TecnoMedia 60

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TecnoMedia Tecnologie, Prodotti

& Mercati editoriali

Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali Numero 60 - Marzo 2009

Il “Gruppo Seregni” dopo Umberto Periodico mensile. Anno XVI n. 60 - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma - Reg. Trib. Roma n. 357 del 11-08-2003 - Iscrizione ROC n. 4753

Nostra intervista a Vincenzo Borgogna, AD del Gruppo Fingraf, che delinea il futuro delle aziende create da Umberto Seregni.

a pagina 3

Stampa multiformato alla Gazzetta del Mezzogiorno Scelte tecnologiche innovative e strategie di riconversione industriale nel centro stampa dello storico quotidiano barese.

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Il nuovo timone elettronico di Poligrafici Editoriale L’editore del Giorno, Resto del Carlino, Nazione e QN avvia in produzione il timone elettronico e l’interazione on line con la Spe, concessionaria del gruppo editoriale.

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IFRA Italia 2009: crescere in tempi difficili A Bari, il 10 e 11 giugno, la XII edizione della Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa, tradizionale punto di incontro per tutti i professionisti del settore promosso da IFRA, Fieg e Asig.

a pagina 10

Rotopress International si rafforza nella spedizione Il centro stampa di Loreto ha deciso alcuni investimenti tecnologici per ottimizzare i sistemi post-press in funzione delle produzioni miste.

a pagina 12

Speciale inchiostri L’evoluzione di questa fondamentale materia prima per l’industria della stampa al centro di un Tecnomeeting ASIG e delle attività di ricerca e sviluppo dei produttori.

Standard fisici per gli inchiostri offset e flexo..........a pagina 14 Inchiostri per supporti multipli...................................a pagina 18

La sicurezza alla “ribalta” Responsabilità civili e penali per editori, stampatori e distributori.

a pagina 23

Quotidiani USA: fra stampa e pubblicità online Le versioni online dei quotidiani statunitensi attraggono sempre più lettori ma le difficoltà si accentuano per il crollo delle entrate pubblicitarie causato dalla crisi economica.

a pagina 28

Filo diretto

Le aziende informano ADN Kronos Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert Ansa APCOM Atex Denex Systems Technology EidosMedia Elettra Ferag Italia Fujifilm GMDE Goss International HiT Media & Publishing Idab-Wamac International Interstrap Kodak LinkService Manroland Mima films Müller Martini Napp Systems R.G. Recmi Segbert Sinedita SMB Schwede Maschinenbau Sun Chemical Group Technotrans Telpress Tera Teufelberger Tolerans

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Le Rubriche Pagine dell’Osservatorio............................................................. a pagina 21 Lavoro & Sicurezza..................................................................... a pagina 23

ISSN 1974-7152



Il “Gruppo Seregni” dopo Umberto

Industria della stampa

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“Il gruppo fondato da Umberto Seregni non è in vendita”: Vincenzo Borgogna, Amministratore delegato del Gruppo Fingraf, che raggruppa tutte le società fondate da Umberto Seregni, racconta a TecnoMedia i primi passi delle società del Gruppo dopo la prematura e fulminea scomparsa del fondatore, lo scorso 12 gennaio a Milano. Un’intervista esclusiva dalla quale emerge la volontà di consolidare le attività del primo gruppo italiano indipendente per la stampa dei giornali. TecnoMedia (TM): Qual è l’eredità lasciata da Umberto Seregni? Vincenzo Borgogna (VB): Da un punto di vista umano e professionale ha lasciato un vuoto incolmabile in azienda e presso quanti lo hanno conosciuto e stimato. Da un punto di vista industriale lascia un gruppo di società caratterizzato da tre grandi assets: un marchio forte, riconosciuto e molto credibile, commesse stabili con i più importanti quotidiani italiani e con alcuni gruppi esteri di primaria importanza, un gruppo di dipendenti che, in questi mesi, hanno dimostrato un attaccamento all’azienda che va molto al di là dei personali, e legittimi, interessi economici. TM: Quindi c’è ottimismo sul presente e sul futuro del Gruppo ? VB: Il momento economico per l’industria grafica è quello che è, ma siamo impegnati su più fronti per il consolidamento del Gruppo.

E’ un accordo che ha valore decennale. Gli altri contratti sono stabili e hanno una scadenza media fra il 2015 e il 2017. Tutti insieme, i contratti che abbiamo in portafoglio rappresentano un fatturato superiore ai 100 milioni di Euro, che ci consentono di pianificare con relativa tranquillità il consolidamento delle attività di stampa quotidiani.

TM: Ovvero? VB: Crediamo che oggi in Italia ci sia una sovra capacità produttiva. L’unico sistema per generare efficienza è ottimizzare gli asset produttivi. Non ci sono altre soluzioni. Noi stiamo lavorando in questa direzione. Per questo obiettivo, siamo anche impegnati a valorizzare le risorse interne del gruppo, che non mancano e sono di ottima qualità. TM: Una strategia unica o differenziata fra Italia ed estero? VB: La strategia del gruppo è unica. Noi crediamo che alcune esperienze estere potrebbero essere introdotte anche in Italia, se ci fosse il supporto convinto degli editori e, ancor prima, degli stampatori.

T M : P u ò e s s e re p i ù preciso? Vincenzo Borgogna, Amministratore delegato VB: Partiamo dal portafoglio del Gruppo Fingraf, che raggruppa le attività clienti. Il Gruppo ha contratti, in del gruppo di Umberto Seregni Italia, con RCS, Il Giornale, Il Giorno, il Gruppo Class, ePolis, Libero, La Padania, Il Foglio e l’Unità. All’estero, in Polonia c’è Axel Springer, il più importante editore TM: Per esempio? tedesco, e in Francia c’è un contratto con Le Figaro, a VB: Una razionalizzazione dei formati dei Parigi, del valore di 250 milioni di Euro. quotidiani. E’ difficile spiegare all’estero come in

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Industria della stampa

Ricordando Umberto Seregni

“Sessantasette anni sono troppo pochi per andarsene, ma questi sessantasette anni Umberto Seregni li ha spesi molto bene. Ha costruito, con la moglie Rosa e i tre figli Alberto, Andrea e Giovanni, una famiglia unita. Ha trasformato l’azienda paterna nel primo gruppo italiano di stampa per quotidiani. Ha fondato imprese all’estero, in Polonia e nei Paesi Baltici. Soprattutto, ha lasciato un segno indelebile, con la sua carica umana, in quanti lo hanno conosciuto.” Paolo Paloschi, Presidente dell’Asig – Associazione Stampatori Giornali – ha voluto ricordare così la figura di Umberto Seregni in apertura dell’Assemblea della Asig dello scorso 27 febbraio, la prima dopo la scomparsa dell’imprenditore. Chiunque abbia avuto l’opportunità di conoscere da vicino Umberto Seregni, è rimasto colpito dalla semplicità della persona, che tanto più risaltava se accostata alle dimensioni del suo gruppo, cresciuto fino a diventare il più importante polo indipendente di stampa quotidiani del nostro Paese. Ottimista, sempre pronto alla battuta, affabulatore in grado di affascinare gli interlocutori con aneddoti ed appunti di vita vissuta a contatto con molti fra i più importanti imprenditori dell’industria dei media in Italia ed all’estero, Umberto Seregni lasciava un’impronta di sé ovunque andasse. Amava raccontare, con garbo ed ironia, le sue vicende professionali, senza nascondere le inevitabili difficoltà e gli eventuali errori, dai quali aveva imparato sempre qualcosa. Ai collaboratori, e a quanti per lavoro andavano a trovarlo, non negava mai tempo e disponibilità. Come imprenditore ha conosciuto successi in Italia ed all’estero e momenti, anche duri, di difficoltà, nei quali ha dovuto difendere con determinazione e coraggio le proprie aziende dagli attacchi di una concorrenza altrettanto decisa e determinata a prendere il suo posto. Se ne è andato lo scorso 12 gennaio, all’improvviso, battuto di una male incurabile. L’unico ad averlo sconfitto.

Italia quasi ogni editore abbia un proprio formato. Da un punto di vista industriale è una scelta che comporta un significativi aggravio di costi; personalmente non credo che formati che si differenziano fra loro per pochi centimetri possano portare al prodotto finale un valore aggiunto tale da far passare in second’ordine quelli che sarebbero i ricuperi di marginalità - certi – derivanti da una standardizzazione di prodotto attorno a pochi formati. TM: Stampa di giornali e prodotti del’industria grafica: farete delle scelte? VB: Il nostro focus sarà sempre più sulla stampa dei quotidiani e dei prodotti che utilizzano carte compatibili e migliorate. Vogliamo consolidare la nostra posizione di leader su questo mercato. Naturalmente vogliamo mantenere anche alcune riviste particolarmente importanti alle quali il gruppo è specialmente legato, come i prodotti del gruppo Class. TM: E’ possibile crescere in tempi difficili? VB: A parte il momento economico internazionale, che è quello che è, l’industria della stampa italiana è particolarmente frammentata. Credo che in un futuro non lontano ci sarà spazio per uno, massimo due, grandi stampatori, e per una serie di piccoli centri stampa di nicchia. Credo che i poli produttivi che non siano né grandi né piccoli faranno moltissima fatica

a sopravvivere. TM: L’ultima grande impresa di Umberto Seregni è stato il nuovo centro stampa parigino de Le Figaro: a che punto sono i lavori? VB: Se tutto va come previsto, lo stabilimento entrerà in funzione fra la fine di agosto ed il mese di settembre di quest’anno. In questa operazione sono stati investiti ottanta milioni di Euro. Anche la nuova proprietà del gruppo ci crede molto. TM: Chi sono i nuovi proprietari? VB: Il fondo di investimento Camulos Capital. La famiglia Seregni ha mantenuto il 10%. Uno dei tre figli del fondatore, Andrea, l’unico a seguire la strada paterna, è oggi il direttore commerciale del gruppo, e rappresenta la continuità con il fondatore. TM: Ma qualcuno si è fatti avanti con proposte per acquistare il gruppo, dopo la scomparsa del fondatore? VB: Sì, ma per acquistare il gruppo ci vorrebbero i soldi, molti Euro, e soprattutto bisognerebbe che fosse in vendita. TM: Il gruppo è in vendita? VB: No. Il gruppo fondato da Umberto Seregni non è in vendita.

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Stampa multiformato allo stabilimento della Gazzetta del Mezzogiorno E’ stata completata la trasformazione del centro stampa della storica testata barese in uno stabilimento per la stampa offset full color, ed in formati multipli, di quotidiani ed altri prodotti commerciali. Scelte tecnologiche innovative e strategie di riconversione industriale per uniformare anche le linee produttive già installate ai formati 310*450 e 350*530.

giugno, è stata completata l’installazione della nuova rotativa, una Uniset di Manroland. In agosto sono cominciati i test di stampa ed ai primi di settembre la nuova linea è entrata in produzione. “Il progetto della Uniset”spiega Grandolfo”-ha sfruttato il basamento fatto per la vecchia tipografica Man risalente agli anni Settanta” in linea con i principi guida del progetto, che erano quelli di limitare gli interventi Stampa in multi formato alle modifiche strettamente necessarie. Piuttosto, a richiedere Il progetto di trasformazione uno studio molto accurato è stata dello storico centro stampa del la progettazione della macchina quotidiano pugliese, al centro della che doveva trovare posto in uno città di Bari, risale al 2007. L’obietstabile con ridotte dimensioni in tivo era quello di ricavare uno Giuseppe Lobuono, Presidente di Edisud altezza. Manroland ha sviluppato stabilimento in grado di affrontare una versione della Uniset compatla produzione di stampati che non ta, la prima al mondo ad essere fossero solo le edizioni del giornale, offrendo al mercato installata con questa caratteristica di contenimento la forza, e la credibilità, di un marchio “quotidiano” assoluto delle dimensioni. molto radicato nella regione Puglia. Uniset è, naturalmente, full color e multiformato. La proprietà non voleva effettuare stravolgimenti Quello adottato è il 310*450, meglio noto in Italia radicali di quanto installato, quanto piuttosto trasfor- come il formato della Stampa di Torino. Si tratta di mare l’esistente in funzione della stampa multiprodot- una precisa scelta editoriale, alla quale la Gazzetta to, investendo, contemporaneamente, su una nuova del Mezzogiorno si è uniformata, ma la Uniset può rotativa. montare formati diversi a richiesta del cliente senza Il cantiere si è aperto agli inizi del 2008 e, nel mese di cambiare nulla.

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“La strada che abbiamo imboccato è quella della diversificazione”: il Presidente di Edisud, Giuseppe Lobuono, editore della Gazzetta del Mezzogiorno, sgombra subito il campo da possibili equivoci. “Sotto casa mia”- racconta a TecnoMedia-“tutte le mattine trovo una portineria che sembra un edicola, con prodotti stampati di ogni tipo. Perché non possiamo produrli noi?”

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La configurazione è per la metallico, per avere un vero e stampa coldset, ma sarebbe proprio magazine su carta da possibile montare un forno UV quotidiano.Alla cucitura provsu una delle sette torri, così vede un impianto Tolerans, come è prevista la possibilità fornito da Ferag Italia, che di montare una terza piega in lavora direttamente in linea uscita. sulla nuova Uniset. La rotativa stampa le copie della Gazzetta del MezzoTrasformazioni in fotoforgiorno che, fino ad Agosto matura e sala spedizione 2008, erano prodotte su una rotativa Uniman risalente al Con l’introduzione dei 1989 ed integrata, nel 2001 con nuovi formati hanno subito una torre Geoman. In questa modifiche anche gli impianti in configurazione, stampa in sala fotoformatura e spedizioproduzione diretta 56 pagine, ne. E’ stata applicata la stessa di cui 12 in quadricromia. filosofia di trasformare e adatNell’ Aprile 2007, approffittare l’esistente senza alcuna tando dello stop produttivo ristrutturazione radicale. della Domenica di Pasqua, si Gmde, fornitore dei nuovi è portato a compimento il suo CtP Agfa Polaris XCVs che primo cambio di formato. Tutto Michele Grandolfo, Responsabile tecnico di hanno sostituito le vecchie Edisud, accanto alla nuova rotativa Uniset di ciò senza effettuare alcun inter- Manroland unità Polaris 100 dell’anno vento rilevante sulla macchina, 2001, ha provveduto a rivedere ma solo aggiornando la grafica della Gazzetta. tutto il flusso di lavoro in funzione multiformato. Sulle L’intervento di trasformazione e adattamento ha, in due unità installate, corredate da impianti di piegatrici particolar modo, interessato la modifica della dimen- e punzonatrici della 2B, sempre forniti da Gmde, si sione e del posizionamento relativo delle immagini, possono lavorare, indifferentemente, il 310*450 e il che venivano prodotte per il formato lastre panorama 350*530, oltre ai formati intermedi. esistente. Ciò è stato possibile grazie alla tecnologia Particolare attenzione è stata dedicata ai sistemi AGFA - Arkitex ed agli applicativi sviluppati e perso- per il tracciamento dei dati in produzione, per dotare nalizzati in collaborazione con Gmde. Sempre grazie il centro stampa di sistemi gestionali in tempo reale a questa tecnologia, la rotativa Uniman è diventata per il controllo dei consumi. anche un possibile ed immediato back-up della nuova La nuova Uniset ha installato il modulo Press Uniset. Monitor di PPM, il controllo integrato per il flusso L’attuale produzione della Gazzetta conta sette produttivo fornito da Manroland.Questo si interfaccia edizioni, una foliazione media di 64 pagine con sup- con i contatori volumetrici di Technotrans, fornito plementi tematici realizzati periodicamente. Sono pro- da Ferag Italia, ed offre i consumi in tempo reale di dotti che fanno leva su specifici interessi del territorio inchiostri e carta, consentendo sia di conoscere le stalocale, rilegati, da un punto di vista tecnico, a punto tistiche a consuntivo che di pianificare la produzione sulle diverse commesse. Questo impianto di controllo trova un corrispettivo nel monitoraggio di flusso produttivo del sistema editoriale Tera GN3 - rappresentato in Italia da Gmde- installato nel 2006. La piattaforma produttiva Tera GN3 è anch’essa dotata di un’applicativo - Statistiche GN3 - sviluppato e personalizzato con Gmde, che consente di monitorare tutte le fasi di lavorazione delle pagine, dalla preparazione in redazione alle uscite delle lastre in fotoformatura, rilevando tutti gli interventi effettuati: un potente sistema produttivo per il monitoraggio dei costi. Il sistema Tera GN3 è dotato di Gmde ha provveduto ad adattare la fotoformatura ai nuovi formati variabili modulo Mediaplanner per il timone producibili nello stabilimento.

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Stampa multiformato alla Gazzetta del Mezzogiorno

Asig: i prossimi appuntamenti per l’industria della stampa italiana Il 23 Aprile, dalle ore 14 alle ore 17, presso la Fieg di Milano, si svolge una riunione delle Commissione sicurezza Asig con un approfondimento sui temi: “I sistemi di gestione sicurezza nelle aziende editoriali”. L’incontro sarà occasione per dibattere il tema delle “schede di valutazione rischio stress” in vista della scadenza del 16 maggio prossimo, a norma Il 14 Maggio, a Roma, presso il Corriere dello Sport – Stec, è in calendario un Tecnomeeting dedicato alla situazione del “Mercato della carta per quotidiani e controlli di qualità”. Come di consueto, la riunione prevede relazioni tematiche e un ampio spazio dedicato alle domande e risposte con il pubblico. L’incontro è aperto alle aziende associate all’Asig, ai fornitori ed agli ospiti invitati. Il programma, con tutti i dettagli, sarà disponibile presso il sito ediland.it.

più vicini. Il compito dell’editore è quello di rafforzare i contenuti e i servizi dedicati al territorio”. Proprio per questa ragione è partita, da poco tempo, la distribuzione abbinata della Gazzetta con la Stampa di Torino in alcune provincie, per offrire ai lettori un giornale nazionale di grande qualità. E’ una iniziativa che nasce dall’esigenza di non perdere quote di mercato nei confronti di altre testate che già praticano questa distribuzione abbinata.

Un mercato che cambia Quando è partito il progetto di trasformazione dello stabilimento, nessuno poteva immaginare la crisi economica internazionale che stiamo attraversando. “Ma noi siamo ottimisti”- sottolinea il Presidente dell’Edisud, Lobuono”- Il mio personale concetto è che lo “zoccolo duro” della stampa dedicata all’informazione locale ed al proprio territorio continuerà a vivere e a svilupparsi. I quotidiani come la Gazzetta del Mezzogiorno sono giornali di nicchia, grazie ai quali il lettore può conoscere gli avvenimenti a lui

In sala spedizioni lavorano unità di Idab Wamac, Job Strap (fornita da Ferag Italia) e Müller Martini, che è anche il fornitore che ha installato il sistema di controllo del flusso produttivo dopo la stampa in rotativa.

Centri stampa

elettronico, integrato e personalizzato da Gmde per soddisfare le esigenze della concessionaria di pubblicità PK e per consentire la lavorazione interna anche del settimanale di annunci gratuiti Gazzettaffari. A completare il sistema degli applicativi installati vi sono, oltre ad Arkitex, Agfa / Autoink + Optink (per la corretta gestione dell’inchiostazione) ed Agfa / Sublima. L’impianto Ctp, dotato delle sviluppatrici Agfa DELL LP82, lavora con lastre con tecnologia agli alogenuri d’argento per consentire di raggiungere l’obiettivo aziendale di alta qualità “certificata” dei suoi prodotti editoriali. Per ottimizzare ed agevolare il lavoro di qualità degli stampatori, è in corso di installazione il sistema Serendipity, sempre fornito da Gmde. In sala spedizioni, dove lavorano unità di Idab Wamac, Job Strap (fornita da Ferag Italia) e Müller Martini, è quest’ultima che ha fornito il sistema di controllo del flusso produttivo finale. Lo stesso fornitore ha installato la stazione di prelievo adatta a raccogliere dalla rotativa i diversi formati che possono essere stampati, e collabora con Manroland allo sviluppo di una terza piega che possa essere utilizzata per lavorazioni di prodotti acquisiti con nuove commesse nell’area commerciale. Sempre per quanto riguarda l’automazione, Uniset adotta i sistemi di guida automatici per il caricamento della carta, cut off e lava caucciù. Non ci sono, invece, dispositivi per lo smistamento e il montaggio automatico delle lastre perché la Edisud ha un’organizzazione interna estremamente efficiente per questa funzione.

“Il mercato di Bari”- conclude Lobuono-“è molto competitivo. Noi crediamo che un rinnovato centro stampa ed un giornale locale forte e accreditato offrano garanzie di qualità che saranno certamente apprezzate nei prossimi mesi e nei prossimi anni”.

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Il timone elettronico e il flusso di lavoro digitale alla Poligrafici Editoriale L’editore del Giorno, Resto del Carlino, Nazione e QN avvia in produzione il timone elettronico e l’interazione on line con la Spe, concessionaria del gruppo, introducendo, per la prima volta in Italia e fra i primi al mondo, un nuovo modulo del sistema editoriale progettato per creare un collegamento dinamico fra le redazioni, che creano i contenuti, e le concessionarie che vendono gli spazi. Tutti gli addetti vedono il processo di costruzione del quotidiano in tempo reale: la concessionaria estende i margini temporali per la vendita della pubblicità, si riducono gli errori e si razionalizza la videoimpaginazione finale.

Prestampa

Dopo alcune stagioni caratterizzate da importanti investimenti tecnologici, come l’introduzione su larga scala dei CtP e, più recentemente, l’adeguamento al full color delle linee rotative offset e flexo, molti centri stampa, e molti editori, hanno ricominciato a focalizzare l’attenzione verso il ricupero di tutti i margini di efficienza produttivi. Non fa eccezione la Poligrafici Editoriale che, con l’ultimo piano di riorganizzazione dello scorso anno, il 2008, ha introdotto nel ciclo produttivo il trattamento automatico delle immagini e, ancora più importante, il timone elettronico pubblicitario. Obiettivo efficienza “L’obiettivo della nuova iniziativa” –spiega a TecnoMedia Marco Pagani, responsabile dell’area di preparazione del gruppo –“era ricuperare i margini di efficienza nel lavoro quotidiano fra le testate giornalistiche e la Spe, la concessionaria di gruppo”. Fino all’anno scorso, il flusso di informazioni relative al timone pubblicitario era cartaceo. “Fra editore e concessionaria potevano transitare oltre 700 fogli al giorno”, una messe di informazioni essenziali alle testate, non facilmente visibili a tutti ed in grado di ingenerare un tasso di errori significativo. Il sistema in uso alla Poligrafici Editoriale dal 1977, Hermes di Atex, era in grado di interfacciarsi con diversi prodotti sul mercato, ma “la maggiore efficienza per

l’integrazione di tutta la piattaforma”- sottolinea Marco Pagani-“alla fine è stata riscontrata in moduli di sistema proposti dalla stessa Atex.” In particolare da Supervisor TQ (timone quotidiano), il modulo di Hermes 10 AX che, dopo numerosi test effettuati, ha soddisfatto le aspettative dell’editore, il cui obiettivo era la completa integrazione del flusso di lavoro fra concessionaria e testate gestite e, contemporaneamente, la garanzia di visibilità di tutte le informazione a quanti ne avessero necessità. La Poligrafici Editoriale è la prima azienda italiana a dotarsi di questo modulo, ed una delle prime nel mondo. “La Spe”- ricorda Marco Pagani-“ già utilizza con ottimi risultati la soluzione Linkservice per la gestione dei materiali digitali”. Il passaggio successivo è stata la trasformazione dei menabò cartacei in un’unica piattaforma produttiva on line per QN, Il Giorno, Il Resto del Carlino e La Nazione. Dalla carta al digitale Il sistema tratta oltre quaranta edizioni su quattro testate quotidiane, con oltre settecento pagine giornaliere prodotte dalla redazione. L’editore fornisce alla propria concessionaria di gruppo dei modelli di foliazione pre impostati. Tecnicamente, sono dei modelli di template di Supervisor, in pratica sono dei moduli digitali che la concessionaria comincia a riempire con qualche giorno

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Il timone elettronico e il flusso di lavoro digitale alla Poligrafici Editoriale

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Prestampa

di anticipo rispetto alla produzione del giornale. I significativa gli errori” che, inevitabilmente, responsabili della Spe trascinano in pagina i materiali, introduceva il procedimento manuale su carta. prenotando automaticamente gli ingombri pubblicitari In prospettiva, si sta anche valutando l’ipotesi di venduti.Se il materiale da pubblicare è già arrivato riorganizzare l’area dell’impaginazione, rendendo all’interno di Hermes da parte di LinkService, gli oggetti indipendente dalla concessionaria la sede dove digitali sono già visibili in pagina. Per ogni testata materialmente si provvede a questo lavoro. del gruppo, e per ogni data, è disponibile il listino del venduto. Curiosità e sodQ u a n d o disfazione arriva il giorno della lavorazione Il nuovo finale, dalla Spe progetto è entrato lanciano l’ultimo definitivamente aggiornamento, a regime a fine trascinando in febbraio su Giorno, pagina tutto il Carlino e Nazione listino del venduto e, per fine marzo, completo e creando sarà esteso a QN. gli ingombri “All’inizio”- spiega definitivi per la Patrizia Piccinelli-“ pubblicità. “Queste c’è stata molta fasi”- spiega il curiosità. Poi, una capo progetto volta avviati i test, Patrizia Piccinelli Il Capo progetto Patrizia Piccinelli particolarmente –“si svolgono un critici perché sono paio di giorni prima stati realizzate nel della pubblicazione”. Al mattino del giorno precedente periodo natalizio, è cresciuta la soddisfazione, la pubblicazione la redazione trova all’interno del soprattutto da parte della concessionaria”. sistema Hermes di Atex il timone elettronico con tutti gli La Spe ha guadagnato molto nei tempi di rilascio aggiornamenti disponibili. Tutti i redattori conoscono all’editore, e quindi ha maggiori opportunità di vendere così, in tempo reale, foliazione e carico pubblicitario. I gli spazi pubblicitari a ridosso della pubblicazione del giornalisti possono, in corso d’opera, effettuare alcuni quotidiano. aggiustamenti su spostamenti di pubblicità non in Utilizzando una banca dati comune, tutti gli addetti posizione di rigore, rispettando la sessione tematica. Lo della Spe che ne abbiano facoltà vedono in tempo stesso vale per tutti gli eventuali aggiustamenti grafici reale lo stato di avanzamento dei lavori. In questo necessari su pubblicità modo, possono seguire che cadono su pagine eventuali spostamenti destre e sinistre. degli annunci pubblicitari L’ a g g a n c i o d e i negoziati in posizioni di materiali pubblicitari, gli rigore, pur non potendo oggetti digitali, avviene, assolutamente, per precisi nella forma definitiva, accordi, interagire con il durante il processo finale lavoro editoriale. di impaginazione, durante La concessionaria ha il giorno di produzione anche un altro benefit del quotidiano che andrà dal nuovo sistema, la in stampa nel corso della spunta automatica del notte. pubblicato. Se i materiali sono La restituzione già impaginati, vanno a alla Spe da parte delle posto da soli, altrimenti Una schermata di Supervisor TQ, il modulo di Hermes Atex testate di tutti gli annunci v a n n o p o s i z i o n a t i per il timone elettronico. La Poligrafici Editoriale è il primo pubblicati, ai fini della esattamente nel corso editore in Italia ad adottarlo, ed uno dei primi al mondo. fatturazione, è immediata del processo finale di ed automatica, e coinvolge videoimpaginazione. tutta la piattaforma produttiva. E’ un vantaggio Il ricupero di efficienza è notevole sul fronte specialmente apprezzato dall’ufficio contabilità, che delle attività editoriali. “Nel lavoro quotidiano”- abbrevia in modo sensibile i tempi per la emissione spiega Patrizia Piccinelli-“sono diminuiti in misura delle fatture ai clienti.

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IFRA Italia 2009: crescere in tempi difficili

IFRA Italia 2009

Il 10 e 11 giugno prossimi, a Bari, si svolgerà la XII edizione di IFRA Italia, la Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa, il tradizionale punto di incontro annuale per tutti i professionisti del settore promosso da IFRA, da Fieg e da Asig. Molte le novità attese per quest’anno, a cominciare dal titolo della manifestazione, che propone una serie di riflessioni su strumenti e strategie per “crescere in tempi difficili”. La prima sessione di lavoro sarà ospitata dalla Sedit di Bari, il resto della Conferenza si svolgerà all’Hotel Sheraton. Visite ai centri stampa e serate informali alla scoperta delle tradizioni enogastronomiche pugliesi arricchiranno, come di consueto, il programma.

Il 10 e 11 giugno prossimi ritorna IFRA Italia, l’annuale meeting internazionale per tutti i professionisti italiani dell’industria editoriale e della stampa. La manifestazione, che quest’anno celebra la XII edizione, è promossa come di consueto dall’IFRA, la più importante organizzazione mondiale di ricerca e sviluppo per l’industria editoriale, dalla Fieg, la Federazione Italiana degli Editori di Giornali, e dall’Asig, che rappresenta gli stampatori di quotidiani. Crescere in tempi difficili “Crescere in tempi difficili: la creatività contro il pessimismo” è il tema di riflessione proposto quest’anno da IFRA Italia, un argomento trasversale all’industria della comunicazione internazionale. La contrazione dell’economia mondiale, la “gelata” sui consumi nei Paesi più industrializzati ed in quelli in via di sviluppo, e la conseguente contrazione degli investimenti pubblicitari spingono editori e stampatori di giornali a interrogarsi sul presente e sul futuro prossimo. Il tema centrale in discussione non è quello, accademico, di domandarsi se il prodotto stampato abbia un futuro, quanto quello di capire se la crisi economica internazionale non abbia piuttosto sollevato il velo, in modo davvero brusco, su alcune carenze “strutturali” di sistema. L’industria dei giornali, basata sul ciclo industriale di preparazione, stampa, distribuzione del prodotto “fisico” quotidiano ha dei margini sui quali lavorare in tempi difficili? In presenza di una contrazione significativa della raccolta pubblicitaria, che accompagna un declino lento, e per alcuni osservatori fisiologico, della diffusione di copie e del numero di

lettori, l’industria della stampa ha degli spazi di intervento per ricuperare produttività e redditività ? Un brain storming Italia-estero IFRA Italia 2009 cercherà di proporre delle risposte, delle provocazioni e dei possibili suggerimenti in modo un po’ diverso da quanto è stato fatto finora dalle precedenti edizioni di IFRA Italia. Quest’anno tutta la manifestazione sarà “giocata” su un dialogo fra i protagonisti del mercato italiano e le suggestioni che arrivano dagli altri Paesi del mondo. Una sorta di “brain storming” fra professionisti del settore che si snoderà lungo tre filoni ben precisi. - Produzione e logistica: nuovi modelli di organizzazione per la stampa industriale La sessione inaugurale, che sarà ospitata nel pomeriggio del giorno 10 giugno presso lo stabilimento Sedit di Bari, sarà aperta da una relazione quadro tenuta da Manfred Werfel, Deputy Ceo di IFRA, specialista di fama internazionale nell’industria della stampa, che farà luce sull’evoluzione dell’organizzazione del lavoro e della logistica produttiva in diversi mercati internazionali. A seguire, un relatore estero illustrerà un’esperienza di particolare significato realizzata in ambito produttivo e logistico. Concluderà la sessione una tavola rotonda dove alcuni fra i più noti dirigenti di stabilimenti di stampa italiani discuteranno le “provocazioni”, portando il loro punto di vista sia sull’applicabilità, in Italia, di quanto ascoltato, sia sull’opportunità di rivedere e rinnovare il ciclo di stampa-distribuzione dei giornali nel nostro Paese. Sullo sfondo, per tutti, ci

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IFRA Italia 2009: crescere in tempi difficili

Albrecht Bolza-Schünemann lascia la Presidenza di Kba Albrecht Bolza-Schünemann, Presidente e Ceo di Kba dal 2003, ha rassegnato le dimissioni da tutte le cariche ricoperte nel gruppo. La decisione è stata comunicata in occasione dell’incontro del Supervisory Board della società, lo scorso mese di Marzo. Il consuntivo parziale di Kba per il 2008 ha presentato un risultato negativo, prima delle tasse, nell’ordine di 85 milioni di Euro. Nonostante il buon andamento di alcune divisioni del gruppo, il drastico calo della domanda internazionale ha colpito duramente l’area delle macchine da stampa con alimentazione a foglio. A succedergli nella carica di Presidente è stato chiamato Helge Hansen, che da febbraio ricopriva il ruolo di Cfo all’interno di Kba. Il Chairman di Kba, Dieter Rampl, ha ringraziato pubblicamente Bolza-Schünemann per gli anni di servizio all’interno di Kba, accettando la decisione, maturata in clima economico ostile come quello attuale, “con il più grande rispetto”.

- Quotidiani, magazines e servizi su rete Internet: nuovi modelli di sviluppo Nonostante la crescita a due cifre della raccolta pubblicitaria su internet, almeno fino alla metà dello scorso anno, i fatturati della rete sono, in tutto il mondo, ancora lontani dalla “vecchia” redditività del prodotto stampato. Anzi, nel mercato si cominciano a sentire voci critiche circa la capacità di internet di portare l’acquirente nei negozi. I rapporti fra i “canali” stampati e i “canali” digitali, i modelli organizzativi per la raccolta e la pubblicazione di notizie ed i margini per i possibili ricuperi di redditività saranno i protagonisti di questa sessione, che aprirà la mattinata del giorno 11 giugno, al centro congressi dell’hotel Sheraton di Bari. I lavori saranno aperti da una relazione quadro di Melanie Shah, di IFRA Newsplex, la struttura interna all’organizzazione internazionale specializzata nella ricerca sui nuovi modelli di organizzazione del lavoro nelle aziende editoriali. A seguire una esperienza particolarmente significativa di un editore internazionale, ed una tavola rotonda fra direttori editoriali italiani per valutare le “provocazioni” dall’estero e discutere di quanto potrebbe essere sviluppato in Italia. Sullo sfondo, i complicati rapporti fra i prodotti stampati ed i servizi digitali, l’utilizzo dei contribu-

ti dei lettori e il loro coinvolgimento all’interno di processi di content management e le nuove possibili articolazioni fra contenuti nazionali e locali nell’era della multimedialità.

IFRA Italia 2009

saranno gli interrogativi all’ordine del giorno quali il decentramento produttivo, la creazione di poli di stampa consortili, i nuovi modelli di trasporto e distribuzione primaria delle copie, l’ipotesi di stampare piccoli lotti di copie con modalità print-on-demand. Questo schema, relazione quadro, best practice e tavola rotonda sarà identico anche per le due sessioni previste per la mattina e il pomeriggio del giorno 11 giugno, presso il centro congressi dell’Hotel Sheraton di Bari.

- Le sfide per gli editori: come crescere in tempi difficili E’ la sessione prevista per il pomeriggio del giorno 11 giugno, la più complessa e, probabilmente, la più “provocatoria”. Sarà aperta da una relazione quadro di Reiner Mittelbach, Ceo di IFRA, completata da una best practice di un editore estero; a conclusione, una tavola rotonda italiana dove editori e dirigenti di primo piano si confronteranno sulle strategie editoriali da adottare in tempi di difficili. Sullo sfondo le sfide della raccolta della pubblicità, le sinergie editoriali, i nuovi contratti di lavoro, l’outsourcing e le diverse opportunità per il rinnovamento di un’industria strategica, quella editoriale, che vuole, caparbiamente, continuare a crescere. IFRA Italia 2009 ospiterà anche la presentazione della Ricerca Annuale dell’osservatorio tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione, con tutti i dati aggiornati di settore. L’incontro è previsto per il tardo pomeriggio del giorno 10 giugno, presso la Sedit di Bari, al termine della prima sessione dei lavori. Come consuetudine della manifestazione, IFRA Italia offrirà a tutti i partecipanti occasioni di incontro conviviali in ambientazioni caratteristiche, alla scoperta delle tradizioni eno gastronomiche della regione Puglia. La prima sera si svolgerà a Bari, la seconda serata presso una tipica masseria pugliese a sud del capoluogo. Visite guidate ai principali centri stampa della città e a quello della Gazzetta del Mezzogiorno completeranno il programma della manifestazione che, come sempre, sarà distribuito in edizione stampata e digitale ad oltre tremila indirizzi, e sarà disponibile sui siti dei promotori della manifestazione: ifra.com, ediland.it e fieg.it.

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Automazione industriale

Rotopress International si rafforza nella spedizione La sala di spedizione è una delle frontiere più avanzate per l’automazione industriale nei centri stampa attrezzati per le produzioni miste. La Rotopress International di Loreto ha deciso alcuni investimenti tecnologici in questo settore.

La sala spedizione è stata, tradizionalmente, una per gli stampati commerciali. In passato lo stabilimento delle aree produttive più stabili, almeno in termini di di Loreto ha fatto esperienze non particolarmente investimenti. Se escludiamo la stagione che ha visto soddisfacenti proprio nell’area della spedizione. diffondersi, all’estero come in Italia, gli impianti per Molte delle soluzioni tradizionali sono studiate per servire ottimamente un solo l’inserimento in linea, il ciclo prodotto, un solo formato di lavorazione che va dalla ed un solo tipo di carta. “A raccolta copie presso la piega, noi-“sottolinea De Sanctisall’impacchettamento fino al “occorreva una soluzione che trasporto alla ribalta è sempre potesse lavorare in linea tutta stata piuttosto “stabile” da un la nostra produzione”. punto di vista tecnologico. A cambiare, con il prodotto, Questa situazione, da un è naturalmente anche la po’ di tempo, ha cominciato a lavorazione. Nel caso del cambiare, sotto la spinta dei quotidiano, i pacchi vengono centri stampa che, avviando la avviati alla ribalta per il produzione di diverse tipologie trasporto finale in edicola. Se di prodotto, con diversi formati lo stampato è commerciale, e spessori di carta, devono per passa attraverso lo stoccaggio forza valutare l’inserimento sui bancali. di soluzioni tecnologiche che, anche in sala spedizione, siano Stacker multi prodotto e sufficientemente flessibili per pallettizzatori robotizzati trattare prodotti fra loro molto diversi. Rotopress International ha Rotopress International, pertanto deciso di investire nella nel suo centro di Loreto, ha sala stampa puntando su uno da poco avviato in produzione stacker sviluppato da Segbert, due nuovissimi stacker semi Stacker multiprodotto e pallettizzatori e commercializzato da Ferag commerciali per produzioni robotizzati sono alcune delle novità Italia, che da anni ha uno stretto miste. tecnologiche “di frontiera” per i centri stampa rapporto di collaborazione con “Quando abbiamo installato a produzione mista quotidiani, prodotti questo produttore. Fra breve la terza rotativa”- spiega il commerciali. sarà anche installato un nuovo Direttore generale di Rotopress International Pierpaolo De Sanctis-“abbiamo verificato pallettizzatore robotizzato su due delle tre linee che andava modificata anche la spedizione”. In molti produttive, sempre proposto da Ferag Italia. Lo stacker, un ICS 98, è stato appositamente casi, gli stacker o vanno bene per i giornali o sono adatti

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Rotopress International si rafforza nella spedizione

Questi possono uscire dallo stacker su due posizioni opposte per layout di produzioni particolari. Oltre che a Loreto, dove sono state installate le prime quattro unità in funzione nel mercato italiano, un altro stacker multiprodotto è stato acquistato dal Centro Stampa Editoriale di Grisignano di Zocco. L’automazione in sala spedizione passa anche per il nuovo pallettizzatore, sempre fornito da Ferag Italia. Questa unità provvede in modo del tutto automatico alla realizzazione del bancale. In pratica, è un robot specializzato, non del tipo antropomorfo, cioè dotato di un braccio meccanico, ma del tipo a strati. Alla fine della linea produttiva si trova una sorta di tappeto che raccoglie la fila di pacchi in uscita dallo stacker. Quando la linea è satura, automaticamente i pacchi vengono posizionati sul bancale. Il sistema, che gestisce più linee produttive e diverse velocità, è previsto sia completato per il mese di marzo.

IFRA Color Quality Club 2010/2012 Tutte le novità (e gli sconti...) per le aziende Italiane dello “Standard CQ2” A partire dal prossimo mese di Maggio saranno aperte le iscrizioni per l’edizione 2010-2012 di IFRA Color Quality Club, il prestigioso riconoscimento internazionale per la qualità di stampa dei quotidiani che da 15 anni registra la partecipazione di alcune fra le più prestigiose testate di tutto il mondo. Il Color Quality Club di IFRA per gli anni 2010-2012 presenta molte novità di rilievo. Per la prima volta non saranno valutati i risultati di un solo test di stampa ma verranno analizzati i prodotti nell’arco di un periodo di quattro mesi. La creazione di categorie addizionali apre la competizione per la prima volta anche ai giornali che sono stampati con tecnologie heatset o UV o che sono stampati con procedimenti diversi dallo standard coldset-offset ed utilizzano, al posto della carta da giornale standard, supporti come SC, LWC o carta colorata. Questa decisone ha tenuto conto del trend internazione di sviluppo dei centri stampa in direzione di stabilimenti per produzioni miste, quotidiano e commerciale. Con la nuova edizione cessano anche i limiti numerici di appertenza al club. Chiunque dimostri di stampare entro i parametri specificati dai regolamenti del concorso, e presenti una qualità globale di stampa, entrerà a fare parte del club e conquisterà il marchio di qualità conferito dall’IFRA Color Quality Club per gli anni 2010-2012. IFRA offre uno sconto particolare a tutte le aziende italiane che parteciparono, nell’anno 2004, al progetto “Asig - IFRA CQ2” per la standardizzazione della stampa dei giornali basata su ISO 12647-3, e aggiuntivo rispetto a quanto proposto ai soci IFRA. L’iscrizione all’ICQC 2010-2012 prevede condizioni fortemente differenziate: 2400 Euro per le aziende non associate ad IFRA, 1200 Euro per i soci IFRA e, per le aziende italiane che parteciparono all’iniziativa Asig IFRA CQ2, solo 800 Euro. La registrazione alla competizione è aperta dal mese di Maggio al mese di Dicembre di quest’anno, e a quanti si iscriveranno entro Ottobre sarà offerto un test gratuito da effettuarsi a Novembre 2009. La produzione e l’invio dei test per la valutazione avverrà nel periodo compreso fra Gennaio ed Aprile 2010; le valutazioni e la proclamazione dei nuovi componenti del Color Quality Club avverrà nel mese di Giugno del prossimo anno e i vincitori saranno presentati ufficialmente ad IFRA Expo nell’Ottbre del 2010. Per tutte le informazioni di dettaglio potete contattare Roland Thees, Project Manager, all’indirizzo email thees@ifra.com o al numero di telefono: +49.6151.733.788.

Automazione industriale

progettato per le sale di spedizione dei centri stampa a produzione multipla. I sistemi interni per il trattamento della carta permettono di lavorare un un’unica unità sia i prodotti su carta patinata che quelli su carta da giornali. L’operatore imposta i formati, la foliazione ed il tipo di prodotto. Lo stacker si predispone per i diversi formati in modo automatico. L’unità è stata sviluppata in modo da essere compatibile con il collegamento con i trasporti in catena, tipici dell’industria dei giornali. La novità della installazione consiste nel fatto che il meccanismo interno di funzionamento provvede alla creazione della sezione interna al pacco, in modo da averlo sempre perfetto all’uscita, quali che siano i prodotti impilati. L’automazione è totale: il trattamento della squama in arrivo al prodotto e la presa in carico di questo in arrivo dalla catena sono tarati in modo da consentire una perfetta separazione degli stampati.

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Standard fisici per gli inchiostri offset e flexo

TecnoMeeting Asig

Un’interessante iniziativa della Associazione Stampatori di Giornali (Asig) potrebbe portare importanti novità nella fornitura di inchiostri. Lo scorso 26 novembre, in occasione di un TecnoMeeting Asig ospitato al Centro Stampa Quotidiani di Erbusco (Bs) sono stati presentati dei possibili “valori standard” delle caratteristiche fisiche degli inchiostri, elaborati di concerto con tutti i fornitori che operano in Italia: Etelia, Flint Group, Huber Group, Inxs, Siegwerk, Sun Chemical. E’ il primo passo verso la formulazione di un vero e proprio “standard” di qualità condiviso. Nel corso del 2009 questi dati saranno sperimentati nei centri stampa associati Asig e, successivamente, i parametri, verificati sperimentalmente sulle macchine offset e flexo disponibili in Italia, potranno diventare un vero e proprio standard condiviso fra produttori e utenti. Una “base comune” garantita, a partire dalla quale i centri stampa italiani potranno chiedere ai fornitori ulteriori raffinamenti degli inchiostri in funzione delle condizioni reali di produzione. Novità importanti per l’industria della stampa dei giornali italiani. Il 26 novembre scorso, al Centro Stampa Quotidiani di Erbusco (Bs), l’Associazione stampatori ha presentato i risultati di una ricerca, sviluppata di concerto con tutti i fornitori di inchiostri che operano nel nostro Paese, Etelia, Flint Group, Huber Group, Inxs, Siegwerk e Sun Chemical, che ha l’obiettivo di arrivare a definire degli standard minimi di qualità nella fornitura di inchiostri per la stampa dei giornali con tecnologia offset e flessografica. Per il nostro Paese è una novità assoluta, come ha ricordato il segretario dell’Asig Sergio Vitelli, che ha condotto la presentazione degli “Standard fisici ”. Una novità che potrebbe portare benefici sia a chi produce inchiostri sia a chi li utilizza, eliminando all’origine molti contenziosi grazie al fatto di rendere disponibili parametri tecnici condivisi e, in prospettiva, vincolanti per una “qualità” di base condivisa da tutto il mercato. “Per noi”- ha spiegato il Direttore tecnico e commerciale del CSQ, Dario De Cian, che ha dato il benvenuto a tutti gli ospiti del TecnoMeeting Asig“è fondamentale distribuire la fornitura annuale di inchiostro fra più produttori. Crediamo che la concorrenza sia sempre uno stimolo importante per tutti, e noi ci atteniamo a questo principio ogni qualvolta sia possibile”.

In questa prospettiva, non c’è dubbio che parametri standard condivisi da tutti i fornitori di un unico centro stampa possano aiutare sia da un punto di vista commerciale, per evitare contenziosi, sia da un punto di vista tecnico, per disporre di una base comune sulla quasi sviluppare, indipendentemente, prodotti a più alto valore aggiunto. Standard e concorrenza sono due facce di un’unica medaglia: la qualità costante da garantire nel ciclo di stampa. E’ importante sottolineare che i valori proposti (vedi tabelle all’interno dell’articolo) sono stati ricavati tenendo conto del parco di rotative offset e flexo disponibile in Italia. Il lavoro, presentato nella cornice dei TecnoMeeting di Asig ad oltre sessanta partecipanti, avrà un seguito nel corso di quest’anno. Le aziende associate all’Asig possono sperimentare nella produzione quotidiana l’efficacia dei parametri proposti per lo standard degli inchiostri. La sperimentazione controllata porterà a una definizione più precisa degli standard di qualità di base, che gli utenti italiani potranno, a partire dal prossimo anno, richiedere ai fornitori con specifici vincoli contrattuali. Naturalmente ogni centro stampa potrà, d’accordo con il fornitore, ottimizzare le caratteristiche dell’inchiostro in funzione delle proprie macchine di stampa, partendo comunque da questa base condivisa.

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Standard fisici per gli inchiostri offset e flexo

TecnoMedia Dario De Cian, Direttore Tecnico e commerciale del CSQ, ha fatto gli onori di casa

La proposta dei valori standard per gli inchiostri considera i parametri tecnici più importanti degli inchiostri per la stampa dei giornali. Per l’offset: peso specifico, colorimetria nero, giallo, magenta e ciano, viscosità, scorrevolezza (flow), coesione (tack), stabilità della coesione, macinazione (grind), assorbimento bagnatura in acqua pura.Per la stampa flessografica: peso specifico, residuo secco, colorimetria nero, giallo, magenta e ciano, densità di stampa, macinazione (grind). La prima tabella completa di questi valori di base, elaborati da Asig con il supporto di tutti i principali fornitori di inchiostri per quotidiani che operano in Italia, ed aggiornati con le richieste che sono arrivate dal mercato proprio in occasione di questo TecnoMeeting, è disponibile presso il sito dell’Associazione all’indirizzo www.ediland.it. Nuove tipologie di inchiostri Il TecnoMeeting Asig ha offerto anche l’occasione per conoscere da vicino le prospettive di sviluppo dell’industria della stampa dal punto di vista dei produttori di inchiostri, che hanno illustrato i nuovi materiali di consumo disponibili per un mercato dove si stanno consolidando alcuni trend evolutivi. Nel mercato dei quotidiani diminuiscono le pagine stampate e le copie pubblicate, cresce l’utilizzo delle rotative per la stampa di inserti gratuiti e prodotti semicommerciali, i formati tendono ad orientarsi verso tabloid o compact, comunque a ridursi in dimensioni. Cresce, pertanto, la richiesta di produttività ed efficienza industriale, tempi di avviamento più veloci e scarti ridotti al minimo e, in parallelo, aumentano le sensibilità per il rispetto ambientale, che sfociano in norme particolarmente stringenti sul fronte ecologico e della sicurezza. - Inchiostri per stampa waterless La tecnologia di impressione in quadricromia senz’acqua propone benefici e inconvenienti. Fra i primi si pongono certamente la mancanza di problemi derivanti dal bilanciamento acqua e inchiostro, un minore dot gain, minori problemi di tensione della banda, meno chimici utilizzati e strutture di impianti molto compatte.Fra gli inconvenienti, l’alta sensibilità del rullo anilox e del cilindro porta lastre, alcuni

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Le caratteristiche degli inchiostri

problemi di trasferimento ed accumulo su caucciù o cilindro lastre, un’alta dipendenza dal livello di carte utilizzato ed utilizzo di inchiostri con alta stabilità di pompabilità. Tutti i principali fornitori intervenuti sono comunque pronti ad offrire set di inchiostri per questa nuova tecnologia di stampa che, fra le altre installazioni, è attesa alla prova nella seconda metà dell’anno quanto, se tutto va come previsto, comincerà a produrre il nuovo stabilimento de Le Figaro a Parigi, l’ultima iniziativa imprenditoriale di Umberto Seregni, prematuramente scomparso agli inizi di quest’anno. - Inchiostri per stampa UV Molto diverso è il panorama dei nuovi inchiostri per la stampa con tecnologia UV, che sono “sistemi a radicali liberi o cationici, con processo di essiccazione tramite radiazione a luce UV”, ovvero subiscono un processo chimico di asciugatura. Molte sono le differenze che entrano in gioco fra questi inchiostri e quelli tradizionali. E’ diversa la bagnatura del pigmento, a causa dei diversi leganti utilizzati, la fluidità è meno buona, hanno tonalità più chiare e diverse proprietà nel trasferimento dell’inchiostro. Bisogna tener conto che nell’utilizzo degli inchiostri UV occorre utilizzare rulli di stampa composti da EPDM non polarizzato per evitare problemi di stabilità dei componenti della copertura dei rulli e dei caucciù. Questi rulli specializzati non sono raccomandati per la stampa con inchiostri misti. Per la stampa con inchiostri UV non è raccomandato l’utilizzo delle lastre in alluminio con alogenuri di argento e termiche, perché non hanno

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TecnoMedia Un folto pubblico da tutta Itaia ha seguito i lavori del TecnoMeeting

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una buona resistenza chimica contro questi inchiostri e contro i relativi liquidi di lavaggio. Gli inchiostri sono disponibili presso i principali fornitori, ma i dubbi legati all’impiego di questa tecnologia sono, al momento, abbastanza consistenti.Nessuno mette in dubbio la lucentezza della stampa e l’alta densità paragonabile ai risultati che si ottengono con l’heatset, ma bisogna tenere in conto una maggiore aggressività dei componenti chimici in uso nella stampa UV, che comporta specifiche avvertenze e norme da seguire in materia di sicurezza. - Inchiostri per la stampa flexo Una possibile alternativa all’offset nella stampa dei giornali è la tecnologia flexo che, in Italia, arriva a coprire percentuali di prodotto circolante prossime al 30%. Gli inchiostri sono a base di acqua, sono componenti stabilizzati nell’industria della stampa ed offrono, ormai, una qualità del tutto paragonabile a quella dell’offset. Rispetto a questa tecnologia di stampa la flexo offre la possibilità di cicli di stampa combinati quotidiani e prodotti commerciale utilizzando gli stessi set di inchiostri. Al momento è una delle soluzioni più interessanti per limitare l’emissione di prodotti inquinanti. La flessografia usa una lastra

morbida che dà un punto ben definito anche su carte molto ruvide. E’un processo di stampa con sviluppi tecnologici ancora molto interessanti. - Inchiostri per stampa offset heatset L’aggiunta di un forno alla rotativa offset consente di stampare con tecnologia, ed inchiostri, heatset. La qualità che si ottiene è fuori discussione, ma occorre dotarsi di sistemi di essiccazione a gas, costosi ed ingombranti. Gli inchiostri, ed il procedimento di stampa, sono compatibili con un ampio spettro di supporti cartacei. Tutti i fornitori offrono set di inchiostri per la stampa hetaset che, naturalmente, non sono compatibili con i procedimenti coldset: su rotative miste occorre cambiarli ogni volta che si cambia il ciclo di produzione. - Inchiostri polivalenti per la stampa su supporti multipli Inchiostri polivalenti per centri stampa misti, ovvero in grado di essere utilizzati dallo stampatore sia per carte da giornale normali che per uno spettro veramente ampio, quasi omnicomprensivo, di carte migliorate uso prodotti commerciali, nel doppio set per il ciclo coldset e per il ciclo heatset, ancora non esistono. Sono, però, ben presenti nei desideri sia degli stampatori che dei fornitori di inchiostri, e costituiscono una delle frontiere più avanzate della ricerca. A questi studi abbiamo dedicato, Un momento della vivace discussione tra utenti e fornitori di inchiostri su questo stesso numero di TecnoMedia, un articolo monografico.

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Le richieste del mercato Di particolare interesse è stata la discussione che ha seguito le presentazioni tecniche. Per quanto riguarda la presentazione del progetto dell’Asig, un fornitore ha richiesto di aggiungere ai parametri tecnici il residuo di smaltimento da setaccio a 10 micron, un dato molto importante perché fornisce indicazioni precise sui parametri di produzione dell’inchiostro. Un’altra richiesta è arrivata per il parametro viscosità: oltre al valore di laboratorio deve essere possibile avere il valore nelle effettive condizioni di lavoro, cioè a temperatura reale. Questo dato si può ottenere con una temperatura di riferimento per tutte le situazioni. Anche le presentazioni relative all’evoluzione degli inchiostri per la stampa hanno sollevato domande molto puntuali da parte del pubblico. Sull’impiego degli inchiostri UV, si osserva dalla platea, tre produttori sembrano sconsigliarli, uno è propositivo. Le ragioni di scetticismo, emerse dalla discussione, si focalizzano sulla considerazione che l’impiego di inchiostri UV per stampa coldset comporta l’utilizzo di solventi non compatibili con le mescole dei rulli impiegate con inchiostri tradizionali. E’ inoltre necessario utilizzare lastre negative termo indurite. In buona sostanza, occorrerebbe predisporre almeno una torre di stampa dedicata a

TecnoMedia

questi inchiostri.L’inchiostro UV non va né spinto né sconsigliato, ma deve essere chiaro che chi lo utilizza lo fa perché ottiene una qualità migliorata, non perché sia conveniente da un punto di vista dei costi né dal punto di vista del processo industriale. Per quanto riguarda i forni UV, domanda uno stampatore, ci sono problemi di larghezza di banda massima? Il problema principale, rispondono i fornitori, non è la larghezza della banda, ma il tempo di esposizione. La velocità massima della banda dipende dalla qualità della carta e dal grado di assorbimento: tanto più è basso tanto meno velocemente può scorrere. A questo problema si aggiunge la considerazione, sottolineano ancora i fornitori di inchiostri, che i forni per tecnologie UV sono impianti sofisticati, dove l’aria va sostituita con getti di azoto. Meno problemi desta invece la nuova tecnologia di stampa waterless. In attesa che cominci la produzione il nuovo centro stampa de Le Figaro a Parigi – l’ultima iniziativa imprenditoriale di Umberto Seregni, prematuramente scomparso ai primi di questo anno – tutti i maggiori fornitori sono attrezzati per questa tipologia di inchiostri senza acqua. E i costi? Chiede uno stampatore. Il nero waterless oscillerebbe fra un +30% ed un +100%; il colore si attesterebbe verso un +20%. Il condizionale, a fine dibattito, è più che mai d’obbligo.

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Standard fisici per gli inchiostri offset e flexo

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Inchiostri per la stampa su supporti multipli: a che punto siamo?

Ricerca e sviluppo

La possibilità di utilizzare uno o al massimo due set di inchiostri per stampare in alta qualità il full color su diversi supporti cartacei è uno dei desideri, per adesso non realizzati, dei centri stampa attrezzati per le produzioni miste, quotidiano e prodotti commerciali. Questi nuovi inchiostri per supporti multipli potrebbero offrire uno straordinario valore aggiunto da proporre alla clientela, mantenendo un’alta qualità in produzione a fronte di un significativo taglio dei costi industriali. Con il Direttore tecnico di Sun Chemical Group, Giampaolo Ferrara, facciamo il punto della situazione sulle ricerche in corso per arrivare allo sviluppo di inchiostri compatibili con diversi supporti cartacei.

Gli inchiostri in grado di adattarsi a diversi supporti porte di Milano, dove sotto la direzione di Giampaolo di stampa, da quelli di bassa qualità, come la carta per Ferrara il team di ricercatori sta lavorando attivamente a giornali, alle carte migliorate per prodotti commer- risolvere i problemi che ancora si frappongono allo sviciali, sono una luppo di indelle frontiere chiostri per più avanzate la stampa della ricerca insu supporti dustriale. Quemultipli. sti inchiostri offrirebbero ai Cambiare centri stampa la carta per produzioni miste, quoti“ P e r diani e prodotti comprencommerciali su dere a foncarte migliorado questo te, un notevole problevalore aggiunma”- spiega to in termini di Giampaolo flessibilità proFerraraduttiva e drasti- Giampaolo Ferrara, Direttore tecnico di Sun Chemical Group “occorre ca riduzione dei partire procosti.I maggiori prio dal supproduttori del settore, e fra questi uno dei leader mondiali porto cartaceo multiplo che si utilizza nei centri stampa riconosciuti, Sun Chemical, stanno lavorando attiva- per produzioni miste”. mente in direzione di questa frontiera, coinvolgendo Quando si cambia supporto, si cambiano anche laboratori nei propri centri di eccellenza. alcune caratteristiche fondamentali della carta, fra le In Italia, a occuparsi di queste attività - per Sun Che- quali la porosità, dalla quale dipendono le modalità di mical Group - è il laboratorio di Caleppio di Settala, alle essiccazione e di fissaggio dell’inchiostro.

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Una delle più moderne classificazioni delle carte da stampa che è stata presentata da Juoni Mattila (della cartiera M-real) in occasione del “Papers categorizing meeting” di Leeds, nel giugno del 2006. In ognuno dei riquadrati possono essere comprese decine di carte diverse. Secondo questa classificazione le proprietà ottiche e di superficie delle carte sono più importanti del contenuto fibroso, perché determinano la qualità dell’immagine agli occhi dei lettori. Il primo settore in basso a sinistra comprende le carte giornali “normali” e migliorate, ed è coperto dagli attuali inchiostri coldset. L’obiettivo della ricerca di Sun Chemical è quello di spostare il confine il più in alto possibile (verso i riquadrati in direzione di destra). “Questa è una possibile classificazione delle carte” – spiega Giampaolo Ferrara – “possono essercene naturalmente molte altre, comunque valide, e l’evoluzione è continua. Questa è un’ottima base di partenza”.

Sulla carta giornale, l’inchiostro offset coldset essicca e si fissa per assorbimento. Quando si va in direzione di supporti più pregiati – ovvero con un trattamento superficiale più raffinato – si riduce la porosità, e quindi si verifica una limitazione nel meccanismo di assorbimento. Quando si cambia il supporto bisogna cambiare l’inchiostro o, in alternativa, cambiare il meccanismo di fissaggio. “Finora le soluzioni sono due: l’evaporazione del solvente, ovvero l’introduzione del forno, oppure la fotopolimerizzazione, ovvero l’utilizzo di sistemi UV.In entrambi i casi occorre fornire energia supplementare per facilitare l’essiccazione”.

Ricerca e sviluppo

Inchiostri per la stampa su supporti multipli: a che punto siamo?

Il problema che molti centri stampa a produzione mista hanno è quello di capire fino a che punto di carta migliorata possono spingersi senza bisogno di modificare l’impiantistica, ovvero utilizzando rotative di base per la stampa offset coldset. In estrema sintesi, si può affermare che l’uso della carta giornale è consolidato e anche quello della carta giornale migliorata (maggiore grammatura e maggior punto di bianco e una porosità leggermente ridotta). Il risultato di stampa su questa ultima è più piacevole dal punto di vista cromatico e può essere ulteriormente migliorato utilizzando serie di inchiostri più specifici, compatibili anche con la carta da giornale semplice, pur

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Ricerca e sviluppo

uscendo un po’ dagli standard ai quali si è abituati.“Sono serie di inchiostri”- spiega Giampaolo Ferrara-“in grado di amplificare la gamma di colori riproducibili”. Il vero problema, però, consiste nel fatto che i centri stampa misti, per consolidare la propria posizione sul mercato ed acquisire un numero sempre maggiore di clienti, dovrebbero ampliare in misura significativa la tipologia di carte utilizzate, e questo comporta, allo stato attuale, l’introduzione di inchiostri diversificati in funzione dei diversi supporti richiesti dai clienti. Le ricerche in corso a Sun Chemical sono orientate a superare questo limite, o comunque ad ampliare il più possibile i confini di utilizzo per rendere il prodotto di consumo il più flessibile possibile. A che punto siamo con la ricerca L’obiettivo è quello di arrivare a due serie di inchiostri coldset ed heatset in grado di coprire la maggior gamma di supporti possibili esistenti sul mercato, per offrire ai centri stampa il massimo di flessibilità con il minimo disagio in termini di gestione degli inchiostri. Per questo sono in corso ormai da tempo ricerche focalizzate sul comportamento degli inchiostri sui diversi supporti esistenti, con l’obiettivo di individuare comportamenti simili nell’interazione fra carta ed inchiostro. Nel medio periodo alla ricerca è richiesto di proporre formule chimiche per la produzione di inchiostri per supporti multipli che non richiedano modifiche impiantistiche, ovvero che prescindano dall’introduzione di forni o di linee per la lavorazione UV. L’inchiostro coldset “ideale”, al quale si punta, dovrebbe mantenere le caratteristiche di macchinabilità e stampabilità dell’inchiostro convenzionale attuale, estendendo naturalmente l’impiego di un maggior numero di supporti possibili, ovvero garantendo il medesimo grado di essiccazione pur su superfici con diversa porosità. “Siamo in fase di catalogazione dei supporti per cercare di capire se c’è una caratteristica che li accomuna e che può essere abbinata ad un inchiostro corretto” sottolinea Giampaolo Ferrara. Queste ricerche sono

in corso sia a Caleppio di Settala che in altri centri di eccellenza di Sun Chemical. “Questi ultimi”- spiega Ferrara-“ sono più orientati a “spostare” l’inchiostro heatset in direzione del coldset, mentre il nostro centro di ricerche italiano sta procedendo in senso inverso”. Questa tecnica di ricerca incrociata ha lo scopo di verificare quale delle due strade sia la più percorribile. Tutto ciò deve, inevitabilmente, tenere conto del fatto che il mercato dei supporti è in continua evoluzione. Lo sviluppo delle carte è concentrato sulla fascia commerciale, mentre poco c’è da aggiungere nel segmento dell’alta qualità, che comunque, precisano a Sun Chemical Group, continuerà ad andare su macchine commerciale dedicate. Le prove di laboratorio maggiormente rappresentative sono: colorimetria della carta, fabbisogno di inchiostro, controstampa, resistenza allo sfregamento, cessione superficiale, trapasso, strappo superficiale. La carta migliore è quella che offre il miglior compromesso possibile. Le caratteristica più importanti in assoluto sono, con molta probabilità, tutte quelle maggiormente legate alla produttività in rotativa: - la controstampa, ovvero come evitare il trasferimento di inchiostro umido dall’immagine alla pagina opposta per effetto della pressione; - la resistenza alla cessione superficiale, ovvero come evitare il rilascio di particelle colorate da una superficie ad un’altra per effetto di sfregamento; - la resistenza allo strappo superficiale, ovvero come evitare il rilascio da parte del supporto di particelle superficiali, meglio note come “spolvero”, un problema che dà molto fastidio perché riduce la produttività, obbliga al fermo macchina ed al lavaggio dei passaggi carta. Queste caratteristiche sono oggetto di una particolare attenzione nello studio della interazione con gli inchiostri. “L’inchiostro che sarà sviluppato da questa ricerca”- conclude Giampaolo Ferrara-“offrirà il miglior compromesso possibile sul maggior numero di carte”. I vantaggi per gli stampatori saranno quelli di aver un numero minore di inchiostri da gestire con una ragionevole riduzione dei costi industriali.

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La “gelata” del mercato pubblicitario deprime l’industria editoriale

Le pagine dell’Osservatorio

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Le prime anticipazioni del Rapporto 2009 sull’industria dei quotidiani, che sarà presentato in occasione di IFRA Italia 2009 il prossimo 10 giugno, mettono in evidenza le difficoltà complessive dell’industria editoriale italiana, che ha archiviato un 2008 negativo ed un inizio di 2009 ancora peggiore.

La crisi economica si riflette in maniera pesante, e estremamente eloquenti. Nel 2008 si è avuto un calo non poteva essere diversamente, anche sull’industria pubblicitario complessivo del 2,8%, con i quotidiani dei quotidiani, a livello mondiale e nazionale. Le che hanno perso il 7% ed i periodici il 7,3%. notizie che arrivano dagli USA vedono susseguirsi Il calo, peraltro, è stato determinato unicamente senza soluzione di continuità ristrutturazioni, tagli, dall’andamento del secondo semestre dell’anno: a fine accorpamenti di testate, migrazioni sul web, chiusu- giugno, infatti, il mercato pubblicitario complessivo re di giornali con decenni di tradizione alle spalle. faceva segnare una crescita dell’1%, e quello della A Chicago, la terza metropoli degli Stati Uniti con carta stampata un calo molto meno pronunciato, infequasi dieci milioni di residenti nell’area metropo- riore al 3%. litana, entrambi i maggiori quotidiani, il Tribune e La situazione è dunque andata deteriorandosi il Sun-Times, rischiano di sparire: le rispettive case editrici, infatti, hanno Il mercato pubblicitario italiano 2007-2008-2009 richiesto l’amministrazione controllata e 2007 2008 ±% 3.111.298 2.889.816 -7,12% la protezione dai creditori (il cosiddetto Totale Stampa Quotidiani 1.782.829 1.658.335 -6,98% Chapter 11) per cercare di risollevarsi da Periodici 1.328.469 1.231.481 -7,30% una situazione di estrema difficoltà. Televisione 4.653.474 4.596.164 -1,23% In Europa ed in Italia gli effetti della Radio 476.796 487.663 2,28% crisi non sono stati ancora così pesanti, Affissioni 233.693 227.201 -2,78% ma certamente la contrazione dei consuCinema 69.789 58.322 -16,43% mi, iniziata nei mesi di ottobre-novembre Internet 281.934 321.188 13,92% del 2008 e ulteriormente accentuatasi Totale pubblicità 8.826.984 8.580.354 -2,79% dall’inizio del 2009, ha determinato una situazione di grande sofferenza per le imprese editoriali, che hanno visto rigenn. 2008 genn. 2009 ±% dursi in maniera significativa il numero Totale Stampa 187.739 139.943 -25,46% di copie vendute e - soprattutto - stanno Quotidiani 130.305 98.166 -24,66% assistendo ad una contrazione degli inPeriodici 57.434 41.777 -27,26% 376.349 317.282 -15,69% troiti pubblicitari così ampia e repentina Televisione Radio 31.919 22.059 -30,89% da non avere precedenti nella storia. La “gelata” pubblicitaria I dati sul mercato pubblicitario italiano, elaborati da Nielsen e riportati nella tabella in questa pagina, sono

Affissioni 10.530 8.222 Cinema 3.826 2.518 Internet 39.332 40.034 Direct mail, cards 47.767 37.048 Totale pubblicità 697.462 567.106 Investimenti pubblicitari in migliaia di euro Dati Nielsen

-21,92% -34,19% 1,78% -22,44% -18,69%

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Le pagine dell’Osservatorio

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Andamento della pubblicità complessiva e della pubblicità sui quotidiani 2000-2008 (valori 2000 = 100) 100,0

con estrema rapidità nella seconda parte del 96,1 94,3 94,2 93,2 94,2 2008, ed è andata ulte90,5 riormente peggiorando 91,5 90,0 all’inizio del 2009. I 88,1 88,9 dati relativi al mese di gennaio, gli ultimi 83,4 disponibili al momento 82,6 80,9 80,9 80,4 80,2 in cui questo numero 80,0 di TecnoMedia va in 75,8 stampa, parlano di un -19% del mercato pubpubblicità totale pubblicità quotidiani blicitario complessivo, con cali compresi tra il 70,0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 16% della televisione, il 25% della stampa e Elaborazione su dati Istat, Nielsen, FCP addirittura il 34% della radio. In controtendenza confronto con l’andamento del mercato pubblicitario Internet, che cresce dell’1,8% e si avvia a sorpassare la complessivo e facendo pari a 100 il valore dell’anno radio come terzo canale di diffusione della pubblicità. 2000, nel quale il mercato della pubblicità ha toccato i suoi massimi storici. La sofferenza della free press I dati, che tengono conto dell’inflazione, evidenziano per il mercato pubblicitario complessivo un calo Se scendiamo nel dettaglio dell’andamento nel biennio 2001-2002, seguito da un quinquennio pubblicitario per singola categoria di investimento di ripresa abbastanza costante 2003-2007, sino al pubblicitario sui quotidiani, grazie ai dati forniti brusco calo del 2008, con un 2009 che si annuncia dall’Osservatorio FCP, ci rendiamo conto di come nel ulteriormente negativo. 2008 a soffrire maggiormente sia stata la pubblicità A prima vista anche l’andamento della curva della nazionale, che si è ridotta del 10% circa, mentre la pubblicità sui quotidiani appare analogo, ma se lo si pubblicità locale ha nel complesso tenuto, risultando analizza con attenzione si evidenziano alcune signiin calo dell’1% appena. ficative differenze: Il 2009 si è aperto invece con un drastico e genera- • Il ripiegamento del fatturato pubblicitario innelizzato ridimensionamento dei fatturati. I dati relativi scatosi nel 2001 per i quotidiani prosegue anche al mese di gennaio, anche in questo caso i più recenti nell’anno 2003, quando il mercato complessivo tra quelli disponibili, vedono un ridimensionamento aveva già invertito la tendenza in positivo; del 30% per la pubblicità nazionale e di poco meno • mentre nel quinquennio 2003-2007 il mercato del 20% per la locale. pubblicitario complessivo è cresciuto complessiVa segnalato piuttosto come durante il 2008 si è vamente dell’8%, gli investimenti dei quotidiani invertito il trend che aveva visto crescere il fatturato tra il 2003 e il 2006 sono rimasti pressoché stabili pubblicitario dei quotidiani gratuiti in misura maggio(+0,9%), per far registrare un incremento signifire rispetto ai quotidiani a pagamento. Ancora a giugno cativo soltanto nel 2007 (+3%); 2008 la free press faceva segnare una crescita del 2% • Il calo del 2008 è stato per i quotidiani molto più contro un calo del 2% dei quotidiani a pagamento, pronunciato: -9% contro una contrazione del 6% mentre a fine anno il calo del fatturato pubblicitario scarso del mercato pubblicitario complessivo. dei quotidiani gratuiti ha sfiorato il 9%, contro una Per effetto di queste dinamiche, se il mercato diminuzione del 6% dei quotidiani a pagamento. pubblcitario italiano nel periodo 2000-2008 si è complessivamente contratto del 10%, i quotidiani Il trend di lungo periodo nello stesso periodo di tempo hanno perso quasi un quarto dei propri introiti pubblicitari, vedendo così Il grafico riportato in questa pagina evidenzia l’an- scendere dal 22% a meno del 19% la propria quota damento della pubblicità dei quotidiani mettendolo a sul mercato pubblicitario complessivo.

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La Commissione Sicurezza dell’Asig - Asssociazione Stampatori di Giornali - ha promosso un incontro fra le aziende associate e gli specialisti in materia di sicurezza Marco Vigone (IEC), Cesare Ferrero (Modulo Uno) e Marcella Rolando (Ares) per approfondire gli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro presso la ribalta di caricamento dei giornali. In particolare sono stati analizzati i profili di responsabilità civile e penale per editori, stampatori e distributori. L’incontro è stato ospitato presso lo stabilimento dell’Editrice La Stampa a Torino. Per la normativa in materia di sicurezza presso i centri stampa, una delle aree di lavoro più complesse e delicate è quella della ribalta e del carico dei giornali sui mezzi di distribuzione. Qui, infatti, operano addetti che possono essere dipendenti dell’editore, dello stampatore e del distributore. Con loro possono interagire i proprietari dei mezzi di trasporto. I complessi legami contrattuali in gioco fanno sì che l’area della ribalta sia una delle zone gestionali più delicate e complesse ai fini della corretta applicazione della normativa in materia di sicurezza. Per fare ordine in questa materia, e soprattutto per rendere il più chiare possibili le responsabilità civili e penali in carico a editori, stampatori e distributori, nel malaugurato caso di incidente, la Commissione Sicurezza dell’Asig – Associazione Stampatori di Giornali – ha organizzato un incontro fra le aziende associate ed alcuni fra i massimi esperti in materia di sicurezza, Marco Vigone (IEC), Cesare Ferrero (Modulo Uno) e Marcella Rolando (Ares). La giornata di studio, intitolata “Responsabilità civile e penale di editori, stampatori e distributori per la sicurezza delle ribalte di caricamento dei quotidiani”. é stata ospitata lo scorso 27 gennaio a Torino, presso lo stabilimento de L’Editrice La Stampa. La ribalta: ambiente e interazioni contrattuali Federico Reviglio, direttore di produzione del quotidiano torinese e responsabile della Commis-

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La sicurezza alla “ribalta”: responsabilità civili e penali per editori, stampatori e distributori

sione Sicurezza dell’Asig, ha introdotto i lavori evidenziando come la logistica e la produzione dei quotidiani siano legati in modo complesso (cfr. box 1, “Produzione e logistica mercato quotidiani”) e come altrettanto complesso sia lo schema contrattuale (cfr. box 2, “Base rapporti contrattuali”) che lega i vari attori tra loro. Il caso più semplice si ha quando l’editore ha il suo stabilimento ed è quindi anche stampatore. In altro caso l’editore acquista copie di giornali da uno stampatore terzo e qui le possibilità si sdoppiano: lo stampatore opera su macchine di sua proprietà oppure utilizza macchine dell’editore sulla base di contratti diversi, per esempio il comodato d’uso.Per quanto riguarda la distribuzione, normalmente è l’editore che la affida a un distributore, il quale commissiona l’attività di ribalta e trasporto primario dallo stampatore ai punti di consegna. In questo caso, è il distributore che manda personale presso lo stampatore, dove si svolgono due attività: quella propria della ribalta e quella di carico dei mezzi. Possono essere presenti altri soggetti perché il distributore può avvalersi di un trasportatore che a sua volta si avvale di propri soci (se è una cooperativa) o di “padroncini”: sono questi ultimi che si occupano del carico e azionano il nastro estensibile dello stabilimento. Gli impianti di ribalta dei quali essi si avvalgono sono ordinariamente di proprietà dello stabilimento, ovvero dello stampatore o dell’editore. I quesiti più delicati in materia di sicurezza

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In base a questo schema di massima, e focalizzando danaro (art. 1655 c.c.). Questo è il contratto stipulato l’attenzione soprattutto sul momento in cui il furgone con il distributore nazionale. viene caricato, ai relatori, specialisti in materia di Il contratto d’opera si ha quando una persona si obsicurezza, sono stati posti alcuni quesiti precisi: bliga a compiere verso un corrispettivo un’opera o un - Al fine di minimizzare la responsabilità dell’edi- servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza tore/stampatore è ipotizzabile che questi “affitti” o vincolo di subordinazione nei confronti del committenconceda in comodato d’uso al distributore la zona te (art. 2222 c.c.). Questo è il contratto che lega il “paribalta completa droncino” al di impianti e distributore manutenzione nazionale. giornaliera? Se Da ricorsì, quali sono dare è anche le responsabil’art. 1656 lità penali del c.c. che vieta distributore e il subappalquali permanto dell’esegono in capo cuzione all’editore/ dell’opera stampatore? o del ser- Se no, quavizio senza li alternative autorizzalegali esistono zione del per minimizcommittenzare le responte: quindi il sabilità penali distributore sia dell’editore/ nazionale, se stampatore sia non contratdel distributore tualmente nazionale? autorizzato, - Come po- Box 1: Produzione e logistica nel mercato dei quotidiani non può sutrebbe il distribappaltare il butore nazionale ridurre al minimo le proprie respon- servizio. L’editore che decida di consentire al distrisabilità penali? butore il subappalto deve specificarlo espressamente - Cosa si deve pretendere dai trasportatori per nel contratto. ridurre le responsabilità penali dell’editore/stampatore La Circ. 24/2007 esclude l’applicazione dell’art. e del distributore? 26 nel caso di appalti extraziendali preparatori o - Quale responsabilità ha il distributore nazionale complementari all’attività produttiva e di attività in caso di incidente durante il percorso? che, pur rientrando nel ciclo produttivo aziendale, si - Quali sono le responsabilità e in capo a chi svolgono in locali sottratti alla giuridica disponibilità ricadono in caso di sovraccarico dei mezzi? Come del committente e quindi alla possibilità per lo stesso possono essere ridotte tali responsabilità? di svolgere nel medesimo ambiente gli adempimenti stabiliti dalla legge. Marco Vigone ha sottolineato che Obblighi connessi ai contratti questo è il caso del rapporto che si instaura fra editore e stampatore, quando l’editore non ha la giuridica Marco Vigone, Amministratore Delegato di IEC, disponibilità dei locali. “E’ opportuno” – ha insistito è partito dalle definizioni date dal codice civile di due Vigone – “effettuare una vera e propria analisi letterale dei contratti indicati nell’art. 26 (“Obblighi connessi ai del testo dell’art. 26”, evidenziando come il legislatore contratti di appalto o d’opera o di somministrazione”) non utilizzi mai, in questo articolo, la parola “comD.Lvo 81/2008 : l’appalto è il contratto col quale una mittente” da sola: nel primo comma scrive “datore parte assume, con organizzazione dei mezzi necessari di lavoro”, nel secondo “datori di lavoro” e nel terzo e con gestione a proprio rischio, il compimento di “datore di lavoro committente”. Da tutto quanto sopra, un’opera o di un servizio verso un corrispettivo in si deduce l’inapplicabilità del terzo comma dell’art.

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La sicurezza alla “ribalta”: responsabilità civili e penali per editori, stampatori e distributori

non essere considerato responsabile? Dove comincia il “fuori”? E’ l’area catastalmente considerata esterna o quella impiantisticamente considerata esterna (il cortile è “fuori” rispetto al ciclo produttivo ma è “dentro” allo stabilimento)? La responsabilità dello stampatore o dell’editore proprietario dell’impianto deriva dall’art. 72 («Obblighi dei noleggiatori e dei concedenti in uso: 1. Chiunque venda, noleggi o conceda in uso o locazione finanziaria attrezzature di lavoro di cui all’art. 70 comma 2, deve attestare, sotto la propria responsabilità, che le stesse siano conformi, al momento della consegna a chi acquisti, riceva in uso, noleggio o locazione finanziaria, ai requisiti di sicurezza di cui all’allegato V. 2.Chiunque noleggi o conceda in uso ad un datore di lavoro attrezzature di lavoro senza conduttore deve, al momento della cessione, attestarne il buono stato di conservazione, manutenzione ed efficienza a fini di sicurezza. Dovrà altresì acquisire e conservare agli atti per tutta la durata del noleggio o della concessione dell’attrezzatura una dichiarazione del datore di lavoro che riporti l’indicazione del lavoratore o dei lavoratori incaricati del loro uso, i quali devono risultare formati conformemente alle disposizioni del presente titolo»). Non essendo presente nell’area alcun dipendente né dello stampatore né dell’editore, la responsabilità della sicurezza è del distributore, che solitamente ha un proprio incaricato sul posto, il quale coordina la distribuzione. E’ questo soggetto che deve intervenire organizzando il lavoro dei padroncini: l’area è concessa in uso o in affitto e non il “pezzo” di macchina che è fuori ma è collegato al “dentro”. Quindi la responsabilità dello stampatore (o editore proprietario dell’impianto) arriva fino al nastro trasportatore che si trova “fuori”: la macchina deve essere sicura, ex art. 72, anche se fuori non ci sono propri dipendenti. In tale ipotesi, in caso di infortunio dovuto all’inidoneità dell’impianto, la responsabilità ricade sullo stampatore (o sull’editore, se proprietario). E nel caso in cui la macchina, pur essendo sicura, sia stata usata male, sempre che lo stampatore abbia correttamente applicato l’art. 72, il problema passa al datore di lavoro affidatario, perché é compito suo formare i propri dipendenti. Vigone, inoltre, ha fatto un riferimento all’art. 96 (Obblighi dei datori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti nei cantieri temporanei o mobili) sostenendo che il datore di lavoro dell’impresa affidataria, il distributore, deve fare nei confronti del subappaltatore tutto quello che il committente deve fare nei sui confronti. Questo a prescindere che si tratti o meno di

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26 nel caso in cui, nel luogo dove il servizio viene svolto, non ci siano lavoratori del committente. Per il relatore, infatti, il concetto di “committente” è diverso da quello di “datore di lavoro”: quando l’editore si avvale di uno stampatore, è semplicemente un “committente” e non un “datore di lavoro committente”, e così quando si avvale di un distributore che debba operare presso lo stampatore. Il titolo IV del decreto, in effetti, definisce il committente come il soggetto per conto del quale l’intera opera viene realizzata, indipendentemente da eventuali frazionamenti della sua realizzazione. Ciò è, quindi, a prescindere dal fatto che abbia o meno dipendenti: chiede un servizio. Si tratta, dunque, di un discorso contrattuale da gestire secondo quanto prescrive il codice civile e che non rientra nel campo d’applicazione del D.Lvo 81/2008, in quanto non esiste datore di lavoro. Il terzo comma dell’art. 26 utilizza le parole “datore di lavoro committente” per indicare che il committente è datore di lavoro nel momento in cui, nell’area in cui chiede gli sia prestato un servizio, vi sia presenza contemporanea (e quindi interferenza) fra suoi lavoratori e altri lavoratori di imprese esterne. Il secondo comma (“i datori di lavoro”) si riferisce alle interferenze fra tutte le altre imprese. Quindi, secondo Vigone, laddove non esista un rapporto tra dipendenti dell’editore e un terzo, il terzo comma dell’art. 26 non si applica. La verifica della qualifica tecnico professionale andrà certamente fatta, ma all’interno della disciplina civilistica, non dell’art. 26. Conviene comunque chiedere al distributore, nel contratto, di fornire l’elenco dei padroncini che entrano nello stabilimento e di non mandarne altri (questo rientra nella disciplina del subappalto). Vigone ha poi delineato due casi differenti: il primo quando l’editore chieda allo stampatore o al distributore di effettuare un servizio, il secondo quando l’editore abbia nei propri luoghi una cooperativa che sposti i prodotti, come una cooperativa di facchinaggio che gestisce in azienda il trasporto interno con carrelli elevatori. In quest’ultimo caso si ha un “datore di lavoro committente” ed è necessaria una gestione delle interferenze da parte di quest’ultimo. Nel primo caso, invece, l’editore è solo “committente” e non “committente datore di lavoro”. Quale responsabilità avrebbe l’editore per andare a controllare e vigilare come vengono stampate le copie dallo stampatore? E’ compito degli organismi di vigilanza, non dell’editore, ed è la stessa legge che esclude i rischi specifici propri dell’appaltatore. Qual è l’area esterna dove lo stampatore potrebbe

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Base Rapporti Contrattuali 1A L’Editore acquista copie di stampa da stampatore terzo che produce su: A) Macchine proprie (dello stampatore) B) Macchine dell’Editore 1B L’Editore è Stampatore (stabilimento di proprietà) 1C L’Editore affida la distribuzione (incluso trasporto fino a Distributore Locale o punto di consegna definito)

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2A 3A

Distributore Nazionale commissiona attività di “ribalta” e trasporto primario da stampatore a distributore Locale o punti di consegna definiti a diverse società (Cooperative o allo Stampatore medesimo) Ribalta: coordinamento delle attività e carico dei mezzi Carico dei mezzi: diretti su autoveicoli (autista), con uso di “muletti” (diproprietà dello stampatore o di “trasportatore”) Trasportatore (Coop o meno) affida servizi a “soci” e/o a padroncini con mezzi propri

3B Cooperativa di trasporto 1/2/…n commissiona il trasporto a n padroncini (normalmente gli autisti/padroncini caricano anche i mezzi ) 4A

Gli impianti di ribalta sono di proprietà dello Stampatore o dell’Editore (quando Stampatore)

4B I “muletti” – quando presenti - per la movimentazione e carico sono di proprietà di: Stampatore o Editore (quando stampatore) Trasportatore

un cantiere edile. Il responsabile è dunque l’incaricato del distributore che organizza il lavoro e vigila sul proprio personale che opera nell’area. Inoltre, se dovesse capitare un infortunio in una condizione di inidoneità del luogo di lavoro dell’area di ribalta dello stampatore, già preventivamente segnalata per iscritto dal distributore all’editore, allora quest’ultimo sarebbe responsabile ex D.Lvo 231/2001 (“Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica”) perché potrebbe avere un interesse economico a stampare presso quella azienda in quanto costa meno. Chi è il responsabile nel caso di stampatore che produca più prodotti per conto di più editori, con conseguente presenza di più distributori nell’area ribalta? Nel momento in cui nel piazzale siano presenti più distributori, sebbene non vi siano lavoratori dello stampatore né dell’editore, è applicabile il comma 2 dell’art. 26 (cooperazione e coordinamento tra editore, stampatore, distributori e subappaltatori). Se nella riunione di coordinamento, regolando tutto quanto concerne la sicurezza da interferenza, si stabilisce che non sono presenti lavoratori dell’editore, né

dello stampatore, non sorge l’obbligo di applicare il comma 3 (DUVRI). Per quanto riguarda la distribuzione, a prescindere dall’art. 26 che potrebbe non essere applicabile, l’editore deve accertarsi che il distributore sia competente e richiedere nel contratto che fornisca certificazione relativa all’utilizzo di personale qualificato e formato. “Chi” e “come” deve applicare l’art. 26 D.Lvo 81/2008 Cesare Ferrero, Presidente di Modulo Uno, affrontando il problema di chi e come deve applicare l’art. 26 D.Lvo 81/2008, ha messo in evidenza come nel mondo dell’editoria il contratto di appalto possa essere variamente configurato in quanto, oltre all’ipotesi più semplice di un solo committente e un solo appaltatore, possono esserci casi di più appaltatori, uno o più subappaltatori, un committente che non ha il potere giuridico di intervenire nell’area in cui si svolge il servizio se non coinvolgendo altra figura come, per esempio, lo stampatore, eccetera. Nelle ipotesi qui in esame va applicato l’art. 26, anche se in alcuni casi solo in parte. Questo articolo, infatti, si compone di più commi

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La sicurezza alla “ribalta”: responsabilità civili e penali per editori, stampatori e distributori

DUVRI: Documento unico di valutazione dei rischi Il terzo comma dell’art. 26, invece, può essere non sempre applicabile: esso stabilisce che il datore di lavoro committente promuove la cooperazione e il coordinamento di cui sopra elaborando un unico documento di valutazione dei rischi (DUVRI), che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze, tenendo conto che tali prescrizioni non si applicano ai rischi specifici propri delle attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi. Tale documento è da allegare al contratto di appalto o d’opera. Cesare Ferrero sottolinea che, comunque, dato il contenuto del secondo comma, che obbliga al coordinamento e alla cooperazione, di fatto occorre, dopo aver individuato e valutato possibili interferenze e problemi relativi allo svolgimento dell’appalto e aver considerato le conseguenti misure volte a rendere il lavoro sicuro, perfezionare l’obbligo al coordinamento e alla cooperazione o tramite il DUVRI o, quando non vi sia obbligo giuridico di redigere quest’ultimo, tramite un documento che, di fatto, formalizzi gli avvenuti coordinamento e cooperazione. Si tratta di un documento che si potrebbe chiamare “verbale di coordinamento” o “di sopralluogo”: è il documento che serve per fissare i punti fondamentali della gestione della sicurezza in quell’area. Sia che si ritenga applicabile l’art. 26, sia nel caso contrario, è opportuno comunque ottemperare a quanto su esposto

per evitare il rischio che i vari attori, anche quelli non presenti nella zona di lavoro, vengano chiamati in causa in virtù della serie di contratti che li lega gli uni agli altri. Conviene dunque promuovere il coordinamento di tutti i soggetti nel modo descritto dal secondo comma dell’art. 26, anche se i propri lavoratori fisicamente non accedono all’area promiscua (promiscua almeno contrattualmente). Il fatto che l’art. 26 escluda i rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi, implica che tutti gli altri rischi vadano debitamente gestiti.

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che prevedono vari obblighi: occorre valutare quali di questi siano obblighi generali, e in quanto tali sempre applicabili, e quali non lo siano. Generale è sicuramente l’obbligo di verificare l’idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori da affidare in appalto o mediante contratto d’opera o di somministrazione (comma 1 lettera a). Parimenti sono da considerare generali, dunque sempre applicabili per i datori di lavoro, compresi i subappaltatori, l’obbligo di cooperazione all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto e l’obbligo di coordinamento degli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, con il reciproco scambio di informazioni, anche al fine di eliminare rischi da interferenza tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva.

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Vigilanza nell’area contrattualmente “promiscua”

Chi ha il compito di vigilare nell’area “contrattualmente promiscua”? Se la figura dell’editore coincide con quella dello stampatore, risponde Ferrero, è tale soggetto che ha il compito, tramite un proprio responsabile, di vigilare sulla sicurezza di quest’area in qualità di supervisore, pur lasciando in capo al distributore nazionale le proprie responsabilità relativamente ai rischi propri (attività carico e trasporto). In caso di guasto del nastro estensibile, egli manderà “fuori” un proprio manutentore per le opportune riparazioni. Nel caso l’editore non sia anche stampatore, non avrà normalmente nessuno dei propri lavoratori presente nell’area. In tal caso, mancando una figura che oggettivamente svolga la vigilanza e mantenga le condizioni di sicurezza, occorre che nel contratto l’editore, d’accordo con lo stampatore, incarichi il distributore di vigilare sulla sicurezza in quell’area, in quanto si è sicuri che quest’ultimo sia sempre fisicamente presente durante lo svolgimento delle attività. Quale ruolo riveste lo stampatore terzo nei confronti dei lavoratori del distributore: gli si può attribuire qualche dovere tipico del datore di lavoro pur lui non essendolo? Per quanto attiene al ruolo dello stampatore non editore, ha sottolineato Ferrero, non avendo un contratto con il distributore nazionale, non è il suo committente. In ogni caso, quando sia proprietario degli impianti e la parte terminale della macchina possa essere azionata da chi non è suo dipendente, egli dovrà garantire che la macchina sia sicura e accertarsi, richiedendone evidenza, che quegli sia stato debitamente formato per quanto riguarda l’utilizzo e relativi rischi di quel tratto di macchina, anche quando

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si tratti soltanto di un pulsante di emergenza. Interpretazioni dell’art. 26 D.Lvo 81/2008

Lavoro & sicurezza

In riferimento all’applicabilità dell’art. 26 D.Lvo 81/2008, Marcella Rolando di Ares, ha messo in evidenza l’esistenza di interpretazioni del termine “datore di lavoro committente”che partono dal presupposto che questi sia solo colui che abbia lavoratori nei luoghi di lavoro dell’appalto. Vi sono altre interpretazioni, da lei condivise, che, partendo dal presupposto che il “datore di lavoro committente” ex art. 26 sia tale anche quando non vi sia la presenza di suoi lavoratori nell’area di lavoro, considerano per il committente (nel nostro caso l’editore) applicabile l’art. 26 per le parti per lui applicabili e, quindi, escluse quelle che ricadono in capo allo stampatore, essendo quest’ultimo il datore di lavoro che ha la disponibilità dei luoghi. Ha ricordato che, affinché sia applicabile l’art. 26 D.Lvo 81/2008, è necessario che si tratti di realtà rientranti nel campo di applicazione del decreto stesso e che ricorrano i contratti di appalto, d’opera o di somministrazione. Nel caso del contratto di trasporto, per esempio, non si applica la disciplina prevista da questo articolo: il distributore non deve applicare l’art. 26 quando sia legato al padroncino mediante un contratto di trasporto che non preveda ulteriori attività all’interno del sito, come ad esempio il carico. Ha evidenziato, inoltre, l’importanza dell’analisi dei contratti, poiché vi sono obblighi propri del committente e obblighi propri dell’appaltatore e subappaltatore, e quella del luogo in cui il servizio deve essere svolto, poiché quest’ultimo potrebbe essere svolto in un luogo del committente ma anche al di fuori dell’azienda del committente: è il caso dell’editore che dà il contratto di distribuzione da eseguirsi in parte presso lo stampatore o addirittura al di fuori del sito aziendale. Nel caso in cui le figure dell’editore e dello stampatore coincidano, l’art. 26 si applica integralmente nel momento della stipulazione del contratto d’appalto con il distributore. Diversamente, nell’ipotesi in cui l’editore sottoscriva con il distributore un contratto d’appalto, da eseguirsi presso uno stampatore terzo, nonostante la Circ. 24/2007, di fatto esistono degli obblighi in ogni caso applicabili come la verifica della idoneità tecnico professionale e la cooperazione e coordinamento tra tutti i datori di lavoro, compresi i subappaltatori. Chiaramente, in questo caso, non è applicabile in capo all’editore l’obbligo relativo all’informativa dei rischi esistenti nell’azienda dello stampatore. Il comma 3 (DUVRI) dell’art. 26 dà un significato

puntuale alla nozione di cooperazione e coordinamento, di cui al comma 2, fra datore di lavoro committente e appaltatore in ordine alla pianificazione di sicurezza, introducendo a carico del primo l’obbligo di elaborare un documento unico di valutazione relativo ai rischi che scaturiscono dalla “interferenza” delle lavorazioni. È evidente che per tutti gli altri rischi, non riferibili alle interferenze, resta immutato l’obbligo per ciascuna impresa di elaborare il proprio documento di valutazione dei rischi e di provvedere all’attuazione delle misure di sicurezza necessarie per eliminare o ridurre al minimo i rischi specifici propri dell’attività svolta. Marcella Rolando ha precisato che l’obbligo di pianificazione a carico del committente trova applicazione in tutti gli appalti cosiddetti “interni” nei confronti di imprese o lavoratori autonomi. Inoltre, in virtù delle modifiche introdotte dall’art. 1 comma 910 della L. 296/2006 (Finanziaria 2007), trova applicazione anche nel caso di affidamento di lavori o servizi rientranti “nell’ambito dell’intero ciclo produttivo dell’azienda medesima”. Ciò comporta che l’obbligo di elaborazione del DUVRI sussiste anche nelle ipotesi di appalti “extraziendali” che tuttavia risultino necessari al fine della realizzazione del ciclo produttivo dell’opera o del servizio e non siano semplicemente preparatori o complementari alla attività produttiva in senso stretto. Da tale ambito devono escludersi le attività che, pur rientrando nel ciclo produttivo aziendale, si svolgono in locali sottratti alla giuridica disponibilità del committente e, quindi, alla possibilità per lo stesso di svolgere nel medesimo ambiente gli adempimenti stabiliti dalla legge. Il DUVRI, inoltre, non può considerarsi un documento “statico” ma necessariamente “dinamico”, per cui la valutazione effettuata prima dell’inizio dei lavori deve necessariamente essere aggiornata in caso di subappalti o forniture e posa in opera intervenuti successivamente, ovvero in caso di modifiche di carattere tecnico, logistico o organizzativo incidenti sulle modalità realizzative dell’opera o del servizio che dovessero intervenire in corso d’opera. Ancora, con riferimento all’applicabilità dell’art. 26, prima una modifica dell’ormai abrogato art. 7 D.Lvo 626/1994 e poi la pubblicazione dell’art. 26 del decreto in esame hanno confermato l’applicazione della disciplina agli appalti extraziendali. Secondo Rolando infatti, il legislatore, usando le parole “datore di lavoro committente” vuole indicare la differenza intercorrente tra un datore di lavoro anche committente

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La sicurezza alla “ribalta”: responsabilità civili e penali per editori, stampatori e distributori

sufficiente che egli mandi allo stampatore e al distributore una lettera di invito affinché i due soggetti si incontrino per uno scambio delle debite informazioni e un sollecito di riscontro? Oppure è necessaria la sua partecipazione alla riunione di coordinamento? Quando l’editore incarica lo stampatore è un “datore di lavoro committente”, anche se non vi sono suoi lavoratori nel sito dove avvengono i lavori e quindi deve applicare l’art. 26, con il conseguente obbligo della verifica tecnico professionale. Ne consegue che l’editore ha scelto come appaltatore un determinato soggetto dopo tale accurata verifica accertando che anche le attrezzature, che sono nella disponibilità degli operatori dell’area ribalta, consentano di lavorare in sicurezza. A questo punto, partecipare alla riunione o inviare la lettera in questione o altri atti costituiscono solo diverse modalità del come realizzare l’obbligo della verifica tecnico professionale. Pur non essendoci ancora giurisprudenza sull’art. 26, la relatrice ricorda che, in vigenza dell’art. 7 del D.Lvo 626/1994, sono state emesse sentenze di condanna di aziende per la mancata verifica di idoneità tecnico professionale verso il subappaltatore. Infine, anche il distributore che manda suoi lavoratori o subappaltatori a lavorare in un luogo deve verificarne l’idoneità: nel caso mancasse e non riuscisse ad ottenere l’eliminazione delle condizioni anomale, teoricamente dovrebbe rinunciare, in qualità di datore di lavoro dei propri lavoratori, a quel contratto. Con riferimento all’identificazione di chi entra nell’area ribalte, occorrono sicuramente l’autorizzazione al subappalto nel contratto e la stesura da parte dell’appaltatore dell’elenco di coloro che farà accedere al luogo dei lavori. Si tratta di precauzioni fortemente consigliabili in quanto un eventuale infortunio si verificherebbe in locali propri (se il luogo è nella disponibilità del datore di lavoro committente) ed è dunque bene sapere chi sia la persona, quale inquadramento abbia e se sia autorizzato ad accedere.

Lavoro & sicurezza

(indipendentemente dalla presenza di suo personale operante nel luogo dei lavori) e un qualsiasi committente (per esempio un privato che commissioni la costruzione di una villa), il quale rientra nella disciplina del Titolo IV del decreto (Cantieri temporanei o mobili). Stabilito che se l’editore coincide con lo stampatore, è applicabile l’art. 26 perché il luogo è sotto la sua responsabilità, occorre precisare che nel caso in cui, invece, l’editore stampatore dia l’area esterna totalmente in affitto o concessione d’uso al distributore nazionale, quest’ultimo si occupa in toto del luogo: controllo, manutenzione, eccetera: non è più “casa” dell’editore stampatore e conseguentemente si applica la normativa sopra ricordata da Vigone, in particolare l’art. 72 comma 2. Ma, se l’editore stampatore può accedere al luogo, si applica l’articolo 26. Le misure di cui parla tale articolo sono misure di contenimento dei rischi da interferenza, compresa la vigilanza sui luoghi, concordabili a livello contrattuale, ma sempre nell’ambito dell’applicazione dell’art. 26. Nel caso in cui le figure non coincidano, la situazione è più complessa: l’editore non deve applicare l’art. 26 per le parti sottratte alla sua responsabilità giuridica ossia quelle che rientrano nella responsabilità del datore di lavoro stampatore, come sicurezza del luogo e dell’impianto. La relatrice non ritiene applicabile l’art. 196: il titolo IV del decreto, infatti, è suddiviso in due capi (cantieri e lavori in quota), ognuno dei quali ha un proprio campo di applicazione. L’art. 196 è situato nel capo I, che si applica solo ai cantieri, mentre la normativa sui lavori in quota si trova nel capo II, che ha un campo di applicazione più ampio. In realtà, le aree di ribalta sono le più disparate e, a volte, il distributore, non scegliendo lui lo stampatore o il luogo di lavoro, potrebbe trovarsi a lavorare in condizioni non ottimali. D’altro canto, lo stampatore potrebbe trovarsi di fronte persone, inviate dal distributore, non note o non formate. Considerando anche il fatto che lo stampatore e il distributore non hanno un contratto diretto fra loro, qual è il ruolo dell’editore che, comunque, non è presente nell’area di ribalta? E’

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Antonietta Strada Anto.strada@libero.it

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Quotidiani USA: fra stampa e pubblicità online

Stampa e internet

Le versioni online dei quotidiani statunitensi attraggono sempre più lettori ma questo non è sufficiente a fronteggiare il declino della lettura dei giornali tradizionali, mentre le difficoltà dei giornali USA si accentuano per il crollo delle entrate pubblicitarie causato dalla crisi economica.

Nel 2008, secondo quanto riportato dal Pew Research Center, gli americani hanno utilizzato per la prima volta maggiormente le fonti di informazione online (40%) rispetto ai giornali su carta stampata (35%) per aggiornarsi sulle novità di rilievo, riguardanti ad esempio la campagna elettorale e l’acuirsi della crisi economica. La televisione resta il mezzo di informazione preferito, ma tra i più giovani viene raggiunta dall’online.

rappresentino lo “zoccolo duro” dei lettori della carta stampata. Lo schema riportato alla tavola 2 evidenzia come le diverse generazioni, qui suddivise a seconda degli anni in Generazione Y, Generazione X, Baby Boomer e generazioni precedenti il 1946, abbiano cambiato nel corso degli anni le loro abitudini di lettura.

Internet cresce ma non abbastanza

Le rilevazioni compiute nel corso degli anni dal Pew Research Center permettono inoltre di effettuare un raffronto anche su diversi media, a partire dal 1990: sono in discesa le percentuali degli americani che dichiarano di aver appreso notizie partendo dai giornali ma anche dalla televisione e dalla radio. Il calo è meno marcato per gli affezionati alla televisione, e più marcato per radio e carta stampata, mentre è in netto aumento la quota del web.

Nello studio edito a febbraio 2009 del Pew Research Center emerge che la percentuale di persone che leggono i giornali online è in rapida crescita, specialmente tra le generazioni dei giovani, ma non è sufficiente per gli editori ad arginare il declino della lettura in forma tradizionale. Il 39% degli intervistati afferma di aver letto un giornale il giorno precedente (su carta o su web), rispetto al 43% nel 2006. Limitando l’indagine a chi dichiara di aver letto il giorno precedente la versione cartacea di un giornale, la percentuale nei due anni considerati scende dal 34% al 25%, mentre se consideriamo solo i lettori sul web la percentuale sale dal 9% al 14%. Il cambiamento è guidato dai giovani Il cambiamento di abitudini di lettura dalla carta all’online è particolarmente accentuato nelle giovani generazioni, ma anche i meno giovani ultimamente si stanno sempre più orientando verso il web, nonostante

Confronto fra i media

I siti di informazione preferiti I siti favoriti da chi opta per il web sono certamente i siti dei giornali online ma non solo. In particolare la metà degli intervistati dichiara di seguire il link di una notizia trovata sul web piuttosto che digitare l’indirizzo di un sito di notizie online, e questo atteggiamento diventa più frequente nelle classi di età più giovani. Tra i siti preferiti, i giornali online sono citati nel loro complesso dal 13% degli intervistati, accanto ai siti portali più famosi come Yahoo e MSN/Microsoft e a quelli delle televisioni online, in primis CNN. I giornali più seguiti online sono New York Times,

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Quotidiani USA: fra stampa e pubblicità on line

today, per il NYT la prima pagina era sempre rimasta appannaggio esclusivo delle notizie. Il New York Times ha però diffuso dati rassicuranti rispetto all’online: i ricavi sono aumentati dell’8,3% nel 2008 e il numero di visitatori dell’11%, con 55 milioni di passaggi secondo Nielsen Online.

I giganti editoriali statunitenti in crisi

Il Premio Pulitzer apre ai media online

La situazione sopra descritta, di erosione della lettura dei quotidiani su carta stampata, è amplificata dalla crisi economica in atto e porta segnali preoccupanti di un tracollo della stampa statunitense. La forte diminuzione della pubblicità conseguente all’indebolirsi dell’economia è stato un duro colpo per i giornali statunitensi: secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, oltre il 20% del settore editoriale ha problemi finanziari, accentuati dal calo del 15% della pubblicità, cartacea e online, registrato nei primi nove mesi del 2008. Le conseguenze non si fanno attendere: il New York Times, trovandosi in crisi di liquidità, si è visto costretto a ipotecare il grattacieleo di Renzo Piano a Manhattan, inaugurato lo scorso anno, mentre la società che controlla il Los Angeles Times e Chicago Tribune, in seria difficoltà, ha fatto ricorso alla drastica strada del “Chapter 11”, che fa scattare le procedure per bancarotta, dovendo far fronte a scadenze pari a 13 miliardi di dollari.

L’attenzione crescente nei confronti del web si riflette anche sulla decisione riguardante il prestigioso Premio Pulitzer, che a partire dalla prossima edizione permette di concorrere anche ai media che operano esclusivamente online. Fino ad ora infatti era possibile per siti e blog concorrere unicamente nelle sezioni dedicate alle “breaking news” o alle “breaking photography”; con la modifica del regolamento, il riconoscimento più ambito nell’editoria mondiale potrà anche andare ai media online.

Pubblicità in prima pagina Per fronteggiare la crisi dei ricavi pubblicitari, che ha visto una perdita del 20,9% in novembre rispetto allo scorso mese dell’anno precedente, il New York Times è ricorso a misure fino ad ora non immaginabili, decidendo ad esempio di aprire uno spazio alla pubblicità in prima pagina: se si tratta di un’abitudine per altri giornali come il Wall Street Journal e USA

Chiude il progetto Print Ads

Stampa e internet

Wall Street Journal, Washington Post e USA Today, insieme ai giornali locali. Il tasso dei lettori delle versioni online dei principali quotidiani cartacei sale all’aumentare della scolarità: oltre un quarto (28%) di chi è in possesso di una laurea legge i quotidiani online.

Altra novità riguardante le inserzioni pubblicitarie su carta stampata negli Stati Uniti è la chiusura a fine febbraio del progetto Print Ads di Google: non è infatti risultato redditizio il network di 800 quotidiani che utilizzavano la piattaforma predisposta da Google per la gestione delle campagne pubblicitarie sulle loro pagine, non avendo raggiunto la massa critica sperata di editori e di inserzionisti. Se Print Ads non è risultata la migliore soluzione per salvare i destini della società sui giornali statunitensi, Google non intende però uscire dal settore: alla notizia dismissione, diramata da Google utilizzando il proprio blog, la società ha aggiunto di volere in questo modo liberare delle risorse “per provare a sviluppare nuove e innovative soluzioni in grado di avere un maggiore impatto presso gli utenti, gli inserzionisti e gli editori».

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EidosMedia conferma la propria leadership in Francia

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Sia il quotidiano di Parigi, Le Parisien-Aujourd’hui en France, che il giornale finanziario Les Echos hanno scelto la soluzione Méthode di EidosMedia per le pubblicazioni cartacee ed online dei loro quotidiani.

Di proprietà del gruppo Amaury, le Parisien è strativo. “La possibilità, offerta da Méthode, di pianiprodotto in 9 edizioni che coprono i dipartimenti della ficare le diverse edizioni ci permetterà di semplificare regione Paris- Ile de France più un’edizione nazionale il flusso di lavoro all’interno della redazione. Vediamo dal titolo Aujourd’hui en France. Il quotidiano com- in questa soluzione anche l’occasione per creare una vera redazione multimedia prende inoltre diversi inserti dedicata alla pubblicazione dei settimanali ed una rivista a quotidiani cartacei e dei siti colori. web che li affiancano.” “Le Parisien presenta una EidosMedia Spa Les Echos, invece, può struttura editoriale complessa Viale Legioni Romane, 43 essere considerata la principale che deve essere in grado di 20147 Milano fonte francese di informazioni gestire contenuti d’informazione tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 e di pubblicità locali”, spiega Caimprenditoriali e finanziarie. Il www.eidosmedia.it info@eidosmedia.com therine Leducq direttore amminiquotidiano presenta anche una versione online che permette agli abbonati di scaricare reports finanziari direttamente dal sito internet. Xavier Mangin, CIO del Gruppo Les Echos, commenta: “ L’obiettivo di Les Echos consiste nell’offrire ai propri abbonati non solo i contenuti editoriali del quotidiano ma anche continui aggiornamenti di dati di mercato direttamente dal nostro sito. Grazie a Méthode, siamo certi di trovare quelle sinergie redazionali e produttive per far sì che i nostri prodotti online e cartacei possano essere creati a partire da una singola redazione convergente.” “L’implementazione di Méthode a Le Parisien permetterà un aumento della produttività ed aprirà le porte alla creazione di nuovi prodotti sia su carta che su web”, spiega Marc Dubroca, Business Development Manager di EidosMedia France. “Nel caso di Les Echos, la soluzione Méthode dovrà essere interfacciata con numerosi sistemi applicativi già esistenti all’interno. Grazie agli standard tecnologici della nostra piattaforma, questa integrazione risulterà enormemente facilitata”. Méthode sarà utilizzato da circa 350 gionalisti a Le Parisien e da circa 250 redattori a Les Echos a

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Parigi: in entrambi i casi sostituirà un sistema editoriale Datox. A proposito di Le Parisien Le Parisien è un quotidiano leader a Parigi e nella regione Ile de France. È prodotto in 9 edizioni locali ed una nazionale dal titolo Aujourd’hui en France. Comprende diversi inserti e una rivista TV a colori. Combinando con successo giornalismo investigativo e gossip, il quotidiano ha sempre saputo mantenere il suo successo sia tra i lettori parigini che nazionali. www.leparisien.fr

Fondato nel 1908, il quotidiano francese Les Echos è il giornale di riferimento per i dirigenti d’azienda. Les Echos pubblica analisi e informazioni economiche francesi e internazionali. Ha una tiratura di 138.726 copie e un bacino di 700.000 lettori, secondo le statistiche OJD2007 ed EPIQ2008. Creato nel 1996, il sito internet lesechos.fr ha registrato nel settembre del 2008 una media di 6,9 milioni di visite, di cui 3,1 milioni di visitatori unici e 33,9 milioni di pagine pubblicitarie lette. www.lesechos.fr

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A proposito di Les Echos

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«Le soluzioni modulari riducono il rischio di investire troppo in una sola volta» Claus Pengel, direttore di stabilimento dell’impresa grafica Axel Springer di Spandau (Berlino), è un esperto conoscitore del settore quotidiani, sia sotto l’aspetto editoriale, sia per quanto riguarda quello strettamente produttivo. In questa intervista, Pengel esprime la propria opinione sui trends di mercato dettati dagli inserzionisti pubblicitari, sul nuovo mezzo di comunicazione pubblicitaria rappresentato dagli inserti e sulle conseguenti sfide che vengono poste alla sala spedizioni.

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I produttori di quotidiani parlano di un trian- cate di rivolgervi anche ad un target di lettori golo magico, composto più giovane, rispetto da un lato dal mercato a quello abituale dei dei lettori, da un altro quotidiani? dal mercato degli inserzionisti pubblicitari Non è con la strategia MÜLLER MARTINI S.p.A e per una terza parte dell’inserto commerciale Viale Rimembranze 50 dalla produzione. Come che cerchiamo di risve20099 Sesto San Giovanni (MI) avete sviluppato il discorso gliare l’interesse dei più giotel. 02 262371 - fax 02 2426851 degli inserti nelle nove testate, vani per quel particolare mezzo di che escono dalla vostra azienda? comunicazione, che è il quotidiano. La nostra politica, piuttosto, è di permettere ai Claus Pengel (direttore di fabbrica dell’azien- ragazzi di farsi un’idea di come nasce questo prodotto, da grafica Axel Springer di Berlin-Spandau): Il sia in ambito strettamente giornalistico, sia dal punto numero dei pre-stampati resta costante, mentre, per di vista tecnico. Spesso riceviamo visite di scolarequanto riguarda i prospetti inseriti nei quotidiani, sche, qui a Spandau, ed in quelle occasioni mostriamo registriamo un decremento fra il cinque ed il dieci agli studenti, direttamente dal vivo, come si crea un percento. In questo c’è una generale corrispondenza giornale. E’ un campo, in cui siamo molto attivi. con il trend degli altri quotidiani, che si trovano a fronteggiare la crescente concorrenza rappresentata In quanto direttore di stabilimento, Lei ha un dalla pubblicità diretta e dai giornali specializzati in occhio sulla produzione: in che modo i trend di inserzioni pubblicitarie. mercato legati al mondo dei lettori e delle inserzioni pubblicitarie influenzano la produzione vera Giornalmente producete molti inserti e stampa- e propria? ti (semi)commerciali, con le vostre rotative? Nel nostro settore stanno emergendo due tendenze Il volume di questa tipologia di commesse è in particolare: le tirature diminuiscono di volume, aumentato negli ultimi anni. Oltre ai quotidiani, in favore di una sempre maggiore diversificazione oggi stampiamo giornali d’inserzioni e prospetti delle tipologie di produzione. E’ prassi standard di pubblicitari, per i quali utilizziamo esclusivamente produzione, ormai, oltre ad eseguire la rifilatura e il procedimento coldset ed impiegando i più svariati la cucitura, realizzare l’alimentazione di copertine, tipi di carta. provenienti da diversi processi di stampa, applicare foglietti autoadesivi, pagine sciolte e molto altro. Per il tramite degli inserti commerciali cer- Tutto ciò porta ad un incremento dei proventi, che

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TecnoMedia Claus Pengel: «Grazie a sistemi di produzione innovativi, siamo in grado di far fronte alle variazioni del mercato, di rendere la produzione più flessibile e di ridurne i tempi».

passi. Mentre è difficile realizzare investimenti parziali sulle rotative, tale politica si rivela molto più adatta per il confezionamento del reparto spedizione.

Parola d’ordine, sistemi di produzione: nella vostra azienda è in funzione una soluzione per cucitura e rifilo in linea Müller Martini. Quali vantaggi porta nel lavoro di routine? Nell’ambito della cucitura e del rifilo siamo in grado di offrire nuove chances ai clienti, per quanto riguarda prodotti e confezionamento, generando così un maggior numero di commesse per la nostra tipografia. Quali prodotti vengono cuciti e/o rifilati in linea? Parti di pre-stampati – per esempio l’inserto settimanale di offerte immobiliari del «Berliner Morgenpost» – e pubblicazioni speciali delle nostre case editrici. Il volume delle copie cucite e rifilate è in costante aumento. I produttori di giornali, visti i tempi prolungati di ammortamento costi di rotative ed impianti del reparto spedizione, sono abituati a pensare in termini temporali proiettati nel lungo termine, mentre i trend attuali vertono sempre più su realizzazioni immediate. Come risolvere questo dilemma? Gli impianti di produzione devono funzionare il più a lungo possibile. Per quanto riguarda, poi, i re-investimenti, è necessario procedere per piccoli

I sistemi modulari, in effetti, sono di grande utilità. Si può iniziare con un piccolo investimento in questo campo ed ampliare i sistemi, man mano che il mercato cresce. Ritengo, perciò, che l’inseritrice ProLiner a struttura modulare, adatta per il confezionamento di grandi quantità d’inserti, rappresenti il giusto sviluppo successivo del NewsLiner. In quanto al sistema di preraccolta CoLiner, questo permette di disporre di un maggior numero di punti d’inserimento su una superficie compressa, senza che questo comporti ampliamenti progressivi del ProLiner. CoLiner si propone, così, come la giusta evoluzione della tecnica d’inserimento.

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derivano dalla pubblicità. Grazie a sistemi di produzione innovativi, siamo in grado di far fronte alle variazioni del mercato, di rendere la produzione più flessibile e di ridurne i tempi.

Müller Martini risponde alle nuove tendenze in tempi sempre più rapidi, grazie all’utilizzo di sistemi modulari, di cui un paio di esempi possono essere l’inseritrice ProLiner ed il sistema di preraccolta CoLiner. In drupa avete prestato un’attenzione particolare a questi due sistemi. Che impressione avete ricevuto?

Secondo Lei le soluzioni modulari acquisteranno maggiore importanza in futuro, per il reparto spedizione?

Sì, ne sono convinto. Quanto più grande sarà la flessibilità su questo mercato in forte evoluzione, tanto maggiori saranno i vantaggi che ne derivano. Le soluzioni modulari riducono il rischio di un’eccessiva concentrazione di investimenti. Breve excursus di Drupa: Le è piaciuto lo stand di Müller Martini?

Ho trovato che lo stand fosse strutturato in maniera molto razionale e ho apprezzato la ricchezza delle nuove, interessanti proposte. Utilizzando il blu laser Müller Martini ha pre-

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TecnoMedia Axel Springer La Axel Springer, che impiega circa 10.000 dipendenti, è stata fondata nel 1946 dall’omonimo editore ed oggi è la prima casa editrice della Germania, per quanto riguarda i quotidiani e la terza nel settore delle riviste; è anche una delle aziende leader in Europa nel campo dei media. Axel Springer edita giornalismo di livello eccellente nei settori dell’attualità, dell’informazione e dell’intrattenimento, redigendo e diffondendo i suoi “prodotti”, sia su quotidiani e riviste, sia nel campo delle offerte digitali. Il variegato portafoglio mediatico raggruppa testate di successo come quelle del gruppo BILD e WELT. Nel complesso la Axel Springer è presente in 33 paesi in totale, con oltre 170 quotidiani e riviste, più di 50 offerte on line, riguardanti i più svariati campi d’interesse e le più diverse esigenze di informazione, e numerose partecipazioni in emittenti TV e radio.

sentato in drupa macchinari unificati da un colore comune. Che importanza attribuisce al colore in un reparto spedizione?

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Il design è il terzo fattore importante, dopo la funzionalità e la produttività: il “look” del reparto produzione, insieme con elevati standard di pulizia, contribuisce a creare l’”immagine” ufficiale dello stabilimento di produzione. Pulizia è sinonimo di qualità e la buona impressione generale ha il giusto impatto su clienti e collaboratori: noi ci teniamo a fare bella figura, quando (spesso) accompagniamo i clienti in visita allo stabilimento. Per me colore e forma si completano vicendevolmente e devo dire, che la nuova nuance blu laser di Müller Martini mi piace molto. A Spandau disponete di nove linee d’inserimento NewsLiner. Che importanza riveste, in un sistema così complesso, uno schema di controllo e monitoraggio del flusso di lavoro semplice, chiaro e flessibile? Per il controllo del reparto spedizione è indispensabile uno schema di gestione chiaro e flessibile, soprattutto se ogni giorno devono uscire da questo reparto nove testate diverse. Senza una gestione di questo tipo non potremmo tenere sotto controllo flussi piuttosto complessi e, contemporaneamente, evitare errori. I produttori di giornali, oltre le proprie pubblicazioni, distribuiscono in numero sempre maggiore testate e prodotti di terzi, al fine di ripartire i costi di distribuzione su più canali. Per fare questo viene utilizzato il sistema di gestione Mailroom Production Control (MPC controllo Produzione Sala Spedizione) di Müller Martini, che controlla e monitora il corretto confezionamento di tutti i prodotti ed il loro carico su camion avviati a destinazioni diverse? La gestione mediante MPC arriva fino al controllo dell’avvenuto trasferimento dei pacchi sulla rampa di carico. Al sistema di controllo della rampa viene

trasferita una parte dei dati di MPC, poiché la tecnologia impiegata sulla rampa stessa e lo svolgimento del processo di carico non consentono altra soluzione. Rendere il flusso di trasferimento dati continuo, mediante MPC, avrebbe richiesto un investimento in un nuova tecnologia. Come possono risultare utili per voi le nuove funzioni MPC? Grazie a MPC possiamo realizzare trasferimenti di dati tecnici tra le diverse linee, a livello di commesse e giri di distribuzione. In questo modo si centralizza la gestione del reparto spedizione. Oltre a ciò, possiamo contare su di una strutturazione del sistema più semplice e su di una maggiore flessibilità, in confronto alla tecnologia GCS precedentemente utilizzata. I sistemi ottimi sono un elemento, l’altro elemento è quello umano. Nello stabilimento di Spandau la comunicazione con i dipendenti è aperta e so che, lo scorso anno, sono state avanzate fino a 569 proposte diverse, che avevano il fine di apportare miglioramenti in azienda. Tra le proposte ce n’erano alcune mirate al reparto spedizione? Sì, ce ne sono state diverse, per l’esattezza circa un terzo degli eventuali miglioramenti si riferivano al confezionamento. Per esempio, un nostro collaboratore ha proposto di redigere istruzioni procedurali per la regolare verifica dell’usura e della portata dell’aspirazione. Obiettivo: riduzione della portata dell’aspirazione sul mettifoglio ed immediato riconoscimento dell’usura degli alberi, o delle barre di aspirazione. Questa idea ci permette di risparmiare circa 7.500 Euro. Una seconda proposta aveva lo scopo di far calare il numero degli scarti, riducendo il soprannumero di segnature, mediante inserimento di un solo pre-stampato, invece di due. Un ulteriore risparmio, circa 7.000 €, è stato ottenuto ribobinando i pre-stampati cuciti e rifilati: in questo modo se ne riduce il soprannumero all’inserimento. Torniamo al prodotto chiave: in tutto il mondo dilaga il trend dei quotidiani gratuiti, che apparen-

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TecnoMedia La tipografia di Spandau Nella tipografia di Spandau la Axel Springer produce nove quotidiani e tre edizioni domenicali. Cinque quotidiani sono prodotti dalla casa editrice Axel Springer: • «BILD» (270.000 copie/edizioni ridotte) • «Berliner Morgenpost» (160.000 copie in settimana /215.000 copie nel fine settimana) • «DIE WELT» (35.000 copie/edizioni ridotte) • «WELT KOMPAKT» (30.000 copie/edizioni ridotte) • «B.Z.» (235.000 copie) • • • •

Quattro quotidiani vengono stampati per altre case editrici: «Der Tagesspiegel» (170. 000 copie) «Süddeutsche Zeitung» (45.000 copie/edizioni ridotte) «Handelsblatt» (40.000 copie/edizioni ridotte) «Potsdamer Nachrichten» (15.000 copie)

Si aggiungono tre edizioni domenicali (tutte della casa editrice Axel Springer): • «BILD am Sonntag» (180.000 copie/edizioni ridotte) • «WELT am Sonntag» (60.000 copie/edizioni ridotte) • «BZ am Sonntag» (150.000 copie)

130 milioni di prestampati e 320 milioni di allegati l’anno vengono inseriti nei giornali, servendosi di nove linee Müller Martini modello NewsLiner, tutte dotate di un mettifoglio per il prodotto principale e di due mettifogli per i prestampati, nonché di tre mettifogli per inserti ed uno per cartoline. Il magazzino Müller Martini risulta conforme a 520 supporti FlexiRoll.

temente non conosce ostacoli. Come si presenta la situazione in Germania? Attualmente questo tema non è in discussione. Gli inserti, che si trovano nei vostri giornali, vi mettono in concorrenza diretta, a livello di diffusione pubblicitaria, con gli opuscoli, e simili, che vengono consegnati nelle caselle postali. La concorrenza si è inasprita negli ultimi anni? Sì, tale concorrenza è aumentata, andando ad intaccare il volume degli inserti da noi allegati ai quotidiani. Ma siamo pronti ad affrontare la sfida. Quali sono i vostri atout nei confronti dei clienti inserzionisti? Flessibilità, assistenza altamente qualificata, elevato livello qualitativo del processo, vasto knowhow ed un range di offerte diversificate nel campo della pubblicità. Le nostre proposte in questo senso implicano sempre un rapporto di partnership: insieme con i clienti cerchiamo di dare concretezza a concetti tecnicamente innovativi, sia nell’ambito della cucitura/rifilo, sia nel caso di produzione di fogli sciolti, o d’inserimento di campioni.

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Su otto rotative passano, per essere stampate, circa 70.000 tonnellate di carta l’anno. Nelle giornate ”clou” si stampano tre milioni di copie, di quotidiani soprattutto, più stampati (semi)commerciali in formato tabloid. Gli stampati commerciali di alta qualità sono cuciti e rifilati con un sistema in linea di Müller Martini.

Lei parla di campioni commerciali: già da tempo, nelle riviste, gli Ad Special giocano un ruolo importante. I quotidiani si propongono il continuo allettamento dei lettori con cartoline incollate o gadget vari?

Questa attività dilaga già oggi e sono sicuro che gli autoadesivi, i fogli sciolti, gli inchiostri profumati, gli allegati in formato magazine ed altro ancora costituiranno gli elementi di valore aggiunto dei quotidiani. Credo che saranno soprattutto i magazines ad acquistare valore, poiché ritengo che i gadget, al contrario, non porteranno grandi variazioni al mercato. La moltiplicazione di queste forme pubblicitarie che effetto sortisce sui processi del reparto spedizione?

Teoricamente noi dobbiamo essere in grado di inserire nel quotidiano qualsiasi cosa, dalla cartolina postale ad un oggetto. In pratica, però, è necessario che, sia i processi d’inserimento, sia quelli d’incollatura risultino molto flessibili e diversificati.

Che importanza può avere lo sfruttamento delle nuove possibilità offerte dalla tecnologia in ambito di carte ed inchiostri – come inchiostri pro-

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TecnoMedia Nella tipografia di Spandau, grazie a nove linee Müller Martini modello NewsLiner, vengono inseriti nei giornali 130 milioni di prestampati e 320 milioni di allegati l’anno

fumati e luminescenti, effetti su carta trasparente, carta patinata, fustellature – nella valorizzazione del messaggio pubblicitario? Le tecniche elencate contribuiscono sicuramente ad aumentare l’attrattiva del giornale, che diventa veicolo pubblicitario. In questo contesto le nostre applicazioni tecniche sono altamente flessibili ma, parliamoci chiaro: per molti clienti la questione fondamentale è quella economica. Quali chances vede in futuro per la nuova forma di lettura digitale, chiamata E-Reading?

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Risponderò da lettore: se voglio leggere un quotidiano, mi piace tenere in mano la carta, altrimenti uso Internet, o il mio cellulare. Con quali strumenti di comunicazione di massa trasversali risponde Axel Springer all’esigenza sempre crescente di disporre di un composito “portafoglio” mediatico?

I nostri strumenti “forti” di comunicazione di massa, fruibili trasversalmente, sono costituiti soprattutto dai nostri personali marchi virtuali: rubriche commerciali on line, “piazze di mercato” on line o portali. Da molti anni i giornali hanno perso la corsa all’ultima notizia, a favore di radio e TV. Ora possiamo tornare a vincere la competizione, creando le nostre testate nel campo dell’informazione on line: WELT Online, BILD.de, BILDmobil. Contemporaneamente, la stupefacente azione combinata dei vari media rafforza i quotidiani.

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Il gruppo turco Hürriyet Gazetecilik ve Matbaacilik A.Ş sceglie il CMS di Atex Atex si espande in Turchia installando un nuovo sistema di gestione dei contenuti all’Hürriyet Gazetecilik ve Matbaacilik A.Ş. Tutte le pubblicazioni in lingua inglese e in lingua turca saranno gestite da un’unica applicazione. I supplementi di Hürriyet KEYiF sono in produzione con Prestige già dall’inizio di Dicembre 2008

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Atex, il fornitore leader nel mondo delle soluzioni de l’intero pacchetto di collaborazione redazionale di informatiche per il settore editoriale, annuncia che Atex, che gestirà la ricezione di testi e foto, nonchè Hürriyet Gazetecilik ve Matbaacilik A.Ş ha scelto il l’implementazione del sistema di impaginazione e sistema di gestione dei contenuti Atex quale supporto pianificazione ClassWizard, che fornisce un’integraper la produzione di Hürriyet in Turkish Daily News zione con l’attuale sistema di pubblicità. (edizione inglese) e altre pubblicazioni tra cui Refe“Questo progetto è di estrema importanza per Atex rence e 20dk. Inoltre i supplementi di KEYiF sono e siamo contenti di entrare sul mercato turco con un produzione già dall’inizio di cliente illustre come HürriDicembre 2008. yet” - ha affermato David Il sistema supporterà 350 Hall, CEO Atex NEMEA. utenti tra giornalisti e staff “Questo per noi rappresenta di produzione nella sede di un’eccellente opportunità di Hürriyet a Istanbul. dimostrare che con la nostra Hürriyet, il giornale più offerta siamo in grado di Atex Global Media S.p.A. prestigioso della Turchia che supportare grossi gruppi ediVia B. Crespi, 57 - 20159 Milano ha recentemente celebrato il 60° toriali con complessità date dalla Tel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555 anniversario di attività, ha scelto di gestione di pubblicazioni sia in linwww.atex.com implementare il sistema Atex per semgua locale, sia in lingua inglese”. plificare il processo di pianificazione, incrementare il workflow e avere un tracking della produzione delle Atex pagine su base quotidiana. Atex fornirà agli utenti uno strumento semplice, che consentirà di gestire le Atex è uno dei fornitori leader di soluzioni e modifiche fino al momento della chiusura, all’interno servizi per l’industria mondiale dei media. Con una della loro complessa struttura editoriale. tradizione ultratrentennale di innovazione continua e “Dopo un’ampia e attenta valutazione del mercato, qualità dei suoi prodotti, Atex ha creato la più grande abbiamo selezionato Atex come nostro partner strate- organizzazione di installazione e supporto per softwagico e pensiamo che Atex sia la migliore soluzione per re di gestione dei contenuti pubblicitari e editoriali sostenere le nostre necessità” hanno affermato Ahmet nel settore. La società ha software installato per un Dalman - CIO, e Muhsin Atamer Öcal - Technical valore di quasi 1 miliardo di dollari e supporta più di Manager di Hürriyet. “Il prodotto e la sua architettura 800 clienti in oltre 40 Paesi nel mondo, grazie anche si adattano perfettamente ai nostri bisogni e siamo ri- ai propri servizi di gestione applicativa. Oltre a un masti colpiti dalla qualità dell’offerta, dall’esperienza investimento significativo in Ricerca e Sviluppo, Atex tecnica e commerciale di Atex e, fatto più importante si avvale della collaborazione di partner strategici per per noi, dalla loro presenza nel settore editoriale a completare e migliorare i servizi offerti e supportare livello mondiale”. al meglio le strategie di sviluppo orientate ai Web Il sistema supporterà in un ambiente di lavoro Services. Atex ha sede a Reading, nel Regno Unito, unico la produzione dei giornali in turco, tra cui e opera attraverso sedi dislocate in maniera strategica Hürriyet, Reference and 20dk, e la pubblicazione in in tutto il mondo. Per ulteriori informazioni www. inglese Turkish Daily News. L’installazione compren- atex.com

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Rheinische Post e Westdeutsche Zeitung adottano Méthode

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Due tra più importanti giornali regionali in Germania affideranno la produzione media al sistema multi-canale Méthode di EidosMedia. La notizia è stata annunciata dalla circ IT GmbH, loro Servicepartner IT con sede a Duesseldorf. Rheinische Post, sempre di Duesseldorf, è il se- nische Post e Westdeutsche Zeitung andranno ad condo giornale tedesco per diffusione e conta più di implementare diversi processi innovativi all’interno un milione di abbonati. Solo nel Nordrhein-Wastfalen del loro workflow”, afferma Dr. Kay Holzkamp, ammipubblica 34 edizioni regionali, oltre a diversi siti web nistratore di circ IT Gmbh & Co. KG. “I nostri clienti sono inoltre particolarmente che rientrano tra i più visitati di interessati a creare grandi sinertutta la Germania. gie tra i loro differenti prodotti Nella stessa città ha sede media.” anche la Westdeutsche Zeitung, EidosMedia Spa Oltre alla redazione cenlo storico quotidiano di DuesViale Legioni Romane, 43 trale a Duesseldorf, entrambi i seldorf, Wuppertal e Krefeld 20147 Milano giornali hanno diverse sedi esterche pubblica quotidianamente 16 tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 edizioni regionali. ne dislocate su tutto il territorio www.eidosmedia.it info@eidosmedia.com “Introducendo Méthode, Rheitedesco. Rheinische Post ne ha ad

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A proposito di Rheinische Post

A proposito di Westdeutsche Zeitung Westdeutsche Zeitung, fondato nel 1876, è il più grande quotidiano ad abbonamento di tutta Germania. È pubblicato dalla casa editrice W. Girardet KG ed è presente nelle regioni di Duessledorf, Wuppertal e Krefeld con 16 edizioni regionali. www.wz-newsline.de

A proposito di circ IT Circ IT GmbH & Co. ha sede a Duesseldorf ed è il service partner per entrambe le case editrici. Attraverso i suoi 100 prodotti, circ IT offre diverse soluzioni IT. Rheinische Post, Westdeutsche Zeitung e altre famose testate fanno parte del loro portafoglio clienti. Circ IT adotterà la piattaforma Méthode per entrambi i quotidiani della stessa città.

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esempio trenta. La soluzione Méthode permette dunque di fare convergere tutti i 500 collaboratori su un’unica piattaforma centralizzata integrata. “Rheinische Post e Westdeutsche Zeitung, con i loro portali internet, rappresentano un network media e di comunicazione moderno”, commenta Holger Hofmann, direttore generale di EidosMedia GmbH a Frankfurt/M. “Sono convinto, inoltre, che entrambe le case editrici potranno in futuro beneficiare della flessibilità e dell’efficienza offerte da Méthode per rispondere ancora meglio alle esigenze dei loro clienti.”

Rheinische Post è tra i 5 quotidiani più diffusi in Germania ed è conosciuto come la colonna portante del gruppo media RP. Conta 34 diverse edizioni regionali e varia dalle 24 alle 200 pagine. La versione print è affiancata alla versione web del portale www.rp-online.de , a diversi siti web regionali minori per tematiche speciali e al sito di grande successo www.opinio.de , creato esclusivamente da user-generated content. www.re-online.de

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Nasce Nuova Energia, il notiziario APCOM sulle fonti rinnovabili ed alternative

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Nasce Nuova Energia il notiziario di APCOM dedicato alle fonti rinnovabili ed alternative. L’agenzia di stampa del Gruppo Telecom Italia Media seguirà quindi con un’ampia e costante attenzione questo settore che va dalla produzione dell’energia eolica a quella idroelettrica, dalla solare a quella nucleare. Un tema sempre più di attualità anche grazie alla Commissione europea che ha varato un pacchetto di misure in materia di politica energetica comunitaria con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 20% entro il 2020 attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili ed alternative. La copertura delle notizie legate a questo tema – tra le quali l’innovazione tecnologica, il rispetto dell’ambiente e l’educazione ad un consumo energetico consapevole - e l’aggiornamento sulle normative comunitarie saranno monitorate dalla redazione di Bruxelles, punto di transito dei progetti e dossier del settore. Sul piano europeo, APCOM già segue gli sviluppi del settore energetico, sia nelle forme tradizionali che nei progetti più innovativi, con un punto di forza particolare nel desk Nuova Europa, specializzato in Europa centro-Orientale, Balcani ed ex-Urss. Un’area molto importante e dinamica per quanto riguarda petrolio, gas, elettricità e nucleare che si sta attivando anche

sul fronte delle rinnovabili. Nuova Energia e Nuova Europa diventano così un osservatorio privilegiato su quanto accade e si sviluppa nel campo delle fonti alternative, avvalendosi di una rete di collaboratori nei vari Paesi di riferimento – Belgrado, Zagabria, Varsavia, Istanbul, Praga – e dell’ufficio di corrispondenza a Mosca. APCOM Notizie, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, centinaia di lanci al giorno di cui i principali corredati da un’immagine. Nell’editoria italiana, l’agenzia di stampa APCOM ha conquistato lo spazio di un’informazione giornalistica puntuale, affidabile e innovativa, con particolare attenzione ai temi della politica estera, dell’economia e della finanza nazionale, europea e mondiale, della cronaca e della politica internazionale. Nata nel 2001, APCOM è partner in esclusiva per l’Italia di Associated Press, la più grande e antica agenzia di informazione. La sede centrale APCOM di Roma è affiancata dalle redazioni di Milano, Bruxelles, New York e Mosca oltre che da corrispondenti e collaboratori nelle città italiane e nelle principali capitali mondiali.

Telecom Italia - Ufficio Stampa Mercato LA7, MTV e Multimedia +39.06.3688.2424

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A gennaio, Goss International ha consegnato allo stabilimento Mazzucchelli di Seriate, in Italia, la prima roto-offset al mondo a 96 pagine. Il sistema di stampa Sunday 5000 utilizza la tecnologia dei caucciù gapless, per cui vengono eliminate le vibrazioni connesse con i canali dei caucciù e si possono mantenere elevate velocità e ottima qualità di stampa con la configurazione a cilindri più larghi. È stato a ottobre del 2007 che Goss International ha annunciato che avrebbe sviluppato la rotativa Sunday 5000. Con una larghezza di bobina di 2860 mm (112 pollici), la rotativa permetterà di stampare 96 pagine per giro di cilindro in formato rivista A4,

Goss International Greenbank Street - Preston Lancashire PR1 7LA - England Tel: +44.1772.257571 Fax: +44.1772.885698 info@gossinternational.com www.gossinternational.com

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In corso l’installazione della prima roto-offset commerciale al mondo a 96 pagine

a velocità fino a 40mila copie l’ora. L’installazione della prima rotativa alla Mazzucchelli dovrebbe essere portata a termine a marzo.

La rotativa Sunday 5000 della Mazzucchelli avrà una larghezza di bobina di 2860 mm, permettendo di stampare 96 pagine formato rivista A4 per giro di cilindro.

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Atex svela il Text Mining per gli Editori E’ accertato che oltre l’80% dei dati gestiti da tutte le organizzazioni è salvato in un formato di testo non strutturato. Questi dati contengono un enorme valore che potrebbe però rimanere inutilizzato, poichè la natura complessa del linguaggio umano rende difficile ottenere, da una semplice ricerca, i risultati che effettivamente ci si aspetta. Le tecnologie di ricerca sono di grande aiuto per trovare i contenuti che cerchiamo, ma allo stesso tempo i motori di ricerca potrebbero non essere in grado di aiutarci a scoprire ciò che non conosciamo

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Al giorno d’oggi abbiamo a disposizione, senza testo sia automatica sia manuale o una combinazione dubbio, un’enorme quantità di informazioni e l’indu- di entrambi. Inoltre deve essere pienamente integrata stria dei media gioca, e deve giocare, il ruolo primario con le applicazioni di gestione dei contenuti destinati di fornitore di conoscenza, al canale web e al canale stampa. garantendo ai propri utenti la sicurezza di ottenere, Sono molti gli elementi che caratterizzano un proda una qualsiasi ricerca, un cesso di Content Enrichment risultato sempre accurato e e sono tutti progettati per preciso. Grazie alla tecnoloaumentare rilevanza, precigia, come sempre l’elemento sione e velocità di fruizione rilevante per incanalare e dei contenuti da parte degli sfruttare al massimo il poutenti: tenziale inutilizzato dell’informazione. • Estrazione di entità, termiAtex Global Media S.p.A. Via B. Crespi, 57 - 20159 Milano Tecnologia integrata con soni, relazioni, fatti ed eventi Tel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555 luzioni specifiche che assicurino la • Classificazione secondo www.atex.com rilevanza, il giusto significato e il valore nomi, persone e luoghi specifici di un aggiunto ai contenuti che utilizzeremo. settore di mercato Le soluzioni di Text Mining e Content Enrichment, • Generazione di metadati per trasmettere inforse integrate in una suite per la Gestione dei Contenuti, mazioni supplementari agli utenti e ai motori di possono aiutare a risolvere questo problema: estraendo ricerca metadati (concetti, entità, persone, luoghi), trovando • Creazione di termini, storie e argomenti inerenti contenuti simili o attinenti e fornendo quindi un accurato risultato da ogni ricerca. Le soluzioni Atex di Text Mining e Content Perché il Content Mining e il Content Enrich- Enrichment ment sono importanti per l’editoria? Valutare e selezionare la soluzione migliore di ConImplementando soluzioni create per ottimizzare il tent Enrichment è un processo complesso che implica Content Mining e il Content Enrichment, gli editori un’attenta analisi dei flussi di lavoro, delle integraziosono in grado di fornire ai propri utenti un alto livello ni, delle diverse applicazioni utilizzate e della lingua di fruizione per i propri contenuti. locale. Atex ha deciso di affidarsi al sistema di Text Viste le sfumature e le sottigliezze del linguaggio Mining della società Temis, selezionata come migliore umano, una buona soluzione di Content Enrichment soluzione in base ad alcuni fattori chiave quali: deve essere in grado di supportare un’estrazione di • Flessibilità nell’integrazione con i sistemi di ge-

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Luxid, il sistema di text mining e content enrichment di Temis, diventa parte delle soluzioni di Atex per la gestione dei contenuti sia per il canale digitale sia per quello stampa, nonchè per la pubblicità. Attraverso le interfacce agili e aperte basate su architettura SOA, Atex è inoltre in grado di sostenere l’integrazione con soluzioni di content enrichment di terze parti, tenendo conto delle preferenze del cliente o delle diverse necessità legate alle lingue locali. La soluzione Luxid è una delle migliori per l’estrazione del contenuto editoriale e supporta pienamente la tassonomia IPTC in lingue diverse. E’ inoltre adattabile al modello Services Oriented Architecture di Atex, supportando servizi web, XML, Java API’s, le applicazioni J2EE, i database Oracle, e altre integrazioni open standard. Supporta più di 50 formati di importazione di documenti, compresi PDF, MS Word, XML e HTML, consentendo l’estrazione e l’arricchimento di file sia Atex sia non Atex. Temis offre anche una soluzione completa per la ge-

stione delle informazioni indispensabile a soddisfare la domanda di content enrichment da parte dell’editore: • Trattamento di fonti interne ed esterne • Estrazione automatica di entità, informazioni, tassonomie e collegamenti • Classificazione e arricchimento dei metadati • Organizzazione di un sistema di riferimento che comprenda sinonimi, contrari e tassonomie • Gestione di informazioni e collegamenti per agevolare il riutilizzo del contenuto • Spazi di lavoro e di alert • Ottimizzazione della selezione dei contenuti e della ricerca • Assistenza nella selezione dei contenuti e nella gestione delle tabelle di contenuto per i processi editoriali • Creazione automatica di indici, tabelle e link per le pubblicazioni, attraverso sinonimi, contrari, link e database di riferimento e informazioni Un buon sistema di Text Mining e Content Enrichment è un plus fondamentale per ogni ambiente editoriale, perchè significa accrescere la qualità del servizio offerto. Migliorare il processo di ricerca da parte di un utente interno o esterno, migliorare la produttività della redazione, migliorare la qualità del prodotto offerto, incrementare la fedeltà dell’utente finale, ottimizzare i motori di ricerca, rilasciare risultati in modo personalizzato e dinamico, sono solo alcuni dei benefici che derivano dall’integrazione di queste soluzioni nel pacchetto più ampio di soluzioni per la gestione dei contenuti proprio di ogni editore. Maggiori opportunità di business e aumento di fatturato sono la logica conseguenza.

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stione dei contenuti web e stampa già esistenti • Livello di apertura offerto da queste interfacce • Efficienza dei processi automatici di classificazione e categorizzazione • Flessibilità nell’aggiunta di nuove tassonomie • Abilità nel riportare nel dettaglio e di analisi dei risultati • Livello di incremento della produttività editoriale • Capacità di fornire nuovi modelli editoriali con un ritorno d’investimento immediato • Capacità di creare un Text Mining locale e soluzioni linguistiche specifiche

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GMDE: servizi e soluzioni di valore per il nuovo anno La società punta ad applicazioni automatizzate e servizi qualificati per garantire il massimo profitto alla propria clientela

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GMDE, System Integrator di punta nello scenario editoriale e della stampa quotidiana italiana, si prepara ad affrontare le sfide dell’anno appena iniziato con nuove proposte, sia nelle soluzioni applicative sia nei servizi.

giornali ancora, GMDE ha intenzione di proporsi in questo momento di grande incertezza come azienda in grado di guidare il mercato anticipandone gli eventi, e di aiutare i propri clienti ad affrontare la crisi in modo profittevole.

GMDE, Viale Colleoni, 5 Per questo, l’azienda ha Il 2009 si è annunciato 20041 Agrate Brianza (MI) definito un’attenta strategia comcome uno degli anni più complessi dal Tel. 0396091790 merciale volta a proporre soluzioni punto di vista finanziario per tutti i comFax: 0396091788 all’avanguardia in ambito editoriale parti industriali, fra i quali anche quello http://www.gmde.it e di produzione che, grazie all’elevata dell’editoria e della stampa. Come già capacità d’integrazione e ad una serie di avvenuto in passato con l’avvento del “Full Color” al “intelligenze” e di automatismi, consenta ad editori Corriere della Sera, Il Giornale, Il Sole 24 Ore e altri e aziende di recuperare efficienza e tempo. Già a fine 2008, nel corso del Publishing Day tenutosi a Milano, GMDE ha mostrato agli editori di periodici e libri le migliori applicazioni disponibili sul mercato, integrate in un unico flusso di lavoro. Dalla pianificazione della pubblicazione, in tutti i suoi elementi, alla gestione degli archivi, alla gestione e impaginazione dei contenuti, alla pubblicazione su web, alla verifica e certificazione di immagini e pagine, al rilascio dei documenti verso i centri di produzione, sino ai controlli di qualità e di registro sulla macchine da stampa.

Carlo Caporizzi, direttore commerciale GMDE

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Assieme alle nuove soluzioni, citate brevemente in precedenza, la società ha messo a punto anche una strategia di servizi destinati TecnoMedia n. 60, marzo 2009


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La società ha sempre operato con un obiettivo primario: garantire ai propri clienti un elevato livello di servizio tecnico e di assistenza. Già a partire dal 2008 ha previsto un intenso programma di formazione per la propria struttura tecnica, volto a perfezionarne le competenze per garantire un servizio ancora più rapido ed efficace. Offrendo soluzioni all’avanguardia su più fronti, dalla redazione ai centri di produzione, e su mercati con caratteristiche differenti fra loro, come l’editoria quotidiana, periodica, libraria e aziendale, per GMDE è essenziale l’aggiornamento della propria struttura di supporto. Continua Caporizzi: “Quest’anno abbiamo deciso d’investire molto sul nostro know-how, per ampliarlo al massimo e per poterlo mettere a disposizione dei nostri clienti, anche attraverso piani specifici e ad hoc per ciascuno di loro. Avendo rinnovato il parco macchine in uso sul mercato (l’80% dei centri stampa quotidiani utilizza attrezzature vendute e installate

da GMDE), è ora naturale che il testimone passi nelle mani del servizio tecnico e che questo lavori al massimo per garantire agli impianti efficienza e affidabilità, caratteristiche necessarie a rendere profittevole l’attività degli utilizzatori”. “Tutti i programmi per il 2009 definiti da GMDE per il rafforzamento della propria struttura tecnica sono stati pianificati con un unico comune obiettivo: garantire alla clientela un passaggio spedito e fluido verso l’automatizzazione dei processi e un rapido raggiungimento del ritorno sull’investimento.” conclude Caporizzi. Chi è GMDE GMDE è un’azienda con un’esperienza trentennale nel campo delle tecnologie per il mercato dell’editoria e dei quotidiani. La società opera come System Integrator e Solution Provider per tutti gli aspetti produttivi che vanno dalla Redazione alla Sala Stampa, passando attraverso i sistemi per la gestione e il controllo dei flussi operativi.

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a favorire il ritorno degli investimenti effettuati in passato dai propri clienti. GMDE ha, infatti, annunciato che “la società, oltre a lanciare nuove soluzioni sul mercato, si sta focalizzando su un servizio ancor più accurato e tempestivo di assistenza e supporto al cliente”, spiega Carlo Caporizzi, Direttore Commerciale GMDE.

A tutto ciò si aggiungono i servizi di supporto tecnico per l’installazione, la personalizzazione del software, l’avviamento e l’assistenza tecnica capillare su tutto il territorio nazionale. Per maggiori informazioni: www.gmde.it

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New York Post sceglie Méthode Portal Server

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Il Web CMS di EidosMedia è stato scelto dalla redazione online del New York Post

New York Post ha annunciato che adotterà la piat- ridurre il time-to-market e ad aumentare la nostra taforma Web CMS di EidosMedia per la gestione del produttività”, afferma Chris Shaw, VP di Digital proprio portale nypost.com, del sito di informazioni Media. Méthode Portal Server è un Web CMS sviluppato a per cellulari m.nypost.com e di altri siti web. partire dalla stessa piattaforma Il portale di New York Post editoriale e redazionale crossfa parte dei 10 siti di informamedia di recente adottata dal zione più visitati negli Stati Wall Street Journal per le proUniti con oltre 4 milioni di EidosMedia Spa prie redazioni print e online. accessi e 56 milioni di pagine Viale Legioni Romane, 43 Oltre all’intelligente “caching visitate quotidianamente. 20147 Milano system” che ne massimizza l’ef“Ci aspettiamo che Méthode tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 ci aiuti a semplificare il processo ficienza nei momenti di maggior www.eidosmedia.it info@eidosmedia.com di gestione dell’informazione, a picco degli accessi esterni, il portal

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estremamente familiare e flessibile per lo sviluppo di siti web.” Al New York Post, Méthode verrà utilizzato dallo staff della redazione online. Sostituirà l’attuale CMS basato su applicazioni proprietarie, sviluppate da fornitori diversi. A proposito di New York Post Il New York Post è uno dei più vecchi quotidiani degli Stati Uniti e tra i primi dieci più diffusi. Il portale del New York Post offre un vivace mix di informazioni e pettegolezzi della metropoli newyorkese oltre a intrattenimento, sport e business orientati ad un’utenza nazionale. Conta mediamente 4 milioni di visitatori unici e si posiziona tra i primi 10 portali di news degli Stati Uniti. I suoi contenuti sono spesso usati come link da altri autorevoli siti di informazioni. Il New York Post fa parte del gruppo News Corporation. http://www.nypost.com/.

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server ha il vantaggio di offrire direttamente molte funzionalità Web e Web 2.0. Queste includono forum, commenti dei lettori, rating degli articoli e online polls così come blog-hosting e gestione di contenuti generati dagli utenti. “Siamo certi che Méthode non solo consentirà una maggior creatività al nostro staff redazionale ma permetterà anche ai nostri utenti di essere coinvolti in modo più diretto e personalizzato nel sito nypost. com”, commenta Chris Shaw. “Siamo veramente felici che il New York Post abbia scelto Méthode Portal Server”, riporta Steve Ball, direttore Marketing di EidosMedia negli Stati Uniti, “Si tratta di una soluzione estremamente potente, intuitiva e di facile utilizzo anche per la creazione di contenuti complessi quali gallerie di foto e video, contenuti per cellulari e geo-referenziazioni. Inoltre, da un punto di vista tecnico, una libreria ricca di funzioni, basata su tecnologie open standard, offre a grafici e programmatori web una piattaforma

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Atex consolida la sua presenza in Russia e Ucraina con Media 3 e Segodnya Media 3, la più grande holding russa di media, e Segodnya, uno dei principali giornali ucraini, scelgono il sistema di gestione di contenuti Atex. Atex collabora con Terem-Media per realizzare nuovi business in Russia, Ucraina e nella Comunità degli Stati Indipendenti

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Atex, il fornitore leader nel mondo delle soluzioni “Questo contratto con Media 3 è molto imporinformatiche per il settore editoriale, annuncia due tante sia per noi sia per Atex” – ha affermato Vadim importanti accordi con Media 3 Holdings e Segodnya, Duda, CEO di Terem Media - “Media 3 è una delle grazie anche a Terem-Media, partner esclusivo di più grandi e strategiche società della nostra regione, Atex in Russia, Ucraina e nella Comunità degli Stati sempre alla ricerca di soluzioni che le consentano indipendenti. di essere un passo avanti sul mercato, quindi il fatto La scelta di Media 3 Holding di installare il siste- che ci abbiano scelti come partner di riferimento è ma editoriale Atex presso tutte le edizioni della hol- sicuramente motivo d’orgoglio”. ding, nasce dalla necessità L’altro accordo è stato di creare un unico ambiente siglato con Segodnya, sedi lavoro progettato per colcondo quotidiano ucraino, legare le sedi editoriali di appartenente alla Segodnya Mosca con quelle regionali Multimedia Publishing Hole per supportare le diverding, che gestisce 12 prose edizioni (“Argumenti i dotti editoriali focalizzati su facti”, “Trud”, “Extra-M”, questioni sociali e politiche, Atex Global Media S.p.A. Via B. Crespi, 57 - 20159 Milano “Ok ruga”) nel progetto unico notizie e intrattenimento. Tel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555 denominato “MediaPark”, un’area Segodnya aveva la necessità di www.atex.com per la creazione di contenuti, distribuiti sostituire il vecchio sistema editoriale su canali diversi. e stava cercando un nuovo sistema stan“MediaPark, la nostra soluzione per la gestione dei dard based che fosse adatto a soddisfare le proprie contenuti, è un’iniziativa nata per raggruppare tutte esigenze di business. A seguito di un’attento esame le risorse editoriali di AiF e Media3 Holding e per di mercato, hanno scelto di affidarsi al sistema Atex, permetterci inoltre di ridurre i costi” - ha affermato selezionato come soluzione per l’intera compagnia Alexei Krilov, Direttore Sviluppo di AiF, divisione per l’alta flessibilità e capacità di consentire il pieno di Media 3 Holding. “E per questo progetto abbiamo controllo del rollout. scelto il sistema editoriale di Atex come front end”. “Avevamo bisogno di centralizzare il controllo L’adozione del sistema di gestione dei contenuti sulle nostre redazioni periferiche e trarre vantaggi Atex consentirà alle varie redazioni di ottimizzare il dall’uso di un unico sistema di gestione dei contenuti” processo di creazione e aggregazione dei contenuti – ha affermato Guillermo Schmitt, CEO del Gruppo rendendolo più semplice, e consentirà inoltre di trarre Editoriale Segodnya. “Con Atex abbiamo ora la ulteriori profitti dalle loro varie attività editoriali. Te- possibilità di condividere i dati tra tutte le pubblicarem Media avvierà il progetto iniziando dalla redazio- zioni regionali e i siti web, e di fornire un’effettiva ne di “Trud”, che sarà la prima ad adottare il sistema efficienza editoriale.” Prestige, mentre nelle altre verrà implementato suc“Siamo molto soddisfatti della partnership con cessivamente. La gestione dei contenuti pubblicitari Terem-Media e delle opportunità che si stanno genecostituirà il passo successivo di modernizzazione. rando per Atex in questa regione” – ha dichiarato Da-

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Media 3 Holdings Istituita nel 2007, ZAO Media 3 è la più grande holding privata di tutto il paese nel settore dei media in termini di fatturato ed è leader nella distribuzione dei prodotti stampa. Creata per gestire le attività del gruppo PromSvyazCapital, tra cui comunicazione, tipografie, distribuzione di prodotti stampa e servizi online, è a capo inoltre di editori quali Argumenti I Facti, Gazeta Trud e Extra M Media. Collabora anche con PK Mediapressa, Extra M, e I network di distribuzione ARIA-AiF, MOP Souzpechat, Metropress-SPB e Rospechat-Chelyabinsk. Segodnya Fondata nel 1997, Sgodnya è il secondo quotidiano in Ucraina con sede a Kiev. Segodnya Multimedia Publishing Holding è stata creata nel 2008 e riunisce numerose unità indipendenti: ZAO Segodnya Multimedia (noto come ZAO Segodnya Publishing

Group prima del Febbraio 2007), ZAO Media Press e i giornali Priazovskiy Rabochiy, Vecherniy Donetsk e Donetskie Novosti. La compagnia gestisce 12 prodotti editoriali che trattano questioni sociali e politiche, notizie e intrattenimento ed il portale di informazione di Segodnya (www.segodnya.ua) Atex Atex è uno dei fornitori leader di soluzioni e servizi per l’industria mondiale dei media. Con una tradizione ultratrentennale di innovazione continua e qualità dei suoi prodotti, Atex ha creato la più grande organizzazione di installazione e supporto per software di gestione dei contenuti pubblicitari e editoriali multimediali nel settore. La società ha software installato per un valore di quasi 1 miliardo di dollari e supporta più di 800 clienti in oltre 40 Paesi nel mondo, grazie anche ai propri servizi di gestione applicativa. Oltre a un investimento significativo in Ricerca e Sviluppo, Atex si avvale della collaborazione di partner strategici per completare e migliorare i servizi offerti e supportare al meglio le strategie di sviluppo orientate ai Web Services. Atex ha sede a Reading, nel Regno Unito, e opera attraverso sedi dislocate in maniera strategica in tutto il mondo. Per ulteriori informazioni www.atex.com

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vid Hall, CEO Atex NEMEA. “Questi due importanti accordi testimoniano il duro lavoro e l’impegno da entrambe le parti e il nostro obiettivo è quello di rafforzare la nostra presenza su questo territorio per noi strategico e con un potenziale di crescita enorme”.

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Anche l’Australian Financial Review adotta la piattaforma Méthode

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Fairfax Business Media ha scelto la piattaforma cross-media di EidosMedia per la produzione dell’Australian Financial Review e di altre testate nel loro portafoglio print e online. Fairfax Business Media, editore del più impor- zata da circa 400 giornalisti distribuiti nelle redazioni tante quotidiano finanziario in Australia, ha scelto la di Sydney e di altre città in Australia e Asia, nonché piattaforma multi-media di EidosMedia per la pro- nelle capitali finanziarie del mondo. Tutti gli utenti duzione delle edizioni print ed online dell’Australian avranno accesso alla piattaforma editoriale centralizFinancial Review nonché del zata di Méthode ed al controllo loro portafoglio di riviste comavanzamento di produzione posto da circa una quindicina delle varie pubblicazioni. di titoli. “Fairfax ha un portafoglio EidosMedia Spa “Méthode ci aiuterà a semmedia molto diversificato che Viale Legioni Romane, 43 plificare il processo di gestione beneficerà di tutte le sinergie 20147 Milano dell’informazione ed a ridurre che Méthode rende possibili”, tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 il time-to-market dei nostri procommenta Gabriella Franzini, www.eidosmedia.it info@eidosmedia.com dotti”, afferma Michael Gill, CEO CEO del gruppo EidosMedia. di FBM. “FBM è anche il nostro primo La soluzione Méthode verrà utilizcliente in Australia e noi siamo davvero orgogliosi di poterlo annoverare tra i nostri clienti.” A proposito di Fairfax Business Media Fairfax Business Media è l’editore del più importante quotidiano finanziario australiano, l’Australian Financial Review e del suo portale www.afr.au . FBM pubblica inoltre diverse riviste settimanali e mensili come il Business Review Weekly e il mensile Smart Investor oltre ad altre riviste specializzate e professionali focalizzate sul mercato australiano, neo-zelandese ed asiatico. Ogni loro edizione ha una corrispondente versione online.

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Atterraggio puntuale in sala di spedizione

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La danese Rotationen Nykøbing F. A/S ha edifica- sistema d’avvolgimento Multidisc ha consentito to un nuovo centro tipografico nella città svedese di una produzione flessibile ed efficiente grazie alla Malmö. L’impresa, che porta il separazione della stampa dalla nome di Malmö Tidningstryck sala di spedizione. I prestampati AB, lavora dall’inizio del 2009 possono essere avvolti ed inseriti come tipografia per numerose successivamente nel prodotto case editrici giornalistiche sveprincipale con il tamburo d’insedesi. Essa vuole inoltre entrare rimento MultiSertDrum-Compact. FERAG ITALIA Srl rafforzata nella produzione di Le capacità sono ampliate tramite il Via Gallarate 184, 20151 Milano semicommerciali, come sottolinea principio precollettore RollStream. Tel. 02.38002770 - Fax 02.38006710 l’amministratore John Andersen. La Malmö Tidningstryck offre ai suoi Sito Internet: www.ferag.com decisione riguardante l’investimento clienti anche la possibilità di accrescere per la sala di spedizione è stata determinata dall’affi- il valore dei loro prodotti con una copertina a quattro dabilità della tecnica Ferag e dalla sua competenza nel colori. Le copertine prodotte da terzi sono portate al settore della gestione di progetto. Così, il produttore MultiSertDrum in funzionamento offline, ed in fine i è stato coinvolto fin dall’inizio nel progetto, ciò che giornali sono trattati con il sistema di cucitura inline ha notevolmente contribuito all’avvio senza difficoltà StreamStitch. della tecnica della sala di spedizione. Innovativo La linea della sala di spedizione è stata adattata alle esigenze dei lavori per conto di terzi ed il Oltre all’affidabilità ed alla competenza, John Andersen apprezza la forza innovativa dello specialista della sala di spedizione di Hinwil. Ferag, infatti, lavora da anni per incrementare l’attrattiva dei quotidiani con innovazioni quali moduli come la taglierina a tamburo SNT-U, o creazioni come MemoStick e MemoFlag, contribuendo così ad assicurare a lungo termine il futuro dell’industria giornalistica. La sala di spedizione presso la Malmö Tidningstryck può essere ampliata in qualsiasi momento in questa direzione, se il mercato lo richiede.

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Più colore per Zhengzhou Daily con una rotativa Goss Universal Nel 2009 arriverà in Cina una rotativa da 16 unità di stampa che stamperà 75mila copie l’ora

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Mirando ad aumentare la propria capacità colore, La testata consorella Zhengzhou Evening News era Zhengzhou Daily, società editrice di giornali di pri- considerata uno dei giornali della più alta qualità mo piano nella Cina centrale, ha ordinato una nuova in Cina. Focalizzato su cronaca locale e argomenti rotativa Goss Universal da 75mila copie l’ora. interessanti, il Zhengzhou Evening News è entrato a Con sede a Zhengzhou, capoluogo della provincia far parte della vita quotidiana della gente del luogo di Henan, la Zhengzhou Daily è una delle società me- ed ha la più alta circolazione nella città. diatiche di giornali più prestigiose della regione. Oltre “Quale società di giornali di primo piano nella realla sua testata principale gione, ci rendiamo conto – l’omonimo Zhengzhou che, senza un’alta qualiDaily – pubblica anche tà di stampa, il miglior il Zhengzhou Evening giornalismo non avrà News e l’Evening News nessun impatto,” spiega Goss International Greenbank Street - Preston Readers Digest, a cui si aggiunge la Sig.ra Huang, vice presidente Lancashire PR1 7LA - England un servizio d’informazione online a della Zhengzhou Daily. “Abbiamo Tel: +44.1772.257571 www.zynews.com. beneficiato delle alte prestazioni Fax: +44.1772.885698 La nuova rotativa Goss includerà della nostra prima rotativa Universal, info@gossinternational.com www.gossinternational.com 16 unità di stampa shaftless Universal, nonché dell’esperienza e dedizione due piegatrici a ganasce e cinque camdel team di vendita e assistenza clienti biabobine. Con una velocità nominale di di Goss International. Abbiamo preso 75mila copie l’ora, la rotativa non solo aumenterà la in esame le varie soluzioni disponibili e la rotativa produttività e il numero di pagine a colori, ma per- Universal si è imposta sulle altre marche concorrenti metterà anche all’impianto della Zhengzhou Daily sia per il suo livello tecnologico che per il suo valore di trattare un maggior volume di lavoro in appalto. commerciale. Con questa nuova aggiunta alla nostra La produzione corrente include oltre 20 testate di famiglia di rotative, raggiungeremo nuovi livelli di giornali nazionali, tra cui Economic Daily, China TV tecnologia e produttività.” e molti altri ancora. Sarà la seconda rotativa Goss Universal in funzioLanciata nel 1991, la serie di rotative Goss Unine nello stabilimento della Zhengzhou Daily. Dopo versal si è affermata come uno dei sistemi di stampa l’installazione della prima Universal da otto unità di a singola larghezza più avanzati del mondo, con 500 stampa nel 1999, il Zhengzhou Daily è diventato un unità di stampa installate in Cina e oltre 5200 unità quotidiano broadsheet di 12 pagine in quadricromia. consegnate in tutto il mondo.

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Con il rilascio di Méthode 4.0, EidosMedia conDa quando fu presentato per la prima volta ad ferma l’impegno al continuo sviluppo della propria IfraExpo 2007, anche Méthode Portal Server ha propiattaforma editoriale con l’obiettivo di rispondere seguito il proprio piano di sviluppo presentandosi con in tempo reale alle necessità di un settore in forte nuove funzionalità per la pubblicazione di contenuti cambiamento. sempre più ricchi sui canali online: “L’ultima versione di Méthode include nume- • Con un semplice click sul nome di una personalità rose nuove funzionalità sia citata in un articolo, è posin ambito print che web ,”, sibile creare dinamicamente commenta il presidente del Topic Pages con la lista degli gruppo EidosMedia Angelo articoli più recenti (relativi al EidosMedia Spa Grampa. “Méthode presenta personaggio), foto, biografia e Viale Legioni Romane, 43 anche una nuova interfaccia quant’altro. I contenuti sono se20147 Milano grafica in grado di integrare e lezionati in modo automatico dal tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 razionalizzare diverse funzioni al potente motore di ricerca integrato www.eidosmedia.it info@eidosmedia.com fine di massimizzare produttività in Méthode. ed efficienza.” • Il canale Mobile per le redazioni Tra le funzionalità più innovative troviamo il concetto di compound-story che permette a più giornalisti di creare e modificare contemporaneamente parti diverse dello stesso testo (ad esempio assegnate a canali diversi), pur mantenendo una visione globale del tutto. Diventa pertanto possibile assegnare a più giornalisti la stesura contemporanea di un articolo multi-canale e, addirittura, organizzare canali di approvazione differenti su porzioni diverse dello stesso testo.

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Méthode 4.0 si prepara per il lancio in produzione

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ed intuitivo: sono essi stessi, direttamente nell’editor di testo, ad assegnare la posizione geografica ad un articolo attraverso i servizi di Google maps. ” Méthode Portal Server, indipendentemente se visto come un Web CMS a sé o parte di una piattaforma editoriale multicanale (print + web), risponde a due bisogni principali per le redazioni web: • fornire ai lettori una ricca esperienza online, mantenendo un alto livello di semplicità per lo staff editoriale per la creazione di contenuti ricchi e accattivanti che non si limitino solo ad articoli ma includano anche sondaggi, photogallery e video. • garantire livelli elevati di prestazioni nell’aggiornamento in tempo reale delle notizie sul sito. Ciò viene assicurato dal sofisticato sistema di caching integrato in Méthode. Méthode 4.0 è la piattaforma cross-media scelta dal Dow Jones per il Wall Street Journal, che accompagnerà il gruppo editoriale nel loro ambizioso progetto di riorganizzazione della redazione.

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“phone-friendly”, mette a disposizione una nuova applicazione che adatta completamente e in modo automatico le pagine del sito Web rendendole fruibili in maniera ottimale sui cellulari dei visitatori. • Seguendo la tendenza dei blog su internet, Méthode Portal Server offre la possibilità di gestire blog redazionali. Il redattore può continuare ad utilizzare la stessa interfaccia Méthode per la creazione e gestione di contenuti per il proprio blog. • StoryMapper, un nuovo tool basato su Google™ maps, permette di visualizzare su una carta geografica i luoghi associati ad articoli specifici. “StoryMapper è un modo molto innovativo per accedere alle news locali”, spiega Massimo Barsotti, Vice President Marketing di EidosMedia. “Utilizza Google maps per mostrare ai lettori un’immediata lista degli eventi nella loro zona o città. Per i giornalisti, geo-taggare un articolo è veramente semplice

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SEAT Pagine Gialle investe nella comunicazione digitale con Atex SEAT Pagine Gialle ha scelto Atex Polopoly come piattaforma per la gestione dei siti internet dei propri clienti, che già oggi sono alcune migliaia Con la sua architettura innovativa, Atex Polopoly consentirà a SEAT di migliorare il servizio offerto ai propri clienti, di ottimizzare la gestione dei contenuti e di contenere i costi di manutenzione e supporto

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Atex, il fornitore leader nel mondo delle soluzioni informazioni condivise da tutti i mini-siti. Le prestainformatiche per il settore editoriale e digitale, annuncia zioni di Polopoly si basano infatti su un concetto di che SEAT Pagine Gialle ha scelto la piattaforma Atex scalabilità lineare, che consente di mantenere un livello Polopoly per la gestione dei siti realizzati per i propri di efficienza elevato e costante anche in condizioni di clienti, ribadendo ulteriormente l’impegno dell’Azien- carico notevole. La combinazione di queste modalità da nella strategia digitale. Il Gruppo SEAT Pagine di gestione dei contenuti crea un ambiente di lavoro estremamente sicuro, manGialle è uno dei principali tenendo allo stesso tempo operatori a livello mondiale una notevole libertà nell’utinel settore della pubblicità lizzo dei contenuti dinamici. multimediale e della fornitura Inoltre, Polopoly si integra di strumenti complementari facilmente con i sistemi già di comunicazione. Con la sua esperienza pluriennale e la in uso e, allo stesso tempo, Atex Global Media S.p.A. sua attenzione all’innovazione, il si adatta agilmente ai modelli di Via B. Crespi, 57 - 20159 Milano Tel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555 gruppo gestisce una rete commerciale business dei clienti. www.atex.com di oltre 2.000 addetti, oltre a un database Grazie a Polopoly, SEAT Pagine di 15 milioni di contatti e 3,8 milioni di Gialle avrà quindi la possibilità di ottioperatori economici. mizzare la gestione del pacchetto clienti e di migliorare La piattaforma Atex Polopoly verrà integrata la propria proposta di servizi. Inoltre, l’architettura all’interno della piattaforma tecnologica di SEAT flessibile della piattaforma fornita da Atex faciliterà Pagine Gialle per lo sviluppo del prodotto Visual Site, la manutenzione del sistema di gestione dei contecon il quale SEAT Pagine Gialle è in grado di offrire nuti, l’aggiornamento dei dati, la creazione di nuovi ai propri clienti un servizio “chiavi in mano” per la template, nonchè l’integrazione di tutti i servizi che realizzazione del proprio sito web: ognuno di questi SEAT Pagine Gialle svilupperà nel prossimo futuro. siti contiene la descrizione delle attività dei clienti, i Polopoloy consentirà infine a SEAT di contenere i costi contatti, le offerte, i servizi, contenuti di vario tipo, di manutenzione: la piattaforma offre infatti tempi di nonché l’ottimizzazione sui motori di ricerca. messa in opera relativamente ridotti anche nel caso In un ambiente di lavoro che richiede scalabilità e di siti che devono supportare strutture complesse di massima flessibilità nella gestione dei dati, l’architettu- contenuti e un elevato numero di visite. Per SEAT Pagine Gialle i vantaggi derivanti dalla ra avanzata di Polopoly garantirà non solo la gestione contemporanea di migliaia di siti in tempi rapidi, ma scelta di Polopoly sono numerosi, come spiega Roanche l’elaborazione immediata e simultanea delle molo Velati, Responsabile Tecnico del Gruppo SEAT

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Pagine Gialle: “L’efficienza di Polopoly garantisce un monitoraggio immediato e costante delle informazioni contenute nel nostro database, riducendo in modo considerevole i tempi di elaborazione e di aggiornamento. Inoltre, grazie alla sua architettura e alla sua grafica, anche l’accesso alle informazioni da parte dei nostri utenti diverrà più agile. L’estrema adattabilità del sistema ci permetterà di contenere i costi di installazione e di manutenzione futura”. “Questo contratto rappresenta un ulteriore passo avanti nell’ambito della transizione al digitale, una tendenza sempre più diffusa nel settore editoriale a livello mondiale”, ha affermato Siamak Forouhi, Sales Director Digital Media di Atex per il Sud Europa. “Da tempo la nostra azienda è impegnata a sostenere questo trend e questo contratto ci consentirà di mostrare le potenzialità della nostra piattaforma di gestione dei contenuti anche sul mercato italiano, dove siamo già i fornitori leader nel settore delle soluzioni per la gestine dei contenuti editoriali”.

Atex Atex è uno dei fornitori leader di soluzioni e servizi per l’industria mondiale dei media. Con una tradizione ultratrentennale di innovazione continua e qualità dei suoi prodotti, Atex ha creato la più grande organizzazione di installazione e supporto per software di gestione dei contenuti pubblicitari e editoriali multimediali nel settore. La società ha software installato per un valore di quasi 1 miliardo di dollari e supporta più di 800 clienti in oltre 40 Paesi nel mondo, grazie anche ai propri servizi di gestione applicativa. Oltre a un investimento significativo in Ricerca e Sviluppo, Atex si avvale della collaborazione di partner strategici per completare e migliorare i servizi offerti e supportare al meglio le strategie di sviluppo orientate ai Web Services. Atex ha sede a Reading, nel Regno Unito, e opera attraverso sedi dislocate in maniera strategica in tutto il mondo. Per ulteriori informazioni www.atex.com

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Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it Direttore editoriale Paolo Paloschi Direttore responsabile Luca Michelli hanno collaborato a questo numero Salvatore Curiale, Giulia Maria Leone, Antonietta Strada Segreteria di Redazione Elga Mauro Registrazione del Tribunale di Roma n. 357 del 11-08-2003 Iscrizione al Registro Operatori della Comunicazione n. 4753 © ASIG Service S.r.l. - 2008 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma Stampa Spedalgraf - Via dello Scalo Tiburtino 1 - 00159 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 31 marzo 2009 TecnoMedia è consultabile in Internet http://www.ediland.it

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Innovazione il cuore di un business sano

Le nuove idee fioriscono pi첫 velocemente se sostenute da tecnologie versatili, vantaggiose, efficaci e, a loro volta, ben supportate.

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E V ENT S Empowering the News Publishing Industry

IFRA Italia 2009 Bari - 10 e 11 Giugno, 2009

12a Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana Crescere in tempi difficili: la creatività contro il pessimismo

www.ifra.com/events

In associazione con:

FI EG

FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI

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Webpointer_NoSpace Foto: Nico Tomasicchio


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