Avis notizie, ottobre 2006

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Bologna e provincia

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Anno 45 Numero 5 Ottobre 2006

“Occhio al fungo”

All’interno

notiziario del Gruppo Micologico Avis Bologna

Notizie


Avis Notizie

AVIS Regione

Run Tune Up 2006_La Mezza Maratona di Bologna_Trofeo Nazionale Avis Donatori in corsa con Laura Fogli, Morandi, Linus, Elio delle Storie Tese e atleti di fama internazionale Sabrina Caliano, Ufficio stampa Avis Regionale Emilia-Romagna

alentina Gualandi vincitrice in 1:29:52.50, seguita da Paola Lambertini in 1:38:07.75 e Daniela Brega, terza 1:46:28.05. Sono le prime in classifica Avis nella Run Tune Up - Trofeo Nazionale Avis, la mezza maratona di Bologna che si è corsa domenica 3 settembre. Tra gli uomini sono saliti sul podio Cristiano Caboni 1:16:01.45, seguito dopo una manciata di secondi da Paolo Davoli, 1:16:45.75 e Vincenzo Guerrieri terzo in 1:19:24.15. Erano oltre cinquemila i partecipanti a questa gara internazionale di corsa su strada di 21 chilometri e 97 metri, giunta alla quinta edizione. Sulla linea di partenza in veste di starter Sergio Cofferati, Sindaco di Bologna, Anna Patullo, Assessore allo Sport del Comune di Bologna, Marco Strada, Assessore allo Sport della Provincia di Bologna, Renato Rizzoli, Presidente Coni Provinciale. «Da cinque anni Avis è partner di questo appuntamento sportivo - ha detto Andrea Tieghi alla conferenza stampa di presentazione della Run Tune UP - per sottolineare il forte legame tra sport , salute e solida-

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Andrea Tieghi premia le vincitrici AVIS

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rietà. Ringrazio gli organizzatori Celeste Group e Circolo Ghinelli per questa opportunità - ha continuato Tieghi – e voglio cogliere l’occasione per augurarci di raggiungere l’obiettivo di avere la nostra nazione autonoma e sufficiente». In gara tra gli atleti di fama internazionale c’erano anche Gianni Morandi, Elio delle “Storie Tese” e Linus. Solo il Le autorità - da destra: gli Assessori allo Sport Patullo dj milanese, che si allena (Comune) e Strada (Provincia), il Presidente del Cons. quattro volte alla settimana, Prov. Cevenini; al centro il Sindaco Cofferati ha però completato la gara e con un tempo di tutto rispetto, 1h 39’ 50”. Era atteso anche il presidente del Consiglio che Gianni Morandi aveva ufficialmente invitato a partecipare alla corsa. «Speriamo – aveva detto il cantante – che Romano Prodi, appassionato di bici e podismo, venga a correre con noi nella sua città, sotto i portici e nelle strade Gianni Morandi con Elio delle Storie Tese alla partenza che conosce bene. Chissà pubblico l’ha vista in diretta da un che non sia l’occasione per dargli il maxischermo a lato del palco della pettorale numero Run Tune Up Night. uno». Così la mezza maratona ha regalato Invece, con un comuanche uno spettacolo ai bolognesi nicato firmato da lui in una piazza, quella Maggiore, grestesso, il premier fa mita di gente. Protagonisti della sesapere di non poterci rata Gianni Morandi, Linus, il rock di essere per un impeElio e le Storie Tese, Syria che ha gno al quale non poduettato con Morandi Ti supererò, teva sottrarsi, anche gli Zero Assoluto e Marco Della Nose sottolinea «sarei ce, il comico di Zelig conosciuto costato mezzo pronto». me il tecnico che segue “SochmaIl percorso della gara cher”. nel centro di Bologna L’appuntamento per i maratoneti è il “che il premier conoprossimo anno per superare il vincisce bene”, era stato tore di questa edizione Mubarak presentato sabato seHassan Shami, l’atleta del Qatar, ra in piazza Maggiore. che ha corso la mezza maratona in La campionessa Lau1.02.46. Chissà che la prossima volra Fogli lo ha corso in ta anche Elio non riesca a raggiunnotturna seguita da gere il traguardo! una telecamera e il


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Editoriale

SOMMARIO AVIS Regione Run Tune Up 2006_La Mezza Maratona di Bologna_Trofeo Nazionale Avis

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Editoriale Maratona e canestri a favore dell’Avis

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AVIS Provinciale Il dono come motore associativo? La soddisfazione dei donatori per il servizio di raccolta Avvisi importanti

10 Servizio trasfusionale • Centro mobile • Modulo di accettazione e consenso alla donazione 13 • • • • • •

Cronaca dal territorio AvisScuola Dieci righe – Pieve di Cento Dono del sangue: teoria e pratica L’Avis con i giovani Sagra del Fungo e Mostra micologica L’Avis nel sangue e … nel cuore

17 Avis e Sport • A canestro per la Casa dei Donatori di Sangue • Per ricordare la giornata del donatore di sangue • In bicicletta nella valle dell’Idice 20 Gruppi AVIS • Pedalare e godersi il mare • Istantanee – Polisportiva Avis Chiesanuova • Ciclisti a S.Lazzaro • Istantanee – Gruppo Ciclistico Avis Ozzano 22 Le parole dei lettori • Un lettore molto attento • Un lodevole scrupolo 23 AgendAvis 24 Avis Comunale Imola • Bando di concorso “Diplòmati con l’Avis” Inserto centrale “Occhio al fungo”

Di questo numero sono state stampate 40.800 copie.

Maratona e canestri a favore dell’Avis Dario Bresciani nche quest’anno due importanti manifestazioni sportive hanno caratterizzato il mese di settembre e hanno visto il coinvolgimento e la partecipazione della nostra associazione. La prima, a carattere nazionale, è stata la mezza maratona di Bologna “Run Tune Up – Trofeo Nazionale Avis”, giunta alla quinta edizione battendo il record di presenze con oltre 5.000 atleti di tutti i livelli, che si sono dati appuntamento domenica 3 settembre nel parco dei Giardini Margherita – starter d’eccezione il Sindaco di Bologna, Sergio Cofferati – e che hanno portato il nome dell’Avis (sul pettorale era stampato il nostro logo) lungo il percorso che si è snodato per 21 chilometri e 97 metri nelle caratteristiche strade del centro storico di Bologna. Altro momento di visibilità per l’Avis è stato lo spettacolo musicale che la sera precedente all’evento ha visto la partecipazione di Gianni Morandi, Elio e le Storie Tese, Syria e altri volti noti del mondo dello spettacolo. L’Avis Nazionale, da cinque anni partner dell’evento, è stata fra i destinatari del ricavato economico delle iscrizioni. L’altra importante manifestazione sportiva ha visto l’Avis Provinciale di Bologna protagonista del triangolare di basket che si è svolto nel Palazzetto Cierrebi Club di Bologna, dove si sono confrontate la Virtus VidiVici Bologna, il Montepaschi Siena e la squadra turca del Fenerbahce. Il

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triangolare denominato “Trofeo Quadrifoglio Vita – A canestro per Avis”, giunto alla seconda edizione, è nato su iniziativa di Quadrifoglio Vita, società che opera nel campo delle assicurazioni vita, che, coinvolgendo le due squadre di pallacanestro di Bologna e Siena, ha voluto creare un evento per destinare fondi all’Avis Provinciale di Bologna. Lo scorso anno il Trofeo si svolse su una partita secca fra i bolognesi e i senesi. L’obiettivo di quest’anno era preciso: raccogliere fondi da destinare alla costruzione della “Casa dei Donatori di Sangue”. E per questo è doveroso un sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno realizzato e partecipato a questo momento importante per la nostra associazione. Certamente, creare eventi per un progetto come quello della nostra nuova casa è molto importante, perchè attraverso manifestazioni che vedono impegnate importanti realtà sportive come la Virtus Pallacanestro, anche il nome dell’Avis, abbinato a questi eventi, ne trae senz’altro grandi benefici. Com’è facilmente intuibile, però, il ricavato di una manifestazione sportiva non è sufficiente per realizzare il nostro progetto, perchè occorre molta disponibilità economica. Pertanto ben vengano iniziative come questa. Come potete notare, a differenza di un anno fa non parliamo più di sogni, perchè oggi possiamo affermare che ci sono stati importanti svi-

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AVIS Notizie Bologna e provincia Editrice: Avis Comunale Bologna ONLUS Direzione e redazione: Avis Provinciale e Comunale Bologna, via Emilia Ponente 56, 40133 Bologna - tel. 051.388688, fax 051.6429301 – notiziario.bologna.prov@avis.it (indirizzo e-mail dedicato) Direttore responsabile: Dario Bresciani Comitato di redazione: Annalisa Bonvicini, Nico Bortoletto, Monica Carli, Gianfranco Marabini, Enzo Masina, Francesco Pedrini Progettazione grafica: Wells Bologna Impaginazione e stampa: Futura Press Srl, via Corazza 7/8 Bologna

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AVIS Provinciale

Il dono come motore associativo? Nico Bortoletto – Università di Teramo bbiamo visto in un nostro precedente articolo (n° 1/2006) come le differenti motivazioni che sottostanno all’atto della donazione possano essere ricondotte a due categorie: la motivazione al dono e la motivazione acquisitiva. Sulla motivazione al dono abbiamo già visto come esso possa essere considerato un elemento di scambio che rinforza ciò che possiamo definire come la solidarietà complessiva di una società. Numerosi studi hanno mostrato che il dono, sin dalle società antiche, dal punto di vista della dinamica sociale non è mai disinteressato, inerte. Costituisce invece una estensione del sé del donatore. L’accettazione del dono crea - nel donatore - una aspettativa legittima di una reciprocità di tipo indiretto. In questa reciprocità troviamo la base della nostra classificazione dei diversi tipi di dono che definiremo in una sorte di “continuum” che va da strumentale – cioè teso all’ottenimento di un qualcosa di sostanziale – ad espressivo – cioè legato principalmente alla sfera simbolica. In tal senso ciò che muove un donatore è la collocazione della propria aspettativa in questo continuum. Sempre nel tentativo di comprendere meglio ciò che ci spinge a donare, alternativamente a questa figura potremmo utilizzare una sorta di disegno a cerchi concentrici in cui la persona, collocata al centro, usi la strumentalità come rivolta a sé nei primi cerchi, e come rivolta ad altri più la distanza dal centro si fa grande. Questo rivolgersi a sé può essere legato

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o ad un bisogno di identità (l’identificarsi in qualcosa) o ad un atteggiamento di tipo salutistico verso se stessi che, a guardar bene, fa comunque parte di una sfera identitaria. Successivamente, allontanandosi dal centro del nostro cerchio ideale, troviamo che il ruolo del donatore tende ad essere proiettato sulla propria realtà associativa. Infine, nei cerchi più esterni, troviamo il processo identitario della donazione legato alla qualificazione che la persona ottiene in quanto donatore nell’ambito della società. Abbiamo già visto come, a lato della donazione, questa contribuisca alla costruzione di quel legame di fiducia definito come capitale sociale che sta alla base della coesione di un dato gruppo sociale. Come afferma Costanzo Ranci, un noto sociologo italiano che si occupa di volontariato, i comportamenti di tipo cooperativo in cui troviamo legami particolarmente stretti tra soggetti coinvolti determinano la costruzione di “relazioni sociali”. Attraverso queste relazioni costruiamo le nostre reti personali, intorno alle quali sviluppiamo la nostra vita sociale. Vi sono però delle differenze di età, condizione sociale, sesso, istruzione nel nostro sistema di costruzione delle reti. Si è infatti notato che il donatore AVIS non si discosta dalla classica tipologia del volontariato italiano in cui troviamo come prevalente la persona appartenente alla fascia adulta, di sesso maschile, con un’istruzione media. Alcuni studi indicano che il volontariato AVIS è più diffu-

so nei centri urbani medi e medio piccoli, soprattutto nelle regioni del nord ed alcune regioni del centro. Perché questa differenza nella distribuzione territoriale? Vi sono varie ragioni. Dal punto di vista che esprimiamo qui, uno degli elementi che qualificano il lavoro associativo è l’esistenza di gruppi informali interni. Il gruppo informale è un gruppo che è composto da persone che coltivano delle relazioni reciproche con un certo grado di stabilità. Usualmente un donatore rientra nella rete operativa dell’associazione se qualcuno che fa parte della propria rete personale ne fa già parte. Dunque, sia dal punto di vista delle donazioni sia da quello della vita associativa, abbiamo visto l’importanza delle reti. Un elemento chiave per lo sviluppo numerico delle donazioni non sarà tanto la rete in sé, quanto le persone centrali di queste reti. Queste figure chiave fungono da ponte tra realtà differenti, restituiscono un dato grado di affidabilità all’informazione (e alla persona eventualmente presentata) e contribuiscono alla crescita associativa. Per ottenere un aumento delle donazioni, secondo la ricerca sociologica, non ci si dovrà rivolgere tanto alle manifestazioni a-specifiche, ad esempio le feste in piazza, quanto a momenti di coinvolgimento “mediato”. Si è visto infatti che i nuovi volontari-donatori coinvolti tramite persone già appartenenti all’associazione, rivelano una maggiore possibilità di permanenza e propensione alla donazione in genere.

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> Maratona e canestri a favore dell’Avis

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luppi a seguito di incontri avvenuti fra l’Avis, il Comune di Bologna e l’Azienda USL di Bologna. Infatti, la “Casa dei Donatori di Sangue” esiste già sulla carta e l’architetto Ma-

rio Serantoni sta elaborando, gratuitamente, questo importante progetto che comprenderà, oltre agli spazi associativi e agli uffici, anche il “Centro di raccolta sangue e pla-

sma”. Per il momento ci fermiamo qui, perchè non vorremmo mettere troppo entusiasmo nell’anticipare fatti o situazioni che potrebbero avere tempi più o meno lunghi.


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La soddisfazione dei donatori per il servizio di raccolta Gianfranco Marabini, presidente Avis Provinciale Bologna

seguito delle segnalazioni pervenute nel tempo dai donatori circa il funzionamento dei Centri di Raccolta, è stato dato incarico a SWG, primaria azienda che si occupa di indagini di mercato, di rilevare i dati relativi al gradimento dei donatori rispetto al servizio erogato durante la loro permanenza presso i Centri di Raccolta nella giornata della donazione.

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Metodologia L’indagine è stata condotta mediante questionari autocompilati dai donatori presso i Centri di Raccolta e

questo ha comportato uno sforzo di non poco conto, non tanto dal punto di vista economico, quanto per l’impegno profuso dai volontari dell’Avis che hanno distribuito, nei mesi di marzo e aprile, i questionari e successivamente acquisito i dati, elaborati poi dalla SWG. Con l’occasione sono state raccolte anche altre informazioni al fine di conoscere meglio le caratteristiche e le abitudini dei donatori. Complessivamente sono stati raccolti 3.706 questionari. Dalla composizione del campione si

può notare che i maschi prevalgono nettamente (81,8%) nei confronti delle femmine (18%); ciò significa che le donne hanno sicuramente più problemi a donare il sangue rispetto agli uomini, probabilmente anche per carenza di ferro dovuta principalmente al ciclo mestruale. Probabilmente facendo una campagna di proselitismo mirata, nei confronti delle donne, forse si può ridurre la forbice tra maschi e femmine. L’Avis è sicuramente un’associazione giovane, infatti, il 54,5% dei donatori è compreso tra i 25 e i 44 anni, però soltanto il 4,8% è entrato a

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far parte della nostra grande famiglia di donatori fra i 18 e i 24 anni, mentre un quarto dei donatori va dai 45 ai 54 anni ed il 15% è nella fascia di età 55-65 anni, che è quella dove il donatore va a terminare la sua attività. I dati riguardanti la scolarizzazione dei donatori seguono l’andamento della popolazione italiana, infatti, il 63,3% ha un titolo di studio compreso tra la laurea e il diploma, mentre il 36% è in possesso della licenza di scuola media inferiore ed elementare. Un altro dato interessante è quello che riguarda il livello occupazionale dei donatori, dove i lavoratori dipendenti sono il 70,2%, quelli autonomi il 16,2%, mentre il 13,6% non hanno un’occupazione, in pratica, studenti, pensionati o in cerca di lavoro. Il grafico della tavola 8 è veramente interessante, poiché evidenzia che

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a fronte di un 16,5% di donatori che donano il sangue da oltre 25 anni, dei quali un 8,5% da più di 30 anni e quindi ormai prossimi alla “cessazione”, ve n’è un 12,8% che è alla prima donazione o che ha compiuto il primo anno d’attività e se a questi aggiungiamo quelli che hanno appena iniziato (da 2 a 4 anni), la percentuale sale al 29,1%. Questo significa che l’Avis è un’associazione in continuo movimento e che vi è un turn-over tale che consente di recuperare numericamente la perdita di quei donatori che abbandonano per motivi di salute o altro. Questo fattore è ancora più rilevante nel grafico della tavola 16, perché evidenzia che la nostra grande forza sta nella famiglia, negli amici e nei parenti (57,5%) e che pertanto il

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passa parola è il nostro maggior mezzo di comunicazione. Da non sottovalutare neppure l’importanza delle campagne promozionali che sono realizzate attraverso l’affissione di manifesti (22%) e la diffusione di materiale informativo (10%). La solidarietà è il motivo che incide maggiormente nella scelta di donare il sangue, infatti, l’80% dei donatori ritiene d’essere utile, con questo nobile gesto, a coloro che hanno bisogno. Crediamo che sia merito dell’Avis l’aver fatto comprendere tale concetto, tanto da farlo considerare un fatto normale. Questo dato indica anche quanto è grande la generosità e la consapevolezza dei cittadini della provincia

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di Bologna e più in generale della nostra Regione. La soddisfazione dei donatori Di seguito sono evidenziati i grafici più significativi risultanti dall’indagine, la quale dà una risposta alle osservazioni poste dai donatori e ci serve anche per comprendere quali sono le loro aspettative. Rileggendo i dati, pensiamo che non siano necessari molti commenti, perchè è evidente che i donatori che si recano presso i Centri di Raccolta di Bologna (via Emilia Ponente, 56 Ospedale Maggiore ) e di Imola, sono i più soddisfatti; Imola ancora più di Bologna, poiché il numero relati-

vamente più limitato di prelievi al giorno, rende l’ambiente sicuramente più familiare. È bene evidenziare la soddisfazione dei donatori nei confronti del personale medico; i valori espressi sono molto lusinghieri e indicano la professionalità, la cortesia e la competenza dei medici. L’Ospedale Bellaria ed il Centro mobile sono le realtà con maggiore criticità; su questi due centri stiamo cercando di intervenire per ridurre i disagi e i tempi d’attesa e proprio in questi giorni abbiamo avviato un confronto con l’Azienda USL di Bologna. I dati completi dell’indagine svolta da SWG sono disponibili sul sito internet www.avis.it/bologna


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Avvisi importanti ANCORA IN VIGORE “UN DONO A CHI DONA”

NUOVA MODALITÀ DI CHIAMATA ALLA DONAZIONE

“Un dono a chi dona”: questo il titolo dell’iniziativa, ancora in essere, che E.Leclerc–Conad ha lanciato per i donatori di sangue dell’Avis della provincia di Bologna. Infatti, fino al 31 dicembre 2006, ad ogni donazione i donatori riceveranno un buono sconto del 10%, utilizzabile fino al 31 gennaio 2007 nell’Ipermercato E.Leclerc–Conad presso il Centro Commerciale Via Larga a Bologna.

Nei mesi scorsi i donatori che si sono recati nei Centri di Raccolta, hanno trovato un modulo con la richiesta di indicare alcuni dati, fra i quali l’indirizzo di posta elettronica, e di specificare se desiderano ricevere la chiamata alla donazione con questo mezzo. In effetti, a tutt’oggi molti donatori hanno già espresso questa opzione; pertanto abbiamo provveduto a predisporre i nostri sistemi informatici, ed ora stiamo effettuando le verifiche necessarie per avviare questa nuova procedura di chiamata alla donazione. Tutto questo ci consentirà di risparmiare tempo e denaro e di snellire il lavoro d’ufficio, ma soprattutto di fornire un migliore servizio ai soci. Pertanto invitiamo tutti i soci donatori che ancora non hanno segnalato nulla in proposito, e che vogliono ricevere la chiamata alla donazione sulla propria casella postale elettronica, a darci questa informazione con relativa autorizzazione; il riferimento è sempre Avis Provinciale - via Emilia Ponente 56 - 40133 Bologna, tel. 051388688 È pure possibile comunicare i dati richiesti inviando una email all’indirizzo: archiviosoci.bologna@avis.it, e specificando espressamente che si autorizza l’Avis Provinciale di Bologna ad utilizzare l’indirizzo di posta elettronica per la chiamata alla donazione.

INVIO DEL NOTIZIARIO Ci arriva periodicamente la segnalazione che diversi soci ricevono più copie del Notiziario allo stesso indirizzo, perché in famiglia ci sono più donatori iscritti all’Avis. Invitiamo questi soci ad utilizzare le copie in più del Notiziario come veicolo promozionale, offrendole a conoscenti o mettendole a disposizione nei luoghi più frequentati; questo per far conoscere l’Avis a chi, ancora oggi, non sa che cos’è. Chi invece desidera ricevere in famiglia solo 1 copia del Notiziario, oppure ritiene sufficiente consultarlo e/o scaricarlo dal nostro sito www.avis.it/bologna, può segnalare gli indirizzi da cancellare dall’elenco dei destinatari (sapendo che continueranno invece ad essere attivi per tutti gli altri usi consueti, ‘chiamata’ e quant’altro). Ovviamente, previa comunicazione, reinseriremo nell’elenco dei destinatari chiunque lo desideri. Le variazioni dovranno essere indirizzate a: Avis Provinciale Bologna – via Emilia Ponente 56 40133 Bologna - tel. 051.388688, oppure inviate via e-mail a: archiviosoci.bologna@avis.it

LIMITAZIONI NEL TRAFFICO URBANO: DEROGA PER I DONATORI DI SANGUE Si ricorda che, come in passato, le limitazioni alla circolazione veicolare NON riguardano i donatori di sangue per il tragitto da e per i Centri di raccolta di Bologna nel giorno della donazione. È necessario seguire l’itinerario più breve, e avere con sé: all’andata la lettera di chiamata per quel giorno, al ritorno il certificato di avvenuta donazione.

PER RESTARE IN CONTATTO Preghiamo vivamente tutti i lettori di includere – fra le cose da fare quando si cambia casa – la sollecita segnalazione ai nostri uffici del nuovo indirizzo, affinché i nostri invii (fra cui la lettera di chiamata alla donazione ed il Notiziario) siano sempre recapitati in tempo utile. I riferimenti per tali comunicazioni sono quelli già citati in questa pagina.

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Avis Notizie

Ottobre 2006

Servizio trasfusionale

Centro mobile OTTOBRE

DICEMBRE

Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì

Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica

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ANZOLA DELL’EMILIA S.MATTEO DELLA DECIMA SALA BOLOGNESE CASTEL MAGGIORE - uscita sospesa per festività LOIANO CAMUGNANO GRANAROLO DELL’EMILIA CASTEL D’AIANO BUDRIO S.BENEDETTO VAL DI SAMBRO PORRETTA TERME (e Castel di Casio e Granaglione) CASTIGLIONE DEI PEPOLI S.GIOVANNI IN PERSICETO CASTEL MAGGIORE (ed Argelato) S.AGATA BOLOGNESE GRIZZANA MORANDI LIZZANO IN BELVEDERE PIEVE DI CENTO (e Castello d’Argile) MOLINELLA MONGHIDORO BUDRIO CASTENASO S.GIOVANNI IN PERSICETO OZZANO DELL’EMILIA ANZOLA DELL’EMILIA S.PIETRO IN CASALE (e Galliera) CREVALCORE

1 3 4 5 6 7 8 10 11 12 13 14 15 17 18 19 20 21 22 24 25 26 27 28 29 31

OZZANO DELL’EMILIA MOLINELLA MONZUNO a VADO CREVALCORE CASTENASO S.GIOVANNI IN PERSICETO MEDICINA- uscita sospesa per festività S.AGATA BOLOGNESE MALALBERGO SASSO MARCONI LIZZANO IN BELVEDERE PORRETTA TERME (e Castel di Casio e Granaglione) VERGATO BUDRIO CASTEL MAGGIORE (ed Argelato) BENTIVOGLIO MOLINELLA CRESPELLANO a CALCARA GAGGIO MONTANO S.GIORGIO DI PIANO S.PIETRO IN C. - uscita sospesa per festività uscita sospesa per festività CASTENASO S.GIOVANNI IN PERSICETO MEDICINA ANZOLA DELL’EMILIA

NOVEMBRE

GENNAIO 2007

Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Domenica Lunedì Martedì Mercoledì

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CASTEL MAGGIORE - uscita sospesa per festività MINERBIO a BARICELLA MEDICINA PIANORO S.MATTEO DELLA DECIMA SASSO MARCONI MALALBERGO PORRETTA TERME (e Castel di Casio e Granaglione) CASTIGLIONE DEI PEPOLI MONTEVEGLIO BUDRIO S.AGATA BOLOGNESE S.BENEDETTO VAL DI SAMBRO PIANORO LOIANO CASTEL MAGGIORE (ed Argelato) S.PIETRO IN CASALE (e Galliera) BAZZANO CASTENASO BARICELLA GAGGIO MONTANO CASTEL S.PIETRO TERME ZOLA PREDOSA BUDRIO CASTEL MAGGIORE (ed Argelato) CASTEL GUELFO

1 2 3 4 5 7 8 9 10 11 12 14 15 16 17 18 19 21 22 23 24 25 26 28 29 30 31

S.MATTEO D. - uscita sospesa per festività SALA BOLOGNESE CASTEL MAGGIORE (ed Argelato) LOIANO CAMUGNANO GRANAROLO DELL’EMILIA CASTEL D’AIANO BUDRIO S.BENEDETTO VAL DI SAMBRO PORRETTA TERME (e Castel di Casio e Granaglione) CASTIGLIONE DEI PEPOLI S.GIOVANNI IN PERSICETO CASTEL MAGGIORE (ed Argelato) S.AGATA BOLOGNESE GRIZZANA MORANDI LIZZANO IN BELVEDERE PIEVE DI CENTO (e Castello d’Argile) MOLINELLA MONGHIDORO BUDRIO CASTENASO S.GIOVANNI IN PERSICETO OZZANO DELL’EMILIA ANZOLA DELL’EMILIA S.PIETRO IN CASALE (e Galliera) CREVALCORE CASTEL MAGGIORE (ed Argelato)

EVENTUALI MODIFICHE SARANNO COMUNICATE AGLI INTERESSATI Si rammenta che il Centro di Raccolta Sangue e Plasma di via Emilia Ponente 56 è aperto tutti i giorni; di norma, osserva chiusura completa solo in concomitanza con le festività civili e religiose.

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AVIS Notizie - Ottobre 2006

AZIENDA USL DI BOLOGNA - SERVIZIO DI IMMUNOEMATOLOGIA E TRASFUSIONE PRESIDIO BELLARIA-MAGGIORE BOLOGNA / CENTRO DI RACCOLTA SANGUE OSPEDALE VECCHIO IMOLA

MODULO DI ACCETTAZIONE E CONSENSO ALLA DONAZIONE Tagliare e utilizzare per la prossima donazione

(Decreto Ministeriale 3 marzo 2005)

Gentile Donatrice/Donatore Le chiediamo di leggere e compilare con attenzione il presente questionario e di consegnarlo al Medico al momento della visita. La compilazione di tale questionario corrisponde ad un preciso obbligo di legge, volto a tutelare la salute sia del donatore che del ricevente. La Sua collaborazione è indispensabile: La preghiamo in modo particolare di prendere visione dei criteri di autoesclusione dalla donazione riportati di seguito, in caso di dubbio, anche minimo, di comportamenti a rischio per AIDS ed epatite. AVVISO IMPORTANTE Alcune malattie infettive gravi, come l’epatite virale, l’AIDS, la sifilide, possono essere trasmesse con la donazione di sangue da parte di soggetti portatori. La tossicodipendenza, rapporti occasionali con partners diversi, conosciuti o sconosciuti, l’accompagnarsi con prostitute, sono fattori importanti di possibile contagio! Se pensa di avere avuto uno di questi comportamenti a rischio La preghiamo di rinunciare a divenire donatore o, se già donatore, di NON donare oggi. L’AIDS e altre infezioni virali possono avere un lungo periodo di incubazione senza apparenti sintomi o riscontri (“periodo finestra”), prima di essere evidenziate dagli esami sul sangue, che il nostro laboratorio comunque compirà. Potrà, quindi allontanarsi senza dover dare spiegazioni a nessuno, cioè AUTOESCLUDERSI dalla donazione. Nel caso che la Sua decisione maturi dopo aver effettuato il prelievo, potrà nuovamente accedere all’ambulatorio e informare il medico: il Suo sangue non verrà impiegato nella più assoluta riservatezza. Se comunque desidera avere spiegazioni più approfondite, i medici del Servizio sono a Sua più completa disposizione. Grazie della collaborazione. QUESTIONARIO (per le domande che prevedono NO / SÌ, barrare o comunque evidenziare la risposta prescelta) Sig. _______________________________________________ C.F. _____________________ tess. ____________ luogo e data di nascita ___________________________________________________________ sesso

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F

residente a _____________________________________ via ___________________________________________ tel. abitazione _________________________ tel. posto di lavoro _______________________________________ 1) 2)

È attualmente in buona salute? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ Ha sofferto o soffre di malattie allergiche, autoimmuni, dell’apparato respiratorio, gastro-intestinale, osteoarticolare, tumori maligni, tubercolosi, diabete, convulsioni e/o svenimenti, attacchi epilettici, episodi febbrili o sindromi influenzali, malattie cardiovascolari, ipertensione, malattie infettive, ittero e/o epatite, malattie renali, ematologiche, reumatiche, tropicali? Se sì, quali? ______________________________________________________________________________ Quando? ________________________________________________________________________________ 3) Ha avuto gravidanza o interruzione di gravidanza? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ Quando? _____________________________________ 4) È in gravidanza? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 5) Sta facendo terapie farmacologiche o è in cura dal suo medico? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 6) Ha ingerito di recente (meno di 5 giorni) aspirina o altri analgesici? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 7) Ha notato perdita ingiustificata di peso negli ultimi tempi? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 8) Ha sofferto di febbri di natura ignota? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 9) Ha notato ingrossamenti delle ghiandole linfatiche? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 10) È dedito all’alcool? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 11) È stato recentemente sottoposto a vaccinazioni ? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ Quali? _____________________________________ Quando? _____________________________________ 12) Ha letto e compreso le informazione sull’AIDS, l’epatite virale e le altre malattie trasmissibili? NO SÌ

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Firma del candidato donatore ____________________________________

Firma del sanitario che ha effettuato l’intervista ______________________________________________

CONSENSO ALLA DONAZIONE E AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Il sottoscritto dichiara di aver visionato il materiale informativo sull’AIDS ed altre malattie infettive trasmissibili e di averne compreso compiutamente il significato, di aver risposto in maniera veritiera ai quesiti posti nel questionario, essendo stato correttamente informato sul significato delle domande in esso contenute, di essere consapevole che le informazioni fornite sul proprio stato di salute e sui propri stili di vita costituiscono un elemento fondamentale per la propria sicurezza e per la sicurezza del ricevente il sangue donato, di aver ottenuto una spiegazione dettagliata e comprensibile sulla procedura di prelievo proposta, di essere stato posto in condizione di fare domande ed eventualmente di rifiutare il consenso, di non aver donato nell’intervallo minimo di tempo previsto per la procedura di donazione proposta, di sottoporsi volontariamente alla donazione e che nelle 24 ore successive alla donazione non svolgerà attività o hobby rischiosi. Autorizza altresì il personale della struttura trasfusionale al trattamento dei propri dati personali e sanitari, secondo le modalità previste dalla normativa vigente. Firma del donatore Data ____________________________

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Tagliare e utilizzare per la prossima donazione

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13) Ha mai assunto sostanze stupefacenti? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 14) Ha mai avuto comportamenti sessuali a rischio di trasmissione di malattie infettive e/o in cambio di denaro o di droga? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 15) È mai risultato positivo ai test per l’epatite B e/o C e per l’AIDS? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 16) Ha mai avuto rapporti sessuali con un partner risultato positivo ai test per l’epatite B e/o C e/o per l’AIDS? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 17) In famiglia vi sono stati casi di malattia di Creutzfeldt Jakob, di insonnia familiare mortale, di demenza, di encefalopatie spongiformi? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 18) Ha ricevuto somministrazioni di ormoni della crescita o di estratti ipofisari? . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 19) Ha fatto recentemente viaggi ed ha soggiornato all’estero? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ Dove? _______________________ Quando? ____________________ Per quanto tempo? _______________ 20) Le è mai stato indicato di non donare sangue? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 21) È mai stato sottoposto a trapianto di organi, tessuti o cellule? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ Quando? _____________________________________ Dall’ultima donazione e comunque negli ultimi quattro mesi: 22) È stato sottoposto ad interventi chirurgici? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ Quali? ____________________________________ Quando? ______________________________________ 23) Ha effettuato indagini endoscopiche? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 24) Ha effettuato procedure che comportino l’uso di catetere? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 25) Ha effettuato cure odontoiatriche? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 26) Si è sottoposto a tatuaggi? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 27) Si è sottoposto a foratura delle orecchie o di altra parte del corpo? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 28) Si è sottoposto ad agopuntura? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 29) È stato sottoposto a trasfusione di sangue o di emocomponenti o a somministrazione di emoderivati? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 30) Si è ferito accidentalmente con una siringa o altri strumenti contaminati dal sangue? . . . . . . . NO SÌ 31) È stato accidentalmente esposto ad una contaminazione delle mucose con il sangue? . . . . . . . . NO SÌ 32) Ha attività o hobby rischiosi? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ 33) Da quante ore ha effettuato l’ultimo pasto? ____________________________ 34) Ha avuto rapporti sessuali a rischio di trasmissione di malattie infettive? . . . . . . . . . . . . . . . . . NO SÌ


Amanita phalloides (Fr.) Link - fungo mortale per eccellenza. A. phalloides presenta una volva membranosa inguainante e un ampio anello. Nella forma tipica il cappello è giallognolo, bruno oliva, verde oliva o verde più o meno puro, il gambo è screziato da una zebratura verdina. Esiste anche la forma completamente bianca (var. alba) facilmente confondibile con i prataioli bianchi commestibili, ma questi si distinguono per la mancanza di volva e per le lamelle colorate. Anche A. verna, fungo primaverile di colore bianco con il centro del cappello un po’ ocraceo-incarnato, e A. virosa, fungo completamente bianco, che cresce presso conifere e betulle, sono specie mortali. Queste Amanita hanno un sapore gradevole e un odore debole e non sgradevole, tranne quando sono vecchie e iniziano fenomeni di decomposizione. Con questi funghi l’argento non annerisce durante la cottura e neppure cambiano di colore l’aglio e il prezzemolo. Credere in questi metodi empirici tramandati dalla tradizione è pericoloso. Solo la conoscenza botanica della specie garantisce la sicurezza nel consumo di funghi spontanei.

Ottobre 2006 Amanita phalloides var. alba Costantin & Dufour


Editoriale Paolo Cazzoli In questi ultimi tre mesi sono avvenute molte cose. In primo luogo, in considerazione del nostro pluriennale sforzo per cercare di divulgare la conoscenza micologica al fine di ridurre gli avvelenamenti da funghi, dal mese di agosto siamo stati riconosciuti come Organizzazione di Volontariato e quindi, a tutti gli effetti, come Associazione ONLUS (senza scopo di lucro). Inoltre, vi sono state le tre settimane di presenza nello stand della Festa dell’Unità, in uno spazio che ci è stato offerto e del quale ringraziamo l’organizzazione. Tutte le sere abbiamo esposto i funghi freschi raccolti nella giornata. Lo sforzo fatto da chi ha raccolto i funghi e da chi ha li esposti ed è stato presente, è stato premiato dalle tante persone che si sono avvicinate meravigliate e hanno chiesto spiegazioni. Il 2 e 3 settembre, con alcuni tavoli disposti nella piazzetta antistante, abbiamo allestito una vera mostra che ha avuto un grande successo di pubblico. Infine a metà settembre si è tenuto il corso autunnale di micologia con una buona e interessata presenza di partecipanti. Unica pecca è stato l’annullamento della fine settimana in Val di Fiemme dovuto a una scarsa adesione all’iniziativa. Crediamo che sia stata organizzata troppo vicino alle ferie e allora proponiamo un’altra fine settimana per il mese di ottobre in Maremma (vedere a pagina 8).

Se molto è stato fatto in settembre ancora di più faremo in ottobre con le tante mostre e iniziative in programma, ma fra tutte la manifestazione che impegna maggiormente i Soci è la grande mostra che ogni anno organizziamo a Bologna. Quest’anno, come l’anno passato, si svolgerà presso il Centro Civico Lame, Quartiere Navile, Via Marco Polo, 53. Il servizio autobus offre le linee 11a, 17, 34 o nelle vicinanze 18, 92, 84.

Mostra Festa dell’Unità 2006

29a MOSTRA DEI FUNGHI E DELLE ERBE e IL MERAVIGLIOSO MONDO DELLA NATURA Sabato 7 ottobre dalle ore 16 alle ore 20 domenica 8 Ottobre dalle ore 9 alle ore 20. Corso, autunno 2006 Se questo notiziario vi arriva a mostra già avvenuta, non dipende dalla nostra volontà ma ce ne scusiamo. In ogni caso siamo stati previdenti e l’annuncio della mostra è stato già dato nel precedente bollettino. Come ben sapete continuano le riunioni del lunedì per determinare, esporre e spiegare i funghi portati dai Soci. Questa è una grande occasione per imparare i funghi, socializzare con altri soci e organizzare uscite di gruppo Spero di vedervi numerosi e pieni di interesse: la stagione micologica si preannuncia favorevole!

PERIODICO TRIMESTRALE - OTTOBRE 2006 N° 76 Redazione: P. Cazzoli – G. Consiglio – W. Zuntini Sede: via Emilia Ponente, 56 (cortile interno) Tel. 335.62.85.923 - e-mail: pcazzoli@libero.it

SOMMARIO II - Editoriale III - Una storia di funghi tutta bolognese IV - Amanita muscaria, un fungo... commestibile IV - Il superfungo V - Osservare i funghi: l’imenoforo VI - Piante protette VI - La ricetta VII - Il Nebbiolo VIII - Programma delle attività In copertina: testo di Paolo Cazzoli e fotografie di Giuseppe Bordoni

Adesione al Gruppo Micologico AVIS L'iscrizione o il rinnovo possono essere formalizzati il lunedì sera presso la Sede del Gruppo, o mediante bollettino postale n° 24030405 intestato a AVIS Bologna Sezione Comunale 16,00 Euro in poi — Socio Sostenitore da 13,00 Euro — Socio Ordinario 8,00 Euro — Familiare 20,00 Euro — Socio Estero (solo con versamento a mezzo Vaglia Internazionale) 24,00 Euro — Socio Ordinario + Quota AMB

Il Socio può accedere alla fornitissima biblioteca e fare uso, a scopo di studio, dei microscopi, dei computer e delle altre attrezzature di cui il Gruppo dispone, può partecipare alle riunioni del lunedì sera, alle conferenze, ai corsi e a tutte le iniziative che saranno via via messe in cantiere. Con la Quota AMB il socio sarà associato anche alla Associazione Micologica Bresadola e riceverà la prestigiosa “RIVISTA DI MICOLOGIA”.

II


Una storia di funghi tutta bolognese William Zuntini montagna, che si accontentavano di qualche soldo e spesso li cedevano ai rivenditori di piazza che speculavano sulle loro fatiche. Lo conferma il già ricordato Tanara che riferisce di avere mangiato funghi con la sua famiglia in estate durante tutti i giorni di vigilia, con un considerevole risparmio perché «i villani, a cui rincresce il condirli, per un tocco di pane te ne portano a casa un canestro. E se vorrai spendere qualche poco ne potrai salare gran quantità per la quaresima perché starà a te fare il prezzo poiché quei poveri uomini si contenteranno di ogni modica tua cortesia». Quelli che portavano i funghi a Bologna non avevano però sempre vita facile. Talvolta erano le autorità a mettere i bastoni fra le ruote per motivi di pubblica sanità. Lo dimostra un bando del 24 maggio 1640 a causa del quale, almeno per quell’anno, i bolognesi dovettero rinunciare ai gustosi prataioli.

Sconsigliati e guardati con sospetto da medici e dietologi dei secoli passati, questi preziosi frutti della terra erano presenti in quantità sulle sfarzose mense dei più ricchi, alla ricerca di sempre nuove leccornie e sulle misere tavole degli abitanti delle montagne dove prendevano il posto di un cibo tipicamente invernale come le castagne. Di essi il medico bolognese Baldassarre Pisanelli, autore nel ‘500 del celebre “Trattato dei cibi e del bere” (un autentico vangelo nel campo della dietologia e della scienza dell’alimentazione di quei tempi), offre un ritratto a dir poco terrificante: «I funghi non sono mai buoni in nessun tempo, a nessuna età e per nessuna complessione perché fanno più danno che utile. Causano lo stupore e l’apoplessia e generano la pietra (ossia i calcoli): molti sono morti per il loro veleno e altri sono rimasti soffocati per averne mangiato troppi di quelli buoni». Ma poi deve rettificare il tiro e ammettere che sono «molto ricercati nelle mense perché fanno venire appetito e ricevono tutti i sapori che loro si danno». Per renderli più tollerabili, il Pisanelli suggerisce di cuocerli assieme a pere acerbe, basilico, pane, aglio e calaminta o erba bona [nepetella (Calamintha sylvatica Bromf.)], condendoli poi con olio, pepe e sale. Comunque il consiglio del medico bolognese è di evitare di cibarsene, specie di quelli cresciuti sotto gli olivi o vicino a erbe velenose e infettati da animali velenosi, oppure di mangiarne con parsimonia. Al primo sintomo di soffocamento bisognava bere un bicchiere di buon vino accompagnato da sterco di gallina polverizzato e sperare in Dio. Nonostante tutti questi rischi, i funghi, nei secoli passati, vennero consumati abbondantemente a Bologna. Ha ragione il gastronomo e agronomo bolognese Vincenzo Tanara quando nella sua famosa opera “L’economia del cittadino in villa”, edita nel 1644, scrive che i funghi «non sono né carne né pesce eppure si mangiano nei giorni destinati al pesce e ad alcuni paiono carne e col cuocerli trasmettono un tal sugo gustoso che o da soli o con altre vivande si rendono tanto desiderabili sebbene siano conosciuti di cattivo nutrimento e mortali: essi sono come le meretrici, da tutti biasimate e da tutti seguite». Fra i funghi più usati in passato dai bolognesi figurano i prugnoli, i prataioli, le spugnole, i porcini e soprattutto i «boledri», ossia gli squisiti ovoli. Essi venivano ammanniti nei modi più disparati come testimoniano i menù dei fastosi banchetti tenuti a Bologna durante il Rinascimento e in epoca barocca: fritti con cipolla, porro e spezie o serviti in intingoli da soli o con altri ingredienti, oppure preparati in pasticcio o con sugo di carne o in zuppa assieme ai tartufi. Il consumo raggiungeva notevoli livelli anche perché i funghi costavano relativamente poco. In genere venivano portati in città dai contadini, specialmente da quelli di III


Amanita muscaria, un fungo… commestibile Paolo Cazzoli L’Amanita muscaria è notoriamente un fungo velenoso ma non è così terribile come qualcuno crede. Essa contiene una quantità di muscarina variabile da zona a zona e comunque mai tanto elevata e tale da causare danni seri. Ben più elevata è la muscarina che si trova nelle Clitocybe bianche, in alcune Lepiota di piccola taglia e in varie Inocybe, per questo tutte molto velenose e alcune mortali. L’Amanita muscaria contiene anche sostanze psicotropiche e per questo motivo è stata usata dagli Sciamani di civiltà passate per i riti sacri. Da una ricerca risulta che oggi l’A. muscaria è consumata, dopo opportuno trattamento, in diverse zone del mondo: dalla Siberia alla California, al Giappone e anche in alcune zone d’Italia. Nella regione di Nagano in Giappone i porcini non sono considerati mentre sono molto apprezzati altri funghi come relaziona David Arora: «nella regione di Nagano i porcini so-

no molto abbondanti ma nessuno li mangia! I negozi di frutta e verdura della città di Ueda vendono molte altre specie: Rozites caperatus, Hygrophorus russula, Entoloma crassipes, Tricholoma equestre, il costosissimo Tricholoma matsutake, Lyophyllum shimeji, Pholiota nameko, Pleurotus eryngii (coltivato) e anche Suillus bovinus e Suillus luteus. Ma non un solo porcino! E in effetti, mentre cercavo funghi nei boschi sopra Ueda, i porcini (Boletus edulis) erano dappertutto, associati alla betulla, solitamente crescenti in luoghi aperti, bene in vista. Alcuni erano anche stati calpestati o fatti a pezzi. Pensavo che fosse stato il bestiame a calpestarli, finché non incontrai una coppia di anziani che scendeva dalla montagna con tre sacchi di Amanita muscaria. Quando mi videro con il cesto pieno di porcini cominciarono a ridere, come per dire, “Poveraccio! Non hai trovato delle amanite da mangiare?” Mi dissero che loro non mangiano mai i porcini e che, talvolta, ce ne so-

no così tanti che li prendono a calci perché “stanno tra i piedi”. Mentre gli spiegavo che nel mio stato, la California, ci sono molti immigrati italiani che raccolgono solo i porcini e prendono a calci l’Amanita muscaria, i due giapponesi scuotevano le teste stupiti e l’uomo disse: “Quei matti italiani – mangerebbero qualsiasi cosa!”. In altre zone del Giappone l’A. muscaria non viene mangiata e quindi è un’abitudine locale di questa zona dove gli abitanti l’hanno consumata fin da bambini». Il particolare trattamento a cui viene sottoposto questo fungo per renderlo commestibile è diverso da zona a zona. Pensiamo che sia una cosa poco saggia dovere eseguire trattamenti particolari per usare funghi potenzialmente velenosi quando vi sono tanti altri funghi ottimi commestibili che attendono solo di essere conosciuti e raccolti. La prudenza in ogni caso non è mai troppa.

Il superfungo William Zuntini Quando leggiamo sul quotidiano locale che è stato trovato un fungo enorme, addirittura con un diametro di oltre un metro e un peso talvolta superiore ai 20 chili, è assai probabile che si tratti di una vescia gigante (Langermannia gigantea (Batsch : Pers.) Rostkovius, che sui testi divulgativi in commercio è anche citata con i sinonimi Lycoperdon maximum o Calvatia gigantea). I funghi chiamati comunemente “vesce” sono Gastromiceti a forma di palla più o meno regolare, talvolta allungati a mo’ di sacco rigonfio o di pera. Hanno una polpa (detta “gleba”) bianca candida negli esemplari giovani, che poi tende a inumidirsi e diventare da giallina a verde e infine, a ridursi a una polvere sporale bruna. A questo punto la buccia, tecnicamente chiamata “peridio”, si perfora o si spacca in frammenti irregolari per permettere la fuoriuscita delle spore. A causa di questo processo il fungo portava il nome greco di Lycoperdon, che equivale all’attuale nome dialettale emiliano “pet ev lov”, ossia “peto di lupo”. Esistono vesce grosse e piccole, quasi tutte commestibili purché la gleba sia ancora perfettamente bianca; si distinguono tra loro a seconda del numero di strati che compongono il peridio, della presenza o meno di parte sterile alla base della gleba, della superficie più o meno liscia. La vescia migliore, perché più soda e profumata, è proprio Langermannia gigantea, con peridio in unico strato, liscio, inizialmente bianco e vellutato, poi giallastrocrema che si frantuma in squame irregolari, forma tondeggiante, gleba priva di base sterile e radiciforme. Cresce da fine estate a tutto l’autunno nei giardini, nei prati, nelle radure ed è ottima tagliata a fette alte un dito, impanate e fritte. IV


Osservare i funghi – l’imenoforo Giovanni Consiglio

Superficie Fertile

Inserzione dell’imenoforo al gambo

La parte del fungo che porta i basidi o gli aschi, cioè le cellule dove si formano le spore, prende il nome di imenoforo. Esso può essere considerato come la parte più importante del fungo sia sotto il profilo della determinazione, sia sotto quello della perpetuazione della specie. La superficie fertile è liscia ed esposta all’esterno del carpoforo in quasi tutti gli ascomiceti (morchelle, elvelle, pezize) e in alcuni basidiomiceti (manine); è localizzata all’interno del fungo negli ascomiceti ipogei (tartufi) e in alcuni basidiomiceti (vesce e, almeno nei primi stadi di vita, nei Clathrus e nei Phallus). Ma è nei funghi con cappello e gambo che l’imenoforo assume le forme più diverse.

Il modo in cui l’imenoforo si inserisce sul gambo è il carattere più rilevante per la separazione dei generi. Valido per tutti i funghi con cappello e gambo, riveste maggiore importanza nei funghi a lamelle.

Colore della Sporata Il colore delle spore in massa è un dato fondamentale per la classificazione e la determinazione dei funghi agaricoidi. Questa caratteristica è impiegata per suddividere i funghi a lamelle secondo il seguente schema: Leucosporei - funghi con sporata bianca o biancastra Rodosporei - funghi con sporata rosa Ocrosporei - funghi con sporata bruno ruggine Iantinosporei - funghi con sporata viola o porpora Melanosporei - funghi con sporata nera Per ottenere un buon deposito di spore occorre procedere su un fungo maturo, raccolto da poco e ancora dotato di un sufficiente grado di umidità. Rovesciato il cappello su un foglio bianco e nero (le spore chiare saranno più visibili sul fondo scuro) si devono attendere circa 12 ore per la completa sporificazione.

L’imenoforo ad aculei, formato da tanti piccoli aghi, è caratteristico delle Hydnaceae e si riscontra in alcune Thelephoraceae. L’imenoforo a pori, costituito da numerosi tubicini stretti vicini uno all’altro, si osserva, con imenoforo facilmente staccabile dalla carne del cappello, nelle Boletaceae e, con imenoforo non separabile, nelle Polyporaceae. L’imenoforo a vene, formato da grossolane pieghe più o meno rilevate che, in alcuni casi, ricordano le lamelle, è caratteristico delle Cantharellaceae. L’imenoforo a lamelle, formato da numerose e sottili lamine, è proprio di un grande numero di famiglie e di generi e necessita perciò di una trattazione ampia e particolareggiata sul modo di osservarne e analizzarne le caratteristiche morfologiche.

Colore delle lamelle Non sempre il colore delle lamelle nel fungo maturo corrisponde al colore delle spore in massa a causa del colore originale delle lamelle stesse. V


Piante protette Nino Lontani

Scilla bifolia L. (Scilla silvestre) Famiglia Liliaceae La scilla è una pianta erbacea perenne, vistosa anche se di piccole dimensioni, con bulbo globoso a tunica rossastra, alta da 100 a 200 mm, caratterizzata dalle due foglie accoppiate, lineari lanceolate, lucenti, solcate, Si presentano ricurve in fuori, abbracciano lungamente il fusto alla base e sembrano sorgere a metà del fusto fiorifero. I fiori, in numero da 3 a 8, sono di solito azzurro carico (raramente possono essere anche rosa o bianchi), lunghi circa 10 mm, sono vistosi e portati in infiorescenza di 3-12 elementi, ramosa senza foglie. Fiorisce da marzo ad agosto. È distribuita nell’Europa centro-meridionale e nell’Asia occidentale: nella nostra regione è presente nei boschi freschi di latifoglie, faggete e praterie d’altitudine, da 100 fino a 1900 m. Non è rara, talvolta è presente con

popolazioni molto numerose. Nella nostra regione sono state segnalate 147 stazioni di crescita. Scilla peruviana (Scilla del Perù, Giacinto del Perù), ha cupole emisferiche di piccoli fiori blu-viola, inconfondibili; infiorescenze generalmente a stelo breve e portate da un fusto robusto poco al di sopra delle foglie; foglie larghe (4-6 cm), lucide e nastriformi, che si allargano verso l’esterno sul suolo. Fiorisce in Marzo-Maggio. Scilla autumnalis, (Scilla d’autunno), ha infiorescenze appiattite che col tempo si allungano, senza brattee o foglie, i fiori di un colore lilla smorto, con petali di 4-6 mm; le foglie sono strette, leggermente solcate e appaiono dopo la fioritura. Fiorisce in Agosto-Ottobre.

Le nostre ricette Spaghetti alla vinosa Ingredienti: 500 g di spaghetti, 500 g di Amanita vinosa (Amanita rubescens), un cucchiaio di farina, 50 g di speck grasso o bacon, 50 g di salsiccia, una cipolla, un bicchierino di grappa, mezzo bicchiere d’olio d’oliva, un dado da brodo, sale, pepe. Porre a fuoco in un tegame i funghi, accuratamente lavati, con il sale e portarli ad ebollizione; in un altro recipiente far soffriggere la cipolla tritata insieme allo speck (o bacon), aggiungere la salsiccia macinata ed i funghi sgrondati dall’acqua; aggiungere man mano la loro acqua; in altro recipiente fare tostare la farina e, in seguito, amalgamarla con la grappa e versarla nei funghi; aggiungere il dado sciolto in poca acqua calda. Continuare a cuocere per circa mezz’ora, aggiungendo eventualmente qualche goccia d’acqua. Il sugo così preparato potrà essere utilizzato per condire gli spaghetti (meglio se questi, lasciati un po’ al dente, verranno fatti saltare sul fuoco col sugo).

VI


Il nebbiolo Paolo Cazzoli Il Nebbiolo, nome scientifico Clitocybe nebularis, è uno dei funghi più consumati, fresco o sott’olio, vuoi per l’abbondanza di crescita, vuoi per il sapore forte e deciso e per il forte odore, gradevole per alcuni ma per altri nauseante. Si consuma di solito cotto a lungo, sono sconsigliate cotture brevi come la frittura o alla griglia, ed è ovviamente escluso il consumo del fungo crudo. Molti consigliano la prebollitura, buttando l’acqua di cottura, seguita da una normale cottura in umido o trifolati, in tal modo si riduce il sapore e l’odore veramente forti. Per i palati più robusti è gradita la cottura diretta in umido o trifolati. Nonostante il largo uso che se ne fa in cucina, questo fungo è responsabile di diverse intossicazioni, per fortuna di lieve entità: ciò ha indotto a considerarlo perlomeno sospetto anche perché non si conosce il principio tossico

e il meccanismo che induce gli avvelenamenti è ancora ignoto. La prebollitura rende sicuramente più digeribili questi funghi e alcuni sostengono che elimini anche la tossicità. A complicare le cose esiste un fungo, Entoloma sinuatum (in alcuni testi, E. lividum), molto velenoso che reca notevoli danni al fegato e che assomiglia moltissimo alla C. nebularis. La confusione fra le due specie è abbastanza comune nella penombra del bosco perché le due specie a volte sono simili di colore e di portamento e nascono nello stesso periodo e negli stessi luoghi, ma la distinzione comunque è facile, basta un minimo di attenzione: - l’odore è fresco e buono, come di farina, in E. sinuatum, mentre in C. nebularis è caratteristico, molto forte e aromatico e, per alcuni, nauseante; - in E. sinuatum le lamelle sono adnate, abbastanza spaziate e variano da

un giallo pallido nel fungo giovane fino a un salmone deciso (per la sporata rosa che si sovrappone al giallo). In C. nebularis le lamelle sono più o meno decorrenti, fitte, bianche o leggermente crema. In ogni caso il solo odore è sufficiente per separare le due specie. A un nostro socio è capitato di trovare nelle vicinanze di alcune C. nebularis dei gambi da poco tagliati e ha appurato che si trattava di gambi di C. nebularis mescolati con gambi di E. sinuatum, e questo è stato possibile constatarlo con sicurezza solamente dall’odore dei residui rimasti. A parte la cattiva abitudine di tagliare i gambi e lasciare nel terreno una parte importante per la determinazione, questa raccolta avrà causato un’intossicazione abbastanza violenta nei malcapitati che mangiarono i funghi e la colpa fu certamente data all’innocente Nebbiolo.

Clitocybe nebularis

(foto J.H. Petersen)

Entoloma sinuatum

(foto G. Consiglio)

Clitocybe nebularis

(foto G. Consiglio)

Entoloma sinuatum

(foto G. Consiglio)

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Programma ottobre-novembre-dicembre Con il primo lunedì di settembre sono ripresi gli incontri del lunedì sera dedicati alle lezioni dal vivo e con la determinazione dei funghi e delle piante portati dai Soci. Questi incontri sono anche una occasione per salutarci e socializzare. Per ora i funghi sono stati abbondanti e speriamo che continuino. Sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre – Mostra Regionale delle Marche - S. Sisto (Pesaro-Urbino) Domenica 1 ottobre - Mostra dei Funghi all’Agriturismo Le Conchiglie, Via Lagune, 76/1 - Sasso Marconi. Sabato 7 e domenica 8 ottobre - 29a Mostra dei Funghi e delle Erbe e il meraviglioso mondo della natura - Centro Civico Lame, Via Marco Polo 53 - Quartiere Navile - Bologna. Sabato 14 e domenica 15 – Fine settimana micologica in Maremma. Pernottamento presso l’hotel Sant’Uberto – località Piloni - Roccastrada (Grosseto) Domenica 22 ottobre – Mostra dei funghi a Castel San Pietro Terme (Bologna). Domenica 29 ottobre – Mostra dei funghi in occasione della “Festa della Castagna”, a Mezzolara di Budrio Il programma dettagliato di ogni manifestazione è disponibile presso la nostra Segreteria. La Giornata Nazionale della Micologia, ricorrenza ormai consueta, sarà celebrata domenica 8 ottobre in occasione della grande Mostra di Bologna.

Incontri di fine anno Domenica 26 novembre ci sarà il Pranzo Sociale presso il Ristorante Bonfiglioli di Ciano di Zocca. Sarà organizzato un pullman per chi non desidera recarsi con la propria autovettura. Informazioni e prenotazioni presso la Segreteria del Gruppo. Lunedì 18 dicembre, dalle ore 21 alle ore 22,30, ultima riunione dell’anno, vi aspettiamo per una allegra bicchierata e per scambiarci gli auguri. Ai Soci che non potranno intervenire in questa occasione auguriamo Buone Feste.

CORSO TEORICO PER IMPARARE A RICONOSCERE I FUNGHI

FINE SETTIMANA IN MAREMMA Sabato 14 e Domenica 15 Ottobre 2006

Corso di Primavera Nove lezioni con proiezione di diapositive DA LUNEDÌ 5 FEBBRAIO 2007 ore 20,30 - presso la Sede del Gruppo Le lezioni successive i lunedì non festivi con inizio ore 21 1a 2a 3a 4a 5a 6a 7a 8a

lezione: I funghi più comuni. lezione: Cosa sono i funghi. lezione: I funghi con i tuboli. lezione: I funghi eterogenei a lamelle. lezione: I funghi omogenei a lamelle. lezione: I funghi con imenofori particolari. lezione: Gli alberi e i funghi. e 9a lezione: Funghi commestibili e velenosi a confronto.

Per frequentare il corso è necessaria l’iscrizione, che potrà essere formalizzata il lunedì sera, dalle ore 21 alle ore 22, presso la Segreteria del Gruppo. Per ulteriori informazioni telefonare al 335.62.85.923.

Trattamento di mezza pensione presso l’hotel Sant’Uberto, un bel Residence dove gli accompagnatori potranno godere di due giornate di relax. Sabato mattina, ora da decidere, incontro a Roccastrada con le guide, pranzo libero, cena in albergo. Tutta la giornata a funghi. Dopo cena incontro per determinare e discutere i funghi trovati. Domenica mattina di nuovo a funghi e ritorno libero. Il costo previsto è di 45 € per cena, pernottamento, colazione e assicurazione. Per informazioni sul permesso di raccolta o per chiarimenti e prenotazioni rivolgersi il lunedì sera presso la sede del Gruppo o telefonare al 335.62.85.923. Posti limitati.

Permessi di raccolta Funghi Presso la nostra Sede sono in vendita i permessi giornalieri, mensili per la raccolta funghi nella nostra Provincia. Ricordiamo ai Soci il divieto di raccolta funghi nel periodo di raccolta castagne (dal 15 settembre al 31 ottobre 2006), nei castagneti da frutto in tutte le Comunità Montane.

GRUPPO MICOLOGICO AVIS Aderente all’Associazione Micologica Bresadola c/o AVIS - via Emilia Ponente, 56 (cortile interno) – 40133 Bologna Il Gruppo si riunisce tutti i lunedì non festivi dalle ore 21 - Tel. 051.383.412 Segreteria dell’AVIS: Tel. 051.388.688 – Fax 051.642.93.01 VIII


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Cronaca dal territorio Castenaso

AviScuola Consiglio direttivo Avis Comunale Castenaso Chi di donare il sangue paura ha, zi alle quali è stato consegnalustrato, con l’ausira marzo e aprile si sono svolti non sa quanto to un foglietto, a forma di balio di disegni/ gli incontri con i ragazzi delle valore alla vita dà (Riccardo V., loon, da utilizzare al termine schemi e di esperisei sezioni delle seconde medie delStefano P., Marco dell’incontro per la scuola “Gozzadini”. Nelmenti, le caratteriM.) registrare le lostiche del sangue, i tile settimane precedenti, ro osservaziopi di donazione e la deagli insegnanti, erano Siamo rimaste colpite dall’esperimento per ni. In seguito un attiviterminazione dei state consegnate copie capire i gruppi sta dell’Avis ha riflettugruppi sandi alcuni numeri del nosanguigni. Inoltre ci A 18 an n i ci f ar em o to con i ragazzi sulle guigni. Al stro Notiziario, per anasiamo meravigliate un pen s i er o ( cr edo sentendo quanto sfaccettature collegate termine dellizzare con gli alunni tepos i ti vam en te ! ) sangue sia necessario alla “V” di volontari (vol’incontro i matiche, dati, iniziative, per un trapianto (Vale, G i gi e N i col a lere, volentieri, inforragazzi hanmoduli …riguardanti Cesca, Leti) marsi, scegliere..). Fra no registral’associazione. gli altri, un’alunna, nella to, sul foGli incontri si sono svolsua relazione ha così sinteglietto ricevuto precedentemente, le ti nell’aula di scienze, attrezzata per tizzato la prima parte prime osservazioni “a calesperimenti e per la visione di matedell’incontro: ”…si do”, mentre in alcune riali multimediali. Quest’anno i primi A llora donatore stabilisce un patto di classi sono state svolte, cinque minuti sono stati di … silenV olontario fiducia con il ‘ricevenin un secondo tempo, zio, affinché ogni ragazzo potesse I taliano te’ fondato sulla rerelazioni e disegni. L’inavere il tempo per leggere l’opuscoS arò sponsabilità del donasegnante referente del lo preparatore nel condurre una progetto “Educazione to dalla vita sana e sulla profesHo capito alla Salute”, che coordiRegione: sionalità medica…” La seconda l’importanza di na il lavoro, inviandoci i tutto il gruppo parte dell’incontro donare sangue. lavori svolti dai ragazzi, ha poi ha avuto una Appena avrò 18 anni è stata riservata aggiunto: “… a dimostrazione base di conPreferisci che una penso di fare la alle informaziofronto e podell’interesse suscitato nei rapersona soffra o donazione, anche se ni fornite dal teva elencare gazzi, alcuni di loro hanno viva la vita al 100% ? non mi piace la medico che scelto l’attività svolta con gli parole da Dona sangue e falla puntura ! collabora con chiarire e temi operatori dell’Avis tra quelle sorridere ! (Marco l’Avis durante gli da inserire nel loro portfolio”. da trattare. SucG.) incontri nelle Speriamo in un buon arrivecessivamente sono scuole, il quale ha ilderci, fra qualche anno! state formate delle coppie di ragaz-

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DIECI RIGHE EHGIR ICEID A Pieve si scambiano i … Fini Giovannino Albanese, presidente Avis Comunale Pieve di Cento Succede anche questo in una Comunale piccola, una coincidenza diventa un avvenimento. Nel mese di luglio, in occasione dei prelievi a Pieve di Cento, tra i donatori che si sono puntualmente presentati ce n’erano due veramente “Fini” (è il loro cognome!). Laura, 18 anni appena compiuti, aspirante donatrice decisa e molto motivata consapevole della importante scelta che stava per compiere, donare il suo sangue a chi ne ha bisogno. Bruno che si sottoponeva alla sua ultima donazione per raggiunti limiti di età … tante sono state le donazioni da lui effettuate, prima con l’ADVS e negli ultimi anni con l’AVIS. …..Che dire?? Per Bruno un sentito grazie tanto lui è già felice per avere fatto qualcosa per gli altri; mentre a Laura un caloroso benvenuto con l’augurio che anche lei possa smettere di donare sangue solo per raggiunti limiti di età.

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Cronaca dal territorio Monterenzio

Dono del sangue: teoria e pratica Giampietro Nepoti, presidente Avis Comunale Monterenzio ono ormai più di dieci anni che S gli alunni delle terze medie di Monterenzio, con alcuni loro insegnanti, visitano, nel mese di marzo il Centro di Raccolta Sangue e Plasma di via Emilia Ponente n. 56 a Bologna, per apprendere, dai medici trasfusionisti ed alcuni operatori, come e perché si dona il sangue, come avviene la donazione e il percorso che il sangue segue dal prelievo all’uso finale. Ciò è stato molto apprezzato dagli studenti, come evidenziano la qualità delle domande poste e l’interessamento generale. Dopo qualche giorno i ragazzi hanno svolto un tema: “L’incontro all’AVIS vi ha fatto scoprire l’importanza della donazione del sangue. Esprimete le vostre considerazioni personali”. I lavori sono stati valutati dai loro insegnanti e i premiati hanno ricevuto, al termine dell’anno scolastico, una targa ricordo dell’Avis Comunale e dei libretti-risparmio offerti dalla Cassa di Credito Cooperativo di Monterenzio. Ora vi propongo i temi premiati (alcuni solo in parte). 1° Premio: Martina Negrini - Classe III A

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La vita è un dono prezioso. Il più importante che una persona possa possedere. Proprio per questo essa va protetta e salvaguardata. La donazione del sangue è un modo per aiutare a preservare questo ineguagliabile e unico dono. Il diritto di vivere è comune a tutti, ma la possibilità non sempre lo è: il caso o il destino non ci riserva solo attimi positivi, felici e spensierati, ma può causare momenti difficili e spesso dolorosi. È così che una mattina come tante, mi sveglio, mi vesto, faccio colazione, esco di casa, raggiungo il bordo della strada per attraversarla e poi, tutto un tratto, un rumore assordante, un clacson che strepita e infine il buio. Quella che era una normalissima mattina, di un bellissimo giorno, di un monotono anno, si trasforma in un drastico evento che potrebbe segnare la mia esistenza. La corsa in ospedale sull’ambulanza, la voce di mia madre spezzata dai singhiozzi che mi tranquillizza confortandomi con dolci ma disperate parole. La luce della sala dell’ospedale, gli infermieri, il lettino, i rumori, il dolore. Riapro gli occhi. Sento

delle voci, percepisco degli odori, riconosco il classico odore degli ospedali che sa di disinfettante e di pulito e capisco di essere sul lettino. Sono ancora viva. Riconosco le parole di mia madre che dialoga con qualcuno, forse un infermiere e faccio miei quei discorsi. Comprendo. La mia vita che stava per finire a causa di un dannato incidente stradale, ero stata salvata grazie all’aiuto che mi era stato concesso da altre persone: mi avevano donato il sangue. Tutto quel sangue che avevo perso e che mi avrebbe fatto morire. La mia esistenza era stata messa a repentaglio da un evento improvviso, ma era stata preservata, protetta, soccorsa. La luce della candela stava per spegnersi, ma aveva ricominciato a risplendere e avrebbe brillato sempre più. In un momento difficile, quasi irrimediabile, qualcuno aveva permesso che io continuassi a vivere. Dentro di me scorreva il sangue di colui che mi aveva salvato la vita, che aveva compiuto un gesto di grande solidarietà e umanità. Ero viva, ero viva grazie alla volontà di individui che avevano pensato, non ad una ricompensa economica, ma al desiderio di aiutare chi ne aveva bisogno. Compiendo questo gesto di estrema generosità avevano messo a disposizione della collettività, uno strumento di insostituibile solidarietà umana. La consapevolezza che vi fossero individui disposti ad aiutare e soccorrere gli altri per il solo desiderio di portare felicità e di consentire a persone di proseguire la loro vita in maniera serena generò in me una tale forza d’animo e di volontà che mi ha permesso di superare ostacoli di ogni genere. È questa l’importanza della donazione. Non solo è uno strumento che consente di salvare la vita, ma fa anche nascere nell’animo un sentimento di generosità tale da permettere di andare avanti in ogni momento della propria vita, anche in quelli difficili.

2° Premio: Benedetta Bertonazzi Classe III B (…) Io penso che chi dona sangue sia senza dubbio una persona altruista: donandolo infatti, può salvare la vita a molte persone, anche se ritengo che chi non vuole farlo non sia necessariamente egoista, innanzitutto perché ognuno deve essere libero di fare quel che crede più opportuno, e poi perché so che al-

cune persone sono contrarie alla donazione per motivi religiosi. Nella mia famiglia ci sono ben cinque persone che già da oltre un ventennio donano regolarmente il sangue, tanto che l’anno scorso hanno ricevuto per questo un riconoscimento: ossia un ciondolo d’oro con su scritto “AVIS”. Io quando sarò grande credo che donerò il sangue, magari non così frequentemente da meritare un riconoscimento, però ci terrei a dare il mio contributo per aiutare chi è in una situazione di bisogno. D’altra parte ci sono tanti altri modi per farlo e so, che se non dovessi avere le caratteristiche richieste dall’AVIS troverò comunque un modo alternativo per fare la mia parte.

3° Premio: Chiara Vandini - Classe III B (…) Penso che sia molto importante donare sangue a chi ne ha bisogno perché la vita è un bene prezioso ed è dovere di chi può donare sangue, aiutare queste persone. È importante donare sangue, anche perché solo per eseguire un trapianto di un organo occorrono decine di unità di sangue che devono essere rigorosamente sane e dello stesso tipo, ed è per questo che più aumentano i donatori più aumenta, nelle persone malate, la speranza di vivere. Non è obbligatorio donare il sangue, si può dare un grande aiuto anche donando il plasma che in alcune persone è carente, ed è necessario per la vita. Donare sangue non costa niente ai donatori ma alle persone in fin di vita, il sangue che gli viene donato diventa preziosissimo. Anche chi non vuole donare il sangue, penso che cambierebbe idea vedendo un malato grave, ma rispetto chi, per motivi religiosi sceglie di non donare. Donare sangue, ripeto, è nostro dovere, è importante e soprattutto si può salvare una vita senza essere laureati in medicina. L’AVIS aiuta a migliorare il senso civico e solidale della gente. Per concludere voglio dire che, i volontari dell’AVIS sono da ammirare perché tutti i giorni senza rendersene conto contribuiscono al miglioramento della società ma soprattutto a salvare delle vite. Anch’io da grande, se avrò la possibilità di donare del sangue o del plasma lo farò perché sarà bellissimo sapere che avrò contribuito a salvare una vita.


Avis Notizie

3° Premio ex-aequo: Agnese Benini - Classe III A Chi dona sangue dona vita. Perché il sangue è l’energia che alimenta la vita. Il sangue è un tessuto vivente composto da elementi cellulari sospesi in un liquido detto plasma. Gli elementi cellulari costituiscono circa il 45% del sangue: sono i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine. Invece il plasma rappresenta la maggior parte del sangue, il 55%. Il sangue è una sostanza che per fortuna o per sfortuna non si può creare in laboratorio. La donazione del sangue ha, secondo me, il potere di dare speranza a chi lo riceve. Chi dona aiuta concretamente gli altri, maggiormente chi è debole nel momento di maggior bisogno. La quantità prelevata è tra i 400/450 ml. La donazione può essere volontariamente ripetuta,

non prima che siano trascorsi 90 giorni. Le donazioni possono essere fatte non più di quattro volte l’anno dall’uomo e non più di due dalle donne. Ogni anno migliaia e migliaia di donatori vanno nei centri di trasfusione per salvaguardare la salute dei cittadini. (…) Un giorno di marzo siamo andati all’AVIS, dove ci hanno fatto visitare un po’ l’ambiente, in cui le persone vanno per fare la donazione. Mi è sembrato un ambiente molto accogliente e molto adeguato per quello che lì si va a fare. Quando però ci hanno portato nell’ambulatorio in cui alcune persone stavano facendo la donazione, io non sono entrata. Devo confessare che ho quasi una fobia per gli aghi, non riesco neanche a guardarli. L’ultima volta che ho fatto un prelievo sono svenuta e ciò mi ha deci-

samente sconcertato. Però penso che quando avrò 18 anni donerò il sangue, per aiutare gli altri bisogna fare qualsiasi cosa, con tutti i mezzi a disposizione. In questo caso non bisogna fare neanche un grande sforzo, basta un po’ di buona volontà e una piccola parte del nostro tempo.

Veramente molto brave queste ragazze e a loro auguriamo un felice futuro, sperando che mettano in pratica questi buoni propositi. Colgo l’occasione per presentare la nostra Avis Comunale ai lettori del notiziario, che salutiamo cordialmente: Avis Comunale Monterenzio - c/o Museo Fantini, Via del Museo n.1; aperta dalle ore 20.30 ogni primo lunedì del mese.

Monte S.Pietro

L’AVIS con i giovani... Consiglio direttivo Avis Comunale Monte S.Pietro NELLA SCUOLA Nei giorni 8-9 giugno l’Avis di Monte San Pietro ha partecipato alla prova finale del corso di educazione stradale che si è svolto in Via Montesi. La manifestazione, organizzata della Polizia Municipale, in collaborazione con l’Istituto comprensivo, ha visto impegnate alcune classi delle scuole elementari del comune. Ai ragazzi è stata rilasciata la “patente da ciclista”, dopo aver effettuato un esame in sella alla loro mountain bike, sotto gli occhi quanto mai “vigili” di Po-

lizia Municipale e genitori. La prova consisteva in 10 minuti di percorso semi-libero nell’area residenziale dovendo però fronteggiare stop, incroci, precedenze e distanze di sicurezza. L’Avis Comunale con alcuni volontari è stata ben lieta di essere presente offrendo ai ragazzi, dopo tanto pedalare, alcune bevande che hanno saputo rinfrescare una splendida giornata di sole e di sport, dove l’educazione stradale è stata protagonista nel nome del buon senso e del rispetto delle regole che, si sa, sono la base per il vivere sociale. NELLO SPORT Il 5 Giugno è iniziato il secondo torneo di Beach Volley “Bar dal Brusco” al centro sportivo di Ponterivabella: sedici squadre si sono date battaglia per accaparrarsi il trofeo. Anche l’Avis non ci ha pensato molto e, reclutati sei atleti (alcuni anche donatori), si è presentata vestita di tutto punto al tor-

neo pronta per la sfida! In punta di piedi, i sei piccoli globuli rossi, non tanto tecnici ma comunque volenterosi, chiedendo scusa allo stile e accettando ben volentieri un po’ di fortuna, sono arrivati sino in finale. Lì il sogno è sfumato in un agguerrito e combattutissimo quarto set dove gli avversari si sono imposti dopo aver vinto il precedente per soli due punti. Il risultato finale è stato di 3-1 per la squadra “Ponterivabella” ma i giovani dell’Avis, hanno saputo dire la loro guadagnandosi un meritato secondo posto Grazie, bravi ragazzi e arrivederci all’anno prossimo!

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Cronaca dal territorio Castel d’Aiano

Sagra del Fungo e Mostra micologica Consiglio direttivo Avis Comunale Castel d’Aiano questa realtà importante e vitale; obiettivo raggiunto, considerando che ad ogni manifestazione ha sempre fatto seguito un aumento sostanziale scontrato il solito successo ed entudi nuovi donatori. siasmo anche quest’anno. Altra iniziativa, che rientra sempre Svoltasi nei primi due week-end di lunelle mete di carattere sociale e glio, la festa ha coinvolto nella sua umanitario che Avis Castel d’Aiano preparazione e svolgimento non solo persegue, sostiene e a cui finalizza i donatori AVIS ma ha visto, come gli eventuali proventi, anche se non consuetudine, la viva partecipazione consistenti, della Sagra, è stato l’acdi tantissimi paesani e Associazioni quisto di materiale di arredo e didatlocali, che hanno voluto dare il loro tico necessario per l’ampliamento contributo ai fini nobili che da sempre Orietta Berti con lo staff dei volontari, a conclusione della locale scuola materna. Gli scola nostra Avis Comunale si è prefissa. dello spettacolo tenuto durante la sagra, l’8 luglio. pi prefissi sono stati, quindi, piaceNumerosi i visitatori giunti nel piccolo volmente, e anche un po’ faticosacomune montano che hanno potuto percorso “AVIS per il territorio”, e avvicimente, raggiunti, grazie al lavoro e alla assaggiare piatti tipici locali, preparati e narsi così, in modo divertente e spensiearmoniosa collaborazione di tutti, nonserviti dai volontari; assistere a piacevoli rato, al vasto mondo del volontariato. Esostante l’accanita competizione, e fortuspettacoli per grandi e piccini; visitare senziale è, infatti, per tutti i volontari AVIS natamente grandiosa conclusione, riserluoghi di interesse storico e culturale, incrementare il numero dei donatori e avvataci dalla partita della nostra nazionaidentificati, quest’anno, nelle Case Torri di vicinare quante più persone possibili a le ai campionati del mondo di calcio. Rocca di Roffeno, scelte per proseguire il

iunta alla sua 22ma edizione, la G “Sagra del Fungo e Mostra micologica” di Castel d’Aiano, ha ri-

Ozzano Emilia

L’Avis nel sangue e... nel cuore Gino Boschi, Avis Comunale Ozzano Emilia d Ozzano Emilia siamo in tanti, donaA tori e non, simpatizzanti, quelli che vogliono esserci nonostante tutto, quelli che non possono mancare e quelli che vengono coinvolti. È un percorso che si compie tutti gli anni attraverso tanti ed importanti impegni che vogliamo riassumere sinteticamente. Il Gruppo Ciclistico, fondato 29 anni fa, con i suoi 80 iscritti partecipa annualmente ad oltre 50 raduni provinciali, organizza una decina di biciclettate paesane, alle quali partecipano oltre tremila appassionati delle due ruote, coinvolgendo inoltre cittadini e commercianti. Organizza inoltre le gite sociali che sono appuntamenti nei quali si mantiene vivo lo spirito di gruppo. Molto attivo è anche il Gruppo Podistico che, oltre a partecipare a varie manifestazioni che si svolgono sul territorio, organizza la “Camminata della Resistenza”, giunta quest’anno alla 33a edizione. Questi gruppi sono sempre in prima fila nel portare il nome dell’Avis in tutti i raduni a cui partecipano. L’Avis di Ozzano Emilia, più in generale, è presente a fianco delle istituzioni che agiscono sul territorio comunale e più precisamente:

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• con “Promozzano” nell’organizzazione delle feste e delle sagre paesane, come quelle della Badessa e di Agriozzano; • con l’Istituto Ramazzini durante la rassegna “Agosto con noi” dove vengono raccolti di fondi da destinare alla realizzazione di un nuovo centro oncologico ozzanese; • con il comitato promotore durante le celebrazioni delle giornate che hanno fatto la storia della Repubblica Italiana; • ai raduni internazionali, organizzati da Aerdelta, di velivoli superleggeri e di aeromodelli telecomandati con esibizioni di volo acrobatico; • con la Consulta Sportiva per l’organizzazione dell’annuale “Festa dello Sport”; • al palazzetto dello sport, come servizio d’ordine, a tutte le partite di basket della locale squadra del Gira che milita nel campionato nazionale di serie B1. Alla fine dell’annata, il pranzo del Gruppo Ciclistico coincide con la Festa sociale dell’Avis Comunale, a cui partecipano anche le Autorità locali. Per portare a termine tante iniziative è evidente che ci deve essere anche una forza trainante che, in questo caso, è un “omino”

classe 1938, ma con lo spirito da ventenne e che è conosciuto anche all’estero come il “senatore”. Infatti, da 40 anni gira il mondo con gli sci da fondo sempre in spalla ed ha partecipato a molte edizioni della Vasaloppet, una gara di 90 km. che si svolge in Svezia, inoltre ha percorso tantissimi chilometri con gli sci in Lapponia e in Finlandia. In casa nostra ha partecipato, in Val di Fiemme e Fassa, alla Marcia Longa e a Lavarone, sempre in Trentino, alla Millegrobbe, una tre giorni di fondo dove il nostro “omino” è l’unico, fra i partecipanti di tutte le edizioni, ad essere sempre arrivato al traguardo. Però, per gli ozzanesi è semplicemente Carlo e, per quelli che lo conoscono ormai da mezzo secolo, è il “Maratoneta”, ovvero chi ha portato a termine le più importanti 100 km podistiche fra cui la Firenze – Faenza, meglio conosciuta come la 100 km del Passatore. La maratona più bella di Carlo però è quella che compie ogni giorno con il suo lavoro e il suo impegno nell’organizzare tutte le manifestazioni a cui l’Avis di Ozzano è presente. Questi sono i “miracoli” di coloro che compongono l’Avis. Noi dell’Avis siamo fatti così...


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AVIS e Sport

A canestro per la Casa dei Donatori di Sangue 2ª edizione del “Trofeo Quadrifoglio Vita - A Canestro per Avis” Dario Bresciani utto è nato lo scorso anno quando “Quadrifoglio Vita”, società che opera nel settore delle assicurazioni vita, coinvolgendo la Virtus Pallacanestro Bologna, ha dato vita alla prima edizione del “Trofeo Quadrifoglio Vita – A canestro per Avis”. In quell’occasione fu fatta una partita “secca” fra le due blasonate squadre di pallacanestro di Siena e Bologna ed il ricavato dell’incontro fu devoluto interamente all’Avis Provinciale di Bo-

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logna. Dopo l’esperienza positiva dello scorso anno, Quadrifoglio Vita ha voluto ripetere l’evento, coinvolgendo, oltre al Montepaschi Siena e alla Virtus VidiVici Bologna, anche i turchi del Fenerbahce. L’edizione 2006 del trofeo è stata presentata ufficialmente nella sala stampa Luca Savonuzzi a Palazzo d’Accursio, alla presenza di Anna Patullo, Assessore allo Sport del Comune di Bologna, di Gianfranco Marabini, Pre-

sidente Avis Provinciale, di Sauro Roli, Direttore Generale di Quadrifoglio Vita e, per la Virtus Pallacanestro Bologna, di Claudio Sabatini, accompagnato dall’allenatore Zare Markovski e da Fabio Di Bella, capitano della squadra. Il “Trofeo Quadrifoglio Vita – A Canestro per Avis” è così diventato un vero e proprio triangolare che si è svolto nel palazzetto del prestigioso Cierrebi Club di Bologna. Segue a pag. 18

Sauro Roli consegna il Trofeo “Quadrifoglio Vita - A canestro per Avis a Stonerook del Montepaschi Siena (Foto 1). Gli arbitri, da sin.: Vicino, Ramilli, Filippini (Foto 2). Gianfranco Marabini consegna la targa ricordo a Sauro Roli (Foto 3) e a Claudio Sabatini (Foto 4). Conferenza stampa, da sin: Claudio Sabatini, Anna Patullo, Sauro Roli, Gianfranco Marabini (Foto 5).

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Avis Notizie

AVIS e Sport

Per ricordare la giornata del donatore di sangue 4° staffetta Pianoro/Loiano/Monghidoro Fiorenzo Cinti, presidente Avis Comunale Pianoro omenica 18 giugno, partenza da Pianoro alle 8.30 con 12 podisti, che dopo aver percorso assieme i primi due km fino a Pianoro Vecchio si dividono; poi la prima ed anche la più dura parte del percorso che porta dai 190 mt. ai 500 mt. di Livergnano. Qui è posizionato il primo ristoro e qui qualcuno si ferma per bere o per cambiare la maglia che è già “spolta”; un breve tratto in discesa e poi salita non lunga ma impegnativa, che lasciando la provinciale Futa porta alla frazione Guarda, già in comune di Loiano. Percorso ora buono e poco frequentato, con un tratto di falsopiano fino a Sabbioni che si raggiunge in discesa e dove è anche situato il secondo ristoro. Breve tratto di provinciale e la strada si impenna di nuovo a sinistra verso la “napoleonica”, ultima salita impegnativa che porta all’ingresso di Loiano, dove ci attendono gli amici staffettisti locali che poi compiranno as-

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sieme a tutti i nostri l’ultima parte del percorso. Altro cambio maglietta, bevutina e via attraverso il paese; è giorno di mercato ed anche l’Avis di Loiano per l’oc-

casione ha allestito, come d’abitudine, uno stand per ricordare la giornata del donatore. Salutiamo i nostri amici e di buon passo ci apprestiamo a tornare sulla Futa per gli ultimi sette chilometri che ci separano da Monghidoro, dove arriviamo percorrendo la via principale fino al Municipio, da-

vanti al quale l’Avis locale ha allestito un bel ristoro finale con tè e pasticcini a volontà. Bilancio di questa staffetta: aumento dei partecipanti, nessun problema col traffico, bravi anche gli organizzatori e soprattutto Massimo Polga, esperto di gare podistiche; un GRAZIE a tutti i partecipanti e alle Avis di Loiano e Monghidoro, che si sono adoperati per la buona riuscita di questa edizione. ‘Dulcis in fundo’ ci siamo ritrovati presso la piscina dove è continuata la festa ed abbiamo anche, tra un piatto di penne ed uno di prosciutto e crescentine, iniziato a tracciare la bozza di quella del prossimo anno. Vi aspettiamo per la quinta edizione: tutti possono partecipare, anche percorrendo solo piccoli tratti o comunque quelli adatti alle proprie capacità; per informazioni ci si può rivolgere, dopo la Pasqua 2007, a Massimo Polga n. 338 7512138.

Segue da pag. 17

> A Canestro per la Casa dei Donatori di Sangue

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Il triangolare è stato vinto, come nella passata edizione, dal Montepaschi Siena che ha battuto nell’incontro decisivo la Virtus VidiVici Bologna, poiché ambedue avevano vinto la sfida con i turchi del Fenerbahce. Al termine dell’incontro Sauro Roli ha consegnato il trofeo “Quadrifoglio Vita – A Canestro per Avis” a Stonerook, capitano della squadra senese, mentre Gianfranco Marabini ha consegnato la coppa a Forte del Montepaschi, premiato come miglior giocatore; in precedenza, Marabini, aveva conse-

gnato una targa di ringraziamento a Sauro Roli e a Claudio Sabatini per l’organizzazione dell’evento. Il pubblico bolognese ha risposto numeroso e il ricavato del triangolare, anche quest’anno, è stato interamente devoluto all’Avis, questa volta con uno scopo ben preciso: contribuire alla costruzione della “Casa dei Donatori di Sangue” che sarà, per i soci dell’Avis – e non solo – un punto di riferimento e di aggregazione e che comprenderà anche un Centro di raccolta di sangue e plasma.

Costruire la Casa dei Donatori di Sangue è certamente un progetto ambizioso, che fino a poco tempo fa sembrava soltanto un sogno e che oggi, grazie anche a queste lodevoli iniziative, si sta trasformando in realtà. Crediamo che l’impegno “messo in campo” da Quadrifoglio Vita e dalla Virtus Pallacanestro Bologna, alle quali va il nostro più sentito ringraziamento, sia da stimolo per chiunque volesse sostenere l’Avis Provinciale di Bologna nella realizzazione di quel sogno che ormai dura da troppi anni.


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In bicicletta nella valle dell’Idice 1° Cicloraduno – Trofeo Avis Giampietro Nepoti, Comprensorio S.Lazzaro di Savena (Loiano, Monghidoro, Monterenzio, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, S.Lazzaro di Savena) nella scalata verso Monghidoro, altri, invece, hanno scelto strade alternative. Ritengo molto importante precisare che è sempre fondamentale, in queste occasioni, indossare la maglia che distingue in modo inequivocabile, con la sua dicitura, il nobile operato dell’AVIS. Molte sono le società amatoriali che aderiscono al gruppo AVIS e questo può farci solo un immenso piacere. Condividere con altri un ideale così profondo e umano rafforza il nostro impegno; noi organizzatori, infatti, vorremmo coinvolgere il maggior numero possibile di persone, con tutti i mezzi a nostra disposizione, soprattutto pubblicitari. È necessario, con grande determinazione e forza, sostenere cosa siImmagine dell’arrivo a Monghidoro gnifica veramente donare sangue organizzata nell’ambito delle celeed affinché questo mesbrazioni della giornata mondiale del saggio arrivi diretto al cuodonatore di sangue. re delle persone, è nostro Per concludere, un doveroso ringrapreciso scopo essere il più ziamento va a tutti coloro che si sopossibile visibili. no impegnati per la buona riuscita I ciclisti al momento dell’idella manifestazione, in particolare scrizione e all’arrivo sono al donatore-ciclista Cesare Canè stati accolti da un sostandell’Avis di San Lazzaro che, pur rezioso ristoro, con pasticduce da un serio incidente stradale, ceria dolce e salata e saluha messo a disposizione tutta la sua mi; le società ciclistiche esperienza al servizio del Comprenpremiate, con borse consorio. tenenti prodotti alimentari, Per tutti, l’appuntamento è al prossono state circa 35. In partenza da Monterenzio simo anno. La manifestazione è stata

e verdi vallate dell’Idice, rese ancor più ridenti e piacevoli dalla calda giornata estiva, hanno accolto centinaia di appassionati ciclisti in occasione del 1° Cicloraduno Trofeo AVIS e 4a Festa di Comprensorio tenutosi domenica 11 Giugno. La manifestazione, non competitiva a marcia libera, prevedeva il ritrovo in piazza Guerrino De Giovanni a Monterenzio, dalle ore 7.30 alle ore 10.30. Considerata la possibilità di iscriversi in un arco di tempo così ampio, molti ciclisti si sono ben organizzati arrivando a piccoli gruppi e quindi non creando disagi alla circolazione; pertanto, la passeggiata ha avuto piacevole e sereno andamento. Ottimo il successo organizzativo e di partecipazione: 480 iscritti; tale iniziativa, inclusa nel calendario U.I.S.P. - Lega Ciclismo Bologna, ha potuto contare sull’adesione della quasi totalità di società amatoriali della nostra Provincia. A tutti i partecipanti è stato fatto omaggio di una borraccia con il logo AVIS. Il percorso consigliato prevedeva l’arrivo a Monghidoro, in Piazza Matteotti, entro le ore 11, via Campeggio, percorrendo la via Idice. Numerosi sono stati i ciclisti che si sono cimentati

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Gruppi AVIS

Pedalare e godersi il mare Ermo Sasso, presidente Polisportiva Avis Imola el programma dell’attività ciclistica della Polisportiva AVIS Imola, ogni anno è previsto un tour di qualche giorno per soci, famigliari ed amici, ogni volta in località diversa. Quest’anno la scelta è stata, per la seconda volta, a Fondi, in quanto lo scopo di unire l’utile di pedalare insieme al dilettevole della buona tavola, mare comodo e gradevole ospitalità, è piaciuto a tutti già dalla precedente esperienza. Fondi è una città del Lazio in provincia di Latina, situata ai piedi del monte Passigna tra i monti Ausoni e Aurunci, in fondo alla piana che si affaccia sulla baia di Terracina. Il nostro soggiorno dal 20 al 24 Giugno è trascorso a Lido di Fondi, direttamente sulla costa tirrenica, tra il Circeo e Gaeta; i 21 ciclisti presenti sono giunti con i famigliari in pullman fino a Latina; dopo avere indossato le divise AVIS e ricomposte le bici, hanno pedalato percorrendo così le seguenti tappe: 1° Tappa: circa 60 km con arrivo a Lido di Fondi, i famigliari giunti in pullman hanno preso sistemazione in Hotel, quindi lieto ritrovo di tutti per la cena.

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2° Tappa: 90 km., passeggiando su e giù per i monti Aurunci e Ausoni con percorso a tratti molto tortuoso fino a costeggiare il lago di Fondi, sempre seguiti dal pullmino AVIS per le necessità del caso. 3° Tappa: 80 km. attorno ai monti Ausoni con salite, discese e risalite da Lido di Fondi a Terracina e Lenola, con rientro a Fondi. 4° Tappa: 80 km. Monti Aurunci, percorso medio facile e panoramico, passando per Sperlonga, Maranola e Formia, ritornando a Fondi. 5° Tappa: 50 km. percorrendo i monti Ausoni alla ricerca dell’Agriturismo per il pranzo in località Castro dei Volsci, a fine pranzo ricomposte le bici e i vari bagagli in pullman e pullmino, il ritorno a Imola è avvenuto con piacevoli ricordi.

ISTANTANEE > Polisportiva Avis Chiesanuova Il 24 giugno scorso si è svolta, allo Stadio comunale di Bologna, la finale del Campionato provinciale di Calcio UISP a 11, categoria dilettanti. Contro la MA-FE, che purtroppo ha prevalso con il risultato di 2-0, è scesa in campo la

VI.BO, che nel 2007 entrerà nella Polisportiva Avis Chiesanuova Presto la vedremo quindi con il logo AVIS sulle maglie, che ci auguriamo le porti fortuna; intanto, complimenti per la prestazione comunque ottima, apprezzata dai tifosi presenti. Era presente alla manifestazione anche il presidente del Consiglio della Provincia di Bologna, Maurizio Cevenini.

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Le varie escursioni ciclistiche non impegnavano per troppo tempo i ciclisti, quindi nel pomeriggio si potevano trascorrere con i famigliari alcune ore in relax sulla spiaggia privata, poco affollata e sempre soleggiata. Come tradizione del gruppo, per l’ultima serata si è organizzato un piacevole intrattenimento con musica, danze e consegna di premi per tutti, senza dimenticare la gradita sangria e la spaghettata di chiusura, messa a disposizione dalla direzione dell’Hotel. Per domenica 16 Luglio si è organizzato e svolto il raduno cicloturistico a marcia libera denominato “Trofeo AVIS Imola” di circa 60 km; con partenza dalla sede AVIS, scollinando per Fontanelice, bivio Maddalena, la Bordona e via Gesso, si è attraversata la Val Sellustra raggiungendo la sede dell’AVIS a Imola. Il raduno è stato accompagnato da una giornata calda e soleggiata, la partecipazione dei ciclisti di varie società è stata numerosa, 1.246 sono risultati gli iscritti, i vari ristori hanno creato le giuste condizioni per un esito positivo al quale è seguita la premiazione alle società presenti.


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Ciclisti a S.Lazzaro Cesare Cané, presidente Gruppo Sportivo Cicloturisitico Avis S.Lazzaro di Savena l Gruppo ha iniziato la sua attività nel 2001. Da allora si sono susseguite le partecipazioni dei soci a tutte le manifestazioni riservate ai cicloturisti, sia in zona che fuori regione. L’iniziativa forse più importante, fra quelle direttamente organizzate, si è svolta domenica 27 agosto: il “4° Raduno Cicloturistico Città di S.Lazzaro di Savena”, appuntamento annuale riservato agli sportivi di Bologna e dintorni e iscritti all’UISP. Il ritrovo era presso la Carrozzeria Duemme di Via

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Zucchi, sponsor principale del Gruppo. Purtroppo la mattinata non è iniziata nel modo migliore, poiché gli organizzatori si sono svegliati con la pioggia che se ne è andata solo quando il raduno era parzialmente compromesso. Ciò nonostante sono state raccolte ben 388 adesioni e quindi si può affermare che la manifestazione sia riuscita. I gruppi iscritti sono stati 30 e quello più numeroso, e quindi primo classificato, è stato come quasi sempre succede, il Bitone; a seguire il Gruppo Avis di Ozzano ed il CRAL Poste. Tutti i partecipanti hanno trovato tavole ben imbandite e si sono consolati, per così dire, per la giornata non proprio adatta a pedalare.

I premi sono stati consegnati dal Sindaco Marco Macciantelli, dal Presidente dell’Avis Comunale Renzo Romagnoli, dal Presidente del Gruppo e dai rappresentanti dei principali sponsor. Terminato il raduno, con il sole che finalmente faceva la sua apparizione, soci e familiari hanno partecipato ad un gustoso momento conviviale. Si è quindi piacevolmente concluso il raduno del 2006, con la promessa di riproporlo nel prossimo anno, magari senza dimenticare di prenotare anche … il sole. Ad majora!

ISTANTANEE > Gruppo Ciclistico Avis Ozzano Dal 1977 all’ormai prossimo 2007: sono

trenta gli anni del Gruppo Ciclistico Avis Ozzano. Trenta anni dedicati alla promozione e alla pratica del cicloturismo, il cui fiore all’occhiello è senz’altro l’ideazione e l’organizzazione delle “Biciclettate Paesane Ozzanesi”, giunte quest’anno alla 7ª edizione. Nella foto una folta rappresentativa del Gruppo con, al centro, il Sindaco Loretta Masotti, attiva e concreta sostenitrice di tutte le iniziative del G. C. Avis Ozzano. A Claudio Strozzi, nel suo secondo mandato biennale di presidenza, gli auguri di continuare nel suo impegno giornaliero, al raggiungimento di sempre più ambiziosi obiettivi societari. Rammentiamo, nell’occasione, che la nostra sede è in corso Garibaldi 2, ed è aperta la sera del 1° venerdì di ogni mese.

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LE PAROLE DEI LETTORI

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Per essere ospitati, e ricevere risposta, in questo spazio, potete comunicare con noi a mezzo di: 051.388688 (chiedere di ufficio segreteria) telefono 051.6429301 fax posta tradiz. Avis Bologna Redazione notiziario, via Emilia Ponente 56 40133 Bologna posta elettr. notiziario.bologna.prov@avis.it

Un lettore molto attento Come donatore ho ricevuto e letto l’ultimo numero del Notiziario nel quale è riportata la tabella con il raffronto per le varie Regioni dei donatori e delle donazioni effettuate nel corso del 2004 e del 2005. Mi permetto di dire con tutta cordialità che tali dati sono molto aridi ed asettici. Credo che sarebbe stato più utile riportare una ulteriore colonna nella quale indicare il dato relativo al rapporto fra Donatori e Donazioni effettuate. Ciò in quanto dalla tabella riportata appare la Lombardia come la regione con il maggior numero di donazioni mentre se si fa il rapporto donatori/donazioni i donatori emiliani sono notevolmente in vantaggio e questo non è un demerito. Ciò per la precisione e per l’orgoglio di essere un donatore emiliano. In ogni caso con tanta stima e cordialità. Bologna, 21 luglio 2006 Un donatore polemico

Caro “donatore polemico”, ce ne fossero tanti come lei! Lettori attenti che di fronte ad una tabella numerica si soffermano ad esaminarla, assimilarla, farne oggetto di riflessione. I numeri sono per natura aridi ed asettici; il sentimento lo mette eventualmente il lettore. Anche noi avevamo fatto mentalmente un paio di conti ed eravamo arrivati alla stessa sua constatazione, ma non ci è sembrato ‘elegante’ aggiungere una postilla alla tabella ufficiale dell’AVIS Nazionale; ci siamo limitati ad evidenziare la riga, e non solo per aiutare ad individuare i dati della nostra regione … Siamo certi che il suo, e nostro, orgoglio è condiviso da tanti. D’altronde, non è una competizione. Quello che conta, alla fin fine, è il numero complessivo delle donazioni, che – come commenta il presidente nazionale nell’articolo sovrastante la tabella – è aumentato ma non garantisce tuttora l’autosufficienza, per cui “dobbiamo ancora importare un terzo del nostro fabbisogno dei plasmaderivati”. Grazie di averci scritto, caro amico; continui a seguirci con lo stesso spirito, anche critico all’occorrenza. Cordialissimi saluti.

Un lodevole scrupolo … Una donatrice ci ha telefonato per dirci che era rimasta molto colpita nell’apprendere che, se un donatore non rispetta il digiuno, molto probabilmente il sangue da lui donato quel giorno deve essere gettato via; e ci invitava a diffondere questa informazione con molta evidenza, perché – a suo parere – parecchi donatori non sono al corrente del rischio. Abbiamo chiesto al dr. Maurizio Govoni – responsabile del Centro di Raccolta Sangue e Plasma di via Emilia Ponente 56 – di darci alcune informazioni soprattutto sull’entità del problema. Egli ci ha tranquillizzato, precisando che la percentuale di unità di sangue eliminate perché inadatte alla trasfusione è oggi intorno al 5% (livello considerato attualmente fisiologico e non ulteriormente abbassabile). Il 5% può sembrare ai donatori un indice altissimo, che potrebbe inficiare il gesto solidaristico di tante persone generose. Tale percentuale deve però essere vista anche in positivo, poiché su ogni unità viene eseguita una vasta gamma di indagini per rendere il sangue sempre più sicuro. Le motivazioni per le quali un’unità viene considerata inadatta possono essere: - la “iperdatazione”, vale a dire una ‘età’ superiore al limite massimo che garantisce l’integrità del sangue (una unità diventa iperdatata quando non è stato possibile trasfonderla in tempo utile); - il sangue “chiloso” (questa è la definizione tecnica della situa-

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zione in questione), in percentuale minima; - esami di controllo con esiti fuori dalla norma. Ebbene – ha aggiunto il dr. Govoni – se per il basso numero di unità iperdatate il merito è da attribuirsi sostanzialmente al miglioramento dell’organizzazione e della programmazione, la quasi assenza di unità chilose e di esami con esito fuori dalla norma è merito fondamentalmente dei donatori, che con un forte senso civico hanno assunto uno stile di vita coerente con il gesto che compiono, e inoltre hanno ormai acquisito abitudini adeguate, ben calibrate anche rispetto alla possibilità di assumere qualche alimento in modo controllato, visto che il digiuno assoluto non è più considerato una condizione indispensabile per la donazione di sangue. Ci associamo più che volentieri ai complimenti del dr. Govoni, e raccomandiamo a tutti di continuare in questo corretto comportamento, ripetendo i CONSIGLI PER UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE PRIMA DELLA DONAZIONE: • è opportuno bere molti liquidi non zuccherati; • è consentito bere caffè o tè anche con un po’ di zucchero (al massimo mezzo cucchiaino) o con il dolcificante; • solo prima della plasmaferesi e della piastrinoaferesi è consentito alimentarsi leggermente (al massimo 2 fette biscottate o 1 pasta salata); • in ogni caso è da evitare l’assunzione di latte e di creme.


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agend vis Gruppo Escursionistico Avis Bologna

Gruppo Fotografico Avis Bologna – Circolo Petroniano delle Arti

Escursioni e appuntamenti autunno / inverno 2006

Corso di fotografia: digitale e fotoritocco

Da sabato 7 a domenica 15 ottobre: Una settimana nella magica Costiera Amalfitana Posti limitati Domenica 22 ottobre: Sassi di Simone e di Simoncello (PU) Domenica 29 ottobre: Parco Regionale del Corno alle Scale (BO) Domenica 5 novembre: Parco Regionale dei Due Laghi (BO) Sabato 11 e domenica 12 novembre: Val d’Orcia (SI) Domenica 19 novembre: Colli Euganei – Il sentiero del monte Cinto (PD) Domenica 26 novembre: Le anse del Reno (BO)

Il Gruppo Fotografico Avis Bologna organizza, a partire da giovedì 26 ottobre 2006, un corso fotografico di base per principianti, composto da 6 lezioni in aula e 2 uscite. Le lezioni si terranno tutti i giovedì dalle ore 21.00, presso la nostra sede in via Emilia Ponente 56 a Bologna, e avranno una durata di circa 2 ore. Le uscite (una notturna e una diurna) possono essere concordate in base alle esigenze del gruppo. Ai partecipanti verrà consegnato il libro “Corso di fotografia per principianti” di Sergio Magni, pubblicato dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) alla quale anche il nostro circolo aderisce. Nel libro sono disponibili anche le lezioni del corso. Il costo del corso è di € 70,00 (sconti sono previsti per associazioni, studenti e gruppi) comprensivo dell’iscrizione al circolo fotografico l’anno 2006 e 2007, del libro FIAF e di un buono sconto di 10 € offerto da laboratori convenzionati. Per i partecipanti al corso sono previste per tutto il 2006 ulteriori uscite e serate di approfondimento gratuite a tema specifico con i soci del Gruppo Fotografico (fotografia di animali selvatici, di paesaggio, di fiori, di insetti, il fotoritocco, come si usano le trappole fotografiche, i supertele, il ritratto, le cerimonie, i multiflash, i filtri ecc.). Durante le uscite anche del corso sono a disposizione alcune attrezzature per prove sul campo. Segnaliamo in particolare quella di sabato 28 ottobre: acqua, rocce e colori alle cascate del Dardagna. Per prenotazioni e informazioni: cpda.avis@provediemozioni.com È gradita una vostra visita presso la sede del nostro circolo; potete anche telefonare al giovedì dopo le 21.00 al n° 051.383412 oppure orario ufficio 335.7739335 (Antonio Iannibelli).

Appuntamenti nella nostra sede da non perdere: Mercoledì 25 ottobre: Festa dei 16 anni del Gruppo Escursionistico Mercoledì 20 dicembre: Festa sociale e proiezione di diapositive N.B. Per motivi assicurativi ad ogni escursione sono ammesse al massimo 30 persone. Ad ogni partecipante è fatto obbligo di associarsi alla Polisportiva fornendo i relativi dati anagrafici (gestiti in ottemperanza alla legge 675/96 sulla privacy) e corrispondendo la relativa quota associativa. Info: via Emilia Ponente 56 (interno) Bologna, tel. 051.383412 – 2° e 4° mercoledì dalle 20.30 Fabio Grimandi 051.501542 cell. 347.4205754, e-mail fcgrim@infinito.it

Avis Comunale Monte S.Pietro

Festa del Donatore Domenica 22 ottobre 2006, dalle ore 12:30 nel ristorante “Nuovo Parco dei Ciliegi” – via Gessi 2, Gessi di Zola Predosa Pranzo e, a seguire, consegna delle benemerenze associative. Il tutto accompagnato dal Duo musicale “Adriana e Mauro”. Per informazioni: sede Avis Monte S.Pietro – via Gullini 11, il 2° ed il 4° lunedì del mese dalle 20 alle 21:30; 339.1536790 (Luciana Buganè).

Avis Comunale Monzuno

Premiazione soci benemeriti Domenica 29 ottobre 2006 nel Circolo di Brento di Monzuno – via dello Sport 1. La manifestazione si svolge in occasione della festività del Santo Patrono, con il seguente programma: ore 12 Pranzo con polenta e cinghiale ore 14 Consegna dei riconoscimenti ai soci benemeriti Avis – a seguire “asta d’incanto” con caldarroste ore 17 S.Messa Per informazioni: tel. 051.6779087 ore pasti (Olivo Borelli).

Avis Comunale Marzabotto

Festa sociale con premiazione benemeriti Domenica 15 ottobre 2006, dalle ore 12:30 Centro sportivo Lama di Reno, via Caduti 27/11/43 n. 20 Pranzo e, a seguire, consegna delle benemerenze associative. Fra i soci presenti al pranzo sarà sorteggiato un telefono cellulare. Le prenotazioni sono obbligatorie, presso il Circolo sportivo ricreativo Lama di Reno da giovedì a domenica (dopo le ore 20); quota € 15, da versare al momento della prenotazione. Per informazioni: 051.6751234 (Circolo ricreativo Lama di Reno), oppure 051.932457 (Moreno Ricci), dopo le ore 20.

Le manifestazioni AVIS, sono riportate e aggiornate sul sito www.avis.it/bologna 23


AVIS AVIS COMUNALE COMUNALE IMOLA IMOLA BANDO DI CONCORSO PER 10 BORSE DI STUDIO “Diplòmati con l’AVIS” a favore di STUDENTI RESIDENTI NEL COMUNE DI IMOLA e STUDENTI RESIDENTI NEI COMUNI DI Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Castel Guelfo, Castel San Pietro Terme, Dozza, Fontanelice e Mordano, FREQUENTANTI ISTITUTI IMOLESI, che abbiano conseguito il diploma di maturità di scuola media superiore e all’esame di maturità abbiano ottenuto il migliore giudizio globale non inferiore a 9/10 o giudizio equivalente. Nell’assegnare la borsa di studio, si terrà conto delle migliori medie risultanti dalla somma degli esiti annuali del corso di studi, più la prova d’esame. A tutti gli aspiranti sarà fatta pervenire una comunicazione scritta circa le decisioni adottate dal collegio giudicante. Detta borsa di studio, da assegnarsi per l’anno scolastico 2005/2006 dell’importo di € 210,00, verrà erogata ai beneficiari in un’unica soluzione, durante la tradizionale festa sociale dell’Avis imolese. Qualora siano impossibilitati a partecipare alla suddetta manifestazione, i vincitori dovranno darne tempestiva comunicazione scritta e comunque saranno tenuti a ritirare il premio presso la sede dell’Avis di Imola, improrogabilmente entro 30 giorni dalla data della consegna ufficiale. Per la partecipazione al concorso dovrà essere prodotta alla Segreteria dell’Avis di Imola, P.le Giovanni Dalle Bande Nere 11, la seguente documentazione entro le ore 12 del giorno 28 Febbraio 2007 1) Domanda in carta semplice; 2) Autocertificazione di data di nascita, luogo di nascita e residenza; 3) Certificazione che la maturità sia stata conseguita nell’anno scolastico 2005/2006; 3) Punteggio d’esame; 4) Media annuale del corso di studio (possibilmente rilasciata dall’Istituto Scolastico). La mancata presentazione, entro il giorno e l’ora sopracitati, anche di uno solo dei documenti suelencati, darà luogo all’esclusione dal concorso.

Avis Provinciale e Comunale Bologna: via Emilia Ponente 56, 40133 Bologna - tel. 051.388688, fax 051.6429301, bologna.provinciale@avis.it - bologna.comunale@avis.it - www.avis.it/bologna dal lunedì al venerdì ore 8 / 13:30 e 15 / 19, sabato ore 8 / 12 Prenotazione plasmaferesi: 051.313863 dal lunedì al venerdì ore 8 / 13 e 17 / 19, sabato ore 8 / 12 Cooperativa Donatori di Sangue dell’AVIS della Provincia di Bologna ONLUS: via Emilia Ponente 56, 40133 Bologna - tel. 051.311050, fax 051.6429301 dal lunedì al venerdì ore 8 / 13:30 e 15 / 19, sabato ore 8 / 12 Centro di Raccolta Sangue e Plasma Presidio Bellaria-Maggiore Bologna: via Emilia Ponente 56, tel. 051.6478011, aperto ogni giorno (domenica compresa, festività escluse) ore 7 / 10:30 Colloquio con medico, di persona o per telefono, e ritiro referti esami: dal lunedì al venerdì ore 11 / 13, sabato e domenica ore 11 / 12:30 Centro di Raccolta Sangue Ospedale Bellaria Bologna: via Altura 3, tel. 051.6225404, aperto dal lunedì al sabato ore 8 / 9:30 AVIS Comunale Imola: Ospedale Vecchio, piazzale Giovanni dalle Bande Nere 11, 40026 Imola tel. 0542.32158, fax 0542.24992 – imola.comunale@avis.it dal lunedì al sabato ore 8:30 / 12:30 Prenotazione plasmaferesi: 0542.32158 dal lunedì al sabato ore 8:30 / 12:30 Centro di Raccolta Sangue e Plasma Imola: Ospedale Vecchio, piazzale Giovanni dalle Bande Nere 11 - tel. 0542.604400 aperto dal lunedì al sabato ore 7:30 / 10


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