TM – Quale sarà il ruolo dei fornitori ? GR - Non molte testate hanno cambiato il sistema GF - Dovranno, come sempre, anticipare i tempi. editoriale nel corso degli ultimi anni. Il Secolo XIX Devono, anzi dobbiamo, capire come può evolvere lo ha fatto, e ha scelto noi. Cambiare, oggi significa questo mercato per poi aiutare gli editori al “change avere delle ragioni per guardare oltre il puro quotidia- management”. Come EidosMedia, essendo partiti sei no e per pensare la redazione, e l’editoria, in modo anni fa a sviluppare in questa direzione, noi ci troviamo diverso. Credo comunque che anche in Italia ci siano con un prodotto maturo utilizzato da editori di dimenle condizioni per sviluppare questa nuova percezione e sioni ragguardevoli, che lo impiegano in quotidiani, crearne le conseguenze, in termini di scelte tecnologi- riviste locali e professionali con grafica anche molto che, nei prossimi anni. Qualche movimento lo stiamo sofisticata. già vedendo. L’iniziativa di 24 Minuti, il nuovo free Siamo anche presenti in ambito web e mobile, press del Sole 24 ore, è una di queste. Hanno scelto di oltre che nelle stazioni televisive. Oggi EidosMedia utilizzare il nostro Méthode e, nel giro di tre settimane, è presa in considerazione e sia da editori piccoli che di li abbiamo messi in condizione di partire. E’ un partico- grandi dimensioni. Il Cittadino di Lodi è nella lista dei lare importante perché la velocità di configurazione di nostri clienti accanto ad HT Media (India), Financial un sistema editoriale è sempre più strategica. Un’idea Times (Regno Unito), Le Figaro (Francia), Edipress deve realizzarsi in pochissimo tempo, e la tecnologia (Svizzera), Media 24 (Sud Africa). Ciò che conta non è fondamentale ed abilitante, perchè l’editore possa è la dimensione dell’editore, ma la sua personale vigiocare un ruolo di successo nel business. La tecno- sione del gestione dell’azienda editoriale e dei prodotti logia è anche lo strumento di supporto fondamentale stampati ed elettronici.

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Marketing editoriale

Tecnologie per il marketing dei quotidiani: i primi 50 anni di FERAG FERAG festeggia i primi 50 di vita, che coincidono con l’ottantesimo compleanno del suo fondatore, lo svizzero Walter Reist, che ancora oggi si presenta tutti i giorni al lavoro in azienda. In occasione di questa ricorrenza il gruppo svizzero ha deciso di invitare giornalisti e clienti di tutto il mondo, a rotazione, a visitare il quartier generale a Hinwil, alle porte di Zurigo, per conoscere da vicino un’azienda specializzata nello sviluppo di tecnologie per il marketing della stampa quotidiana e periodica.

FERAG festeggia i primi 50 di vita, che coincido- l’organizzazione e le dinamiche industriali. no con l’ottantesimo compleanno del suo fondatore, lo svizzero Walter Reist, che ancora oggi si presenta Tecnologie per il marketing tutti i giorni al lavoro in azienda. Fu lui, nel 1955, a ideare e brevettare la prima catena di trasporto a pinza FERAG è un nome che porta con sé l’origine della per giornali quotidiani. Nel 1956, il giornale Tages- storia dell’azienda. Negli anni Cinquanta, quando Anzeiger di Zurigo installò il primo prototipo costruito Walter Reist lasciò il proprio posto di lavoro per seda FERAG. Nel 1958 arrivò il primo ordine importante guire il sogno imprenditoriale, trovò, dopo non poche per sei catene di trasporto, firmato dall’Allgemeine difficoltà, una persona disposta ad affiancarlo finanziaZeitung di Augsburg e, nel 1965, la francese Voix du riamente, lo svizzero Fehr. Dalle iniziali dei due coNord avviò il primo sistema completo FERAG per la gnomi, Fe e R, e dalla indicazione legale dell’azienda, sala spedizione, con la movimentazione dei giornali AG, nacque il nome diventato, nel tempo, sinonimo dalla piega della rotativa al furgone del distributore. di sistemi di automazione per le sale di spedizione dei Oggi FERAG ha quotidiani. clienti e filiali in ogni Al quartier generale parte del mondo. di Hinwil, dove inconL’azienda fondata negli triamo alcuni dei reanni Cinquanta si è trasponsabili dell’azienda sformata in profondità, nell’ambito di un prodando vita ad una holding Il logo originale della Ferag (a sinistra) ed il logo di oggi (a destra) gramma di visite inter– la Walter Reist Holding, nazionali organizzato da o WRH – proprietaria al 100% di WRH Marketing, Fe- FERAG a cavallo fra 2006 e 2007, quando si festegrag AG e Denipro. La prima società, WRH Marketing, geranno i primi cinquant’anni di vita, lavorano 750 provvede alla commercializzazione ed all’assistenza persone fra Holding, Marketing e struttura produttiva. post vendita di tutti i prodotti; a lei fanno capo le 22 “Investiamo in engineering” spiegano alla FERAG, filiali mondiali, fra le quali Ferag Italia. La seconda, ovvero nelle capacità di modificare costantemente il Ferag AG, si occupa materialmente della costruzione prodotto di base in funzione dell’economia del cliente, degli impianti e dello sviluppo di nuove soluzioni, as- editore e stampatore. Il 12% del turn over del gruppo è sieme alla sua sussidiaria di Leipzig, mentre Denipro reinvestito in ricerca e sviluppo, e la società è al 100% è produttore di componentistica. Il gruppo impiega autofinanziata. “Il business dei quotidiani è ciclico”, e 1500 persone ed accoglie 120 apprendisti che, nel per meglio affrontare i periodi di minore dinamicità, quartier generale di Hinwil, alle porte di Zurigo, pos- FERAG ha sviluppato una strategia a livello mondiale sono affiancare al normale curriculum di studi delle di integrazione di componenti ad alto valore aggiunto esperienze formative concrete a stretto contatto con nella propria offerta commerciale. Un notevole impulso

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Tecnologie per il marketing editoriale: i primi 50 anni di Ferag

Decentramento ed innovazione “Decentrare” è uno dei concetti sui quali più insistono al quartier generale di FERAG. Il business delle sale di spedizione dei giornali è globale, ma guai ad accentrare ruoli e funzioni. Tutte le filiali estere, e

Un particolare della StreamStitch, la cucitrice in linea a punto metallico che può funzionare anche sulla terza piega della rotativa.

fra queste Ferag Italia, hanno responsabilità dirette nella gestione dei propri bilanci e nelle decisioni da prendere. Soprattutto, hanno responsabilità a seguire il mercato in termini di marketing. “Noi crediamo al prodotto stampato, un prodotto che a livello mondiale si dimostra in crescita sia di copie che di pubblicità”, nonostante che in alcuni mercati il print media sia in una fase di maturità statica. Tanto più si amplia la gamma dei prodotti in circolazione, tanto più il mercato del prodotto print acquista forza globale nei confronti degli investitori pubblicitari. Nei quotidiani non esistono “filtri” per escludere la pubblicità dallo sguardo dei lettori, e nel prodotto base possono confluire coupon stampati per ottenere sconti sui punti vendita locali.

L’ingresso del centro di produzione della Ferag a Hinwil.

Giornali e periodici non hanno rivali come strumenti di supporto diretto all’acquisto dei prodotti, vantaggio che può moltiplicare il valore della pubblicità classica durante campagne di marketing. “Seguire il mercato vuole anche dire trasformare richieste di editori in nuovi prodotti” come è accaduto con il MemoStick, introdotto due anni fa all’Ifra Expo di Leipzig, o, più di recente, per il MemoFlag, presentato ad Ifra Expo 2006 ad Amsterdam. Per entrambe le soluzioni si è puntato a supportare, da un punto di vista tecnologico, la forza del quotidiano come strumento di promozione diretta sul punto vendita e il desiderio degli editori di esplorare nuove frontiere di marketing. Il discorso si è fatto all’epoca dello sviluppo delle soluzioni per l’inserimento on line di prestampati nel prodotto quotidiano di base e, più di recente, per lo StreamStitch, la cucitura a punto metallico applicata direttamente in linea lungo la catena. “E’ l’unico sistema al mondo in grado di effettuare la cucitura on line sulla terza piega” notano con soddisfazione i dirigenti di FERAG durante la visita al centro di produzione e dimostrazione di Hinwil. Aggiungendo una taglierina trilaterale è possibile realizzare in linea una rivista di metà formato rispetto al prodotto principale, da allegare a quest’ultimo. In Italia lo StreamStitch è stato adottato dal nuovo stabilimento della Gazzetta di Parma. E non è, questa soluzione, che uno degli ultimi fra i 3.500 brevetti registrati da FERAG nei primi cinquant’anni di attività al servizio dell’industria editoriale e della stampa internazionale.

Marketing editoriale

è venuto da alcune sussidiarie estere, fra cui Ferag Italia in primo piano, con l’Amministratore Delegato Sandro Provera, ad ampliare l’offerta dei prodotti della casa madre con altre soluzioni proposte da aziende sia italiane che estere. Questa scelta ha dimostrato tutta la sua validità negli anni, sia consentendo al gruppo di mantenere costante l’alto profilo di redditività nel corso degli anni, sia aprendo nuove opportunità per l’automazione industriale ai propri clienti in tutto il mondo. “Né vanno trascurati i vantaggi di questa scelta nei confronti dei clienti di minori dimensioni” spiegano alla FERAG. Il gruppo svizzero, a livello mondiale, è fortissimo sui grandi e sui medi clienti. Nei confronti dei più piccoli è possibile avviare rapporti commerciali offrendo loro soluzioni specifiche sviluppate da terze parti, puntando alla leadership dei costi e quindi su prodotti efficienti e competitivi sul piano del prezzo. In ogni caso, l’offerta di FERAG punta su soluzioni tecnologiche a sostegno del marketing dei giornali quotidiani e dei periodici.

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La sala demo alla Ferag di Hinwil

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Internet mobile & wireless

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Sempre e ovunque in Rete L’introduzione di tecnologie Mobile & Wireless sta modificando profondamente in diversi settori i modelli di impresa a livello di catena del valore. Un Rapporto presentato di recente al Politecnico di Milano analizza i fattori di successo e le criticità nell’applicazione delle nuove tecnologie.

La ripresa dell’ICT trainata dalle tecnologie Mobile & Wireless E’ stato presentato il 7 ottobre presso il Politecnico di Milano il 2° Rapporto sul Mobile & Wireless Business, promosso da AITech-Assinform, da Asstel e dalla School of Management del Politecnico di Milano. Sono state 17 le aziende del settore, sia italiane che multinazionali, che hanno promosso e sostenuto questa seconda edizione del Rapporto: Accenture, Ansa, BlackBerry, DS-Group, Ericsson, Etnoteam, Guttadauro, Lancer, Microsoft, Nokia, Oracle, Palm, Psion-Teklogix, Reply, Tim-Telecom, Ubiquity, Vodafone. Rispetto alle solo otto aziende che avevano sostenuto la prima edizione del Rapporto si tratta di un notevole incremento, a riprova della volontà degli operatori di aggregarsi e far conoscere i vantaggi delle nuove applicazioni, sia in Italia sia all’estero. Dopo tre anni di crisi finalmente l’ICT sta ricominciando a crescere, e uno dei sintomi più vivaci della ripresa è proprio la recente diffusione delle tecnologie informatiche mobili, cioè quelle che permettono di elaborare, operare e comunicare senza fili e senza alcun vincolo di luogo. Nel Rapporto, liberamente scaricabile dal sito http://www.osservatori.dig.polimi.it/, si descrivono i vantaggi tangibili, e spesso monetizzabili, offerti dal Mobile and Wireless da parte di alcune tipologie di business come Banche, Grocery, Farmaceutico, Sanità e Utilità, tramite un’analisi sul campo condotta tramite contatti con oltre 250 imprese ed enti pubblici. Le applicazioni sono analizzate in base alle tecnologie adattate (Rete Fissa,Rete Cellulare, Wi-Fi, RFid) e alle attività della catena del valore supportate dalle applicazioni M&W.

Vengono analizzati gli atteggiamenti delle principali categorie coinvolte: i top manager, i manager funzionali (Vendite, Produzione, Logistica, Marketing, ecc.) e i responsabili dell’informatica (CIO) nelle singole organizzazioni. La funzione innovativa del M&W in azienda Tra i risultati emerge la conferma quasi unanime del ruolo innovativo delle tecnologie di M&W, con possibilità che vanno dall’automazione di specifiche attività (es. gestione degli ordini o dei magazzini, ecc.) sino alla riconfigurazione di interi processi (es. vendite nel territorio, raccolta e trattamento dati sanitari, ecc.) e a nuove modalità di interazione con clienti e fornitori. I benefici delle applicazioni M&W hanno il vantaggio di essere tangibili sia in termini di performance misurabili (ricavi, parametri di servizio ai clienti, qualità dei processi, produttività), utili a confermare un ritorno dell’investimento rapido e consistente; sia in termini di benefici d’altro tipo (qualità e velocità dell’informazione, facilitazione delle attività di pianificazione e controllo, immagine), non subito misurabili, ma comunque concorrenti al vantaggio competitivo nel medio-lungo termine (Figura 1 – L’albero dei value driver, che illustra benefici tangibili e intangibili). Propensione all’adozione delle nuove tecnologie Sono i top manager e i manager con responsabilità di business quelli più propensi a cogliere le opportunità offerte dal M&W e disposti a correre il rischio dell’innovazione, spinti dagli obiettivi da raggiungere: volumi di vendita, efficienza di gestione delle reti commer-

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ciali, risposta alla clientela. Si tratta di manager che hanno spesso già familiarità con le nuove tecnologie, dato che i dispositivi di mobile office per il top management sono da tempo piuttosto diffusi nelle maggiori aziende, tramite l’utilizzo di terminali tipo BlackBerry o simili, al fine di incrementare produttività individuale. Il risultato sorprendente viene dai CIO, i responsabili dei sistemi informativi, che sembrano avere maggiore difficoltà o addirittura sembrano frenare gli sviluppi del M&W. Secondo i risultati della Ricerca, il più delle volte sono chiamati in causa per approfondimenti tecnologici o di fattibilità di idee avanzate dai manager con responsabilità di business, ma solo in pochi casi svolgono quel ruolo di proposta che sarebbe naturale attendersi da loro.

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Figura 1 - L’albero dei value driver

gone, autore del Rapporto e Professore di Strategia e sistemi di pianificazione al Politecnico di Milano, dove insegna anche e-Business. “Pur non essendo entrati puntualmente nell’analisi del settore editoriale, in questa seconda edizione del Rapporto, possiamo citare anche qui alcuni casi in cui l’utilizzo del M&W ha favorito diverse innovazioni organizzative. Un primo ambito è quello delle imprese che si occupano di seguire e documentare gli eventi attraverso le fotografie, in particolare quando occorre una copertura mediatica immediata. E’ il caso ad esempio di quei fotografi che seguono il Campionato di calcio M&W per il settore editoriale e si appoggiano sugli “hot spot wi-fi” presenti negli stadi, tramite cui possono scaricare su PC gli scatti Abbiamo visto come il  Rapporto sul Mobile & effettuati con macchine elettroniche, connettersi alla Wireless Business promosso dalla School of Manage- Rete ed inviarle direttamente ai giornali. Anche per la ment del Politecnico di Milano entri nel dettaglio in redazione delle notizie il M&W ha introdotto innovadiversi settori come Banche, Grocery, Farmaceutico zione: i giornalisti che già da tempo utilizzavano i PC e Sanità. per scrivere le loro notizie e la Rete per inviarle alle Ma quali sono le applicazioni del M&W nel settore redazioni, superano ora i problemi di connettività ovuneditoriale? Ce le descrive in un’intervista Andrea Ran- que si trovino, operando tramite la rete cellulare. Ci sono poi applicazioni particolari: i giornalisti sportivi di RTI – Mediaset che seguono avvenimenti come ad esempio il motomondiale utilizzano terminali tipo BlackBerry per scrivere e inviare le loro brevissime infonews, che vengono poi distribuite all’utente finale tramite sms; anche per le notizie del digitale terrestre, brevi ed immediate, il M&W risulta particolarmente utile. Un’altra applicazione interessante, sempre all’interno di RTI – Mediaset, è quella introdotta nel field force automation allo scopo di attivare e monitorare il televoto, utile Figura 2 - I trend in atto nell’applicazione delle tecnologie M&W all’interno ad esempio nel caso dei reality della filiera del Farmaco show”.

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Figura 3 - I trend in atto nell’assistenza ospedaliera

Possiamo concludere che nel settore editoriale il M&W entra come killer application quando è necessario fornire le notizie rapidamente e in modo sintetico, oppure per fornire foto nel più breve tempo possibile. L’opinione dei diretti fruitori nei vari settori

Al termine della presentazione del Rapporto, alcuni rappresentanti del mondo professionale hanno riportato la loro opinione in una tavola rotonda. Giovanni Fermi, Resposabile Sistemi Finanziari e Tecnologie di Universo Servizi, Gruppo Eurizon, un’azienda che si avvale di reti di vendita per i suoi prodotti finanziari e assicurativi, ha parlato della necessità di fornire ciascun collaboratore del dispositivo adatto a supportarlo nel suo specifico compito, analizzando a priori il processo di business. Se ad esempio l’attività di consulenza da parte del promotore è pianificata prima della visita e non si prevede che debba rispondere a domande, è inutile che sia collegato in rete durante la visita al possibile cliente; se invece si prevede una situazione in cui occorre sia il promotore reattivo, è opportuno che sia collegato a un portale mobile, che diventa indispensabile nel caso in cui debba effettuare un preventivo di polizza immediato. Oreste Galasso, Dirigente ASM e AD di BAS. COM, azienda di servizi, ha sottolineato come il livello di efficienza sia notevolmente aumentato con l’introduzione di dispositivi M&W ai venditori e ai distributori. I servizi offerti ai clienti possono inoltre essere ampliati con inventività: nel caso di fornitura di servizi ad un’azienda per il lavaggio delle strade cittadine, un semplice sms che ricordi al cittadino di spostare la sua auto in sosta può risparmiargli una multa. Roberto Monsonico, CIO di Novartis, non ritiene

di dover dotare di PC gli informatori medico-scientifici che si recano in visita ai medici di base, dato che hanno a disposizione soltanto tre minuti di tempo. Le tecnologie M&W sono invece molto utili per l’attività di reportistica, dato che il settore è attentamente regolamentato e vanno inviate precise comunicazioni al Ministero: si pensa quindi di introdurre penne digitali o smart phone per raccogliere i dati delle visite in tempo reale ed effettuare report accurati (cfr. Figura 2 per i trend in atto nell’applicazione delle tecnologie M&W all’interno della filiera del Farmaco, in particolare nei Produttori). Claudio Vella, Direttore Sistemi Informativi dell’Ospedale San Raffaele ha evidenziato l’importanza delle nuove tecniche per accorciare la distanza fisica tra paziente ed ospedale, avvisando i pazienti ad esempio della disponibilità dei referti dei loro esami. Il Centro Ricerche per la riduzione degli errori in medicina ha inoltre introdotto dispositivi RIFid per l’identificazione delle sacche di sangue per le trasfusioni associandole in maniera univoca al paziente giusto. (cfr. Figura 3, per i trend in atto nell’assistenza ospedaliera, all’interno del comparto Sanità). Giorgio Corazzi, CIO di Cartasì, ha ricordato come il sistema bancario investa molto nel sistema di alert: più di un milione di persone sono iscritte al sistema di prevenzione di frodi. E’ anche allo studio un sistema di pagamenti tramite sms che dovrà funzionare per acquistare skipass, biglietti di teatri e concerti, permessi per aree di sosta, etc (cfr. Figura 4, per i trend in atto nel comparto delle Banche). Perché M&W non è ancora sviluppato come potrebbe ? Nonostante tutte le positività, rimangono aperti alcuni aspetti critici del M&W, principalmente dovuti alla scarsa navigabilità dei siti e al timore di perdita di dati aziendali tramite i dispositivi mobili, nel caso in cui le applicazioni non vengano utilizzate in maniera corretta. Inoltre l’adozione delle tecnologie, incluse quelle del Mobile e Wireless, risente della continua evoluzione che invita gli utenti a rimandare l’acquisto in attesa dei successivi sviluppi, che si susseguono

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Sempre e ovunque in Rete

incessantemente. La difficoltà non è quindi tecnologica, quanto piuttosto organizzativa: nel timore di sbagliare il tipo di dispositivo da adottare, si rimanda la decisione perdendo in questo modo opportunità immediate di sviluppo. Prospettive future Secondo AITech-Assinform e secondo i ricercatori della School of Management del Politecnico di Milano, ci sono molti elementi che fanno pensare ad un forte impulso nella diffusione delle applicazioni M&W nel prossimo futuro. Si prevede infatti un cambiamento degli stessi modelli di impresa a livello di catena del valore; sarà

infatti possibile utilizzare le tecnologie M&W come leva di interazione con clienti, fornitori e altri attori di filiera, integrandole nei sistemi informativi aziendali. L’obiettivo finale è quello di mettere in grado ogni persona che opera in azienda di accedere, ovunque si trovi, al proprio ambiente di lavoro e a tutte le applicazioni necessarie, con notevole semplificazione dei processi e aumento del livello produttività aziendale.

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Figura 4 - I trend in atto nel settore bancario

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Il grande mercato dei piccoli annunci

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Gli annunci classificati dei quotidiani riprendono vitalità per mezzo di soluzioni innovative che coniugano carta stampata e web I “classified” in Italia compiono 30 anni In Italia i piccoli annunci, o annunci classificati, hanno fatto la loro prima comparsa verso la metà degli anni ’70 quando, dopo un viaggio in Canada, i due fondatori di Editoriale Secondamano importarono l’idea di creare un giornale di annunci gratuiti venduto in edicola. Era il 31 marzo 1977 quando Secondamano fu lanciato a Milano, e poco tempo dopo iniziarono a nascere giornali con lo stesso modello di business un po’ in tutta Italia, mentre i quotidiani cominciarono ad attrezzarsi per cogliere questa nuova opportunità inserendo inserti inclusi o allegati al prodotto principale. I “classified” hanno resistito negli anni anche in periodi di recessione economica, dato che sono una forma di pubblicità molto focalizzata sull’usato e quindi sono in grado di generare un business stabile anche e soprattutto durante i periodi di crisi, quando al contrario la pubblicità tradizionale rallenta i suoi ritmi. La segmentazione dei “classified” e l’avvento di Internet Il primo scossone nel mercato dei classifieds avvenne nei primi anni ’90, quando cominciarono ad essere lanciati prodotti specializzati in un settore merceologico, per lo più in free press. I clienti professionali apprezzarono subito questo nuovo canale, forte di una diffusione maggiore e più capillare. Oggi, come ben sappiamo, la carta stampata sta soffrendo l’avvento di Internet e questo è vero in modo particolare proprio nel settore dei piccoli annunci. Qui, infatti, non solo la gratuità della lettura dei contenuti impatta in modo molto negativo sulla circolazione in edicola (che infatti cala ad un tasso di oltre il 10% anno su anno), ma rende estremamente difficile il reperimento degli annunci e la loro monetizzazione, sia

per quanto riguarda gli annunci dei privati che quelli dei professionali. Anche in Italia si avverte questo fenomeno, che in alcuni paesi con un tasso di penetrazione Internet più elevato ha portato letteralmente alla distruzione del business sulla carta stampata come conseguenza del successo dei siti Internet di annunci. Tra le grandi operazioni che hanno completamente ridisegnato il settore, ricordiamo l’acquisto nel 2003 da parte del gruppo media Schibsted di blocket.se in Svezia e l’acquisto da parte di Ebay di marktplaats.nl in Olanda, di loquo in Spagna e gumtree in Inghilterra, oltre al lancio di Kijiji in mezzo mondo sempre da parte di Ebay. Il mercato degli annunci classificati sul web: i dati IAB Forum Se nei primi anni molti dei più importanti siti di annunci erano essenzialmente gratuiti, oggi non è più così; nonostante il valore assoluto del mercato dei classifieds sul web non sia paragonabile al valore di questo mercato sulla carta stampata, si tratta comunque di una cifra ragguardevole caratterizzata da una marginalità che, nel medio-lungo periodo, è certamente più elevata. A conferma di ciò, al recente IAB Forum tenutosi a Milano l’8 e 9 novembre a cura di Interactive Advertising Bureau Italia, per la prima volta si è parlato di questo mercato in modo distinto dall’advertising classico tabellare e dal keyword advertising. In questa sede il mercato italiano nel 2006 è stato valutato ben 130 milioni di euro, con un’audience totale pari a circa 10 milioni di utenti unici al mese. Gli annunci presenti in un dato momento su Internet sono ben 18 milioni, circa un terzo della popolazione italiana! Si confrontino per i dati le Figure 1, 2 e 3 , contenenti le elaborazioni Nielsen/Netratings e altri

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Un futuro sul Web per gli archivi dei quotidiani?

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Figura 1 – Diffusione di internet in Italia. Dati presentati a IAB Forum

Ma allora la carta stampata deve abbandonare i classifieds? “Assolutamente no.” – afferma Marco Gherardi, amministratore delegato di Live Shape, società di consulenza specializzata nella progettazione e realizzazione di piattaforme tecnologiche in grado di creare sinergie tra Internet e la carta stampata, volte a raccogliere e monetizzare i piccoli annunci. “La carta stampata resta uno strumento di fondamentale importanza per i piccoli annunci: esisteranno sempre lettori che preferiscono leggere gli annunci in treno o in autobus, dove le reti wireless ancora faticano a funzionare, e che prediligono utilizzare un evidenziatore o un paio di forbici anziché un motore di ricerca per scegliere le proposte interessanti, al posto del carrello virtuale. Allo stesso modo l’inserzionista ha bisogno di diversificare il suo investimento su carta e web per essere certo di assicurarsi un solido bacino di potenziali acquirenti. I classifieds sono ancora una fonte di revenue molto importante per gli editori carta, solo che è necessario utilizzare Internet sia per effettuare la loro raccolta e sia per vendere i servizi editoriali (grassetto, riquadrate, ripetizioni ecc.). Con il web raccogliere e monetizzare gli annunci è sicuramente più semplice che attraverso i vecchi metodi (coupon, edicole convenzionate ecc.) e, attraverso un semplice sistema “web-to-print”, risulta ancora molto efficace creare un business nei classifieds limitando i costi.” Anche negli USA il focus è sull’incrocio carta e web, nei classified e nella pubblicità Il fatto che Live Shape, creata nel marzo 2006 a Milano da un gruppo di imprenditori con una solida

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dati di mercato presentati durante IAB Forum.

esperienza di classifieds su carta ed Internet, abbia identificato un’idea imprenditoriale vincente, è confermato da una simile recentissima iniziativa di Yahoo!, che ha annunciato a novembre di aver siglato un accordo con 7 gruppi editoriali statunitensi, proprietari di 176 giornali locali che distribuiscono in 38 Stati giornali come il San Francisco Chronicle, e il Dallas Morning News.. La prima fase dell’alleanza tra Yahoo! prevede il trasferimento degli annunci di lavoro presenti sulla carta stampata sul sito hotjobs.com, dove verranno successivamente immesse tutte le inserzioni di lavoro pubblicate dai giornali. Non poteva restare a guardare Google, che in fase sperimentale sta raccogliendo pubblicità online per numerosi giornali tra cui New York Times, Washington Post, Boston Globe, avviando un nuovo esempio di alleanza tra Internet e carta stampata. Google ha invitato i suoi maggiori clienti a comprare spazi pubblicitari su questi quotidiani per i prossimi tre mesi, periodo di durata della sperimentazione, al termine della quale si stabilirà se il servizio ha avuto successo: in caso positivo, sarà esteso ad altri inserzionisti e ad altre testate, e dalla iniziale forma gratuita inizierà a prevedere una commissione. Kalaydo: il modello tedesco per gli annunci classificati dei quotidiani

Un diverso approccio rispetto all’opportunità rappresentata dai classified tra carta e web è quello, citato da Classified Intelligence Report, utilizzato dai principali quotidiani regionali tedeschi distribuiti in un’area densamente popolata con 8 milioni di abitanti, situata a ovest del Paese. Dal marzo 2006 i quotidiani della zona, tra cui ricordiamo Kölnische Rundschau, Rheinische Post,Westdeutsche Zeitung e Aachener Nachrichten, si sono riuniti in kalaydo.de, un’iniziativa che raccoglie tutti i tipi di annunci classificati: lavoro, auto, immobili e general merchandise, per un totale di 700 annunci al giorno. I quotidiani del consorzio hanno stabilito di abbandonare completamente il proprio business di

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TecnoMedia Figura 2 – Crescita della pubblicità sui diversi media nei primi 9 mesi dell’anno. Dati presentati a IAB Forum

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annunci classificati online, per concentrarsi sulla crescita di Kalaydo, di cui sono diventati azionisti: la scelta offerta è tra la pubblicazione “stampa in aggiunta all’online”, “solo online”, “online in aggiunta alla stampa”. Kalaydo prevede di arrivare a una penetrazione del 20% della popolazione, pari a 1 milione di persone. Si tratta di un tipo di accordo che può suonare impensabile in altri contesti, ma occorre ricordare che per questo gruppo di editori l’abitudine a lavorare insieme è profondamente radicata. Adboom.it, come fare business con gli annunci Tornando in Italia, ricordiamo adboom.it, l’iniziativa lanciata a settembre da Live Shape: per l’inserzionista rappresenta un’utile risorsa per vendere utilizzando gli annunci, e per gli editori carta un modo molto semplice di creare un business con gli annunci, senza doversi preoccupare della loro raccolta. Adboom.it è un sito in cui l’inserzionista può decidere di multi-pubblicare gli annunci su più siti web, giornali e riviste specializzate in un colpo solo, acquistare annunci a pagamento o posizioni di rigore in modo centralizzato e sfruttare quindi al massimo sia le potenzialità della carta che del web.

Gli annunci ed i fotoannunci vengono inviati all’editore affiliato al network adboom.it con le modalità e le caratteristiche (lunghezza dei caratteri, dimensioni delle foto ecc.) che questi preferisce e l’editore è in grado di creare una sezione classifieds senza costi, con il vantaggio anzi di promuoversi su Internet. Dopo appena due mesi dal lancio, adboom.it è già un sito molto popolare tra i “venditori online” ed è già in grado di generare 200 annunci al giorno. “Negli ultimi tempi il web si è affollato di siti di annunci e molti editori carta trovano sempre più difficile reperire contenuti per alimentare le proprie sezioni di classifieds” – racconta Gherardi “Con adboom.it abbiamo creato uno strumento che aiuta l’inserzionista a decidere dove pubblicare gli annunci ed abbiamo reso possibile per gli editori monetizzare le proprie pagine di annunci limitando notevolmente i costi di raccolta e gestione”. Tra gli editori affiliati al network ci sono giornali e riviste specializzate in annunci come Secondamano, Casa OK, Più Barche, Smart o Più Case, ma anche molte riviste di contenuto che hanno deciso di monetizzare le pagine dedicate agli annunci come “Motociclismo”, “Legend Bike”, “Automobilismo D’epoca”, “Vela e Motore”, “Motonautica”, “ Caravan & Camper” e molti altri.

Figura 3 – Il segmento classified/directories è stimato a 130 milioni nel 2006. Dati presentati a IAB Forum

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Lavoro & sicurezza

Il lavoratore subordinato e i suoi doveri in campo antinfortunistico Tra i destinatari delle norme che tutelano la sicurezza sui luoghi di lavoro compaiono anche i lavoratori, soggetti tutelati da tali norme ai quali le stesse attribuiscono taluni doveri per il pieno e concreto raggiungimento dell’obiettivo sicurezza. Il lavoratore subordinato è il principale beneficiario delle normativa antinfortunistica. Per tale motivo, occorre prestare molta attenzione alla definizione di tale figura. Essa non comporta tanto l’inoltrarsi in dilemmi prettamente teorici, quanto la soluzione di importanti problemi pratici poiché la presenza di lavoratori subordinati determina l’applicabilità della norma antinfortunistica alla realtà lavorativa. Infatti quando la normativa relativa alla sicurezza sul lavoro parla di «lavoratori subordinati e a essi equiparati» non intende individuare in costoro i soli beneficiari della normativa de qua, ma ha la finalità di definirne l’ambito di applicazione, ossia di stabilire in via generale quali siano le attività assoggettate all’osservanza di essa. Pertanto, qualora sia accertato che a una determinata realtà lavorativa siano addetti lavoratori subordinati o soggetti a questi equiparati non occorre altro per ritenere obbligato chi esercita, dirige o sovrintende l’attività ad attuare le misure di sicurezza per tutelare il lavoratore subordinato, il soggetto a questi equiparato o addirittura una persona presente, anche se estranea all’ambito imprenditoriale (Cass. pen., sez. IV, 7/7/2003, n. 36993, in Guida al Diritto, 2003, 50, 79; Cass. pen., Sez. IV, 18/12/2002, n.4849, in Ambiente e sicurezza, 2004, 1, 71; Cass. pen., sez. IV, 19/3/1991 in Massimario della Cassazione penale, 1991,10, 19; Cass. pen., sez. IV, 16/2/1989, in Rivista penale, 1990, 182; Cass. pen., sez. IV, 4/2/2004, n. 31303, in Guida al Diritto, 2004, 36, 65). Ecco, dunque, l’importanza di capire chi sia da considerare effettivamente lavoratore subordinato o meno, anche perché i precetti sulla sicurezza del lavoro sono spesso assistiti da sanzioni penali nei confronti di chi deve tutelare il lavoratore e, ancora, poiché nel diritto penale vige il principio del divieto di interpretazione

analogica in malam partem. La normativa antinfortunistica, mentre a proposito di datore di lavoro e dirigente non fornisce definizioni, lo fa, invece, per il lavoratore delineando i tratti essenziali di questa figura. Quindi, occorre analizzare quanto previsto dal codice civile e dalle singole norme antinfortunistiche per comprendere se un determinato soggetto appartenga al campo d’applicazione di queste ultime. Ma il dato che emerge con immediatezza é che in ognuna di tali fonti compaiono alcune difformità. Citeremo qui solo le norme di più generale applicazione. Definizione

Il codice civile stabilisce che è «prestatore di lavoro subordinato chi si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell’impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alla dipendenze e sotto la direzione dell’imprenditore» (l’art. 2094). Il D.P.R. 547/55, che si applica a tutte le attività con lavoratori subordinati o ad essi equiparati (art. 1), dà una definizione di lavoratore subordinato più ampia (art. 3): «...colui che fuori del proprio domicilio presta il proprio lavoro alle dipendenze e sotto la direzione altrui, con o senza retribuzione, anche al solo scopo di apprendere un mestiere, un’arte o una professione»; il decreto si applica anche a una serie di soggetti equiparati al lavoratore subordinato (soci di società ed enti cooperativi anche di fatto, che prestino la loro attività per conto delle società e degli enti stessi; gli allievi degli istituti di istruzione e di laboratori-scuola nei quali si faccia uso di macchine, attrezzature, utensili ed apparecchi in genere). La definizione fornita dal D.P.R. 547/55, dunque, non coincide con quella codicistica in quanto più

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Lavoro & sicurezza

ampia: a differenza dell’art. 2094 c.c., il decreto antinfortunistico non richiede come elementi essenziali del lavoro subordinato né la retribuzione né la natura imprenditoriale della parte datrice di lavoro. La definizione, comunque, pur essendo estesa, esclude il lavoratore a domicilio. Il D.P.R. 303/1956, che riguarda l’igiene sul lavoro, riprende quanto stabilito dal D.P.R. 547/55, ma esclude gli allievi come soggetti equiparati. L’emanazione dell’atto normativo di tipo generale oggi più rilevante, il D.Lvo 626/1994, non ha intaccato l’importanza delle norme contenute nel D.P.R. 547/55, le quali continuano ad essere pienamente efficaci. L’art. 98 D.Lvo 626/94 stabilisce, infatti, che restano in vigore, se non specificamente abrogate dal decreto stesso, le disposizioni previgenti in materia di prevenzione degli infortuni ed igiene del lavoro. Fornendo la definizione di lavoratore, comunque, l’art. 2 lett. a D.Lvo 626/1994 riporta: «persona che presta il proprio lavoro alle dipendenze di un datore di lavoro, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari, con rapporto di lavoro subordinato anche speciale. Sono equiparati (art. 2 comma 1 lett. a) i soci lavoratori di cooperative o di società, anche di fatto, che prestino la loro attività per conto delle società e degli enti stessi, e gli utenti dei servizi di orientamento o di formazione scolastica, universitaria e professionale avviati presso datori di lavoro per agevolare o per perfezionare le loro scelte professionali. Sono altresì equiparati gli allievi degli istituti di istruzione ed universitari e i partecipanti a corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, macchine, apparecchi ed attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici»; tali persone non sono da computare ai fini della determinazione del numero dei lavoratori dal quale il decreto fa dipendere particolari obblighi. Il decreto, inoltre, si applica ai lavoratori a domicilio e a quelli con rapporto contrattuale di portierato nei casi espressamente indicati dal decreto stesso (art. 1 comma 3). La definizione di lavoratore subordinato data dal D.Lvo 626/1994 è, in primo luogo, agganciata «esclusivamente all’elemento della dipendenza gerarchica (eterodirezione) esplicato nell’ambito di un rapporto di lavoro subordinato, indicato in maniera generica e senza specificazione, in via positiva o negativa, di caratteri … In secondo luogo [comprende] i rapporti di lavoro subordinato speciale» e quindi anche quelli atipici, apprendisti, tirocinanti, lavoratori con contratto di formazione, quelli a tempo parziale. Infine il decreto non coincide perfettamente con la vecchia normativa per quanto riguarda i lavoratori equiparati al lavora-

tore subordinato e le categorie alle quali la normativa si applica limitatamente ai casi previsti dalla stessa (G. De Falco, La repressione delle contravvenzioni e dei delitti in materia di sicurezza e igiene del lavoro, Cedam, Padova, 2000, pag.139). A proposito della definizione data dal D.Lvo 626/1994, secondo la dottrina, poiché il decreto non definisce cosa debba intendersi per “rapporto di lavoro subordinato” ai propri sensi, se ne deduce che i caratteri costitutivi di tale rapporto debbano essere desunti dalla disciplina civilistica, ossia dall’art. 2094 c.c. (Codice della sicurezza sul lavoro, ES, Napoli 1997, pag. 21). La circolare 172/1996 fornisce alcune informazioni operative: «l’elemento da cui il legislatore fa discendere l’applicazione delle norme protettive è l’esistenza di una prestazione svolta in regime di subordinazione, secondo i canoni previsti dal codice civile, ossia, di una prestazione svolta in una situazione di soggezione al potere gerarchico, direttivo e disciplinare di un datore di lavoro e dei collaboratori di queste da cui gerarchicamente dipende il lavoratore». Tali indicazioni della dottrina e della circolare sono certamente valide, ma occorre tenere presente il principio c.d. del «contesto definitorio autonomo», il quale nega l’applicabilità, nel settore del diritto penale del lavoro, di concetti e definizioni importati automaticamente da altri settori dell’ordinamento giuridico. Nel nostro caso, nella definizione di lavoratore fornita dal D.Lvo 626/1994 l’autonomia del contesto definitorio è evidente: «rispetto alla definizione civilistica (art. 2094 c.c.), nella definizione di “lavoratore” introdotta dalla nuova disciplina, la locuzione “rapporto di lavoro” non presuppone un inquadramento formale di tipo giuslavoristico, dal momento che - come è noto - possono venire in rilievo anche gli ambiti della c.d. “subordinazione di fatto” e della “parasubordinazione”». (P.Soprani, L’individuazione e i profili di responsabilità del datore di lavoro negli enti locali nell’àmbito della normativa di prevenzione degli infortuni e di igiene del lavoro, in Cassazione penale, 1999, 1922). Non stupisce, dunque, che la maggioranza della dottrina reputi necessario esclusivamente il requisito del potere gerarchico del datore di lavoro sul lavoratore. Per quanto riguarda i decreti successivi al D.Lvo 626/1994 che non contengono la definizione di lavoratore subordinato, è applicabile il quadro stabilito dal D.Lvo 626/1994 (G. De Falco, op. cit., pag. 140). Infine, sono irrilevanti sia la qualifica assunta dal lavoratore, sia le mansioni da quest’ultimo svolte, sia eventuali irregolarità o nullità che abbiano ad incidere

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Il lavoratore subordinato e i suoi doveri in campo antinfortunistico

I doveri dei lavoratori Oltre che beneficiario della normativa antinfortunistica (diritto alla sicurezza, alla formazione, all’informazione, ad avere un rappresentante,…) il lavoratore subordinato è anche una delle figure professionali tra le quali sono suddivisi gli obblighi antinfortunistici previsti dal legislatore. Anche su di lui, dunque, grava un quota del debito antinfortunistico. La sua quota, ovviamente, è di molto inferiore rispetto a quella del datore di lavoro e delle altre figure professionali obbligate. Infatti, la legislazione in materia di sicurezza sul lavoro tutela soprattutto, lo dice la parola stessa, la salute dei lavoratori. Ma non lo fa considerando questi ultimi esclusivamente in modo passivo: li coinvolge, anzi, affidando loro un importante ruolo attivo. Tali norme, in effetti, assegnano ai lavoratori una serie di responsabilità e di obblighi, alcuni dei quali sanzionati penalmente con l’ammenda e, con le modifiche apportate dal D.L.vo 758/1994, anche con l’arresto. Questo sul presupposto dell’odierna evoluzione dell’organizzazione del lavoro, caratterizzata da una maggiore partecipazione dei lavoratori, e sulla considerazione che la loro collaborazione sia necessaria per ottenere una effettiva prevenzione e protezione dai rischi. Il lavoratore deve essere consapevole di essere indispensabile sia alla propria sicurezza sia a quella dei colleghi. Anche la giurisprudenza si è ormai consolidata, in ossequio alle norme vigenti, nel considerare il lavoratore elemento attivo ed importante per ottenere luoghi di lavoro effettivamente sicuri. La Corte di Cassazione (Cass., sez. IV, 17/5/1993, n. 5064, in Codice della sicurezza sul lavoro, ES, Napoli, 1997, pag. 662) ha sottolineato che i responsabili dell’organizzazione del lavoro che abbiano predisposto al meglio le operazioni da compiere, hanno motivo per contare sull’esatto adempimento dell’obbligazione di lavoro da parte dei lavoratori e per attendersi da costoro l’uso della normale diligenza. Ancora prima della legislazione antinfortunistica, l’art. 2104 c.c. aveva sancito l’obbligo di diligenza (richiesta dalla natura della prestazione dovuta, dall’interesse dell’impresa e da quello superiore della produzione nazionale) che il prestatore di lavoro deve

utilizzare e l’obbligo di osservare le disposizioni per l’esecuzione e per la disciplina del lavoro impartite dall’imprenditore e dai collaboratori di questo dai quali gerarchicamente dipende. L’art.5 comma 1 D.Lvo 626/1994 stabilisce che «Ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui possono ricadere gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione ed alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro». Tale principio è sprovvisto di tutela penale autonoma e specifica che il lavoratore deve attivarsi in conformità alla formazione, alle istruzioni ricevute e ai mezzi forniti dal datore di lavoro, indicando così che dal lavoratore stesso non può esigersi l’indipendente predisposizione dei mezzi di sicurezza (G. De Falco, op. cit., pag. 148). Il richiamo alla formazione ed informazione avute ed ai mezzi messi a disposizione dal datore di lavoro porta a considerare che non si tratti di una generica raccomandazione di prudenza, ma dell’indicazione della condotta richiesta. Ne segue che un’eventuale violazione di tale obbligo porterebbe ad un profilo di colpa specifica. In ogni caso, anche se quanto previsto dal comma 1 art. 5 fosse interpretato come semplice raccomandazione, «rilevando dunque solo in termini di colpa generica, esso comporterebbe comunque quell’obbligo giuridico di attivarsi che, ai sensi dell’art. 40 cpv. c.p., supporta la rilevanza causale di un’omissione» (G. Lageard, Le malattie da lavoro nel diritto penale, UTET, Torino, 2000, pag.42). Il secondo comma dell’art. 5 elenca i doveri fondamentali dei lavoratori, i quali: «a) osservano le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale; b) utilizzano correttamente i macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e le altre attrezzature di lavoro, nonché i dispositivi di sicurezza; c) utilizzano in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione; d) segnalano immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dispositivi di cui alle lettere b) e c), nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui vengono a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle loro competenze e possibilità, per eliminare o ridurre tali deficienze o pericoli, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; e) non rimuovono o modificano senza autorizza-

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sul momento perfezionativo del rapporto contrattuale e che comunque non abbiano inficiato l’effettività della prestazione lavorativa (G. De Falco, op. cit., pag. 143).

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zione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; f) non compiono di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; g) si sottopongono ai controlli sanitari previsti nei loro confronti; h) contribuiscono, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all’adempimento di tutti gli obblighi imposti dall’autorità competente o comunque necessari per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori durante il lavoro». Le violazioni agli obblighi previsti da tale comma sono sanzionate penalmente. Tale articolo, nel disciplinare gli obblighi dei lavoratori in materia di sicurezza del lavoro, abroga tacitamente per incompatibilità i corrispondenti artt. 5 D.P.R. 303/1956 e 6 D.P.R. 547/1955. (Cass. pen., sez. IV, 18/5/2001, n.20145, in Diritto e pratica del lavoro, 2001, 1688). Per quanto attiene l’obbligo del lavoratore di segnalare al datore di lavoro deficienze di dispositivi e di mezzi di sicurezza e protezione nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui venga a conoscenza, la giurisprudenza ritiene che possano essere riscontrate inadempienze del lavoratore al riguardo solo con riferimento a carenze o pericoli che si manifestino improvvisamente e, solo per tale motivo, non possano essere note al datore di lavoro né ai suoi collaboratori: non invece nei casi i cui la mancata conoscenza da parte dei principali obbligati sia dovuta ad un difetto di vigilanza (Cass. 20/5/1987, in Rivista penale, 1988, 508; Cass. Pen., 20/5/1987, in Rivista penale, 1988, 508; Cass. Pen., sez. IV, 11/3/1981, n. 2209, in G. Bellagamba, G. Cariti, op.cit., pag.109; Cass. Pen., sez. IV, 12/8/1987, n. 8978; Cass. pen., sez. IV, 18/5/2001, n. 20145, Diritto e pratica del lavoro, 2001, 1688). Il comma 2 lett. h) di tale articolo, infine, dicendo che il lavoratore deve contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti ed ai preposti, all’adempimento di tutti gli obblighi imposti dall’autorità competente o comunque necessari per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori durante il lavoro, evidenzia la filosofia che vede il lavoratore agire in prima persona anche in materia antinfortunistica. Il lavoratore è obbligato a sottoporsi ai controlli sanitari (art. 5 comma 2 lett. g), ma il datore di lavoro non può imporglielo se non con sanzioni disciplinari (che possono arrivare al licenziamento per giusta causa: Cass., 6/4/1993, n. 3160 in Massimario della

giurisprudenza del lavoro, 1993, 398). L’obbligo è sanzionato anche penalmente. L’art.12 del decreto impone al lavoratore di svolgere, quando designato, l’incarico di addetto al servizio di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione, salvataggio, pronto soccorso e gestione dell’emergenza: tale incarico non può essere rifiutato se non per giustificato motivo; se, e solo se, debitamente formato e dotato di adeguate attrezzature, il lavoratore può essere considerato responsabile di incidenti o infortuni causati per sua colpa. Gli artt. 39 e 44 D.Lvo 626/1994 ribadiscono ed approfondiscono alcuni degli obblighi enunciati nella parte generale, con riferimento rispettivamente alle attrezzature di lavoro e ai dispositivi di protezione individuale. In particolare l’art. 39 (attrezzature) prevede il divieto per il lavoratore di compiere iniziative autonome sull’attrezzatura che non siano strettamente connesse con le mansioni che è incaricato di svolgere; se è richiesta una specifica professionalità per una determinata azione sull’attrezzatura, il lavoratore se ne deve astenere. «Il “prendersi cura delle attrezzature” si risolve, dunque, nell’”ordinaria perizia e vigilanza” richiesta dall’obbligazione lavorativa contrattualmente assunta dal lavoratore. … Il lavoratore deve “segnalare tempestivamente” al competente superiore gerarchico le disfunzioni dello strumento cui è addetto. Infatti solo allorché tale contatto è impossibile e il difetto dell’attrezzatura minaccia di trasformarsi in un pericolo attuale e di grave entità, il lavoratore è autorizzato ad intervenire direttamente» (G. Misicoro Brafa, La sicurezza sul lavoro, ES, Napoli, pag. 184). L’art. 44 (DPI), tra le altre cose, impone al lavoratore l’obbligo penalmente sanzionato di seguire i programmi di formazione e di addestramento. Gli artt. 67 e 84, rispettivamente in materia di protezione da agenti cancerogeni e biologici, inoltre, stabiliscono l’obbligo e le modalità di abbandono dei luoghi contaminati da parte dei lavoratori in caso di esposizione non prevedibile e indica le persone autorizzate ad accedervi per porvi rimedio. Il rifiuto del lavoratore alla formazione è sanzionato solo indirettamente e non penalmente, se non con riferimento ad alcuni aspetti della sicurezza, per esempio la formazione circa le attrezzature di lavoro (art. 39) e i DPI (art. 44), come sopra menzionato. L’art. 93 prevede le sanzioni penali (arresto o ammenda) nei confronti delle contravvenzioni commesse dai lavoratori per la violazione dei seguenti articoli sopra citati: 5 comma 2, 12 comma 3 primo periodo, 39, 44, 67, comma 2, 84 comma 1, 84 comma 3.

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Il lavoratore subordinato e i suoi doveri in campo antinfortunistico

La colpa del lavoratore Poiché le norme antinfortunistiche esistono allo scopo anche di ovviare a comportamenti negligenti, imprudenti e imperiti del lavoratore, un certo grado di colpa di quest’ultimo è considerato prevedibile e non incide sul nesso di causalità dell’evento lesivo. In tal caso si applica l’art. 41 comma 1 c.p.: «Il concorso di cause preesistenti o simultanee o sopravvenute, anche se indipendenti dall’azione od omissione del colpevole, non esclude il rapporto di causalità fra l’azione od omissione e l’evento». La responsabilità esclusiva del lavoratore rispetto alla determinazione dell’infortunio è configurabile teoricamente solo laddove i soggetti obbligati (datore di lavoro, dirigente o il preposto) abbiano esattamente adempiuto a quanto di rispettiva competenza. L’esclusione in tutto o in parte della responsabilità penale del datore di lavoro, perfettamente in regola rispetto a tutte le norme, compreso l’obbligo di vigilanza, è ravvisabile soltanto quando il lavoratore commetta una violazione qualificata, ossia disattenda una specifica norma antinfortunistica (Cass.Pen., sez. IV, 5/10/1987, in Rivista Penale, 1988, 978), oppure tenga un comportamento anomalo, che cioè presenti i caratteri dell’eccezionalità, abnormità, esorbitanza rispetto al procedimento lavorativo, violazione delle direttive aziendali ricevute (Cass.Pen., sez. IV, 12/9/2006, n. 30039, in Ambiente e Sicurezza, 2006, 20, 64), imprevedibilità o in opinabilità (Cass.Pen., sez. IV, 6/10/2005, n. 36339, in Ambiente e Sicurezza, 2006, 6, 78), atipicità (Cass.Civ., sez. lav, 14/3/2006, n. 5493, in Ambiente e Sicurezza, 2006, 10, 37), incompatibilità con il sistema di lavorazione, (Cass.Pen., sez. IV, 5/10/1987, cit.), così da porsi come causa esclusiva dell’evento. Il comportamento del lavoratore, per escludere il nesso di causalità esistente tra l’evento e la condotta del datore di lavoro, non deve essere solo colposo (negligente, imprudente, imperito o inosservante),

ma deve presentare le caratteristiche sopra indicate: in questo caso assume «le caratteristiche di “causa sopravvenuta da sola sufficiente a determinare l’evento”, ossia…di serie causale congiunta al precedente comportamento omissivo del datore di lavoro, che però ha reso possibile il verificarsi dell’evento che, secondo la migliore scienza ed esperienza, non è conseguenza neppure probabile della condotta del datore di lavoro, parlandosi, al proposito di fatto eccezionale» (G. Bellagamba, G. Cariti, La responsabilità penale per infortuni sul lavoro, UTET, Torino, 1998, pag. 80). In proposito viene in rilievo l’art. 41 comma 2 c.p. dove dispone che le cause sopravvenute escludono il rapporto di causalità quando sono state da sole sufficienti a determinare l’evento. Nel caso in cui il lavoratore agisca oltre i termini stabiliti dall’art. 5 comma 1, e quindi fuori dai limiti della propria formazione e informazione, che rappresentano il grado della diligenza richiesta al lavoratore dal legislatore, «andrebbe forse rivista quella ormai pacifica tendenza giurisprudenziale che considera rilevante il comportamento del lavoratore solo nel caso in cui sia imprevedibile ed abnorme, se non altro con il riconoscimento che qualsiasi condotta tenuta dal lavoratore, in contrasto con la formazione ricevuta, sia da ritenersi imprevedibile» (G.Lageard, op.cit., pag 43). Solo nei casi eccezionali previsti dall’art. 14 del decreto il lavoratore può discostarsi dai limiti delle sue informazione e formazione. Il comportamento del lavoratore non è mai causa esclusiva dell’evento lesivo quando il datore di lavoro abbia posto in essere una violazione della legislazione antinfortunistica che abbia avuto efficienza causale: in tal caso si ha un concorso di colpa (Cass. Pen., 23/11/1987, n. 11780, in G. Bellagamba, G. Cariti, op. cit., pag. 107); non è ravvisabile nemmeno il concorso di colpa quando, per esempio, il lavoratore non utilizza una misura di sicurezza e tale condotta sia una pratica sempre seguita, tollerata dal datore di lavoro (Cass., Pen., sez. IV, 16/9/1983, n. 5687, in G. Bellagamba, G. Cariti, op. cit., pag. 108).

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Oltre alle contravvenzioni, sono configurabili due illeciti di tipo am­ministrativo che possono essere realizzati da chiunque, quindi anche lavoratore, assuma cibi, bevande o fumi nelle zone di lavoro con rischio di esposizione ad agenti cancerogeni oppure biologici.

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Antonietta Strada Anto.strada@libero.it

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Media Insider MEDIA INSIDER

Nationwide News completa la conversione al digitale Nationwide news, parte di News Ltd, branca australiana della News Corp di Rupert Murdoch e primo eeditore australiano di quotidiani, ha completato la conversione del proprio stabilimento di stampa di Chullora a un sistema di prestampa interamente digitale. L’installazione include quattro Ctp Agfa Polaris con altrettanti software di produzione :Architex da utilizzare con lastre Agfa N91V fotopolimeriche per laser violet. L’investimento in hardware e software ammonta a 1,75 milioni di euro. Nuova Goss Universal 75 per la società di stampa Martano La società Martano di Lecce ha investito in una rotativa Goss Universal 75 shaftless con sviluppo circonferenziale di 620 mm, destinata allo stabilimento di stampa di Bari. La nuova rotativa si affiancherà alla Goss Universal 45 con sviluppo di 530 mm in uso dal 2002 e ampliata nel corso del 2005. Per la Goss la nuova Universal 75 è l’ottava unità venduta in Italia negli ultimi dodici mesi. L’installazione è prevista per i primi mesi del 2007. Atex lancia il nuovo software Anywhere Thin Client Atex Group Limited, fornitore leader di soluzioni software e servizi indirizzati all’industria dei media, ha annunciato il lancio del software Anywhere Thin Client mostrato in prima mondiale a IfraExpo, lo scorso ottobre ad Amsterdam. Il nuovo software, progettato per consentire alle aziende fornitrici di telefonia mobile di accedere alle informazioni dei clienti e di prenotare annunci pubblicitari online, può essere facilmente

utilizzato tramite un browser ed una connessione ad Internet.Il software, basato sulla tecnologia dei web services che impiegano il modello SOA (Service Oriented Archtecture), consente una maggiore flessibilità alla “customer base” di Atex. Novità in casa Quark Quark propone un’interessante novità, la disponibilità di una nuova Xtension: Quark Interactive Designer. Con questa nuova Xtension, il grafico è i grado di utilizzare gli strumenti di grafica e per il layout di QuarkXPress 7 per progettare sofisticati contenuti interattivi. La nuova applicazione è in grado di creare file Flash con funzionalità intrinseche di collaborazione: integra animazione, sonoro e interattività con il design ed il layout della pagina. Ottimi risultati di vendita per GMG GMG, il noto produttore di sistemi high-end per la gestione colore e per il proofing, ha chiuso il 2006 con un aumento delle vendite del 40%, grazie a un ulteriore ampliamento delle attività di distribuzione in tutti i Paesi. La performance più interessante si è registrata in Germania, che per GMG continua a rappresentare il mercato singolo più importante. Nuovo ordine per ABB ABB ha annunciato un importante ordine di acquisto per i sistemi integrati di produzione e workflow da parte di Persgroep, la società editrice belga di numerosi quotidiani e periodici. L’installazione è prevista entro la fine del 2007.Wim Maes, production manager di Persgroep, ha dichiarato che il livello di integrazione offerto dai sistemi di ABB è risultato migliore di quello

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TecnoMedia Nuove opportunità formative da Fondimpresa Fondimpresa, il Fondo Paritetico Professionale costituito da Confindustria e da CGIL-CISL e UIL, ha pubblicato sul proprio sito internet, immediatamente prima della conclusione del 2006, due importanti avvisi.

2. Bando formativo per le PMI Fondimpresa ha pubblicato il 22 dicembre scorso un bando per la realizzazione di Piani formativi destinati prevalentemente alle imprese di minori dimensioni (meno di 200 dipendenti) già aderenti a Fondimpresa, che abbiano cioè già optato per destinare a questo fondo il contributo integrativo dello 0,30 per cento. I Piani dovranno essere promossi da accordi sottoscritti da organizzazioni di rappresentanza riconducibili ai soci di Fondimpresa, a livello territoriale e/o categoriale, e potranno interessare solo ambiti regionali e sub-regionali. I Piani formativi dovranno rivolgersi esclusivamente a lavoratori occupati in imprese che hanno aderito a Fondimpresa prima dell’avvio dell’azione formativa. Le domande di finanziamento, oltre che da parte degli enti formativi accreditati, dalle università e dagli istituti tecnici, potranno essere presentate direttamente dalle imprese beneficiarie dell’attività di formazione, singolarmente o in forma associata, tramite raggruppamenti temporanei di imprese o Consorzi che potranno eventualmente essere costituiti anche dopo l’eventuale aggiudicazione. I progetti dovranno concludersi entro il 30 giugno 2008. La scadenza per la presentazione delle domande è il 28 febbraio 2007. Tutte le informazioni e la modulistica sono disponibili sul sito www.fondimpresa.it.

proposto da altri fornitori, in quanto in grado di fornire una tecnologia capace di garantire la preparazione e la produzione del lavoro più veloce, facile e sicura e, nel contempo assicurare un migliore profitto. Tra le tante testate edite da Persgroep vi sono Het Laatste Nieuws e De Morgen, entrambe stampate con le quattro rotative offset Cortina KBA, installate nel centro stampa di Asse, nei dintorni di Brussels. Debutto negli USA per la rotativa Goss FPS The Free Lance Star di Fredericksburg, nella Virginia, sarà il primo quotidiano statunitense ad installare una rotativa Goss Flexible Printing System. Il giornale ha scelto una configurazione con quattro torri e bobina di 72 pollici di larghezza (1.829 mm) per la produzione a tripla larghezza. La nuova unità potrà stampare in quadricromia prodotti broadsheet in 48 pagine in tiratura diretta e in

96 pagine in accumulo; sarà inolgtre possibile stampare prodotti semicommerciali con una larghezza massima di banda di 36 pollici (914 mm). Una delle ragioni della scelta, secondo quanto dichiarato dai responsabili del quotidiano, è stata la possibilità di utilizzare un unico sistema integrato per prodotti di stampa e per packaging. Cinque rotative Man Roland per il gruppo austriaco Leycam let’s print Il gruppo di stampa austriaco Leycam Let’s print ha rinnovato la propria fiducia nelle tecnologie Man Roland, ordinando quattro rotative Lithoman ed una Rotoman per sostituire le macchine andate distrutte nel corso di un incendio sviluppatori il 16 novembre 2006 nello stabilimento di Neudorf. Si tratta del più grosso ordine per macchine da stampa commerciale siglato in Europ negli ultimi dieci anni.

MEDIA INSIDER

1. Conto Formazione Le aziende aderenti a Fondimpresa, che abbiano cioè optato per destinare a questo fondo il contributo integrativo dello 0,30 per cento stabilito per la disoccupazione involontaria dalla legge 845/78, possono finalmente iniziare ad utilizzare le somme accantonate per finanziare attività formative. Le aziende possono infatti presentare piani formativi - in forma singola o associata - all’Organismo Bilaterale Regionale (Articolazione Territoriale di Fondimpresa) con l’obiettivo di migliorare le competenze dei propri lavoratori in tutte le principali aree di attività aziendale, utilizzando il rispettivo Conto Formazione (pari al 70% del contributo dello 0,30% versato dall’azienda a partire dal momento in cui hanno deciso di aderire a Fondimpresa). L’attività formativa rivolta a lavoratori è ammessa a condizione che l’azienda cofinanzi l’attività per almeno un terzo del costo complessivo del Piano. Il Piano Formativo può essere presentato in qualunque momento dell’anno. Le attività formative e non formative dovranno essere avviate nel rispetto dei tempi indicati dal piano e dovranno concludersi entro 12 mesi dalla data di presentazione del Piano. In questa fase di avvio (fino al 30 giugno 2007) dell’attività a regime, i piani formativi aziendali dovranno avere una dimensione almeno pari a 30.000 euro. Tale importo è da intendersi comprensivo della quota a carico dell’impresa.

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“Siamo pienamente soddisfatti del sistema d’inserimento SLS3000 della Müller Martini” Lo scorso anno la BEA Printing, una società del Gruppo italiano Colasanto, ha scelto di investire nel nuovo sistema d’inserimento SLS3000 della Müller Martini. “Una decisione di cui sino ad oggi non ci siamo pentiti,“ sottolinea Michel Buyck, direttore di produzione della divisione stampa e spedizione della BEA.

FILO DIRETTO

L’inserimento sta acquistando una crescente importanza MÜLLER MARTINI S.p.A Viale Rimembranze 50 20099 Sesto San Giovanni (MI) tel. 02 262371 - fax 02 2426851

Nel sistema d’inserimento SLS3000 i prodotti principali vengono prelevati dalla rotativa mediante il trasportatore a pinze NewsGrip-A e portati direttamente alle tasche d’inserimento orizzontali del sistema (press-to-pocket). A Nivelles la BEA Printing dispone

A Nivelles, vicino alla capitale belga Bruxelles, lo stampatore di giornali Colasanto produce quotidianamente 50.000 copie del Financial Times, sei giorni alla settimana. I quotidiani vengono prodotti nel nuovo centro stampa della zona industriale di Nivelles su un impianto completamente nuovo con una Global Web 53. Per la finitura la BEA Printing ha scelto una soluzione Müller Martini, ovvero il sistema d’inserimento SLS3000. “L’elevata resa di inserimento di 35.000 copie/ora è stata un importante punto a favore del sistema SLS3000”, ricorda il direttore di produzione Michel Buyck. “Questi valori corrispondono infatti alla velocità massima della nostra rotativa. Le esperienze sinora avute con l’inseritrice SLS3000 sono state estremamente positive. Il sistema può essere messo a punto in circa dieci minuti e produce in modo affidabile sin dal primo giorno con una velocità media di 28’000 copie/ora.” Con il sistema d’inserimento SLS3000 della Müller Martini la BEA Printing di Bruxelles ottiene elevate rese nette e giornali di prima qualità

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Buyck: “Il sistema di controllo MIRS è semplicemente perfetto!” Oltre alle alte rese nette per la BEA Printing gioca ovviamente un ruolo decisivo anche la qualità dei prodotti. “Il Missed Insert Repair System” (MIRS) della Müller Martini ci ha subito convinto”, ricorda Michel Buyck. “Il sistema è semplicemente perfetto!“. Con il sistema di controllo e riparazione MIRS i prodotti difettosi vengono riconosciuti e completati in una seconda fase. “Così possiamo essere assolutamente certi che il 100 per cento dei prodotti stampati è anche dotato dei relativi inserti”.

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di quattro mettifogli per l’inserimento di prestampati e inserti commerciali. L’inserimento ha assunto anche in Belgio una grande importanza. “Inseriamo in media da quattro a sei giorni alla settimana“, afferma Michel Buyck. “Si tratta di prestampati commerciali, riviste, periodici, opuscoli o cartoline risposta.” Due dei quattro mettifogli presso la BEA Printing vengono caricati automaticamente con Streamfeeder. Ciò garantisce una resa netta più elevata e riduce il lavoro manuale. Le copie di giornali ultimate vengono successivamente impilate, rivestite in cellofan e compensate con la linea di lavorazione pacchi PrintStack CN-80.

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Media24 completa la messa in produzione di Méthode nell’ambito di un ambizioso progetto multimediale Con più di 60 pubblicazioni quotidiane e settima- formato tabloid Son, primo di una serie di 10 nuove nali e una trentina di riviste, Media24 (www.media24. pubblicazioni che saranno lanciate e pubblicate su com) è uno dei maggiori editori africani; il gruppo Méthode. La messa online di Die Burger – una delle pubblica il Daily Sun, il quotidiano più diffuso in Sud testate di punta del nostro portafoglio – a partire dalla Africa, e quattro tra i più importanti quotidiani suda- stessa piattaforma editoriale è un altro degli elementi chiave della nostra strategia di fricani. Il gruppo è estremamente sviluppo per il futuro.” attivo ed innovativo nell’ambito del web ed ha creato una serie di portali “Il progetto di integrazione e internet che non solo distribuiscono EidosMedia Spa di messa in opera di Méthode a informazione online ai lettori delle Viale Legioni Romane, 43 Media24 è stato tra i più complessi edizioni cartacee, ma che offrono an20147 Milano ed esigenti tra quelli che abbiamo che una serie di servizi di commercio tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 finora affrontato, in particolare a causa e biglietteria elettronica rivolti ad un www.eidosmedia.it info@eidosmedia.com dell’elevato numero e della estrema pubblico molto più ampio. varietà delle pubblicazioni edite dal gruppo” ha dichiarato Angelo Grampa, Presidente di In un arco di tempo di circa 18 mesi, la produzione di tutti i quotidiani del gruppo e dei loro supplementi EidosMedia. “ La rapidità con cui Media24 è riuscito è stata completamente trasferita su Méthode, la nuova ad aggiungere nuove pubblicazioni è un’ottima prova piattaforma editoriale acquisita lo scorso anno da che la nostra piattaforma è facilmente adattabile ed Media24. Il sistema è attualmente utilizzato da circa estendibile”. 600 utenti, distribuiti nelle tre sedi del gruppo a Città Contestualmente alla messa in produzione di del Capo, Johannesburg e Bloemfontein. Nei prossimi mesi, è prevista la messa in produzione di Méthode Méthode per tutte le pubblicazioni cartacee quotiper la prima di una serie di riviste che migreranno via diane, Média24 ha incominciato a trasferire sulla nuova piattaforma anche le pubblicazioni Web, a via sulla nuova piattaforma. cominciare da Die Burger, il portale di informazione “La scelta di Méthode è stata di importanza strate- degli Afrikaans. Si tratta di un vero e proprio prodotto gica per lo sviluppo del nostro portafoglio di prodotti, informativo multimediale, i cui contenuti arrivano che già era molto vario e importante” ha commentato dall’edizione cartacea (export automatico verso il Daniel Neethling, Direttore Generale di Media24 Web) o da servizi audio e video forniti specificamente Southern Newspapers. “Il fatto di produrre tutte le dalla redazione. La capacità di Méthode di creare e nostre pubblicazioni a partire da una piattaforma edi- gestire contenuti ‘neutri’, strutturati in XML, e di toriale comune ci permette di ottenere un livello molto ‘vestirli’ e distribuirli in funzione del canale permaggiore di sinergia tra i diversi dipartimenti e ci mette di integrare efficacemente i più diversi canali offre nel contempo una base solida sulla quale creare di pubblicazione in un unico processo redazionale nuovi prodotti. E’ il caso per esempio del quotidiano completamente integrato.

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Tera aggiorna il sistema editoriale all’Herald Tribune

“Questo è sicuramente un upgrade molto importante.” – commenta Walter Meregalli, responsabile della comunicazione per Tera Digital Publishing - “Si In questi giorni Tera Digital Putratta di un segnale forte, che blishing ha infatti dato iniziato indica il rinnovo della fiducia l’aggiornamento del sistesulla quale, in questi 9 anni, ma editoriale GN3 instalè stata costruita una vera lato presso la redazione e propria partnership tecdi Parigi del Internationsl nologica. L’aggiornamenHerald Tribune. to significa riconoscere il valore del software, Installato nell’ormai GN3, e il valore di Tera, lontano 1997, il TribuTera Digital Publishing S.p.A. sia in qualità di vendor, ne si aggiorna alla più Via Gallarate, 200 20151 Milano Italia sia in qualità di partner recente versione del siTel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19 tecnologico.” stema GN3, ampliando e-mail sales@teradp.com anche il numero di licenConsiderato da molti ze installate . un caposaldo dell’editoria internazionale, il prestigioso L’upgrade, partito con l’aggiornamento dei server quotidiano è stampato in 26 nazioni e venduto in più nelle prime settimane di novembre, si concluderà nel di 180, con una distribuzione quotidiana media che si mese di gennaio, con una previsione di massima per il go live per il 31 dello stesso mese. Nel frattempo, attesta attorno alle 300.000 copie. Dal 2003 il giornale verranno aggiornati tutti i client e si svolgeranno i corsi è posseduto per intero dal gruppo New York Times, dal quale attinge parte dei contenuti editoriali. sul nuovo software.

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La prestigiosa installazione parigina dell’Herald Tribune si rinnova.

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La standardizzazione in pochi click

gmg-italia@gmgcolor.com Camillo Di Nardo +39 3356051733 Roberto Bedin +39 3385785957

La standardizzazione dei processi di stampa, che richiede un lavoro di analisi e di controllo degli stessi, fornisce allo stampatore notevoli vantaggi: i tempi di avviamento macchina si riducono del 20%, si migliora la qualità del prodotto stampato e, come è possibile verificare dalla tabella riportata in basso, quando il macchinista “segue” la prova colore facendo il “pianista” sulla macchina, i consumi aumentano in maniera esponenziale. SteCam, distributore esclusivo per l’Italia di software professionali GMG, propone una filosofia di

Il controllo del Dot Gain in Rapid Check®

lavoro improntata all’analisi ed alla prevedibilità del lavoro. SteCam sostiene pienamente la convinzione che un lavoro di stampa debba essere lavorato in prestampa in funzione della macchina da stampa; dal momento che non è ipotizzabile personalizzare ciascun lavoro in funzione dei diversi stabilimenti di stampa, il consiglio che si è in grado di dare è quello di impostare i lavori secondo uno standard in modo tale da poter ridurre tempi, costi e contestazioni. Laddove ciò non fosse possibile, esistono strumenti automatici di conversione dei dati verso lo standard prescelto. Da tempo SteCam installa con successo le soluzioni GMG ColorServer per adattare i dati “anarchici” che arrivano allo stampatore dalla prestampa, allo standard di stampa prescelto. Oggi molte aziende, con un piccolo sforzo, sono in grado di preparare il lavoro in modo tale da evitare problemi in macchina da stampa. Molti stampatori rotocalco, offset e rotooffset si rivolgono all’esperienza di SteCam per cambiare e migliorare metodo di lavoro. I risultati ottenuti sono evidenti: basti pensare alla netta differenza tra tempi e costi di intervento tra prestampa e macchina da stampa. Un lavoro non standardizzato richiede pochi minuti in prestampa per divenirlo ma, se così non fosse, potrebbe richiedere ore di avviamento macchina con relativi costi, affinché il risultato ottenuto porti ad un foglio firmato. Rapid Check e Print Control Pro, sono due software professionali per la gestione delle variabili di stampa.

®

Rapid Check è un software che permette l’analisi immediata delle condizioni di stampa, sia essa prodotta da una macchina da stampa o da una prova colore

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80 bk


TecnoMedia Il controllo delle densità di stampa in Print Color Pro

®

Print Color Pro è un software che permette di allineare il processo di stampa – Offset piana, Rotooffset, Rotocalco e Flexografico – ad uno standard di riferimento. Il sistema utilizza una calibrazione spettrodensitometrica e, dopo l’analisi del risultato di 80 bk stampa, fornisce una serie di indicazioni al reparto di 15cy + 100m + 100y incisione lastre ed al reparto di stampa per ottenere il miglior risultato di stampa rispetto allo standard prescelto. Print Color Pro è in grado di mantenere un archivio dei tipi di carta, dove sono memorizzati i parametri di calorimetria della stessa. Allo stesso tem-

po, l’utente ha a disposizione una tabella di riscontro della corrispondenza colorimetrica degli inchiostri in funzione delle diverse densità (Density Range). Dal confronto dei diversi parametri analizzati – colorimetrici e densitometrici (Plate Dot Gain, Dot Gain Press e Grey Balance) – viene elaborato un rapporto con i parametri di esposizione delle lastre e di densità di stampa per ogni tipo di macchina, inchiostri e carte. Nel caso della stampa offset la normativa consigliata è la ISO 12647/2, inserita come riferimento all’interno del software.

SteCam Srl opera dal 1988 nel mondo delle Arti Grafiche. E’ distributore esclusivo dei prodotti GMG dal 1997 e dal 2006 distribuisce in esclusiva i prodotti Lithec, Print Color Pro e Rapid Check di Campografico. Per informazioni sui prodotti contattare il 335 6051733 l’indirizzo e.mail prmod@tin.it

Aumento del consumo di inchiostro all’aumento della densità di stampa (calcolo basato su un consumo annuo di € 100.000) Aumenti di densità

FILO DIRETTO

(RC Measures). Il suo utilizzo permette all’operatore di confrontare lo stampato con il database interno, dove sono memorizzati diversi standard: la normativa ISO 12647/2 per la stampa offset e tutti gli standard che, ogni giorno , l’azienda si troverà ad affrontare. Rapid Check può essere usato dallo stampatore per verificare la stabilità e la conformità delle prove che riceve dai clienti e dai committenti del lavoro, al fine di analizzare e valutare la qualità di stampa rispetto ad uno standard prefissato. I parametri controllati sono: il Dot Gain (RC Dot Gain), il Trapping (RC Trapping), il Bilanciamento dei grigi (RC Grey Bilance). Al termine del lavoro (che dura circa un minuto) viene generato un rapporto (RC Report) dove vengono indicati gli scostamenti spettrodensitometrici dello stampato rispetto allo standard scelto.

% di aumento dei costi

Aumento effettivo

0,05

13,5%

€ 13.500

0,10

26,4%

€ 26.400

0,15

46,2%

€ 46.200

0,20

66,0%

€ 66.000

0,25

99,4%

€ 99.400

0,30

130,3%

€ 130.300

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TecnoMedia

Alta Qualità di stampa con il massimo del risparmio? ...Binuscan lo rende possibile!

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La gestione del Color Management è un punto L’esperienza ultradecennale maturata presso i strategico all’interno di tutte le Aziende del settore principali quotidiani del mondo, ha contribuito a Editoriale e della Stampa. Gli obiettivi sono di mi- far si che oggi Binuscan sia riconosciuto come il gliorare la qualità riducendo i costi di produzione, miglior produttore di tecnologia per la gestione dei superando i problemi comuni di tutti gli stampatori, processi produttivi del Color Management in ambito nell’ottenere un prodotto stampato Editoriale. con caratteristiche costanti di quaSempre attento e presente alle lità, colori, contrasto, applicate alle manifestazioni Editoriali, Binucci immagini su supporti diversi: file, e il suo team, hanno presenziato slide, cartaceo. all’ultima edizione della fiera Ifra Pensiamo a tutto ciò che viead Amsterdam presentando la nuoVia Grosio 10/10 - 20151 Milano ne inserito come contenuto nelle va versione del prodotto di punta in tel. 02 38079642 - fax 02 38000089 pubblicità provenienti da diverse casa Binuscan: PDF Server. http://www.softwareadv.it agenzie grafiche, ognuna con i propri Sono disponibili due versioni marketing@softwareadv.it ‘metodi’ di produzione che danno Commercial e Newspaper: la prima deinfiniti risultati diversi. Molte volte il dicata alle stampe di riviste e cataloghi, prodotto stampato è soddisfacente e ‘buono’, ma in la seconda principalmente studiata per le esigenze molti casi non corrisponde alle caratteristiche richie- dei quotidiani. ste dal cliente. PDF Server è un servizio Windows che utilizza Una risposta a questa esigenza ha cercato di darla hot folders ed interviene in maniera semplice e traspaJean Marie Binucci, fondatore e presidente della so- rente prima del RIP, in modo da permettere al vostro cietà Binuscan. Presente sul mercato internazionale CTP di produrre lastre perfettamente ottimizzate per sin dal 1989 e spinto dalla sua insoddisfazione verso qualsiasi tipo di stampa, ricalcolando ogni singolo la resa degli scanner da tavolo e della qualità delle punto colore ed eliminando l’inchiostro non necesseparazioni colore, studia un modo per produrre un sario (fino al 40%). sistema Desktop di Color Management ad alta qualità Non è né un UCR né un GCR, PDF Server adeguata per gli editori più esigenti. utilizza una tecnologia esclusiva e proprietaria che Il bagaglio culturale acquisito negli anni, che determinerà statisticamente il consumo di inchiostro unisce ‘regole e tecniche’ del passato come il calcolo più basso per ottenere un risultato di colore identico del doppio ‘punto di bianco’ a quelle più attuali ba- all’originale. sate su moderni sistemi di calcolo, hanno permesso PDF Server lavora utilizzando in uscita un set di all’equipe di ingegneri di Binuscan la realizzazione profili ICC device Link, tecnologia che permette di di tecnologie (proprietarie) che rendono i propri mantenere puri sia i colori primari che il testo (ad prodotti unici sul mercato: Tecnologia Reco, CDC esempio il 100% di nero) sia il codice a barre di 4x, Quantifier e Jpeg Removal; basate sulle regole identificazione delle lastre al 400%. di gestione del colore dell’ICC (International Colour PDF Server supporta i profili ISO ICC standard, Consortium). tuttavia è possibile creare profili ICC personalizzati

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con i prodotti messi a disposizione da Binuscan: Profile Plus e Autoprofiler. La tecnologia che gestisce i profili ICC di Binuscan permette anche di utilizzare i profili creati dal cliente, migliorandone sensibilmente la qualità, questo avviene attraverso un metodo di ricalcolo del Gammut Mapping. Nel caso di una conversione in bianco e nero, il controllo e il processo di conversione viene applicato nel migliore dei modi. Con la nuova versione di PDF Server non sarà più un problema se il file PDF conterrà immagini RGB combinate con pubblicità ed immagini CMYK, PDF Server avvierà tutte le conversioni di spazio del colore necessarie. Dallo stesso documento Postscript o PDF, PDF Server assicura una stampa coerente anche utilizzando diversi centri stampa, inclusa la conversione in b/n; Preset di inchiostro più efficiente; una riduzione dello scarto di carta e degli eccessi d’inchiostri per un più rapido ritorno di investimento; un aumento di produttività. La stessa pagina in formato PDF può essere convertita contemporaneamente per più rotative o centri stampa, sia a colori che in bianco e nero. Caratteristica esclusiva di PDF Server è l’analisi di tutte le immagini contenute “senza alcun intervento” nella pagina. L’operatore non dovrà più preoccuparsi della loro risoluzione: grazie alla teconologia CDC4x , PDF Server identifica la risoluzione

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delle immagini e, se non conforme alle specifiche, le ricampiona in maniera corretta. Su elementi bitmap, può essere applicata una maschera di contrasto per compensare il ricampionamento bicubico, o semplicemente per adattarsi alla stampa del giornale. PDF Server consente alla mano esperta del tecnico di produzione di scegliere dove intervenire e come in maniera semplice, mette a disposizione uno strumento di alta tecnologia informatica attraverso semplici menù che facilitano l’approccio dell’operatore e rendono altamente produttivo l’investimento in pochi mesi di utilizzo. Gli obbiettivi raggiunti da Binuscan garantiscono: avviamenti di stampa meno difficoltosi e più veloci con un conseguente minor scarto di carta in misura superiore al 50%. Meno difficoltosi in quanto il limite di total ink è uniforme su tutta la lastra consentendo agli operatori di stampa un lavoro più lineare. Carta pulita e asciutta con assenza di controstampa, macchina pulita e in conseguenza a questo meno fermi macchina. Alta qualità di stampa per gli inserzionisti e minori problemi da risolvere per il Team di lavoro, per gli imprenditori un risparmio economico di carta e inchiostri. Le installazioni effettuate sino ad oggi in Italia e all’estero di Binuscan PDF Server sono oltre 20 e in tutti i casi sono stati rilevati dai Clienti risparmi d’inchiostro significativi, mai inferiori al 30% rispetto al metodo utilizzato in precedenza senza perdita di qualità.

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Key point PDF Server:

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- Standardizzazione della produzione - Uniformità delle lastre e dell’inchiostrazione - Velocità di avviamento processi - Meno fogli di scarto - Facilità di stampa - Assenza di controstampa - Asciugatura più rapida - Macchina da stampa più pulita - Variazione di cromia sui toni neutri assente - Colori più accurati - Immagini più contrastate

I prodotti Binuscan sono distribuiti in Italia in esclusiva da Software Advisors srl, società del Gruppo Irpe, specializzata nel settore Editoriale in ambito Color Management e WorkFlow Management. Software Advisors propone servizi di installazione e assistenza pre e post vendita attraverso una rete di Partner certificati e specializzati nel settore. Completano l’offerta dei prodotti a listino: creazione di ambienti di Testing, noleggio delle tecnologie training, corsi di Color Management, Consulenza e assistenza continuativa con personale tecnico specializzato. Per ulteriori informazioni sui prodotti Binuscan telefonare al numero 02/38079642.

Esempio di Save Ink con Binuscan PDF Server:

Magenta Prima...

...dopo

Ciano Prima...

...dopo

Giallo Prima...

...dopo

Nero Prima...

...dopo

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Le Figaro in produzione con Méthode “La scelta accurata di un contenuto editoriale, frutto di una decisione maturata durante la riunione di redazione, è al centro del processo di gestione dell’informazione al Figaro,” ha dichiarato Nicolas Beytout, Direttore della redazione del Figaro. “Le funzionalità Le Figaro è una delle testate di maggiore spicco e fornite dal modulo News Schedule di Méthode ci prestigio in Francia. Circa il 10% dei francesi adulti, permettono di identificare e definire gli argomenti, di associarli con le risorse disponibili ossia circa 5 milioni di persone, e infine di assegnarli a giornalisti leggono settimanalmente il quoe fotografi in modo estremamente tidiano, i suoi supplementi o si flessibile e trasparente. Nel contemconnettono al suo sito Internet. EidosMedia Spa po, i responsabili di ogni servizio L’offerta editoriale del Figaro Viale Legioni Romane, 43 hanno una visione globale e sempre comprende il quotidiano, pubblica20147 Milano aggiornata dello stato di avanzamento to dal lunedì al sabato con 3 differenti tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 dei diversi contenuti editoriali.” dorsi (informazioni generali, sport, www.eidosmedia.it info@eidosmedia.com cultura e spettacoli), numerosi supple“Si tratta della prima vera integramenti tematici settimanali e mensili, 3 riviste per il fine settimana, oltre a riviste tematiche zione completa del modulo News Schedule che ha trimestrali. Le Figaro è inoltre leader tra gli editori effettivamente al Figaro un ruolo centrale nell’orfrancesi su Internet per numero di visitatori (3,8 mi- ganizzazione del lavoro” ha osservato Gilles Fleury, lioni al mese), con il portale generalista lefigaro.fr e DSI del Figaro. “La sua flessibilità ci ha consentito di adattarlo perfettamente al modo di lavorare tipico diversi siti di pubblicità classificata. del nostro giornale. Il fatto di poter automatizzare e La scelta della nuova piattaforma editoriale com- fluidificare molteplici processi grazie a Xsmile ci ha pletamente integrata in grado di coprire l’intero pro- permesso inoltre di ridurre significativamente i colli cesso editoriale sui diversi canali e basata su standard, di bottiglia durante la produzione.” come appunto Méthode, si inserisce in una strategia “Il progetto del Figaro ha rappresentato per noi una di riorganizzazione generale, tendente a creare una sfida molto stimolante e interessante, che ci ha permesmaggiore sinergia tra le diverse redazioni e servizi so di completare e arricchire le funzionalità del modulo operanti all’interno dell’azienda. News Schedule, in modo da rispondere alle esigenze La soluzione organizzativa adottata da Le Figaro di un’organizzazione redazionale molto complessa e mette al centro del processo News Schedule, un nuo- sofisticata,” ha commentato Massimo Maggi, Vicevo modulo di Méthode, che fornisce un ambiente di Presidente Servizi Professionali di EidosMedia. lavoro condiviso per la pianificazione dell’agenda La nuova piattaforma è utilizzata da circa 300 redazionale, la definizione degli argomenti da coprire, utenti e sostituisce il precedente sistema editoriale l’assegnazione di risorse e contenuti e la distribuzione basato su OracleTM e Quark XpressTM. del lavoro tra gli utenti redazionali.

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Il prestigioso quotidiano francese Le Figaro ha lanciato la produzione dell’edizione quotidiana e dei suoi supplementi sulla nuova piattaforma editoriale e di pubblicazione Méthode.

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Il gruppo Dogan installa in Turchia nove linee d’inserimento NewsLiner-A L’inserimento di inserti nei giornali in Turchia sta acquistando un’importanza sempre maggiore. Per questo motivo entro la metà del 2007 il Gruppo Dogan intende dotare le proprie sale spedizione a Istanbul, Izmir e Ancara con un totale di nove linee d’inserimento modello NewsLiner-A della Müller Martini.

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Parallelamente alla Entro ottobre 2006 rapida crescita del setla sala spedizione di Intore pubblicitario turco, stabul, attualmente già MÜLLER MARTINI S.p.A anche l’inserimento di dotata di quattro linee Viale Rimembranze 50 inserti commerciali nei d’inserimento, verrà in20099 Sesto San Giovanni (MI) giornali (vedi riquadro) è in tegrata con altre tre linee tel. 02 262371 - fax 02 2426851 forte espansione. Per reagire a NewsLiner-A. Tutti i sistemi di questa tendenza e per incrementare la produzione verranno dotati di moduli redditività della produzione, la Dogan Yayin Holding di preinserimento, per poter alimentare singolarmente (DYH) amplia le proprie capacità nelle sale spedizione di Istanbul, Izmir e Ancara con linee NewsLinerA di provata efficacia della Müller Martini. Dogan è quindi pronta a far fronte alla grande capacità produttiva delle rotative e allo stesso tempo può contare sulla flessibilità di una struttura dei giornali modulabile con un massimo di undici inserti e prestampati. Collaborazione pluriennale con Müller Martini Il Gruppo Dogan che, con i cinque quotidiani «Hürriyet», «Milliyet», «Radikal», «Posta» e «Gözcü», oltre 20 periodici, una casa editrice, una radio e nuovi mezzi di comunicazione, è leader nel mercato turco dei media, produce con successo da molti anni in sala spedizione giornali con sistemi Müller Martini.

La sicurezza di produzione e un’elevata flessibilità di sistema sono i vantaggi decisivi delle linee d’inserimento NewsLinerA della Müller Martini.

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con inserti anche i prestampati, così come di modernissime linee di formazione pacchi NewsStack. Anche le sale spedizione di nuova costruzione di Izmir e Ancara verranno dotate ciascuna di tre linee NewsLiner-A identiche. L’inizio della produzione a Izmir e Ancara è previsto per la metà del 2007.

cazione di stampa, così come i media elettronici. Per esempio, mentre nel 1995 il numero medio di pagine di un quotidiano turco si aggirava tra le 36 e 40 pagine, oggi è compreso fra le 56 e 68 pagine. Anche il settore degli inserti ha registrato una forte crescita. Oggi l’edizione di fine settimana di «Hürriyet» pesa oltre un chilogrammo.

Il settore grafico in Turchia è in forte espansione

La più grande sala spedizione giornali in Turchia di Hürriyet si trova a Istanbul ed è stata fornita dalla Müller Martini. Qui attualmente sono in funzione quattro sistemi d’inserimento NewsLiner e un sistema polmone e d’immagazzinaggio FlexiRoll. Con questa installazione Müller Martini ha avviato un vero e proprio boom degli inserti, che ha ripercussioni anche sui sistemi di uscita da rotativa e sull’accavallaturacucitura.

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In Turchia l’industria della stampa cresce più rapidamente dell’economia stessa, che sta già vivendo un periodo di forte espansione. Negli ultimi cinque anni il volume del settore pubblicitario è stato quadruplicato. Da tutto ciò traggono profitto i mezzi di comuni-

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Reclame Production: da HiT un nuovo strumento per produrre i giornali

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Reclame Production è la nuova soluzione propo- alla realizzazione di 400 pagine “logiche” uniche sta da HiT Internet Technologies per la gestione del trasformate, proprio grazie a Reclame Production, timone editoriale. Il prodotto, altamente specializzato, in 900 pagine “fisiche” avviate ogni notte a 7 centri si inserisce nella fase finale del flusso di lavoro con stampa che operano con tre diverse tipologie di cail compito di acquisire le “pagine logiche” prodotte dute colore. da un qualsiasi sistema editoriale - ovvero i contenuti I redattori operano tutti i giorni su un sistema editoriali e gli ingombri pubblicitari debitamente vi- editoriale all’interno del quale vengono costruite tutte deoimpaginati - e di organizzarli nel le pagine logiche di contenuti. I retimone editoriale del prodotto finale dattori conoscono, fin dalla riunione stampato. di redazione del primo mattino, gli Reclame Production è uno degli ingombri di pubblicità prenotati dalla strumenti di lavoro più potenti a diconcessionaria PubliKompass e, di sposizione degli editori che devono conseguenza, gli spazi a loro dispogestire prodotti complessi, come i sizione. Con gli strumenti editoriali quotidiani che hanno numerose ediscelti autonomamente dall’editore si zioni locali all’interno delle quali vanpreparano le 400 pagine “logiche” no impaginate sezioni comuni – come uniche, che possono essere aggiornate Via Cavalcanti, 5 gli esteri, gli interni, l’economia e lo e modificate fino all’ultimo momento. 20127 MILANO - ITALIA sport – alternate con sezioni di cronaReclame Production provvede, per Tel +39.0228019.1 Fax +39.0228019.712 ca locale, non necessariamente nello contro, ad organizzare queste pagiemail: publishing@hit.com stesso ordine fra un’edizione locale ed ne all’interno dei quindici prodotti sito web: www.hit.com un’altra. Reclame Production si incalocali, gestendo tutta la fase finale di rica appunto di tutte le funzioni per orassemblaggio dei timoni editoriali, dinare nella corretta sequenza delle pagine “fisiche”, sistemando, testatine, numeri di pagina e quant’altro ovvero quelle stampate su carta, le pagine “logiche” attiene alla forma finale del prodotto stampato, con il composte all’interno dei sistemi editoriali. risultato di mandare ogni giorno in distribuzione 15 testate locali, ciascuna a 64 pagine, dove le sezioni Reclame Production a E-Polis di contenuti locali si alternano a quelle di interesse più generale all’interno di norme generali stabilite Quanto più sofisticata e capillare è la copertura dall’editore e memorizzare dal sistema. del territorio locale, tanto più si apprezza Reclame Production, uno strumento estremamente potente e Reclame per giornalisti ed editori flessibile per l’organizzazione delle testate locali dove interagiscono fra loro redazioni centralizzate e redaReclame Production è stato sviluppato da HiT zioni locali. Non a caso questa soluzione è stata scelta come uno strumento di supporto alle redazioni dall’editore di E-Polis, il nuovo quotidiano nazionale dei giornali, per semplificare ai responsabili della articolato in 15 edizioni locali alla cui realizzazione redazione il controllo e la gestione del flusso di contribuiscono 16 redazioni, 120 giornalisti assunti lavoro per la produzione delle edizioni locali. Della a tempo pieno, una vasta rete di collaboratori, 4 gra- stessa famiglia d’applicativi fa parte Reclame Web fici, 7 tecnici di supporto al sistema che collaborano Viewer, lo strumento per seguire in tempo reale, ed

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TecnoMedia

Il software infatti è specializzato nella gestione del timone, un passaggio obbligatorio per qualsiasi testata che rappresenta, di solito, anche un notevole aggravio di costo. E’ infatti proprio la gestione di queste funzionalità che, tradizionalmente, può fare lievitare gli investimenti editoriali in misura anche considerevole, assorbendo una grande quantità di potenza sia in termini di software che di hardware da installare. Reclame Production è, da questo punto di vista, una soluzione decisamente più vantaggiosa da un punto di vista economico proprio grazie alla sua estrema specializzazione.

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in tre dimensioni, la creazione delle edizioni locali. Attraverso Web Viewer è possibile aprire una finestra all’interno del sistema editoriale centrale e, selezionando una o più edizioni, seguirne la produzione “sfogliando” materialmente le pagine. Reclame Production, infatti, ogni qual volta l’operatore invia il comando, rende disponibile in tempo reale tutte le pagine di una certa edizione in formato PDF. E’ pertanto possibile sia osservare la normale sequenza delle pagine all’interno del timone editoriale sia “sfogliarle” in un browser tridimensionale come si farebbe con un prodotto cartaceo. Gli editori che acquistano, o avviano, nuove testate locali trovano un formidabile strumento per l’integrazione di diverse piattaforme produttive. Il software, infatti, può gestire contemporaneamente all’interno di un unico timone editoriale “pagine logiche” prodotte da diversi sistemi editoriali. L’integrazione di nuove testate dove i giornalisti sono abituati a sviluppare i contenuti con strumenti diversi da quelle solitamente in uso all’editore all’interno di un unico network di edizioni locali non è più un problema. Anche dal punto di vista dei bilanci aziendali Reclame Production è oltremodo vantaggioso.

Web Viewer, nella famiglia dei prodotti Reclame, permette di seguire via Internet la produzione delle edizioni locali, aggiornata in tempo reale.

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LinkService certifica i suoi 12 anni

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Concluso un altro anno di attività, tracciamo un bilancio dei mesi trascorsi ed anticipiamo alcune delle iniziative del prossimo futuro. LinkService accende 12 candeline sulla torta sieme particolarmente avanzata. Questo per dire di compleanno e lo fa LinkService Srl che i titoli “Microsoft divenendo “Microsoft Via Alle Rotte, 15 Certified Application Certified Partner” 42011 Bagnolo in Piano – RE Developer” acquisiti dopo aver portato l’in( +39.0522.953867 (6 linee ra) a livello personale da tero Team di Sviluppo ✚ +39.0522.953869 ✍ posta@linkservicegroup.it ciascun componente al livello “Microsoft www.linkservicegroup.it del team di sviluppo Certified Application e poi il “Microsoft Developer”. Certified Parner” a L’impegno per raglivello aziendale sono giungere questo obietil risultato di uno imtivo è stato notevole pegno serio e continuativo, non il beneficio di esporre anche perché ha coinciso con un anno particolarmente un logo – seppur molto importante – che deriva dal denso di attività, progetti e nuove iniziative che ci semplice pagamento di una iscrizione. hanno dato grandi soddisfazioni ma imposto ritmi di Anzi, i prossimi obiettivi di crescita interna ci lavoro molto serrati. vedranno impegnati a portare in certificazione anche Dopo anni in cui l’azienda ha lavorato con grande il reparto di Supporto Tecnico sulle tecnologie server, dedizione e qualità sviluppando soluzioni customizzate innalzare il livello di certificazione dell’area sviluppo in ambiente Microsoft abbiamo ritenuto che fosse ed incrementare le competenze Microsoft aziendali. giunto il momento per formalizzare le competenze Un sentito apprezzamento al Team di Sviluppo per acquisite sul campo attraverso un percorso di formala serietà, la dedizione e l’impegno che ha dimostrato zione e verifica ufficiale. ancora una volta in questi mesi riuscendo a fronteggiare Ci preme ringraziare l’Istituto IFOA, primario un vero e proprio tour de force che li ha visti costanente di formazione reggiano, per averci affiancato e temente impegnati su molteplici progetti rivolti sia ai supportato in questa iniziativa: il progetto di training clienti che alla realizzazione di strumenti per aumentare è stato concordato ed implementato su misura per conl’efficacia e l’efficienza dei processi interni. sentirci di conciliare l’esigenza di garantire continuità Fondamentale è stato anche il contributo dello staff nella erogazione dei servizi di analisi, progettazione di Supporto Tecnico che ha partecipato attivamente a e sviluppo con la notevole quantità di ore in aula e le tutte le fasi di gestione logistica del progetto formativo relative verifiche periodiche. e, grazie alla professionalità ed all’impegno con cui Il percorso (comprese le sessioni d’esame) è svolgono la quotidiana attività a stretto contatto con gli stato interamente realizzato presso la nostra sede di utenti dei nostri sistemi, concorre in modo significativo Bagnolo in Piano allo scopo parzialmente adibita ad alla soddisfazione dei clienti. aula corsi. Clienti la cui soddisfazione ha giocato un ruolo Per raggiungere la certificazione non è sufficiente importante per il conseguimento della certificazione essere “capaci” di governare uno strumento, occorre aziendale poiché hanno esaminato ed approvato le approfondire in modo strutturato ed organico una nostre richieste di referenza su alcuni progetti attivi grande quantità di tematiche secondo le linee guida nel corso di quest’anno. dettate dal produttore ed acquisire una visione d’in-

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Anche l’anno che volge al termine ha rappresentato per noi un ulteriore momento di crescita sotto molti profili. Abbiamo dedicato moltissime energie alla realizzazione ed alla diffusione in produzione di un sistema integrato per la gestione della pubblicità per conto di un gruppo editoriale italiano di primissima grandezza. Parallelamente, in collaborazione con una importante società di consulenza direzionale bresciana, abbiamo attivato una nuova linea di sviluppo nell’area del controllo di gestione che ha dato origine un nuovo sistema software che consente di implementare modelli di analisi estremamente sofisticati. Ulteriori progetti ci hanno portati a realizzare un sistema per la gestione di un gruppo CallCenter che permette di organizzare elenchi di contatti, la loro distribuzione fra un pool di telefonisti, il reporting delle chiamate e l’analisi dei risultati conseguiti. Nel corso del 2007 abbiamo anche realizzato un sistema per l’automazione del trasferimento di pagine finite da sistema editoriale a batterie di periferiche Computer to Plate con avanzate funzionalità di gestione e presentazione dei processi in coda, attivi e conclusi. Nello stesso tempo abbiamo iniziato la “pacchettizzazione” di alcuni sistemi per la conversione di oggetti da e verso i formati PDF, EPS, PostScript e JPEG: nei primi mesi del 2007 porteremo sul mercato una automation suite modulare con caratteristiche di load balancing e fault tolerance molto evolute. L’arrivo in LinkService di un nuovo collaboratore con esperienza ventennale in una delle più prestigiose e grandi concessionarie di pubblicità ha dato ulteriore impulso alla nostra azienda e contribuito a meglio focalizzare la nostra missione, apportando un forte know-how nell’area dei processi commerciali. L’acquisizione di nuovi clienti rappresenta un momento di particolare soddisfazione sia sotto il profilo dei risultati aziendali che delle competenze: il contatto con molteplici realtà contribuisce a farci comprendere sempre meglio le esigenze che un mercato come quello editoriale non sempre manifesta in modo esplicito. LinkService è una società che ha nei propri cromosomi un approccio fortemente orientato a stabilire con i propri clienti rapporti di partnership e non solo transazioni commerciali: Editoriale Bresciana Servizi,

Edisport e PubbliA sono le aziende con cui, durante il 2006, abbiamo attivato nuovi e positivi rapporti di collaborazione. Dove andremo l’anno prossimo? Molti sono i progetti di sviluppo su cui ci stiamo concentrando e sui quali vi manterremo informati nei mesi a venire. Segnaliamo l’avvio di un ambizioso progetto interno che, partendo da gruppi di lavoro già molto coesi e motivati, punta ad una ulteriore crescita della qualità e quantità di servizi erogati. Fra i tanti punti di interesse, abbiamo messo in test un nostro nuovo sistema di per la gestione e la tracciatura delle attività di CallCenter che incrementerà ulteriormente il livello di servizio consentendo anche la produzione di reportistica evoluta. Sull’esterno andremo ad affiancare alla linea progetti una nuova linea prodotti indirizzata all’area gestionale e commerciale: entro il primo trimestre del prossimo anno ne inizieremo la presentazione al pubblico anticipando sino da ora che andremo ad introdurre concetti fortemente innovativi con cui, e ne siamo assolutamente convinti, cattureremo la vostra attenzione! Stiamo lavorando affinché le aree di competenza LinkService possano sempre più soddisfare le esigenze del comparto media; riteniamo vi siano ampi segmenti che necessitano di implementare nuovi processi e strumenti in un mercato che si evolve costantemente. Saluti e ricordi Ci sia concesso di concludere approfittando di queste pagine per salutare alcune persone. Il 2007 ci ha portato due bellissimi fiocchi azzurri. Francesco è divenuto padre di Pietro che già alterna al biberon un volume sulle basi di dati… Alcuni mesi dopo la nostra Francesca ha dato alla luce Riccardo che, per non essere da meno, già si dedica al customer care prima di addormentarsi! Se è vero che un’azienda è fatta di persone e che ognuno lascia una traccia anche quando non c’è più, credo che la fine di un anno sia anche il momento in cui si deve ricordare chi, con il proprio lavoro, la passione e l’umanità con cui ha vissuto ogni momento è, e sarà sempre, fra di noi: a Cristian e Vincenzo il vanno i nostri pensieri più cari.

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2006 – Un altro anno di crescita.

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Una nuova Goss Uniliner a doppia larghezza per La Manche Libre in Francia La nuova rotativa darà una capacità del 100% di produzione a colori. Specificata una serie di caratteristiche che massimizzeranno l’efficienza di produzione

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Il settimanale regionale francese La Manche Libre ha ordinato una nuova rotativa Goss Uniliner a doppia larghezza configurata con quattro torri shaftless. L’acquisto è stato motivato dal notevole aumento della domanGoss International da di pubblicità a coGreenbank Street - Preston lori e livelli superiori di Lancashire PR1 7LA - England produzione. La rotativa Tel: +44.1772.257571 sarà installata alla fine Fax: +44.1772.885698 info@gossinternational.com dell’anno ed entrerà in www.gossinternational.com produzione all’inizio del 2007. “Il mercato francese dei giornali sta cambiando e i giornali devono essere in grado di stampare a colori,” osserva M. J. Péron, direttore tecnico di La Manche Libre. “Abbiamo anche bisogno di stampare un maggior numero di pagine, senza compromettere i tempi di consegna. La rotativa Uniliner a doppia larghezza e doppio sviluppo circonferenziale ci darà esattamente la produttività di cui abbiamo bisogno per anticipare le esigenze dei nostri clienti.” Destinata a giornali di medie dimensioni che richiedono una maggiore flessibilità, la rotativa Uniliner può produrre tirature sia dirette che in accumulo e raggiungere velocità di 75mila copie all’ora (37.500 in accumulo). Con uno sviluppo circonferenziale di 560 mm, la nuova rotativa di La Manche Libre sarà configurata con quattro torri a quattro unità sovrapposte e una piegatrice 2:3:3 con passaggio tra modalità diretta/in accumulo al semplice azionamento di un pulsante e con funzionalità di piega incrociata.

Per assicurare una produzione di qualità superiore, tempi di consegna più veloci e la riduzione degli scarti di avviamento, la rotativa includerà una serie di caratteristiche comprendente: • Sistema di comando Level 3 con capacità di memorizzazione dei dati dei lavori • Viti d’inchiostrazione motorizzate self-learning, con preimpostazione e comando a distanza • Comandi automatici del registro circonferenziale e laterale indipendenti su ogni coppia di stampa. • Sistema di bagnatura a tre rulli • Comandi di tensione del nastro e sensori di rottura del nastro • Accesso remoto all’intera rotativa per diagnostica • Estrattore delle polveri Una volta installata la DER NIER AVIS AVA nuova rotatiNT N OEL va a St Lô, La Manche 25 ans de pour Des Dakar soude Libre potrà les san gliers d ébarqu p r o d u r r e ça déborde ! ent ! 128 pagine a c o l o r i , la maison de la forêt OUVE

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raddoppiando la propria capacità corrente. La Manche Libre è una società indipendente costantemente impegnata a migliorare la propria qualità di stampa e differenziarsi da altri giornali locali. Come spiega Péron: “La rotativa Goss Uniliner ci permetterà di mantenere il nostro vantaggio in questo settore estremamente competitivo fornendo la flessibilità necessaria per far fronte alle tendenze emergenti. Inoltre, Goss International è rinomata per l’ottima assistenza tecnica che offre, per cui riteniamo di aver acquistato molto più di una semplice rotativa offset a bobina.” La Manche Libre persegue da anni una politica di continuo investimento nel meglio che la tecnologia può offrire per una maggiore qualità, efficienza e produttività. Da quando la società ha adottato la

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La Manche Libre ha ordinato una nuova rotativa Goss Uniliner a doppia larghezza con quattro torri shaftless.

tecnologia CTP negli anni ‘90, la sua produzione di prestampa è al 100% digitale e ultimamente è stato anche installato un sistema di distribuzione d’avanguardia. Secondo Péron, una volta installata ed entrata in funzione la rotativa Uniliner, l’intero processo di produzione di La Manche Libre sarà “di gran lunga più efficiente”. Fondata nel 1944 come azienda indipendente a conduzione familiare, La Manche Libre attualmente è il primo settimanale francese a distribuzione locale e continua a fare progressi. È anche il primo mezzo d’informazione nella regione della Manica. Altre testate stampate nello stesso impianto includono Courrier de la Mayenne, Journal du Pays de Vitré, Le Haut Anjou, L’informateur e molti free press, per esempio NOTA (500mila copie).

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Col reparto di spedizione Ferag verso nuovi ordinativi Cambridge Newspapers produce settimanalmente circa 1,7 milioni di copie di giornali. La produzione viene gestita da due moderne linee del reparto di spedizione Ferag. Grazie al sistema di cucitura integrato StreamStitch è stato possibile ottenere nuovi ordinativi.

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La società editrice Cambridge Newspapers produ- Alan Mee, responsabile di produzione di Cambridge ce nel suo centro stampa Milton, presso Cambridge, Newspapers. oltre alla propria testata Cambridge Evening News, altri undici settimanali, nonché i prodotti della conso- Importante risparmio di carta ciata Herts and Essex Newspapers con tirature di 1,7 milioni di copie settimanali. Da un anno è entrato in Secondo le dichiarazioni di Alan Mee, il sistema funzione un sistema Ferag dell’ultima generazione per Ferag sorprende soprattutto per l’elevata efficienza il reparto di spedizione. Le due linee sono collegate a rapportata ad un fabbisogno di spazio notevolmente due rotative per la stampa dei basso. Il trasporto e il depogiornali e sono predisposte per sito intermedio dei prodotil procedimento d’inserimento ti prestampati avvengono in facoltativo on-line o off-line modo facile e sicuro per vie su un MultiSertDrum MSD2-C di trasporto brevi, tramite il FERAG ITALIA S.p.A. con unità periferica MultiDisc e sistema MultiDisc con zona di Via Gallarate 184, 20151 Milano RollSream. avvolgimento e di svolgimento. Tel. 02.38002770 - Fax 02.38006710 Come caratteristica della straordiSito Internet: www.ferag.com Vantaggi di mercato con naria flessibilità del sistema, Alan StreamStitch Mee cita la possibilità di attivare il MultiSertDrum MSD2-C con entrambe le uscite della Cambridge Newspapers è la prima società editri- rotativa, e di integrare i giornali con inserti, supplece di giornali britannica che utilizza i componenti di cucitura inline StreamStitch, il cui progressivo impiego ha consentito alla società di ottenere indubbi vantaggi di mercato. La società ha potuto assicurarsi, tra l’altro, il contratto per la produzione di City A.M., il primo quotidiano commerciale indipendente di Londra, con una tiratura di 95.000 copie giornaliere. Nella realizzazione di questo strumento di analisi critica, il procedimento inline che viene correntemente usato dalla stampa alla lavorazione successiva fino al prodotto pronto per la spedizione, assume la massima importanza. “Con la soluzione Ferag si sono aperti nuovi Con StreamStitch la Cambridge Newspapers ha acquisito segmenti di ordinazioni, che preceed evaso con successo ordinazioni che in precedenza erano dentemente avevamo considerato al di considerate al di fuori della portata dell’impresa. fuori della nostra portata”, ha affermato

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TecnoMedia Il MultiSertDrum ha consentito una riduzione degli scarti compresa tra il sei e il dodici percento.

Processo a livello industriale Grazie a StreamStitch, la società editrice Cambridge Newspapers ha realizzato un importante incremento di qualità e produttività. Se in passato i prodotti dovevano essere impilati a mano su palette e lavorati off-line su una raccoglitrice-cucitrice, orai processi si svolgono a livello industriale interamente nel procedimento inline, in una frazione del tempo occorrente in precedenza. In questo modo con StreamStitch il processo di cucitura può essere effettuato direttamente dalla rotativa, alla stessa velocità di stampa. I prodotti cuciti possono essere avvolti su MultiDisc per il trattamento successivo od essere convogliati direttamente al settore MultiStack per la preparazione della

spedizione. Come ulteriore variante, StreamStitch è anche applicabile dopo il processo d’inserimento, in quanto i singoli componenti del prodotto raccolti nel MSD, possono essere lavorati e trasformati in prodotti di stampa unitari cuciti sul dorso. Competenza e affidabilità

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menti e prestampati a pieno rendimento. Oltre alla razionalità dei processi, si sottolinea anche il considerevole potenziale di risparmio di carta. Ad esempio, Charlotte Barham, responsabile del reparto di spedizione, afferma che il sistema d’inserimento ad alta automazione MSD, ha consentito una riduzione degli scarti compresa tra il sei e il dodici per cento, rispetto all’operazione manuale che veniva svolta in precedenza.

I responsabili di Cambridge Newspapers si dichiarano molto soddisfatti dell’impegno dimostrato da Ferag e dalla società di vendita e servizi WRH Marketing UK. Competenza ed affidabilità sono state messe alla prova allorché, contrariamente a quanto programmato, è stato necessario avviare la piena produzione dell’impianto prima ancora della consegna ufficiale.

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EidosMedia al suo debutto in India: HT Media Limited sceglie Méthode Basato a Nuova Dehli, HT Media Limited è uno dei di Méthode, per di più su un mercato estremamente più importanti gruppi editoriali indiani : il suo portafo- dinamico e in rapidissima evoluzione come quello glio comprende l’Hindustan Times, uno dei più diffusi indiano. Nel contempo, stiamo anche valutando la posquotidiani indiani di lingua inglese, e il quotidiano sibilità di stabilire una partnership con HT Media per nazionale Hindustan, una delle principali pubblicazioni fornire soluzioni editoriali tecnologicamente all’avandi lingua Hindi. HT Media Limited possiede inoltre uno guardia ad altri gruppi editoriali della regione.” Per questa prima installazione dei siti di informazione più popolari verranno create due redazioni inin Asia; a breve il gruppo lancerà tegranti carta e web, una a Nuova un canale radiofonico FM in parteDehli, l’altra a Mumbai, entrambe nariato con Virgin e un quotidiano EidosMedia Spa operanti su un’unica piattaforma economico-finanziario realizzato Viale Legioni Romane, 43 editoriale e di archivio. Questo apsulla base di un accordo di partnership 20147 Milano proccio convergente servirà da modello con il Wall Street Journal. tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 per estendere Méthode agli altri prodotti HT Media ha scelto la soluzione www.eidosmedia.it info@eidosmedia.com multi-media del gruppo. Méthode di EidosMedia per le tutte le attività di pubblicazione cartacea e multimedia del gruppo. L’annuncio è stato fatto durante il salone IfraExpo ad Amsterdam. “In un primo tempo, utilizzeremo Méthode per la produzione di un nuovo quotidiano destinato al mondo degli affari e pubblicato in versione sia cartacea sia online, ” ha dichiarato Sharad Saxena, Vice-President Supply Chain and Operations di HT Media. “La scelta di Méthode si inserisce in una strategia a lungo termine, che implica l’ampliamento del nostro portafoglio di lettori e di clienti attraverso la moltiplicazione dei canali informativi e dei servizi nell’obiettivo di raggiungere nuovi lettori o rispondere a nuove esigenze.” Dopo la messa in produzione della prima testata, HT Media procederà a trasferire l’insieme delle sue pubblicazioni cartacee ed online verso la nuova piattaforma Méthode, destinata ad essere utilizzata da più di 1000 utenti concorrenti. “Si tratta del nostro primo impianto nel mercato asiatico,” ha commentato Gabriella Franzini, Direttore Generale di EidosMedia. “E’ un progetto entusiasmante che sfrutterà tutta la potenza e flessibilità cross-media Ifra Expo 06 – Amsterdam: Gabriella Franzini, Direttore Generale di EidosMedia, e Shared Saxena, Vice-President Supply Chain and Operations di HT Media, firmano il contratto per 1000 posti di lavoro.

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ProLiner – progettata per l’efficiente produzione del giornale di domani Il giornale di domani viene creato in sala spedizione: all’ IFRA di Amsterdam Müller Martini ha annunciato il nuovo sistema d’inserimento ProLiner ad alte prestazioni. Il nuovo impianto, economico e a costruzione modulare, è stato progettato per un’ampia gamma di applicazioni, così come è stato ottimamente studiato per il conseguimento di valore aggiunto e il raggiungimento di nuove fonti di reddito. Il sistema d’inserimento ProLiner sarà disponibile nel primo 2007.

regolazioni facili ed elevata sicurezza di lavorazione.

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Il sistema ProLiner si contraddistingue per il suo caso di un cambio inserti. Questo aiuta a risparmiare design compatto e per tempo ed incrementa l’efla struttura semplice e ficienza del ProLiner. Le modulare. La nuova insepossibilità correlate di una ritrice offre all’operatore personalizzazione precisa, MÜLLER MARTINI S.p.A un’elevata sicurezza degli ovvero l’inserimento di Viale Rimembranze 50 investimenti e può essere prodotti differenziati per 20099 Sesto San Giovanni (MI) ampliato in modo adeguato in zone, aprono inoltre la strada a tel. 02 262371 - fax 02 2426851 caso di mutevoli esigenze produtnuove fonti di reddito. Il controllo tive. Il nuovo sistema si basa su un copie mancanti e segnature doppie approcesso d’inserimento lineare di provata efficacia, partiene allo standard Müller Martini. Questo assicura la garantisce un’alta sicurezza dei processi e assicura qualità del prodotto giornale, nell’interesse del lettore. quindi un’elevata produttività. I prodotti sono manIl nuovo sistema d’inserimento ProLiner può essere tenuti in posizione con sicurezza e vengono aperti in ampliato sino a 30 mettifogli. Ogni singolo mettifoglio corrispondenza delle tasche d’inserimento con l’aiuto può essere attivato secondo le necessità, con precisione di quattro pinze. Il giornale è fissato in modo affidabile, di copia. Il caricamento semiautomatico con Streamfeeconsentendo anche la lavorazione efficiente di prodotti der, o in modo completamente automatico con FlexiRoll, tabloid sottili e l’integrazione di inserti. Il formato delle riduce l’intervento manuale ed incrementa in modo tasche può essere regolato centralmente. significativo l’efficienza del sistema. I giornali vengono caricati direttamente dalla rotativa mediante trasportatori a catena o di flusso a squame, Vantaggi del ProLiner oppure automaticamente mediante FlexiRoll, a seconda delle esigenze. L’efficiente lavorazione di una - Alta affidabilità dei processi varietà di prodotti differenti è assicurata da - Vantaggioso rapporto rese/prezzo una nuova generazione di mettifogli, - Lavorazione di un’ampia gamma di prodotti i quali possono essere messi - Sicuro processo d’inserimento senza perdita degli a punto in tempi breinserti vissimi nel - Cambio di zona con precisione di copia, senza perdite di tempo - Elevata qualità dei prodotti - Accessibilità ottimale Il nuovo sistema - Ampliamenti successivi sempre d’inserimento ProLiner possibili, grazie alla costruzione della Müller Martini modulare. garantisce efficienza,

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Fujifilm presenta la nuova gamma di platesetter Luxel News

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La gamma di platesetter Fujifilm al violetto garan- Basso costo di gestione: tisce alta produttività ma anche prestazioni sempre al passo con le esigenze. La nuova gamma Luxel News - L’esposizione al violetto garantisce una maggiore è disponibile nei modelli da 80, 100 e 120 lastre e durata ed una riduzione dei costi del dispositivo grazie all’innovativo design e laser; all’alta capacità di risoluzione d’uscita, offre una qualità ecQualità: cellente in grado di rispondere Via della Unione Europea, 4 - San Donato M.se MI ad ogni richiesta del mercato - Esposizione a tamburo interTel. 02/89582.1 - Fax 02/89582914 dell’industria dei quotidiani. no per garantire la precisioResponsabile commerciale: elio.ramponi@fujifilm.it Responsabile tecnico: gianluigi.bersani@fujifilm.it Ogni modello è configurato con ne, la repetibilità e la messa un sistema a doppio laser e può a registro dell’immagine; esporre fino a 750 lastre online. L’elevata risoluzione - Il dispositivo laser prodotto da Fujifilm garantisce d’uscita fino a 2540 dpi garantisce un’alta qualità ottimi risultati; d’immagine che si adatta facilmente sia alla produzione - Riduzione del dot gain ; coldset che heatset sul medesimo dispositivo. - Migliore riproduzione tonale. I vantaggi della linea Luxel News:

Produttività

- Elevata produttività anche con lastre a formato La linea Luxel News offre un’alta produttività angrande; che quando si usano lastre a grande formato. Il sistema - 5 cassette in linea, ognuna con la capacità di 150 a doppio laser, progettato e sviluppato da FujiFilm, è lastre a cassetta; in grado di garantire una rapida e precisa esposizione - Rimozione automatica dell’interfoglio; e, al tempo stesso, assume la funzione di backup in - Workflow completamente automatizzato; modo da assicurare il corretto funzionamento della - Esposizione a doppio laser, raddoppia la produzio- produzione. ne; La gamma Luxel News si adatta ad ogni esigenza - Sistema con tamburo interno per garantire una mi- del cliente al fine di incrementarne la produttività e la gliore qualità d’immagine; qualità. Le elevate risoluzioni di uscita e le conver- In ogni cassetta è possibile inserire lastre di dimen- sioni di produttività sono disponibili come accessori sione diversa; opzionali. - Perfetta adattabilità alle lastre LP-NNV di Fujifilm; Produttività Dimensioni lastra Lastre/h (1200 dpi) Lastre/h (2400 dpi) - Rapido riavviamento per Rotative mm pollici News 80 News 100 News 120 News 80 News 100 News 120 Berliner 315 x 470 12 / x 18 / 84 108 128 66 88 101 brevi interruzioni 78 101 119 59 79 90 Goss Metro 397 x 586 15 / x 23 / - Risoluzioni d’uscita da Goss Community 889 x 607 35 x 23 / 67 89 102 46 64 71 68 90 103 47 65 72 Goss Suburban 914 x 585 35 / x 23 / 1016 dpi a 2540 dpi. 64 86 98 44 61 67 Goss Universal 45/50 998 x 660 39 / x 25 / 1

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Il sistema di cassette flessibile I prodotti Luxel News possono accettare lastre di diversa dimensione, dal formato minimo di 300 x 450 mm (1125/32” x 1711/16”) a quello massimo di 1162 x 960 mm (4523/32” x 3725/32”). Ogni cassetta può essere caricata sullo stesso dispositivo oppure può essere rimossa in modo da permettere al CTP il

Capacità massima Dimensioni lastra minime Dimensioni lastra massime

caricamento offline. Vi sono due tipologie di cassette; le cassette ad alta capacità consentono di accettare 150 lastre fino ad un massimo di 750 lastre online, la cassette a formato grande per contenere lastre di dimensioni superiori a 1030 mm. Entrambe le tipologie di cassette possono essere supportate sullo stesso dispositivo CTP, fino ad un massimo di 5 cassette online.

Elevata capacità delle cassette

fino a 150 lastre a cassetta 300 x 450 mm 1030 x 800 mm

Cassette a grande fomato

fino a 60 lastre a cassetta 300 x 450 mm 1162 x 960 mm

architettura di recording tipo di fonte laser Tipi di supporti dimensioni (W x D x H) Interfaccia Recorder

FUJIFILM Luxel News 80 FUJIFILM Luxel News 100 FUJIFILM Luxel News 120 tamburo interno Laser X2 Violet (405nm) Lastre FUJIFILM LP-NNV e LP-NV 2050mm x 3930mm x 1810mm (805/6" x 15423/32" x 711/4") SCSI Ultra Wide

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Altre specifiche

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Adobe : le tecnologie e gli standard per moderni flussi di lavoro in stampa Nell’industria della stampa professionale, considerazioni sugli acquisti comprendono da sempre la velocità e l’affidabilità dei processi, la gestione dei media, la qualità delle immagini ed evidentemente il prezzo. I progressi tecnologici hanno introdotto un concetto chiave nei processi di produzione tipografica – il flusso di lavoro per la stampa professionale. Adobe è un innovatore all’avanguardia nello sviluppo di standard e tecnologie per tali flussi di lavoro e lavora costantemente per offrire ai propri clienti nuovi livelli di efficienza, risparmio e cicli di produzione ridotti.

dell’azienda, una informazione usata male e processi poco automatizzati possono impedire la Il temine flusso di lavoro comunicazione e di conseguenza Adobe Systems Italia può avere vari significati per le Centro direzionale Colleoni - Pal. Taurus A3 rallentare la produttività stessa. persone, a seconda del loro ruolo Maggiori controlli e monito20041 Agrate Brianza (Mi) tel. 039 65501 fax 039 655050 e delle loro responsabilità all’inraggi dei processi possono aiutare terno di una organizzazione. Nel Per informazioni commerciali: 02-63.23.74.20 le operazioni di produzione di www.adobe.it suo senso più basilare, un flusso di stampe a migliorare l’efficienza. info-italia@adobe.com lavoro per la stampa include tutto L’utilizzo di flussi di lavoro stancio che è necessario –ogni processo, ogni passo, ogni dard può, per esempio, contribuire ad automatizzare attività– per portare un determinato lavoro di stampa a processi di prestampa, l’invio dei lavori a determinate termine. Più il passaggio da una fase all’altra è fluido ed code di stampa, e generare automaticamente delle efficiente, più efficientemente e rapidamente il lavoro notifiche via e-mail per essere costantemente inforsarà completato. mati dell’andamento dei lavori. Questi flussi di lavoro Le aziende si riferiscono spesso alla prestampa e automatizzati basati sui processi, come gli standard ai RIP (Raster Image Processor) come una soluzione aperti PDF e JDF, consentono agli utenti di ridurre per il flusso di lavoro. Tecnicamente questo può anche l’intervento umano e di conseguenza gli errori degli avere la sua logica, ma un flusso di lavoro nel suo operatori. senso più profondo assume un significato più largo e Riduzione dei costi e ridondanze – La riduzione spazia dalla gestione del lavoro, dalla sua creazione, dei costi e delle ridondanze è una iniziativa di fondafino ai processi di consegna a controlli e assemblaggio mentale importanza per qualsiasi azienda. Nell’indudel lavoro fino alla gestione degli ordini, la stampa e stria della stampa, se i tagli ai costi hanno un effetto la consegna. negativo sulla qualità stessa della stampa, l’affidabilità Automazione dei processi – Strumenti per i flussi e la convenienza, questo può avere effetti devastanti di lavoro di stampa possono contribuire ad una migliore sulla soddisfazione del cliente. L’automazione dei comunicazione e collaborazione tra tutti gli partecipan- flussi di lavoro, inclusa la riorganizzazione dei proti del ciclo produttivo – sia nel seguire le operazioni di cessi, sono spesso il primo passo che è compiuto da stampa che nello scambio di informazioni importanti parte delle aziende di stampa professionale per ridurre all’interno dell’azienda. Qualsiasi sia la dimensione costi e ridondanza.

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I flussi di lavoro in prospettiva

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Quali attività possono essere automatizzate e rese più efficienti con i strumenti basati su standard per stampa professionale? - Consegna, gestione e fatturazione dei lavori via web - Gestione dei contenuti digitali - Gestione del colore - Preventivazione - Controlli preliminari dei lavori in ingresso - Modifiche e revisioni dei contenuti in fasi tardive - Stampa - Rifinitura - Migrazione da processi analogici a digitali

E’ chiara la necessità per tecnologie e strumenti che siano in grado di contribuire ad una maggiore efficienza nel flussi di lavoro di stampa. Per capire meglio come tali tecnologie possono fornire valore ad applicativi, ambienti e mercati si deve, come prima cosa, approfondire due concetti chiave: standard e automazione. Introducendo gli standard nei propri flussi di lavoro, qualsiasi attività, indipendentemente dai requisiti, può essere compiuta con una maggiore efficienza e con una minore incidenza di errori. In ogni caso, la standardizzazione da sola non basta per rispondere alle esigenze degli ambienti con flussi di lavoro ad alto volume. Automatizzando i flussi con programmi di automazione delle attività di stampa, i lavori possono essere portati a termine con una efficienza eccezionale. I flussi di lavoro creano flussi di dati, non lavori finiti – E’ importante ricordare che gli strumenti per la gestione di flussi di lavoro creano flussi di dati, cioè, essi completano una fase nel processo di compimento, come ad esempio la creazione del contenuto, la gestione dei dati, la prestampa, l’uscita su lastre, ecc… Se gli strumenti per il flusso di lavoro non sono in grado di “parlare” gli uni con gli altri, non avranno alcun vantaggio per l’azienda. Ad ognuno il suo – Un’altra considerazione, quando si parla di automazione, è la personalizzazione. Ogni azienda può avere esigenze particolari. Perciò è fondamentale che il software scelto per l’automazione sia in grado di offrire soluzioni di integrazione flessibili e sopra tutto personalizzabili. La collaborazione con i partner consente l’innovazione – Un incremento dell’affidabilità nei flussi di lavoro dei media e della stampa è reso complesso dalla necessità per il software e l’hardware di molti produttori diversi di essere veramente interoperabile, per consentire un vero incremento dell’efficienza.

Gli strumenti proprietari limitano l’integrazione, per questo gli standard aperti quali PDF e JDF sono così importanti. Adobe risponde a questa prima necessità con le tecnologia PostScript e con i formati file PDF e JDF, consentendo alle aziende di stampa di costruire flussi di lavoro personalizzati che siano in grado di differenziare i servizi offerti. Gli standard in azione

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Flussi di lavoro efficienti = standard + automazione

“Mostratemi un solo editore sulla terra che non pubblichi o stampi usando un qualche pezzo di tecnologia Adobe.” Frank Romano, Rochester Institute of Technology Dal linguaggio PostScript fino a PDF e JDF e oltre, Adobe ha una tradizione per l’implementazione, il supporto e la promozione di standard. Questa tradizione sopravvive con l’intenzione dichiarata di Adobe di costruire soluzioni tecnologiche basate su standard industriali che possano rispondere alle richieste dei clienti ed andare oltre le loro aspettative. Adobe è un membro attivo delle maggiori associazioni, gruppi di lavoro ed enti che si occupano di standard – inclusi gli standard basati su XML come JDF. Adobe contribuisce con risorse da pubblicare, condivide la propria tecnologia e collabora con i leader di mercato per sviluppare strumenti e tecnologie che rivoluzionano il modo in cui le persone comunicano sulla carta stampata e sul Web.

Adobe PostScript – Nel 1983, un anno dopo la fondazione di Adobe Systems, l’azienda propose una

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nuova tecnologia fondamentale: Adobe PostScript. Con l’avvento di PostScript, qualche cosa di impensabile prima è stato reso possibile – un file del computer poteva essere stampato esattamente come appariva a schermo, con tutta la formattazione, grafica, e font integri. Adobe PostScript è stato dato in licenza a costruttori di macchine da stampa nel modo intero e ha contribuito ad abbassare i costi di stampa ed aumentare la produttività in maniera decisiva. Dal 1997, l’anno in cui la tecnologia PostScript 3 fu introdotta, sono stati apportati numerosi miglioramenti a questo linguaggio di descrizione grafica, e con l’ultimo rilascio si ha a disposizione oggi il linguaggio di descrizione grafica più veloce e robusto al mondo. Basato sullo standard de facto di rappresentazione grafica per la stampa professionale, Adobe PostScript 3 traduce le idee in carta stampata – esattamente come sono state pensate e create. Con un curriculum comprovato di oltre venti anni, contribuisce alla stampa corretta dei documenti, anche di quelli più complessi. Inoltre, la stampa di documenti Adobe Portable Document Format (PDF) è garantita con i dispositivi PostScript perché Adobe PDF e PostScript condividono la stessa architettura tecnologica di base. Questo significa una uscita in stampa professionale consistente, dalla stampante di ufficio alla stampa digitale con supporto integrato per il colore indipendente da dispositivi e altre particolarità che consentono di produrre un output consistente e preciso. Per finire, la tecnologia Adobe PostScript 3 supporta una vasta gamma di sistemi operativi per la massima flessibilità e compatibilità con le infrastrutture già presenti.

Adobe PDF – Costruito sulle fondamenta di PostScript, Adobe PDF (Portable Document Format) fu sviluppato come un formato file in grado di fornire un contenuto fedele alle intenzioni dell’autore indipendentemente dalla piattaforma, o del sistema operativo, usata per la consegna. Negli anni, PDF è diventato lo standard de facto per lo scambio di documenti con il supporto tecnologico di oltre 1’800 sviluppatori a livello mondiale che contribuiscono allo spiegamento per la collaborazione e la comunicazione. Nell’industria grafica, il formato PDF è stato adottato completamente per la sua affidabilità, integrità dei contenuti, e portabilità. In effetti, quasi il 100% delle aziende di stampa professionale hanno adottato flussi di lavoro basati su PDF nelle proprie attività.

In sostanza, ogni persona che usa il Web per comunicare, conosce Adobe PDF. E’ semplice da usare, da condividere e da stampare. L’adozione allargata del formato PDF ha consentito alle persone in tutto il mondo di fornire documenti digitali esattamente come sono stati creati indipendentemente da come sono stati creati. Il PDF è lo standard più conosciuto di Adobe. Le sue specifiche pubbliche lo hanno reso lo standard de facto per la distribuzione sicura ed affidabile di documenti elettronici in tutto il mondo. JDF – Il Job Definition Format è una soluzione relativamente nuova nei flussi di lavoro editoriali. In termini molto semplici, JDF è un archivio XML (Extensible Markup Language) che si basa su Adobe Portable Job Ticket Format che fu introdotto nei primi anno ’90 come parte integrante del flusso di lavoro PDF “Extreme”. Consegnato alla comunità degli standard CIP4 (www.cip4.org) in cooperazione con Heidelberg, Agfa e Man Roland nel 2000, JDF è stato recepito e globalmente definito come standard di lavoro per il mercato delle arti grafiche. Ogni produttore ha contribuito alla sua definizione e incorporato le specifiche nelle proprie soluzioni. Il modo più semplice per capire JDF è di pensare ad un Job Ticket che cattura le intenzioni dell’autore del documento per poi trasformare questa intenzione in un processo pilotando quindi le attrezzature in uso nel flusso produttivo. Il JDF è un “job ticket” intelligente ed indipendente che racchiude non solo le informazioni sul contenuto ma anche le istruzioni necessarie per interagire con dispositivi che supportano il JDF, dirottando automaticamente i lavori attraverso ogni fase di lavorazione – dalla creazione fino alla stampa – contribuendo quindi ad abbassare tempi e costi di produzione. JDF promette di consentire una nuova era nell’automazione dei flussi di lavoro. Flusso di lavoro PDF/JDF Il flusso di lavoro congiunto PDF/JDF fornisce guadagni di tempo, abbassamento dei costi e la riduzione degli errori. Ad un livello superiore, questo tipo di flusso di lavoro, quando è collegato anche alle

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Vantaggi nell’adozione di PDF e JDF. - Contribuisce ad una migliore collaborazione tra creatori e produttori di contenuti grazie a standard aperti. - Velocizza i flussi di produzione di stampe con “job ticket” intelligenti e collega ogni fase produttiva con le altre. - Consente di automatizzare attività altrimenti manuali e ridondanti. - Aiuta ridurre gli errori, il che risulta in una maggiore prevedibilità e una maggiore qualità in uscita. - Incremento di produttività e velocizzazione dei processi – il che consente l’aumento della capacità dei propri flussi di lavoro. - Valore aggiunto tramite l’integrazione della produzione con le operazioni aziendali. Adobe PostScript – l’ultima fase Una volta che il lavoro è stato preparato in prestampa, viene consegnato alla produzione e viene rasterizzato (RIP). Gli standard, evidentemente, continuano ad avere una forte influenza anche in questa fase con un ambiente di lavoro nativo PDF. Perché Adobe?

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soluzioni di output basate su PostScript, consente l’implementazione di sistemi di produzione di stampe robusti ed affidabili. La chiave del successo si trova nel come il PDF è creato e consegnato nel flusso con un JDF che ne definisce le intenzioni. • Come prima cosa, è importante tenere a mente che il PDF creato deve essere conforme alle capacità di uscita dell’ambiente di produzione. La risoluzione di immagini e testo, il loro spazio cromatico e le font incorporate devono essere definite e controllate. Per questo esistono anche gli standard PDF/X. • E’ importante notare che PDF non è solo uno strumento usato per la creazione di file di stampa ma può anche essere usato per la collaborazione e la correzione delle bozze nel ciclo di produzione che va dall’autore del documento originale, alla creazione dell’impaginato e alla sua produzione. Da questo punto di vista, si può pensare a PDF come ad un contenitore che consente la condivisione, la correzione e la revisione mentre prosegue il proprio cammino nella filiera produttiva. Quando tutti i commenti sono stati raccolti, possono essere esportati per essere inclusi nel documento originale e il PDF definitivo potrà essere creato per la produzione definitiva. • Una volta che il PDF, e il JDF, sono stati creati questi saranno automaticamente controllati (verifiche preliminari) per l’integrità del loro contenuto in modo da eliminare problemi di produzione a valle. Questi sono poi convertiti in archivi MIME (simili ad archivi ZIP) e consegnati nel flusso di produzione e di stampa. • A ricevimento, l’archivio MIME (che contiene quindi i PDF e gli JDF) sarà aperto da uno strumento di prestampa che leggerà in automatico il file JDF e inserirà le informazioni necessarie per la corretta stampa dei file PDF collegati. In contemporanea, una connessione costante è mantenuta tra il JDF e i PDF associati ad esso.

Adobe ha rivoluzionato il modo in cui il mondo comunica idee dal 1982. La domanda iniziale è stata: Come possono testo e immagini viste su uno schermo di computer essere tradotte in una stampa eccezionale e affidabile? Da quel momento, Adobe non ha mai cessato di innovare e ridefinire il mercato introducendo nuovi standard per la produzione e la consegna di contenuti. Tutti i prodotti che compongono la Adobe Creative Suite ed in particolar modo InDesign e Adobe Acrobat Professional integrano questi standard e tecnologie.

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La Chicago Tribune Company ordina sei sistemi packaging Goss Magnapak

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Le avanzate funzioni di microzonizzazione e la selettività degli inserti sono stati i fattori determinanti nella scelta di questa tecnologia shaftless ad alta capacità. Per Goss si tratta del più grande ordine di sistemi packaging finora ricevuto

Goss International Greenbank Street - Preston Lancashire PR1 7LA - England Tel: +44.1772.257571 Fax: +44.1772.885698 info@gossinternational.com www.gossinternational.com

La Chicago Tribune Company, una delle maggiori società editrici di quotidiani degli Stati Uniti, ha ordinato sei sistemi packaging Goss Magnapak per poter usufruire di avanzate funzionalità di microzonizzazione e selettività degli inserti. La Chicago Tribune Company installerà nel suo Freedom Center di Chicago cinque sistemi

Magnapak shaftless ad alta capacità, insieme a sistemi di supervisione Goss Omnizone per la produzione giornaliera di prestampa del Chicago Tribune. Questa tecnologia permetterà la zonizzazione mirata degli inserti del giornale a livello di codice di avviamento postale. Nel centro di produzione Tribune Direct un’altra inseritrice Magnapak provvederà alla confezione selettiva dei prodotti TMC (total market coverage) destinati ai lettori non abbonati. L’installazione dei nuovi sistemi Goss, per un totale di 254 stazioni, inizierà a febbraio 2007. Il progetto sarà portato a termine nel 2008. “Siamo investendo nelle nostre risorse di produzione di prestampa per offrire agli inserzionisti varie opzioni efficaci di consegna che rispondano al loro bisogno di una distribuzione mirata,” spiega Tony Hun-

Cinque dei sei sistemi Goss Magnapak shaftless ordinati dalla Chicago Tribune ompany saranno dotati di comandi di supervisione Omnizone e installati al Freedom Center, dove forniranno avanzate funzioni di microzonizzazione e inserimento selettivo per le edizioni giornaliere del Chicago Tribune.

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ter, vicepresidente Operazioni della Chicago Tribune Company. “La tecnologia Magnapak è una tecnologia collaudata e siamo certi di poter contare sul supporto di Goss International nell’utilizzare i vantaggi offerti da questa tecnologia.” Quattro dei sistemi Magnapak installati al Freedom Center saranno dotati di 46 stazioni, mentre il quinto ne avrà 36 e sarà equipaggiato per uscita doppia. Il sistema destinato all’impianto Tribune Direct avrà 34 stazioni. “E’ un progetto geniale, guidato da una tecnologia e idee innovative sul modo in cui i giornali possono fornire maggiore valore a inserzionisti e lettori,” osserva Bob Brown, amministratore delegato di Goss International. “Siamo lieti di estendere i nostri rapporti con la Chicago Tribune Company con una installazione che sottolinea le potenzialità di una tecnologia di packaging e controllo straordinaria.” Il Chicago Tribune raggiunge giornalmente 1,8 milioni di lettori, che la domenica diventano circa 2,6 milioni. Con una capacità oraria di 30mila giornali, i sistemi Goss Magnapak possono essere estesi da 12 a 80 stazioni e includere da una a quattro uscite. Grazie alla configurazione shaftless, le tramogge possono essere azionate indipendentemente, attivandole e disattivandole per la zonizzazione automatizzata a velocità di produzione. Oltre a pubblicare l’omonimo quotidiano vincitore del premio Pulitzer, la Chicago Tribune Company gestisce anche media interattivi e connessi con la stampa

che servono l’area di Chicago. Il Chicago Tribune è la pubblicazione all’origine della Tribune Company, che è una della principali società di media del paese e opera nei settori delle trasmissioni radiotelevisive, dell’editoria e su Internet.

FINAL

Believe it! ~

T H U R S D AY , O C T O B E R 2 7 , 2 0 0 5

50¢ City & Suburbs; 75¢ Elsewhere

159TH YEAR — NO. 300

CHICAGOLAND

 CHICAGO TRIBUNE

Joe Crede jumps to the top of the White Sox celebratory scrum after the South Siders’ nailbiting 1-0 victory over the Houston Astros in Game 4 of the World Series.

Tribune photo by Nuccio DiNuzzo

South Siders end 88-year drought By Dan McGrath

John Kass

‘Today we wear black, for joy’ “Now that it’s over, after the celebration scene on the grass and the champagne scene in the clubhouse, I can’t stop thinking about home. About that chip that was on our shoulders for so long, and about the camaraderie of strangers greeting each other on the streets of Chicago… Today, we know other’s hearts by the color we wear.” PAG E 2

HOUSTON—This one’s for you, Chicago. Old Chicago, new Chicago, and all of Chicago that cares about the Chicago White Sox. Make that the world-champion Chicago White Sox. They earned that distinction for the first time since 1917— that’s 88 years if you’re counting, and most Sox fans most assuredly are—by besting the Houston Astros in the World Series, completing an improbable four-game sweep Wednesday night with a 1-0 victory that literally came down to the final pitch. Series MVP Jermaine Dye singled home the only run of the game, Freddy Garcia and three relievers combined on a five-hit shutout and shortstop Juan Uribe made two remarkable fielding plays to end it, touching off a wild celebration among team mem-

Tribune staff reporter

bers who knew it wasn’t as easy as they might have made it look. Two of the games were decided by one run and the 14-inning Game 3 marathon was a two-run affair. “I congratulate the Chicago White Sox,” Astros manager Phil Garner said. “They played well all year, and they deserve to be called world champions.” Sox fans from Bourbonnais to Barrington joined the party vicariously, as did the few hundred who had made their way to Minute Maid Park. After watching so many fans in so many other cities celebrate so often, it was almost as if they didn’t know what to do with themselves besides smile, shout and hug somebody. The formula the Sox devised in spring training—strong pitching, 1

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tight defense and clubhouse togetherness—was followed to the letter during a 99-win regular season and one of the most dominant playoff runs in recent memory. The Sox went 11-1 in the postseason, taking care of the Boston Red Sox, the Los Angeles Angels and the Astros as their starting pitchers gave them at least seven innings in 11 of the 12 games. “A lot of people have waited a long time for this moment, and I’m happy that we were able to give it to them,” said Ozzie Guillen, the Sox’s charismatic, live-wire manager who won baseball’s biggest prize in his second year in charge. “I didn’t come here for the glamor, I didn’t come here for the money. I came here to win.” And he did. Did he ever. 5

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Baseball, in its glory “Even before the game was played, you knew. Your friends knew, too. The whole city knew.” BACK PAGE FULL COVERAGE ON PAGES 20-21, OUR 14-PAGE SPECIAL SECTION AND AT CHICAGOTRIBUNE.COM.

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White Sox bring World Series title back to Chicago with historic sweep

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«Miriamo ad avere il controllo dei processi, non solo delle singole macchine» Nel nuovo stabilimento di produzione di Athesis di Verona, la casa editrice “Il Sole 24 Ore” ha scelto una sala spedizione Müller Martini per la produzione del suo quotidiano economico – finanziario . L’installazione comprende due impianti d’inserimento NewsLiner-A, quattro sistemi di formazione pacchi NewsStack e un sistema polmone e d’immagazzinaggio FlexiRoll.

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Sette anni fa il maSole 24 Ore” (vedi riquanagement de “Il Sole 24 dro) sono dotati di sistemi Ore” decise di ampliare d’inserimento, in parte MÜLLER MARTINI S.p.A la foliazione e altresì audella Müller Martini, in Viale Rimembranze 50 mentare le pagine a colori parte di altri fornitori. 20099 Sesto San Giovanni (MI) del giornale economico leader tel. 02 262371 - fax 02 2426851 in Italia, inserendo dorsi aggiuntivi prestampati . Da allora, più volte alla Una perfetta sintonia settimana il quotidiano color salmone viene pubblicato con due fascicoli principali e un terzo fascicolo Oltre a due impianti d’inserimento NewsLinerprestampato. A, la sala spedizione comprende quattro sistemi di Tra i fascicoli inseriti vi sono Plus , dedicato alla formazione pacchi NewsStack e un sistema polmone finanza e risparmio , Nova dedicato alla ricerca e inno- e d’immagazzinaggio FlexiRoll. «Già nel vecchio vazione , altri fascicoli dedicati agli approfondimenti stabilimento di produzione vi era un impianto della di singole aree geografiche. Müller Martini», spiega il direttore tecnico Alberto Borgarelli. «Anche per il nuovo stabilimento si è scelto Collaborazione con Athesis di confermare i sistemi Müller Martini». Dallo scorso aprile, “Il Sole 24 Ore” viene stampato anche nei nuovissimi locali dello stabilimento di Athesis a Verona. Il “Sole 24 Ore” ha in corso collaborazioni con altri editori di giornali e nel nuovo sito ha installato una linea completa di produzione, dall’incisione delle lastre alla preparazione dei pacchi delle copie, grazie anche alla collaborazione del direttore tecnico di Athesis dott. Silvio Da Giau. Per non ridurre ulteriormente i tempi già molto stretti disponibili per la produzione nelle ore serali, il terzo fascicolo viene prestampato, ribobinato e inserito in linea nel prodotto principale mediante inseritrici durante il processo di stampa notturna. Per questo motivo dal 1999 tutti e sette i centri stampa nei quali si produce “Il

Oltre alla grande flessibilità che offre il sistema polmone FlexiRoll, ciò che Alberto Borgarelli apprezza in modo particolare della sala spedizione Müller Martini è la possibilità di avere il

Piu’ volte alla settimana “Il Sole 24 Ore” inserisce fascicoli dedicati al risparmio,alle nuove tecnologie e a informazioni locali.

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TecnoMedia I sistemi di formazione di pacchi NewsStack assicurano la corretta preparazione del percorso dei giornali verso le edicole e gli abbonati.

in altri paesi, uno dei due sistemi d’inserimento NewsLiner-A installati a Verona è già predisposto per il gruppo di cucitura NewsStitch della Müller Martini. “Il Sole 24 Ore” è perciò già pronto per tali prodotti quando questo settore avrà una maggiore diffusione anche in Italia. Il Sole 24 Ore “Il Sole 24 Ore” è il principale giornale di economia in Europa.

controllo di tutte le fasi di produzione: «E’ importante avere il controllo dei processi e non solo delle singole macchine. Le nostre sale spedizione sono fra le più complesse in Italia». Pronti per il gruppo di cucitura NewsStitch La produzione dei giornali per gli abbonati avviene parallelamente alla produzione delle copie destinate alle edicole. Prima di essere impilati, i quotidiani da spedire agli abbonati vengono indirizzati mediante il sistema Inkjet. Successivamente i pacchi per gli abbonati e per le edicole vengono caricati tutti assieme sui camion. I sistemi di formazione pacchi NewsStack assicurano il corretto instradamento dei giornali verso le edicole e gli abbonati. Sebbene attualmente la stampa di prodotti di qualità migliorata con rotative per giornali non sia ancora molto diffuso in Italia come

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Con una tiratura giornaliera (inclusa l’edizione della domenica) di 450.000 copie e 1,2 milioni di lettori, “Il Sole 24 Ore” non è soltanto il principale giornale di economia in Italia, ma anche in Europa. Il numero di abbonati ha raggiunto l’importante cifra di 170.000, le altre copie vengono vendute in edicola. Il giornale fondato nel 1865 viene stampato in sette sedi: Milano, Carsoli (vicino a Roma), Verona, Bologna, Benevento, Catania e Cagliari. Oltre al quotidiano, la casa editrice “Il Sole 24 Ore”, che appartiene al 100% a Confindustria, pubblica anche la nota rivista mensile «Ventiquattro» e altri periodici e libri. L’azienda multimediale che impiega 1.500 persone è anche proprietaria di una stazione radio, di un’agenzia di stampa, di un servizio Internet e organizza seminari, conferenze e corsi di formazione su materie economiche.

Il terzo fascicolo del “Il Sole 24 Ore” viene prestampato, ribobinato e inserito in linea nel prodotto principale durante il processo di stampa notturna.

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Edipresse trasferisce la produzione delle riviste su Méthode Edipresse, il prestigioso gruppo editoriale internazionale con sede a Losanna in Svizzera, produce ormai tutte le proprie riviste svizzere, oltre ai quotidiani nazionali e locali, con Méthode. Méthode sarà ugualmente utilizzato per la realizzazione dei siti internet relativi a queste pubblicazioni, la cui messa in linea è prevista nei prossimi mesi.

scontorni, degli effetti speciali sui caratteri, delle curve di Bézier, ect – e si pone quindi ad un livello funzionale molto avanzato paragonabile a quello di applicazioni grafiche e di impaginazione dedicate.

EidosMedia Spa Viale Legioni Romane, 43 20147 Milano tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 www.eidosmedia.it info@eidosmedia.com

Tra le riviste pubblicate da Edipresse ricordiamo : Bilan, Femina, Terre & Nature e alcune riviste di programmi televisivi : TV Guide e TeleTop. Xsmile, l’applicazione grafica basata su XML di Méthode, è stata pensato e sviluppata per consentire la creazione di documenti multipagina e la realizzazione di pagine graficamente molto libere e complesse, ciò che è indispensabile per pubblicazioni di tipo magazine. Xsmile integra infatti funzionalità grafiche molto sofisticate, quali la gestione delle trasparenze, dell’alfa channel, degli

La vocazione cross-media di Edipresse arriverà a pieno compimento tra pochi mesi quando le versioni Web dei quotidiani e delle riviste del gruppo saranno trasferiti sulla piattaforma Méthode, a partire da Femina (già online) e dal quotidiano nazionale formato tabloid Le Matin (in linea a partire da ottobre).

“Siamo molto orgogliosi di vedere sfruttati in modo così efficace la potenza e la flessibilità di Xsmile,” ha commentato Ismail Gazarin, CTO di EidosMedia. “Le riviste di Edipresse sono un ottimo esempio di disegno grafico molto complesso e sono prodotte con lo stesso strumento applicativo usato per i quotidiani e per i siti web.”

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20 – 21 Giugno 2007, Baia Chia (Cagliari), Le Meridien Chia Laguna

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