TecnoMedia 69

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TecnoMedia Tecnologie, Prodotti

& Mercati editoriali

Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali Numero 69 - Giugno 2011

Periodico mensile. Anno XVIII n. 69 - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma - Reg. Trib. Roma n. 357 del 11-08-2003 - Iscrizione ROC n. 4753

Obiettivo crescita per l’editoria italiana

Filo diretto

“La Stampa in Italia 2008-2010”, lo studio annuale della Fieg,ha messo in luce come i problemi chiave siano legati ad un mercato che non si espande sufficientemente nelle sue due tradizionali componenti – vendite delle copie e di spazi pubblicitari – ed all’esigenza di individuare nuove a pagina 3 linee di crescita dei ricavi.

Agenzia Giornalistica Italia

Automazione “flexo” a La Nuova Sardegna

Atex

Le aziende informano

Agfa-Gevaert Ansa

Il centro stampa di Sassari ha introdotto negli ultimi anni soluzioni ad alta automazione che hanno trasformato lo stabilimento in uno degli impianti più avanzati d’Europa per la stampa flessografica.

Barenschee

a pagina 6

EidosMedia

Nuova prestampa alla Rotopress International

Il servizio ai clienti è uno dei migliori investimenti in tempi difficili: la Rotopress International (Loreto), ha realizzato una nuova sala di prestampa che costituisce un efficace sistema di front end per tutti i clienti, editoriali e commerciali

a pagina 9

Annunci economici multimedia a Secondamano

Il periodico che ha inaugurato, in Europa, le testate di annunci economici gratuiti, affronta la transizione verso l’editoria multicanale: da un lato i costi industriali, e i margini, del prodotto stampato, dall’altro il web, con costi minimi, ma a pagina 12 ricavi ancora modesti.

WAN-IFRA Italia 2011 a Firenze (9-10 giugno)

Alla Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana, promossa da WAN-IFRA, Fieg ed Asig, in primo piano il futuro, anzi “i futuri” da costruire per la pubblicità, per la stampa e per i giovani lettori nati con internet in casa ed il telefonino in tasca. a pagina 16

Notizie e pubblicità: cosa succede nel mondo XXI World Newspaper Advertising Conference Dall’editoria USA nuove idee in redazione

Denex Systems Technology Didelme Sistemi Elettra Ferag Italia Fujifilm GMDE Goss International Interstrap Kodak Manroland Mima films Napp Systems R.G. Recmi Segbert Sinedita Sitma SMB SchwedeMaschinenbau Sun Chemical Group Technotrans

da pagina 18

Telpress Tera Teufelberger

Il controllo del colore in stampa

Da SunChemical Group la nuova proposta PQA – Print Quality Audit – per tenere costantemente sotto controllo i risultati della stampa a colori dei giornali, quando si utilizzano inchiostri certificati ISO.

a pagina 26

TM News Tolerans

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Le Rubriche Filo diretto ...............................................................................................................da pagina 29

ISSN 1974-7152



La Stampa in Italia 2008-2010: obiettivo crescita per l'editoria italiana

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La Stampa in Italia 2008-2010: obiettivo crescita per l’editoria italiana I quotidiani, i periodici e la pubblicità sotto la lente d’ingrandimento de "La Stampa in Italia 2008-2010", lo studio annuale della Fieg – Federazione Italiana Editori Giornali – che ha messo in luce come i problemi chiave siano legati ad un mercato che non si espande sufficientemente nelle sue due tradizionali componenti – vendite delle copie e di spazi pubblicitari – ed all’esigenza di individuare nuove linee di crescita dei ricavi. Lo studio annuale è stato presentato lo scorso 13 aprile a Roma, dal Presidente della Fieg Carlo Malinconico, alla presenza di Gianni Letta, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri

Editoria italiana

Le ricadute della crisi economica sul settore imprese editrici hanno dimostrato nel 2010 e in dell’editoria giornalistica nel biennio 2008-2009 questo primo scorcio dell’anno in corso una notesono state pesanti. Ai contraccolpi della congiuntuvole capacità di reazione, a riprova della volontà ra di forte intonazione di restare protagoniste recessiva che non ha in un mercato della corisparmiato alcun setmunicazione che camtore merceologico, si bia incessantemente. sono sommati gli effetti I quotidiani di squilibri strutturali Nel 2010 il margine da lungo tempo preoperativo lordo (mol) senti e irrisolti, nonché aggregato delle imprequelli derivanti dalle se editrici di quotidiani intense trasformazioni è tornato positivo, dopo tecnologiche che hanno il preoccupante calo profondamente camdel 2009, anno in cui biato il sistema dell’inaveva fatto registrare formazione. un valore negativo. Il Nuovi mezzi, nuovi mol, che già nel 2008 processi di integrazioaveva subito un netto ne multimediale, nuove ridimensionamento (da modalità di fruizione e 261,6 milioni di euro di condivisione dei condel 2007 a 158,1 miliotenuti: tutti fenomeni ni), nel 2009 era sceil cui comune denomiso sotto lo zero (-30,8 natore è rappresentamilioni) per risalire a to dall’impiego esteso 118 milioni nel 2010, delle tecnologie digitali con un’incidenza sul che hanno alterato gli fatturato (4%) che ha squilibri preesistenti ricuperato i livelli del ed imposto modelli di Da sin.: Carlo Malinconico, Presidente della Fieg, Gianni Letta, 2008. business la cui reddiSottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Il ritrovato equilitività, peraltro, appare brio delle condizioni ancora incerta. di gestione traspare Nonostante le forti anche dall’andamento ricavi/costi delle società criticità, accentuate dall’improvvido depoteneditrici quotate in borsa. Nel 2009 la flessione dei ziamento delle politiche di sostegno pubblico, le


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Editoria italiana

"La Stampa in Italia" è stata presentata presso la sede della Fieg, a

ricavi (-14,3%) non era stata compensata dalla diminuzione dei costi (-8,5%), determinando una forte contrazione del mol (-62,6%) ed una perdita netta di 172,8 milioni di euro. Nel corso del 2010 l’andamento si è gradualmente rovesciato e, nell’arco dei primi nove mesi dell’anno, grazie alla ripresa dei ricavi (+0,6%) e al più accentuato calo dei costi (-4,0%), il mol si è più che raddoppiato (+104,6%) e si sono riaffacciati utili netti per 58,1 milioni di euro. In un mercato caratterizzato da una domanda strutturalmente debole, le aziende non hanno avuto alternative alla ricerca dell’equilibrio dei conti attraverso il contenimento delle voci di spesa. Nel 2009, la flessione del fatturato editoriale (-11,9%) era stata determinata dal calo degli introiti pubblicitari (-16,3%) e da quello più contenuto dei ricavi da vendita (-6,0%). Su questi ultimi aveva anche influito il pesante arretramento delle vendite di collaterali (-23,0%). A fronte di tale andamento i costi di produzione erano scesi soltanto del 6,6%, determinando il forte squilibrio dei conti economici di cui si è già fatto cenno. L’azione di contenimento dei costi aveva dato risultanti evidenti soprattutto sul terreno degli oneri relativi all’approvvigionamento di carta (-14,5%) e ai servizi (-9,7%). Le spese del personale erano restate, invece, sostanzialmente invariate, anzi con una leggera tendenza all’aumento (+0,2%), nonostante la riduzione del numero degli addetti (-3,8%). Nel 2010, la situazione è migliorata sul piano degli equilibri gestionali, in quanto la contrazione dei ricavi editoriali si è notevolmente attenuata (-1,2%), mentre si sono andate accentuando le politiche di contenimento dei costi (-6,1%) che hanno investito anche le spese del personale (-9,5%). La riduzione dei costi e, in particolare, di quello del lavoro è stata una necessità per imprese ad elevato valore aggiunto come sono quelle editrici di quotidiani. Ma non è stata l’unica leva operativa.

A fronte della contrazione delle vendite delle copie (-4,3%) e degli introiti pubblicitari (-2,6%), le aziende hanno cercato di qualificare l’offerta con il potenziamento delle attività online. In questo senso, sono indicativi i risultati delle rilevazioni sull’utenza di internet che evidenziano una crescita dei visitatori dei siti web dei quotidiani oggettivamente rilevante. A dicembre del 2010 gli utenti unici in un giorno medio di tali siti Roma. sono cresciuti del 37% rispetto allo stesso mese del 2009, mentre gli utenti complessivi attivi sul web nel giorno medio sono aumentati in misura di gran lunga inferiore (+15,3%). La percentuale di utenti unici di siti di quotidiani sull’utenza complessiva è così salita in un anno dal 38,3 al 45.4%. Ai siti web, si sono affiancate le attività su “devices” mobili come smartphones e tablets per veicolare contenuti e servizi di carattere innovativo. Il problema aperto resta comunque quello del ritorno economico di investimenti che richiedono risorse crescenti in quanto appare ancora problematico superare le resistenze del pubblico ad accettare formule di “paywall”, vale a dire di accesso a pagamento alle nuove offerte. Gli andamenti della lettura dei quotidiani rappresentano un ulteriore aspetto positivo da sottolineare. Negli ultimi anni, il numero dei lettori dei quotidiani è andato costantemente aumentando. Nel 2010, i lettori di quotidiani sono restati al di sopra di 24 milioni, subendo una lievissima erosione (-0,3%) soltanto nell’ultimo ciclo di rilevazione Audipress. L’indice di penetrazione, che nel 2000 stazionava intorno al 38% della popolazione, è salito al 46%. Gli acquisti di quotidiani sono certamente diminuiti, ma altrettanto certamente non è diminuito l’interesse per i contenuti che essi veicolano. Lo confermano gli indici di lettura, così come lo conferma l’evoluzione estremamente positiva dei visitatori dei loro siti web.

I periodici

La crisi ha colpito con particolare intensità la stampa periodica. Nel 2009, i ricavi editoriali sono diminuiti del 14,2%, soprattutto a causa della forte flessione degli introiti pubblicitari (-29,1%), accompagnata dalla diminuzione dei ricavi da vendita (-9,0%). L’andamento declinante si è attenuato nel 2010, con una contrazione del fatturato editoriale (-2,2%), imputabile in misura presso che pari alla pubblicità

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La Stampa in Italia 2008-2010: obiettivo crescita per l'editoria italiana

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(-2,1%) e alle vendite delle copie individuare nuove (-2,3%). linee di crescita Sul piano diffusionale, i settidei ricavi. manali sono diminuiti del 10,9%, E’ un percorso nel 2009, e del 2,5%, nel 2010; difficile che, però, i mensili del 4,4% e del 7,0%, non ha alternative. rispettivamente. Il difficile moL’impatto sui marmento congiunturale, caratgini operativi della terizzato da consumi interni crisi intervenuta stagnanti, ha avuto effetti parnel biennio 2008ticolarmente negativi per quei 2009 è stato forte, prodotti che, come i periodici, ma nel 2010 è stasono molto sensibili all’evoluziota altrettanto forte ne della domanda interna. la reazione delle Anche gli indici di lettura aziende editrici dei periodici hanno subito una che, almeno sul graduale erosione negli ultimi piano dei costi di anni. Il trend è stato declinante produzione, hanin misura contenuta anche nel no portato avanti Da sin.: Federico Megna, responsabile Ufficio Studi della corso del 2010: i tre cicli di un’efficace azione Fieg, Carlo Perrone, vice Presidente Fieg, Carlo Malinconico, rilevazione condotti nell’anno di razionalizzazioPresidente Fieg indicano, per i periodici nel comne e di ristruttuplesso, una flessione dello 0,8%, razione che si è con un indice di penetrazione della popolazione tradotta in ritrovati equilibri aziendali e, ciò che che, comunque, resta elevato (62%). è più importante, in margini operativi di segno positivo. La pubblicità Le possibilità di crescita ci sono ma il nodo da Nel 2009 la recessione ha investito violentesciogliere è quello legato all’ambiente in cui le mente il mercato pubblicitario che è arretrato del imprese operano. L’ambiente dovrebbe trasmettere 13,4%. Le conseguenze sono state subite trasverfiducia e slancio all’azione degli editori, superando salmente da tutti i media, con la sola eccezione di la riluttanza a investire nelle attività tradizionali internet. Nel 2010, gli investimenti pubblicitari e in quelle nuove. Su questo piano si avvertono le sono tornati a crescere (+3,8%), in sintonia con la carenze di un impianto legislativo che governa il leggera ripresa economica. L’aumento non ha però settore del tutto inadeguato a proteggere i conteriguardato in misura omogenea tutti i mezzi: nel nuti editoriali dal saccheggio che quotidianamente 2010, la stampa ha accusato un dato finale ancora viene perpetrato a danno di chi li produce invedi segno negativo (- 4,3%), con conseguente constendo risorse umane e materiali. La difesa della trazione della quota di mercato, scesa dal 28,8% al proprietà dei contenuti è un obiettivo prioritario 26,6%. Il risultato negativo è imputabile ai perioche va perseguito introducendo quelle salvaguardici (-5,4%) e, soprattutto alla free press (-25,2%), die che l’attuale disciplina sul diritto d’autore non mentre i quotidiani a pagamento hanno mostrato prevede. una maggiore capacità di tenuta (-2,0%). Per essere parte attiva dei processi di camRelativamente alle quote di mercato, va anbiamento in atto, le aziende editrici devono duncora una volta segnalata l’anomalia del mercato que mantenere elevato il livello della qualità dei pubblicitario italiano dove la televisione continua contenuti prodotti e, in pari tempo, articolare la a consolidare la sua posizione ed è arrivata a deteloro produzione in rapporto alla molteplicità delle nere un quota assai prossima al 60% delle risorse piattaforme rese disponibili dall’era digitale. Fiinvestite dagli utenti nei mezzi classici. E’ una nora lo hanno fatto da sole; lo sforzo richiesto è situazione non riscontrabile in nessun altro paese però enorme ed hanno bisogno di una governance ad economia avanzata. politica che sia in grado di delineare un quadro normativo di riferimento adeguato e di assecondare I problemi chiave per l’editoria italiana tale sforzo con interventi selettivi che offrano loro I problemi chiave con i quali deve confrontarsi un supporto efficace per procedere verso sistemi di l’editoria giornalistica sono sostanzialmente legati produzione e di distribuzione dell’informazione in ad un mercato che non si espande sufficientemente linea con le esigenze imposte dalle tecnologie e dai nelle sue due tradizionali componenti – vendite delnuovi modelli di consumo che le stesse tecnologie le copie e di spazi pubblicitari – ed all’esigenza di hanno contribuito a creare.


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Automazione industriale

Automazione industriale per la stampa flexo: La Nuova Sardegna di Sassari Anche per i centri stampa giornali che utilizzano la tecnologia flessografica, l’automazione industriale è la strada maestra per aumentare la qualità e l’efficienza produttiva. Il centro stampa di Sassari, dove si producono La Nuova Sardegna e le copie de la Repubblica - Gruppo Editoriale L'Espresso - destinate alla diffusione sull’isola su una rotativa flessografica, si è progressivamente trasformato, nel corso ultimi anni, introducendo in tutti i reparti produttivi soluzioni tecnologiche ad alta automazione che hanno accompagnato la trasformazione dei due quotidiani in prodotti full color di qualità. Per la stampa flessografica, è uno degli impianti più avanzati d’Europa. “Nel nuovo stabilimento la prima copia de la ginare una qualsivoglia crescita tecnologica”. Le Repubblica è uscita a gennaio 2005, e la prima macchine erano stipate ovunque, e non c’erano gli copia della Nuova Sarspazi né per sostituidegna ad aprile dello re le vecchie unità in stesso anno” ricorda funzione da anni, con Nicola Cossu, Diretsoluzioni più aggiortore di produzione del nate, né tantomeno per centro stampa di Sasintrodurne di nuove. sari, che proprio da Il trasferimento nel quell’anno si è trasfenuovo immobile, ha rito nella nuova sede, coinciso sia con una e da allora ha seguito generale razionalizun sistematico rinnozazione delle attività vamento di tutte le che con un’evoluzione tecnologie produttive, tecnologica focalizzaper il passaggio delta sui flussi di lavoro le testate del gruppo flessografici. Una tecEditoriale L'Espresso nologia, questa, che in al full color. Italia rappresenta una La nuova sede, il percentuale prossima cui progetto era stato al 30% delle copie di avviato un paio d’anquotidiani circolanti. ni prima dell’inauguAutomazione per la razione, rispondeva stampa flexo all’esigenza di riunire Come per l’offset, in un unico edificio anche i fornitori di tectutti gli uffici e tutte nologie per la stampa le funzioni editoriali, flessografica, hanno produttive ed ammiavviato da tempo lo nistrative della Nuova sviluppo di soluzioSardegna. “Nel vecchio Un particolare della sede de La Nuova Sardegna di Sassari, del ni con l’obiettivo di stabilimento”- ricorda Gruppo Editoriale L'Espresso. automatizzare i proancora Cossu -“era orcedimenti industriamai impossibile imma-

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Automazione industriale per la stampa flexo: La Nuova Sardegna di Sassari

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Automazione industriale

li, dalla incisione up sulla rotativa della lastra alla S4. rotativa, restando Dall’aprile la consegna finale dell’anno scorso, del prodotto alla le cinque edizioribalta affidata a ni de La Nuova sistemi perfetta(Sassari, Nuoro, mente compatibili Oristano, Olbia e con le copie proCagliari), possodotte in offset. no uscire in full Inizialmente la color. “La rotativa produzione della Cerutti”- sottoliNuova Sardegna nea Cossu-“ è staavveniva su una ta dimensionata rotativa ibrida, tenendo conto dei composta da due picchi di produgruppi G12 (solo zione, che risennero), un gruppo tono delle diffecolore S4 e una renze fra stagioni piega 3/3, tutti invernali e periodi della Cerutti. La estivi”. RepubbliNicola Cossu, Direttore di produzione dello stabilimento de La Nuova Sardegna stampa sull’ibrica passa da una di Sassari da, era limitata tiratura media di ad un massimo di 13.000 ad oltre 32 pagine a colori, con cadute obbligate per le 30.000 copie durante i mesi di luglio ed agosto, quadricromie. con una foliazione media fra le 64 e le 72 pagine. La Repubblica, veniva stampata su una seconLa Nuova è attestata su una tiratura di circa 68.000 da rotativa, composta da tre gruppi colore S4 e copie, e come giornale regionale risente naturaluna piega 5/5, sempre Cerutti, con la possibilità mente meno degli effetti stagionali. A queste si di stampare 96 pagine full color. aggiungono le circa 20.000 copie del settimanale Il I progetti del Gruppo editoriale, indirizzati al Baratto, il periodico di inserzioni gratuite locali. full color, anche per le testate locali, hanno portato La Rotativa S4, monta un sistema di inchioall’eliminazione della rotativa ibrida, conservando strazione automatico, gira ad una velocità di la sola piega 3/3, che opportunamente modificata, 40.000 copie/ora con la possibilità di realizzare è stata in un secondo momento usata come backun prodotto in formato 47*31,5 e un massimo di 96 pagine in full color. Nell’Aprile 2009, con un’importante investimento, è cambiato il formato dei giornali: la larghezza si è ridotta di tre centimetri, passando da 47 a 44, e il nuovo layout, di 44*31,5, a colori, risulta più moderno e piacevole da leggere. A settembre del 2010 è entrata in funzione anche la nuova linea per l’automazione della spedizione. L’impianto, fornito da Ferag, utilizza le più moderne tecnologie nel campo del trasporto copie, è composto da due stazioni di partenza, due multi-stacker, una catena di convogliamento UTR – che sostituisce la precedente TTR – ed Gianfranco Piras, tecnico manutentore, accanto ad una delle due unità CtP di BasysPrint offre pinze più larghe, con una maggiore superficie di presa,


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ed un sistema brevettato.“Anche in quest’area abbiamo puntato sull’automazione”- sottolinea Cossu, investendo in una linea dove tutto il funzionamento, dalla programmazione della produzione alla gestione ordinaria, è gestito tramite software e interfaccia touch-screen. Le uscite producono diverse tipologie di pacchi, una caratteristica questa, assieme alla capacità di lavorare formati fra loro diversi, molto apprezzata dall’editore, che distribuisce le copie sia tramite distributori indipendenti che tramite agenzie a servizio regionale.

Il CTcP per la stampa flessografica

Uno dei cambiamenti più importanti nei flussi di lavoro, e nell’automazione, è arrivato dall’introduzione dei CTcP , unità per l’incisione diretta della lastre flessografiche. Questa tecnologia, rispetto all’offset, ha richiesto molti più anni per la messa a punto. Al nuovo stabilimento di Sassari, dal mese di febbraio 2010, sono in funzione due unità BasysPrint UV Setter 556, prodotte dall’azienda tedesco/olandese su progetto di MacDermid, fornitore delle lastre e delle sviluppatrici Napp, rappresentato in Italia, come anche BasysPrint, da R.G. di Milano. Il sistema lavora con lastre Emerald, incidendo il polimero con una testa laser ad alta produttività. L’impianto, interamente automatico, tranne il caricamento delle lastre nei cassetti, ancora effettuato dagli operatori, produce circa quattro lastre ogni 120 secondi. Il precedente sistema, basato su tecnologie tradizionali a pellicola (incisione, sviluppo e controllo pellicole, più esposizione lastra), produceva una lastra ogni tre minuti. “Per un fabbisogno medio, a notte, fra le 350 e le 400 lastre, il vantaggio dell’automazione è evidente” commenta Cossu, che non manca di osservare come il CTcP abbia ridotto quasi a zero gli errori in fase di produzione che si verificavano con il sistema precedente, a bassa automazione. Il trasporto delle lastre alle sviluppatrici Napp, avviene su linee automatiche della Barenschee, fornitore tedesco, che ha fornito anche i sistemi di piega lastre. Tutto l’insieme, costituisce uno degli impianti flexo più avanzati in Europa sotto il profilo dell’automazione industriale. La tecnologia flexo utilizza inchiostri a base d’acqua - forniti da SunChemical, Flint e da Huber Group – l’uso di acqua è pertanto piuttosto elevato. Il nuovo centro stampa di Sassari è stato dotato di un impianto per il trattamento interno di tutti i reflui. Dopo i necessari passaggi, l’acqua trattata ritorna nel flusso produttivo, perfettamente depurata dai polimeri e dai cleaner. E’ un dettaglio, ma “sa”-conclude Cossu-“noi siamo sardi, ed all’ambiente naturale della nostra isola ci teniamo molto”.

Antonello Fiori, uno dei due capimacchina - l'altro è Gianuario Calvia - di fronte al pulpito di comando della nuova Cerutti S4 installata nel centro stampa de La Nuova Sardegna.

TM News entra nel mercato fotografico grazie a un accordo innovativo con l’agenzia Infophoto TM News, agenzia di stampa attiva dal 2001, e affermata con successo nel mondo editoriale italiano, ha realizzato un innovativo accordo commerciale che la proietta per la prima volta nel settore fotografico, a completamento di una gamma di offerta che da ora in poi la vede presente in tutti settori dell’attualità: notiziari testuali, servizi internet,video e foto. Grazie all’accordo con Infophoto, agenzia fotogiornalistica presente sul mercato editoriale italiano da oltre 10 anni, verrà sviluppato un esteso servizio fotografico quotidiano di cronaca nazionale e internazionale, con un mix e una quantità ottimale per le testate quotidiane di informazione. Sarà disponibile anche un archivio fotografico on-line di oltre 1 milione di immagini accessibile tramite il portale www. infophoto.it e quotidianamente alimentato con più di 800 foto. Il database Infophoto, oltre al servizio di attualità, offre una serie di archivi tematici (creative, beauty, lifestyle,travel, stock ...) atti a soddisfare le molteplici esigenze dei clienti e le sempre nuove richieste del settore editoriale.

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Investire nel servizio ai clienti: la nuova sala di prestampa della Rotopress International

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Investire nel servizio ai clienti: la nuova sala di prestampa della Rotopress International Il servizio ai clienti è uno dei migliori investimenti possibili in tempi di crisi: Rotopress International – Gruppo Pigini – di Loreto, ha realizzato una nuova sala di prestampa che costituisce un efficace sistema di front end per i clienti. Il ciclo notturno, ad alta automazione, produce le lastre per la stampa dei giornali, mentre quello diurno, dove il fattore umano gioca un ruolo più delicato, offre qualità di stampa, ed assistenza tecnica, ai committenti commerciali.

Centri stampa

“Dove investire in tempi difficili? Direi dei committenti di prodotti editoriali periodici o senz’altro nel servizio ai clienti”: per Pierpaolo commerciali. De Sanctis, Direttore generale della Rotopress Il nuovo reparto di prestampa si inserisce in International di Loreto, è questa una delle risposte un piano di assistenza globale al cliente, dove migliori che i centri stampa possono offrire in temla logistica e l’organizzazione della commessa po di crisi. Sono loro, i clienti che, comunque vada hanno un ruolo sempre più centrale, con l’obietla congiuntura economica, fanno la differenza, in tivo di “strizzare” le macchine e gli impianti per modo particolare laddove si è deciso, come nelaumentare la produttività, mantenendo invariati lo stabilimento di i costi di gestioLoreto, di diverne, e competitiva sificare l’offerta, l’offerta finale al affiancando alla cliente. stampa dei quotiUna sala prestamdiani la produziopa unica per due ne di altre testate, cicli di produzione ed altri prodotti La Rotopress commerciali, su International procarta compatibiduce 24 ore su 24, le con quella dei con squadre diverquotidiani. sificate per la pro“ Pe r n o i l a duzione notturna tecnologia non si e diurna. Durante identifica solo con il giorno, due staff la qualità finale grafici si occupadello stampato. Dimitri Santini, responsabile prestampa di Rotopress International no delle decine di Piuttosto, deve coprodotti commerstituire una piatciali ed editoriali taforma integrata, periodici, su carta compatibile con quella dei e un sistema produttivo, in grado di supportare il giornali: free press, settimanali e quindicinali in cliente lungo tutta la commessa.” formato A4 – 21*28,5- confezionato, oppure cataloE in questa prospettiva strategica di lungo ghi e riviste che vanno direttamente in edicola, fra periodo, la Rotopress International, azienda del le quali la più diffusa, e rinomata, è Winx, dedicata Gruppo Pigini, ha avviato una serie di investialle fatine dell’omonimo cartone animato.Duranmenti mirati alla realizzazione di una nuova sala te il ciclo serale, la squadra poligrafica produce di prestampa, attraverso la quale proporre un mole edizioni marchigiane e romagnole del Resto derno servizio ai propri clienti, tenendo conto sia del Carlino e le copie per la diffusone in questi delle specificità dei quotidiani che delle richieste


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sizione dei dati, introducendo nuove linee. Il Resto del Carlino utilizza un sistema Arkitex di Agfa – installato ed assistito dalla Gmde – con una connessione a doppi backup Hdsl, ed un totale di 14 megabit di connessione in tre linee. “Noi”- spiega Dimitri Santini, responsabile della prestampa- riceviamo tutti i materiali dal sistema Arkitex dell’editore, e rippiamo le pagine sotto la diretta supervisione di Bologna”. Il processo è ad automazione totale. A preparare le pagine da La nuova sala prestampa di Rotopress International produce, nel ciclo di lavoro diurno, inviare alla rotativa provvedolastre per prodotti editoriali non quotidiani e per prodotti commerciali, come i volantini no, materialmente, i CtP Trendella grande distribuzione dsetter News di Kodak, da 100 lastre/ora. Nella configurazione mercati del dorso nazionale QN, di Poligrafici attuale se ne utilizzano quattro, di cui tre trasferiti Editoriale, e le copie del Corriere Adriatico, del dalla vecchia sala. “Pur avendo superato la soglia Gruppo Caltagirone. In totale 8+5 edizioni, circa di un milione e duecentomila lastre prodotte”- sot80.000 copie prodotte nel doppio formato 30*38 (Il tolinea Santini-“i CtP funzionano ancora benissimo Resto del Carlino) e 30*44 (Il Corriere Adriatico). e sono rimasti in produzione”. Tutta la produzione Il solo Carlino utilizza oltre 1000 lastre a notte.Nel dei quotidiani utilizza le Thermal News Gold di corso del 2010, la sala di prestampa ha processato Kodak, a tecnologia termica, la stessa impiegata oltre 372.000 lastre pari a 107.000 metri quadrati nella produzione diurna. “E’ una scelta di omogeper la sola produzione notturna. neità fra i due cicli produttivi”. La qualità delle Nel ciclo diurno, l’attuale fabbisogno è attorno lastre termiche di Kodak, come sottolineano alla alle 122.000 lastre all’anno – in formato panoraRotopress International, si è fatta apprezzare negli mico (91*64) – che equivalgono ad oltre 71.000 anni “sia per la velocità di incisione che per la metri quadrati. In totale, Rotopress International stabilità di risultato”. consuma ben oltre 180.000 metri quadrati di maLe lastre prodotte hanno dimostrato di essere teriale sensibile. praticamente insensibili alle piccole variazioni di “Con l’aumento delle commesse commerciali sistema, quali la presenza nei CtP di chimici un e la tenuta della stampa quotidiana”- racconta De po’ invecchiati o troppo diluiti. “In ogni caso, la Sanctis –“eravamo arrivati in una strettoia produtlastra che esce è identica per qualità”. La scelta tiva”, resa ancora più complessa da gestire dopo l’ampliamento del capannone e l’arrivo della terza rotativa offset. A quel punto, e siamo fra la fine del 2008 e gli inizi del 2009, sono cominciati i lavori di progettazione dell’ampliamento della nuova sala di prestampa, con l’obiettivo di sviluppare un layout efficiente, flessibile e qualità tale da soddisfare sia le richieste della stampa quotidiana che le commesse dei prodotti commerciali, introducendo l’automazione laddove Sia le lastre per i quotidiani che quelle per le commesse commerciali sono prodotte sulla conveniente. stessa rete di CtP a tecnologia termica Per prima cosa è stata aggiornata tutta la rete di acqui-

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Investire nel servizio ai clienti: la nuova sala di prestampa della Rotopress International

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di utilizzare una sola tecnologia – quella termica – ed un’unica linea di CtP, i Kodak, evita anche il problema di avere due linee di incisione e sviluppo parallele, con i relativi backup su tutto il processo che sarebbero inevitabilmente necessari. Per quanto riguarda l’organizzazione della produzione delle commesse commerciali, Rotopress International ha optato per un layout diverso rispetto a quello utilizzato per i quotidiani.“Per questi clienti”- sottolinea Santini-“l’automazione totale è sconsigliata, oltre che impossibile”. Nonostante gli ottimi accordi trovati con i committenti, non Le cianografiche, per uso interno, sono prodotte su un plotter HP Design Jet 5500, in esiste un flusso di lavoro unico, grado di riprodurre i diversi formati commerciali lavorati dalla Rotopress International perché i prodotti sono fra loro molto disomogenei. Qui si utilizzano i Set Impos ed i Rip Harlequin, mantenere comunque un’ampia riserva in caso di e i clienti ricorrenti si gestiscono con il PowerSwitch picchi produttivi. di Enfocus – acquistato da Technosolutions. Per il momento, la prestampa non è attrezzata La sala di prestampa gestisce solo i file Pdf per le prove di stampa colore che, per avere valore in arrivo dai clienti, che fanno autonomamente contrattuale, devono essere certificate. L’obiettivo, l’upload dei prodotti. Tutto il lavoro, e tutti i numeper lo stampatore, è comunque quello di puntare rosi controlli in linea che si effettuano – preflight, alla qualità finale dello stampato. Per questo si PitStop Server, prelievo, repurposing (InkSavings) realizzano, internamente, delle cianografiche, e smistamento – sono tutti seguiti passo a passo partendo dai Tiff delle lastre. Si utilizza un plotter dagli operatori. HP Design Jet 5500: è “vecchiotto, ma funziona Le tecnologie della sala prestampa garantiscono ancora benissimo”. efficienza e qualità, ma il nucleo della lavorazione è Le lastre sono incise con i retini standard AM ancora il fattore umano. “Sono i nostri tecnici a fare a 48 e a 60 linee, raramente si utilizzano le 70. Il la differenza”- sottolinea De Sanctis.Quattro operaretino stocastico della Kodak, lo Staccato, offre la tori alla volta di giorno, e tre lungo il ciclo notturno: possibilità di produrre lastre a 25 micron per il i nuovi investimenti della Rotopress International commerciale e a 36 micron per la grande distribuhanno consentito di aumentare la produttività e la zione, anche se raramente il cliente lo richiede: con qualità del servizio offerto ai clienti, con l’automail layout installato, ed un’ottima qualità di retino zione e con le personalizzazioni dei lavori, senza standard a 1200 dpi, la stampa finale soddisfa quasi variazioni significative di personale, che è rimasto ogni commessa, lo stesso rispetto a quattro/cinque anni fa. In termini di servizio alla clientela, la nuova Nella produzione notturna gli automatismi gesala di prestampa rappresenta il front end dello stiscono il carico di lavoro dei CtP, mentre durante stabilimento. Rotopress International dedica un il giorno i flussi sono indirizzati manualmente. In Ftp a ciascun cliente, fornisce i settaggi migliori e ogni caso, le lastre termiche in uscita dalle unità di le istruzioni per distillare il Pdf. incisione sono prese in carico dalle linee della Nela I tecnici specializzati effettuano visite on site – oggi rappresentata da Gmde – ed inviate ai basket presso i committenti ed offrono anche assistenza di uscita finale per il montaggio in macchina. remota. “Il nostro supporto produttivo è completo”Questo impianto è stato progettato in modo che spiega De Sanctis, e non è raro che sia il reparto se su una qualsiasi delle linee una componente si di prestampa a bloccare la produzione quando si blocca, le altre restano comunque in funzione e accorge di qualche errore commesso dai clienti. l’impianto non si arresta. Le procedure di qualità delle norme ISO 9000 sono Le punzonatrici Nela hanno una capacità di seguite come da manuale. 650 lastre/ora, con un volume processato reale di “Investire sui servizi offerti ai clienti”- conclude circa 400, per non “tirare” troppo il sistema e per De Sanctis-“conviene a tutti”.


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Secondamano: gli annunci economici per l'editoria multicanale

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Secondamano, il periodico che ha inaugurato, in Europa, le testate di annunci economici gratuiti, è in piena transizione verso l’editoria multicanale. Da un lato i costi industriali, ma anche i margini, ancora molto interessanti, del prodotto stampato, dall’altro il web, dove lo spazio è illimitato, i costi minimi, ma i ricavi ancora modesti, e in mezzo l’editore, che si interroga, come tutti, sulle scelte da compiere.

“Secondamano? Il nostro mestiere è quello di riSecondamano: dalla testata al network Secondamano arriva nelle edicole di Micercare informazioni molto specializzate: le inserlano il 31 marzo zioni economiche, 1977. Gli editori, e di pubblicarle, all’epoca, erano con le modalità Franco Giuffrida maggiormente e Luciano Cervovantaggiose. Più ne, cofondatori che editori, ci sendella rivista, nata tiamo fornitori di come quindicinaservizi”. Luciano le, con la missione Siviero, l’editore di fare incontrare di Bric à Brac, chi ha qualcosa il settimanale di da vendere con annunci gratuichi potrebbe comti di Napoli che, prarlo. Secondain partecipazione mano è la prima con network di pubblicazione, in testate specializEuropa, speciazate in quest’area, lizzata in questo ha riportato lo servizio al comstorico marchio mercio, e a partire Secondamano in dal 1977 diventa, Italia, sta affronin poco tempo, il tato l’evoluzione modello da seguidel mercato verso re per lo sviluple pubblicazioni po del business multicanali, con Da sin.: Massimo Cremieux, editore del periodico ligure Gli Affari, e Luciano free ads papers alcune certezze Siviero, editore del periodico campano Bric à Brac, che, con altri soci, hanno in Italia, Europa e molti interroriportato in Italia il gruppo di Secondamano e Sud America. La gativi. pubblicazione si “Di sicuro c’è trasforma in settisolo che, nel nomanale e, successivamente, in bisettimanale, con stro mestiere, i modelli di business vanno adatuna foliazione media di 96 pagine e circa 10.000 tati ai tempi e ai mercati”. Tutto il resto bisogna annunci al giorno. Nel 1990 Secondamano lancia costruirlo, sperimentando, con un occhio ai conti Smart, rivista di fotoannunci gratuiti, distribuita economici ed un altro all’evoluzione delle tecnoinizialmente come supplemento gratuito, quindi logie, dei gusti, e delle abitudini, dei clienti.

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Secondamano: gli annunci economici per l'editoria multicanale

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venduta in edicoper integrare le risorla, a partire dal se, e attività editoriali 1995, con cadenza multicanale per comensile e distriprire tutto il territobuzione di circa rio e raggiungere ogni 35.000 copie a segmento di pubblico numero. Nel 1997 possibile. tocca al sito web, Inserzioni economiche secondamano.it, e modelli di organizzaampliare in serzione vizi delle testate Il centro raccolta del gruppo. Neldelle inserzioni è unilo stesso periodo, co, senza distinzioni, sotto nuove proin ingresso, fra prietà - prima il professionisti e gruppo franco canadese privati, quindi fra Trader e, successivamente, annunci economila Schibsted Classified Meci a pagamento e dia, dell’omonimo gruppo gratuiti, né fra i Norvegese - inizia un’espediversi canali di rienza in ambito multinapubblicazione, zionale, che si conclude nel scelti autonomagiugno di due anni fa. Nel mente dai clien2009, infatti, il gruppo di ti.Secondamano Oslo, che aveva deciso di propone un venvendere la storica testata, taglio di opportuaccetta l’offerta che arriva nità multicanali da un network di testate di per inviare le inannunci gratuiti, che vuole In alto: gli specialisti che provvedono alla impaginazione dei diversi serzioni: telefono, riportare Secondamano in "canali" di comunicazione del gruppo di Secondamano. In basso: internet, email – i Italia. Del consorzio fanno il call center, la "punta di diamante" dell'organizzazione per la più utilizzati – olparte la Sege, della famiraccolta delle inserzioni tre al fax ed alle glia Caccamo, proprietaria lettere, oggi quasi di PortaPortese, la testata desuete, anche se storica romana di annunci fino a qualche anno fa arrivavano a sacchi quotigratuiti, la Edimax, ligure, di Massimo Cremieux, dianamente.Una volta entrata, l’inserzione è “filche edita Gli Affari, e la campana Bric à Brac, trata” attraverso una serie di passaggi successivi, di Luciano Siviero, Gennaro Iollo e Gabriele per arrivare a identificare con assoluta precisione Trama. se si tratta di un professionista – per esempio “Il gruppo Schibsted”- racconta Siviero-“ autoconcessionario o agenzia immobiliare – o un aveva individuato, assieme ai punti di forza di privato che vuole vendere una certa merce. Il Secondamano, anche alcune aree critiche” la più sistema, collaudato in anni di esperienze, è oggi importante delle quali era la diffusione, concenritenuto assolutamente sicuro ed affidabile, grazie trata in una sola zona territoriale, il Nord Italia di anche agli operatori al call-center, vera “punta di Milano e Lombardia. Il rilancio di Secondamano diamante” dell’organizzazione che raccoglie gli doveva obbligatoriamente passare dalla costituzioannunci commerciali. ne di un network, dove creare economie di scala La piattaforma produttiva – internet e testate e dove trovare sinergie per ampliare l’offerta di stampate – è integrata. L’accordo con la precedente servizi a tutto il territorio nazionale. L’integrazione proprietà, il gruppo Schibster, ha previsto per fra carta stampata e canali digitali era il naturale un anno l’utilizzo del software norvegese per la corollario, e la strategia da seguire per raggiunpubblicazione su internet, giusto il tempo per gere gli obiettivi economici. sviluppare una soluzione ad hoc, che è stata Metamorfosi, la nuova società che, dal 10 giuaffidata ad una software house milanese. “Oggi”gno 2009, ha rilevato Secondamano, è partecipata commenta Siviero”- siamo del tutto autonomi nella al 33% del capitale dai tre partner italiani, e ha implementazione del sistema editoriale per la cominciato dal primo giorno di attività a muoverpubblicazione su internet, per la quale utilizziamo si lungo le due linee-guida strategiche: network


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personale interno”. Sempre internamente si svolge anche il processo di impaginazione e produzione delle testate, che utilizza Presnet. “Tutta la nostra piattaforma”sottolinea Siviero”- è espandibile a terzi, si può utilizzare in sede locale o in ambito nazionale”. Complessivamente, si tratta di un investimento tecnologico valutato attorno al milione di Euro. Il progetto editoriale, che punta ad una progressiva integrazione fra i partner della società che ha acquisito Secondamano, prevede una trasmigrazioAlcuni dei media stampati del gruppo Secondamano ne sulla piattaforma unica sia di Bric à Brac che di Porta Portese in un prossimo futuro. sono stampati, in massima parte, presso il CSQ di Il gruppo editoriale, dopo aver rilevato Erbusco (BS); Più Barche, specializzato nel settore Secondamano, ha anche acquisito tre testate locali nautico, e Naturalis, presso la Sedit di Bari. specializzate in annunci economici, Arena Bazar, La distribuzione integrata è stata studiata in Mantua Bazar e l’Informaffare di Vercelli, che oggi funzione di razionalizzare le uscite nelle edicole: fanno parte dei canali “stampati” a disposizione Secondamano a Milano il lunedì ed il giovedì, degli inserzionisti per una copertura sempre con l’edizione free press il mercoledì, a Torino si più capillare del territorio nazionale. I periodici pubblica il lunedì e giovedì, Più Barche, Naturalis e Smart escono con cadenza mensile. Il volume di copie vendute resta notevole, nonostante la crisi editoriale non abbia risparmiato il settore: Secondamano viaggia sulle 70.000 copie settimanali, ai quali vanno ad aggiungersi le 10.000 del free press e le oltre 15.000 dei settimanali locali acquistati di recente.

Stampa e web: conti economici ed integrazione

Secondamano.it: la home page del canale web del gruppo editoriale

“Dal 2009 ad oggi”-spiega Siviero-“abbiamo assistito ad un lento, ma progressivo, riposizionamento delle inserzioni dalla carta stampata al web”. Il prodotto che va in edicola ha perso il suo appeal?“No” è la risposta, ma certamente la facilità di interagire con il web, sia in fase di inserimento dell’annuncio che in fase di consultazione, favorisce la consuetudine con il

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canale digitale. Secondamano ha sviluppato alcuni servizi a valore aggiunto per le inserzioni su internet.I clienti sia privati che commerciali, hanno la possibilità di inviare alcune immagini fotografiche del bene in offerta, e trasformarle in tempo reale in un vero e proprio filmato. E’ un servizio offerto da una società Israeliana, la Idomoo, direttamente on line. Chi si rivolge al gruppo di Secondamano, può naturalmente scegliere se pubblicare solo sui canali digitali o anche sulla stampa. Questo canale, talvolta, è “forzato” dall’editore.“Molte inserzioni immobiliari le portiamo anche su carta” perché la stampa favorisce l’approccio, ed il consumo, di questo tipo di contenuti, ma ciononostante il divario quantitativo fra il canale analogico e quello on line è notevole. “In questo momento”- sottolinea Siviero durante la nostra intervista, in una mattina qualunque del mese di aprile-“abbiamo in linea 116.000 inserzioni relative a case, delle quali 3592 ricevute oggi”. Sul giornale si pubblicano circa settemila inserzioni in totale, perché la carta ha dei limiti “fisici” che Internet ignora. E lo stesso succede per le fotografie, che stanno assumendo un ruolo sempre più importante nella comunicazione commerciale dei due settori trainanti, immobiliare e vendita delle automobili. E Secondamano stampato? Con i limiti fisici, la carta veicola anche margini economici ancora interessanti. Il “marchio” funziona molto bene in edicola: una pagina di pubblicità stampata si vende attorno ai 500 Euro ad uscita, un abbonamento annuale alla pubblicazione su Internet si negozia attorno agli 800 Euro, per via della crescente, ed agguerrita, concorrenza on line fra gli operatori. Anche in questo caso il divario è enorme, ma stavolta a vantaggio della stampa, che pure con i costi industriali di produzione e distribuzione – ignoti ad internet - resta ancora un buon affare, con margini interessanti. “E lo resterà?” domandiamo. “Noi la carta la vogliamo mantenere”- chiarisce Siviero- anche se c’è la convinzione di uno scenario che, per quanto riguarda i periodici di annunci economici, sia più orientato ad un lento declino che non ad una crescita esponenziale. “Una delle vie che potrebbero, se non invertire la tendenza, almeno allungare, di moltissimo, le prospettive di stabilità del prodotto stampato, potrebbe essere quella di free press altamente localizzati”. Per dirla altrimenti, una sorta di “locandine giganti” da distribuire su territori molto ristretti, rivedendo magari anche la logistica della stampa e della distribuzione. Se fosse possibile localizzare aree locali specifiche, si potrebbero produrre free press ad un prezzo molto accettabile, grazie proprio ai ristretti confini del mercato da coprire ed al naturale basso numero di copie

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da tirare, magari con macchine che impiegassero tecnologie alternative rispetto alle tradizionali, come le nuove rotative digitali. Sui mezzi di comunicazione “mobili”, invece, è ancora in corso una riflessione per approfondire come utilizzarli nel mercato delle inserzioni commerciali. “Abbiamo sviluppato progetti sia su SmartPhone che su iPad”, ma per adesso sono risultati tutti essere troppo vicini al “modello computer”, e quindi ci si sta muovendo alla ricerca di qualche modello veramente innovativo nell’utilizzo di queste nuove piattaforme. Già, i “modelli”: il problema, per gli editori impegnati nella diversificazione multicanale, ruota sempre intorno a questo concetto.“Le tecnologie cambiano”- conclude Siviero-“ma noi restiamo convinti che il nostro mestiere sia sempre quello: fornire un servizio ad alto valore aggiunto attraverso la ricerca, e la pubblicazione, di un’informazione specializzata che si chiama inserzione commerciale”. Come creare margini economici interessanti dipende, invece, dal momento storico, ed il “modello di business” più efficiente nell’epoca dell’editoria multicanale è un obiettivo da raggiungere con un grande gusto per la sperimentazione e l’innovazione, ma con i piedi ben piantanti nel terreno dei conti economici.

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Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it Comitato Editoriale Vincenzo Borgogna, Roberto Poli, Paolo Polidori Direttore responsabile Luca Michelli ha collaborato a questo numero Salvatore Curiale Segreteria di Redazione Elga Mauro Registrazione del Tribunale di Roma n. 21 del 27-01-2010 © ASIG Service S.r.l. - 2010 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma Stampa Spedalgraf stampa srl - Via Cupra 23 - 00157 Roma Questo numero è stato chiuso in redazione il 20 maggio 2011 TecnoMedia è consultabile in Internet http://www.ediland.it

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Secondamano: gli annunci economici per l'editoria multicanale


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Editoria e stampa quotidiana a WAN-IFRA Italia 2011: il “futuro da costruire” Il 9 e 10 giugno la città di Firenze ospita la XIV edizione di WAN-IFRA Italia, la Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa quotidiana in Italia, promossa da WAN-IFRA, l’associazione mondiale dell’editoria, da Fieg – Federazione Italiana Editori Giornali – e Asig – Associazione Stampatori di Giornali. In primo piano il futuro, anzi “i futuri” da costruire per la pubblicità, per il comparto industriale della stampa e per gli editori alla ricerca di nuovi prodotti per i “nativi digitali”, i giovani nati con internet in casa ed il telefonino in tasca. Alla rassegna fiorentina si presenta anche il primo Libro Bianco sulla stampa in Italia, la “mappatura tecnologica” degli stabilimenti dove si producono i quotidiani. Nella serata del 9 giugno, appuntamento per tutti con la storia dell’arte universale, grazie ad una visita privata, e guidata, alle sale più interessanti della Galleria degli Uffizi e al Corridoio Vasariano. Il futuro, anzi “i futuri” da costruire, sono al centro della XIV edizione di WA N - I F R A I t a l i a , l’annuale conferenza internazionale per l’editoria e per la stampa quotidiana italiana, che quest’anno si svolge a Firenze, presso il Convitto della Calza, il 9 e il 10 giugno. In primo piano, concessionarie di pubblicità, centri stampa giornali ed editori alla conquista dei mercati dei “nativi digitali”, i giovani e giovanissimi nati con il web in casa ed il telefonino in tasca.

Il programma

La rassegna internazionale di idee, prospettive, “best practices” e progetti in via di sviluppo nell’editoria quotidiana si apre il 9 giugno, al pomeriggio, con

la prima sessione, dedicata alla “lean production” – produzione snella - un termine di derivazione anglosassone che, applicato alla stampa dei giornali, indica le strategie per riorganizzare la produzione degli stabilimenti in presenza di ridotti volumi di copie e una maggior quantità di prodotti commerciali da produrre durante il giorno sugli stessi impianti che di notte lavorano i quotidiani. E’ un tema al centro dell’attenzione degli industriali in Italia ed all’estero, ed al quale è dedicata la relazione di apertura, un panel di discussione fra tutti i fornitori internazionali di macchine per la stampa offset e digitale, ed una tavola rotonda fra i manager dei centri stampa e i professionisti della distribuzione, per discutere le reali

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Editoria e stampa quotidiana a WAN-IFRA Italia 2011: il "futuro da costruire"

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Da quattordici anni WAN-IFRA Italia è l’appuntamento più importante per tutti i professionisti dell’industria dell’editoria e della stampa quotidiana italiana. Quest’anno, è anche un appuntamento con la l'Arte. La tradizionale serata conviviale di WAN-IFRA Italia è dedicata ad una visita privata, e guidata, alle sale più importanti della Galleria degli Uffizi ed al Corridoio Vasariano, con una cena a buffet sulla terrazza affacciata su Piazza della Signoria, uno dei luoghi dove è passata la grande storia d’Europa. La serata, così come la manifestazione, può contare sul contributo fondamentale di molte delle più importanti aziende leader mondiali nelle tecnologie, nei materiali di consumo e nei servizi all’industria editoriale e della stampa quotidiana, che sostengono WAN-IFRA Italia in qualità di sponsor. possibilità di rivedere organizzazione produttiva, flussi di lavoro, tecnologie e servizi in funzione del “futuro” che si prospetta. In questa sessione si presenta anche la prima edizione del Libro Bianco sulla stampa in Italia, la “mappatura tecnologica” degli stabilimenti che nel nostro Paese producono i giornali. La ricerca, promossa dall’Osservatorio Tecnico Carlo Lombardi e realizzata, per la fase esecutiva, dall’Asig, è uno strumento molto ambizioso, destinato a tutti i professionisti del settore, ed unico, nel suo genere, in Italia. Dalle pagine del Libro Bianco, distribuito nell’occasione a tutti i partecipanti, emergono con precisione i contorni dell’industria che stampa, ed i possibili interventi da attuare in direzione della lean production, il cui obiettivo finale, giova ricordarlo, è quello di aumentare la redditività riducendo i costi ed migliorando l’efficienza. La seconda giornata dei lavori, mattina e pomeriggio del giorno 10 giugno, è invece dedicata ai tempi più propriamente editoriali. Alcune relazioni di scenario su cosa sta avvenendo all’estero fanno da cornice ad una tavola rotonda fra giornalisti per mettere a fuoco i possibili nuovi prodotti, e nuovi servizi, per riportare i “nativi digitali” al gusto della lettura. Una sfida non facile, che sta coinvolgendo gli editori nazionali ed esteri, alla ricerca delle “formule” – mix di contenuti e di media – per proporre l’editoria ai più giovani, che vivono immersi in una realtà “digitale” dove l’immediatezza del messaggio – attraverso gli smartphone – e il fascino dei file multimediali sembrano averla vinta sui contenuti più riflessivi, tipici del testo stampato. Quale che sia il futuro della produzione “snella” e la distribuzione dei prodotti ai “nativi digitali”,

Agfa, Atex, EidosMedia, E xe l is, Fe ra g , Fujifilm, Gmde, Goss International, HP, Kba, Kodak, manroland, Océ, Screen, SunChemical, Tecnavia, Telpress, TM News e D-Share (co-sponsor): a loro, quest’anno, va il ringraziamento non solo per il contributo alle due giornate della più importante rassegna di settore che si svolge sul territorio italiano, ma anche per il sostegno a questo eccezionale appuntamento serale con l’Arte, che si svolge, per fortunata coincidenza, nell’anno delle celebrazioni per il centocinquantesimo dell’Unità d’Italia.

WAN-IFRA Italia 2011

WAN-IFRA Italia 2011: appuntamento con l'Arte

nell’uno come nell’altro bisogna fare i conti con la “pubblicità”, la risorsa indispensabile per l’industria della comunicazione, colpita pesantemente dalla crisi dell’economia mondiale dello scorso biennio. A fare il punto della situazione, e ancora una volta, a parlare del “futuro da costruire” arrivano le concessionarie di pubblicità. A loro i partecipanti chiederanno quali sono gli scenari più realistici da considerare, e quali gli interventi possibili, per consolidare e sviluppare il mercato nell’area della stampa quotidiana, dove oggi convivono, quasi ovunque, canali di comunicazioni analogici con canali digitali, ma dove il prodotto stampato quotidiano continua a fare la “parte del leone” nei fatturati pubblicitari.

La serata agli Uffizi

Se i temi in discussione a WAN-IFRA Italia 2011 sono di grande attualità, non meno importante si annuncia la serata del giorno 9 giugno, con l’apertura straordinaria serale delle più belle sale della Galleria degli Uffizi e del Corridoio Vasariano. L’appuntamento con l’arte universale, e con uno dei musei più visitati al mondo, è dedicato in esclusiva a tutti i partecipanti alla Conferenza internazionale. Lungo il percorso artistico, è prevista una cena a buffet sulla terrazza della Galleria, affacciata su Piazza della Signoria, solcata in passato da molti degli artisti i cui capolavori sono oggi conservati agli Uffizi. Il programma completo della manifestazione, i cui lavori sono tradotti simultaneamente in lingua italiana ed inglese, è distribuito in formato digitale e stampato, e disponibile sui siti dei promotori di WAN-IFRA Italia: wan-ifra.org, fieg.it ed ediland. it.


10 – 12 October 2011, Vienna, Reed Messe Wien

IFRA Expo 2011 Media Port

Publishing Trends Online, Mobile, Print – at IFRA Expo 2011

www.ifraexpo.com

12 – 15 October 2011, Vienna, Reed Messe Wien

63rd World Newspaper Congress 18th World Editors Forum Info Services Expo 2011 Taking Publishing to the next Level.

www.wan-ifra.org/vienna2011


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Quotidiani e pubblicità: da contenitori di inserzioni a soluzioni di marketing L’industria editoriale internazionale, nel momento in cui delinea scenari caratterizzati da una forte diversificazione dei canali di comunicazione, è decisa a consolidare, e sviluppare, i “punti di forza” del quotidiano stampato come veicolo per la pubblicità. Dalla XXI Conferenza Mondiale della Pubblicità sui Giornali, organizzata da WAN-IFRA a Malta, arrivano suggerimenti ed esperienze concrete sui metodi e sulle strategie per ottenere i migliori risultati dagli annunci pubblicitari stampati su carta e trasmessi, dallo stesso editore, on line.

Ma perché dovremmo la televisione, e a vantaggio, continuare ad avere fiducia, pur se in misura molto minoe ad investire sulla stampa, re, dei nuovi “canali digitali” come strumento per fare emergenti, Internet e, più pubblicità? Perché i giornali raramente, supporti mobili. portano la gente nei negozi. “Ma tutti dobbiamo riE se gli editori offrono anche cordarci”- come ha sottolicanali web e servizi su supneato Lindsay Zaltman, della porti mobili? Tanto meglio: la americana Olson Zaltman diversificazione multicanale Associates –“che la pubblicirafforza la promozione verso tà, tutta, ha un’unica finalità: il consumatore finale. portare il consumatore nel Questo è il messaggio punto vendita ad acquistare che la XXI Conferenza Monil prodotto”. E i quotidiani, diale sulla Pubblicità nei secondo recentissime ricerQuotidiani ha affidato agli che di mercato, se la cavano, oltre duecento partecipanti in questo, ancora molto bene. (da quaranta Paesi di ogni Il canale stampato svolge parte del mondo) che hanno una straordinaria funzione di Dietmar Schantin, Executive Director, Publishing, affollato i saloni del centro “engagement” (impegno) a Editorial and General Management di WAN-IFRA, congressi del Westin Drasostegno del prodotto pubbliresponsabile della Conferenza gonara di Malta, il 24 e 25 cizzato. Quanto più il lettore febbraio scorsi. è interessato al contenuto Da un punto di vista pubblicitario, il quotidiano che sta leggendo, tanto più è reattivo nei confronti stampato è tutt’altro che finito.Deve solo attrezzarsi del messaggio pubblicitario. Una stampa ritenuta per vivere al passo con i tempi, organizzando al “buona” e “affidabile” dal lettore, trasferisce questi meglio i contenuti, e trasformandosi da un semplice valori sul prodotto reclamizzato. Il lettore, di fronte “contenitore di spazi per inserzioni”, a una vera e agli annunci pubblicati, non mostra nessun fastidio. propria “soluzione di marketing”. In televisione, gli stessi dati citati dalla Zaltman, ci propongono uno scenario radicalmente opposto: Contenitori di inserzioni pubblicitarie o soluzioni di quanto più il programma è interessante, tanto più marketing? l’annuncio pubblicitario crea fastidio. Quanto più il In tutto il mondo, la carta stampata ha sofferto, e telespettatore è coinvolto nella visione, tanto meno è soffre ancora molto, di un calo nella raccolta pubblidisposto ad “interagire” con la pubblicità. “Il 95% di citaria, a vantaggio di mezzi ritenuti più “forti”, come ciò che pensiamo e che sentiamo dentro, è nascosto

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Quotidiani e pubblicità: da contenitori di inserzioni a soluzioni di marketing

gio pubblicitario. “Nel nostro mercato” – racconta Benoy Roychowdhury, direttore marketing dell’Hindustan Times, oltre tre milioni e mezzo di copie vendute al giorno, il secondo maggior editore di carta stampata dell’India-“il 40% delle persone ha meno di 18 anni, e nel 2015 il 55% sarà sotto i vent’anni”. I giovani crescono, e le copie calano; dal 2006 al 2012 la quota di mercato pubblicitario della stampa è destinata a passare dal 51% al 44%, e la televisione a crescere dal 37% al 41%. Che fare? “Continuare ad essere editori”risponde Benoy, ovvero diversificare l’offerta di canali – cinque anni fa è stato deliberato un investimento in radio digitale e su internet, e lavorare sui contenuti del giornale, che resta comunque il media trainante nei fatturati pubblicitari. I lettori, molto giovani, hanno dimostrato interesse per tre aree specifiche di informazioni: notizie economiche, stili di vita e contenuti educativi. Qui ha puntato l’editore, per mettere a disposizione degli inserzionisti “non solo spazi, ma soluzioni di marketing” per comunicare con target di lettori molto interessanti.

La pubblicità multicanale: “click-rate” addio

Anche l’approccio alla pubblicità on line sta rapidamente evolvendo. Staffan Hulten, Vice Presidente e fondatore della svedese RAM, Research & Analisys of Media, effettua il monitoraggio di oltre 560 pubblicazioni in 17 Paesi, che rappresentano oltre 300 milioni di lettori. “La misura del numero dei click effettuati dai navigatori si Internet è sempre meno importante”.I due terzi di tutti i click registrati sono realizzati da solo il 2% dell’audience registrata al sito, ed il 5% dei lettori in rete è responsabile di

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8 click su 10. Insomma, coloro i quali “cliccano” la pubblicità on line sono un numero infinitamente ridotto rispetto ai lettori, quasi un micro-gruppo di “fanatici dei click”. E per tutti gli altri? Il numero di persone che non hanno mai cliccato sulla pubblicità, che nel 2007 era prossimo al 68%, è arrivato, negli anni, all’odierno 88%.“La visibilità e la comprensione di come un certo annuncio pubblicitario funzioni è molto interessante. Il valore di un banner è molto superiore a quello di un click. Si può avere successo da una campagna di pubblicità on line anche con un bassissimo tasso di click”. E il successo dipende, fondamentalmente, da due fattori: la frequenza del contatto e il coinvolgimento. Se un sito ottiene un’alta frequenza di contatti, si genera un’alta quantità di risposte, altrimenti bisogna puntare su coinvolgimento, ovvero su lettori che frequentano il sito poche volte, ma per lunghi periodi di tempo. L’approccio multicanale al mercato della pubblicità è considerato, da molti analisti, una risorsa estremamente efficace per gli editori che hanno cominciato a diversificare già da tempo. Eamonn Byrne, managing director dell’omonimo Byrne Group inglese– che ha tenuto un interessante workshop professionale alla vigilia della Conferenza – ha sottolineato la “Brain Pattern Recording” (modello cognitivo mentale) uno strumento sul quale ha lavorato, e lavoro molto, Nielsen. “Il nostro cervello lavora per associazioni”- ha spiegato Byrne-“e questo è il modo con il quale lavorano i messaggi multicanali: stimolando gli effetti associativi”. Se la pubblicità si vede solo su un mezzo di comunicazione, il risultato è sempre lo stesso. Se il lettore vede il messaggio su più canali, associa diversi significati, e rafforza l’effetto della pubblicità. Secondo alcune ricerche, l’efficacia di un annuncio pubblicitario può dipendere, per il 25%, dal valore creativo, per il 13% dal valore attribuito al media e per il 28% dal contesto comunicativo all’interno del quale è percepito. I canali multipli sono dei moltiplicatori di successo nella comunicazione: la loro forza risiede nella capacità di creare associazioni. Questa è una prospettiva molto incoraggiante per gli editori di giornali, alle prese, come il tedesco Axel Springer, con scenari evolutivi, nel medio periodo, dove la diversificazione giocherà un ruolo molto importante. Gregor Waller, Vice Presidente per le Strategie e l’Innovazione Welt Group di Axel Springer, ha delineato alcuni trends internazionali: la lettura digitale, trainata dagli smartphones, la progressiva contrazione delle copie di quotidiani vendute, la diffusione dei tablet.. Nella stampa, Axel Springer si aspetta una contrazione del 5% all’anno nel prossimo quinquennio, con il conseguente impatto sui fatturati pubblicitari.

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nell'inconscio”: per la Zaltman gli editori di giornali possono offrire un media – la stampa – ad altissimo valore aggiunto come forza trainante per il messag-

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“Crediamo che per il 2020 ciascun tedesco possiederà almeno un dispositivo di comunicazione mobile, e l’80% di questi saranno degli smartphones, Questo cambierà tutto”.Comunque vada, la sola pubblicità digitale non avrà la forza di rimpiazzare il calo dei fatturati della carta stampata, ed il gruppo Axel Springer punta in maniera decisa anche sulla vendita dei contenuti. “Dobbiamo smetterla”- è la conclusione-“di regalare i contenuti”.

Quotidiani e web: sperimentare con fantasia

Aftonbladet, il maggiore quotidiano svedese, di proprietà del gruppo Schibsted, ha raggiunto Fra gli oltre duecento partecipanti (da quaranta Paesi di ogni parte del mondo), un mix soddisfacente di ricavi fra carta stamnumerose le presenze femminili fra i manager commerciali, i creativi, e gli specialisti pata e canali digitali. Raggiunge due milioni e in pianificazione dei media. mezzo di persone ogni giorno, in un Paese con nove milioni di abitanti. I ricavi da pubblicità sono al 50% fra stampa e on line, con le vendite delle testate stampate che producono la maggior voce pubblicato anche un supplemento stampato sull’ininel fatturato. “Le nuove piattaforme mobili”- spiega ziativa. Ai visitatori è stata offerta la possibilità di Anders Berglund, direttore vendite di Aftonbladet-“ accedere ad informazioni dettagliate su tutti i modelli sono una grande opportunità per gli editori di quoesposti, a fotografie e ad inserti video. La prima tidiani. Purtroppo, il problema è che, al momento, “edizione” del “salone virtuale” ha avuto 410.000 i consumatori le utilizzano per i concorrenti, come visitatori unici ed un totale di oltre 530.000 visite. Un FaceBook, Spotify ed altri operatori solo digitali”. successo tale da trovare uno sponsor per la seconda Non è facile sviluppare prodotti interessanti per edizione, andata on line nel 2010. le nuove piattaforme, soprattutto è molto difficile Nel segno dell’integrazione fra web e carta stamvendere quei contenuti. pata è anche l’esperienza proposta da Ann Lown, La strategia? Sperimentare, creare eventi come i head of Digital Partnership per l’editore inglese concerti musicali (sia dal vivo che digitali) e sfilate Archant Regional. Attraverso il servizio familynodi moda. “E’ un grande sistema per incontrare il tices24, i lettori possono pubblicare on line, oltre pubblico on line”- conclude Berglund-“ma è anche sul giornale, naturalmente, le necrologie. “La che grande per attrarre inserzionisti”. Aftonbladet decisione di pubblicare sul web i lutti familiari è prosegue nello sviluppo di nuovi prodotti stampati, stata molto delicata”- ha raccontato la Lown-“ma i visto che da questo “canale” continua, e continuerà messaggi di condoglianze, le fotografie, i video e la nei prossimi anni, ad arrivare la maggior parte del luce delle candele digitali hanno offerto agli inserfatturato. zionisti un valore aggiunto apprezzato rispetto alla Nel 2009, in piena crisi economica mondiale, il comunicazione statica del giornale”. mercato turco delle automobili era praticamente Da notare che, sebbene Archant offra alle famifermo, e con lui gli investimenti in pubblicità. Il quoglie la possibilità di pubblicare notizie di interesse tidiano Hürriyet, un broadsheet con diffusione media familiare di segno positivo, come nascite, matrimoni, di 420.000 copie giornaliere, ha deciso di creare un compleanni, circa i tre quarti degli annunci riguar“salone virtuale” dell’automobile attraverso un sito da le necrologie. La audience del servizio è all’82% web speciale. “L’obiettivo principale”- come ha racfemminile, con circa i tre quarti degli utenti che contato Altug Acar, Deputy Head of Advertising del lo definiscono “da buono a eccellente”.Il servizio giornale –“era quello di generare fatturati addizionali di vendita è integrato con quello del quotidiano di pubblicità e di contribuire, contemporaneamente, stampato, ma anche da solo ha offerto ottimi risulall’attività di vendita delle case automobilistiche”. tati economici: familynotices24 ha generato 500.000 Un’iniziativa sperimentale per la quale l’editore ha sterline nel corso del primo anno di attività, e 600.000 deciso di giocare in prima persona. nel corso del 2010. Tutte le case automobilistiche sono state contatTutte le esperienze hanno dimostrato che i quotitate, tutte le fotografie ai modelli sono state fatte apdiani, come strumento per la pubblicità, sono ancora positamente, in modo da evitare che la qualità della insostituibili. La loro integrazione con i canali digitacomunicazione potesse in qualche modo influenzare li, quando si trovano i giusti equilibri, porta vantaggi i visitatori del sito, oltre che i potenziali acquirenti. molto interessanti agli editori, ai consumatori ed agli Il primo giorno del “salone virtuale”, è stato inserzionisti pubblicitari.

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Hyperlocal, Citizen Journalism, Paywalls: gli editori degli Stati Uniti propongono alle redazioni dei giornali nuovi sistemi per produrre i contenuti, e per difenderli dall'invadenza del Web, in attesa di capire gli orientamenti, e le preferenze, del pubblico dei lettori nei confronti dei prodotti distribuiti su Tablet e sugli altri supporti mobili. Anticipiamo, in esclusiva assoluta, uno stralcio del capitolo dedicato ai nuovi scenari dell'editoria internazionale, pubblicato nella Ricerca Annuale dell'Osservatorio Tecnico "Carlo Lombardi", che è stata presentata in occasione di WAN-IFRA Italia 2011, la Conferenza internazionale per l'industria dell'editoria e della stampa quotidiana (Firenze, 9 e 10 giugno).

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Hyperlocal e Citizen Journalism sono, da alVi sono poi i siti interamente “user generated”, meno un paio di anni, tra i termini più utilizzati ovvero interamente prodotti da una redazione nel dibattito sul futuro del giornalismo sul web. fatta di internauti; è il caso di Bleacher Report, Negli Stati Uniti sono ormai molteplici (in Eurosito di sport locale che ha recentemente raggiunto pa meno) le iniziative che tendono a restringere i 16 milioni di utenti unici al mese, che ne fanno sempre più l’area il quinto sito di di copertura ininformazione formativa attorno sportiva. Oltre ad all’utente, cercanaver recentemente do allo stesso temricevuto un po di coinvolgerlo finanziamento e di creare una di 10,5 milioni relazione attiva di dollari da un che alimenti il sito gruppo di venture con nuove inforcapital, il sito ha mazioni. stretto accordi Everyblock, con CB Ssports. il sito di news com e con alcune iperlocali acquitestate del gruppo stato nel 2009 da Hearst, ai quali msnbc.com, ha fornisce contenuti recentemente imesclusivi. Di fronte alle prime pagine dei quotidiani USA disponibili nelle teche del boccato con deciE sempre Newseum di Washington D.C., anche i lettori si interrogano sul futuro sione questa stranell’ambito sportidell'editoria quotidiana. da, con l’obiettivo vo, anche il grupdi trasformarsi da po Gannett si è semplice sito di lanciato nell’ipernotizie inviate da una redazione ai propri lettori locale, potenziando il proprio servizio Highschoin un portale che si alimenta dei contributi della olsports.net con l’obiettivo di creare siti iperlocali comunità che ne fa parte. E così, accanto alle co-gestiti con quotidiani locali. tradizionali informazioni su cronaca, business, L’apertura dei servizi di news all’interazione sport e annunci immobiliari, una serie di nuove con la comunità di riferimento si allarga spesso funzionalità del sito incoraggiano gli utenti a conanche alla organizzazione, o riorganizzazione, dividere e discutere le notizie, ad incontrarsi ed dell’intera struttura redazionale. Al Register a coordinare le attività. Citizen, quotidiano del Connecticut, i nuovi uffici


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Retrofitting: come rendere più efficienti, e più flessibili, gli impianti di stampa esistenti

Che cosa si può fare per migliorare gli impianti di stampa esistenti? Quali interventi e quali investimenti conviene affrontare per aggiornare la meccanica e l’elettronica delle rotative, renderle più efficienti e flessibili nella produzione quotidiana? L’Associazione Stampatori Giornali – Asig - ha rivolto queste domande ai principali fornitori del mercato, ABB, EAE e PECOM per quanto riguarda le soluzioni per l’aggiornamento dell’elettronica delle macchine da stampa esistenti, e Goss International, Kba e manroland per quanto riguarda l’ampliamento della flessibilità produttiva. I fornitori hanno risposto in occasione di un TecnoMeeting, ospitato presso la sede della Fieg di Roma lo scorso 24 febbraio, focalizzato su “Retrofitting e flessibilizzazione delle rotative”. Ciascun fornitore dispone di soluzioni in grado di aumentare l’efficienza della rotativa e di ampliarne, entro limiti precisi, la flessibilità, in termini di prodotti e formati stampabili, un’opportunità tanto più interessante quanto più lo stabilimento si rivolge al mercato delle commesse commerciali, come i cataloghi, i volantoni della grande distribuzione e tutti gli altri prodotti che hanno bisogno

di alti volumi produttivi, tempistiche ridotte, ottima qualità su carta compatibile con quella dei quotidiani e, naturalmente, costi contenuti. Il problema, per tutti, stampatori e fornitori, è valutare quando, e in quali condizioni, convenga investire su operazioni di “Retrofitting” – come si chiamano tecnicamente – e quando invece non convenga pensare a nuovi, e più radicali, investimenti. L’aggiornamento tecnologico non è argomento sul quale si possa discutere in astratto, dal momento che dipende direttamente dal modello di rotativa installata, dalla sua configurazione attuale e dall’obsolescenza. Tutti i fornitori che sono intervenuti al TecnoMeeting hanno reso disponibile, a questo riguardo, una documentazione molto completa, dettagliata e di grande interesse per tutti i centri stampa, disponibile presso il sito web dell’Asig (ediland.it). A questa documentazione tecnica, ed ai contatti diretti con i partecipanti al TecnoMeeting Asig, rimandiamo tutti i professionisti interessati a valutare le possibilità di retrofitting sulle macchine rotative installate nei propri centri stampa.

Al centro pagina, da sin.: Trino Barnabò, (manroland), Sergio Puoti, (ABB). Qui sopra, da sin.: Christian Villiger (ABB), Aurel Bastian Hauck (EAE), Peter Ehehalt (Kba), Norbert Baur (MAN Pecom), Claudio Minerva (Goss International)

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redazionali comprendono un Newsroom Café, archivi aperti al pubblico, Wi-fi pubblico gratuito, stazioni di lavoro a disposizione dei blogger locali, e una sala riunioni a disposizione della comunità e delle scolaresche. Il giornale inoltre trasmette quotidianamente in diretta web le riunioni redazionali, per incoraggiare il coinvolgimento e la partecipazione della comunità alle scelte della redazione. L’importanza di una nuova organizzazione redazionale è fondamentale non soltanto per aprire l’organizzazione al contributo degli utenti, ma soprattutto per poter sfruttare al meglio i nuovi canali di comunicazione a disposizione. La redazione di un quotidiano è organizzata sostanzialmente allo stesso modo da un secolo e mezzo, in funzione di un prodotto che a parte l’introduzione del colore non ha visto significativi cambiamenti; pensare oggi di poter aggiungere nuove piattaforme - web, tablet, mail newsletter, e così via - senza modificare la struttura, i ruoli, i centri decisionali della redazione, sarebbe come attaccare due ali ad una automobile e aspettarsi che si metta a volare. Al quotidiano australiano Adelaide Advertiser il punto critico della organizzazione redazionale è stato individuato nella struttura piramidale, con un processo decisionale che scende dal vertice alla base. Questo modello è stato rimpiazzato da una organizzazione mutuata dalle redazioni delle tv all-news, con una struttura decisionale “piatta” e una maggiore condivisione delle responsabilità. Il caporedattore è stato rimpiazzato da tre “senior producers”, che coordinano l’attività dei “desk producers”, ciascuno con la responsabilità di un’area redazionale - sport, notizie generali, economia, salute ed educazione, cronaca, spettacoli. Al centro della redazione, un megaschermo interattivo simile a quello del film “Minority Report”, dotato di interfaccia multi-touch, fornisce alla redazione gli ultimi aggiornamenti sulle notizie, e permette ai redattori di muovere contenuti come foto, grafici e pagine da un canale informativo ad un altro. Diverso sembra invece l’approccio di USA Today, che dopo cinque anni di esperimenti ha abbandonato lo scorso ottobre l’idea del “desk universale”, una sorta di ponte di comando per tutti i canali informativi, sostituendolo con “hub informativi” specifici per ciascun medium (stampa, web, tablet, etc.). L’attività redazionale è stata invece riorganizzata attorno a quindici differenti aree di contenuto, ciascuna con un suo responsabile editoriale ed un manager incaricato di sviluppare la cosiddetta “pubblicità verticale” e di ottimizzare tutte le opportunità di ricavo. Obiettivo di questa riorganizzazione è quello di essere pronti ad esplorare ogni opportunità di sviluppo, che

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nasca dall’emergere di una piattaforma piuttosto che di uno specifico tema informativo.

I paywalls e la difesa dei contenuti

Il 2010 è stato l’anno dei paywalls, i “muri” messi a difesa delle notizie per evitarne il consumo gratuito o, peggio, l’incorporazione in prodotti e servizi che generano accessi e pubblicità per altri operatori. A partire dallo scorso 2010 i quotidiani britannici di qualità del gruppo Murdoch - The Times e The Sunday Times - consentono l’accesso a tutte le notizie solo dietro pagamento: una sterlina per un “pass” giornaliero, due sterline per l’abbonamento settimanale. Gli abbonati all’edizione iPad o Kindle pagano 9,99 sterline al mese. A fine marzo 2011, il CEO di News International Rebekah Brooks ha comunicato che il numero di abbonati ai nuovi prodotti digitali del Times e del Sunday Times è cresciuto di oltre il 60% negli ultimi quattro mesi, favorendo una crescita del 3% anno su anno della diffusione a pagamento del Times. Nel complesso, il numero di abbonati alle edizioni digitali dei due quotidiani alla fine di febbraio era di 79.000 unità rispetto ai 50.000 abbonati di fine ottobre 2010. La somma degli abbonamenti digitali e degli abbonamenti combinati carta-digitale, sempre a fine febbraio, era pari, sempre a fine febbraio, a 228.000. In base a questi dati, il sito paidcontent.org stima un fatturato mensile da vendite digitali pari a poco meno di 700.000 sterline. Nel complesso, dieci milioni di Euro su base annua. Sono tanti? Sono pochi? Al momento il management del gruppo editoriale appare soddisfatto dei risultati e non pensa di modificare la strategia del “paywall rigido”: in favore di un approccio più “sfumato” che preveda, per esempio, un certo numero di articoli gratuiti prima di bloccare la lettura dei contenuti. Va infine segnalato che, mentre il sito del News of the World, il domenicale popolare di News International, ha adottato lo stesso sistema del Times, il quotidiano The Sun, il più diffuso del regno unito, anch’esso edito da News International, non ha al momento adottato alcun sistema di pagamento per i propri contenuti web. Differente è invece l’approccio adottato per la vendita dei contenuti digitali dal New York Times. A partire dalla fine di marzo, l’utente non abbonato può continuare ad accedere liberamente al sito del quotidiano; ma dopo aver letto venti articoli, gli viene chiesto di sottoscrivere un abbonamento, senza il quale l’accesso al sito gli viene precluso sino alla fine del mese. Il costo dell’abbonamento è di 99 centesimi in promozione per le prime quattro settimane; successivamente, si pagano 14

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dollari al mese per l’abboprodotti come Flipboard, i namento sito+smartphone, lettori possono avere acces19 dollari per l’abbonamenso ai contenuti bypassando to sito+tablet, 34 dollari totalmente il sito web che per l’abbonamento senza li ha prodotti. restrizioni. All’annoso problema del Il sistema adottato dal saccheggio dei siti di news New York Times, denomisi aggiunge l’altrettanto nato “metered system”, noto tema di Google e della è adottato anche da altri sua posizione dominante. quotidiani statunitensi. Un Ha fatto notizia il ricorquotidiano che ha adottato so all’antitrust europea questo approccio, l’Augusta presentato lo scorso mese Chronicle nello stato della di marzo da Microsoft, Georgia, ha visto addiritsecondo la quale Google tura aumentare del 5% il mette in opera una serie traffico sul sito da quandi pratiche monopolistiche do, nel dicembre 2010, ha per consolidare il proprio adottato questo sistema di dominio nell’area della sePer i tablet è arrivato il tempo dei primi bilanci protezione dei contenuti. arch advertising e dell’inUna spinta positiva verdicizzazione dei siti web. so la vendita di news sul Tra le pratiche segnalate web potrebbe essere rappresentato dal sistema da Microsoft come abuso di posizione dominanGoogle One Pass, recentemente annunciato. Si te, l’impossibilità per i siti che ospitano i search tratta di un sistema di autenticazione degli utenti box di Google di ospitare analoghi box di altri e di elaborazione e gestione dei pagamenti che, operatori, e l’impossibilità per gli inserzionisti in cambio di una quota del 10% della transazione, pubblicitari di accedere ai propri dati conservati dovrebbe facilitare ed unificare le procedure amsui server di Google. ministrative per la vendita di abbonamenti, copie o Tablet e mobile: primi bilanci singoli articoli, lasciando agli editori la più ampia Se dunque sul web “tradizionale” la vendita libertà di definire i prezzi di vendita.. di contenuti informativi è resa difficoltosa dalle Nel complesso, tuttavia, l’introduzione di forme abitudini di consumo consolidatesi negli anni e da di pagamento dei contenuti informativi digitali una intermediazione pubblicitaria che gli editori veicolati dai siti web incontra molte resistenze, in non sono in grado di controllare, le cose sembregran parte legate all’abitudine ormai consolidata rebbero andare meglio nel nuovo, promettente dei navigatori di avere le notizie gratuitamente, se mercato del mobile, dove l’esperienza web si non sul sito di chi le ha prodotto, su qualche altro svolge all’interno degli universi chiusi delle app e sito che le ha riprese più o meno legalmente. Una dove anni di abitudine all’uso dei telefoni cellulari ricerca condotta a campione tra marzo e luglio ha creato una maggiore propensione a pagare per 2010 sui maggiori siti USA di notizie da Attributor, i servizi che si ricevono sui terminali mobili.. società specializzata nel monitoraggio dell’utilizzo Circa il fatto che il mercato del tablet sia in di materiale coperto da copyright, ha evidenziato forte espansione ci sono pochi dubbi: uno studio oltre 400.000 copie di materiali informativi ripubdi Gartner Group prevede a livello mondiale una blicate da circa 45.000 siti internet, nell’80% dei crescita del mercato dei tablet del 150% nel 2011 e casi in maniera illegale. del 100% nel 2012. Nel 2013 i tablet in circolazione Il riutilizzo di materiale informativo digitale dovrebbero essere intorno ai 150 milioni. In Italia prodotto altrove diventa incontrollabile, e la sua si stima che entro il 2013 saranno attivi circa 2,4 diffusione virale, se ci spostiamo nel web “sociamilioni di tablet. le”. Due applicativi tablet molto simili tra loro, Molto promettenti sono anche le stime sul merFlipboard e Zite, consentono di assemblare vere cato pubblicitario globale. Una ricerca condotta e proprie riviste su tablet, di aspetto grafico acnegli Stati Uniti da Informa Telecom & Media lo cattivante, a partire dai contenuti e dai contatti scorso ottobre ha stimato in circa 3,5 miliardi di che si condividono su Facebook e su Twitter. In dollari il valore attuale del mercato della pubbliquesto modo l’editore del materiale originario cità mobile, ed in circa 24 miliardi il suo valore perde definitivamente il controllo del contenuto, nel 2015. della possibilità di veicolare pubblicità, e persino Una terza ricerca, realizzata da Forrester di tracciare i dati web degli utenti. Nella logica di

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pubblicata a fine febbraio, stima in 38 miliardi di dollari il fatturato complessivo che sarà generato nel 2015dalla creazione, acquisto e download di apps per smartphone e tablet. Per il momento il prodotto di maggior successo in questo mercato è l’iPad di Apple, del quale è stata di recente introdotta la seconda versione, più sottile e leggera della precedente a parità di prezzo. Gartner stima che l’83% dei tablet che verranno venduti nel 2011 sarà un iPad. Al secondo posto, con il 14,2% di quota, i terminali che utilizzano il sistema operativo Android, La ricerca di Gartner si spinge a prevedere le quote di mercato nel 2015; Apple sarà sempre leader ma non più con un vantaggio schiacciante: i tablet della Mela avranno infatti una quota di mercato del 47,1%, contro il 38,7% di Android e il 10% di QNX, il sistema operativo del tablet BlackBerry Playbook, la cui uscita è prevista nella seconda parte del 2011. La ricerca di Gartner non tiene conto di altre piattaforme tablet già annunciate o che potrebbero esserlo a breve: HP per esempio, di cui è prevista per il mese di giugno l’uscita del tablet Touchpad, con un sistema operativo proprietario derivato da quello sviluppato da Palm (società recentemente acquisita da HP); e ancora Microsoft e Nokia, che sino ad oggi sono rimasti un passo indietro. A garantire il successo di un ambiente tablet piuttosto che un altro sarà soprattutto l’ecosistema nel quale esso è immerso, ovvero la disponibilità di applicazioni (le famose “app”) sui “negozi digitali”. Attualmente l’Appstore di Apple dispone di 65.000 apps specifiche per iPad, che si aggiungono alle circa 350.000 sviluppate per iPhone e in gran parte utilizzabili anche sul tablet. Il concorrente Android Market dispone attualmente di circa 200.000 apps. Se dunque le prospettive sono di una compresenza di molteplici piattaforme tablet e di un mercato suddiviso tra tre o quattro competitor, al momento non v’è dubbio che la piattaforma iPad sia di gran lunga dominante, sia per l’uso generale sia per quanto riguarda la presenza su di essa di prodotti editoriali. Tutti i grandi editori, italiani compresi, hanno lanciato edizioni iPad dei propri prodotti, spesso di notevole qualità e con contenuti realmente multimediali che fanno della lettura delle news sul tablet una esperienza nuova e di grande impatto anche per i potenziali investitori pubblicitari. L’evento più importante della sinora breve vita dell’informazione sui tablet è stato certamente il debutto di The Daily, il quotidiano “tablet-only” del gruppo News International che ha fatto il suo esordio con una presentazione in grande stile il 2 febbraio 2011. E’ ancora presto per fare un bilan-

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cio del prodotto, ma qualche numero significativo comincia a venir fuori: in occasione della presentazione dell’ultima trimestrale di News International, gli executive del gruppo hanno detto che nei primi due mesi di vita The Daily è stato scaricato 800.000 volte, ma non hanno rivelato quanti di questi download gratuiti si sono poi trasformati in regolari abbonamenti. E nota invece la perdita associata all’avviamento del nuovo prodotto, pari a 10 milioni di dollari, ed il costo settimanale di esercizio, 500.000 dollari. Considerato che il costo annuo di abbonamento è stato fissato in 40 dollari ($ 39,99 per l’esattezza), basta un rapido calcolo per quantificare in 150.000 abbonati il numero minimo necessario per raggiungere il break-even. Il lancio di The Daily è stato importante anche perché con l’occasione Apple ha modificato le regole di acquisto degli abbonamenti dei giornali disponibili sull’Appstore. In base alle nuove regole, è possibile acquistare l’abbonamento direttamente dall’interno dell’app: in questo caso, Apple trattiene il 30% della transazione. L’editore può continuare a gestire gli abbonamenti preesistenti senza modificarli, e può anche vendere nuovi abbonamenti al di fuori dell’App store senza pagare la percentuale a Apple, ma non ad un prezzo inferiore rispetto a quello dell’App store. La decisione di Apple ha provocato discussioni, proteste e prese di posizione. Grzegorz Piechota, presidente della International Newsmedia Marketing Association che unisce 5.000 editori in 80 Paesi, ha detto che Apple si sta comportando come Microsoft quando, sfruttando il monopolio sul sistema operativo Windows, cercava di imporre il browser Internet Explorer. Il problema è che Apple produce l’hardware, controlla la piattaforma operativa, gestisce il negozio delle applicazioni: su queste ultime oggi ha ricavi limitati, ma nel lungo termine, quando i margini della vendita dei tablet si ridurranno per la discesa dei prezzi e l’aumento della competizione, la vendita di servizi digitali in abbonamento permetterà di consolidare e fidelizzare la base degli utenti. Utenti i cui dati, fintanto che l’acquisto verrà fatto dall’interno dell’Appstore, non verranno comunicati da Apple all’editore del giornale. D’altra parte non si può non sottolineare come, accettando le regole di Apple, l’editore è in grado di rivolgersi ad un mercato potenziale di 160 milioni di persone che hanno un account sul negozio Apple; un numero enormemente superiore a quello degli utenti registrati o anche solo dei visitatori dei propri siti web E se alcuni gruppi editoriali, come Pearson, sono entrati in rotta di collisione con Apple, altri importanti realtà, come Condé Nast e Hearst, hanno accettato le nuove regole.

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Qualità di stampa

Il controllo del colore e la ripetitibilità dei risultati di stampa (parteI) Da SunChemical Group una nuova proposta per tenere costantemente sotto controllo i risultati della stampa a colori dei giornali, quando si utilizzano inchiostri certificati ISO. La metodologia si chiama PQA – Print Quality Audit – ed è applicata dal servzio di assistenza tecnica SunChemical in stretta collaborazione con lo staff tecnico dei centri stampa. Si utilizzano uno spettrofotometro ed un software di analisi molto sofisticato, sviluppato dal centro internazionale di ricerche del produttore di inchiostri. L’analisi è rapida, relativamente semplice da effettuare, e produce un rapporto che analizza le diverse proprietà colorimetriche dello stampato. In questo, e in un prossimo articolo, vediamo in dettaglio come funziona questo nuovo strumento per lo sviluppo della qualità di stampa nei giornali.

La richiesta più comune di un qualsiasi centro stampa ai fornitori di inchiostri è la possibilità di mantenere i risultati della stampa del colore costanti nel tempo. “E’ una richiesta che ci arriva spesso”- conferma il direttore tecnico di SunChemical Group Giampaolo Ferrara-“e la risposta, per noi, non è mai scontata.” La diversa qualità nella stampa del colore, fra diverse partite di inchiostro, può, certamente, dipendere da pigmenti che arrivano dalla produzione con caratteristiche non coincidenti, ma può anche dipendere da come si utilizza l’inchiostro in fase di stampa. Se cambiano, in rotativa, dei parametri, “il risultato finale, in termini colorimetrici, può variare anche se si utilizzano inchiostri della stessa partita fornita”. Per tenere sotto controllo la qualità finale colorimetrica dei giornali, il centro internazionale di ricerca di SunChemical ha di recente sviluppato una nuova metodologia – PQA (Print Quality Audit) - resa da poco disponibile a tutti i centri stampa italiani.

Il controllo di qualità colorimetrica: i principi generali

La metodologia si basa su uno spettrofotometro collegato ad un software specializzato, sviluppato da SunChemical, che fornisce in tempo reale dei

risultati – in termini numerici – sulla fedeltà e costanza di riproduzione del colore durante il ciclo di stampa. I presupposti fondamentali per questa indagine sono l’utilizzo di inchiostri certificati ISO e, naturalmente, la disponibilità del centro stampa a fare eseguire i controlli sugli stampati. Questi ultimi, in considerazione dell’utilizzo dello spettrofotometro, devono avere riprodotti, da qualche parte, le tradizionali strisce di tag di controllo. Un problema, questo, ormai risolto dalla maggior parte dei quotidiani.

Le norme ISO e gli inchiostri per la stampa offset

“Per quanto riguarda le norme ISO” - sempre più diffuse nella moderna cultura della qualità dei giornali – “SunChemical ha certificato”- come ricorda Ferrara-“le principlai serie di inchiostri di quadricromia (cyan, magenta, giallo e nero) per la stampa di quotidiani sia offset che flexo”, per le applicazioni a foglio e per la stampa su rotative con forno heatset, secondo la norma ISO 2846 per colore e trasparenza, in modo da fornire al mercato maggiori garanzie per l’utilizzatore, perché conformi agli standard di settore. Inoltre Sun Chemical prevede anche il processo di certificazione secondo ISO 12647 al punto 4.3.1.3 “Ink set colours” per verificarne l’efficacia nelle con-

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Il controllo del colore e la ripetitibilità dei risultati di stampa (parte I)

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dizioni di utilizzo da parte dei Clienti. L’utilizzo di inchiostri certificati ISO 2846 è un requisito previsto dalla norma ISO 12647.

Il metodo PQA – Print Quality Audit

SunChemical ha sviluppato un metodo, il PQA (Print Quality Audit) in grado di definire con semplici calcoli il livello qualitativo dello stampato nel lavoro quotidiano. Questo audit è inteso come un servizio, reso al cliente, per analizzare copie stampate e misurare il processo di stampa da un punto di vista colorimetrico ed è svolto da tecnici Sun Chemical con una dotazione costituita da uno spettrofotometro ed alcuni programmi di calcolo. L’attività produce un rapporto scritto con i risultati dell’analisi, gli scostamenti dagli standard previsti e raccomandazioni per eventuali azioni correttive. Per la corretta applicazione del metodo bisogna richiedere alcune informazioni che modificano il processo di calcolo: - Tipologia del supporto: la norma ISO 126472 (heatset e macchina a foglio) prevede 5 tipi di supporti differenti. La ISO 12647-3 (giornali) ne considera un sesto tipo. Ciascun supporto è caratterizzato da target precisi di densità ottica, colorimetria e dot gain. - Tipologia di retino: è necessario conoscere la lineatura; - Tipologia di lastra (negativa o positiva), con differenze nelle curve di dot gain. L’elemento principale che deve essere previsto sullo stampato è la barra di controllo, senza la quale non sono possibili misure di densitometria e colorimetria. La barra di controllo dovrebbe idealmente - contenere: -Fondi pieni dei quattro colori (C,M,Y,K) per le misure di densità ottica e colorimetria -Sovrapposizioni dei primari a coppie per la misura del trapping -Fondi retinati (25%-50%-75% o 40%-80%) per il dot gain -Fondi per la misura del bilanciamento dei grigi (sovrapposizione dei tre primari al 40% o al 50% e corrispondente grigio ottenuto con il solo nero). La barra di controllo non deve essere tagliata o cadere sulla linea di piega e non deve essere bucata dagli aghi. Gli elementi compositivi della barra dovrebbero trovarsi sulla stessa linea. Se dovesse finire forzatamente sulla linea di piega si potrebbe spostare temporaneamente, e per le copie necessarie, il posizionamento del soggetto sulla pagina per spostare anche la barra di controllo. Possibilmente lo spessore della barra dovrebbe essere non infe-

Una pagina dell'audit report che si ottiene applicando il metodo PQA. Nella seconda parte dell'articolo, vedremo quali informazioni di dettaglio si ottengono e come si interpretano.

Qualità di stampa

Il metodo di analisi e la barra di controllo

riore a 8 mm. Infatti le letture vengono eseguite con uno spettrofotometro a scorrimento che viene appoggiato ad un supporto e fatto correre lungo la barra di controllo. Naturalmente si tratta di richieste che spesso è difficile soddisfare perché barre come quella descritta non sono frequentemente presenti sugli stampati. Se il cliente intende però sfruttare l’audit di SunChemical, è possibile fornire una barra nel formato desiderato, in grado di essere facilmente inserita in uno specifico lavoro, misurata e poi rimossa per le successive tirature. Il sistema di misurazione concepito è, naturalmente, in grado di leggere barre di altro tipo e, in ultima analisi, è anche possibile eseguire misure singole invece che in scansione ed inserire manualmente i valori, operazione comunque molto più complessa. Il PQA, una volta applicato, restituisce allo stampatore, ed ai tecnici di SunChemical Group, una rappresentazione numerica accuratissima, dove è immediatamente segnalato, in termini percentuali, lo scostamento della colorimetria dello stampato nei confronti degli standard previsti dall’impiego di inchiostri ISO certificati. Sul prossimo numero di TecnoMedia, nella seconda parte di questo articolo, analizzeremo in dettaglio quali valori fornisce il report PQA, come vanno letti e quali azioni suggeriscono per riportare gli eventuali stampati insoddisfacenti all’interno dei valori colorimetri standard.


La carta fa il tifo per le foreste.

Le foreste europee crescono di un’area pari a 1,5 milioni di campi da calcio ogni anno. E’ un risultato entusiasmante, ottenuto anche grazie all’industria cartaria che promuove la gestione sostenibile delle foreste: in questo modo sono più gli alberi piantati di quelli tagliati. Così le foreste europee, da cui proviene l’88% del legno usato per produrre carta, sono cresciute del 30% dal 1950 ad oggi. Una risorsa rinnovabile, che non solo si rinnova, ma addirittura aumenta. Naturale, rinnovabile e riciclabile: è il lato verde della carta

Two Sides è un’iniziativa della filiera della comunicazione su carta e promuove la produzione e l’uso responsabile della carta e della stampa.

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Atex Tablet Publishing Solution Atex Tablet Publishing permette di realizzare edizioni tablet di alta qualità con il minimo impatto sulla redazione. Utilizza HTML5 per ridurre i tempi di attesa e per creare una user experience coinvolgente, semplifica la gestione di layout verticali e orizzontali, si integra con Atex Tablet Ad Management per una soluzione completa nell’ambito mobile, dal multi media alla pubblicità.

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Atex Global Media S.p.A. Via B. Crespi, 57 - 20159 Milano Tel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555 www.atex.com La soluzione Atex Tablet Publishing è stata disegnata per produrre edizioni tablet multimediali ed interattive, si integra facilmente con i sistemi editoriali esistenti eliminando la necessità di ulteriori investimenti in personale o in piattaforme di terze parti e assicura compatibilità con i vari device tablet con particolare attenzione all’iPad e ai dispositivi Android. Questa soluzione è stata progettata enfatizzando le caratteristiche delle applicazioni mobile (scrolling, tapping, ecc.) sfruttando le potenzialità della nuova tecnologia HTML5. Questo approccio permetterà di realizzare velocemente le edizioni dei contenuti con hyperlink, video e condivisioni nei social media. La tecnologia implementata unita alla stretta integrazione con i sistemi editoriali consente agli

editori di risparmiare sui costi, razionalizzare la produzione e una facile integrazione nel modello organizzativo. Atex Tablet Publishing è in grado di produrre pubblicazioni con file di dimensioni molto più piccole rispetto a quelle proposte da altre soluzioni, consentendo quindi aggiornamenti e dowload più veloci. I template degli articoli sono inoltre disegnati per posizionarsi automaticamente e con le dimensioni corrette nelle pagine tablet, il supporto per i workflow editoriali layout –driven nonchè la possibilità di editare i contenuti in modalità WYSIWYG ne permette la revisione semplificata ed imediata. “Con Atex Tablet Publishing, Atex migliora il suo posizionamento di fornitore unico per le media company che hanno bisogno di una soluzione che integri sistema editoriale, pubblicità, produzione, gestione della pubblicazione Web e sviluppo dell'audience", ha dichiarato Peter Marsh, Atex Global Vice President of Product Management. “Abbiamo sviluppato Atex Tablet Publishing con l'obiettivo di consentire ai nostri clienti di arricchire i propri prodotto su tutte le piattaforme, stampa, online e mobile, e di sviluppare una relazione più profonda e personalizzata con i lettori, gli abbonati e gli inserzionisti pubblicitari.” Atex Tablet Publishing è disponibile in modalità Software as a Service (SaaS) sui server Atex, oppure installato presso il cliente.

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La serie di rotative Universal compie 20 anni Con più di 5000 unità di stampa in funzione, Goss International continua a perfezionare la rotativa Universal® per editori e stampatori che devono adattarsi al mutevole mondo della comunicazione.

Primi successi

Queste funzionalità “universali” trovano conferma in una delle primissime vendite della rotativa Universal al gruppo grafico belga Nevada Nimifi, una società privata che produceva una varietà di stampati: dépliant, quotidiani, libri e riviste. Yves Duplat, al tempo proprietario del gruppo, si rendeva conto che per un continuo successo sulla

La prima rotativa Universal è stata lanciata nel 1991 in risposta alla visione Goss® di una chiusura sempre più rapida del divario tra qualità di stampa commerciale e qualità di stampa dei giornali. I requisiti tecnici erano flessibilità, versatilità e il bisogno di abbinare qualità e produttività. Un fattore altrettanto cruciale di cui tener conto era la modularità, in modo da poter estendere e perfezionare continuamente la rotativa man mano che cambiavano le esigenze di foliazione, posizionamento del colore e qualità di stampa. Per raggiungere questi obiettivi strategici, la prima rotativa Universal a lasciare La 500esima unità di stampa Universal è stata consegnata nel 1995 la linea di produzione aveva una

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Goss International Greenbank Street - Preston Lancashire PR1 7LA - England Tel: +44.1772.257571 Fax: +44.1772.885698 info@gossinternational.com www.gossinternational.com

configurazione cilindri 2x1 e un’ampia gamma di avanzate caratteristiche, tra cui sofisticati comandi, opzioni di inchiostrazione e una nuova piegatrice a ganasce 1:2:2 in grado di trattare fino a 12 bande. Grazie alla sua compatibilità con una varietà di apparecchiature ausiliarie, caratteristica questa tuttora importante, la rotativa poteva affermare di avere funzionalità di produzione veramente universali.


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concorrenza era necessario abbinare velocità e qualità di stampa, alta produttività e maggiore flessibilità. In base a questa necessità, la società ordinò la rotativa Universal prima ancora che ne venisse portato a termine lo sviluppo. La lungimiranza della Nevada Nimifi e le funzionalità della rotativa Universal furono un’ispirazione per il mercato dei primi anni ’90. In soli tre anni vennero vendute 500 unità di stampa ed entro l’inverno del 1994 il primo potenziamento di rilievo portava la velocità di stampa a 50mila copie l’ora. Oggi, ci sono più di 3.400 unità di stampa Universal 2x1 e 200 piegatrici installate in 40 paesi. A risultato del continuo perfezionamento del modello originale, la velocità di stampa è aumentata a 75mila copie l’ora, senza per questo compromettere uno dei fattori chiave per una stampa di alta qualità – la lunghezza di introduzione della banda (2,6 m) tra i rulli pressatori – il che significa minima compensazione dell’aumento di larghezza della banda e messa a registro ottimale. Le configurazioni variano da un’unica torre e piegatrice a installazioni come quella dell’Apple Daily a Hong Kong, dove cinque linee di stampa

Universal parallele producono un quotidiano che si è assicurato numerosi riconoscimenti per il suo stile vivace e ad alto impatto e la sua qualità di stampa. Mirando a potenziarne ulteriormente la produttività, nel 1995 Goss introdusse una versione a doppio sviluppo circonferenziale della rotativa Universal. Il modello attuale, con velocità fino a 80mila copie l’ora, ha avuto successo in tutto il mondo e ne sono state installate circa 2000 unità. Basata sulle caratteristiche fondamentali di robustezza e affidabilità della rotativa Universal originale, la versione 2x2 è un vero e proprio “cavallo da tiro”. La velocità di montaggio lastre e avviamento, abbinata alla rinomata flessibilità Universal, permette di ottimizzare questa rotativa per la produzione di quotidiani, stampa in appalto o lavoro semicommerciale di alta qualità sia nelle basse che nelle alte tirature. La rotativa si presta alla perfezione anche alla stampa di guide, annuari e “pagine gialle”.

Un’unica piattaforma, molteplici opportunità

Nel 2009 la serie Universal è stata di nuovo ampliata con l’aggiunta di un formato a doppia

ICinque rotative Universal parallele producono la premiata qualità dell’Apple Daily a Hong Kong

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larghezza e singolo sviluppo circonferenziale Goss ha apportato un ulteriore miglioramento (4x1), creando nuove opportunità di produzione all’intera serie Universal che può incidere dramper tirature più basse di prodotti ad alta foliazione. maticamente sui costi di installazione ed esercizio. Il nuovo modello, la Universal XL, può soddisfare La configurazione opzionale Goss T90™ posiziona questa domanda di alte foliazioni utilizzando un i cambiabobine perpendicolarmente alla rotativa, minor numero di bobine e torri di stampa. Con invece che in un locale separato. Questa configumeno torri, gli stampatori beneficiano di un inrazione permette di ridurre i costi di costruzione vestimento più modesto in un impianto di stampa dell’impianto, nonché i costi di esercizio, in quanto più piccolo e di una maggiore efficienza nella gli operatori della rotativa possono spostarsi fagestione della rotativa e sono quindi competitivi cilmente da una funzione all’altra. in fatto di prezzi. L’investimento è un fattore che va di pari pasUnion Printing (vedi articolo) ha installato la so, naturalmente, con il mantra della flessibilità prima Universal XL proprio per avere il vantagche ha caratterizzato la serie Goss Universal gio di una stampa coldset di alta qualità e della in tutta la sua storia. Oggi, più che mai, con la convenienza dei prezzi. L’italiana Union Printing costante pressione sui margini, editori e stampadispone di un insieme di apparecchiature per tori che devono far fronte alla domanda locale e la stampa a foglio, a bobina e digitale ed è speregionale di medio volume sono continuamente cializzata nella stampa commerciale, con una soggetti all’influenza delle esigenze di inserzioniproduzione che spazia da opuscoli e libri d’arte sti e lettori e di media concorrenti quali le radio a volantini e inserti heatset. Secondo il titolare locali, la maggior scelta di canali TV e l’internet. e amministratore delegato Roberto Pepponi, la Più colore, qualità più elevata, edizioni multiple decisione di prendere in considerazione confie targeting più mirato sono le caratteristiche gurazioni alternative coldset è stata motivata dal intrinseche della serie estremamente flessibile desiderio di offrire prezzi più appetibili a clienti di rotative Universal, offrendo agli stampatori che lottano per mantenere livelli di qualità con modi nuovi con cui adattare la loro produzione, un budget ridotto. nella maniera più efficiente in termini di costi, Nel 2010, in risposta alle emergenti esigenze, al mondo continuamente mutevole della comuGoss International ha completato il portfolio nicazione. Universal con una nuova versione 4x2 della Universal XL. La nuova rotativa fa fronte al bisogno avvertito in varie regioni di fornire la produttività della doppia larghezza abbinata a versatilità, semplicità di funzionamento e minor costo di investimento. Formato, velocità e convenienza sono fattori che fanno di queste rotative una soluzione attraente, sia che si tratti di nuovi investimenti o di progetti per l’aggiunta di torri di stampa. E, tenendo In Italia, Union Printing ha installato la prima rotativa Universal 4x1 sempre d’occhio la convenienza,

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Hellenic Miller Newsprint amplia l’offerta e rafforza i rapporti con i clienti con il sistema di stampa KODAK VERSAMARK VL4200 Dopo il successo del partner maltese, i ciprioti ora possono leggere i giornali esteri a colazione. tra le 9 e le 9:30. La maggior parte di questi sarà ora disponibile per l’ora di colazione, allo stesso prezzo di prima. Alcuni titoli invece arrivavano solo il giorno dopo, mentre anche questi saranno ora disponibili per l’ora di colazione.”

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Kodak SpA Viale Matteotti 62 20092 Cinisello Balsamo(Mi) Tel: +39 02 66028304 Fax: +39 02 66028353 www.kodakworldb2b.com Il nuovo stampatore di giornali cipriota Hellenic Miller Newsprint, nato da una joint venture tra Hellenic Distribution Agency ltd. e Miller Distributors ltd., inizierà a stampare 25 titoli esteri dopo l’acquisto del sistema di stampa KODAK VERSAMARK VL4200.

La produzione locale taglia i costi

“Negli ultimi due o tre anni le vendite di giornali hanno subito una flessione per l’aumento dei prezzi dovuto ai maggiori costi del trasporto aereo,” spiega Michalis Iacovides, Amministratore Delegato e proprietario dell’azienda che distribuisce quasi tutti i giornali esteri a Cipro. “Come isola dipendiamo dal trasporto aereo e, con il continuo aumento dei costi, è stata quindi una scelta logica dal punto di vista commerciale investire nelle nostre capacità di stampa.” I costi del trasporto non erano l’unico problema, anche i tempi di consegna avevano un pesante impatto sulle vendite. Iacovides spiega: “Alcuni titoli stampati in Grecia o Turchia arrivavano entro le 8 di mattina ed erano disponibili nei negozi

Sulla scia del successo di Miller Newsprint di Malta

Hellenic Miller Newsprint ha seguito le orme del suo omologo Miller Newsprint di Malta, che ha preso la stessa decisione 20 mesi fa proprio per lo stesso motivo di costi maggiorati e ritardi nelle consegne. Da allora, tutti i 60 titoli internazionali di cui curava la distribuzione ora sono stampati localmente, il che ha prodotto un aumento del 20% delle vendite di giornali e attirato un pubblico di lettori più ampio grazie ai prezzi competitivi e alla disponibilità immediata dei giornali. “Alcuni clienti hanno detto di aver ricevuto il loro giornale qui prima che a casa,” afferma Malcolm Miller, dirigente di Miller Group. Miller spiega che inizialmente hanno avuto dei problemi in fase di avviamento perché gli editori avevamo mostrato dei dubbi sull’esito dell’iniziativa. L’azienda ha dovuto anche superare la percezione negativa della gente riguardo all’aspetto che avrebbero avuto i giornali stampati. “Quando il Financial Times disse che ci avrebbe sostenuto, è stato più facile convincere la gente,” continua Miller. “L’investimento ci ha conferito una maggiore flessibilità, rendendoci più competitivi. Prima, atterrava un aereo con un carico di sole 100 copie, tutto quello che potevamo avere, il che voleva dire che le vendite erano limitate, mentre la domanda superava abbondantemente l’offerta. Ora, se abbiamo bisogno di più copie, possiamo facilmente stamparle. L’investimento ha inoltre ridotto in modo significativo l’impatto ambientale

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della nostra azienda.”

Kodak: una scelta facile

A seguito della joint venture con Miller Newsprint, tutti i file vengono inviati a Malta di primo mattino e poi a Hellenic Miller Newsprint per la tiratura dei titoli ciprioti. Anche con il successo avuto a Malta, la decisione non è stata presa facilmente, dichiara Iacovides: “All’inizio ero scettico: la produzione comporta l’assunzione di una grande responsabilità. Ma dopo aver parlato con alcuni editori abbiamo deciso che questa era la soluzione migliore. Per quanto si sono abbassate le tirature, questa macchina da stampa digitale rappresenta la soluzione ideale.” Iacovides confessa che la scelta di collaborare con Kodak è stata facile: “Sapevamo che la soluzione Kodak si sarebbe dimostrata totalmente affidabile e infatti non ci ha delusi. La qualità del sistema di stampa KODAK VERSAMARK VL4200 è ottima. Kodak ci ha fornito tutto il supporto di cui avevamo bisogno, cosa che ci ha molto rassicurato. Siamo lieti di dichiarare che non abbiamo avuto alcun problema.”

la professionalità di Kodak. Kodak ha ascoltato le nostre richieste e ci ha sostenuto in ogni fase.” L’installazione di Hellenic Miller Newsprint mette in evidenza come l’innovativa tecnologia di Kodak possa aiutare i fornitori di servizi di stampa a rispondere alle pressioni del mercato: “Siamo lieti che il nostro primo cliente sia rimasto così soddisfatto delle prestazioni e delle capacità del sistema di stampa KODAK VERSAMARK VL4200 a tal punto di decidere di investire ulteriormente in una joint venture con Hellenic a Cipro,” dichiara Jack Knadjian, Business Development Director, Newspaper Digital Printing Solutions, EAMER di Kodak. “Miller è il migliore esempio di imprenditore lungimirante. Ha coraggiosamente trasformato la sua azienda a Malta e sta raccogliendo i frutti del suo lavoro. È entusiasmante vedere il sistema di stampa VERSAMARK VL4200 svolgere un ruolo così fondamentale in questo processo.” La macchina da stampa è stata presentata ufficialmente in una cerimonia inaugurale, con il patrocinio del Financial Times, che ha avuto come ospite d’onore il Ministro delle Finanze di Cipro.

Diffusione in aumento

Il sistema di stampa KODAK VERSAMARK VL4200 stampa 125m/min alla risoluzione di 600 dpi x 360 dpi. I primi risultati dopo l’installazione sono stati incoraggianti: “Finora l’interesse è stato forte e prevediamo un aumento significativo della diffusione ora che possiamo completare la produzione a Cipro,” conclude Iacovides. “Sono rimasto molto colpito dal-

Martin Dickson, vicedirettore del Financial Times, durante l'inaugurazione del centro stampa Hellenic Miller Newsprint

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Un particolare della KODAK VERSAMARK VL4200 installata presso il centro stampa Hellenic Miller Newsprint


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SITMA MACHINERY S.p.a Via Vignolese 1910 41057 – Spilamberto (Mo) Tel.: +39059780311 Fax.: +39059780300 www.sitma.it sitma@sitma.it Un’unica linea, tante funzioni: è la proposta di SITMA, azienda italiana leader mondiale nel settore del confezionamento con film plastici e carta, per le sale spedizione e finishing dei centri stampa quotidiani. Gli stabilimenti che producono, su impianti unici, copie di giornali durante la notte, e durante il giorno un numero sempre maggiore di prodotti commerciali, sono, oggi più che mai, alla ricerca di soluzioni flessibili e versatili, in grado di adattarsi alle esigenze di commesse molto diverse fra loro. SITMA propone all’industria dei giornali soluzioni in grado di adattarsi a prodotti e flussi di lavoro differenziati, secondo il principio “un’unica linea, tante funzioni”. Le linee, collegabili direttamente alla rotativa attraverso catene monopinza, a ai dischi di arrotolamento, così come in grado di funzionare in configurazione off line, possono piegare, indirizzare, inserire, confezionare pacchi, con soluzioni ad alta automazione e combinando fra loro le diverse funzioni. - Abbonati: l’impianto produce le copie destinate agli abbonati, che vengono indirizzate singolarmente e vengono impilate e suddivise automaticamente secondo il CAP postale con applicazione automatica della fascetta di sovrapacco e del bollettino postale.

- Piccoli pacchi: l’impianto produce con estrema semplicità anche i “piccoli pacchi” , solitamente non producibili sugli stacker da rotativa, permettendo di soddisfare meglio le esigenze di distribuzione e senza creare cumuli di resa. - Terza piega: l’impianto può essere dotato o meno di “terza piega”- che comunque è disattivabile -per permettere la piegatura o l’attraversamento di prodotti che non vanno piegati. La terza piega, può essere utilizzata anche per la produzione di prodotti commerciali da lavorare all’uscita della rotativa. - Inserimento: la modularità dell’impianto consente di aggiungere, al prodotto di base, dei supplementi, che possono essere alimentati sia prima della terza piega, che dopo la stessa. Nel caso siano inseriti prima della piegatrice, gli inserti vengono piegati insieme al prodotto principale. Se invece vengono alimentati dopo la terza piega, possono essere inseriti direttamente all’interno del prodotto piegato. - Confezionamento: la confezionatrice permette di proteggere il prodotto di base, e di migliorarne la presentazione ai lettori, arricchendolo con inserti che si vogliano posizionare all’esterno del prodotto principale. Riviste, inserti pubblicitari, ed altri supplementi editoriali possono essere messi all’interno del giornale, ma acquistano una maggiore rilevanza quando siano visibili al consumatore, e quindi presentati esternamente.. La soluzione SITMA permette di veicolarli in un’unica confezione, che ne assicura la distribuzione ai clienti. L’editore può abbinare ai prodotti stampati CD, DVD, depliant, CARD, solleciti di abbonamento, lettere di presentazione ecc. anche in modo selettivo e personalizzato, valorizzando il prodotto principale e comunicando direttamente con il cliente finale. Le linee uniche, che integrano funzioni molto diverse fra loro, sono già disponibili, ed in funzione, sia in Italia che in molte altre parti del mondo, dove gli impianti SITMA installati producono quotidianamente migliaia di copie di giornali e di altri prodotti commerciali.

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SITMA per la sala spedizione: un’unica linea con tante funzioni


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SELF: il sistema editoriale multimediale per le agenzie e i giornali LOGO TELPRESS

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Telpress Italia S.p.a Piazza della Libertà, 13 00192 – Roma Tel.: +39063216304 www.telpress.it info@telpress.it SELF è il nuovo sistema editoriale di Telpress per le agenzie di stampa e i giornali, sviluppato per lavorare con i flussi di lavoro multimediale, dove testi, fotografie e clip audio e video devono essere gestiti contemporaneamente. Il progetto SELF è stato presentato per la prima volta da Telpress a IFRA Expo 2009 di Vienna. Dopo aver raccolto pareri e suggerimenti dal mercato italiano ed internazionale, Telpress ha avviato lo sviluppo del prodotto nel corso del 2010, completandolo, come previsto, entro la prima metà di quest’anno. SELF, che significa Simplyfied Editorial Layout Feature, è ora pronto per la commercializzazione.

Semplificare il lavoro dei giornalisti: la videoimpaginazione

SELF ha come obiettivo la semplificazione delle attività dei giornalisti e di quanti si trovano a gestire i flussi di informazioni multimediali. Tutti i concetti tradizionali dei sistemi editoriali classici sono stati rivisitati, e reinterpretati, per ridurre al minimo lo sforzo nell’utilizzazione del software. La prima funzione che è stata riprogettata è quella dell’impaginazione. “La creazione a video della pagina”- spiega Mario Salamida, project manager di SELF in Telpress dopo aver lavorato molti anni alla direzione

tecnica del Gruppo Espresso –“avveniva, tradizionalmente, secondo alcune modalità standard”: o partendo da una pagina esistente – memorizzata nel book – oppure disegnandola a mano libera con gli strumenti classici offerti dalle applicazioni desk top, come inDesign e Quark. SELF punta su un sistema misto, utilizzando lo strumento del “modello”. L’operatore si limita a delineare l’impostazione grafica della pagina, senza scendere nei dettagli. Il software suggerisce, automaticamente, il completamento del layout, proponendo diverse soluzioni, tutte con il computo automatico delle calate. Con un “modello” unico per il calcolo, si possono risolvere quasi tutti i problemi. SELF è stato sviluppato come strumento redazionale, perché è il redattore che sa come vuole costruire una certa pagina del giornale. E’ sufficiente indicare le caratteristiche di base al software, e questo restituisce, in tempo reale, le possibili geometrie con gli ingombri a disposizione. Il sistema, naturalmente, propone e crea pagine sia per le versioni stampate dei canali di comunicazione che per i siti web gestiti dall’editore, con le stesse modalità interattive. Per una scelta precisa, il sistema non offre strumenti speciali e riservati alla creazione di pagine di informazione standard, come i listini di borsa, perché queste vengono già trattate, e spesso offerte già complete, attraverso software specialistici.

Tecnologia Cloud Computing

La piattaforma SELF può essere utilizzata totalmente via web, con i principi del Cloud Computing. L’unico investimento, per l’editore, resta la connettività. Telpress propone un sistema di calcolo automatico, per la fatturazione del servizio tecnologico, che risponde alle esigenze editoriali, e tiene conto della quantità di pagine prodotte e pubblicate attraverso SELF. Tutta l’attività di setup del sistema è offerta come servizio ai clienti, ma gli editori, una volta avviato il contratto, possono rapidamente rendersi indipendenti e sviluppare le funzionalità del sistema in modo da renderle su misura per il flusso di

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lavoro adottato.

La pubblicazione dei contenuti redazionali è unica, e si caratterizza in funzione dei canali di pubblicazione solo nella fase finale di “chiusura” dei media. Il giornalista comincia a scrivere una storia per il web, dove non esistono limiti di spazio. L’articolo per il canale on line Mario Salamida, project manager di SELF a Telpress, dopo aver lavorato molti anni alla direzione tecnica del è aggiornato conGruppo Editoriale Espresso, di fronte ad una schermata del nuovo sistema editoriale multimediale. tinuamente. Nel momento in cui si SELF per il mercati prepara la versione per la carta stampata, SELF “SELF non è una soluzione che cavalchi l’onda splitta il file, ed i giornalisti cominciano a lavoemotiva o la moda tecnologica del momento”rare su versioni diverse. L’eventuale terzo canale spiega l’amministratore di Telpress, Pasquale da gestire, per esempio le pubblicazioni su iPad, D’Innella Capano. “SELF è stato sviluppato per diventano una terza versione splittata. le esigenze del nuovo mercato editoriale delle I tre, o più, file con la stessa storia, in diverse agenzie di informazione e dei giornali”. Gli uni versioni, sono contemporaneamente disponibili e gli altri guardano con interesse all’innovazione per il redattore all’interno di un unico editor tecnologica che, per un verso, offra un flusso di comune. Quando si apre una “storia”, sono lavoro semplificato alle funzioni essenziali, e per immediatamente visibili tutte le versioni della un altro non costringa ad investimenti difficilstessa. mente sostenibili in tempi di crisi. Telpress ha integrato nell’editor di SELF SELF offre all’editoria locale un motore di tutti gli strumenti della piattaforma TOSCA per impaginazione potente, flessibile e semplicissila visualizzazione delle notizie di agenzia, testi, mo, che potrebbe richiedere in azienda solo la grafici, fotografie, audio e video, e per il browpresenza di un tecnico specializzato e niente più, sing su internet. Il giornalista ha a disposizione per affrontare eventuali emergenze o la gestione tutti i più aggiornati repertori di informazioni di modelli di pagina particolarmente creativi e disponibili, con accesso in tempo reale. complessi. Tecnologia Telpress e piattaforme standard Alle agenzie di informazione, SELF propone L’editore che sceglie di installare SELF, con il una tecnologia per la gestione di informazioni modello avanzato di Cloud Computing, utilizzerà redazionali multimediali, con in più la possibilità il server di Quark solo ed esclusivamente per il di generare, in modo quasi automatico, pagine da rendering finale delle pagine del prodotto stamoffrire in service ai propri clienti, pronte sia per pato. Un utente specializzato che voglia crearsi il media stampato che per il sito web da aggioralcune pagine su misura continuando ad utilizzanare in tempo reale. re il prodotto Quark Xpress, che magari impiega Ad entrambi i mercati, Telpress offre anche già da anni, potrà continuare a farlo, riuscendo il valore aggiunto dell’utilizzo in sharing del serin qualsiasi momento ad importare le pagine nel ver Quark, un’altra, importante, innovazione per flusso di lavoro SELF, e a completarle all’interno sostenere economicamente le attività editoriali dello soluzione Telpress. in tempi difficili.

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La gestione dei contenuti


Una sicurezza‌ rassicurante! Scegliete la tecnologia, il fornitore e il partner in grado di offrirvi un futuro sicuro. Con un ampio portfolio di sistemi di stampa che evolvendo offre nuove opportunità , la nostra tecnologia risponde costantemente alle vostre esigenze, man mano che cambiano e si sviluppano. Potendo contare sul solido appoggio di un gigante dell’industria mondiale, con un investimento a lungo termine nella stampa, siamo in grado di fornirvi gli strumenti con cui affrontare le sfide del futuro.

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