
6 minute read
HO SOGNATO LE MARCHE…
QUEST’ANNO LO STAFF DE LA MANOVELLA DEL FERMANO HA LETTERALMENTE SUPERATO SÉ STESSO METTENDO IN PIEDI UN’EDIZIONE MEMORABILE DEL “CIRCUITO DEL PICENO - MEMORIAL GIOVANNINO CLEMENTI”: AUTO STUPENDE, ARTE, CULTURA E PANORAMI MOZZAFIATO UNICI. di
C’è una terra che trasforma il visitatore in artista: gli ofre una tela bianca e una tavolozza di colori straordinaria, che spaziano tra le più brillanti e luminose scale cromatiche del blu, dell’azzurro, del verde, del giallo e gli permette di mischiarli come preferisce, cosicché rimangano impressi nella sua mente i più belli e indimenticabili panorami che abbia mai visto. Quella terra si chiama Marche. Ma un’esperienza tanto ambiziosa, per riuscire nel migliore dei modi, ha bisogno di una regia esperta e ben rodata, come lo è appunto l’attività infaticabile del club federato ASI La Manovella Del Fermano, col suo staf capitanato dal presidente Giovanni Ricci, dal suo vice Bruno Stella e coadiuvata dalla sempre impeccabile Laura Ricci, responsabile segreteria ed eventi: mai come quest’anno, le energie profuse nell’organizzazione della loro manifestazione di punta, la “12^ Rievocazione Storica del Circuito del Piceno - Trofeo Giovannino Clementi”, iscritta a Calendario Nazionale come appuntamento del Trofeo ASI-Cronometri Meccanici, quest’anno dal 31 marzo al 2 aprile, sono state ingenti e molto ben calibrate, tanto che non rischiamo di essere tracotanti nel dire che sono riusciti a superare sé stessi, realizzando un’edizione memorabile, per tanti motivi che sarebbero difcili da elencare tutti in poche righe. Vi basti sapere che è stato il perfetto bilanciamento tra cultura - quella dei Piceni, che trasuda dalle strade, dai borghi, dalle chiese che si incontrano in un percorso che vorresti non finisse mai, esclusivamente concepito per godersi al meglio la propria storica
Advertisement
- natura - quella di un’agricoltura fiorente che alterna piante da frutto a viti millenarie, aspri uliveti a boschi rimasti incontaminati - belle auto - 40 gioielli selezionati e costruiti fino al 1972 - un pizzico di competitiva e, soprattutto, l’amicizia, la voglia di star bene insieme attorno a una tavola prelibata e il piacere di condividere una stessa passione.
Sui 150 km del circuito originario (dal 1948 a fine anni ’60) si davano battaglia piloti del calibro di Fagioli e Scarfiotti (che qua esordì a bordo della sua Topolino). Oggi la competizione è stata abbandonata ma quello spirito avventuroso e pioneristico è rimasto e i partecipanti della riedizione l’hanno potuto rivivere anche quest’anno.
L’appuntamento per tutti è venerdì pomeriggio, con le verifiche ospitate nella bella struttura dell’Hotel “Il Timone”, sul lungomare di Porto San Giorgio, intento in un lento e uggioso risveglio in attesa della frenesia estiva. La giornata è dedicata alla scoperta della cittadina rivierasca: il Duomo, la cena a Villa Bonaparte, il concerto nel “teatro-bomboniera” Comunale.
Sabato I aprile si entra nel vivo: partenza di buon mattino con i musi delle auto puntati verso l’entroterra.
Con l’attraversamento di Capodarco, le propaggini di Fermo, Rapagnano, Magliano di Tenna e Montegiorgio si giunge nella splendida quanto insolita Servigliano: incluso tra i Borghi più Belli d’Italia, il suo impianto rinascimentale circondato da mura con le belle piazze signorili, fu realizzato da papa Clemente XIV nel 1771. Negli anni la sua storia fu fortemente condizionata dal ruolo di campo di prigionia per diversi scopi, l’ultimo quale campo di concentramento nella II Guerra Mondiale, momento oggi ricordato dalla Casa della Memoria, che gli equipaggi hanno potuto visitare. Qui anche la prima tranche di 10 prove, su un suggestivo percorso a pressostati dentro e fuori dagli archi che introducono al centro storico.
Ripartita la carovana, ecco il tratto più spettacolare e panoramico, la strada immersa fra campi di grano e vitigni, con di sfondo i Sibillini ancora abbondantemente innevati, che porta a Monteleone di Fermo, vera e propria sorpresa per gli equipaggi, piccolissimo centro medievale che si afaccia come una terrazza naturale su gran parte delle Marche e non solo: da qui si può vedere l’orizzonte dal Conero al Gran Sasso. Per il pranzo tipico si è invece scelta Venarotta, paese all’ombra del Monte dell’Ascensione, che da millenni protegge la provincia di Ascoli Piceno. “La Città del Travertino” o “Delle Cento Torri” ci accoglie col suo caloroso abbraccio del sabato pomeriggio su un percorso assolutamente insolito quanto esclusivo, difcilmente concesso a questo tipo di eventi: tramite l’austero ponte di Porta Solestà - uno dei tradizionali Sestieri nei quali si divide la città, ognuno partecipanti alla celebre Giostra della Quintana - le vetture sono transitate davanti al Teatro Ventidio Basso e al Chiostro della Basilica di San Francesco per entrare nella stupenda piazza del Popolo, uno dei “salotti pubblici” più belli d’Italia, col suo pavimento in travertino lucido e il brulicare presso lo storico “Cafè Meletti”. Dopo, le auto hanno raggiunto piazza Arringo, per rimanere esposte tutta la serata e la notte all’ombra della Pinacoteca Civica e della Cattedrale di Sant’Emidio, patrono della città. Il numerosissimo pubblico ha anche potuto votare la sua preferita: la “giallissima” Triumph TR3 A del 1960 di Manzotti/Manzotti.
La domenica tutti di nuovo verso la costa, con l’arrivo nella placida Cupra Marittima, scrigno della Riviera delle Palme e mare di Ascolani e Fermani, con l’ultima serie di prove (tutte organizzate da ASI Crono) sul lungomare. Arrivo e gran finale tutto dedicato alla città di Fermo, con le auto disposte sotto i secolari alberi che circondano il Duomo di Santa Maria Assunta e gli equipaggi che hanno potuto visitare il suggestivo Teatro dell’Aquila e la bella Sala del Mappamondo, all’interno di Palazzo dei Priori, che, proprio in questi giorni ospita anche la mostra “I Pittori Moderni della Realtà. Verità e Illusione tra Seicento e Novecento”, a cura di Vittorio Sgarbi.

Le premiazioni hanno concluso la conviviale: sul gradino più alto del podio l’espertissimo equipaggio Paciaroni/Leoni su Autobianchi A112 del 1970. A consegnare la coppa Luigina, Francesca e Maria Laura Clementi, moglie e figlie del compianto Giovannino Clementi, fondatore e primo presidente del Club e grande fautore di eventi come questi.



IL CLUB OROBICO HA APERTO CON LA “48 ORE”
La “48 Ore Orobiche”, manifestazione turistica senza prove iscritta a Calendario Nazionale ASI, ha aperto l’annata radunistica del so- dalizio bergamasco Club Orobico Auto Moto d’Epoca di Pedrengo. Una manifestazione “a tutto tondo”, intanto perché ha permesso agli equipaggi di scoprire alcuni tesori storico-paesaggistici del Basso Garda, tra Lombardia ed Emilia, poi perché ha radunato un ottimo parterre di 30 auto costruite tra gli anni ’50 e i primi ‘2000 e infine - e questo è forse l’aspetto più importante - perché ha permesso la socializzazione e l’aggregazione in nome dell’amicizia e del “buon vivere” insieme, senza farsi mancare il piacere della tavola. Appuntamento per tutti è stato sabato 25 marzo alla sede del Club, da dove hanno preso il via, dalle eleganti Jaguar XK120 ed E-Type alle grintose Lancia Delta Integrale e Ferrari 355, dalle spider di fascino come Mercedes 190 SL, Austin Healey 3000, Alfa Romeo Giulietta e Duetto alle rafnate e sofisticate Alfa Romeo 2600, Lancia Flaminia, fino alle più moderne Mercedes SLK e Porsche 911.
Prima tappa Lonato del Garda con la sua rocca e la Casa del Capitano. Nel pomeriggio gli equipaggi hanno visitato la Torre Monumentale di San Martino della Battaglia e il celebre Ossario, che raccoglie i resti di 2619 uomini periti nella celebre battaglia tra le truppe del Regno di Sardegna del Re Vittorio Emanuele II e quelle di Napoleone III contro gli austriaci di Francesco Giuseppe. Domenica 26 marzo “sconfinamento” in Emilia per visitare la Reggia di Colorno e concludere in grande stile presso la Casa del Culatello.
VENTO DI GIOVENTÙ AL 28° TROFEO PRIMAVERA
L’equipaggio Riboldi-Lombardi su FIAT 1100/103 ha vinto il 28° Trofeo Primavera organizzato dalla Scuderia Trentina Storica lo scorso 2 aprile. Un equipaggio giovane, poco più che ventenne, che ha inanellato una serie di passaggi straordinari sulle 60 prove (la manifestazione è valida per la Categoria Formula ASI) tracciate sulla ormai classica strada della Lomasona, un piccolo nastro di asfalto chiuso al trafco immerso nel verde dei prati e dei boschi. Anche quest’anno la località scelta sono state le Giudicarie Esteriori (con alcune belle pause culturali come quella per visitare la mostra fotografica di cultura contadina nel Chiostro del Convento di Campo Lomaso) ma l’evento ha visto il fulcro logistico nell’Hotel Bel Sit di Comano Terme, aperto appositamente. Il percorso del Trofeo Primavera si è poi sviluppato per un centinaio di chilometri andando a toccare mete turistiche rinomate come Riva del Garda e Arco. Una quarantina gli equipaggi provenienti da tutto il Nord Italia. La manifestazione ha previsto numerose premiazioni tra cui la Coppa Renato Salvetta, a memoria del socio della Scuderia Trentina Storica con un passato da corridore e partecipante alla Mille Miglia.

Cosa Succeder
Le Autobianchi Fra La Spezia E Carrara
Il Registro Autobianchi sta apportando gli ultimi dettagli al suo raduno che si terrà tra Liguria e Toscana. L’appuntamento è alle 12.00 di sabato 17 giugno a La Spezia. Verso le 16.00 gli equipaggi verranno accolti alla Marina Militare, in visita all’Arsenale e alle enormi imbarcazioni. Poi un giro sui crinali da Lerici e fino a Fosdinovo (MS) in Lunigiana. Domenica 18 tutti in auto sui percorsi montani panoramici, bianchi e marmorei, fino a Carrara con visita con le Autobianchi alle celebri cave. Il meraviglioso Museo Selvatico attenderà auto e partecipanti per ofrire le sue originalità storiche. Gran finale con pranzo tipico toscano. Per Info: tel. 0119015204 - registro@autobianchi.org - www.autobianchi.org

