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INIZIATIVE, ATTIVITÀ, OBIETTIVI RAGGIUNTI PER LA TUTELA DEL MOTORISMO STORICO
L’ASI E LA SUA STRUTTURA L’Automotoclub Storico Italiano opera attraverso una Segreteria generale e le sue attività sono coordinate da specifiche Commissioni, da Gruppi di lavoro, da Settori e da Responsabili che riferiscono direttamente al Consiglio Federale. Questo è composto da 12 membri più il presidente, che rimangono in carica per quattro anni. Ci sono poi il Collegio dei Probiviri e i Revisori dei conti. IL CONSIGLIO FEDERALE 2019-2023 Presidente Alberto Scuro Vice Presidenti Paolo Pininfarina e Antonio Verzera Consiglieri Federali Francesco Battista, Arcangelo Conserva, Agnese Di Matteo, Marco Galassi, Ugo Gambardella, Carlo Giuliani, Leonardo Greco, Maurizio Speziali, Antonio Traversa, Riccardo Zavatti LE COMMISSIONI Club Giuliano Bensi Cultura Luca Manneschi Giovani Costanzo Truini Legale Giuseppe Dell’Aversano Storia e Musei Danilo Castellarin Manifestazioni Auto Ugo Amodeo Manifestazioni Moto Palmino Poli Tecnica Auto Vittorio Valbonesi Tecnica Moto Stefano Antoniazzi Tecnica Veicoli Militari Luigi Pauletto Tecnica Veicoli Utilitari e Ricreazionali Alfonso Di Fonzo Tecnica Macchine Agricole e Industriali Gianfranco Tardioli Tecnica Nautica, Motonautica e Aeronautica Claudio Tovaglieri I SETTORI Attività Solidali Antonio Durso Veicoli da Competizione Andrea Bergamini Veicoli Centenari Alessio Ridi Velocipedi Alfredo Azzini Rotabili ferroviari Gabriele Savi I GRUPPI DI LAVORO Go-Kart Lampeggiatori Blu Storici
Giorgio Formini Mino Faralli
I RESPONSABILI Marketing e Comunicazione Felice Graziani Rapporti Istituzionali Stefano Ciccardini Rapporti Esteri Marco Rodda
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INTRODUZIONE
IL
2020 è stato un anno particolarmente difficile e sofferto, che molto probabilmente avrà ulteriori strascichi anche nel 2021. Ci attendono altri mesi complicati per un lento ritorno a quella normalità che tutti noi desideriamo. Potrà sembrare strano - o quantomeno paradossale - se dicessi che il nostro mondo, quello del motorismo storico, non si è mai fermato: eppure è la verità, dimostrata da questo documento nel quale abbiamo voluto riassumere e illustrare le principali attività svolte dall’Automotoclub Storico Italiano. Alla fine di ogni anno ci si guarda alle spalle, si tirano le somme su ciò che si è fatto negli ultimi dodici mesi: ebbene, posso garantire essere stati davvero intensi e produttivi. Mi riferisco, in prima battuta, alle tante e concrete iniziative di ASI in ambito sociale, come la raccolta fondi “Insieme per fermare il Covid” grazie alla quale è stato possibile donare al nostro Paese oltre un milione e mezzo di euro, utilizzato per l’acquisto di materiale sanitario e per sostenere le persone in difficoltà. ASI è stata al fianco delle più importanti istituzioni nazionali, come la Cabina di regia Benessere Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), l’UNICEF, perché una realtà come l’Automotoclub Storico Italiano - ente morale la cui attività si basa sul volontariato e che rappresenta oltre 200.000 tesserati - non poteva rinunciare a promuovere il proprio esempio e restare ferma in questa difficile situazione: l’associazionismo è un modello di sviluppo virtuoso e irrinunciabile per il sistema Paese.
Ancora una volta, le istituzioni si sono dimostrate molto sensibili a ciò che rappresenta il motorismo storico per l’Italia in termini sociali, culturali ed economici. In primis i Ministeri competenti (Beni e Attività Culturali, Turismo, Trasporti e Infrastrutture) e la citata Cabina di regia Benessere Italia, in seno alla quale è stato istituito un apposito tavolo di lavoro con l’obbiettivo di collaborare su temi di interesse nazionale e su normative di specifica attinenza per sviluppare progetti importanti. Allo stesso tempo, è stato possibile concentrarsi sul futuro del motorismo storico, focalizzando la tante sfide che ci attendono, soprattutto sui versanti della mobilità e dell’ambiente. ASI ribadisce il forte appello affinché la tutela dei veicoli storici inizi con l’evidenziare la netta distinzione che c’è tra loro ed il parco circolante semplicemente “vecchio”. Stiamo dimostrando di essere guidatori virtuosi. Stiamo dimostrando che l’impatto ambientale dei veicoli storici è pressoché nullo. Stiamo dimostrando che il motorismo storico è un volano di valori positivi e di un notevole indotto economico. Stiamo facendo la nostra parte con estrema serietà e competenza, ricevendo giorno dopo giorno riscontri concreti dalle istituzioni che stanno accogliendo le nostre proposizioni.
Alberto Scuro Presidente Automotoclub Storico Italiano
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SOMMARIO • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
ASI CELEBRA IL DESIGN ITALIANO AD AUTOMOTORETRO’ DI TORINO E A RETROMOBILE PARIS ASI PARTECIPA AL PROGETTO “TORINO AUTOMOTIVE HERITAGE” I VEICOLI STORICI COME BENI CULTURALI E OPERE D’ARTE: ASI PROMUOVE UN TEMA DI GRANDE INTERESSE ASI E ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ PER UNA RICERCA SUL REALE IMPATTO AMBIENTALE DEI VEICOLI STORICI A RETROMOBILE TRIONFA LA COLLEZIONE ASI BERTONE MISURE DI CONTENIMENTO E DI PREVIDENZA SANITARIA PER LA GESTIONE DELL’EPIDEMIA DA CORONAVIRUS ASI ACCENDE I MOTORI DELLA SOLIDARIETA’ PER L’EMERGENZA CORONAVIRUS L’AUTOMOTOCLUB STORICO ITALIANO DONA 1 MILIONE DI EURO A “INSIEME PER FERMARE IL COVID” UNICEF ITALIA SI UNISCE ALLA RACCOLTA FONDI “INSIEME PER FERMARE IL COVID” ATTIVATO IL NUMERO SOLIDALE 45525 PER LA RACCOLTA FONDI “INSIEME PER FERMARE IL COVID” ACQUISTATE LE PRIME 500.000 MASCHERINE GRAZIE ALLA RACCOLTA FONDI “INSIEME PER FERMARE IL COVID” LA RIVISTA UFFICIALE DELL’ASI “LA MANOVELLA” DIVENTA DISPONIBILE ONLINE GRATUITAMENTE IL MOTORISMO STORICO RIPARTE DOPO IL LOCKDOWN ISTITUZIONI SENSIBILI ALL’IMPORTANZA DEL SETTORE GRAZIE AD ASI I DOCUMENTI ORIGINALI DEI VEICOLI STORICI SONO SALVI “EVENTO ITALIA ASI GIOVANI”: IL MEETING VIRTUALE DEL 2 GIUGNO LA CULTURA DEI MOTORI VA IN RETE “ASI SULLE STRADE D’ITALIA”: IL GRANDE RADUNO IN STREAMING CHE HA UNITO IL PAESE NASCE LA TASK FORCE DEI MEDICI ASI “ASI INSIEME 2020”: IL WORKSHOP PER AFFRONTARE LE NUOVE SFIDE DEL MOTORISMO STORICO IL TURISMO DELLA REGIONE MARCHE RIPARTE CON IL MOTORISMO STORICO: UN CONVEGNO A PESARO TARGHE ORIGINALI PER I VEICOLI STORICI: UN PASSO AVANTI PER IL LORO RECUPERO SIGLATO UN NUOVO PROTOCOLLO D’INTESA TRA ANCI (ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI ITALIANI) E ASI ACQUISITE DALLA FEDERAZIONE 71 MOTOCICLETTE DELLA COLLEZIONE MORBIDELLI ASI A MILANO AUTOCLASSICA 2020: UN PARTERRE D’ECCEZIONE PER UN PIENO DI PASSIONE! ASSEGNATO A GIAMPAOLO DALLARA IL PREMIO ASI PER IL MOTORISMO STORICO 2020 GIORNATA NAZIONALE DEL VEICOLO D’EPOCA 2020 PRESENTATO IN ANTEPRIMA A MILANO AUTOCLASSICA L’EVENTO “GP DAYS 2021” ASI GIOVANI IN TOUR A MODENA MOTOR GALLERY CERTIFICATE ASI LE DUCATI 175 CHE NEL 1957 HANNO FATTO IL GIRO DEL MONDO CON TARTARINI E MONETTI ASSEMBLEA ANNUALE DEI DELEGATI ASI “IL FUTURO DELLA MOBILITÀ STORICA” ASI AL SALONE “AUTO E MOTO D’EPOCA” DI PADOVA 2020 I CLUB ASI DEL NORDEST TUTTI INSIEME AL SALONE DI PADOVA “AUTO E MOTO D’EPOCA” ASI PER LA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI STORICI LA PASSIONE PER IL MOTORISMO STORICO ATTRAVERSA L’ITALIA CON “ASI CIRCUITO TRICOLORE”
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22 GENNAIO 2020 ASI CELEBRA IL DESIGN ITALIANO AD AUTOMOTORETRO’ DI TORINO E A RETROMOBILE PARIS La stagione 2020 dei grandi appuntamenti dedicati al motorismo storico si apre con il salone internazionale Automotoretrò, in programma al Lingotto Fiere di Torino dal 30 gennaio al 2 febbraio. Un evento imperdibile per gli appassionati, impreziosito dalla presenza dell’Automotoclub Storico Italiano e della FIVA (Fédération International des Véhicules Anciens) che hanno la propria sede istituzionale proprio a Torino, capitale mondiale del motorismo storico.
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ASI festeggia i 90 anni di Pininfarina, marchio che da sempre è portabandiera del design italiano nel mondo. Regina dell’esposizione ASI è la Cisitalia 202 Coupé del 1947: prima vettura al mondo entrata a far parte della collezione permanente di un museo d’arte moderna – il MoMA di New York – e definita “scultura in movimento” da Arthur Drexler. Ad Automotoretrò si parla anche della lunga tradizione Yamaha nelle competizioni motociclistiche. Nello stand ASI sono esposte una Yamaha-Bimota 350 GP usata da Giuseppe Consalvi nel mondiale 1978 e la Yamaha XTZ 750 Super Ténére che partecipò al Rally Dakar 1992. Nel corso del lungo weekend di Automotoretrò, lo stand ASI è un susseguirsi di incontri e conferenze. Ecco le principali: “Torino Automotive Heritage: il manifesto di una nuova iniziativa”; “I motori tra passato e futuro: passione e mobilità possono convivere grazie all’uso corretto e consapevole dei veicoli storici certificati” (interventi dell’Istituto Superiore di Sanità); “I veicoli storici come beni culturali”; “Motorismo storico: tutele, non privilegi; libertà di circolazione e sgravi fiscali servono a salvaguardare un patrimonio della comunità”; “Torino città dei carrozzieri e dello stile”. Inoltre, sabato 1° febbraio, è presentato in anteprima il nuovo libro “Alfa Romeo GTA” con gli autori Vladimir Pajevic e Gian Luigi Picchi, ex pilota ufficiale Alfa, e si parla di Lancia Rally 037 con Cesare Fiorio e Sergio Limone di fronte ad un nuovo quadro realizzato dall’artista Massimo Beretta.
Lo stand dell’ASI ad Automotoretrò, sempre di grande richiamo per gli appassionati, che hanno potuto ammirare la Cisitalia 202 Coupé del 1947 della Collezione Pininfarina in omaggio ai 90 anni del celebre carrozziere.
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31 GENNAIO 2020 ASI PARTECIPA AL PROGETTO “TORINO AUTOMOTIVE HERITAGE” Il progetto “Torino Automotive Heritage” nasce da una iniziativa del Dipartimento Architettura e Design del Politecnico con Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro (ISMEL) ed ha l’obiettivo di valorizzare gli aspetti architettonici, archivistici e collezionistici legati alla tradizione motoristica della città, con l’ulteriore scopo di sostenere e promuovere il turismo e le attività economiche ad essa connesse. Si tratta di una rilettura della memoria artigianale e industriale di un territorio che da oltre 120 anni è fortemente connotato dall’automobile, come poche altre città mondiali. La più recente deindustrializzazione, il cambiamento del
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modello di sviluppo verso l’innovazione e la creatività ben si sposano con la valorizzazione dei beni legati alla storia della città dell’automobile in termini di cultura, turismo e promozione dei poli tecnologici. Anche l’Automotoclub Storico Italiano, che insieme alla Federazione Internazionale dei Veicoli Storici (FIVA) ha la propria sede a Torino, è parte attiva di “Torino Automotive Heritage” e, in occasione del salone Automotoretrò ha organizzato un incontro per presentare il progetto e per formalizzare l’adesione di altre realtà – compresa l’amministrazione pubblica della Città di Torino con gli assessorati alla Cultura e al Commercio e Turismo - e dare forma ad un primo piano operativo incentrato su una piattaforma digitale di informazione sui beni culturali e sui siti storici della città, con la predisposizione di percorsi di visita, mappe e guide turistiche, testi di approfondimento nella prospettiva di un museo diffuso. ASI e Politecnico di Torino hanno realizzato una prima mappa dedicata a “Borgo San Paolo, il quartiere dell’automobile”, grazie alla quale è possibile riscoprire 18 importanti siti industriali. Tra questi, gli ex stabilimenti Officine Grandi Riparazioni, Spa, Itala, Chiribiri, Lancia, Nardi, Viberti, Diatto e Bertone: alcuni di questi sono andati perduti, altri sono stati dismessi, altri ancora sono stati recuperati e sono oggi visitabili. In tutti i casi si tratta di un percorso che porterà il visitatore nella Torino automobilistica di inizio ‘900. Torino è una delle città cardine di questo sviluppo, nonché sede della prima esposizione di automobili (1898). Il Borgo San Paolo, già dai primi del ‘900, diviene l’espressione della fabbrica-quartiere torinese. Nel corso degli anni la città muta, l’economia cambia e l’automobile si sposta. In un momento di crescente speculazione edilizia molti dei siti industriali che hanno fatto la storia dell’automobilismo piemontese vengono distrutti. Per contro, è cresciuta l’attenzione nei confronti di questi luoghi di queste “cattedrali del lavoro”, espressione di un passato che ha influenzato la vita di migliaia di persone. Oggi, i siti industriali sopravvissuti sono portatori di una memoria condivisa, di una identità da tutelare e conservare.
Nella pagina a sinistra, il presidente dell’ASI Alberto Scuro presenta il progetto “Torino Automotive Heritage” con la partecipazione di Sergio Pace e Rossella Maspoli (Politecnico di Torino), Alberto Sacco (Assessore a Commercio e Turismo Città di Torino) e il designer Mike Robinson. Qui sopra, la mappa del quartiere Borgo San Paolo di Torino con le sue storiche industrie dei motori.
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1 FEBBRAIO 2020 I VEICOLI STORICI COME BENI CULTURALI E OPERE D’ARTE ASI PROMUOVE UN TEMA DI GRANDE INTERESSE In occasione di Automotoretrò 2020 la Commissione Cultura dell’ASI ha sviluppato un tema di grande interesse, con il quale si assimilano i veicoli storici ai beni culturali e alle opere d’arte. Un argomento che verrà trattato e approfondito nel corso del 2020 in specifici convegni organizzati in tutta Italia. Un tema complesso e articolato, frutto di studi e ricerche che hanno impegnato per diversi anni la Commissione Cultura dell’ASI, oggi presieduta dal toscano Luca Manneschi. Quella che di primo acchito potrebbe sembrare una forzatura, cioè pensare un veicolo storico come bene culturale, in realtà non lo è per nulla. Ciò che per l’UNESCO identifica un bene culturale è che l’oggetto in questione sia “frutto di un atto creativo ed opera dell’ingegno umano”, ovvero “un capolavoro del genio creativo umano”. In questo senso, basti pensare alla lunga strada di atti creativi che hanno portato al continuo sviluppo della propulsione o dell’aerodinamica. Altra caratteristica necessaria è quella di “aver avuto un peso nella storia dell’uomo”: anche in questo caso, i veicoli a motore hanno contribuito in maniera determinante alla mobilità e ai trasporti, al lavoro e al benessere economico, all’emancipazione sociale e alla storia militare. Altri importanti requisiti dettati dall’UNESCO sono di “aver avuto un peso nel paesaggio e nell’urbanistica” (si pensi alle strade e alle infrastrutture per la viabilità), di “aver avuto un peso nello sport” (quante le competizioni motoristiche!) e di “aver avuto un peso nelle arti figurative” (auto e moto sempre protagoniste nel cinema e nella fotografia). I veicoli storici come opere d’arte contemplano invece altri parametri. Il concetto di oggetto d’arte è completamente diverso e molto più restrittivo rispetto a quello di bene culturale, non solo come valutazione, ma anche per le implicazioni giuridiche che comporta. Anche nell’arte si trovano delle categorie di appartenenza, ma il giudizio o la valutazione di “opera d’arte” vale per le singole opere, che devono rientrare in alcuni parametri oggettivi. Ad esempio, l’esposizione in museo o mostre non solo di settore, la pubblicazione su riviste specializzate e non, l’attribuzione di premi o riconoscimenti, il raggiungimento di un valore di
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mercato talmente elevato da trascendere quello legato soltanto alla sua funzionalità. E ancora, la sussistenza in quel dato oggetto di riconosciute qualità artistiche ed estetiche, o la sua riproduzione attraverso altre forme di espressione artistica. Infine, può essere opera d’arte anche un oggetto prodotto in serie, che è connotazione propria di tutte le opere di industrial design, come i veicoli. Quest’ultima motivazione è forse la più importante, perché elimina quella specie di peccato originale a carico di tutte le opere di industrial design costituita dalla serialità di produzione, rispetto all’unicità che finora era caratteristica esclusiva e dirimente delle opere d’arte.
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3 FEBBRAIO 2020 ASI E ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ PER UNA RICERCA SUL REALE IMPATTO AMBIENTALE DEI VEICOLI STORICI
Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro (a sinistra), e il presidente dell’ASI, Alberto Scuro, alla firma dell’accordo per la ricerca sull’impatto ambientale dei veicoli storici.
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L’Automotoclub Storico Italiano e l’Istituto Superiore di Sanità hanno presentato il programma di ricerca sugli inquinanti atmosferici prodotti dalla circolazione dei veicoli storici. Un accordo di collaborazione tra i due Enti (siglato il 30 ottobre 2019) che ha l’obiettivo di fare chiarezza e corretta informazione su un tema di estrema importanza e attualità, che prevede l’analisi del materiale particellare, degli ossidi di azoto e di altri contaminanti potenzialmente connessi con le emissioni prodotte dai veicoli storici, in relazione agli usi e ai chilometri annuali realmente percorsi. Hanno partecipato alla presentazione Andrea Piccioli, direttore generale dell’Istituto Superiore di Sanità, Giovanni De Virgilio, ricercatore scientifico, e Gaetano Settimo del Reparto Esposizioni a Contaminanti nell’Aria, Suolo e da Stili di Vita Dipartimento Ambiente e Salute dell’IIS. Proprio quest’ultimo ha esposto una sintetica ma chiara relazione sull’inquinamento atmosferico, sulle sostanze inquinanti e le rispettive sorgenti. Da uno schema riassuntivo sono emerse le principali sorgenti degli ormai famigerati PM 10: nei grandi centri urbani italiani, il riscaldamento domestico incide per il 42%, l’industria per il 17% e l’agricoltura per il 15%; i trasporti stradali emettono l’11% del PM 10 presente nell’aria. Da qui la necessità di un approccio integrato (non solo penalizzando e demonizzando i veicoli) e di interventi su tutte le sorgenti che contribuiscono all’inquinamento atmosferico. “Per la nostra ricerca – ha spiegato Gaetano Settimo – ci concentreremo
su quell’11% per estrapolare il dato riferito ai soli veicoli storici certificati in base al loro utilizzo e ai chilometri percorsi annualmente, prendendo in considerazione cinque città italiane. Si arriverà alla definizione di protocolli guida nazionali per la regolamentazione dell’utilizzo di tali veicoli in ambienti urbani.” Di fronte al pubblico di Automotoretrò, anche il rappresentante dell’Istituto Superiore di Sanità ha sottolineato la necessità di distinguere chiaramente le categorie dei veicoli: “L’impatto ambientale da ricondurre al parco autoveicolare circolante – ha detto Gaetano Settimo - è determinato dai veicoli obsoleti e non certo dai veicoli storici certificati, che rappresentano una percentuale minima rispetto al circolante obsoleto e vanno tutelati.” “Questa ricerca – ha commentato Alberto Scuro, presidente dell’Automotoclub Storico Italiano - costituirà la premessa oggettiva e non strumentale per le riflessioni future con le istituzioni competenti in materia legislativa. ASI e ISS hanno individuato il percorso corretto per modernizzare il sistema di regolamentazione della circolazione dei veicoli storici. ASI, inoltre, si augura di poter mantenere e proseguire il dialogo con le autorità nazionali e parlamentari, che hanno già dimostrato sensibilità e rispetto verso il patrimonio storico e tecnologico e verso gli appassionati, garantendo comunque un elevato senso di responsabilità verso l’ambiente ed il bene comune.”
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10 FEBBRAIO 2020 A RETROMOBILE TRIONFA LA COLLEZIONE ASI BERTONE
Dal 4 al 9 febbraio, a Parigi si è svolta la 45^ edizione di Retromobile: la più importante rassegna del mondo dedicata esclusivamente al collezionismo dei motori. Quasi 200.000 visitatori hanno affollato i padiglioni di Port de Versailles, dov’è stato possibile ammirare i capolavori su quattro ruote più rari e preziosi di tutti i tempi. Tra questi anche dieci straordinari esemplari unici della Collezione ASI Bertone, ospitati a Retromobile per una mostra tematica dedicata alla celebre carrozzeria torinese. Prototipi e concept car che hanno illustrato oltre trent’anni di evoluzione dello stile italiano applicato all’automobile: dalla Autobianchi Runabout del 1969, alla Opel Filo del 2001, passando per la Suzuki Go e la Citroën Camargue del 1972, la Ferrari Rainbow del 1976, la Volvo Tundra del 1979, la
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Lo stand che il salone parigino ha dedicato alle vetture della
Collezione ASI Bertone: in primo piano, la Chevrolet Corvette Ramarro, al suo fianco la Bertone Runabout.
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Qui sotto, la futuristica Runabout realizzata su meccanica Autobianchi A112. Nella pagina a destra, la Citroën Zabrus del 1986.
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Chevrolet Ramarro del 1984, la Citroën Zabrus del 1986, la Lamborghini Genesis del 1988 e la BMW Pickster del 1998. Progetti molto diversi tra loro per tipologia e finalità d’uso, ma accomunati dalla stessa visione estremamente futurista e fuori dagli schemi che ha sempre caratterizzato la creatività della Bertone. Durante il salone parigino, l’Automotoclub Storico Italiano ha avuto l’opportunità di ospitare alcune personalità legate alla storia Bertone, come i designer Piero Stroppa e Marc Dechamps: a quest’ultimo, in particolare, si può attribuire l’impronta dello stile Bertone tra la fine degli anni ’70 e l’inizio dei ’90 e quindi di quasi tutte le vetture esposte a Retromobile. La Collezione ASI Bertone è composta da 79 pezzi - tra veicoli completi e funzionanti, telai e modelli di stile, attualmente esposti al Museo Volandia di Malpensa - e rappresenta un patrimonio storico motoristico senza eguali, tanto da godere della tutela del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che ne ha consentito l’uscita temporanea dai confini italiani vista l’importanza dell’evento e la sua rilevanza a livello mondiale: dieci automobili che hanno rappresentato il “made in Italy” e la capacità creativa tutta italiana di fronte ad un pubblico proveniente da ogni parte del mondo.
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A destra, la Suzuki Go del 1972; in basso, la Ferrari Rainbow del 1976.
Sopra, la Volvo Tundra del 1979; a sinistra, la BMW Pickster del 1998.
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25 FEBBRAIO 2020 MISURE DI CONTENIMENTO E DI PREVIDENZA SANITARIA PER LA GESTIONE DELL’EPIDEMIA DA CORONAVIRUS Nel rispetto delle indicazioni contenute nel decreto legge n.6 del 23 febbraio 2020, e delle diverse ordinanze delle autorità competenti locali, emesse negli ultimi giorni, ASI ha ritenuto doveroso e opportuno collaborare alle misure di contenimento e di gestione dell’emergenza sanitaria da Coronavirus, sospendendo le proprie attività e manifestazioni culturali, ludiche e di socialità, sul territorio nazionale, per un periodo di 30 giorni. Tale provvedimento viene articolato su un periodo di 30 giorni non per aggiungere allarmismo alla situazione già difficile per tutte le aree direttamente coinvolte - e non solo quelle - quanto per le necessarie attività organizzative e preparatorie di cui necessitano i nostri eventi e che richiedono sempre almeno alcune settimane preventive per la loro organizzazione efficiente ed in sicurezza. In questo senso, ASI ha voluto esprimere il proprio senso di responsabilità e di partecipazione all’impegno profuso in queste settimane dagli organi istituzionali, nazionali e locali, da quelli di vigilanza, d’intervento sanitario e di garanzia dell’ordine pubblico non inducendo i propri iscritti a spostamenti sul territorio non necessari. ASI ha sempre seguito con attenzione gli sviluppi della situazione emergenziale, attenendosi scrupolosamente agli orientamenti e alle indicazioni che sarebbero sorte successivamente dalle autorità competenti, aggiornando costantemente di eventuali ulteriori provvedimenti di sospensione delle proprie attività non solo i soci iscritti ma anche le Comunità e le Amministrazioni locali che sempre partecipano con entusiasmo alle manifestazioni sociali e sportive del motorismo storico, inserite ormai da tempo nei diversi calendari turistici e di attrazione dei territori nazionali. L’Automotoclub Storico Italiano ha ritenuto doveroso collaborare con le autorità competenti nelle modalità più aderenti alle misure di contenimento e di gestione dell’emergenza sanitaria da Coronavirus emanate con il DPCM del 4 marzo 2020. A tale scopo, è stato disposto che tutte le attività che intendano svolgersi sotto l’egida o il collegamento
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all’ASI sarebbero state sospese. ASI ha inteso rimanere coerente con le disposizioni governative ed ha sensibilizzato tutti i Club Federati sul territorio nazionale ad agire nella stessa direzione, richiamandosi al senso comune di responsabilità. Allo stesso modo è stata conferma e protratta la sospensione di tutte le sedute di certificazione e omologazione che avrebbero richiesto il necessario spostamento su tutto il territorio nazionale dei Commissari Tecnici delegati. Si rimarca che ASI, attraverso la propria collaborazione attiva verso le misure adottate per fronteggiare l’emergenza sanitaria, ha voluto esprimere il proprio senso di responsabilità e di partecipazione all’impegno profuso in queste settimane dagli organi istituzionali, nazionali e locali, da quelli di vigilanza, d’intervento sanitario e di garanzia dell’ordine pubblico non inducendo i propri iscritti a comportamenti non idonei e contrari alle disposizioni ufficiali.
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16 MARZO 2020 ASI ACCENDE I MOTORI DELLA SOLIDARIETA’ PER L’EMERGENZA CORONAVIRUS PARTE LA RACCOLTA FONDI “INSIEME PER FERMARE IL COVID”, INIZIATIVA CONGIUNTA DI ASI E ANCI COORDINATA DALLA CABINA DI REGIA BENESSERE ITALIA DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
costituire una base di collaborazione più ampia, stabile e duratura. ASI è entrata a far parte della piattaforma “Benessere Italia” perché rappresenta un modello di associazionismo che sostiene un settore, quello del motorismo storico, motore di economia, promozione culturale e turistica del nostro Paese. Un settore in cui anche la formazione è importantissima per mantenere vive le attività ad esso legate, compresa la filiera degli artigiani. L’obbiettivo è di collaborare con molti stakeholder, italiani e stranieri, su temi di interesse nazionale e su normative di specifica attinenza. “Ci mettiamo in moto per spegnere il virus – sottolinea Alberto Scuro, presidente ASI – perché una realtà come l’Automotoclub Storico Italiano non può restare ferma in questa difficile situazione. Con le iniziative coordinate da ASI Solidale vogliamo esprimere il nostro senso di
Il mondo del motorismo storico nel quale opera l’Automotoclub Storico Italiano è animato da passione e valori positivi. Nell’attuale situazione di emergenza sanitaria dovuta alla gestione dell’epidemia del Covid 19 ASI ha avviato la raccolta fondi “INSIEME PER FERMARE IL COVID”, iniziativa promossa insieme ad ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e coordinata dalla Cabina di regia “Benessere Italia” della Presidenza del Consiglio dei Ministri, organo di supporto tecnicoscientifico al Presidente del Consiglio nell’ambito delle politiche per il benessere del Paese e della qualità della vita dei cittadini, che opera in stretta collaborazione con i Ministeri, le Regioni, le Province autonome e gli Enti locali. I fondi raccolti da ASI e ANCI saranno destinati sia ad interventi locali con carattere d’urgenza - come ad esempio l’acquisto di respiratori per le terapie intensive - sia ad attività centralizzate: i progetti saranno identificati in un tavolo di lavoro coordinato dalla Cabina di regia “Benessere Italia”, del quale faranno parte ANCI – in collegamento con il Comitato Operativo della Protezione Civile - e ASI. Tutte le informazioni e le modalità di partecipazione alla rac colta fondi “INSIEME PER FERMARE IL COVID” (compresa la donazione on line) si troveranno sul sito www.fermiamoilcovid.it. Questo impegno di solidarietà condiviso da ASI con la Cabina di regia “Benessere Italia” e ANCI proseguirà nel tempo ed è volontà comune
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responsabilità e di vicinanza alle Istituzioni con azioni sociali concrete attuate in sinergia con realtà dell’importanza della Cabina di Regia “Benessere Italia” della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di ANCI. ASI, grazie anche alla sensibilità dei propri Club federati presenti in tutta Italia e dei tanti appassionati di motorismo storico, contribuirà in modo concreto: sono molte le iniziative di promozione del motorismo storico che abbiamo dovuto annullare e i fondi ad esse destinati saranno devoluti a “INSIEME PER FERMARE IL COVID”. Voglio ringraziare Antonio Durso, responsabile di ASI Solidale, per l’impegno e la determinazione con cui sta seguendo la realizzazione di questo progetto.” “Sono molto felice – dichiara Filomena Maggino, presidente della Cabina di Regia Benessere Italia - che in questo momento così delicato stiamo ricevendo da parte di molti stakeholder tante richieste di sostegno alle istituzioni e soprattutto al nostro Paese. Un esempio sono ASI e ANCI, che hanno avviato un’importante iniziativa di raccolta fondi che vedrà il pieno sostegno della Cabina di Regia Benessere Italia.” “Stiamo fronteggiando, con ogni mezzo, una situazione senza precedenti – sono le parole di Antonio Decaro, presidente ANCI e sindaco di Bari – con il timore di un contagio di difficile gestione e le limitazioni per arginarlo che ci disorientano, perché incidono sulle nostre quotidiane abitudini di vita. I sindaci, come tutti i rappresentanti delle istituzioni, sono responsabilmente impegnati contro l’emergenza sanitaria che sta vivendo il Paese. A nome di tutti loro, da presidente dell’ANCI, ho aderito convintamente alla raccolta di fondi proposta dall’ASI. Sono certo che, come sempre davanti alle difficoltà, gli italiani manifesteranno tutta la loro capacità di essere solidali e generosi.”
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18 MARZO 2020 L’AUTOMOTOCLUB STORICO ITALIANO DONA 1 MILIONE DI EURO A “INSIEME PER FERMARE IL COVID” L’Automotoclub Storico Italiano ha donato 1 milione di euro in favore di “INSIEME PER FERMARE IL COVID”, la raccolta fondi promossa dall’ASI stessa insieme ad ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) coordinata dalla Cabina di regia “Benessere Italia” della Presidenza del Consiglio dei Ministri, organo di supporto tecnico-scientifico al Presidente del Consiglio nell’ambito delle politiche per il benessere del Paese e della qualità della vita dei cittadini. Il mondo del motorismo storico, fatto di passione e valori positivi, ha messo in moto la solidarietà con un atto concreto finalizzato al bene comune. ASI Solidale, che promuove e gestisce le attività solidaristiche della Federazione, ha ideato e sviluppato la raccolta fondi con gli altri attori coinvolti. Il contributo stanziato da ASI deriva dalla riallocazione di fondi che erano stati destinati, nel bilancio di previsione del 2020, a progetti di tutela e promozione del motorismo storico e del nostro territorio: eventi culturali, manifestazioni e iniziative varie che non potranno essere realizzate. Vista la gravità dell’emergenza sanitaria in corso, si è ritenuto quindi opportuno sostenere il nostro Paese. L’iniziativa “INSIEME PER FERMARE IL COVID” è partita il 16 marzo e i fondi raccolti saranno destinati sia ad interventi locali a carattere d’urgenza - come ad esempio l’acquisto di respiratori per le terapie intensive - sia ad attività centralizzate. I progetti saranno identificati in un tavolo di lavoro coordinato dalla Cabina di regia “Benessere Italia”, del quale faranno parte ANCI – in collegamento con il Comitato Operativo della Protezione Civile - e ASI. “Tra gli obiettivi primari dell’associazionismo c’è sempre la solidarietà – ha dichiarato Alberto Scuro, presidente ASI – e l’Automotoclub Storico Italiano, in questo difficile momento, ha voluto esprimere il proprio senso di responsabilità e di vicinanza alle istituzioni e alla popolazione italiana con azioni sociali attuate in sinergia con la Cabina di Regia Benessere Italia e ANCI. Abbiamo sospeso tutte le iniziative in programma nei prossimi mesi e il Consiglio Federale ha deciso di devolvere le somme ad esse
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destinate per contribuire in maniera significativa a questo progetto. La nostra passione ci porta a tutelare e conservare veicoli che sono testimoni della nostra storia e ci regala la sensibilità di capire quanto elevato sia il potenziale del nostro Paese: così piccolo rispetto al resto del mondo, ma ricco come nessun altro di un incredibile patrimonio culturale. Dobbiamo prendere in mano questa situazione, renderci consapevolmente conto di essere un’unica grande comunità, fare ognuno la propria parte, riscoprire l’orgoglio di essere italiani e uscire da questa situazione più consapevoli di prima delle nostre potenzialità. Invito tutti gli appassionati a dare il loro contributo, grande o piccolo che sia, daremo il segnale che anche il nostro mondo di passione è vicino al Paese in questo momento così delicato.”
31 MARZO 2020 UNICEF ITALIA SI UNISCE ALLA RACCOLTA FONDI “INSIEME PER FERMARE IL COVID” È proseguita con successo e ampi riscontri la campagna di raccolta fondi “INSIEME PER FERMARE IL COVID”, avviata il 16 marzo da ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e ASI (Automotoclub Storico Italiano) concordandone la destinazione con la Cabina di regia “Benessere Italia” della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Grazie all’importanza e alla portata del progetto – che viene promosso attraverso il sito www.fermiamoilcovid.it - anche l’UNICEF Italia si è unito alla “cordata solidale”. Il tavolo di lavoro in seno alla Cabina di regia “Benessere Italia” - in collegamento diretto con il Comitato Operativo della Protezione Civile – ha destinato 500.000€ dei fondi raccolti finora all’acquisto di materiale sanitario di prima necessità come tamponi, respiratori e mascherine. Altri fondi saranno presto destinati sia ad interventi locali con carattere d’urgenza sia ad attività centralizzate. “Sono molto lieto che la nostra organizzazione si sia unita ad ANCI e ASI nella campagna di raccolta fondi Insieme per fermare il Covid. Per far fronte a questa drammatica emergenza è fondamentale lavorare con impegno, trasparenza e in sinergia, come una vera e propria squadra. Stiamo vivendo un dramma epocale e condividiamo lo stesso dolore, incertezza e smarrimento di tante famiglie. Ma l’esperienza, la storia e la missione dell’UNICEF ci ricordano che non possiamo fermarci o arrenderci, come non abbiamo mai fatto in tante crisi umanitarie internazionali fin dalla nascita della nostra organizzazione”, ha dichiarato il Presidente dell’UNICEF Italia Francesco Samengo. “ASI è orgogliosa di aver promosso questa iniziativa al fianco di UNICEF e ANCI - ha dichiarato Alberto Scuro, presidente ASI – ed aver potuto contribuire concretamente donando 1 milione di euro, dimostrando ancora una volta che la solidarietà è un principio cardine dell’associazionismo. Il motorismo storico è anche questo: una passione che ci rende consapevolmente conto di far parte di un’unica grande comunità e ci rende ancora più orgogliosi di essere italiani”.
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9 APRILE 2020 ATTIVATO IL NUMERO SOLIDALE 45525 PER LA RACCOLTA FONDI “INSIEME PER FERMARE IL COVID” L’emergenza Coronavirus ha messo a dura prova diversi settori in Italia: sono migliaia le aziende che hanno subìto uno stop nel tentativo di arginare il contagio, o che sono state costrette a rivedere il loro modo di lavorare per tutelare i propri dipendenti. Sono migliaia anche i cittadini che si trovano a fronteggiare questa emergenza sanitaria e a loro sono rivolte le iniziative di solidarietà come la raccolta fondi INSIEME PER FERMARE IL COVID, avviata il 16 marzo da ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), ASI (Automotoclub Storico Italiano) e UNICEF Italia con il coordinamento della Cabina di regia “Benessere Italia” della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Per incentivare ulteriormente la raccolta fondi è stato anche attivato il numero solidale 45525 con il quale è stato possibile donare con un semplice SMS dal proprio telefono cellulare o rete fissa. Nello stesso tempo, la cordata solidale di INSIEME PER FERMARE IL COVID si è ampliata grazie all’adesione dell’Associazione Italiana Collaboratori Parlamentari, degli intergruppi parlamentari “Spazio”, “Innovazione” e “Sviluppo Sostenibile”, oltre ai Comitati Nazionali per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita e per la Ricerca, che daranno ulteriore impulso a questa importante iniziativa. L’immagine della campagna TV dedicata all’SMS solidale 45525 per le donazioni telefoniche. Nella pagina a destra, alcuni dei tanti testimonial che hanno contribuito alla sensibilizzazione del pubblico: dall’alto, in senso orario, il
Dario Vergassola, Dindo Capello e Miki Biasion, l’attore Renato Pozzetto, il musicista Paolo Restani, i piloti Andrea De Adamich e Gabriele Tarquini.
cantautore i piloti
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17 APRILE 2020 ACQUISTATE LE PRIME 500.000 MASCHERINE GRAZIE ALLA RACCOLTA FONDI “INSIEME PER FERMARE IL COVID” Ad appena un mese dall’avvio della raccolta “Insieme per fermare il Covid”, una prima parte dei fondi è stata utilizzata per l’acquisto di mezzo milione di mascherine chirurgiche, inviate, come indicato dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, ai comuni di Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione dell’UNDP con la Cabina di Regia “Benessere Italia”: il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) si è immediatamente attivato e ha rapidamente messo a disposizione dei paesi più colpiti la sua rete mondiale di uffici e le proprie partnership strategiche, potendo così aiutare a reperire e mobilitare i materiali sanitari di prima necessità, sempre più difficili da reperire con l’avanzata della pandemia. E’ in questo contesto di emergenza che UNDP ha risposto alla richiesta d’aiuto lanciata dalle autorità italiane per reperire quanto prima materiale e equipaggiamenti sanitari indispensabili in questa fase critica per l’Italia. “Stiamo facendo qualcosa di importante e di concreto per il nostro Paese – ha detto il Presidente dell’ASI Alberto Scuro – e siamo orgogliosi della risposta solidale che il mondo del motorismo storico ha saputo dare. Ci siamo mobilitati convergendo su questa raccolta fondi tutte le energie e le risorse disponibili di ASI e dei Club federati di tutta Italia: l’arrivo di queste mascherine è un altro passo fondamentale, ma la raccolta fondi non si ferma e grazie al tavolo di lavoro della Cabina di regia Benessere Itala troveremo le soluzioni migliori per affrontare questa emergenza.” “Siamo molto felici e commossi per la partnership che si è creata in occasione di questa raccolta fondi – ha dichiarato Filomena Maggino, Presidente della Cabina di regia Benessere Italia della Presidenza del Consiglio e membro della Task Force – perché fare squadra nei momenti di emergenza è importante, ma lo sarà ancora di più nel momento della ripartenza al fine di ricostruire e soprattutto di costruire un nuovo benessere davvero equo e sostenibile.”
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“Questa terribile emergenza sanitaria – ha dichiarato Antonio Decaro, Presidente di ANCI e Sindaco di Bari - ha fatto scattare una gara di solidarietà della quale, sia come rappresentante delle istituzioni, sia come persona, sono molto orgoglioso. Il Coronavirus ha fermato temporaneamente le gambe di questo Paese, ma non il suo cuore che continua a battere, manifestandosi nella generosità dei tanti che donano e si adoperano per gli altri. Di questa raccolta, alla quale meritoriamente ha dato il via l’ASI e che ha potuto contare sul fondamentale sostegno di UNICEF Italia e sul coordinamento di Benessere Italia, siamo molto grati noi sindaci e le comunità che rappresentiamo.” “L’Italia - ha dichiarato il Presidente dell’UNICEF Italia Francesco Samengo - sta vivendo in prima linea la più grave crisi sanitaria globale degli ultimi 100 anni, inaspettata e di proporzioni gigantesche. Stiamo vivendo un dramma epocale e condividiamo lo stesso dolore, incertezza e smarrimento di tante famiglie. Per far fronte a questa drammatica emergenza è fondamentale lavorare con impegno, trasparenza e in sinergia, come una vera e propria squadra. Non possiamo fermarci o arrenderci, come non abbiamo mai fatto in tante crisi umanitarie fin dalla nascita della nostra organizzazione.”
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28 MARZO 2020 LA RIVISTA UFFICIALE DELL’ASI “LA MANOVELLA” DIVENTA DISPONIBILE ONLINE GRATUITAMENTE Da sabato 28 marzo, l’Automotoclub Storico Italiano ha messo a disposizione di tutti, gratuitamente, la sua rivista mensile “La Manovella”. Il numero di aprile del più antico periodico italiano dedicato al motorismo storico - pubblicato sin dal 1961 - è stato diffuso anche sul web in versione digitale, sfogliabile o scaricabile integralmente dal sito www.asifed.it. L’iniziativa è proseguita con tutti i successivi numeri dell’anno ed è nata dalla volontà di limitare il disagio dovuto all’emergenza e alle restrizioni in corso, che ovviamente hanno ritardato la diffusione della rivista cartacea, spedita in abbonamento agli oltre 150.000 tesserati ASI (italiani e stranieri) e distribuita nelle edicole di tutta Italia. Anche l’ASI ha voluto potenziare i suoi strumenti di informazione ed aumentare il flusso delle notizie, in modo che gli appassionati, costretti nelle proprie case come il resto della popolazione, potessero trascorrere qualche ora in più di svago dedicata alla lettura e alla cultura. La Manovella digitale online completa il quadro delle tante iniziative solidali messe in atto da ASI per rispondere in maniera concreta alla situazione emergenziale dovuta al Covid-19.
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11 MAGGIO 2020 IL MOTORISMO STORICO RIPARTE DOPO IL LOCKDOWN ISTITUZIONI SENSIBILI ALL’IMPORTANZA DEL SETTORE Il DPCM del 26 aprile ha stabilito la riapertura di molte attività connesse al settore del motorismo storico. Una ripartenza molto attesa, perché il sistema automotive è stato duramente colpito dall’emergenza Covid-19 e dal conseguente “lockdown” che dal 9 marzo ha bloccato l’intera filiera. Il motorismo storico rientra in questo comparto con una sua specifica nicchia, che in Italia vale 2,2 miliardi di euro all’anno di indotto economico, occupa su tutto il territorio nazionale decine di migliaia di imprese piccole, medie e grandi, con migliaia di maestranze di elevata professionalità riconosciuta, e che rappresenta, insieme all’arte, all’alta moda e all’enogastronomia di qualità, una delle eccellenze italiane più
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apprezzate nel mondo. E’ motore di un importante indotto anche legato al turismo per le migliaia di iniziative promosse su tutto il territorio nazionale che attraggono molti appassionati anche dall’estero. Nella prima metà del 2020 il settore ha perso oltre mezzo miliardo di euro di giro d’affari. Il 75% di questo valore - pari a 375 milioni di euro - si riferisce agli operatori del settore come artigiani, commercianti, micro e piccole imprese che si occupano di gestione, manutenzione, restauro e produzione di parti specifiche per i veicoli storici: attività che in regime di “lockdown” hanno ridotto del 70% la loro operatività. Oltre alla chiusura delle attività si è registrato l’annullamento di tutte le manifestazioni e degli eventi associativi e ricreativi di ogni tipologia - dai raduni di club ai saloni - con ulteriori ricadute negative sull’economia ad essi collegata. Questa rappresenta il restante 25% dell’indotto complessivo generato ogni anno dal motorismo storico, con altri 125 milioni di euro che avrebbero alimentano, in particolare, il comparto turistico. A questo si aggiungono anche i comparti “heritage” delle case automobilistiche
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che nel settore hanno investito importanti risorse e riconvertito interi ambiti produttivi. “Tante famiglie italiane – sottolinea il presidente dell’Automotoclub Storico Italiano, Alberto Scuro – vivono di motorismo storico grazie ad attività che operano nel settore, altamente specializzate e tramandate di generazione in generazione. Finalmente, con il DPCM del 26 aprile si è fatto un primo, essenziale passo per la ripresa del comparto. Ancora una volta, le istituzioni si sono dimostrate molto sensibili a ciò che rappresenta il motorismo storico per l’Italia in termini sociali, culturali ed economici. In primis i Ministeri competenti (Beni e Attività Culturali, Turismo, Trasporti e Infrastrutture) e soprattutto la Cabina di regia Benessere Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in seno alla quale è stato istituito un apposito tavolo di lavoro con l’obbiettivo di collaborare su temi di interesse nazionale e su normative di specifica attinenza per sviluppare progetti e iniziative. Con la stessa Cabina di regia abbiamo anche attivato la raccolta fondi “Insieme per fermare il Covid”, perché una realtà come l’Automotoclub Storico Italiano che è un ente morale la cui attività si basa sul volontariato e rappresenta oltre 150.000 tesserati non poteva rinunciare a promuovere il proprio esempio e restare ferma in questa difficile situazione: l’associazionismo è un modello di sviluppo virtuoso e irrinunciabile per il sistema Paese. Abbiamo voluto esprimere il nostro senso di responsabilità e di vicinanza alle Istituzioni e alla popolazione con azioni sociali concrete attuate in sinergia con realtà dell’importanza della Cabina di regia, di ANCI e di Unicef.”
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27 MAGGIO 2020 GRAZIE AD ASI I DOCUMENTI ORIGINALI DEI VEICOLI STORICI SONO SALVI La Direzione Generale della Motorizzazione ha emesso una nuova circolare (prot. 14794 del 27/5/2020) con alcune precisazioni in merito al Decreto Legislativo 98/2017 che regola il Documento Unico di Circolazione e Proprietà. Precisazioni che saranno oggetto di organico recepimento nell’aggiornamento delle “schede tematiche”, in occasione del prossimo avvio della terza fase di attuazione graduale della riforma. Una nota specifica riguarda anche i veicoli di interesse storico e collezionistico, per i quali l’Automotoclub Storico Italiano aveva sollevato il problema della distruzione dei documenti originali dovuta alle nuove procedure telematiche. Sono state accolte le proposte avanzate da ASI per evitare la perdita di questo importante “corredo storico” dei veicoli. In particolare, i libretti di circolazione ed i fogli complementari non verranno trattenuti, né distrutti e neppure annullati. “Siamo grati al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e alla Direzione Generale della Motorizzazione per la grande sensibilità dimostrata nei confronti del motorismo storico”, ha sottolineato Alberto Scuro, presidente dell’Automotoclub Storico Italiano. “Hanno ascoltato le nostre istanze e preso in considerazione i nostri suggerimenti per la salvaguardia del patrimonio storico. Siamo sicuri che il dialogo proseguirà anche in futuro nell’ambito di un tavolo di lavoro che vedrà riunite le istituzioni competenti e gli enti certificatori, con il solo obiettivo di tutelare i veicoli storici. Pensiamo alle revisioni periodiche dei veicoli ante 1960, ante 1945 e per quelli centenari; al rilascio di targhe con caratteristiche uguali a quelle del periodo d’uso del veicolo; alla possibilità di mantenere le targhe straniere originali dei veicoli storici importati e a tanti altri aspetti che potrebbero tutelare al meglio il settore, rendendo al contempo più semplice la conservazione del patrimonio storico nazionale”. Questa la nota della circolare riferita ai veicoli di interesse storico e collezionistico (art. 60 c.d.s.): Al fine di salvaguardare il valore storico e collezionistico dei documenti di circolazione e di proprietà dei veicoli che, in base ai dati presenti nell’ANV (Archivio Nazionale Veicoli), risultano classificati come tali in base alla
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iscrizione in uno dei registri previsti dall’art. 60, comma 4, c.d.s., o che siano stati costruiti o immatricolati per la prima volta almeno trenta anni fa, tutte le operazioni gestite con le nuove procedure e che danno luogo all’emissione del DU (es., trasferimenti di proprietà, reimmatricolazioni, aggiornamenti con rilascio di nuovo documento di circolazione), devono essere gestite secondo le seguenti modalità: nel fascicolo digitale deve essere acquisita l’immagine pdf del documento di circolazione originale, al quale non va praticato il taglio dell’angolo superiore destro; il documento originale è restituito al nuovo proprietario senza apposizione di alcun segno (timbro, tagliando autoadesivo o altro) di annullamento; analogamente è restituito, con le stesse modalità, il foglio complementare dopo averlo scansionato e acquisito nel fascicolo senza taglio dell’angolo superiore destro.
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22 MAGGIO 2020 “EVENTO ITALIA ASI GIOVANI”: IL MEETING VIRTUALE DEL 2 GIUGNO Vista la contingente impossibilità ad incontrarsi in un raduno tradizionale di veicoli storici, la Commissione Giovani dell’ASI ha organizzato un meeting virtuale che si è svolto il 2 giugno in occasione della Festa della Repubblica Italiana. Durante l’evento non è mancato un momento conviviale trascorso a tavola, reso possibile grazie alla collaborazione della Federazione Italiana Cuochi per contribuire concretamente al rilancio del mondo della ristorazione. In tutta Italia, con le attività ristorative locali individuate dalla FIC, è stato possibile prenotare un menù studiato ad hoc per l’evento: lo si è potuto ricevere a domicilio, ritirare presso il ristorante, oppure consumare direttamente nel locale aderente all’iniziativa rispettando le norme di distanziamento in vigore. L’Evento Italia ASI Giovani ha avuto l’obiettivo di rinsaldare l’amicizia e la vicinanza tra tutti gli appassionati più giovani mediante uno strumento – il web – che permette una nuova forma di aggregazione in attesa di tornare in strada tutti insieme, “ruota a ruota”. Durante l’evento ci sono stati collegamenti con personalità del motorismo storico e non solo. Come Antonio Giovinazzi, pilota ufficiale del Team Alfa Romeo Racing ORLEN in Formula 1. La partecipazione del veloce driver pugliese ha offerto lo spunto per celebrare l’Italia dei motori in questa particolare giornata all’insegna del Tricolore. Il filo conduttore dell’evento ASI si è intrecciato con i 70 anni del Campionato del Mondo di Formula 1 e con i 110 anni dell’Alfa Romeo (prima Casa iridata nella massima serie, che vinse il mondiale 1950 con un altro pilota italiano, Nino Farina) ed i partecipanti all’Evento Italia ASI Giovani sono stati intrattenuti con video e contributi a tema, per finire con l’intervento “live” di Giovinazzi. “Il 2 giugno è stato un giorno speciale per l’Italia – ha detto Antonio Giovinazzi - specialmente in questo difficile momento storico. Per me, essere uno dei portacolori della nostra nazione sul palcoscenico internazionale è un motivo
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di grande orgoglio ed è stato un piacere far parte dell’evento ASI che ha celebrato l’italianità dei motori e la prestigiosa storia che abbiamo nel mondo del motorsport.” Insieme a Giovinazzi è intervenuto anche Antonio Ghini, opinion leader internazionale e direttore del magazine “The Key”. Testimonial iniziale è stato invece Antonello Riva, campionissimo del basket italiano che darà il suo speciale messaggio ai giovani. “Sono tantissimi i giovani che animano il mondo del motorismo storico – ha sottolineato Alberto Scuro, presidente dell’Automotoclub Storico Italiano – e il loro strumento più utilizzato è il web: per questo la Commissione Giovani di ASI ha ideato il meeting virtuale del 2 giugno: proprio dai più giovani ci sono arrivati costanti impulsi a ripartire e mi fa molto piacere che questo primo evento sia dedicato a loro”.
Antonio Giovinazzi, pilota ufficiale del team Alfa Romeo Racing ORLEN in Formula 1, ha partecipato all’evento web organizzato dalla Commissione Giovani dell’ASI.
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8 GIUGNO 2020 LA CULTURA DEI MOTORI VA IN RETE
9 GIUGNO 2020 “ASI SULLE STRADE D’ITALIA”: IL GRANDE RADUNO IN STREAMING CHE HA UNITO IL PAESE
“Cultura on line” è la nuova iniziativa dell’Automotoclub Storico Italiano. Nasce da un’idea a da una precisa volontà divulgativa della Commissione Cultura dell’ASI, che ha visto nel web un’ulteriore opportunità per diffondere la conoscenza della storia motoristica. Rispetto alla carta stampata, il mondo di internet permette formule espressive e divulgative diverse e più facilmente diffondibili mentre, rispetto a conferenze o convegni, fornisce un contatto più diretto e capillare con tutti gli appassionati, in particolare quelli più giovani. Il recente periodo di emergenza sanitaria, con conseguente distanziamento sociale, ha dato un decisivo impulso al progetto “Cultura on line”: la Commissione Cultura dell’ASI, presieduta da Luca Manneschi, ha quindi affrontato una nuova sfida con l’entusiasmo che da sempre sta alla base di ogni attività firmata ASI. “Cultura on line” utilizza tutti i canali web dell’Automotoclub Storico Italiano - dal sito internet www.asifed.it ai vari social network come Facebook, Instagram e Youtube - ed i contenuti sono strutturati in quattro diverse tipologie: dalle più semplici “Pillole” ai più articolati “Video”, passando per le “Relazioni” ed i “Quaderni”. Questa nuova forma di divulgazione ha come primo obiettivo quello di colmare il vuoto dovuto alla mancanza obbligata di eventi aggregativi, ma in futuro li affiancherà e li completerà creando un complesso circuito culturale che sarà sempre di più il fiore all’occhiello dell’Automotoclub Storico Italiano.
“ASI sulle strade d’Italia” è l’evento web organizzato domenica 21 giugno con una lunga diretta streaming sui canali Facebook e Instagram dell’Automotoclub Storico Italiano. Uno speciale giro d’Italia in collegamento con i Club Federati ASI, che hanno mostrato le bellezze dei propri territori direttamente dall’abitacolo di auto storiche in movimento. Le manifestazioni del settore si sono fermate per molti mesi, per questo ASI ha pensato ad un grande “raduno diffuso” da vivere in maniera virtuale e telematica, lasciando spazio e voce ai club per raccontare gli eventi che hanno dovuto annullare. “ASI sulle strade d’Italia” è stato un viaggio coinvolgente e appassionante, grazie al quale è stato possibile vivere le realtà motoristiche e paesaggistiche di tutta la Penisola, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. “L’Automotoclub Storico Italiano è una realtà che ha radici profonde in tutto il Paese – ha evidenziato il presidente Alberto Scuro – e chi ne fa parte condivide i valori più sani dell’associazionismo: ecco perché la voglia di vivere insieme la comune passione per i veicoli storici è stata sempre più incontenibile in un lungo periodo di distanziamento sociale forzato. Gli appassionati avevano voglia di tornare in strada e la nostra Commissione Manifestazioni Auto, presieduta da Ugo Amodeo, ha ideato una simpatica iniziativa web grazie alla quale abbiamo dato spazio ai tanti club che ogni anno organizzano manifestazioni di altissimo livello, facendo divertire gli appassionati e dando un notevole impulso al turismo su tutto il territorio nazionale”.
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23 GIUGNO 2020 NASCE LA TASK FORCE DEI MEDICI ASI
La campagna di informazione e sensibilizzazione alle vaccinazioni promossa dalla
Task Force dei Medici ASI.
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Le numerose iniziative promosse negli ultimi mesi da ASI Solidale ha reso ancora più evidente l’importante ruolo sociale che l’associazionismo riveste nel nostro Paese. La pandemia che ha funestato l’Italia e il mondo intero ha evidenziato come sia determinante il ruolo degli operatori sanitari ed in particolare dei medici. Da qui nasce la condivisione operativa con i tanti medici appassionati di veicoli storici e quindi soci di Club Federati ASI, pronti a formare una “task force” – coordinata dal referente Ivo Serio - che possa essere un punto di riferimento per la promozione della buona salute anche nell’ambito del motorismo storico. L’obiettivo è quello di creare un gruppo di medici che si faccia promotore di campagne di prevenzione da associare a manifestazioni e momenti culturali organizzate dal rispettivo club di appartenenza.
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9 LUGLIO 2020 “ASI INSIEME 2020”: IL WORKSHOP PER AFFRONTARE LE NUOVE SFIDE DEL MOTORISMO STORICO
Qui sotto, l’ingresso del ASI organizzato a Frascati (Roma). Nella pagina a destra, in alto, l’introduzione ai lavori da parte del Presidente Scuro; in basso, la professoressa Filomena Maggino, Presidente della Cabina di Regia Benessere Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ospite di “ASI Insieme 2020”. workshop
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Il Consiglio Federale, le Commissioni e tutti i responsabili dei vari settori di attività che compongono il “sistema operativo” dell’Automotoclub Storico Italiano si sono riuniti in “ASI Insieme 2020”, un intenso workshop organizzato a Frascati (Roma) il 15 e 16 luglio. Un evento durante il quale sono state condivise idee, spunti e proposte. Si è lavorato in sinergia per coordinare i tanti mondi che compongono l’ASI, nell’ottica di un continuo miglioramento, stabilendo nuovi obiettivi e, soprattutto, guardando al futuro del motorismo storico. “ASI non si è mai fermata – ha sottolineato il presidente Alberto Scuro - nemmeno in questi ultimi mesi vissuti nel dramma dell’emergenza sanitaria e nel disagio del distanziamento sociale. Dobbiamo guardare al domani in maniera positiva e concreta. È il momento di ripartire e dobbiamo farlo tutti insieme: con passione, entusiasmo e coraggio nel fissare nuovi obiettivi sempre più elevati. Abbiamo riunito tutti i comparti operativi di ASI per un confronto costruttivo, per giocare in anticipo sul 2021 e sull’evoluzione del motorismo storico”.
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14 LUGLIO 2020 IL TURISMO DELLA REGIONE MARCHE RIPARTE CON IL MOTORISMO STORICO: UN CONVEGNO A PESARO L’associazione Terra di Piloti e Motori è nata nel 2017 con l’obiettivo di promuovere il turismo motociclistico nelle Marche e di rendere la tradizione motoristica della regione un elemento identitario e uno strumento per la competitività del sistema economico. Per dare il proprio contributo in questa delicata fase di ripartenza, l’Associazione ha organizzato, sabato 18 luglio, un convegno presso il Museo Officine Benelli di Pesaro. Il tema è stato focalizzato sul contributo del motorismo storico nello sviluppo del turismo. Sono intervenuti il Consigliere della Regione Marche Andrea Biancani, l’Executive Director di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo Giovanni Bastianelli e il presidente di Terra di Piloti e Motori Alberto Paccapelo. L’Automotoclub Storico Italiano ha partecipato all’evento con il presidente Alberto Scuro per illustrare il fondamentale contributo sociale, culturale ed economico che la Federazione, con tutti i suoi club disseminati sull’intero territorio nazionale, è capace di generare. Nelle Marche sono presenti 14 club federati: segno di una passione molto forte e radicata, con il primo sodalizio locale fondato nel 1976. La Regione, inoltre, ospita 9 musei dedicati al motorismo e tra i personaggi celebri locali si possono citare i piloti Dorino Serafini, Luigi Fagioli, Lodovico
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Scarfiotti, Gianni Morbidelli e il campionissimo Valentino Rossi. Grazie a loro, e ad altre realtà importanti come le Officine Benelli, nasce un’intensa attività culturale, anch’essa volano del turismo locale: pubblicazione di libri, allestimento di mostre, organizzazione di convegni. Il tutto genera un indotto economico che nelle sole Marche vale oltre 120 milioni di euro all’anno, buona parte dei quali a vantaggio del comparto turistico. “La cultura dei motori – ha sottolineato Alberto Scuro, presidente ASI - è in grado di contribuire in maniera concreta e sostanziale all’intero sistema Paese. Il motorismo storico è patrimonio nazionale, è un’eccellenza che l’Italia esporta in tutto il mondo. È anche una passione che aggrega, grazie alla quale vengono organizzate ogni anno migliaia di manifestazioni ad elevato impatto turistico. Nel 2019, ad esempio, i nostri club federati hanno dato vita ad oltre tremila eventi, muovendo con essi trecentomila persone. Proprio da qui nasce la collaborazione con il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, che ha l’obiettivo di sviluppare nuovi progetti per la promozione dei nostri territori.”
Nella pagina a sinistra, l’intervento del presidente ASI Alberto Scuro sul tema del motorismo storico come strumento e opportunità per il turismo, nelle
Marche e in Paese. Qui sotto, grande
tutto il
partecipazione alla conferenza organizzata negli spazi del
Museo Benelli di Pesaro.
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16 SETTEMBRE 2020 SIGLATO UN NUOVO PROTOCOLLO D’INTESA TRA ANCI (ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI ITALIANI) E ASI MOTORISMO STORICO E REALTÀ LOCALI VIAGGERANNO UNITI PER UN REALE CONTRIBUTO ALLA VALORIZZAZIONE E ALLA PROMOZIONE DELL’INTERO PAESE Il 16 settembre 2020 è stato siglato un nuovo protocollo d’intesa tra l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e l’Automotoclub Storico Italiano, con il quale viene avviata una collaborazione finalizzata alla promozione del Paese valorizzandone il patrimonio artistico, culturale ed enogastronomico grazie alle molteplici iniziative riconducibili al settore del motorismo storico. Grazie ad ANCI si potrà concretizzare una rete di collegamento tra le singole territorialità locali e comunali utilizzabile da tutti gli appassionati di veicoli storici (italiani e stranieri), che avranno la possibilità di conoscere, apprezzare e vivere il territorio nazionale cogliendone le bellezze storiche e naturali. Allo stesso modo, le numerose iniziative di ASI faranno sempre più da volano allo sviluppo dell’indotto diretto e indiretto prodotto dal motorismo storico a giovamento delle realtà locali: dalla filiera professionale al comparto turistico. ANCI e ASI si fanno promotori del turismo motoristico, svilupperanno progetti comuni per la formazione professionale e per la valorizzazione dei cosiddetti “archivi di comunità”, costituenti la memoria storica del collegamento fra aziende motoristiche e comunità locali che le ospitano o che le hanno ospitate in passato. In questo particolare frangente sarà di ulteriore supporto anche l’Associazione Città
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dei Motori, già operativa in ambito ANCI. Per il conseguimento di questi comuni obiettivi, ANCI e ASI lavoreranno fianco a fianco per ottenere anche provvedimenti legislativi e normativi che tutelino la conservazione e l’utilizzo dei veicoli storici. ASI, inoltre, facendo parte della Cabina di regia Benessere Italia - organo di supporto tecnico-scientifico alla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito delle politiche per il Benessere Equo e Sostenibile e per l’attuazione della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile - potrà dare un ulteriore contributo al raggiungimento degli obbiettivi auspicati. “La bellezza dell’Italia – ha evidenziato Antonio Decaro, presidente ANCI è nella ricchezza dei suoi scorci, nell’unicità dei suoi borghi, nei paesaggi mai uguali a se stessi. Chi viaggia a bordo dei veicoli storici può goderne da una posizione privilegiata e l’accordo con chi rappresenta gli amanti di questi mezzi può rappresentare un’occasione per scoprire i mille angoli italiani e irrobustire il turismo esperienziale”. “Il protocollo d’intesa siglato con ANCI – ha dichiarato Alberto Scuro, presidente ASI – rappresenta una tappa fondamentale nel percorso virtuoso che la Federazione sta portando avanti in ambito sociale e culturale. Il motorismo storico non è solo passione, ma è un settore che può offrire grandi opportunità per lo sviluppo del Paese: fa parte delle eccellenze italiane riconosciute in tutto il mondo e come tale sposa alla perfezione missione e obiettivi di ANCI”.
Il presidente dell’ASI, Alberto Scuro, con il presidente dell’ANCI e sindaco di Bari, Antonio Decaro, per la firma del protocollo d’intesa tra le due associazioni finalizzato allo sviluppo del sistema
Paese.
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19 SETTEMBRE 2020 ACQUISITE DALLA FEDERAZIONE 71 MOTOCICLETTE DELLA COLLEZIONE MORBIDELLI L’Automotoclub Storico Italiano ha rilevato una parte molto importante della preziosa Collezione Morbidelli scongiurandone di fatto lo smembramento. Varie vicissitudini susseguitesi negli anni avevano portato gli eredi di Gianfranco Morbidelli alla scelta, sicuramente sofferta, di vendere una delle raccolte di motociclette più importanti del mondo. Grazie all’interessamento e all’intervento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ASI è riuscita a perfezionare l’accordo con gli eredi dell’imprenditore pesarese, che nel 2000 aveva inaugurato il suo museo dedicato alla storia, all’evoluzione tecnica e alle competizioni motociclistiche. Il Comune di Pesaro ha avuto un ruolo importantissimo in questa vicenda ed è previsto che lo stesso possa mettere a disposizione una sede prestigiosa per esporre la collezione.
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Molti esemplari della Collezione Morbidelli erano già stati portati in Inghilterra per essere venduti all’asta, ma ASI è riuscita ad acquistare 71 esemplari dopo l’intervento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che ha bloccato l’esportazione dei pezzi con più di 75 anni, evitando quindi la drammatica dispersione di quello che era un nucleo importantissimo di veicoli sia per originalità sia per anzianità: un patrimonio che potrà rimanere in Italia per continuare a raccontare il primo mezzo secolo di evoluzione motociclistica. Essendo rimasti di proprietà della famiglia i motoveicoli Morbidelli da Gran Premio, si spera che gli stessi possano un domani affiancare quelli recuperati da ASI per far parte dell’esposizione. Gli eredi con cui ASI ha avuto un ottimo rapporto hanno già dato una generica disponibilità in tal senso, che dovrà essere approfondita sulla base del progetto espositivo definitivo. Le motociclette salvate dall’ASI rappresentano 30 differenti marchi di tutto il mondo, la maggior parte dei quali oggi scomparsi. La moto più datata è una rarissima Moto Rêve 275 del 1907; la più preziosa è senza dubbio la Benelli GP 4 250 Competizione del 1942: unico esemplare esistente al mondo progettato dalla Casa motociclistica pesarese, oggi valutato più di mezzo milione di euro. Per rimanere in territorio marchigiano – dove la
Nella pagina a sinstra, una delle 71 moto della Collezione Morbidelli acquisite dall’ASI: la Benelli 250 GP4 Compressore del 1942. Qui sotto, la presentazione dell’avvenuta acquisizione con la partecipazione del sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, e dei rappresentanti dell’associazione Terra di Piloti e Motori, Alberto Paccapelo e Raffaella Rossini.
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tradizione e la passione per i motori hanno radici profonde – si può citare anche la Benelli GP 175 usata nel 1934 dal pilota iridato Dorino Serafini, anch’egli di origini pesaresi come il campionissimo Valentino Rossi da Tavullia. ASI ha voluto recuperare anche l’esemplare della famosa vettura BBC (Benelli, Beretta, Castelbarco) presentata al Salone di Torino del 1952 ma mai entrata in produzione. La lista delle pregiate motociclette è davvero lunga ed è il frutto della passione e della lungimiranza di Giancarlo Morbidelli - figura di spicco nel panorama motociclistico italiano - scomparso il 10 febbraio scorso dopo una vita passata ad inseguire un sogno a due ruote. Nato a Pesaro nel 1934, Morbidelli è stato un genio della meccanica, un brillante imprenditore, una leggenda del motociclismo che negli anni ’70 si è affermata vincendo otto titoli mondiali nelle classi 125 e 250. “Gli scopi statutari dell’ASI – ha sottolineato il presidente Alberto Scuro – comprendono la tutela e la salvaguardia del motorismo storico in tutte le sue forme: oggi lo abbiamo ribadito in maniera concreta e determinata. Grazie all’iniziativa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e alla
sensibilità del ministro Dario Franceschini, sempre attento ai valori e all’importanza del motorismo storico e al dialogo sereno e costruttivo con gli eredi Morbidelli abbiamo salvato un patrimonio unico al mondo, che molto presto rimetteremo a completa disposizione del territorio e di tutti gli appassionati. La Regione Marche e la città di Pesaro, con il sindaco Matteo Ricci in prima linea, credono molto nel motorismo come leva fondamentale per il turismo e per un’offerta culturale di rara unicità e siamo orgogliosi di contribuire all’operato fatto finora. Insieme all’amministrazione locale troveremo la miglior sistemazione per la Collezione Morbidelli”.
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Nella pagina a sinistra, la Benelli GP Bialbero del 1934. Qui sopra, l’indimenticato Giancarlo Morbidelli.
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25 SETTEMBRE 2020 ASI A MILANO AUTOCLASSICA 2020 UN PARTERRE D’ECCEZIONE PER UN PIENO DI PASSIONE!
L’inaugurazione ufficiale di Milano AutoClassica 2020: da sinistra, Paolo Pininfarina (vice presidente ASI), Alberto Scuro (presidente ASI), Andrea Martini (organizzatore del Salone), Enrico Pazzali (presidente Fondazione Fiera Milano), Angelo Sticchi Damiani (presidente ACI), Geronimo La Russa (presidente ACI Milano).
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Milano AutoClassica 2020 (25-27 settembre), il salone dedicato alle auto storiche e sportive allestito nei padiglioni di Fiera Milano Rho, ha visto vede come assoluto protagonista l’Automotoclub Storico Italiano. La federazione italiana di riferimento per il settore del motorismo storico è stata presente con un grande stand all’interno del padiglione 22. Per la prima volta, lo spazio istituzionale dell’ASI è stato affiancato dai sodalizi che rappresentano l’associazione sul territorio e che, a Milano AutoClassica, hanno fatto da cornice ad una straordinaria esposizione dedicata ai 90 anni del marchio Pininfarina. Come di consueto, nell’arco dell’intero weekend si sono susseguite presentazioni e talk show e, sabato 26 settembre, sul palco dello stand è stato consegnato il prestigioso “Premio ASI per il Motorismo Storico”. È stato un fine settimana all’insegna della passione, tanto più che domenica 27 settembre è stata celebrata la Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca con iniziative ed eventi in ogni parte d’Italia: il tutto enfatizzato dalla completa condivisione sui canali web dell’ASI, in una sorta di “maratona social” con collegamenti virtuali tra il salone di Milano e le manifestazioni organizzate dai tanti club federati del Paese.
90 ANNI PININFARINA
Per celebrare un anniversario importante come quello del famoso carrozziere torinese sono state messe in mostra 14 straordinarie automobili che rappresentano il passato, il presente e il futuro dello stile Pininfarina. Si partiva dall’immediato dopoguerra con l’Alfa Romeo 6C 2500 SS Coupé del 1949, speciale “one off” oggi custodita nella Collezione Lopresto e vincitrice dei più importanti concorsi d’eleganza del mondo. Le vetture coupé rappresentano da sempre il fiore all’occhiello della Pininfarina, ecco perché insieme alla 2500 SS erano esposti altri fondamentali modelli come la Lancia Flaminia Coupé del 1962, la Ferrari 275 GTB del 1966 (la granturismo all’italiana per antonomasia) e la recente concept car Pininfarina Cambiano svelata al Salone di Ginevra del 2012. Con un poker di spider dal fascino immortale sono stati ricordati anche i 110 anni dell’Alfa Romeo: Giulietta Spider, Duetto “osso di seppia”, Spider
Qui sotto, la ricca esposizione tematica dedicata ai 90 della Pininfarina alla quale hanno fatto da cornice gli spazi
Club Federati ASI della Lombardia.
dei
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90 anni Pininfarina sintetizzati in un’esposizione composta da modelli del passato e da prototipi più recenti, come la Ferrari Sergio qui in primo piano.
tipo 916 ci hanno portato dagli anni ’50 al secondo millennio insieme alla 2uettottanta realizzata in esemplare unico in occasione degli 80 anni Pininfarina festeggiati nel 2010. Il percorso espositivo proseguiva con un altro tributo, questa volta dedicato al fortunato binomio FerrariPininfarina, con il quale sono state prodotte le più belle automobili di tutti i tempi. Simboli di questa liaison erano la Dino 246 GTS lanciata nel 1969 e la più recente Pininfarina Sergio del 2013: due epoche unite da un’inconfondibile tratto stilistico e dai nomi che rievocano due grandi personaggi come il figlio di Enzo Ferrari ed il figlio di Battista “Pinin” Farina. L’atelier torinese ha saputo instaurare proficui rapporti anche gli Stati Uniti, sottolineati a Milano AutoClassica da due modelli fondamentali come la Nash Healey Spider del 1953 e la Cadillac Allanté Cabriolet del 1987. Un ultimo capitolo della mostra riguardava l’incessante propensione della Pininfarina verso il futuro e l’innovazione, che ASI ha voluto esprimere esponendo la Sigma Grand Prix del 1969, monoposto che avrebbe introdotto nuovi standars di sicurezza, e la H2 Speed del
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2016 basata sulla rivoluzionaria tecnologia a idrogeno. Di Pininfarina si è parlato anche in tre talk show, ad iniziare da quello con gli interventi di Paolo Pininfarina, Kevin Rice (Chief Creative Officer Pininfarina) e Leonardo Acerbi (autore del nuovo libro celebrativo dei 90 anni presentato in anteprima in questa occasione). A seguire, una coinvolgente retrospettiva sul design di otto capolavori Pininfarina, illustrata da Massimo Grandi e Giovanni Groppi della Commissione Cultura dell’ASI. È stata raccontata la genesi di vetture come l’Alfa Romeo “Pescara” prototipo del 1935, la Lancia Aprilia Aerodinamica del 1937, la Cisitalia 202 del 1947, la Lancia Florida del 1955, la Ferrari 250 GT SWB del 1959, la Dino Berlinetta del 1965, la Ferrari Modulo del 1970 e l’Alfa Romeo 2uettottanta del 2010. Sabato 26 settembre è stato poi il momento dei grandi designer Pininfarina: Pietro Camardella, Enrico Fumia e Diego Ottina hanno svelato i retroscena delle loro esperienze nel centro stile di Cambiano, dove sono nate alcune tra le più belle auto di sempre.
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ANTEPRIMA MODENART
“Modenart, gli scultori del movimento” è una collezione unica nata sotto il martello dei più grandi carrozzieri modenesi. Grazie alla collaborazione tra ModenArt e l’Automotoclub Storico Italiano a Milano AutoClassica è stata esposta un’anteprima assoluta in onore dei 90 anni Pininfarina: la scocca in alluminio interamente battuta a mano della Ferrari 250 GT Berlinetta “passo corto” del 1959, oggi elevata a vera opera d’arte. Se vigesse nel mondo della carrozzeria ciò che vale in quello dell’arte figurativa, dove le opere sono sempre associate ai loro creatori, i nomi degli artigiani battilastra sarebbero conosciuti come quelli di Michelangelo o Donatello. La storia dei maestri carrozzieri italiani è una delle più affascinanti che ci siano, ma anche una delle meno conosciute. E’ la storia straordinaria di artigiani ineguagliabili che con passione e talento hanno dato vita a capolavori da leggenda. Grazie all’impegno di questi maestri, riconosciuti come il riferimento della carrozzeria modenese, è nata l’idea del progetto ModenArt. Da tre anni Giancarlo Guerra, Afro Gibellini, Oriello Leonardi e Fernando Baccarini, senza alcun fine di lucro e al solo scopo di testimonianza di un’epoca scomparsa, dedicano la loro esperienza, le loro competenze e la loro passione alla realizzazione di una collezione unica al mondo. Essa riunirà, al solo scopo di tenere viva la memoria, le loro opere originali, identiche a quelle da loro stessi realizzate nel passato. La ricca rassegna tematica dedicata alle
Case motociclistiche della Lombardia.
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Presentata in anteprima assoluta a Milano AutoClassica 2020 l’ultima creazione di ModenArt, anch’essa in omaggio al novantesimo anniversario della della
Pininfarina: è la scocca Ferrari 250 GT SWB.
LE MOTO LOMBARDE
Un’altra esposizione di rilievo che si è potuta ammirare nello stand ASI era dedicata alla Case motociclistiche della Lombardia, rappresentate da una quindicina di esemplari di Moto Guzzi (in vista dei 100 anni che verranno festeggiati nel 2021), Aermacchi, Gilera, Sertum, Devil, Iso, Rumi, Bianchi, MV Agusta, Innocenti fino alle meno conosciute e ormai rarissime Porpora e Guerra degli anni ‘30. I modelli esposti andavano dal 1915 al 1971. Le due ruote in mostra sono state lo spunto per alcuni incontri a tema, come la presentazione in anteprima dell’evento “GP Days 2021”: uno speciale tributo alla figura di Giorgio Parodi, aviatore e imprenditore genovese cofondatore della Moto Guzzi nel 1921. È poi seguita l’anticipazione di ASI MotoShow 2021, che da vent’anni accende la passione nei paddock e nel tracciato di Varano de’ Melegari.
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26 SETTEMBRE 2020 ASSEGNATO A GIAMPAOLO DALLARA IL PREMIO ASI PER IL MOTORISMO STORICO 2020 Il presidente dell’ASI Alberto Scuro consegna il Premio per il Motorismo Storico 2020 all’ingegner Giampaolo Dallara, quale indiscusso “Protagonista della storia, del presente e del futuro nel panorama mondiale”.
OSPITI, TALK SHOW E PRESENTAZIONI
Il fitto programma di appuntamenti previsti sul palco dello stand ASI è iniziato venerdì 25 settembre con una conferenza stampa di apertura, per seguire con i due talk dedicati ai 90 anni Pininfarina già illustrati. Altri incontri del sabato 26 hanno visto protagonisti il famoso collezionista Corrado Lopresto, che ha ripercorso i suoi primi quarant’anni di attività, Lorenzo Ardizio ed Elisabetta Cozzi (Museo Storico Alfa Romeo e Museo Fratelli Cozzi) per parlare dei 110 anni Alfa Romeo; domenica 27, infine, il programma si è concluso con la presentazione dei corsi di restauro avviati dal CAPAC di Milano con il supporto dell’ASI.
L’Automotoclub Storico Italiano ha assegnato l’edizione 2020 del Premio Nazionale per il Motorismo Storico all’ingegnere Giampaolo Dallara. La cerimonia ufficiale della consegna si è svolta sabato 26 settembre sul palco dello stand ASI nel salone Milano AutoClassica. “L’ingegner Dallara – questa la motivazione dell’attribuzione evidenziata dal presidente ASI Alberto Scuro – è un protagonista della storia, del presente e del futuro motoristico nel panorama mondiale. Un uomo che ha fatto della sua Azienda un’eccellenza tecnologica, che ha investito nella sua storia aprendo un museo e che crede nel domani dando spazio e opportunità ai giovani. È un motivo di orgoglio tutto italiano”. Presenti all’evento anche Giuseppe Restiani, sindaco di Varano de’ Melegari dove ha sede la Dallara Automobili, e l’onorevole Giovanni Tombolato, sempre sensibile e attento alle iniziative ASI che riguardano il motorismo storico.
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Domenica 27 settembre è stata celebrata in tutta Italia la Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca, iniziativa promossa da ASI per accendere i riflettori sul patrimonio tecnico e culturale del motorismo storico, eccellenza italiana che non ha pari al mondo. Un settore che è “industria sociale” capace di coinvolgere gli ambiti più disparati del quotidiano individuale. A partire dall’indotto diretto, rappresentato da tutta la filiera professionale che gravita intorno ai veicoli storici con gli addetti dei vari comparti: restauro, carrozzeria, meccanica, selleria, ricambistica, editoria. Ma c’è anche un corposo indotto indiretto nel quale rientrano, ad esempio, tutte le attività legate al turismo, all’accoglienza, alla cultura, all’enogastronomia.
Nella pagina a destra, in alto, Bergamo dal Club Orobico e dall’Old Motors Club per commemorare le vittime del Covid-19: da sinistra, Nadia Stefanini (presidente Old Motors Club), Maurizio Auriemma (Questore di Bergamo), Alberto Scuro (presidente ASI), Ugo Gambardella (presidente Club Orobico). In basso, l’Historic Day organizzato a Verona dai club federati ASI del Triveneto.
l’evento organizzato a
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In occasione della Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca 2020, in tutta Italia sono stati organizzati raduni, esposizioni, mostre tematiche, convegni e tutto ciò che può raccontare la storia del motorismo, con l’obiettivo di far conoscere e comprendere quanta cultura c’è in questo settore. Per l’edizione 2020, lo stand ASI a Milano AutoClassica è stato il fulcro di tutte le attività e tutti i tesserati ASI hanno potuto accedere alla Fiera di Milano Rho a bordo dei propri veicoli storici per esporli in un’area riservata adiacente ai padiglioni e visitare il salone a condizioni speciali. Nel corso della giornata, poi, una rappresentanza del raduno ha raggiunto il “Sentierone” di Bergamo (piazza Matteotti) dov’era prevista una speciale esposizione di auto storiche organizzata dai locali Club Orobico e Old Motors Club per commemorare le vittime del Covid-19.
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27 SETTEMBRE 2020 PRESENTATO IN ANTEPRIMA A MILANO AUTOCLASSICA L’EVENTO “GP DAYS 2021” NELL’ANNO DEL CENTENARIO DELLA MOTO GUZZI SARA’ CELEBRATO GIORGIO PARODI, AVIATORE E IMPRENDITORE COFONDATORE DELLO STORICO MARCHIO DELL’AQUILA
Il logo del GP Days 2021.
Il palco dello stand ASI a Milano AutoClassica ha ospitato la presentazione in anteprima dell’evento “GP Days 2021” in programma dal 14 al 16 maggio 2021 a Genova. Sono intervenuti, insieme al presidente dell’ASI Alberto Scuro, Elena Bagnasco, presidente dell’Associazione Giorgio Parodi e nipote del celebre cofondatore della Moto Guzzi, ed il sindaco di Genova Marco Bucci. La città ligure è profondamente legata alla figura di Parodi, valoroso aviatore plurimediagliato, imprenditore di successo e grande appassionato di motociclette che proprio a Genova, il 15 marzo 1921, firmò l’atto di costituzione della Moto Guzzi insieme al milanese Carlo Guzzi. Le istituzioni liguri, con in testa il Comune di Genova insieme all’Aeronautica Militare e all’Associazione Arma Aeronautica genovese, hanno inteso identificare Giorgio Parodi quale significativa figura di riferimento istituzionale. Aerei e motociclette promettono di rendere davvero unico il “GP Days 2021” dedicato all’aquila dorata, che Parodi portò sempre orgogliosamente con sé, sia in volo sia sulle piste motociclistiche di tutto il mondo. L’organizzazione del “GP Days 2021” si concretizzerà attraverso l’impegno di ASI (Automotoclub Storico Italiano) che selezionerà le motociclette d’epoca partecipanti all’evento: affascinanti regine del motociclismo italiano, nate dalla visione e dalla volontà dell’imprenditore genovese e del suo geniale progettista, Carlo Guzzi. Inoltre, grazie alla Commissione
Aeronautica dell’ASI, alcuni aeroplani storici sorvoleranno le location della manifestazione offrendo uno spettacolo ancora più coinvolgente. L’Associazione Giorgio Parodi ha aperto le iscrizioni attraverso il sito www.giorgioparodi.it. E’ importante aderire poiché in tal modo sarà possibile sostenere il progetto del Padiglione di Medicina Fisica e Riabilitazione dell’Istituto Giannina Gaslini: un gesto semplice ma importante per un aiuto concreto ai giovani pazienti.
In alto, il presidente dell’ASI Alberto Scuro con il Sindaco di Genova Marco Bucci, intervenuto alla presentazione dell’evento
GP Days 2021 ASI al salone Milano AutoClassica. A sinistra, Scuro con Elena Bagnasco (a sinistra) e Paola Bordilli (Assessore Grandi Eventi del Comune di Genova). sul palco dello stand
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28 SETTEMBRE 2020 ASI GIOVANI IN TOUR A MODENA MOTOR GALLERY
Grande affiatamento e partecipazione da parte dei giovani che animano l’apposita Commissione ASI. Nella pagina a sinistra, in basso, tutti riuniti nello stand ASI allestito nel salone Modena Motor Gallery.
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La Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca di domenica 27 settembre 2020 è stata celebrata in tutta Italia con iniziative e manifestazioni dedicate al motorismo storico (nel pieno rispetto dei DPCM anti-Covid). Il salone “Modena Motor Gallery” è stato inserito nei festeggiamenti grazie alla partecipazione ufficiale dell’Automotoclub Storico Italiano. In particolare, la Federazione ha dedicato ai giovani la sua presenza al salone modenese: la Commissione Giovani dell’ASI ha puntato i riflettori sui veicoli di interesse e collezionistico più recenti ed ha animato le aree esterne del quartiere fieristico con attività dinamiche. Inoltre, “ASI Giovani in tour” è stato anche un raduno per portare i partecipanti alla scoperta delle tante eccellenze motoristiche emiliane. Sabato 26 e domenica 27 settembre i giovani appassionati si sono dati appuntamento nel cuore della Motor Valley iniziando il tour presso l’Azienda Agricola Hombre, dov’è custodita la Collezione Panini dedicata al marchio Maserati. Nel pomeriggio del sabato hanno proseguito alla volta di Maranello per la visita del Museo Ferrari, concludendo all’Arena Gremiole con cena e “drive-in”. La giornata di domenica 27 si è svolta interamente a Modena Motor Gallery, dov’era prevista la partecipazione di ASI con un proprio stand espositivo. L’evento ha goduto del patrocinio del Comune di Maranello ed ha visto il coinvolgimento dell’Associazione Città dei Motori, con l’intervento del presidente Luigi Zironi durante l’incontro che si è tenuto allo stand ASI.
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7 OTTOBRE 2020 CERTIFICATE ASI LE DUCATI 175 CHE NEL 1957 HANNO FATTO IL GIRO DEL MONDO CON TARTARINI E MONETTI La Commissione Tecnica dell’Automotoclub Storico Italiano ha attribuito il prestigioso “Certificato di Identità” alle Ducati 175 che tra il 1957 e il 1958 completarono un incredibile giro del mondo con Leopoldo Tartarini e Giorgio Monetti. La speciale sessione di omologazione si è svolta a Porretta Terme (Bologna), con la collaborazione del club locale Auto Moto Storiche Bagni della Porretta. L’evento ha offerto l’opportunità di ammirare le due Ducati - nuovamente insieme dopo tanti anni – e di incontrare Giorgio Monetti per un viaggio indietro nel tempo, un’immersione nei ricordi e nella testimonianza di uno dei protagonisti di quel viaggio ai limiti del possibile. “Poldino” Tartarini ci ha lasciato nel 2015, ma le sue memorie legate a quell’irripetibile giro del mondo sono raccolte nel libro “Road Map” (edizione LullaBit, 2018) e nel docufilm “Una mappa per due” (produzione PopCult, 2013). Le moto si presentano oggi in condizioni di assoluta originalità, come se avessero appena concluso il giro del mondo (era il 5 settembre 1958) con Tartarini e Monetti eroicamente in sella dopo aver percorso oltre 60.000 chilometri, attraversato cinque continenti e superato innumerevoli peripezie. È tutto impresso sui telai, sui serbatoi, sulle ruote delle Ducati che sono esse stesse libri aperti sulla storia.
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Per ASI, questa speciale omologazione è andata al di là della tecnica e dell’originalità dei mezzi esaminati, perché è stata affrontata sul piano della storicità, sul rapporto tra materia ed esperienza, sul racconto metafisico delle due motociclette. Una certificazione simbolica, un modo per sottolineare che ASI tutela e custodisce la storia materiale e immateriale dei veicoli, che racchiudono in sé la strada percorsa dall’Uomo.
IL VIAGGIO DI UNA VITA
“Tenete duro!”, esortava l’allora direttore generale della Ducati Giuseppe Montano nei telegrammi inviati a Tartarini e Monetti. Del resto, in quel lungo viaggio capitò davvero di tutto. “In Siria abbiamo passato dei brutti momenti – scriveva “Poldino” alla madre - perché c’è la guerra e ci sono i partigiani su tutte le montagne che saltano fuori con i mitra”. Ma, “appena sentono che siamo italiani ci lasciano passare dappertutto”, rassicurava Monetti nei suoi scritti. In Indonesia, a Giakarta, dopo la strage di olandesi e cinesi, i due vennero arrestati come sospette spie. In Venezuela furono bloccati per giorni alla frontiera a causa della rivolta che portò Betancourt alla guida del Paese. In salita sulle Ande si spinsero a vicenda o portarono le moto a braccia, facendo le discese a motore spento per risparmiare carburante. “Prima di partire mi ero allenato un po’ sulle mie colline – ha raccontato Monetti - senza immaginare cosa avremmo affrontato. Siamo partiti con una cartina del mondo dove un dito copriva 3.000 chilometri”. All’epoca Monetti era fresco di laurea in giurisprudenza, ma grande appassionato di motori e di viaggi. Amico fraterno di Tartarini (entrambi classe 1932), già affermato campione motociclistico in casa Ducati. Dopo un incidente, però, fu costretto a rinunciare alle gare: “Dovevo smettere di correre, ma non potevano impedirmi di fare il giro del mondo”
Nella pagina a sinistra, Giorgio Monetti sembra scrutare l’orizzonte di un viaggio ancora molto lungo... Qui sopra, come si presenta oggi la Ducati 175 ancora di proprietà di Monetti.
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Qui sopra, Giorgio Monetti ricorda e racconta l’incredibile esperienza del giro del mondo durante la conferenza organizzata in occasione della sessione di
ASI , avvenuta a Porretta Terme (BO). A destra, come si presenta oggi la moto usata nel 1957 da Leopoldo Tartarini. omologazione
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Sopra, la cartolina celebrativa del giro del mondo realizzata e diffusa all’epoca dalla Ducati. A sinistra, lo speciale “equipaggiamento” rimasto sulla moto di Monetti.
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10 OTTOBRE 2020 ASSEMBLEA ANNUALE DEI DELEGATI ASI
ALBERTO SCURO: “SIAMO CRESCIUTI, CI SIAMO MODERNIZZATI E CI OCCUPEREMO DI VEICOLI STORICI CON METODI SEMPRE PIU’ INNOVATIVI. LE ISTITUZIONI RICONOSCONO AD ASI UN RUOLO SOCIALE E CULTURALE DI GRANDE IMPORTANZA” Sabato 10 ottobre 2020 si è svolta l’annuale Assemblea dei Delegati ASI, che per la prima volta si è tenuta in remoto - attraverso il supporto di strumenti tecnologici moderni e ed efficienti – a causa delle vigenti normative dovute all’emergenza sanitaria. Oggetto principale della riunione è stato l’approvazione del bilancio del 2019, che ha ottenuto il consenso da parte della maggioranza dei partecipanti. Il presidente dell’Automotoclub Storico Italiano, Alberto Scuro, ha aperto i lavori sottolineando che negli ultimi mesi la Federazione non si è mai fermata e che, oltre ad affrontare tutte le complesse problematiche legate all’emergenza in corso, ha continuato a lavorare per garantire i servizi ai soci e per sviluppare i rapporti istituzionali dell’Ente. “Sin dalla nomina avvenuta nell’aprile 2019 – ha evidenziato il presidente Scuro - abbiamo individuato due precisi indirizzi di azione: un’accelerazione nell’accreditamento presso le istituzioni nazionali, che ha generato una nuova e più proficua interlocuzione ed il riconoscimento ad ASI di un ruolo sociale e culturale importante, di grande dignità e quindi meritevole di una maggiore attenzione finalizzato ad accrescere l’ascolto delle nostre istanze; parallelamente, abbiamo avviato un ripensamento generale dei servizi e delle modalità di erogazione”. In questo ambito, il cambiamento non riguarda solo il programma gestionale ma prevede un progetto più ampio che si realizzerà con un sistema informatico completamente nuovo in grado di coordinare tutte le
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attività dell’ASI. Le esigenze in questi anni sono cambiate, ASI è cresciuta, si è modernizzata e si occuperà di veicoli storici utilizzando metodi moderni e innovativi. “Il risultato di tutto questo lavoro – ha concluso il presidente Scuro - è che la percezione di ASI da parte della collettività è sempre più quella di un ente istituzionalmente responsabile, affidabile, al passo con i tempi che fonda le sue radici su una passione condivisa che coinvolge milioni di italiani e che rappresenta un modello di associazionismo irrinunciabile per uno sviluppo sostenibile del nostro Paese. Ringrazio per la loro attività ogni singolo componente del Consiglio Federale, all’interno del quale abbiamo attivato specifiche deleghe, i Presidenti di Commissione e i responsabili dei vari settori che abbiamo attivato. Ringrazio i nostri Club, che nonostante il Covid hanno avuto la determinazione di continuare a prendere iniziative per far sì che gli appassionati di motorismo storico avessero la possibilità di continuare a vivere la loro passione anche in un momento così difficile. Solo attraverso un impegno corale possiamo raggiungere gli obiettivi necessari per tutelare e promuovere al meglio il motorismo storico”. Oltre all’esposizione dei bilanci consuntivo 2019 e preventivo 2020, nel corso dell’Assemblea sono intervenuti i presidenti delle varie commissioni che hanno esposto i rispettivi obiettivi raggiunti nel 2019.
L’Assemblea dei Delegati ASI 2020 si è dovuta svolgere in modalità telematica, con la sola presenza dei membri
Consiglio Federale: tutti Club si sono collegati da remoto. del
i delegati dei
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Alberto Scuro, presidente ASI, insieme a Tiddo Bresters, presidente FIVA. Nella pagina a sinistra, un
22 OTTOBRE 2020 “IL FUTURO DELLA MOBILITÀ STORICA” ASI AL SALONE “AUTO E MOTO D’EPOCA” DI PADOVA 2020
momento di incontro sul palco dello stand ASI al salone Auto e Moto d’Epoca 2020.
Possedere un veicolo storico significa conservare una “macchina del tempo” che testimonia le tradizioni sociali, culturali e tecnologiche dell’intera comunità. In questo senso, il patrimonio del motorismo storico italiano non ha pari al mondo e deve essere sempre più tutelato e protetto: i veicoli sono stati concepiti e costruiti per viaggiare e l’Automotoclub Storico Italiano – in linea con gli obiettivi della Federazione Internazionale dei Veicoli Storici (FIVA) - si adopera affinché questo sia sempre possibile, con la consapevolezza e il rispetto delle complesse questioni legate alla tutela dell’ambiente e, in particolare, alle sfide moderne che la mobilità deve affrontare. I veicoli storici rappresentano la storia della mobilità, della tecnica e del design e i loro proprietari sono custodi di un “museo viaggiante” che merita rispetto e tutela. ASI promuove una seria campagna di sensibilizzazione in seno alle istituzioni locali e nazionali e, in occasione del salone “Auto e Moto d’Epoca” di Padova, ha presentato l’edizione italiana della “Guida FIVA all’uso responsabile dei veicoli storici sulle strade di oggi”, sviluppando il tema sabato 24 ottobre insieme al presidente della FIVA Tiddo Bresters. La tutela dei veicoli storici inizia con l’evidenziare la netta distinzione che c’è tra loro ed il parco circolante semplicemente “vecchio”. I veicoli storici sono quelli in possesso del Certificato di Rilevanza Storica introdotto dallo Stato e rilasciato dagli enti indicati all’art. 60 del Codice della Strada (Automotoclub Storico Italiano, Federazione Motociclistica Italiana, Registri Storici Fiat, Lancia e Alfa Romeo). In questo senso, come previsto anche dalla Federazione Internazionale, gli unici criteri che devono essere riconosciuti come valore storico assoluto sono l’anzianità e l’originalità di ogni singolo esemplare. L’originalità è un valore, è la condizione fondamentale che ci permette di tutelare i veicoli storici con serietà e visione a lungo termine.
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IN ANTEPRIMA LA COLLEZIONE MORBIDELLI
Il 19 settembre 2020, l’Automotoclub Storico Italiano ha rilevato 71 esemplari della preziosa Collezione Morbidelli di Pesaro, scongiurando la dispersione di un patrimonio che rappresenta l’evoluzione della motocicletta dalle origini agli anni ’50 del 1900, illustrata attraverso modelli di 30 differenti marchi di tutto il mondo. ASI è riuscita ad acquisire il nucleo originario della Collezione dopo l’intervento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che ha bloccato l’esportazione dei pezzi con più di 75 anni. Questa iniziativa è stata presentata in anteprima al salone “Auto e Moto d’Epoca” con l’esposizione di alcune delle moto più significative, come la rarissima Moto Rêve 275 del 1907 (la più antica della Collezione), la Benelli GP 4 250 Competizione del 1942 (unico esemplare al mondo) e la Benelli GP 175 usata nel 1934 dal pilota iridato Dorino Serafini, anch’egli di origini pesaresi come il campionissimo Valentino Rossi.
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IL TRIBUTO AL MAESTRO DI STILE ALDO BROVARONE
Aldo Brovarone, decano dello stile automobilistico, creativo della Pininfarina dal 1952 al 1988 e autore dei modelli più iconici del secolo scorso, ci ha lasciato il 12 ottobre 2020 a 94 anni: ASI ha reso un doveroso omaggio a questa indimenticabile figura con una conferenza alla quale hanno partecipato Paolo Pininfarina insieme ai designer che hanno condiviso i tavoli da disegno con il gioviale, cortese, umile e sempre sorridente Brovarone.
Grande curiosità e ammirazione per le tre moto esposte nello stand
ASI in
rappresentanza della preziosa
Collezione Morbidelli da poco Federazione.
acquisita dalla
MOTORI DI CARTA
Lo stand ASI è stato palcoscenico per le presentazioni in anteprima assoluta di due nuovi libri dedicati ad altrettante icone “moderne” dell’automobilismo italiano: la Fiat Panda e la Lancia Delta campione del
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Qui sopra, il bookshop di ASI Service, sempre molto ben fornito di pubblicazioni per gli appassionati di veicoli storici.
Nella pagina a destra, per le presentazioni di due nuovi libri a tema, nello stand
ASI sono Fiat Panda ed una Lancia Delta Integrale state esposte una
che corse ufficialmente con i
Lancia Martini Racing.
colori della squadra
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mondo rally. Nel 2020 ricorrono i 40 anni della mitica Panda. Ecco che un titolo su questa vettura tanto importante risultava ormai necessario. Gli autori Matteo Comoglio e Luca Marconetti ripercorrono tutta la storia della Panda “classica” costruita dal 1980 al 2003: dall’idea di Giorgetto Giugiaro fino alla progettazione, industrializzazione e finalmente la presentazione sul mercato, dove la Panda ha rivoluzionato il concetto di vettura utilitaria e da città. Spaziosa, funzionale, semplice nella costruzione, briosa e sempre in grado di togliersi d’impaccio in qualsiasi situazione: un vero e proprio “spirito libero”. La Lancia Delta a quattro ruote motrici è una delle vetture da corsa più vincenti di tutti i tempi. Un mito che ha raccolto 46 successi nel mondiale rally e conquistato sei titoli costruttori consecutivi, più quattro titoli iridati piloti con Miki Biasion e Juha Kankkunen. Un elogio del made in Italy che l’ASI ha deciso di celebrare con due volumi curati da Sergio Remondino. Nel primo, presentato ad “Auto e Moto d’Epoca”, vengono ripercorse le gesta sportive della Delta Gruppo A, che completano la parte relativa alla progettazione e allo sviluppo scritta da uno dei principali artefici dei successi Delta, l’ingegnere Sergio Limone.
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22 OTTOBRE 2020 I CLUB ASI DEL NORDEST TUTTI INSIEME AL SALONE DI PADOVA “AUTO E MOTO D’EPOCA”
Alcuni degli stand allestiti dai Club Federati ASI del Triveneto: qui sotto, l’Historic Club Schio , nella pagina a destra, lo Zagato Car Club ed il Club Venezia Auto Moto Storiche.
I Club Federati ASI del nordest sono stati presenti al salone “Auto e Moto d’Epoca” 2020 con un grande stand che per la prima volta li ha visti tutti insieme uno accanto all’altro nel padiglione 1 del quartiere fieristico. Sono stati 13 i sodalizi che hanno risposto all’appello: Bianchina Club, Circolo Patavino Autostoriche, Circolo Ruote Classiche Rodigino, Historic Club Schio, Officina Ferrarese del Motorismo Storico, MG Car Club Registro Italiano MG, Registro Aprilia, Serenissima Storico, Scuderia Trentina Storica, TR Register, Venezia Automotostoriche, Veteran Car Club Padova e Zagato Car Club.
Ognuno di loro ha esposto auto e moto storiche di assoluto rilievo, ad iniziare dalla più antica di tutte: la Bugatti Tipo 13 del 1920 che ha festeggiato cento anni nello spazio dell’Historic Club Schio. Ordinata dal concessionario di Parigi Bunau-Varilla che aveva la sede sugli Champs-Élysées, nel 1961 è stata ritrovata nel sud della Francia dal fondatore del Registro Italiano Bugatti Gianluigi Saccardo, collezionista di Schio. Oltre ai citati club del nordest, hanno partecipato al tradizionale salone di Padova tanti altri sodalizi federati ASI di tutta Italia, ognuno con le proprie interessanti iniziative.
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10 NOVEMBRE 2020 ASI PER LA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI STORICI
UN LUNGO E SERIO PERCORSO DI RICERCA E SENSIBILIZZAZIONE CHE SI È CONCLUSO CON L’ENTRATA IN VIGORE DELLA NUOVA LEGGE REGIONALE DEL PIEMONTE PER LA VALORIZZAZIONE DEI VEICOLI DI INTERESSE STORICO E COLLEZIONISTICO
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La Giunta Regionale del Piemonte ha approvato la Legge Regionale n. 27 del 6/11/2020 dedicata alla “Valorizzazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico”, grazie alla quale i veicoli con oltre 40 anni di età e con il riconoscimento di storicità riportato sulla carta di circolazione sono esclusi dai provvedimenti di limitazione alla circolazione; tale esclusione vale per gli stessi veicoli di interesse storico con età compresa tra i 20 ed i 39 anni nelle giornate festive e prefestive. Con questo provvedimento, la Regione Piemonte ha accolto le istanze avanzate dall’Automotoclub Storico Italiano per salvaguardare un settore importante – a livello economico, sociale e culturale - e per mantenere in vita realtà produttive altamente specializzate: in Italia, infatti, il motorismo storico crea un indotto di 2,2 miliardi di euro l’anno (123,4 milioni dei quali generati nel solo Piemonte). L’effetto pratico e più evidente di questa nuova legge è, come anticipato, l’esenzione dei veicoli storici dai limiti alla circolazione, aspetto che solo in apparenza riguarda esclusivamente gli appassionati piemontesi. Il
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continuare a tutelarli e promuoverli ASI si pone in maniera seria e consapevole e predispone strumenti concreti e funzionali, proprio come i CRS. In quest’ottica si inserisce anche la loro recente registrazione presso la Motorizzazione, in modo che i veicoli storici entrino definitivamente nel “sistema” per avere sempre più tutela e riconoscimento. Stiamo vivendo un’epoca complicata, di grandi e repentini cambiamenti che ASI sta affrontando con la massima serietà e lungimiranza. La legge del Piemonte rappresenta un precedente importante e una tappa fondamentale per tutto il motorismo storico in Italia: il risultato raggiunto in un territorio rappresenta un esempio per il resto del Paese, un precedente su cui costruire e rilanciare l’azione di ASI. “Questa nuova legge – ha commentato Alberto Scuro, presidente dell’ASI – è il risultato del confronto concreto e trasparente che abbiamo instaurato da mesi con la Regione Piemonte, in particolare con l’Assessorato all’Ambiente, ed è l’effetto delle tante iniziative che la Federazione ha perseguito per dimostrare come i veicoli storici certificati non impattino sull’ambiente e come costituiscano una leva di sviluppo per l’indotto economico ed occupazionale, oltre ad essere una grande opportunità per il turismo, in particolare proprio in Piemonte. L’Automotoclub Storico Italiano, con la collaborazione dell’Istituto Superiore di Sanità e della Motorizzazione, si è prodigato nella ricerca e nella trasmissione di dati riferiti al reale impatto ambientale dei veicoli storici: i numeri dimostrano l’assoluta inconsistenza degli agenti inquinanti prodotti dai veicoli di interesse storico e collezionistico, sostanzialmente perché sono pochi e significato invece più profondo, che coinvolge tutto il motorismo storico e che può e deve rendere partecipi tutti gli appassionati, è il riconoscimento del valore e della specificità della certificazione prevista dalla legge dello Stato per i veicoli di interesse storico e collezionistico. E’ il riconoscimento ufficiale dell’incongruenza di mescolare il motorismo storico con il parco di mezzi obsoleti e con le sicuramente importanti questioni di sensibilità ambientale. Questi principi, insieme ai valori che sosteniamo da sempre in modo sempre più efficace e argomentato, ora vengono finalmente recepiti con maggior attenzione e sensibilità verso i nostri bisogni, le nostre prerogative e i nostri diritti. Parliamo ovviamente del sempre più utile e qualificato Certificato di Rilevanza Storica (CRS), strumento irrinunciabile per sostenere con successo le nostre battaglie di tutela del motorismo storico. Il CRS rappresenta il passaporto per il futuro dei veicoli storici. Per
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fanno poca strada. Alla base di tutto, resta quindi fondamentale il principio di distinzione tra i veicoli vecchi di uso quotidiano e quelli certificati di interesse storico e collezionistico.” “L’obiettivo – ha sottolineato il presidente della Regione, Alberto Cirio - è valorizzare i veicoli di interesse storico e collezionistico, che in una terra come il Piemonte non rappresentano solo una tradizione ma sono anche un’importante opportunità di promozione turistica”. “Le auto storiche certificate – ha aggiunto l’assessore all’ambiente, Matteo Marnati - sono un museo viaggiante, un patrimonio da tutelare e preservare. Così manteniamo viva la storia di un mondo automobilistico del passato che oggi si può ancora apprezzare su strada. Un valore, quello delle auto storiche non solo collezionistico o storico-culturale, ma anche dagli importanti riflessi turistici in termini di manifestazioni itineranti”.
ANCHE A MILANO LIBERTA’ DI CIRCOLAZIONE PER I VEICOLI STORICI “OVER 40” CERTIFICATI
Il 1° giugno 2020 è entrata in vigore una nuova delibera sulla circolazione dei veicoli storici in città (con particolare riferimento all’Area B) emanata dal Comune di Milano, che ha dato completa libertà di circolazione (7 giorni su 7, 24 ore su 24) ai veicoli con oltre 40 anni di età ed in possesso di Certificato di Rilevanza Storica; inoltre, per i veicoli dai 20 ai 39 anni (sempre dotati di CRS) oltre alla libera circolazione dal lunedì al venerdì dalle 19.30 alle 7.30 e 24 ore su 24 il sabato e nei giorni festivi, sono stati concessi 25 ingressi all’anno. Anche queste deroghe sono il risultato del dialogo e dell’apporto informativo e divulgativo che l’Automotoclub Storico Italiano, con il supporto sul territorio da parte del club federato CMAE (Club Milanese Automotoveicoli d’Epoca) e insieme agli altri enti certificatori, ha sempre mantenuto con l’amministrazione pubblica di Milano: il provvedimento emanato mantiene e approfondisce le limitazioni al traffico del parco auto obsoleto circolante, ma riconosce il distinguo dei veicoli storici certificati, il loro valore culturale e il loro contributo all’economia e al turismo. È inoltre confermato il valore del Certificato di Rilevanza Storica rilasciato da ASI e dagli altri enti certificatori (di cui art. 60 del Codice della Strada) ed è riconosciuto il limitato utilizzo dei veicoli storici e quindi il loro pressoché inesistente impatto ambientale. Uno speciale tricolore a quattro ruote davanti alla sede della Segreteria Generale dell’ASI, a Villa Rey (Torino).
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20 NOVEMBRE 2020 LA PASSIONE PER IL MOTORISMO STORICO ATTRAVERSA L’ITALIA CON LA NUOVA SERIE DI EVENTI
per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, l’ANCI che riunisce i comuni italiani, l’Associazione Città dei Motori. Sarà un’esperienza che contribuirà a rimettere in moto il sistema Paese partendo dal territorio e dai più alti valori espressi dal motorismo storico. Gli eventi che fanno parte di “ASI Circuito Tricolore” sono tutti organizzati dai Club Federati ASI, i sodalizi che ogni anno organizzano oltre 3.000 manifestazioni in tutta Italia, trasformando il motorismo storico in opportunità di promozione turistica e in strumento di sviluppo sociale e culturale. La nuova serie ASI sarà un variopinto bouquet tricolore formato da eventi automobilistici e motociclistici dislocati al nord, al centro e al sud Italia, ciascuno con le sue precise peculiarità: uno straordinario caleidoscopio firmato ASI e vissuto con passione dai partecipanti, con la speranza di essere finalmente tornati a vivere la normalità da tutti desiderata.
Gli eventi dedicati ai veicoli storici rappresentano una forma ideale di promozione del territorio.
Dieci eventi di caratura internazionale compongono la nuova serie intitolata “ASI Circuito Tricolore”: un ambizioso format che nel 2021 andrà ad impreziosire il calendario degli appassionati con l’obiettivo di promuovere la conoscenza e la valorizzazione dei territori attraverso il motorismo storico dinamico abbinato a ciò che tutto il mondo ci invidia: quell’impareggiabile mix composto da eccellenze del made in Italy come le bellezze paesaggistiche e architettoniche, l’enogastronomia, le proposte culturali, il buon vivere. “ASI Circuito Tricolore” è una serie di manifestazioni che finalizza i più recenti protocolli d’intesa che l’Automotoclub Storico Italiano ha siglato con importanti istituzioni nazionali, come la Cabina di regia Benessere Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero
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30 DICEMBRE 2020 TARGHE ORIGINALI PER I VEICOLI STORICI: MISSIONE COMPIUTA! IL SENATO APPROVA LA LEGGE DI BILANCIO CHE CONTIENE L’EMENDAMENTO SUL LORO RECUPERO ED UTILIZZO, L’ULTIMO PASSO SARÀ IL DECRETO ATTUATIVO DA PARTE DEL MINISTERO DEI TRASPORTI
“Questo progetto - ha evidenziato Alberto Scuro, presidente ASI - ha visto la nostra Federazione impegnata in maniera diretta e concreta: permette di recuperare l’originalità più completa di un veicolo storico, oggetto della nostra passione e dei nostri accurati restauri. Inseguire l’originalità fa parte della nostra mission e la targa di nascita è parte integrante del veicolo stesso: per questo ringraziamo la sensibilità dimostrata dalla politica che ha capito il valore culturale dell’iniziativa.”
Dopo l’approvazione alla Camera del 20 dicembre scorso, anche il Senato ha dato parere favorevole alla Legge di Bilancio 2021 nella quale è inserito l’emendamento 126.26 che permette il recupero delle targhe originali per i veicoli storici, sia in caso di reimmatricolazione, sia per quelli già reimmatricolati o ritargati negli anni passati. Il prossimo, definitivo passaggio per concretizzare questa iniziativa sarà il Decreto Attuativo che il Ministero dei Trasporti dovrebbe emanare entro 60 giorni. La possibilità di utilizzare le targhe originali era un obiettivo da tempo perseguito dall’Automotoclub Storico Italiano, ora definito dal nuovo comma 5-bis inserito all’art. 93 del Codice della Strada dalla Commissione Trasporti della Lega, composta dai deputati Tombolato, Capitanio, Donina, Furgiuele, Maccanti, Rixi, Giacometti, Morelli, Zanella, Zordan, Garavaglia, Comaroli, Patassini e dai senatori Corti e Saponara, con il contributo dell’onorevole Guido Guidesi capo Dipartimento Attività Produttive dello stesso partito. Anche in questo frangente, l’ASI e gli altri enti certificatori indicati nell’articolo 60 del Codice della Strada sono stati il punto di riferimento serio e competente per il legislatore: il percorso di sensibilizzazione da tempo intrapreso dalle suddette associazioni ha come obiettivo la formulazione di normative nazionali che tutelino sempre di più e sempre meglio il settore del motorismo storico.
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“I veicoli storici – ha dichiarato il deputato leghista Giovanni Tombolato sono un patrimonio da preservare: consentire ai collezionisti l’utilizzo della targa di prima immatricolazione è un modo per andare incontro a questo mondo di cultura e passione. Insieme ai senatori della Lega Maria Gabriella Saponara, Ugo Grassi e Stefano Corti e con la preziosa collaborazione dell’ASI abbiamo steso un testo che mira alla piena fattibilità dell’iniziativa”. Il testo completo dell’emendamento 126.26 (art. 93 Codice della Strada) inserito nella Legge di Bilancio 2021 “L’immatricolazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico è ammessa su presentazione di un titolo di proprietà e di un certificato attestante le caratteristiche tecniche rilasciato dalla casa costruttrice o da uno degli enti o associazioni abilitati indicati dall’articolo 60. In caso di nuova immatricolazione di veicoli che sono già stati precedentemente iscritti al P.R.A. e cancellati d’ufficio o su richiesta di un precedente proprietario, ad esclusione dei veicoli che risultano demoliti ai sensi della normativa vigente in materia di contributi statali alla rottamazione, è ammessa la facoltà del richiedente di ottenere targhe e libretto di circolazione della prima iscrizione al P.R.A., ovvero di ottenere una targa del periodo storico di costruzione o circolazione del veicolo, in entrambi i casi conformi alla grafica originale, purché la sigla alfanumerica prescelta non sia già presente nel sistema meccanografico del CED della Motorizzazione civile, e riferita ad altro veicolo ancora circolante, indipendentemente dalla difformità di grafica e di formato di tali documenti da quelli attuali rispondenti allo standard europeo. Tale possibilità è concessa anche retroattivamente per tutti quei veicoli che sono stati negli anni reimmatricolati o ritargati purché in regola con il pagamento degli oneri dovuti. Il rilascio della targa e del libretto di circolazione della prima iscrizione al P.R.A., nonché il rilascio di una targa del periodo storico di costruzione o circolazione del veicolo sono soggetti al pagamento di un contributo, secondo ammontare, criteri e modalità definiti con apposito decreto dirigenziale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. I proventi derivanti dal contribuito di cui al periodo precedente concorrono al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica”.
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