ISSN CARTA 2531-3266 DIGITALE 2499-5541
9 771124 848403
Perché è sbagliato esonerare De Boer IO G G A D N O S LA SUPERGIURIA DI 100 ESPERTI VOTA ALLEGRI FAVORITO MA SPALLETTI E SARRI POSSONO GIOCARSELA
Anticipo a Genova: Se vince è primo almeno per 24 ore > FEDELE > A PAGINA 4
> Higuain il re dei cannonieri secondo il 46% ma subito dietro Dzeko ha il 35%
Fiorentina Genoa Bologna Inter Sampdoria Udinese Pescara Empoli Palermo Crotone
> FANELLI > ALLE PAGINE 2 E 3
NELLA LISTA ANCHE DYBALA E HIGUAIN
C’è Buffon in corsa per il Pallone d’Oro Il vero miracolo del portiere azzurro
SERIE A 10ª GIORNATA 21 19 19 17 15 15 14 13 13 13
> GUADAGNO E INTORCIA > ALLE PAGINE 6 E 7
È in edicola con il Corriere la favolosa statuina di Miss Dronio
> Bianconeri primi ancora per l’88% giallorossi e azzurri sono i principali rivali per il 72%
E il Milan può volare in testa
Juventus Roma Milan Napoli Torino Lazio Chievo Atalanta Sassuolo Cagliari
Frank De Boer, 46 anni, tecnico nerazzurro
Da sinistra Higuain (28 anni) stella della Juve, Dzeko (30) bomber della Roma e Callejon (29), sei gol con il Napoli
Manuel Locatelli, 18 anni, rivelazione rossonera
CLASSIFICA
Cinque motivi per confermare il tecnico dell’Inter Ieri è arrivato Zhang jr a Milano: il futuro di Frank dopo il Torino
JUVE ATTENTA A ROMA E NAPOLI
SERIE A SENZA SOSTE
Oggi Genoa - Milan ore 20.45 Domani Chievo-Bologna ore 20.45 Fiorentina-Crotone 20.45 Inter-Torino 20.45 Juventus-Sampdoria 20.45 Lazio-Cagliari 20.45 Napoli-Empoli 20.45 Pescara-Atalanta 20.45 Sassuolo-Roma 20.45 Giovedì Palermo-Udinese 20.45
61025
edizione NAZIONALE
Martedì 25 ottobre 2016 ANNO 93 - N. 295 - € 1,30 IN ITALIA www.corrieredellosport.it
12 12 12 11 11 10 7 6 6 1
di Marco Evangelisti
Non l’hanno costruita in un giorno questa Juve, anzi, è come la Sagrada Familia, o San Pietro per la quale ci vollero decenni e secoli e fatica da atterrire un leone dell’arte come Michelangelo. Ma ora eccole riunite dal Pallone d’Oro le generazioni della squadra. > A PAGINA 9
Gianluigi Buffon, 38 anni
SERIE B IN CAMPO
INTERVISTA ESCLUSIVA A PALTRINIERI
Brividi Trapani con il Benevento Il Bari a Novara
«Riesco ad amare tutti i miei rivali»
> A PAGINA 19 E NELL’INSERTO
«Nuoto e mi diverto, poi finisce lì»
SERIE B 11ª GIORNATA Ieri Spezia-Cittadella 1-1 Oggi Ascoli-Salernitana ore 20.30 Avellino-Ternana 20.30 Brescia-Vicenza 20.30 Cesena-V. Entella 20.30 Frosinone-Spal 20.30 Novara-Bari 20.30 Perugia-Carpi 20.30 Pisa-H. Verona 20.30 Pro Vercelli-Latina 20.30 Trapani-Benevento 20.30
CLASSIFICA
H. Verona 23 Cittadella 19 Spezia 17 Perugia 16 V. Entella 16 Carpi 16 Benevento* 15 Spal 15 Frosinone 15 Pisa 13 Bari 13
Brescia Pro Vercelli Salernitana Novara Cesena Ascoli Vicenza Latina Ternana Avellino Trapani
*= Un punto di penalizzazione
Rivivi gli anni più Yatta di sempre, colleziona le statuine del mitico cartone Yattaman. È in edicola con il Corriere dello Sport-Stadio la terza statuina della Yattaman Cult Collection, una delle più attese, quella di Miss Dronio. Ogni settimana in edicola con il tuo quotidiano sportivo preferito ti aspettano le statuine di Yattaman. Una collezione di diciannove pezzi da non lasciarsi sfuggire. Prenotale dal tuo edicolante per non perdere neanche un’uscita. Potrai regalarti una collezione unica.
12 12 11 11 10 10 10 9 9 9 6
di Paolo de Laurentiis
Gregorio Paltrinieri, campione di tutto nei 1.500, compreso l’oro olimpico, è fatto così: rende facili le cose difficili. Prepara, studia, analizza, spacca il capello in quattro. Ma quando è lì, riesce anche a improvvisare. Vince anche - o soprattutto - per questo. > A PAGINA 21
Gregorio Paltrinieri, 22 anni
2 CORRIERE DELLO SPORT STADIO
IL SONDAGGIO
Allenatori ex calciatori e addetti ai lavori: in 100 hanno... deciso in anticipo il campionato
«JUVE DA RECORD POI NAPOLI E ROMA» 1
I bianconeri favoriti per il sesto scudetto ma azzurri e giallorossi raccolgono consensi di Francesca Fanelli ROMA
MARTEDÌ 25 OTTOBRE 2016
Edin Dzeko che mangia terreno e trascina la Roma verso l’alto, poi Immobile, ma anche Belotti, Bacca, Icardi e Kalinic. Siamo tra la nona e la decima giornata, i risultati finora hanno appassionato e continueranno a farlo. Perché chi lo avrebbe detto che i bianconeri avrebbero perso due volte a San Siro contro il baby-boom del Milan di Montella (e la Roma non lo perde di vista...) e prima ancora
Il gioco sembrava destinato a restare chiuso nella scatola. Nessuno lo avrebbe scartato fino a festa conclusa. Si diceva: campionato già deciso prima di cominciare, vista la campagna acquisti faraonica della Juve, l’acquisto di Pjanic e Higuain su tutti, portati via a due dirette concorrenti per lo scudetto. Allora tutto così, semplice e lineare? Neanche per idea - almeno per il momento niente fuga ed è il bello del calcio, la sua imprevedibilità in quello che le nude e crude cifre troppo spesso annunciano. Per fortuna del popolo tifoso e spettatore. La Juve non ha già vinto - perché si sa la carta è una cosa, il campo un’altra - La Juve campione 2015-2016 lo sapevano a Vinovo, lo hanno sempre saputo. Ma l’idea era di preparare una stagione di altis- In 88 votano Juve: simo livello. E ancora ades- il titolo sarà suo so è così. Abbiamo chiesto a Tra gli attaccanti 100 grandi elettori di gioca- ci sono anche Bacca re per noi e chiudere il campionato in anticipo, di pre- e Gabbiadini vedere chi alzerà la Coppa dello scudetto a fine stagione, di scegliere la coppia di con l’Inter complicata dell’oprime rivali e di prevedere landese De Boer che a Milachi sarà il bomber principe. no sta vivendo settimane di Sono 88 su 100 quelli che ve- fuoco. Già proprio lui che, dono comunque la Juve di vincendo contro la Juve aveAllegri avanti alle altre, favo- va inaugurato un trittico di ririta per la conquista del se- sultati utili, aggiungendo ansto titolo, alle spalle la cop- che 3 punti contro l’Empoli e pia di prime rivali è Napoli- uno con il Bologna, e invece Roma o Roma-Napoli per- poi è scivolato verso la zona ché non c’è un ordine, ma grigia della classifica. E poi il ora comanda solo l’alfabeto, Napoli che anche senza Milik poi si vedrà. Di fatto però nel porta a casa i punti. Già. Pergioco delle... coppie sia il Na- ché il calcio è così, è un giopoli che la Roma fanno ten- co che va scartato poco alla denza e sono state abbinate, volta. ©RIPRODUZIONE RISERVATA a seconda delle scelte, anche con Milan e Juve, ma su 100 Pareri raccolti pareri in 72 vedono azzurri da Roberto Fazio, e giallorossi dietro alla squaFurio Fedele, dra del presidente Agnelli. Antonio Giordano, Tra i bomber c’è quasi un teFederico Giustini, sta a testa, con Higuain lepre davanti a tutti e il rinato Francesco Guerrieri, Ettore Intorcia, Ilaria Masini
Chi vincerà lo scudetto? Roberto Mancini allenatore
Juve
2
3
Chi saranno le prime 2 rivali?
Chi vincerà la classifica cannonieri?
Roma-Napoli
Higuain Roberto Mancini, 51 anni
Giacomo Losi ex giocatore
Juve
Roma-Napoli
Giuseppe Giannini ex giocatore
Roma
Juve-Milan
Dzeko
Luigi De Canio allenatore
Juve
Roma-Napoli
Higuain
Bernardo Corradi ex giocatore
Juve
Roma-Milan
Dzeko
Antonio Di Gennaro allenatore
Juve
Napoli-Roma
Higuain
Aldo Serena ex giocatore
Juve
Milan-Napoli
Higuain
Alessio Tacchinardi ex giocatore Juve
Roma-Napoli
Higuain
Antonio Cabrini allenatore
Juve
Roma-Napoli
Un italiano
Carlo Mazzone allenatore
Roma
Juve-Milan
Angelo Di Livio ex giocatore
Juve
Roma Napoli
Dzeko
Giorgio Perinetti dir. sportivo
Juve
Roma-Napoli
Higuain
Fabio Petruzzi ex giocatore
Juve
Roma-Napoli
Higuain
Domenico Di Carlo allenatore
Juve
Roma-Napoli
Higuain
Salvatore Schillaci ex giocatore
Juve
Roma-Napoli
Immobile
Stefano Antonelli dir. sportivo
Juve
Roma-Napoli
Higuain
Daniele Massaro ex giocatore
Juve
Milan-Roma
Dzeko
Franco Causio ex giocatore
Juve
Roma-Napoli
Fabio Liverani allenatore
Juve
Roma-Napoli
Dzeko
Guglielmo Acri dir. sportivo
Napoli
Juve -Roma
Dzeko
Alessandro Bruno giocatore
Juve
Napoli-Roma
Higuain
Simone Tiribocchi ex giocatore
Juve
Roma-Napoli
Dzeko
Michelangelo Rampulla ex giocatore Juve
Roma-Napoli
Belotti
Delio Rossi allenatore
Juve
Napoli-Roma
Higuain
Francesco Colonnese ex giocatore Juve
Roma-Napoli
Dzeko
Beppe Bergomi ex giocatore
Juve
Napoli-Roma
Dino Zoff allenatore
Juve
Napoli-Roma
Higuain
Roberto Sosa allenatore
Juve
Napoli-Roma
Dzeko
Salvatore Aronica ex giocatore
Juve
Napoli-Roma
Higuain
Andrea Dossena giocatore
Juve
Roma-Napoli
Icardi
Samuele Dalla Bona ex giocatore Juve
Napoli-Roma
Gabbiadini
Bruno Giordano allenatore
Juve
Napoli-Roma
Immobile
Andrea Carnevale dirigente
Juve
Napoli-Roma
Dzeko
Nicola Amoruso ex giocatore
Juve
Roma-Milan
Delio Rossi, 55 anni
Beppe Bergomi, 52 anni
Giuseppe Giannini, 52 anni
Giacomo Losi, 81 anni
Higuain
Dzeko
Higuain
Higuain
Dzeko
Giuseppe Taglialatela ex giocatore Napoli
Juve-Roma
Kalinic
Pierpaolo Marino dir. sportivo
Juve
Napoli-Roma
Higuain
Michele Pazienza giocatore
Juve
Roma-Napoli
Higuain
Emiliano Mondonico allenat ore
Juve
Napoli-Roma
Belotti
Carmine Gautieri allenatore
Juve
Napoli-Roma
Dzeko
Evaristo Beccalossi allenatore
Juve
Roma-Napoli
Dzeko
Ricky Albertosi ex giocatore
Juve
Roma-Napoli
Dzeko
Roberto Scarnecchia ex giocatore Juve
Roma-Napoli
Gaetano D’Agostino ex giocatore Roma
Juve-Napoli
Dzeko
Sandro Mazzola ex giocatore
Roma-Juve
Higuain
Francesco Montervino ex giocatore Juve
Napoli-Roma
Higuain
Salvatore Bagni ex giocatore
Juve
Roma-Napoli
Higuain
Mario Corso allenatore
Juve
Roma-Napoli
Dybala
Enrico Chiesa allenatore
Juve
Roma-Napoli
Dzeko
Giuseppe Sannino allenatore
Juve
Roma-Napoli
Higuain
Fabrizio Castori allenatore
Juve
Roma-Napoli
Inter
Angelo Di Livio, 50 anni
Dino Zoff, 74 anni
Dzeko
Higuain
MARTEDÌ 25 OTTOBRE 2016
3 CORRIERE DELLO SPORT STADIO
IL SONDAGGIO
Per il primato dei goleador è lotta a due tra Higuain e Dzeko ma ammesse sorprese...
1 Chi vincerà lo scudetto? Riccardo Bigon dir. sportivo
Napoli
2
3
Chi saranno le prime 2 rivali?
Chi vincerà la classifica cannonieri?
Roma-Juve
IL PREDESTINATO
Per il granata Belotti stagione in prima fila
Dzeko Giancarlo Antognoni, 62 anni
Andrea Agostinelli allenatore
Juve
Napoli-Roma
Raffaele Sergio allenatore
Juve
Napoli-Roma
Dzeko
Guido Angelozzi dir. sportivo
Juve
Roma-Napoli
Higuain
Elio Signorelli dir. sportivo
Juve
Roma-Milan
Higuain
Franco Colomba allenatore
Juve
Roma-Napoli
Belotti
Alessandro Calori allenatore
Juve
Roma-Napoli
Higuain
Walter Novellino allenatore
Juve
Roma-Napoli
Dzeko
Marco Giannitti dir. sportivo
Juve
Roma-Napoli
Dzeko
Ruggero Rizzitelli ex giocatore
Juve
Roma-Napoli
Gennaro Iezzo ex giocatore
Napoli
Juve-Roma
Callejon
Giancarlo Antognoni ex giocatore Juve
Roma-Napoli
Higuain
Alberto Di Chiara ex giocatore
Juve
Roma-Napoli
Higuain
Francesco Flachi ex giocatore
Juve
Roma-Milan
Dzeko
Luciano Chiarugi allenatore
Juve
Roma-Napoli
Higuain
Alessandro Altobelli ex giocatore Juve
Roma-Napoli
Icardi
Francesco Moriero allenatore
Roma
Juve-Napoli
Higuain
Renato Zaccarelli ex giocatore
Juve
Roma-Napoli
Cristiano Lupatelli ex giocatore
Juve
Napoli-Roma
Higuain
Stefano Colantuono allenator e
Juve
Napoli-Roma
Higuain
Fabrizio Ravanelli allenatore
Juve
Napoli-Roma
Higuain
Giancarlo Camolese allenatore
Napoli
Juve-Roma
Higuain
Pino Wilson ex giocatore
Juve
Napoli-Milan
Dzeko
Stefano Fiore ex giocatore
Juve
Napoli-Roma
Immobile
Vincenzo D’Amico ex giocatore
Juve
Roma-Napoli
Immobile
Luigi Simoni allenatore
Juve
Roma-Milan
Giancarlo De Sisti allenatore
Juve
Roma-Napoli
Dzeko
Edy Reja allenatore
Juve
Napoli-Roma
Higuain
Marco Di Vaio dirigente
Juve
Roma-Napoli
Dzeko
Angelo Gregucci allenatore
Juve
Roma-Milan
Icardi
Giuseppe Bellusci giocatore
Roma
Juve-Napoli
Higuain
Francesco Baiano allenatore
Juve
Napoli-Roma
Immobile
Moreno Torricelli ex giocatore
Juve
Roma-Napoli
Higuain
Odoacre Chierico ex giocatore
Roma
Juve-Milan
Mirko Vucinic giocatore
Juve
Roma-Napoli
Higuain
Paolo Negro ex giocatore
Juve
Roma-Napoli
Higuain
Marco Materazzi allenatore
Juve
Roma-Milan
Dzeko
Cristiano Lucarelli allenatore
Juve
Roma-Napoli
Dzeko
Roberto Stellone allenatore
Juve
Napoli-Roma
Higuain
Giuseppe Bruscolotti ex giocatore Juve
Napoli-Roma
Dzeko
Emanuele Calaiò giocatore
Juve
Roma-Napoli
Icardi
Federico Di Francesco giocatore Juve
Napoli-Roma
Marco Simone allenatore
Juve
Roma-Milan
Bacca
Simone Braglia ex giocatore
Juve
Roma-Milan
Higuain
Fulvio Collovati ex giocatore
Juve
Roma-Napoli
Higuain
Fernando Orsi allenatore
Juve
Roma-Napoli
Dzeko
Mathieu Flamini giocatore
Juve
Roma-Milan
Bacca
Francesco Coco ex giocatore
Juve
Roma-Milan
Higuain
Stefano Eranio ex giocatore
Juve
Milan-Roma
Dzeko
Fabio Galante ex giocatore
Juve
Roma-Milan
Walter Novellino, 63 anni
Gigi Simoni, 77 anni
Fulvio Collovati, 59 anni
Fernando Orsi, 57 anni
Stefano Colantuono, 54 anni
Pino Wilson, 70 anni
Higuain
Dzeko Andrea Belotti da Calcinate, classe 1993, segni particolari predestinato. Attaccante con la maglia del Torino e della Nazionale, una bella speranza del nostro calcio. Per il Gallo parlano i numeri: finora 47 gol in carriera e la sua esultanza con la mano a cresta di gallo è diventata un must
BOMBER DI RIENTRO
Tra Lazio e Nazionale c’è Immobile per tutti
Dzeko
Higuain
Dzeko
Ciro Immobile da Torre Annunziata, classe 1990. Un bomber vero, esploso a Pescara stagione 2011-2012, una super Serie B, poi balzato alle cronache con la maglia del Torino - campionato 2013-2014. Poi anche Borussia Dortmund e Siviglia. Ora alla Lazio e di nuovo in Nazionale
TALENTO CROATO
Kalinic, idee e reti al servizio della Viola
Dzeko
Higuain
Nikola Kalinic da Salona, classe 1988. Al servizio della Viola e della sua nazionale croata. E’ una punta forte sia fisicamente che nel gioco aereo. E’ arrivato alla Fiorentina ad agosto 2015 e Paulo Sousa conta su di lui e sul suo potenziale offensivo
4 CORRIERE DELLO SPORT STADIO
MARTEDÌ 25 OTTOBRE 2016
GENOA-MILAN (20.45) LA GIOIA DELL’AD
Dopo aver battuto a San Siro i campioni d’Italia, i rossoneri cercano una nuova impresa
Galliani felice «Noi forti, ma sono stupito»
Il Milan sogna una notte da re
Se batte il Genoa si porta in vetta alla classifica superando la Juve L’ultima volta da soli fu nel 2012 di Furio Fedele INVIATO A CARNAGO
Una notte, da soli, in testa alla classifica. Un altro sogno che potrebbe diventare realtà se il Milan questa sera dovesse battere il Genoa a Marassi. Il Milan è reduce da due sconfitte consecutive esterne contro i rossoblù, contro quello che era diventato la «Bestia rossonerazzurra» delle milanesi, ovvero Giampiero Gasperini. Questa volta in panchina c’è Juric, un suo devoto discepolo che ha ereditato soprattutto la grinta del maestro. Un ritorno al passato. Il 31 marzo 2012 il Milan era in vetta alla Serie A in solitaria. I rossoneri allenati da Massimiliano Allegri pareggiarono per 1-1 contro il Catania (allenato da Vincenzo Montella), andando momentaneamente a +5 sulla Juventus che, il giorno dopo, battendo il Napoli, si portò a due lunghezze in classifica. Nel turno successivo a causa anche della sconfitta interna del Milan (2-1 contro la Fiorentina), i bianconeri tornarono in testa. Ma il Milan trascorse un’altra notte in testa (il 10 aprile) per essere ripassati dalla Juve il giorno dopo. L’ultimissima, ma anche piuttosto velleitaria, occasione in cui il Milan è balzato in testa alla classifica di serie A, risale alla seconda giornata del campionato 2014-2015 (anche se in condivisione). Quello di Inzaghi che, dopo due giornate, era a punteggio pieno...
CABALA. Insomma, tutto può accadere. A maggior ragione se si considera il possibile... ambo da collegare anche al prossimo turno di campionato. Genoa e Pescara (a San Siro) per i rossoneri. Doppia sfida casalinga (Samp domani e sabato il Napoli) per la Juventus, con il Milan che domenica scenderà in campo conoscendo già il risultato della diretta rivale. Ovviamente bisogna sempre tenere conto del possibile, proverbiale terzo incomodo: la Roma, attualmente a pari punti (19)
Montella: Ho sogni sportivi, ma so che l’entusiasmo porta punti e l’euforia può toglierne con il Milan. Inutile sottolineare il fatto che Montella ha cercato di dribblare qualsiasi riferimento al primo posto. «Non cado in questo tranello, non ci ho pensato - ha detto - Adesso che me lo avete detto, forse ci penserò. Magari mi farà male, o bene... Ho dei sogni sportivi, ma l’allenatore deve essere più realista dei tifosi e dei suoi calciatori. L’entusiasmo porta qualche punto, l’euforia ne toglie qualche altro. Non bisogna andare oltre». Comunque, per chi crede nella cabala, l’ultimo successo del Milan a Marassi contro il Genoa risale al 7 aprile 2014.
Un 2-1 propiziato da Taarabt e Honda. Il giapponese, fra l’altro, questa sera potrebbe esordire da titolare in questa stagione al posto di Suso. L’altro cambio previsto da Montella prevede Poli al posto di Abate.
«Non pensavo ad una classifica così importante»
Abate (29) e Paletta (30) festeggiano Locatelli, 18 anni, dopo la rete alla Juventus ANSA
GENOA
©RIPRODUZIONE RISERVATA
MILAN
3-4-3
21 ORBAN
1 PERIN
8 BURDISSO
BABY-BOOM. Ma quest’oggi si
celebra anche un compleanno molto speciale. Un anno fa Gigio Donnarumma esordì in Serie A al posto di Diego Lopez che si giocò il posto proprio il 27 settembre contro il Genoa a Marassi. Il baby-portiere iniziò bene con il successo, a San Siro, per 2-1 contro il Sassuolo. Fra l’altro Montella è intenzionato a dare nuovamente fiducia a Locatelli nonostante sia alla terza partita consecutiva. «È uscito prima contro la Juventus, è più fresco degli altri e se non recuperano bene i giovani...» ha spiegato il tecnico. Che, fra l’altro, ha invitato alla prudenza anche sui giovani di punta della sua squadra. «Donnarumma e Locatelli riescono a fare con naturalezza cose che per la loro età sono incredibili - ha detto - Evidentemente, hanno alle loro spalle delle famiglie che li aiutano a vivere tutto questo con grande serenità. Noi ora dobbiamo mantenere equilibrio, anche se questa vittoria potrà cambiare qualcosa: ci sono tanti esempi di squadre esaltatesi per risultati importanti e poi finite male nel corso della stagione».
MILANO - Adriano Galliani è stato ospite ieri sera a TikiTaka dove ha parlato del momento d’oro del Milan. «L’idea del Milan giovane e italiano risale a qualche anno fa quando abbiamo capito che i fatturati dei top club europei erano tali che non si poteva competere con loro se non seguendo questa linea ha spiegato - Il secondo posto a due punti dalla Juventus? Più che aspettarmelo, ci speravo. L’anno scorso continuavo a dire che la nostra “rosa” era superiore alla classifica che avevamo e quindi ci speravo. Però francamente non immaginavo una posizione di classifica così importante».
5 IZZO
44 VELOSO
88 RINCON 22 LAZOVIC
93 LAXALT
9 SIMEONE
Allenatore: Montella. A disposizione: 1 Gabriel, 35 Plizzari, 20 Abate, 19 Zapata, 4 Ely, 15 Gomez, 23 Sosa, 80 Pasalic, 8 Suso, 9 Lapadula, 7 Luiz Adriano. Indisponibili: Bertolacci, Mati Fernandez, Vangioni, 27 Antonelli, Calabria, MontoPANDEV livo. Squalificati: -. 10 Diffidati: -. HONDA 70 BACCA
30 RIGONI 11 NIANG
4-3-3
33 KUCKA
73 LOCATELLI
29
16 POLI
Allenatore: Juric. PALETTA 5 A disposizione: 23 13 BONAVENTURA 99 Lamanna, 38 Zima, 28 ROMAGNOLI DONNARUMMA Brivio, 29 Fiamozzi, 24 Munoz, 2 3 Gentiletti, 2 Edenilson, 4 Cofie, 14 DE SCIGLIO Biraschi, 11 Ocampos, 10 Ntcham, 19 Pavoletti. Indisponibili: Gakpè. Squalificati: -. Diffidati: -.
1
X
2
2,75 3,20 2,55
GENOVA, stadio Ferraris, ore 20.45 ARBITRO: Banti di Livorno; Arbitri d’area: Mazzoleni e Fabbri; Guardalinee: Di Fiore e Longo; Quarto uomo: Meli. TV: Sky Sport1 e Calcio 1; Premium Sport. Prezzi: 100, 50, 40, 25 euro.
L’AVVERSARIO
Juric: Avversario difficile, reagiamo! GENOVA - La sconfitta nel derby pesa, l'unico modo per lasciarsela alle spalle è un bel colpo di reni contro il Milan questa sera. Anche perché il Genoa è imbattuto in casa al netto di una partita contro la Fiorentina ancora da completare - quindi Ivan Juric guarda avanti con moderato ottimismo. «Ci manca la malizia, questo sì», spiega
alla vigilia del turno infrasettimanale. «Dobbiamo essere bravi e convinti, anche a livello mentale, per produrre un'adeguata reazione». Pavoletti, rientrato tre giorni fa giocando l'ultimo quarto d'ora con la Sampdoria, questa sera non partirà dall'inizio. Questo preannuncia l'allenatore, che ritrova Lazovic dopo la
squalifica. «Ci aspetta un avversario difficile, il Milan è in grande spolvero e ha molta qualità. In generale credo che qualcosa nella formazione cambierà rispetto al derby, che mi ha lasciato abbastanza soddisfatto. Situazioni da gestire meglio ce ne sono, tipo nelle marcature». c.b./ass
PER IL MERCATO DI GENNAIO
Pavoletti o Verratti, idee da made in Italy
Il tecnico a gennaio s’aspetta nuovi acquisti. E Emery (Psg) stravede per Bacca... INVIATO A CARNAGO - Finalmente Sino-Europe Sports (cioè il futuro proprietario del Milan) ha voluto fare pubblicamente i complimenti al Milan dei giovani attraverso il profilo Twitter di Community Adviser: «Non conosciamo paura, sempre avanti, questo è il fuoco della gioventù! Grazie per la gioia che regalate ai rossoneri». Ci sono voluti la vittoria storica (dopo 9 sconfitte consecutive fra campionato e Coppa Italia) e il perdurante secondo posto in classifica, sempre in condivisione con la Roma, per scatenare l’entusiasmo dei nuovi padroni cinesi. Meglio tardi che mai... Intanto ieri da Milanello è giunto un messaggio forte e chiaro da parte di Vincenzo Montella. A proposito del mercato di gennaio che, a differenza di quello estivo, dovrà essere di qualità diversa.
BERLUSCONI. A proposito del baby-boom e del dilagante made in Italy rossonero il tecnico rossonero ha svelato un importante retroscena. «No, non ho avuto modo di sentire Berlusconi dopo la vittoria contro la Juventus - ha ammesso - ma anche questa volta ha avuto ragione. Quando sono stato a
tutti quelli del Milan e forse qualcuno nuovo. Quali? Lo vedrete a gennaio». Quindi è chiaro che Montella si aspetta il completamento dell’organico. Ma chi è o, meglio chi sono, i mister «X» che mancano dalla possibile formazione rossonera tutta italiana? Considerato il fatto che il Milan in questo momento sembra competitivo in porta, in difesa e a centrocampo, potrebbe esserci l’arrivo, già a gennaio, del bomber genoano Pavoletti che potrebbe fare coppia con Bacca o Lapadula. Il primo acquisto estivo preteso dal presidente rossonero in persona.
I rossoneri sognano uno scambio di prestiti per avere il fantasista della Nazionale cena a casa sua (per la presentazione ufficiale appena ingaggiato a fine giugno; ndi), mi ha fatto prendere appunti sulla formazione dei suoi sogni: 11 italiani su 11, tutti giovanissimi, compresi gli oriundi. In pratica
VERRATTI. Anche se il sogno...
Pavoletti, 27 anni, attaccante del Genoa e della Nazionale LAPRESSE
italiano di Vincenzo Montella è, da sempre, Marco Verratti. Che Montella cercò di avere nella sua Fiorentina nell’estate 2012. L’asta per il regista azzurro vide la Viola
in corsa fino a quando il Psg arrivò alla cifra di 14 milioni di euro. Montella, appena ingaggiato, non ebbe la forza di imporsi oltre. Certo, si tratta di un’impresa titanica considerato il fatto che il Psg valuta Verratti almeno 80 milioni di euro che l’exPescara ha un ingaggio di 6 milioni di euro. Ma Emery non... impazzisce per Verratti. Il tecnico spagnolo, piuttosto, rimpiange ancora oggi uno dei suoi attaccanti preferiti, Carlos Bacca, con il quale ha vinto due Europa League con il Siviglia. Il colombiano ha atteso quasi tutta l’estate un cenno dal suo allenatore preferito. Sarebbe utilizzabile, già da gennaio, in Champions o e in Europa League. Possibile uno scambio di prestiti? «Lo vedrete...». fur.fed. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
LOCATELLI. Sul nuovo baby-boom rossonero Galliani non ha dubbi. «La prima cosa che mi è venuta in mente è stata una similitudine con Rivera che nel 1961 segnò un gol alla Juve a 18 anni così come Locatelli ha ricordato l’ad - Poi Rivera da quel momento è diventato un campione... Locatelli deve ancora fare tutto. Non dico che Manuel è come Rivera che ha giocato nel Milan fino al 1979 e ha vinto lo Scudetto della Stella. Auguro a Locatelli di ripercorrere quella carriera». Di chi è il merito della crescita esponenziale di Locatelli? «Io sono un appassionato pazzo e verifico tutto quello che succede. Dopo ogni partita analizzo gli indici di efficienza tecnica, fisica e motivazionale tramite un software di Milan Lab. La media quando fai bene è intorno a 90 su 100. Quando Locatelli ha iniziato l’indice di efficienza fisica era 70. Grazie al lavoro straordinario di Milan Lab, di Daniele Tognaccini e dei preparatori atletici adesso il ragazzo ha un indice di 91-92, cioè quello di un giocatore di Serie A. Ha il fisico resistente in grado di giocare nel campionato. Bisogna ricordare sempre tutti questi dati. Noi adesso abbiamo un progetto che si chiama “Milan Gold” che riguarda i giocatori di maggior talento del settore giovanile: un programma che ha lo scopo di farli crescere psi-
Adriano Galliani, 72 anni ANSA
cologicamente, fisicamente e livello delle motivazioni. Come sempre, nulla succede per caso». DONNARUMMA. Ma Donna-
rumma può essere l’erede di Buffon non solo in Nazionale ma anche nella Juven-
«Locatelli? Merito di Milan Lab. Sono sicuro, Donnarumma sarà il futuro nostro e della Nazionale» tus? «Non scherziamo, Donnarunma è un giocatore del Milan e io mi auguro e sono convinto che sarà un giocatore del Milan ancora per molti anni - ha detto Galliani - Credo che sarà l’erede di Buffon in Nazionale anche se Buffon è ancora un grandissimo portiere. Ha un contratto con la Juve fino al 2018, sta facendo benissimo. La prima partita tra l’altro la giocò contro il Milan (Parma-Milan 0-0, 19 novembre 1995; ndr) e, come per Donnarumma, si capì che era un predestinato. Auguro a Donnarumma di continuare come adesso». fur.fed
©RIPRODUZIONE RISERVATA
IL PRESIDENTE DEL CONI
Malagò: Applausi al Milan italiano ROMA - Il Presidente del Coni Giovanni Malagò, in occasione della presentazione della Giornata nazionale delle vaccinazioni all’Acqua Acetosa, ha commentato il buon momento per i giovani italiani in serie A: «Da italiano sono felice del percorso intrapreso dal Milan. Anche altre società, il Sassuolo in primis, avevano cominciato a seminare anche precedentemente e questo ci fa molto piacere, tanto è vero che pensiamo di avere una Under 21 molto competitiva e speriamo di non fallire la qualificazione olimpica per Tokyo, come invece successo a Londra e Rio».
BUFFON. Un auspicio poi anche per Buffon, inserito nella prima cinquina dei candidati al Pallone d’Oro 2016 resi noti da France Football: «Non è solo un grande portiere, il capitano della Nazionale italiana e un recordman di presenze, lui è proprio il migliore. Fac-
cio veramente un tifo speciale per lui, sarebbe una cosa bellissima anche per il calcio italiano. Assieme a Francesco Totti è tra quelli che oggi possono rappresentare il nostro movimento, per la loro storia e il loro percorso e credo che entrambi modelli positivi da esportare». AMATRICE. Malagò, durante la
sua visita di oggi nel comune reatino colpito dal sisma, ha inoltre annunciato che sorgerà ad Amatrice un nuovo centro del Coni e sarà inaugurato «alla presenza di una nazionale tra volley, basket e calcio a 5». Gli interventi del Coni si concentreranno proprio sul palasport di Amatrice, la cui struttura è uscita indenne dal terremoto. Il Coni inoltre aveva annunciato nei giorni scorsi l’intenzione di investire risorse per 480mila euro tra Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto. r.f.
6 CORRIERE DELLO SPORT STADIO
MARTEDÌ 25 OTTOBRE 2016
INTER
EPILOGO DE BOER Deve cavalcare il Toro se vuole tenersi l’Inter Non basterà il risultato, il club pretende la prestazione Il suo destino appare già segnato. Zhang jr è a Milano di Pietro Guadagno MILANO
Come previsto, domani sera, contro il Torino, ci sarà ancora De Boer sulla panchina nerazzurra. Tutto lascia intendere, però, che sarà anche l'ultima volta della sua breve avventura interista. Una decisione definitiva ancora non è stata presa, ma gli spifferi raccontano che sia questo ormai l'orientamento. Il risultato del match non sarà la discriminante, conteranno semmai la prestazione e l'atteggiamento. In sostanza, solo se la squadra si renderà protagonista di una clamorosa reazione, dimostrando che le idee del tecnico olandese possono ancora avere successo, allora ci sarà un'altra
(con qualche ora di anticipo rispetto ai piani originari) è sbarcato a Milano Steven, figlio di Jindong Zhang. Mentre per domani è atteso Thohir e, infine, giovedì sarà il turno di Yang Yang, direttore generale di Suning. Insomma, sarà un confronto ad altissimo livello a stabilire il futuro del-
la panchina nerazzurra. Per la verità, Zhang jr, dopo il "senior meeting" in sede, nel pomeriggio, attorno alle 17, ha varcato i cancelli della Pinetina per incontrare Gardini e Ausilio e ottenere un aggiornamento della situazione, relazionando poi il padre e Jun Ren, responsabile dell'area sportiva di Suning. Gardini e Ausilio, insieme a Zanetti, avevano
FERMO SULLE SUE IDEE. De Boer ha nuovamente ribadito le sue idee e le sue convinzioni. A suo giudizio, con il tempo, la squadra è destinata a crescere e a migliorare, fino ad arrivare ad interpretare nel modo giusto il suo calcio, che è poi il motivo per cui è stato chiamato all'Inter. L'olandese ha anche spiegato le ragioni delle scelte fatte nelle ultime uscite. Ebbene, le perplessità che erano già emer-
Medel squalificato per tre giornate con la prova tv: il club fa ricorso senza troppe chance chance. Nel caso, però, sarà obbligatoria una conferma domenica prossima con la Sampdoria, altrimenti l'esonero diverrà comunque realtà. Peraltro, i segnali registrati nelle ultime settimane fanno credere che tra De Boer e il gruppo le comunicazioni ormai non funzionino più: l'allenatore non riesce a farsi capire e i giocatori, volontariamente o meno, non lo capiscono. Difficile, quindi, immaginare una svolta in soli 3 giorni, dopo la sconcertante esibizione di Bergamo. Ferme restando, in ogni caso, le responsabilità da assegnare anche ai giocatori. PINETINA. Per sancire l'ad-
dio, comunque, si attenderà l'arrivo della proprietà. In realtà, già ieri mattina
raggiunto il centro sportivo in mattinata, dopo i primi contatti (poi ovviamente proseguiti per tutti il resto della giornata) con l'Indonesia e la Cina utili per verificare che la linea non era cambiata rispetto a domenica sera, ovvero nessun ribaltone immediato e tutto rinviato al post-Torino. Nel frattempo, De Boer ha diretto l'allenamento, diviso tra i titolari di Bergamo e il resto del gruppo. Poi, è toccato a lui mettersi al tavolo con i dirigenti nel primo pomeriggio.
se da parte della dirigenza sono rimaste. Tanto più che in queste settimane i confronti non sono mai mancati, l'allenatore è stato sostenuto e consigliato, ma ha comunque voluto andare avanti per testa sua, confermando la rigidità delle sue idee. La situazione, invece di migliorare, è peggiorata, così si è arrivati al punto di non ritorno. Sempre nel pomeriggio, peraltro, è arrivata anche la temuta squalifica di Medel, fermato per 3 giornate con la prova tv. Il cileno perderà le sfide con Torino, Sampdoria e Crotone, complicando evidentemente i piani di De Boer e di chi, eventualmente, prenderà il suo posto. L'Inter presenterà ricorso, provando a dimostrare che il colpo nei confronti di Kurtic non è stato così violento da dover innescare la prova tv. Le speranze che venga accolto, però, sono davvero ridotte.
RICORSO.
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Piero Ausilio, 44 anni, a colloquio con il tecnico Frank De Boer (46) ad Appiano Gentile GETTY IMAGES
GLI SCENARI NERAZZURRI
Frank via? Un big straniero o un traghettatore italiano MILANO - De Boer in panchina con il Torino e poi? Il quesito non ha ancora una risposta. Anzi, bisognerà attendere ancora qualche ora per sciogliere il dilemma. Si può provare, però, a intuire verso qualche scenario ci si indirizzerà, vale a dire se si punterà sul classico traghettatore che porti il vascello nerazzurro in porto a fine stagione o su un profilo più alto, a cui affidare l'incarico oltre il giugno 2017. All'interno di questo doppio binario, peraltro, le variabili sono diverse. Tanto per cominciare, c'è un proprietà - Suning ma anche Thohir - che potrebbe far pendere la bilancia verso un nome di peso, ribadendo le proprie ambizioni e i desideri di grandeur. Ecco perché è spuntato il nome di Blanc, ex ct della Francia e tecnico del Paris Saint-Germain, con trascorsi nerazzurri da calciatore. Ma occhio anche ai vari Van Gaal, Villas Boas e Bielsa. C'è
la sensazione, invece, che i dirigenti sul campo preferiscano badare al sodo, optando per un esperto di recuperi da situazioni difficili e complicate, rinviando alla prossima estate la scelta di un allenatore a cui legarsi per 2-3 anni. Magari proprio quel Simeone di cui si parla da tempo. In tal caso, la scelta dovrebbe essere ristretta a Guidolin, Pioli e Mandorlini. O una soluzione interna: Vecchi (tecnico della Primavera) e Beppe Baresi. Non è da escludere, peraltro, che si arrivi alla decisione finale potendo scegliere tra un piano A e un piano B, anche se un punto di incontro potrebbe essere trovato su un allenatore che comunque sappia governare e indirizzare uno spogliatoio con tante, troppe anime. Laurent Blanc, 50 anni REUTERS
ASSEMBLEA. Attenzione, però, perché a Milano
è in arrivo Kia Joorabchian, che, dopo quella
dello scorso 28 giugno che sancì il cambio di proprietà, è stato invitato anche all'Assemblea dei soci di venerdì prossimo, che approverà un bilancio in perdita per 58 milioni (sarà -30 per l'Uefa). Ebbene, l'agente anglo-iraniano è molto ascoltato dal gruppo cinese: ha pilotato l'acquisto di Joao Mario e contribuito a quello di Gabigol. Ora, però, potrebbe influenzare anche la scelta del nuovo allenatore. Un nome plausibile sarebbe quello di Hiddink, che già per due volte si è accomodato sulla panchina del Chelsea in corsa, compresa la scorsa stagione. E il Chelsea, da anni, ha come punto di riferimento proprio Kia. EX PATRON. Da considerare, infine, pure Mo-
ratti, che non possiede più alcuna azione del club nerazzurro, ma che solo 4 mesi, al momento dell'insediamento di Suning, è stato
indicato come "consigliere spirituale" dallo stesso Jindong Zhang. E allora sarà consultato anche lui per la decisione finale? Ieri, intercettato come al solito sotto i suoi uffici, l'ex-patron nerazzurro è rimasto abbottonato: «La questione si è un po' complicata, ma non sarò certo io quello destinato a districarla - ha detto a Rai Sport -. La situazione è difficile, ma io parlo solo da tifoso. Squadra in difficoltà? Se lo è allenatore, lo si evince proprio dalla squadra. I giocatori non capiscono? Questo non lo so, non penso sia difficile». La sensazione, però, è che gradirebbe parecchio dare il suo contributo in questo momento. E il suo candidato potrebbe essere quel Leonardo che, però, viene visto e si sente come un dirigente.
IN QUESTO NUMERO
p.gua.
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MARTEDÌ 25 OTTOBRE 2016
7 CORRIERE DELLO SPORT STADIO
INTER
Classifica impietosa, cammino in Europa compromesso Eppure il tecnico olandese merita la chance di riscattarsi
FUTURO INTER PERCHÈ DE BOER DEVE RESTARE
A Frank occorrono tempo e una squadra che lo segua Gli errori non sono solo i suoi: ecco i motivi per insistere Con un cinico gioco di parole si potrebbe dire che De Boer è alla canna del Gasp, epsressione che contiene tutto, incluso il paragone con quel Gasperini, domenica suo carnefice a Bergamo, che alla guida dell’Inter durò ancora meno (come giorni e come giornate di campionato) di quanto sia andata finora avanti l’avventura dell’ex allenatore dell’Ajax. Le regole spietate del cal-
cio italiano - a Coverciano devono avere dispense anche su questo, in Olanda evidentemente no - vorrebbero per De Boer un destino già segnato. Sostenere la sua difesa appare compito complicato, forse impossibile, specie nelle ore in cui tra Pinetina, Nanchino e Giacarta si decide il suo fu-
turo. Eppure ne vale la pena: spieghiamo in cinque punti come si è arrivati fin qui e perché sarebbe sbagliato esonerare De Boer. Soprattutto per rimpiazzarlo con un “traghettatore”, delegittimato agli occhi del gruppo sin dall’inizio. L’Inter deve rispondere da squadra, come atteggiamen-
ti del gruppo e predisposizione al metabolizzare il calcio di De Boer, e anche a livello individuale: leggerezze, disattenzioni, errori grossolani sono già costati tanti punti. Solo così può ripartire in campionato e salvare l’Europa League. Per la società un cambio in corsa sarebbe, a
Servizi di Ettore Intorcia
La squadra
I singoli
Una grave involuzione dopo la Juve: troppe partenze ad handicap
prescindere dalla soluzione successiva, una sconfitta con evidenti ripercussioni economiche (alla luce del triennale fatto firmare ad agosto all’olandese). Andare avanti e superare insieme la tempesta, invece, permetterebbe di arrivare al mercato di gennaio e di poter questa volta pianificare davvero tutto dall’inizio con De Boer. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
L’Europa League
Gli errori individuali pagati a caro prezzo: questione di lucidità
Frank De Boer, 46 anni: l’olandese ha sostituito il dimissionario Roberto Mancini il 9 agosto REUTERS
La società
Il mercato
Approccio rilassato e il nodo della lista: più rischi che benefici
Già 8 tecnici in 6 anni l’ennesimo cambio sarebbe una sconfitta
La campagna acquisti è nata con Mancini A gennaio invece...
«Siamo forti ma non siamo un gruppo». Le parole di Eder, subito dopo il ko di Bergamo, sono un’ammissione di colpa: conoscendo l’italobrasiliano, sono pure spontanee e sincere, nessuna frase di circostanza. Un’autocritica che in parte scagiona De Boer. Il tecnico olandese ha in mente un calcio, la squadra in campo ne disegna un altro. Solo colpa di Frank? Evidentemente no, come ammette Eder. Del resto, se qualcuno considera congruo il tempo finora avuto a disposizione dal successore di Mancini per imprimere la sua impronta alla squadra, è anche vero il contrario, e cioè che l’Inter, questa Inter, ha avuto un tempo sufficiente per adattarsi alla rivoluzione estiva. E’ anche una questione di atteggiamento, di mentalità, di personalità. I numeri sono impietosi: 8 volte su 9 in campionato l’Inter ha incassato il primo colpo del match, trovandosi sempre costretta a inseguire. Ha ribaltato la situazione a Pescara, l’ha fatto con la Juve esaltandosi in quello che sembrava il momento della svolta (la migliore prova della stagione, senza dubbio), poi ha finito col pagare sempre la partenza ad handicap.
L’approccio collettivo alla partita - quel ritrovarsi sempre a inseguire, esponendosi a nuovi rischi e perdendo anche quel po’ di equilibrio trovato o ritrovato in campo - è un aspetto rilevante. Poi ci sono gli errori individuali, che l’Inter ha sempre pagato a caro prezzo. «Dipendono dalla testa dei giocatori e io questo non posso cambiarlo», ha detto De Boer a Bergamo. Alludendo all’ultimo episodio che ha portato l’Inter alla debacle, quella inutile e sconsiderata scivolata in area di Santon che ha provocato il rigore poi trasformato da Pinilla. Tutto questo proprio quando l’Inter aveva avuto l’occasione di vincere la partita dopo averne ripreso il controllo nella ripresa. Per inciso: la compagna di Santon, Chloe Sanderson, si è fatta portavoce del terzino, spiegando che quel fallo era dovuto a un «eccesso di foga». Una difesa da apprezzare. Era accaduto qualcosa di simile all’Olimpico, contro la Roma: il gol di Dzeko, il lampo di Banega per l’1-1 e, nel momento migliore, il fallo inutile di Jovetic su Bruno Peres che porta alla punizione del 2-1 giallorosso. Poi ci sono gli episodi fortuiti: il doppio rimpallo Murillo-Miranda che porta all’1-1 di Melchiorri con il Cagliari, ad esempio.
In un girone così, sulla carta l’Inter avrebbe dovuto avere vita non facile, ma facilissima: il giusto turn over, un percorso agevole e una qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League magari già in tasca dopo le prime quattro partite. Quella che poteva essere una risorsa si è rivelata per De Boer una minaccia. L’Europa League, più della Serie A, ha esposto il tecnico olandese a figuracce clamorose, contro gli israeliani dell’Hapoel Be’er Sheva e poi contro lo Sparta Praga. Le modeste credenziali degli avversari hanno accentuato quella propensione della squadra a fallire l’approccio alla gara. C’è poi la questione della lista Uefa: per motivi legati al fair play finanziario, restano fuori dall’Europa il miglior centrocampista, Joao Mario, più Kondogbia, Jovetic e il colpo Gabigol. Le scelte di De Boer sono condizionate da un vincolo in più, allora, sebbene dei titolari sia escluso solo il portoghese. Ma a queste condizioni l’impegno del giovedì non può essere nemmeno sfruttato come valvola di sfogo per chi gioca meno (Jovetic, per esempio) o per chi deve ambientarsi nel nostro calcio (vedi Gabigol).
Dopo Mourinho, sulla panchina dell’Inter si sono alternati già 8 allenatori in 6 anni. Saltasse De Boer, si arriverebbe a quota 9. E’vero, nello stesso intervallo ci sono stati non uno ma ben due passaggi di proprietà, tuttavia la scelta frenetica di abortire un altro progetto sarebbe l’ammissione di aver fallito in questi anni o nella scelta dell’allenatore o nel modo di supportarlo. Il momento di crisi riapre poi il dibattito sulla “distanza” della proprietà cinese. Ci sono riferimenti diversi in Europa: al Psg il presidente è Nasser, uomo forte dello sceicco Al-Thani; al City c’è una struttura simile ma il tandem spagnolo Soriano-Begiristain (ad e ds) ha pieni poteri operativi. I cinesi all’Inter si sono ispirati a questo modello: un vice presidente, Javier Zanetti; un chief football administrator, Giovanni Gardini; un diesse, Piero Ausilio. Lasciando peraltro la presidenza al socio di minoranza, Thohir. Ieri a Milano è arrivato Zhang jr, ma non si sa se e quando si stabilirà in Italia per conto del papà. Più che strategico, forse, il nodo è simbolico: questa squadra ha un bisogno innato di sentire costantemente la voce del padrone. E allora il problema è della squadra, non certo del management.
E’ stato un mercato ricco, quello dell’Inter cinese: oltre 129 milioni di euro in acquisti. Le strategie, però, erano state delineate quando sulla panchina nerazzurra c’era ancora Roberto Mancini. E questo vale anche per quelle operazioni che si sono poi effettivamente concluse a fine agosto, quando il cambio della guardia era già avvenuto. Tra tutte - e certe conferme arrivano anche dal campo, a giudicare dalle scelte di De Boer - quella più direttamente riconducibile al tecnico olandese è l’operazione Joao Mario. Che piaceva all’Inter prima, che piaceva anche al nuovo allenatore poi. Per disegnare il suo calcio, De Boer ha bisogno di tempo ma pure di ottimizzare la rosa secondo le sue esigenze. Il che vuol dire anche snellire l’attuale organico e liberarsi di giocatori “scontenti” la cui gestione è un ulteriore peso per l’allenatore, da Jovetic (sfumò il suo passaggio alla Fiorentina) a Brozovic (già punito dall’allenatore olandese). Arrivare al 2017 permetterebbe di accontentarlo con alcuni ritocchi. Soprattutto se si facesse cassa con una cessione importante come quella di Brozovic.
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IN QUESTO NUMERO Cinquanta e non sentirli Hamilton vince in Texas il 50esimo Gp. L’inseguimento a Nico Rosberg continua.
Largo ai giovani Stroll avrà la seconda Williams, mentre Leclerc e Fuoco sono promossi in Gp2 dalla Ferrari.
Ferrari indietro ad Austin Raikkonen fermato da un pit stop mal riuscito, Vettel solo quarto. La Ferrari fa il... gambero rosso.
Pietre di paragone Makinen e Kankkunen giudicano Ogier, che ha appena fatto poker di titoli come loro.
Attacco a Verstappen I big si sono ribellati alle manovre in frenata dell’olandese. E ora le regole sono cambiate. Dennis in discussione Torna in forse il ruolo del team principal McLaren. E c’è pure un’ipotesi di ricapitalizzazione.
8 Corriere dello Sport Stadio
Juventus
CUADRADO
Allegri ora si gode il jolly-Provvidenza Versatile, decisivo in zona gol, è l’uomo che serve alla Juve di Filippo Bonsignore TORINO
Una Juve al Cuadrado. Lo snodo della stagione bianconera è già di quelli che possono indirizzare il futuro, in campionato e in Champions League. L'antipasto è, domani, la Sampdoria, prima del doppio piatto forte rappresentato dall'incrocio scudetto con il Napoli e dal «ritorno» con il Lione, prima dell'ultimo impegno in casa del Chievo prima della sosta per le Nazionali. Un ciclo decisamente probante cui i campioni d'Italia si presentano senza uno dei suoi uomini simbolo, Paulo Dybala, fermato da una lesione al flessore della coscia destra che gli farà saltare i quattro impegni in calendario e anche la doppia sfida di qualificazioni mondiali dell'Argentina contro Brasile e Colombia. Tornerà, a meno di sorprese, a metà novembre. DERBY. Considerando che Pja-
ca è ancora ai box per il problema al perone rimediato con la
Croazia durante la scorsa sosta e che Mandzukic non è ancora al meglio dopo il problema muscolare che gli ha fatto saltare Lione, lo scenario, là davanti, non è dei più rosei. Il campo delle alternative per
Con Dybala e Pjaca ko e Mandzukic non al top, il colombiano adesso è in grado di fare la differenza L’anno scorso segnò all’ultimo regalando il derby della svolta Si è ripetuto contro il Lione. E al Napoli... supportare Higuain si restringe. Una di queste però ha già dimostrato di saper fare eccome la differenza. Parliamo di Juan Cuadrado, il jolly che nella sua esperienza in bianconero è già stato decisivo in più oc-
casioni. Lo scorso anno arrivò a fine mercato accompagnato da una buona dose di scetticismo ma impiegò pochissimo a mettere il suo timbro. La data cerchiata in rosso è il 31 ottobre 2015: il suo gol in pieno recupero regala il derby alla Juve e una enorme boccata d'ossigeno al suo allenatore, dopo un inizio choc di stagione. Proprio da quella rete partì la grande rimonta dei bianconeri che ha portato al quinto scudetto di fila. Il bilancio di Cuadrado fu di 40 presenze e 5 centri in totale, tutti di un certo peso: con Toro, appunto, Fiorentina, Frosinone (in piena volata tricolore), Bayern Monaco (prima che il sogno del trionfo in casa dei bavaresi svanisse) e Palermo. DUTTILITA'. L'estate è trascorsa
tra il ritorno al Chelsea e il rientro fortemente voluto a Torino, ancora una volta a fine mercato. Risultato? Juan si è ripetuto pochi giorni fa con la specialità «gol decisivi». A Lione ha firmato l'impresa in dieci uomi-
ni con un destro pazzesco che ha consegnato ai bianconeri un pezzetto di qualificazione. Ecco, Cuadrado è il tipo di giocatore che fa la fortuna degli allenatori: ha la capacità di spezzare le partite con un'accelerazione, un guizzo, un dribbling, un tiro a sorpresa. La sua duttilità fa la differenza, tanto che permette ad Allegri di disegnare diverse soluzioni tattiche. Esterno destro nel 3-52, modulo in cui Max l'ha proposto recentemente anche da interno (Zagabria e Cagliari) e seconda punta con Higuain (sabato contro il Milan dopo l'infortunio di Dybala). Attaccante esterno nel 4-3-3, ma anche nel 4-2-3-1, sistema cui la Juve dovrebbe tendere nel corso della stagione per esaltare anche Pjanic e Dybala a supporto di Higuain. Domani sera contro la Sampdoria potrebbe essere 3-4-2-1 con Juan e Pjanic a garantire adeguati rifornimenti al Pipita. Tante idee, tante soluzioni per una Juve al Cuadrado. ©Riproduzione riservata
LA BUONA NOTIZIA
Tornano Chiellini e Rugani
Anche Asamoah a disposizione. Marchisio verso l’esordio TORINO - Buone notizie dall'infermeria per Allegri. Chiellini è infatti recuperato e, a meno di sorprese, sarà tra i convocati per la sfida di domani con la Sampdoria. Un rientro importante che si unisce a quello anticipato di Rugani e che consentirà al tecnico di ruotare gli uomini visti i tanti impegni ravvicinati. Insieme al centrale azzurro si è rivisto in campo con in compagni anche Asamoah, in recupero dopo la rottura del menisco mediale del ginocchio destro. Anche quello del ghanese potrebbe essere un rientro in anticipo rispetto ai tempi previsti (45 giorni era stata la prognosi, la stessa di Rugani). Ai box resta quindi soltanto Pjaca, i cui tempi di recupero sono ancora incerti: rientrerà probabilmente dopo la sosta. Con la Samp, intanto, potrebbe toccare a Neto visto che Buffon ha avuto due giorni
Chiellini, 32 anni (con Barzagli, 35) all’allenamento di ieri LAPRESSE
di riposo e potrebbe essere l'occasione giusta per l'esordio stagionale di Marchisio. In attacco, invece, è possibile la coppia di trequartisti CuadradoPjanic alle spalle di Higuain; in alternativa il tandem composto dal Pipita e Mandzukic. KHEDIRA. Un po' di turnover
potrebbe riguardare, invece,
Sami Khedira in ottica Napoli: il tedesco è il ballottaggio con Sturaro. «Sono in buona forma, questo è sicuro - spiega a Sky - L'anno scorso sono stato fuori molte partite, ora sto provando ad invertire la tendenza». L'ex Real Madrid ha sfiorato il pari all'ultimo secondo contro il Milan: «C'è stato un grandissimo salvataggio
di Donnarumma, abbiamo avuto 95 minuti per segnare anche se un gol, in effetti, lo avevamo fatto... E' stata sfortuna, capita. Abbiamo molto rispetto delle nostre avversarie, del Milan che è migliorato molto, come della Roma e del Napoli. Sono tutte grandi squadre ma sappiamo anche noi siamo veramente forti. Se giochiamo come siamo abituati di sicuro siamo una delle migliori squadre in Europa ma dobbiamo darne prova sul campo, senza parlare». Già, l'Europa. «La Champions League è il mio grande sogno, il nostro grande sogno, ma è difficile - aggiunge a Mediaset - ci sono altre 10 squadre che hanno il nostro stesso obiettivo. Ora siamo a buon punto nel girone, ma è da marzo che cominceremo a fare sul serio». f.bon.
©Riproduzione riservata
quote bwin
OGGI ALLO STADIUM
Bianconeri favoriti, paga bene una rete dell’undici blucerchiato
L’Assemblea degli azionisti utili in crescita
JUVENTUS-SAMPDORIA
2.25 OSPITI A SEGNO
C’è la Sampdoria sul cammino della Juventus, saldamente al primo posto nonostante la sconfitta contro il Milan. Dopo il passo falso, il turno infrasettimanale sa di rilancio alla Stadium. Anche se non c’è Dybala, la squadra di Allegri è strafavorita secondo Bwin.it: il segno 1 infatti si gioca a 1.17, il pareggio paga 7 volte la puntata, mentre il colpo esterno dei blucerchiati fa salire il moltiplicatore a 14. L’anno scorso è finita 5-0, ma nell’almanacco recente si
trovano anche un 1-1, un 3-3, un 1-2 pro Samp e un 4-2 pro Juve. Insomma, il Goal può essere una soluzione anche se i padroni di casa possono
Luis Muriel, Sampdoria
contare sulla migliore difesa con appena 6 gol subiti. Una scelta in controtendenza (2.40) a differenza dell’Over, in lavagna a 1.53. Interessanti come possibili risultati esatti il 2-1 e il 3-1, proposte che pagano 10 e 11 volte l’investimento iniziale. Occhio alla combo "2-1, 3-1 o 4-1", offerta a 4.25. La Sampdoria ha alle spalle un successo di vitale importanza nel derby: se segna si accende una quota che va oltre il raddoppio, di 2.25. Tra i probabili marcatori Higuain, Mandzukic e l’ex Quagliarella. Consulta tutte le quote su www.bwin.it
TORINO - L'appuntamento per gli azionisti è alle 10 di oggi allo Juventus Stadium per l'annuale assemblea in cui verrà sottoposto all'approvazione dei soci il bilancio 2015-16. E sono conti record quelli del club bianconero per l'esercizio chiuso lo scorso 30 giugno: fatturato di 387,9 milioni (primato storico della società e del calcio italiano) e utile per il secondo anno consecutivo in crescita a 4,1 milioni. C'è attesa soprattutto per il discorso del presidente Agnelli davanti alla platea degli azionisti in cui delineerà, tra l'altro, le linee guida per il futuro. f.bon. ©Riproduzione riservata
46
presenze bianconere
Sono 46 le presenze di Cuadrado con la maglia della Juventus: 32 in campionato, 4 in coppa Italia e 10 in Champions League. Sei in totale le reti: quattro in serie A e due in Champions (una quest’anno)
2
trofei vinti
Da quando è arrivato alla Juventus, agosto 2015, Cudrado ha vinto due trofei: uno scudetto e una coppa Italia
martedì 25 ottobre 2016
martedì 25 ottobre 2016
9 Corriere dello Sport Stadio
JUVENTUS
Pallone d’Oro
Buffon nell’élite e adesso ci crede
Ecco i prescelti: sono in lizza anche Dybala e Higuain di Marco Evangelisti
Non l’hanno costruita in un giorno questa Juventus, anzi, è come la Sagrada Familia, o San Pietro per la quale ci vollero decenni e poi secoli e fatica e attese da atterrire un leone dell’arte come Michelangelo. Ma adesso eccole qui tutte insieme riunite dal Pallone d’Oro le varie generazioni della squadra, la squadra presente che ha stravinto in Italia senza neppure essere completa e adesso deve solo assestarsi sulle fondamenta prima di diventare il capolavoro a cielo aperto che di sicuro è. Elettricità. Coloro che scelgo-
no i candidati al Pallone d’Oro non hanno dubbi al riguardo. Se infili tre giocatori tra i primi trenta (o gli ultimi trenta, dipende da quale lato guardi la selezione) vuol dire che almeno un quarto della Juve è di qualità singolare e il resto non può essere molto lontano. Da cima a fondo, c’è il portiere Gigi Buffon e ci sono i due terminali
avanzati Paulo Dybala e Gonzalo Higuain. Buffon sta lì in bianconero da quindici anni che fanno una vita, Dybala è giovane come un bocciolo, il più giovane di tutti, e nella prima stagione di Juve ha già realizzato 23 gol, bastonando la
Cristiano Ronaldo favoritissimo ma questa volta il meccanismo può favorire sorprese Con i soliti noti spazio per Pogba e gli assi di Leicester Premiazione il 13 dicembre palla, convincendola, accarezzandola, con tutti i sistemi conosciuti dai migliori. Higuain è vicenda di oggi, inutile riassumerla scottandosi con l’energia elettrica e il calore bianco flu-
iti tra il Napoli che lo ha perso e la Juventus che lo ha aggiunto. Semmai, leggiamo le motivazioni: Higuain «macchina da gol», Dybala «delizioso da guardare», Buffon «impeccabile all’Europeo, e poi, sapete, lo scudetto». Non viene la faccia alla Hillary Clinton che guarda il cellulare nello scoprirli in mezzo ai soliti sospetti, il favoritissimo Cristiano Ronaldo e Messi, Bale e Ibrahimovic, Neymar e Neuer, chi vi piace di più e anche quelli che forse vi piacciono meno, magari Pepe, magari Payet. Questione di gusti, e poi ci hanno infilato Paul Pogba, Arturo Vidal, ragazzi e no che per la Juventus sono passati, sedotti e lasciati indietro, volontariamente attratti da altre strade. Poco importa, perché la Juventus oggi è quella che vedete, perfetta nel progetto, ancora insicura sulle fondamenta che dicevamo ma destinata ad assestarsi. Non si può neppure dire sia disabituata a sparpagliare strategicamente i propri
uomini tra i candidati al premio più discusso e prestigioso del calcio, visto che già nove volte sono stati loro a vincerlo, e in tempi relativamente recenti, senza costringerci a scavare nell’archeologia sportiva. Passò molto tempo dopo il riconoscimento a Omar Sivori, che si lasciava prendere a calci pur di non perdersi il gusto di palleggiare in mezzo alle caviglie del marcatore, tunnel, controtunnel e se era giornata ci riprovava la terza volta. Ma poi a valanga sono venuti Paolo Rossi e i tre successi consecutivi di Platini, Baggio e Zidane, Nedved e bisogna contare Cannavaro, che era appena passato al Real Madrid. Del resto vale il rendimento nell’anno solare e anche Higuain è a cavallo tra Napoli e Juve. I 36 gol dello scorso campionato restano un’enormità. Eccellenza. E’ tutto norma-
le, ai dottori del Pallone d’Oro piacciono centrocampisti e attaccanti, meglio se segnano tanto, meglio ancora se vibrano e fintano tanto da sem-
brare un’immagine fuori sintonia. E’ un premio che viene dalla Francia, patria di un calcio più epico che pratico, più brillante che prezioso. Eppure con un altro paio di portieri ecco pescato Gigi Buffon, unico italiano e supponiamo ci sia poco da lamentarsene. Vardy e Mahrez sono un omaggio alla rivoluzione culturale del Leicester di Ranieri, la folla di portoghesi un plauso al titolo europeo, ma la citazione tra i primi 30 di Buffon è di più, è una ricerca dell’eccellenza dove esiste, un rifiuto del luogo comune, una capacità di credere ai miracoli. Soprattutto se qualcuno te li mostra. Gigi è una reliquia, ma di quelle che ancora funzionano: la lampada di Aladino, l’ampolla del sangue che si scioglie, cose così, tra il sognato e il reale. Lo portano in giro per l’Europa, poi è questo che conta, altrimenti si potrebbe eccepire sull’assenza di Totti. Non è un inchino alla carriera, conta chi vince o è messo nelle condizioni di provarci. E insieme
contribuisce. Buffon è lì perché tuttora quando serve estrae la Juventus dalle sabbie mobili. Anche non più tardi di martedì scorso a Lione. Vincere il Pallone d’Oro, cioè essere di fatto designato come miglior calciatore prima d’Europa e ora del mondo, da portiere capi-
tò solo a Lev Yashin nel 1963. Dino Zoff fu secondo. Buffon anche, in quell’anno di Cannavaro. Ma adesso il premio torna nelle mani di France Football, la rivista che lo ha creato, uscendo dalla sfera d’influenza della Fifa che nelle ultime sei edizioni aveva prodotto
solo Messi e Ronaldo, Ronaldo e Messi. Votano 211 giornalisti specializzati, categoria che in passato avrebbe preferito Sneijder e Ribéry. Adesso vai a sapere, può persino darsi che il 13 dicembre venga premiato il migliore. ©Riproduzione riservata
10 CORRIERE DELLO SPORT STADIO
MARTEDÌ 25 OTTOBRE 2016
ROMA
I giallorossi tornano a lottare per il vertice grazie a un fantastico potenziale offensivo E a un centravanti che ora punta Batistuta
LA RISORSA Roma, potere a chi segna Una fabbrica di gol e di soluzioni d’attacco Solo il Real Madrid in Europa tira di più Dzeko e Salah coppia top del campionato di Guido D’Ubaldo ROMA
La Roma è una macchina da gol e la sua capacità offensiva supera i confini nazionali e si attesta tra le migliori in Europa. L’esplosione di Dzeko ha evidenziato quella che era un’attitudine già nella passata stagione, ma oggi la squadra giallorossa ha fatto ulteriori progressi. Con i quattro gol rifilati al Palermo è migliorata ancora la media gol a partita (2,56), che cresce se si aggiungono le tre partite di Europa League (otto reti in 270 minuti) e domenica scorsa per la quinta volta in stagione gli uomini di Spalletti hanno messo a segno quattro reti: era già successo contro Udinese, Crotone e Astra Giurgiu. E sempre all’Olimpico. Anche la media dei tiri è a livelli di record. La Roma è la seconda squadra in Europa che tira di più nello specchio della porta, insieme al Lione. Davanti ha il Real Madrid. La percentuale è altissima: 19,7 tiri a partita. Solo Cristiano Ronaldo, Benzema e Bale hanno fatto meglio, con tredici tiri in più con lo stesso numero di partite. Poi viene la Juve, con 18,8 tiri a partita, più dietro tutte le altri grandi d’Europa: dal Liverpool al Bayern Monaco, al Tottenham. Quello che deve migliorare è la precisione: 6,7 i tiri nello specchio della por-
ta. Il Real Madrid è la migliore squadra in Europa anche in questa statistica. TANTO EDIN. I numeri dicono che Dzeko incide in maniera determinante nella produziuone offensiva della Roma: Il centravanti bosniaco ha già eguagliato il bottino di gol dello scorso campionato: otto in nove partite, meglio di Higuain, di Bacca e Icardi. Dzeko è l’attaccante che tira di
Il bosniaco guida la classifica dei cannonieri «Prima non davo retta all’allenatore»
co della Roma a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Il posto da titolare non è in dubbio, ha allontanato la panchina con i gol. Dzeko ora spera di poter ripetere le gesta di Batistuta, che con i suoi venti gol diede un grande contributo per lo scudetto conquistato nel 2001. Alla nona giornata il centravanti argentino aveva un gol in più (9) e a differenza di Dzeko aveva segnato soprattutto in trasferta: sette reti su nove. RISCATTO. La Roma vanta an-
che la migliore coppia gol del campionato. Nessuno ha raggiunto quota tredici, con Salah arrivato a cinque gol domenica, con quattro assist.
Dzeko si trova bene con l’egiziano, i due in campo si capiscono. Il bosniaco non ha voluto lasciare Roma e oggi vive una delle parentesi più felici della sua carriera: «E’ incredibile che nello scorso campionato abbia realizzato solo otto reti in trentuno partite. Ero sicuro che sarebbe andata meglio. Il vero Dzeko è quello di quest’anno. Adesso ho capito quello che vuole l’allenatore, lo scorso anno non ho fatto quello che mi chiedeva e anche per questo ho segnato poco. Ma alla prima stagione in Italia non sapevo come giocassero i difensori. Ora lo so e si vede. Picchiano più in Italia che in Inghilterra. Ora mi sento bene, mi sento a casa». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
più nello specchio della porta: ben 25 volte. Precede di gran lunga grandi del calibro di Gomis (Marsiglia), Walcott (Arsenal), Ibrahimovic (Manchester United), Messi (Barcellona), Cavani (Psg) e Immobile (Lazio). Dai tempi di Batistuta la Roma non aveva un centravanti con questi numeri. Dzeko ha segnato otto reti, con quattro assist al suo attivo, e metà bottino lo ha messo a segno nelle ultime tre partite. Vuole migliorare ancora. Adesso ha la possibilità di farlo, perché domani sera sarà ancora lui a guidare l’attac-
I PRECEDENTI
Quando Manfredini ne infilò 15 in 9 partite quella parte di stagione, segnando addirittura 15 gol in 9 partite. Alla fine del campionato i gol sarebbero stati “solo” 20, suo record italiano. La speranza della Roma è che Dzeko, arrivato già ad eguagliare il totale realizzativo dello scorso campionato (8 reti), proceda a passo spe-
di Roberto Maida ROMA
Mai così Roma? Non esageriamo. Quasi. La Roma soltanto una volta aveva segnato più degli attuali 23 gol dopo nove giornate di campionato: nel 1960/61, quando il centravanti era Pedro “Piedone” Manfredini e non Dzeko. quell’inizio di stagione la Roma, allenata da Alfredo Foni, partì a razzo, conquistando addirittura l’equivalente di 22 punti (all’epoca la vittoria ne valeva due) nelle prime nove tappe, con 7 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta (3-2 a Napoli). Era dunque in testa alla classifica, con ben 25 reti all’attivo. Manfredini, classe 1935, era arrivato l’anno prima dall’Argentina, e per la precisione dal Racing Club, per un corrispettivo di 78 milioni di lire. E visse il suo periodo d’oro proprio in
Nel 1960 la Roma partì con 25 gol Anche con Garcia i giallorossi erano arrivati a 23
RICORDI. In
dito per il resto del campionato e magari riesca a superare il predecessore. CONFRONTO. Il
Manfredini: oggi ha 81 anni
paragone è beneaugurante perché la Roma, che chiuse con un anonimo quinto posto quel campionato, avrebbe festeggiato il successivo 11 ottobre la Coppa delle Fiere, la pro-
genitrice della Coppa Uefa e quindi dell’Europa League, battendo gli inglesi del Birmingham nella finale doppia che si giocava all’epoca: resta ancora oggi l’unico titolo internazionale del club, a parte il secondario trofeo anglo-italiano. L’ALTRO. In un altro spezzone di campionato invece la Roma aveva segnato 23 gol nelle prime 9 giornate. Allora però era addirittura a punteggio pieno. Parliamo della prima stagione italiana di Rudi Garcia, campionato 2013/14. In quel caso la squadra chiuse poi seconda conquistando l’accesso diretto alla Champions League senza i gol di un centravanti vero, come Manfredini o Dzeko, ma con la collaborazione di molti interpreti: nelle prime nove giornate il capocannoniere della squadra era stato un insospettabile, Alessandro Florenzi a quota 4. Alla fine del campionato invece sarebbe stato Mattia Destro, che si spinse fino a 13 gol senza neppure giocare titolare con continuità. La Roma del resto applicava un calcio diverso da quello attuale. E non aveva un giocatore forte come Dzeko davanti. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMANI LA SFIDA CON IL SASSUOLO
Spalletti non cambia, promossi Emerson e Paredes Tre trasferte in fila: Juan Jesus e Nainggolan potrebbero riposare
quote bwin SASSUOLO-ROMA
Per loro tanti impegni ravvicinati, la fatica potrebbe farsi sentire
2.05 UNDER 2,5
Esame verità per la Roma. Archiviata con un sorriso enorme la pratica Palermo all’Olimpico, si alza il coefficiente di difficoltà nel turno infrasettimanale perché i giallorossi saranno impegnati al Mapei Stadium, la tana del Sassuolo. Tra le proposte di Bwin.it spicca il segno 2 che si gioca a 1.95. Quote più alte per il pareggio (3.50) e il successo degli emiliani (3.70), evento che non si è mai verificato nei sei precedenti. Già, la Roma è un
tabù per l’ex Di Francesco: nel passato uno 0-3 e due 0-2 nel referto degli arbitri. Va inoltre considerato che entrambe le formazioni hanno alle spalle
Kevin Strootman, Roma
anche l’impegno in Europa League di giovedì scorso: cosa che mette un pelino davanti la formazione di Spalletti, più abituata alle fatiche ravvicinate. Interessanti le scelte in controtendenza dell’Under (2.05) e del No Goal (2.25), in linea con la storia e con la benzina nelle gambe non al massimo. Qualche risultato esatto? Lo 0-1 paga 9, lo 0-2 10.50, lo 0-3 fa schizzare i numeri fino a 17. Il pareggio all’intervallo, offerto a 2.20, non si può escludere anche se cozza con i pochi precedenti. Consulta tutte le quote su www.bwin.it
ROMA - Neanche il tempo di godersi la terza vittoria consecutiva che la Roma dovrà mettersi subito in viaggio. La squadra di Spalletti sarà impegnata in tre trasferte consecutive: mercoledì a Reggio Emilia contro il Sassuolo nel turno infrasettimanale, domenica a Empoli e giovedì successivo a Vienna contro l’Austria. Spalletti è ancora alle prese con l’emergenza in difesa, ma recupera qualche giocatore importante. Si tratta di Florenzi e Strootman, che contro il Palermo erano partiti dalla panchina per entrare nel secondo tempo. Entrambi stanno meglio, ieri si sono allenati regolarmente. Florenzi tornerà nel ruolo di terzino destro, in attesa del rientro di Bruno Peres. Strootman riprenderà il suo posto a centrocampo, dove potrebbe
riposare Nainggolan, in ballottaggio con Paredes, che nell’ultima partita è stato tra i migliori e sta giocando con continuità. EMERSON PROMOSSO. Il ritorno di Florenzi consen-
Tornano dall’inizio Florenzi e Strootman Il tecnico è convinto di avere trovato l’assetto definitivo tirà di spostare Emerson a sinistra. Il brasiliano domenica è andato molto meglio nel suo ruolo naturale, contro la sua ex squadra. Emerson potrebbe essere preferito a Juan Jesus, ancora in difficoltà nel ruolo di esterno e uscito nell’intervallo per un affaticamento mu-
la vittoria contro il Palermo. Per questo motivo non dovrebbero esserci altre novità nella formazione che affronterà gli emiliani. Szczesny in porta, Florenzi con Manolas e Fazio ed Emerson in difesa. A centrocampo Strootman e De Rossi, Salah, Nainggolan ed El Shaarawy sulla trequarti, Dzeko centravanti. Se riposasse Nainggolan, Paredes potrebbe giocare leggermente più avanti. Il modulo sarà lo stesso, il 4-2-3-1 che fu la chiave del successo del primo Spalletti a Roma. Il tecnico ha insistito molto per riuscire a far inserire Dzeko negli schemi e ora che c’è riuscito non tornerà più indietro. La Roma è questa, in attesa dei tanti giocatori da recuperare in difesa.
scolare. Spalletti tiene molto in considerazione Emerson Palmieri, la scorsa estate ha chiesto il suo riscatto, lo ha già utilizzato da titolare in alcune partite in questo inizio di stagione. Poi il brasiliano è stato frenato dalla squalifica in Europa League, per la quale ha ricevuto qualche critica. Contro il Palermo ha giocato per il forfait in extremis di Florenzi, ma domani potrebbe essere confermato titolare, però a sinistra. Anche perché Juan Jesus non è al cento per cento. Il resto della formazione sarà confermato. POCO TURN OVER. Spalletti non sembra intenzionato a fare troppo turn over contro il Sassuolo di Di Francesco. «Mercoledì servirà una squadra forte», aveva detto domenica sera dopo
Emerson, 22 anni BARTOLETTI
g.d’u.
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12 Corriere dello Sport Stadio
martedì 25 ottobre 2016
NAPOLI
Dalla partita con i toscani allo scontro con la Juve e in Turchia E’ il crocevia Sarri allenatore dell’Empoli LAPRESSE
Sarri con Allegri allo Juventus Stadium LAPRESSE
Sarri in Napoli-Besiktas, persa 3-2 ansa
sarri sette giorni per volare
Sfida Empoli, Juve e Besiktas in una settimana Il Napoli ha la grande occasione per dare la svolta di Antonio Giordano Napoli
«Chi siamo noi?» E l’interrogativo, che attende (ulteriori) risposte, Sarri l’aveva risolto a modo suo, domenica sera, mentre intorno c’erano facce distese ma neanche un filo d’allegria. «Come se i quattordici mesi di bel calcio fossero stati dimenticati: due settimane nere e il passato che viene cancellato». Ma il futuro è ora, in sette giorni da uomini veri, in questa notte un po’ nostalgica in cui c’è l’Empoli e un album di ricordi, in quel week-end che propone il più grande spettacolo emozionale, in quella Istanbul che sembrerà «guerra e pace» (con rispetto parlando), perché certe sere s’intuiscono con anticipo. La settimana «santa» eccola qua...
La novità A Crotone il tecnico ha cambiato pelle alla squadra dopo 14 mesi Il segnale Meno spettacolo e più contropiede Hamsik & C. hanno una strada in più
L’infiltrato Domani l’allenatore trova Martusciello IL RUOLO. «Chi siamo noi?» se l’è chiesto il che conosce tutto San Paolo, forse il Napoli stesso, certo non Sarri, aggrappato al suo calcio, alle proprie del suo calcio certezze, all’Idea di poter uscire dal tunnel con la luce del (bel) giuoco: però ora, tra l’Empoli, la Juventus e il Besiktas, in quest’incrocio in cui c’è tutto - il romantico sentimento e la ferocia competizione per lasciarsi alle spalle, e definitivamente, quel clima vagamente (?) appesantito dalle sconfitte, torneranno utili le dimostrazioni pratiche finite nel sottoscala, quell’esuberanza accecante di far pressing & forcing tutt’assieme, la naturalezza nel trovare la porta altrui: «Abbiamo fatto bene,
Senza sosta Vincere contro la sua ex società e poi andare a Torino con grinta
e per molto tempo, poi sono bastate tre sconfitte...». L’Atalanta, la Roma, il Besiktas, un Napoli sparito (e succede), o forse appesantito (e può capitare), certo innaturale rispetto ai precedenti, alle sue vibrazioni: poi è arrivata Crotone, che è servito per leggersi dentro, per attaccare, vero, e anche per gestire, dopo lo scatto d’ira di Gabbiadini e di inferiorità. La prima partita «sporca», se possibile «zozza»: in dieci uomini, dunque privi del tridente, con fatiche suppletive per chiunque, una vocazione in contrasto con la propria disinvoltura offensiva, un po’ di (sano) contropiede e comunque la consapevolezza che stavolta servisse altro: «Respirare». Tra le nuvole di fumo, e la nebbia per la rabbia che Sarri porta talvolta con sé, il Napoli ha avvertito il battito d’un orgoglio mai sparito ed s’è tuffato in un’esistenza insolita, dominando (per possesso palla) ma differentemente, in quell’ora in cui ha dovuto piegarsi alla inferiorità e quindi ad un altro copione. L’ESAMINO. Però domani si riparte, aven-
do percezione d’essere al cospetto d’una serie di «infiltrati», dunque dovendo esibire ancora altro di sé, perché all’Empoli sanno bene, da Martusciello ai calciatori, quali siano i codici d’accesso usati da Sarri per liberare quel calcio fantasioso. Nuove password, restando «vecchi», attaccando, provando a far male, a giocare a campo largo ma non lungo, rimanendo in quei
Maurizio Sarri, 57 anni, seconda stagione al Napoli mosca
25
volte a segno
Sono i gol che il Napoli ha segnato in questi primi due mesi di stagione, tra campionato e Champions League.
1
gare in bianco
Una sola volta il Napoli non è riuscito a segnare, nelle sue dodici gare: a Genova, nello 0-0 contro i rossoblù di Juric
2
reti dei difensori
Difensori a segno per il Napoli nelle ultime due giornate: Koulibaly con la Roma e Maksimovic contro il Crotone
trenta metri utili per non ritrovarsi (quasi) mai scoperti e per potersi permettere il fraseggio continuato: per essere, insomma, il Napoli che sappia sbarazzarsi della vena malinconica che s’è impadronita della sua aria e che a Sarri, a Crotone, hanno fatto venire la languida, sferzante ironia che ha princìpi di vittimismo. «Come se in quattordici mesi non si fosse fatto niente». L’ESAMONE. Ma ci sono sette giorni di com-
plicati pensieri, e non saranno soltanto le formazioni, i tagli, le sovrapposizioni e le diagonali, perché andrà riaperto il libro del turn-over e poi bisognerà anche sistemarsi un pochino sul lettino, fingendosi qualcuno che somigli a Freud: psicologia spicciola, all’interno del tridente, che alla Juventus dovrà chiedere l’accredito per esserne (e a lungo) una delle più pericolose concorrenti e dal Besiktas, invece, dovrà «reclamare» il timbro sul passaporto, destinazione ottavi di finale di Champions. IL RILANCIO. Ciò che vale, ovvio, è il percor-
so dell’epoca-Sarri e i quattordici mesi iniziali, con lo spettacolo offerto, i risultati ottenuti, i record conquistati hanno la priorità; poi il calcio va anche oltre, non ristagna in se stesso, esce dalle statistiche e si aggiorna: c’è una fase, piccola e dolorosa, cominciata il 2 ottobre e sviluppatasi sino al 19 ottobre e quel quesito che può essere risolto (o chiarito). «Chi siamo noi...». ©Riproduzione Riservata
LA GIORNATA
Arriva in città il ct della Polonia U21 ore 10
Squadra in campo, si ricomincia pensando stavolta all’Empoli. Ancora differenziato per Albiol che a questo punto è fuori dalla gara di domani sera. La seduta è stata chiusa con partitina otto contro otto. ore 11
Arriva a Napoli il ct dell’Under 21 della Polonia, Marcin Dorna: vuole convincere Zielinski e Milik a giocare gli europei di categoria, nella prossima estate. ore 16
Lorenzo Tonelli e la sua compagna Claudia pubblicano una foto su Instagram con lei che mostra il pancione e dedica parole affettuose al difensore del Napoli: «Grazie per esserci sempre». ore 16.04
E’ sempre il momento dei social: Jorginho, incantato da Napoli, diffonde una istantanea, in cui fa spicco il panorama mozzafiato, il mare ed il riverbero del sole nell’acuqa. «Siamo al 24 ottobre: niente male, vero?».
IL CASO
Gabbiadini si scusa, ma salterà l’Empoli e la Juve L’attaccante, espulso a Crotone per un gesto di reazione, squalificato due giornate. Il Napoli non lo multerà Napoli - La rabbia, ovvio, e però anche le riflessioni: perché c’è un passato che conta, un’etica ch’esiste, un uomo che ha smarrito se stesso per una frazione di secondo che non rappresenta il suo vissuto. E’ stato un raptus oppure follia, è stato un incidente o la ribellione d’un nervo scoperto, è stato un gesto irresponsabile ma Gabbiadini rimane quel giovanotto educato, misurato, che il Napoli (per ora) non punisce: l’ha già fatto il giudice sportivo, com’era giusto che fosse, e due giornate di squalifica possono bastare. Niente multa, almeno così sembra, e dunque la linea morbida suggerita da Sarri che passa: «Ha sbagliato, come capita a me con un cambio, come è capitato a Jorginho con il retropassaggio». Ha sbagliato ed ha chiesto anche
scusa, a più riprese, prima nello spogliatoio, ieri mattina, poi via whatsapp, nella chat della squadra: l’hanno pure preso in giro, per togliergli da dosso e anche da dentro - quel filo di tristezza che Gabbiadini si porta appresso.
le altre sanzioni
Una giornata per Castro e Gasperini
Manolo si è scusato con i compagni Il ds Giuntoli lo ha abbracciato. Passa la linea morbida Domenica, alle cinque della sera, la solitudine di Gabbiadini è stata rotta da Giuntoli, che al «cazziatone» ha preferito l’abbraccio tenero, come farebbe un padre con il figlio: perché in quel momento, serviva altro, un COMPRENSIONE.
Manolo Gabbiadini, prima espulsione in 153 partite lapresse
ROMA- Due turni di squalifica sono stati inflitti all’attaccante del Napoli Manolo Gabbiadini, espulso domenica durante la partita col Crotone per un fallo di reazione su Ferrari. Il giocatore salterà quindi la partita in casa di domani con l’Empoli e la trasferta in casa della Juve. Il giudice sportivo della serie A Gerardo Mastrandrea ha squalificato per una giornata Castro del Chievo, e l’allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini per aver offeso l’arbitro e «protestato platealmente» dopo l’espulsione nel corso di Atalanta-Inter.
gesto simbolico, nel quale ci fosse tenerezza; la severità era nello sguardo iniziale, ma tra gente di calcio, c’è comprensione. Poi resta il fallo, la reazione, il rosso, le due giornate, il richiamo a contenersi, a rimettersi in piedi - sapendo di avere al fianco i compagni ed anche il club - e la sintesi d’una carriera che Silvio Pagliari, il suo manager ha racchiuso in un aspetto. «Mai una espulsione in 153 partite». Crotone è uno stato d’animo, forse, ho semplicemente l’episodio in cui un pestone in più, dopo il fallo da tergo, fa perdere la pazienza ed anche l’autocontrollo: Napoli in dieci e senza centravanti per altre due partite ancora, con le difficoltà che appartengono ad una stagione e che vengono catalogate tra i rischi del mestiere.
CHE MOMENTO. La panchi-
na con il Besiktas, poi il rigore che vale il momentaneo 2-2 e che dimostra la freddezza d’un attaccante ritrovatosi improvvisamente (di nuovo) ai margini: c’è stata una fase mica semplice, ovvio, che a Crotone probabilmente ha inciso, che al trentesimo minuto è esplosa ed è diventata follia, però derubricata da Sarri, da Giuntoli, dal Napoli che ha teso la mano ed aspetta che arrivi in fretta il Besiktas. Il calendario ingolfato in fin dei conti dà un mano: due partite senza Gabbiadini e ne sembra quasi una, perché tra sette giorni si rigioca (in Champions) e Crotone rimarrà soltanto una macchia spazzata via con clemenza. ant.gio.
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MARTEDÌ 25 OTTOBRE 2016
13 CORRIERE DELLO SPORT STADIO
LAZIO
Torna Radu e Milinkovic ci prova
La Lazio ritrova il terzino romeno, per il centrocampista serbo oggi i controlli decisivi voro differenziato, ha corso in modo sciolto, può farcela per la panchina, saranno decisivi
di Daniele Rindone ROMA
E’ già vigilia. Inzaghi fa di nuovo la conta, per il match di domani contro il Cagliari riavrà Radu, lo piazzerà a sinistra. Il romeno ieri mattina si è allenato in gruppo, ha scontato la squalifica e ha smaltito la contusione che l’aveva costretto ad uscire prima della conclusione di Lazio-Bologna. Milinkovic spera di farcela, sarà ricontrollato oggi, effettuerà una ecografia, aspetta il via libera. Il serbo 24 ore fa ha svolto un la-
sori della coscia destra. Gli esami strumentali, quando furono effettuati, avevano escluso la presenza di lesioni strutturali, si attende la controprova. Milinkovic s’è allenato poco negli ultimi giorni, difficilmente sarà rischiato, domenica all’Olimpico arriverà il Sassuolo e prima della terza sosta ci sarà da affrontare il Napoli. Inzaghi prende tempo, valuta tutto, ma domani potrebbe optare per un solo cambio rispetto a Torino: Radu a sinistra. Patric, utilizzato sulla corsia mancina, conoscerà il suo
Contro il Cagliari Inzaghi potrebbe optare per un solo cambio. Biglia spera di esserci domenica gli eami e la rifinitura di oggi. Il bollettino medico diramato dal club venerdì, per Milinkovic, riportava l’affaticamento dei fles-
destino oggi. Per lo spagnolo sono previste due opzioni, il ritorno a destra al posto di Basta (ipotesi che sembra scontata) oppure la panchina. La Lazio anti-Cagliari può essere ipotizzata con Marchetti in porta, con Patric (altrimenti Basta), Wallace, Hoedt e Radu in difesa. A Torino, a centrocampo, sono stati piazzati Cataldi, Parolo e Lulic. Da regista è partito Parolo, poi il ruolo è toccato a Cataldi. Le previsioni su Milinkovic sono congelate in attesa dei controlli. Murgia, protagonista contro i granata, s’è rive-
Stefan Radu, 30 anni, difensore romeno della Lazio FOTONOTIZIA
ha iniziato ad allenarsi a parte con Bastos e il preparatore atletico Bianchini, poi ha partecipato alle esercitazioni di possesso palla. Il capitano ha saltato per precauzione la partitella su campo ridotto, punta al rientro contro il Sassuolo. Kishna s’è rivisto in gruppo, ha finalmente smaltito la rinofaringite. De Vrij è a riposo, ieri mattina è stato avvistato in Paideia. L’olandese è fermo a causa di una infrazione alla base del quinto metatarso. Spera di farcela per il derby del 4 dicembre.
lato un cambio preziosissimo, sganciarlo dal primo minuto è ancora presto? Felipe, Immobile e Keita sono gli intoccabili dell’attacco. Ciro continua a segnare, Keita s’è fermato, Felipe non si sblocca. Il brasiliano ha servito il terzo assist a Torino, non fa gol dal 10 aprile (Palermo-Lazio 0-3), spera di riattivarsi. BIGLIA. Inzaghi non ha molti margini di manovra per attuare il turn-over. Radu è al rientro, Milinkovic è in via di guarigione, Biglia è quasi pronto. Ieri
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Così in campo CHIEVO-BOLOGNA
domani ore 20.45 4-3-1-2
70 SORRENTINO 29 CACCIATORE
3 DAINELLI
13 IZCO
5 GAMBERINI
8 RADOVANOVIC 23 BIRSA
69 MEGGIORINI
18 GOBBI 56 HETEMAJ
2 GONZALO RODRIGUEZ
16 TELLO
8 VECINO
9 VERDI
31 DZEMAILI
16 NAGY
8 TAIDER
28 GASTALDELLO
20 MAIETTA
35 TOROSIDIS
1 DA COSTA
CHIEVO - Izco, già titolare col Milan nove giorni fa, è pronto per una maglia da titolare: gli fa posto Castro, squalificato. Si preannuncia un altro forfait di Cesar. A disposizione: 90 Seculin, 32 Bressan, 2 Spolli, 21 Frey, 20 Sardo, 4 Rigoni, 36 Costa, 1 De Guzman, 28 Bastien, 31 Pellissier, 27 Parigini, 83 Floro Flores. Allenatore: Maran. Indisponibili: Cesar. Squalificati: Castro. Diffidati: Cesar, Dainelli. BOLOGNA - Dubbio in avanti Krejcì-Di Francesco, con il secondo in pole per via delle tre gare ravvicinate. A disposizione: 23 Gomis, 4 Krafth, 2 Oikonomou, 15 Mbaye, 18 Helander, 24 Ferrari, 5 Pulgar, 6 Viviani, 17 Donsah, 22 Rizzo, 7 Mounier, 11 Krejcì, 19 Sadiq. Allenatore: Donadoni. Indisponibili: Destro. Squalificati: -. Diffidati: -. X
6 SANCHEZ
31 GHOULAM
5 ALLAN
8 JORGINHO
20 ZIELINSKI
7 CALLEJON
14 MERTENS
24 INSIGNE 20 PUCCIARELLI
21 PASQUAL
4-3-1-2
5 JOSE MAURI 15 COSTA
88 A. TELLO
6 BELLUSCI
13 VESELI
28 SKORUPSKI
19 BANEGA
8 CRISETIG
28 CAPEZZI
22 OBI
16 VALDIFIORI
15 BENASSI
87 MARTELLA
17 CECCHERINI
3 DOS SANTOS
22 ROSI
1 CORDAZ
23 BARRECA
4 CASTAN
CROTONE - A centrocampo Salzano dovrebbe lasciare il posto ad uno fra Rodhen e Barberis. In difesa Ferrari potrebbe riposare al suo posto Ceccherini. A disposizione: 5 Festa, 95 Cojocaru, 13 Ferrari, 23 Dussenne, 31 Sampirisi, 15 Mesbah, 18 Barberis, 20 Salzano, 9 Nalini, 24 Tonev, 99 Simy, 29 Trotta. Allenatore: Nicola. Indisponibili: -. Squalificati: -. Diffidati: -. X
13 ROSSETTINI
INTER - Per sostituire lo squalificato Medel, ballottaggio tra Gnoukouri e Kondogbia. Possibile turno di riposo per Santon. A disposizione: 30 Carrizo, 21 Santon, 33 D’Ambrosio, 13 Ranocchia, 94 Yao, 95 Miangue, 7 Kondogbia, 77 Brozovic, 23 Eder, 8 Palacio, 10 Jovetic, 96 Barbosa. Allenatore: De Boer. Indisponibili: Andreolli, Felipe Melo. Squalificati: Medel. Diffidati: -. TORINO - Obi in vantaggio su Baselli, ballottaggio Zappacosta-De Silvestri. A disposizione: 1 Padelli, 90 Cucchietti, 5 Bovo, 93 Ajeti, 29 De Silvestri, 24 Moretti, 6 Acquah, 8 Baselli, 20 Vives, 25 Lukic, 17 Martinez, 31 Boyè, 11 Maxi Lopez. Allenatore: Mihajlovic. Indisponibili: Avelar, Molinaro. Squalificati: -. Diffidati: -. 1
PESCARA-ATALANTA domani ore 20.45
8 MEMUSHAJ
93 DRAMÈ 5 A. MASIELLO
44 FORNASIER
3 BIRAGHI 20 AQUILANI
21 PEPE
17 CAPRARI 51 PINILLA
11 FREULER
27 KURTIC
13 CALDARA
24 CONTI 25 KONKO
1 BERISHA
ATALANTA - Toloi ne avrà per circa un mese ed al suo posto dovrebbe essere confermato Konko. Prevedibile il turn over. A disposizione: 57 Sportiello, 2 Stendardo, 6 Zukanovic, 77 Raimondi, 4 Gagliardini, 8 Migliacco, 17 Carmona, 7 D’Alessandro, 37 Spinazzola, 88 Grassi, 43 Paloschi,29 Petagna.Allenatore:Gasperini.Indisponibili: Suagher, Toloi. Squalificati: -. Diffidati: Toloi.
ARBITRO: Mariani di Aprilia. Arbitri d’area: Calvarese e Abisso. Guardalinee: Paganessi e Tasso. Quarto uomo: Posado. Tv: Sky Calcio 3 e Premium Calcio 2.
23 GAZZOLA
7 CUADRADO
5 PJANIC
1
X
27 QUAGLIARELLA
2
2,90 3,20 2,45
ARBITRO: Guida di Torre Annunziata. Arbitri d’area: Valeri e La Penna. Guardalinee: Di Iorio e La Rocca. Quarto uomo: Carbone. Tv: Sky Calcio 7.
6 PELLEGRINI
8 BARRETO 19 REGINI
34 TORREIRA 17 PALOMBO
32 DUNCAN
11 SALAH
16 DE ROSSI 33 EMERSON PALMIERI
6 STROOTMAN 20 FAZIO
44 MANOLAS
24 FLORENZI
1 SZCZESNY
ROMA - Tornano titolari Florenzi e Strootman e potrebbe riposare Nainggolan.Adisposizione: 19 Alisson,18 Lobont, 2 Rüdiger, 3 Juan Jesus, 5 Paredes, 30 Gerson, 10 Totti, 7 Iturbe, 96 Soleri. Allenatore: Spalletti. Indisponibili: Mario Rui, Bruno Peres, Perotti, Vermaelen, Nura, Seck. Squalificati: -. Diffidati: Juan Jesus. X
2
3,70 3,50 1,95
ARBITRO: Damato di Barletta. Arbitri d’area: Di Bello e Nasca. Guardalinee: Manganelli e Ranghetti. Quarto uomo: Lo Cicero. Tv: Sky Calcio 4 e Premium Calcio 3.
26 RADU
16 PAROLO
19 LULIC
17 IMMOBILE
22 BORRIELLO
14 KEITA 9 MELCHIORRI
16 LINETTY
37 SKRINIAR
22 SALA
1 PUGGIONI
20 PADOIN 26 BITTANTE
4-3-1-2
77 TACHTSIDIS 2 ALVES
16 MUNARI
24 CAPUANO
19 PISACANE
30 STORARI
LAZIO - Rientra Radu a sinistra, Patric a destra è in vantaggio su Basta. Oggi Milinkovic farà nuovi controlli. A disposizione: 1 Strakosha, 55 Vargic, 8 Basta, 44 Prce, 28 Vinicius, 23 Leitner, 96 Murgia, 21 Milinkovic, 25 Lombardi, 18 Luis Alberto, 7 Kishna, 9 Djordjevic. Allenatore: S. Inzaghi. Indisponibili: De Vrij, Bastos, J. Lukaku, Biglia. Squalificati: -. Diffidati: -.
SAMPDORIA - Palombo arretrato è una delle soluzioni che sta studiando Giampaolo. Alvarez dovrebbe tornare sulla trequarti. Dodò si è ripreso dai guai fisici. A disposizione: 92 Tozzo, 12 Krapikas, 5 Dodò, 15 Krajnc, 26 Silvestre, 13 Pereira, 6 Eramo, 10 Fernandes, 18 Praet, 21 Cigarini, 47 Budimir, 14 Schick. Allenatore: Giampaolo. Indisponibili: Carbonero, Pavlovic, Viviano. Squalificati: -. Diffidati: -.
CAGLIARI - E’rientrato alla base anche Diego Farias ma per il momento proseguirà con una tabella di lavoro personalizzata e non sarà a disposizione. A disposizione: 1 Rafael, 23 Ceppitelli, 29 Murru, 35 Salamon, 3 Isla, 4 Dessena, 8 Di Gennaro, 25 Sau, 32 Giannetti. Allenatore: Rastelli. Indisponibili: Ionita, Joao Pedro, Farias. Squalificati:-. Diffidato: Munari.
X
2
1
PALERMO-UDINESE
3 RISPOLI
3-4-2-1
6 GOLDANIGA
15 CIONEK
25 BRUNO HENRIQUE 23 DIAMANTI
14 GAZZI
30 NESTOROVSKI
9 ZAPATA 23 HALLFREDSSON 3 SAMIR
2
ARBITRO: Celi di Bari. Arbitri d’area: Rizzoli e Sacchi. Guardalinee: Tonolini e De Meo. Quarto uomo: Di Vuolo. Tv: Sky Calcio 5 e Premium Calcio 4.
giovedì ore 20.45
1 POSAVEC 2 VITIELLO
X
1,50 4,25 6,00
ARBITRO: Russo di Nola. Arbitri d’area: Doveri e Aureliano. Guardalinee: Preti e Marzaloni. Quarto uomo: Dobosz. Tv: Sky Calcio 1 e Premium Sport 2.
4-4-2
SASSUOLO - In attacco torna Politano dall’inizio, al centro Matri favorito. In mezzo Pellegrini potrebbe fare da vice Magnanelli e Duncan che può giocare dall’inizio. A disposizione: 1 Pomini, 79 Pegolo, 28 Cannavaro, 26 Terranova, 39 Dell’Orco, 20 Lirola, 12 Sensi, 8 Biondini, 9 Iemmello, 11 Defrel, 90 Ragusa. Allenatore: Di Francesco. Indisponibili: Berardi, Missiroli, Magnanelli, Letschert. Squalificati: -. Diffidati: -.
1
5 CATALDI
2 HOEDT
JUVENTUS - Recuperati Chiellini e Asamoah; ballottaggi Mandzukic-Cuadrado, Lichtsteiner-Dani Alves, Khedira-Sturaro e Hernanes-Lemina. A disposizione: 1 Buffon, 32 Audero, 3 Chiellini, 24 Rugani, 23 Dani Alves, 33 Evra, 8 Marchisio, 27 Sturaro, 22 Asamoah, 18 Lemina, 17 Mandzukic, 34 Kean. Allenatore: Allegri. Indisponibili: Pjaca e Dybala. Squalificati: -. Diffidati: -.
27 RICCI
4 NAINGGOLAN
4-3-3
18 BARELLA
1
13 PELUSO
10 MATRI
13 WALLACE
10 FELIPE ANDERSON
9 MURIEL
4-3-3 15 ACERBI
4 PATRIC
11 ALVAREZ
9 DZEKO 92 EL SHAARAWY
12 ALEX SANDRO
domani ore 20.45
22 MARCHETTI
1,17 7,00 14,00
domani ore 20.45
5 ANTEI
22 MAZZITELLI
4 BENATIA
11 HERNANES
2
47 CONSIGLI
4-2-3-1
EMPOLI - In lizza per una maglia da titolare l’albanese Veseli. Difficile il recupero di Gilardino. A disposizione: 1 Pugliesi, 23 Pelagotti, 24 Cosic, 19 Barba, 3 Zambelli, 6 Dimarco, 33 Krunic, 8 Diousse, 33 Krunic, 11 Croce, 9 Mchedlidze, 89 Marilungo. Allenatore: Martusciello. Indisponibili: Gilardino, Laurini. Squalificati: -. Diffidati: -. 2
SASSUOLO-ROMA
16 POLITANO
19 KESSIE
X
ARBITRO: Massa di Imperia. Arbitri d’area: Tagliavento e Irrati. Guardalinee: Vuoto e Fiorito. Quarto uomo: Alassio. Tv: Sky Calcio 2, Sky Sport 1 e Premium Calcio 1.
4-3-2-1
16 BRUGMAN
10 BENALI
6 KHEDIRA
1,95 3,50 3,75
ARBITRO: Gavillucci di Latina. Arbitri d’area: Pairetto e Rapuano. Guardalinee: De Pinto e Liberti. Quarto uomo: Passeri. Tv: Sky Calcio 6 e Premium Calcio 5.
14 CAMPAGNARO
26 LICHTSTEINER
19 BONUCCI
4-3-1-2
2
31 BIZZARRI
7 ZAPPACOSTA
21 HART
4-3-3
FIORENTINA - Turnover da parte di Paulo Sousa che però sembra intenzionato a confermare il modulo ad una sola punta. A disposizione: 1 Lezzerini, 4 De Maio, 18 Salcedo, 17 Diks, 15 Maxi Olivera, 19 Cristoforo, 5 Badelj, 25 Chiesa, 24 Hagi, 72 Ilicic, 7 Zarate, 30 Babacar. Allenatore: Sousa. Indisponibili: Toledo. Squalificati: -. Diffidati: -.
11 ZAMPANO
15 BARZAGLI
9 HIGUAIN
6 ROHDEN
PESCARA - Doppia seduta ieri per i biancazzurri. Oddo punta al recupero almeno per la panchina di Verre e Manaj. Torna a disposizione Coda dopo la squalifica. A disposizione: 1 Fiorillo, 5 Bruno, 2 Crescenzi, 35 Coda, 13 Zuparic, 6 Cristante, 7 Verre, 27 Pettinari, 28 Mitrita, 9 Manaj. Allenatore: Oddo.Indisponibili: Gyomber,Vitturini,Bahebeck, Muric. Squalificati: -. Diffidati: Campagnaro.
1,22 6,00 12,00
44 PERISIC
14 IAGO FALQUE
3-4-3
X
87 CANDREVA
9 BELOTTI
NAPOLI - Solita seduta del post partita. Mini turnover, potrebbe fermarsi e partire dalla panchina Hamsik. A disposizione: 1 Rafael, 22 Sepe, 3 Strinic, 11 Maggio, 21 Chiriches, 42 Tonelli, 17 Hamsik, 42 Diawara, 30 Rog, 77 El Kaddouri. Allenatore: Sarri. Indisponibili: Albiol, Milik. Squalificati: Gabbiadini. Diffidati: -.
1
27 GNOUKOURI
10 LJAJIC
19 A. GOMEZ
10 SAPONARA 77 BUCHEL
6 JOAO MARIO
55 NAGATOMO
12 STOIAN
4-3-3
7 MACCARONE
24 MURILLO
LAZIO-CAGLIARI
3-4-2-1
25 NETO
9 ICARDI
1
25 REINA 26 KOULIBALY
25 MIRANDA
1,22 6,25 11,50
domani ore 20.45
19 MAKSIMOVIC
15 ANSALDI
JUVENTUS-SAMPDORIA domani ore 20.45
4-2-3-1
11 FALCINELLI
2
ARBITRO: Pasqua di Tivoli. Arbitri d’area: Rocchi e Abbattista. Guardalinee: Vivenzi e Gava. Quarto uomo: Di Liberatore. Tv: Sky Calcio 8, Sky Sport Mix.
2 HYSAJ
31 MILIC
20 BORJA VALERO
2,05 3,20 3,70
NAPOLI-EMPOLI
1 HANDANOVIC
7 PALLADINO
4-3-3
1
13 ASTORI
domani ore 20.45
9 KALINIC
26 FLOCCARI
4-3-3
40 TOMOVIC
45 INGLESE
INTER-TORINO
3-4-2-1
12 TATARUSANU
10 BERNARDESCHI
14 DI FRANCESCO
25 MASINA
FIORENTINA-CROTONE domani ore 20.45
19 ALEESAMI
21 QUAISON
77 THEREAU 26 KUMS
6 FOFANA
30 FELIPE
8 BADU
5 DANILO
27 WIDMER
1 KARNEZIS
PALERMO - La squadra si è allenata ieri a Roma. De Zerbi potrebbe passare alla difesa a 4. A disposizione: 55 Marson 68 Fulignati 89 Morganella 97 Pezzella 10 Hiljemark 18 Chochev 24 Bouy 28 Jajalo 11 Embalo 20 Sallai 98 Lo Faso. Allenatore: De Zerbi. Indisponibili: Trajkovski, Giuliano, Gonzalez, Balogh, Bentivegna. Rajkovic, Andelkovic . Squalificati: -. Diffidati: Goldaniga. UDINESE - Previsti i rientri di Hallfredsson e di Badu rispettivamente al posto di Jankto e di De Paul. A disposizione: 22 Scuffet, 25 Perisan, 2 Wague, 75 Heurtaux, 4 Angella, 53 Ali Adnan, 14 Jankto, 95 Evangelista, 99 Lodi, 10 De Paul, 19 Matos, 18 Perica. Allenatore: Delneri. Indisponibili: Armero, Penaranda, Kone. Squalificati: -. Diffidati: -. 1
X
2
2,65 3,10 2,70
ARBITRO: Orsato di Schio. Arbitri d’area: Giacomelli e Ros. Guardalinee: Crispo e Muto. Quarto uomo: Del Giovane. Tv: Sky Calcio 1, Sky Supercalcio e Sky Sport 1.
In Breve PRESENTATO DALLA FIGC
Ecco i conti del calcio ROMA - Giovedì 27 alle 10.30, presso l’Auletta dei Gruppi della Camera dei Deputati, verrà presentata dalla Figc la prima edizione dello studio sul Conto Economico del calcio italiano, con l’obiettivo di determinare il valore economico del calcio italiano con l’analisi del volume d’affari complessivo, dei costi totali e del valore economico prodotto dal settore.
DEL PIERO AMBASCIATORE
“Un gol per la ricerca” Sabato 5 e domenica 6 novembre, i giocatori di tutte le squadre scenderanno in campo per invitare i tifosi a sostenere i giovani talenti della ricerca sul cancro. L’ambasciatore è l’ex giocatore della Juventus Alessandro Del Piero. Anche la Nazionale Italiana martedì 15 novembre ha scelto di sostenere Airc con attività di comunicazione sul campo e sui media in occasione di Italia-Germania. UNDER 17 FEMMINILE
Domani Italia-Georgia ROMA - La Nazionale femminile Under 17 esordirà domani alle ore 15 contro la Georgia nella prima fase di qualificazione europea. Dopo la Georgia, affronteranno il Portogallo (venerdì 28 alle 17) e chiuderanno il girone contro la Finlandia (lunedì 31 ore 16).
LA CLASSIFICA JUVENTUS
21
ROMA
19
MILAN
19
NAPOLI
17
TORINO
15
LAZIO
15
CHIEVO
14
ATALANTA
13
SASSUOLO
13
CAGLIARI
13
FIORENTINA
12
GENOA
12
BOLOGNA
12
INTER
11
SAMPDORIA
11
UDINESE
10
PESCARA
7
EMPOLI
6
PALERMO
6
CROTONE
1
11ª GIORNATA Sabato 29 ottobre BOLOGNA FIORENTINA (ore 18) JUVENTUS NAPOLI (ore 20.45) Domenica 30 ottobre ATALANTA GENOA (ore 12.30) CROTONE CHIEVO (ore 15) EMPOLI ROMA (ore 15) LAZIO SASSUOLO (ore 15) MILAN PESCARA (ore 15) SAMPDORIA INTER (ore 20.45) Lunedì 31 ottobre UDINESE TORINO (ore 19) CAGLIARI PALERMO (ore 21) MARCATORI 8 reti: Dzeko (Roma); 6 reti: Icardi (Inter); Higuain (Juventus); Immobile (1 rig.) (Lazio); Bacca (2 rig.) (Milan); Callejon (Napoli); 5 reti: Borriello (Cagliari); Salah (Roma); Belotti, Iago Falque (1 rig.) (Torino); 4 reti: Kessie (1 rig.) (Atalanta); Verdi (Bologna); Kalinic (Fiorentina); Milik (Napoli); Defrel (Sassuolo).
14 CORRIERE DELLO SPORT STADIO
MARTEDÌ 25 OTTOBRE 2016
CAGLIARI
IL CONFRONTO Rastelli: Cagliari sei sotto esame
CRISI PROLUNGATA
Zona pericolo: Pescara, bonus già esauriti di Giancarlo Febbo PESCARA
L'emergenza-infortuni è la stessa, i vizi pure. La prima si trascinerà almeno fino a domenica, nella trasferta di San Siro contro il Milan, mentre per i secondi la speranza è che spariscano già domani sera contro l'Atalanta, altrimenti le cose per il Pescara comincerebbero a mettersi davvero male. La squadra biancazzurra, infatti, a Udine ha perso il primo vero scontro-
Il tecnico ha tenuto a rapporto la squadra criticato l’atteggiamento con la Fiorentina di Giuseppe Amisani CAGLIARI
Si era preso tutte le colpe della sconfitta per proteggere i suoi ragazzi ma ieri mattina, alla ripresa degli allenamenti, Massimo Rastelli si è fatto sentire dalla squadra all'interno dello spogliatoio del centro spor-
Domani con la Lazio possibili cambi in formazione: fuori chi è sembrato più sotto tono tivo di Assemini. Prima di iniziare il programma di lavoro della giornata, l'alleantore del Cagliari ha voluto fare il punto della situazione con il gruppo quasi al completo e lo ha fatto in maniera vibrante, per far sì che nessuno potesse travisare le sue parole. LA RABBIA. Inutile evidenziare gli errori della squadra davanti
a tutti, soprattutto a caldo, nella pancia del Sant'Elia al termine della gara contro la Fiorentina. Ma la sconfitta non gli è proprio andata giù, anche perché tra le colpe della sua squadra c'è quella, grave, di aver giocato solo per poco più di un quarto d'ora. Giusto il tempo di andare a bersaglio e di sfiorare il secondo gol, che avrebbe potuto chiudere l'incontro, che l'undici isolano si è sgonfiato in maniera troppo veloce. Tanto che è difficile, in una gara così negativa, capire dove arrivano i meriti della formazione viola e dove invece iniziano i demeriti dei padroni di casa. Ancora una volta, così come era accaduto a Genova, la squadra è mancata nei momenti cruciali, in quelli durante i quali sarebbe servito il carisma e l'esperienza dei giocatori più rappresentativi e che invece si è trasformata in un flop. Un po' come era accaduto contro la Juventus, quando gli isolani non entrarono mai in partita, anche contro la Fiorentina qualcosa si è in-
ceppato a livello mentale. L'abbozzo di reazione che, sul cinque a uno, ha portato Borriello e compagni a segnare due gol per cercare di rimanere a galla fino alla fine, è una delle poche cose apprezzabili di un pome-
riggio da dimenticare. Tutti dovranno voltare pagina alla svelta perché ieri, Massimo Rastelli non ha voluto sentire ragioni ed ha fatto una disamina di cosa (tanto) non ha funzionato. Difficile conoscere a fondo gli argomenti trattati visto che tutto si è svolto nel segreto dello spogliatoio, ma è facile immaginare non solo che i muri abbiano tremato, ma anche che il tecnico non abbia risparmiato nessuno. VOLTARE PAGINA. La sconfitta deve essere un monito preciso per tut-
Massimo Rastelli, 47 anni, prima stagione al Cagliari LAPRESSE
ti i rossoblù per evitare che prestazioni del genere possano essere ripetute. Forse qualcosa era già nell'aria da metà della scorsa settimana, perché il tecnico ha capito che l'euforia per il successo del Meazza si sarebbe potuta tramutare in scarsa concentrazione sia nel lavoro in allenamento che durante la partita. E così è stato perché nonostante Rastelli si sia adoperato per spegnere gli entusiasmi e per far capire l'importanza del match, l'operazione non gli è riuscita a fondo. Un po' ha sbagliato lui, nel non riuscire a tenere ben salde le redini della squadra, ma il resto lo ha fatto la squadra per-
ché in campo ci sono andati gli undici giocatori e non certo il tecnico. Un festival continuo di errori, dal posizionamento alla misura dei passaggi al pressing disordinato, per finire con delle trame di gioco offensive quasi inesistenti. Due dei tre gol sono arrivati da azione d'angolo e solo il primo è stato confezionato con una bella giocata sulla corsia mancina, l'unica peraltro. E proprio per questo, domani sera Massimo Rastelli potrebbe cambiare parecchio, per far staccare la spina a chi è sembrato scarico mentalmente e per avere forze fresche da opporre alla Lazio. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Aquilani avverte: «I risultati non ci premiano, meglio essere meno “belli” e più concreti...» diretto della stagione al termine di una partita come sempre equilibrata, il che non è di sollievo, anzi va considerata un'aggravante. «Ci dicono sempre di essere bravi e belli, d'ora in poi speriamo di diventare... brutti». Il pensiero è di Alberto Aquilani, il migliore tra gli abruzzesi nella gara del "Friuli", tornato a segnare il serie A dopo una lunga pausa (non gli riusciva dall'aprile 2014, ma va considerata la sua parentesi all'estero, ndc). Un gol per lui liberatorio, anche se inutile ai fini della classifica. «I risultati non ci stanno premiando - ancora l'ex romanista - comincia a farsi sentire
la mancanza di punti, anche se non deve diventare un'ossessione, altrimenti entreremmo in un vortice dal quale poi sarebbe difficile uscire. Crediamo fortemente nel lavoro che stiamo facendo, non ci buttiamo giù, tutto il gruppo è coinvolto al cento per cento sull'obiettivo da raggiungere. Speriamo che arrivino in fretta le vittorie, perché sono fondamentali per raggiungere la salvezza». CAMBIO DI MARCIA. Insomma, comincia a prendere piede anche all'interno dello spogliatoio la consapevolezza che bisogna cambiare marcia, perciò quella con gli orobici diventa una partita da vincere a tutti i costi, anche in maniera "sporca", altrimenti i biancazzurri continueranno a farsi schernire doppiamente, prima in campo e poi con i complimenti del post gara. La storia del calcio è piena di squadre che non raccolgono quanto seminato, il Pescara non è la prima, ma rischia di essere l'ultima in ordine d'attualità, visto che le altre di bassa classifica non incantano certo per il gioco. Ovvio che in questi casi sarebbero utili gli attaccanti, ma sono infortunati. Allora, con quel che resta della rosa, tanto vale mettere da parte la serenità e cominciare a ragionare in termini di ultima spiaggia. Non è vero, o meglio è prematuro, però portarsi avanti con il lavoro non guasta. Gieffepress
MARTEDÌ 25 OTTOBRE 2016
15 CORRIERE DELLO SPORT STADIO
PALERMO
PALERMO Emergenza difesa restano solo in tre
LE DIMISSIONI
Caos Crotone Gualtieri lascia all’improvviso di Massimiliano Franco CROTONE
Terremoto in casa Crotone. Si è dimesso un pezzo storico del Crotone: il vicepresidente Salvatore Gualtieri. Non si conoscono le motivazioni che hanno portato alle dimissioni ed il silenzio nel quale si sono barricati il vicepresidente ed il presidente Raffaele Vrenna non aiuta. Insieme a lui si è dimesso anche il fratello Pier Paolo da sempre nel consiglio di amministrazione. Piove sul bagnato
Andelkovic operato ieri all’arcata orbitale indisponibili anche Gonzalez e Rajkovic di Paolo Vannini PALERMO
Anche Andelkovic va ko, adesso il Palermo in difesa è in emergenza totale. Dei 6 giocatori di reparto, 3 sono infortunati e salteranno più di una partita. Giovedì nella gara al Barbera contro l'Udinese, divenuta delicatissima, sono disponibili soltanto Vitiello, Goldaniga (fra l'altro entrato in diffida) e Cionek, più gli esterni. Agli infortuni di Gonzalez (lesione di secondo grado all'adduttore, rientrerà se va bene dopo la sosta) e Rajkovic (prima frattura al naso con problemi di respirazione, ora fastidi ad un ginocchio che si gonfia di continuo), si è aggiunto il colpo al volto ricevuto da Andelkovic domenica sera all'Olimpico, nello scontro con Emerson proprio al momento dell'occasione capitata allo sloveno sullo 0-2. Andelkovic (che pure ha finito la gara) ha riportato una lesione scomposta dell'arcata orbitale laterale destra e già ieri
è stato sottoposto a trattamento chirurgico maxillo facciale a Milano. Anche per lui prevedibile un'assenza di almeno 15 giorni. UN GUAIO DIETRO L'ALTRO. La se-
quela di infortuni (sono out pure il giovane Giuliano, Balogh, Bentivegna e Trajkovski) complica ulteriormente la situazione di una squadra che
Scelte obbligate contro l’Udinese Se entrano i cinesi in società, previsti rinforzi dal mercato non ha ancora trovato l'identità cercata da De Zerbi. Le due scoppole in sei giorni contro Torino e Roma rischiano di incrinare le convinzioni del gruppo oltre che dell'ambiente. De Zerbi chiede che ci si rialzi subito nei prossimi due scontri contro Udinese e Cagliari, ma il problema del Pa-
lermo non sembra soltanto legato alla mentalità più o meno propositiva. Vengono oggi al pettine nodi che erano piuttosto evidenti già alla chiusura del mercato e che si è cercato di "coprire" montando e smontando le formule di gioco. Il limite maggiore sembra una qualità generale insufficiente almeno per opporsi ad un certo tipo di avversari e sviluppare il calcio brillante chiesto dal tecnico; l'assenza di caratteristiche specifiche (un leader in difesa, un attaccante veloce per ripartire) e di calciatori che sappiano cambiare le partite. Tutti appunti già sottolineati a fine agosto. Il Palermo farà quadrato sul gruppo che ha adesso ma ormai tutti, da De Zerbi (fra le righe) allo stesso Zamparini (leggasi intervista a lato), ammettono che ci vorranno inserimenti importanti in gennaio per correggere difetti congeniti. Il problema sarà con quali risorse, visto che l'auspicato ingresso del gruppo cinese non ha ancora tempi definiti. E che Zamparini ha
più volte ribadito di non volere o non potere più investire. Il mercato va preparato per tempo ma comunque è ancora lontano: per adesso bisogna fare con i mezzi che ci sono. E la partita con l'Udinese al Barbera, dove ancora i rosa non hanno conquistato neanche un punto, è già una di quelle da non sbagliare assolutamente. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Scelta inaspettata del vicepresidente nel club da 26 anni Fondò la Ofam: prima squadra della città Sinisa Andelkovic resterà fuori per almeno 15 giorni GETTY IMAGES
IL CONSIGLIO DEL PRESIDENTE
Zamparini: De Zerbi, serve prudenza PALERMO - "Un messaggio a De Zerbi? Coraggio. Per crescere bisogna sbagliare e anche soffrire". Maurizio Zamparini, intervistato da Radio Kiss Kiss, per ora sceglie i toni bassi ma le due sconfitte con 8 gol al passivo lo preoccupano eccome. "Più che arrabbiato, sono triste, il Palermo invece di progredire va indietro. Preoccupa il disorientamento della squadra che ci deve credere al 100%. Spero che l'allenatore per il fondamentale match con l'Udinese le ridia la fiducia e l'entusiasmo che si respirava dopo la partita con la Juve. Il lavoro porterà a buoni risultati, poi a gennaio
correggeremo i buchi dell'organico. De Zerbi è bravo, ma deve fare esperienza in A. Forse la Roma andava affrontata in modo diverso, lui ha predisposizione al gioco offensivo ma deve curare anche la fase difensiva: serve qualche giornata per assestarsi". E torna ad augurarsi l'ingresso dei soci cinesi a breve termine: "Sono in trattative con due cordate orientali, abbiamo bisogno per la nostra struttura di immissione di capitali freschi". Ma il quando è ancora un punto interrogativo. p.v. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
in casa Crotone, oltre ai risultati che non arrivano dal campo (un solo punto nelle prime nove giornate) ed una classifica sempre più preoccupante, come un fulmine a ciel sereno arrivano inaspettate queste dimissioni che non possono lasciar indifferente l'ambiente. Non ci si dimette così facilmente, qualcosa di importante deve essere successo, ma al momento non è possibile sapere cosa. La speranza è che tutto possa rientrare, che la situazione possa ricomporsi già nei prossimi giorni, ma appare molto, molto difficile perché se una persona razionale e pacata come Salvatore Gualtieri è
arrivata a tanto significa che la misura è ormai colma. FIGURA STORICA. Si rompe così un idillio lungo, lunghissimo, probabilmente da record nella storia del calcio italiano. Per ben 26 anni la famiglia Gualtieri ha affiancato quella dei Vrenna in questa avventura calcistica. Sempre insieme ogni sacrosanta domenica, hanno condiviso, gioie (tante) e dolori (pochi). Forse è normale perché se un matrimonio arriva al termine significa che qualcosa non va. Tanti saluti e poi ognuno per la sua strada. Sarà così? Potrebbe, ma si spera sempre in una riappacificazione. Ciò però non scalfisce il prestigio della famiglia Gualtieri che ha una nomea costruita nei decenni che permette ai componenti della famiglia di camminare a testa alta. Una prestigio che il calcio ha solamente aumentato. Forse non tutti sanno che la famiglia Gualtieri nell'Italia sportiva è seconda solo alla famiglia Agnelli. Sono infatti oltre sessanta gli anni si affiliazione alla Federazione italiana giuoco calcio da parte di questa famiglia. Fondatori della squadra di calcio della città di Crotone denominata Ofam e con i colori giallo neri l'hanno portata avanti fino a quando appunto poi hanno fatto la fusione con la famiglia Vrenna. Non è certo un bel segnale, ma si farà di tutto per uscire da questa vicenda più forti di prima. O almeno si spera. Liopress
SINTESI DI PERFEZIONE
martedì 25 ottobre 2016
17 Corriere dello Sport Stadio
estero
L’Umiliato? No, è sempre più lo Special One
/1/
La pagina sportiva del Guardian con il titolo The Humiliated One, cioè l’Umiliato riprendendo lo Special One che proprio Mourinho lanciò al suo arrivo al Chelsea nel 2004
/2/
Anche il Times, solitamente molto sobrio nella titolazione, usa il termine umiliato per descrivere la disfatta di Mourinho in casa del suo ex club, il Chelsea
/3/
Il Daily Telegraph, come il Guardian, gioca sul termine mourinhano, Special e Humiliated One, nel suo inserto sportivo del numero uscito ieri mattina
Mourinho ci ha beffati un’altra volta
In Breve in grecia
Il Panathinaikos di Stramaccioni frena atene - Nel posticipo della sesta giornata del campionato greco, il Panathinaikos di Andrea Stramaccioni (e il suo vice Roberto Muzzi) è stato fermato sull’1-1 in casa del Veria, terzultimo in classifica. Al vantaggio ospite firmato al tredicesimo minuto da Marcus Berg su assist dell’ex Roma e Cagliari Victor Ibarbo, ha risposto Sotiris Balafas a due minuti dal fischio finale. Con questo pareggio, il Panathinaikos aggancia l’Aek Atene al secondo posto con undici punti in classifica, ma perde terreno sull’ Olympiacos, ora distante quattro lunghezze. Nel prossimo turno, la squadra di Stramaccioni ospiterà l’Iraklis nella partita in programma giovedì 27 alle 18.30.
Lo sfogo con Conte studiato per distrarre dal flop United di Gabriele Marcotti LONDRA
E se fosse tutto parte del gioco? Ieri - ammesso che legga i giornali - Jose Mourinho si è svegliato con una carrellata di titoli cubitali tutti con lo stessa tema: «Humiliation», cioè «umiliazione» e «The Humiliated one», l’Umiliato. Non è solo un riferimento al 4 a 0 rifilato al suo Manchester United dal Chelsea di Antonio Conte, bensì alle parole scambiate con Conte nel dopopartita e catturate dai microfoni. Quelli in cui spiegava al tecnico pugliese che va bene aizzare il pubblico sull'1 a 0, ma sul 4 a 0 non si fa. Perché è una mancanza di rispetto verso gli avversari e, appunto, un'umiliazione. IPOCRISIA. E allora via con Mourinho ancora una volta al centro dei media. Questa volta, con tante tirate d'orecchie e accuse di ipocri-
sia. Perché il Mourinho che si sbraccia a bordo campo spronando il pubblico è un film già visto tante volte. Così come il Mou che si dirige negli spogliatoi prima del fischio finale. O quello che va a stringere la mano del tecnico avversario quando mancano die-
Dal gesto plateale a fine gara all’uso del labiale davanti alla tv. Josè voleva che sentissero tutti ci minuti alla fine perché, tanto, la partita è già vinta. Si sprecano i commenti tipo «da che pulpito viene la predica». Però il dubbio sorge spontaneo: forse tutto questo era voluto. Forse fa tutta parte della macrostrategia dello Special One. Magari Mourinho voleva che la conversazione con Conte la sentisse - o quan-
tomeno la intuisse - il mondo intero. Altrimenti, avrebbe aspettato un minuto e gli avrebbe parlato nel tunnel. Oppure, come ha fatto spesso in passato, avrebbe coperto la bocca con la mano. Invece - le immagini sono chiare - si nota che Mourinho è ben conscio della telecamera presente lì, a due passi. E quando la telecamera si avvicina, lui non nasconde il labiale. Visto che Mourinho non è un pivello a livello di tv, sa benissimo che quelle telecamere sono dotate di microfoni. L'ha fatto apposta quindi? Questo il dubbio. Ma perché? Forse qualche indizio arriva dal suo passato. Il gesto plateale - o la dichiarazione ad effetto nel post-paritta - fanno sì che dopo la gara si parli solo di lui e non della prova della squadra. Fateci caso. Il gesto delle manette ai tempi dell'Inter? Arriva il pareggio senza reti con la Sampdoria nel 2010, il terzo
/4/
Nel 2011, in un Barça-Real finito 3-2 per i catalani, Mou, allora sulla panchina del Real, infilò un dito nell’occhio al vice di Guardiola, Tito Vilanova. E il ko passò in secondo piano
inghilterra, coppa di lega: ottavi
Oggi l’Arsenal e Liverpool-Tottenham londra - Iniziano oggi gli ottavi di finale della Coppa di Lega inglese, e proseguiranno fino a domani. Ecco il programma completo:
OGGI: ore 20.45 Arsenal-Reading; Bristol City-Hull City, LeedsNorwich, Liverpool-Tottenham, Newcastle-Preston. DOMANI: ore 20.45 Southampton-Sunderland , West Ham-Chelsea; ore 21 Manchester United-Manchester City.
germania, coppa di lega: sedicesimi
Il Bayern sfiderà l’Augsburg
berlino - In Germania partono i sedicesimi di finale della Coppa di Lega. Ecco il programma completo di oggi e domani:
Fischio finale di Chelsea-United, Mourinho avvicina Conte e lo attacca reuters
consecutivo in campionato, con il vantaggio dei nerazzurri che passa da +9 a +4. Il dito nell'occhio rifilato a Tito Vilanova ai tempi del Real Madrid? Dopo la sconfitta contro il Barcellona che gli è costata la Supercoppa spagnola. La sfuriata contro Eva Carneiro, medico sociale del Chelsea? Dopo la sconfitta casalinga contro lo Swansea alla prima di campionato lo scorso anno. LA STRATEGIA. In ognuno di
questi casi il risultato è che Mourinho è diventato il parafulmine. L'attenzione e le critiche si sono spostate su di lui, lasciando relativamente tranquilli i giocatori. E questa fa pensare non a un raptus, ma ad una precisa strategia. Del tipo: «Io ho le spalle larghe, io mi addosso le critiche, voi pensate a lavorare tranquilli». E di questi tempi lo United ha bisogna anzitutto di tranquillità perché i casi non mancano. Da Mkhitaryan, l'uomo costato 50
milioni e neanche convocato nelle ultime tre gare, a Ibrahimovic, a secco di gol da sei settimane. Alla difesa che fa acqua ovunque. A Rooney che, a detta di Mourinho, si sarebbe infortunato perché ha insistito ad allenarsi nonostante un dolore muscolare che ha nascosto allo staff medico. Tutte cose di cui non si parla. Perché alla fine, c'è il parafulmine. Meglio che si getti veleno sullo Special One. Tanto lui sa incassare.
OGGI: ore 18.30 Dresda-Biefeld, Friburgo-Sandhausen, Lotte-Leverkusen, Wurzburger Kickers-Monaco 1860; ore 20.45 FrancoforteIngolstadt, Hallescher-Amburgo, Mönchengladbach-Stoccarda; St. Pauli-Hertha Berlino. DOMANI: ore 18.30 Fürth-Mainz, Hannover-Dusseldorf, Heidenheim-Wolfsburg, Walldorf-Darmstadt; ore 20.45 Bayern-Augsburg, Colonia-Hoffenheim, Dortmund-Union Berlino, Norimberga-Schalke.
francia, coppa di lega: sedicesimi
Domani il Marsiglia di Garcia parigi - Dopo aver fermato il Psg in campionato sullo 0-0, l’ex tecnico della Roma Rudi Garcia domani debutterà in Coppa di Lega sulla panchina del Marsiglia contro il Clermont. Ecco il programma completo dei sedicesimi:
OGGI: ore 18.45 Laval-Montpellier; ore 21 Nantes-Angers. DOMANI: ore 18.45 Chateauroux-Bordeaux; ore 21.05 BastiaGuingamp, Clermont-Marsiglia, Dijon-Sochaux, Nancy-Caen, Paris-Metz, Rennes-Lorient, Tolosa-Auxerre.
©Riproduzione Riservata
Scommettiamo
a cura di amedeo Paioli www.corrieredellosport.it/scommesse
SERIE A
Genoa-Milan, l’Under 2,5 paga 1.80 Anticipo con quote equilibrate, il pareggio è un’opzione da 3.30 volte la posta Battere il Genoa e volare, almeno per una notte, in testa GeNoa - miLaN alla classifica. Questo l’obiet- Serie a, 10ª GiorNata - StaSera ore 20.45 tivo del Milan di Montella, che Palinsesto 26431, avvenimento 1404 - Quote SNai dopo aver battuto la Juventus 1x2 FiNaLe DoPPia CHaNCe GoL/No GoL cerca conferme in casa di un 1 x 2 1x x2 12 GoL NoGoL 2.75 3.30 2.60 1.50 1.45 1.34 1.73 2.00 Grifone ferito dal ko nel derby. Su questo campo i rossoneri uNDer/oVer 1.5 uNDer/oVer 2.5 uNDer/oVer 3.5 uNDer oVer uNDer oVer uNDer oVer hanno già vinto, contro la Sam3.20 1.29 1.80 1.90 1.28 3.30 pdoria, lo scorso 16 settembre: 1x2+uNDer/oVer 2,5 1-0 con gol allo scadere di Bac1+uNDer x+uNDer 2+uNDer 1+oVer x+oVer 2+oVer ca dopo un match molto com5.90 4.30 5.65 4.10 12.0 3.90 battuto. A Marassi il Genoa ha 1x2+GoL/NoGoL "il pareggio facile" e complessi1+GoL x+GoL 2+GoL 1+NoGoL x+NoGoL 2+NoGoL vamente subisce piuttosto poco. 5.20 4.30 4.95 4.70 9.00 4.45 Tutto lascia pensare che l’anriSuLtato eSatto 1-0 2-0 2-1 3-0 3-1 3-2 4-0 4-1 4-2 4-3 ticipo possa essere equilibra14.0 10.0 30.0 25.0 33.0 75.0 60.0 75.0 150 to, magari con pochi gol. Il se- 8.00 0-1 0-2 1-2 0-3 1-3 2-3 0-4 1-4 2-4 3-4 gno X si gioca a 3.30, non male 8.00 12.0 10.0 30.0 25.0 30.0 75.0 60.0 75.0 125 0-0 1-1 2-2 3-3 4-4 aLtro in alternativa l’Under 2,5 in la9.00 6.00 13.0 60.0 175 35.0 vagna a 1.80.
PRoPoStA DI GIoco La proposta di gioco è vincente a condizione che tutti gli esiti indicati siano centrati PArtite in gioco Eintracht-Ingolstadt Under 2,5 1.67 M’Gladbach-Stoccarda 1
1.60
Liverpool-Tottenham
1
1.65
Newcastle-Preston
1
1.48
Laval-Montpellier Under 2,5 1.60 ...puntando 10 euro Leonardo Pavoletti, Genoa
si vincono 109,62 euro
LE quotE DELLE ALtRE PARtItE DI oGGI ora 18:30 18:30 18:30 18:30 18:45 20:30 20:45 20:45 20:45 20:45 20:45 20:45 20:45 20:45 20:45 20:45 20:45 20:45 20:45 20:45 20:45 20:45 20:45 20:45 20:45 20:45 20:45 20:45 20:45 20:45 20:45 20:45 20:45 21:00
PaL 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431 26431
aVV 32876 32880 32885 32890 23774 45673 14534 14535 14536 14537 14538 32877 32883 32887 32888 47184 56711 56712 56713 56714 56715 56716 56717 56718 56719 56720 56721 56722 56809 56821 56822 56823 56842 23778
MaN GERC GERC GERC GERC FRACL BEL1 INGCL INGCL INGCL INGCL INGCL GERC GERC GERC GERC IRL1 ING5 ING5 ING5 ING5 ING5 ING5 ING5 ING5 ING5 ING5 ING5 ING5 ING6 ING6 ING6 ING6 SCO1 FRACL
Partite (PaLiNSeSto Better) LOTTE BAYER LEVERKUSEN DINAMO DRESDA ARMINIA BIELEFELD FRIBURGO SANDHAUSEN WURZBURGER KICK. MONACO 1860 LAVAL MONTPELLIER LOKEREN OOSTENDE ARSENAL READING LIVERPOOL TOTTENHAM BRISTOL CITY HULL CITY LEEDS NORWICH NEWCASTLE PRESTON HALLESCHER AMBURGO EINTRACHT INGOLSTADT ST. PAULI HERTHA B. M’GLADBACH STOCCARDA ST. PATRICK’S DUNDALK BROMLEY DOVER DAG & RED ALDERSHOT EASTLEIGH TORQUAY GUISELEY GATESHEAD LINCOLN BOREHAM WOOD MACCLESFIELD CHESTER SOLIHULL FOREST GREEN SOUTHPORT YORK CITY SUTTON MAIDSTONE TRANMERE NORTH FERRIBY WOKING BRAINTREE WREXHAM BARROW HEMEL HEMPSTEAD CONCORD RANGERS ALTRINCHAM BRADFORD HALIFAX UTD OF MANCHEST. HARROGATE KIDDERMINSTER HAMILTON ABERDEEN FC NANTES ANGERS
1 7,50 1,83 1,55 2,10 2,90 2,45 1,25 1,65 2,20 2,70 1,48 4,10 2,00 3,85 1,60 3,90 3,20 1,70 1,45 3,45 1,72 2,15 6,25 2,35 1,73 1,22 2,00 2,40 1,68 1,75 1,50 2,15 5,25 2,05
x 5,00 3,40 3,85 3,15 3,10 3,35 5,75 3,85 3,35 3,20 4,15 3,50 3,25 3,35 4,10 3,65 3,35 3,50 4,05 3,35 3,45 3,20 4,35 3,20 3,50 5,50 3,35 3,10 3,85 3,75 4,30 3,30 3,95 3,05
2 1,32 4,00 5,25 3,35 2,40 2,70 9,50 4,60 3,05 2,50 6,25 1,78 3,50 1,88 4,65 1,78 2,05 4,50 6,00 1,95 4,35 3,10 1,40 2,75 4,25 10,0 3,30 2,75 4,10 3,75 5,00 3,05 1,55 3,60
u 2,60 1,75 1,80 1,60 1,60 1,97 2,60 2,10 1,83 1,80 1,90 1,88 1,67 1,73 2,50 1,88 2,05 1,80 1,88 1,95 1,65 1,77 2,15 1,77 1,95 2,05 2,00 1,73 2,35 2,35 2,45 2,10 1,92 1,50
o 1,40 1,93 1,88 2,15 2,15 1,75 1,45 1,67 1,87 1,92 1,80 1,80 2,05 1,95 1,45 1,80 1,65 1,88 1,80 1,73 2,05 1,90 1,60 1,90 1,73 1,65 1,70 1,95 1,50 1,50 1,45 1,65 1,80 2,35
G 1,67 1,82 1,95 1,90 1,88 1,60 1,85 1,68 1,72 1,72 1,95 1,73 1,85 1,82 1,50 1,75 1,55 1,80 1,93 1,62 1,95 1,70 1,77 1,70 1,68 2,25 1,60 1,73 1,50 1,50 1,55 1,53 1,87 2,05
NG 2,05 1,85 1,75 1,77 1,80 2,15 1,85 2,05 2,00 2,00 1,75 1,95 1,80 1,85 2,35 1,95 2,20 1,82 1,72 2,05 1,70 1,95 1,85 1,95 1,98 1,53 2,15 1,92 2,30 2,35 2,20 2,25 1,85 1,65
1x 3,00 1,18 1,10 1,25 1,47 1,40 1,02 1,15 1,30 1,45 1,08 1,87 1,23 1,77 1,13 1,87 1,62 1,14 1,07 1,70 1,15 1,30 2,60 1,35 1,16 1,25 1,35 1,17 1,20 1,11 1,30 2,25 1,22
x2 1,03 1,82 2,20 1,60 1,32 1,47 3,55 2,10 1,57 1,40 2,45 1,17 1,67 1,19 2,15 1,19 1,27 1,95 2,45 1,23 1,92 1,55 1,06 1,47 1,90 3,60 1,65 1,45 1,98 1,88 2,30 1,57 1,11 1,63
12 1,11 1,25 1,19 1,28 1,30 1,25 1,09 1,20 1,25 1,30 1,18 1,23 1,25 1,25 1,17 1,20 1,25 1,23 1,17 1,25 1,23 1,27 1,15 1,27 1,23 1,09 1,25 1,30 1,19 1,20 1,15 1,25 1,19 1,30
18 Corriere dello Sport Stadio
martedì 25 ottobre 2016
mister calcio cup
KALINIC DA IMPAZZIRE
La tripletta del croato fa la differenza, Salah non tradisce in casa
UNDICI VINCENTE
Con 99.5 punti Donato Taranto si aggiudica la vittoria della nona giornata di Serie A, trascinato senza dubbio dalla tripletta di Nikola Kalinic a Cagliari. Il croato, spinto dalla doppietta in Europa League, si sblocca dopo sei partite di digiuno in campionato, realizzando la sua seconda tripletta in Italia dopo quella più prestigiosa a San Siro contro l’Inter. Partner di gol in attacco, per il vincitore di giornata, è Mohamed Salah, ancora in gol all’Olimpico: quattro delle sue cinque reti stagionali in campionato sono infatti arrivate in casa. Nel 4-1 della Roma sul Palermo si è vista anche la firma, piuttosto a sorpresa, di Leandro Paredes, subentrato a Banega, inizialmente schierato da donato taranto nell’undici titolare. Per l’argentino si è trattato del secondo gol con la maglia della Roma dopo quello del febbraio 2015 a Cagliari, del primo in casa di fronte al proprio pubblico. Chi invece ha festeggiato la sua prima rete in assoluto nel massimo campionato è Nikola Maksimovic, col Napoli, impegnato sul campo del Crotone: l’ex difensore del Torino ha messo il suo primo sigillo in A alla sua 69ª presenza, la terza in maglia azzurra. La super prestazione di Gianluigi Donnarumma in porta ha contribuito con altri punti bonus alla vittoria di donato taranto: l’estremo difensore rossonero ha nuovamente salvato la sua squadra negli ultimi minuti, con la quarta parata stagionale dal minuto 86 in avanti. D.T. Per saperne di più, collegati
SQUADRA
CLASSIFICA 9a GIORNATA
PUNTI
99,5
DONATO TARANTO
POSTO
PAREDES 10
2° MRTEAM_2 1022244 3° MRTEAM_2 1036034
MURILLO 5.5
B. FERNANDES 6.5
KOULIBALY 7
BORJA VALERO 6
KALINIC 18
Fiorentina
BACCA 6
PRES.
MEDIA
GOL
DONNARUMMA
MIL
7,5
SKORUPSKI
EMP
7
8
9
6,44
8
7
5,71
PERIN
GEN
7
SORRENTINO
CHI
6
7,5
7
7
9
BERISHA
ATA
6,5
5,5
CONSIGLI
SAS
6,5
5,5
FAUSTO
-
ERNESTO
-
97,5
MARCO
-
LUCA 2008
97,5
LUIGI
-
6
SWARM STABIA
ANIELLO
-
97
SQUADRA
PUNTI
520 Torneo di Ritorno 2° LI SCARPONI 515 1° Scooter Honda PCX 125 del valore di3° 2.172,13 € (iva esclusa) ABETEMOZZO 514,5 5
REAL PIANURA SC
510,5
1°TORRICELLA premioS@
Classifica Ritorno GRANSASSO 6
SPALLETTI 7
MISTER
PROVINCIA
ANTONIO
-
GIOVANNINO
TE
GIOVANNINO
TE
LUIGI
510
GIOVANNINO
TE
509,5
GIOVANNINO
TE
GIOCA A MISTER CALCIO TRAMITE LE NOSTRE APP
PORTIERI MC
-
MRTEAM_1015773
4
GIOCATORE
VOTO
DONATO
5
POSTO
SALAH 9.5
18
KALINIC
PROVINCIA
4
1° PUNTAMOLENTIS
TOP10 PER CATEGORIA SQUADRA
99,5 99,5 98,5
MISTER
CLASSIFICA TORNEO ANDATA
NAINGGOLAN 6
al sito www.corrieredellosport.it
GIOCATORE
PUNTI
1° DONATO TARANTO
DONNARUMMA 8
MAKSIMOVIC 10
SQUADRA
R/P
COSTO
DZEKO IMMOBILE MATRI VERDI EL SHARAAWY
SQUADRA
VOTO
MC
PRES.
MEDIA
GOL
AM
ES
R/St
R/Sb
R/P
ROM LAZ SAS BOL ROM
7 7 7 7 6,5
10 10 10 10 9,5
9 9 5 9 7
9,22 8,33 6,5 7,78 6,86
8 5 1 4 2
1 1 0 1 0
0 0 0 0 0
0 1 0 0 0
0 0 0 0 0
0 0 0 0 0
PRES.
MEDIA
GOL
AM
ES
R/St
R/Sb
R/P
AM
ES
R/St
R/Sb
-11
2
0
0
0
1
11
-8
0
0
0
0
0
2
6,43
-5
1
0
0
0
1
3
5,56
-9
1
0
0
0
0
2
5
5,9
-3
0
0
0
0
0
2
9
5,44
-12
0
0
0
0
0
4
GIOCATORE
SQUADRA
COSTO
32 30 15 9 24
ALLENATORI VOTO
MC
COSTO
REINA
NAP
6,5
5,5
9
5,33
-10
0
0
0
0
0
4
INZAGHI
LAZ
7
8
9
6,94
0
0
0
0
0
0
11
SZCZESNY
ROM
6,5
5,5
9
5,78
-11
0
0
0
0
1
8
MONTELLA
MIL
8
8
9
6,72
0
0
1
0
0
0
12
BUFFON
JUV
6
5
9
5,72
-6
0
0
0
0
0
10
CORDAZ
CRO
7
5
8
3,81
-17
0
0
0
0
0
1
DIFENSORI GIOCATORE
SOUSA
FIO
8
8
9
6,28
0
0
0
0
0
0
11
DI FRANCESCO
SAS
6,5
7,5
9
6,61
0
0
0
0
0
0
11
GASPERINI
ATA
7
7
9
6,22
0
0
2
0
0
0
8
MIHAJLOVIC
TOR
7
7
8
6,75
0
0
1
0
0
0
12
SPALLETTI
ROM
7
7
9
6,72
0
0
0
0
0
0
13
DE ZERBI
PAL
5,5
6,5
6
6,33
0
0
0
0
0
0
7
GIAMPAOLO
SAM
6,5
6,5
9
6,44
0
0
0
0
0
0
8
DONADONI
BOL
6
6
9
6,28
0
0
0
0
0
0
7
SQUADRA
VOTO
MC
PRES.
MEDIA
GOL
AM
ES
R/St
R/Sb
R/P
COSTO
MAKSIMOVIC
NAP
7
10
3
7,33
1
0
0
0
0
0
11
MASIELLO
ATA
7
10
8
6,81
2
1
0
0
0
0
4
CAPUANO
CAG
6
9
2
7,5
1
0
0
0
0
0
3
PRES
MC (MISTER CALCIO)
ROSI
CRO
5
8
5
6,4
1
1
0
0
0
0
3
CANNAVARO
SAS
7
7
4
5,88
0
0
0
0
0
0
4
Presenze PRES
DRAME’
ATA
7
7
6
6,25
0
0
0
0
0
0
3
Voto Giornata AM Ammonizioni
KOULIBALY
NAP
7
7
9
6,22
1
3
0
0
0
0
8
PALETTA
MIL
7
7
8
6,56
1
1
1
0
0
0
6
ROMAGNOLI
MIL
7
7
8
5,94
0
1
0
0
0
0
4
SALCEDO
FIO
7
7
5
5,8
0
1
0
0
0
0
4
COSTO
CENTROCAMPISTI GIOCATORE
SQUADRA
VOTO
MC
PRES.
MEDIA
GOL
AM
ES
R/St
R/Sb
R/P
LOCATELLI
MIL
8
DIGENNARO
CAG
7
10,5
6
7,25
2
3
0
0
0
0
6
10
7
7,14
2
1
0
0
0
0
11
MURGIA
LAZ
7
10
2
8
1
0
0
0
0
0
3
PAREDES
ROM
7
10
4
7,25
1
0
0
0
0
0
11
AQUILANI
PES
6,5
9,5
4
6,63
1
1
0
0
0
0
9
RIGONI
GEN
6,5
9,5
8
7,25
2
2
0
0
0
0
6
QUAISON
PAL
6
9
4
6,38
1
1
0
0
0
0
5
VECINO
FIO
7,5
7,5
6
5,83
0
2
0
0
0
0
5
BONAVENTURA
MIL
7
7
9
6,56
1
1
0
0
0
0
16
KESSIE
ATA
7
7
8
7,63
3
2
1
1
0
0
7
COSTO
ATTACCANTI GIOCATORE
SQUADRA
VOTO
MC
PRES.
MEDIA
GOL
AM
ES
R/St
R/Sb
R/P
FIO
9
18
9
7,22
4
1
0
0
0
0
22
BERNARDESCHI
FIO
8,5
14
9
6,94
2
1
0
1
0
0
19
THEREAU
UDI
7
11,5
5
6,9
1
1
0
1
0
0
13
MURIEL
SAM
8
11
9
7,44
3
2
0
0
0
0
21
CALLEJON
NAP
7
10
9
8,5
6
0
0
0
0
0
29
KALINIC
LEGENDA
Presenze
ES Espulsioni R/St Rigori Segnati
R/Sb Rigori Sbagliati R/P Rigori Parati
martedì 25 ottobre 2016
SERIE B - 11ª giornata
19 Corriere dello Sport Stadio
l’anticipo
Arrighini-Pulzetti Di Carlo non scatta
Cittadella avanti con l’ex cosentino. Lo Spezia si ferma al pari Spezia-Cittadella 1-1
SPEZIA (4-3-3): Chichizola 7; De Col 6 Daktovic 5,5 Terzi 6 Migliore 6; Pulzetti 6,5 Errasti 6 Deiola 5,5 (40' st Galli sv); Okereke 7 (8' st Nenè 6,5) Granoche 5,5 (26' st Baez sv) Piu 6,5. A disp.: A.Valentini, N.Valentini, Ceccaroni, Vignali, Maggiore, Barbato, All.: Di Carlo 6,5. Falli commessi: 11 Fuorigioco fatti: 5 CITTADELLA (4-3-1-2): Alfonso 7; Salvi 6 Scaglia 5,5 Pedrelli 6 Pelegatti 6,5; Schenotti 6 (30' st Paolucci sv) Iori 6 Valzania 5,5; Chiaretti 6 (18' st Lora 6) Arrighini 7 Strizzolo 6,5 (31' st Kouame sv). A disp.: Paleari, Benedetti, Lora, Bartolomei, Pasa, Martin, Maniero. All.: Venturato 6,5. Falli commessi: 14 Fuorigioco fatti: 2 ARBITRO: Di Paolo di Avezzano 6. Guardalinee: Soricaro e Bottegoni. Quarto uomo: Piscopo. MARCATORI: 9' pt Arrighini (C); 8' st Pulzetti (S). AMMONITI: Daktovic, Pulzetti, Valzania, Salvi, Paolucci, tutti per gioco scorretto. NOTE: spettatori 6805, per un incasso di 38.318 euro. Angoli 6-3 per lo Spezia, minuti di recupero 4' e 3'.
di Marco Toracca LA SPEZIA
Finisce con un pari che lascia un po' d'amaro in bocca allo Spezia che fallisce l'attacco al secondo posto. Il Cittadella con un gol di Arrighini al 9'pt mette in crisi i piani liguri. L'attaccante fulmina la difesa e poi il portiere spezzino con un tiro ravvicinato che si stampa sulla traversa ed entra beffardamente. Il pari arriva, poi, all'8'st e lo firma Nico Pulzetti. Partita vivace e la prima azione pericolosa è degli aquilotti sull'asse Okereke e Piu con la diagonale di ritorno sbagliata. E' il 5'. Il Cittadella colpisce cinicamente. Azione offensiva sull'asse dei due attaccanti con Arrighini che chiude il triangolo e festeggia il gol in casa ospite sotto un gruppo di tifosi veneti. Al 21' Di Palo grazia Salvi che dopo un'ammonizione manda a quel paese il direttore di gara in modo plateale. Per lui solo un richiamo. Lo Spezia cer-
ca la conclusione da lontano con una bomba alta di Pulzetti. Brivido in area veneta al 32' quando Okereke si tuffa su un pallone che sembra perduto sulla linea di fondo e brucia il portiere in uscita di piede. Sulla linea del corner fa partire un diagonale carico di effetto che sembra quasi infilarsi in porta per poi allontanarsi verso il centro dell'area dove non c'è nessuno. RIPRESA. Nella ripresa lo Spe-
zia si getta in avanti. Il Cittadella appare impreciso in difesa e gli aquilotti ne approfittano all'8 con Pulzetti bravo a concludere di testa su invito di Migliore dall'angolo. Un minuto dopo dentro Nenè per l'assalto finale. E al 15' Pulzetti si beve tutta la difesa ospite, entra in area e mette al centro. Ma non c'è nessuno pronto a deviare in rete. Granoche ci prova al 20' ma il suo tiro viene deviato in corner in tuffo dal portiere. Atc
IL TECNICO LIGURE
«Punto ok. Mi tengo la prova» LA SPEZIA - Soddisfatto l’allenatore dello Spezia Domenico Di Carlo: «I nostri avversari - spiega il tecnico nel post partita - hanno segnato al primo tiro in porta. Può starci andare in svantaggio, siamo stati bravi a non perdere la testa e rimanere equilibrati in campo. Nel secondo tempo abbiamo cambiato qualcosa, Granoche era troppo isolato in attacco. Il pareggio secondo me è il risultato più giusto, sono contento del gol su palla inattiva». Bravo Di Carlo a cambiare in corsa: «Siamo stati condizionati dal gol del Cittadella. Abbiamo lasciato troppi spazi liberi e solo Pulzetti è riuscito a pressare alto. Siamo stati bravi a rimanere uniti e compatti fino alla fine e con un attaccante in più siamo
riusciti a trovare la rete. Sono soddisfatto della prestazione di carattere e accetto il pareggio, è il risultato giusto». 2º POSTO FALLITO (Liopress) I liguri non sono riusciti a battere il Cittadella così come era successo in tutti i tre precedenti interni in B, ma ieri sera, almeno, sono riusciti a segnare il loro primo gol casalingo ai veneti. Prima della rete del pari firmata da Pulzetti, in B, lo Spezia era, infatti, rimasto a secco nello 0-3 subito il 27 ottobre 2012 e nei due 0-0, del 24 agosto 2013 e del 6 dicembre 2014. Nei tre precedenti giocati, invece, dalle due squadre in Liguria a livello di serie C i conti sono in perfetta parità con un successo per parte ed un pari.
Andrea Arrighini, è nato a Pisa, il 6 giugno del 1990. Esulta dopo lo splendido gol allo Spezia Lapresse
20 Corriere dello Sport Stadio
martedì 25 ottobre 2016
Lega Pro
SAMBENEDETTESE
IL TRIBUNALE FEDERALE nazionale, PROCESSO DIRTY SOCCER TER
Paganese, Pistoiese e L’Aquila: scampato pericolo
Sentenza favorevole alle società e agli imputati: nessuna penalizzazione, squalifica o ammenda di Biagio Angrisani ROMA
Tutti salvi. La grande paura è passata. Niente penalizzazioni ammende o squalifiche: la Procura Federale è andata fuori tempo massimo. Il processo Dirty Soccer Ter si evapora come una bolla di sapone. Il Tribunale Federale Nazionale, Sezione Disciplinare con presidente Cesare Mastrocola, ha accolto l’eccezione preliminare assorbente il merito proposta dalle difese di alcune società (Paganese,
Santarcangelo, Tuttocuoio, Savona e Pistoiese) e di diversi tesserati deferiti, cestinando, in sostanza, il lavoro della Procura Federale, all’epoca dei fatti retta ancora da Stefano Palazzi oggi non più nelle sue funzioni inquirenti ma giudicanti essendo stato nominato presidente di sezione della Corte Sportiva di Appello. Il procuratore aggiunto Gioacchino Tornatore ha sostenuto in aula le tesi accusatorie contrastando con veemenza l’eccezione-cardine preliminare delle difese, ma ha visto va-
nificato il tutto dalla sentenza del Tribunale che ha ritenuto perentori tutti i termini
La Procura federale non ha rispettato i tempi previsti ma potrà comunque presentare appello come previsto dall’articolo 44 comma 4 CGS-CONI. La sintesi dei fatti da un esperto in materia e difen-
sore in questo processo delle società Paganese e Santarcangelo. «Il Tribunale Federale Nazionale - dice l’avvocato Eduardo Chiacchio - ha accolto la nostra eccezione (proposta anche da altri collegi difensivi ndr) e ha dichiarato irricevibile il deferimento». Tutto finito? «No - aggiunge il legale partenopeo -. Penso che la Procura appellerà la decisione». La Procura, infatti, ha sette giorni di tempo per impugnare la sentenza del Tribunale di primo grado davanti alla Corte Fede-
rale d’Appello. fuori tempo massimo. Una
sentenza nel diritto sportivo più unica che rara. Tirano il fiato undici società di Lega Pro, Serie D ed Eccellenza (Tuttocuoio, Martina Franca, Pro Patria, L’Aquila, Paganese, Santarcangelo, Savona, Vigontina San Paolo, Pistoiese, Poggibonsi e Vigor Lamezia) e un nutrito gruppo di imputati coinvolti nella vicenda del Dirty Soccer Ter, epilogo di un’inchiesta di calcioscommesse che da alcuni anni va
«Sì, questo è il Foggia che voglio»
Stroppa: Contro il Monopoli la più bella gara della stagione di Walter Carbone FOGGIA
L'acuto che ci voleva, il 4-1 al Monopoli può essere uno snodo cruciale per consacrare il Foggia in cima al campionato, su quella vetta della classifica che finora non ha quasi mai abbandonato. Archiviate le sei vittorie consecutive, i pareggi con Matera e Akragas ne avevano segnato una flessione fino al ko con la Juve Stabia interpretato da molti come sinonimo di resa, la fine di un percorso. E invece contro il Monopoli c'è stata la ripartenza, rabbiosa e convincente. «La miglior partita della mia gestione, sicuramente il più bel primo tempo da quando sono qui», sottolinea Giovanni Stroppa che finalmente sorride a fine gara dopo essere stato rinfrancato dalla prova dei suoi ragazzi per tutti i 90'. «Questa volta - dice l'allenatore rossonero - oltre al palleggio siamo andati a concludere. Abbiamo degli ottimi tiratori dalla distanza, giocatori che per
qualità balistiche possono fare la differenza, come si è visto con i gol di Vacca e Rubin. Mi fa piacere che la squadra abbia risposto nel miglior modo possibile dopo la sconfitta di Castellammare di Stabia». l’URLO DELLO ZACCHERIA. Il Foggia è sceso in campo "arrab-
I rossoneri sono di nuovo in vetta con il Lecce: lunedì lo scontro diretto al “Via del Mare” biato" e con un supplemento di adrenalina che trasmettevano gli 11 mila sugli spalti dello Zaccheria che hanno accompagnato la manovra arrembante dei rossoneri con un tifo incessante, quello che non c'era stato nelle prime quattro gare a porte chiuse. Monopoli quasi mai pervenuto, evaporata la squadra-rivelazio-
ne delle quattro vittorie consecutive. Troppo forte il Foggia o nella bolgia dello Zaccheria si è squagliata anche la formazione di Zanin? «Il pubblico ha avuto la sua parte - riconosce Stroppa - siamo stati sospinti dai nostri tifosi dall'inizio alla fine, noi volevamo ardentemente riscattare la sconfitta di domenica scorsa. Questa vittoria, per come è stata ottenuta, ci permette di considerare il ko di Castellammare come un episodio, un incidente di percorso. Mi aspettavo una risposta importante dalla squadra alla vigilia di una partita delicata come quella contro il Monopoli, il test non era dei più facili, ma i ragazzi sono riusciti a disinnescare i pericoli con bravura e senso pratico». Non solo, il Foggia ha gestito la partita a suo piacimento. Si è preso il lusso anche di tirare i remi in barca a inizio di ripresa, concedendo al Monopoli il gol della bandiera. Un peccato veniale a cui subito i rossoneri hanno rimediato segnando il terzo e quarto gol nel finale
Livorno-Arezzo
Giovanni Stroppa, 48 anni, allenatore del Foggia LAPRESSE
rispettivamente con Padovan (terzo centro in campionato) e Sainz Maza al suo primo timbro stagionale. «Maza è tra i giocatori più completi in rosa - dice Stroppa dello spagnolo - deve però avere più fiducia nei propri mezzi, mi auguro che il gol segnato al Monopoli gli consenta di accrescere la sua personalità». Ora l'asticella si alza ancora, obiettivo lo scontro diretto contro il Lecce nel posticipo di lunedì 31 (ore 20.45). I rossoneri cominceranno a pensarci da mercoledì, quando riprenderanno gli allenamenti dopo i due giorni di riposo ordinati da Stroppa. Il tecnico però si congeda con una battuta: «Siamo contenti di aver lanciato un segnale al campionato, ci siamo ripresi la posizione che meritiamo di occupare. Mi auguro che la prestazione contro il Monopoli ci aiuti a comprendere qual è il livello della nostra forza e la cattiveria agonistica che riusciamo a mettere dentro una partita». ©Riproduzione riservata
LEGA PRO
L’assemblea elettiva ci sarà il 15 novembre firenze - Si è svolta ieri la riunione del Consiglio Direttivo di Lega Pro. Nel corso dell’incontro è stata fissata la data dell’Assemblea elettiva delle società, che si svolgerà il prossimo 15 novembre. E’ stata ribadita l’importanza di procedere il più presto possibile alle votazioni, nella correttezza delle tempistiche previste dalle normative vigenti e dallo Statuto. SAN MARINO, DI MEO NUOVO TECNICO
(infopress) La sconfitta a Matelica costa a Filippo Medri la panchina del San Marino (Serie D, girone F) che l’ha esonerato chiamando al suo posto Pino Di Meo, 47 anni, ex Agnonese.
L’attaccante romano con otto reti siglate sta spingendo la Lucchese
Francesco Forte (23) lapresse
Un inizio di campionato che ti saresti immaginato? «Forse no, ma posso dire di non aver mai smesso di lavorare e di cercare di migliorarmi, infatti sin da maggio mi sono rivolto a un preparatore per arrivare a questo inizio al top del-
za da parte della Procura Federale dell’art. 32 ter comma 4 CGS che stabilisce 45 giorni di tempo per l’espletamento di una serie di atti dopo la chiusura delle indagini il 3 maggio 2016, fondamentalmente sentire i tesserati e i rappresentanti delle società coinvolti o dargli modo di depositare memorie difensive. Il deferimento non è partito nei successivi trenta giorni previsti, cioè entro il 17 luglio, ma solo il 4 agosto. Fuori tempo massimo.
in casa Sambebedettese. Ben quattro calciatori rossoblù sono out. Berardocco dovrà stare fuori un mese circa per una distrazione all’adduttore destro, invece N’Tow accusa un’elongazione di tre millimetri sul flessore della coscia sinistra, mentre Di Filippo ha problemi a una caviglia (distorsione). Mori ha invece ripreso con cautela ad allenarsi, ma anche lui sarà indisponibile per la gara interna di sabato contro il FeralpiSalò.
©Riproduzione riservata
GieffePress
L’Arezzo in nove blocca il Livorno
Forte: I miei gol? Grazie a Milito
Un avvio di stagione da assoluto protagonista. Otto gol in dieci gare di campionato, più uno in Coppa Italia Lega Pro. Proprio domenica la doppietta nel 3-0 contro il Prato, che ha portato la sua Lucchese al nono posto in classifica. Francesco Forte, classe 1993 e di proprietà Inter, è capocannoniere in solitaria del girone A e a pari merito con Arma (Pordenone) e Caturano (Lecce), suoi omologhi nei gironi B e C. Tiene i piedi per terra («Speriamo di continuare così, devo far parlare il campo».), anche se a Lucca ha trovato l’ambiente ideale («Città fantastica») per fare la cosa che gli riesce meglio: segnare. Se si considera la sua prima esperienza in Toscana (seconda parte di stagione 2014/15), i numeri dicono 19 reti in 30 gare con la maglia della Lucchese.
SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Infermeria piena
girone A, il posticipo
il capocannoniere del girone a
di Federico Giustini
avanti nello sport italiano e che ha comminato nei precedenti processi (Dirty Soccer I e II) condanne pesantissime e ammende salatissime. Trentacinque posizioni (società e tesserati) sul banco degli imputati del Dirty Soccer Ter con variegate richieste di pena (penalizzazioni in classifica, squalifiche, possibili sinanche radiazioni e ammende da decine di migliaia di euro). L’inammissibilità e/o la improcedibilità del deferimento a motivo della inosservan-
Berardocco fuori un mese Anche N’Tow ko
la condizione atletica. Ho lavorato anche sui fondamentali: con mio padre abbiamo studiato a tavolino dove dovevo migliorare e mi sono concentrato sul colpo di testa e sul destro. Da maggio a luglio due allenamenti al giorno: uno atletico al mattino, uno sulla tecnica al pomeriggio, anche in vacanza.
Questa Lucchese punta ai playoff? Nello spogliatoio vige la regola del pensare a una gara alla volta. L’obiettivo vero è migliorarci, siamo una squadra di ragazzi umili, un grande gruppo. Certo però è una grande occasione poter accedere ai play-off anche solo con il decimo posto.
Con Galderisi allenatore hai una media gol altissima. Quanto incide sulle tue prestazioni avere lui come tecnico? Moltissimo. Lui ha avuto fiducia in me sin dal primo giorno. Quando senti la fiducia dell’allenatore ti senti più responsabile e senza accorgertene nei momenti difficili dai quel qualcosa in più che fa la differenza. Ho voluto fortemente tornare a Lucca innanzitutto perché c’era lui. Ma anche per la città e per i tifosi, che sono super.
Ad aprile 2013 il debutto in serie A con l’Inter. Come è stato stare nel giro della prima squadra? Un’emozione che ti segna. Anche se è stata una comparsata, sono stato fortunato e spero un domani di avere un’altra possibilità del genere. Ho potuto allenarmi con gente come Milito e Palacio, che mi hanno dato molti consigli utili, che tengo a mente anche adesso. A livello umano sono rimasto impressionato da due colonne come Zanetti e Cambiasso: davano qualcosa in più a tutti nel-
lo spogliatoio, non solo a noi ragazzi, anche ai più esperti. Devi molto a Stramaccioni? Sì, mi ha portato all’Inter e mi ha aiutato nell’ambientamento a Milano visto che è romano come me. Con lui ho un rapporto speciale: un giorno spero di ritrovarlo. A quanti gol conti di arrivare a fine stagione? Non saprei rispondere, perché ragiono partita dopo partita. Personalmente penso a fare gol con il Pro Piacenza alla prossima. ©riproduzione riservata
1-1
LIVORNO (4-3-1-2): Mazzoni 6; Gonnelli 5,5 Rossini 6 Borghese 6 Lambrughi 6; Marchi 6 Giandonato 6 Luci 6,5 (30’ st Cellini sv), Ferchichi 5,5 (36’ st Jelenic sv); Maritato sv (19’ pt Murilo 5,5) Dell’Agnello 5. A disp.: Falcone, Romboli, Gasbarro, Morelli, Grillo, Bergvold, Gemmi. All.: Foscarini 5,5. AREZZO (4-4-2): Benassi 6; Luciani 6 Muscal 6 Sirri 6 Masciangelo 5,5; Arcidiacon (26’ st Solini sv) 5,5 Foglia 6 De Feudis 6 (st 34’ Demba sv) Yamga 6,5 (st 31’ Rossetti sv); Polidori 6 Moscardelli 5,5. A disp.: Borra, Garbinesi, Solini, Milesi, Sabatino, Damba, Corradi, Ba Ibrahima, Grossi, Bearzotti, Erpen. All.: Sottili 6. ARBITRO: Pillitteri di Palermo 6,5. Guardalinee: La Volpe, Berti. MARCATORI: st 13’ Dell’Agnello (L), 18’ Yamga (A) ESPULSI: 23’ st Sirri (A) per doppia ammonizione, 27’ Moscardelli (A) per proteste. AMMONITI: Luciani, Sirri (A), Borghese (L). NOTE: spettatori paganti 1.232, incasso 10.850,00. Abbonati 3.213, rateo: 15.410,79. Totale spettatori: 4.445. Angoli 8-3 per il Livorno. Minuti di recupero: pt 1’ st 5’.
do così di mettere a ferro e fuoco la muraglia avversari. Questa volta la posizione di Foscarini appare davvero in pericolo. Oggi è previsto un incontro con il presidente e potrebbero maturare delle novità. Staremo a vedere. Sta di fatto che il Livorno stenta a decollare e in ogni partita qualcuno alza bandiera bianca a causa di infortuni e a questo punto gli amaranto si apprestano a giocare un campionato anonimo. ospiti utilitaristici. L’Arezzo ha guada-
gnato un punto offrendo una prova maiuscola e non facendosi impressionare dal fatto si essere rimasto in nove uomini. Ma il demerito è comunque tutto del Livorno. La partenza è stata sostenuta su entrambi i fronti. Il Livorno si presenta con Dell’Agnello al posto di Cellini costretto alla panchina perché non ancora al meglio. Cerca l’intesa con Maritato e ci riesce. le reti nella ripresa. I gol che decidono la
di Gianni Massone LIVORNO
Un derby che si infuoca nella ripresa. Dopo un primo tempo equilibrato, senza particolari emozioni. Finisce con l’Arezzo in nove uomini dopo la doppia espulsione di Sirri (23’) e quella del barbuto Moscardelli (27’) a difendere il pareggio. E ci riesce con un pizzico di fortuna e tanta volontà. Tanti fischi da parte dei tifosi amaranto verso i propri giocatori al momento dei saluti, incapaci di sfruttare la doppia superiorità numerica. Il Livorno ha lasciato un successo che dopo la rete del livornese di scoglio Simone Dell’Agnello, imbeccato da un altro livornese doc, Lorenzo Gonnelli, sembrava la strada aperta verso i tre punti che sarebbero serviti per salire in classifica e allontanare tante polemiche. Purtroppo per i padroni di casa le carenze sono state evidenti. FOSCARINI IN BILICO. Non si è capito, inoltre, come mai in undici contro nove fosse rimasto con la difesa a quattro evitan-
serata arrivato, il primo, al 13’ del secondo tempo quando Dell’Agnello anticipa tutti e mette alle spalle di Benassi con preciso colpo di testa. Il pareggio dell’Arezzo lo firma Yamga (prima c’è un palo di Foglia), prodotto del vivaio interista che fa fuori la difesa di casa in velocità prima di appoggiare in rete. Al tirare delle somme il pareggio dell’Arezzo conferma l’eccellente valore della squadra di Sottili che gioca con grande personalità, evidenziando una brillante condizione fisica visto che finisce in nove per i rossi rimediati da Sirri per un fallo su Dell’Agnello e poi per la cacciata di Moscardelli che protesta troppo. Nel finale palo di Gonnelli e tanta delusione per il Livorno che da ieri è ufficialmente in crisi nera. Atc
GIRONE A, NUOVA CLASSIFICA: Alessandria 28 punti; Cremonese 23; Viterbese e Piacenza 19; Arezzo e Como 18; Renate 17; Livorno 15; Lucchese, Siena e Giana Erminio 13; Carrarese e Olbia 11; Tuttocuoio 10; Pistoiese e Pro Piacenza 9; Lupa Roma e Pontedera 7; Racing Roma 6; Prato 5.
martedì 25 ottobre 2016
L’intervista
21 Corriere dello Sport Stadio
Nuoto L’oro olimpico dei 1.500 a Rio 2016 prepara il debutto e la missione 2020 con gare in piscina e acque libere
paltrinieri «Perché amo i miei nemici»
In acqua con Detti, in vacanza con Horton «Facciamo sport: è una cosa bella. È giusto che finisca lì, andare d’accordo è semplice» di Paolo de Laurentiis
Detti «È vero, è stata la prima «Con Gabri siamo cosa che mi sono sentito dire subito dopo la vittoria cresciuti insieme Non potremo mai di Rio». volerci male, ma Sarebbe? in acqua si lotta» «Che avevo sbagliato gara...»
Con l’oro dei 1.500 al collo? «Sì, avevamo preparato una cosa completamente diversa, ma ne ho fatta un’altra». Gregorio Paltrinieri, campione di tutto nei 1.500, compreso l’oro olimpico, è fatto così: rende facili le cose difficili. Prepara, studia, analizza, spacca il capello in quattro. Ma quando è lì, riesce anche a improvvisare. Vince anche o soprattutto - per questo. «Sinceramente non c’è stato un momento in cui l’ho deciso. Il piano stabilito a tavolino era quello di partire prudente e poi allungare dopo metà gara perché le mie caratteristiche sono quelle e invece ho fatto il contrario, rischiando perché alla fine potevo crollare, ma in questo modo io mi sono gasato e i miei avversari sono rimasti sorpresi». Avversari per modo di dire: sul podio con Greg, è salito Gabriele Detti (bronzo). I due si allenano insieme da anni al Centro Federale di Ostia. Amici fuori, in acqua se le danno di santa ragione. A Olimpiade finita, poi, Paltrinieri ha passato le vacanze assieme a Mack Horton, oro a Rio nei 400 stile libero, quinto nella finale dei 1.500: destinazione Costiera Amalfitana, assieme alle rispettive fidanzate (e al drone dell’australiano, che ha immortalato tutti i momenti della vacanza). I tre si sfideranno almeno per il prossimo quadriennio. Ma solo in acqua, garantisce Paltrinieri. «Andiamo d’accordo ma sono due rapporti diversi: con Gabri ci conosciamo da anni, insieme abbiamo cominciato il nostro percorso al Centro Federale di Ostia ancora prima delle Olimpiadi di Londra, nel 2012. Siamo cresciuti insieme, non potremo mai volerci male. In acqua la rivalità c’è ma quella che vedete voi, durante le gare, è soltanto la minima parte: noi ogni giorno ci sfidiamo in allenamento e ogni giorno la cosa finisce lì. Fuori dall’acqua siamo amici, abbiamo condiviso tantissimi momenti e sarà così anche in futuro». E Horton? «L’amicizia con Mack è molto più recente. Due anni fa sono andato per un mese in Australia ad allenarmi da
Horton «Mack è stata una bella scoperta Voleva venire in Italia, ci siamo subito trovati» L’intesa «Sappiamo quanto lavoro c’è dietro i nostri risultati È facile legare anche da rivali» Il futuro «Da adesso tutti vorranno battermi Nessun problema Dopo Rio è tutto molto più facile» La fidanzata «Mi chiedono di figli e famiglia Abbiamo 20 anni c’è tempo per fare programmi»
lui e abbiamo cominciato a conoscerci. Siamo riusciti a mantenere i contatti anche dopo. Finite le Olimpiadi, lui voleva venire in Italia in vacanza e abbiamo deciso di farle insieme. Capri, Sorrento, la costiera. E’ stata una bella esperienza e abbiamo visto posti bellissimi». Le più preoccupate erano le rispettive fidanzate, perché il progetto è nato prima di Rio e nessuno poteva sapere come sarebbe andata. Invece un oro l’australiano (nei 400 stile libero) e uno l’azzurro nei 1.500. Musi lunghi scongiurati, tutti felici e contenti. C’è un segreto per andare così d’accordo tra rivali? «A me sembra normale. Certo, non sono amico di tutti i finalisti olimpici... Ma se trovi persone con cui leghi, non vedo perché farci condizionare dalle nostre ambizioni. In fondo facciamo solo sport, è una cosa bellissima e io come tale mi sento di viverla. Ci sfidiamo e poi vince il migliore». Tutto qui? E’ così facile? «C’è anche un altro aspetto e riguarda il tipo di attività che facciamo: io so quanto mi alleno, giorno dopo giorno, e so che i miei avversari fanno lo stesso tipo di percorso, gli stessi sacri-
Paltrinieri con la mamma Lorena e papà Luca LaPresse
la scheda
Da due anni domina i 1.500
Stefano Morini, 60 anni, allena Paltrinieri e Detti
GREGORIO PALTRINIERI è nato a Carpi il 22 settembre del 1994. Da due stagioni domina i 1.500 stile libero: ha vinto l’oro Europeo, quello Mondiale e nell’estate scorsa quello Olimpico a Rio. Ha il record europeo sulla distanza in vasca lunga e quello mondiale in vasca corta. Tesserato per la Coopernuoto e per le Fiamme Oro, vive e si allena al Centro Federale di Ostia sotto la guida di Stefano Morini. Con loro anche Gabriele Detti (nipote di Morini), che è tornato da Rio con due medaglie di bronzo: nei 400 e nei 1.500 stile libero.
Gregorio Paltrinieri, 22 anni compiuti a settembre, a Rio ha vinto l’oro olimpico nei 1.500 stile libero Ansa
fici, la stessa fatica. Non c’è bisogno di parlare di stima reciproca, c’è e basta, viene naturale».
i due rivali
Via da Carpi a 17 anni, dopo aver convinto mamma Lorena che era la scelta giusta da fare, l’oro olimpico ripaga di tutto. «Ma io prima non lo sapevo che sarebbe arrivato tutto questo... Di sicuro sono cresciuto e cambiato, anche per una questione di età. Partito a 17 anni, ora ne ho 22 e gli ultimi mesi sono stati particolarmente intensi». Ma belli... «Ho raggiunto l’obiettivo che inseguivo da più di quattro anni, per come sono io è stato anche stressante, perché ho lavorato su tutti i particolari anche in modo troppo critico nei miei confronti. Vincere è stato bello» E ha cambiato le prospettive. «Da Londra, nel 2012, avevo messo nel mirino Sun Yang: ho lavorato per raggiungerlo e batterlo, a Rio ci sono riuscito. Adesso so di non avere più nessuno da inseguire, anzi saranno gli altri a volermi battere, sono diventato io il loro punto di riferimento». Difficile? «La verità? Non me ne preoccupo ma non per presunzione. In passato sono sempre entrato in acqua con la voglia e l’intenzione di dover dimostrare qualcosa e a volte è stato anche logorante. Ora mi trovo all’inizio di un altro quadriennio olimpico, la strada è lunghissima e mi sento di avere un approccio diverso, non necessariamente migliore o peggiore. Mi sento più rilassato, sicuro di me. Posso vincere o perdere soprattutto in questo periodo e non me ne faccio un problema». Sicuro? Grossa risata. «Beh, diciamo che ora mi viene facile perché ho vinto da poco le Olimpiadi e sono lontano da altre gare importanti. Magari tra qualche mese sale la tensione e torno il solito rompiballe...». Le ambizioni restano. «Ci mancherebbe. Ho semplicemente capito che rendo molto di più se vado in acqua senza troppi pensieri. L’idea verso Tokyo 2020 è quella di essere competitivo sia nei 1.500 che nella 10 chilometri: le acque libere sono da sempre un mio pallino». Con le dovute cautele. «Dal punto di vista dei chilometri in acqua penso di essere a posto... Mi serve
GABRIELE DETTI Paltrinieri e il compagno di fatiche Gabriele Detti, 22 anni Si allenano ad Ostia, insieme sul podio dei 1.500: primo Greg, terzo Gabri, che ha vinto anche il bronzo nei 400 LaPresse
qualche test in gara. Vedrò se il calendario mi aiuta, questa stagione o la prossima, non è un problema. Dovrò soprattutto valutare il recupero tra una gara in vasca e una in mare nel corso della stessa manifestazione». Cautela anche fuori dall’acqua? «Vivo al Centro Federale e ci sto bene. E’ vero che in futuro c’è l’idea di prendere un appartamento mio per avere un po’ di spazio ma anche in questo caso mi sto prendendo il mio tempo. Non ho nella testa di non stare più al Centro Federale perché mi trovo male, sto solo valutando situazioni diverse». È la famiglia? «Ma io e Letizia abbiamo poco più di 20 anni, stiamo bene, ci conosciamo da sempre. Di che altro dovremmo parlare?» Il rapporto con Morini è
sempre lo stesso? «Direi di sì, continuerà ad allenarmi come ha sempre fatto. Certo, ultimante viaggia come una rockstar (ride, ndr): è stato in Inghilterra e in Spagna per incontrare gli allenatori stranieri e condividere le nostre esperienze. Ma a parte questi impegni, non c’è nessuna differenza». L’agenda di Paltrinieri però è particolarmente piena. «Ho fatto parecchie cose con gli sponsor negli ultimi tempi, l’avevo messo in conto e mi sono anche divertito. Mi è costato qualche allenamento ma sinceramente non mi sembra un grande danno in questo momento della stagione e della carriera. Ho imparato cose che mi torneranno utili in futuro ma non c’è pericolo: io voglio nuotare». Il rientro in acqua dopo Rio com’è stato? «A parte i bagni al mare con
MACK HORTON Quadretto vacanziero tratto dal profilo Twitter di Paltrinieri: a sinistra la fidanzata Letizia, dietro Mack Horton e la fidanzata. L’australiano a Rio ha vinto i 400 sl ed è arrivato quinto nei 1.500
Horton durante le vacanze, sono stato fermo un mese. Da metà settembre ho ricominciato a fare qualcosa, alternado la piscina a gli impegni extra. Da due settimane invece sto spingendo parecchio e ora che sono in ritiro in altura, qui a Livigno, ho davvero poche distrazioni». Si avvicina il debutto. «Anche questa è una novità: non mi è mai piaciuto molto gareggiare lontano dagli impegni importanti invece quest’anno scenderò in acqua a Genova tra pochi giorni: nuoterò i 400 con Detti ». Non era previsto, c’è lo zampino di Morini che spinge sulle distanze più corte? «In realtà non mi ha fatto particolari pressioni. Mi avevano invitato come ospite d’onore ma mi suonava strano... io in tribuna mentre gli altri gareggiano, allora ho pensato che alla
fine un 400 potevo pure farlo. Come va, va. Poi da novembre, a parte pochi altri impegni, tornerò a macinare chilometri a Ostia». La popolarità com’è? «A me non pesa e mi sembra di viverla bene, senza troppi problemi». Però un murale sotto casa fa un certo effetto. «E’ vero, l’hanno fatto nella piscina di Novellara, dove sono cresciuto sportivamente anche se sono di Carpi. Non l’ho ancora visto, mi hanno detto che dal vivo è bellissimo. Appena posso andrò a vedere l’effetto che fa. Di sicuro mi fa un grande piacere». E poi per ritrovare un po’ di anonimato basta perdere un paio di gare e passa la paura... «Non scherziamo eh: facciamo che continuo a vincere e magari dico qualche “no” a chi mi cerca...». ©riproduzione riservata
la nuova stagione
Pellegrini ai Mondiali canadesi roma - Archiviata l’Olimpiade di Rio, il nuoto azzurro si tuffa nel nuovo quadriennio che porterà a Tokyo 2020. Il primo vero appuntamento di rilievo sarà il mondiale in vasca lunga di Budapest, nell’estate del 2017. Non mancheranno però tappe intermedie per valutare lo stato di forma del gruppo azzurro.
GLI AZZURRI. Paltrinieri, Detti e Pellegrini
restano i tre punti di riferimento dell’intero movimento. Con loro un gruppo piuttosto ampio di ragazzi che cerca la dimensione internazionale. A Rio, in molti non hanno reso secondo le attese (fermo restando che - medaglie alla mano - la spedizione azzurra è stata un successo) e qualche cosa si sta studiando per alzare il livello di una nazionale che ha comunque dimostrato di saper anda-
re forte. Il problema, piuttosto, è andare forte quando serve davvero e non quando viene comodo. CALENDARIO. Le date fondamentali della stagione restano sostanzialmente invariate, con un campionato invernale in vasca lunga a dicembre e quello primaverile che farà da selezione per i mondiali di Budapest. Piuttosto, potrebbero cambiare i criteri di selezione, con l’idea che il dt Butini chiuda la lista dei convocati già ad aprile, senza ripescaggi dell’ultima ora (fatta eccezione per le staffette). L’obiettivo è mettere gli atleti di fronte a una scadenza precisa, sperando che il “dentro o fuori” li metta poi in condizione di rendere al meglio in campo internazionale, evitando inoltre lo stress della caccia alla qualificazione a maggio e giugno. Non ci
sarà un tempo limite per accedere alle finali del pomeriggio, ma lì sta alla saggezza di atleti e allenatori saper cogliere l’occasione per testarsi ad alti livelli in tutti i turni di gara e non solo in una finale del campionato italiano. GENOVA E CANADA. La stagione intanto en-
tra nel vivo in questi giorni, con il meeting Nico Sapio di Genova: 31 ottobre e 1 novembre, Detti e Paltrinieri le star e anche l’americano Ervin, oro olimpico dei 50 stile libero. I meeting autunnali serviranno al dt per formare il gruppo che a metà dicembre volerà in Canada per i mondiali di vasca corta. Un gruppo poco numeroso ma ci sarà sicuramente Federica Pellegrini, per le gare individuali e le staffette. p.d.l.
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22 Corriere dello Sport Stadio
martedì 25 ottobre 2016
Rugby
A questa Nazionale servono i leader
Treviso e Zebre stanno mostrando una preoccupante carenza di personalità. Il solo Parisse non può bastare di Francesco Volpe ROMA
Quel giorno a Treviso era primavera. Malgrado fosse il 24 gennaio. L’Italia festeggia l’ammissione al Sei Nazioni ospitando la Scozia. A una manciata di minuti dalla fine il pilone Andrea Castellani segna la meta della vittoria, ma l’arbitro gallese Davies annulla inspiegabilmente. Il capitano Massimo Giovanelli, capelli alla D’Artagnan e sguardo truce, arringa i compagni: «Adesso gliene facciamo un’altra». Un paio di minuti, non di più: meta di Paolo Vaccari. A casa la Scozia e l’arbitro Davies. Ancora Scozia, ma nove anni dopo. Sei Nazioni, Murrayfield. La partita del pronti, via, tre mete azzurre. Dopo sei minuti, Scozia-Italia 0-21. Finita? Macché. Quelli col kilt fanno fuoco e fiamme (17-24), ma l’Italia regge. Lancette agli ultimi giri, 30-17 per noi. Fallo scozzese, calcio piazzabile. E invece no. Il capitano Alessandro Troncon punta l’indice al suolo e chiama mischia. «Si riparte da qui». Scozzesi arati, meta dello stesso Troncon: 37-17. Sempre Scozia, è destino.
Stavolta siamo a Saint Etienne. Coppa del Mondo 2007. Partita stregata, David Bortolussi sbaglia il piazzato (non facile) del sorpasso e ai quarti vanno i caledoni. Fine dei sogni. Lacrime, teste basse. Mauro Bergamasco chiama a raccolta la squadra. E s’infervora, al centro del campo, sotto il diluvio. «Non è finita mica qui, chi non
Il c.t. O’Shea spera in Favaro, in Celtic promettono Gega e Ruzza. Le nuove leve devono aver fame ci crede lo dica adesso». Imbarcate. Giovanelli, Tron-
con, Bergamauro. Di gente così s’è perso lo stampo. Almeno a scorrere l’inizio di stagione di Treviso e Zebre, le due “celtiche” su cui poggia la Nazionale. Le imbarcate prese dai Leoni veneti a Swansea (64 punti da Ospreys) e a Edimburgo (45 dai locali) o dalle zebrette a Swansea (59), Limerick con il Munster (49) e soprattutto Coventry contro i Wasps (84!) non sono tollera-
bili nell’anno VII dell’era Celtic. Per le dimensioni e per il modo. Treviso in Scozia ha beccato due mete in 7 minuti, le Zebre in Inghilterra tre in 14. Poi la valanga. Senza una reazione, o quasi. Cosa che con un Giovanelli, un Troncon o un Bergamasco in campo non sarebbe successa. Lo abbiamo scritto mille volte: l’Italia sconta un drammatico buco generazionale. Le classi dal 1985 al 1989 praticamente non esistono, sacrificate sull’altare della caccia allo straniero purchessia degli anni del Super 10 (200111). Il guaio è che tra i giovani (alcuni dei quali vanno già per i 26 anni) si fatica a individuare nuovi leader. Gente capace di prendere per mano la squadra, scuoterla nei momenti di difficoltà, portarla a dare il 120% per ribaltare la situazione. Fame. Parisse a parte, O’Shea
conta molto su Simone Favaro, cacciatore di uomini e di palloni che si è imposto da titolare anche a Glasgow, ma che combatte con un problema ricorrente a una spalla. Il peggior malanno possibile per un placcatore come lui.
Sergio Parisse, 33 anni, il capitano di più lungo corso nella storia azzurra: 8 anni e 71 caps REUTERS
Alle Zebre si spera che Furno e il giovane Ruzza (22 anni) crescano anche in quest’ottica all’ombra dei veterani (il capitano Biagi, Geldenhuys, Van Schalkwyk). A Treviso, con Gori e Zanni troppo spesso in infermeria, si può credere nel tallonatore di origine albanese Ornel Gega, uno degli azzurri con più “voglia” visti negli ultimi tre anni. Insomma, opzioni con il contagocce in chiave Nazionale. Una delle principali incognite della gestione O’Shea. Perché il fisico si può costruire, la
VERSO L’EUROPA
Due esordienti negli All Blacks Il c.t. Hansen ha convocato 36 All Blacks per il tour di novembre in Nordamerica ed Europa (Irlanda il 5 a Chicago e il 19 a Dublino, Italia il 12 a Roma e Francia il 26 a Parigi). Capitano sarà il n.8 Kieran Read. Due gli esordienti: il tallonatore Coltman e l’ala-estremo Rieko Ioane.
tecnica allenare, ma il carattere dei vincenti è come il coraggio di Don Abbondio: se non ce l’hai, non te lo puoi dare. Dieci giorni fa abbiamo visto il Mogliano travolto in coppa a Mosca da un n.8 moldavo (Prepelitse), un centro georgiano (Malaguradze) e un’apertura tongana di modesto pedigrée (Paea). E c’è balenato un sospetto: che all’Italia del rugby manchino i leader perché per diventare tali serve un ingrediente irrinunciabile: la fame. ©Riproduzione riservata
martedì 25 ottobre 2016
23 Corriere dello Sport Stadio
Basket NBA
DURANT L’UOMO DEL DESTino
pallavolo
Barbolini, titolo atteso ventidue anni Nel ‘94 allenava Matera e perse la finale mondiale
Scatta la stagione: il nuovo asso dei favoriti Warriors riuscirà a sopportare la pressione? di Andrea Barocci
E’ come se, ad un duello con il cattivo di turno fuori da un saloon del vecchio Far West, vi presentaste accompagnati da John Wayne, Charles Bronson, Yul Brynner e Clint Eastwood: perdereste solo nel caso foste finiti nel film “Mezzogiorno e mezzo di fuoco” di Mel Brooks. Dal clamoroso ingaggio in estate di Kevin Durant, la situazione in casa Warriors è più o meno la stessa. Tre giorni fa una statistica della ESPN, basata sulle gare di preseason, ha rilevato che quando Durant, Curry, Thompson e Green sono insieme sul parquet, il loro attacco è da record. Ciò è avvenuto per appena 83 minuti totali, ma tanto è bastato per avere nelle amichevoli il miglior attacco della NBA (119,9 punti per 100 possessi). Insomma, sono statistiche che aggiungono ancora maggior interesse alla stagione della lega americana, al via questa notte. E che, ovviamente, non solo rafforzano il ruolo di favorita di Golden State (il 69% dei manager delle 30 franchigie la dà come vincente); aumentano anche in maniera quasi innaturale la pressione sul quattro volte miglior marcatore del campionato. Ecco, il futuro dei Guerrieri, sconfitti nelle ultime finali da Cleveland e da un mostruoso LeBron James, sta tutto qui: riuscirà Durant a “sopportare” il peso di un destino che per il momento non gli ha regalato neppure un anello? DEBOLE? L’accusa lanciata dagli ex fan di Oklahoma, che hanno bruciato in strada la sua maglia, è dura, cattiva, spietata: «E’ un debole. Ha perso le finali della Western Conference contro i Warriors e per vincere qualcosa ha scelto la via più semplice, firmare per loro». Neppure Westbrook, il suo “gemello” ai Thunder, l’ha presa bene: quello che considerava un compagno, un vero amico, non l’ha neppure avvisato della sua decisione di smettere di credere alle possibilità di Oklahoma e di trasferirsi a San Francisco. Lui, ala dal fisico esile e dal tiro mortifero, ha risposto con la sua solita, impenetrabile espressione facciale: «Io non sono un debole. Come potrei esserlo? Sono uno dei giocatori migliori della lega. Come tanti altri, ho solo deciso di cambiare squadra. E
In preseason attacco da record quando in campo c’erano lui, Curry Thompson e Green «A Oklahoma mi accusano di essere un debole? Non è possibile, sono tra i migliori della NBA» HA 28 ANNI
4 volte miglior cannoniere KEVIN DURANT ha 28 anni, è nato a Washington, è alto 2,06 e gioca ala. 1ª scelta (n.2) di Seattle nel 2007. Nel 2008 la franchigia si trasferisce a Oklahoma City, dove rimane sino a quest’estate, quando passa ai Warriors. 4 volte miglior marcatore della NBA, 7 partecipazioni all’All Stars Game. 2 ori olimpici con gli Usa.
comunque, se a nessuno interessa di quello che faccio io fuori dai campi da gioco, perché dovrebbe importarmi di quello che dice la gente?» In effetti, dargli torno è difficile. Anche James aveva fatto infuriare Cleveland passando nel 2010 a Milami, salvo poi dimenticare ogni traccia di rancore pochi mesi fa, con il primo trionfo nella storia dei Cavaliers. RECORD. Durant non è e non sarà mai come
LeBron, sia dal punto di vista tecnico che caratteriale. Eppure, dal suo passaggio ai Warriors, ha già stabilito un paio di primati: è divenuto il giocatore con l’ingaggio più alto di Golden State (26 milioni e 540 mila dollari; Klay Thompson ne prende 16 milioni e 663 mila, Steph Curry “appena” 123 milioni e 112 mila...); e, fatto non trascurabile, è l’atleta più pagato nella storia della franchigia. La sua nuova squadra crede di aver fatto l’affare del secolo, i suoi compagni credono che con lui rimetteranno le mani sul titolo NBA, perso proprio nell’anno in cui sembravano imbattibili, i fan credono e basta. Poi c’è chi sostiene che con Durant, Curry, Thompson e Green, i palloni dovrebbero essere più di uno. Ma è gente eretica, che non capisce che il trucco sta nell’arrivare ai play off, dove si gioca sul serio un altro sport rispetto a quello della regular season. E dove tutto, anche l’impossibile, può accadere. Basta solo fare come i tifosi di Golden State, e avere fede. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Durant in difesa sull’azzurro Gallinari, 28 anni ANSA
Ammiriamolo stanotte su Sky Sport 2
LeBron James, 31 anni ANSA
ROMA - Subito grande basket su Sky Sport 2: stanotte dalle 4.30 sarà infatti possibile assistere in diretta alla sfida tra i Golden State Warriors di Durant e Curry e i San Antonio Spurs di Parker (differita domani alle 14 e alle 22.45, sempre su Sky Sport 2 HD). Sky ha rinnovato l’accordo con la National Basketball Association e trasmetterà le prossime due stagioni in esclusiva. Ogni settimana su Sky Sport HD 4 match in Alta definizione, con la conferma di quello della domenica in prima serata: in totale, oltre 140 incontri tra regular season e play off, compresi il Christmas Day del 25 dicembre e il Martin Luther King Day a gennaio. Su Sky anche l’All Star Weekend, con l’All Star Game, che si
Sosa risorge, Caserta vola La Juve batte Pistoia con 15 punti e 6 assist del play
ne incertezza, la Juvecaserta si conferma in un grande periodo: terza vittoria e secondo posto in classifica assolutamente meritato. Pistoia parte meglio con l’ex Moore ma basta difendere ai bianconeri per scappare grazie ad un Watt da urlo (9 punti in 8’) e Sosa (18-10 al 9’ e 18-3 di break in 7’). Czyz e Cinciarini firmano il +12, Pistoia imbarca senza difendere.
CASERTA 74 PISTOIA 65 (22-13, 41-31, 54-50)
Un’entrata di Edgar Sosa, 28 anni, nell’area di Pistoia CIAMILLO Dell’Agnello 7. PISTOIA: Cournooh 5, Petteway 5, Antonutti 5, Lombardi 5, Crosariol 5.5, Magro 5.5, Hawkins 5, Moore 5.5, Boothe 6,5. All. Esposito 6. Il migliore: Sosa. La chiave: la difesa casertana. di Camillo Anzoini CASERTA
Vince la Juvecaserta, ma a tenere banco, all’ombra della
Reggia, è l’ennesimo rinvio per il passaggio di consegne delle quote di maggioranza del club bianconero. Beneduci non si è presentato a Caserta e ha dato mandato ad un avvocato di trattare con Iavazzi (che parlerà con la Fortune solo dopo il versamento della prima rata): insomma ancora un buco nell’acqua. In questa situazione di peren-
I campani si incartano in un terzo periodo scellerato (36% al tiro) e Antonutti sigla il -4 al 30’. Basta una fiammata del duo Sosa-Watt (oltre a Cinciarini) e la solita difesa arcigna per far scorrere i titoli di coda nonostante un ottimo Boothe. Lps
CLASSIFICA: Milano 8; Trento, Avellino, Reggio Emilia, Caserta 6; Venezia, Cantù, Sassari, Torino, Varese 4; Pistoia, Pesaro, Cremona, Brindisi, Capo d’Orlando, Brescia 2. La formula: le prime 8 ai play off, l’ultima retrocede.
Trionfo Eczacibasi: Barbolini, 52, è il penultimo sulla destra FIVB di Leandro De Sanctis
Golden State-S. Antonio alle 4.30
SERIE A, POSTICIPO
PASTA REGGIA CASERTA: Sosa 15 (6/13, 1/4, 4 r), Bostic 7 (2/4, 0/4, 1 r), Gaddefors 4 (1/5, 0/1, 2 r), Putney 6 (2/4, 0/1, 4 r), Watt 14 (4/8, 1/2, 8 r), Cefarelli ne, Giuri 6 (3/4, 0/2, 6 r), Czyz 7 (3/3, 4 r), Cinciarini 15 (5/7, 0/2, 2 r), Jackson, Ventrone ne, Metreveli 0 (0/1). All. Dell’Agnello. FLEXX PISTOIA: Moore 9 (0/5, 3/4, 8 r), Hawkins 4 (2/7, 0/2, 4 r), Cournooh 2 (1/3, 0/2, 1 r), Petteway 3 (0/1, 1/5, 2 r), Boothe 17 (7/11, 1/3, 7 r), Antonutti 12 (6/7, 0/2, 6 r), Solazzi ne, Lombardi 3 (1/7, 0/1, 5 r), Di Pizzo ne, Crosariol 7 (2/6, 9 r), Magro 8 (3/4, 7 r),. All. Esposito. ARBITRI: Filippini, Weidmann, Morelli 6. NOTE - Tiri liberi: Caserta 16/22; Pistoia 6/9. Perc. tiro: Caserta 28/65 (2/16 da tre, 6 ro, 26 rd); Pistoia 27/70 (5/19 da tre, 15 ro, 34 rd). Spettatori 2894, incasso 23.784 euro. Pagelle - CASERTA: Sosa 7, Giuri 7, Bostic 6, Czyz 6, Cinciarini 7, Jackson 6, Gaddefors 6, Putney 6, Watt 7. All.
Kevin Durant, 28 anni, in maglia Warriors ANSA
disputerà a New Orleans dal 17 al 19 febbraio 2017. Inoltre c’è il ritorno di NBA Action, la rubrica dedicata al campionato americano, proposta in italiano e disponibile anche su Sky On Demand. La grande novità è rappresentata dal sito ufficiale NBA per la prima volta in esclusiva in Italia su skysport.it. LE PRIME GARE IN TV - Stanotte: ore 4.30 Golden State Warriors-San Antonio Spurs (ore 4.30). Domani notte: ore 2 New Orleans Pelicans-Denver Nuggets. Notte tra il 28 e il 29 ottobre: ore 1 Toronto Raptors-Cleveland Cavaliers. 30 ottobre: ore 21.30 Los Angeles ClippersUtah Jazz.
EUROLEGA
Milano in casa dell’Olympiacos MILANO - Come nei play off. Ma
stavolta si tratta dell’Eurolega, e per di più della regular season. Milano si prepara infatti a due giorni da tour de force: stasera affronterà al Pireo l’Olympiacos, giovedì riceverà al Forum il grande Real Madrid. Jasmin Repesa, coach dell’Armani ancora imbattuta in questo inizio di stagione tra SuperCoppa, campionato ed Eurolega, fotografa la singolare situazione: «Giocare tanti incontri di alto livello così ravvicinati è un’esperienza nuova per tutti. Si tratta di un contesto simile a quelli che ho vissuto nelle competizioni per squadre nazionali. Ma lì giochi in un solo posto, mentre qui alle gare devi aggiungere il peso dei viaggi e il pochissimo tempo per allenarsi. Vincere a Istanbul ci ha dato fiducia ma dobbiamo vivere e pensare una partita alla volta. L’Olynpiacos ha cambiato pochissimo, inserendo solo
due nuovi giocatori, Erick Green e Kehm Birch. E’ una gara di difficoltà estrema, eppure sono contento di misurarmi subito con due squadre top, prima Olympiacos e poi Real Madrid». EUROLEGA (3ª giornata) - Oggi: Kazan (Rus)-Darussafaka (Tur), Efes Istanbul (Tur)-CSKA Mosca (Rus), Olympiacos (Gre)-ARMANI MILANO (ore 20 Fox Sports),Real Madrid (Spa)Vitoria (Spa). Domani: Stella Rossa Belgrado (Ser)-Barcellona (Spa), Fenerbahce (Tur)-Zalgiris Kaunas (Lit), Bamberbg (Ger)-Panathinaikos (Gre), Maccabi Tel Aviv (Isr)-Galatasaray (Tur). Classifica: CKSA, Real Madrid, ARMANI MILANO, Fenerbahce 4; Olympiacos, Barcellona, Panathinaikos, Bamberg, Darussafaka, Stella Rossa, Zalgiris 2; Vitoria, Kazan, Efes, Galatasaray 0. La formula: le prime 8 classificate accedono ai play off. Final Four a Istanbul (19-21 maggio). CHAMPIONS LEAGUE - Oggi in Champions League (2ª giornata), Neptunas (Lit)-VARESE ore 19, VENEZUA-Pinar (Tur) ore 20.30
Uno sguardo verso il cielo e una sky ball diventata di moda dopo lo show di Carambula nel torneo olimpico di beach volley a Rio 2016. Massimo Barbolini in campo ha festeggiato così il suo primo titolo mondiale di club. Un gesto significativo per sfogare la tensione accumulata nei cinque set in cui ha dovuto affrontare il suo recentissimo passato, le maglie rosa della Pomì Casalmaggiore. Capita sovente nel volley, dove i grandi tecnici cambiano panchina spesso e non è raro che si trovino di fronte partite speciali, incroci sentimentali che s’intrecciano con l’agonismo e la tecnica. Aveva fatto 30 portando la Pomì Casalmaggiore alla conquista della Champions League, ha fatto 31 tornando ad allenare in Turchia l’Eczacibasi, formazione ben più ricca del club campione d’Europa. Trentuno allori (ok, 32 se si conta la A2 maschile con Agrigento) tra club e Nazionale fanno di Massimo Barbolini, un modenese 52enne che tifa Juventus, il tecnico più vincente del volley femminile italiano. LA GIOIA filippina. «Sono felice - ha detto Massimo a Manila, vedendo le sue ragazze con la medaglia al collo - e la squadra è contenta. Sapevamo cosa dovevamo fare per ottenere un grande risultato e abbiamo lavorato duramente tutti insieme per vincere questo Mondiale. Per noi il torneo era una tappa fondamentale nell’ottica di questa stagione. Ora so di avere una grande squadra». Barbolini ha usato parole dolci e rispettose per la sua ex Pomì: «Certe emozioni vissute non le dimentico di certo. Penso che Casalmaggiore abbia giocato molto bene ed è sicuramente una delle migliori squadre del mondo. Ma noi siamo riusciti a stare in campo con maggiore attenzione nella fase difensiva, diciamo che si è giocata una partita perfetta. Sono felice come tutte le ragazze. Quando vinci significa che hai lavorato molto bene in allenamento» E’ la prima volta che un club femminile vince due volte di fila il titolo mondiale di club. Ora l’Eczacibasi sa che può puntare con notevoli ambizioni alla prossima Champions League. CARRIERA SUPER.Barbolini è uno degli allenatori sbocciati nella “cantera” di Julio Velasco, se così possiamo definire tutti quei giovani tecnici che a vario titolo condivisero pallavolo con l’uomo che cambiò il
volley italiano. Il ciclo di Matera, poi quello di Perugia, la parentesi di successo con la Nazionale italiana, dove fu chiamato nel 2006 a sostituire in corsa Marco Bonitta, conclusa con l’amarezza olimpica di Londra 2012, dopo la quale tornò ad allenare un club come invano aveva chiesto di fare anche durante il periodo in cui era legato alla Federazione. IL PALMARES. Le sue vittorie? Cinque scudetti, sei Coppe Italia, una Supercoppa, una Coppa dei Lega, tre Champions League, tre Coppe Cev, una Top Team Cup con i club. Con la Nazionale in sei anni ha vinto due campionati d’Europa (2007 e 2009), due Coppe del Mondo (2007 e 2011), i Giochi del Mediterraneo e quattro bronzi nel Grand Prix. E così a Manila, nelle Filippine, Barbolini è riuscito a riannodare un filo interrotto la bellezza di ventidue anni fa, quando il suo Matera arrivò in finale nell’ultima edizione della manifestazione, venendo però sconfitta dalle brasiliane del Leite Moca Sorocaba. Da Matera all’Eczacibasi Istanbul, al secondo tentativo stavolta Massimo ce l’ha fatta a conquistare il mondo. ©Riproduzione riservata
superlega
Giovedì Trento recupera con Latina, venerdì Modena-Vibo Conclusa l’avventura Mondiale con il terzo posto, la Diatec Trentino dovrà subito tornare in campo per recuperare in SuperLega. Giovedì sera (ore 20.30, diretta Tv su RaiSport1 e HD) l’attende la sfida con il fanalino di coda Top Volley Latina. Turno anomalo e spalmatissimo per la SuperLega questa settimana: venerdì (18.45) anticipo Modena-Vibo, poi le altre sei gare sabato tra pomeriggio e sera. SUPERLEGA
Classifica: Lube Civitanova 15, Azimut Modena 14, Sir Safety Conad Perugia 13, Calzedonia Verona 12, Diatec Trentino 8, Kioene Padova 7, Gi Group Monza 7, LPR Piacenza 4, Bunge Ravenna 4, Exprivia Molfetta 4, Revivre Milano 4, Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 3, Biosì Indexa Sora 3, Top Volley Latina 1
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martedì 25 ottobre 2016
Moto
ROSSI & ducatI
Operazione futuro caccia alla Honda
Giapponesi bravi quest’anno a ribaltare la situazione e centrare l’en plein, ma avversari pronti alla riscossa di Paolo Scalera PHILLIP ISLAND
È durata poco più di metà stagione la crisi della Honda in MotoGP. Presi in contropiede dall'introduzione di software e centralina unica, i sistemisti giapponesi ci hanno messo appena sei mesi ad allinearsi alla concorrenza. Un tempo tutto sommato risibile, se si tiene conto che l'HRC utilizzava un hardware proprietario mentre la concorrenza, Ducati e Yamaha, usava da sempre una ECU Magneti Marelli. Parliamo di un sofisticato “mini computer” con una CPU PowerPC a 32 bit a 264 MHz capace di gestire ingressi analogici e digitali, più di un un processore dual core a 32 bit 800 MHz che invece esegue il software di dinamica del veicolo, che controlla il comportamento della moto, ed esegue i dati logger. Data logger in grado di gestire 1024 canali a frequenze comprese tra 1 Hz e 1 kHz, fino a un totale di 8 GB di dati. Tutto ciò per assicurare il corretto funzionamento delle varie strategie necessarie al funzionamento di un motore moderno. Fra le principali controllo di trazione, maunch control, antiinpennata, gestione del freno motore eccetera. Già dalla terminologia vi sarete resi conto che parliamo di sistemi complessi. Non si tratta di serrare viti e bulloni o saldare metalli: siamo in un campo esoterico che è parte scienza e parte “magia nera”. È una specialità nella quale le idee si trasformano in numeri attraverso software come Matlab e di lì in azioni concrete. Sei mesi di lavoro - probabilmente con un impegno “24-30-365” - hanno riportato la quattro cilindri RC213-
Yamaha Troppo sensibile al meteo, sarà più rapida nei cambi di direzione Ducati Motore potente da affinare ancora Lorenzo atteso come l’arma in più Suzuki Molto equilibrata e guidabile Tuttavia schiererà due piloti nuovi Aprilia Progetto giovane C’è ancora tanto da fare, ma a Noale sanno il fatto loro
V di Marc Marquez se non ai livelli degli anni precedenti, perlomeno molto vicino. Cinque vittorie e ben 11 podi a cui si aggiungono i due podi con una vittoria di Dani Pedrosa sono i numeri che ci dicono quale sia stata la moto da battere questa stagione. Se poi aggiungiamo le due vittorie di Cal Crutchlow e quella di Jack Miller, arriviamo a quota 9 successi su 16 gare disputate. Yamaha, Ducati e Suzuki, dunque, si sono divise le briciole. La prima ha vinto cin-
que gran premi, le altre una ciascuna. Così, mentre l'HRC pensa di schierare nel Mondiale 2017 una versione evoluta della moto attuale, le altre tre dovranno darsi da fare per raggiungere il livello della casa che quest'anno pare destinata a vincere la “triplice corona”: Mondiale piloti, costruttori e team. YAMAHA UNA MOTO “ACCORDATA”
Nota per i suoi strumenti musicali - viene da lì il marchio dei tre diapason incrociati - la Yamaha è sempre stata una moto molto equilibrata. Stabile, facile da guidare, con una erogazione del motore molto lineare, la M1 quest'anno ha perso terreno. È risultata infatti molto sensibile alle condizioni atmosferiche, soffrendo troppo le temperature rigide. In queste condizioni l'avantreno del prototipo di Iwata ha fatto fatica a mandare in temperatura persino le più soffici delle Michelin costringendo per esempio Jorge Lorenzo, famoso per la sua guida pulita, a pilotare sulle uova senza un adeguata confidenza nella tenuta dell'anteriore. Valentino Rossi, con una guida più aggressiva, ci ha cavato qualcosa di più, pagando però anche lui gli errori con frequenti chiusure dello sterzo e relative cadute. A Valencia, nei test successivi al GP, la Yamaha schiererà un mezzo completamente nuovo. Obiettivo: maggiore rapidità nei cambi di direzione (punto di forza della Honda), oltreché il complesso telaio-sospensioni migliorato per far lavorare meglio le gomme (meno usura e più grip). Naturalmente Vale ha richiesto anche un motore migliorato in accelerazione. La Yamaha per il 2017 ha ingaggiato Maverick Vinales
al fianco del Fenomeno. DUCATI PUGNO E... GUANTO
La Ducati al contrario dispone del miglior propulsore del lotto. Il più potente e quello dotato della migliore accelerazione. In questo comparto si lavorerà per affinarlo, mentre dobbiamo aspettarci delle novità sia dal punto di vista della ciclistica che nell'aerodinamica. La Desmosedici infatti passa per essere il più “fisico” fra i prototipi in pista. Quello che cioè richiede maggiore impegno muscolare per essere portato costantemente al limite. Questo spiega perché i due Andrea partono spesso forte ma raramente arrivano a podio. C'è da aggiungere che la Rossa perde aderenza, e dunque efficacia, nella seconda parte della gara con le gomme consumate. Come se non bastasse, Gigi Dall'Igna dovrà ridisegnare completamente l'aerodinamica della GP16, nata per l'utilizzo degli spoiler vietati nel 2017. L'ingegnere veneto, famoso per leggere nelle pieghe del regolamento, è chiamato a recuperare quel carico aerodinamico che otteneva dalle ali e consentiva alle Rosse di tenere la ruota anteriore maggiormente attaccata all'asfalto in accelerazione e di conseguenza utilizzare meno elettronica di controllo, con il risultato di perdere meno potenza. Gigi dovrà anche migliorare l'agilità della sua quattro cilindri ed annullare il leggero sottosterzo, peccato originale del progetto bolognese. La Ducati nel 2017, con Dovizioso, schiererà nulla di meno dell'ex tre volte iridato Jorge Lorenzo. Suzuki LA QUARTA FORZA
Errani in volo senza Lozano
Dopo 12 anni, chiusa la proficua collaborazione col coach Francesca Schiavone continua a divertirsi disseminando indizi su quello che potrebbe essere il suo futuro post-agonistico, con alcuni video su YouTube su un apposito “Schiavo Channel”. Venerdì scorso intanto ha fatto serata a Milano con Sara Errani, che invece ieri con un appassionato e lungo messaggio ha annunciato la separazione professionale dal coach Pablo Lozano, ringraziandolo con affetto dopo dodici intensi anni che l’hanno portata a essere numero 5 del mondo in singolare e 1 in doppio, a vincere 9 tornei Wta in singolare e 25 in doppio, a disputare una finale di Slam (Roland Garros 2012) e vincerne 5 in doppio con Roberta Vinci (2 Australian Open, 1 Roland Garros, 1 Wimbledon e 1 US Open). Sara, che giovedì scorso a Casale Monferrato s’è regalata anche il brivido del primo lancio
dava fastidio durante il gioco!
Venerdì scorso lancio col paracadute per Sara Errani, 29 anni
con paracadute, al momento sta precipitando in classifica: è numero 50 e l’anno non è ancora finito. Per ora non ha deciso se continuerà ad allenarsi in Spagna (ha casa a Valencia) o se invece tornerà in Italia (non è che magari lo farà con la “Schiavo”?), ma presto farà un nuovo annuncio, sempre sui social network. Di sicuro nel 2017 ripartirà dall’Australia
e giocherà in Fed Cup, con capitana Tathiana Garbin. ©riproduzione riservata
TAGLIO CAPELLI. Divertente si-
parietto ieri al Masters donne: al cambio campo sull’1-2 nel terzo set della partita contro Agnieszka Radwanska, Svetlana Kuznetsova s’è fatta dare un paio di forbici per spuntare la treccia troppo lunga che le
aprilia NATA PREMATURA
L'Aprilia ha pagato lo scotto di essere entrata in competizione senza praticamente aver effettuato alcun test preventivo. Il progetto ha dunque solo due anni. La sua prima moto era una evoluzione della RSV-4 iridata nella Superbike, sostituita poi dal prototipo RS-GP che è stato evoluto praticamente ad ogni gara. In Australia Stefan Bradl ha raggiunto il miglior risultato in qualifica con l'8° tempo, prestazione eguagliata in gara da Bradl in Argentina e dal suo compagno Alvaro Bautista in Giappone. C'è ancora molto da fare, ma a Noale sanno il fatto loro. Parco piloti completamente rinnovato per la casa veneta, che si affiderà ad Aleix Espargaro con l'inserimento di Sam Lowes dalla Moto2. Buffer Overflow
La Suzuki, al suo secondo
TENNIS
di Mario Viggiani
anno di MotoGP, dopo una stagione interamente dedicata ai test ha dimostrato di essere sostanzialmente un mezzo equilibrato. Anzi ,forse è addirittura la migliore moto in pista per quanto riguarda la guidabilità. Il suo motore non è al livello dei migliori, ma pare sostanzialmente allineato al propulsore della Yamaha. Del resto ne condivide lo schema: quattro cilindri fronte marcia al contrario di Honda, Ducati e Aprilia che sono dei quattro cilindri a V oppure a L che dir si voglia. Lo sviluppo andrà più verso l'evoluzione che la rivoluzione. La Suzuki ha completamente rinnovato il parco piloti e accoglierà nel 2017 fra le sue fila Andrea Iannone e, proveniente dalla Moto2, Alex Rins.
Wta Finals Singapore (cemento, 7.000.000 $) Gruppo Bianco: ieri Kuznetsova (Rus) b. A. Radwanska (Pol) 7-5 1-6 7-5, Ka. Pliskova (Cec) b. Muguruza (Spa) 6-2 6-7(4) 7-5; classifica - Ka. Pliskova e Kuznetsova 1-0, A. Radwanska e Muguruza 0-1. Gruppo Rosso: oggi Kerber (Ger) c. Halep (Rom), Keys (Usa) c. Cibulkova (Svc); classifica - Halep e Kerber 1-0, Cibulkova e Keys 0-1. Tv: oggi diretta SuperTennis alle 13.30. ATP - Vienna (cemento, 2.467.310 euro) 1º turno: Khachanov (Rus) b. SEPPI 6-4 6-4. Tv: oggi differita SuperTennis alle 22.30. Budapest (challenger, cemento, 64.000 euro) 1º turno: Djere (Ser) b. GAIO 7-5 6-3. ERBA E TERRA. In attesa del ri-
torno all’attività ufficiale dopo la squalifica, definita una nuova esibizione per Maria Sharapova: il 2 dicembre affronterà Garbine Muguruza alla Caja Magica di Madrid su un campo metà in erba e metà in terra rossa, come accadde per Federer-Nadal nel 2007 a Maiorca.
©riproduzione riservata
Così a sepang
Domenica la MotoGP alle 8 su Sky Domenica a Sepang si correrà il GP della Malesia, 17ª e penultima tappa del motomondiale 2016. Il circuito misura 5,5 km, con 5 curve a sinistra e 10 a destra e un rettilineo di 920 metri. PROGRAMMA E TV - Venerdi: ore 3.00-3.40 prove libere
Moto 3, 3.55-4.40 prove libere MotoGP, 4.55-5.40 prove libere Moto 2, 7.10-7.50 prove libere Moto 3, 8.05-8.50 prove libere MotoGP, 9.05-9.50 prove libere Moto 2. Sabato: ore 3.00-3.40 prove libere Moto 3, 3.55-4.40 prove libere MotoGP, 4.55-5.40 prove libere Moto 2, 6.35-7.15
qualifiche Moto 3, 7.30-8.00 prove libere MotoGP, 8.10-8.25 Q1 MotoGP, 8.35-8.50 Q2 MotoGP, 9.05-9.50 qualifiche Moto 2. Domenica: ore 5.00 gara Moto 3 (18 giri, 99,8 km), 6.20 gara Moto2 (19 giri, 105,3 km), 8.00 gara MotoGP (20 giri, 110,9 km). Tv: tutto in diretta su Sky.
In Breve VELA
Maserati, vittoria con record MALTA - Giovanni Soldini su Maserati Multi 70 ha stabilito il nuovo record di percorrenza delle 608 miglia della Rolex Middle Sea Race per i multiscafi: 2 giorni 1 ora 25 minuti 1 secondo. Il precedente record (Phaedo3 nel 2015) è stato abbassato da Soldini di quasi 10 ore. Vittoria regalata proprio da un errore di Brian Thompson, che ha sbagliato rotta confondendo Linosa con Lampedusa!
Rugby
Il Tolone ha esonerato Dominguez Diego Dominguez è stato esonerato dalla guida del Tolone (Top 14 francese). L’ex apertura della Nazionale aveva preso le redini in estate, ma 4 sconfitte tra campionato e Champions gli sono costate la panchina. Il suo posto è stato preso dal vice, l’inglese Mike Ford. IRLANDA - Il 51enne neozelandese Joe Schmidt rimarrà alla guida della nazionale irlandese di rugby fino ai Mondiali 2019 in Giappone. IPPICA
Atzeni e Rispoli in Oriente Finiscono le corse che contano in Europa e anche i top jockey italiani attivi all’estero si spostano in Oriente: Andrea Atzeni sarà in Giappone a novembre e dicembre, Umberto Rispoli a Hong Kong.
FRANCIA - Ieri galoppo a Chantilly: maiden (27.000 €, m. 1300 aw) 1. Imperial Tango; course D (28.000 €, m. 3000 aw) 7. Zadrak; handicap
(21.000 €, m. 1600 aw) 3. Baiafa; handicap (19.000 €, m. 1900 aw) 12. Arbol de Humo; una vittoria per Cristian Demuro (81 nel 2016). OGGI - Ore 18.40 TQQ a Taranto (t, 7ª corsa, m. 1600-1620-1640) Jackpot: Quarté 7.665,50 €, Quinté 20.851,42 €. Favoriti: 10-6-2-3-15. Sorprese: 14-4-9. Inizio convegno alle 15.30. Tv: diretta UnireSat. Corse anche a Milano (t, 14.45), Roma (g, 15), Trieste (t, 15.25). IERI - TQQ a Leicester: Tris 16-5-14, 8.685,60 € per 4 vincitori, quota rit. (n. 2, 9) 92,61 €; Quarté 16-5-14-3, n.v., q.r. 161,02 €; Quinté 16-5-14-3-13, n.v.
SPORT & DOPING
Si dimette il viceministro russo MOSCA - Il viceministro dello Sport russo Yuri Nagornikh si è dimesso. Per l’indagine Wada, il suo dicastero era coinvolto nella “cospirazione” per nascondere l’uso del doping da parte degli sportivi russi: in particolare Nagornikh era coinvolto nella consegna dei campioni dei test all’FSB. In precedenza il primo ministro Dmitri Medvedev lo aveva sospeso fino al termine di un’indagine interna.
SPORT AMATORIALE
Molea, primo italiano presidente CSIT Roma - Il forlivese Bruno Molea, presidente nazionale dell’AICS (Associazione Italiana Cultura e Sport), è stato proclamato quale nuovo presidente mondiale CSIT (Confederazione Internazionale dello Sport Amatoriale).Deputato di Civici e Innovatori e Consigliere nazionale del Coni, Molea è il primo presidente italiano a capo dell’organizzazione mondiale che, nata nel 1913 dal movimento sportivo dei lavoratori e riconosciuta dal Cio, raggruppa a oggi oltre 40 Paesi nel mondo, dal Sud America all’India, dall’Africa alla Russia.
martedì 25 ottobre 2016
25 Corriere dello Sport Stadio
Formula 1
Ferrari 2017 Vettel ci crede
«Non è stato facile digerire l’addio di Allison ma per il futuro siamo sulla strada giusta» di Stefano Ferrari
Chiudere dignitosamente questa stagione, per partire poi forte nella prossima. Dopo il quarto posto ad Austin, portando la Ferrari al traguardo a ben 43 secondi dal vincitore Lewis Hamilton, Sebastian Vettel ha definitivamente compreso come ci sia poco da attendersi da questo finale di stagione. Il tedesco è però convinto che, grazie al lavoro svolto dietro le quinte in questi mesi, sia possibile riportare la Ferrari dove ci si aspetta che sia, cioè al vertice del Mondiale piloti e costruttori. «Ad Austin non siamo stati competitivi come in Giappone - ha detto il quattro volte campione del mondo - E’ stato un week end difficile, in gara siamo stati più competitivi che in qualifica, ma non quanto avremmo voluto.
Per Seb ad Austin tante amarezze e uno strano giro veloce strappato a Raikkonen Arrivabene: «Non ci saranno avvicendamenti, sono solo voci per destabilizzarci» Abbiamo delle idee su quanto è accaduto: problemi con cui combattiamo dall’inizio dell’anno, ma c'è ancora molto da fare». Quale futuro. Una risposta, quella di Vettel, che rinvia direttamente al 2017: «Credo che la progettazione della prossima vettura sarà una sfida per tutti, per via dei nuovi regolamenti, e perché ci saranno tante cose su cui concentrarsi - ha detto Vettel Abbiamo iniziato a lavorare sul nuovo progetto con un gruppo di persone, e non è stato comunque facile per la squadra digerire la partenza di James Allison, visto il ruo-
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TEMPO REALE L’anticipo di A Genoa-Milan e tutta la Serie B
lo che ricopriva. Ciononostante, non credo che questo aspetto possa avere un grande impatto sul progetto che va avanti della nuova monoposto. La mia sensazione? Penso che le cose stiano migliorando, sono in questa squadra da quasi due anni e le cose stanno andando molto meglio. Ovviamente, sarebbe bello avere subito grandi risultati, ma non ci confrontiamo con Topolino e Paperino (testuale, ndr)... Non siamo dove vorremmo, è chiaro, e penso che siamo i primi a criticare noi stessi, ma sono abbastanza sicuro che le cose stiano andando bene: siamo sulla strada giusta». Resta da capire il senso del record sul giro fatto segnare nell’ultima tornata della gara, con Pirelli supersoft appena montate, visto che da circa due terzi di gara il giro più veloce era di Raikkonen... Arrivabene. Arrabbiato
e deluso, ma non mortificato dopo Austin, il team principal Maurizio Arrivabene fa eco al pilota. La corsia preferenziale con vista sul futuro è appannaggio anche del dirigente bresciano: «Delusione, un po' di rabbia ma anche tanta determinazione, sono queste le mie sensazioni - ha detto Arrivabene - La squadra ha dimostrato di saper sopportare anche i momenti di pressione. Come quelli che ci sono accaduti di recente. Le voci sugli avvicendamenti? La risposta che si può dare è solo una, concentrarsi sul lavoro per puntare a buoni risultati - ha detto Arrivabene - Per il resto è sicuramente un'operazione di destabilizzazione, ma se lo sai ti comporti di conseguenza e certe stupidaggini le lasci a chi le mette in giro». Usare le ultime gare del 2016 come test per la prossima stagione? Arrivabene è d'accordo a metà: «Tecnicamente siamo ancora in corsa per il secondo posto tra i costruttori. Detto questo, credo che tutte le squadre useranno le prossime gare per portare in pista soluzioni in chiave 2017». ©Riproduzione riservata
di Gabriele Fontanelli
La lotta per il titolo iridato fra Rosberg e Hamilton entra nella fase decisiva e già domenica nel GP Messico il tedesco può sfruttare il primo match ball. In ogni caso, per Rosberg chiudere la partita già a Città del Messico non sarà facile: infatti Nico, con 26 punti di vantaggio, si aggiudicherebbe il titolo solo con una vittoria e un simultaneo 10º posto o peggio di Lewis. In particolare, con Rosberg vincitore e Hamilton 10º, il vantaggio del tedesco salirebbe a 50 punti, cosicché nelle restanti due gare (Brasile e Abu Dhabi) con due vittorie di Lewis e Nico sempre fuori dai punti i duellanti finirebbero con lo stesso punteggio e il tedesco diventerebbe campione per maggior numero di vittorie
(10-9). Nico dunque può permettersi di gestire il vantaggio: infatti sarebbe campione anche con due secondi e un terzo posto, in presenza di altre tre vittorie di Hamilton. In questo caso un'ipotesi davvero crudele per Lewis! Intanto il campione uscente può festeggiare la 50ª vittoria in carriera. Un traguardo sontuoso, dal momento che soltanto Michael Schumacher con 91 successi e Alain Prost con 51 hanno fatto meglio. Questa sera su Sky Sport F1 HD alle 21 all'importante traguardo verrà dedicato uno speciale dal titolo "50 volte Lewis", un approfondimento sulla carriera di Hamilton in cui verranno riproposte le immagini e i momenti più significativi delle 185 gare in Formula 1 del campione. ©Riproduzione riservata
Sebastian Vettel, 29 anni, negli ultimi quattro mesi è salito sul podio solo grazie al terzo posto di Monza Ansa
eletto pilota del giorno
Verstappen il migliore? Ribellione sui social di Fulvio Solms
I social hanno la lama affilata e a maneggiarli ci si può ferire. E’ successo a formula1. com, sito istituzionale che quest’anno, per coinvolgere i tifosi più giovani, ha inventato il concorso “Driver of the day” in cui a ogni gara si elegge il grande protagonista sui social network. Prima di Austin il privilegio era spettato sei volte a Verstappen, due a Perez, uno ad altri sette piloti (non sempre top driver: è capitato anche a Magnussen, per dire). L’esito viene comunicato a GP appena finito, ma per Austin sono servite oltre due ore. Sui social i tifosi rumoreggiavano: «Non lo annunciano finché non vince Verstappen» twittava l’intuitivo Samuele Panzeri, mentre Saetta McQueen chiedeva malizioso «Ma il pilota del giorno??! Senza Verstappen siete in difficoltà eh?». In effetti il pilotino Red Bull in gara ave-
Il pit stop pasticciato di Max Verstappen Lapresse
RAIUNO
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va pasticciato, presentandosi a sorpresa nei rogativi «Cooooosa??? Verstappen anche se box per il pit stop e poi in un pericolosissi- non parte lo votate??? Perché non chiamarmo giro a cinquanta all’ora col motore che lo premio Max??». Pietro: «Non sapevo barattava, cercando di non ritirarsi. Per con- stasse meno di metà gara per vincere». Sara tro Alonso ha cavato il sangue dalle rape (da proponeva: «Verstappen Pallone d’Oro». 12º a 5º), Button è risalito da 19º al 9º, Sainz Interveniva anche la seria e spesso seriosa McLaren: «Prossima ferè rimasto attaccato ai grandi (6º). Niente da fare: ignomata Messico. Forse lì due rati. mega piloti come Alonso e Sospetti e ilarità L’ufficializzazione del vin- tra i tifosi dopo Button meriteranno il Dricitore ha dato la stura a sover of the day...». spetti e ilarità. Tra i vari twe- l’inspiegabile esito Insomma un pasticciacet: «Votazione fake, gli appas- del sondaggio. La cio brutto, anche più del pit sionati non possono avere McLaren interviene stop alla traditora. Sicché votato così», «Alonso e Butuna bella iniziativa lanciaton sono i veri piloti del giorta dalla Formula 1 è tornano», «Io amo Max, ma non ha fatto molto. ta indietro a mo’ di boomerang. Credibilità Meglio Sainz». Al ritardo con cui è stato dato sbriciolata in poche ore. Ora formula1.com l’annuncio ha dato questa lettura Miss non spieghi: hacker olandesi? Gente impazzita? te la do: «Vi vergognavate pure voi a dirlo Qualcosa di strano è successo. ©Riproduzione riservata eh?», Clotilde abbondava con vocali e inter-
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MARTEDI 25 OTTOBRE 2016 www.corrieredellosport.it
IL CAMPIONATO DEGLI ITALIANI Bucchi si lancia Perugia-Carpi è già spareggio
L’EDITORIALE
NON BASTA GATTUSO SALVIAMO IL PISA
> CALZONE E CHIOFFI > A PAGINA 7 Cristian Bucchi, 39 anni
Test Benevento Cosmi ordina un altro Trapani
L’Ascoli tenta un sorpasso sulla Salernitana
> ROCA > A PAGINA 9 Serse Cosmi, 58 anni
> ESPOSITO E FERRETTI > A PAGINA 10
Leonardo Gatto, 24 anni
> di STEFANO BARIGELLI <
I
n una stagione calcistica in cui si fatica a riportare il pubblico allo stadio, anche se in qualche caso ci si riesce pure (Milan-Juve di sabato scorso per esempio), fa male vedere appena seimila biglietti messi in vendita dal Pisa per la partita con il Verona capolista. Questa sfida da serie A meritava altro. Meritava uno stadio pieno (e lo sarebbe stato), come meritano i tanti tifosi pisani la soluzione alla crisi societaria che dura da mesi. Ha ragione Gattuso a essersi stancato: se non arrivano gli stipendi le tensioni si scaricano di lui, il solo parafulmine rimasto in zona. Se la stagione è cominciata bene, al punto da sembrare persino miracolosa in alcuni momenti, è in buona parte merito suo. Ma è ovvio che non può durare. La Lega di B, attraverso il presidente Abodi, sta cercando una via d’uscita che dia un nuovo azionista al club. Un azionista stabile, in grado di capitalizzare l’entusiasmo di una città importante, in una regione importante. E anche ricca: il Pil della Toscana nel 2016 è cresciuto dell’1,1%, più della media italiana (0,8%), partendo da un dato generale più che buono. Il Verona sta confermando i pronostici dell’estate, che lo vedevano largamente favorito nella corsa alla promozione. Ha di gran lunga il miglior attacco (25 reti), guidato dal capocannoniere Pazzini. Ma il campionato di B è infinito e la formula non autorizza festeggiamenti prima del tempo. Non sarà d’altronde una passeggiata nemmeno oggi: il Pisa ha la difesa migliore (appena 6 gol subiti). Oltreché una passione e un carattere che ne fanno un unicum nella categoria. D’altronde con un allenatore come Gattuso è difficile che accada il contrario.
AVELLINO-TERNANA: L’ANSIA DEL TECNICO IRPINO CHE SFIDA IL SUO PASSATO
TOSCANO
«MI GIOCO
TUTTO!»
«Dobbiamo vincere e il Partenio ci darà una mano Finora penalizzati dagli infortuni, ma ho recuperato i miei attaccanti. Sì, abbiamo i mezzi giusti per salvarci Gli umbri? Progetto interessante, hanno tanti gioielli E bisogna stare attenti: la loro classifica è bugiarda» >BERTOLDI, CALZONE E SANTO > ALLE PAGINE 2 E 3 >MARCHETTI > ALLE PAGINE 2 E 3
©RIPRODUZIONE RISERVATA
SPECIALE
UNA PAGINA CON LE FORMAZIONI
LATINA Gioca Garcia Tena Arriva Regolanti e va in panchina Garcia Tena, 21 anni
BRESCIA Brocchi si affida a Caracciolo e Torregrossa Caracciolo, 35 anni
VICENZA Bisoli sfodera il tridente: Vita Raicevic e Cernigoi
Raicevic, 23 anni
>A PAGINA 8
UNDICESIMA GIORNATA OGGI - ORE 20.30 ASCOLI-SALERNITANA AVELLINO-TERNANA BRESCIA-VICENZA CESENA-V. ENTELLA FROSINONE-SPAL
NOVARA-BARI PERUGIA-CARPI PISA-VERONA PRO VERCELLI-LATINA TRAPANI-BENEVENTO
La B si fa largo anche in libreria di Massimo Grilli
Oltre i numeri da record dell’autobiografia di Agassi o le parole esagerate - e cancellate nella ristampa - lasciate circolare fin troppo ingenuamente da Icardi, non c’è dubbio che l’editoria sportiva stia vivendo un periodo piuttosto fecondo, almeno sul piano dell’offerta. Tra le celebrazioni degli ennesimi trionfi della Juventus e l’ultima opera dedicata a Cruyff, anche i libri sulla serie B e le sue protagoniste si stanno ritagliando un piccolo ma significativo spazio negli scaffali delle librerie. > A PAGINA 11
2 CORRIERE DELLO SPORT / STADIO
L’intervista
Il tecnico incrocia la squadra portata in B e poi salvata prima di un addio doloroso
AVELLINO-TERNANA (oggi, ore 20.30)
MARTEDÌ 25 OTTOBRE 2016
TOSCANO «LA PARTITA DELLA VITA»
«All’Avellino serve solo una scintilla per cambiare volto alla stagione. Ecco perché bisogna battere la Ternana» di Michele Marchetti ROMA
Ci sono partenze difficili, stagioni in salita. Poi ci sono anche gli snodi che possono decidere che piega far prendere a un intero campionato. Magari con lo zampino di una storia che sarebbe ingiusto voler dimenticare e che invece in questo momento può dare la spinta per una svolta. Per salvare il cammino dell’Avellino e il proprio personalissimo destino. Nonostante un contratto triennale che lo blinda nei confronti della società. Ma Domenico, per tutti Mimmo, Toscano non è tipo da nascondersi dietro un pezzo di carta, per quanto “pesante” possa essere. Vuole che sia il campo a decretare il suo successo. Non gli sono mancati nel corso della sua carriera gesti ci rottura e di coraggio. Un allenatore con un carattere molto definito, non incline a compromessi. Conosce il lavoro e solo i risultati possono soddisfarlo. La chance arriva questa sera, servita a domicilio. Arriva quella Ternana con cui Toscano ha scritto (insieme con il Cosenza e il Novara, eh già dovunque sia andato, ha sempre vinto...), alcune delle sue pagine sportive più belle. Oggi la storia sarà davanti ai suoi occhi di calabrese: duro e concentrato soltanto sul risultato finale, che se non dovesse sorridere all’Avellino trascinerebbe gli irpini in una spirale oltremodo pericolosa. E l’allenatore non potrebbe che risentirne. Tre punti da conquistare a testa bassa non soltanto contro il suo passato, ma anche contro un avversario diretto per la salvezza. Già uno spareggio. Inutile girarci intorno: nove punti in classifica dopo dieci giornate di campiona-
to rappresentano un ben magro bottino (nonostante nella passata stagione a questo punto della stagione i punti fossero giusto uno in più...). Piena palude con il rischio Lega Pro concreto: il Trapani ultimo è a soltanto tre lunghezze... Intorno Toscano ha i suoi collaboratori, certo, ma anche - come di consueto - la dirigenza. Il direttore sportivo, il direttore generale. Ieri anche il presidente ha fatto visita alla squadra. La crucialità della gara non sfugge a nessuno. Si vince con il gruppo o si perde tutti insieme. L’allenatore degli irpini ha dormito poco: c’era la Ternana da studiare con attenzione. Filmati, situazioni tattiche e sfide individuali. Nulla può essere lasciato al caso. In ballo ci sono i tre punti più forse più importanti della stagione. Cadere nel baratro o rialzare la testa. Tornare ad avere fiducia nei propri mezzi e mandare un messaggio chiaro e forte al campionato: l’Avellino è tornato. «Conta poco l’avversario, ma come scendiamo in campo noi. La Ternana è una buona squadra, è stata condotta una politica di giovani interessanti, mantenendo al contempo i calciatori più importanti Avenatti, Faletti, Meccariello, Zanon... Ma io ho in testa solo l’Avellino».
«Con un’ovazione, mentre contestavano Boscaglia. E’ stata una partita molto equilibrata, potevamo portare a casa di più». Da dove ripartire? «Dalla concentrazione, perché quella con la Ternana è una gara delicata come quelle contro il Novara e lo Spezia. Non siamo messi bene. Per la nostra crescita, siamo a caccia di una scintilla. La svolta serve». Niccolò Belloni, 22 anni, centrocampista in prestito dall’Inter
Alejandro Damián González alla Ternana nella scorsa stagione
Dunque Toscano, che fare ora? «Sono al lavoro, devo trovare il modo di far scattare la scintilla che ci dia la continuità. Stiamo pagando il non essere riusciti a mantenere regolarità, ma anche questo fa parte di un processo di crescita». A Novara come è stato accolto dai suoi ex tifosi?
Simone Longarini, amministratore unico della Ternana
Gli infortuni sembrano essere la maledizione di quest’inizio stagione? «E’ una sfortuna condivisa con molte squadre. Il nostro problema è che ci sono mancati gli attaccanti contemporaneamente. Per questo motivo abbiamo cercato di cambiare qualcosa per mettere la squadra nelle condizioni migliori, nonostante queste assenze. Senza contare che per noi lo stop di Gavazzi di sei mesi è una tegola di non poco conto». E’ soddisfatto della rosa messa a disposizione dalla società? «A inizio anno abbiamo cambiato tantissimo, con ragazzi giovani provenienti da culture diverse che devono, oltre a problemi di ambientamento, affrontare anche un contesto fatto di aspettative alte. L’aver perso calciatori importanti che avrebbero potuto far crescere i baby in questa fase cruciale della stagione ha complicato i piani». Esiste un limite numerico o di qualità del gruppo che ha disposizione? «Credo di avere una rosa adeguata per l’obiettivo salvezza che è quello stabilito a inizio stagione. Possiamo far bene
in un campionato molto equilibrato. Abbiamo dato vita a un progetto giovani e serve pazienza». L’Avellino ha il peggiore attacco della categoria. Verde il capocannoniere è fermo a due gol, peraltro realizzati in una sola partita (vittoria in casa contro la Pro Vercelli). Qual è il problema? «Nei momenti in cui stavamo crescendo abbiamo perso i nostri punti di riferimento in attacco. Per questo abbiamo pagato sotto l’aspetto organizzativo. Sono convinto che i recuperi di Castaldo e Mokulu (quest’ultimo potrebbe entrare stasera a partita in corso) che hanno qualche allenamento nelle gambe, miglioreranno la nostra situazione. Abbiamo a disposizione anche Verde e Ardemagni, ma anche loro ancora non solo al top». In casa l’Avellino ha conquistato otto dei nove punti complessivi: che succede lontano dal Partenio? «L’aspetto mentale fa la differenza: dobbiamo essere in grado di giocare nella stessa maniera. Anche fuori casa i nostri tifosi ci seguono e questo deve darci tranquillità». I programmi di inizio stagione quali erano? «Salvezza, un programma di ristrutturazione più a lungo termine. Negli anni scorso è stato svolto un gran lavoro, ma poi tanti calciatori sono andati via». Che Avellino si aspetta? «Arrabbiato, incavolato, convinto delle proprie qualità. Dobbiamo riprendere il discorso interrotto con lo Spezia. Voglio vedere la determinazione da squadra vera, da
Il tecnico Domenico Toscano, 45 anni, 1ª stagione all’Avellino
LA CURIOSITA’
Quanti ex al Partenio TERNI - Momento delicato anche per la Ternana di Benny Carbone che non riesce proprio a fare quel salto di qualità che potrebbe cambiare decisamente volto alla stagione. I pareggi contro Trapani e Cesena, ottenuti facendosi rimontare oltre il novantesimo subendo due rigori, peraltro, hanno frenato Avenatti compagni che diversamente avrebbero ben’altra classifica. Infatti con i quattro punti persi per delle disattenzioni nei finali, le Fere sarebbero a quota 13, al pari di Pisa e Bari e, dunque, non al penultimo ma al decimo posto. Insomma, c’è davvero di che mordersi le
mani. Ma anche tante ragioni per essere fiduciosi alla vigilia del match al Partenio che metterà la società di Simone Longarini di fronte al suo recente passato. A parte il tecnico Toscano, dimessosi lo scorso anno dalla guida della compagine rossoverde, in campo ci saranno anche gli ex Belloni e Gonzalez. Ieri mattina, intanto, la rifinitura ha confermato che Carbone non darà spazio al turn-over. Due le novità in formazione: il ritorno di Valjent al centro della difesa in coppia con Meccariello e l’inserimento di Di Noia per lo squalificato Germoni.
i.m./infopress
GLI UMBRI IN MEZZO AL GUADO
Carbone se la gioca: «La Ternana può fare il colpaccio» Dopo 2 pari per 2 rigori incassati oltre il 90’, Fere a caccia di un risultato in Irpinia. Il tecnico: «Proviamoci» di Tullio Calzone
L’allenamento di rifinitura è servito a sciogliere gli ultimi dubbi. Benny Carbone si presenterà al Partenio con quattro defezioni annunciate e tante speranze. Nell’elenco dei 22 convocati per la trasferta di Avellino non ci saranno Coppola, Dugandzic e Di Livio per infortunio oltre a Germoni, squalificato per un turno. Tuttavia le risorse non mancano, semmai è la concentrazione sino alla fine che non deve venir meno, visti i finali fatali che hanno tolto punti pesantissimi alla classifica delle Fere con il rischio conclamato di aver lasciato nella squadra anche qualche strascico sulla consapevolezza dei propri mezzi e delle proprie potenzialità. CLASSIFICA. Intanto quello
che manca di più sono quei quattro punti evaporati per due gol incassati nell’extra time per altrettanti rigori realizzati da Petkovic a Trapani e da Ciano contro il Cesena al Liberati. Punti che avrebbero sganciato l’undici
«Serve la partita perfetta. E restare concentratissimi sino all’ultimo istante. Così si fa»
lui è uno che non lascia nulla al caso e avrà preparato nei minimi dettagli questa partita. Non è uno sprovveduto. L’Avellino è avversario organizzato e sarà dura affrontarlo, figuriamoci batterlo. Eppure io resto fiducioso e non voglio inculcare nella mia squadra del vittimismo per quello che è successo anche contro il Cesena. Non è il momento di protestare con arbitri e Lega ma di rimanere concentrati su una gara che sarà complicata».
umbro addirittura al decimo posto, in compagnia di Pisa e Bari, anziché al penultimo, dove Carbone è restato invischiato insieme allo stesso Avellino e al Latina. E così, questo match in Irpinia ha tutto il sapore di uno spareggio in piena regola. «Conosco bene Mimmo Toscano,
I NUMERI DELLA SFIDA. Già, complicatissima. E non solo per l’eloquente posizione di classifica di entrambe le contendenti. I numeri poi non aiutano nemmeno a decriptare l’incrocio contro l’ex Mimmo Toscano che a sua volta non può sbagliare più. Anche la posizione di Carbone è finita nel tritacar-
ne della critica che bada ai risultati prima ancora che alle prestazioni. «La mia posizione? - S’interroga Benny - Sono tranquillo e continuo a lavorare con grande serenità consapevole del fatto, ovviamente, che tutto dipende dai risultati che un allenatore porta a casa insieme con la sua squadra». La Ternana ha vinto l’ultima sfida di B contro l’Avellino, dopo che i campani erano rimasti imbattuti per 7 gare consecutive, guadagnando 3 vittorie e 4 pareggi. Tra l’altro in 9 confronti al Partenio nel torneo cadetto i biancoverdi non sono mai riusciti a segnare più di una rete, rimanendo a secco in 5 match. Inoltre l’Avellino ha vinto solo due delle 9 sfide interne di B con le Fere, addirittura una nell’arco delle ul-
PRECEDENTI.
time otto. Dunque gli argomenti a favore di Carbone non mancano. «Io resto convinto che con una giocata delle nostre - ha spiegato in conferenza stampa l’allenatore calabrese prima di partire - questa gara, certamente difficile, possiamo vincerla. L’importante è restare concentrati sino all’ultimo minuto, anche perché in questo momento stiamo pagando a caro prezzo ogni minimo errore e al Partenio non dovremo commetterne». Sperando, magari, che il momento di Avenatti continui a essere fruttuoso: il gigante uruguagio, infatti, ha messo lo zampino (4 reti e un assist) in ben 5 dei 7 gol complessivamente realizzati con 4 uomini diversi dalla Ternana in questo campionato. Carbone s’aggrappa ancora a una sua magia. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
MARTEDÌ 25 OTTOBRE 2016
AVELLINO-TERNANA (oggi, ore 20.30)
CORRIERE DELLO SPORT / STADIO 3
«Alla Ternana tanti ricordi. Ora conta l’Avellino» Società «Qui non mi sono mai sentito in bilico. Il presidente e la gente sempre dalla mia parte» Il tecnico calabrese ai tempi della sua prima esperienza in Umbria
L’organico «Avellino costruito con intelligenza Ma abbiamo perso gli attaccanti nello stesso momento» Andamento lento «L’effetto Partenio non deve bastarci Bisogna esprimersi allo stesso modo anche fuori casa» Ternana «Stiamo attenti a questa squadra ha tutto per farci male. La classifica attuale è bugiarda»
Toscano in campo al «Liberati» ai tempi della Lega Pro
squadra - diciamo - tignosa». Che Ternana si aspetta? «Loro giocano nello stesso modo in casa e fuori casa. Hanno mantenuto i calciatori più esperti, e preso giovani interessanti. Nelle ultime due partite sono stati sfortunati. Vincevano sia a Trapani, che con il Cesena...». Che ricordi porta dentro di sé di Terni? «Penso solo al presente perché dobbiamo tornare a crescere». Però il calendario gli ha messo davanti in quattro giorni le sue ex squadre. Episodio particolare no? «Fanno parte del passato, sono bei ricordi, ma io sono concentrato sull’oggi». Avrebbe mai pensato a un avvio così in salita? «Stiamo vivendo difficoltà di costruzione di gruppo, di crescita di giovani dal punto di vista tattico, realizzativo, di spogliatoio. Con un paio di punti in più - che peraltro avremmo meritato - potevamo stare più tranquilli. Ma continuiamo il camino». Cosa deve fare l’Avellino per dare una svolta alla sua stagione?
«Sono convinto che basti una scintilla. Certo serve vincere, dobbiamo essere convinti di poter fare risultato con chiunque. Il gruppo lavoro sodo durante la settimana». E cosa deve fare Toscano? «Lavorare tutti i giorni, dando tutto il supporto possibile. Mentale, fisico, emozionale. Mi metto a disposizione dei miei ragazzi per poter crescere. Per trasmettere loro del coraggio in più». Che ambiente avverte intorno a sé? «Vivo soprattutto il campo, cerco di ascoltare il meno possibile quello che ho intorno. Finora non ci è mai mancato il supporto dei veri tifosi. Io vivo solo quello. E comunque la dirigenza mi ha sempre trasmesso fiducia. Chiaro che dopo sconfitte come quelle contro Perugia e Novara ci sia rammarico. Città come Avellino, passionali, estreme conoscono poco equilibrio. Nel bene e nel male. Ma i nostri tifosi ci hanno sempre sostenuto. Certo durante la settimana le cose diventano più pesanti rispetto ad altre piazze, ma a me piacciono gli ambienti passionali, come quello di Avellino, che ti spingono ad andare oltre le proprie possibilità».
LA FOTO
E ora Carbone si coccola Masi leader ritrovato
Benny Carbone non molla dopo aver incassato due rigori oltre il 90’ che gli sono costati ben 4 punti in classifica contro Trapani e Cesena grazie ai quali questo scontro diretto del Partenio per la salvezza avrebbe certamente avuto un altro valore per il tecnico reggino e per la sua indecifrabile Ternana ancora alla ricerca di una vera identità. Il fatto positivo, intanto, è che Masi è tornato leader in difesa dopo le vicende e i contrasti della pasata stagione LAPRESSE
L’idea dell’esonero lo spaventa? «Fa parte del nostro mestiere, quando le cose non vanno o per alcuni momenti di difficoltà. In pochi punti siamo dieci-dodici squadre. Chi viaggia in quelle zone ha intorno certe pressioni...»
to agli altri anni. Le differenze si sono limate».
Che errori si rimprovera? «In molte situazioni siamo stati sfortunati, ma ho sempre cercato di dare il massimo».
Se avesse un Pazzini in squadra che Avellino sarebbe? «E’ un grande calciatore, ma mi tengo i miei attaccanti».
Qual è il livello della Serie B? «Noi ci possiamo stare, campionato più equilibrato rispet-
Che pensa delle altre squadre campane, Benevento e Salernitana?
Il Verona può ammazzare il campionato? «Ha la rosa migliore e a oggi fa un campionato a sé. Viaggiano velocemente con calciatori importanti».
«E’ ancora troppo presto per dare giudizi, ora è prematuro. Bisognerà vedere chi avrà più costanza. Il campionato di Serie B alla fine si riduce alla resistenza mentale, decisiva per dare continuità e scalare posizioni». L’Avellino si salverà? «L’Avellino si deve salvare». Qual è il suo obiettivo? «Voglio costruire qualcosa, far crescere un gruppo e dare alla società un canovaccio di lavoro per il futuro». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
4 CORRIERE DELLO SPORT / STADIO
MARTEDÌ 25 OTTOBRE 2016
SCOMMESSE
Scommettiamo Speciale Serie b
a cura di amedeo paioli www.corrieredellosport.it/scommesse
FATTORE CAMPO Novara-Bari, quote ok per l’undici di casa
eSITI A COnFROnTO Per ogni partita del turno in programma ecco il dettaglio degli esiti Somma Gol, Under/Over 1,5, Under/Over 2,5, Under/Over 3,5, Goal/No Goal fatti finora registrare da ognuna delle due squadre in campo.
Turno infrasettimanale, il Verona gioca a Pisa Il Goal è un’ipotesi che vale 1.85 volte la posta
1X 1.36
Under 2,5 Over 2,5 1.65 2.10
X2 1.51 Goal 1.78
12 1.37 NoGoal 1.92
Som.Gol 0 Som.Gol 1 Som.Gol 2 Som.Gol 3 Som.Gol 4 Som.Gol >4 7.50 3.80 3.20 4.10 6.20 8.00 1+Und 2,5 X+Und 2,5 2+Und 2,5 1+Over 2,5 X+Over 2,5 2+Over 2,5 4.95 3.70 6.00 4.00 12.0 5.30 1+Goal 4.85
X+Goal 4.05
2+Goal 6.50
1+NoGoal X+NoGoal 4.10 7.50
2+NoGoal 5.05
Totale Fuori Ritardo Ripetiz.
U
7 4 0 2
O G NG 3 1 2 0
7 3 0 4
3 2 4 0
RISULTATI ULTIMI INCONTRI
6ª Salernitana-Trapani 7ª Spal-Salernitana 8ª Salernitana-Benevento 9ª Brescia-Salernitana 10ª Salernitana-Entella
2-0 3-2 2-1 1-1 1-1
Totale In casa Ritardo Ripetiz.
U
7 4 0 2
breScia - ViceNZa
O G NG 3 1 2 0
6 4 1 0
4 1 0 1
RISULTATI ULTIMI INCONTRI
6ª Cittadella-Brescia 7ª Brescia-Bari 8ª Verona-Brescia 9ª Brescia-Salernitana 10ª Spezia-Brescia
0-3 1-1 2-2 1-1 2-0
1 2.10
X 3.10
Under 1,5 Over 1,5 2.65 1.42
2 3.85
1X 1.25
Under 2,5 Over 2,5 1.57 2.25
X2 1.72 Goal 1.90
12 1.36 NoGoal 1.80
Som.Gol 0 Som.Gol 1 Som.Gol 2 Som.Gol 3 Som.Gol 4 Som.Gol >4 8.00 3.80 3.20 3.90 6.40 9.00 1+Und 2,5 X+Und 2,5 2+Und 2,5 1+Over 2,5 X+Over 2,5 2+Over 2,5 4.05 3.60 7.00 3.70 13.0 7.50 1+Goal 4.40
X+Goal 4.45
2+Goal 8.50
1+NoGoal X+NoGoal 3.25 8.00
2+NoGoal 5.90
statistiche
statistiche
ALLA PARI. L’Ascoli ha ritrovato la vittoria contro un cliente ostico come il Cittadella. Mettere sotto la Salernitana, di questi tempi, non è impresa facile. Stuzzica il pareggio secco (3.00), la doppia X2 per coprirsi. eSITO COnSIGLIATO: DOPPIA X2 (quota 1.51)
Totale Fuori Ritardo Ripetiz.
U
7 2 0 3
3 2 0 1
7 3 1 0
6 2 0 1
4 3 1 0
5 3 0 4
5 2 4 0
RISULTATI ULTIMI INCONTRI
6ª Verona-Frosinone 7ª Frosinone-Perugia 8ª Cittadella-Frosinone 9ª Frosinone-Bari 10ª Vicenza-Frosinone
2-0 1-2 2-3 3-1 1-1
1 2.05
X 3.15
Under 1,5 Over 1,5 2.90 1.35
2 3.95
1X 1.24
Under 2,5 Over 2,5 1.67 2.07
X2 1.75 Goal 1.85
12 1.35 NoGoal 1.85
Som.Gol 0 Som.Gol 1 Som.Gol 2 Som.Gol 3 Som.Gol 4 Som.Gol >4 8.00 3.80 3.20 4.00 6.30 7.50 1+Und 2,5 X+Und 2,5 2+Und 2,5 1+Over 2,5 X+Over 2,5 2+Over 2,5 4.20 3.85 8.00 3.35 13.0 7.50 1+Goal 4.20
X+Goal 4.40
2+Goal 8.50
1+NoGoal X+NoGoal 3.25 8.00
2+NoGoal 6.50
Totale Fuori Ritardo Ripetiz.
5 5 1 0
5 0 0 1
6 2 0 2
4 3 2 0
RISULTATI ULTIMI INCONTRI
1-0 3-2 0-1 1-1 3-1
6ª Perugia-Spal 7ª Spal-Salernitana 8ª Pisa-Spal 9ª Cesena-Spal 10ª Spal-Carpi
perUGia - carpi
O G NG 3 1 2 0
5 1 3 0
5 4 0 3
RISULTATI ULTIMI INCONTRI
6ª Perugia-Spal 7ª Frosinone-Perugia 8ª Perugia-Avellino 9ª Perugia-Cittadella 10ª Benevento-Perugia
1-0 1-2 3-0 2-0 0-0
1 2.20
X 3.10
Under 1,5 Over 1,5 2.80 1.38
2 3.50
1X 1.29
Under 2,5 Over 2,5 1.62 2.15
X2 1.64 Goal 1.80
12 1.35 NoGoal 1.90
Som.Gol 0 Som.Gol 1 Som.Gol 2 Som.Gol 3 Som.Gol 4 Som.Gol >4 8.00 3.70 3.10 4.20 6.40 8.00 1+Und 2,5 X+Und 2,5 2+Und 2,5 1+Over 2,5 X+Over 2,5 2+Over 2,5 4.30 3.70 7.00 3.65 13.0 6.50 1+Goal 4.35
X+Goal 4.20
2+Goal 7.00
1+NoGoal X+NoGoal 3.60 8.00
2+NoGoal 5.75
statistiche
statistiche
7 4 0 2
Totale Fuori Ritardo Ripetiz.
U
7 3 1 0
3 2 0 1
5 2 0 1
5 3 1 0
RISULTATI ULTIMI INCONTRI
2-1 1-1 0-1 2-0 3-1
6ª Carpi-Entella 7ª Carpi-Pisa 8ª Spezia-Carpi 9ª Carpi-Latina 10ª Spal-Carpi
5 3 2 0
pro Vercelli - latiNa
O G NG 5 2 0 2
7 3 1 0
3 2 0 1
RISULTATI ULTIMI INCONTRI
6ª Pro Vercelli-Cesena 7ª Avellino-Pro Vercelli 8ª Pro Vercelli-Ternana 9ª Pro Vercelli-Novara 10ª Verona-Pro Vercelli
1-0 3-2 1-0 2-1 3-0
1 2.10
X 3.15
Under 1,5 Over 1,5 2.80 1.38
2 3.75
1X 1.26
Under 2,5 Over 2,5 1.63 2.15
X2 1.71 Goal 1.85
12 1.35 NoGoal 1.85
Som.Gol 0 Som.Gol 1 Som.Gol 2 Som.Gol 3 Som.Gol 4 Som.Gol >4 8.00 3.80 3.20 3.90 6.40 8.00 1+Und 2,5 X+Und 2,5 2+Und 2,5 1+Over 2,5 X+Over 2,5 2+Over 2,5 4.20 3.75 7.50 3.55 13.0 7.00 1+Goal 4.30
X+Goal 4.40
2+Goal 8.00
1+NoGoal X+NoGoal 3.35 8.00
2+NoGoal 5.90
statistiche
statistiche
U
7 3 0 3
0-0 3-2 3-0 1-0 1-0
Totale Fuori Ritardo Ripetiz.
U
6 1 0 3
7 4 0 1
3 1 1 0
RISULTATI ULTIMI INCONTRI
6ª Latina-Ternana 7ª Cesena-Latina 8ª Latina-Trapani 9ª Carpi-Latina 10ª Latina-Pisa
1-1 2-2 2-0 2-0 1-1
FATTORe CAMPO. Eccezion fatta per la debacle col Cittadella, la Pro Vercelli in casa è andata for-
te. Il fattore campo può pesare nel match col Latina, mai vittorioso lontano dal Francioni. Segno 1 e Under 2,5 da accendere. eSITO COnSIGLIATO: SeGnO 1 (quota 2.10)
X 3.10
Under 1,5 Over 1,5 2.60 1.43
2 4.00
1X 1.23
Under 2,5 Over 2,5 1.55 2.30
X2 1.75 Goal 1.90
12 1.36 NoGoal 1.80
Som.Gol 0 Som.Gol 1 Som.Gol 2 Som.Gol 3 Som.Gol 4 Som.Gol >4 8.00 3.90 3.20 4.00 6.30 9.00 1+Und 2,5 X+Und 2,5 2+Und 2,5 1+Over 2,5 X+Over 2,5 2+Over 2,5 3.90 3.55 7.50 3.70 14.0 8.00 1+Goal 4.35
X+Goal 4.45
2+Goal 9.00
1+NoGoal X+NoGoal 3.15 8.00
2+NoGoal 6.50
Totale Fuori Ritardo Ripetiz.
U
8 4 0 1
Totale In casa Ritardo Ripetiz.
U
8 4 0 3
ceSeNa - eNtella
O G NG 2 1 3 0
5 3 0 2
5 2 2 0
1-0 2-2 0-0 1-1 1-1
2 1 1 0
5 3 0 2
5 2 2 0
RISULTATI ULTIMI INCONTRI
6ª Latina-Ternana 7ª Ternana-Verona 8ª Pro Vercelli-Ternana 9ª Trapani-Ternana 10ª Ternana-Cesena
1-1 0-3 1-0 2-2 1-1
1 2.00
X 3.15
Under 1,5 Over 1,5 2.65 1.42
2 4.15
1X 1.22
Under 2,5 Over 2,5 1.57 2.25
X2 1.79 Goal 1.90
12 1.35 NoGoal 1.80
Som.Gol 0 Som.Gol 1 Som.Gol 2 Som.Gol 3 Som.Gol 4 Som.Gol >4 8.00 3.90 3.20 3.90 6.30 9.00 1+Und 2,5 X+Und 2,5 2+Und 2,5 1+Over 2,5 X+Over 2,5 2+Over 2,5 3.85 3.65 7.50 3.60 14.0 8.50 1+Goal 4.25
X+Goal 4.50
2+Goal 9.00
1+NoGoal X+NoGoal 3.10 8.00
2+NoGoal 6.50
Totale Fuori Ritardo Ripetiz.
U
6 2 0 1
O G NG 4 3 1 0
5 3 0 4
5 2 4 0
RISULTATI ULTIMI INCONTRI
6ª Carpi-Entella 7ª Entella-Vicenza 8ª Bari-Entella 9ª Entella-Benevento 10ª Salernitana-Entella
2-1 4-1 1-1 3-2 1-1
ALMenO TRe ReTI? Altro che playoff, il Cesena si è fatto risucchiare in zona playout. E l’Entella
(5 esiti Goal di fila) non è un avversario che si piega tanto facilmente. Suggestione Over 2,5 da ben 2.25 volte la posta. eSITO COnSIGLIATO: OVeR 2,5 (quota 2.25)
Totale In casa Ritardo Ripetiz.
U
6 3 0 1
NoVara - bari
O G NG 4 2 1 0
4 2 1 0
6 3 0 1
RISULTATI ULTIMI INCONTRI
6ª Spezia-Novara 7ª Benevento-Novara 8ª Novara-Ascoli 9ª Pro Vercelli-Novara 10ª Novara-Avellino
1-0 1-0 1-0 2-1 1-0
1 2.10
X 3.10
Under 1,5 Over 1,5 2.90 1.35
2 3.80
1X 1.25
Under 2,5 Over 2,5 1.65 2.10
X2 1.71 Goal 1.85
12 1.35 NoGoal 1.85
Som.Gol 0 Som.Gol 1 Som.Gol 2 Som.Gol 3 Som.Gol 4 Som.Gol >4 8.00 3.80 3.20 3.90 6.40 8.00 1+Und 2,5 X+Und 2,5 2+Und 2,5 1+Over 2,5 X+Over 2,5 2+Over 2,5 4.25 3.75 7.50 3.45 13.0 7.00 1+Goal 4.30
X+Goal 4.35
2+Goal 8.00
1+NoGoal X+NoGoal 3.35 8.00
2+NoGoal 6.00
Totale Fuori Ritardo Ripetiz.
U
5 4 2 0
O G NG 5 1 0 2
5 2 1 0
5 3 0 1
RISULTATI ULTIMI INCONTRI
0-4 1-1 1-1 3-1 3-0
6ª Bari-Benevento 7ª Brescia-Bari 8ª Bari-Entella 9ª Frosinone-Bari 10ª Bari-Trapani
COnTInUITA’. Il Bari ha ritrovato la vittoria e cerca continuità a Novara, che in casa finora non
ha mai perso. In lavagna partono davanti Sansone e compagni, segno 1 a 2.10 mentre il 2 paga 3.80. Più Under che Over. eSITO COnSIGLIATO: UnDeR 2,5 (quota 1.65)
Totale In casa Ritardo Ripetiz.
U
9 4 0 4
piSa - VeroNa
O G NG 1 1 4 0
3 1 0 1
7 4 1 0
RISULTATI ULTIMI INCONTRI
2-1 1-1 0-1 0-1 1-1
6ª Pisa-Ascoli 7ª Carpi-Pisa 8ª Pisa-Spal 9ª Pisa-Vicenza 10ª Latina-Pisa
2 3
4 >4 U
Ascoli Salernitana Avellino Ternana Brescia Vicenza Cesena Entella Frosinone Spal Novara Bari Perugia Carpi Pisa Verona Pro Vercelli Latina Trapani Benevento
1 1 2 1 0 3 3 1 2 0 0 2 1 1 2 0 0 1 2 1
5 5 2 5 6 3 3 4 4 3 0 2 4 4 2 3 3 5 5 5
0 0 1 1 2 0 1 1 1 3 3 2 0 2 0 3 0 2 2 1
2 1 3 2 1 1 2 0 0 2 6 1 2 2 5 0 2 0 0 1
O G NG
fica. L’Avellino può trarre dei benefici dal fatto di giocare in casa. L’1 a 2.05 intriga non poco, in alternativa si può provare il Goal. eSITO COnSIGLIATO: SeGnO 1 (quota 2.05)
1 1 1 1 1 1 1 2 2 1 1 3 3 1 1 2 3 1 1 1
1,5
1 2 1 0 0 2 0 2 1 1 0 0 0 0 0 2 2 1 0 1
3 2 5 3 1 4 5 1 2 2 6 3 3 3 7 0 2 1 2 2
2,5
3,5
U
U
O
O
G
NG
7 8 5 7 9 6 5 9 8 8 4 7 7 7 3 10 8 9 8 8
8 7 7 8 7 7 8 5 6 5 6 5 7 7 9 3 5 6 7 7
2 9 1 3 8 2 3 8 2 2 9 1 3 8 2 3 8 2 2 9 1 5 7 3 4 8 2 5 6 4 4 7 3 5 8 2 3 10 0 3 8 2 1 10 0 7 5 5 5 8 2 4 7 3 3 8 2 3 8 2
5 7 3 5 6 3 5 7 5 6 4 5 5 5 3 6 7 7 4 5
5 3 7 5 4 7 5 3 5 4 6 5 5 5 7 4 3 3 6 5
1 4.50
X 3.30
Under 1,5 Over 1,5 3.00 1.33
2 1.87
1X 1.90
Under 2,5 Over 2,5 1.70 2.05
X2 1.19 Goal 1.85
12 1.32 NoGoal 1.85
Som.Gol 0 Som.Gol 1 Som.Gol 2 Som.Gol 3 Som.Gol 4 Som.Gol >4 9.00 4.50 3.30 4.10 5.50 7.50 1+Und 2,5 X+Und 2,5 2+Und 2,5 1+Over 2,5 X+Over 2,5 2+Over 2,5 8.50 4.05 3.95 8.00 12.0 3.15 1+Goal 9.00
X+Goal 4.60
2+Goal 3.90
1+NoGoal X+NoGoal 7.00 9.00
2+NoGoal 2.95
Totale Fuori Ritardo Ripetiz.
U
3 2 4 0
LA PROPOSTA DI GIOCO Il sistema garantisce almeno una bolletta vincente (una cinquina o addirittura una ottina) ad una unica condizione: che il pronostico delle quattro partite base sia centrato.
PRONOSTICO
1ª BOLLETTA
PARTITE BASE Novara-Bari
Se non escono X nelle Altre Partite 1
2,10
Pro Vercelli-Latina
1
2,10
Avellino-Ternana
1
2,05
Goal
1,78
Ascoli-Salernitana
ALTRE PARTITE (segno base X) Cesena-Entella
X (12)
3,15
Brescia-Vicenza
X (12)
3,10
Trapani-Benevento X (12)
3,10
Frosinone-Spal
3,15
X (12)
Novara-Bari 1 Pro Vercelli-Latina 1 Avellino-Ternana 1 Ascoli-Salernitana Goal Cesena-Entella 12 Brescia-Vicenza 12 Trapani-Benevento 12 Frosinone-Spal 12 ...puntando 10 euro
2ª BOLLETTA
3ª BOLLETTA
Se il Cesena pareggia...
Se il Brescia pareggia...
Novara-Bari
1
2,10
Novara-Bari
1
6 3 1 0
Pro Vercelli-Latina
1
2,10
Pro Vercelli-Latina
1
2,10
1
2,05
Avellino-Ternana
1
2,05
Goal
1,78
Ascoli-Salernitana
Goal
1,78
3,15
Brescia-Vicenza X ...puntando 10 euro
Ascoli-Salernitana
Cesena-Entella X ...puntando 10 euro
U
7 4 2 0
trapaNi - beNeVeNto
O G NG 3 1 0 2
4 3 1 0
6 2 0 1
RISULTATI ULTIMI INCONTRI
6ª Salernitana-Trapani 7ª Trapani-Cittadella 8ª Latina-Trapani 9ª Trapani-Ternana 10ª Bari-Trapani
2-0 0-2 2-0 2-2 3-0
1 2.50
X 3.10
Under 1,5 Over 1,5 2.80 1.38
2 2.95
1X 1.38
Under 2,5 Over 2,5 1.63 2.15
X2 1.51 Goal 1.78
12 1.35 NoGoal 1.92
Som.Gol 0 Som.Gol 1 Som.Gol 2 Som.Gol 3 Som.Gol 4 Som.Gol >4 8.00 3.80 3.20 4.00 6.30 8.00 1+Und 2,5 X+Und 2,5 2+Und 2,5 1+Over 2,5 X+Over 2,5 2+Over 2,5 4.90 3.70 5.80 4.10 13.0 5.15 1+Goal 4.85
X+Goal 4.15
2+Goal 5.85
1+NoGoal X+NoGoal 4.10 8.00
2+NoGoal 4.85
Totale Fuori Ritardo Ripetiz.
U
7 2 0 1
4ª BOLLETTA
5ª BOLLETTA
Se il Trapani pareggia...
Se il Frosinone pareggia...
Novara-Bari
1
2,10
Novara-Bari
1
5 4 1 0
Pro Vercelli-Latina
1
2,10
Pro Vercelli-Latina
1
2,10
1
2,05
Avellino-Ternana
1
2,05
Goal
1,78
Ascoli-Salernitana
Goal
1,78
3,10
Frosinone-Spal X ...puntando 10 euro
Ascoli-Salernitana
Trapani-Benevento X ...puntando 10 euro
4 2 0 1
2-0 0-3 2-2 1-4 3-0
5 1 0 1
0-4 1-0 2-1 3-2 0-0
LOnTAne MA VICIne. Lontane in classifica ma accomunate da uno stesso (deludente) rendimen-
to nel breve periodo. Il Trapani punta alla prima vittoria stagionale per risalire dall’ultimo posto. Difficile ma non impossibile. eSITO COnSIGLIATO: DOPPIA 1X (quota 1.38)
3,15
si vincono 523,80 euro si vincono 532,25 euro
RISULTATI ULTIMI INCONTRI
6ª Bari-Benevento 7ª Benevento-Novara 8ª Salernitana-Benevento 9ª Entella-Benevento 10ª Benevento-Perugia
2,10
Avellino-Ternana
O G NG 3 3 1 0
3,10
si vincono 532,25 euro si vincono 523,80 euro
RISULTATI ULTIMI INCONTRI
6ª Verona-Frosinone 7ª Ternana-Verona 8ª Verona-Brescia 9ª Ascoli-Verona 10ª Verona-Pro Vercelli
2,10
Avellino-Ternana
O G NG 7 3 0 4
2,10 2,10 2,05 1,78 1,35 1,36 1,35 1,35
si vincono 654,50 euro
mente scatenato. Da sinistra a destra la sfida si legge anche Under vs Over. Una giusta via di mezzo può essere il Goal. eSITO COnSIGLIATO: GOAL (quota 1.85)
Totale In casa Ritardo Ripetiz.
G/NG
O
UnDeR COnTRO OVeR. Tocca al Pisa di Gattuso il compito di frenare la fuga di un Verona letteral-
O G NG 4 4 3 0
1 2.05
SFIDA SALVeZZA. Scontro diretto tra due squadre pericolosamente vicine al fondo della classi-
O G NG
ReAZIOne. Dopo il ko di Ferrara è lecito attendersi una reazione da parte del Carpi. Il Perugia è andato in bianco a Benevento e contro una squadra di rango come quella di Castori potrebbe anche "accettare" un punto. eSITO COnSIGLIATO: DOPPIA X2 (quota 1.64)
Totale In casa Ritardo Ripetiz.
6ª Vicenza-Avellino 7ª Avellino-Pro Vercelli 8ª Perugia-Avellino 9ª Avellino-Spezia 10ª Novara-Avellino
O G NG
trend singolare: sempre Over in casa, sempre Under fuori. Difficile che la puntuale alternanza possa continuare ancora a lungo... eSITO COnSIGLIATO: OVeR 2,5 (quota 2.07) U
3 2 3 0
6ª Pro Vercelli-Cesena 7ª Cesena-Latina 8ª Vicenza-Cesena 9ª Cesena-Spal 10ª Ternana-Cesena
STRAnA TenDenZA. La Spal stupisce non solo per quanto di buono sta facendo ma anche per un
Totale In casa Ritardo Ripetiz.
3 1 2 0
6ª Vicenza-Avellino 0-0 7ª Entella-Vicenza 4-1 8ª Vicenza-Cesena 0-0 9ª Pisa-Vicenza 0-1 10ª Vicenza-Frosinone 1-1
U
aVelliNo - terNaNa
O G NG
RISULTATI ULTIMI INCONTRI
statistiche
statistiche
Totale In casa Ritardo Ripetiz.
FroSiNoNe - Spal
O G NG
7 4 0 2
RISULTATI ULTIMI INCONTRI
PAReGGITe. Pareggia in casa e vince fuori: ecco come il Vicenza ha messo insieme i suoi 10 punti. Brescia imbattuto al Rigamonti dove ha pareggiato ben 4 partite su 5. Un’altra X non si può escludere, occhio anche all’Under 2,5. eSITO COnSIGLIATO: UnDeR 2,5 (quota 1.57)
U
U
RISULTATI ULTIMI INCONTRI
O G NG 3 3 3 0
Totale In casa Ritardo Ripetiz.
statistiche
Under 1,5 Over 1,5 2.90 1.35
2 3.05
statistiche
2-1 0-2 1-0 1-4 0-1
6ª Pisa-Ascoli 7ª Ascoli-Spezia 8ª Novara-Ascoli 9ª Ascoli-Verona 10ª Cittadella-Ascoli
X 3.00
statistiche
RISULTATI ULTIMI INCONTRI
1 2.50
Somma Gol
Mettendo vicino Ascoli e Salernitana salta all’occhio lo zero comune relativo alla somma gol 4. Nessuna di loro, finora, ha mai centrato questo esito. Chissà che la prima volta non arrivi proprio nello scontro diretto di stasera. Una simile eventualità renderebbe ben 6.20 volte la posta.
Andrej Galabinov, 27 anni, attaccante bulgaro del Novara
statistiche
5 3 0 1
0 1
ASCOLI-SALERNITANA, PRIMA SOMMA GOL 4 IN ARRIVO?
statistiche
5 2 1 0
statistiche
2 1 1 0
statistiche
aScoli - SalerNitaNa
O G NG
statistiche
8 4 0 1
diretto per l’alta classifica. La doppia chance X2 piace sia al Curi che al Del Duca dove la Salernitana può strappare almeno un pareggio all’Ascoli. Avellino davanti alla Ternana, aria di Under 2,5 al Rigamonti fra Brescia e Vicenza, due formazioni che hanno il pareggio facile. Punti salvezza in palio in Pro Vercelli-Latina.
statistiche
U
ra-Bari. Laziali senza Dionisi, ferraresi... senza Over in trasferta. Non per molto probabilmente. Al Piola i piemontesi cercano di difendere l’imbattibilità casalinga da un Bari ancora convalescente. Male il Cesena, in cerca di un sussulto a spese di un Entella che ha i piedi ben saldi in zona playoff. In tal senso Perugia-Carpi è uno scontro
statistiche
Totale In casa Ritardo Ripetiz.
L’ennesimo tentativo scatta stasera contro la matricola Benevento, poco convincente nel breve periodo. Esame Pisa per l’Hellas che parte favorito ma di Gattuso è sempre meglio diffidare. Occhio al Goal (1.85) perchè i toscani non hanno certo esaurito la carica. Tra le sfide più interessanti da seguire vanno segnalate Frosinone-Spal e Nova-
statistiche
statistiche
Come la Serie A, anche la cadetteria lancia il turno infrasettimanale di campionato. Tutti dietro lo scatenato Verona di Pazzini che non sbaglia al cospetto della Pro Vercelli (3-0). Il Perugia interrompe la striscia di vittorie mentre in coda il Trapani... non l’ha mai cominciata. Già, dopo 10 partite i siciliani non hanno ancora mai brindato al successo.
Squadre e partite
Daniele Mannini, Pisa, proprio oggi compie 33 anni
MARTEDÌ 25 OTTOBRE 2016
CORRIERE DELLO SPORT / STADIO 5
NOVARA-BARI (oggi, ore 20.30)
MORAS «Bari, sono io il tuo amuleto» Il capitano lancia i pugliesi: «Sono fiducioso Con i compagni abbiamo fatto un patto...» di Antonio Guido BARI
Bentornato capitano Moras, come sta? «Ho passato un momento durissimo. Rimanere 45 giorni senza poter giocare non sono uno scherzo. Stare fuori fa sempre male. È stato bello tornare. L’importante è che sia andata bene». Moras, il portafortuna, passato da una vittoria all’altra. «Vero, mi ero infortunato nel vittorioso raid a Perugia e sono tornato conquistando altri tre punti pesantissimi col Trapani che ci permettono di affrontare nel migliore dei modi questa sera il Novara e sabato la Pro Vercelli. Dobbiamo cominciare a correre, non c’è più tempo da perdere».
Moras, un greco da nove anni in Italia, la prima volta al Sud. «Ormai mi sento a casa. La Puglia somiglia tanto alla nostra cultura non faccio fatica. Mi incuriosisce la Grecia salentina dove parlano un dialetto greco. Appena avrò un pò di tempo farò un salto». Una vita intera nel calcio la sua, non è dopo un po’ diventa pesante ? «Questo, e solo questo, è il
L’esordio in A Otto anni fa contro il Milan a San Siro con la maglia del Bologna insieme a Valiani
La vittoria le ha sorriso spesso durante la carriera. «L’anno scorso col Verona non tanto, però di solito mi è andata sempre bene».
Il ritorno «Molto felice, cerco di mettere la mia esperienza Otto anni fa all’esordio in a disposizione serie A nel Bologna andò a della squadra» vincere a San Siro rovinando la prima al Milan di Ancelotti guarda caso con un gol di Valiani, anche lui debuttante. «Una perla da venti metri di Valiani per forza e coordinazione che a dieci minuti dalla fine rovinò la festa al Milan di Ronaldinho, Pato e Kakà che poi avrebbe mancato lo scudetto chiudendo la stagione al terzo posto». Quarantacinque giorni ai box un inferno? «Sì, è stato molto brutto perché ho avuto una ricaduta scivolando in palestra da solo prima della partita col Benevento e ho perso altri quindici giorni».
mio mondo, il mio ambiente, non so davvero come farei senza. Non è pesante, insomma, ci mancherebbe altro». Una vittoria scaccia crisi col Trapani? «Sapevamo di dover vincere a tutti i costi. C’è stato l’atteggiamento giusto, quello che serviva. C’era un po’ di pressione però alla fine è andata come volevamo. Ma ora non conta quello che abbiamo fatto col Trapani, ma cosa faremo dopo. Vogliamo regalarci tante soddisfazioni, speriamo di aver superato il primo gradino tra i tanti che rimangono. Dobbiamo trovare la conti-
nuità che finora c’è mancata». La conferma deve arrivare subito da Novara. «D’accordo che il campionato è lungo ma non dobbiamo perdere tempo. Occorre continuare così perche dobbiamo vincere e basta. Non c’è altro da fare». A Novara che partita si aspetta? «Una gara molto difficile contro una squadra forte, giocheremo anche sul campo sintetico e questo sarà sicuramente un vantaggio per loro». Il suo ritorno ha dato maggiore tranquillità alla difesa, ne ha beneficiato soprattutto Di Cesare. «Cerco sempre di dare il massimo mettendo la mia esperienza a disposizione della squadra. Ma se la squadra non lavora tutta insieme i singoli reparti ne risentono».
re in testa per quello che sta facendo, ma i conti si fanno alla fine». Col Trapani il Bari si è specchiato nei suoi uomini migliori, Monachello, Ivan, Maniero. «Servono tutti, ognuno di noi deve dimostrare di poter fare la differenza. Dobbiamo essere uniti e cercare di dare il massimo per questo gruppo». Novara e poi Pro Vercelli, ci vorrebbero altre due vit-
La sfida di oggi «Nel Novara ci sono giocatori di livello ma noi dobbiamo vincere, non siamo inferiori a nessuno»
Il gol «Non segno tanto ma mi piace fare Il Novara davanti com’è? solo reti importanti «Ci sono giocatori importanti che in serie B hanno fatto come al Vicenza bene, ma noi dobbiamo cer- con il Bologna» care di vincere e basta. Non ci interessa con chi giochiamo. Se vogliamo puntare in alto dobbiamo capire che siamo una squadra forte e possiamo farlo. L’unica cosa è che non dobbiamo essere arroganti pensando di essere superiori agli altri. Ma non siamo inferiori a nessuno». Il Verona è in fuga, pentito di essere venuto a Bari? «Appena il direttore Sogliano mi ha chiamato non ci ho pensato due volte a venire a Bari sapendo che piazza è a livello ambientale e come società». Un posto è già assegnato ? «Il Verona merita di esse-
torie. «Ne abbiamo parlato tra di noi facendo un patto di spogliatoio. Sappiamo quanto è importante questa settimana. Sono due partite fondamentali che possono sicuramente darci la svolta. Poi sarà più facile crederci e fare un campionato ad alto livello». Gol sempre pochi, massimo due all’anno. «Sì, sono pochi. Non è facile segnare. Mi piacciono i gol importanti, come quello che feci a Bologna col Vicenza, una delle ultime partite per salire in A» ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Vangelis Moras, 35 anni, arrivato in estate a Bari: con i pugliesi ha collezionato 4 presenze tra Serie B e Coppa Italia LAPRESSE
QUI BARI
C’è Basha per Stellone, a riposo Valiani BARI - Ritrovata la vittoria col Trapani dopo cinque giornate la prima richiesta di Stellone alla squadra, a poche ore dalla sfida sul campo del Novara, è di ripetere la prova maschia e vogliosa di sabato scorso per dare continuità. Di rendimento e risultati. Vuole vedere progressi, anche minimi ma costanti, senza assillarsi a osservare la classifica ( ancora presto) e cerca risposte da alcune seconde linee a cui verrà data fiducia. A centrocampo cambierà qualcosa perchè
qualcuno ha giocato tanto e potrebbe fermarsi per rifiatare. La competitività sana aiuta i giocatori a migliorare e non fa perdere motivazioni a chi sta in panchina. Tutti importanti, nessuno indispensabile. ECCO BASHA. Stasera a Novara è probabile che Stellone conceda un turno di riposo a Francesco Valiani, che contro il Trapani ha dato innegabili segni di stanchezza, dando via libera al nazionale albanese Migjen
Basha per non rischiare di perdere brillantezza atletica in un campionato lungo e snervante come quello cadetto. Scontata la conferma dello slovacco David Migjen Ivan sulla fascia destra ma con licenza di convergere al centro per dare qualità al centrocampo, Stellone potrebbe apportare una variazione sull’out sinistro dove Furlan potrebbe cedere il posto a Martinho e Fedato rimasti in panchina contro il Trapani di Serse Cosmi.
Dietro c’è pronto il giovane Elio Capradossi ma è improbabile che Stellone abbia intenzione di apportare qualche modifica. Davanti si dovrebbe invece andare verso la riconferma della coppia Maniero-Monachello con Giuseppe De Luca e Gaetano Castrovilli destinati ad attendere posta nel corso del match. Ma vanno verificate le condizoni di Pippo Maniero, autore di due assist vincenti, che accusa ancora qualche piccolo fastidio di natura muscolare. ant. gui
GLI AVVERSARI
Boscaglia: Attento Novara, stasera sarà battaglia! Il tecnico dei piemontesi carica: «Stringiamo i denti, affrontiamo una squadra ambiziosa e completa in ogni reparto» di Riccardo Guglielmetti NOVARA
Aveva l’obbligo di invertire la rotta dopo il passo falso nel derby. Alla formazione piemontese è bastato il minimo sforzo per superare sabato scorso l’esame Avellino. Un Novara forse non convincente, ma di sicuro concreto nel ritrovare i tre punti. È questo l’aspetto su cui Roberto Boscaglia vuole concentrarsi. Per lui non è un momento facile, perché la sconfitta contro la Pro Vercelli ha pesato eccome. Oltre alla contestazione, la curva ha scaricato definitivamente l’allenatore di Gela. Una rottura netta, tanto da sembrare impossibile ricucire al momento. Lui ne è consapevole, ma preferisce andare oltre le critiche. REAZIONE.Quella di sabato con
i biancoverdi era una partita
da non sbagliare e gli azzurri non hanno tradito: «La squadra ha ampi margini di miglioramento – ha ricordato il tecnico – era fondamentale la vittoria. Non aver concesso nulla
«Ho a disposizione una rosa composta da gente determinata Non siamo affatto rinunciatari» a una formazione come l’Avellino è un segnale importante da cui ripartire». Per Boscaglia non c’è nemmeno il tempo di godersi il successo, perché questa sera è già tempo di tornare in campo. Il miniciclo di tre partite in sette giorni entra nel vivo: «Bisogna stringere i denti – ha avvisato – sarà una settimana in cui non dovremo essere rinunciatari. Pen- Roberto Boscaglia, 48 anni, tecnico del Novara LAPRESSE
I NUMERI
5
Le partite finora disputate al Piola dagli azzurri. Tre vittorie e due pareggi per un totale di undici punti in classifica.
15
I gol segnati da Andrey Galabinov da quando indossa la maglia del Novara. Il bomber bulgaro ha anche servito 6 assist in 50 presenze.
10
Le presenze di Da Costa, Troest, Faragò e Sansone. I quattro sono gli unici sempre impiegati dal primo minuto da mister Boscaglia.
so di avere a disposizione una rosa composta da persone di grandi stimoli e sarà determinante trasmetterli sul campo». OPPORTUNITÀ. Al Piola arriva un Bari che nell’ultima giornata ha riscattato la debacle di Frosinone. La sfida contro i pugliesi evoca i ricordi dello scorso 25 maggio, quando al San Nicola gli azzurri travolsero in inferiorità numerica i padroni di casa 4-3 ai supplementari, conquistando il pass per la semifinale playoff. Sono passati esattamente cinque mesi, ma il tempo sembra essere trascorso molto più velocemente, perché quello era un Novara che viaggiava col vento in poppa. L’attuale invece sta ancora lavorando per issare le vele. Boscaglia evita però preoccupazioni. Il turno infrasettimanale rappresenta un’occasione da sfruttare per proseguire sulla
strada della continuità, tanto da avere già in mente cosa lo aspetta: «Sarà una battaglia – ha affermato senza troppi giri di parole – affrontiamo una squadra completa in ogni re-
«Il Bari esprime un gioco fluido ma lascia anche spazio, dobbiamo sfruttare le chance» parto, ma soprattutto ambiziosa». C’è però un particolare da non trascurare: «Esprimono un gioco fluido, ma allo stesso tempo lasciano spazio all’avversario – ha aggiunto –
dovremo quindi essere pronti ed evitare distrazioni». RITORNO AL PASSATO. In casa piemontese tutti gli indizi portano ad un cambio di modulo. L’allenatore siciliano sembra infatti orientato ad affidarsi al 4-2-3-1, come già accaduto nel secondo tempo di sabato. Con ogni probabilità Francesco Di Mariano verrà schierato dal primo minuto sulla trequarti, mentre di nuovo in campo dall’inizio Andrey Galabinov. Tre giorni fa il bulgaro è stato costretto a guardare i compagni dalla panchina, adesso ecco l’occasione per riscattare le ultime deludenti prestazioni.
Lo Speciale della Serie B è realizzato in collaborazione con Edipress
ASS
6 CORRIERE DELLO SPORT / STADIO
FROSINONE-SPAL (oggi, ore 20.30)
MARTEDÌ 25 OTTOBRE 2016
FROSINONE Marino punta in alto «Pressing e 3 punti»
«Spal avversaria difficile, voglio rivedere la squadra che ha battuto il Bari. Ci saranno novità in tutti i reparti» di Amedeo Di Sora FROSINONE
Determinato e consapevole dell’importanza della posta in palio il Frosinone si appresta a ospitare al Comunale questa sera la Spal e sabato il Cesena, partite per niente facili, ma che se sfruttate al meglio potrebbero consentire di candidarsi come l’anti-Verona per eccellenza nella corsa ai vertici della classifica. Nel mirino dei ragazzi di Marino, freschi reduci dal buon pari di Vicenza, c’è oggi la Spal di Semplici, formazione che ha avuto un avvio di stagione al
«I miei ragazzi stanno facendo passi in avanti ma ci sono margini di miglioramento» di là delle più rosee aspettative, come dimostra il netto successo di tre giorni fa nel derby emiliano a spese del Carpi. Insomma un avversario da prendere con le molle che in graduatoria viaggia a quota 15 a braccetto con Frosinone e Benevento e ad una sola lunghezza dall’undici di Castori, Virtus Entella, Perugia e Spezia. Frara & Co. in striscia positiva da tre turni sono intenzionati a confermare la continuità di prestazioni e risultati pretesa da Marino che, rispetto allo schieramento proposto al Menti, pur senza stravolgere l’assetto tattico sembra orientato ad attuare, per la prima volta in stagione, un consistente turn over dando spazio a quei titolari che ne hanno trovato poco nella prima fase del torneo. Indisponibili il convalescente Russo e lo squalificato Dionisi per il quinto
giallo rimediato a Vicenza, l’allenatore lascerà in panchina altri tre o forse quattro titolari che hanno bisogno di tirare il fiato anche in vista dell’altra fondamentale gara di sabato con il Cesena. Del resto 3 gare in 8 giorni richiedono un notevole dispendio di energie per cui alcune scelte saranno obbligate anche sulla scorta della prestazione non brillantissima fornita con i vicentini. In odore di una maglia da titolare ci sono in difesa Crivello e Brighenti, a centrocampo Gucher, Frara e Kragl, in attacco Cocco e Churko, almeno la metà di loro farà parte della formazione che vedremo al fischio di partenza di Pinzani di Empoli. Ma al di là degli interpreti iniziali, come ha sottolineato con chiarezza Marino, nel corso della consueta presentazione pre-gara, sarà determinante ai fini del risultato l’atteggiamento della squadra dalla quale si aspetta un approccio e una gestione intelligente e appropriata del match che è difficile in quanto la Spal non solo sa difendersi bene ma è pericolosa nelle ripartenze. «È fuori discussione – ha detto l’allenatore – che siamo attesi da un duro impegno in quanto dovremo misurarci con un avversario valido come evidenziano la posizione in classifica e la qualità del gioco che esprime sia in casa che in trasferta. La squadra emiliana ha un organico di tutto rilievo e non va considerata né una neopromossa né una sorpresa. Posso dire, invece, che è una squadra forte che può darci filo da torcere». Come si batte un avversario simile? «Rifatemi la domanda martedì sera alle 22.30… Battute a parte sappiamo che non è
facile ma siamo anche consapevoli che possiamo farcela se riusciremo a esprimerci con l’intensità e l’aggressività giuste. Il tutto condito con un po’ di ferocia agonistica». Insomma non come è successo nella prima ora del match a Vicenza? «Mi auguro che sia il Frosinone visto contro il Bari. A Vicenza ci siamo adagiati troppo al loro ritmo ed abbiamo iniziato a giocare bene soltanto dopo essere passati in svantaggio. Davamo quasi l’impressione di accontentarci del pareggio e questo bisogna evitarlo. Occorre scendere in campo sempre con l’obiettivo di vincere sia in casa che in trasferta, indipendentemente dalla squadra che si affronta. Su questo aspetto dobbiamo lavorare e migliorare». A oggi si ritiene soddisfat-
to del gioco, oppure dobbiamo aspettare per vedere la squadra al top? «Rispetto alla prima fase sono stati fatti dei passi in avanti, ma ci sono ancora margini di miglioramento. I ragazzi devono acquisire una forte consapevolezza delle loro potenzialità. Dal versante tecnico, invece, devono capire che giocando a ritmi bassi diventano prevedibili». Per vincere contro la Spal occorre quindi... «Aggressività e pressing sono fondamentali». Attuerà come ha annunciato un massiccio turnover? «Sì, ci saranno novità in tutti e tre i reparti. C’è la necessità di modificare qualcosa anche perché è giusto coinvolgere tutti i componenti dell’organico». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
I NUMERI
151
Le presenze di Alessandro Frara con la maglia del Frosinone in sei stagioni, tra Lega Pro, Serie A e B.
78
Le gare di Semplici alla guida della Spal in tre stagioni: 45 vittorie, 17 pareggi e 16 sconfitte.
1
La sconfitta del Frosinone nelle ultime 17 gare interne in Serie B: la gara contro il Perugia in questo campionato. I gialloblù, ne hanno vinte 12 e pareggiate 4.
Pasquale Marino, 54 anni, sulla panchina del Frosinone da questa stagione LAPRESSE
PARLA IL PRESIDENTE DEI BIANCAZZURRI
Mattioli: Spal bella e competitiva, ora non fermarti di Massimo Boccucci
La sensazione adesso è che la Spal possa essere la mina vagante. Sta vivendo il suo periodo migliore una volta metabolizzato l’ambientamento che ha caratterizzato l’approccio alla Serie B ritrovata dopo 23 anni. La classifica sorride, nessuno mette limiti alla provvidenza pur tenendo presente l’obiettivo primario della salvezza. Si sono gasati gli oltre 7.000 tifosi spallini che sabato scorso sugli spalti si sono spellati le mani nel vittorioso derby con il Carpi e che ora aspettano conferme al Matusa contro il Frosinone in un contesto difficile e con un avversario particolarmente ambizioso. Aver infilato la striscia positiva di 4 giornate con 3 vittorie e 8 gol segnati rappresenta per la Spal un segnale forte per se stessa e mandato alle rivali. Leonardo Semplici ha lavorato sodo fin dal primo giorno per cercare le soluzioni migliori e soprattutto per
capire quanto più rapidamente la dimensione, nuova per lui come per la società e buona parte del gruppo. La crescita è stata graduale e sotto gli occhi di tutti. All’inizio c’era il gioco ed è mancato qualche risultato, in questa è tutto diverso perché le cose girano e funzionano nel loro complesso. Ci sono facce allegre a Ferrara nell’ambiente che si gode la stagione, del resto bastava guardare l’imponente coreografia della Curva Ovest e l’effetto traino di tutto il Mazza che ha accompagnato la squadra nel derby. E’ stata una prova di qualità e di forza al cospetto di un Carpi che ha fatto la sua partita. A Frosinone serviranno lo stesso atteggiamento e la capacità di sfruttare le opportunità. MATTIOLI RAGGIANTE. Il presidente Walter Mattioli gradisce il percorso che Semplici e i giocatori hanno intrapreso. «Sono molto contento Walter Mattioli, presidente della Spal dal 2013 – dice -, stiamo vedendo una squadra sempre
più calata nella B e in grado di competere. I nostri obiettivi non cambiano ma l’importante è dare sempre il massimo. Contro il Carpi abbiamo visto delle cose molto belle, a parte i primi minuti di sofferenza. Siamo stati bravi a tenere in mano la partita con una grande prestazione da parte di tutti. È stata una gara di quelle che si sognano di vivere, e noi l’abbiamo vissuta». Non si deve abbassare la guardia, fa intendere Mattioli che proietta la Spal ai prossimi impegni ravvicinati nel turno infrasettimanale. La continuità è una qualità che la squadra ha scoperto facendone una risorsa per dare forma e sostanza alla classifica. A Frosinone servirà un’altra prestazione di livello, considerando pure il fattore ambientale, e Mattioli va subito alla carica: «Andiamo avanti per la nostra strada facendo tesoro delle esperienze un passo alla volta. Sarebbe bellissimo non fermarsi». ©INFOPRESS
PERUGIA-CARPI (oggi, ore 20.30)
Martedì 25 ottobre 2016
Corriere dello Sport / Stadio 7
Al Curi una sfida che sa già tanto di spareggio promozione
> PERUGIA
Bucchi freme: «Gioco, testa e maturità»
«Il pari di Benevento ci ha fatto crescere» di Stefano Chioffi
Il Perugia si avvicina a questo esame di maturità contro il Carpi in un periodo di grandi aspettative e gratificazioni, dopo un mese di risposte promettenti, che rendono sempre più credibile la sua candidatura nella corsa alla promozione, a una serie A che manca dal 2004: quasi uno spareggio per moltiplicare certezze, autostima e ambizioni. Terzo posto in classifica, cinque punti in più rispetto alla decima giornata dello scorso campionato, quattro vittorie e un pareggio negli ultimi cinque turni, stesso ritmo del Verona. Ha una delle migliori difese della B (sette
LA SFIDA. Ha saputo costruire
un Perugia sfrontato, elegante, organizzato, in costante evo-
«E’ un match molto delicato. Che bravo Castori a spostare tutte le tensioni della gara su di noi»
«Ma io sono curioso di capire quale può essere davvero il nostro percorso in questo torneo» reti subite, lo Spezia ne ha incassate cinque e sei il Pisa), il portiere Rosati (l’unico della rosa degli umbri a non aver saltato neppure un minuto) non prende gol da tre partite e l’attaccante Di Carmine ne ha segnati cinque in quattro gare. Il Perugia, che il primo dicembre sfiderà il Genoa in Coppa Italia, è una bella realtà: ha ritrovato stabilità a livello finanziario, ha creato basi solide per un concreto rilancio, ha un allenatore giovane (Cristian Bucchi) che ha idee e stile, può contare su una squadra completa, un mix di gioventù ed esperienza. Una garanzia per i tifosi, che hanno voglia di riprendersi la serie A, a distanza di quarantadue anni dalla prima promozione firmata dall’imprenditore Franco D’Attoma e da Ilario Castagner in panchina.
L’IMPEGNO. Bucchi si aspetta stasera altri progressi. E insegue il quarto successo consecutivo allo stadio Curi, un’altra piccola soddisfazione che il Perugia non riesce a togliersi da undici anni, dal giugno del 2005. Ha già battuto il Carpi di Castori, lo ha eliminato in estate nel terzo turno di Coppa Italia: 2-1 in rimonta, doppietta di Bianchi. «Affronteremo una squadra che punta molto sulla forza atletica, forse la più attrezzata per il salto di categoria. E’ guidata da un allenatore, Castori, che stimo tanto e che è abile anche dal punto di vista comunicativo: in questa vigilia, infatti, ha cercato di togliere pressioni dai suoi giocatori e di spostarle sul Perugia, attribuendoci un ruolo di favoriti. Questa partita può rappresentare per noi un ulteriore momento di crescita: vogliamo capire quale può essere il nostro percorso».
Il tecnico Cristian Bucchi, è alla 1ª stagione al Perugia Lapresse
7
5
Sono stati finora 7 gli uomini mandati in gol da Cristian Bucchi in campionato. Il leader è Samuel Di Carmine, a bersaglio per ben 5 volte. Sono state 2 le reti di Nicastro. Mentre a quota un gol troviamo Brighi, Bianchi, Guberti, Dezi e Monaco
Il pari sull’insidioso campo del Benevento è stato il quinto risultato utile consecutivo del Perugia. La squadra di Bucchi ha però interrotto una serie di 4 vittorie ottenute contro Spal, Frosinone, Avellino e Cittadella.
I marcatori del Perugia
gare senza sconfitte
luzione, come ha sottolineato ieri pomeriggio Bucchi: «La prestazione di sabato a Benevento mi è piaciuta: abbiamo imparato a leggere i momenti decisivi delle gare. E’ un pareggio che ci ha dato maggiore consapevolezza. Nelle prime giornate avevamo giocato sempre in maniera molto propositiva, dimostrando però in alcune occasioni poca lucidità. Ci sentivamo gratificati dalla qualità del nostro calcio, forse anche a discapito del risultato. La voglia di produrre, di divertirci, ci faceva perdere di vista la gestione delle risorse. Siamo cresciuti proprio sotto questo aspetto: ora sappiamo quando bisogna alzare il ritmo o abbassarlo. Merito di chi va in campo, visto che un allenatore può dare indicazioni ma poi, per fortuna, non guida i calciatori con il joystick. Il Perugia è maturato attraverso la capacità dei più esperti di prendersi le responsabilità e dei giovani di seguirli. Qui tutti si mettono al servizio dei compagni, del gruppo: se qualcuno ragionasse in modo diverso, non potrebbe trovare posto tra noi». ©Riproduzione riservata
> CARPI
Castori spinge: «Partita dura? Ricominciamo»
«A Ferrara ko casuale. E lo dimostreremo» di Tullio Calzone
All’incrocio perugino con un rammarico grande come una montagna e una voglia di rifarsi altrettanto evidente. Fabrizio Castori non demorde e rilancia subito la sfida, anche perché la sconfitta contro la Spal, maturata per evidenti errori difensivi e ancor più per inesattezze clamorose in zona gol, non ha modificato più di tanto la classifica. Il secondo posto, dopo il pareggio del Cittadella nell’anticipo giocato ieri sera dai veneti a La Spezia, è ora a tre punti, sempre alla portata degli emiliani. Il fatto è che le antagoniste si sono moltiplicate e tra
GARA DURA. La gara in Umbria
non s’annuncia facile e il particolare non sfugge all’allenatore biancorosso. Tra l’altro negli unici due precedenti in B contro gli umbri, entrambi nella stagione 2014-2015, ci
«Il modo migliore è giocarsela a viso aperto. Abbiamo lavorato bene anche su questo»
«Contro un Perugia da A, non bisogna più commettere certi errori. Io resto più che fiducioso» queste il Perugia non ha nessuna intenzione di abbassare il ritmo dopo essere tornato indenne da Benevento e dopo aver agganciato proprio Lasagna e compagni in classifica. E allora il match del Curi rischia di avere addirittura un’importanza doppia rispetto alle difficoltà intrinseche in questo tipo di gare. CASTORI NON TREMA. Castori in ogni caso non trema: «Il fatto che si torni in campo ci permette di pensare subito alla partita, affrontiamo una squadra forte che a mio avviso ha tutto per ambire al salto di categoria. Noi abbiamo metabolizzato la sconfitta di Ferrara, nella prestazione non è stata una gara persa. Nel calcio può capitare, anche se poi conta vincere». Il Perugia è senz’altro
una delle formazioni del momento con 13 punti conquistati nelle ultime 5 partite ha una media da A. «La compagine umbra l’abbiamo già incontrata due volte quest’estate tra amichevole e Coppa Italia. Gioca un bel calcio, ha giocatori molto forti sugli esterni. Un buon collettivo, funzionale in difesa, dinamico e tecnico a metà campo e incisivo davanti. Rispettiamo molto Bucchi, ma siamo concentrati su quello che dobbiamo fare, perché possiamo incidere solo su di noi e non sull’avversario», arringa il tecnico marchigiano che ha interrotto contro la Spal una serie positiva che durava da 6 giornate durante le quali aveva conquistato ben 12 punti risalendo con impeto la classifica.
Il tecnico Fabrizio Castori, 3ª stagione al Carpi Lapresse
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2
Con la rete griffata da Andrea Bifulco alla Spal, l’unica finora di un subentrante dalla panchina, sono arrivati a 7 i marcatori del Carpi in questa stagione. Lasagna il leader con 3 gol. A 2 reti Bianco, Di Gaudio e Bifulco e a un gol Crimi, Struna e Catellani.
Quella contro lo Spezia è stata la 2ª vittoria stagionale del Carpi fuori casa. In precedenza gli emiliani avevano sbancato Vicenza alla 1ª giornata. Un solo pareggio viaggiando: a Brescia (2-2) alla 5ª giornata.
i marcatori del carpi
vittorie in trasferta
sono stati un successo casalingo per parte. L’occasione è propizia anche per migliorare sotto il profilo dell’attenzione visto che dei 9 gol incassati dagli emiliani, ben 5 sono arrivati nell’ultima mezzora (2 tra il 61’ e il 75’ e 3 tra il 76’ e il 90’). Castori se va avanti, però, non perde mai: infatti è passato in vantaggio sinora in 6 gare su 10 e ne ha vinte ben 4. Mentre in altre due è stato rimontato, portando a casa comunque un pari. In gol con sette uomini diversi (il leader è Lasagna con 3 centri), al Carpi finora sono mancate le reti della panchina: quello di Bifulco contro la Spal è stato il primo e unico gol con un calciatore entrato a gara in corso. Ma a Perugia bisognerà soprattutto stare attenti a non commettere gli errori di Ferrara. «Li abbiamo analizzati, abbiamo subito due reti in cui c’è anche casualità con palloni deviati. Il Carpi ha dimostrato di essere una squadra che sa giocare al calcio. L’esclusiva del contropiede è un luogo comune». Insomma, stasera a Perugia è tempo di lottare. E Castori non chiede altro! ©Riproduzione riservata
PISA-VERONA, CHE INCROCIO!
Gattuso non trema, ma Pecchia ora vuole tutto
Tra tanti problemi, Ringhio prova a giocarsela con la spinta dell’Arena e con Mudingayi finalmente tesserato di Aldo Gaggini PISA
Il termine di paragone è abusato, ma questa volta calza a pennello: Davide, cioè il Pisa, sfida Golia, ovvero la capolista Verona. E' per tradizione un big-match: in B vivrà stasera la 20ª edizione: il bilancio all'Arena Garibaldi è di marca toscana con 10 vittorie, 6 pareggi e 3 sconfitte. Vale a poco ricordare che l'ultima battuta d'arresto risale al 10 febbraio '80, 0-1, gol decisivo messo a segno da D'Ottavio, ma c'è un particolare che inquieta: quel Pisa, come l'attuale, era stato appena promosso in B e si apprestava a dar vita all'epopea di Romeo Anconetani, durata fino al '94, quando si disputò l'ultimo confronto vinto dal Pisa grazie a un rigore di Lorenzini. Sulle panchine, Walter Nicoletti e Bortolo Mutti. Sono pas-
sati 22 anni, ma il fascino e la tensione per una sfida molto sentita fra due tifoserie rivali, non è venuta meno. gattuso non molla. Alla si-
tuazione di perenne emergenza in casa nerazzurra, in bilico tra difficoltà gestionali e una rosa ristretta ancor più dagli infortuni, fa riscontro la serenità e la consapevolezza della capolista che ha preso a viaggiare come un rullo compressore. Gattuso avrebbe preferito, anche se non lo dice, misurarsi con la corazzata del campionato in un momento più favorevole: «Affiora tra i ragazzi una punta di stanchezza. Sapevamo che a lungo giro avremmo avuto qualcosa da pagare sul piano fisico e atletico dopo quella serie di partite giocate più con il cuore e la grinta che con una preparazione adeguata. Ora non ci assiste neppure un pizzico
di fortuna. Abbiamo perso in casa con la Spal e il Vicenza quando il pareggio non sarebbe stato un'eresia. Anche a Latina, poi, avremmo potuto ottenere qualcosa di più». Ora il Verona che segna a raffica e subisce il giusto. «E' la
Ringhio dà la carica: «E’ una partita che si prepara da sola. Mi aspetto la crescita di tutti» classica partita che si prepara da sola. Per affrontarla bene non sarà sufficiente quello che stiamo facendo e neppure il solito compitino. Questo è un campionato che non ti perdona e se sbagli ti bastona. Tante volte la frenesia ti porta a fare delle scelte sbagliate. Mi aspetto una crescita genera-
le. Fin dall'anno scorso abbiamo sempre dimostrato a tutti che il Pisa è una squadra tosta, con il merito di non essersi dati mai per vinti e di aver lottato fino in fondo. E' ovvio, siamo incerottati, ma chi andrà in campo dovrà fornire una prestazione di alto livello non solo tattica, ma anche sotto il profilo dell'attenzione. Se cominciamo la gara come a Latina, rischiamo di prendere un'imbarcata di gol. Ci servirà anche molto coraggio per sfruttare al meglio quanto di buono riusciamo a creare». La novità dell’ultimora è che la società ha finalmente tesserato Gaby Mudingayi, il 35enne centrocampista belga, di origine congolese, svincolato, che da tempo si allenava col Pisa. Verona schiacciAsassi. La
preoccupazione di Fabio Pecchia è un possibile un calo di
tensione dopo sette risultati utili (sei vittorie e un pari casalingo col Brescia). E' forte il suo richiamo: «E' una partita da affrontare con la solita attenzione e l'adrenalina giusta dimenticando il successo sulla Pro Vercelli. Ci aspetta una gara molto complicata, ogni partita presenta le sue difficoltà. Il Pisa è un grande gruppo che si è esaltato nelle difficoltà che ha dovuto affrontare e che ancora gli si presentano davanti. Ha valori umani e tecnici, schiera giocatori esperti e riflette lo spirito di Gattuso che conosco bene per averlo affrontato più volte da giocatore. Turn over? Mi preoccupa solo la partita, pur tenendo conto delle esigenze contingenti. Mi piace gestire il momento e le risorse a seconda delle necessità cercando di sfruttare al meglio le caratteristiche dei giocatori». ©Riproduzione riservata
CESENA-V. ENTELLA (oggi, ore 20.30)
8 Corriere dello Sport / Stadio
Martedì 25 ottobre 2016
Drago, assalto all’Entella Il Cesena cerca la svolta
cesena-v. entella 22 agazzi 14 balzano
di Francesco Guerrieri roma
Voglia di uscire da un periodo più nero che mai, il Cesena. Sono sette le partite senza vittoria (cinque pari di fila) e per mister Drago è la partita della verità. Oggi al Manuzzi arriva un’ Entella che se la passa decisamente meglio: è lì a contendersi un posto per i playoff, in una zona più calda che mai con Perugia, Spezia e Carpi a dividere il terzo posto con la squadra di Breda. drago. Il mister bianconero che con
tre punti oggi tornerebbe il sereno: «Serve una vittoria per alzare il morale in tutto l’ambiente. Con un successo contro l’Entella potrebbe iniziare un nuovo campionato per noi. ASCOLI-salernitana
ore 20,30
1 lanni 30 almici
5 mengoni
6 t. bianchi
8 carpani
11 orsolini
10 giorgi
21 cacia
28 gatto
17 caccavallo 28 zito
3-5- 2
1 frattali 32 gonzalez
5 djimsiti
19 improta 16 tuia
1 terracciano
17 askah
21 omeonga
16 crecco
7 verde
10 castaldo
18 soumaré
20 avenatti
8 busellato
4 bernardini
3 perrotta
15 minelli 2 untersee
19 di noia
28 martinelli
25 defendi
4 valjent
2 zanon
1 di gennaro
Milan Djuric, 26 anni
frosinone-spal 22 bardi 13 m. ciofani
15 ariaudo
23 brighenti
27 mazzotta
17 paganini
8 gucher
7 frara
11 kragl
13 raicevic
9 cerri
11 finotto
17 esposito
24 siega 23 adejo
2 pucino
1 benussi
24 del grosso
15 pellizzer
5 ceccarelli
19 mora
20 castagnetti
5 giani
ore 20,30 1 da costa
24 dickamann
2 troest
4-2-3-1
6 scognamiglio
4 viola
27 calderoni
5 casarini
8 faragò
18 sansone
9 di mariano
9 monachello 29 lazzari
6 cremonesi
1 meret
17 furlan
19 maniero
8 basha
3 daprela
4 romizi
13 di cesare
18 moras
28 ivan 23 sabelli
A disposizione per il Frosinone: 1 Zappino, 2 Belvisi, 3 Crivello, 24 Pryyma 5 Gori, 21 Sammarco, 10 Soddimo, 20 Churko 16 Volpe. Allenatore: Marino. Per la Spal: 22 Branduani, 3 Silvestri, 14 Bonifazi, 27 Ghiglione, 8 Spighi, 21 Pontisso, 13 Beghetto, 10 Grassi, 17 Zigoni. Allenatore: Semplici. Indisponibili: Russo (F); Schiavon, Antenucci (S). Squalificati: Dionisi (F); Gasparetto, Mora (S). Diffidati: M. Ciofani (F); Lazzari (S). Prezzi: tutto esaurito. Ultime - Nel Frosinone ballottaggio Ariaudo-Pryyma, Mazzotta-Crivello e Paganini-Soddimo. Nella Spal Del Grosso e Castagnetti in vantaggio rispettivamente su Beghetto e Pontisso. Ballottaggio Finotto-Zigoni per affiancare Cerri.
A disposizione per il Novara: 31 Pacini, 3 Mantovani, 33 Romagna, 19 Bolzoni, 20 Kupisz, 28 Selasi, 23 Adorjan, 7 Bajde, 11 Corazza. Allenatore: Boscaglia. Per il Bari: 22 Ichazo 5 Tonucci 30 Capradossi 29 Valiani 11 Fedato 10 De Luca 16 Martinho 21 Castrovilli. Allenatore: Stellone. Indisponibili: Beye, Koch (N); Brienza, Cassani, Boateng (B). Squalificati: - Diffidati: Prezzi: 34, 26, 21, 15 € Ultime - Nel Novara Boscaglia sembra intenzionato a tornare al 4-2-3-1 con Di Marino sulla sinistra e Galabinov terminale offensivo. Nel Bari ipotesi Basha al posto di Valiani. Da valutare le condizioni di Maniero. Dubbio Furlan-Fedato.
Ascoli, stadio Del Duca. Arbitro: Baroni di Firenze. Guardalinee: Villa e Formato. Quarto uomo: Piccinini. Tv: Sky Sport Mix e Sky Calcio 8.
Avellino, stadio Partenio. Arbitro: Serra di Torino. Guardalinee: Grossi e Tardino. Quarto uomo: Guida. Tv: Sky Calcio 10.
Brescia, stadio Rigamonti. Arbitro: Di Martino di Teramo. Guardalinee: Chiocchi e Caliari. Quarto uomo: Perotti. Tv: Sky Calcio 4.
Frosinone, stadio Matusa. Arbitro: Pinzani di Empoli. Guardalinee: Santoro e Cangiano. Quarto uomo: Marini. Tv: Sky Sport 9.
Novara, stadio Piola. Arbitro: Chiffi di Padova. Guardalinee: Pagnotta e Colarossi. Quarto uomo: Mantelli. Tv: Sky Calcio 3.
1 rosati 17 belmonte
14 volta
4-3-3 6 monaco
27 di chiara
33 brighi
15 zebli
11 dezi
21 nicastro
10 di carmine
7 guberti
15 lasagna
11 di gaudio 3 struna
4-4-1-1
17 crimi 13 romagnoli
15 del fabro
4 lisuzzo
24 golubovic
8 bianco
19 pasciuti
21 poli
5 letizia
1 colombi
A disposizione per il Perugia: 22 Elezaj, 8 Ricci, 15 Zebli, 4 Acampora, 16 Chiosa, 26 Da Silva, 9 R. Bianchi, 29 Buonaiuto, 30 Drolè. Allenatore: Bucchi. Per il Carpi: 12 Belec, 6 Gagliolo, 23 Blanchard, 4 Sabbione, 24 Mbaye, 14 Bifulco, 26 De Marchi, 10 Catellani. Allenatore: Castori.
13 crescenzi
8 verna
27 valoti
35 mudingayi
11 pazzini 8 fossati
13 legati
13 cherubin
4 bianchetti
1 nicolas
5 budel
25 altobelli
10 la mantia
13 coppolaro
3-5-2
24 luperto
13 fazio
32 casasola
5 scozzarella
8 33 palazzi mammarella
5 dellafiore
29 rocca
3 bruscagin
4 garcia tena
12 pinsoglio
4 pagliarulo
26 colombatto
29 rizzato 17 barilla’
7 nizzetto
6 lopez
4-2-3-1
SPEZIA
17 11 4 5 2 10 6
PERUGIA
16 10 4 4 2 12 7 16 10 4 4 2 12 9 4 4 2 15 8
15 10 4 3 3 15 13
FROSINONE 15 10 4 3 3 12 11 10 ciciretti 21 de falco
14 padella
23 venuti
1 cragno
Diffidato: Lollo. Prezzi: 45, 20, 14, 12 €. Ultime - Del Prete è ancora out per un virus nel Perugia. Rientra Belmonte. Di Carmine guida ancora l’attacco dei biancorossi. Nel Carpi nonostante l’infortunio a Jawo, Comi rimane ancora fuori dalla lista dei convocati. Ballottaggio in difesa Poli-Gagliolo. A centrocampo Bianco si candida per un posto da titolare nell’undici iniziale.
A disposizione per il Pisa: 12 Giacobbe, 22 Cardelli, 2 Avogadri 9 Cani, 20 Peralta, 11 Montella, 27 Sanseverino 28 Gatto, 30 Fautario. Allenatore: Gattuso. Per il Verona: 32 Coppola, 16 Maresca, 20 Zaccagni, 14 Zuculini, 7 Troianiello, 23 Fares, 9 Ganz, 10 Luppi, 25 Cappelluzzo. Allenatore: Pecchia. Indisponibili: Di Tacchio, Eusepi, Polverini, Tabanelli (P); Albertazzi, Gomez (V). Diffidato: Golubovic (P). Prezzi: 30, 15, 10 €. Ultime: Per il Pisa: le assenze di Eusepi e Di Tacchio tolgono a Gattuso parecchie alternative. Il tecnico aspetterà stamattina per decidere l’undici titolare. Tesserato Mudingayi. Nel Verona ballottaggio centrale tra Maresca e Valoti che Pecchia scioglierà in prossimità del match.
A disposizione per la Pro Vercelli: 12 Zaccagno, 2 Berra, 16 Mussmann, 17 Ardizzone, 21 Castiglia, 20 Emmanuello, 11 Sprocati, 9 Morra, 27 Ebagua. Allenatore: Longo. Per il Latina: 1 Tonti, 26 Maciucca, 33 Rolando, 28 D’Urso, 24 Moretti, 36 Amadio, 11 Regolanti, 18 Acosty, 35 Paponi. Allenatore: Vivarini. Indisponibili: Konaté, Eguelfi, Vajushi (P); Brosco, Gilberto, Nica, Pinato (L). Squalificati: - Diffidati: Palazzi, Legati (P). Prezzi: 15, 20, 26, 40, 80 € Ultime - Nella Pro Mustacchio con La Mantia, Palazzi a centrocampo. Nel Latina Corvia e De Vitis in tribuna. Garcia Tena dietro e Bruscagin sulla fascia, Rocca e Bandinelli favoriti su D’Urso. Tesserato in extremis, con un triennale, l’attaccante Regolanti, ‘94 ex Frosinone: sarà in panchina con Paponi.
A disposizione per il Trapani: 22 Farelli, 6 Legittimo, 8 Figliomeni 9 Balasa, 14 Ciaramitaro, 16 Machin, 18 Citro, 19 Ferretti, 25 Canotto. Allenatore: Cosmi. Per il Benevento: 12 Gori, 2 Pezzi, 18 Gjamfi, 15 Camporese, 30 Buzzegoli, 27 Jakimovski, 19 Cissè, 4 Del Pinto, 11 Pajac. Allenatore: Baroni. Indisponibili: Coronado, Raffaello (T). Squalificati:- Diffidati: Lopez (B). Prezzi: 27, 14, 10. € Ultime - Nel Trapani Cosmi pensa al turnover, Guerrieri, Rizzato e De Cenco dal 1’. Nel Benevento dovrebbero tornare sulle corsie esterne Ciciretti e Melara che hanno saltato il Perugia. A centrocampo De Falco potrebbe spuntarla su Buzzegoli.
Perugia, stadio Curi. Arbitro: Minelli di Varese. Guardalinee: Disalvo e Raspollini. Quarto uomo: Marinelli. Tv: Skay Calcio 5
Pisa, stadio Arena Garibaldi. Arbitro: Manganiello di Pinerolo. Guardalinee: De Troia e Cecconi. Quarto uomo: Valiante. Tv: Sky Calcio 2
Vercelli, stadio Piola. Arbitro: Illuzzi di Molfetta. Guardalinee: Borzomì e Lanza. Quarto uomo: Mainardi. Tv: Sky Calcio 11.
Trapani, stadio Provinciale. Arbitro: Ghersini di Genova. Guardalinee: Zappatore e Fiore. Quarto uomo: Ranaldi. Tv: Sky Calcio 7.
Indisponibili: Del Prete (P); Jawo, Montipò, Petkovic (C).
CITTADELLA 19 11 6 1 4 18 13
SPAL
20 falco
5 lucioni
23 10 7 2 1 25 9
BENEVENTO*1 15 10
9 ceravolo
13 chibsah
H. VERONA
CARPI
36 de cenco
7 melara
classifica
VIRTUS ENTELLA 16 10 4 4 2 16 12
10 petkovic
8 scaglia 17 mariga
4-3-1-2
Ciciretti
Maniero
la situazione
ore 20,30
1 guerrieri
7 mustacchio
10 boakye 21 19 di matteo bandinelli
trapani-benevento
3-5-2
4 bani
3 germano
2 romulo 24 bessa
ore 20,30
1 provedel
7 mannini
18 30 souprayen ant. caracciolo
4-3-3
3 longhi
19 lazzari
10 varela
pro vercelli-latina
4-4-2
1 ujkani
26 siligardi
20 lollo
ore 20,30
Ariaudo
12 micai
4-4-2
A disposizione per il Brescia: 1 Arcari 17 Calabresi 31 Fontanesi 6 Lancini 14 Crociata 20 Ndoj 11 Rosso 33 Sbrissa21 Bonazzoli. Allenatore: Brocchi. Per il Vicenza: 22 Vigorito, 9 Zaccardo, 4 Bogdan, 5 Fontanini, 18 Rizzo, 10 Giacomelli, 19 Di Piazza, 16 Bellomo, 11 Galano. Allenatore: Bisoli. Indisponibili: Dall’Oglio (B); Fabinho, H’Maidat, Orlando (V). Squalificati: - Diffidati: Prezzi: 100, 40, 22, 12, 10 € Ultime - Brescia presocché al completo, anche se con parecchi giocatori reduci da infortuni. Nel Vicenza Bisoli ha provato il tridente con Cernigoi, a centrocampo Signori.
pisa-hELLAS verona
Di Gennaro
16 galabinov
4 arini
23 vicari
3-5-2
novara-bari
A disposizione per l’Avellino: 22 Radunovic, 4 Diallo, 6 Migliorini, 15 Lasik, 20 Paghera, 23 Donkor, 11 Belloni, 9 Mokulu, 30 Camarà. Allenatore: Toscano. Per la Ternana: 22 Aresti, 5 Masi, 30 Contini, 7 Sernicola, 24 Della Giovanna, 28 Palumbo, 14 Palombi, 3 Surraco, 21 Battista. Allenatore: Carbone. Indisponibili: D’Attilio, Jidayi, Gavazzi, Molina, Tassi (A); Coppola, Dugandzic, Di Livio (T). Squalificati: Germoni (T). Diffidati: Diallo (A); Meccariello (T). Prezzi: 25, 20, 15 €. Ultime - Nell’Avellino turn-over per Toscano. Verde, Castaldo dall’inizio. Riposa Belloni. Due novità nella Ternana: torna Valjent al centro della difesa in coppia con Meccariello e l’inserimento di Di Noia al posto dello squalificato Germoni.
ore 20,30
19 iacoponi
22 iacobucci
A disposizione per l’Ascoli: 22 Ragni, 23 Cinaglia, 13 Gigliotti, 19 Addae, 24 Hallberg, 7 Jaadi, 29 Cassata, 20 Lazzari, 9 Perez. Allenatore: Aglietti. Per la Salernitana: 12 Iliadis, 13 Mantovani, 27 Laverone, 29 Perico, 20 Odjer, 3 Vitale, 10 Rosina, 11 Donnarumma, 7 Joao Silva. Allenatore: Sannino. Indisponibili: Mignanelli, Favilli, Pecorini (A). Squalificati: - Diffidati: Mignanelli (A). Prezzi: 68, 43, 18, 12 € Ultime - Torna Giorgi dal 1’. Ballottaggio CarpaniCassata. Si ferma Pecorini, recupera Almici. Rientra dalla squalifica Addae. Cinque novità nella Salernitana: rientra Busellato, Zito a sinistra, Ronaldo play, Caccavallo in avanti e Tuia in difesa. Ballottaggio PericoImprota a destra.
perugia-carpi
8 troiano
Cesena, stadio Manuzzi. Arbitro: Saia di Palermo. Guardalinee: Margani e Galetto. Quarto uomo: Camplone. Tv: Sky Calcio 6.
4-4-2
28 cernigoi
21 urso
30 moscati
3 keita
ore 20,30
19 cocco
4-3-1-2
LaPresse
Francesco Caputo, 29 anni LaPresse
9 d. ciofani
6 d’elia
23 sini
A disposizione per il Cesena: 1 Agliardi, 27 Ligi, 16 Rigione, 6 Cinelli, 4 Cascione, 24 Vitale, 7 Garritano, 17 Panico, 9 Rodriguez. Allenatore: Drago. Per l’Entella: 1 Paroni, 6 Benedetti, 4 Belli, 7 Costa Ferreira, 20 Diaw, 24 Gerli, 17 Di Paola, 10 Cutolo, 24 Ammari, 32 Beretta. Allenatore: Breda. Indisponibili: Di Roberto, Renzetti (C); Palermo, Mota Carvalho, Havlena (E). Squalificati: - Diffidati: Cinelli, Djuric, Perticone (C); Pellizzer (E). Prezzi: 60, 37, 32, 24, 20, 14 €. Ultime - Nel Cesena non recuperano Renzetti e Di Roberto. Capelli al posto di Ligi, Laribi e Ciano in vantaggio su Cinelli e Garritano. Conferma per Dalmonte. Nell’Entella Masucci in attacco con Caputo, Tremolada trequartista. Sini a sinistra, Troiano a destra e Moscati centrale.
9 and. caracciolo
8 signori
26 masucci
4-3-1-2
32 torregrossa
7 vita
15 bacinovic
4-3-1-2
3 pinzi 23 morosini
9 la gumina
6 meccariello
4 coly
26 dalmonte
14 tremolada
4-3-1-2 24 bubnjic
25 bisoli
10 falletti 17 petriccione
5 somma
5 laribi
9 caputo
©Riproduzione riservata
ore 20,30
3 filippini
18 djuric
serie B tra Cesena e Entella: un successo per parte, e in entrambe i casi ha vinto la squadra di casa. In casa i bianconeri non perdono da marzo: cinque vittorie e cinque pareggi nelle ultime dieci partite di campionato al Manuzzi. Statistiche in mano, sarà una partita ricca di gol: perché l’Entella finora ha segnato e subito reti in tutte le ultime sette partite di campionato, dove ha totalizzato tre vittorie, tre pareggi e una sconfitta. Occhio alle palle inattive, perché la squadra di Breda ha segnato nove reti da angoli o punizioni: record stagionale. Dall’altra parte, cinque dei sette gol del Cesena (71%) sono arrivati su palla inattiva.
BRESCIA-vicenza
4-3-3
8 d’angelo
9 coda
14 5 della rocca ronaldo
18 luiz felipe
14 felicioli
ore 20,30
25 capelli 23 kone
10 ciano
i numeri. Sono due i precedenti in
breda. Il tecnico dell’Entella non si fida del periodo negativo degli avversari: «Sarà una battaglia, il Cesena ha una grande rosa. Non stanno vivendo uno dei momenti migliori, ma hanno tanti giocatori a disposizione e per questo noi dovremo stare ancora più attenti». Sulla sua squadra: «Sabato stavamo bene, ora dobbiamo valutare la situazione. Negli ultimi giorni abbiamo recuperato giocatori importanti. Costa Ferreira sta bene e l’ho convocato. E’ stato importante averlo fatto scendere in Primavera, perché per noi è importante avere un giocatore con le sue qualità a disposizione».
AVELLINO-ternana
4-3-3 3 augustyn
fino adesso, perché può aiutarci ad uscire da questo momento».
2 perticone
4-2-3-1
8 schiavone
Il tecnico romagnolo: «La vittoria può cambiare la stagione» Breda: «Sarà battaglia, non mi fido del loro momento-no» Ripartiamo dalla buona gara contro la Ternana». La classifica corta può aiutare il Cesena: «L’Entella è terza ma ha sei punti più di noi. Serve quella spinta in più per ritrovare l’entusiasmo che ora manca». Sugli avversari: «Breda ha a disposizione due giocatori come Caputo e Cutolo che sono affiatati e in sintonia, in più ci sono calcaitori di qualità come Tremolada. Ad oggi è la squadra che ha avuto la maggior continuità di rendimento insime al Verona». Drago sarà che non sarà una sfida semplice: «Mi aspetto una partita nervosa, noi dobbiamo costruire il gioco senza lasciare spazi». Ecco il segreto per uscire dalla crisi: «Dobbiamo essere tutti uniti, e spero che il pubblico continui a starci vicino come ha fatto
ore 20,30
PISA
13 10 3 4 3 6 6
BARI
13 10 3 4 3 10 12
BRESCIA
12 10 2 6 2 13 11
PRO VERCELLI 12 10 3 3 4 11 17 SALERNITANA 11 10 2 5 3 12 12 NOVARA
11 10 3 2 5 9 12
CESENA
10 10 1 7 2 7 8
ASCOLI
10 10 2 4 4 8 12
VICENZA
10 10 2 4 4 6 14
LATINA
9 10 1 6 3 11 15
TERNANA
9 10 1 6 3 7 12
AVELLINO
9 10 2 3 5 6 13
TRAPANI
6 10 0 6 4 6 15
*= Punti di penalizzazione.
11ª GIORNATA Ieri SPEZIA-CITTADELLA Oggi ASCOLI-SALERNITANA AVELLINO-TERNANA BRESCIA-VICENZA CESENA-V. ENTELLA FROSINONE-SPAL NOVARA-BARI PERUGIA-CARPI PISA-H. VERONA PRO VERCELLI-LATINA TRAPANI-BENEVENTO
1-1 (ore 20.30) (ore 20.30) (ore 20.30) (ore 20.30) (ore 20.30) (ore 20.30) (ore 20.30) (ore 20.30) (ore 20.30) (ore 20.30)
12ª GIORNATA Sabato 29 ottobre BARI-PRO VERCELLI (ore 15) BENEVENTO-SPEZIA (ore 15) CARPI-ASCOLI (ore 15) CITTADELLA-LATINA (ore 15) FROSINONE-CESENA (ore 15) SALERNITANA-PISA (ore 15) TERNANA-NOVARA (ore 15) V. ENTELLA-BRESCIA (ore 15) Domenica 30 ottobre H. VERONA-TRAPANI (ore 15) VICENZA-PERUGIA (ore 17.30) Lunedì 31 ottobre SPAL-AVELLINO (ore 20.30)
MARCATORI - 11 reti: Pazzini (5 rig.) (H. Verona); 7 reti: Caputo (1 rig.) (Virtus Entella); 6 reti: Litteri (Cittadella); 5 reti: Dionisi (Frosinone); Di Carmine (Perugia); La Mantia (1 rig.) (Pro Vercell i); 4 reti: Maniero (3 rig.) (Bari); Andrea Caracciolo, Morosini (Brescia); Bessa (H. Verona); Nenè (1 rig.) (Spezia); Avenatti ( 2 rig.) (Ternana); 3 reti: Cacia (1 rig.) (Ascoli); Ceravolo (1 rig.), Ciciretti ( 1 rig.) (Benevento); Lasagna (Carpi); Arrighini, Strizzolo (Cittadella); Daniel Ciofani (Frosinone); Paponi (Latina); Coda (Salernitana); Arini (Spal); Piu (Spezia).
MARTEDÌ 25 OTTOBRE 2016
CORRIERE DELLO SPORT / STADIO 9
TRAPANI-BENEVENTO (oggi, ore 20.30)
COSMI «Trapani, gioco ok ma serve vincere» Il tecnico dei siciliani carica: «Non bisogna mollare Siamo in difficoltà, ma con il lavoro ne usciremo» di Carmine Roca
«Non è una partita da ultima spiaggia. Non credo proprio». Serse Cosmi ha sgombrato il campo da considerazioni probabilmente affrettate, pur generate da una situazione di classifica che non lascia spazio ad altre interpretazioni. Contro il Benevento, il Trapani ha il compito di raggiungere la luce in fondo al tunnel e alimentarla nelle prossime gare di campionato. I siciliani cercano un appiglio, un punto di partenza per mettersi alle spalle il periodo buio. In parole povere, la vittoria.
«Dobbiamo essere meno presuntuosi iniziare a correre e stare più attenti ai particolari» «L’organico è stato pensato per il 3-5-2 e il 4-3-1-2, moduli alternati a seconda delle situazioni»
SFIDA DECISIVA. «È una par-
tita importante – ha proseguito il tecnico umbro –. Vincere non risolverebbe tutti i problemi, ma ci risolleverebbe il morale. La squadra ha paura ed è in crisi di identità. Quando si è ultimi in classifica, le certezze vengono meno e non si ha chiaro per quale obiettivo lottare». Eppure, rosa alla mano, la qualità al Trapani non manca. L’organico, grosso modo, è lo stesso che ha conquistato uno storico terzo posto e la finale play off, la passata stagione: «Non esistono calciatori che dimenticano come si gioca a calcio – ha ribadito Cosmi,
che poi ha aggiunto – Lo stesso vale per il sottoscritto. Alleno sempre allo stesso modo e, a Bari, otto undicesimi erano con me l’anno scorso. Non interpretiamo le partite da ultima in classifica e, anche sabato, abbiamo ricevuto i complimenti per la mentalità con cui abbiamo affrontato l’impegno». USCIRE DALLA CRISI. La ricetta per uscire dalla crisi è complessa, ma non impossibile da attuare. È lo stesso Cosmi a spiegarla: «Dobbiamo essere meno presuntuosi, iniziare a correre e stare più attenti ai particolari. Si viene fuori dalle difficoltà solo con il lavoro. L’aspetto tattico passa in secondo piano, perché quando si innescano determinati meccanismi le prestazioni sono una logica conseguenza. Dobbiamo essere più squadra, collaborare tutti insieme e farci scivolare di dosso le tensioni. Lottare su ogni pallone e pensare sempre che possa essere quello decisivo. Un’idea precisa, che abbiamo chiara in mente, ma che non riusciamo a mettere in pratica». Voltare pagina, magari ritornando sui vecchi passi, a partire dal nuovo cambio di modulo. Il 3-5-2, accantonato nelle ultime settimane, potrebbe sostituire il 4-3-12: «In momenti come questo, la sensazione è che nulla funzioni e che sia sempre giusto cambiare – ha sostenuto Cosmi –. I nostri problemi, però, prescindono dagli schemi di gioco. L’organico è stato costruito per giocare con due moduli precisi, il 3-5-2 e il 4-3-1-2 che, da quando sono arrivato, sono stati alternati a seconda delle situazioni. Purtroppo le assenze di Raffaello e Coronado non mi permettono di poter cambiare tanto». SVOLTA. Dopo la debacle di
Bari, Cosmi non ha nascosto tutta l’amarezza e l’insoddisfazione. Si era fatta largo anche l’ipotesi ritiro “a oltranza”, accantonata rapidamente dallo stesso allenatore: «Nel calcio non si può procedere per tentativi. I problemi li risolvono i calciatori solo se scendono in campo nel modo giusto. Siamo ultimi, ma non ci sentiamo ultimi». Sulle riflessioni del post-Bari: «Se la mia squadra gioca male, non parlo di “giornata no”, ma ci vado giù pesante. La gente ha bisogno di sentirsi dire ciò che vede in campo. La squadra deve soffrire insieme a me e dimostrarmi quanto tiene alla maglia». Parole al miele, poi, nei confronti del presidente Vittorio Morace: «È un uomo di una sensibilità incredibile – ha spiegato Cosmi -. Anche per lui dobbiamo tirarci fuori da questa dolorosa situazione. Dopo le sconfitte di Saler-
no e di Bari ho provato disagio e anche un pizzico di vergogna nel dover spiegare al presidente il motivo di certe prestazioni. Però non molliamo. Sono un uomo di sport, ho vissuto periodi negativi anche in passato. Sul piano emotivo soffro più di quello che professionalmente dovrei soffrire». Da un anno e mezzo sulla panchina granata, il trainer perugino è diventato il punto di riferimento della tifoseria e di un intero popolo: «È un avvio di stagione terribile per i tifosi. Siamo consapevoli di cosa rischiamo. Sarebbe stupido gettare al vento i sacrifici sostenuti e il lavoro svolto in questi mesi. Oltre alla finale play off – ha concluso Cosmi ricordando i risultati ottenuti sulla panchina del Trapani -, non dimentichiamoci della salvezza sofferta conquistata in precedenza». LPS
6
I NUMERI
Le gare delle ultime otto di campionato in cui il Trapani di mister Serse Cosmi non è riuscito a segnare nemmeno un gol.
9
Le reti segnate dal Benevento nell’ultima mezz’ora di gioco: la squadra sannita è quella che ha realizzato più gol in questo periodo.
1
Il punto conquistato dagli uomini di Baroni nelle ultime tre giornate. Nelle prime sette di campionato, ne avevano raccolti ben 15.
Serse Cosmi, 58 anni, alla seconda stagione sulla panchina del Trapani LAPRESSE
QUI BENEVENTO
Baroni: Niente turn over, pensiamo solo a noi di Franco Santo BENEVENTO
Quella col Trapani è una partita preparata più tra i sedili di un pullman che su un campo di calcio. Bisogna pensare in fretta, rendersi conto di chi ha accumulato stanchezza e di chi invece è pronto a sostenere un’altra battaglia. Una seduta defaticante domenica mattina, un’altra ieri pomeriggio al termine del lungo viaggio prima in pullman verso Roma poi in aereo per Palermo, l’ultima stamattina di buon’ora. Un po’ poco per preparare una partita difficile sul piano ambientale e che è da affrontare con tutta la determinazione possibile: «Per loro è cruciale – dice Baroni – dopo che Cosmi si è messo tutti contro dando l’out-out alla sua squadra. Una ragione di più per pensare solo a noi stessi, ignorando l’ambiente e l’avversario».
Marco Baroni, 53 anni LAPRESSE
IL GRUPPO. Il tecnico giallorosso ha provato a spostare in fretta l’attenzione sulla partita di stasera dopo la bella ma sfortunata prova col Perugia. Per questo ha puntato ancora una volta sul gruppo, portando con sé tutti e 23 gli atleti disponibili. Ci sono anche Gyamfi e Puscas, i due ragazzi dell’Inter dirottati in tribuna nella gara con gli umbri sono entrambi disponibili, anche se l’attaccante rumeno ha ancora quel maledetto braccio bloccato per via del nuovo intervento al metatarso del mignolo della mano destra. Ci sarà da fare molte valutazioni sul piano fisico e mentale, anche se Baroni è stato chiaro sul termine turn over: «Non è il momento di pensare al turn over, se ci dovessero essere avvicendamenti ci saranno solo per necessità». Niente salti nel buio, dunque, neanche dal punto di vista tattico. L’apparente cambio di modulo è stato spiegato dal tecnico con giocato-
ri mandati in campo con mansioni diverse rispetto alle proprie caratteristiche. Il 4-23-1 è il disegno tattico su cui si è mosso e si muoverà sempre l’allenatore toscano. Anche se qualche uomo dovesse ricoprire un ruolo all’apparenza diverso: «Ho una squadra duttile, che sa adattarsi bene a ogni evenienza. Anche se ci sono alcuni ragazzi che devono ancora crescere. Così sabato, non potendo schierare Melara e Ciciretti sulle fasce, ho scelto Del Pinto per farne una sorta di “mezzala aperta”, mentre sull’altro versante ho fatto giocare Cissè che mi è piaciuto tantissimo». A Trapani però l’emergenza-esterni dovrebbe essere finita: Ciciretti e Melara si ripropongono per una maglia nell’undici iniziale, con al centro Falco, ex di turno. Pochi altri cambi previsti per una squadra che punterà senza mezzi termini al ritorno alla vittoria che manca da tre turni. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
TUTTI GLI ARBITRI DELL’11a GIORNATA
Al Provinciale dirige il genovese Ghersini L’Ascoli proverà a invertire il trend con Baroni di Firenze. Serra ad Avellino e Pinzani per Frosinone-Spal
di Pierluigi Capuano
Questi gli arbitri designati per il secondo turno infrasettimanale della serie B 2016-17, valevole per l’undicesima giornata di campionato. L’anticipo di ieri sera è stato diretto dall’abruzzese Di Paolo, giunto alla sua 96a presenza in serie B alle quali vanno aggiunte le sue due direzioni in serie A. ASCOLI-SALERNITANA. ARBITRO: Baroni di Firenze. ASSISTENTI: Villa e Formato. QUARTO UOMO: Piccinini. Alla prima stagione nella Can di serie B, Baroni è alla sua quinta direzione. Finora un “1”, due “X” e un “2” con 2 espulsioni e 2 rigori. AVELLINO-TERNANA. ARBITRO: Serra di Torino. ASSI-
STENTI: Grossi e Tardino. QUARTO UOMO: Guida. Alla seconda stagione, Serra vanta una presenza in serie A e 19 in B: 8 “1”, 9 “X” e 3 “2” con 6 espulsioni e 5 rigori. BRESCIA-VICENZA. ARBITRO: Di Martino di Teramo. ASSISTENTI: Chiocchi e Caliari. QUARTO UOMO: Perotti. Alla prima stagione nella Can di serie B, Di Martino è alla quinta direzione. Finora ancora nessun successo esterno con due “1” e due “X”. Nessuna espulsione, ma già 3 rigori concessi. CESENA-ENTELLA. ARBITRO: Saia di Palermo. ASSISTENTI: Margani e Caletto. QUARTO UOMO: Camplone. Alla quarta stagione, Saia vanta 2 presenze in serie A e 54 in B: 18 “1”, 18 “X” e 20 “2” con 26 espulsioni e 15 rigori.
Stefano Farina, 54 anni, responsabile CAN Serie B LAPRESSE
FROSINONE-SPAL. ARBITRO: Pinzani di Empoli. ASSISTENTI: Santoro e Cangiano. QUARTO UOMO: Marini. Pinzani è alla decima stagione nella Can di serie B: 19 presenze in A e ben 161 in B: 74 “1”, 63 “X” e 43 “2” con 53 espulsioni e 67 rigori.
PISA-VERONA. ARBITRO: Manganiello di Pinerolo. ASSISTENTI: De Troia e Cecconi. QUARTO UOMO: Valiante. Alla quinta stagione, Manganiello vanta 4 presenze in serie A e 79 in B: 35 “1”, 28 “X” e 20 “2” con 36 espulsioni e 23 rigori.
NOVARA-BARI. ARBITRO: Chiffi di Padova. ASSISTENTI: Pagnotta e Colarossi. QUARTO UOMO: Mantelli. Alla quarta stagione, Chiffi vanta 5 presenze in serie A e 56 in B: 25 “1”, 26 “X” e 10 “2” con 13 espulsioni e 14 rigori.
PRO VERCELLI-LATINA. ARBITRO: Illuzzi di Molfetta. ASSISTENTI: Borzomì e Lanza. QUARTO UOMO: Mainardi. Alla seconda stagione, Illuzzi vanta 15 presenze in serie B con ben 11 “1”. 2 sono i pareggi e 2 le vittorie esterne. 8 espulsioni e 2 rigori.
PERUGIA-CARPI. ARBITRO: Minelli di Varese. ASSISTENTI: Disalvo e Raspollini. QUARTO UOMO: Marinelli. Alla quarta stagione, Minelli vanta 2 presenze in serie A e 50 in B: 26 “1”, 13 “X” e 13 “2” con 22 espulsioni e 25 rigori.
TRAPANI-BENEVENTO. ARBITRO: Ghersini di Genova. ASSISTENTI: Zappatore e Fiore. QUARTO UOMO: Ranaldi. Alla quarta stagione, Ghersini vanta 6 presenze in serie A e 57 in B: 34 “1”, 15 “X” e 14 “2” con 20 espulsioni e 18 rigori.
Tra i precedenti evidenziamo che l’Ascoli ha perso tutte le sue tre partite con il fiorentino Baroni con il quale, invece, la Salernitana ha sempre vinto (4 su 4). Sono imbattute l’Avellino con il torinese Serra (un successo ed un pari), il Cesena con il palermitano Saia (due vittorie e due pareggi) ed il Pisa con il piemontese Manganiello (un successo ed un pari). Non hanno mai vinto, invece, la Ternana con Serra (un pari e due ko) e la Pro Vercelli con il pugliese Illuzzi (due pareggi e tre sconfitte). Nessun pareggio, infine, per la Spal con l’empolese Pinzani (un successo ed un ko) e per il Benevento con il genovese Ghersini (tre vittorie ed una sconfitta). LIOPRESS
10 CORRIERE DELLO SPORT / STADIO
MARTEDÌ 25 OTTOBRE 2016
ASCOLI-SALERNITANA (oggi, ore 20.30)
Al Del Duca è duello tra bomber: il talento bianconero sfida la sorpresa granata
GATTO Corsa e grinta per far volare in alto l’Ascoli
Dalle giovanili dell’Atalanta fino a Salerno l’attaccante si prenota per il gol dell’ex
di Andrea Ferretti ASCOLI
A 24 anni e mezzo è già un veterano della B, lui originario di Trebisacce costretto a migrare in Toscana per attirare le attenzioni di grandi club. Cresciuto nella “cantera” dell’Atalanta (club cui è ancora legato), spera di tornare lì per giocarsi le sue carte in serie A. Nel frattempo la soddisfazione della maglia azzurra delle giovanili, compresi due gettoni nell’Under 21. Leonardo Gatto, uno dei volti nuovi dell’Ascoli Picchio 2016-2017, è anche il grande ex di Ascoli-Salernitana. Tra i protagonisti della vittoria scacciacrisi di venerdì scorso a Cittadella, lo scorso campionato a Salerno entrò nel cuore dei tifosi perché ai supporter granata furono sufficienti cinque mesi (arrivò a gennaio, ndr) per capire di avere di fronte un ragazzo pronto a gettare sempre il cuore oltre l’ostacolo con quelle sue cavalcate che infiammano la curva. Caratteristica che era stata croce e delizia anche per i tifosi di Pisa, Vicenza, Lanciano. E, adesso, dell’Ascoli.
lì ho trascorso due anni maturando. Credo di aver lasciato un buon ricordo, quando sono tornato da ex mi hanno applaudito». A Vicenza e Salerno, sempre in B, hai trovato continuità: ringrazi qualcuno? «A Vicenza mi vollero Cristallini e Marino: speravo di fare il salto di qualità ma le cose non andarono benissimo. Salerno era invece la piazza giusta per rilanciarsi e credo di aver passato cinque mesi fantastici». Nell’Ascoli finora hai giocato da esterno ma anche dietro la prima punta: quale posizione prediligi? «Mi sono trovato bene da esterno sinistro con Mignanelli alle spalle e ringrazio mister Aglietti per la fiducia schierandomi anche dietro la punta. Ma pur di giocare farei anche il terzino». A quale calciatore ti ispiri? «Amo il bel calcio, ma non mi ispiro a nessuno.». Il compagno di squadra con cui vorresti giocare sempre? «Ho giocato con tanti calciatori bravissimi, non ce n’è uno in particolare. Ma come uomo spogliatoio non ho dubbi: Leo Perez». Cosa hai pensato quando ti ha cercato l’Ascoli, una delle squadre più antiche d’Italia e con un blasone importante? «Mi ha colpito subito il progetto e una società molto seria che in B non si trova di frequente. Non ho avuto dubbi ad accettare». Che campionato quello dell’Ascoli? «Per prima cosa dobbiamo conquistare la salvezza, poi magari potremo pensare ad altro mantenendo sempre i piedi per terra». Chi salirà in serie A? «Sicuro Verona e Spezia». Chi vincerà lo scudetto? «Dico Roma».
Leonardo Gatto, 24 anni, 1 gol in 10 gare di campionato LAPRESSE
Come sei arrivato al settore giovanile dell’Atalanta? «Sono andato via di casa a 13 anni. Andai in Toscana e in provincia di Pistoia tirai i primi veri calci nell’Anchione Ponte dove si prese cura di me Paolo Fascetti. Segnai 20 gol giocando con i più grandi, mi videro Favini e Centi e feci provini con Siena e Atalanta: alla fine scelsi Bergamo dove c’è uno dei migliori settori giovanili d’Italia».
Cosa ti resta dell’esperienza in C col Pisa? «Gruppo e staff stupendi. Abbiamo lasciato tutti qualcosa ai tifosi. Quando perdemmo la finale, arrivammo a Pisa alle 3 di notte e c’erano 3.000
Speri di tornare in nerazzurro e giocare in serie A? «Sicuramente. La città è stupenda e il tifo caloroso».
giocati dall’attaccante calabrese dell’Ascoli che è sempre partito titolare nelle prime 10 giornate.
persone ad aspettarci per salutarci: piangemmo tutti di gioia». Il salto in B con il Lanciano come l’hai vissuto? «All’inizio ho fatto fatica, ma
847 2 I MINUTI
LE RETI
segnate, nel 2015-16, con la maglia della Salernitana. In granata anche 5 assist in 19 presenze.
La vittoria di Cittadella vi ha caricato al punto giusto per la sfida alla Salernitana davanti ai vostri tifosi. «Sì, anche se a Cittadella non abbiamo disputato la nostra migliore gara. Il calcio a volte dà e a volte toglie. Meritavamo meno di quanto raccolto ma ci sono state altre partite in cui avremmo meritato molto di più raccogliendo poco o nulla. Il calcio è questo». Oggi che partita sarà? «Per me una partita diversa dalle altre. Ma se avrò lasciato qualcosa nel cuore dei tifosi salernitani, me ne accorgerò al ritorno all’Arechi». GIEFFEPRESS
CACCAVALLO Il nuovo Vucinic la rivelazione della Salernitana Dall’investitura di Zeman ai gol in Lega Pro La bella prova con l’Entella lo lancia titolare
di Franco Esposito SALERNO
Prima di sabato scorso aveva giocato soltanto 54’. Poi, contro l’Entella, Sannino l’ha mandato in campo nella ripresa e Peppe Caccavallo ha cambiato la partita. Stasera, ad Ascoli, potrebbe partire dall’inizio, esordendo così da titolare in una squadra chiamata a fare risultato per non essere risucchiata in basso. La storia del ventinovenne di Pianura è quella di un ragazzo costretto a crescere in fretta dopo la morte del padre, che ha cercato nel calcio la sua vita, che ha incantato Zeman ma che si è anche fidato di persone sbagliate.
Spera di giocare dall’inizio ad Ascoli? «Da quando sono arrivato spero di potermi giocare il posto». Lei è un esterno d’attacco, ma adesso può fare solo la seconda punta. «Negli anni ho fatto anche la seconda punta e credo di avere le caratteristiche giuste: tecnicamente so gesti-
Cosa non rifarebbe? «Non peccherei di presunzione come feci a Lecce. Pur con un nuovo allenatore pensavo comunque di essere il calciatore più importante. Mi consideravano più importante di Osvaldo. Un peccato di gioventù. Il rammarico più grande è non aver avuto un maestro come Zeman per tutto l’anno, sicuramente avrei avuto una carriera diversa, magari come quella di Insigne. A Pescara voleva portami con lui, ma ho dovuto rifiutare l’offerta del Pescara e del Foggia per tante cose che poi ho scoperto negli anni». Per Zeman lei era il nuovo Vucinic. «In tv Bojinov disse a Zeman: trattamelo bene, è più forte di me. Ma negli anni ho imparato anche a curarmi bene dopo gli infortuni». Cosa chiede oggi al calcio? «Ho fatto di tutto per tornare in B, per dimostrare quello che sono. A volte girano voci false, magari che uno ha la testa sbagliata. Io sono sempre stato un professionista, ho avuto gambe e testa, sono stato sempre un leader. E voglio dimostrare che ci posso ancora stare in questa categoria».
È arrivata l’occasione che stava aspettando? «Contro l’Entella ho cercato di fare il massimo, ho servito un assist a Coda e ho cercato anche di segnare. Insomma, mi sono fatto trovare pronto. E non è facile quando non ti senti considerato per 5 partite». La scorsa stagione quattordici gol con la Paganese, ora rincalzo in B. È dura? «Non bisogna mai mollare. Qualche mio ex allenatore, come Grassadonia e Bucchi, a cui chiedo consiglio, ha continuato a dirmi in questa fase di stare tranquillo e di aspettare il mio momento».
ché non ha ancora sfondato? «In dieci anni della mia carriera mi è capitato tutto quello che un calciatore non spera di vivere. Innanzitutto gli infortuni. Con Zeman sono partito alla grande, giocavo, poi mi sono infortunato e sono rimasto fermo per tre mesi. Quando sono rientrato, sono riuscito a fare gol all’esordio, poi hanno esonerato il mister ed è arrivato Papadopulo, con altre idee. Tanti infortuni, ma anche scelte sbagliate, procuratori che mi hanno consigliato male. All’inizio della carriera, ogni sei mesi cambiavo sempre squadra».
Giuseppe Caccavallo, 29 anni, 89’ minuti in 4 presenze LAPRESSE
re lo spazio, attacco la profondità e mi piace venire incontro al pallone. Purtroppo questo modulo mi penalizza. Sono stato preso per un 4-33, ma durante il ritiro ho fatto di tutto per farmi apprezzare
dal mister. Perché comunque l’ultima parola è stata sua, lui ha voluto che io restassi».
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1
segnati e sei gli assist vincenti di Caccavallo con la maglia della Paganese nella scorsa stagione.
nelle ultime undici trasferte per la Salernitana. L’ultima al Manuzzi contro il Cesena, poi sette pareggi e tre sconfitte.
I GOL
HacominciatoinBaLecce,poi hariassaporatolaseriecadetta a Crotone. È bravo, ma per-
LA VITTORIA
Chi è Caccavallo fuori dal campo? «Ho una moglie, Gaia, e tre figli: Roberto di sette anni, Cristiano di tre e Luce di un anno. Mi dedico alla famiglia ed alla mia passione per il taglio dei capelli. Li taglio anche ad alcuni compagni di squadra, ai miei figli ed a mia moglie. Ho seguito dei corsi, può darsi che quando smetterò di giocare mi dedicherò a questa attività». Un creativo, quindi, in campo e fuori? «Probabilmente sì. Mi piace anche disegnare, cantare e ballare. A dodici anni ho perso papà, ho dovuto costruire tutto da solo e forse questo mi ha portato a fare anche qualche scelta sbagliata. Ma ora sono tornato in B e ci voglio restare». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
PRO VERCELLI-LATINA (OGGI, ORE 20.30)
Vivarini a Vercelli con una sorpresa: Regolanti L’attaccante firma e va in panchina. Il tecnico: «Voglio vedere un Latina più determinato e intraprendente» di Roberto Barbacci
Da un lato la delusione per una vittoria sfumata sul più bello (quella del Latina con il Pisa), sulla sponda opposta la consapevolezza di aver costruito tra le mura amiche ben più di una casa con vista sulla salvezza, propria della Pro Vercelli. Facile immaginare chi abbia qualcosa in più da chiedere alla sfida del Silvio Piola, dove i padroni di casa vanno a caccia della quarta vittoria interna consecutiva, che poi risulterebbe essere anche la medicina migliore per superare la sconfitta di Verona patita sabato scorso. Il Latina però è davvero obbligato a cambiare il volto della propria annata: in trasferta sin qui ha raccolto appena due punti su cinque gare disputate e Vivarini sa che non c’è tempo da per-
dere. Per l’occasione il tecnico ha portato con sé anche Giuliano Regolanti, attaccante classe 1994, aggregato in ritiro a inizio agosto ma tesserato solo nella giornata di ieri. Una trattativa che ha subito un’improvvisata accelerata dopo che per due mesi e mezzo il ragazzo era rimasto comunque in sede ad allenarsi. Per lui sarà il debutto assoluto sul palcoscenico cadetto, avendo vestito nelle precedenti tre stagioni le maglie di Fondi (in D), Gubbio (in Lega Pro: 8 reti in 34 gare) e nella scorsa annata prima del Matera e poi del Prato (24 presenze complessive e una sola rete a referto). Non sono partiti con la squadra Nica, Gilberto, Pinato e Brosco, ma i vari Acosty, De Vitis e Corvia non hanno un grosso minutaggio, tutti alle prese con acciacchi.
Vincenzo Vivarini, 50 anni, tecnico del Latina LAPRESSE
«Bisogna fare quadrato perché sappiamo che questo è il momento forse più delicato della stagione», ha spiegato il tecnico nerazzurro alla vigilia della partenza per il Piemonte. «Abbiamo la ne-
SCOSSA VIVARINI
cessità di riacquisire quella sicurezza che nelle prime giornate non c’è stata compagna di viaggio. Vorrei vedere un Latina più determinato e intraprendente, una squadra sicura di sé e mai rinunciataria. Dob-
biamo metterci qualcosa in più, altrimenti la questione rischia di farsi davvero seria». È un cambio di marcia quello che chiede il tecnico ai suoi ragazzi, che pure in trasferta non vincono addirittura dal 23 gennaio quando passarono per 2-1 a Trapani (e quello era certamente un altro Trapani rispetto a ciò che propone l’attualità). Il turnover che si prefigura sullo sfondo potrebbe anche infondere nuove motivazioni a chi sin qui ha trovato meno spazio. «Ho bisogno di gente pronta, di elementi in grado di dare tutto quando vengono chiamati in causa. Mi aspetto un Latina diverso e più cattivo nel senso buono del termine». LONGO NON SI FIDA. Chi di cer-
to se lo aspetta bello tosto è Moreno Longo, che non cade nel tranello di ritene-
re più semplice del previsto la gara che attende la sua squadra: «Loro in trasferta fanno fatica? Non scherziamo, c’abbiamo già sbattuto la faccia con l’Avellino e il turno infrasettimanale se ce ne fosse bisogno aumenta le difficoltà per tutti. Per noi dovrà essere la partita della vita: con una vittoria cambierebbero gli scenari e potremmo guardare avanti con maggiore serenità. Ma se dovessimo prendere sottogamba l’impegno, allora vorrebbe dire che in questi due mesi non abbiamo capito nulla di ciò che ci attende». Turnover anche per i piemontesi, ma a piccole dosi: «Qualcosa cambieremo. Non Mammarella, che per noi è imprescindibile. Manderemo in campo la formazione migliore, cioè giocherà chi starà meglio». INFOPRESS
LE VOCI DELL’11ª GIORNATA
Super martedì con Sky ROMA - Stasera dalle ore 20.30 torna la Serie B con Diletta Leotta e Luca Marchegiani come padroni di casa. Tutte le partite in diretta ed in esclusiva solo sui canali Sky.
OGGI ORE 20.30
Diretta Gol
Pisa-Verona Novara-Bari Brescia-Vicenza Perugia-Carpi Cesena-V. Entella Trapani-Benevento Ascoli-Salernitana Frosinone-Spal Avellino-Ternana Pro Vercelli-Latina
CANALE Sky Sport 3 HD e Sky Supercalcio HD Sky Calcio 2 HD Sky Calcio 3 HD Sky Calcio 4 HD Sky Calcio 5 HD Sky Calcio 6 HD Sky Calcio 7 HD Sky Sport Mix HD e Sky Calcio 8 HD Sky Calcio 9 Sky Calcio 10 Sky Calcio 11
TELECRONISTI DI MARZIO NUCERA TECCA REDI MARCEDDU FRISOLI BRUNELLI GENTILE GIORDANO BOSCHETTO
SPECIALE
Martedì 25 ottobre 2016
Il campionato si fa largo anche in libreria: ecco le nostre prime scelte per sapere tutto su cinque protagoniste
Corriere dello Sport / Stadio 11
UNA B TUTTA Di carta
Dalle promozioni di Benevento, Pisa e Spal alle storie di due grandi: Bari e Pro Vercelli Oltre i numeri da record dell’autobiografia di Agassi o le parole esagerate - e cancellate nella ristampa lasciate circolare fin troppo ingenuamente da Icardi, non c’è dubbio che l’editoria sportiva stia vivendo un periodo piuttosto fecondo, almeno sul piano dell’offerta. Tra le celebrazioni degli ennesimi trionfi della Juventus e l’ultima opera dedicata a Cruyff, anche i libri sulla serie B e le sue protago-
niste si stanno ritagliando uno piccolo ma significativo spazio negli scaffali delle librerie. Un ulteriore segno dei passi importanti compiuti nelle ultime stagioni da questo campionato e soprattutto la dimostrazione, per chi ancora ne avesse bisogno, che la serie B può contare su una base di entusiasmo e di seguito
BENEVENTO
molto vasta e variegata. In questa pagina sui libri dedicati alla serie B - altre ne seguiranno, ripescando magari opere non recentissime ma ancora significative - abbiamo scelto di dare la preferenza alle feste delle tre squadre che nella scorsa estate hanno centrato la promozione. Ecco quindi le celebrazioni, i bandieroni, le
feste dei tifosi, di Benevento - una clamorosa “prima volta” per i giallorossi - Pisa e Spal, squadre che invece vantano numerose partecipazioni anche in serie A. E poi l’ultima opera sul Bari di un grande appassionato e storico come Gianni Antonucci (uno splendido almanacco con tutti i protagonisti della storia ultra-
Servizi di Massimo Grilli
PISA
centenaria della squadra biancorossa) e le recenti vicende della Pro Vercelli, società storica del nostro calcio dall’alto dei suoi sette scudetti capace di restare orgogliosamente ad alti livelli. Gioia, orgoglio, un grande senso di appartenenza. Questi i fili conduttori del campionato di serie B, che uniscono anche questi libri, pur molto diversi tra loro. Buona lettura. riproduzione riservata
SPAL
Un sogno divenuto realtà e quella data è ormai in tutti i cuori
Dall’urlo di Gattuso alla gioia della città: un trionfo oltre la crisi
Da Mazzei ai due Zigoni i successi biancazzurri nei ricordi di un tifoso
Una data che è già nella storia di questa bella città della Campania, il romanzo di un traguardo storico - quella promozione in serie B inseguita inutilmente per quasi un secolo - frutto di una stagione straordinaria, che sta mostrando i suoi frutti anche nella bella partenza del campionato in corso. Dal pareggio al debutto in casa della Lupa Castelli Romani fino alla Partita della Storia, il 3-0 al Lecce di fine aprile - penultima giornata di campionato - che certificò la promozione, una stagione trionfale rivissuta attraverso tutte le partite (con tabellini e cronache), le statistiche, le schede dei giocatori. E con tante, tantissime foto a colori a immortalare le emozioni, le paure, la grande gioia di una città con il cuore diviso a metà, il giallo e il rosso.
Al di là dei problemi societari e delle difficoltà quotidiane, resta il ricordo freschissimo di un’impresa che entrerà nella storia del Pisa. La promozione di pochi mesi fa rivive con tutta la sua forza e il senso del riscatto (sicuramente una delle molle decisive), attraverso questo bel libro che è soprattutto una carrellata per immagini, le più significative di una stagione davvero speciale. Ecco, partita dopo partita - con l’accompagnamento dei tabellini della stagione - l’urlo liberatorio di Gattuso, i gol di Mannini e Varela, le acrobazie di Cani. Ecco soprattutto loro, i tifosi, protagonisti tra i protagonisti: con le loro coreografie, gli striscioni, i palloncini nerazzurri, le facce incredibili prima e dopo un gol.
Dal grande presidente Paolo Mazza alla nuova e virtuosa società, capace di risalire rapidamente dagli abissi della serie D; dal talento di Mazzei alle prodezze di Zigoni, dalle radiocronache di Carosio al Comunale a quelle di Sovrani al “Mazza”. A tirare le fila della storia della Società Polisportiva Ars et Labor (per tutti, naturalmente, la Spal) è un tifoso doc quale Arnaldo Ninfali, testimone oculare delle imprese di mezzo secolo fa come delle ultime vittorie biancazzurre. Tra la nostalgia della serie A e il racconto dello splendido ritorno in B, una carrellata di eroi e vittorie, con interviste a storici spallini quali Bagnoli, Pellissier, Zigoni senior. E con Del Neri - che della Spal degli Anni Sessanta fu roccioso mediano - a firmare una affettuosa prefazione.
DON’T WORRY, B HAPPY; la promozione del Pisa in serie B 2015/16 nelle immagini di Gabriele Masotti; Goal Book Edizioni, 96 pagine, 9,90 euro.
FEBBRE DI S.P.A.L, viaggio sentimentale di un indomito tifoso, dalla serie D alla B; di Arnaldo Ninfali, Faust Edizioni, 300 pagine, 14.50 euro.
30 APRILE 2016; Benevento, storia di un sogno; di Antonio Martone, 121 pagine, 6 euro.
BARI
Protti, Conte, Platt... Tutti i protagonisti del secolo biancorosso Da Abel Xavier, nazionale portoghese solo di passaggio (purtroppo) in maglia biancorossa fino ad Andreej Zuczkovski, polacco di Macerata, diventato poi docente universitario, le schede, le immagini e i profili dei circa 1600 giocatori protagonisti e carneadi - che hanno indossato (il libro è aggiornato al 2015) almeno una volta la maglia del Bari, raccolti dal decano tra i giornalisti (e grande storico di calcio) biancorossi. E poi gli allenatori, i presidenti, le date storiche, le figurine, le donne del Bari, anche i cronisti che hanno seguito negli anni le vicende della società. Con tantissime foto, a fare da collante tra storia e attualità. LEGGENDA BIANCOROSSA, almanacco 19082015, la Bari e i suoi protagonisti; di Gianni Antonucci, Mario Adda Editore; 230 pagine, 20 euro.
PRO VERCELLI
Il ritorno in serie B l’ultima impresa dei nipotini di Piola Per gli appassionati di calcio, la Pro Vercelli è la squadra di Silvio Piola, la società vincitrice di sette scudetti, e le sue casacche bianche il simbolo di un calcio pionieristico ma leggendario. La Pro Vercelli però è (anche) una società moderna, che dalla storia trae continuamente la linfa vitale per ottenere risultati di peso. Questo libro parte dal passato per ricordare l’ultima cavalcata in Lega Pro (stagione 2013/14) chiusa con il ritorno in serie B dopo la retrocessione dell’anno precedente. Il racconto giornata per giornata, i tabellini, i protagonisti in campo, i tifosi e le grandi emozioni, fino alla vittoria nei play off con il Sudtirol, in uno stadio (il “Piola”, naturalmente) tutto esaurito e traboccante passione. CASACCA BIANCA OGNI MALEDETTA DOMENICA; F.C. Pro Vercelli 1892. Storia di un’impresa; di Luigino Barale, Effedì Edizioni, 181 pagine, 14 euro.