TecnoMedia 68

Page 1

TecnoMedia Tecnologie, Prodotti

& Mercati editoriali

Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali Numero 68 - Marzo 2011

Stampare i giornali in digitale

Filo diretto

I “modelli di business” del Gruppo Miller di Malta

a pagina 3

I trend e le prospettive tecnologiche al TecnoMeeting di ASIG a pagina 25

Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert Ansa Atex

Stampa e Web nel futuro de La Prealpina

Periodico mensile. Anno XVIII n. 68 - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma - Reg. Trib. Roma n. 357 del 11-08-2003 - Iscrizione ROC n. 4753

Le aziende informano

A metà di quest’anno entreranno in funzione il nuovo stabilimento del quotidiano, con una rotativa offset in grado di realizzare anche prodotti commerciali di alta qualità e basso costo, ed il nuovo sito Web.

Barenschee

a pagina 9

EidosMedia

Denex Systems Technology Didelme Sistemi Elettra

TM News: le notizie sono multicanale

Con un flusso di notizie moderno, dove foto, testi e video sono realizzanti pensando sia all’utente finale che a quello professionale, ed una piattaforma tecnologica specializzata, TM News punta a crescere nell’editoria multicanale.

a pagina 12

Ferag Italia Fujifilm GMDE Goss International Interstrap

Il Libro Bianco della stampa quotidiana

Il primo Libro Bianco della stampa quotidiana, la “mappatura tecnologica” dei centri stampa italiani dove si producono i giornali, sarà presentato a Firenze in occasione di WANIFRA Italia, il 9 e 10 giugno prossimi.

a pagina 16

L’automazione della distribuzione e della resa

All’Agenzia Distribuzione Giornali Lanza, di Ferrara, è in funzione l’unico impianto esistente in Italia per l’automazione totale della distribuzione e della resa di prodotti editoriali, che gestisce circa 150.000 copie al giorno.

a pagina 18

iPad e Kindle: la ricerca scientifica e l’editoria

Il Laboratorio di Eye Tracking dell’Università di Pavia ha avviato un progetto di ricerca per valutare i processi di lettura e l’interazione fra l’utente e le piattaforme Kindle e iPad.

a pagina 22

Kodak Manroland Mima films Napp Systems R.G. Recmi Segbert Sinedita Sitma SMB SchwedeMaschinenbau Sun Chemical Group Technotrans Telpress Tera Teufelberger

Ricerca & Sviluppo

Innovare semplificando: è la proposta dell’Amministratore di Ferag Italia, Sandro Provera, che abbiamo intervistato nella nostra rubrica dedicata agli investimenti in Ricerca & Sviluppo delle aziende fornitrici.

a pagina 29

TM News Tolerans

Visita il nostro sito Internet:

http://www.ediland.it

Le Rubriche Filo diretto. .............................................................................................................. da pagina 31

ISSN 1974-7152



TecnoMedia

|3

Stampare i giornali in digitale: i modelli di business del Gruppo Miller di Malta

Centri stampa digitali

Dal 1914 è distributore di prodotti editoriali, e dal 2009 ha cominciato anche a stamparli: il Gruppo Miller di Malta, dopo aver acquistato una rotativa digitale, ha proposto a tutti gli editori di giornali esteri, che vogliono essere presenti nell’Isola, un servizio globale “chiavi in mano”, dove i “mestieri” tradizionali dello “stampatore” e del “distributore” di quotidiani sono reinterpretati in un nuovo modello di business. Editori inglesi, tedeschi, olandesi, francesi, spagnoli, belgi ed italiani hanno accettato la proposta, ed una sessantina di testate, fra le quali Il Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport, Il Giornale, la Repubblica e La Sicilia, sono stampate sull’Isola con tecnologia digitale e con un’organizzazione dei flussi di lavoro innovativa e molto flessibile.

Financial Times, Sun, Telegraaf, Bild, USA Ceo dell’omonimo gruppo di Malta. Today, Le Monde, El Pais: che cosa hanno in coDalla distribuzione alla mune queste testate, oltre stampa digitale al fatto di essere giornali Il Gruppo Miller nasce quotidiani? Se le comprate nel 1914, quando Francis all’edicola dell’aereoporto G. Miller, padre di Malcom, internazionale di Malta, in rileva una piccola quota comune hanno il fatto di dell’agenzia di distribuzione essere state stampate poche maltese della W.H. Smith, la ore prima, e a poca distanza, più famosa catena di libresu una “rotativa digitale” a rie inglesi, che non vuole bobina. Alla produzione ha rinunciare a servire i propri provveduto il gruppo Miller, lettori trasferiti, o anche la stessa azienda che ne solo di passaggio, in quella cura la distribuzione, fin dal che all’epoca era una cololontano 1914. nia britannica. La distribuDa molti mesi, la sede zione di prodotti editoriali del gruppo è frequentata decolla, e nel 1979, quando da editori e stampatori di Malta è già uno stato indidiverse parte del mondo, pendente, Miller rileva la che vogliono conoscere più società e la catena di tutti i da vicino la stampa digitale punti vendita collegati. applicata ai quotidiani. Di Una ventina di anni fa questa tecnologia, e dei c’è un’occasione, in Inghilmodelli di business innoterra, per investire in una vativi, che possono rendere nuova società di stampa conveniente la produzione Malcom G. Miller, Ceo del Gruppo Miller, con una specializzata in giornali di basse tirature di testate copia del Financial Times stampata con tecnologia esteri da stampare per la da distribuire in mercati digitale. distribuzione nel Regno circoscritti, ne abbiamo Unito. “Era il tempo delle parlato con Malcom Miller,


4|

TecnoMedia

tecnologico con Kodak ha successo, e cominciano ad arrivare anche gli editori da altri Paesi oltre che dall’Inghilterra

La rotativa digitale e l’organizzazione del lavoro

Barra di servizio

Kevin MacKay, Manager Distribution and Operation di Miller, controlla da solo tutto il ciclo produttivo della stampa dei giornali attraverso la consolle della rotativa digitale

trasmissioni in faxsimile”- racconta Miller-“e la società fu battezzata Newsfax International”.Oggi il gruppo, che aveva iniziato con la tiratura dell’International Herald Tribune su macchine offset di Manroland, è diventato il più importante stampatore indipendente inglese, con circa nove milioni di copie prodotte alla settimana, inclusi la free press Metro, che da solo vale 800.000 copie al giorno.La società ha anche acquisito giornali inglesi come il Financial Times, che quindi anni fa ha chiuso tutti i propri centri stampa, e come City AM, il free press londinese, e centinaia di altre testate locali. Per Miller è l’occasione di fare le prime esperienze nell’industria della stampa “tradizionale”, che si riveleranno preziose in seguito. “Nel 2003”- racconta Malcom Miller-“fui invitato dall’Associated Newspapers, editore del Daily Mail, a far parte di un piccolo gruppo di lavoro che aveva cominciato a studiare la possibilità di stampare in sedi remote ridotte quantità di prodotti editoriali, utilizzando tecnologie digitali”. La logistica, e la distribuzione, a Malta costano molto, e poco dopo Miller comincia a parlare con tutti i fornitori di tecnologie digitali.Kodak, fin dall’epoca molto interessata al mercato delle applicazioni per quotidiani, lo invita in America, e nasce la proposta di costituire sull’Isola un sito di sperimentazione. “Noi avevamo le testate, e il mercato, loro la tecnologia”- commenta Miller. In comune c’erano i problemi, e non di poco conto. “Quando abbiamo cominciato a stampare, nel 2009, le applicazioni software per i giornali erano molto agli inizi”. Già qualcuno aveva cominciato, ma gli esperimenti non erano andati beni, perché il software per il transactional printing doveva essere adattato al prodotto quotidiano. Un lavoro lungo, piuttosto complesso, ma alla fine l’outsourcing

La macchina da stampa in funzione alla Miller è una Kodak Versamark VL 4200, a bobina, con capacità di produrre in full color due formati, il Berliner e il Tabloid Inglese. Alcuni editori del continente devono adattarsi ad un formato un po’ ridotto rispetto all’originale, ma l’impatto del full color e la perfetta leggibilità dei testi fanno premio rispetto a qualche centimetro di carta in meno. La produzione media, a notte, è intorno alle 8.000 copie, con punte, il sabato sulla domenica, attorno alle 12.000, e picchi sensibilmente più alti nella stagione estiva. “Si comincia a produrre verso le 18.00, con le prime testate che arrivano al centro stampa, di solito la Frankfurter Allgemeine e la Bild Zeitung.” Verso le 22.15 arriva il Financial Times, e poi via via tutti gli altri quotidiani, un totale di circa sessanta testate a settimana, compresi i numeri della domenica, tipici del mercato anglosassone. Verso le sette del mattino la produzione è finita. In stabilimento lavorano tre persone: Edith, addetta al controllo del flusso dei Pdf in arrivo al centro stampa, Terence, che gestisce l’area finishing, e Kevin, specialista della macchina da stampa e supervisore di tutta la produzione.

Fra la sessantina di testate internazionali prodotte in digitale a Malta, ci sono anche Il Corriere della Sera, Il Giornale, La Gazzetta dello Sport, la Repubblica e La Sicilia

TecnoMedia n. 68, marzo 2011


TecnoMedia

|5

Centri stampa digitali

La tradizionale “cabina silente” non esiste – non serve – e la linea produttiva non ha alcun backup. “A parte il fatto che la Kodak Versamark non si è mai fermata dal 2009 ad oggi”- commenta divertito Miller-“ quand’anche dovesse succedere, e con le macchine è sempre possibile, il danno sarebbe comunque poca cosa se confrontato con quello che avveniva ai giornali da distribuire sull’Isola prima che fosse introdotta la stampa digitale.” Senza dover pensare ad eventi di portata straordinaria, come la recente eruzione del vulcano Islandese con il relativo blocco dei voli in tutta Europa, che a Malta ricordano molto bene, tempeste di mare, scioperi, disservizi al trasporto aereo o via nave hanno costellato di disavventure la distribuzione dei quotidiani nell’Isola, anche tre volte a settimana. “In ogni caso”-precisa Miller-“il nostro personale è stato preparato dalla Kodak e dalla Hunkeler per il primo livello di manutenzione”. Ci sono poi due ingegneri che i fornitori hanno preparato per un secondo livello di tori suoi clienti, è più intervento straordinario. che adeguata per un Il ciclo produttivo ordiprodotto full color che nario prevede che le testate va in vendita, a Malta, quotidiane siano ricevute a un prezzo medio di 2 in formati Pdf, gli stessi Euro, e può scendere utilizzati dagli editori per fino a 1,80 per il Sun e la stampa in grandi volua 1,20 per la Bild. mi su rotative offset. I file Drip distribution sono ricontrollati al centro “Oltre alla qualità, stampa e quindi avviati in una delle caratteristiproduzione secondo il piache che rende davvero no stabilito, che è gestito interessante la stamdall’operatore. Il flusso di pa digitale”- spiega lavoro digitale – Kodak 700 Miller-“è la flessibilità Print Manager - è stato produttiva nel corso sviluppato dal fornitore, e della tiratura”. E’ possuccessivamente messo a sibile stampare la stespunto in stretta collaborasa testata in più turni, a zione con lo stampatore. La In alto: Ruth controlla la ricezione di tutte le testate seconda della distribuVersamark VL4200 printing estere che sono stampate in digitale presso la Miller; qui zione. Un giorno a caso system è stata sviluppata in sopra: il responsabile dell'area finishing, Terence, provvede della settimana, sabato funzione della produzione a sistemare le copie della Frankfurter Allgemeine Zeitung, 19 febbraio, il Mail on decentralizzata di giornali pronte ad essere distribuite nei punti vendita e negli alberghi Sunday è stato avviato in bassi volumi di tiratura, dell'Isola di Malta in rotativa lungo quatquindi con una testa da tro cicli produttivi, il 600*360 dpi e una velocità primo con una stampa della banda della carta di di 58 copie, il secondo 103, il terzo 189 ed il quarto 125 metri al minuto, con un sistema 2-up duplex 50. “Non tutti i clienti vanno a comprare il giornale di stampa. alla stessa ora, né tutti lo devono ricevere nello Il finishing, off line, si effettua su una unità stesso istante a casa”. La conoscenza perfetta del Hunkeler-CS6/DC7, alla fine della quale tutti i territorio consente di “tarare” la stampa in funziofogli che compongono la singola copia dei giornale ne della distribuzione agli oltre 400 punti gestiti sono piegati da una Stahlfolder e quindi avviati alla da Miller. La diffusione comincia nelle prime ore distribuzione. del mattino, verso le 2.30, e termina verso le 9.30, La qualità finale, a detta di Miller, e degli edi-


6|

TecnoMedia

anche con passaggi successivi allo stesso chiosco per rifornirlo di nuove copie. E’ la cosiddetta “drip distribution” (a sgocciolamento) , che con la stampa digitale può raggiungere livelli di sofisticazione impensabili con i normali cicli produttivi. E’ infatti possibile stampare consecutivamente le copie dei diversi quotidiani da inviare al singolo punto di distribuzione. In successione, dalla piega della Hunkeler – che equipaggia la linea di finishing della stampa digitale – escono tre copie del Telegraaf, due dell’Herald Tribune, sei del Sun e, se in quei giorni nelle vicinanze si trovano anche dei turisti italiani, le copie dei giornali nazionali ordinati. “I nostri ispettori”-racconta Miller”contribuiscono a

una diffusione mirata dei prodotti, con obiettivo di ridurre a zero le rese, e quindi gli sprechi, e i costi”. Comunicano con il punto vendita via telefono e via email, e quando sono sul territorio sono collegati al terminale centrale con unità UMPC, per inviare gli ordini in tempo reale. La stampa digitale ha permesso lo sviluppo di un servizio mirato agli ospiti degli alberghi, “Good Morning Malta!”: il turista riceve tutti i giorni, direttamente in camera, la copia del quotidiano che desidera. La prenotazione si accetta fino a mezzanotte. La Kodak Versamark VL 4200, e la relativa linea di finishing della Hunkeler, producono oltre 850

Barra di servizio

Quali imprenditori per la stampa digitale?

macchina digitale per produrre grandi volumi di stampa dei dati variabili – per esempio estratti conto bancari o bollettini di conto corrente – e che decidono, nelle ore All’Innovation Days 2001 promosso dalla Hunkeler (Lucerna, notturne, di offrire la tecnologia ad editori che devono 14/17 febbraio) tutti i maggiori player del mercato della produrre, localmente, tirature ridotte di prodotti. stampa digitale hanno presentato soluzioni ormai pronte per Per quanto riguarda gli stampatori di giornali che effettuano aggredire il mercato nei prossimi mesi. HP, InfoPrint, Kodak, normali tirature su macchine da stampa offset, questi Océ e Xerox guardano con grande interesse l’industria delle potranno valutare se arti grafiche e la stampa impiegare nuove teste di dei giornali quotidiani. Ma stampa digitale montate quali imprenditori potrebdirettamente sulle rotabero prendere la guida dei tive tradizionali. Questa nuovi mercati? soluzione “ibrida”, che Eric I. Owen, Vice Prepotrebbe essere impiegata sidente mondiale per per riprodurre dati variabili le vendite e lo sviluppo sulle pagine standard dei dell’area digital printing giornali, è in fase di test, della Kodak disegna alcuni da parte di Kodak, in scenari strategici per i un paio di siti produttivi possibili “imprenditori esteri. digitali”: Nella visione di Owen, - distributori di prodotti ampiamente condivisa da stampati, ovvero aziende molti dei partecipanti alle che, per la particolare giornate dell’innovazione posizione sul territorio, Hunkeler, la crisi che ha decidono di dotarsi di colpito l’intero mercato una macchina in grado Eric I. Owen, Worldwide Vice President Sales and Business delle arti grafiche potrebdi produrre bassissime Development, Digital Printing Solutions, Graphic Communications be trasformarsi in una tirature di testate il cui Group, Kodak, intervistato in occasione di Hunkeler Innovation grande opportunità per conto economico non days rivedere, globalmente, i giustifica la produzione modelli di business, aprendo la strada a nuovi metodi, e con i tradizionali sistemi offset. E’ il caso del Gruppo nuove tecnologie, per la produzione di testate quotidiane Miller di Malta. ed altri prodotti editoriali. - aziende che già stampano testate quotidiane in grandi Kodak, da parte sua, ha creato un nuovo servizio, il Busiaree metropolitane, con tecnologie offset, e che decidono ness Solutions & Services Group, un team di specialisti di offrire a giornali esteri la possibilità di produrre volumi dedicati alla nuove soluzioni per la stampa digitale, con di copie ridotti, con tecnologie digitali, per la distribuzione capacità di studio, proposta e sperimentazione, anche, in nicchie di mercato, e punti vendita, molto ben definiti. laddove possibile, lavorando a stretto contatto con i clienti E’ il caso del gruppo londinese NewsFax; e i loro siti produttivi. - aziende di stampa commerciale, che già utilizzano la

TecnoMedia n. 68, marzo 2011


TecnoMedia

|7

Kevin (in alto) e Jan, (a sinistra) tecnici di NewsFax, il maggiore stampatore indipendente di giornali del Regno Unito, controllano la qualità delle copie del Financial Times stampate in digitale. NewsFax ha in progetto di investire in una macchina da stampa digitale Kodak per produrre nell'area di Londra quelle testate quotidiane la cui tiratura è troppo limitata per la stampa offset.

e supporti di scarsa qualità creano intralci notevoli alla produzione. Le bobine fanno parte dell’accordo “chiavi in mano” offerto all’editore.

Stampa digitale: le sfide per crescere

“Il quotidiano su Tablet? Solo il Signore sa se avrà successo. Io posso solo dire”- sottolinea Miller”- che noi siamo parte di una industria – il giornale - che non è in ascesa, ma in discesa.” Per un territorio delimitato, come un’isola, e per tirature con bassi volumi, la stampa digitale può essere interessante, perché rappresenta un’alternativa a costi industriali “tradizionali” che possono non trovare giustificazione alcuna quando il numero di copie da produrre è – oggi – inferiore alle 3.000. Per crescere in questa prospettiva, l’esperienza della Miller insegna che ognuno deve fare la sua parte. Per i fornitori, “l’obiettivo è portare il “crossover” (punto di convenienza) verso le 5.000 / 6.000 copie. Lo sviluppo, a quanto ne so io”- sottolinea Miller-“ va in quella direzione”. Il modello di produzione “digital” comincia a vedersi, ed è molto interessante. I nuovi imprenditori, stampatori o distributori che siano, devono però aprirsi ad un nuovo modo di lavorare, e a

Centri stampa digitali

copie all’ora di un giornale a 64 pagine, full color. Perché la “drip distribution” e i cicli di stampa alternati fra le diverse testate abbiano successo, sia da un punto di vista del servizio che da quello economico, l’unico limite è che i formati della bobina, e i colori della carta, siano gli stessi, altrimenti si perdono copie. Ci sono testate che stampano dieci copie a notte, altre che ne stampano millecinquecento. “In ogni caso, la carta la compriamo noi.” Utilizziamo supporti da 52 grammi, della migliore qualità possibile”, perché a Malta c’è una umidità molto elevata,

nuovi servizi da offrire agli editori. Se niente succederà, e con l’aiuto del knowhow sviluppato dall’imprenditore maltese, entro la metà dell’anno la Newsfax dovrebbe avviare in produzione una nuova unità di stampa digitale della Kodak per offrire la possibilità di produrre e distribuire copie di giornali esteri nel mercato londinese ad editori che non prevedono volumi di tiratura superiori alle 3000 copie. La stessa Miller, entro l’anno, ha in previsione di avviare join-venture con il distributore di Cipro, a Nicosia, con un altro partner locale ad Atene e, successivamente, proporre lo stesso modello produttivo in un’area specifica della Spagna. E la stampa del dato variabile applicata ai giornali? “Per il momento non la utilizziamo”, ma resta una possibilità tecnologica, magari funzionale a grandi metropoli, come New York o Londra, dove a target molti specifici di lettori, come ai passeggeri dei voli aerei di classe superiore, si potrebbero offrire servizi a valore. Più interessante, e anche più concreta, è invece la possibilità di pilotare, da un’unica centrale di controllo, il workflow produttivo delle testate digitali da avviare in produzione su un network decentrato di centri stampa satelliti. Come dire, pilotare da Malta il numero di copie dell’Herald Tribune da produrre, e distribuire, a Nicosia, nell’isola di Cipro. “Nella nostra esperienza”- conclude Miller-“ digitale significa flessibilità.”


10 – 12 October 2011, Vienna, Reed Messe Wien

IFRA Expo 2011 Media Port

Publishing Trends Online, Mobile, Print – at IFRA Expo 2011

www.ifraexpo.com

12 – 15 October 2011, Vienna, Reed Messe Wien

63rd World Newspaper Congress 18th World Editors Forum Info Services Expo 2011 Taking Publishing to the next Level.

www.wan-ifra.org/vienna2011


Stampa e Web nel futuro de La Prealpina

TecnoMedia

|9

A metà dell’anno entrerà in funzione il nuovo centro stampa del quotidiano La Prealpina di Varese, dotato di una nuova macchina in grado di realizzare anche prodotti commerciali in alta qualità e a basso costo, con tecnologia offset coldset. Con nuovi servizi alle aziende del territorio, un formato più moderno e più comodo del giornale a colori (45*31 cm) e un sito web più completo, con aggiornamenti in tempo reale anche su piattaforme mobili, La Prealpina potrà rafforzare ulteriormente la presenza nel Nordovest della Lombardia, puntando alla conquista di nuovi lettori, con una strategia che rimane incardinata sul prodotto-quotidiano.

Nuovi centri stampa

Stampa e Web nel futuro de La Prealpina

Il 1888 è stato un anno decisamente fortunato “Un territorio molto eclettico, con diversificaper l’editoria.A Washington D.C., nel mese di otzioni significative nel tessuto economico e cultutobre, cominciavano le pubblicazioni del National rale ”- come racconta Daniela Bramati, AmminiGeographic Magazine, la rivista della omonima stratore delegato del quotidiano, che ha assunto organizzazione, che era stata costituita il 13 genla responsabilità del gruppo dopo la prematura naio da 33 esploratori e scienziati, con l’obiettivo scomparsa di Roberto Ferrario, editore - e diretdi diffondere le conoscenze geografiche. tore dal novembre 2003 al luglio del 2008 – sotto Alcune settimane dopo il magazine, il 2 dila cui guida il giornale si è confermato come la cembre, a Varese, principale testata arriva in edicola della Provincia di il primo numeVarese. ro della Cronaca Per proseguire Prealpina – Gaznel consolidamenzetta dei tre Lato sul territorio, ghi, con l’obiettivo ed ampliare i serdi raccontare la vizi ai lettori ed vita, l’economia, alle aziende che la cultura e lo sviinvestono in publuppo delle aree blicità, la società del Nordovest deleditrice ha avla Lombardia. viato i lavori per Dopo 123 anni un nuovo centro di vita, le due testampa, che enstate sono in ottitrerà in funzioma salute, e presine entro la metà diano saldamente dell’anno. Coni loro “territori”: temporaneamenil Magazine inforte sarà rafforzata Da sin.: riproduzione del primo numero della Cronaca Prealpina, del 2 dicembre mando la “comula presenza sulla 1888 (ristampata in occasione dei 120 anni de "La Prealpina") accanto alla nità” degli appasrete internet e prima pagina del quotidiano locale nel nuovo formato full color. sionati di ricerca sulle piattaforme ed esplorazione mobili. del pianeta, e La Prealpina servendo le aree Informazione locale per molte comunità geografiche della provincia di Varese, con l’Alto La Prealpina – si chiama così dal 1° ottobre del Milanese, la zona Piemontese del Lago Maggiore, 1946, dopo aver cambiato più volte il nome della e le province limitrofe.


Nuovi centri stampa

10 |

TecnoMedia

gruppo ai dilettanti, dove tutti i campionati giovanili hanno voce. Il quotidiano ha una tiratura di circa 38.000 copie, una foliazione media di 40 pagine, delle quali solo quattro, al momento, possono essere stampate in full color. La domenica propone ai lettore il settimanale Lombardia Oggi - stampato da De Agostini su carta patinata - che offre argomenti classici quali la cultura, il tempo libero e la attualità: spunti e riflessioni che integrano la cronaca quotidiana.

Guardare lontano

“Il nostro è un territorio dinamico Da sin. Daniela Bramati, Amministratore Delegato SEV, Davide Ferrario, Responsabile Vendite Prochemi, ed esigente”- osserva accanto alla Goss in fase di montaggio al nuovo centro stampa della Prealpina. Daniela Bramati-“ e l’editore locale non può rimanere fermo”. testata – è diventato, nel corso degli anni, il giorPer nulla scoraggiato dalla crisi difficile che nale di riferimento della Provincia di Varese aveva colpito l’industria della stampa in tutto il E’ stata una crescita progressiva: nel 1945 si mondo, e sulla basa di una lucida analisi della apre la redazione di Busto Arsizio, nel ’47 quella posizione occupata dal quotidiano locale, Rodi Gallarate, nel 1968 la redazione di Legnano, berto Ferrario, dopo aver guidato per molti anni nel ’93 quella di Verbania e nel 2003 si inaugura la crescita della Prealpina, aveva avviato un la redazione di Saronno. piano di espansione per combattere le difficoltà Il quotidiano del Nordovest lombardo esce con l’unica arma nelle mani di un imprenditore: dal martedì alla domenica con 12 / 14 pagine investire in innovazione. dedicate alle cronache locali delle quattro zone “Sapeva guardare lontano”- ricorda Daniela principali di appartenenza: Varese, Altomilanese, Bramati. E il progetto, al quale Ferrario ha laBusto Arsizio-Gallarate e provincia di Verbano vorato fino al momento della sua scomparsa, si Cusio Ossola. è avviato a destinazione. Dalla metà dell’anno Il primo giorno della settimana la società entrerà in funzione il nuovo centro stampa della editrice pubblica La Prealpina del Lunedì, un Prealpina, a Borsano di Busto Arsizio. prodotto caratterizzato da contenuti sportivi e Una posizione strategica – è sull’asse viaria di di cronaca locale. Malpensa con collegamento diretto al Piemonte “I nostri lettori”- sottolinea Davide Ferrario, sia per la distribuzione dei prodotti sul territorio, Responsabile vendite della Prochemi, la concesche per l’offerta di nuovi servizi di stampa comsionaria che raccoglie la pubblicità locale (quella merciale su una macchina offset coldset. La Penazionale è gestita dalla Manzoni)-“identificano demontana, in costruzione, e l’ampliamento della anche il giornale del lunedì come un media che viabilità nel Nord della Lombardia, aiuteranno ulpresta molta attenzione alle notizie dello sport teriormente la logistica del nuovo stabilimento. locale”, che trovano una loro collocazione anche Il contratto per la macchina da stampa, firmato all’interno di Lombardia Sport, il periodico del a gennaio del 2010, porterà a Borsano una nuova

TecnoMedia n. 68, marzo 2011


Stampa e Web nel futuro de La Prealpina

TecnoMedia

| 11

Fabrizio Carotti (nella foto) è il nuovo Direttore Generale della Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG). Dal 7 febbraio è subentrato nella carica ad Alessandro Brignone, che guidava la Federazione dal maggio del 2007. Carotti, avvocato e commercialista, con esperienze in Assonime, Confcommercio, Confindustria e, da ultimo, Direttore Generale del Messaggero S.p.A., aveva già ricoperto questa carica in Fieg dal 2005 al 2007, quando ne era uscito per assumere l’incarico di Direttore Generale delle Finanze del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il Direttore uscente, Alessandro Brignone, si dedicherà all’insegnamento universitario e all’attività libero-professionale. Dal 1° febbraio è entrato a far parte in veste di corporate counselor dello Studio Legale Salonia e Associati con sedi in Roma e Milano.

rotativa Goss 3*2, tre lastre sul cilindro a doppio giro. Con una base da 30 a 450 cm in altezza e 31 cm di larghezza, è la prima, in questa configurazione, costruita da Goss. Stamperà il nuovo formato della Prealpina, il 45*31 cm, lo stesso della Stampa di Torino, e consentirà di proporre al mercato della stampa commerciale una macchina particolarmente flessibile, in grado di stampare coldset su carta da 34 a 110 grammi. La Goss, al momento, è equipaggiata con due torri, ed ha già tre sbobinatori per poter, eventualmente, lavorare con una terza torre in aggiunta, fino ad un massimo di 72 pagine in uno dei formati più moderni disponibili sul mercato italiano. E' dotata di cucitura a punto metallico, e, per la spedizione, utilizzerà un impianto Ferag con due stacker di uscita. La linea è stata progettata tenendo conto della possibilità di inserire la terza piega offline, per eventuali lavorazioni commerciali. “Al nuovo stabilimento abbiamo trasferito uno dei caratteri della nostra impresa, la passione per l’innovazione tecnologica”- sottolinea Daniela Bramati, che non manca di ricordare come a Borsano saranno trasferite due unità CtP di Kodak, da 200 lastre/ore, acquistate nel 2005, tenendo conto di come la tecnologia termica impiegata potesse essere utile anche per eventuali, future, commesse di stampa commerciale. Le unità lavoreranno in collegamento ad una nuova punzonatrice multiformato.

Nuovi clienti, nuovi lettori

L’editore della Prealpina non fa mistero sugli

Nuovi centri stampa

Fabrizio Carotti torna a dirigere la FIEG

obiettivi dell’investimento. Da un lato disporre di uno stabilimento moderno per la produzione di una testata rinnovata nella veste grafica e nella possibilità di stampa in quadricromia. Dalla nuova Goss uscirà una Prealpina con 48 pagine full color, con una foliazione massima di 72 pagine, con 24 a colori. Della nuova qualità approfitteranno anche le altre testate edite dal gruppo e, naturalmente, quanti, soprattutto nell’area servita dal giornale, hanno bisogno di produrre stampati commerciali di alta qualità, in volumi significativi e a basso costo. “Nuovi clienti, e nuovi lettori, anche per le nostre attività on line”- sottolinea Davide Ferrario, perché parallelamente al nuovo centro stampa la Prealpina ha messo in cantiere una rivisitazione del sito internet dove, già oggi, è disponibile la copia digitale del giornale stampato. Il progetto è quello di sviluppare un vero e proprio canale di comunicazione on line, dotato di una propria autonomia, per rafforzare il “brand” della Prealpina anche nella comunità di lettori on line, fornendo loro aggiornamenti in tempo reale dei fatti di cronaca più importanti. Il sito internet, sul quale torneremo, con approfondimenti tecnologici ed editoriali, prevede di attivare servizi anche per le piattaforme mobili più diffuse, quali iPad, tablet e smart phone. Le tecnologie cambiano, e la qualità dell’informazione locale della Prealpina si rinnova, naturalmente senza perdere di vista i cento venti tre anni appena passati, e la sua vocazione a servire il territorio.


12 |

TecnoMedia

Editoria multicanale

Un’agenzia giornalistica per l’editoria multicanale: le strategie di TM News TM News, l'agenzia nata dieci anni fa come APBiscom, poi diventata Apcom nel 2003, dopo aver cambiato nome alla fine dell'anno scorso, accelera l'evoluzione dei servizi in direzione dell'editoria multicanale. Foto, testi e video realizzanti pensando sia all'utente finale che a quello professionale, sono proposti quotidianamente ad editori nazionali e locali che, oltre al giornale stampato, sono impegnati sul Web, nelle radio e nei canali di news video in formato digitale. Quello di TM News è un flusso di notizie moderno, che utilizza competenze giornalistiche multimediali e che sfrutta una piattaforma produttiva sviluppata pensando ai servizi editoriali multicanale. E’ piacevole essere giovani, e nel caso di un’impresa editoriale può essere anche molto utile. TM News, agenzia d’informazione partecipata al 60% dal Gruppo Abete e al 40% da Telecom Italia Media, che quest’anno compie dieci anni di vita, ha deciso, per crescere, di accelerare lo sviluppo di servizi giornalistici per gli editori multicanale. “E’ un mercato in rapida crescita in Italia e nel resto del mondo”- spiega Fabio Ciucci, Direttore sviluppo commerciale e marketing di TM News“noi siamo giovani, vogliamo crescere, e in questo mercato crediamo”.

I servizi multicanale

Gli editori multicanale sono quelle imprese che gestiscono, con il prodotto-giornale, settimanali stampati, siti Web, radio e, più di recente, emittenti televisive in digitale e piattaforme per l’informazione mobile, come Smartphone, iPhone e, più di recente, iPad e tablet concorrenti. I modelli di business, sui diversi canali, non sempre coincidono, ed all’esperienza consolidata nei media stampati si affiancano modelli decisamente più sperimentali, alla ricerca di come vendere prodotti e servizi sulle piattaforme digitali on line. In ogni caso, c’è una necessità condivisa, quella di poter disporre di notizie “fresche” con le quali alimentare i canali di comunicazione. “Il mestiere tradizionale delle grandi agenzia di stampa”- spiega Ciucci-“è stato, in passato, quello di proporre notizie in formato testuale, elaborate in funzione dei professionisti della comunicazione”, ovvero i giornalisti che avevano il

compito di sviluppare gli articoli da stampare sul giornale.“Oggi il panorama è cambiato”, ed ai flussi “tradizionali” di informazioni sono richieste altre funzioni, prima fra tutte quella di alimentare, nel modo più veloce possibile, i canali di informazione “in tempo reale”. TM News, grazie al fatto che in soli dieci anni ha cambiato tre nomi, passando attraverso altrettante proprietà, ed altrettante esperienze professionali, fra le quali quella con Associated Press, si è trovata in una posizione particolarmente vantaggiosa per aggredire il nuovo mercato multicanale. “Già dal 2007”- ricorda Ciucci-“abbiamo adottato all’interno della produzione giornalistica quotidiana l’aggiunta sistematica di una fotografia a corredo del testo”. Da allora, sistematicamente, l’agenzia ha cominciato a generare un flusso multimediale, provvedendo, contemporaneamente, alla stesura di testi più completi, in sostituzione dei tradizionali take pensati per lettori professionisti. Questa scelta editoriale ha consentito all'agenzia, già da alcuni anni, di offrire servizi specializzati a siti e portali di informazione su Internet. Tiscali, Virgilio, Msn e Yahoo sono alcune referenze in questo settore in continua espansione. “La lunga collaborazione con Associated Press-“ aggiunge Ciucci-“ci ha consentito di avviare le prime sperimentazioni, di altissimo livello professionale, nell’area del video”. nizialmente l’agenzia effettuava solo montaggio e speakeraggio su immagini fornite dai canali AP. Successivamente, a poco a poco, è cresciuto il know-how. Il risultato? Oggi TM News produce circa 25-30 video-notizie al giorno, complete di tutto e pronte per la messa

TecnoMedia n. 68, marzo 2011


Fabio Ciucci, Direttore sviluppo commerciale e marketing di TM News, accanto ad un totem per le informazioni multimediali in tempo reale, installato all'interno della Galleria Colonna, al centro di Roma.

in onda sui canali web come in TV. Anche in questo caso la strategia produttiva è quella del flusso di notizie per gli utenti finali, distribuite ai clienti-media già pronte alla pubblicazione. “Siamo stati aiutati, in questo, dall’evoluzione del mercato tecnologico”- sottolinea Ciucci, con un repentino, e drastico, calo dei costi a fronte di un’impennata della qualità digitale.Nel momento in cui l’agenzia ha deciso di ampliare la produzione video, si è deciso di puntare a produzioni adatte non solo ai siti web, ma ai canali nazionali di broadcast. La flessibilità dei formati di compressione della famiglia HD, ed uno studio attento, realizzato da un apposito team tecnologico creato all’interno dell’agenzia, hanno consentito di ottimizzare l’encoding finale per la trasmissione dei files. I clienti dispongono di una piattaforma on line dalla quale scaricano i flussi d’informazione video nel formato codec richiesto. Le immagini native sono, naturalmente, in 16:9, con possibilità di ricostruire il tradizionale 4:3, ancora in uso nella trasmissione dei telegiornali su molti network nazionali.

La piattaforma produttiva

L’evoluzione della TM News in direzione dei servizi multimediali ha richiesto una revisione della piattaforma produttiva dell’agenzia. Nel sistema editoriale in uso, sviluppato da Telpress ed installato fin dal 2006, le componenti TOSCA/Norma e Scribo, sono state aggiornate per

TecnoMedia

| 13

i nuovi obiettivi informativi. Il workflow Norma, in particolare, è stato semplificato nelle funzioni editoriali, e l’editor di testi, il software standard Microsoft Word, è stato definitivamente sostituito con la soluzione Scribo, che offre, fra le altre opportunità, una ricerca contestuale delle fotografie in funzione del testo della notizia composto dal giornalista. Fin dalla stesura del titolo, Scribo effettua una ricerca automatica in tempo reale fra tutte le fotografie presenti nel data base di TM News, sia quelle di archivio che quelle arrivate in giornata, “aggancia” i campi IPTC del file immagine e “propone” al giornalista, sul lato destro dello schermo, il corredo fotografico da inviare ai clienti. Tutto avviene in tempo reale, mentre la notizia di agenzia

Editoria multicanale

Un'agenzia giornalistica per l'editoria multicanale: le strategie di TM News

prende forma. Naturalmente il redattore può andare a ricercare autonomamente le immagini, con i normali strumenti a disposizione, ma i vantaggi offerti dall’automazione multimediale di Scribo sono evidenti, soprattutto nel caso in cui si debbano affrontare eventi come il recente cataclisma del Giappone, dove le immagini arrivavano in tempo reale rispetto al flusso delle onde dello tsunami sulle coste del Paese. Quella di TM News è la prima installazione di Scribo – per pacchetti di informazione multimediali – realizzata in Italia, ed una delle prime in Europa, dopo alcuni siti in Olanda. La stesura dei testi utilizza anche una serie di strumenti automatici per la formattazione dei caratteri e per il completamento dei metadati, indispensabili al flusso delle notizie di agenzia. Anche in questo caso, il fornitore, su specifiche dell’agenzia, ha provveduto a semplificare l’offerta di base del proprio prodotto, adattandola ai tempi di lavoro davvero ridotti all’osso. Resta invece autonoma, almeno per il momento, la trasmissione dei filmati, che si appoggiano al sito ed ad altri canali di trasmissione. Per la lavorazione di base, e per tutti i processi di encoding, si utilizza la suite professionale di Apple, assieme ad alcuni software sviluppati internamente. Nei mesi scorsi, il team di supporto tecnico ha anche avviato una ricognizione per valutare le migliori soluzioni per la codifica dei video da pubblicare su iPad, iPhone e sui supporti mobili concorrenti. TM News dispone già di un sistema automatico di encoding per le


14 |

TecnoMedia

Editoria multicanale

immagini audiovisive da trasmettere agli abbonati dei servizi di comunicazione on line su tablet e smartphone. Nel prossimo futuro, se l’agenzia lo vorrà, potrà integrare nei flussi di lavoro testo/ immagine anche tutti questi filmati, perché la piattaforma produttiva di Telpress già prevede questa opportunità.

video, attraverso una copertura del territorio Italiano sempre più capillare, da realizzare con diverse strategie a seconda di dove ci si trovi ad operare. “Un cliente che ci sta dando un grande stimolo a crescere è Telenorba di Conversano (Bari)”, una delle emittenti locali italiane più consolidate in ambito locale. La diffusione della copertura video sul territorio si trasformerà in un’opI clienti ed i prossiportunità da offrire anche mi sviluppi ai clienti “nazionali”, ladTM News lavora dove in possesso di contecirca ottocento notizie nuti video di particolare al giorno, nelle aree interesse. “La battuta del classiche di cronaca, Ministro Umberto Bossi economia, politica, sulla sigla SPQR, che ha estero, spettacoli, sport fatto in pochi minuti il etc… I clienti sono i giro d’Italia-“ racconta media tradizionali, gli Ciucci-“è stata raccolta uffici stampa, la pubda un nostro giornalista blica amministrazione dotato di un cellulare di ed i “nuovi editori” che ultima generazione con gestiscono solo canali funzionalità video”. digitali sul web. Una Lo stesso è avvenuto presenza particolare per un altro episodio, purè quella sui circuiti troppo con effetti dramoutdoor – notizie tramatici: l’esplosione dello smesse sui monitor o stabilimento di Paderno nei totem presenti in Dugnano. Le immagini Su www.tmnews.it è disponibile la nuova vetrina aereoporti, metroporaccolte in anteprima dai multimediale dei servizi di agenzia giornalistica. litane, supermercati, video-cronisti di TM News ospedali, etc..sono state pubblicate da E’ di poche settimatutti i siti clienti, e dal ne orsono l’esordio del nuovo sito dell’agenzia, tmnetwork Sky TG 24. news.it, dove i servizi offerti trovano una “vetrina” La crescita dei servizi multimediali in on line in funzione ventiquattr’ore su ventiquattro. video, che già oggi sfrutta le tecnologie più “Non abbiamo l’obiettivo di scalare le classifiche avanzate - come nel caso dei “videofonini in degli indirizzi web più visitati”- conclude CiucciHD” – non andrà a discapito della flessibilità “ma solo quello di farci conoscere da tutti, facendo del servizio offerto. L’agenzia fornisce delle toccare con mano le potenzialità, e la qualità, dei clip video con il commento già sincronizzato, servizi offerti. e con il marchio TM News visibile. Lo sviluppo prevedibile, nel medio periodo, è Se l’editore deciderà di optare per l’utilizquello più direttamente collegato alle produzioni zo del solo supporto video, rifacendo l’audio di video, un media sempre più richiesto dagli con propri giornalisti e, quindi, assumendosi editori on line, per l’immediatezza e la facilità di direttamente la responsabilità dei contenuti, fruizione. potrà trasmettere tutti i contenuti con il L'agenzia offre, alle emittenti televisive, clip proprio marchio in sostituzione di quello video sui principali eventi nazionali e internaoriginario. Multimedialità, tecnologia, quazionali con doppia traccia stereo per preservare lità e flessibilità nell’offerta: “sono i nostri anche l'audio ambiente quando presente. Alle tv strumenti”- conclude Ciucci-“per continuare locali saranno forniti, in futuro, maggiori supporti a crescere”.

TecnoMedia n. 68, marzo 2011


TempestivitàTM

OriginalitàTM

CompletezzaTM

TM News. Dieci anni sempre in crescita. Da dieci anni TM News fornisce sul mercato italiano servizi d’informazione giornalistica e contenuti con un elevato tasso qualitativo e tecnologico. Una crescita continua e un successo che celebriamo insieme al mondo dei media, dell’impresa e di tutte le istituzioni che hanno scelto questa agenzia per stare al passo con l’attualità. Per saperne di più sui nostri servizi info@tmnews.it

www.tmnews.it MULTIMEDIA NEWS


16 |

TecnoMedia

WAN-IFRA Italia 2011

Il Libro Bianco della stampa quotidiana a WAN-IFRA Italia 2011 Il 9 e 10 giugno prossimi, a Firenze, si svolgerà la XIV edizione di WAN-IFRA Italia, la Conferenza internazionale per l’industria dell’editoria e della stampa quotidiana, in occasione della quale sarà presentato il primo “Libro Bianco” della stampa quotidiana, la mappatura tecnologica dei centri stampa italiani dove si producono i giornali. La presentazione di questa indagine, realizzata dall’Associazione Stampatori Giornali – ASIG – su mandato dell’Osservatorio Tecnico “Carlo Lombardi”, è uno dei punti focali del programma che, sotto il titolo “Il Futuro da Costruire”, sarà dedicato all’evoluzione industriale della stampa, alle prospettive della raccolta pubblicitaria ed alle iniziative per stimolare la lettura nei “nativi digitali”, i giovani nati nel segno del web e della comunicazione on line. La tradizionale serata di WAN-IFRA Italia prevede una visita guidata, e riservata, al Corridoio del Vasari ed alle sale più importanti della Galleria degli Uffizi.

A partire dal prossimo 9 giugno tutti i professionisti dell’editoria italiana avranno a disposizione un nuovo strumento di lavoro: il primo “Libro Bianco” degli stabilimenti di stampa dei giornali, una mappatura tecnologica delle risorse disponibili, raccolte e commentate a cura dell’ASIG – Associazione Stampatori Giornali – su mandato dell’Osservatorio Tecnico “Carlo Lombardi”, l’istituto paritetico editori/stampatori/sindacati, che da anni pubblica una ricerca annuale di settore, con l’anagrafica completa dell’industria dei giornali. L’iniziativa, avviata lo scorso anno, ha richiesto, per la sua assoluta novità, quasi dodici mesi di duro lavoro sul campo. La pubblicazione raccoglie, e presenta, le schede tecnologiche di tutti i centri stampa che hanno aderito all’iniziativa – circa il 70% come numero di stabilimenti, ma oltre il 90% in termini di volumi prodotti - che sono state compilate con grande impegno ed accuratezza da tutte le direzioni tecniche coinvolte. Il “Libro Bianco” si inserisce a pieno titolo nel panorama delle iniziative di ricerca che l’Osservatorio Tecnico e l’ASIG promuovono per fornire ai professionisti strumenti di conoscenza del settore, i cui dati siano certi ed incontrovertibili, demandando alle parti sociali la loro interpretazione e la loro applicazione pratica nelle attività quotidiane.

WAN-IFRA Italia 2011: Il Futuro da costruire

L’iniziativa, non a caso, sarà presentata in occasione della XIV Edizione di WAN-IFRA Italia, la Conferenza internazionale dell’editoria e della stampa quotidiana italiana, promossa da WANIFRA, la più importante associazione mondiale del settore, dalla Federazione Editori – FIEG – e dall’Associazione Stampatori – ASIG. Sotto il titolo “Il Futuro da Costruire”, la manifestazione di quest’anno propone un programma particolarmente interessante e di stretta attualità, con tre sessioni dedicate, rispettivamente, all’evoluzione industriale degli stabilimenti per la stampa dei giornali, alle iniziative ed alla prospettive per incrementare la propensione alla lettura presso i “nativi digitali”, i giovani nati con il web in casa e il telefonino in mano, e la raccolta della pubblicità, con la carta stampata che, nonostante i nuovi “canali digitali”, continua, e continuerà, a fare a la parte del leone nell’editoria multimediale. Sul palco del Centro Congressi del Convitto della Calza, in centro a Firenze, che ospiterà i lavori, si alterneranno, come di consueto, esperienze realizzate, scenari industriali, tavole rotonde e panel di discussione, con protagonisti di primo piano in arrivo dall’Italia e da Paesi esteri. Al termine della prima giornata dei lavori, nella serata del 9 giugno, tutti i partecipanti alla Conferenza avranno la possibilità di visitare il

TecnoMedia n. 68, marzo 2011


Il Libro Bianco della stampa quotidiana a WAN-IFRA Italia 2011

TecnoMedia

| 17

L’edizione 2011 di Medprint (Fiera di Roma, 23-26 marzo) la mostra delle tecnologie per l’industria grafica, editoriale e cartotecnica del mediterraneo, ha chiuso i battenti all’insegna del cauto ottimismo. Guido Corbella, Amministratore delegato di Centrexpo, la società italiana leader nell’organizzazione di fiere per l’industria grafica, che ha promosso Medprint, non ha nascosto la soddisfazione di fronte ai risultati, che hanno visto la conferma degli 8500 visitatori di 4 anni fa, quando la crisi non c’era. Un successo che va al di là delle più rosee aspettative, che premia gli espositori, e fuga i timori legati alla necessità di spostare la data originale dell’evento, che avrebbe coinciso con il 17 marzo, proclamato giorno di festa nazionale per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Medprint 2011 segna la riaffermazione importante del ruolo della carta, con la precisa indicazione che le nuove tecnologie, ben rappresentate anche all’interno della fiera, segnano nuovi traguardi, ma sostanzialmente fanno più grande la galassia della comunicazione senza cannibalizzare, se non marginalmente, i mezzi tradizionali. Il risultato ha anche confermato la centralità della manifestazione per il Centro-Sud ed il suo consolidamento su questo mercato.

Corridoio del Vasari e le più importanti sale della Galleria degli Uffizi, aperte per questa speciale occasione in orario serale per una visita guidata riservata.

Le tre sessioni di lavoro

La prima sessione dei lavori sarà dedicata all’area industriale. Il tema conduttore sarà quella che, con un neologismo anglosassone, si chiama “lean production”, ovvero “produzione snella”: come organizzare risorse tecnologiche e flussi di lavoro in presenza di volumi produttivi ridotti e un maggior numero di testate e stampati commerciali a cadenza non quotidiana. Relazioni di scenario, e case history estere, delineeranno i contorni di questa sfida. Un panel di discussione con i fornitori delle macchine da stampa offset e delle nuove “rotative digitali” offrirà spunti di riflessione sugli aspetti tecnologici, mentre una tavola rotonda fra stampatori ed addetti alla distribuzione proporrà spunti ed idee su come riorganizzare i flussi di lavoro e la logistica a partire proprio dagli stabilimenti industriali. La seconda giornata dei lavori, il 10 giugno,

Guido Corbella, Amministratore delegato di Centrexpo

WAN-IFRA Italia 2011

Medprint 2011 conferma il ruolo strategico della carta stampata

sarà, come tradizione, dedicata ai temi di area editoriale, con in primo piano la raccolta della pubblicità e le strategie per rilanciare il prodotto stampato che, nonostante la crescita dei nuovi canali digitali, continua, e probabilmente continuerà, a trainare l’editoria multicanale quotidiana. L’altra sessione di lavoro sarà dedicata ad un tema innovativo ed affascinante: che cosa si può fare per sviluppare l’attitudine alla lettura dei “nativi digitali”, ovvero dei giovani, e giovanissimi, che sono nati, per così dire, con il web fra le pareti domestiche. Sono, in entrambi i casi, temi “di frontiera”, dove nulla si può dare per scontato, e dove relatori e panelist avranno il loro da fare per sviscerare argomenti dai quali può davvero dipendere il “futuro da costruire”. Come di consueto, tutti i lavori della manifestazione saranno tradotti simultaneamente in italiano ed in inglese. Il programma e tutti i dettagli logistici saranno distribuiti per posta ed email, e saranno pubblicati sui siti delle tre organizzazioni che promuovo la manifestazione: wan-ifra.org, fieg.it ed ediland. it.


18 |

TecnoMedia

Automazione industriale

L’automazione della distribuzione e della resa: l’esperienza di Lanza Adg All’Agenzia Distribuzione Giornali Lanza, di Ferrara, è in funzione l'unico impianto esistente in Italia per l’automazione totale della distribuzione e della resa di prodotti editoriali. Sulle linee di produzione, sviluppate dalla Sitma, viaggiano circa 150.000 copie al giorno, con un volume fra i 250 e i 300 titoli gestiti nell’arco delle ventiquattr’ore. La distribuzione dei prodotti editoriali, e la gedistribuzione. Nel 2002, grazie ad una stretta colstione delle rese dalle edicole, sono probabilmente laborazione con la Sitma di Spilamberto (Mo), si l’area dell’industria della stampa meno toccata avvia il primo, ed al momento unico, impianto per dall’automazione e dall’informatizzazione. Non è un la gestione automatizzata della distribuzione. caso che, nel nostro Paese, dove pure esistono alcune Automatizzare la distribuzione aziende che gestiscono la resa in automatico, esista “L’innovazione è nel DNA della Lanza”- spiega un solo impianto in funzione che offra agli editori Filippo Punturieri, dell’ADG di Ferrara –“e la anche il ciclo completo della distribuzione. Questa scelta di innovare radicalmente la gestione della dilinea è in funzione all’ADG Lanza, tratta ogni giorstribuzione è avvenuta dopo un’attenta valutazione no fra i 250 e i 300 titoli – una trentina di quotidiani, dei volumi trattati, dell’organizzazione del lavoro il resto sono periodici – con un volume medio di e delle tecno150.000 copie logie disponinell’arco delbili”. le ventiquatLa Lanza tr’ore. opera nelle Fondata nel province di 1969 da VinFerrara e Rocenzo Lanza, vigo, dove diispettore del stribuisce tutCorriere delti i quotidiani la Sera con la locali e naziopassione per nali, tranne la tecnologia, Il Gazzettino e gestita oggi d i Ve n e z i a , dalla seconda edizione di generazione Rovigo. Sono di famiglia, una trentina rappresentadi testate, alle ta dalle sorelquali vanno le Barbara e ad aggiungerTeresa Lanza, si oltre duel’Agenzia Dicento prodotstribuzione Filippo Punturieri, responsabile dell' Agenzia Distribuzione Giornali Lanza di Ferrara, ti periodici. Giornali è stata accanto alla consolle centrale del sistema automatico per la distribuzione dei prodotti Un volume di una delle prieditoriali ai punti vendita locali. lavorato che me a dotarsi, dagli anni Otagli inizi degli tanta è venuto via crescendo, fino a quando non Anni Settanta, di un software specializzato nella è nata l’idea di introdurre una linea ad alta autodistribuzione. Dal 1974 ha iniziato ad utilizzare un mazione. impianto per la movimentazione delle casse per la

TecnoMedia n. 68, marzo 2011


L'automazione della distribuzione e della resa: l'esperienza di Lanza Adg

TecnoMedia

| 19

Automazione industriale

“ferro” è stato commisurato ai volumi di copie che dovevano essere trattati, e via via è stato perfezionato il software gestionale, anch’esso della Sitma. “Sia per noi che per il fornitore è stato un grosso impegno”, soprattutto per il fatto che occorreva testare la soluzione sul campo, in un’area industriale dove l’automazione non è certamente di casa. Presso il distributore locale, ogni giorno, si elabora il piano di diffusione alle edicole servite, sulla base delle informazioni di massima che arrivano dagli editori. Il sistema, e gli operatori di Ferrara, sanno in tempo reale quali testate e I tavoli a LED per il conteggio manuale delle copie da inserire nei container, da trasportare quante copie devono andare in ai punti vendita delle provincie di Ferrara e Rovigo lavorazione quotidianamente. L’impianto Sitma provvede a lavorare tutto il distribuito, “Oggi l’agenzia locale”- prosegue Punturieri collocando le copie all’interno di apposite casse in – "è il fulcro della distribuzione dei prodotti stammateriale plastico – impermeabile – per la spediziopati”. All’editore bisogna offrire un numero sempre ne finale alle edicole. In pratica, dallo stabilimento maggiore di servizi, che vanno dalla consegna in del distributore Lanza, escono dei “Mini container” edicola alle prime luci dell’alba del quantitativo , dotati di chip digitale, dove è stato immagazzinato corretto di copie, al ricupero della resa. Tutto deve tutto il prodotto in distribuzione al singolo punto essere contabilizzato e rendicontato, perché sulla vendita. base del venduto si calcolano gli emolumenti alla Il procedimento per riempire queste casse si rete di vendita sul territorio. Il mondo dei distrisvolge su un'unica linea, sulla quale sono posiziobutori locali, osserva Punturieri, “si è evoluto in nati prima dei contacopie automatici, che contano maniera esponenziale, con una serie di attività e inseriscono automaticamente le copie dei prodotti nuove, ma con scarsa propensione all'investimennei "container" e, successivamente, dei tavoli a to in innovazione tecnologica”. L’agenzia di distribuzione locale è un intermediario evoluto, che non vende direttamente ma recapita ai commercianti sul territorio le copie da fornire ai lettori finali. Un lavoro dove la operatività manuale è ancora molta, e dove i costi di logistica si fanno sentire. La soluzione per l’automazione della distribuzione è stata studiata assieme al fornitore “storico” di Lanza, la Sitma, azienda specializzata in soluzioni per le sale spedizione dei centri stampa, con sedi e rete di vendita in ogni parte del mondo. L’impianto, finora unico nel suo I contacopie automatici per il conteggio delle copie da inserire nei container del sistema di genere ad essere stato installato gestione della distribuzione. in Italia, è nato, come ricordano alla Lanza, “sulla carta”; poi il


Automazione industriale

20 |

TecnoMedia

I container di materiale plastico all'interno dei quali vengono avviati ai punti vendita i prodotti editoriali distribuiti da Lanza ADG

LED, dove il procedimento avviene manualmente. La differenza è legata sia alla tipologia del prodotto – un conto è spedire quotidiani, un conto è spedire testate periodiche in package con video cassette, Cd o altri gadget non editoriali – ed anche ai volumi da trattare per singola cassa. Di solito, quando ad una edicola si mandano molte copie, si procede in automatico; quando sono in lavorazione una/due copie per singola testata, si procede manualmente. “In ogni caso”- sottolineano alla Lanza –“il fattore umano è sempre fondamentale”, sia nella fase di pianificazione che nella gestione vera e propria delle operazioni. Una volta che la cassa è riempita, il sistema genera un foglio riassuntivo di tutto il contenuto: quali testate e quante copie per ciascuna.Il “mini container” si chiude in linea e, sempre in linea, si genera l’etichetta con l’anagrafica dell’edicola. Mano a mano che le casse sono pronte, il nastro trasportatore le avvia alle sei bocche di uscita, dove vengono caricate su tre furgoni alla volta. Naturalmente prima partono le copie per le destinazioni più lontane, poi quelle per le edicole più vicine. Il software del sistema, sviluppato sempre da Sitma, offre particolari funzioni per gestire dei surplus in spedizione legati alle notizie di cronaca dell’ultimo minuto. L’editore comunica la variazione al distributore, ed in tempo reale si preparano casse con copie extra da inviare in determinate zone distributive. L’impianto di distribuzione tratta una media di circa 30.000 prodotti ogni novanta minuti, che finiscono, bene ordinate, nei “mini container”.

Gestire la resa

Per la gestione della resa, l’edicolante riempie le casse che, una volta arrivate al centro di smistamento logistico, vengono aperte, e i prodotti sono

avviati su linee automatiche con lettori di codici a barre. Ogni pubblicazione è “acquisita” dal sistema con i dati della testata, e l’edicola di provenienza, e smistata sulle quattro linee di lavorazione: macero, pallett per la resa all’editore, reparto di reinvio ai punti vendita – su richiesta specifica dei lettori locali - oppure lungo la linea dei prodotti “non riconosciuti”. L’impianto di resa tratta circa 1700 prodotti/ora, con una percentuale di “non riconosciuto” bassissima, non superiore al 4%. Si utilizzano gli stessi "container" dove campeggia, a caratteri cubitali, il logo “Proprietà Lanza”. “Ma non si pensi alla pubblicità per il distributore”- sorridono a Ferrara. Il logo stampato a caratteri cubitali si è reso necessario dopo un primo periodo di test dell’impianto, perché i “mini container” erano di così buona qualità che andavano letteralmente “a ruba”… “Ne abbiamo trovati dai fruttivendoli, al mercato del pesce, in vari altri negozi”… insomma in posti dove certamente non si vendevano prodotti editoriali. L’impianto per l’automazione della distribuzione e della resa, a regime, ha consentito a Lanza dei significativi risparmi sul fronte dei costi per il personale, la certezza dei dati sui volumi lavorati, sia in uscita che in entrata, un lavoro certamente più pulito ed ordinato e una maggiore efficienza anche nel caso di variazione ai piani di distribuzione dei quotidiani locali a seguito di particolari notizie di cronaca dell’ultima ora.

TecnoMedia

Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it Comitato Editoriale Vincenzo Borgogna, Roberto Poli, Paolo Polidori Direttore responsabile Luca Michelli hanno collaborato a questo numero Salvatore Curiale, Giulia Leone Segreteria di Redazione Elga Mauro Registrazione del Tribunale di Roma n. 21 del 27-01-2010 © ASIG Service S.r.l. - 2010 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma Stampa Spedalgraf - Via dello Scalo Tiburtino 1 - 00159 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 31 marzo 2011 TecnoMedia è consultabile in Internet http://www.ediland.it

TecnoMedia n. 68, marzo 2011


©Kodak, 2010. Kodak è un marchio registrato.

IL NUOVO MICROSITO KODAK: UNA PIATTAFORMA DI DIALOGO CON I CLIENTI Il nuovo microsito italiano di Kodak www.kodakworldb2b.it si presenta come un sito di facile accesso e di navigazione semplice. Le topic in home page danno accesso immediato ai diversi segmenti di mercato: stampa commerciale, packaging, quotidiani, editoria o stampa transazionale. Kodak TrendSetter News

“Abbiamo strutturato il sito per segmenti,” spiega Alfredo Lorenzini, Marketing Manager, Kodak Italia, ”per dar modo all’utenza di scegliere la propria area di riferimento, in cui si ritrovano i prodotti più rispondenti alle necessità. La rigistrazione a questo microsito consentirà all’utente di ricevere delle e-newsletter dedicate e mirate al proprio segmento applicativo.”

It’s time for you AND Kodak Per ulteriori informazioni visitare www.kodakworldb2b.it

Kodak Generation News


22 |

TecnoMedia

iPad e Kindle: la ricerca scientifica a supporto dell’editoria

eReader e tablet

Mentre gli editori di tutto il mondo sono alla ricerca dei nuovi modelli di business per la comunicazione sui tablet, nei più avanzati laboratori universitari italiani ed esteri i ricercatori si danno da fare per scoprire le modalità con le quali i lettori “esplorano” lo schermo dei nuovi eReader per acquisire informazioni. Il Laboratorio di Eye Tracking dell’Università di Pavia ha di recente avviato un progetto di ricerca per valutare i processi di lettura e l’interazione fra l’utente e le piattaforme Kindle e iPad. Dai risultati potrebbero nascere nuove strategie per comunicare attraverso i nuovi media, e per rendere più efficace la pubblicità e più gradevole la lettura dei prodotti veicolati dai tablet.

Kindle e iPad a confronto: non stiamo parlando di pubblicità comparativa, o di uno “slalom parallelo” ad uso delle riviste specializzate, ma di qualcosa di molto più complesso, e promettente. Presso il Laboratorio di Eye Tracking dell’Università di Pavia, sotto la guida di Daniela Zambarbieri, ingegnere biomedico e professore associato di Strumentazione Biomedica, si sta conducendo una ricerca sperimentale per scoprire come i “lettori” esplorino lo schermo dei tablet e quali strategie utilizzino per acquisire le informazioni. Il progetto di ricerca “E-READING - Valutazione della usabilità e funzionalità di eBooks ed eReading tools mediante analisi dei movimenti oculari” è finanziato dalla Fondazione Alma Mater Ticinensis nell’ambito del programma Promuovere la Ricerca d’Eccellenza (http://ereading.unipv.it). Dai risultati di questo progetto potranno scaturire indicazioni importanti su dove e come posizionare la pubblicità all’interno delle “schermate” delle nuove piattaforme, e su come articolare l’informazione, almeno per gli editori intenzionati a sviluppare nuovi prodotti da pubblicare su iPad e Kindle, e non mere “repliche” digitali di quotidiani e periodici.

Tracciare la lettura

“Le nostre ricerche”- spiega la professoressa Zambarbieri- “utilizzano l’analisi dei movimenti oculari, brevemente eye tracking, che rappresenta una metodologia oggettiva e quantitativa per lo

studio dell’esplorazione visiva. Durante la lettura di un testo gli occhi si muovono, da sinistra verso destra, compiendo rapidi spostamenti (saccades) intervallati da pause di fissazione. Durante ogni pausa di fissazione, la cui durata è dell’ordine di 200-250 millisecondi, il sistema nervoso centrale acquisisce ed elabora le informazioni visive, quindi riconosce le parole. In caso di difficoltà nella lettura gli occhi a volte compiono anche un rapido movimento verso sinistra per poter rileggere il testo”. Le prime osservazioni sperimentali di questo comportamento risalgono addirittura al XVIII Secolo. In epoche più recenti, grazie anche alla evoluzione della tecnologia per la registrazione e per l’analisi dei movimenti oculari le ricerche nel settore si sono largamente sviluppate, considerando ad esempio quando e dove si verificano le pause di fissazione del testo, quando si innestano i movimenti inversi, in quale punto della pagina si concentra l’attenzione. La videooculografia è la tecnica di registrazione dei movimenti oculari maggiormente utilizzata per l’analisi della lettura. Questa tecnica sfrutta la generazione dei riflessi corneali per identificare mediante opportune telecamere la posizione della pupilla e di conseguenza la direzione dello sguardo rispetto al testo. Nell’ambito del progetto E-READING, per l’analisi della lettura da dispositivi mobili, quali tablet e eReader, nel Laboratorio di Eye Tracking si utilizza un sistema di videooculografia “indos-

TecnoMedia n. 68, marzo 2011


iPad e Kindle: la ricerca scientifica al servizio dell'editoria

TecnoMedia

| 23

eReader e tablet

sabile” (in figura). Si tratta di un supporto - La “navigazione” simile ad un occhiale non è così intuitiva che viene indossato come la pubblicità dei dal soggetto in esame. produttori di tablet Su questo supporto vorrebbe far credere. sono posizionate due Kindle ha uno scherpiccole telecamere. mo straordinario per Una telecamera releggibilità, che angistra il movimento drebbe bene per ogni dell’occhio mediante contenuto. Il lettore la tecnica di videooha dimostrato, finora, culografia. L’altra teche non tutto scorlecamera riprende la re liscio nell’utilizzo scena visiva di fronte dei piccoli tasti per la al soggetto. Il softwanavigazione, sopratre di analisi combina tutto nei giovani abii segnali provenienti tuati alla tecnologia dalle due telecamere touch screen. Anche e permette la ricostrula tastiera QWERTY, zione del movimensempre a causa delle to di scansione, detto dimensioni dei tasti e scanpath. Con un sidelle relative scritte stema di registrazione non facilita l’usabilità indossabile il lettore del dispositivo. è libero di muoversi e di muovere la testa - iPad: ha un’internel modo più natufaccia più intuitiva, rale. Sotto la “lente” con l’utilizzo del codi osservazione – è lore, un dettaglio perElena, dottoranda in Ingegneria Biomedica, indossa il sistema di veramente il caso di cepito dall’occhio del registrazione dei movimenti oculari durante una prova di lettura da dire così - sono finiti lettore come valore iPad, sotto la guida della professoressa Daniela Zambarbieri. l’eReader Kindle, di aggiunto importante. Amazon, per gli eBook Ottima la leggibilità e l’iPad di Apple per i generale dei testi, ma media di uso generico. nelle varie applicazioni, ed in particolare quelle Il Laboratorio di Eye Tracking vanta una di lettura degli eBook,l’interfaccia grafica crea consolidata esperienza nel settore e ha condotto spesso problemi soprattutto per la scomparsa/ in anni recenti numerosi studi sull’analisi della ricomparsa dei tasti funzione, la cui gestione non “lettura” dei giornali on line e sulla “web usabiè sempre intuitiva. lity”, applicando le metodologie di eye tracking alla consultazione dell’informazione on line, - Anche il “tocco di re Mida” rappresenta argomento al quale TecnoMedia ha dedicato un talvolta un problema nell’utilizzo del “touch articolo sul numero 56 del Gennaio 2008. (n. Il screen”. Come il personaggio mitologico, con la testo è disponibile nel nostro archivio on line tecnologia dell’iPad tutto quello che si tocca si all’indirizzo www.ediland.it) trasforma in qualcosa d’altro, ma non necessariamente… in oro. Indietro non si torna… Fuor di metafora, trasformare qualsiasi L’indagine prende in esame i comportamenti elemento “toccato” in qualcosa d’altro crea, sodi diversi cluster di lettori di tablet, per lo più prattutto nei lettori meno smaliziati, una certa studenti universitari – le nuove piattaforme puninquietudine, che si trasforma in un generale tano al mercato dei cosiddetti “nativi digitali”, rallentamento della lettura del dispositivo. Cionoovvero la generazione nata con Internet – clasnostante, per i lettori dei giornali tradizionali, il sificati in base alla familiarità con l’hardware e “touch screen” sembra offrire potenzialità molto il software utilizzati. interessanti, perché è un implicito invito al lettore Dai risultati preliminari emergono alcune ina scoprire dimensioni nascoste dell’informazione, dicazioni che offrono alcuni spunti interessanti. con nuovi contenuti a distanza di un semplice


24 |

TecnoMedia

eReader e tablet

sfioramento.

riere della Sera. Sullo schermo compare la - Indietro non si pagina del giornale torna. O meglio, si tor(come in figura), e in na pochissimo: i lettoun’area sottostante è ri dei tablet hanno, nei possibile attivare la primi test, mostrato visualizzazione delle una scarsa propensioanteprime delle pagine a tornare sui loro ne successive, in una passi. Una volta esplofinestra scorrevole rata la pagina, si tira (View Content). Si è diritto, e si prosegue osservato sperimenoltre. La pagina digitale talmente che il lettore per non stimola i cosiddetti il 42% del tempo, ha effet“percorsi inversi”, ovvero tuato “reading” – lettura l’abitudine dell’occhio a attenta – dei contenuti, per ritornare alle righe, ed l’8% ha cercato nelle anai contenuti, anche più di teprime in View Content. una volta, una strategia, Il 17% del tempo è stato questa, molto diffusa nel impiegato per lo scrolling consumo della tradizionaall’interno delle pagine, e le pagina stampata. Altro il 33% è stato dedicato ad aspetto non trascurabile: un’esplorazione globale. mentre aprire un giornale Questo per quanto riguarstampato per accedere da la “interazione” fra letdirettamente alla pagina tore e piattaforma mobile. che interessa è veloce ed Gli editori sono avviintuitivo, nella versione sati: la fase sperimentale digitale il giornale si predel progetto è iniziata e senta sempre dalla prima quindi tra qualche mese pagina e sembra essere saranno disponibili risultaIn alto: il software di analisi dei movimenti oculari più naturale scorrere in ti dettagliati su “come” si presenta un tracciato registrato durante la lettura sequenza pagina dopo paconsumano i nuovi media, di una pagina di un quotidiano italiano pubblicata su gina, quindi anche le pagie quindi su quali strategie iPad (in basso). ne pubblicitarie. sviluppare per rendere i A titolo di esempio, ricontenuti più agevoli, più portiamo i risultati di alcune prove preliminari piacevoli e più efficaci agli “occhi” dei consumadi lettura su iPad dell’edizione digitale del Cortori. Ne riparleremo anche noi a tempo debito.

Nuovi imprenditori “made in Italy” Annunciare una nuova iniziativa imprenditoriale “made in Italy” fa sempre piacere, e ancor più quando la nascita avviene in tempi che certamente non sono dei migliori per la nostra industria. Carlo Olivieri, nota personalità dell’editoria italiana, dopo tredici anni di collaborazione diretta con Atex, ha deciso di mettersi in proprio, fondando una nuova società, MediaConnection, per offrire servizi tecnologici nell’area editoriale e, più in generale, nella consulenza aziendale. Carlo Olivieri ha già cominciato a proporre ad editori e

software house fornitrici in Italia e in altri Paesi esteri, fra i quali Germania, Belgio e Brasile, sviluppo di progetti tecnologici che aderiscono a l p a ra d i g n a SOA, Service Oriented Architecture.

Carlo Olivieri di MediaConnection

TecnoMedia n. 68, marzo 2011


La stampa digitale per l'industria dei giornali: trend e prospettive

TecnoMedia

| 25

La stampa digitale per l’industria dei giornali: trend e prospettive Stampa digitale ed industria dei giornali: quali sono trend di mercato ? Se lo sono chiesti i partecipanti al TecnoMeeting organizzato dall’ASIG lo scorso mese di novembre. Molte le domande, cui hanno fatto seguito risposte da parte dei fornitori che, pur con tutti i distinguo tecnologici legate alle diverse soluzioni proposte, hanno individuato una serie di trend di mercato condivisi.

Le opportunità del digital printing

Cosa rappresenta, a fine 2010, la stampa digitale nei confronti del mercato dei giornali? Enrico Barboglio, Presidente 4IT Group e Fausto Ceolini, Presidente di Xplor Italia – in rappresentanza degli utenti e fornitori di prodotti e servizi per la creazione, modifica, stampa, pubblicazioni on line e spedizione di documenti elettronici e di informazioni a dato variabile – hanno proposto uno scenario focalizzato sui ridotti volumi di stampa. Il digitale, in questo particolare caso, potrebbe inserirsi nei workflow produttivi. Altre nicchie di mercato potrebbero nascere, forse più all’estero che non in Italia, dallo sviluppo di microzone diffusionali dove sfruttare la stampa del dato variabile diretto a lettori/abbonati. La produzione di pubblicazioni specializzate, edizioni speciali a tiratura limitata e, ancora, prodotti a contenuto “targettizzato” – come è il caso del quotidiano tedesco Niiu, lanciato come un container di contenuti tematici scelti dai lettori via web, ed ancora in fase di test – potrebbero diventare altrettante aree nelle quali il digitale avrebbe possibilità di svilupparsi.

Un’indagine di WAN-IFRA, dedicata alle aspettative dei centri stampa giornali internazionali verso le opportunità del digitale, poneva al primo posto, fra i “vantaggi” derivanti dalla nuova tecnologia, il taglio dei “costi” in produzione, al secondo posto la “produttività”, al terzo la “qualità”. Relativamente a quest’ultima, non sembrano esserci troppi dubbi.L’avvio in produzione su rotative digitali, e sia pure in un numero molto ridotto di copie, di molte decine di quotidiani di diverse parti del mondo, da USA Today al Financial Times, da Le Monde al Corriere della Sera, la Repubblica, il Giornale, la Gazzetta dello Sport, El Pais e numerosi altri ancora, dimostra che la qualità ottenibile, sia nei testi in nero che nella quadricromia, è ritenuta più che accettabile dall’industria. Decisamente più articolate sono le considerazioni sui numerosi “capitoli” aperti nel dossier “quotidiano digitale”, che vanno dagli interrogativi economici ad una più generale riflessione su come, e in quali termini, la “rotativa digitale” possa contribuire al futuro della carta stampata, sempre in termini di bassi volumi di tiratura, stimolando una riorganizzazione del flusso di lavoro complessivo.

Investimenti, costi, velocità e materiali di consumo

TecnoMeeting ASIG

Quali saranno i – prevedibili - trend di mercato per la stampa digitale applicata all’industria dei giornali? Se lo sono chiesti i numerosi partecipanti al TecnoMeeting organizzato dall’ASIG – Associazione Stampatori Giornali – lo scorso 24 novembre, presso la sede milanese della Federazione Editori. A rispondere, o almeno a fornire elementi concreti per delineare le tendenze di una tecnologia – la stampa digitale applicata ai giornali – che comincia a proporre, all’estero ed in Italia, esperienze concrete, e di successo, sono venuti alcuni dei più importanti fornitori internazionali: HP, Infoprint Solutions Italia (Gruppo Ricoh) e Kodak.

-Investimenti. E’ un capitolo fondamentale anche se, forse, non il più delicato. Le macchine da stampa digitale, a conti fatti (fine 2010), si attestano attorno ai 2 / 2.5 milioni di Euro, un investimento che, in tempi non rosei per il prodotto cartaceo, gli editori e gli stampatori considerano ancora molto impegnativo. Chi garantisce di trovare lavoro sufficiente per ammortizzare questi volumi di acquisto, soprattutto in un mercato la cui


26 |

TecnoMedia

TecnoMeeting ASIG

Sopra: Enrico Barboglio, Presidente 4IT Group. A destra: Fausto Ceolini, Presidente Xplor Italia.

evoluzione tecnologica è ancora effervescente, e la macchina rischia una obsolescenza di mercato molto rapida? Si domandano i presenti. Dagli inizi del 2011 al tradizionale “giro di boa” di Drupa 2012, qualche numero potrebbe cambiare, e con lui qualche scenario relativo ai prodotti da trasferire sul digitale. Ma sul questo fronte, gli interrogativi restano aperti: -Velocità. La tecnologia (fine 2010) propone linee di stampa e finishing integrate in grado di produrre intorno alle 1.800 copie / ora, circa la metà del volume di stampa che, per rendere vantaggiosa la stampa digitale, si ipotizza sul singolo titolo prodotto. Più rapide saranno le “rotative a bobina digitali” e più possibilità avranno di fare breccia negli stabilimenti per giornali quotidiani. Tutti i fornitori stanno lavorando intensamente in quest’area, dove molto potrebbe arrivare da nuove soluzioni nelle linee di finishing, il tradizionale “collo di bottiglia” di queste applicazioni. -Costi. Ma quanto costa stampare una copia in digitale? Dipende dalla copia, rispondono tutti i fornitori, perché le variabili in gioco, legate essenzialmente alla

copertura del colore in pagina, sono troppe per poter definire, in astratto, un costo teorico. Bisogna effettuare conteggi sulla singola copia, valutando caso per caso la presenza del colore, sia nelle foto di cronaca che nelle pagine pubblicitarie. Un concetto, per la verità, non molto incoraggiante in un mercato, l’Italia, che ha pesantemente investito in gruppi di stampa full color proprio a ridosso della crisi mondiale. In linea di massima, il break even di convenienza fra digitale e offset, per una singola testata, è fissato, da tutti i fornitori, a fine 2010, attorno alle tremila copie. I reparti di ricerca e sviluppo internazionali hanno circa 18 mesi davanti a loro per arrivare, a Drupa 2012, con proposte che innalzino la soglia di profittabilità a favore del digitale, “alzando l’asticella” verso le cinquemila copie. -Materiali di consumo. L’orientamento prevalente verso le tecnologie inkjet non è destinato a portare, almeno a quanto se ne sa a fine 2010, vantaggi sul fronte delle reperibilità dei materiali di

Il pubblico di stampatori, editori e fornitori di tecnologie che ha seguito i lavori del TecnoMeeting di ASIG

consumo. I “pigmenti digitali” sono venduti dallo stesso produttore della macchina da stampa, e questa è un’altra difficoltà, e non da poco, nei rapporti con l’industria

TecnoMedia n. 68, marzo 2011


dei giornali. Gli stabilimenti italiani, da tempo, praticano la politica della fornitura multipla, e chiedono ai fornitori dell’hardware una vera e propria “certificazione” circa l’impiego di materiali di consumo prodotti da Case fra loro in concorrenza. Questo scenario, al momento, non è replicabile nell’area del digitale, e il vincolo della fornitura dell’inchiostro da parte dello stesso produttore della macchina è un problema non di poco conto. -Flessibilità nei formati nell’impiego della bobina. L’Italia, anche dopo l’avvento del full color nei giornali, che ha coinciso, in molti casi, con una rivisitazione grafica dei prodottiquotidiani, resta uno dei mercati più “anarchici” per quanto riguarda i formati. L’idea di ridurre a uno, due standard, le dimensioni del giornale non ha mai fatto breccia nel mercato.La produzione delle testate su macchine digitali a bobina, per contro, richiede una notevole flessibilità nell’adattare, sia pure all’interno di misure compatibili, altezza e larghezza dei Dall'alto: Gabriella Moretti (HP), Moreno Tartaglini (Infoprint giornali stampati Solutions Italia-Gruppo Ricoh), Mike Jackson (Kodak), che hanno in offset.Nei cenpresentato esperienze e soluzioni sviluppate dai fornitori di tri stampa multi tecnologie prodotto, come è il caso della Miller

TecnoMedia

| 27

di Malta, dove si lavorano oltre sessanta titoli diversi a notte, quasi tutti gli editori hanno dovuto fare i conti con lievi modifiche di formato, per adattare le testate alla dimensione delle bobine. Quanto più le macchine digitali aumenteranno in flessibilità, e quanto più gli editori sapranno adattarsi, tanto più si potrà immaginare la crescita della tecnologia digitale nella produzione dei giornali. -Tecnologie e organizzazione del lavoro. Su pochi argomenti si verifica una convergenza di opinioni così forte come sulla considerazione che l’introduzione della stampa digitale in azienda sia legata alla possibilità, e disponibilità, a riconsiderare il flusso produttivo nel suo complesso. Una delle ipotesi che si fanno, a tale riguardo, è quella di ripensare il costo/ copia come costo/copia/consegnata, ovvero, come si legge anche in altra parte di questo numero della rivista, immaginare un ciclo di “stampa” in funzione, o comunque in più stretto collegamento, con il ciclo della “distribuzione” nelle zone di lettura, coinvolgendo in questo progetto professionalità e funzioni fra loro culturalmente e storicamente diverse. Di alcuni di questi argomenti si tornerà a parlare anche in occasione della XIV Edizione di WAN-IFRA Italia, la Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana, promossa da WANIFRA, FIEG e ASIG, che si svolgerà il 9 e 10 giugno prossimi a Firenze.

TecnoMeeting ASIG

La stampa digitale per l'industria dei giornali: trend e prospettive


Una sicurezza‌ rassicurante! Scegliete la tecnologia, il fornitore e il partner in grado di offrirvi un futuro sicuro. Con un ampio portfolio di sistemi di stampa che evolvendo offre nuove opportunità , la nostra tecnologia risponde costantemente alle vostre esigenze, man mano che cambiano e si sviluppano. Potendo contare sul solido appoggio di un gigante dell’industria mondiale, con un investimento a lungo termine nella stampa, siamo in grado di fornirvi gli strumenti con cui affrontare le sfide del futuro.

www.gossinternational.com


Innovare semplificando: gli investimenti per battere la crisi

TecnoMedia

| 29

Innovare semplificando: gli investimenti per battere la crisi Prosegue la nostra indagine sui progetti di ricerca e sviluppo dei più importanti fornitori internazionali dell’industria dell’editoria e della stampa quotidiana. Questa volta abbiamo intervistato Sandro Provera, Amministratore di Ferag Italia, consociata del gruppo WRH, uno dei leader mondiali nella fornitura di soluzioni per gli impianti di post-stampa, spedizione e finishing.

TM- Nuovi mercati rispetto all’industria grafica? SP- Certamente l’area grafica resta il nostro core business di riferimento, dove Ferag vanta un grande patrimonio di credibilità. Ma con 3500 brevetti internazionali, ci siamo chiesti se non fosse stato possibile applicare le nostre soluzioni ad altri ambiti industriali, adattando le tecnologie a prodotti diversi. Ferag AG – la capogruppo – ha risposto positivamente a questo interrogativo, ed ha fondato la Ferag Intralogistic, che ha come compito quello di sviluppare ingegnerizzazione in progetti applicati al settore trasporti e logistica. Altre aree nelle quali siamo già operativi sono l’alimentare, l’automobilistico ed il farmaceutico. In ognuno di questi settori sviluppiamo soluzioni ad alto valore aggiunto, anche se, lo ripeto, il mercato di riferimento è, e continuerà ad essere in futuro, l’industria grafica e della stampa quotidiana. TM- Che cosa vi hanno chiesto, nei due anni passati, i clienti di quest’area? SP- All’estero, specialmente in uno dei mercati di riferimento mondiale, la Germania, si punta molto sul marketing di prodotto. Il giornale non è solo un mezzo di informazione, ma è sempre più proposto come un veicolo per portare pubblicità ai lettori.

Il 90% delle testate quotidiane di quel Paese ha l’inserimento, settore nel quale Ferag ha sviluppato soluzioni di avanguardia. Gli editori hanno chiesto, ed ottenuto, impianti per l’inserimento di depliant, riviste ed altri supplementi editoriali all’interno della testata-giornale. Altra richiesta, molto diffusa, l’automazione, non solo per ridurre il personale ma per aumentare la qualità della lavorazione del prodotto distribuito.

Ricerca & Sviluppo

TecnoMedia (TM)- Che cosa vi hanno insegnato i due anni di crisi mondiale appena trascorsi? Sandro Provera, Ferag Italia (SP) – Il biennio appena passato è stato difficile per tutti. Noi abbiamo percorso tre strade: investimenti in ricerca e sviluppo, nonostante la crisi, semplificazione delle soluzioni tecnologiche, apertura di nuovi mercati.

TM-E in Italia? SP- In Italia non esiste, o è ridotta ai minimi termini, la pubblicità commerciale inserita nei giornali, e per quanto riguarda l’automazione, che pure si vorrebbe, ha trovato difficoltà perché le modifiche nell’area delle risorse umane sono difficili da effettuare.

TM- E a proposito di risorse umane, come ha reagito Ferag Italia al biennio di crisi? SP- Abbiamo mantenuto la stessa struttura, abbiamo mantenuto le quote di mercato, mantenendo più o meno gli stessi fatturati, con una variazione nell’ordine del 10%. Molto probabilmente, siamo stati gli unici a non avere tagliato risorse né posti di lavoro.

TM- Quali previsioni fate per i prossimi anni? SP- Crediamo che i quotidiani, nei mercati più avanzati, continueranno a dover affrontare delle riduzioni di volume, anche se, probabilmente, inferiori a quelle sofferte nei passati due anni. I giovani leggono sempre meno i giornali, e anche su Internet non è che l’abitudine alla lettura si vada diffondendo. Il consumo della parola scritta è un problema culturale. Certo continueranno a pesare anche le


30 |

TecnoMedia

differenze locali: in Germania la propensione alla lettura è ancora molto forte, più marcata che in altri mercati europei.

Ricerca & Sviluppo

TM- Ferag come si sta attrezzando? SP- Noi stiamo puntando sull'innovazione e sulla semplificazione tecnologica. TM- Semplificazione? SP – Siamo arrivati ad un punto in cui i prodotti più tradizionali del nostro segmento di mercato, l’area post –stampa, difficilmente Sandro Provera, Amministratore Ferag Italia possono essere reinventati. Piuttosto, crediamo che possano essere semplificati e resi ancora più aupiega con il punto metallico, l’inserimento sul sitomatici. Tutte le nostre regolazioni sono ormai stema di trasporto, l’alimentazione con il controllo servo assistite, e stiamo puntando in direzione automatico delle copie mancanti sono solo alcuni dell’impiego di componenti di mercato standard. I degli esempi. Nelle ultime edizioni di IFRA Expo al sistemi di gestione software, un tempo su piattafornostro stand non sono mai mancati nuovi prodotti. me proprietarie, oggi stanno migrando su sistemi Noi crediamo che nei prossimi anni assisteremo ad operativi di mercato, Apple, Microsoft, PLC. Ciò un merger progressivo di prodotti commerciali e significa, per esempio, poter gestire tutto il sistema quotidiani lavorati sulle stesse linee di raccolta e di post-stampa in remoto, magari anche da casa spedizione. Abbiamo in gestazione altri prodotti propria, via web. molto innovativi e flessibili, che prevediamo di Un altro vantaggio, per gli stampatori, è quello avere pronti per il naturale appuntamento monche i corsi di training per i tecnici di gestione, che diale dell’industria grafica, la Drupa 2012. prima duravano settimana, oggi si sono ridotti a Non abbiamo mai smesso di credere nell’innopochi giorni. Abbiamo anche sviluppato soluzioni vazione, e paradossalmente potrei anche dire che di training on line e di telemanutenzione. non abbiamo mai investito tanto come in questi anni di crisi. Innovare, semplificare e rendere i TM- E riguardo all’innovazione? prodotti più flessibili ed automatici possibile saSP- Abbiamo continuato ad investire, nonostanranno le linee guide del nostro gruppo anche per te la crisi, nello sviluppo di nuovi prodotti. La terza i prossimi anni.

Argi rinnova le Cariche sociali L’Argi – Associazione Rappresentanti Ufficiali e Produttori/ Distributori in Italia di Macchine, Sistemi e Prodotti per il settore grafico – ha riinovato le Cariche sociali per il triennio 2011-2013. L’Assemblea generale dei Soci, che si è riunita lo scorso 30 marzo presso la sede di Macchingraf a Ospiate di Bollate (Mi), ha eletto Presidente Francesco Crotti, Business Area manager di HP, che sucede nel mandato a Giorgio Brambilla. Vice Presidente è stato nominato Luigi Summa, di R.G., e Consiglieri, sempre per il triennio 2011-2013, sono stati eletti Antonio De Serio, Agfa-Graphics, David Marinoni,

Ass.Graf ,Joachim Nitschke, KBA Italia, Giuliano Bianchet, Kodak, Sergio Franzi, Macchingraf,Luigi Zucchetti, Manroland, Bernd Volken, Müller Martini, Roberto Levi, Printgraph, Claudio Semenza, Tresu Italia. Alla Direzione è stata confermata Fabrizia Cambiaghi

Francesco Crotti, Business Area manager di HP

TecnoMedia n. 68, marzo 2011


TecnoMedia

| 31

La nuova release Atex Web CMS Polopoly 10 è progettata per ottimizzare i workflow delle redazioni web

Atex Global Media S.p.A. Via B. Crespi, 57 - 20159 Milano Tel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555 www.atex.com L’evoluzione di Polopoly 10 rende il sistema più efficiente nella pubblicazione dei contenuti digitali tramite una nuova interfaccia utente che

ottimizza le attività del web editor riducendo gli step per pubblicare i contenuti, keyboard shortcuts, una migliore gestione delle finestre a tab, un maggior controllo delle pagine web con tools WYSIWYG mirati all’editing e al riposizionamento dei contenuti in pagina, avanzate funzionalità di ricerca potenziate da Atex Text Mining per facilitare il riutilizzo dei contenuti e una nuova interfaccia di moderazione dei contenuti basata su HTML5 e web2.0 che aiuta il moderatore nella gestione dei contributi forniti degli utenti. La release 10 rappresenta un passo importante nell’evoluzione di questo prodotto che si traduce in un aiuto sostanziale nel controllo e nella gestione delle complessità inerenti ai flussi di lavoro multimediali.

Filo diretto

Atex rilascia la nuova versione della soluzione di Web Content Management Polopoly 10 finalizzata a migliorare i flussi di lavoro per la pubblicazione multicanale. Polopoly 10 integra inoltre il nuovo motore di ricerca open source enterprise Solr, permette agli utenti di effettuare ricerche full-text e di migliorare la presentazione dei risultati ottenuti. L’unione di Polopoly 10 con il motore di analisi semantica Atex Text Mining facilita il riutilizzo dei contenuti su device diversi incrementando i profitti.


32 |

TecnoMedia

Méthode Tablet Publishing - la nuova generazione L’ultima release della piattaforma di EidosMedia per la pubblicazione su tablet apre una nuova strada nell’integrazione multicanale e nel ciclo di produzione redazionale.

Filo diretto

EidosMedia Spa Corso Vercelli, 40 20145 Milano tel. 02-36732205 Fax: 02-36732999 www.eidosmedia.it info@eidosmedia.com “Creare un’edizione per il tablet con poco sforzo, partendo da contenuti già esistenti, è stato il Sacro Graal di tutti gli editori sin da quando, due anni fa, la prima versione dell’iPad è stata messa sul mercato” ricorda Massimo Barsotti, VP Marketing di EidosMedia. ”L’ultima versione di Méthode Tablet Publishing, l’estensione per la pubblicazione su tablet alla nostra piattaforma editoriale, è davvero molto vicina a quell’ideale, grazie alla fortissima integrazione con i flussi di lavoro dei diversi canali - print, Web e tablet”. Méthode Tablet Publishing consente ora alle edizioni tablet e a quelle print di condividere lo stesso “timone” (page plan). Gli articoli e gli oggetti grafici vengono trascinati dall’edizione print ai layout preparati per l’edizione tablet e automaticamente ne assumono la formattazione. Le versioni portrait e landscape per tablet sono

create in parallelo. Le Photo galleries e gli altri oggetti multimediali creati per il Web sono integrati utilizzando le stesse funzionalità. Sebbene la paginazione e la formattazione del contenuto siano in gran parte automatiche, lo staff redazionale può intervenire manualmente in qualsiasi fase del flusso produttivo, apportando tutte le modifiche desiderate tramite l’impiego degli stessi strumenti grafici già in uso per la produzione cartacea “Se si sceglie di usare l’opzione che garantisce il massimo automatismo, l’edizione per tablet è creata e gestita come se si trattasse di una nuova edizione” spiega Ismail Gazarin, Chief Technology Officer di EidosMedia. “Quindi, la produzione delle edizioni per tablet, con entrambi gli orientamenti portait e landscape, può essere pianificata in parallelo con l’impiego di un numero di risorse aggiuntive davvero esiguo, e con il vantaggio di avere il completo controllo e una totale visibilità su tutte le fasi del processo produttivo”.

TecnoMedia n. 73, giugno 2012


TecnoMedia

Utilizzare l’ambiente grafico “Méthode print” per la produzione dei layout per tablet, garantisce benefici anche per quelle pubblicazioni che hanno cicli più lunghi, come le riviste e i periodici. “Méthode” continua Ismail Gazarin, “oggi dispone di un insieme di funzionalità grafiche talmente completo da poter competere con i migliori prodotti di mercato dedicati al disegno e alla composizione di pagine. Queste funzioni vengono già usate per la produzione di numerose riviste, rispondendo alle esigenze più impegnative a livello di grafica e layout”. Gli stessi strumenti possono ora essere utilizzati per la creazione di pagine per il canale tablet graficamente molto ricche. Audio, video ed elementi interattivi come widget, photogallery, finestre pop-

| 33

up sono poi impaginati direttamente sul layout, permettendo la creazione di layers dinamici. Le pubblicazioni per tablet vengono poi esportate in formato PDF, arricchito da un layer dinamico basato su HTML5, CSS3 e Javascript. Questo permette la combinazione di grafica di alta qualità e testo zoomabile con una navigazione intuitiva e ricche funzioni interattive. “Siamo convinti che quest’ultima evoluzione di Méthode sia tecnologicamente molto importante per gli editori intenzionati a fornire un valore aggiunto in questo mercato” aggiunge Gabriella Franzini, CEO di EidosMedia. “La nostra soluzione sarà sicuramente apprezzata da chi, producendo edizioni quotidiane, lavora con tempi particolarmente ridotti”.

EidosMedia è stata selezionata per Elite, il progetto di Borsa Italiana EidosMedia è stata selezionata da Borsa Italiana per prendere parte a una propria iniziativa che ha come obiettivo quello di sostenere la crescita delle PMI italiane che possiedono il maggiore potenziale di crescita. Il programma Elite si propone di fornire alle aziende selezionate, già meritevoli e orientate alla crescita, una piattaforma di strumenti e servizi pensata per accrescere la visibilità a livello internazionale e accedere a capitali e a importanti partner nei settori pubblico e privato. Le trenta società Elite hanno un tasso di crescita medio anno su anno del 20%, sono eterogenee per dimensioni e provengono da settori che vanno dall’high-tech a quelli legati alle tradizionali aree dell’eccellenza

italiana, quali la moda, l’alimentazione e il design. “Siamo felici di essere stati scelti per questa iniziativa così importante” afferma Gabriella Franzini, Amministratore Delegato del Gruppo EidosMedia. “La nostra società ha avuto un’impronta internazionale sin dalla propria fondazione avvenuta oltre dieci anni fa, ma le risorse e il supporto che Borsa Italiana sarà in grado di fornire all’interno di questa iniziativa saranno fondamentali per consolidare ed estendere la nostra presenza a livello internazionale”. Il programma Elite verrà condotto da Borsa Italiana in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, Confindustria, ABI, Bocconi e Academy.

Filo diretto

Borsa Italiana ha selezionato EidosMedia per Elite, l’iniziativa che si propone di sostenere in modo concreto le aziende italiane a maggiore tasso di crescita.


34 |

TecnoMedia

Evoluzioni ibride A distanza di alcuni decenni dalla scelta, compiuta dagli editori di giornali in Medio ed Estremo Oriente, di utilizzare regolarmente funzionalità heatset, oggi è ampiamente diffusa l’abitudine di abbinare la produzione heatset e coldset. Importanti testate di grossa tiratura hanno scelto la produzione heatset di sovraccopertine, sezioni e supplementi, con l’obiettivo di attrarre un numero sempre maggiore di inserzionisti e lettori e, mantenere, all’interno dell’azienda, le attività inerenti le proprie pubblicazioni.

Filo diretto

Goss International Greenbank Street - Preston Lancashire PR1 7LA - England Tel: +44.1772.257571 Fax: +44.1772.885698 info@gossinternational.com www.gossinternational.com Le numerose riviste di settore, i seminari e le conferenze svolte sul tema della “stampa ibrida”, hanno dedicato ampio spazio a temi quali: come passare alla stampa ibrida e perchè investire sul metodo ed esperienze di best practice, non si è ancora giunti ad un’interpretazione comune del termine “stampa ibrida”. Da una ventina d’anni ormai, gli editori di giornali incorporano pagine heatset in una produzione prevalentemente coldset. Goss International vanta una vasta esperienza pratica in proposito: sono un centinaio le linee di stampa Goss® con forno, installate nel mondo, per la produzione di giornali, alcune delle quali risalenti ai primi anni ’90. Goss Universal® dispone di un parco macchine di circa 5000 unità di stampa, il 15% delle installazioni delle rotative Goss Universal® a otto pagine stampa normalmente prodotti commerciali e semicommerciali heatset, oltre a pagine coldset. Quindi, l’esperien-

za della stampa roto-offset “ibrida”, maturata dall’industria mondiale in questi trent’anni, suggerisce una maggiore concentrazione sulle tecnologie veramente innovative che differenziano il panorama ibrido dei nostri giorni. Goss International ha sviluppato innovazioni molto importanti e ha realizzato progetti rivoluzionari per gli editori e gli stampatori di tutto il mondo con l’obiettivo di far fronte alle esigenze di supporto che una produzione ibrida comporta giornalmente. Per massimizzare il nuovo flusso di entrate, ogni azienda editrice deve essere in grado di potenziare la qualità della propria produzione, conferendole un profilo e un prestigio superiori. Ancora più importante, se ne deve recuperare il costo nel più breve tempo possibile. Dopo l’investimento iniziale in apparecchiature, la più grande sfida in questo senso sta nel mantenere efficienza, qualità e massimo utilizzo della rotativa. A tal fine, Goss si è concentrata

TecnoMedia n. 68, marzo 2011


TecnoMedia

Il vantaggio sull’inchiostrazione

Per ottenere un modello di produzione ibrida efficiente si devono superare notevoli ostacoli, non ultimo il fatto che gli inchiostri heatset e coldset hanno caratteristiche molto diverse. Gli inchiostri coldset sono a base oleosa; l’inchiostro non “si fissa” e per seccare fa piuttosto affidamento sull’assorbimento dell’olio da parte della carta. Gli inchiostri “heatset”, invece, sono a base di solvente, per cui è necessaria l’applicazione di calore per far evaporare il solvente e ottenere un prodotto asciutto. Benché da anni si stiano sviluppando inchiostri ibridi dedicati, richiedono tuttora un certo perfezionamento e sono anche costosi. Riuscire ad evitare tali complicazioni dell’inchiostro è un notevole passo nella direzione giusta. Perché questo sia possibile è essenziale l’eccezionale funzionalità dell’inchiostrazione digitale Goss® DigiRail™. Il sistema d’inchiostrazione digitale Goss DigiRail utilizza pompe a ingranaggi in linea, di alta precisione e bassa coppia, che alimentano singole valvole “elettropneumatiche” controllate

digitalmente, che a loro volta forniscono al treno d’inchiostrazione un flusso di impulsi d’inchiostro dosati di precisione. Le pompe a ingranaggi sono racchiuse in un collettore – un’unità ermetica – che invia in modo uniforme alle pompe a ingranaggi una mandata controllata di precisione di inchiostro fresco e non contaminato, fornito da un sistema pressurizzato. A differenza di altri sistemi d’inchiostrazione, non ci sono altri tubi esterni, lame o servomeccanismi, che spesso provocano l’inquinamento o l’inaffidabilità dell’inchiostro. Il che assicura dei notevoli vantaggi per la pulizia, nonché nella riduzione della manutenzione e degli scarti di inchiostro. Quando si tratta di cambiare inchiostro durante una produzione ibrida, è proprio questa semplicità della pulizia a fare una grande differenza. Alla fine del lavoro, prima del cambio, l’inchiostro viene rimosso dal treno d’inchiostrazione, che viene lavato automaticamente, dopo di che l’inchiostro in eccesso viene eliminato dal rullo a bassa velocità per mezzo di un raschietto pneumatico. Dopo lo spurgo, le valvole (elettropneumatiche) automatiche dei tubi di alimentazione provvedono alla “commutazione” della mandata ed ha luogo la preinchiostrazione del treno d’inchiostrazione, per una messa in macchina veloce. L’intera procedura è automatizzata e basata su dati digitali, senza nessun intervento

I forni Goss Contiweb sono da tempo il punto di riferimento nella stampa roto-offset heatset, all’avanguardia in fatto di qualità, efficienza e disegno ecologico

Filo diretto

sul perfezionamento delle tecnologie basilari, in modo da rendere possibile un’elevata qualità costantemente ripetibile e di ridurre al minimo i tempi di cambio di prodotto, l’ intervento manuale e gli scarti.

| 35


36 |

TecnoMedia

manuale, per cui diventa un processo quanto più possibile industriale. Il sistema d’inchiostrazione Goss DigiRail adesso è disponibile sulle rotative commerciali e per giornali, per cui il cambio industrializzato dell’inchiostro è alla portata di editori di qualsiasi calibro, che si tratti di una nuova rotativa o di retrofit.

Filo diretto

Il calore e il suo ruolo

Un’altra sfida di rilievo presentata dalla produzione ibrida è il fatto di dover controllare e tener conto dell’effetto del calore sulla carta, in particolare quando si tratta di abbinare diversi tipi di carta. Per la produzione heatset, ad esempio, di una sovraccopertina, di un inserto o supplemento ottimizzato, può essere necessaria una carta di giornale di qualità superiore o una carta patinata di bassa grammatura, mentre la sezione principale della pubblicazione è stampata su normale carta di giornale. I due tipi di carta hanno una reazione diversa all’inchiostro, all’acqua e alla temperatura, per cui si rischia di avere dei prodotti molto diversi durante la piega e la legatura. L’asciugatura del nastro stampato è un processo di precisione che richiede un controllo costante e rigoroso. L’applicazione di calore deve essere bene equilibrata e regolata con precisione in base ai prodotti di consumo utilizzati. Un eccessivo apporto di calore, ad esempio, può alterare le caratteristiche della carta, rendendola friabile, poco flessibile e difficile da trattare con successo durante la piegatura e altre operazioni dopostampa. L’eccessivo calore può anche incidere negativamente sulla stesura e finitura

dell’inchiostro. Se il calore è insufficiente, l’inchiostro e la carta non si asciugano abbastanza e provocano problemi quali controstampa e accumulo di inchiostro. L’introduzione di rulli di raffreddamento mira a controbilanciare e riequilibrare la temperatura elevata del nastro dopo l’asciugatura, in modo da ristabilizzare le proprietà dell’inchiostro e della carta prima che il nastro venga sottoposto alle operazioni di finitura. Se si vuole assicurare che ogni stampato finito soddisfi le aspettative, è essenziale avere e mantenere il controllo, ed è in questo che si mette in evidenza l’esperienza a lungo termine e all’avanguardia dell’industria nell’asciugatura del nastro. I forni Goss Contiweb sono da tempo il punto di riferimento nella stampa roto-offset heatset, con Goss Ecocool® e i suoi forni Goss Ecoset™ di prossima generazione all’avanguardia in fatto di qualità, efficienza e disegno ecologico. Oltre ad offrire il potenziamento della qualità di stampa grazie all’eliminazione di un accumulo di condensa, la tecnologia Goss Ecocool assicura la tensione uniforme del nastro. Il che significa che si riduce al minimo il rischio di rotture del nastro a qualsiasi velocità, indipendentemente dalle caratteristiche della carta, dalla distribuzione dell’inchiostro o dalla larghezza di bobina. Il sistema di controllo incorpora dei sensori di registro laterale del nastro, in configurazione a circuito chiuso, per guidare il nastro sull’intera lunghezza del forno. Posizionati sul primo rullo di raffreddamento, questi sensori eliminano il bisogno di una guida separata della bobina e permettono una stabilizzazione migliore e graduale del nastro durante tutta la produzione. Rulli di raffreddamento concavi tendono il nastro, rendendolo più stabile e meno soggetto a danni. La premiata tecnologia Ecocool di riumidificazione del nastro è un’ulteriore salvaguardia che assicura il controllo sul comportamento della carta. Durante l’asciugatura della carta, l’acqua evapora, provocando la contrazione della carta. La riumidificazione della carta subito dopo l’asciugatura ha il vantaggio di ripristinare le dimensioni originali della bobina. Dopo la legatura o il taglio del prodotto finito, non ci sarà nessun’altra variazione dimensionale della segnatura in connessione con l’umidità ambientale.

TecnoMedia n. 68, marzo 2011


TecnoMedia

Al centro stampa della Independent News & Media, a Newry, in Irlanda del Nord, lavorano circa quaranta operatori, suddivisi in tre turni di lavoro, in grado di regolare alla perfezione la produzione mista heatset/coldset dell’impianto di stampa. La progettazione compatta della rotativa Goss FPS™(Flexible Printing System), comprendente quattro torri di stampa in configurazione 4x2, tre torri di stampa heatset in configurazione 5x2 con forni e due piegatrici, garantisce un volume settimanale di circa 3 milioni di copie, di cui oltre 700 mila con tecnologia heatset. Il sistema FPS è altamente automatizzato e fa affidamento sul sistema di inchiostrazione DigiRail: sistemi di lavaggio caucciù ed erogazione di inchiostro sia per il sistema coldset che heatset, caricamento automatico delle bobine, e caricamento semiautomatico e scaricamento automatico delle lastre, controllo automatico del registro di taglio e colore. Il sistema d’inchiostrazione DigiRail è di una sofisticatezza tale che i suoi comandi di preim-

postazione dell’inchiostro e di registro a circuito chiuso forniscono tutto il controllo colore necessario per la produzione di quotidiani nazionali e periodici heatset.Tre testate interamente heatset sono stampate su carta da giornale migliorata o patinata leggera, rilegati e rifilati in linea. “Grazie all’insieme di core technologies di punta di cui dispone e alla propria visione e creatività, il centro stampa Independent News & Media di Newry ha acquisito una notevole padronanza della produzione con il sistema di stampa Goss FPS,” osserva Shane Lancaster, Senior Vice President e General Manager di Goss International per il Regno Unito. “La produzione heatset dei periodici, come del resto quella dei quotidiani, si realizza attraverso un flusso di lavoro integrato. La capacità massima di stampa è di heatset 120 pagine in heatset: bastano circa 30 secondi per trasformare la carta bianca della bobina in una rivista stampata, piegata, cucita, rifilata e impilata. E in 40 secondi hanno un pacco pronto per la spedizione.”

Usando il sistema d’inchiostrazione Goss DigiRail per una produzione ibrida, il passaggio tra inchiostri heatset e coldset è completamente automatico, facendone un processo quanto più possibile industriale

Filo diretto

Un insieme di tecnologie

| 37


38 |

TecnoMedia

Ocè e manroland: alleanza strategica tra stampa digitale e offset Le due aziende, perfetto connubio sul mercato internazionale, presenteranno, a digi:media 2011, soluzioni complete per la stampa digitale.

Filo diretto

manroland Italia S.p.A. Via Redecesio, 12/b - 20090 Milano tel. +39 02 21 307 233 fax +39 02 21 307 276 www.manroland.it Digi:media, la fiera internazionale per la stampa digitale e l’editoria commerciale che, quest’anno, si terrà a Dusseldorf dal 7 al 9 aprile, ospiterà la nuova partnership tra Ocè e manroland, affiancate da ppi Media, azienda del gruppo manroland. Il modo di creare valore aggiunto al processo di stampa sta cambiando. Gli sviluppi raggiunti dalla convergenza digitale per le attività di creazione, gestione e distribuzione dei contenuti informativi, i sistemi di flusso di lavoro e di software sono diventati parte integrante del processo di produzione. Grazie ai prodotti a stampa ibrida che combinano elementi della tecnologia offset con quelli della stampa digitale, si aprono nuovi canali di marketing. Queste attività richiedono soluzioni di stampa digitale complete, in grado di coprire ogni fase produttiva dell’industria grafica. Ocè, azienda leader nella stampa digitale e nella gestione documentale e, manroland, uno dei maggiori fornitori di sistemi di stampa offset, combinano le proprie competenze, rispettivamente nella tecnologia digitale e offset, per fornire un

supporto di qualità sull’intero processo di produzione, a partire dalla consulenza iniziale alla gestione di tecnologie e processi produttivi, fino alla gestione dei dati di stampa, del workflow, dei sistemi di stampa digitale e offset nonchè le operazioni di finishing. Ocè e manroland mettono a disposizione dei loro clienti soluzioni su misura in grado di creare valore aggiunto all’intero processo di stampa su scala industriale.

Soluzione digitale completa ad alta prestazione di stampa

Gli operatori dell’industria grafica in visita presso lo stand di Ocè – manroland e ppi Media potranno sperimentare le innovazioni del prodotto digitale, mediante una serie di presentazioni multimediali e interattive. L’obiettivo principale consisterà nell’evidenziare l’originalità della collaborazione tra Ocè e manroland, caratterizzata dal collegamento in rete dei flussi di lavoro in offset e in digitale e dai componenti del sistema di stampa digitale sviluppato e integrato da manroland (es. piega a formato variabile) nonchè le soluzioni di logistica. Il campo di applicazione include la stampa editoriale e commerciale. La presentazione evidenzierà i vantaggi e le sinergie della stampa digitale e offset, dimostrando la perfetta combinazione di alta qualità e massima individualità Nuove soluzioni per la lavorazione digitale senza problemi di materiale pubblicitario e di contenuti editoriali sui diversi mezzi di comunicazione, stampa, online e mobile, evidenziano l’innovativa esperienza di ppi Media. Uno dei punti salienti: la produzione dei giornali.

TecnoMedia n. 68, marzo 2011



CONFE REN CE

WAN-IFRA Italia 2011 XIV Edizione della Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana 9 – 10 Giugno 2011, Firenze

Il futuro da costruire

a Galleri a l l a e l a ata ser orridoio del v i r p a C Visit i ed al z fi f U i degl Vasari

9 In associazione con:

© Fotocronache Germogli - Firenze

www.wan-ifra.org/events/wan-ifra-italia-2011 www.fieg.it www.ediland.it

011

o2 giugn


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.