TecnoMedia 53

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TecnoMedia Tecnologie, Prodotti

& Mercati editoriali

Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali Periodico mensile. Anno XIV n. 53 - Sped. in Abb.to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n. 662 Roma (Romanina) - Reg. Trib. Roma n. 357 del 11-08-2003 - Iscrizione ROC n. 4753

Numero 53 - giugno 2007

La Stampa in Italia 2004 - 2006 La Fieg ha presentato a Roma, alla presenza del sottosegretario Levi, i dati sull’industria italiana dell’editoria quotidiana e periodica. Preoccupa il progressivo deterioramento del rapporto costi-ricavi; note positive, invece, dal numero dei lettori, in promettente crescita. a pagina 4

Ricerca, sviluppo e servizi allo stabilimento CSQ Nel sistema di tracking della produzione ad alta automazione sviluppato dai tecnici del centro stampa di Erbusco ogni passaggio è tenuto sotto controllo in tempo reale. E i test di verifica sono effettuati anche su tutti i materiali di consumo e su ogni nuova soluzione proposta dai fornitori. a pagina 6

Il nuovo centro stampa de La Sicilia a Catania Lo stabilimento inaugurato nel 2005 si propone di crescere in direzione dei prodotti commerciali e semi commerciali, rafforzandosi nel mercato della stampa a colori di qualità. a pagina 10

Logistica e controlli di qualità per la carta Cartiere e stampatori di giornali italiani hanno analizzato i problemi e gli scenari evolutivi del mercato della carta, in occasione del secondo TecnoMeeting organizzato dall’Associazione Stampatori Italiana Giornali lo scorso 27 marzo a Milano, presso lo stabilimento Nuova Same. a pagina 14

Un workflow su misura per i centri stampa ibridi Intervista a Lodovico de Briganti, Vice President - Business Development di Printnet, il flusso di lavoro che Man Roland ha iniziato a proporre anche nel nostro Paese, e che è dotato di moduli di particolare utilità nell’impiego pressi i centri di stampa ibridi. a pagina 17

Si rinnova nella continuità l’impegno di Sinedita TecnoMedia ha fatto qualche domanda a Patrizio Callegari e Paolo Agus sulle strategie di sviluppo per il futuro della software house torinese, che ha appena compiuto quindici anni di vita. a pagina 20

Filo diretto

Le aziende informano ADN Kronos Adobe Systems Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert Ansa APCom Telecom Media News Atex Global Media Binuscan Day International Denex Systems Technology EidosMedia Elettra Ferag Italia Fujifilm GMDE GMG Goss International HiT Media & Publishing Idab-Wamac International Interstrap Irpe Kodak LinkService MAN Roland Mima films Müller Martini Napp Systems R.G. Recmi Segbert Sinedita SMB Schwede Maschinenbau Software Advisors Technotrans Telpress Tera Teufelberger Tolerans

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Le Rubriche Mediaform.................................................................................. a pagina 22 Lavoro & Sicurezza..................................................................... a pagina 29

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TecnoMedia

L’editoriale di Paolo Paloschi L’industria editoriale esplora possibili aree per

contenuti nella ricerca annuale della Fieg, con i quali

la diversificazione dei fatturati, dai collaterali - che,

quadro d’insieme con luci ed ombre molto marcate.

mantengono comunque un’incidenza elevata sui ricavi

apriamo questo numero della rivista, delineano un

E’ positivo, ed incoraggiante, il buon dato relativo

alla diffusione del prodotto stampato, che nel 2006 è tornato a crescere dell’1,9%. Ancora più significativo

pure a fronte di una flessione nel corso del 2006,

operativi (13%) - alla promettente rete internet.

Anche gli stampatori non stanno a guardare, e si

moltiplicano i tentativi per ampliare l’offerta di servizi

è l’aumento del numero dei lettori, che cresce del 5,1%,

di prestampa, stampa e allestimento in direzione di

del 2005 al 44,3% del 2006 che, tradotto in valori

sfruttare e saturare i nuovi impianti introdotti dalla

con un indice di penetrazione che passa dal 41,7%

assoluti, significa che i lettori di giornali quotidiani

sono oggi circa 22 milioni.

prodotti commerciali o semi commerciali che possano nostra industria negli scorsi anni.

Questo numero di TecnoMedia esce in concomitanza

Decisamente meno incoraggiante, per la nostra

con l’edizione 2007 di Ifra Italia, la Conferenza

crescenti difficoltà delle imprese editrici a realizzare

da Fieg, Asig e Ifra, che si svolge il 20 e 21 giugno a

industria, è la constatazione, dati alla mano, delle

internazionale per l’industria dei giornali, promossa

margini di contribuzione adeguati.

Baia Chia, in Sardegna.

ha registrato una contrazione del 44%; il fatturato

possibilità di miglioramento dei conti economici

Nel 2006 il margine operativo delle imprese

editoriale è in calo dell’1,1%.

TecnoMedia

Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it Direttore editoriale Paolo Paloschi Direttore responsabile Luca Michelli hanno collaborato a questo numero Salvatore Curiale, Giulia Maria Leone, Antonietta Strada. Segreteria di Redazione Elga Mauro Registrazione del Tribunale di Roma n. 357 del 11-08-2003 Iscrizione al Registro Operatori della Comunicazione n. 4753 © ASIG Service S.r.l. - 2007 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma Stampa Spedalgraf Via dello Scalo Tiburtino 1 - 00159 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione l’11 giugno 2007 TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca dati Ediland (http://www.ediland.it/archive/psengine.asp)

Tutto il programma è concentrato sulle eventuali

dell’industria della stampa quotidiana, attraverso l’offerta di nuovi servizi e l’ottimizzazione delle risorse produttive.

Ifra Italia, che quest’anno compie dieci anni di

attività, è ormai divenuta un punto d’incontro per tutti

i professionisti del settore, per dibattere sia i problemi

legati alle nuove tecnologie che i nuovi temi di interesse

editoriale, dalla stampa ibrida alla pubblicità, dalla

riorganizzazione delle redazioni alle nuove frontiere

dell’economia su Internet.

Una scelta premiata, visto che al momento di andare

in stampa, con buon anticipo rispetto alla data della

manifestazione annuale, gli iscritti registrati sono

già oltre i 150.

Una scelta che ha convinto anche 17 aziende

fornitrici ad investire in comunicazione su Ifra Italia

2007, partecipando all’evento in qualità di Sponsor del decennale.

PARLIAMO DI...

I dati relativi all’industria italiana dei giornali

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Il mercato editoriale in Italia nella ricerca annuale della Fieg

L’editoria in Italia

La Federazione Italia Editori Giornali ha presentato a Roma, presso la sua sede, lo studio sulla stampa in Italia 2004-2006, alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ricardo Franco Levi. Nel corso della presentazione, il Presidente della Fieg, Boris Biancheri, ha sottolineato come il quadro della situazione economica e produttiva della stampa quotidiana e di quella periodica offra indicazioni preoccupanti per il graduale deterioramento del rapporto costi/ricavi, complicato dalle difficoltà di trasferire in avanti gli aumenti intervenuti nei costi per la non favorevole situazione della domanda sia sul piano diffusionale che su quello pubblicitario. I fatturati

Anche per i periodici si registrano difficoltà crescenti. Nel biennio 2005-2006, sono stati i ricavi pubblicitari a compensare la sostanziale stagnazione dei ricavi da vendita delle copie. Sul fatturato sia dei quotidiani che dei periodici ha poi inciso negativamente la flessione dei ricavi derivanti dalla vendita di prodotti collaterali che, comunque, mantengono un’incidenza elevata sui ricavi operativi (13%). La diffusione

Nel comparto Accanto alle dei quotidiani, il ombre, vi sono fatturato editoriale, comunque luci A sinistra: Boris Biancheri, Presidente della Fieg - Federazione Italiana rappresentato dai Editori Giornali - con il nuovo Direttore Generale, Alessandro Brignone. che per i quotiricavi da vendita e diani sono rapda pubblicità, ha fatto registrare una diminuzione nel presentate dal buon andamento della diffusione e 2005 (-1,1%) ed un incremento contenuto nel 2006 della lettura. Nel 2006, le copie vendute sono tornate (+1,9%). I costi operativi hanno invece continuato a a crescere (+1,9%), dopo un quinquennio di continue crescere in misura assai più sostenuta (+1,1% nel 2005 flessioni. Il trend positivo sembra essere confermato e +6,1% nel 2006). Ne è derivato il forte ridimensio- anche dai dati relativi al primo trimestre del 2007. Sul namento del margine operativo delle imprese con una piano della lettura, i miglioramenti sono ancor più sicontrazione che nel 2006 è stata del 44%. Il rapporto gnificativi: il numero di lettori di quotidiani è salito nel mol/fatturato che era dell’11,4% nel 2003 è sceso al 2006 del 5,1% e l’indice di penetrazione è passato dal 4,6% nel 2006. Il fenomeno è oggettivamente preoccu- 41,7% del 2005 al 44,3%. Tradotto in valori assoluti, pante perché mette in luce la crescente difficoltà delle tale indice sta a significare che i lettori di quotidiani imprese editrici a realizzare margini di contribuzione sono oggi circa 22 milioni. necessari a far fronte agli oneri complessivi relativi Questi risultati sono stati ottenuti – secondo alla gestione economica. Biancheri – nonostante diseconomie interne ed ester-

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Il mercato editoriale in Italia nella ricerca annuale della Fieg

I contratti di lavoro Nella Fieg – ha sottolineato Biancheri – non vi è alcuna pregiudiziale negativa nei confronti del contratto di lavoro giornalistico. Gli editori continuano ad applicare il contratto nazionale di lavoro ed operano conformandosi a quanto in esso previsto. Il suo rinnovo non può però prescindere dalla considerazione dell’evoluzione tecnologica in atto e delle condizioni

operative che tale evoluzione impone alle imprese. Vi sono poi i problemi legati al circuito distributivo, in bilico tra liberalizzazioni annunciate ed una realtà caratterizzata da vincoli legislativi e amministrativi che generano incertezze ed ostacoli, Dei guasti prodotti dal sistema attuale il riflesso si coglie nel fatto che l’Italia è uno dei pochi paesi al mondo dove gli abbonamenti stazionano su livelli irrisori (9% delle vendite di quotidiani) e dove le rese sono superiori al 30% nei quotidiani e raggiungo quasi il 50% nei periodici. Un grave handicap per le imprese editrici, imputabile ad un sistema postale oneroso ed inefficiente – e senza alternative – che richiede correzioni e, soprattutto, che non vengano meno le agevolazioni postali attualmente previste, pena l’ulteriore ridimensionamento di un canale di vendita che all’estero rappresenta lo sbocco commerciale prevalente. Biancheri ha poi concluso dando atto al Governo della volontà di varare una riforma dell’editoria di cui si avverte la necessità, dando ordine ad una congerie di disposizioni non di rado confuse e contraddittorie, contribuendo in tal modo a risolvere i molti problemi nel quadro di un disegno politico di intervento coerente e capace di dare ossigeno e slancio al settore dell’editoria giornalistica.

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L’editoria in Italia

ne, in passato assorbite con politiche di espansione dell’offerta, grazie anche ai collaterali, e con processi di ristrutturazione e di riorganizzazione del ciclo produttivo, siano tornate a riaffacciarsi con intensità. In un ambiente di crescente multimedialità e sempre più competitivo è necessaria – per il Presidente della Fieg – una più attenta gestione sul fronte dei costi di produzione e, in particolare, su quello del costo del lavoro. Automatismi salariali che moltiplicano il costo del lavoro indipendentemente da qualsiasi criterio di produttività non sono compatibili con economie di imprese che devono operare in un contesto caratterizzato da tecnologie che richiedono convergenza di professionalità ed attitudini e, quindi, flessibilità, mobilità e minori rigidità.

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Gestire misurando: ricerca, sviluppo e servizi al CSQ di Erbusco “Solo ciò che può essere misurato può essere controllato”: seguendo questo principio il CSQ di Erbusco ha sviluppato un sistema di tracking della produzione ad alta automazione dove ogni passaggio è tenuto sotto controllo in tempo reale. E i test di verifica sono effettuati anche su tutti i materiali di consumo e su ogni nuova soluzione proposte dai fornitori.

Centri stampa

“Stampa ibrida?” Al CSQ di Erbusco sorridono di tremila copie ad un massimo di 250.000 copie a proquando cominciamo l’intervista per approfondire con dotto, con una media, per turno, di 2,7 avviamenti e non loro questo argomento, all’ordine del giorno nelle più di 106.000 copie. Il lotto medio prodotto è di 39.000 agende di moltissimo centri stampa nati, proprio come copie. Si stampano giornali, periodici ed altri prodotti il CSQ, per stampare meglio i giornali. Sorridono, ma su carta da quotidiano e su supporti di qualità migliore, non si fanno trascinare da in formato 53*38, 26.5*38 travolgenti entusiasmi. “Il e, in previsione, con dinostro stabilimento”- spiemensioni 31*45 e 22,5*31. ga Carlo Goia, Consulente E proposito della stampa della Presidenza”- è stato ibrida:”sono formati che costruito con una missione vanno molto bene anche per precisa: produrre giornali a i prodotti commerciali, ma colori con la massima quanoi preferiamo l’editoriale” lità possibile. Da allora ad precisa Carlo Goia. La sfida oggi non abbiamo cambiato del centro stampa ibrido, questo obiettivo, abbiamo, posto di essere attrezzati piuttosto, adattato progresper un ciclo di lavorazione sivamente il nostro modo completa come lo è il CSQ di lavorare alle nuove sfide coincide, per i manager di del mercato”, richieste che Erbusco, con la redditività arrivano sempre più spesso della lavorazione. Sulla sia dall’area editoriale che Dario De Cian, direttore tecnico e direttore commerciale del base delle esperienze reacentro stampa CSQ di Erbusco, con alle spalle una delle da quella commerciale e rotative Wifag OF 370 GTD dello stabilimento. lizzate finora, non è affatto semi commerciale. detto che produrre i prodotti L’offerta di servizi è molto ampia: dalla stampa al commerciali o semi commerciali in uno stabilimento per finissaggio. “Sappiamo preparare, stampare, rifilare, quotidiani sia conveniente per lo stampatore. “Facciamo inserire, mettere gli sticker e rilegare” anche perché un mensile ad alta foliazione”- spiega ancora Goia-“che senza questo ciclo integrato parlare di servizi al settore in termini di ritorno economico vale come una mensilità non editoriale avrebbe assai poco significato, come di stampa di un quotidiano della free press”. La reddispiega il Direttore tecnico e commerciale del CSQ, tività di una rotativa dipende da quanti metri quadrati Dario De Cian. di prodotto stampa moltiplicati per la velocità, e se si Il sistema di produzione è basato su stampa offset confrontano solo le copie prodotte si rischia di perdere cold set, e non si prevedono investimenti sui forni per di vista i problemi reali. Il piccolo prodotto commerciale il prossimo futuro. Si producono circa 180 milioni di non necessariamente è remunerativo per la grande incopie all’anno, circa mezzo milione al giorno, per una stallazione del giornale, perché lì la produttività è data quarantina di clienti. Le tirature vanno da un minimo dai giri cilindro moltiplicati il tempo di utilizzo.

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Gestire misurando: ricerca, sviluppo e servizi al CSQ di Erbusco

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avere più fornitori contemporaneamente, sviluppando il concetto di una centrale inchiostri per ogni rotativa. Ogni Secondo l’esperienza del CSQ, più che gettarsi a macchia sarà in breve autonoma ed indipendente, tutt’al capofitto in un mercato, quello della stampa ibrida, più specializzata con particolari inchiostri per speciali dai contorni più lavorazioni. sfumati ed inNeppure la certi di quanto carta ha caratteappaia, convieristiche chimiche ne concentrarsi e fisiche stabili: nel proprio core il Ph è diverso business editoe si creano proriale sviluppanblemi in produdo metodologie zione. Il CSQ, e di controllo rinon certo l’unico goroso per mistabilimento in gliorare giorno Italia, richiede dopo giorno sia a gran voce la la qualità offerstandardizzaziota ai clienti che ne per stock di la redditività produzioni, con delle attività tolleranze qualiindustriali. tative molto più R i c e r c a , Il CSQ ha investito con convinzione in strumenti di controllo automatico on line e off line strette di quelle per monitorare in tempo reale tutti i parametri tecnici del ciclo di prestampa e stampa. sviluppo e nuooggi offerte dai vi servizi al produttori. Ad mercato sono i tre assi lungo i quali i dirigenti del cen- Erbusco, in collaborazione con laboratori esterni, sono tro stampa di Erbusco si sono mossi negli anni, con un stati creati test di produzione con carte diverse per seapproccio molto diretto nei confronti dei fornitori:”noi lezionare quella che dava risultati migliori in funzione ascoltiamo tutti, prendiamo tutti sul serio, poi provia- del proprio processo di stampa. mo, misuriamo ed alla fine decidiamo l’investimento” Per realizzare, in concreto, questi controlli continui precisa Dario De Cian. e costanti sulle variabili della produzione industriale Il monitoraggio costante sia delle tecnologie che sono al lavoro cinque ingegneri. Loro, e tutti gli altri delle materie prime sta dimostrando quotidianamente addetti alla produzione, nessuno escluso, hanno un tutta la sua efficacia. obiettivo annuale da raggiungere che è noto a priori, In fotoformatura, il CSQ utilizza quattro CtP Agfa, per esempio target sugli scarti di produzioni, oppure due Advantage e due Polaris, e un quinto è in arrivo. La sui fermi macchina. Tutti sanno quello che si fa e tutti scelta delle lastre è andata sulle fotopolimeriche perché, collaborano attivamente per conquistare il premio di spiegano al centro stampa, questa tecnologia garantisce produzione; “bisogna che anche il magazziniere abbia la più ampia disponibilità possibile. “Abbiamo una le idee chiare, anche lui deve essere interessato a vagrandissima disponibilità verso chiunque ci proponga lutare -per esempio- le condizioni nelle quali vengono soluzioni, ma la diffidenza è sempre massima” spiega scaricate le bobine”. il direttore tecnico. Agfa, Fuji e Kodak vanno tutte benissimo:”noi montiamo sullo stesso cilindro lastre di Sistemi di controllo software fornitori diversi e non si vedono differenze”. Grazie ai Solo ciò che si può misurare si può controllare, e test sulla qualità e sull’affidabilità effettuati dal CSQ, lo stabilimento ha sempre almeno due case concorrenti questo principio è applicato anche ad altre aree proimpegnate contemporaneamente nella fornitura dei duttive. Al CSQ arriverà, verso fine anno, una nuova Wifag Evolution 373 6/2 da sei pagine in larghezza materiali di consumo. Lo stesso avviene per gli inchiostri. “Siamo dell’opi- per doppio sviluppo. Al momento sono in funzione nione che questi materiali rimangano uno degli aspetti altre due rotative Wifag OF 370 GTD, ciascuna da 64 più problematici e seri del mestiere dello stampatore” pagine a colori in accumulo. Oltre a numerosi sistemi Fondamentali per la resa cromatica finale, gli inchiostri di automazione, fra i quali il controllo di registro teste, sono un prodotto, nell’esperienza del CSQ, molto insta- per la centratura della gabbia all’interno della banda di bile e molto delicato. Anche perché, continua il direttore carta, ed il controllo di registro colore circonferenziale e tecnico, “l’accorpamento e le fusioni fra aziende di molti laterale della QI, azienda olandese rappresentata in Italia casi hanno creato pastrocchi produttivi, ed i prodotti da G.M.D.E. le unità di stampa montano un sistema di non sono più gli stessi”. Anche in questo caso test di controllo integrato ABB. Da qui arrivano ogni giorno stampa hanno portato alla convinzione che sia meglio report su tutti i parametri di produzione, quali l’ora

Centri stampa

Testare i materiali di consumo

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Tutto il flusso viene fatto passare per Pdf Server di Binuscan, rappresentato in Italia da Software Advisors del gruppo Irpe.

Centri stampa

di inzio stampa, l’ora di fine, il numero di copie, le fermate, il tipo di carta e i consumi, etc… I tecnici del CSQ hanno sviluppato un sistema più ampio che integra queste informazioni con quelle degli altri reparti, dalla fotoformatura all’area di finishing e spedizione. Parte di queste informazioni arrivano in automatico, parte sono inserite a mano dagli addetti. I rapporti di produzione che vengono generati sono distillati in formato Pdf ed avviati, lungo diversi canali, sia in direzione del management di stabilimento che verso i clienti che ne abbiano fatto richiesta. Il ciclo di funzionamento della reportistica, in tempo reale, viaggia nell’arco delle 24 ore, da mezzogiorno a mezzogiorno. Grazie alla ricerca e sviluppo interno sui sistemi di monitoraggio “i nostri responsabili possono accorgersi subito se qualche parametro sta creando scompensi, ed intervenire immediatamente per correggerlo”, spiega Carlo Goia che, con De Cian, è stato impegnato in prima persona nello sviluppo di questo sistema di controllo “globale” del ciclo industriale di stampa che, combinato con altri rilevamenti economici, va a confluire in un report sintetico di indicatori denominato familiarmente “cruscotto” aziendale.

dei quotidiani. Per la fase di preparazione si inviano ai clienti le specifiche – gabbie, retinatura, risoluzione - che sono disponibili anche sul sito. In stabilimento si fanno periodicamente turni di stampa con test chart per verificare i profili macchina che vengono messi a disposizione dei clienti per distillare i propri Pdf. Anche in sala macchine ci sono procedure di qualità: una lastra test ogni settimana, misurata col densitometro. Si verifica con la lastra test se i Ctp sono allineati; anche il personale della sala lastre ha incentivi economici legati a questi controlli di qualità. Ai clienti si offrono profili colori per tre carte: un quotidiano standard e due supporti migliorati di diverse grammature e grado di bianco. Sono profili accessibili sul sito ai clienti registrati. Il vantaggio di quest’offerta non va solo alla qualità finale che trova il cliente, ma anche alla produttività complessiva dello stabilimento che, offrendo controlli in linea ai diversi flussi di lavoro, evita costose fermate lungo il ciclo produttivo per la ridistillazione dei files in formato Pdf. Tutto il flusso viene fatto passare per Pdf Server di Binuscan. Il software prende in carico il Pdf del cliente e ne restituisce un altro con caratteristiche di inchiostrazioni inferiori; si riducono ciano, magenta e giallo e si aumenta il nero, compensando così la riduzione dei colori, ed ottenendo meno controstampa sulle pagine e risparmiando, contemporaneamente, quantità significative di inchiostro. “Anche questa soluzione”, sottolinea De Cian-“è stata intallata dopo test accurati in parallelo con altre soluzioni”. Le stesse pagine sono state proces-

Servizi di prestampa e finishing ai clienti Al CSQ si ricevono files in tutte le modalità: satellite, Cdn e Isdn. Oggi il grosso passa per i server Ftp: i clienti si registrano e quando vogliono inviano le pagine. E’ una soluzione “disaccoppiata”, perché dal server si vanno a prelevare i lavori da avviare al ciclo produttivo in funzione dei tempi lasciati liberi dalle commesse

Nel corso degli anni il CSQ ha ampliato l’offerta di servizi anche nell’area di finishing, sviluppata attorno ad una sala di spedizione di Müller Martini.

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Gestire misurando: ricerca, sviluppo e servizi al CSQ di Erbusco

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Medprint 2007: un grande successo alla nuova Fiera di Roma Bilancio di grande soddisfazione per la quarta edizione di Medprint 2007 (19-22 aprile), Mostra mediterranea delle tecnologie per l’industria grafica e cartotecnica, che chiude i battenti con oltre 10.000 visitatori. La scelta di trasferire la manifestazione dalla Fiera d’Oltremare di Napoli alla nuova sede della Fiera di Roma, è stata particolarmente azzeccata. “L’obiettivo che si voleva raggiungere con lo spostamento di Medprint a Roma è stato pienamente raggiunto”, commenta Guido Corbella, Amministratore delegato di Centrexpo, società organizzatrice della mostra. I visitatori provenienti dalle regioni del centro Italia hanno fatto registrare un vero balzo in avanti: si segnalano i notevoli incrementi di Toscana, Marche, Umbria e Abruzzi, che a Napoli contavano solo per presenze marginali. Più che sestuplicata la quota di visitatori provenienti dal Lazio, mentre è stata arginata la Guido Corbella, Amministratore delegato di prevedibile flessione della Campania, che resta comunque Centrexpo. la seconda regione per afflusso di visitatori.

Medprint non è una fiera per i quotidiani, ma ciononostante segnaliamo una novità importante per il nostro settore. In occasione della manifestazione ha fatto il suo esordio ufficiale la TWS, Techno Wide SyA Medprint 2007 ha esordito ufficialmente TWS, la stems, una nuova società fondata da Brando Bigazzi, nuova società agente Kodak per l’industria del giornali Daniele Cerretelli e Mario Vergani, che sarà agente in tutta Italia. Da sinistra: Mario Vergani, Brando Kodak per tutto il mercato della stampa quotidiana Bigazzi e Daniele Cerretelli, i tre soci della TWS. nazionale, oltre ad avere un mandato di agente generale, sempre Kodak, per il centro sud Italia. Con loro collaborerà anche Paolo Gentilini, già marketing manager di Kodak. La TWS proporrà all’industria italiana dei giornali le soluzioni Kodak, integrandole con soluzioni di terze parti.

sate con i tre diversi prodotti concorrenti, si è verificata la fedeltà all’immagine originale, la maneggevolezza per l’operatore ed il risultato globale. La soluzione scelta, dopo i tradizionali controlli in fase di selezione, è stata quella che, a parità di risultati ottenuti, ha proposto i costi minori. Il workflow del CSQ incorpora anche il Rip Agfa Sublima, per la stampa in alta risoluzione, ma finora questa opportunità è riservata ai soli mensili su carta migliorata, ed ai prodotti che hanno necessità di una particolare resa sulle immagini. Nel corso degli anni il CSQ ha ampliato l’offerta di servizi anche nell’area di finishing, sviluppata attorno ad una sala di spedizione di Müller Martini, una delle prime installate in Italia, e dotata di un impianto di inserimento in linea con tecnologia disaccoppiata, ovvero in

Centri stampa

Positivi i commenti raccolti presso gli espositori. Prevale la soddisfazione, per la validità della sede espositiva e per la formula della manifestazione che ha garantito la presenza in gran numero di operatori di qualità. E’ stato particolarmente apprezzato il dinamismo del mercato del Centro-Sud, che si è tradotto in trattative concrete avviate già in fiera, dimostrando un elevato livello d’attenzione per le nuove tecnologie e per le proposte d’innovazione.

grado di funzionare con un ciclo di lavorazione flessibile rispetto a quello della rotativa. L’area del finishing offre tutto ciò che richiede il mercato, dal rifilo trilaterale, sempre con macchine Müller Martini in linea, alla copia cellophanata, dalla cucitura di fascicoli tabloid in linea all’etichettatura via laser, fino all’applicazione di sticker pubblicitari adesivi sulle prime pagine dei giornali. Quest’ultima utilizza macchine non specializzate per l’industria editoriale, ma in grado di lavorare ad alta velocità, realizzate da un’azienda di Cinisello Balsamo. I test, prima della decisione finale, sono stati particolarmente interessanti, visto che si è trattato di sperimentare, nell’industria editoriale di qualità, applicativi sviluppati a partire da quelli impiegati per etichettare le noci.

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I progetti di espansione del nuovo centro stampa de La Sicilia a Catania Lo spazio non manca, la voglia d’espandere le proprie attività commerciali a servizio della città di Catania e del sud Italia neppure: il nuovo stabilimento inaugurato nel 2005 vuole crescere in direzione dei prodotti commerciali e semi commerciali, rafforzandosi nel mercato della stampa a colori di qualità

Centri stampa

Una volta si costruivano locomotive, oggi si stampano “Puntiamo naturalmente ad espandere le commesse, giornali. Il nuovo centro stampa de La Sicilia, alle con gradualità e senza strappi”- sottolinea l’ingegner porte di Catania, Giuseppe ha dimensioni Ursino. Per davvero inusuali questa ragione, per l’industria il nuovo dei quotidiani: centro punta 160.000 metri decisamente in quadrati dei direzione della quali 45.000 free press e coperti, con dei lavori semi l’utilizzo, ad commerciali. oggi, di una Catania è un superficie pari mercato molto a circa 17.000 interessante: metri quadrati. sono presenti un Due tecnologie numero elevato di stampa in d’ipermercati, funzione, offset dalla Auchan e flessografia, alla Metro, che quattro rotative La nuovissima Regioman di Man Roland installata nel nuovo stabilimento di Catania hanno necessità e d u n a s a l a e destinata ad assorbire le auspicate commesse nell’area della stampa di prodotti d i s t a m p a r e spedizione in commerciali e semi commerciali. p r o d o t t i comune costituiscono il layout produttivo di un promozionali ed informativi per i clienti, con un centro che produce ogni notte circa 300.000 copie alto numero di copie in full color, e il know how di quotidiani. della stampa per quotidiani ben si potrebbe prestare a soddisfare queste richieste. In più, sottolineano Grandi potenzialità produttive sempre i responsabili del nuovo stabilimento, da un’azienda siciliana ci si può aspettare il vantaggio “Avevamo deciso di ampliare il nostro vecchio centro della tempestività nella realizzazione e nella consegna stampa di Catania”- spiega a TecnoMedia il dottor delle commesse, e questo è un valore aggiunto molto Domenico Ciancio-“ed una volta individuata l’area importante per la grande distribuzione. e l’opportunità imprenditoriale abbiamo deliberato Lo stabilimento produce già numerose testate l’investimento”. Tutte le lavorazioni sono state trasferite quindicinali free press per alcune importanti città nella nuova sede, compresa La Stampa di Torino per dell’isola, Caltagirone, Modica, Vittoria e Canicattì. la quale è stato sviluppato il nuovo formato 35*50. Il venerdì si stampa anche un giornale gratuito di

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I progetti di espansione del nuovo centro stampa de La Sicilia a Catania

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piccoli annunci, Sicilia Annunci, con cadenza settimanale, che viene distribuito nei luoghi di ritrovo come i bar e inserito gratuitamente nel quotidiano La Sicilia. E’ evidente che non mancano esperienze nel ciclo di produzione di testate non quotidiane: la sfida, d’ora in poi, sarà trasferire queste competenze al servizio del mercato dei prodotti commerciali e semi commerciali, un obiettivo, va detto, comene a molti altri centri stampa quotidiani della penisola, destinato ad essere anche al centro dei lavori della decima edizione di Ifra Italia, la conferenza internazionale per l’industria dei giornali che quest’anno è stata organizzata in Sardegna. Layout per la stampa ibrida

Centri stampa

Con l’obiettivo di ampliare l’offerta di servizi in ambito locale, il nuovo centro catanese ha avviato una serie di importanti investimenti in tecnologie di preparazione e stampa. Sotto le volte dello stabilimento sono state, finora, installate tre linee rotative offset ed una flessografica, con relativi flussi di lavoro specializzati. Sulla nuova Regioman, di ultima generazione, che i duecento partecipanti Da sinitra: Aldo di Carlo, direttore di produzione del nuovo stabilimento all’edizione siciliana di Ifra Italia del 2005 catanese, e Domenico Ciancio, rappresentante della proprietà. hanno avuto modo di vedere in fase avanzata di allestimento, si stampano le otto edizioni locali de La quali la metà a colori, mentre dalla Uniman possono Sicilia, l’edizione nazionale de La Stampa di Torino uscire quotidiani a 56 pagine delle quali sedici a colori. e ControCampo. Qui sono stampate le copie del Sole 24 Ore e del Da questa unità escono prodotti di 64 pagine delle Quotidiano di Sicilia. L’installazione in ambito offset è completata da una Goss Supergazette di 48 pagine, delle quali otto a colore, dove si producono l’Avvenire e le due edizioni del Corriere dello Sport per i mercati di Sicilia e Calabria. La quarta rotativa installata, una nuova Cerutti S4 da 96 pagine full color, provvede alla stampa de la Repubblica, nelle due edizioni regionale e palermitana, ed all’inserto Affari e Finanza. A lato della rotativa si trova un nuovissimo impianto ad ultrasuoni per il lavaggio automatico delle racle. Ogni editore, a cominciare dal quotidiano La Sicilia, ha i suoi Rip e le proprie unità di ricezione: Napp MacDermid per la tecnologia La nuovissima Goss Universal 45, in fase di montaggio presso il nuovo centro stampa di flessografica della Cerutti ed Catania, è destinata ad entrare in funzione entro la fine dell’anno Agfa Advantage e Polaris per

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sulla nuova unità Goss Universal 45, destinata a sostituire la vecchia Supergazette. La rotativa, destinata ad entrare in funzione a metà di quest’anno, disporrà di quattro torri colore per una produzione a 48 pagine delle quali trentadue a colori. Qui verranno trasferite le lavorazioni di Avvenire e del Corriere dello Sport. Nel flusso di lavoro de La Sicilia è entrato da poco in funzione PDF Server di Binuscan, rappresentato in Italia da Software Advisors del gruppo Irpe. La soluzione provvede ad operare sulle quadricromie dei files per renderli il più possibile “leggeri” e meglio definiti quando vengono stampati in rotativa. Il software, che lavoro in modo del tutto automatico, prende in carico i PDF del sistema editoriale, sostituisce ovunque possibile i punti di cromia con il nero e poi li invia al Rip per la fase finale di fotoformatura. PDF Server che, in combinazione con Sublima, contribuisce all’elevata resa qualitativa finale de La Sicilia, e de La Stampa, sarà progressivamente esteso ad altre testate quotidiane prodotte nel nuovo centro stampa, oltre a poter essere utilizzato nel flusso di lavoro dei nuovi prodotti commerciali. Al momento si possono stampare i formati Nel nuovo stabilimento di Catania sono in funzione due cicli di lavoro 35*50, 38*56 e 31,5*47 (Repubblica), ma completi, offset e flexo, quest’ultimo basato su una rotativa full color la grande distribuzione, che oggi tende a Cerutti S4 di ultima generazione prediligere formati più piccoli, potrebbe puntare al terzo dorso, ed in questo caso la proprietà la stampa in offset. Nello stabilimenti si producono è pronta ad investire sulla tecnologia delle pieghe fino a 700 lastre a notte e, per quanto riguarda i flussi di uscita. di lavoro in offset, grazie alla configurazione messa a punto da G.M.D.E., si dispone di un layout in full Nel centro stampa lavorano ad oggi una sessantina back up dove i quotidiani possono essere avviati ovunque alla produzione finale in caso di emergenza. Per il quotidiano locale di Catania – e, più di recente, anche per La Stampa - è stato introdotto in produzione il Rip Agfa Sublima, per la stampa in alta definizione del giornale che, grazie a questo particolare software di rasterizzazione, può uscire con una stampa a settanta linee. La differenza, nell’ambito della stampa offset, si nota soprattutto nella pubblicità. Il quotidiano locale è stampato sulla nuova Regioman, che utilizza sistemi di automazione particolarmente avanzati, quali il controllo circonferenziale di registro, i lavacaucciù e la preinchiostrazione pilotata dai dati in arrivo dal workflow. L’abbinata Agfa Sublima e Regioman dovrebbe, nei piano di sviluppo dello stabilimento, essere l’asse tecnologico attraverso il quale lavorare i prodotti commerciali e semi commerciali, per offrire al mercato la miglior qualità ivi Per la fotoformatura del ciclo di stampa flexo è in funzione un possibile in ambito offset. Parte dei lavori impianto completo della Napp-MacDermid. potranno, in seguito, essere avviati anche

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I progetti di espansione del nuovo centro stampa de La Sicilia a Catania

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Centri stampa

di addetti, e dell’ambiente, l’operatività è gli impianti per concentrata su un il riciclaggio solo turno. Non dell’acqua piovana esistono, è il caso ed il riciclaggio di dirlo, problemi d e l l ’ a c q u a di spazio per il dell’impianto di aria magazzino delle condizionata, ed il bobine, dove la progetto globale per movimentazione è lo smaltimento dei ancora manuale, per residuati cartacei. una precisa scelta Grazie ad una stretta imprenditoriale, collaborazione con non essendoci Norkse, è allo studio volumi tali da un sistema per il giustificare riciclaggio della carta soluzioni di che prevede che una automazione volta alla settimana spinta. un treno speciale La sala spedizioni con otto vagoni entri è unica, ed utilizza materialmente nello soluzioni proposte stabilimento lungo un da Ferag, con binario ferroviario, e l’eccezione delle venga caricato dei uscite del Corriere residui cartacei da d e l l o S p o r t e La sala stampa e spedizione dello stabilimento di Catania, allestita da avviare al macero d e l l ’ Av v e n i r e Ferag, è comune a tutte le rotative, e dispone, fra l’altro, di un impianto di presso le cartiere, inserimento in linea. che impiegano offrendo così anche ai tecnologie Wamac. fornitori una interessante logistica il loco. Il progetto Il centro stampa dispone di un sistema di inserimento globale per il riciclaggio degli altri residui industriali a tamburo, sempre Ferag, e di un impianto MemoStick, prevede, una volta a regime, un sistema di evaporazione dello stesso fornitore, per l’incollaggio in linea di adesivi dei liquidi e l’ottimizzazione dello smaltimento pubblicitari sulle prime pagine delle copie in uscita dalle differenziato di plastica, legno ed alluminio. rotative. Un dimensione studiata per le attuali esigenze In attesa dell’arrivo di nuove commesse, si lavora per produttive ma con soluzioni già predisposte per favorire allestire un museo della stampa ed una sala conferenze il ciclo di produzione ibrido previsto nei piano di che potrà essere messa a disposizione dei siciliani e sviluppo dello stabilimento. Decisamente originali, di quanti, a Catania, vorranno organizzare eventi in ed in linea con le più avanzate soluzioni per il rispetto una location molto originale.

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Logistica e controlli di qualità: le cartiere incontrano gli stampatori italiani di giornali

TecnoMeeting Asig

Cartiere e stampatori di giornali italiani hanno discusso con grande vivacità i problemi più urgenti e gli scenari evolutivi più probabili del mercato della carta, una materia prima costosa, delicata ed indispensabile all’industria della stampa. L’occasione dell’incontro è stata offerta dal secondo TecnoMeeting organizzato dall’Associazione Stampatori Italiana Giornali lo scorso 27 marzo a Milano, presso lo stabilimento Nuova Same.

Burgo, Norske Skog, StoraEnso e UPM Kymmene sono stati i protagonisti dell’incontro organizzato dall’Associazione Stampatori Italiana Giornali per parlare di carta da giornale. Un materiale di consumo che è sempre indispensabile, molto costoso e delicato da maneggiare, nonostante la mole delle bobine in uso negli stabilimenti possa fare pensare il contrario. Ospitato presso la Nuova Same, del gruppo Seregni, l’incontro dedicato alle carte per la stampa dei giornali in offset ed in flessografia è stato il secondo TecnoMeeting di Asig, e si è svolto secondo la formula già collaudata in occasione del primo incontro, lo scorso mese di novembre, dedicato agli inchiostri: la mattinata dedicata alle aziende fornitrici, che si sono divise i compiti per la presentazione dei materiali e degli scenari evolutivi, ed il pomeriggio dedicato agli utenti, che hanno vivacizzato non poco l’incontro con domande molto precise sui problemi più delicati relativi all’impiego quotidiano della carta per giornali. Paste, e polemiche, per l’industria dei quotidiani La richiesta di carta per quotidiano, a livello mondiale, è aumentata nel 2006 di 300.000 tonnellate (+0,8%). Sono cresciute l’Europa, l’Asia, l’America latina ed l’Oceania, con la sola eccezione degli Stati Uniti che, se scorporati, portano l’aumento ad oltre il 3%.

La produzione di carta richiede un ciclo industriale complesso, dove l’impasto finale, depositato sulla macchina continua che provvede alla realizzazione della banda arrotolata in bobina, attraversa una serie di passaggi successivi in grado di determinare variazione anche significative nella qualità finale del prodotto. Un tema, quest’ultimo, da sempre al centro delle discussioni con gli stampatori che lamentano la scarsa stabilità delle caratteristiche fisiche e chimiche fra i diversi stock di fornitura. La carta avvolta nelle bobine, hanno sottolineato di volta in volta in fornitori, viene controllata meticolosamente con procedure di analisi di laboratorio, proprio per garantire la stabilità delle diverse partite prodotte. I diversi produttori continuano anche ad attrezzare i propri stabilimenti con strumenti di controllo on line per monitorare tutte le fasi di lavorazione del prodotto. I controlli cominciano dalle materie prime e poi via via lungo tutto il processo. Le proprietà di macchinabilità e stampabilità sono testate nei laboratori, così come le proprietà ottiche e di colore. Un procedimento del tutto automatico presiede i controlli sulla costanza della grammatura, ovvero della massa espressa in grammi per un metro quadrato di carta. Dai 40 ai 49 gr per metro quadrato è l’ intervalli più in uso in Italia. Anche la coesione meccanica della carta, ed i legami fra le fibbre, influenzati dal range di umidità presente nel prodotto finale (che deve essere compreso nell’intervallo dal 6 all’8%) vengono controllati sistematicamente. Altre analisi

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Logistica e controlli di qualità: le cartiere incontrano gli stampatori italiani di giornali

La carta per quotidiani: mercati e scenari internazionali Nel corso del 2006 la domanda di carta da quotidiani è cresciuta in tutto il mondo, tranne che in Nord America, dove è calata de 6% rispetto al 2005. Nell’Europa occidentale è cresciuta del 2%, in quella orientale de 5%, in Cina del 6%, secondo i dati della PPPC che, con altri indicatori mondiali, sono stati riassunti dal coordinatore del TecnoMeeting Sergio Vitelli nel corso di una relazione dedicata agli scenari internazionali. L’aumento della domanda di carta in Europa occidentale ha riguardato il Regno Unito (+0,6%) la Francia (+2,5%) e Sergio Vitelli, Segretario dell’Asig l’Italia (5,7%) dove il mercato è stato certamente trainato, in queste dimensioni, dal fenomeno della free press. In tutto il mondo la domanda della carta da giornale nel corso del 2006 è stata di 37,2 milioni di tonnellate e, secondo alcune previsioni, questo dato è destinato a salire nel periodo 2007-2012 quasi ovunque, con un picco di incremento per la Cina ed un picco, di decremento, in Nord America.

La gestione delle bobine di carta A dispetto delle dimensioni, e del peso, della bobina, la carta è un materiale di consumo piuttosto delicato, e anche questo è motivo di discussione continua fra utenti e fornitori. Il modo con il quale si movimentano le bobine lungo il percorso cartiera-stabilimento e le modalità di stoccaggio, in particolare, sono fra gli argomenti più discussi. Esistono parametri precisi, spiegano le cartiere, relativi alla forza massima che si può impiegare per la compressione della bobina durante la movimentazione. Se il limite si oltrepassa, la bobina arriverà in macchina ovalizzata, con tutte le note conseguenze durante la produzione. Già, rispondono gli utenti, ma come facciamo a controllare la movimentazione lungo tutto il percorso? “Noi”-spiega una delle cartiere presenti-“abbiamo un dipartimento di logistica sotto pressione costante, e gestiamo un network di movimentatori terrestri certificati”. Se ci sono fenomeni di

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verificano i carichi di rottura, con l’indice di trazione longitudinale e trasversale, lo spolvero, ovvero la tendenza della carta a rilasciare particelle in superficie che non sono sufficientemente legate fra loro, ed ancora le proprietà ottiche, il grado di bianco e di opacità. Sono tutte caratteristiche che hanno un impatto decisivo in fase di stampa ma che, secondo le numerose esperienze riferite in occasione del TecnoMeeting, si dimostrano assai meno stabili e costanti fra una partita e l’altra di carta di quanto non sarebbe lecito attendersi a fronte dei numerosi controlli on e off line.

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ovalizzazione, occorre segnalarlo subito al produttore, e questi provvede ai controlli. Purtroppo, non c’è soluzione praticabile, da parte delle cartiere, per gli errori eventualmente commessi nello scarico delle bobine all’interno dello stabilimento, e questo equivale ad aprire una discussione continua con gli utenti, che lamentano imperfezioni ed ovalizzazioni assai più frequenti di quanto non si dovrebbe in considerazione dei controlli di qualità effettuati dalle cartiere. Ma l’aspetto peggiore è che la carta rovinata a causa di errori di movimentazione la si scopre solo quando la bobina è in produzione, sempre troppo tardi per evitare rotture e fermi macchina. Spesso, lamentano alcuni stampatori, i pesi misurati sono diversi da quelli riportati sulla bobina. I produttori

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rispondono che l’imballaggio e la spedizione avviene E fra quest’ultimo, e il proprio stampatore, non secondo rigorosi criteri di controllo, ma cionono- mancano discussioni, sempre riguardo alla carta, stante il sistema non è infallibile e qualche errore è perché se si accettano le certificazioni delle cartiere, sempre possibile. Gli sostengono gli obblighi di certificastampatori, si zione, etichettatura devono accettare e controllo qualità anche quelle devengono rispettati, gli stampatori per ma al di sopra di un buone. ragionevole livello Insomma, di attenzione dovrebproblemi quobero essere attivati tidiani relativi livello molto più alti alle bobine non di verifica sui prodotti mancano, e non che, inevitabilmenmeraviglia sapete, si scaricherebbero re, dalla diretta sui prezzi finali, che voce delle più già oggi sono, a loro importanti cartievolta, argomento di Una sessantina di persone hanno seguito il secondo TecnoMeeting di Asig re internazionali, discussione costante. ospitato, come il primo, nello stabilimento Nuova Same, gruppo Seregni, che tutti i gruppi Esistono anche a Milano. sono impegnati a condizioni ottimali migliorare la proper lo stoccaggio in stabilimento della carta: 20 gradi pria logistica ed i sistemi di controllo on line e off line centigradi e 50% di umidità. Se questi parametri non per garantire una qualità ed una stabilità nel tempo sono rispettati, spiegano le cartiere, la carta può pren- la più affidabile possibile.Il TecnoMeeting di Asig, dere calore o umidità, ed in produzione è molto facile seguito da quasi sessanta partecipanti e coordinato avere rotture carta. Quando si terziarizza la gestione dal Segretario dell’Associazione Sergio Vitelli, ha della carta, è opportuno utilizzare aziende che cono- avuto il merito di inaugurare uno spazio comune di scano questi parametri di basi. discussione sul tema “carta da quotidiano” che ha un Un’altra lamentela degli utenti riguarda l’etichetta- impatto importante sulla gestione industriale e sui tura delle bobine, che non sempre è chiara ed esaustiva conti economici dei giornali. come dovrebbe. E’ vero, rispondono i produttori, ma Gli appuntamenti con i tecnici dell’industria della non esistono norme riconosciute in tutte il mondo, ed stampa proseguiranno nel mese di maggio con il Tecanche in questo caso è decisione dell’editore rivolgersi noMeeting dedicato ai sistemi di prestampa e, dopo la ad una cartiera con alti standard di identificazione delle pausa estiva, con un incontro focalizzato sull’automaunità prodotte e spedite in stabilimento. zione industriale.

Color Quality Club 2008 - 2010 “Promuovere la qualità della riproduzione e della stampa del colore sui giornali in ogni parte del mondo”: con questo obiettivo ritorna ancora una volta il Color Quality Club, la più ambiziosa competizione internazionale fra i giornali per ottenere il riconoscimento della qualità assoluta nella stampa in quadricromia. Promosso dall’Ifra, dalla N.A.A., l’Associazione degli editori di giornali degli Stati Uniti, e con il supporto della Panpa, ovvero degli editori dell’area del Pacifico, il Color Quality Club premierà ancora una volta i cinquanta migliori quotidiani di tutto il mondo selezionati fra quanti avranno aderito all’iniziativa. I prestigiosi riconoscimenti, i Color Quality Club Awards, saranno ufficialmente consegnati in occasione di Nexpo 2008, a Washington D.C. Tutte le informazioni per partecipare al concorso sono disponibili, come sempre, presso il sito dell’Ifra, all’indirizzo www.colorqualityclub.org.

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Non solo rotative: da Man Roland il workflow per i centri stampa ibridi La ricerca di prodotti commerciali da stampare negli stabilimenti per giornali apre nuove opportunità di investimenti in aree tecnologiche non tradizionali, come i sistemi per la gestione dei workflow ibridi in grado di offrire, in tempo reale, moduli per pianificare il lavoro nelle finestre temporali lasciate libere dalla stampa dei giornali, moduli per la preventivazione ed il tracking dei prodotti commerciali, oltre alle tradizionali funzioni dedicate al prodotto quotidiano. Man Roland, società leader nelle macchine per la stampa, propone da anni, con successo, al mercato internazionale, la propria soluzione integrata per la gestione dei prodotti editoriali dalla pianificazione alla consegna in ribalta, denominata Printnet. Responsabile internazionale dello sviluppo di tale soluzione e’ l’italiano Lodovico de Briganti, che ricopre la carica di vice President - Business Development Printnet. Grazie alla sua spinta Man Roland ha iniziato a proporre anche nel nostro Paese il proprio flusso di lavoro, dotato di moduli di particolare utilità nell’impiego pressi i centri di stampa ibridi.

TM- Come descriverebbe a grandi linee questo workflow? LdB- Bisogna distinguere fra giornale e stampatore commerciale. Nel giornale c’è una separazione fra parte creative e parte di stampa. Il workflow è importante perché molto spesso ci sono società editoriali che vanno a stampare in diversi centri stampa. L’integrazione con la rotativa parte a monte del processo. Noi integriamo tutti i sistemi: si parte dalla capacità produttiva e da qui si mandano informazioni indietro ai diversi sistemi. Contemporaneamente noi inviamo informazioni alla rotativa ed ai sistemi di pre settaggio dei calamai. Il

passaggio continuo di informazioni è una caratteristica del sistema. Presso lo stampatore ci sono una serie di strumenti che consentono la gestione dell’output dalla rotativa verso i sistemi di spedizione ed indietro, comunicando i motivi, per esempio, dei ritardi produttivi. E’ l’integrazione fra publishing e printing. Noi abbiamo una soluzione completa ma modulare.

Interviste

TecnoMedia (TM) – Man Roland è una società specializzata in macchine per la stampa: come mai ha deciso di investire anche in soluzioni per la gestione dei flussi di lavoro, un settore tradizionalmente occupato da aziende fornitrici di CtP o da vere e proprie software house? Lodovico de Briganti, Man Roland (LdB) – Perché è la visione di Man Roland da almeno 5 anni. Oltre a voler offrire sistemi per la stampa si volevano anche offrire sistemi per il controllo di processo, accorgendosi di questa necessità d’integrazione. Ha acquisito la PPI nel 2002 e ha creato questo nuovo brand, Printnet, che si occupa d’automazione sia nel mondo dei giornali che nell’ambito del commerciale.

TM- E quali vantaggi offre il vostro workflow agli stampatori che vogliono sviluppare stabilimenti con tecnologie “ibride”, ovvero in grado di offire servizi sia ai quotidiani che ai clienti di prodotti commerciali ? LdB- Printnet è un sistema che offre, nel caso dei centri di stampa ibridi, vantaggi specifici. Per esempio, a Passau, in Germania, c’è un gruppo che ha oltre 15 centri stampa in diversi Paesi ed acquisisce commesse sia editoriali che commerciali da molte mercati europei. Hanno macchine diverse, know how diversi, culture diverse. Stampano giornali e prodotti commerciali. Immagini che io sia a Passau, arriva un signore che chiede 6 milioni di copie per la prossima settimana. Dove le stampo, quando e come ? Le informazioni su Printnet sono disponibili in tempo reale: al telefono ci vorrebbero diversi giorni. Printnet agisce sia a livello di centro stampa individuale che in collegamento con la rete dei siti produttivi. In questo network si possono

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TecnoMedia pianificare le risorse libere nelle diverse ore del giorno in tempo reale, offrendo al cliente una visione globale di dove e come si può realizzare la produzione della commessa nei tempi indicati. Poi c’è anche un altro vantaggio specifico.

flusso. La nostra soluzione s’integra con tutte le unità Ctp del mercato e con le macchine da stampa dei competitor. Lo stesso vale per l’integrazione con le soluzioni di spedizione, Ferag e Müller Martini in primis.

Interviste

TM- In quali Paesi è stato finora adottato Printnet? TM-Quale ? L d B LdB- Tutti Dobbiamo i dati distinguere relativi alla fra mercato produzione si dei giornali inseriscono e stampatori una volta sola commerciali. nel sistema, Il sistema evitando di è nato in duplicare Germania e lì mansioni nei circa il 70% vari reparti dei quotidiani produttivi. utilizza P i ù Printnet, veloce, più s e n z a trasparente distinzioni e con meno significative e r r o r i . fra grandi Ci sono e piccoli. controlli in Utilizzano Lodovico de Briganti, vice President – Business Development Printnet – di Man Roland. tempo reali il sistema, “logici”; per esempio, il prodotto che è stato venduto naturalmente, solo con alcuni moduli specifici. Stiamo è stampabile e producibile laddove è stato pianificato, entrando prepotentemente negli Stati Uniti ed abbiamo o no? Né va sottovalutato che lo stampatore può dare significative presenze in India. l’accesso a questo sistema ai venditori, per fornire servizi in tempo reale. Lo stesso accesso si può fornire TM- Qualche nome ce lo può fare ? ai clienti. Quando lo stampatore pianifica su di una LdB- Il gruppo Axel Sprinter, la Suddeutsche Zeitung, rotativa la commessa in questione, il sistema identifica la la West Allgemeine Zeitung, la News International tempistica della lavorazione. In altri termini, è possibile (gruppo Murdoch) ed il Times of India sono fra nostri migliorare le sequenze di produzione, ed inviare una i più grossi clienti consolidati. L’anno scorso abbiamo certa commessa in prestampa nei tempi morti rispetto acquisito il New York Times e il Boston Globes. a commesse più grandi. Si possono anche produrre i “what if scenario”: “che cosa succede se”, sia termini TM- E presso gli stampatori commerciali ? operativi che in termini economici. Il pianificatore ha il LdB- Negli stampatori commerciali abbiamo iniziato link diretto con la macchina. Se esiste un problema su da poco ed abbiamo presenze significative in Germania, un’unità di stampa, il sistema offre questa informazione Danimarca, Inghilterra e Stati Uniti. Loro lo utilizzano in tempo reale. Tutte le informazioni sulla commessa come pianificatore integrato nei loro sistemi produttivi, sono passate ai centri produttivi contemporaneamente. con alcuni moduli specializzati e diversi rispetto a quelli Una volta in produzione il sistema diventa un tracker e in uso presso gli editori e stampatori di quotidiani. controlla in tempo reale le diverse fasi di lavorazione. Quando chiama il cliente il responsabile di produzione TM- Secondo voi è così importante pianificare ? può aggiornarlo in tempo reale, a meno che al cliente LdB- I margini sono sempre più bassi, e conoscere i non si sia dato accesso alle informazioni sul sistema. costi di un lavoro prima di accettare il lavoro stesso è cruciale. Con il nostro sistema, i vantaggi sono TM-Chi è il cliente ideale di Printnet? fondamentalmente quattro: la riduzione del 70% nei LdB- Ci sono varie tipologie: uno stampatore che abbia tempi di pianificazione, la riduzione del 90% delle una grossa complessità da gestire, o gruppi industriali ristampe causate da errori di informazioni lungo il che abbiamo una situazione produttiva multisito, flusso di lavoro, tempi di risposta migliore del customer possibilmente da gestire tramite un’unica centrale. Oggi service, con ci sono isole produttive molto avanzate e specializzate la possibilità di concentrarsi sui clienti e sui lavori che nei giornali. Il passo successivo per l’automazione di creano il maggiore profitto. Non da ultimo, i risparmi che processo è un workflow che integri le isole in un unico si effettuano nei tempi di esecuzione delle commesse:

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Non solo rotative: da Man Roland il workflow per i centri stampa ibridi

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1° Convegno Argi: “Il nostro Domani”

Oltre 150 persone hanno seguito i lavori del 1° Convegno Argi

secondo i calcoli di un nostro Cliente dell’area stampa commerciale si possono arrivare a risparmiare fino ad 11 ore di lavoro in un giorno media. Un nostro cliente dell’area quotidiani ha risparmiato 50.000 euro di costi solo sul consumo di lastre. TM- E il mercato Italiano? LdB- Stiamo cominciando ad operare in questi mesi, ma è un mercato molto difficile. Nell’industria dei quotidiani ci sono pochi altri player, ma estremamente agguerriti e con una base di installato molto significativa sia per numeri che per dimensioni di imprese servite. Magari sono soluzioni meno sofisticate della nostra,

Interviste

Oltre centocinquanta persone, riunite sotto la suggestiva volta di Santa Giulia, a Brescia, hanno seguito i lavori del 1° Convegno Argi – Associazione Rappresentanti Ufficiali e Produttori/Distributori in Italia di Macchine Grafiche, Sistemi e Prodotti per il settore grafico - dall’accattivante titolo “Il nostro Domani”. L’incontro, che si è svolto lo scorso 22 marzo, è stato anche l’occasione per diffondere i dati della ricerca annuale effettuata dall’Associazione, presieduta da Giuseppe Baggi, sul mercato delle arti grafiche in Italia. Un settore che, secondo le informazioni raccolte da Argi, Da sinistra: Fabrizia Cambiaghi, Direttore generale di Argi, archivia un 2006 con molte conferme positive. Giuseppe Baggi, Presidente di Argi Il fatturato totale delle macchine da stampa nuove è cresciuto, rispetto al 2005, del 7,1%, con i macro-raggruppamenti della stampa e della prestampa in crescita, rispettivamente, del 14,3% e del 16,2%. In questo comparto, in modo particolare, la fanno da padrone i workflow, il cui fatturato quasi raddoppia dal 2005 al 2006, ed il CtP, con una crescita percentualmente più modesta, ma dove si annida una notizia importante per l’industria dei quotidiani: l’affacciarsi sul mercato italiano dei primi CtP sviluppati per la stampa flessografica dei giornali. Per il biennio 2007 e 2008 affiora, dai dati presentati, un cauto ottimismo, perché dovrebbe mantenersi il ritorno alla crescita delle attività di investimento in beni strumentali registrato, con soddisfazione, dagli operatori, nell’arco dei dodici mesi del 2006.

ma sono da molti più anni sul mercato rispetto a noi. I quotidiani italiani, inoltre, non hanno la complessità estrema dei prodotti tedeschi, che possono arrivare ad avere 142 diverse edizioni in un giorno medio della settimana. Penso, per fare qualche esempio, alla WAZ e alla Bild Zeitung. Per la stampa commerciale, stiamo iniziando ora a presentare questa novità. In entrambi i casi, siamo comunque certi di avere un’ottima soluzione, in grado di offrire un valore aggiunto reale sia ad editori che a stampatori di quotidiani, soprattutto coloro che sono impegnati a sviluppare nuove attività di servizio verso i clienti di prodotti commerciali e semi commerciali.

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Si rinnova nella continuità l’impegno di Sinedita A quindici anni dalla sua nascita, la software house torinese, nel corso del suo tradizionale evento “multiexperience” svoltosi a maggio nel Chianti fiorentino, ha annunciato ai propri clienti la propria strategia di sviluppo per i prossimi anni. TecnoMedia ha fatto qualche domanda a Patrizio Callegari e Paolo Agus, fondatori e proprietari della società. .

Interviste

Un nuovo logo per rivendicare la novità rispetto al passato; e, nello stesso tempo, la continuità dell’impegno verso i propri clienti in un arco di tempo che ha visto mutare in modo radicale la geografia dei fornitori di sistemi editoriali. L’apertura verso nuovi mercati e clienti non editoriali; e, nello stesso tempo, il rinnovato impegno verso quotidiani e periodici, ai quali vengono proposte nuove forme di partnership. Potrebbero apparire contraddittori i segnali inviati da Sinedita nel corso dell’ormai tradizionale evento Multiexperience, giunto ormai alla sua terza edizione e che ha raccolto nel Chianti fiorentino un centinaio di clienti della software house fondata da Paolo Agus e Patrizio Callegari. Ma è proprio nella dialettica tra tradizione e innovazione, tra consolidamento dei mercati acquisiti e ricerca di nuove applicazioni “di frontiera”, lo stimolo che l’azienda affida al mercato: un po’ come avviene nella musica jazz, alla quale non a caso si ispira la nuova linea grafica di Sinedita, con il logo, il sito webrinnovato e persino il nome dato alle due linee di prodotto che d’ora in poi ne contraddistingueranno le soluzioni: “classic”, ovvero la suite completa di applicativi modulari ed integrati per il flusso di lavoro editoriale; e “hits”, gli applicativi studiati per chi ha bisogno di un prodotto editoriale come strumento per comunicare, gestire ed organizzare il proprio business. In occasione dell’evento multiexperience, al quale dedichiamo una piccola fotostoria in questo numero di TecnoMedia, abbiamo rivolto qualche domanda ad Agus e Callegari. Tecnomedia - A quindici anni dalla sua nascita, Sinedita cambia il logo, E’ solo un restyling grafico o c’è dietro un qualcosa di più corposo?

Sinedita - Naturalmente si tratta di qualcosa di più corposo, e non consiste in una sola novità. Innanzitutto

Sinedita conferma che la scelta di allargare il mercato verso clienti “non editori”, ma che hanno pesanti problematiche di produzione editoriale, sta dando ottimi risultati. Ma la principale caratteristica della “nuova Sinedita” consiste nella sua capacità di proporre innovativi modelli di business, soprattutto nel settore dei quotidiani. T - In questi quindici anni di vita il panorama dei fornitori di sistemi editoriali ha visto la nascita di nuovi player e la scomparsa di altri. Di tutti i nomi presenti all’inizio degli anni Novanta è rimasta soltanto Sinedita. Quale è  stata in questo panorama la specificità di Sinedita? S - Sicuramente l’affidabilità. Non siamo mai stati solamente una software house che vende prodotti e giornate di personalizzazione, ma abbiamo sempre cercato di capire, dialogando costantemente con i  nostri clienti, quali fossero le necessità emergenti facendo evolvere di conseguenza i nostri prodotti. Ci siamo anche permessi di fare provocazioni immaginando salti in avanti e nuovi modelli organizzativi, ma sempre sapendo che la realtà, in particolare quella italiana, impone vincoli e tempi diversi da quelli dell’immaginazione. T - Tra i fornitori di sistemi editoriali Sinedita è quello con la più elevata quota di clienti non editoriali. Si tratta di una soluzione di ripiego dettata dall’esigenza di trovare alternative ad un mercato ormai maturo oppure è una scelta che deriva da una strategia ben precisa? S - Abbiamo da sempre avuto clienti non editoriali, ma effettivamente negli ultimi due anni abbiamo dato un forte impulso a questo settore. Ed è una strategia

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Si rinnova nella continuità l’impegno di Sinedita

TecnoMedia

Paolo Agus e Patrizio Callegari con il nuovo logo Sinedita

T - A vostro giudizio, quali possono essere le ricadute positive per i clienti “tradizionali” derivanti dall’avere esperienza con altre tipologie di clienti e di mercati? S - Il business dei giornali è basato su meccanismi ormai consolidati. Il boom dei collaterali prima o poi è destinato a finire. Altri mercati sono più veloci nel rispondere alle nuove esigenze dei clienti. Crediamo che l’esperienza accumulata su mercati “non editoriali” ci consenta di proporre ai clienti editoriali nuovi modelli di business legati ovviamente al loro mercato ma innovativi in termini velocità e tipologia di investimenti. T - La nuova strategia di Sinedita sembra puntare non più soltanto alla tradizionale fornitura informatica, collegata alla vendita di postazioni utenti e/o di licenze d’uso, ma anche alla partnership con il cliente, con il quale si vogliono condividere nuovi modelli di business con le  opportunità ed i rischi connessi e con un sistema di remunerazione basato sul revenue sharing. Potete fare qualche esempio?

Interviste

ben precisa. Il fatto di frequentare altri mercati ci consente di risolvere problemi diversi, di sperimentare tecnologie nuove e nuovi modelli, portando con noi l’esperienza sviluppata con i giornali, viceversa oggi Sinedita è in grado di proporre all’editoria “tradizionale” nuovi modelli di business e nuovi prodotti derivati dall’esperienza che abbiamo maturato. Non è quindi un ripiego, ma un allargamento di orizzonti per noi e per i nostri clienti.

S - Una premessa: il mercato editoriale sta per essere investito (anzi siamo già in questa fase) da una serie di mutamenti che riguardano il modo in cui la gente si informa e fruisce della pubblicità. Noi pensiamo che gli investimenti degli editori non possano continuare con la stessa logica degli ultimi anni: acquisisco qualcosa (una rotativa, un sistema editoriale, ...), lo ammortizzo in un certo numero di anni, poi passo al prossimo investimento. Per stare al passo con i potenziali competitor, che vengono dall’esterno del mercato editoriale, è necessario essere veloci e implementare rapidamente nuovi business. Sinedita vuole sostenere questo nuovo modello investendo per fornire, per una particolare gamma di prodotti e servizi, una nuova serie di servizi e modelli di business basati sulla logica del revenue sharing. Ma attenzione, non si deve confondere il nostro modello come un banale meccanismo finanziario, non si tratta di vendere un software in leasing o di attivare un contratto in ASP, ma di condividere attivamente una o più linee di business nuove con l’editore, fornendo servizi tramite la nostra farm e il nostro lavoro condividendone i i risultati. Il fatto che l’editore non debba sostenere investimenti o costi di startup ci consente inoltre di essere proattivi, proponendo noi agli editori nuovi business. T - Nella nuova organizzazione Sinedita è prevista una linea di prodotti “classic”, dedicata ai clienti editoriali, ed una linea “hits” dedicata ai clienti non editoriali. Quali le differenze tra le due linee di prodotto?

S - Qualche anno fa abbiamo riscritto il nostro software in una logica modulare, questo ci consente ora di assemblare soluzioni e prodotti utilizzando componenti consolidate ed efficaci. “Classic” e “hits” sono facce della stessa medaglia, assemblate in modo da soddisfare due mercati che hanno molto in comune. Le tecnologie di base e le competenze sono le stesse, i prodotti e i destinatari sono diversi.

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Fondimpresa: come progettare e rendicontare un piano formativo aziendale Riportiamo in queste pagine la Guida alla gestione e rendicontazione dei Piani Formativi Aziendali “Conto Formazione”, utilizzanddo la quale le aziende che hanno aderito al Fondo Interprofessionale promosso da Confindustria e Cgil-Cisl-Uil possono utilizzare per la formazione continua dei lavoratori le risorse accantonate nel proprio Conto Formazione. Introduzione

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Le aziende aderenti possono presentare piani formativi - in forma singola o associata -all’Organismo Bilaterale Regionale (Articolazione Territoriale di Fondimpresa) con l’obiettivo di migliorare le competenze dei propri lavoratori in tutte le principali aree di attività aziendale, utilizzando il rispettivo Conto Formazione (pari al 70% dello 0,30% versato e trasferito dall’INPS a Fondimpresa). I piani hanno come destinatari finali gli impiegati, gli operai e i quadri per i quali sussista l’obbligo del contributo integrativo di cui all’art. 25 della legge 845/78 (cosiddetto 0,30%). Ad essi vengono assimilati i lavoratori “stagionali” che vengono impiegati ciclicamente con contratto a termine per fare fronte a ricorrenti incrementi della domanda produttiva e i lavoratori posti in cassa integrazione guadagni. L’attività formativa rivolta a lavoratori è ammessa a condizione che l’azienda cofinanzi l’attività per almeno un terzo del costo complessivo del Piano. Il Piano Formativo può essere presentato in qualunque momento dell’anno. Le attività formative e non formative dovranno essere avviate nel rispetto dei tempi indicati dal piano e dovranno concludersi entro 12 mesi dalla data di presentazione del Piano. Qualora alla scadenza dei termini, il Piano formativo sia stato completato in misura inferiore al 50% delle ore allievo previste e non sia intervenuto un nuovo accordo fra le parti che hanno condiviso il piano approvato, nulla potrà essere richiesto a Fondimpresa che disimpegnerà le risorse da quel Piano, riservandole per ulteriori richieste della medesima azienda. Nella fase di avvio (fino al 30 giugno 2007) dell’attività a regime, i piani formativi aziendali dovranno avere una dimensione almeno pari a 30.000 euro. Tale

importo è da intendersi comprensivo della quota a carico dell’impresa. L’intera gestione del Piano Formativo dovrà essere realizzata con il sistema informativo on-line messo a disposizione da Fondimpresa (sul sito http:// pf.fondimpresa.it), un volta effettuata la registrazione finalizzata all’acquisizione di login e password. L’azienda deve: 1. compilare l’anagrafica azienda 2. attivare il piano 3. presentare il piano 4. monitorare il piano 5. rendicontare il piano Queste fasi saranno spiegate in dettaglio nei prossimi capitoli. In generale: • Per poter presentare il piano, devono essere compilati tutti i campi dell’anagrafica • Per poter rendicontare il piano è necessario aver realizzato il monitoraggio. 1. L’anagrafica azienda I dati relativi alle aziende iscritte al Fondo sono importati nella base dati del sistema Fondimpresa in modo automatico dal sistema informativo dell’INPS. Il completamento dell’anagrafica relativa all’azienda deve avvenire prima della fase di attivazione (cfr. cap. 2). Il responsabile aziendale potrà tenere aggiornati i dati. Per semplificare l’accesso alle informazioni associate all’azienda aderente al Fondo, il sistema presenta i dati in un insieme di maschere distinte. Nell’area in oggetto saranno disponibili tre schede così identificate: • Unità Produttive i cui dati richiesti sono: o Per l’anagrafica: Denominazione, Matricola

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Fondimpresa: come progettare e rendicontare un piano formativo aziendale

2. L’attivazione Piano L’attività iniziale dell’intero processo di gestione dei piani formativi è l’attivazione/creazione di un nuovo piano. Per poter procedere all’attivazione piano è necessario: − definire il titolo del piano; − associarvi uno o più referenti di piano. Il responsabile aziendale richiede la registrazione del/i referente/i di piano inserendo i seguenti dati: Nome, Cognome, Indirizzo, cap, provincia, Telefono, Fax, E-Mail. Tale modalità abilita il responsabile di piano alla compilazione del piano e a seguire lo svolgimento delle attività nelle varie fasi. A seguito dell’attivazione del piano, il responsabile aziendale e i responsabili di piano associati riceveranno una e-mail di notifica. 3. La presentazione Piano Formativo Condiviso Per poter procedere alla presentazione del piano è necessario, nell’area dedicata alla descrizione: • associare al piano l’azienda o le aziende partecipanti (in caso di piano aggregato). Si precisa che in caso di piano interaziendale, ai fini della presentazione del piano, anche le aziende aggregate (diverse dall’aggregante- mandataria) dovranno registrarsi, qualora non abbiano già provveduto a farlo, e completare la propria ana-

grafica. • indicare i referenti del piano; • definire l’area di intervento (tra quelle proposte: Sistemi territoriali, Ambiente sicurezza e innovazione organizzativa, Sviluppo organizzativo, Innovazione tecnologica, Competenze tecnicoprofessionali, Competenze gestionali e di processo, Qualificazione/riqualificazione); • delineare motivazione e obiettivi del piano; • indicare il numero totale di lavoratori che saranno coinvolti nel piano suddivisi in operai, impiegati e quadri, il totale delle ore di formazione (monte ore allievo), il totale delle ore corso, indicazione delle unità produttive coinvolte; • definire la data di avvio e quella di conclusione (che indica il termine massimo per la presentazione della rendicontazione); • descrivere l’articolazione del piano in azioni. Per ciascuna azione formativa (ossia per ciascun “Corso”) sarà necessario specificare: Titolo, Settore di intervento dell’azione formativa secondo la classificazione Orfeo/Murst, n. lavoratori coinvolti, n. ore corso, eventuale fornitore, Territorio interessato (ossia la provincia in cui opera abitualmente la maggior parte dei lavoratori coinvolti nella formazione), l’eventuale certificazione delle competenze, il livello, la finalità, la tipologia del progetto, la collocazione temporale, il calendario se il piano consiste in un voucher, le modalità formative e le relative Tematiche. Per i soli partecipanti ad azioni Voucher saranno richiesti già in fase di presentazione del piano i relativi dati: Cognome, Nome, Codice Fiscale, Unità produttiva di appartenenza, Cittadinanza, Data di nascita, Provincia di residenza, Titolo di studio, Sesso, Tipologia contrattuale, Contratto collettivo applicato, Inquadramento, Area aziendale di appartenenza, Anzianità di servizio. Si precisa che questi stessi dati saranno richiesti per tutti i partecipanti (quindi anche non quelli associati a Voucher) in fase di monitoraggio. Nei casi di azioni di tipo voucher sarà richiesto inoltre, il costo previsto per ciascun partecipante a tale tipologia di attività. I lavoratori interessati al voucher dovranno firmare la scheda di propria competenza inserita nel piano. Nei piani di tipo interaziendale non possono essere previste azioni formative di tipo Voucher. È prevista la possibilità di importare i dati relativi all’anagrafica partecipanti da software esterni al sistema Fondimpresa. • Specificare se l’organizzazione del Piano è interna

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INPS, Codice Fiscale, Partita Iva, Natura giuridica, Settore di attività economica, Indirizzo, Cap, Comune, Provincia, Codice ISTAT, anno di costituzione, multilocalizzazione (si/no), presenza della rappresentanza sindacale in azienda (si/no); o Per le dimensioni dell’unità produttiva: numero di operai, impiegati, quadri e dirigenti divisi per sesso. • Rappresentante e Sede Legale i cui dati richiesti sono: o Per il rappresentante legale: Nome, Cognome, Telefono, Fax, E-Mail, Estremi di un documento di riconoscimento (tipo, numero, rilasciato il, rilasciato da) o Per la sede legale: Indirizzo, CAP, Comune, Provincia, Telefono, Fax, E-Mail • Estremi Bancari i cui dati richiesti sono: o Intestazione conto, Banca, CIN, ABI, CAB, Numero C/C sul quale saranno accreditati i crediti maturati nei confronti di Fondimpresa.

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o esterna all’azienda e descrivere il relativo assetto organizzativo nella realizzazione del Piano. • Dettagliare il preventivo finanziario. A tal fine si precisa che: A. Erogazione della formazione: a questa voce fanno riferimento tutti i costi relativi alla erogazione della formazione ( tra i quali docenza, tutoraggio, coordinamento etc.). B. Costo del personale in formazione: tale costo si riferisce alla retribuzione lorda, oneri assistenziali e previdenziali, TFR, XIII e XIV mensilità, riferiti al personale relativamente al periodo in cui lo stesso è impegnato nel piano di formazione. C. Attività preparatorie e di accompagnamento: in questa voce sono ricompresi i costi relativi alla preparazione ed accompagnamento delle azioni formative quali progettazione, orientamento partecipanti, etc.. D. Gestione del Piano: in questa voce sono ricompresi i costi relativi alla gestione delle azioni formative quali ad esempio amministrazione, viaggi relativi al personale impegnato nella realizzazione delle attività indicate nel piano, etc., nonché i costi del revisore dei conti che certifica il Piano. Fanno inoltre parte di questa voce, i costi generali riconosciuti forfetariamente nella misura del 5% del totale dei costi del Piano, se quest’ultimo è inferiore ad euro 250.000, e nella misura del 4% in cui sia superiore a 250.000 euro. In tale voce possono essere ricompresi i costi, documentati, di viaggio, vitto e alloggio del personale in formazione per i corsi svolti al di fuori della regione di provenienza. Per le voci di spesa di cui alle lettere C e D si dovranno osservare i massimali di spesa così attribuiti:

Le voci di spesa C e D non sono applicabili per i piani aziendali individuali (voucher formativo). Tutte le attività previste nel Piano formativo aziendale potranno essere realizzate direttamente dall’azienda beneficiaria (che dovrà rendicontare i relativi costi sostenuti) o attraverso il ricorso a prestazioni di terzi. • Precisare da quale Conto Formazione dovranno essere stornati i costi relativi al piano. • Indicare gli estremi dell’accordo sindacale di riferimento, aziendale, territoriale o settoriale, (Descrizione accordo, Regione, Provincia, Data e per ciascun firmatario Nome, Cognome, Organizzazione, Livello, Incarico, E-Mail). Si ricorda che tale accordo, sottoscritto dai firmatari, dovrà essere allegato alla richiesta di finanziamento. Si precisa che – dopo aver terminato la presentazione del proprio piano sul software Fondimpresa – è necessario: • stampare dal software copia del piano; • farlo sottoscrivere dal legale rappresentante (o Suo delegato). Tale documentazione, a cui dovrà essere allegato l’originale dell’accordo sindacale di riferimento, dovrà essere inviata a: Fondimpresa, Via del Traforo 146, 00187 Roma. In caso di piani interaziendali è necessario trasmettere lo schema di mandato collettivo (scaricabile dall’area download del software Fondimpresa – Modello 1) con contestuale procura all’incasso. 4. La verifica di conformità del Piano Formativo Condiviso

Dopo la presentazione del piano, viene attivata direttamente dal software di Fondimpresa la fase di “verifica di conformità del piano”. Tale attività consiste nella verifica di completezza e coerenza dei dati indicati nel piano, nonchè Massimale di spesa per le voci C e D della corrispondenza dell’accordo. Totale Voce di spesa C al massimo pari L’attività di verifica viene effettuata, dalal 10% del costo totale del piano Per i Piani Formativi l’Articolazione Territoriale e da Fondimpresa, fino a 100.000 euro al massimo entro 30 giorni a decorrere dalla Totale Voce di spesa D al massimo pari al 15% del costo totale del piano data in cui viene presentato - tramite il software Totale Voce di spesa C al massimo pari – il piano. Per i Piani Formativi al 10% del costo totale del piano Nel caso in cui dovessero riscontrarsi cada 100.000 a 250.000 renze, potranno essere richieste all’azienda le euro Totale Voce di spesa D al massimo pari opportune integrazioni. al 10% del costo totale del piano In caso di esito positivo della verifica, Totale Voce di spesa C al massimo pari al 7% del costo totale del piano Fondimpresa comunica all’azienda l’autorizPer i Piani Formativi zazione a dare corso alle attività. oltre 250.000 euro Totale Voce di spesa D al massimo pari Qualora l’azienda non riceva la comunicaal 8% del costo totale del piano

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Fondimpresa: come progettare e rendicontare un piano formativo aziendale

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Glossario Azienda utilizzatrice

L’ Azienda utilizzatrice è il soggetto giuridico titolare della domanda di finanziamento, con richiesta di utilizzo di parte o di tutte le risorse accantonate nel proprio “Conto Formazione”.

Piano Formativo Condiviso

Programma organico di azioni formative concordate dalle Parti Sociali e rispondente a esigenze aziendali, settoriali, territoriali condivise.

Azione

L’Azione è l’unità minima di cui può comporsi un Piano formativo aziendale e si differenzia in base alla metodologia utilizzata (aula, seminari, action learning, FAD, affiancamento, training on job, coaching).

Referente del Piano

Il Referente del Piano ha la responsabilità operativo-gestionale dell’intervento ed ha il compito di curare le comunicazioni formali con Fondimpresa e le sue Articolazioni Territoriali.

Piano dei conti

Il Piano dei Conti è l’insieme delle voci di spesa che compongono il preventivo ed il consuntivo finanziario.

Articolazione territoriale –(A.T.)

E’ l’organismo bilaterale regionale costituito da Confindustria e CGIL, CISL, UIL. Tale organismo ha il compito di verificare i Piani Formativi, promuoverli e monitorarli per le attività che si svolgono nei territori di rispettiva competenza.

Voucher formativo (PiAI- Piano Aziendale Individuale)

Il Voucher formativo si sostanzia in un contributo al costo per la formazione di un lavoratore di una azienda aderente. L’azienda aderente, nell’ambito di un Piano Formativo Aziendale condiviso, può richiedere che il suo credito sia trasformato in parte o interamente in voucher formativi.

Piano Formativo Aziendale (PiFA)

Piano Aziendale presentato da singole aziende operanti con una o più unità in una sola regione.

Piano Formativo Aziendale Multiregionale (PiFAM)

Piano Aziendale presentato da singole aziende operanti con più unità in regioni diverse la cui attività formativa interessa lavoratori che operano nelle sedi di più Regioni.

Piano Formativo Interaziendale (PiFI)

Piano interaziendale presentato da una pluralità di aziende tutte operanti in una sola regione (con azienda aggregante mandataria delle altre aziende aggregate).

Piano Formativo Interaziendale Multiregionale (PiFIM)

Piano interaziendale presentato da una pluralità di aziende tutte operanti in più regioni (con azienda aggregante mandataria delle altre aziende aggregate).

5. Il monitoraggio del Piano Formativo Condiviso Fondimpresa ha previsto la realizzazione di un monitoraggio delle attività, utilizzando gli indicatori richiesti dal Ministero del Lavoro, salvo disposizioni aggiuntive. L’attività di monitoraggio è volta ad acquisire i dati di tipo qualitativo e quantitativo ai fini della piena conoscenza degli interventi formativi. E’ necessario, a tal fine, disporre di informazioni riguardanti: • le caratteristiche del Piano Formativo condiviso • le caratteristiche dei partecipanti, • le caratteristiche delle imprese. I dati previsionali utili al monitoraggio “ex ante” verranno acquisiti tramite la trasmissione del piano

formativo condiviso. L’attività di monitoraggio in “itinere” ed “ex post” verrà effettuata elaborando i dati trasmessi attraverso la compilazione delle sezioni del sistema informatico dedicate. La verifica della completezza delle informazioni e dei dati di monitoraggio verrà realizzata delle Articolazioni competenti per Territorio e da Fondimpresa. L’attività di monitoraggio deve essere realizzata prima della rendicontazione del piano ed è costituita da due fasi: • Monitoraggio di controllo: consente di inserire la programmazione dell’attività formativa ossia il Calendario (Data, Ora inizio, Ora Fine - Nel caso in cui sia prevista la pausa vanno inserite gli orari in modo distinto. Ad es. dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00, Sede, Metodologia e Argomenti della lezione) e l’elenco degli allievi (in questa fase è richiesto il solo Nome, Cognome e Codice Fiscale; gli altri dati – che possono comunque già essere inseriti - saranno obbligatori in fase di monitoraggio procedurale). Si procede quindi all’associazione degli allievi alla azione formativa cui parteciperanno.

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zione entro i 30 giorni sopra indicati potrà avviare le attività del Piano sotto la propria responsabilità attenendosi alle disposizioni di avvio previste. A seguito dell’emissione di delibera del finanziamento da parte del CdA, i referenti di piano riceveranno l’e-mail di notifica.

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Il monitoraggio di controllo deve essere realizzato prima dell’avvio dell’azione cui si riferisce. Nel caso in cui il piano coinvolga almeno 300 lavoratori (per piani aziendali) o almeno 500 lavoratori (per piani interaziendali) deve essere prevista la costituzione di un Comitato di Pilotaggio (art. 7 del Regolamento Fondimpresa). Si precisa che le informazioni sulla azioni formative devono essere aggiornate rispetto ad eventuali variazioni, prima che queste si realizzino. • Monitoraggio procedurale: consente di verificare i risultati finali del piano formativo per quanto riguarda le ore di presenza degli allievi rispetto a quelle previste e tipologia di lavoratori coinvolti. In questa fase è necessario completare l’anagrafica dei partecipanti (oltre al Nome, Cognome e Codice Fiscale già inseriti nella fase di monitoraggio di controllo, dovranno essere imputati Codice fiscale Azienda, Unità produttiva di appartenenza, Cittadinanza, Data di nascita, Provincia di residenza, Titolo di studio, Sesso, Tipologia contrattuale, Contratto collettivo di riferimento, Inquadramento, Area aziendale di appartenenza e Anzianità di servizio), indicare il numero di allievi assunti in base alla legge 68/99 (distinguendo tra classe di età e sesso) e imputare il numero di ore di presenza per ogni allievo relative a ciascuna azione. Il referente di piano dovrà inoltre fornire copia dei verbali del comitato di pilotaggio eventualmente costituito (solo per piani aziendali con almeno 300 lavoratori e piani interaziendali con almeno 500 lavoratori) a supporto dell’avvenuta formazione. Si precisa che i lavoratori (ad eccezione dei voucher) dovranno registrare la presenza alle attività formative utilizzando apposito registro o fogli mobili.

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6. La valutazione del Piano Formativo Condiviso Le informazioni di tipo qualitativo saranno rilevate attraverso un apposito questionario strutturato da compilare a cura del referente di piano, presente nell’area “Gestione Questionari”, ed eventuale altra documentazione prodotta nei piani. 7. La rendicontazione del Piano Formativo Condiviso Qualora alla scadenza dei termini (12 mesi dalla data di presentazione del piano), il Piano formativo sia stato completato in misura inferiore al 50% delle

ore allievo previste e non sia intervenuto un nuovo accordo fra le parti che hanno condiviso il piano approvato, nulla potrà essere richiesto a Fondimpresa che disimpegnerà le risorse da quel Piano, riservandole per ulteriori richieste della medesima azienda. Ai fini dell’ammissibilità, i costi devono essere effettivamente sostenuti (costi reali) e quindi corrispondere ad un’effettiva uscita finanziaria. Fanno eccezione gli oneri differiti (XIII e XIV mensilità, TFR, contribuiti Inail ed INPS a carico del datore di lavoro) e i costi generali che vengono riconosciuti forfetariamente nella misura del 5% del totale dei costi del Piano se questi sono inferiori ad euro 250.000, e nella misura del 4% del totale dei costi, se questi sono superiori ad euro 250.000. Il rendiconto viene predisposto utilizzando il sistema informativo on-line e prevede l’inserimento delle spese sostenute per la realizzazione del Piano. Le spese si dividono tra: • Spese sostenute con società o personale esterno. Per ogni voce di spesa devono essere inserite nel software Fondimpresa le seguenti informazioni: Azienda che ha sostenuto la spesa, Voce del piano finanziario di riferimento, Tipo di documento (fattura/nota di debito; ricevuta/nota spese), Fornitore (anagrafica: nominativo; p.iva/c.f.), Data documento, Numero documento, Spesa Totale, Spesa imputata, Numero registrazione CO.GE o numero protocollo IVA, Descrizione della spesa imputata, Data di pagamento del documento di spesa. • Spese sostenute con personale interno (ad esclusione del costo dei lavoratori in formazione voce B del preventivo). Per ogni voce di spesa devono essere inserite nel software Fondimpresa le seguenti informazioni: Azienda che ha sostenuto la spesa, Voce del piano finanziario di riferimento, Tipo di documento (=lavoro dipendente), Nominativo fornitore (= nome azienda), Data documento, Spesa Totale, Spesa imputata. • Retribuzioni degli allievi in formazione (voce B del preventivo). Per ogni voce di spesa devono essere inserite nel software Fondimpresa le seguenti informazioni: Azienda che ha sostenuto la spesa, Voce del piano finanziario di riferimento (=B-costo del personale in formazione), Tipo di documento (=lavoro dipendente), Nominativo fornitore (= nome azienda), Spesa Totale, Spesa imputata. Al termine dell’inserimento dei dati sulle applicazioni informatiche dedicate, l’azienda dovrà far sottoscrivere al legale rappresentante la stampa del

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Fondimpresa: come progettare e rendicontare un piano formativo aziendale

dedotta (ammortamento o canone di locazione finanziaria), in proporzione al periodo di effettivo utilizzo; • il numero di ore di utilizzo delle aule e delle attrezzature formative di proprietà o acquisite ad altro titolo, se per esse risulta sostenuto un costo; • che dai registri didattici attestanti le effettive presenze, conservati presso la propria sede, risulta la partecipazione alle attività formative di dipendenti iscritti nel libro paga; • di aver rispettato tutte le disposizioni e gli adempimenti previsti “Guida alla gestione e rendicontazione dei Piani Formativi Aziendali”; • l’impegno a mettere a disposizione, in sede di controllo, la documentazione originale, tecnica ed amministrativa, relativa al piano formativo rendicontato. Nel caso di rendiconti che includono spese sostenute per voucher dovrà esser utilizzata la dichiarazione, scaricabile dall’area download del software (Modello 5), che sarà sottoscritto dal legale rappresentante e dagli allievi che hanno partecipato ad attività previste da voucher. Al rendiconto deve essere allegata la relazione di certificazione delle spese, rilasciata da un revisore dei conti iscritto al Registro dei Revisori contabili tenuto presso il Ministero di Giustizia o da un membro del Collegio Sindacale purchè iscritto al suddetto Registro. Il revisore deve effettuare la verifica sui documenti relativi alla gestione del piano formativo, sui documenti di spesa, sulla registrazione in contabilità dei documenti di spesa e accertare che le spese del rendiconto siano state effettivamente liquidate. Al termine della suddetta attività il revisore dovrà sottoscrivere una dichiarazione utilizzando il modello scaricabile dall’area download del software (Modello 2). La certificazione del revisore è obbligatoria per ogni piano formativo, salvo disposizioni diverse che verranno formalmente comunicate da Fondimpresa. In caso di Piano interaziendale, la rendicontazione è unica ed è presentata dall’azienda aggregante munita di mandato collettivo con procura all’incasso sottoscritto da tutte le altre aziende partecipanti al Piano (Modello 1). La documentazione contabile indicata nel rendiconto deve essere idonea ai fini fiscali e trovare rispondenza nelle scritture contabili dell’azienda. In ogni rendiconto dovranno essere elencati tutti i pagamenti effettuati a qualsiasi titolo (fatture ricevute, o equivalenti documenti emessi nei confronti

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rendiconto generata dal software e l’autocertificazione delle spese sostenute utilizzando il modello scaricabile dall’area download del software (Modello 4), i cui contenuti sono di seguito specificati. La dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, sottoscritta dal rappresentante legale (o suo delegato) dell’azienda utilizzatrice, ai sensi dell’articolo 47 del DPR 28 dicembre 2000, n. 445, deve attestare: • che le attività realizzate sono quelle previste dal piano formativo condiviso, approvato e concluso; • che le risorse di cui si richiede il rimborso sono state utilizzate esclusivamente per la realizzazione del piano formativo condiviso, approvato e concluso, unitamente a quelle cofinanziate dall’azienda aderente; • che i costi esposti nel rendiconto sono stati correttamente contabilizzati e sostenuti da idonea documentazione; • che l’azienda aderente si impegna a non chiedere il rimborso – neanche parziale - ad altri soggetti dei costi sostenuti e rendicontati; • l’insussistenza di contributi o di sgravi a fronte dei costi rendicontati; • che sono stati adempiuti tutti gli obblighi fiscali e contributivi; • che tutti i costi indicati nel rendiconto, salvo quelli di cui al punto successivo, hanno dato luogo a esborso finanziario; • l’impegno dell’azienda aderente a provvedere, nei termini di legge, al pagamento dei costi del lavoro differiti (XIII mensilità, XIV mensilità e TFR), nonché al versamento degli altri oneri differiti (Inail e Inps a carico del datore di lavoro); • l’esattezza dei dati contabili e gestionali utilizzati per la ripartizione dei costi indiretti e per la quantificazione dei costi esposti forfetariamente; • che il calcolo del costo orario utilizzato per la determinazione del costo del personale in formazione è stato effettuato in conformità ai criteri indicati nella “Guida alla gestione e rendicontazione dei Piani Formativi Aziendali” (cfr. cap. 3); • l’adempimento degli obblighi previsti dal D.Lgs 626/1994 (sicurezza e salute sul lavoro), dal D.Lgs 196/2003 (tutela della privacy) e dal D.Lgs 56/2004 (normativa antiriciclaggio); • l’insussistenza di margini di profitto a fronte delle attività formative effettuate; • che l’IVA eventualmente rendicontata risulti per l’azienda aderente indetraibile; • nel caso di impiego di beni strumentali, che la quota di costo rendicontata è pari a quella fiscalmente

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TecnoMedia Modulistica di supporto 1. Schema Mandato collettivo con contestuale procura all’incasso, nella ipotesi di piani interaziendali 2. Modello Relazione certificazione del revisore dei conti 3. Modello dichiarazione di insussistenza di cause di incompatibilità del revisore dei conti 4. Modello di autocertificazione per il rendiconto azienda (esclusi i voucher) 5. Modello di autocertificazione per il rendiconto azienda (voucher) 6. Modello nota di debito 7. Registro Didattico e delle Presenze (prossimamente disponibili) 8. Registro Fogli firma individuali (prossimamente disponibili) Gli ulteriori documenti relativi alla presentazione del piano, monitoraggio e rendicontazione sono disponibili su apposite form nel sistema informativo Fondimpresa.

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dell’azienda utilizzatrice; compensi professionali; acquisti di materiali; forniture di servizi; trasferte del personale impiegato; etc.). Tutti i pagamenti pari o superiori a 500 euro dovranno essere effettuati tramite bonifico bancario. Si ricorda che al costo totale del piano deve concorrere l’azienda con risorse proprie almeno pari ad 1/3. Può essere computato a tal fine il costo del lavoro del personale in formazione. Entro la data di fine attività indicata nel piano formativo l’azienda dovrà trasmettere a Fondimpresa i seguenti documenti: • autocertificazione delle spese sostenute (modello scaricabile dall’area download del software – Modelli 4 o 5) sottoscritta dal legale rappresentante (o Suo delegato); • copia del documento di riconoscimento del legale rappresentante (o Suo delegato); • stampa dal software del rendiconto e del monitoraggio firmata dal legale rappresentante (o Suo delegato); • certificazione sottoscritta dal revisore contabile, da un membro del collegio sindacale (se iscritto al Registro dei Revisori contabili) o da società di revisione (modello scaricabile dall’area download del software - Modello 2); • dichiarazione di insussistenza di cause di incom-

patibilità sottoscritta dal revisore contabile (modello scaricabile dall’area download del software – Modello 3); • nota di debito (modello scaricabile dall’area download del software – Modello 6) con marca da bollo con valore secondo la normativa vigente fuori campo applicazione Iva in cui viene riportato l’importo del rendiconto in carico a Fondimpresa; • copia dei verbali del comitato di pilotaggio eventualmente costituito (solo per piani aziendali con almeno 300 lavoratori e piani interaziendali con almeno 500 lavoratori). Nel caso in cui dovesse riscontrare carenze nella documentazione ricevuta, Fondimpresa provvederà a richiedere le opportune integrazioni all’azienda. I finanziamenti erogati da Fondimpresa a favore delle imprese sono da considerarsi mere movimentazioni finanziarie previste dall’articolo 2, terzo comma lettera a) D.P.R. 633/1972. Pertanto tali finanziamenti sono da considerarsi fuori dal campo di applicazione dell’I.V.A. La liquidazione delle spese relative al Piano Formativo avverrà a consuntivo a seguito dell’approvazione del rendiconto da parte di Fondimpresa, attraverso bonifico bancario sul conto corrente comunicato dall’azienda.

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Trattiamo alcuni punti che interessano il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi, tra i quali i requisiti di tale figura, la sua formazione, il rifiuto dell’incarico, l’incompatibilità con altri ruoli, le irregolarità formali nella sua nomina. Tecnomedia n. 38 del luglio 2003 aveva già affrontato alcuni temi relativi al rappresentante del servizio di prevenzione e protezione dai rischi (RSPP). A tal proposito, con riferimento al servizio di prevenzione e protezione dai rischi, ricordiamo che l’art. 8 D.Lvo 626/1994 ha stabilito che il datore di lavoro possa, previa consultazione del RLS, organizzarlo internamente all’azienda oppure affidarsi ad un servizio esterno (quando all’interno le capacità e le competenze dei dipendenti siano insufficienti – art. 8 comma 6 - e sempre che non sia obbligatoria l’organizzazione interna - art. 8 comma 5: uno di tali casi è costituito dalle aziende industriali con più di duecento dipendenti) o, ancora, decidere (nei casi previsti dall’allegato I e nei modi indicati dall’art. 10) di svolgere direttamente i compiti del servizio stesso. La designazione del RSPP costituisce un obbligo non delegabile ad altri da parte del datore di lavoro (in base all’espressa previsione dell’art. 1 comma 4 ter D.Lvo 626/1994). Con riferimento alla natura dei compiti del RSPP, si può osservare come il legislatore, indicando nell’art. 9 D.Lvo 626/1994 i compiti del servizio di prevenzione e protezione, non usi la parola “obblighi” ma si serva della parola “compiti”. Questo fatto, considerato insieme alla mancanza di sanzioni contravvenzionali in caso di inottemperanza all’art. 9, dimostra il carattere meramente consultivo dell’organo, privo di autonomia decisionale (Cass. pen., sez. IV, 31/12/2003, n. 49492, in Ambiente e sicurezza sul lavoro, 2004, 5, 115). Ciò non toglie, comunque, che i suddetti compiti siano ugualmente giuridicamente vincolanti e perciò, sebbene le violazioni ad essi non determinino responsabilità contravvenzionale in quanto non punite dall’apparato sanzionatorio del D.Lvo 626/1994,

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Aspetti relativi alla figura del responsabile del servizio di prevenzione e protezione non danno comunque luogo ad una totale esenzione di responsabilità penale nel caso in cui si verifichi un incidente, laddove tale figura professionale abbia commesso una violazione degli obblighi impostigli dall’art. 9 del decreto: risponderà quindi in base agli artt. 589 o 590 c.p. (tale argomento è stato approfondito nel sopra citato numero di Tecnomedia). La dottrina resta tuttora divisa riguardo alla questione circa l’esistenza di un caso in cui, nonostante quanto appena detto, il RSPP possa, tramite una delega valida, adempiere agli obblighi propri del datore di lavoro e quindi rispondere anche per eventuali proprie violazioni di tali obblighi: le motivazioni di entrambe le posizioni sono state riportate in Tecnomedia. Formazione e altri requisiti del RSPP

L’art. 8 commi 2 e 8 D.Lvo 626/1994, a seguito delle modifiche apportate dal D.Lvo 195/2003, prevede che il responsabile del servizio di prevenzione e protezione possegga le capacità e i requisiti professionali di cui all’articolo 8 bis . Gli addetti al servizio interno devono essere in numero sufficiente, possedere le capacità necessarie e disporre di mezzi e di tempo adeguati per lo svolgimento dei compiti loro assegnati. Essi non possono subire pregiudizio a causa dell’attività svolta nell’espletamento del proprio incarico (comma 3); anche se esterno, il servizio deve essere adeguato alle caratteristiche dell’azienda, ovvero unità produttiva, a favore della quale è chiamato a prestare la propria opera, anche con riferimento al numero degli operatori (comma 7). Il datore di lavoro non è liberato dalla propria responsabilità in materia, nemmeno qualora ricorra a persone o servizi esterni (comma 10). L’art. 8 bis, aggiunto nel 2003, si riferisce alle

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capacità e ai requisiti professionali degli addetti e dei responsabili dei servizi di prevenzione e protezione sia interni che esterni, specificando che devono essere adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative. I RSPP e gli ASPP devono possedere un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore ed inoltre un attestato di frequenza, con verifica dell’apprendimento, a specifici corsi di formazione adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative (comma 2). Per poter svolgere la funzione di RSPP è richiesto dall’art. 8 bis comma 4 un ulteriore requisito: il possesso di un attestato di frequenza, con verifica dell’apprendimento, a specifici corsi di formazione in materia di prevenzione e protezione dei rischi, anche di natura ergonomica e psico-sociale, di organizzazione e gestione delle attività tecnico amministrative e di tecniche di comunicazione in azienda e di relazioni sindacali. Il 26 gennaio 2006 la Conferenza Stato-Regioni e Province autonome ha approvato un accordo (n. 2407) che specifica gli indirizzi ed i contenuti minimi dei corsi e completa l’elenco degli enti abilitati ad organizzarli. Tale accordo individua corsi formativi comuni a RSPP e ad ASPP, i moduli A e B, ed un corso destinato ai soli RSPP, modulo C. Il MODULO A costituisce il corso di base per lo svolgimento della funzione di RSPP e di ASPP. La sua durata è di 28 ore. I contenuti delle attività formative di tale modulo sono conformi ed integrano quanto indicato nel decreto del Ministro del lavoro del 16 gennaio 1997, recante individuazione dei contenuti minimi della formazione dei lavoratori, dei rappresentanti per la sicurezza e dei datori di lavoro che possono svolgere direttamente i compiti propri del responsabile del servizio di prevenzione e protezione. La partecipazione a questo modulo vale per tutti i macrosettori ed è un credito formativo permanente. Il modulo è riportato dettagliatamente in Allegato A1 dell’accordo. Il MODULO B, di specializzazione, è il corso adeguato alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative. La sua durata varia da 12 a 68 ore, a seconda del macrosettore di riferimento. La partecipazione a questo modulo ha valore esclusivamente per il Macrosettore di riferimento e costituisce credito formativo con validità quinquennale. Come il modulo A, anche il modulo

B è comune alle due figure professionali di RSPP e di ASPP. Il modulo è riportato dettagliatamente in Allegato A2 dell’accordo. Il MODULO C, di specializzazione, è destinato ai RSPP, e verte su prevenzione e protezione dai rischi, anche di natura ergonomica e psicosociale, di organizzazione e gestione delle attività tecnico amministrative e di tecniche di comunicazione in azienda e di relazioni sindacali, in attuazione dell’art. 8 bis comma 4 D.Lvo 626/1994. La sua durata è di 24 ore ed è obbligatorio solo per RSPP. Detto modulo, dettagliato in Allegato 3, vale per tutti i macrosettori ed è un credito permanente. La frequenza dei tre moduli è obbligatoria per coloro che non hanno mai svolto funzioni di RSPP o di ASPP; i soggetti che hanno già maturato tale esperienza sono esonerati dal frequentare alcuni moduli a seconda delle proprie conoscenze ed esperienze (Tabelle A4 e A5). Con riferimento al riconoscimento dell’esperienza pregressa, interessanti osservazioni sono state svolte in M. D’Apote, Prevenzione e Protezione, così si formano Responsabili e Addetti, in Ambiente e sicurezza sul lavoro, 2007, 3, 22-24. Si vedano anche i chiarimenti interpretativi forniti dalla circolare 39/2003. E’ da notare che i datori di lavoro i quali svolgono personalmente i compiti propri del servizio di prevenzione e protezione dai rischi (quando possibile secondo le previsioni dell’allegato I) sono esonerati dai corsi di formazione di cui all’Accordo Stato-Regioni (comma 7). Tali soggetti devono infatti frequentare il corso previsto dall’art. 10 comma 2 D.Lvo 626/1994 e dall’art. 3 D.M. 16 gennaio 1997. In relazione all’ammissibilità della formazione a distanza le linee guida della conferenza Stato-Regioni forniscono alcuni chiarimenti. Corsi di aggiornamento Sia i RSPP sia gli ASPP sono tenuti a frequentare, con cadenza almeno quinquennale, corsi di aggiornamento secondo gli indirizzi definiti in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano (art. 8 bis comma 5 D.Lvo 626/1994). Tali indirizzi sono stati formulati nel citato Accordo del 26 gennaio 2006 e successivamente chiariti con le linee guida stilate dalla stessa Conferenza il 5 ottobre 2006 (n. 2635). Detta Conferenza ha convenuto che i corsi di aggiornamento, che potranno essere effettuati anche

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Aspetti relativi alla figura del responsabile del servizio di prevenzione e protezione

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Compiti del servizio di prevenzione e protezione. 1. Il servizio di prevenzione e protezione dai rischi professionali provvede: a) all’individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all’individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale; b) ad elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive e i sistemi di cui all’art. 4, comma 2, lettera b) [ossia quelli conseguenti alla valutazione dei rischi e che formeranno una parte del contenuto del documento di sicurezza elaborato dal datore di lavoro] e i sistemi di controllo di tali misure; c) ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali; d) a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori; e) a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e di sicurezza di cui all’art. 11 [riunione periodica di prevenzione e protezione dai rischi]; f) a fornire ai lavoratori le informazioni di cui all’art. 21 [informazione dei lavoratori]. 2. Il datore di lavoro fornisce ai servizi di prevenzione e protezione informazioni in merito a: a) la natura dei rischi; b) l’organizzazione del lavoro, la programmazione e l’attuazione delle misure preventive e protettive; c) la descrizione degli impianti e dei processi produttivi; d) i dati del registro degli infortuni e delle malattie professionali; e) le prescrizioni degli organi di vigilanza. 3. I componenti del servizio di prevenzione e protezione e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sono tenuti al segreto in ordine ai processi lavorativi di cui vengono a conoscenza nell’esercizio delle funzioni di cui al presente decreto. 4. Il servizio di prevenzione e protezione è utilizzato dal datore di lavoro.

con modalità di formazione a distanza dovranno comunque far riferimento ai contenuti dei moduli del rispettivo percorso formativo con particolare riguardo: a) al settore produttivo di riferimento; b) alle novità normative nel frattempo eventualmente intervenute in materia; c) alle innovazioni nel campo delle misure di prevenzione. La durata di tali corsi è rapportata ai macrosettori di appartenenza. Coloro che sono in possesso di laurea triennale di “Ingegneria della sicurezza e protezione” o di “Scienze della sicurezza e protezione” o di “Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro” godono di alcune esenzioni (art. 8 bis comma 6) dalla frequenza ai corsi di formazione. A tale proposito la circolare 39/2003 specifica che «per ciò che concerne l’identificazione dei titoli accademici, il cui possesso esonera dalla frequenza dei corsi, … l’elenco … non è estensibile in via interpretativa, ma solo in via legislativa, a meno che non venga dichiarata l’equipollenza di altri titoli ai suddetti, da parte del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca». Tali soggetti, inoltre, non sono esonerati dalla frequenza dei corsi di aggiornamento poiché «la dizione letterale della norma … fa riferimento solo ai corsi di cui al comma 2». Enti formatori I corsi di formazione e quelli di aggiornamento

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Articolo 9 del Decreto Legislativo 626/1994

sono organizzati dalle Regioni e Province autonome, dalle Università, dall’ISPESL, dall’INAIL, dall’Istituto italiano di medicina sociale, dal Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, dall’Amministrazione della Difesa, dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione, dalle Associazioni sindacali dei datori di lavoro o dei lavoratori o dagli organismi paritetici. All’elenco degli Enti formatori, riportato nell’art. 8 bis D.Lvo 626/1994, l’accordo della Conferenza Stato-Regioni ha aggiunto anche i seguenti ulteriori soggetti formatori: a) limitatamente al personale della P. A.: Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Ministero della salute; Ministero delle attività produttive; Ministero dell’interno: Dipartimento degli affari interni e territoriali e Dipartimento di pubblica sicurezza; Formez (Istituto che risponde al Dipartimento della Funzione Pubblica); b) le istituzioni scolastiche statali, nei confronti del proprio personale, riconducibili alle seguenti tipologie: Istituti tecnici industriali; Istituti tecnici aeronautici; Istituti professionali per l’industria e l’artigianato; Istituti tecnici agrari; Istituti professionali per l’agricoltura; Istituti tecnici nautici; Istituti professionali per le attività marinare; c) gli ordini e i collegi professionali, già abilitati ai sensi dell’art. 10, commi 1 e 2 del decreto legislativo n. 494 del 1996, limitatamente ai propri iscritti.

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Nei sottoparagrafi del punto 4, l’accordo riporta ulteriori dati relativi agli Enti nonché i requisiti dei docenti. Poiché l’accordo Stato-Regioni ha riconosciuto gli ordini professionali come soggetti formatori abilitati, la Consulta lombarda degli ordini degli ingegneri ha designato l’ordine di Milano come guida di un progetto volto a definire il contenuto didattico, la struttura ed il profilo del corpo docente e la successiva realizzazione dei nuovi corsi previsti dall’Accordo Stato-Regioni. L’ordine degli ingegneri di Milano, dunque, ha provveduto in tal senso (M.C. Motta, Accordo Stato-Regioni 26 gennaio 2006: una proposta di corso per RSPP e ASPP, in Ambiente e sicurezza, 2007, 3, IV). Sempre in relazione all’Accordo in esame, la Regione Lombardia aveva già emanato la Circolare Direzione Generale Sanità n. 32/SAN/2006 riguardante il riconoscimento dei crediti formativi pregressi e i corsi di aggiornamento (in G.U. 14 febbraio 2006 n. 37) e l’Attuazione dell’accordo per la formazione degli addetti e dei responsabili SPP, D.Lvo 195/2003 (in B.U. Lombardia 15 gennaio 2007 n. 3). Incompatibilità e legittimo rifiuto dell’incarico Nel numero 38 di TecnoMedia avevamo già accennato al fatto che la dottrina non concorda circa la conferibilità di tale incarico al dirigente, se dipendente. Essa, inoltre, esclude categoricamente che il RSPP possa identificarsi con il datore di lavoro (ad eccezione del caso indicato dall’art. 10 D.Lvo 626/94 per le piccole e medie imprese) o con il preposto o con il lavoratore. Questo, per analoghe ragioni, vale anche per la figura del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; anche una recente sentenza ha sottolineato che la funzione di RSPP e quella di rappresentante dei lavoratori non sono cumulabili nella stessa persona. Infatti, il RSPP è un soggetto che viene nominato dal datore di lavoro e che rappresenta quest’ultimo nell’espletamento di un’attività che questi, in determinati casi, potrebbe anche svolgere personalmente: egli esercita prerogative proprie del datore di lavoro in tema di sicurezza sul lavoro. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza svolge, invece, una funzione di consultazione e di controllo sulle iniziative aziendali per la sicurezza: concentrando nella stessa persona le due figure «il controllato ed il controllore coinciderebbero» (Cass., sez. lav., sent. n. 19965,

15/9/2006, in Ambiente e sicurezza sul lavoro, 2006, 12, 120). Una parte della dottrina ha comunque confutato il dettato della sentenza in primo luogo perché l’assunto della Suprema Corte si baserebbe su «un modello di sicurezza di tipo antagonista, in cui si registra un dualismo tra RSPP e RLS», in secondo luogo perché non esiste un espresso divieto di cumulabilità dei due ruoli e quindi competerebbe «unicamente ai lavoratori e ai loro rappresentanti sindacali la valutazione circa la compatibilità di un doppio incarico sotto un profilo di mera opportunità. … [In ogni caso], sul versante operativo, vista l’autorevolezza della fonte, il principio interpretativo in questione deve servire da monito, … [perché] in questi casi si poterebbe correre anche il rischio della censura da parte dell’organo di vigilanza … per invalidità della nomina di RSPP, con la conseguente applicazione delle sanzioni previste» (M. Gallo, commento alla sopra indicata sentenza, in Ambiente e sicurezza, 2007, 2, 38). Infine, è interessante menzionare il tema concernente l’esistenza o meno di un diritto del lavoratore di rifiutare l’incarico di RSPP conferitogli dal datore di lavoro, al di là del rifiuto per incompatibilità. Stante il silenzio della legislazione antinfortunistica in proposito, la dottrina ricorre ad un’interpretazione sistematica degli artt. 5 (obblighi dei lavoratori) e 8 (servizio di prevenzione e protezione) del D.Lvo 626/1994 e dell’art. 2094 c.c., giungendo alla conclusione che «il datore di lavoro è titolare di un potere direttivo in forza del quale determina le scelte organizzative aziendali che investono anche quelle in materia di sicurezza e igiene del lavoro e rispetto alle quali il lavoratore può rifiutare l’incarico proposto solo in presenza di giustificati motivi» (M. Gallo, op. cit.). Tali motivi consistono, secondo la citata dottrina, nella capacità, nei tempi messi a disposizione, nella compatibilità tra curriculum e natura dei rischi e nel possesso o meno dei requisiti professionali; la carenza anche di uno solo di questi fattori fa sì che il lavoratore possa legittimamente rifiutarsi di ricoprire l’incarico di RSPP. Omessa segnalazione della nomina del RSPP Dopo aver nominato il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, il datore di lavoro deve comunicarne il nominativo all’Ispettorato del lavoro (attualmente Servizio Ispezione presso la Direzione provinciale del lavoro) e alle Unità sanitarie locali

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Aspetti relativi alla figura del responsabile del servizio di prevenzione e protezione

Il Ministero del lavoro e della previdenza sociale (con nota 25/1/2007, prot. N. 25/I/0000843, in risposta ad un’istanza di interpello), fornendo in merito alcuni elementi di valutazione, ha esplicitato che l’obbligo del datore di lavoro di comunicare il nominativo del RSPP sussiste sia verso le Direzioni provinciali del lavoro (DPL) sia verso l’ASL territorialmente competente. L’obbligo pertanto deve essere adempiuto nei confronti di entrambi gli organi; in caso di inottemperanza anche di uno solo di essi, i funzionari possono emettere apposita diffida ad adempiere e successivamente irrogare la sanzione amministrativa in parola: si tratta, quindi, di due obblighi differenti, distintamente sanzionabili dai due organi di vigilanza destinatari della comunicazione in questione. Se poi la comunicazione non viene fatta a nessuno dei due organi, si rischia il pagamento di una doppia sanzione (M. Gallo, D.Lvo 626: tra nuove e vecchie sanzioni, le modifiche della Finanziaria 2007, in Ambiente e sicurezza, 2007, 4, 54). Risulta evidente l’enorme sproporzione determinata dal legislatore fra le nuove sanzioni e questo tipo di violazioni, che sono di natura meramente formale.

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territorialmente competenti (ASL), secondo quanto previsto dall’art. 8 comma 11 D.Lvo 626/1994. Unitamente a tale comunicazione, il datore di lavoro deve dichiarare i compiti svolti in materia di prevenzione e protezione dal RSPP, il periodo nel quale tali compiti sono stati svolti ed il curriculum professionale. Se il datore di lavoro non nomina il RSPP, o lo nomina privo dei requisiti previsti dall’art. 8 bis, è passibile di sanzione penale (arresto o ammenda ex art. 89 comma 1). Nel caso in cui, invece, il datore di lavoro abbia correttamente nominato il RSPP ma non abbia successivamente provveduto a comunicarne il nominativo, l’art. 89 comma 4 del decreto prevede una sanzione amministrativa pecuniaria. Tale sanzione non è di natura penale, ma semplicemente di natura amministrativa per il fatto che questo mancato adempimento non comporta di per sé un rischio per la salute dei lavoratori (bene costituzionalmente garantito) ma implica un’irregolarità burocratica. La sanzione in parola, inoltre, fino a poco tempo fa andava da un minimo di Euro 516,00 a un massimo di Euro 3.098,00, ma risulta ora aumentata da un minimo di Euro 2.580,00 a un massimo di Euro 15.490,00 in virtù del fatto che la Legge Finanziaria 2007 (L. 296/2006, art. 1 comma 1177) ha quintuplicato gli importi delle sanzioni amministrative in talune materie, compresa quella antinfortunistica.

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Antonietta Strada Anto.strada@libero.it

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Sinedita multiexperience

Motori ruggenti per il Multiexperience Sinedita Giunta alla terza edizione, l’iniziativa “multisensoriale” della società torinese esce dai confini del Piemonte per approdare nel Chianti. Protagoniste assolute della manifestazione, svoltasi dal 9 al 12 maggio, le autovetture Ferrari. I partecipanti hanno infatti avuto modo di cimentarsi alla guida dei bolidi di Maranello lungo le colline della via Chiantigiana, tra Firenze e Siena. I primi approcci con le “rosse”. A disposizione dei partecipanti, tutti i modelli attualmente prodotti dalla Ferrari: la F430 con motore 8 cilindri da 490 cavalli, nelle versioni spider e con tetto rigido, la 599 GTB Fiorano e la 612 Scaglietti, queste due ultime con motore a 12 cilindri rispettivamente da 620 e 540 cavalli.

Qualche foto ricordo e poi, dopo aver preso confidenza con i comandi dei bolidi, tutti al volante lungo le colline del Chianti

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Non solo motori, ovviamente: il multiexperience Sinedita è stato anche il momento per tracciare un bilancio delle attività svolte e per annunciare le novità in arrivo

Alcuni momenti della visita al Castello di Verrazzano, a 20 chilometri circa da Firenze, con visita alle cantine, cena tipica e degustazione dei vini prodotti dall’omonima azienda vitivinicola

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L’Est Républicain sceglie Atex Supervisor TQ per la pianificazione pubblicitaria

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Atex, il fornitore leader nel mondo di soluzioni sponsabile Atex Francia – e, nello specifico, Supervisor informatiche per il settore editoriale, annuncia che TQ é un’ottimo strumento per la gestione di un procesL’Est Républicain, il quotidiano francese di Nancy, so molto complesso quale quello di amministrazione ha scelto di implementare Atex Supervisor TQ, il integrata di diversi sistemi. Le due testate del gruppo hanno una diffusione di circa nuovo programma Atex che 220.000 copie e 21 diverse consente la gestione contemedizioni e possono essere poranea dei timoni editoriale e considerati uno dei migliori pubblicitario. Questo progetto esempi mission-critical in coinvolgerà anche La Liberté termini di organizzazione e de l’Est, la seconda testata del gestione. Siamo molto fieri gruppo. Atex Global Media S.p.A. che abbiano scelto le soluzioni Atex Supervisor TQ, parVia B. Crespi, 57 - 20159 Milano Atex per risolvere un processo te della soluzione editoriale Tel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555 TM così complesso”. Hermes , è un sistema che perwww.atex.com L’Est Républicain benefimette la condivisione dei timoni editoriali e pubblicitari consentendo a più operatori di cierà inoltre di alcune funzionalità avanzate di Supervilavorare simultaneamente sulla stessa pagina fisica. sor TQ, quali la gestione dell’ereditarietà fra edizioni e Il programma offre inoltre una migliore gestione del la possibilità di configurare piani alternativi, attivabili layout della pagina nonché il monitoraggio del proces- facilmente in qualsiasi momento. so di produzione e la possibilità di apportare cambiamenti visibili in tempo reale. “Per le testate del nostro gruppo avevamo bisogno di un sistema che ci consentisse di gestire simultaneamente la pianificazione editoriale e quella pubblicitaria - ha dichiarato Antoine Rousteau, Direttore Generale de L’Est Républicain. “Questo software migliorerà notevolmente il processo di comunicazione tra la divisione vendite e quella della pianificazione, assolutamente essenziale per velocizzare il flusso produttivo e diminuire le criticità a ridosso delle chiusure di pagina”. “I nostri clienti si aspettano un’ampia scelta di soluzioni che possano soddisfare le loro esigenze – ha aggiunto Christian Darroy, Re-

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Dieci entra in produzione con Méthode in ASP Un progetto lampo ha permesso al nuovo quotidiano sportivo Dieci di entrare in produzione con il sistema cross-media Méthode di EidosMedia.

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Dal 10 marzo scorso gli appassionati di sport trovano ne di una nostra applicazione browser-based che fornirà in edicola un nuovo quotidiano sportivo: si chiama Dieci agli utenti lo stesso tipo di funzionalità in redazione e - come il numero dieci, regista in una squadra di calcio -, fuori, per mezzo di una semplice connessione internet. è venduto al prezzo concorrenziale di soli 50 centesimi “Portare a compimento un progetto di tale complesa copia ed aspira ad assumere un ruolo importante in un sità in un periodo di tempo così breve è stato un risultato mercato dominato da testate storiche quali La Gazzetta straordinario,” ha commentato Massimiliano Donati, dello Sport, Il Corriere dello Sport e Tuttosport. Direttore Generale di Dieci . Con una tiratura iniziale di “La scelta della modalità ASP e la 450.000 copie quotidiane, Dieci è facilità di utilizzo di Méthode ci hanno una creazione dell’accreditato gioraiutato a ridurre considere- volmente nalista sportivo Ivan Zazzaroni, che i tempi di implementazione del siEidosMedia Spa ne è il Direttore. Esce sette giorni su stema.” Viale Legioni Romane, 43 sette in 48 pagine formato taboid, full20147 Milano color. Con la sua grafica accattivante e tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 A proposito di EidosMedia www.eidosmedia.com moderna ed uno stile editoriale incisivo, info@eidosmedia.com Dieci offre ai suoi lettori un trattamento EidosMedia sviluppa soluzioni di knowapprofondito dell’informazione sportiva, dal calcio al ledge-management e di pubblicazione cross-media basket, dal nuoto ai motori. dedicate agli editori di informazioni e news. Il sistema Dal punto di vista tecnico, si è trattato probabilmente Méthode permette di pubblicare simultaneamente i di uno dei più veloci progetti di implementazione di contenuti editoriali su molteplici piattaforme di pubun sistema editoriale in un quotidiano nazionale. E blicazione, dalla carta stampata al web, dalla radio al questo soprattutto grazie alla decisione di scegliere una podcasting, dalla TV alla distribuzione di contenuti a soluzione di tipo ASP (Application Service Provider), terzi (syndication). Nel contempo, Méthode fornisce una esternalizzando completamente la gestione del sistema piattaforma centralizzata di gestione di contenuti e files di presso EidosMedia. ogni tipo e offre una gestione versatile dei flussi di lavoro. “Dieci è il primo cliente EidosMedia a scegliere la Il sistema è altamente configurabile e può quindi essere formula ASP,” ha spiegato Paolo Vollono, Principal di personalizzato per rispondere ai diversi tipi di esigenze EidosMedia. “Questo tipo di soluzione si basa su un organizzative delle aziende editoriali moderne. unico canone mensile per il noleggio software, hardware Méthode è completamente basato su tecnologie e la gestione del sistema : le applicazioni girano quindi standard di mercato, come XML, CSS, SVG, utilizza su macchine server che si trovano nei nostri uffici di tecnologie object-oriented ed si basa su un’architettura Milano.” Oltre a comprimere i tempi di installazione flessibile, modulare e altamente scalabile. ed implementazione, un approccio di tipo ASP permette Tra le principali organizzazioni che hanno scelto anche di ridurre il numero di competenze di tipo tecnicoil nostro sistema annoveriamo: Il Sole 24 Ore, RCS informatico necessarie da parte del cliente. MediaGroup, Il Secolo XIX e AdnKronos in Italia, Le Il sistema è utilizzato da circa 60 utenti che in parte Figaro, La Montagne, La Tribune, Télérama e Paris Turf lavorano nella redazione di Milano e in parte fanno in Francia, Edipresse e Le Temps in Svizzera, Finanreportages sul terreno. Un portale internet permette agli cial Times e Lloyd’s List (Informa) in Gran Bretagna, utenti itineranti di inviare testi e immagini nella base dati La Libre Belgique e La Dernière Heure/Les Sports in centrale, inserendoli direttamente nel flusso editoriale. Belgio,il gruppo Vocento in Spagna, HT Media in India, Una fase ulteriore del progetto prevede l’implementazioil gruppo Media24 in Sud Africa.

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Il sistema SLS3000 garantisce un inserimento selettivo Dato che il settore degli inserti ha registrato un forte sviluppo e un numero sempre maggiore di clienti richiede lo zoning, la casa editrice Oberhavel GmbH nella città tedesca di Oranienburg impiega un nuovo sistema d’inserimento SLS3000 della Müller Martini.

delle nostre capacità produttive». Secondo il direttore generale, la scelta del sistema d’inserimento SLS3000 della Müller Martini dotata di dieci mettifogli, uno Streamfeeder per il caricamento automatico, due impilatori girapila PrintStack CN-80, un sistema di cellofanatura e reggiatura, è dovuta a tre motivi. «In primo luogo, con le Biliner abbiamo accumulato una serie di ottime esperienze in termini di affidabilità. MÜLLER MARTINI S.p.A Secondo, le inseritrici Viale Rimembranze 50 Tre milioni di inserti della Müller Martini hanno 20099 Sesto San Giovanni (MI) alla settimana una costruzione molto solida. tel. 02 262371 - fax 02 2426851 Terzo, siamo stati sempre molto I tre quotidiani «Oranienburger soddisfatti del servizio post-vendita della Generalanzeiger», «Ruppiner Anzeiger» e «Gran- Müller Martini». see-Zeitung», pubblicati sei volte alla settimana con una tiratura giornaliera complessiva di 35.000 copie, Sistema Press-To-Hopper contengono regolarmente contributi redazionali supplementari; oltre a uno o due inserti commerciali La tipografia Oberhavel, che appartiene al gruppo al giorno. editoriale Ippen, è uno dei primi produttori di giornali La quota principale dei tre milioni d’inserti, che al mondo ad impiegare il nuovo sistema Press-Tola tipografia Oberhavel confeziona ogni settimana, è Hopper (PTH) della Müller Martini. Un trasportaperò destinata a otto giornali di annunci pubblicitari. I tore di giornali NewsGrip-A assicura il trasporto giornali gratuiti pubblicati dalla propria casa editrice sincronizzato dei giornali dalla rotativa alla stazione hanno una tiratura settimanale di circa 320.000 copie. di arrivo. Da qui, mediante nastri di alimentazione, Inoltre Oberhavel produce un giornale della domenica i prodotti in flusso a squame giungono direttamente (tiratura 120.000 copie) e un altro settimanale (tiratura nel cassetto del mettifoglio del sistema d’inserimento 70.000 copie) per clienti esterni. SLS3000. Oltre al sistema PTH, secondo Udo Gärtner il Il sistema SLS3000 sostituisce due Biliner sistema d’inserimento SLS3000 è caratterizzato da diversi pregi tecnici: «Grazie alle tasche d’inseI due sistemi d’inserimento Biliner della Müller rimento a scorrimento orizzontale, gli inserti non Martini messi in funzione nel 1994 e nel 1998 funzio- possono fuoriuscire. Altri vantaggi nella produzione navano ancora perfettamente. «Tuttavia, a causa del giornaliera provengono anche dalla tecnologia ad forte incremento del volume d’inserti», spiega Udo azionamento singolo, dall’alta velocità e dal rapido Gärtner, «siamo stati costretti a produrre in misura sistema Make Ready. Inoltre, la macchina ha un crescente prestampati ed a inserire inserti. Per questo funzionamento molto silenzioso, garantendo così un motivo abbiamo deciso a favore di un ampliamento ambiente di lavoro più confortevole anche ai nostri

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Come molti altri editori, da qualche tempo anche la casa editrice Oberhavel, fondata nel 1994, sta registrando per i suoi giornali una tendenza alla riduzione dei semplici annunci pubblicitari a tutto vantaggio degli inserti. «Negli ultimi anni», spiega il direttore generale Udo Gärtner, «il settore inserti ha registrato un forte sviluppo. Noi partiamo dal presupposto che questa evoluzione duri ancora per qualche tempo».

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TecnoMedia Il direttore generale Udo Gärtner (a sinistra) e Roland Prieske della Müller Martini Germania davanti al nuovo sistema SLS3000 della società Oberhavel.

collaboratori». I clienti richiedono lo zoning

Negli ultimi anni, presso la casa editrice Oberhavel, che oltre a tre quotidiani pubblica anche otto giornali di annunci pubblicitari, il settore inserti ha registrato un forte sviluppo.

ed è compreso fra le 2 e le 17 copie. Tuttavia, a causa dello zoning, non tutti gli inserti vengono inseriti in ogni singolo giornale. Per questo motivo i dieci mettifogli del sistema SLS3000 sono generalmente sufficienti per il processo d’inserimento. Se il numero di inserti per giornale supera le dieci unità, gli addetti alla distribuzione inseriscono separatamente le copie supplementari nelle singole cassette delle lettere.

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Vi è un ulteriore aspetto particolarmente vantaggioso del sistema SLS3000 in funzione da settembre dello scorso anno: lo zoning. Un crescente numero di clienti richiede una consegna selettiva degli inserti. Per questo motivo la tipografia Oberhavel ha suddiviso la città di Oranienburg presso Berlino, dove viene distribuita la maggior parte dei giornali di annunci pubblicitari, in quattro zone di vendita, scelte in base a criteri demografici. «I nostri clienti possono scegliere», spiega Udo Gärtner, «gli inserti da consegnare nei diversi quartieri. Con il sistema SLS3000 possiamo facilmente immettere nel computer i dati per lo zoning». Il numero di inserti per tiratura varia notevolmente

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Il gruppo Poligrafici sceglie GMDE per aggiornare il reparto di prestampa L’accordo appena concluso riguarda un ampio progetto di rinnovamento che coinvolge i tre centri stampa del grande gruppo editoriale al quale fanno capo Il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno

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GMDE, Solution Provider di consolidata esperien- anche una maggiore automatizzazione dei processi di za nel settore delle Arti Grafiche e dell’Editoria, ha produzione, dalla ricezione dei file dal sistema editoraggiunto un accordo per l’aggiorriale, alla creazione della segnatura di namento di tutti i centri stampa del stampa fino alla destinazione delle laGruppo Poligrafici Editoriale. stre ai basket per la messa in rotativa. Il Gruppo ha deciso di mettere In questo modo le edizioni possono in atto un profondo processo di essere stampate in sequenza, cioè in GMDE, Viale Colleoni, 5 ristrutturazione che tocca da vicino base alla priorità assegnata dall’ope20041 Agrate Brianza (MI) i centri stampa di Milano, Firenze e ratore in funzione del piano di spedizioTel. 0396091790 Bologna nei quali vengono stampati ne di ciascuna edizione. Il tutto grazie alla Fax: 0396091788 Il Resto del Carlino (primo quotidiano creazione delle segnature d’uscita definite http://www.gmde.it in Emilia-Romagna, Marche e Veneto dall’operatore sul sistema Arkitex. meridionale con 14 edizioni), La Nazione (leader in Toscana, Umbria e parte della Liguria con Le lastre sono prodotte di conseguenza e vengono 17 edizioni) ed Il Giorno (quotidiano di Milano e della contrassegnate con i codici di posizionamento sulla Lombardia con 7 edizioni). rotativa. Le nuove unità piega e punzona lastre della tedesca 2B Praezision, anch’esse rientrate nel progetto Il Gruppo Poligrafici ha deciso di aggiornare tutti di aggiornamento, provvedono poi allo smistamento i centri, uniformando la produzione con i nuovi CTP e automatico delle lastre ai basket di uscita vicino alle workflow Agfa. In particolare sono stati acquistati da torri di stampa. GMDE, distributore esclusivo delle soluzioni AGFA per l’Italia, 3 nuovi Polaris XCV, due dei quali destinati Dei tre centri stampa, il più impegnativo per quanto a Firenze e uno a Bologna. concerne lo smistamento delle lastre è proprio quello di Bologna, che ha la particolarità di essere su più In questo modo la nuova configurazione dei 3 sta- piani. Così le lastre devono seguire un percorso verbilimenti del Gruppo si presenterà in questo modo: ticale, oltre che orizzontale, per raggiungere i cestelli - Firenze: 2 nuovi Agfa Polaris XCV di destinazione. - Bologna: 2 Agfa Polaris XTV e 1 nuovo Agfa Polaris XCV Infine, l’accordo stretto con GMDE comprende - Milano: 2 Agfa Polaris XTV anche l’acquisto di un’ulteriore unità CTP AGFA L’aggiornamento curato da GMDE prevede, inoltre, AVALON VLF, di grosso formato, destinata alla prola sostituzione del workflow esistente con Arkitex, in duzione di lastre per la stampa commerciale. Il CTP grado di garantire una maggiore integrazione con il sarà fornito assieme a un’unità piega e punzona per sistema editoriale e il centro stampa. Arkitex assicura lastre di grande formato.

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Nuova struttura organizzativa per Atex Global Media

Roberto Antoniotti, ammimistratore delegato di Atex Global Media Spa e CEO della Divisione Content di Atex Group.

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Atex, il fornitore leader nel mondo di soluzioni e quella di Chief Executive Officer della Divisione informatiche per il settore editoriale, annuncia la nuo- Content di Atex Group. Carlo Pellegrino, Direttore Vendite per il Sud va struttura organizzativa della propria filiale italiana Europa di Unisys Media, Atex Global Media S.p.A., assumerà l’incarico di Diretderivante dall’acquisizione tore Generale di Atex Global della Business Unit Media di Unisys Italia. Media S.p.A. Roberto Antoniotti, Vice Le vendite saranno affidate a Daniele Castagnotto e Presidente e Direttore GeGiovanni Guarneri, che per nerale della Business Unit Atex Global Media S.p.A. diversi anni hanno ricoperto Media di Unisys Corporation, Via B. Crespi, 57 20159 Milano questo incarico in Unisys. ricoprirà la carica di AmministraTel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555 I progetti e le attività di tore Delegato per le attività di www.atex.com supporto ai Clienti saranno Atex in Europa e America Latina coordinate da Fabio Semenzato, che guiderà in Italia un gruppo di 15 consulenti esclusivamente dedicati al settore editoriale. I servizi di outsourcing e gestione applicativa, svolti dal centro servizi di Milano, saranno invece coordinati da Fabrizio Riva, a capo di un team di 6 persone dedicate. La soluzione HermesTM continuerà ad essere sviluppata e supportata nei centri di Milano e Napoli. Gian Camillo Vezzoli ricoprirà l’incarico di Responsabile di Prodotto per tutte le soluzioni editoriali di Atex, mentre Paolo Venerucci sarà Responsabile del gruppo di Ricerca e Sviluppo. Davide Garavaglia, di recente rientrato in azienda dopo una breve esperienza nel settore della pubblicità, avrà l’incarico di Business Development e Marketing Manager per l’Europa. La sede di Atex Global Media è a Milano in via Benigno Crespi 57. Le altre filiali sono dislocate a Roma e Napoli.

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La nuova suite pre-stampa di LINKService Automatizzare con intelligenza è l’obiettivo principale della nuova suite di applicativi che LINKService ha sviluppato per l’industria della pre-stampa. La suite si compone di tre applicativi, Ephedra, Ilex e Wisteria.

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Ephedra - Gestione di hotfolder

tecnico deve essere richiamata solo quando realmente necessario.

Ephedra realizza Ilex - Conversione flussi di lavoro automaautomatica di file tici basati su hotfolder e gestire grandi quantità Ilex consente di gedi informazioni in modo LINKService Spa Via Alle Rotte, 15 stire Adobe Acrobat trarobusto ed efficiente. 42011 Bagnolo in Piano – RE mite riga di comando per L’applicativo nasce dal( +39.0522.953867 (6 linee ra) automatizzare la conversione l’esperienza pluriennale che ✚ +39.0522.953869 di documenti in tutti i formati LINKService ha maturato nella ✍ posta@linkservicegroup.it www.linkservicegroup.it supportati. progettazione di sistemi server in Ilex si compone delle applicazioni campo editoriale dove i requisiti fondamentali sono: velocità di esecuzione, alta affidabilità, IlexPDF ed IlexEPS. Concepito inizialmente per automatizzare operaampia possibilità di configurazione e integrazione con zioni ripetitive in contesti di prestampa (es. generaaltri prodotti. Ephedra risulta ideale per tutte quelle aziende che zione di formato EPS impaginabile), IlexPDF è anche devono implementare processi di elaborazione mis- in grado di produrre file in formato Microsoft Word, sion‑critical a cui concorrono molteplici applicazioni HTML, JPEG, JPEG2000, PNG, RTF, TIFF, Testo ed invocabili tramite linea di comando: distribuzione di XML gestendo tutti i parametri di conversione offerti oggetti, conversione di formato, stampe batch, invio di da Adobe Acrobat nell’ambito della funzionalità “Salva email, qualunque altra attività che possa essere eseguita con nome…”. Grazie all’interfaccia a linea di comando, IlexPDF in presenza di file in una cartella sono gli ambiti in cui è totalmente integrabile in Ephedra (il gestore di Ephedra garantisce la sicurezza del risultato. Il prodotto consente di eseguire un numero confi- hotfolder LINKService), in procedure batch ed in gurabile di processi ed impostare la quantità massima applicazioni custom. Nome file in ingresso, estensione, path di uscita del di istanze dello stesso processo: in questo modo è possibile parallelizzare le attività svolte dal sistema file di log errori e formato di salvataggio sono solaper ottenere le massime prestazioni, evitare di invocare mente alcuni dei tanti parametri gestiti da IlexPDF per più volte applicazioni che non sono state progettate a consentire la definizione di flussi anche estremamente tale scopo e controllare adeguatamente l’utilizzo delle articolati. Wisteria - Bilanciamento carichi ed alta affidabilità per sistemi multiserver Ephedra risorse macchina. Wisteria implementa sistemi Ephedra multiserver L’ interfaccia di configurazione è semplice, intuitiva ed estremamente completa per gestire qualunque pro- con caratteristiche avanzate di bilanciamento carichi gramma che può essere chiamato da riga di comando. ed alta affidabilità. Laddove si debbano processare grandi quantità di La potenza di Ephedra sta anche nella capacità di intercettare eventuali condizioni di errore, generare le file in tempi ridotti e vi siano requisiti importanti di opportune segnalazioni e, quando necessario, arrestare affidabilità e continuità di funzionamento, l’abbinail processo critico senza fermare gli altri. Queste sono mento di Wisteria a due o più licenze Ephedra offre alcune delle caratteristiche che rendono Ephedra ideale prestazioni e robustezza tipiche di ambienti cluster ma per “sala macchine” in cui l’attenzione del presidio a costi di acquisizione e gestione molto contenuti.

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Wisteria è l’ideale quando si rende necessario il parallelismo di più code: installando il numero adeguato di licenze applicative e configurando le code necessarie tramite un’unica interfaccia, Wisteria provvede a distribuire il carico di lavoro A differenza di altri prodotti, IlexPDF è in grado di riconoscere eventuali problemi nei file PDF sia in fase di apertura che di salvataggio e, di conseguenza, può “scartare” i documenti potenzialmente in grado di generare risultati non corretti senza bloccare il flusso di elaborazione. Le avanzate funzionalità di tracciatura permettono di tenere sotto controllo tutte le fasi di processo e forniscono un dettaglio preciso delle attività svolte. Le qualità tecniche di IlexPDF si ritrovano anche in IlexEPS, la nostra applicazione a linea di comando che utilizza Adobe Acrobat Distiller per convertire da EPS/PS a formato PDF. IlexPDF ed IlexEPS permettono quindi di rea-

lizzare potenti automazioni di processo per tutte le principali esigenze di conversione da/verso file in molteplici formati. Il prodotto consente la configurazione centralizzata di tutti i server Ephedra permettendone la modifica anche durante il funzionamento, Wisteria recepirà le variazioni e riavvierà automaticamente i processi interessati senza interventi manuali sui sistemi Ephedra. Per evitare rallentamenti e pericolosi sovraccarichi di lavoro, Wisteria raccoglie da ciascun nodo i principali dati di funzionamento, ne calcola dinamicamente il grado di disponibilità e ripartisce di conseguenza i processi fra gli Ephedra. Qualora un nodo divenisse indisponibile (caduta del server, problemi di connessione o altre condizioni di errore), Wisteria provvede ad escluderlo dal pool di elaborazione e ridistribuisce tutti i lavori precedentemente assegnati a quel nodo e non terminati agli Ephedra ancora funzionanti: la console di Wisteria segnala la “caduta” del nodo e l’integrità di tutti i processi è salvaguardata.

Chi è LINKService LINKService nasce nel 1994 con l’obiettivo primario di erogare servizi di supporto sistemistico e progettare applicativi per le aziende del mercato editoriale italiano. Con il passare degli anni il nostro core business si è focalizzato sulla implementazione ed integrazione di sistemi software e sulla loro manutenzione. Oggi l’azienda è organizzata in quattro unità operative: Progettazione e sviluppo sistemi custom, Package applicativi, Assistenza e servizi di supporto, Amministrazione e vendite. In funzione delle specifiche esigenze del cliente l’azienda è in grado di attivare collaborazioni con strutture e/o professionisti di qualità certificata e si propone come general contractor per progetti di alta complessità.

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Nanfang Daily Newspaper Group ordina nuove rotative Goss Magnum 4 Nanfang Daily rafforza il suo programma di espansione con le due linee di stampa Magnum 4, ordinate per potenziare la capacità colore

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Il Nanfang Daily Newspaper Group Data la tendenza verso un maggior ha esteso la sua serie di rotative Goss numero di pagine e pubblicità a colori, ordinando otto rotative Goss Magnum per The Nanfang Daily era importante 4 per il suo nuovo centro d’avanguardia aumentare la propria capacità colore di Nan Hai, vicino alla sua sede centrale e soddisfare le esigenze degli insercinese di Guangzhou. zionisti, come spiega il direttore di Le otto rotative saranno configurate stabilimento Xie Kaiyu: “La nuova apin due linee di produzione, che andranno parecchiatura aumenterà notevolmente ad aggiungersi ad altre 13 rotative Goss, la nostra capacità colore. Con le dodici tra cui figurano rotative Community, torri già acquistate potevamo stampare Newsliner e Magnum, e includeranno 32 pagine, con sedici pagine a colori. Goss International un totale di ventidue torri a quattro unità Con le nuove torri potremo portare a Greenbank Street - Preston sovrapposte, trenta cambiabobine e otto 48 il numero di pagine in quadricromia Lancashire PR1 7LA - England piegatrici. Questo investimento è stato de– un aumento del 50 per cento.” Tel: +44.1772.257571 terminato dalla rapida crescita della testata Le rotative rientrano in un massiccio Fax: +44.1772.885698 principale della società, The Nanfang Daily, info@gossinternational.com programma d’espansione del Nanfang e dalla conseguente domanda di maggiore www.gossinternational.com Daily Newspaper Group. In aggiunta capacità colore e numero di pagine. all’impianto di Guangzhou, la società sta “La crescita di The Nanfang Daily ha reso neces- allestendo un nuovo centro di media con un avanzato sario un aumento della capacità di stampa,” osserva impianto di produzione nella vicina Nan Hai, dove Zhong Guangming, general manager del Nanfang entro la fine del 2007 verranno installate le nuove Newspaper Group. “Dopo l’ultimo acquisto di appa- rotative Magnum. recchiature Goss nel 2005, abbiamo deciso di investire Il Nanfang Newspaper Group stampa il quotidiano in altre unità per far fronte alle crescenti esigenze dei metropolitano Nanfang Dushi Bao nonché più di 170 nostri clienti. Le nuove rotative miglioreranno note- testate in appalto nazionali e regionali, tra cui People’s volmente la produttività del nostro stabilimento e con- Daily ed Economic Daily. fermano il nostro impegno nei confronti dell’industria Il Nanfang Daily Newspaper Group utilizza rotative cinese dei giornali.” Goss da parecchi anni e, con la varietà e il numero Con una capacità di 40mila copie all’ora, la rotativa di rotative Goss in servizio, i suoi impianti vengono Goss Magnum è basata sulla collaudata tecnologia spesso adibiti a showroom. Richard Sutis, presidente della popolare Goss Community. In configurazione a di Goss International, conclude: “Ci congratuliamo con singola larghezza 2 x 1, può produrre quattro pagine il Nanfang Daily Newspaper Group per il suo continuo broadsheet, otto pagine tabloid o 16 pagine doppio successo e siamo orgogliosi del nostro contributo a parallelo ad ogni giro, per cui è la soluzione ideale questo successo. Ci auguriamo di mantenere anche per gli editori di giornali che producono una varietà in futuro questo rapporto fruttuoso con il Gruppo di materiale. editoriale cinese.”

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Varn Media Fount Versioni Spray e Turbo specifico per la stampa dei giornali

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La nuova gamma di Varn Media Fount della DAY hanno una formulazione rivoluzionaria, che permette di avere

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formulato per sistemi di bagnatura Spray e Turbo Bespoke desensitisers

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Adobe Creative Suite 3 Design Premium

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Adobe Creative Suite 3 Design Premium è L’integrazione di Flash e Dreamweaver il nuovissimo e indispensabile strumento per la creazione efficiente di design destinati alla stampa, L’integrazione di Flash CS3 Professional offre a al Web, all’interattività e alla mobilità. Caratterizzato designer e progettisti l’opportunità di importare file dall’introduzione di funzionalità innovative, il software nativi Photoshop e Illustrator all’interno dei progetti Adobe Creative Suite 3 Design Premium integra le Flash mantenendone inalterate le caratteristiche, nuove e straordinarie versioni risparmiando tempo prezioso e Adobe Systems Italia di Adobe InDesign CS3, Adobe producendo risultati di superiore Centro direzionale Colleoni Photoshop CS3 Extended, qualità rispetto ai workflow Pal. Taurus A3 20041 Agrate Brianza (Mi) Adobe Illustrator CS3, Adobe precedenti. tel. 039 65501 fax 039 655050 Flash CS3 Professional e Da parte sua, Dreamweaver Per informazioni commerciali: Adobe Dreamweaver CS3. CS3 effettua l’ottimizzazione 02-63.23.74.20 Quale componente chiave del automatica per il Web in fase www.adobe.it info-italia@adobe.com toolkit Adobe Design Premium di “copia e incolla” dei file viene fornito anche Acrobat 8 Photoshop all’interno dei layout Professional. online. I progettisti possono anche riutilizzare i contenuti Le Suite saranno disponibili come applicazioni di stampa sul Web esportando selezioni e documenti Universal Binary per i sistemi Mac PowerPC e Intel InDesign sotto forma di file XHTML e aprendoli in e supporteranno le piattaforme Microsoft Windows Dreamweaver per creare nuovi design Web. XP e Windows Vista. Il software è stato ottimizzato in modo da fornire performance ottimali sull’hardware Uno sguardo alla famiglia Creative Suite 3 Macintosh e Windows più recente. La linea di prodotti e il brand Adobe Creative Un ambiente di progettazione unificato Suite sono stati arricchiti con Adobe Creative abbinato ai tool creativi più importanti Suite Design, Adobe Creative Suite Web e Adobe Creative Suite Production Premium. Il pacchetto Adobe Creative Suite 3 Design Premium combina completo Adobe Creative Suite Master Collection gli strumenti indispensabili per il layout di pagina, include tutte le 12 nuove applicazioni creative l’editing di immagini, l’illustrazione e i workflow Adobe. Fiore all’occhiello della famiglia Adobe Adobe PDF con nuovi componenti integrati per la Creative Suite 3, Adobe Device Central CS3 accresce creazione di pubblicazioni, siti Web, esperienze significativamente la produttività dei creativi interattive e contenuti mobili avanzati, il tutto impegnati nello sviluppo di contenuti per telefoni all’interno di un ambiente di lavoro altamente cellulari. Una versione aggiornata di Adobe Bridge efficiente. Decine di nuove funzionalità introdotte CS3, cuore di Adobe Creative Suite, fornisce accesso da InDesign CS3 rendono più semplice e veloce istantaneo a Version Cue CS3 e a una versione estesa l’esecuzione di operazioni di layout ripetitive. La del servizio Adobe Stock Photos. nuova funzione Live Color di Illustrator CS3 permette I prezzi suggeriti al pubblico sono di 2.199 euro ai designer di sperimentare, salvare e applicare per Adobe Creative Suite 3 Design Premium e 1.699 combinazioni di colori in maniera rapida e intuitiva. euro per Creative Suite 3 Design Standard. Per i clienti Operazioni comuni di editing delle immagini, quali Adobe sono previste numerose opzioni di upgrade. Per la selezione di aree specifiche, la composizione e informazioni dettagliate su funzionalità, upgrade, prezzi l’applicazione di filtri, diventano più veloci e flessibili e versioni internazionali è possibile visitare l’indirizzo: con Photoshop CS3 Extended. www.adobe.com/it/creativesuite.

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Il principale quotidiano finanziario della Norvegia sceglie le soluzioni Atex

304.000 lesere

Uke 44 - Torsdag 3. november 2005

hver dag

Nr. 255 - Årg. 116 - Løssalg kr.20,00

Side 4, 5, 6, 7, 8 og 9

RAZZIA. Helge Worren, stedfortredende fylkeslege i Oslo og Akershus.

Storebrand-sjef Idar Kreutzer brukte i sommer 17 millioner kroner på et feilslått forsøk på å kjøpe den nordiske livvirksomheten til svenske finanskonsernet Skandia. Side 10-11

Lønnstillegg: 49.000 kr Side 12

Jens Stoltenberg, statsminister

Side 2 (leder) og 13-15

PSYKISK SYK. Dag Edvin Stærkeby.

Juleferie til en halv mill.

NØKKELTALLENE Kl. 18.00

Nyheter 4 Utenriks 30 Annonser 33 Før Børs 44 Etterbørs 56

Side 56-57

Dollar 6,4918

0,0107

Euro

7,7850

Sveitsiske franc Svenske kroner Japanske yen Britiske pund Oslo Børs Tendens Omsetning Børsverdi (mrd.kr)

0,0025

504,8 81,12 5,5504 11,466 300,54

Hovedindeks 300,54

1,61

10 år stat 3,89

1,6 -0,13 -0,0077 0,004 1,61 Hevdet 6.807.120.000 1.315.72

Dow Jones Nasdaq Nikkei FTSE DAX CAC 40 Hang Seng Stockholm

9300 KR. Bang & Olufsenmobil.

100.000 KR. Aga-ovn.

SIDE 24, 25 og 26

22.000 KR PER NATT. North Island på Seychellene.

Børs side 44 – 55

0,03

«Tufte» legger press på TV 2

9200 KR. Prada-veske.

Brent Spot 59,40

2,12

Gull (spot) 460,8

10415,82 2128,44 13894,78 5342,10 4918,74 4420,02 14597,48

1,3

9,05 14,39 26,92 -2,20 -3,81 -14,73 25,22

▲ 71 83 61

Se www.increo.no • Tlf. 815 51 888

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Atex, il fornitore leader nel mondo di soluzioni Con filiali in diverse nazioni, il Gruppo NHST informatiche per il settore editoriale, annuncia che necessita di un sistema informativo in grado di gestire Dagens Næringsliv, il quotidiano finanziario leader in una realtà complessa e variegata. Il sistema infatti deve essere in grado di supportare Norvegia con circa 300.000 fusi orari, valute e lingue in lettori giornalieri, sceglie le vari Paesi, pur mantenendo soluzioni Atex per la gestione delle concessionarie di pubsalda la scelta effettuate di blicità. Dagens Næringsliv centralizzare le risorse informatiche. Il Gruppo inoltre è una testata di proprietà del punta molto sullo sviluppo e Gruppo NHST, già cliente Atex Global Media S.p.A. l’ottimizzazione dei processi Atex per altre pubblicazioni Via B. Crespi, 57 20159 Milano di vendita, perciò le funzioni tra cui TradeWinds, Upstream, Tel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555 di CRM sono state un fattore Fiskaren e IntraFish. www.atex.com fondamentale nella scelta. La scelta delle soluzioni Atex per la gestione della pubblicità è stata fatta dal Gruppo NHST sulla base delle caratteristiche del prodotto, in grado di gestire strutture di vendita complesse e pacchetti multimediali, con un’attenzione particolare sul CuTok beslag SoningsLEGEJUKSET i pasientudyktig stomer Relationship Management e sull’automazione Herlofsen ville journaler Outlawsgi voldsdømt president della forza vendita. omsorgsrett Forsøkte ”E’ stato un processo di selezione molto lungo ma Luksusforbruket til himmels å slakte alla fine crediamo di aver preso la decisione migliore Skandia per la nostra casa editrice” - ha dichiarato Asgeir Sektnan, Direttore di Produzione del Dagens Næringsliv. - La soluzione Atex è un sistema moderno in costante evoluzione. Per noi è molto importante la possibilità di avere una voce in capitolo nelle decisioni strategiche della soluzione e allo stesso tempo di poter beneficiare degli sviluppi richiesti da altri”. Mer luksus: Etterspørselen etter luksusvarer går til himmels. Norske barnefamilier betaler nå opptil en halv “NHST ha fatto la stessa scelta del Børsen di million for en juleferie på Seychellene. Vil ha Copenhagen e del Gruppo Norrköpings Tidningar. Il politisk styring av nostro sistema sta diventando il punto di riferimento Gjedrem in Scandinavia, come già lo è negli Stati Uniti. Inoltre, questa è la piattaforma su cui si baseranno gli sviluppi dei sistemi di gestione pubblicitaria Atex nel mondo. Il Gratis forslag til ny webside futuro si prospetta quindi molto buono anche per tutti gli altri clienti, che potranno trarre beneficio dagli aggiornamenti previsti nei mesi futuri” ha aggiunto Jonas Bringle, Direttore Marketing Scandinavia per Atex.

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Strumento per la modifica e la generazione di profili colore ottimizzati, con un notevole risparmio di inchiostro!

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Profile+ fa parte della famiglia di applicativi ne della quantità di inchiostro utilizzata, si ottengono Binuscan pensate per dare supporto a chi si scontra risparmi fino al 20% per pagine a pieno colore e con quotidianamente tra profili colore e problemi di resa una forte presenza di colori scuri. cromatica su carta. La società Monegasca, presente da tempo nella lista dei membri del mondo del Color Profile+ è in grado di generare profili sia RGB sia Management, offre all’utente finale un approccio CMYK, partendo da file di testo ottenuti dalle letture semplificato ma decisamente effidello spettrofotometro. Il caso più cace riguardando la manipolazione comune prevede invece la creadei file ICC, con una serie di prozione del nuovo profilo a partire grammi che condividono la stessa da un file .icc già esistente, scelto tecnologia di base pur andando infra quelli installati nella macchina contro alle esigenze più disparate, dell’utente. In questo caso il profilo Via Grosio 10/10 - 20151 Milano da quelle del singolo professionista generato acquisirà lo stesso nome tel. 02 38079642 - fax 02 38000089 a quelle del centro stampa di grandi del file di partenza con l’aggiunta http://www.softwareadv.it dimensioni. di un “+”, e sarà posizionato nella marketing@softwareadv.it cartella ColorSync Profiles per essere Nel caso di Profile+ siamo di fronte utilizzato. ad una applicazione destinata a un target medio alto; la sua funzione principale consiste infatti nella geneIl primo passo per l’utilizzo del programma consirazione di profili colore ottimizzati non solo rispetto ste nella scelta di un profilo ICC di partenza, oppure a quelli forniti di default con la propria stampante da un txt generato da una lettura; caricato uno dei (inkjet / offset), ma anche a partire dai dati ricavati due file sorgente, è possibile intervenire sulle opzioni dalla periferica con un procedimenti di profilazione successive per creare il nuovo profilo ottimizzato. tramite la lettura di uno spettrofotometro. La generazione del nero, il parametro che influenza maggiormente il potenziale risparmio di inchiostro, La tecnologia alla base di Profile+, come altri è impostabile in maniera automatica, assistita o prodotti Binuscan, è il gamut mapping: un sistema avanzata; in ogni caso la tecnologia EBU (Extended proprietario che consente, partendo da un profilo Black Usage) in Profile+ fa il suo dovere: basta efcolore originario, di riportare i colori fuori gamma fettuare qualche prova di stampa per rendersi conto all’interno del gamut di destinazione in modo alter- di quanto sia possibile economizzare sull’inchiostro nativo rispetto a quanto accadrebbe con una normale senza inficiare la qualità di stampa. operazione di repurposing. Regolate le opzioni appena descritte, non resta Il profilo modificato consente di ottenere una resa che salvare il nuovo profilo, decidendo dimensione, qualitativa di alto livello, con una migliore separa- compatiblità con le versioni ICC, e intervenendo zione dei colori primari e una generazione del nero eventualmente sul dot gain, premendo semplicemente nettamente superiore. Da sottolineare l’ottimizzazio- il pulsante Make Profile.

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Anche osservando il gamut del profilo di origine e di quello creato da Profile+, le differenze appaiono evidenti

Binuscan ha da poco annunciato per il prodotto di punta PDF Server versione Commercial, (prodotto specifico per la stampa di riviste e cataloghi utilizzando hot folder), la versione “Per Click”. Sarà possibile acquistare l’applicazione in base al numero di pagine caricate sul dongle. Sono disponibili moduli da 1000, 2000, 3000 e 5000 pagine. Una volta esaurite le pagine potranno essere ricondizionate via rete. Questa nuova proposta di Binuscan renderà possibile il test del prodotto ad un costo molto vantaggioso, mantenendo vive tutte le caratteristiche della versione standard, tra cui il risparmio di inchiostro fino al 40%.

I prodotti Binuscan sono distribuiti in esclusiva in tutta Italia da Software Advisors srl, società del Gruppo Irpe, specializzata nel settore Editoriale in ambito Color Management e WorkFlow Management. Software Advisors propone servizi di installazione e assistenza pre e post vendita attraverso una rete di Partner certificati e specializzati nel settore. Completano l’offerta dei prodotti a listino: creazione di ambienti di Testing, noleggio delle tecnologie training, corsi di Color Management, Consulenza e assistenza continuativa con personale tecnico specializzato.

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La finestra principale di Profile+ consente un utilizzo intuitivo del programma

Per ulteriori informazioni sui prodotti Binuscan telefonare al numero 02/38079642.

Il profilo generato da Profile+ viene salvato insieme agli altri in Libreria ColorSync Profiles ed è riconoscibile per il “+” a fianco

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La prima rotativa Goss FPS entra in produzione in Irlanda del Nord nel tempo previsto La prima rotativa al mondo con tecnologia Goss Flexible Printing System produce giornalmente 100mila copie dell’Herald AM

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A soli sei mesi e mezzo dall’inizio dei lavori di rinnovamento di un ex magazzino di Newry, nell’Irlanda del Nord, è entrata in produzione la prima rotativa Goss FPS al mondo. La nuova rotativa della Independent News and Goss International Media proGreenbank Street - Preston duce giornalLancashire PR1 7LA - England mente 100mila Tel: +44.1772.257571 copie del quotiFax: +44.1772.885698 info@gossinternational.com diano free-press www.gossinternational.com di Dublino Herald AM, nonché altri prodotti tra cui l’Irish Star.

facilità di montaggio della rotativa FPS. “Siamo molto orgogliosi di quanto siamo riusciti a fare,” spiega Alan Lambert, direttore di stabilimento della INM Newry. “Tutte le parti interessate hanno dimostrato una competenza eccezionale. Nessun altro impianto di queste dimensioni è entrato in produzione in tempi così brevi. Stiamo realizzando un ritorno

“Con Independent News and Media si è stabilito un rapporto di partnership fenomenale,” ha osservato a proposito dell’installazione Shane Lancaster, General Manager di Goss International nel Regno Unito. “Siamo riusciti a mettere in produzione questa rotativa ad avanzata tecnologia entro i tempi previsti ed a lanciare un impianto di stampa eccezionale che guarda al futuro.” Il 20 febbraio, con l’entrata in funzione di tre torri di stampa FPS e di una piegatrice, è stata portata a termine puntualmente la prima fase del progetto. Independent News and Media (INM) ha beneficiato dell’utilizzo di un edificio esistente e della compattezza e

Il nuovo Goss Flexible Printing System della Independent News and Media.

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Il primo Goss Flexible Printing System al mondo in funzione alla Independent News and Media di Newry, Irlanda del Nord.

Questa prima fase dell’installazione alla Independent News and Media di Newry consiste di tre torri Goss FPS con doppio sviluppo circonferenziale e quattro pagine di larghezza, una piegatrice a ganasce 2:5:5 e tre cambiabobine. Goss International sta procedendo alla seconda fase del progetto, che comprende altre due torri a doppio sviluppo circonferenziale e cinque pagine di larghezza,

con forni e capacità di stampa sia coldset che heatset, una seconda piegatrice a ganasce 2:5:5 e due cambiabobine con ARL. Entrambe le piegatrici saranno anche dotate di funzione di piega incrociata.

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dell’investimento a tempo di record e la fiducia che abbiamo nella tecnologia FPS è tale che siamo pronti già da adesso ad aumentare la produzione.”

“Sapevamo che l’obiettivo che ci eravamo imposti per questo progetto non era certo facile, ma grazie alla buona volontà di tutti gli interessati, l’impianto è entrato in produzione nei tempi previsti,” conferma Kieran Matthews, viceamministratore delegato di Belfast Telegraph, una divisione della Independent News & Media, aggiungendo: “Se non ci credete, venite a vedere di persona.”

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Bonner Generalanzeiger sceglie i sistemi per la sala spedizione di Idab Wamac

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L’azienda stampatrice, Bonner Generalanzeiger ni emerse, lo staff tecnico, ha deciso di acquistare un con sede a Bonn in Germania, ha deciso di acquistare impianto che comprende tre linee di confezionamento una nuova rotativa per poter soddisfare al meglio pacchi fornite da Idab Wamac. le esigenze della propria clientela. L’attuale sistema Le tre linee sostituiper la sala spedizione è ranno la struttura attuale e stato attentamente valutato saranno integrate al sisteal fine di poter trovare ed ma in uso. Le ragioni che IDAB WAMAC International AB eliminare i colli di bottihanno indotto alla scelta rappresentante esclusivo per l’Italia: R.G. srl glia esistenti. dei sistemi forniti da Idab Via Carducci 26 - 20123 Milano Wamac sono stati l’elevata tel. 02875634 fax 0286453028 capacità del sistema ed il Gli esperti della Bonner, incaricati di esamiemail: info@rg-mi.it funzionamento completanare le varie offerte proposte dai diversi fornitori, hanno visitato numerosi centri stampa. Dalle valutazio- mente automatico della produzione dei pacchi a costi notevolmente ridotti. Due linee di formazione pacchi sono dotate ognuna di un sistema di indirizzamento on line, BA 6000, un sistema di avvolgimento in film plastico PWA650 e di un sistema per legatura in croce “in line” (senza rotazione pacchi). Per la produzione dei pacchi, verrà utilizzato il sistema TS 800 nell’ultima versione più evoluta. Il sistema software di produzione e controllo WNC v5, connuove funzionalità aggiuntive, gestirà le tre linee di confezionamento consentendo un’alta flessibilità produttiva ed un’ottimizzazione delle relative risorse umane.

La linea di stacker e cellofanatura IDAB WAMAC ad alta capacità .

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EidosMedia si lancia sul mercato americano “Grazie a Méthode molti editori al mondo hanno la creazione di contenuti editoriali di alta qualità”, ha potuto realizzare il proprio processo di trasformazione dichiarato. “Méthode non è un sistema tradizionale, in aziende editoriali multi-canale,” ha dichiarato Fred nato per fare la pubblicazione cartacea ed in seguito Wilson, il nuovo Direttore Marketing EidosMedia adattato per poter rispondere alle esigenze di pubbliper il Nord America. “Negli Stati Uniti la spinta cazione multi-canale: fin dalle sue origini, Méthode alla diffusione di contenuti editoriali sempre più è stato concepito per creare e distribuire contenuti attraverso tutto lo spettro presente ricchi e frammentati su molteplici e futuro di canali di pubblicazione, supporti è estremamente forte e pur garantendo lo stesso livello credo che la piattaforma Méthode di produttività ed efficienza dei offra ai gruppi editoriali moderni EidosMedia Spa sistemi verticalmente integrati. opportunità uniche per la crescita Viale Legioni Romane, 43 Questo è un enorme vantaggio ed evoluzione del proprio business 20147 Milano competitivo.” in un’ottica cross-media.” tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 “Siamo entusiasti di accogliere Fred ha quindici anni di esperienza www.eidosmedia.com info@eidosmedia.com Fred nel nostro gruppo,” ha dichiarato nella commercializzazione e messa in Gabriella Franzini, Direttore Generale di produzione di sistemi editoriali di alto profilo negli Stati Uniti e nel mondo per aziende EidosMedia. “Méthode ha una solida base installata quali Unisys e CCI. Il suo passato di giornalista in Europa e in altri paesi al mondo come il Sud Afriinoltre gli ha consentito di acquisire una visione a ca e l’India. I nostri clienti utilizzano Méthode per 360 gradi dell’impatto che le tecnologie editoriali gestire un portafoglio di prodotti e servizi editoriali hanno sull’organizazzione di una redazione. “Dal molto differenziato e dinamico. Siamo impazienti di punto di vista redazionale, Méthode è una piattaforma poterne verificare il successo anche presso gli editori formidabile che fornisce strumenti molto efficaci per americani”.

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Con la nomina di un Direttore Marketing per il Nord America, EidosMedia fa la sua entrata sul mercato USA.

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Diffusioni Grafiche: dal “metallo pesante” al software più evoluto per ottimizzare la produzione editoriale

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Dal “metallo pesante”, nell’impaginazione globale dei Adobe Systems Italia al software più evoluto, per giornali con le prenotazioni Centro direzionale Colleoni ottimizzare la produzione dei moduli pubblicitari: la Pal. Taurus A3 20041 Agrate Brianza (Mi) editoriale. Diffusioni Grafiche filosofia di un sistema editoriale tel. 039 65501 fax 039 655050 efficiente e sofisticato era nato è una realtà dove si trovano Per informazioni commerciali: perfettamente miscelate tanti anni fa e oggi, grazie 02-63.23.74.20 tradizione e innovazione, dove si alle potenzialità sofisticate www.adobe.it info-italia@adobe.com pubblicano e si producono oltre delle soluzioni publishing di 70 testate: giornali settimanali Adobe, integrate ai sistemi della e bisettimanali come Il Canavese (3 edizioni), La Woodwing, si è arrivati a un livello di automatizzazione Nuova, La Riviera (2 edizioni), La Nuova Periferia, eccezionale, anche perché internamente a Diffusioni La Nuova Provincia di Biella, Gazzetta Matin e altre Grafiche è nata ed è cresciuta un’area di sviluppo nell’asse geografico compreso tra la Valle D’Aosta, il software in grado di rispondere alle continue e Piemonte e la Liguria; periodici mensili commerciali sofisticate analisi delle esigenze interne, sviluppando come Spendibene (freepress) o Tutto Casa, riviste - grazie al linguaggio di programmazione dei plug-in tecniche specializzate come Graphicus (dedicata di Adobe InDesign - processi altamente personalizzati. proprio al mondo delle Arti grafiche e della produzione Per esempio, una delle esigenze era quella di rendere stampata), Gap Casa, Gap Classico, Habitat Ufficio, semplice e graficamente efficace la pubblicazione di Mondo Legno, Serramenti & Falegnameria, Materiali tabelle dei risultati delle competizioni sportive; per Edili, Recuperare l’Edilizia e altre in parecipazione questo è stato realizzato un sistema che prende i dati come Tutto Misure, You Donna, You Professional e XML e li inserisce in automatico nella tabella, che è cosi La Griffe. In una superficie coperta di circa 7000 mq pronta per andare in stampa nella sua pagina, all’interno nello stabilimento industriale, al quale si aggiunge lo di Adobe InDesign. stabilimento editoriale di Milano (altri 1000 mq) e altri A seconda del ruolo o della mansione (segretaria di Centri di servizi editoriali, Diffusioni Grafiche è una redazione, direttore, redattori, grafici) vengono usate realtà di quasi 200 dipendenti, 16 unità offset a fogli, 68 diverse soluzioni di impaginazione e di revisione: unità a bobina, nuovissime macchine da stampa digitali Adobe InDesign o Adobe InCopy, rispettivamente per e ovviamente un numero rilevante di sistemi per la fase un controllo totale della pagina, oppure solo per gli di post stampa (finitura, confezionamento). interventi sulla parte del testo. Per finire in un unico Per ottimizzare tutta questa produzione, per flusso di produzione in formato PDF, redazionale alimentare il fuoco di sbarramento di rotative, la scelta insieme con la pubblicità, pronto per uscire direttamente è stata quella di potenziare al massimo i flussi digitali, su CtP (o, nel caso di locandine per la pubblicità delle partendo dalla fonte. testate direttamente nell’edicola, stampa diretta digitale Per “fonte” non si intende solo l’area grafica: in piccola e media tiratura). molte delle testate sono realizzate, dal punto di vista Da quando c’è stato il passaggio (come già compositivo, direttamente dai giornalisti, che accedono brevemente accennato, Diffusioni Grafiche adottava ad aree specifiche, scegliendo dei modelli predefiniti un sistema editoriale che aveva aperto la strada dei per “mettere in pagina” i loro articoli, interagendo processi editoriali), nessuno ha rimpianto il passato,

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TecnoMedia

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SETTIMANALE DI INFORMAZIONE, POLITICA, CULTURA, SPORT Direttore Responsabile Piera Savio

IER A, nessuno oggi si sognerebbe di COM EE DOV l’amante del dentista” “Era tornare indietro: con Adobe ET ROV Ciro De Rosa l’ex moglie e il medico ARaccusa EI InDesign è stato possibile 106 8 ES un salto nel futuro, e U n b a l Pl OoSIa c o r t e TOR I le vecchie abitudini sono state superate con entusiasmo. Questo processo, aperto prima sulle Mattone in declino riviste, ora si sta allargando anche ai giornali, permettendo quindi una Nei comuni pochi coriandoli continua crescita del business, ma Bruciano la scuola anche ottimizzando i costi, integrando sempre di più redazione, struttura di produzione e uffici pubblicità (quasi sempre decentrati, per poter essere “sul campo”: un elemento fondamentale specialmente per i giornali di carattere locale). Soluzioni “leggere”, affidabili, facilmente upgradabili, scalabili e aperte verso il futuro: anche un editore così legato alla carta guarda con attenzione il mondo della comunicazione digitale, e non a caso una divisione all’interno di Diffusioni Grafiche si occupa di multimedia, di siti web (statici e dinamici), cd rom e di stampa digitale. Il futuro, quando si scelgono partner che il futuro ce l’hanno nel loro DNA come Adobe, diventa naturale e positiva evoluzione, e non una scommessa. GINA

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Anno XXXI - nº 04 - mercoledì 31 gennaio 2007 Una copia `1,20

Spedizione in abbonamento postale - 45% - art. 2 comma 20/b - Legge 662/96 - Filiale di Torino

Scarcerata la coppia a luci rosse, il marito nega di aver fatto sesso aD tre e contrattacca A

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Dopo i sedici lunghi giorni di carcere vuole dimenticare questa brutta avventura e riacquistare la sua dignità

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SALUGGIA

Niente scorie nella piscina Avogadro: non è d’acciaio

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Aprono le danze la Bela Tolera Lisa Marie Rorato e l’Abbà Adriano Pasteris

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Muore la tradizione delle sfilate a Torrazza e agonizza in collina

Scoperti, per punizione puliranno le aule

I “piromani” hanno 8 anni

O a pag. 37

CASALBORGONE

O a pag. 34

SPORT

Il Canavese domenica col Savona si gioca una fetta di “C” O a pag.65

Intanto il Chivasso umilia 3-0 Verolengo nel derby

Cittadini beffati: Irpef più alta per pagare i ricorsi O a pag. 53

Le “corna” alla prof. su internet

Il treno passerà sulle villette della Blatta

E i nuovi alloggi non si vendono

sidenziale privata ha realizzato e messo sul mercato, quasi duemila appartamenti. I conti, allora, dovrebbero tornare e l’espansione prefigurata in alcuni spot elettorali del passato è ora solo ad un passo dalla realtà. Tra tutti i cantieri aperti in città, però, molti hanno già subito una battuta d’arresto. O a pag. 13

EUROPA UNITA

Internet, o meglio il sito che permette di condividere in tutto il mondo filmati di ogni genere, Youtube, colpisce ancora. Dopo gli episodi di bullismo in molte scuole della penisola, ora ad essere finita nella memoria di un cellulare è una professoressa di storia dell’Europa Unita, derisa dai suoi studenti. Che le fanno anche le corna. O a pag. 7

Il boom edilizio di Fluttero si smonta

Nell’anno 2010 Chivasso potrebbe diventare una imponente cittadina da 30 mila abitanti. Questo, almeno, sembra l’obiettivo che si propongono di raggiungere costruttori e venditori delle centinaia di immobili pronti ad essere sfornati dai numerosi cantieri aperti sul territorio. Nel brevissimo arco temporale di cinque anni l’edilizia re-

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I carabinieri con il lettino dato alle fiamme nel sottoscala O a pag. 7

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Lo studio per la realizzazione del peduncolo della linea ferroviaria Aosta-Torino, escludendo Chivasso, non ha tenuto conto del Piano regolatore della città : la linea che si vuole costruire andrebbe a transitare su un’area della Blatta in fase di edificazione e su un’altra, sempre alla Blatta, che prevede di essere edificata. O a pag. 14

Tipologia: Gruppo Tipografico Editoriale Stabilimenti Tipografici: • Villanova Monferrato • Alessandria Redazioni remote giornali: • La Nuova Periferia (Chivasso) • La Nuova (Settimo) • Gazzetta Matin (Aosta) • La Nuova Provincia (Biella) • La Riviera (Sanremo) Case editrici: • Alberto Greco Editore (Milano) • Augusta Edizioni (Torino) • S.E.T. Opere Editoriali (Aosta) Prodotti utilizzati: • Adobe Creative Suite CS2 • Adobe InDesign • Adobe InCopy • Adobe Photoshop • Adobe Illustrator • Adobe Acrobat • Adobe Flash • Adobe Dreamweaver

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Risultati positivi per i nuovi prodotti LINKService

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A pochi mesi dal lancio ufficiale, la suite di tool LINKService dedicata alla pre-stampa raccoglie già risultati importanti, dimostrandone la grande affidabilità. La nuova suite è composta dai tre applicativi meri molto interessanti: nelle circa 10 ore di utilizzo ILEX, pacchetto per la conversione automatica dei file, quotidiano, le nostre applicazioni gestiscono oltre EPHEDRA, software per la gestione degli hotfolder e 600 operazioni critiche senza alcuna necessità di WISTERIA, soluzione per il bilanciamento dei carichi presidio tecnico” A Numerica Pubdi stampa. blicità, concessionaria Massimo Pioli, amche gestisce il Giornale ministratore di LINKSerdi Brescia e altre pubvice, annuncia la vendita LINKService Spa blicazioni periodiche, della suite (26 licenze di Via Alle Rotte, 15 42011 Bagnolo in Piano – RE l’intervento LINKService, Ephedra, 26 di Ilex e 2 di ( +39.0522.953867 (6 linee ra) con Ephedra, Ilex e Wisteria, Wisteria) presso il Gruppo ✚ +39.0522.953869 ottimizza il flusso dei materiali Editoriale L’Espresso, Numeri✍ posta@linkservicegroup.it pubblicitari attraverso: ca Pubblicità e il Gruppo SPE. www.linkservicegroup.it • pre-flight, (interfacciandosi con “E’ davvero un ottimo momento“ Enfocus PitStop Server) – commenta Massimo Pioli,– “e le installazioni all’Espresso, a Numerica e presso il Gruppo SPE coronano • generazione di tutti sottoprodotti necessari ai sistemi LINKService, per gestire l’associazione delle prenoil meticoloso lavoro svolto a preparazione del lancio tazioni con i materiali (WorkFlow2004) e la realizdei nuovi prodotti ILEX, EPHEDRA e WISTERIA. Il zazione del menabò pubblicitario (Timone2004); calibro e il prestigio dei nostri clienti, come ad esempio Gruppo L’Espresso, Numerica Pubblicità e SP, è • invio di tutti gli elementi necessari al sistema editoriale Hermes (ingombri, elementi grafici ed elevatissimo.” informazioni alfanumeriche) L’installazione a supporto delle oltre 70 testate del Gruppo Editoriale L’Espresso (Ephedra e Ilex) • interrogazioni sul DBMS a supporto per tutte le fasi di funzionamento. è strettamente integrata nel sistema di gestione della Il terzo intervento, presso il Gruppo SPE, concespubblicità del gruppo ed implementa una vastissima sionaria pubblicitaria di QN, Il Resto del Carlino, il gamma di processi paralleli: • acquisizione dei materiali pubblicitari che provengo- Giorno e altre testate periodiche, si prende cura della no sia dal sistema Portale Materiali Espresso (PME), di movimentazione, del controllo e della conversione dei materiali per il sistema SpeAdPortal, personalizzasia dai sistemi di produzione interna; • generazione di tutti i sottoprodotti previsti dalle di- zione del portale materiali LINKService Portale.Net. verse fasi del workflow (ad esempio, EPS ad alta e Le operazioni prevedono: bassa risoluzione per alimentare i sistemi editoriali, • preflight dei materiali pubblicitari tramite l’interfacciamento con Enfocus PitStop Server; JPEG per le anteprime web); • l’ invio controllato di tutti gli elementi necessari ai • generazione di tutti i sottoprodotti necessari ai sistemi di gestione della pubblicità; sistemi editoriali (oggetti grafici ed informazioni • interrogazioni sul DBMS a supporto per tutte le fasi XML); di funzionamento. • l’acquisizione e la gestione dei dati di pubblicato “Al Gruppo SPE, le applicazioni LINKService giornalieri provenienti dai sistemi editoriali e le registrazioni e le interrogazioni sul DBMS a supporto gestiscono un carico di lavoro giornaliero medio di oltre 350 file pubblicitari che chiedono ai due Ephedra per tutte le fasi di funzionamento. “Quello del Gruppo L’Espresso” – prosegue e ai due Ilex oltre 1.000 elaborazioni in meno di 8 ore.” Massimo Pioli – “ è un intervento che comporta nu- - conclude Massimo Pioli.

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Telpress e MF-DowJones presentano insieme i loro servizi Una testimonianza dell’evoluzione dei servizi di rassegna stampa verso la fornitura di notizie multimediali, da fruire anche su dispositivi portatili e da approfondire tramite avanzati motori di ricerca interni

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Si è tenuta a maggio al Circolo della Stampa di Mi- 7.000 mondiali.Si auspica che altre agenzie stampa lano la presentazione dei servizi congiunti di Telpress, si affianchino a MF nell’aderire a Telpress, al fine di società che offre servizi e tecnologie per accedere, ar- attivare una comunicazione sempre più estesa verso chiviare e consultare news, e MF-Dow le aziende. Jones, la prima agenzia ad essere presente sulla nuova piattaforI servizi di rassegna e ma Telpress. monitoraggio Telpress Il mercato finanziario coperto da MF risulta utile Telpress, marchio di fabper Telpress per giungere ad brica italiano collegato ad un attivare una comunicazione gruppo di società europee, aziendale più efficace e caeffettua dal 1982 servizi pillare: ogni giorno MF-Dow di rassegna e monitoraggio Piazza della Libertà 13 - 00192 Roma num. verde 800284999 Jones, la joint-venture al 50% dalla stampa, da internet e dalle tel. 06/3216304 - fax 06/3216345 tra Dow Jones e Class Editori, emittenti radiotelevisive. E-mail: info@telpress.it pubblica infatti 500 news in italiano e Le soluzioni si basano sull’arhttp://www.telpress.com

News Reader – funzione Ocean

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TecnoMedia News Reader – esempio di ricerca effettuata

dall’utilizzo tramite PC. Per approfondire le notizie

FILO DIRETTO

chitettura di comunicazione Tosca (Telpress Open Structure Communication Architecture), che ha la caratteristica di essere modulare e scalabile, per adattarsi alle esigenze di clienti di dimensioni diverse. Tra i clienti di Telpress ci sono uffici stampa, uffici della pubblica amministrazione, grandi e piccole aziende, redazioni delle agenzie di stampa, dei quotidiani, dei periodici e delle emittenti radiotelevisive, banche e associazioni. La propria rassegna su misura Il cliente può reimpaginare la rassegna, cambiare la categoria di ciascun ritaglio ed ottenere l’OCR del titolo e del testo, ottimizzando la pubblicazione su siti aziendali intranet/internet, tramite impianto Telpress T-Web. Per chi vuole effettuare “in casa” la rassegna stampa multimediale, esiste il sistema Telpress Multilab, che permette di realizzare la rassegna provvedendo all’acquisizione degli articoli, al taglio elettronico, alla composizione grafica dei documenti prodotti e alla successiva memorizzazione, generando veri e propri archivi storici agevolmente consultabili attraverso maschere e filtri di ricerca.

Un motore di ricerca interno, denominato Ocean, consente di associare un argomento alla notizia, permettendo di effettuare ricerche di pertinenza in tutto l’archivio. Si può anche ricercare solo una frase e customizzare il linguaggio della ricerca, in diverse lingue. Ocean è una banca di notizie realizzata in accordo con i fornitori di contenuti e disponibile alle redazioni giornalistiche e agli uffici stampa che desiderano approfondire i temi delle notizie. Il motore viene alimentato settimanalmente con circa 250mila documenti con una profondità di archivio di tre anni, che ha cumulato a febbraio 2007 un totale di notizie pari a 37 milioni di articoli. Ogni cliente ha una password di accesso che ne definisce il profilo di navigazione che permette l’accesso ai soli contenuti a cui è abilitato. Si garantisce quindi a ciascun provider la protezione da accessi abusivi ai propri contenuti e si permette a ciascun cliente pagante lo sfruttamento ottimale dei contenuti acquistati.

QuickNews: client per telefonini disponibile per BlackBerry, Windows Mobile e altri telefoni/ smartphone in Java

Le notizie seguono i clienti ovunque siano Con Telpress è possibile consultare le notizie dal computer dell’ufficio, scegliendo singole notizie e gruppi di notizie, per leggerle, stamparle, archiviarle, ritrasmetterle, associando anche le parti grafiche e sonore dei contenuti multimediali. Per chi utilizza palmari e cellulari e vuole sempre essere aggiornato, è possibile la consultazione delle news tramite Tosca Viewer, accedendo ovunque si trovi alle stesse funzionalità e interattività garantite

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Uno sguardo alla concorrenza L’offerta di servizi simili a quello di Telpress è coperta da diverse organizzazioni pure presenti da anni sul mercato, ad esempio Ecostampa, Selpress e Orao, alcune delle quali pure hanno affiancato all’offerta classica di ritagli stampa anche servizi di clipping multimediale, in misura più o meno avanzata, ed estendono la possibilità di ricerca anche ai media di tutto il mondo. Esiste inoltre per l’utente internet la possibilità di essere aggiornato sugli argomenti di suo interesse sulla

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TOSCA Viewer – il browser specializzato di Telpress per l’accesso alle news

stampa anche tramite servizi semi-gratuiti sul web come ad esempio PressToday, che però spesso riprendono soltanto le notizie dei giornali riportate sul web e non la copia integrale del giornale su carta. Rispetto al successo degli esordi, queste soluzioni hanno subito un rallentamento dovuto alla necessità di effettuare singoli abbonamenti per leggere diverse testate sul web, inizialmente proposte in forma gratuita. Sempre molto graditi al pubblico i servizi gratuit di Google News e Google Alert, che permettono gratuitamente un costante monitoraggio sulla stampa e sul web a livello mondiale.

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Tianjin Newspaper Printing Co., Ltd ordina una rotativa Goss Universal 75 Cliente Goss di lunga data sceglie la rotativa Universal sicuro di poter ottenere affidabilità e colore di alta qualità.

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La società cinese Tianjin Newspaper Printing Co., Ltd, con sede nell'omonima città di Tianjin, ha ordinato una nuova rotativa Goss Universal 75 con quattro torri a quattro unità sovrapposte, due piegatrici e sei cambiabobine. La rotativa sarà installata durante la primavera Goss International del 2007. Greenbank Street - Preston La nuova azienda Lancashire PR1 7LA - England Tel: +44.1772.257571 tipografica è il risultato Fax: +44.1772.885698 della fusione, nel 2005, info@gossinternational.com dei due giornali principali www.gossinternational.com della città: Tianjin Daily e Tianjin Evening News. La rotativa Universal sarà alloggiata in un nuovo stabilimento congiunto, dove sarà concentrata l’attuale produzione di due impianti indipendenti, comprese le testate principali The Tianjin Daily e Tianjin Evening News ed altre pubblicazioni. Con tre rotative Universal 45 e tre Universal 70, il Tianjin Evening News è un utente di lunga data di rotative Goss. Zhao Xin, vicedirettore e capo tecnico dell’impianto del Tianjin Evening News, osserva: “I nostri rapporti con il team Goss International in Cina sono veramente solidi. Le rotative di cui disponiamo attualmente si sono dimostrate estremamente affidabili e forniscono costantemente l’alta qualità di stampa che ci caratterizza. È stato su queste basi che abbiamo deciso di investire di nuovo in apparecchiature Goss.” Dimostrando di essere sempre all’avanguardia, il gruppo Tianjin Daily News ha creato Holiday 100, il primo settimanale della città destinato ai consumatori. Dedicato alla moda, all’arredamento, alle vacanze e alle novità in fatto di beni di consumo, questo giornale si distingue per il carattere vivace della stampa e per

lo straordinario colore arancione della carta utilizzata. Grazie al suo stile fresco, Holiday 100 è diventato il settimanale più venduto della città. “Attualmente, per il nostro intero portafoglio prodotti abbiamo una capacità totale che si aggira sui 10 milioni di copie broadsheet al giorno. Data la rapida espansione di molte delle nostre testate, è di vitale importanza essere più efficienti e potenziare al massimo la produttività senza compromettere la qualità. L'investimento nella Goss Universal 75 è un fattore chiave nel perseguimento di questo obiettivo.” Il Tianjin Daily e il Tianjin Evening News hanno una circolazione giornaliera rispettivamente di oltre 250mila e di circa 600mila copie. Insieme, i due gruppi pubblicano anche altri otto giornali, tra cui il MeiRi Xin Bao (Morning Post), che, con una tiratura di circa 300mila copie, è uno dei quotidiani di più rapido sviluppo della città, e il popolare ChengShi Kuai Bao, una pubblicazione focalizzata principalmente sulla cronaca locale.

La società cinese Tianjin Newspaper Printing Co., Ltd, con sede nell'omonima città di Tianjin, ha ordinato una nuova rotativa Goss Universal 75 con quattro torri a quattro unità sovrapposte, due piegatrici e sei cambiabobine.

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Il Corriere di Bologna è in edicola! Grazie all’outsourcing del sistema editoriale, la nuova edizione locale del Corriere della Sera è stata implementata a tempo di record

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“Il centro di Managed Services di Milano è per Atex, il fornitore leader nel mondo di soluzioni innoi di importanza strategica e Atex sta investendo formatiche per l’industria dell’Editoria, annuncia che il per renderlo ancora più competitivo in Europa – ha gruppo editoriale RCS ha adottato il sistema editoriale commentato Carlo PellegriHermesTM per la gestione dei no, Direttore Generale di contenuti e l’impaginazione Atex Global Media. Grazie de il Corriere di Bologna, ai Managed Services siamo la nuova edizione locale del in grado di dare ai nostri Corriere della Sera. clienti una flessibilità operaCon 16 - 24 pagine interativa senza paragoni, con una mente a colori, il nuovo dorso Atex Global Media S.p.A. qualità costante e garantita locale si propone di diventare Via B. Crespi, 57 20159 Milano nel tempo. Per attivare l’intera la testata di riferimento per la Tel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555 redazione e la nuova testata cronaca di Bologna e dintorni. www.atex.com sono bastati pochi giorni di La redazione del Corriere di Bolavoro, grazie a procedure consolidate e logna, costituita da una squadra di giovani all’esperienza del nostro personale”. ed esperti giornalisti e diretta da Armando Nanni, è “Atex ci assicura come sempre rapidità di esecollegata in rete al sistema editoriale, controllato e gestito direttamente dalla sede di Managed Services di cuzione e flessibilità – ha dichiarato Federico Costa, Atex, situata a Milano. Tramite il server centralizzato Responsabile delle Iniziative Regionali di RCS Quosono gestite tutte le agenzie, le fotografie e gli articoli tidiani - e l’applicazione Hermes è per noi sinonimo che saranno impaginati nell’edizione della testata di sicurezza e affidabilità. Grazie all’outsourcing del allegata al quotidiano nazionale. I dati vengono suc- sistema editoriale, siamo in grado di far fronte alle cessivamente raccolti in un archivio storico, anch’esso richieste editoriali in tempi stretti, potendo contare su gestito direttamente dal centro di Managed Services un’applicazione facilmente configurabile e già pronta all’uso”. Atex di Milano.

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Libération riparte con Méthode

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Il prestigioso quotidiano parigino d’opinione ha scelto la piattaforma editoriale Méthode per il quotidiano e l’online. Fondato nel 1973 da Jean-Paul Sartre, Libération processi editoriali e le sinergie che saremo in grado di occupa da sempre una posizione molto particolare realizzare costituiranno una base solida e indispensanel variegato panorama editoriale francese, con un bile per lo sviluppo futuro della nostra testata.” “Il nome Libération è sempre stato sinonimo di un quotidiano d’opinione estremamente dinamico e giornalismo progressista, d’avanguardia e visionario” progressista, una serie di supplementi e un sito web ha dichiarato Gabriella Franzini, Direttore Generale di pioniere in Francia. EidosMedia. “Siamo molto fieri che In un quadro generale di prole tecnologie innovative sui cui si fonda riorganizzazione, Libération basa Méthode possano contribuire ha scelta la piattaforma editoriale al successo presente e futuro di cross-media Méthode che gli perEidosMedia Spa questa voce unica nel panorama metterà di realizzare la sua nuova Viale Legioni Romane, 43 editoriale europeo.” strategia editoriale. 20147 Milano Il nuovo sistema sostituisce una tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 A proposito di Libération soluzione editoriale basata su Quark www.eidosmedia.com © info@eidosmedia.com Xpress e una serie di sistemi complemenPubblicato per la prima volta nel 1973 tari dedicati alle agenzie testi e foto e all’arda un gruppo editoriale del quale faceva parte Jeanchivio storico e sarà utilizzato da circa 200 giornalisti Paul Sartre, Libération è nato ed è stato concepito della redazione di Libération per produrre le edizioni come un’alternativa all’establishment della stampa quotidiane cartacee ed alimentare nel contempo il sito francese. Ancora oggi il giornale è un luogo di scamInternet a partire da un flusso editoriale comune. bio in continuo fermento di “L’implementazione del nuovo sistema sarà un idee progressiste portate fattore chiave per la riuscita del processo di rinnovaavanti attraverso réportages mento del nostro giornale,” ha commentato e servizi politico-sociali di Denis Pierrard, Direttore Generale di grande levatura. Libération. “La razionalizzazione dei Da sempre pioniere nell’ambito della stampa francese, Libération è stato il primo quotidiano francese a pubblicare un’edizione online e a mettere a disposizione dei propri abbonati in linea una versione PDF dell’intero quotidiano.

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GMDE distributore esclusivo per l’italia delle soluzioni OneVision L’accordo siglato nel mese di Gennaio assicura a GMDE l’esclusiva di distribuzione sul mercato italiano delle soluzioni della nota software house tedesca

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GMDE, Solution Provider di consolidata esperienza proprio in virtù della condivisione di missione e nel settore delle Arti Grafiche e dell’Editoria, nonché obiettivi con OneVision. L’azienda tedesca opera sin distributore delle soluzioni delle migliori case produttrici dalla nascita con un obiettivo preciso, l’ottimizzazione internazionali, ha annunciato di aver dei processi di workflow in ambito stretto un accordo di partnership editoriale, e la scelta è ricaduta su un con OneVision, leader mondiale partner commerciale del calibro di sviluppo di software innovativi GMDE proprio perché l’obiettivo era destinati all’ottimizzazione dei flussi di trovare una struttura qualificata in GMDE, Viale Colleoni, 5 di lavoro nel settore della stampa e grado di garantire al mercato la mas20041 Agrate Brianza (MI) dei media. sima professionalità ed esperienza. Tel. 0396091790 L’accordo stretto con OneVision sanFax: 0396091788 cisce che GMDE è il distributore esclusivo Chi è OneVision http://www.gmde.it per l’Italia di tutte le soluzioni OneVision, ereditando tutto il parco installato. In queOneVision è un’azienda internazionale sto ruolo, GMDE si occuperà di tutte le iniziative di specializzata nello sviluppo di software innovativi in promozione e supporto, pre e post vendita, ai clienti grado di ottimizzare anche i flussi di lavoro più comnuovi ed a tutti quelli esistenti. Per il primo anno di plessi nel settore della stampa e dei media. Il software collaborazione GMDE concentrerà prevalentemente la OneVision permette di risparmiare tempo e denaro propria attenzione sul mercato dell’editoria, di quotidiani nella gestione delle informazioni, siano essi dati o ime periodici. magini, e aiuta i propri clienti a aumentare l’operatività La notorietà di OneVision nel mondo è strettamen- e la velocità delle loro operazioni. te legata alle due principali soluzioni per la gestione del workflow di pre stampa: Asura e Solvero. In particolare, Asura processa ogni singolo file in modo completamente automatico, verificandone il contenuto, riparando eventuali danni e convertendo tutti i dati in un formato sicuro, che può essere PDF, EPS e/o PostScript. Solvero, invece, permette d’intervenire manualmente su questo tipo di file modificandone testi, immagini e grafica, indipendentemente dal tipo di formato del file salvato. GMDE, da sempre impegnata nella ricerca di soluzioni innovative in grado di rendere i processi produttivi più flessibili ed efficienti, ha stretto quest’accordo

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Il gruppo cinese Wenhui Xinmin United Press ordina rotative Goss Universal Le nuove rotative stamperanno i quotidiani Wenhui Daily e Xinmin Evening News

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Wenhui Xinmin United Press Group ha ordinato due rotative Goss Universal 75 in configurazione shaftless a sei torri destinate al suo stabilimento di Shanghai, dove saranno utilizzate per la stampa dei due quotidiani principali del gruppo, Wenhui Daily e Xinmin Evening News. Hu Jing Jun, presidente della Wenhui Xinmin, osserva: “Abbiamo un’esperienza pluriennale delle rotative Goss e siamo estremamente soddisfatti della qualità di stampa che otteniamo e dell’assistenza ricevuta. A determinare questo nuovo investimento è stato il bisogno di flessibilità per la stampa di una varietà di formati e

Wenhui Xinmin United Press Group ha ordinato due rotative Goss Universal 75 in configurazione shaftless a sei torri ciascuna per il suo stabilimento di Shanghai

paginazioni, nonché di una maggiore qualità di stampa. La rotativa Universal 75 risponde alla perfezione a queste esigenze.” Ciascuna delle nuove rotative della Wenhui Xinmin includerà sei torri Universal 75 a quattro unità sovrapposte, otto cambiabobine Goss International e due piegatrici. Sarà Greenbank Street - Preston anche dotata di sistema Lancashire PR1 7LA - England di controllo EAE, comTel: +44.1772.257571 Fax: +44.1772.885698 prendente un sistema di alimentazione e uscita info@gossinternational.com www.gossinternational.com e un sistema di controllo colore. In un secondo tempo verrà anche ordinata un’unità lavacaucciù. Con uno sviluppo circonferenziale di 546 mm, ogni rotativa potrà stampare 32 pagine broadsheet o 64 pagine tabloid. “La rotativa Universal 75 è una macchina potente e robusta, adatta ad un’ampia gamma di applicazioni,” spiega Seiji Kato, un vice presidente di Goss International. “È progettata per massima flessibilità e altissima produttività, caratteristiche essenziali per l’editoria dei nostri giorni.” Fondato nel 1988, Wenhui Xinmin United Press Group è uno dei maggiori gruppi di giornali cinesi. Il Gruppo pubblica una serie completa di prodotti, tra cui cinque quotidiani, sei settimanali e sei pubblicazioni mensili, per una tiratura complessiva di 2,8 milioni di copie. La stampa è ripartita tra venti stabilimenti di tutto il mondo che, grazie alla trasmissione satellitare dei dati, forniscono tempestivamente le notizie a vari gruppi di lettori in Cina e numerose comunità cinesi di oltre dieci paesi, compresi Usa, Regno Unito, Canada, Germania, Francia e Singapore.

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Il New York Times e Müller Martini ampliano la collaborazione MÜLLER MARTINI S.p.A Viale Rimembranze 50 20099 Sesto San Giovanni (MI) tel. 02 262371 - fax 02 2426851

Müller Martini per l’acquisto di una nuova sala spedizione per lo stabilimento College Point di Flushing/New York, andando così ad ampliare l’attuale soluzione della Müller Martini.

Per un rendimento aggiuntivo della nuova rotativa offset da 1219 mm è necessaria una maggiore capacità produttiva e dopo la prevista fusione dello stabilimento di Edison con quello di College Point le esigenze produttive sono cresciute. Müller Martini fornirà al The New York Times un impianto con i seguenti componenti: • due sistemi di trasporto NewsGrip-A installati a valle delle nuove piegatrici • quattro stazioni doppie di ribobinatura / sbobinatura PrintRoll N-290 • tre inseritrici SLS2000 • nove sistemi di trasporto Newsveyor fra le unità PrintRoll e le piegatrici • un programma di comando globale degli impianti.

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Dopo oltre un decennio di collaborazione di grande successo, il New York Times affida nuovamente il confezionamento dei quotidiani alla Müller Martini. Il giornale leader fra i quotidiani della New York Times Company ha firmato un contratto con

L’installazione del nuovo impianto si concluderà entro la fine di quest’anno. Pertanto l’inizio della produzione con la nuova rotativa è previsto per la primavera 2008. Per il collocamento degli impianti di stampa e produzione supplementari è necessario un ampliamento della superficie produttiva di circa 5500 m2.

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Fairfax Media si affida ad Atex per la gestione dei contenuti Il nuovo sistema centralizzato prevede un totale di 3.500 posti di lavoro per la gestione dei contenuti editoriali e pubblicitari

EPICURE GOES ITALIAN ALL THE PASSION AND FLAVOURS OF

SEND YOUR NEWS, TIPS, PICTURES AND VIDEOS TO 0424 SMS SMH

ERIC’S ELECTRIC EELS

HARD SELL FOR OZ MUSIC

PARIS OFF TO JAIL

NEWS Page 3

SPORT

THE ROLL-OUT of a multibilliondollar high-speed broadband network in the cities could be rushed through as the Federal Government tries to seize the upper hand in the debate before the election. At the same time, it will spend $900 million – $300 million more than expected – on improving internet speeds and access in regional and remote areas. The plan, to be discussed by cabinet today, is believed to include setting up a process to assess rival proposals from Telstra and the Optus-led G9 consortium that cuts out the competition regulator, the Australian Competition and Consumer Commission. This may be done by the Department of Communications, Information, Technology and the Arts or an independent panel, which would be charged with recommending any necessary regulatory or legislative changes. The move would allow the Communications Minister, Helen Coonan, to speed up the roll-out of the fibre-optic network to cities and regional centres by breaking the deadlock in talks between Telstra and the commission. The Government has been under pressure to come up with a pre-election broadband policy since the Labor Party announced in March that it would invest up to $4.7 billion in a national network. Senator Coonan has criticised

Soldiers come home Almost 42 years after they were killed in Vietnam, Lance Corporal Richard Parker and Private Peter Gillson were on their way home last night. Page 5

WEATHER Details – Page 16

9 770312 631025

Rudd plan for ABC Kevin Rudd has vowed to end party-political appointments to the board of the ABC if he wins government. Page 2

‘‘This is a plan that is all about the election,’’ he said yesterday. Telstra has refused to submit a formal proposal for a fibre-optic network to the commission or release its pricing details. The G9 consortium is planning to charge $19 a month for a basic broadband service and up to $50 for the fastest service. Analysts are concerned about the G9 consortium’s funding and its reliance on Telstra for access to the existing copper network. There is also rumoured interest in a new network from another consortium, believed to be backed by the Royal Bank of Scotland. Some in the industry are furious that the Government seems to be caving in to Telstra by setting up a process that circumvents the competition regulator. ‘‘The industry is extremely concerned that this is just a ruse to give Telstra what it wants to help Senator Coonan make a political headache go away,’’ an industry source said yesterday. ‘‘The fact that the G9 consortium has followed the rules and made its proposal public means the odds are now stacked against it.’’ Telstra says it could starting rolling out the new network in three months, an attractive proposition for the Government with an election at the end of the year and broadband shaping up as a hot issue. Telstra believes s it can build the whole network in less than 40 months.

Seeing is believing ... Snowy McDonald, an Aboriginal elder from the Papunya community, returns home after eye surgery in Alice Springs Hospital. Photo: Brendan Esposito Lindsay Murdoch in Alice Springs

SNOWY McDonald thought his eyes were too far gone to let him hunt kangaroos or emus again. But the 80-year-old former stockman and elder of the Luritja Aboriginal people nervously agreed to take a bus down the dusty Tanami Track from Papunya to Alice Springs Hospital last week, where he

emerged groggy and confused after a 90-minute operation. ‘‘I’m very happy,’’ Mr McDonald said when the bandages were pulled away from his eyes. He returned the next day to a barren house where he lives 250 kilometres north-west of Alice Springs. ‘‘No worries, now I can see even those mountains,’’ he said, pointing to the ragged-edged McDonnell Ranges.

Tiring and crowded ... riding home to the coast. Photo: Wade Laube

shows. And the travel time has a social impact. Gosford City Council, in its community plan, raised concerns about the impact of parents not coming home until well after dark. For Krystal Lockwood the four-hour trip is the only way to further her career as an account manager. ‘‘If I was willing to earn only $30,000 a year I could work

Mr McDonald was one of the first people to undergo surgery as part of an ambitious project aimed at restoring the sight of hundreds of people from remote communities in the harsh central Australian desert country. The surgical blitz involving three eye specialists comes 30 years after eye surgeon Fred Hollows highlighted the shocking state of people’s eyes in central Australian Aboriginal

communities, forcing the establishment of the National Trachoma and Eye Health Program, which eventually treated 27,000 people for trachoma, an infectious disease that can lead to blindness. Now the Fred Hollows Foundation has returned to central Australia 13 years after Professor Hollows died. ‘‘We still have basically the same problems as Fred revealed

in the 1970s, and we are here to do something about it,’’ said Chris Masters, the foundation’s manager in Alice Springs. A consortium involving the Fred Hollows Foundation, indigenous-controlled health services and government and non-government agencies has organised three blitzes to operate on 120 people this year, more than 70 per cent of whom will

It pays to pollute in this trade Mosman goes parking mad A proposal to charge Mosmanites to park on the foreshore, unless they drive hybrid or LPG-powered cars, has split locals. Mosman boasts the state’s highest concentration of four-wheel-drives. One local, John Nelson, pictured, said free parking was a ratepayer’s right. Page 3

Investors’ bad news Seven thousand investors owed $330 million by the failed property investment group Australian Capital Reserve have been warned they may not get all their money back. Page 19

Wendy Frew Environment Reporter

THE State Government’s greenhouse gas emissions trading scheme is so flawed that some participants are rewarded for cutting pollution when their emissions have in fact increased. A new report by researchers at the University of NSW shows two Queensland coal-fired power stations have earned millions of dollars under the scheme, despite producing an extra 9 million tonnes of pollution a year. At a time when the Federal Government’s proposed emissions trading scheme is being criticised for letting big polluters off the hook, the research highlights the risk that a poorly designed scheme could dangerously delay taking real action against climate change. Under the state Greenhouse Gas Abatement Scheme, power plants that cut greenhouse gas emissions are awarded certificates. They sell these certificates

WHERE THERE’S SMOKE Australia’s dirtiest power station, Hazelwood in Victoria, is one of the scheme’s biggest generators of certificates for cutting emissions. Some power plants claiming certificates were built five or more years before the scheme began, suggesting any emissions cuts would have happened anyway. In the case of Tarong North and Millmerran stations in Queensland, the more energy and emissions they produce, the greater the emissions reduction they can claim.

to energy retailers, which have to meet mandatory emissions targets set by the NSW Government. The retailers pass that cost on to NSW electricity consumers. Based on the average cost of certificates

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26.4 559 50% 24% 82% Tonnes of greenhouse gases per person. Australians are among the world’s highest greenhouse polluters.

Greenhouse gas emissions in The minimum cut many millions of tonnes Australia scientists say developed produces in a year. nations must make to emissions by 2050 to avoid “dangerous� climate change.

How much our emissions are on track to rise by 2020.

Decline in waterbirds numbers in eastern Australia from 1983 to 2004. Sources: Australian Greenhouse Office; United Nations Framework Convention on Climate Change; State of the Environment report; Water Services Association of Australia.

By LIZ MINCHIN

energy and petrol use and offsetting remaining emissions by paying for renewable energy and planting trees. A key part of the festival was an art-based campaign showing people how to reduce their eco-footprint. And while an official announcement is still some time off , the town’s biggest greenhouse polluters are planning to do their part, in a project led by the Mount Alexander Sustainability Group and the CSIRO. The meat processing plant, foundry, carpet factory and hospital, all within about a kilometre of each other, have pledged money and time for research into pooling their energy resources. ‘‘You hear people talking about cutting emissions, and how we should reduce them by 30 per cent here in the shire. That’s easy; just shut us down,’’ jokes Bill Youl, a manager at bacon and ham producer KR Castlemaine, the region’s biggest employer. ‘‘But that’s not in anyone’s interests if you also want to keep the jobs here. The good thing about this project is it’s involving industry in a win-win situation; we hope to save money by doing something good for the environment.’’ The cornerstone of many initiatives has been the Mount Alexander Sustainability Group (MASG), set up last year with donations of about $200,000 from 30 local businesspeople. One of its members is Lucy

ENVIRONMENT REPORTER JUST over 150 years ago, hundreds of thousands of people f locked to central Victorian towns like Castlemaine seeking gold. Today, Castlemaine is buzzing again — only this time it’s all about going green. The town of 8000 has seen people from all walks of life — from businesses and schools to the council — working to slash the town’s greenhouse emissions and water use. Sydneysider Ross Blade has just moved there with his family and small business, converting ordinary cars into electricpowered ones. ‘‘When I was invited down to visit Ballarat and Castlemaine a few months ago I was taken aback by how much was happening down here on sustainability and climate change,’’ Mr Blade said. More than 300 homes in the town, or roughly one in 10, are halfway through a two-year State Government trial aimed at reducing emissions by a third. The council has set a target of cutting the shire’s emissions by 30 per cent by 2010. Its decision to do so before outlining a strategy was controversial, but that research is now under way, alongside work on how to achieve zero net emissions by 2020. This year’s Castlemaine State Festival claims to have been carbon neutral, by reducing

Continued NEWS 6

China takes hard line on climate

Jordan Baker Transport Reporter

population. For most of them it is a lifestyle choice. The four-hour daily commute is a sacrifice they are willing to make to live close to the beach, or stay near their family on a CBD salary. While there are pay-offs for long trips – such as a better job or cheaper housing – people who spend more time commuting tend to report lower wellbeing, research from Europe

TUESDAY, JUNE 5, 2007

Castlemaine’s green push: members of the team that is helping turn a town green include (from left) Mayor Jim Norris, Jane Knight, Sarah Austin, David Burt, Bill Youl and Trevor Butcher.

Five weeks a year on a train PEAK HOUR on the Central Coast begins at 5.30 in the morning, when bleary-eyed commuters climb into their cars for the half-hour drive to Gosford or Wyong stations. By six they are gathering on the platform, waiting silently in the dark. The train pulls in, and they read, sleep or stare out the window until it arrives in the city an hour and a half later. At the end of the day they do it in reverse. Four hours a day, 20 hours a week. Each year, these commuters will spend 800 hours – almost five weeks – getting to and from work. But problems with road and rail links to the Central Coast make the commute longer than it needs to be. One in four of the area’s workers travels to Sydney every day using the F3 or the train, both of which are overcrowded, and struggling to cope with a growing

28.7%

WORLD ENVIRONMENT DAY

PUBLISHED IN MELBOURNE SINCE 1854

ďż˝ FRED HOLLOWS TRIUMPH

Labor’s plan, funded by a private company in partnership with government, as being a waste of taxpayers’ money when two groups were prepared to fund a network for the cities without public funding. Relations between Telstra and the commission have been poisonous, hampering any progress on those proposals, which need the commission’s approval. Telstra attacked the commission’s chairman, Graeme Samuel, earlier this month in a multimillion-dollar advertising campaign which accused him of being a ‘‘rogue regulator.’’ It wants the Government and not the commission to regulate prices it can charge rivals for access to any new network. A source close to Telstra said yesterday it would be keen to take part in a new process. Senator Coonan is speaking on the future of telecommunications in Sydney tomorrow. The Opposition communications spokesman, Stephen Conroy, said the Government should not just be focusing on better broadband in cities.

sport

Castlemaine: doing its bit to turn a nation’s black environmental numbers green

STAY IN TOUCH

High-speed Once was blind, now can hunt broadband to woo voters Lisa Murray

COUSINS FACES PAY CUT

THE MEDITERRANEAN IN 32 PAGES

First published 1831 No. 52,949 $1.20

Tuesday June 5, 2007

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since the scheme began in 2003, it has cost NSW consumers at least $450 million. Some of that money has flowed interstate. But design flaws mean the emissions cuts achieved in the scheme’s first three years are significantly less than the 24 million tonnes claimed by the Government, the researchers say. Their report also shows some polluters have been rewarded for cuts made before the scheme started and for cuts they would have made in the normal course of business. ‘‘It is possible the [scheme] could delay meaningful action, not only because it may create a perception that emissions are already being reduced, but also because firms that base their business plans on it are likely to actively oppose any later changes in scheme design,’’ the report says. ‘‘A key problem is that physical, measurable

Beijing says growth comes first — threatening Howard APEC plan By KATHARINE MURPHY CANBERRA

CHINA has declared it will not sacrifice its stellar economic growth to satisfy international demands for cutting greenhouse gas emissions. In its first national climate change policy statement, the world’s second biggest polluter vowed yesterday to take significant steps to curb emissions. But it said rich, developed nations must shoulder the heavier burden on global warming, and reportedly rejected the mandatory caps on emissions favoured by European nations and now Australia.

‘‘The first and overriding priorities of developing countries are sustainable development and poverty eradication,’’ China’s plan states. ‘‘China will continue to actively tackle climate change issues in accordance with its national sustainable development strategy in the future.’’ The statement signals that the Howard Government will struggle to achieve its aim of striking a regional agreement on climate change at the September APEC summit in Sydney. Australia’s diplomatic efforts for a climate deal have so far been focused on the United States and China, the world’s two largest polluters, but Foreign

Minister Alexander Downer has publicly played down the prospects of success. China’s statement comes ahead of Friday’s G8 world leaders’ meeting in Germany, which will hold a special session on global warming. British Prime Minister Tony Blair and European leaders are pushing for a climate breakthrough. International contention over emissions is set to intensify as negotiations open on extending a UN treaty on global warming and emissions beyond 2012, when the first phase of the 1997 Kyoto Protocol ends. China and other developing countries signed the treaty, but under current rules they do not have to set goals for emissions. In its statement yesterday, China promised to integrate climate change policy into its industrial and energy sectors. It

has also promised to reduce energy consumption per unit of gross domestic product by 20 per cent of 2005 levels by 2010. But it said it would not cave in to international pressure by sacrificing economic growth. Explaining the program, the head of China’s planning agency, Ma Kai, said global warming was largely caused by 200 years of unrestrained industrialisation by the West, and it would be unfair to impose mandatory emissions caps on China and other developing nations. ‘‘The international community should respect the developing countries’ right to develop,’’ Mr Ma said. He also disputed an EU plan seeking to limit global warming to two degrees, saying it did not have scientific backing and needed further study. Among other steps, China’s 60-page document promises to

ENVIRONMENT DAY: SPECIAL REPORT FOCUS 6 & 7 Water deal on as Bracks gets his way Report points finger at Indonesia What the parties really think on climate change Australia in 20 years OPINION Editorial NEWS 11 Stalling on climate change Federal face-off: Malcolm Turnbull v Peter Garrett NEWS 12

encourage clean power generation, develop new crop varieties that can withstand long, dry spells, and to expand forests that will soak up carbon dioxide. China also welcomed US President George Bush’s proposals last week for negotiations

CHINA’S PLAN Vowed to cut energy used to generate each unit of GDP by 20 per cent of 2005 levels by 2010. Expand nuclear and clean energy sources to cut dependence on fossil fuels. Upgrade to cleaner coal-fired power stations. Expand forests to soak up more carbon dioxide. Develop new crop strains to withstand long dry periods. among 15 polluting countries as a ‘‘positive change’’ but stressed that any new agreements should ‘‘complement’’ the Kyoto Protocol. In Canberra yesterday, political jousting intensified as both major parties battled for the

green vote ahead of this year’s federal election. The Opposition rejected as ‘‘scaremongering’’ a declaration by Prime Minister John Howard that a 20 per cent cut in Australian emissions by 2020 would prompt a ‘‘Garrett recession’’. Opposition Leader Kevin Rudd said Labor had a long-term target to cut emissions by 60 per cent by 2050, and would not set intermediate targets before 2008. Shadow treasurer Wayne Swan said Mr Howard had ‘‘wheeled out his pro-forma scare campaign’’ with his comments about shadow environment minister Peter Garrett. But Mr Howard continued to zero in on statements made by Mr Garrett in April, and while he was a backbencher, in which he spoke positively about intermediate greenhouse targets. ‘‘I am not scaremongering when I quote what he said,’’ Mr Howard

Zoned out — how Rob Hulls may have blocked his own project By CLAY LUCAS CITY REPORTER

STATE Attorney-General Rob Hulls’ plans to build on an idyllic plot of land in central Victoria may have been foiled — by laws that he introduced as planning minister. Mr Hulls and his wife, barrister Carolyn Burnside, bought eight hectares of land on rolling hills near Lancefield in 2002 for $95,000. But thanks to controversial zoning regulations that Mr Hulls introduced during his time as planning minister, the couple no longer have the automatic right to build on the

land. Instead, they — along with thousands of other Victorians who previously had an automatic right to build on small holdings — must meet tough planning guidelines that encourage rural farming uses instead of housing. According to one local estimate, Mr Hulls’ property would be worth up to $250,000 with planning approval for a house, but much less without it. Last night Ms Burnside threatened to sue The Age if it speculated about the property’s value. ‘‘I have put my heart and soul into that property,’’ she said. ‘‘My argument

Carolyn Burnside and Rob Hulls. to a Supreme Court judge — and I’ll do it tonight even though I’ve got a pair of thongs on — is that this is highly prejudicial to my personal prospects of selling that land.’’

Warning The Age against publication, Ms Burnside said she had bought the land with money won in a previous law suit. ‘‘It’s at your peril if you publish this,’’ she said. ‘‘When I sued the Herald Sun I got sufficient money to buy a property. That’s the property I bought.’’ The new rural zones, drafted while Mr Hulls was planning minister, restrict building on holdings of 40 hectares or less. Owners have to be able to demonstrate that what they want to build on the land is for a farming use. The rural farming zones were designed to balance the needs of

farmers, ‘‘tree-changers’’ and the environment. At the time, rural councils on the city fringe and beyond were concerned that too many small parcels of land were being developed into hobby farms. ‘‘The zones were introduced because the old rural zones allowed a council to give a permit to just about anything,’’ said Trevor Budge, a former president of the Planning Institute. ‘‘The State Government was trying to stop the ad hoc subdivision and development of rural land. Some councils were just approving willy-nilly across rural areas.’’

But the rules have enraged many small land owners, with critics arguing that the denial of the right to build could devalue their properties by up to 90 per cent. Woodend real estate agent John Keating, who has campaigned hard against the rural zones, said they should be overturned. ‘‘These are the most insidiously introduced and unfair town planning restrictions ever imposed on land owners across Victoria,’’ Mr Keating said. Last week about 400 angry land owners met in Kyneton to protest against the laws.

said. He also declared that nuclear power in Australia was inevitable, saying: ‘‘It has to come.’’ Global warming that is melting ice and snow will affect hundreds of millions of people by disrupting rivers in Asia, thawing Arctic ice and raising ocean levels, according to a United Nations report. Glaciers from the Himalayas to the European Alps are in retreat, permafrost from Alaska to Siberia is warming and snowfalls are becoming unreliable in many regions, the report says. It warns that about 40 per cent of the world’s population would be affected by retreating glaciers in Asia, which influence river flows and irrigation from China to India. And a one-metre rise in sea levels could cause almost $950 billion in damage and expose 145 million people to flooding. With AGENCIES

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A Chinese farmer has made his own solar-powered water heater out of 66 beer bottles and hosepipes. ‘‘I invented this for my mother. I wanted her to shower comfortably,’’ said Ma Yanjun, of Qiqiao village in Shaanxi province. Ten other families in the village have already copied his idea.

Farmers to clear trees – Page 4 China blames West – Page 8

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