Tecnomedia 80

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TecnoMedia Tecnologie, Prodotti

& Mercati editoriali

Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali Numero 80 - Marzo 2014

Integrazione che funziona al Cittadino di Lodi

Il quotidiano lombardo ha puntato sull’integrazione totale fra carta stampata – offset e digitale – e nuovi canali on line – web e tablet. La nuova organizzazione ha portato numerosi benefici, e un aumento dei fatturati pubblicitari con gli inserti speciali “micro zonali” stampati in digitale. a pagina 3

Filo diretto Le aziende informano

Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert Ansa

Periodico mensile. Anno XXI n. 80 - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma - Reg. Trib. Roma n. 21 del 27-01-2010 - Iscrizione ROC n. 4753

Stampa digitale: dodici mesi dopo...

Il 2 gennaio 2013 presso il Centro Stampa Quotidiani usciva il primo prodotto editoriale realizzato con la nuova tecnologia di stampa digitale. A distanza di dodici mesi, clienti, fornitori e tecnici del CSQ si sono incontrati a Erbusco per a pagina 7 tracciare bilanci e progettare nuovi sviluppi.

Barenschee Denex Systems Technology EidosMedia Elettra Exelis Ferag Fujifilm

Poligrafici investe nell’editoria multicanale

La Poligrafici Editoriale reagisce alla crisi del settore con nuovi investimenti che puntano sulla crescita integrata di prodotti tradizionali e digitali, installando un nuovo sistema editoriale che collega oltre 450 posti di lavoro fra trentotto a pagina 11 redazioni locali e tre centrali.

GMDE Goss International Grafikontrol Hugo Beck Interstrap Kalfass Kodak

La filiera della carta cerca strade per il rilancio

La presentazione annuale dei dati di settore, raccolti dalle otto associazioni imprenditoriali che compongono la filiera, è stata l’occasione per chiedere interventi di politica industriali utili ad accompagnare la trasformazione del settore, fra i a pagina 15 quali sostegni all’innovazione e alla lettura.

manroland Miles 33 Mima films Napp Systems Nela NTG Open QIPC

Il “robot journalism” tra sogni e realtà

E’ possibile che nuovi algoritmi di ricerca e nuovi strumenti di analisi on line aiutino lo sviluppo di nuove forme di giornalismo? Il “robot journalism” può essere un’opportunità? Cresce il numero delle aziende e dei professionisti che invea pagina 20 stono e sperimentano queste nuove opportunità

R.G. Segbert Sitma SMB SchwedeMaschinenbau Sun Chemical Group Technotrans Telpress

Il futuro della stampa secondo Drupa

La richiesta di maggiore efficienza produttiva guida i trend di investimento della stampa secondo il report di drupa appena pubblicato, dove non mancano sorprese e motivi di ottimismo ricavati da interviste ad oltre 2.500 manager ina pagina 23 ternazionali di 119 Paesi.

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Le Rubriche Filo diretto ...............................................................................................................da pagina 26

ISSN 1974-7152



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Una redazione, un sistema editoriale, un centro stampa e tanti prodotti da gestire: il Cittadino di Lodi ha puntato sull’integrazione totale fra carta stampata – offset e digitale – e nuovi canali on line – web e tablet – per sviluppare informazione e servizi alle imprese in ambito locale, secondo il principio, condiviso da management e giornalisti, di lavorare una sola volta, vendendo i contenuti ovunque possibile. L’organizzazione del lavoro multimediale e multicanale ha portato ad un incremento del fatturato pubblicitario, con un aumento del 52% sui risultati degli inserti speciali stampati in digitale e proposti a mercati “micro zonali”. “La qualità costa, ma paga” come ha raccontato a TecnoMedia Roberto Savarè, Direttore generale del Cittadino di Lodi.

“La qualità? Costa, e non si deve regalare. Bisogna venderla, possibilmente in tutti i canali disponibili”. E i media stampati e digitali, al Cittadino di Lodi non mancano. La testata lombarda, fondata come settimanale diocesano nel 1890, e trasformata in quotidiano esattamente 25 anni orsono, ha fatto della diversificazione multimediale il pilastro per combattere la crisi ed espandersi sul territorio a sud di Milano anche in tempi difficili. “La nostra area”- racconta Roberto Savarè, Direttore generale de Il Cittadino – “non è stata certamente immune dalla crisi economica generale. I nostri prodotti hanno risentito del calo della pubblicità e delle difficoltà in edicola come il resto delle testate italiane.” Come se non bastasse, sul Lodigiano hanno, da tempo, cominciato a muoversi due free press, un settimanale ed un mensile. Cresce l’offerta e calano, inevitabilmente, le tariffe della pubblicità. “Il Cittadino è un quotidiano con un marchio locale molto forte e credibile” sottolinea Savarè, ma il problema è come mantenere elevata la redditività editoriale in tempi difficili. “Ci vogliono fiducia in se stessi, fantasia e voglia di provare nuove strade”. Per l’innovazione non è detto che le dimensioni locali siano un problema. Anzi, se opportunamente sfruttate, possono essere un’opportunità molto interessante.

Notizie e canali

Il Cittadino di Lodi, nelle edicole, arriva tutti i giorni tranne la domenica, che è coperta da un numero “doppio” che può sfruttare uno dei canali

Editoria multimediale

Integrazioni che funzionano: stampa offset/digitale, web e tablet al Cittadino di Lodi

più tradizionali del nostro Paese, le rivendite parrocchiali. Con circa 15.000 copie di diffusione nei giorni feriali, e con oltre 20.000 per il numero del week-end, il Cittadino di Lodi ha le dimensioni ottimali per proporsi come “partner locale” ai fornitori di tecnologie che puntino sull’innovazione. E questo è stato “lo scenario che nel 2002 è stato presentato alla società EidosMedia, che all’epoca non era ancora diventato il fornitore globale che è oggi”. “Noi”- ricorda Savarè - ”cercavamo una soluzione per rendere più moderno ed efficace il lavoro redazionale quotidiano. Non ci hanno venduto un sistema, abbiamo comprato un’idea ” ovvero la possibilità di elaborare i contenuti in modo del tutto indipendente dal canale di pubblicazione, ovvero l’editore ha la notizia, la tecnologia propone i canali per la diffusione. Il sistema funziona se l’organizzazione del lavoro è razionale ed evita le sovrapposizione di ruoli e le duplicazioni inutili. All’epoca, sottolinea Savarè, “non era una soluzione ovvia, come poi è diventata, ma era una prospettiva nuova. Noi ci abbiamo creduto ed è stata la nostra fortuna, perché fin da allora abbiamo cominciato ad operare su una piattaforma in grado di rendere disponibile su più canali un unico contenuto.” I contratti si firmarono nel 2003 e nel 2004 cominciò la produzione.“Grazie alla nostra dimensione locale, e ad una redazione molto giovane, entusiasta, ed aperta all’innovazione, siamo stati i primi ad utilizzare per la produzione del giornale stampato il sistema Méthode, che supportava già la gestione dei canali digitali in altre società editrici estere”.


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Poco tempo l’avvio della produzione regolare, a Lodi arrivarono, in rapida successione, i responsabili editoriali de Le Figaro, nel mese di gennaio, e del Financial Times, a febbraio. “ Tutti a vedere che cosa stava succedendo a Lodi” ricorda divertito Savarè, che in tempi assai più recenti, fra 2012 e 2013, ha trasferito quell’esperienza nella scelta del nuovo partner per la stampa del giornale. All’epoca della scelta del sistema, ci si chiedeva come l’informatica potesse supportare nuovi modi di fare i prodotti e di organizzare il lavoro. “La stessa domanda”- racconta Savarè-“ce la siamo posta nel 2012 relativamente alla rotativa. Roberto Savarè, Direttore generale Come possiamo creare del Cittadino di Lodi innovazione attraverso la stampa?” La risposta è arrivata quasi per caso. Da poche settimane la produzione del quotidiano era stata trasferita al CSQ di Erbusco stante la scelta editoriale di modificare il formato dal tradizionale 315 x 470 al nuovo 265 x 380. Il centro stampa era dotato, primo in Italia, di una soluzione per la stampa digitale di prodotti con formati, e qualità, compatibili con quelli prodotti dalle rotative offset. “Nello stabilimento potevano nascere nuove soluzioni per il canale stampato in sede locale”.

Inserti locali stampati in digitale

Gli imprenditori locali, quando avviano nuove iniziative o quando lanciano campagne di promozione dei loro prodotti e servizi, chiedono un adeguato supporto pubblicitario al quotidiano capofila della zona di loro interesse. “Il prodotto cartaceo resta in cima ai desideri”- sottolinea Savarè, sia per la forza del brand che per l’impatto del grande formato sul pubblico. Ma non sempre la formula offerta – pubblicità tabellare classica sul prodotto quotidiano– riesce ad accontentare la domanda, che vuole soluzioni più efficaci, penetranti e, magari, a costo ridotto, nel caso in cui la promozione riguardi, specificamente, solo alcuni dei 60 comuni serviti

dell'Editoriale Laudense, editore

dal Cittadino. La soluzione? Ancora una volta l’innovazione, che nel caso specifico significa trasformare le tradizionali pagine di informazione locale, dove si parla di eventi specifici, in “inserti stampati in digitale”, che possono essere distribuiti all’interno del prodotto-base o su tutto il territorio o solo nei Comuni che interessano. I vantaggi della “stampa locale in digitale” ? La pubblicità sull’inserto digitale locale, se distribuita solo in zone specifiche, costa meno, e mantiene il forte impatto tipico della carta stampata, senza contare che la diffusione delle linee Adsl non è ancora capillare in tutti i Comuni del lodigiano. L’inserto digitale ha una capacità di penetrazione più capillare rispetto

all’edizione web o tablet. L’editore ha avviato la nuova produzione “mista” – offset per il quotidiano e digitale per gli inserti – grazie al Festival della Danza del 2013, un appuntamento fisso sul calendario di tutti gli appassionati. E’ nato un nuovo contenitore, “il Cittadino Eventi”, con una grafica molto moderna e di grande impatto, elaborata dallo stesso studio che cura il quotidiano principale, e che fa capo ad Alberto Valeri, che raccoglie i contenuti pubblicati sulle pagine di cronaca del giornale assieme alle informazioni specifiche dell’evento, e naturalmente alla pubblicità locale, anche micro-zonale. Un surplus di copie di “Lodi Città della Danza”, stampate dal CSQ di Erbusco su carte migliorate, in formato identico a quello del Cittadino, è andato direttamente all’organizzatore del Festival, che lo ha distribuito, con mezzi propri, in punti di diffusione alternativi rispetto alle edicole. L’editore ha incassato i proventi della pubblicità, e l’organizzatore dell’evento ha coperto costi delle copie in più realizzate nel quantitativo esatto richiesto. “I contenuti del giornale sono stati prodotti una sola volta, ma hanno generato ricavi all’interno di diversi canali distributivi, senza che ciò abbia richiesto alcun aumento dei costi.”

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La redazione che ne, naturalmente, produce i materiaha investito anche li pubblicati nelle internet. Sei mesi pagine di cronaca fa l’editore locale locale, e reimpieha dato vita a "Ilgati negli inserti Cittadinopiù", un stampati in digimagazine mensitale, ha compreso le sviluppato per il significato della iPad e Android. nuova iniziativa, Una delle sessioni e lo ha condiviso più estese, quelle con la stessa mendegli Eventi, ractalità con la quale coglie i contenuti era stato accolto in dell’inserto stamsistema editoriale, pato in digitale, e aperta all’innovali amplia grazie zione di prodotto alla possibilità di e di processo. interazione con i Dopo il primo lettori. Per la festa degli Eventi, dedel Patrono, San dicato alla danza, Bassiano, il canale sono arrivati gli tablet pubblica una Alcuni esempi degli inserti del Cittadino di Lodi stampati con tecnologie digitali inserti per le fevastissima galleria ste del patrono, le di immagini scatprincipali rassegne fieristiche e gli altri incontri tate dai lettori, che possono ritrovarsi, protagonisti tematici a livello cittadino, come il Festival della della saga, “pubblicati” sul media locale. fotografia etica, destinati a richiamare un pubblico E sul web? Nonostante 25.000 utenti unici del molto più ampio di quello locale. I nuovi prodotti sito in ambito provinciale (su una popolazione di digitali, tutti realizzati presso il CSQ di Erbusco 180.000 abitanti) sul web “offriamo gratuitamente (Bs), hanno richiamato l’attenzione anche di alservizi e informazione in estrema sintesi, con concuni “Clienti” istituzionali, come i Comuni, e di tinui rimandi al quotidiano in edicola. La qualità altri investitori locali, come gli istituti di credito, si paga, e se l’editore regala tutto in rete, non si che hanno visto nel nuovo prodotto una formidacapisce poi come possa vendere i contenuti il giorno bile opportunità per veicolare messaggi presso il dopo in edicola”. pubblico locale, con una forza di penetrazione, ed Il sistema editoriale Méthode, all’interno del una autorevolezza del brand, al momento non paraquale sarà trasferita definitivamente tutta la progonabile ai canali duzione dei nuovi digitali. “Anzicanali digitale nelché rivolgersi alla la seconda metà stampa dei volandell’anno, offrirà tini pubblicitari, un flusso di lavoro gli inserzionisti di dei contenuti semogni dimensione pre più efficiente e hanno cominciato rapido. Già oggi, a rivolgersi all’edila redazione ha tore locale” che accolto ben volenfornisce loro un tieri la possibilità prodotto di “serie di “raccontare” in A” a costi competivideo, per il web tivi e con una forza e per il tablet, le di attrazione molto recensioni dei film superiore. scritte per il prodotto stampato. Tablet e web Altre sinergie poLa moltiplicaAlberto Valeri, responsabile della veste grafica del prodotto editoriale lodigiano trebbero seguire, e dei nuovi inserti realizzati in digitale zione dei canali sulla falsariga di di comunicazioquanto già oggi av-


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I "compleanni" del Cittadino Ma quanti anni ha il Cittadino? I “compleanni” del giornale lodigiano sono parecchi. Quest’anno la testata compie 124 anni dalla sua fondazione, avvenuta nel 1890. All’epoca era un settimanale, e tale resterà fino al 1980, quando diventa bisettimanale. Il 26 gennaio del 1989, il Cittadino si trasforma in quotidiano, e quest’anno ha festeggiato i primi 25 anni di vita nella nuova veste editoriale. Nei primi mesi del 2013, il giornale, che aveva introdotto il colore in prima pagina già dal 1998, affronta un nuovo restyling, cambia formato, e trasferisce la produzione presso il CSQ di Erbusco (Bs), dove i nuovi impianti consentono di sperimentare la stampa mista offset e digitale. Il 1° aprile di quest’anno, il Cittadino festeggia un nuovo “compleanno”: i primi dodici mesi dell’inserto “Eventi”, la nuova pubblicazione distribuita con il quotidiano e stampata con tecnologia digitale.

In alto: l'edizione del 25 gennaio 2014, per i primi 25 anni di vita del Cittadino in versione "quotidiano", raccontati dalla redazione e dal direttore Ferruccio Pallavera. Qui sopra: i riquadrati dedicati alle redazione del Financial Times e de Le Figaro, in visita alla redazione lodigiana nel lontano 2004 per studiare il sistema editoriale Méthode installato per gestire il prodotto su carta.

viene per il giornale, che propone ai lettori un’unica edizione con due “prime pagine” totalmente diverse per Lodi e per il territorio del Sud Milano. L’integrazione di canali stampati tradizionali, digitali e media on line, è un’opportunità anche per la concessionaria locale, “che deve, in qualche misura, rivedere alcune abitudini del passato”. Un caso concreto? I ristoratori. La crisi non ha risparmiato neppure loro, e la propensione all’investimento pubblicitario è scesa vertiginosamente. Perché continuare a proporre loro la tradizionale comunicazione tabellare del passato? Molto meglio proporre di fare parte di un elenco locale di ristoranti aperti in occasione delle sagre e delle altre manifestazioni locali, magari con l’esercizio visibile direttamente sulla mappa della città. E se poi un ristorante ha un sito internet dove propone ricette, o altri contenuti relativi alle proprie attività, per attrarre la clientela, questi possono essere agganciati alle pagine tablet e diventare pubblicità interattiva, con collegamenti diretti fra i contenuti della comunicazione ed i fornitori di servizi locali. “Più che tecnologia, è una questione di mentalità”

che deve imparare a sfruttare le nuove sinergie fra i media. Con i prodotti tematici dedicati, come gli inserti stampati in digitale o le versioni interattive su tablet, si possono offrire campagne di pubblicità ad inserzionisti verticali. “Per la danza”- osserva divertito Savarè-“c’era anche la pubblicità di un fisioterapista…” Difficile immaginarla nell’ambito delle normali pagine di cronaca locale. Nuovi prodotti, nuova organizzazione del lavoro, diversificazione dell’offerta, stampa digitale ed edizioni su tablet, ma con quali risultati? Nel corso del 2013, ci sono state dieci pubblicazioni di eventi su altrettanti inserti stampati in digitale, pari ad ottanta pagine full color su carta migliorata, con un incremento del fatturato pubblicitario "eventi" , raccolto localmente, pari al 325%. Con cinque “speciali” dedicati a comuni del lodigiano, il fatturato ha avuto un incremento del 52%. “E visti i tempi”- conclude Savarè-“non possiamo proprio lamentarci”. L’integrazione fra carta stampata in offset, in digitale e nuovi canali on line funziona, e molto meglio del previsto.

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Stampare in digitale: l’esperienza nei mercati e le prospettive di crescita Il 2 gennaio 2013 dalla rotativa digitale del Centro Stampa Quotidiani uscivano alcune migliaia di copie del Monviso - settimanale piemontese – primo prodotto editoriale realizzato con la nuova tecnologia di stampa. Dodici mesi dopo, clienti, fornitori e tecnici del CSQ si sono incontrati nello stabilimento di Erbusco (Bs) per tracciare un primo bilancio della stampa digitale. Qualcosa ha funzionato molto bene, qualcos’altra meno: l’esperienza maturata sui mercati italiani ed esteri aiuta a tracciare prospettive di sviluppo concrete, sia per i prodotti editoriali – giornali e periodici – che per quelli commerciali.

Tecnologie e proposte commerciali

“Quando abbiamo deciso l’investimento nella stampa digitale”- racconta De Cian-“le prospettive del mercato della stampa erano piuttosto chiare”: forte riduzione dei lotti di produzione, poche iniziative nuove, tutte focalizzate su nicchie di mercato con prodotti a bassa tiratura, e tutte alla ricerca di soluzioni industriali con bassi costi di produzione. Per un centro stampa le soluzioni possibili erano limitate: si potevano ri-programmare le produzioni per aumentare il grado di utilizzo degli impianti – cosa estremamente difficile – oppure si poteva aumentare in misura significativa l’elasticità della forza lavoro – anche questo molto difficile – oppure si poteva puntare ad aumentare i rendimenti degli impianti con soluzioni di automazione industriale. “Noi un investimento lo abbiamo fatto, con il sistema di automazione Q.I., rappresentato in Italia da Gmde”, ma per lo sviluppo di prodotti a bassissima tiratura occorreva pensare anche ad altro. L’investimento in stampa digitale, che ha consentito di ampliare la gamma di prodotti offerti ai clienti, non è

stato, in assoluto, proibitivo. “Il CSQ”- ha ricordato De Cian-“in dodici anni ha investito 125 milioni di Euro. Per la stampa digitale abbiamo speso circa 2 milioni”. La vera difficoltà, nei confronti della proprietà, è stata “di ordine più psicologico che economico: bisognava spendere soldi sulla stampa, un’area che non godeva di salute particolarmente buona”. Per ottenere il via libera al finanziamento è stato necessario elaborare una strategia di prodotto e di servizio molto articolata.“I mercati, dopo dodici mesi, hanno premiato le nostre intuizioni”. La rotativa digitale è stata installata – fisicamente – nel reparto di spedizione, come tecnologia complementare al resto del layout industriale, rotative offset e impianto di inserimento, allestimento e spedizione di Müller Martini. “A parte la considerazione che la tecnologia digitale, in quanto complementare, è uno strumento difensivo per le rotative offset”- sottolinea De Cian-“la strategia di mercato si basava su tre capisaldi tecnologici”: la possibilità di stampare pagine con qualità assolutamente paragonabile – meglio, indistinguibile – rispetto a quella prodotta dalla quadricromia offset, utilizzando carta quotidiano da 45gr/mq, con alternativa di carte migliorate patinate e uso mano, la possibilità di avere gli stessi formati offerti dalle rotative tradizionali, il 38*53 e il 31*45, e la possibilità di disporre di diversi livelli di qualità e prezzi.

Aspettative e risposte del mercato

Stampa digitale

Stampa digitale, un anno dopo: il CSQ di Erbusco (Bs) ha ospitato un incontro fra clienti, stampatori e fornitori per fare il bilancio dei primi dodici mesi di utilizzo della rotativa digitale HP T 230, che il 2 gennaio del 2013 ha cominciato a stampare testate settimanali, quotidiane, periodiche e inserti di tipo editoriale e commerciale su carta da giornale e su supporti migliorati. A fare gli onori di casa il Direttore generale Dario De Cian, al quale si sono uniti i responsabili internazionali di HP nel tracciare i contorni di alcune esperienze di successo maturate in parallelo a quelle del CSQ.

Nuovi prodotti per nuovi mercati? “Anche, ma non solo”- spiega De Cian, perché il target iniziale dell’investimento era un mix fra tradizione ed innovazione. I clienti ai quali rivolgersi erano


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sostanzialmente di tre tipi: locali italiani, che hanno editori di giornali esteri ed preferito non avviare, alitaliani interessati a promeno per il momento, la durre e diffondere lotti mistampa in bassa tiratura nimi di tirature nelle zone per le zone del Nord Italia, servite dal CSQ, editori di preferendo offrire ai lettori quotidiani locali interessati delocalizzati la possibilità a sperimentare inserti di di acquistare le copie del cronaca – e pubblicità – giornale in formato Pdf micro zonali, da distribuiattraverso web e tablet. Le re all’interno del prodotto dimensioni di questo merprincipale solo in alcune cato sono, tutto sommato, aree diffusionali, clienti modeste, ed esiste sempre di prodotti commerciali o la possibilità che, di fronte editoriali con periodicità ad una ripresa economica, non giornaliera, interessati qualche editore decida di alle basse tirature di alta provare anche la diffusione qualità. mirata di copie cartacee in Risultati? “Il mercato in bassa tiratura. dodici mesi ci ha dato indiDecisamente meglio è cazioni molto interessanti, andata la richiesta relativa ed in alcuni casi al di là di ai prodotti editoriali perioogi più ottimistica previsiodici, come i magazine, ed ne”. Gli editori di giornali a quelli commerciali, ma stranieri sono arrivati, e fin il vero “exploit” è arrivadagli inizi la rotativa digitato dalle edizioni “miste”, le ha cominciato a produrre stampa offset e digitale, dei Dario De Cian, Direttore generale del CSQ per i lettori di lingua Russa giornali locali. il Kommersant. Quando la stampa digitale funziona Di segno diverso è stata la risposta degli editori

Print Power & Two Sides: i programmi 2014/2016 Print Power & Two Sides, l’organizzazione europea costituita da aziende ed associazioni industriali della comunicazione su carta – produzione, stampa, distribuzione, contenuti e consegna – ha presentato a Milano il bilancio delle attività svolte ed i programmi per il biennio 2014/2016. L’organizzazione, che è attiva in 13 Paesi europei, ed in Italia è promossa da 14 associazioni, fra le quali Fieg ed Asig, ha come obiettivo principale quello di promuovere la comunicazione su carta quale strumento di marketing e veicolo di messaggi pubblicitari. Nel nostro Paese, e fin dal 2011, l’organizzazione ha avviato massicce campagne a sostegno dell’efficacia del media stampato nel mix di azioni pubblicitarie, con oltre 230 pagine pubblicate su quotidiani nazionali e regionali, magazines e stampa specializzata per un valore stimato di oltre 1 milione e mezzo di Euro. L’organizzazione promuove anche la consapevolezza della sostenibilità ambientale della carta, un supporto per la comunicazione utilizzato – rapporto 2012 – dal 96,2% del campione di aziende intervistate. Per il biennio 2014/16 l’organizzazione punta ad attivare

Da sin.: Paolo Mattei, Amm. Del. Burgo Group e Presidente di Print Power & TwoSides Italy, Martyn Eustace, Dir. Generale Print Power & Two Sides Europe

relazioni più strette con i professionisti del marketing, dei media e della pubblicità - sia attraverso incontri personali in occasioni di seminari e convegni che inviando loro documentazione utile – e punta a diffondere presso il grande pubblico una maggiore consapevolezza dei vantaggi che derivano all’ambiente dall’utilizzo della carta come strumento di comunicazione.

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A raccontare le espeduemila copie ciascuno – rienze di successo – con inquindi nella fascia ideale crementi percentuali nella per la convenienza della raccolta di pubblicità locale stampa digitale – e circa a tre cifre – sono stati al20.000 contatti, ai quali si cuni protagonisti di questo aggiungono quelli relativi “filone editoriale” molto alle iniziative tematiche. promettente. Il Cittadino di Lodi – alla Il Giornale di Brescia, cui esperienza dedichiamo come ha spiegato il Diretampio spazio in altra parte tore della concessionaria della rivista – ha sperimenNumerica, Vittorio Lanzani, tato con successo iniziaviene attaccato da parecchi tive molto simili. Inserti concorrenti, sia quotidiani speciali, talvolta su carte che settimanali di area. In migliorate rispetto a quella passato la forza del brand da quotidiano, realizzati evitava problemi, ma con il in occasione di eventi citmercato della pubblicità in tadini di grande richiamo, forte contrazione, i clienti per i quali gli organizzatori hanno più forza a negoziare hanno commissionato anuna riduzione delle tariffe che surplus di tirature da per le inserzioni. Con oltre distribuire autonomamente 200 comuni e tre valli monnel territorio. tane da servire, la stampa Il principio è lo stesdigitale può offrire delle so: pubblicazioni iper speopportunità interessanti per cializzate, con una grafica aumentare la penetrazione di grande impatto visivo, capillare del territorio manampio uso delle immagini, tenendo competitivi i costi e raccolta capillare delle per gli inserzionisti. Nel inserzioni pubblicitarie. corso del 2013 sono partiti La stampa digitale è afuna serie di inserti locali fidata al CSQ, ed i risultati territoriali, come quelli per sono assicurati. Il quotiChiari e Montichiari, dove diano lodigiano, nel corso l’editore può offrire pubdel 2013, ha prodotto 10 blicità agli operatori locali pubblicazioni dedicate ad limitando la diffusione degli eventi, pari ad 80 pagine inserti alle aree di distribufull color in digitale, 5 spezione. “La forza del brand è ciali dedicati ad altrettanti la stessa”, ma il costo conpaesi, che da soli hanno tatto è molto più razionale portato un incremento della ed abbordabile anche da raccolta pubblicitaria del parte del piccolo esercizio 52% in dodici mesi. commerciale locale. Nel complesso, la stamCon gli inserti locali, pa digitale utilizzata per sono cresciuti quelli settol’informazione e la raccolta L'incontro per valutare il primo anno di esperienze riali, per esempio le pagipubblicitaria iper locale, nella stampa digitale al CSQ è stato seguito con ne dedicate alla montagna ha generato, per la voce grande interesse da editori locali, stampatori e stampate in digitale, e di"eventi" un incremento del concessionarie di pubblicità. stribuite solo nelle zone fatturato pari al 325% nel di stretta competenza. Le corso del 2013. pagine tematiche e quelle di cronaca iper locale, in Le esperienze portate dai manager di HP, e occasione di saghe e feste paesane, sono diventate raccolte presso clienti di ogni parte del mondo, altrettanti inserti full color a diffusione limitata. hanno proposto scenari molto vicini alle esperienRisultati? ze italiane del CSQ. Sia che i prodotti realizzati Dieci titoli speciali geografici con foliazione da 8 in stampa digitale servano alla fidelizzazione di a 16 pagine ciascuno da aprile ad ottobre del 2013, clienti assicurativi – 54% di redemption da parte dei


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Vittorio Lanzani, Direttore di Numerica, Concessionaria de Il Giornale di Brescia

Silvio Mondino, Editore del settimanale Il Monviso, il primo prodotto venduto ad uscire dalla rotativa digitale del CSQ, la HP T 230, il 2 gennaio 2013. La testata, che ha 26 anni di vita, viene prodotta in qualche migliaio di copie

clienti, con un 20% di richiesta specifica di nuovi servizi - sia che vengano utilizzati da aziende specializzate nella creazione di targhe automobilistiche personalizzate – è successo in Australia, e la società che ha puntato sulla stampa digitale di poster di grande formato che riproducevano una fotografia del cliente da lui stesso spedita ha acquisito il 50% del mercato a scapito dei diretti concorrenti – la nuova tecnologia di stampa propone un modello di business basato su segmentazione, specializzazione, personalizzazione. “Se continuiamo a fare quello che abbiamo sem-

pre fatto finora, non si cresce” è il messaggio che arriva a conclusione dell’incontro di Erbusco. Le opportunità offerte dalla stampa digitale per prodotti ad alta penetrazione di specifici segmenti di mercato – sia geografici che per quanto riguarda i contenuti – sono reali. Chi le ha provate, editori, inserzionisti, stampatori, lettori, ha avuto ottimi risultati. Il futuro? “Dipende dalla fantasia, dalla creatività e dalla voglia di tentare nuove strade da parte di editori e pubblicitari. L’industria della stampa è pronta”.

Gianni Paolucci riconfermato Presidente ASIG

(Sedit), Paolo Polidori (Mediastampa, Monzastampa), Tullio Giovannini (Stampa Quotidiana), Claudio Ruggeri (CSQ), Alberto Vescovi (S.T.E.C.); Gianni Paolucci – Gruppo RCS Editori – è - Tecnologie e multimedialità stato riconfermato nella carica di Presidente Responsabile: Massimiliano Marinoni (Il dell’Associazione Stampatori Italiana GiorSole 24 Ore), Sergio Pugliese (Gruppo nali per il biennio 2014 – 2016. L’assemblea Editoriale L’Espresso), Guido Ottaviani dell’ASIG, che si è riunita lo scorso 25 marzo (Corriere dello Sport); a Roma, ha provveduto anche all’elezione di - Ambiente e sicurezza: tutte le altre cariche associative. Responsabile: Federico Reviglio (Editrice - Consiglio di Presidenza: Domenico Ciancio La Stampa), Nicola Signorini (L’Arena), Sanfilippo (La Sicilia), Federico Reviglio Gianni Paolucci Alessandro Ceccarelli (Il Sole 24 Ore), (Editrice La Stampa), Silvio Broggi (Centro Sergio Tacconi (Gruppo Editoriale L’Espresso); Stampa Poligrafici); - Commissione editoriale - Collegio dei probiviri: Pierpaolo De Sanctis (Rotopress Responsabile: Paolo Polidori (Mediastampa, MonzastamInternational), Giuseppe Andretta (L’Unione Sarda), Silvio pa), Nedo Antonietti (Litosud), Giulia Salvio (Rotopress Da Giau (Gruppo Athesis). International). Per quanto riguarda le commissioni di attività: Segretario dell’Associazione: Sergio Vitelli. - Relazioni industriali: Responsabile Giacomo Gorjux

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La Poligrafici Editoriale reagisce alla crisi del settore con nuovi investimenti che puntano sulla crescita integrata di prodotti tradizionali e digitali, installando un nuovo sistema editoriale che collega oltre 450 posti di lavoro fra trentotto redazioni locali e tre centrali per la gestione di tutti i contenuti, nazionali e locali, da pubblicare sia sulle testate stampate che sui canali on line web e sulle piattaforme mobili.

Tre quotidiani pluri-regionali, il Giorno, il Resto del Carlino e la Nazione, una testata nazionale, QN, una sportiva, QS, 38 edizioni locali per la carta stampata e 38 portali di informazione on line: questa è la “carta d’identità” dell’informazione quotidiana del gruppo Poligrafici Editoriale, che da pochi mesi ha avviato una riorganizzazione tecnologica globale nella piattaforma produttiva, con in vista una sempre maggiore integrazione fra contenuti digitali e prodotti cartacei. “Fino ad oggi”- racconta Marco Pagani, responsabile dei sistemi informativi del Gruppo –“avevamo due sistemi editoriali, uno a Bologna ed uno a Firenze”. In Toscana si gestivano la Nazione e il Giorno, a Bologna il Resto del Carlino e QN. “Naturalmente c’erano anche due piattaforme tecnologiche diverse per la carta e i canali digitali, Hermes di Atex per la prima e un CMS Web, sviluppato in casa, per i secondi. Ma da ora si cambierà”. Il Gruppo editoriale ha infatti avviato la riorganizzazione di tutto il sistema produttivo, dove sarà installato un unico sistema editoriale Atex per la gestione integrata del prodotto stampato e delle pubblicazioni web. “Un’unica server farm, a Bologna, concentrerà tutto il flusso produttivo, collegando circa 450 posti di lavoro, distribuiti fra le trentotto sedi locali e tre redazioni principali a Milano, Bologna e Firenze.”

Valorizzare il territorio

Il progetto, iniziato nel corso del 2013, è in fase di svolgimento, e si prevede di partire con

Editoria multicanale

Poligrafici Editoriale: nuovi investimenti per crescere nell’editoria multicanale

la parte web nel mese di giugno e chiudere definitivamente la migrazione per la carta stampata a dicembre.” Naturalmente la decisione presa è passata attraverso una serie di analisi in parallelo fra le diverse soluzioni disponibili per la messa in opera di un’unica piattaforma produttiva integrata. Alla fine, è prevalsa la decisione di proseguire i rapporti con il fornitore storico del gruppo, Atex. “La scelta è stata fatta bilanciando la qualità della soluzione tecnologica proposta, i costi relativi e la possibilità di continuare a lavorare in un ambiente già conosciuto”, un fattore, questo, che ha pesato non poco nella decisione finale, dal momento che l’editore ha deciso di privilegiare la continuità nel sistema produttivo. In un periodo non facile per l’editoria, si è ritenuto opportuno non stravolgere le abitudini della redazione, concentrandosi piuttosto sull’obiettivo finale, la valorizzazione della presenza delle testate sul territorio servito. “Trentotto edizioni locali ed altrettanti portali collegati danno l’esatta dimensione della presenza delle testate del Gruppo nei territori regionali serviti”, ovvero Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e zone limitrofe, alle quali va ad aggiungersi la penetrazione nazionale della testata QN. Una penetrazione così capillare rappresenta una straordinaria forza d’urto nel panorama della informazione italiana, e la nuova piattaforma tecnologica Atex ha l’obiettivo di valorizzarla, attraverso una integrazione sempre più stretta fra la immediatezza della comunicazione on line e la forza persuasiva del prodotto stampato. “I nostri


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presidi locali ci consentono di avere notizie fresche, ed esclusive, nell’arco dell’intera giornata”. I lettori hanno l’abitudine ad avere un unico punto di accesso principale all’informazione on line, www. quotidiano.net, a partire dal quale possono entrare nella cronaca locale di tutti i territori serviti. “Abbiamo cominciato a discutere con la redazione come sia possibile organizzare il Marco Pagani, resposanbile sistemi informatvi della Poligrafici Editoriale, nella sede di Bologna, dove sorgerà lavoro al meglio la nuova server farm unica per tutto il Gruppo. per sfruttare la potenzialità della piattaforma multicanale che stiamo installando”, fondità gli strumenti produttivi della precedente e il naturale punto di arrivo non potrà che essere versione del sistema installato faciliterà, e non quello di avere un ciclo di notizie fresche nell’arco poco, l’apprendimento delle nuove funzioni per della giornata, che troveranno poi la loro stesura la pubblicazione multicanale. finale, con tutti gli approfondimenti del caso, nei Obiettivo crescita prodotti stampati in edicola il giorno successivo. Il sistema Atex integrerà, anche nella nuova Un sistema editoriale integrato è la premessa versione, il timone pubblicitario gestito diretper reggere la grossa spinta al consumo di infortamente dalla concessionaria, che definisce gli mazioni prodotte dal Gruppo editoriale, che ceringombri pubblicitari per tutte le edizioni direttacherà di sfruttare nel modo più efficace possibile mente nelle pagine del sistema, rendendoli visibili l’immediatezza del web e delle piattaforme mobili. alla redazione in tempo reale. L’architettura di Atex, dove le componenti storiche “Uno degli obiettivi editoriali della nuova di Hermes per la parte stampata e Polopoly per i piattaforma installata è quello di fare crescere canali digitali sono perfettamente integrate all’inl’informazione locale anche sul web”. L’idea centerno di un unico hub per la gestione dei contenuti trale è che un lettore di Modena o di Pisa abbia “media neutral”, consentono un flusso di lavoro interesse non solo alle notizie locali, che trova senza più le barriere artificiali della situazione sul sito quotidiano.net, ma anche all’informaprecedente, dove coesistevano due server farm e zione locale.E questa, solo testate con un forte due sistemi paralleli. radicamento sul territorio la possono offrire. Non “A parte la eliminazione delle duplicazioni e appena a regime, il sistema editoriale consentirà la razionalizzazione delle risorse umane” – spiela pubblicazione in tempo reale degli avvenimenti ga Pagani-“da un punto di vista tecnico stiamo di cronaca locale sul web e sui supporti mobili, evolvendo verso un ambiente di lavoro dove i consentendo di raggiungere il pubblico che, per servizi ed i prodotti si concentrano in un’unica disabitudine o per la giovane età, non prende in visione”, dove tutti i redattori hanno accesso, se mano la testata cartacea. lo desiderano, a tutto il contenuto informativo. Nel “Nuovi lettori? Certamente ci pensiamo, ma caso in cui la notizia in sede locale abbia rilevanza è molto più facile credere che i grossi numeri nazionale, gli stessi redattori possono sviluppare arrivino più facilmente dall’on line che dall’edila storia per la pubblicazione su diversi prodotti cola, vista la propensione dei giovani ad utilizzare ed attraverso tutti i canali del Gruppo. internet per qualsiasi cosa”. Il sistema editoriale Il fatto che la redazione conosca già in pro-

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Il 18 e 19 settembre prossimi Padova ospiterà la XVII edizione di WAN-IFRA Italia, la Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana. L’incontro di quest’anno punterà i riflettori sulla stampa nell’epoca della global audience, ovvero sulle numerose iniziative in atto, in Italia ed all’estero, per conquistare sempre più lettori, ed inserzionisti pubblicitari, con attività editoriali che coprono sia i media stampati che i canali digitali. Global audience, quindi, come “global” è ormai il mercato della comunicazione multi canale, una mutazione epocale ormai irreversibile che costringe tutti i protagonisti della filiera industriale, editori, stampatori, pubblicitari, giornalisti e … lettori, a ripensare abitudini e stili di consumo dei media. La Conferenza, promossa come di consueto da WANIFRA, dalla Fieg, Federazione Italiana Editori Giornali e dall’Asig, Associazione Stampatori Italiana Giornali, si articolerà in due sessioni tematiche, una dedicata all’industria della stampa, ed una al marketing dei lettori ed alla pubblicità. La prima sessione, prevista per la giornata del 18 settembre, offrirà gli scenari più aggiornati dell’editoria quotidiana italiana ed estera, e poi darà spazio alle esperienze ed alle iniziative dei centri stampa per aumentare l’efficienza e la flessibilità produttiva tagliando i costi – un argomento ormai attuale da molti anni – e alla possibilità di offrire ai lettori nuovi prodotti dove una parte è stampata in offset ed una, più specializzata, in digitale. E’ un mercato in crescita, al quale contribuisce anche la stampa del dato variabile sulle copie tirate in offset, che consente l’utilizzo del giornale per lotterie a premi settimanali. La seconda sessione, che si svolgerà il 19 settembre, unico servirà per crescere anche nei bacini locali di lettori abituati a sfogliare i quotidiani solo per leggere l’informazione locale. E in questo rapporto particolarmente stretto fra testata e lettore, entrambi ancorati al territorio, come si guarda alla possibilità di pubblicare contenuti forniti dai lettori stessi? “Da un punto di vista tecnologico non è un problema”- commenta Pagani. Il sistema Atex è integrato con i social network, ed acquisire da questo canale notizie non è difficile. Il problema vero è organizzativo. ”Le notizie dei lettori vanno verificate attentamente prima della pubblicazione”, come qualsiasi altra informazione, e si è ancora alla ricerca di un modello organizzativo di mediazione professionale

sarà invece dedicata all’editoria multicanale, ed alle tante iniziative per conquistare il lettore nell’arco dell’intera giornata, a partire dalle copie in edicola al mattino fino alle edizioni tablet e smartphone con aggiornamenti in tempo reale disponibili anche sul web. Non mancheranno riflessioni, ed esperienze di successo, anche per quanto riguarda la pubblicità. Come ormai tradizione della Conferenza internazionale, anche quest’anno i partecipanti – l’anno scorso a Bergamo sono stati 260 – avranno l’occasione di andare alla scoperta delle eccellenze culturali e gastronomiche di Padova, con una serata presso la Villa Foscarini Rossi, una delle residenze storiche più affascinanti del Veneto. I programmi e tutte le informazioni logistiche saranno distribuiti via web, email e attraverso il servizio Postale.

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La stampa nell’epoca della “global audience”: prodotti, lettori e pubblicità a WAN-IFRA Italia 2014

giornalistica che funzioni e dia garanzie sul piano dei contenuti. I social network si utilizzeranno invece sempre di più per mantenere vivo il rapporto con i lettori, così come il nuovo sistema sfrutterà la App degli smartphone e dei tablet. “Da QN è già possibile ricevere un notiziario personalizzato in funzione dei propri interessi”, con un’interfaccia grafica particolarmente divertente, efficace e facile da programmare. I marchi locali ci sono, e sono fortissimi, la nuova piattaforma unica sta per entrare in funzione, e l’organizzazione del lavoro farà il resto: la sfida dell’editoria multicanale alla Poligrafici Editoriale è pronta ad intraprendere una fase di sviluppo e di crescita.


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Atex parla (un po’ di più) in italiano

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Federico Marturano, amministratore di Atex Italia, è stato nominato “global sales & marketing director” della società. In pratica, è diventato responsabile mondiale dei ricavi di Atex, pur mantenendo la carica amministrativa nel nostro Paese. A parte la – ovvia – soddisfazione personale per la nuova nomina, abbiamo chiesto a Federico Marturano che cosa significhi questa decisione e quali ricadute abbia all’interno delle strategie di Atex, fornitore globale di sistemi editoriali che, da oggi, parlerà un po’ più in italiano.

del lettore come cliente, da seguire nell’arco di tutta la giornata. TM- Quale è il “clima” dei rapporti fra prodotto stampato e prodotto digitale? FMA- In ogni parte del mondo gli editori stanno cercando di riorganizzare la propria redazione in funzione della produzione dei contenuti multicanali.Da questo punto di vista, non vedono conflitti fra stampa e digitale, anche perché dal quotidiano tradizionale passa ancora, per tutti, una rilevante quota del fatturato, nonostante il calo di copie diffuso quasi ovunque, con l’eccezione di India e di Cina. Va anche detto che, a livello mondiale, l’approccio ai cinque “pilastri”, ovvero alle cinque richieste più diffuse, varia a seconda dei mercati. Laddove c’è meno crisi economica, c’è anche una maggiore propensione ad affrontare investimenti per sviluppare nuove soluzioni.

TecnoMedia (TM) – Che cosa significa la sua nomina a responsabile “global sales & marketing” di Atex? Federico Marturano, Atex (FMA) – Atex ha deciso di TM- E in Italia? accorciare la propria “catena FMA- Con i nostri clienti noi di comando” nei confronti del stiamo lavorando molto sul mercato. Nella precedente nostro DAM – digital asset organizzazione la società management – una versione puntava su una divisione per molto evoluta di content hub, aree geografiche. Oggi, con la Federico Marturano, global sales & marketing director e sul web editor integrato ai globalizzazione che avanza, si di Atex workflow per i giornalisti. è deciso di centralizzare alcune funzioni strategiche, creando dei riferimenti unici in ogni TM- In questa evoluzione, quale sarà il ruolo di parte del mondo. Hermes? FMA- Hermes è centrale in questa architettura perché è TM- Perché? lo strumento di workflow che permette alla redazione la FMA- I nostri clienti condividono non solo la tecnologia gestione di tutti i processi di pianificazione, creazione e Atex, ma in molti casi condividono anche le sfide relapubblicazione dei contenuti sui diversi canali.Le acquisiziotivi allo sviluppo del settore, e le relative richieste al ni di Atex nel ramo della tecnologia digitale ci hanno dato fornitore.Era molto logico creare un punto di riferimento la possibilità di potenziare il motore di Hermes, capace unico internazionale in grado di canalizzare le richieste oggi di offrire tutte quelle funzionalità di sviluppo per del mercato verso lo sviluppo di nuove soluzioni e, tutte le soluzioni digitali, su web e su mobile, richieste contemporaneamente, capace di proporre idee utili, già dagli editori.E’ nel "motore digitale" di Hermes che svisperimentate in altre aree del pianeta, per avviare a lupperemo l’offerta delle nuove funzionalità per l’editoria soluzione problemi comuni. multicanale, dal mobile ai social network ed oltre. Quella di Atex è una strategia evolutiva globale che protegge gli TM- Quali sono, dal suo punto di vista, i problemi investimenti dei clienti, è una scelta precisa che, in tempi “comuni” agli editori internazionali? non facili, gli editori stanno molto apprezzando. FMA- Le richieste su focalizzano su cinque pilastri. Anche la nuova offerta DAM (grazie alle possibilità di Efficienza, ovvero fare più cose con meno persone; espansione e integrazione offerte dalla nuova architettura monetizzazione dei contenuti, ovvero avere strumenti è uno strumento che ci piace posizionare come "Enterprise organizzativi per riutilizzare facilmente i contenuti su Digital Asset Management") è sviluppata all'interno di tutti i canali editoriali; piattaforme mobili, ovvero il peso questa architettura, in questo modo possiamo dare ai crescente della pubblicazione dei contenuti su tablet e nostri clienti una singola soluzione di gestione di tutte su smartphone; social network, ovvero il coinvolgimento le proprietà digitali e carta, la produzione di contenuti e attivo dei lettori all’interno dei nuovi canali digitali; “cul'interattività con i propri lettori. stomer obsession”, ovvero la considerazione progressiva

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Con un fatturato di oltre 31 miliardi di Euro , e circa 700.000 addetti, la filiera della carta, editoria, stampa e trasformazione, rappresenta quasi il 5% di tutti gli addetti al settore manifatturiero e circa il 2% del Pil nazionale. Sono numeri ancora importanti, ma che scontano un ridimensionamento molto pesante: nell’ultimo decennio la filiera ha perso circa 11 miliardi di fatturato, con un calo di circa il 15% negli ultimi due anni.La presentazione annuale dei dati di settore, raccolti dalle otto associazioni imprenditoriali che compongono la filiera, è stata anche l’occasione per chiedere interventi di politica industriali indispensabili per accompagnare la trasformazione del settore in un’epoca di cambiamenti radicali. La filiera propone incentivi all’innovazione, sostegno alla lettura e ragionevoli misure anticongiunturali.

“La carta è valore e storia di civiltà”, ma è anche informazione, politica, potere.“La carta è la storia del mondo, il nostro mondo”: Gianni Letta, presidente di Civita, l’Associazione che lo scorso 18 febbraio ha ospitato la presentazione annuale dei dati raccolti dalle associazioni industriali delle imprese italiane che operano a stretto contatto con la carta, ne esalta il ruolo straordinario per la storia dell’umanità”. “La carta è biblioteca, la carta è memoria”. Purtroppo, la carta non sta vivendo un periodo facile. Insidiata, in molte delle sue funzioni storiche, dal potere della rete, e dei nuovi media digitali, la carta, e tutte le attività economiche che ruotano attorno ad essa, si sono appena lasciate alle spalle un 2013, tutt'altro che esaltante.

Il fatturato della “filiera”

Alessandro Nova, il docente dell’Università Bocconi di Milano che ha curato la ricerca annuale sui dati di settore raccolti dalle otto associazioni che compongono la filiera della carta (vedi riquadrato per i dettagli) non ha usato mezzi termini: “anche dopo anni di forti riduzioni la dinamica della Filiera non mostra segnali di un miglioramento relativo rispetto al resto dell’industria italiana”. Dalla lettura dei macrodati relativi alla Filiera emergono alcune riflessioni importanti: anche nel 2013 il fatturato della Filiera ha risentito gli effetti della non favorevole congiuntura del sistema economico italiano e della debolezza della domanda interna; il fatturato, le vendite interne e il consumo apparente hanno toccato, nel corso del 2013, un nuovo minimo dal 2000; la compressione del

Dati e scenari industriali

La “filiera” della carta soffre e cerca soluzioni per il rilancio

fatturato della Filiera, oggi a 31,4 miliardi, con un calo de -4,4% rispetto al 2012, è in linea con quella dell’industria italiana, ed evidenzia che, anche dopo anni di forti riduzioni, la dinamica della Filiera non mostra segnali di un miglioramento relativo rispetto al resto dell’industria italiana.

Una nota positiva, il valore dell’export

Si conferma la costante crescita nella componente di propensione all’export, indice di tenuta della competitività del tessuto produttivo nazionale, anche in un contesto di crescente inasprimento della concorrenza internazionale; un saldo positivo e costantemente crescente della bilancia commerciale, passato da 1,8 a oltre 3,7 miliardi di Euro nel periodo 2002-2013, ottenuto attraverso una sostanziale stabilizzazione delle importazioni a fronte della crescita dell’export della Filiera. L’evoluzione del rapporto “export su fatturato” tra il 2009 e il 2013 (28,8% nel 2013) è un’ulteriore conferma crescente apertura della Filiera alla componente internazionale del mercato (soprattutto per la riduzione dimensionale dei comparti esclusivamente legati al mercato interno, decisamente meno favorevole). Sotto il profilo della domanda interna cresce anche il rapporto di import-penetration (19,2% nel 2013), ancora una volta prevalentemente in connessione con la riduzione del mercato domestico piuttosto che con la riduzione delle importazioni. Si conferma, comunque, il peso preponderante della componente nazionale sulla produzione totale della Filiera e, quindi, il forte ruolo della negativa dinamica dei consumi interni sui livelli di fatturato.


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Dati e scenari industriali

La “filiera” in cifre 31,460 miliardi di Euro di fatturato nel 2013, export superiore a 9 miliardi di Euro (saldo netto a 3,7 miliardi) 728 mila addetti tra occupazione diretta (210.000) ed indotto (518.000) e riciclo dei propri prodotti al 60%: questa è la dimensione della filiera della carta, editoria, stampa e trasformazione. La filiera è nata nel 2004 per evidenziare il proprio valore economico e sociale nel tessuto produttivo nazionale, e per mettere a punto proposte di politica industriale da

L’occupazione

Il sistema rappresentato dalla Filiera della carta può essere inquadrato all’interno del sistema produttivo italiano sulla base della sua rappresentatività, con un’occupazione diretta di circa 210.000 addetti nel 2013, pari al 4,7% dell’occupazione manifatturiera complessiva, quota rilevante, ma con una tendenza decrescente nel corso degli ultimi anni. La filiera ha un’occupazione diretta “indotta” nei settori a valle valutata in circa 518.000 unità, per un numero complessivo di addetti diretti e indiretti pari a 728.000 unità. La produzione nel corso del periodo 2009-2013 ha risentito pesantemente degli effetti della crisi economica, cui si è aggiunto, per alcuni comparti, un processo più profondo e strutturale di compressione

Stampa digitale: quotidiani in arrivo a Rotolito Lombarda? Per il momento non ci sono ancora contratti firmati, ed il “punto interrogativo” è più che mai d’obbligo, ma Rotolito Lombarda completerà, a fine marzo, la messa a punto della nuova piega FoldLine di manroland web systems, che lavorerà come “estensione” della rotativa digitale di maggiori dimensioni a disposizione del centro stampa alle porte di Milano. La nuova installazione è stata presentata alla stampa internazionale nel corso di una open house che sin è tenuto presso lo stabilimento di Seggiano di Pioltello (Mi) di Rotolito Lombarda, il primo stampatore commerciale ad installare nel 2010, in Europa, una HP T360 Colour Inkjet Web Press in linea con un sistema Müller Martini di finishing per la produzione di libri. Nell’ottobre 2013 è arrivata una nuova unità HP T 410, più larga e con maggiore produttività. Questa è stata collegata con la nuova piega FoldLine di manroland web systems, la prima installata al mondo, in grado di realizzare una gamma di prodotti molto ampia, da materiali pubblicitari a libri, fino a riviste e giornali, in tutte le varianti di piega, consentendo una produzione “short-run” molto efficiente.

presentare nelle opportune sedi istituzionali. La filiera è stata presentata per la prima volta nel febbraio 2007, ed è costituita da otto associazioni imprenditoriali: ACIMGA (costruttori italiani di macchine per l’industria grafica, cartotecnica, cartaria, di trasformazione ed affini), AIE (Associazione Italiana Editori), ANES (editori di periodici specializzati), ARGI (rappresentanti ufficiali e produttori/distributori in Italia di macchine, sistemi e prodotti per il settore grafico), ASIG (stampatori di giornali), ASSOCARTA (industriali della carta, cartoni e paste per carta), ASSOGRAFICI (industrie grafiche, cartotecniche e trasformatrici) e FIEG (editori di giornali).

degli spazi di mercato, originando numerosi casi di crisi aziendali.

Le dinamiche dei comparti industriali

Il confronto tra gli andamenti dei maggiori comparti della Filiera e della produzione industriale evidenzia: una dinamica del comparto ‘Carta e Prodotti in Carta’ aderente alla produzione industriale, ma caratterizzata fino al 2007 da tassi di sviluppo accelerati rispetto a quest ultima; i ridimensionamenti riscontrati a partire dal 2008 riflettono il peggioramento che ha caratterizzato il quadro economico nazionale in quest’ultimo periodo; un ulteriore inasprimento della situazione di crisi del settore “Stampa e grafica”, che risente della minor propensione alla

La piega genera materiali pubblicitari fino a 64 pagine, e può ricreare prodotti offset convenzionali. Gestisce una larghezza di banda fino a 106 cm, con una velocità massima di 300 metri al minuto. Per cominciare una nuova tiratura con lo stesso numero Trino Barnabò, Amm. di di pagine e la stessa bwebsystems, rappresentante lunghezza di cut off ocitaliano di manroland web corrono tre minuti. Per systems riconfigurare la piega nel caso in cui cambi il formato pagina, di minuti ne servono due in più. Per dimostrare le capacità della nuova piega, ai partecipanti sono state consegnate copie del quotidiano francese Le Monde, realizzate in tempo reale, con allegati due inserti di materiali pubblicitari su carta da giornale, ripiegati ed inseriti all’interno del prodotto principale.

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La presentazione dei dati relativi alla filiera della carta italiana si è svolta quest'anno nella sede dell'Associazione Civita a Roma, presieduta da Gianni Letta, che ha fatto gli onori di casa. All''incontro, che si è svolto lo scorso 18 febbraio, hanno partecipato numerosi specialisti del settore, giornalisti e manager industriali.

spesa delle famiglie (-2,5% nel 2013), che conduce ad una riduzione di acquisti di prodotti culturali (libri e giornali), stimabile intorno al -7% nel 2013; della caduta dei mercati di riferimento, come quello della pubblicità su stampa, sceso del 17,7% nel 2012 e del 21,2% nel 2013 (-39% nel biennio); dell’erosione del mercato dovuta all’introduzione di nuovi “media” elettronici; della crescente concorrenza proveniente dai paesi emergenti (Cina, India, ecc.)

Dinamiche e attese della filiera

Per quanto riguarda le dinamiche attuali e attese della filiera è utile osservare che il reddito al netto del carico fiscale e contributivo si è ridotto in misura rilevante tra il 2005 e il 2012 (e poi nel 2013, anche se non sono ancora disponibili dati ufficiali) e, nonostante i consumi siano calati in misura inferiore, è possibile che ci sia stata una riorganizzazione della spesa delle famiglie a favore di beni diversi da quelli strettamente culturali. Nella dinamica dei consumi nel lungo periodo, ma con intensità crescente negli anni recenti, dal 2005 al 2013, le spese per giornali e libri si sono ridotte sul totale dei consumi complessivi di circa il 25%. I dati di Eurostat indicano che la percentuale di spesa per

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Carta, Cultura, Crescita. La filiera per lo sviluppo del Paese

cultura e istruzione sul totale della spesa pubblica ci vede agli ultimi posti tra i Paesi europei, il che evidenzia come, se in Italia la tradizione della spesa privata per libri, giornali e prodotti culturali in genere è ridotta, la spesa pubblica non solo non riesce a sopperire ma, anzi, amplifica questo effetto. Sotto il profilo della spinta all’investimento, ovvero dal punto di vista delle condizioni strutturali che possono favorire lo sviluppo delle imprese, le condizioni fiscali che caratterizzano il sistema italiano evidenziano il netto svantaggio comparato rispetto agli altri Paesi europei, con una pressione effettiva oltre il 52%, di fronte ad una media dei Paesi OECD del 25,3% e una media europea del 22,9%. I dati dimostrano come le aliquote fiscali che gravano sulle imprese italiane siano un formidabile strumento per impedire la crescita del sistema, anche attraverso eventuali investimenti provenienti dall’estero. Come se ne esce? Preso atto che la filiera della carta sta vivendo un’epoca di trasformazione globale, le otto associazioni di impresa hanno proposto alcuni strumenti di politica industriale, che puntano su incentivi all’innovazione, promozione della lettura e misure specifiche anticongiunturali (vedi riquadro per i dettagli).


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Politica industriale: proposte della “filiera” La filiera della carta, in questi anni, “sta affrontando un passaggio epocale” – come ha ricordato Giulio Anselmi in occasione della presentazione dei dati – e per questo chiede un sostegno concreto alle istituzioni, senza “presentarsi con il cappello in mano” , perché gli editori, che svolgono un ruolo fondamentale nella filiera, “sono consapevoli che è necessario procedere con la trasformazione del settore”. Insieme, le otto associazioni imprenditoriali che costituiscono la “filiera della carta, editoria, stampa e trasformazione” hanno avanzato precise proposte in tema di politica industriale, per favorire la ripresa e lo sviluppo di un settore che, pur tra molte difficoltà, continua a impiegare 728.000 addetti fra occupazione diretta ed indotto. La “filiera” ha chiesto alle istituzioni, in occasione della presentazione dei dati, impegni precisi in tre aree definite: incentivi all’innovazione, promozione della lettura, misure anticongiunturali. Incentivi all’innovazione La Legge di Stabilità 2014 (art. 1, comma 261, legge n. 147/2013) istituisce, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il “Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria” con la dotazione di 50 milioni di euro per l’anno 2014, 40 milioni di euro per l’anno 2015 e 30 milioni di euro per l’anno 2016. Il Fondo è destinato ad incentivare - in conformità con il regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 relativo agli aiuti di importanza minore (“de minimis”) - gli investimenti delle imprese editoriali, anche di nuova costituzione, orientati all’innovazione tecnologica e digitale e all’ingresso di giovani professionisti qualificati nel campo dei nuovi media, e a sostenere le ristrutturazioni aziendali e gli ammortizzatori sociali. La filiera richiede al Governo l’impegno alla puntuale attuazione della disposizione contenuta nella Legge di Stabilità 2014 relativa al Fondo straordinario per l’editoria, il rifinanziamento del credito agevolato per le imprese della filiera attraverso strumenti già esistenti (es. L. 62/2001 – ‘Fondo agevolazioni di credito editoria’), opportunamente aggiornati, e l’istituzione di un credito d’imposta a favore delle imprese produttrici di prodotti editoriali, dell’industria grafica, cartotecnica e cartaria per gli investimenti in beni strumentali, ivi compresi software applicativi, gestionali e di protezione dei dati, e in aggiornamento professionale, nell’ambito di processi di adeguamento tecnologico e produttivo. Promozione della lettura La trasformazione della detrazione d’imposta per l’acquisto di libri in formato cartaceo, prevista dall’art. 9 del DL n. 145, in buono libri per gli studenti, stravolge completamente il senso originario dell’agevolazione, rendendola del tutto inefficace rispetto alla necessità di promuovere il libro e la lettura. Non più una agevolazione fiscale pari al 19% sull’acquisto di libri fino a 2mila euro, ma un

voucher, un buono sconto del 19% - che in realtà ha un valore di pochi euro e che dovrebbe essere riscosso con un meccanismo farraginoso presso esercizi commerciali aderenti all’iniziativa - per acquisto di libri di lettura solo da parte degli studenti delle scuole superiori. Le Associazioni riunite nella filiera da molto tempo chiedono un segnale chiaro nella direzione degli incentivi alla lettura ed avevano particolarmente apprezzato quanto deciso con il credito di imposta del 19% perché era un indirizzo preciso nella direzione dello sviluppo della lettura e della cultura. Ora la trasformazione in buono libri, e l’abbandono di un meccanismo ampiamente sperimentato e utilizzato per la detrazione di molte altre spese, modifica drasticamente un’eccellente idea – più volte proposta dalle stesse Associazioni - in un provvedimento di portata ridotta, tale da non produrre ricadute benefiche su un settore in grave crisi. Per spingere alla lettura e dare di conseguenza un benefico scossone ad un Paese che legge poco, occorre estendere la misura a tutti i cittadini e alla sottoscrizione di abbonamenti a quotidiani e periodici. La filiera richiede pertanto alle istituzioni agevolazioni fiscali che, utilizzando lo strumento della detrazione della spesa, incentivino in maniera strutturale l’acquisto di libri e la sottoscrizione di abbonamenti a quotidiani e periodici in favore di tutti i cittadini. Richiede inoltre il contributo a favore dei giovani che sottoscrivano abbonamenti a quotidiani o periodici, e la realizzazione di campagne di promozione della lettura. Misure anticongiunturali La crisi dura ormai dal 2008 e l’adozione di misure anticongiunturali è di particolare importanza. Il credito d’imposta per l’acquisto di carta rappresenta una classica, ma efficace misura a favore delle imprese stampatrici e editrici. Sarebbe, inoltre, necessaria un’incentivazione fiscale per chi investe in pubblicità su quotidiani e periodici, misura che rilancerebbe la filiera della stampa, ma anche il mercato interno; avrebbe per la filiera e per il sistema Italia un effetto analogo a quello delle detrazioni fiscali per il risparmio energetico. Una simile misura era stata discussa, ma non approvata, durante l’esame dell’AS 1120 (Legge di Stabilità 2014). La filiera richiede alle istituzioni il credito di imposta per l’acquisto della carta in favore delle imprese editrici e/o stampatrici di quotidiani, periodici e libri per l’anno 2014 e per i successivi. Richiede inoltre il credito di imposta per imprese e lavoratori autonomi sugli investimenti pubblicitari e di comunicazione sulla stampa effettuati nell’esercizio di riferimento, che eccedono il totale degli investimenti realizzati nel corso dell’esercizio precedente (pubblicità detta incrementale), con il duplice scopo di fronteggiare la contrazione degli investimenti pubblicitari (-17,7% nel 2012 e -21,2% nel 2013 sulla stampa per un totale di -39% nell’ultimo biennio) e di garantire un afflusso di risorse e mezzi in un mercato editoriale fortemente negativo. La misura dovrebbe essere applicata nell’anno in corso e almeno nei 2 anni successivi.

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La carta fa crescere gli alberi

Comunicare con la carta è la cosa più naturale del mondo. Perché proviene da una fonte rinnovabile per eccellenza: il legno. L’industria cartaria promuove la gestione sostenibile delle foreste: in questo modo sono più gli alberi piantati di quelli tagliati. Così ogni anno le foreste europee crescono di un’area pari a 1,5 milioni di campi da calcio: sono aumentate del 30% dal 1950 ad oggi. E’ da queste foreste europee che proviene l’88% del legno usato per produrre carta. La stessa carta che fa crescere sempre nuovi alberi, sempre più alberi. Naturale, rinnovabile e riciclabile: è il lato verde della carta

Two Sides è un’iniziativa della filiera della comunicazione su carta e promuove la produzione e l’uso responsabile della carta e della stampa.

Per saperne di più vai su www.twosides.info © Illustration Matthew Hamms

Il lato verde della carta www.twosides.info


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Algoritmi e tecnologie per le nuove frontiere del giornalismo

Giornalismo

E’ possibile che nuovi algoritmi di ricerca delle informazioni, e nuovi strumenti di analisi on line, aiutino lo sviluppo di nuove forme di giornalismo nell’era della comunicazione multicanale? Il “robot journalism” può essere davvero un’opportunità? A domandarselo, oltre alle università, dove questa ipotesi è nata e sta sviluppandosi, sono organizzazioni internazionali di professionisti della comunicazione, testate quotidiane di antica tradizione, fornitori di tecnologie e, naturalmente, i giornalisti.

Sviluppato negli scorsi anni all’interno delle università, il “robot journalism” viene attualmente portato avanti da una decina di start-up in tutto il mondo e trova già una sua applicazione pratica nelle redazioni di alcune grandi testate. Questa nuova frontiera del giornalismo consiste nel far compiere al computer il lavoro di base per la raccolta dati ed elaborazione della notizia, affidando al giornalista l’analisi e il commento successivi. In alcuni giornali l’applicazione è già in atto per casi specifici come la copertura di notizie sportive, finanziarie e in genere in tutti i campi in cui sono presenti dati e cifre. Ad occuparsi di questa nuova frontiera dell’informazione, che potrebbe avere effetti molto interessanti sulla produzione di notizie, a prescindere dal canale finale di pubblicazione, se on line o su media stampati, sono un crescente numero di organizzazione internazionali, che stanno proliferando nella convinzione che il futuro, nell’era della rete, passa attraverso “reti” costituite da professionisti del settore, mossi da sentimenti comuni, ed estremamente “umani”, quali la curiosità e la voglia di sperimentare nuove strade. Nel prossimo mese di giugno, a Barcellona, nell’ambito di un incontro promosso da una di queste nuove organizzazioni internazionali, il GEN, Global Editors Network, si svolgerà il “Robot Journalism Bootcamp” condotto da Yves Eudes, senior reporter di Le Monde, uno dei

maggiori esperti di questa nuova applicazione. Larry Birnbaum, professore alla Northwastern University, considerato il padre del Robot journalism , interverrà al boothcamp per farlo conoscere a un più largo pubblico di “addetti ai lavori”; saranno presenti anche alcune delle start-up più attive del settore.

Pubblicazione in otto minuti dall’evento

Il robot journalism solleva diversi interrogativi: come cambiano il giornalismo gli articoli generati automaticamente sulla base di dati e di algoritmi? Quali sono gli effetti negativi e quali le opportunità da sfruttare? Si tratta di una grande innovazione da implementare nei prossimi anni in tutte le testate? E’ una novità positiva oppure negativa per i giornalisti? Gli esempi su cui discutere sono già numerosi. Al Los Angeles Times il database producer Bel Welsch crede fermamente che “gli algoritmi possono aiutare i giornali a trovare le notizie e a raccontarle”: è possibile infatti scrivere codici che formulano proprio le stesse domande che un reporter farebbe per ottenere quelle risposte. La velocità è il fattore vincente: quando ad esempio un terremoto di magnitudo 3.2 scosse la California alle 5.28 del 1 febbraio dello scorso anno, 8 minuti dopo, alle 5,36, l’articolo era già online insieme alla mappa che mostrava l’epicentro del sisma. Chi lo aveva prodotto e firmato, Ken Schwencke, poteva anche non essersi svegliato nel

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“Il vostro sistema è datato?” arriva PING 2.0, la soluzione basata su tecnologie Web 2.0 e open source

da un numero sempre maggiore di grandi società bancarie e assicurative. Se lo fanno loro, lo possono fare in tutta sicurezza anche gli editori.

Annunciata a giugno 2012, in concomitanza con la DRUPA di Düsseldorf, e presentata pochi mesi dopo come prototipo agli editori italiani ed europei al World Publishing Expo di Francoforte, è stato ufficialmente rilasciata la prima release della soluzioni per il publishing e l’editoria multicanale di NTG Open, la software house italiana fondata due anni orsono da Carlo Olivieri e Carlo Alberto Di Noi, primo rappresentante in Italia, agli inizi degli Anni Ottanta, di Atex, protagonista della prima grande “ondata” di informatizzazione dei giornali italiani. NTG Open inizierà a breve la commercializzazione di questa nuova soluzione “made in Italy”, basata su tecnologie Web 2.0 e open source.

TM- Il vostro sistema è stato presentato, come prototipo, verso la fine del 2012. E poi? CDN- Dopo lo sviluppo di tutti i moduli del sistema, impaginazione per la carta e per il web, editor di testi e trattamento immagini, strumenti per la pubblicazione multicanale è arrivato l’Hub, ovvero il “contenitore” di tutti i moduli, che è stata ultimato nel primo trimestre di quest’anno. Ora siamo pronti alla commercializzazione del sistema completo.

TecnoMedia (TM) – Ma c’era proprio bisogno di un nuovo sistema editoriale? Carlo Alberto Di Noi, fondatore di NTG Carlo Alberto Di Noi (CDN) – Nel Open TM- Next Generation, come dire… Duemila, ovvero otto anni dopo aver "non datata"? installato i primi sistemi editoriali nei grandi giornali italiani CDN- Esattamente. Nella nostra visione la soluzione edito– fra i quali La Stampa di Torino, Il Corriere della Sera e La riale è una infrastruttura per organizzare i contenuti creati Gazzetta dello Sport a Milano, Il Corriere dello Sport e la dall’editore in modo del tutto indipendente dai canali di Repubblica a Roma – portai un folto gruppo di manager della pubblicazione. Mondadori a visitare alcuni editori di settimanali americani. Mi rimase impressa una frase pronunciata all’epoca da uno dei TM- Ma questo lo propongono anche altri fornitori. dirigenti del Gruppo: “il vostro sistema editoriale è datato”. CDN- La differenza, per quanto ci riguarda, è “come” si Oggi, nel 2014, credo che ci troviamo allo stesso punto di producono i documenti. Noi proponiamo una tecnologia allora. I sistemi disponibili sul mercato sono “datati”, sono residente sul web, indipendente dagli stessi sistemi operativi il frutto di progetti ed intuizioni nati oltre 10 anni orsono. utilizzati dai giornalisti nei loro computer. Lo stesso data base Quando noi, all’epoca, eravamo datati, loro cominciavano. di contenuti editoriali può essere residente ovunque. L'unico Oggi stiamo cominciando, anzi, ricominciando, noi, con impegno richiesto è la codifica, all'interno dell'infrastruttura, principi completamente nuovi. delle norme stabilite per il flusso di lavoro e delle "regole" per la grafica dei prodotti pubblicati. Nient’altro; tutto è TM- Con quali novità? semplificato rispetto ai sistemi sviluppati una decina di CDN- Con una soluzione per l’editoria multicanale interaanni orsono, quando le tecnologie Web 2.0 e open source mente basata su tecnologie Web 2.0 e open source. Tutti i semplicemente non esistevano. moduli operativi del sistema editoriale sono residenti in rete. Per lavorare su questo sistema editoriale basta un browser TM- E i costi della nuova soluzione su Web 2.0? internet. Costi di investimento e complessità tecnologiche CDN – Nell’ambito dei sistemi open source molta parte del dei sistemi editoriali “datati” – passatemi il termine – non software si trova già sviluppata. Nel caso nostro, abbiamo esistono più. valutato un apporto del 20% del nostro lavoro, avendo trovato circa l’80% già pronto. Noi non abbiamo al nostro interno una TM- E la sicurezza lungo il workflow produttivo? schiera di sviluppatori. Agli editori diciamo semplicemente: CDA – Ci siamo convinti della assoluta sicurezza delle soluse pensate che le vostre idee siano moderne, ma il vostro zioni basati su tecnologie Web 2.0 e open source dopo aver sistema editoriale sia datato, veniteci a trovare. osservato che, in anni recenti, queste sono state adottate

Giornalismo

TM- Che si chiamerà PING 2.0? CDN – Si. Il 2.0 è un richiamo immediato alla tecnologia del Web 2.0 e open source, ovvero alle architetture dei sistemi residenti in rete. PING è un’abbreviazione di Publishing Infrastructure Next Generation, ovvero una infrastruttura editoriale di nuova generazione.


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frattempo, ma aveva in precedenza impostato il codice che da solo aveva scritto e pubblicato l’articolo, utilizzando le informazioni tratte dal servizio geologico statunitense. Basandosi sull’algoritmo base delle notifiche necessarie per le notizie sui terremoti, si era creata automaticamente una mappa, postato un blog con relativo titolo e lo si era pubblicato direttamente sulla piattaforma. Le domande dell’algoritmo erano molto semplici: quando e dove è successo? Quale magnitudine e quale profondità aveva il sisma?

Giornalismo

Crimini in diretta

Una simile impostazione è anche utilizzata al Los Angeles Times per la cronaca nera: per produrre la notizia di un omicidio si utilizzano in automatico i dati provenienti dalla banca dati del coroner, su cui poi si sviluppa l’attività giornalistica vera e propria. L’algoritmo produce i dati essenziali, genera il link con la carta geografica per la localizzazione dell’evento, e crea una scheda riassuntiva dell’omicidio. Tutto il resto della storia è sviluppata dal giornalista “reale”, che raccoglie altre notizie sul campo e verifica tutti i dettagli. Anche scoop su arresti eccellenti sono già stati realizzati da reporter sulla base di domande automatiche semplici ai database, ricevute in continuo: “Chi ha compiuto il crimine più grave? Quale occupazione aveva chi lo ha commesso?” E da qui il giornalista può ricercare per categorie di interesse come ministri, sindaci, attori, e creare la sua “storia”. Una simile applicazione è utilizzata anche dal Chicago Tribune con un servizio che permette a tutte le redazioni di essere aggiornati degli arresti in tempo reale.

Vittorie olimpiche di oggi e di ieri

Zeit Online, sito collegato al giornale Die Zeit, ha annunciato la creazione all’inizio di febbraio di un team editoriale che si occupa di estrarre dati da condividere con gli altri colleghi della newsroom, una sorta di “hub” a cui attingere per ottenere storie di giornalismo investigativo. La testata online non è nuova al “data journalism”, un metodo su cui già da tre anni si basa per la produzione di articoli, ma la creazione del nuovo team, composto da quattro personalità di rilievo e di esperienza, rivela la volontà di lavorare con regolarità su queste basi.

Si è infatti consapevoli a Zeit online che il giornalismo investigativo trae grande vantaggio dalla capacità di scavare nei dati e di utilizzare questi gli elementi per raccontare nel migliore dei modi le proprie storie. Alcuni esempi recenti di questa interazione a Zeit Online hanno riguardato la visualizzazione delle vittorie tedesche di medaglie d’oro nei giochi olimpici a partire dal 1952, da mettere in relazione con le vittorie del giorno, piuttosto che il database delle attività dei parlamentari nell’ultima legislatura, da utilizzare per trarre spunti e riflessioni.

Robot e premi Pulitzer

Forbes.com è noto per gli articoli pubblicati con il curioso titolo “Narrative Science”, basati su pronostici di partite di baseball generati in modo automatico: è il frutto di un progetto decennale di ricerca di una società chiamata Narrative Science. Naturalmente, c’è chi sostiene che questi articoli prodotti in modo semi automatico, o comunque fortemente influenzati dalle attività degli algoritmi, siano un pericolo reale di qualità. Ma c’è anche, come Bel Welsch del Los Angeles Times, ha un altro punto di vista: se l’automazione può servire ad abbassare le barriere e rendere più facile per un giornalista arrivare a produrre un lavoro in grado di vincere un premio Pulitzer, si tratta indubbiamente di un buon investimento.

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Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it Comitato Editoriale Paolo Polidori, Nedo Antonietti, Giulia Salvio, Direttore responsabile Luca Michelli ha collaborato a questo numero Salvatore Curiale, Giulia Leone Segreteria di Redazione Elga Mauro Registrazione del Tribunale di Roma n. 21 del 27-01-2010 © ASIG Service S.r.l. - 2014 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma Stampa digitale CSQ - Via dell'Industria 52 - 25030 Erbusco (BS) Questo numero è stato chiuso in redazione il 31 marzo 2014 TecnoMedia è consultabile in Internet http://www.ediland.it

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Il futuro della stampa: trend e modelli evolutivi secondo drupa

Drupa Global Trends è il primo di due report internazionali sui modelli evolutivi e di sviluppo dell’industria della stampa internazionali commissionati da Drupa, la maggiore fiera quadriennale del settore, alle società Printfuture (Uk) e Wissler & partner (Ch), che hanno intervistato un ampio panel di dirigenti internazionali – circa 2500 da 119 Paesi - nei settore della produzione, dell’acquisto e della fornitura di tecnologie per la stampa. I risultati aprono orizzonti di ragionevole ottimismo per il settore.

Alcune sorprese

Viste le condizioni economiche e la rapidità dei cambiamenti nel mercato globale della stampa nel 2013, molte aziende hanno sperimentato una crescita dei volumi di stampa convenzionale rispetto al 2012, così come un rafforzamento della domanda per i prodotti di stampa digitale.In ogni parte del mondo gli stampatori stanno sperimentando cambiamenti radicali nel mix fra soluzioni

Industria della stampa

Drupa, la più importante rassegna mondiale quadriennale per l’industria dei prodotti stampati, ha avviato la realizzazione di due ricerche internazionali dedicate ai trend ed ai modelli evolutivi più significativi previsti per i prossimi anni. Il primo report, drupa Global Trends, è pronto. I risultati, basati su un campione di risposte fornite da 2.500 professionisti, fra dirigenti di aziende stampatrici, fornitori di tecnologie ed acquirenti di servizi in ogni parte del mondo, dimostra come le profonde trasformazioni del settore siano ancora in atto, ma ci siano fattori di ripresa che fanno prevedere una crescita degli investimenti nel corso dei prossimi mesi, guidati dalla richiesta di una maggiore efficienza e dalla domanda per lo sviluppo di nuovi servizi.

di stampa digitale e tradizionale. Il 45% degli intervistati ha avuto un calo di tirature, mentre sono in aumento i prodotti (52% degli intervistati). E’ abbastanza sorprendente, che quasi da nessuna parte i volumi globali del prodotto stampato siano calati. In questo mercato la stampa digitale acquista importanza: l’85% di tutti gli stampatori commerciali hanno soluzioni per la produzione in digitale. Per contro, il 38% degli stampatori editoriali e il 57% del packaging non hanno soluzioni digitali, segno che alcuni settori hanno sempre modelli di business più convenzionali. Va anche detto, a livello internazionale, che il 57% degli stampatori commerciali ricavano dalla tecnologia digitale meno del 10% del loro turnover globale.

La sfida è la crescita

La sfida maggiore per il settore della stampa resta la crescita, e la scarsa dimestichezza del settore con azioni di marketing e di offerte pro-


Industria della stampa

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mozionali non aiuta certamente. La pressione sui prezzi finali rimane molto alta, e negli ultimi cinque anni è calato ovunque il numero delle aziende che operano sul mercato. A sorpresa, il 34% delle aziende intervistate ha registrato un aumento della forza lavoro contro un calo dichiarato dal 24%. Il 21% delle aziende trova nella difficoltà a reclutare le competenze necessarie al settore uno dei maggiori freni allo sviluppo. L’assunzione dei “nativi digitali” può comunque portare nuova energia nei reparti IT, ma l’età media della forza lavoro è sempre in fase crescente. E’ sempre molto impegnativo trovare nuovi clienti. Il 60% di tutti gli intervistati ha risposto che questa è la maggiore difficoltà, seguita, non a caso, dalla sfida nella ricerca di forza vendita adeguata (38% delle risposte).

Gli investimenti

L’aumento della efficienza produttiva è in cima alla lista delle ragioni che guidano i nuovi investimenti nell’area della stampa. Questo vale per tutti

Digital Media Awards 2014 Dopo il Color Quality Club Awards, il riconoscimento internazionale per la stampa di qualità dei giornali, per WAN-IFRA è il momento del Digital Media Awards 2014. L’Associazione mondiale degli editori ha creato il concorso internazionale per valorizzare tutti i contenuti, ed i media, distribuiti in digitale. Gli Awards 2014 si sono chiusi con la partecipazione record di 105 registrazioni arrivate da 48 società editrici di 21 Paesi. Le categorie interessate sono state: website di notizie, campagne di pubblicità online, utilizzo del video online, progetti di visualizzazione dei dati, servizi su piattaforma mobile, tablet publishing, coinvolgimento dei lettori e nuovi prodotti che si siano imposti all’attenzione del pubblico.

i settori: editoria, commerciale e packaging. Da un punta di vista tecnologico, le preferenze oscillano fra il consolidamento e la crescita dell’offest – dal quale, è opportuno ricordare, arriva la stragrande parte dei fatturati - e la diversificazione nella stampa digitale, supportata da una maggiore automazione del flusso di lavoro. E’ interessante osservare come, in ogni settore ed in ogni parte del mondo, il 52% degli intervistati prediliga, per i nuovi investimenti, sempre le tecnologie produttive, quindi le macchine da stampa, seguite, al 49%, dall’area finishing e dal workflow/ prepress al 41%. Il settore resta, nonostante tutto, ancorato alla produzione assai più che ai servizi ai clienti ed al supporto commerciale. Tutti gli indicatori mostrano come la propensione agli investimenti nei prossimi dodici mesi sarà forte ed ancorata alla crescente fiducia nella ripresa globale dell’economia. La regione più forte, a livello mondiale, resta il Nord America. Nelle economie in via di sviluppo la stampa ha buone possibilità di crescita. Ovunque è necessario pensare ad investire nel futuro e a sviluppare nuovi servizi ai clienti finali.

Era possibile iscrivere un numero illimitato di progetti per ciascuna categoria. La giuria è all’opera per la selezione dei prodotti, che saranno giudicati in base ai contenuti, alla qualità globale ed al tipo di integrazione. Le proposte per gli Awards dovranno dimostrare la loro solidità attraverso la capacità di interagire con gli utenti, offrendo evidenza dell’impegno della società editrice ad offrire valori aggiunti reali a lettori ed inserzionisti pubblicitari. Sono prese nella massima considerazione anche l’impiego di tecnologie multimediali (audio, video, podcast, grafici, fotografia) che sviluppino le capacità di raccontare storie con un grande impatto visivo, la facilità di navigazione on line, la velocità dei download e l’organizzazione generale dei contenuti dei siti web. I vincitori saranno annunciati l’8 aprile in occasione della Digital Media Conference di Londra.

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Live il nuovo portale OttopiùCasa È live la nuova versione del portale OttopiùCasa, il verticale di annunci del Giornale di Brescia.

Il nuovo pacchetto di funzioni prevede inoltre specifiche opportunità per le agenzie immobiliari, fra le quali una maggiore integrazione con la pubblicità sul quotidiano cartaceo.

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Molte le novità, tra cui la possibilità da parte degli utenti di salvare le proprie ricerche, inviare richieste dirette alle agenzie immobiliari, promuovere gli annunci tramite la vetrina e applicare nuove opzioni che diano maggiore visibilità all’annuncio.

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SESAAB completa l’implementazione della redazione integrata con Méthode L’editore ha completato il trasferimento dei suoi titoli e delle edizioni digitali in un sistema integrato basato su Méthode, l’innovativa a piattaforma di EidosMedia

Situato nel nord della Lombardia, il gruppo SESAAB serve i suoi lettori attraverso una serie di testate quotidiane e bisettimanali, consolidate con la produzione di edizioni on-line. Il gruppo ha recentemente completato l’integrazione delle sue operazioni, precedentemente separate, in un’unica piattaforma editoriale: questa evoluzione ha permesso di realizzare un flusso completamente convergente, in cui i giornalisti possono creare contenuti comuni sia per la pubblicazione online che per la stampa. La riorganizzazione ha riunito la produzione del bisettimanale Cittadino di Monza, del quotidiano Eco di Bergamo e delle quattro edizioni quotidiane de La Provincia (Como, Lecco, Sondrio e Varese) in una piattaforma editoriale comune. L’ambiente editoriale è condiviso dalle due redazioni principali di Bergamo e Como, e dalle varie redazioni situate in tutta la regione. Oltre ad integrare le operazioni editoriali del gruppo, la piattaforma consente anche la condivisione di contenuti tra le varie testate: il flusso di notizie comune a tutti i titoli (per es. politica interna, esteri, sport) si sviluppa centralmente e viene poi reso disponibile per ogni singolo titolo attraverso Méthode. Ogni edizione poi utilizza la stessa area di lavoro per inserire la propria pubblicità locale. “Il nuovo sistema ci ha reso molto più produttivi”, ha detto Enrico Franzini , Direttore Operativo

Enrico Franzini, Direttore Operativo del gruppo SESAAB

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EidosMedia Spa Corso Vercelli, 40 20145 Milano tel. 02-36732000 Fax: 02-36732999 www.eidosmedia.com info@eidosmedia.com

del gruppo SESAAB . “Lo spazio di lavoro condiviso in Méthode ci permette di offrire ai nostri lettori una migliore selezione di notizie nazionali, lasciando il personale libero di concentrarsi sulla copertura locale.” Il gruppo fruisce anche della capacità di Méthode DAM (digital asset management) per gestire due archivi digitali integrati: quello di produzione, utilizzato per memorizzare i contenuti correlati con le operazioni di pubblicazione giornaliera e quello storico contenente tutti i contenuti del gruppo e le pubblicazioni dalla sua fondazione risalente al 1880. “SESAAB è un ottimo esempio di editore regionale che si è reinventato per raggiungere la sostenibilità e la produttività nell’ambito di un portfolio di notizie locali”, ha detto Daniele Castagnotto, Direttore Vendite Italia di EidosMedia. “E’ una chiara dimostrazione che Méthode può essere efficace nel fornire efficienza e ROI nell’ambito di operazioni di natura locale.”


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NTG Open rilascia PING 2.0 L’unico Sistema Editoriale Integrato Multicanale realizzato in modalità Open Source e architettura Web 2.0 per modernizzare radicalmente il modo di produrre informazione.

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NTG OPEN srl Via Anapo 20 – 00199 Roma Tel: +39 06 88658657 Fax: +39 06 88655448 Mobile: +39 348 3361887 www.ntg-open.com info@ntg-open.com PING 2.0, Publishing Infrastructure Next Generation 2.0, è un rilascio fondamentale del progetto NTG Open che completa l’offerta di tecnologie per il publishing moderno. Ping 2.0 cambia sostanzialmente il modo di lavorare: l’innovazione è nel “come” si lavora e non nel “cosa” si produce. Il patrimonio informativo dell’editore, integrato con le agenzie di stampa, i collaboratori e i social network, è a disposizione di redattori, grafici, pubblicitari senza vincoli. L’architettura web 2.0 tratta i contenuti in modo neutrale rispetto al media di pubblicazione, rendendoli anche disponibili tramite social network e cloud drives. Il singolo contenuto sie esso testo, foto, pagina o infografico, è editabile con qualsiasi dispositivo dotato di qualsiasi sistema operativo, anche in contemporanea da più utenti. La pubblicazione del documento su uno specifico canale fa si che esso venga adattato “on the fly” alle regole della pubblicazione secondo le impostazioni grafiche definite rispettando i vincoli industriali imposti dall’organizzazione. PING 2.0 si posiziona come una infrastruttura globale, integrata, totalmente scalabile, di alto livello professionale e non da meno economica grazie allo sviluppo in Open Source, per pubblicare su quotidiani, riviste, web sites, tablet, social, blogs, radio, TV, streaming, e-commerce e altro.... Il progetto della NTG Open è ora completo con il rilascio della piattaforma per la gestione del patrimonio informativo PING 2.0. Si tratta di una efficiente infrastruttura Open Source realizzata completamente in modalità web 2.0 che ospita i moduli della Suite già descritti nelle precedenti

edizioni della rivista, mirati all’impaginazione del quotidiano, al trattamento fotografico, alla gestione di riviste. Le scelte di utilizzare componenti software Open Source e architetture Web 2.0 sono dettate dalla volontà di seguire l’attuale trasformazione radicale di “come” è cambiato il modo di fare informazione. L’oggetto non cambia: l’editore ha il suo “patrimonio informativo” che con processi industriali si occupa di pubblicare. Cambia invece il modo con il quale l’informazione viene gestita, trattata, distribuita, commercializzata. La nostra offerta è la soluzione globale per la produzione industriale di quotidiani, riviste, Web, tablet, radio, TV. L’utilizzatore del sistema, qualunque sia il suo ruolo aziendale, può lavorare indifferentemente con qualsiasi dispositivo, di qualsiasi dimensione e con qualsiasi sistema operativo. Tutte le lavorazioni, compresa l’impaginazione, il trattamento fotografico e la composizione di infografica trovano in Ping 2.0 la loro collocazione naturale che riteniamo essere il nostro punto di partenza rivolto appunto al “Next Generation”. Vediamo cosa sta succedendo intorno a noi. Ognuno di noi con il suo strumento preferito, PC, LapTop, MAC, TABLET, SMARTphone può scrivere un documento con il suo programma preferito. Anche un’immagine è un “documento”; le attuali immagini digitali, scattate da telefonino o da una reflex professonale, contengono tante altre informazioni oltre la foto, da farlo diventare un “documento”. Una tabella sportiva, o un report finanziario è rappresentabile in “documenti” di tipo fogli di calcolo. L’infografica è anch’esso un documento. Ora questi “documenti”, oltre ad essere memorizzati fisicamente sugli hard disk dei nostri Computer, possono essere residenti su “cloud drives” tipo Google drive o DropBox per intenderci. I formati sono sempre più standard e permettono la confezione di documenti con alto contenuto grafico. L’insieme di Documenti rappresenta la “notizia” che può essere pubblicata indifferentemente come articolo in un quotidiano, un servizio in una rivista, un approfondimento in un inserto, una BreakingNews sul notiziario televisivo, una galleria fotografica in Internet. La nostra architettura tratta quindi “documen-

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ti” indipendentemente dalla loro collocazione e Le foto sono trattare utilizzando il profilo coformato, li normalizza in formati consultabili, li lore contestuale e la risoluzione adatta al canale. indicizza e li classifica per aree tematiche per Anche questo aspetto permette di rilasciare foto renderli disponibili alla struttura operativa nel finite, tagliate, ridimensionate e messe in pagina loro formato nativo. Il Workflow fa si che il “docuin una manciata di secondi. mento” diventi parte dell’articolo all’assegnazione Non da meno i moduli Timone e tracking dei canali di pubblicazioni. permettono di tenere sempre sotto controllo lo La notizia, nasce, cresce, si arricchisce con il sviluppo della pubblicazione e generare gli avcontributo di tutti e poi al momento della pubblivertimenti del caso. cazione li suddivide in elementi specifici per il Come caratteristica generale dell’infrastruttu“canale”. Il canale è “statico” per aderire all’uscira possiamo citare che i documenti sono governati ta in stampa per il quotidiano o “dinamico” per le dal Workflow e soggetti ad automatismi contestuapubblicazioni WEB, o la combinazione dei due per li. Essi sono continuamente monitorati nel loro le pubblicazioni “digitali” e “broadcast”. ciclo di vita e conservano la storia capillare delle L’alta efficienza e scalabilità del Ping 2.0 trasformazioni subite. permette che i documenti possano essere pubIl cruscotto, personalizzabile ad utente, offre blicati “on the fly” su canali specifici adattando un colpo d’occhio allo stato di produzione. L’inteopportunamente il contenuto al contenitore e/o grazione con Mail, Chat, Social network, e cloud il contenitore al contenuto. drives garantisce la completa operabilità in qualTra le caratteristiche salienti del software spesiasi posto e in qualsiasi condizione. Basta un Web cifico di Ping 2.0, possiamo citare le funzionalità Browser ed un accesso Intenet. per progettare e realizzare edizioni stampate di Funzioni integrate di OCR ed estrazioni di dati alta qualità tipografica senza dover ricorrere a strutturati (esempio IPTC/EXIF) permettono di programmi di impaginazione “tradizionali” o procreare delle chiavi di ricerca precise ed efficaci. prietari. Si può lavorare in modalità “Quotidiano” Durante il processo produttivo i documenti (tanti articoli in una singola pagina) o “Rivista” vengono arricchiti di dati specifichi. Parole chiave, (unico articolo che scorre su più pagine). Le due cloud keys, metadata e altre informazioni, utili per modalità coesistono per soddisfare le esigenze la ricerca dei contenuti pubblicati nel WEB. più complesse. La scalabilità e l’alta disponibilità delle appliSono pronte funzioni per caricare piani di pubcazioni sono parte integrante del prodotto e sono blicazione e impaginare la pubblicità proveniente gli elementi necessari per le soluzioni di classe da sistemi commerciali, integrando le funzioni di rienterprise e mission critical di cui l’editoria ha posizionamento pubblicitario che potrebbero essere bisogno. utili per la confezione dinamica del giornale. Include la gestione di edizione multiple, pagine e contenuti sinergici sia redazionali che pubblicitari e report del pubblicato. Il sistema fornisce in tempo reale la preview WYSIWYG del documento sia come articolo, sia nel contesto della pubblicazione. Il canale per la stampa fornirà indicazioni visive di come il “content adaptive layout”, ha impaginato l’articolo, mentre il canale digitale presenterà l’articolo con gli Ping 2.0 accetta qualsiasi documento in qualsiasi formato e fornisce all’utente funzioni di gestione dei elementi multimediali contenuti e degli eventi nell’area tematica scelti.

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Dall’area tematica l’articolo si assegna ai vari canali di pubblicazione e si ottengono le specializzazioni per le varie pubblicazioni: Quotidiano, digitale, rivista, freepress

Il cruscotto integrato gestisce i contenuti mentre il timone gestisce il piano di pubblicazione con le varie edizioni.

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Ping 2.0 espone le sue funzioni tramite WebService offrendo una rubusta struttura di integrazione per qualsiasi ambiente, che va ben oltre gli esempi che abbiamo citato in questo articolo. La scalabilità, i meccanismi di sicurezza e l’aderenza agli standard della Suite, offrono la soluzione efficiente in grado di aderire a qualsiasi esigenza organizzativa dell’editore . Server centralizzati o dipartimentali, predisposizione agli interfacciamenti, uso della “web experience” come complemento della “print experience”, offrono un prodotto facile da installare, economico nella gestione e altamente funzionale ed intuitivo per il giornalista e il grafico. Funziona in Cloud, sia privata che pubblica. I repository multipli, i

database ridondanti, il single sign on e l’aderenza agli standard di Fault Tolerant e Disaster Recovery offrono una disponibilità di funzionamento praticamente totale. Durante lo sviluppo è stata prestata la massima attenzione alle metodologie di “smooth migration”, finalizzate a minimizzare gli impatti della sostituzione di impianti ormai desueti con le nuove tecnologie. L’architettura OpenSource permette tutto questo. Una versione di valutazione di PING 2.0 è disponibile in Cloud. Gli interessati possono contattarci via mail a info@ntg-open.com per richiedere le credenziali di accesso.

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Oltre ad utilizzare gli editor più usati, il sistema integra editor specifici per la confezione dei layout sia di pagina quanto degli articoli. Il taglio delle foto e il controllo di qualità sono anch’esse funzioni integrate.


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Un nuovo successo firmato GMDE Live la nuova testata pagina99 grazie alle soluzioni offerte da GMDE.

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GMDE Viale Colleoni, 5 20864 Agrate Brianza (MI) Tel. 0396091790 Fax: 0396091788 http://www.gmde.it Lo scorso 11 febbraio è uscito su Apple Store il primo numero di pagina99, un nuovo progetto editoriale completamente italiano dedicato a lettori dinamici che vogliono tenersi informati su argomenti di politica, economia e attualità italiana. Oltre che attraverso dispositivo mobile, la testata è disponibile anche in versione cartacea in due diverse versioni: la 16 pagine quotidiana e la 56 pagine settimanale. Pur nascendo nel 2013, la decisione dell’editore è stata quella di mantenere aperto ogni canale di comunicazione con i propri lettori: dal sito web di semplice consultazione alla versione sfogliabile su pc, tablet o smartphone, alla più istituzionale edizione cartacea, che conferisce visibilità, prestigio e autorevolezza alla nuova pubblicazione. Per poter seguire la pubblicazione multicanale dei contenuti su stampa, web e mobile, pagina99 ha richiesto a GMDE un’infrastruttura semplice e modulare. Dopo uno studio dell’esigenza del cliente, GMDE ha quindi proposto una soluzione basata su prodotti Miles33, che è risultata vincente per diversi motivi. Innanzitutto l’adozione di un sistema di pubblicazione multicanale. Il sistema editoriale Paper:GN4 di Miles33 nell’ultima versione 2.0 è infatti in grado di gestire tutti i contenuti, siano essi scritti direttamente dai giornalisti all’interno del sistema stesso, provenienti dagli uffici stampa o

generati dagli utilizzatori. I testi creati vengono poi indirizzati a tutti i canali, previa modifica nel caso ci sia la necessità di creare formati specifici. Tutte le edizioni digitali sfruttano VirtualNewspaper, la piattaforma di pubblicazione digitale di Miles33. Per la produzione dei contenuti basta lanciare la stampa PDF del documento. Un solo operatore, attraverso un pannello back office, è in grado di controllare tutti i materiali, dagli articoli ai contenuti multimediali, alla gestione degli spazi pubblicitari. Per quanto riguarda la pubblicazione su web, pagina99 sfrutta le numerose potenzialità di VirtualCMS, sempre di Miles33. La piattaforma gestisce i contenuti web scritti attraverso CMS o direttamente all’interno del sistema editoriale. L’utilizzo è molto semplice grazie ad un’interfaccia grafica chiara ed immediata che consente ai giornalisti di mettere in primo piano contenuti specifici, inserire notizie flash e creare contenuti visivamente accattivanti. La struttura responsive garantisce una corretta visualizzazione su qualsiasi device utilizzato per la lettura, adattandosi alle dimensioni dello schermo. La lunga partnership tra GMDE e Miles33 assicura flussi di lavoro ottimali e un ROI in tempi molto rapidi. Innanzitutto le soluzioni proposte eliminano i task ripetitivi. Ad esempio, le immagini possono essere scalate e tagliate con strumenti specifici in modo molto semplice e veloce per adattare il contenuto al canale di destinazione. Tutti i contenuti, inoltre, vengono indicizzati all’interno di un unico archivio centrale per una consultazione immediata ed efficiente attraverso parole chiave, senza perdita di tempo. Un altro fattore molto importante per pagina99 è stata l’offerta di un’infrastruttura agile a costo minimo. La proposta di GMDE ha riguardato la soluzione Saas. L’editore, quindi non ha avuto bisogno di alcuna struttura IT. La redazione di pagina99 è costituita da un semplice ufficio con 25 postazioni, tutte con accesso remoto a GN4. Pe r c o n o s c e re l’offerta GMDE: www.gmde.it

TecnoMedia n. 80, Marzo 2014


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La Vanguardia e El Mundo Deportivo scelgono Méthode per la loro redazione multicanale I due quotidiani di Barcellona utilizzeranno la piattaforma di nuova generazione fornita da EidosMedia per integrare il loro portfolio editoriale

Stampato sia in lingua spagnola che catalana, La Vanguardia è il principale quotidiano della Catalogna. E’ pubblicato dal gruppo media Godó, insieme con il quotidiano sportivo El Mundo Deportivo. Il gruppo ha deciso di trasferire entrambi i titoli sulla piattaforma editoriale di EidosMedia, Méthode: questa scelta permetterà all’edizione stampa e a quella online di essere prodotte a partire da un unico flusso di lavoro integrato, includendo la produzione per tablet e smartphone. “Ci aspettiamo una significativa razionalizzazione delle nostre operazioni redazionali con l’implementazione di Méthode”, sostiene Oscar Mateu, CIO del gruppo Godó. “Il nostro obiettivo è quello di dare ai nostri lettori una gamma completa di opzioni per l’accesso ai nostri contenuti”. La Vanguardia e El Mundo Deportivo utilizzeranno anche il Web CMS Méthode Portal Server, per gestire le edizioni online. “ L a Va n g u a r d i a h a u n dialogo articolato con i suoi lettori e Méthode Portal Server

A proposito del gruppo Godó

Grupo Godó è il principale gruppo media della regione Catalogna, con attività che vanno dalla pubblicazione di quotidiani come La Vanguardia e El Mundo Deportivo con le varie riviste ed allegati, fino alla diffusione radiotelevisiva. Oltre alle edizioni online dei quotidiani, le attività di pubblicazione digitale del gruppo includono anche una serie di portali web specializzati.

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EidosMedia Spa Corso Vercelli, 40 20145 Milano tel. 02-36732000 Fax: 02-36732999 www.eidosmedia.com info@eidosmedia.com

semplificherà la gestione delle funzionalità online”, aggiunge Massimo Barsotti, Chief Marketing Officer di EidosMedia. La piattaforma Méthode servirà i giornalisti nelle redazioni di Barcellona e in altri uffici situati in tutta la regione sostituendo il sistema Hermes di Atex, attualmente utilizzato per le edizioni di stampa.


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TecnoMedia

Exelis annuncia il lancio della nuova versione del gestionale Presnet

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EXELIS Srl A Socio Unico Via Alle Rotte, 13-15 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) Strada del Drosso 33/8 - 10135 Torino Tel: +39 0522 953867 Fax: +39 0522 953869 www.exelis.it Presnet copre tutti gli aspetti legati al ciclo attivo di una concessionaria, dall’inserimento dei contratti, alla programmazione delle uscite, alla gestione dei contratti, delle provvigioni, integrandosi in modo efficace con sistemi per la gestione del timone pubblicitario o del palinsesto, da un lato e sistemi amministrativi, dall’altro. La nuova release, che beneficia delle ultime versioni della piattaforma Oracle, presenta una rinnovata interfaccia grafica e molti miglioramenti, tra cui, la possibilità di rendere la soluzione fruibile anche tramite browser, l’ottimizza-

zione della gestione dei contratti multicanale, un migliorato flusso di spunta e di ritorno da tutti i principali sistemi editoriali e di messa in onda per le emittenti radio-televisive. Tra gli highlight della nuova versione, una migliorata gestione delle provvigioni, con la simulazione dei costi provvigionali per obiettivi, una reportistica dettagliata ed avanzata ed una gestione dei profili utenti ottimizzata. “Abbiamo preso il meglio dell’esperienza dei primi vent’anni di Presnet” - commenta Patrizia Curreli, Product Manager della sede torinese di Exelis - “Ci siamo concentrati nello sviluppare un prodotto moderno, senza però per questo sacrificare o sconvolgere le abitudini di utilizzo del parco installato, che conta davvero un numero di utenti significativo. Abbiamo cercato di mantenere la migrazione dalle versioni precedenti molto semplice e con limitato impatto sulla struttura.” Migliorato anche il lato sportello, con il rilascio dei due editor, Lilium e Primula. Il primo, un editor a parole dedicato, semplifica l’inserimento e la gestione dei piccoli annunci, mentre il secondo è finalizzato alla composizione degli annunci tabellari. Naturalmente la nuova versione di Presnet prevede una migliorata integrazione con il portale materiali pubblicitari Cydonia e con la soluzione per la gestione del timone elettronico Tilia.

Ecco Presnet in un colpo d’occhio: • Nuova Interfaccia grafica. • Sviluppato con le versioni più aggiornate della piattaforma tecnologica Oracle • Fruibile anche tramite browser. • Miglioramento della gestione dei contratti multicanale, della programmazione degli audiovisivi e ottimizzazione dei pacchetti commerciali. • Integrazione con i nuovi editor Lilium e Primula, e miglioramento della gestione degli sportelli. • Miglioramento dell’integrazione con Cydonia e Tilia. • Flussi di spunta e ritorno da tutti i sistemi editoriali e di messa in onda delle emittenti radio-televisive. • Gestione migliorata delle provvigioni. • Simulazione di costi provvigionali per obiettivi. • Strumenti di report avanzati. • Ottimizzazione della gestione profili utenti.

TecnoMedia n. 80, Marzo 2014



C O NFERENC E

WAN-IFRA Italia 2014 La conferenza Internazionale per l’editoria e la stampa quotidiana italiana - XVII Edizione

18-19 Settembre 2014, Padova

La stampa nell’epoca della “global audience”: prodotti, lettori, pubblicità In associazione con:

Archivio Fotografico Provincia di Padova / M. F. Danesin

http://www.wan-ifra.org www.fieg.it www.ediland.it

4 e 201 r b m tte lia: 18 se AN-IFRA Ita W Serata arini Rossi sc Villa Fo ezia. Ven Stra -


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