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salute e benessere
Il boom dello “statuaggio”
Cresce il numero di chi cancella i tattoo.
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DOTT. LUCA MORELLINI
Specialista in Medicina Termale, Perfezionato in Medicina Estetica e Chirurgia Estetica Laser, Direttore Sanitario del ‘Poliambulatorio ESCULAPIO - Dr. Morellini’
www.poliambulatorio esculapio.com
Neppure i tatuaggi, ormai, sono per sempre, spiega il Dr. Luca Morellini, medico estetico esperto in chirurgia estetica laser; la direttiva emanata a luglio dall’Esercito che vieta tatuaggi o piercing “ in parti visibili del corpo” si tradurrà in un’impennata delle richieste per cancellare i disegni sulla pelle. Se adesso più del 30% delle persone tatuate prende questa decisione, e il 40% la fa per motivi lavorativi, dopo questa novità la percentuale potrebbe salire al 50%. Ci sono clienti che hanno quindi scelte obbligate, ma tanti sono anche i “pentimenti” e sono quelli di chi non si riconosce più in ciò che ha sulla propria pelle, ormai lontano dalla sua vita quotidiana. Ecco che allora la corsa alla cancellazione inizia. Se fino a poco tempo fa tornare indietro del tutto era impossibile, le nuove tecniche che utilizzano specifiche tipologie di laser permettono spesso di raggiungere risultati perfetti. I nuovi laser lavorano su lun
30% di pentiti: ‘finora quasi un tatuato su tre sceglieva di cancellare il disegno sulla pelle’, una percentuale destinata a salire
ghezze d’onda diverse per attaccare i pigmenti di colori differenti, che vengono frantumati: il corpo assorbe lentamente le particelle di colore e il disegno prima sbiadisce e poi scompare. Il tutto però con tempi lunghi e numero di sedute variabili a seconda del tipo di tatuaggio e della sua estensione. Inoltre, continua il Dott. Morellini, mentre negli anni settanta per fare i tatuaggi si utilizzavano colori puri di più facile eliminazione, oggi si usano anche dei metalli come stabilizzanti il colore e questo complica la rimozione; occorre capire che sostanze sono state utilizzate e come fare in modo che queste vengano eliminate senza causare problemi sanitari. Le alternative al laser, dalla dermoabrasione alla chirurgia, rischiano di lasciare cicatrici anche importanti, mentre le diverse creme in commercio non riescono a penetrare in profondità dove è situato il pigmento, risultando inefficaci. Quali sono le persone che vengono a chiedere di rimuovere un tatuaggio? E perchè? “Ci sono giovani e giovanissimi che hanno provato un tatuaggio e si sono ritrovati con un risultato disastroso. Oppure ci sono i segni personali fatti d’impulso, come il nome legato a una storia d’amore poi finita. E poi vengono gli adulti, tanti, che non si riconoscono più in quello che hanno sulla pelle, o che dopo anni vedono il disegno rovinato. Che cosa chiedono? Una percentuale consistente di quelli che vogliono togliersi un tatuaggio viene per farselo sostituire con un altro. In generale dopo alcune sedute di laser, in accordo con il tatuatore, si può ricoprire con un disegno più grande il tatuaggio precedente.

