TecnoMedia Tecnologie, Prodotti
& Mercati editoriali
Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali Numero 56 - marzo 2008
Periodico mensile. Anno XV n. 56 - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma - Reg. Trib. Roma n. 357 del 11-08-2003 - Iscrizione ROC n. 4753
Editoria multicanale al Secolo XIX Il quotidiano ligure ha avviato un importante progetto editoriale che integra il quotidiano, la radio ed il sito internet. Nuovi contenuti per i lettori e nuove opportunità pubblicitarie resi possibili anche grazie ad investimenti tecnologici mirati e accordi innovativi con la redazione.
a pagina 4
Nuove strategie editoriali per Il Tempo La storica testata romana ha avviato una profonda trasformazione del modello di business e dell’organizzazione interna, puntando sull’outsourcing e sulla diversificazione dell’offerta informativa. Ne abbiamo parlato con l’amministratore delegato Carlo Angeletti.
a pagina 8
Quali strategie per la sicurezza in azienda? Al TecnoMeeting Asig sulla sicurezza negli ambienti di lavoro, svoltosi il 27 novembre scorso a MIlano, è emerso come prevenzione e istituzione di sistemi aziendali per la gestione della sicurezza siano i migliori strumenti per proteggere i lavoratori e tutelare i responsabili aziendali.
a pagina 11
Web design: fra creatività e ricerca scientifica Analizzando i tracciati che l’occhio umano compie quando “legge” una pagina web è possibile ricavare indicazioni sulle soluzioni migliori per impaginare le informazioni, e la pubblicità, su Internet.
a pagina 16
“Istruzioni per l’uso” degli inchiostri offset coldset Alcuni suggerimenti pratici provenienti dall’esperienza di uno dei maggiori fornitori mondiali d’inchiostro per la stampa dei giornali.
a pagina 19
Ifra si rinnova per rafforzare l’industria editoriale La più importante organizzazione internazionale di ricerca e sviluppo per i quotidiani, con oltre 3100 associati in 80 Paesi, ha presentato il nuovo marchio e la nuova strategia verso l’industria dei media.
a pagina 22
I giornali e la stampa trainano il settore grafico In occasione dell’Assemblea ARGI, che ha festeggiato i 25 anni di attività, sono stati presentati i dati più aggiornati sul comparto grafico.
a pagina 24 Le Rubriche Pagine dell’Osservatorio............................................................. a pagina 26 Lavoro & Sicurezza..................................................................... a pagina 31
Filo diretto
Le aziende informano ADN Kronos Adobe Systems Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert Ansa APCom Telecom Media News Atex Global Media Day International Denex Systems Technology EidosMedia Elettra Ferag Italia Fujifilm GMDE Goss International HiT Media & Publishing Idab-Wamac International Interstrap Kodak LinkService MAN Roland Mima films Müller Martini Napp Systems R.G. Recmi Segbert Sinedita SMB Schwede Maschinenbau Sun Chemical Group Technotrans Telpress Tera Teufelberger Tolerans
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Grandi notizie al centro. Apcom è sempre un passo avanti. Per questo abbiamo aggiornato i sistemi editoriali in linea con le piÚ avanzate tecnologie e abbiamo inserito nel notiziario generale anche le immagini, selezionate direttamente dalla grande produzione di Associated Press. Non ci mancava che cambiare sede. D’ora in poi ci trovate, sempre a Roma, nei centralissimi uffici di via Santa Maria in Via no 6, a cento metri da Montecitorio. E se vi interessa il nuovo notiziario con foto, chiamate lo 06.695391, solo il numero di telefono è rimasto lo stesso.
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TecnoMedia
L’editoriale di Paolo Paloschi Nell’anno 2007 l’industria mondiale della
l’industria della comunicazione continua, più che
di grande portata, certamente non solo simbolica:
internazionali. Gli investimenti sui prodotti stampati
Rupert Murdoch è diventato proprietario del Wall
Street Journal, Bernard Arnault, Presidente della
holding del lusso Lvmh, ha rilevato la proprietà del
mai, ad attirare interessi da parte dei grandi gruppi
e nella comunicazione on line continuano su vasta scala.
Come testimonia
anche questo numero di
quotidiano francese Les Echos.
TecnoMedia, l’industria editoriale si sviluppa
Lo scorso primo di febbraio Steve Ballmer, Ceo di
internet. Questo trend coinvolge sia i grandi gruppi
Il 2008 non sembra cominciare diversamente.
Microsoft, a nome del gruppo di Seattle ha proposto
integrando prodotti tradizionali con prodotti
internazionali, sia gli editori nazionali che quelli locali,
agli azionisti di Yahoo, il secondo più grande motore
che stanno espandendo le attività nei nuovi prodotti
un controvalore di 44,6 miliardi di dollari. Dieci giorni
testate quotidiane da loro edite.
di ricerca Internet al mondo, di rilevare l’azienda per dopo, il Consiglio di Amministrazione ha risposto di
proprio grazie alla credibilità dei loro marchi e delle La grande evoluzione del settore apre opportunità
no: i soldi offerti sono stati, unanimemente, ritenuti
anche per l’Asig, che cura la raccolta e la
Al momento nessuno sa come andrà a finire la
L’appuntamento annuale con IFRA Italia, previsto nei
troppo pochi.
trattativa. Una sola cosa è certa: in tutto il mondo
TecnoMedia
Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it
pubblicazione d’informazioni sull’industria editoriale.
giorni 18 e 19 giugno prossimi a Sirmione e a Verona, il nuovo ciclo di TecnoMeeting per il 2008, con il primo
appuntamento di Bologna per il 7 maggio prossimo,
saranno altrettante opportunità per scambiare, e raccogliere, informazioni, progetti ed esperienze fra
i professionisti dell’industria della comunicazione. Anche i nuovi progetti
di collaborazione,
Direttore editoriale Paolo Paloschi Direttore responsabile Luca Michelli hanno collaborato a questo numero Salvatore Curiale, Antonietta Strada. Segreteria di Redazione Elga Mauro
attualmente allo studio, con l’Osservatorio Tecnico
Registrazione del Tribunale di Roma n. 357 del 11-08-2003 Iscrizione al Registro Operatori della Comunicazione n. 4753 © ASIG Service S.r.l. - 2007 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma
italiano. Gli strumenti saranno, prevediamo, nuove
Stampa Spedalgraf Via dello Scalo Tiburtino 1 - 00159 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 25 marzo 2008 TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca dati Ediland (http://www.ediland.it/archive/psengine.asp)
per i quotidiani e le agenzie di informazione, rientrano
in questo quadro.
L’Asig e l’Osservatorio Tecnico hanno il comune
obiettivo di approfondire la conoscenza del mercato
ricerche sull’informazione locale e sui quotidiani
free press, senza dimenticare lo sviluppo dei servizi
on line e le attività dei centri stampa ibridi. Temi,
questi, che sono anche al centro delle trattative per la rinnovazione contrattuale poligrafica, ancora in
corso al momento in cui va in stampa questo numero
di TecnoMedia.
PARLIAMO DI...
comunicazione ha assistito ad almeno due avvenimenti
3 © Asig Service Srl 2008
TecnoMedia
Web e carta stampata: al Secolo XIX decolla l’editoria multicanale
Quotidiani e web
Il quotidiano ligure avvia un importante progetto editoriale che integra il quotidiano stampato, la radio ed il sito internet trasformato in profondità. Nuovi contenuti per i lettori e nuove opportunità per gli inserzionisti pubblicitari rese possibili anche grazie ad investimenti tecnologici mirati e accordi innovativi con la redazione.
L’integrazione fra il prodotto stampato e i canali on line su rete Internet non è una prospettiva di sviluppo riservata in esclusiva ai grandi gruppi editoriali. Anche editori di prodotti quotidiani con una diffusione, ed un radicamento, più concentrati a livello regionale, guardano alla possibilità di integrare stampa, Internet ed emittenti locali radio e televisive come strategia di sviluppo e consolidamento della propria posizione di leader di mercato. Il Secolo XIX di Genova ha avviato un’importante piano di espansione in questa direzione, coinvolgendo le redazioni e la concessionaria di pubblicità in un progetto editoriale multicanale, per offrire ai lettori del giornale un flusso quotidiano di notizie attraverso il web, la radio e le pagine della storica testata ligure. L’editoria multicanale ha già portato con sé importanti investimenti su una nuova piattaforma multimediale ed accordi innovativi con la redazione giornalistica.
ita, quasi inesistente e ridotta a semplici abstract delle notizie più importanti. Dopo una prima fase di sperimentazione, come racconta Viviani,”ci siamo accorti che l’offerta di contenuti gratuiti era fondamentale per generare traffico, e suscitare interesse nel sito da parte dei lettori”. E non solo, perché l’interattività di internet era anche un invito costante a chi leggeva il prodotto stampato a fare avere le proprie opinioni alla redazione. Il passo successivo è stata la decisione, maturata nel corso dell’anno passato, di trasformare il sito del Secolo XIX in un vero canale di comunicazione dotato di una propria autonomia, con contenuti dinamici in grado di seguire l’evolversi delle notizie locali più importanti, ed opportunità d’interazione con i lettori. Con l’offerta gratuita di informazione, naturalmente, è stata mantenuta la possibilità di abbonamenti a pagamento all’edizione elettronica del prodotto stampato.
Dal vecchio al nuovo sito
Il “nuovo” sito del quotidiano ligure, che ha mantenuto lo stesso indirizzo www.ilsecoloxix.it, nasce come strumento di informazione locale, Genova e la Liguria. C’è anche una parte nazionale ed internazionale, oltre allo sport, focalizzato sulle squadre del Genoa e della Sampdoria. C’è una parte di community molto importante per raccogliere i commenti alle notizie da parte dei lettori, che si trasformano in informazioni statistiche molto utili per la redazione, che verifica in tempo reale gli interessi dei propri lettori. Il gusto di commentare pubblicamente ciò che si legge è una delle chiavi del successo della nuova ondata di siti Internet, ed il Secolo XIX non fa certo eccezione, con il risultato di arrivare a raccogliere più di cinquemila commenti/interventi al
Il Secolo XIX, come racconta a TecnoMedia il direttore tecnico Fabio Viviani, “aveva lanciato, come molte altre testate quotidiane, una prima serie di iniziative-pilota su Internet alcuni anni fa”. Allora il sito, come avveniva nella maggioranza dei casi, era una semplice “fotografia” di quanto il giornale pubblicava, una sorta di vetrina dove, chi voleva, poteva abbonarsi all’edizione on line del Secolo XIX. Come moltissime altre iniziative-pilota della prima ondata editoriale su internet, il sito del Secolo XIX presentava una notevole sproporzione fra la parte dei contenuti a pagamento, in pratica l’abbonamento al quotidiano, e la parte gratu-
La piattaforma produttiva integrata
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Web e carta stampata: al Secolo XIX decolla l’editoria multicanale
TecnoMedia
Fabio Viviani, Direttore tecnico del Secolo XIX
non sarebbe stato possibile avviare il nuovo progetto di sviluppo globale dell’editoria locale. Il flusso di lavoro on line
Quotidiani e web
mese. Per accedere all’area della Community bisogna registrarsi, ma questa procedura non è controllabile e, quindi, anche le segnalazioni che arrivano on line in redazione non sono sempre immediatamente verificabili nei dettagli. “Per la parte redazionale, per l’area della Community e per l’integrazione fra internet e prodotto stampato abbiamo deciso di utilizzare un’unica piattaforma editoriale” spiega Viviani, il sistema editoriale Méthode di EidosMedia, già utilizzato per la produzione del giornale. “Ciò è stato possibile grazie al fatto”-continua Viviani-“che il software è stato sviluppato fin dall’inizio con la visione dell’integrazione fra canali di comunicazione”, e questo ha ridotto al minimo i problemi di workflow fra stampa e web. Sia per il quotidiano che per la gestione dei contenuti on line è prevalsa la scelta di offrire alla redazione strumenti il più possibile semplici e flessibili. attualmente al sito Internet lavorano quattro redattori dedicati, il direttore responsabile è lo stesso del giornale. A Radio 19, l’emittente del gruppo, a sua volta integrata nel nuovo progetto editoriale multicanale, lavora un’altra struttura redazionale di quattro persone, indipendente da quella del giornale. Tutti i giornalisti in sede a Genova, e nelle redazioni distaccate, utilizzano la piattaforma Méthode. Le fonti d’informazione sono le cronache locali, lo sport, le agenzie di stampa e le telefonate dei lettori; fra i tre staff giornalistici – giornale, web e radio- non c’è concorrenza, ma è in crescita il cross referencing, pur lavorando ciascuno in modo del tutto autonomo. La redazione della carta stampata può “passare” la notizia al web, e viceversa, così come gli uni possono scrivere anche per un altro canale editoriale. Ciò grazie sia al sistema editoriale che ad un accordo molto innovativo sull’organizzazione del lavoro, senza il quale
Tutta la produzione dei contenuti on line del sito si svolge all’insegna della più assoluta semplicità. Le modalità produttive sono wysiwyg; la pagina a video è suddivisa in quattro aree principali, con le due centrali in costante aggiornamento. Méthode offre ai giornalisti una scelta fra modelli di pagine memorizzate – DWP, Dynamic Web Page – che possono essere fra loro combinati a seconda delle necessità con semplici azioni di drag & drop, esattamente come avviene per la impaginazione del quotidiano stampato. “Un scelta”- sottolinea Viviani-“basata sull’esperienza che abbiamo maturato da molti anni, con il flusso di lavoro del giornale stampato”. Per le Home page, il redattore sceglie l’apertura, e da qui la library del sistema propone le soluzioni grafiche migliori. “E’ l’evoluzione della pagina mastro, secondo la filosofia della semplificazione delle attività”. Grazie ad una serie d’istruzioni trasparenti, in molti casi “spiegate” direttamente all’interno della struttura del sistema editoriale, anche il giornalista che non sa nulla di linguaggio HTML è in grado di far apparire una notizia a video in una certa posizione e con il giusto rilievo grafico. Man mano che l’informazione si sviluppa, quella notizia può aumentare di importanza, e di visibilità, o scomparire del tutto: in ogni caso è sempre il sistema che, nel momento stesso in cui il giornalista aggiorna i contenuti, li re-impagina in modo del tutto automatico. Nel caso in cui si desideri pubblicare sul web materiali preparati per il quotidiano stampato, è sempre il sistema che provvedere a re-indirizzarli verso Internet, adattando grafica e formattazione in tempo reale. I vantaggi di una piattaforma integrata per la gestione di diversi canali sono altrettanto evidenti nel caso delle fotografie. Una volta inserite nel sistema, Méthode applica automaticamente ad un unico file diversi profili colore – CMYK o RGB - per la pubblicazione a video o a stampa, garantendo in ogni caso la massima qualità cromatica e definizione possibile. Lo stesso grado d’automazione è impiegato per la gestione dei contenuti multimediali. Il giornalista sistema in pagina grafica i link – prodotti automaticamente – i Podcast MP3 e gli eventuali filmati. Nel primo caso i materiali sono in massima parte autopro-
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TecnoMedia Le pagine del nuovo sito internet del Secolo XIX (a sin.) sono create all’interno del sistema editoriale Méthode di EidosMedia, che offre un’interfaccia essenziale con modalità wysiwyg.
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dotti dalla stazione radiofonica, e compressi in digitale all’interno del sistema editoriale. I filmati, invece, sono acquisiti da fonti esterni, normalizzati e compressi in automatico in formato .FLV – quello di Adobe e di YouTube. Con l’installazione di Méthode Portal Server anche tutta la parte di Community, ovvero i commenti, le interazioni con i lettori ed i forum, è stata concentrata sulla stessa piattaforma editoriale. Ed è sempre la soluzione di EidosMedia a gestire tutti i contenuti, per esempio la top ten degli articolo più visti o più commentati; il giornalista ha accesso, in tempo reale, a tutta questa mole di informazioni statistiche. Accordi innovativi Nello sviluppo del nuovo progetto di editoria multicanale, l’editore e il management del Secolo XIX si sono impegnati a fondo per trovare, con la redazione, accordi innovativi, in grado di supportare la necessaria organizzazione del lavoro. Le parti hanno convenuto sull’idea di redazione convergente, di gestione dell’informazione su più canali e della stesura incrementale
della notizia. Il giornalista lavorerà su tutti i mezzi di comunicazione dell’editore, scrivendo ed aggiornando i propri pezzi tenendo conto di tutti i media disponibili. “La visione del futuro” - come sottolinea Sergio Ottomello, Direttore del personale e organizzazione - “grazie anche ad un’azione di deciso coinvolgimento della redazione, è confluita in un piano di lavoro condiviso da tutte le parti”. Nella nuova organizzazione del lavoro il giornalista ha la possibilità di dialogare con i lettori a partire dal primo messaggio sul web, a seguire con la notizia breve per radio fino all’approfondimento successivo per il giornale stampato. E’ la scrittura incrementale della notizia, uno dei nuovi strumenti di organizzazione del lavoro che è venuto sviluppandosi anche grazie al confronto con altre realtà internazionali, prima fra tutte l’IFRA, la più importante associazione di ricerca e sviluppo per l’industria della comunicazione, con oltre 3.000 associati in tutto il mondo. IFRA ha organizzato a Genova, in collaborazione con il Secolo XIX, un workshop di due giorni per trasmettere l’esperienza internazionale raccolta da Newsplex – la struttura interna specializzata nella gestione delle redazioni multimediali – grazie al lavoro svolto quotidianamente a contatto con alcuni dei più importanti gruppi editoriali internazionali. Pubblicità e altri servizi on line TuttI i nuovi contenuti del sito sono offerti gratuitamente. Resta, a
Nuovo responsabile commerciale di Sun Chemical Group per i quotidiani Massimo Battaglia è il nuovo responsabile commerciale degli inchiostri per la stampa dei quotidiani di Sun Chemical Group dallo scorso 1° febbraio. Massimo Battaglia, fin dal 1984 nel campo degli inchiostri, ha sempre lavorato per Sun Chemical Group, sviluppando un’ampia esperienza in ambito commerciale per la divisione macchine a foglio. Nella nuova posizione avrà la responsabilità di seguire tutti i clienti italiani che stampano giornali quotidiani con procedimento offset e flessografico. Riporterà a Fabio Deflorian - Direttore Generale Div. Liquidi e Offset Italia - e lavorerà a stretto contatto con l’area tecnica di Sun Chemical Group e in particolare con il Direttore Giampaolo Ferrara.
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Web e carta stampata: al Secolo XIX decolla l’editoria multicanale
TecnoMedia
Roberto Dossi, responsabile manutenzione sistemi del Secolo XIX
Prima installazione della Goss International in Cina In occasione della conferenza stampa on line, in collegamento con i più importanti giornalisti specializzati internazionali, organizzata da Goss per comunicare i risultati del 2007, i vertici aziendali hanno espresso grande soddisfazione per la prima installazione nella Repubblica Cinese di una Goss M-500. L’unità roto offset è entrata in produzione ai primi di gennaio del 2008 presso lo stabilimento Hao Jin Cai, di Chengdu. La M-500 è la prima unità fabbricata nello stabilimento della Shanghai Goss Graphic Systems Co., la joint venture di Goss International con sede a Shanghai. Il centro di produzione ha la certificazione ISO ed una produzione annua di 1200 unità di stampa Goss distribuite in tutto il mondo. Il modello M-500 viene anche costruito negli Stati Uniti da Goss International. Oltre alla nuova unità a quattro unità di stampa con sviluppo circonferenziale di 578 mm, Goss ha anche fornito alla Hao Jin Cai un cambiabobine Contiweb SH40, un forno Ecotherm ed una piegatrice JF-40. Destinata a soddisfare la crescente domanda di valore e versatilità del mercato rotooffset commerciale, la M-500 prodotta nello stabilimento cinese è una conferma dell’impegno globale della Goss International nei confronti del mercato cinese.
Quotidiani e web
pagamento, l’edicola, ovvero la sezione che contiene l’edizione digitale del Secolo XIX, alla quale si accede sottoscrivendo un regolare abbonamento. Anche questa parte del sito è prodotta in automatico dal sistema editoriale, che attraverso routine notturne estrae tutti i contenuti del giornale e li re-impagina offrendo, contemporaneamente, la versione stampabile in formato Pdf. L’editore offre anche la possibilità di sottoscrivere un abbonamento al servizio di informazioni sul cellulare via Sms, anche questa un’eredità delle prime esperienze on line del Secolo XIX, potenziata grazie alla capacità del sistema editoriale di gestire anche l’output automatico di questo formato. Le inserzioni pubblicitarie vengono raccolte con il ciclo tradizionale delle vendite dalla Publirama. Il flusso di lavoro dei materiali è stato, invece, dato in outsourcing ad una società esterna. Per la pubblica-
zione si utilizza l’ Adserver di Yooplus. Una soluzione giudicata più sicura, anche alla luce di possibili “attacchi” di hacker al sito del giornale genovese – già subiti in alcune occasioni. Il Secolo XIX, con Il Tempo di Roma, La Nazione di Firenze, Il Resto del Carlino di Bologna, il Giorno di Milano e l’Unione Sarda di Cagliari ha costituito, sul finire dello scorso anno, Italia News, il consorzio per l’offerta integrata di pubblicità. Il principio è che le testate restano assolutamente autonome come linea editoriale, ma propongono agli inserzionisti una “visibilità” su internet attraverso tutte le pagine di informazione delle testate quotidiane. Tutti i contenuti pubblicati sul sito web del Secolo XIX sono archiviati, “ma non la loro forma grafica, che può cambiare decine di volte nel corso della giornata” come spiega a TecnoMedia Roberto Dossi, responsabile manutenzione dei sistemi editoriali. Degli articoli, e di quanto arrivato dai lettori, resta puntuale riscontro nei server dell’editore, ma si è deciso di non memorizzare gli snapshot delle pagine perché in breve tempo il numero di queste “foto” sarebbe diventato ingestibile. Dopo una prima, indispensabile, fase di sperimentazione, l’editore ha in progetto di avviare il rafforzamento della community, l’integrazione on line di alcuni annunci pubblicati sul prodotto stampato e l’ampliamento dell’offerta globale di servizi agli inserzionisti pubblicitari.
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Outsourcing e nuove strategie editoriali per Il Tempo di Roma
Strategie editoriali
La storica testata romana ha avviato una profonda trasformazione del modello di business e dell’organizzazione interna, puntando sull’outsourcing e sulla diversificazione dell’offerta informativa. Ne parliamo con Carlo Angeletti, Amministratore delegato del Tempo.
Rilanciare una testata storica, Il Tempo di Roma, Universal 75. Il nuovo progetto grafico, full color tenendo conto dei nuovi orizzonti tecnologici, editoria- naturalmente, ha consentito un ricupero dei costi sui li, manageriali e pubblicitari, con l’obiettivo di conso- materiali di consumo nell’ordine del 37%. lidare la sua presenza sul mercato macro-regionale di Il nuovo formato è arrivato in edicola il 4 ottobre Lazio, Abruzzo e Molise: questo dello scorso anno, con altre imporin sintesi il compito affidato tanti novità dal punto di vista dei dall’editore Domenico Bonifaci contenuti. La testata, tutti i giorni, all’Amministratore delegato del “racconta” ai lettori la propria città giornale, Carlo Angeletti, circa locale, la capitale Roma e le vicende un anno fa. nazionali. Con le edizioni abruzzese e “Una bella sfida”- confimolisana, Il Tempo offre quelle di Lada Angeletti a TecnoMediatina, Frosinone, Rieti, Roma, Viterbo “soprattutto se andiamo a guare Civitavecchia che, pur non essendo dare i numeri” che erano a dir capoluogo di provincia, rappresenta poco problematici. La testata una realtà locale fortemente connotaperdeva cifre importanti, e per ta. I lettori di ognuna di queste aree risalire la china era necessario ricevono un prodotto formato dal “reinventare” la struttura e la dorso locale, dal dorso di Roma e da gestione dalle fondamenta, comquello nazionale. “Da tutte le zone piendo poche, ma decisive, scelte stiamo ricevendo grosse soddisfadi fondo: automazione ovunque zioni sia in termini pubblicitari che possibile, nuova organizzazione diffusionali”- sottolinea Angeletti, per la copertura del territorio con una media stabilizzata attorno e per la raccolta di pubblicità, Il nuovo formato berliner de Il Tempo, alle 65.000 copie distribuite giornalnuovo formato editoriale e terzia- arrivato nelle edicole il 4 ottobre scorso mente. Il prodotto è assemblato nel rizzazione delle aree non ritenute centro stampa della Litosud di Roma, core business. lungo una linea ad alta automazione, dove ogni copia “La scelta più visibile per il lettore”- spiega in uscita dalla rotativa va in compiega con se stessa Angeletti-“è stato il passaggio da broadsheet a berli- in modo tale che il lettore riceve la testata con tutti ner”. Una decisione dettata sia da valutazioni estetiche i dorsi già inseriti in un unico prodotto cellophanato –“ci siamo innamorati del formato berliner”- sia da prima di arrivare alla ribalta dello stabilimento. ragioni economiche, dove ha pesato la valutazione dei risparmi sulla carta legati al formato di dimensioni Strategie per la gestione editoriale ridotte rispetto a quello tradizionale del Tempo. La scelta editoriale ha portato con sé la decisione di inLa copertura giornalistica del territorio servito da vestire in una nuova rotativa offset a colori, una Goss Il Tempo è garantita dallo staff redazionale; ci sono
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Outsourcing e nuove strategie editoriali per Il Tempo di Roma
TecnoMedia
ASIG: rinnovate le cariche sociali per il biennio 2008-2010 L’Assemblea dell’Associazione Stampatori, riunitasi a Roma il 22 febbraio scorso, ha rinnovato le cariche associative per il biennio 2008-2010. Presidente:...........................................................Paolo Paloschi Vicepresidente:....................................................Giulio Dalla Chiesa Segretario:............................................................Sergio Vitelli Consiglio di Presidenza:......................................Paolo Paloschi Alberto Borgarelli Giulio Dalla Chiesa Giacomo Gorjux Umberto Seregni Sergio Vitelli
Responsabili delle commissioni di attività:.........Umberto Seregni (Relazioni industriali ed istituzionali) Roberto Sardi (Prestampa e new media) Silvio Da Giau (Stampa e confezionamento) Federico Reviglio (Ambiente e sicurezza)
strategie editoriali
Collegio dei probiviri: ..........................................Paolo Polidori (Presidente) Roberto Beretta Mirco Comin
anche piccolissime realtà locali che provvedono au- lato, dagli strumenti a sostegno della mobilità e, tonomamente alla copertura capillare di alcune zone dall’altro, da sistemi editoriali sempre più efficienti, del territorio che diversamente non potrebbero essere e supportati da offerte innovative. raggiunte. Il sistema editoriale utilizzato è Hermes di “Il core business editoriale è fare informazione, Atex. Il flusso di lavoro offre al giornalista, quotidia- quindi utilizzare intensamente la tecnologia ma non namente, le gestirla in prima architetture persona”- spiedi pagina ga Angeletti, e disponibili da qui è nata a partire dala decisione gli ingomdi avviare un bri pubbliimportante, citari caried innovativo, cati dalla outsourcing concessiocon il forninaria, la tore Atex. Il Publikomcontratto, del pass, atvalore di oltre traverso il un milione di sistema PuEuro, prevede blica Hi.T la fornitura di interfacciaservizi di geto con la stione applicapiattafortiva per un pema Atex. La Da sin.: Domenico Bonifaci, l’editore de Il Tempo, e Carlo Angeletti, Amministratore riodo di cinque c r e a z i o n e delegato. anni garantendo della pagila continuità di na avviene utilizzando dei modelli memorizzati nel servizio e la massima affidabilità possibile nelle resistema con moduli e blocchi che possono essere dazioni dei quotidiano. Tutti i sistemi per la gestione ricombinati fra loro. Anche nel flusso editoriale, le dei contenuti sono stati installati presso il centro Atex scelte tecnologiche hanno privilegiato l’automazione Managed Services di Milano. Il contratto prevede e la semplificazione dei processi produttivi. La forza l’attivazione di apposite connessioni di rete per la lavoro è stata, nel tempo, ridotta veramente all’osso: tratta Milano-Roma, mentre per i collegamenti con le da circa 800 addetti si è oggi passati ad un’ottantina. redazioni periferiche ed il centro stampa è utilizzata la Una riorganizzazione radicale resa possibile, da un tecnologia MPLS. Il sistema di content management
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TecnoMedia
Strategie editoriali
di Atex è stato totalmente integrato sia con i sistemi della concessionaria Publikompass, Publica Hi.T, per quanto riguarda il timone elettronico e la ricezione del materiale pubblicitario, sia con il portale web, interfacciandosi con Editor Web di Dada per la gestione dei contenuti on line. Anche tutte le informazioni raccolte nell’archivio storico sono gestite direttamente dal centro Atex Managed Services di Milano. Come già la scelta di terziarizzare la stampa e l’allestimento finale del prodotto, così anche la decisione di dare in outsourcing la gestione del sistema editoriale direttamente al fornitore dello stesso si è dimostrata vincente. “E a dimostrarlo sono i numeri”- sottolinea Angeletti che, grazie anche alle strategie sviluppate, ha chiuso il bilancio del 2007 con il primo milione di Euro di utili. La pubblicità sul web E’ ormai lontano il ricordo dei contratti nei quali la concessionaria Sipra poteva offrire un gettito annuale minimo garantito, ed anche la raccolta di pubblicità ha dovuto esplorare nuovi modelli di business, tenendo anche conto degli scenari internazionali in rapida evoluzione. “Siamo convinti”- sottolinea Angeletti-
“che, accanto alla raccolta pubblicitaria tradizionale, gli editori debbano esplorare le nuove opportunità offerte dalla rete Internet”. Il Tempo ha quindi aderito al consorzio Italia News, un accordo di web syndication con altri editori di testate quotidiane – Il Giorno, Il Resto del Carlino, La Nazione, Il Secolo XIX e l’Unione Sarda – con una quota paritetica al 25% nella nuova società costituita. L’obiettivo è offrire agli inserzionisti dei siti on line creati dalle storiche testate italiane opportunità di investimento in comunicazione in grado di sfruttare un traffico aggregato di contatti utili pari ad oltre 1.800.000 utenti unici per oltre venti milioni di pagine viste al mese. Una forza che è possibile ottenere solo attraverso sinergie on line, secondo il principio che ciascuno dei partecipanti al consorzio mantiene la sua indipendenza editoriale ma si presenta unito sul mercato della raccolta pubblicitaria. La suite editoriale di Dada è unica, ma è perfettamente interfacciabile con Hermes di Atex. Il motore di ricerca è in parte fornito da Dada ed in parte sviluppato con altre risorse. Il Tempo prevede di avviare una maggiore sinergia con il prodotto stampato sviluppando le potenzialità dell’applicativo C@rta di Atex per l’estrazione dei contenuti dal sistema editoriale al web.
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TecnoMedia
Prevenzione e codice etico: le strade maestre per la sicurezza in azienda
Nessun editore o stampatore può delegare completamente ad altri – dirigenti, consulenti, società o enti di certificazione – le proprie responsabilità civili e penali in materia di sicurezza. La normativa italiana, pur nella sua articolata complessità, è estremamente chiara a questo riguardo, per cui è bene che imprenditori ed amministratori di grandi aziende pensino per tempo a prendere tutte le cautele necessarie. La prevenzione, sia in termini d’interventi reali negli ambienti di lavoro e sulle macchine di produzione, sia in termini di rispetto sostanziale di quanto previsto dal legislatore, è infatti l’unica opzione in grado di garantire sia la sicurezza effettiva di quanti lavorino in stabilimento ed in redazione, sia la posizione giuridica di quanti, imprenditori e amministratori, fossero chiamati a rispondere di fronte al tribunale nel malaugurato caso di incidenti sul lavoro. Questo è, in sintesi, il messaggio uscito dalla giornata di lavoro sulla Sicurezza Industriale nelle Aziende Editoriali organizzata dall’Associazione Stampatori di giornali italiani nell’ambito del ciclo di incontri promossi con il nome di TecnoMeeting. Riunioni, appunto, caratterizzate da contenuti molto “tecnici” – anche se non necessariamente “tecnologici” – e rivolte ad un pubblico di utenti ed “addetti ai lavori” particolarmente specializzato. Il TecnoMeeting sulla sicurezza, ospitato nell’illustre cornice della Sala Montanelli della RCS a Milano, in via Solferino, ha riunito oltre sessanta specialisti che operano nell’ambito del tema “sicurezza industriale” sia come consulenti che come tecnici e dirigenti aziendali.
TecnoMeeting Asig
Al TecnoMeeting di Asig sulla sicurezza negli ambienti di lavoro, che si svolto lo scorso 27 novembre a MIlano, presso la sala Montanelli nella sede del Gruppo RCS, è emerso con forza come la prevenzione e la istituzione di sistemi aziendali per la gestione della sicurezza, siano le strade maestre per proteggere effettivamente i lavoratori nei siti produttivi e per tutelare la posizione giuridica dei responsabili aziendali in materia di sicurezza in caso di incidente, alla luce di una legislazione nazionale che non ammette di trasferire ad altri le responsabilità
“Non è la prima volta che l’Associazione stampatori si occupa di sicurezza” ha ricordato in apertura dei lavori Sergio Vitelli, segretario dell’Asig, che ha coordinato i lavori, introdotti da un caloroso benvenuto di Gianni Paolucci, direttore Operations e Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione RCS Quotidiani e da Alberto Mondin, dello stesso Servizio Prevenzioni RCS. Asig ha pubblicato, quattro anni fa, un manualetto sulla sicurezza nelle aziende editrici e stampatrici, frutto di un gruppo di lavoro composto dai rappresentanti delle più importanti aziende italiane del settore. “Oggi l’Associazione riprende quel cammino”- ha proseguito Vitelli-“con un TecnoMeeting di aggiornamento in materia di sicurezza” esaminando, con l’aiuto di rinomati esperti del settore, gli sviluppi legislativi dal 2003 al 2007. Un percorso lungo, come ha ricordato nel suo intervento Alberto Mondin, “dove sono venute evidenziandosi responsabilità civili e penali molto precise a carico del datore di lavoro, non delegabili a nessuno altro”. Innalzare la sicurezza delle macchine già installate
Di gestione della sicurezza sulle macchine non marcate CE, degli adeguamenti costruttivi delle macchine e attrezzature ai requisiti minimi di sicurezza ha parlato Franco Tanzarella, della società Modulo Uno di Torino. L’attrezzatura di lavoro è una qualsiasi macchina od utensile destinato ad essere usato durante il lavoro e il requisito minimo di sicurezza consiste nelle misure
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TecnoMedia Da sin.: Gianni Paolucci, direttore Operations e Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione RCS Quotidiani, che ha aperto i lavori del TecnoMeeting Asig dedicato alla sicurezza nelle aziende editrici e stampatrici di giornali; Segio Vitelli, Segretario Asig, che ha coordinato i lavori.
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Rischio chimico e norme in materia ambientale
obbligatorie da applicare a tutte le attrezzature già in uso, anche quelle non marcate CE. Il datore di lavoro ha quindi l’obbligo tassativo di provvedere agli adeguamenti necessari di quanto già in funzione presso il centro di produzione. Uno dei principali requisiti minimi richiesti è che il lavoratore esposto debba avere il tempo e/o i mezzi per sottrarsi rapidamente ad eventuali rischi causati dalla messa in moto accidentale dell’attrezzatura di lavoro. Pertanto, tale prescrizione minima subordina la messa in moto all’emissione di un segnale acustico o visivo di avvertimento e alla presenza di dispositivi complementari che escludano il rischio di avviamento in presenza di una persona nelle zone pericolose. Altre norme regolano i dispositivi di sicurezza da introdurre per controllare tutte le fasi della messa in moto degli impianti. Attenzione particolare va anche rivolta alla creazione di spazi idonei per l’evacuazione rapida in caso di pericolo. Altre prescrizioni minime riguardano i dispositivi per rimettere in moto una macchina dopo un fermo di produzione, quelli per impartire l’ordine di arresto e per interrompere l’alimentazione e le protezioni da introdurre per tutti gli elementi mobili degli impianti. Tutto il percorso della legge, come ha sottolineato più volte Tanzarella, è volto all’innalzamento dei livelli di sicurezza del parco macchine installato.
Riccardo Merluzzi e Daniele Pace, della Igeam, che hanno svolto la relazione su questo tema, non hanno mancato di focalizzare l’attenzione dei partecipanti al TecnoMeeting di Asig sul fatto che, secondo le nuove definizioni, qualsiasi prodotto o materiale può essere identificato come agente chimico. Il concetto fondamentale, a questo riguardo, è l’ “esposizione” alla sostanza che stiamo valutando. Quando si fa l’analisi del rischio chimico, inoltre, non si deve mai dimenticare il concetto di “sorveglianza sanitaria” e dei dispositivi di emergenza. Il datore di lavoro deve sempre garantire criteri di sorveglianza anche nel caso di rischi moderati. Le gestioni delle sostanze chimiche è anche da considerare sotto l’aspetto dello smaltimento dei rifiuti. In ogni caso, hanno più volte sottolineato i relatori, la parola chiave, sia per garantire la sicurezza effettiva di chi opera in stabilimento sia per tutelarsi in caso di inquinamento ambientale “esterno”, è “prevenzione”. “Tutti”- in particolare ha ricordato Merluzzi-“stanno battendo sul concetto delle tecniche di prevenzione”. Argomento al quale certamente non sono estranee le norme che riguardano le emissioni in atmosfera. La normativa vigente istituisce la compilazione di appositi Registri, sui quali vanno riportati i dati delle analisi effettuate periodicamente alle emissioni e le verifiche/ manutenzione degli impianti di estrazione. Rumore e vibrazioni Nuovi obblighi per il datore di lavoro anche in materia di rumore e vibrazioni. Giuseppe Cavallone, della NIER Ingegneria, ha delineato i contorni del D.lgs. 187/05 e del D.lgs. 195/06. Le norme introducono stabilmente, a carico del datore di lavoro, l’obbligo della “valutazione”, la determinazione dei livelli di esposizione e la definizione delle misure di prevenzione e protezione adottate. Le vibrazioni riguardano sia quelle al sistema mano-braccio sia quelle al corpo intero. Il datore di lavoro ha l’obbligo, quindi,
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TecnoMeeting Asig 2008 Anche quest’anno l’Associazione Stampatori di Giornali prevede un nutrito calendario di TecnoMeeting, gli incontri tecnici dedicati ai professionisti dell’industria editoriale e della stampa. Il prossimo incontro si svolgerà il 7 maggio, a Bologna, presso la sede del gruppo Poligrafici Editoriale, e sarà dedicato ai sistemi editoriali ed alle piattaforme per la gestione dei contenuti dalla carta stampata al web. L’iniziativa coinvolgerà, come di consueto, tutti i più importanto fornitori di questo settore industriale che operano in Italia. I lavori cominceranno alle ore 10.30 e termineranno, come di consueto, alle 16.30, per favorire una partecipzione la più ampia possibile. Il programma, che sarà disponibile presso il sito www.ediland.it, prevede sessioni di approfondimento tematico alternate a sessione di domande e risposte con il pubblico. I TecnoMeeting sono incontri riservati agli associati all’Asig ed agli ospiti ed ai fornitori invitati. Dopo la pausa estiva il calendario prevede altri due incontri in via di definizione, i cui dettagli saranno, come di consueto, pubblicati con largo anticipo presso il sito www.ediland.it.
namento fra il datore di lavoro committente – che ha l’obbligo di promuovere tale coordinamento - e l’affidatario. E’ previsto lo scambio reciproco di informazioni atte ad evitare che alcuni pericoli si creino quando le persone sono al lavoro. La documentazione indicata va allegata al contratto di appalto. Comunque, fra le numerose responsabilità alle quali è chiamato il datore di lavoro committente c’è la verifica dell’idoneità del fornitore a svolgere il lavoro richiesto. Il datore di lavoro dell’impresa fornitrice, a sua volta, deve predisporre analoga documentazione con le aziende subappaltatrici. Compito della Committente è verificare che quest’ultimo aspetto venga eseguita dall’impresa appaltatrice. Qualora non vengano eseguite tali verifiche, la responsabilità del committente, in caso di infortunio grave, è in solido. La documentazione di coordinamento, non ha mancato di sottolineare Marcella Rolando, non deve essere considerata statica ma dinamica. Al documento preliminare da allegare al contratto di appalto è necessario far seguito, nel corso dell’esecuzione della fornitura, con successivi verbali di coordinamento che rendano “dinamica” la documentazione iniziale.
Contratti d’appalto e prestatori d’opera Le normative sulla sicurezza dedicano ampio spazio anche ai contratti d’appalto e ai rapporti con i prestatori d’opera. Il datore di lavoro, come ha ricordato Marcella Rolando di Ares, deve fornire all’impresa appaltatrice tutte le informazioni sui rischi specifici presenti nell’ambiente di lavoro dove andrà ad operare. Fra i documenti previsti per legge, non va dimenticato quello relativo alla valutazione dei “rischi da interferenza” con l’obbligo di coordi-
Alberto Mondin, del Servizio Prevenzione e Protezione di RCS, ha svolto la relazione introduttiva
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di valutare il livello di esposizione dei lavoratori alle vibrazioni, curare l’ergonomia del posto di lavoro, attuare tutto quanto è possibile per ridurre i rischi derivanti da questa esposizione e provvedere a controlli sanitari preventivi e periodici. La legge stabilisce i valori limite di esposizione stabilendo diverse classi di rischio e segnalando le misure da adottare. In materia di rumore, il datore di lavoro ha l’obbligo di effettuare la valutazione del rumore, la sua eventuale misurazione, documentando i tempi di lavoro svolto, i livelli di esposizione calcolati – che devono comunque non essere superiori a quanto indicato dalla legge – provvedendo altresì all’eliminazione alla fonte dell’esposizione al rumore o, ove non possibile, alla sua riduzione al mimino. Rientrano negli obblighi del datore di lavoro anche la distribuzione dei dispositivi di protezione personali ai lavoratori esposti al rumore e la formazione ed informazione preventiva relativa ai rischi ed alle procedure da adottare per ridurre al mimino i rischi per la salute. Da non sottovalutare, sia in questo caso che nella disciplina relativa alle vibrazioni, le sanzioni previste a carico dei datori di lavoro, dei dirigenti e degli stessi medici competenti, che oltre alle ammende pecuniarie prevedono l’arresto da tre a sei mesi.
Le responsabilità e la gestione della sicurezza
Sintetico, e a tratti provocatorio, l’avvocato Piergiorgio Vittorini, dell’omonimo Studio legale di Brescia, ha illustrato il D. Lgs. 231/2001 e la Legge 123/2007 con una premessa, che la normativa non si può vivere passivamente, ma deve essere applicata praticamente. Con l’emanazione della 231 (nel caso di reati amministrativi) e successivamente della 123 (nel caso di infortunio sul lavoro con gravi lesioni colpose), la responsabilità penale è stata estesa anche agli enti e alle società. Gli impianti della 231 e della 123 sono
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Un pubblico particolarmente numeroso, oltre un centinaio di persone, ha affollato la sala Montanelli della RCS, a Milano, per seguire i lavori del TecnoMeeting Asig sulla sicurezza.
identici: anche nella 123 esiste un soggetto apicale, il datore di lavoro, che è responsabile della sicurezza e della salute dei propri lavoratori, ma la disciplina pone al centro delle responsabilità anche la società, prevedendo, nel caso di mancata applicazione degli obblighi previsti, sanzioni molto pesanti. In sintesi, in caso di infortunio sul lavoro molto grave, oggi le responsabilità per di mancata sorveglianza cadono sia sul datore di lavoro (come figura giuridica prevista dal d. lgs. e dal C.P.) ) sia sulla società che lo stesso presiede (Legge 123).. Nel caso, più complesso, ma tutt’altro che inusuale, di rapporti fra società controllate e controllanti, ovvero nel caso di grandi gruppi dove esistano holding centrali, occorre verificare la catena delle responsabilità generali. Se la holding ha responsabilità solo finanziare è un conto, se ha responsabilità diretta nella gestione è un altro caso, e viene coinvolta nella mancata sorveglianza. In materia di sicurezza, è il consiglio dell’avvocato Vittorini, conviene pensare per tempo a tutelare le posizioni societarie, anche impiegando, laddove possibile e con tutte le limitazioni del caso, lo strumento della delega. E’ indispensabile, come ha sottolineato Marco Vigone, della I.E.C. di Torino, Rapporteur del settore Sicurezza e Salute sul posto di lavoro del CEN di Bruxelles e Presidente della Commissione Sicurezza UNI, dotarsi di un sistema di gestione della sicurezza aziendale. “Per un infortunio”- ha insistito Vigone-“si può arrivare anche alla chiusura di uno stabilimento per sei mesi/un anno.” E se qualcuno non dovesse credere al messaggio, ci sono i numeri dell’Inail che fanno riflettere. In Italia ci sono sedici milioni e mezzo di giornate di lavoro perse per infortuni, ottantamila stipendi in più per sostituire che si è fatto del male sul lavoro. Un sistema aziendale per la gestione della si-
curezza prevede che tutti facciano sicurezza e tutti siano coinvolti in questa materia. Deve essere unico e deve prevedere la gestione di tutte le problematiche aziendali. “Se lo dici, dimentico, se mi fai vedere, ricordo, se mi coinvolgi, capisco”: è un vecchio proverbio cinese che descrive bene la “filosofia” deve ispirare il sistema di sicurezza aziendale. Agli imprenditori ed ai dirigenti, il suggerimento è quello di affrontare la materia della sicurezza con la stessa modalità di governo e gestione di tutte le altre funzioni aziendale, dalla produzione, al marketing, alla finanza. Il documento UNI Inail, alla cui stesura hanno collaborato Cgil, Cisl, Uil, Cna, Confagricoltura, Confai, Confartigianato, Confcommercio, Confindustria, Inail, Ispesl, Unil e Uni, costituisce una fonte preziosa per istituire questo sistema e fissa il principio che la gestione della salute e della sicurezza sul lavoro costituisce parte integrante della gestione generale dell’azienda. Il sistema di gestione della sicurezza sul lavoro, che prevede un’adozione volontaria, potrà avere successo perché, fermo restando il rispetto della normativa vigente, il monitoraggio sarà effettuato preferibilmente da personale interno all’azienda, che conosce a fondo le tecnologie impiegate. L’istituzione del sistema aziendale è economicamente giustificabile perché produce, a regime, economie di gestione significative. L’istituzione di un sistema sicurezza aziendale è quindi anche occasione per il coinvolgimento di società specializzate nella formazione in questa delicata materia. Rossana Vanetti, di Festo, ha portato la propria esperienza a riguardo, sottolineando che l’obiettivo ultimo di chi fa formazione ed informazione in materia di sicurezza è quello di arrivare ad avere “infortuni zero” sul lavoro in azienda. Dubbi e certezze Il TecnoMeeting Asig, come di consueto, ha dedicato ampio spazio agli interventi del pubblico - coordinati dal Segretario dell’Associazione Sergio Vitelli – che
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98% dei casi è sanzionato proprio il datore di lavoro utente del dispositivo. Il personale degli Organi di controllo, Asl o quant’altro, sono aggiornati professionalmente sulle nuove disposizioni di legge? Da esperienze maturate in quest’ultimo decennio, le Asl non svolgono quasi più un’attività di controllo a carattere preventivo ma intervengano quasi esclusivamente in caso di infortunio, per richieste di pensioni di invalidità e per azioni di monitoraggio ambientale. Le “nuove leve” degli accertatori richiedono di essere molto accurati nella “tenuta” della documentazione in materia di sicurezza, che deve essere redatta e aggiornata secondo le linee guida fornite da organi di settore (Ispesl, etc.). Sempre in materia di documentazione, va osservato che, nel caso in cui il datore di lavoro utilizza macchine marcate CE” a lui spetta, sempre e comunque, l’obbligo di effettuare la valutazione del rischio sulle macchine; nel caso sia presente un prime contractor spetta a lui svolgere gli obblighi di legge . Ovviamente il datore di lavoro può ricorrere all’aiuto di un consulente, ma le responsabilità, in caso di incidente, rimangono a lui in capo. Il Testo Unico in materia di sicurezza, che si prevede possa essere emanato in tempi brevi, stabilisce un maggior coinvolgimento, in termini di compiti e responsabilità, anche dei “preposti”, che raramente vengono sanzionati dal giudice. Il preposto ha compiti specifici, che sono quelli di vigilare sull’operato dei lavoratori e sull’efficienza dei sistemi di protezione. Spesso la mancata vigilanza è la causa prima degli incidenti. In materia di sicurezza, ed in ogni passaggio del dettato legislativo, editori e stampatori di giornali non possono trovare nessuno sul quale scaricare le proprie responsabilità. La prevenzione, attuata di concerto con consulenti qualificati, è ancora la strada maestra per garantire la sicurezza dei lavoratori e la tutela della parte datoriale in caso d’incidente.
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hanno approfittato della presenza di un parterre di relatori particolarmente qualificato a livello nazionale per porre domande molto specifiche su casi concreti. Cosa succede nel caso in cui in stabilimento operino aziende straniere? La legge è chiarissima: non cambia nulla, perché l’impresa non italiana è parificata a tutti gli effetti a una nazionale. In entrambi i casi, i lavoratori stranieri che, per esempio, devono installare una macchina, sono tenuti a seguire scrupolosamente quanto previsto dai manuali d’uso e dalle norme sulla sicurezza di carattere generale. Come si può fare per stare tranquilli dopo aver rimesso in ordine ed adeguato, le vecchie macchine non marcate CE? Occorre distinguere due ambiti precisi, rispondono gli specialisti che hanno partecipato al TecnoMeeting di Asig. La certificazione CE non è, di per sé, garanzia di sicurezza, perché il marchio CE è solo dichiarazione di norma che consente la libera circolazione in Europa delle macchine. La conformità CE è finalizzata solo per la libera circolazione di mercato. Per quanto riguarda le macchine non marcate CE, ovvero acquistate ed installate prima del 1996, non esistono, ad oggi, norme che garantiscono il datore di lavoro di aver fatto tutto il necessario per l’adeguamento delle vecchie macchine in funzione. Né in Italia, né in Europa, non esistono organismi che abbiano facoltà di dare il benestare sugli adeguamenti per le macchine non marcate CE. E’ preferibile comunque, in caso di necessità, avvalersi di consulenti specializzati. Il datore di lavoro chiama un consulente e questo può verificare che la macchina è sicura, ma ciò non assolve comunque da eventuali responsabilità il datore di lavoro. Nel caso di lesioni colpose, va comunque osservato che se il vizio di un manufatto è occulto, la responsabilità, in caso di incidente, ricade principalmente sul costruttore, mentre se il vizio è palese la responsabilità è dell’utilizzatore. Nel nostro Paese, si osserva, nel
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Web design: fra creatività e ricerca scientifica Dalla moderna ricerca scientifica arrivano interessanti informazioni a supporto di quanti lavorano nell’industria della comunicazione su rete Internet. Analizzando i tracciati che l’occhio umano compie quando “legge” una pagina web è possibile ricavare indicazioni sulle soluzioni migliori per impaginare le informazioni, e la pubblicità, su Internet.
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Sviluppare il layout di una pagina web nel modo più piacevole per l’occhio del lettore, e posizionare la pubblicità nel modo più efficace e più utile, non necessariamente è un’attività regolata dal solo buon gusto del creativo. Alcune moderne tecniche di ricerca scientifica possono dare molto più di una mano per ottimizzare la struttura delle pagine web, studiando il “comportamento” dell’occhio umano di fronte allo schermo di un computer. La bioingegneria applicata allo studio dei movimenti oculari si sta rivelando una formidabile fonte di informazioni che, se interpretate correttamente, possono offrire un validissimo supporto scientifico alla creatività del grafico web, e possono offrire spunti di interesse altrettanto straordinario agli editori on line ed alle concessionarie di pubblicità, alle prese con una delle frontiere più promettenti della comunicazione, lo sviluppo della pubblicità su rete Internet. TecnoMedia ne ha parlato con Daniela Zambarbieri, ingegnere biomedico, docente all’Università degli Studi di Pavia, e coordinatore, fra le altre attività, del Progetto Europeo E-TRACKING sulla valutazione di sistemi di e-learning mediante analisi dei movimenti oculari. Dal 2006, Daniela Zambarbieri ha avviato una serie d’importanti sperimentazioni nell’analisi dei movimenti oculari applicata all’editoria on line, seguendo da vicino, in qualità di consulente, le attività su rete Internet avviate da alcuni importanti gruppi italiani, fra i quali RCS Quotidiani ed il Sole 24 Ore. Il sentiero di scansione della visione umana Il sistema di controllo dei movimenti oculari, che coinvolge gran parte del sistema nervoso centrale, è una struttura gerarchica, una parte della quale è governata direttamente dalla mente. “La visione nitida di un
qualunque oggetto”, spiega Daniela Zambarbieri – “è garantita solo se l’immagine cade sulla parte centrale della retina, detta fovea, e resta stabile”. I movimenti dell’occhio hanno la funzione di orientare lo sguardo verso il target e di mantenerne stabile l’immagine. L’esplorazione di una qualunque “scena visiva” – per esempio lo schermo di un computer – avviene mediante la successione di movimenti oculari rapidi – detti saccadici – intervallati da pause di fissazione. I movimenti saccadici sono gli unici movimenti oculari che un soggetto può compiere volontariamente e servono per spostare rapidamente lo sguardo da un punto all’altro della scena visiva. La lettura di un testo, o di una pagina che appare sullo schermo di un computer, è un esempio straordinario della quantità di informazioni che l’analisi dei movimenti oculari può fornire poiché indica esattamente dove il soggetto sta guardando, e quindi cosa sta osservando, e per quanto tempo. Quest’ultimo parametro è particolarmente importante, perché la pausa di fissazione corrisponde al tempo durante il quale il sistema nervoso centrale acquisisce l’informazione. L’insieme dei punti dello spazio lungo i quali l’occhio si muove e si sofferma costituiscono il “sentiero di scansione “, ovvero il “tracciato” volontario compiuto dal soggetto che esplora una scena. Il sentiero virtuale che tracciamo con gli occhi quando esploriamo, per esempio, una pagina web, ci dice, in termini scientifici, ed inequivocabili, che cosa guardiano e, soprattutto, che cosa “non guardiamo”, ovvero le zone “cieche” della nostra “pagina”. La ricerca applicata La videooculografia è una modernissima tecnica per la registrazione dei movimenti oculari che utilizza
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Web design: fra creatività e ricerca scientifica
Non solo tecnologia di precisione... ma anche cultura, e di altissima qualità. Dal 12 al 15 febbraio scorsi Ferag Italia ha organizzato il Vesselin Stanev Veneto tour, quattro serate di grande musica europea interpretate dal pianista Vesselin Stanev, accompagnato dall’Orchestra di Padova e del Veneto diretta dal Maestro Damian Iorio. L’iniziativa si inserisce nel fitto calendario internazionale di eventi culturali promosso dalla Fondazione istituita da Susanne Rau, Presidente della Ferag, a sostegno dei giovani artisti di talento. Da tre anni Ferag Italia è impegnata nell’organizzazione di questi eventi musicali, di grande richiamo, che prima di arrivare in veneto, sono passati dal Palazzo della Musica di Roma e dall’Orchestra Verdi di Milano. Vesselin Stanev (nella fotografia qui accanto) che ha interpretato brani di Rossini, Chopen e Beethoven, si è specializzato al Conservatorio Tchaikovski di Mosca e al Conservatorio Nazionale Superiore di Musica di Parigi. La notorietà europea è arrivata nel 1981, grazie a due esibizioni da solista in occasione dei festival musicali delle città di Bad Ragaz, in Svizzera, e Vienna, Austria. Da allora ha tenuto concerti nelle principali città europee, fra le quali Londra, Leipzig, Parigi, Francoforte, Mosca, Roma, presso l’Accademia di Santa Cecilia, ed in Giappone. Ha registrato già sei CD, l’ultimo per Sony Classical, con opere di Schumann, Brahms, Liszt, Chopin e Rachmaninov.
Ordine ed omogeneità Come coordinatore del Progetto Europeo sviluppato negli anni 2002/2005 per valutare, attraverso l’analisi dei movimenti oculari, l’efficacia dei sistemi di e-learning, Daniela Zambarbieri ha attivamente
collaborato alla stesura delle linee-guida per la ottimizzazione del web design per l’apprendimento a distanza. “La nostra ipotesi” - spiega il docente dell’Università di Pavia - “è che esista una sorta di modello mentale relativo a ciò che un soggetto sta considerando”. L’esistenza di una struttura omogenea, pagina dopo pagina, nei sistemi di e-learning semplifica molto il loro utilizzo. Anche per quanto riguarda la struttura per il posizionamento delle immagini nella pagina, si è valutato che una posizione preminente e, ancora una volta, fissa nella geometria della pagina, sia molto gradita all’occhio di chi legge. “L’obiettivo dell’e-learning” - sottolinea Daniela Zambarbieri - “è che un soggetto legga quanto gli viene messo a disposizione esplorando tutte le zone dello schermo”. Si è verificata sperimentalmente l’opportunità che il grafico “raggruppi” le zone di interesse: i link da una parte, la barra di servizio da un’altra. Il pericolo da evitare è che una pagina troppo complicata, o troppo “creativa” , sia dispersiva per il lettore, e induca allo scoraggiamento ed all’abbandono. L’analisi dei tempi di “permanenza” dello sguardo sulle diverse zone della pagina ha fornito ulteriori evidenze. Sono state testate, nel corso delle ricerche, due diverse versioni di uno stesso ipertesto: una “disordinata” ed una più omogenea e razionale, ottenuta implementando le linee-guida definite nell’ambito del Progetto Europeo E-TRACKING. In questa seconda, che offriva pagine più “ordinate” nella grafica, a parità del livello di apprendimento dei soggetti, i tempi di
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led a raggi infrarossi - del tutto innocui per il soggetto- per illuminare la pupilla e per creare il riflesso corneale. Una telecamera CCD, in genere posizionata sotto lo schermo del computer, acquisisce l’immagine dell’occhio. Un software dedicato elabora le immagini per identificare il centro della pupilla e calcolare le coordinate X e Y della posizione dello sguardo sullo schermo del computer. Il sistema di misura non ha contatto con il soggetto e pertanto non ne modifica né condiziona il comportamento. L’informazione fornita dalla registrazione dei movimenti oculari è quantitativa e oggettiva. Alle coordinate spaziali della posizione dello sguardo sono associate le informazioni temporali fornite dalla frequenza di acquisizione del sistema di registrazione. Pertanto lo sperimentatore è in grado di conoscere non solo dove si è posato lo sguardo, ma anche per quanto tempo un certo punto è stato fissato. Nel caso in cui, come nelle ricerche pavesi, lo “spazio” misurato siano le pagine di siti web, i dati della videooculografia sono a loro volta integrati dalle informazioni registrate dai movimenti del mouse, della tastiera e dello scrolling delle pagine.
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TecnoMedia Daniela Zambarbieri, ingegnere biomedico, docente all’Università degli Studi di Pavia
permanenza nelle zone di interesse si sono rivelati più brevi. Applicazioni editoriali
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La “scanpath” – come si chiama tecnicamente il tracciato dell’occhio sulla pagina – ha dato informazioni interessanti anche nell’applicazione ai quotidiani pubblicati on line. Dall’analisi dei movimenti oculari è possibile individuare le strategie di scansione: in quale zona della Home Page il lettore si dirige al primo accesso alla pagina, come si muove tra le differenti zone quali: le notizie principali, le notizie flash, la testata, la barra di navigazione o la pubblicità. E soprattutto lo studio delle scanpath indica in maniera del tutto inequivocabile quali sono le zone dello schermo che il lettore non osserva del tutto, cioè le zone “cieche”. La “fissazione”, ripetuta successivamente, di un punto, indica la presenza di un elemento che il lettore non percepisce chiaramente, forse perchè i caratteri si pasticciano con lo sfondo dello schermo, o perché il grafico ha ridotto troppo il corpo delle fonti, oppure ha utilizzato combinazioni di colore che riducono il contrasto, rendendo la lettura confusa. Quindi, se la scanpath rilevata attraverso la telecamera indica un va-e-vieni ripetuto da una zona dello schermo, forse è necessario che il grafico riconsideri quella certa area della pagina web e, magari, aumenti il contrasto fra il colore del box, quello del testo e la tonalità generale dello sfondo. Inoltre, un esame approfondito del movimento oculare in termini di fissazioni e ri-fissazioni durante la lettura può anche dare indicazioni riguardo la comprensibilità e l’efficacia dei contenuti.
Sempre dai tracciati di scansione si è osservato che i posizionamenti dei link non sono “neutri”, e sembra vengano influenzati dal contesto. “Devono essere chiari nel significato e nel rimando” - sottolinea Daniela Zambarbieri - “altrimenti l’occhio non li considera neppure, e diventano informazioni perse”. Dalle prime analisi effettuate, sembra comunque che i link accorpati in barre o menù di navigazione siano più “forti” di quelli sparsi qua e là nelle pagine, ed esercitino una maggiore attrattiva sull’occhio del lettore. E per i tag, o i banner, che dalla Home Page rimandano ai “canali tematici” nidificati nel sito, un consiglio: evitare che vengano posizionati nelle aree “cieche” delle pagine, perché il rischio è che tutto il lavoro vada perduto e nessuno acceda a quelle aree informative. Le ricerche effettuate all’Università di Pavia si stanno dimostrando essere una miniera di informazioni utili, alla quale, peraltro, alcuni gruppi italiani editoriali, ed alcune aziende che sviluppano soluzioni per il mercato editoriale, hanno già cominciato ad attingere. Ma da un punto di vista scientifico, per ogni domanda alla quale si pensa di avere trovato risposta si trovano almeno altri dieci interrogativi. Non tutto è chiaro, per esempio, riguardo alla scansione preliminare dell’occhio sulla pagina web. Il lettore punta subito all’area superiore sinistra in forza dell’abitudine consolidata, in parecchie centinaia di anni, che arriva dalla lettura dei testi stampati, o ci sono altre ragioni? Ed il web sarebbe in grado di sfruttare la propria modernità tecnologica per “capovolgere” queste abitudini traendone vantaggi in termini di efficienza e soddisfazione del lettore Internet? Ci sono delle aree dove potrebbe essere più vantaggioso posizionare la pubblicità, o gli accessi alle aree del sito a pagamento? Il cammino per dare risposte a questi, e a numerosi altri interrogativi, è molto lungo. “Siamo ancora agli inizi” osserva Daniela Zambarbieri, di una ricerca che, in Italia come in altri Paesi, promette ancora molte scoperte, forse in grado di contribuire in misura significativa al miglioramento dei prodotti della comunicazione, sia stampata che on line.
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Inchiostri offset coldset: caratteristiche strutturali e raccomandazioni per l’uso Gli inchiostri per la stampa dei giornali con procedimento offset coldset sono materiali di consumo che devono essere sviluppati tenendo conto delle condizioni di utilizzo (macchina da stampa, carta, temperature di processo, soluzioni di bagnatura, etc.) e vanno impiegati rispettando parametri e norme abbastanza rigidi. Dall’esperienza di uno dei maggiori fornitori mondiali d’inchiostro per la stampa dei giornali arrivano suggerimenti pratici per l’utilizzo dei propri materiali di consumo, che abbiamo riassunto in una serie di articoli di approfondimento. In questo numero andiamo alla scoperta della viscosità e della scorrevolezza degli inchiostri, e del loro significato pratico nella stampa in rotativa offsetcoldset.
La richiesta ricorrente degli stampatori di giornali ai fornitori di inchiostri è quella di avere a disposizione prodotti per l’offset che forniscano qualità costante nel tempo, con risultati ripetibili e, soprattutto, indipendenti dai lotti di prodotti forniti. Questo vale per tutti i fornitori, anche, e forse soprattutto, per Sun Chemical Group, che detiene in Italia la maggiore quota del mercato della stampa quotidiana, e che da anni è impegnata, con i propri laboratori e la propria struttura di assistenza ai clienti, sul fronte della stabilità del prodotto offerto. L’inchiostro è, per sua natura, un materiale di consumo che richiede d’essere impiegato rispettando condizioni d’uso piuttosto rigide. E non solo, perché questo prodotto, al di là delle apparenze, è caratterizzato da una tecnologia sofisticata e complessa e, per ottenere la massima qualità possibile, occorre che sia sviluppato tenendo conto delle variabili impiegate in produzione, come, per esempio, la macchina da stampa o le carte utilizzate. Proprio queste caratteristiche sono all’origine di molte discussioni, e contestazioni, che puntualmente nascono nei rapporti fra fornitori e stampatori. A Giampaolo Ferrara, direttore tecnico dell’area giornali di Sun Chemical Group, abbiamo chiesto precise informazioni riguardo agli inchiostri, alla loro stabilità, a come devono essere prodotti ed alle modalità d’utilizzo ottimali per ottenere i risultati migliori in fase di stampa. Da questa lunga intervista sono nati alcuni articoli di approfondimento che, a
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partire da questo numero, pubblicheremo sulla nostra rivista.
Le caratteristiche degli inchiostri per rotativa: la viscosità
Non è possibile parlare di qualità e stabilità degli inchiostri, spiega a TecnoMedia Giampaolo Ferrara,“senza considerare le caratteristiche di base di questo prodotto”. La viscosità: con questo termine si intende una delle più importanti proprietà reologiche degli inchiostri. La reologia è la scienza che studia lo scorrimento della materia sottoposta ad un’azione meccanica. Questa forza, che si esercita in senso parallelo allo scorrimento, è chiamata sforzo di taglio. La viscosità è lo sforzo necessario per mantenere costante lo scorrimento (gradiente di velocità). Tutti i materiali, compresi l’aria ed il vetro fuso, hanno una loro specifica viscosità. L’inchiostro offset è un “fluido pastoso”; l’ordine di grandezza della sua viscosità è 100, l’ordine di grandezza della viscosità dell’aria è 0,00001. Questo parametro si controlla con i viscosimetri, apparecchi di comune utilizzo nell’ambito dell’industria che produce inchiostri. “Sun Chemical Group”, spiega Giampaolo Ferrara,” controlla la viscosità come parametro di qualità, ma il suo valore nasce con un preciso riferimento all’applicazione dell’inchiostro”. Ad esempio, maggiore è la velocità della macchina da
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Inchiostri offset coldset
stampa, minore deve essere la viscosità dell’inchiostro; batterie d’inchiostrazioni pesanti in termini di numero di rulli (macchina a foglio), richiedono viscosità più alte. Cosa significa, in pratica, tutto ciò? “Significa”spiega Ferrara-“che la fornitura d’inchiostro al cliente deve tener conto delle condizioni reali d’impiego”. Non solo la macchina, ma anche la carta va considerata, perché carte più delicate, come quella da giornale, richiedono una viscosità più bassa. Questo va tenuto presente anche nel caso in cui si verifichino rotture di banda in produzione: non sempre è possibile attribuire la ragione di ciò all’uno piuttosto che all’altro materiale di consumo. Scorrevolezza, geometria dei calamai e velocità di stampa La scorrevolezza è la proprietà “reologica” dei fluidi viscosi di scorrere sotto sforzi di taglio bassi (ordine di grandezza simile alla forza di gravità). Nel caso degli inchiostri per la stampa dei giornali questo parametro di progettazione del materiale di consumo dipende essenzialmente dalla geometria dei calamai e dalla velocità della macchina da stampa. Un calamaio a lama superiore richiede un inchiostro più scorrevole rispetto a quello che impiegano calamai a lama inferiore. La scorrevolezza si misura utilizzando una piastra verticale, dove, facendolo colare dall’alto, si misura il tratto percorso dall’inchiostro a parità di quantità impiegata e di tempo considerato. Reologia e processo offset “I fattori che influenzano lo scorrimento della materia”- spiega Ferrara-“ sono, in particolare, lo sforzo di taglio e la temperatura”. L’inchiostro in rotativa deve sopportare sforzi di taglio molto intensi, basti pensare alla velocità di rotazione dei rulli nel processo offset. L’inchiostro deve anche supportare l’interazione, molto critica, con la bagnatura. Quando da un serbatoio si preleva l’inchiostro con un sistema di pompaggio che entra in funzione, il materiale inizia a fluire lentamente e l’azione dello sforzo di taglio comincia a farsi sentire. Dal calamaio alla batteria di inchiostrazione l’inchiostro subisce un’accelerazione molto violenta; lo sforzo di taglio assume valori molto alti. Dopo il trasferimento dell’inchiostro sulla carta si verifica un improvviso rallentamento (setting). “Tutto questo”-sottolinea Ferrara-“giustifica l’importanza che Sun Chemical Group pone al controllo della reologia degli inchiostri”.
Temperatura Anche la temperatura influisce sulla viscosità, in forza di una legge fisica che stabilisce che la viscosità è inversamente proporzionale alla temperatura, ovvero tanto maggiore è l’aumento di temperatura quanto minore sarà la viscosità, in virtù di una funzione esponenziale. In pratica, al salire della temperatura l’inchiostro diventa più fluido. Da qui derivano, quasi naturalmente, alcune di quelle“raccomandazioni per l’uso” che, se non rispettate, possono, secondo l’esperienza di Sun Chemical Group, creare problemi in fase di stampa. “E’ indispensabile tenere sotto controllo la temperatura di esercizio alla quale avviene il processo di stampa, a partire dallo stoccaggio dell’inchiostro”, soprattutto, sottolinea Ferrara, è importante che sia costante nel tempo. La temperatura di esercizio dipende fondamentalmente da tre condizioni: temperatura ambiente, (che, in funzione anche della temperatura esterna, Sun Chemical raccomanda mantenere fra 23 e 25 gradi), la temperatura in diversi punti che si trovano all’interno della rotativa, calamaio, rulli inchiostratori, sistemi di bagnatura, lastra, caucciù, (un valore che, idealmente, non deve superare i 30 gradi e deve essere costante da un’estremità all’altra della machina). Esiste la possibilità di controllare questo valore con un termometro laser. Questo strumento, al momento, non è ancora molto diffuso, né è diffusa l’abitudine ad effettuare questi controlli sistematicamente ma, come spiega Ferrara“questa è una misura che il servizio di assistenza tecnica di Sun Chemical Group offre ai clienti che ne facciano richiesta”. Il terzo, fondamentale valore, è la temperatura di stoccaggio, che il produttore internazionale suggerisce, idealmente, in un intervallo compreso fra i 20 e i 35°C gradi. Si misura tramite la temperatura ambientale registrata laddove viene stoccato l’inchiostro. La raccomandazione è quella di non usare inchiostro “bollente” né “congelato”. Grandi masse di inchiostro reagiscono lentamente sia al raffreddamento, sia al riscaldamento. A modo di vedere del fornitore, la temperatura si mantiene costante tramite la climatizzazione dell’ambiente di stoccaggio degli inchiostri. Sistemi di raffreddamento “Chi fornisce le macchine per la stampa offset”spiega Ferrara-“offre anche i sistemi di raffreddamento
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Inchiostri offset coldset: caratteristiche strutturali e raccomandazioni per l’uso
dell’inchiostro fornito. Sun Chemical Group può aiutare a capire dove si annida l’inconveniente registrato ed, eventualmente, proporre modifiche ai valori reologici dell’inchiostro fornito”, ma questo solo successivamente alle analisi e tenendo conto che i valori misurati restino poi, nella sostanza, costanti lungo il processo produttivo e nel tempo. Altre importanti caratteristiche che identificano l’inchiostro sono il “tack”, ovvero il “tiro”, il grado di macinazione, l’assorbimento di soluzioni di bagnatura e la colorimetria, ma di questo parleremo sul prossimo numero di TecnoMedia.
Lo sviluppo editoriale della Puglia passerà attraverso Cadmo Ai primi di marzo è stato siglato il protocollo d’intesa per la costituzione del nuovo Distretto dell’editoria, industria grafica, cartotecnica e servizi di comunicazione pugliese, denominato Cadmo, dal nome del principe mitologico che avrebbe introdotto l’alfabeto dalla Fenicia in Grecia. A Cadmo hanno aderito, finora, 41 aziende che operano con diverse specializzazioni nell’ambito della filiera produttiva, fra le quali la Sedit, Dedalo Litostampa e Giuseppe Laterza & Figli, e associazioni sindacali e datoriali di rilevanza nazionale, fra le quali l’Associazione Stampatori Italiana Giornali. Il distretto grafico ha, fra i suoi obiettivi principali, quello di favorire le sinergie fra le aziende del settore in sede locale, ampliando, contemporaneamente la capacità di offrire servizi integrati su scala nazionale e comunitaria. In Puglia, come ha ricordato il Presidente di Confindustria Bari Alessandro Laterza, in occasione della presentazione del distretto alla Regione, è radicata un’importante cultura del lavoro grafico, sia che si tratti di stampa, cartotecnica, confezioni o fotolito, sia di tutto ciò che è connesso alla carta stampata. Pertanto è “giusto coltivare e condividere ambizioni d’inserimento in mercati più ampi, a partire da quello nazionale”. Secondo il rilevamento Istat del 2006, la Puglia si colloca al primo posto nel Mezzogiorno, ed al settimo su scala nazionale, per numero di titoli di libri prodotti nel settore “Varia Adulti”, saggistica, narrativa, manualistica, professionale ed universitaria, con circa 600 titoli prodotti. Nel settore dell’industria grafica la regione ospita 930 aziende che danno lavoro a 3700 occupati. Cadmo punterà, in modo particolare, al consolidamento in determinati settori e mercati di tutta la filiera dell’editoria libraria, dei quotidiani e dei periodici.
Inchiostri offset coldset
che servono per mantenere costante la temperatura. Il problema è che non sempre lo stampatore è disposto ad affrontare costi o complicazioni aggiuntive”. Per quanto riguarda la temperatura della vasca contenente la soluzione di bagnatura, che viene fornita con un sistema di refrigerazione, il consiglio di Sun Chemical Group è che sia mantenuta, ad un livello costante, fra 12 e 15 gradi centigradi. “Gli effetti negativi causati da temperature diverse dai valori consigliati”- sottolinea Giampaolo Ferrara“possono essere solo limitatamente compensati mediante modifiche reologiche, quindi strutturali,
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L’IFRA si rinnova per rafforzare l’industria editoriale
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“Potenziare l’industria editoriale”: questa è la nuova nuova missione di IFRA, la più importante organizzazione internazionale di ricerca e sviluppo per i quotidiani, con oltre 3100 associati in 80 Paesi, che agli inizi dell’anno ha presentato il nuovo marchio ed i nuovi impegni verso il mondo dei media. IFRA amplierà progressivamente il focus tradizionale sulle tecnologie per l’industria della stampa in direzione di servizi a valore aggiunto per l’editoria all’interno delle due piattaforme destinate a giocare un ruolo decisivo nei prossimi anni: la stampa e Internet. “Empowering the news publishing industry”, ovvero rafforzare l’autorevolezza dell’industria editoriale nel mondo, è il nuovo obiettivo che caratterizzerà tutte le attività dell’IFRA a partire da quest’anno. Il nuovo logo, con la sintesi del focus della più importante organizzazione di servizio internazionale per l’industria dei giornali, con oltre 3.100 soci in ottanta Paesi, arriva al termine di un percorso di ripensamento strategico della propria missione avviato lo scorso anno. “La tecnologia”come ha spiegato l’Amministratore delegato di Ifra, Reiner Mittelbach-“ è, e rimarrà, il volano del business, ma allo stesso tempo le nuove idee degli editori per ampliare le attività in direzione delle nuove piattaforme digitali stanno positivamente influenzando le attività di ricerca e sviluppo delle aziende fornitrici”. Ed è proprio in questo crocevia, business e tecnologie, che si gioca il futuro, ed è qui che Ifra è intenzionata a svolgere il ruolo che fu proprio fin dalla fondazione, nel 1961: sostenere l’espansione dell’industria editoriale negli scenari che vanno delineandosi. Oltre quarant’anni fa, furono le tecnologie per la stampa dei giornali a colori ad avviare il cammino, oggi ci si prepara alla gestione dell’informazione sulle nuove piattaforme digitali di Internet senza, per questo, perdere il contatto con il prodotto stampato. Una strada lunga, che si sa non essere per nulla scontata negli sviluppi e nei risultati, ma obbligata per chiunque voglia espandere le attività
editoriali nel nuovo Millennio appena iniziato, siano editori o fornitori di tecnologie. Le ricerche Le ricerche continueranno ad essere l’attività centrale di IFRA: nel 2008 assorbiranno qualcosa come 1.8 milioni di Euro. Accanto ai filoni tradizionali, che dalle tecnologie di stampa si consolideranno anche nelle nuove piattaforme digitali, l’attività di ricerca e sviluppo di IFRA continuerà a cooperare con altri Partner internazionali nel progetto Where NEWS?, che consiste in una serie ricerche orientate all’analisi dei più probabili scenari futuri internazionali. Ifra Magazine, il nuovo sito Internet e l’Expo Ifra riorienta il proprio focus, cambia logo e rinnova in profondità la propria rivista: Newspaper Techniques va in pensione ed al suo posto nasce IFRA Magazine, “la tecnologia guida il business e il business traina lo sviluppo tecnologico” sottolinea il direttore responsabile Kerry Northrup, presentando il nuovo magazine, che ha come obiettivo quello di seguire l’evoluzione dell’industria editoriale nella sua totalità. La testata accompagnerà i manager di tutti i dipartimenti editoriali non solo in lingua Inglese, Francese, Tedesca e
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L’IFRA si rinnova per rafforzare l’industria editoriale
Spagnola, ma anche avviando cooperazioni con partner di lingua Russa ed Araba. Novità anche per quanto riguarda www.ifra.com, il sito internet dell’organizzazione internazionale, che presenta una nuova veste grafica ed un motore di ricerca potenziato, destinato a diventare, nel tempo, uno strumento d’aggregazione di contenuti relativi all’industria editoriale disponibili su rete Internet. IFRA svilupperà, con contenuti in parte nuovi, ed in parte più tradizionali, l’offerta di convegni e seminari internazionali, dedicate agli argomenti più attuali dell’industria editoriale. Alcuni fra questi, come Beyond the Printed World, dedicato alle nuove piattaforme digitali, sono ormai entrati a far parte del panorama internazionale degli
TecnoMedia eventi di grande richiamo. In Italia, il 18 e 19 giugno prossimi, come si legge anche nel riquadrato pubblicato qui accanto, ritorna Ifra Italia, la fortunata conferenza internazionale per l’industria della stampa italiana, che quest’anno, a Sirmione e Verona, le città che ospiteranno la manifestazione, festeggerà gli undici anni di attività con un programma dedicato alle prospettive di sviluppo della pubblicità. Dal 27 al 30 ottobre prossimi, al RAI di Amsterdam, IFRA organizzerà come di consueto l’annuale Expo, la più importante rassegna mondiale dedicata all’industria dei giornali, un vero punto di incontro per i manager di tutto il mondo, ed un’opportunità unica per conoscere da vicino tutte le novità tecnologiche proposte dai fornitori.
le nuove frontiere dello sviluppo Il 18 e 19 giugno prossimi, a Sirmione e a Verona, si svolgerà l’undicesima edizione di Ifra Italia, la Conferenza internazionale per l’industria editoriale, promossa da IFRA, Fieg (Federazione Italiana Editori Giornali) e Asig, l’Associazione degli Stampatori. Il programma sarà interamente dedicato alla pubblicità ed alle nuove frontiere dello sviluppo per l’industria della stampa, un argomento fra i più attuali del mondo dei media. L’avvenuto rinnovamento dei centri stampa italiana all’insegna della stampa in full color, e le nuove opportunità offerte agli editori dallo sviluppo della piattaforma digitale di Internet creano di fatto straordinarie opportunità per lo sviluppo sinergico del settore. E lo sviluppo della raccolta pubblicitaria rappresenta certamente una delle frontiere più importanti. Ad affrontare questo argomento, come di consueto, sono stati invitati alcuni fra i maggiori specialisti italiani ed internazionali, con esperienze professionali che spaziano dall’editoria all’attività commerciale delle concessionarie fino alla stampa di qualità in quadricromia ed alla progettazione di sale di spedizioni equipaggiate per il supporto alla pubblicità. Sul palcoscenico del Centro Congressi di Sirmione, che materialmente ospiterà i lavori della Conferenza, si alterneranno, come di consueto, relatori e tavole rotonde più discorsive ed aperte alle domande del pubblico. Ifra Italia offrirà, come nella tradizione, un’intera giornata di lavoro (giovedì 19 giugno) preceduta e seguita da due serate conviviali che saranno occasione per conoscere più da vicino la città di Verona e la sponda meridionale del lago di Garda sulla quale si affaccia Sirmione. Nella serata di giovedì tutti i partecipanti saranno invitati a visitare il nuovissimo centro stampa dell’Athesis a Caselle di Sommacampagna (Vr), una delle installazioni più moderne del Nord Est, dove si producono le testate dei gruppi Athesis e Sole 24 Ore. I partecipanti potranno scegliere di alloggiare in diversi hotel, proposti a tariffe convenzionate, tutti situati nel centro storico di Sirmione, a non più di dieci minuti di strada a piedi dal Centro Congressi. Le informazioni logistiche di dettaglio, il programma completo della manifestazione (in fase di completamento) ed i moduli per la partecipazioni saranno, come di consueto, pubblicati sui sit www.ediland.it e www.ifra.com, spediti a tutti i lettori della rivista e a quanti nei facciano richiesta.
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La stampa quotidiana e la pubblicità:
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I giornali e la stampa trainano l’industria grafica italiana Un 2007 di segno positivo per l’industria grafica in Italia: tra i segmenti trainanti i giornali quotidiani e la stampa offset, come appare dai dati di settore raccolti e presentati da Argi, l’associazione dei rappresentanti italiani di macchine per l’industria grafica, in occasione dell’incontro annuale. Si conferma anche la tendenza delle aziende italiane ad investire in tutti i settori della filiera di produzione della carta stampata. Argi ha anche festeggiato i 25 anni dalla fondazione
Dati di mercato
Come ormai è consuetudine, anche quest’anno l’Argi, l’Associazione dei rappresentati di macchine per l’industria grafica, ha presentato i dati raccolti fra le imprese del settore, che fotografano l’andamento del mercato Italiano. L’incontro annuale, che si è svolto a Sesto San Giovanni lo scorso 13 marzo, è coinciso con il venticinquesimo anniversario di fondazione dell’Argi, un’occasione importante per discutere il ruolo delle associazioni in un’industria in continua trasformazione. Incremento del settore grafico: +15,4% nel 2007
Il nuovo logo di Argi
Il X Rapporto annuale di Argi ha testimoniato un generale trend positivo per il settore grafico, che ha chiuso il 2007 con un aumento del fatturato del 15,4% rispetto al 2006. La crescita ha interessato direttamente i singoli settori, a cominciare dalla prestampa, che ha segnato +3,4% e che ha visto nel 2007 il più alto numero in assoluto di vendite di Ctp, macchine che oggi includono anche i formati A2 e A3. Particolarmente significativi gli incrementi di fatturato dei settori stampa e post stampa, che rispetto al 2006, hanno registrato un +17,1% e un +32,7%. I risultati molto positivi per la vendita delle macchine da stampa sono da attribuirsi principalmente a due segmenti: quello dei giornali quotidiani, con la stampa in rotativa, e quello delle macchine offset a foglio, che da solo presenta un incremento vicino al +16% rispetto all’anno precedente. Il 2007 ha visto anche un incremento di vendita per i sistemi di spedizione per quotidiani, grazie sia a quelli installati su nuove macchine, sia alle linee inserite in sostituzione di impianti collegati a macchine preesistenti.
Per quanto riguarda i sistemi per spedizione di lavori commerciali, si assiste al fenomeno degli impianti per i centri stampa ibridi, con doppia uscita dalle rotative, dove si producono sia i giornali che i lavori commerciali. Se l’andamento del fatturato complessivo (diretto più indiretto) nel 2007 ha raggiunto gli 820 milioni di euro ed una crescita pari al 8,9% rispetto al 2006, confermando un trend crescente di medio periodo che data dal 2005, le previsioni per il 2008 mostrano attese di contrazione del fatturato, una previsione spiegabile a fronte di fattori di instabilità politici, macroeconomici e di congiuntura. Argi, 25 anni di storia La presentazione dei dati sul settore è stata anche l’occasione per festeggiare i 25 anni d’attività di Argi. Riccardo Beretta, che ha guidato l’Associazione per ben 18 anni, ne ha ripercorso alcune tappe fondamentali, a partire dalla fondazione, avvenuta il 6 giugno 1983 a Milano, sulla scorta dell’esigenza contingente di tutelare le aziende e il mercato di riferimento. Vi era anche la necessità di dialogare con gli organizzatori delle fiere di settore, per cercare di renderle più rispondenti alle esigenze del momento, sia in termini di frequenza che d’impostazione. Un’iniziativa che incontrò subito il favore del mercato e che portò alla risoluzione di un’altra questione spinosa: quella di contrastare il dilagante impiego in Italia di macchine straniere usate, rimesse a posto senza alcuna garanzia, allettanti per il loro prezzo ma, spesso, non rispondenti alle aspettative degli acquirenti,
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I giornali e la stampa trainano l’industria grafica italiana
Giorgio Brambilla. Amministratore delegato della società D.G. Vianini, eletto all’unanimità Presidente di Argi il occasione dell’Assemblea che si è svolta lo scorso 15 gennaio. Brambilla è subentrato a Giuseppe Baggi, il cui mandato non poteva essere ulteriormente rinnovato per regolamento statutario.
annuale dei dati di settore per avere una fotografia precisa del mercato delle arti grafiche nel quale operano le aziende italiane. Il Presidente Brambilla ha anche presentato il nuovo logo dell’Associazione, a dimostrazione della sua capacità di continuo rinnovamento nella tradizione. Per svilupparlo, Argi si è rivolta agli studenti di 34 istituti attivi nella produzione grafica, chiedendo loro di partecipare ad un concorso. Vincitrice è stata Elisa Cacciatori della Scuola Grafica S.Zeno di Verona, che ha prodotto un logo ritenuto altamente simbolico e rispondente ai valori dell’associazione. Il Presidente Brambilla ha premiato personalmente la giovane creativa, insieme al suo insegnante Davide Massignani. Dalle Associazioni alle Federazioni
Da sin.: Piero Capodieci, Presidente Assografici, Giorgio Brambilla, Presidente Argi, Giuseppe Baggi, Past President Argi, Riccardo Beretta, Past President Argi.
Dati di mercato
né in termini di efficienza né in termini di sicurezza. Una battaglia che, come ha ricordato ancora Riccardo Beretta, è stata combattuta da tutti con successo e che si è conclusa con il divieto di esporre in Grafitalia macchine usate. Un vantaggio per gli associati Argi, per l’immagine della fiera e per l’intero mercato, più protetto dall’invasione di questi prodotti. Altre tappe dello sviluppo di Argi sono state ricordate dal Past President Giuseppe Baggi, che ha raccolto il testimone dalle mani di Riccardo Beretta, e da Giorgio Brambilla, nominato alla guida dell’Associazione lo scorso 15 gennaio. Tutti hanno sottolineato l’impegno di Argi nello sviluppo di strumenti di lavoro comuni per tutte le aziende aderenti, dai documenti prodotti dalle diverse commissioni di lavoro fino alla raccolta
Piero Capodieci, Presidente di Assografici, intervenuto come ospite all’incontro, ha ripercorso l’evoluzione del mercato grafico dall’immediato dopoguerra ai giorni nostri, evidenziando come il momento attuale richieda un adeguamento delle Associazioni per andare incontro alle nuove esigenze delle imprese grafiche. Secondo Capodieci, le aziende hanno oggi bisogno di una maggiore differenziazione in un mercato che è sempre più concorrenziale. Una differenziazione che deve essere favorita proprio dalle Associazioni, in quanto garanti della qualità dei servizi proposti e del rispetto di un’etica comune. Condivisa da tutti i partecipanti è stata anche la consapevolezza di una tendenza sempre più visibile ed attuale nel mondo associativo, ovvero la costituzione di più ampie Federazioni di Associazioni in grado di far fronte comune, con maggiore autorevolezza, alle necessità della filiera produttiva in ogni sua componente.
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Pagine dell’Osservatorio
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Investimenti pubblicitari: la stampa tiene in un contesto incerto I dati relativi agli investimenti pubblicitari nel corso del 2007 hanno evidenziato nel complesso una tenuta della carta stampata, che ha fatto registrare un aumento del 3%, in linea con il mercato complessivo. Su un orizzonte pluriennale, tuttavia, si osserva come la stampa, ed in particolar modo i quotidiani, hanno perso significative quote di mercato nei confronti di altri mezzi, ed in particolar modo di Internet, il cui peso è andato crescendo in maniera particolarmente significativa nel biennio 2006-2007. I dati definitivi di Nielsen Media Research Italia sul mercato pubblicitario italiano del 2007, riportati nella tabella 1, evidenziano una crescita complessiva del mercato pubblicitario italiano del 3,1% rispetto ai valori del 2006, da poco più di 8,5 a poco meno di 8,8 miliardi di euro. Tra i vari mezzi presenti nel “paniere” rilevato dalla società di ricerca, si è segnalato in positivo Internet, che per il secondo anno consecutivo ha messo a segno una crescita superiore al 40%. Trend diametralmente opposto per la pubblicità cinematografica, che è scesa sotto i 70.000 euro con un calo superiore all’8%, anche se la Nielsen, in una nota metodologica alla tabella, sottolinea che il numero degli schermi sui quali è stata effettuata la rilevazione nel 2007 non è confrontabile con quello del 2006. Tra gli altri mezzi, particolarmente significativo l’incremento della radio, cresciuta dell’8% e ormai poco al di sotto del mezzo miliardo di euro, mentre la televisione è cresciuta soltanto dell’1,2%, e per il terzo anno consecutivo quindi ha sottoperformato rispetto al mercato pubblicitario complessivo. Per quanto riguarda la stampa, infine, i periodici
hanno fatto registrare un incremento del 2,5% poco sopra gli 1,3 miliardi di euro, mentre i quotidiani sono complessivamente cresciuti del 3,3%, collocandosi poco al di sotto di 1,8 miliardi di euro. Per effetto di questo andamento, la ripartizione complessiva del mercato pubblicitario, riassunta nel grafico 1, evidenzia come la televisione assorba da sola oltre la metà degli investimenti pubblicitari, e la stampa circa il 35%. Il resto è suddiviso tra gli altri mezzi, con alcuni, come il cinema e, in misura meno evidente, le affissioni, che perdono quote di mercato, ed altri, come la radio e soprattutto internet, che vedono costantemente aumentare la propria fetta della torta pubblicitaria complessiva. I quotidiani: crescita dei volumi e (meno) dei fatturati
I dati diffusi dall’Osservatorio FCP (Federazione delle Concessionarie di Pubblicità) e riassunti nella tabella 2 ci consentono di avere una visione più dettagliata sull’andamento della pubblicità sulla carta stampata, dal momento che rilevano, a partire dalla elaborazione sistematica dei dati sulle Tabella 1 – investimenti pubblicitari in valore (migliaia di euro) fatture emesse dalle concessionarie, 2006 2007 ±% gli spazi occupati ed i relativi fatturati Stampa 3.012.439 3.101.542 3,0% suddivisi per tipologia di pubblicazione Quotidiani 1.716.414 1.773.072 3,3% (quotidiano a pagamento e free-press) e Periodici 1.296.025 1.328.470 2,5% per tipologia di annuncio pubblicitario Televisione 4.598.777 4.653.482 1,2% (pubblicità commerciale nazionale o Radio 440.665 476.090 8,0% locale, pubblicità di servizio, pubblicità Affissioni 196.963 200.649 1,9% rubricata). Cinema 76.190 69.789 -8,4% Per quanto riguarda i quotidiani a paInternet 197.577 281.934 42,7% gamento, l’incremento più significativo, Totale pubblicità 8.522.611 8.783.486 3,1% sia in termini di volumi che in termini Dati Nielsen Media Research Italia
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Investimenti pubblicitari: la stampa tiene in un contesto incerto
Televisione 54%
Nel complesso, i quotidiani a pagamento nel 2007 hanno aumentato le Radio 5% Affissioni pagine pubblicitarie del 2% 10% circa, da 490.000 a oltre 540.000, e il fatturaCinema 1% to del 3,,5%. Ne consegue che il prezzo medio di Internet 3% vendita di una pagina pubblicitaria nel 2007 è calato del 6% circa, da 3.200 a poco meno di 3.000 euro. Un dato, questo, certamente non Quotidiani 20% positivo, tanto più che si inserisce in un trend che dura ormai da parecchi anni, e sul quale torneremo in seguito, di riduzione della redditività degli annunci pubblicitari a stampa.
Periodici 15%
di fatturato, è stato fatto registrare dalla pubblicità tabellare locale, cresciuta rispettivamente del 12 e del 5%. Di poco inferiore (4,8%) l’incremento di fatturato della pubblicità rubricata, che ha visto tuttavia un calo dei volumi di oltre un punto percentuale. Stabile l’andamento della pubblicità nazionale, che ha fatto registrare un 7% di crescita dei volumi e poco meno del 3% di incremento del fatturato, mentre la pubblicità di servizio ha visto crescere i volumi del 10% ma il fatturato soltanto del 2%.
Free press: crescita a due cifre
Più vivace è certamente l’andamento della free press, per la quale l’Osservatorio FCP certifica, tra il 2006 e il 2007, un incremento del 23% delle pagine pubblicate, da poco meno di 37.000 a poco più di 45.000, con un incremento ancora maggiore del fattura-
Tabella 2 - andamento spazi e fatturato pubblicitario sui quotidiani 2006-2007 Spazi (in pagine)
A Pagamento
2006
Free Press
2007
Fatturato Netto (in migliaia di euro) Diff. %
2006
2007
Diff. %
7,3%
794.520
817.206
2,9%
Commerciale nazionale
99.820
107.082
Di servizio
14.614
16.067
9,9%
206.297
210.209
1,9%
Rubricata
30.051
29.632
-1,4%
118.906
124.565
4,8%
Commerciale locale
346.015
387.728
12,1%
443.254
465.867
5,1%
Totale A Pagamento
490.500
540.509
10,2%
1.562.977
1.617.847
3,5%
12.991
16.214
24,8%
45.714
59.053
29,2%
567
624
10,2%
1.276
1.522
19,3%
0
0
N/A
0
0
N/A
Commerciale locale
23.291
28.429
22,1%
23.303
28.162
20,8%
Totale Free Press
36.849
45.267
22,8%
70.293
88.737
26,2%
Commerciale nazionale Di servizio Rubricata
Commerciale nazionale Complessiva
Pagine dell’Osservatorio
Grafico 1 - suddivisione quote di mercato 2007
112.811
123.296
9,3%
840.234
876.259
4,3%
Di servizio
15.181
16.691
9,9%
207.573
211.731
2,0%
Rubricata
30.051
29.632
-1,4%
118.906
124.565
4,8%
Commerciale locale
369.306
416.157
12,7%
466.557
494.029
5,9%
Totale
527.349
585.776
11,1%
1.633.270
1.706.584
4,5%
Fonte: Osservatorio FCP
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Pagine dell’Osservatorio
Grafico 2 - incremento dei fatturati pubblicitari 2006 e 2007
26,2%
quotidiani a pagamento
circa 1.900 a 1.960 euro, del prezzo medio di vendita di una pagina di pubblicità, dimostra che anche gli investitori pubblicitari apprezzano questo strumento complementare rispetto ai quotidiani tradizionali. Internet: quale ruolo per gli editori “tradizionali”?
free press
9,1%
1,9% 3,5%
2006 2007
Come si è visto sopra, il segmento pubblicitario che cresce a ritmi maggiori, oltre il 40% annuo sia nel 2006 che nel 2007, è la pubblicità Internet. Anche i primi due mesi del 2008 sembrano confermare questo trend, con un incremento complessivo del fatturato del 37%. Qualora mantenesse questi trend di crescita, alla fine del 2009 Internet supererebbe la radio come terzo mezzo pubblicitario dopo la tv e la carta stampata. Come per qualunque altro mezzo di informazione pubblicitaria, le potenzialità di un sito/portale di generare ricavi pubblicitari sono strettamente collegati
to, da 70,3 a 88,7 milioni di euro pari ad un incremento superiore al 26%. Tra le categorie nelle quali è suddivisa la pubblicità, la tabellare nazionale fa registrare un +25% di volumi e quasi il 30% di fatturato in più, mentre la tabellare locale Tabella 3 - Le principali property internet italiane mette a segno incrementi inProperty Browser unici Pagine viste torno al 20% sia per i volumi 105 Network 700.030 12.536.024 che per i fatturati. La pubbli- Altalex 668.351 4.310.006 cità di servizio vede crescere Ansa 3.961.377 65.839.455 il fatturato (+19%) a ritmo Blogo.it 4.842.234 35.792.320 doppio rispetto alle pagine Dada 9.176.045 130.168.384 pubblicate (+10%). Editrice La Stampa 2.098.633 34.043.670 Come si può apprezzare Ergon Srl 83.529 565.856 dai dati, quello della free Expopage SpA 39.987 1.630.031 press è un mercato in crescita Il Meteo Srl 2.618.134 61.311.631 che con ogni probabilità deve Il Sole 24 Ore 2.746.601 33.381.251 ancora raggiungere una sua Kataweb 17.795.196 635.132.924 stabilità. I numeri sono an- Mediaset 14.783.633 453.657.109 cora relativamente modesti: Monrif Net 1.453.187 15.981.861 stiamo parlando infatti di un Moto.it 545.250 33.922.650 mercato che vale un dodice- Rai 5.808.404 79.176.570 simo di quello dei quotidiani RCS Digital 31.426.760 811.839.903 a pagamento in termini di pa- Seat Pagine Gialle 10.717.307 161.993.139 gine di pubblicità pubblicate, Telecom Italia 24.297.601 1.310.998.833 e un diciottesimo in termini Tiscali S.p.A. 26.759.352 672.957.849 di fatturato; tuttavia il tasso Tuttogratis Italia 4.572.606 28.596.048 di crescita a due cifre dimo- Varese Web 279.727 5.945.670 stra che il mezzo incontra il Wind 76.973.639 3.400.792.036 gradimento dei lettori, mentre WKI - IPSOA 210.043 2.151.476 l’aumento di circa il 3%, da Fonte: Audiweb - report censuario febbraio 2008
Visite
1.774.594 1.419.957 16.620.869 9.119.428 20.113.706 5.753.002 156.028 62.066 7.534.201 7.370.944 69.163.925 62.536.545 3.178.140 1.547.386 12.524.164 144.465.930 23.674.097 121.939.597 94.217.364 7.162.836 832.008 397.673.103 473.166
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ai contatti generati, ovvero all numero di utenti che scaricano pagine di quel sito. Ora, dei primi primi dieci siti italiani per numero di utenti unici (dati Nielsen dicembre 2007), quattro – Google, Yahoo, Ebay, Youtube - appartengono ad Internet Company, tre (Virgilio, Libero, Tiscali) fanno capo a società di telefonia, due appartengono alla Microsoft, e uno – Wikipedia - è una “enciclopedia cooperativa”, espressione di una comunità di utenti. Dal punto di vista della tipologia di servizi offerti, uno è un sito di informatica, uno permette la condivisione di video, uno è un sito di aste on line e commercio elettronico, uno è una enciclopedia on line, i rimanenti sei sono portali e/o motori di ricerca. Tutti e sei questi portali offrono servizi di news, ma nessuno tra i loro “editori” proviene dal business dell’informazione. Sui canali digitali - Internet ma non soltanto: si pensi soltanto che la pubblicità via SMS è cresciuta del 180% nel primo bimestre del 2008 - passerà in futuro gran parte dell’informazione e della pubblicità. Se vorranno rimanere competitivi su questo mercato, gli editori di carta stampata dovranno - e in gran parte già lo stanno facendo - adeguare i propri modelli di
business al nuovo contesto. I quotidiani sono già, e da lungo tempo, media digitali, nel senso che l’acquisizione, l’eleborazione e il confezionamento delle notizie avvengono già adesso utilizzando strumenti digitali. La tabella 3 riporta i dati, rilevati da Audiweb, relativi ai principali siti internet editi in Italia e, come si può facilmente notare, la presenza degli editori “tradizionali” non è affatto marginale. Certo, il canale di distribuzione “analogico” - la copia su carta distribuita in edicola o in abbonamento, piuttosto che, per gli editori televisivi, il broadcasting analogico - è ancora preponderante, ma accanto ad essa si vanno affermando, e sempre più spazio avranno in futuro altri canali distributivi digitali, dove però, a differenza di quanto avviene oggi, l’editore spesso non sarà il driver ma soltanto uno dei passeggeri. Dal 2000 al 2007, e oltre...
Il 2007, come si è detto, si è chiuso con un moderato incremento (+3,1%) del mercato pubblicitario complessivo. La carta stampata, ed in particolare i quotidiani, hanno tenuto le proprie posizioni, con
Grafico 3 – mercato pubblicitario 2000–2007 a valori costanti 9.196.514 724.452
9.000.000
8.783.486 +304.010 (+42,0%)
1.028.462
8.000.000
7.000.000 4.748.426
-94.944 (-2,0%)
6.000.000
4.653.482
5.000.000
4.000.000 1.393.108
-64.638 (-4,6%)
3.000.000
1.328.470
-557.455 (-23,9%)
2.000.000 2.330.527
1.773.072 1.000.000
0 2000
Quotidiani
2007
Periodici
Pagine dell’Osservatorio
TecnoMedia
Investimenti pubblicitari: la stampa tiene in un contesto incerto
Televisione
Altri mezzi
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TecnoMedia
Pagine dell’Osservatorio
Grafico 4 - prezzo medio di vendita di un modulo di pubblicità sui quotidiani
43
41
39
37
42,29
35
33 36,89
31 33,53 32,15
29
30,82
30,62 28,68
27
26,98
25 2000
2001
2002
2003
un incremento del 3,5% che permette di mantenere sostanzialmente inalterata la quota di mercato, pari al 20% circa. Il discorso cambia se si mettono a confronto i dati a fine 2007 con i dati del 2000, l’anno nel quale il mercato pubblicitario italiano ha raggiunto il suo massimo storico. In quest’arco temporale, il fatturato complessivo è cresciuto a valori correnti, senza cioè tenere conto dell’inflazione, del 10,8%, da 7,9 a 8,8 miliardi di euro. Tra i vari mezzi di comunicazione, a crescere maggiormente sono stati gli “altri mezzi”, in particolare la radio e – negli ultimi due anni – Internet. Incremento di poco superiore al 10% per periodici e tv, calo di circa dodici punti per i quotidiani. Il grafico 3 ci mostra gli stessi dati, ma depurati dall’inflazione, che nel periodo 2000-2007 è stata pari a poco meno del 16%. Il mercato complessivo ha registrato una contrazione di circa quattrocento milioni di euro (a valori 2007), corrispondente a circa 4 punti percentuali e mezzo. Più in dettaglio, la pubblicità si è mantenuta stabile o in lieve calo sul
2004
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2006
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mezzo televisivo, è cresciuta significativamente tra gli altri mezzi - in particolar modo internet: ricordiamo che a inizio periodo, nel 2000, la pubblicità internet non era nemmeno rilevata - ed è diminuita in maniera rilevante nella carta stampata, in particolar modo tra i quotidiani, che hanno perso oltre mezzo miliardo di fatturato a valori 2007. I dati segnalano che, tra il 2000 e il 2007, quasi un quarto del fatturato pubblicitario dei quotidiani o si è perso o è stato dirottato altrove. Gli ultimi due anni, 2006 e 2007, sembrano aver arrestato il calo se non proprio segnato una inversione di tendenza, con un incremento del fatturato pubblicitario dei quotidiani a tassi leggermente superiori a quelli del mercato complessivo; nello stesso biennio, tuttavia, gli spazi pubblicitari sui quotidiani sono aumentati in misura assai più elevata – oltre il 10% annuo – facendo di conseguenza diminuire il prezzo medio di vendita degli spazi e, con esso, la redditività complessiva del settore, costretto ad aumentare i costi di produzione – più pagine, più colore – per mantenere gli attuali livelli di fatturato.
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Legge 123/2007: La delega al governo per la formulazione del T.U. sulla prevenzione e le misure già in vigore
Lavoro & sicurezza
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E’ entrata in vigore la legge 123/2007 relativa al riordino normativo in tema di sicurezza: si tratta di un atto legislativo dotato di una struttura complessa in quanto è in parte una legge delega ed in parte una legge ordinaria .In agosto è stata approvata la L. 123/2007 contenente sia la delega al Governo per il varo di un testo unico relativo alla revisione e al riordino della normativa in materia di igiene e di sicurezza sul lavoro (art. 1), sia disposizioni tipiche di legge ordinaria consistenti in misure normalmente precettive dopo l’ordinaria vacatio legis di 15 giorni (sono entrate in vigore il 25 agosto) sempre in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro (artt. 2 – 12). Il futuro testo unico non dovrà essere meramente compilativo, cioè non dovrà contenere solo norme “di riordino”, ma anche l’aggiornamento della materia e quindi il Governo dovrà anche avere un ruolo attivo. La delega dispone i criteri che per il Governo rappresentano indicazioni tassative e non superabili, altrimenti si avrebbe un decreto legislativo incostituzionale perché viziato da eccesso di delega. La delega al Governo Evidenziamo i punti più importanti e innovativi contenuti nella nuova legge, nella parte in cui essa delega al Governo il compito di adottare uno o più decreti legislativi entro il 25 maggio 2008 per il riassetto e la riforma delle norme vigenti in materia di igiene e sicurezza sul lavoro (art. 1 comma 1). La delega è contenuta tutta nell’art. 1, ove il comma 2, nelle varie sue lettere, prevede i seguenti criteri. Il Governo ha il compito di curare il coordinamento, il riordino delle disposizioni vigenti (lett. a) e la semplificazione degli adempimenti meramente formali (lett. d), senza, comunque, abbassare i livelli esistenti di protezione, di sicurezza e di tutela o ridurre diritti e prerogative dei lavoratori e delle loro
rappresentanze (comma 3). Il Governo dovrà estendere la tutela normativa a tutti i settori di attività lavorative e a tutte le tipologie di rischio, adottando nel contempo, regole specifiche, che tengano conto delle peculiarità o della particolare pericolosità di questi e della specificità di settori e ambiti lavorativi (lett. b). Inoltre, dovrà prevedere l’estensione della normativa antinfortunistica a tutti i lavoratori e lavoratrici, autonomi e subordinati, e soggetti ad essi equiparati, prevedendo misure di particolare tutela per determinate categorie di lavoratori e lavoratrici e per specifiche tipologie di lavoro o settori di attività, nonché adeguate e specifiche misure di tutela per i lavoratori autonomi (lett. c), superando così il tradizionale modello di tutela del solo lavoro subordinato proprio del D.Lvo 626/1994, che ha un unico articolo dedicato al lavoro autonomo: «il legislatore ha cercato di agganciare … l’obbligazione di sicurezza alla ben più ampia nozione di lavoratore coincidente, a ben vedere, con quella dell’art. 2087 c.c., che tutela il prestatore di lavoro in quanto tale, indipendentemente dalla natura subordinata del rapporto» (M. Gallo, Incentivi per la cultura della prevenzione: la legge delega punta sulla formazione, in Ambiente e sicurezza, 2007, 18, 48), anche se non sarà semplice applicare nei confronti di figure autonome norme che implicano un rapporto di natura gerarchica. Particolare attenzione il Governo dovrà porre nel riordino della normativa in materia di macchine, impianti, attrezzature, opere provvisionali, dispositivi di protezione individuale (lett. e). Uno dei compiti più rilevanti affidatogli è quello di riformulare e razionalizzare l’apparato sanzionatorio amministrativo e penale, «tenendo conto
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Lavoro & sicurezza
della responsabilità e delle funzioni svolte da ciascun soggetto obbligato, con riguardo in particolare alla responsabilità del preposto, nonché della natura sostanziale o formale della violazione …» (lett. f). Il criterio della distinzione fra violazioni formali e violazioni sostanziali é poco chiaro in quanto, in una materia come quella della prevenzione, sono rari gli obblighi di rilievo meramente formale. Uno di questi ultimi, per esempio, è la mancata comunicazione all’ente di vigilanza del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione; ma gli obblighi documentali come la redazione delle cartelle sanitarie e il documento di valutazione non sempre hanno valenza solo formale. In ogni caso, quanto sopra dovrà avvenire attraverso: 1) la modulazione delle sanzioni in funzione del rischio e l’utilizzazione di strumenti che favoriscano la regolarizzazione e l’eliminazione del pericolo da parte dei soggetti destinatari dei provvedimenti amministrativi, confermando e valorizzando il sistema del D.Lvo 758/1994; 2) la determinazione delle sanzioni penali dell’arresto e dell’ammenda, previste solo nei casi in cui le infrazioni ledano interessi generali dell’ordinamento, individuati in base ai criteri ispiratori degli artt. 34 e 35 della L. 689/1981 e successive modificazioni, da comminare in via esclusiva ovvero alternativa, con previsione della pena dell’ammenda fino a euro ventimila per le infrazioni formali, della pena dell’arresto fino a tre anni per le infrazioni di particolare gravità, della pena dell’arresto fino a tre anni ovvero dell’ammenda fino a euro centomila negli altri casi»: dunque la sanzione penale dovrà essere costituita dalla sola ammenda per le infrazioni formali, dal solo arresto per le infrazioni di particolare gravità (che fino ad oggi non esisteva nella materia antinfortunistica; essa inoltre renderà inapplicabile l’estinzione ex D.Lvo 758/1994), oppure dalla sanzione alternativa dell’ammenda o dell’arresto negli altri casi. Il fatto poi che la sanzione penale (ammenda o arresto che sia) dovrà essere prevista solo nei casi in cui le infrazioni ledano interessi generali dell’ordinamento pare un controsenso, perché negli altri casi sarà prevista la sola sanzione amministrativa, ma la sopra citata L. 689/1981 elencando materie non depenalizzabili, cita anche la materia di prevenzione. Secondo quanto stabilito dalla delega, quindi, il Governo dovrebbe depenalizzare alcuni obblighi (in quanto la materia antinfortunistica e di igiene prevede oggi in maggioranza sanzioni penali) scegliendo quando applicare la sanzione amministrativa e quando quella penale ricorrendo ai principi ispiratori della L.
689/1981, che però vieta di depenalizzare la materia antinfortunistica e di igiene (G. Lageard, M. Gebbia, Il riassetto dell’apparato sanzionatorio tra violazione sostanziale e formale, in Ambiente e sicurezza, 2007, 18, 30). 3) la previsione della sanzione amministrativa consistente nel pagamento di una somma di denaro fino ad euro centomila per le infrazioni non punite con sanzione penale. Dato che per le violazioni formali il Governo dovrà prevedere la pena dell’ammenda, viene da chiedersi quali violazioni potrebbero essere punite con la sola sanzione amministrativa, ossia quali violazioni possano essere considerate meno gravi di una violazione formale. 4) la graduazione delle misure interdittive in dipendenza della particolare gravità delle disposizioni violate. Tale disposizione probabilmente è rivolta all’art. 5 della stessa legge a proposito della sospensione dell’attività imprenditoriale (G. Lageard, M. Gebbia, op. cit.). Lo stesso comma 2 prevede per il Governo ulteriori e non meno importanti compiti, quali il potenziamento delle funzioni degli organismi paritetici anche in funzione di aiuto alle imprese (lett. h); la rivisitazione delle modalità di attuazione della sorveglianza sanitaria, adeguandola alle concrete situazioni dei vari ambiti lavorativi ed ai criteri e linee guida scientifici più avanzati (lett. t); l’estensione del procedimento di interpello ex art. 9 D.Lvo 124/2004 alla materia della prevenzione (lett. v); la revisione dei requisiti, delle tutele, delle attribuzioni e delle funzioni dei soggetti del sistema di prevenzione aziendale, compreso il medico competente, anche attraverso idonei percorsi formativi, con particolare riferimento al rafforzamento del ruolo del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale e l’introduzione della figura del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di sito produttivo (lett. g); la promozione della cultura, anche a livello scolastico, e delle azioni di prevenzione (lett. p); la previsione di un sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi (lett. m); la razionalizzazione e il coordinamento delle strutture centrali e territoriali di vigilanza(lett. q). La lett. f, punto 5, ha accordato alle organizzazioni sindacali e alle associazioni dei familiari delle vittime la possibilità di esercitare i diritti e le facoltà attribuiti alla persona offesa nei procedimenti penali in materia di sicurezza sul lavoro. Non si tratta della costituzione di parte civile, ma di una facoltà di presentare memorie e di indicare prove: una facoltà di stimolo, dunque. Al Governo spetta anche il compito di revisionare
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Legge 123/2007: La delega al governo per la formulazione del T.U. sulla prevenzione
Le norme già in vigore dal 25 agosto inail, eventuale parte civile
L’art. 2 L. 123/2007 prevede l’obbligo per il Pubblico Ministero che esercita l’azione penale per i delitti di omicidio colposo o di lesioni personali colpose commessi con violazione delle norme antinfortunistiche o di igiene sul lavoro o che abbia determinato una malattia professionale, di darne immediata notizia all’INAIL in quanto ente danneggiato, ai fini di un’eventuale costituzione di parte civile e dell’azione di regresso. appalto: iportanti modifiche al d.lvo 626 /1994 L’art. 3 (comma 1 lett. a, b) modifica l’art. 7 D.Lvo 626/1994 cambiandone il terzo comma ed aggiungendo il comma 3 ter. I commi 910, 911 della L. Finanziaria 2007 (L. 296/2006), avevano già introdotto una responsabilità solidale del committente con l’appaltatore e con ciascuno dei subappaltatori per il risarcimento dei danni non indennizzati dall’INAIL al dipendente dell’appaltatore o del subappaltatore ed anche per la corresponsione dei trattamenti retributivi e il versamento dei contributi dovuti, entro il limite di due anni cessazione dell’appalto. Ora la nuova legge ha inserito l’obbligo per il committente di elaborare un documento di sicurezza specifico (DVRI: documento di valutazione dei rischi dovuti alle interferenze) che sia parte integrante del contratto di appalto, o d’opera, e che contenga le
misure adottate per eliminare le interferenze nelle attività delle imprese; tale obbligo vale per il committente in tutti i settori lavorativi e per qualunque tipo di appalto o di contratto d’opera (per esempio contratti di manutenzione, di movimentazione, di guardiania, di ristorazione, di pulizia), e, come in precedenza, é sanzionato dall’art. 89 comma 2 lett. b D.Lvo 626/1994. La dottrina ritiene opportuno che il DVRI sia predisposto separatamente alla valutazione aziendale dei rischi , ma in maniera completa e autonoma, in modo da fornire tutte le informazioni necessarie al singolo appaltatore e consiglia, inoltre, al committente di predisporre un’apposita clausola nel contratto di appalto in cui l’appaltatore dichiara di aver analizzato e sottoscritto il DVRI con le relative informazioni, di averne ricevuto copia, di aver potuto grazie ad esso individuare tutti i rischi ed essere così in grado di attuare le idonee misure di prevenzione (D. Romeo, Legge 123: i nuovo obblighi sugli appalti dopo la modifica del D.Lvo 626/1994, in Ambiente e sicurezza, 2007, 20, 71). La valutazione dei rischi interferenti deve tener conto dei rischi propri del luogo di lavoro del committente e di quelli apportati dalle attività dell’appaltatore che possano interferire con i primi (per esempio il rumore); la norma esclude esplicitamente i rischi specifici propri dell’appaltatore, ovviamente quelli che non interferiscono (per esempio il rischio di caduta per chi opera una certa altezza). Il rischio proprio di un’attività del committente non è rischio interferente per il lavoratore che la svolge, ma può esserlo per il lavoratore dell’appaltatore e viceversa. Nel caso di più appalti, è opportuno che il DVRI sia unico per tutti quelli che comportano rischi tra loro interferenti. La circ. 24/2007 sottolinea che oltre all’obbligo in capo al committente della redazione del DVRI, permane l’obbligo per ciascuna impresa di elaborare il suo documento di valutazione dei rischi specifici, propri dell’attività svolta. Il nuovo ultimo comma dell’art. 7, relativo ai costi riguardanti la sicurezza, non è penalmente sanzionato dal D.Lvo 626/1994 in quanto la nuova legge non ha aggiornato l’art. 89 di quest’ultimo ai nuovi obblighi. Inoltre, la dottrina ha sottolineato che, «mentre, seppure con una certa difficoltà, l’evidenziazione di … costi non è impossibile per gli appalti, non risulta chiaro come questo possa essere fatto per i subappalti e quale responsabilità ricada sul … committente per una eventuale mancata vigilanza. Come prima indi-
Lavoro & sicurezza
la normativa in materia di appalti, prevedendo misure dirette a migliorare l’efficacia della responsabilità solidale fra appaltante e appaltatore e del coordinamento degli interventi di prevenzione (obblighi comunque già presenti nell’art. 7 D.Lvo 626/1994), a modificare il sistema di assegnazione degli appalti pubblici al massimo ribasso, all’indicazione in tutti i bandi di gara dei costi relativi alla sicurezza che dovranno essere congrui rispetto all’entità e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi o delle forniture oggetto del contratto (lett. s). Su quest’ultimo punto, sebbene la delega contenga un mandato a modificare la normativa relativa ai contratti pubblici, la parte precettiva della stessa legge ha esteso “subito” tale obbligo a tutti i contratti, pubblici o privati che siano, di appalto, di subappalto e di somministrazione (art. 3), ossia il contratto per la fornitura di prestazione periodica e continuativa di cose di cui all’art. 1559 c.c. Del significato di tale disposizione parleremo più avanti.
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cazione si può suggerire di inserire nel contratto di appalto, come richiesto dall’art. 1656 c.c., di richiedere l’autorizzazione per ogni specifico subappalto e di fornire copia del contratto di subappalto, nel quale devono essere evidenziati i costi della sicurezza e copia dei pagamenti effettuati dall’appaltatore al subappaltatore nei quali risultino espressamente indicati i valori dei costi della sicurezza contrattualmente riconosciuti» (M. Vigone, Le novità per la sicurezza negli appalti tra modifiche e integrazioni di norme, in Ambiente e sicurezza, 2007, 18, 44). La circ. 24/2007 precisa che l’obbligo di pianificazione a carico del committente trova applicazione in tutti gli appalti interni nei confronti di imprese o lavoratori autonomi ed anche nel caso di affidamento di lavori o servizi rientranti nell’ambito dell’intero ciclo produttivo dell’azienda, quindi anche nell’ipotesi di appalti extra aziendali necessari alla realizzazione del ciclo produttivo dell’opera o del servizio, che non siano semplicemente preparatori o complementari dell’attività produttiva in senso stretto. Sono escluse le attività rientranti nel ciclo produttivo aziendale che si svolgono in locali sottratti alla giuridica disponibilità del committente. Il DVRI, inoltre, deve essere aggiornato in caso di subappalti o fornitura e posa in opera intervenuti successivamente ovvero in caso di modifiche di carattere tecnico, logistico o organizzativo incidenti sulle modalità realizzative dell’opera o del servizio che dovessero intervenire in corso d’opera. appalto: modifiche al codice degli appalti
Nonostante la revisione della normativa relativa agli appalti pubblici sia stata demandata al Governo dalla delega (art. 1 comma 2 lett. s), l’art. 8 della nuova legge modifica già l’art. 86 del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture di cui al D.Lvo 163/2006. Nelle gare di appalto il valore economico, per non rendere anomala l’offerta, deve risultare adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza, il quale deve essere specificamente indicato e risultare congruo rispetto all’entità e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi o delle forniture. Inoltre, il costo relativo alla sicurezza non può essere soggetto a ribasso d’asta. appalto: tessera di riconoscimento
L’art. 6 stabilisce che, nello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale dell’impresa appaltatrice o subappaltatrice e i lavoratori autonomi (questi ultimi vi provvedono per
proprio conto) devono essere muniti di una tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro. I lavoratori sono tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento. I datori di lavoro con meno di dieci dipendenti possono scegliere la semplice annotazione, su apposito registro vidimato dalla Direzione provinciale del lavoro territorialmente competente da tenersi sul luogo di lavoro, degli estremi del personale giornalmente impiegato nei lavori. Ulteriori indicazioni vengono riportate nella circ. 24/2007. Tali disposizioni sono previste per tutti i settori lavorativi e la loro violazione comporta l’applicazione di sanzioni amministrative (senza possibilità di diffida) in capo sia al datore di lavoro sia al lavoratore, qualora sia munito della tessera ma non la esponga. La circ. 24/2007 precisa che l’ambito di riferimento delle previsioni di questo articolo è da individuarsi nei soli appalti interni e riguarda tutti i lavoratori occupati (compresi i lavoratori a progetto, etc.) rappresentante dei lavoratori
Oltre quanto stabilito nella parte di delega, l’art. 3 comma 1 lett. c, d, e, f modifica gli artt. 18 e 19 D.Lvo 626/1994 disponendo che il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza sia di norma eletto dai lavoratori e che la sua elezione, salvo che la contrattazione collettiva disponga diversamente, avvenga in un’unica giornata su tutto il territorio nazionale, individuata da un decreto ministeriale che disciplinerà anche le modalità di attuazione dell’elezione. I rappresentanti territoriali o di comparto dei lavoratori esercitano le proprie attribuzioni con riferimento a tutte le unità produttive del territorio o del comparto di rispettiva competenza. Inoltre, tale articolo introduce l’obbligo per il datore di lavoro di consegnare (e dunque non solo più di garantirgli l’accesso) al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, su richiesta di questi e per l’espletamento della propria funzione, copia del documento di sicurezza e del registro infortuni; come prima, l’inottemperanza a tale obbligo non risulta sanzionata. La circ. 24/2007 ricorda che l’art. 9 comma 3 D.Lvo 626/1994 impone al rappresentante dei lavoratori il segreto in ordine ai processi lavorativi di cui vengano a conoscenza nell’esercizio delle proprie funzioni. Inoltre, il rappresentante può utilizzare le informazioni contenute nei documenti in parola unicamente per esercitare le funzioni riservategli, rispettando la legislazione in materia di tutela del segreto industriale e riservatezza.
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Legge 123/2007: La delega al governo per la formulazione del T.U. sulla prevenzione
L’art. 4 rinvia ad un futuro D.P.C.M. la disciplina relativa al coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro, affidato ai comitati regionali di coordinamento già previsti dall’art. 27 D.Lvo 626/1994. In particolare, il D.P.C.M. dovrà individuare i settori prioritari di intervento dell’azione di vigilanza, i piani di attività ed i progetti operativi da attuare a livello territoriale nonché l’esercizio di poteri sostitutivi in caso di inadempimento da parte di amministrazioni ed enti pubblici (in caso cioè di mancata istituzione o funzionamento dei comitati). Fino all’emanazione del D.P.C.M, il coordinamento è esercitato dal presidente della provincia o da assessore da lui delegato, nei confronti degli uffici delle amministrazioni e degli enti pubblici territoriali rientranti nell’ambito di competenza. L’art. 4 comma 3 stabilisce, entro tre mesi dall’entrata in vigore della legge, la predisposizione delle attività necessarie per l’integrazione degli archivi informativi (anche attraverso la creazione di banche dati unificate) e il coordinamento delle attività di vigilanza e ispettive. I dati delle banche unificate sono resi pubblici, con esclusione dei dati sensibili. appalto: sospensione dell’attività L’art. 5 prevede la facoltà del personale ispettivo di sospendere l’attività imprenditoriale, prima prevista per il settore edile. Si tratta di un’estensione sia per ambito lavorativo sia per tipo di violazione: ora, infatti, tutti i settori di attività imprenditoriali possono essere soggetti alla sospensione, che è prevista non più solo nel caso di impiego di lavoratori irregolari in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori regolarmente occupati e nel caso di reiterate violazioni delle norme in materia di superamento dei tempi di lavoro e di riposo giornaliero e settimanale, ma anche in caso di gravi e reiterate violazioni della disciplina in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. La formulazione della norma però risulta vaga nell’espressione “gravi e reiterate violazioni”. Per tale motivo è intervenuta la circ. 22 agosto 2007 n. 25/I/0010797, spiegando che le “gravi” violazioni sono quelle, a carico dei responsabili aziendali (i destinatari di obblighi in materia, cioè datori di lavoro e dirigenti), punite con le pene più gravi, sia detentive che pecuniarie: anche così, comunque, non è chiaro il confine tra il grave ed il non grave. La successiva circ. 24/2007 ritiene gravi le violazioni che giusti-
ficano l’adozione del provvedimento interdittivo in quanto ledono i principi fondamentali del sistema prevenzionale e mettono a repentaglio gli interessi generali dell’ordinamento. La stessa circolare rinvia ad un futuro elenco esplicito di tali violazioni in modo che venga rispettato il principio di tassatività. In un primo momento, mancando ulteriori dati, la dottrina aveva cercato di destreggiarsi facendo qualche esempio: nelle ipotesi contravvenzionali previste dall’art. 89 D.Lvo 626/1994 le più gravi sono solo quelle dei primi commi (M. Gallo, op.cit.). Secondo altra dottrina appariva opportuno «fare riferimento a quanto previsto nella legge delega [nella parte delega della legge che stiamo esaminando] in merito alla riforma del sistema sanzionatorio e, quindi, considerare gravi, ai fini del potere di sospensione in esame, le violazioni per le quali sarà comminata la pena dell’arresto. … [Inoltre, poiché] questa individuazione non è ancora stata effettuata, trattandosi di materia delegata al governo … appare plausibile ritenere che il potere di sospensione dell’attività imprenditoriale a causa di violazioni della normativa di prevenzione, debba ritenersi applicabile a far data da quando verranno stabilite, con atto avente forza di legge, le infrazioni da considerarsi gravi» (G. Lageard, M. Gebbia, Il piano di riforma della sicurezza tra misure operative e delega al Governo, in Ambiente e sicurezza, 2007, 17, 40). Quest’ultima considerazione era ed è corretta anche con riferimento a quanto enunciato dalla circ.24/2007. La circ. 22 agosto spiega che si intende “reiterata” la violazione quando ricorra la recidiva aggravata e cioè riferita ad una violazione grave della stessa indole in materia di sicurezza e salute sul lavoro, commessa nei cinque anni precedenti all’ultima condotta oggetto di prescrizione obbligatoria o di giudicato penale. La circ. 24/2007 precisa che l’ultimo quinquennio va individuato a decorrere dall’entrata in vigore della L.123/2007. La sospensione è un provvedimento amministrativo ed è perciò ricorribile, secondo la dottrina, in via gerarchica alla Direzione regionale del lavoro territorialmente competente. L’inottemperanza a tale provvedimento, direttamente non sanzionata, configura, secondo la circolare del 22 agosto, l’ipotesi di reato di cui all’art. 650 c.p. che punisce chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragioni di giustizia, di sicurezza pubblica, di ordine pubblico o di igiene. La sospensione è un atto a natura discrezionale e l’elencazione dei criteri guida indicati dalle circolari sull’opportunità del provvedimento «è meramente
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coordinamento di prevenzione, vigilanza, banche
dati
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esemplificativa e non pregiudica che gli organi di vigilanza optino per altre causali non elencate» (M. Gallo, op.cit.) L’adozione del provvedimento di sospensione, inoltre, è comunicata alle competenti amministrazioni, affinché queste ultime emanino un provvedimento di interdizione alla contrattazione con le pubbliche amministrazioni ed alla partecipazione a gare pubbliche, di durata pari alla sospensione nonché per un eventuale ulteriore periodo non inferiore al doppio della durata della sospensione e comunque non superiore a due anni. E’ comunque fatta salva l’applicazione delle sanzioni penali, civili e amministrative vigenti previste dalle altre norme (comma 3). La circolare del 22 agosto inoltre specifica che con l’adozione del provvedimento di sospensione il personale ispettivo, in caso di gravi e reiterate violazioni della disciplina prevenzionistica, deve procedere all’adozione dei provvedimenti di prescrizione obbligatoria di cui al D.Lvo 758/1994, assegnando al contravventore un termine per la regolarizzazione delle violazioni accertate. Ovviamente, fermo restando il termine impartito con il provvedimento di prescrizione, il datore di lavoro può procedere all’immediata regolarizzazione al fine di ottenere la revoca della sospensione dell’attività. La circolare precisa anche che l’art. 5 è applicabile ai soli datori di lavoro imprenditori e che, pertanto, non trova applicazione nei confronti dei soggetti che non esercitano attività d’impresa. La sospensione è riferita alla specifica unità produttiva, rispetto alla quale pertanto, vanno sia verificati i presupposti di applicazione del provvedimento che circoscritti gli effetti sospensivi dello stesso: quindi, gli effetti sospensivi andranno circoscritti a essa e non all’impresa nel suo complesso. La circolare, inoltre, chiarisce che oggetto della sospensione è l’immediata cessazione dell’attività d’impresa, ad eccezione delle sole operazioni strettamente necessarie all’eliminazione delle violazioni oggetto di accertamento. La revoca del provvedimento di sospensione è subordinata all’avverarsi delle seguenti condizioni: a) regolarizzazione dei lavoratori irregolari, b) accertamento del ripristino delle regolari condizioni di lavoro nelle ipotesi di reiterate violazioni della disciplina in materia di superamento dei tempi di lavoro e di riposo o di gravi e reiterate violazioni della disciplina in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro (per quest’ultimo caso la circolare specifica che la revoca del provvedimento di sospensione può aversi con la verifica della regolarizzazione delle violazioni
accertate, senza necessariamente attendere anche il pagamento dell’importo della somma dovuta a seguito di prescrizione obbligatoria ex L. 758/1994, in quanto ciò che rileva è la mera reintegrazione dell’ordine giuridico violato); c) pagamento di una sanzione amministrativa aggiuntiva rispetto a quelle previste dalle altre leggi pari ad un quinto delle sanzioni amministrative complessivamente irrogate (comma 2). «Questa dizione sembra escludere la possibilità di applicare la sanzione aggiuntiva in caso di violazioni alle norme di sicurezza e di igiene del lavoro, essendo le stesse di carattere penale» (S. Cantoni, op.cit.), come poi confermato dalla circ. 24/2007. La circolare del 22 agosto ha evidenziato che l’art.5 ha introdotto la possibilità di adottare il provvedimento di sospensione in caso di accertate violazioni individuando come organo competente sia il personale ispettivo DPL (comma 1) sia quello ASL limitatamente in materia di tutela della salute e di sicurezza sul lavoro (comma 6). Circa la sospetta illegittimità che l’art. 5 determina in materia di individuazione dell’organo competente fra DPL e ASL in materia di sicurezza e igiene sul lavoro si veda S. Cantoni, op.cit.; si tenga però presente un’altra tesi dottrinaria, che allo scopo di evitare il pericoloso ampliamento delle competenze di vigilanza, osserva che, poiché il legislatore utilizza il termine “riscontri” e non quello di “vigilanza”, in realtà non ha inteso stravolgere l’attuale modello di vigilanza che contempla la competenza primaria delle aziende sanitarie locali lasciandone una solo integrativa ai servizi ispettivi delle DPL: quindi, in ambito di sospensione, «i servizi ispettivi delle DPL [hanno] solo il compito di prendere atto, nell’ambito delle predette competenze istituzionali, della sussistenza di determinate condizioni ossia … delle gravi e reiterate violazioni attestate dai verbali di prescrizione obbligatoria o dall’autocertificazione prodotta dal datore di lavoro, secondo le indicazioni contenute nella stessa circolare 22/8/2007 n. 10797, e irrogare la sanzione amministrativa della sospensione» (M. Gallo, op. cit.). La confusione, comunque resta, basti pensare che la circolare dice che gli ispettori del lavoro devono applicare anche al di fuori dell’edilizia la prescrizione obbligatoria ex 758/1994, che è atto delle ASL, ad eccezione del settore dell’edilizia. Anche la seconda circolare, per evitare condizioni di illegittimità, sostiene che il quadro delle competenze non sia stato modificato e pertanto il personale ispettivo DPL abbia una competenza concorrente a quello delle ASL, limitatamente alle materie già di sua pertinenza ed elencate dal D.P.C.M. 412/1997.
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poteri degli organismi paritetici
L’art. 7 L. 123/2007 accorda agli organismi paritetici (già dotati di competenza orientativa, formativa e conciliativa ex art. 20 D.Lvo 626/1994), competenti per territorio e per comparto produttivo, il potere di effettuare sopralluoghi nei luoghi di lavoro al fine di valutare l’applicazione delle norme antinfortunistiche e di igiene. Tali organismi dovranno informare dell’esito dei sopralluoghi l’autorità di coordinamento delle attività di vigilanza competente (che, ex art. 4, sarà individuata con D.P.C.M. e che, in attesa di questo è ravvisabile nel Presidente della Provincia o nell’assessore delegato da questi. Gli organi paritetici possono, inoltre, chiedere all’autorità di coordinamento delle attività di vigilanza competente di disporre l’effettuazione di controlli in tali materie mirati a specifiche situazioni. La perplessità e la confusione suscitate da questo articolo, in quanto in prima battuta parrebbe conferire poteri pubblici ad organi privati che esprimono interessi di categoria (gli organismi paritetici sono espressione delle organizzazioni sindacali datoriali e dei lavoratori), sono state risolte dalla dottrina, che ha opportunamente sottolineato come la facoltà di sopralluogo in questione non vada confusa con l’attività amministrativa di vigilanza e di ispezione in materia di sicurezza e salute sul lavoro, che ex art. 23 D.Lvo 626/1996, è un potere – dovere spettante all’unità sanitaria locale e ad altri enti. Tale dottrina specifica, poi, che gli organi paritetici non hanno alcun potere prescrittivo e che non sono titolari neppure di un incondizionato diritto d’accesso ai luoghi di lavoro: non trattandosi di «attività di vigilanza amministrativa, il destinatario del sopralluogo può legittimamente rifiutare l’accesso ai tecnici inviati dall’organismo paritetico, senza per tal motivo subire alcuna sanzione … [e, allo stesso modo,] si deve ritenere che egli possa terminare un sopralluogo già iniziato, anche in questo caso senza dover addurre
alcuna giustificazione in merito. [E ancora,] …è rimesso alla volontà del destinatario del controllo rendere questi sopralluoghi più o meno invasivi … Nel caso di diniego d’accesso da parte del destinatario … non dovrebbe sussistere [l’obbligo dell’organismo paritetico di informarne l’autorità di coordinamento delle attività di vigilanza perché] questo sopralluogo non è stato effettuato. … Gli esiti dei sopralluoghi trasmessi, comunque, non possono essere utilizzati né dagli enti di vigilanza, né dall’autorità giudiziaria, in quanto sono il risultato di attività svolte da semplici privati. L’unica conseguenza che essi possono avere è quella di promuovere un’attività di vigilanza e ispettiva amministrativa» nel caso« l’autorità di coordinamento … riceva dall’organismo paritetico [la notizia di una violazione penale] … dovrebbe essere tenuta a trasmettere la segnalazione all’autorità giudiziaria [per non dover] …rispondere del reato di omessa denuncia. Da quel momento in poi, gli organismi competenti non potranno più compiere ogni eventuale attività d’indagine con le modalità di polizia amministrativa, ma solo con quelle di polizia giudiziaria … [poiché] l’informazione trasmessa dall’ente paritetico rileva come indizio di reato» (N. Furin, E. De Negri, Aggiunta la facoltà del sopralluogo alle funzioni degli organi paritetici, in Ambiente e sicurezza, 2007, 18, 57). La medesima dottrina sostiene che il diniego di accedere ai luoghi di lavoro non autorizza l’ente paritetico a sollecitare l’intervento degli organi di vigilanza: rifiutare il sopralluogo, infatti, costituisce un diritto dell’interessato che non può essere coartato. Questi controlli, dunque, troverebbero origine nella sospetta violazione di misure antinfortunistiche, sospetto sorto nell’organismo paritetico, trasmesso all’autorità di coordinamento e, da quest’ultima, anche agli organi di vigilanza. In questi casi, il controllo degli organi di vigilanza non costituirebbe più un’indagine di polizia amministrativa, bensì di polizia giudiziaria in quanto attivata non di routine, ma sulla base di un indizio di reato, sospetto fondato su elementi oggettivi. responsabilità amministrativa di enti e società
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La dottrina dimostra di fatto come il legislatore abbia creato due apparati normativi paralleli di cui uno speciale per l’edilizia ed uno di portata generale, fatto paradossale per cui tutti auspicano un intervento del legislatore stesso (M. Gallo, La sospensione dell’attività di impresa: i chiarimenti ministeriali sulla L. 123, in ambiente e sicurezza, 2007, 20, 54). Ma la circ. 22 agosto, che aveva avallato questa tesi, è stata contraddetta su questo punto dalla successiva circ. 24/2007, la quale specifica che la nozione di attività imprenditoriale non può non ricomprendere anche le aziende operanti nel settore edile.
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Nell’art. 9, con riferimento alla responsabilità amministrativa di enti e società, la L. 123/2007 prevede una modifica del D.Lvo 231/2001, inserendo in esso l’art. 25 septies (omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro): tale norma punisce gli enti con personalità giuridica, le società e associazioni anche prive di personalità giuridica “in relazione”
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ai delitti di cui all’art. 589 c.p. (omicidio colposo) o 590 comma 3 c.p. (lesioni colpose gravi o gravissime) con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sui lavoro. La sanzione prevista è pecuniaria amministrativa (in misura non inferiore a mille quote: comma 1); la dottrina tutta sottolinea il profilarsi dell’illegittimità costituzionale di tale comma per la severità della sanzione, che per reati di pari se non maggiore entità la stessa legge prevede in misura molto più mite. Nel caso poi di condanna per uno dei suddetti delitti si applicano sanzioni interdittive (per una durata non inferiore a tre mesi e non superiore ad un anno: comma 2). Ricordiamo che il decreto del 2001 considera l’ente responsabile se i reati sono stati commessi nel suo interesse o a suo vantaggio (art. 5 comma 1 D.Lvo 231/2001); l’ente, invece, non risponde se le persone colpevoli hanno commesso il reato agendo nell’interesse esclusivo proprio o di terzi (art. 5 comma 2). Emerge qui un marcato controsenso, in quanto questi elementi, necessari affinché l’ente possa rispondere, erano stati delineati in funzione di reati dolosi, mentre i delitti antinfortunistici di cui stiamo parlando hanno natura colposa e il legislatore non si
è curato di delineare requisiti in qualche modo diversi e più adatti. Per questo motivo, l’argomento, date anche la sua vastità ed importanza, merita più spazio ed attenzione, per cui ne rinviamo l’approfondimento ad un futuro articolo. potenziamento della prevenzione
Il decreto, infine, ha inteso favorire gli investimenti relativi alla sicurezza con finanziamento degli investimenti (nella delega: art. 1 comma 2 lett. p) e con il riconoscimento di un credito di imposta per la formazione dei lavoratori (art. 10). L’art. 12 autorizza il Ministero del lavoro e della previdenza sociale ad incrementare il numero degli ispettori del lavoro, al fine di fronteggiare il fenomeno degli infortuni mortali sul lavoro e di rendere più incisiva la politica di contrasto del lavoro sommerso. Antonietta Strada Anto.strada@libero.it
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Una nuova Goss Community in arrivo al gruppo editoriale brasiliano Grupo Sinos La nuova rotativa permetterà di stampare a colori tutte le testate del Grupo Sinos. Scelta una configurazione con due piegatrici SSC per versatilità di produzione. Una delle torri Community includerà funzionalità di stampa UV
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della banda NP600 per ogni torre a Grupo Sinos, società di primo piano quattro unità sovrapposte, il che minel settore dei media e dell’editoria di gliorerà il controllo e la tensione della giornali, ha ordinato a Goss Internatiobanda e risulterà, quindi, in un prodotto nal una rotativa Goss Community SSC finale di alta qualità. dopo averne viste recenti installazioni in aziende tipografiche in Panama e “Come in tutti mercati oggi, anche Venezuela. L’investimento nella nuoin Brasile c’è una richiesta di più cova rotativa a cinque torri con quattro lore e una qualità migliore,” osserva unità sovrapposte mira ad aumentare Julio Gostisa, direttore commerciale la capacità colore nella stampa di tutte di Goss International per l’America le pubblicazioni del Grupo Sinos e Latina. “Con la nuova rotativa, il Grudelle testate stampate in appalto – da Goss International po Sinos non solo avrà una maggiore quotidiani di sole quattro pagine a 40 Greenbank Street - Preston pagine in quadricromia, da testate locali a Lancashire PR1 7LA - England capacità colore e una qualità migliore, ma beneficerà anche di miglioramenti Tel: +44.1772.257571 sezioni speciali della sua testata principale della produzione. Dato il grande volume Fax: +44.1772.885698 Jornal NH. info@gossinternational.com di lavori che producono giornalmente, la La nuova Community SSC shaftless www.gossinternational.com flessibilità e facilità di utilizzo della rotaè stata scelta con due piegatrici SSC. Una tiva Goss Community è particolarmente delle torri sarà riservata alla stampa UV per dare una preziosa per questo progetto.” maggiore flessibilità di produzione. E aggiunge: “Il Brasile continua ad essere un Oltre alle proprie testate, quali Jornal NH, Jornal mercato molto importante per Goss International. A VS, Diádio de Canoas e ABC Domingo, Grupo Sinos risultato di una tendenza verso la stampa a colori di stampa anche una quarantina di altre testate locali. La popolari quotidiani tabloid, ogni operatore di primo configurazione con due piegatrici offrirà all’editore una piano nel settore è stato costretto a creare un giornale maggiore flessibilità che, insieme con la funzionalità con cui far fronte alla concorrenza. Il Grupo Sinos è UV, includerà la stampa sia di prodotti di giornali coldsempre stato all’avanguardia del mercato, grazie in set che di prodotti semicommerciali di alta qualità. parte alla flessibilità che offre ai clienti. Sono rimasto La continua evoluzione della rotativa Community colpito dalla passione che ogni dipendente ha mostrato e nuove caratteristiche fanno di questo modello una soluzione affidabile ed economica. Rinomata in tutto verso la società e il progetto, che sicuramente sarà un il mondo per la sua produttività, durevolezza, flessi- successo.” Fondato nel 1957 dai due fratelli Mario Alberto bilità e facilità di utilizzo, è una rotativa che si adatta Gusmao e Paulo Sergio Gusmao, il Grupo Sinos era alla perfezione alla produzione di giornali locali e di inizialmente una società editrice di giornali. Oggi, stampa in appalto. conta anche numerose emittenti radio e fornisce servizi La nuova rotativa Goss Community sarà dotata di di internet alla regione. cambiabone a velocità zero e gruppi di alimentazione
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Atex e WAN per il progetto Shaping the Future of the Newspaper Atex collaborerà con la World Association of Newspapers (WAN) per analizzare gli sviluppi strategici del settore e farli conoscere agli editori di tutto il mondo. Con un significativo investimento in quattro anni, Atex rafforza la propria leadership nel settore dell’editoria e, attraverso la periodica pubblicazione dei nuovi studi strategici, contribuirà ad individuare le nuove linee di sviluppo del mercato dei media digitali
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Atex, fornitore leader nel mondo delle soluzioni informatiche per il settore editoriale, annuncia la propria partnership con la World Association of Newspapers (WAN), diventando partner strategico per il progetto Shaping the Future of the Newspaper (SFN).
Il progetto SFN, in esclusiva per i 18.000 editori associati a WAN (l’Organizzazione che difende e promuoAtex Global Media S.p.A. ve la libertà di stampa e gli Via B. Crespi, 57 - 20159 Milano interessi dei giornali di tutto il Tel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555 mondo), ha l’obiettivo di fornire www.atex.com regolari e dettagliati rapporti che identificano e analizzano tutti i possibili sviluppi del settore, le nuove strategie editoriali, le idee imprenditoriali emergenti e tutta una serie di altre informazioni estremamente utili per chi vuole essere aggiornato sulle ultime tendenze e gli scenari del settore della stampa quotidiana. Ulteriori informazioni sono disponibili accedendo a http:// www.futureofthenewspaper.com Grazie ad Atex, che finanzierà il progetto SFN per quattro anni, WAN fornirà ai suoi editori associati regolari report strategici, nonché studi e idee imprenditoriali in modo da creare nuove possibilità di business. Atex, da sempre impegnata a fornire soluzioni innovative, ha scelto di investire nel progetto SFN con l’obiettivo di aiutare
John Hawkins, CEO di Atex Group
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esperienza sono risorse molto importanti per questo progetto, proprio alla luce della rapida crescita in ambito multimediale e multipiattaforma del settore”. “Grazie a questo investimento – ha concluso Hawkins – Atex aiuterà le società editoriali a rispondere al meglio a quelle che sono le esigenze dei loro consumatori, dalla carta stampata alla telefonia mobile, da internet agli altri dispositivi digitali. Qualsiasi mezzo, quindi, in qualunque momento, ovunque e tramite qualsiasi canale. Siamo orgogliosi di poter lavorare con WAN e gli altri partner di questa iniziativa per poter offrire i massimi benefici a tutti i membri dell’organizzazione”. Atex
“Atex sta investendo molto nell’espansione del proprio portafoglio di soluzioni e applicazioni multimediali progettate per la stampa e i media digitali” – ha affermato John Hawkins, CEO di Atex Group. – “Queste soluzioni aiuteranno il nostro settore a diventare sempre più efficiente e a generare nuove entrate. Abbiamo la tecnologia giusta per supportare l’editoria nel mondo digitale”. “La partnership con Atex è logica e naturale – ha aggiunto Timothy Balding, CEO di WAN, l’organizzazione globale per l’industria dell’editoria – Atex è infatti il fornitore leader di sistemi per la gestione dei contenuti editoriali e della pubblicità, strumenti fondamentali per incrementare la produttività e migliorare le prestazioni di questa moderna e complessa realtà. L’investimento di Atex e soprattutto la sua
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gli editori a comprendere più a fondo le dinamiche del mercato digitale e di far crescere le loro attività in questo settore attraverso l’aggregazione di più canali multimediali.
Atex é una società che fornisce servizi, soluzioni software e soluzioni di gestione dei contenuti multimediali per il settore editoriale. Con una tradizione ultratrentennale di innovazione continua e qualità dei suoi prodotti, Atex ha software installato per un valore di quasi 1 miliardo di dollari e supporta più di 800 clienti in oltre 40 Paesi nel mondo. Oltre a un investimento significativo in Ricerca e Sviluppo, Atex si avvale della collaborazione di partner strategici per completare e migliorare i servizi offerti e supportare al meglio le strategie di sviluppo orientate ai Web Services. Ulteriori informazioni sono disponibili visitando www.atex.com
WAN, l’organizzazione globale per l’industria dell’editoria, difende e promuove la libertà di stampa e gli interessi dei giornali di tutto il mondo. Rappresentando 18.000 giornali, vanta come membri 77 associazioni nazionali, industrie e dirigenti del settore in 102 paesi, 12 agenzie di stampa e 11 gruppi a livello mondiale. Maggiori informazioni su WAN all’indirizzo http://www.wan-press.org
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Brand globali e italiani verso la mobilità con Adobe Flash Al Mobile World Congress, Adobe presenta il nuovo Flash Home e Flash Cast 2
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Adobe Systems Incorporated (Nasdaq: ADBE) ha Kovacs, Vice President for Product Management and annunciato che importanti provider di contenuti come Marketing, Mobile and Devices, di Adobe. “In ogni MTV Networks e prestigiosi parte del mondo, i provider di Adobe Systems Italia marchi come l’italiano Dolce contenuti si affidano ad Adobe Centro direzionale Colleoni & Gabbana, il Nasdaq Stock per offrire esperienze coinvolPal. Taurus A3 20041 Agrate Brianza (Mi) Market, eBay, Reuters e altri, genti nell’area della stampa, del tel. 039 65501 fax 039 655050 Web, del video e, ora, anche utilizzeranno soluzioni e proPer informazioni commerciali: dotti mobili compatibili con della mobilità, divenuta il nuo02-63.23.74.20 Flash Player per estendere i loro vo target per le applicazioni inwww.adobe.it info-italia@adobe.com brand al mercato dei dispositivi novative che veicolano i brand mobili. Le maggiori società del e i loro contenuti esclusivi”. mondo si avvalgono di Adobe® Flash® Home, una Le soluzioni mobili Adobe possono contare su nuova applicazione mobile per home screen ricchi e un parco di oltre 450 milioni di dispositivi mobili dinamici, e la tecnologia Adobe Flash® Cast™ 2, una funzionanti su Flash e su solide partnership con opesoluzione per portali offline di nuova generazione, che ratori e produttori di telefonia cellulare in ogni parte offre agli utenti una fruizione di grande impatto e del mondo. Sono quindi in grado di offrire agli utenti l’accesso istantaneo ai servizi basati su dati. una fruizione coinvolgente attraverso varie tipologie La nuova applicazione Adobe Flash Home combina di telefoni cellulari, dispositivi mobili, reti e sistemi wallpaper e home screen personalizzabili abilitati ai operativi. dati con servizi live per offrire agli utenti una frui“Le soluzioni mobili Adobe ci permettono di difzione mobile su misura: arricchendo lo schermo con fondere il marchio D&G Dolce & Gabbana presso i contenuti brandizzati , consente agli utenti di accedere clienti mobili esprimendo al meglio la classe e lo stile all’istante a informazioni visivamente più ricche ed della nostra azienda e dei nostri prodotti italiani”, ha espressive. affermato Dennis Valle, Director of Digital Marketing Flash Cast 2, importante update della soluzione and Communication di Dolce & Gabbana. “Lavorando per portali offline di Adobe, permette di offrire servizi con Adobe Flash Cast 2 stiamo sviluppando un canale dati ricchi e di facile impiego attraverso applicazioni D&G Dolce & Gabbana dedicato al lifestyle, che offre mobili quali notiziari, informazioni sportive o canali notizie su chi veste D&G Dolce & Gabbana, mostra i di entertainment. Flash Cast, distribuito su licenza prodotti più “in” della stagione e indica dove acquistare da operatori quali NTT DoCoMo, Verizon Wireless le collezioni D&G Dolce & Gabbana”. e Chunghwa Telecom, permette agli operatori di “I contenuti video sono centrali per il marchio modellare la fruizione mobile sulla base del profilo MTV e ci entusiasma poterne estendere la fruizione degli abbonati e delle capacità del dispositivo, così da attraverso le tecnologie mobili compatibili con Adobe raggiungere una vasta tipologia di apparecchi mobili Flash Player, che ci permetteranno di proporre ai nostri per il mercato di massa. clienti videoclip, programmi originali e la musica più “È giunto il momento di migliorare radicalmente amata” ha dichiarato Simona Muti, Mobile Business l’esperienza d’uso degli utenti di telefoni cellulari, ora Development Executive di MTV Italia. “Il nostro che la tecnologia Adobe sta trasformando il modo di canale mobile mostrerà come sia possibile offrire una interagire con gli apparati mobili” ha affermato Gary esperienza ricca ed emozionante attraverso i dispositivi
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soluzioni mobili avanzate di Adobe sono un elemento indispensabile per eBay, che mira a distribuire applicazioni capaci di migliorare la fruizione degli acquirenti e dei venditori ovunque si trovino”. tecnologia Adobe Flash® Lite™, l’ambiente di runtime per Adobe Flash Player appositamente progettato per gli utenti di telefoni cellulari e apparecchiature elettroniche consumer. Le vendite mondiali di apparecchi equipaggiati con Flash Lite hanno segnato una crescita anno su anno superiore al 150%, mentre Flash Lite 3 – che supporta video compatibili Flash Player – è già disponibile su molti apparati mobili come i prodotti Nokia serie N95, Sony Mylo 2 e NTT DoCoMo serie 905i. Gli utenti mobili possono inoltre usufruire di cellulari con interfacce complete create con tecnologia Flash come i modelli LG KE850 Prada, LG KG800 Chocolate e Samsung D900. Per ulteriori informazioni visitare il sito Web www. adobe.com/mobile/news_reviews/events/mwc.
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mobili combinando una buona programmazione con la potenza delle soluzioni Adobe”. “Il concept della nuova applicazione mobile Nasdaq è incredibilmente semplice e ricco sotto il profilo visivo” ha affermato Claude Courbois, Associate Vice President Data Product Development di Nasdaq Data Products. “Combinando una pratica interfaccia utente con utili informazioni relative al mercato Nasdaq i top manager possono seguire più da vicino l’andamento della loro società sul mercato azionario. Con Adobe Flash Home possiamo mostrare su uno schermo di piccole dimensioni un’enorme quantità di informazioni utili e interessanti”. “I 248 milioni di acquirenti e venditori di eBay guardano alle applicazioni mobili per la distribuzione delle informazioni in tempo reale che consentono di migliorare le attività di compravendita”, ha dichiarato Ken Sun, Senior Product Manager di eBay. “Le
A proposito di Adobe Systems Incorporated
Adobe rivoluziona il modo in cui il mondo utilizza le idee e le informazioni, in qualunque momento, in qualunque luogo e attraverso qualsiasi media. Per ulteriori informazioni, visitare il sito www. adobe.it
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A New York nasce EidosMedia Inc. EidosMedia ha annunciato l’apertura di una nuova filiale negli Stati Uniti, EidosMedia Inc., con l’obiettivo di proporre la piattaforma editoriale Méthode agli editori nordamericani. Con sede a New York, nel financial district di Manhattan, la società ricoprirà un ruolo strategico nella gestione dei rapporti con il mercato statunitense.
dosMedia. “Senza alcun dubbio, la stessa esigenza è avvertita fortemente anche dal mercato nordamericano che sempre più mostra interesse verso piattaforme tecnologiche integrate. Siamo convinti che con la creazione di una filiale statunitense, EidosMedia potrà presto diventare il fornitore di riferimento per i grandi editori americani.”.
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“Méthode ha già permesso a Alla guida della nuova azienda molti editori, sia in Europa che in è stata nominata Jo Ann Froelich, altre parti del mondo, di trasformarsi manager di vasta esperienza nel EidosMedia Spa con successo in aziende cross-media, settore delle tecnologie per il merViale Legioni Romane, 43 consentendo la revisione dei processi cato editoriale. Jo Ann ha ricoperto 20147 Milano organizzativi interni”, ha commentato tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 in passato il ruolo di Presidente e www.eidosmedia.it Gabriella Franzini, CEO del gruppo EiCOO presso DTI, di CEO America info@eidosmedia.com presso Atex Media Command e di Global Business Manager presso la società newyorkese Brainworks. Il nuovo presidente di EidosMedia Inc. gestirà e coordinerà tutte le attività sul mercato nordamericano: “Ho sempre seguito con interesse l’evoluzione di Méthode in questi ultimi anni”, ha commentato Jo Ann Froelich.”Non ho dubbi sul successo che un tale sistema riscuoterà anche negli Stati Uniti”. “Siamo davvero felici che una persona del calibro ed esperienza di Jo Ann sia responsabile dell’espansione della nostra azienda in questo mercato così importante per lo sviluppo del Gruppo EidosMedia”, ha commentato Angelo Grampa, Presidente del gruppo. “Siamo inoltre convinti che il mercato americano ci permetterà di dimostrare la valenza della nostra soluzione anche in settori diversi dall’editoria tradizionale”. EidosMedia Inc. è l’ultima nata delle filiali internazionali di EidosMedia. Ormai il gruppo ha una presenza diretta in Italia, UK, Francia, Germania e Stati Uniti.
Jo Ann Froelich, nuovo presidente di EidosMedia Inc.
44 TecnoMedia n. 56, marzo 2008
TecnoMedia
Nuova ProLiner per la “Niederösterreichisches Pressehaus”
FILO DIRETTO
La Niederöstereichische Pressehaus Druck- und sola NÖN pubblica ogni settimana 28 edizioni regionali Verlagsgesellschaft mbH con sede a St. Pölten è il più diverse, mentre altre 9 edizioni locali vengono prodotte grande gruppo multimediale dell’Austria inferiore. La per BVZ e NÖ Rundschau. Già oggi, ciascuno di questi sala spedizione di questa giornali è corredato di un casa editrice che produce gran numero d’inserti ed svariati giornali a pagaedizioni speciali, tendenza mento e gratuiti, con un in aumento. vasto numero di edizioni “Abbiamo concepito MÜLLER MARTINI S.p.A regionali e tirature molto il nostro sistema d’inseViale Rimembranze 50 elevate, deve soddisfare rimento ProLiner proprio 20099 Sesto San Giovanni (MI) sempre più di frequente esiper questi editori che produtel. 02 262371 - fax 02 2426851 genze di diverso tipo. Per poter cono un gran numero di giornali rispondere pienamente anche in futuro a diversi con una svariata gamma d’inserqueste richieste, la “Niederösterreichische Pressehaus“ ti“, sottolinea Volker Leonhardt, direttore marketing ha deciso di installare un nuovo sistema d’inserimento della Müller Martini Versand-Systeme AG. “Il sistema ProLiner della Müller Martini. garantisce massima flessibilità ed apre ai costruttori La casa editrice, fondata nel 1874 ed oggi società nuove possibilità creative nella lavorazione di prodotti portante della Niederösterreichische Pressehaus, pub- con l’inserimento mirato di allegati in uno specifico blica i giornali a pagamento Niederösterreichische ambiente redazionale.“ Nachrichten (NÖN), Niederösterreichische Rundschau e Burgenländischen Volkszeitung (BVZ); vengono inoltre ProLiner: per giornali con molti inserti distribuiti i giornali gratuiti Unser Niederösterreich, LHZ – Die Landeshauptstadt e Neue Stadtzeitung. La Motivi più che sufficienti per la Niederösterreichische Pressehaus per puntare sull’avanzata tecnologia ProLiner della Müller Martini. Nell’agosto 2008 a St. Pölten verrà messo in funzione un sistema d’inserimento ProLiner dotato di alimentazione manuale del prodotto principale mediante due sistemi Streamfeeder. L’impianto è dotato di altre dodici stazioni per inserti, anch’esse alimentate mediante Streamfeeder e un PromoFeeder per inserti di piccolo formato. Ciò significa che si potranno produrre anche giornali molto spessi con un massimo di 15 inserti per edizione. Verranno anche installati due impilatori girapila NewsStack con il sistema TABA per l’apposizione automatica delle fascette itinerario. Inoltre, per garantire il comando semplice e affidabile della complessa logistica della sala spedizione, verrà imCon il nuovo sistema d’inserimento a struttura modulare piegato il nuovo sistema di comando a tecnologia avanProLiner della Müller Martini la “Niederösterreichischen Pressehaus“ è perfettamente attrezzata per soddisfare al zata Mailroom Production Control System (MPC). meglio le esigenze future
45 © Asig Service Srl 2008
TecnoMedia
Al Giornale di Brescia Atex implementa la soluzione Autonomy per la catalogazione automatica dei contenuti In collaborazione con Autonomy, Atex rivoluziona il modo di catalogazione e ricerca di notizie e foto, passando dal criterio “parola chiave” a quello più intelligente del “concept” Con Autonomy si possono catalogare un maggior numero di contenuti (notizie, foto, dati), diminuire i tempi di lavoro, ampliare le possibilità di classificazione e mantenere la gestione dei criteri e del processo sempre sotto controllo
FILO DIRETTO
Atex, il fornitore leader nel mondo di soluzioni implementare il processo di archiviazione con successo. informatiche per il settore editoriale, ha implementato Nella prima fase la piattaforma di Autonomy ha operato per Il Giornale di Brescia una soluzione all’avanguardia su contenuti già catalogati e, intelligentemente e in autoche rivoluziona il modo di matico, ha ricostruito l’albero catalogare e archiviare notizie, di catalogazione adottato dal dati e fotografie. Giornale di Brescia, mappanSensibile alle esigenze dei do tutti concetti sottostanti propri clienti, Atex ha adotsui contenuti. In pratica ha tato la piattaforma software operato apprendendo autoAtex Global Media S.p.A. di Autonomy, azienda leader maticamente il criterio di Via B. Crespi, 57 - 20159 Milano a livello mondiale nell’ambito classificazione adottato dal Tel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555 del software di infrastruttura per le quotidiano negli anni passati. www.atex.com imprese, e l’ha adattata e implementata Nella seconda fase sono state visionate secondo le richieste e le necessità del quotidiano dal team degli archivisti e dei responsabili del giornale le lombardo. regole ricostruite per verificare l’esattezza dei criteri. In “Uno dei nostri obiettivi è quello di aumentare tal modo l’Editore non ha perso il controllo del processo il valore aggiunto fornito dalle nostre soluzioni. – ha di archiviazione. Anche se tutto avviene in automatico, si dichiarato Davide Garavaglia, Business Development può, in ogni caso, intervenire per controllare, verificare, & Marketing Manager di Atex - Grazie alle funzioni cambiare le regole e aggiornare i criteri. di catalogazione automatica di Autonomy, non solo i Nella terza fase si è poi passati alla personalizzaclienti possono aumentare il numero di contenuti clas- zione del software, applicato in questa prima versione sificati ma possono anche individuare nuovi metodi di all’archiviazione del materiale fotografico già esistente classificazione che consentono un miglior utilizzo dei e di quello che continuamente arriva in redazione contenuti sui media digitali. Anche in questo modo, giorno per giorno. aiutiamo le imprese editoriali ad evolversi dal modello Francesco Passerini, Amministratore Delegato di business fondato sulla sola produzione cartacea a dell’Editoriale Bresciana, ha dichiarato: “Grazie a quello vincente centrato sui contenuti, che consente Autonomy siamo riusciti a migliorare l’efficienza del di distribuire il contenuto informativo su piattaforme processo di archiviazione, liberando gli archivisti da multicanale”. un lavoro prettamente manuale e consentendo loro di Il lavoro è stato realizzato in tre step successivi applicarsi alla vera ricerca intelligente di materiale avvalendosi dei servizi forniti da Scube New Media, prezioso per arricchire la composizione delle pagine partner di integrazione e consulenza di Autonomy, che del giornale, migliorandone l’impatto grafico e la ha messo a disposizione le proprie competenze per piacevolezza e agilità di lettura.”
46 TecnoMedia n. 56, marzo 2008
TecnoMedia Data e Ora: 30/01/08
00.15 - Pag: 1 - Pubb: 30/01/2008 - Composite
MERCOLEDÌ 30 GENNAIO 2008
ANNO LXIII N. 29 - EURO 1,00 Società editrice: Editoriale Bresciana S.p.A. Per i prodotti editoriali in supplemento, prezzo a pagina 3
Pubblicità: Numerica Pubblicità S.r.l. Via Lattanzio Gambara, 55 25122 BRESCIA. Tel 030.3740.1, fax 030.3772300 lun.-ven. 8,45-12,30; 14,30-18,30. Necrologie: tel. 030.2405048, fax 030.3772300, sab. e dom. 17-22.30. Pubbl. nazionale: O.P.Q. S.r.l. Via Pirelli, 30 MILANO 02.671431.
Direzione, Amministrazione, Redazione, Tipografia, Via Solferino 22 25121 BRESCIA. Tel. 030.3790.1, fax redazione 030.292226, fax abbonamenti 030.3790.213, fax amministrazione 030-3790.289.
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I testi e le fotografie ricevuti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Copyright Editoriale Bresciana Spa - Brescia 2002; l’adattamento totale o parziale e la riproduzione con qualsiasi mezzo elettronico, in funzione della conseguente diffusione on-line, sono riservati per tutti i paesi.
Il presidente della Repubblica di fronte alla «situazione complicata» sceglie una pausa di riflessione
Crisi-rebus, Napolitano prende tempo
Veltroni chiede l’intesa. Berlusconi: il voto è l’unica soluzione. Casini si allinea
A ROVATO. LA VITTIMA E’ DI CASTREZZATO
Automobilista 93enne muore contro camion
tecnologia di accesso alle informazioni, la Business Intelligence, il CRM, il Knowledge Imprenditori Management, le soluzioni per i call centre, e sindacati: urge la riforma il rich media management, le soluzioni di Information Risk Management e le applica«Prevalga la ricerca del bene comune» zioni di sicurezza. Autonomy è considerata dagli analisti del settore come la chiara leader Pesanti accuse e ressa mediatica Il Fondo monetario internazionale rivede al ribasso gli indici di crescita di Stati Uniti e Eurolandia Internet sicuro, nelle scuole StragediErba Fmi:economia mondialeinfrenata nuovi «scudi» per i minorenni nell’enterprise search. processo-show Il Pil globale salirà solo dello 0,3%. I mutui a rischio fermano Usa (1,5%) e Ue (1,6%) La tecnologia di Autonomy è utilizzata da Spaccate e furti a raffica nei bar: Ora è la crisi a preoccupare Bush cinque colpi in un’ora, un arresto oltre 17.000 aziende sia nel settore privato sia nel pubblico. I clienti internazionali incluNasce a Brescia la «Milk Valley»: dono 3, ABN AMRO, AOL, BAE Systems, cinque province unite dal latte BBC, Bloomberg, Boeing, Citigroup, Coca Cola, Daimler Chrysler, Deutsche Bank, Ericsson, Ford, GlaxoSmithKline, Kraft Foods, Lloyd TSB, NASA, Nestle, the New York Stock Exchange, Reuters, Shell, T-Mobile NelBresciano 15milafabbricati «sospetti» Bollo auto, slittano le scadenze e organizzazioni del settore pubblico quali lotto De Zerbi si presenta Santacroce va al Napoli U.S. Department of Energy, U.S. Department of Homeland Security, U.S. Securities and Exchange Commission. Autonomy ha anche SCONTI REALI superenalotto oltre 300 partner OEM e piu’ di 400 VARs e DAL 30% AL 50% integratori, inclusi BEA, Business Objects, Citrix, EDS, IBM Global Services, Novell, Stellent, Satyam, Sybase, Symantec, TIBCO Vignette e Wipro. L’azienda ha uffici in tutto il mondo. Atex Fanno parte del Gruppo Autonomy: ZANTAZ - leader Atex é una società che fornisce servizi, soluzioni in archiviazione, e-Discovery e Proactive Information software e soluzioni di gestione dei contenuti multi- Risk Management (IRM), Virage - divisione all’avanmediali per il settore editoriale. Con una tradizione guardia nella gestione dei Rich Media e nelle tecnologie ultratrentennale di innovazione continua e qualità dei di sicurezza e sorveglianza, etalk - fornitore di prodotti suoi prodotti, Atex ha software installato per un valore per call centre aziendali, e Cardiff - leader nell’acquisidi quasi 1 miliardo di dollari e supporta più di 800 clienti zione di contenuti e nelle soluzioni di Business Process in oltre 40 Paesi nel mondo. Management. Oltre a un investimento significativo in Ricerca e www.autonomy.com Sviluppo, Atex si avvale della collaborazione di partner strategici per completare e migliorare i servizi offerti e Scube NewMedia supportare al meglio le strategie di sviluppo orientate ai Web Services. Ulteriori informazioni sono disponibili Scube NewMedia è una società di progettazione visitando www.atex.com e consulenza leader nel settore dell’ Information e Comunication Technology. Attiva nella progettazione, Autonomy consulenza e sviluppo di soluzioni ICT per grandi organizzazioni internazionali e per la Pubblica AmministraAutonomy Systems Ltd. (LSE: AU. or AU.L) è una zione centrale e locale copre le tre aree di riferimento: leader globale nel settore delle infrastrutture software Enterprise and Web Search; Knowledge and Rich Media per le imprese ed è all’avanguardia delle tecnologie dette management; Semantic Intelligence and Text mining, Meaning Based Computing. La tecnologia di Autonomy con l’obiettivo di implementare “real-world solutions” crea una comprensione concettuale e contestuale di per applicazioni di Enterprise and Web search; categoqualsiasi dato elettronico, comprese le informazioni rizzazione e classificazione inclusa la progettazione e non strutturate sotto forma di testo, posta elettronica, il disegno di tassonomie, la definizione e il trattamento voce o video. Il software di Autonomy supporta tutte di meta dati; il text mining, il text-extraction e data le applicazioni mission-critical di impresa incluse la transformation. IPOTESI
ROMA
Mandato esplorativo per Marini?
� A PAGINA 2
PARTI SOCIALI
� A PAGINA 2
I VESCOVI
� A PAGINA 2
Il presidente Napolitano si è preso una pausa di riflessione per trovare una soluzione alla crisi
Il presidente della Repubblica è chiamato in queste ore ad un difficile lavoro di sintesi per trovare una via d’uscita dall’attuale crisi di Governo. Certo Napolitano non è stato aiutato dall’ultima giornata di consultazioni in cui sono saliti al Quirinale il Partito democratico e Forza Italia. Le due principali forze politiche rimangono su due posizioni assolutamente divergenti: Veltroni ha proposto un Governo di lungo respiro per votare nel 2009 o un Governo di qualche mese per scrivere esclusivamente le regole elettorali. Berlusconi ha replicato che non c’è più tempo per far nascere un Governo per cambiare la legge elettorale: «Non c’è altra strada che votare al più presto». Dopo l’appoggio di Lega e An, ieri anche l’Udc ha sostenuto l’ipotesi del voto anticipato. Casini ieri ha dichiarato: «Abbiamo cercato di lavorare per un atto di pacificazione ma, poiché non sono maturate le disponibilità, tanto vale andare alle elezioni». Il capo dello Stato, quindi, ha deciso di prendersi una pausa di riflessione di fronte ad una situazione complicata. L’ultimo tentativo per scongiurare il voto anticipato potrebbe essere un mandato esplorativo a Marini o Amato. � A PAGINA 2 E 3
L’automobile sulla quale viaggiava Agostino Orizio
ROVATO - Un uomo di 93 anni (avrebbe compiuto i 94 a marzo), di Castrezzato, è morto in un incidente stradale, oggi intorno alle 16.30, a Duomo di Rovato, sulla strada per Trenzano. L’uomo, Agostino Orizio, era al volante della propria vettura e, secondo i primi accerta-
menti della Polizia stradale di Chiari, non avrebbe rispettato una precedenza. L’auto guidata dall’anziano è stata investita lateralmente da un autocarro che stava sopraggiungendo e l’automobilista è morto all’istante. � A PAGINA 20
CRONACA / A PAGINA 7
Grazie ad un accordo tra l’Ufficio scolastico provinciale e le Banche di credito cooperativo in alcuni istituti bresciani l’accesso ad internet sarà più sicuro. L’installazione di «scudi» a tutela degli utenti minorenni potrà in futuro essere estesa ad un numero più alto di scuole.
DISCORSO SULLO STATO DELL’UNIONE
Il presidente Usa durante il suo ultimo discorso sullo Stato dell’Unione
Dopo le rilevazioni aeree dell’Agea pubblicati gli elenchi degli immobili che non risultano al Catasto
BRESCIA
ESTRAZIONE DEL 29/1/2008
BARI CAGLIARI FIRENZE GENOVA MILANO NAPOLI PALERMO ROMA TORINO VENEZIA NAZIONALE
30 58 60 31 1 70 74 23 42 23 21
84 17 27 75 6 20 22 24 17 31 23
87 1 80 33 4 31 47 64 52 65 60
59 40 48 14 5 87 23 80 16 5 46
23 41 53 66 8 67 15 55 50 85 86
COMBINAZIONE VINCENTE
1 23 30 60 70 74
NUMERO JOLLY ..........................31 NUMERO SUPERSTAR ................21 Totale montepremi € 7.940.560,78 nessun vincitore con «6» nessun vincitore con «5+1» ai 98 punti «5» .......€ 5.828,81 ai 1.472 punti «4» .......€ 388,05 ai 55.486 punti «3» .......€ 10,29 Jackpot a riporto ..... .........€ 6.800.000,00
Il «grande occhio» di una fotocamera aerea ha rilevato nella nostra provincia circa 15mila particelle catastali non accatastate. La grande opera di supervisione dell’Agenzia del Territorio non sarà certo priva di errori nella sovrapposizione di mappe e foto, ma di sicuro ora sarà più difficile per tutti «nascondere» la propria abitazione ai controlli del Fisco. Passando in dettaglio l’elenco dei comuni segnalati dal Catasto, il maggior numero di incongruenze si rilevano nella zona del Garda. Il record di fabbricati «omessi» al Catasto va a Manerba del Garda con 876 particelle contestate. Le posizioni pendenti si potranno regolarizzare entro il 27 marzo � A PAGINA 15
PROVINCIA / A PAGINA 16
Un’ora maledetta: tra le 2.30 e le 3.30 dell’altra notte sono stati ben cinque i colpi - tentati o a segno - ai danni di altrettanti bar: a Lonato, Castenedolo, Prevalle, Pompiano e Manerbio. Due le spaccate, uno l’arresto, a Manerbio a opera dei Cc. Obiettivo sempre i «videopoker».
ECONOMIA / A PAGINA 26
Brescia, Cremona, Mantova, Bergamo e Lodi sono le cinque province della «Milk Valley», un progetto lanciato ieri in Broletto dall’assessore Sergio Grazioli e dai suoi colleghi. L’obiettivo: dotare di una regia comune un distretto che produce più di un terzo del latte italiano. SOMMARIO
In primo piano .................2,3 Interno ..................................4 Estero ...................................5 Brescia e provincia ............6 Cronaca .......7,8,9,10,11,12,13 GbB Università .................14 Provincia in primo piano .............15,16 Bassa Bresciana ...............17 Garda e Valsabbia ........................18
Valtrompia e Lumezzane .....................19 Sebino e Franciacorta ...................20 Valcamonica ......................21 Economia ...23,24,25,26,28,29 Cultura e Spettacoli ............30,31,32,33 Scienza e Tecnica .............34 Sport ...............42,43,44,45,46 Necrologie .....................47,48 Lettere al direttore ..........49
Provvedimento della Regione dopo i disguidi dovuti al nuovo sistema informatico
AL BRESCIA ANCHE BEGA
De Zerbi tra Fabio Corioni e Gianluca Nani (Reporter)
«Mai avuti stimoli così». Queste le parole di Roberto De Zerbi, presentato ufficialmente ieri dal Brescia. Il ragazzo di Mompiano è arrivato dal Napoli, cui il Brescia ha invece ceduto il difensore italo-brasiliano Fabiano Santacroce. Nulla di nuovo sul versante Caracciolo, mentre oggi dovrebbe arrivare dal Genoa il difensore Francesco Bega. � A PAGINA 42
BRESCIA
Slittano di quindici giorni i termini per il pagamento del bollo auto. Le difficoltà registrate dal nuovo sistema introdotto dalla Regione Lombardia ha infatti creato in questi giorni ritardi, code e disagi per gli utenti. Una situazione che ha convinto la Regione Lombardia a far slittare al 15 febbraio il termine per il pagamento dei bolli inizialmente fissato al 31 gennaio. Stesso slittamento per i bolli in scadenza alla fine di febbraio, che andranno invece pagati entro il 7 marzo. Intanto novità si registrano anche sui contributi per la trasformazione della propria auto a gas o a metano: i fondi a favore dei bresciani ci sono, ma non vengono utilizzati. � A PAGINA 6
Via Cavour, 56 Botticino Sera (Brescia) Tel. 030 2193007
FILO DIRETTO
COMO
WASHINGTON
Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha abbassato dal 4,4% al 4,1% le stime di crescita dell’economia mondiale nel 2008 e avverte: la crisi dei mutui a rischio (subprime) «si sta allargando» all’economia reale. Le previsioni, pubblicate assieme a una nuova edizione del Rapporto sulla stabilità finanziaria, indicano che il prodotto globale sarà minore dello 0,3% di quanto auspicato nel World Economic Outlook dell’ottobre scorso e dello 0,8% rispetto all'anno appena trascorso. Particolarmente marcata la revisione per il Pil degli Stati Uniti: il risultato finale del 2008 si fermerà all’1,5%, lo 0,4% in meno rispetto a quanto si poteva prevedere in autunno. Netta anche la stretta per la zona euro (quindici nazioni). Il Pil, afferma l’Fmi, salirà dell’1,6% con un taglio dello 0,5% rispetto alle speranze autunnali. Il 2007 dovrebbe invece mettere a consuntivo un miglioramento del 2,6%, lo 0,1% in più rispetto a ottobre. Segnali di rallentamento si registrano anche in Giappone, che chiuderà il 2008 in crescita dell’1,5%, lo 0,2% in meno rispetto agli auspici di ottobre. Il 2007 è indicato all’1,9% con una limatura dello 0,1%. � A PAGINA 23
FINO AL 04/03/08
Olindo Romano e Rosa Bazzi nella gabbia degli imputati
Quattro omicidi e un tentato omicidio, con un’azione «premeditata e pianificata», attuata per «futili motivi». È da queste terribili accuse che dovranno difendersi Olindo Romano e Rosa Bazzi, i coniugi imputati per la strage di Erba dell’11 dicembre 2006. Ieri a Como ha preso il via il processo «show» con la gente in coda per poter entrare in aula, mentre le tv potranno mandare in onda le immagini solo a processo finito. � A PAGINA 4
WASHINGTON - Nel suo ultimo discorso sullo Stato dell’Unione, il presidente George W. Bush ha preso atto di avere ormai poco tempo per raggiungere obbiettivi ambiziosi e si è concentrato su un limitato numero di obbiettivi. In particolare, il presidente Usa si è impegnato ad addottare misure che aiutino l’America ad uscire dalla crisi, o, quantomeno, a renderla meno virulenta di quello che prevedono molti economisti, In questa ottica Bush, dopo aver ribadito che i fondamentali della economia Usa restano sani, ha sollecitato il Congresso ad approvare con la massima rapidità il pacchetto di stimolo, per un valore di 150 miliardi di dollari, già approvato dalla Camera, ma ancora in discussione al Senato, basato su agevolazioni fiscali e incentivi alle imprese. Il presidente Usa ha evitato come la peste l’uso della parola più temuta: recessione. Bush ha dedicato ben dieci minuti del suo discorso (durato 53 minuti) ad esaltare i successi ottenuti in Iraq («inimmaginabili sino ad un anno fa») affermando che «Al Qaeda è in rotta». � A PAGINA 5
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Fairfax Media Group acquista nuove rotative Goss Uniliner Fairfax Media Group ha ordinato a Goss International due rotative Goss Uniliner shaftless a doppia larghezza. Le nuove rotative da 80mila copie all’ora verranno installate entro la fine del 2008, una in Australia, nell’impianto della Rural Press Printing a Ormiston, alla periferia di Brisbane, e l’altra in Nuova Zelanda, alla Christchurch Press.
FILO DIRETTO
perpendicolari alla linea di stampa, Anthony Payne, direttore regionale con una configurazione simile a quella del Fairfax Media Group, osserva: “Con delle rotative Goss FPS, e offriranno la sua velocità e flessibilità, la nuova il livello di automazione più elevato rotativa Goss Uniliner rappresenta un disponibile attualmente. La commessa potenziamento molto importante per includerà anche diverse soluzioni di noi qui a Ormiston, dove disponiamo finitura, per far fronte alla tendenza già di una rotativa Goss Community corrente di includere nei quotidiani a singola larghezza con sei torri di supplementi tipo rivista. stampa. A risultato della fusione con la “La disposizione perpendicolare, Rural Press lo scorso maggio, lavoriacon taglio e ribaltamento del nastro in mo quasi al massimo della capacità di linea con i coni, risolve la questione produzione, per cui è decisamente ora Goss International delle rotative a doppia larghezza che di cambiare.” Greenbank Street - Preston trattano diverse larghezze di bobina,” Le due nuove rotative 4x2 stampe- Lancashire PR1 7LA - England osserva Payne. “Spostando le barre di Tel: +44.1772.257571 ranno fino a 128 pagine tabloid a colori rovesciamento, i nastri sono allineati Fax: +44.1772.885698 e saranno configurate in quattro torri a info@gossinternational.com ai coni, dando una variabilità infinita di quattro unità sovrapposte e due piegatrici www.gossinternational.com larghezza di bobina tra due punti stabiliti. a ganasce 2:5:5 con sviluppo circonferenPenso che molti altri impianti opteranno ziale di 578 mm. Ogni piegatrice sarà dotata di cucituper questa configurazione, man mano che si renderanra in linea e una includerà anche la funzione di piega no conto dei vantaggi,” continua. La nuova rotativa incrociata. Le quattro torri e i cambiabobine saranno avrà la capacità di stampare prodotti tabloid standard e quadrati di diverse dimensioni, nonché diversi formati broadsheet. La produzione dell’im-
Lo schema della rotativa Goss Uniliner che verrà installata nello stabilimento della Royal Press Printing a Ormiston
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TecnoMedia
osserva che il nuovo impianto sarà all’avanguardia in fatto di capacità colore e velocità e includerà apparecchiature editoriali specializzate per una gestione migliore di sezioni prestampate e packaging. “Le nuove risorse permetteranno a The Press di estendere la produzione, raggiungere standard di qualità più elevati, offrendo ai lettori un prodotto migliore e agli inserzionisti maggiori opportunità di promuovere i loro prodotti e servizi,” conferma. “Riteniamo di avere la rotativa migliore per il lavoro da fare,” conclude Payne, “Siamo rimasti molto impressionati da quello che Goss ha offerto finora e se questo progetto viene realizzato senza problemi, com’è stato il caso in passato, non potremo che esserne estremamente soddisfatti.”
FILO DIRETTO
pianto di Ormiston attualmente include un’edizione localizzata del Sydney Sun Herald, nonché il Trading Post e l’Australian Financial Review, mentre sezioni heatset vengono date in appalto ad altri stampatori. La Christchurch Press stampa la testata di primo piano The Press nonché il giornale nazionale della domenica, Star Times e il tabloid Christchurch Mail. La Uniliner della Christchurch Press verrà installata in un nuovo impianto alla periferia di Christchurch e, con la sua flessibilità, offrirà maggiori opportunità nella produzione di The Press, un quotidiano broadsheet che esce sei giorni alla settimana con una tiratura di 95mila copie e con fino a 172 pagine il sabato. Chris Jagusch, direttore generale di The Press,
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Entrata in produzione ad Angri (SA) la Goss Sunday 4000 della Grafiche Mercurio Prima rotativa a 48 pagine ad essere installata nell’Italia meridionale, favorirà un’elevata produttività nella stampa di tirature più basse
FILO DIRETTO
Facendo seguito alla recente entrata in produzione della sua rotativa Goss Sunday 4000, la Grafiche Mercurio di Salerno ne ha presentate le nuove funzionalità nel corso di una open house il 4 aprile. La rotativa è la prima 48 pagine ad essere installata nell’Italia meridionale e darà alla Grafiche Mercurio un netto vantaggio concorrenziale nella stampa di alte paginazioni.
Venduta dalla Macchingraf SpA, distributrice esclusiva in Italia dei sistemi di stampa commerciale Goss, la rotativa a quattro unità di stampa, con sviluppo circonferenziale di 620 mm, è stata installata da Goss International nel nuovo stabilimento della Grafiche Mercurio. L’installazione include una piegatrice Goss PCC-2 con funzione incorporata di cucitura, un forno Goss Ecocool e la tecnologia Autoplate per il cambio automatico delle lastre.
Goss International “Siamo molto soddisfatti di aver Greenbank Street - Preston scelto Goss International e la rotativa Lancashire PR1 7LA - England “Alcuni colleghi consigliavano altre Sunday, che ha dimostrato di essere un Tel: +44.1772.257571 Fax: +44.1772.885698 rotative,” spiega Diodato Mercurio. sistema di stampa ad alte prestazioni, info@gossinternational.com “Comunque, ritenevo che la rotativa affidabile, versatile e particolarmente inwww.gossinternational.com Goss avrebbe avuto un successo enorme dicato per una messa in macchina veloce,” e finora tutto sta confermando questa mia spiega Gerardo Mercurio, direttore tecnico opinione.” e delle operazioni nonché contitolare della Grafiche Mercurio. Gerardo Mercurio osserva: “Con il sistema Autoplate abbiamo già potuto cambiare la versione di “In questa regione, molti supermercati e altri un lavoro, per forme successive, in soli tre minuti ed compratori di stampa di grande volume affidano la eseguire un cambio completo di lavoro in meno di dieci stampa del proprio materiale promozionale a fornitori minuti. In più, la qualità di stampa fornita dalla tecnodell’Italia settentrionale, in quanto meglio attrezzati per logia gapless insieme al forno Ecocool è ottima. le alte paginazioni e le molteplici versioni che questo genere di lavoro richiede,” aggiunge Diodato Mercu“L’intero processo, dall’ordinazione della rotativa rio, amministratore unico e contitolare della Grafiche all’installazione, all’addestramento e al collaudo, non Mercurio. “Grazie alla nostra posizione strategica a ha presentato nessun problema,” aggiunge. “Adesso, Salerno e all’ottima qualità di stampa, produttività e con la sala stampa in piena funzione, stiamo aumenmaggiore velocità di messa in macchina offerte dalla tando i turni di lavoro e la produzione, con l’obiettivo rotativa Sunday 4000, potremo competere meglio in di dimostrare ai nostri clienti quello che possiamo questo settore e produrre tirature più basse a prezzi fare.” molto competitivi.”
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Avendo utilizzato una rotativa M-300, la Grafiche Mercurio conosce già la tecnologia Goss e, secondo Diodato Mercurio, è rimasta molto soddisfatta delle sue prestazioni e produttività. Francesco Rapisardi, direttore responsabile dei sistemi di stampa a bobina alla Macchingraf, conclude: “Il nuovo stabilimento di Angri è veramente impressionante. Questo investimento, accompagnato dai chiari valori di innovazione, affidabilità, competenza e flessibilità e dall’approccio proattivo dell’azienda, produrrà ottimi risultati per i loro clienti.”
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Da sinistra: Salvatore Mercurio, responsabile commerciale dell’azienda della Grafiche Mercurio; Diodato Mercurio, amministratore unico e contitolare della Grafiche Mercurio, e Gerardo Mercurio, direttore tecnico e delle operazioni nonché contitolare della Grafiche Mercurio
Grafiche Mercurio è una società a conduzione familiare, fondata negli anni ‘60 da Salvatore Mercurio, padre degli attuali titolari Diodato e Gerardo. Oggi, la terza generazione Mercurio è rappresentata dal figlio di Diodato, Salvatore, attualmente responsabile commerciale dell’azienda.
Grafiche Mercurio conta tra i suoi clienti grossi distributori e commercianti del salernitano e impiega una sessantina di dipendenti nei suoi due impianti, offrendo servizi di stampa a bobina e a foglio, oltre a servizi di prestampa e legatura.
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Atex Mactive per migliorare il ciclo di vendita della pubblicità Con oltre 12.000 posti di lavoro installati, Atex Mactive è una soluzione leader nel mondo per la gestione delle concessionarie di pubblicità. Oltre al ciclo di vendita e fatturazione, Mactive consente di gestire campagne marketing, call-center, raccolta e pubblicazione online e produzione dei materiali.
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La grande esperienza di Atex nel campo dei media gestire il ciclo attivo della concessionaria, dall’inserie la stretta collaborazione con i propri clienti, ha por- mento alla fatturazione, di tabellare, piccola pubblitato all’acquisizione di una notevole conoscenza dei cità, inserti e pubblicità multimediale. Offre inoltre mezzi di comunicazione su carta stampata, internet e una soluzione integrata per la gestione del personale broadcast anche nel settore della pubblicità. Inoltre, e del ciclo di vendita della concessionaria facilitando Atex lavora attivamente con i propri clienti più impor- l’attività di vendita e offrendo una gestione integrata tanti (oltre 800 in tutto il mondo) con l’obbiettivo di delle campagne marketing. Infine i componenti per estendere il loro business verso nuovi canali aiutandoli l’impaginazione degli annunci offrono un timone a costruire i propri modelli di pubblicitario per ogni tipo business su internet. di pubblicazione. L’architettura di Mactive I componenti business è stata una delle chiavi del soddisfano tutti i bisogni del successo di Atex, che ha cliente includendo un morealizzato un programma tore di rating per il calcolo Atex Global Media S.p.A. flessibile grazie alle notevoli in tempo reale del prezzo, Via B. Crespi, 57 - 20159 Milano possibilità di configurazione il gestore contratti, il motore Tel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555 e parametrizzazione. La strategia di workflow per instradare tutte le www.atex.com di rilasciare un prodotto senza versioni transazioni attraverso il proprio processo personalizzate per cliente consente infatti di mante- di approvazione, il motore di emissione documenti, il nere tutte le modifiche in un’unica linea di prodotto, gestore prodotti, il motore di gestione degli ordini, il disponibile a tutti i clienti e facilmente installabile programma per l’analisi di previsioni e report, e web senza ulteriori adattamenti. services per l’interazione con altri sistemi. Tutti questi La strategia dell’applicazione è supportata dall’uti- componenti, sviluppati per essere indipendenti, possolizzo delle migliori tecnologie di base disponibili no poi essere facilmente riutilizzati in varie parti del sul mercato. La costruzione di soluzioni che fossero sistema o inserti all’interno delle nuove soluzioni. indipendenti dalla struttura tecnologica sottostante ha permesso a Mactive di essere competitivo e adattabile Vendita on-line e gestione dei pacchetti mula settori di mercato sempre più grandi. timediali L’architettura modulare del sistema consente facilmente l’aggiunta di nuove applicazioni e l’agNel mercato odierno, i clienti richiedono servizi giornamento del sistema fornendo così la possibilità a 360 gradi, quindi il marketing multi-canale è ormai di rispondere velocemente alle novità di un mercato fondamentale. Mactive offre la possibilità di inserire online ordini e servizi al cliente per privati, contrattisti in continua evoluzione. e agenzie. Utilizzando questo portale online, i clienti Stabilità, flessibilità, integrazione e scalabilità trovano uno sportello aperto 24 ore su 24. Gli annunci sono i punti di forza di Mactive inseriti su Internet sono completamente consultabili dal sistema offline e viceversa. La suite Mactive permette tramite i suoi moduli di Al giorno d’oggi con la convergenza dei media
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una soluzione che gestisca tutte le forme di media dalla stampa all’online al broadcast diventa indispensabile. Con le nuove funzionalità per il mondo della pubblicità, il sistema Mactive diventa una soluzione completa per gestire, inserire, e seguire tutta la vita degli ordini indipendentemente dal canale di distribuzione. L’utilizzo del pacchetto multimediale permette la prenotazione all’interno di un singolo ordine di pubblicità su stampa, radio, TV e internet. Come testimoniano le più recenti ricerche di mercato, il fatturato della pubblicità è in forte crescita su internet e le previsioni vedono un fatturato totale annuale in netto aumento. Mactive è in grado di offrire una gestione avanzata di ordini di pubblicità web dove
la struttura del sito si sostituisce alla struttura del giornale. Il sistema è inoltre in grado di utilizzare ed elaborare i campi accettati dai più diffusi internet advertising server. Mactive è utilizzabile anche dal palmare, esiste infatti una versione del programma che permette di inserire ordini e consultare schede cliente direttamente da un dispositivo PDA. Tra i benefici immediati al cliente uno dei più importanti è l’integrazione. Il software Mactive gestisce tutte le varie attività associate al processo pubblicitario includendo: vendite, assegnazione del prezzo, inserimento ordine, gestione contratti, pianificazione, produzione. Tutti i moduli sono collegati alla stessa base di dati che costituisce il core del sistema e permette quindi una strettissima integrazione fra i vari componenti della suite.
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«Con lo zoning di precisione per inserti, gli inserzionisti risparmiano due volte» Una media di 8,3 milioni di inserti per giornali alla settimana, un totale di 430 milioni di inserimenti all’anno, fino a 70 zone per testata: negli ultimi anni il settore inserti della tipografia WE-Druck GmbH & Co. KG con sede a Oldenburg, Germania, ha assunto un’importanza fondamentale. Quattro sistemi d’inserimento NewsLiner-A in combinazione con il sistema di comando Mailroom Production Control (MPC) di Müller Martini assicurano che i giornali giungano intatti ai lettori nei termini previsti.
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«Ho avuto un buon fiuto». Con la riservatezza Secondo Peter Rosdorff, oltre allo zoning di tipica dei tedeschi del nord, Peter Rosdorff accenna precisone, molti sono stati i vantaggi a favore della allo zoning di precisione, divenuto ormai il trend per soluzione Müller Martini: eccellenza nella lavorazione di inserti pubblicitari nei il trasporto regolare e tranquillo dei materiali nel giornali. «Negli ultimi processo d’inserimento; anni lo zoning di preci la possibilità di lasione ha assunto un’imvorare in doppia produportanza fondamentale», zione (il primato della spiega il direttore geneWE-Druck è di 98.000 MÜLLER MARTINI S.p.A rale della Weser-Emscopie/h!); Viale Rimembranze 50 20099 Sesto San Giovanni (MI) Druck. «Questo sistema il preinserimento; tel. 02 262371 - fax 02 2426851 consente ai clienti inserzionisti nuove possibilità d’inserimendi risparmiare due volte. In primo to in un prodotto principale; luogo è necessario che facciano stampare il sistema di comando con il quadro di in anticipo un minor numero d’inserti, in secondo controllo centralizzato che WE-Druck ha impieluogo pagano meno dato che gli inserti non vengono gato come primo produttore di giornali. più inseriti nella tiratura globale di un giornale». «Quello che ci ha maggiormente convinto», spiega ancora Peter Rosdorff, «del polmone FlexiRoll è stata Quattro linee NewsLiner-A la soluzione a due nastri. Da un lato questo sistema garantisce che non si verifichino strappi, dall’altro Dopo un’accurata selezione dei sistemi d’inse- consente una migliore applicazione dell’inchiostro rimento presenti sul mercato, sette anni fa il gruppo nel caso di prodotti difficili, poiché la pressione sulla di progetto incaricato dalla WE-Druck ha deciso bobina è minore». d’investire nell’attuale soluzione Müller Martini. In precedenza era già stata presa la decisione di acqui- Alto rendimento netto sulla rampa stare tre rotative Wifag a quattro colori. «La valutazione di un mercato clienti che diventava sempre Per ciascuna delle tre rotative è stata installata più esigente», spiega Peter Rosdorff, «si è rivelata una linea NewsLiner-A con nove mettifogli. Inoltre quella giusta, nonostante una fase di recessione in la tipografia dispone anche di una snella quarta linea forte aumento». NewsLiner-A a sei stazioni per inserti. A monte delle Nel 2000 WE-Druck eseguiva 200 milioni di quattro linee, il «Dream Team», composto da impiprocessi d’inserimento, mentre nel 2006 (incluso latore girapila NewsStack e appositore di fascette il preinserimento) il numero è salito a 430 milioni. itinerario TABA, assicura una rapida spedizione in Ciò corrisponde ad un incremento del 115% in soli direzione della rampa. «Raggiungiamo una prestasei anni! zione netta sulla rampa di 29.000 copie, nettamente
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superiore alle prestazioni medie di altri produttori di giornali», sottolinea Peter Rosdorff non senza una punta di orgoglio. Tre campi di attività La WE-Druck fu fondata nel 1982 come azienda della Nordwest-Zeitung e da allora agisce sul mercato come tipografia autonoma, impiega circa 200 persone e opera in tre grandi campi di attività: Quotidiani (tirature settimanali: 1,3 milioni di copie) e giornali della domenica (tiratura totale: 560.000 copie) Settimanali di annunci pubblicitari (tiratura totale: 620.000 copie) Stampati pubblicitari (3 milioni di copie alla settimana) Dei tre quotidiani è il «Nordwest Zeitung» (9 edizioni regionali/tiratura totale 125.000 copie) che appartiene alla casa madre Nordwest Medien Holding. I giornali «Ostfriesen Zeitung» (4 edizioni regionali/ tiratura totale 45.000 copie) e la «General-Anzeiger» (1 testata/10.500 copie) vengono stampati per clienti esterni. I sei settimanali sono prodotti sia per la Nordwest Medien Holding che per clienti esterni, così come i cinque giornali della domenica con dieci tirature diverse. «Siamo infatti», spiega Peter Rosdorff, «uno dei principali produttori di giornali domenicali per annunci pubblicitari in Germania».
70 zone per giornale
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Peter Rosdorff, direttore generale della WE-Druck (a destra): «Il sistema di comando Mailroom Production Control MPC di facile impiego assicura grandi vantaggi». A sinistra Roland Prieske della Müller Martini Germania
Se il numero di testate di giornale è già di per sé impressionante, l’enorme quantità d’inserti richiama alla mente i grandi numeri americani. Ogni settimana vengono inseriti nei vari giornali in media 8,3 milioni di prodotti. Nei giorni di punta si possono raggiungere anche 4 milioni di processi d’inserimento in una sola produzione notturna. 70 zone per giornale sono già diventate da tempo un valore standard e non di rado si hanno anche quantità minime fino a 100 copie. WE-Druck stampa in proprio il 20% degli inserti pubblicitari. Secondo Peter Rosdorff questo aspetto garantisce due solidi vantaggi ai clienti inserzionisti: «Da un lato siamo più veloci e più economici degli stampatori heatset, garantendo stampa a quattro colori e qualità di stesso livello. Dall’altro il nostro processo di lavorazione è più breve rispetto a quello degli stampatori heatset e possiamo dunque reagire molto più rapidamente, per esempio quando i clienti desiderano apportare modifiche ai prezzi nei loro prospetti». Tuttavia anche una gran parte di inserti pubblicitari viene fornita da ditte esterne. Nel fine settimana l’azienda riceve fino a 600 bancali d’inserti per i giornali della domenica. Tecnologia e uomini
È evidente che di fronte a cifre così impressionanti
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le macchine assumano un’importanza fondamentale. «Le possibilità tecniche hanno contribuito in modo essenziale», spiga Peter Rosdorff, «ad incentivare il nostro settore inserti ed oggi solo la tecnologia moderna ci permette di gestire queste enormi quantità di prodotti». Tuttavia i migliori sistemi sono efficienti solo se vengono impiegati in modo ottimale da personale ben istruito. Secondo Peter Rosdorff, «un grande merito va al nostro direttore di sala produzione Günter Ehmen, purtroppo venuto a mancare di recente, che ha coordinato e ottimizzato il lavoro del nostro staff». MPC di facile impiego
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WE-Druck punta sul lavoro di squadra anche con il sistema di comando Mailroom Production Control (MPC) progettato da Müller Martini ed entrato in funzione all’inizio di quest’anno al posto del sistema
di comando GCS. «Grazie alla possibilità di realizzare soluzioni personalizzate, abbiamo letteralmente messo a soqquadro la filosofia MPC», sorride compiaciuto Peter Rosdorff. «Infatti da noi non vi è una sola persona che siede davanti ad uno schermo e impartisce istruzioni, ma abbiamo un’amministrazione decentralizzata con delegazione delle responsabilità alle varie squadre di lavoro». Gli operatori macchina vantano una pluriennale esperienza sull’impianto e sanno perfettamente come si deve produrre: «Noi abbiamo registrato nel sistema MPC un archivio dati originali e durante la produzione gli operatori definiscono di comune accordo le modalità di lavorazione. In tal modo si evitano conflitti fra i vari processi d’inserimento. Durante gli spostamenti delle commesse da linea a linea, il sistema MPC di facile impiego assicura notevoli vantaggi, poiché semplifica una rapida ripartizione delle commesse e lo zoning di precisione».
Le possibilità tecniche in sala spedizione hanno notevolmente contribuito ad incentivare il settore inserti presso la WE-Druck
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LINKService ottimizza il flusso delle bozze di Poligrafici Editoriale
Il progetto, che impiega congiuntamente i nuovi prodotti LINKService Ilex, Ephedra e Wisteria, ridisegna con efficacia il flusso delle pagine in uscita, convertendole prima in formato PostScript e gestendone la caduta sulle oltre 150 stampanti di
bozza presenti presso le redazioni del gruppo. “Il progetto Poligrafici Editoriale si poneva essenzialmente due obiettivi.” – commenta Massimo Pioli, amministratore delegato di LINKService – “Ottimizzare l’impiego delle stampanti esistenti, e quindi evitarne la sostituzione e, al tempo stesso, produrre output costanti.” Al fine di gestire gli alti volumi di output e di garantire la più elevata affidabilità, il sistema per la gestione del flusso delle bozze è stato replicato sia sulla sede di Bologna che su quella di Firenze.
Nuova veste web per LINKService “Un nuovo sito, una veste grafica accattivante, una migliorata usabilità e nuovi contenuti.” – nelle parole di Massimo Pioli, amministratore delegato di LINKService, si cela la soddisfazione per un progetto di comunicazione che testimonia l’incredibile effervescenza che sta attraversando la sua società. “Rinnovarsi è una necessità e un dovere nei confronti del mercato.” – prosegue Pioli – “In questo ultimo anno abbiamo dedicato molte energie per approdare ad una comunicazione rinnovata sia nella sua veste, sia nella scelta dei contenuti da divulgare e il sito web rappresenta sicuramente uno degli aspetti più evidenti di questo progetto. “ Il nuovo sito web si presenta immediatamente fresco, sia nella scelta dei colori, sia nella scelta della disposizione dei contenuti, sempre facili da reperire ed aggiornati. Dalla home page è possibile accedere alle due aree dedicate ai prodotti – suddivise in “prodotti per l’automazione”e “applicazioni per le concessionarie” – e ad un’ampia sezione destinata alle notizie.
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Si consolida la partnership tecnologica tra LINKService e la Poligrafici Editoriale, con la cui direzione tecnica la software house di Bagnolo in Piano ha recentemente finalizzato il workflow per la stampa delle bozze redazionali dei quotidiani QN Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno, di proprietà del Gruppo.
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I tre maggiori quotidiani Svedesi scelgono le soluzioni Atex Mactive Dagens Nyheter, Göteborgs-Posten e Sydsvenskan hanno siglato un accordo con Atex per la gestione commerciale della pubblicità e della diffusione. Le soluzioni Atex aiuteranno i tre giornali ad espandere il loro business nell’area digitale aggregando stampa, web e tutti gli altri canali di pubblicazione
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Atex, il fornitore leader ovviamente, fondamentale. nel mondo di soluzioni inÈ estremamente importante formatiche per il settore edidisporre di un sistema che toriale, annuncia che Dagens supporta le nostre idee e le Nyheter, Göteborgs-Posten e vendite nei diversi canali. Atex Global Media S.p.A. Sydsvenskan, i tre principali Con un sistema moderno Via B. Crespi, 57 - 20159 Milano quotidiani Svedesi, hanno fatto potremo inoltre beneficiare di Tel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555 una scelta comune selezionando maggiore flessibilità e semplicità di www.atex.com Atex quale unico fornitore per le soluzioni utilizzo nel momento in cui amplieremo dedicate alla pubblicità. Gli Editori, Bonnier Dagstid- la nostra offerta”. ningar e Stampen, hanno firmato un accordo con Atex “In Scandinavia, questo è il più importante conper i sistemi di gestione commerciale della pubblicità e tratto da lungo tempo” – ha affermato Johan Seeman, della diffusione. Il primo giornale in produzione con la Global Sales Director di Atex. “Il mercato scandinavo soluzione Mactive per le concessionarie di pubblicità è molto innovativo per quanto riguarda la pubblicità sarà Dagens Nyheter nel 2008, seguito da Göteborgs- e il fatto che Atex stia rafforzando la sua posizione Posten nel 2009 e Sydsvenskan nel 2010. Altri giornali è un segnale molto chiaro per i clienti nel resto del di proprietà degli Editori si aggiungeranno a questi mondo.” primi tre nel prossimo futuro. “La fiducia dimostrata dal Cliente durante il pro“Siamo felici di poter utilizzare una soluzione per cesso di selezione è per noi motivo di orgoglio” – ha la gestione commerciale della pubblicità in grado di aggiunto Per-Ola Rydgren, Managing Director di Atex migliorare il lavoro del nostro personale e il servizio Scandinavia. “Siamo contenti di vedere che la nostra verso i nostri clienti”, ha affermato Lena Hermann, offerta riesca ad accumunare anche imprese diverse, Presidente di Dagens Nyheter. “Atex offre una solu- quindi joint-venture tra diversi editori. Crediamo che zione moderna che consentirà una gestione migliore in la forza dei nostri prodotti, nell’integrazione tra nuovi previsione dei mutamenti di settore che ci prepariamo e diversi mezzi nel processo di booking, sia un altro ad affrontare. Crediamo anche di poter raggiungere valido motivo per cui sempre più clienti opteranno per tutti i possibili requisiti richiesti dagli inserzionisti, la stessa scelta di soluzioni. “ sia sul nostro sito internet DN.se, sia sugli altri canali Joakim Radermacher, Direttore Vendite di Sydesistenti. Per il Dagens Nyheter, infine, è importante svenskan, ha concluso: “Una soluzione moderna e cooperare con Sydsvenskan e Göteborgs-Posten al fine orientata alle vendite migliora la nostra capacità di di semplificare l’attività di cross-selling “. cross selling tra i diversi canali e questo per noi è fonLars Rundblom, CEO di Göteborgs-Posten ha damentale. Siamo molto soddisfatti del fatto di avere aggiunto: “Scegliere un fornitore di fiducia è stato, la soluzione migliore sul mercato.”
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Avviamenti più rapidi Risparmio di carta e inchiostro Maggiore qualità Tempi di produzione più brevi Risultati ripetibili
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