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Progetto a cura del Comprensorio Avis Idice - Savena (BO) - Novembre 2016
Questo documento è stato stampato nel mese di Novembre 2016 presso Copisteria HF Service - Via Calabria 6/c - 40139 – Bologna www.copisteriahf.it
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PROGETTO “UN’IDEA PER L’AVIS, UN’IDEA PER LA VITA” QUESTIONARIO/ELABORATO PER GLI STUDENTI DELLE SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO DEL COMPRENSORIO AVIS IDICE - SAVENA Anno scolastico 2015-2016
INDICE Il Progetto
p. ......... 3
Analisi dei questionari
p. ......... 6
Analisi degli elaborati
p. ......... 9
Sintesi dei risultati
p. .........11
Riflessioni conclusive
p. .........12
Ringraziamenti
p. .........13
Allegato 1 - Grafici del Questionario
All. ...... A1
IL PROGETTO Scopo L'AVIS, Associazione Volontari Italiani Sangue, Comprensorio Idice - Savena, comprendente i Comuni di Loiano, Monghidoro, Monterenzio, Ozzano Emilia, Pianoro e San Lazzaro di Savena (Bologna), nell’ambito delle proprie attività di promozione della solidarietà e del dono del sangue, ha ritenuto di organizzare nelle scuole secondarie di secondo grado iniziative dirette ad approfondire la conoscenza di questa fascia di età estranea al mondo Avis e per certi aspetti impermeabile al nostro messaggio, dei loro interessi e del loro atteggiamento verso il volontariato, con particolare attenzione alla consapevolezza ed all’importanza del dono del sangue come scelta consapevole, volontaria, anonima e gratuita. E, per un maggior approfondimento abbiamo anche proposto agli studenti un momento di riflessione più impegnativo, perché abbiamo loro chiesto di aiutarci a migliorare l'immagine e l'attività di Avis, dando loro la possibilità di esprimere liberamente il loro pensiero e di fornirci pareri e suggerimenti, mettendosi nei panni di un ipotetico "dirigente Avis". Alla base della nostra iniziativa c'era, fra l'altro, la necessità di capire se l'Avis, nelle sue varie articolazioni territoriali, fosse in grado di cogliere il modo di esprimersi e di operare dei ragazzi; i loro interessi e le loro motivazioni, oltre all'opportunità ed alla necessità, nel caso, di mettere in pratica i loro suggerimenti. A tale scopo è stato predisposto il "Progetto del Comprensorio Avis Idice - Savena" da realizzare in collaborazione con le scuole secondarie di secondo grado del territorio. Il Comprensorio, nell'ambito di una più generale campagna di sensibilizzazione al dono del sangue promossa e finanziata da Avis Provinciale di Bologna, aveva deliberato di accompagnare il 3
Progetto con un contributo economico, da erogare una tantum alle scuole partecipanti, con un criterio di proporzionalità rispetto al numero di studenti coinvolti e di risposte ottenute. Contenuti Il Progetto, denominato “Un’idea per l’Avis, un’idea per la vita” si componeva di due parti, un "Questionario" ed un "Elaborato", che gli studenti avrebbero compilato secondo le modalità più sotto indicate. Tutte le scuole secondarie di secondo grado del Comprensorio hanno aderito al Progetto. Il Questionario e l'Elaborato sono consultabili al seguente indirizzo: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfYUdVI4iUhk4WiYlz21rEnTApViqZIBkMDfIGHndjVfU77g/viewform?c=0&w=1 Lo scopo del Progetto era duplice. 1. Il primo obiettivo da raggiungere, con la compilazione del Questionario, era di poter arrivare ad una migliore comprensione sia degli stili di vita che delle modalità di comunicazione degli studenti; nonché del loro punto di vista sull'associazionismo e sull’Avis, con particolare riferimento agli aspetti del volontariato, partecipazione e dono. 2. Il secondo e per certi aspetti più interessante obiettivo, complementare al primo, era quello di coinvolgere gli studenti, in un processo di immedesimazione nel ruolo di “dirigenti Avis”, suggerendo loro di indicare, dal loro personale e originale punto di vista, quali fossero i punti di forza e le carenze di Avis. Veniva anche chiesto loro cosa fare per migliorarne l'immagine, l'efficienza e la capacità di comunicazione, con l'obiettivo di informare, convincere e coinvolgere i loro coetanei ad impegnarsi nel dono del sangue. Lo strumento scelto era quello di un vero e proprio Elaborato scritto. Il concetto di "volontario" (e di "volontariato") è riferibile sia al "donatore di sangue" che al "volontario" propriamente detto; anche nel Progetto il significato di "volontario" ha un carattere generale. Ma, nelle domande in cui si parla direttamente di dono del sangue il significato deve essere inteso in modo più specifico come quello di "dono/donatore di sangue". Scuole partecipanti e studenti destinatari Per la buona riuscita del Progetto si rendeva necessaria l'adesione allo stesso da parte degli insegnanti, dei referenti scolastici e dei dirigenti scolastici. Abbiamo avuto la massima disponibilità da parte di tutte le scuole superiori presenti sul territorio e che sono le seguenti: • Loiano - Istituto Professionale per l'Agricoltura e l'Ambiente Luigi Noè; • Monghidoro - Istituto per l'Istruzione Superiore Ettore Majorana (solo prime e seconde classi); • San Lazzaro - Istituto per l'Istruzione Superiore Ettore Majorana; • San Lazzaro - Istituto Tecnico Economico Enrico Mattei; • San Lazzaro - Liceo Scientifico Enrico Fermi - Sede Associata. Per ciascuna scuola hanno partecipato studenti delle terze, quarte e quinte classi, con eccezione della scuola di Monghidoro per la quale ha partecipato una sola seconda classe. Per le scuole interessate, a differenza degli anni precedenti, non abbiamo effettuato specifici interventi sul dono del sangue, ritenendo che, ove possibile, nelle risposte degli studenti dovessero prevalere risposte "spontanee" e non influenzate dai nostri interventi. Solo nel caso delle terze
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classi del Majorana di San Lazzaro e della seconda di Monghidoro la compilazione è stata preceduta da un incontro di un'ora con i volontari Avis. Il Questionario e l'Elaborato sono stati resi disponibili on-line al sito sopra indicato. La compilazione del Progetto era anonima; per motivi statistici veniva chiesto solamente di indicare la classe e la scuola di appartenenza. La compilazione dei Questionari e degli Elaborati è avvenuto in orario scolastico. Risultati Gli studenti, una volta effettuato l'accesso dovevano compilare il Questionario e solo al termine potevano proseguire compilando l'Elaborato. La risposta degli studenti è stata positiva, pari se non superiori alle aspettative, considerato l'impegno rilevante e il carattere per certi aspetti inusuale del Progetto, in particolare nella parte dell'Elaborato. La compilazione è avvenuta nel secondo quadrimestre dell'Anno Scolastico 2015/2016. Ultimate le compilazioni, è iniziato il lavoro di analisi del materiale in nostro possesso. I Questionari compilati sono 409; i dati quantitativi relativi alla compilazione degli Elaborati sono riportati nella Tabella 1. L'Elaborato era stato preparato con cinque domande, visibili in Tabella 1, e per ciascuna domanda erano disponibili campi liberi in cui ogni studente poteva inserire il proprio commento. Così come, volendo, poteva non scrivere nulla. TABELLA 1 - ELABORATI PERVENUTI SCUOLE
TOTALI
PRECENTUALE SUL TOTALE (409)
DI CUI COMPILATI
ELABORATI NON COMPILATI
PRECENTUALE NON COMPILATI SUL TOTALE (409)
FERMI SAN LAZZARO
94
23%
93
1
1%
MATTEI SAN LAZZARO
138
34%
99
39
28%
MAJORANA SAN LAZZARO
134
33%
122
12
9%
MAJORANA MONGHIDORO
14
3%
13
1
7%
NOE' LOIANO
29
7%
21
8
28%
TOTALE
409
100%
348
61
15%
RISPOSTE NON DATE ALLE SINGOLE DOMANDE
DOMANDA 1 Cosa fare
DOMANDA 2 Perché fare
DOMANDA 3 Come fare
DOMANDA 4 Quali strumenti e risorse
DOMANDA 5 Conclusioni
N°
3
2
16
10
39
Alcuni Elaborati non hanno avuto risposte; la percentuale media del 85 % di Elaborati compilati, considerate le modalità in cui si è svolta la compilazione, ci sembra soddisfacente. Anche le mancate risposte alle singole domande mostrano una prevedibile tendenza all'aumento, in quanto molti studenti, come hanno scritto, ritenevano di aver già risposto alla domanda successiva nella precedente. Il fatto è particolarmente evidente nell'ultima domanda, "Conclusioni", in cui le mancate risposte sono 39.
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ANALISI DEI QUESTIONARI Il Questionario si componeva di 26 domande; ad alcune di queste era possibile dare più risposte. Era anche possibile riempire il campo "altro". Non era possibile passare alla domanda successiva se non si era data risposta alla precedente, con alcune eccezioni indicate nel Questionario stesso. Le risposte alle singole domande sono evidenziate sotto forma di grafico a colonne in Allegato 1. Per comodità le percentuali sono arrotondate all'unità, salvo nei casi indicati altrimenti. In alcune risposte si evidenziano discrepanze; ad esempio nella domanda 1 i maggiorenni risultano essere 101; nella domanda 3, a cui avrebbero dovuto rispondere solo i maggiorenni, si sono avute 174 risposte. Nella maggior parte delle domande le percentuali delle risposte dei maschi e delle femmine sono simili; solo in alcuni casi, per i quali si rimanda allo specifico commento, le percentuali si discostano sensibilmente. Anche nei grafici dell'Allegato 1 abbiamo evidenziato le risposte distinte fra maschi e femmine solo in questi casi. Domanda 1 - Quanti anni hai? La maggioranza dei partecipanti all’indagine, il 72%, ha una età che oscilla tra i sedici e i diciassette anni. I maggiorenni sono 101. Domanda 2 - Sesso C'è una marcata prevalenza di maschi, 63%. Domanda 3 - Sei donatore di sangue? Rispondi solo se sei maggiorenne Rispondono in 174. Dalla domanda n° 1 risulta invece che i maggiorenni sono 101. Il dato che si ottiene è solo indicativo, fermo restando che le femmine dichiarano di donare in percentuale doppia rispetto ai maschi e, in ogni caso la percentuale complessiva di chi si dichiara donatore è superiore rispetto alla media dei donatori del Comprensorio. Domanda 4 - Come passi il tempo libero? Massimo tre risposte E' predominante la risposta “incontro con gli amici” nel 23% dei casi; dato positivo in quanto i giovani trovano normale il frequentare i coetanei. Il 18% fa sport; il 19% naviga in internet prevalentemente da smartphone e l'11% ascolta musica. Solo l'8% dichiara di guardare la TV. Quest'ultimo dato è interessante perché, dall'analisi delle risposte dell'Elaborato, uno dei suggerimenti che ci viene fornito più frequentemente è di utilizzare proprio la TV. Domanda 5 - Nel tempo libero svolgi attività di volontariato? Dalle risposte si nota una certa propensione al volontariato; in totale sui 409 partecipanti all’indagine il 19%, ha risposto di svolgere attività di volontariato. Domanda 6 - Se hai risposto "SI" alla domanda precedente, in quale ambito svolgi volontariato?
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Fra coloro che hanno risposto l’ambito nel quale prevalentemente viene svolto il volontariato è quello culturale/ricreativo: in media il 41%. Nella Pubblica assistenza è impegnato il 16% dei ragazzi. Le attività svolte per le Associazioni del dono raccolgono, ragionevolmente considerata l'età degli studenti, un modesto 6%. Il 20% dei ragazzi ha precisato di non svolgere alcuna attività, nonostante fosse specificato di rispondere solo se si fosse risposto "SI" alla domanda precedente. Domanda 7 - Se hai risposto "NO" alla domanda n° 5, perché non svolgi attività di volontariato? Fra le ragioni per cui la maggioranza dei giovani non svolge attività di volontariato, quella che presenta la percentuale maggiore, il 53%, è la mancanza di tempo. Il 20% non conosce associazioni di volontariato (le femmine rispondono al 27% e i maschi al 17%). Il 9% dei maschi e il 2% delle femmine non è interessato. Infine il 15% del campione, con una netta prevalenza dei maschi, non si sente in grado di svolgere volontariato. Domanda 8 - Nella tua famiglia ci sono persone che svolgono attività di volontariato? Nel 35% delle famiglie c'è chi svolge una attività di volontariato, con una certa prevalenza per quelle delle femmine. È sicuramente positivo il fatto che in un terzo delle famiglie si svolga volontariato. Domanda 9 - Se hai risposto "SI" alla precedente domanda, in quale ambito svolgono volontariato? Gli studenti ci dicono che in quasi la metà delle famiglie, il 43%, il volontariato viene svolto nelle associazioni del dono del sangue, organi, midollo ecc. Domanda 10 - Chi, o cosa, ti potrebbe convincere a fare volontariato? Alla domanda il 33% degli studenti afferma che potrebbe essere spinti da un "convincimento personale"; le femmine rispondono al 37% ed i maschi al 31%. Il consiglio degli amici potrebbe essere decisivo nel 25% dei casi per i maschi e nel 18% per le femmine: L'ambito famigliare potrebbe essere utile ad una decisione per il 12 % delle femmine e per il 16% per i maschi. Solo il 16% degli studenti sembra essere sensibile alle argomentazioni dei volontari delle Associazioni. Il convincimento personale come principale motivazione per iniziare a donare ci fornisce un'indicazione preziosa per la comprensione delle motivazioni meno superficiali che animano gli studenti. Anche le risposte contenute nell'Elaborato confermano il bisogno di arrivare ad un "convincimento personale" attraverso un percorso che venga fortemente motivato. Domanda 11 - A cosa associ la parola "DONO"? Una sola risposta. Il 47% associa la parola "dono" ad un "pensiero spontaneo senza secondi fini”; affermazione questa in linea con i principi dell'Avis: il dono del sangue è volontario, gratuito, anonimo. Un altro 14% lo associa in modo più specifico al dono del sangue, ecc. Domanda 12 - A cosa associ le parole "Volontario o Volontariato"? Una sola risposta La parola "volontariato" è percepito dal 74% degli studenti come “tempo dedicato ad una associazione di volontariato”. Inoltre un altro 11% ritiene che l'ambito possa essere quello del dono del sangue, organi, ecc. Domanda 13 - Il dono (del sangue, di organi, del midollo osseo, del cordone ombelicale, ecc.) è importante? 7
Tutti sono concordi nell'affermare l'importanza del dono in termini generali e astratti. Domanda 14 - Se hai risposto "SI" alla precedente domanda, perché è importante donare? Una sola risposta In linea con la risposta alla domanda precedente, il 57% ritiene che sia un "gesto di generosità verso chi ha bisogno"; per i maschi la percentuale è del 59% e per le femmine del 55%. Un altro 27% pensa che sia un "gesto di solidarietà"; le femmine rispondono al 34% ed i maschi al 24%. E' interessante notare la sensibile differenza numerica e la diversa tendenza fra le percentuali date dai maschi e dalle femmine nelle due risposte. Inoltre la differenza fra queste due risposte aiuta a cogliere la distinzione fra un atteggiamento di maggiore concretezza contenuto nella prima - quel "...verso chi ha bisogno" - rispetto a quello più astratto richiamato da un "gesto di solidarietà". Questa differenza, che ci sembra qualcosa di più di una sfumatura, emergerà anche dalle risposte contenute nell'Elaborato. Domanda 15 - Che associazioni del dono conosci? Tantissimi ragazzi, il 62%, conoscono l'Avis: La Fidas/Advs, è conosciuta dal 17% del campione. Fidas e Avis sono le due associazioni del dono del sangue che fanno interventi formativi nelle scuole. È interessante anche il 10% che conosce ADMO, un'Associazione giovane, ma che ha svolto attività presso alcune scuole del Comprensorio. Domanda 16 - Ricordi di aver visto una pubblicità di una delle Associazioni del dono? Più dell'83% degli studenti risponde affermativamente. Domanda 17 - Se hai risposto "SI" alla domanda precedente, ricordi dove l'hai vista La pubblicità è stata vista prevalentemente in TV col 34% delle risposte. Nel 10% dei casi gli studenti affermano anche di avere visto pubblicità su internet, lo strumento da loro più utilizzato. Sui social network è stata vista dal 7% dei ragazzi; un residuo 3% l'ha vista nei siti web dedicati. I manifesti hanno colpito il 19% dei ragazzi. Il 14% ricorda di aver visto pubblicità di una Associazione del dono a scuola. Domanda 18 - Che mezzi ritieni più efficaci per fare pubblicità ad Avis o alle altre associazioni? Massimo tre risposte I mezzi migliori sono quelli che gli studenti ricordavano nella risposte precedenti: internet, compresi i social network, per il 32%; la TV per il 28%; la scuola per il 17%; i manifesti per il 10%. Il 12% degli studenti indica Facebook, come social network più diffuso/utilizzato. Domanda 19 - Ricordi di avere avuto incontri a scuola con una o più associazioni del dono? Da tempo le Associazioni del dono tengono regolarmente incontri nelle scuole; il 40% di essi ricorda quelli a cui hanno assistito nelle superiori, il 38% nelle medie e solo il 12% nelle elementari. Domanda 20 - Ricordi in particolare gli incontri a scuola con Avis? Il 41% degli studenti ricorda di avere avuto incontri con l'Avis nelle superiori, il 33% nelle medie e il 9% nelle elementari. 8
Domanda 21 - Sulla base delle tue conoscenze ed esperienze quale di queste frasi descrive meglio l'immagine che hai dell'Avis? Una sola risposta Avis è percepita come una "associazione dinamica e aperta al nuovo" per il 37% dei maschi e per il 53% delle femmine. Ma il 45% dei maschi e il 32% delle femmine non si sente stimolato a parteciparvi. L'apparente contraddizione fra le due risposte sta nel fatto che, da un lato gli studenti toccano con mano l'impegno di Avis ad "aprirsi al nuovo"; ma poi affermano che il messaggio di Avis non è ancora abbastanza forte da poterli convincere. Il 9% non si riconosce in Avis perché vecchia. Domanda 22 - E quale di queste altre frasi ti senti di condividere a proposito dell'immagine che hai dell'Avis? Una sola risposta Che immagine hanno dell'Avis? "Il messaggio è chiaro e può essere ricevuto anche dai giovani” per il 48% (il 53% delle femmine e 45% dei maschi). Il 26% ritiene che “Avis dovrebbe darsi più da fare per conquistarli”. Per l'11% i messaggi sono "forti anche per i giovani”. Anche queste risposte ricalcano quelle date alla domanda precedente. Domanda 23 - Su quale messaggio dovrebbero puntare le campagne di sensibilizzazione dell'Avis? Due sole risposte Il 37% ritiene che un messaggio forte sia “un giorno potresti averne bisogno anche tu”. Per il 34% si deve puntare sul “gesto di solidarietà” e il 15% ritiene si debba porre l'attenzione alla partecipazione dei giovani. Qui compare di nuovo la distinzione fra concretezza ed astrattezza dei messaggi già evidenziata dalle risposte alla domanda 14. Domanda 24 - Secondo te quanto è importante la presenza dell'Avis nelle scuole? Una sola risposta. Una soddisfazione per noi volontari che andiamo nelle scuole: quasi il 90% dei ragazzi la ritiene molto o abbastanza importante. Domanda 25 - Conosci e frequenti siti web, pagine Facebook, o altri, di Avis? Il 63% non conosce e non frequenta siti web dell'Avis; il 27% li conosce, ma non li frequenta. Domanda 26 - Conosci Radio Sivà - la web Radio di Avis? La risposta a questa domanda è significativa. Radio Sivà è una radio pensata per raggiungere prevalentemente per quella fascia di utenti che comprende i nostri studenti. Si ascolta direttamente sul web, è accessibile da facebook, twitter, youtube e google plus. Tuttavia quasi nessuno, il 96%, che sale al 99% per le femmine, ne conosce l'esistenza.
ANALISI DEGLI ELABORATI Nell'Elaborato si chiedeva agli studenti di dare suggerimenti ad Avis, seguendo la traccia "Cosa fare", "Perché fare", "Come fare", "Quali strumenti usare" e "Conclusioni". Per ciascuna traccia erano disponibili campi in cui scrivere liberamente le risposte. La Tabella 2 riporta le risposte ottenute e la loro frequenza, raggruppate per insiemi omogenei. In diversi casi, in particolare nelle domande n. 4 e 5, sono state fornite risposte multiple quali, ad es., usare i social network e fare incontri nelle scuole, per cui, in questi casi, abbiamo tenuto conto della molteplicità delle risposte. 9
Tabella 2 - Sintesi delle risposte degli Elaborati 1 - COSA FARE 1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Internet. Web. Social network, TV, manifesti
Incontri con le scuole, in particolare con le IV e V classi delle superiori
Sensibilizzare i giovani alla cultura del dono e della solidarietà
Usare testimonial famosi e persone trasfuse
Per sensibilizzare i giovani dare un contributo economico
Incontri con volontari Avis di età più vicino agli studenti
Promuovere il dono in ambito sportivo
Dare crediti agli studenti che decidono di donare
Altre risposte
TOTALE
312
13
9
8
6
4
3
2
3
360
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Rendere gli incontri più giovanili potrebbe aumentare le adesioni
Elencare i vantaggi della donazione proponendo anche denaro
Cercare tecniche meno invasive e dolorose per donare
Non credo sia corretto donare sangue
Gli incontri con le scuole elementari e medie sono inutili perché gli studenti sono piccoli.
TOTALE
2
2
1
1
1
361
10
2 - PERCHE' FARE
Necessario per salvare e curare i più bisognosi
Educare i giovani al dono fino dall'infanzia
E' una esperienza che fa sicuramente crescere e sentirsi migliori
Fare gli incontri con le scuole portando come testimonial donatori e riceventi
296
33
22
3
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Fare pubblicità attraverso i social network, Twitter, Instagram, Facebook, Youtube, TV
Fare incontri con le scuole elementari, medie e superiori
Portare i giovani nel centro trasfusionale/ Portare filmati di malati trasfusi
Portare a scuola testimoni trasfusi
Incontri con volontari Avis più carismatici e più giovani
Offrire denaro per la donazione
Non ho intenzione di donare
Usare testimonial famosi pagandoli
Incontri nelle università
250
59
7
6
5
4
1
1
1
334
10
3 - COME FARE
TOTALE
4 - QUALI STRUMENTI USARE 1
2
3
4
5
6
7
8
9
I media del web. Più TV, radio, giornali, pubblicità, incontri, rassegne, sponsorizzazioni
Internet. Web. Social network, Twitter, Instagram, Facebook, Youtube. Banner. Smartphone
Volontari nelle scuole Insegnanti e veterani, esperti. Pubblicità nelle scuole
Volantini, cartelloni. Posta ed e-mail. Flash mob
Esperienza diretta Testimonianza Numeri e dati Esperienze di coetanei o giovani
NON usare i volantini.NON usare whatsapp
Attività e pubblicità nello sport, feste, concorsi fotografici
Gruppi facebook specifici. Siti specifici. App e giochi
Punti di incontro (informativi)
156
109
61
37
32
11
9
6
5
426
1
2
3
4
6
7
8
9
10
Avis è utile/è importante/deve darsi da fare Donare il sangue è importante è bello e giusto
Incontri con le scuole Coinvolgere i giovani, i ragazzi Esperienza diretta e Testimonianza Visite all'Avis
Informare e coinvolgere le persone/l'opinione pubblica/i cittadini/convincerle a donare
I media: TV, Radio, Giornali, pubblicità, incontri, rassegne Fare pubblicità anche "forti"
Questo progetto/incontro mi ha dato consapevolezza/mi ha spinto a diventare donatore
Internet. Web. Social network, Twitter, Instagram, Facebook, Youtube. Banner. Smartphone
Avis non ha progettualità Usa sistemi superati mentalità vecchia migliorare organizzazione comunicazione e immagine
Mi impressiona il sangue/Ho paura degli aghi
Altre risposte
TOTALE RISPOSTE MULTIPLE
103
100
48
38
31
24
20
9
6
379
TOTALE RISPOSTE MULTIPLE
5 - CONCLUSIONI 5
10
Gli studenti, nelle risposte al "Cosa fare", al "Come fare" e a "Quali strumenti usare" indicano che la strada principale da seguire è quella dei media tradizionali e di quelli fruibili tramite internet. È vero che gli studenti dicono di vedere poca TV e ancora meno leggono giornali e ascoltano la radio; ma hanno visto la pubblicità di Avis prevalentemente in TV (domanda 17). Gli studenti ritengono anche che sia importante un'azione di sensibilizzazione al dono per coinvolgere i giovani attraverso testimonianze ed esperienze dirette, principalmente nelle scuole. Qualcuno preferirebbe che gli incontri fossero tenuti da volontari più carismatici e più giovani. E "Perché fare"? Per salvare la vita a chi si trova in difficoltà, rispondono coloro che hanno una visione "più concreta" del problema. Ma, di nuovo, ci ricordano che bisogna mettere i giovano in grado di farsi un'idea ed un convincimento più precisi sull'importanza del dono. Abbiamo la conferma che gli incontri con la scuola sono uno strumento utile, ma solo se sono ben fatti, fornendoci indicazioni su come farli, per creare/mantenere un rapporto più diretto con gli studenti. Anche questo Progetto, ci dicono, è stato utile per sensibilizzare gli studenti. Prevale comunque l'idea che Avis sia una realtà importante, ma questo non sembra essere sufficiente; Avis deve modificare radicalmente la propria immagine ed il modo di comunicare, se vuole sfondare fra i giovani.
SINTESI DEI RISULTATI Gli strumenti a nostra disposizione per l'indagine erano quelli sopra indicati: Questionario ed Elaborato. Il Questionario ci consente di avere un quadro abbastanza definito e non sorprendente sugli interessi e sui comportamenti del nostro campione di studenti; ci offre anche risposte sul rapporto che gli studenti hanno col mondo del volontariato, sia come conoscenza generale che come interesse specifico. Con l'Elaborato eravamo alla ricerca di suggerimenti per rendere più efficace e convincente l'operato della nostra Associazione nei confronti di quella fascia di potenziali neo donatori prossimi alla maggiore età che spesso ci è quasi sconosciuta e, conseguentemente, preclusa. Questa facile constatazione ci viene confermata dal fatto che difficilmente nelle nostre attività di proselitismo riusciamo ad intercettare questi giovani, salvo in un caso: quello in cui si presentino spontaneamente perché hanno già maturato autonomamente il loro convincimento. La risposta principale alla domanda 10 del Questionario "Chi o cosa ti potrebbe convincere a diventare donatore?" è "Un convincimento personale", seguita da "Gli amici". Ci sembra importante sottolineare che a nostro parere dietro al "convincimento personale" non ci sta un atteggiamento di chiusura. Al contrario i giovani indicano di avere disponibilità e apertura a quelle argomentazione che siano tali da far maturare in loro quella motivazione forte che li spingerà al dono. Se leghiamo questa risposta ai suggerimenti che i ragazzi ci danno nell'Elaborato ci sembra chiaro che la motivazione che ha sempre guidato le nostre azioni, quella della solidarietà e del dono che in linea generale e astratta condividono, non è più sufficiente. Ma, per convincere un ragazzo al dono diventa necessario portare loro argomenti, ci si passi il termine, di "maggiore concretezza", molto più legati alla realtà quotidiana delle loro esperienze. Ci chiedono di toccare quasi con mano il "bisogno di sangue"; vogliono sentire le esperienze di chi ci è passato perché è vero che si tratta di "un piccolo/grande gesto di solidarietà", ma è vero anche che "un giorno potresti averne bisogno anche tu". Sembra, in sostanza, che per decidere di agire, sentano il bisogno di una scossa emotiva che, anziché partire da concetti che per noi sono valori fondanti e che loro percepiscono come astratti, il dono, la solidarietà..., parta dai temi 11
concreti, da situazioni di necessità dirette ed immediate. In sintesi vogliono l'evidenza dell'utilità del dono. E in che modo ci suggeriscono di inviare i nostri messaggi? Usando gli strumenti che loro usano o che sanno essere usati dagli adulti: internet e TV. Gli amici hanno evidentemente un ruolo rilevante nella vita sociale dei nostri studenti e quello delle confidenze o del passaparola sono ottimi momenti di confronto e di crescita nella vita quotidiana. Sta a noi di trovare il modo di proporre messaggi in grado di coniugare il valore del dono in quanto tale con la capacità di stimolare l'interesse dei ragazzi e la loro capacità di riflessione; messaggi che siano capaci, fra l'altro, di distinguersi e farsi largo nella massa di informazioni pubblicitarie e di consumo in cui tutti siamo sistematicamente immersi.
RIFLESSIONI CONCLUSIVE Non pretendiamo che la nostra indagine abbia i crismi della scientificità; tuttavia i dati ci permettono di delineare un quadro d'insieme fatto di alcune conferme, ma anche di sorprese. La domanda principale a cui cercavamo una risposta - in particolare attraverso l'Elaborato - era la seguente: cosa dovrebbe fare l'Avis per potere scalfire quella crosta di impermeabilità e di estraneità che ostacola il rapporto con queste classi di età? O, detto in altro modo, l'Avis sta operando in modo per farsi ascoltare da questi ragazzi? Richiamato il fatto che il Progetto è stato erogato "a freddo", ovvero senza essere stato preceduto da nessuna azione formativa specifica, ci sembra di grande interesse il fatto che i ragazzi riconoscano e sostengano l'importanza delle attività formative e divulgative che noi proponiamo nelle scuole. Hanno un'idea positiva dell''Avis, ma ritengono che l'immagine della nostra Associazione sia decisamente migliorabile. Poi ci chiedono diffusamente che gli interventi formativi siano basati sulla concretezza dell'utilità del dono e non solo sull'appello al significato ideale dello stesso. A fronte di queste risposte ci è sembrato opportuno evitare di affrontare le questioni che i ragazzi ci pongono attraverso le categorie del "giusto" o "sbagliato", con riferimento ai valori solidaristici che animano la nostra Associazione; non sarebbe questa la sede e probabilmente ci allontanerebbe dalla comprensione dei problemi stessi. Ci sembra invece di poter affermare che in una società in rapido cambiamento i comportamenti del giovani non possono non risentirne. Ma questo è altrettanto vero per noi. Sicuramente questi ragazzi utilizzano strumenti per la comunicazione che spesso ci sono indifferenti o estranei e che ci vedono in grave ritardo. Non ci sembra inutile sottolineare che l'uso di strumenti "innovativi" non coinvolge solo questa classe di età, ma più in generale si è talmente diffuso da riguardare una parte ormai rilevante dei nostri donatori e dei potenziali donatori. In questa situazione sembra tanto più urgente affrontare il problema di adeguare i nostri modi di comunicare adottando strumenti e modalità più efficaci. Ma non basta. Oltre a nuovi strumenti, per comunicare efficacemente, occorrono anche contenuti adeguati. Procedendo per punti. I messaggi - i contenuti - devono essere più diretti ed immediati e devono fare leva sul bisogno di sangue, sul suo uso, oltre che sul dono di sangue. I ragazzi, cioè ritengono che il messaggio debba
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essere "drammatizzato" perché abbia una maggiore efficacia. È altresì vero che la nostra comunicazione è rivolta prevalentemente sul versante della solidarietà e del dono. La quasi totalità degli studenti conosce l'Avis, ma con la constatazione che il nostro messaggio non arriva o arriva molto indebolito alla loro attenzione. La presenza di volontari Avis nelle scuole è importante, ma, a riprova di quanto detto sopra, gli studenti, certamente con una buona dose di ingenuità, ci chiedono di portare nelle scuole casi reali di persone trasfuse, a sottolineare l'importanza della testimonianza diretta da parte di chi abbia avuto necessità di sangue. Un'ultima riflessione, non marginale, ci porta a chiederci in quale misura il bisogno di un "convincimento personale", inteso come spinta e come motivazione per iniziare a donare sangue, possa essere applicata utilmente anche a classi di età diverse da quella dei nostri studenti. I comportamenti di tantissimi italiani che, in occasione di eventi calamitosi come nei casi recenti dei terremoti, si sono presentate nei centri di raccolta sangue spinti dalla criticità del momento, hanno dimostrato la capacità di tanti cittadini di mobilitarsi massicciamente a seguito di uno stimolo concreto. Poi è vero che quei tanti volenterosi cittadini non sapevano e non potevano sapere che il sistema di raccolta sangue sopperisce alle esigenze dell'emergenza attraverso la sistematica ed organizzata raccolta di sangue. Ma il fatto resta: una volta individuato negli effetti del terremoto il "convincimento personale" i cittadini hanno dimostrato di sapersi mobilitare; il problema diventa quello di convincere tutte queste persone a passare dalla logica dell'emergenza a quella della pianificazione del dono del sangue. E i nostri studenti alcune idee ce le hanno suggerite.
RINGRAZIAMENTI La documentazione relativa al Progetto - Questionario ed Elaborato - compresa la presente relazione verranno resi disponibili per le scuole e per gli studenti, per consentire momenti di riflessione e approfondimento e per promuovere nuove azioni per la valorizzazione delle Associazioni del Dono. Per la riuscita di questo Progetto era necessario che le scuole del Comprensorio vi aderissero. La cosa non era così scontata, in quanto l'impegno richiesto non era indifferente. Ci corre quindi l'obbligo di ringraziare in modo non formale tutti gli studenti che hanno partecipato con la compilazione del Questionari e dell'Elaborato. Un particolare ringraziamento lo dobbiamo alle/agli referenti delle attività (salute e volontariato) la cui collaborazione è stata fondamentale per l'organizzazione del Progetto. Ringraziamo le/gli insegnanti delle classi interessate dal Progetto. E ringraziamo infine i Dirigenti scolastici: senza la loro approvazione il Progetto non sarebbe stato possibile. ALLEGATO 1 - Grafici del Questionario
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Allegato 1
Allegato 1 - Grafici del Questionario Il Questionario si compone di 26 domande. Ad alcune domande era possibile dare più risposte; era anche possibile riempire il campo "altro". Non era possibile invece passare alla domanda successiva se non si era data risposta alla precedente, con alcune eccezioni indicate nel Questionario stesso. Le risposte alle domande del Questionario sono state riportate sia in una tabella che nel corrispondente grafico a istogrammi. Tabelle e grafici riportano sia i valori assoluti che le percentuali. In fase di elaborazione dei dati le risposte dei maschi e delle femmine sono state tenute separate. Ma, considerato che nella quasi totalità delle risposte le percentuali sono simili, la suddivisione fra risposte dei maschi e delle femmine è stata evidenziata solamente nei casi in cui le differenze siano state ritenute significative. Per il commento alle risposte si rimanda al punto "Analisi dei Questionari" della Relazione. Nel conteggio delle risposte si è tenuto conto anche di risposte date nel campo "altro" o di risposte improprie.
Progetto a cura del Comprensorio Avis Idice - Savena (BO) - Novembre 2016 14
Allegato 1
Domanda 1 - Quanti anni hai?
Domanda 2 - Sesso
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Allegato 1
Domanda 3 - Sei donatore di sangue? Rispondi solo se sei maggiorenne
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Allegato 1
Domanda 4 - Come passi il tempo libero? Massimo tre risposte
Domanda 5 - Nel tempo libero svolgi attivitĂ di volontariato?
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Allegato 1
Domanda 6 - Se hai risposto "SI" alla domanda precedente, in quale ambito svolgi volontariato?
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Allegato 1
Domanda 7 - Se hai risposto "NO" alla domanda n° 5, perchÊ non svolgi attività di volontariato?
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Allegato 1
Domanda 8 - Nella tua famiglia ci sono persone che svolgono attivitĂ di volontariato?
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Allegato 1
Domanda 9 - Se hai risposto "SI" alla precedente domanda, in quale ambito svolgono volontariato?
Domanda 10 - Chi, o cosa, ti potrebbe convincere a fare volontariato?
Segue 21
Allegato 1
Segue/Domanda 10 - Chi, o cosa, ti potrebbe convincere a fare volontariato?
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Allegato 1
Domanda 11 - A cosa associ la parola "DONO"? Una sola risposta.
Domanda 12 - A cosa associ le parole "Volontario o Volontariato"? Una sola risposta
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Allegato 1
Domanda 13 - Il dono (del sangue, di organi, del midollo osseo, del cordone ombelicale, ecc.) è importante?
Domanda 14 - Se hai risposto "SI" alla precedente domanda, perchÊ è importante donare? Una sola risposta
Segue
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Allegato 1
Segue/Domanda 14 - Se hai risposto "SI" alla precedente domanda, perchÊ è importante donare? Una sola risposta
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Allegato 1
Domanda 15 - Che associazioni del dono conosci?
Domanda 16 - Ricordi di aver visto una pubblicitĂ di una delle Associazioni del dono?
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Allegato 1
Domanda 17 - Se hai risposto "SI" alla domanda precedente, ricordi dove l'hai vista?
Domanda 18 - Che mezzi ritieni piĂš efficaci per fare pubblicitĂ ad Avis o alle altre associazioni? Massimo tre risposte
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Allegato 1
Domanda 19 - Ricordi di avere avuto incontri a scuola con una o piĂš associazioni del dono?
Domanda 20 - Ricordi in particolare gli incontri a scuola con Avis?
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Allegato 1
Domanda 21 - Sulla base delle tue conoscenze ed esperienze quale di queste frasi descrive meglio l'immagine che hai dell'Avis? Una sola risposta
Segue
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Allegato 1
Segue/Domanda 21 - Sulla base delle tue conoscenze ed esperienze quale di queste frasi descrive meglio l'immagine che hai dell'Avis? Una sola risposta
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Allegato 1
Domanda 22 - E quale di queste altre frasi ti senti di condividere a proposito dell'immagine che hai dell'Avis? Una sola risposta
Segue
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Allegato 1
Segue/Domanda 22 - E quale di queste altre frasi ti senti di condividere a proposito dell'immagine che hai dell'Avis? Una sola risposta
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Allegato 1
Domanda 23 - Su quale messaggio dovrebbero puntare le campagne di sensibilizzazione dell'Avis? Due sole risposte
Domanda 24 - Secondo te quanto è importante la presenza dell'Avis nelle scuole? Una sola risposta.
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Allegato 1
Domanda 25 - Conosci e frequenti siti web, pagine Facebook, o altri, di Avis?
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Allegato 1
Domanda 26 - Conosci Radio SivĂ - la web Radio di Avis?
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Responsabile di Comprensorio Giampietro Nepoti Gruppo di lavoro costituito da Stefano Bonvicini Claudio Lorenzini Giampietro Nepoti Renzo Romagnoli Simone Salomoni
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