Avis notizie, gennaio 2009

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Bologna e provincia

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1 gennaio 2009

notizie

anno 48 num. 1

www.avis.it/bologna

Convocazione Assemblee Rinnovo cariche associative

Scuola e Formazione Intervista ai responsabili regionali

Gruppo Giovani In moto con i campioni

Occhio al fungo Bollettino del gruppo micologico


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Notizie

AVIS Provinciale

La nuova “Casa dei donatori di sangue”: a che punto siamo Luciana Apicella

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l 1° dicembre del 2007 veniva posata, con una solenne cerimonia di inaugurazione nell’area Prati di Caprara adiacente all’Ospedale Maggiore di Bologna, la prima pietra della nuova “Casa dei Donatori di Sangue”, destinata ad ospitare il Centro di raccolta sangue e le sedi di Avis Provinciale, Comunale Bologna e Regionale. Un progetto fortemente voluto e perseguito da Gianfranco Marabini, Presidente di Avis Provinciale Bologna. Ad un anno di distan-

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za il Presidente può dirsi soddisfatto dello stato di avanzamento dei lavori. ”A che punto siamo? Beh, stiamo per piantare la bandiera italiana sul tetto” ci dice Marabini non senza una punta di orgoglio.“Ad oggi” continua “sono stati completati i lavori di impiantistica elettrica e meccanica. Abbiamo fissato due appuntamenti per il 2009: il 28 marzo presenteremo la sede ai dirigenti Avisini della provincia di Bologna e alle autorità. Per quella data sarà completato il piano

terra, ossia lo spazio che ospiterà il nuovo Centro di raccolta sangue. Nella settimana di ferragosto invece organizzeremo il trasloco facendo in modo che non si interrompa l’attività di raccolta nemmeno per un giorno. L’inaugurazione ufficiale della sede” conclude “avverrà invece nel mese di ottobre 2009, quando anche il secondo piano dell’edificio, che ospiterà le sedi provinciale, comunale e regionale di Avis ed una sala riunioni da 160 posti, sarà completato”.


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Editoriale

Notizie

SOMMARIO 3

Editoriale L’anno del rinnovamento

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AVIS Nazionale AVIS e TELETHON: insieme per vincere AVIS e Lega dei Romeni in Italia uniti per promuovere la donazione

Avis Regionale 4 Patrimonio genetico e patrimonio culturale 6 Il nostro impegno per la nostra città 2 8 9 12 22 23 24

Avis Provinciale La nuova “Casa dei Donatori di Sangue”: a che punto siamo Dirigenti Avis a confronto I cavalieri della Repubblica Italiana Consegnate le borse di studio ai più meritevoli A.A.A. volontari cercasi… per fare crescere l’Avis Convocazione delle Assemblee comunali dei soci Fac-simile di delega per Assemblea comunale o equiparata

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Scuola Scuola e Avis - Il convegno a Bologna Giovani disimpegnati e indifferenti? Credetemi, non è così.

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Formazione L’esperto della formazione risponde La comunicazione verso l’esterno

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Giovani I giovani scaldano i motori Avis in moto con i campioni A cena per vincere insieme

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Servizio trasfusionale Fabbisogni trasfusionali e loro soddisfacimento nella regione: sono adesso in equilibrio? Modulo di accettazione e consenso alla donazione Centro mobile

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Cronaca dal territorio Il nostro autunno ‘caldo’ I nostri primi 50 anni 50 anni di solidarietà Mattone su mattone… Istantanee - Vergato Il gioco della stima Bambini e ragazzi in primo piano Dalla castagna… allo judo Il calendario della solidarietà Premiati i donatori benemeriti

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Gruppi AVIS Pimpinella Gardens Nasce “Artenelsangue” Pronti... ai posti... via! Tutti in bicicletta!

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AgendAvis Premiazioni soci benemeriti Avis Comunale Casalecchio di Reno

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Di questo numero sono state stampate 39.500 copie

La foto di copertina è di Maria Perrone Gruppo Fotografico CPDA-AVIS Bologna

L’anno del rinnovamento Dario Bresciani

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primi mesi di quest’anno saranno caratterizzati dal rinnovo delle cariche sociali. Momento importante per la nostra Associazione che deve cercare un rilancio sotto l’aspetto della qualità, ma anche della quantità: dobbiamo infatti aumentare il numero dei donatori e delle donazioni, purtroppo in calo in questi ultimi anni a fronte del costante aumento del consumo di sangue. Il rinnovo delle cariche è un passo fondamentale in ogni realtà della vita sociale e lo è ancora maggiormente per le associazioni di volontariato a tutti i livelli. Oggi la società del consumo e dell’apparire, più che dell’essere, distoglie l’attenzione dalle cose per le quali occorrerebbe invece maggiore interesse e, fra queste, le associazioni di volontariato che, come ormai tutti sanno, si basano esclusivamente sull’apporto gratuito dei cittadini che decidono di dedicare parte del loro tempo a qualcosa di utile per il prossimo. L’Avis non è certamente l’isola felice e anche noi rientriamo purtroppo in quella realtà dove vi sono molti attivisti un po’ “datati”, anche se vivaci e impegnati come fossero ventenni. Piangerci addosso non serve, perché non faremmo il bene dell’Associazione e allora, rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo di modificare questa realtà che attanaglia il mondo del volontariato. Per portare forze giovani e fresche in Avis dobbiamo cercare di coinvolgere i nostri giovani donatori che con le loro idee potranno senz’altro

dare nuova vitalità e slancio per raggiungere l’importante traguardo dell’autosufficienza di sangue. Sappiamo però che il mondo dei giovani è abbastanza impenetrabile, perché ci sono troppe distrazioni e, secondo sondaggi riportati sulla stampa, meno del 20% è impegnato fattivamente in attività di volontariato, mentre quasi il 40% non vi si dedica per niente; poi ci sono quelli che si impegnano saltuariamente. Fare volontariato vuol dire aiutare chi è in difficoltà e chi soffre e non tutti sono disponibili a “cedere” parte del proprio tempo, perché alle prese con lo studio, il lavoro o perché devono pensare prima a risolvere i loro problemi. Allora cercare nuovi volontari diventa più difficile ed è proprio perché è difficile che gli attivisti dell’Avis dovranno mettersi in moto e accettare questa sfida, perché prendendo contatto con le persone e spiegando loro chi siamo, cosa facciamo e perché lo facciamo, riusciremo a formare una nuova classe dirigente che senz’altro farà il bene della nostra Avis, una “vecchietta” di ottant’anni che però deve mantenere inalterata quella vitalità che l’ha sempre contraddistinta. Intanto già da queste pagine vogliamo rivolgere un invito a tutti quelli che vorranno dedicare un po’ di tempo alla nostra Associazione, a proporre la propria candidatura, utilizzando la scheda che proponiamo nuovamente nelle pagine interne del notiziario.

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Il prossimo numero di Avis Notizie uscirà nel mese di aprile 2009. Gli articoli devono pervenire in redazione entro il 5 marzo, via mail al seguente indirizzo: notiziario.bologna.prov@avis.it

AVIS Notizie Bologna e provincia Editrice: Avis Comunale Bologna ONLUS Direzione e redazione: Avis Provinciale e Comunale Bologna, via Emilia Ponente 56, 40133 Bologna - tel. 051.388688, fax 051.6429301 – notiziario.bologna.prov@avis.it (indirizzo e-mail dedicato) Direttore responsabile: Dario Bresciani Comitato di redazione: Monica Carli, Gianfranco Marabini, Margherita Marchioni, Enzo Masina Progettazione grafica: Wells Bologna Impaginazione e stampa: Futura Press Srl, via dell’Arcoveggio 82 Bologna

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AVIS Regionale

Patrimonio genetico e patrimonio culturale Intervista ad Annamaria Fantauzzi

Luciana Apicella, Ufficio Stampa Avis Regionale Emilia-Romagna

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no dei capitoli del libro “L’altro in me: dono del sangue e immigrazione fra culture, pratiche e identità” dell’antropologa Annamaria Fantauzzi, responsabile dell’Osservatorio per la cultura del dono del sangue delle comunità immigrate di AVIS Nazionale, era dedicato al “Progetto Genoma Italia”: per questo l’abbiamo raggiunta telefonicamente e le abbiamo posto alcune domande sui possibili legami e interazioni tra biologia e cultura, tra genetica e antropologia per comprendere meglio la valenza del progetto del professor Cavalli-Sforza ed il suo sconfinamento in ambiti estranei a quello prettamente scientifico. Dottoressa, il “Progetto Genoma Italia” coordinato dal professor Cavalli-Sforza ha come obiettivo principe quello di rintracciare i geni responsabili di alcune malattie, partendo dall’analisi del Dna di campioni di cittadini italiani su base provinciale. Sono risultati che possono fornire spunti anche dal punto di vista antropologico? E in che modo? La mappatura genetica può senza dubbio diventare punto di partenza per verificare quanto la cultura influisca nel produrre una divergenza comportamentale e di “modus vivendi”. La mia linea di pensiero si accorda alle teorie del filosofo tedesco Herder, il quale sostenne l’incompletezza biologica dell’uomo, integrata dalla cultura che interviene anche a livello genetico e biologico per completarlo. Faccio un esempio noto a molti: storicamente è stato più che altro l’ambiente climatico a definire caratteristiche genetiche quali il colore

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della pelle o la forma del naso, e a favorire il fissarsi di determinate morfologie: le differenze di “razza” dunque non hanno tanto matrice biologica, bensì ambientale e culturale. Alcuni ricercatori che hanno partecipato al “Progetto Genoma”

hanno sottolineato ad esempio che le differenze genetiche tra popolazioni caucasiche e popolazioni africane sono percentualmente minori rispetto alle differenze genetiche che possono esistere tra due inglesi “puri”, quindi tra due individui che dal punto di vista culturale sono assolutamente omologhi. Il progetto del professor CavalliSforza dunque metterà in luce i campioni prettamente genetici e biologici e al contempo sottolineerà l’influenza della cultura e dei comportamenti sociali sulla caratterizzazione delle “razze”, termine che come antropologi oggigiorno rifiutiamo. C’è una precisa incidenza di malattie o disturbi in Italia che può

dirsi strettamente connessa a situazioni culturali/antropologiche oltre che naturalmente a predisposizioni biologiche? Sto pensando in particolar modo a disturbi quali possono essere quello della depressione o i disturbi del comportamento alimentare che paiono legati a doppio filo alle società del benessere... Certamente, ed è senza dubbio emblematico il caso dei migranti, i quali arrivati sani nel paese di accoglienza, iniziano a sviluppare le cosiddette “malattie dell’immigrato” per le difficili condizioni lavorative ed abitative in cui si trovano a vivere: sono malattie derivanti da comportamenti adattativi e non genetici, e tale è anche la depressione dell’immigrante, quel costante percepirsi a metà strada tra il paese d’origine e quello di arrivo. E, sempre a proposito dei migranti, negli anni Settanta si sviluppò tra i medici la cosiddetta “sindrome di Salgari”, il noto scrittore che aveva descritto i luoghi più lontani ed inesplorati del mondo pur non avendo mai viaggiato: i dottori che accoglievano i migranti nei loro ospedali immaginavano automaticamente che essi fossero affetti da misteriose malattie esotiche, mentre avevano le stesse malattie degli italiani. I disturbi del comportamento alimentare sono senza dubbio un altro esempio emblematico: il modello culturale e sociale che in qualche modo scatena l’insorgenza di bulimia o anoressia influisce profondamente su una modificazione biologica del corpo che diventa poi autodistruzione. Lei insegna antropologia medica presso la Scuola Medica Omeopatica Harmanettiana di Torino.


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I progressi in campo scientifico mettono a rischio secondo lei la necessaria attenzione ad un approccio “integrato” alla salute, come insegna l’antropologia medica, o al contrario oggi c’è più attenzione agli aspetti mentale, psichico, culturale in quanto concause dello stato di salute o malattia? C’è un’interessante teoria elaborata da alcuni studiosi inglesi i quali distinguono lo stato di malattia in tre fasi: la illness, ossia lo stato emotivo del paziente che può determinare l’avvertimento di uno stato di malattia (o salute) che non corrisponde ad una realtà “fisica”, la disease ossia il sintomo reale che il medico può curare, e la sickness che riguarda l’aspetto “sociale” della malattia (l’esempio più lampante è l’emarginazione cui può essere sottoposto l’individuo malato). Questa distinzione mette in luce come la malattia non possa essere curata solo dal punto di vista organicistico, ma debba essere valutato un approccio olistico, o integrato, alla salute. Le medicine alternative pongono grande attenzione rispetto a questa completezza di visuale,

a partire per esempio dalla “rete semantica” cioè dal racconto e dal vissuto del paziente utile a chiarire la causa determinante dei segni organici o biologici della malattia. Le faccio un esempio: durante un convegno di etnomedicina cui partecipai qualche tempo fa emerse che la psicoterapia guarisce dalle verruche, mentre con la terapia classica, che disattiva l’agente virale che le causa, esse possono scomparire ma c’è un’alta percentuale di ricadute nel breve periodo. Un approccio di questo tipo porta ad una naturale conseguenza, ossia che le malattie possono essere inguaribili ma non incurabili, ossia ci possono essere malattie cui non si può prestare un supporto terapeutico organicistico e biologico, ma che possono essere “curabili” dal punto di vista prettamente umano. Lei si è occupata del fenomeno migratorio in Italia in riferimento al rapporto tra donazione del sangue e comunità immigrate, in special modo quella marocchina. Come si è modificato negli ultimi decenni il tessuto sociale e antropologico del nostro paese, quando da terra di emigrazione

siamo diventati invece paese a forte tasso di immigrazione? Certamente i mutamenti sono stati di grande portata. Oggi nel nostro paese sono presenti all’incirca 3 milioni e 700 mila immigrati, residenti soprattutto nel centro-nord Italia, con un ricambio generazionale molto forte: nelle scuole elementari e medie oggi i figli di immigranti rappresentano il 7% degli alunni, e secondo alcune stime tra una decina d’anni la percentuale sarà del 50%. La popolazione italiana sta dunque ringiovanendo e sta diventando meticcia, ed è un dato di fatto: considerare l’accrescimento culturale e sociale che ciò comporta significa semplicemente ottemperare a quelle che sono le conseguenze della globalizzazione. In antropologia ormai da decenni le parole “razza” o “etnia” sono considerate finzioni, costruzioni arbitrarie che non hanno (come il “Progetto Genoma” sta dimostrando) delle basi biologiche, ma sono paraventi per addurre concezioni fortemente xenofobe o razziste. Lo sosteneva l’antropologo Levi-Strauss già negli anni Cinquanta, oggi è importante ribadirlo in ogni momento.

AVIS e TELETHON: insieme per vincere Anche quest’anno Avis rinnova il proprio impegno a sostegno di Telethon per supportare, col contributo delle sedi e dei volontari, l’attività di raccolta fondi per la ricerca scientifica italiana di eccellenza sulle malattie genetiche. L’attenzione di Avis per Telethon va nella direzione, in particolar modo, della ricerca sulle malattie genetiche del sangue. Sono stati fatti, grazie anche al sostegno delle Avis, importanti passi nella direzione della cura della talassemia, dell’emofilia e di altre malattie genetiche del sangue. Ma l’impegno da profondere è ancora tanto: occorre incrementare l’adesione delle tante sedi Avis presenti sul territorio nazionale. La difesa del diritto alla salute e alla cura è un valore che Avis e Te-

lethon condividono, come simboleggiato dal manifesto che vuole sottolineare proprio l’unità al fine del raggiungimento di questo comune obiettivo. Aderire alla campagna Avis con Telethon vuol dire dare alle persone affette da malattie genetiche la speranza di giungere presto a soluzioni e cure, e contemporaneamente dare ai tanti ricercatori italiani meritevoli la possibilità di lavorare e fare ricerca, contrastando così la purtroppo famosa “fuga dei cervelli”. Le Avis Comunali che hanno aderito a questa lodevole e importante iniziativa hanno affiancato i volonta-

ri Telethon nelle piazze, per la raccolta di fondi ma anche per significare quanto l’Avis sia vicina a tutti coloro che nutrono speranze nella ricerca, per vedere finalmente debellate tante malattie che ancora oggi cancellano troppe vite umane. Le iniziative Avis per Telethon continueranno fino alla fine di giugno 2009 e pertanto chiunque abbia la possibilità di allestire punti di informazione può contattare la Segreteria Organizzativa presso l’Avis Regionale Veneto (e­mail segreteria.telethon@ avisveneto.it e info@avisveneto.it, tel. 0422 405088).

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AVIS Regionale

Il nostro impegno per la nostra città Intervista a Raza Asif, Presidente del Consiglio dei Cittadini Stranieri di Bologna Luciana Apicella, Ufficio Stampa Avis Regionale Emilia-Romagna

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l 2 dicembre 2007 si tennero a Bologna delle singolari elezioni: più di 9mila extracomunitari, residenti nella città e nella provincia, furono chiamati ad esprimere il loro voto scegliendo tra 2 liste elettorali e 275 candidati. Dalle urne uscirono i nomi dei componenti il nuovo “Consiglio dei cittadini stranieri e apolidi della Provincia di Bologna”: una trentina di membri, uomini e donne, che hanno dato vita al primo organismo elettivo di rappresentanza della popolazione straniera a livello provinciale, avente funzioni consultive e propositive rispetto a tutte le materie di competenza del Consiglio Provinciale. Abbiamo incontrato il Presidente della Consulta, il dottor Raza Asif, pakistano, in Italia dal 1994. A Bologna si occupa di consulenza finanziaria, specie per quel che riguarda l’accesso da parte delle fasce sociali più deboli al credito bancario. Dottor Asif, lei è stato eletto nel dicembre 2007 presidente del primo Consiglio degli Stranieri della Provincia di Bologna. Ad un anno dall’incarico, qual è il suo bilancio di questa esperienza? Nel corso del primo anno dalla sua istituzione il Consiglio si è riunito in seduta plenaria otto volte e il tasso di presenza dei consiglieri alle sedute è stato dell’81,25%. Come Presidente del Consiglio degli Stranieri ho presenziato a 12 sedute del Consiglio Provinciale prendendo la parola in diverse occasioni. Abbiamo approvato numerosi ordini del giorno e pareri, sia sugli atti di competenza della Provincia,

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sia sulle tematiche generali dell’immigrazione. Credo che sia stata un’esperienza interessante e piena di emozioni. Fino ad oggi in Italia avevo fatto un’attività legata al volontariato, e l’associazionismo è un lavoro di rappresentanza, ma essere eletti e responsabili di portare un risultato agli elettori, essendo consapevoli di avere in mano pochi strumenti, era una sfida che abbiamo superato con buona volontà, grande determinazione e responsabilità civile. In un anno siamo riusciti a sfidare tutti i pregiudizi, come quello che gli immigrati ancora non siano pronti o capaci di gestire una responsabilità politica. Tutti i consiglieri hanno dimostrato un grande coinvolgimento che ha portato il Consiglio ad essere in grado di trasformare in atti pubblici le proposte e le richieste degli immigrati. Credo che tutto ciò sia stato possibile grazie ad una buona gestione, al supporto tecnico dell’Ufficio Immigrazione della Provincia di Bologna e alla fiducia concessa dall’Amministrazione e dalla maggioranza politica in Consiglio Provinciale. L’AVIS Nazionale e le Avis Provinciali di tutta Italia da qualche anno guardano con particolare attenzione alle comunità immigrate nel nostro paese. Molti cittadini extracomunitari si sono avvicinati al mondo della donazione, al punto che ad esempio nella città di Bologna la percentuale di cittadini stranieri donatori è passata in pochi anni dal 2 al 5%. Cosa vede dietro questo fenomeno? Credo che sia un fatto molto positivo e significativo, non solo dal

punto di vista dell’integrazione sociale ma anche per dimostrare che i cittadini immigrati sono portatori di valori civili e di partecipazione. È un dato che sottolinea una crescita di sensibilità nel mondo dell’immigrazione. Credo che anche i nostri concittadini italiani debbano prenderne positivamente atto. Pensa che il coinvolgimento dei cittadini extracomunitari in un’attività di volontariato come può essere quella della donazione sia un modo per creare integrazione? E perché? I cittadini stranieri hanno già iniziato a partecipare a numerose attività di volontariato, dal sostegno agli anziani al ruolo di assistenti civici fuori dalle scuole. Il gesto di donare il sangue è un gesto d’amore universale, un piccolo contributo per salvare vite umane. Si dice che il sangue non ha colore, e al di là delle differenze e degli stereotipi penso che se tutti i cittadini italiani fossero a conoscenza di questa sensibilità dei cittadini stranieri ciò potrebbe contribuire a ridurre le distanze e a farci sentire tutti un po’ più uguali. Lei è presidente della comunità pakistana a Bologna. Qual è il rapporto tra i suoi connazionali e le istituzioni di volontariato? E ancora: esistono motivazioni ideologiche o precetti religiosi che consentono o non consentono la donazione di sangue? Credo che i miei connazionali siano molto solidali, e abbiano una grande sensibilità verso il volontariato. Dal punto di vista ideologico o religioso non ci sono impedimenti alla donazione del sangue. Per la nostra, come per tutte le religioni, salvare una vita umana è come salvare un’intera nazione. Esistono nel sue paese strutture come l’Avis, ossia la raccolta e


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donazione sangue è volontaria, gratuita e anonima o ci sono altre modalità? Sì, in Pakistan ci sono strutture del genere, chiamate “blood bank”, banche del sangue, che raccolgono e distribuiscono sangue negli ospedali. Le modalità di prelievo e distribuzione sono sostanzialmente

le stesse. Quali sono secondo lei le vie da potenziare per creare integrazione? Crede che a Bologna si faccia qualcosa in concreto o ci siano solo belle intenzioni e niente più? Credo che tutte le azioni, i gesti, e le informazioni che mostrano il volto

positivo dell’immigrazione possano contribuire a creare integrazione. Purtroppo sui mass media spesso prevalgono ancora rappresen­tazioni negative. Noi, come rappresentanti degli stranieri stiamo lavorando con tutte le associazioni di immigrati per cambiare l’immagine che è stata data finora dell’immigrazione.

AVIS e Lega dei Romeni in Italia uniti per promuovere la donazione Si è svolta il 1° dicembre scorso a Roma, presso l’Accademia di Romania, la cerimonia di sottoscrizione del protocollo d’intesa tra AVIS e la Lega dei romeni d’Italia (Lri). L’evento ha avuto luogo in coincidenza con la Festa nazionale romena. I donatori di sangue erano rappresentati dal presidente nazionale, Andrea Tieghi, mentre la Lri dalla presidente Emilia Stoica. Insieme a loro vi erano la cantante Paula Mitrache, meglio conosciuta come Haiducii, e Corina Rechitean, consigliera dell’ambasciata di Romania. Il presidente Tieghi ha sottolineato che questo accordo nazionale si inserisce in un percorso strutturato che AVIS sta compiendo con le comunità di origine straniera, attentamente seguito dall’Osservatorio per la cultura del dono del sangue. “Il protocollo non ha solo la finalità di aumentare il numero di cittadini romeni donatori, ma anche quello di favorire l’integrazione delle comunità romene e la diffusione della cultura della solidarietà e del volontariato”. Tieghi si è mostrato particolarmente soddisfatto per un’intesa che riguarda la più grande comunità straniera residente in Italia, con oltre un milione di persone. Si è anche augurato che il protocollo contribuisca alla nascita di rapporti con le associazioni di donatori del sangue romene. Emilia Stoica ha auspicato che l’accordo possa servire a cancellare l’immagine, veicolata dai media, di una comunità romena dedita solo alla delinquenza: “I romeni non sono così e non possono essere giudicati per gli atti criminali di una minoranza. Il mio desiderio è che questo accordo, che è già stato anticipato da iniziative a Lodi, Padova e Roma, abbia successo, portando più romeni a iscriversi ad AVIS e a comprendere il valore della donazione di sangue sia in

termini di solidarietà, sia di prevenzione”. Alla cerimonia ha portato il suo saluto anche Haiducii: “Dico subito grazie Italia e grazie Romania. Ma anche grazie AVIS per questa opportunità che ho di essere testimonial. Nei miei spettacoli e nei miei concerti mi farò veicolo di questo messaggio”. Nel corso della firma del protocollo è stato anche presentato il manifesto che ha proprio come testimonial Haiducii e che sarà diffuso a tutte le sedi di AVIS e delle associazioni afferenti alla Lri.

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AVIS Provinciale

Dirigenti Avis a confronto Comitato di Redazione

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abato 8 novembre si è tenuto l’annuale incontro dei dirigenti delle Avis Comunali della provincia di Bologna. All’incontro erano presenti quasi tutte le realtà associative e il dibattito è stato senz’altro interessante e costruttivo. I lavori sono stati aperti dal Presidente provinciale, Gianfranco Marabini che, dopo aver porto il saluto ai presenti, ha affrontato l’esigenza di apportare modifiche nella organizzazione della raccolta decentrata nella provincia, in previsione dell’imminente entrata in vigore della delibera della Regione Emilia-Romagna che prevede la chiusura di alcune sedi di prelievo dichiarate non idonee ad ospitare l’attività di raccolta sangue. Siamo tutti concordi nel rammaricarci per questa situazione, che tuttavia non ha alternative; quindi non resta che gestirla nel modo più razionale possibile, affinché sia minimo il disagio dei donatori che dovranno recarsi in località diverse, per effettuare la periodica donazione. In ogni caso, il 2009 sarà un’annata difficile, e probabilmente occorreranno degli aggiustamenti in corso d’opera; quindi, solo con l’impegno di tutti a collaborare, sarà possibile condurre al meglio l’inevitabile sperimentazione. Sull’argomento è intervenuto il dott. Paolo Zucchelli, direttore Centro Regionale Sangue, che ha confermato come la nostra legislazione in materia è soggetta a direttive europee che si ripercuotono a cascata per applicare inderogabili principi di qualità e tracciabilità anche nell’attività di raccolta sangue. Poiché il 90% delle donazioni avviene in sedi fisse, ha auspicato l’obiettivo di realizzare la raccolta sangue all’interno di sedi dedicate al prelievo e non in coabitazione con altre realtà sanitarie, questo per migliorare il servizio offerto ai donatori. Altro obiettivo è poi quello di arrivare a definire procedure me-

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diche che consentano di selezionare i donatori con gli stessi criteri in tutta la regione. Successivamente è intervenuto sull’argomento il dott. Maurizio Govoni, Responsabile Struttura Semplice Raccolta Sangue Intero e Aferesi Produttiva Azienda USL di Bologna, che ha annunciato il coinvolgimento in proposito dei Direttori Sanitari dei Distretti USL e ha inoltre confermato che è in attuazione il nuovo programma di gestione dei donatori che, lavorando in tempo reale, offrirà maggiori garanzie e sicurezza del prelievo. Infine ha fatto il punto sull’andamento delle donazioni evidenziando che a un primo semestre in calo, ha fatto riscontro un secondo semestre in ripresa che ha portato, al 31 ottobre, un aumento di oltre 450 donazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dopo gli interventi è seguito un ampio e costruttivo dibattito e alla fine della discussione è emersa la fiducia che i donatori capiranno questa forzata variazione delle sedi di prelievo continuando nella loro opera meritoria. Particolare attenzione è stata poi dedicata all’argomento relativo agli aspiranti nuovi donatori che in alcuni

casi, dopo aver effettuato le visite e gli esami di idoneità alla donazione, non si presentano per la prima donazione nonostante il ripetuto invio della lettera di convocazione. E’ stato pertanto chiesto ai dirigenti delle Avis locali di farsi parte diligente nel contattare personalmente, dove possibile, l’aspirante donatore e invitarlo alla donazione, oppure comprendere per quale motivo non ha dato seguito all’accertamento di idoneità. E’ evidente che il contatto personale è un modo per fidelizzare il donatore e per fargli sentire la vicinanza dell’Associazione. Alla fine è stato confermato l’impegno ad attivarsi, perché la maggior parte degli aspiranti nuovi donatori sono giovani, che rappresentano il futuro dell’Associazione. Rimanendo in tema di giovani, è stato poi comunicato che è al via la “campagna di sensibilizzazione” nei confronti dei neo-diciottenni che consiste nell’invio di un biglietto augurale che evidenzia, fra le varie possibilità offerte dalla maggiore età, anche quella di donare sangue, con l’obiettivo di aumentare il numero dei donatori della nostra provincia, purtroppo in calo nell’ultimo anno rispetto ai precedenti.


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Altro argomento affrontato è stato quello relativo ai donatori che oggi trovano difficoltà nel donare in Centri di raccolta diversi da quello di riferimento; questo avviene solo perché ogni donatore deve essere “accompagnato” dalla propria cartella clinica, cosa che è strettamente vincolata dalla legge sulla diffusione di dati sensibili. A tal proposito il dott. Maurizio Govoni ha comunicato che è di prossima realizzazione un programma informatico gestionale per tutti i donatori residenti in regione che permetterà di donare in qualsiasi Punto di raccolta della nostra regione senza alcun problema. Un altro importante punto all’ordine del giorno è stato il rinnovo delle cariche sociali, momento associativo che coinvolgerà, nei primi mesi del 2009, tutte le strutture dell’Avis, dal Nazionale alle più piccole Comunali. E’ questo un momento importante che dovrebbe permettere alla nostra Associazione di fare un salto di qualità ed è per questo che sono stati sollecitati tutti gli attuali dirigenti

avisini a coinvolgere i donatori, possibilmente giovani, affinché portino

nuove idee e diano maggiore slancio all’Avis. E’ stata inoltre auspicata la presenza, nel futuro Consiglio provinciale, di rappresentanti di tutti i Comprensori Avis della provincia, per ottenere un maggior coinvolgimento di tutte le strutture associative nelle scelte decisionali. L’invito è stato accolto dai presenti che hanno confermato l’impegno nel cercare di coinvolgere nuove e fresche forze associative. Successivamente si è passati ad una breve presentazione del mate-

riale promozionale a disposizione delle Avis comunali, come manifesti, quaderni e segnalibri per le scuole, porta cellulari e porta contrassegno assicurativo, tutti oggetti da utilizzare per le nostre iniziative pubblicitarie. In chiusura della giornata è stato fatto il punto sullo stato dei lavori di costruzione della Casa dei Donatori di Sangue. Nelle pagine successive potrete leggere la situazione a tutt’oggi. In quella occasione è stato evidenziato che i pagamenti nei confronti delle imprese cominciano ad essere più stringenti e per questo è stata confermata la necessità di reperire fondi e liquidità sollecitando le Avis Comunali a sostenere la Cooperativa Donatori di Sangue, titolare dell’opera. L’incontro si è concluso nel tardo pomeriggio con l’impegno da parte di tutti di continuare nell’opera di coinvolgimento dei cittadini per aumentare il numero dei donatori e rendere sempre più grande la nostra Associazione.

I Cavalieri della Repubblica Italiana Nel corso dell’incontro con i dirigenti di vertice delle Avis della provincia, abbiamo avuto il piacere di festeggiare i quattro soci - Maurizio Baietta, Oreste Campanini, Germana Tinti ed Eros Venturi - che il 31 maggio scorso, dalle mani del Prefetto di Bologna, hanno ricevuto la nomina a “Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”. E poiché la cerimonia svoltasi in Prefettura, era terminata senza che vi fosse la possibilità, come per il passato, di consegnare ai neo Cavalieri le insegne della nuova appartenenza, è stata scelta questa giornata, in previsione della presenza di molti dirigenti avisini della provincia. Personalmente la sig.ra Tinti ed il sig. Venturi, le mogli per i sigg.ri Baietta e Campanini, i neo Cavalieri hanno quindi ricevuto, con un pizzico di emozione, dalle mani di Gianfranco Marabini le insegne che l’Avis ha voluto offrire a dimostrazione di quanto hanno fatto per l’associazione, ma soprattutto per il loro gesto di donatori di sangue. A loro ancora un ringraziamento e un augurio che ancora molti altri donatori possano ricevere le insegne di questo importante riconoscimento.

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Scuola

Scuola e Avis - Convegno a Bologna Luciana Apicella, Ufficio Stampa Avis Regionale Emilia-Romagna

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i è svolto sabato 4 ottobre presso l’Hotel Savoia Regency di Bologna il seminario “Scuola e Avis: cultura del dono, educazione alla salute ed alla cittadinanza”. Un appuntamento che giunge alla sua sesta edizione: è infatti dal 2002 che annualmente le parti coinvolte si ritrovano per fare il punto della situazione, mentre al 2004 risale il primo protocollo d’intesa tra Avis Regionale Emilia-Romagna, Regione ed Ufficio Scolastico Regionale Emilia-Romagna (rinnovato lo scorso anno). Aperto dal Presidente Regionale Avis Emilia-Romagna Antonio Ragazzi, il seminario ha visto tra gli altri la partecipazione di Corrado Fosson, Responsabile dell’Ufficio Scuola di AVIS Nazionale, del prof. Piero Cattaneo, docente di Pedagogia Sperimentale presso l’Università Cattolica di Milano e di Sonia Manaresi, responsabile dell’Area Scuola Avis Regionale Emilia- Romagna. L’appuntamento di quest’anno, oltre ad essere un momento di confron-

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to e sviluppo dei nuovi e possibili scenari della presenza di Avis nelle scuole per la promozione di una cultura della solidarietà, del dono e della cittadinanza consapevole, è stato l’occasione per presentare due nuovi strumenti didattici: il “Book della solidarietà” realizzato da AVIS Nazionale, ed il kit “Donare Sangue…vuoi saperne di più?”, nato dalla collaborazione tra Avis Regionale Emilia-Romagna e l’Assessorato Politiche per la salute nell’ambito della campagna di comunicazione sul dono del sangue. A parlare del “Book della solidarietà”, già ufficialmente presentato a Roma il 17 settembre scorso nella Sala delle Colonne di Palazzo Marini, è stato il curatore prof. Piero Cattaneo, che alla sua cattedra di Pedagogia Sperimentale presso la Cattolica di Milano affianca l’attività di dirigente scolastico e di consulente scolastico per AVIS Nazionale. In una lunga ed appassionata relazione il professore ha ripercorso le tappe che hanno portato alla realizzazione

del “Book” (terzo prodotto realizzato dal professore per AVIS Nazionale), le difficoltà e l’entusiasmo di chi crede fermamente nella necessità dell’Associazione di essere propositiva nei confronti della scuola. In questo senso, spiega il professor Cattaneo, c’è da parte di AVIS una capacità di giocare d’anticipo rispetto alle necessità educative, affrontate poi dalla politica. E’ del 1° settembre scorso l’approvazione del D.L. 137 col quale il ministro della Pubblica Istruzione Gelmini introduce (in maniera un po’ confusa, sottolinea Cattaneo, piuttosto critico nei confronti del ministro) la materia “cittadinanza e costituzione”. L’opera si articola in tre sezioni: la prima contiene alcuni contributi di esperti pedagogisti, sociologi e operatori del mondo del volontariato che, dai diversi punti di vista, analizzano il rapporto dei giovani con i temi della salute, della solidarietà e del volontariato. Nella seconda parte, vero cuore del “Book”, sono presentati 25 itinerari didattici, percorsi educativi che hanno come finalità ultima l’acquisizione, da parte dei ragazzi, di quelle competenze chiave che l’Unione Europea chiede ai propri cittadini, come previsto dalla Raccomandazione del Parlamento Europeo e dal Consiglio d’Europa del 18 dicembre 2006. La terza sezione infine raccoglie documenti ufficiali che testimoniano l’evoluzione della collaborazione tra l’AVIS ed il sistema scolastico a vari livelli. “Il nostro proposito” dice Cattaneo “non è quello di far proseliti per AVIS. Il nostro proposito è quello di fare di AVIS una promotrice di cultura e formazione, sviluppando nei più giovani il senso del dono ed il senso di appartenenza ad una cittadinanza che travalica i confini nazionali e diventa europea”. Al gruppo di lavoro per la realizza-


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zione del “Book della solidarietà”, oltre al professor Cattaneo, hanno preso parte Franco Bussetti, Responsabile dell’Area Politiche Formative di AVIS Nazionale, Rina Latu, Referente per AVIS Nazionale del Gruppo Scuola, ed i Responsabili Regionali di Avis scuola di Lombardia, Toscana, Sardegna, Marche, Calabria, Sicilia ed Emilia-Romagna. Ed è stata proprio Sonia Manaresi, responsabile dell’Area Scuola di Avis Emilia-Romagna, a presentare il secondo strumento didattico. Il kit “Donare sangue…vuoi saperne di più?” è uno strumento interattivo,

fruibile sia attraverso cd rom che on line, sul sito della Regione www.donaresangue.it. Uno strumento snello, spiega con orgoglio Manaresi, che data la ricchezza dei contenuti avrebbe senz’altro spaventato se proposto come cartaceo, e che invece sviluppato come ipertesto consentirà a studenti ed insegnanti di scegliere autonomamente i percorsi didattici da seguire, consentendo approfondimenti successivi. Un modo per avvicinare i ragazzi infatti, e Sonia Manaresi da insegnante di scuole superiori lo sa bene, è quello di utilizzarne le modalità comunica-

tive che oggi passano attraverso il linguaggio informatico, arricchito da immagini, che consenta un elevato grado di interattività e mantenga viva l’attenzione. L’accoglienza entusiasta che è stata riservata ai relatori dall’affollata platea accorsa al convegno, seguita poi nel pomeriggio dal workshop multimediale per l’utilizzo-prova dei due strumenti coi relativi dvd, è sicuramente di buon auspicio. Col professor Cattaneo ci auguriamo che questi due ottimi prodotti abbiano da parte dei fruitori il riscontro positivo che ampiamente meritano.

Giovani disimpegnati e indifferenti? Credetemi, non è così. Intervista a Sonia Manaresi, Responsabile Area Scuola Avis Regionale Emilia-Romagna Luciana Apicella, Ufficio Stampa Avis Regionale Emilia-Romagna

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bbiamo rivolto qualche domanda a Sonia Manaresi, che da anni si occupa dell’Area Scuola di Avis Emilia-Romagna con entusiasmo sempre rinnovato. L’abbiamo incontrata al termine della presentazione del kit “Donare sangue, vuoi saperne di più?” da lei curato, durante l’annuale seminario “Scuola e Avis” tenutosi lo scorso 4 ottobre a Bologna. Ecco le risposte che ci ha dato, ancora emozionata al termine del suo intervento. Siamo abituati ad ascoltare sempre aspre rampogne sui giovani, che si rinnovano per ogni generazione. Oggi si parla male dei “giovani d’oggi” come probabilmente se ne parlava male, da parte del mondo degli adulti, 50 anni fa, o qualcosa è realmente e irrimediabilmente mutato verso il peggio? Io lavoro coi giovani e ho una prospettiva che non è assolutamente questa. Senza dubbio gli adolescenti hanno dei momenti in cui si pongono con un atteggiamento di sfida, connaturato al loro percorso di crescita, ma la cosa importante

resta saper parlare loro, mettersi al loro livello in maniera empatica. Credo che i ragazzi vogliano valori forti. Nel mio mestiere di insegnante ho potuto riscontrare più volte che se li agganci con discorsi seri sono molto attenti, e non ha importanza la scuola o il livello di “turbolenza”, di vivacità della classe. Quando i ragazzi capiscono che tu sei una testimonianza di valori, allora si fa silenzio, ed il grado di attenzione

e rispetto che hanno nei confronti dell’oratore è massimo. Avis ha nel suo stesso Dna questo patrimonio valoriale forte, che quotidianamente spende e di cui le scuole hanno bisogno per fare educazione alla cittadinanza. Quali sono le maggiori difficoltà che si incontrano nel progettare interventi che educhino alla solidarietà e alla partecipazione gli studenti? Credo che la difficoltà maggiore consista nel superare proposte ormai cristallizzate, promuovendo percorsi che rendano gli studenti protagonisti, attività che prevedano il loro diretto coinvolgimento in contesti aperti, nei quali la specificità e le risorse dei territori giochino un ruolo attivo. L’idea è quella di trasformare gli itinerari educativi proposti in laboratori dove sperimentare le attitudini personali e le capacità degli studenti, in un’ottica di assunzione di responsabilità verso se stessi e la comunità di appartenenza. I giovani sono abituati a prospettive “globali”: vivono la realtà del-

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>> Segue da pag. 11 la globalizzazione, sin da piccoli sono abituati ad utilizzare media che li mettono in contatto in tempo reale con il mondo intero. Crede che, a livello comunicativo, Avis dovrebbe cogliere questo segno dei tempi, strutturando per esempio campagne di comunicazione unitarie a livello nazionale, o sfruttando i media della rete? O funziona ancora il modello locale e la comunicazione di tipo tradizionale? Avis è un’associazione enorme, strutturata su una molteplicità di livelli, da quello nazionale ai livelli locali, ed ognuno di essi deve conservare le proprie prerogative e la propria importanza. Sono state fatte e tuttora sono realizzate campagne

Scuola a livello nazionale, ma credo che si debba puntare soprattutto ad adeguarne lo stile a quelle che sono le modalità comunicative dei giovani, gli strumenti che quotidianamente utilizzano con disinvoltura, in primis Internet, ovviamente. L’idea che abbiamo avuto, ossia un prodotto (il kit “Donare sangue…vuoi saperne di più?”) che vada nelle scuole attraverso la rete è proprio legato a questo concetto. Occorre avvicinare i ragazzi sul piano della comunicazione, abbattendo quella distanza che potrebbe essere avvertita utilizzando strategie o modalità di comunicazione tradizionali. Quali sono stati i progetti formativi maggiormente riusciti, da lei curati, per quel che riguarda il coinvolgimento e la proattività

degli studenti? Credo si possa parlare di successo dell’attività dell’Area Scuola regionale nel suo complesso, di un ottimo lavoro di squadra che ci ha visti impegnati in questi anni, grazie al quale abbiamo potuto realizzare oltre 70 progetti di educazione alla salute, alla cittadinanza ed alla solidarietà coinvolgendo più di 50mila studenti. L’idea di far incontrare all’inizio di ogni anno scolastico gli operatori scolastici e i referenti Avis per condividere itinerari e strumenti formativi ha contribuito a consolidare il ruolo di Avis come risorsa formativa qualificata, a supporto di una scuola in profonda evoluzione e alla ricerca costante di collaborazioni per promuovere competenze trasversali.

Consegnate le borse di studio ai più meritevoli La cerimonia si è svolta nella sala del Consiglio della Provincia di Bologna

Sabato 20 dicembre sono state consegnate le borse di studio messe in palio dall’Avis Provinciale di Bologna, in collaborazione con il Circolo Arci-Avis di Bologna, a 50 studenti figli di soci Avis della provincia di Bologna, che hanno terminato il ciclo scolastico delle medie ottenendo la promozione con la valutazione di ottimo. Quest’anno, quale cornice della consegna è stata scelta una sede prestigiosa, quella della Provincia di Bologna, che ringraziamo, poiché oltre al patrocinio della manifestazione, ha concesso le bellissime sale consiliari. La manifestazione ha ottenuto un grande successo di pubblico, fra studenti e accompagnatori, infatti vi erano oltre cento persone. Dopo il saluto del presidente provinciale Avis, Gianfranco Marabini, è intervenuto Paolo Rebaudengo, Assessore all’Istruzione della Provincia di Bologna che si è congratulato con gli studenti vincitori

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delle borse di studio ed ha fatto loro l’invito a continuare gli studi con la stessa volontà e gli stessi profitti. Le borse di studio messe in palio dall’Avis Provinciale, dell’importo di 180 euro, erano 15 e sono state sorteggiate fra tutti gli studenti e poiché non si è voluto far ritornare a casa nessuno a mani vuote, anche agli studenti esclusi dal sorteggio è stato assegnata una “borsa di consolazione” dell’importo di 80 euro, offerta dal Circolo Arci-Avis di Bologna. Al termine della cerimonia ufficiale, molto apprezzata dai genitori per l’interesse dell’Avis nei confronti degli studenti meritevoli e per l’attenzione rivolta ai donatori di sangue, è stato offerto a tutti i presenti un rinfresco con pasticcini e bevande, quindi un saluto ai ragazzi con l’auspicio di rivederli al compimento del 18° anno, quando potranno diventare donatori di sangue.


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L’esperto della formazione risponde

Intervista a Davide Brugnati, responsabile Area Formazione Avis Regionale Emilia-Romagna Luciana Apicella, Ufficio Stampa Avis Regionale Emilia-Romagna

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are i conti con una società in profonda trasformazione è indispensabile per adeguarsi ai cambiamenti e fronteggiarli con gli strumenti culturali giusti. Per questo ormai da più di 20 anni l’Area Formazione di Avis Emilia-Romagna svolge il compito essenziale di preparare i propri soci ad affrontare le evoluzioni di una società in continuo movimento, affrontando le più disparate tematiche. Abbiamo incontrato il responsabile dell’Area Formazione, Davide Brugnati, che con cordialità si è prestato a rispondere alle nostre domande. Davide, nel corso del 2008 si è consolidato definitivamente “Facciamo Quadrato”, il progetto di formazione biennale nato nel 2007, promosso dal Centro Servizi per il Volontariato di Parma assieme ad Avis, Aido, Admo e Fidas. Qual è il bilancio che fai ad oggi di questa esperienza, dal punto di vista della qualità degli incontri e del coinvolgimento dei partecipanti? L’iniziativa “Facciamo Quadrato” ha avuto l’indubbio merito di far dialogare le quattro associazioni del dono su un tema comune come quello della formazione. La collaborazione interassociativa ha reso possibile mettere a confronto persone che in altro modo non avrebbero avuto questa possibilità. Durante questi due anni di attività lo scambio costante di idee ha fatto crescere in tutti noi la volontà di migliorare continuamente per fornire ai nostri dirigenti percorsi formativi sempre più all’altezza del compito che ci viene affidato dalla società. Senza tralasciare che “Facciamo Quadrato” ha consentito di migliorare i rapporti complessivi fra le quattro associazioni che spesso non si co-

noscevano a sufficienza. Come si è modificato nel corso del tempo il ruolo del dirigente dell’associazione di volontariato? Quali sono oggi i requisiti richiesti a un dirigente, e le nuove responsabilità cui deve far fronte? Il dirigente di una realtà associativa così capillarmente diffusa sul territorio come Avis deve oggi essere in grado di rispondere in tempo reale alle richieste dei soci donatori, delle istituzioni con cui abbiamo stretto legami e dell’intera società nella quale siamo inseriti. Per svolgere efficacemente tale ruolo non possiamo più permetterci di affidarci soltanto alla “disponibilità” ed alla “buona volontà” del singolo. Occorre al contrario che, ad ogni livello, il dirigente possieda una serie di competenze e conoscenze di base, “professionalizzanti”, che si possono acquisire solo attraverso la partecipazione a percorsi formativi, e mettendosi in gioco. Per questo motivo con il progetto “Facciamo Quadrato” e con le numerose iniziative

formative attivate negli ultimi anni abbiamo cercato di mettere a disposizione dei dirigenti una vasta gamma di percorsi formativi che hanno trattato temi di base (lo statuto, la legislazione ecc.), temi di carattere trasversale (la comunicazione istituzionale, parlare in pubblico, gestire le riunioni, l’organizzazione della nostra associazione) temi di carattere più specialistico (il piano sangue regionale, la normativa nazionale e regionale sul dono del sangue ecc.) con l’obiettivo di far passare la “cultura della formazione” in un’associazione come la nostra dove molto spesso siamo presi dalle urgenze del quotidiano e tralasciamo per mancanza di tempo di riflettere sui reali bisogni di Avis. Spesso abbiamo a che fare con l’evidenza di una classe dirigente, ad ogni livello, nella quale i giovani sono poco presenti. Credi che sia una situazione immutabile? In fondo è scontato che siano i giovani in età lavorativa ad avere meno tempo da dedicare ad attività di volontariato, ed ancor meno quindi a ruoli dirigenziali all’interno delle associazioni di volontariato. Ci sono veramente dei modi per superare quella che sembra un’impasse? Secondo me la questione va posta diversamente. Credo che all’interno dell’Avis il problema non sia la mancanza di giovani ma piuttosto la difficoltà a motivare le persone (tutte, a prescindere dall’età) che sono appena entrate a far parte dei nostri organismi dirigenti. Probabilmente abbiamo commesso l’errore di ritenere che i giovani fossero la medicina giusta per affrontare tutte le difficoltà che quotidianamente la nostra associazione incontra, senza renderci conto che essa cresce solo

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se vengono “spronati” tutti coloro che ne entrano a far parte. Occorre garantire per le nuove risorse l’affiancamento di dirigenti più esperti, che siano in grado di aiutarle a crescere. Quindi, la risposta è creare un ambiente associativo nel quale tutti si sentano utili e nel quale nessuno imponga ad altri scelte non condivise. Senza tralasciare che dobbiamo rischiare, lasciando anche spazio ad idee che ci sembrano troppo innovative. Quali sono gli appuntamenti previsti per il 2009? Quando si concluderà l’esperienza del progetto e quali sono i piani per il futuro immediato? Le associazioni hanno intenzione di continuare la collaborazione iniziata con il progetto “Facciamo Quadra-

Formazione to” attivando un ulteriore progetto denominato “Radici e orizzonti” che avrà ancora il supporto di Forum Solidarietà di Parma. In particolare il nuovo progetto si propone di creare le condizioni affinché la formazione diventi un tema importante anche al livello locale attraverso alcune iniziative che si propongono di dialogare con le strutture provinciali e comunali. L’obiettivo è quello di formare un referente della formazione per ogni provincia che avrà il compito di aiutare le singole realtà provinciali nell’attività di rilevazione dei fabbisogni formativi, e di contribuire alla diffusione delle iniziative formative. Un altro obiettivo che ci poniamo è quello di effettuare una ricerca che confronti le prassi delle organizzazioni non profit europee rispetto alle modalità di intendere la “donazione”

nei loro rispettivi paesi, e realizzare un convegno a fine 2009 nel quale andremo a presentare i risultati della ricerca. Lascio a te la parola per un saluto finale… Per tutto ciò che fino ad ora è stato realizzato vorrei dire grazie ai colleghi delle associazioni Aido, Admo e Fidas che hanno condiviso con noi questo lungo percorso di “Facciamo Quadrato”, a tutti i dipendenti di Avis Regionale che hanno garantito con il loro impegno personale, anche oltre quanto richiesto ad un dipendente, la buona riuscita di tutte le nostre iniziative, e a tutti i colleghi dell’Area Formazione che hanno dato utili suggerimenti per migliorare il nostro lavoro. Un augurio di un felice anno nuovo a tutti i soci donatori e non donatori di Avis.

La comunicazione verso l’esterno L’ultima tappa del progetto “Facciamo Quadrato” Maria Fragomeni, Gruppo Giovani Avis Provinciale Bologna

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el week-end del 22 e 23 novembre scorso, presso l’Hotel Centergross di Bentivoglio, si è tenuto un corso di formazione rivolto a dirigenti e volontari delle quattro associazioni del dono: AVIS, ADMO, AIDO e FIDAS ed è stato l’ultimo di una serie di sette incontri che hanno caratterizzato un percorso formativo realizzato nell’arco di due anni e promosso da “Forum Solidarietà”, Centro Servizi per il Volontariato in Parma. Il corso intitolato “La comunicazione verso l’esterno” era volto all’approfondimento degli aspetti essenziali per la buona gestione della realtà associativa nel contesto in cui opera. Il fine era pertanto quello di far comprendere l’importanza della comunicazione come fattore di sviluppo. Nel corso delle giornate è stata fatta un’analisi approfondita dell’importanza della Vision e della Mission che stanno alla base delle

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associazioni di cui si fa parte. Infatti solo così si riesce a comunicare in maniera efficace sia all’interno della propria associazione, sia verso l’esterno nei confronti della società civile. Nella seconda giornata, al termine del corso, si è svolta una tavola rotonda alla quale hanno partecipato i vertici regionali delle quattro associazioni coinvolte nel percorso formativo e sono state fatte considerazioni e riflessioni, mettendo l’accento sulla positività di questo progetto che ha gettato le basi per lo sviluppo del dialogo e della collaborazione tra realtà diverse, ma con finalità molto simili. E’ stato sottolineato anche il grande interesse per la formazione: infatti è perseguibile a tutte le età e a tutti i livelli, perché sviluppa sempre nuove conoscenze. Per questi motivi è nata la necessità per il futuro di promuovere progetti non solo su scala

regionale, come è stato fatto fino ad oggi, ma anche a livello provinciale e locale, a seconda delle singole esigenze. In particolare, per quanto riguarda l’AVIS, il Presidente regionale Antonio Ragazzi è intervenuto affermando che lo stare insieme, il fare rete, aiuta ad organizzarsi meglio e ad essere più forti; anche nei confronti delle istituzioni. Inoltre ha sottolineato l’importanza della collaborazione fra le varie realtà, perché così il mondo del volontariato riesce ad avere maggiore visibilità. Infine è stata evidenziata la difficoltà oggettiva nel far passare la formazione come momento importante per queste realtà, ma anche per le persone in generale. Bisognerebbe che ci fosse più coinvolgimento, perché se è vero che la formazione non risolve i problemi, è anche vero che aiuta ad individuarli e ad affrontarli.


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I giovani scaldano i motori Tiziana Spagnolo, Gruppo Giovani Avis Provinciale Bologna

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otor Show… solo a leggere questo nome vengono in mente macchine tirate a lucido, riflettori, gare automobilistiche, belle ragazze e tanta tanta confusione ma per noi del Gruppo Giovani Avis Provinciale di Bologna ha anche e soprattutto un altro significato: occasione. Un’occasione da non perdere per far conoscere al maggior numero di persone ciò che Avis s’impegna a fare da tanti anni: diffondere il significato del dono del sangue, sangue che rappresenta per la persona ciò che è la benzina per il motore di una macchina. Come ogni anno sono stati tanti i visitatori e molti si sono soffermati allo stand che ci ospitava grazie anche alla presenza di cinque belle standiste e di un ragazzo molto carino, che distribuendo materiale informativo, gadget e palloncini, rigorosamente “targati” Avis, non si sono risparmiati in foto e sorrisi. E fra i visitatori dello stand Avis abbiamo avuto il piacere di avere il colonnello dell’aeronautica Massimo Morico, volto televisivo noto per le sue “previsioni del tempo” e il pilota automobilistico Valerio Vecchietti, campione europeo turismo endurance. Il pubblico del Motor Show non è certo facile da “catturare”, le distrazioni sono tante, ma nonostante ciò è bastato

andare un po’ in giro tra i vari padiglioni a distribuire un po’ di materiale informativo, che la risposta della gente non si è fatta attendere. Qualche curioso ha chiesto informazioni e dopo un po’ di conversazione si è rientrati alla “base” con qualche nuova iscrizione. È stata dura tenere il ritmo per oltre 10 giorni ma per fortuna non sono mancati momenti di allegria e svago come le chiacchiere con i tanti donatori che sono passati a salutarci allo stand, i tanti palloncini gonfiati e regalati ai bambini, le pause merenda e le foto ricordo. I riflettori si spegneranno sul Motor Show per riaccendersi tra un anno mentre l’entusiasmo e l’energia di noi volontari AVIS continua e continuerà rinnovando a tutti l’appuntamento alla prossima manifestazione. Ringraziamo la Conti Editore che ci ha ospitato nel suo stand e la BVA Evolution che ha voluto rinnovare l’amichevole rapporto di collaborazione con AVIS iniziato gli anni scorsi. Un caloroso ringraziamento va individualmente a tutti i volontari che hanno reso possibile l’organizzazione dell’evento.

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Avis in moto con i campioni

Gruppo Giovani Avis Provinciale Bologna

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a promozione dell’evento “A cena per vincere insieme”, ha portato i ragazzi del Gruppo Giovani dell’Avis di Bologna, domenica 9 novembre, al campo da cross di Sasso Marconi, dove si è svolta la gara sociale dei motoclub Valle Idice, Sasso Marconi e Collina Motori. La giornata limpida preannunciava grandi emozioni, ma arrivati al campo di gara ci siamo resi conto che il temporale che aveva solo sfiorato Bologna la sera prima, aveva invece creato grossi problemi agli organizzatori che non avevano sistemato adeguatamente la zona paddock come la pista. Il paddock infatti era ridotto a un pantano dove camion e addetti ai lavori sprofondavano fino a metà gamba e qualche pilota, vista la situazione, ha dovuto purtroppo rinunciare alla gara. La formula della gara era quella della “tre ore a coppie”, con due stupende specialità come l’enduro e il motocross, e si è disputata su di un circuito, per un terzo ricavato nella pista da cross e per il restante con un grande fettucciato posto alle spalle della stessa pista. I piloti erano impegnati per quasi cinque minuti a giro e sia gli organizzatori che i piloti temevano per la tenuta del fondo.

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Con grande sorpresa da parte di tutti però, quella che sembrava essere una garetta sociale si è trasformata in un vero proprio evento perché si sono presentati, oltre a piloti di alto livello regionale, sia di cross che di enduro, anche specialisti di livello nazionale come Lorenzo Alvisi e Denis Pregnolato, ma soprattutto Stefano Passeri, più volte campione mondiale a squadre e quattro volte campione europeo di enduro. Quello che invece ha trasformato una bella gara in una gara speciale è stato l’arrivo e la conseguente partecipazione alla gara di un Pilota (con la P maiuscola) romagnolo che con la sua velocità, la sua schiettezza e la sua simpatia ha fatto ridere e gioire i cuori italiani e non solo: Marco Simoncelli, neo Campione del Mondo classe 250 cc., per questa occasione in versione motocrossista. Intanto nel paddock i Giovani avisini distribuivano gadget e volantini, promuovendo la donazione di sangue, ma anche l’evento “A cena per vincere insieme” che si sarebbe svolto nella serata del giorno dopo, organizzato dall’Avis di Bologna in collaborazione con il “Desmo Owner Club Ducati” per contribuire al finanziamento della

costruzione della Casa dei Donatori di Sangue. Via! Si parte, iniziano i giovani crossisti dai 7 ai 14 anni che si cimentano in una gara della durata di 45 minuti; al via anche Emanuele Facchetti, Campione Italiano Minienduro. Che velocità questi piccoli campioncini! Infatti qualcuno ha poi partecipato anche alla gara dei “grandi” ottenendo ottimi piazzamenti. Veramente incredibili sul fangone di Sasso e che grinta, un plauso a tutti! Sono il futuro che avanza e l’hanno dimostrato ampiamente. Speriamo possano anche essere futuri donatori di sangue! Parte la gara dei grandi e con sorpresa anche il Gruppo Giovani Avis ha il suo portacolori, si tratta di Marco Degan in coppia con il talentuoso Michele Migliori, entrambi in sella ai bombardoni di casa Ktm di oltre 500 cc. Le oltre 50 coppie partecipanti vengono divise in due gruppi, dall’uno al venti i piloti professionisti e nell’altro gruppo gli amatori, con il numero sette i nostri Marco e Michele se la dovranno vedere con ben più esperti e blasonati piloti. Scattano le 3 ore, si parte! Dopo una partenza a razzo di Michele la nostra coppia a metà gara si attesta sulla


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quattordicesima posizione assoluta e cerca in tutti i modi di mantenerla, supportata da un grande tifo dei ragazzi dell’Avis, a scapito di un certo “pilotino” di nome Marco Simoncelli e del suo compagno; gli occhi puntati sul monitor, le posizioni si invertono innumerevoli volte per il gioco dei cambi e il vantaggio dei nostri piloti su Simoncelli è di pochi secondi ma rimangono in lotta serrata per più di un’ora e mezza. Intanto i primi sembrano danzare sulle canale e sui solchi che inghiottono invece le moto degli amatori. Ormai a mezz’ora dalla fine il vantag-

gio su Simoncelli è di 20 secondi e i nostri ragazzi ci credono e sperano si possa avverare un sogno, arrivare davanti a un campione del mondo di motociclismo, e non siamo davanti ad un videogioco! Per cercare di mantenere la posizione si decide di evitare l’ultimo cambio, rimane in pista Michele, il bravo pilota del Motoclub Migliori dovrà giocarsela fino alla fine ma la pista ormai scavata e rovinatissima non lo aiuterà. Infatti a soli due giri dalla fine della gara Michele ritarda il passaggio sul traguardo e Marco, preoccupato, decide di prepararsi e poco dopo

arriva Michele ai box che si tiene una mano sulla spalla, purtroppo è rotta, ma eroicamente passa il testimone al compagno, che carattere! Marco compie a testa bassa gli ultimi due giri cercando di recuperare, ma ormai il sogno di arrivare davanti a Marco Simoncelli è svanito. La cosa bella di questo sport, fatto di gente umile, sta negli occhi dei due ragazzi del Team Collina che, pur malconci e delusi, erano felici di essersi potuti confrontare con tanti blasonati piloti. Ai campioni la classifica, ai nostri però l’onore delle armi!

A cena per vincere insieme Marco Degan, Gruppo Giovani Avis Provinciale Bologna

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rande successo per la cena organizzata dall’Avis Comunale di Bologna in collaborazione con il Motoclub Ducati DOC Borgo Panigale e con il Gruppo Giovani Avis Provinciale, il cui ricavato è stato destinato alla costruenda Casa dei Donatori di Sangue. Il Circolo Culturale di San Lazzaro, presso il quale si è svolta la serata, il 10 novembre scorso, è stato letteralmente preso d’assedio da oltre trecento persone, motociclisti e non, che non hanno voluto perdere un evento così particolare e importante per il fine cui era destinato. I ragazzi del Gruppo Giovani Avis hanno faticato per organizzare e sistemare le persone a tavola, un compito per niente facile. La serata prevedeva, oltre alla cena, un’asta

benefica di parti delle moto Ducati firmate dai campioni della Ducati Corse, Casey Stoner e Troy Bayliss. Il primo colpo di scena è stata la risposta del pubblico, e il clima che si respirava nella sala era di cordialità e coesione, che di questi tempi è difficile trovare. La serata è stata brillantemente condotta da Leonardo del Gruppo Giovani Avis che ha intervistato diversi personaggi presenti, fra i quali il sindaco di Monghidoro Marino Lorenzini, i piloti Paolo Bentivogli e Marino Nanetti, il vicedirettore della rivista “In Moto” Ugo Passerini, e Paolo Bernagozzi, fotografo sportivo. La serata è stata allietata dall’esibizione di un trio di giovani e carine cantanti che hanno contribuito ad animare la serata.

La spumeggiante signora Lidia Barbieri, del DOC Borgo Panigale, ha ravvivato la serata con espressioni colorite che hanno risvegliato tutti dall’assopimento digestivo e ha poi distribuito decine di premi firmati Ducati e prodotti gentilmente offerti da Nau Ottica e Snap. Alla fine della serata c’è stata poi l’asta dei componenti recuperati dalle moto che hanno disputato i campionati di Moto GP e Super Bike autografati dai campioni mondiali della Ducati Corse. I presenti hanno dato vita a un’asta agguerrita per conquistarsi quelli che per molti sono solo semplici pezzi di ferro mentre, per gli appassionati del mondo delle moto, sono veri e propri trofei da mettere in mostra e di cui andare fieri per essere riusciti a impossessarsene. Un sentito ringraziamento a tutti i partecipanti e a tutti quelli che con il loro contributo hanno reso possibile lo svolgimento di questa serata, finalizzata a sostenere le attività dell’Avis bolognese e quindi a contribuire alla realizzazione della Casa dei Donatori di Sangue.

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Servizio trasfusionale

Fabbisogni trasfusionali e loro soddisfacimento nella regione: sono adesso in equilibrio? Dr. Paolo Zucchelli, direttore del Centro Regionale Sangue

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er rispondere alla richiesta del Centro Nazionale Sangue di prevedere la raccolta di sangue intero per il 2009 suddivisa per trimestri, il CRS ha estratto i dati degli ultimi 5 anni confrontandoli con le unità trasfuse nello stesso periodo. Da un esame approfondito sono emerse alcune considerazioni molto importanti al fine della corretta programmazione della raccolta: 1. Negli ultimi 5 anni il trimestre con maggiore raccolta è il IV di ogni anno; a seguire il I trimestre, il II e il III. 2. L’utilizzo invece mostra al primo posto il II trimestre, seguito dal I dal IV e dal III. 3. Inoltre lo scarto tra le unità raccolte e quelle trasfuse indica al primo posto il IV trimestre, seguito dal III trimestre e dal I e dal II. (v. Tabella) Tutto questo suggerisce alcune riflessioni che il gruppo regionale della Consulta trasfusionale per il governo dell’autosufficienza ha valutato e condiviso collegialmente: 1. l’evidenza di uno scarto non rassicurante a livello del secondo trimestre con concreto pericolo di perdere l’autosufficienza in questo periodo 2. la necessità di campagne di sensibilizzazione specifiche per il III trimestre per mantenere un margine elevato tra raccolta e utilizzo che consente di partecipare all’autosufficienza nazionale nel momento della sua maggior criticità 3. la necessità di riconvertire parte della raccolta effettuata nell’ultimo trimestre dell’anno a favore del periodo febbraio/ aprile al fine di garantire la copertura del periodo invernale (epidemie influenzali, situazioni climatiche avverse ecc.) e nello stesso tempo evitare il rischio di eliminare unità per iperdatazione Concretamente, si è assunta la decisione di riconsiderare la programmazione della raccolta sulla base di una chiamata più incisiva, utilizzando oltre alla cartolina tradizionale tutte le altre tecnologie disponibili: sms, e-mail, telefonate personalizzate. Inoltre prevedere un piano di comunicazione provinciale indirizzato alle esigenze locali e al supporto dell’autosufficienza regionale.

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AVIS Notizie - Gennaio 2009

Azienda USL di Bologna - Servizio di Immunoematologia e Trasfusione Presidio Bellaria-Maggiore Bologna / Centro di Raccolta Sangue Ospedale Vecchio Imola

Tagliare e utilizzare per la prossima donazione

MODULO DI ACCETTAZIONE E CONSENSO ALLA DONAZIONE (Decreto Ministeriale 3 marzo 2005)

Gentile Donatrice/Donatore Le chiediamo di leggere e compilare con attenzione il presente questionario e di consegnarlo al Medico al momento della visita. La compilazione di tale questionario corrisponde ad un preciso obbligo di legge, volto a tutelare la salute sia del donatore che del ricevente. La Sua collaborazione è indispensabile: La preghiamo in modo particolare di prendere visione dei criteri di autoesclusione dalla donazione riportati di seguito, in caso di dubbio, anche minimo, di comportamenti a rischio per AIDS ed epatite. AVVISO IMPORTANTE Alcune malattie infettive gravi, come l’epatite virale, l’AIDS, la sifilide, possono essere trasmesse con la donazione di sangue da parte di soggetti portatori. La tossicodipendenza, rapporti occasionali con partners diversi, conosciuti o sconosciuti, l’accompagnarsi con prostitute, sono fattori importanti di possibile contagio! Se pensa di avere avuto uno di questi comportamenti a rischio La preghiamo di rinunciare a divenire donatore o, se già donatore, di NON donare oggi. L’AIDS e altre infezioni virali possono avere un lungo periodo di incubazione senza apparenti sintomi o riscontri (“periodo finestra”), prima di essere evidenziate dagli esami sul sangue, che il nostro laboratorio comunque compirà. Potrà, quindi allontanarsi senza dover dare spiegazioni a nessuno, cioè AUTOESCLUDERSI dalla donazione. Nel caso che la Sua decisione maturi dopo aver effettuato il prelievo, potrà nuovamente accedere all’ambulatorio e informare il medico: il Suo sangue non verrà impiegato nella più assoluta riservatezza. Se comunque desidera avere spiegazioni più approfondite, i medici del Servizio sono a Sua più completa disposizione. Grazie della collaborazione. QUESTIONARIO (per le domande che prevedono NO / SÌ, barrare o comunque evidenziare la risposta prescelta) Sig. ______________________________________________ C.F. _____________________ tess. ____________ luogo e data di nascita ___________________________________________________________ sesso

M

F

residente a _____________________________________ via __________________________________________ tel. abitazione _________________________ tel. posto di lavoro ______________________________________ 1) È attualmente in buona salute? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 2) Ha sofferto o soffre di malattie allergiche, autoimmuni, dell’apparato respiratorio, gastro-intestinale, osteoarticolare, tumori maligni, tubercolosi, diabete, convulsioni e/o svenimenti, attacchi epilettici, episodi febbrili o sindromi influenzali, malattie cardiovascolari, ipertensione, malattie infettive, ittero e/o epatite, malattie renali, ematologiche, reumatiche, tropicali? Se sì, quali? _____________________________________________________________________________ Quando? ________________________________________________________________________________ 3) Ha avuto gravidanza o interruzione di gravidanza? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ Quando? _____________________________________ 4) È in gravidanza? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 5) Sta facendo terapie farmacologiche o è in cura dal suo medico? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 6) Ha ingerito di recente (meno di 5 giorni) aspirina o altri analgesici? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 7) Ha notato perdita ingiustificata di peso negli ultimi tempi? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 8) Ha sofferto di febbri di natura ignota? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 9) Ha notato ingrossamenti delle ghiandole linfatiche? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 10) È dedito all’alcool? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 11) È stato recentemente sottoposto a vaccinazioni ? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ Quali? _____________________________________ Quando? _____________________________________ 12) Ha letto e compreso le informazione sull’AIDS, l’epatite virale e le altre malattie trasmissibili? . . . . NO SÌ

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Firma del candidato donatore

____________________________________

Firma del sanitario che ha effettuato l’intervista ______________________________________________

CONSENSO ALLA DONAZIONE E AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Il sottoscritto dichiara di aver visionato il materiale informativo sull’AIDS ed altre malattie infettive trasmissibili e di averne compreso compiutamente il significato, di aver risposto in maniera veritiera ai quesiti posti nel questionario, essendo stato correttamente informato sul significato delle domande in esso contenute, di essere consapevole che le informazioni fornite sul proprio stato di salute e sui propri stili di vita costituiscono un elemento fondamentale per la propria sicurezza e per la sicurezza del ricevente il sangue donato, di aver ottenuto una spiegazione dettagliata e comprensibile sulla procedura di prelievo proposta, di essere stato posto in condizione di fare domande ed eventualmente di rifiutare il consenso, di non aver donato nell’intervallo minimo di tempo previsto per la procedura di donazione proposta, di sottoporsi volontariamente alla donazione e che nelle 24 ore successive alla donazione non svolgerà attività o hobby rischiosi. Autorizza altresì il personale della struttura trasfusionale al trattamento dei propri dati personali e sanitari, secondo le modalità previste dalla normativa vigente. Data ____________________________

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Firma del donatore ________________________________________________

Tagliare e utilizzare per la prossima donazione

#

13) Ha mai assunto sostanze stupefacenti? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 14) Ha mai avuto comportamenti sessuali a rischio di trasmissione di malattie infettive e/o in cambio di denaro o di droga? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 15) È mai risultato positivo ai test per l’epatite B e/o C e per l’AIDS? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 16) Ha mai avuto rapporti sessuali con un partner risultato positivo ai test per l’epatite B e/o C e/o per l’AIDS? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 17) In famiglia vi sono stati casi di malattia di Creutzfeldt Jakob, di insonnia familiare mortale, di demenza, di encefalopatie spongiformi? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 18) Ha ricevuto somministrazioni di ormoni della crescita o di estratti ipofisari? . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 19) Ha fatto recentemente viaggi ed ha soggiornato all’estero? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ Dove? _______________________ Quando? ____________________ Per quanto tempo? ______________ 20) Le è mai stato indicato di non donare sangue? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 21) È mai stato sottoposto a trapianto di organi, tessuti o cellule? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ Quando? _____________________________________ Dall’ultima donazione e comunque negli ultimi quattro mesi: 22) È stato sottoposto ad interventi chirurgici? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ Quali? ____________________________________ Quando? ______________________________________ 23) Ha effettuato indagini endoscopiche? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 24) Ha effettuato procedure che comportino l’uso di catetere? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 25) Ha effettuato cure odontoiatriche? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 26) Si è sottoposto a tatuaggi? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 27) Si è sottoposto a foratura delle orecchie o di altra parte del corpo? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 28) Si è sottoposto ad agopuntura? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 29) È stato sottoposto a trasfusione di sangue o di emocomponenti o a somministrazione di emoderivati? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 30) Si è ferito accidentalmente con una siringa o altri strumenti contaminati dal sangue? . . . . . . . NO SÌ 31) È stato accidentalmente esposto ad una contaminazione delle mucose con il sangue? . . . . . . . . NO SÌ 32) Ha attività o hobby rischiosi? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 33) Da quante ore ha effettuato l’ultimo pasto? ____________________________ 34) Ha avuto rapporti sessuali a rischio di trasmissione di malattie infettive? . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ


Servizio trasfusionale

Avis

Gennaio 2009

Notizie

Centro mobile GENNAIO

MARZO

FEBBRAIO

APRILE

Giovedi Venerdì Domenica Lunedì Martedì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

1 2 4 5 6 8 9 11 12 13 15 16 18 19 20 21 22 23 25 26 27 28 29 30

1 2 3 4 5 6 8 9 10 12 13 15 16 17 18 19 20 22 23 24 25 26 27

LOIANO uscita sospesa per festività CAMUGNANO a Castiglione dei Pepoli GRANAROLO DELL’EMILIA CASTEL D’AIANO BUDRIO uscita sospesa per festività PORRETTA TERME (e Castel di Casio e Granaglione) CASTIGLIONE DEI PEPOLI (e S.Benedetto V. d. S.) S.GIOVANNI IN PERSICETO CASTEL MAGGIORE (ed Argelato) S.AGATA BOLOGNESE a Crevalcore LIZZANO IN BELVEDERE PIEVE DI CENTO (e Castello d’Argile) MOLINELLA VERGATO (e Grizzana) BUDRIO CASTENASO S.GIOVANNI IN PERSICETO OZZANO DELL’EMILIA ANZOLA DELL’EMILIA S.PIETRO IN CASALE (e Galliera) CREVALCORE CASTEL MAGGIORE (ed Argelato) MINERBIO a Baricella MEDICINA

PIANORO S.MATTEO DELLA DECIMA SASSO MARCONI (e Monzuno) MALALBERGO a S.Pietro in Casale PORRETTA TERME (e Castel di Casio e Granaglione) CASTIGLIONE DEI PEPOLI (e S.Benedetto V. d. S.) MONTEVEGLIO a Bazzano BUDRIO S.AGATA BOLOGNESE a Crevalcore PIANORO LOIANO CASTEL MAGGIORE (ed Argelato) S.PIETRO IN CASALE (e Galliera) BAZZANO CASTENASO BARICELLA GAGGIO MONTANO CASTEL S.PIETRO TERME ZOLA PREDOSA BUDRIO CASTEL MAGGIORE (ed Argelato) S.GIOVANNI IN PERSICETO OZZANO DELL’EMILIA

Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì

Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì

1 2 3 4 5 6 8 9 10 11 12 13 15 16 17 18 19 20 22 23 24 25 26 27 29 30

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MOLINELLA MONGHIDORO CREVALCORE CASTENASO CASTEL MAGGIORE (ed Argelato) MEDICINA S.AGATA BOLOGNESE a S.Giovanni in Persiceto MALALBERGO a S. Pietro in Casale SASSO MARCONI (e Monzuno) LIZZANO IN BELVEDERE PORRETTA TERME (e Castel di Casio e Granaglione) VERGATO (e Grizzana) BUDRIO CASTEL MAGGIORE (ed Argelato) BENTIVOGLIO MOLINELLA CRESPELLANO a Calcara GAGGIO MONTANO S.GIORGIO DI PIANO S.PIETRO IN CASALE BUDRIO CASTENASO S.GIOVANNI IN PERSICETO MEDICINA ANZOLA DELL’EMILIA S.MATTEO DELLA DECIMA

CASTEL MAGGIORE (ed Argelato) LOIANO CAMUGNANO a Castiglione dei Pepoli GRANAROLO DELL’EMILIA CASTEL D’AIANO BUDRIO PORRETTA TERME (e Castel di Casio e Granaglione) CASTIGLIONE DEI PEPOLI (e S.Benedetto V. d. S.) S.GIOVANNI IN PERSICETO uscita sospesa per festività CASTEL MAGGIORE (ed Argelato) uscita sospesa per festività S.AGATA BOLOGNESE a Crevalcore LIZZANO IN BELVEDERE PIEVE DI CENTO (e Castello d’Argile) MOLINELLA VERGATO (e Grizzana) BUDRIO CASTENASO S.GIOVANNI IN PERSICETO OZZANO DELL’EMILIA ANZOLA DELL’EMILIA S.PIETRO IN CASALE (e Galliera) CREVALCORE CASTEL MAGGIORE (ed Argelato) MINERBIO a Baricella

EVENTUALI MODIFICHE SARANNO COMUNICATE AGLI INTERESSATI Si rammenta che il Centro di Raccolta Sangue e Plasma di via Emilia Ponente 56 è aperto tutti i giorni; di norma, osserva chiusura completa solo in concomitanza con le festività civili e religiose.

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Avis

Notizie

A.A.A. Volontari cercasi… per fare crescere l’AVIS Nel 2009 il rinnovo delle cariche sociali

N

ei primi mesi del 2009 si terranno le annuali assemblee delle Avis Comunali della nostra provincia e, come avviene ogni 4 anni, verranno rinnovati gli organismi direttivi della nostra Associazione; pertanto vi è bisogno di persone che si impegnino nella vita associativa, dai livelli dirigenziali ai servizi di ogni giorno. Senza questi apporti si rischia di non poter reggere alle richieste, che lo sviluppo nell’ambito sanitario pone in modo sempre più pressante. La nostra Associazione è una grande famiglia che ha “figli” in ogni comune della provincia e che sono un valore aggiunto per la società. E’ per questo che i volontari garantiscono la capillarità e il contatto con la realtà del territorio. Chi vive in prima persona un’esperienza di solidarietà come la nostra,

sa che le persone non si distinguono solo per il gruppo sanguigno, ma anche per cultura, doti e capacità ed è unendo questi valori che si possono ottenere i risultati migliori; perciò abbiamo bisogno dell’apporto, dei suggerimenti, ma soprattutto dell’impegno che ognuno di noi può dedicare allo sviluppo dell’Associazione. Ogni donatore conosce e certamente apprezza quanto fa l’AVIS per rispondere al sempre crescente bisogno di sangue e sicuramente avrà notato limiti, carenze, errori nell’operatività dell’Associazione. Certamente, dal 1927 ad oggi di strada ne abbiamo fatta e l’evoluzione non è evidenziata solo dal cambiamento del nostro simbolo, ma anche dal traguardo di oltre 1 milione di soci. Ovviamente non possiamo dormire sugli allori, ma

dobbiamo pensare al futuro e cercare di migliorare e sviluppare la nostra Associazione. Ecco perché cerchiamo persone attive! I soci che desiderano candidarsi ad una o più cariche sociali e/o ad essere delegato/a, devono compilare il modulo sotto riportato, barrando la casella corrispondente alla/e candidatura/e prescelta/e, e farlo pervenire al presidente dell’Avis di appartenenza almeno 8 giorni prima della data dell’Assemblea comunale (o equiparata). Gli indirizzi delle AVIS Comunali e/o Equiparata si possono richiedere alla Segreteria Avis al tel. 051.388688, oppure si possono consultare sul sito www.avis.it/bologna, da cui inoltre è scaricabile il modulo stesso.

ritagliare lungo il tratteggio

Al Presidente dell’Avis Comunale (o equiparata) ___________________________________ Io sottoscritto/a __________________________________________________________________________ in qualità di Socio/a dell’Avis Comunale (o equiparata) _____________________________________________________________ A) mi candido all’elezione nel/i seguente/i organo/i sociale/i per il quadriennio 2009-2012: AVIS Comunale (o equiparata) di appartenenza: Consiglio direttivo Collegio dei Revisori dei Conti; AVIS Provinciale Bologna: Consiglio direttivo Collegio dei Revisori dei Conti; AVIS Regionale Emilia-Romagna: Consiglio direttivo Collegio dei Revisori dei Conti

Collegio dei Probiviri;

AVIS Nazionale: Consiglio direttivo

Collegio dei Probiviri

B)

Collegio dei Revisori dei Conti

mi candido alla designazione come delegato/a all’Assemblea provinciale Bologna.

(data) __________________ Barrare un sola casella per ogni livello di AVIS

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Giurì.

(firma) ___________________________________


Avis

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CONVOCAZIONE DELLE ASSEMBLEE COMUNALI DEI SOCI Tutti i soci iscritti alle Avis Comunali citate, sono vivamente invitati a partecipare alla Assemblea annuale dell’Avis di appartenenza secondo le indicazioni di tempo e luogo riportate in queste pagine. Tutte le Assemblee qui annunciate hanno il seguente ordine del giorno: 1. Verifica dell’identità dei partecipanti e delle candida4. Presentazione e ratifica del preventivo finanziario ture pervenute al Presidente Avis; 2009; 2. Nomina del Comitato elettorale; 5. Elezione delle cariche sociali per il quadriennio 20093. Presentazione, discussione ed approvazione della 2012; relazione sull’attività svolta e del bilancio consuntivo 6. Nomina dei delegati all’Assemblea provinciale. 2008, nonché delle linee di indirizzo per il futuro;

Questo

avviso costituisce la convocazione ufficiale BOLOGNA

(compresi i soci tesserati “Fuori Provincia”) Sabato 28 febbraio 2009 alle ore 14 in prima convocazione alle ore 15 in seconda convocazione (*) Sede ricr. Avis “L. Zedde” – via Emilia Ponente 56 seguirà un piccolo rinfresco. Presidente: Mario Ronzani - via Emilia Ponente 56, 40133 Bologna bologna.comunale@avis.it

BORGO TOSSIGNANO

Lunedì 16 febbraio 2009 alle ore 20 in prima convocazione alle ore 20:30 in seconda convocazione (*) Municipio, Sala Consiliare Presidente: Gian Luca Poggi via Roma 22, 40021 Borgo Tossignano

BUDRIO

Martedì 17 febbraio 2009 alle ore 20 in prima convocazione alle ore 20:30 in seconda convocazione (*) Sede Avis - via Mazzini 21 seguirà un piccolo rinfresco Presidente: Brando Bonfiglioli via Europa 40, 40054 Budrio maso44@alice.it

CASALECCHIO DI RENO

DOZZA

Lunedì 2 febbraio 2009 alle ore 20 in prima convocazione alle ore 20:30 in seconda convocazione (*) Sala Comunale - Toscanella, via F.lli Cervi Presidente: Luigi Moscatello via Cavour 110, 40026 Imola dozza.comunale@avis.it

GRANAROLO EMILIA

Lunedì 16 febbraio 2009 alle ore 20 in prima convocazione alle ore 20:30 in seconda convocazione (*) Sede Avis, c/o “Borgo dei Servizi” – via S.Donato 74 seguirà un piccolo rinfresco Presidente: Bruno Tarozzi via Resistenza 4, 40057 Granarolo Emilia

IMOLA

Venerdì 20 febbraio 2009 alle ore 20 in prima convocazione alle ore 20:30 in seconda convocazione (*) Sede Avis - via Porrettana 254 seguirà un piccolo rinfresco Presidente: Alberto Piana via P. Micca 28, 40033 Casalecchio di Reno casalecchiodireno.comunale@avis.it

Giovedì 26 febbraio 2009 alle ore 20 in prima convocazione alle ore 20:30 in seconda convocazione (*) Sede Avis - piazzale Giovanni dalle Bande Nere 11 Presidente: Remo Martelli piazzale Giovanni dalle Bande Nere 11, 40026 Imola imola.comunale@avis.it

CASALFIUMANESE

Sabato 7 febbraio 2009 alle ore 14 in prima convocazione alle ore 14:30 in seconda convocazione (*) Sala “Fantazzini” – via Roma 56 Presidente: Simone Salomoni via Savena 28, 40050 Loiano simonesalomoni@virgilio.it

Mercoledì 11 febbraio 2009 alle ore 20 in prima convocazione alle ore 20:30 in seconda convocazione (*) Sede Avis - via 2 Giugno Presidente: Giovanni Angioli via A. Gramsci 4, 40020 Casalfiumanese

LOIANO

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MONTE S.PIETRO

Lunedì 9 febbraio 2009 alle ore 20 in prima convocazione alle ore 20:30 in seconda convocazione (*) Sede Avis – Ponterivabella, via Gullini 11 Presidente: Luciana Buganè via Caduti di via Fani 8, 40050 Monte S.Pietro montesanpietro.comunale@avis.it

PORRETTA TERME

(con Castel di Casio e Granaglione) Lunedì 16 febbraio 2009 alle ore 20:30 in prima convocazione alle ore 21 in seconda convocazione (*) Nuova sede Avis – Porretta T., via Don Minzoni 31 Presidente: Romano Conti via Casa Gori 52/b, 51020 Sambuca Pistoiese

CASTEL S.PIETRO TERME

Domenica 15 febbraio 2009 alle ore 9:45 in prima convocazione alle ore 10:15 in seconda convocazione (*) Sala “Sassi” - via F.lli Cervi 3 con premiazione soci benemeriti ulteriori informazioni in “agendAvis” Presidente: Giuliano Ferlini via Petrarca 12, 40024 Castel S.Pietro Terme

SALA BOLOGNESE

Lunedì 23 febbraio 2009 alle ore 20:30 in prima convocazione alle ore 21 in seconda convocazione (*) Casa della Cultura – Padulle, piazza Marconi 5 seguirà un piccolo rinfresco Presidente: Giampaolo Roveri via Libertà 7, 40010 Sala Bolognese

S.LAZZARO DI SAVENA

Venerdì 20 febbraio 2009 alle ore 20:30 in prima convocazione alle ore 21 in seconda convocazione (*) Sede Avis - via Bellaria 7 seguirà un piccolo rinfresco Presidente: Renzo Romagnoli via A. Gramsci 11, 40068 S.Lazzaro di Savena renzoromagnoli@katamail.com

SASSO MARCONI

Domenica 22 febbraio 2009 alle ore 9 in prima convocazione alle ore 9:30 in seconda convocazione (*) Nuova sede Avis - via Ponte Albano 37 Presidente: Renzo Nicolai via Amedani 17, 40037 Sasso Marconi (*)

valida con qualunque numero di presenti

Le Avis Comunali ed Equiparata qui non citate convocano l’Assemblea annuale tramite lettera: quindi, attenzione alla posta! Elenchiamo intanto le date già fissate al momento di andare in stampa: Lizzano In Belvedere Gio 29/01/09 Anzola Emilia Mer. 18/02/09 Malalbergo Mar. 24/02/09 Baricella Dom. 22/02/09 Medicina Ven. 27/02/09 Calderara Di Reno Ven. 20/02/09 Molinella Gio. 26/02/09 Castel D’aiano Ven. 27/02/09 Castel Del Rio Mer. 18/02/09 Monghidoro Sab. 7/02/09 MONTERENZIO Lun. 23/02/09 Castel Guelfo Mar. 24/02/09 Monteveglio Dom. 18/01/09 Castello D’argile Ven. 30/01/09 Monzuno Ven. 27/02/09 Castel Maggiore Ven. 20/02/09 Mordano Lun. 23/02/09 Castenaso Dom. 15/02/09 Pianoro Gio. 19/02/09 Castiglione Dei Pepoli Ven. 20/02/09 S.Giovanni In Persiceto Ven. 27/02/09 CREVALCORE Gio. 19/02/09 S.Pietro In Casale Dom. 8/02/09 Fontanelice Ven. 13/02/09 Gaggio Montano Dom. 22/02/09 S.AGATA BOLOGNESE Lun. 02/02/09 Galliera Gio. 19/02/09 Savigno Dom. 1/02/09 Nel nostro sito www.avis.it/bologna è disponibile il programma aggiornato delle Assemblee

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FAC-SIMILE DI DELEGA PER ASSEMBLEA COMUNALE O EQUIPARATA

Chi non può intervenire alla Assemblea annuale dell’Avis di appartenenza, ma desidera esprimere comunque una partecipazione, può delegare un/a altro/a socio/a della stessa Avis, compilando e consegnando a tale persona il tagliando qui sotto riprodotto. Io sottoscritto/a __________________________________________________ nato/a il ______________________ delego a rappresentarmi nella Assemblea dell’Avis di ________________________________________________ del giorno ________________________ il/la socio/a _______________________________________. In fede (data) ____________________

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(firma) _________________________________________


Avis

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Cronaca dal territorio Saragozza

Il nostro autunno “caldo” Mario Ronzani, referente Avis quartiere Saragozza

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l 14 settembre, assieme a circa 50 soci e familiari, abbiamo trascorso una giornata nel Parco Naturale della Gola Rossa e di Frasassi, all’insegna della cultura e del piacere di stare insieme. Durante la giornata abbiamo potuto visitare le Grotte di Frasassi; quindi come in ogni evento non poteva mancare il pranzo presso un ristorante del luogo, occasione per trascorrere alcuni momenti, e per avere uno scambio di idee anche sui problemi associativi. Si è quindi proseguito con la visita al Tempietto di Valadier, in stile neoclassico a pianta ottagonale, commissionato nel 1828 da Papa Leone XII, e all’Eremo di Santa Maria “infra saxa”, ricavato in parte nella viva roccia, citato in documenti risalenti al 1029. I due santuari sorgono uno accanto all’altro in una splendida posizione rialzata sulla valle, e sono raggiungibili tramite un percorso pedonale di circa 700 metri in ripidissima salita. Nel rientro è stato possibile visitare l’Abbazia di San Vittore alle Chiuse, una delle più belle ed importanti della zona, e il Museo speleopaleontologi-

“Volo anch’io 2008” co che si trova accanto all’Abbazia; all’interno è possibile ammirare un enorme fossile di ittiosauro ben conservato nella sua interezza. Domenica 5 ottobre siamo stati presenti alla ormai tradizionale manifestazione organizzata dalle Associazioni di volontariato del quartiere Saragozza, “Volo anch’io 2008”, che si è svolta nello splendido parco di Villa Spada in via Saragozza, e che, anche grazie alla magnifica giornata di sole ha avuto

L’Eremo di Santa Maria “infra saxa”

una massiccia partecipazione di cittadini. Dalla nostra postazione abbiamo distribuito palloncini colorati ai ragazzi, materiale informativo e di propaganda inerenti le attività della nostra associazione, spiegando alle persone che la donazione del sangue è anche uno strumento di prevenzione di malattie, e quindi stimolandole a donare il sangue e ad aderire alla nostra associazione. Infine, il 29 novembre abbiamo partecipato alla 9^ edizione della “Porticata”, rievocazione storica della Bologna medioevale, che interessa il tratto di via Saragozza da via del Fossato all’Arco del Meloncello. In mezzo a centinaia di banchi di piccoli artigiani, tutti in costume più o meno ‘d’epoca’, l’Avis di Saragozza – che partecipa alla manifestazione fin dal suo debutto – ha voluto dare anche quest’anno il suo piccolo contributo, allestendo una postazione che offriva palloncini e caramelle ai piccoli visitatori, e gadget promozionali agli adulti, ovviamente oltre ad informazioni sul dono del sangue e sull’Associazione. Augurandoci di poter essere presenti anche alle edizioni future, diamo appuntamento a tutti per le iniziative 2009.

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Cronaca dal territorio

Casalecchio di Reno

I nostri primi 50 anni Stefano Piana, Avis Comunale Casalecchio di Reno

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li anniversari, grandi o piccoli che siano, sono sempre una buona occasione per festeggiare, per guardarsi indietro e per fare un bilancio; l’Avis di Casalecchio non si poteva certo far sfuggire l’occasione per celebrare con solennità particolare una ricorrenza tanto importante come i cinquant’anni dalla sua fondazione, avvenuta ufficialmente il 7 novembre 1958. La prima cosa che viene istintivo fare in queste occasioni è quella di guardarsi un po’ indietro per vedere quanta strada si è percorsa in mezzo secolo: da qui è nata l’idea di realizzare una pubblicazione che desse conto del lavoro fatto. La ricerca tra documenti, fotografie e articoli di giornale riguardanti la storia dell’Avis casalecchiese ha portato alla luce una cospicua quantità di materiale, tanto che alla fine per ragioni di spazio ne è stata pubblicata solo una piccola selezione. Ciò che in ogni caso emerge con evidenza da quelle pagine è la costante spinta organizzativa e l’assidua presenza sul territorio che ha da sempre caratterizzato la vita dell’Associazione, diventata da tempo parte integrante della rete delle associazioni casalecchiesi di volontariato. La pubblicazione è in distribuzione gratuita, chiunque è interessato può rivolgersi all’Avis di Casalecchio. L’occasione di festeggiare cin-

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quant’anni di vita capita solo una volta: è per questo che la festa organizzata nell’occasione si è protratta per ben due giorni. È iniziata il 6 novembre con una grande cena in Piazza del Popolo, durante la quale il presidente dell’Avis casalecchiese Alberto Piana ha premiato i donatori benemeriti alla presenza del sindaco Simone Gamberini, dell’assessore alla sanità Massimo Bosso e del presidente dell’Avis Provinciale Gianfranco Marabini. I commensali hanno potuto apprezzare l’intrattenimento comico di Duilio Pizzocchi e hanno gustato la grande torta di compleanno dell’Avis, la cui bontà era pari al suo maestoso effetto scenografico (mancavano davvero solo le candeline!). I festeggiamenti sono poi continuati nel pomeriggio del 7 novembre (giorno esatto dell’anniversario) con una Messa celebrata nella chiesa di San Giovanni Battista e, nella serata, con un concerto di musica classica con musiche di Mozart eseguite dal Quintetto Freunde, un gruppo composto da strumentisti dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna. Alberto Piana (nell’occasione anche presentatore) ha premiato Sergio Avoni, Giancarlo Biondi, Giancarlo Malaguti e Otello Martelli, quattro ex presidenti dell’Avis casalecchiese che ben rappresentano le centinaia di volontari grazie ai quali l’Associa-

zione ha raggiunto quei risultati che in quest’occasione festeggia. Non è mancata la presenza di autorità quali Dino Bettini (in rappresentanza del direttivo regionale dell’Avis), l’assessore alla sanità e il sindaco, che ha colto l’occasione per premiare Giovanni Zanetti, uno dei due donatori casalecchiesi che ha ottenuto l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica grazie all’elevatissimo numero di donazioni fatte (l’altra donatrice casalecchiese nominata Cavaliere, Claudia Collina, era già stata premiata in precedenza). La scelta del concerto di musica classica è stata forse un po’ inusuale rispetto alla tradizione degli spettacoli organizzati dall’Avis; d’altro canto, se l’occasione era davvero speciale, gli spettatori intervenuti hanno mostrato di gradire i quintetti K. 515 e K. 516 di Mozart, brani la cui qualità artistica ha dato prestigio alla nostra iniziativa. Ma l’Avis di Casalecchio non si ferma certo qui: sono infatti in programma altri eventi, il cui ricavato verrà destinato alla costruzione della Casa dei Donatori di Sangue. Insomma, l’Avis di Casalecchio ha tutta l’aria di voler continuare a diffondere la cultura della donazione con la stessa forza che ha impiegato in questi suoi primi cinquant’anni di vita.


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San Pietro in Casale

50 anni di solidarietà Consiglio direttivo Avis Comunale S.Pietro in Casale

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l termine “sangue” è un sostantivo maschile soltanto singolare. Non esiste il plurale. Così come esiste una sola razza, quella umana, esiste un solo sangue, quello che circola nell’apparato cardiocircolatorio di tutti gli uomini. Per questo, quando un cittadino decide di recarsi presso un centro trasfusionale, è sempre accolto con un sorriso e con grande entusiasmo. Perché una trasfusione di sangue, per molti malati, rappresenta la possibilità di vivere ancora, di guarire, di poter subire una operazione chirurgica senza problemi; indipendentemente dal colore della pelle, dal sesso e dalla cultura di chi dona. La donazione di sangue è quindi un atto non soltanto di solidarietà ma anche di civiltà ed è per questo che molte persone decidono di dedicare parte del loro tempo libero alla associazioni di donatori di sangue. Il 5 novembre 1958, cinquanta anni or sono, 26 donatori di San Pietro in Casale, riuniti in assemblea presso la Sala Consigliare del Comune, costituirono l’Avis Comunale. In quell’anno, le donazioni effettuate dai donatori del nostro Comune furono 250. Oggi tale numero è cre-

sciuto, tanto che nel 2007 le donazioni sono state più di 700. E’ stato grazie al lavoro di chi ha dedicato il proprio tempo all’associazione, dal primo presidente Gualtiero Verardi fino all’attuale, Roberto Corazza che l’associazione è cresciuta ed ha assunto un ruolo importante per la nostra comunità. Non solo donatori di sangue ma cittadini che credono nella cultura della solidarietà e lavorano per diffonderla. Da semplice gruppo di donatori di sangue, l’Avis è diventata una associazione che lavora nelle scuole, collabora con

le altre associazioni di volontariato presenti nel territorio, si impegna a diffondere l’educazione alla prevenzione e alla salute. L’8 novembre 2008 l’Avis Comunale di San Pietro in Casale ha festeggiato 50 anni di attività con una cerimonia nella Sala Consiliare del Comune, alla presenza tutti coloro che in questi 50 anni hanno lavorato per l’associazione. Si è trattato di una cerimonia semplice e suggestiva, nella quale l’attuale gruppo dirigente ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato con l’Avis di San Pietro, a partire dalle Istituzioni fino alle associazioni, ai commercianti e a tutti i cittadini che con un semplice atto di civiltà contribuiscono ogni giorno a dare vita e speranze a chi è in difficoltà. Durante la cerimonia, l’Avis ha donato alla comunità di San Pietro in Casale una scultura di Romano Cacciari a ricordo dell’anniversario. Non resta che associarsi al Sindaco Alessandro Valenti, che ha rivolto all’Avis Comunale di San Pietro in Casale l’augurio di continuare a lavorare così come è stato fatto in questi anni. Solo promuovendo il valore della solidarietà e del volontariato sarà possibile costruire una comunità coesa ed una società migliore.

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Cronaca dal territorio

Minerbio

Mattone su mattone Libero Bacilieri, presidente Avis Comunale Minerbio

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a Nuova Casa dei Donatori di Sangue: credo sia del tutto superfluo, da parte mia, scrivere sulle pagine del nostro Notiziario Avis di cosa si tratti. Così come lo scrivere che l’impegno, meglio ancora lo sforzo, economico richiesto sia notevole. Voglio però raccontarvi di come Avis Minerbio abbia provato a fare un po’ di raccolta fondi finalizzata alla nostra Nuova Casa. Era la primavera di quest’anno ed il Consiglio si era riunito per decidere, tra le altre, quali iniziative poter sviluppare per la Casa. Al ‘ragazzino’ Dante (Tugnoli) – classe 1932, ma la dinamicità mentale di un ventenne e da una vita in Avis come molti di voi sanno – gli si accende la lampadina: “Potremmo, come molte Associazioni di Volontariato a livello nazionale fanno, andare in piazza e proporre prodotti da acquistare ad ‘offerta libera guidata’. Magari di origine locale, come ad esempio le patate”. Caspiterina, buona idea! Sono a buon mercato, non facilmente deperibili ed in zona ci sono alcuni grossisti ai quali potremmo chiedere, in maniera del tutto spudorata, di offrircele gratuitamente. Detto fatto: abbiamo contattato le aziende Baschieri, Lesi ed Orsini che hanno immediatamente accettato la nostra proposta. Ed alle varie sagre e feste di settembre-ottobre della nostra zona, abbiamo pro-

posto al pubblico sacchetti di patate Selenella, tubero di pregio di produttori locali. Ogni sacchetto era accompagnato da un depliant-ricevuta che presentava il progetto della Casa, alla quale l’incasso è stato poi interamente devoluto. Altra iniziativa che si è concretizzata la sera di sabato 15 novembre 2008, è stata il Concerto che il Corpo Bandistico Città di Minerbio ha gratuitamente tenuto per Avis. Ed anche in questo caso l’offerta libera all’ingresso è stata interamente devoluta alla nostra nuova Casa. L’idea ci era venuta quando ad aprile la Banda aveva tenuto un altro concerto di beneficenza, a favore del progetto Acqua Mafi-Zongo, che aveva come obiettivo il portare acqua corrente a 25 villaggi dell’Africa sub sahariana … scrivo “aveva” perché tale obiettivo è stato felicemente raggiunto. Il Consiglio del Corpo Bandistico si è subito dimostrato ben disposto verso questa nostra proposta-richiesta ed assieme a loro non abbiamo dovuto far altro che trovare la data, per poi far partire la macchina organizzativa. La sera del 15 novembre, davanti al numeroso pubblico presente a Palazzo Minerva per il concerto, abbiamo quindi chiuso le iniziative minerbiesi di questo 2008 a favore della Nuova Casa dei Donatori di Sangue, con-

ISTANTANEE > Vergato Nella 4^ edizione della Festa che interessa il territorio provinciale, il 20 settembre anche

Vergato ha ospitato “Volontassociate” con la partecipazione di 25 associazioni e l’affluenza di molto pubblico. L’Avis di Vergato ha dato un ‘sostanzioso’ contributo alla buona riuscita della manifestazione, gestendo lo stand gastronomico, di questo può a buon diritto essere orgogliosa.

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segnando al consigliere provinciale Dario Bresciani, presente per l’occasione, un maxi assegno da 1.000 euro. Consapevoli che sono ben poca cosa rispetto alla spesa totale che si dovrà affrontare, ma come si dice “piutost che gnint, l’è mej piutost”. Da non sottovalutare inoltre l’alto numero di persone contattate ed alle quali abbiamo fatto conoscere il progetto. Alcuni pubblici ringraziamenti sono d’obbligo. Ai commercianti di patate di cui sopra per i sacchetti di Selenella; al Corpo Bandistico Città di Minerbio per la splendida serata di musica: al presidente Alberto Ballandi ed al maestro Cesare Rinaldi ed a tutti i musicisti sul palco (molti dei quali soci Avis! Tra loro il batterista Matteo, che alla vigilia del concerto aveva fatto la sua prima donazione di sangue). Agli organizzatori delle varie feste locali, che ci hanno ospitato col nostro banchetto ed all’Amministrazione Comunale, che ha dato il Patrocinio alla serata e ci ha concesso l’uso gratuito del teatro. Da ultimo grazie a Graziano (lo so, sembra un gioco di parole) ex donatore Avis, per il servizio fotografico. Fine. Buon 2009 a tutti!


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Castenaso

Il gioco della stima Fernando Damiani, presidente Avis Comunale Castenaso

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a ricetta giusta per adottare un comportamento affinché i giovani e i meno giovani si avvicinino alla donazione e diventino donatori di sangue, non esiste, o per lo meno, si fanno dei tentativi; solo dopo capisci se sono efficaci. Se non è riuscito nel suo intento, di portare nuovi donatori, chi ci ha provato, ha avuto sicuramente una grande forza di volontà, ed è la forza delle sue convinzioni e sicurezze che lo spinge a continuare a farlo e a non darsi mai per vinto. Da molti anni l’Avis di Castenaso è presente con uno stand alla tradizionale “Festa dell’uva” e, per sensibilizzare i cittadini al dono del sangue, presenta “Il gioco della stima”, un “albero” realizzato con pannocchie di granturco o ovetti di plastica o altro ancora e i presenti alla festa devono indovinare quanti sono gli elementi che compongono l’albero. Quest’anno l’albero è stato costruito con ovetti di plastica e il premio ai vincitori consisteva in salami, prosciutto, e altri prodotti che vengono offerti da cittadini che credono nella nostra attività.

Ormai il nostro albero, dopo tanti anni, è diventato un motivo di curiosità fra i cittadini di Castenaso, infatti sono tanti quelli che dicono: “andiamo a vedere cosa hanno fatto quest’anno i volontari dell’Avis”. In questa occasione i dirigenti avisini incontrano molte persone e sono tanti quelli che chiedono informazioni, per interesse o per curiosità, sulla donazione di sangue. Evidentemente le risposte che vengono date influiscono sulle persone, perché il giorno dei prelievi dell’equipe itinerante a Castenaso, c’è sempre qualche nuovo donatore ed è per noi avisini un vero successo, perché dimostra quanto è importante incontrare le persone, ascoltarle e avere un rapporto paritario e diretto con loro e questo è senz’altro più fruttuoso di tante altre forme di pubblicità. L’impegno e la sensibilità delle persone nel far sì che il sangue non manchi mai deve essere continuo, perché c’è sempre tanto bisogno di sangue, basti pensare ai trapianti d’organo, ai grossi interventi chirurgici, agli incidenti, agli emofilici, agli anzia-

ni e a tanti altri casi dove il sangue è assolutamente indispensabile. La donazione di sangue è un modo concreto di essere solidali, di calarsi nei panni degli altri senza pregiudizi, ma per il solo piacere di farlo. Infine un’annotazione associativa. A fine febbraio (la data verrà comunicata per tempo), ci sarà l’annuale assemblea e, quest’anno, anche il rinnovo delle cariche dell’Avis di Castenaso. Questa è un’opportunità per i soci che hanno disponibilità e voglia di impegnarsi per far crescere la nostra associazione, a presentare la propria candidatura. Vogliamo ricordare che anche coloro che non sono donatori possono far parte attiva dell’associazione, un altro modo concreto di essere solidale. Durante l’assemblea verranno consegnate le benemerenze ai soci donatori e al termine ci sarà un pranzo il cui ricavato verrà destinato alla costruenda Casa dei Donatori di Sangue.

Dozza

Bambini e ragazzi in primo piano Luigi Moscatello, presidente Avis Comunale Dozza

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anno 2008 ha visto un rafforzamento delle attività rivolte ai bambini ed ai ragazzi in età scolare. Siamo riusciti ad organizzare una visita al Centro Raccolta Sangue di Imola con le classi seconde della scuola media di Toscanella, rendendo così più interessante e più incisivo il loro incontro con l’AVIS, dal momento che hanno avuto la possibilità di vedere con i loro occhi le procedure che precedono e seguono il prelievo. Il contatto diretto con la donazione ha permesso loro di formulare e rivolgere domande più specifiche e pertinenti al dottor Fagiani, che ringrazio sentitamente per la disponibilità, e ai nostri consiglieri a proposito delle

iniziative sul territorio dozzese. Abbiamo inoltre ripetuto, in occasione della festa di fine anno della scuola media, la premiazione dei concorrenti che hanno prodotto i migliori testi e i migliori disegni circa la donazione e la solidarietà. Il concorso, oltre ad acquisire sempre maggiore popolarità, ha registrato un incremento di partecipanti ed un elevato numero di lavori di qualità, tanto che i docenti hanno avuto diverse difficoltà nell’assegnare i premi. I disegni ritenuti più idonei, verranno utilizzati per manifesti, locandine ed altro materiale promozionale, dando ai giovani artisti la possibilità di contribuire attivamente alla nostra vita associativa.

Stiamo anche valutando la possibilità di rivolgerci ai bambini delle scuole elementari ed un primo segnale in questa direzione è stata la nostra partecipazione, lo scorso 23 maggio, ad un evento straordinario che ha reso protagonisti per le strade del borgo di Dozza, in qualità di attori e lettori, tutti gli alunni dalle scuole del territorio comunale.

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Cronaca dal territorio

Loiano

Dalla castagna... allo judo Simone Salomoni, presidente Avis Comunale Loiano

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l 19 ottobre si è svolta a Loiano la 30a edizione della Festa della Castagna organizzata e realizzata, come sempre, interamente dai volontari della nostra Avis Comunale. Un grazie va a chi ci ha permesso di raccogliere complimenti e apprezzamenti per la cucina, quest’anno davvero ben organizzata e di grande qualità. Ma i ringraziamenti vanno estesi a tutti, donatori e non, che lavorando spesso “dietro le quinte” e non apparendo, hanno dato un contributo davvero prezioso a questa ormai storica manifestazione, permettendoci di realizzare diversi progetti che ormai da tempo avevamo pronti nel cassetto. Grazie al buon risultato, con l’incasso abbiamo potuto infatti acquistare diverso materiale ludico per l’asilo nido di Sabbioni, abbiamo permesso all’istituto Comprensivo di Loiano di poter iniziare ad allestire un laboratorio di scienze, sia per le scuole medie che elementari, laboratorio che speriamo diventi strumento per preparare meglio i nostri ragazzi, avvicinandoli allo studio delle scienze, e indirettamente all’importanza della donazione. Assieme al corpo docente è stato inoltre promosso un corso, rivolto ai docenti stessi, per prepararli a seguire più effi-

cacemente i ragazzi con problemi di dislessia. Abbiamo già visitato le sezioni delle scuole medie e visiteremo a breve le sezioni delle elementari e dell’Istituto Superiore di Agraria IPSA, nell’ambito di un progetto di collaborazione reciproca con le scuole di tutti i livelli del nostro Comune. Abbiamo infatti raggiunto anche un accordo che prevede la realizzazione del prossimo manifesto pubblicitario della Festa della Castagna 2009 tramite un concorso tra le diverse classi dell’Istituto Comprensivo. Siamo felici dell’impegno di tutti gli insegnanti e del grande entusiasmo che i ragazzi hanno dimostrato verso queste diverse iniziative. Non ci siamo però fermati qui. Siamo riusciti, grazie all’interessamento di un nostro donatore maestro di judo,

a sponsorizzare i “judoji” dei ragazzi che partecipano al suo corso, legando così il nostro logo, anche quest’anno, a una interessantissima disciplina sportiva che sta sempre più coinvolgendo i ragazzi, di tutte le età, nel nostro paese. Ultimo ma non ultimo per importanza abbiamo potuto inoltre offrire un “doveroso” contributo alla realizzazione della Casa dei Donatori di Sangue, ormai coscienti che sarà un po’ anche casa nostra. Crediamo che sia importante diffondere il principio della donazione anche attraverso dimostrazioni di convivenza civile di reciproca collaborazione tra Associazioni e Istituzioni condividendo e partecipando, con la nostra attività, a tutti i più svariati aspetti della vita sociale dei nostri donatori attuali e futuri.

Imola

Il calendario della solidarietà Consiglio direttivo Avis Comunale Imola

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enerdì 14 novembre al Teatro dell’Osservanza di Imola ha avuto luogo la premiazione del concorso “Avis: il calendario della solidarietà”. Dopo il successo dell’anno passato, anche quest’anno i bambini e ragazzi imolesi hanno trasformato in immagini la loro idea di solidarietà, trasmettendo il valore fondamentale dell’Associazione Volontari Italiani Sangue: l’attenzione per l’altro. L’incontro è stato aperto dal presidente

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dell’Avis di Imola, Remo Martelli, che ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato al progetto, oltreché Legacoop Imola e la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola che hanno creduto nell’idea e sostenuto il calendario solidale. Un teatro pieno di ragazzi attenti che ascoltavano quanto veniva loro detto dagli ospiti presenti; il Sindaco di Imola, Daniele Manca, ha evidenziato che la fiducia nel futuro ha radici in una comu-

nità coesa e solidale, argomento ripreso poi dal presidente provinciale dell’Avis – Gianfranco Marabini – che ha sottolineato come i donatori di sangue siano persone attentissime al prossimo tanto da rendere possibili, con il loro dono, risultati eccellenti come il trapianto di cinque organi contemporaneamente. Allo stupore dei più piccoli lo stesso Marabini ha esclamato : “Non basta la ricerca per salvare la vita, ma ci vogliono anche soli-


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darietà ed amore”. Alle sue parole sono seguite quelle della presidente dell’Avis di Mordano – Pasqua Ricci Maccarini – che ha affermato come le giovani generazioni possano invitare ed educare al dono anche i più grandi. Due battute anche quelle del presidente della polisportiva Avis Imola Ermo Sasso; ricordando che per donare è importante essere in buona salute, ha concluso: “quale modo migliore per iniziare se non la tradizionale biciclettata Avis di maggio?” A chiudere gli interventi prima della premiazione è stata Sonia Manaresi, responsabile Scuola Avis Emilia-Romagna e promotrice dell’iniziativa, che ha ricordato come la nostra associazione, costituita

81 anni fa da parte di sole 17 persone, oggi sia invece una realtà che nel nostro Paese coinvolge più di un milione di persone. Il suo ringraziamento è andato poi alle maestre, attentissime a trasmettere il valore della solidarietà, e quindi impegnate nel far partecipare i propri ragazzi al concorso, ed al Comune di Imola, con una battuta: “se i pulmini non vi avessero portati qui non potremmo festeggiare insieme le vostre opere! Anche questo significa far parte di una comunità attenta e solidale”. Un messaggio chiaro: coesione e solidarietà per salvare la vita a chi ne ha bisogno. Questo è il regalo che portano a casa tutti i partecipanti lasciando in

cambio un coloratissimo calendario che riempirà le scuole e le case della nostra città, e non solo.

Monte San Pietro

Premiati i donatori benemeriti Consiglio direttivo Avis Comunale Monte S.Pietro

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nche quest’anno la nostra Avis Comunale ha voluto festeggiare i donatori benemeriti con un pranzo che si è tenuto domenica 28 settembre e al quale hanno aderito oltre ottanta persone tra donatori premiati e loro familiari. La splendida giornata di sole ha offerto, oltre allo scenario naturalistico delle colline bolognesi, anche la possibilità di effettuare la premiazione dei donatori sotto il porticato dell’azienda agrituristica dove prima si era pranzato a base di piatti tipici locali. Alla premiazione erano presenti, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Monte San Pietro, l’Assessore alla Sanità, Stefano Rizzoli e il vice Sindaco, Pierluigi Costa, che ha inoltre ricevuto la benemerenza in oro per aver raggiunto il traguardo delle 50 donazioni. Al termine delle premiazioni, il Presidente Avis di Monte San Pietro, Luciana Buganè, a nome del consiglio direttivo, ha consegnato un riconoscimento a due donatori, il più giovane e il meno giovane, che hanno ritirato la loro prima benemerenza. Fra tutti, hanno ricevuto questo riconoscimento Matilde Milani, la più giovane donatrice, che ha iniziato a donare a 19 anni, e Ada Mazzini, la meno giovane, che ha deciso di iniziare a donare a 56 anni. Le due donatrici,

nel ricevere il riconoscimento, hanno voluto evidenziare come si può diventare donatore di sangue a qualunque età: basta volerlo. Al termine della bella giornata trascorsa in famiglia, quella dei donatori di sangue, la Presidente Buganè ha consegnato nelle mani di Dario Bresciani, presente in rappresentanza del Consiglio Provinciale Avis, un assegno di 1.000 euro, frutto delle attività promozionali fatte a favore della Casa dei Donatori di Sangue, che l’Avis Comunale di Monte San Pietro ha promosso durante il “Mercatino delle erbe” che si è svolto nei mesi di luglio e agosto a Calderino.

Sempre in attività! L’Avis Comunale di Monte San Pietro ha partecipato con un gazebo alla “Sagra della caldarrosta” che si è svolta a Monte Pastore, il 19 ottobre, una giornata che ha visto una grande affluenza di pubblico, molte famiglie, ma anche tanti giovani. Nell’occasione è stato distribuito, oltre a gadget Avis, materiale informativo sul dono del sangue e tanti palloncini per la gioia dei più piccoli. A Calderino di Monte San Pietro da sabato 6 a lunedì 8 Dicembre nelle vie attorno alla piazza del municipio, si è rinnovato l’appuntamento con il Mercatino di Natale, organizzato dall’Associazione Turistica Pro-Loco in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e con l’Avis. Anche in questa occasione c’è stata una grande affluenza di pubblico, senz’altro favorita, oltre che dalla curiosità per i prodotti artigianali - addobbi per l’albero di Natale e per la casa, abeti e statuine per il presepe, candele e profumi, e tanto altro - anche dalle belle giornate di sole. I nostri volontari, oltre a distribuire materiale informativo, hanno offerto alle persone presenti una buona cioccolata calda, particolarmente gradita anche perché sono state giornate un po’ fredde.

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Gruppi AVIS

Pimpinella gardens Una giornata indimenticabile tra i boschi magici delle colline bolognesi: fotografie, profumi, fumi, e sapori d’autunno Stefano Santarsiere, Gruppo fotografico Avis Bologna

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’è questo borgo che si chiama Luminasio. A sentire il nome mi viene da pensare a un angolo di paradiso, un luogo sopra le nubi da dove si domina il mondo. Non è proprio così. E’ una contrada tra boschi e cime puntute di Appennino. E la luce evocata dal nome si perde in riverberi autunnali, grigio perla screziato da colori accesi, nuvole sfrangiate che si rincorrono. Eppure è davvero un angolo di paradiso. Un paradiso pagano, però. Un altro-mondo dove vigono regole appartate, dove lo spirito umano si piega al culto della natura, la religione rivelata è quella della corteccia del castagno, del ginepro, dell’olivo solitario. A Luminasio c’è il giardino di Pimpinella. E Pimpinella è una fata dei boschi. La sua casa si affaccia su un vallone, alle spalle ha il bosco a farle da guardiano. Intorno alla casa sonnecchiano i gatti. Da essa si dipanano sentieri che diramano i loro tracciati tra gli alberi, verso mete segrete. Immagino che a percorrerli ci sia da incontrare il Piccolo Popolo delle tradizioni celtiche. O da assistere a rituali Wicca. A Luminasio si arriva lasciando la Por-

rettana all’altezza di Marzabotto. Curve strette e ripide che si avvitano. La luce che si fa limpida. In città l’autunno è incerto, sbiadito come un dipinto appena abbozzato sulla tela. Ma qui scopro la tana segreta dell’autunno: l’atelier dove fa le prove generali del suo spettacolo prima di irrompere a valle con tutta la sua compagnia di saltimbanchi. Gli alberi hanno parrucche giallo oro e color vinaccia. L’aria profuma di foglie fradice e funghi. Un

vento sottile scompiglia i capelli, apre i giubbotti. Pimpinella accoglie un gruppo di cittadini stupiti. Li raduna nel suo giardino, li guida lungo i sentieri degli gnomi. E’ vestita come un elfo, il cappello a punta e le scarpe di cuoio, il volto sottile che sorride a tutti, gli occhi che s’ingrandiscono davanti ai bambini. E’ una specie di pifferaia magica, che tuttavia non usa il flauto per farsi seguire dalla folla ma

Il Gruppo Fotografico Avis Bologna organizza visite, escursioni e lezioni fotografiche sul campo durante tutto l’anno nella fattoria di Pimpinella. I nostri incontri sono allargati a parenti e amici perché nel giardino oltre a fotografare si possono fare un sacco di altre cose, tutte però indirizzate al contatto diretto con la natura, come fare il pane, il sapone, le tinture, le creme e le magie: sarà la fata Pimpinella con i suoi stretti collaboratori a svelarvi ogni segreto. Il Giardino di Pimpinella è una fattoria didattica situata nella collina di Bologna, nata dalle esperienze raccolte con entusiasmo e passione da Laura dell’Aquila. In un magnifico contesto ambientale e paesaggistico, tra boschi e testimonianze di presenze etrusche e medievali, i campi della fattoria accolgono con amore una grande varietà di piante officinali, aromatiche, tintorie, mangerecce... lo scrigno del tesoro da cui ogni domenica, ma anche durante la settimana, si attinge per fare i laboratori ed i seminari. Infatti siamo convinti che la conoscenza, per essere veramente tale, deve passare prioritariamente attraverso la sperimentazione diretta, e quindi solo toccando, annusando, assaggiando, raccogliendo e impiegando le erbe è possibile fare amicizia con esse per poi poterle ritrovare e impiegare nella vita di tutti i giorni. Per saperne di più visitate il sito ufficiale: http://www.pimpinella.it

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un mastello che risuona come una campana: vi striscia intorno il piccolo batacchio e una nota prolungata si aggiunge al vento. Quando lo fa, restiamo tutti in silenzio. I bambini osservano a bocca aperta. Giungiamo in mezzo a un castagneto. Le piante sono giovani ma prodighe, tra i nostri piedi i ricci abbondano e i bambini si mettono a raccogliere i frutti. Normale magia di stagione, penso, che si aggiunge a prodigi più misteriosi: come le strane gocce vetrose che spuntano dalla terra. Le lacrime degli gnomi, spiega Pimpinella. Gli amici della fata hanno preparato le vivande. Tavolacci colmi di vassoi con bruschette al battuto di erbe e aglio, zucca arrostita, piatti di polenta, fagioli, creme al formaggio.

La giornata vira verso nuove forme di stimolazione sensoriale: non solo immagini e suoni, ma profumi, gusto, sapori d’autunno. Dalle padelle delle caldarroste si leva il fumo odoroso che invade la radura. Alle magie di Pimpinella si unisce quella di Antonio, che invita i bambini ad aiutarlo a costruire una capanna. Penso di non aver capito bene, o forse Antonio sta scherzando. Ma tempo dieci minuti e scopro un’altra delle sue innumerevoli attitudini: quella di improvvisato costruttore. Si procura lunghi rami, tira fuori un coltellaccio dallo zaino, rompe, sega, annoda spaghi. I piccoli assistenti lo seguono attenti, in qualche modo assecondano il suo lavoro, alcuni di loro si danno di gomito orgogliosi. Infine, la capanna appare davvero.

Una tettoia ad altezza bambino, coperta di foglie, dove tutti si radunano a turno scattando fotografie. Poi i bambini iniziano a scandire ‘Pimpine-llà! Pimpi-ne-llà!”. E la fata arriva a balzelli, accovacciandosi tra loro. Io assisto a tutto questo con la mia macchina fotografica. Non mi sento del tutto parte del quadro, per rispetto, per quella sana estraneità che ogni uomo di città dovrebbe nutrire verso la Natura, utile a poterla contemplare senza il rischio di comprometterla. Nell’osservare la felicità dei bambini, sento però un’intensa nostalgia. Vorrei avere la loro credulità, vorrei avere un amico mago. E vorrei occhi vergini e stupiti come quelli che osservano con avidità gli incantesimi della fata del bosco. Invece mi tocca fare da testimone, chiedendomi se il dio Pan mi ritiene ancora degno di entrare in casa sua.

Nasce “Artenelsangue” Consiglio direttivo Avis Comunale Bologna

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i è costituito il gruppo di arti figurative “ARTENELSANGUE”, presso la sede ricreativa Avis “Luigi Zedde” – via Emilia Ponente 56 (interno, con accesso anche da viale Sandro Pertini). La nuova formazione, animata da Deborah Astuto e Achiropita Vulcano, terrà i periodici incontri nella giornata di sabato dalle 16 alle 19, a partire dal 17 gennaio 2009. L’intento è di offrire l’opportunità di apprendere e sperimentare le nozioni essenziali, a cominciare dalle ba-

si, ossia dal disegno dal vero, considerando lo studio delle proporzioni, del chiaroscuro, del tratto e della prospettiva anche, se possibile, con l’utilizzo di modelli viventi. Verranno di volta in volta introdotti alcuni fondamenti di storia dell’arte utili all’evoluzione artistica dei partecipanti anche con l’osservazione di opere famose su illustrazioni o diapositive. Infine gli interessati saranno iniziati alle varie tecniche pittoriche come l’acquerello, l’olio, la tempera, l’acri-

lico, gessetti, matite e pastelli. Alla chiusura dei corsi relativi alle tecniche pittoriche ci sarà la possibilità di effettuare degli stages con pittori affermati. Si potrà decidere inoltre di visitare musei e mostre in corso sia a Bologna che altrove. Questo nelle intenzioni delle fondatrici: la traduzione in pratica sarà possibile con la partecipazione degli interessati, che tutti ci auguriamo numerosa. Per informazioni: 333.7824030, 347.3003669.

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Pronti... ai posti... via! Gianni Presepi, Gruppo Sportivo VelAvis

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n una domenica di fine settembre si è svolta nelle acque antistanti Porto Garibaldi la 2° Veleggiata VelAvis. La manifestazione è stata dominata dal... mal di mare. L’onda lunga, più che un vento sostenuto, ha messo a dura prova l’intero equipaggio di una imbarcazione che ha dovuto rientrare al termine della prima regata. A parte il capobarca, nostro socio, il piccolo figlio ed alcuni familiari dello stesso erano tutti neofiti e nessuno di loro era mai salito su una barca a vela: non era il giorno ideale per la prima uscita e speriamo che vogliano ritentare in un’occasione migliore. Del fastidioso malessere ha risentito

pure un altro socio, medico, che scrisse su queste pagine delle cause e degli effetti del mal di mare (come si può ben vedere nessuno è risparmiato). Comunque le imbarcazioni usate per l’occasione, 4 First 21 noleggiati da Oltremare, si sono dimostrate all’altezza della situazione ed hanno dato ai “marinai” delle belle sensazioni, di quelle che ogni velista si aspetta in navigazione: sbandamento con falchetta in acqua in andatura di bolina, vele gonfie ed andatura sostenuta al lasco e gran lasco, addirittura vele a farfalla con vento in poppa. Una delle imbarcazioni l’ha fatta da padrona vincendo entrambe le regate

disputate con largo margine di vantaggio, effettuando delle partenze al limite della squalifica, ma non senza essere stata ingaggiata ed addirittura superata al primo incrocio da una seconda imbarcazione che poi si è giocata il vantaggio con un errore in virata ed il conseguente “incaramellamento” del fiocco. Un grazie a tutti i soci e familiari partecipanti per l’impegno profuso e per la bella giornata di vento e mare.

Il Gruppo Sportivo VelAvis si presenta Fondato due anni fa, si propone di organizzare per i soci ed i loro familiari attività legate alla cultura del mare, a partire da serate a tema su argomenti di interesse vario legati al mare fino a crociere in barca a vela, ma anche avendo la presunzione di insegnare i rudimenti della navigazione ai soci che ne avessero interesse. Infatti abbiamo in animo di convenzionarci con un ente che già dispone di una base e di alcune piccole imbarcazioni adatte proprio a questo scopo e presto speriamo di essere in grado di dare conto a tutti da queste pagine e sul nostro sito internet dello stato della convenzione, delle date nelle quali alcuni nostri soci si rende-

ranno disponibili, e delle modalità di accesso a questa iniziativa. Siamo consapevoli che l’argomento è piuttosto impegnativo, ma crediamo di fare cosa utile e gradita perché la nostra esperienza ci mostra l’interesse crescente, soprattutto da parte delle giovani generazioni, all’avvicinamento allo sport della vela, non necessariamente agonistico, anche perché non è più un’attività elitaria come lo era qualche decennio fa. Seguiteci prossimamente su queste pagine e visitate il nostro sito internet, raggiungibile da quello dell’Avis Provinciale di Bologna (www.avis.it/bologna) oppure digitando direttamente www.velavis.blogspot.com.

Tutti in bicicletta! Consiglio direttivo GS Cicloturistico S.Lazzaro di Savena

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omenica 19 ottobre si è svolto il 6° Raduno Cicloturistico “Città di San Lazzaro di Savena - Memorial Romano Gabrielli”, dedicato alla memoria del nostro socio scomparso. La manifestazione, a marcia libera, è perfettamente riuscita ed ha visto la partecipazione di quasi 500 ciclisti in rappresentanza di molte società sportive provenienti, per la maggior parte, dalla provincia di Bologna, ma anche da oltre i confini della nostra provincia. Il ritrovo degli atleti si è tenuto presso la Carrozzeria Duemme in Via Zucchi a San Lazzaro, sponsor principale del nostro Gruppo sportivo, dove è stato

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approntato un ricco buffet di accoglienza per tutti gli atleti intervenuti al cicloraduno. I partecipanti hanno colorato, con le loro maglie, le strade di San Lazzaro e probabilmente hanno anche contribuito a favorire l’uso della bicicletta, mezzo di trasporto veramente ecologico. Al termine della manifestazione, alla presenza del Presidente dell’Avis Comunale di San Lazzaro, Renzo Romagnoli, si sono svolte le premiazioni dei gruppi sportivi più numerosi che, come al solito, hanno visto primeggiare quello del Bitone.

E, dopo aver speso energie pedalando, tutti a tavola per il tradizionale pranzo al quale hanno partecipato tutti i soci. Insomma un innegabile successo, e questo, è stato anche motivo di soddisfazione per gli organizzatori, e di stimolo per confermare l’appuntamento anche per il prossimo anno.


agend vis Premiazioni soci benemeriti in programma nelle prossime settimane Avis Comunale Anzola Emilia 18 febbraio 2009, ore 20:30 Centro Sociale Ca’ Rossa, in occasione dell’Assemblea dei soci. Avis Comunale Baricella 22 febbraio 2009, ore 10:30, in occasione dell’Assemblea dei soci (luogo da definire). Avis Comunale Bologna Borgo Panigale: domenica 1 febbraio 2009, ore 10 Centro Polifunzionale “Bacchelli”, via Galeazza 2 (Casteldebole) Navile: domenica 15 febbraio 2009, ore 10 Centro Civico Lame via Marco Polo 51 Porto e Soci “Fuori Provincia”: domenica 22 febbraio 2009, ore 9:30 Sede ricreativa Avis “Luigi Zedde” via Emilia Ponente 56 (interno, su viale Sandro Pertini) Reno e Saragozza: sabato 21 febbraio 2009, ore 15 Sede ricreativa Avis “Luigi Zedde” via Emilia Ponente 56 (interno, su viale Sandro Pertini) S.Donato: sabato 21 febbraio 2009, ore 15 Centro Civico “F. Zanardi” via Garavaglia 7 S.Stefano, S.Vitale e Savena: sabato 7 febbraio 2009, ore 15 Circolo ARCI “Benassi” viale Cavina 4 Avis Comunale Castel S.Pietro Terme 15 febbraio 2009 - Programma: ore 8:30 ritrovo presso la sede sociale in via Matteotti 79; ore 9 S.Messa nella Chiesa Parrocchiale; ore 10:15 Assemblea dei soci nella sala “Sassi”, via F.lli Cervi 3, con premiazione benemeriti; ore 13 pranzo sociale presso il ristorante Terantiga, via De Jani 11 Varignana. Avis Comunale Castenaso 15 febbraio 2009 - Programma: ore 9:30 ritrovo in piazza Zapelloni; ore 10 S.Messa presso “Casa Damiani”; ore 11 Assemblea dei soci, con premiazione benemeriti; ore 13 pranzo presso Sala Cuppini, con ricavato destinato alla costruzione della “Casa dei Donatori”; quota di partecipazione euro 20 – prenotazioni in sede Avis, via Amendola 5 dalle 20:30 alle 22:30, 1° e 3° giovedì del mese, e comunque dal 2 al 6 febbraio. Avis Comunale Malalbergo 24 febbraio 2009, ore 21 sede Avis, Altedo via Ortolani 7, in occasione dell’Assemblea dei soci. Avis Comunale S.Pietro in Casale 8 febbraio 2009, ore 9:30 Centro Civico Culturale, piazza Martiri della Liberazione, in occasione dell’Assemblea dei soci.

Avis

&

Notizie

Avis Comunale Casalecchio di Reno

Festa di San Valentino

Sabato 14 febbraio 2009 “Casa dei Popoli”, via Cimarosa 107 Dopo la Befana Avis del 6 gennaio un’altra ‘classica’: sono previsti un goloso menu e l’intrattenimento musicale di Anna Bezzi. La quota di partecipazione (euro22 a persona) sarà destinata alla costruzione della Casa dei Donatori. Occorre prenotare entro il 10 febbraio ai numeri: 338.9203717 (Piana), 338.7438093 (Fiori) o 349.5483823 (Casa dei Popoli).

I dirigenti e gli attivisti Avis augurano un Felice Anno Nuovo

Avis Provinciale e Comunale Bologna: via Emilia Ponente 56, 40133 Bologna - tel. 051.388688, fax 051.6429301, bologna.provinciale@avis.it bologna.comunale@avis.it - www.avis.it/bologna • dal lunedì al giovedì ore 8 / 13:30 e 15 / 19, venerdì ore 8 / 13:30, sabato ore 7 / 11 Prenotazione plasmaferesi: 051.313863 dal lunedì al giovedì ore 8 / 13 e 17 / 19, venerdì ore 8 / 13, sabato ore 8 / 12 Cooperativa Donatori di Sangue dell’AVIS della Provincia di Bologna ONLUS: via Emilia Ponente 56, 40133 Bologna - tel. 051.311050, fax 051.6429301, coop.donatori.bologna@avis.it • dal lunedì al giovedì ore 8 / 13:30 e 15 / 19, venerdì ore 8 / 13:30, sabato ore 7 / 11 Centro di Raccolta Sangue e Plasma Presidio Bellaria-Maggiore Bologna: via Emilia Ponente 56, tel. 051.6478011 ogni giorno (domenica compresa, festività escluse) ore 7 / 10:30 Colloquio con medico, di persona o per telefono, e ritiro referti esami: dal lunedì al venerdì ore 11 / 13, sabato e domenica ore 11 / 12:30 Centro di Raccolta Sangue Ospedale Bellaria Bologna: via Altura 3, tel. 051.6225404 • dal lunedì al sabato ore 8 / 9:30 AVIS Comunale Imola: Ospedale Vecchio, piazzale Giovanni dalle Bande Nere 11, 40026 Imola - tel. 0542.32158, fax 0542.24992 – imola. comunale@avis.it • dal lunedì al sabato ore 8:30 / 12:30 Prenotazione plasmaferesi: 0542.32158 dal lunedì al sabato ore 8:30 / 12:30 Centro di Raccolta Sangue e Plasma Imola: Ospedale Vecchio, piazzale Giovanni dalle Bande Nere 11 - tel. 0542.604400 • dal lunedì al venerdì ore 7:30 / 10:30, sabato ore 7:30 /10 Consulenza medica e ritiro referti esami: dal lunedì al sabato ore 10:30 / 12:30

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Contribuisci per la nuova Casa dei Donatori di Sangue

Il nuovo centro di raccolta sangue e plasma

La nuova sede dell’AVIS di Bologna in costruzione nelle immediate vicinanze dell’Ospedale Maggiore, comprenderà un nuovo e più confortevole “Centro di raccolta sangue” che potrà offrire maggiori garanzie oltre ad un’accoglienza tale da fare sentire il donatore come a casa propria.

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