Babele – anno 2022 – n. 1 (vol. 82)

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CINEMA E LETTERATURA, UNA PSICODINAMICA LUOGHI DILETTURA CURA 39

Il Signore delle Mosche, ovvero l’Ombra che prende il sopravvento MATTEO PASQUINELLI Psicologo, allievo del IV anno del Corso quadriennale di specializzazione in Psicoterapia psicodinamica dell’età evolutiva IdO-MITE - Roma

I

l signore delle mosche è un romanzo scritto da William Golding nel 1954. L’autore, prima di essere uno scrittore, fu un maestro delle scuole elementari e l’idea per il romanzo gli venne durante alcuni esperimenti svolti con una sua classe. Gli allievi vennero divisi in due gruppi per discutere di un determinato argomento. Golding era convinto che senza il controllo di un adulto i bambini, prima o poi, avrebbero creato confusione. Quello che accadde fu appunto il necessario rientro in classe dell’insegnante per sedare una rissa provocata dalla discussione accesa e dalla mancanza di un arbitro adulto al di sopra delle parti. La base ideologica dell’autore può essere riassunta nella frase: «Gli uomini producono il male come le api producono il miele»: l’uomo, lasciato al suo libero arbitrio, senza un’istanza di controllo che lo limiti, regredisce allo stato primitivo e si prefigge il male liberamente, indirizzandosi verso ciò che è portato naturalmente a seguire. Nonostante il romanzo fosse nato con questi presupposti non era stato pensato come la narrativa per ragazzi in quanto molto crudo e violento. La storia si apre subito dopo un disastro aereo, in cui diversi bambini e ragazzi, appartenenti a una scuola privata inglese, si ritrovano su un’isola disabitata. Ralph, protagonista della vicenda, incontra nella foresta Piggy, chiamato così per il suo essere grasso. Tra i due, all’inizio, c’è un avvicinamento dovuto unicamente alla condizione in cui si trovano e non per un interesse amicale. Nel loro vagare sull’isola trovano una conchiglia marina che Ralph, su consiglio di Piggy, decide di suonare per scoprire se ci sono altri sopravvissuti. A seguito del richiamo, iniziano a comparire dalla foresta diverse figure, ragazzi in età simile ai due protagonisti e bambini più piccoli, in lacrime per l’accaduto. I ragazzi formano una vera e propria assemblea, consegnando a Ralph lo status di leader. Durante l’assemblea fanno la loro comparsa i ragazzi del coro guidati da Jack Merridew, futuro antagonista della storia. Tra Jack e Ralph, dopo iniziali dissapori su chi deve essere il capo dei superstiti, sembrerebbe crearsi un legame di amicizia, che non durerà però a lungo.

William Golding (1954) Il signore delle mosche, Milano, Mondadori, 1995

Tra i ragazzi presenti conosciamo Simone, un po’ «tocco», ma simpatico; i gemelli Sam ed Eric, inseparabili; Ruggero, grande amico di Jack. Viene stabilita la regola democratica che tutti possano parlare in assemblea, ma solo avendo in mano la conchiglia. Non appena Piggy prova a parlare, Jack e i suoi cominciano a deriderlo per il suo aspetto provocando le risate di tutto il gruppo di ragazzi. Dopo le iniziali avventure alla scoperta dell’isola i ragazzi devono cominciare a organizzarsi per sopravvivere in questa situazione. Ralph chiede a tutti di dare priorità all’accensione, grazie agli occhiali di Piggy, e al mantenimento di un fuoco che possa fare un fumo visibile all’orizzonte per farsi salvare. Jack vuole invece dedicarsi alla ricerca di animali da cacciare. Per questo motivo i ragazzi del coro, a cui è stato affidato il compito di mantenere il fuoco acceso, lo lasciano spegnere proprio durante il passaggio di una nave in lontananza, scatenando le ire di Ralph e provocando la prima grande frattura con Jack.


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