Tecnomedia 81

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TecnoMedia Tecnologie, Prodotti

& Mercati editoriali

Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali Numero 81 - Giugno 2014

Stampa digitale e pubblicità per Numerica

Dallo scorso anno, la concessionaria del Giornale di Brescia ha cominciato a produrre inserti speciali e di micro cronaca locale distribuiti con il quotidiano principale. Gli inserzionisti sfruttano la forza trainante del brand del giornale locale a pagina 3 con costi parametrati alle zone distributive.

Periodico mensile. Anno XXI n. 81 - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma - Reg. Trib. Roma n. 21 del 27-01-2010 - Iscrizione ROC n. 4753

Automazione industriale a La Stampa

Filo diretto Le aziende informano

Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert Ansa

Su tutte le dodici torri delle due rotative dello stabilimento saranno a breve installati sistemi per la gestione on line delle cromie. Dal mix di hardware, software, e rinnovata managerialità delle risorse umane potranno nascere effetti a pagina 6 benefici di lungo periodo per tutti.

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Il futuro digitale? È ancora da trovare

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Dal 9 all’11 giugno il centro congressi del Lingotto a Torino ha ospitato il 66esimo Congresso Mondiale degli Editori, che ha riunito, come di consueto, anche la 21esima edizione del World Editors Forum e la 24esima edizione del Forum Mona pagina 9 diale della Pubblicità.

La Stampa in Italia 2011-2013

I dati presentati dalla Federazione Italiana Editori Giornali per il triennio 2011-2013 fotografano uno stato di difficoltà congiunturale e strutturale la cui entità è tale da gettare ombre preoccupanti sul futuro. Una sfida impegnativa attena pagina 15 de il nuovo Presidente Maurizio Costa.

Il “Manifesto ARGI” per l’etica professionale

Assolutamente innovativa per il settore, l’iniziativa dell’Associazione dei produttori / distributori di prodotti per l’industria grafica sottolinea come l’etica professionale e l’integrità personale non siano aspetti secondari, ma costituia pagina 20 scano i pilastri dei rapporti commerciali

Il cloud: opportunità e sfide per l’editoria

Barenschee Denex Systems Technology EidosMedia Exelis Fujifilm GMDE Goss International Grafikontrol Hugo Beck Interstrap Kalfass Kodak manroland Miles 33 Mima films Napp Systems Nela NTG Open QIPC RG

Il cloud come nuova risorsa IT e come opportunità offerta ad imprese tradizionali per erogare, in modo nuovo, servizi a valore aggiunto che investono tutta la filiera industriale ed arrivano fino al consumatore finale: se ne è parlato in occaa pagina 22 sione di un TecnoMeeting ASIG.

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Eco-efficienza: quando la sostenibilità conviene

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Nelle quinta edizione del Sustainability Report, Sun Chemical evidenzia come il concetto di eco-efficienza, applicato al sistema industriale moderno, contribuisca a sviluppare prodotti e servizi più competitivi per i clienti sul piano dei costi a pagina 26 e di maggior qualità nell’impiego quotidiano.

WAN-IFRA Italia 2014: Padova, 18-19 settembre

La XVII edizione della Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana sarà dedicata al ruolo della stampa nell’epoca della global audience: esperienze, riflessioni e proposte su come utilizzare il mix di media tradia pagina 28 zionali e di nuovi canali on line.

Le Rubriche Filo diretto ...............................................................................................................da pagina 30

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ISSN 1974-7152


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Stampa digitale e pubblicità: strategie ed esperienze di Numerica-Giornale di Brescia Aguzzare l’ingegno, sviluppare la fantasia e aver voglia di rischiare nuove strade per la raccolta di pubblicità sul territorio locale: un mix che per Numerica, la concessionaria del Giornale di Brescia, significa stampa digitale. Dallo scorso anno, l’editore bresciano ha cominciato a produrre inserti speciali e di micro cronaca locale distribuiti con il quotidiano principale. Gli inserzionisti sfruttano la forza trainante del brand del giornale locale con costi parametrati alle zone distributive.

La forza dei numeri e la debolezza dei mercati

Numerica è la concessionaria per la pubblicità locale di Editoriale Bresciana, editore del Giornale di Brescia, che con una diffusione media di circa 40.000 copie, e circa 409.000 lettori nel giorno medio, presidia il territorio con una penetrazione media del 74% di readership. “Nel solo capoluogo”- commenta Vittorio Lanzani, direttore di Numerica-“545.000 persone leggono un quotidiano a Brescia”.L’editore, che detiene anche il 50% di OPQ, la concessionaria per la raccolta della pubblicità nazionale, propone al territorio un’ampia gamma di canali di comunicazione: Teletutto, Teletutto2, RadioBresciasette, Radio Classica Bresciana, ed il più recente

giornaledibrescia.it, che ha circa 8 milioni di pagine visualizzate al mese, con 800.000 visitatori unici. “Il sito primeggia, nel panorama dell’informazione on line, per il tempo medio di permanenza per singolo utente, che è di 4 minuti e 58 secondi.” L’editore è attivo anche con un canale di vendita locale di prodotti, Kauppa, che agisce nel mondo del couponing. Tutti i mezzi sono certificati secondo le specifiche dei singoli canali. “La copertura, direi anzi il presidio del territorio, è completo e capillare”, sottolinea Lanzani. Ma anche nella ricca provincia bresciana, la crisi economica, e la conseguente contrazione degli investimenti pubblicitari, ha cominciato a farsi sentire già da molto tempo. Quattro anni orsono, i primi segnali sono arrivati dalla raccolta nazionale, poi via via verso la raccolta di inserzioni locali.“Se consideriamo i sei grandi settori di riferimento: auto, grande distribuzione, casa, consumo al dettaglio, industria ed enti locali, abbiamo visto progredire difficoltà con contrazioni a doppio decimale su alcuni comparti.Abbiamo sempre fatto registrare su base trimestrale risultati migliori dei benchmark di riferimento di FCP”, conclude Lanzani, ma la crisi è arrivata anche a Brescia e provincia, inutile nasconderlo. Come fare per reagire? La concessionaria ha puntato sui settori dove potevano crescere, almeno potenzialmente, i clienti – quindi escluse aree degli enti locali, quasi al collasso come spesa sui media, e della grande distribuzione, dove

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Aguzzare l’ingegno, sviluppare la fantasia e aver voglia di rischiare nuove strade per la raccolta di pubblicità sul territorio locale: un mix che per Numerica, la concessionaria del Giornale di Brescia, significa, in estrema sintesi, stampa digitale. Una risorsa tecnologica con la quale, dallo scorso anno, l’editore bresciano ha cominciato a produrre inserti speciali e di micro cronaca locale distribuiti con il quotidiano principale, per soddisfare le esigenze degli inserzionisti dell’area bresciana che non vogliono rinunciare alla forza trainante del brand del giornale ma non sono disposti a riconoscere alla concessionaria i costi relativi alle uscite in zone dove, comunque, non esisterebbe la possibilità di raccogliere clienti.


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Stampa digitale

Vittorio Lanzani, Direttore di Numerica

il numero dei player è costante sul territorio. In questo direzione Numerica ha puntato a sviluppare il numero degli inserzionisti, cercando di mantenere le quotazioni sulle inserzioni nei prodotti premium e gold, ovvero posizioni fisse migliore visibilità all’interno dei canali di comunicazione. “Nel primo trimestre dello scorso anno”- racconta Lanzani-“ siamo cresciuti del 26% sul totale degli inserzionisti”. Purtroppo, per effetto delle difficoltà economiche, e nonostante l’impegno della forza vendita, lo spending medio per cliente è calato del 31%. Occorreva immaginare nuove strategie che tenessero conto di variabili fra loro non facilmente sommabili: aumentare il numero dei clienti, aumentare utili e fatturati senza “svendere” le posizioni premium e gold e, contemporaneamente, tenere conto della ridotta propensione agli investimenti in pubblicità locale. Un autentico puzzle, per la cui soluzione si è pensato alla stampa digitale.

Pubblicità e stampa digitale

Il Giornale di Brescia è stampato al CSQ di Erbusco – centro stampa in comproprietà con la SESAAB di Bergamo – primo stabilimento italiano per la produzione dei quotidiani a dotarsi di una rotativa per la stampa digitale HP, dotata di una linea di taglio e finitura in grado di produrre media molto diversi fra loro, a partire da un’unica copia in su. Il CSQ è dotato anche di un impianto particolarmente sofisticato di inse-

rimento, fornito da Müller Martini, con il quale è possibile creare on line prodotti quotidiani realizzati in offset ed arricchiti con inserti stampati in digitale. E proprio questa opportunità ha dato il via alla nuova strategia di Numerica. Nel corso del 2013, i grandi clienti auto e GDO continuavano a rallentare, e la forza vendita ha cominciato a battere porta a porta i clienti retail, ovvero i commercianti, distribuiti su un territorio enorme, oltre duecento comuni, in una provincia a forma di goccia che è lunga, da Ponte di Legno a Fiesse, oltre 120 chilometri. Il Giornale di Brescia è un prodotto unico, realizzato su due coste, una dedicata agli interni, esteri, cronaca, provincia etc.., ed un'altra dedicata alle pagine di sport, spettacoli, economia e cultura. Chiunque lavori nel commercio, conosce la forza di penetrazione del prodotto stampato, e non vuole rinunciare alla forza del marchio: il brand Giornale di Brescia è ancora – “per fortuna” aggiunge Lanzani – trainante, ed è sinonimo di qualità e autorevolezza. Il problema, su un territorio così vasto, è che il piccolo commerciante di Ponte di Legno non è disposto a pagare il prezzo necessario per uscire anche nelle edicole a oltre 100 chilometri di distanza, dove non troverebbe clienti ai quali vendere. E allora? “Abbiamo cominciato a sviluppare prodotti digitali ad hoc per micro aree diffusionali”.Numerica ha cominciato a commissionare quartini dedicati a specifiche aree, dove poter raccontare storie specifiche su un Paese, o su un gruppo di piccoli paesini limitrofi, e dove raccogliere inserzioni pubblicitarie del commerciante locale. I corrispondenti locali si incaricano di elaborare contenuti in forma di storie locali – non notizie di cronaca, che vanno sul giornale, ma resoconti più ampi che possano interessare i

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In alto: i supplementi Giornale di Brescia-Chiari, settimanale, abbinato al prodotto principale e distribuito al giovedì, e VivaBrescia, distribuito alla domenica quando la squadra locale gioca in casa. In basso: tre inserti speciali, sempre stampati in digitale, dedicati a micro aree distributive.

dra locale gioca in casa. Sono duemila copie in diffusione gratuita a tutti i tifosi, che raccolgono le inserzioni locali e le informazioni relative alla squadra. La capillarizzazione ha, nel complesso, un grosso successo, ed in alcuni casi, come per l’area di Chiari, il quartino diventa un appuntamento settimanale, distribuito con il giornale principale nella giornata di giovedì nel comune clarense ed in altri cinque comuni adiacenti. I “numeri” ci sono: nel complesso, si calcola una crescita nel settore delle inserzioni pubblicitarie relative agli speciali territoriali attorno al 3%, consolidata ed in crescita. Ma più che il mero dato economico, pur positivo all’interno di un panorama pubblicitario nazionale dai contorni non certi piacevoli, conta un’altra aspetto. “Gli inserti digitali ci consentono di presidiare molto meglio il territorio” sottolinea Lanzani, sia per quanto riguarda le inserzioni pubblicitarie che per quanto riguarda i lettori, visto che tutti i contenuti sono distribuiti gratuitamente come allegati al giornale principale. Anche grazie alla nuova iniziativa di stampa digitale, quando il mercato della pubblicità comincerà a riprendersi, Numerica sarà pronta a guidare la ripresa in sede locale.

Stampa digitale

lettori locali – e la forza vendita si impegna con campagne di vendita porta a porta. Si comincia con inserti speciali, una tantum, dedicati a Sirmione, Orzinuovi, e numerose altre zone della provincia bresciana. Ogni prodotto, stampato dal CSQ in digitale, esce in circa 2000 copie, allegato al prodotto base, e finisce sotto gli occhi di almeno 20.000 lettori. Il successo per l’inserzionista è assicurato, la forza del brand fa la sua parte ed i costi per apparire sotto il blasone Giornale di Brescia sono più che accettabili. In pochi mesi il mercato dei “quartini digitali” si amplia e nascono nuove iniziative, sempre una tantum, per fare concorrenza al volantinaggio locale – una pratica che in taluni casi assume connotati di concorrenza selvaggia, con un danno non solo al mercato ma agli stessi clienti che la utilizzano. Esercenti locali, concessionarie di automobili e punti di grande distribuzione cominciano ad utilizzare il nuovo media digitale di Numerica, che può proporre la forza del brand-quotidiano al di fuori delle pagine del giornale. Lo stesso accade per il mondo dello sport: nasce VivaBrescia, inserto in digitale in distribuzione la domenica, in tribuna centrale e fuori dallo stadio, ogni volta che la squa-

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Automazione industriale

Investire sul quotidiano si può: nuova automazione industriale a La Stampa di Torino La Stampa investe su un sistema integrato per l’automazione della produzione del giornale in offset. Su tutte le dodici torri delle due rotative dello stabilimento torinese saranno a breve installati sistemi per la gestione on line delle cromie, con verifiche automatiche in tempo reale fra quanto è riprodotto sulla banda di carta e il Tiff originale della pagina. Il sistema provvederà a pilotare gli ugelli di inchiostrazione per mantenere una qualità costante lungo tutta la tiratura. Dal mix di hardware, software e rinnovata managerialità delle risorse umane potranno nascere effetti benefici di lungo periodo per tutti.

Investire nel futuro della comunicazione? “Si può, anzi si deve” rispondono alla Stampa di Torino. Ed il futuro, per la storica testata piemontese, passa, come per la quasi totalità degli editori europei ed internazionali, attraverso un mix di canali digitali e di prodotti stampati. E’ il messaggio che, se mai ce ne fosse ancora bisogno, è arrivato, in termini inequivocabili, dal Congresso Mondiale degli Editori, che proprio a Torino si è svolto e del quale diamo conto in altra parte della rivista. La Stampa, in anni recenti, ha concentrato risorse ed investimenti nello sviluppo di una nuova redazione multimediale, in grado di alimentare attraverso un solo sistema editoriale tutti i canali di comunicazione verso il pubblico. Più di recente, e siamo verso la fine dello scorso anno, il management torinese è tornato a puntare l’attenzione in direzione del quotidiano stampato.

Automazione totale

“Anche per noi”- racconta a TecnoMedia il direttore di produzione Federico Reviglio-“la maggior parte dei ricavi, come verificano puntualmente gli editori di ogni parte del mondo, salvo rarissime eccezioni, arrivano dalla carta stampata.” Il “vecchio” giornale fa ancora la parte del leone quando si parla di ricavi, e mandarlo definitivamente a riposo sarebbe quando meno un azzardo. E proprio a lui l’editore torinese ha dedicato una nuova tornata di investimenti, che puntano a rendere sempre efficiente, e gestibile

sul piano economico, la produzione quotidiana del giornale. “Per investire in tecnologia di stampa, oggi bisogna avere non solo i nervi saldi ma anche una visione globale del processo produttivo” che integri meccanica, elettronica e gestione delle macchine all’interno di concetti moderni. “Rappresentare il giornale con i concetti dell’impresa Ottocentesca non è solo inutile”, può essere fatale in un’epoca in cui i cambiamenti sono molto più veloci del passato e richiedono una flessibilità ed una capacità di interpretare, ed utilizzare ai propri fini, le potenzialità offerte dalla tecnologia, molto più ampie che in passato. La Stampa, forte della sua tradizione di innovazione tecnologica, ha puntato sull’automazione industriale. Su tutte le 12 torri delle due rotative offset dello stabilimento di via Giordano Bruno a Torino saranno installati sistemi per il controllo automatico del colore di QIPC, leader mondiale del settore rappresentato in Italia da Gmde di Milano. La Stampa utilizzerà l’ultima versione sviluppata dalla società olandese - che di recente ha acquisito EAE – che impiega spettrofotometri in movimento lungo la banda di carta della rotativa, Wifag OF 372, in grado di rilevare in tempo reale le cromie, di confrontarle con i Tiff originali, e di pilotare gli ugelli inchiostratori per le necessarie modifiche ai fini della qualità di stampa finale. Tutto il sistema funziona in tempo reale: non c’è nulla da regolare manualmente, il software provvede a tutto in modo indipendente. In linea teorica, il sistema è stato

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sviluppato secondo il principio di “one folder, one printer”. In realtà le cose funzionano, e funzioneranno, un po’ diversamente.

Automazione industriale

di rilevamento automatico delle cromie entrano in funzione e provvedono alle modifiche necessarie lungo il percorso delle bande di carta. Certo, anche in questo modello proAi box della Formuduttivo, come in Forla Uno mula Uno, ci sono le “Investire in tecno“fermate ai box”, dove logie per la stampa dei l’intervento umano diquotidiani non è, oggi, venta la variabile per né facile né scontato”, la vittoria finale. In e agli editori e stamun moderno sistema patori che provvedoproduttivo, sarebbe no in questo senso va indispensabile che ai senz’altro riconosciuto box ci fosse, come a un notevole coraggio bordo pista, un’unica imprenditoriale. Ma squadra di specialisti perché l’investimenin grado di effettuare to vada a buon fine, tutte le regolazioni del ovvero generi quelle caso, passando da un economie di scala che ambito all’altro con consentano lo sviluppo competenza, efficienza di attività industriali e rapidità. all’interno di un conto Questa visione moeconomico sostenibile, derna, e competitiva, Federico Reviglio, Direttore di produzione de La Stampa bisogna che le nuove della produzione dei soluzioni si inseriscagiornali, è oggi possino in un contesto più bile grazie all’altissigenerale di innovazione. mo grado di sviluppo dei sistemi di automazione Le tecnologie arrivano dall’Olanda, il supporto industriale che – “forse conviene ricordarlo”e la rappresentanza dalla Gmde di Milano, ma sono strumenti indispensabili nelle mani degli “per il resto stiamo guardando ad esempi molto stampatori per mantenere sostenibili i costi di un vicino a noi, che abbiamo”- e il nostro interlocuprocesso produttivo che non può più contare sulle tore sorride-“in casa nostra: la Formula Uno”. risorse del passato. Sembra fuori luogo accostare i motori, e le “E per fortuna che ancora ci sono gruppi intecnologie, più innovative nell’ambito della produdustriali che investono”. zione di automobili ai “vecchi” prodotti stampati? Ma la tecnologia, da sola non basta, e per Sui circuiti di Formula Uno in pista girano i piloti vincere sui circuiti dell’informazione sarà necesdi un team, che è unico. Ogni tanto, durante la sario lavorare anche di squadra con il “team” che corsa, i piloti si devono fermare ai box, e qui troaffianca i piloti-capimacchina. vano una squadra di assistenza che, come i team, Certamente dal sistema QIPC ci si aspettano è unica, e provvede a tutte le manutenzioni ed i ritorni sul piano dei risparmi, sia nell’impiego dei “cambi in corsa” necessari per ripartire al volo materiali di consumo che per quanto riguarda gli ed arrivare alla conclusione della gara, “possibilscarti di avviamento. Ma su entrambe le voci, già mente vincendo”. sono in funzione sistemi di controllo automatico Le moderne macchine da stampa, soprattutto installati in precedenza, che hanno dato ottimi se dotate di sistemi ad altissima automazione, risultati. come quelli in fase di installazione alla Stampa, Dal nuovo investimento, come già ampiamente sono assimilabili alle Formula Uno: in pochissimo verificato da analisi presso altri centri stampa tempo devono provvedere alla realizzazione di dove QIPC è stato installato, ci si attendono ritutta la tiratura notturna, prodotti principali ed sultati di lungo periodo sul piano di un’efficienza eventuali edizioni. Tutto lo sforzo dello stabiliglobale produttiva dove software, hardware e mento è concentrato in pochissime ore. I piloti nuovi approcci manageriali creino i presupposti dai pulpiti avviano la produzione, i nuovi sistemi per un’industria della stampa sostenibile.


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Automazione industriale

La stampa cattolica diocesana e la forza del network cittadino

della settimana, con informazioni che sfruttino il canale on line per la immediatezza della notizia, e il prodotto stampato per i necessari approfondimenti. Tutto il resto, è integrazione di piattaforme, dove i contenuti delle brevi Proposte e progetti per la comunicazione nel terzo millennio: inviate on line rilanse ne è discusso a ciano alla cronaca Lodi, lo scorso 23 sul giornale, e dove maggio, città che le notizie, e le ricorospitato l’annuale renze delle quali si Festival della Comuparla sulla stampa, nicazione, iniziativa trovano spazi illimiitinerante organizzatati per il corredo ta, a livello nazionadi immagini digitali, le, dalla Società San video annunci ed Paolo e dalle Figlie di altri contributi multiSan Paolo. mediali sul web. E la sfida è imporLa provincia italiana tante per tutti i setè ricca di storie timanali cattolici, che le testate locali riuniti nella FISC, hanno in esclusiva la Federazione fon– anche “storie di data il 27 novembre eroismo quotidia1966, che riunisce no”, come quelle 189 testate presenti evocate nell’inconin circa 160 diocesi, tro di Lodi – il problema è valorizzare e rendere interessanti che raggiungono gran parte del territorio nazionale italiano i contenuti per i lettori, e valorizzarli nei confronti degli e che raggiungono, tutte insieme, circa un milione di copie inserzionisti. stampate a settimana. E’ un mondo che non si nasconde La stampa in digitale le difficoltà che sta di inserti di micro attraversando l’incronaca locale, atdustria dei media, tività nella quale soprattutto quella il Cittadino di Lodi stampata, ma che è uno dei pionieri, guarda con grande pagine e contenuti interesse alle iniziadi servizio al territotive per lo sviluppo rio – “come si paga della comunicaziola nuova TASI?”- il ne. coinvolgimento diE proprio a Lodi, retto dei cittadini ove si pubblica il – le foto per la festa Cittadino, è toccato della mamma e per ai responsabili del la giornata dedicati quotidiano locale ai nonni ed ai papà raccontare che cosa sul web – concorsi oggi è possibile reaa premi per sviluplizzare per sviluppare pare le attività di la comunicazione commercio locale: il nell’era multimediaIn alto: Ferruccio Pallavera, Direttore del Cittadino di Lodi; qui sopra, Alberto serbatoio “di storie le. Il mix che può Valeri, responsabile della veste grafica dei prodotti del Cittadino da raccontare” e di avere successo, è iniziative da lanciare è immenso – è il messaggio di ottimismo costituito da un progetto di comunicazione integrato, del direttore del Cittadino, Ferruccio Pallavera- bisogna una piattaforma tecnologica in grado di gestire il flusso solo lavorare con una mentalità nuova. di lavoro su più canali – al Cittadino utilizzano Méthode “Fare network” sul territorio, utilizzando sia i canali di EidosMedia – ed un coinvolgimento diretto delle risorse stampati che quelli digitali, è la strada per crescere anche umane nel nuovo modo di produrre informazione. nel terzo millennio. L’obiettivo è arrivare al lettore nell’arco della giornata, e

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Dal 9 all’11 giugno il centro congressi del Lingotto a Torino ha ospitato il 66esimo Congresso Mondiale degli Editori, che ha riunito, come di consueto, anche la 21esima edizione del World Editors Forum e la 24esima edizione del Forum Mondiale della Pubblicità. I dati internazionali consolidano il trend di crescita delle attività on line, che però non riescono a coprire il calo di copie stampate in circolazione e il declino della pubblicità sui media tradizionali. Gli editori si riorganizzano, sperimentando nuovi modelli di business in un’industria della comunicazione dove il futuro digitale è ancora da cercare, fra nuove iniziative e timori legati a possibili distorsioni della concorrenza sul mercato della pubblicità.

“Vi voglio salutare in termini positivi, dicendo che non abbiamo mai avuto così vicino il futuro come da quando esistono i telefonini: ce l’abbiamo in tasca”: quando John Elkann, Presidente dell’Editrice La Stampa, conclude l’intervento in occasione dell’inaugurazione del 66esimo Congresso Mondiale degli Editori , organizzato a Torino dal 9 all’11 giugno, un brivido passa nella schiena dei molti delegati che, da molti Paesi, sono arrivati in Italia per seguire da vicino alcune delle voci più interessanti del panorama internazionale editoriale, della pubblicità e dell’informazione giornalistica. E non sarà l’unico, perché, se “dieci anni fa gli smartphone non esistevano….oggi ne vengono venduti un numero quattro o cinque volte superiore a quello di tv o pc. C’è sempre più gente che parla, acquista e comunica attraverso gli smartphone.E ciò che è rilevante, è che queste persone attraverso i dispositivi leggono notizie che noi diamo loro, le condividono, e loro stessi creano informazioni”. La digitalizzazione sta trasformando l’industria dei media, e tutti, in questo settore, devono affrontare la mutazione epocale. Citando l’ultimo capitolo del rapporto del New York Times sull’innovazione, intitolato non per caso “Digital First”, Elkann ripropone la sfida all’industria dei media, che è contemporaneamente industriale, economica, e va ad impattare argomenti fondamentali per la civiltà contemporanea, quali la libertà di espressione e l’esercizio dei diritti legati all’informazione.

Il panorama internazionale

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Il futuro digitale? È ancora da trovare

“Digital First”, o “Mobile First”: i delegati internazionali arrivati a Torino per seguire, con il Congresso degli Editori, anche il 21esimo World Editors Forum e il 24esimo World Advertising Forum, tutti organizzati da WAN-IFRA, hanno trovato un ampio programma di proposte e provocazioni professionali. Sono finiti, forse per sempre, i tempi nei quali qualche “guru”, vero o presunto poca importanza ha, si affacciava ai consessi internazionali per annunciare “questi sono i problemi, queste le soluzioni”. I problemi, oggi, li conoscono, e li vivono tutti; a mancare, purtroppo, sono le soluzioni condivise, ovvero quella serie di esperienze che, avendo funzionato presso alcune aziende, si può ragionevolmente pensare che possano funzionare quasi ovunque. Non è più così, ed il messaggio che è arrivato dall’incontro internazionale è la proposta di una serie di soluzioni “fatte in casa”, che funzionano, dopo numerosi esperimenti, nel contesto dove sono nate, ma che nessuno garantisce che siano esportabili altrove, né per quanto riguarda i temi economici né per quanto attiene ai temi, molto più delicati, del rapporto fra pubblicità, fatti e opinioni, con buona pace della libertà di espressione. Il quadro dell’industria dei media lo ha tracciato Larry Kilman, segretario generale di WANIFRA. Nel mondo sono circa due miliardi e mezzo le persone che leggono i quotidiani stampati, e circa 800 milioni coloro che li leggono sulle piattaforme digitali. Dal 2012 al 2013, la diffusione


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John Elkann, Presidente dell'Editrice La Stampa

del prodotto stampato, sempre a livello mondiale, è cresciuta del 2%, ma nell’ultimo quinquennio è calata della stessa percentuale, ovvero sempre del 2%. I giornali stampati crescono nei Paesi dove c’è una classe media emergente ed una penetrazione della larga banda relativamente bassa. Purtroppo, nei mercati più maturi si sta consolidando il declino del prodotto stampato quotidiano in termini strutturali, ed il passaggio dei lettori verso i formati digitali. I numeri, a questo riguardo, lasciano poco spazio all’immaginazione. In Asia ed in America Latina la stampa è cresciuta, rispettivamente, dell’1,45% e del 2,56% dal 2012 al 2013. Nello stesso periodo, in Nord America il print media è calato 5,29%, in Australia e Oceania del 9,94%, dell’1% nel Medio Oriente e in Africa e del 5,2% in Europa. Sul medio periodo, ovvero nell’ultimo quinquennio, nel Nord America la stampa è scesa del 10,25%, del 19,59% in Australia e Oceania e del 23,02% in Europa. Di segno positivo Asia e America Latina, che sono cresciute, nello stesso quinquennio, rispettivamente del 6,67% e del 6,26%, con il Medio Oriente e l’Africa che segnano un +7,5% nella diffusione del prodotto stampato. A preoccupare gli editori internazionali sono anche, e soprattutto, i dati relativi alla pubblicità. Fra 2012 e 2013, a livello globale, il fatturato è calato del 6%, e del 13% nel quinquennio precedente. Di segno opposto la pubblicità digitale, che per i giornali è cresciuta dell’11% fra 2012 e 2013 e del 47% nel quinquennio.Si tratta, purtroppo, di cifre relativamente modeste rispetto al totale degli investimenti in pubblicità on

line, dove la parte del leone la fa Google, il “convitato di pietra” al Congresso di Torino, dove, come vedremo, non sono mancate le prese di posizione contro un “modello di business” che solleva molte perplessità sul piano normativo e sul piano della, pochissima, trasparenza. Si stima che la quota di mercato della pubblicità sulla carta stampata continuerà a contrarsi ad una media, a livello mondiale, compresa fra l’1% e il 2% all’anno. Le “audiences digitali stanno sperimentando una crescita esponenziale e stanno rimpiazzando i lettori dei giornali, ma il digitale non va a coprire il calo dei ricavi pubblicitari del media stampato”. Per gli editori stranieri, così come per i colleghi italiani, si pongono gli obiettivi prioritari di “reinventare” il tradizionale modello di business del quotidiano stampato, e capire come aumentare i ricavi dai nuovi canali on line. “Il digitale”conclude Kilman-“può essere il futuro, ma questo futuro non lo abbiamo ancora trovato”.

Fatti, opinioni e pubblicità

Alla ricerca delle nuove risorse per sostenere l’industria dei quotidiani è stata dedicata, in modo particolare, la “traccia” segnata dal 24esimo Forum Internazionale della Pubblicità (World Advertising Forum), dove si sono confrontati editori “tradizionali” e nuovi operatori on line. Il gruppo francese de Le Figaro ricava un quarto del proprio fatturato dal digitale, dove lavora una redazione specializzata. Per avere successo sul web, conquistare lettori e attrarre pubblicità, bisogna puntare sulla propria unicità e su un brand riconosciuto. In rete paga la capacità ad essere riconosciuti come specialisti, ovvero fornitori di informazioni e servizi affidabili. Il web, rispetto alla carta stampata, è una sorta di “amplificatore” di contenuti multimediali, dove le immagini, i video e i link interattivi integrano, ed ampliano, le funzioni tradizionali dei testi pubblicati sui print media. La sfida, come ha spiegato il Vice Presidente Eileen Le Muet, è creare “storie” multimediali che attraggano lettori e, di conseguenza, inserzionisti. Il web del gruppo ben si presta ad utilizzare brand riconosciuti come

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Il gruppo Comin acquisisce la Galeati Il CSE - Centro Servizi Editoriali - di Grisignano di Zocco (Vicenza), del gruppo Comin, acquisisce le Industrie Grafiche Galeati di Imola (Bologna), tra le piu’ antiche tipografie d’ Italia, dichiarata fallita dal Tribunale di Bologna lo scorso anno. Con questa acquisizione nasce il maggior gruppo di stampa quotidiani nell’area Nordest, con un fatturato di circa 13 milioni di Euro. Come ha spiegato Andrea Comin, Amministratore delegato, il gruppo ha deciso di impegnarsi “per la Galeati, perche’ abbiamo riconosciuto il valore storico e culturale dell’ industria grafica assieme alle necessita’ occupazionali del territorio. Galeati puo’ ancora dare tanto al mondo della stampa e sarebbe stato

Da sin: Andrea Comin, Amministratore delegato, Mirco Comin, Presidente e fondatore dell'omonimo gruppo

Le Figaro Madame per creare “eventi” on line, per esempio in occasione della presentazione di nuove collezioni, come il caso della Piaget Rose presso il punto vendita specializzato di Parigi. Dal web partono tweet, email verso i potenziali clienti – e lettori – della rivista on line, ed il sito offre storie promozionali multimediali dove si informa sulla nuova collezione con un “taglio di design, ed editoriale” caratteristico del brand del prodotto Le Figaro Magazine. A questa operazione lavora un team di specialisti in diverse discipline, redattori, designer, pubblicitari, fotografi ed esperti di web e social media. Iwan Itterman, di Warum Verlag, si spinge un po’ più in là sulla strada della pubblicità on line.Una delle chiavi del successo, almeno agli occhi dell’inserzionista, è la possibilità di fare apparire il contenuto dell’informazione commerciale accanto al contesto più adatto della sezione redazionale. Qualcuno lo chiama cross financing, qualcun altro advertorial o infotainment – il linguaggio dei nuovi media è instabile almeno quanto le reali prospettive di sviluppo – ma il concetto fondamentale è sempre quello, un nuovo rapporto fra contenuti redazionali e contenuti commerciali. Google resta un unicum, al momento, per la sofisticazione degli algoritmi di ricerca, ancorati agli investimenti pubblicitari, ma la possibilità

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un peccato disperdere questo patrimonio. Per questo abbiamo creduto nel progetto e l’ abbiamo sottoposto ad alcuni istituti di credito, tra cui il Banco delle Tre Venezie e la Popolare di Milano che si sono resi disponibili ad affiancarci finanziariamente nell’ operazione”. Le Industrie Grafiche Galeati sono tra le piu’ antiche realta’ industriali tipografiche italiane. Fondate nel 1816 da Ignazio Galeati, nel 2008 vennero acquisite da un fondo di private equity. La sopraggiunta crisi del settore e le mutate esigenze di mercato, hanno messo in difficolta’ l’azienda, che lo scorso anno e’ stata dichiarata fallita e ammessa all’ esercizio provvisorio. Da oggi, grazie all’impegno del gruppo Comin, lo storico marchio ritorna sul mercato.

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di fare apparire il messaggio commerciale in contesti di opinioni “gradite” all’inserzionista è alla portata di quasi tutti gli editori. Al gruppo de Le Figaro i redattori digitali sono più giovani e più aperti rispetto a quelli dell’”establishment” della carta stampata, e più preparati a massimizzare le potenzialità del media digitale. Come contenere la forza invasiva della pubblicità, in un’epoca in cui essere pianificati dagli inserzionisti non è facile né scontato, è un argomento “aperto”, e su questo nessuno dei relatori vuole sbilanciarsi. Ciascuno si regoli come meglio crede, ma il problema è sul tavolo.

L’editore: un nuovo mestiere?

Per Andrew Holder, dell’australiano The Age, la capacità dell’editore di integrarsi, con un’offerta sulla piattaforma digitale, con le campagne di comunicazione pubblicitaria è essenziale, soprattutto nel caso in cui il cliente – e ce sono in sempre maggior numero – non ne vuole più sentire parlare di carta stampata. Come riuscirci? La parola chiave, per più di un relatore, è “engagement”, ovvero “coinvolgimento”. L’editore può avere successo nelle nuove campagne di comunicazione digitale se riesce a coinvolgere i lettori in esperienze multimediali “avvolgenti”.


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Editoria multicanale: dalle parole ai fatti Dopo un’intera giornata passata ad ascoltare le prospettive degli sviluppi dell’editoria multicanale, i delegati al 66esimo Congresso Mondiale degli Editori hanno avuto la possibilità di assistere dal vero al lavoro di una redazione multimediale, visitando la nuova installazione de La Stampa di Torino. Inaugurata nell’ Ottobre 2012, la redazione si sviluppa su un’area di 3000 metri quadrati, con un’organizzazione delle scrivanie lungo anelli concentrici. La vicinanza “fisica” dei redattori con diverse competenze, e l’utilizzo, per la gestione del

flusso produttivo, della piattaforma tecnologica Méthode di EidosMedia, sponsor della visita organizzata dal giornale, favoriscono il lavoro in team e l’aggiornamento delle notizie nell’arco dell’intera giornata. Il principio di organizzazione della redazione è che tutti devono avere sotto gli occhi i contenuti e l’intero processo produttivo. La visita, molto apprezzata da delegati, è stata anche l’occasione per vedere in funzione gli sviluppi più recenti della piattaforma Méthode, e per assistere in diretta alla realizzazione dell’edizione stampata del quotidiano di Torino.

In primo piano, in questo caso, il video.Un adulto pubblicità interattiva aprono orizzonti straorsu cinque, negli Stati Uniti, è ormai abituato a dinari”. consumare video on line; le ore, e la ricettività Dalla rivista che descrive come si deve predei contenuti streaming, sono in aumento vertigiparare una torta al video che mostra lo chef noso, osserva Alexandra Salomon di International dietro ai fornelli, magari corredato da una seInteractive Advertising Bureau. rie di prodotti “suggeriti” dalla pubblicità, il Addirittura, in tapasso è istantaneo, a luni casi sembra che portata di Q Code. Le il video on line faccia nuove tecnologie per più facilmente breccia la modellazione intenel cuore del nuovo rattiva in 3D possono consumatore di quanta mostrare una scarpa non ne faccia la televia partire da una imsione tradizionale. La pronta “stampata” sul capacità coinvolgente giornale. Il successo delle immagini a colodi una campagna pubri in movimento trova blicitaria è sempre una nuova forza dalla più affidata alla intepiattaforma digitale. razione fra piattaforSuzanne Raitt, di me di comunicazione. Newspapers Canada, Obiettivo? Il coinvolosserva che quasi la gimento emotivo, e metà dei Q Code, ovmultimediale, del letvero quei “puzzle” tore – consumatore. E in bianco e nero dai l’editore? Forse deve quali, con il telefoniimparare a fare un no cellulare dotato di nuovo mestiere – è il telecamera, è possisenso di molti degli bile “lanciare” inforinterventi del Forum Eileen Le Muet, VP International Le Figaro mazioni multimediali della Pubblicità – e on line, è utilizzata a comunque deve reinpartire da quotidiani e riviste stampate. “Siete ventarsi il modo per rimanere sul sui nuovi editori di magazine di cucina? I Q Code e la mercati.

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Il futuro nelle nostre mani

Dal Regno Unito due nuove testate tabloid per la stampa digitale al CSQ Cresce il numero dei giornali esteri stampati in Italia con tecnologie digitali. Dai primi di maggio al CSQ di Erbusco (Bs) si stampano due nuove testate inglesi, i tabloid Daily Express e Daily Star, entrambi dell’Express Newspapers. Le copie prodotte con la rotativa digitale del CSQ sono distribuite in tutta Italia. Nella zona dei grandi laghi, Maggiore, Como, e Garda ed in altre destinazioni del Nord con una forte presenza di turisti inglesi, le due testate arrivano il giorno stesso della data di pub-

blicazione. Nel resto d’Italia, Daily Express e Daily Star arrivano il giorno dopo. Il contratto con il gruppo inglese prevede la produzione nel corso dell’intero anno. Con una foliazione media attorno alle 80 pagine (l’Express) ed alle 64 (lo Star), in formato tabloid, le due testate sono stampate, in bassa stagione, in poche centinaia di copie. Con l’arrivo dei flussi turistici dal Regno Unito, la tiratura cresce in misura tale che è ipotizzabile passi alla stampa in offset. Il Daily Express e il Daily Star si aggiungono alle altre testate quotidiane estere stampate in digitale dal CSQ, il Tiroler Tageszeitung, ed il Kommersant, Vedomosti e MK per il mercato in lingua russa.

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“I dati migliori sono quelComunque li dell’editore” vada, l’editore sostiene Danny deve riprendere Hopwood, di Vinelle sue mani il vaki. Le campafuturo del proprio gne di comunicamestiere, magazione digitale non ri accorciando la tollerano opacità: distanza che lo le nuove piattasepara dal merforme si aspetcato della pubtano chiarezza e blicità. Bisogna dialoghi diretti ricordarsi – è la fra chi offre e chi tesi dei relatori acquista. Ed è alla sessione deproprio in questa dicata agli Smart nuova funzione di Advertisers – che “mediazione” che nessuno come il “media” tradiSuzanne Raitt, Vice Presidente, Marketing and Innovations, Newspaper Canada l’editore possiede zionale, e l’edii dati che interestore, deve saper sano alla pubblicità: chi guarda che cosa, quando reinventarsi. La Place Media è una nuova alleanla guarda, con quali interessi, quali stili di vita za fra venti gruppi editoriali, che rappresentano e quali attitudini al consumo.E’ il mondo del Big oltre duecento testate internazionali. L’obiettivo Data, e la sfida, ancora una volta, corre sulla dichiarato è quello di offrire agli inserzionisti linea sempre più sottile che separa contenuti, gli stock di opzioni pubblicitarie invendute. pubblicità e data base della distribuzione on line, Gli spazi sono offerti sotto il brand collettivo, un modo dove la priorità è “integrare” le infore gli operatori non sono in concorrenza con gli mazioni, quasi sempre sparse in archivi datati e uffici vendita degli editori. Lavorano in stretta scarsamente utili. collaborazione, scambiando dati e ripartendosi


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per quota il fatturato realizzato in questo nuovo contesto di alleanza. Con oltre 100 milioni di browser nel solo mese di marzo di quest’anno, il sistema di proposta on line del Guardian inglese è uno fra i più avanzati del Regno Unito. Anche per loro il Big Data digitale è la grande scommessa su cui puntare per la pubblicità on line. Il loro consumatore è aperto alle novità, curioso e non ha paura di confrontarsi con le nuove tecnologie. Per attrarlo nell’offerta on line, l’editore ha avviato il Guardian Labs, un team di 130 specialisti fra web designers, commerciali, account managers, redattori, pubblicitari, per sviluppare storie interessanti sia per i lettori che per il content branding. “Sui canali noi siamo agnostici” spiega Tim Gentry, Revenue Director del gruppo inglese. L’obiettivo è creare contenuti interessanti, poi siano i lettori a scegliere se vogliono il prodotto stampato o quello su tablet. Con 13 milioni di utenti unici al mese, il gruppo de Le Figaro sta lavorando attivamente sul Big Data, con il triplice obiettivo di raccogliere i dati, consolidarli ed attivarli per il mercato della pubblicità.Agli inserzionisti possono già offrire 9 milioni di contatti identificati, 1 milione di clienti paganti on line e 27 milioni fra prodotti digitali e stampati, quotidiani e magazine. I “pacchetti dati” offerti agli inserzionisti pubblicitari per campagne on line stanno andando bene.

Il cantiere editoriale fra timori e nuove iniziative

Il “digital first”, o il “mobile first” aprono agli editori opportunità di straordinario interesse per avviare nuovi modelli di business, ma le preoccupazioni non mancano. Carlo De Benedetti, Presidente del gruppo editoriale L’Espresso, ha richiamato l’attenzione della platea internazionale sui rischi legati alle attività di Google. “Abbiamo tutti paura di Google. Anch’io.”- ha detto De Benedetti-“La più grande società editoriale al mondo non sarà mai in grado di fare concorrenza a Google e questo ha a che fare con la democrazia, perché una sana concorrenza editoriale è una garanzia per la democrazia.” Di fronte all’Autorità antitrust Europea è pendente un ricorso contro l’abuso di posizione dominante. Nessuno mette in dubbio l’utilità del motore di ricerca, ma è l’utilizzo del global search per fare pubblicità che non è – secondo molti – corretto. Si può discutere quale sia la strada più efficace per risolvere il problema, se separare la ricerca generale dai servizi di ricerca specializzata, magari proibendo l’uso incrociato dei dati nei diversi servizi, o altre soluzioni. Resta comunque il fatto che, per l’industria editoriale, la posizione di

Google sul mercato della pubblicità rappresenti una distorsione non più accettabile, e questo a prescindere dalle questioni fiscali, e dall’usanza di non pagare le imposte nei Paesi dove si opera. “Gli editori” – ha sottolineato De Benedetti“non chiedono privilegi, ma la possibilità di competere a parità di condizioni”. Nell’ultima giornata dei lavori è intervenuto anche Pietro Scott Jovane, Amministratore delegato del gruppo RCS, che ha annunciato che il gruppo è al lavoro per introdurre su corriere.it una “membership a pagamento”. La sfida è trasferire l’abitudine ad acquistare informazione in edicola anche sui nuovi canali digitali. “Sul web la modalità di creare un club e di offrire servizi specifici di qualità a pagamento è la strada obbligatoria per gli editori”. Il mercato declina, ma il problema riguarda tutto il mondo, e la sfida è quella di tornare a guadagnare quote di mercato, anche provando soluzioni nuove rispetto al passato. Il futuro mondiale dell’industria dei media, fra prodotti stampati, telefonini, tablet e pc si conferma come un enorme cantiere dove gli editori stanno cercando, fra timori e non senza difficoltà, nuovi modelli per riorganizzare l’industria della comunicazione, con un occhio ai conti economici ed un altro rivolto alla funzione, fondamentale per le moderne democrazie, di presidi culturali e controllori del potere politico, ovunque esista la libertà di pubblicare notizie.

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Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it Comitato Editoriale Paolo Polidori, Nedo Antonietti, Giulia Salvio, Direttore responsabile Luca Michelli ha collaborato a questo numero Salvatore Curiale Segreteria di Redazione Elga Mauro Registrazione del Tribunale di Roma n. 21 del 27-01-2010 © ASIG Service S.r.l. - 2014 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma Stampa digitale CSQ - Via dell'Industria 52 - 25030 Erbusco (BS) Questo numero è stato chiuso in redazione il 2 luglio 2014 TecnoMedia è consultabile in Internet http://www.ediland.it

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La Stampa in Italia: dai dati del triennio 2011/2013 ombre preoccupanti sul futuro

I dati sull’evoluzione dell’editoria giornalistica nel triennio 2011-2013 fotografano con evidenza e meglio di ogni commento il momento di crisi che attraversa il settore. È vero che la crisi s’iscrive in un quadro di difficoltà che non risparmia l’economia italiana e quella di gran parte dei Paesi europei, ma la sua entità è tale da gettare ombre preoccupanti sul futuro di un settore la cui importanza non si esaurisce in una dimensione meramente economica, ma evoca valori di rilievo costituzionale. Nell’ultimo mese del 2013 e nella prima parte di quest’anno si sono manifestati segnali di ripresa nel quadro economico del Paese, ma questa potrebbe avere un impatto assai limitato sull’editoria giornalistica, i cui problemi sono allo stesso tempo strutturali e congiunturali.

I bilanci delle imprese editrici

Le difficoltà della situazione hanno il loro riflesso speculare nei bilanci delle imprese editrici di quotidiani. Il ridimensionamento del fatturato editoriale che era stato abbastanza contenuto nel 2011 (-2,1%), ha avuto un’accelerazione nel 2012, accusando una flessione più ampia (-9,9%), imputabile in larga parte al calo dei ricavi pubblicitari (-17,5%). Se si considera che nel 2013 il fatturato pubblicitario dei quotidiani è sceso del 19,4% è da ritenere che i ricavi editoriali abbiano subito una nuova caduta stimabile intorno all’11,1%, soltanto in parte attenuata dalla maggiore tenuta dei ricavi da vendita delle copie (+6,5%), grazie agli incrementi di prezzo intervenuti nell’anno.

La Stampa in Italia

I dati presentati dalla Fieg – Federazione Editori – per il triennio 2011 / 2013 fotografano uno stato di difficoltà la cui entità è tale da gettare ombre preoccupanti sul futuro. L’editoria giornalistica in Italia presenta problemi di tipo sia congiunturale che strutturale, e la ripresa che si intravede nell’economia nell’ultimo mese del 2013 e nella prima parte di quest’anno potrebbe avere un impatto assai limitato sul settore dell’informazione quotidiana, la cui importanza evoca anche valori di rilievo costituzionale, come si legge nella sintesi dei dati – presentati lo scorso 16 aprile – che riportiamo ampiamente nell’articolo.

L’andamento negativo del fatturato editoriale è stato accompagnato da una diminuzione dei costi industriali molto più contenuta. Sia nel 2011 (-1,4%) che nel 2012 (-4,0%), i costi operativi sono scesi, ma in misura tale che il margine operativo lordo delle imprese editrici non solo si è contratto, ma ha acquisito un segno negativo, attestandosi a -33 milioni di euro, a fronte dei risultati positivi del 2010 (+160,5 milioni) e del 2011 (+138,8 milioni). Il rapporto tra mol e fatturato, che già stazionava su livelli insoddisfacenti nel 2010 (5,5%) e nel 2011 (4,9%), nel 2012 è stato pari al -1,3% e le stime relative al 2013 indicano un’ulteriore contrazione (-4,8%). Sono dati oggettivamente preoccupanti in quanto mettono in evidenza un’ impossibilità della gestione industriale di produrre risorse adeguate alla copertura dei costi di esercizio. Né la gestione finanziaria è stata in grado di riequilibrare le perdite dell’attività tipica, come avvenuto in passato. Lo conferma il risultato complessivo dei bilanci aggregati che, tenuto conto di tutte le componenti attive e passive di reddito, evidenzia nel 2012 una perdita di 44,8 milioni di euro. Un risultato che, nel 2013, stando alle prime stime, è da ritenere si sia ulteriormente appesantito, anche perché dal mercato non sono arrivati segnali di decisa inversione di rotta. Nel 2012 l’ammontare complessivo delle perdite ha sopravanzato nettamente quello degli utili. Le imprese in utile sono state 16. Sono aumentate di due unità rispetto all’anno precedente, ma


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Maurizio Costa eletto Presidente della Fieg

L’Assemblea generale dei soci della Fieg – Federazione Italiana Editori Giornali – riunita a Roma il 1° luglio, ha eletto per acclamazione Maurizio Costa nuovo Presidente per il biennio 2014-2016. Con un'ampia esperienza nell'industria editoriale, Maurizio Costa, nato a Pavia nel 1948, ha ricoperto la carica di Amministratore delegato e vice Presidente della Mondadori e vice Presidente del gruppo Fininvest, dal quale è uscito dopo essere stato indicato come nuovo Presidente della Fieg. Costa succede a Giulio Anselmi, che aveva manifestato la propria indisponibilità al rinnovo del suo mandato. Sono stati eletti Vicepresidenti della Fieg: per i quotidiani, Azzurra Caltagirone e per i periodici, Enrico Selva. Le presidenze delle categorie sono Maurizio Costa state affidate a: Azzurra Caltagirone (Il Messaggero) per i quotidiani a diffusione nazionale; Monica Mondardini (Seta-Alto Adige), per i quotidiani a diffusione regionale; Massimo Cincera (Sesaab), per i quotidiani a diffusione provinciale. Nel settore dei periodici, la presidenza dei periodici grandi è stata affidata a Enrico Selva (Arnoldo Mondadori Editore), dei periodici medi a Giacomo Moletto (H.M.C. Italia) e quella dei periodici piccoli a Giuseppe Ferrauto (Cairo Editore). l’ammontare complessivo dell’avanzo di gestione è sceso da 158,1 a 104,5 milioni di euro (-33,9%). Nel 2010 le imprese in utile erano 24 con un avanzo complessivo pari a 163,7 milioni. Le imprese in perdita sono scese da 37 a 35 unità tra il 2012 e il 2011, ma l’ammontare delle perdite aggregate si è più che raddoppiato, passando da 66,6 a 149,4 milioni di euro (+124,1%). Nel 2010, le imprese in perdita erano 26 con un deficit complessivo di 69,4 milioni di euro. È prevedibile che nel 2013 la situazione deficitaria netta abbia subito un ulteriore deterioramento.

Diffusione e lettura

Per quanto riguarda il mercato italiano, il declino del fatturato ha una delle sue cause nei deludenti andamenti diffusionali e di lettura. Per i quotidiani, soprattutto a partire dal 2007, è iniziato un declino della diffusione che si è andato ampliando, raggiungendo punte molto elevate nel 2011 (-6,8%) e nel 2012 (-8,1%). Il calo sembra essersi attenuato nel 2013, mantenendo, comunque, dimensioni considerevoli (-5,2%). Nell’arco degli

Consiglieri incaricati dei diversi settori di attività della Federazione sono stati nominati: Alessandro Bompieri (Rcs Mediagroup) per i Problemi della vendita e della distribuzione; Francesco Dini (Gruppo Espresso) per i Problemi della pubblicità; Pietro Scott Jovane (Rcs Mediagroup) per il settore Multimedialità e sviluppo del prodotto; Carlo Mandelli (Arnoldo Mondadori Editore) per la Tutela del prodotto; Pierpaolo Camadini (Editoriale Bresciana) per i Problemi economici, legislativi e ufficio studi; Carlo Perrone (Il Secolo XIX) per le Relazioni internazionali; Paolo Nusiner (Avvenire) per la Formazione; Roberto Amodei (Corriere dello Sport) per l’Editoria specializzata. La Commissione Sindacale sarà guidata direttamente dal Presidente della Federazione, Maurizio Costa, coadiuvato dal Direttore generale, Fabrizio Carotti. Oltre ai Vicepresidenti della Federazione, ai Presidenti delle categorie e ai Consiglieri incaricati dei diversi settori di attività, sono entrati a far parte del Comitato di Presidenza della Fieg su proposta del Presidente: Carlo De Benedetti (Gruppo Espresso); Francesco Gaetano Caltagirone (Caltagirone Editore); Mario Ciancio Sanfilippo (Domenico Sanfilippo Editore); Benito Benedini (Il Sole 24 Ore); Angelo Provasoli (Rcs Mediagroup); Ernesto Mauri (Arnoldo Mondadori Editore); Andrea Monti Riffeser (Poligrafici Editoriale); John Elkann (La Stampa); Urbano Cairo (Cairo Editore). ultimi sette anni, le vendite medie giornaliere sono diminuite di oltre 1,6 milioni di copie. Questa evoluzione negativa non riguarda soltanto l’Italia. Tra il 2008 e il 2012, la diffusione mondiale dei quotidiani è calata del 2,2%. È stata l’Europa, sia quella occidentale (-24,8%) che quella orientale (27,4%), a subire le perdite di copie più rilevanti, seguita dal Nord America (-13,0%). Ad evitare il collasso mondiale della diffusione della stampa quotidiana hanno contribuito le regioni asiatiche (+9,8%) e quelle del Nord Africa e del Medio Oriente (+10,5%), vale a dire quell’insieme di paesi partiti da consumi di carta stampata più bassi, stimolati dal forte sviluppo economico e da aperture più convinte agli scambi commerciali e culturali con il resto del mondo. Sulle dimensioni storicamente depresse del mercato italiano hanno inciso – e continuano a incidere – squilibri territoriali che rispecchiano l’irrisolto dualismo economico e sociale del paese. Nel 2012, a fronte di una media di copie vendute che sull’intero territorio nazionale è stata di 66 copie ogni 1000 abitanti, nelle regioni meridio-

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l’attività con minore esposizione alle oscillazioni del mercato. Per quanto riguarda i quotidiani, i dati di lettura indicano una crescita robusta dei lettori fino all’ultimo ciclo di rilevazione del 2011: i lettori, circa 19,5 milioni nel 2001, sono saliti a oltre 24,9 milioni a fine 2011. Successivamente è iniziato un declino senza interruzioni che ha visto i lettori ridimensionarsi a 20,6 milioni a fine 2013. Tuttavia, se i lettori di quotidiani su carta sono calati (tra il 2011 e il 2013 la flessione cumulata è stata del 13,4%), i lettori dei siti web delle stesse testate quotidiane hanno compiuto un balzo notevole salendo da 2,7 a 3,7 milioni, vale a dire un milione in più di lettori sul web, con un incremento cumulato del 36,2% . Per la stampa periodica, i dati di lettura Audipress indicano una certa costanza dei livelli di lettura fino alla metà del 2012. A partire da allora si è passati da 32,8 milioni di lettori dell’ultimo periodo ai 28,4 milioni del terzo ciclo di rilevazione del 2013, circa 4,4 milioni di lettori in meno con una flessione cumulata del 13,6%. Nello stesso lasso di tempo i lettori dei siti web dei periodici sono saliti del 20,9%, un tasso di crescita sostenuto, anche se di dimensioni più contenute rispetto a quello fatto registrare dai quotidiani.

La pubblicità e i ricavi da servizi ed editoria online

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nali la stessa media è stata di 42 copie. Ed è un gap che, lungi dal colmarsi, negli ultimi anni si è andato consolidando. Nel 2010, infatti, le copie vendute per mille abitanti erano 49 al Sud (una copia ogni 20 abitanti), 82 al Centro (una copia ogni 12 abitanti) e 91 al Nord (una copia ogni 11 abitanti). L’articolazione regionale delle vendite di quotidiani ribadisce una classifica delle copie vendute in rapporto alla popolazione che vede in testa regioni come Friuli, Liguria, Sardegna e Trentino. Si tratta di quei territori che godono di tradizioni di lettura molto radicate e che hanno sofferto meno delle altre le conseguenze della crisi. Rispetto al 2010, il Trentino ha addirittura aumentato gli acquisti di quotidiani, passando da 105 a 111 copie per mille abitanti. Simile il trend della Sardegna che tra il 2011 e il 2012 ha visto aumentare le vendite di quotidiani da 110 a 112 copie per mille abitanti, diventando la terza regione italiana in questa particolare classifica, dopo Friuli e Liguria. In crisi diffusionale appare anche la stampa periodica. Nel 2013 rispetto all’anno precedente, le copie vendute dai settimanali sono diminuite del 10,7; per i mensili, la contrazione è stata ancora più ampia (-15,4%). Per tutti i giornali cartacei le difficoltà indotte da una domanda che non sembra arrestare il suo declino si sommano con quelle derivanti da un circuito distributivo al cui interno permangono gravi diseconomie, la più evidente delle quali è espressa da livelli di invenduto troppo elevati, con conseguente appesantimento dei costi di gestione. Per i quotidiani, l’incidenza delle rese su tirature e vendite è ulteriormente cresciuta nel 2013, passando, rispettivamente, dal 28,9 al 30% e dal 42,8 al 44,9%. Tra le inefficienze va annoverata la scarsa incidenza degli abbonamenti sul totale delle copie vendute. Nel 2013, rispetto all’anno precedente, le vendite di quotidiani in abbonamento sono diminuite del 10,6%, mentre le vendite nel complesso sono scese del 10,3%. Ne è scaturito un rapporto tra le due grandezze del 9,5%, grosso modo la stessa percentuale del 2012, con una leggera tendenza all’ulteriore ridimensionamento degli abbonamenti. Nella generalità dei Paesi avanzati le vendite in abbonamento sono parte prevalente di quelle complessive. In Italia, l’insufficienza di questo fondamentale sbocco commerciale è un handicap molto pesante, soprattutto in un momento di grave crisi come l’attuale, in quanto priva il management di uno strumento che sarebbe molto importante per stabilizzare la produzione, evitando gli effetti di repentini cali di domanda e, quindi, programmare

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All’origine dei gravi problemi in cui si dibatte la stampa va senza dubbio indicato il calo degli introiti pubblicitari. Gli effetti della crisi economica non hanno risparmiato nessun settore dell’informazione, a cominciare da internet. Gli effetti più drammatici si sono però prodotti in quei settori, come la carta stampata, in cui erano già presenti e operanti criticità ascrivibili, in parte, all’avvento delle nuove tecnologie di informazione e comunicazione, in parte – certamente non secondaria – allo squilibrio endemico del mercato pubblicitario italiano drogato da uno strapotere televisivo che continua a perpetuarsi. L’Italia è l’unico tra i paesi ad economia avanzata dove la televisione assorbe una quota di mercato del 55%. Soltanto Portogallo e Turchia hanno un carico di pubblicità televisiva comparabile. Il 2013 è stato un anno molto difficile per la pubblicità a mezzo stampa. Secondo l’Osservatorio FCP, il calo del fatturato complessivo dei quotidiani e dei periodici è stato del 21,2%. Più ampio è stato l’arretramento dei periodici (-24,4%), rispetto ai quotidiani (-19,4). Per quanto più in particolare riguarda i periodici, si può osservare come settimanali (-25,1%) e mensili (-24,6%) abbiano subito, in misura non dissimile,


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La Stampa in Italia

Aldo Peretti nuovo Presidente di Centrexpo Rinnovato il vertice di Centrexpo Spa, società capofila di un gruppo leader per l’organizzazione di fiere internazionali nei settori del printing, del packaging e del processo e che controlla Ipack-Ima Spa. Il nuovo presidente di Centrexpo Spa è Aldo Peretti, mentre amministratore delegato viene confermato Guido Corbella. Nel rinnovato consiglio d’amministrazione siedono Claudio Covini, Federico Cherubini, Silvana Canette, Marco Calcagni e il past president Felice Rossini. Peretti ricopre la carica di CEO - e azionista - del Gruppo Uteco, leader mondiale nella produzione di macchine da sensibili diminuzioni degli introiti pubblicitari. L’evoluzione particolarmente negativa della pubblicità a mezzo stampa ha avuto come corollario il ridimensionamento del peso relativo dei ricavi pubblicitari sul fatturato editoriale dei quotidiani. Nel 2010 l’incidenza era del 47%; nel 2012 si è ridotta al 44,3%. È interessante come dato storico ricordare che nel 2000 i ricavi pubblicitari dei quotidiani rappresentavano il 58% del fatturato tipico. Nel 2013, le stime formulate in base ai dati forniti da 46 testate quotidiane consentono di prefigurare un’ulteriore contrazione del peso relativo della pubblicità sul fatturato che dovrebbe attestarsi intorno al 44,1% . L’andamento negativo della pubblicità trova riscontro anche sul piano delle pagine. Tra il 2010 e il 2012, le percentuali di pagine pubblicitarie sul totale delle pagine stampate sono scese dal 33,1% al 29,4%. Tra il 2011 e il 2013, ad un fatturato editoriale derivante da pubblicità e vendite delle copie complessivamente in calo del 19,9%, ha corrisposto un incremento dei ricavi generati da servizi ed editoria online del 30,2%. Questi ultimi ricavi, che nel 2011 rappresentavano il 3,9% del fatturato complessivo, nel 2013 sono saliti al 6,4%.

L’occupazione

I livelli occupazionali nelle imprese editrici non potevano non risentire di un clima con-

stampa e converting. E’ vice Presidente di Acimga (l’Associazione di categoria dei Costruttori Italiani Macchine per l’Industria Grafica, Cartotecnica, Cartaria, di Trasformazione e Affini) e subentra a Felice Rossini che ha ricoperto la carica dal 1991. “Accetto con piacere questa designazione, conscio delle responsabilità che comporta questo incarico, soprattutto alla luce delle difficoltà del momento - commenta Peretti -. La presenza in Consiglio d’amministrazione del past president Felice Rossini, da me auspicata, garantisce, grazie alla sua lunga esperienza, un supporto alla continuità della gestione della società, unitamente all’amministratore delegato, il dott. Guido Corbella”. giunturale dalla forte intonazione recessiva i cui effetti si sono aggiunti alle difficoltà di tipo strutturale che attanagliano il settore. Nel 2013 il calo più pronunciato è stato sofferto dai giornalisti occupati nei periodici (-7,7%), seguiti da quelli occupati nei quotidiani (-5,6%) e nelle agenzie di stampa (-3,9%). In media, il ridimensionamento della forza lavoro giornalistica è stato del 6,1%, pari, in valori assoluti, a 602 unità lavorative in meno nei confronti del precedente anno. Tra il 2009 e il 2013, il numero dei giornalisti fuoriuscito dal settore dell’editoria giornalistica è stato di 1.662 unità, di cui 887 nell’area dei quotidiani e 638 in quella dei periodici. L’aspetto preoccupante è che questo esodo ha colpito con particolare forza quanti dovrebbero garantire il ricambio generazionale all’interno delle imprese. Nei quotidiani, il numero dei praticanti che erano 173 nel 2009 si è più che dimezzato nel 2013, riducendosi a 75. Nei periodici, il fenomeno è stato più limitato: i praticanti sono diventati 113 dai 149 del 2009. Quanto alla popolazione poligrafica, nel 2013, si è verificata un’ulteriore riduzione degli addetti dell’8,3%. A farne maggiormente le spese sono stati gli impiegati (-265 addetti rispetto al 2012), ma anche gli operai (-155 addetti) non hanno potuto sottrarsi ad un processo di ridimensionamento che prosegue senza soste dal 2000.

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Mercato e comportamenti: il “Manifesto ARGI” per l’etica professionale

Mercato grafico

ARGI, l’Associazione che riunisce i produttori /distributori di sistemi e prodotti per il settore grafico, ha presentato lo scorso 5 maggio il proprio “Manifesto sui modelli comportamentali”, un’ambiziosa iniziativa per il recupero dei valori etici nelle relazioni commerciali. Assolutamente innovativo per il settore, il Manifesto vuole sottolineare come l’etica professionale e l’integrità personale non siano aspetti secondari e trascurabili, ma al contrario costituiscano pilastri fondamentali nei rapporti commerciali. Su questa iniziativa abbiamo intervistato Roberto Levi Acobas, Amministratore delegato di Printgraph, neo eletto alla presidenza dell’ARGI per il triennio 2014-2017. ARGI, l’Associazione Produttori/Distributori di Sistemi e Prodotti per il settore Grafico, ha presentato ai primi di maggio il proprio “Manifesto sui modelli comportamentali”, un progetto che si propone di recuperare i valori etici fondamentali che sono alla base di ogni sana economia di mercato e che purtroppo, causa ragioni diverse, sempre più spesso appaiono sviliti e trascurati. All’iniziativa, una novità assoluta per il settore, hanno già aderito Agfa Graphics, Atlantic Zeiser, Bobst Group Italia, Boettcher Italiana, Boewe Systec, Canon Italia, Colorgraf, Dc Druckchemie Italia, Fujifilm Italia, Hewlett-Packard, Huber Italia, Imaf Industria Materiali Fotochimici, Kba Italia, Kern Italia, Kodak, Kolor+ Service, Komori Italia, Konica Minolta Business Solutions Italia, Macchingraf, Manroland, Neopost Italia, Ntg Digital, Open Age, Pavan Forniture Grafiche, Pitney Bowes, Power And Consulting, Printgraph Finito, R.G., Ricoh Italia, Smg, Technotrans Italia, Tresu Italia, Xeikon Italia, Xerox Italia. Tutte le imprese firmatarie manifestano il serio e concreto intendimento di mettere in atto alcune “buone pratiche”, che consentano di “dare valore al proprio lavoro e a quello dei propri clienti, frutto della condivisione consapevole di un pensiero etico di professionalità”, come ha sottolineato, presentando il Manifesto, il neo eletto Presidente dell’ARGI per il triennio 2014/2017, Roberto Levi Acobas. TecnoMedia (TM)- Presidente Levi, qualcuno ha già detto “è nato il cartello delle aziende

grafiche”… Roberto Levi (RL)- E si è sbagliato di grosso. No, nessun cartello di aziende grafiche, nessun accordo di qualcuno contro qualcun altro. Il “Manifesto sui modelli comportamentali”, che nasce, lo ricordo, su base volontaristica, ha altri obiettivi a vantaggio di tutto il settore. TM-Proviamo a spiegarli in dettaglio RL- L’iniziativa è nata due anni orsono, con l’allora Presidente dell’ARGI Francesco Crotti che, con il pieno sostegno delle aziende associate, ha provato a mettere un po’ d’ordine in alcune vicende che stavano sfuggendo un po’ di mano a tutti. TM-Quali? RL- Cominciavano ad arrivare avvisaglie, sempre più frequenti e numerose, di concordati. Soprattutto, ed era la questione meno piacevole, notizie di chi su questi concordati ci marciava sopra, arrivando, di fatto, a finanziarsi con questo strumento di legge, nato per tutt’altro scopo. Fra 2010 e 2011, per ragioni note a tutti, le banche hanno cominciato a chiudere il sistema dei finanziamenti salvo buon fine. La prassi che si stava consolidando non consentiva né una corretta competizione fra imprese, danneggiando oltretutto quelle che si comportavano correttamente, né tutelava i fornitori, che altresì erano alla mercé di imprenditori con un concetto di etica direi decisamente lasco. Noi, come ARGI, siamo entrati in questo marasma, lanciando la prima bozza del

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lo scambio, tra le aziende associate, di informazioni, rilevate in forma anonima ed aggregata, relativa alla capacità delle imprese clienti di ottemperare puntualmente ai propri impegni di pagamento. Ciò consentirebbe altresì alle imprese associate di privilegiare le relazioni commerciali con soggetti che adottino comportamenti improntati alla correttezza e alla buona fede commerciale, così da favorire una sana e legittima competizione tra aziende.

progetto etico e scoprendo che moltissime aziende erano perfettamente d’accordo su questa linea di azione. TM- Oggi il progetto è diventato un Manifesto compiuto? RL- Esattamente, e il Manifesto è, per come lo intendiamo noi, uno strumento volontaristico per avviare una protezione, sia chiaro reciproca, da comportamenti scorretti. Le imprese firmatarie manifestano un reciproco assenso e accettazione nel considerare quali buone e virtuose pratiche di impresa una serie di comportamento che abbiamo messo nero su bianco. In modo particolare, proponiamo: - di evitare il ricorso alla “leva del credito alle imprese clienti” come strumento prevalente di trattativa commerciale; - di procedere con adozione di clausole contrattuali che portino ad una progressiva applicazione delle disposizioni di cui al D. Lgs. 192/2012 (norma di recepimento della Direttiva 2011/7/EU) e al D. Lgs. 231/2002 sulla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali; - proponiamo la collaborazione con il sistema creditizio, affinché sia favorito un più agevole accesso ai finanziamenti bancari per le Aziende “virtuose”; - proponiamo di ricorrere a procedure concorsuali diverse dal fallimento (quali il concordato preventivo e gli accordi di ristrutturazione dei debiti), evitando strumentalizzazioni ed abusi a discapito dell’etica commerciale; - proponiamo il progressivo e costante monitoraggio del mercato, anche mediante la costruzione di una banca dati condivisa che consenta

TM- Proponete la costituzione di una centrale rischi per il settore gra-

fico? RL- Premesso che in Italia già esiste la centrale rischi di Bankitalia, quindi tutti gli operatori sono già monitorati, come Associazione stiamo studiando un modello che possa essere di ulteriore supporto agli associati. Trasmettendo ad una società esterna situazioni legate a specifiche partite IVA, sarà possibile, nel modo più discreto, valutare eventuale rischi legati a comportamenti non corretti. Una decina di aziende hanno già aderito, e la speranza è di poter crescere in questo strumento, che per il momento è ancora in fase di rodaggio.

Mercato grafico

Roberto Levi Acobas, Amministratore di Printgraph e Presidente ARGI

TM- Una ulteriore difesa da comportamenti che non vanno bene? RL- Sì. Ognuno di noi può avere clienti che un anno vanno bene ed uno meno. Noi possiamo, anzi dobbiamo, valutare caso per caso, impegnandoci a proteggere il mercato sano. Direi, in sintesi, che il Manifesto è un primo passo per fare chiarezza fra le difficoltà del settore e la pianificazione sistematica di comportamenti scorretti, che non è più possibile assecondare, perché vanno a discapito di tutto il settore, senza alcuna distinzione fra aziende e lavoratori.

TM- Il Manifesto è riservato alle sole aziende associate? RL- No. Chiunque, riconoscendone i principi e le prassi, può sottoscriverlo. Per quanto ci riguarda, più aziende lo faranno e meglio sarà per il nostro settore.


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Risorse in cloud: fra opportunità e sfide per l’industria

Tecnologie IT

Il cloud come nuova risorsa IT e come opportunità offerta ad imprese tradizionali per erogare, in modo nuovo, servizi a valore aggiunto che investono tutta la filiera industriale ed arrivano fino al consumatore finale: se ne è parlato in occasione di un incontro organizzato dall’ASIG – Associazione Stampatori - nell’ambito dei TecnoMeeting, occasioni di incontro per i professionisti del settore editoriale e della stampa italiana, che periodicamente propongono riflessioni ed approfondimenti su temi tecnologici, organizzativi e gestionali di particolare novità ed interesse. Il cloud? “E’ un nuovo modo di erogare i servizi informatici”. La tecnologia del cloud computing, permette all’azienda che la utilizza di continuare a usufruire delle applicazioni come ha sempre fatto, ma liberandosi delle problematiche tradizionali. Naturalmente, la nuova possibilità offerta dalla tecnologia è buona, ed efficace, per quanto buono ed efficace è il “contenuto” in termini di applicazioni, disponibile sul mercato informatico. E questa è, in estrema sintesi, l’esperienza che Stefano Nocentini, responsabile dell’Integrazione dei Servizi presso Poste Italiane Spa e, in precedenza, responsabile del Marketing della Divisione Top Clients di Telecom Italia, che ha lanciato la “Nuvola Italiana”, soluzione Cloud diventata in breve tempo fra le più note nel panorama nazionale, ha trasmesso ai partecipanti al TecnoMeeting Asig dedicato ad approfondire le potenzialità di questo nuovo modo di lavorare.

Il cloud per tutti?

Semplificando al massimo una materia che facile non è, se non altro per la relativa novità che propone a sviluppatori ed utenti, con il termine di cloud computing si indica la possibilità per utenti privati ed aziende di lavorare su sistemi di IT utilizzando una serie di risorse hardware e software dislocate in rete. In pratica, con questi sistemi, si riducono al minimo indispensabile gli investimenti informatici, e ci si affida a rapporti con fornitori terzi basati su fatturazioni “a consumo”. Per una grande impresa come Poste Italiane, ma anche per aziende di minori dimensioni, e per chiunque lavori nel settore IT, il cloud è, in estrema sintesi, un nuovo modo di erogare servizi ai consumatori e ai clienti. Poste Italiane sta utilizzando tecnologie in

cloud già da molto tempo. E’ solo di recente che la società ha deciso di offrire al mercato esterno questi servizi. Prima delle opportunità offerte dalla “nuvola”, i 13.500 uffici postali italiani avevano, uno ciascuno, un libro sul quale annotavano le attività. Da qui si era poi passato al server locale, ma il principio era sempre lo stesso: ogni ufficio lavorava indipendentemente. Grazie alla risorsa sul cloud, oggi è possibile condividere le risorse gestionali fra tutti gli operatori postali. Ogni operazione è realizzata e tracciata sul cloud, con enormi vantaggi sia per i clienti di Poste Italiane che per i fornitori del servizio. Con le tecnologie in cloud, oltre alla condivisione in tempo reale si dispone di accessibilità alle risorse da tutti i punti di collegamento, misurabilità dei servizi offerti, ottimizzazione delle risorse umane, possibilità di crescere nei servizi aggiungendo nuove risorse ai software gestionali di più antica data. “Le prime a partire sono state le grandi aziende” , spiega Nocentini. E’ solo molto di recente, a partire dall’anno scorso, che sul “cloud” sono cresciute le pubbliche amministrazioni e, con loro, le piccole e medie imprese, rimaste un po’ indietro in questi servizi. Dal 20% e poco più del 2001, in soli due anni le imprese di minori dimensioni sono cresciute ad una percentuale fra il 27% ed il 30%. “Possiamo dire che, più passa il tempo, più il cloud assume la caratteristica di una risorsa per tutti gli operatori, a prescindere dalle loro dimensioni”.

I vantaggi della tecnologia

A grandi linee, si può immaginare il cloud come una serie di piani sovrapposti. Alla base, c’è l’Infrastructure as a Service (IaaS), ovvero le infrastrutture, dischi con capacità elaborative

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affittati come serLo hanno scoperto, vizio alle imprese. Al a loro spese, gli editori piano superiore c’è la di tutto il mondo, alle PaaS, Platform as a prese con la “migraService, ovvero applizione” dei lettori dalle cazioni di uso generatestate stampate ai siti le. I Voice Over IP e i ed ai servizi di notizie sistemi di pagamento su piattaforme mobili, stanno qui. Al di sopra, come si legge anche in si trova il Software as altra parte della rivista a Service, SaaS, ovvero a proposito del Conle applicazioni specifigresso Mondiale degli che offerte come serviEditori che è svolto zi, quali eCommerce, i nel mese di giugno a sistemi di tracciamenTorino. to, la gestione elettroAttualmente, ossernica documentale, e va Nocentini, non esicosì via. ste ancora un sistema E’ naturalmente nei che metta all’interno piani “superiori” dove di un’unica rete su si concentra la sfida cloud editori, distridel cloud, ovvero nelle butori di notizie e letapplicazioni offerte tori. Potrebbe essere alle aziende . una nuova frontiera Stefano Nocentini, Poste Italiane Spa I vantaggi econoda esplorare per tutta mici? Poste Italiane ha la filiera della comunicalcolato, per quanto cazione. riguarda il piano delle infrastrutture, che per l’utiAl momento le interazioni fra editori / fornitori lizzo di un server il cloud arrivi a fare risparmiare di notizie e lettori / consumatori non consentono dal 30% al 60% ed oltre, a seconda dei casi e delle azioni di marketing mirate, se non in misura assospecifiche richieste. Naturalmente alla voce vanlutamente modesta. “Cloudizzare tutta la filiera?” taggi economici vanno calcolati i risparmi relativi ci si domanda, utilizzando il nuovo neologismo. alla manutenzione ed all’aggiornamento. “Sul cloud non bisogna inseguire solo il risparmio, i flussi di saving”. E’ tutto l’approccio che Una frontiera da esplorare cambia, è il nuovo processo di cambiamento che Se a entrare sulle tecnologie cloud sono imfa la differenza. prese di una stessa filiera, i vantaggi possono crescere in modo esponenziale, perché è possibile far nascere nuovi servizi a valore aggiunto. Uno dei fenomeni “esplosi” con il mondo digitale, è la crisi dei sistemi di distribuzione tradizionali dei prodotti “fisici”. Lo sa bene BlockBuster, catena internazionale di noleggio film che ha chiuso i battenti, piegata dalla facilità e dalla convenienza di distribuire on line Il pubblico che ha seguito i lavori del TecnoMeeting Asig, ospitati presso la sede della Fieg di Roma i contenuti multimediali.


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Ampliare gli orizzonti dell’industria editoriale, grafica e della stampa

solo mercato interno. Il prodotto stampato, da parte sua, ha certamente conosciuto epoche migliori, ma esercita ancora una forza notevole verso il consumatore, a condizione che l’editore abbia chiaro le funzioni che il print media esercita nell’ambito In cima ad un grattacielo, come il Pirellone al centro della comunicazione, come ha ricordato Antonello D’Elia di Milano, la visione spazia sul panorama circostante di GroupM. La concorrenza è certamente forte: nel a trecentossessanta gradi. E’ lo stesso punto di vista 2010 c’erano 3 milioni di che dovrebbe avere, Italiani che utilizzavano nell’attività professionale, lo smartphone per un imprenditore collegamenti ad Internet dell’industria grafica e fuori da casa, nel 2013 i della stampa: guardarsi milioni erano 17. Quando intorno, valutare le nuove nel mondo succe de opportunità e poi agire di qualcosa di veramente conseguenza. “Ampliare importante, il 50% degli gli orizzonti” è l’invito che utenti ricorre ai motori Kodak rivolge all’industria di ricerca, il 44,5% va su grafica, con un evento radio e Tv, il 36,4% sugli organizzato proprio in aggregatori di siti. cima al grattacielo Pirelli, E la stampa? Resta il media “simbolo dell’ottimismo preferito per trovare, della rinascita italiana, Alfredo Lorenzini, Marketing Manager Commercial Business e leggere, opinioni ed non solo industriale” Mediterranean Cluster (Italia, Spagna, Portogallo e Israele) di approfondimenti, mentre come ha ricordato Alfredo Kodak sulla stampa periodica si Lorenzini, marketing ricercano più svago ed intrattenimento legato alla lettura. manager, in apertura dei lavori. E’ prevedibile che queste funzioni, nel medio periodo, E l’invito sembra cogliere nel segno, almeno a quanto cambieranno poco.L’editore che vuole – o meglio deve racconta Alessandro Nova, docente dell’università Bocconi, – ampliare i suoi orizzonti, dovrà investire sull’offerta di che descrive un tessuto di imprese italiane che vanno bene canali sia on line che stampati, dove all’estero ma male in Italia. offrire contenuti diversi in funzione Nel nostro Paese pesano le “riforme dei diversi bisogni che i media, sia non fatte, e sempre promesse”, tradizionali che nuovi, soddisfano. pesa il costo del lavoro, pesa la I contenuti di servizio, le opinioni e ormai pressoché totale assenza gli approfondimenti sulla stampa, gli di investimenti pubblici, pesa, aggiornamenti e le notizie in tempo soprattutto, l’elevata fiscalità con reale su Internet e su piattaforme un Paese proiettato ai vertici del mobili. “prelievo” di risorse da parte dello E la pubblicità? Innovare ampliando Stato, e pesa la crisi reale dei consumi gli orizzonti sembra una strategia che interni. funziona. Inserire chip sottilissimi La società italiana dimostra, nei trend nelle pagine delle riviste per offrire di medio periodo, una progressiva esperienze di comunicazione audio disaffezione verso i consumi del ai lettori è possibile, creare tutorial prodotto stampato, con fasce interattivi stampa/smartphone per di reddito sempre più risicate, l’impiego di prodotti cosmetici è causa l’esagerato prelievo fiscale, un’altra opportunità. e riallocate verso altri consumi.La I Qcode per lanciare video on ripresa del Pil, prevista in minima line a partire dalla stampa sono quantità nei prossimi mesi, ma ampiamente in uso in molti mercati tutt’altro che certa, potrebbe ridare Alessandro Nova, Università Bocconi internazionali: il media tradizionale spinta agli asfittici consumi interni, ha ottime possibilità per consolidarsi nel panorama dei ed anche i prodotti stampati potrebbero beneficiarne, ma canali di comunicazione, e la strategia vincente è quella i “se” e i “ma” abbondano, in uno scenario dove “ampliare di ampliare l’offerta, diversificando in funzione dei bisogni gli orizzonti” sembra un imperativo fondamentale per la che i lettori soddisfano con quotidiani e riviste e favorendo stessa sopravvivenza di molte aziende concentrate sul

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che non vende più l’integrazione con i nulla direttamente canali digitali ai consumatori, E i fornitori? Kodak focalizzandosi gli orizzonti li ha sulle soluzioni per ampliati, avviando l’industria. già da tempo Kodak attualmente u n a “mut azione lavora in tre mercati genetica” che ha specifici: imballaggi, visto il colosso comunicazione americano, grafica e stampa protagonista della funzionale. storia dell’immagine N u m e ro s e s o n o fotografica del XX le tecnologie secolo, abbandonare innovative della progressivamente multinazionale quest’ambito per americana: Stream concentrarsi sui Inkjet Technology, m e rc a t i g ra f i c i SQUARESpot più innovativi e Imaging Technology, promettenti, con C o l o r F l o w un’offerta dove ai Technology e Unified prodotti – quali, fra Workflow Solutions. gli altri, le rotative A livello mondiale, i a bobina per la dati sull’installato stampa dei giornali testimoniano i in digitale Versamark risultati ottenuti e le teste Prosper attraverso per l’impressione In alto: Antonello D'Elia, GroupM; qui sopra, Giuliano Bianchet, Direttore l’innovazione del dato variabile commerciale del Mediterranean Cluster di Kodak tecnologica: 60.000 sulle bande di carta installazioni del sistema per flusso di lavoro Prinergy; stampate in offset – si sono aggiunti servizi di marketing 16.000 CTP che trattano più del 30% del volume globale e di consulenza. di lastre; 12.000 installazioni relative alla stampa digitale Kodak, come ha sottolineato, a conclusione dell’incontro, il ed oltre di 300 i sistemi Kodak Flexcel NX operativi. Direttore commerciale del Mediterranean Cluster Giuliano Nell’industria grafica, editoriale e della stampa del XXI Bianchet, si è saputa reinventare come una società secolo, ampliare gli orizzonti conviene a tutti. specializzata nella produzione di tecnologia per la stampa,

Nell’ambito delle soluzioni per l’editoria, il software non residente presso i clienti è una realtà consolidata. Soprattutto nel mondo dell’editoria libraria, soluzioni specializzate su cloud sono diffuse, e si stanno facendo strada anche strumenti per la gestione delle notizie multimediali. Per il mondo della stampa, le risorse disponibili, ed i concetti ad esse collegate, sono una frontiera ancora da esplorare. Osservano alcuni dei presenti al TecnoMeeting – ospitato presso la Fieg di Roma – che se i contenuti editoriali, per esempio un quotidiano od una rivista, fossero disponibili su cloud, l’editore avrebbe accesso a una rete di centri stampa molto più vasta di quanto finora si è potuto immaginare. Certo, questa ipotesi porterebbe con sé la

Tecnologie IT

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necessità di ripensare tutta la filiera produttiva, ma la possibilità è interessante, soprattutto per i contenuti che potrebbero essere trasformati in prodotti fisici tramite la stampa digitale. Qualsiasi editore che non fosse vincolato da tempi di consegna del prodotto fisico molto ristretti – come è il caso dei quotidiani – potrebbe trovare stampatori in ogni parte del mondo. E’ la sfida della tecnologica, che si ripropone ancora una volta come strumento per una diversa organizzazione del lavoro, per nuovi modelli di business. Certo, in momenti di grandi difficoltà, forse potrebbe essere non opportuno avviare nuovi processi che vanno ad incidere così in profondità, ma “uno dei valori del cloud”- come ricorda in conclusione dei lavori Nocentini-“ è proprio la dimensione sperimentale”.


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Industria e ambiente

Eco-Efficienza e sostenibilità: difendere l’ambiente conviene Nelle quinta edizione del Sustainability Report, il leader mondiale nella produzione di inchiostri Sun Chemical evidenzia come il concetto di eco-efficienza, applicato al sistema industriale moderno, aiuti non solo la salvaguardia dell’ambiente, e la difesa dagli agenti inquinanti, ma contribuisca in modo determinante a sviluppare prodotti e servizi più competitivi per i clienti sul piano dei costi e di maggior qualità nell’impiego quotidiano. Ma la eco-efficienza è fatta da procedure misurabili, processi industriali rigorosi ed una adeguata mentalità: al di fuori di questo circolo virtuoso c’è solo la “disinformazione ambientale”, una pratica che può nuocere quasi quanto l’inquinamento.

Produrre utilizzando metodi, componenti e tecnologie che salvaguardino l’ambiente non è solo utile per la difesa della qualità della vita, ma può essere anche molto vantaggioso per i fornitori e per i clienti finali. La quinta edizione del Sustainability Report di Sun Chemical, leader mondiale nella produzione di inchiostri, pigmenti e vernici, approfondisce argomenti già evidenziati nelle precedenti edizioni, con l’obiettivo di diffondere verso il mercato dei fornitori e degli utilizzatori finali alcuni concetti fondamentali per l’efficienza produttiva legata alla difesa ambientale, ovvero la ecoefficiency.

Produrre difendendo l’ambiente

La prima responsabilità di chi produce secondo criteri di eco-efficienza, è sviluppare la consapevolezza degli obblighi nei confronti dell’ambiente in cui si vive. Immediatamente dopo, viene l’impegno a misurare, con metodo e rigore, tutti i parametri del processo industriale. Un impiego delle risorse dove gli sprechi sono ridotti al minimo, un utilizzo delle fonti energetiche e dell’acqua molto accorto ed un controllo costante delle emissioni in atmosfera sono i “fondamentali” per una produzione ecoefficiente. I dati, registrati di volta in volta, sono la base sulla quale costruire i nuovi obiettivi annuali per migliorare la resa degli stabilimenti sia dal punto di vista ambientale che economico. Le misurazioni sono effettuate sia stabilimento

per stabilimento che prodotto per prodotto. Il risultato finale è una accurata sequenza di parametri secondo i quali organizzare il ciclo industriale. Nel corso degli ultimi anni, almeno da quando esiste il Sustainability Report, Sun Chemical ha progressivamente elaborato sette pilastri interni per la produzione efficiente ed eco-compatibile: il consumo e la conservazione dell’energia (per i siti produttivi), il consumo e la conservazione dell’energia (per i siti non produttivi), l’emissione di tracce di carbone per i siti produttivi, la riduzione degli sprechi nel processo produttivo, il consumo di acqua, la sicurezza dei materiali e la sicurezza delle risorse umane.All’inizio Sun Chemical ha utilizzato un sistema di reportistica interna. Successivamente, è stato sviluppato un sistema per la raccolta dei dati on line, basato su web, e denominato EcoTrack, che ha esordito nel 2013. Tutti i dati pregressi saranno inseriti in questo nuovo strumento di elaborazione.

La disinformazione ambientale

Uno dei rischi collegati alla pratica della produzione eco-efficiente, è la “disinformazione ambientale”, ovvero l’attribuzione di non meglio identificati, se non del tutto fantasiosi, “benefici ambientali” a prodotti e servizi che non ne hanno affatto.Chi parla di questi argomenti, deve avere una adeguata preparazione e, soprattutto, rifarsi a una serie di standard internazionali riconosciuti, come la ISO 14021. Qualche esempio aiuta a districarsi in questa materia delicata. Se un produttore afferma che una certa com-

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ponente – proebita dalla legge – non è presente nel prodotto, fa confusione e basta, rischiando di ingannare il consumatore. Non si tratta, in questo caso, di alcuna procedura eco-efficiente introdotta volontariamente, ma solo del semplice rispetto della legge. Parlare, ancora, di prodotti “amici dell’ambiente” senza specificare quale aspetto sia coinvolto e difeso espressamente, è un’altra prassi molto discutibile. La confusione, nella comunicazione come nel marketing, è una forma moderna di inquinamento.

di eccellenza per i progetti relativi alla sostenibilità ed al riciclo di risorse, fra le quali l’acqua. Qui vengono, fra gli altri, eliminati i resuidi solidi filtrati dalle acque di lavaggio. In America Latina, i 24 siti di Sun Chemical applicano il principio delle 3R: riutilizzo, riduzione e riciclo, che va ad impattare, positivamente, sia la gestione dei materiali di consumo che lo smaltimento delle sostanze pericolose e tossiche.

Il rispetto delle norme sulla sicurezza

Uno dei sette pilastri per la produzione ecoefficiente riguarda specificamente la sicurezza sul lavoro ed è indirizzato a tutte le risorse umane del gruppo. Elevati standard di sicurezza, norme generali ed una grande quantità di specifiche attività di formazione e training locale, a seconda delle caratteristiche produttive del sito, fanno parte della cultura dell’efficienza ambientale, i cui principi sono che la sicurezza viene prima di tutto, la conformità dei comportamenti non è negoziabile e la sostenibilità delle procedure è un preciso impegno. Sun Chemical copre con i propri programmi il 100% dei siti produttivi, oltre 8.000 persone che lavorano in 56 Paesi. La difesa ambientale è globale. Il gruppo Sun Chemical coinvolge nelle procedure ecoefficienti tutta la filiera industriale, fornitori, rivenditori, dipendenti e clienti, secondo il principio che lavorare con procedure che rispettino l’ambiente non è solo etico, ma conviene a tutti.

Il frontespizio dell'edizione 2013 del Sustainabilty Report di Sun Chemical, giunto alla sua quinta edizione, ed ormai diventato un appuntamento importante per tutto ciò che riguarda la produzione industriale secondo i principi della salvaguradia dell'ambiente.

Sun Chemical ha cominciato a sviluppare una serie di progetti regionali e locali per la gestione dei consumi energetici in tutti i siti produttivi della Germania in preparazione all’implementazione della ISO 50001 per l’efficienza energetica. Il miglioramento produttivo del ghiaccio e del processo di raffreddamento nel centro di produzione pigmenti di Muskegon, in Michigan (USA), ha favorito la riduzione dell’emissione in atmosfera di 472 tonnellate di CO2. Successivamente alle prime esperienze, 28 nuovi progetti avviati nello stesso sito produttivo hanno ridotto le emissioni di 726 tonnellate. Al centro Sun Chemical di Wavre, in Belgio, la installazione di un sistema di produzione energetico a pannelli solari con una capacità 203 kWp, in grado di generare attorno ai 175 MWh di energia rinnovabile, consentirà di destinare circa il 50% di questa risorsa ad altri utenti al di fuori dello stabilimento. In Ohio (USA), il centro di Maumee è il sito

Industria e ambiente

Risparmi ed efficienza nelle produzioni

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WAN-IFRA Italia 2014

Prodotti, lettori e pubblicità: il ruolo della stampa nell’epoca della global audience Padova ospiterà la XVII edizione di WAN-IFRA Italia, la Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana, dedicata al ruolo della stampa nell’epoca della global audience. Due sessioni di lavoro offriranno esperienze di successo, riflessioni e proposte su come crescere nel business editoriale utilizzando il mix di media tradizionali e di nuovi canali per la comunicazione on line. Prodotti, lettori e pubblicità: quale ruolo per la stampa nell’epoca della global audience? Se ne discuterà a WAN-IFRA Italia 2014, la XVII edizione della Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana, che si svolgerà a Padova il 18 e 19 settembre prossimi. La Conferenza, promossa da WAN-IFRA, da Fieg, Federazione Editori, e da Asig, Associazione Stampatori, propone quest’anno due sessioni di lavoro dedicate al prodotto tradizionale ed allo sviluppo dell’impresa multimediale, ed alle sinergie fra il media stampato e i canali digitali.

L’industria della stampa: scenari, esperienze e prospettive

La prima sessione di lavoro, prevista per il giorno 18 settembre, si svolgerà su due tracce tematiche molto definite: metodi, organizzazione, tecnologie ed impianti industriali per produrre con più efficienza e flessibilità riducendo i costi, e lo sviluppo di nuovi prodotti attraverso l’impiego congiunto della stampa offset e di quella digitale. La prima traccia tematica proporrà esperienze di successo nell’area dell’automazione industriale, dell’organizzazione del lavoro e per quanto riguarda le nuove opportunità da offrire ai clienti delle commesse di stampa. La seconda sessione proporrà invece le esperienze di editori italiani ed esteri che già impiegano il mix di stampa offset e stampa digitale, sia per la produzione di inserti di cronaca, e pubblicità iper-locale che per quanto riguarda la gestione del dato variabile impresso sulle banda di carta stampate in offset. Con le best practices, e le esperienze di successo, WAN-IFRA Italia offrirà molti spunti di riflessione sullo sviluppo dell’industria, ed un panorama completo del mercato italiano grazie ai dati raccolti dalla Ricerca Annuale dell’Osservatorio Tecnico Carlo Lombardi.

Copie stampate e/o copie digitali: il marketing dei lettori e la pubblicità

Come si stanno organizzando gli editori per offrire contenuti ai lettori e nuovi servizi a valore aggiunto agli inserzionisti pubblicitari, attraverso la gestione integrata dei media stampati e digitali? Quale obiettivi e strategie di marketing funzionano meglio? Dove vanno gli investimenti pubblicitari e come si stanno muovendo sul mercato le concessionarie? Sono alcune delle domande alle quali risponderanno i relatori della seconda giornata dei lavori, che si annuncia tutta all’insegna delle novità tecnologiche, gestionali, commerciali e di marketing. Best practices, esperienze di successo, dati di mercato e scenari evolutivi si alterneranno per tutta la sessione di lavoro, ospitata, come il resto della Conferenza, dal centro congressi dell’Hotel Sheraton di Padova. Tutti i lavori saranno tradotti simultaneamente in italiano ed in inglese.

I social events di WAN-IFRA Italia 2014

Come nella tradizione della Conferenza, anche quest’anno WAN-IFRA Italia offrirà, con le sessioni di lavoro, anche alcune occasioni di incontro più informali dedicate alla scoperta della storia, dell’arte e della cultura enogastronomica di Padova. Al termina della prima giornata dei lavori, i partecipanti trascorreranno la serata alla Villa Foscarini-Rossi di Stra-Venezia, a poca distanza dall’Hotel Sheraton che ospita la Conferenza.Al termine dei lavori, al pomeriggio del 19, i partecipanti che si saranno registrati potranno partecipare alla visita guidata, e privata, alla Cappella degli Scrovegni, affrescata da Giotto. Il programma completo della manifestazione sarà distribuito a breve, via posta ed in formato digitale per email. Tutta la documentazione, con gli aggiornamenti in tempo reale, sarà disponibile anche presso i siti: wan-ifra.org, fieg.it ed ediland.it.

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Exelis a Torino per i congressi WAN-Ifra 2014 ciazione internazionale degli editori WAN-IFRA, che si è tenuto al Lingotto di Torino il 9/10 e 11 giugno scorsi: il 66° World Newspaper Congress, il 21° Editor Forum ed il 24° Advertising Forum.

EXELIS Srl A Socio Unico Via Alle Rotte, 13-15 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) Strada del Drosso 33/8 - 10135 Torino Tel: +39 0522 953867 Fax: +39 0522 953869 www.exelis.it

“Sicuramente si tratta dell’appuntamento più importante dell’anno per la nostra industria.” – ha commentato Massimo Pioli, amministratore delegato di Exelis – “Non potevamo non esserci e non potevamo non sostenerlo. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che ci sono venuti a trovare a Torino".

Filo diretto

Exelis ha partecipato in qualità di espositore all’appuntamento più importante dell’industria editoriale, il triplice evento organizzato dall’asso-

La tre giorni torinese, ha visto la presenza di numerosi ospiti ed esperti dell’industria, che si sono alternati sul palco delle tre sale conferenze per fare il punto e per portare le loro testimonianze sull’industria dei giornali quotidiani e sul mercato della pubblicità.

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Atex Via Degli Artigianelli 10 20159 Milano Tel: +39 02 86 801 Fax: +39 02 86 801 555 www.atex.com info@atex.com Atex, il fornitore leader mondiale di soluzioni per le aziende editoriali, annuncia che la Società Editrice Athesis, primario editore del Nord Est, ha scelto Atex Content per implementare il nuovo sistema multicanale di gestione dei contenuti e per rinnovare l’infrastruttura di gestione dei canali digitali. La Società Editrice Athesis pubblica tre quotidiani “L’Arena”, “Il Giornale di Vicenza” e “Brescia Oggi”. Il Gruppo è anche presente nel settore Audiovisivo con TeleArena, Brescia.TV, TeleMantova e RadioVerona nonchè con i siti internet L’Arena.it, il Giornale di Vicenza.it, BresciaOggi.it e Radio Verona.it che stanno riscuotendo un particolare successo nazionale e internazionale. La S oc i e t à Edi t r i ce Athesis, in grado di proporre già oggi un così vasto e variegato scenario informativo, si è posta l’obiettivo di ampliare ulteriormente la proposta ai propri lettori incrementando l’informazione sui diversi canali e migliorando la sinergia tra le pubblicazioni tradizionali e digitali. Il contratto prevede la fornitura di Atex Content H-11, Atex Polopoly Web

Portal e Applix Viewer+, il progetto ha inizio nel mese di Giugno 2014 ed il completamento è previsto nell’arco di alcuni mesi. Giovanni Guarneri, Direttore Vendite Italia, non riesce a mascherare la propria soddisfazione quando dice “Il Gruppo Athesis ha seguito un rigoroso processo di valutazione dei prodotti sul mercato e il fatto che abbiano scelto Atex mi riempie di orgoglio” Ai quotidiani del gruppo è riconosciuta autorevolezza e reputazione, contano su una forte e consistente base di lettori ma, come tutti, devono contrastare la concorrenza di iniziative web locali e dei social network che al giorno d’oggi sono molto efficienti nella veicolazione di notizie e informazioni nelle comunità locali. Il nuovo ambiente di lavoro permetterà alla redazione maggiore agilità nella raccolta e creazione di notizie, anche quando si lavora sul campo, e di promuoverle e distribuire sui canali tradizionali, digitali e sociali con una particolare attenzione ai nuovi dispositivi come tablet e smartphone. La partnership di Atex con Applix inoltre offre un’innovativa soluzione tablet/mobile disponibile per tutte le principali piattaforme, unita all’integrazione totale con i flussi di lavoro redazionali. Atex è un fornitore globale di sistemi e servizi per l’editoria. Sviluppa sistemi editoriali, web content management systems e sistemi di gestione pubblicità che garantiscono efficienza produttiva e l’implementazione di strategie di revenue multi canale. I sistemi Atex gestiscono le presenze digitali e la produzione delle edizioni tradizionali dei più conosciuti brand dell’editoria mondiale. Più informazioni su www.atex.com.

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Società Editrice Athesis investe in Atex Content


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Méthode e lo storico The Times: comincia la produzione integrata multicanale Una delle testate britanniche più famose al mondo entra nel vivo della produzione con la piattaforma editoriale di EidosMedia.

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EidosMedia Spa Corso Vercelli, 40 20145 Milano tel. 02-36732000 Fax: 02-36732999 www.eidosmedia.com info@eidosmedia.com The Times, testata della News Corp UK & Ireland Limited publishing group, ha completato il trasferimento delle sue operazioni editoriali alla piattaforma di nuova generazione Méthode. La mossa fa parte di una riorganizzazione strategica delle operazioni del gruppo, conosciuto come Newsroom 360. “Il progetto Newsroom 360 ci ha dato gli strumenti per gestire al meglio il giornalismo multicanale dell’era digitale”, ha dichiarato Craig Tregurtha, Managing Editor, The Times. “E’ stato un grande investimento da parte della società per il futuro del Times, sia in termini di software

che in termini di formazione e istruzione che ha accompagnato tutto il processo.” Oltre al quotidiano cartaceo e alle edizioni online, la nuova piattaforma viene utilizzata anche per produrre diversi supplementi settimanali e per pubblicare il Times Literary Supplement. “Il mercato delle notizie nel Regno Unito è in uno stato di rapida evoluzione”, ha dichiarato Patrick Mawhood , direttore generale di EidosMedia Ltd. “Il passaggio a Méthode ha dato al The Times l’agilità e la flessibilità per rispondere alle mutevoli esigenze dei suoi lettori.” Le fasi successive del progetto Newsroom 360 vedranno il passaggio a Méthode degli altri titoli presenti nel portfolio di News UK come il The Sunday Times e il The Sun. Una volta completato il processo, la piattaforma servirà circa 1500 giornalisti e redattori . News Corp UK & Ireland fa parte del gruppo editoriale News Corp. Alcuni titoli del gruppo, come il Wall Street Journal , il New York Post e le 160 testate di News Corp Australia utilizzano già la piattaforma Méthode.

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EXELIS Srl A Socio Unico Via Alle Rotte, 13-15 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) Strada del Drosso 33/8 - 10135 Torino Tel: +39 0522 953867 Fax: +39 0522 953869 www.exelis.it “La buona reputazione di un’azienda sul mercato si conquista e si mantiene non solo realizzando prodotti di qualità, ma anche assistendoli nel modo più adeguato ed efficiente.” - esordisce Massimo Pioli, amministratore di Exelis - “Per questo abbiamo deciso di migliorare ulteriormente il versante assistenza introducendo Zendesk, una potente piattaforma di ticketing per l’ottimizzazione del supporto ai nostri clienti.” La scelta della piattaforma è stata valutata con estrema attenzione, privilegiando la semplicità di utilizzo, la completa tracciabilità dei ticket di

supporto e l’affidabilità del fornitore, in modo da offrire al cliente uno strumento completo ed efficace. È sufficiente inviare una mail all’indirizzo unico assistenza@exelis.it per generare ed aprire un ticket di assistenza: da quel momento, il cliente ha la certezza che la sua richiesta seguirà sempre l’iter più rapido, fino alla soluzione. Il percorso di assistenza è estremamente fluido ed intuitivo: una volta aperto il ticket, il sistema smista automaticamente la richiesta allo staff tecnico di competenza, contemporaneamente l’utente viene avvisato dello stato di avanzamento del suo ticket, fino al completamento. Ogni utente può consultare i propri ticket accedendo ad un’area web riservata. Il sistema prevede inoltre la possibilità di creare anche una sezione FAQ, all’interno della quale è possibile scaricare documentazione tecnica. Questo passaggio sarà il prossimo step nell’ottimizzazione del servizio di assistenza Exelis. “Gestire l’assistenza attraverso un portale dedicato è un passo importante nella crescita di un’azienda come la nostra, che fa della cura al cliente un modus operandi.” - conclude Massimo Pioli - “Con questo non intendiamo perdere contatto con la nostra clientela, ma cerchiamo di offrire soluzioni rapide e sicure, che possano rendere il nostro supporto tecnico ancora più efficiente.”

Aster, il nuovo palinsesto pubblicitario radiotelevisivo di Exelis Exelis annuncia il lancio della nuova soluzione per la gestione dei palinsesti pubblicitari radiotelevisivi: Aster. Aster, che va ad aggiungersi alla suite dedicata alle concessionarie di pubblicità, sarà completato e reso disponibile immediatamente dopo l’estate. “L’esperienza positiva di Tilia, il nostro timone pubblicitario destinato al mondo print, ci ha indicato la via per lo sviluppo di un alter ego declinato sui media radiotelevisivi.” - commenta Massimo Pioli, amministratore di Exelis - “Il prodotto è molto completo e nasce da subito con l’obiettivo di incontrare le necessità sia del mercato locale, sia del mercato nazionale.”

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Exelis adotta la piattaforma di ticketing online Zendesk per l’assistenza clienti


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Le macchine da stampa KODAK PROSPER 6000 incarnano le immense potenzialità della stampa di nuova generazione al servizio delle esigenze più diverse quotidiani e i fornitori di servizi di stampa per applicazioni basate sui dati, come, ad esempio, il direct mailing e la stampa transazionale. Le macchine da stampa PROSPER 6000 sono gestite da un sistema IPS (Intelligent Print System) avanzato che monitora, analizza e rettifica continuamente le operazioni, garantendo stampe di qualità eccezionale. Con il nuovo sistema IPS, le macchine da stampa PROSPER 6000 sono in grado di monitorare e correggere in tempo reale il registro dei colori, garantendo prestazioni di eccellenza. Il sistema di scrittura delle macchine da stampa 6000 è basato sui nuovi inchiostri con nanotecnologia Kodak, offre un gamut colori più ampio e una qualità di stampa che non ha nulla da invidiare alla stampa offset su un’ampia gamma di supporti patinati, uso mano e lucidi.

Kodak SpA Viale Matteotti 62 20092 Cinisello Balsamo (Mi) Tel: +39 02 66028304 Fax: +39 02 66028353 www.kodakworldb2b.it Kodak continua ad andare oltre ogni standard industriale nella stampa digitale a colori con l’introduzione delle macchine da stampa KODAK PROSPER 6000. Le novità apportate ai sistemi di trasporto, asciugatura e scrittura, unite a una sofisticata tecnologia di gestione della stampa, rendono le macchine da stampa PROSPER 6000 estremamente innovative, affidabili, veloci e flessibili. Queste nuove macchine saranno in grado di portare al successo i clienti nei campi dell’editoria, della stampa commerciale, della stampa dei

Due modelli di PROSPER 6000 per una maggiore agilità aziendale Le macchine da stampa PROSPER 6000 saranno disponibili in due modelli: • KODAK PROSPER 6000C, ideale per le applicazioni di stampa commerciale. • KODAK PROSPER 6000P, progettata ad hoc per l’editoria, ad esempio, la stampa di libri e giornali, per il direct mailing e la stampa transazionale. Entrambi i modelli PROSPER 6000 possono raggiungere la velocità di 300 metri/minuto su carta opaca e uso mano con una produzione di 90 milioni di pagine/mese formato A4 di alta qualità – una velocità due volte maggiore di quella della macchina da stampa KODAK PROSPER 5000XLi. La potenziata capacità di asciugatura permette alla macchina da stampa PROSPER 6000C di raggiungere la velocità di 200 metri/minuto su carta con elevata grammatura lucida e satinata.

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La stampa di nuova generazione

Nell’odierno ambiente di stampa, le aziende tendono a investire in tecnologie che possano gettare le basi del successo futuro. Nel campo dell’editoria, gli stampatori sono alla ricerca di metodologie per incrementare il fatturato, in particolare passando alle basse tirature di stampa, ritenute più redditizie. La capacità di stampare su richiesta consente di ridurre i costi di magazzino e le tirature, stampando su base “just-in-time” per evadere ordini specifici. Le macchine da stampa KODAK PROSPER 6000 rendono fattibile ed economico stampare libri con una qualità fino a 200 lpi in tirature che possono raggiungere anche le 3.000 copie. Inoltre, si possono produrre

milioni di pagine/mese con qualità da stampa offset, riducendo i costi associati al magazzino e all’obsolescenza. Gli stampatori commerciali stanno cercando di incrementare i tassi di risposta delle campagne di mailing dei loro clienti. Le macchine da stampa KODAK PROSPER 6000 sono in grado di produrre materiali di direct mailing personalizzati su carta lucida a un costo del 30% inferiore rispetto ai sistemi elettrofotografici (che usano toner). Questo risparmio determina un incremento del ritorno sull’investimento in attività di marketing e una maggiore efficienza e redditività delle tirature anche fino a un milione di copie di materiali di direct mailing. Gli stampatori ed editori di quotidiani hanno bisogno di innovazione e tecnologia per ottenere un vantaggio competitivo. Le macchine da stampa KODAK PROSPER 6000 permettono di raggiungere nuove platee di destinatari in modo più efficiente, ottimizzando nel contempo le tirature di stampa e adattando le edizioni a diverse tipologie di lettori. I giornali prodotti con la stampa digitale hanno lo stesso formato e aspetto di quelli prodotti con la stampa offset e trasmettono un’impressione di alta qualità molto gradita sia agli inserzionisti che ai lettori. Le macchine da stampa 6000 consentono di stampare più titoli di giornali in tirature molto basse e quindi è possibile produrre il numero esatto di edizioni necessario per ciascun punto vendita con una produttività sufficientemente alta per mercati di media grandezza: 15–20.000 quotidiani.

Kodak

Kodak è un’azienda tecnologica specializzata nella riproduzione delle immagini per le imprese. Kodak serve i propri clienti con tecnologie innovative e soluzioni di eccellenza nei settori del packaging, della comunicazione grafica e della stampa funzionale. L’azienda offre inoltre prodotti e servizi ai segmenti Entertainment Imaging e Commercial Films. Maggiori informazioni su Kodak, sono disponibili sul sito kodak.com, su Twitter @Kodak o su Facebook KodakNow.

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“Oggi gli stampatori hanno bisogno di strumenti che consentano loro di rispondere alle esigenze dei clienti e del mercato. Dall’editoria alla stampa commerciale e dei quotidiani, il futuro del nostro settore sarà sempre più imperniato sulle soluzioni di stampa digitale,” ha affermato Doug Edwards, Presidente di Digital Printing & Enterprise, Eastman Kodak Company. “Le macchine da stampa PROSPER 6000 forniscono le migliori prestazioni del settore, oltre a una qualità prossima a 200 lpi, e permettono agli stampatori di essere più flessibili per meglio adattarsi alle variazioni del mercato e alle mutevoli esigenze dei clienti.” In linea con il proprio impegno in favore della sostenibilità, Kodak si sforza di fornire ai clienti prodotti innovativi che permettano loro di raggiungere gli obiettivi sia in termini di redditività sia in termini di sostenibilità. Grazie a una combinazione di qualità, affidabilità e produttività molto al di sopra degli standard del settore, le macchine da stampa PROSPER 6000 consentono di produrre stampe vendibili a un basso costo per pagina; appena $0,005/A4 per i materiali di consumo a colori. Le macchine da stampa 6000 offrono ai clienti una lunga durata utile delle teste inkjet, un’elevata continuità operativa e una fase di preparazione e avviamento più rapida, con conseguente risparmio di tempo e denaro.

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Applix e Atex: nuova partnership internazionale nel mondo del digital publishing Firmato l’accordo commerciale e industriale fra due dei principali player tecnologici dei servizi all’editoria. Nasce la nuova piattaforma integrata Atex Content – Applix Viewerplus

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Atex Via Degli Artigianelli 10 20159 Milano Tel: +39 02 86 801 Fax: +39 02 86 801 555 www.atex.com info@atex.com Atex, società leader nelle soluzioni editoriali e di sistemi di content management e Applix, primaria realtà italiana focalizzata sul mondo App & Mobile per aziende ed editori, hanno raggiunto un accordo per la realizzazione di una nuova soluzione integrata che arricchisce ed estende l’offerta dei due player sui device mobili. La partnership Applix-Atex risponde al crescente bisogno degli editori di trovare soluzioni e piattaforme efficienti, che consentano di ottimizzare i costi legati alla produzione e diffusione dei contenuti in logica “Interactive Edition” (carta, web, tablet). Nasce così un nuovo modo di concepire il publishing, una nuova visione e una nuova piattaforma con la quale è possibile gestire in modo semplice e integrato prodotti editoriali cartacei e digitali con cicli di vita tradizionalmente diversi tra loro. Atex e Applix hanno partecipato insieme nelle scorse settimane a due eventi internazionali: “The 66th World Newspaper Congress” di Torino dal 9 all’11 giugno e il “FIPP Innovation

Forum 2014” a Londra il 26 e 27 giugno. Queste vetrine internazionali, dedicate rispettivamente all’editoria quotidiana e periodica, sono state il trampolino di lancio per presentare le soluzioni dedicate al mondo dell’editoria frutto della partnership strategica appena siglata. “La propensione all’innovazione e i grandi risultati ottenuti dalla suite Viewerplus nell’accompagnare con successo gli editori e partner nella loro presenza sui dispositivi mobili, quali tablet e smartphone, sono il contributo che mettiamo a disposizione di questa nuova e importantissima partnership strategica e industriale con Atex.” – dichiara Claudio Somazzi, CEO di Applix – “Grazie a questa unione di piattaforme ed esperienze, il nuovo prodotto firmato Viewerplus e Atex si pone senza dubbio al vertice dell’innovazione e della performance tra i migliori sistemi di produzione e digitalizzazione per il mondo editoriale, in Italia e in ambito internazionale”. Federico Marturano, Atex Director of Global Sales, aggiunge: “Atex è un fornitore di soluzioni complete per l’industria del media. La nostra su-

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ite Atex Content gestisce tutti gli aspetti produttivi di un editore multimediale, dalla pianificazione e coordinamento delle attività di redazione fino alla gestione di complessi portali web. La partnership con Applix completa la nostra offerta mobile/tablet creando un nuovo modello di pubblicazione digitale che vede la produzione di prodotti tablet completamente integrata nel flusso di lavorazione multicanale. La collaborazione con Applix mi rende particolarmente entusiasta perché è un’azienda che possiede una concreta visione delle sfide e delle opportunità di un modello di interazione in costante evoluzione”. Applix è una realtà focalizzata sulla Mobile & App economy. Nasce come startup nel 2010 e si afferma velocemente, diventando il pun-

Federico Marturano, Atex Director of Global Sales

to di riferimento per aziende, banche, istituzioni e player dell’ICT, che vogliono implementare per sé e per i propri clienti, la loro strategia mobile. Ha sviluppato una soluzione innovativa di digital publishing ( Vi e w e r p l u s ) e una piattaforma per la creazione di App Mobile per il mercato consumer & enterprise (Appdoit e AppdoitPro) Atex è un fornitore globale di sistemi e servizi per l’editoria. Sviluppa sistemi editoriali, web content management systems e sistemi di gestione pubblicità che garantiscono efficienza produttiva e l’implementazione di strategie di revenue multi canale. I sistemi Atex gestiscono le presenze digitali e la produzione delle edizioni tradizionali dei più conosciuti brand dell’editoria mondiale. Più informazioni su www.atex.com.

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Claudio Somazzi, CEO di Applix

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EidosMedia Customer Meeting 2014 - nuove funzioni e progetti chiave La Méthode Community si è incontrata a Londra per conoscere le recenti implementazioni e gli ultimi sviluppi nel mondo di EidosMedia.

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EidosMedia Spa Corso Vercelli, 40 20145 Milano tel. 02-36732000 Fax: 02-36732999 www.eidosmedia.com info@eidosmedia.com Organizzato periodicamente da EidosMedia come un forum per uno scambio bidirezionale di idee tra gli sviluppatori della piattaforma Méthode e i suoi fruitori, quest’anno il Customer Meeting si è tenuto a Londra nella seconda settimana di Aprile. “La sessione di quest’anno è stata particolarmente stimolante perché comprendeva le presentazioni di alcuni progetti davvero innovativi dei nostri clienti”, ha dichiarato Massimo Barsotti, Direttore Marketing di EidosMedia. “Allo stesso tempo, gli sviluppatori di Méthode sono stati estremamente attivi e creativi nel corso dell’ultimo anno: le nuove funzionalità e aggiornamenti mostrati sono stati accolti con grande entusiasmo.” Tra i progetti presentati, spicca quello che rappresenta al momento la più grande implementazione al mondo di Méthode: il rollout di News Corp Australia, che coinvolge il suo intero portafoglio con oltre 160 giornali, riviste e le edizioni digitali. Come ha spiegato Tom Quinn, CTO di News Corp Australia, l’implementazione è

stata inoltre una delle più veloci con il cuore del rollout completato in poco più di un anno. La Stampa ha recentemente utilizzato la piattaforma Méthode per implementare la creazione di una redazione multicanale completamente integrata e il processo è avvenuto in parallelo al redesign della redazione stessa. Marco Bardazzi, Digital Editor e Fausto Graniero, CIO, hanno descritto la pianificazione, la formazione e l’impegno organizzativo dietro l’implementazione e il lancio della nuova soluzione. Raju Narisetti, vicepresidente senior e vicecapo delle strategie di News Corp, ha curato l’implementazione di Méthode al Washington Post nel 2010 e facendo leva sulla sua vasta esperienza nella gestione di ristrutturazioni presso importanti gruppi editoriali, durante la conferenza ha esplorato le sfide economiche affrontate oggi dalle organizzazioni media e le strategie più promettenti per il futuro. “E’ stato affascinante vedere come Méthode abbia consegnato valore in operazioni che sono state così diverse in termini di scala e di

La sala riunioni del Sofitel St. James di Londra, dove si è svolto l’EidosMedia Customer Meeting 2014

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Massimo Barsotti, direttore marketing EidosMedia, durante il suo intervento all’EidosMedia Customer Meeting di Londra

ricerca in grado di estrarre i post più rilevanti da diverse fonti. “Gli strumenti consentono alle organizzazioni di operare una strategia di social media coordinata che aggiunge un valore reale alla produzione editoriale” ha dichiarato Massimo Barsotti. Grande entusiasmo per i nuovi traguardi. A conclusione del meeting, Ismail Gazarin, CTO di EidosMedia, ha commentato: “L’entusiasmo che ha accolto i nuovi sviluppi in Méthode è stato estremamente gratificante. Sappiamo che i nostri team di R&S hanno lavorato duramente nel corso dell’ultimo anno, ma l’apprezzamento dimostrato dalla nostra base installata ha superato le nostre aspettative.”

Méthode 6.0 introduce il supporto per le più avanzate tecnologie di Windows Una migliore visualizzazione del testo ed effetti di sovrapposizione avanzati sono due dei benefici che gli utenti di Méthode otterranno dal passaggio a DirectWrite e Direct2D. Inizialmente introdotti con Windows 7, DirectWrite e Direct2D sono componenti che sfruttano l’accelerazione grafica disponibile in processori grafici moderni, per la produzione di visualizzazioni nitide e per ottenere un posizionamento di testo più preciso, oltre che a diverse funzioni grafiche avanzate. “Gli utenti di Méthode hanno sempre lavorato su anteprime veritiere, molto fedeli a ciò che le loro storie sarebbero risultate in stampa e sui canali digitali,” ha dichiarato Ismail Gazarin, CTO di EidosMedia. “Il passaggio alla nuova tecnologia di visualizzazione comporta che il rendering editoriale sullo schermo sia ancora più vicino al risultato finale.” DirectWrite utilizza avanzate tecniche di visualizzazione

del testo, come il sub–pixel rendering, per delineare meglio il testo e dare una spaziatura più precisa per i caratteri più piccoli. Inoltre, supporta anche l’intero set di caratteri Unicode, completando il supporto di Méthode per la pubblicazione in lingue non latine, come cinese, giapponese e hindi. Direct2D offre agli utenti Méthode l’accesso a strumenti grafici avanzati, tra cui la sfocatura, la tecnica di pixelation e una serie di sovrapposizionee di effetti di trasparenza in precedenza disponibili solo in applicativi dedicati. “Gli utenti saranno in grado di applicare questi effetti alle immagini nell’area di lavoro di Méthode e vedere i risultati sullo schermo, senza bisogno di utilizzare un pacchetto di grafica separata”, conclude Ismail Gazarin.

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mercato”, ha dichiarato Massimo Barsotti. Methode 6.0 - una nuova user experience. Durante la sessione dedicata alle nuove funzioni ed estensioni della piattaforma Méthode, è stata presentata una ricca gamma di sviluppi innovativi: la release 6.0 infatti sarà caratterizzata da una nuova interfaccia utente con ampia configurabilità per massimizzarne l’ergonomia e la semplicità di utilizzo degli utenti. Il nuovo Méthode Web Client. Per gli utenti al di fuori della redazione, il nuovo Web Client di Méthode utilizza una serie di nuove tecnologie per offrire l’accesso alle funzioni e alle attività editoriali su più piattaforme e dispositivi. Méthode Social Media integration. In risposta alla crescente importanza dei social media nella creazione di traffico di informazioni e nel coinvolgimento dei lettori, Méthode ha recentemente acquisito una serie di strumenti integrati che consentono a giornalisti e redattori di sfruttare la potenza dei social network, senza dover lasciare l’ambiente di lavoro editoriale. Si va da una dashboard che fornisce una panoramica dei feedback dei lettori a tutti i contenuti pubblicati su social network fino a sofisticati strumenti di


La carta fa crescere gli alberi

Comunicare con la carta è la cosa più naturale del mondo. Perché proviene da una fonte rinnovabile per eccellenza: il legno. L’industria cartaria promuove la gestione sostenibile delle foreste: in questo modo sono più gli alberi piantati di quelli tagliati. Così ogni anno le foreste europee crescono di un’area pari a 1,5 milioni di campi da calcio: sono aumentate del 30% dal 1950 ad oggi. E’ da queste foreste europee che proviene l’88% del legno usato per produrre carta. La stessa carta che fa crescere sempre nuovi alberi, sempre più alberi. Naturale, rinnovabile e riciclabile: è il lato verde della carta

Two Sides è un’iniziativa della filiera della comunicazione su carta e promuove la produzione e l’uso responsabile della carta e della stampa.

Per saperne di più vai su www.twosides.info © Illustration Matthew Hamms

Il lato verde della carta www.twosides.info


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EXELIS Srl A Socio Unico Via Alle Rotte, 13-15 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) Strada del Drosso 33/8 - 10135 Torino Tel: +39 0522 953867 Fax: +39 0522 953869 www.exelis.it Exelis annuncia il completamento del progetto presso GDS Media & Communication in partnership con GMDE. GDS Media&Communication è la società che, dal 1° gennaio 2014, raccoglie la pubblicità di Gazzetta del Sud e Giornale di Sicilia insieme ai rispettivi siti web, alle televisioni Rtp e Tgs, ed alle radio Antenna dello Stretto e Rgs; la quota di “nazionale” è affidata alla RCS. “Tre sedi, sette sportelli ed un organico di oltre 50 persone sono i numeri che fotografano la complessità di questo progetto” - commenta Massimo Pioli, Amministratore Delegato di Exelis. “Complessità resa ulteriormente critica dalla necessità di rispettare in modo inderogabile la deadline di consegna molto ravvicinata alla data di inizio lavori. Esserci riusciti assieme a GMDE mi rende particolarmente orgoglioso.” GDS Media & Communication, come altri nostri clienti, ha scelto di affidare tutti i processi vitali alla nostra suite di prodotti, testimoniando ulteriormente la capacità della nostra offerta di coprire qualsiasi aspetto operativo ed organizzativo della gestione pubblicitaria. “GDS è una bella realtà, un'organizzazione moderna che richiede l'ottimizzazione di tutti i flussi e la conseguente automazione dei processi aziendali.” – commenta Patrizia Curreli, responsabile del progetto - “Sono state attivate tutte le aree: commerciale, contabilità, rete vendita, mar-

keting, sportelli, materiali e traffico, integrando tutti i moduli della nostra soluzione ed esportando i dati verso i diversi sistemi editoriali. Abbiamo configurato il sistema insieme alla direzione creando il modello della concessionaria specifico per le proprie esigenze senza l’obbligo di standard predefiniti. Grande attenzione agli utenti ed alla forza vendita che abbiamo reso autonomi in breve tempo attraverso sessioni di formazione mirata per le singole aree aziendali. Una sfida per tutta la squadra, per logistica e tempi ristretti, che abbiamo superato contribuendo con la soluzione tecnica e l’esperienza delle risorse coinvolte, al successo del progetto”. Insieme al cliente, Exelis ha progettato l’organizzazione dei flussi per l’acquisizione dei materiali pubblicitari e, durante i primi tre mesi, si è occupata direttamente dell’impaginazione dei menabò attraverso il proprio servizio di outsourcing, dando così tempo e modo al cliente di strutturarsi per la gestione definitiva che è partita all’inizio di marzo. Tutte le applicazioni sono ospitate presso la server farm di GMDE; questa scelta tecnologica garantisce al cliente estrema flessibilità a fronte di investimento zero in architetture hardware e la massima scalabilità. “Conosciamo Exelis da molti anni”, ha dichiarato Carlo Caporizzi, CEO di GMDE, “e ormai la nostra partnership è strategica in questo particolare settore editoriale, caratterizzato da alta complessità e frenetici tempi operativi. Siamo riusciti a rispondere a quelle che erano le esigenze del cliente in tempi davvero ristretti, e in più abbiamo implementato delle soluzioni che potranno essere ulteriormente arricchite e perfezionate nel futuro, in vista di eventuali ampliamenti, senza andare a intaccare la struttura e l’architettura dei flussi operativi. Il progetto per GDS Media & Communication ha sancito, ancora una volta, la complementarietà delle soluzioni proposte da GMDE ed Exelis, con un risultato di grande successo”. “L’esperienza siciliana con GMDE ha rafforzato i rapporti fra le due società e posto le basi per una proficua collaborazione all’insegna dell’integrazione fra i sistemi di concessionaria Exelis ed il sistema editoriale Miles 33” - conclude Massimo Pioli.

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EXELIS e GMDE insieme per GDS Media & Communication


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Méthode, parte integrante dell’evoluzione del Grupo Paranaense de Comunicação GRPCOM, uno degli editori più innovativi in terra brasiliana, ha scelto la piattaforma multicanale Méthode per soddisfare i suoi obiettivi di velocità, interattività, agilità e precisione.

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EidosMedia Spa Corso Vercelli, 40 20145 Milano tel. 02-36732000 Fax: 02-36732999 www.eidosmedia.com info@eidosmedia.com Il Grupo Paranaense de Comunicação (GRPCOM) è il più grande gruppo mediatico del Paraná, prospero stato del Brasile: il suo portafoglio include tre quotidiani, otto canali televisivi pubblici, un canale TV via cavo, vari canali radio e portali web. GRPCOM ha optato per la piattaforma multimediale Méthode di EidosMedia per la pubblicazione multicanale integrata dei tre quotidiani (Gazeta do Povo, Jornal de Londrina e Tribuna), le edizioni digitali e i portali di notizie online. All interno di GRPCOM è stata introdotta alcuni anni fa una strategia di convergenza multimediale e la scelta di Méthode segna il consolidamento di questo processo. “Il nostro obiettivo strategico negli ultimi anni è stato quello di creare un vero e proprio giornale multimediale, visto che i nostri lettori vogliono interagire con il nostro marchio attraverso diversi canali”, sostiene Ana Amélia Cunha Pereira Filizola, Publishing Division Director. “Eravamo alla ricerca di una piattaforma per la gestione dei contenuti che potesse aiutarci a raggiungere questo obiettivo e Méthode ci ha dato l’opportunità di realizzarlo”. Il Gruppo usufruirà inoltre di Méthode per la pubblicazione su tablet. Al momento la testata

Gazeta do Povo è l’unica che prevede questo tipo di edizione: Méthode permetterà al gruppo di produrre versioni tablet per tutti e tre i quotidiani senza richiedere l’aumento di risorse dedicate. “Il nostro giornale ha alle spalle 95 anni nel fornire notizie e informazioni accurate ai nostri lettori “, ha detto Sandra Gonçalves,caporedattore di Gazeta do Povo. “Ora la sfida è di continuare la missione con la velocità e l’interattività che si è resa necessaria nell’era digitale attuale. Méthode ci dà lo strumento di cui abbiamo bisogno per eliminare i colli di bottiglia, per integrare la nostra redazione e per dare ai nostri giornalisti i mezzo per raggiungere l’equilibrio tra agilità e precisione”. “La scelta di Méthode non è stata solo una decisione di natura tecnologica “, dice Silvia Zanella, Research & Development Manager di Gazeta do Povo. “Fa parte dell’evoluzione della nostra cultura interna verso una visione olistica della missione multimediale del nostro giornale. Méthode introdurrà anche miglioramenti significativi nel modo in cui sviluppiamo i nostri prodotti.” “Il portafoglio di GRPCOM si è evoluto rapidamente per soddisfare le esigenze della comunità di Paraná”, ha detto Jancarlo Nesto, direttore generale di EidosMedia LTDA. “ Méthode darà loro l’efficienza per ottimizzare i processi e la flessibilità necessaria per continuare i loro sviluppi innovativi in futuro.” La piattaforma Méthode servirà circa 250 giornalisti e redattori nella capitale dello stato di Curitiba, Londrina, Ponta Grossa, Foz de Iguazu, Brasilia e Maringá.

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