EVENTI E MANIFESTAZIONI
AUTOMOTORETRÒ
SI TORNA TUTTI A TORINO TANTA PASSIONE ALLO STAND ASI DOPO LA PAUSA FORZATA CAUSA PANDEMIA NEL 2021, LA KERMESSE CHE SI TIENE NEI PADIGLIONI DI LINGOTTO FIERE, EX STABILIMENTI FIAT, PER 4 GIORNI, HA FATTO DI NUOVO RICORDARE AL MONDO CHE TORINO È LA CAPITALE ITALIANA DELL’AUTOMOBILE. L’ASI PROTAGONISTA.
di Luca Marconetti
Nel 2020 erano riusciti a farla per un soffio e fu un record. L’hanno scorso invece, giocoforza, Beppe e Alberto Gianoglio, patron rispettivamente di Automotoretrò e Automotoracing, si sono presi una pausa che, evidentemente, ha fatto loro bene, perché l’edizione del 2022 è tornata più viva che mai: quasi 60.000 ingressi, centinaia di auto in vendita - quest’anno decisamente di alto livello, con prezzi mediamente più alti della media, comunque con la possibilità di fare affari interessanti - migliaia di espositori con oggetti per tutti i gusti e le necessità, modellisti, l’editoria specializzata e, soprattutto, una proposta storica, tecnica e culturale di qualità, espresse dalle eterogenee esposizioni di federazioni, registri di marca e modello, club, scuderie. Il tema di questa 39^ edizione, che è slittata dalla consueta data di inizio febbraio e si è tenuta dal 28 aprile al 1 maggio scorsi, era “Rivoluzioni”, ossia i momenti cruciali dell’evoluzione dell’automobile contestualizzati nell’attualità e nella storia della società e del costume, celebrati dalla mostra organizzata nel parterre d’ingresso dal giornalista Luca Beatrice: 10 auto (dalla Land Rover alla Toyota Prius, passando per Citroën DS, Jaguar E-Type e Fiat Panda, tanto per citarne alcune) e 3 moto. Al centro del padiglione d’onore, come da tradizione incrollabile il n°2, lo stand dell’ASI, dove si sono succeduti per tre giorni dibattiti, conferenze, momenti culturali, presentazioni di libri, incontri. Si è cominciato venerdì, quando Edgardo Michelotti e Alfredo Zanellato Vignale hanno presentato il “Portfolio Michelotti”, pregiata raccolta di opere-tributo ai 100 anni del designer senza tempo edita dalla Libreria ASI. Sul palco, sabato, sono saliti il professor Massimo Grandi - brillantissima matita dei tanti bei disegni che spesso vedete sulle pagine de La Manovella e conoscitore della storia dell’auto - e il designer Mike Robinson per raccontare i 50 anni di un modello molto particolare come la Fiat X 1/9, un’auto che collezionisti e amatori stanno riscoprendo, anche grazie al Club X 1/9 Italia, presente giusto alle spalle di ASI con una bella rassegna di spiderine torinesi. Successivamente spazio a giovani, con la presentazione delle iniziative della Commissione Giovani ASI (la Scude-
ria Italia ASI Giovani, 15 equipaggi che rappresenteranno la Federazione nei suoi eventi più importanti, che riceveranno dalla Commissione un kit pensato per loro e i Trofei ASI Giovani e ASI Giovani Cup) da parte del presidente Costanzo Truini, che ha invitato sul palco alcuni studenti di ingegneria al Politecnico di Torino. Il presidente di ASI, Alberto Scuro, ha poi siglato un importante accordo con FIDAS, per la sensibilizzazione e la diffusione dei valori legati alla donazione di sangue, mentre sono stati suoi ospiti il consigliere regionale Michele Mosca, l’assessore regionale Matteo Marnati con i quali, supportato dal presidente della Commissione Legale ASI, Giuseppe dell’Aversano, si è parlato dell’importante legge approvata dal Piemonte che permette la libera circolazione dei veicoli storici e ci si auspica possa essere da esempio anche per le altre regioni. Clou della giornata la presentazione in anteprima del volume “C’era una Volta il Safari - Storie Italiane d’Africa”, l’ultima opera della Libreria ASI, scritto da Sergio Limone e Sergio Remondino, presenti sul palco dello stand ASI: un’avventurosa cavalcata nella storia del rally più impegnativo di sempre. Domenica ancora spazio alla cultura, con la presentazione della seconda edizione, riveduta e corretta, del best seller della libreria ASI, “Fiat 500, l’Utilitaria della Libertà”, spiegato nelle sue novità - sono circa 60 le pagine in più della prima edizione, andata esaurita - dagli autori Matteo Comoglio ed Enrico Bo. Nel pomeriggio invece, con il presidente della Commissione Veicoli Agricoli e Industriali di ASI, Gianfranco Tardioli, si è tornati sulla grande novità ottenuta da ASI per i mezzi agricoli, l’inserimento nell’Art. 60 del CdS e quindi il loro riconoscimento come veicoli d’epoca tout court. L’occasione ha permesso infine a Paolo Benedicenti, proprietario del bellissimo trattore Fiat 25RD del 1953 esposto nello Stand fresco di restauro, di raccontarne la storia. Il 25RD non era ovviamente l’unico mezzo presente ma c’era anche una stupenda Lancia 037 ex ufficiale in configurazione “Safari” che nell’86 partecipò alla gara con Preston/Lyall e ben 3 moto: due Moto Guzzi, una Gambalunga del 1946 e una C7 Special del 1972 e una Yamaha 350 GP telaio Bimota del 1978.
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