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Con una Jaguar E-Type a Goodwood: aria di casa
PAOLO BUFFARDI E BRUNO BRANDI HANNO “RIPORTATO” UNA E-TYPE I SERIE IN INGHILTERRA, PER PARTECIPARE AL GOODWOOD REVIVAL CAR SHOW. 7 GIORNI E 2800 KM. IL RACCONTO DEL VIAGGIO.
di Paolo Buffardi
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Tutto è iniziato da una follia: durante il Covid, obbligatoriamente chiuso in casa, ho girovagato in rete tra vari siti di auto storiche fno a che ho trovato l’auto che desideravo: una aguar E-type 3.8 1^ serie, blu metallizzato, bellissima! Peccato che si trovasse in Finlandia, dove era stata esposta per alcuni anni presso il Museo dell’Auto di elsin i Ma non mi sono perso d’animo e ho trattato con il venditore sino a trovare un accordo: io gli ho ceduto la mia aguar E-type 2 serie (più una congrua somma di denaro), e lui mi ha inviato la 1 serie dei miei sogni. o comperato senza vederla e senza provarla: una vera pazzia ma è stato amore a prima vista Intanto la mia aguar è stata oggetto di un servizio nelle pagine de La Manovella del novembre 2021, mentre io potevo sognare il mio secondo desiderio: andare al Goodwood Revival, nel est Sussex, in Gran Bretagna via strada, con la mia aguar storica. o cominciato a pensare all’organizzazione del viaggio, alla preparazione dell’auto e alla ricerca di un compagno di viaggio, dal momento che mia moglie giudicava l’impresa una follia, e non intendeva fare un viaggio cos lungo su un’auto cos vecchia o cercato anche altri equipaggi ma senza successo: tutti hanno giudicato la cosa troppo ardua per un’auto storica e, con la scusa degli impegni, hanno glissato e mi sono convinto a partire da solo. Mi sono appoggiato ad una agenzia per la prenotazione degli alberghi, del passaggio in treno nel Tunnel sotto La Manica, dei biglietti di ingresso e del parcheggio a Goodwood per i giorni di venerd 20 e sabato 21 settembre. Le condizioni della vettura erano ottime per la carrozzeria e gli interni (praticamente nuovi) ma la meccanica richiedeva interventi per migliorare l’aff-
dabilità, indispensabile per un lungo viaggio: mi sono appoggiato alla ditta GMA di Pavia per i ricambi (fornitissimi e molto utili per i consigli che sanno darti con cortesia e disponibilità) e all’offcina Ludovica a Sant’Ambrogio di Torino, dove Carlo e Dino, esperti meccanici, restauratori di auto storiche, preparatori e costruttori di auto da corsa, hanno saputo con grande professionalità, competenza e accuratezza, preparare bene la mia vettura per questa impresa. Alla fne ho poi trovato anche un compagno di viaggio, Bruno, un mio amico con cui gioco a golf: appena gli ho accennato a questa avventura si è subito mostrato entusiasta, complice anche l’entusiasmo trasmessogli dal fglio. Bruno si è poi dimostrato un ottimo navigatore ed un compagno attento, disponibile e collaborativo. Detto Fatto Siamo partiti il 13 settembre alle 10.00 dalla sede del Torino eritage a Sant’Ambrogio, 40 m da Torino, subito sotto la Sacra di San Michele, monumento simbolo del Piemonte. La partenza è avvenuta alla presenza di Rita Colomba Annunziata, presidentessa della Scuderia aguar, che ci ha gentilmente fatto omaggio di un un bel giubbino della Scuderia che abbiamo sfoggiato a Goodwood, di Francesco oly e Cedric Robaye, rispettivamente Presidente e Vice Presidente del Torino eritage. Insomma, non eravamo soli. Il viaggio di andata si è svolto in tre tappe: da Sant’Ambrogio a Digione (Francia), passando per il Fre us, per un totale di 510 m, da Digione a Bethune (Francia), per 517 m, da Bethune a Calais e Tunnel sotto la Manica (fantastica esperienza), da Fol stone a Liphoo ampshire (sede del nostro otel), 270 m. Venerd 16 settembre fnalmente ci siamo recati a Goodwood. Alle 8.45 del mattino siamo già ai cancelli: non stiamo più nella pelle Ci siamo esaltati già all’arrivo nel nostro parcheggio, quello riservato alle auto ante 1966: su un ampio prato di verdissima erba inglese, alta 7-8 centimetri, erano già parcheggiate almeno trecento fantastiche vetture storiche, la rappresentanza delle più belle ed affascinanti vetture degli anni ’40-’50-’60: Aston Martin DB2, DB4, DB5, aguar K, E Type, D Type (non ci potevo credere ), Rolls Royce Phantom, Bentley Continental, Corvette Stingray, Ferrari 250 S B, 330 GTS, Dino 248, Maserati 3500 GT, Ghibli, Alfa Romeo 6C 2500, Lancia Aurelia B20 e B24, Fiat 8V, Bristol, Austin ealey 3000, Porsche 2.2 e 2.4, ensen, Facel Vega, Bugatti (almeno una diecina di vari modelli ) e l’elenco sarebbe ancora lungo. Ma quello che colpisce è che i proprietari arrivano con queste fantastiche e preziose auto come se le usassero tutti i giorni. Poi alcuni (parecchi) scendono, aprono il bagagliaio, estraggono un tavolino e due sedioline, e si mettono a fare il picnic: un panino e una birra accanto alle loro auto che valgono molte centinaia di migliaia di euro (anzi, di sterline). Entriamo nel circuito e l è un mondo a parte: non esiste nulla del genere nel resto del mondo almeno il 50% dei visitatori indossa abiti dell’epoca, gli espositori mostrano auto, ricambi, abiti, memorabilia e poi ci sono le auto e le moto che girano in pista, (corrono, come dei pazzi ). Capisci subito che alla guida non possono che esserci dei piloti, che magari hanno corso anni fa e adesso si divertono con le loro vecchiette. Camminiamo lungo tutto il perimetro della pista, su un bordo rialzato coperto di erbetta verde, e ci gustiamo le auto che girano, il rumore assordante dei motori a pieni giri con gli scarichi liberi, le curve affrontate con continue correzioni di volante e fantastici controsterzi. È impossibile descrivere l’atmosfera che si vive a Goodwood, il pubblico non schiamazza, non urla, ma la passione è palpabile e coinvolge e travolge anche chi non è proprio appassionato di auto. Il venerd è giorno di prove, il sabato di qualifche e di gare. Arriviamo al circuito ancora prima e facciamo bene: di auto nel parcheggio ce ne sono molte più che il venerd . Le auto e le moto in gara spingono al massimo, e vedi bene da bordo pista lo sforzo dei piloti: ti sembra impossibile che qualcuno osi andare in quel modo mettendo a rischio auto che valgono centinaia di migliaia di euro e spesso milioni. Ma sono proprio bravi, sono veri piloti. Usciamo dal circuito abbastanza presto, verso le 14.30, perché se tardi un po’ ti trovi imbottigliato in centinaia e centinaia di auto in uscita La domenica 18 ci alziamo molto presto e ripartiamo per il viaggio di ritorno, che facciamo in due sole tappe (a dimostrazione dell’affdabilità della ag ): Liphoo - Tunnel della Manica - Reims per totali 470 m, Reims - Tunnel del Fre us - Torino per 830 m, la tappa più lunga di tutto il viaggio, 11 ore comprese le soste. Un’esperienza splendida, certamente favorita da ottime condizioni meteorologiche, che ci hanno consentito di viaggiare con un discreto confort (ricordando l’eroico viaggio di Norman Dewis, ingegnere e collaudatore chiamato da Sir Lyons, dall’Inghilterra a Ginevra per la presentazione della E-Type ), di gustare i bei paesaggi del nord della Francia e del sud dell’Inghilterra, e di vivere l’atmosfera unica ed esaltante di Goodwood.
IL VIAGGIO IN SINTESI
VETTURA: aguar aguar E type F C 3.8 litri 1 serie del 1963 colore esterno Opalescent Dar Blue, interno Light Blue, aguar Certifcate number 43310. EQUIPAGGIO: driver Paolo Buffardi, navigatore Bruno Brandi. KM PERCORSI: 2770 in 7 giorni. CONSUMO CARBURANTE: 322 litri pari a 8,6 m/litro. CONSUMO OLIO: 2,5 litri.