Legambiente Trieste Circolo Verdeazurro
Cartoon story Piccola guida per migliorare l'ambiente delle aule scolastiche
Trieste, novembre 2017
Questa piccola guida pratica nasce da un’esperienza di educazione ambientale sviluppata con il supporto del circolo di Legambiente Trieste nella classe III A della Scuola Primaria N.Sauro di Trieste. Il tema affrontato è quello della qualità dell’aria ed in particolare la valutazione delle polveri sottili, tema estremamente attuale a Trieste, collegato all’attività di un complesso siderurgico. Tutta la città è alle prese con questo problema ormai da numerosi anni e sui giornali sono frequenti gli articoli che diffondono notizie sullo stato della situazione. La scelta di affrontare il problema in classe della scuola primaria deriva da due evenienze verificatesi negli ultimi due anni. La prima riguarda l’accertamento dell’inquinamento delle aree verdi dei giardini pubblici che sono largamente frequentati dai bambini, la seconda è costituita dal fatto che la presenza di inquinanti ha finito per coinvolgere anche quelle di alcune scuole (infanzia e primaria). L’esperienza è stata condotta con tre interventi, uno di carattere introduttivo, gli altri due di carattere pratico (misura delle polveri e installazione in aula di piante mangia smog). Per gli interventi in classe si è fatto ricorso ad un fumetto che ha permesso di presentare il problema dell’inquinamento dell’aria in modo accattivante e ridurre la complessità di trattazione e quella relativa all’attività pratica di misura e valutazione. I protagonisti del fumetto sono i bambini della classe, l’insegnante, Cigno (l’operatore di Legambiente, Scerlocca (l’amica detective) e d infine le nostre amiche piante.
Scuola Primaria N.Sauro
Legambiente Trieste Circolo Verdeazurro
Non piove Aumento della temperatura Inquinamento dell'aria Smog nelle cittĂ
E' vero. Il sindaco invita ad usare i mezzi pubblici, ad andare in bici o a piedi e possibilmente di non tenere a lungo le finestre di casa aperte
Cattive notizie oggi! Di nuovo aria inquinata e smog in cittĂ !
Proviamo a chiedere alla nostra maestra
Ma anche a scuola possiamo fare qualche cosa?
Possiamo migliorare il nostro ambiente scolastico, renderlo piĂš sano e sicuro. Ci faremo aiutare dalla detective "Scerlocca" e da "Cigno" di Legambiente
Ciao ragazzi sono Scerlocca e vi aiuterò a scovare gli intrusi pericolosi per la nostra salute
Ciao a tutti sono Cigno e vi indicherò come migliorare l'ambiente della vostra aula utilizzando sistemi biologici
Caccia agli intrusi! Ma dove sono?
Che cosa dobbiamo cercare ?
In questa classe ci sono degli intrusi. Troviamoli!
Cercate bene, ma ricordate sono molto piccoli, voi sicuramente ne avete sentito parlare, si tratta delle polveri sottili
Ma soprattutto perchĂŠ?
PerchĂŠ sono pericolosi per la nostra salute
Da dove cominciamo?
I depositi di polvere sono visibili ad occhio nudo, ma per analizzarli meglio possiamo aiutarci con una lente di ingrandimento
Li potete trovare sui banchi, sulla cattedra, su armadi, libri e giornali, quindi un pò dappertutto. Se non li trovate significa che la vostra aula è stata pulita molto bene
Intanto cerchiamo di scoprire dove ce ne sono di più e con l'aiuto dell'insegnante prepariamo una tabella per annotare tutti i depositi
Un'aula pulita e senza polvere è più bella, ma soprattutto garantisce una vita sana a tutti
Si va bene, ma perché è importante tutto questo?
Lo loro pericolosità deriva dal fatto che molte particelle di polvere contengono sostanze tossiche e queste, tramite la respirazione, penetrano nel nostro organismo provocando malattie anche gravi
Da dove provengono tutte queste polveri?
Bella domanda, cercherò di rispondere in modo semplice e comprensibile
Traffico urbano IlRiscaldamento riscaldamento Industria
Le particelle di polvere in parte hanno una origine interna all'aula, ad esempio si originano dal gesso per la lavagna o da tutti gli oggetti soggetti a sgretolamento. ma ricordate le polveri più pericolose sono quelle di piccolissime dimensioni, chiamate polveri sottili, provenienti dall'esterno
Caminetti e stufe
Navigazione nel porto
LA maggior parte delle polveri sottili trasportano sostanze molto inquinanti e pericolose per la salute umana
Come si fa a stabilire quante polveri ci sono nell'aria?...
Bella domanda. Se riusciamo a trovare la soluzione possiamo misurare l'inquinamento in ambienti diversi, ad esempio l'aula, il cortile della scuola, una via, ecc.
Dobbiamo trovare una soluzione semplice, che sia utilizzabile da parte di tutti, ovunque e in qualsiasi condizione senza dover ricorrere all'uso di strumenti complicati
Ma è difficile?
Al contrario, vedrete che è abbastanza semplice! Possiamo utilizzare strumenti semplici, molti dei quali sono in possesso di tutti. Ecco come fare Vaselina
Spago
Perforatrice o forbici Piattino di plastica
Fare due fori ravvicinati sul bordo del piatto utilizzando la perforatrice o le forbici
Infilare un pezzo di spago nei fori e annodare gli estremi dello spago
Spalmare la vaselina sul fondo del piatto
La nostra trappola è pronta
Ecco siamo pronti per applicare le trappole dove vogliamo. Ricordate di scrivere sul bordo del piatto, giorno di esposizione, ambiente e il nome di chi le ha collocate
Gli ambienti da testare possono essere l'aula, oppure il cortile della scuola o quelli che sceglierete con la vostra insegnante
già e poi come facciamo a valutare i risultati?
Ricordate di lasciare esposta le vostre trappole per almeno una settimana e poi .....
Campione iniziale di riferimento Nessun inquinamento
Grado 2
Se la quantità di polvere che è stata catturata è insignificante il vostro piatto manterrà il colore iniziale, se l'ambiente testato è invece fortemente inquinato osserverete un significativo cambiamento di colore. Alla fine potrete confrontare i risultati di tutte le trappole
Grado 3
Grado 4
Grado 5 Inquinamento crescente
La caccia è finita?
Bene allora possiamo decidere, almeno in classe, cosa fare per eliminare le sostanze pericolose per la nostra salute
Ma che cosa dobbiamo cercare ancora?
E' bene dirlo, oltre alla polvere, nell'aula possono essere presenti altre sostanze inquinanti.
Fate attenzione ai mobili dell'aula
Il legno dei banchi, della cattedra e degli armadi può emettere sostanze inquinanti. Proviamo a chiedere insieme alla maestra che tipo di verifica è stata fatta in proposito. Dobbiamo tenerne conto quando faremo il progetto di gestione dell'aula
Un secondo aspetto da indagare è costituito dalla qualità delle sostanze detergenti utilizzate per la pulizia dei banchi e dei gabinetti. Anche in questo caso si deve fare attenzione perché i residui di queste sostanze rimangono sulle superfici lavate e quindi vengono poi in contatto con la nostra pelle. Proviamo a chiedere l'elenco delle sostanze utilizzate e se queste sono state controllate dal comitato di gestione della scuola
Cosa facciamo per eliminare le polveri?
Le soluzioni sono state adottate in molte altre scuole italiane e consistono nell'adozione di accorgimenti abbastanza semplici
Per prima cosa facciamo attenzione a tutti gli oggetti che raccolgono polvere. Giornali, carte, riviste, libri vanno conservati in scaffali chiusi
I mobili dell'aula devono essere costituiti da superficie piane in modo da rendere possibile il loro lavaggio periodico da parte dagli addetti alle pulizie
La lavagna va pulita con uno strofinaccio bagnato
E' opportuno predisporre un calendario delle pulizie da sottoporre all'attenzione della ditta che se occupa
Il secondo aspetto da considerare è la qualità dell'aria e soprattutto il contenimento delle sostanze inquinanti provenienti dall'esterno o quelle che si originano all'interno
L'accorgimento più semplice è quello di rinnovare frequentemente l'aria all'interno della classe
La soluzione maggiormente utilizzata è quella di aprire le finestre per 5 m prima dell'inizio delle lezioni e poi alla seconda merenda (ore 11 circa)
C'è da affrontare la questione relativa alla pulizia delle aule e dei gabinetti
1 - Controlliamo con l'aiuto dell'insegnante la qualità dei prodotti detergenti, non devono contenere componenti tossiche 2 - La pulizia delle aule e dei gabinetti deve avvenire a finestre aperte
La soluzione è molto semplice e appassionerà tutti
Infatti alcune specie sono in grado di eliminare la maggior parte delle sostanze inquinanti presenti nella vostra aula. In pratica si comportano come spugne
Clorofito E' una pianta erbacea perenne molto utilizzata come pianta d'appartamento. Cresce molto rapidamente e quindi rinvasato spesso. In primavera-estate va annaffiata almeno due volte alla settimana.
Per pulire l'aula e eliminare tutti gli inquinanti di cui abbiamo parlato possiamo utilizzare le nostra amiche piante
Vediamone alcune. Si tratta di specie che possiamo trovare da un fioraio ben fornito
Aloe E' una pianta perenne a portamento arbustivo. Non ama l'eccessiva insolazione e ristagni d'acqua.
Edera Rampicante, cresce su muri o alberi, dove può raggiungere altezze considerevoli, o crescere strisciando. Ama ambienti luminosi, le annaffiature devono essere regolari lasciando asciugare il terreno tra una e l'altra
Poto Sempreverde, rampicante. Non ama gli ambienti troppo luminosi, le annaffiature devono essere abbondanti, ma occorre lasciare asciugare il terreno tra una e l'altra
Ficus benjamina Di solito coltivata in vaso, è molto utilizzata come specie di appartamento, ma può essere presente anche nei parchi e nei giardini. Ama la luce, ma non l'esposizione diretta al sole
Felce di Boston E' una pianta erbacea di origine tropicale, l'esposizione consigliata è in mezza ombra, le anaffiature devono essere regolari in tutto l'anno
Spatifillo E' un'elegante pianta d'appartamento. Non va esposta direttamente al sole, è preferibile la luce filtrata. Le annaffiature devono essere regolari
Sansevieria E' una pianta molto bella per le sue foglie lunghe e lucide. Può essere esposta direttamente al sole e va annaffiata abbondantemente prima del successivo intervento
Dieffenbachia E' una bellissima pianta d'appartamento. ha una chioma importante, quindi è necessario nebulizzare in modo ripetuto, soprattutto nel periodo estivo.
Anturio Gradisce una posizione ben luminosa, ma lontana dai raggi solari diretti che potrebbero rovinarne il fogliame. Le annaffiature devono essere regolari, ma non eccessive e soprattutto vanno effettuate quando il terreno è asciutto.
Da dove si comincia? Quali specie posiamo scegliere? Quante piante utilizziamo? ? ? ?
La cosa migliore è quella di fare un progetto analizzando insieme quali risultati vogliamo conseguire
Evviva !
Per il progetto saremo aiutati dal personale del circolo Verdazzurro dell'associazione ambientalista di Legambiente
Da dove si comincia?
Ciao ragazzi, sono molto contento di essere stato invitato nella vostra classe
Come possiamo sceglierle ?
Per la riuscita del nostro progetto occorre tener conto di numerosi elementi
Come giĂ sapete le piante mangia smog che possiamo utilizzare sono diverse
Inoltre bisogna sempre tener conto del fatto che le piante hanno bisogno di luce
Nell'aula alcune zone sono in ombra e altre invece sono illuminate. Questa analisi è fondamentale per scegliere le specie.
I punti da considerare per fare il progetto sono i seguenti
1) Il grado di illuminazione dell'aula è: ottimo, buono, scadente 2) Qual'è la zona dell'aula piÚ adatta per la collocazione delle piante - in base al grado di luminosità - per assicurare alle piante la massima protezione 3) Quale specie viene scelta in riferimento alle condizioni di illuminazione 4) Quali sono le esigenze colturali della/e specie prescelta/e 5) Quanti esemplari collochiamo nell'aula 6) Calendario degli interventi di annaffiatura 7) Protocollo di controllo delle piante (crescita, benessere, ecc) 8) Chi fa e che cosa (annaffiatura, controlli benessere, ecc) 9) Calendario interventi di arieggiatura dell'aula 10) Gruppo di controllo e segnalazione delle aperture
Qualità dell'aria nelle scuole (ISPRA) Progetto SEARCH I (ISPRA) Progetto Search II (ISPRA) Qualità dell'aria nelle scuole: un dovere di tutti (ISPRAAMBIENTE) Qualità dell'aria indoor nelle scuole, rischi per la salute e prevenzione (ministero della salute) AirPack, aria pulita a scuola. Uno strumento educativo contro l’inquinamento indoor (Presidenza del Consiglio) Dal Governo la ricetta per migliorare la qualità dell'aria nelle scuole: piante mangiasmog! (Casaeclima) Dieci piante antinquinamento (La Repubblica) Scuole più inquinate che in strada (Ministero Ambiente, ISPRA, Federasma) Piante a scuola: una “mangiasmog” in ogni classe per la salute dei bimbi (TGCOM24) 50 Piante che puliscono l’aria in Casa o in Ufficio, facili da coltivare, contro l’inquinamento (Edendeifiori) L'insostenibile pesantezza dell'aria (Zanichelli)
Ognuno di noi in classe ha realizzato la propria “trappola per polveri� che ha esposto in casa scegliendo liberamente il luogo. Dopo una settimana, nonostante la bora, quasi tutte sono state riportate a scuola per la valutazione dei risultati utilizzando la scala di riferimento precedentemente proposta. Per la loro rappresentazione Cigno di Legambiente ha creato una mappa che riassume i risultati delle nostre misure. https://drive.google.com/open?id=1_AzM-kBWWiN6YjOsAhFl1tFeDtbhPlwG&usp=sharing
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