TecnoMedia 64

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ièènoXle la PeRWòlCO òeLLa ASIG - Assoclazzone SramparoRl Irabana GIORnaLl Numero 64 - Marzo 2010

La Stampa è anche "digitai" Dopo il sito web, rilanciato e potenziato a partire dal 2006, è la volta della Stampa Digitai su eBook e su iPhone.

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FILO DIRETTO LE

AZIENDE INFORMANO

ADN Kronos Agenzia Giornalistica Italia

Il nuovo design del Secolo XIX

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Dal 3 febbraio scorso il quotidiano ligure si presenta ai suoi lettori con una grafica rinnovata, un formato leggermente ridotto e un nuovo design.

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WAN-IFRA Italia 2010 tra innovazione e tradizione

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Roma ospiterà la XIII edizione della Conferenza internazionale WAN-IFRA Italia, che si svolgerà presso il centro congressi dell'Hotel Crowne Plaza il 22 e 23 giugno prossimi.

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Nel centro stampa del gruppo Comin sta entrando in funzione una nuova gestione del flusso di lavoro industriale, basata su controlli di produzione che accompagnano, in ogni fase, la commessa di stampa.

Idab-Wamac International

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HiT Media & Publishing Interstrap Kodak LinkService Manroland

La "Gazzetta" è "ufficiale" on line A partire dal 1 0 gennaio del 2009, il testo di riferimento autentico delle leggi dello Stato Italiano, è diventata la versione on line in formato Pdf/A, autenticata con il procedimento della "firma digitale", e "timbrata" elettronicamente dal responsabile del Ministero della Giustizia.

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Mima films. Napp Systems R.G. Recmi Segbert Sinedita

Ricerca & Sviluppo: le nuove frontiere del pre-media TecnoMedia ha intervistato due dei maggiori player del mercato italiano ed internazionale sulle strategie di prodotto per accompagnare gli editori c: . verso soluzioni multicanale.

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Applicazioni software per l'operatività aziendale

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Le soluzioni software made in Italy, ad alta efficienza e costi contenuti, per migliorare la operatività aziendale, sono state al centro del TecnoMeeting organizzato dall'Asig a novembre del 2009.

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Le Rubriche Filo diretto

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Web, eBook, iPhone: La Stampa di Torino è anche Digital

Integrazione stampa e web

TecnoMedia

L’Editrice La Stampa di Torino sta sperimentando l’integrazione fra il prodotto stampato ed i nuovi canali di comunicazione on line. Dopo il sito web, rilanciato e potenziato a partire dal 2006, è la volta della Stampa Digital su eBook e su iPhone. Nessuno pensa di fare a meno del quotidiano, ma i tempi sono ormai maturi per sperimentare, sul campo, i nuovi modelli di business. Alla pubblicità si offre una readership aggregata, ed ampliata, su scala nazionale, più giovane e un po’ più al femminile. Ai lettori si offre una gamma più estesa di contenuti, aggiornati in tempo reale, evitando accuratamente di regalare on line ciò che si vende in edicola.

La Stampa: “un unico valore informativo declinato in diversi canali”.

Il cuore affettivo, ed economico, resta la carta. Alla Stampa di Torino non ci sono dubbi circa il fatto che il quotidiano tradizionale continuerà a giocare un ruolo fondamentale nel modello di business editoriale anche per i prossimi anni. “La vera sfida”- come spiega a TecnoMedia Maurizio Scanavino, Direttore Commerciale e Marketing –“è come procedere nell’integrazione fra il prodotto stampato ed i nuovi Media digitali”, creando un sistema che espanda e consolidi il concetto di “Audience aggregata” mantenendo il principio della “unicità dei pagamenti”, ovvero i contenuti che su un canale sono gratuiti lo devono essere ovunque, e quelli che sono a pagamento altrettanto. “Se vogliamo sviluppare la Stampa Digital”- chiarisce Scanavino-“non possiamo regalare il rete ciò che vendiamo in edicola”. Una storia lunga dodici anni La presenza del quotidiano La Stampa sui nuovi canali digitali ha una storia lunga già dodici anni, scandita

da altrettante svolte che si sono succedute in concomitanza con i grandi eventi internazionali che hanno visto protagonista la città di Torino. “L’esordio”- come ricorda il Product manager Marco Este-“risale al 1998, quando è nato il sito www.lastampa.it”. Il primo sito fra i più importanti quotidiani italiani, ha introdotto la possibilità di fare abbonamenti alla versione digitale del giornale già dal 2001, con risultati tutto sommato modesti ma non diversi da quelli che hanno sperimentato gli altri quotidiani in Italia ed all’estero. Dopo lo sboom della prima grande bolla di Internet, che ha portato cocenti delusioni a chi si era maggiormente esposto immaginando ritorni sugli investimenti che nessuno ha poi visto, il sito ha mantenuto un profilo molto baso fino alle Olimpiadi invernali del 2006. “Quell’occasione era troppo importante, era una vetrina aperta sul mondo che avrebbe portato visibilità mondiale alla Regione ed alla Città” ricorda Este. Il sito della Stampa si rifà il look, che doveva avere un richiamo immediato alla nuova grafica del giornale stampato, e comincia a sviluppare

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Integrazione stampa e web

TecnoMedia

spazi di contenuti interattivi, anche per tenere il passo con la concorrenza del Corriere e della Repubblica. L’Editore decide di puntare molto sui Forum per il dialogo con i lettori, ampliando sul web lo spazio tradizionale dello Specchio dei Tempi, la storica rubrica della posta ospitata nelle pagine del giornale. Tutti i giorni, dalle otto alle ventidue, i lettori “partecipano” all’informazione del quotidiano con Forum che vengono moderati dai giornalisti. La risposta è massiccia, ed i “post” degli utenti arrivano in ragione di uno al minuto. Ci sono due distinti livelli di Forum: uno al quale si accede liberamente ed uno, di livello più coinvolgente da un punto di vista politico ed etico, al quale occorre registrarsi. La profilazione dei partecipanti è comunque mantenuta ai minimi termini, perché si decide di non utilizzarla, all’epoca, per azioni di pubblicità o di marketing. “Fino da allora”- sottolinea Scanavino-“abbiamo cercato di puntare sulla leva dell’identità fra il sito Internet ed il brand della Stampa”, un marchio certamente “autorevole”, non solo in Piemonte. E i risultati non sono mancati. Il quotidiano stampato visto dalla readership come una testata prevalentemente Torinese/Piemontese – in rete registra un bacino di lettori del Nord-Ovest non superiore al 18% del totale. La “vetrina” nazionale della rete sta funzionando molto bene per allargare la penetrazione del brand presso aree non abituate alla lettura quotidiana del prodotto. Il “mestiere di informare” on line Dopo l’autorevolezza del brand e l’interattività, la terza direttrice di espansione delle Stampa Digital è rappresentata dai “contenuti”. La decisione dell’Editore è stata quella di cominciare a sviluppare uno stile-web specifico per raccontare le storie su Internet.“La Stampa è un unico valore informativo, declinato su diversi canali, ma senza il copia & incolla, che è proebito” dicono al quotidiano torinese. Il web ha bisogna di notizie essenziali e continuamente aggiornate. Il lettore on line non ha tanto tempo da dedicare alla lettura di testi di approfondimento, che restano di competenza

Maurizio Scanavino, Direttore Commerciale e Marketing dell’Editrice La Stampa

del prodotto stampato. Il Direttore dei contenuti è unico, la declinazione varia a seconda dei mezzi. Alla Stampa lavorano alcuni giornalisti cross-media, altri si stanno specializzando sui soli canali on line. In ogni caso, per le pagine on line, si utilizzano strumenti specializzati, diversi da quelli con i quali si prepara il quotidiano stampato. La strategia di diversificazione, perseguita dal 2007, ha cominciato a dare i suoi frutti. A quell’epoca – mese di agosto – La Stampa on line aveva un milione ed 800 mila utenti unici. A gennaio del 2010 sono diventati 4 milioni e 200 mila, in costante crescita. Ci sono anche riscontri positivi per quanto riguarda la pubblicità. Il lavoro di ampliamento e consolidamento sul web, fra 2008 e 2009, ha portato anche all’apertura dei nuovi canali della Stampa Digital eBook e iPhone: l’informazione ovunque A maggio dello scorso anno, ancora una volta in occasione di un grande evento torinese, la Fiera del Libro, è stato lanciato il giornale su Kindle, l’eBook di Amazon, seguito da edizioni compatibili con altri prodotti concorrenti in circolazione.“Purtroppo”sottolinea Marco Este-“non c’è ancora uno standard di mercato riconosciuto” e questo vuol dire moltiplicare gli sforzi per rendere La Stampa disponibile su tutti i principali dispositivi in circolazione. Questi, come è noto, offrono ai lettori supporti ultra piatti, schermi ad alta leggibilità – non sono retro illuminati – e bassissimo consumo energetico, a tutto vantaggio del tempo durante il quale la tavoletta può rimanere in funzione. La tecnologia impiegata è stata fornita da Simplicissimus BookFarm – azienda partecipata da LinkService – e da Atex, storica fornitrice della Stampa per quanto riguarda il sistema editoriale. La propensione di questo fornitore ad “integrare” nel prodotto base componenti esterne per svolgere funzioni specializzate, quali la gestione di siti Internet – già apprezzata per tutto lo sviluppo on line della Stampa – ha rappresentato anche un vantaggio per la integrazione con soluzione di terze parti. Dopo la chiusura del giornale in redazione, i file

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Giulio Dalla Chiesa

Giulio Dalla Chiesa nominato Presidente dell’ASIG - Associazione Stampatori Giulio Dalla Chiesa, da oltre vent’anni al vertice del gruppo editoriale che fa capo alla famiglia Amodei, è il nuovo Presidente dell’ASIG - Associazione Italiana degli Stampatori di Giornali Quotidiani - per il biennio 2010-2012. E’ stato nominato all’unanimità dall’Assemblea della Associazione lo scorso 12 marzo. Subentra, in questa carica, a Paolo Paloschi, che ha completato il secondo mandato biennale. Giulio Dalla Chiesa, 58 anni, ha maturato un’esperienza pluridecennale al vertice di un gruppo che comprende i quotidiani Corriere dello Sport - Stadio, Tuttosport, i periodici della Conti Editore (Guerin Sportivo e Autosprint, fra le testate più note) le società tipografiche STEC, Mediastampa, Monzastampa, Poligrafici Il Borgo e la concessionaria di pubblicità Sport Network. L’Assemblea ha anche rinnovato il Consiglio di Presidenza dell’ASIG per il biennio 2010-2012, dove siederanno Pierpaolo de Sanctis (Rotopress International), Gianni Paolucci (RCS Mediagroup) e Alberto Borgarelli (Gruppo Sole 24 Ore), che è stato anche nominato Vice Presidente dell’ASIG. Nell’incarico di segretario è stato confermato Sergio Vitelli.

Pdf vengono acquisiti, scomposti e poi rimontati in base alle specifiche tecniche dei display degli eBook. Dalle sei del mattino in poi gli abbonati – a pagamento – al servizio possono scaricare la versione digitale del giornale sul loro supporto. E il Melafonino? L’iPhone non poteva certamente rimanere fuori dai canali della Stampa Digital, ma qui la gestione del supporto è molto diversa. “L’iPhone è un prodotto chiuso”- spiega Marco Este-“funziona solo con applicazioni specifiche e disponibili presso iTune Store, il negozio on line di Apple”. La Stampa ha sviluppato un’applicazione specializzata per leggere la versione della Stampa su iPhone, scaricabile gratuitamente da Internet. I contenuti del giornale sono ricampionati per il nuovo supporto che, a differenza degli iBook, è a colori e, soprattutto, interattivo. “Noi non offriamo il giornale cartaceo su iPhone”- spiegano alla Stampa, ma anche in questo caso si tratta di un nuovo servizio per i lettori. L’Editore ha già avuto contatti con aziende francesi, inglesi e danesi e statunitensi, interessate a capire nei dettagli la nuova esperienza. Contestualmente all’iPhone, anche il sito Internet sta aggiornandosi nei servizi ed è previsto, a breve, il nuovo lancio di Edicola OnLine, con funzioni più estese di navigazione del prodotto editoriale. In questo caso la tecnologia impiegata, che interagisce con il sistema Atex, è quella di Olive Software, rappresentata

Integrazione stampa e web

TecnoMedia

Web, eBook, iPhone: la Stampa di Torino è anche Digital

in Italia da Gmde. La “navigazione” dei contenuti in formato Pdf sarà più facile, più potente e più piacevole per i lettori. E il “nuovo nato” in casa Apple, l’iPad, il cui lancio è previsto in Italia nella prima metà di quest’anno? “Ci stiamo già lavorando” rispondono a Torino. Stampa Digital: modelli di business

Quali modelli economici potranno sostenere l’integrazione fra il prodotto stampato e i nuovi canali digitali?“Osserviamo”- risponde il Direttore Commerciale e marketing Scanavino-“che stiamo vivendo una fase di rapida diffusione di nuove tecnologie hardware e software per la fruizione dell’informazione”. Nuovi target, soprattutto giovani, si avvicinano a brand storici come La Stampa grazie ai nuovi canali di comunicazione, anche se non va dimenticato che la penetrazione di Internet, secondo i dati più attendibili, si attesta nel nostro Paese attorno al 50% della popolazione, che almeno una volta al mese si collega alla rete. Circa venti milioni di adulti attivi non sono pochi, e soprattutto sono un segmento interessante per la pubblicità, ed in crescita costante.“I giovani cominciano a leggere il giornale quando iniziano ad avere un ruolo attivo nella società”, la comunicazione on line è un’ottima soluzione per avvicinarli ai

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TecnoMedia

Integrazione stampa e web

Marco Este, Product manager

marchi storici dell’editoria. Il quotidiano cartaceo è per almeno il 75% maschile, Internet amplia il target verso il pubblico femminile.Per la rete l’età media dei lettori è attorno ai 35 anni di età, molto più giovane rispetto al giornale. Il sito on line e gli altri canali digitali anche anche ampliato il raggio di azione dell’editore, che raccoglie un traffico che, per circa il 75%, arriva da fuori regione. “Il concetto di audience aggregation”-sottolinea Scanavino-“per noi va esattamente in queste direzioni: ampliare la readership, ringiovanire, delocalizzare, intercettare nuovi ceti socio culturali”. Il mercato della pubblicità on line si sta creando. “Quest’anno valeva in Italia 1300 milioni di Euro”, ed una quota importante è assorbita dai Display, ciò la pubblicità visiva. Certo siamo ancora lontani dai valori degli altri Media, come la televisione, ma il mercato comincia ad essere interessante, ed i giornali sono ben posizionati. “C’è una buona propensione a leggere in rete i quotidiani che godono di un marchio ben posizionato”, e la Stampa, notano ancora a Torino, “è il terzo quotidiano per lettura online”. Per quanto riguarda i dispositivi portatili, fra i quali svetta l’iPhone, il mercato sta ancora muovendo primi

passi. Qui, e in rete, si stanno sperimentando due modelli di business. Uno è quello che replica il modello visivo della pubblicità tradizionale, con informazioni di sintesi disponibili gratuitamente attraverso l’applicativo da scaricare da iTune, che ha registrato già 70.000 download. L’altro modello replica il prodotto stampato, e punta alla vendita dei contenuti, sia in edicola che attraverso i canali on line. “In Italia”- ricorda Scanavino-“sono stati già venduti circa un milione fra iPhone e iPod Touch”. La Stampa dispone di un secondo Applet per la consultazione a pagamento del giornale su iPhone, per il quale detengono il primato in Europa. Tutte le notizie del prodotto base sono state collegate con tag e sono disponibili, per che è disposto a pagarle, in supporto nativo iPhone. La vendita dei contenuti? “Noi ci crediamo” rispondono alla Stampa, a condizione, naturalmente, di mantenere il principio della “unicità”, distinguendo in modo univoco ciò che viene offerto gratuitamente da ciò che si fa pagare. La strada per raffinare questo modello è ancora lunga, e molto andrà ancora sperimentato. L’importante, soprattutto in tempi difficili, è cominciare.

9° International Newsroom Summit di WAN-IFRA La nona edizione del Newsroom Summit, la Conferenza internazionale promossa da WAN-IFRA per studiare e seguire da vicino l’evoluzione delle redazioni giornalistiche nell’era della comunicazione integrata fra carta stampata e web, si svolge a Londra nei giorni 21 e 22 Aprile. L’appuntamento, ormai un “classico” nei calendari di WAN-IFRA, l’organizzazione mondiale della stampa e dell’editoria, sarà come di consueto un’occasione per ascoltare le esperienze in corso di realizzazione e le prospettive di sviluppo più interessanti che si intravedono nelle redazioni di ogni parte del mondo. Le informazioni dettagliate, con il Programma completo della Conferenza ed i moduli per l’iscrizione, sono disponibili presso: http://www.ifra.com/newsroomsummit

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Più approfondimenti in meno spazio: il nuovo design al Secolo XIX

Il 3 febbraio scorso i lettori del quotidiano ligure Il Secolo XIX hanno trovato ad attenderli in edicola un prodotto con una grafica rinnovata, un formato leggermente ridotto e un nuovo design per ospitare le notizie raccontate dalla redazione. Cambiare “il vestito”, per un editore, è sempre un’occasione per interrogarsi sul presente, e sul futuro, del prodotto editoriale, e Il Secolo XIX non è certamente un’eccezione al riguardo, come ci racconta l’Art Director Massimo Gentile, approdato a Genova dopo un’importante esperienza internazionale – con lo studio americano di Mario Garcia - presso la Folha de S. Paulo, in Brasile, il giornale con la maggior diffusione del Sud America assieme al Clarin di Buenos Aires. Rinnovamento e tradizione La decisione di svecchiare la veste grafiche del Secolo XIX risale all’anno scorso. Esce di scena il Direttore Lanfranco Vaccari ed arriva, da

Grafica e design

Il 3 febbraio scorso i lettori del quotidiano ligure Il Secolo XIX hanno trovato ad attenderli in edicola un prodotto con una grafica rinnovata, un formato leggermente ridotto e un nuovo design per ospitare le notizie raccontate dalla redazione. Cambiare “il vestito”, per un editore, è sempre un’occasione per interrogarsi sul presente, e sul futuro, del prodotto editoriale, e Il Secolo XIX non è certamente un’eccezione al riguardo, come ci racconta l’Art Director Massimo Gentile, approdato a Genova dopo un’importante esperienza internazionale – con lo studio americano di Mario Garcia - presso la Folha de S. Paulo, in Brasile, il giornale con la maggior diffusione del Sud America, assieme al Clarin di Buenos Aires.

Torino, il Vice Direttore della Stampa Umberto La Rocca.Quasi contemporaneamente si rende disponibile una nuova rotativa presso il Centro Stampa S.Biagio, dove è possibile trasferire tutta la produzione del giornale con il solo vincolo di adattarne il formato: stessa larghezza ma quattro centimetri meno in altezza. L’occasione è ottima per ripensare tutto il prodotto, rinnovando la veste grafica senza stravolgerne la tradizione. “Siamo a fine settembre 2009”- ricorda Massimo Gentile-“e l’Editore indica come data per varare il cambiamento agli inizi di questo anno”. Tempi molto stretti, perché la crisi che già da molti mesi sta squassando l’editoria mondiale non dà tregua a nessuno. L’obiettivo condiviso dall’Editore e dal Direttore Responsabile è quello di individuare gli elementi forti e quelli di continuità con il passato, valorizzando il formato più piccolo e la potenzialità del prodotto stampato. “Nell’era di Internet e della televisione”- sottolinea

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TecnoMedia Da sinistra: Roberto Bedin e Fabiàn R. Breschi, dello staff di MediaShuffle

Grafica e design

Dall’italiana MediaShuffle un progetto “vincente” per i contenuti su e-Book Novità “made in Italy” per la distribuzione dei contenuti digitali su piattaforme e-Book.La società MediaShuffle, che ha sviluppato una piattaforma per la diffusione di libri ed altri prodotti digitali su e-Book, ha vinto il terzo premio per l’innovazione tecnologica della StartCUP Lombardia, la competizione regionale in ambito universitario promossa dal Politecnico di Milano, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Università Commerciale Luigi Bocconi, l’Università degli Studi di Milano, la Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM ed altri istituti universitari, insieme al partner strategico Vodafone Italia che premia i progetti emergenti in ambito tecnologico. La soluzione MediaShuffle, che ha guadagnato anche il riconoscimento speciale Accenture come miglior prodotto tecnologico, si rivolge, in prima battuta, al mercato degli editori di libri, offrendo una piattaforma per rendere disponibili in tempo reale ad un vasto pubblico di lettori volumi ed altri documenti in formato digitale per supporto e-Book. L’adozione in Italia, a partire dal 2012, dei libri scolastici in formato digitale e-Book, in applicazione della nuova legge di riforma del Ministro Gelmini, darà un forte impulso al mercato italiano della distribuzione dei prodotti culturali in formato elettronico.

Gentile-“se il quotidiano offre ai lettori solo la notizia nuda e cruda il giornale non lo compra più nessuno.” Bisogna che i giornalisti della carta stampata riscoprano il gusto del dettaglio, del retroscena, dell’approfondimento per dare spessore alla notizia letta, o ascoltata, di corsa in Tv o in rete. La concorrenza spietata fra i mezzi di informazione può essere un’opportunità per riscoprire il gusto della lettura.L’Art Director, i grafici e la redazione si mettono al lavoro per disegnare un contenitore più moderno per le notizie. Leggibilità, sintesi e impatto visivo Se il formato si restringe, bisogna rendere le pagine più leggibili.Il “nuovo” Secolo XIX adotta corpi tipografici leggermente più grandi per gli articoli, con un guadagno prossimo al 10%. Si lavora anche sui titoli, che vengono rinforzati un po’, passando da corpo 50 a corpo 55 ed adottando una famiglia di font più leggera. Per una precisa scelta del Direttore, la redazione si concentra sulle storie più interessanti da raccontare, sfruttando la foliazione che, grazie alla nuova rotativa, può crescere da una media di quaranta pagine ad una di quarantotto. In ogni pagina di cronaca si cerca una foto dominante, non necessariamente di grande formato, ma che abbia un carattere illustrativo. “Cerchiamo di evitare tanti elementi piccolini e sparpagliati che creano confusione e disordine”- sottolinea Gentile. Ancora una

volta, asciugare, sintetizzare ed intrattenere l’occhio del lettore.L’impaginazione generale è a “L” rovesciata: da un lato si riassume la storia, in mezzo c’è la foto e poi il box con l’approfondimento e i retroscena. Tutte le componenti che hanno lo stesso contenuto tematico sono correlate graficamente. In apertura si cercano, naturalmente, delle storie “forti”, per le quali si racconta il quadro generale di riferimento con tutti i dati salienti. Il full color della testata ha permesso lo sviluppo di bacchettoni di color rosso forti, molto visibili, che dovrebbero far cadere l’occhio del lettore sugli approfondimenti specialistici del giornale. Lo stesso stile è stato applicato all’inserto di annunci economico, l’unico allegato settimanale al Secolo XIX, che si pubblica la domenica. I classificati utilizzano il codice del colore per le varie categorie merceologiche, giallo per gli appartamenti, rosso per le automobili, e via dicendo. Per il Salone del Mare, naturalmente, si fa un inserto a parte, e lo si costruisce a seconda degli annunci raccolti. Per i classificati, la grafica ha dovuto confrontarsi con la sfida di un formato leggermente più piccolo, dove occorreva non ridurre gli spazi disponibili per le inserzioni, perché in questa sezione ogni centimetro quadrato sono “palanche” – traduzione genovese per Euro…- in più o in meno per l’Editore. Assieme al codice colore è stata quindi introdotta una nuova famiglia di font, sviluppata dal Wall Street Journal, che riesce a massimizzare la lettura dei testi stampati con corpi tipografici molto piccoli.

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Più approfondimenti in meno spazio: il nuovo design al Secolo XIX

Massimo Gentile, Art Director del Secolo XIX

“Xte”, una grafia dell’era dei messaggi SMS che si legge “per te”è il titolo dato al nuovo fascicolo quotidiano del Secolo XIX che raccoglie le sezioni di spettacoli e cultura. Il quotidiano genovese aveva una caratteristica che lo rendeva davvero speciale nel panorama delle testate nazionali: era costruito con due fascicoli in sequenza, una dedicato alla cronaca nazionale ed uno a quella locale. Lo sport, un tema particolarmente sensibile in una città dove le due squadre, Genoa e Sampdoria, hanno tifoserie pronte a mobilitarsi per un qualsivoglia dettaglio giornalistico che abbia il sapore di una “schieramento” del giornale per una o per l’altra società, chiudeva tradizionalmente l’informazione. Nei bar c’era l’abitudine di cominciare la lettura del quotidiano dal fascicolo locale, facendo seguire la cronaca nazionale. La nuova rotativa, che non consente la produzione della testata su due fascicoli in sequenza, ha offerto l’occasione per ripensare anche l’organizzazione di tutto il prodotto. La nuova veste editoriale è costruita lungo tre direttrici: in apertura la parte nazionale, a seguire l’inserto di cronaca locale, e a chiudere Xte e le pagine sportive. La sezione di cronaca locale, inserita al centro del corpo principale, è spillata a punto metallico

e può essere estratta da chiunque voglia cominciare da lì la lettura del giornale. Il rinnovamento c’è, e si vede, ma la tradizione, e l’abitudine alla lettura, è salva. “Xte”- sottolinea Gentile“è una sezione totalmente nuova, all’insegna delle pagine di servizio”. La prima edizione, in edicola il 3 febbraio scorso, ha puntato su un argomento molto sentito nella comunità ligure: come trovare, e tenersi, una brava baby sitter. Da allora in poi Xte si è sviluppato come una rassegna di notizie utili, e quando possibile leggere, dedicate alla vita quotidiana dei lettori. Xte è anche la cornice naturale degli spettacoli, ed ha ospitato tutta l’informazione relativa al Festival di San Remo. Potenziate anche le pagine sportive, passate da tre a sei. La nuova rotativa consente le pagine passanti, e di volta in volta la grande fotografia di corredo alla cronaca è dedicata ad una delle due squadre cittadine. Rinnovamento… ma la “tradizione”, anche qui, resta intangibile: titoli, cronaca e commenti restano all’insegna della più assoluta neutralità. “Noi sulle pagine facciamo sempre il tifo per la città” conclude Gentile. In campo, naturalmente, vinca il migliore.

Alfredo Lorenzini è il nuovo Marketing Manager di Kodak Dal 1 gennaio il mercato grafico italiano avrà in Kodak un nuovo riferimento come Marketing Manager nella persona di Alfredo Lorenzini (nella foto a destra). Già Marketing Manager della divisione Consumer in Italia, Lorenzini amplia la sua area di competenza a tutto il business Kodak, nel quadro di una strategia di unificazione delle divisioni Consumer e Graphic Communication. Nella sua nuova funzione, Lorenzini è responsabile di tutte le attività di comunicazione di Kodak in Italia rivolte al mercato grafico e cartotecnico, così come a quello degli utenti finali e ai canali di distribuzione. Laureato in Economia Aziendale all’Università Bocconi, Lorenzini entra in Kodak nel 1988, ricoprendo negli anni incarichi di funzionario vendite per la GDO e successivamente di Marketing Manager Consumer. Marco Zuliani, che ricopriva precedentemente l’incarico di Marketing Manager per il Graphic Communication Group, ha accolto una nuova sfida legata ad un nuovo progetto Kodak nell’area consumer/ office a livello internazionale.

Grafica e design

Xte

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WAN-IFRA Italia 2010

Innovazione e tradizione: quale futuro per la stampa quotidiana? Roma ospiterà la XIII edizione della Conferenza internazionale WAN-IFRA Italia, che si svolgerà presso il centro congressi dell’Hotel Crowne Plaza il 22 e 23 giugno prossimi. L’incontro è promosso da WAN-IFRA, la più importante associazione mondiale per la stampa e l’editoria, da Fieg – Federazione Italiana Editori Giornali – e da ASIG – Associazione degli Stampatori di Giornali.

“Innovazione e tradizione: quale futuro per la stampa quotidiana?” è l’argomento che farà da filo conduttore alla XIII di WAN-IFRA Italia, la Conferenza internazionale per l’industria della stampa italiana, promosso da WAN-IFRA, la più importante associazione mondiale per l’industria editoriale, dalla Federazione Italiana Editori Giornali, la Fieg, e dall’Associazione italiana degli stampatori di giornali, l’ASIG. Per due giorni, il 22 e 23 giugno prossimi, dirigenti, giornalisti, editori e stampatori italiani ed esteri racconteranno le loro esperienze e metteranno in discussione i loro punti di vista su come guidare i cambiamenti per rafforzare e rilanciare l’industria internazionale della stampa quotidiana. Le prospettive non solo fra le più rosee.La crisi dell’economia mondiale ha colpito duro, ovunque, l’industria dei giornali, con calo generalizzato, a due cifre, della pubblicità e con una contrazione altrettanto significativa contrazione delle copie vendute.Il prodotto stampato, che traina ancora l’editoria quotidiana, è compresso, da un lato, dalle strutture dei costi industriali. Qualcosa si è fatta negli anni scorsi, ma i margini di manovra sono, oggi, modesti, a meno di non ripensare in profondità alcuni modelli organizzativi del lavoro, che vuol dire, almeno in Italia, ripensare in modo significativo ai contratti di lavoro delle categorie impiegate nell’industria dei giornali. Dall’altro lato, il fronte della concorrenza esterna, la stampa è insidiata dalla diffusione a macchia

d’olio dei nuovi canali digitali su internet e dalla connessione in tempo reale con cellulari multimediali e, prossimamente, forse, con le “tavolette” digitali. Gli editori, come si legge anche in altra parte di questo numero, si stanno dando da fare per integrare nell’organizzazione del prodotto stampato i nuovi canali on line. Il problema, per le aziende nazionali – condiviso da quelle estere – è trovare modelli di business innovativi che consentano la redditività dell’industria della comunicazione digitale. Nel primo, come nel secondo caso, la sfida è duplice: rinnovare la tradizione ed introdurre elementi di innovazione nei processi industriali, nei prodotti e nel ciclo virtuoso per la produzione del reddito. Ma che fare, in concreto? Il programma Proprio di queste possibili soluzioni si parlerà a WAN-IFRA Italia 2010, che quest’anno si svolge a Roma, presso il centro congressi dell’Hotel Crowne Plaza. Il programma, in fase avanzata di definizione, propone una prima giornata, martedì 22 giugno, dedicata ai temi “editoriali”. La prima sessione farà il punto su “eReader e Tablet: nuovi strumenti e modelli di buisness per l’informazione mobile”. Sotto i riflettori lo stato dell’arte tecnologico e le prospettive che si potrebbero aprire, grazie ai supporti mobili, per una diversa organizzazione ed offerta dei contenuti

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Innovazione e tradizione: quale futuro per la stampa quotidiana?

TecnoMedia Christoph Riess

Christoph Riess è il nuovo Ceo di WAN-IFRA. Succede, in questa posizione, a Reiner Mittelbach, che dopo aver guidato IFRA a partire dal 2001, e dopo averne seguito il processo di integrazione con la WAN – Associazione Mondiale degli Editori- ha deciso di lasciare la nuova organizzazione. Christoph Riess, di 53 anni, arriva in WANIFRA dalla Mitsubishi Paper, dopo aver lavorato in Bertelsmann AG, in Heidelberger Druckmaschinen e in PaperlinX. Le sue esperienze professionali, che lo hanno visto impegnato ai vertici di aziende editrici e fornitrici di macchine per la stampa e di materiali di consumo, hanno giocato un ruolo importante nella scelta al vertice di WAN-IFRA, un’organizzazione nata l’anno scorso dalla fusione fra la WAN, Associazione Mondiale degli Editori di giornali, e l’ IFRA, la più importante associazione di ricerca e sviluppo tecnologico per l’industria della stampa e dell’editoria. Riess, cui toccherà il compito di guidare questo nuovo colosso – che ha quartieri generali a Darmstadt, in Germania, e Parigi, in Francia, e rappresenta oltre 18.000 testate, 15.000 siti on line ed oltre 3.000 società in più di 120 Paesi del mondo – sarà assistito da Timothy Balding, nominato Direttore generale WAN-IFRA Global affairs dopo aver lasciato la carica di Ceo di WAN a seguito della fusione con IFRA.

informativi. Di questi temi discuteranno editori, tecnici e giornalisti. Il pomeriggio sarà invece dedicato a come “rinnovare la tradizione”, soprattutto sul versante dei modelli di business della nuova editoria multicanale. Ne parleranno editori italiani ed esteri che si stanno attrezzando e stanno sperimentando nuove soluzioni, e non mancheranno scenari con dati statistici aggiornati per il nostro Paese e per il resto del mondo, elaborati dalla Federazione Editori Giornali e da alcune società internazionali di consulenza. Il mattinata del 23 giugno, conclusiva, sarà dedicata ai temi più strettamente industriali della stampa dei quotidiani. Sul fronte dell’innovazione si affronteranno le prospettive della stampa digitale applicata ai giornali. Che cosa offre la tecnologia, come si può utilizzare, quando potrebbe convenire? Ne parleranno i dirigenti dei siti produttivi che già la impiegano, i fornitori e gli specialisti internazionali. I centri stampa dove girano le rotative tradizionali saranno invece impegnati a tratteggiare i contorni di quanto

WAN-IFRA Italia 2010

Christoph Riess nuovo Group Chief Executive di WAN-IFRA

si potrebbe, e si potrà, realizzare, anche grazie al supporto di associazione professionali, come l’ASIG, per “rinnovare la tradizione”.Questi scenari in rapida evoluzione ospiteranno anche la presentazione dei dati più aggiornati della ricerca annuale dell’Osservatorio Tecnico “Carlo Lombardi”, che a partire dall’edizione del 2008, a Sirmione e Verona, ha scelto WAN-IFRA Italia quale sede naturale per la pubblicazione della “mappa” aggiornata dell’editoria italiana. Tutti i lavori della Conferenza internazionale che nell’edizione dell’anno scorso, a Bari, sono stati seguiti da duecento persone – saranno tradotti in italiano e in inglese. WAN-IFRA Italia offrirà come sempre un’insostituibile occasione di incontro fra tutti i professionisti del settore, dove non mancheranno momenti di svago alla scoperta della cultura, dell’arte e delle tradizioni enogastronomiche di Roma. Il programma aggiornato, i moduli per l’iscrizione e tutte le informazioni logistiche saranno, come sempre, distribuite per posta, via email e pubblicate all’indirizzo delle tre associazioni che organizzano la manifestazione, ifra.net, fieg.it ed ediland.it.

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Automazione industriale

Automazione industriale e controlli di produzione: le novità al Gruppo Comin Al Centro Stampa Editoriale di Grisignano di Zocco (Vi) – una delle aziende del Gruppo Comin - sta entrando in funzione una nuova gestione del flusso industriale basata su controlli automatici di produzione che accompagnano la commessa di stampa e ne seguono passo a passo la tiratura. L’imprenditore può conoscere in tempo reale tutti i risvolti produttivi, e il loro impatto sulla contabilità industriale. Grazie ai nuovi strumenti di controllo, lo stampatore può proporre ai committenti risparmi significativi sui contratti migliorando, contemporaneamente, i propri margini. I nuovi investimenti del Gruppo Comin sono un segnale importante nei confronti del prodotto stampato, una scommessa imprenditoriale che guarda con fiducia al futuro.

Forse il momento peggiore per l’industria editoriale, dal secondo dopoguerra ad oggi, è alle spalle, ma da qui a dire che il mercato ha iniziato la risalita il passo è ancora lungo. Questa, almeno, è una delle sensazioni più diffuse agli inizi del 2010, una stagione che si apre all’insegna della ricerca di un nuovi modelli editoriali, nuovi principi organizzativi e nuove tecnologie da impiegare nell’industria della stampa. La discussione, in alcuni casi, è ancora agli inizi, ma su un punto non ci sono dubbi: l’industria editoriale, dopo la grande crisi del 2009, non potrà più essere la stessa, e dovrà fare i conti, da un lato, con una concorrenza sempre più agguerrita degli altri Media, e dall’altro con un mercato pubblicitario e di readership dai contorni certamente meno opulenti che in passato. Tutto ciò che può servire a migliorare le prestazioni industriali, eliminando gli sprechi ed aumentando la qualità dei servizi, attira inevitabilmente l’attenzione

Franco Menapace, Procuratore del CSE

degli imprenditori in Italia come all’estero. Fra le tecnologie più interessanti, e per così dire “emergenti”, nell’industria della stampa, ci sono quelle per il controllo e per l’automazione dei processi industriali, un’area tecnologica ancora, almeno in parte, da esplorare sia per editori che per i centri stampa, alla ricerca di soluzioni per contenere i costi senza sacrificare la qualità dei prodotti e dei servizi offerti. Un centro stampa a produzione mista Il Centro Stampa Editoriale di Grisignano di Zocco (Vi), del Gruppo Comin, ha avviato importanti investimenti proprio nell’area dei controlli di processo industriali, con gli obiettivi di offrire agli editori servizi più competitivi, eliminare le eventuali inefficienze nel processo produttivo e migliorare, naturalmente, i propri margini. Il CSE è uno stabilimento a produzione mista.

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Automazione industriale e controlli di produzione: le novità al Gruppo Comin

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Scanner portatili per lettura di codici a barre e controlli di qualità lungo tutto il flusso di lavoro

in perdita, un rischio sempre possibile vista la estrema eterogeneità dei prodotti. La possibilità di monitorare il flusso di lavoro, doveva anche offrire ricadute di carattere più generale, come il controllo in tempo reale del magazzino carta e materiali di consumo, altra voce estremamente delicata per i centri stampa misti, dove le bobine, di qualità e provenienza diversa, possono essere acquistate sia dall’editore che dallo stesso stampatore.

Automazione Industriale

Produce nove quotidiani italiani: sei testate del gruppo ePolis – Il Bergamo, il Brescia, il Verona, il Vicenza, il Treviso e il Friuli – il Giornale, Libero e Il Clandestino, ai quali si affianca il giornale della base americana di Vicenza, Outlook. Durante il giorno si producono una miriade di testate periodiche, circa 140, che vanno dagli annunci economici classificati agli immobiliari, dal turismo alle automobili. La produzione è completata dai “volantoni” dei supermercati stampati in offset, che da soli valgono circa due milioni di copie a tiratura, che si sommano alle 150.000 al giorno delle testate quotidiane ed alle centinaia di migliaia – calcolate su base mensile - degli altri prodotti. “ S o n o commesse molto diverse fra loro”- spiega a TecnoMedia F r a n c o Menapace, Procuratore del CSE di Grisignano-“che sono andate via crescendo in tempi tutto sommato rapidi, se si pensa che il capannone è stato rilevato nel 1996 e la prima rotativa ha cominciato a stampare nel 1997.” Proprio in virtù di questa rapida espansione sul mercato, i responsabili del centro stampa avevano avviato, fin da un paio di anni fa, uno studio interno per analizzare i flussi di produzione. “L’obiettivo principale”- ricorda Menapace-“ era quello di arrivare a soluzioni che consentissero di tenere sotto controllo tutta la produzione”, fornendo all’imprenditore dati certi sui costi industriali di ogni commessa, per evitare di acquisire, o gestire, commesse

Conoscenze in tempo reale

Il momento di generale difficoltà vissuto dall’industria della stampa nel corso del 2009 non solo non ha fatto desistere il Gruppo dal progetto, ma ne ha, se mai, accelerato i tempi. In questi mesi sta entrando in funzione il nuovo sistema di controllo integrato di tutta la produzione, per il quale il CSE ha scelto come fornitore unico la Didelme Sistemi, una società che opera da oltre quindici anni in Italia e che, dopo aver sviluppato un approfondito know how nell’ambito della gestione del comparto energetico, si è rivolta anche all’industria grafica e, più di recente, della stampa dei giornali. “Oltre alla qualità del loro sistema modulare SimplyPress” – sottolinea Franco Menapace-“ abbiamo valutato positivamente il fatto che la società avesse sviluppato le soluzioni e il know-how al di fuori dell’ambito strettamente editoriale”. Il nuovo sistema installato dal CSE consente di tenere sotto controllo tutto il processo industriale, dalla acquisizione della commessa fino alla stampa finale,

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Automazione industriale

Rotative e linee spedizioni sono collegate on line con il nuovo sistema di controllo della produzione industriale

collegando on line i dati relativi al magazzino carta e agli altri materiali di consumo. Il nuovo flusso di lavoro comincia con la creazione di una “commessa digitale”, un foglio di lavoro generato all’interno del sistema SimplyPress dove sono contenuti tutti i dati relativi alla produzione. Quando le informazioni amministrative sono state inserite, la “commessa digitale” è aperta on line dalla direzione tecnica che inserisce i dati del ciclo di preparazione e stampa, quando si deve avviare la produzione, su quale macchina, con quali quantità di materiali di consumo previste. Al momento di avviare la tiratura, gli addetti dell’area fotoformatura e stampa leggono, con scanner portatili, le etichette e i codici a barre dei pacchi di lastre e delle bobine che saranno montate in macchina. Al CSE sono in funzione una Goss Universal 75, in grado di produrre fino a 64 pagine full color, per la quale esiste un progetto di ampliamento con altre torri ed una nuova piega, e una Community, sempre della Goss, in grado di produrre fino a 64 pagine delle quali 32 in full color. Completa il parco una Orient a 48 pagine di cui 24 a colori. Quando la commessa avvia la stampa i conta copie delle rotative, e quelli della linea di spedizione della Ferag, trasferiscono in tempo reale al sistema Didelme SimplyPressi dati sulle copie tirate e su quelle avviate alla diffusione, attraverso stacker della Sitma, consentendo di sapere, sulla singola commessa, quanti scarti di macchina sono stati prodotti. Al termine della tiratura gli addetti rilevano le quantità di carta avanzate e trasmettono il dato alla scheda della “commessa virtuale”. Tutto ciò che avviene durante la stampa, dai tempi di produzione ai fermi macchina, viene trasmesso in modo del tutto automatico al sistema di controllo. Gli addetti devono solo completare, con eventuali note, le informazioni relative alle ragioni delle

interruzioni avvenute lungo la fase di tiratura. Tutti dati raccolti confluiscono nel file Consuntivo, e offrono all’imprenditore il quadro, in tempo reale, sull’andamento e sui costi di produzione della singola commessa. Nuovi sviluppi previsti Il sistema finora installato, a detta dei responsabili tecnici ed amministrativi del CSE, sta dando buoni risultati. “Ancora di più ci aspettiamo”conclude Menapace-“ dall’integrazione finale con l’area dove devono essere emesse le fatture ai clienti”. E’ questo il prossimo passo al quale sta lavorando il CSE. Il File Consuntivo dovrà essere agganciato in automatico al File Preventivo, per la emissione finale della fattura al committente, basata su dati alla produzione privi di qualsivoglia approssimazione. Nel frattempo l’amministrazione ha già i benefici dalla gestione automatica del magazzino carta. Quando arrivano i bilici con le bobine, tutte le etichette con i codici a barre vengono lette e, in automatico, trasferite al sistema. Con gli scanner portatili si scaricano poi le informazioni su quelle caricate in macchina, e si conteggiano alla fine i chilogrammi risparmiati durante la tiratura, commessa per commessa. Il sistema, a detta del CSE, è di utilizzo molto semplice, ed uno dei vantaggi, sempre in termini gestionali, è che non occorre fare sostituzioni del personale in caso di assenze prolungate. Poche persone preparate, ed un alto livello di automazione, bastano per la gestione ordinaria e straordinaria di un centro stampa a produzione mista. Un’altra implementazione attesa è quella del collegamento del reparto fotoformatura. I piegalastre in funzione – macchine della 2B, a suo tempo installate dalla Gmde – potrebbero essere collegati on line al sistema gestionale per fornire i dati in tempo reale sui consumi delle lastre. Una possibile alternativa, allo studio, è l’inserimento di un lettore di codici a barre che scansioni la singola lastra avviata in produzione. A prescindere dalla soluzione che sarà adottata, l’obiettivo rimane lo stesso: estendere e consolidare fino ai minimi dettagli il controllo ed il tracciamento automatico del flusso produttivo, per ottenere migliori prestazioni dal centro stampa, migliorare i propri margini e, naturalmente, la soddisfazione dei clienti.

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La “Gazzetta” è “Ufficiale” on line Per molte testate italiane e straniere l’integrazione fra prodotto stampato e canali digitali passa attraverso sperimentazioni di soluzioni organizzative diverse, redazioni cross media, nuovi modelli di business. Per La Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana l’integrazione ha avuto un significato radicalmente diverso. A partire dal 1° gennaio del 2009 il testo di riferimento delle leggi dello Stato Italiano è la versione on line del Pdf/A, depositata entro la mezzanotte di ogni giorno di pubblicazione presso il sito www.guritel.it , autenticata con il procedimento della”firma digitale” e “timbrata” elettronicamente dal responsabile del Ministero della Giustizia. Il prodotto stampato, per effetto di un decreto legislativo del 2005 e di una successiva legge del 2008, diventa “copia conforme all’originale”.

Integrazione stampa e web

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L’edizione a stampa della Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, con l’ingrandimento del “glifo” per la verifica di congruità con l’edizione digitale in formato Pdf/A.

La “serie generale” esce tutti i giorni, dal lunedì al sabato, domenica esclusa. Il formato è un elegante A4, rilegato a punto metallico. Il prodotto è in rigoroso bianco e nero, tranne alcuni elementi grafici a colori in prima pagina. Fotografie non ce ne sono, ma i contenuti sono importanti, molto importanti. Non si discutono, perché sono Leggi dello Stato. Parliamo, naturalmente, della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, una pubblicazione che data dal 1860, dal primo giorno dell’unità d’Italia. E’ edita dall’Istituto Poligrafico dello Stato. La “redazione” è presso il Ministero della Giustizia e il centro stampa, unico, è in via Salaria, alle porte di Roma. Questa testata fa parte di un “sistema” di prodotti ufficiali: oltre

alla “serie generale”, la più conosciuta, ci sono le seguenti serie: Corte Costituzionale, Comunità Europea, Concorsi, Contratti Pubblici, Annunzi Commerciali e vari supplementi settimanali. Come molte altre testate in Italia ed all’estero, anche la Gazzetta sta affrontato la sfida dell’integrazione fra il prodotto stampato e i nuovi canali di comunicazione on line. Ma nella storia di questa evoluzione, per la Gazzetta Ufficiale, c’è una data che ha radicalmente trasformato i rapporti fra la versione digitale e quella che esce dallo stabilimento salario. Fino al 31 dicembre del 2008 a dare valore legale al Decreto ufficiale era la copia stampata. Dal 1° gennaio del 2009, in applicazione del Decreto legislativo del 7 marzo del 2005 nr. 82 che ha definito le pubblicazioni contenute su supporti informatici valide e rilevanti a tutti gli effetti di legge in quanto la riproduzione è effettuata in modo tale da garantire la conformità dei documenti

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agli atti originali, e successivamente della Legge 133 dell’agosto 2008 sulla dematerializzazione degli atti della Pubblica Amministrazione, il valore legale è dato dalla versione digitale, in formato Pdf/A, depositata presso il sito www.guritel.it. Flussi di lavoro in produzione “Ogni italiano”racconta a TecnoMedia Fausto Ceolini, Direttore dello stabilimento Salario, che abbiamo incontrato ai primi di quest’anno –“utilizza mediamente quattro o cinque prodotti del Poligrafico dello Stato”. Per esempio la Carta d’Indentità, la Patente di guida, i francobolli, realizzati dall’Officina Carte e Valori, le monete, coniate dalla Zecca dello Stato, le targhe automobilistiche, che escono dallo stabilimento di Foggia e, almeno per quanti lavorano a contatto con Leggi e Decreti, la Gazzetta Ufficiale, che si stampa alle porte di Roma, allo stabilimento Salario Poligrafico. Il testo, nella sua versione definitiva, arriva al centro stampa dopo un flusso di lavoro – sotto la diretta supervisione dell’Istituto – che si snoda fra la redazione, presso l’Ufficio Pubblicazione Leggi e Decreti del Ministero della Giustizia, e la tipografia. La “redazione”, naturalmente, è una struttura sui generis, che non produce contenuti in proprio, ma riceve i testi che arrivano da Camera, Senato, Presidenza del Consiglio ed altri organi con potere legislativo e normativo. In questa struttura lavorano una quindicina di persone, che si appoggiano ai supporti tecnici forniti dal personale del Poligrafico dello Stato. L’atto in arrivo è prima protocollato, poi viene inserito in un data base relazionale basato su linguaggio XML. Il “sistema editoriale”, denominato GUflow, è stato in parto acquisito dall’esterno ed in parte sviluppato all’interno per l’implementazione di funzioni specialistiche. Ci sono due processi che vanno in parallelo. L’acquisizione dell’Atto all’interno del sistema e la

Fausto Ceolini

impaginazione, generata in automatico, per la stampa finale su file Pdf/A e poi su carta. La bozza e va e viene attraverso gli uffici per due giri completi. Dopo un terzo giro redazionale è pronta per la vidimazione del Ministero della Giustizia. “Fino alla fine del 2008”spiega Ceolini-“l’Istituto aveva sviluppato una serie di supporti per la distribuzione delle copie della Gazzetta Ufficiale in formato digitale” che, fino a quella data, erano “copie conforme all’originale” cartaceo. La Gazzetta, stampata in passato in circa 20.000 copie, era disponibile anche attraverso Guritel – servizio a pagamento per i professionisti - e, gratuitamente, attraverso il sito GazzettaUfficiale.it. , dove le copie, depositate in versione digitale per sessanta giorni, erano disponibili gratuitamente. Timbro, firma ed autentica… in digitale Con il 1° gennaio 2009, questo sistema è cambiato radicalmente.Da quella data, infatti, la versione originale è diventata quella di riferimento, lasciando alla carta stampata la funzione di copia conforme all’originale. Per il centro stampa questo passaggio ha rappresentato una significativa riduzione di copie prodotte, tanto che i responsabili stanno valutando la possibilità di sostituire la roto offset in funzione con una macchina per la stampa digitale a bobina. Per il resto del flusso di lavoro, questo passaggio è stato segnato dall’introduzione di nuovi concetto operativi. “Molti parlano della firma digitale”- osserva Ceolini-“noi già la utilizziamo”. Per firma digitale, naturalmente, non si intende la scansione elettronica della normale firma che si appone sul “visto si stampi” della copia cartacea. Piuttosto, il nome indica un processo che si svolge tramite una smart card, o una chiavetta, che certifica la autenticità del testo. Il Pdf in formato A, quello che al suo interno dispone di strumenti di controllo

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e certificazione che garantiscono l’autenticità e la correttezza dei contenuti, “carica” un applicativo speciale e ne conserva la “certificazione” all’interno del testo elettronico. Il nuovo “timbro di conformità”, caricato pagina per pagina, è sempre dato sotto la diretta responsabilità del Direttore della Gazzetta Ufficiale. In caso di dubbio… Ma per la nuova procedura elettronica il Poligrafico dello Stato ha dovuto mettere a punto un ulteriore strumento per garantire la corrispondenza fra la versione cartacea, che resta comunque di uso corrente, e la versione elettronica “ufficiale”. Sulle pagine della testata a stampa è riportato, in buona evidenza, un “glifo”, un codice grafico bidimensionale del tutto simile a quello che molti quotidiani utilizzano già oggi per stimolare l’interattività con il lettore. Ci sono testate, in Italia come all’estero, che stampano sulle pagine questi codici che, letti da una normale fotocamera di un telefono cellulare e trasmessi al sito dell’editore, offrono approfondimenti od occasioni di gioco ed intrattenimento. Nel caso della Gazzetta Ufficiale, il “glifo” offre un utilizzo diverso e molto specifico. Il professionista che deve verificare la congruità del testo stampato con la “versione ufficiale” della

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La “Gazzetta” è “Ufficiale” on line

legge in formato digitale, scarica un applicativo dal sito dell’Istituto Poligrafico. Questo software gli consente di effettuare un primo livello di verifica per accertare, senza necessità di collegamento internet, il certificato di provenienza, gli estremi ed il tipo di G.U. comprensivo di numero di pagina. Oltre a ciò, esiste un secondo livello di verifica per evidenziare, attraverso la rete telematica, eventuali differenze tra il testo originale (archiviato sui server del Poligrafico) e quello riprodotto in “locale” rilevando, dal confronto, eventuali alterazioni di contenuto. L’applicativo consente di controllare una pagina di G.U. sia in formato PDF che in formato cartaceo: in quest’ultimo caso deve essere preventivamente scannerizzata e trasformata in formato PDF. L’unica avvertenza è che, nel caso si desideri verificare una pagina cartacea, e’ necessario utilizzare scanner compatibili con lo standard Twain. “Per noi”- conclude Ceolini-“l’integrazione fra carta stampata, prodotto digitale e canale internet ha significato una rivoluzione nel modo di vedere i rapporti fra i diversi media, oltre che un’occasione di studio ed approfondimento delle nuove risorse tecnologiche dell’era digitale”. Un’evoluzione, sembra di capire, che dovrà continuare nel tempo per garantire e solidificare i nuovi rapporti fra la testata stampata e la sua versione in formato digitale.

Xplor Italia l’Associazione per i documenti in formato elettronico Xplor Italia è l’Associazione che raggruppa tutti coloro che, come imprese o a titolo personale, intendono approfondire le opportunità e le tecnologie del documento elettronico. Nata nel dicembre 2000, è parte di Xplor International, l’Associazione mondiale fondata negli Stati Uniti nel 1980 che conta oggi più di 5.000 soci e oltre 2000 aziende che utilizzano i sistemi hardware e software del documento, sviluppano nuove tecnologie e creano partnership per promuovere la crescita dell’industria. Xplor Italia conta circa 260 soci, ed opera con l’intento di offrire alle organizzazioni e ai professionisti italiani i contatti e le opportunità di approfondimento per un uso efficiente della tecnologia e dei processi che sottostanno la creazione, personalizzazione, produzione e utilizzo di documenti elettronici. Dal gennaio del 2009 è presieduta da Fausto Ceolini, Direttore dello Stabilimento Salario dell’Istituto Poligrafico dello Stato. E’ attiva in quattro settori tradizionali, ciascuno con a capo un Vice Presidente: Print On Demand, Direct Mail – Transpromo (inserzioni all’interno dei prodotti a dato variabile, come le bollette della luce e gli estratti conto bancari), Postal and Mail (invio massivo di prodotti stampati) e il Documentale, che affronta i problemi relativi alla trasformazione degli archivi cartacei su supporti digitali. Di recente è stato aggiunto un nuovo settore di attività associative, Green Printing, dedicato ai temi del rispetto ambientale nell’esercizio delle attività di stampa.

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Ricerca & Sviluppo

Soluzioni integrate per l’editoria stampata e digitale Un tempo si chiamavano sistemi editoriali, ed erano software specializzati per quotidiani e periodici. Oggi prevale il termine “piattaforma” per indicare soluzioni per la gestione dei contenuti attraverso più canali di comunicazione. Questi sistemi editoriali producono quotidiani, periodici, siti web e si interfacciano con eBook, iPhone e con altri cellulari multimediali. La Ricerca & Sviluppo di uno dei leader mondiali del settore, Atex, punta molto sul nuovo mercato dell’editoria multi canale, come ci ha raccontato Roberto Antoniotti, Ceo Europe e Latin America di Atex.

TecnoMedia (TM) - Il 2009 è stato un anno molto difficile: quali insegnamenti avete tratto dalla crisi internazionale? Roberto Antoniotti, Atex (RA) – Per noi il 2009 è stato un anno di trasformazione e transizione. Abbiamo vissuto le stesse dinamiche dei nostri clienti: una significativa contrazione degli investimenti sulla carta per fare fronte alla quale si sono dovute cominciare a sviluppare nuove idee di diversificazione verso il digitale. La strategia della convergenza è l’unica, in questo momento, in grado di rendere possibile il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Per noi, la convergenza coincide con una esperienza molto positiva. Nel 2008 abbiamo acquisito Polopoly, società specializzata nello sviluppo di software per siti Internet. Contemporaneamente abbiamo assunto circa sessanta nuovi professionisti in azienda – a livello internazionale – proseguendo con investimenti mirati sia sui prodotti che sulla formazione e qualificazione di oltre il 50% delle nostre risorse umane. Come risultato, nel 2009, siamo cresciuti a livello globale del 350%. TM- Che cosa avete imparato ? RA- Abbiamo imparato che è proprio nei momenti di trasformazione epocale che si aprono nuove opportunità di crescita. Bisogna saperle coglierle e gestirle con il giusto mix di innovazione e decisione. Abbiamo anche imparato che la possibilità di elaborare un modello digitale vincente si basa

imprescindibilmente sulla possibilità di disporre di tutti i tasselli che compongono il puzzle. La tecnologia deve essere sufficientemente flessibile per supportare il modello di business adottato. Nel digitale è fondamentale che tutti gli elementi siano fra loro interconnessi. Tutto è bidirezionale: per la pubblicità contestuale, l’editore, o la concessionaria, deve sapere chi sta cliccando che cosa, dove e quando. Solo in questo modo è possibile inviare al server editoriale, che ospita i contenuti che generano traffico, la pubblicità giusta. TM- Sta cambiando qualcosa nel modello tradizionale di business editoriale? RA- Per quello che vediamo noi, sui mercati di tutto il mondo, comincia a cambiare il paradigma della vendita. L’editore non offre più spazi, ma traffico. Offre “reach”, una comunicazione integrata. Vende il contatto con l’utente finale. La tecnologia sta mettendo insieme in tempo reale che legge e chi vende. L’ottimo lo si ottiene quando esiste una soluzione software integrata non a livello di progetto, ma di architettura. TM- Un esempio? RA- Il text mining.Gli editori dispongono di enorme archivi e data base. I contenuti sono il loro asset principale, e l’archivio è il loro forziere. E’ mai possibile che gli archivi non possano produrre reddito? Quel contenuto, naturalmente, ha un valore

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Soluzioni integrate per l’editoria stampata e digitale

TecnoMedia Roberto Antoniotti, Ceo Europe e Latin America di Atex

TM- Verificate differenze fra gli editori italiani e quelli esteri? RA- Le richieste sono globali. Diverse sono, invece, le velocità di propagazione. Ci sono parametri diversi a seconda dei Paesi. Affrontare il tema della convergenza della redazioni, per gli editori italiani significa affrontare il tema dei Contratti di lavoro e delle competenze dei giornalisti. Per altri Paesi il tema è più focalizzato sulla trasformazione tecnologica delle piattaforme editoriali o sulla specifica formazione professionale dei giornalisti. Per quanto riguarda il canale web, nei Paesi dove l’accesso ad internet via cellulare è quasi gratis, molta gente si collega, e lo sviluppo di informazione su piattaforme mobili è quasi un obbligo per l’editore. In Italia le bollette sono ancora molto care, e di conseguenze le richieste per lo sviluppo di strumenti di integrazione web-cellulare sono decisamente meno pressanti. Per quanto riguarda la pubblicità, purtroppo osserviamo che nel nostro Paese, in taluni casi, è ancora presente un certo scollamento fra la concessionaria e l’editore. Talvolta succede che questi non abbia neppure gli strumenti della “moral suasion” per proporre alla concessionaria metodi alternativi per la vendita di pubblicità. Altrove, per esempio in Scandinavia, i tre più importanti gruppi editoriali si sono organizzati su un’unica piattaforma tecnologica e – impensabile per l’Italia – su un unico listino di offerta commerciale. TM- Fra le richieste del mercato, osservate differenze fra grandi editori ed editori mediopiccoli? RA- Le aziende con minori dimensioni hanno un

maggior grado di flessibilità, ma nel complesso non osserviamo grandi differenze. Quando sei più piccolo hai di solito un grado di flessibilità un po’ superiore ma non ci sono particolari differenze. TM- Le “tavolette” digitale - a parte le considerazioni sui costi italiani della connettivitàsono una prospettiva realistica dal vostro punto di vista di voi fornitori? RA- E’ sicuramente una prospettiva realistica. Secondo noi l’accento non è nel dispositivo in ricezione – nella “tavoletta” – ma nella presentazione dei contenuti. Il “copia&incolla” non funziona. I contenuti, sui nuovi dispositivi di lettura portatile, devono essere piacevoli e facili da consumare. Bisogna anche favorire lo sviluppo del nuovo canale in senso pubblicitario. Almeno per il momento, e sulla base dei nostri contatti internazionali, non è facile prevedere per gli editori generalisti che sia davvero possibile realizzare dei modelli di contenuti a pagamento in grado di generare ricavi davvero significativi.

Ricerca & Sviluppo

se è ricercabile, e solo se si trova quello che serve. E’ indispensabile l’indicizzazione e la categorizzazione. Il contenuto, se non lo indicizzi nel modo giusto, non serve a nulla. TM- Che cosa vi stanno chiedendo i vostri clienti? RA- I clienti ci stanno chiedendo di supportare il processo di trasformazione. Newsroon convergenti, modelli di vendita della pubblicità multicanale, multiprodotto e multimediali; ci chiedono anche di razionalizzare ed ottimizzare la pubblicazione dei contenuti sui canali digitali e di risparmiare sulle manutenzioni.

TM- I sistemi di “micro pagamenti” - per i prodotti editoriali - sono una possibilità concreta dal vostro punto di vista di fornitori? RA – Per quanto ci riguarda, da un punto di vista tecnologico abbiamo investito sulle nostre piattaforme e già supportiamo le forme di abbonamento digitale più svariate. E’ una tecnologia per la quale noi siamo pronti. Il fatto è che nel panorama mondiale dei contenuti generalisti non abbiamo ancora visto un modello vincente. E’ un argomento, per tutti, ancora molto aperto, e molto delicato.

TM- Dove sono diretti gli investimenti in ricerca e sviluppo di Atex? RA- La direzione principale è un filone che chiamerei “digitale”, dal web content server ai portali di annunci pubblicitari classificati fino a prodotti di search engine optimisation. Questi sono i segmenti più importanti. Poi andremo ad investire su tutta la linea di prodotti per sviluppare l’integrazione globale a livello di architettura del sistema. Atex ha una capacità unica al mondo, quella di offrire soluzioni specializzate in grado di coprire tutte le esigenze editoriali.

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TecnoMedia

Ricerca & Sviluppo

Tanti canali specializzati ma un’unica piattaforma editoriale per stampa e on line Ricerca & Sviluppo: per quale editoria bisogna investire? L’Amministratore delegato e socio fondatore di EidosMedia, Gabriella Franzini, che ha da poco festeggiato i primi dieci anni di attività della software house specializzata in soluzioni per l’industria della comunicazione, propone una visione del mercato molto definita. L’editoria va in direzione dell’integrazione fra il prodotto stampato ed i canali on line. Cambierà il mestiere dei giornalisti, nasceranno nuove specializzazioni e nuovi target di lettori.All’editore si offre una piattaforma unica, dove i contenuti sono “media neutral” e la costruzione della notizia segue logiche, e utilizza strumenti omogenei, specializzati a seconda del canale di pubblicazione.

TecnoMedia (TM) - Il 2009 è stato un anno molto difficile: quali insegnamenti avete tratto dalla crisi internazionale? Gabriella Franzini, EidosMedia (GF) – Per noi è stato un anno molto positivo. Abbiamo lavorato tanto, e questo perché il mercato ha dovuto rivedere le tecnologie attualmente utilizzate per adattarle a un diverso modo di lavorare. Muovendoci in un ambito internazionale, abbiamo trovato, ovunque, editori con un grande interesse nelle nostre soluzioni. La nostra proposta è unica, e i progetti sono stati tanti. In Europa, il Gruppo Crédit Mutuelle, proprietario di dieci giornali regionali francesi, ha scelto noi. Siamo partiti con il Dauphiné Liberé, l’Alsace, le Républicain Lorrain, l’Est Républicain, e stiamo procedendo con altri giornali dei gruppi francesi le Progrés e Les Bien Public / Journal de Saone et Loire. Abbiamo fatto una grande integrazione con ABB per la gestione dei flussi di produzione, dalla redazione alla preparazione delle lastre. Sempre in Francia abbiamo portato in produzione Le Parisien e Les Echos. In Germania siamo andati in produzione con il WAZ, Westdeutsche Allgemeine Zeitung, il secondo maggiore gruppo editoriale regionale tedesco, e con NordWest Zeitung. Con Fairfax in Australia, a Sydney, siamo in produzione sia per la parte stampate che per il portale. Negli Stati Uniti, il Wall Street Journal è on line con noi su tutte e tre le testate, Asia, Europe e Domestic,

con redazioni integrate su print e web. Siamo on line con il sito del New York Post, e abbiamo anche firmato un contratto con il Washington Post. TM-Che cosa vi chiedono i clienti esteri? GF- Ci chiedono soluzioni per la convergenza. Non vogliono, come in passato, “integrazioni” di sistemi, ma un unico sistema in grado di fare tutto. La nostra soluzione, Méthode, è utilizzata per la creazione del quotidiano stampato, ma anche per il web, il mobile e, prossimamente, per l’iPad. Il nostro è un sistema “media neutral”, che gestisce i contenuti ed i canali di pubblicazione in modo indipendente. L’”impaginazione” finale del prodotto dipende dal canale di pubblicazione. Questa è la grossa differenza con gli altri fornitori. Noi offriamo livelli di efficienza elevatissimi e consentiamo al giornalista la gestione completa dei contenuti creati da lui in funzione di ogni singolo canale di comunicazione. La nostra interfaccia utente è molto semplice: si possono lavorare i contenuti multimediali in modo intuitivo, ovunque si trovi il giornalista. TM- Nell’approccio al tema della convergenza redazionale, vedete differenze fra editori Europei e Nordamericani? GR- Negli anni Novanta l’Europa ha affrontato il cambio tecnologico riuscendo a creare infrastrutture produttive più snelle. Negli Stati Uniti, dove l’80%

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Tanti canali specializzati ma un’unica piattaforma editoriale per stampa e on line

TecnoMedia Gabriella Franzini, Amministratore delegato e socio fondatore di EidosMedia

TM- E in Italia? GF- Crediamo che anche qui, e nel resto d’Europa, i problemi attuali, e la prospettiva dei cambiamenti a breve, potrebbero essere meglio affrontati coinvolgendo nell’ambito editoriale la redazione. Secondo noi la tecnologia non potrà più essere un tema di sola competenza dell’Information Technology. TM- Ma gli editori Italia che cosa vi chiedono? GF- Per adesso non molto. Si nota qualche movimento relativo alle redazioni convergenti, analisi e studi sui rapporti fra chi si occupa del prodotto stampato e chi segue il web, ma nel complesso il mercato è molto poco dinamico. Nel nostro Paese i rinnovi contrattuali, ed i tempi di discussione degli stessi, vanno troppo per le lunghe. Non si può pensare di tornare indietro, né di affrontare la crisi da soli. Troppo spesso c’è anche la sensazione che la nostra industria voglia viaggiare con il freno a mano tirato. La collaborazione interna è, secondo la nostra esperienza internazionale, una risorsa fondamentale per i cambiamenti che aspettano l’editoria. TM- Osservate differenze fra le richieste che arrivano dai grandi editori e quelle degli editori medio-piccoli? GF- No. La differenza non è fra grandi e piccoli, ma fra chi ha una visione e chi non ce l’ha.

Sostenere i cambiamenti con la coesione interna fra l’editore e la redazione è una strategia che accomuna testate come il Wall Street Journal e il Cittadino di Lodi, indipendentemente dalle loro dimensioni in termini di fatturato e diffusione. TM- dal vostro punto di vista, le “tavolette” digitali rappresentano una prospettiva realistica di sviluppo? GF- E’ possibile. La tecnologia sta aprendo nuove opportunità di business. Tutto è realistico nel momento in cui il mercato ci crede, perché è sempre il consumatore che detta legge. Certamente va compresa la peculiarità di ogni canale, e soprattutto in quale modo “fare informazione” sui nuovi supporti di comunicazione. Noi stiamo già lavorando alla integrazione di Méthode con iPad. Il nuovo strumento di Apple offre una grafica molto spinta, assolutamente compatibile con quella della carta stampata, e soluzioni di avanguardia per la gestione dei contenuti dinamici e multimediali, come il video. iPad offre, semplicemente, nuove opportunità.

Ricerca & Sviluppo

del fatturato dei giornali arrivava dalla pubblicità, il processo di snellimento era meno sentito, e i giornali sono andati avanti con organizzazioni decisamente più imponenti. La crisi editoriale che ha colpito l’industria internazionale, ed il calo drastico e repentino della pubblicità, ha coinvolto in modo più violento il mercato Nordamericano. Negli Stati Uniti, oggi, è la redazione che sta assumendo l’onore, e l’onere, di guidare il cambiamento, vivendo in prima persona la gestione del cambiamento. I grandi progetti dei nostri clienti Wall Street Journal e Washington Post hanno alla testa un manager della redazione, con il quale noi abbiamo discusso e chiuso il contratto.

TM- Nell’editoria del futuro ci sarà posto per i “micro pagamenti” dei contenuti? GF- Noi speriamo che si arrivi veramente a poter far decollare i “micro pagamenti”, perché l’editoria, per svilupparsi, deve poter vendere sempre e dovunque i contenuti. Al momento, però, le indicazioni di sviluppo non sono ancora chiare, e soprattutto non sono univoche.

TM- Dove sono diretti gli investimenti di EidosMedia in Ricerca e Sviluppo? GF- Noi puntiamo, da una parte, verso lo sviluppo dell’impaginatore multimediale per iPad, per offrire ai giornalisti un unico strumento di creazione dei contenuti con appeal verso i lettori. Per un altro verso stiamo puntando allo sviluppo dell’integrazione della nostra piattaforma Méthode in direzione dei Social Network. Alla scorsa edizione di IFRA Expo di Vienna abbiamo presentato una prima integrazione con FaceBook. La svilupperemo, puntando anche in direzione di nuovi strumenti semplificati per la gestione dei video da parte dei giornalisti, perché crediamo che la multimedialità sia una chiave di sviluppo per l’editoria dei prossimi anni.

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Automazione industriale

Applicazioni software per l’operatività delle aziende stampatrici ed editrici Le soluzioni software made in Italy, ad alta efficienza e costi contenuti, per migliorare la operatività aziendale, sono state al centro del TecnoMeeting organizzato dall’Asig a novembre dell’anno scorso, a conclusione di un ciclo di appuntamenti che hanno avuto per filo conduttore gli strumenti e le metodologie per realizzare risparmi in produzione. All’incontro, ospitato presso la sede della Fieg di Milano, hanno partecipato, come di consueto, i fornitori specializzati in quest’area ed un folto gruppo di aziende editrici e centri stampa, che hanno portato la loro esperienza, e lo loro prospettive, per lo sviluppo dei sistemi gestionali aziendali. Pochi dubitano che l’industria editoriale internazionale sia di fronte ad una delle più grandi sfide dal secondo dopoguerra ad oggi, quella di trasformarsi in profondità, per avviare un nuovo ciclo di espansione. Il problema, che non riguarda solo, evidentemente, il mercato italiano, è capire in quale direzioni muoversi. I temi di riflessione sono tanti, e vanno dalla “convergenza” delle redazioni fra prodotto stampato e web a tutto ciò che può essere messo in atto per migliorare l’efficienza, ed i conti economici, della gestione industriale. A questi argomenti l’Associazione Stampatori ha dedicato, nel corso di tutto il 2009, una serie di incontri finalizzati a fare emergere le esperienze, le proposte e le soluzioni dei centri stampa italiani e dei fornitori di tecnologie. In questa cornice, l’Asig ha promosso l’ultimo TecnoMeeting dello scorsa stagione, a Milano, dedicandolo alle Applicazioni software per la operatività delle aziende editoriali. Sono stati presentati alcuni prodotti, rigorosamente “made in Italy”, ad alta efficienza e costi contenuti, che potrebbero contribuire, laddove introdotti, a delle interessanti economie di scala, sia per quanto riguarda i costi di produzione che per quanto attiene alla organizzazione del lavoro negli stabilimenti di produzione dei giornali. Come cambia il mercato Lo scenario – probabile – dell’evoluzione del mercato italiano nel medio periodo, è stato tracciato

da Sergio Vitelli, segretario dell’Asig, in apertura dei lavori. Cosa ci potrebbe aspettare fra cinque anni?I contenuti su carta a pagamento, che oggi rappresentano circa il 60% della produzione industriale, potrebbero scendere, entro il 2015, in un range compreso fra il 50 e il 45% del totale. I contenuti della free press, oggi attorno al 20% della produzione editoriale, potrebbero o restare stabili o calare di un modesto 5%. Diverso il destino dei contenuti sul web, e di quelli avviati verso i supporti mobili, che sarebbero destinatei a crescere, nelle previsioni di Vitelli, i primi dal 15% al 20/25%, ed i secondi da una modestissima quota attuale del 5% al 10/15%, in pratica raddoppiare o triplicare percentualmente. In questo scenario, naturalmente, ci potrebbero essere impatti importanti anche per gli stampatori. Le percentuali di prodotti a pagamento rispetto a quelle della free press - valutate, rispettivamente, dell’80% e del 20% - potrebbero ribilanciarsi, con un drastico calo dei giornali venduti in edicola destinati, nelle previsioni di Vitelli, a scendere al 50% del totale stampato, con una quota in lieve crescita per la free press, destinata a rappresentare il 25% della produzione nazionale. In deciso aumento le quote percentuali dei prodotti semi commerciali lavorati dai nostri stabilimenti, che dovrebbero attestarsi attorno al 15%. Sul mercato si potrebbero anche affacciare prodotti a stampa derivati dal web (con una previsione del 5% sul totale della produzione). In questo scenario di rimescolamento dei

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Applicazioni software per la operatività delle aziende stampatrici ed editrici

TecnoMedia Come di consueto, i TecnoMeeting sono seguiti da un consistente pubblico di specialisti del settore

Cosa offrono i fornitori Alcune soluzioni, indirizzate agli stampatori, sembrano già mature: la gestione integrata delle commesse di stampa, la gestione automatica delle materie prima e del magazzino e quella relativa alla manutenzione preventiva ed alle parti di ricambio. Altre, come la gestione dei contenuti personalizzati da stampare e gli strumenti per valutare in tempo reale le performance aziendali, hanno ancora ampi spazi per crescere. Alessio Saraceno, responsabile sviluppo software di Hyphen Italia, ha presentato il workflow per la gestione dei contenuti editoriali Chalco.net, già in uso presso editori di testate periodiche. Il software si compone di moduli integrabili fra loro, e copre le aree che vanno dalla gestione degli asset digitali fino alla pianificazione e gestione della produzione presso i centri stampa. Un’area, almeno in Italia, dove l’offerta In alto: Luigi Borghi di Didelme Sistemi, a sin. si sta ampliando e Alessio Saraceno di consolidando in modo Hyphen Italia. significativo. Didelme Sistemi ha presentato la soluzione “chiavi in mano” per editori e centri stampa, in grado di automatizzare la gestione del flusso di lavoro tracciando i prodotti in ogni fase del processo

industriale, ed integrando altre funzioni, come la gestione del magazzino dei materiali di consumo. Didelme Sistemi, rappresentata al Te c n o M e e t i n g dal suo fondatore, Luigi Borghi, è nata nel 1986 con l’obiettivo di sviluppare sistemi integrati per la automazione industriale che aiutassero ad aumentare la produzione, migliorando la qualità e riducendo i costi. Dai primi anni Novanta, Didelme Sistemi ha focalizzato le attività in due ambiti ben precisi: la gestione degli impianti di produzione e distribuzione dell’energia elettrica e la gestione e produzione per le aziende grafiche ed editoriali. Didelme Sisteme propone, a queste ultime, SimplyPress, uno strumento – come si legge anche in altra parte di questo numero – di supply management per monitorare tutto il ciclo produttivo degli stampati. Il software si interfaccia con tutte le attrezzature installate in azienda, raccoglie ed analizza in tempo reale i dati lungo il workflow di stampa, e permette analisi successive per definire interventi che migliorino le prestazioni globali del centro stampa. Didelme Sistemi può contare, in Italia, su una base di installato di tutto rispetto, che annovera, fra gli altri, Monza Stampa, Mediastampa, il Gruppo Editoriale l’Espresso, la Stec, il Giornale, il CSE (al quale in questo numero dedichiamo un articolo di approfondimento), la Sedit, la Lithosud, la Rotolito Lombarda e le aziende del Gruppo Fingraf, un tempo Gruppo Seregni. Simone Zuccoli, di Experientia, ha puntato i riflettori sui sistemi specializzati in movimentazione delle merci. Proveniendo da esperienze dove l’automazione del magazzino ha una tradizione molto consolidata, la società è in grado di proporre soluzioni adeguate anche alle industrie

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contenuti, e dei prodotti stampati, è possibile p r e v e d e r e una richiesta all’Information Te c h n o l o g y, ovvero ai fornitori, di soluzioni per diminuire i costi operativi e per ottimizzare i processi amministrativi, produttivi e commerciali.

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Automazione industriale

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Fabio Deflorian nuovo Amministratore delegato di Sun Chemical Group S.p.A. Fabio Deflorian è stato nominato Amministratore Delegato di Sun Chemical Group S.p.a., società del gruppo DIC, leader mondiale nella produzione di inchiostri da stampa e pigmenti, fra i più importanti fornitori di prodotti per il mercato dell’imballaggio, dell’editoria, dei rivestimenti e per i mercati industriali quali: plastico, cosmetico e altri. Fabio Deflorian, 45 anni, inizia la sua esperienza nel settore degli inchiostri da stampa nel 1983. Entra in Sun Chemical nel 1998 dove assume la responsabilità della Divisione Packaging, e diventa membro nel Consiglio di Amministrazione. Nel 2002 è General Manager della Divisione Packaging di tutta la Sun Chemical Italia (Sun Chemical, Coates Lorilleux e Fisat). Nel 2007 è Direttore Generale Business Liquidi & Offset. La nomina ad Amministratore delegato è avvenuta nell’ambito della nuova organizzazione di Sun Chemical in Europa, in cui Carlo Musso, precedente AD, è stato nominato Group Managing Director per il Sud dell’Europa e Presidente di Sun Chemical Group Spa. Sun Chemical, con un fatturato annuo di oltre 3,5 miliardi di Dollari, impiega oltre 10.000 persone, ed ha siti produttivi ed operativi in ogni parte del mondo.

grafiche. Il Warehouse Management System, che si muove nell’area dei software che sfruttano la tecnologia dei web browser, ha l’obiettivo di assicurare la efficienza al reparto logistico delle aziende. La società Promedia, nata da uno spin off del Gruppo Bona, che opera nella stampa, propone invece al settore grafico servizi per ottimizzare il sistema di flusso digitale. In Italia ed all’estero svolgono un’attività di consulenza operativa, per i processi di reingegnerizzazione all’interno delle aziende, ed una, più generale, di consulenza strategica, per aiutare il cliente nel corretto posizionamento di mercato. Integrazione globale di processo Molto diverse, e non sempre coincidenti, le esperienze proposte al pubblico dai centri stampa e

dagli editori italiani che hanno partecipato alla tavola rotonda. Franco Zamboni, di Athesis, ha sottolineato come il Gruppo, editore de L’Arena di Verona, BresciaOggi e Il Giornale di Vicenza, abbia già da tempo intrapreso la strada della diversificazione, sviluppando attività di informazione e servizio anche su Internet, per consolidare nel nuovo mercato gli storici brand della carta stampata.Il Gruppo crede che il cambiamento nell’industria editoriale sia già iniziato. Tutte le proposte tecnologiche per migliorare la produzione in ambienti multimediali, e multicanale, sono certamente interessanti. E non va dimenticato il ruolo della pubblicità. Per Marco Del Rosso, di RCS Mediagroup, questa voce deve essere considerata parte integrante nel processo di integrazione e di reingegnerizzazione. Il

Da sin.: Marco Pagani (Gruppo Poligrafici Editoriale), Dimitri Santini (Rotopress International), Alberto Giudici (CSQ), Fausto Graniero (La Stampa), Massimiliano Marinoni (Gruppo Sole 24 Ore), Nicola Zippari (Sedit), Marco Del Rosso (RCS Mediagroup), Franco Zamboni (Gruppo Athesis)

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Applicazioni software per la operatività delle aziende stampatrici ed editrici

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Nella foto a lato ed in quelle sotto, altrettanti momenti della vivace discussione che ha seguito le presentazioni dei fornitori e la tavola rotonda degli editori e dei centri stampa.

dimensioni si sono già attrezzate - o lo stanno facendo – per poter fornire al management informazioni in tempo reale sulle performance produttive dei layout industriali. Ancora da definire, invece, la reingegnerizzazione della piattaforma editoriale multimediale. Le aziende dovranno trovare, ciascuna al proprio interno, le soluzioni migliori in funzione dei flussi di lavoro e dei modelli di business adottati. Fausto Graniero, responsabile ICT dell’Editrice La Stampa di Torino, non nasconde le difficoltà del cambiamento, soprattutto in un settore, l’editoria, dove le tradizioni sono molto consolidate e non facili da modificare. Il quotidiano torinese – come si legge anche in altra parte di questo numero della rivista – ha già da tempo avviato un processo di diversificazione attraverso i nuovi media, dal web agli eReader fino all’iPhone di ultima generazione. Nessuno pensa di poter fare a meno del prodotto stampato. Piuttosto, la sfida è trovare la strada per l’integrazione più efficace. Certamente non è pensabile, come non ha mancato di sottolinea Graniero, che si possa sviluppare un modello di business dove un canale regala quello che l’altro prova a vendere. Forse una killer application potrebbe essere una soluzione davvero funzionale per i micro pagamenti dei servizi e dei contenuti editoriali. Alberto Giudici, del CSQ di Erbusco, trova molto utile, nell’area della automazione industriale – settore nel quale il Centro Stampa Quotidiani ha svolto un’attività pionieristica – poter disporre di un unico contenitore, dove concentrare la raccolta di informazioni. Più che una pletora di sistemi di tracking parziali, sviluppati dai vari fornitori, bisogna concentrarsi sullintegrazione fra macchine e fra settori produttivi. Un software in grado di fare comunicare

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tema del risparmio è oggi uno dei più sentiti, e lo devono comprendere appieno anche i fornitori. E’ difficile capire quanto un investimento possa fare risparmiare un gruppo di grandi dimensioni, ma questo è quello che, in sede di approvazione di budget, viene sempre richiesto. Anche le soluzioni mirate alla pubblicità, pur con la consapevolezza dell’importanza strategica che questa voce ha sui conti dell’editore, non sono esenti da questa domanda, e se la risposta non è convincente, l’investimento rischia di essere bloccato. Nicola Zippari, della Sedit di Bari, ha portato l’esperienza di uno dei centri stampa multi prodotti più attivi del centro sud Italia. I sistemi per l’automazione dei processi, ed in modo particolare quelli dedicati alla gestione di più commesse industriali, devono entrare a fare parte non solo delle abitudini quotidiane, ma della cultura dei professionisti che lavorano in moderni centri stampa. E’ fondamentale che la commessa possa essere codificata all’ingresso, e poi seguita lungo tutto il processo, con un ideale completamento nell’integrazione fra il sistema di tracking produttivo e l’amministrazione. Più in generale, va tenuto conto che è importante, in ambito aziendale, che tutti i sistemi si interfaccino fra loro. Nei processi di reingegnerizzazione, non va sottovalutata la propensione al cambiamento, che può variare anche all’interno di un unico staff produttivo. Tutti i numeri che sono stati presentati al TecnoMeeting suggeriscono, secondo Massimiliano Marinoni, del Gruppo Sole 24 Ore, che il modello di business vada ripensato in profondità. Da un punto di vista tecnologico, per la gestione interna dei processi, le aziende di maggiori

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TecnoMeeting: il calendario per il 2010 Gli incontri dedicati agli argomenti tecnici e gestionali per le imprese stampatrici ed editrici di quotidiani, promossi dall’ASIG - Associazione Stampatori di Giornali - con il marchio TecnoMeeting, proseguiranno per tutto il 2010. Il Calendario prevede tre appuntamenti: • 15 aprile a Torino, “Nuova direttiva macchine” • 30 settembre a Roma, “Materie prime” • 25 novembre a Milano, “Stampa digitale a bobina”. I Programmi e le informazioni logistiche per partecipare ai TecnoMeeting saranno, come di consueto, pubblicate, di volta in volta, sul sito dell’Associazione, all’indirizzo www.ediland.it, e distribuite via e-mail.

i sotto-sistemi gestionali dei vari reparti, può essere una buona soluzione. Al CSQ l’integrazione se la sono dovuta sviluppare in casa, perché non hanno trovato nulla di già disponibile sul mercato. L’Information Technology, che è pur sempre un costo, può così diventare un centro di sviluppo di efficienza, e quindi, indirettamente, una fonte di guadagno per il centro stampa. Per Dimitri Santini, di Rotopress International di Loreto (An), è molto importante cambiare, oltre ai sistemi informatici, anche il modo di pensare e di lavorare. La parola d’ordine, per tutti, è risparmiare, e la modularità, l’approccio alle soluzioni step-by-step, può essere una chiave per favorire l’innovazione senza

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Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it Comitato Editoriale Vincenzo Borgogna Roberto Poli Paolo Polidori Direttore responsabile Luca Michelli hanno collaborato a questo numero Salvatore Curiale Segreteria di Redazione Elga Mauro Registrazione del Tribunale di Roma n. 21 del 27-01-2010 © ASIG Service S.r.l. - 2010 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma Stampa Spedalgraf - Via dello Scalo Tiburtino 1 - 00159 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 9 aprile 2010 TecnoMedia è consultabile in Internet http://www.ediland.it

mettere a rischio i conti economici. A questo riguardo , anche Marco Pagani, del Gruppo Poligrafici Editoriale di Bologna, è stato chiaro, Sulle tipografie tutti gli interventi che si potevano fare, per tagliare i costi industriali, sono stati fatti, e non è immaginabile fare di più. Ora occorre concentrarsi sulle aree di ottimizzazione e reingegnerizzazione delle redazioni. L’altro aspetto, che giocherà un ruolo chiave nei prossimi anni, è la visione globale del prodotto, la sua tracciabilità lungo un nuovo flusso di lavoro che integri tipografia, stampa e distribuzione, con la redazione. Tutti devono avere chiaro che svolgono una funzione che è parte di un processo globale, dove non potranno più esserci zone grige dove si annidino inefficienze. Anche dal pubblico presente, come nella migliore delle tradizioni dei TecnoMeeting, sono arrivati spunti e suggerimenti utili. Alfio Bongiovanni, di ReDIX, una software house italiana, ha condiviso, con i relatori alla tavola rotonda, le architetture modulari, che sono le stesse che vengono proposte dall’azienda per le aree gestionale e distributiva. Un settore, quest’ultimo, sul quale non ha mancato di richiamare l’attenzione il Direttore Tecnico del Giornale, Maurizio Gregotti.Parlando dalla platea, ha sottolineato come uno degli strumenti più importanti per l’evoluzione dell’industria editoriale sarà la “consapevolezza culturale”, condivisa da tutti gli addetti, della unicità del processo produttivo. Non si può focalizzare l’attenzione solo in redazione o solo in tipografia, quando poi, fuori dalla ribalta, l’editore perde il controllo della propria testata, avviata ad una distribuzione totalmente scollegata dal resto dell’azienda. Fuori dallo stabilimento, ha osservato il manager, il sistema vigente è quello di duecento anni fa. Se evoluzione ci deve essere - e ci sarà, nella convinzione di tutti - questa dovrà essere globale, altrimenti si sarà persa un’occasione storica.

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Fædrelandsvennen AS, Kristiansand (Norvegia): soluzione Ferag con molti vantaggi

Presso Fædrelandsvennen, Ferag è stata convincente grazie all’ottimo design dell‘impianto e a una chiara strategia per la creazione di valore aggiunto.

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per lo stoccaggio provvisorio dei A Kristiansand (Norvegia), prodotti da inserire. Fædrelandsvennen AS produce Secondo quanto detto dal capo l‘omonimo giornale con tirature produzione Bent-Ståle Johansen, comprese tra i 40’000 e i 45’000 la robusta costruzione, la qualità esemplari. Si aggiungono inoldelle componenti e l’ottimo detre la testata locale Lindesnes e FERAG ITALIA Srl sign dell‘‘impianto hanno pesato a un‘edizione parziale di Verdens Via Gallarate 184, 20151 Milano favore della soluzione Ferag. La sua Gang con 90’000 quotidiani ogni Tel. 02.38002770 - Fax 02.38006710 valutazione è poi stata confermata giorno. Durante il giorno si stampano Sito Internet: www.ferag.com dalle visite presso diversi impianti di per conto terzi numerose riviste e allegati e si preparano in parte gli inserti per la produzione riferimento. La sua scelta è stata inoltre rafforzata dalla nelle ore notturne. risposta di Ferag che, con una chiara strategia ha sodDa maggio 2009, la Fædrelandsvennen AS sbriga disfatto la domanda circa le possibilità di creare valore questa mole di lavoro con una linea Ferag composta aggiunto. Si prevede ora di effettuare l‘integrazione da MultiSertDrum, RollStream e tecnica d‘avvolgi- della componente di cucitura StreamStitch grazie alla mento MultiDisc. Da una parte l‘ammodernamento quale si può prendere in considerazione la produzione aveva l’obiettivo di distribuire i tre quotidiani di notte, di prodotti stampa di nuovo tipo che, secondo Bentin modo sicuro e in un breve lasso di tempo, mentre Ståle Johansen, costituiscono «un promettente scenario dall’altra, il cliente chiedeva una soluzione in grado in vista di un’espansione di successo nella produzione di offrire sufficiente capacità produttiva e flessibilità semicommerciale.»

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Kodak amplia lo stabilimento di produzione delle lastre di Xiamen con l’apertura della seconda linea produttiva L’ampliamento della struttura produttiva situata in una delle nuove zone economiche più importanti del paese sottolinea l’impegno di Kodak verso la Cina e l’area Asia Pacifico

FILO DIRETTO

In risposta alla crescente domanda di lastre in Cina tro operativo e di supporto di Xiamen, che riunisce e nell’area Asia Pacifico, Kodak apre una seconda l’assistenza clienti e le operazioni interne. Il centro linea di produzione nello stabilimento di Xiamen. si occupa dell’elaborazione degli ordini, delle proceLa moderna struttura, situata dure aziendali e di altri servizi, nella città sudorientale cinese, nonché di risorse umane e supoltre a espandere la capacità porto finanziario. Nell’agosto di produzione di materiali dedel 2009 Kodak aveva già stinati al settore della stampa trasferito a Xiamen il centro offset, sottolinea l’impegno di per la logistica dell’Asia sudoKodak SpA Viale Matteotti 62 Kodak nei confronti dei clienti rientale per sostenere la rapida 20092 Cinisello Balsamo(Mi) che operano in questo mercato in crescita nel mercato asiatico. Tel: +39 02 66028304 rapida crescita. Queste due mosse strategiche sono Fax: +39 02 66028353 “La struttura ampliata di Xiamen la prova concreta dell’impegno di http://graphics.kodak.com ci permette di essere più presenti nei Kodak in questo mercato. mercati chiave della Cina e dell’area “Il team Kodak rafforzerà la Asia Pacifico e di utilizzare la maggiore capacità competitività, la qualità di livello mondiale e la solida produttiva per servire meglio i nostri clienti in questa esperienza operativa tipiche della struttura di Xiamen parte del mondo,” dichiara Douglas Edwards, General per sfruttare al massimo la capacità dell’ampliamento Manager e Vice President, Prepress Solutions, e Vice realizzato,” afferma Robert Price, Greater Asia RePresident, Eastman Kodak Company. “La seconda gion Printing Plates Operations Director; General Malinea di produzione di Xiamen, dedicata ai prodotti nager, Kodak Xiamen Manufacturing Plant, Eastman Kodak di punta, aumenterà notevolmente la capacità Kodak Company. “Con l’ampliamento della struttura di produzione per il mercato dell’offset.” produttiva, il centro operativo e di supporto e il centro La nuova linea realizzerà lastre CTP per la Grande per la logistica dell’area Asia Pacifico, Kodak sta traAsia e fornirà alcune lastre specifiche ad altre regioni. sformando Xiamen in un importante nucleo operativo L’impianto sosterrà lo sviluppo di prodotti attuali e e strategico per l’area Asia Pacifico.” nuovi. La gamma di lastre Kodak comprende soluzioni “La struttura ampliata di Xiamen ospiterà le più per la stampa offset a bobina e a foglio, commerciamoderne tecnologie di produzione Kodak che trasfor- le, flessografica, packaging e di giornali. Kodak ha meranno il nuovo centro nel nucleo più avanzato del inventato le lastre termiche nel 1995 con l’introdumondo per la produzione delle lastre ,” afferma Diane zione della lastra termica KODAK DIRECT IMAGE McCue, General Manager, Printing Plates, Graphic e da allora è all’avanguardia nell’innovazione delle Communications Group, e Vice President, Eastman soluzioni CTP. Kodak Company. Le lastre Kodak fanno parte di una linea completa Kodak ha già annunciato l’ampliamento del cen- di soluzioni che comprende una vasta gamma di siste-

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TecnoMedia Un momento della cerimonia di inaugurazione della seconda linea di produzione lastre nello stabilimento Kodak di Xiamen

nei settori della stampa commerciale, delle comunicazioni grafiche, dell’acquisizione di documenti e della memorizzazione dei dati. KODAK Service & Support si avvale di professionisti altamente qualificati in grado di offrire servizi che consentono di controllare i costi, incrementare la produttività e contenere i rischi aziendali. Kodak Kodak, azienda nota in tutto il mondo per la costante capacità innovativa nel campo delle tecnologie di riproduzione delle immagini, offre a privati, aziende e professionisti i mezzi per sfruttare le immense potenzialità della fotografia e della stampa, contribuendo a migliorare ogni aspetto della vita. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito http://www.kodak.com, sui blog e altro alla pagina http://www.kodak.com/go/followus. Più di 75 milioni di persone da tutto il mondo gestiscono, condividono e creano online prodotti fotografici da regalare utilizzando KODAK Gallery, a cui è possibile iscriversi: www.kodakgallery.com Nel mercato delle arti grafiche, Kodak offre la più ampia gamma di soluzioni integrate a sostegno della crescita delle aziende. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.graphics.kodak.com. Le foto e i video della libreria di immagini Kodak sono scaricabili dal sito: www.kodak.com/go/gcimages.

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mi CTP e sistemi per prove colore, nonché il noto sistema KODAK PRINERGY per la gestione del flusso di lavoro. Per le prove colore, Kodak offre soluzioni digitali, a getto d’inchiostro, virtuali e analogiche. Per la preparazione delle lastre, i clienti possono scegliere tra numerosi sistemi di livello avanzato, tra cui i sistemi CTP KODAK TRENDSETTER e MAGNUS, che utilizzano la tecnologia KODAK SQUARESPOT per produrre immagini con risoluzione eccezionalmente alta. La Retinatura KODAK STACCATO offre inoltre immagini a tono continuo di alta fedeltà, caratterizzate da eccellente resa dei dettagli e gamut cromatico esteso. I prodotti KODAK sono seguiti dal centro di assistenza e supporto KODAK Service & Support. KODAK Service & Support, fornitore leader di servizi integrati multi-vendor, vanta oltre 3.000 professionisti che operano in più di 120 paesi ed offre servizi di consulenza, installazione, manutenzione e supporto

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Successi internazionali per EidosMedia

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Mentre la nuova redazione globale del Wall Street Journal è in produzione con Méthode, il Washington Post ha appena iniziato il suo percorso verso la convergenza di Print e Web utilizzando le soluzioni EidosMedia. Il Wall Street Journal ha completato la transizione “Il livello di complessità dei flussi di lavoro della produzione di tutte le edizioni cartacee e web del Wall Street Journal e il fattore critico del timedei mercati USA, Europa ed to-market nel settore delle Asia verso un’unica piattaforinformazioni finanziarie, ha ma editoriale, Méthode. Tale reso questo progetto il più amtransizione ha permesso al Wall bizioso mai gestito dal nostro EidosMedia Spa Street Journal di realizzare un team. Siamo molto soddisfatti Viale Legioni Romane, 43 importante passo strategico: un dei primi risultati e dei benefici 20147 Milano processo editoriale integrato 24/7, a livello di produttività e flessibitel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 www.eidosmedia.it capace di seguire quotidianamente lità che abbiamo potuto apportare info@eidosmedia.com l’evolversi delle notizie in sintonia all’organizzazione del Gruppo Dow con le edizioni geografiche. Jones.”, racconta Gabriella Franzini, “Méthode è stato il fattore chiave nel processo di CEO di EidosMedia. ripensamento e riorganizzazione della nostra redazioLa piattaforma di Méthode è a disposizione di ne”, spiega Jim Pensiero, Deputy Managing Editor circa 1000 utenti suddivisi fra le redazioni di Stati del Wall Street Journal. “Ci permette soprattutto Uniti, Europa e Asia . L’evoluzione futura del prodi mantenere un altro grado di controllo sui nostri getto all’interno del gruppo Dow Jonesprevede la processi e sull’intero workflow, rendendoci molto più produzione con Méthode della rivista Barron’s e dei agili e flessibili, specialmente nella gestione di notizie suoi siti associati, di MarketWatch.com e dei servizi dell’ultimo minuto.” DJ Newswire. La compound story, uno dei più recenti e imporSulla scia del successo al Wall Street Journal, tanti sviluppi di Méthode, è largamente usata all’in- anche un altro grande player del mondo dell’editoria terno della redazione. Si tratta essenzialmente di una americana, il Washington Post, quinta testata degli storia multi-canale che può contenere più versioni di Stati Uniti con un bacino di utenti Web intorno ai 10 titolo, testo o immagine, secondo i diversi canali o milioni di visitatori al giorno, ha scelto la soluzione edizioni di pertinenza. Il vantaggio è che la compound di EidosMedia per le proprie pubblicazioni. story può seguire differenti flussi di workflow ed esAnche per il Washington Post c’è alla base la sere modificata da più persone contemporaneamente. necessità di una riorganizzazione redazionale che In questo modo, lo stesso articolo può essere pronto porterà, a progetto terminato, alla completa converper la pubblicazione web, mentre ancora in fase di genza delle operazioni Print e Online. preparazione per l’edizione cartacea. L’ultima versione di Méthode sarà la piattaforma “Il Wall Street Journal sta sfruttando al massimo editoriale per la produzione di tutti i prodotti cartacei tutte le potenzialità delle nostre compound stories.”, del Washington Post, come anche del sito washingcommenta Julien Febvre, Direttore Professional Ser- tonpost.com. Grazie alle ricche funzionalità Web vices EidosMedia USA.” Ci sono momenti all’interno 2.0 di Méthode Portal Server, il Post online potrà del workflow in cui anche quattro persone lavorano offrire diversi modi d’interazione con i lettori come ad una singola storia simultaneamente, per diverse commenti, forum, blogs, user generated content e edizioni. La trasparenza dell’ambiente di lavoro in integrazioni con web communities esistenti. Méthode permette agli utenti di lavorare in modo “Diversi motivi hanno contribuito alla scelta di intuitivo, produttivo e user-friendly.” Méthode.”, spiega Raju Narisetti, Managing Editor

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redazione integrata sotto tutti i punti di vista.”, dice Jo Ann Froelich, country manager di EidosMedia USA.” Ci aspettiamo un notevole aumento di produttività e flessibilità per il nostro cliente, fattori critici indispensabili per mantenere la sua posizione di prestigio sul mercato. Il Post sa combinare benissimo giornalismo di alto livello con le ultime tecnologie e trend del momento. La nostra piattaforma sarà il punto di partenza per rimanere al top in questo mercato in continua evoluzione.”

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del Washington Post. ”Sicuramente siamo rimasti impressionati dal livello d’integrazione tra i canali Print e Online e la naturalezza con cui qualsiasi contenuto editoriale può essere condiviso all’interno della nostra redazione. La flessibilità e la velocità di Méthode nel rispondere alle nuove tendenze ci permetteranno in futuro di mantenere la nostra posizione di leadership di mercato.” “Il Washington Post ha scelto la soluzione endto-end Méthode per creare le vere sinergie di una

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Oltre la crisi: Il controllo dei costi di produzione coniuga il risparmio energetico

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“Ho investito in nuove tecnologie, ho acquistato cessi produttivi, che risultano così completamente nuovi impianti, ma qual è la reale redditività?” “Quan- controllati. Su questa potente infrastruttura tecnota carta spreco?, Quanto tempo perdo in reparto?, logica poggia SimplyPress DB, il cuore della suite Quali sono i punti deboli SimplyPress2010, in grado del ciclo produttivo?” sono di soddisfare le richieste queste le domande che da dei clienti di Didelme Sisempre le direzioni azienstemi storicamente rivolte dali si fanno, a cui oggi ad una ottimizzazione dei Didelme Sistemi S.r.l. via Tagliamento, 10 - 21053 Castellanza (VA) bisogna dare risposte e costi industriali a partire tel. 0331 483669/70 fax 0331 502648 risposte in tempo reale! da una tracciatura rigorosa dei www.didelmesistemi.it Forte della decennale espemateriali utilizzati (in particoinfo@didelmesistemi.it rienza nella gestione della prolare la gestione della carta) per duzione delle più importanti aziende grafiche, poli- passare ad una capillare consuntivazione dei lavori grafiche ed editoriali italiane, la risposta di Didelme svolti nei reparti produttivi e terminare con un preciso Sistemi è SimplyPress2010: una soluzione flessibile invio ai clienti del materiale richiesto. a completo vantaggio del controllo e monitoraggio SimplyPress 2010 è un ambiente costituito da dei processi produttivi e dello sviluppo della com- moduli specializzati ma altamente integrati che rimessa. cevendo gli ordini cliente direttamente dai sistemi SimplyPress2010 il cui sviluppo è incomin- gestionali (ERP), permette alla direzione di produciato più di 15 anni fa, è stato completamente re- zione la gestione delle commesse sulla base della ingegnerizzato e riscritto su tecnologia Microsoft reale disponibilità dei materiali e delle risorse sia SmartClient: Didelme Sistemi è infatti riconosciuta tecnologiche che umane. SimplyPress 2010 è dunque dai suoi clienti come il partner in grado di coniugare le uno strumento adatto a qualunque azienda grafica richieste degli utenti con le tecnologie più innovative. che voglia implementare un rigoroso controllo dei In un momento come quello attuale di forte attenzione costi di produzione, un azienda attenta cioè alla alla riduzione dei costi, la tecnologia SmartClient, riduzione degli sprechi ed al miglior impiego delle grazie alla distribuzione via WEB, riduce il Total Cost attrezzature. of Ownership (T.C.O.) dell’applicazione e rende SimL’architettura di SimplyPress2010 è ottimizzata plyPress2010 una suite di prodotti all’avanguardia, per quanto riguarda la fase di invio e di consuntivaoggi più che mai estremamente competitiva. zione dei dati di commessa tra il Mis (Management Didelme Sistemi è una società di servizi tecnolo- information system), il cuore di SimplyPress2010 e gici, profonda conoscitrice sia degli aspetti legati alla gli impianti di produzione (movimentazione materiali, distribuzione di energia (Didelme Sistemi è membro stampa e finishing); questo permette alla direzione del consorzio FIRE, Federazione Italiana per l’uso aziendale di effettuare analisi e statistiche di produRazionale dell’Energia http://www.fire-italia.it ) sia zione, rilevando il rendimento delle linee, effettuando dei processi produttivi delle aziende grafiche. Da più il calcolo degli O.E.E. (Overall Equipment Effectidi quindici anni Didelme Sistemi offre infatti agli venes) e dei K.P.I. (Key Performance Indicators), stampatori sistemi integrati, hardware e software, monitorando l’avanzamento dei lavori e le analisi che permettono un puntuale monitoraggio di quanto dei fermi macchina. avviene in produzione e una certificazione dei proOggi SimplyPress2010 permette anche il mo-

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nitoraggio dei consumi energetici e fornisce agli stampatori uno strumento completo per realizzare un processo produttivo veramente “greenPrint”. Ridurre gli sprechi per conseguire la massima efficienza del processo produttivo sono sempre stati i criteri alla base di una buona organizzazione aziendale, l’ecocompatibilità e la riduzione dei consumi energetici saranno invece il terreno su cui si gioca la sfida competitiva del prossimo futuro. ……..SimplyPress2010 la risposta! Didelme Sistemi infatti opera da più di vent’anni nell’automazione industriale, in particolare nella supervisione e nel monitoraggio (SCADA) delle reti di distribuzione dell’energia elettrica in cui ha conseguito una posizione di sicuro interesse in ambito internazionale. La filosofia dell’azienda è sempre la stessa, quella

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SimplyPress2010

cioè di affiancare il cliente come partner tecnologico; Didelme Sistemi è in grado di realizzare un’analisi preventiva della reale situazione in campo e di proporre i più moderni sistemi di monitoraggio per l’uso razionale dell’energia al fine di conseguire gli scopi indicati nella norma UNI/EN16001. Didelme Sistemi è perciò il partner ideale per qualunque azienda grafica che voglia seriamente affrontare le sfide di un processo “greenPrint”. Se rendere verde il ciclo di vita di qualsiasi prodotto stampato è il must che può fare la differenza competitiva, temi oggi di grande attualità quali risparmio di energia, riduzione degli sprechi ed uso consapevole della carta saranno per i prossimi anni i nuovi parametri competitivi del settore grafico. ………SimplyPress2010 la risposta!

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Il gruppo Les Journaux du Midi ha scelto le soluzioni multimediali atex content per le proprie redazioni Le soluzioni atex content gestiranno il complesso flusso di lavoro delle redazioni per fornire i contenuti su canali multimediali diversi.

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Il Gruppo regionale francese Les Journaux du Midi, ha scelto le soluzioni atex content per ottimizzare i flussi di lavoro e consentire così agli oltre 400 giornalisti del gruppo di gestire e utilizzare contenuti provenienti da un unico

ambiente, sia per la stampa sia per l’on-line. Tutto ciò sarà fondamentale per migliorare l’efficienza, ridurre i costi e raggiungere un pubblico sempre più ampio Atex Global Media S.p.A. attraverso un’offerta diversifiVia B. Crespi, 57 - 20159 Milano cata di prodotti. Tel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555 www.atex.com Con sede a Montpellier, Les Journaux du Midi comprende tre quotidiani regionali (Midi-Libre, L’Indépendant e Centre Presse), pubblica 18 edizioni con una tiratura complessiva giornaliera di 230.000 copie e raggiunge oltre 800.000 lettori nel sud della Francia. Il gruppo, che ha ampliato la propria attività anche nel settore turistico e che si muoverà a breve verso il mercato televisivo locale, produce inoltre un giornale gratuito nella città di Montpellier, riviste e siti web, che lo collocano tra le prime dieci fonti di informazione del paese. Jean-Laurent Truc, Redattore Capo e Fabrice Boulanger, Direttore dei Sistemi Informativi del Grup-

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da un unico sistema così come i giornalisti potranno produrre un elevato numero di pagine per entrambi i canali. Inoltre, i tre quotidiani utilizzeranno un database comune che consentirà la condivisione dei contenuti pur mantenendo separati i flussi di lavoro, contribuendo a garantire l’indipendenza delle redazioni. Lavorando in un ambiente unico, i giornalisti avranno anche la possibilità di ricerca e selezione di contenuti nell’archivio del giornale e nel database di immagini. Christian Darroy, direttore Atex Francia, ha affermato: ”Questo progetto è molto importante per Atex e il fatto che questo Gruppo abbia deciso di continuare ad affidarsi alle nostre soluzioni è un riconoscimento delle capacità di Atex nel fornire progetti innovativi e che possono aiutare gli editori ad ampliare sempre più i servizi che offrono ai propri utenti”.

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po hanno affermato: “La nostra lunga esperienza con Atex è stata pienamente soddisfacente. E oggi, che ci troviamo ad affrontare la nuova sfida di dover creare una vera e propria redazione multimediale, continuiamo ad affidarci a loro. Abbiamo scelto la soluzione di gestione dei contenuti Atex perchè ci consentirà di continuare a fornire prodotti di alta qualità per la parte stampa ma di ampliare inoltre la nostra leadership nel mercato on-line relativamente alle notizie locali. Una delle principali motivazioni della nostra scelta” – hanno concluso – “era la necessità di voler utilizzare un sistema che permettesse alla redazione il controllo e la gestione editoriale in tutto il processo di produzione”. Attraverso atex content gli utenti potranno creare, gestire e incrementare i contenuti per la stampa e il web

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Kodak Violetnews Gold: L’evoluzione di un’alternativa di successo La lastra KODAK VIOLETNEWS GOLD rappresenta un’opportunità conveniente e di qualità per gli stampatori che utilizzano i sistemi CTP a luce viola

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Il livello qualitativo delle moderne lastre da stampa i sistemi CTP per giornali con potenza laser da 30 per i giornali – sia dal punto di vista del processo di mW o superiore che funzionano con diodi laser viola produzione che da quello della modalità d’impiego (lunghezza d’onda: 405 nm). La nuova lastra è adatta nelle rotative offset – continua per qualsiasi risoluzione di a salire. Uno dei motivi princiesposizione CTP dei giornali pali alla base di questo sviluppo ed è disponibile in tutti i forconsiste nella necessità di rimati standard dei giornali con durre i costi a fronte del clima spessore di 0,20 o 0,30 mm. Kodak SpA economico instauratosi negli Grazie alla sua alta sensibiViale Matteotti 62 ultimi anni, che ha interessato lità (energia laser richiesta: 50 20092 Cinisello Balsamo(Mi) tutte le fasi di stampa dei giornali. micro J/cm2), questa lastra negaTel: +39 02 66028304 Sebbene l’ottimizzazione dei costi sia tiva con supporto in alluminio eletFax: +39 02 66028353 di importanza vitale per la produziotrochimicamente granito e anodizhttp://graphics.kodak.com ne delle lastre, lo standard di qualità zato può essere esposta a velocità e prestazioni delle lastre destinate molto alta – in risposta alle richieste di maggiore alla stampa offset dei giornali deve comunque essere velocità del sistema CTP per soddisfare le esigenze di mantenuto a livelli molto alti. Oltre a tutto ciò, le lastre una produzione dominata dall’urgenza di consegna. devono poi rispondere a criteri di ecocompatibilità e La possibilità di trattare le lastre in condizioni di luce devono consentire una produzione sostenibile. di sicurezza gialla rende più confortevole l’ambiente È in questo contesto che Kodak ha di recente pre- di lavoro per il personale della prestampa. sentato la lastra digitale Kodak VioletNews Gold con In previsione di una prossima diminuzione delle rivestimento fotopolimerico sensibile alla luce viola. tirature dei giornali, la lunghezza nominale della tiraLa nuova lastra è l’alternativa di punta proposta da tura di una lastra è di importanza relativa. Qualunque Kodak a tutti gli stampatori di giornali che utilizzano sia l’opinione su tale argomento, la lastra VioletNews i sistemi CTP a luce viola. Succede alla lastra digitale Gold – che ha capacità di tiratura di 200.000 copie Kodak VioletNews che è stata inizialmente presentata senza termoindurimento (o di 500.000 copie con tera Ifra Expo 2004 e immessa poi sul mercato all’inizio moindurimento) – è ampiamente sufficiente sia per le del 2005. Con questa lastra per CTP a luce viola di edizioni dei giornali a più grande diffusione che per prima generazione Kodak ha offerto agli stampatori inserti o materiale di marketing. La risoluzione della di giornali di tutto il mondo una nuova e favorevole lastra è assolutamente in linea con quanto dichiarato da opportunità. Kodak che la propone come la soluzione perfetta per questo tipo di lavorazione. Anche con retinature di 200 Compatibile con quasi tutti i platesetter a luce lpi, solo raramente impiegate nella stampa dei giornali, viola per i giornali la lastra trasferisce una gamma tonale compresa tra 2 e 98%. La nuova lastra viola è inoltre adatta anche La compatibilità è stata la massima priorità per i per l’esposizione con la retinatura Kodak Maxtone o tecnici responsabili dello sviluppo della lastra Kodak con altri metodi di retinatura ibrida XM. La retinatura VioletNews Gold. La lastra può essere esposta su tutti Maxtone è simile alla retinatura AM convenzionale,

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TecnoMedia Kodak VioletNews Gold Plate Processing Steps Overcoat O2-barrier Crosslinkable layer Aluminum substrate

Laser writes the image. Exposure

1. Overcoat wash off 2. Alkaline development 3. Post rinse and gum

110– 116 °C

a parte il fatto che i toni nelle aree di alteluci e ombre sono resi variando la distribuzione dei punti, in modo analogo a quanto avviene con i retini FM. Una delle numerose qualità della lastra VioletNews Gold, che appare evidente solo dopo l’esposizione, è la sua eccellente stabilità dell’immagine latente. Questa funzione offre una maggiore latitudine nel processo di produzione delle lastre e una riproduzione punto per punto più uniforme. Per quanto riguarda lo sviluppo, la lastra Kodak VioletNews Gold offre ancora una volta compatibilità e praticità. Può essere trattata con una sviluppatrice per lastre Kodak Mercury P-HD o Kodak P-LD e anche – previa certificazione Kodak – con diversi altri sistemi di sviluppo specifici per le lastre fotopolimeriche viola dotati di preriscaldamento. Sviluppo ultraefficiente con chiari vantaggi di sostenibilità Le innovazioni apportate alla lastra VioletNews Gold sono particolarmente evidenti nella fase di sviluppo, dove gli aspetti ambientali ed economici sono sempre osservati con occhio critico. Il consumo di prodotti chimici si riduce drasticamente con l’utilizzo della nuova sviluppatrice Kodak T206/206R. Questa innovativa sviluppatrice riduce il rateo di rigenerazione di circa il 60% e dell’antiossidante del 75%. I nuovi prodotti chimici estendono inoltre la durata del bagno e aumentano la velocità di produzione delle lastre fino al 50%, in base alle condizioni di sviluppo. Le statistiche parlano da sole. In breve, gli stampatori di giornali con un alto consumo di lastre possono

Developed plate

ridurre l’impiego di prodotti chimici in modo considerevole – anche rispetto alle quantità equivalenti delle cosiddette lastre senza sviluppo chimico. L’elevato grado di pulizia dello sviluppo delle lastre, associato al minor tempo richiesto per la pulizia della sviluppatrice, rappresenta un ulteriore vantaggio. Tutti questi effetti contribuiscono inoltre a ridurre la quantità di prodotti chimici da smaltire. Complessivamente, la lastra Kodak VioletNews Gold vanta un perfetto profilo in termini di sostenibilità ambientale ed efficienza, confermato anche dalla sua resa in macchina da stampa. Grazie al deciso contrasto delle immagini tra l’emulsione fotopolimerica blu e lo sfondo, le lastre VioletNews Gold sviluppate facilitano l’ispezione visiva e strumentale e la precisione del posizionamento nei sistemi di punzonatura di registro e piegatura delle lastre controllati attraverso monitor. Come già nella versione precedente, la lastra VioletNews Gold garantisce rapidità nella messa a punto del colore e nel bilanciamento ottimale inchiostro/ acqua. Contribuisce in questo modo alla riduzione dei tempi di avviamento e garantisce il riavvio efficiente dopo le interruzioni. Un altro vantaggio della nuova lastra appare evidente in fase di stampa: la maggiore resistenza ai prodotti chimici fa sì che, nel caso in cui il grado di aggressività dei chimici usati sia alto, la durata della tiratura ne risenta di meno. In conclusione, la lastra digitale Kodak VioletNews Gold rappresenta una lezione di evoluzione – un’alternativa eccellente e flessibile per gli utilizzatori di sistemi CTP viola che, grazie ai diversi miglioramenti apportati, è oggi allineata ai requisiti della moderna produzione di giornali.

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Latent image formation

Preheat step cross links the molecules in exposed image areas.

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npctryk incrementa l’offerta dei propri servizi investendo con Fujifilm

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npctryk è un provider di servizi di stampa privato un importante miglioramento della nostra produzione con sede a Neastved, in Danimarca. E’ situato a 70 lastre e abbiamo acquisito un’ottima costanza di risulKm. da Copenhagen dove risiedeno l’80% dei propri tati. Siamo stati così soddisfatti del CTP Luxel P-9600 clienti, e offre servizi di stampa offset, digitale e che eravamo desiderosi di passare a macchine di finishing. I clienti, contraddinuova generazione: il Luxel stinti da una grande coscienV-8, che sarà installato verso za ambientale, variano dalla la metà di Dicembre. piccola impresa alle grandi Via della Unione Europea, 4 - San Donato M.se MI aziende multinazionali farIl flusso di lavoro miTel. 02/89582.1 - Fax 02/89582914 maceutiche. gliore Responsabile commerciale: elio.ramponi@fujifilm.it Nata nel 1848 come casa Responsabile tecnico: gianluigi.bersani@fujifilm.it editrice, npctryk fu acquistata, npctryk prosegue il suo rapnel 1981, dall’attuale proprietario Erik Madsen. porto con Fujifilm e aggiorna il workflow nel Marzo Madsen incrementò rapidamente il business e dopo 2009, diventando così la prima tipografia danese a tre anni si trasferì negli attuali locali di circa 1600 mq. implementare totalmente il Fujifilm XMF Workflow. con 17 dipendenti; dispone di due rotative Komori, Fujifilm fu scelta come partner digitale e npctryk mezzo formato e largo formato, di una piccola mac- investì in una Xerox 700 Digital Color Press per china Heidelberg e di una Ryobi nel reparto offset. sostiture le due stampanti più piccole Xerox DC250 Claus Svoldgaard, responsabile della produzione, e Xerox DC470. in npctryk dal 2002, ha avuto un ruolo importante Claus continua: “eravamo molto entusiasti quando nell’evoluzione dell’azienda: “Siamo orgogliosi di sentimmo parlare per la prima volta del XMF Worpoter offrire ai nostri clienti un’elevata qualità di kflow e quando vi fu la possibilità di verificare come stampa con ridotti tempi di consegna, siamo inoltre avrebbe potuto migliorare i nostri processi di stampa, sempre attenti alle ultime novità disponibili in ambito aggiornammo le nostre procedure non appena fu postecnologico per poter mantenere un posto ai vertici sibile, nel marzo 2009. Grazie all’eccellente gestione nel nostro segmento di mercato” dei file di Fujifilm, quando decidemmo di sviluppare npctryk acquistò la sua prima attrezzatura Fujifilm il nostro settore digitale, la scelta fu inevitabile. nel 2002, un computer-to-plate Luxel P-9600 per la “Il supporto tecnico e il training fornito da Fujigestione delle lastre. In un recente aggiornamento, la film durante le installazioni fu molto soddisfacente società ha operato un importante investimento acqui- e professionale. XMF è estremamente facile da stando il Workflow XMF di Fujifilm, una stampante utilizzare, semplice e immediato, e la sua capacità digitale Xerox 700, ed un nuovo computer-to-plate di cross-media fornisce la possibilità di utilizzare Fujifilm Luxel V-8. flussi di lavoro per l’output sulla Xerox 700 o sulla Ancora Claus : “il mio primo grande progetto, macchina offset, senza l’intervento di terze parti. dopo il mio arrivo alla npctryk nel 2002, fu quello Inoltre, nel caso in cui vengano individuati errori relativo all’acquisizione di un CTP. Furono testati un nella verifica preliminare, XMF contribuisce a far gran numero di CTP scelti tra i più importanti brand risparmiare tempo e denaro fornendo la possibilità di del mercato, ma molto presto la nostra scelta cadde intervenire prima di procedere con la stampa, cosa che sul Luxel P-9600 di Fujifilm, la migliore soluzione per in precedenza non eravamo in grado di fare.” la nostra azienda. Abbiamo ottenuto immediatamente XMF è la rivoluzionaria soluzione di Fujifilm per

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Un futuro digitale Orgogliosa nel fornire costantemente una qualità di stampa superiore, npctryk è ora fiduciosa nelle proprie capacità di offrire ai clienti stampe a bassa tiratura, in tempi ridotti, con la medesima qualità della stampa offset. Claus afferma, “la completa integrazione cross-media dell’XMF fornisce la possibilità di stampare offset o digitale, in modo davvero semplice con un solo click del mouse. Un ringraziamento a Fujifilm “ Claus prevede per l’azienda un’espansione delle capacità digitali: “anche se la maggior parte del busi-

ness della società è ancora legata alla stampa offset, i nostri clienti sono sempre più interessati alle soluzioni digitali. La Xerox 700 in combinazione con l’XMF ha già dimostrato di essere un fantastico investimento, facendoci risparmiare un’incredibile quantità di tempo producendo stampe di eccellente qualità. Inoltre, in futuro sarà più semplice espandere la nostra offerta in campo digitale grazie all’integrazione dell’XMF con le macchine da stampa digitali e offset. Il rispetto dell’ambiente La responsabilità ambientale è una grande preoccupazione per la npctryk che continua la ricerca per ottenere processi sempre più ecologici, nel rispetto dell’ambiente; questo comprende l’adesione al regime locale di etichettatura ecologica per ottenere il timbro di approvazione Svanemerket, e fornire ai clienti la garanzia che tutti prodotti sono passati attraverso approfondite valutazioni di impatto ambientale. Claus spiega: “ la responsabilità ambientale occupa un posto molto importante, sempre all’ordine del giorno in Danimarca, e molti dei nostri clienti sono interessati alla nostra produzione di stampa nel rispetto dell’ambiente. Il nostro investimento nel sistema di approvazione della Svanemerket rende i nostri clienti più sereni. L’inserimento del Fujifilm Luxel V-8 CTP nella nostra struttura, ci fa risparmiare una quantità notevole di acqua ed energia elettrica e prodotti chimici, facendoci diventare un candidato ideale per un’ulteriore etichetta Svanemerket. Concludendo: “siamo soddisfatti di come i prodotti Fujifilm ci hanno aiutato a semplificare e a razionalizzare il processo dei dati e nello stesso tempo ad essere, senza troppe difficoltà, ecologicamente responsabili. Siamo molto contenti dell’installazione del Luxel V-8 che sarà completata in Dicembre e guardiamo al futuro per costruire un rapporto sempre più stretto con Fujifilm”.

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il flusso di lavoro. E’ l’unica soluzione progettata attorno al JDF e all’Adobe PDF Print Engine per massimizzare i benefici dell’ultima generazione di tecnologie relativamente alla produzione. Con l’elaborazione delle immagini, l’imposizione e le tecnologie di automazione intelligente built-in di Fujifilm, XMF migliora il controllo della qualità attraverso processi di stampa multipli, aumentando l’efficienza e la produttività assicurando la consistenza del colore e ottimizzando la produzione. L’XMF Workflow è totalmente integrato con le rotative offset e digitali della npctryk e con ogni device conforme alle specifiche ISO 12647; la società ottiene così notevoli risparmi. “Non abbiamo mai avuto problemi ed eravamo stupiti per il risparmio di tempo ottenuto con l’integrazione dell’XMF e la nostra stampante digitale” dice Claus. “ Prima, per fare una stampa di prova sulla nostra digitale, serviva circa mezz’ora. Utilizzando l’XMF è possibile stampare direttamente sulla Xerox 700, risparmiando il 75% del tempo utilizzato in precedenza. Con una clientela sempre più esigente rispetto ai tempi di consegna, questo risparmio ci aiuta a garantire una maggiore soddisfazione del cliente.”

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Controllo qualità: la riduzione dei costi nelle aziende grafiche coniuga la certificazione della produzione

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L’aumento dei costi di produzione e la concorrenza, le opportune verifiche vengono effettuate dagli stessi che tende a contrarre i prezzi di vendita e a ridurre i operatori, aiutati in questo da soluzioni informatiche (hardware e software) appoprofitti, costringono oggi sitamente studiate per avere anche le aziende grafiche il minimo impatto sull’opead applicare tutte le azioni ratività degli addetti. possibili mirate a migliorare Questa prassi nel monla produttività. Ad esempio, Didelme Sistemi S.r.l. do delle arti grafiche è valiper ridurre gli scarti e manvia Tagliamento, 10 - 21053 Castellanza (VA) da sia che si parli di prestampa, tel. 0331 483669/70 fax 0331 502648 tenere la qualità del prodotto www.didelmesistemi.it di stampa o di lavorazioni di entro limiti di tolleranza ben info@didelmesistemi.it finishing. definiti, come richiedono le cerLa tecnologia ha favorito tificazioni, è necessario svolgere azioni di prevenzione ed aiuta molto questo passaggio d’usi, facilitando il su tutte le attività del processo produttivo. E’ quindi opportuno applicare il Controllo Qua- cambio di mentalità e rendendo possibili sostanziali lità (CQ) nel corso del processo: per CQ si intende economie: un moderno stabilimento di arti grafiche, l’insieme di tutte quelle azioni che permettono di anche se piccolo, deve impostare un piano di controlli controllare, misurare e certificare le caratteristiche di e certificazioni, supportato da strumenti di mercato un’operazione, un materiale, un componente, un im- estremamente flessibili per adattarsi opportunamente pianto, verificandole a fronte di prefissate prescrizioni alle specifiche modalità operative. Tutto ciò per almeno quattro motivi: risparmiare tempo, ridurre gli (conformità alle specifiche). Un tempo nel mondo delle arti grafiche il CQ era scarti, minimizzare i rifacimenti e per certificare di considerato una cosa da ricchi, solo per aziende di operare in modalità “greenPrint” e secondo i dettami un certo prestigio, oggi invece è diventata un’attività delle principali certificazioni di settore (UNI9001, indispensabile per qualunque azienda che voglia ri- ISO16427,FSC, ecc…). Forte della decennale esperienza nella gestione sparmiare sui costi. In passato il CQ veniva effettuato off-line, in una modalità separata rispetto al ciclo della produzione delle più importanti aziende grafiche, produttivo. Ne risultava perciò un notevole carico poligrafiche ed editoriali italiane, la risposta di Didelme economico, un rallentamento del processo operativo Sistemi è SimplyPress2010: una soluzione flessibile e ma soprattutto, trattandosi di verifiche compiute su a completo vantaggio del controllo, del monitoraggio attività già effettuate, un eventuale esito negativo equi- e della certificazione dei processi produttivi e dello valeva al rifacimento del prodotto o del semilavorato. sviluppo della commessa. Ecco perché solo poche aziende potevano garantire un La modalità TRANSAZIONALE alla base di Simprodotto di elevata qualità e comunque riuscivano a plyPress2010, garantisce una certificazione di tutte le farselo pagare il dovuto. Oggi però tutto ciò non è più possibile e forse, visto attività controllate attraverso la registrazione in Simche si parla di ridurre gli sprechi, di “greenPrint”, è plyPress DB di tutte le informazioni sensibili. SimplyPress2010 è dunque uno strumento adatto anche un bene. I controlli devono perciò essere svolti all’interno a qualunque azienda grafica che voglia implementare del processo produttivo o come si usa dire on-line e un Controllo Qualità, un’azienda attenta cioè alla

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SimplyPress2010 - dati in real time

ciò un potente strumento per identificare e documentare le non conformità della merce fin dal suo ingresso. SP2010-Job Tracker: è un modulo direttamente collegato agli impianti, in grado di dare una reale conoscenza delle fasi di set up delle macchine (avviamento statico ed avviamento dinamico) e di lavorazione, permettendo di prevedere (misurare) le variazioni che possono avvenire durante la tiratura. Job Tracker garantisce la tracciatura in ogni fase di lavorazione di tutti i materiali e di tutte le risorse umane ed energetiche utilizzate. Il Controllo Qualità e il risparmio di tempo si attuano quando si conosce bene il risultato da raggiungere, quando si hanno sotto controllo in tempo reale i processi produttivi coinvolti per realizzarlo e si possiedono gli strumenti per misurarlo. ………SimplyPress2010 la risposta!

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riduzione degli sprechi ed al miglior impiego delle attrezzature. In un’azienda di stampa, diversi sono gli aspetti coinvolti nel CQ e differenti sono pure i moduli di SimplyPress2010 utilizzabili, ognuno altamente specializzato: SP2010-Quality Manager: è il modulo che garantisce il collegamento in automatico ai sistemi di supervisione degli impianti o ai sistemi di controllo di terze parti; i dati così raccolti e storicizzati, vengono abbinati alla commessa ed al materiale impiegato per una completa tracciabilità del processo produttivo. SP2010-Logistic & Material Manager: è il modulo che si occupa della gestione materiali, con particolare attenzione alle esigenze specifiche della gestione della carta; NON richiede infatti la rietichettatura delle bobine, perché è in grado di riconoscere automaticamente i codici delle cartiere e gestisce automaticamente i difetti riscontrati secondo lo standard IFRA. Costituisce per-

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Le Temps lancia Le Tempsmobile basato su Méthode Portal Server I servizi pensati per dispositivi cellulari sono all’or- facilmente modelli a pagamento o basati su abbonadine del giorno per una moltitudine di blogger sparsi menti. Inoltre, il valore delle pubblicità è più attraente per tutto il mondo: tantissimi che sul web, poiché si possono “filosofi del web” analizzano, sfruttare le informazioni di gein lunghe discussioni, da una oposizionamento degli utenti; parte le opportunità economiinfine, la connettività sempre EidosMedia Spa che e dall’altra le caratteristiche disponibile permette di reaViale Legioni Romane, 43 indispensabili per le versioni lizzare servizi di grande valore 20147 Milano mobile dei quotidiani. Vi sono aggiunto, come l’aggiornamento tel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 www.eidosmedia.it sicuramente dei punti di forza da live dei contenuti. info@eidosmedia.com considerare: anzitutto, il mobile è un Sulla scia di queste considerazioni, Le Temps, uno dei quotidiani più canale su cui si possono applicare più

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diffusi della Svizzera romanda, ha lanciato durante la prima metà di gennaio una nuova edizione online disegnata espressamente per servire i lettori da cellulare. Questa nuova edizione è prodotta usando Méthode Portal Server, il Web CMS che Le Temps ha adottato all’inizio del 2009 e che è di fatto un’estensione della piattaforma editoriale Méthode, già in produzione a Ginevra dal 2005. L’edizione mobile viene automaticamente adattata alle caratteristiche di ogni dispositivo cellulare sui cui viene visualizzata, ottimizzando il layout in base alle dimensioni dello schermo. Gli utenti hanno accesso alla homepage, costantemente aggiornata con le notizie più recenti, a una estesa selezione di contenuti e a diverse sezioni del quotidiano tra cui le rubriche, dati finanziari come tassi di cambio e indici di borsa, programmazioni TV e intrattenimento e altri servizi personalizzati come le previsioni meteo locali. Tale servizio sfrutta le informazioni rese disponibili dal sistema GPS presente nel cellulare. Un campo di ricerca sempre visibile sulla homepage permette di ricercare articoli e contenuti dell’edizione del giorno. E’ stata anche posta attenzione alla partecipazione dei lettori, con la possibilità per ogni articolo di essere condiviso via email, e l’opzione di interagire con la redazione grazie al link “scrivi all’autore” presente alla fine di ogni contenuto. Un aspetto particolarmente interessante della nuova edizione mobile di Le Temps è che essa è generata sulla base di regole predefinite in fase di configurazione del canale e aggiornata in modo automatico durante

tutto il corso della giornata. Non si tratta quindi di un ambiente a sé, staccato e indipendente dalla versione online del quotidiano, ma ne è una diretta derivazione. Sono anche stati realizzati molti automatismi per cui servizi resi disponibili come widgets sul sito tradizionale (per es. previsioni del tempo e tassi di cambio) sono convertiti senza nessun intervento nella versione equivalente per mobile. Questo approccio molto ottimizzato ha permesso di aggiungere questa edizione evitando qualunque impatto sui flussi redazionali della testata. “Il Portale m.letemps.ch è il primo vero servizio che mettiamo a disposizione dei nostri utenti mobile. Nel 2010 abbiamo in programma di aggiungere altri servizi, contenuti e applicazioni, continuando a migliorare la qualità dei nostri prodotti e avvicinandoci sempre di più ai nostri lettori.”, commenta Marc Ramer, Web Technical Manager a Le Temps. “Il fatto che lavoriamo su un’unica piattaforma editoriale per tutti i nostri prodotti print, web e mobile, ci permette ti offrire un servizio di informazione ricco ed interattivo, mantenendo altissimi livelli di efficienza di risorse umane e tecnologiche.” “Le Temps ha sempre sfruttato al massimo le eccellenti capacità cross-media di Méthode. Basti pensare a questa nuova edizione mobile o alla versione e-paper”, spiega Massimo Maggi, Vice Presidente Professional Services di EidosMedia. “I lettori hanno la garanzia di avere sempre la più ampia scelta di opzioni per accedere alle notize: tramite la carta, il web o qualsiasi device in loro possesso.”

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Maes Printing Solutions aumenta la produzione della stampa a colori con due macchine da stampa digitali Kodak Nexpress S3000 Le nuove attrezzature consentono all’azienda di accettare un numero maggiore di ordini di stampa digitale

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Maes Printing Solutions, azienda con sede in Fund per realizzare il management buyout di Maes Belgio, ha registrato una crescita pari al 51% nella Copy. Galot ha impresso all’azienda una nuova produzione della stampa a colori da quando, a metà direzione, trasformandola da centro copie in centro 2008, ha acquistato due macstampa digitale. Due anni dopo chine da stampa digitali a il centro stampa si è ingrandito colori KODAK NEXPRESS a tal punto da dover cambiare S3000. L’investimento ha consede, trasferendosi in una zona tribuito a rinsaldare la capacità industriale situata a Jette e dandell’azienda di proporsi come do vita a un gruppo costituito in Kodak SpA unico interlocutore per ogni ricollaborazione con uno stamViale Matteotti 62 chiesta di stampa e a incrementarne patore offset: “Molti stampatori si 20092 Cinisello Balsamo(Mi) il fatturato. concentrano su mercati di nicchia, Tel: +39 02 66028304 Nell’estate del 2003 Manu Galot, come i libri fotografici o le etichetFax: +39 02 66028353 direttore di Maes Printing Solutions, http://graphics.kodak.com/IT/it/default.htm te. Noi invece abbiamo adottato la si è unito con Target Co-Investment strategia opposta,” spiega Galot. “Qualsiasi prodotto ci chieda il cliente, realizziamo tutto internamente all’azienda, dalla prestampa alla finitura. Infatti abbiamo spesso notato che, mentre un settore subisce un rallentamento, in un altro si verifica invece una ripresa.”

La Kodak Nexpress S3000 in produzione alla Maes Printing Solutions

Produzione più rapida, qualità migliore Nell’industria grafica sono emerse alcune tendenze negli ultimi anni. Aumenta il numero dei clienti che passano al colore, con scorte sempre più limitate e tirature sempre più basse. Aumenta anche la richiesta di personalizzazione e

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TecnoMedia Emmanuel Galot, direttore di Maes Printing Solutions

Qualità digitale al massimo storico Dopo 18 mesi di utilizzo delle macchine da stampa NEXPRESS S3000, Galot ha tutte le carte in regola per fornire una valutazione attendibile delle prestazioni dei sistemi: “La macchina è estremamente stabile. Più a lungo funziona e meglio va. La qualità della stampa digitale è al massimo livello e sostituisce egregiamente la stampa offset. I nostri operatori non fanno che lodare il sistema, il che è molto indicativo. La sostituibilità diretta delle parti (ORC) è molto apprezzata, in quanto consente di mantenere la massima continuità operativa. La macchina da stampa NEXPRESS S3000 è altamente affidabile e nei pochi casi in cui abbiamo avuto un problema i tecnici Kodak sono stati molto rapidi a risolverlo.” Alta capacità Negli ultimi anni Maes Printing Solutions ha investito in modo cospicuo in personale e attrezzature. Il

Puntare verso nuovi mercati

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di tempi rapidi di consegna. Sono stati questi cambiamenti del mercato che hanno indotto Maes Printing Solutions a investire nell’acquisto di due macchine da stampa digitali a colori KODAK NEXPRESS S3000. Galot motiva così la sua decisione: “È rassicurante sapere di avere a disposizione due sistemi sofisticati e affidabili,” afferma. “Hanno aumentato la nostra capacità produttiva. Hanno inoltre una lunga durata, per cui sappiamo sempre di poter rispettare gli impegni presi con i nostri clienti.” “Quel che è più importante è che la qualità è impeccabile: abbiamo ricevuto riscontri molto positivi dai nostri clienti e, grazie al passaparola favorevole che ne è scaturito, c’è voluto poco per sfruttare al massimo la nostra capacità di produzione.”

centro di stampa digitale produce ogni mese mezzo milione di stampati a colori in formato A3 e due milioni di stampati in bianco e nero, in grammature comprese tra 60 e 350 g/m2. Le capacità di finitura sono quasi illimitate: cucitura/graffatura, piegatura, cordonatura, spiralatura, rilegatura, taglio, perforazione, patinatura e altro. Tutte le operazioni, ad eccezione della plastificazione, vengono realizzate internamente. Il porsi come unico interlocutore per ogni richiesta di stampa ha portato molti vantaggi all’azienda: tra il 2003 e il 2009 il numero dei dipendenti è salito da 13 a 20 e il fatturato è passato da €1,6 milioni a €2,7 milioni nello stesso periodo. Il 2009 è stato un anno particolarmente prosperoso; l’azienda ha registrato una crescita del 51% nella produzione della stampa a colori. Nel mezzo di una recessione economica, queste cifre fanno davvero impressione. “Kodak consiglia sempre ai suoi clienti di trasformarsi in fornitori di servizi di marketing. Noi abbiamo seguito il consiglio e ne stiamo raccogliendo i frutti,” dichiara Galot.

Come qualsiasi azienda di successo, Maes Printing Solutions è sempre alla ricerca di nuovi modi per espandersi. “Il settore del packaging e le agenzie sono ancora territori inesplorati – per ora,” dichiara Galot. “L’aggiunta di un quinto colore, della patinatura lucida o dell’effetto dimensionale alle macchine da stampa NEXPRESS S3000 apre nuove opportunità creative e offre la possibilità di aggiungere ancora più valore ai nostri prodotti e servizi.” Maes Printing Solutions sta attualmente valutando il sistema KODAK INSITE Storefront da utilizzare come sistema Web-to-Print per i suoi clienti. “Osserviamo sempre con molto interesse le ultime innovazioni Kodak e cerchiamo di capire in che modo la tecnologia Kodak possa snellire i processi produttivi e incrementare la redditività,” aggiunge Galot. Maes Printing Solutions

Maes Printing Solutions offre ai clienti un unico punto di contatto per ogni esigenza di stampa digitale, grandi formati, Facility Management e gestione dei file.

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La flessibilità conviene: Il Gruppo francese Riccobono investe nella tecnologia Ferag e in un futuro di successo I suoi nuovi centri di stampa Midi Print, Ouest Print e Paris Offset Print sono configurati in modo da poter rispondere immediatamente anche ai desideri imprevisti dei clienti. Una strategia che premia

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Il cambio di formato per «La Tribune» giunse inatteso, la nuova rotativa era già allestita e pronta per il classico formato grande. I nuovi proprietari del tradizionale giornale economico presero ben presto la decisione di puntare in futuro sul

Pacchi sulla via per il palettizzatore Mariani

FERAG ITALIA Srl Via Gallarate 184, 20151 Milano Tel. 02.38002770 - Fax 02.38006710 Sito Internet: www.ferag.com

formato Berlinese. Una decisione, a cui il Gruppo Riccobono reagì rapidamente. Riccobono cresce continuamente, non da ultimo poiché la pianificazione include, in una visione anticipatrice, i desideri futuri dei clienti.

Il formato di «La Tribune» venne ridotto con la taglierina a tamburo Ferag SNT-U in modo efficiente e on-line. Fu così possibile soddisfare l’ordine per una tiratura quotidiana di 100’000 copie. Questo tipo di flessibilità ripaga anche in altri centri di produzione. Così, anche alla Ouest Print di Bournezeau, nella Francia occidentale, i formati vengono convertiti in modo rapido, flessibile ed economico. Anche in questo caso, il cambio di formato per il giornale gratuito «Direct Soir» è stato reso possibile dalla taglierina a tamburo Ferag SNT-U. Groupe Riccobono Tre moderni centri di stampa del Gruppo Riccobono puntano sulla tecnologia Ferag nella sala di spedizione. Midi Print, Ouest Print e Paris Offset Print producono giornali nazionali e internazionali quali «Le Figaro», «La Tribune», «Libération» e «International Herald Tribune».

Grazie all’elevata competenza specialistica e all’abilità imprenditoriale, il Gruppo è potuto crescere continuamente negli anni. Con la quarta generazio-

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TecnoMedia La quarta e la quinta generazione: il padre Bernard e Guillaume Riccobono

Per rispondere in futuro, con flessibilità, ai desideri dei clienti, Riccobono punta sulla tecnologia Ferag. Recentemente presso Paris Offset Print (POP), dove il Gruppo ha messo in servizio tre nuove rotative, la taglierina a tamburo è stata accoppiata a due rotative e ciò aumenta flessibilità e sicurezza. Tre trasportatori UTR, sei MultiStack e un trasportatore di pallet PKT formano alla POP l’asse per l’elaborazione successiva automatizzata, dalla rotativa fino all’autocarro. .

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ne, sotto la direzione di Bernard Riccobono, ha raggiunto una dimensione internazionale. Il Gruppo gestisce grandi centri di stampa anche in Belgio e Lussemburgo e stampa, tra l’altro, giornali di editori spagnoli per la vendita nel nord. In Francia vengono invece prodotte pubblicazioni inglesi, belghe e olandesi per il sud.

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Continua il successo della soluzione di softproofing firmata Gmde La nuova soluzione per il softproofing si rivela una scelta vincente per il quotidiano Dolomiten di Bolzano e per il Gruppo RCS nel proprio stabilimento principale di Pessano con Bornago (MI)

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A distanza di circa un anno dal lancio della nuova distribuzione ai settimanali di programmazione televisiva e, naturalmente, il nostro applicazione per il softproofing, quotidiano”. La rotativa del GMDE, solution provider di Dolomiten stampa 24 ore su 24, riferimento per l’industria edisu tre turni e le lastre vengono toriale italiana, ne conferma il incise con retino Sublima a 70 successo di applicazione. L/cm, avvalendosi anche di un La conferma arriva direttaGMDE, Viale Colleoni, 5 forno ad aria per le produzioni mente dal quotidiano Dolomi20041 Agrate Brianza (MI) più sofisticate, come la stampa di prodotti ten di Bolzano, che utilizza il sistema in Tel. 0396091790 commerciali e semi-commerciali. produzione già da diversi mesi e che ne Fax: 0396091788 La soluzione adottata dal Dolomiten di rivela i fattori vincenti. “Da quando è stato http://www.gmde.it installato”, commenta Sigmund Pertner, Bolzano agli inizi del 2009, è stata succes“abbiamo ridotto drasticamente i tempi di avviamento sivamente implementata anche presso lo stabilimento e migliorato la resa dei colori grazie al riscontro croma- della Gazzetta del Mezzogiorno a Bari e della Gazzetta tico perfetto offerto dal sistema, che prescinde dal tipo del Sud a Rende (CS), in entrambi i casi si tratta di di produzione in rotativa. Stampiamo qualsiasi tipo di stabilimenti che oltre alla stampa di quotidiani stanno pubblicazione: dal catalogo promozionale della grande dando sempre più rilevanza alla stampa di prodotti semicommerciali. Il nuovo impianto di soft-proofing commercializzato da GMDE è infatti una soluzione all’avanguardia e assolutamente rivoluzionaria nel panorama delle prove colore in sala stampa. Consiste in un wokflow, compatibile con gli ambienti Windows, Mac OSX e Linux, completamente automatizzato per la visualizzazione delle prove di stampa a video (softproofing), veloce, di facile utilizzo e particolarmente affidabile. Il software acquisisce i dati per la generazione della prova direttamente dai file inviati ai CTP per la produzione delle lastre di stampa. La sua compatibilità con tutti i maggiori sistemi di workflow e la perfetta

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Chi è Gmde

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integrazione con Arkitex realizzata da GMDE, rende la soluzione estremamente flessibile alle differenti configurazioni di lavoro. Per assicurare la massima coerenza cromatica fra la prova e il risultato di stampa, il sistema è dotato di un programma di calibrazione molto affidabile che, abbinato all’uso di monitor ad elevata definizione, permette di eliminare completamente le prove colore tradizionali su carta e di confrontare i risultati di uscita della tiratura in corso di produzione con la prova a monitor. Il monitor viene montato direttamente sul pulpito di controllo della macchina da stampa, così che l’operatore di turno sia in grado di eseguire controllo e regolazioni senza dover lasciare la propria postazione di lavoro. Una serie di ulteriori funzioni quali, per esempio, la possibilità di vedere le immagini a colori sia con retino convenzionale sia con quello stocastico, oppure la capacità di simulare qualsiasi tipo di carta utilizzato

in macchina e di rendere “visivo” l’effetto di controstampa, rendono lo strumento molto potente e, soprattutto, unico fra le soluzioni di softproofing disponibili sul mercato. “Il mercato ha risposto entusiasticamente al lancio di questa nuova soluzione”, afferma Carlo Caporizzi, Direttore Commerciale della GMDE. “Abbiamo ricevuto numerosi consensi da tutti i principali quotidiani italiani, che hanno apprezzato i molteplici vantaggi che questa soluzione offre: riduzione dei consumi di materiale, velocità ed estrema flessibilità nell’accedere alla prova colore che interessa e, non ultimo, riduzione dell’impatto sull’ambiente”. Si tratta infatti di un prodotto ecologico, in quanto consente di eliminare i materiali necessari alla realizzazione della prova di stampa. I vantaggi, però, non si fermano solo alla stampa dei quotidiani, in quanto la soluzione è adatta anche in ambito commerciale e editoriale.

GMDE è un’azienda con un’esperienza trentennale nel campo delle tecnologie per il mercato dell’editoria e dei quotidiani. La società opera come System Integrator e Solution Provider per tutti gli aspetti produttivi che vanno dalla Redazione alla Sala Stampa, passando attraverso i sistemi per la gestione e il controllo dei flussi operativi. A tutto ciò si aggiungono i servizi di supporto tecnico per l’installazione, la personalizzazione del software, l’avviamento e l’assistenza tecnica capillare su tutto il territorio nazionale. Per maggiori informazioni: www.gmde.it

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La gestione della carta, il primo passo per il GreenPrint

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prima per eccellenza del L’era della stampa ecoprocesso di stampa, non logica è oggi ai suoi esordi è più solo un elemento e come tutte le attività colte Didelme Sistemi S.r.l. primario per una buona “sul nascere” evolve non via Tagliamento, 10 - 21053 Castellanza (VA) contabilità industriale, ma dicon procedure deterministiche, tel. 0331 483669/70 fax 0331 502648 www.didelmesistemi.it venta un formidabile strumento ma in modo multiforme e freneinfo@didelmesistemi.it commerciale per l’azienda avtico. C’è chi cerca di acquisire viata verso il GreenPrint. una mentalità ed una procedura Per gli operatori del settore grafico sono molteplici organizzativa ecologica, a “piccoli passi” in modo che le opzioni per un utilizzo ecologico della carta ed i processi green non stravolgano il ciclo produttivo, altrettante sono le implicazioni. Fin dall’approvvigioperché è più semplice sostituire un impianto che namento, ogni stampatore può optare per carte la cui cambiare il “modus operandi” di un operatore e chi provenienza è certificata, FSC (Forest Stewardship “gettando il cuore oltre l’ostacolo” preferisce fare Council) è uno dei marchi più usati e identifica i subito il salto di qualità ed attiva tutte le procedure prodotti composti da legno proveniente da foreste necessarie per adeguarsi alle normative ambientali e gestite in maniera corretta e responsabile secondo conseguire le certificazioni richieste. L’eco compatibilità è il terreno su cui si gioca la rigorosi standard. Il marchio FSC è quindi alla base sfida competitiva del prossimo futuro e per l’ammi- di un sistema di tracciabilità che consente di risalire nistratore attento, risparmiare sulla carta, la materia alla provenienza della carta e di percorrere a ritroso ogni passaggio garantendone l’assoluta compatibilità ambientale. Ma non basta, le moderne aziende grafiche si stanno adeguando alle normative ISO 12647, un insieme di norme che regolano e definiscono le varie procedure e le caratteristiche dei vari materiali utilizzati nel settore della stampa. Per lo stampatore, adeguarsi alle normative ISO 12647, vuol dire dotare la propria azienda di un sistema di tracciabilità, che garantisca non solo l’utilizzo di materiali conformi alle specifiche ISO (carte, inchiostri, strumenti, ecc..) ma permetta di caratterizzare le macchine da stampa fino al raggiungimento delle specifiche previste dalla norma. La tracciabilità coniuga oggi SimplyPress2010 - dati in real time anche il processo GreenPrint, e

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TecnoMedia SimplyPress2010 - dalla schedulazione…. all’efficienza di processo

In particolare il modulo SimplyPress2010 Logistic & Material Manager è il frutto della lunga esperienza maturata da Didelme Sistemi nel controllo della produzione dell’industria grafica: non richiede la rietichettatura delle bobine perché è in grado di riconoscere automaticamente i codici delle cartiere e gestisce automaticamente i difetti riscontrati secondo lo standard IFRA, risulta quindi essere un potente strumento per identificare e documentare le non conformità della merce. Le richieste dei clienti di Didelme Sistemi fino ad oggi erano rivolte ad una ottimizzazione de costi industriali a partire da una tracciatura rigorosa dei materiali utilizzati (in particolare per quanto riguarda la gestione della carta) per passare ad una capillare consuntivazione dei lavori svolti, per terminare con un preciso invio ai clienti del materiale richiesto. Oggi tutto ciò ha una nuova definizione: GreenPrint.

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soprattutto è la risposta alla domanda di qualsiasi amministratore attento: come posso ridurre gli sprechi in produzione? E’ questa una richiesta che tocca in particolare i processi di stampa offset, le cui fasi di avviamento e di messa in registro della macchine comportano un notevole spreco di carta, di inchiostri e di energia. Forte della decennale esperienza nella gestione della produzione delle più importanti aziende grafiche, poligrafiche ed editoriali italiane, la risposta di Didelme Sistemi è SimplyPress2010: una soluzione flessibile e a completo vantaggio del controllo e monitoraggio dei processi produttivi e dello sviluppo della commessa. SimplyPress2010 si basa su moduli specializzati ma altamente integrati, che coprono tutti gli aspetti di un’azienda grafica: approvvigionamento materiali, produzione, spedizione del prodotto finito.

……… SimplyPress2010 ieri come oggi è ancora la risposta.

SimplyPress2010 - lo schedulatore

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Sun Chemical presenta il primo rapporto sulla sostenibilità

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Sun Chemical, produttore leader mondiale nel facendo i loro fornitori per migliorare le prestazioni settore degli inchiostri e dei pigmenti, ha presentato in termini di sostenibilità. Il nostro rapporto risponil suo primo rapporto sulla sostenibilità, che fornisce de a tale esigenza avvalendosi di parametri molto dati relativi a sette paraspecifici”: metri fondamentali per la Sun Chemical ha inolvalutazione dell’impatto tre avviato un progetto ambientale delle nostra atper analizzare e gestire tività. Il rapporto consente l’emissione di CO2 dei a clienti diretti e utilizzapropri prodotti. Il progetto Sun Chemical Group S.p.A. tori finali di comprendere include una valutazione meglio l’impatto ambientale Via A.Grandi, 3-6 - 20090 Caleppio di Settala (MI) di otto diversi inchiostri fabTel. 02.957901 - Fax 02.95307133 delle attività dell’azienda e a bricati presso sette differenti www.sunchemical.com valutare le conseguenze che stabilimenti negli Stati Uniti e infosunchem@eu.sunchemical.com derivano dall’utilizzo dei nostri in Europa, che si prevede verrà prodotti. pubblicata nel primo semestre Il rapporto elabora dati raccolti, a partire dal del 2010. Questa valutazione verrà condotta da EN2005, presso circa 170 sedi Sun Chemical in oltre VIRON International Corporation, un consulente con 25 paesi. Il metodo seguito per la misura del livello cui Sun Chemical ha stretto una partnership per offrire di sostenibilità è basato sull’identificazione ed il i propri servizi ambientali SunCare™. controllo periodico di parametri significativi che, nel Il rapporto sulla sostenibilità è disponibile e può nostro caso, sono: essere richiesto online. I clienti in Europa e negli USA • consumo/risparmio energetico presso i siti produt- possono calcolare inoltre l’emissione di carbonio initivi e non, ziale delle loro operazioni di stabilimento visitando • emissione CO2 presso i siti produttivi, il sito www.sunchemical.com/suncare. • riduzione degli scarti di processo, La politica di sostenibilità di Sun Chemical • consumo di acqua (www.sunchemical.com/company/sustainability) • sicurezza dei materiali e dei dipendenti. pone l’accento sulla propria responsabilità per senLa presentazione del rapporto sulla gestione e sul sibilizzare il settore delle arti grafiche in merito ai monitoraggio dei parametri chiave di sostenibilità problemi ambientali. è parte importante della politica di sostenibilità di L’amministrazione dei prodotti e la gestione del Sun Chemical resa nota in occasione di Print ‘09 e rischio costituiscono componenti importanti di questa recentemente aggiornata. politica, così come il suo impegno ad adottare una “La politica di sostenibilità di Sun Chemical è strategia di tipo analitico nei suoi sforzi. diversa dalle strategie e modalità adottate da altre Fornire ai clienti una maggiore sostenibilità per aziende, perché è avvalorata da dati che vanno ben i loro processi e prodotti finali rappresenta lo scopo oltre ciò che viene normalmente comunicato”, spiega finale della politica di sostenibilità di Sun Chemical. Fabio Deflorian, Amministrtore Delegato del Gruppo Per poter raggiungere tale obiettivo, Sun Chemical Sun Chemical. “I nostri clienti e il mercato sono alla impiegherà processi di sviluppo rigorosi e strumenti ricerca di qualcosa di più della semplice retorica in analitici per valutare e migliorare l’efficienza in materia di sostenibilità. Vogliono sapere cosa stanno termini ambientali delle procedure di produzione e

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caratteristiche da un lato influenzano l’impatto ambientale, dall’altro ricavano benefici dagli studi ambien• Corrente elettrica/energia termica......................... riduzione del 5% tali in termini di adattamenti • Emissioni di CO2.................................................... riduzione del 7% formulativi. Le scelte formu• Scarti....................................................................... riduzione del 28% lative e relative al processo • Consumo di acqua................................................. riduzione del 35% di produzione possono essere • Incidenti sul posto di lavoro................................... riduzione dell’11% riconsiderate in base a criteri • Vendite.................................................................... aumento del 10% di sostenibilità: • Energia utilizzata nel processo di stampa dei prodotti. • Contributo dei prodotti alla gestione del carbonio Questa strategia basata sui dati significa che (carbon footprint) Sun Chemical sarà in grado di fissare degli obiettivi • Utilizzo di risorse bio-rinnovabili (BRC index) di miglioramento per i propri processi in termini • Contenuto di VOC di consumo energetico e idrico, emissioni di gas a • Riduzione di scarti di stampa effetto serra e produzione di rifiuti solidi, nonché di sviluppo di prodotti con una strategia strutturata che Energia utilizzata nel processo di stampa includa come criteri la gestione del rischio e l’ecoefficienza. Il processo di stampa coldset non prevede l’impieLa politica di sostenibilità di Sun Chemical sot- go di forni per l’essiccazione e quindi minimizza sia tolinea il proprio ruolo nella riduzione del ciclo di l’uso di energia, sia lo sviluppo di VOC e la necessità vita dei suoi prodotti e dell’impatto sull’ambiente di impianti per il trattamento delle sostanze volatili. oncentrandosi sull’obiettivo di “Ottenere di più utilizzando meno, seguendo criteri di Eco-Efficienza “. Carbon footprint L’impegno nella direzione indicata si può riassumere con dati rappresentativi dei risultati ottenuti nel quaA questo proposito, l’uso di inchiostri certificati driennio 2005/2008, riassunti nella tabella 1. ISO 2846-2 e ISO 12647-3, come le serie coldset Come primo produttore mondiale di inchiostri, di Sun Chemical, garantisce il minimo consumo di pigmenti e tecnologia per i colori, continuiamo a spin- inchiostro possibile nel rispetto delle norme stesse, gere i limiti dell’efficienza e cerchiamo di adottare le migliori pratiche operative Tabella 2: serie certificate - inchiostri coldset per creare valore aggiunto e restare competitivi. Manteniamo il nostro impegno completo per garantire che Realcolor certificato N. SX08190209CP09 il settore della stampa diventi uno dei più efficienti ed ecocompatibili al mondo. Sun Chemical crede serie per rotative veloci con calamaio a lama inferiore in tutti i propri clienti ed è continuamente alla ricerca di metodi per renderli i leColorflow OSW certificato N. SX09260110CP15 ader dei rispettivi settori e per migliorare ulteriormente la loro efficienza”. L’applicazione dei prinserie per rotative con calamaio a lama supeiore cipi di sostenibilità ambientale riguarda naturalmente anche i prodotti, le cui

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NUOVA CERTiFICAZIONE

Tabella 1: dati ottenuti nel quadriennio 2005-2008

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per quanto riguarda le caratteristiche di intensità e colorimetria della stampa. Utilizzo di risorse bio-rinnovabili (BRC index)

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Il BRC, acronimo di Bio-derived Reneweable Content, ovvero contenuto di materiale bio-rinnovabile è un indice del contenuto di materie prime provenienti da fonti rinnovabili e si riferisce sia a materie prime direttamente contenute nel formulato, sia a materiali a loro volta contenenti elementi provenienti da fonti rinnovabili. La definizione ed il metodo di calcolo del BRC Index sono stati elaborati da importanti enti operanti nel settore delle arti grafiche del Continente Nord Americano (USA, Canada). I nostri inchiostri Coldset presentano un indice BRC stimato pari all’80%, molto prossimo al massimo teorico possibile che non può comunque essere, oggi, del 100%. Il protocollo BRC prevede come già consolidati altri requisiti: • Adesione al principio delle liste volontarie di esclusione di materie prime pericolose (es: EuPIA) • Rispetto delle norme sul contenuto di metalli pesanti (Es: EN71)

• Rispetto della norma R.E.A.C.H. (Registration Evaluation Authorization of Chemicals) ovvero Registrazione Valutazione Autorizzazione di Sostanze Chimiche) Contenuto di VOC I nostri inchiostri Coldset non contengono VOC alla normale temperatura di esercizio. Riduzione di scarti di stampa L’ultilizzo degli inchiostri certificati presentati garantisce il minimo numero di scarti di stampa e consente di mantenere costante nel tempo questo numero. La sala stampa dei nostri clienti non utilizza solo inchiostri da stampa ma anche una serie complessa di prodotti ausiliari, alcuni dei quali sono di nostra competenza in qualità di produttori/fornitori di additivi per soluzioni di bagnatura, solventi di lavaggio e prodotti ausiliari. Tutti i nostri materiali rispondono alle normative di legge e sono studiati in base alle regole di cui l’azienda si è dotata. Contribuiscono tutti, quindi ad ottenere il massimo rispetto possibile per l’ambiente.

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I Platesetter KODAK TRENDSETTER ottimizzati per soddisfare le esigenze di prestazioni sempre più elevate e le richieste in continua evoluzione dei clienti

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Nell’ottica di mantenere fede al suo impegno di aggiornati, che estendono la vita utile del sistema. Livello di affidabilità più alto e manutenzione ancofornire soluzioni per gli stampatori di ogni tipo e dimensione, Kodak ha ridisegnato e ottimizzato la linea ra più facile, oltre a maggiore continuità operativa. Ingombro ridotto, per un di platesetter KODAK TRENuso ancora più razionale dello DSETTER, offrendo ai clienti spazio. il vantaggio di una continuità Tutti i nuovi platesetter operativa più estesa e di una TRENDSETTER sono dotati produttività più alta. della testa di esposizione terI platesetter TRENDSETKodak SpA mica KODAK SQUARESPOT, TER, basati su un’affermata Viale Matteotti 62 che offre le funzioni di messa a tecnologia nota da oltre 12 anni, 20092 Cinisello Balsamo(Mi) sono stati dotati delle seguenti funfuoco automatica e di compensazioTel: +39 02 66028304 zionalità: ne termica e garantisce la compatiFax: +39 02 66028353 Componenti hardware e software http://graphics.kodak.com/IT/it/default.htm bilità da macchina a macchina. La testa di esposizione standard è stata migliorata per offrire la retinatura AM da 250 lpi o 450 lpi e la retinatura KODAK STACCATO da 10 micron nella configurazione QUANTUM. Per alcune configurazioni e velocità, la testa di esposizione garantisce il 25% di potenza in più rispetto alla versione precedente, velocizzando l’esposizione delle lastre non-process. I nuovi platesetter potenziati offrono lo stesso livello di stabilità, precisione, ripetibilità e qualità che gli stampatori si aspettano dalla consolidata tecnologia Kodak e rappresentano sempre una scelta accessibile per gli stampatori che richiedono soluzioni CTP affidabili. I clienti possono così ridurre i costi riducendo il numero di rifacimenti necessari e dedicando meno tempo alla correzione delle variabili. Mainline Printing con sede a Topeka, nel Kansas, ha di recente installato un nuovo platesetter KODAK TRENDSETTER 800 e i vantaggi si fanno sentire. “Il nuovo platesetter si è integrato perfettamente nel Kodak Trendsetter News

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nostro ambiente di produzione e la velocità più alta ha di fatto aumentato la produttività,” dichiara Van Reichert, supervisore delle attività di prestampa di Mainline Printing. “Da anni utilizziamo le soluzioni KODAK e il rapporto che abbiamo con Kodak è ottimo; la scelta di acquistare il nuovo sistema è stata quindi una decisione facile.” Mainline Printing offre una vasta gamma di servizi: stampati commerciali di ogni genere, etichette, figurine da raccolta e anche stampa olografica a una base di clienti fidelizzati che chiedono la massima qualità. “Il platesetter TRENDSETTER 800 ci rende molto competitivi,” aggiunge Reichert. I miglioramenti sono stati apportati ai seguenti sistemi: platesetter KODAK TRENDSETTER 400, platesetter KODAK TRENDSETTER 800, imager KODAK TRENDSETTER NX e platesetter KODAK TRENDSETTER NEWS. Con i platesetter TRENDSETTER 800 e TRENDSETTER NEWS è disponibile una nuova opzione di automazione, Auto Unload, che consente di eseguire in modo automatico

lo scarico delle lastre verso la sviluppatrice. Il modello semiautomatico è inoltre il 20% più piccolo dei modelli precedenti, mentre il caricatore automatico ha dimensioni del 30% più ridotte rispetto al suo predecessore, con un notevole risparmio di spazio. “Per servire un’ampia base di clienti composta da piccoli e grandi stampatori commerciali, stampatori flessografici per il packaging e stampatori di giornali, ci impegniamo a utilizzare tecnologie all’avanguardia del settore e a investire in sistemi CTP che offrono ai nostri clienti le migliori soluzioni possibili,” afferma Rob Fischmann, Direttore Generale dei servizi di prestampa e dei sistemi produttivi. “I platesetter TRENDSETTER garantiranno ai nostri clienti la qualità di stampa più alta del settore e un eccellente livello di stabilità delle immagini, con il vantaggio di avere un sistema di minimo ingombro e di affidabilità più elevata.” I platesetter TRENDSETTER venduti a partire dal 15 gennaio 2010 avranno il nuovo design. Kodak continuerà inoltre a fornire il normale supporto per la base esistente di platesetter TRENDSETTER installati.

Kodak Trendsetter NX

56 TecnoMedia n. 64, marzo 2010


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PPF Media integra la suite di prodotti Atex DNA a supporto del proprio progetto di gestione di news locali

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PPF Media, divisione del Gruppo PPF con sede nostre attività sul Web ma anche la stampa e la pubblia Praga e focalizzata alla realizzazione di attività cità”, ha affermato Roman Gallo, CEO di PPF Media. “Nel corso dell’ultimo anno educative, allo sviluppo e abbiamo lavorato a stretto alll’utilizzo di nuove forme contatto con Atex per definire di comunicazione, utilizza la la soluzione più confacente suite di prodotti Atex DNA One per la gestione del proalla necessità di sostenere il prio network regionale Naše nostro approccio innovativo al giornalismo multimediale adresa. DNA One integrerà i Atex Global Media S.p.A. e alla comunità. Siamo quindi sistemi per la gestione dei conVia B. Crespi, 57 - 20159 Milano lieti di poter estendere la partnership tenuti editoriali, pubblicità e web Tel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555 www.atex.com con Atex che già ci lega per il Futuroin un unico ambiente, permettendo di om anche al progetto Naše adresa “. gestire efficacemente la pubblicazione Il progetto Naše adresa “Il nostro indirizzo” – delle notizie su canali diversi. che dal giugno 2009 ha dato vita ad un network di “Eravamo alla ricerca di un fornitore in grado di settimanali regionali solo in selezionati distretti della proporci una soluzione completa per gestire non solo le Repubblica Ceca si estenderà ora a tutto il paese e Atex, attraverso la propria suite di prodotti DNA One, fornirà il supporto per gestire tutti i siti web e tutti i settimanali. “Siamo molto orgogliosi di far parte di questo progetto che rappresenta un nuovo approccio degli editori nei confronti del loro pubblico” ha affermato David Hall, CEO di Atex NEMEA. “DNA One offre agli editori una soluzione integrata per la gestione multi-canale e l’integrazione tra contenuti editoriali e pubblicità che sicuramente favorirà la loro efficienza operativa e la riduzione dei costi”.

57 © Asig Service Srl 2010


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SIGRAF: nuovo ampliamento per la UNISET

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Nel mondo della stampa di giornali, l’obiettivo Uniset è stata installata in un nuovo polo stampa. che si prefiggono gli upgrade è quello di aumentare Da metà 2010 manroland monterà una torre ad H la competitività e la flesaddizionale e una torre sibilità di produzione. Per a 4 gruppi stampa. Ora, questi motivi Sigraf SpA grazie al passaggio al con sede a Treviglio, ha fullcolor della Uniset, manroland Italia S.p.A. deciso di introdurre il Sigraf sarà in grado di Via Redecesio, 12/b - 20090 Milano fullcolor sulla Uniset 64 soddisfare i desideri dei tel. 0039 02 21 307 233 pagine che ha acquistato nel propri clienti in modo ancora fax 0039 02 21 307 276 2007. più flessibile e potrà offrire una www.manroland.it Con lungimiranza, l’upgrade era gamma di prodotti sempre più amgià stato pianificato nel 2007, quando la pia. Anche in questo caso la società, che stampa giornali regionali, pubblicità, e pubblicazioni locali, rimane fedele al motto “espansione attraverso l’innovazione” La qualità colpisce i clienti La Uniset ha convinto gli stampatori di Sigraf grazie alla sua ergonomia e tecnica di stampa. Il piacere di stampare si riflette anche sulla qualità del prodotto stampato: la dimostrazione di questo è che i clienti contattano spontaneamente la Sigraf per esprimere i propri complimenti. Oltre alla tecnologia manroland e al personale competente, un altro elemento che determina il successo della società è l’eccezionale lavoro di prestampa. Sigraf di Treviglio è stata la prima in Italia a lavorare con il CtP e ha costantemente sviluppato il suo know-how. Un cenno su Sigraf SIGRAF S.p.A. in Treviglio BG, ha una struttura produttiva ad ampio spettro nel settore dei giornali: la gamma di prodotti spazia da giornali quotidiani a settimanali regionali e cittadini in formato tabloid con diverse tirature e foliazioni e persino pregevoli prodotti commerciali.

58 TecnoMedia n. 63, marzo 2010



c o nference

WAN-IFRA Italia 2010 Roma, 22 e 23 Giugno 2010

XIII Edizione della Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana Innovazione e Tradizione: quale futuro per la stampa quotidiana?

www.wan-ifra.org/italia www.ediland.it www.fieg.it In associazione con:


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