TecnoMedia Tecnologie, Prodotti
& Mercati editoriali
Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali Numero 83 - dicembre 2014
Informazione personalizzata a El Mundo
Alla Calprint di Medina del Campo (Valladolid) è da poco entrata in funzione la prima linea di produzione ibrida offset-digitale per la stampa di prime pagine “personalizzate”, con uno spazio di informazioni che può cambiare in funa pagina 3 zione dell’area distributiva.
L’Espresso+: informazione e business on line
Periodico mensile. Anno XXI n. 83 - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma - Reg. Trib. Roma n. 21 del 27-01-2010 - Iscrizione ROC n. 4753
il Gruppo Espresso ha avviato L’Espresso+, una nuova testata digitale integrata al prodotto stampato, per proporre ai lettori contenuti originali, sviluppando una redazione multimediale ed un modello di business a pagamento originale ed a pagina 7 innovativo.
Filo diretto Le aziende informano
Agfa-Gevaert Ansa Askanews Atex Barenschee Denex Systems Technology EidosMedia Exelis
WAN-IFRA Italia 2014
Ferag
XVII edizione - Padova, 18-19 settembre 2014
GMDE
Il ruolo della stampa nell’epoca della “global audience” Il prodotto quotidiano sta sperimentando nuove idee – multisensoriali per trovare una migliore integrazione con i nuovi canali on line, web e piattaforme mobili. In Italia ed all’estero si moltiplicano le esperienze che indicano nella valorizzazione delle caratteristiche proprie della stamda pagina 10 pa la strada da seguire.
La pubblicità che si “annusa”
La pubblicità digitale sul web è solo audiovisiva, ma sulle pagine dei giornali è possibile miscelare fragranze agli inchiostri di stampa, e veicolare al consumatore supporti olfattivi oltre che visivi, tattili o acustici. Gli editori esteri già lo a pagina 31 fanno...
Nuove iniziative d’impresa
Fujifilm Goss International Grafikontrol Hugo Beck Interstrap Kalfass Kodak Lithosol Italia manroland Miles 33 Mima films Napp Systems Nela NTG Open QIPC
Reinventarsi imprenditori in epoca di crisi? Si può, e qualcuno lo ha fatto. A Bologna, in uno dei capannoni che ospitavano il centro stampa Niber, è nata la Becmet, società specializzata nel recupero, lavorazione e vendita all’ingrosso a pagina 34 ed al dettaglio dei materiali ferrosi.
RG
Askanews, agenzia per editori multimediali
SMB SchwedeMaschinenbau
La nuova agenzia propone agli editori contenuti in formato video, audio, fotografico e testuale per un flusso di informazioni multimediali, in grado di raggiungere i lettori ventiquattr’ore al giorno attraverso qualsiasi canale di coa pagina 37 municazione.
World Publishing Expo 2014
Fra gli stand di una fiera che resta uno dei punti di incontro privilegiati per i professionisti internazionali dell’editoria quotidiana, tecnici e manager sono andati alla ricerca di nuovi spunti per trasformare le soluzioni tecnologiche in vaa pagina 40 lore aggiunto per l’industria e per i lettori.
Le Rubriche Filo diretto ...............................................................................................................da pagina 47
Segbert Schuite & Schuite Sitma Sun Chemical Group Technotrans Telpress Tera Tolerans Visita il nostro sito Internet:
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ISSN 1974-7152
Lithosol è … Un nuovo fornitore di inchiostri in Italia
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Agente esclusivo per l’Italia Agfa Graphics (settore quotidiani) e S&S (inchiostri) Lithosol Italia S.r.l. - 20098 - S.Giuliano Milanese (MI), via della Pace, 7 Tel. 02 98490621 / email: lithosol@lithosol.it / Fax. 02 9842526 www.lithosol.it
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Informazione “personalizzata” sui quotidiani stampati? El Mundo ha già cominciato Alla Calprint di Medina del Campo (Valladolid) è da poco entrata in funzione la prima linea di produzione ibrida offset / digitale per la stampa di prime pagine “personalizzate”, con uno spazio di informazioni che può cambiare in funzione dell’area distributiva. Una coppia di teste per l’impressione del dato variabile modifica in tempo reale, durante la stampa offset, la prima pagina del quotidiano spagnolo El Mundo. Siamo solo agli inizi di un’esperienza che potrebbe cambiare radicalmente il futuro del giornale stampato, che fa del mix fra informazione nazionale e inserti di cronaca radicati sul territorio locale la strategia vincente per affermarsi sul mercato.
Un lettore, “due teste”
La nuova produzione ibrida è stata presentata ad un nutrito gruppo di editori e stampatori inter-
nazionali di qualità – per l’Italia era presente il CSQ di Erbusco (Bs) – che hanno accettato l’invito a seguire dal vivo le fasi dell’ impressione digitale “su misura” delle informazioni, durante un’open house promossa dalla stessa Calprint, da Unidad Editorial e dalla Kodak. Per comprendere la portata della nuova iniziativa del gruppo editoriale, bisogna conoscere usi, e tradizioni, del giornale spagnolo. El Mundo – oltre 187.000 copie di diffusione nel giorno medio, oltre 243.000 la domenica, 1.077.000 lettori, dei quali 684.000 esclusivi, che non leggono nessun altro quotidiano generalista – si pubblica in cinque edizioni. Il giornale propone un inserto nazionale ed uno locale, all’interno, con richiamo in prima pagina, nella colonna di destra, dei contenuti più importanti per il lettore regionale. Per ogni edizione cambia il frontespizio, può cambiare la indicazione del prezzo, i codici a barre ed altre informazioni di tipo amministrativo. A Calprint, El Mundo è stampato assieme alle altre due testate quotidiane di Unidad Editorial, Marca, il giornale sportivo, ed Expansiòn. Il volume complessivo di copie prodotte a notte è, in media settimanale, attorno alle 80.000, alle quali vanno poi ad aggiungersi i volumi relativi alle altre pubblicazioni che si producono in offset. “L’ipotesi di introdurre un ciclo di stampa misto, offset e digitale, è nata quasi per caso”, racconta Pedro Antonio Iglesias, direttore di produzione di Unidad Editorial, durante una rassegna espositiva per l’industria grafica spagnola. Poi, da ottobre 2013 alla fine di maggio del 2014, è stato un rapido
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“… e il futuro dei giornali stampati sarà la copia personalizzata, con le notizie che interessano precisi target di lettori…”: alzi la mano chi non ha mai sentito questa previsione a Conferenze e Seminari internazionali. Per anni questa idea ha solleticato la fantasia degli editori, ma finora non si era mai andati più in là di generici scenari tecnologici e giornalistici. Finora, perché dal 1° giugno del 2014 l’ipotesi di trovare in edicola, o a casa, la copia del proprio quotidiano "personalizzata" si è trasformata in realtà, almeno per i lettori del giornale spagnolo El Mundo. Lo stabilimento Calprint di Medina del Campo (Valladolid), ad un’ora e mezzo di viaggio dal centro di Madrid, ha cominciato a produrre le copie del quotidiano del gruppo Unidad Editorial con una nuova tecnologia ibrida, offset e digitale, in grado di imprimere sulla prima pagina del giornale una o più notizie “ a misura di lettore”. La tecnologia è quella delle teste Prosper S20 di Kodak per la stampa del dato variabile, che in sé non è una novità, visto il numero di installazioni in Europa e nel resto del mondo. La vera novità è che per la prima volta, nell’industria della stampa quotidiana, l’impianto è stato integrato sulla rotativa offset non per produrre lotterie o cartelle per il Bingo, ma per stampare contenuti editoriali personalizzati.
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succedersi di decisioni, di Personalizzare i quotidiani con tecnologia ibrida offset - digitale installazioni tecnologiche e di modifiche, minime, Il montaggio della doppia testa digitale Prosper S20 di Kodak sulla banda di carta del progetto grafico della della rotativa offset di Calprint permette una personalizzazione molto sofisticata prima pagina, dove è stata della prima pagina del quotidiano El Mundo. L'edizione prodotta nella tiratura test ricavata una zona funzioper dimostare il funzionamento dell'impianto, è uscita con il nome del "lettore" nale all’impressione della testa digitale Prosper S20 di Kodak per la stampa dei richiami ai contenuti locali nelle pagine interne o a contenuti di diverso interesse, per esempio per creare connessioni con la rete dei social network. “L’installazione delle teste digitali al centro stampa”- annota soddisfatto il direttore di produzione dei Calprint, José Luis Peregrina –“è stata molto veloce e non ha richiesto particolari modifiche alla rotativa offset. Soprattutto… funziona. Fin dall’inizio, e senza inconvenienti lungo il ciclo di produzione”. Le due teste installate sulla banda di carta dove viene impressa la prima pagina, provvedono, rispettivamente, alla impressione dei dati variabili relativi alla parte amministrativa, alla modifica della testata, che deve riportare la zona di distribuzione locale del prodotto, ed alla impressione dei contenuti “personalizzati” , in funzione del target zonale. partecipante alla open house - stampato accanto alla testata (foto sopra, a destra) Le due Prosper S20 lavoe con lo spazio destinato alla personalizzazione delle notizie prima lasciato vuoto, rano alla stessa velocità dele poi riempito con i dettagli della presentazione. la banda di carta stampata A notte inoltrata, la tiratura reale del quotidiano è stata prodotta utilizzando le teste in offset, e tutto il ciclo prodigitali per stampare, accanto alla testata, il nome dell'edizione locale (in questo duttivo delle edizioni locali caso Cantabria e Diario de Castilla y Leon). Modificando il posizionamento delle avviene in tempo reale, con teste, il dato variabile può essere utilizzato in altre aree del giornale per completare, il dato variabile relativo alla in produzione, i contenuti stampati in offset. testata, al codice a barre, al prezzo ed alle informazioni amministrative sincronizzato in funzione del piano di diffusione giornaliero. impressionare diverse zone della pagina. “Per il Per “agganciare” questo dato è stata introdotta una momento il posizionamento principale delle teste si “marca” sul giornale, che viene letta dai sensori effettua manualmente” – sottolinea José Luis Peredurante la produzione. grina-“ma prevediamo di rendere gestibile questa Le Prosper S20 possono essere spostate lungo funzione direttamente dal pulpito di controllo, che tutta la larghezza della banda di carta, andando ad già provvede alle funzioni di microcentratura, au-
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tomatizzando tutto il processo in un prossimo futuro”.
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il futuro, probabilmente, moltissimo” spiegano i responsabili di Cosa cambia Unidad Editorial. per l’editore e La possibilità di lo stampatore? stampare il richia“ Pe r a d e s s o mo sulla prima cambia un’ora”, pagina nazionale rispondono all’unidelle notizie losono Iglesias e cali interne, utiPeregrina. Già, i lizzando la testa sessanta minuti digitale, è del tutto che mediamen“trasparente” per te si risparmiail lettore. Chi era no ogni sera in abituato a trovare produzione, per questa informaDa sin.: José Luis Peregrina, Responsabile produzione Calprint, Pedro Antonio l’aggiornamento zione grazie alla Igesias, Direttore di Produzione Unidad Editorial, El Mundo della prima pagistampa offset, non na, sono la prima, vede in pratica la consistente, voce del conto economico che è stata differenza della nuova tecnologia. Ma la vedrà, e abbattuta dopo l’introduzione delle due teste digisarà molto visibile, quando la personalizzazione tali. La impressione del consentirà sia di tener dato variabile, che ha conto di eventuali noridotto il tempo globale tizie dell’ultima ora, della produzione delle ovvero di utilizzare lo singole edizioni regiospazio per “l’informanali, ha consentito anzione digitale” per ofche un risparmio sulla frire i primi dettagli diffusione di alcuni relativi ad eventi sul lotti di copie, grazie al territorio che non è fatto che ad un distristato possibile coprire butore avviato verso il con il flusso produtnord del Paese basta tivo normale, sia per effettuare una sosta di offrire altri spazi di soli tre minuti, sincropersonalizzazione sul nizzata con il lavoro in giornale. rotativa, per caricare le E non solo, perché copie “personalizzate” la tecnologia ibrida con la testa di stampa offset-digitale rende digitale. assolutamente possibili E’ il principio della livelli di personalizza“drop distribution”, ovzione ancora più spinti, vero della produzione con richiami ad infordelle copie di giornale mazioni microzonali su macchina digitale che prima erano sempilotata dal network plicemente impossibili di distribuzione nelle da realizzare. edicole sul territorio, Da qui ad immagiapplicata per la prima nare un rimando alla volta al ciclo di pronotizia interna che più duzione ibrida offsetinteressa il singolo letI partecipanti alla open house spagnola hanno cercato con digitale. tore abbonato, forse attenzione la copia con impresso il proprio nome e cognome, il passo è lungo, ma i prima di effettuare i tradizionali controlli sulla qualità di stampa Cosa cambia per il dirigenti spagnoli non ottenuta dalla linea ibrida offset - digitale. lettore? si stancano di ripetere “Per ora nulla, per “siamo solo agli inizi”.
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Altre frontiere
“La pubblicità è una delle prossime frontiere”, non nascondono i responsabili di Unidad Editorial. “Con la tecnologia di stampa digitale, la strada della personalizzazione è spalancata” sottolineano Iglesias e Peregrina. I possibili ambiti di intervento? Promozioni e sorteggi a premi, sulla falsariga dei successi raccolti dalla Bild (gruppo Axel Springer) e dal SUN (gruppo Murdoch, come si legge anche in altra parte di questo numero della rivista), ma anche personalizzazione di inserzioni pubblicitarie o di sconti e promozioni attive solo in alcune zone del Paese, presso punti di distribuzione di catene nazionali. I clienti di queste opzioni, inseriti nella presentazione ufficiale realizzata in occasione della open house, vanno dai negozianti locali alla grande distribuzione, passando per le marche internazionali che potrebbero inserire richiami zonali in occasione dell’apertura di nuovi punti vendita. Le teste digitali, nella versione installata a Calprint, viaggiano ad una velocità di 600 metri al minuto, hanno una risoluzione di 600*300 dpi e, nell’apposita configurazione, possono stampare sia il nero che il colore. Già oggi la tecnologia è adatta ad interagire con la stampa in quadricromia della pubblicità, e
la possibilità, prevista a breve, di pilotare tutto il posizionamento automaticamente, aprirà a Calprint la strada alla variazione dell’area di stampa sulla banda di carta durante il ciclo di produzione. Una flessibilità assolutamente impensabile per la sola stampa offset. E spingere la personalizzazione fino nella casa del lettore? El Mundo ha circa il 30% di abbonati sul volume delle copie diffuse, e l’ipotesi potrebbe essere realistica. Durante la dimostrazione dell’impianto, tutti i partecipanti hanno visto uscire dalla linea di stampa una copia con il proprio nome e cognome in prima pagina. Non è fantascienza, “è solo l’applicazione della stampa del dato variabile” commentano i dirigenti spagnoli. Ma qual è la portata di questa opportunità? “Siamo solo agli inizi”, è la risposta. Se dovessimo giudicare dall’impegno con il quale i partecipanti, tutti “veterani” della stampa di giornali, hanno rovistato fra i lotti stampati alla ricerca della “propria” copia di giornale, quella indirizzata con nome e cognome, dovremmo pensare che questo piccolo “dettaglio” in prima pagina potrebbe avere un effetto di fidelizzazione tutt’altro che trascurabile. Ma anche per noi, come per tutti, vale la risposta degli spagnoli: “siamo solo agli inizi”. Poi vedremo.
Avvenire premiato per l’innovazione Il quotidiano nazionale di ispirazione cattolica Avvenire ha vinto il Premio Giovannini “Nostalgia di Futuro” 2014 all’Innovazione nell’Editoria. Il riconoscimento, intitolato allo storico presedente della Fieg Giovanni Giovannini, da sempre sostenuto dalla Federazione Editori, e che gode dell’adesione della Presidenza della Repubblica, è stato assegnato per il modello informativo proposto dal quotidiano, che sviluppa l'interazione fra il prodotto stampato e l’edizione digitale. Per ogni articolo pubblicato sull’edizione digitale del giornale, sul sito o nell’App, Avvenire ha reso disponibile un sofisticato sistema di lettura automatica, tramite un sintetizzatore vocale di ultima generazione, che rende molto piacevole e “umano” l’ascolto delle notizie. Il servizio è utilizzabile già da mezzanotte, quando viene pubblicata online le prima edizione digitale del quotidiano. Tra le altre, recenti, innovazioni introdotte dalla testata, la disponibilità della prima edizione del quotidiano già dalla mezzanotte, nella versione digitale su pc e app. Alle 6 del mattino, a tutti gli utenti registrati - che oggi ammontano a circa 8.500 - viene inviata una newsletter via mail che contiene la prima pagina del giorno e l’elenco di tutti i titoli, con link attivo che rimanda alla lettura nel sito (n. per i
Da sin.:Paolo Nusiner, Dir. gen. Avvenire, Marco Tarquinio, Dir. Responsabile, Maurizio Costa, Presidente Fieg
dettagli cfr. TecnoMedia nr. 82). “Avvenire”- ha commentato Marco Tarquinio, Direttore responsabile –“propone un “modello informativo” che mira a mantenere attivo il legame con il lettore nell’arco delle 24 ore, mettendo al centro la qualità dell’informazione, offerta secondo diverse modalità di fruizione, che comprendono il giornale cartaceo, il sito internet, i social network, la newsletter e le app”.
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Internet non è uno strumento per diffondere “repliche digitali” di prodotti stampati, ma è una piattaforma autonoma per sviluppare contenuti multimediali. Seguendo questo principio il Gruppo Espresso ha avviato L’Espresso+, una testata digitale integrata al prodotto stampato, per proporre ai lettori contenuti originali, sviluppando una redazione multimediale ed un modello di business a pagamento originale ed innovativo. Il primo “esperimento” del Gruppo Espresso su internet data 1996. “In occasione delle elezioni politiche”- racconta Marco Pratellesi, responsabile dell’edizione digitale del magazine diretto da Luigi Vicinanza - “Repubblica inaugurò il sito Internet per offrire ai lettori informazioni in tempo reale”. Fu un autentico successo. Quell’esperienza segnò l’inizio delle attività on line del Gruppo, fondate, allora come oggi, su un semplice concetto: il web è un canale da utilizzare per fare informazione, esattamente come lo è la carta stampata nei confronti del giornale quotidiano o del settimanale. Non ha senso utilizzare la nuova tecnologia solo per distribuire delle “repliche digitale” di altri prodotti: su internet bisogna sviluppare prodotti originali, e sostenerli con modelli di business innovativi.
Prodotti e lettori fra stampa e online
“Pubblicare su internet” - racconta Pratellesi - “è la scelta fatta nel 1996 dal Gruppo, e non è mai più cambiata”. Ma cosa ha significato, in concreto, questa decisone per i lettori, per i prodotti stampati, e per l’organizzazione redazionale? Il settimanale l’Espresso è stato uno dei primi magazine italiani a esplorare le possibilità del web. Dopo diversi aggiustamenti, l’ultimo, e più importante, restyling è arrivato nel corso del 2014. Il 14 maggio è stato lanciato Espresso+: qualità e originalità dell’informazione, sostenuta da un modello di business a pagamento e dall’integrazione redazionale fra prodotto stampato e digitale. “Il lettore del magazine” - spiega Pratellesi “è abituato al giornalismo di inchiesta di qualità. Sul settimanale, così come on line, cerchiamo di approfondire tutte le tradizionali aree di inte-
Editoria multimediale
L’Espresso+: informazione e business per l’editoria on line
resse”: inchieste sui diritti civili, analisi sociali, reportage economici, indagini sui “palazzi” della politica italiana. Questa “qualità” del brand, questo giornalismo documentato hanno costi molto alti e un pubblico di lettori molto selezionato, che desidera approfondire gli argomenti, che è interessato a questo tipo di giornalismo ed è quindi disposto a pagare per ottenerlo: in edicola o sul web non c’è alcuna differenza. Il Gruppo Espresso ha deciso di proporre ai lettori un modello di business originale, evitando di copiare le soluzioni di paywall finora sperimentate da altre testate internazionali, dal New York Times a El Mundo, dove si offrono un certo numero di articoli gratuiti ai lettori, e poi si chiede loro di pagare. “Noi manteniamo un’area free, a libero accesso per tutti, ed un’area a pagamento” decidendo si volta in volta, a seconda degli argomenti e dell’approfondimento dei temi, che cosa offrire gratuitamente e che cosa offrire ai soli abbonati. Chiunque si fosse collegato alla home page dell’Espresso il giorno 16 dicembre (www.lespresso.it) avrebbe trovato, fra le altre notizie impaginate, due articoli per scoprire i “10 manager più amati del web” e per scoprire “come Juncker e il Lussemburgo hanno attirato i giganti della Silicon Valley”. Cliccando sul primo si leggeva il contenuto, e tutto il corredo infografico; cliccando sul secondo si accedeva alla pagina di registrazione dell’abbonamento. Il nuovo cliente avrebbe avuto quindici giorni di prova gratuita, e poi avrebbe potuto confermare o rinunciare. Nell’area a pagamento finiscono inchieste ed articoli originali, oppure materiali destinati alla pubblicazione doppia, on line e cartacea, e che quindi si acquistano comunque, o sul web o in
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edicola. cipio, producono L’ a b b o n a t o sia informazioni a Espresso+ ha testuali che condiritto, nel pactenuti in audio e chetto, alla verin video. Poi ci sione digitale del sono redattori in prodotto cartaceo grado di utilizza– che non è una re benissimo sia i “digital replica”, linguaggi testuali, ma è un magasia le narraziozine comunque ni in video. Altri arricchito da colleghi dimocontenuti multistrano spiccate mediali che non preferenze per un potrebbero tromedia o per un vare spazio sulla altro, come è giucarta – e quattro sto che sia. “Non film al mese in vinecessariamensione gratuita. Le t e t u t t i d e v on o pellicole, scelte saper fare bene dalla redazione, tutto” - sottolinea restano visibili Pratellesi, e se in dal momento dellinea di principio Marco Pratellesi, responsabile dell’edizione digitale del magazine L'Espresso la “pubblicazioil redattore deve ne” ai successivi essere preparato trenta giorni. a far fronte ad ogni situazione, sia con i testi L’abbonato ha accesso gratuito anche agli scritti che con i contenuti audio e video, la pratieBook dell’Espresso, che invece sono disponibili ca poi può essere diversa. Né va sottovalutato che in vendita per gli utenti non abbonati. Il modello “il redattore multimediale unico può funzionare di business sviluppato prevede un solo accesso a molto bene su alcune storie, ma può non essere tutti i materiali, con scadenze mensili o annuali. adatto in altre situazioni”. L’accesso ai nuovi contenuti è disponibile sia via Qualche esempio? Espresso+ ha proposto, computer che attraverso tablet. nell’area a pagamento, esperienze di imprenditor che hanno riportato le attività produttive in I redattori multimediali Italia. Chi si è occupato di questo tema, ha potuto Il “brand” Espresso è unico, come unico è fare un ottimo lavoro, sviluppando contemporalo stile giornalistico e la linea editoriale. La neamente sia i testi che gli arricchimenti video, “declinazione” dei contenuti tiene, invece, conto realizzati intervistando gli imprenditori. della specificità del web e della carta stampata, L’inchiesta sulla “Terra dei fuochi” non ha ma in linea di principio chi lavora “prevalenteofferto la stessa opportunità. Il giornalista ha mente” per un canale produce anche per l’altro. dovuto cercare sul territorio le informazioni, Non esistono redazioni “esclusive” né comparti mentre un altro professionista si è occupato di separati fra i settori produttivi di un’organizzafilmare immagini e inquadrature che avessero zione redazionale che conta poco meno di una il “ritmo” giusto per raccontare una storia quarantina di giornalisti. con la telecamera che potesse vivere anche in Il nuovo modo di lavorare, sempre più intemodo autonomo. “L’argomento, ovviamente, è lo grato, si è sviluppato in parallelo con gli investesso”, ma per questa copertura giornalistica stimenti nella nuova piattaforma editoriale. Il abbiamo ritenuto che “due professionisti, con Gruppo ha introdotto le soluzioni Atex, Hermes caratteristiche specifiche, funzionassero meglio per la parte stampata e Polopoly per l’area web. di uno”. I lettori hanno dimostrato di apprezzare I due applicativi, specializzati, “dialogano fra l’impegno dell’editore. loro” – sottolinea Pratellesi – così come dialogano La dimensione del successo sui contenuti i due staff che sviluppano la stampa Le norme generali vanno bene, ma è poi la e il digitale. L’azienda ha realizzato corsi di agpratica sul campo a determinare quale sia la giornamento cross media, e chiunque lavori miglior organizzazione per pubblicare speciin redazione sa ormai utilizzare tutti gli strufici contenuti su internet. Lo stesso vale per menti del sistema. I giornalisti, in linea di prin-
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la costruzione delle pagine di Espresso+. La piattaforma editoriale Atex propone strumenti integrati con i quali i giornalisti possono, in linea di principio, arricchire l’architettura della pagina in assoluta autonomia, integrando i contenuti testuali e video con estrema semplicità. “Non è detto che questa sia sempre la soluzione migliore”, ma il Gruppo dispone anche di Kataweb, struttura di tecnici specializzati, dove sviluppatori, informatici, programmatori, grafici e web designer supportano la redazione per le attività particolarmente complesse. Atex ha provveduto a sviluppare l’architettura di tutto il sistema con le funzionalità richieste per il progetto editoriale specifico del Gruppo. Altre “personalizzazioni” della piattaforma sono state sviluppate direttamente dallo staff tecnico interno, sia per la pubblicazione su web che per l’accesso via tablet. Il Gruppo Espresso, consapevole della rapida crescita dell’utilizzo degli smartphone per accedere alle informazioni, sta lavorando a nuovi progetti in questa direzione. “Nel 1997, quando cominciammo a sperimentare il giornalismo su internet, avevamo avuto una vera intuizione”, racconta Marco Pratellesi, che in quell’anno ha cominciato la sua attività sul web “per curiosità”, come racconta lui stesso, fondando con Marco Bardazzi – oggi digital
editor de La Stampa – un periodico on line, Reality Magazine, per declinare il giornalismo su internet. In quegli anni, da cronista di giudiziaria de La Nazione, seguiva le vicende del mostro di Firenze. Quasi vent’anni dopo, “siamo tutti più consapevoli dell’importanza di internet per il giornalismo”, soprattutto quegli editori che hanno capito quanto sia fondamentale sviluppare un’editoria originale sul web. Espresso+ sta crescendo con numeri interessanti. “Oltre il 90% dei nuovi lettori che decidono di provare l’edizione premium conferma, dopo i primi quindici giorni gratuiti, l’abbonamento a pagamento” conclude Pratellesi. La scelta di proporre ai lettori un modello di business dove la qualità, l’esclusività e l’autorevolezza dei contenuti digitali si paga, on line come in edicola, funziona. E può portare lontano.
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Periodico della ASIG Associazione Stampatori Italiana Giornali Via Sicilia 125, 00187 Roma tel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489 E-mail: tecnomedia@ediland.it Comitato Editoriale Paolo Polidori, Nedo Antonietti, Giulia Salvio, Direttore responsabile Luca Michelli ha collaborato a questo numero Salvatore Curiale, Giulia Leone Segreteria di Redazione Elga Mauro Registrazione del Tribunale di Roma n. 21 del 27-01-2010 © ASIG Service S.r.l. - 2014 - Tutti i diritti riservati Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma Stampa digitale CSQ - Via dell'Industria 52 - 25030 Erbusco (BS) Questo numero è stato chiuso in redazione il 30 dicembre 2014 TecnoMedia è consultabile in Internet http://www.ediland.it
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La Home page de L'Espresso on line, che propone al lettore sia i contenuti free che quelli a pagamento.
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WAN-IFRA Italia 2014
Industria della stampa e global audience: prospettive, esperienze, scenari La XVII edizione di WAN-IFRA Italia, la Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana (Padova 18 e 19 settembre) si interroga sulle prospettive della stampa nell’epoca della global audience. Il prodotto quotidiano sta sperimentando nuove idee – multisensoriali - per trovare una migliore integrazione con i nuovi canali on line, web e piattaforme mobili, ed in Italia ed all’estero si moltiplicano le esperienze che indicano nella valorizzazione delle caratteristiche proprie della stampa la strada da seguire.
“Editori e stampatori lasciate correre la fantasia, e puntate sulla forza della stampa: il lettore potrà avere una “user experience” davvero unica dal media più tradizionale, con grandi benefici anche per gli inserzionisti pubblicitari”. La carta, e le interazioni con tutto ciò che è tridimensionale, tattile, di grande formato e di grande impatto visivo ed emotivo sul lettore sono opportunità ancora uniche, da valorizzare nell’epoca delle sinergie fra mezzi di comunicazione, e contenuti, analogici e digitali, e fra media e pubblici eventi strettamente collegati fra di loro. Questo invito, rivolto in apertura dei lavori da Manfred Werfel, Deputy CEO di WAN-IFRA, l’associazione mondiale degli editori di giornali, è stato il principale motivo conduttore dei due giorni di lavori della XVII edizione di WANIFRA Italia, la conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana, mai come quest’anno alla ricerca di nuove esperienze e nuove proposte per ritrovare e valorizzare la forza del quotidiano nell’epoca della global audience. I problemi sono ampiamente noti: i giornali quotidiani sono incalzati da web e piattaforme mobili, che ne insidiano i lettori, letteralmente “avvolti” da una nuova di informazioni nell’arco dell’intera giornata. L’industria editoriale di tutto il mondo è alla ricerca di nuove sinergie fra media, in grado di offrire al lettore, ed agli inserzionisti, nuove opportunità di informazio-
ne, di intrattenimento e di efficace promozione pubblicitaria.
Un giornale “multi sensoriale”
La tesi di Manfred Werfel è che, se si lascia libera la fantasia, la stampa è in grado di offrire esperienze davvero ancora uniche, in grado di coinvolgere i lettori in un’esperienza di consumo del media stampato ancora molto competitiva nei confronti dei canali on line. E’ però indispensabile uscire dagli schemi per sviluppare prodotti più innovativi e più interessanti. Sui mercati internazionali, gli esempi non mancano. In Germania i formati pubblicitari “speciali” sono molto diffusi e raggiungono il 19% dell’intera pubblicità su stampa. Tutti gli editori offrono gli annunci “panorama”, cioè apribili su almeno due pagine; moltissimi offrono gli annunci “satellite” (3 o più annunci in una pagina) e gli annunci “shadow” (quelli che si sovrappongono al testo editoriale come un’ombra). Ci sono poi gli annunci “silhouette”, dove la pubblicità è evidenziata nei suoi contorni rispetto al testo editoriale, i “floating ads”, che con una linea collegano la pubblicità ai due estremi di una pagina, gli “inner circle”, dove si trova al centro della pagina evidenziata da un cerchio e gli “half cover” che sovrappongono una metà pagina di annuncio alla pagina del giornale, in orizzontale o in verticale.
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Manfred Werfel, Deputy CEO di WAN-IFRA
“Personalizzare” il prodotto
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Si può operare con fantasia anche nella scelta della carta, utilizzando supporti translucidi di diversi colori, anche metallici, oppure carta ecologica per promuovere prodotti naturali, e già si usano inchiostri “profumati” (n. argomento al quale abbiamo dedicato un ampio articolo in altra parte della pubblicazione) o altri componenti particolari, come nel caso dello Sri Lanka. Qui, nell’inchiostro utilizzato per la stampa dei giornali, ma anche per la realizzazione dei poster, viene disciolto un insetticida alla citronella che ferma le zanzare portatrici di dengue, malattia endemica e molto pericolosa. “ E’ anche un modo di promuovere la lettura ”commenta Werfel, visto che nelle stesse pagine del “giornale insetticida” si descrivono i metodi per prevenire e curare per tempo questa terribile malattia. Oltre agli sticker autoadesivi, già utilizzati da tempo anche in Italia, una delle ultime novità novità sono le pubblicità “commestibili”, utili a far provare direttamente i prodotti, staccando il foglietto sigillato che contiene ad esempio il sapore di una nuova bevanda da provare. Anche il giornale indiano che “parla” quando si aprono le pagine, sull’esempio dei cartoncini augurali, è sicuramente una novità; il formato 3D invece si può usare soprattutto
in occasioni speciali, ma in questo caso occorre che il lettore abbia in dotazione occhiali rossi e blu. La “pubblicità funzionale” di Nivea è rimasta impressa a chi ha il problema di trovare, ovunque si trovi, una fonte di energia per ricaricare lo smartphone. Apparsa su diverse riviste, l’inserzione proponeva un mini pannello solare – funzionante - per catturare l’energia in spiaggia, durante l’abbronzatura, naturalmente “protetta” da prodotti Nivea. Vista, udito, tatto, gusto e odorato: il giornale si ripropone, in piena era digitale, come il “media” multisensoriale per eccellenza.
L’impiego di tecnologie offset e digitali abbinate per la stampa dei giornali, in fase già avviata di sperimentazione e di utilizzo in diversi Paesi europei, fra i quali Germania, Inghilterra e, più di recente, Spagna (n. come si legge anche nell’articolo che abbiamo dedicato, in questo numero di TecnoMedia, a El Mundo) propone ad editori, inserzionisti e lettori nuove opportunità interessanti per la “personalizzazione” del prodotto. Una delle opzioni più diffuse, già oggi, è quella della stampa del dato variabile per creare lotterie, bingo ed altri giochi a premi per “fidelizzare”
Rob Hedges, The Sun
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Italia 2014: gli scenari e le prospettive nel Rapporto annuale dell’Osservatorio Tecnico
giorno: purtroppo però il ricavo che si ottiene da una copia digitale, secondo una ricerca AGCOM, è pari a circa un terzo rispetto ad una copia su carta. Il 50% dei rapporti di lavoro giornalistici sono nell’editoQuali scenari e quali prospettive per l’industria dei ria, però i prodotti poi vengono giornali in Italia? Il rapporripresi a costo zero (legittimato annuale dell’Osservatorio mente o no) su altri mezzi, che Tecnico “Carlo Lombardi”, registrano un numero molto presentato anche quest’anno inferiore di occupati. La sodal Presidente dell’organismo vrabbondanza di informazione, paritetico Alberto di Giovanni con troppi mezzi a disposizione e dal Direttore dell’Asig Salvadegli utenti, ha fatto “saltare” tore Curiale, ha proposto tutti gli equilibri della economicità i dati più aggiornati relativi alla gestionale delle imprese. Molti stampa italiana. vorrebbero avere l’informaI numeri analitici non lasciano zione a costo zero e – come spazio a facili entusiasmi. Se succede quando si fa il pieno il 2013 è andato male, Il 2014, di benzina all’auto – cercano i cui dati definitivi saranno noti quella che costa meno, senza nel corso del prossimo anno, notare la differenza che esiste sarà ancora peggiore per il notra i quotidiani, la televisione, stro Paese, dove si sta verificanil web e le altre piattaforme do una recessione totale, e negli di comunicazione. Le copie ultimi due anni si è registrata stampate calano, ma aumenuna discesa del reddito medio tano gli utenti web: purtroppo pro capite di 1000 euro e una questo scenario, che si verifica crescita del tasso di disoccupain Italia come in quasi tutti gli zione dall’8% al 12%. Oggi in altri mercati internazionali, si Italia si stampano 3.700.000 traduce nel ricupero di solo il copie di quotidiani stampate 10% della perdita totale. Come al giorno, cioè un milione in si può invertire la rotta? meno rispetto al 2009. La free In attesa di risposte sul fronte press, in passato presente con dei ricavi, le aziende hanno 65 testate, anche locali, per una dovuto procedere ad intervenproduzione giornaliera di 4,5 ti di riduzione dei costi, che milioni di copie, oggi registra Dall'alto: Alberto Di Giovanni, Presidente Osservatorio hanno portato nell’area della solo 2 testate per un totale Tecnico, Salvatore Curiale, Direttore Asig produzione alla chiusura di 20 di 500.000 copie circa. Cifre stabilimenti di stampa, con una contrazione del 15% della molto lontane dei sette milioni di copie giornaliere che capacità produttiva complessiva. Una soluzione, teoricaqualcuno prevedeva negli anni della speranza. mente possibile, potrebbe essere quella di consorziarsi, La pubblicità ha registrato nel solo 2013 un calo del 12%, concentrando i poli produttivi in pochi stabilimenti di grandi che si somma al calo degli anni precedenti; nel dettaglio, il dimensioni. L’occupazione totale continuerebbe, nel breve mercato pubblicitario italiano è diminuito del 43% rispetto periodo, a calare, ma sarebbe in prospettiva molto più stabile al 2000, ma il calo fatto registrare dalla carta stampata e più qualificata per chi rimane in questo settore. è stato molto più accentuato rispetto agli altri mezzi: Nell’area che una volta si definiva di prestampa, il modello nella famosa “torta” pubblicitaria, dal 2000 a oggi la tecnico-organizzativo che regolava le relazioni all’interno “fetta” della carta stampata si è ridotta dal 25% al 15% del quotidiano è stato scardinato: battitura, impaginazione per i quotidiani, e dal da 15% al 9% per i periodici. E’ in e ricerca fotografica non sono più fatte da persone ma aumento solo la pubblicità su internet, la cui rilevazione da un pacchetto software, e con questo spariscono intere è partita nel 2004. fasi di lavorazione. Eppure, osserva Di Giovanni, non ci si Per quanto riguarda le vendite, dalle 4.800.000 copie di preoccupa di capire in che senso si muove questa tecnolodiffusione giornaliera del 2009 si è passati alle 2.372.000 gia, e nemmeno di capire quali e quante persone possono copie del 2013. Tra il 2011 e il 2013 hanno chiuso i batessere riqualificate e, soprattutto, per fare che cosa. Dopo tenti ben 50 testate quotidiane. Da gennaio 2013 ADS i poligrafici, falcidiati dalla crisi negli anni scorsi, toccherà, rileva l’aumento di diffusione di copie digitali, stimate a molto probabilmente, ai giornalisti. 209.721 in quella data e salite oggi a quasi 500.000 al
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Agfa, Atex, Bwebsystems Italia / manroland, EidosMedia, Exelis, Ferag, Fujifilm, Gmde, Goss International, HP, Kodak, Intercart / Perlen Papier, Müller Martini, SunChemical Group e Tecnavia sono le aziende che hanno deciso di investire nella XVII edizione della Conferenza internazionale per l'industria editoriale e della stampa italiana, partecipando in qualità di Sponsor. A loro la platea ha rivolto un ringraziamento caloroso, come nelle migliori tradizioni della Conferenza. La fiducia concreta nei confronti dello sviluppo industriale è sempre un gesto molto apprezzabile. In momenti come questi, dove gli scenari sono caratterizzati da preoccupazioni e da dati negativi, lo è ancora di più.
il lettore. Oltre a loro si possono poi sviluppare barcode, QR Code, ed altri “portali analogici” che creino il legame immediato, grazie allo smartphone, fra la pagina stampata ed il sito web. Rob Hedges, dirigente del Sun – gruppo Murdoch – ha raccontato l’iniziativa avviata lo scorso anno dal più diffuso quotidiano inglese per riunire i clienti della carta stampata con i nuovi clienti digitali, offrendo loro i vantaggi offerti dalla produzione ibrida del giornale. Un
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Gli sponsor di WAN-IFRA Italia 2014
primo esempio sono gli inserimenti dei QR Code nelle pagine del giornale contenente gli annunci pubblicitari. Il codice è utilizzato per attivare abbonamenti a prodotti editoriali o per offrire altri vantaggi agli utenti. Dicendo al lettore “usa il tuo codice oggi” lo si convince a una prova gratuita sull’online per 30 giorni, periodo che è possibile prolungare inserendo, successivamente, altri codici. Hedges ha poi ricordato il “ Sun Bingo”, che ha portato per
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anni alti ricavi. Il funzionamento era molto semplice: inserendo il codice nel sito il lettore era sicuro di ricevere in cambio un premio. L’impiego della stampa dei codici variabili durante la tiratura del giornale, ha offerto ulteriori opportunità al quotidiano inglese, che premi a i lettori più fedeli nell’arco della settimana grazia ad un sistema di raccolta delle cartelle in un arco temporale sufficiente a non stancare il lettore e ad avere, contemporaneamente, effetti positivi sulla vendita in edicola delle copie. Il “Sun Lotto” permette al vincitore l’accesso gratuito al sito, e distribuisce altri premi ritenuti dai lettori inglesi di quotidiano sufficientemente interessanti per applicarsi con cura alla raccolta delle copie. Dall’Italia, e più precisamente dal Cittadino di Lodi, arriva invece un’esperienza che invita gli editori ad utilizzare la stampa digitale per creare supplementi tematici e pagine iperlocali con le quali arricchire un prodotto che, per sua propria natura, è già indirizzato al lettore locale. Roberto Savarè, direttore generale della testata, ha raccontato come grazie alla stretta collaborazione con il proprio centro stampa, il CSQ di Erbusco, sia stato possibile avviare la produzione di un numero di copie limitate di inserti iperlocali. Questi veri e propri “speciali di paese”, stampati in digitale ed allegati al prodotto principale stampato in offset, non solo hanno la funzione di fidelizzare il lettore, raccontandogli le storie
Roberto Savarè, Direttore generale Il Cittadino di Lodi
Harald Werth, CEO Divisione Stampa di Athesia Druck
Jussi Pekkarien, Alma Manu
che accadono accanto a lui, ma funziona anche da traino molto efficace per la raccolta della pubblicità da parte di inserzionisti che troverebbero poco vantaggioso affrontare i costi per una pubblicità sul prodotto principale destinata ad una diffusione in zone dove, certamente, non si troverebbero clienti. I risultati, oltre che nell’entusiasmo del relatore, sono nei numeri: nel 2013, per una sagra di Paese, si realizzava un inserto speciale di una pagina con quattro inserzionisti. Dodici mesi dopo, lo stesso inserto era di quattro pagine, ed gli inserzionisti erano saliti a quattordici. Poi gli speciali di quartiere, con otto pagine di informazioni che, nel giorno successivo alla distribuzione del giornale, erano consegnati in molteplici copie a tutti gli esercizi commerciali che avevano aderito all’iniziativa. Quindi gli “speciali istituzionali”, come Lodi sotto Natale, o numeri speciali dedicati ad aziende locali che investono sul prodotto cifre che, altrimenti, avrebbero rischiato di andare altrove. Nel 2013 escono quindici pubblicazioni di questo tipo, con un’ottantina di pagine stampate in digitale. Nel 2014 le pubblicazioni arrivano a trentadue, con 220 pagine stampate. Il fatturato da “eventi stampati in digitale” cresce nei primi dodici mesi del 300%, ed in quelli successivi ancora della metà. “Fantasia, voglia di provare, ottimismo nonostante le difficoltà”: il mix vincente dell’imprenditoria
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Il pubblico di WAN-IFRA Italia
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Oltre duecento partecipanti hanno seguito i due giorni della Conferenza internazionale WAN-IFRA Italia 2014, che si è svolta allo Sheraton Hotel di Padova il 18 e 19 settembre scorsi. Come sempre un parterre formato da imprenditori, dirigenti, tecnici, giornalisti e pubblicitari dell’industria dei giornali.
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Da sin.: Alberto Di Giovanni, Presidente Osservatorio Tecnico "Carlo Lombardi", Andrea Comin, Amm.del. Centro Servizi Editoriali, Dario De Cian, Dir. generale CSQ
editoriale è sempre quello, in Italia come nel Regno Unito e negli altri Paesi internazionali. L’utilizzo “creativo” delle tecnologie e le capacità di giornalisti, tecnici e pubblicitari fanno poi il resto.
Investire in efficienza
Ma vale la pena di continuare ad investire ancora sulla carta stampata? C’è che, con i fatti, risponde di sì. Produrre con maggiore efficienza e minori costi è una strategia che ripaga sempre. Harald Werth, CEO della Divisione Stampa di Athesia Druck, editore del Dolomiten di Bolzano ha raccontato come l’editore, posto di fronte al dilemma se avviare una complessa attività di retrofitting sulle macchine da stampa installate, o investire su nuove soluzioni ad alta automazione, abbia deciso per questa seconda soluzione. Nuovo edificio, nuova rotativa offset, tecnologie con una forte componente di automazione, fra l’altro introducendo il primo impianto al mondo per la gestione del ciclo di stampa da tablet, e i risultati non si sono fatti attendere. Dopo l’avviamento della nuova linea produttiva sono stati drasticamente ridotti i tempi di avviamento, i costi di manutenzione, e la produzione complessiva è aumentata a fronte di una riduzione di addetti su ogni singolo turno. Per il quotidiano gli scarti di produzione sono calati dal 7% all’1%, e per gli altri prodotti sono scesi fino al 2% massimo.
L’introduzione di nuove pieghe specializzate per i formati “creativi” ha offerto alla concessionaria del gruppo l’opportunità per proporre agli inserzionisti nuove occasioni per promuovere i prodotti sulle pagine del quotidiano di lingua tedesca. La fiducia nella carta stampata, e nella sua “forza” pubblicitaria, ha guidato anche le scelte dello stampatore finlandese Alma Manu. Jussi Pekkarien ha tracciato i contorni dei numerosi investimenti in automazione industriale effettuati dalla società stampatrice, che produce una cinquantina di testate a settimana per un totale di circa cinquanta milioni di copie. Fondamentale, in questa scelta, l’analisi di tutto il flusso di lavoro, la valutazione delle aree nella quale era possibile intervenire per offrire maggiore flessibilità ai clienti con una significativa riduzione dei costi, e, soprattutto, la fiducia incrollabile nel mezzo stampato. Dopo gli investimenti in automazione, gli addetti si sono concentrati sulla supervisione dell’impianto e sull’analisi dei risultati, abbandonando quasi integralmente le attività manuali, grazie, fra l’altro, ad un sistema che provvede alla gestione automatica di tutti i parametri della rotativa durante il ciclo di stampa, verificando in tempo reale la “qualità” del prodotto ed regolando, di conseguenza, tutti i sistemi di inchiostrazione e di gestione della banda di carta.
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In apertura dei lavori, e pur di fronte a dati di settore non certo tranquillizzanti (vedi il riquadrato dedicato alla ricerca dell’Osservatorio Tecnico) Fabrizio Carotti, Direttore generale della Fieg – Federazione Italiana Editori Giornali, che con l’Associazione Stampatori promuove la Conferenza internazionale fin dalla sua prima edizione – non aveva mancato di sottolineare come il mercato italiano della stampa quotidiana non sia l’unico a soffrire. Le difficoltà, ed i problemi, sono purtroppo i medesimi in tutto il mondo, ma ovunque, e certamente anche in Italia, non mancano risorse e volontà per resistere alla crisi e per provare a superarla. L’inventiva imprenditoriale è “nel nostro Enrico Caruso, Ferag DNA”, e gli editori italiani non restano con le mani in mano aspettando gli eventi. S u l l e prospettive di sviluppo per il nostro Paese è tornato anche il Presidente dell’ASIG – Associazione Stampatori Italiana Giornali – Gianni Paolucci, che ha Gianni Paolucci, Presidente Asig coordinato
una tavola rotonda dove ha chiesto ai rappresentanti delle aziende internazionali che producono macchine per la stampa offset ed impianti per la spedizione, quali prospettive vedono all’orizzonte per l’industria dei giornali, e come queste prospettive possono essere coniugate nel nostro Paese. La stessa domanda l’ha rivolta agli stampatori di giornali, rappresentati sul palco da Dario De Cian, Direttore del CSQ di Erbusco (Bs), primo stabilimento italiano per giornali a dotarsi di una macchina da stampa digitale, e da Andrea Comin, Amministratore Delegato del Centro Servizi Editoriali di Grisignano di Zocco, che ha rilevato, da pochi mesi, le attività della Galeati. “ C e r c h i a m o strade che diversifichino la nostra offerta”- ha Trino Barnabò, Bwebsystems Italia spiegato Comin-“per offrire al mercato servizi a ciclo completo, in grado di soddisfare le richieste di una committenza la più ampia possibile”. Razionalizzare, rivedere i flussi di lavoro, integrare le tecnologie presenti nei due poli di stampa sul Jennifer N’guyen,Goss International territorio, e
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Quali prospettive per l’industria italiana?
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La serata WAN-IFRA Italia 2014 Villa Foscarini Rossi (Stra -Venezia) ha ospitato quest’anno la tradizionale serata di WAN-IFRA Italia, offerta a tutti i partecipanti in collaborazione con il gruppo Centro Servizi Editoriali di Grisignano di Zocco e Galeati. Realizzata nel ‘600 dall’architetto Vincenzo Scamozzi lungo le suggestive rive del fiume Brenta, Villa Foscarini Rossi costituisce uno dei migliori esempi di dimore di campagna della nobiltà veneziana. L’attiguo museo Rossimoda della calzatura, uno dei più importanti al mondo, ospita circa 1.700 numerosi pezzi unici esemplari di calzature d’alta moda creati dal Calzaturificio Rossimoda dagli anni ‘60 ad oggi per i più famosi brand internazionali.
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Fabrizio Carotti, Direttore generale Fieg
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proporre un’offerta competitiva: come dire, che in tempi veramente difficili, gli imprenditori devono continuare a fare il loro lavoro, magari con una maggiore percentuale di innovazione e di creatività. La stessa spinta all’innovazione che ha seguito il CSQ, quando ha deciso di investire in una nuova macchina da stampa digitale. “Il lavoro dello stampatore è più difficile ed impegnativo rispetto a dieci anni fa”- ha sottolineato De Cian. Allora c’erano due rotative per quattro testate quotidiane, oggi ci sono quattro rotative per dieci giornali, oltre a quelli stampati in digitale. Cosa serve? Serve automazione – è stato di recente implementato il sistema di controllo automatico della densità in stampa - un’organizzazione del lavoro più efficiente, nuovi servizi da offrire al mercato. Le copie sono calate per tutti, gli stampatori devono attrezzarsi, parte con una revisione in profondità delle abitudini produttive e parte con nuovi investimenti. “Macchine nuove se ne continuano a vendere”- osserva Jennifer N’guyen, di Goss International, ma i volumi sono ridotti, e ci sono enormi differenze fra i mercati europei e l’Inda, per esempio, dove le vendite sono ancora in crescita. Il fattore di maggior criticità sembra essere la produzione di un sempre maggior numero di testate in tirature sempre più basse. A rendere ancora più strategico il momento del cambio lastre in macchina, ci sono poi le edizioni locali, che puntano alla “personalizzazione” del prodotto. Macchine come quelle proposte di recente da Goss, caratterizzate da dimensioni minori rispetto al passato e da configurazioni studiate per abbattere i tempi del cambio lastre in macchina – così ridotti da essere competitivi, su alcuni lotti di copie, anche con gli impianti digitali – sono una possibile risposta per gli editori e stampatori che non si rassegnano al declino. Il problema principale, osserva Trino Barnabò di Bwebsystems Italia, rappresentante della storica manroland, sono sempre i formati. “In Italia la standardizzazione non ha mai preso piede” come invece è successo in altri Paesi, quali la Germania, dove gli editori hanno progressivamente ridotto i formati dei giornali all’interno di pochi standard industriali. Assieme alle macchine di minori dimensioni, e ad alta automazione, il produttore tedesco ha puntato anche allo sviluppo
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di pieghe in grado di lavorare, anche offline, qualsiasi formato, e destinate, in prospettiva, ad aziende impegnate in produzioni ibride, ossia quotidiani e periodici su tecnologie analogiche e digitali. La vera sfida, per tutti, resta creare “nuove idee”. Enrico Caruso di Ferag, azienda svizzera fra i leader mondiali nella fornitura di linee per sale di spedizione e finishing, ricorda come anche nella Confederazione Elvetica due industrie che sembravano condannate alla decadenza, l’orologeria e gli sci, hanno dovuto “reiventarsi”. La prima ha proposto al mondo i nuovi orologi di basso costo e di estetica raffinatissima – gli Swatch – mentre la seconda ha cominciato a cavalcare l’onda dello snowboard e degli sci corti da carving. Entrambe sono rifiorite. Oggi la lettura è insidiata da tablet e web: i giornali devono proporre nuove soluzioni attraenti per i lettori e per l’industria della pubblicità. Quotidiani “multisensoriali”, prodotti a stampa ibrida, nuovi modelli di organizzazione industriale e nuove tecnologie: “reinventare il prodotto” è la strategia per affrontare con successo le sfide della “global audience”.
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Il marketing dei lettori e la pubblicità nell’epoca della global audience Quali abitudini di consumo dei media esibiscono i lettori nell’epoca della global audience? In che modo conviene intercettarli? Come proporre i contenuti, dove proporli, ed in che modo renderli interessanti? Per i giornali rispondere a queste domande è vitale, ma lo è anche per i nuovi canali digitali, se desiderano attirare i nuovi investimenti pubblicitari, in un mercato dove le vecchie certezze sono sempre più spesso sostituite dai dubbi, e dove la sperimentazione deve prendere, spesso, il sopravvento sulle abitudini consolidate. La seconda giornata dei lavori di WANIFRA Italia 2014 ha offerto spunti molto interessanti a tutti i partecipanti.
Pierangela Fiorani, direttore responsabile del Mattino di Padova, che ha portato a tutti i partecipanti il saluto del gruppo Editoriale L’Espresso, ha ribadito la ferma convinzione che la carta stampata abbia di fronte ancora una vita molto lunga. Il gruppo editoriale ha di recente rinnovato il sistema editoriale, ed ha avviato, già da molto tempo, attività sulle altre piattaforme on line disponibili. Il web e i tablet offrono a tutto il settore “potenzialità molto interessanti”, e per i giornalisti con anni di esperienza nella carta stampata rappresentano strumenti di lavoro sempre più importanti. Il vero obiettivo, per tutti i professionisti dell’informazione quotidiana, giornalisti, editori, stampatori e pubblicitari, è quello di trovare un nuovo equilibrio, e nuove sinergie, fra i canali on line e quelli più tradizionali. Come organizzarsi nell’era della “global audience”? A questo argomento è stata dedicata la seconda giornata dei lavori di WAN-IFRA Italia 2014, la Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana promossa da Fieg, Federazione Italiana Editori Giornali, da Asig, Associazione Stampatori, e da WANIFRA, l’associazione mondiale degli editori di giornali.
Coinvolgimento del lettore ed “infonews”
2.5 miliardi di persone al mondo, pari al 49% della popolazione adulta, leggono i giornali stampati, mentre 800.000 persone, pari al 46% di tutti
gli utenti internet, li leggono on line. La circolazione di copie di quotidiani è diminuita del 2% negli ultimi 5 anni ed è cresciuta del 2% nell’ultimo anno; la pubblicità su carta stampata è diminuita del 13% negli ultimi cinque anni, e del 6% soltanto nell’ultimo anno. La circolazione “digitale” è aumentata del 2091% negli ultimi 5 anni e del 60% soltanto nell’ultimo anno. Secondo Zenith Openmedia, le quote della spesa pubblicitaria nel 2013 sono state, a livello globale: TV 40%, internet 20,7%, quotidiani 16,9%, periodici 7,9%, pubblicità esterna 7%, radio 6,9% e cinema 0,5%. Le stime per il futuro sono ancora in crescita per la pubblicità televisiva e web, soprattutto per quanto riguarda i dispositivi mobili, mentre sono in calo per tutti gli altri tipi di pubblicità. “Ciò nonostante” - sottolinea Sergio De Oliveira, Direttore Expo di WAN-IFRA –“in un momento in cui tutto è in decrescita – i mercati, i ricavi, la circolazione, il consumo di media, la pubblicità - il 93% dei ricavi proviene pur sempre dalla stampa: in particolare si tratta di 78 miliardi di dollari derivanti dalla circolazione di copie e 85 dalla pubblicità. Nel mondo, a fronte di 87 miliardi di fatturati dalle produzioni cinematografiche e di 50 miliardi dalle incisioni musicali, dalla carta stampata arrivano 163 miliardi. L’Asia e l’America latina registrano ancora un aumento del numero di lettori, e le nuove audience digitali- in forte crescita nell’ultimo
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Da sin.: Gianni Paolucci, Presidente Asig, Pierangela Fiorani, Direttore responsabile de Il Mattino di Padova
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anno - si stanno sempre più convincendo che occorre pagare per avere contenuti di qualità. La lettura diventa sempre più veloce e la fruizione del giornale digitale è diversa da quella su carta: la carta resta sempre utile per approfondire e analizzare, la tv o il web per ottenere notizie velocemente. E i giornali come si devono organizzare? “In questo scenario è opportuni che anche la carta stampata vada verso un maggior coinvolgimento del lettore” sostiene Oliveira, curando l’interazione con i social media per costruire il brand, ed analizzando le pagine più viste per dare maggiore enfasi a quelle che interessano di più i lettori. Tra le nuove tendenze del mercato, osserva Sergio Vitelli, Segretario dell’Asig, c’è una vera e propria “mutazione del concetto di notizia,” che in precedenza era rigorosamente separata dall’informazione pubblicitaria. Ora la divisione sparisce e si parla di “infonews”, con i suoi sinonimi “sponsored news”, “sponsored content”. Le infonews digitali sono quelle preferite in quanto sono personalizzabili, condivisibili con gli amici, è possibile geolocalizzarle, ci raggiungono ovunque siamo, etc. Nel passaggio dell’editoria tra il XX e il XXI secolo, sembrano esserci alcuni pun t i f e r m i : l a carta continuerà a perdere copie e si stabilizzerà in una bassa quota di audience, la pubblicità si stabilizzerà gradualmente ad un livello più basso del precedente, e i clienti saranno ancora poco disponibili a pagare Sergio De Oliveira, Direttore Expo di le tradizionali inWAN-IFRA fonews erogate in
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modalità digitale. Da queste premesse consegue che i ricavi digitali cresceranno molto lentamente, senza compensare la diminuzione di quelli cartacei. La transizione richiederà forti risparmi sui costi produttivi delle news, grande creatività su nuovi contenuti e servizi e un’attenta armonizzazione delle strategie crossmediali. La diffusione dei quotidiani negli Stati Uniti mostra che vengono premiate le testate più attive nel campo digitale: USA Today, New York Times, Los Angeles Times, New York Newsday, Chicago Tribune. I “nuovi editori” statunitensi, da parte loro, hanno dato prova di grande attivismo, pensando in modo “globale” ma anche “glocale” e soprattutto “diverso”. Alcuni esempi ? Omidyar, fondatore di Ebay, è diventato editore globale investendo 250 milioni di dollari nel nuovo insieme di siti First Look Media; Jeff Bezos ha acquisito nel 2013 il Washington Post Alberto Borgarelli, Direttore tecnico per 250 milioni gruppo Il Sole 24 ore di dollari, e ci si
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Il pubblico di WAN-IFRA Italia 2014
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domanda se vorrà mescolare la rete commerciale con l’informazione. C’è allo studio un giornale globale da leggere su Kindle e sui nuovi telefonini di Amazon, tanto che si parla di un possibile “Amazon Post”, anche se già oggi, come notano i lettori più smaliziati, il Wahington Post risulta essere piuttosto “amazonizzato” .
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Warren Buffet è un esempio di pensiero globale ma anche locale, il cosiddetto “glocale”: ha comprato testate piccole e medie, con un relativo mercato di monopolio in una determinata zona, puntando su quelle più remunerative per ottenere buoni profitti. Aaron Kushner con Freedom Communica-
Alcune delle quindici aziende fornitrici che hanno sponsorizzato la XVII edizione della Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana, hanno anche allestito, all’ingresso della sala Conferenze dell’hotel Sheraton di Padova, che ha ospitato i lavori, alcuni desk per distribuire i materiali informativi e per realizzare demo delle versioni dei software più aggiornati.
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I “desk” degli sponsor
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tion è invece l’esempio del “pensare diverso”: dopo Orange County Register ha creato tre nuovi giornali cartacei a Santa Ana, Los Angeles, Long Beach, e gli osservatori si chiedono incuriositi se la sua strategia avrà successo. John Herry ha comprato il Boston Globe, visto che era già proprietario di squadre sportive locali, coniugando in questo modo autorevolezza e sentimenti popolari.
Nuove idee italiane
Le nuove idee non mancano neppure in Italia, anche se ai protagonisti con maggiore esperienza, come ricorda Alberto Borgarelli, direttore tecnico del Gruppo Il Sole 24 ore, che ha coordinato un panel di esperienze italiane, alcuni anni fa era richiesto quasi tutti i giorni, “di fare di più. Più copie da stampare, più pagine a colori da produrre, più edizioni locali e più inserti tematici.” Oggi ci si concentra sui costi da tagliare e sulle sinergie da attivare, in uno scenario dove tutto sembra calare anziché crescere. Ed allora benvenute le nuove idee e le nuove sperimentazioni editoriali, per raggiungere con maggiore efficacia i “nativi digitali” senza perdere di vista il pubblico abituato alla lettura. Avvenire è un quotidiano italiano in controtendenza, come racconta il Direttore tecnico Alessandro Belloli. La diffusione ed i lettori sono in aumento, e le stime per 2014 sono di segno positivo. L’editore ha deciso di avviare l’”edizione di mezzanotte”, rendendo disponibile la copia di-
Dall'alto: Alessandro Belloli, Avvenire, Dario Martelli, Askanews, Guido Ottaviani, Media Progetti, società del gruppo Amodei
gitale del giornale all’inizio del nuovo giorno. E’ stata sviluppata un’App per offrire al lettore accesso a tutti i contenuti distribuiti digitalmente, integrando l’offerta degli abbonamenti all’interno del pacchetto di opportunità proposte tradizionalmente al lettore del giornale stampato, che prevede oltre 250 diverse tipologie (cfr. anche TecnoMedia nr. 82). Guido Ottaviani, direttore tecnico di Media Progetti – società del gruppo Amodei che segue tutta l’area di innovazione tecnologica - spiega come l’ottimizzazione del flusso produttivo sia indispensabile per la creazione di un quotidiano multi edizione e multicanale. Il gruppo è specializzato in informazione sportiva. I soli quotidiani, Corriere dello Sport / Stadio e TuttoSport, hanno un totale di 16 edizioni locali, alle quali si devono aggiungere i periodici della Conti Editore, Austosprint, Motosprint, AM e InMoto. Solo per i giornali, 6080 pagine al giorno devono essere create o rilavorate in modo sostanziale; la maggior parte della produzione avviene in 3 ore. Il gruppo ha di recente investito in un nuovo sistema editoriale, dove tutta l’attività grafica è stata racchiusa in “regole” interne al sistema. Attraverso una organizzazione a blocchi (cfr. TecnoMedia nr. 82) il redattore si concentra solo sui contenuti, con l’assoluta sicurezza che alla fine della giornata la pagina sarà perfettamente corrispondente al design sviluppato dall’editore. Il sistema a blocchi
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grafici consente “il montaggio e lo smontaggio” delle pagine in funzione delle edizioni locali, consentendo una straordinaria razionalizzazione dei flussi di lavoro. Anna Matteo, Direttore Marketing del Sole 24 Ore e Vicepresidente di Edicola Italiana, aggiorna il pubblico su questo consorzio tra i sei principali editori italiani (Caltagirone Editore, Gruppo 24 ORE, Gruppo Editoriale L’Espresso, La Stampa, Mondadori e RCS Media Group) nato per creare una piattaforma di distribuzione dei propri prodotti editoriali digitali (quotidiani, periodici, e-books) con un’ampia selezione dei migliori quotidiani e riviste. Aperto ad altri editori, anche internazionali, fra poco Edicola Italiana avrà il suo debutto e rappresenterà un’opportunità per innovare prodotti e non solo per rendere disponibili contenuti. Per gestire lo sviluppo del prodotto e la commercializzazione è stata scelta tramite gara la tecnologia avanzata della piattaforma proprietaria Premium Store, in modo da sfruttare appieno le forti potenzialità di crescita del mercato digitale di quotidiani, periodici e e-books. Su Edicola Italiana ci saranno offerte in bundle personalizzate e proposte “all you can
Sergio Vitelli, Segretario Asig
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Da sin: Giovanna Maggioni, Direttore generale UPA, Fabrizio Carotti, Direttore generale FIEG, Anna Matteo, vice presidente Edicola Italiana, Direttore Marketing gruppo Il Sole 24 ore
read” anche di diversi brand, a 9,99 Euro per i mensili e 14,99 Euro per i mensili e i settimanali. Un unico account con profili personalizzabili permetterà l’accesso a tutta la famiglia, ciascuno secondo i propri gusti e le proprie esigenze. Sono fondamentali per Edicola italiana la geolocalizzazione, la possibilità di ricerca full text e il sistema evoluto di pagamento “media wallet”, che ha l’obiettivo di diventare lo strumento di riferimento nazionale nella gestione dei pagamenti e dei diritti acquisiti in ambito editoriale sia web che mobile: renderà possibile l’acquisto sicuro da qualsiasi dispositivo, la consultazione dell’elenco degli acquisti effettuati, l’accesso App di tutte le testate e la gestione di tutti i tipi di pagamento. Anche le agenzie di informazione stanno cavalcando l’onda lunga della “global audience”. Dario Martelli, Responsabile marketing innovazione e internazionalizzazione di Askanews, ha presentato le nuove strategie dell’agenzia, protesa verso il mercato degli editori multicanale. Askanews, nata dalla fusione dei Asca – Agenzia Stampa Cattolica Associata – e TM News, propone ai clienti una notizia corredata di imma-
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Al foyer
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Lo Sheraton Hotel di Padova dispone di un doppio foyer, interno ed esterno, in mezzo al verde, dove durante le pause della Conferenza gli incontri sono proseguiti all’insegna dell’informalità.
gini fotografiche ed inserti video per la copertura sia dei giornali che ei canali on line. Parte del materiale è autoprodotto dalla redazione, parte è acquisito all’estero ed editato successivamente per il pubblico italiano. Askanews dispone di un proprio sito internet che ha la doppia fun-
zione di arrivare, con le notizie più importanti, direttamente al pubblico dei lettori finali, e di studiare, a partire dalla navigazione degli utenti, usi, abitudine e preferenze del consumatore della “global audience”, per meglio tarare l’offerta di servizi agli editori.
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Massimo Martellini, Presidente FCP e Amm. Del. Sport Network
Nuove idee, nuovi supporti tecnologici e voglia di innovazione sono, anche per il nostro Paese, il giusto mix con il quale affrontare, dal punto di vista editoriale, il nuovo mercato “globale”. E la pubblicità? Chi vuole comunicare al pubblico i propri servizi e prodotti non ha – oggi - che l’imbarazzo della scelta. Giovanna Maggioni, Direttore generale dell’UPA, osserva come il moltiplicarsi di piattaforme abbia già avuto ed abbia, molto spesso, il risultato di creare una notevole confusione fra i ruoli. Gli inserzionisti spesso diventano loro stessi editori, grazie ai contenuti sul loro web, e gli editori sono sempre più spesso tentati da commistioni fra notizie e pubblicità, soprattutto sul web. “E’ forse più opportuno parlare di comunicazione che di pubblicità”, visti anche i livelli ai quali è calata negli ultimi anni, e non solo in Italia. Purtroppo nel nostro Paese la discesa è stata molto significativa – la pubblicità è tornata quella che era quattordici anni orsono – e la stampa ha sofferto in modo particolare, visto anche la preferenza dei grandi inserzionisti per abbinare la televisione con Internet, “una scelta quasi obbligata”. E’ qui, sul web, che secondo la Nielsen è ormai allocato il 23% del mercato pubblicitario. Non è in discussione, anche per l’industria della pubblicità, la “autorevolezza della stampa”: nel mercato tedesco assorbe il 24% degli investimenti. Il problema sono i nuovi “format” del digitale:
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Dove vanno gli investimenti
nel 2014 il mercato native advertising (è il nuovo nome dei publiredazionali) è stimato a 2,85 miliardi di dollari, e questo classico esempio del “te lo consiglio io” vale molto anche sulla carta stampata, che pure con tutta l’autorevolezza che le viene riconosciuta non è stata esente da qualche errore. Un esempio? L’e-commerce: i grandi editori si sono lasciati scappare, almeno finora, il business della integrazione con le ricerche degli annunci immobiliari e con quelle del personale. Gli investimenti rischiano di sfuggire sempre di più di mano all’editoria tradizionale, così come sono “sfuggenti” i nuovi consumatori on line. Forse anche le personalizzazioni potrebbero non bastare più: gli editori che vorranno avere successo on line, e quindi acquisire quote di mercato, e volumi di investimenti, non più marginali, dovranno ripensare integralmente gli strumenti da utilizzare sul web, ed il modo con il quale utilizzarli.
Da sin.: Massimo Colombo, Dir. gen. Publikompass, Coordinamento Commerciale e marketing La Stampa, Paolo Salvaderi, Dir. Gen. Mediamond Divisione Stampa e radio (Gruppo Mondadori)
Le concessionarie e la “global audience”
Massimo Martellini, Presidente dell’ACP, Associazione
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Da sin.: Ivan Ranza, Dir. gen. System - gruppo Il Sole 24 ore, Raimondo Zanaboni, Dir. gen. Div. pubblicità, RCS Mediagroup
Concessionaria di Pubblicità, ha invitato alcuni associati, che rappresentano altrettante, diverse, realtà editoriali, a raccontare esperienze, iniziative e punti di vista su come, concretamente, canalizzare gli investimenti in direzione dell’editoria quotidiana multicanale. Argomento tutt’altro che semplice o scontato, come hanno avuto modo di verificare i partecipanti alla Conferenza. Prima di internet la stampa era l’unico canale ad avere tre caratteristiche fondamentali nel mercato della comunicazione: accesso esclusivo alle fonti, la capacità di comprendere il significato dell’informazione e la distribuzione del prodotto finito al consumatore finale. Il web è stato, nelle parole di Marco Cancelliere, Direttore generale advertising di Hearst Magazine, il “paper killer” contemporaneo, sottraendo la capacità di accesso a tutte le fonti di informazione e offrendo una distribuzione mondiale e capillare ai contenuti. Con l’avvento dei nuovi Social Network, i contenuti on line hanno avuto un formidabile moltiplicatore: le “notizie” pubblicate in rete si copiano, si ritrasmettono, si condividono e si commentano. Con le cattive notizie, fortunatamente, anche qualche spiraglio positivo: gli editori potrebbero cavalcare questi nuovi format di comunicazione multicanali ed interattivi. Il caso di Giallo Zafferano, il sito dedicato alla cucina, è un esempio: l’iniziativa on line troverà sbocchi a breve in televisione. Non si capisce perché un argomento per eccellenza “interattivo” – che si presta a condivisioni testo, audio e video con tutti gli appassionati – non possa essere ricreato, e migliorato, dagli edito-
ri di riviste specializzate nell’alimentazione. Un esempio, piuttosto significativo, delle relazioni da “reinventare” fra carta stampata e web è il sito di abbigliamento di lusso “Net a porter”, che ha cominciato a pubblicare anche un periodico di carta perché, evidentemente, per quel genere di consumi la stampa è ancora indispensabile. “L’acquirente del giornale è un cliente molto fidelizzato”, sottolinea Massimo Colombo, Coordinatore Commerciale e Marketing de La Stampa, è un “target prezioso perché culturalmente elevato”, attivo socialmente ed è un riferimento per il resto della popolazione. Una ricerca KPCB condotta nel 2013 ha messo a confronto la percentuale del tempo speso su ciascun mezzo in rapporto alla percentuale spesa pubblicitaria. I giornali raccolgono il 19% degli investimenti contro il 5% del tempo speso dai consumatori, mentre i dispositivi mobili occupano il 20% del tempo contro il 4% degli investimenti. E’ evidente che le nuove piattaforme hanno potenziali di crescita altissima rispetto alla carta stampata, anche se va considerato che la "qualità" della fruizione è diversa, e il digitale di solito, comporta tempi più lunghi a fronte di una attenzione, e capacità di concentrazione, molto più bassa. I quotidiani italiani sono molto lontani dalla esperienza della global audience che si registra altrove. Il New York Times raggiunge 30 milioni di lettori sul web al mese negli Stati Uniti, 20 milioni su dispositivi mobili, sempre al mese, 13,5 di lettori nelle alert news, 11,3 milioni di followers su Twitter, 6,5 milioni di sottoscrittori alle newsletter via email, 5,7 milioni di followers su FaceBook, 1,25 milioni di abbonati alla versione cartacea e 760.000 alla versione digitale. “Il quotidiano è come una mongolfiera: destinata a perdere quota se non è leggera a sufficienza e se non sfrutta i venti favorevoli”. La carta ha ancora dei vantaggi importanti sul piano della pubblicità – canale consolidato, audience propensa all’acquisto del media, scarsa concorrenza – si tratta di valorizzarli quando si deve convivere con media digitali dove la concorrenza è fortissima, i clienti non hanno particolare propensione all’acquisto
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Il web può sostenere il lancio di nuove iniziative editoriali su carta, e viceversa. La pubblicazione “Il mio Papa”, con 170.000 copie in edicola in Italia e 19 Paesi già in attesa della prossima localizzazione, è nata dalla consapevolezza che la parola più cliccata come keyword di ricerca sul web era, appunto, il capo della Chiesa Cattolica. “non ci si deve arenare Marco Cancelliere, dir. ge. davanti a numeri Advertising, Hearst Magazine Italia che non indicano crescita, ma avere reazioni innovative che si trasformeranno in risultati positivi”. Il cliente pubblicitario ha un obiettivo fondamentale, che Raimondo Zanaboni, Direttore generale Pubblicità RCS Media Group, sintetizza così: “raggiungere il consumatore ovunque sia”. Tutto sommato il canale è relativamente importante, conta molto di più la sua misurabilità. Nel digitale la pubblicità video è molto in aumento, sul mobile vengono realizzati molti investimenti ma non è ancora chiaro come si possano monetizzare al meglio. Per vincere una competizione sempre più aggressiva ci sono quattro parole da non dimenticare mai: consapevolezza, coinvolgimento, azione e lealtà. Se i media, stampa, web. Mobile, sviluppano assieme queste forze, l’investitore troverà sempre utile e vantaggioso investire sui canali. Altrimenti, poco importa soffermarsi nella discussione se sia meglio la carta stampata o il digitale: il lettore consumatore è ovunque, e ovunque va raggiunto, coinvolto convinto e portato alla fidelizzazione con i prodotti. Idee innovative, nuovi prodotti, nuovi sevizi, supporti tecnologici adeguati e, soprattutto, la fiducia nel futuro, potranno fare la differenza fra un settore in ripresa ed uno rassegnato ad un lento, ma inesorabile declino. E gli editori, ha concluso Martellini, sono imprenditori che non si rassegnano.
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dei contenuti e dove la valorizzazione degli spazi per l’advertising classico non è semplice. Class Editori è un gruppo che ha già avviato da tempo la diversificazione, sviluppando con la carta stampata anche cinque prodotti televisivi e sette testate web. Una possibile strategia? Sviluppare iniziative per target culturali, e linguistici, mirati e diversificati. Domenico Ioppolo, COO Mf Servizi Class Editori ha Editoriali, Class Editori avviato la pubblicazione di nuovi canali informativi in lingua russa e cinese per il sempre maggior numero di visitatori che da quei Paesi si recano in Italia. Dalla Russia è arrivato, nel corso dell’anno, oltre un milione di persone. Interpretare il mercato di lettori specializzati, sviluppare nuovi prodotti e nuovi servizi su tutti i canali a disposizione per costruire nuovi punti di contatto fra lettori – professionisti ed altri target di elevato livello – e aziende inserzioniste: è’ la strategia attuata dal gruppo del Sole 24 Ore, specializzato in informazione economica e finanziaria. Il gruppo ha un’audience “globale” di dimensioni assolutamente rilevanti: 3.420.000 lettori per il “canale” cartaceo – imprenditori, commercialisti, manager, quadri, avvocati, dirigenti, con una forte presenza anche femminile, nell’ordine del 40% - 2.046.000 ascoltatori della radio nel giorno medio, in crescita di oltre il 10% negli ultimi dodici mesi, ed un sito web che conta 347.000 utenti unici in rapida crescita. “Intercettare i nuovi fenomeni culturali, economici, di consumo e di comunicazione” è una strategia condivisa con Mediamond, concessionaria nata nel 2009 per la vendita della pubblicità sulle properties digitali di Mediaset e Mondadori, cioè televisione e stampa periodica. Il femminile Grazia, ha ricordato il Direttore generale Paolo Salvaderi, è nato in Italia ed oggi ha 23 edizioni nel mondo: “la competizione è globale”.
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Elimina i prodotti chimici, la gomma, l’acqua e i rifiuti.
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Non c’è nulla di meglio
“Non avendo più la sviluppatrice, abbiamo eliminato la chimica, l’acqua e l’energia utilizzata da questa attrezzatura. Si tratta, quindi, non soltanto di una soluzione “amica dell’ambiente”, ma anche di una soluzione che ci permette di risparmiare denaro.” Alex Greenman, Titolare e direttore vendite, Axis Printing Ltd
BRILLIA HD PRO-T3 La lastra più innovativa di sempre PRO-T3 non usa sviluppatrici, sostanze chimiche e gomma, non consuma acqua e non produce rifiuti. Migliora la gestione dei costi, accelera la produzione e riduce l’impatto ambientale. La vera produzione ecologica di lastre da stampa. Brillia HD PRO-T3. Non c’è nulla di meglio.
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La pubblicità che si “annusa”? Sui giornali si può stampare, ma a condizione che….
Un “panettone” lo possiamo vedere in televisione, sul web o sui giornali, ma è solo sulle pagine stampate che possiamo anche sentirne il “profumo”. Basta addizionare agli inchiostri per la quadricromia l’essenza della “vaniglia”, ed il lettore troverà la fragranza direttamente in edicola. Viene da sorridere? Forse, l’ipotesi diventa di colpo estremamente interessante laddove si consideri che nelle scelte del consumatore finale, dopo la vista, è l’olfatto il senso che pesa di più, attorno al 45%. L’espressione “fare acquisti a naso” è un po’ meno fantasiosa di quanto sembri, e a ricordarlo, anche molto di recente, al mercato italiano è stato uno dei massimi esperti internazionali di stampa e tecnologie applicate all’industria dei giornali. Manfred Werfel, Deputy CEO di WANIFRA, l’associazione mondiale degli editori, in occasione della XVII edizione della conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana – WAN-IFRA Italia, Padova, 18 e 19 settembre – ha messo uno in fila all’altro le capacità “uniche” della stampa per proporre al lettore un’esperienza coinvolgente, ed estremamente efficace, come mezzo per la pubblicità. Periodici e quotidiani offrono grandi formati “creativi”, con pagine superpanorama di dimensioni doppie rispetto a quelle normali, chip audio che emettono messaggi sonori quando si sfoglia la pubblicazione, Qcode per l’interazione con il web, sovra copertine in carta semi trasparente, campioni di merce da promuovere incollati con strisce autoadesive alle pagine e pubblicità agro-
alimentari … profumate.
Come si profuma la pubblicità?
Pubblicità stampata
La pubblicità digitale sul web è solo audiovisiva, ma sulle pagine dei giornali è possibile miscelare fragranze agli inchiostri di stampa, e veicolare al consumatore supporti olfattivi oltre che visivi, tattili o acustici. Gli editori esteri già lo fanno, per promuovere profumi, addobbi floreali, prodotti disinfettanti, ma anche per sostenere campagne pubblicitarie legate a prodotti agroalimentari, dove “essenze” al profumo di basilico, di vaniglia o di roastbeef si miscelano con gli inchiostri per la stampa. Di questo argomento si è tornato a parlare in occasione di WAN-IFRA Italia 2014, la Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana. Se è vero che, dopo la vista, è l’olfatto a “pesare” – per il 45% dei casi - nelle scelte finali del consumatore, è altrettanto certo che addizionare essenze agli inchiostri richiede conoscenze, tecnologie e flussi di lavoro ancora parecchio sofisticati.
All’estero già lo fanno, e da molto tempo. Alcuni quotidiani, fra i quali Metro, The Daily Telegraph, The Sun, Grimsby Telegraph propongono ai lettori inserzioni “profumate”, dove le essenze raccontano all’olfatto una dimensione dei prodotti assolutamente sconosciuta all’industria dell’audiovisivo sul web o in televisione. Essenze al profumo di rosa per promuovere addobbi floreali in particolari circostanze, aromi di vaniglia, di rosmarino o salvia per prodotti agroalimentari e fragranze identiche a quelle dei nuovi prodotti disinfettanti per la casa: sempre Werfel ci ricorda che il 75% delle lettrici dichiara di apprezzare moltissimo i campioni di profumi allegati alle riviste femminili. E allora, perché non profumare direttamente la pubblicità stampata in grande formato sui giornali? “Si può fare, certamente”- racconta a TecnoMedia il direttore tecnico di SunChemical Giampaolo Ferrara- “i procedimenti che si possono seguire sono diversi”, come diversi i risultati. Ma in ogni caso, siamo di fronte ad un impiego della tecnologia ancora piuttosto sofisticato e complesso. Per addizionare le essenze profumate agli inchiostri ci sono fondamentalmente due strade: o addizionarle in fase di utilizzo, ovvero durante il procedimento di stampa, o “incapsularle” all’interno egli inchiostri direttamente in fabbrica. Nel primo caso, quando il giornale esce dalla
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rotativa, la pagina già profuma. Nel secondo caso, è il lettore che deve “grattare” con l’unghia l’annuncio pubblicitario per frantumare la capsula, di dimensioni pari ad alcuni micron, e sprigionare l’essenza profumata. “Detto così è piuttosto semplice” – sottolinea Ferrara-“ ma la pratica è più complessa”. Aggiungere le essenze direttamente in fase di produzione, non solo è un procedimento complesso, ma si rischia di compromettere la stampabilità degli inchiostri in macchina, con conseguenze facilmente immaginabili. Altri problemi riguardano gli addetti alla rotativa, che possono avere disagi dal lavoro a stretto contatto con gli additivi, soprattutto se questi sono presenti in gradi quantità (volatilizzazione di sostanze, persistente presenza di odorosità negli ambienti, “inquinamento” di altri stampati per i quali la presenza dell’aroma non è gradita, necessità di lavaggi accurati delle parti meccaniche degli impianti). La soluzione da preferire è quella di incapsulare le essenze prima di addizionarle agli inchiostri. “Le capsule” spiega Enrico Casarotto della ricerca e sviluppo di SunChemical Group – “hanno dimensione nell’ordine dei micron”, sono quindi
visibili solo al microscopio, e si presentano sotto forma di una polvere abbastanza densa, tipo farina per usi alimentari. Una volta “incapsulata”, l’essenza è miscelata all’inchiostro e, in produzione, non genera alcun odore particolare, o molto limitato. Questa tecnologia – se la percentuale della sostanza addizionata non oltrepassa determinate soglie - non crea problema alla stampabilità degli inchiostri, perché le micro capsule resistono perfettamente al processo offset (dall’handling dell’inchiostro alla distribuzione della copia stampata). Il lettore, quando desidera “annusare” l’annuncio, sfrega con l’unghia sopra la pubblicità stampata, rompe le capsule e queste sprigionano le essenze. “In Europa ci sono alcune società specializzate nell’opera di incapsulamento degli aromi” che successivamente sono addizionati agli inchiostri. “Di solito è preferito giallo”spiegano i tecnici di SunChemical-“perché questa è la tinta della quale c’è il maggior consumo” e di conseguenza è quella che garantisce una miglior distribuzione delle microcapsule. Dall'alto in basso: Giampaolo Ferrara, direttore tecnico, Enrico Casarotto, ricerca & sviluppo di SunChemical Group. Le essenze profumate da addizionare agli inchiostri vanno "preincapsulate" in contenitori della dimensione di alcuni micron, visibili solo al microscopio, e che hanno l'aspetto di una polvere molto densa, tipo farina.
Tecnologie e gioco di squadra
Profumare, con successo, l’inserzione pubblicitaria richiede l'impegno di tutta la
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squadra che concorre “Nella pubblicità da alla produzione del annusare, è la squadra giornale, l'editore, lo che vince, perché è dal stampatore, la conlavoro di squadra che cessionaria e l'agenzia si ottengono i risultacreativa. ti più efficaci” – sotUn conto è preditolineano i tecnici di sporre l’essenza per SunChemical Group. coprire un’intera pagiPiù le conoscenze sono na di pubblicità – imdiffuse e condivise, e maginiamo un panettomeglio è per l’intero ne natalizio stampato processo e per i risulin full color ed in patati finali. gina centrale – dove Possibili rischi l’inchiostro addizioGeneralmente, gli nato con le capsule va aromi presentano un a coprire oltre il 90% limite tossicologico della superficie, altra intrinseco, che varia cose è andare a “proin funzione del tipo di fumare” un limone la essenza. cui pubblicità copra La loro presenza una superficie non supuò quindi essere seperiore al 10%. gnalata nelle scheNel primo caso, tutde di sicurezza della ti gli ugelli inchiostrasostanza, ai Punti 3 tori sono alimentati La copertina di un periodico con un'immagine "profumata" (composizione) e 12. dall’inchiostro addiottenuta con il metodo della "preincapsulazione" delle essenze. Come esempio, uno dei zionato. Quando il lettore gratta con l'unghia la superficie del limone, le componenti dell’aroma Nel secondo caso capsule si rompono e rilasciano l'essenza dell'agrume. lavanda (2,6 Dimetiloccorre evitare, per 7-octanol-2 ) è classiquanto possibile, dificato come xi, quindi spersioni. La soluziol’inchiostro finale riporterà verosimilmente la sua ne tecnologicamente migliore è quella di “seziopresenza al Punto 3. nare” gli ugelli che spruzzano inchiostro, creando E’ opportuno inoltre evidenziare che queste un’alimentazione specializzata nella zona della sostanze possono, nel caso di soggetti sensibili, banda di carta interessata alla pubblicità olfattidare luogo a reazioni allergiche anche intense. va. Non serve immaginare investimenti enormi, E’ difficile immaginare che l’”universo dei di solito basta una cisterna da 1.000 Kg con una profumi” possa invertire drasticamente l’attuale linea di alimentazione autonoma ed un sistema di trend – negativo – della diffusione delle copie di suddivisione dei calamai. giornale e della pubblicità stampata che, negli L’editore può comunque decidere di utilizzare ultimi 5 anni, ha ricordato Manfred Werfel sempre l’inchiostro addizionato su qualsiasi area della in occasione di WAN-IFRA Italia 2014, sono calate, banda della pagina. L’essenza olfattiva si sprigiona Ma neppure si può tacere il dato che riguarda la solo dopo lo sfregamento dell’unghia del lettore. raccolta della pubblicità “digitale” che, in terChi è interessato andrà comunque a "grattare" sulmini quota di mercato, a livello mondiale e nelle la zona della pagina indicata come “profumata”. economie avanzate, solo nel 2% dei casi arriva In questo secondo caso, il vantaggio è il risparad assorbire oltre il 50% del fatturato, restando, mio sull’investimento, mentre nel primo caso, se nel 66% dei casi, ad occupare una quota parte di si decide di settorializzare gli ugelli, si può poi fatturato compresa fra l’1% ed il 10% del totale usare quel gruppo per inchiostri speciali di tipo degli investimenti di pubblicità nell’industria della diversi, non necessariamente addizionati con comunicazione multimediale. capsule olfattive. In questo scenario, il giornale ha ancora delle E’ fondamentale informare di queste opporrisorse in esclusiva da giocare, soprattutto nei tunità l’ufficio grafico e creativo che inventa confronti di quei lettori che, quando entrano in la pubblicità, ed indirizzare quelle specifiche un negozio, decidono di fare la spesa valutando competenze all’interno di un sistema produttivo “a naso” le offerte. industriale.
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Reinventarsi imprenditori al servizio della stampa e dell’editoria
Aziende di servizio
Reinventarsi imprenditori in epoca di crisi? Si può, e qualcuno lo ha fatto. A Bologna, in uno dei capannoni che ospitavano il centro stampa Niber, è nata la Becmet, società specializzata nel recupero, lavorazione e vendita all’ingrosso ed al dettaglio dei materiali ferrosi, una nuova azienda che nei primi otto mesi di attività ha già acquisito in portafoglio numerosi clienti dell’industria grafica, di stampa ed editoriale, e grandi aziende di altri comparti.
“Lo stampatore? E’ un imprenditore che offre servizi all’industria editoriale”, e quando il mercato del prodotto stampato si riorganizza su volumi così ridotti da costringere alcuni centri stampa a fermare la produzione, niente vieta all’imprenditore di “reiventarsi” una nuova attività, tanto meglio se al servizio degli stessi clienti. “Reinventarsi un’azienda” – racconta Roberto Beretta a TecnoMedia-“ è stato quello che abbiamo deciso di fare dopo aver constatato, numeri alla mano, che i volumi di produzione del Corriere della Sera e di Finanza & Mercati presso il centro stampa Niber di Bologna non avrebbero più consentito all’azienda di sopravvivere.” Invece di chiudere e dedicarsi ad altro, Roberto ha deciso di trasformare le attività in un moderno centro servizi per la raccolta, la lavorazione ed il recupero industriale di materiali e semilavorati ferrosi, e per la commercializzazione all’ingrosso ed al minuto di materiale di recupero, con specializzazione nell’area del ferro. La RG, azienda fondata dal padre Riccardo Beretta per la commercializzazione di macchine e materiali di consumo per l’industria grafica, sempre attiva sul mercato italiano, ha dato vita alla Becmet – Beretta Ceroni Metalli – alleandosi con uno dei gruppi italiani più attivi del settore, la Nuova RFM, società specializzata nel recupero e nel commercio dei materiali ferrosi. La sede operativa è all’interno di uno dei
capannoni della Niber di Bologna, prontamente attrezzato con un escavatore gommato ed una cesoia a motore ibrida, e già dotato di tutte le certificazioni di qualità dell’Unione Europea. “Nei 3.600 metri quadrati coperti”, con un’altezza media di 10 metri, come racconta l’amministratore Paolo Landi, già responsabile della Niber “un tempo stoccavamo le lastre di stampa nuove, oggi immagazziniamo quelle usate, da ricuperare al mercato degli oggetti ferrosi”.
Dismettere senza distruggere
L’idea di creare una nuova azienda risale all’agosto del 2013. Da aprile di quest’anno la Becmet è diventata operativa, privilegiando, almeno nei primi mesi di attività, i rapporti con i clienti dell’area grafica e della stampa. RCS Mediagroup, gruppo Editoriale L’Espresso, gruppo Ciancio, STS Catania, gruppo Amodei, gruppo Farina e gruppo Comin sono stati fra i primi clienti a rivolgersi al nuovo centro servizi di Bologna. “Con le nostre attività”- continua Paolo Landi-“copriamo già oggi tutto il territorio nazionale, compresa la Sicilia”. La Becmet opera in due principali segmenti di mercato: il recupero dei materiali di consumo e la dismissione degli impianti industriali. Nel primo caso, e con specifico riferimento ai clienti delle arti grafiche, si tratta di recuperare essenzialmente le lastre usate. “Per quanto riguarda le tempistiche e le modalità dei ritiri, siamo estremamente flessibili cercando
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ASIG e Osservatorio Tecnico traslocano… … e cambiano sede. L’Associazione Stampatori Italiana Giornali e l’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione “Carlo Lombardi” traslocano gli uffici romani da via Sicilia a via Sardegna. “Cambiano isola…” commentano i partecipanti alla inaugurazione dei nuovi uffici, avvenuta pochi giorni prima di Natale, presenti i Presidenti, gli staff di Asig, Osservatorio Tecnico e Fieg, alcuni soci ed altri ospiti. La nuova sede, che dista dalla vecchia poche decine di metri, offre spazi più funzionali e moderni per le attività delle due organizzazioni, e più razionali per quanto riguarda la logistica, con un’ampia sala riunioni e uffici collegati in rete wireless ad alta velocità. Non cambiano i numeri di telefono, il numero di fax e, naturalmente, restano immutati tutti gli indirizzi “digitali” dell’Asig e dell’Osservatorio Tecnico intitolato a “Carlo Lombardi”, il Presidente che, proprio negli stessi uffici dove si è trasferita l’associazione, lanciò, a metà degli anni Ottanta, la nuova riorganizzazione e la nuova struttura operativa della Associazione Stampatori.
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di assecondare to è recuperare nel modo miglioquanto possibire le esigenze dei le in termini di clienti”. componenti ancoDiverso dira utilizzabili, ed scorso per quanavviare il resto to riguarda gli dei materiali ferinterventi sugli rosi al loro riuimpianti da sotilizzo nel ciclo stituire o da diindustriale”. smettere. In soli tre mesi “Il nostro sono state smonprincipio è operatate le macchine re senza distrugda stampa della gere, cercando Niber, per fare di recuperare posto ad altre atquanto più postività imprendisibile dai mactoriali. Una parte chinari industriadei componenti è Roberto Beretta, titolare della RG e cofondatore della Becmet li.” La Becmet è stata riposta nel già intervenuta magazzino dei su alcune rotative dismesse procedendo con pezzi di ricambio, il resto della dismissione personale e tecnologie specializzate. “Quando recuperato secondo la normale catena di smonun impianto arriva a fine vita, il nostro compitaggio.
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“E’, naturalOltre ad un mente, un lavoro know how di molto più comprim’ordine e alla plesso e delicato”, posizione stratesottolinea ancora gica del magazPaolo Landi, per zino bolognese, il quale, nel caso la Becmet propodi impianti da ne una struttura stampa arrivati a molto snella – tre fine vita, il know addetti full time how precedentepiù manodopera mente acquisito esterna – e sofa la differenza luzioni di avancon imprese non guardia, fra le specializzate. quali un moderIl risparmio nissimo impianto Paolo Landi, amministratore della Becmet, nel capannone dove è stato allestito sui tempi di eseper l’energia con il centro operativo della nuova società per il ricupero dei materiali ferrosi. c u z i on e dei l a tecnologia fotovori si traduce, voltaica. per il cliente, in “Prevediaun risparmio dei mo la chiusura costi e per il nuoin pareggio dopo vo acquirente del soli otto mesi di materiale ferroso attività”- sottolirimesso in cirnea Roberto Becolazione in una retta, e a partiofferta più comre dal prossimo petitiva. anno saranno siE i clienti stematicamente hanno dimensioanalizzati tutti i ni, e volumi di flussi produttivi, affari, tali da apper valutare dove prezzare molto convenga concenquesti “dettagli” trarsi maggioreconomici. mente nel recuBecmet ha già pero dei materiacominciato a lali ferrosi. vorare con forReiventarsi nitori dell’Anas imprenditori va per ritirare i bene, se poi si Anche gli spazi esterni dello stabilimento che ospitava la Niber sono destinati guardrail che riescono a manad una profonda revisione architettonica, con il nuovo marchio commerciale vanno sostituiti, tenere le radici della Becmet (in alto) interpretato nell'insegna industriale con un design che ed è impegnata laddove si è, prorichiama la lavorazione del ferro battuto. in una gara, per fessionalmente, lo smaltimento nati, tanto medi vagoni e locoglio. motori arrivati al termine del ciclo di utilizzo, “C’è un ultimo aspetto del nostro lavoro”indetta da Ferrovie Nord, il network ferroviario conclude Roberto -“al quale pensiamo sempre regionale lombardo. volentieri”. Da stampatori “facevamo il tifo” per Anche il mercato delle materie prime risente volumi di stampa di prodotti editoriali sempre della crisi economica internazionale. Oggi, ad maggiori. Oggi, da imprenditori di materie essere apprezzati, sono “la qualità dei materiali prime, “facciamo lo stesso”: “più edizioni si torofferti e le lavorazioni di prim’ordine” spiega neranno a stampare, più lastre si utilizzeranno, Beretta, che si traducono in un vantaggio sul e più noi avremo opportunità”. prezzo competitivo per chi acquista da società E se qualcuno volesse rinnovare anche gli specializzate nel recupero dei materiali ferroimpianti per la stampa? “Tanto meglio!” consi. clude Beretta.
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Nata nel luglio 2014 dalla fusione di ASCA e TMNews, la nuova agenzia propone agli editori contenuti in formato video, audio, fotografico e testuale per un flusso di informazioni multimediali, in grado di raggiungere i lettori ventiquattr’ore al giorno attraverso qualsiasi canale di comunicazione, dalla stampa al web fino agli smartphone ed alla tavolette iPad. E fra pochi mesi saranno potenziati i nuovi servizi per l’estero, con un focus specifico in direzione di EXPO 2015, un’occasione storica per raccontare al mondo le eccellenze del Made in Italy su portali web e testate di tutto il mondo.
“La nostra mission è la notizia, la nostra forza è la multimedialità”. Dario Martelli, neo responsabile marketing di Askanews, l’agenzia nata dalla fusione di Asca e di TMNews, va diretto alla specificità dei nuovi servizi offerti all’editoria italiana ed internazionale. “I lettori oggi sono ovunque”, e gli editori devono seguirli, anzi “inseguirli” nell’arco di tutta la giornata, offrendo loro informazione su tutti i dispositivi utilizzati per comunicare. “E’ finita l’epoca dei muri fra i canali di comunicazione”, osserva Martelli, che ha presentato la nuova agenzia all’industria italiana proprio in occasione della XVII edizione di WAN-IFRA Italia, la conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana, che si è svolta a Padova il 18 e 19 settembre scorsi. E la “comunicazione multicanale”, ed i contenuti da distribuire sulle piattaforme digitali e su quelle stampate, sono le frontiere da conquistare per tutti, editori, giornalisti, pubblicitari e, naturalmente, agenzie di informazione.
Solide radici “multimediali”
Askanews ha radici molto solide: la tradizione alla copertura di tutti gli eventi nazionali e locali di Asca, e l’offerta di contenuti redazionali in formato video di TMNews. “Dal 2007” – racconta Martelli-“TM News è stata una first mover per la videoinformazione di agenzia indirizzata agli, allora, pionieri della
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Askanews: un’agenzia di stampa per gli editori multimediali
comunicazione quotidiana sul web”. Da allora ad oggi è stato accumulato un patrimonio di oltre 45.000 video clip, che rappresentano una formidabile memoria storica-digitale a disposizione dei clienti. E la tradizione continua. I giornalisti dell’agenzia, un centinaio ripartiti fra le due redazioni principali di Roma e Milano, ai quali si aggiungono collaboratori esterni in ogni parte d’Italia, sono equipaggiati con computer e telecamera per raccogliere sul territorio le notizie già in formato “multimediale”. Askanews ha poi rapporti stretti di partnership con l’agenzia francese AFP (France Presse) e con la russa RIA Novosti. Dai loro canali arrivano quotidianamente una grande mole di notizie, sia in formato testo che video, che vengono editate dai professionisti italiani e poi distribuite ai portali web ed alle testate abbonate ad Askanews. “Produciamo oltre 1.100 al giorno”, pronte sia per essere rielaborate dalle redazioni o semplicemente avviate alla pubblicazione su testate e siti nazionali e locali.
Imparare dal web
Non solo in Italia, ma in tutto il resto del mondo, per gli editori sono anni di attenta gestione dei bilanci. Gli obiettivi sono sempre gli stessi: massimizzare i risultati comprimendo i costi. “Per noi, come agenzia, significa avere una enorme attenzione alla qualità dell’offerta, sia
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ai contenuti che allo contare le eccellenze stile giornalistico”. del Made in Italy” ad Non è affatto detto che una platea intercontiil contributo video che nentale. L’agenzia sta funziona in televisione lavorando in questa funzioni poi altretdirezione, con l’obiettanto bene sul web, tivo di sviluppare la e meno che mai sullo produzione di conteschermo, piccolissimo, nuti – non solo in linma ovunque presente, gua Italiana – legati dello smartphone. all’EXPO di Milano. Pe r “ t e s t a r e ” i l Moda, arredamenmercato degli utento, design, arte, cultuti finali, Askanews ra e, naturalmente, il utilizza la “vetrina” focus dell’evento, ovdel proprio sito web, vero nutrire il Pianeta a l l ’ i n d i r i z z o w w w. ed energie per la vita, askanews.it. saranno altrettanti caQui non è solo posnali tematici e di sersibile avere, per tutti i vizio per i contenuti consumatori, un panoredazionali indirizzati rama multimediale aga testate stampate, giornato delle notizie network televisivi e dall’Italia e dell’estero portali web di tutto il – naturalmente tesi ed mondo. immagini video – ma è E non solo per loro. possibile, per gli speAskanews è attivacialisti dell’agenzia, mente presente sui Dario Martelli, responsabile marketing di Askanews verificare in prima social network. “Prepersona “che cosa” s i d i a m o Fa c e B o o k , sceglie l’utente, a “quale ora del giorno”, con Twitter, Googleplus, Instagram e Youtube” e li quale frequenza, e attraverso quale piattaforma, utilizziamo come canali di agenzia. Sui social se web, tavoletta o smartphone. abbiamo una pagina “dove raccontiamo, con “Per noi”- spiega Martelli-“è fondamentale lo stesso stile impersonale ed imparziale con il ascoltare i clienti diretti, ovvero gli editori”, ma quale trattiamo tutti i nostri contenuti” i fatti “non abbiamo rinunciato ad approcciare, scienprincipali della giornata ad una platea enorme tificamente, anche la domanda del consumatore di giovani e meno giovani. finale” che, per tutta l’ industria, è sempre e I social sono, per un sempre maggior numesolo il lettore. ro di persone, il primo contatto con l’esterno, il L’ultimo trimestre di quest’anno è cominciata primo canale sempre acceso dal quale ricevere l’analisi puntuale della “domanda” dei lettori, informazioni. “Le breaking news che offriamo” dalla quale l’agenzia si aspetta di avere, già sono un sistema efficace per invitare gli utenti a partire dal 2015, preziose informazioni per ad approfondire i contenuti attraverso i media, rendere i contenuti più aderenti alle modalità stampa e web prima di tutto. di consumo.
Appuntamento al 2015
Come deve essere proposto il contributo video che il lettore “consuma” sullo smartphone? Come va scritto un testo che viene prevalente letto sul tablet? Rispondere a queste, ed altra, domande, è di importanza fondamentale per avere successo nell’industria dei contenuti multimediali, un’area che nel 2015 avrà un’opportunità storica. “L’EXPO di Milano è un evento mondiale che si svolge in Italia”- osserva Martelli. Per Askanews sarà un’occasione straordinaria per “rac-
La piattaforma tecnologica
I contenuti di testo, video, audio e immagini fotografiche sono acquisiti e lavorati dalla redazione all’interno di un sistema produttivo unico, dove coesistono, integrate, due piattaforma. La prima è costituita dalle soluzioni Norma e Tosca, di Telpress, fornitore storico dell'agenzia, dove si elaborano i testi e si gestisce il flusso di lavoro fotografico. La seconda piattaforma è il software Pro Movie, elaborato internamente dallo staff tecnico, guidato da Gaetano Sancilio, per la lavorazione
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del flusso dei video. La piattaforma di Telpress è in grado di gestire tutti i formati IPTC. Per i propri clienti, e per i redattori, Askanews ha adottato un unico formato della notizia testuale, chiamato News ML derivato specialistico per le agenzie di stampa in linguaggio XML, al quale si allegano immagini e clip video, gestite dal flusso di lavoro come componenti multimediali. Tutti i giornalisti sono abilitati a lavorare per ogni supporto digitale, e sono equipaggiati con una telecamera per le riprese L'home page del sito di Askanews si presenta come una vetrina di contenuti a forte impatto visivo video. per il lettore, che vi trova, aggiornati in tempo reale, i flash di agenzia con le notizie più importanti. Il Nel caso in cui sito è anche uno strumento di ricerca per la ottimizzazione dei contenuti da proporre ai clienti editori l'evento abbia carattedell'agenzia. ristiche di particolare complessità o rilevanMartelli -“vanno tutti nella direzione di accreza, al giornalista si affianca un supporto speciascere ulteriormente l’autorevolezza della nostra lizzato nelle riprese video. agenzia e l’efficacia dei nostri servizi”, in modo In taluni casi, per "allegati" multimediali che particolare nei confronti dei nuovi canali digidebbano essere trasmessi solo sul web, si può tali. utilizzare anche lo smartphone. I giornalisti che Sempre in concomitanza con l’EXPO, Askalavorano sul campo hanno telecamere digitali per news sta sviluppando un paio di canali tematici la ripresa in alta definizione. specializzati per offrire al mercato italiano noIl flusso di lavoro prevede che il supporto tizie in tempo reale, ed approfondimenti, dalla video, così come il fotografico, venga "normalizRussia e dalla Romania, due Paesi che, per zato" prima di arrivare sul desk della redazione. ragioni diverse, sono sempre più al centro degli Chi lavora ai contenuti non deve in alcun modo interessi imprenditoriali. preoccuparsi per i formati digitali, che vengono Un’altra iniziativa, sempre proiettata al 2015, gestiti dal sistema in modo assolutamente autoè lo sviluppo di un nuovo prodotto, che si chiama matico. “Lungo l’anno”, e che avrà l’obiettivo di pianificaOltre ai contenuti prodotti autonomamente, re la copertura capillare dell’agenzia in occasione Askanews distribuisce anche materiali di agendi una serie di eventi che già si sa accadranno zie internazionali, ma l'impostazione del lavoro nell’arco dei dodici mesi. redazione non cambia. I giornalisti rieditano tutti Notizie brevi, approfondimenti mirati e coni contenuti originali, che ai clienti arrivano già tributi audiovisivi saranno sempre al centro del pronti all'uso. focus editoriale di Askanews. Tutto il flusso produttivo è suddiviso fra le L'agenzia è giovane, con radici antiche, e ha sedi di Milano e Roma, dove i redattori disponmolta voglia di crescere ancora come fornitore gono anche di uno studio di produzione per readi qualità per tutte le iniziative editoriali, su lizzare interviste. carta stampata e on line, in corso di sviluppo da “Lungo l’anno” parte dei clienti tradizionali della stampa e dei “Crediamo moltissimo all’integrazione fra i nuovi editori che vorranno affacciarsi in rete nei canali di comunicazioni”, e gli sforzi, conclude prossimi mesi.
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World Publishing Expo 2014: tecnologie per il mercato della stampa quotidiana Fra gli stand di una fiera che, nonostante le difficoltà, resta uno dei punti di incontro privilegiati per i professionisti internazionali dell’editoria quotidiana, tecnici e manager sono alla ricerca di nuovi spunti per trasformare le soluzioni tecnologiche, con le quali è ormai possibile fare qualsiasi cosa, in vero valore aggiunto per l’industria e per i lettori.
“Da un punto vista tecnico, oggi si può fare qualsiasi cosa. Il vero quesito è che cosa sia meglio fare dal punto di vista del mercato”, ed è questa, probabilmente, la ragione che ha spinto i professionisti dell’editoria e della stampa dei giornali - 7000 visitatori da 100 Paesi - a varcare, ancora una volta, gli ingressi del RAI di Amsterdam, il centro fieristico che ha ospitato l’edizione 2014 del World Publishing Expo (WPE- 13/15 ottobre), l’appuntamento annuale con le tecnologie per l’editoria quotidiana. L’opinione di Manfred Werfel, Deputy CEO di WAN-IFRA, l’associazione mondiale degli editori che organizza l’Expo, che in questo momento il problema non sia quello di trovare la miglior so-
Lo staff di Tecnavia
luzione tecnologica possibile, quanto quella che abbia l’impatto più positivo ed efficace possibile sul mercato, era ampiamente diffusa fra visitatori ed espositori. Del tutto inutile cercare, nell’edizione 2014, spunti destinati a rivoluzionare il mercato della comunicazione quotidiana. Interessante, come sempre, aggirarsi per i padiglioni alla ricerca di quelle singole soluzioni che, calate nell’adeguato contesto produttivo e di mercato, possono davvero fare la differenza.
La stampa ibrida offset e digitale
In un momento di particolare difficoltà per le nuove commesse, prende consistenza la strategia del retrofitting, ovvero l’aggiornamento tecnologiche sulle macchine da stampa offset. Come osservato in occasione dell’Expo, l’aggiornamento delle rotative procede con la richiesta ai fornitori di lavorare in team sull’installato. Non è più tabù l’ipotesi di adattare sistemi di controllo automatico, sviluppati per l’impianto di un fornitore, a macchina da stampa di altre case costruttrici. Diverso è, naturalmente, il caso di chi decide di sviluppare automazione con l’impiego di componenti specializzate di terze pareti. QIPC, la società olandese fra i leader mondiali nei sistemi di controllo automatico della qualità, rappresentata
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Anche ad Amsterdam EidosMedia ha tenuto fede alla propria tradizione, organizzando una piacevole serata in una delle sedi più originali ed interessanti della capitale olandese, il Museo Marittimo Nazionale, ospitato all’interno di un edificio storico, progettato dall’architetto Daniel Stalpaert come magazzino per l’Ammiragliato. I numerosi ospiti, dopo una mini crociera fra i canali della città, sono arrivati alla sede del Museo accolti, all’ingresso, dall’Amsterdam!, una copia esatta della famosa imbarcazione della Compagnia Olandese delle Indie Orientali, perduta nel 1749 lungo le coste meridionali dell’Inghilterra causa una violenta tempesta del Mare del Nord. Durante la visita al Museo, è stato possibile ammirare, fra le altre sale, quella dedicata agli Atlanti, dove sono esposte alcune delle più importanti mappe prodotte fra il 1482 ed il 1665 da editori che, con la loro attività, hanno cambiato per sempre il modo di “vedere” il mondo.
in Italia da Gmde, ha presentato al WPE il nuovo sistema per il controllo automatico del colore e del registro IDS-3D, capace di rilevare in tempo reale eventuali difetti nella tiratura offset. La telecamera digitale del sistema “legge” la banda stampata in offset e la compara con l’immagine della pagina in Tiff, pilotando tutti i sistemiqualità della rotativa di conseguenza. Il risultato è un ciclo di produzione industriale dove il prodotto impresso su carta è perfettamente coincidente con il risultato atteso dall’editore, con un abbattimento dei costi impensabili nella gestione manuale del processo di controllo qualità, e con la possibilità di razionalizzare l’impiego delle risorse umane. Definitivamente uscita dalla procedura di protezione dai creditori, e ristrutturata in funzione degli utenti BtB, Kodak affronta il mercato grafico mondiale con Da sinistra: Kurt Naef offerte sia nell’area analogica
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La serata EidosMedia fra imbarcazioni e mappe geografiche
che digitale. L’azienda americana sta espandendo in Europa e negli Stati Uniti il concetto di ciclo di stampa “ibrida” offset/digitale, proponendo agli stampatori sia le unità a bobina inkjet della famiglia Versamark che le teste digitali per la
e Bernd Volken di Müller Martini
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Riportare la redditività sui prodotti stampati E’ possibile riportare il prodotto stampato alla redditività del passato? Forse non ai massimi storici, ma certamente è possibile ripensare il prodotto in modo da renderne sia più conveniente la realizzazione che più interessante l’appeal per lettori ed investitori pubblicitari. Ne è convinto Philip Cullimore, direttore di Kodak per Europa, Africa e Medio Oriente, che assieme ai colleghi della casa americana era presente ad Amsterdam per proporre agli editori internazionali, assieme alle lastre ed ai CtP per la stampa offset, le soluzioni digitali per la stampa diretta e le teste per la impressione del dato variabile all’interno delle rotative tradizionali. TM- C’è speranza di ripresa per il quotidiano stampato? Philip Cullimore – Certamente si. L’industria della stampa ha milioni di dollari investiti in rotative offset, ed è semplicemente impensabile, da un punto di vista industriale, abbandonare la carta stampata nei prossimi anni. Il problema, per tutti, è come riportare i profitti sul mezzo di comunicazione. TM- Esattamente. E come si può fare? PC- Una delle nostre proposte è integrare la convenienza, e la capacità produttiva, dell’offset tradizionale con la forza dinamica della stampa del dato variabile. Quest’anno ad Amsterdam c’è stato molto interesse per l’esperienza del Sun (n. gruppo News International / Murdoch) che ha integrato in produzione le nostre teste Prosper S30 per la stampa dei numeri delle cartelle della lotteria. Il Sun ha sviluppato un modello molto simile all’esperienza di un altro grande gruppo internazionale, Axel Springer, con la Bild. Anche in questo caso l’editore ha proposto copie di giornali stampate in offset “arricchite” con dati variabili. I lettori hanno molto apprezzato le nuove lotterie, ed è crescita la fidelizzazione al prodotto e la diffusione. TM- Non è un po’ limitata come prospettiva?
stampa del dato variabile in rotativa (cfr. riquadrato). Partito già da alcuni anni, questo mercato ha guadagnato la fiducia di gruppi del calibro di Axel Springer (Bild) e News International (Sun) che hanno cominciato a produrre lotterie ed altri giochi a premi a cadenza settimanale combinando la produzione dei grandi volumi offset con il dato personalizzato prodotto dalle teste della famiglia Prosper. Al World Publishing Expo si parlava anche delle prime sperimentazione di stampa del dato variabile in funzione non più delle lotterie a premi, ma dei contenuti editoriali, grazie alla esperienza appena avviata dal giornale spagnolo
Philip Cullimore
PC- Lo è sempre meno. Le nostre teste, che presentiamo ad Amsterdam, oggi stampano anche in quattro colori, e possono essere utilizzate per personalizzare la pubblicità locale all’interno di pagine “nazionali” standard. Con l’uso della tecnologia digitale stimiamo che fino al 40% della pubblicità potrebbe essere stampato in modo personalizzato, per il lettore locale. E un altro trend è la stampa ad alta velocità. TM- Ovvero? PC- La possibilità di stampare l’intero prodotto con macchine a tecnologia inkjet, come le nostre Versamark. Non è facile stimare il punto di break even rispetto alla tiratura offset. L’inkjet è sempre più veloce, ma soprattutto consente di fare cose che non si possono fare con l’offset, come le micro tirature zonali o gli inserti riservati a zone distributive particolari. In alcuni casi il digitale può essere comunque conveniente, a prescindere dal costo/copia, per il valore aggiunto che offre allo stampatore e all’editore. Per riportare il profitto sui giornali è indispensabile ripensare la forza della carta stampata, e la sua penetrazione capillare, anche in funzione di ciò che le nuove tecnologie digitali ad impressione diretta possono offrire.
El Mundo, alla quale dedichiamo un articolo in altra parte di questo numero di TecnoMedia. Ovunque si trovino, cresce presso gli stampatori la richiesta di soluzioni tecnologiche che aumentino la flessibilità e la qualità, riducendo i costi industriali. Fujifilm ha portato al WPE la nuova linea di CtP, Luxel News WMAX, la terza generazione di sistemi a tecnologia violet che combinano una elevata produttività, da 100 a 400 lastre ora, ad un’architettura modulare. Lo stampatore, dopo aver configurato l’investimento iniziale, può modificarne le componenti, sostituendo, per esempio, gli alimentatori, da manuali
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L'edizione 2015 del World Publishing Expo si svolgerà ad Amburgo dal 5 al 7 ottobre prossimi. La Fiera della città anseatica ospiterà, come di consueto, i padiglioni dedicati agli espositori, e gli incontri che faranno da cornice all'Expo. L'appuntamento, nonostante tutte le difficoltà del settore, resta una delle occasioni più interessanti di incontro per tutti professionisti internazionali dell'industria editoriale e della stampa.
Lo staff del World Publishing Expo 2014. Da sin.: Gordon Steiger, Christin Herger, Linda Naumann, Sergio De Oliveira (neo direttore del WPE) Viginia Melero e Teresa Vannicola
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Ci vediamo ad Amburgo
a totalmente automatici. Quando il CtP viene utizioni di aziende concorrenti. lizzato con la famiglia di lastre Brillia low-chem Per l’area Print, ovvero per la stampa, Agfa PRO-VN e PRO-VN2 è, come spiegano allo stand ha presentato la nuova versione di Arkitext, il Fujifilm, “il più veloce sistema CtP disponibile sul workflow per i giornali quotidiani. L’aggiornamercato”. Naturalmente il Luxel News VMAX può mento, che è una revisione in profondità di uno trattare lastre di diverso formato, e può arrivare dei prodotti di settore maggiormente diffusi, ha ad una configurazione fino a due autoloaders già ricevuto ordini dagli editori di molti Paesi, automatici in linea. La soluzione, presentata in inclusa l’Italia, dove il software è rappresentato anteprima la scorsa edizione del WPE, è arrivata ed assistito da Gmde. in soli dodici mesi ad avere oltre 130 ordini nel Nell’ambito della complessa riorganizzazione mondo. In Europa ne sono già stati installati 17, del mercato internazionali dei fornitori di impianti ed altri 12 ordini lo saranno a breve. per la stampa, Müller Martini e Heidelberg hanno Anche Fujifilm dispone di una linea completa raggiunto un accordo sul trasferimento del settore di macchine da stampa con tecnologia inkjet, fra service di Heidelberg per accavallatrici-cucitrici e le quali soluzioni per la stampa a bobina, adatbrossuratrici. In Italia, e nel resto del mondo, Mülte quindi alla produzione di giornali quotidiani full color e relativi inserti. Lo stand Agfa era diviso in due zone: P come Print, ovvero stampa, ed M come Mobile, per indicare che l’azienda ha deciso di puntare allo sviluppo di una linea di soluzioni software in grado di sostenere lo sviluppo editoriale in direzione della integrazione fra media stampati e nuovi canali digitali. L’azienda si sta muovendo con buoni riscontri soprattutto nel mercato americano ed in quello tedesco, mentre altre aree, fra le quali l’Italia, sembrano essere già sufficienPascal Schait, Fotoware temente rappresentate da solu-
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Presentazione allo stand Fujifilm del nuovo CtP Luxel News VMAX
ler Martini rileverà l’area del service e dei pezzi di ricambio e il completo knowhow delle macchine prodotte a Lipsia, entro la fine del 2014. Il trasferimento dell’area service a Müller Martini è una buona soluzione per i clienti Heidelberg, dato che il confezionamento degli stampati è il core business di Müller Martini e l’azienda svizzera dispone di una rete di vendita globale con un’alta disponibilità di pezzi di ricambio e una rete di tecnici ben strutturata. “Noi faremo tutto il possibile per trasferire il know-how in modo efficiente alla nostra organizzazione, poiché vogliamo garantire ai clienti Heidelberg un affidabile supporto service, senza intoppi e interruzioni,” afferma Bruno Müller, CEO di Müller Martini. Ferag, che già da tempo ha intrapreso la strada di diversificare le attività, sviluppando soluzioni per il trasporto e la movimentazione di prodotti anche in altri settori industriali, era presente al WPE con panorama completo delle soluzioni per le sale spedizioni. Fra le proposte, la XtraWin,
soluzione di dimensioni estremamente ridotte per il taglio trilaterale di precisione delle copie in uscita dalla rotativa.
Integrazione digitale
I maggiori fornitori di sistemi editoriali, come Atex ed EidosMedia, si confrontano ormai con
QIPC: un successo (quasi) inaspettato.... QIPC, leader delle soluzioni per l'automazione dei processi di stampa su rotativa offset, rappresentato in Italia da Gmde, ha voluto festeggiare un anno ricco di successi organizzando una serata in crociera sui canali di Amsterdam, seguita dalla visita alla nuova installazione realizzata presso il centro stampa del gruppo Persgroep. Erano attese un'ottantina di persone, ne sono arrivate più del doppio. Un successo - quasi inaspettato, che ha riempito di legittimo orgoglio gli organizzatori, ma che ha creato anche qualche problema alla logistica. Impossibile, con quel numero di persone, andare in giro per il centro stampa, oltretutto in orario di produzione. Ragioni di sicurezza hanno obbligato gli organizzatori a cancellare la visita guidata. I partecipanti hanno comunque potuto vedere, su appositi schermi, i dettagli della tecnologia installata dal gruppo Persgroep, e partecipare ad una crociera sui canali che, complice anche un tempo clemente, non sarà dimenticata.
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L’Arena, Il Giornale di Vicenza e BresciaOggi, del gruppo Editoriale Athesis, hanno conquistato l’International Color Quality Award di WAN-IFRA per il biennio 2014/2016. Il premio è stato consegnato ad Amsterdam, in occasione del World Publishing Expo 2014. Altri 75 editori e stampatori da 26 Paesi del mondo hanno conquistato il riconoscimento che certifica la qualità di stampa a colori nell’industria dei quotidiani, assegnato dopo una dura selezione basata su test e misurazioni effettuate sulle copie prodotte. La qualità certificata è quella Da sin.: Stefano Bigarelli, Responsabile Qualità e Sicurezza, Paolo Ciapetti, relativa alla produzione quotidiaResponsabile di Produzione, Manfred Werfel, Deputy CEO di WAN-IFRA na, ripetibile nel tempo. Per i tre “stella della qualità”, il riconoscimento assegnato alle quotidiani, tutti prodotti nel centro stampa del gruppo a testate che hanno visto certificata la qualità nell’arco Caselle di Sommacampagna (Vr), il Color Quality Award di una decina d’anni, in pratica per cinque edizioni del non è una novità. In particolare, per l’Arena di Verona concorso. è il riconoscimento numero 4, ad un passo quindi dalla
editori di tutto il mondo. Ovunque si è alla ricerca di soluzioni che trasformino le opportunità tecnologiche in vero valore aggiunto sia per le imprese che per i consumatori finali. A differenza di quanto successo in passato, oggi è chiaro che non ci sono soluzioni condivise da tutti, ma ogni editore deve trovare nel proprio target di consumatori gli spunti per consolidare i nuovi canali digitali, integrati con i media tradizionali. E questa norma vale per tutti. Più l’offerta di soluzioni tecnologiche è flessibile, maggiori sono le possibilità di acquisire nuove commesse sui mercati internazionali. Fotoware, una delle società leader internazionali nel software per la gestione di archivi digitali fotografici, ha presentato la nuova versione della piattaforma per il workflow fotografico dove sono stati sviluppati strumenti per la gestione del contenuto del file. L’editore può decidere di usare l’applicativo solo per il database immagini, oppure per elaborare le fotografie esattamente come se avesse una camera oscura digitale. Le funzionalità nella gestione dei metadati e nella organizzazione delle query per trovare ciò che serve sono quelle tipiche dell’applicativo, ma il software, a partire dalla versione presentata al WPE, è come se si
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Color Quality: ancora vincitori L’Arena, il Giornale di Vicenza e BresciaOggi
“sdoppiasse”: gestione dei dati e loro elaborazione in termini di inquadratura, curve tonali, etc. I professionisti trovano un ambiente di lavoro comunque adatto alle diverse esigenze. Con oltre 130 comunità locali servite con giornali, siti web e pubblicazioni di nicchia, la CNHI, Community Newspaper Holdings, con sede a Montgomery, in Alabama, è una delle aziende americane leader nella pubblicazione di notizie locali. Il loro obiettivo è di essere i primi in ogni mercato servito, e con loro sta lavorando la Tecnavia che ha sviluppato App specializzate a rendere disponibili su tutte le piattaforme digitali, computer, tablet e smartphone, contenuti editoriali facilmente consultabili. La tecnologia sviluppata, e proposta in fiera, “atomizza” il Pdf della pagina in altrettante componenti grafiche indipendenti, che possono essere lette dai consumatori come se fossero state sviluppate, fin dall’origine, per la piattaforma digitale. Quello che vale per i contenuti vale, naturalmente, per la pubblicità, che dopo il processo, automatico, di “atomizzazione” dal Pdf, può essere linkata, nella versione digitale, al sito dell’inserzionista. Con la App dell’azienda svizzera, la CNHI ha già in gestione circa mezzo milione di email e
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contatti al giorno, destinati a crescere. Sull’approccio “non monolitico”, ovvero estremamente flessibile, ad un mercato difficile da inquadrare con le categorie tradizionali insiste anche EidosMedia. Integrare i social networks nella piattaforma produttiva, potenziare gli analytics, ovvero le statistiche reali sulle preferenze dei lettori on line, e su tutti i comportamenti dei navigatori su Internet, e creare una base di conoscenza che consenta agli editori, ed alle redazioni, un approccio bilanciato all’offerta di informazioni, sono alcuni dei filoni di sviluppo dell’azienda. Nello stand era in dimostrazione Swing, la nuova web App per l’accesso a tutte le fonti di informazione on line dell’ambiente editoriale. I redattori possono facilmente creare notizie testuali arricchite da feeder di immagini, commenti dai social, e pubblicarli, se hanno i permessi, automaticamente verso gli stessi network, o verso blog od altre destinazioni. Se il nuovo applicativo è configurato per il giornalista che lavora sul campo, offre automaticamente lo spazio per scrivere, la ricerca delle fonti e la messaggistica interattiva con la redazionale centrale, relativamente al compito che sta svolgendo. E’ un canale di pubblicazione e di messaggistica privato molto più efficiente e veloce delle tradizionali email. Nell’universo, sempre più ricco, delle web App, Atex si è alleata con Applix, società nata nel 2009 per lo sviluppo di soluzioni Apps Mobile per i sistemi operativi Apple e Android, e relativi smartphone e tablet. Anche loro, come altre aziende, sono sempre più orientate a sviluppare sul web, piuttosto nell’ambito della vecchia visione delle licenze client. E’ un trend che sembra affermarsi sempre di più. Nel 2005 – ricordano molti dei partecipanti al WPE – sembrava che i clienti privilegiassero i “motori di impaginazione” standard, e prime fra tutte le release di InDesign di Adobe. In pochi anni, questa percezione è cambiata radicalmente, ed oggi gli editori sembrano sempre più convinti che tornare verso soluzioni “proprietarie”, e basate sul web, sia la strada giusta da seguire, a discapito degli impaginatori standard, abbandonati alle scelte, qualcuno dice anche ai capricci, di pochissime aziende che non sembrano più in grado di 7.000 visitatori da 100 orientare il mercato, almeno in Amstardam questa fase così confusa come
quella che sta vivendo l’editoria internazionale, a cavallo fra media stampati e nuovi canali di comunicazione. Le decisioni concrete che saranno prese dagli editori internazionali a partire dal prossimo anno, diranno, meglio di qualsiasi analisi, quali trend, quali App e quali soluzioni integrate emergeranno dal complesso, e più che mai articolato, panorama delle tecnologie per l’industria della comunicazione quotidiana.
Paesi hanno incontrato i fornitori al World Publishing Expo 2014 di
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EidosMedia Spa Corso Vercelli, 40 20145 Milano tel. 02-36732000 Fax: 02-36732999 www.eidosmedia.com info@eidosmedia.com Swing è una nuova applicazione web che permette di accedere alle funzioni di content management di Méthode da qualunque browser e da tutte le piattaforme, Mac, Windows o tablet. Creare contenuti e arricchirli con immagini, video, social media, widget diventa semplice e immediato, grazie a un’interfaccia disegnata in funzione della usabilità e di una moderna user experience. Questa facilità di utilizzo, che sicuramente sarà apprezzata da redattori e blogger, è comunque integrata con i flussi editoriali “canonici”, e include tutte le possibilità di accesso ai contenuti e di collaborazione tra gli utenti. “Libertà e flessibilità per chi crea contenuti editoriali e ne gestisce la pubblicazione: questa è l’idea alla base di Swing”, così presenta la app Massimo Barsotti, Direttore Marketing EidosMedia. “Oggi le redazioni devono poter incorporare contributi di diversa natura provenienti sia dall’interno ma sempre più dall’esterno dell’organizzazione. Méthode Swing nasce per supportare un modello di lavoro distribuito”. Swing fornisce accesso controllato a tutte le fonti di informazione, come feeds, archivi e flussi di produzione, in un unico ambiente semplificato. Il materiale proveniente dalle fonti esterne può essere utilizzato per arricchire gli articoli, che, disponendo dell’autorizzazione appro-
priata, possono essere pubblicati online e promossi sui social network. Dal momento che i vari utenti hanno esigenze diverse in base allo specifico flusso di lavoro, Swing è stato pensato per essere altamente personalizzabile: l’home page della app, per esempio, è costituita da “widget” interscambiabili per soddisfare le più svariate necessità. Ideale per lavorare da remoto, Swing presenta un’interfaccia che combina editing e ricerca con funzioni di messaggistica e di workflow, permettendo di utilizzarlo in maniera proficua anche nella redazione centrale. La web app funziona in tutti i browser e utilizza tecnologie HTML5, CSS3 e JavaScript garantendo un layout “responsive” che si adatta automaticamente alle dimensioni dello schermo del dispositivo dell’utente. “Questa prima release di Swing introduce un set di funzionalità già molto ampio”, aggiunge Massimo. “Siamo comunque riusciti a bilanciare questa ricchezza di opzioni con una grande accessibilità e rapidità di utilizzo. “Ogni utente di Swing ha a portata di mano solo le funzioni di cui ha bisogno, senza essere “distratto” da altre in quel momento meno rilevanti”. Swing offre anche un modo semplice per consentire ai collaboratori esterni e ai freelance di contribuire al flusso di lavoro: “il sistema consente un accesso per i collaboratori applicando determinate restrizioni”, ha detto Massimo Barsotti. “con il vantaggio che la loro interazione diventa molto più rapida e semplice, superando così il consueto scambio di e-mail o messaggi.”
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Méthode Swing: una nuova web app leggera e potente per redattori e blogger
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Exelis celebra i suoi vent’anni di attività EXELIS Srl A Socio Unico Via Alle Rotte, 13-15 42011 Bagnolo in Piano (RE) Strada del Drosso 33/8 10135 Torino Tel: +39 0522 953867 Fax: +39 0522 953869 www.exelis.it
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. «Vent’anni e non sentirli», sembra dire Massimo Pioli, amministratore delegato di Exelis, mentre taglia la torta durante la breve festa tenutasi in sede con i suoi dipendenti e collaboratori. Vent’anni e, nonostante la crisi, avere ancora voglia di guardare avanti e pensare sempre al bicchiere come mezzo pieno, questo dice nel rapido brindisi a conclusione. La storia di Massimo Pioli è la storia delle sue società, un filo conduttore lungo vent’anni, che da cinque si chiama Exelis, la storia di un imprenditore che ha saputo non cedere alle sirene della improvvisata diversificazione e che ha investito tutta la sua carriera nel mercato delle concessionarie di pubblicità, senza per questo rimanere indietro o ancorarsi a schemi e modelli di business superati. «Vent’anni sono molti, sono un traguardo importante per un’azienda, soprattutto con i chiari di luna ai quali ci ha abituato questo periodo di crisi, costellato da aziende che chiudono o che si fondono senza un progetto comune, solo per far fronte alle difficoltà. Sono orgoglioso di quanto fatto fin ora. Sono orgoglioso del gruppo di collaboratori e dipendenti che ho, ai quali va la mia stima per il lavoro svolto e per l’impegno quotidiano, sia con i nostri clienti, sia nello sviluppo dei prodotti - ha commentato Massimo Pioli - Stiamo muovendoci su più fronti, senza mai uscire da un mercato, quello delle concessionarie di pubblicità, che
conosciamo bene. Stiamo anticipando le esigenze del mercato, che da qualche tempo dà segni di spostarsi più verso uno scenario contraddistinto da una nuova figura: l’editore concessionario dei propri mezzi. Stiamo mettendo in campo nuovi modelli di business e consolidando partnership strategiche, una tra tutte quella con GMDE, azienda che vanta anch’essa una lunghissima esperienza nel mercato dei giornali quotidiani.» Il 2014 di Exelis è stato caratterizzato da alcuni importanti momenti: il rilascio della nuova versione del prodotto gestionale Presnet che è stato installato presso la concessionaria siciliana GDS Media & Communication, Libertà di Piacenza ed il Cittadino di Lodi, il consolidamento presso alcuni importanti clienti, quali Visibilia, Giornale di Brescia e Media Alpi Pubblicità, oltre all’ampliamento del servizio di impaginazione in outsourcing, lanciato nel 2013. È di queste settimane la fornitura del “neonato” Aster, il nuovo palinsesto radio-televisivo Exelis, a Radio24 ed una ulteriore nuova installazione Presnet presso Iniziative Editoriali di Frosinone. «Il 2015 sarà un anno chiave per noi - ha aggiunto Pioli - nel quale ci aspettiamo di concludere alcune importanti trattative nate nell’ultimo trimestre del 2014. I segnali, anche se ancora flebili, di una ripresa ci sono tutti: voglio essere assolutamente ottimista e cavalcarli.»
TecnoMedia n. 83, dicembre 2014
TecnoMedia
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Inchiostri Schuite & Schuite: innovazione e qualità arrivano in Italia Grazie ad un accordo di distribuzione in esclusiva, Lithosol Italia propone ai centri stampa quotidiani e commerciali inchiostri offset coldset e heatset di Schuite & Schuite, che hanno nell'innovazione, nella qualità e nell'efficienza logistica i propri punti di forza.
La produzione: innovazione per la qualità
La produzione nello stabilimento Schuite & Schuite di Amt Wachsenburg, in Germania, è unica nel suo genere e fra le avanzate in Europa. Schuite & Schuite produce da sé tutta la vernice, non per ebollizione ma, molto più efficacemente, per estrusione. Questo processo continuo permette di produrre fino a 5 tonnellate all‘ora con una qualità molto elevata. Ogni linea produce identici risultati qualitativi per i quattro colori di base. Attualmente l’impianto è dimensionato per una capacità di 50.000 tonnellate, in atto il raddoppio della capacità produttiva. Ogni linea produttiva contiene una delle più moderne stazioni di pre-miscelazione (miscelatore PSI di NETZSCH) e 2 sistemi di macinazione per ottenere un prodotto ultra fine. Gruppi di 10-11 tonnellate sono testati dopo la miscelatura in laboratorio e corretti fino alla specifica desiderata. Successivamente vengono filtrati e pompati nei serbatoi di stoccaggio dove avviene un ulteriore omogeneizzazione. Da qui si possono riempire direttamente containers, camion cisterna o barili. L‘intera produzione viene realizzata con un minimo di addetti - grazie all’altissima automazione - sette giorni a settimana e 24 ore al giorno.
La logistica: al servizio del cliente
L’efficienza e la qualità delle linee di produzione è la stessa che Schuite & Schuite propone ai clienti nella logistica. Con un moderno sistema di controllo centralizzato, l'azienda rifornisce i clienti esclusivamente con mezzi propri. L’impegno di Schuite & Schuite è quello di arrivare ai clienti in un lasso di tempo di 24-72 ore se si tratta di consegna di camion completi, pur rimanendo disponibili 24 ore al giorno per tutta la settimana. Schuite & Schuite è proprietaria di 7 camion, ognuno con una capacita di 20 tonnellate nette, di 5 camion cisterna, ciascuno con capacità da 20 a 22 tonnellate nette, oltre a container di diversa capienza: 1,96m / 2,02m. con capacita di 1100 kg. per ciano/giallo e 1150 kg. per magenta e nero. Altri container di 1,65m con una capacita di 1000 kg. sono disponibili per tutti i colori.
Colori eco-compatibili senza oli minerali
I ricercatori che lavorano nei laboratori di Schuite & Schuite hanno sviluppato alcune famiglie di inchiostri “green”, totalmente prive di oli minerali. Bionomic 300 e 500 sono le soluzioni per stampa offset heatset da utilizzare sulle carte patinate e sulla carta da giornale. In attesa di ottenere il brevetto industriale, gli inchiostri "green" consentono un funzionamento della rotativa assolutamente paragonabile a quello che si ottiene con soluzioni tradizionali. La velocità della macchina non deve essere ridotta, e le pagine escono dalla piega perfettamente asciutte e con una qualità visiva – dopo aver superato i tests in produzione – perfino superiore a quella offerta dagli inchiostri che utilizzano oli minerali. Da oggi Schuite & Schuite parla anche in italiano: tutti i prodotti sono distribuiti in esclusiva dal rappresentante unico per l’Italia, Lithosol Italia S.r.l.
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Lithosol Italia S.r.l. via della Pace, 7 20098 S.Giuliano Milanese (MI) Tel. 02 98490621 email: lithosol@lithosol.it Fax. 02 9842526 www.lithosol.it
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TecnoMedia
Libero e Fondazione don Gnocchi: Atex continua a crescere nel mercato italiano
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Atex Via Degli Artigianelli 10 20159 Milano Tel: +39 02 86 801 Fax: +39 02 86 801 555 www.atex.com info@atex.com Atex, il fornitore leader nel mondo delle soluzioni informatiche per il settore editoriale, è lieta di annunciare che il quotidiano Libero è andato definitivamente in produzione con la soluzione editoriale Atex Content H-Series. Libero, fondato da Vittorio Feltri nell’anno 2000 e diretto oggi da Maurizio Belpietro, è un quotidiano di carattere nazionale che diffonde giornalmente circa 100.000 copie. La scelta della soluzione Atex Content H-Series da parte di Libero è stata effettuata, dopo una attenta analisi e comparazione con altre soluzioni di mercato, per le sue peculiarità di ottimizzazione e automazione delle modalità di lavoro, sia redazionali che tipografiche, necessarie all’Editore per raggiungere gli obiettivi di riorganizzazione dei flussi di lavoro editoriali. Un’approfondita analisi dei costi e dei ritorni degli stessi ha completato la valutazione e la scelta definitiva che ha favorito la soluzione Atex che viene erogata in modalità Managed Services dalla società Uni-One, storico partner di Atex che già svolge tale servizio per altre testate Italiane. Tale modalità di servizio prevede da parte di UniOne la completa gestione in remoto dell’architettura hardware e software che è installata in produzione presso la sede di Milano dell’Editore. Marco Parini, Amministratore Delegato della Società Uni-One, commenta: “Grazie alla qualità del prodotto Atex Content H-Series, alla sua efficacia e alla qualità del nostro servizio, otteniamo la conferma della bontà tecnico/economica della nostra proposta”.
Anche il sito di Fondazione Don Gnocchi, ente non profit nel settore della riabilitazione e dell’assistenza a disabili, anziani e malati terminali, è live con Atex CMS Web Polopoly. Fondazione Don Gnocchi, istituita sessant’anni fa dal beato don Gnocchi per assicurare cura, riabilitazione e integrazione sociale a mutilatini e poliomielitici, è oggi una realtà di primo piano nel panorama sociosanitario del nostro Paese. Svolge le proprie attività in regime di accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale in 29 Centri e una trentina di ambulatori territoriali diffusi in 9 Regioni italiane, con 3602 posti letto accreditati ed operativi di degenza piena e day hospital e oltre cinquemila operatori tra personale dipendente e collaboratori professionali. Obiettivo di Fondazione Don Gnocchi è quello di rilanciare la propria strategia on line, con un radicale restyling della presenza web per garantire maggior evidenza ai servizi erogati dalle numerose strutture sul territorio. La ricerca di un CMS Web semplice, robusto, scalabile e che permettesse di estendere nel futuro la medesima soluzione anche ad altre realtà di Fondazione Don Gnocchi mediante una gestione multi-site avanzata ha portato dopo una accurata selezione alla scelta di Atex CMS Web Polopoly. Il sito di Fondazione Don Gnocchi (www.dongnocchi.it) è inoltre erogato in modalità Cloud da Atex permettendo una ottimizzazione dei costi di struttura e la massima garanzia di efficienza. «La scelta di rinnovare la presenza e la strategia di comunicazione on line e di fornire con nuove tecnologie un servizio sempre migliore agli oltre diecimila utenti che ogni giorno si rivolgono alle nostre strutture – commenta Emanuele Brambilla, responsabile del Servizio Comunicazione e Relazioni Esterne di Fondazione Don Gnocchi - ci ha portati alla scelta di affidarci ad una soluzione particolarmente avanzata quale Atex CMS Web Polopoly, che ci permetterà di raggiungere gli obiettivi che la sfida di questi anni sta ponendoci». «Siamo orgogliosi di partecipare ad un progetto che, nato 70 anni orsono, continua ad occuparsi al massimo livello dei più deboli e di chi in un momento particolare della vita ha bisogno del corretto supporto - aggiunge Filippo Basso, Atex Professional Services Manager Italy».
TecnoMedia n. 83, dicembre 2014
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NOI NO. La nostra suite per le concessionarie nasce integrata e completa. Con EXCELLENCE finisce l’era degli accrocchi a base di fogli di calcolo e soluzioni improvvisate. EXCELLENCE copre tutti gli aspetti gestionali e produttivi specifici delle concessionarie di pubblicità: dall’emissione delle offerte al caricamento degli ordini, dalla gestione dei materiali all’impaginazione del menabò, dalla definizione portafogli all’analisi dei dati commerciali. EXCELLENCE è una suite modulare e completa, pensata con prodotti totalmente integrati tra loro.
Mettete la parola fine all’era degli accrocchi.
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