TecnoMedia Tecnologie, Prodotti
& Mercati editoriali
Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali Numero 61 - Giugno 2009
Periodico mensile. Anno XVI n. 61 - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma - Reg. Trib. Roma n. 357 del 11-08-2003 - Iscrizione ROC n. 4753
SEDIT, uno stabilimento “globale” a Bari Quello che era nato come polo di stampa per quotidiani è diventato oggi un centro produttivo in grado di fornire servizi grafici a ciclo completo e di realizzare un’ampia gamma di prodotti editoriali e commerciali.
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Filo diretto
Le aziende informano ADN Kronos Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert
Le nuove edizioni web del gruppo Athesis A dieci anni di distanza dal debutto on line il Gruppo Athesis ha deciso di rafforzare ed ampliare la presenza su Internet puntando su contenuti e servizi innovativi su una nuova piattaforma tecnologica.
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Nuovi inchiostri offset coldset certificati ISO Agli inizi dell’estate sarà disponibile, novità assoluta per l’Italia, il nuovo set completo di inchiostri con certificazione ISO per la stampa in quadricromia su carta da quotidiano, sviluppati da SunChemical Group.
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Ansa APCOM Atex Denex Systems Technology EidosMedia Elettra Ferag Italia Fujifilm GMDE Goss International HiT Media & Publishing
IFRA Italia 2009: ai nastri di partenza A Bari, il 10 e 11 giugno, la XII edizione della Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa, tradizionale punto di incontro per tutti i professionisti del settore promosso da IFRA, Fieg e Asig.
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Idab-Wamac International Interstrap Kodak LinkService Manroland
Stampa ibrida negli stabilimenti per quotidiani
Mima films
Al TecnoMeeting Asig svoltosi presso la Rotopress International di Loreto lo scorso 18 febbraio si è svolto un confronto serrato di opinioni fra fornitori e responsabili degli stabilimenti italiani.
Napp Systems
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Stampa inkjet per quotidiani: quali opportunità? Dodici mesi dopo la Drupa 2008, riprendiamo questo argomento con uno dei protagonisti mondiali del mercato inkjet, Kodak, che proprio a Düsseldorf aveva presentato nuove soluzioni a getto di inchiostro continuo.
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R.G. Recmi Segbert Sinedita SMB Schwede Maschinenbau Sun Chemical Group Technotrans Telpress Tera
Nuovi dispositivi per il giornale in digitale
Teufelberger
Debutta tra pochi mesi “Kindle DX”, il nuovo lettore digitale per libri e giornali di Amazon. E intanto Rupert Murdoch si è dichiarato deciso a porre fine alla fruizione gratuita dei quotidiani sul web.
a pagina 21
Tolerans
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Le Rubriche Pagine dell’Osservatorio............................................................. a pagina 24 Lavoro & Sicurezza..................................................................... a pagina 27
ISSN 1974-7152
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Da centro stampa quotidiani ad industria grafica globale: tutte le novità della SEDIT
“Creatività o pessimismo?”. Prima di conoscere le opinioni ed i punti di vista dei partecipanti ad IFRA Italia 2009, la SEDIT di Bari una risposta l’ha già data: creatività. Il centro stampa barese sta infatti portando a termine un ampliamento radicale della proprie strutture produttive, destinato a trasformare lo stabilimento in una delle aziende del sud Italia più attrezzate per la produzione grafica, con un ciclo di lavorazione che va dai quotidiani ai prodotti su carta da giornale migliorata, dai periodici ai libri. “La sfida del futuro” – spiega l’Amministratore Delegato della SEDIT, Giacomo Gorjux- “per noi è la capacità di rispondere ad un mercato globale in rapida trasformazione, offrendo un prodotto di qualità altissima, un ciclo produttivo completo ed il rispetto assoluto nei tempi di consegna”. Tutto questo, senza timore di portare a termine un impegnativo ciclo di investimenti industriali nell’anno 2009, probabilmente il peggiore, per l’economia mondiale, dalla fine del secondo dopoguerra. Una tradizione d’innovazione La SEDIT è abituata all’innovazione e, soprattutto,
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La SEDIT di Bari, che dal 1987 è lo stampatore di riferimento dei quotidiani del Gruppo RCS per la Puglia e le zone diffusionali limitrofe, sta completando un’opera di rinnovamento radicale della propria struttura produttiva e, da centro stampa per giornali e prodotti su carta compatibile, si trasforma in un’industria grafica a ciclo completo. Con libri ad alta tiratura, edizioni di qualità speciale, stampati commerciali su carte migliorate, quotidiani in full color, produzioni coldset, heatset, a foglio e su macchine digitali la SEDIT di Bari propone agli editori uno dei più attrezzati stabilimenti di eccellenza grafica e poligrafica del Sud Italia.
non teme di affrontare nuovi mercati. Dal 1° marzo 1987, giorno in cui cominciò a girare la “vecchia” rotativa Solna per la stampa del Corriere della Sera e de La Gazzetta dello Sport, ad oggi si sono succeduti in rapida serie ampliamenti in tutte le aree produttive. Il primo, nel 1992, ha portato in azienda una Uniman 4/2 di Manroland, che ha introdotto la tecnologia dell’alta velocità, con doppio sviluppo e doppia larghezza di banda. Dopo un primo ampliamento nel 2001, con l’avvio delle edizioni locali RCS per Puglia e Campania, è arrivata una nuova Cromoman 50, con 24 pagine di cui 12 a colori, un nuovo impianto Ferag e due linee CtP termiche di Kodak. Nel biennio 2004/2005, la SEDIT ha realizzato nuovi volumi per ospitare la nuova rotativa offset Commander della Kba per la stampa del Corriere della Sera nel nuovo formato e nella versione full color. In area di fotoformatura entrano nuove linee CtP Agfa Advantage con tecnologia violet e, nell’area della spedizione, crescono le linee Ferag che offrono, fra le opzioni, l’applicazione Memostick per l’incollaggio in linea dei coupon pubblicitari autoadesivi sulle pagine delle testate RCS. Fin dal 1991 la SEDIT ha cominciato a guardare
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TecnoMedia La Uniset Manroland per stampa ibrida della SEDIT (a sinistra) è l’unica unità di questo tipo installata in Italia che offra due pieghe distinte per giornali e prodotti commerciali. In basso: panoramica dell’impianto di spedizione commerciale Ferag con in primo piano il palletizzatore automatico, stacker compensatore e stacker a stecche.
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in direzione dell’area grafica, avviando una nuova divisione per l‘impaginazione, il ritocco e la selezione dei colori, con l’obiettivo di offrire servizi a valore aggiunto anche agli editori di prodotti non quotidiani. Dopo l’avvio di un’attività editoriale in proprio, legata alla realizzazione del settimanale La Gazzetta dell’Economia, dedicata ai sistemi socio economici del meridione, viene installata una Nexpress e, successivamente, una Digimaster, per offrire servizi di stampa digitale e con dato variabile, un’assoluta novità. Proprio la “convivenza” fra area poligrafica, per la stampa dei giornali, ed area “grafica”, la successiva “stratificazione” degli investimenti e la diversificazione dei servizi offerti, hanno reso possibile lo sviluppo del know how tecnologico, industriale e manageriale che, a partire da questo anno, sosterrà il nuovo sviluppo di SEDIT al servizio dei diversi mercati editoriali, sia italiani che esteri. Rigore nelle tempistiche di produzione La decisione di raddoppiare lo stabilimento di Bari e di sviluppare attività a 360° nell’area grafica, acquisendo un’area industriale adiacente alla SEDIT, “è nata dalla concomitanza di alcuni fattori”- come spiega a TecnoMedia Giacomo Gorjux. Circa due anni fa, da un’azienda grafica in concordato, il Poligrafico Dehoniano, è stato possibile rilevare il ramo di azienda che si occupava dei libri: macchine, fabbricato e collaboratori specializzati. Successivamente è stato
acquistato il sito industriale confinante con lo stabilimento della SEDIT, dove sono stati spostati gli impianti del Dehoniano e dove sono stati installati i nuovi impianti. Infine è arrivato il contratto con l’editore Laterza, uno dei marchi “storici” dell’industria libraria italiana, conosciutissimo anche all’estero. E’ una partnership che prevede la fornitura in esclusiva per la scolastica ed tutte le altre collane. “Nel 2008”- sottolinea il Responsabile commerciale Domenico Gallo - “abbiamo prodotto circa un milione e settecentomila volumi, ma quest’anno prevediamo di superare i due milioni. “Uno dei nostri valori aggiunti ” - commenta Roberto Rubino , responsabile di gestione della SEDIT“è proprio la capacità di rispondere in tempo reale a questi picchi di produzione”, come dire che nell’editoria libraria è entrata la caratteristica propria della gestione dei giornali quotidiani, dove il prodotto deve essere realizzato in tempi ristrettissimi e rigorosi. L’offerta di servizi per l’industria libraria ha portato SEDIT a concludere accordi anche con importanti editori europei, fra i quali la Black Staff Press. “Molto conta, in questo caso”- spiega Domenico Gallo-“ la capacità del management di garantire tirature molto elevate con una grossa progettazione tecnica alle spalle.” Tecnologie commerciali La necessità di garantire all’editore un prodotto di alta qualità, rifinito e pronto per la distribuzione, e la mancanza di stabilimenti di livello adeguato nell’area limitrofa a Bari, spiega la decisione di SEDIT di investire in un layout industriale grafico a ciclo completo, con macchine modernissime in grado di offrire anche una doppia verniciatura per le copertine e per i prodotti di maggior pregio.
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Da centro stampa quotidiani ad industria grafica globale: tutte le novità della SEDIT
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Una delle KBA Rapida per la stampa offset a foglio.
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La SEDIT per la “La nostra stampa “ibrida” vocazione”-sottolinea il Responsabile di produzione Con il rinnoNicola Continolovamento dell’area “resta quella della grafica sono proattività editoriale”. ceduti di pari passo L’area grafica ampliamenti signiè strutturata attorno ficativi nell’area a quattro macchine per di stampa offset stampa offset piana: una in rotativa. Da qui Planeta e tre Koenig & escono le testate Bauer Rapida, rispettivamente Corriere e La Gaz104 con formato 70*100 e stampa a 4+2 colori, una zetta dello Sport del 162 con formato 110*160 e stampa a 5 colori conGruppo RCS, City vertibile, ed un’altra 162/a in formato 120*160 con Bari e City Napoli, semstampa a 6 colori più vernice. Quest’ultima è una pre di Rcs, Leggo Bari, del Gruppo Caltagirone, oltre unità ibrida, in grado di lavorare con vernici UV e a numerosi periodici di free press locali . inchiostri normali. Le macchine dispongono di sei Di recente si è aggiunta una rotativa offset Uniset, piegatrici, quattro MBO, una Stahl e una Cordoba “in sempre di Manroland, per stampa mista coldset/heatset grado”- sottolinea Continolo - “di soddisfare prati- in formato 31*45, con foliazione di 64 pagine full color, camente tutti i formati di stampa”.Da queste unità i quattro torri, un forno e cucitura a punto metallico. fogli piegati vengono avviati all’impianto di raccolta Questa nuova unità , entrata in funzione il 28 marzo del e cucitura, che avviene su una linea Müller Martini a 2007, serve per la stampa de La Gazzetta dello Sport 18 stazioni, con due cucitrici filo refe integrate in rete. e anche per il mercato dei prodotti commerciali su Segue la fase di brossuratura, con la copertina che può carta da giornale e su supporti migliorati che richiede essere realizzata in materiale flessibile o cartonato e, altissime tirature e rapidi tempi di consegna, come i da ultimo, il prodotto viene rifilato e cellophanato. volantini della grande distribuzione. Uno dei punti di forza di tutto l’impianto è la veloQuesta rotativa dispone di due pieghe indipendenti, cità nella raccolta – per la ciascuna delle quali a sua quale si utilizzano anche volta è dotata di terza stacker robotizzati – e la piega, una per i prodotti cucitura, oltre al fatto che commerciali ed una per i tutta la produzione può quotidiani. avvenire a ciclo continuo, Le uscite della rotasenza interruzioni. tiva sono collegate a due “Inoltre abbiamo impianti di lavorazione di recente introdotto distinti. spiega sempre Nicola La linea per i prodotti Continolo - una linea di commerciali è dotata di copertinatura-cartonatura uno stacker compensatore Kolbus,”. L ’a r e a graper prodotti sfusi e di uno fica si completa con due a stecca, entrambi con un macchine per la stampa impianto automatico di digitale di Kodak, una pallettizzazione. Nexpress 35*47 con toI prodotti in uscita ner in caucciù e velocità da entrambe le pieghe di 2100 copie/ora in 4+4 possono essere rifilati colori, ed una Digimain linea a mezzo taglio ster Ex 150, in formato trilaterale della Ferag, E’, Raccolta di segnature commerciali automatizzata tramite 34*48, stampa in b/n e inoltre, possibile applical’utilizzo di un braccio robotizzato. 150 pagine al minuto. re, grazie al Memostick di
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Ferag, i coupon pubblicitari autoadesivi sulle pagine dei quotidiani del Gruppo RCS. Completa l’area di finissaggio una linea di confezionamento della Sitma per copia singola, con tre inseritrici e terza piega in linea. La presenza, in uscita dalla rotativa “ibrida”, di due linee indipendenti di lavorazione prodotti è una caratteristica originale della SEDIT, un plus ulteriore offerto ai clienti che .si aggiunge alle attività grafiche e poligrafiche. Nell’area di fotoformatura – precisa il Responsabile della produzione poligrafica, Nicola Gambino - sono presenti impianti CtP che lavorano con tecnologia violet di Agfa, installati da Gmde, e impianti termici della Kodak, per un totale di sei unità di scrittura.. Le lastre violet sono di prevalenza utilizzate per i giornali, mentre quelle termiche sono adibite alle produzioni grafiche, ma l’impianto è sufficientemente flessibile per offrire soluzioni di backup in caso si verifichino sovraccarichi o guasti. Nel 2008 la SEDIT ha prodotto 3 miliardi e 446 milioni di facciate, delle quali 2 miliardi e 900 milioni sono relative ai quotidiani. Considerando che nel mese di febbraio di questo anno è entrata in produzione la parte commerciale della Uniset, è facile prevedere che i volumi delle tirature in stampa coldset e heatset siano destinati a crescere significativamente nel corso del 2009.
disposti a riconoscerci nulla per la certificazione. Questa può, invece, fare la differenza con i clienti privati stranieri e, talvolta, con Enti pubblici nazionali, che cominciano ad introdurre la richiesta di certificazione di qualità nei bandi di concorso. “Tutto quanto finora realizzato dalla SEDIT – sottolinea Roberto Sacchetti, Direttore amministrativo - comporterà, a breve, anche una riorganizzazione industriale, che si sta concretizzando in questi mesi in un gruppo al quale f a n n o capo società specializzate quali: Sedit Logistica, M a s t e r Printing, che segue tutte le attività grafiche, e SEDIT, alla quale fanno capo le attività poligrafiche”. La SEDIT è, dunque, già oggi la maggiore realtà grafico/industriale nel Meridione, da Napoli in giù. “L’offerta di una gamma globale di servizi è l’obiettivo prioritario – conclude Gorjux – che deve porsi un’Azienda che voglia recitare un ruolo di primo piano nel mercato grafico editoriale. A questo mercato la SEDIT si rivolge con capacità gestionale e produttiva aumentata, ma con la “mission” che già in passato ne aveva guidato gli investimenti: offrire al mondo grafico la più alta qualità possibile con i tempi e l’efficienza dell’industria dei giornali quotidiani”.
Certificazione di qualità: un valore aggiunto “Dal 2007”- spiega Roberto Rubino - “la SEDIT si avvale di un Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e per l’Ambiente conforme ai requisiti delle norme ISO 9001 e ISO 14001, certificazione ottenuta fino a tutto il 2009”. “E i clienti come reagiscono?”- domandiamo. “Sono contenti”- risponde il Responsabile commerciale Gallo-“ anche se nei contratti non sono
Taglio trilaterale in linea di Ferag
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Edizioni Web: contenuti e tecnologie nel nuovo progetto del Gruppo Athesis Sono on line i nuovi siti larena.it, ilgiornaledivicenza.it e bresciaoggi.it del Gruppo Athesis, che a dieci anni di distanza dal debutto on line ha deciso di rafforzare ed ampliare la presenza su Internet. Le nuove edizioni Web puntano su contenuti e servizi innovativi, e propongono una veste grafica sviluppata da uno dei designer più quotati d’Europa. La piattaforma tecnologica è nuova, e l’organizzazione del lavoro è strutturata per offrire prodotti originali rispetto alle edizioni a stampa dei quotidiani di Verona, Vicenza e Brescia.
Una grafica “Europea” Gli esordi del Gruppo Athesis sul Web risalgono al 1998. “Allora”- racconta a TecnoMedia Franco Zamboni, Direttore Information Technology e Capo Progetto Web -“la presenza su Internet era molto limitata.” A quell’epoca venivano inviate on line, ed in modo automatico, alcune sezioni del giornale, e non si pensava al business. L’importante era esserci, e grazie
a questa presenza poco più che simbolica il Gruppo Athesis ha potuto evitare i guai di quanti sono caduti nella prima “bolla” di Internet, che ha vanificato, con pesanti perdite, investimenti significativi. Un paio di anni fa, fatto tesoro della prima esperienza, l’editore si è rimesso al lavoro per sviluppare e potenziare la presenza on line delle tre testate locali, L’Arena, Il Giornale di Vicenza e BresciaOggi. Il nuovo progetto, andato a regime a marzo di quest’anno, ha puntato su alcune linee guida molto ben definite: offrire contenuti locali di qualità, generati in parte autonomamente per il Web ed in parte acquisiti dal quotidiano stampato, impaginare il sito con una grafica moderna, utilizzare una piattaforma tecnologica in grado di crescere a seconda delle necessità e mantenere un controllo rigoroso sugli investimenti e sui costi di gestione. Il progetto andava inoltre sviluppato in modo unitario per tutte e tre le testate locali, offrendo a chiunque si collegasse ad Internet l’idea immediata di trovarsi all’interno di un prodotto editoriale conosciuto. Il valore della testata, ed il “brand” della stampa, dunque, in primo piano, per creare le sinergie necessarie allo
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Uno stile grafico “europeo”, contenuti locali, autonomia dal prodotto stampato e massima apertura alla collaborazione con gli utenti, alle loro opinioni ed alle loro segnalazioni: questa, in sintesi, è la “carta di identità” comune ai nuovi siti Web dell’Arena di Verona, del Giornale di Vicenza e di BresciaOggi, gli storici quotidiani stampati del Gruppo Athesis. E’ una iniziativa editoriale che arriva a dieci anni di distanza dall’esordio on line dell’Arena, che fa tesoro di una lunga esperienza e che ripropone all’editoria italiana riflessioni su come, con quali strategie di prodotto e con quali scelte tecnologiche diversificare l’offerta di informazioni e servizi sul Web.
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sviluppo dei due “canali” di esclusiva responsbilità delle comunicazione. redazioni giornalitiche, sia “Per la veste grafica”di utilizzare sul Web alcuni sottolinea Zamboni-“la scelta contenuti sviluppati in è caduta su uno degli studi più origine per il giornale, sia affermati d’Europa, Cases i produrre, ed aggiornare, Associats di Barcellona”. nuovi contenuti originali L’idea era quella di offrire da proporre all’interno del ai contenuti locali una vesta sito. Sul Web sono previste moderna, il più possibile risorse dedicate fermo vicina a quella dei grandi siti restando che trattandosi di informazione nazionale ed della stessa testata su carta internazionale. E il risultato e su Web c’è un unico è stato quello di una pagina direttore responsbile. La Web su tre colonne. A sinistra, redazione Web decide nello spazio più importante, che cosa utilizzare del la cronaca locale, quindi giornale, e che cosa le informazione dedicate a produrre autonomamente, Verona, Vicenza e Brescia. sia per L’Arena di Verona La colonna centrale raccoglie che per Il Giornale di i contenuti più specialistici: Vicenza. BresciaOggi è Franco Zamboni, Direttore Information Technology il rullo di notizie nazionali organizzato diversamente; e Responsabile Attività Web del Gruppo Athesis aggiornate in tempo reale da invece di avere una APCom, l’autopromozione, redazione specializzata, i sondaggi, gli ultimi Dossier e le ultime interviste utilizza dei contributi distribuiti, ovvero realizzati da realizzate. A destra c’è la colonna dedicata al Web singoli redattori. “Insieme ai nostri Direttori stiamo 2.0, cioè all’interattività con i lettori, per sviluppare sperimentando due strade”- sottolinea Zamboni-“ per il senso di appartenenza alla comunità. Sempre in poter sviluppare, nel tempo, il modello ottimale, quello questa posizione c’è anche uno spazio per l’accesso che nella nostra realtà locale funzionerà meglio.” agli media del gruppo: radio e televisioni locali. In Il sito è fatto da migliaia di pagine. Moltissime evidenza, accanto alla testata, che riproduce quella del sono gratuite, ma qualcosa, sulla base delle passate quotidiano, i sevizi utili per i cittadini, Farmacie, Aerei, esperienze, si è mantenuto a pagamento. Alle ore Treni, Meteo, Cinema e numeri di telefono utili. 6.30 del mattino gli abbonati ricevono on line la copia “Per gli spazi pubblicitari”- spiega Zamboni- del giornale a casa in formato Html “navigabile” “abbiamo optato per la standardizzazione internazionale con modalità molto sofisticate, con la possibilità di dei formati secondo lo IAB”. Alcuni di questi vedere e stampare anche la pagina in formato Pdf se saranno presi in gestione dal nuovo consorzio PPN, necessario. Sempre a pagamento è possibile accedere sviluppato per la pubblicità a performance. Altri spazi ai numeri del giornale arretrati di oltre una settimana. saranno invece gestiti direttamente da PubliAdige, la L’editore ha verificato che molti abbonati sono utenti Concessionaria del Gruppo Athesis, che punterà ad professionali che usano il motore e le funzionalità di operare sul mercato della total audience locale. ricerca per ragioni di lavoro. Basta invece la semplice registrazione per il servizio Arena Clic, che dà accesso alla lettura on line del Contenuti e servizi locali gratuiti e a paga- quotidiano a partire dalle ore 14.00. Le pagine sono mento disponibili in formato Html, ma mantengono a video la fisicità del giornale. Non costa nulla, ma i lettori devono Ad essere riconoscibile non è solo la veste grafica, e autorizzare l’invio di comunicazioni dell’editore. la testata locale, ma anche i contenuti, dove in evidenza Sempre gratuiti sono tutti gli accessi alla zona del c’è, per tutti i siti, la cronaca locale. “Per noi”-chiarisce cosiddetto Web 2.0, l’area intertattiva con i lettori. Zamboni-“il processo di produzione dei contenuti per Questi possono utilizzare il bottone “commenta”, che il sito non è più quello di una volta, che prevedeva appare in fondo agli articoli pubblicati dalla edizione solo di scrivere il pezzo di cronaca per il giornale Web, per rendere pubbliche le proprie opinioni. “Per e poi riadattarlo per il canale on line”. Oggi, per il il prossimo futuro”- sottolinea Zamboni-“stiamo Gruppo Athesis, il processo produttivo prevede, sotto la valutando la possibilità di ricevere dai lettori anche
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Edizioni Web: contenuti e tecnologie nel nuovo progetto del Gruppo Athesis
contributi fotografici e videoclip”. Tutti, comunque, saranno sempre moderati, esattamente come sono già oggi i testi in arrivo alla redazione dall’esterno. Un’altra sezione, molto interessante e sempre gratuita, è quella dei Dossier. In caso di eventi particolari, come la rassegna mondiale veronese Vinitaly, l’editore offre on line una cover page e tanti capitoli accessibili direttamente dal web. Un contenuto informativo che arricchisce la produzione quotidiana di informazione locale. Lo studio Cases i Associats ha creato la grafica, le redazioni producono i contenuti, in lettori mandano i commenti, e ad ingegnerizzare tutto il processo provvede la piattaforma sviluppata da Sinedita; anche in questo caso, con principi e “filosofia” molto innovativi.
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A sin.: Per alcuni servizi, come L’Arena Clic, l’editore richiede un’iscrizione al sito e l’autorizzazione a inviare brevi comunicati. In basso: Il progetto grafico valorizza il “marchio” delle testate stampate, ed evidenza i servizi utili ai lettori locali, quali Aereoporti, Farmacie, etc...
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questo open source Sinedita ha sviluppato i moduli del Content Management ed i siti dei quotidiani, ingegnerizzando il progetto grafico dello studio Cases. Il sistema ha una modalità di progettazione ad “oggetti” basato sul modello MVC che distingue fra le componenti di esecuzione (Model), la visualizzazione (View) e l’interazione con l’utente (Control). E’ possibile inserire i vari strumenti e le varie componenti che fanno parte del sito, modificandole, aggiungendone di nuove o cancellandone di vecchie senza dover Una piattaforma tecnologica “open source” modificare il software. Articoli, dossier, comunità, forum, blog: tutto può essere richiamato e riempito in “Nei settori tecnologicamente maturi”-spiega tempo reale con i nuovi contenuti con semplici strumenti Zamboni-“si è abituati a considerare gli impianti di drag&drop, oppure utilizzando un editor incorporato. come una black box. Acquistiamo una scatola nera Il testo, una volta finito, può essere trascinato in pagina che pensiamo possa durare un certo numero di anni. direttamente.Il Content Management provvede anche Con sistemi compessi, basati principalmente sul a gestire in modo automatico l’impaginazione di tutti software, come questo nuovo progetto, abbiamo scelto i contenuti che arrivano dal sistema editoriale delle un approccio diverso”. E il Gruppo Athesis ha optato redazioni dei giornali. La prima versione dell’articolo, per un approccio open source, ovvero per lo sviluppo che appare on line quando viene pubblicata, può essere di strumenti di Content aggiornata in continuazione Management personalizzati per seguire lo svolgersi di e su piattaforma aperta. quell’evento senza alcuna Come sviluppatore e system difficoltà da parte del integrator è stata scelta redattore incaricato. “In la società Sinedita. “Una questo caso”- sottolinea decisione che ha tenuto Zamboni-“abbiamo conto non solo della qualità particolarmente apprezzato del Content Management l’esperienza di Sinedita proposto”-sp iegano a nel flusso di lavoro dei Verona-“ma anche della quotidiani, che ha consentito vasta esperienza che Sinedita di sviluppare strumenti ha acquisito sul mercato dei molto semplici nell’uso ma quotidiani”. molto efficaci nello svolgere La piattaforma le funzioni specifiche installata è basata sul dell’industria editoriale, framework software qual è l’impaginazione”. Il Content Management di Sinedita offre strumenti Django e sul linguaggio di I responsabili accumulano di base per la gestione dei testi e delle immagini. programmazione Phyton.Su nel repository del sistema gli
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“oggetti”, ovvero i contenuti, e da qui li pubblicano all’interno del portale con una interfaccia estremamente semplificata e specializzata. Oltre all’editor dei testi, il sistema offre strumenti di base per operare sulle immagini, fra i quali la “taglierina” digitale. Tutta la struttura tecnica era, all’inizio, ospitata da un provider di Verona, ma con la crescita degli accessi al siti la banda garantita non era più sufficiente, ed il Gruppo ha deciso il trasferimento alla Farma di iNet a Milano. Qui, con un contratto di housing, si trovano materialmente i web server, che fanno riferimento a due nodi dove sono posizionati i database server. Questi si appoggiano ad una SAN di ultima generazione, che gestisce 14 Terabyte di memoria in RAID 5; anche con un disco guasto il sistema lavora lo stesso. Al restano pensano i sistemi che garantiscono la operatività in remoto, grazie alla quale i giornalisti lavorano in rete come se i server fossero materialmente presenti nelle redazioni. “Anche questa architettura”- spiega Zamboni-“ è aperta e modulare, ed in grado di crescere con le nostre esigenze”. I giornalisti non sono in competizione con gli accessi degli utenti esterni. Questi ultimi, ed è una delle scoperte rese possibili dai sistemi per la misurazione in tempo reale della banda utilizzata, si stanno dimostrando di una periodicità straordinariamente abitudinaria.
L’utilizzo dei siti mostra grafici perfettamente sovrapponibili dal lunedì al venerdì, con significative variazioni nelle ore e nelle quantità di accessi solo al sabato ed alla domenica. “E’ un segno evidente”- sottolinea Zamboni-“ di come l’utilizzo del web, almeno per quanto ci riguarda, sia ancora prevalentemente legato agli orari di ufficio.”Nelle “abitudini” on line dei lettori ci sono comunque delle caratteristiche di abitudini davvero sorprendenti, che potranno, una volta analizzate nei dettagli, fornire informazioni molto importanti anche all’area della pubblicità. La piattaforma di Content Management su open source consentirà importanti crescite al sistema. Una delle più ambite, ed al momento in attesa di sviluppo, è la georeferenziazione, area nella quale in tempi non lontani proprio Sinedita aveva sviluppato interessanti applicazioni per i giornali. L’obiettivo di massima è collegare le informazioni, notizie e pubblicità, ad incroci geografici grazie ai quali sviluppare nuovi servizi sia per gli utenti che per le aziende che decideranno di investire sul Web.
IFRA Color Quality Club 2010/2012: sono aperte le iscrizioni Ai primi di Maggio si sono aperte le iscrizioni all’edizione 2010-2012 di IFRA Color Quality Club, il prestigioso riconoscimento internazionale per la qualità di stampa dei quotidiani che da 15 anni registra la partecipazione di alcune fra le più prestigiose testate di tutto il mondo. La brochure ufficiale ed il modulo per l’iscrizione sono disponibili all’indirizzo URL: http://www.colorqualityclub.org/. Il Color Quality Club di IFRA per gli anni 2010-2012 presenta molte novità di rilievo. Per la prima volta non saranno valutati i risultati di un solo test di stampa ma verranno analizzati i prodotti nell’arco di un periodo di quattro mesi. La creazione di categorie addizionali apre la competizione per la prima volta anche ai giornali che sono stampati con tecnologie heatset o UV o che sono stampati con procedimenti diversi dallo standard coldset-offset ed utilizzano, al posto della carta da giornale standard, supporti come SC, LWC o carta colorata. Questa decisione ha tenuto conto del trend internazionale di sviluppo dei centri stampa in direzione di stabilimenti per produzioni miste, quotidiano e commerciale. Con la nuova edizione cessano anche i limiti numerici di appartenenza al club. Chiunque dimostri di stampare entro i parametri specificati dai regolamenti del concorso, e presenti una qualità globale di stampa, entrerà a fare parte del club e conquisterà il marchio di qualità conferito dall’IFRA Color Quality Club per gli anni 2010-2012. IFRA offre uno sconto particolare a tutte le aziende italiane che parteciparono, nell’anno 2004, al progetto “Asig - IFRA CQ2” per la standardizzazione della stampa dei giornali basata su ISO 12647-3, e aggiuntivo rispetto a quanto proposto ai soci IFRA. L’iscrizione all’ICQC 2010-2012 prevede condizioni fortemente differenziate: 2.400 Euro per le aziende non associate ad IFRA, 1.200 Euro per i soci IFRA e, per le aziende italiane che parteciparono all’iniziativa Asig IFRA CQ2, solo 800 Euro. Per tutte le informazioni di dettaglio potete contattare Roland Thees, Project Manager, all’indirizzo email: thees@ifra.com o al numero di telefono: +49.6151.733.788.
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Dal gruppo SunChemical nuovi inchiostri certificati ISO per la stampa offset-coldest
Materiali di consumo
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Subito dopo la XII Edizione di IFRA Italia (Bari, 10 e 11 giugno), agli inizi dell’estate, saranno disponibili sul mercato i primi inchiostri offset-coldset certificati ISO, nel set completo per la stampa in quadricromia su carta da quotidiano. Si tratta della serie Realcolor, certificata secondo la norma ISO2846-2 per colore e trasparenza, sviluppata da SunChemical Group, che ha avviato anche il processo di certificazione secondo la norma ISO12647-3 al punto 4.3.1.3 “Ink set colours” per verificare l’efficacia nelle condizioni di utilizzo da parte dei clienti. Per il mercato italiano è una novità assoluta: ne parliamo con i principali protagonisti.
Sul mercato italiano della stampa dei giornali è Lo standard dei materiali di consumo in arrivo una novità assoluta: i primi inchiostri per la stampa offset-coldset certificati secondo la norma ISO. “Il progetto di certificazione degli inchiostri per A proporli agli stampatori, subito dopo la XII edizio- stampa offset-coldset”- spiega Ferrara a TecnoMedia-“è ne di IFRA Italia (Bari 10 e 11 giugno), e agli inizi nato l’anno scorso, a fine ottobre, durante IFRA Expo di dell’estate, sarà SunChemical Group, uno dei leader Amsterdam”. Uno dei temi di attualità era, ed è tuttora, mondiali nella produzione di inchiostri. lo sviluppo di materiali di consumo che supportino La nuova serie, denominata Realcolor, è certificata le attività quotidiane degli stampatori offrendo una secondo la norma ISO2846-2 per colore e trasparenza, costanza di rendimento qualitativa. e si inserisce negli Un problema sforzi di numerosi molto sentito dal produttori di matemercato italiano, riali di consumo in come dimostrano direzione dell’offerta tutte le occasioni di di prodotti che posincontro e discussano sempre meglio sione pubblica su garantire la costanza questi argomenti. Gli di rendimento qualistampatori nazionali tativo. che parteciparono lo Un occhio, quinscorso 26 Novemdi, alla qualità, ed un Norma ISO 2846-2: i valori CIELAB per gli inchiostri Giallo, Magenta, bre al TecnoMeeting occhio anche verso gli Cyan e Nero e le relative tolleranze Asig sugli “Standard utilizzatori, perché il Fisici per gli inchioproduttore ha avviato anche un processo di certificazione stri offset e flexo”, ed ancora prima, nel 2006, al secondo la norma ISO12647-3 (al punto 4.3.1.3 – Ink primo TecnoMeeting dedicato sempre agli inchiostri, Set Colours) per verificare l’efficacia nelle condizioni ricordano quanto vivaci siano state le discussioni, e le di utilizzo da parte dei clienti. pressioni sui fornitori, su come garantire la costanza di
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meno che mai nel caso di gruppi che sono fra i leader mondiali del settore. Quando una società dichiara che un certo prodotto corrisponde a determinate caratteristiche misurabili, può, a richiesta, intervenire l’Ente certificatore, esterno all’azienda, per verificare questa rispondenza allo standard. E’ quanto è avvenuto nel caso dei nuovi inchiostri Realcolor. Il certificatore italiano, la cui attività è sorvegliata ed autorizzata dal TUF austriaco, l’Ente di certificazione europeo che approva tutte le procedure e ne controlla l’applicazione, ha verificato che il nuovo set di inchiostri per la stampa offset-coldest in quadricromia corrispondesse alla normativa ISO per quanto riguarda alcune caratteristiche di base, relative al colore ed alla trasparenza. SunChemical, come tutte le aziende che operano in questo settore, produce decine di inchiostri per i quali non è affatto detto che sia richiesta una norma internazionale di corrispondenza. Sugli inchiostri ci sono molte norme. SunChemical ha deciso di prendere in considerazione quelle più La certificazione degli inchiostri vicino allo stampatore. Per gli utenti ci sono, infatti, parecchie buone ragioni “Certificare un materiale di consumo come l’inchiostro”-spiega in professor Alberto Sironi, docente per considerare l’utilizzo di inchiostri in standard ISO. di Alta Formazione Grafica all’Università di Trento, Il prodotto certificato consente di tenere sotto controllo Auditor che ha curato il processo di certificazione- il processo produttivo, di stampare in forma ripetibile, “significa in estrema sintesi verificare la corrispondenza di migliorare la cultura tecnica in azienda, di migliorare di alcune caratteristiche del prodotto a certi parametri il prodotto finale, di avere più professionalità verso il misurabili scientificamente, e a norme di carattere ge- cliente, di disporre di riferimenti più oggettivi in caso di contestazioni ed di aumentare il valore aggiunto riducendo i costi. “Utilizzare gli standard significa portare cultura industriale in azienda” chiosa Massimo Battaglia. Per la Una delle riunioni dello staff di SunChemical Group durante i lavori per il processo di certificazione. Da sin: certificaMaurizio Franzoso, Product manager degli inchiostri flexo per quotidiani, Massimo Battaglia, Responsabile zione della commerciale per gli inchiostri offset quotidiani, Giampaolo Ferrara, Direttore tecnico e Agata De Balsi, serie RealCommunication Manager. color è stata nerale”. In nessun caso l’Ente certificatore entra nelle utilizzata la norma ISO 12647 nr.3, quella relativa alle valutazioni del know how produttivo delle aziende, e norme del controllo di qualità per i quotidiani. Per il
Materiali di consumo
rendimento fra una fornitura e quella successiva. SunChemical Group, che ha cominciato ad operare nelle certificazioni sui mercati degli inchiostri per stampa heatset e sheetfeed già da tempo, ha quindi deciso di avviare lo stesso processo anche nell’ambito della stampa quotidiani in offset-coldset. “Il risultato che il mercato si aspetta”- chiarisce Massimo Battaglia, Responsabile inchiostri per la stampa offset dei giornali -“ non è l’eccellenza sporadica, legata ad una certa partita di materiali di consumo, ma la qualità costante nel tempo”. In una parola, il mercato, anche quello dei quotidiani, richiede lo “standard”, cioè l’aderenza ad una norma che garantisca il rendimento costante in determinate situazioni di utilizzo. Ciò è tanto più importante per chi distribuisce la propria produzione all’interno di molteplici centri stampa, e desidera utilizzare tutti gli accorgimenti per ottenere lotti di produzione omogenei.
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Dal gruppo SunChemical nuovi inchiostri certificati ISO per la stampa offset-coldset
potrà aspettarsi, dai materiali di consumo in standard ISO, un rendimento più costanIl Prof. Alberto Sironi, docente te nell’arco di Alta Formazione Grafica all’Unitemporaversità di Trento, Auditor e titolare le, minori dello Studio Xilox, ha curato le tempi di avfasi di certificazione dello Stanviamento, dard ISO per gli inchiostri offsetriduzione coldset. CERTIprint degli scarè il marchio di ti. certificazione Tutto regolato, ed auciò perché si torizzato, dal stampa con TUF austriaco, inchiostri l’Ente di certificazione europea che hanno che sorveglia l’applicazione delle uno “spaprocedure attuate. zio colore standard”, anche se, precisano tecnici di laboratorio e certificatori, nessun materiale può, evidentemente, sostituire la professionalità chi stampa i quotidiani.
Abitibi Bowater avvia il consolidamento della propria posizione finanziaria Dopo la riorganizzazione a livello mondiale dei siti e delle attività produttive, il gruppo nordamericano Abitibi Bowater, il maggiore produttore al mondo di carta da giornale, ha comunicato a tutti i clienti di avere richiesto alle Corti Federali nordamericane, in data 16 aprile, l’applicazione della procedura di protezione temporanea dai creditori, allo scopo di poter realizzare il consolidamento della posizione finanziaria mediante una ricapitalizzazione della società, azione resa necessaria a causa del forte indebitamento. Abitibi Bowater è stata subito ammessa alla procedura. Il cash flow del Gruppo è positivo, la produzione di carta è regolare e la consegna ai clienti di tutto il mondo è puntuale. Abitibi Bowater ha deciso di fare ricorso ai due strumenti tecnico legali, previsti dalla legislazione canadese e americana, che vanno sotto il nome di CCAC (Company Credit Arrangement Customers) e di Chapter 11, e che sono simili alle procedure che in Italia vanno sotto il nome di Amministrazione Controllata perché, nonostante l’indubbio impatto “sgradevole” sull’immagine del Gruppo, questa procedura consente di completare nei tempi più brevi possibili la ristrutturazione finanziaria attraverso accordi con alcuni “grandi finanziatori”. Il CCAC e il Chapter 11, infatti, consentono per un periodo di tempo limitato la sospensione dei pagamenti pregressi dovuti ai creditori - mentre si procede alla ristrutturazione della posizione finanziaria - mantenendo l’obbligo ad assolvere regolarmente quelli assunti dopo l’avvio della procedura. Negli ultimi 12 anni il mercato Nordamericano (Usa e Canada) è passato attraverso una concentrazione dei produttori di carta da giornale. Nel 1997 esistevano 37 società proprietarie di 62 cartiere, con una produzione totale di 16,2 milioni di tonnellate. Nel 2009 sono rimaste solo 13 società con 37 cartiere ed una produzione totale di 10,6 milioni di tonnellate.Abitibi Bowater, proprietaria di 14 cartiere, rappresenta una quota di prodotto attorno al 40% per un totale di circa 4,5 milioni di tonnellate, ed una media a sito produttivo di 321 mila tonnellate di carta. A queste devono aggiungersi le circa 900 mila tonnellate prodotte all’estero. “La ristrutturazione”- conferma a TecnoMedia il rappresentante italiano di Abiti Bowater, Fabio Massimo Panzironi –“è esclusivamente finanziaria”.
Materiali di consumo
colore è stata utilizzata la norma ISO 2846-2 -sempre per i giornali. La novità di questo standard sta nel fatto che l’inchiostro non è più misurato come una volta per densità, ma in base ai valori dello spazio colore Lab. La norma dice che sulla carta da quotidiano bisogna, con uno strumento di laboratorio, stendere dei quantitativi di inchiostro che abbiano un determinato spessore (per il coldset da bobina i dati relativi a Cyan, Magenta, Giallo e Nero sono compresi fra 0,7 e 1,3 micron). Questi inchiostri, una volta stampati, devono avere dei valori nello spazio Lab all’interno di determinate tolleranze per quanto riguarda il colore e la trasparenza. Una volta effettuati tutti i test, è stato possibile certificare la corrispondenza di questa serie di inchiostri alla norma ISO, perché i valori sono ricaduti ampiamente all’interno delle tolleranze previste. “Dalle verifiche effettuate” - conclude Giampaolo Ferrara-”risulta che tutti gli inchiostri della nuova serie hanno parametri non solo rientrano nella norma, ma lo fanno all’interno di una soglia che non supera il 50% degli intervalli previsti”. Ai fini dell’utilizzo in macchina da stampa, sottolineano il produttore e il certificatore, va tenuto naturalmente conto che anche la carta deve avere caratteristiche che ricadano all’interno di determinati valori. Quando ciò avviene, nel processo produttivo reale, lo stampatore
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IFRA Italia 2009 ai nastri di partenza Il 10 giugno a Bari, presso il centro stampa della SEDIT, si inaugura la XII edizione di IFRA Italia, la Conferenza internazionale per l’industria dell’editoria e della stampa italiana, dedicata ad una rassegna di idee su come “crescere in tempi difficili”.
IFRA Italia 2009
“Crescere in tempi difficili: la creatività contro il pessimismo” è il tema conduttore della XII edizione di IFRA Italia, la Conferenza annuale per l’industria editoriale e della stampa italiana, promossa da IFRA, la più importante associazione mondiale di ricerca e sviluppo per l’industria dei media, in collaborazione con la Federazione Italiana Editori Giornali (Fieg) e con l’Associazione Stampatori di Giornali (Asig). Anche quest’anno, IFRA Italia 2009 ha raccolto la convinta adesione di numerose aziende fornitrici che hanno deciso di investire sulla Conferenza internazionale in qualità di sponsor: Agfa, Atex, EidosMedia, Ferag, Gmde, Goss, Huber Group, Kba, Kodak, Lithosol Italia, MacDermid, Manroland, Müller Martini, Sitma, SunChemical e Wifag. L’edizione 2009 si snoda attraverso tre sessioni di lavoro dedicate, rispettivamente, a: “Stampa e distribuzione: nuovi modelli di organizzazione e logistica”, “Quotidiani, periodici e servizi Web: nuovi modelli di sviluppo” e “La sfida per gli editori, crescere in tempi difficili”. Tutte le sessioni di lavoro sono organizzate con lo stesso schema: presentazioni di scenari ed esperienze internazionali seguiti da panel di discussione fra dirigenti e manager editoriali e della stampa italiana su quali strategie pianificare per crescere in tempi difficili. La sessione di apertura, “Stampa e distribuzione: nuovi modelli di organizzazione e logistica”, con inizio alle ore 16.00 del pomeriggio del 10 giugno, è ospitata dal centro stampa SEDIT di Bari. Fra gli argomenti che si prevede siano approfonditi, ci sono il decentramento produttivo, la creazione di poli di stampa consortili e i nuovi modelli di trasporto e distribuzione primaria delle copie. Alla tavola rotonda seguirà la presentazione dei dati
della Ricerca annuale dell’Osservatorio Tecnico “Carlo Lombardi” per i quotidiani e le agenzie di informazione. Al termine dei lavori sarà possibile visitare il centro stampa della SEDIT, che di recente – come si legge in altra parte di TecnoMedia – ha completato un importante ampliamento dell’area di produzione grafica. La serata proseguirà con una cena a Villa Camilla – di fronte all’hotel Sheraton Nicolaus di Bari – offerta dal quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno, dove sarà possibile gustare piatti della tradizione pugliese. Al termine è prevista la visita al centro stampa del giornale. La seconda e la terza sessione dei lavori si svolgono presso il centro congressi dell’Hotel Sheraton Nicolaus di Bari, il giorno 11 giugno, con inizio alle ore 10.00. Il programma prevede, dopo gli indirizzi di saluto del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e del Presidente di Confindustria Bari Alessandro Laterza, la sessione dedicata a “Quotidiani, periodici e Web: nuovi modelli di sviluppo internazionali”. Fra gli argomenti in discussione, si prevedono i rapporti fra i prodotti stampati ed i servizi digitali, l’utilizzo dei contributi dei lettori e il content management, le nuove possibili articolazioni fra contenuti nazionali e locali nell’era della multimedialità.“La sfida per gli editori: crescere in tempi difficili” è la terza, conclusiva, sessione di IFRA Italia 2009. In discussione, fra gli altri argomenti, le sfide dei contratti di lavoro, delle sinergie editoriali, dell’outsourcing e di altre soluzioni per il rilancio di un’industria strategica, quella editoriale, che vuole, caparbiamente, continuare a crescere. Come di consueto, la Conferenza internazionale si concluderà con una cena a base di specialità locali, offerta dal centro stampa SEDIT di Bari presso la masseria Il Melograno di Monopoli.
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Come attrezzarsi per stampare prodotti commerciali all’interno di stabilimento per quotidiani? Dove investire? Quando conviene diversificare? La Rotopress International di Loreto ha ospitato lo scorso 18 febbraio un TecnoMeeting organizzato dall’Associazione Stampatori sull’utilizzo ibrido dei centri stampa quotidiani. Un confronto serrato di opinioni fra i fornitori di macchine per la stampa, allestimento e spedizione e i responsabili degli stabilimenti italiani per giornali ha tracciato i contorni, e le opzioni, di questo nuovo mercato.
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L’utilizzo ibrido dei centri stampa quotidiani: esperienze a confronto
Come attrezzarsi per Non a caso il stampare, negli Presidente don stabilimenti dei Pigini, che ha giornali, profatto gli onori dotti commerdi casa assieme ciali? A quali al Direttore gecondizioni è nerale Pier Paeconomico farolo De Sanctis, lo? In che direha ringraziato zione evolve il i partecipanti Da sin. Franco Menapace, Centro Stampa Editoriale, Dario De Cian, CSQ, Roberto mercato? per aver scelto Poli, San Biagio Stampa, Nicola Continolo, SEDIT, David Passarini, Poligrafici A questi in- Editoriale, Pier Paolo De Sanctis, Rotopress International. Loreto quale sede terrogativi ha per approfondire provato a rispondere il TecnoMeeting di Asig dedicato i temi della stampa mista quotidiani/prodotti comall’utilizzo ibrido degli impianti di stampa e confezio- merciali. namento dei quotidiani, ospitato il 18 febbraio scorso dalla Rotopress International di Loreto. Un’incontro Attrezzarsi per la stampa ibrida al quale hanno partecipato oltre settanta fra tecnici specializzati e dirigenti dell’industria della stampa Tutte le aziende internazionali che producono rotatiitaliana, in una cornice ottimale, dal momento che il ve offset per la stampa dei giornali, Goss International, centro stampa di Loreto, che fa parte del Gruppo fondato Kba, Manroland e Wifag, presenti al TecnoMeeting, da don Lamberto Pigini, è uno dei centri di eccellenza propongono, agli stampatori che vogliano diversificare italiani per la stampa cosiddetta ibrida. la produzione in direzione del commerciale, due tipi
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TecnoMedia Don Lamberto Pigini, Presidente di Rotopress International, saluta i partecipanti in apertura dei lavori del TecnoMeeting Asig.
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di soluzioni: forni a gas per inchiostri heatset o forni per inchiostri UV. L’impatto ambientale, si chiarisce subito, c’è in entrambi i casi, ma è comunque gestibile. Manroland ha da poco avviato in Austria, a Vienna, il primo impianto con tecnologia UV. Lo stabilimento può avere dimensioni più contenute e minori consumi, senza contare che questa configurazione consente di effettuare retrofit di impianti già in essere. Per loro esperienza, gli impianti ibridi posso avvantaggiarsi grazie all’utilizzo di macchine a semplice larghezza, che offrono una maggiore flessibilità di formato. Goss International ha registrato negli Stati Uniti un mini-boom di impianti UV. Ci sono stati molti stampatori che hanno effettuato operazioni di retrofit per l’introduzioni di forni UV. Per esperienza, la società ritiene che questa soluzione vada bene in talune circostanze, ma se la produzione del commerciale è di gran lunga prevalente è opportuno che lo stampatore prenda comunque in considerazione una rotativa dedicata. Kba ha circa sessanta installazioni “ibride” nel mondo. Le macchine utilizzano sia forni a gas per inchiostri heatset che forni UV.Ma la casa tedesca dispone anche della tecnologia alternativa waterless. Le macchine da stampa Cortina sono in grado di effettuare produzioni ibride. L’impianto più grande, finora, è la EcoPrint, alla quale farà seguito fra breve il nuovo centro stampa de Le Figaro, alle porte di Parigi, e uno stabilimento in Dubai.Dal 2005 la Wifag è andata decisamente in direzioni dei forni UV, una tecnologia che ancora bisogno di numerosi test. Diverso l’approccio della Cerutti, leader nelle rotative con tecnologia flessografica, che consentono di stampare prodotti quotidiani e commerciali con la stessa configurazione di macchina. Per l’ibrido questa soluzione è vantaggiosa, spiega la Casa italiana, perché non occorre inserire componenti di stampa specializzate. Per il nuovo impianto inglese, il Daily Mail ha
investito in rotative con possibilità di utilizzare bande di carta diverse e dotate di cucitrici dietro ai coni di piega per avere una maggiore flessibilità sui prodotti. Per ragioni che attengono alle scelte imprenditoriali degli utenti, nonostante la potenzialità nella stampa ibrida, gli impianti flexo sono finora molto poco sfruttati per tirature commerciali sia nel mercato italiano che in quello estero. Il costo? Tutto dipende… Come nelle tradizioni dei TecnoMeeting di Asig, ampio spazio è stato dato agli interventi del pubblico, coordinati dal Segretario dell’Asig Sergio Vitelli, che ha aperto la discussione chiedendo quanto costa produrre con waterless, quanto costa la gestione degli impianti a UV e quanto costano gli inchiostri rispetto a quelli per le produzioni a freddo. Cortina, la rotativa waterless, è partita nell’anno Duemila, e ci sono 25 macchine in funzione o in via di installazione. La stampa senz’acqua, a detta del produttore, Kba, offre molti vantaggi, a cominciare dalla qualità, paragonabile a quella commerciale; ma sui costi viene fatto di solito uno studio ad hoc per ogni installazione. E’ conveniente il waterless? Dipende. Se ci sono venti edizioni a notte di uno stesso giornale forse Cortina conviene per il bassissimo numero di copie di scarto. Se un quotidiano tira un’edizione di 200.000 copie, forse questa tecnologia non conviene. Ma in ogni caso bisogna fare un’analisi dedicata. L’impianto di Vienna con tecnologia UV di Manroland funziona molto bene. Per quanto riguarda i costi, il paragone va fatto con la stampa heatset. Di solito i valori si assomigliano: più lunga è la tiratura, più conviene l’heatset. L’UV è competitivo su volumi di produzione medi e bassi. Anche in questo caso non è facile dare risposte in astratto: occorre un’analisi sul campo, perché la comparazione dei costi dipende da molti fattori e da molti passaggi tecnologici. La variabile fondamentale, per esempio, che è il costo dell’inchiostro, é a vantaggio della stampa heatset, ma la scelta finale va commisurata a quello che vuole produrre lo stampatore. L’UV è fondamentale, per molte aziende, nella stampa degli inserti di qualità a bassa tiratura. Ancora una volta dipende dalle scelte imprenditoriali dello stampatore.
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L’utilizzo ibrido dei centri stampa quotidiani: esperienze a confronto
Oltre settanta persone, fra tecnici e dirigenti dell’industria della stampa italiana, hanno seguito il TecnoMeeting Asig di Loreto.
L’inchiostro UV, nell’esperienza di SunChemical Group, presente all’incontro assieme a Flint Group e Huber Group, ispira preoccupazione per gli aspetti ambientali e gestionali, ma bisogna ricordare che è ampiamente utilizzato in attività “critiche” quali la stampa degli imballaggi per uso alimentare, con un controllo rigoroso sulle caratteristiche di migrazione delle componenti per effetto della polimerizzazione. Per quanto riguarda i costi, può costare anche tre volte abbondanti di più rispetto a quello per la stampa coldset. Ma, come sempre, la risposta se sia più o meno conveniente dipende dal valore aggiunto che uno stampatore vuol dare al suo lavoro: non bisogna chiedere quanto costa la segnatura, ma quanto può valere sul mercato. Questo vale anche per il computo del “costo/copia” , osserva un fornitore di rotative.Con la tecnologia UV ci avviciniamo all’heatset, ma uno stampatore commerciale lavora 24 ore su 24, ragiona con un fermo macchina del 15% e ha un ciclo industriale più competitivo, in partenza, rispetto a quello di uno stampatore di giornale che, nel caso per esempio italiano, talvolta ha impianti che purtroppo girano solo quattro ore a notte. Confezioni, allestimenti e spedizioni Nessuno ha problemi di inchiostri nell’area degli impianti di confezionamento e spedizione. Ferag nasce nel settore dei giornali e da quindici anni opera anche in quello commerciale. Alcuni clienti esteri hanno da tempo richiesto linee per lavorare sia quotidiani che prodotti commerciali.La tecnologia non è un problema, la sfida è tutta sul settore imprenditoriale. Lo stampatore
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che investe che deve trovare lavoro e chiudere accordi sindacali per la lavorazione dei diversi prodotti. Müller Martini ha una vastissima esperienza nel commerciale, e più recentemente ha avviato con successo anche linee per l’industria dei giornali. A Drupa 2004 Müller Martini ha presentato
un sistema misto integrato in una inseritrice per la lavorazione di quotidiani dove è possibile aggiungere indifferentemente inserti e segnature coldset e heatset. Dal punto di vista di Idab Wamac non ci sono controindicazioni per lavorare in linea prodotti quotidiani e commerciali. Sitma, che offre soluzioni confezionatrici ed impianti di avvolgimento e spedizione dopo la catena di trasporto, lavora indifferentemente anche prodotti in terza piega e dispone di testine di stampa inkjet per personalizzazioni ed indirizzamento di lotti di distribuzione fino alla singola copia. La cellophanatrice, spiega Sitma rispondendo ad una domanda sulla possibilità di riutilizzo per lavorazioni miste, non è mai stata un lusso, ma una necessità. Quelle a lavorazione sulla singola copia possono essere utilizzate per fare altri tipi di lavori, riviste anche con inserimenti. Più che di eventuali riconversioni, secondo Ferag, è più corretto pensare all’aggiunta di moduli. Niente si getta; anche secondo Idab Wamac c’è solo da aggiungere componenti per lavorazioni più flessibili. La festa è finita
Quali sono i punti critici nell’introduzione di lavori commerciali in ambienti nati per la stampa dei giornali? Quali sono le strategie per avere successo e quali i rischi da evitare?
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Per Rotopress International, lo stabilimento di Loreto nato nell’ambito di un Gruppo che ha alle spalle una vasta esperienza di stampa di altissima qualità su macchine piane, è fondamentale un buon rapporto con i sindacati per la corretta gestione dei diversi contratti di lavoro, grafico e poligrafico. Il centro stampa adotta criteri di controllo di gestione per singola commessa e calcola gli ammortamenti tenendo conto delle lavorazioni diurne e notturne. Disponendo di una forte rete di vendita che copre quasi tutta l’Italia, si trova in concorrenza con gli stampatori commerciali, che sono fra i più agguerriti e i più temibili. Per Poligrafici Editoriale di Bologna, la stampa ibrida in Italia dovrà fare attenzione alle richieste della grande distribuzione, un mercato molto promettente, forse quello leader in questo segmento di attività. Lo stabilimento SEDIT di Bari, nato come centro stampa quotidiani, ha oggi sviluppato un impianto misto con copertura grafica e poligrafica globale, come si legge anche in altra parte di questo numero di TecnoMedia. Anche in SEDIT coesistono due contratti di lavoro senza alcuna commistione, perché i grafici ed i poligrafici hanno fra loro storie professionali diverse. San Biagio Stampa ha avviato da molti anni un’importante esperienza nell’area della stampa mista. Per avere successo ci vogliono alcune scelte di fondo. Buona qualità: stampare più di quaranta linee è quasi un obbligo, e bisogna essere in grado di rilavorare con procedure automatiche o semi automatiche i materiali che arrivano dal cliente non quotidiano. Formati che abbiano mercato: se sono quelli sbagliati, non si fanno lavori commerciali, nonostante le attività di rifilo e di allestimento offerte dai fornitori consentano di fare quasi tutto. Il prezzo: se l’offerta è fuori mercato non c’è nulla da fare. Quando si va in Consiglio di Amministrazione con nuove proposte di investimento, bisogna che le cifre siano presentabili. Ci sono ancora troppe differenze fra una torre per stampa commerciale ed una per quotidiani, e gli ammortamenti industriali non sono una variabile indipendente.I fornitori del centro
Da sin.: Fabrizio Imarisio, Cerutti, Davide Madureri, Kba, Claudio Minerva, Goss International, Claudio Delmenico, Wifag, Trino Barnabò, Manroland. In basso, da sin.: Gianni Manzini, Sitma, Roberto Beretta, Idab Wamac, Samuele Trovati, Müller Martini, Sandro Provera, Ferag Italia.
stampa, sia di impianti che di materiali di consumo, sono avvisati: la festa è finita. I competitors commerciali scontano contrattualizzazioni del lavoro molto lontane dalle condizioni di lavoro dei centri stampa ibridi, e si sta esaurendo il vantaggio tecnologico. Per competere occorre rivedere la logistica e trasformarsi in azienda di processo. Lo stesso vale per la organizzazione commerciale, che deve essere ben disposta a visitare i clienti. Il luogo dove nasce il lavoro è sempre di più la fotolito, e quello dove nascono i prodotti è la spedizione. Il CSQ, che condivide le logiche di San Biagio, è un centro stampa a tecnologia coldset: tutto l’ibrido si produce su macchine per quotidiani. Per stare sul mercato, anche l’esperienza del centro stampa di Erbusco ha insegnato che sono fondamentali i formati, oltre alle dotazioni di tutte le componenti tecnologiche in uscita dalla rotativa, quali la rilegatura a punto metallico, dedicate al prodotto commerciale. Controllo di gestione, doppi turni di lavoro per grafici e poligrafici, solo tecnologie coldset, massima flessibilità e monitoraggio costante sui prezzi del commerciale sono alcune delle scelte vincenti del Centro Stampa Editoriale di Grisignano di Zocco. Anche loro sono impegnati a sviluppare le attività della rete di vendita per operare con successo sul mercato della stampa non quotidiana e nella ricerca di materiali di consumo con prezzo il più possibile contenuto, per fare fronte alla concorrenza agguerrita degli stampatori commerciali. Una competizione, questa, che sempre più centri stampa italiani nati per lavorare il solo prodotto giornale stanno dimostrando di poter affrontare con successo.
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Stampa inkjet per quotidiani: tecnologie, mercati ed opportunità
Se avete occasione di passare da uno dei grandi Hotel di Milano, o dagli aereoporti di Malpensa e Linate, acquistate una copia del quotidiano americano USA Today e date un’occhiata con molta attenzione alla qualità di stampa ed alla carta utilizzata. Molto probabilmente avete fra le mani una copia del giornale stampata dalla Rotomail di Cologno Monzese con una macchina digitale per la quadricromia. E’ uno dei primi esempi di applicazione di queste tecnologie al prodotto quotidiano disponibile nel nostro Paese. L’unità sulla quale si stampa, da un paio di mesi, USA Today, è una Kodak VL 2000 inkjet, presentata, assieme ad altre soluzioni per la stampa digitale in via di sviluppo, a Drupa 2008. TecnoMedia- La tecnologia digitale per la stampa a colori dei giornali è pronta? Flavio Corsini (FC) – Direttore vendite GCG Kodak – Diciamo che dal punto di vista di Kodak la tecnologia esiste, è utilizzabili già oggi con ottimi risultati ed è, soprattutto, una tecnologia che ha di fronte a sé ancora dei margini significativi di miglioramento. TM- Che cosa significa? FC-Significa che oggi, una stampatore che vuole produrre tirature limitate di quotidiani in quadricromia, può farlo utilizzando la soluzione Kodak VL 4200, con ottimi risultati, vendibili perfettamente sul mercato. L’unità ha introdotto nel mondo dell’inkjet il concetto
Stampa digitale
Stampa digitale inkjet per quotidiani: a che punto siamo? Esattamente un anno fa, a Drupa 2008, il tema delle nuove frontiere della stampa a colori a dato variabile e a getto di inchiostro era una dei temi più vivaci. Previsioni sul prossimo biennio, sulle nuove macchine in arrivo e sulle diverse soluzioni tecnologiche si accavallavano. Dodici mesi dopo, riprendiamo questo argomento con uno dei protagonisti mondiali del mercato inkjet, Kodak, che proprio a Drupa ha presentato nuove soluzioni a getto di inchiostro continuo.
del colore, anticipando le macchine delle serie Stream, anche queste presentate a Drupa, la cui introduzione è prevista nel corso del 2010, come comunicato l’anno scorso a Düsseldorf.
Sergio Duvia (SD) - Sales manager IPS (InkJet Printing Solutions) di GCG Kodak – La macchina sulla quale si stampa USA Today, la VL 2000, ha una velocità di 75 metri al minuto ed una risoluzione di 600 dpi. In formato USA Today produce circa 450 pagine al minuto. La soluzione stream, che noi definiamo anche “offset quality”, avrà la stessa risoluzione di 600 dpi ma una velocità a partire da 300 metri al minuti. In entrambi i casi siamo comunque in presenza di macchine che utilizzano la tecnologia Kodak a flusso continuo di inchiostro.
TM- Quali vantaggi dà, secondo voi, il flusso di inchiostro continuo? SD- Con il flusso di inchiostro continuo inkjet le goccioline vengo create in tubicini che sono in numero di 600 per pollice, e che sono stati realizzati grazie all’impiego di nanotecnologie. Dal nostro punto di vista i vantaggi sono fondamentalmente due. La macchina può produrre a velocità molto più alte, fino a tre, quattro ed anche cinque volte di più rispetto a quello che consentono altre tecnologie. Con la soluzione stream, annunciata a Drupa, si potranno utilizzare diversi tipi di inchiostro e, quindi, sfruttare la macchina per stampare su diversi tipi di carte,
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Stampa digitale
mantenendo sempre la qualità a 600dpi. Le unità configurate per la stampa dei giornali sono anche dotate di una piega specializzata per la finitura in linea. Noi integriamo con soluzioni della Hunkeler, ma da un punto di vista tecnico non è l’unica soluzione possibile, e se il cliente chiede altre integrazioni noi possiamo senz’altro prenderle in considerazione. TM- Quando diventa conveniente la stampa digitale per i giornali? FC- Molto dipende da dove gli editori individueranno la possibilità di produrre basse tirature. La stampa digitale dei giornali è molto interessante per realizzare lotti di alcune migliaia di copie. Ancora di più potrebbe esserlo laddove fosse possibile stampare il giornale utilizzando una delle caratteristiche specifiche del digitale: il dato variabile. Personalizzare le copie in funzione dell’area di distribuzione del giornale è una grande opportunità, anche se non è affatto facile tradurla in pratica. Molto più immediato è l’utilizzo della tecnologia digitale per la stampa di piccole quantità di giornali stranieri da distribuire, per esempio, negli aereoporti o negli Hotel dove alloggiano uomini d’affari e turisti stranieri. Lo stesso si può dire per la produzione di piccole quantità di testate italiane che vadano in distribuzione all’estero in punti qualificati e frequentati dai nostri lettori. La tecnologia esiste; è l’editore che deve decidere come utilizzarla. TM- E lo stampatore? FC- La macchina di stampa digitale può fare parte dell’offerta di un centro stampa quotidiani, soprattutto in un Paese, come l’Italia, dove i centri stampa per giornale puntano a sviluppare servizi per una clientela non solo editoriale. Ma è possibile immaginare che anche altri soggetti, per esempio grossi distributori locali, utilizzino la stam-
Da sin.: Flavio Corsini, Direttore vendite GCG Kodak, Sergio Duvia, Sales manager IPS (InkJet Printing Solutions) di GCG Kodak. In basso: l’unità VL 2000 che stampa USA Today.
pa digitale per produrre piccoli lotti di copie da recapitare in alcuni centri di diffusione. Ancora una volta la tecnologia c’è: si tratta di decidere come utilizzarla. S D Il digitale per Kodak è una scelta strategica di fondo. La punta di diamante è la tecnologia inkjet a flusso continuo e la soluzione stream in “offset quality”, ma per i centri stampa restano anche molto interessanti le macchine a tecnologia elettrofotografica, come la NexPress. Sono unità tipicamente commerciali, dove la qualità è già paragonabile all’offset, ma dove, rispetto al getto continuo di inchiostro, la velocità è ancora migliorabile. TM- Kodak resta comunque un fornitore di riferimento anche per la stampa offset tradizionale dei giornali? FC- Assolutamente sì. Il digitale, sul quale la società ha investito molto e nel quale crede profondamente, mantiene le proprie soluzioni ed i propri materiali di consumo anche per la stampa su rotativa offset. Le lastre termiche ed i CtP generano, fra l’altro, risorse importanti da destinare alla ricerca e allo sviluppo. Kodak continua con le lastre a tecnologia termica, ma amplierà a breve l’offerta con una lastra polimerica per tecnologia violet – modello Violet Kodak T85 – che avrà, con la qualità, anche una grande attenzione per gli aspetti ambientali. All’estero sono già in uso lastre per la stampa dei giornali senza sviluppo, ed è possibile che a breve siano introdotte anche nel mercato italiano.
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Fruizione digitale dei quotidiani, ma pagamento in moneta sonante: debutta tra pochi mesi il nuovo lettore digitale per libri e giornali di Amazon “Kindle DX”, pubblicizzato come strumento per arginare la crisi del settore editoriale. E’ intanto allo studio un dispositivo simile alla News Corp di Rupert Murdoch, che si è dichiarato deciso a porre fine alla fruizione gratuita dei quotidiani sul web.
Amazon lancia Kindle DX E’ arrivato sul mercato, il tanto atteso Kindle DX (deluxe), il nuovo lettore digitale per libri e giornali di Amazon che secondo le intenzioni dell’azienda dovrebbe servire ad arginare la crisi del settore editoriale. In vendita negli Stati Uniti a partire dalla prossima estate, Kindle permette di scaricare libri e giornali e visualizzarli sullo schermo da 9,7 pollici (più del doppio dello schermo del precedente dispositivo Kindle 2) con un’immagine nitida come quella di una pagina stampata: viene adottata la tecnologia E-Ink, con risoluzione da 1200x824 pixel e una scala di 16 toni di grigio. Il consumo è basso e la batteria dura in carica una settimana. Dotato di memoria di 4 GB, Kindle DX secondo Amazon permette di disporre di 3.500 libri, periodici e propri documenti, da leggere in formato DOC, HTML, TXT, RTF, JPEG, GIF, PNG, MP3 e file PDF in modo nativo. La possibilità di orientare la visualizzazione di lettura migliora la lettura di quotidiani di grande formato; è anche prevista la funzione “Text to speech” per ascoltare la lettura dei testi quando si è in movimento. Per l’acquisto dei testi, Kindle DX usa connettività wireless 3G offerta dall’operatore Sprint, inclusa nel costo senza canoni e contratti.
Stampa e internet
Nuovi dispositivi per il giornale in digitale
e funzionalità limitata, ad esempio per muoversi tra le pagine. Ma è soprattutto l’impossibilità di visualizzare immagini a colori che sembra contrastare con l’abitudine degli utenti che utilizzano i display a 16 milioni di colori di smartphone e netbook. Si tratta di una piattaforma chiusa, che permette un’interattività con il web molto ristretta: è accessibile solo la consultazione ad un dizionario e all’enciclopedia libera Wikipedia, mentre non è previsto l’uso della posta elettronica e l’accesso al web. Secondo altri analisti, sarebbe invece proprio la piattaforma chiusa la chiave di successo del nuovo dispositivo. Accordi editoriali per libri...
Sono disponibili secondo Amazon 275,000 libri, inclusi 107 dei 112 best-seller del New York Times: il costo è di 9,99 dollari per un libro, di cui si può scaricare un brano di prova prima di decidere l’acquisto. Sono presenti anche molti libri universitari: Amazon ha dichiarato di aver raggiunto accordi con tre grandi editori che metteranno a disposizione i loro libri sotto forma di e-book nel Kindle Store, Pearson Education, Cengage Learning and Wiley Higher Education, mentre con McGraw-Hill non è ancora stato raggiunto un accordo.
Alcune limitazioni del dispositivo
… e per i giornali
Diverse le critiche arrivate al nuovo dispositivo: l’alto costo, 489 dollari rispetto alla versione precedente di Kindle 2 a 359 dollari, la tastiera con tasti piccoli
Anche per i giornali si prevede la vendita di abbonamenti con pagamento diretto da parte dell’utente: una formula del tutto tradizionale, che si contrappone
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con la difficile ricerca di un modello di business per i giornali sul web, a costo zero per gli utenti e supportato da inserzioni pubblicitarie, che fino ad oggi non ha portato a risultati considerati universalmente soddisfacenti. Nelle intenzioni di Amazon, Kindle DX vuole dunque offrire una variante digitale al consolidato modello di business dell’editoria, proponendo un supporto diverso rispetto alla carta e un diverso approccio ai problemi di logistica e distribuzione. Sorge però il dubbio che la soluzione del problema dell’editoria, principalmente economico, possa venire da un dispositivo così costoso. Così Boston Globe, Washington Post e New York Times hanno lanciato un’offerta promozionale su modello delle offerte dei nostri gestori telefonici: ai lettori che sottoscriveranno un abbonamento “a lungo termine”, le tre testate venderanno il dispositivo Kindle DX ad un prezzo ridotto, però solo nelle aree in cui non esiste una distribuzione fisica delle copie cartacee. I termini economici degli accordi Amazon aveva già in corso accordi con diversi gruppi editoriali per il dispositivo precedente, Kindle 2, che permettevano al pubblico di sottoscrivere l’abbonamento a 37 giornali al costo di circa 10 dollari al mese. Anche se Amazon non rende noti i termini degli accordi in corso con gli editori di giornali, è però circolata voce che l’azienda trattenga il 70% dei revenues, un accordo che non soddisfa certamente gli editori e che infatti è in corso di rinegoziazione con la nuova piattaforma. Interesse per la stampa estera – Il Corriere della Sera Un interessamento concreto di Amazon verso il mercato della stampa estera, da proporre ai propri lettori statunitensi, è venuto dall’accordo dello scorso marzo con il Corriere della Sera per la fruizione negli
USA sul Kindle 2 della Amazon. Rcs, il primo editore italiano ad aver concluso un accordo di questo tipo, ha dichiarato di voler proseguire in questo modo la strategia di ampliamento delle modalita’ di lettura - carta, Internet, mobile - “in un’ottica di attenzione alle nuove abitudini e alla crescente mobilita’ del pubblico dei lettori”. Kindle DX fuori dagli Stati Uniti Per il momento sembra invece lontana la distribuzione di Kindle DX in altri Paesi, anche a causa del vincolo costituito dalla tecnologia wireless Whispernet connessa al servizio dell’operatore Sprint, non presente in Europa; si è però già ipotizzato che il dispositivo potrà essere distribuito in Europa dopo il 2010. L’esperimento di Amazon nel distribuire il software “Kindle for iPhone”, anche se apparentemente è contrario ai suoi interessi nel proporre una piattaforma chiusa, può essere visto come un primo modo per testare il gradimento fuori dagli Stati Uniti. Da notare che questo software però non supporta la lettura di riviste e quotidiani ma solo di libri. I tentativi precedenti e gli attuali concorrenti Da alcuni anni assistiamo a tentativi infruttuosi di lanciare l’uso massiccio degli e-book: ricordiamo ad esempio Rocketebook 1999. I lettori hanno fino ad ora continuato a restare affezionati alla carta, sia per la migliore qualità di lettura sia per questioni affettive legate ad esempio al possesso dei propri libri. Della versione precedente di Kindle, si stima che siano stati
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venduti soltanto 500.000 esemplari, che però sembrano aver costituito un discreto volano per la vendita di contenuti. I tempi sembrano comunque ora maturi per una modifica almeno parziale delle abitudini di lettura di libri e quotidiani. Ci si aspetta quindi che altre aziende proseguano con lo studio di dispositivi di lettura portatili, ad esempio Plastic Logic, una start-up con buona dotazione finanziaria, FirstPaper, collegata all’editore Hearst, e probabilmente la stessa Apple, oltre naturalmente alla Sony con il suo abbastanza diffuso sony Reader. I piani alternativi di Murdoch Il più temibile concorrente per i piani di Amazon è però il nuovo e-reader a cui starebbe lavorando la NewsCorp di Rupert Murdoch, che recentemente ha dichiarato di voler abbandonare la strategia dei contenuti fruibili gratuitamente sul web in quanto finanziati tramite la pubblicità, e di voler creare un modello per far pagare i contenuti online, ma di volerlo fare in alternativa al Kindle DX di Amazon. NewsCorp sarebbe già all’opera un team con sede a New York, Londra e Sydney per realizzare il progetto, che coinvolgerà i diversi assets del gruppo, dal Wall Street Journal a The Times, Sunday Times e The Sun a Londra, cui si uniranno i contenuti dell’impero cinematografico e televisivo del Gruppo. Murdoch ha inoltre dichiarato di voler ricercare accordi con altri editori e “fornitori di contenuti” all’esterno del Gruppo. Nuovo vigore per l’editoria L’auspicio è che, comunque esse si realizzino, le nuove forme di diffusione dei giornali contribuiscano a dare nuovo vigore all’editoria. Le recenti numerose cessazioni di attività nei giornali statunitensi costituiscono infatti una grave perdita, mentre preoccupano le difficoltà in cui si trovano ad esempio il Boston Globe e il San Francisco Chronicle. In Italia la situazione non è migliore, visto che la crisi raddoppia le perdite del settore, come emerso nel
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recente convegno FIEG. Ferruccio De Bortoli nel suo discorso di nomina al Corriere ha invitato i propri giornalisti a riflettere sulle grandi potenzialità informative dei palmari e dei telefonini full screen, che permettono al lettore di sapere già tutto prima di affrontare la lettura del quotidiano. Ma ha anche sottolineato un fattore molto importante: il legame del lettore con il proprio giornale resta saldo, in quanto è basato sulla qualità e credibilità dell’informazione. “I giornali sono in crisi. In tutto il mondo. Ma non sono mai stati così letti, su carta e sul web, come oggi”.
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Quotidiani USA: fra stampa e pubblicità on line
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Le pagine dell’Osservatorio
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Idee e iniziative per superare la “tempesta perfetta” Dal Rapporto 2009 sull’industria italiana dei quotidiani, del quale pubblichiamo in queste pagine la Premessa, emerge una situazione di grave difficoltà in Italia e in tutto il mondo, nella quale ai problemi “storici” del settore si sono aggiunti, moltiplicandone gli effetti negativi, i devastanti effetti che la crisi economica mondiale sta avendo sui fatturati pubblicitari di tutti i media. Una situazione che richiederà a tutte le parti coinvolte - le aziende, i lavoratori, le Istituzioni pubbliche - sacrifici, impegno e... tanta fantasia Nei dodici mesi che separano la pubblicazione di questo Rapporto 2009 dalla precedente edizione, gli scenari dell’editoria quotidiana in Italia e nel mondo sono cambiati in maniera drammatica. E’ vero, da anni ormai tutti gli indicatori che vengono tradizionalmente analizzati per definire lo stato di salute del settore davano segnali di difficoltà: le vendite ferme intorno ai cinque milioni e mezzo di copie giornaliere, la pubblicità che segnava il passo rispetto sia ai tradizionali mezzi dominanti – la televisione – che a nuovi media come internet; e ancora: le annose difficoltà del sistema distributivo, la carenza di politiche pubbliche organiche di sostegno alla lettura, l’evoluzione negativa dei costi delle materie prime. Pochi anche se significativi i raggi di luce in questo panorama grigio: il consolidarsi di mercati nuovi e promettenti come la free press, la sempre maggiore e più convinta presenza degli editori italiani su internet, il sostanziale completamento di un gigantesco processo di ammodernamento degli stabilimenti di stampa che ha posto il nostro Paese all’avanguardia per quantità e qualità del parco macchine installato. Il panorama complessivo di questo settore industriale, a un anno di distanza, è cambiato – in peggio – con una rapidità impressionante. La crisi economica e finanziaria globale, sotto questo aspetto, ha fatto da leva, amplificando le criticità di una industria che già soffriva per irrisolti problemi strutturali. L’andamento delle vendite ha accentuato la tendenza al ribasso, tornando a livelli che non si vedevano dagli anni Settanta, quando l’editoria quotidiana era un’industria assistita dallo Stato e il prezzo dei quotidiani era fissato da un comitato di ministri. Impressionante il calo della pub-
blicità: un calo che – è vero – ha colpito tutti i mezzi, complice una recessione di dimensioni ancora non completamente esplorate, ma che si è abbattuta con particolare violenza sulla carta stampata; gli ultimi dati disponibili al momento di redigere queste note, relativi al mese di febbraio 2009, segnalano un calo del 26% del fatturato pubblicitario dei quotidiani rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E ancora: i prodotti collaterali, che per anni sono stati una componente di tutto rispetto nelle politiche di marketing e nei bilanci delle imprese editoriali, hanno visto crollare in un solo anno del 43% il loro fatturato complessivo, da 350 a 200 milioni di euro. Una crisi di proporzioni mondiali Ce n’è abbastanza, insomma, per chiedersi, al di là delle contingenze momentanee di una congiuntura economica che tutti speriamo si esaurisca nel più breve tempo possibile, se non ci troviamo di fronte ad una crisi strutturale del settore editoriale, di un modello di business che, da un secolo circa, si fonda sul doppio binario della vendita delle notizie ai lettori e della vendita dei lettori agli inserzionisti pubblicitari. E’ un dibattito, questo, particolarmente vivace soprattutto negli Stati Uniti, dove la crisi del modello tradizionale del business editoriale ha già prodotto effetti macroscopici, con chiusure a catena di giornali e serie difficoltà anche per grandi e blasonate testate. Un solo dato: Il Chicago Tribune e il Chicago Sun Times, i due maggiori quotidiani di Chicago, terza città degli Stati Uniti con una popolazione che sfiora i dieci milioni di abitanti, sono entrambi a rischio di chiusura
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dopo che le rispettive società editrici hanno chiesto al tribunale di essere ammessi all’amministrazione controllata, secondo le procedure previste dal Chapter 11 della legge fallimentare statunitense. In una delle audizioni in corso al Senato degli Stati Uniti sulla crisi dei quotidiani, una top manager di Google ha parlato di una “tempesta perfetta” che ha investito l’industria editoriale, nella quale i problemi specifici del settore - le tecnologie in trasformazione, la pubblicità classificata migrata verso il web, i mutati stili di vita dei giovani - sono stati amplificati dal crollo del mercato pubblicitario causato dalla crisi economica. Oltre che negli Stati Uniti, dove il Senato sta conducendo una ricognizione finalizzata ad individuare le misura di sostegno più adeguate, questa consapevolezza è ben presente anche in Francia, dove il Presidente Sarkozy ha indetto gli Stati Generali dell’editoria che hanno portato alla pubblicazione di un “libro verde” ed a concreti interventi a sostegno del settore. Le istituzioni di questi Paesi hanno preso atto del fatto che rischia di essere seriamente compromesso uno dei presidi fondamentali della democrazia, e stanno studiando le strategie migliori per aiutare il sistema dell’informazione nel suo complesso, come è stato fatto per esempio con il sistema bancario. L’auspicio è che questo approccio venga quanto prima adottato anche in Italia, dove manca una visione di sistema del sistema informativo nel suo complesso, e la normativa esistente - una legge per la radiotelevisione, una per l’editoria, nessuna normativa specifica per i new media - risponde a logiche settoriali o addirittura assistenziali ormai anacronistiche. Le novità del Rapporto 2009 Di fronte a questo scenario cosi drasticamente cambiato rispetto alle prospettive di pochi mesi or sono, l’Osservatorio Tecnico ha sentito il dovere di adeguare la sua attività e le sue prospettive per rimanere fedele a se stesso ed al proprio compito istituzionale di fornire alle parti costitutive una bussola per orientarsi al meglio rispetto all’evoluzione dell’industria dei quotidiani. I primi effetti di questo cambiamento, avviato con il rinnovo triennale delle cariche avvenuto nel giugno 2008, sono contenute nel Rapporto 2009. Il Rapporto di quest’anno è impostato secondo lo schema definito con l’edizione 2008: una prima parte che analizza ed interpreta i dati di settore e cerca di individuare i trend emergenti; una seconda che presenta, con tabelle e grafici, i dati occupazionali e retributivi dell’industria dei quotidiani; e infine, una terza parte nella quale confluisce la banca dati dell’industria italiana dei quotidiani, con le informazioni dettagliate su testate, società editrici, centri stampa, concessionarie, agenzie di informazione. Nell’edizione 2008 avevamo individuato, in un capitolo dedicato all’innovazione di prodotto, tre
TecnoMedia “filoni” principali: il colore, la free press, le edizioni internet. Per quel che concerne il colore, ormai può essere considerato un tema inesistente: i quotidiani italiani sono ormai tutti a colori, a parte irrilevanti eccezioni. La free press e le edizioni internet, invece, sono analizzate nei primi capitoli unitamente ai prodotti “tradizionali”: riteniamo infatti che non vi siano più ragioni per considerarle “innovazioni”, e che siano anzi divenute un elemento costitutivo del mix di prodotti e servizi che le imprese editoriali devono utilizzare per intercettare i lettori e gli inserzionisti. La complessità e la specificità della crisi dell’industria editoriale di cui si diceva sopra, con la messa in discussione delle fondamenta stesse del ciclo di produzione della notizia, ci ha suggerito di dedicare un capitolo ad una panoramica dei trend e delle iniziative più interessanti ed innovative che stanno emergendo, in particolar modo negli Stati Uniti, soprattutto nell’area della riorganizzazione delle redazioni e del nuovo rapporto che sta emergendo, nell’era del web 2.0, dei social network e dei blog, tra lettore e notizia, tra lettore e giornalista, tra lettore ed editore, tra lettore ed inserzionista. In attesa che l’evoluzione delle tecnologie e delle abitudini di consumo portino alla ribalta ed al successo nuovi modelli di produzione e distribuzione delle notizie, non possiamo però dimenticare che la carta stampata rimane, qui e adesso, lo strumento principe di veicolazione dell’informazione da parte delle aziende editoriali. Abbiamo quindi ritenuto opportuno dedicare un capitolo al futuro delle tecnologie nella stampa dei quotidiani, riportando ampi stralci del “Where News?” realizzato su questo tema da IFRA, con il quale già da due anni l’Osservatorio ha raggiunto un accordo che ci consente di presentare sul nostro rapporto annuale i risultati più interessanti tra le attività di ricerca realizzate dall’Istituto tedesco. Dallo studio IFRA emerge un futuro nel quale gli stabilimenti di stampa saranno sempre più sofisticati, grazie a nuove configurazioni delle rotative, utilizzo di carte migliorate e forni di essiccazione, sistemi di finitura in linea, controlli di qualità automatici se empre più sofisticati. Stabilimenti i non più limitati alla stampa dei quotidiani, ma in grado di produrre anche inserti, magazine, brochure, volantoni della grande distribuzione, e di proporsi nell’affollato e ultracompetitivo mercato della stampa commerciale. E a questo proposito non possiamo non ricordare come, nell’aprile del 2008, nel rinnovare il contratto di lavoro poligrafico, le Parti sociali, con l’introduzione nella normativa di una apposita Parte Sesta e della figura del “poligrafico commerciale”, si sono responsabilmente assunte l’onere di governare questa transizione, lanciando un ponte verso un futuro nel quale un contratto di lavoro riservato unicamente a società che producono solo quotidiani e che non aumentano il tasso di utilizzo degli impianti con produzioni commerciali o semicommerciali rischia di scomparire.
Le pagine dell’Osservatorio
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TecnoMedia Le attività dell’Osservatorio
Le pagine dell’Osservatorio
La costante evoluzione ed aggiornamento del Rapporto annuo, per meglio adeguarlo ai cambiamenti che intervengono nell’industria editoriale, è soltanto uno dei campi di attività nei quali, su impulso del Consiglio Direttivo e delle Parti sociali che lo esprimono, l’Osservatorio è costantemente impegnato. Riteniamo pertanto utile, a conclusione di queste brevi note di premessa, accennare brevemente alle altre attività nelle quali è impegnato l’Ente bilaterale. La sinergia con IFRA Italia. Anche quest’anno, dopo la positiva esperienza del 2008, questo Rapporto viene presentato in occasione con l’annuale appuntamento con IFRA Italia, il convegno internazionale sull’industria dei quotidiani che da dodici anni ormai, nel mese di giugno, rappresenta il punto di incontro dei professionisti del settore editoriale. Di più: per la prima volta, per l’edizione 2009, l’Osservatorio è stato coinvolto sin dall’inizio nell’organizzazione del convegno, nella definizione dei temi, nell’individuazione dei relatori. Anche questa, insieme a tutte le altre iniziative intraprese e da intraprendere, è una occasione utile per rafforzare il ruolo che il Contratto di lavoro assegna all’Osservatorio tecnico: punto di riferimento del settore per la creazione di una cultura e di una consapevolezza condivisa sull’andamento dell’industria editoriale, sui suoi punti di forza e sulle sue criticità. La formazione professionale. Nello scorso mese di aprile l’Osservatorio tecnico, come parte di un pool di aziende, enti, associazioni di categoria e centri di formazione, ha ottenuto da Fondimpresa, il Fondo paritetico interprofessionale per la formazione continua dei lavoratori dell’industria, il finanziamento di un importante progetto di formazione professionale per l’industria grafica ed editoriale. Si tratta ormai della seconda esperienza di questo tipo, dopo quella realizzata tra il 2005 e il 2007 e conclusasi con pieno successo e centinaia di lavoratori del settore coinvolti. In una industria, come quella editoriale, sottoposta a cambiamenti di grande portata, la formazione continua dei lavoratori costituisce il più importante strumento di valorizzazione del capitale umano. Il nuovo sito www.ediland.it. Dallo scorso mese di marzo il sito che sin dal 1996 ospita le pagine e le pubblicazioni dell’Osservatorio Tecnico si è profondamente rinnovato sia nella veste grafica che, soprattutto, nei
contenuti. Accanto alle pagine istituzionali dell’Osservatorio tecnico e dell’Associazione Stampatori Italiana Giornali, con i rispettivi statuti, organismi direttivi ed informazioni di servizio, sono disponibili tutte le ricerche realizzate dall’Osservatorio nella sua quasi ventennale storia, l’anagrafe aggiornata dell’industria editoriale, il testo integrale del contratto di lavoro poligrafico e relativi allegati. Nuova è, soprattutto, l’area delle news, una selezione, aggiornata quotidianamente, delle notizie più rilevanti sul mondo dei media, disponibile nella home page del sito. Dopo l’estate verrà attivata una newsletter settimanale che permetterà agli utenti registrati di ricevere direttamente nella propria casella di mail le notizie più importanti dell’ultima settimana, con i link alle fonti. Un modo semplice e utile per rimanere costantemente aggiornati su quanto avviene nella nostra industria, in Italia e nel mondo, in coerenza con la ragion d’essere dell’Osservatorio: fornire alle aziende ed ai lavoratori strumenti di conoscenza sull’andamento del settore. Nuovo nome, nuovo logo Ci rimane da segnalare, last but not least, un’ultima novità, che poi tanto nuova non è, risalendo allo scorso mese di giugno 2008. In occasione del rinnovo delle cariche dell’Osservatorio, avvenuto appunto un anno or sono, le Parti hanno deciso di intitolare l’Ente bilaterale a Carlo Lombardi, quale dovuto tributo a chi dell’Osservatorio è stato il “papà” ancor prima che - per tanti anni - il Presidente; sua infatti è stata l’intuizione prima, e la realizzazione poi, di uno strumento condiviso di conoscenza e di approfondimento sull’industria dei quotidiani, che oggi costituisce un prezioso patrimonio di tutto il settore dei quotidiani. Il nuovo logo dell’Osservatorio, che presentiamo per la prima volta sulla copertina di questa edizione 2009 del Rapporto annuale, vuole in qualche misura simboleggiare una delle convinzioni che Carlo Lombardi ci ha trasmesso: la progressiva transizione del “quotidano”, da prodotto industriale ideato in redazione e successivamente duplicato su carta tramite processo industriale a insieme di contenuti e servizi digitali distribuiti sui canali più vari, a seconda dell’evoluzione delle tecnologie e dei mercati. Una trasformazione, questa, piena di incertezze, incognite, pericoli, mementi di crisi, ma anche di straordinarie opportunità.
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TecnoMedia
I sistemi di gestione sicurezza nelle aziende editoriali
I sistemi di gestione sicurezza all’interno delle aziende editrici e stampatrici sono un argomento delicato e fondamentale per il nostro settore. L’Associazione Stampatori di Giornali – Asig – è da molto tempo attivamente impegnata nella diffusione di una moderna cultura della gestione della sicurezza. Il 23 aprile scorso si è tenuta a Milano, presso la Fieg, una riunione della Commissione Sicurezza, coordinata dal Segretario Sergio Vitelli, per analizzare alcune esperienze realizzate dalle aziende di settore e commentarle con le valutazioni di consulenti specializzati. Il materiale originale raccolto in questa occasione è disponibile presso il sito dell’Asig all’indirizzo www. ediland.it. Esperienze sui sistemi di gestione sicurezza Franco Audello, della ITEDI - La Stampa, ha richiamato l’attenzione dei presenti presentando l’esperienza aziendale, sull’attività propedeutica da dedicare al documento di valutazione dei rischi, senza la quale non è possibile lavorare in modo organico. In primo luogo è stato preparato il DVR, utilizzando un sistema informatico, in modo tale da poter concatenare e collegare tra loro argomenti, momenti e attività salienti. Ciò ha consentito di poter disporre di una raccolta di dati puntuali, articolata in modo tale da registrare la storia di quanto è stato fatto, e tenere sotto controllo tutti i rischi, conservando elementi semplici sui quali lavorare (come gli schemi degli impianti e altre documentazioni tecniche). Questa impostazione consente anche di rendere agevole sia
Lavoro & sicurezza
Il 23 aprile scorso la Commissione Sicurezza dell’Asig – Associazione Stampatori di Giornali – ha organizzato un incontro a Milano, presso la sede della Fieg, per approfondire la conoscenza dei sistemi di gestione della sicurezza nelle aziende editrici attraverso l’analisi di alcune esperienze effettuate, di alcuni progetti e delle valutazioni di consulenti esterni specializzati.
successivi aggiornamenti del DVR sia l’ottenimento di certificazioni. La valutazione dei rischi è stata eseguita utilizzando una serie di check list per la raccolta dei dati, tabelle parametriche e metodologie avanzate di valutazione. Le tabelle parametriche, con riferimento ai rischi per i quali sono stabiliti valori limite determinati (come nel caso del rumore), permettono di valutare in quale posizione ci si trovi. Le metodologie avanzate di valutazione applicano criteri di dettaglio stabiliti. Dopo aver suddiviso i lavoratori in gruppi omogenei (giornalisti, manutenzione elettronica, vigilanza, spedizione, rotoformatori, impiegati amministrativi, impiegati tecnici, fattorini, eccetera) è possibile effettuare la raccolta dati tramite le check list corrispondenti ai vari fattori di pericolo, individuati per ogni gruppo. Rispondendo a domande che ricalcano i requisiti richiesti dalla normativa vigente, la compilazione delle check list viene condotta attraverso due strumenti di indagine, uno oggettivo (consente di rilevare la sicurezza oggettiva in base a parametri tecnici) e uno soggettivo tramite interviste che coinvolgono preposti, RSPP, RLS e medico competente (per esempio, inizialmente si è valutato in tal modo lo stress lavoro correlato). Il software utilizzato, attraverso l’elaborazione dei dati inseriti, individua il livello del rischio per ogni gruppo omogeneo di lavoratori. Per ogni livello di rischio è previsto un questionario, articolato per aree tematiche (attività e ambienti di lavoro; macchine, utensili e attrezzature di lavoro; agenti fisici, chimici e biologici) e costituito da domande chiuse, suddivise per fattori
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TecnoMedia
Lavoro & sicurezza
di pericolo che permettono di specifica. evidenziare le Tenendo conto carenze evendi tali obiettivi, tualmente presi è cominciato a senti. Le rispoverificare lo stato ste vengono dell’arte, effetgestite dal softuando un vero tware per dare e proprio check origine a una e regolarizzando valutazione ciò che è prioridi probabilità tario rispetto alla e gravità pernormativa più remettendo di cente. utilizzare poi Attualmente formule per la si stanno consideDa sin.: Franco Audello, della ITEDI - La Stampa, e Fiorenzo Bernazzani determinaziorando le figure di del Gruppo RCS, che hanno illustrato le esperienze aziendali in materia di ne dei livelli di gestione dei sistemi sicurezza dirigenti e preposti, rischio. con l’obiettivo di Per una valudefinire e nominare tazione completa del livello di rischio per ciascun fattore “formalmente” come tali tutti coloro che svolgono “di di pericolo, si considera anche il “fattore umano”, che fatto” questi ruoli. Si sta mettendo a punto un metodo prende in considerazione quanto le persone percepisca- e-learning per la formazione dei soggetti interessati, no il pericolo, il loro comportamento, il tipo di attività attraverso corsi ad hoc su intranet, che già è stato utisvolta, l’esperienza, l’addestramento, eccetera. lizzato negli stabilimenti dei quotidiani. Al termine si ottiene un elenco di interventi specifici Un altro intervento in corso di attuazione è l’adozio(come la limitazione del periodo dell’esposizione al ne di uno specifico software per la gestione informatica rischio, la modifica delle condizioni di lavoro in modo della sorveglianza sanitaria, uniforme per l’intero da eliminare l’esposizione, l’assegnazione delle donne Gruppo, che verrà alimentato con un sistema di gestione esposte a mansioni diverse, la richiesta di astensione del personale in cui, ad ogni assunzione, inserimento dei lavoratori), di misure preventive (come acquisto o cambio mansione verrà associato uno specifico flag di macchine sicure, informazione, formazione, ad- ed il primo sistema automaticamente invierà le infordestramento) o misure protettive (come DPI, cabine mazioni al secondo (dove il medico competente aprirà insonorizzate). o modificherà la cartella sanitaria) e manderà ai diretti I risultati della valutazione sono, quindi, commen- interessati delle mail con dei link affinché partecipino tati mediante frasi di carattere generale comprendenti alla formazione con relativi test. le conclusioni e le azioni da intraprendere, arrivando Nel frattempo, si sta anche completando l’iter reanche a specificare cosa occorre fare in pratica, con lativo alla gestione degli appalti, dopo aver raccolto la l’indicazione, per esempio, di quando fare la visita documentazione dalle molte società che collaborano con medica periodica per i videoterminalisti. il Gruppo, considerando anche le varie procedure. Fiorenzo Bernazzani ha presentato l’approccio del RCS sta, infine, mettendo a punto, a livello di Gruppo RCS, che, dopo aver considerato la propria Gruppo, un sistema di archiviazione della sicurezza, struttura, la propria complessità (35 società, 62 sedi) e le in cui sono stati individuati i documenti da gestire e novità legislative, ha stilato un progetto sulla sicurezza conservare al suo interno, l’unità organizzativa responcurato da un gruppo di lavoro interdisciplinare. sabile della gestione di ognuno di essi e le modalità Tale progetto si pone tre macro obiettivi: un mo- della conservazione (alcuni saranno conservati su un dello unico di organizzazione della sicurezza ai fini del server centrale accessibile a tutte le sedi). D.Lvo 231/2001 , implementazione di un sistema di E’ in programma un lavoro propedeutico all’adogestione omogeneo per tutto il Gruppo e ridefinizione zione di un vero e proprio sistema di gestione della della struttura organizzativa in tema di sicurezza che sicurezza sul lavoro, possibilmente anche esimente ai prevedrà probabilmente un’unica struttura di gruppo fini del D.Lvo 231/2001. con un unico RSPP, facendo eccezione per gli stabiliIl vantaggio del nuovo modello organizzativo domenti dei quotidiani che potrebbero avere una struttura vrebbe essere quello di raggiungere una proficua ed
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I sistemi di gestione sicurezza nelle aziende editoriali
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Bruno Riccardi del Gruppo Il Sole 24 Ore
relazione con i RLS, le organizzazioni sindacali e con i loro rappresentanti); riduzione degli infortuni e dei costi sia aziendali sia sociali; garanzia di sicurezza e salubrità sul lavoro. Francesco Bacchini, consulente de Il Sole 24 Ore per gli aspetti legali, ha sottolineato come un sistema di gestione della sicurezza rappresenti innanzitutto il sistema di organizzazione del processo produttivo e del lavoro ad esso necessario. E’ impensabile, infatti, che si costituisca un sistema di gestione a latere rispetto a quello con cui si gestiscono i processi produttivi e del lavoro. A questo proposito Il Sole 24 Ore ha istituito il “delegato del datore di lavoro” per tutto ciò che riguarda la sicurezza sul lavoro, con la sola eccezione della nomina del RSPP e della valutazione dei rischi e del DVR (gli obblighi indelegabili). Questo soggetto rappresenta uno strumento attraverso il quale costituire un’istanza organizzativa ulteriore e non alternativa: non si sostituisce alle figure classiche né alle posizioni di garanzia, ma funge da strumento di completamento dell’organizzazione quotidiana attraverso la quale si produce e si lavora. Il delegato del datore di lavoro ha, dunque, natura di completamento nella ripartizione degli obblighi dettata dalla consapevolezza che l’azione quotidiana di supporto e di coordinamento di tutte le attività delle varie figure professionali non può essere fatta dall’amministratore delegato; il vertice resta comunque fortemente coinvolto, il potere decisionale resta suo e il delegato rappresenta un elemento di azione quotidiana. Al di là del modello scelto, il sistema di gestione, per avere efficacia esimente rispetto al D.Lvo 231/2001, deve comunque avere i due requisiti che i modelli richiamati nell’art. 30 D.Lvo 81/2008 non posseggono: un sistema sanzionatorio e un organismo di vigilanza interni. Attualmente é in progetto una modifica della norma Uni-Inail (uno dei modelli richiamati dal detto art.30) che trasformi tale norma da mera linea guida a vera e propria norma certificabile attraverso l’inserimento dei due elementi sopra menzionati e oggi mancanti. Se la
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efficace coerenza d’azione: evitando diversi approcci è possibile sfruttare l’efficienza dei modelli replicati e la loro maggiore chiarezza anche a fronte di verifiche esterne. Un modello centralizzato, infine, è più snello e più rapidamente reattivo anche in caso di modifiche normative o di variazioni organizzative del Gruppo. Bruno Riccardi, per conto del Sole 24 Ore, ha messo in risalto come il Gruppo sia orientato alla realizzazione di un sistema di gestione della sicurezza efficace e riconducibile a un sistema certificabile. L’esistenza di un sistema di gestione sulla sicurezza è necessaria sia in quanto rappresenta un elemento di politica, strategia e organizzazione aziendale per l’adempimento degli obblighi, sia perché definisce ruoli, compiti e responsabilità, ai fini dell’individuazione delle figure professionali secondo i termini della legislazione antinfortunistica (che spesso non coincidono con quanto previsto dal diritto del lavoro). E’ anche necessario in quanto consente di raccogliere le istruzioni operative redatte per l’esecuzione delle attività, di definire un processo di miglioramento continuo delle attività di controllo. Sicuramente, attraverso un sistema di gestione della sicurezza, verrà integrato un modello organizzativo di controllo come previsto dal D.Lvo 231/2001, idoneo ad avere efficacia esimente e tale da poter essere eventualmente essere certificato in futuro. In riferimento alla realizzazione del sistema, sarà necessario il coinvolgimento di tutte le figure aziendali, individuate nel “funzionigramma”. Verrà utilizzato un processo bottom-up al fine di avere la condivisione sia delle procedure sia delle istruzioni operative da applicare ai fini della sicurezza. I vantaggi previsti sono: adozione di procedure “attive” e condivise; creazione di un processo di miglioramento continuo; monitoraggio dell’efficienza del modello attraverso verifiche periodiche; realizzazione di una organizzazione corrispondente allo spirito della normativa anche come elemento che favorisce l’immagine dell’azienda all’esterno e soprattutto all’interno di essa (per esempio sotto l’aspetto della
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TecnoMedia Paolo Vigone, Dirigente della I&C
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norma Uni-Inail dovesse evolvere in questo senso, potrebbe essere utile adottarla. Qualora si decida di non ricorre a una certificazione, occorre considerare che una buona valutazione dei rischi e un buon DVR sono l’elemento cardine per poter creare un sistema di gestione della sicurezza, agli esclusivi fini interni della legislazione antinfortunistica. Bacchini evidenzia anche come in alcune realtà si stia provando a configurare un settore specifico dedicato alla sicurezza e all’ambiente, all’interno del quale sono collocabili i RSPP. A tale proposito, è apprezzabile l’intento di RCS di creare il SPP di Gruppo, al quale si può collegare il medico competente coordinatore. E’ un passo avanti rispetto al passato, che consente ai grandi gruppi di uniformare azione e modelli. In quest’ottica si colloca anche il progetto de Il Sole 24 Ore. Il punto di vista dei consulenti Ernesto Vietti, di Modulo Uno, ha messo in risalto l’efficacia dell’approccio delle tre aziende editrici al problema sicurezza. La Stampa si è dotata di strumenti che le consentono di valutare il proprio operato in funzione dell’evoluzione normativa, partendo da una buona valutazione dei rischi (che ha consentito di approfondire anche elementi ulteriori rispetto a quanto richiesto dalla legislazione) e da una attenta verifica della conformità ai requisiti. RCS e Il Sole 24 Ore, ugualmente, si sono avvalsi dei principi base ispiratori per l’implementazione di un sistema di gestione della sicurezza. E’ anche apprezzabile la considerazione circa l’aspetto economico, perché i vantaggi legati all’implementazione di un sistema di gestione della sicurezza veramente efficace, a partire dal secondo anno di applicazione, sono anche economici: in caso contrario, si è sbagliato qualcosa o nell’impostazione o nell’applicazione. Paolo Vigone, della I&C, suggerisce di non portare a certificazione il sistema di gestione, perché consentire l’intervento di auditor esterni che documentino tutto ciò che è carente in azienda in tema di sicurezza equivale a una autodenuncia nel caso in cui gli organi di vigilanza chiedessero di visionare i monitoraggi e
le verifiche effettuate. Determinare un sistema di gestione serve soprattutto a rivedere la propria organizzazione della sicurezza: il sistema formalizza l’organizzazione. Occorre creare innanzitutto un organigramma, anche solo a livello di definizione (per evitare che lo stesso non sia sempre aggiornato) e determinare una corretta matrice dei ruoli che riassume tutto quello che le varie figure all’interno del sistema di gestione devono fare. Il documento di valutazione dei rischi è la prima cosa che deve essere aggiornata. Non a caso La Stampa è partita informatizzando la valutazione, e rendendone così più semplice un futuro aggiornamento. Creando un sistema di gestione occorre formalizzare adeguatamente le figure professionali e i monitoraggi, anche di primo livello, tramite check list semplici e veloci sui punti cruciali (se per esempio il lavoratore segnala un pericolo nell’area rotativa, l’azienda può intervenire con maggiore tempestività). Con riferimento all’organismo di vigilanza, Vigone mette in guardia i partecipanti sul fatto che, qualora gli si attribuiscano poteri di spesa autonomi, in caso di infortunio, potrebbe anche essere accusato di mancato intervento. Conviene, conclude Vigone, interpellare l’organismo di vigilanza solo sul riesame, chiarendo che non ha potere autonomo, né decisionale né di spesa: confermando che il suo compito è solo quello di segnalare qualche mancanza di conformità. Il problema dei costi Una realtà di grandi dimensioni può sicuramente risparmiare adottando un sistema di gestione, ma per la piccola e la media azienda il sistema rappresenta un aggravio di costi. Bacchini ha fatto notare che per le aziende che hanno fino a 50 dipendenti verranno definite procedure standardizzate per l’effettuazione della valutazione dei rischi (si veda l’art.29 comma 6 D.Lvo 81/2008). Anche le aziende che occupano fino a 10 dipendenti godranno di facilitazioni (comma 5 del medesimo articolo). Inoltre, lo stesso D.Lvo 231/2001 consente all’organo dirigente delle aziende di piccole dimensioni di svolgere personalmente le funzioni proprie dell’organismo di vigilanza: anche le piccole realtà, quindi, con poca spesa
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I sistemi di gestione sicurezza nelle aziende editoriali
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Ernesto Vietti di Modulo Uno
La gestione dello “stress lavoro correlato” La giornata di lavoro dell’Asig è stata anche occasione per una prima analisi sulla gestione del rischio “stress lavoro collegato”. Audello ha riferito che La Stampa, sempre utilizzando l’applicativo software, ha sottoposto un apposito questionario a RSPP, RLS, medici competenti, preposti e ufficio personale. Le domande del questionario fanno riferimento, per esempio, alla conoscenza o meno da parte del soggetto interpellato della definizione di stress lavoro correlato (in questa specifica ipotesi, se la risposta è negativa, è palese la necessità della formazione in materia). L’azienda ha poi dovuto scegliere fra due possibilità: la prima, proporre un questionario individuale e anonimo ai dipendenti (con riferimento, per esempio, al verificarsi di infortuni eventualmente riconducibili allo stress da lavoro o all’esistenza di assenze riconducibili allo stress da lavoro) per ottenere, attraverso le risposte, una fotografia precisa della situazione da inserire nei suoi programmi informatici. La seconda, studiare i dati degli ultimi anni relativi all’assenteismo, a infortuni, a domande di cambio mansione, traendone un’analisi sul livello di stress. L’azienda ha deciso di intraprendere quest’ultima via e, al momento, ha concluso Audello, sta raccogliendo questi dati, che analizzerà per trarre le dovute conclusioni insieme al medico competente e ai consulenti per la sicurezza e per redigere l’opportuna documentazione da allegare al DVR. Bernazzani ha riportato lo “stato dell’arte” in RCS, specificando che il tema dello stress è stato affrontato in un primo momento attraverso una valutazione generica, in base alla quale non è emerso l’esistenza di
questo specifico problema e, conseguentemente, è stato programmato un futuro idoneo monitoraggio. Oltre questa impostazione, esiste la possibilità di seguire altre vie. Fermo restando che la normativa non offre alcun parametro oggettivo, l’approccio delle Coop è sembrato interessante, in quanto prevede un meticoloso lavoro di individuazione di una serie di parametri (come l’assenteismo, gli infortuni, il turnover, eccetera), la divisione delle realtà produttive in gruppi omogenei (supermercati, sedi, eccetera) e il monitoraggio anche dei parametri storici, arrivando alla conclusione che se il trend è costante la situazione è positiva; se il valore è in peggioramento ne consegue un programma di monitoraggio. Vietti ha sottolineato l’opportunità di partire da un’indagine di indicatori veramente oggettivi, poiché nell’analisi dello stress lavoro correlato non è facile dire fino a che punto fattori quali l’assenteismo o il turnover siano veramente indice di stress. E’ senz’altro più rilevante valutare elementi come richieste di spostamento o lamentele da parte del personale che possono rappresentare un indicatore più efficace. La norma 18001 può essere di aiuto in quanto obbliga a coinvolgere i lavoratori e a stabilire dei canali di comunicazione. Se, poi, l’azienda intende approfondire maggiormente il tema dello stress lavoro correlato, può basarsi su un questionario che Modulo1 ha impostato sulla base dei punti richiamati dall’accordo Europeo (per esempio, poiché questo prevede la formazione e l’informazione in proposito, occorre innanzi tutto capire se i lavoratori sanno di cosa si parla e cominciare ad inserire la formazione e l’informazione su questo specifico argomento). Inoltre, attraverso una serie di domande a somministrazione soggettiva rivolta a tutti i lavoratori, l’azienda può valutare il clima generale e, soprattutto, le carenze e i problemi evidenziati relativi a tre grandi macroaree: formazione, comunicazione (per esempio, spesso i maggiori problemi si riscontrano nei rapporti con il preposto) e organizzazione del lavoro. Questo approccio consente di individuare le principali misure di prevenzione da attuare e, se inserito nel con-
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e pochi oneri, possono avere un proprio sistema di gestione. Il problema è che proprio in questi casi sarebbe necessaria una struttura pubblica, o con valenza pubblica, che guidi il datore di lavoro. Vigone ha rimarcato che, in effetti, la legislazione riguardante le piccole aziende non è adeguata: il RSPP di solito è il datore di lavoro, l’obbligo di formazione è di 20 ore, il RLS, quando non è nominato, è una figura territoriale.
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testo del sistema di gestione della sicurezza coinvolgendo i lavoratori, può portare a risultati positivi. Vigone ha riferito che attualmente le uniche indicazioni per effettuare una valutazione del rischio stress lavoro correlato sono quelle dell’accordo quadro. Una volta effettuata la verifica secondo gli indicatori forniti da quest’ultimo si ricava un indice il cui andamento é da valutare anno dopo anno (gli indici utilizzati dalle coop sono presi proprio da tale accordo). Bacchini ha sottolineato come, al momento, occorre ancorarsi il più possibile all’accordo Europeo e all’accordo Interconfederale del 9 giugno 2008 che lo ha recepito in Italia. Sottolinea, inoltre, che il D.Lvo 81/2008 enfatizza l’azione del medico competente nella fase della valutazione del rischio non in quanto medico competente, ma in quanto soggetto che ha quel tipo di professionalità e deve essere in grado di capire se c’è l’obbligo di sorveglianza sanitaria. E bisogna tenere a mente che lo stress lavoro correlato non costituisce un ambito di sorveglianza sanitaria obbligatoria. Lo stress può essere considerato sotto due aspetti. Il primo riguarda gli infortuni e, da questo punto di vista, lo stress può costituire un rischio per chi vi sia esposto, perché potrebbe tenere condotte meno prudenti: su questo piano occorre lavorare su elementi organizzativi come l’orario di lavoro. L’altro aspetto, sul quale intervengono fortemente i medici competenti, riguarda la malattia da stress lavoro correlato: la sindrome post traumatica da stress (più grave) e il disturbo post traumatico da stress (meno grave). Bacchini ha rammentato che nessuna di queste due è una malattia professionale tabellata né è individuata in alcuna norma, se non in quella che prevede che i medici del Servizio sanitario nazionale o i medici del pronto soccorso, laddove la riscontrino, denuncino all’autorità di pubblica sicurezza il possibile collegamento al lavoro. Quindi, non c’è elemento alcuno che definisca queste due malattie come automaticamente correlate al lavoro. Da un punto di vista giuridico, occorre essere prudenti nell’andare
Un folto pubblico di specailsiti ha seguito, e molto apprezzato, i contenuti “tecnici” della giornata di lavoro dell’Asig.
a cercare la malattia o un disturbo tramite indagini aziendali. Quello che bisogna fare non è soggettivizzare lo stress, ma oggettivizzarlo: legarlo a elementi che, essendo quanto più possibile oggettivi, riusciamo a gestire. Il 16 maggio sono entrati in vigore gli adempimenti previsti dal D.Lvo 81/2008 che erano stati prorogati dal cosiddetto decreto “milleproroghe”: divieto delle visite pre-assuntive, valutazione dei rischi riguardanti lo stress lavoro correlato e apposizione della data certa. Le disposizioni relative a tali adempimenti sono divenute efficaci il 16 maggio, nonostante sia previsto per il mese di agosto un decreto “correttivo” del cosiddetto “testo unico” (D.Lvo 81/2008). Con riferimento ad un ulteriore obbligo previsto per il 16 maggio, la Circ. 17/2009 chiarisce che la comunicazione “a fini statistici ed informativi” delle informazioni relative agli infortuni che implichino una assenza dal lavoro superiore a un giorno deve ritenersi obbligo destinato ad operare unicamente una volta che verranno definite e rese pubbliche le regole di funzionamento del sistema da utilizzare per le comunicazioni medesime, vale a dire fino alla adozione dell’apposito decreto interministeriale di istituzione del Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP). Quindi, rispetto all’entrata in vigore di tale obbligo, la circolare « ribadisce la prospettazione in forza della quale … il termine per l’adempimento dell’obbligo decorre dalla scadenza dei sei mesi successivi all’adozione del decreto interministeriale». Antonietta Strada Anto.strada@libero.it
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Paris-Normandie sceglie gli annunci automatici con le soluzioni Atex Il quotidiano francese Paris-Normandie del Groupe Hersant-Média, ha scelto la soluzione Atex AdBaseE per proporre un canale di vendita digitale per i necrologi
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Atex, il fornitore leader nel mondo delle solu- prodotto di qualità. Basata sull’inserimento guidato, zioni informatiche per il settore editoriale e digitale, questa soluzione on line permette di selezionare la annuncia l’avvio in produzione con successo della sezione di pubblicazione e le formule, di aggiungere prima installazione in Francia di Atex AdBaseE per immagini e elementi grafici, di scegliere una tariffa, la creazione automatica degli annunci economici. Ad- ma anche di stampare una ricevuta cliente. Le agenzie BaseE consentirà a Paris-Normandie di realizzare un possono quindi soddisfare più facilmente le richieste nuovo metodo di vendita e di generare nuove fonti di delle famiglie e controllare reddito, gestendo al meglio il il budget. processo di produzione. È proprio quello che sotParis-Normandie è un tolinea M. Michel Lépinay, quotidiano regionale che fa Presidente e Direttore Geparte del gruppo Hersant nerale di Paris-Normandie: Média (GHM), leader in “Con questa nuova soluFrancia nell’informazione zione Atex per la creazione Atex Global Media S.p.A. locale. Oltre alla stampa locale automatica di annunci, coinvolVia B. Crespi, 57 - 20159 Milano quotidiana, GHM è leader nella diTel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555 giamo i clienti nel processo di crewww.atex.com stribuzione della stampa gratuita e geazione, mettendo a loro disposizione stisce emittenti televisive e radiofoniche un servizio nuovo da cui possano trarre locali. Il gruppo editoriale ha selezionato la soluzione ogni vantaggio. Parallelamente a questo processo, Atex AdBaseE per creare in modo nuovo e creativo gli miglioriamo notevolmente la nostra catena di proannunci on line per le testate della Normandia. duzione. In poche settimane abbiamo installato un Uno degli obiettivi principali del progetto è di nuovo canale di vendita per questo genere di prodotti, esternalizzare ed automatizzare la produzione in un essenziale per le testate locali.” segmento di mercato particolare: la registrazione delle “Si tratta di un grande successo per la nostra aziennecrologie. Il servizio offerto dal giornale attraverso da», afferma Christian Darroy, Direttore di Atex per il portale web sarà accessibile per i privati, così come Francia e Belgio, “Si tratta della prima installazione per le agenzie. Grazie alle funzioni di inserimento e di Atex AdBaseE in Francia, ma numerosi giornali di composizione guidata, si riduce notevolmente il sono già interessati agli annunci automatici. Questo rischio di errore, che in questo tipo di ordini è molto progetto conferma il nostro impegno per migliorare delicato, e si riscontra un notevole miglioramento i processi e le opportunità per i nostri clienti. Consinella gestione dei tempi di produzioni. Inoltre, fornen- derando la situazione attuale dell’industria editoriale, do l’offerta attraverso un portale web, sarà possibile crediamo che una delle maggiori sfide per i giornali inoltrare un annuncio 24 ore su 24. sia quella di ottenere un riscontro immediato sugli Oltre alla disponibilità totale del servizio, le investimenti nelle nuove tecnologie. La flessibilità agenzie possono visualizzare il risultato degli ordini delle soluzioni Atex, come AdBaseE, ci permette di in ogni momento, sia sul piano grafico sia commer- supportare gli editori e di promuovere nuovi modelli ciale, e quindi possono proporre ai propri clienti un economici in linea con la domanda di mercato.”
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Grafitalia 2009: grande successo per GMDE I visitatori hanno mostrato grande interesse per il flusso di lavoro dedicato alla gestione e pubblicazione di periodici e libri
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Conclusa da poco Grafitalia 2009, l’importante • “Timone”: pianificazione e gestione del materiale fiera internazionale dedicata al settore delle Arti Grapubblicitario. fiche che si è tenuta dal 24 al L’applicazione, sviluppata 28 Marzo 2009, GMDE tira le dalla Tell e rappresentata da somme della manifestazione e GMDE, denominata proprio si prepara ad affrontare nuove “Timone”, consente di piasfide alla luce delle novità prenificare, controllare e gestire sentate negli ultimi mesi. tutti i materiali destinati a fare GMDE, Viale Colleoni, 5 Da oltre 20 anni System parte della pubblicazione, dal20041 Agrate Brianza (MI) Integrator di spicco nello scenario la pubblicità agli articoli, a foto, grafici Tel. 0396091790 editoriale e della stampa quotidiana e immagini. Perfettamente integrata con Fax: 0396091788 italiana, GMDE rappresenta il punto di i programmi d’impaginazione più diffusi http://www.gmde.it riferimento per molti editori di quotidiani (es. Quark XPress e Adobe InDesign), ai quali offre assistenza continua sui sistemi installati, Timone è in grado di interfacciarsi con qualsiasi tipo sia per la gestione dei flussi di redazione, sia per la di gestionale preesistente per l’acquisizione amminiproduzione e il controllo automatico nell’ambito della strativa degli spazi pubblicitari. qualità colore. A Grafitalia GMDE ha presentato una proposta “Smart Connection Enterprise”: la gestione davvero innovativa, dedicata a editori di riviste e dei contenuti libri: un flusso di lavoro ideato per consentire una gestione integrata e completa della pubblicazione di Il ruolo centrale è svolto dal sistema di gestione periodici e libri. sviluppato dalla Woodwing, che consente di regolare L’idea era stata già lanciata in anteprima nel cor- le attività di redazione degli articoli e la loro impaso del “Publishing Day”, l’evento di tre giorni che ginazione, ricevendo da Timone la pianificazione GMDE ha organizzato lo scorso Dicembre a Milano. editoriale e pubblicitaria completa. Smart Connection Il successo ottenuto ha spinto l’azienda a presentare Enterprise è completamente cross-media, cioè conufficialmente quest’insieme di applicazioni, perfetta- sente all’editore di gestire in modo coordinato la pubmente sincronizzate e integrate fra loro, anche a Grafi- blicazione dei contenuti destinata alla carta e quelli talia, ottenendo anche in quest’occasione una costante per il Web, disponendo così di un unico strumento di affluenza di visitatori e un grande interesse. produzione per differenti mezzi di comunicazione. Le soluzioni che GMDE propone al mondo dell’editoria sono state pensate per offrire un supporto “Elvis”: l’archivio editoriale specifico in ogni fase del processo editoriale: Elvis è l’applicazione della DutchSoftware che • pianificazione e gestione del materiale pubblicipermette di lavorare con l’archivio editoriale (immatario gini, testi, video, audio e altro) in modo estremamente • redazione e impaginazione di tutti i contenuti semplice e integrato con il sistema di gestione dei • gestione dell’archivio editoriale
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Servizio e supporto Questo insieme di soluzioni permette a un editore di lavorare in modo efficace, gestendo con un buon livello di automazione e in maniera integrata tutte le fasi, dalla pianificazione pubblicitaria ed editoriale, sino alla chiusura delle pagine per il loro passaggio al centro stampa. Ma l’elemento più importante, il collante che tiene insieme tutti questi elementi e che permette a un editore di poter sfruttare appieno le potenzialità delle varie soluzioni, è rappresentato dal servizio aggiunto offerto da GMDE. Grazie all’esperienza acquisita in anni di lavoro in campo editoriale, infatti, GMDE è in grado di assicurare, a fianco di ogni singola soluzione, tutta la competenza necessaria per eseguire un’analisi accurata delle esigenze e delle caratteristiche dell’ambiente editoriale, al fine di identificare la soluzione ideale
per ciascuna situazione. Un’offerta così articolata non può, infatti, che essere il risultato di anni di lavoro di attenta selezione e esperta integrazione delle soluzioni più efficaci, svolto da un’azienda dotata di competenze tecniche profonde e un’esperienza consolidata nel settore. CHI È GMDE GMDE è forte di un’esperienza trentennale nel campo delle tecnologie per il mercato dell’editoria e dei quotidiani. La società opera come System Integrator e Solution Provider per tutti gli aspetti produttivi che vanno dalla Redazione alla Sala Stampa, passando attraverso i sistemi per la gestione e il controllo dei flussi operativi. A tutto ciò si aggiungono i servizi di supporto tecnico per l’installazione, la personalizzazione del software, l’avviamento e l’assistenza tecnica capillare su tutto il territorio nazionale. Per maggiori informazioni: www.gmde.it
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contenuti. Gli utenti possono archiviare, cercare e richiamare qualsiasi tipo di contenuto necessario allo svolgimento del proprio lavoro.
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Goss Ecoset: un nuovo forno destinato a ridurre di oltre il 50 per cento il consumo energetico e le emissioni Minor consumo energetico grazie alla migliorata configurazione di tecnologie collaudate Design avanzato per efficienza di essiccazione e footprint ridotto. L’opzione Ecobox potenzia ulteriormente i vantaggi per il posto di lavoro.
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Goss International ha lanciato un nuovo forno per di aria fredda. roto-offset in grado di offrire un notevole risparmio Oltre ad offrire vantaggi ecologici, il forno Ecoset sui costi e vantaggi per l’ambiente. Basato sulla tec- è di dimensioni ridotte e fornisce anche una maggiore nologia leader di settore produttività rispetto ai forGoss Ecocool, il forno ni tradizionali con sezioni Ecoset è caratterizzato da di raffreddamento sepamiglioramenti del design rate. “La condensazione Goss International che possono ridurre del 50 per è un problema ben noto dei Greenbank Street - Preston cento o più il consumo di energia e forni con calandra di raffreddamento Lancashire PR1 7LA - England le emissioni. convenzionale, il che significa che Tel: +44.1772.257571 Un fattore cruciale in tal senso è Fax: +44.1772.885698 per determinate tipologie di lavoro è info@gossinternational.com l’eliminazione della sezione di raffrednecessario ridurre fino del 20 per cento www.gossinternational.com damento all’interno del forno, che per la velocità della rotativa per evitare danni tradizione provvede al raffreddamento al nastro stampato, con conseguente calo preliminare del nastro prima dei rulli di raffreddamen- di produttività o qualità,” continua Klaver. to, in modo da ridurre la condensazione dei solventi. “Il forno Ecoset non compromette la qualità Grazie all’eccezionale capacità di raffreddamento dei di stampa a massima velocità della rotativa. Oltre rulli di piccolo diametro Ecocool di Goss International, all’avanzata sezione di raffreddamento, utilizza un siliil nastro può passare direttamente dall’essiccazione al conatore, immediatamente prima del primo rullo di rafraffreddamento senza che abbia luogo la condensa- freddamento, per evitare il distacco dell’inchiostro dai zione. Non essendoci una sezione di raffreddamento, rulli di diametro più piccolo. Con applicatori di silicone viene ridotta l’immissione totale di aria fredda nel modificati, è possibile anche riumidificare il nastro per forno, con conseguente riduzione del consumo di gas compensarne il ritiro durante l’essiccazione.” e delle emissioni. Il forno Goss Ecoset, attualmente disponibile per Come spiega Bas Klaver, product manager dell’im- qualsiasi larghezza di bobina da 1460 a 2860 mm, pianto Goss International a Boxmeer, in Olanda, dove incorpora tecnologie di punta, con motori direct drive vengono progettati e fabbricati i forni Goss: “I rulli di a bassa manutenzione e comandi Simotion, rivelatori raffreddamento di piccolo diametro dei forni Ecocool di rottura del nastro e fotocamere CLC, per assicurare hanno dimostrato di eliminare la condensazione di sol- la provata prestazione del forno Ecocool con una vente indipendentemente da velocità di stampa, qualità soluzione ecologica ottimizzata e una riduzione dei della carta o copertura d’inchiostro. Ciò ha permesso costi di esercizio. al team di progettazione Ecoset di eliminare la sezione Con più di 300 installazioni in tutto il mondo, la di raffreddamento, minimizzando quindi l’immissione tecnologia Goss Ecocool è ormai affermata nell’indu-
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stria. L’integrazione innovativa di componenti fondamentali Ecocool quali la sezione di raffreddamento e la riumidificazione del nastro ha portato a notevoli miglioramenti in termini di qualità di stampa, dinamica del nastro, risparmio sui costi e impatto ambientale. Le innovazioni Ecoset adesso rendono ancora più attraente questa soluzione. “Basandoci sulle tariffe energetiche correnti, riteniamo che un forno Ecoset possa ridurre i costi energetici anche di 80mila euro (100mila dollari) all’anno rispetto ad un forno Ecocool,” osserva Klaver. “La riduzione potenziale delle emissioni di anidride carbonica dovuta al minor consumo di gas dovrebbe aggirarsi sulle 364 tonnellate all’anno per
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Basato sulla tecnologia leader di settore Goss Ecocool, il forno Ecoset è caratterizzato da miglioramenti del design che possono ridurre del 50 per cento o più il consumo di energia e le emissioni.
una rotativa a 64 pagine e 283 tonnellate all’anno per una a 24 pagine,” aggiunge. È possibile fare l’upgrade dagli impianti Ecocool esistenti al nuovo concetto Ecoset, per cui anche i clienti che utilizzano forni Ecocool possono fruire di questa innovazione e ridurre significativamente i propri costi di esercizio. I forni Goss Ecoset possono offrire ulteriori vantaggi in termini di risparmio energetico per mezzo dell’opzione Ecobox. Questa tecnologia, infatti, dà la possibilità di utilizzare l’energia termica di scarico del forno per il riscaldamento dell’edificio e per scaldare l’acqua di cui l’impianto ha bisogno per varie altre applicazioni.
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La Stampa investe nel knowledge management con il Text Mining di Atex Atex ha supportato il quotidiano di Torino nell’integrazione delle proprie soluzioni per la gestione dei contenuti con le nuove tecnologie di Text Mining. Il sistema, che è già entrato in produzione, ha trasformato la semplice ricerca di dati in un processo di knowledge management.
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Atex, il fornitore leader nel mondo delle soluzioni viazione mauale dei contenuti trasformandoli in un informatiche per il settore editoriale e digitale, annun- processo automatico. La nuova tecnologia interviene cia l’integrazione dell’insieme di tecnologie di Text sia a livello di organizzazione dei dati, sia a livello Mining con il sistema di gestione dei contenuti Atex della presentazione all’utente finale. Al momento Hermes™, da anni lo strumento di produzione del quo- dell’inserimento nella banca dati Atex, i contenuti tidiano La Stampa. La nuova tecnologia consentirà di sono memorizzati in base alla ”impronta” delle enampliare l’offerta per l’utentità riconosciute all’interno za, generando nuove oppordi ogni documento. Questo tunità di business su ogni consente un risparmio nocanale di pubblicazione. tevole dei tempi e dei costi Quarto quotidiano in Itadi queste operazioni, oltre lia per tiratura, La Stampa ad aumentare la capacità di occupa una posizione cenclassificazione: il numero Atex Global Media S.p.A. trale nel panorama editoriale dei dati potenzialmente archiVia B. Crespi, 57 - 20159 Milano italiano per il suo l’impegno a traviabili si estende infatti fino alla Tel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555 smettere un’informazione nazionale e totalità degli articoli pubblicati. Gli www.atex.com internazionale di qualità, senza peraltro operatori addetti alla classificazione perdere di vista le realtà locali, punti di forza di un dei contenuti possono così concentrarsi su compiti sistema di redazioni diffuso sul territorio nazionale. di più alto livello ed allo stesso tempo mantenere un Per incrementare l’efficienza delle proprie reda- controllo stretto e puntuale sui metodi di classificazioni e ampliare allo stesso tempo l’offerta per gli zione utilizzati. utenti, La Stampa ha scelto di integrare il sistema di Al momento dell’estrazione dei documenti, il gestione dei contenuti Atex Hermes™ con le tecno- Text Mining valuta l’insieme delle connotazioni logie per il Text Mining. dell’oggetto ricercato. Il risultato allora non è più la Fausto Graniero, Responsabile Sistemi di La semplice presentazione della ricorrenza del temine: Stampa spiega: “ll nuovo processo di archiviazione ciò che viene visualizzato è una vera e propria rete ci consente di strutturare l‘enorme quantità di infor- di contenuti strutturati in base alla pertinenza con le mazioni che ogni giorno arriva in redazione e che chiavi di ricerca. Offrendo all’utente degli insiemi di richiede un’elaborazione in tempo reale. Con questo concetti anzichè di parole scollegate fra loro, questo sistema viene modificata radicalmente la modalità sistema di estrazione di dati può addirittura essere di classificazione e di estrazione dei dati: infatti, utilizzato per generare nuove modalità di navigazione analogamente al linguaggio umano, il Text Mining ed interazione con i contenuti. contribuisce non solo a generare dei percorsi innoEcco perché la tecnologia di Text Mining rapprevativi per la classificazione dei contenuti, ma anche senta un supporto notevole per tutte le tipologie di a fornire nuove modalità di navigazione dei dati per utenti dei sistemi per la gestione dei contenuti. Per gli ogni canale di pubblicazione.” editori, questo sistema costituisce un mezzo del tutto Il Text Mining riproduce i meccanismi di archi- innovativo per ridurre i costi di produzione e per rea-
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lizzare nuovi canali di pubblicazione e di vendita. Gli utenti interni alla redazione, ad esempio i giornalisti, hanno la possibilità di creare nuovi contenuti in modo automatico e dinamico, in funzione del significato del termine ricercato, senza limitarsi ad individuare dei dati classificati. Ampliando l’offerta di dati accessibili al pubblico via web, il Text Mining consente poi di aumentare fino a diverse volte il numero di pagine viste, dato che l’utente finale esterno potrà visualizzare numerosi documenti supplementari inerenti alla propria ricerca. Infine, il Text Mining implementato da Atex si distingue anche sul piano tecnologico: grazie alla sua flessibilità, l’applicazione può essere integrata direttamente sui sistemi di gestione di contenuti già in uso
nella redazione, sia per la stampa che per il web. “Per il suo carattere innovativo, l’insieme di tecnologie di Text Mining supporta pienamente la strategia di Atex per la diffusione multicanale dell’informazione e della pubblicità” sottolinea Gian Camillo Vezzoli, Chief Operating Officer della Regione Sud Europa di Atex. “Di fronte ad una domanda differenziata come quella dell’industria editoriale, Atex può offrire ai propri clienti le soluzioni più innovative per supportare integralmente il loro flusso di produzione dall’inizio alla fine nel modo più efficiente e per qualunque canale di pubblicazione. Con il Text Mining le nostre soluzioni si aprono verso il knowledge management, sfruttando strutture semantiche analoghe al linguaggio umano.”
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LA STAMPA
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QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867
LUNEDÌ 18 MAGGIO 2009 • ANNO 143 N. 135 • 1,00 � IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it
Viaggio in Europa
Un paese tradito
Granata ok a Napoli (1-2)
Sogni, idoli e speranze dei giovani nati dopo il 1989 e che tra 20 giorni andranno per la prima volta alle urne
A Minori, in Campania, non hanno strade ma solo scale: «Dopo 20 anni di promesse non votiamo più»
Gli uomini di Camolese ribaltano il risultato grazie a Bianchi e Rosina Bianconeri solo pari, 3˚posto a rischio
ALLE PAGINE 10 E 11
Amabile A PAGINA 25
DA PAGINA 50 A PAGINA 53
Generazione Ue Dal Muro al voto
«Troppi gradini basta elezioni»
Colpaccio Toro Juve in affanno
Peggio anche di Grecia e Spagna. Scontri in piazza a Torino, il sindacato ritrova l’unità e condanna i Cobas
INCHIESTA
Gli stipendi restano al palo
Guido Ruotolo ROMA
Il grande bluff degli sbarchi Italia agli ultimi posti fra i trenta Paesi Ocse: “Colpa del fisco pesante” La porta è a Est Cittadini italiani sempre più poveri e non solo a causa della crisi. Ogni anno incassano uno stipendio che è tra i più bassi tra i Paesi Ocse. Con un salario netto di 21.374 dollari, l’Italia si colloca infatti al 23˚ posto della classifica dei 30 Paesi dell’organizzazione di Parigi. Buste paga più pesanti non solo in
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MARIO DEAGLIO
LA RABBIA E LA FAVOLA
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n declino annunciato: la scivolata dei salari medi italiani è un’ulteriore conferma del lento affondare della nostra economia, poco presente nei settori avanzati, dall’elevata produttività che consente alti salari, soffocata da una tassazione molto pesante, peraltro necessaria per far fronte all’elevato debito pubblico e da contributi sociali da record, indispensabili per pagare le pensioni a un Paese sempre più composto da vecchi. Questa situazione difficile si colloca su un contesto di tensioni e sfilacciamento sociale messo in luce dalle notizie degli ultimi due giorni. Sabato a Torino, di fronte alla storica palazzina del Lingotto, il segretario generale della Fiom veniva tirato giù dal palco da militanti dello Slai Cobas davanti a 15 mila operai - i quali, in tempi non lontani, avrebbero reagito vigorosamente - preoccupati per il loro posto di lavoro; poche ore più tardi, nella stessa Torino e nella centralissima e ancora più storica piazza San Carlo, una folla stimata in almeno tre volte tanto si accalcava a un «evento» di Mediaset realizzato per illustrare la nuova televisione digitale incentrata sul programma «Amici», una competizione in grado di aprire ai vincitori le porte del successo televisivo. CONTINUA A PAGINA 37
Gran Bretagna, Usa, Germania, Francia, ma anche Grecia e Spagna. Dopo gli scontri di sabato a Torino, il sindacato si ricompatta e condanna i Cobas, artefici dell’aggressione al leader Fiom Rinaldini. Fornovo, Giovannini, Paolucci, Sodano E UN’ANALISI DI Garibaldi
L’AGGRESSIONE A RINALDINI, LEADER FIOM
«Basta con il chiamarci teppisti Difendiamo solo il posto di lavoro» Parla un operaio Fiat di Pomigliano d’Arco: sono loro che ci hanno cacciati dal palco
De Lorenzo A PAGINA 7
DA PAGINA 6 A PAGINA 9
IL PRESIDENTE AMERICANO CONTESTATO DAGLI ANTIABORTISTI: «HO RISPETTO PER LE IDEE DIVERSE»
Università, fischi cattolici per Obama
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adesso che Lampedusa diventerà il fortino abbandonato, l’avamposto o la retrovia di quell’Europa che non vedeva l’invasione, che lasciava sola l’Italia a tentare di arginare il flusso di immigrati, ci sentiremo tutti un po’ orfani. E questo perché il governo ha imboccato la linea della fermezza, dei respingimenti in mare. E’ come se all’improvviso si fosse creata una (sbagliata) consapevolezza: non vedremo più le immagini drammatiche delle carrette stracolme di disperati che approdavano a Lampedusa o sulle coste siciliane. CONTINUA A PAGINA 5
REPORTAGE Jacopo Iacoboni
TORINO
Fiera del libro Va in onda il Tonino show
L entre a Notre Dame i cattolici contestano in piazza l’«abortista» Barack Obama, a Roma il Vaticano detta la linea del silenzio. E intanto tesse la tela del rinnovato dialogo con la Casa Bianca.
a sintesi del Tonino Di Pietro show è sua. «In assenza della sinistra, ci sto io». Ma com’è potuto accadere? Una domenica al Salone del libro fornisce solo indizi, ma indizi sicuri e convergenti. Nella Sala dei cinquecento del Lingotto - una platea di insegnanti, impiegati, studenti, elettorato fin qui diviso tra Pd e Rifondazione - c’è un dibattito tra l’ex pm e l’ex subcomandante, due mondi che non potrebbero essere più distanti. Linguisticamente, concettualmente distanti. Bertinotti fa una lunga, novecentesca analisi sulla notte della sinistra.
CONTINUA A PAGINA 3
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Gli agenti fermano uno dei contestatori del presidente Usa all’Università Cattolica di Notre Dame in Indiana
MAURIZIO MOLINARI
CORRISPONDENTE DA NEW YORK
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inquecento studenti riuniti in una messa antiabortista, la polizia che interrompe sit in di protesta arrestando decine di giovani, grandi striscioni per gridare
«Shame Abortion» (Aborto vergogna) e mega-poster di feti morti affissi su autobus e cartelli stradali. E’così che il campus dell’Università di Notre Dame, a South Bend in Indiana, accoglie la carovana di auto del presidente degli Stati Uniti. CONTINUA A PAGINA 2
RETROSCENA Giacomo Galeazzi
Ma il Papa cerca il dialogo
Maggi ALLE PAGINE 2 E 3
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GIOVANNI CERRUTI
Milano presa in Giro
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a per la Madonnina del Duomo, adesso ci si mettono pure i ciclisti? Era la domenica dello scudetto, i giocatori dell’Inter hanno tirato mattino tra birra e tifosi, perfino il sindaco Letizia Moratti si dichiara «felice e orgogliosa» e potrebbe dimenticare gli affanni dell’Expo. Arriva pure il Giro d’Italia in città ed ecco la tv che manda in mondovisione la maglia rosa Danilo Di Luca che sembra un Mario Borghezio. Comizio in diretta: «Qui non c’è sicurezza». S’inventano un mezzo sciopero di tubolari e pedivelle e arriveranno al traguardo di Porta Venezia veloci come un tram, ritardo di un’ora. Quando si dice la presa in Giro. CONTINUA A PAGINA 37
Ciclisti al via nella tappa di Milano
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Aschendorff Media è “live” con Méthode Aschendorff Media, azienda editoriale con sede a modo tale da permettere un unico workflow comune Münster, in Germania, è ormai in produzione completa a tutti i diversi canali di pubblicazione. Lo staff coincon le edizioni online e print volto può così preparare qualdi Westfälische Nachrichten siasi tipo di contenuto (articoli, sulla piattaforma multi-media photo galleries, video etc.) in un di EidosMedia, Méthode. Il ambiente comune di lavoro, in lancio è avvenuto nel Dicembre modo indipendente dai canali EidosMedia Spa del 2008, dopo un brevissimo di pubblicazione. Solo in un Viale Legioni Romane, 43 periodo di roll-out durato solo secondo momento i contenuti 20147 Milano tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 tre mesi, grazie alla stretta colvengono “pacchettizzati” per www.eidosmedia.it laborazione tra i team di progetto essere distribuiti sui vari canali info@eidosmedia.com di Aschendorff e di EidosMedia. La di destinazione. Particolarmente nuova piattaforma è ora a disposizione interessante è la possibilità di aggiundi circa 180 membri dello staff editoriale, distribuiti gere automaticamente le coordinate geografiche tra i tra la redazione centrale di Aschendorff e i vari uffici metadati di un articolo in modo tale da permettere la regionali. visualizzazione delle notizie pubblicate sulle cartine Aschendorff ha scelto una piattaforma neutrale in di Google Maps. Holger Hofmann, general manager di EidosMedia GmbH, commenta: ”Il successo del progetto di Aschendorff è la dimostrazione che la piattaforma Méthode è in grado di fornire quelle funzionalità cross-media richieste dalle società editoriali, nel massimo rispetto dei tempi e dei budget allocati.” A proposito di Aschendorff Media Aschendorff è una delle più antiche case editrici tedesche. A partire dalla pubblicazione di libri nel 1720, l’azienda è entrata trent’anni dopo nel mondo dei quotidiani. La famiglia Hüffer è a capo dell’azienda da nove generazioni. Tra le attuali attività dell’azienda si trova la pubblicazione del quotidiano Westfälische Nachrichten, uno dei venti giornali più importanti in Germania, con la sua versione web e i suoi inserti settimanali. La società vanta anche moderni stabilimenti di stampa, servizi logistici e pubblicitari senza dimenticare l’omonima casa editrice di libri. www.aschendorff.de
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GMDE presenta Serendipity, soluzione vincente per il softproofing in sala stampa
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GMDE, solution provider di riferimento per pulpito di controllo della machina da stampa così che l’industria editoriale italiana, presenta una soluzione l’operatore di turno sia in grado di eseguire controllo e all’avanguardia e assolutamente rivoluzionaria nel regolazioni senza dover lasciare la propria postazione panorama delle prove colore in sala stampa. Si tratta di lavoro. Una serie di ulteriori fundell’applicazione di softproozioni quali, per esempio, la fing Serendipity Blackmagic, possibilità di vedere le imdella società australiana Sanmagini a colori sia con retino dstone Software, rappresentata convenzionale sia con quello in Italia proprio da GMDE. stocastico, oppure la capacità Serendipity Blackmagic GMDE, Viale Colleoni, 5 di simulare qualsiasi tipo di consiste in un wokflow, com20041 Agrate Brianza (MI) carta utilizzato in macchina e di rendere patibile con gli ambienti Windows, Mac Tel. 0396091790 “visivo” l’effetto di controstampa, rendoOSX e Linux, completamente automatizFax: 0396091788 no lo strumento molto potente e, sopratzato per la visualizzazione delle prove di http://www.gmde.it tutto, unico fra le soluzioni di softproofing stampa a video (softproofing), veloce, di disponibili sul mercato. facile utilizzo e particolarmente affidabile. Il software “Da quando abbiamo acquisito la distruzione di acquisisce i dati per la generazione della prova direttaquesto software”, afferma Carlo Caporizzi, Direttore mente dai file inviati ai CTP per la produzione delle laCommerciale della GMDE, “abbiamo ricevuto numestre di stampa. La sua compatibilità con tutti i maggiori rosi consensi da tutti i principali quotidiani italiani. sistemi di workflow, rende Serendipity estremamente Per tutti si tratta di una soluzione che offre molteplici flessibile alle differenti configurazioni di lavoro. Per assicurare la massima coerenza cromatica fra vantaggi: riduzione dei consumi di materiale, velocità la prova e il risultato di stampa, Serendipity è dotato ed estrema flessibilità nell’accedere alla prova colore di un programma di calibrazione molto affidabile che, che interessa e, non ultimo, riduzione dell’impatto abbinato all’uso di monitor di elevata definizione, sull’ambiente visto che si eliminano i materiali necespermette di eliminare completamente le prove colore sari alla realizzazione della prova di stampa. I vantaggi, tradizionali su carta e di confrontare i risultati di uscita però, non si fermano solo alla stampa dei quotidiani, in della tiratura in corso di produzione con la prova a quanto Serendipity è adatto anche a un uso in ambito monitor. Il monitor viene montato direttamente sul commerciale o editoriale”.
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Edda Media, leader del settore editoriale in Norvegia, sceglie Polopoly La società norvegese Edda Media ha scelto Atex Polopoly come nuovo sistema per la gestione dei contenuti, citandone la flessibilità, l’affidabilità e la scalabilità come fattori cruciali per la decisione. Tutti i siti web attuali e futuri di Edda Media e alcuni siti di nicchia saranno costruiti con Polopoly, approfittando della rapidità della soluzione nel creare siti, della sua struttura centralizzata e delle sue capacità di condividere informazioni.
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Edda Media, del gruppo norvegese Mecom, gola installazione, riducendo in questo modo i costi ha scelto di sostituire il precedente sistema per la di proprietà e facilitando la condivisione di materiale gestione dei contenuti con tra i vari siti. Polopoly per gestire la proEdda Media ha spesso la pria presenza on line (più di necessità di creare rapida40 siti e oltre 70 milioni di mente nuovi siti, addirittura pagina vista al mese), e per con frequenza settimanale. porre le basi per la crescita Un nuovo sito, come un sito futura e per nuove opportupubblicitario, è spesso molto Atex Global Media S.p.A. nità di business. simile a siti già esistenti, e doVia B. Crespi, 57 - 20159 Milano Nel valutare una nuova piattavrebbe essere pronto e funzionanTel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555 forma on line, con particolare attente in un solo giorno di lavoro, senza www.atex.com zione per l’affidabilità e la flessibilità richiedere nessuna conoscenza tecnica at the core, Edda Media ha intrapreso un’analisi di sviluppo web. Questo era un aspetto essenziale per completa di soluzioni sia commerciali sia open source tener testa ai concorrenti, mantenere utenti on-line e disponibili sul mercato: dopo un’attenta ricerca ha incrementare le vendite digitali. scelto Polopoly, principalmente per il livello elevato Gustaf Sahlman, Amministratore Delegato di di flessibilità, affidabilità e scalabilità. Atex Polopoly, afferma: “Siamo lieti che Edda Media “Dopo un’analisi estesa in cooperazione con lo abbia scelto Polopoly per gestire la propria presenza staff di redazione, abbiamo scelto Polopoly”, afferma on-line, perché la presenza on-line di Edda Media sta Henning Sund, Direttore di Edda Interactive, “Ab- crescendo: Polopoly ha l’affidabilità, la flessibilità e biamo descritto a fondo le nostre esigenze editoriali la scalabilità per rispondere alle nuove esigenze.” e tecniche, e abbiamo concluso che Polopoly è la soluzione più adatta.” Atex Una delle ragioni per cui Edda Media ha scelto Polopoly è l’alto livello di flessibilità del “front page Atex è uno dei fornitori leader di soluzioni e management” garantito da Live Layout Manager di servizi per l’industria mondiale dei media. Con una Polopoly. Live Layout Manager fornisce un controllo tradizione ultratrentennale di innovazione continua e maggiore sul contenuto e sulla redazione, requisito qualità dei suoi prodotti, Atex ha creato la più grande fondamentale per Edda, dato che l’azienda conta organizzazione di installazione e supporto per software più di 500 tra giornalisti e redattori di supporto. Il di gestione dei contenuti pubblicitari e editoriali mulfattore finale determinante per la scelta è stata la timediali nel settore. La società ha software installato necessità di gestire l’insieme dei siti web in una sin- per un valore di quasi 1 miliardo di dollari e supporta
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piĂš di 800 clienti in oltre 40 Paesi nel mondo, grazie anche ai propri servizi di gestione applicativa. Oltre a un investimento significativo in Ricerca e Sviluppo, Atex si avvale della collaborazione di partner strategici per completare e migliorare i servizi offerti e supportare al meglio le strategie di sviluppo orientate ai Web Services. Atex ha sede a reading, nel Regno
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Unito, e opera attraverso sedi dislocate in maniera strategica in tutto il mondo. Per ulteriori informazioni www.atex.com. Atex è un marchio registrato di Atex Group Limited. Tutti gli altri marchi o marchi di prodotto citati nel presente documento sono marchi o marchi registrati dei rispettivi proprietari.
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LINKService e Simplicissimus Book Farm: insieme per l’ePaper LINKService entra nel capitale di Simplicissimus Book Farm per accedere al nuovo mercato della “carta elettronica”.
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Simplicissimus Book Farm Srl (SBF), nata nel 2006 a Loreto da un’idea di Antonio Tombolini, concentra la propria attività in ambito Retail (vendita ebook ed ebook readers), Publishing Services (servizi di conversione, produzione e distribuzione ebook per gli editori) e Business Applications (sviluppo di applicazioni professionali personalizzate su tecnologia e-ink). LINKService Spa ha sede a Reggio Emilia e dal 1994 è partner di importanti gruppi editoriali italiani nella realizzazione di sistemi per l’ottimizzazione dei processi di gestione dei flussi pubblicitari e tipografici. Oltre a realizzare progetti custom e disporre di un catalogo di prodotti propri, eroga servizi a valore aggiunto (CallCenter, formazione on-site, FAD, ecc…) per supportare i propri clienti nella gestione tecnica ed organizzativa sia dei sistemi direttamente forniti da LINKService che di terzi. «La nostra azienda ha valutato con attenzione quali fossero le aree di evoluzione più promettenti ed in linea con il know‑how dello staff» – dichiara Massimo Pioli, AD LINKService – «ed ha scelto di muoversi in un ambito fortemente innovativo investendo risorse finanziare ed umane in una interessante realtà italiana dalle grandi potenzialità.» «Per parte nostra» – commenta l’AD SBF Antonio Tombolini – «dopo una prima fase dedicata alla messa a punto della divisione Retail, eravamo già dallo scorso anno alla ricerca di partner che ci consentissero di entrare sul mercato dei servizi professionali agli editori il più rapidamente ed efficacemente possibile. L’in-
gresso nel capitale SBF di LINKService è la risposta che cercavamo, anche in termini di integrazione di competenze complementari: quello relativo allo sviluppo di applicazioni di editoria digitale sui device di ultima generazione, su cui SBF è nata, e quello relativo alle esperienze progettuali maturate nel tempo da LINKService in campo editoriale. Ora possiamo guardare alle esigenze degli editori in termini globali.» Già da tempo si parla di ePaper, ovvero di tecnologie in grado di implementare dispositivi che consentono la fruizione di testi digitali con caratteristiche di leggibilità molto prossime alla carta stampata, e dunque in grado di sostituire effettivamente quest’ultima laddove ne valga la pena e sia possibile. Il mercato, come spesso accade, è stato “creato” negli Stati Uniti da Amazon che, attraverso il lettore Kindle, ha dato un primo forte impulso alla diffusione sia degli apparati che del concetto stesso di fruizione digitale di prodotti editoriali. Obiettivo primario della stretta collaborazione fra LINKService ed SBF è dare nuove opportunità e strumenti ai manager ed agli imprenditori del comparto editoria. «Vogliamo aiutarvi a modificare i modelli di business ed aumentare la competitività rendendo fruibili ai vostri clienti soluzioni sempre più efficaci, efficienti ed economiche per cogliere positivi stimoli di rinnovamento in una situazione difficile» sottolinea Gualtiero Fornara, consigliere di amministrazione LINKService. Nel caso specifico, gli strumenti di ultima generazione destinati alla fruizione di prodotti editoriali stan-
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Dal 14 al 18 maggio si è svolta la ventiduesima edizione della Fiera Internazionale del Libro a Torino. Simplicissimus Book Farm era presente con un proprio stand presso il quale sono stati mostrati (e venduti) gli ebook reader oggi disponibili sul mercato italiano. L’accoglienza da parte del pubblico è stata assolutamente straordinaria, ben oltre ogni più rosea aspettativa. Unitamente a questa partecipazione diretta, SBF ha presenziato – presso lo stand “La Stampa.it” – al lancio del servizio LA STAMPA epaper, la prima iniziativa nazionale per la fruizione del quotidiano su carta elettronica. Simplicissimus Book Farm è la società con cui l’importante editore torinese ha progettato e realizzato questo innovativo prodotto editoriale. Per maggiori informazioni: http://www.lastampa.it/epaper.
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editori i servizi necessari a ricavare e distribuire contenuti pienamente accessibili tramite eBook reader. Questi dispositivi sono già in grado di riprodurre un’ampia gamma di formati standard estremamente diffusi: specifici processi di conversione si rendono necessari per aggiungere al materiale, originariamente prodotto per essere veicolato su carta, le informazioni idonee a questa nuova modalità di fruizione digitale dei contenuti (navigazione ipertestuale, reflow dei testi, segnalibri, eventuali DRM, ecc…). Esistono standard internazionali pubblici, consolidati e certificati, che formalizzano in modo preciso e puntuale la struttura sia per i prodotti dell’editoria libraria (standard ePub) che per quelli della quotidiana (NITF). I due settori hanno caratteristiche, requisiti ed esigenze molto diversi: il forte know‑how dello staff SBF unite alle capacità progettuali e realizzative ci mettono in grado di proporci su entrambi i mercati con soluzioni molto complete e modulari. I rapporti di partnership con importanti editori che sono già stati siglati (ed altri sono in fase avanzata di definizione) ci danno segnali concreti della crescente sensibilità e interesse con cui sono percepite queste tematiche sia da parte dei produttori d’informazione che dei consumatori finali. Questo primo accenno alla stretta collaborazione fra LINKService e SBF sarà meglio approfondito nei prossimi numeri di TecnoMedia, dove entreremo più nello specifico delle realizzazioni e delle proposte specificamente indirizzate al mercato dei quotidiani. Per maggiori informazioni sui servizi e sui prodotti Simplicissimus Book Farm potete visitare il sito all’indirizzo: http://www.simplicissimus.it.
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no evolvendo con grande rapidità; allo stesso tempo, la sensazione di essere in una fase “pionieristica” lascia il posto ad attente valutazioni sui benefici economici che possono derivare dalla loro adozione. Non partecipiamo ad una sfida alla carta stampata giocata con slogan che pregiudizialmente bollano di sorpassato il supporto e tutti i soggetti coinvolti nel processo; il tema è molto più ampio, delicato e richiede un approccio manageriale e tecnico responsabile. I punti della filiera editoriale potenzialmente beneficiari di queste nuove tecnologie sono molteplici; le voci di bilancio su cui incidere non sono solamente stampa, carta e inchiostro ma si toccano anche aree quali i trasporti, lo stoccaggio, la resa, lo smaltimento rifiuti, il consumo energetico e molte altre... Condividiamo la strategia SBF di non indossare la maglia di uno specifico produttore ma di giocare la partita su un campo globale che ci consenta di offrire il meglio ai prezzi più bassi, liberi dalle forzature che inevitabilmente sarebbero generate in presenza di accordi di esclusiva o ingenti stock di magazzino. L’area Retail è funzionale ad SBF perché ci permette di mantenere un rapporto diretto e costante con gli attuali e futuri produttori di dispositivi, nonché di essere in grado di aiutare il cliente ad indirizzarsi verso il prodotto più adeguato alle sue esigenze. Con i Publishing Services la società offre agli
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Méthode Portal Server è “live” presso Il Secolo XIX e Le Temps Il Secolo XIX di Genova, autorevole quotidiano Méthode Portal Server, avanzato Web CMS diseregionale d’Italia, e Le Temps, uno tra i più importanti gnato da EidosMedia appositamente per le redazioni quotidiani svizzeri di lingua francese, sono entrambi online, propone molti componenti di tipo Web 2.0. Fra gli altri, Le Temps e il Secolo online con i loro rispettivi porhanno implementato la gestione tali web, basati sul nuovo Web di commenti e feedback da parCMS di EidosMedia. Entrambi i quotidiani utilizzano il sistete dei lettori, la visualizzazione ma editoriale Méthode già dal automatica di articoli correlati, EidosMedia Spa Viale Legioni Romane, 43 articoli più letti e informazioni 2005, per le redazioni print e 20147 Milano finanziarie live, la gestione di web. Tramite l’implementaziotel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 diversi profili di lettori, feeds RSS, ne di Méthode Portal Server, Il www.eidosmedia.it edizioni PDF e e-paper del quotidiaSecolo e Le Temps consentono ora info@eidosmedia.com no. Inoltre, grazie ad un accordo con alle proprie redazioni di avvicinare Agence France-Presse TV e France ancora di più i propri lettori web, in modo interattivo e dinamico, mantenendo inalterati 24, il portale di Le Temps incorpora anche gallerie sia il workflow editoriale esistente sia il database di multimediali alimentate da feeds esterni. Paolo Vollono, Principal di EidosMedia, parlando contenuti. della propria esperienza presso Il Secolo, racconta: “I siti d’informazione di nuova generazione confidano molto su funzionalità interattive tipiche del Web 2.0 per attirare nuovi lettori ed incrementare il traffico giornaliero. L’implementazione di Méthode Portal Server aggiunge notevole valore all’esperienza dei lettori online de Il Secolo.” “Il nuovo Web CMS ci ha permesso di aggiungere diverse funzionalità quali i commenti dei lettori, i sondaggi, ricche gallerie multimediali e blogs editoriali”, commenta Fabio Viviani, Direttore IT de Il Secolo. “Aggiungeremo entro breve anche spazi esclusivamente dedicati ai nostri lettori e newsletters per utenti registrati. Avendo tutti questi servizi su un’unica piattaforma, la gestione risulta estremamente semplificata, consentendoci di offrire molti plus ai lettori senza sovraccaricare di lavoro la redazione.” Le Temps, invece, ha evidenziato il grande valore
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aggiunto di Méthode in merito alle sinergie ottenibili tra le redazioni print e web: “Il rilancio del nostro portale con il nuovo Web CMS ha contribuito ad un’integrazione ancora più efficiente delle nostre operazioni print e online, “ commenta Virginie Fortun, Marketing Manager di Le Temps. “ Allo stesso tempo siamo stati in grado di trasformare i benefici derivanti da una più elevata produttività redazionale in un’offerta più ricca di analisi e reports online.” “Il grande vantaggio di Méthode Portal Server”, afferma Massimo Barsotti, VP Marketing EidosMedia, “consiste nel permettere di gestire tutti questi trends innovativi del Web 2.0, a partire da un’unica piattaforma editoriale. I progetti a Le Temps e Il Secolo sono la conferma che la nostra soluzione è in grado di offrire non solo funzionalità innovative “out-of-the-box” capaci di rispondere adeguatamente alle esigenze di un mercato in continua evoluzione, ma anche una totale flessibilità per qualsiasi ulteriore integrazione richiesta ad hoc dai clienti stessi”.
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I contenuti radio vanno on-line con Atex e Pro Radio Atex e Pro Radio hanno siglato un accordo di collaborazione per promuovere la diffusione delle soluzioni più innovative di gestione dei contenuti on line per il settore radiofonico. Ampliando l’offerta radiofonica digitale orientata verso gli interessi del pubblico, le soluzioni Atex consentiranno alle emittenti di generare nuovi modelli di business adeguati ai più moderni sistemi di comunicazione
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Atex, il fornitore leader nel mondo delle soluzioni Grazie a questa collaborazione, Pro Radio incluinformatiche per il settore editoriale e digitale, e Pro derà Polopoly, il sistema per la gestione dei contenuti Radio, una delle maggiori società di software per le web proposto da Atex, tra i sistemi più innovativi emittenti radiofoniche in Italia, annunciano di aver del proprio portafoglio di soluzioni. La piattaforma intrapreso una collaborazione per offrire ai propri Polopoly consente di generare siti web personalizclienti i migliori sistemi di zati in pochi minuti, senza gestione dei contenuti on restrizioni quantitative, utiline. Assicurando il supporto lizzando come base template tecnologico più avanzato, predefiniti. Grazie ad una Atex e Pro Radio consenstruttura preimpostata, la tiranno l’accesso a nuove creazione di mini-siti dediopportunità di business, in cati a singole trasmissioni Atex Global Media S.p.A. linea con le più moderne teno radio digitali risulta presVia B. Crespi, 57 - 20159 Milano denze dell’industria radiofonica soché immediata. Inoltre con le Tel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555 mondiale. soluzioni Atex Digital è possibile www.atex.com Con un’esperienza di successo di creare e sviluppare nuovi siti senza oltre dieci anni nel settore broadcasting, Pro Radio l’intervento di una figura specializzata: l’immediatezsi avvale di una conoscenza internazionale delle za del sistema permette ad ogni utente di realizzare tecniche di redazione e dei sistemi per la gestione siti web in modo autonomo e immediato in base alle dei contenuti radiofonici; i suoi servizi si distinguo- necessità di palinsesto e al segmento del pubblico a no per la loro completezza e per la visione globale cui l’offerta è destinata. delle particolari condizioni di business radiofonico. Anche i costi di realizzazione dei siti internet, Peraltro, in qualità di rivenditore concessionario dei grazie alle soluzioni Atex Digital, sono notevolmente migliori prodotti sul mercato per la gestione di con- inferiori rispetto agli investimenti iniziali richiesti per tenuti radiofonici, Pro Radio propone ai propri clienti una stazione radiofonica tradizionale; la radio digitale le tecnologie più avanzate, accompagnando l’offerta non necessita dell’apparato strutturale e delle risorse con training mirati. richieste in precedenza, ma utilizza tecnologie innoSebbene la radio sia un mezzo giovane e ancora vative che consentono di ottenere i migliori risultati in espansione, si è dimostrata un canale di comu- con costi notevolmente inferiori. nicazione estremamente adattabile, e ha compreso “Le soluzioni Atex Digital consentono di proimmediatamente la grande opportunità del digitale. muovere sul web le radio digitali in assoluta libertà Con la tecnologia digitale si aprono nuove possibilità – osserva Claudio Astorri, Amministratore Unico nell’organizzazione del palinsesto: il web permette di Pro Radio - senza imporre vincoli tecnici, nè di espandere l’offerta e, allo stesso tempo, di struttu- tantomeno economici. Queste tecnologie rappresenrarla in base all’utente finale, in modo da soddisfare tano le soluzioni ideali per promuovere un modello pienamente le richieste del pubblico. radiofonico avanzato, che consentirà di rispondere
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nel modo più adeguato ed esauriente alle preferenze degli ascoltatori. Siamo certi che le emittenti radiofoniche sapranno riconoscere il carattere innovativo di queste soluzioni e sapranno cogliere l’opportunità di espandere il proprio business, orientando l’offerta a favore del pubblico.” “Collaborando con Atex, Pro Radio contribuirà a diffondere gli strumenti tecnologici più avanzati per settore digitale – ha dichiarato Davide Garavaglia, Business Development & Marketing Manager di Atex - Attualmente il settore radiofonico ricorre sempre di più al canale on-line per differenziare la propria offerta strutturandola in base alle attese del pubblico. Atex è pronta a supportare quest’ultimo modello di business con le tecnologie più innovative, in particolare Polopoly, la nostra soluzione per la gestione di contenuti web. Questo accordo conferma tra l’altro la flessibilità delle soluzioni Atex nel gestire contenuti multimediali per tutti i canali che l’editore ha oggi a disposizione”.
Pro Radio
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Pro Radio opera da anni al servizio di decine di stazioni radiofoniche, tra cui tutte le migliori a livello nazionale e locale. La missione di Pro Radio, definita a partire da un quadro di analisi e di un riferimento di competenze, è supportare le stazioni radiofoniche nella organizzazione dei loro contenuti. L’attenzione alle esigenze specifiche di ogni cliente e gli investimenti nell’innovazione hanno garantito notevoli consensi da parte dei clienti, fondati sullla qualità e sulla professionalità. Inoltre Pro Radio supporta l’offerta delle più avanzate soluzioni per la gestione dei contenuti radiofonici con l’impegno nella formazione professionale, come modo più rapido ed efficace per acquisire immediatamente tutta la potenza operativa e l’intelligenza funzionale dei migliori software al mondo per la radio. Per ulteriori informazioni www.proradio.it
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KP Group ordina varie rotative Goss Community per qualità e coerenza di stampa La società editrice russa continua un’espansione mirata ad assicurare il controllo della qualità. Tre nuove rotative ordinate per la produzione regionale. Il rapporto con i fornitori chiave del successo del principale quotidiano tabloid russo
FILO DIRETTO
KP Group, un’impresa mediatica russa con sede sione nel 2004 per far fronte alle crescenti esigenze di a Mosca, ha ordinato tre produzione a colori di alta nuove rotative Goss Comqualità del mercato russo, munity destinate a nuovi in particolare per servire impianti di stampa sparsi meglio gli inserzionisti. in tutta la Federazione Quale distributore di quoGoss International Russa. Una volta completata, questa tidiani in tutta la Federazione, un’area Greenbank Street - Preston Lancashire PR1 7LA - England fase del progetto corrente di espansioche include ben nove fusi orari, Tel: +44.1772.257571 ne porterà a dieci il numero di impianti l’azienda a quei tempi utilizzava più di Fax: +44.1772.885698 di stampa della KP Group dotati di 50 centri di stampa diversi e le antiquate info@gossinternational.com rotative Community. attrezzature dell’era sovietica ne limitawww.gossinternational.com Le linee di stampa Goss Community vano la capacità di produzione. ordinate sono tutte identiche e verranno “Era chiaro che, allestendo i nostri adibite alla produzione delle tirature regionali del propri impianti di stampa, avremmo potuto stampare quotidiano tabloid Komsomolskaya Pravda, della il nostro giornale secondo la nostra tabella di marcia sua edizione settimanale e di una serie di altre testate e la qualità richiesta dai clienti e, allo stesso tempo, popolari nelle importanti città di Vladivostok, Stavro- realizzare un utile,” spiega Churbakov. “Installando pol e Kemerovo. Configurate con tre torri a quattro delle attrezzature moderne, potevamo risparmiare unità sovrapposte, due unità mono e due piegatrici, le carta, tempo e prodotti di consumo, accettare lavorotative di 578 mm di sviluppo circonferenziale sono ro in appalto e avere il pieno controllo di esplorare dotate di funzionalità moderne che dovrebbero anche iniziative di marketing per le nostre testate. Il fattore assicurare lavoro esterno in appalto a ciascuno degli più importante era l’affidabilità del nostro fornitore di impianti KP, così come hanno fatto altrove. attrezzature.” Vadim Churbakov, direttore di produzione di KP Secondo Churbakov, la sfida maggiore per KP Group, ritiene che il supporto di Goss International e di Group è mantenere la propria posizione di leader a NISSA Mediaproject, l’agente regionale per le rotative fronte della forte concorrenza, il che richiede il contiGoss per giornali, sia stato cruciale per il successo del nuo sviluppo di impianti e l’espansione della capacità progetto di upgrade corrente. di stampa. Il gruppo sta già estendendo le sue prime Dal 2004, KP Group ha allestito con successo rotative Goss Community in modo da produrre più sette centri di stampa Goss Community in tutta la colore e una foliazione superiore. La società ha anche Federazione Russa. I nuovi impianti si sono affermati in programma la creazione di nuove testate free press nelle rispettive regioni come punti di riferimento per e altre attività per la promozione dei giornali e la la stampa di alta qualità. Con altri tre impianti in via continua crescita. L’alleanza con Goss International e di sviluppo, KP Group è quasi a metà strada verso NISSA Mediaproject è cruciale in tal senso, afferma l’obiettivo di 20 impianti di stampa autosufficienti e Churbakov: “In fatto di prezzo, qualità, garanzie e, autogestiti. soprattutto, assistenza sul posto e supporto offerti dalla KP Group ha iniziato il suo programma di espan- NISSA, è un rapporto eccezionale.”
50 TecnoMedia n. 61, giugno 2009
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