Periodico in distribuzione gratuita ai soci dell’AVIS di Bologna e provincia. Registrazione Tribunale di Bologna 17-10-1962 n. 3011. Poste Italiane S.p.A - spedizione in abbonamento Postale - D.L. 353/2003 ( conv. in L. 27/02/2004 n° 46 ) Art. 1, Comma 2 DCB Bologna In caso di mancata consegna inviare ad Ufficio BOLOGNA C.M.P. per la restituzione al mittente che si impegna a versare la dovuta tassa. Stampato su carta ecologica. Contiene I.P
Bologna e provincia
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Anno 45 Numero 4 Luglio 2006
Ricordiamoci di donare il sangue, prima di partire per le vacanze
All’interno
“Occhio al fungo”
notiziario del Gruppo Micologico Avis Bologna
Notizie
Avis Notizie
AVIS Nazionale
Il rinnovato impegno dell’Assemblea Ufficio stampa Avis Nazionale
S
i è conclusa nella tarda mattinata di domenica 21 maggio, a Bellaria (Rn), la 70ª Assemblea generale di Avis. Nel corso dell’appuntamento, al quale hanno partecipato oltre 1.000 delegati provenienti da tutta Italia, sono stati comunicati i dati ufficiali sui soci iscritti nelle 21 regioni italiane in cui l’Associazione è divisa (le province di Trento e Bolzano sono considerate come regioni) e in Svizzera. La giornata di sabato è stata dedicata ai saluti delle autorità, tra cui il sindaco di Bellaria, i presidenti nazionali di Fidas e Fratres, i delegati della Croce Rossa e della fondazione Telethon, e l’on. Gianni Mancuso, promotore del gruppo donatori di sangue alla Camera dei deputati. Al termine degli interventi di saluto, vi è stata la relazione introduttiva del presidente nazionale Andrea Tieghi e la relazione sul bilancio consuntivo e
SOCI ISCRITTI Abruzzo Alto Adige Basilicata Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Trentino Toscana Umbria Valle D'Aosta Veneto 1° Totale Regionale Svizzera Totale definitivo
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in certi periodi dell’anno siamo quasi all’autosufficienza per quanto riguarda il sangue, ma dobbiamo ancora importare un terzo del nostro fabbisogno dei plasmaderivati, che si ricavano sempre dal sangue donato. Abbiamo quindi bisogno di ancora tanti donatori per essere tranquilli, soprattutto di giovani”. Molto affettuosa l’accoglienza riservata agli ex dirigenti nazionali che hanno accolto l’invito a presenziare al momento più alto della vita associativa (vedere il loro saluto nel riquadro – n.d.r.). All’Assemblea nazionale sono giunti numerosi telegrammi e messaggi augurali, tra cui quello dell’ex presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi, del presidente del Senato Franco Marini, del segretario generale della CEI mons. Giuseppe Betori, e dei segretari generali di CGIL e UIL, Guglielmo Epifani e Luigi Angeletti.
preventivo. Nel pomeriggio di sabato è stato aperto il dibattito con gli interventi dei presidenti delle Avis Regionali a nome delle delegazioni delle 22 ‘regioni’ Avis. Nella mattina di domenica, dopo le conclusioni del presidente, si è proceduto alle votazioni e all’approvazione della mozione finale (vedere di seguito il testo – n.d.r.). Anche nel 2005 (dati ufficiali aggiornati al 31/12) l’Avis ha superato il milione di soci, passando da 1.043.217 a 1.062.675, +1.9% (vedere tabella – n.d.r.). Altrettanto significativo è stato il numero complessivo di donazioni di sangue e plasma: rispetto al 2004 le donazioni sono aumentate di 46.946 unità, passando da 1.729.448 a 1.776.394, +2.7%. “Il risultato del 2005 – commenta il presidente nazionale, Andrea Tieghi – è senza dubbio positivo, ma la strada da fare è ancora molta. È vero che SOCI DONATORI
NUMERO DONAZIONI
2004
2005
differenza
2004
2005
differenza
2004
2005
differenza
13.282 15.546 12.032 21.351 32.419 146.081 7.644 43.212 17.861 231.948 41.607 6.325 110.196 34.857 29.786 56.372 12.832 63.577 24.471 3.505 116.635 1.041.539 1.678 1.043.217
13.985 15.225 13.384 23.210 34.106 146.165 7.626 43.587 18.385 236.233 42.240 6.425 112.391 37.936 27.765 57.521 13.199 64.348 25.618 3.743 118.232 1.061.324 1.351 1.062.675
703 -321 1.352 1.859 1.687 84 -18 375 524 4.285 633 100 2.195 3.079 -2.021 1.149 367 771 1.147 238 1.597 19.785 -327 19.458
13.105 15.452 11.365 21.351 32.419 141.822 6.748 43.212 16.126 219.763 40.402 6.292 103.777 33.729 28.361 56.372 12.492 61.359 23.275 3.087 106.573 997.082 1.551 998.633
13.648 15.123 12.903 23.052 34.004 142.248 6.961 43.302 16.539 224.238 41.520 6.415 107.121 37.213 26.460 57.521 12.721 61.962 24.220 3.362 109.384 1.019.917 1.073 1.020.990
543 -329 1.538 1.701 1.585 426 213 90 413 4.475 1.118 123 3.344 3.484 -1.901 1.149 229 603 945 275 2.811 22.835 -478 22.357
19.239 25.480 18.076 38.371 39.616 262.225 9.482 53.209 26.881 449.416 77.781 7.903 181.804 56.460 36.955 82.431 18.074 94.820 33.081 5.599 189.348 1.726.251 3.197 1.729.448
20.540 24.341 20.256 41.352 48.230 265.897 9.808 55.210 27.030 454.677 80.546 8.780 187.749 58.399 34.759 84.350 17.266 100.013 34.187 5.948 195.411 1.774.749 1.645 1.776.394
1.301 -1.139 2.180 2.981 8.614 3.672 326 2.001 149 5.261 2.765 877 5.945 1.939 -2.196 1.919 -808 5.193 1.106 349 6.063 48.498 -1.552 46.946
Avis Notizie
Editoriale
SOMMARIO 2 • •
AVIS Nazionale (1a parte) Il rinnovato impegno dell’Assemblea Tabella statistica
3 •
Editoriale Donare e (è) partecipare?
4 • •
AVIS Nazionale (2a parte) Mozione finale Le “vecchie glorie”
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AVIS Provinciale (1a parte)
•
È finita la Festa! Viva la Festa! Chi prepara e chi mangia … Hobby Giochi, spettacoli e musica L’informazione La Messa nel Santuario della B.V. di S.Luca Il debutto di “Grazie” I nostri nuovi Cavalieri 14 giugno 2006 - Giornata Mondiale del Donatore di Sangue
• • 16 • •
Giovani … A colpi di schiacciate Dieci righe - Sasso Marconi
17 • • • •
Servizio trasfusionale Modulo di accettazione e consenso alla donazione Centro mobile A volte capita Istantanee - Granarolo Emilia
21 •
La parola al medico Interventi chirurgici e trasfusioni
22 • • • •
Cronaca dal territorio Le bambole di Alida e Nadia L’Avis… a scuola … Chi la dura … la vince!! Dieci righe - Monghidoro
25 • •
Gruppi AVIS Iniziative realizzate e proposte per il futuro Gruppo Aeromodellistico “Amato Prati”
27 •
Condividere . La fèsta dla salût (AVIS ai bulgnîs)
28 •
Le parole dei lettori Conseguenza di un problema molto complesso Risposta Ancora in tema di funzionamento del Centro di Raccolta Sangue e Plasma di via Emilia Ponente 56 Risposta
•
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AgendAvis
32 •
AVIS Provinciale (2a parte) Premio di incoraggiamento allo studio
Inserto centrale “Occhio al fungo” La foto di copertina è di Antonio Iannibelli Gruppo Fotografico Avis Bologna
Di questo numero, sono state stampate 40.600 copie.
Donare e (è) partecipare? Dario Bresciani ormalmente, quando si esce dal Centro di raccolta dopo aver effettuato la donazione di sangue, ognuno di noi è convinto di avere fatto il proprio dovere di cittadino attento alle esigenze di chi soffre; poi, ci rituffiamo nel nostro quotidiano esistere e, giustamente, continuiamo a curare i nostri interessi, da quelli del lavoro, a quelli della famiglia, ai divertimenti e allo svago. A questo punto vorrei fare una riflessione. Ovviamente senza entrare nel merito dei problemi che ognuno di noi può avere, mi viene spontanea una domanda: “Se tutti i donatori fossero convinti che la donazione equivale alla partecipazione alla vita associativa, esisterebbe l’Avis?” La risposta è semplice: “Probabilmente no, anzi, certamente no!” Tutto questo nasce da un’analisi fatta durante la preparazione della terza edizione della nostra “Avis in Festa” provinciale, che si è svolta nel mese di giugno. La nostra Associazione, come noto, si sostiene, quasi esclusivamente, con i proventi elargiti dalla AUSL in base alle donazioni effettuate. Ovviamente il mandato della nostra Associazione è quello di promuovere il dono del sangue fra la popolazione maggiorenne per incrementare il numero dei donatori, in quanto la nostra Regione, e in particolare Bologna, hanno sempre più bisogno di sangue, soprattutto per l’eccellenza delle strutture ospedaliere sempre più tecnicamente all’avanguardia nella medicina chirurgica, ma anche per il prolungamento della vita, cosicché più anziani
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necessitano di trasfusioni di sangue. Sarebbe bello che ogni cittadino si avvicinasse spontaneamente all’Avis e quindi diventasse donatore di sangue; però questo generalmente non avviene e, allora, ecco che subentra il “volontario attivista” ovvero chi, dopo aver donato il sangue, dopo aver curato i propri interessi, trova qualche ritaglio di tempo da dedicare all’Associazione per far sì che altri, come lui, diventino donatori e, perché no, attivisti. Per continuare ad esistere, l’Avis ha quindi necessità di volontari che diano la loro disponibilità per le attività associative. Ritornando alla nostra festa provinciale, abbiamo notato che i volontari che hanno dato la loro disponibilità per la buona riuscita della manifestazione (anche quest’anno è andata bene grazie a loro) sono diminuiti rispetto all’anno precedente. Però abbiamo avuto la massiccia presenza del Gruppo Giovani dell’Avis Provinciale, che ha contribuito fattivamente alla gestione del “Punto di incontro”. Dobbiamo quindi ringraziare questi giovani che hanno dedicato due fine settimana all’Avis, magari rinunciando a qualcosa (potevano anche andarsene al mare!); invece hanno preferito “dare una mano” ai “soliti vecchietti” sempre impegnati in queste occasioni. Un appello, soprattutto ai giovani: chi vuole donare, oltre al sangue, anche un po’ del proprio tempo libero può venire a trovarci o telefonare, per questo siamo “sempre aperti”. Dimenticavo: ovviamente non si guadagna neppure un centesimo!! A presto.
AVIS Notizie Bologna e provincia Editrice: Avis Comunale Bologna ONLUS Direzione e redazione: Avis Provinciale e Comunale Bologna, via Emilia Ponente 56, 40133 Bologna - tel. 051.388688, fax 051.6429301 – notiziario.bologna.prov@avis.it (indirizzo e-mail dedicato) Direttore responsabile: Dario Bresciani Comitato di redazione: Annalisa Bonvicini, Nico Bortoletto, Monica Carli, Gianfranco Marabini, Enzo Masina, Francesco Pedrini Progettazione grafica: Wells Bologna Impaginazione e stampa: Futura Press Srl, via Corazza 7/8 Bologna
N.B.: Avis Notizie n. 3 è uscito in occasione della “Giornata mondiale del donatore di sangue”, e inviato ai soci donatori dell’AVIS e della FIDAS-ADVS della provincia di Bologna.
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70ª Assemblea nazionale, Bellaria 20-21 maggio 2006
Mozione finale I
rappresentanti dei soci, persone fisiche e persone giuridiche, della 70ª Assemblea dell’AVIS Nazionale di Bellaria, 20-21 maggio 2006, ringraziano: • l’Avis Comunale di Bellaria, l’Avis Provinciale di Rimini e l’Avis Regionale dell’Emilia-Romagna per la collaborazione nell’organizzazione dell’Assemblea e per la squisita accoglienza ricevuta; • il Consiglio Nazionale; l’Esecutivo ed il Presidente Andrea Tieghi per l’opera svolta e per un rinnovato impegno, per il domani di tutti; • le Avis a tutti i livelli che hanno collaborato e collaborano alla realizzazione di progetti a valenza nazionale. Il rinnovo del Consiglio, l’individuazione delle nuove cariche associative ed il primo anno del nuovo mandato ci hanno portato ad abbozzare alcuni percorsi e talvolta alcune soluzioni concrete per la creazione di un insieme di associazioni a rete. Ora è necessario valutare quanto è stato fatto ricercando, sulla base di una progettualità chiara, concertata e condivisa, i futuri obiettivi strategici. Ciò è possibile anche individuando un più puntuale e preciso ruolo della conferenza dei presidenti regionali, in modo che si possano condividere progetti e gestire in cooperazione attività comuni, soprattutto politiche e di alto impatto comunicativo. È necessaria la valorizzazione delle attività di rete, che rafforza nei fatti il patto associativo sottoscritto con il nuovo Statuto, e nel contempo consente maggiore qualità, il coinvolgimento di tutti gli attori ed economie di scala. Si dovranno quindi sviluppare ed implementare le collaborazioni individuando unità operative capaci di aggregare e diffondere iniziative, esperienze ed idee. Può essere utile organizzare durante l’anno occasioni di incontro su temi specifici di interesse comune che concretizzino percorsi condivisi tra
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tutte le realtà associative. Nel dare atto dell’attività svolta dal Consiglio Nazionale e da tutta l’Associazione per la promulgazione della nuova Legge Sangue n. 219/05, ricordando che necessita comunque di decreti attuativi, si invita il Consiglio Nazionale a continuare nell’impegno per: • concorrere a una corretta e cogente programmazione degli scambi interregionali di sangue e plasmaderivati, che permettano di operare con il minimo rischio di sprechi non disperdendo il prezioso patrimonio dei donatori periodici associati; • garantire livelli essenziali di assistenza nel nostro settore su tutto il territorio nazionale; • chiedere alle istituzioni di condividere la revisione del registro sangue e plasma nazionale classificando i donatori secondo parametri di interesse comune, per dare maggior coerenza e trasparenza a tutti i dati ed alle loro successive analisi; • garantire la completa tracciabilità del sangue ed introdurre la dichiarazione d’origine sulle confezioni di plasmaderivati; • essere luogo di confronto e concertazione di tutte le realtà regionali in tema di plasmaferesi e plasmaderivati, della loro produzione e distribuzione, al fine di giungere alla piena autosufficienza, non solo ospedaliera, richiedendo nel contempo adeguate e dedicate coperture finanziare; • invitare e sollecitare le Istituzioni a concorrere con le nostre risorse al raggiungimento dell’autosufficienza europea; • coordinare e coinvolgere tutte le
sedi associative che svolgono attività di raccolta nell’ottica di arrivare alla certificazione di qualità delle strutture, ed al loro accreditamento all’interno dei servizi sanitari regionali; • intensificare i rapporti e gli scambi culturali verso i paesi dell’area mediterranea ed i nuovi entrati nell’Unione Europea, al fine di diffondere la cultura della solidarietà e del dono del sangue volontario, non remunerato e associato, in prospettiva di un’auspicata autosufficienza europea; • utilizzare idonei strumenti di comunicazione in grado di coinvolgere cittadini stranieri residenti in Italia per favorire la loro integrazione sociale ed il loro coinvolgimento nella vita associativa. I Delegati sottolineano l’importanza di arrivare alla formulazione del “Bilancio sociale”, in quanto ritenuto strumento moderno di gestione ma soprattutto di conoscenza e approfondimento dell’attività dell’Associazione al suo interno e all’esterno, in particolare tramite la verifica dell’impatto sociale delle scelte di politica associativa. I Delegati invitano tutte le AVIS Regionali e i livelli intermedi alla collaborazione e al confronto con le altre realtà del terzo settore che ci vedono attivamente impegnati nel Forum e negli altri organismi nazionali, e chiedono al Consiglio Nazionale di sollecitare le
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Istituzioni per arrivare all’approvazione della nuova Legge sul volontariato, e di farsi interprete dell’esigenza di semplificazione nell’applicazione della legge sulla privacy. I Delegati sollecitano un utilizzo ottimale a tutti i livelli degli strumenti messi a disposizione dalle convenzioni e dalle collaborazioni attivate dalla Sede Nazionale (Telethon, MIUR, Forze Armate, Guardia di Finanza, UILDM, SISM, FNOMCEO, ecc.) al fine di uniformare l’immagine associativa, intensificare la presenza nel tessuto sociale e ribadire la nostra mission che unisce in un tutt’uno sangue, salute e solidarietà creando una valida alternativa
per tutti quei giovani che cercano valori civili espressi dal nostro essere volontari. Nell’ambito dell’attività di comunicazione e promozione, si invitano il Consiglio Nazionale e tutti i Soci Persone Giuridiche: • ad attivare maggiori sinergie fra i vari periodici associativi; • a dare continuità e visibilità ai progetti delle Aree e Commissioni; • ad aumentare le informazioni all’interno dell’Associazione sulle delibere dei vari organismi per una maggiore conoscenza e condivisione delle scelte; • ad intensificare l’attività di coordi-
namento e di stimolo volta alla formazione continua dei dirigenti a tutti i livelli; • a realizzare l’osservatorio associativo con il concorso di tutte le AVIS Regionali e Provinciali definendone insieme attività e scopi. Un invito, infine, rivolto a tutti i dirigenti affinché venga sempre tenuta alta l’attenzione verso i donatori, mantenendo con loro un rapporto continuo e qualificato che li faccia sempre sentire, così come sono, protagonisti insostituibili nel sistema sanitario nazionale e cittadini attivi e consapevoli del loro ruolo all’interno della società.
Le “vecchie glorie” Le parole di Francesca Ciampi, ex consigliere nazionale AVIS
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uesto è il saluto degli ex dirigenti nazionali invitati qui alla 70ª Assemblea. Ci siamo definiti scherzosamente: gruppo vecchie glorie – gruppo combattenti e reduci. Vogliamo dirvi che siamo contenti di essere con voi. Ci gratifica il fatto di essere ricordati e accolti con rispetto e considerazione. Ci consola non essere scaduti con la scadenza delle nostre cariche elettive. Spesso – quasi sempre – chi ha dato risorse, tempo, passione a Enti, Associazioni, Aziende … viene ignorato non appena decade dal “potere” (poco o tanto), ed è qui che l’AVIS fa la differenza e conferma la sua unicità: privilegiare l’aspetto umano riconferma la sua sostanza. Già a Modena, 2 anni fa, Andrea Tieghi ci prospettò questa esperienza. Il presente Consiglio nazionale ha sostenuto l’iniziativa che i nostri Consigli regionali hanno accolto per le rispettive competenze. Vi salutiamo dichiarando la nostra disponibilità – se richiesti – a dare contributi di collaborazione a tutti i livelli. Sicuro però che – al di là di questo – il lavoro fatto da ciascuno di noi nel passato, circola nel presente come il sangue buono in un corpo sano. Ieri ci siamo detti: è come quando si diventa nonni, da quel momento i protagonisti sono altri; noi se siamo saggi - e la saggezza a una certa età è un … obbligo statutario - dobbiamo fare un passo indietro. Fiduciosi, disponibili, dignitosamente gregari. Avanti chi è di turno! (Sàtta a chi tàcca!) Ieri su questo palco hanno proiettato la frase: grazie per continuare a credere nel lavoro dei giovani. Rispondiamo salutandoli: grazie per averci dato nuovi motivi per avere fiducia nel futuro dell’AVIS.
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È finita la Festa! Viva la Festa! Comitato di redazione
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rande successo per la terza edizione di “Avis in Festa” che, anche quest’anno, si è svolta al Parco Biancolelli di Bologna. I due fine-settimana che hanno caratterizzato questa edizione della festa dei donatori dell’Avis Provinciale di Bologna sono stati ricchi di eventi e novità. Due le serate di particolare impatto, molto gradite e seguite dal pubblico. La prima domenica ha visto la partecipazione di Duilio Pizzocchi accompagnato, a sorpresa, dall’inseparabile Giuseppe Giacobazzi – nota coppia che ha partecipato ad importanti trasmissioni televisive quali “Zelig” e “Amore” – e dal barzellettiere Kulz, reduce dalla trasmissione televisiva “La sai l’ultima?”; l’esilarante esibizione è stata seguita da circa un migliaio di persone. La serata di chiusura della festa ha ospitato invece la giovane compagnia teatrale “I sognattori”, che si è esibita in una gioiosa commedia, dedicata all’Avis, dal titolo “Grazie”. Questi giovani attori hanno scelto la
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nostra festa per la loro ‘prima’, che si è svolta davanti ad un attento e compiaciuto pubblico di circa 300 persone. Le serate hanno visto anche la partecipazione dei gruppi hobbistici dell’Avis bolognese, quali i micologi, i mineralogisti, gli aeromodellisti nonché i navimodellisti che hanno “messo in acqua” i loro modelli suscitando interesse di grandi e piccini. Il gruppo fotografico ha allestito una mostra delle foto scattate dagli allievi dei corsi di fotografia, e il gruppo motociclistico ha organizzato un motoraduno che ha percorso le strade panoramiche e del centro di Bologna. Una importante oc-
casione di riflessione è stata offerta dal convegno incentrato sull’analisi delle risposte dei donatori al sondaggio sul livello di gradimento del servizio di raccolta-sangue, tema complesso e ricco di implicazioni su cui ci soffermeremo nel prossimo numero con dovizia di particolari. Non sono mancati i momenti dedicati al ballo, e neanche lo spazio per i tifosi dei mondiali di calcio, e quello per i bambini con il “saltarello”; mentre lo stand gastronomico, dove sono stati serviti piatti tipici ma anche piatti raffinati, e il bar hanno raccolto il favore dei buongustai catturati pure dalle crescentine e dai burlenghi. Per lo svolgimento della festa hanno lavorato gratuitamente un centinaio di volontari avisini, giovani e meno giovani, ed è proprio a loro che va un doveroso e caloroso ringraziamento, perché anche quest’anno “Avis in Festa” è stato un successo.
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Chi prepara e chi mangia...
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Giochi, spettacoli e musica
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L’informazione
La Messa nel Santuario della B.V. di S.Luca
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Il debutto di “Grazie” Annalisa Bonvicini, compagnia teatrale “Sognattori”
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na data, 18 giugno 2006, che noi “Sognattori” non scorderemo facilmente. È stata la prima di “GRAZIE”, spettacolo teatrale per l’Avis volto a sensibilizzare i giovani, gli studenti, tutti potenziali donatori, sulle tematiche della donazione. Per chi non fosse stato a questa prima … nazionale, “GRAZIE” è uno spettacolo divertente e comico, realizzato con un linguaggio giovane e diretto, studiato apposta per i ragazzi delle scuole. È la storia di una classe, la 5ªS: un gruppo di ragazzi con la loro diversa (a volte bizzarra) personalità. Irrompe nella solita routine scolastica, fra un’interrogazione e un bisticcio, un volontario dell’Avis che cerca di spiegare in una lezione l’importanza della donazione. Ma non è la solita lezione. L’incontro con il volontario dell’Avis porta i ragazzi ad intraprendere un viaggio totalmente nuovo che li porterà a conoscere meglio loro stessi e gli altri, ma soprattutto a essere consapevoli e coscienti del valore del dono. Il viaggio si conclude con il più classico degli scenari scolastici: una festa da ballo, organizzata dall’Avis, nella quale ogni ragazzo è costretto ad affrontare una difficile scelta che li porterà a capire l’importanza di condividere qualcosa di così prezio-
so ma anche così comune come il sangue. È stata davvero una scommessa, vinta alla grande. Vinta per il pubblico: calorosissimo; vinta per l’obiettivo: presentare uno spettacolo degno da esser portato nelle scuole; vinta per noi “Sognattori”: la grinta e la tenacia hanno sopraffatto tutti i problemi; vinta per il successo: all’Associazione è piaciuto molto, e saremo lieti di poter collaborare con
tutte le Avis che vorranno portare nelle scuole questo spettacolo. E con il nostro “grazie” vorremmo ringraziare l’Avis Provinciale che ci ha dato la possibilità di recitare alla sua festa, tutti coloro che ci hanno aiutato a creare un palcoscenico perfetto, tutte le persone che sono venute a vederci, tutti coloro che hanno creduto in questo spettacolo, e tutti quelli che ci chiederanno di collaborare … GRAZIE.
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I nostri nuovi Cavalieri Comitato di Redazione resso la Prefettura di Bologna, P il 31 maggio scorso, si è svolta una cerimonia nella quale il Prefetto Vincenzo Grimaldi ha conferito l’onorificenza di “Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana”, fra gli altri, a 12 soci Avis della provincia di Bologna. Una mattinata che ha visto la calorosa partecipazione di un nutrito pubblico, fra insigniti e accompagnatori, ma anche delle massime autorità cittadine fra cui il Sindaco di Bologna, Sergio Cofferati e la Presidente della Provincia, Beatrice Dra-
cavalieri dei neoo p p ru g Il
ghetti. Durante la cerimonia è stata inoltre conferita la Medaglia d’argento al Valore Civile ai Comuni di Budrio e Castenaso. Questi i nomi dei nuovi Cavalieri che si aggiungono al nostro speciale albo d’onore (il numero indicato è quello delle donazioni all’attivo quando è stata definita la loro candidatura, cioè alla fine del 2004): VITTORIA BOLLINA (109) S.Pietro in Casale BRANDO BONFIGLIOLI (151) Budrio IRIS BORSI (116) Bologna
GIANCARLO CASAGRANDE (150) Bologna MARINO CINELLI (155) Imola ALFONSO FAVA (153) Bologna MAURO LARICI (154) Bologna ROBERTO MENGOLI (158) S.Giorgio di Piano COSTANZA OSTI (108) Lizzano in Belvedere ROSINA PULGA (107) S.Pietro in Casale GIOVANNI ZANETTI (155) Casalecchio di Reno GIOVANNI ZINI (156) Bologna Le più vive congratulazioni da tutta la famiglia avisina.
La platea e le auto rità
Vittoria B ollina onfiglioli Brando B
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i Iris Bors
La mogli e ritira p er Gianc arlo Cas agrande
Avis Notizie
Costanz a Osti inelli Marino C
Alfonso Fava ulga Rosina P
Giovann i Zanetti arici Mauro L
Roberto Mengoli i Zini Giovann
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14 giugno 2006 - Giornata Mondiale del Donatore di Sangue La “Colazione del Donatore” e il GRAZIE delle istituzioni a nome di Bologna e provincia, dove raccolta e consumo di sangue sono i più alti in Regione.
Al Centro di Raccolta Sangue e Plasma di via Emilia Ponente 56
Comitato di Redazione
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el 2005 a Bologna e provincia sono state raccolte 61.329 unità di sangue. Donate dai 34.000 volontari non retribuiti che il 14 giugno sono stati festeggiati, per decisione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, con la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue. Iniziative in tutto il mondo per ringraziare i donatori, per ribadire la necessità costante di sangue, e anche per ricordare che meno del 30% dei Paesi possiede un servizio ben organizzato e fondato sui donatori volontari non retribuiti. Il che significa dover scegliere se fare una trasfusione a una donna che ha partorito - evitando fino a 1000 morti all’anno nei Paesi in via di sviluppo - o a un bambino con la malaria - causa di una morte infantile su 5 in Africa. Due le modalità, sobrie come quelle che hanno caratterizzano chi anonimamente dona sangue in modo costante e disinteressato, con cui associazioni di donatori e mondo sanitario locale hanno insieme pensato di ringraziare i 34.000 donatori di sangue. Tutti i donatori hanno ricevuto a casa, a cavallo del 14 giugno, un ringraziamento “speciale”, realizzato ad hoc per la Giornata Mondiale del Donatore e firmato dalle massime autorità istituzionali e aziendali. Un grazie a nome di Bologna, che di sangue ha sempre bisogno: 73.004 unità “consumate” nel 2005, certo
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Da sinistra: il presidente Avis Provinciale Gianfranco Marabini, l’assessore alla Sanità del Comune di Bologna Giuseppe Paruolo, il direttore generale dell’Azienda USL di Bologna Franco Riboldi.
Da sinistra: il presidente Avis Comunale Bologna Mario Ronzani, il responsabile del C.R. Maurizio Govoni (di spalle), il primario del SIT dell’AUSL di Bologna Paolo Zucchelli, Gianfranco Marabini, Giuseppe Paruolo.
La colazione del donatore
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anche per le eccellenze mediche presenti in città le cui cure salvano anche cittadini provenienti da altre province e regioni. I luoghi in cui ogni giorno avvengono le donazioni sono stati i set dell’altro “grazie”; ai due SIT (Servizio di Immunoematologia e Trasfusione) di Bologna, i donatori del 14 giugno - quelli “chiamati” come da normale programmazione dei Servizi – sono stati ringraziati di persona, nel contesto informale della “Colazione del Donatore”: da Giuseppe Paruolo, assessore alla Sanità del Comune di Bologna, e Franco Riboldi, direttore generale dell’Azienda USL di Bologna, nel SIT dell’ospedale Maggiore (Centro di Raccolta di via Emilia Ponente n. 56); da Giuliano Barigazzi, assessore alla Sanità della Provincia di Bologna, e Augusto Cavina, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, nel SIT del Sant’Orsola (via Massarenti n.9 - padiglione 27). Una terza Colazione del Donatore si è svolta a Lizzano in Belvedere, per coloro che il 14 giugno avevano appuntamento con il “centro mobile”, che raggiunge i donatori di quasi tutto il territorio provinciale. I donatori di Imola, invece, sono stati coinvolti all’interno di una partita di calcio che si è svolta presso il Campo di calcio “Corso Bacchile-
Bologna - Il seminario in Regione
Lizzano in Belvedere ga” e che ha visto contrapposti i rappresentanti del Comune a quelli dell’AUSL. Infine il Gruppo Avis dei dipendenti della Regione Emilia-Romagna ha programmato un seminario, patrocinato dalla Regione stessa, riguardante gli aspetti legati alla pratica della donazione: dalle visite mediche, alla donazione, agli esami di laboratorio, per la tutela del donatore e del ricevente. Al seminario hanno partecipato il dott. Maurizio Govoni, Responsabile del Centro di raccolta
sangue di Via Emilia Ponente, e il dott. Leonida Grisendi, Direttore Generale Assessorati Politiche per la Salute e Politiche Sociali, in rappresentanza della Giunta Regionale. A margine del seminario sono stati consegnati, ai collaboratori del gruppo aziendale, attestati di ringraziamento per l’attività svolta. Inoltre nel piazzale antistante la sede regionale è stato allestito un gazebo dove i volontari dell’Avis hanno distribuito materiale promozionale e informativo sul dono del sangue.
Imola - Il dopo partita
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Giovani
… A colpi di schiacciate Fabio Magni, Gruppo Giovani Avis Provinciale Bologna
nche quest’anno l’Associazione non poteva mancare al consueto appuntamento sportivo con il beach volley. Il 2 e 3 giugno l’Avis Provinciale di Modena ha organizzato a Rimini – ovviamente in collaborazione con l’Avis locale – la 7ª edizione del torneo a squadre di uno degli sport più divertenti da praticare sulla sabbia: il beach volley. La manifestazione ha riunito 22 squadre provenienti da tutta Italia le quali, secondo un programma ben organizzato, si sono sfidate a colpi di schiacciate e non solo. Il programma prevedeva nella giornata iniziale di venerdì la prima fase del torneo. Le squadre erano state suddivise in diversi gironi, e si incontravano fra loro in partite di 15’; ogni vittoria portava punti per la classifica. Al termine della prima fase, conclusasi sabato mattina, le 2 squadre classificate con il punteggio migliore incontravano le corrispondenti due degli altri gironi. Il sabato pomeriggio quindi è stato dedicato alle fasi fina-
A
li: dopo un tiratissimo testa a testa fra due squadre vignolesi, la “Vignola Clevers” ha prevalso sulla “Vignola Starlight”; totale il dominio dell’Avis di Vignola sul torneo, visto che al 3° posto si è piazzata la “Vignola 3”.
Il contributo dell’Avis di Rimini è stato fondamentale, poiché ha fornito il terreno di gioco perfettamente allestito anche nell’aspetto promozionale – in questo caso il Bagno numero 36 – e tutto il necessario per lo svolgimento del torneo. Gli agguerriti attivisti di Zocca (MO) hanno provveduto al pranzo di saba-
to, realizzando gustose crescentine e piadine per tutti i partecipanti. La sera di venerdì ci eravamo ritrovati in un locale riminese, per brindare all’Avis e soprattutto al contributo che il torneo stava dando nella diffusione del messaggio associativo. La premiazione del sabato è stata presieduta dal consigliere dell’AVIS Nazionale Jessica Vallorani, dal responsabile giovani AVIS Nazionale Aurora di Lenola, e dal presidente dell’Avis Regionale Antonio Ragazzi. Tanti sono stati i premi assegnati; inoltre da quest’anno è in vigore la regola che la squadra vincente dovrà rimettere in palio nel prossimo torneo il trofeo vinto. L’unico lato negativo è stato il maltempo che ha fatto addirittura intirizzire, in alcuni momenti, i partecipanti e gli arbitri; ma nonostante tutto direi che ci siamo divertiti ugualmente. Per finire in bellezza, sabato sera siamo stati ospiti del Bagno numero 95 che ha fornito da mangiare e da bere: c’era anche la porchetta, che abbiamo finito … a colpi di forchettate.
DIECI RIGHE Sasso Marconi Ben riuscita, nella serata del 23 giugno, la manifestazione musicale organizzata dall’Avis Comunale di Sasso Marconi per festeggiare la
consegna dei riconoscimenti associativi ai soci benemeriti. In anteprima si sono svolte le premiazioni, dai diplomi di benemerenza alle croci d’oro. La grande affluenza di pubblico ci ha spinto ad essere un po’ veloci nella proclamazione, ma ciononostante tutto si è svolto con ordine ed efficienza. È inoltre intervenuto L’Assessore Sanità-Servizi Sociali-Protezione Civile-Informatica Massimo Masetti, che dopo un breve discorso d’apertura ci ha anche aiutato nella premiazione dei soci donatori. È stata infine molto gradita l’esibizione degli SNAP UP, un gruppo jazz che abbiamo chiamato anche in altre occasioni, sempre molto apprezzato e capace di rinnovarsi ogni volta.
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Lactarius sanguifluus (Paulet) Fries
Sanguinello
Lattario con il cappello su toni arancio, latice rosso-vinoso, buon commestibile, cresce nei boschi di pino. Altri lattari di colore arancio e con latice rosso-carota tutti commestibili piĂš o meno pregiati: L. deliciosus e L. semisanguifluus presso pini, L. salmonicolor presso abete bianco, L. deterrimus presso abete rosso.
Lactarius zonarioides KĂźhner & Romagnesi Lattario dal latice bianco acre e non commestibile, cresce nei boschi di abete rosso. Altri lattari di colore arancio e con latice bianco, tutti non commestibili o velenosi: L. acerrimus presso querce, L. zonarius presso varie latifoglie, L. porninsis presso larici, L. atlanticus presso pini, L. torminosus presso betulle.
Editoriale William Zuntini Inizia l’estate micologica. Già dal mese di maggio, condizioni meteorologiche permettendo, sono comparsi i primi funghi. L’andamento stagionale, in particolare la temperatura, è ovviamente determinante. Non solo, è molto importante anche l’altitudine. I primi funghi estivi compariranno in pianura, poi in collina e infine in montagna. A proposito di quest’ultima, è bene precisare che in generale, e specialmente oltre i 1000-1500 m. di altitudine, la flora micologica di giugno è ancora tipicamente quella primaverile dei mesi precedenti, con prevalenza delle specie appartenenti agli Ascomiceti. In giugno, nei boschi di castagno e dopo qualche giorno di pioggia, cominciano a fruttificare alcune Russula precoci, tra cui R. vesca, R. cyanoxantha, R. risigallina, e via via aumentano le Amanita, tra cui la mortale Amanita verna, la velenosa A. pantherina e la commestibile (dopo cottura) A. rubescens; le Boletaceae dei Generi Xero-
A. pantherina
comus, Boletus e Leccinum; i primi Cantharellus cibarius (i ricercatissimi galletti) e le Macrolepiota procera (le note Mazze da tamburo). Luglio e agosto sono i mesi più caldi e scarsi di precipitazioni. Se le piogge lo consentono, specialmente in montagna e in particolare nei boschi di faggio, ma anche di conifere (da 8001000 metri in su), i ritrovamenti si fanno più interessanti per i “micofagi”. Infatti, iniziano a fruttificare i porcini (Boletus edulis e B. aestivalis). I funghi che compaiono a luglio sono sostanzialmente quelli del mese precedente, salvo alcune specie, prettamente estive, cioè che amano un clima più caldo e relativamente secco. In settembre, nelle nostre zone di ricerca, le temperature degli ultimi anni prolungano l’estate e la siccità la fa da padrona portando un periodo di vuoto assoluto, pertanto, chi vuole continuare i ritrovamenti deve andare in Trentino. In bocca al lupo, dunque!
B. aestivalis
M. procera
R. cyanoxantha R. vesca
SOMMARIO II - Editoriale III - I funghi tintori IV - Il Giaggiolo V - Osservare i funghi: la forma VI - Piante protette VII - Il Porcino del fiele VIII - Programma delle attività VIII - Tesseramento 2006
A. verna
In copertina L. sanguifluus e L. zonarioides: foto e testi di Paolo Cazzoli
PERIODICO TRIMESTRALE - LUGLIO 2006 N° 75 Redazione: P. Cazzoli – G. Consiglio – W. Zuntini Sede: via Emilia Ponente, 56 (cortile interno) Tel. 335.62.85.923 - e-mail: pcazzoli@libero.it
Adesione al Gruppo Micologico AVIS L'iscrizione o il rinnovo possono essere formalizzati il lunedì sera presso la Sede del Gruppo, o mediante bollettino postale n° 24030405 intestato a AVIS Bologna Sezione Comunale — Socio Sostenitore da 16,00 Euro in poi — Socio Ordinario 13,00 Euro — Familiare 8,00 Euro — Socio Estero 20,00 Euro (solo con versamento a mezzo Vaglia Internazionale) — Socio Ordinario + Quota AMB 24,00 Euro
Il Socio può accedere alla fornitissima biblioteca e fare uso, a scopo di studio, dei microscopi, dei computer e delle altre attrezzature di cui il Gruppo dispone, può partecipare alle riunioni del lunedì sera, alle conferenze, ai corsi e a tutte le iniziative che saranno via via messe in cantiere. Con la Quota AMB il socio sarà associato anche alla Associazione Micologica Bresadola e riceverà la prestigiosa “RIVISTA DI MICOLOGIA”.
II
I funghi tintori William Zuntini Quando i funghi sono inoffensivi, ma immangiabili, i profani tendono a dire, con una smorfia di disprezzo: “Questo non serve a niente!”. I polipori, per esempio, sono oggetto di un supremo disprezzo. Ma sapete che certe specie possono servire a tingere la lana? I “funghi tintori” offrono una grande varietà di colori, che saranno sempre più stabili e resistenti alla luce dei coloranti sintetici! Le prime prove serie di tintura con l’ausilio di funghi sono state fatte in
sono state segnalate da Miriam Rice: Hypholoma fasciculare
Hypholoma fasciculare: è uno dei funghi più comuni nei boschi di qualsiasi Paese e lo si trova praticamente tutto l’anno; contiene un potente colorante giallo vivo, ma la tintura ottenuta non è molto stabile e mal sopporta l’esposizione al sole.
al verde nel corso dell’operazione. Phaeolus schweinitzii
Phaeolus schweinitzii: dà dei meravigliosi colori che vanno dal verde muschio al giallo vivo e al bruno (i vecchi carpofori, riconoscibili dal fatto che hanno il margine giallo, danno dei colori meno netti). Hapalopilus rutilans
Cortinarius semisanguineus
Francia nel 1940. Abili artigiani avevano già ottenuto una lana di un bel violetto utilizzando un fungo, tanto comune, quanto discreto in natura, l’Hapalopilus rutilans. Con la fine della guerra e il ritorno all’abbondanza, queste ricerche furono abbandonate. Ma più di 40 anni dopo, la loro eco ritorna… dall’America: la rivista francese “Fait Main”, stampata in Danimarca, ha pubblicato un’eccellente articolo firmato F. Rune, sulle ricerche dell’americana Miriam Rice, che ha riscoperto le virtù tintorie di certi funghi. In prove sistematiche di numerose specie, ha ottenuto un repertorio di ben 164 colori differenti, fra i quali il nero, il blu chiaro e il blu scuro (tonalità considerate difficili da ottenere con tinture vegetali), pubblicando due opere su questo soggetto. Ecco alcune specie le cui proprietà
Cortinarius semisanguineus: possiede, nella carne del cappello, un colorante molto efficace, isolato e conosciuto sotto il nome “atrakinou” e permette di ottenere tutte le tonalità più o meno rosse, dall’arancio vivo al bruno-rosso cangiante.
Hapalopilus rutilans: i cui cuscinetti fissati ai rami morti passano facilmente inosservati, sembra essere il più efficace e il più solido dei coloranti e fornisce un bel colore violetto. La sua piccola taglia e leggerezza è compensata da una grande ricchezza in materiale attivo (il suo contenuto in colorante è stimato al 20%): 4 grammi sono sufficienti per tingere 100 g di lana!
Paxillus atrotomentosus
Paxillus atrotomentosus: contiene un colorante rosso ciliegia, “l’atrotomentina”, che inverdisce con l’ossidazione. Accade quindi che le fibre immerse in questo bagno virano dal bruno-rosso III
Sarcodon sp.: alcuni di questi forniscono dei toni blu, rari e ricercati. Il test riportato da “Fait Main” non precisa la specie, ma si può supporre che Sarcodon joeides (Pass.) Pat., ragguardevole per la sua carne che diventa lilla al taglio prima di virare al violetto cupo, permetterà di ottenere delle tinte di queste tonalità. Sarà più difficile trovarlo, poiché è molto raro. Maas Geesteranus ha creato nel Genere Sarcodon una sezione Violacei, dove figura un’altra specie ugualmen-
te con delle tonalità violette, Sarcodon fuligineoviolaceus (Kalchbr. apud Fr.), che sembra legato alle conifere. Queste tinture vegetali sono diventate di moda in Germania, in Scandinavia e negli U.S.A. Daniel Thoen segnala che specialmente gli indiani d’America dipingevano i corpi dei combattenti con una tintura rossa presa dal fungo Echinodontium tinctorium, conosciuto sotto il nome “fungo che colora indiano”: questa può essere l’origine dell’e-
spressione “Pellerossa”. Gary H. Liucoff precisa che questo fungo è una Hydnacea e che è ancora utilizzato ai nostri giorni dagli hobbisti per tingere il cotone. Thoen evoca anche l’uso del Poliporo del Gelso (Polyporus mori), per colorare le stoffe in Italia del Nord e di un parassita del pistacchio Terebinto (probabilmente Polyporus tinctorius), che fornisce una tintura gialla in Algeria, nella Regione di Laghouat.
Il poliporo sulfureo (Laetiporus sulphureus), molto comune anche da noi, era già conosciuto secoli fa dal botanico Clusius, per la tintura gialla che forniva. Le straordinarie proprietà chimiche che presentano numerose altre specie di funghi permettono di pensare che questo sia un campo infinito di ricerca, per quelli che desiderano esplorare tutte le possibilità offerte dalla natura.
Il Giaggiolo Mirella Vanni
Iris pallida, Iris germanica, Iris florentina - Famiglia Iridaceae Il giaggiolo è una grossa e caratteristica pianta erbacea perenne con un grosso rizoma strisciante formato da diversi articoli e con numerose radici laterali. Le foglie, che partono dalla base, sono lisce, acuminate e molto lunghe, spadiformi, con nervature parallele evidenti. Lo scapo fiorale, più alto delle foglie, può raggiungere il metro d’altezza. I fiori sono in numero di 3-4 e variano di colore secondo la specie: I. follide ha fiori di colore azzurro-violetto chiaro, I. germanica è viola scuro, mentre I. florentina ha petali bianchi, soffusi di violetto. I fiori, che sbocciano verso maggio, sono sessili e inodori. Il frutto è una capsula cilindrica contenente semi tondi e schiacciati. Le varie specie d’Iris sono ampiamente coltivate sia a scopo ornamentale sia per la produzione di ciprie. Nella zona mediterranea il giaggiolo è spesso inselvatichito ed è facile trovarlo in luoghi aridi e sassosi, o presso muri e bordi di strade assolati. Nonostante le sue modeste dimensioni è di una certa importanza nel contenimento di suoli franosi, grazie ai suoi robusti rizomi. È anche interessante pianta colonizzatrice di terreni aridi e sassosi. I rizomi costituiscono una risorsa alimentare per diversi animali selvatici, tra cui ricordiamo l’istrice. I giaggioli erano usati dagli antichi Romani nelle cerimonie purificatrici ed erano sacri a Iride, la messaggera degli Dei e dell’alba, proprio a causa dei variegati colori dei fiori che ricordano quelli del cielo prima del sorgere del sole. Ogni anno si svolge a Firenze, in maggio, la Mostra dell’Iris, che raccoglie gli ibridi prodotti dai floricoltori di tutto il mondo. È una pianta dotata d’azione diuretica e antisettica, ma usata anche nelle bronchiti, nell’asma, nella tosse, nel vomito e nella nausea. Dà sollievo nelle tossi ostinate e nell’asma. Per un uso esterno trova larga applicazione nella produzione di dentifrici. In polvere può essere asperso su irritazioni della pelle e come cosmetico. Il rizoma, decorticato, era dato da masticare ai bambini nel periodo della dentizione: grazie alla sua durezza e al sapore dolciastro si era sempre dimostrato l’ideale. Non presenta nessuna controindicazione particolare; ricordiamo tuttavia che il rizoma fresco ha una forte azione purgante. Il giaggiolo contiene un olio essenziale di complessa costituzione, amido, una resina detta canfora d’Iris, l’iridina (glucoside) e l’irone, sostanza chetonica che emana odore di violetta. Si usano solo i rizomi, che devono essere raccolti dopo la fioritura, prima della ripresa vegetativa, da agosto a settembre. I rizomi si essiccano al sole e si conservano in recipienti chiusi.
IV
Osservare i funghi - la forma Giovanni Consiglio Per riconoscere e determinare un fungo, o almeno inquadrarlo in un gruppo d’individui omogenei, è necessario osservare con attenzione una serie di caratteristiche. Queste sono: forma; imenoforo; aspetto e colore del cappello e del gambo e loro ornamentazioni; portamento; ambiente di crescita; consistenza, colore, odore e sapore della carne; reazioni cromatiche delle superfici e/o della carne a particolari reagenti chimici; osservazione al microscopio dell’intima struttura cellulare. In alcuni casi è sufficiente utilizzare solo alcune di queste caratteristiche, in altri è necessario utilizzarle tutte. Anche la sequenza logica delle osservazioni atte al riconoscimento della specie è molto differente per una “vescia” o per una “spugnola”; la più complessa e completa è sicuramente quella relativa ai funghi con cappello e gambo. Per giungere alla determinazione di una specie fungina si deve quindi procedere con metodi e osservazioni diversi da caso a caso.
Spugnole Elvelle Vesce
• Le vesce con forma di pallina o di pera. In queste l’imenio è racchiuso in un involucro che a maturità si rompe per fare fuoriuscire le spore. • Le spugnole con una mitra (falso cappello) che assomiglia a una spugna. • Le elvelle con mitra ondulata e irregolare, liscia o cerebriforme. • Le pezize con la loro caratteristica forma di coppa. • I polipori sono funghi lignicoli, spesso privi di gambo e di consistenza dura e legnosa; sono numerosi e di difficile determinazione. Alcuni di essi si presentano come croste coriacee su legnetti marcescenti. Spesso sono trascurati e forse nemmeno riconosciuti come funghi. • Gli agarici sono i funghi più comuni e più conosciuti, hanno un cappello e un gambo ben distinti e un imenoforo di vario tipo posto sotto il cappello. Per il loro interesse generale questi funghi saranno trattati in modo particolare.
Phallus impudicus
Clathrus ruber
Le Varie Forme La forma del carpoforo è la prima cosa che si nota quando si incontra un fungo e a volte questo carattere da solo è sufficiente per riconoscere la specie. È il caso del Phallus impudicus e del Clathrus ruber dalle caratteristiche e irripetibili forme e dall’odore nauseante. Alcuni funghi sono facilmente collocabili nel gruppo di appartenenza (Genere o Famiglia) per il loro tipico e inconfondibile aspetto: spesso più difficile è riconoscere la Specie. Fra i tipi più comuni possiamo citare:
I funghi con cappello e gambo
• Le manine con un aspetto ramificato che le fa assomigliare a dei magnifici coralli terrestri. V
Piante protette Nino Lontani
Pennacchi (Eriophorum latifolium Hoppe) – Famiglia Cyperaceae Questa particolare pianta erbacea perenne è costituita da un fusto a sezione triangolare alto 400-600 mm. Produce da 3 a 12 infiorescenze con peduncoli molto scabri e accompagnati da una brattea fogliacea. I fiori sono poco vistosi e l’involucro fiorale è sostituito da corte setole che si allungano notevolmente dopo la fecondazione sino a formare i caratteristici pennacchi. Fiorisce in giugno-agosto. L’habitat è costituito da paludi torbose e prati costantemente intrisi d’acqua, su suoli calcarei. È presente nelle zone montane dal piacentino al bolognese, dove però alcune stazioni del porrettano non sono state confermate. È stato scoperto recentemente anche nel forlivese, dove si presenta con sole due stazioni di crescita. In pianura e nella fascia collinare del bolognese e del modenese è da considerare estinto.
E. angustifolium Honck, molto simile nell’aspetto, è caratterizzato da rizomi striscianti, fusto a sezione quasi cilindrica e peduncoli delle infiorescenze lisci. È una specie rara, meno frequente di E. latifolium. Nella nostra Regione è presente nelle zone umide montane dal piacentino al modenese, mentre si è estinta in pianura. Fiorisce in giugno-agosto. E. scheuchzeri, presenta fusti cilindrici alti 100-300 mm, portanti ciascuno un fiocchetto globoso con setole lunghe fino a 30 mm. Specie rarissima con sole cinque stazioni di crescita nel piacentino, reggiano e modenese. L’habitat è costituito da paludi, torbiere, su terreno umoso blandamente acido. Fiorisce in luglio-agosto. E. latifolium ed E. angustifolium compaiono nel piano delle cerrete e delle faggete, mentre E. scheuchzeri è presente soltanto al limite della vegetazione forestale (1600-1700 m di altitudine).
E. latifolium
Le nostre ricette Riso mari e monti Ingredienti per 4 persone: 200 g di pisellini, 200 g di funghi a piacere, 300 g di riso, 200 g di gamberetti sgusciati, 50 g di burro, 2 uova, 2 seppioline, una carotina, una costa di sedano, brodo vegetale, prezzemolo, olio, sale. Far rosolare il prezzemolo e l’aglio con le seppie pulite e tagliate a dadini; aggiungere tutte le verdurine e i gamberetti tagliati piccolissimi. A questo punto unire al tutto il riso già fatto tostare in un tegame a parte con il burro, bagnare con il brodo vegetale, salare e ultimare la cottura lasciandolo al dente; incorporarvi 2 uova intere dopo aver tolto il tutto dal fuoco. Vuotarlo tutto nello stampo ad anello precedentemente imburrato e infornare a 200° per 30 minuti. È buono anche freddo.
Crema delicatezza Ingredienti per 4 persone: 300 g di porcini, 50 g di burro, 2 cucchiai di farina, un litro di brodo, pane in cassetta, mezzo bicchiere di panna, sale, pepe. Pulite i funghi e tagliateli a pezzetti. Fate sciogliere il burro in un tegame. Unite i funghi e lasciateli cuocere per 20 minuti a fuoco dolce, rimestandoli di tanto in tanto; quindi toglieteli dal fuoco e passateli al setaccio, raccogliendoli in una casseruola. Mettete il recipiente sul fuoco e aggiungete al passato di funghi la farina, setacciandola con un colino e rimescolando con un cucchiaio di legno per eliminare eventuali grumi. Diluite lentamente con la panna e con il brodo caldi, regolate di sale e pepe; proseguite la cottura per altri 10 minuti, mescolando spesso. Nel frattempo fate tostare il pane nel forno. A cottura ultimata, distribuite la crema nelle fondine individuali e servitela calda accompagnandola con i crostini di pane. VI
Il Porcino del fiele Paolo Cazzoli Ero in Trentino e con degli amici siamo andati a funghi. A un tratto, nel silenzio del bosco, sento un urlo: l’ho trovato, l’ho trovato! Un po’ incuriosito, ma anche infastidito, mi avvicino e vedo Gianna con un giovane boleto in mano. Il colore vagamente giallognolo del margine del cappello, il gambo abbastanza scuro e il reticolo evidente mi mettono in allarme, e allora le dico “Prova ad assaggiarlo” e lei “Perché”, “Tu prova” insisto. Gianna dà un morso piccolo piccolo per non rovinare il suo tesoro e comincia a masticare lentamente. La sua mancanza di reazione mi fa pensare di essermi sbagliato. Si avvicina Mario, suo marito: “Fammi
A sinistra T. felleus A destra un Porcino vedere, che bello! ma cosa c’è?” e anche lui dà un piccolo morso e subito sputa dicendo “Ma è amaro!”. A questo punto anche Gianna realizza il sapore amaro dell’assaggio e sputa con una espressione di disgusto e dice “Non me ne ero accorta”. Insomma era talmente convinta che fosse un Porcino tanto da non percepire da subito il terribile sapore amaro del Tylopilus felleus. Per soddisfare la loro curiosità e delusione ho dovuto spiegare le somiglianze e anche le differenze che consentono di distinguerli e ho consigliato loro di assaggiare sempre i porcini molto giovani per non incorrere nell’errore di mettere un piccolo T. felleus in mezzo ad altri e dovere poi buttare tutti i funghi cotti perché troppo amari e immangiabili. Dopo un mese dal nostro ritorno ho in-
contrato quegli amici che mi hanno confessato di avere dovuto buttare un tegame di porcini perché amari: probabilmente avevano raccolto e cotto con gli altri anche uno o più T. felleus. Da allora so che assaggiano tutti i porcini giovani che raccolgono! Potrei raccontare altri episodi ma tutti hanno lo stesso risultato: le vittime dell’errore hanno prima una espressione di incredulità poi di sorpresa e di delusione quando realizzano che non è un Porcino. Il Porcino del fiele, questo è il nome volgare con cui è conosciuto il T. felleus, viene spesso scambiato con i boleti del gruppo del B. edulis e in particolar modo con il B. aestivalis. Questo errore è giustificato dalla grande rassomiglianza che hanno questi funghi almeno quando sono giovani. Le dimensioni e il portamento sono molto simili, il cappello è da emisferico a convesso, dapprima chiuso sul gambo il quale è grosso, obeso e spesso ventricoso. Il colore del cappello è su toni bruni e la cuticola è asciutta e subvellutata, a volte finemente screpolata o rotta in areole. Il colore del gambo è anch’esso su toni bruni ed è presente un evidente reticolo, chiaro in B. aestivalis più scuro in T. felleus. I pori sono molto piccoli e chiusi, di colore bianco a volte con leggero riflesso incarnato. La carne è bianca e immutabile e ha la medesima consistenza nelle due specie. Entrambe le specie crescono in boschi di castagno e anche in boschi di abete rosso. Le due specie sono molto simili e oltre a questo la rarità di T. felleus nei boschi dell’Appennino, quindi la scarsa conoscenza, crea una maggiore difficoltà. E allora come possiamo separarli? Quando il fungo è sviluppato e maturo è facile distinguerlo e un errore è davvero improbabile: nel B. aestivalis i pori evolvono al giallo poi al verde, nel T. felleus evolvono al rosa a causa VII
Pori e sezione di T. felleus del colore rosa delle spore. Quando il fungo è giovane il carattere migliore è dato dalla mancanza di odore fungino e soprattutto dal sapore molto amaro, ma vi sono altre caratteristiche che con attenzione e spirito di osservazione possono aiutare a riconoscere il T. felleus: sia sul gambo che sul cappello possono essere presenti sfumature giallastre o olivastre; • il margine del cappello ha di norma una sfumatura giallina abbastanza evidente; • il gambo è solitamente abbastanza scuro e spesso ha sfumature olivastre, il reticolo è grossolano e scuro; • la crescita avviene quasi sempre sugli aghi dei pini o degli abeti o in vicinanza delle radici dei castagni, sovente su ceppaie putrescenti.
T. felleus maturo Il T. felleus non è una specie velenosa ma solamente molto amara e quindi immangiabile e rende immangiabili anche i funghi che vengono cotti assieme a esso.
Programma luglio-agosto-settembre e mostre di ottobre Sabato 1 e domenica 2 Luglio – Castel d’Aiano – 21a Sagra del fungo e Mostra Micologica (prima parte) Sabato 8 e domenica 9 Luglio – Castel d’Aiano – 21a Sagra del fungo e Mostra Micologica (seconda parte) Saranno esposti funghi ed erbe spontanee e tanti altri aspetti della natura. Nello stand gastronomico sarà possibile degustare funghi e altre specialità culinarie e, alla sera, balli in piazza e …… tante altre sorprese! Sabato 2 e domenica 3 settembre (alle ore 16) – mostra di funghi nello spazio “ESAFORUM” della Festa dell’Unità – Parco Nord. Giovedì 7 settembre (alle ore 21) – conferenza “I funghi della nostra Regione” (relatore Giovanni Consiglio), nello spazio “ESAFORUM” della Festa dell’Unità – Parco Nord. Giovedì 14 settembre (alle ore 21) – conferenza “I funghi commestibili e velenosi a confronto” (relatore Paolo Cazzoli), nello spazio “ESAFORUM” della Festa dell’Unità – Parco Nord. Sabato 23 settembre – dalle ore 11 alle ore 19 - Partecipazione, con proiezioni a mezzo computer, alla “Festa delle Associazioni di volontariato” della provincia di Bologna. Sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre - S. Sisto “Mostra Regionale delle Marche. Domenica 1 ottobre – Mostra di funghi presso l’Agriturismo Le Conchiglie, Via Lagune, 76/1, Sasso Marconi. Domenica 22 ottobre – Mostra di funghi, Castel San Pietro Terme (Bologna). Domenica 29 ottobre – Mostra di funghi in occasione della “Festa della castagna”, Mezzolara di Budrio. Il programma dettagliato di ogni manifestazione è disponibile presso la nostra Segreteria. Nel mese di agosto la sede chiude per ferie, gli incontro riprenderanno lunedì 4 settembre.
Sabato 7 e domenica 8 ottobre
CORSO TEORICO-PRATICO PER IMPARARE A RICONOSCERE I FUNGHI
29a Mostra dei Funghi e delle Erbe e il meraviglioso mondo della natura
6 lezioni con i funghi e proiezioni di diapositive per imparare a raccogliere i funghi in sicurezza
Sabato ore 16-20 • Domenica 9-20 Centro Civico Lame, Via Marco Polo 53 Quartiere Navile - Bologna
Mercoledì 13 settembre: Cosa sono i funghi; Lunedì 18 settembre: I funghi con i tuboli; Mercoledì 20 settembre: I funghi eterogenei a lamelle; Lunedì 25 settembre: I funghi omogenei a lamelle; Mercoledì 27 settembre: Funghi commestibili e velenosi a confronto; Le lezioni si tengono presso la Sede del Gruppo, con inizio ore 21,00. Domenica 24 settembre: Uscita di gruppo per una lezione pratica nel bosco. Per frequentare il corso e ottenere il permesso di raccolta in occasione dell’uscita di domenica 24, è necessaria l’iscrizione, che potrà essere formalizzata il lunedì sera, dalle ore 21 alle ore 22, presso la Segreteria del Gruppo. Per ulteriori informazioni telefonare allo 335.62.85.923.
FINE SETTIMANA IN VAL DI FIEMME (Trentino) ALLA RICERCA DI FUNGHI Venerdì 8 - Domenica 10 Settembre 2006 Alloggio a Predazzo per uno o due giorni a mezza pensione presso un hotel tre o quattro stelle. Ai partecipanti verrà consegnato un permesso per raccolta scientifica che permetterà di raccogliere quattro esemplari per ogni specie fungina. Chi vorrà raccogliere una quantità maggiore per uso alimentare dovrà, nella mattinata di venerdì o di sabato, acquistare il permesso di raccolta. Per informazioni dettagliate o prenotazione rivolgersi il lunedì sera presso la sede del Gruppo.
Permessi di raccolta Funghi Presso la nostra Sede, sono in vendita i permessi giornalieri e mensili per la raccolta funghi. Ricordiamo del divieto di raccolta funghi nel periodo di raccolta castagne (dal 15 settembre al 31 ottobre 2006), nei castagneti da frutto in tutte le Comunità Montane.
GRUPPO MICOLOGICO AVIS Aderente all’Associazione Micologica Bresadola c/o AVIS - via Emilia Ponente, 56 (cortile interno) – 40133 Bologna Il Gruppo si riunisce tutti i lunedì non festivi dalle ore 21 - Tel. 051.383.412 Segreteria dell’AVIS: Tel. 051.388.688 – Fax 051.642.93.01 VIII
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AVIS Notizie - Luglio 2006
AZIENDA USL DI BOLOGNA - SERVIZIO DI IMMUNOEMATOLOGIA E TRASFUSIONE PRESIDIO BELLARIA-MAGGIORE BOLOGNA / CENTRO DI RACCOLTA SANGUE OSPEDALE VECCHIO IMOLA
MODULO DI ACCETTAZIONE E CONSENSO ALLA DONAZIONE Tagliare e utilizzare per la prossima donazione
(Decreto Ministeriale 3 marzo 2005)
Gentile Donatrice/Donatore Le chiediamo di leggere e compilare con attenzione il presente questionario e di consegnarlo al Medico al momento della visita. La compilazione di tale questionario corrisponde ad un preciso obbligo di legge, volto a tutelare la salute sia del donatore che del ricevente. La Sua collaborazione è indispensabile: La preghiamo in modo particolare di prendere visione dei criteri di autoesclusione dalla donazione riportati di seguito, in caso di dubbio, anche minimo, di comportamenti a rischio per AIDS ed epatite. AVVISO IMPORTANTE Alcune malattie infettive gravi, come l’epatite virale, l’AIDS, la sifilide, possono essere trasmesse con la donazione di sangue da parte di soggetti portatori. La tossicodipendenza, rapporti occasionali con partners diversi, conosciuti o sconosciuti, l’accompagnarsi con prostitute, sono fattori importanti di possibile contagio! Se pensa di avere avuto uno di questi comportamenti a rischio La preghiamo di rinunciare a divenire donatore o, se già donatore, di NON donare oggi. L’AIDS e altre infezioni virali possono avere un lungo periodo di incubazione senza apparenti sintomi o riscontri (“periodo finestra”), prima di essere evidenziate dagli esami sul sangue, che il nostro laboratorio comunque compirà. Potrà, quindi allontanarsi senza dover dare spiegazioni a nessuno, cioè AUTOESCLUDERSI dalla donazione. Nel caso che la Sua decisione maturi dopo aver effettuato il prelievo, potrà nuovamente accedere all’ambulatorio e informare il medico: il Suo sangue non verrà impiegato nella più assoluta riservatezza. Se comunque desidera avere spiegazioni più approfondite, i medici del Servizio sono a Sua più completa disposizione. Grazie della collaborazione. QUESTIONARIO (per le domande che prevedono NO / SÌ, barrare o comunque evidenziare la risposta prescelta) Sig. _______________________________________________ C.F. _____________________ tess. ____________ luogo e data di nascita ___________________________________________________________ sesso
M
F
residente a _____________________________________ via ___________________________________________ tel. abitazione _________________________ tel. posto di lavoro _______________________________________ 1) 2)
È attualmente in buona salute? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ Ha sofferto o soffre di malattie allergiche, autoimmuni, dell’apparato respiratorio, gastro-intestinale, osteoarticolare, tumori maligni, tubercolosi, diabete, convulsioni e/o svenimenti, attacchi epilettici, episodi febbrili o sindromi influenzali, malattie cardiovascolari, ipertensione, malattie infettive, ittero e/o epatite, malattie renali, ematologiche, reumatiche, tropicali? Se sì, quali? ______________________________________________________________________________ Quando? ________________________________________________________________________________ 3) Ha avuto gravidanza o interruzione di gravidanza? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ Quando? _____________________________________ 4) È in gravidanza? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 5) Sta facendo terapie farmacologiche o è in cura dal suo medico? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 6) Ha ingerito di recente (meno di 5 giorni) aspirina o altri analgesici? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 7) Ha notato perdita ingiustificata di peso negli ultimi tempi? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 8) Ha sofferto di febbri di natura ignota? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 9) Ha notato ingrossamenti delle ghiandole linfatiche? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 10) È dedito all’alcool? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 11) È stato recentemente sottoposto a vaccinazioni ? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ Quali? _____________________________________ Quando? _____________________________________ 12) Ha letto e compreso le informazione sull’AIDS, l’epatite virale e le altre malattie trasmissibili? NO SÌ
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Firma del candidato donatore ____________________________________
Firma del sanitario che ha effettuato l’intervista ______________________________________________
CONSENSO ALLA DONAZIONE E AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Il sottoscritto dichiara di aver visionato il materiale informativo sull’AIDS ed altre malattie infettive trasmissibili e di averne compreso compiutamente il significato, di aver risposto in maniera veritiera ai quesiti posti nel questionario, essendo stato correttamente informato sul significato delle domande in esso contenute, di essere consapevole che le informazioni fornite sul proprio stato di salute e sui propri stili di vita costituiscono un elemento fondamentale per la propria sicurezza e per la sicurezza del ricevente il sangue donato, di aver ottenuto una spiegazione dettagliata e comprensibile sulla procedura di prelievo proposta, di essere stato posto in condizione di fare domande ed eventualmente di rifiutare il consenso, di non aver donato nell’intervallo minimo di tempo previsto per la procedura di donazione proposta, di sottoporsi volontariamente alla donazione e che nelle 24 ore successive alla donazione non svolgerà attività o hobby rischiosi. Autorizza altresì il personale della struttura trasfusionale al trattamento dei propri dati personali e sanitari, secondo le modalità previste dalla normativa vigente. Firma del donatore Data ____________________________
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Tagliare e utilizzare per la prossima donazione
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13) Ha mai assunto sostanze stupefacenti? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 14) Ha mai avuto comportamenti sessuali a rischio di trasmissione di malattie infettive e/o in cambio di denaro o di droga? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 15) È mai risultato positivo ai test per l’epatite B e/o C e per l’AIDS? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 16) Ha mai avuto rapporti sessuali con un partner risultato positivo ai test per l’epatite B e/o C e/o per l’AIDS? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 17) In famiglia vi sono stati casi di malattia di Creutzfeldt Jakob, di insonnia familiare mortale, di demenza, di encefalopatie spongiformi? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 18) Ha ricevuto somministrazioni di ormoni della crescita o di estratti ipofisari? . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 19) Ha fatto recentemente viaggi ed ha soggiornato all’estero? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ Dove? _______________________ Quando? ____________________ Per quanto tempo? _______________ 20) Le è mai stato indicato di non donare sangue? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 21) È mai stato sottoposto a trapianto di organi, tessuti o cellule? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ Quando? _____________________________________ Dall’ultima donazione e comunque negli ultimi quattro mesi: 22) È stato sottoposto ad interventi chirurgici? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ Quali? ____________________________________ Quando? ______________________________________ 23) Ha effettuato indagini endoscopiche? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 24) Ha effettuato procedure che comportino l’uso di catetere? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 25) Ha effettuato cure odontoiatriche? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 26) Si è sottoposto a tatuaggi? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 27) Si è sottoposto a foratura delle orecchie o di altra parte del corpo? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 28) Si è sottoposto ad agopuntura? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 29) È stato sottoposto a trasfusione di sangue o di emocomponenti o a somministrazione di emoderivati? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 30) Si è ferito accidentalmente con una siringa o altri strumenti contaminati dal sangue? . . . . . . . NO SÌ 31) È stato accidentalmente esposto ad una contaminazione delle mucose con il sangue? . . . . . . . . NO SÌ 32) Ha attività o hobby rischiosi? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 33) Da quante ore ha effettuato l’ultimo pasto? ____________________________ 34) Ha avuto rapporti sessuali a rischio di trasmissione di malattie infettive? . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ
Avis Luglio 2006
Servizio trasfusionale
Notizie
Centro mobile LUGLIO Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì
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SETTEMBRE ANZOLA DELL’EMILIA S.MATTEO DELLA DECIMA SALA BOLOGNESE CASTEL MAGGIORE (ed Argelato) LOIANO CAMUGNANO GRANAROLO DELL’EMILIA CASTEL D’AIANO BUDRIO S.BENEDETTO VAL DI SAMBRO PORRETTA TERME (e Castel di Casio e Granaglione) CASTIGLIONE DEI PEPOLI SAN GIOVANNI IN PERSICETO CASTEL MAGGIORE (ed Argelato) S.AGATA BOLOGNESE GRIZZANA MORANDI LIZZANO IN BELVEDERE PIEVE DI CENTO (e Castello d’Argile) MOLINELLA MONGHIDORO BUDRIO CASTENASO S.GIOVANNI IN PERSICETO OZZANO DELL’EMILIA ANZOLA DELL’EMILIA S.PIETRO IN CASALE (e Galliera)
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OZZANO DELL’EMILIA MOLINELLA MONZUNO a VADO CREVALCORE CASTENASO SAN GIOVANNI IN PERSICETO MEDICINA SANT’AGATA BOLOGNESE MALALBERGO SASSO MARCONI LIZZANO IN BELVEDERE PORRETTA TERME (e Castel di Casio e Granaglione) VERGATO BUDRIO CASTEL MAGGIORE (ed Argelato) BENTIVOGLIO MOLINELLA CRESPELLANO a CALCARA GAGGIO MONTANO SAN GIORGIO DI PIANO SAN PIETRO IN CASALE (e Galliera) CASTENASO SAN GIOVANNI IN PERSICETO MEDICINA
AGOSTO
OTTOBRE
Martedì 1 CREVALCORE Mercoledì 2 CASTEL MAGGIORE (ed Argelato) Giovedì 3 MINERBIO a BARICELLA Venerdì 4 MEDICINA Domenica 6 PIANORO Dal 7 al 15 agosto il servizio del Centro Mobile è sospeso; pertanto non vengono effettuate le uscite a S.Matteo della Decima, Sasso Marconi, Malalbergo, Porretta Terme (e Castel di Casio e Granaglione), Castiglione dei Pepoli, Monteveglio, Budrio, S.Agata Bolognese. Funziona il servizio di raccolta nel capoluogo. Mercoledì 16 SAN BENEDETTO VAL DI SAMBRO Giovedì 17 PIANORO Venerdì 18 LOIANO Domenica 20 CASTEL MAGGIORE (ed Argelato) Lunedì 21 SAN PIETRO IN CASALE (e Galliera) Martedì 22 BAZZANO Mercoledì 23 CASTENASO Giovedì 24 BARICELLA Venerdì 25 GAGGIO MONTANO Domenica 27 CASTEL SAN PIETRO TERME Lunedì 28 ZOLA PREDOSA Martedì 29 BUDRIO Mercoledì 30 CASTEL MAGGIORE (ed Argelato) Giovedì 31 CASTEL GUELFO
Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì
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ANZOLA DELL’EMILIA SAN MATTEO DELLA DECIMA SALA BOLOGNESE CASTEL MAGGIORE - uscita sospesa per festività LOIANO CAMUGNANO GRANAROLO DELL’EMILIA CASTEL D’AIANO BUDRIO SAN BENEDETTO VAL DI SAMBRO PORRETTA TERME (e Castel di Casio e Granaglione) CASTIGLIONE DEI PEPOLI SAN GIOVANNI IN PERSICETO CASTEL MAGGIORE (ed Argelato) SANT’AGATA BOLOGNESE GRIZZANA MORANDI LIZZANO IN BELVEDERE PIEVE DI CENTO (e Castello d’Argile) MOLINELLA MONGHIDORO BUDRIO CASTENASO SAN GIOVANNI IN PERSICETO OZZANO DELL’EMILIA ANZOLA DELL’EMILIA SAN PIETRO IN CASALE (e Galliera) CREVALCORE
EVENTUALI MODIFICHE SARANNO COMUNICATE AGLI INTERESSATI Si rammenta che il Centro di Raccolta Sangue e Plasma di via Emilia Ponente 56 è aperto tutti i giorni; di norma, osserva chiusura completa solo in concomitanza con le festività civili e religiose.
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Avis Notizie
Servizio trasfusionale
A volte capita Libero Bacilieri, presidente Avis Comunale Minerbio
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iovedì 4 maggio ‘06 il Centro Mobile di raccolta sangue fa tappa a Baricella, per l’uscita dedicata a Minerbio. Alle 8, orario di arrivo abituale, il pulmino dell’équipe itinerante non si vede ancora; i donatori in fila aumentano. Finalmente alle 8.30 eccoli: il ritardo è dovuto ad un infermiere che poi è risultato assente. Succede. La macchina organizzativa si mette alacremente in moto: il personale ASL, assieme ad alcuni di noi donatori volenterosi, scarica il pulmino e suddivide gli scatoloni destinandoli ai vari ambulatori. Ora tutto è pronto, si va ad incominciare, rimettiamoci in fila! Le prime misure di emoglobina, le prime visite, un AND (“Aspirante Nuovo Donatore”) inizia a compilare il malloppo di carte che gli è stato consegnato. In sala prelievi assieme ad un medico di provata esperienza c’è una sua collega in fase di apprendimento. È il mio turno, dopo la visita consegno i documenti del
medico in sala prelievi ed alla chiamata mi sdraio sul lettino; la dottoressa in apprendistato, dopo aver applicato il laccio emostatico, mi inserisce l’ago per il prelievo. Anche se un po’ a rilento la sacca di raccolta inizia a riempirsi.
Dopo circa 5 minuti, il tempo che solitamente occorre per riempire una sacca, una infermiera si accorge che qualcosa non va: un piccolo problema tra la mia vena e l’ago, ed anche se il prelievo non è completato decidono di interromperlo. Medi-
co e personale controllano, guardano, mi dedicano le loro attenzioni in modo particolare. Mi danno anche il ghiaccio da tenere sul braccio per evitare l’ingrandirsi dell’ematoma; comunque non sento alcun dolore. Tutti questi non sono stati gesti meccanici, freddi e automatici, il banale eseguire una procedura di intervento, ma è stato un darsi da fare molto affettuoso: mi sono sentito coccolato e non semplicemente curato per quel banale incidente. Questo atteggiamento, non scontato a quanto a volte si legge o si sente dire in ambito di sanità sia pubblica che privata, mi ha positivamente colpito, ed è il motivo per cui ho voluto raccontare questo episodio capitato probabilmente anche ad altri di voi. Alla fine il danno si è poi risolto con un piccolo livido sparito in una decina di giorni. Anche se forse, di tutto ciò, non rimarrà che un semplice dato statistico: 1 “incidente” ogni 98 donazioni.
ISTANTANEE > Granarolo Emilia Certamente soddisfacente l’esito della celebrazione del
40° anniversario di fondazione dell’Avis di Granarolo il 14 maggio scorso. In Municipio, la partecipazione delle autorità – in primo luogo il sindaco Loretta Lambertini e l’assessore alla Sanità Giuseppe Rossi – ha giustamente onorato la ricorrenza e i soci insigniti dei riconoscimenti per le donazioni effettuate, i quali sono stati festeggiati anche dai rappresentanti di tutte le Avis del Comprensorio di S.Giorgio di Piano. La Banda musicale ha accompagnato il corteo per la posa di corone ai Caduti; ci siamo poi recati nella Chiesa parrocchiale per la S.Messa, cui ha fatto seguito il pranzo sociale consumato nella adiacente mensa parrocchiale.
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Avis Notizie
La parola al medico
Interventi chirurgici e trasfusioni Intervista al Prof. Francesco Domenico Capizzi Sabrina Caliano, Ufficio stampa Avis Regionale Emilia-Romagna
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l Prof. Francesco Domenico Capizzi è il Direttore di Chirurgia Generale ad indirizzo Gastroenterologico e Laparoscopico dell’Ospedale Maggiore di Bologna. Professor Capizzi, quali sono gli interventi chirurgici che richiedono la trasfusione di sangue? Il primo accorgimento è chiaramente quello di risparmiare sangue mettendo in atto delle procedure di tipo “conservativo”. Sono procedure di “emostasi” che arrestano l’emorragia, bloccano quindi la fuoriuscita di sangue dai vasi. Nella chirurgia laparoscopica si effettua una emostasi ancora più meticolosa rispetto alla chirurgia tradizionale, perché l’utilizzo di fibre ottiche che ingrandiscono da 10 a 20 volte il campo operatorio, permette di individuare le più piccole perdite ematiche. Detto questo, sia nella chirurgia tradizionale che in quella laparoscopica, gli interventi “demolitivi” comportano maggiori possibilità di trasfusione. Quali sono gli interventi demolitivi? L’asportazione dello stomaco, del pancreas o del retto ad esempio. Anche l’asportazione della colecisti è un intervento demolitivo, ma di piccola entità, perciò difficilmente si verificano perdite di sangue tali da richiedere una trasfusione. Qualche giorno fa, invece, abbiamo operato un malato con un tumore al colon che aveva invaso il sesto segmento del fegato, ed è stato necessario asportare oltre la metà del colon e una parte del fegato. Una serie di fattori, quali la difficoltà ad effettuare l’emostasi per l’entità del tumore, l’ampia demolizione e l’anemia preesistente, prodotta dal tumore sanguinante, hanno reso necessario trasfondere
tre sacche di sangue al paziente. In sala operatoria ci sono sempre delle sacche di sangue? Ci sono interventi che prevedono un allertamento del centro trasfusionale. La richiesta viene inviata al centro trasfusionale in maniera da tenere pronte delle sacche di sangue con le caratteristiche ematologiche del malato. Queste sacche rimangono in stand-by presso il centro trasfusionale. In altri casi le sacche di sangue vengono già portate in sala operatoria perché è molto probabile che possano essere usate durante l’intervento. Qui lo stand-by è ancora più ravvicinato, con sacche presenti in sala operatoria. Durante un’operazione può verificarsi anche un incidente, una complicazione. In questo caso nel giro di pochissimo tempo – dai 20 ai 30 minuti al massimo – riusciamo ad avere il sangue necessario. Chi stabilisce la necessità di una trasfusione? L’anestesista. Naturalmente c’è una collaborazione diretta e immediata tra anestesista e chirurgo. Il chirurgo avverte l’anestesista per una emorragia o per una situazione particolarmente difficile. L’anestesista lo deduce, invece, dalla diminuzione di pressione e dall’aumento dei battiti cardiaci: la diminuzione della pressione è dovuta ad una significativa perdita di sangue - almeno mezzo litro – che fa aumentare per un meccanismo di compensazione i battiti del cuore in modo da mantenere comunque nei limiti vitali la pressione arteriosa.
Le è mai capitato di non avere sangue a sufficienza per affrontare un intervento chirurgico? Non ricordo casi di mancanza di sangue. In Emilia-Romagna c’è un’elevata coscienza civile, una forte partecipazione alle problematiche della collettività. Da quando esiste la possibilità di fare trasfusioni di sangue, dal secondo dopoguerra, i donatori emiliano-romagnoli sono sempre stati generosi. Conosco diversi donatori, tra cui mia figlia. Donatore Avis? Sì. Vorrei evidenziare un “altro effetto benefico” della donazione che non tutti conoscono: ad ogni asportazione di sangue il midollo viene stimolato a produrne del “nuovo”, ottenendo così ogni volta un rinnovamento del sangue.
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Avis Notizie
Cronaca dal territorio Budrio
Le bambole di Alida e Nadia Consiglio direttivo Avis Comunale Budrio
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n piccolo grande tesoro, quello che le nostre concittadine Alida Selleri e Nadia Rapparini hanno esposto nella mostra, dal titolo singolare “Bambolemania”, che il Comune di Budrio ha ospitato nello scorso mese di marzo ed alla quale ha contributo anche la nostra Avis. La rassegna comprendeva due settori: l’uno, curato da Nadia, era dedicato alle bambole della metà del Novecento, circondate dai giocattoli che le bambine usavano in quel periodo, l’altro presentava una selezione delle innumerevoli bambole in costume raccolte da Alida nei suoi viaggi in varie parti del mondo, dal 1960 ad oggi. La pregevolezza dei materiali esposti e il sapiente allestimento, che si avvaleva anche di una scenografia proveniente dal locale Museo dei Burattini, hanno condotto i numerosi visitatori a rivivere, da un lato, un pezzetto della propria infanzia e, dall’altro, a scoprire i simboli di culture ed etnie diverse. Come era negli intenti delle curatrici, e anche di chi le ha sostenute, l’iniziativa non è stata soltanto “la mostra delle bambole in mostra”, ma ha rappresentato diversi momenti di
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integrazione e scambio culturale, di approfondimento didattico e peda-
gogico, nonché di coinvolgimento della popolazione anziana del comune: numerosa è stata infatti la presenza di cittadine extracomunitarie, pure con una visita guidata per un gruppo di mamme e bambini del Marocco e della Giordania, ora cittadini budriesi; la mostra è stata visitata anche dai bambini della scuola elementare di Budrio, insieme alle loro insegnanti, e dagli ospiti del Centro Diurno e Casa Protetta “San Domenico”, accompagnati dalle assistenti. Noi dell’Avis, insieme a tutti coloro che hanno collaborato per la realizzazione di questo evento, siamo orgogliosi di aver dato un piccolo contributo all’immagine culturale e sociale del nostro paese, già tanto ricca e vivace.
Avis Notizie
Castel Maggiore
L’Avis... a scuola Consiglio Direttivo Avis Comunale Castel Maggiore
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a alcuni anni ormai l’Avis di Castel Maggiore collabora con l’istituzione scolastica per promuovere la cultura della donazione, anche perché gli studenti di oggi potranno essere i donatori di domani. Abbiamo riscontrato grande sensibilità e interesse fra gli insegnanti, ma anche fra i genitori e fra i ragazzi stessi che, spesso, dimostrano curiosità e voglia di sapere cosa circola nel corpo umano ed in che modo. Ora un breve accenno di come sono organizzati gli incontri con gli alunni di quinta elementare. Viene fatto un incontro preliminare con i docenti per stabilire un percorso formativo specifico, quindi si va in ogni singola classe. In questo primo approccio, oltre alla presentazione fatta dall’insegnante, vi è la presenza di un volontario dell’Avis che traccia la storia dell’Associazione e introduce il concetto di solidarietà e dono del sangue. È opportuno precisare che il tutto non ha lo stile di una lezione classica, bensì quello di una chiacchierata in cui viene “raccontato” un argomento importante; infatti i ragazzi fanno domande e chiedono spiegazioni, superando quel timore reverenziale che altrimenti avrebbero nei confronti di un adulto. Successivamente vi è l’intervento del medico che, riprendendo il tema della donazione e utilizzando una terminologia specifica, espone nei dettagli quanto anticipato dall’insegnante; in particolare approfondisce la circolazione sanguigna e, più in
generale, presenta il funzionamento del corpo umano, lasciando alla fine ampio spazio ai ragazzi per domande e osservazioni. Durante questi incontri viene consegnato un breve questionario che gli studenti dovranno compilare a casa e quindi restituire in modo anonimo. Al termine degli incontri agli scolari viene chiesto di esternare quanto hanno appreso attraverso un disegno, e questi elaborati vengono normalmente esposti durante l’annuale Festa sociale. Il percorso scolastico prosegue poi con i ragazzi delle classi seconda e terza media inferiore, secondo uno
schema simile a quello sopra descritto. Il medico, in particolare, oltre alla circolazione sanguigna, spiega la composizione del sangue e le malattie infettive. A supporto di questi incontri, della durata di due ore, vengono utilizzate fotocopie, lucidi, video, manifesti e testimonianze. Anche a queste classi viene chiesto di creare disegni, slogan e racconti che esprimano il grado di apprendimento, e anche un giudizio nei confronti degli interventi del medico e del volontario. A seguito di questi incontri è stata avanzata, dagli studenti della terza media, la richiesta di affrontare il tema della sessualità e delle malattie sessualmente trasmissibili. L’argomento è stato trattato nell’ambito di un progetto curato da Fabrizia Montaldi, Referente alla Salute dell’Istituto Comprensivo di Castel Maggiore, con la collaborazione di Paola Rossi, medico collaboratore dell’Avis, e di personale dell’AUSL. A seguito del tema trattato gli alunni hanno ideato un opuscolo che è stato realizzato con disegni e temi ricercati anche su internet, ma soprattutto mettendo in pratica quanto recepito dalle ‘lezioni’ sull’argomento. L’opuscolo “Ragazzi curiosi domandano...”, creato dai ragazzi per i ragazzi, e non solo, ha avuto il patrocinio dell’Assessorato ai Rapporti col Volontariato e alla Sanità del Comune di Castel Maggiore, e l’Avis provvederà a distribuirlo ai residenti e agli studenti delle scuole che insistono sul territorio comunale.
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Avis Notizie
Cronaca dal territorio Castenaso
… Chi la dura ... la vince!! Tamara Tinarelli, consigliere Avis Comunale Castenaso nche l’Avis di Castenaso ha dovuto fare i “conti” con l’anno che si è concluso; infatti, il 17 febbraio scorso si è svolta l’Assemblea Comunale di Bilancio durante la quale sono stati valutati i numeri che hanno caratterizzato il 2005. L’anno scorso è stato positivo anche per quanto riguarda gli iscritti, perché ci sono stati 35 nuovi donatori e sono state effettuate complessivamente 990 donazioni. All’Assemblea hanno partecipato Andrea Biagi, Vice Sindaco e Assessore alla Sanità del Comune di Castenaso, Domenico Guarnieri, maresciallo dei Carabinieri di Castenaso, e Dante Tugnoli, dell’Avis Provinciale: a tutti esprimiamo un sentito ringraziamento per la partecipazione. Il momento più toccante è stato quando si è proceduto alla premiazione “simbolica”, con una targa ed un piccolo presente, del nostro ex presidente, Giuseppe Bondi, che vogliamo ancora oggi ringraziare pubblicamente per tutto quello che ha dato e fatto per l’Avis di Castenaso. L’Assemblea è andata avanti con un ampio dibattito fra i partecipanti; sono stati fatti complimenti, ma anche critiche, che terremo sicuramente in considerazione per cercare di migliorare il nostro operato. L’Assemblea è terminata con un
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piccolo rinfresco che ha allietato ulteriormente la serata. Nei mesi successivi ci siamo concentrati sull’organizzazione della biciclettata prevista per il 14 maggio: il percorso era deciso, i volantini per la comunicazione della manifestazione distribuiti, gli sponsor reperiti, insomma, tutto pronto con grande soddisfazione di tutti. Arriva il fatidico giorno e … mattinata caratterizzata da cielo completamente coperto, pioggia con temperatura autunnale! La delusione più totale è scesa sui nostri volti. Dopo qualche minuto di confronto siamo stati costretti a soprassedere e, alla presenza di Mariagrazia Baruffaldi, sindaco di Castenaso, ad alcuni agenti della Polizia Municipale, ai volontari della Pubblica Assistenza e ai temerari ciclisti che nonostante il tempo si erano presentati al via, è stato allestito un improvvisato rinfresco, tanto per sdrammatizzare l’evento; la mattinata si è conclusa con una piccola lotteria tra i presenti. Un ringraziamento sentito va a tutti coloro che hanno sponsorizzato e collaborato alla “mancata” biciclettata. Questa volta abbiamo perso solo
una “battaglia contro il tempo”, ma non la “guerra”, e quindi abbiamo già deciso di rinnovare l’appuntamento con la nostra “biciclettata Villanoviana” nel prossimo mese di settembre, in occasione della Festa dell’Uva; pertanto cogliamo l’occasione per invitare tutti, donatori e non, a partecipare in massa, al fine di passare una domenica all’insegna dell’allegria, dello sport e della natura.
DIECI RIGHE Monghidoro Avis e 1000 Miglia: un binomio vincente che si è ripetuto anche quest’anno. Infatti, come in passato, i volontari dell’Avis di Monghidoro hanno collaborato nell’organizzazione della “1000 Miglia”. La storica marcia è passata nel territorio comunale il 20 maggio; una grande manifestazione per il paese, e una grande occasione di visibilità per l’Avis Comunale di Monghidoro. Una conferma della continuità con cui i volontari agiscono per diffondere il messaggio dell’Avis.
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Avis Notizie
Gruppi AVIS
Iniziative realizzate e proposte per il futuro Antonio Iannibelli, Gruppo Fotografico Avis Bologna
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ei primi mesi del 2006, come annunciato in diverse occasioni, abbiamo svolto come gruppo tre uscite sul campo, il 26 febbraio, il 2 aprile e il 14 maggio. Incontri utili per conoscere e conoscersi, per imparare la tecnica fotografica e scoprire le meraviglie della natura. I partecipanti in particolare hanno avuto la possibilità di visitare il fantastico parco di Monte Sole, la sua triste storia che è la nostra storia, e apprezzare quanto bene sa fare la natura se l’uomo non interrompe i suoi ritmi con abusi e inquinamento. Oltre che delle salutari camminate in ambiente naturale, abbiamo potuto godere anche quest’anno della magica fioritura delle orchidee, del ritorno degli ungulati (vedi foto) e dell’arrivo di molti uccelli migratori. Segnali regolari che, se pur con netto ritardo (in questo anno 2006) annunciano l’arrivo inequivocabile della primavera e quindi di nuova vita, di nuovo ciclo vitale che si ripete da sempre, e da sempre sa sorprenderci, stupirci come quando eravamo bambini … in questo mondo distratto dove il rapporto con la natura è diventato un evento occasionale, dove solo qualche documentario in televisione o qualche distorta notizia sui giornali ci fa ricordare che esiste una grande madre, senza la quale tutti rischiamo di estinguerci. Il Gruppo e i fotografi naturalisti hanno anche proposto tre fantastiche serate di educazione ambientale, a
cui hanno partecipato a “bocca aperta” centinaia di persone: “Gli ungulati” di Andrea Dal Pian, “Il lupo” di Antonio Iannibelli, “Gli uccelli” di Mario Mingozzi. Alla realizzazione di questi importanti eventi hanno partecipato anche Maurizio Serrazanetti, Andrea Bortolini ecc. oltre che naturalmente tutti i soci del Gruppo stesso. Riteniamo importantissimo continuare nelle nostre attività e quindi proponiamo ancora due uscite naturalistiche di grande interesse, un nuovo corso fotografico e tante serate di approfondimenti. Prendete nota fin da ora: - sabato 7 ottobre, al Castagneto del Poranceto nel parco dei Due Laghi (bacino di Suviana e del Brasimone); - domenica 29 ottobre, alle cascate del Dardagna nel parco del Corno alle Scale. Luoghi e date scelte non per caso ma per poter cogliere eventi e situazioni che in altri periodi non sono possibili. In particolare, nel nostro Parco regionale dei Due Laghi è possibile assistere, in quella data, al bramito dei cervi, evento naturale che annuncia l’accoppiamento di questi animali e quindi la formazione degli harem. Questo primordiale comportamento del cervo nobile evoca in noi ricordi primitivi e natura selvaggia oltre che ambiente vivo e vegeto. Nella cornice dei secolari castagni (uno dei più antichi castagneti italiani) del Poranceto le emozioni sono assicurate e la pace garantita. Alle cascate del Dardagna invece possiamo godere del fantastico paesaggio naturale, formato di acqua e roccia ma anche di colori (siamo già in autunno) e forme spettacolari. Lo scorrere dell’acqua, il canto degli uccelli e l’aria lavata catturano tutta la nostra attenzione, alleggeriscono la nostra
mente e purificano anima e corpo. Ricordo che queste escursioni sono gratuite e aperte a tutti, molto indicate per famiglie e bambini di tutte le età. Siete i benvenuti naturalmente anche nella nostra sede – via Emilia Ponente 56 interno, 051 383412 – dove, come sapete, si svolgono molte attività tutti i giovedì sera dalle ore 21, e al nostro nuovo corso che inizierà ad ottobre. Inviate le vostre richieste al sottoscritto, 335 7739335; per entrare nella lista di coloro che ricevono aggiornamenti sulle nostre attività scriveteci all’indirizzo e-mail cpda.avis@provediemozioni.com. Infine, per ogni ulteriore dettaglio potete visitare il sito web di fotografia e ricerca naturalistica www.provediemozioni.it
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Gruppi AVIS
Cresce la ‘famiglia’ hobbistica avisina
Gruppo Aeromodellistico “Amato Prati” Lettera aperta ai soci dell’Avis
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l Gruppo prende nome da un nostro caro amico, AMATO PRATI, scomparso nel 2000. Il ricordo ha lasciato in noi una traccia indelebile del suo vissuto, sia per il valore sportivo che per quello umano. Ottenne grandi risultati agonistici in tutto il mondo nella specialità del volo vincolato circolare, raggiungendo velocità tali da strappare agli altri il titolo mondiale, con motori fabbricati da una piccola ditta bolognese. Oltre a questo, il ricordo della sua grande umanità, testimoniata da tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo, ha contribuito alla decisione di denominare così il nostro gruppo ... si diceva di lui che mai fu più appropriato il nome che portava: AMATO. L’origine del nostro sodalizio prende corpo dalla decisione di alcuni di noi di allontanarsi dall’Aero Club Bologna - Sezione Modellisti, per cercare di percorrere in autonomia una strada maggiormente consona alle nostre aspirazioni. Siamo degli inguaribili ‘romantici’: la nostra passione è alimentata dalla grande soddisfazione che viene dalla
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costruzione di una macchina volante, personalmente concepita, progettata e realizzata. Tutto questo per noi va considerato non come gioco ma come un piccolo ma complesso lavoro di ingegneria aeronautica. Purtroppo ai giorni nostri è sempre più difficile trovare persone che siano disposte ad impegnare il loro tempo libero in attività manuali complesse. Un tempo, anni sessanta–settanta, questa attività era in prevalenza praticata dai giovani; oggi constatiamo invece che i campi di volo sono frequentati in assoluta maggioranza da persone in età pensionabile, con un’assenza quasi totale di giovani, anche se per loro potrebbe essere un hobby estremamente formativo,
per la quantità di nozioni tecniche impiegate, l’uso del computer e la ricerca con internet. Perciò abbiamo deciso di assumere questa nuova iniziativa: chiedere – ed ottenere – di entrare nella Polisportiva AVIS Bolognese, per farci conoscere e dare il via ad un percorso di formazione per chi pensa di poter affrontare una nuova esperienza impegnando parte del suo tempo libero. Noi ci crediamo, e siamo disponibili ad aiutarvi per entrare in questo piccolo nuovo mondo. Ringraziamo anche da queste pagine per la bella opportunità che ci viene offerta, e contiamo di ‘contraccambiare’ facendo la nostra parte per la promozione del dono del sangue. Vi aspettiamo nel nostro campo di volo, che si trova in via della Visita n. 5 - località OLMO di BUDRIO, ed è normalmente frequentato il mercoledì e il sabato al pomeriggio. Alcuni di noi sono personalmente disponibili a fornire telefonicamente ogni ulteriore informazione che vorrete chiedere; i loro nomi e numeri sono i seguenti: GUIDO LIVERANI 051 307761, MAURO MAGNANI 338 7483103, FRANCO TABELLINI 347 0596177.
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La fèsta dla. salût (Avis ai bulgnîs)
Cesare Malservisi, autore di canzoni in dialetto bolognese vincitore, ex-aequo con Fausto Carpani, del primo premio al Festival della Canzone Bolognese edizione 1988 (piazza Maggiore) L’autore – non solo socio ma grande amico dell’Avis bolognese, con cui ha collaborato in diverse forme per varie esigenze – è scomparso improvvisamente l’estate scorsa. Fra i suoi inediti c’è il testo che pubblichiamo; ringraziamo la vedova, Francesca Ciampi, per averne affidato la divulgazione al nostro periodico.
La festa della salute (Avis ai bolognesi) In una bella festa ti puoi trovare bene / se c’è l’ambiente giusto par d’essere in un nido. / C’è anche il modo di scegliere al mare o qui in città, / più giù nella campagna o in su dopo Vergato. / Ci sono delle feste antiche, ci sono delle novità / ti puoi trovare in festa anche senza aver cercato. / Santa Lucia una volta pensava alla tua vista / adesso ci credono poco e vanno dall’oculista. / La Madonna di San Luca viene giù in maggio / della gente alla sua festa ne vedi di tutte le razze. / La festa con gli innamorati è per San Valentino / l’hanno inventata per vendere dei bei cioccolatini. Però una bella festa la conosco anch’io / sei pronto alla mattina senza aver mangiato, / vai a dare tre etti di sangue che serve per i malati. / C’è poca retorica e io la penso così / è una bella fortuna, è segno che stai bene. / Il dolore per l’ago passa in un minuto / lo fai per chi ha bisogno e ci vuol proprio il tuo aiuto, / la festa sì, la festa della salute.
Ci sono le feste con i preti e con le preghiere / concorsi di campanari, delle belle processioni, / di quelle per mangiare e per berci dietro, / per fare un po’ di baldoria, per stare in compagnia. / Però se con una bionda sei quasi a buon punto / la cosa da fare più giusta è una festa da ballo. / Si fa una bella festa se nasce un bambino / chi porta due braghine, chi porta un lenzuolino. / La mamma nel suo letto sembra una regina / è proprio il momento per fare la vanitosa. / Sarebbe una bella cosa e chissà come le piace / portargli per regalo un mondo che sia in pace. Ma intanto una bella festa la conosco anch’io / se adesso ti senti in forma prova anche tu / a dare un po’ di sangue che serve per i malati. / Senza essere dei fenomeni con il fisico speciale / basta averne voglia, basta essere normali. / La storia della puntura passa in un minuto, / ti rimane l’orgoglio di aver portato aiuto, / la festa sì, la festa della salute.
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LE PAROLE DEI LETTORI
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Per essere ospitati, e ricevere risposta, in questo spazio, potete comunicare con noi a mezzo di: telefono 051.388688 (chiedere di ufficio segreteria) fax 051.6429301 posta tradiz. Avis Bologna Redazione notiziario, via Emilia Ponente 56 40133 Bologna posta elettr. notiziario.bologna.prov@avis.it
Conseguenza di un problema molto complesso 23/06/2006 Sono un giovane musicista e vorrei portare all’attenzione di tutti, ai fini dell’analisi “aumento/diminuzione delle donazioni”, un aspetto ancora molto poco considerato: la flessibilità introdotta negli ultimi anni nel mondo del lavoro. Flessibilità che coinvolge circa il 12% della forza lavoro in Italia, e ben 1 giovane ogni 2! Esemplare è la mia condizione: lavoro all’incirca 300 giorni ogni anno con una pluralità di rapporti di lavoro che coinvolge una quindicina di datori di lavoro diversi. Di quei 300 giorni un 1520% sono retribuiti con la formula della prestazione occasionale, un 35-40% figurano come contratti a progetto, un 3540% è costituito da contratti a tempo determinato e un 10% infine sono stages di formazione con erogazione di una borsa di studio. Delle quattro categorie presentate il solo lavoro a tempo determinato permette di usufruire della giornata di riposo post-donazione… le altre tre non solo non la prevedono, ma
nei fatti non prevedono neppure la possibilità di assentarsi per le ore necessarie per recarsi a donare. Inoltre la flessibilità non determina la sola tipologia del contratto, ma coinvolge anche il luogo di esecuzione della prestazione: risiedo a Bologna e svolgo prevalentemente la mia attività lavorativa (70% circa) in altre province o regioni d’Italia e a quanto mi risulta è possibile donare solo nella propria Avis di appartenenza. Una volta ricevuta la chiamata alla donazione devono quindi verificarsi le due seguenti condizioni: 1) essere al lavoro in qualità di dipendente; 2) esserlo nella zona di Bologna… inutile dire che a volte passano mesi prima che ciò succeda. Suggerisco infine all’Avis, al fine di tutelare i livelli di donazione odierni, di attivarsi al più presto, nelle sedi che ritiene più opportune, affinché anche ai giovani, e non giovani, lavoratori atipici siano offerte le stesse opportunità/tutele degli altri lavoratori italiani. Frédéric Gnuffi (classe 1979)
Risposta La ringraziamo, innanzi tutto, perché ci induce a riflettere su di un aspetto che purtroppo coinvolge molti giovani lavoratori che, nello stesso tempo, sono anche donatori. Non intendiamo, tuttavia, fare della demagogia promettendo l’interessamento che Lei auspica; la materia è veramente troppo complessa per le possibilità di azione di una Associazione come l’Avis, ed è troppo delicata per dichiarazioni altisonanti prive di fondamento. Indubbiamente, fra le situazioni che rendono difficile donare san-
gue noi abbiamo maggiormente presente quella dei lavoratori autonomi ‘classici’, forse perché numericamente più rilevante; per questo, l’attuale funzionamento anche domenicale del Centro di raccolta sangue di via Emilia Ponente 56, è un requisito che consideriamo irrinunciabile. Ciò non risolve il problema che Lei pone, ovviamente; e tuttavia ci consente di sperare che Lei – come tutti i donatori in analoghe condizioni – riesca comunque a proseguire l’attività di donazione anche in un contesto di per sé disincentivante.
Ancora in tema di funzionamento del Centro di Raccolta Sangue e Plasma di via Emilia Ponente 56. 17/05/2006 Premetto che sono donatore AVIS a Bologna solo da qualche mese, pur essendo iscritto all’associazione da circa 7 anni nel corso dei quali ho cambiato più volte sede d’iscrizione per ragioni di lavoro. Dopo la prima esperienza al Bellaria (quasi traumatica per i ben noti problemi: sala d’aspetto praticamente inesistente, un solo medico a visitare con conseguente interminabile fila, orari ridottissimi e quant’altro) mi sono recato a donare al Centro Raccolta del quale sono stato favorevolmente colpito. Quello che invece mi ha deluso è stato, invece, sentirmi rispondere, alla richiesta di ricevere gli esiti degli esami a domicilio, in quanto, come lavoratore dipendente, ho difficol-
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tà a recarmi una seconda volta presso il Centro, che ciò, di norma, non è possibile, in quanto previsto solo in caso di anomalie nel referto. Ciò che più mi hanno fatto pensare sono stati gli elementi di motivazione alla risposta. Anzitutto, non c’è bisogno di controllo da parte del proprio medico per cui l’invio di esami regolari non ha senso. Inoltre, “figuriamoci quanto costerebbe all’AVIS se tutti dovessero ricevere a casa i referti!” Sul primo punto non sono d’accordo perché, nell’ottica di un rapporto fiduciario con il proprio medico, è opportuno che ognuno sia a conoscenza e possa avere contezza, se lo desidera, dal medico, dell’andamento del proprio stato di salute,
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ancorché costantemente buono. Sul fattore della spesa, evidenzio che a fronte di una spesa di 45 centesimi da parte dell’AVIS per inviare a casa l’esito delle analisi, il donatore deve invece sostenere una spesa ben maggiore (se va in autobus, ad esempio, spende almeno 2 euro; se si reca a ritirare gli esami in auto il costo – parcheggio compreso, stavolta - è notevolmente più alto) a cui si deve aggiungere il fatto che il lavoratore, se dipendente, non gode del permesso retribuito come per il giorno della donazione, e, quindi, deve rimetterci anche il tempo di permesso richiesto per andare una seconda volta al Centro! Evidentemente, per l’AVIS (ma solo quella di Bologna perché per le mie esperienze precedenti non c’era neppure bisogno di richiederlo) l’interesse per il donatore si ferma solo alla donazione. Dopodiché, si può anche arrangiare: una volta prelevata la materia prima, poco importa se riesce a ritirare le analisi (senza peccare d’ipocrisia, lo scopo della donazione, oltre l’intento umanitario, è anche quello di tenere sotto controllo la propria salute e gli esami periodici sono il mezzo più efficace): tanto, l’AVIS risparmia ben 45 centesimi, mentre il donatore, oltre alla donazione, ci rimette anche economicamente. Ma l’AVIS di Bologna, in un’ottica di illuminata economia, non risparmia quei soldi, per investirli mandando una lettera d’invito a tutti i donatori (mentre in altre AVIS viene inviata solo per sollecitare coloro che non si recano alla donazione da molto tempo) allo scopo di indicare quando recarsi, nell’ottica di razionalizzare i prelievi, ma che serve a ben poco se quella data, come può benissimo accadere, viene disattesa per cui, oltre quel termine, l’AVIS non sa assolutamente quando il soggetto si recherà a donare!
Mi associo, poi, al pensiero espresso da altri donatori trovando estremamente controproducente aver eliminato certe analisi aggregate alla donazione e, soprattutto, il fatto di non effettuare anche eventuali altre analisi, prescritte dal medico curante. Anche qui la motivazione a sostegno del diniego sarà di natura economica. Gli esami costano e facciamo solo quelli funzionali alla donazione. Ma in quanti casi i donatori porterebbero anche la prescrizione del proprio medico per alcune analisi del sangue suppletive? Certamente sarebbero una minoranza perché non credo che esista un solo medico che si diverta a prescrivere analisi particolare senza la necessità né un paziente che le richiederebbe. Senza contare che, in un’ottica ancora una volta di squisita ottusità, poco importa se il donatore spende altro tempo e danaro per fare, per conto proprio, ulteriori analisi del sangue che potrebbero, invece, essere fatte contestualmente a quelle della donazione! Ultimo appunto: educazione del personale. Non discuto della professionalità, ma, sentendo apostrofare una persona a cui squilla il cellulare in sala donazioni (rimasto acceso per mille motivi: dimenticanza, necessità o altro) come “chi è quel furbone?” in presenza di molte persone (personale infermieristico e altri donatori), senza entrare nel senso dell’ironia (discutibilissima, in questo caso, considerato l’imbarazzo del proprietario dello stesso, mentre ha la siringa nel braccio), deve far riflettere. Mi scuso per i discorsi certamente prolissi, vorrei comunque ringraziare l’AVIS in senso lato per darmi ancora la possibilità di donare con entusiasmo in ogni sede. Cordiali saluti. Tessera nr. 45114 San Lazzaro
Risposta Voglio precisare al donatore, a Bologna da pochi mesi e forse non a conoscenza, che il servizio trasfusionale nella nostra provincia è gestito dall’AUSL di Bologna. Ciò premesso, è evidente che non è l’Avis a stabilire che cosa e in quale direzione è opportuno spendere. Ma, poiché l’AUSL usa risorse economiche pubbliche, è nell’interesse di tutti che siano impiegate nel modo più razionale, e quindi non è logico pretendere che il servizio trasfusionale fornisca le prestazioni di un laboratorio analisi generalizzato. Il servizio trasfusionale ha il compito di essere intermediario fra il donatore e il ricevente: tutelare il secondo è possibile se si mantiene controllato il primo; infatti, ad ogni donazione è il medico che visita il donatore a stabilire se e quali esami prescrivere oltre a quelli di routine. Se i risultati sono nella norma, la spesa per inviarli a domicilio è superflua. L’Avis bolognese, tuttavia, non intende trascurare le esigenze evidenziate, e sta ‘contrattando’ con l’AUSL sia la possibilità che il servizio trasfusionale esegua anche esami del sangue prescritti dal medico di base, sia l’invio dei referti tramite la strumentazione informatica; ma al momento non è realizzabile neanche questo secondo provvedimento, per diversi motivi molti dei quali tecnici. Mi sia comunque consentita un’osservazione. Ogni volta che il proprio medico di base prescrive esami del sangue, ci si deve recare al CUP per la prenotazione, poi presso una struttura sanitaria per il prelievo, quindi di nuovo nella stessa, a ritirare i referti, e ancora, dal medico di base per una valutazione dei referti stessi. A fronte di tanto “peregrinare”, abbiamo anche pagato il ticket … lascio a Lei
ogni considerazione! Per quello che riguarda la frase detta dal personale tecnico allo squillare di un cellulare, non ritengo opportuno commentare, in quanto ognuno di noi si assume le proprie responsabilità nel modo di parlare o di agire; comunque voglio ricordare che all’interno di tutte le strutture sanitarie, compreso il Centro di Raccolta Sangue, è vietato l’uso dei telefoni cellulari, poiché possono interferire con le apparecchiature sanitarie, e questo viene ricordato con l’esposizione di appositi cartelli. Per quello che riguarda la chiamata alla donazione, questa è gestita dall’Avis che invia una lettera ai donatori della provincia di Bologna (circa 28.000) per i quali è trascorso l’intervallo di almeno 90 giorni dall’ultima donazione. È vero che ci si può recare a donare il sangue senza rispettare la data indicata sulla lettera, però è improbabile che ogni donatore si ricordi esattamente la “scadenza” della donazione. Se ne devono tenere a mente tante! Questo è fatto anche per ottimizzare il servizio, per renderlo più efficiente e quindi gestire l’affluenza dei donatori con il massimo equilibrio. Voglio tuttavia ricordare che l’Avis bolognese sta raccogliendo gli indirizzi e-mail e i numeri del telefono cellulare dei donatori, così da effettuare la chiamata alla donazione attraverso la casella di posta elettronica oppure via sms, ovviamente per risparmiare sui costi di carta e spedizione postale. Noi comunque ce la mettiamo tutta per cercare di soddisfare le richieste che pervengono dai donatori: a volte ci riusciamo, a volte no. Certamente tutto è migliorabile.
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agend vis Porretta Soul Festival
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Gruppo Fotografico Avis Bologna
Iniziative per l’autunno Dal 20 al 23 luglio 2006 Porretta Terme – parco Rufus Thomas Soul music sull’Appennino: Porretta Terme torna ad essere, come tradizione ormai radicata, la capitale della musica soul e del rithm&blues. Si svolgerà infatti dal 20 al 23 luglio prossimi la 19a edizione del PORRETTA SOUL FESTIVAL, rassegna dedicata alla memoria di Otis Redding. Quest’anno sul palco si alterneranno vere e proprie icone della black music per celebrare due mitiche città del soul: Memphis e New Orleans. Per gli appassionati sarà così possibile calarsi nel suono di New Orleans godendo delle performance dei Neville Brothers, di Davell Crawford, della South Soul Rhythm Section e di Irma Thomas, considerata la “regina” di New Orleans, oppure farsi trascinare dal suono di Memphis e dell’atmosfera della sua via della musica, Beale Street, assistendo all’esibizione di James Govan, erede di Otis Redding. Per quanti vorranno immergersi nelle atmosfere della sweet soul music statunitense proiettate nell’Appennino bolognese, l’appuntamento è a Porretta Terme al parco “Rufus Thomas” (altro grande della musica soul che Porretta ha avuto l’onore di ospitare). Anche l’Avis, nelle serate del festival, sarà presente all’interno del parco con uno stand per sensibilizzare il pubblico alla donazione del sangue e ricordare che anche d’estate la solidarietà non va in vacanza.
Le belle esperienze dei mesi scorsi ci incoraggiano a proseguire, e quindi proponiamo ancora due uscite naturalistiche di grande interesse, un nuovo corso fotografico e tante serate di approfondimenti. Prendete nota fin da ora: - sabato 7 ottobre, al Castagneto del Poranceto nel parco dei Due Laghi (bacino di Suviana e del Brasimone), per ascoltare il bramito dei cervi, evento naturale che annuncia l’accoppiamento di questi animali e quindi la formazione degli harem; questo primordiale comportamento del cervo nobile evoca in noi ricordi primitivi e natura selvaggia oltre che ambiente vivo e vegeto; - domenica 29 ottobre, alle cascate del Dardagna nel parco del Corno alle Scale, per godere del fantastico paesaggio naturale, formato di acqua e roccia ma anche di colori (siamo già in autunno) e forme spettacolari. Ricordo che queste escursioni sono gratuite e aperte a tutti, indicate per famiglie e bambini di tutte le età. Vi aspettiamo naturalmente anche nella nostra sede – via Emilia Ponente 56 interno, 051 383412 – dove, come sapete, si svolgono molte attività tutti i giovedì sera dalle ore 21, e al nostro nuovo corso che inizierà ad ottobre. Per informazioni, segnalazioni, richieste potete contattare anche: Antonio Iannibelli 335 7739335, cpda.avis@provediemozioni.com, www.provediemozioni.it
Run Tune Up – La mezza Maratona di Bologna
Trofeo nazionale AVIS Domenica 3 settembre 2006 Ore 9:30 - Partenza della gara di km 21,097, con atleti di livello internazionale, e dei percorsi non competitivi, km 13 - km 3 - fitwalking (camminata veloce) km 7. (Nella foto la partenza dell’edizione 2005) La kermesse inizierà sabato 2 settembre con Ore 14:45 - Tour in bicicletta alla scoperta dei segreti di Bologna Ore 21 - Run Tune Up Night, spettacolo musicale gratuito in piazza Maggiore. La partecipazione di atleti e accompagnatori sarà favorita dall’offerta turistica “Goditi Bologna con 50 €”, promossa da “Bologna Turismo” e “Associazione Albergatori”; per informazioni: www.bolognaincoming.it Per iscrizioni alla gara: CELESTE GROUP via S.Donato 149 Bologna, tel. 051 504162 – www.runtuneup.it; ai percorsi non competitivi: CIRCOLO GHINELLI via S.Donato 149, tel. 051 516898 – circolo_ghinelli@libero.it
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Circolo ARCI-AVIS Bologna
Tradizionale gita di S.Petronio Mercoledì 4 ottobre 2006: in provincia di Mantova Sabbioneta – visita con guida nella mattinata; Parco Giardino Sigurtà – visita con trenino nel pomeriggio. Pranzo in ristorante a Valeggio sul Mincio. Quota di partecipazione, tutto compreso: € 50,00 Prenotazioni: sede Avis bolognese, via Emilia Ponente 56 – Bologna (2° piano) in orario d’ufficio, dalle ore 9 di martedì 5 settembre 2006, fino ad esaurimento posti. Organizzazione tecnica di agenzia specializzata.
Gruppo Micologico Avis Bologna
Avis Comunale Sasso Marconi
“Atuttabirra - Sassofest” Corso teorico-pratico per imparare a riconoscere i funghi 6 incontri a partire da mercoledì 13 settembre 2006, che si concluderanno domenica 24 settembre con una uscita di gruppo per una lezione pratica nel bosco. Questi gli argomenti: Cosa sono i funghi – I funghi con i tuboli – I funghi eterogenei a lamelle – I funghi omogenei a lamelle – Funghi commestibili e velenosi a confronto. Le lezioni interne si terranno nella sede del Gruppo, via Emilia Ponente 56 (cortile interno) Bologna, con inizio alle ore 21. È necessaria l’iscrizione, che può essere formalizzata il lunedì, dalle 21 alle 22, nella stessa sede. Fra le iniziative d’autunno; ricordiamo la
29ª Mostra dei Funghi e delle Erbe e il meraviglioso mondo della natura
15 - 16 - 17 - 19 - 21 - 22 - 23 - 24 settembre 2006 Centro sportivo L’ormai tradizionale coinvolgimento dell’Avis in questa manifestazione, giunta alla 12ª edizione, è arricchito dalla collaborazione coni altre associazioni locali – Pubblica Assistenza, La Rupe ecc.. – e dall’interessamento dell’Amministrazione comunale che, attraverso la partecipazione del Corpo dei Vigili Urbani, all’interno della Festa porterà a conoscenza dei giovani le conseguenze negative dell’abuso di alcol. Info: www.sassofest.it - Altrove@alice.it (e-mail di riferimento per Avis Sasso Marconi).
sabato 7 e domenica 8 ottobre 2006 Centro Civico Lame, via Marco Polo 53 Bologna (Navile). Per i dettagli si rimanda all’inserto “Occhio al fungo”. Per ulteriori informazioni: tel. 051 383412 (sede del Gruppo, lunedì sera) e 335 6285923 (Paolo Cazzoli).
Avis Comunale S.Giorgio di Piano
40° anniversario di fondazione “Volo anch’io” domenica 1 ottobre 2006, dalle ore 14 alle ore 18 parco di Villa Spada – via Casaglia 7, Bologna L’Avis del quartiere Saragozza partecipa, come già l’anno scorso, alla 2ª Festa dell’Associazionismo e del Volontariato, insieme a tante altre organizzazioni del territorio: esposizioni e attrazioni di vario genere, ma soprattutto la presenza dei volontari, per illustrare e testimoniare direttamente le tante forme che può assumere la ‘cittadinanza attiva’ nelle persone di buona volontà.
Domenica 1 ottobre 2006 Il programma, tuttora in fase di definizione, prevede: ore 9 Ritrovo dei partecipanti in piazza Indipendenza ore 9:30 Corteo fino ad una vicina piazza dove sarà scoperta una targa dedicata ai donatori di sangue ore 11:30 S.Messa ore 13 Pranzo sociale Sara presente la Banda musicale “Angiolino Malaguti” di S.Agata Bolognese. L’Amministrazione comunale premierà i cittadini che si sono prodigati per la crescita dell’Associazione a S.Giorgio. Il programma dettagliato sarà diffuso a tempo opportuno.
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AVIS Provinciale Bologna
BANDO DI CONCORSO
Premio di incoraggiamento allo studio quindici borse di studio a favore dei figli dei soci AVIS
Sono istituite n. 15 borse di studio di € 180,00 (centoottanta/00) ciascuna, a favore dei figli dei soci Avis della provincia di Bologna che abbiano conseguito la licenza della 3a Media Inferiore nell’anno scolastico 2005/2006, con il giudizio di OTTIMO. Nella domanda di ammissione dovranno essere indicati i seguenti dati: - cognome e nome del genitore socio dell’Avis; - Avis Comunale di appartenenza e numero della tessera associativa; inoltre, dovrà essere allegato (eventualmente in fotocopia) il certificato del conseguimento della licenza di 3a Media con giudizio di OTTIMO. Le domande, in carta semplice e munite della relativa documentazione, dovranno essere indirizzate ad “Avis Provinciale Bologna, via Emilia Ponente 56 - 40133 Bologna” e pervenire entro e non oltre il 31 ottobre 2006. La Presidenza dell’Avis Provinciale Bologna, entro il 31 dicembre p.v., alla presenza di tutti gli studenti che avranno inoltrato la domanda con i requisiti previsti, procederà pubblicamente al sorteggio e alla consegna delle borse di studio.
Avis Provinciale e Comunale Bologna: via Emilia Ponente 56, 40133 Bologna - tel. 051.388688, fax 051.6429301, bologna.provinciale@avis.it - bologna.comunale@avis.it - www.avis.it/bologna dal lunedì al venerdì ore 8 / 13:30 e 15 / 19, sabato ore 8 / 12 nei mesi di luglio e agosto dal lunedì al venerdì ore 8 / 13 Prenotazione plasmaferesi: 051.313863 dal lunedì al venerdì ore 8 / 13 e 17 / 19, sabato ore 8 / 12 nei mesi di luglio e agosto dal lunedì al venerdì ore 8 / 13, sabato ore 8 / 12 Cooperativa Donatori di Sangue dell’AVIS della Provincia di Bologna ONLUS: via Emilia Ponente 56, 40133 Bologna - tel. 051.311050, fax 051.6429301 dal lunedì al venerdì ore 8 / 13:30 e 15 / 19, sabato ore 8 / 12 nei mesi di luglio e agosto dal lunedì al venerdì ore 8 / 13 Centro di Raccolta Sangue e Plasma Presidio Bellaria-Maggiore Bologna: via Emilia Ponente 56, tel. 051.6478011, aperto ogni giorno (domenica compresa, festività escluse) ore 7:15 / 10:30 Colloquio con medico, di persona o per telefono, e ritiro referti esami: dal lunedì al venerdì ore 11 / 13, sabato e domenica ore 11 / 12:30 Centro di Raccolta Sangue Ospedale Bellaria Bologna: via Altura 3, tel. 051.6225404, aperto dal lunedì al sabato ore 8 / 9:30 AVIS Comunale Imola: Ospedale Vecchio, piazzale Giovanni dalle Bande Nere 11, 40026 Imola tel. 0542.32158, fax 0542.24992 – imola.comunale@avis.it dal lunedì al sabato ore 8:30 / 12:30 Prenotazione plasmaferesi: 0542.32158 dal lunedì al sabato ore 8:30 / 12:30 Centro di Raccolta Sangue e Plasma Imola: Ospedale Vecchio, piazzale Giovanni dalle Bande Nere 11 - tel. 0542.604400 aperto dal lunedì al sabato ore 7:30 / 10