L'Amico della Famiglia - Ottobre 2012

Page 1

L'amico della Famiglia 2012-10 Cop._Layout 1 17/10/12 10.40 Pagina 1

In cammino con noi anno XC - n. 10 - ottobre 2012 - periodico delle comunitĂ cristiane di Seregno


L'amico della Famiglia 2012-10 Cop._Layout 1 17/10/12 10.40 Pagina 2

ORARI SANTE MESSE FESTIVE Basilica San Giuseppe - piazza Libertà 6 - tel./fax. 0362 231308/231347 www.basilicasangiuseppe.it – basilicasangiuseppe@tiscali.it Sabato alle 18 (vigiliare) e alle 20 (vigiliare ai Vignoli), domenica alle 7.30, 8.45, 10, 11.30 e 18 Oratorio San Rocco - via Cavour 85 - tel. 0362 241756/fax. 0362 327352 www.oratoriosanrocco.it – info@oratoriosanrocco.it Domenica alle 10.30 solo per ragazzi delle elementari e accompagnatori durante il periodo della catechesi Parrocchia Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto piazza Cabiati 3/via Vivaldi 16 - tel. 0362 239193 Sabato alle 20.30 (vigiliare), domenica alle 8, 10, 11.30 e 18.30 Adoratrici perpetue del Santissimo Sacramento via Stefano da Seregno 52 - tel. 0362 238368 Domenica alle 8.30 Abbazia San Benedetto - via Stefano da Seregno 100 - tel. 0362 268911/321130 www.monaci-benedettini-seregno.com - bibbia@monaci-benedettini-seregno.com Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11 e 18 Santuario di Maria Ausiliatrice (Piccolo Cottolengo Don Orione) - via Verdi 95 - tel. 0362 22881 Sabato alle 17.30 (vigiliare), domenica alle 7, 9.30, 11 e 17.30 San Salvatore - via Montello Domenica alle 8.30 e 10.30 Istituto Pozzi - via Alfieri 8 - tel. 0362 231217 - www.istitutopozzi.it Domenica alle 9

In copertina: L'ingresso di mons. Bruno Molinari in basilica S. Giuseppe domenica 7 ottobre. (foto Volonterio) «L’AMICO DELLA FAMIGLIA», PERIODICO DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DI SEREGNO anno XC, 21 Ottobre 2012, numero 10 Direttore responsabile: don Paolo Ciotti; in redazione: Franco Bollati, Paolo Cova, Enrica Dell’Orto, Patrizia Dell’Orto, Luigi Losa, Giovanni Marelli, Patrizia Mariani, Sabrina Parravicini, Elisa Pontiggia, Mariarosa Pontiggia e Paolo Volonterio; e-mail: amicodellafamiglia@yahoo.it; amministrazione: Riccardo Ballabio; abbonamenti: Buona Stampa San Paolo - c/o segreteria parrocchia S. Giuseppe - Piazza Libertà 6 - 20831 Seregno (MB) telefono 0362 231308 o presso le segreterie delle altre parrocchie;

Ospedale - via Verdi 2 - tel. 0362 223217 Sabato alle 19 (vigiliare) e domenica alle 9 Parrocchia Santa Valeria - via S. Anna - tel. 0362 230096 www.parrocchiasantavaleria.it - info@parrocchiasantavaleria.it Sabato alle 18.30 (vigiliare), domenica alle 7.30, 9.30, 11 e 18.30 Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo – via Tiziano 6 – tel. 0362 238382 www.parrocchiaceredo.it – segreteria@parrocchiaceredo.it Sabato alle 19 (vigiliare), domenica alle 8, 10.30 e 18 Parrocchia Sant’Ambrogio - viale Edison 64 - tel. 0362 230810 www.psase.it - parrocchia@psase.it Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11.15, 18 e 20.30

Stampa & Grafica: Sarigraphic E. Riva di M. Riva & C. snc, Via Gandhi, 10 - 20831 Seregno MB; Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 93 dell’1/12/1987

Parrocchia San Carlo - via Borromeo 13 - tel. 0362 629635 www.sancarloseregno.it - parrocchia@sancarloseregno.it Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 10.30 e 18


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 177

Editoriale

Ottobre è il mese missionario: l'impegno all'evangelizzazione coinvolge tutti i cristiani

Occorre sostenere i missionari e ripensare alla missionarietà a dimensione locale La passione dei missionari per il Vangelo interpella il nostro modo di vivere “Andate e ammaestrate tutte le nazioni”. Questa è la consegna affidata da Gesù ai discepoli dopo sua la risurrezione ed è l’impegno che da quel momento coinvolge la Chiesa e quindi ciascun battezzato, inviato ad annunciare, celebrare e testimoniare l’amore di Dio che vuole salvare tutti gli uomini attraverso Gesù Cristo. Potrebbe apparire una pretesa assurda e impensabile arrivare a tutte le nazioni, ma il mandato si fonda sulla presenza e sulla forza del Signore che sostiene l’azione umana nella diffusione del Vangelo: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”. Forse, con il passar dei secoli, si è persa la piena consapevolezza della vocazione missionaria comune a tutti i cristiani ed è diminuito lo slancio dell’evangelizzazione, ma l’impegno missionario, rivolto al proprio ambiente e al mondo più lontano, deve continuare senza sosta. Ce lo ricorda in modo particolare il Sinodo dei Vescovi che si sta svolgendo in queste settimane a Roma sul tema: “La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana”. Aprendo l’importante Assemblea il Papa ha detto: “'La Chiesa esiste per evangelizzare e anche nel nostro tempo lo Spirito Santo ha suscitato un nuovo slancio per annunciare la Buona Notizia, un dinamismo spirituale e pastorale che ha trovato la sua espressione più universale e il suo impulso più autorevole nel Concilio Vaticano II”. Proprio il Concilio - che in questi

giorni ricordiamo a cinquant’anni dal suo inizio - ha prodotto un benefico influsso sia sulla 'missio ad gentes', cioè l'annuncio a coloro che ancora non conoscono Gesù, sia sulla ri-evangelizzazione, orientata alle persone che, pur essendo battezzate, si sono allontanate dalla Chiesa e dalla pratica della fede. Ottobre - per tradizione il mese missionario - offre a tutti noi una duplice opportunità. Da una parte il ricordare, pregare e sostenere sacerdoti, religiosi, laici, volontari che hanno deciso di condividere il dono della fede nella forma specifica della missione ‘ad gentes’: un buon numero è partito anche da Seregno verso ogni continente. L’attività dei missionari costituisce sempre motivo di ammirazione e di riflessione: seminatori della luce di Cristo e portatori di speranza, spesso in condizioni di povertà e oppressione, esprimono una solida fede unita ad un’intensa e vivace carica spirituale; nelle loro fatiche, segnate anche da pericoli e difficoltà, sono presenti esperienze umane straordinarie e coinvolgenti, legami forti e profondi di solidarietà e fraternità. Nella loro testimonianza si evidenzia il desiderio di andare incontro agli altri con autentico spirito di accoglienza e disponibilità al servizio dei fratelli, a qualunque popolo appartengano, per promuovere la loro dignità, spesso privata dei diritti fondamentali, condividendo privazioni e sofferenze e puntando su scelte di dialogo e di educazione per una formazione delle co-

scienze che apra il cuore alla salvezza e per una maturazione della mentalità che migliori le condizioni di vita. D’altra parte la passione radicale dei missionari per il Vangelo interpella il nostro modo di vivere che talvolta privilegia gli aspetti esteriori della vita e perde di vista il senso interiore e spirituale dell’esistenza; richiama a custodire e a rafforzare la nostra fede e la nostra presenza di annuncio e di servizio; invita a ripensare alla nostra missionarietà a dimensione “domestica” e locale, per compiere scelte concretamente cristiane nella vita quotidiana, nel lavoro, nei rapporti con la gente; sollecita ad una maggiore essenzialità e sobrietà; spinge all’apertura verso altre culture. Così scriveva a degli amici un prete missionario italiano, ucciso in Brasile qualche tempo fa, perché testimone scomodo di gravi ingiustizie sociali: “Dobbiamo fare senza lamentarci che gli altri non fanno; andare avanti senza mollare; ridere di noi stessi invece di prendercela con gli altri; costruire ponti, invece di scavare fossati; cercare amici, invece di filosofeggiare nella solitudine; credere che un Dio Padre ci ama e che ama il suo e nostro mondo.” L’impegno contenuto in queste espressioni non è solo per i missionari sparsi nel mondo, ma è attuabile giorno per giorno anche nella nostra vita personale e comunitaria. Mons. Bruno Molinari Prevosto di Seregno

OTTOBRE

duemiladodici

177


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 178

Chiesa Universale

Domenica 21 ottobre si celebra l’86esima edizione, con varie iniziative organizzate in tutte le parrocchie seregnesi

La Giornata Missionaria mondiale richiama i cristiani a rinnovare l’impegno di annunciare il Vangelo Tema della Giornata, che cade nel 50esimo anniversario del Concilio Vaticano II, sarà “Chiamati a far risplendere la Parola di verità”. “Chiamati a far risplendere la Parola di verità” è il tema del Messaggio di Papa Benedetto XVI per l’86ª Giornata Missionaria Mondiale che si celebra domenica 21 ottobre. Quest’anno la Giornata si carica di un significato particolare. “La ricorrenza del 50° anniversario dell’inizio del Concilio Vaticano II - scrive il Santo Padre nel suo messaggio - l’apertura dell’Anno della fede e il Sinodo dei Vescovi sul tema della nuova evangelizzazione, concorrono a riaffermare la volontà della Chiesa di impegnarsi con maggiore coraggio e ardore nella missio ad gentes perché il Vangelo giunga fino agli estremi confini della terra”. Questa felice coincidenza offre l’opportunità di una maggiore consapevolezza circa la necessità di dare un nuovo impulso all’opera missionaria , di ritrovare “lo stesso slancio apostolico delle prime comunità cristiane che, piccole e indifese, furono capaci di diffondere il Vangelo in tutto il mondo.” Il popolo di Dio è chiamato dunque ad un nuovo entusiasmo per far riscoprire la gioia del credere. La Giornata Missionaria Mondiale offre dunque alle comunità parrocchiali e a tutta la Chiesa l’occasione per rinnovare l’impegno di annunciare il Vangelo e dare alle attività pastorali un più ampio respiro missionario. Per valorizzare tale giornata, diverse sono le iniziative in programma nelle chiese della città. In particolare nelle parrocchie della comunità pastorale “Maria Madre della Chiesa” porterà la sua testimonianza padre Alberto Caccaro, diret-

178

OTTOBRE

duemiladodici

tore dallo scorso giugno del Centro Pime di Milano. Dai confini del mondo, un anno fa era in Cambogia dove era andato missionario nel 2001, è tornato nel bel mezzo della crisi della civiltà occidentale. “Non c’è missione che non sia globale - afferma padre Alberto - non c’è crisi che non sia globale. Entrambe hanno a che fare con l’uomo. Qui a Milano non mi sento meno missionario, ovunque si ha a che fare con l’umano.” Padre Alberto racconterà la sua espe-

rienza durante la Messa delle 8 nella parrocchia del Ceredo, alle 9.30 a S. Valeria e alle 11.30 in Basilica. Nelle parrocchie verranno proposte mostre vendite dei prodotti del commercio equo solidale, torte, manufatti e oggettistica varia proveniente da vari paesi del mondo. In Basilica la mostra si potrà visitare per tutta la settimana in penitenzieria mentre a S.Valeria sarà allestita nei locali della parrocchia. Nella parrocchia di Sant’Ambrogio la Messa delle 9.45 sarà animata dai bambini con la presenza di un coro africano del Benin. Alle 12.30 ci sarà il pranzo missionario insieme agli amici del coro. In cripta sarà allestita la mostra di oggetti provenienti da tutto il mondo e oltre trecento presepi. Anche nelle altre parrocchie della comunità pastorale “San Luca” verranno proposte preghiere e riflessioni sul tema della “missione”. Sabato 27 ottobre è invece in programma la veglia missionaria diocesana che si svolgerà a Milano in due momenti: alle 19.30 ci si ritroverà suddivisi per zone pastorali in tre chiese della città: la zona 5 di Monza a cui appartiene alche il nostro decanato si ritroverà nella parrocchia SS.Apostoli e S.Nazaro Maggiore in piazza San Nazaro, 5. La veglia inizierà alle 19.45 con canti e testimonianze missionarie. Poi ci si incamminerà verso il Duomo dove ci si riunirà tutti per l’ascolto del Vangelo, la preghiera e la celebrazione del mandato missionario. Patrizia Dell’Orto


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 179

Il 10 novembre si celebra la giornata Diocesana della Caritas

L’istituzione delle comunità pastorali richiede forme nuove di presenza sul territorio Nella Giornata Diocesana Caritas si effettuerà una raccolta fondi per sostenere le loro opere Al servizio di un nuovo volto di Chiesa: questo il titolo scelto per celebrare la Giornata Diocesana Caritas che si celebra domenica 11 novembre. Il tema è di grande attualità per la Chiesa di Milano che sta vivendo la riorganizzazione del territorio diocesano in Comunità pastorali e la conseguente richiesta alle Caritas parrocchiali di porsi al servizio di un modo diverso di camminare insieme, riscoprendo anche lo specifico compito di offrire un servizio di coordinamento tra le diverse realtà caritative dei nostri territori. Il volto della Chiesa di Milano sta cambiando e la Caritas Ambrosiana si mette al servizio di questo cambiamento. In questa giornata la Caritas intende sensibilizzare le comunità cristiane della Diocesi alla preghiera per la Chiesa Ambrosiana, riflettendo sulla sfida che sta affrontando in questo tempo: quella delle Comunità pastorali. “Forse oggi è una sfida più difficile che nel recente passato e comunque esige un modo diverso di vivere la pastorale. La pastorale diocesana, in particolare, sta da tempo cercando forme nuove dell'annuncio del Vangelo e della testimonianza della carità. E sta ripensando come abitare il

territorio, cioè la vita quotidiana delle persone, in modo adeguato all'oggi e al prossimo futuro, senza perdere nulla del passato. Tutto questo richiede un di più di audacia e gesti creativi: ecco il perché delle Comunità Pastorali”. La celebrazione della Giornata Caritas prevede il tradizionale Convegno diocesano che si terrà sabato 10 novembre a Milano e momenti da vivere nelle parrocchie. Nel nostro decanato il momento di incontro di tutti gli operatori della realtà caritative si terrà sabato 10 novembre, alle ore 21, nella basilica di Giussano. Le Caritas parrocchiali del decanato sono inoltre impegnate ad animare le celebrazioni liturgiche domenicali. Anche quest'anno, nella Giornata diocesana Caritas, verrà riproposta una raccolta di fondi destinati a sostenere e condividere le molte “opere segno” attraverso le quali Caritas Ambrosiana

è presente sul territorio della Diocesi. Opere che esprimono in modo tangibile la vicinanza della Comunità cristiana nei confronti delle più svariate forme di povertà e di sofferenza. Continua il sostegno di Caritas Ambrosiana, unitamente alle altre diocesi lombarde, alle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia, in particolare nelle Diocesi di Mantova e Carpi. Per il prossimo Avvento, Caritas Ambrosiana propone inoltre quattro nuovi progetti di solidarietà e condivisione con le missioni diocesane: in Albania sostegno agli Ambasciatori di pace, per educare alla pace e alla nonviolenza i ragazzi della missione di Blinisht, conosciuta dai seregnesi per i legami di aiuto e amicizia con la parrocchia di Sant'Ambrogio; in Camerun una casa di accoglienza per giovani studenti, per consentire loro di continuare gli studi; in Giordania interventi di accoglienza e solidarietà verso i profughi siriani; nella Repubblica Moldova il progetto “In braccio alla mamma”, per sostenere giovani mamme che vivono situazioni di precarietà. Pinuccio Colombo Responsabile Caritas decanale

OTTOBRE

duemiladodici

179


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 180

Chiesa Locale

Dal 9 novembre inizia il nuovo percorso di catechesi cittadina per gli adulti

“Convertitevi e credete al Vangelo”: riscoprire e rivivere la fede per testimoniare una vita nuova A cinquant’anni dal Concilio Vaticano II, l’apertura dell’Anno della Fede non «per onorare una ricorrenza», ma per «scoprire la gioia di credere»

si è diffuso. Ma è proprio a L’11 ottobre, lo partire dall’esperienza di stesso giorno e nello questo deserto, di questo stesso luogo in cui vuoto, che possiamo nuonel 1962 Giovanni vamente scoprire la XXIII dava inizio al gioia di credere, la sua Concilio Vaticano II, importanza vitale per Papa Benedetto XVI noi uomini e donne. ha voluto celebrare É nel deserto», ha eviquell’evento con denziato il Papa, che «c’è l’apertura dell’Anno bisogno soprattutto di della Fede. Alla sera persone di fede che, con la affacciandosi su loro stessa vita, indicano la piazza San Pietro, al via verso la Terra protermine della fiaccomessa e così tengono lata, ha confidato desta la speranza». «La fede «Anch’io sono stato vissuta» infatti apre il in questa piazza cinquanta anni fa La fiaccolata svoltasi la sera dell’11 ottobre 1962, quando cuore alla grazia di Dio che libera dal pessimismo. quando il Beato Gio- Giovanni XXIII fece il famoso “discorso della luna”. Oggi più che mai evangevanni XXIII ci ha intrattenuti con il “discorso della luna” modo è umile, il Signore è presente, lizzare vuol dire testimoniare una vita con indimenticabili parole del cuore, da calore ai cuori, crea carismi di nuova, trasformata da Dio, e così indiparole piene di poesia, di bontà […] bontà e carità che illuminano il care la strada». Quella sera eravamo felici e pieni di mondo e sono per noi garanzia della Anche il nostro Arcivescovo, Cardientusiasmo: il grande Concilio si era bontà di Dio. Sì, Cristo vive con noi e nale Scola, nella Lettera pastorale “Alla scoperta del Dio vicino”, ci indica inaugurato ed eravamo sicuri che do- possiamo essere felici anche oggi». veva venire nella Chiesa una nuova Nella Messa per l’apertura dell’Anno con chiarezza come la Chiesa locale primavera, una nuova Pentecoste, una della Fede, Benedetto XVI aveva spie- deve vivere rifacendosi alla comunità nuova presenza liberatrice del Van- gato che «se oggi la Chiesa propone descritta negli Atti degli Apostoli: gelo.Anche oggi - ha aggiunto il Papa un nuovo anno della Fede non è per “erano perseveranti nell’insegna- siamo felici, portiamo la gioia nel no- onorare una ricorrenza, ma perché ce mento degli Apostoli e nella comustro cuore, ma direi una gioia più so- n’è ancora bisogno, ancor più che nione, nello spezzare del pane e nelle bria, una gioia umile: in questi cinquanta anni fa». Nell’insistere sulla preghiere”. cinquant’anni abbiamo sperimentato necessità di trovare l’autentico spirito Gli incontri del primo ciclo della ca[…] che la fragilità umana è presente del Concilio «e riscoprire l’essenziale techesi cittadina per gli adulti si proanche nella Chiesa […] e qualche per vivere», Benedetto XVI ha messo pongono come momento ideale di volta abbiamo pensato: ‘Il Signore in evidenza che «in questi decenni è riflessione per riscoprire e rivivere la dorme e ci ha dimenticato’». Ma poi avanzata una ‘desertificazione spiri- nostra fede, e come risposta al riha proseguito: «Abbiamo fatto espe- tuale’».«Che cosa significasse una vita, chiamo forte che viene dal Papa di rienza della presenza del Signore, un mondo senza Dio, ai tempi del «testimoniare una vita nuova, trasfordella sua bontà: il fuoco di Cristo non Concilio lo si poteva già sapere da al- mata da Dio, e così indicare la strada». è divoratore né distruttivo, è un fuoco cune pagine tragiche della storia, ma Elisa Pontiggia silenzioso, una piccola fiamma di ora purtroppo lo vediamo ogni bontà: il Signore non dimentica, il suo giorno intorno a noi. E’ un vuoto che

180

OTTOBRE

duemiladodici


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 181

Chiesa Locale

Programma degli incontri per il primo ciclo di catechesi cittadina degli adulti “Convertitevi e credete al Vangelo: ascolto e testimonianza della fede a cinquant’anni dal Vaticano II” Venerdì 9 novembre

"Salire in alto... per aiutare in basso" Incontro testimonianza con mons. Roberto Busti (Vescovo di Mantova) e Oreste Forno (alpinista e scrittore) ore 21,Teatro S. Valeria, via Wagner 85 La serata di apertura del percorso di catechesi cittadina per adulti sarà una riflessione sulla fede, a partire dalla testimonianza di riscoperta attraverso sette scalate alle cime lombarde narrate da Oreste Forno nel suo libro "L'Altra Montagna". Una fede che deve diventare solidarietà operosa,e per questo ascolteremo dalla voce di mons. Busti i bisogni e le necessità delle sue comunità colpite dal terremoto, per avviare una campagna di solidarietà concreta con le chiese del mantovano.

Venerdì 16 novembre

La conversione: premessa o frutto della fede? Chi convertirà i convertitori? Relatore: don Paolo Ciotti ore 21, parrocchia S. Giovanni Bosco, viale Tiziano 6 Gesù chiamava al cambiamento radicale dei cuori come premessa per comprendere ed aderire alla buona notizia dell’amore di Dio che viene in mezzo a noi. Oggi noi fedeli siamo chiamati a far risuonare il medesimo annuncio agli uomini di oggi. Come chiamare alla conversione senza diventare giudici e maestri privi di misericordia? Come evitare di chiamare misericordia la pavidità e la paura di testimoniare con parole e fatti la novità e la forza del Vangelo?

Venerdì 23 novembre

La Parola di Dio è contenuta nella Sacra Scrittura. Relatore: don Matteo Crimella ore 21, parrocchia S. Giovanni Bosco, viale Tiziano 6 Come dovrebbe cambiare la nostra vita cristiana e la nostra azione pastorale se ricercassimo veramente la Parola di Dio nelle Scritture e nella Liturgia, secondo lo spirito della Dei Verbum e l’insegnamento ricevuto dal cardinal Martini? Dalla legge ai doni dello Spirito, dai dogmi alla narrazione delle meraviglie di Dio, dalla dottrina alla sapienza cristiana disponibile nello Spirito a tutti i cuori: riflessioni sulla Scrittura come fondamento e modello della vita cristiana.

Venerdì 30 novembre

I sacramenti: segni efficaci della Grazia e della fede. Ma a quali condizioni? Relatore: don Antonio Constabile ore 21, parrocchia S. Giovanni Bosco, viale Tiziano 6 Il compito della Chiesa di amministrare i sacramenti è segno efficace della presenza di Cristo oggi. Ma a quali condizioni i sacramenti nutrono la fede e il cammino del popolo di Dio? Come riscoprirne il posto e il valore, per trasformarli in sostentamento della fede.

OTTOBRE

duemiladodici

181


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 182

Chiesa Locale

I Gruppi di ascolto della Parola aprono l’invito a quanti vogliono “staccare la spina” e interrogarsi alla luce dell’Annuncio

Un’ora al mese per vivere pienamente l’Anno della Fede Proposta: lectio su alcuni brani del Vangelo di Marco in sette incontri da ottobre a maggio dal titolo “La tua fede ti ha salvato”. “Vi invito a guardare la realtà come a un occasione per diventare sempre più coscienti della nostra fede. Nei paesi dove la maggioranza è cristiana, è più grande il rischio dirsi cristiani senza esserlo… Il nostro impegno non è di convertire gli altri alla nostra fede, ma di mostrare semplicemente che è bello essere cristiani. Si tratta di parlare con la vita, più che con le parole. (Mons. Luigi Padovese). Nell’anno della Fede, indetto da Papa Benedetto XVI, ai Gruppi di Ascolto della Parola viene proposta la lectio su alcuni brani del Vangelo di Marco attraverso un percorso che si snoda in 7 incontri da ottobre a maggio dal titolo “La tua fede ti ha salvato”. L’intento dell’evangelista è proprio quello di condurre il lettore, attraverso gli avvenimenti, gli insegnamenti e le opere di Gesù, alla fede in un Dio, che, fattosi carne per amore, si rivela con gradualità, rispettando i tempi necessari all’uomo per poter giungere alla piena adesione in Lui. In questo cammino Marco sollecita colui che si accosta al suo vangelo a porsi ripetutamente la domanda su Gesù: “Chi è Costui?” per condurlo,

182

OTTOBRE

duemiladodici

dopo avere visto il Signore morire in croce, a riconoscere in Lui il “Figlio di Dio!” Noi cristiani di oggi abbiamo molte occasioni per ascoltare il “lieto annuncio” di Dio, ma, sommersi dalle preoccupazioni quotidiane, corriamo talvolta il rischio di metterlo in secondo piano, considerandolo al medesimo livello delle numerose altre notizie che udiamo quotidianamente, faticando ad entrare in rela-

zione con Gesù vivo ed operante ancora oggi nella nostra storia personale e di Chiesa. I Gruppi di Ascolto ci offrono l’occasione per staccare la spina da questa frenesia e fermarci un poco a sostare con Gesù, interrogandoci alla luce della Sua Parola di Verità e Vita. Ci sollecitano a vincere la paura di scoprirci poveri e incapaci di incarnare il Vangelo, ponendo la fiducia non nelle nostre forze, ma nell’infinita Misericordia del Padre. Ci invitano alla condivisione con i nostri fratelli nella Chiesa del nostro cammino di gioie, speranze, ma anche di delusioni e cadute, sostenendoci l’un l’altro nella carità fraterna. Invitiamo anche te, lettore, a riservare un’ora al mese per vivere l’Anno della fede con la consapevolezza che ti viene offerto un tempo particolare di grazia. La fede ha bisogno di essere ripensata e vissuta con sempre maggior convinzione, coraggio ed entusiasmo perché a quanti incontriamo sia offerta una parola di speranza e uno sguardo d’amore. Ivana Mariani Deborah Massari Luigia Vismara


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 183

Chiesa Locale

Gruppi di Ascolto nei seguenti giorni alle ore 21 Parrocchia San Giuseppe: presso le famiglie ospitanti: Panzeri Luca Giovanni Via A. Lamarmora, 43 tel. 0362 221007 Colzani Antonio Via Buonarroti, 20 tel. 0362 222206 Crippa Angelo Via Carroccio, 36 tel. 0362 235823 Dell’Orto Patrizia e Renata Via De Nova, 18 tel. 0362 236350 Diotti Romeo Via Porta, 58 tel. 0362 229828 Gatto Angelo Via Umberto, 80 tel. 0362 220976 Viganò Alessandro Via Stefano da Seregno, 42 tel. 0362 235857 Lo Surdo Filippo Corso Matteotti, 189 tel. 0362 325388 Pontiggia Carlo Via Carducci, 17 tel. 0362 238403 Tagliabue Mario Via Carlini, 15 tel. 0362 239431 Tagliasacchi Rodolfo Via Medici, 28 tel. 0362 235943 Villa Maria Via Montello, 189 tel. 0362 236922 nei seguenti mercoledì 14 novembre, 12 dicembre 2012, 23 gennaio, 13 febbraio, 20 marzo, 17 aprile e 15 maggio 2013

Parrocchia S. G. Bosco al Ceredo: presso le famiglie ospitanti: Bezze Via Edison, 14 Meda Forcolin Via Peschiera, 31 Meda nei seguenti mercoledì 14 novembre, 12 dicembre 2012, 23 gennaio, 13 febbraio, 20 marzo 2013 presso le famiglie ospitanti: Arbucci - Giussani Largo Piermarini, 17 Seregno nei seguenti martedì 13 novembre, 11 dicembre 2012, 22 gennaio, 12 febbraio, 19 marzo 2013 presso la famiglia ospitante: Radice Via De Gasperi, 22 Meda Nei seguenti mercoledì 14 novembre, 21 novembre, 28 novembre, 5 dicembre, 12 dicembre e 19 dicembre 2012 Mercoledì 17 aprile 2013 in chiesa per tutti i gruppi

Parrocchia Sant'Ambrogio: presso le famiglie ospitanti: Colombo Marisa Via Turati, 5 tel. 0362 223332 Losa Pina Via Fermi, 58 tel. 0362 239261 Rizzo Carlo Via Solferino, 80C tel. 0362 235575 nei seguenti mercoledì 14 novembre, 12 dicembre 2012, 23 gennaio, 13 febbraio, 20 marzo, 17 aprile e 15 maggio 2013

OTTOBRE

duemiladodici

183


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 184

Chiesa Locale

È presente anche in città l’”Ordo viduarum”

È sempre il linguaggio dell’amore che attira a scelte importanti Alle vedove benedette è affidato il “ministero della consolazione” nei confronti di chi soffre Poiché molti ci hanno chiesto di far conoscere l’Ordo viduarum a cui apparteniamo e soprattutto per esercitare l’obbedienza al nostro Arcivescovo Angelo Scola che ci ha incitati a “portare a tutti la bellezza della nostra consacrazione” vogliamo parlarne alle nostre comunità che amiamo e a cui apparteniamo. L’attenzione alle vedove è presente fin dai tempi della Chiesa primitiva. In particolare nella Chiesa ambrosiana l’azione dello Spirito Santo si è concretizzata per iniziativa di due vedove che, separatamente, hanno chiesto all’allora Arcivescovo di Milano, card. Carlo Maria Martini, di vedere riconosciuta la loro chiamata vocazionale a vivere unite a Gesù perpetuando la fedeltà al proprio sposo nel servizio alla famiglia e alla Chiesa locale. Viene così studiato il rito di benedizione che implica la “consacrazione delle vedove”. Don Claudio Magnoli ha adattato il rito da quello approvato dall’episcopato francese nel 1983. Il card. Martini l’approva e nel giugno 2000 avviene la prima benedizione. L’ordo viduarum è comunque diffuso in tutta Italia. Per la preparazione veniamo seguite da don Eugenio Penna della parrocchia di S. Pietro di Seveso, mentre il responsabile diocesano è mons. Piantanida. Ora però vogliamo trarre dalla profonda omelia del card. Scola, che quest’anno ha presieduto in Duomo il rito di benedizione, alcuni brani. “Quale linguaggio parla Gesù per attirarvi a compiere queste scelte, dopo

184

OTTOBRE

duemiladodici

un’esperienza di matrimonio santo e cristiano? Parla, ancora una volta, il grande linguaggio dell’amore. E qual è la forma specifica di questo amore nuziale che riguarda la scelta di entrare nell’Ordo viduarum? E’ la comprensione che la pienezza dell’amore sta nella capacità di possedere nel distacco.Voi chiedete alla Santa Chiesa, con la benedizione speciale pubblica, di fare un salto di qualità, assumendo non soltanto come condizione propria dell’uomo il possesso nel distacco, perciò la verginità, ma scegliendo anche, in forma specifica e positiva la verginità come vostro attuale stato di vita di vedove, che non viene meno a nessun dovere verso la famiglia, che non lascia in nessun modo cadere il rapporto d’amore col vostro marito - che ritroverete - e col quale state già approfondendo una nuova dimensione di nuzialità. Tuttavia riconoscendo che la sorgente dell’amore e della misericordia è Cristo stesso, riconoscendo questo dato, voi decidete di dedicarvi totalmente a questo Sposo con la maiuscola, che ha generato sulla croce la Chiesa

come sua sposa, dentro la quale voi volete vivere l’esperienza stretta della verginità, seguendo i consigli evangelici non soltanto come deve fare ogni fedele ma in maniera specifica, pubblica, chiara e definitiva”. Poi segue l’incitazione: “Va ad annunciare la bellezza del Regno di Dio! Va ad annunciare che Cristo è presente, è vivo in mezzo a noi, che esiste un luogo in cui si può incontrarlo e questo luogo è la Santa Chiesa, sono le nostre comunità parrocchiali, sono tutte le aggregazioni dei fedeli”. Il Cardinale dopo l’incitazione alla missione prosegue spronandoci a vivere un particolare aspetto ben delineato dalla nostra regola: il “ministero della consolazione” che definisce una delle forme più espressive, più alte e più potenti dell’amore.“Voi che siete passate attraverso il grande dolore della perdita del vostro marito potete consolare le persone che sono nella prova. Prove di svariato tipo: dolore per la perdita del marito, per la perdita dei figli, per un matrimonio ferito, per i figli che sono in grave difficoltà; dolore nei confronti delle solitudini, delle povertà spirituali e materiali così presenti nel nostro tempo; dolore per i peccati che tutti noi commettiamo e che si commettono nella realtà di oggi”. La preghiera di riparazione è una grande forma di consolazione. Concludiamo, con la certezza che viene dalla fede che dopo aver vissuto per Cristo e con Cristo ritroveremo in Lui i nostri cari. Le vedove benedette di Seregno


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 185

Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento

Monsignor Ambrogio Piantanida, monsignor Bruno Molinari, monsignor Luigi Schiatti e dom Leo Kiskinis hanno celebrato una santa Messa di accoglienza

Adoratrici perpetue del SS. Sacramento: la comunità cresce Accolte dieci consorelle provenienti dal monastero di Genova: oggi sono ben ventisette le monache che si alternano giorno e notte in adorazione Martedì 9 ottobre, alle ore 17.30, mons. Ambrogio Piantanida, Vicario dell'Arcivescovo Angelo Scola per gli Istituti di Vita Consacrata della diocesi di Milano, mons. Bruno Molinari, mons. Schiatti e dom Leo Kiskinis hanno concelebrato la Santa Messa, con la quale la nostra comunità ha affidato al Signore una nuova tappa della sua storia: da poche ore avevamo accolto - per formare un'unica famiglia - dieci consorelle appartenenti al monastero delle Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento di Genova. Il monastero ligure, fondato nel 1884, è oggi bisognoso di importanti ristrutturazioni e di un significativo ridimensionamento perché le dieci anziane monache possano continuare a viverci; da ciò la decisione di unirsi alla nostra comunità. Hanno chiesto di essere accolte insieme, di non essere divise. Hanno scelto, pur con la sofferenza che possiamo facilmente immaginare, di poter continuare la loro vita di Adoratrici, più preoccupate di essere nella condizione di vivere la loro vocazione che di mantenere le loro cose e la loro

casa. La comunità di Seregno, quindi, cresce e oggi sono ventisette le monache che si alternano giorno e notte in preghiera alla presenza della SS. Eucaristia. Nel bollettino interno della Federazione delle Adoratrici, la Madre Federale, suor M. Daniela Pozzi, così ha scritto a proposito di questo evento: “Personalmente porto nel cuore due sentimenti opposti, ma che la vita a volte ci fa gustare insieme, come dice un canto a Maria: gioia e dolore hanno un confine incerto. Non sempre è facile tenerli separati, così come la morte e la vita, il seme che marcisce e il frutto che ne nasce. Se da una parte c'è il dolore per una comunità che chiude, dall'altra c'è una gioia profonda per il miracolo

di fede di cui sono stata testimone. Carissima Madre Maria dell'Eucaristia, carissime suor Maria del Sacro Cuore, suor Maria Grazia, suor Maria di Gesù, suor Anna Maria, suor Maria Bernardetta, suor Maria Emanuela, suor Maria Renata, suor Maria Beniamina e suor Maria Immacolata, quando un monastero chiude nel modo in cui voi state chiudendo il vostro monastero, non paragonatelo al fallimento di un'impresa, non pensate alla desolazione per la mancanza di vocazioni che avrebbero potuto tenere in vita un progetto. Altri lo faranno, voi no, noi no! La fede ci dice che la vostra croce di oggi è feconda - come? lo sa Dio. Il vostro sereno abbandono alla volontà di Dio, il vostro religioso distacco, in spirito di povertà e obbedienza, la vostra fraterna unione, porteranno abbondanti frutti spirituali. A Seregno vi accogliamo a braccia e cuori aperti, perché possiate continuare a vivere in fedeltà amorosa e serena la vostra vocazione!”. Le Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento

Nella chiesa del monastero - in via Stefano, 52 - nelle notti da venerdì a sabato e da sabato a domenica, la chiesa rimane aperta e il SS. Sacramento solennemente esposto, per permettere l'adorazione eucaristica anche ai fedeli che lo desiderano.

OTTOBRE

duemiladodici

185


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 186

Basilica San Giuseppe

Il partecipato pellegrinaggio del 25 settembre al monastero delle Carmelitane Scalze di Ferrara

L’abbraccio gioioso e festoso dei nostri concittadini Le nostre vocazioni “generate” dalla comunità cristiana della parrocchia san Giuseppe

Le quattro suore carmelitane seregnesi con mons. Bruno Molinari. Un gruppo di seregnesi, lo scorso 25 settembre, ha piacevolmente “invaso” il parlatorio del nostro “Monastero Santa Teresa” di Carmelitane Scalze, di Ferrara. Accompagnati da monsignor Bruno Molinari, nuovo prevosto di Seregno, e animati dal desiderio di rivederci, ci hanno regalato la gioia di un incontro che ha confermato l’affetto e l’amicizia immutati nello scorrere degli anni. Abbiamo rivisto parenti, amici, conoscenti, ex-compagne di oratorio, abbiamo scambiato qualche parola con ciascuno di loro. Per questo momento di ricordi, confidenze, condivisione e familiarità siamo riconoscenti al Signore e a Lui affidiamo tutti perché siano nella pace, crescano nella fede, nella speranza e nell’amore. Siamo quattro seregnesi “generate” dalla comunità cristiana della parrocchia san Giuseppe: lì siamo state battezzate, educate alla fede, accompagnate in un cammino di maturazione cristiana dalle nostre famiglie, dai sacerdoti, dalle suore, dall’oratorio e da tante persone che ci hanno trasmesso con la vita e le parole

186

OTTOBRE

duemiladodici

la bellezza del credere, dell’imparare ad affidarsi a Dio. Sta iniziando l’Anno della fede, proposto da Papa Benedetto XVI: è un invito a riscoprire la fede, a rivolgere uno sguardo rinnovato a Dio, che ci viene incontro nella persona di Gesù, che ci parla nel Vangelo. La fede si fonda sull’accoglienza di questa Parola, per farla entrare nella nostra vita, per trovare in essa una risposta al senso di ciò che viviamo, per riconoscere, nelle vicende belle e tristi della propria storia, la presenza di Gesù accanto a noi. Lui non aspetta che un nostro sguardo, ed è pronto ad essere nostro interlocutore, nostro amico. Con la preghiera possiamo rivolgerci a Lui, senza timore, ma con fiducia e amore. Scrive S. Teresa di Gesù Bambino (di Lisieux):“La preghiera è uno slancio del cuore, è un semplice sguardo gettato verso il Cielo, è un grido di gratitudine e di amore nella prova come nella gioia...”. E ancora:“Se appena do un’occhiata al santo Vangelo, respiro il profumo della vita di Gesù, e so da quale parte correre…”. Gesù ascolta le nostre parole, i desideri,

le ansie del cuore, e si mette a camminare con noi.Anche S.Teresa di Gesù (di Avila) ci rassicura con la sua esperienza: “Tutto si può sopportare con un Amico così buono, con un così valoroso capitano che per primo entrò nei patimenti. Egli aiuta ed incoraggia, non viene mai meno, è un amico fedele.”. Noi Carmelitane Scalze, seguendo l’esperienza dei santi del Carmelo, cerchiamo di vivere questa intensa relazione di amicizia con “Colui che sappiamo ci ama” (S. Teresa di Gesù) e di allargare i confini del cuore per ospitare le attese di tutti e intercedere. E’ possibile per tutti vivere la vita nella sua bellezza, luogo e tempo di umanità, amore e dono. Speriamo che molti ragazzi e giovani possano incontrare testimoni visibili di questo e possano tuffarsi a loro volta in una avventura esistenziale che farà loro scoprire di essere amati e capaci di amare, nonostante le fragilità e gli errori. In questo modo si scopre, si conosce e si realizza il progetto di Dio sulla propria vita. Ringraziamo di cuore quelli che sono venuti ad incontrarci, quelli che ci ricordano e continuano a volerci bene. L’interesse alla situazione del nostro monastero dopo il terremoto è segno del legame che ci tiene uniti. Siamo grate per le raccolte di offerte effettuate con la vendita di ombrelli, riso, lumini, che hanno animato la vostra generosità e ci hanno commosso. Ancora grazie, con la promessa di un ricordo costante nella preghiera.

Suor Maria Paola (Claudia Tremolada) Suor Maria Benedetta (Mariuccia Frigerio) Suor Mariagrazia (Roberta Pellegatta) Suor Maria Raffaella (Betty Viganò)


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 187

Basilica San Giuseppe

COMUNITÀ PASTORALI MARIA MADRE DELLA CHIESA E SAN LUCA IN SEREGNO

STATISTICA PARROCCHIALE SETTEMBRE

SS. QUARANTORE 2012 "EUCARISTIA: SORGENTE E META DELLA VITA DI FEDE"

BATTESIMI Elisa Zanini Fangke, Beatrice Casonato, Laura Biondi, Giorgia Granatiero, Noemi Caronni, Giulia Vedana, Beatrice Tagliabue, Jude Amoah, Osaretin Ogedegbe, Mattia Commissati, Andrea Longoni, Lorenzo Maira, Aurora Ferrandi, Francesco Dell’Orto, Noemi Frignati, Camilla Proserpio, Riccardo Ceravolo, Leonardo Ronchi, Elenoire Colombo, Diego Pellegatta, Ludovica Sala, Filippo Corbetta, Noemi Egitto, Simone Nespoli, Giada Corallo, Gabriele Brenna, Benedetta Artesani, Gabriele Camesasca, Mirco Banfi. Totale anno: 94

PROGRAMMA NELLA BASILICA SAN GIUSEPPE Giovedì 25 ottobre ore 18.00 S. Messa solenne di apertura fra i Vesperi segue adorazione personale fino alle 20.00 e conclusione con la preghiera di Compieta ore 7.30 ore 8.45 ore 11.45 ore 15.00 ore 17.30 ore 21.00

ore 7.30 ore 8.45 ore 11.45 ore 15.00 ore 17.30 ore 18.00 ore 21.00 ore 21.00

Venerdì 26 ottobre S. Messa seguita da esposizione dell’Eucaristia Lodi e S. Messa con omelia esposizione dell'Eucaristia e adorazione personale preghiera dell'Ora Media e riposizione dell'Eucaristia Esposizione dell'Eucaristia e Adorazione comunitaria, tempo di adorazione personale o a gruppi Vesperi, riposizione dell'Eucaristia e S. Messa Adorazione comunitaria presso il Monastero delle Sacramentine seguita dalla notte di Adorazione Sabato 27 ottobre S. Messa seguita da esposizione dell’Eucaristia Lodi e S. Messa con omelia esposizione dell'Eucaristia e adorazione personale preghiera dell'Ora Media e riposizione dell'Eucaristia Esposizione dell'Eucaristia e Adorazione comunitaria, tempo di adorazione personale o a gruppi Vesperi e riposizione dell'Eucaristia S. Messa festiva della vigilia inizio della notte di Adorazione all'oratorio S. Rocco presso la parrocchia del Ceredo Concerto di meditazione: “La bellezza salverà il mondo”

Domenica 28 ottobre ore 15.00 esposizione dell’Eucaristia e adorazione personale ore 16.30 in Basilica conclusione per tutte le parrocchie di Seregno: Vesperi solenni, Meditazione, Benedizione Eucaristica Le riflessioni in Basilica saranno tenute da don Gabriele Villa Nei giorni delle SS. Quarantore: in Basilica saranno sempre disponibili Sacerdoti confessori presso l'altare della Madonna si raccoglieranno offerte per la cera e per i fiori

MATRIMONI Daniele Gioia e Veronica Barbiere, Rugiero Marziale e Claudia Mele, Alessandro Cappellini e Maria Chiara Vintani, Diego Commissati e Laura Guerra, Daniele Bochicchio e Antonella Militello, Giuseppe Di Bona e Elena Parente. Totale anno: 27 DEFUNTI Albertina Villa (81 anni), Ernesta Camagni (87 anni), Gustavo Brambilla (79 anni), Iolanda Viglione (91 anni), Battistina Gallone (101 anni), Luigi Monti (64 anni), Luigi Meroni (51 anni), Maria Santambrogio (79 anni), Mariairene Dell’Orto (75 anni), Pasqualina Marconi (73 anni), Luigi Riva (63 anni), Irma Vergani (95 anni), Daniela Pastori (56 anni), Renato Somaschini (71 anni), Luciana Tagliabue (85 anni),Vittoria Dini (73 anni). Totale anno: 136

OTTOBRE

duemiladodici

187


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 188

Oratorio San Rocco

Tra le difficoltà a reperire educatori, a trovare i giusti “incastri” tra i mille impegni dei ragazzi, e lamentele dei genitori, è iniziato l’anno catechistico

Ma che fatica il Catechismo… se la famiglia non è coinvolta nella spiritualità del figlio! La spiritualità è materia delicata e richiede perseveranza ed esempio continuo dei genitori Ormai i catechismi si sono avviati in ogni parrocchia al momento in cui scrivo. Niente di nuovo dal fronte si potrà dire… Ma assicuro al lettore che ogni anno è una lunga e logorante battaglia! Perché battaglia? Immaginate in primo luogo, ogni anno la ricerca di persone disponibili a fare la catechista. E naturalmente nessuno lo vuol fare! E le poche persone che si rendono disponibili perché sfiancate dal don o dalle altre catechiste, ovviamente non vanno mai bene ai sempre più esigenti genitori che spesso si aspettano che a fare la catechista ci sia una specialista del settore pronta a tutto, modello “SOS tata”! Purtroppo non è sempre così! E capita che a fare la catechista ci sia una persona esattamente come le altre che in fatto di fede e di pedagogia non è laureata, ahimè! E allora bisogna accontentarsi non solo del prete dell’oratorio che capita (!) ma anche delle catechiste ricordandosi che entrambe le categorie, preti e catechiste, sono, come i politici, espressione del popolo! Ma andiamo avanti. Il secondo problema si chiama INCASTRO. Cioè per un genitore medio occorre incastrare il catechismo tra la scuola e le mille altre proposte che vengono dal mondo dei ragazzi. Dallo sport ai vari corsi senza tener conto delle terapie mediche o similari. E per la legge dell’incastro se non va bene quello pro-

188

OTTOBRE

duemiladodici

posto dalla parrocchia di appartenenza vado allora da quello che mi è più comodo o necessario in base alle esigenze. Qui inserirei un principio che a mio parere deve concorrere nell’impiego del tempo libero del figlio. Il principio è quello dell’appartenenza. E regge solo se tengo veramente a far continuare una crescita nella fede del figlio. Ovvio che se mi accontento della Cresima e basta, questo principio non è da tenersi nemmeno in considerazione. E non sto qui ora a considerare quelli che scelgono il catechismo in base al grado di “sbattimento”. Cioè: mando il figlio laddove mi chiedono di meno. Non li tengo nemmeno in considerazione qui. Ci vorrebbe un trattato solo per queste famiglie! Altro capitolo è la frequentazione. Capitolo doloroso che ogni anno, almeno una volta, mi ritrovo a scrivere sulle pagine di questo mensile: alla fine don Paolo mi manderà a quel

paese per la ripetitività degli argomenti, lo so! Quando su una trentina di incontri all’anno alcuni famiglie fanno partecipare i loro figli, e naturalmente escludo tutte le situazioni particolari e giustificazioni più valide, meno della metà, mi risulta difficile capire se la famiglia è davvero coinvolta nella spiritualità del proprio figlio. La spiritualità è materia delicata e richiede perseveranza ed esempio continuo. Ma non tanto del prete o della catechista che vede il catechizzando un’ora a settimana: ma come sempre dei genitori… Non dico novità in proposito e non mi dilungo. Vado sempre a rompere su questo tasto. Ma d’altra parte mi sono accorto che laddove la famiglia si è lasciata un minimo coinvolgere, l’effetto sui bambini è stato subito evidente. E allora per questo vorrei continuare nel tentativo che mi ha entusiasmato e allo stesso tempo messo alla prova lo scorso anno: la visita nelle famiglie dei catechizzandi. Non sarà la soluzione ottimale a tutti i problemi ma sicuramente un tentativo di mediazione. Ci sarebbero altri capitoli minori da aprire… ma sarà per un’altra volta… Don Gianmario Poretti Vicario C.P.


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 189

Domenica 7 Ottobre monsignor Bruno Molinari ha fatto il suo ingresso solenne come Prevosto di Seregno

“Lavoriamo insieme nella vigna del Signore, anche se mi sento l’operaio dell’ultima ora” Il rito solenne preceduto da un cammino nei luoghi più significativi della Comunità Pastorale Maria Madre della Chiesa E’ stata una giornata linari ha ricordato intensa e significache già ad inizio di tiva, quella di domeluglio aveva nica 7 ottobre, festa mosso i suoi primi della Madonna del passi in Seregno Rosario, per i fedeli proprio da quella della parrocchia S. chiesa, la più anGiuseppe, per la cotica della città, munità pastorale mantenendo fede Maria Madre della alla tradizione che Chiesa e per l’intera ha visto molti suoi città di Seregno. Si predecessori avcelebrava l’ingresso viarsi da lì verso la solenne del nuovo Basilica. Poi una Prevosto, monsignor semplice doBruno Molinari, assemanda, quasi a sotgnato dal card. Antolineare la gelo Scola alla guida volontà di metdi questa comunità, L’ingresso in città di monsignor Bruno Molinari, secondo tradizione è ini- tersi in ascolto nonché amministra- ziato dalla chiesetta di San Salvatore come tutti i suoi predecessori salu- delle esigenze dei tore della comunità tato da dom Giovanni Brizzi e dai fedeli del quartiere. (foto Volonterio) suoi parrocchiani: di S. Luca. ”Cosa volete racL’avvicendamento di un parroco nella dare a questa giornata un’impronta comandare al vostro parroco?” Unavita di una comunità è sempre un mo- ben precisa, mettendosi in cammino nime la richiesta di ricordarsi dei mento atteso e significativo: il deside- per le strade della nostra città, in con- fedeli di S. Salvatore e la promessa di rio di conoscere chi sarà alla guida tinuità con quanto hanno fatto i suoi ricordarlo nelle preghiere. della parrocchia, le sue linee guida in predecessori e - nel contempo - Mons. Bruno ha poi raggiunto a bordo campo pastorale, la capacità di vivere aperto alle nuova realtà ecclesiale, la di una Saab scoperta la chiesa di don quotidianamente accanto ai fedeli af- comunità che comprende le parroc- Orione, accolto dal canto dei fedeli e fidatigli, la sensibilità nel cogliere i chie S. Giuseppe, S. Valeria e S. Gio- dal direttore della comunità, don Luigi “segni del tempo” e i mutamenti della vanni Bosco al Ceredo, scegliendo Pastrello. Il nuovo parroco ha avuto città e della società. Queste le aspetta- uno stile semplice e sobrio, ma denso parole di ringraziamento per l’opera tive che animavano quanti hanno par- di significati e di gesti simbolici.Ad ac- preziosa svolta dal Piccolo Cottolengo tecipato alla cerimonia d’ingresso e compagnarlo al suo fianco c’era don a favore dei tanti fedeli che sono più hanno voluto accompagnare monsi- Paolo Ciotti. distanti dalla parrocchia, ma sopratgnor Bruno in questa occasione. A Il suo cammino, quasi un pellegrinag- tutto ha sottolineato la vicinanza a chi creare un clima festoso e genuino con- gio cittadino, ha preso avvio alle 8.30 soffre. “La sofferenza - ha affermato tribuiva la disponibilità e l’atteggia- dalla piccola chiesa di S. Salvatore, ove non deve mai sfuggire alle attenzioni mento di accoglienza dei presenti, che ad accoglierlo si era radunata una pic- di un sacerdote” e ha avuto un pennon hanno fatto mancare al nuovo pre- cola folla di fedeli con don Giovanni siero speciale per gli ospiti e i loro favosto una parola d’incoraggiamento e Brizzi, il monaco benedettino che da miliari, affidando tutti alla protezione d’augurio. anni cura le celebrazioni in quel della Madonna del Rosario. Dal canto suo mons. Bruno ha inteso rione. Salutando i presenti, mons. Mo- Giunto alla chiesa del Ceredo, dopo

OTTOBRE

duemiladodici

189


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 190

un canto d’accoglienza, un membro del consiglio parrocchiale a nome dei sacerdoti e dei fedeli ha rivolto parole di benvenuto, esprimendo il desiderio di continuare il cammino di comunione avviato con la realizzazione della comunità pastorale.“Ho inteso fare questo pellegrinaggio - ha risposto il nuovo parroco - per tenere insieme i vari luoghi della comunità: ho trovato aiuto e collaborazione. Continuiamo a lavorare insieme nella vigna del Signore, anche se io sono arrivato all’ultima ora. Vedo il grande frutto del lavoro di chi negli anni ha coltivato questa vigna.” A S. Valeria mons. Molinari è stato accolto da don Giuseppe e don Lino, oltre che dai fedeli riuniti prima della S. Messa. Dopo un momento di preghiera, prendendo la parola, ha sottolineato che per ciascuno del luoghi visitati c’era qualcosa di particolare:“Qui sento la vicinanza materna di Maria, c’è la sua casa e nel giorno della Madonna del Rosario a voi chiedo di affidarmi alla Madre e al suo accompagnamento materno.” Non ha mancato poi di ringraziare i laici collaboratori, “immagine e realtà di comunione e testimonianza del Vangelo”. Alle 9.30 il nuovo Prevosto è arrivato davanti alla chiesetta di S. Rocco: ad

190

OTTOBRE

duemiladodici

Gli ospiti di don Orione hanno salutato monsignor Bruno Molinari nella chiesa di Maria Ausiliatrice. (foto Volonterio)

Sopra: La comunità di San Giovanni Bosco al Ceredo, per voce di Claudio Pavan, portavoce del consiglio pastorale, ha porto il benvenuto al nuovo pastore. Sotto: Davanti alla Madonna di Santa Valeria il nuovo prevosto della città ha affidato il suo compito a Maria. (foto Volonterio)

attenderlo il Sindaco Giacinto Mariani, le autorità civili e militari, il vicario episcopale mons. Patrizio Garascia, i bambini dell’oratorio e una folla festante. Da lì il cammino per le strade della città è proseguito a piedi lungo le vie Cavour e XXIV Maggio, addobbate a festa con striscioni beneauguranti, accompagnato dalle note del Corpo Musicale S. Cecilia e da numerosi parrocchiani. In piazza Libertà, davanti al palazzo Landriani, il saluto ufficiale del Sindaco, che ha espresso la volontà di collaborazione e la necessità di una guida per la città che non sia solo materiale, per affrontare i piccoli e grandi problemi di Seregno. “Le consegno una città sana - ha affermato Giacinto Mariani - persone che si spendono per il bene altrui, affiancati dalle autorità civili e militari che assicurano il benessere e la sicurezza della città”. A sua volta mons. Molinari ha ribadito di aver trovato una Seregno dalle tante risorse umane e sociali, vivace e ha auspicato moralità e collaborazione, nei rispettivi ruoli, per contribuire alla crescita della città. Ultima tappa del lungo percorso una Basilica gremita di gente che ha accolto il suo nuovo parroco con un prolungato, caloroso applauso e i canti delle corali delle tre parrocchie della co-


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 191

munità unite insieme molti non credenti o per l’occasione. Dopo la non praticanti che sono lettura del Decreto Arcifra noi, forse lontani dalla vescovile di nomina, ha Chiesa ma non certo dal avuto inizio il significacuore di Dio.” tivo rito della presa di Ha poi proseguito: “Alpossesso, presieduta da l’inizio del ministero di mons. Patrizio Garascia, un nuovo parroco è lee la Celebrazione Eucagittimo domandarsi: ristica. Mons. Molinari è quale programma pastostato invitato a rinnorale vorrà mettere in vare le promesse fatte al atto? Per rispondere mi momento dell’ordinaviene in mente una zione sacerdotale, cui è espressione scritta da seguita l’invocazione Giovanni Paolo II nella allo Spirito Santo e la beesortazione Novo Milnedizione del nuovo lennio Ineunte dopo il parroco.A lui sono state Dalla chiesina dei santi Rocco e Sebastiano, monsignor Molinari grande Giubileo del consegnate le chiavi del accompagnato dal Vicario episcopale, monsignor Patrizio Ga- Duemila; diceva:“Non si tabernacolo e un lezio- rascia, in corteo a piedi ha raggiunto piazza Martiri della Li- tratta di inventare un nario, simboli della co- bertà. (foto Volonterio) nuovo programma. Il munione eucaristica e programma c'è già: è della missione di annunciare ai fedeli nella Chiesa che è in Seregno: metten- quello di sempre, raccolto dal Vangelo il Vangelo; l’acqua del fonte battesi- domi con voi all’ascolto della Parola; e dalla viva Tradizione della Chiesa. male, una stola viola e gli oli sacri a si- pregando e celebrando i sacramenti Esso si incentra in Cristo stesso, da cognificare i sacramenti che un con voi, per voi e per tutti; vivendo la noscere, amare, imitare, per vivere in sacerdote è chiamato a somministrare grazia della comunione anzitutto con i lui la vita trinitaria, e trasformare con e la sua partecipazione al sacerdozio miei confratelli sacerdoti, con i reli- lui la storia fino al suo compimento”. di Cristo; la mitria e la ferula a ricor- giosi, con i collaboratori laici e con Il Papa diceva questo in riferimento dare il legame col Papa e col proprio tutti i parrocchiani; raccogliendo in alla missione della Chiesa nel terzo Vescovo e l’atteggiamento di guida e particolare le sfide oggi emergenti: ri- millennio cristiano, ma vale certaservizio della comunità a lui affidata. guardo alla famiglia, ai giovani, alle an- mente anche per noi, pur nel nostro Infine la presentazione del nuovo par- tiche e nuove sofferenze e povertà, ai piccolo. Dentro questo programma roco all’assemblea, cui è semplice e molto illumiseguito un intenso ap- In piazza Martiri della Libertà, ai piedi di palazzo Landriani- nante, impegnativo ma plauso e lo sventolio Caponaghi, il sindaco Giacinto Mariani ha dato il benvenuto insieme rasserenante delle bandiere da parte al Prevosto della città. (foto Volonterio) c’è tutto quello che dei bambini. serve davvero: il priDurante l’omelia mons. mato della Grazia di Bruno ha richiamato la Dio, la testimonianza profonda comunione della santità, l’impegno con l’Arcivescovo e con della Chiesa ad essere tutta la Chiesa Ambrocasa e scuola di comusiana e ha ricordato “i nione.” pilastri portanti della Ricordando l’immicomunità credente” rinente inizio dell’Anno chiamati dal Cardinale della Fede, ha confesnella sua lettera pastosato: “Questa mattina rale “Alla scoperta del mentre entravo nelle Dio vicino”. nostre chiese e poco fa “Con il medesimo spivarcando la soglia della rito e con le stesse prioBasilica non ho potuto rità vorrei dunque fare a meno di pensare iniziare il mio cammino alla “Porta fidei” di papa

OTTOBRE

duemiladodici

191


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 192

Alcuni sacerdoti che hanno concelebrato la Messa d’ingresso con monsignor Bruno Molinari in basilica san Giuseppe. (foto Volonterio) Benedetto: entro in questa Comunità passando attraverso la porta di una lunga e forte esperienza e tradizione di fede e di carità che ha caratterizzato addirittura nei secoli questa Comunità. E mi auguro che anche il mio ministero di parroco possa essere “porta della fede” sempre aperta attraverso la quale ciascuno riesca a incontrare il Signore, a ritrovare e gustare la bellezza della vita cristiana, in tempi di tanta incertezza e smarrimento quali sono quelli in cui viviamo”. Riferendosi poi alla parabola degli operai della vigna, la pagina di Vangelo proclamata poco prima, ha indicato alcune semplici e preziose indicazioni. La fede è dono di Dio e della sua grazia: “Più che delle nostre opere - ha sottolineato - Dio ha bisogno della nostra fiducia e del nostro abbandono in Lui; lo sento quanto mai vero per me oggi come pastore di questa comunità… non io, ma Dio!...”. Ha ricordato che “Dio viene a cercarci anche quando si è fatto tardi… perché non è mai troppo tardi per Lui... Dio chiama tutti - non solo il parroco! - a

192

OTTOBRE

duemiladodici

lavorare per Lui: non ci vuole spettatori passivi, e dunque anche qui: non io, ma noi.” Infine ha evidenziato che la gratuità sorprendente di Dio: “…ci insegna che nel lavorare per il Signore occorre avere le sue stesse misure di benevolenza, non coltivare invidie o presumere di avere dei diritti particolari…, ragionamenti che contraddicono in pieno la logica del Vangelo.” Ha poi concluso:“Oggi io - pur come prevosto di Seregno - mi sento come l’operaio dell’ultima ora: sono chiamato dal Signore e inviato dal Vescovo a lavorare dove altri hanno già faticato a lungo, ho la fortuna di raccogliere ciò che altri hanno seminato con larghezza e sacrificio, riconosco e apprezzo la bellezza di questa Chiesa edificata dal Signore. E allora sento la responsabilità del mettermi in continuità con i miei ottimi predecessori e sento di doverli ringraziare per l’amore e la dedizione con cui hanno custodito e curato questa “vigna” benedetta e feconda.” Ha chiesto quindi la preghiera e l’aiuto dei parrocchiani, così come si

è affidato a Gesù e alla Madonna del Rosario, a due beati - padre Luigi Monti e don Serafino Mozzarone - ai patroni della comunità, al patriarca Ballerini e al beato Giovanni Paolo II per affrontare il compito che gli è stato affidato. A conclusione della S. Messa il grazie a quanti hanno partecipato alla Celebrazione Eucaristica, dalle autorità ai sacerdoti e religiosi, dai fedeli di Seregno agli amici dei luoghi in cui in precedenza ha svolto il suo ministero, dai piccoli che hanno avuto tanta pazienza a quanti hanno contribuito ad organizzare il giorno del suo ingresso. Sul sagrato la festa è continuata tra applausi, volo di palloncini e tortore, parole beneauguranti e tante strette di mano. I primi passi di mons. Bruno Molinari sono stati importanti e significativi: una comunità ora gli si affianca in un cammino che tutti ci auguriamo intenso e proficuo, ricco di fede e di grazia, tutti tesi a lavorare insieme nella vigna del Signore. Mariarosa Pontiggia


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 193

Abbazia San Benedetto

Il monastero si è arricchito di una pregevole opera: “il Cristo benedicente in Gloria” del maestro iconografo Giovanni Mezzalira

In cripta è ripreso il ciclo della “Lectio Divina” Le icone benedette dal priore dom Kiskinis Gli allievi del corso superiore di iconografia hanno eseguito e donato l’icona raffigurante san Benedetto, all’omonimo centro culturale

Nella cripta della chiesa abbaziale l'abate emerito dom Valerio Cattana tiene la "Lectio Divina". (foto Volonterio)

Il ciclo della “Lectio Divina”, dopo la pausa estiva, è ripreso da una settimana e proseguirà sino alla fine di giugno tutti i sabato, dalle 17 alle 18, nella cripta della chiesa abbaziale. A tenere la “lectio” è l’abate emerito dom Valerio Cattana, che continua così l’iniziativa intrapresa venti anni fa, e mai interrotta, su invito del cardinal Carlo Maria Martini, il quale sosteneva che “occorre insegnare alla gente il metodo semplice e mnemonicamente ritenibile, che si esprime con la triade: lectio, meditatio, contemplatio”. E ancora oggi tutto prosegue con quello spirito, quando per “lectio” il porporato

Le icone benedette di alcune delle allieve del corso di iconografia che si tiene al centro culturale san Benedetto. (foto Volonterio)

intendeva la lettura del brano, meglio se quello della liturgia del giorno, cercando di coglierne le scansioni (la struttura), le parole chiave, i personaggi, le azioni e le loro qualifiche. Per “meditatio” la riflessione sui messaggi del testo, sui messaggi perma- Il priore dom Leo Kiskinis con il maenenti che trasmette stro iconografo Giovanni Mezzalira che e per “contempla- ha dipinto la grande icona del "Cristo tio o oratio”, il mo- benedicente in Gloria". (foto Volonterio) mento più personale della lectio divina, quello nel quale si entra in dialogo con Colui che parla attraverso il testo e attraverso l’intera Scrittura. Il monastero dell’abbazia, domenica 7 ottobre, si è arricchito di una pregevole opera d’arte eseguita dal maestro iconografo Giovanni Mezzalira, che da sette anni segue e dirige il corso di iconografia del centro culturale San Benedetto. E’ una icona che raffigura il “Cristo benedicente in Gloria” con ai piedi i Serafini e nella mandorla, dai toni azzurri, sono inserite stelle e raggi d’oro. Un quadro di 120x240 centimetri che è stato collocato al centro del refettorio del monastero. Sempre domenica 7 ottobre, alle 15, nella chiesa abbaziale, il priore dom Leo Kiskinis, ha presieduto la cerimonia di benedizione delle icone eseguite durante i mesi del corso di iconografia tenuto dal maestro Giovanni Mezzalira. Un corso, aperto a tutti, e che riprenderà il prossimo mese di gennaio. Per le iscrizioni rivolgersi alla portineria del monastero. Gli allievi del corso superiore di iconografia hanno donato al centro culturale san Benedetto l’icona da loro eseguita del santo. L’icona, cioè l’immagine che la Chiesa nella sua tradizione ha consegnato ai credenti come luogo della presenza di Dio e canale privilegiato di grazia, fonda la sua essenza nel cuore stesso della fede cristiana, cioè nel mistero dell’incarnazione del Figlio di Dio. Paolo Volonterio

OTTOBRE

duemiladodici

193


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 194

Parrocchia Santa Valeria

Santa Valeria: il 21 ottobre pellegrinaggio a Pavia, in santuario un missionario predicatore

Anno della fede da vivere ognuno secondo il suo carisma Oratorio, vita eucaristica, comunione con le altre realtà parrocchiali, attenzione alle vocazioni: ciascuno può trovare il suo ambito d’impegno nuovo responsabile della comunità pastorale. Gli abbiamo chiesto di esserci vicino, di essere per noi un sicuro punto di riferimento, nonostante sappiamo che egli, in questo momento, debba preoccuparsi anche di tutte le altre comunità parrocchiali della città di Seregno. Lo ringraziamo della disponibilità che ci ha finora dimostrato e gli auguriamo di iniziare con noi un cammino che dia molti frutti di comunione.

L’anno della fede ci interpella personalmente e la comunità parrocchiale ci dà la possibilità di mettere alla prova i fondamenti della nostra adesione a Cristo, che, come nella vicenda dei discepoli di Emmaus, vuole accostarsi ad ogni persona per dare una risposta alla ricerca del senso ultimo della propria vita. La festa dell’anniversario di consacrazione del Santuario ha dato, a tutti noi, la possibilità di confrontarci sulla nostra fede, ripercorrendo la storia della nostra parrocchia. Sabato 29 settembre ci siamo trovati con don Bruno e don Giuseppe in santuario e attraverso fotografie e commenti abbiamo avuto la possibilità di apprezzare ancora una volta tutto quello che i nostri padri ci hanno trasmesso. L’eredità ricevuta, visibile attraverso le mura del santuario e tutte le opere in esso presenti e le suppellettili, sono simboli concreti della fede che ha animato la vita dei nostri predecessori e del loro deside-

194

OTTOBRE

duemiladodici

rio di trasmetterla alle generazioni future. Il nostro pensiero è andato anche ai tanti benefattori, che attraverso i loro piccoli e grandi sacrifici hanno permesso la realizzazione del santuario e delle costruzioni ad esso annesse, che sono state utili a costruire la comunità attraverso le diverse generazioni. La nostra gratitudine è stata rivolta anche a tutti i sacerdoti che hanno svolto il loro ministero nella nostra comunità. Il ricordo di quanto abbiamo da loro ricevuto ci ha fatto rendere grazie al Signore di averceli fatti conoscere. Grazie anche alla loro gestione della comunità e alle tante scelte di volta in volta fatte per rispondere alle sempre nuove necessità, i nostri cari sacerdoti ci hanno permesso di reagire costruttivamente alle sfide della società e di superare momenti di difficoltà e di prova. Durante la Messa delle ore 11 di domenica 30 settembre abbiamo accolto monsignor Bruno Molinari come

FESTA DELL’ORATORIO Domenica 14 ottobre con la Messa solenne delle ore 11, presieduta da don Giuseppe insieme a don Guido, abbiamo festeggiato l’apertura ufficiale dell’anno oratoriano. La partecipazione vivace e numerosa di tanti bambini, ragazzi, famiglie ha permesso di vedere concretamente la bellezza della comunità radunata attorno all’Eucaristia e che ci rende Chiesa del Signore. Ciascun partecipante aveva preparato per questa giornata una sua ‘impronta’ che è stata posta in una cesta ai piedi dell’altare: con ciò si è voluto sottolineare l’importanza dello stare insieme, ciascuno con le proprie doti e le proprie caratteristiche, per percorrere un cammino di amicizia e di condivisione gli uni con gli altri, ma soprattutto con Gesù, l’amico a noi più vicino e più fedele. Durante la celebrazione, con il mandato per catechisti ed educatori, alla presenza anche di Giulia, l’educatrice responsabile, di Madre Renata e del seminarista Salvatore, don Giuseppe ha sottolineato l’importanza di questo servizio di volontariato molto prezioso nei confronti dell’educazione delle generazioni future e si è complimentato della loro presenza numerosa. Questo è sicuramente un segno


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 195

Parrocchia Santa Valeria

visibile di una comunità che guarda con speranza e fiducia al futuro, ed è capace di manifestare la sua fede. La parabola del lievito nella pasta, commentata durante l’omelia, deve essere lo stile di vita del cristiano: Gesù ci invita ad essere presenza nella società, nel mondo, non facendo cose spettacolari, ma nella vita ordinaria con il fine di rendere tutta l’umanità ‘pasta buona’. EVENTI DI OTTOBRE Don Giuseppe ha proposto un itinerario di preghiera per le vocazioni. In particolare, ha chiesto di pregare per il cammino in preparazione al sacerdozio del nostro seminarista Paolo Confalonieri con una sera di Adora-

zione Eucaristica mensile, presso la cappella Santa Caterina. L’appuntamento di questo mese si è svolto giovedì 4 ottobre, dalle 20.30 alle 22. La partecipazione è stata numerosa e fervente, l’esperienza è stata significativa per ogni partecipante. Il prossimo appuntamento di Adorazione sarà per la sera dell’8 novembre. Per iniziare l’anno della fede è stato proposto per domenica 21 ottobre un pellegrinaggio a Pavia, per riscoprire la figura di sant’Agostino, attraverso le sue reliquie conservate presso la Basilica di San Pietro in ciel d’oro. L’incontro con questo Padre della Chiesa, notevole esempio di santità, vuole essere una sollecitazione a rinnovare nel profondo di noi stessi la decisione di

STATISTICA PARROCCHIALE GIUGNO, LUGLIO BATTESIMI: Mattia Ferrario, Jennifer Sottile, Matteo Anfuso, Christian Alemanno, Luca Ninotta,Viola Pellegatta, Sara Pugliatti. Totale anno: 34 MATRIMONI: Marco Novati e Serena Dalla Longa, Davide Diotti e Marilisa Gallo, Fabio Mariani e Eleonora Loni Meroni, Michele Scoca e Rosalia Boscia. Totale anno: 20

cercare la verità della nostra vita, come ci suggerisce Papa Benedetto, per realizzare quell’incontro con il Signore della vita che sa illuminare ogni cosa. Ottobre è tradizionalmente, per la nostra parrocchia, il mese dedicato all’attenzione missionaria e al sostegno dei nostri missionari, annunciatori del Vangelo di Cristo, operanti in varie parti del mondo. Domenica 21 ottobre ci sarà la presenza di un missionario durante le S. Messe, che racconterà le sue esperienze e ci inviterà a riflettere sul tema della giornata “Ho creduto perciò ho parlato”: partendo dalla nostra fede dobbiamo diventare tutti missionari.Ai bambini e ai ragazzi della catechesi vengono proposte attività di animazione e una piccola rinuncia a favore dei bambini che vivono condizioni di vita più disagiate. Domenica 28 ottobre, all’interno delle Giornate dell’Eucaristia che celebreremo in contemporanea a tutte le parrocchie della città, al termine del momento di Adorazione in santuario delle ore 16, sarà proposto per tutti un ‘Merenda-party’ presso il Buffet del Pellegrino in via Piave, con i prodotti del commercio equo-solidale. La mostra missionaria, che vuole avvicinare tutta la comunità parrocchiale alla realtà della missione ad gentes, è stata allestita presso il salone di via Piave e sarà aperta da sabato 20 ottobre fino a domenica 4 novembre. Paola Landra

DEFUNTI: Padre Pino Mariani (82 anni), Elena Fogola (98 anni), Giovanni Citterio (82 anni), Anna Dell’Orto (85 anni), Maria Scalera (83 anni), Alice Valsecchi (89 anni), Rosalia La Rosa (88 anni), Luigia Angela Radaelli (95 anni), Romea Ottolini (86 anni), Madre Angelina Sangalli Canossiana (88 anni), Dina Marcarini (98 anni), Camilla Sironi (78 anni), Dorino Gavazzi (85 anni), Antonino Liscia (73 anni), Madre Luigia Gualdoni Canossiana (89 anni), Cesare Augusto Falsini (69 anni), Angela Carnago (90 anni), Angela Leveni (81 anni), Noemi Dell’Orto (83 anni). Totale anno: 63

OTTOBRE

duemiladodici

195


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 196

Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo Un incontro pubblico ha fatto il punto su una realtà educativa che non può proporsi come nel passato

Oratorio: quale futuro, e cosa gli chiediamo? Un luogo di incontro e di crescita alla ricerca di modi e stili sempre nuovi, mantenendo ferma la propria identità. Tra fine settembre e la prima metà di ottobre nella nostra comunità abbiamo vissuto alcuni momenti che ritengo molto significativi: le feste dell’oratorio e l’ingresso canonico del nuovo parroco e responsabile della Comunità pastorale. Le feste degli oratori non sono una novità, tuttavia segnano l’inizio delle attività degli oratori e sono un richiamo e un segno evidente della loro presenza. Festa dell’oratorio vuol dire ribadire ancora l’importanza dell’oratorio nella vita delle nostre parrocchie, e delle nostre famiglie; un modo per richiamare l’attenzione e rilanciarne le proposte. Non è solo gioco. Oltre a una Celebrazione Eucaristica ben preparata e curata, nella quale un gruppo di adolescenti di Ceredo e Santa Valeria hanno fatto la professione di fede, ho trovato significativo e stimolante un incontro proposto la sera del 9 ottobre dal titolo “Cosa chiediamo all’oratorio?” Purtroppo la partecipazione non è stata gran che, considerando che la proposta era rivolta ai due oratori: una trentina di persone in tutto. Nonostante questo, tuttavia, ho visto molto interesse e coinvolgimento da parte dei partecipanti. Dall’intervento di Daniela Mapelli, Ausiliaria diocesana, collaboratrice con la FOM (Fondazione oratori milanesi), è emerso che l’oratorio ha ancora molto da offrire alle giovani generazione, se però non si commette l’errore di confrontarlo e di paragonarlo a quello di alcune decine di anni fa, o peggio, di volerlo riproporre allo stesso modo. Una certa distanza emerge sulla “domanda” all’oratorio: cosa si chiede, cosa ci si aspetta dall’oratorio? Cosa l’oratorio può offrire? Non sempre queste due cose coincidono. Ne è prova la spropor-

196

OTTOBRE

duemiladodici

zione evidente tra la partecipazione all’oratorio feriale (centinaia) e all’oratorio domenicale (decine). C’è ancora molta considerazione, stima e fiducia nei confronti dell’oratorio, visto come luogo affidabile, anche se le diverse condizioni in cui vivono le famiglie rendono più difficile quella continuità e consuetudine all’oratorio, più comune invece qualche decina di anni fa. Non di rado l’unico giorno in cui la famiglia è insieme è proprio la domenica, con le ovvie conseguenze che ne derivano. Nonostante tutto questo la sfida che l’oratorio può lanciare ancora oggi è quella di essere un luogo di incontro e di crescita nella comunità cristiana, trovando modi e stili sempre nuovi e sempre in dialogo con le domande della gente, mantenendo ferma la propria identità. Il dr. Michele Ferri,

presidente dell’associazione “Passo dopo Passo Insieme” ha invece presentato l’esperienza del doposcuola attivo in un oratorio di Sesto San Giovanni, nata dall’aver individuato un bisogno reale per molti ragazzi del quartiere. Partita un po’ in sordina e con molte difficoltà è ora un’occasione di aggregazione, di studio, di esperienza di lavoro insieme, aperta a tutti, indistintamente, ma con una precisa identità cristiana, che raccoglie numerosi volontari e utenti, in costante rapporto anche con la scuola. È un esempio di come l’oratorio può entrare in dialogo costruttivo con altre realtà e con il quartiere in cui vive. Infine, una considerazione sulla celebrazione, dello scorso 7 ottobre, di ingresso di mons. Molinari come parroco e responsabile della nostra Comunità pastorale. Ho condiviso profondamente la scelta di tenere un’unica celebrazione di ingresso per tutte le parrocchie, facendola precedere da una Celebrazione Eucaristica nelle domeniche di settembre in ciascuna delle tre parrocchie. È un segno che si sta camminando verso una coscienza sempre più di insieme e di comunità. Anche il lungo percorso prima della celebrazione, toccando le parrocchie e le altre chiese, è stato un modo per esprimere quel senso di unità e di comunione che deve crescere sempre più in ciascuno di noi. Bello, davvero bello, vedere l’accoglienza e il senso di festa nelle moltissime persone che hanno partecipato: è proprio un segno incoraggiante lungo il cammino della nostra comunità pastorale.

Don Sergio Dell’Orto Vicario C.P.


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 197

Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo

OTTOBRE

duemiladodici

197


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 198

Comunità Pastorale San Luca

Calda accoglienza per mons. Hanna Alwan, a Seregno per amministrare la S. Cresima

Un primo passo per un legame con la Chiesa del Libano? La positività di questa esperienza fa sperare che possa nascere una relazione tra Seregno e quella terra "benedetta" La città attendeva il giorno in cui mons. Bruno Molinari avrebbe fatto il suo ingresso come Pastore, Prevosto della Basilica di San Giuseppe. In comunità ci si era preparati per bene. Il programma era completo. I presbiteri e il consiglio pastorale avevano definito il programma dei momenti dell’evento. Domenica 7 ottobre sarebbe stata una giornata stupenda anche se faticosa per monsignor Molinari. La gente cristiana lo avrebbe avvicinato e, forse per la prima volta, avrebbe avuto la possibilità di comunicare con lui, personalmente. La sua affabilità avrebbe messo a proprio agio chiunque avesse desiderato almeno salutarlo e dargli il benvenuto. E di gente ce n’è stata davvero tanta nelle diverse convocazioni del giorno. A sera di certo avrebbe pregato il Signore che per il ministero del nostro Arcivescovo, l’aveva condotto a guidare questa porzione di Chiesa. Seppure stanco avrebbe sentito nel cuore tanta fiducia per il suo futuro pastorale, tanta serenità e la promessa di un impegno totale al servizio della ‘sua’ gente sarebbe stata rinnovata nel suo dialogo personale con il Signore. Ma Monsignore mi ha sorpreso quando l’ho raggiunto per telefono chiedendogli se gradiva organizzare una serata presso il ‘mio antico amore’, il Circolo Culturale San Giuseppe, con Sua Ecc.za Mons. Hanna Alwan, Vescovo della Chiesa Maronita in Libano. Era in Seregno presso la comunità di San Luca dove domenica 7 ottobre avrebbe amministrato la S. Cresima nelle tre parrocchie della B.V.Addolorata al Lazzaretto, a San Carlo e a S. Ambrogio. Con rammarico mi ha risposto che non sarebbe stato possibile perché la sera di venerdì 5 ottobre il Circolo aveva organizzato una serata sul cardinal Martini con Padre Sorge e Andrea Maria Valli, il noto vaticanista. Però, aggiunse subito, con mia sorpresa, che lo avrebbe

198

OTTOBRE

duemiladodici

accolto volentieri nella serata di sabato 6 ottobre per la celebrazione della Messa vigiliare, proprio a ridosso della ‘sua grande giornata’ quando avrebbe celebrato il suo solenne ‘ingresso’ in città! E così sabato 6 ottobre, in Basilica, alla S. Messa delle 18, la gente cristiana presente ha potuto pregare con un ‘testimone’ delle terre dove si vive la fede nei rischi quotidiani. Mons. Hanna è amico fraterno da tanti anni. L’avevo vicino quando insegnava nelle Università romane ‘Diritto canonico orientale’, quando aveva ricostruito il Collegio maronita chiuso da decenni, quando operava nella Sacra Rota come giudice. Una personalità squisita, umile e colto, mons. Hanna ha condiviso l’esperienza del suo popolo in Libano accogliendo il Santo Padre Benedetto XVI che nonostante i rischi aveva voluto firmare di persona nella terra dei cedri e degli eremiti l’esortazione apostolica dopo il Sinodo dei patriarchi d’oriente celebrato un anno prima. La Chiesa maronita è in una fase di rinnovamento dopo l’elezione del nuovo patriarca, Sua Beatitudine. Fu proprio questo nuovo Pastore, il Papa dei Maroniti, a voler accanto a sé, richiamandolo da Roma, mons. Hanna e affidandogli il compito di riorganizzare l’intera chiesa. Un anno fa i preti della

comunità di San Luca lo avevano invitato a presiedere le liturgie durante le quali nelle parrocchie sarebbe stata amministrata la Cresima ai loro ragazzi. E’ venuto apposta dal Libano e per la prima volta ha amministrato il sacramento della Confermazione. La sua gioia è stata grande e sincera per l’esperienza vissuta, in particolare per l’accoglienza ricevuta come confessa lui stesso nella pagina di ringraziamento che mi ha voluto inviare. Posso esprimere una speranza? Dopo questa ‘visita’ straordinaria vorrei tanto che mons. Hanna diventasse amico della Chiesa che sta in Seregno. Possa nascere una ‘relazione’ profonda così che Seregno, il suo presbiterio, la sua gente, si senta in futuro legata a quella terra ‘benedetta’ vivendo concretamente quella ‘comunione ecclesiale’ che in tante occasioni il Santo Padre ha suggerito. Una ‘comunione’ che permetta di condividere problemi, difficoltà, speranze nella preghiera e nell’accoglienza reciproca. E se mi viene perdonato... mi piacerebbe che capitasse anche per il Libano quanto è successo tanto tempo fa con la Polonia. Seregno possa vivere una relazione fraterna con la Chiesa Maronita Libanese proprio come è successo con quella comunità cristiana polacca di S. Floriano e di Cracovia dove è nata l’affettuosa ed esaltante amicizia con il Santo Padre Giovanni Paolo II, nei tempi dell’oppressione comunista e vissuta con entusiasmo negli anni che seguirono. Ho ricevuto da S. Eccellenza Mons. Alwan una paginetta di ringraziamenti. Penso ci stia in questo piccolo servizio. La sua parola rivela la sua sorpresa per l’accoglienza che gli è stata riservata dai seregnesi. Grazie.

Don Pino Caimi Continua da pagina 199


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 199

Parrocchia Beata Vergine Addolorata

Ottobre, un mese ricco di avvenimenti e ricorrenze

Don Giovanni Ferrè presente alla festa patronale Un legame che non è venuto meno col passare del tempo Ripercorrere il mese di ottobre nella nostra parrocchia del Lazzaretto significa ripercorrere un mese ricco di “feste della fede”. Domenica 7 il giovane vescovo libanese mons. Hanna Alwan - amico di lunga data di don Pino Caimi - ha amministrato la Cresima a 21 ragazzi e un adulto della parrocchia. In un perfetto italiano, mons. Hanna ha invitato tutti i cresimati a custodire la fede ricevuta, intensificando per questo i legami con tutta la comunità parrocchiale, chiamata a farsi carico con gioia della vita e della maturazione dei più giovani. Il sapere poi che mons. Hanna ha accompagnato da vicino il Santo Padre nella sua recente visita in Libano, ha reso la sua presenza in mezzo a noi ancor più significativa. Domenica 14 ottobre è stata invece la volta della festa patronale del Lazzaretto. La Messa delle 11.30, presieduta da don Giovanni Ferrè, è stata la manifestazione più bella di come fra sacerdoti e comunità vi sia un legame che pur nel necessario e persino doveroso distacco - non viene meno col passare del tempo. L’emozione era palpabile negli occhi di tutti. Mentre poi, nel pranzo fraterno seguito alla celebrazione, ascoltavo le parole e i ricordi di don Giovanni, ho potuto verificare la profonda consapevolezza dell’aiuto offerto alla nostra comunità in quegli anni ormai lontani ma anche - contemporaneamente - la gioia per il sostegno da lui stesso ricevuto dalla gente nel vivere la sua fede e il suo ministero. È questa, mi pare, la prima e più grande collaborazione fra preti e laici. Ma i momenti di festa non sono finiti. Domenica 21 la nostra comunità si stringe con tanta gioia intorno a numerose coppie di sposi che festeggiano significativi anniversari di matrimonio. In

un mondo in cui sembra che tutto sia precario e con ciò destinato a svanire nel tempo, è bello contemplare con stupore persone assolutamente normali che, attraversando le gioie e le fatiche di tutti, hanno saputo rimanere fedeli a quel “per sempre” detto il giorno del loro matrimonio. Con la consapevolezza, ovviamente, che la loro fedeltà è stata resa possibile e affascinante a partire dall’infinita fedeltà di Dio verso l’uomo. Da ultimo, nei giorni 26-27 e 28 ottobre, anche la nostra comunità, insieme a tutte le altre parrocchie di Seregno, vivrà le Giornate Eucaristiche. Il tema scelto - Eucaristia, sorgente e meta della vita di fede - vuole proprio invitarci a sostare con gusto e desiderio dinanzi al Pane consacrato, nella consapevolezza che solo lì trova autentico compimento l’anelito di bene e di felicità che abita il cuore di ogni uomo. Significativo è poi il fatto che le Giornate Eucaristiche al Lazzaretto vedranno la gradita presenza in mezzo a noi, come predicatore, di mons. Molinari, Prevosto della città e in questo momento anche amministratore della nostra Comunità Pastorale. La conclusione delle Giornate infine, come per tutte le altre comunità, non avverrà nella propria parrocchia, ma in Basilica tutti insieme a significare - anche tramite questo semplice gesto - la profonda unità di tutti i credenti intorno all’unico vero Pane di Vita. Non ci resta allora che pregare ripetendo le parole di un antico inno attribuito a S. Tommaso: “Oh memoriale della morte del Signore, Pane Vivo che dai vita all’uomo. Concedi al mio spirito di vivere di te, e di gustarti sempre e dolcemente”. Don Gabriele Villa Vicario C.P.

Continua da pagina 198 Don Pino, i due giorni che ho passato nella comunità di Seregno, tra le sue chiese, i suoi fedeli, preti, ragazzi e ragazze mi hanno recato tanta gioia e felicità nel cuore per diversi motivi. Il primo perché per me è stata la prima volta che ho celebrato il sacramento della Cresima, anche perché sono vescovo solo da un anno e perché nella mia chiesa orientale Maronita, il sacramento della Cresima si somministra insieme al Battesimo e quindi non si celebrano Cresime in questo modo ad un gruppo di giovani insieme, per cui questa celebrazione rimarrà un bellissimo ricordo nella mia memoria ministeriale. Il secondo motivo è stato la bella ed affettuosa accoglienza che mi è stata riservata in tutte le chiese e da tutti i sacerdoti: don Giuseppe, don Sergio, don Alessandro, don Gabriele e soprattutto il Rev.mo Prevosto don Bruno che mi ha cordialmente accolto onorandomi della celebrazione della Santa Messa prefestiva di sabato sera nella sua Basilica e salutandomi con bellissime ed incoraggianti parole per me, per la mia patria e la mia Chiesa, dimostrando un mirabile spirito di apertura e un vero senso dell’universalità della Chiesa. Il terzo motivo è stato il ritrovamento di carissimi amici ai quali mi lega una vera ed autentica amicizia come don Pino ed altri; sono tornato con molto piacere in Italia, il Paese che ho amato e dove ho passato i migliori ventisei anni che sono la metà della mia vita. Sua Ecc.za Mons. Hanna Alwan

OTTOBRE

duemiladodici

199


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 200

Parrocchia S. Carlo

Il gruppo missionario di San Carlo si presenta

“Andate e annunciate il Vangelo” L’attività principale consiste nel raccogliere fondi per le missioni Ci sono alcune persone, a San Carlo, che hanno molto a cuore l’esortazione di Gesù Risorto ai Discepoli e, nel loro piccolo, cercano di metterla in pratica: sono i componenti del gruppo missionario. Sono Alba, Camilla, Cecilia, Gianna, Roberta e Rosy che da molto, moltissimo tempo dedicano parte del loro tempo a questa attività. E poi ci sono io, Gilberto, il responsabile. Ma in cosa consiste il nostro operato? Come si aiutano le Missioni? Che cosa ci spinge? L’ho chiesto a loro prendendo come spunto la Giornata Missionaria Mondiale del 21 ottobre. A Rosy Paro, la coordinatrice del Gruppo, domando: “Ho creduto, ho parlato”, che è il tema di questa Giornata Missionaria, in qualche modo può essere il nostro motto? “Certamente”, risponde “io desideravo testimoniare la mia fede nella nostra comunità ed è venuto naturale allargare il discorso cercando di sensibilizzare quante più persone sull’importanza delle missioni nel dare alla parola di Cristo una valenza universale”. Ci sono delle figure di riferimento che da San Carlo hanno portato la parola di Dio nel Mondo?” “Sì, abbiamo avuto cinque Suore che si sono recate in quasi tutti i continenti, quattro facenti parte delle Missionarie Saveriane di Maria: suor Giuditta Grassi, che ha operato in Brasile, suor Lina Bescapè, sempre in Brasile e poi in Thailandia, suor Maria Pia Arienti, in Congo e suor Luigina Barlassina, anch’essa in Congo, ora Zaire; suor Tarcisia Arienti, Suora di Nostra Signora degli Apostoli, ha operato in Costa D’Avorio quindi in Algeria ed è l’unica che non è più con noi avendo lasciato la vita terrena nel 1984. Le altre ora vivono nella sede delle Saveriane di Maria, a Parma, ed è là che noi inviamo tutto ciò che raccogliamo perché poi vada a raggiungere chi è ancora in prima linea, ai confini della terra, nel portare aiuto agli ultimi, nei luoghi più disa-

200

OTTOBRE

duemiladodici

giati o nelle scuole o negli ospedali, ma soprattutto nell’annunciare la Parola di Dio. Una menzione a parte merita il Diacono Emiliano Drago, ora residente a San Carlo, che ha trascorso prima tre anni e poi altri otto in Zambia”. Chiedo a Roberta Invernizzi di spiegarci qualcosa su come opera il gruppo missionario: “L’attività principale consiste nel raccogliere fondi da inviare alle missioni per sostenerle economicamente: per far questo organizziamo periodicamente banchetti di vendita presso la chiesa, come faremo anche domenica prossima, con le mele e le bisciole, i dolci tipici e buonissimi della Valtellina. Poi, in altri periodi dell’anno, vendiamo torte, fiori, oggetti vari provenienti dalle Missioni e organizziamo anche una lotteria. Partecipiamo anche all’iniziativa Saveriana del gesto del riso ed il ricavato di questa vendita straordinaria di riso viene usato principalmente per sostenere l’Evangelizzazione”. A Cecilia Arienti domando che cosa l’ha spinta ad entrare nel gruppo missionario. Ci parla anche lei del testimoniare la propria fede, seguendo l’esempio di San Paolo, e che missione è anche il poterlo e doverlo fare non solo in terre lontane ma anche qui, nel nostro quartiere, nella nostra piccola comunità, con le persone che magari conosciamo solo di vista e che forse vivono frettolosamente un’esistenza lontana da Gesù, senza sapere che hanno bisogno di Lui, e con rinnovata forza, ora che è cominciato l’anno della Fede”.

“Sì, ma come possiamo fare?” Risponde Gianna Freguia:“Come dice il Santo Padre siamo chiamati a far risplendere la parola di verità, dobbiamo confessare la nostra fede in tutti gli ambiti, nella famiglia, al lavoro, in parrocchia, infondendo amore, gioia, entusiasmo, anche con lo strumento della preghiera, il Credo soprattutto. Parafrasando San Paolo dobbiamo usare il cuore per credere e, assolutamente senza paura, la bocca per trasmettere”. La domanda per Alba Mascapè è cosa potrebbe dire a chi sente dentro di sé una spinta per dare un proprio contributo non sapendo bene come fare.“Venite” risponde “parlate con noi, portate le vostre idee e ci arricchiremo insieme. Non lasciatevi trascinare nella mediocrità del non fare. Non adagiatevi nella banalità di un quotidiano che vi da poco o nulla. Scoprite quanto di bello c’è nell’affidarsi a Dio. Riscoprite l’amore, la gioia del donare e del donarsi. Dentro di voi sarete ripagati mille volte per ciò che avete dato”. A Camilla Ballabio chiedo se sente qualche difficoltà ora che da tempo non abbiamo il parroco.“Si” risponde “è vero, ci manca la guida, il Pastore. Sentiamo la mancanza di una parola, di un indirizzo, di una conferma o di un incoraggiamento. Per assurdo ci manca anche un rimprovero, quando servirebbe. Ma sappiamo che dobbiamo avere fiducia e che presto o tardi tutto sarà risolto. Nel frattempo preghiamo il Signore perché Lui sicuramente potrà illuminare la via di chi ora sta cercando. E continuiamo il nostro lavoro perché crediamo di essere sulla giusta strada della testimonianza che ci ha indicato anche il nostro arcivescovo Angelo. Ecco. Questo è il gruppo missionario di San Carlo. Con grande entusiasmo, con umiltà, con serenità e soprattutto con grande gioia, la gioia che ci viene dal portare sempre Gesù nel nostro cuore. Gilberto Pennati


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 201

Notizie in breve

CALENDARIO PASTORALE Giovedì 1 novembre Domenica 21 ottobre Giornata missionaria mondiale Parrocchia San Giuseppe, ore 16.00, Battesimi comunitari Oratorio San Rocco, primo incontro per i genitori del corso 3 (nati anno 2002) Parrocchia Santa Valeria, pellegrinaggio parrocchiale a Pavia da S. Agostino per l’inizio dell’Anno della Fede Parrocchia San Giovanni Bosco, ore 15.30, Battesimi comunitari ore 19.30, CINEFOKUS per 18/19enni e giovani, presentazione proiezione del film “Cose dell’altro mondo” (vedi programma dettagliato a pag. 204) Parrocchia Sant’Ambrogio, ore 9.45, S. Messa animata dai bambini con la presenza di un coro africano del Benin ore 12.30, pranzo missionario all’oratorio Dal 20 al 28 ottobre, mostra missionaria Ore 18, incontro adolescenti e 18/19enni Parrocchia San Carlo, ore 10.30, S. Messa con mandato catechistico Parrocchia B.V. Addolorata al Lazzaretto, ore 10, S. Messa per la Vita promossa dal Movimento per la Vita cittadino

Giovedì 24 domenica 28 ottobre Giornate eucaristiche (vedi programmi dettagliati sulle pagine parrocchiali) 40ore pastorale giovanile Al S. Rocco dalle ore 22.00 alle ore 22.30 Adorazione guidata per preadolescenti, adolescenti, 1819enni e giovani. Dalla 3° media in avanti turni di Adorazione notturna fino alle 7.30. Alle ore 8.30 conclusione e colazione. L'oratorio chiude a mezzanotte.

Domenica 28 ottobre

Oratorio San Rocco, primo incontro per i genitori del corso 1 (nati anno 2004)

Mercoledì 31 ottobre Parrocchia San Giovanni Bosco, ore 8.30, S. Messa a suffragio di don Giorgio Mondonico

Parrocchia San Giovanni Bosco, ore 15.30, S. Messa al cimitero di Meda Abbazia San Benedetto, ore 15.00, Vespri e processione al cimitero

Venerdì 2 novembre Commemorazione dei fedeli defunti Ore 15.30, S. Messa al cimitero di Seregno Parrocchia San Giuseppe, ore 10.00, S. Messa nella chiesetta di S. Rocco Parrocchia Santa Valeria, ore 20.45, S. Messa con ufficio generale Parrocchia San Giovanni Bosco, ore 8.30 e 20.30, S. Messe

Da sabato 3 a venerdì 9 novembre

Parrocchia San Giuseppe, ore 7.30, S. Messa alla chiesa S. Rocco (sospesa in basilica)

Domenica 4 novembre Parrocchia San Giuseppe, ore 11.30 e 16.00, Battesimi comunitari Oratorio San Rocco, ore 14.30, primo incontro per i genitori del corso 0 (nati anno 2005)

Domenica 11 novembre Parrocchia Santa Valeria, Battesimi comunitari Parrocchia San Carlo, ore 15.30, inizio catechesi gruppo Nazareth - 3ª elementare Parrocchia San Giuseppe, dopo le S. Messe è in distribuzione il libretto della preghiera dell’Avvento

Lunedì 12 novembre Comunità pastorale Maria Madre della Chiesa, ore 21, all'oratorio di S. Valeria in via Piave, consiglio pastorale.

Martedì 13 novembre

Decanato di Seregno, ore 21, oratorio di Giussano - via D’Azeglio, Lectio divina guidata da don Enrico Castagna sul tema “ … e molti credettero” (At. 4,4) La gioia della fede nello slancio apostolico della prima comunità cristiana. “Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso”. Il cuore della fede: l’evento pasquale (At 2,14-36)

Mercoledì 14 novembre

Gruppi di Ascolto, ore 21.00, nelle case ospitanti Parrocchia San Giuseppe, ore 9.30, Catechesi degli adulti in basilica sul tema della fede In quest'ultimo mese si sta facendo un'opera di controllo e verifica del gruppo. Non ci sono stati avvenimenti importanti. Si è ripreso, al primo martedì del mese di ottobre, la consueta celebrazione della S. Messa serale alle ore 20.30 presso l'Istituto delle Suore Canossiane alla quale hanno partecipato un discreto numero di amici Unitalsiani. In data 6 ottobre abbiamo avuto il pellegrinaggio serale a Caravaggio con l'impiego di 2 pullman e con più di 100 partecipanti. Domenica 14 ottobre abbiamo fatto una "castagnata" nel giardino di un unitalsiano invitando i "diversamente abili", le loro famiglie e gli amici dell'Unitalsi... Si stanno esaminando varie possibilità per organizzare qualche " incontro" a fine anno.

L’anno sociale del Movimento Terza Età si è aperto giovedì 11 ottobre con una solenne Celebrazione Eucaristica in Basilica San Giuseppe alle ore 9 presieduta da mons. Bruno Molinari e concelebrata da don Pino Caimi e don Giuseppe Villa. La numerosa partecipazione di popolo e la presenza dei rappresentanti del Movimento Terza Età della comunità seregnese sono stati di buon auspicio e di stimolo per continuare il nostro cammino in collaborazione con i movimenti cittadini. La giornata è proseguita con l’incontro nel pomeriggio presso la sede del Movimento di via Lamarmora con la presenza di mons. Molinari e don Giuseppe Villa. Monsignore, nella sua riflessione proposta, ci ha sostenuto e stimolato a continuare il nostro cammino dicendo:

OTTOBRE

duemiladodici

201


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 202

Notizie in breve

“Il Movimento Terza Età ha sempre un grande valore ed è una preziosa opportunità perché con il suo contributo e le sue proposte aiuta la popolazione anziana a motivarsi sul piano spirituale, sociale e culturale. L’impegno che ne deriva è quello di tradurre oggi queste ragioni in iniziative con modalità idonee al mutato contesto sociale e culturale, cercando di allargare gli orizzonti per raggiungere così sempre più persone. Al termine don Giuseppe ha ringraziato monsignor Molinari per la sua presenza e per il suo sostegno al Movimento. Ecco di seguito il programma delle prossime iniziative: Giovedì 25 ottobre: apertura Giornate Eucaristiche delle Sante Quarantore, seguire programma parrocchiale. Venerdì 2 novembre: alle 15 S. Messa per tutti i defunti al Cimitero. Giovedì 9 novembre: alle 15 presso la sede del Movimento ci sarà un incontro con Mario Tagliabue, presidente dell’associazione Auxilium India, che presenterà con un video le attività dell’Associazione. Sabato 17 novembre si svolgerà l’annuale incontro del “Namastè” che Auxilium India propone ad amici e sostenitori. La giornata prevede una Santa Messa alle ore 18 presso l’Abbazia S. Benedetto in suffragio di suor Camilla e la cena conviviale alle ore 20 presso il salone dell’oratorio del Lazzaretto. “Passaggio in India” è il tema scelto per quest’anno. L’obiettivo è far conoscere un po’ più da vicino l’India e le missioni in cui Auxilium India sta operando. Durante la serata saranno presentati i risultati degli interventi, frutto della solidarietà dei molti amici che ci sostengono. In questi mesi sono stati infatti conclusi i lavori per due importanti progetti: l'Ospedale Rurale di Malawli e la Scuola nel villaggio di Benaulim. In entrambe le strutture vi saranno aule e stanze dedicate a suor Camilla, a ricordo della sua generosa

202

OTTOBRE

duemiladodici

azione missionaria. Come negli anni scorsi sarà allestito uno stand dei manufatti ricamati in India dalle donne del progetto laboratorio ricami; è la concreta possibilità per un regalo natalizio sostenendo un progetto che da oltre 20 anni offre un’opportunità di lavoro alle donne del villaggio di Kune. Durante l’incontro sarà proposto anche il gesto dell’adesione ad Auxilium India, attraverso la sottoscrizione della tessera di aderente. E' un semplice modo per sentirsi parte di questa esperienza di solidarietà e offrire futuro ai progetti in cui siamo impegnati. Per informazioni ed iscrizioni alla cena (entro il 10 novembre) è possibile rivolgersi a: Mario Tagliabue 0362.23.94.31 - Valeria Mariani 339.59.81.283

CENTRO AIUTO ALLA VITA/MOVIMENTO PER LA VITA Questo mese per la nostra riflessione sulla vita attingiamo alla cronaca. Siamo lieti di far riferimento al Premio N obel per la Medicina, assegnato i giorni scorsi a Yamanaka e Gurdon, un giovane professore dell’università di Kyoto in Giappone ed un ricercatore britannico. Il Nobel premia una ricerca rispettosa della vita: la scoperta della riprogrammazione cellulare e delle cellule pluripotenti indotte (Ips). “Quando ho visto l’embrione mi sono reso conto all’improvviso che c’era solo una piccola differenza tra lui e mia figlia: ho pensato che non possiamo continuare a distruggere embrioni per la nostra ricerca: ci deve essere un’altra strada.” Così scriveva 5 anni fa lo scienziato giapponese, parlando dell’intuizione che gli è valsa il Nobel: la messa a punto di una procedura che, sfruttando la plasticità cellulare scoperta da Gurdon, ha permesso di ottenere cellule staminali embrionali da cellule adulte. Cellule adulte sottoposte a manipolazioni genetiche vengono fatte “ringiovanire”, vengono riprogrammate per tornare indietro nel tempo sino allo stadio più precoce - embrionale - dal quale possono poi di nuovo differenziarsi in

tutti i tipi di cellule e tessuti presenti nel corpo. La disponibilità in grandi quantità di cellule staminali “embrionali” ricavate da cellule adulte consente il risparmio di embrioni, e rappresenta quindi una bella notizia sul fronte della vita (si è parlato di “cellule staminali etiche”). Non rappresenta invece una buona notizia il rapporto sull’attuazione della 194, reso noto sempre nei giorni scorsi dal Ministro della salute. Vi si parla di aborti in calo, ma sempre troppi! Nel 2011 gli aborti “legali” in Italia sono stati 109.538 - senza contare gli aborti nascosti, quali quelli procurati dalla pillola del giorno dopo…; vi sono stati 9.000 aborti al mese. L’Italia ha perso l’anno scorso un numero di bambini pari alla popolazione di una città di media grandezza come Lecce, o Bolzano, o Arezzo). Dietro ai numeri ci sono bambini a cui è stata negata la possibilità di nascere, piccole vite spezzate, madre che si sono arrese. Come Movimento per la Vita non possiamo e non dobbiamo far calare il silenzio su questi fatti: dobbiamo continuare a denunciare le violazioni della vita, ed attraverso il Centro di Aiuto alla Vita, porgere ascolto e aiuto alle mamme in difficoltà perché non rifiutino la vita! Chiediamo umilmente il vostro aiuto e la vostra preghiera - in particolare ricordiamo che domenica 21 ottobre sarà celebrata la prima S. Messa per la Vita del nuovo anno sociale, presso la parrocchia del Lazzaretto alle ore 10. circolo culturale s. giuseppe FONDATO NEL 1888

Dopo il successo dell’incontro con padre Bartolomeo Sorge e l’esperienza “etnografica’’ della gita autunnale a “Rivive l’antico’’, eccoci all’Assemblea Ordinaria, punto forte della Giornata Sociale 2012 che avrà il seguente programma: domenica 11 novembre - ore 8.45 in Basilica Santa Messa - ore 10 assemblea annuale in Sala Ratti - ore


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 203

Notizie in breve

12,30 Pranzo in ristorante. E’ importante esserci a questo appuntamento per dire la propria e fare il punto sulla vita associativa. Quale Circolo vogliamo? Il nostro arcivescovo Angelo Scola citando Papa G.B. Montini (Alla scoperta del Dio vicino, pag. 15) scrive “un cristianesimo che non investa tutte le forme di vita quotidiana degli uomini, cioè che non diventi cultura, non è più in grado di comunicarsi’’. La nostra realtà cerca di fare questo da 125 anni sottolineando oltre a quanto proposto dal Papa, dall’Arcivescovo, dalla Comunità Pastorale, con testimoni, incontri, esperienze, gite e giornate assieme, vivendo nel tempo libero, il messaggio cristiano. Ai Soci e Socie chiediamo di credere in un Circolo Culturale rinnovato, specialmente ora, riconfermando l’adesione a questi ideali con il tesseramento e contribuendo materialmente alla riapertura di via Cavour sia in termini economici sia con una testimonianza personale nel partecipare, proporre, diffondere le varie iniziative che prenderanno vita nel centro pastorale della Comunità Maria Madre della Chiesa intitolato a mons. Enrico Ratti. Ci ritroveremo prima, mercoledì 7 novembre ore 20.30, presso la chiesa dei Vignoli per ricordare i Soci defunti. Seguirà in bar un momento conviviale. Nel mese di novembre siamo invitati alla partecipazione della catechesi cittadina che si apre con un testimone d’eccezione come vedete in altra parte di questo periodico. A dicembre, domenica 2, mercatini di Natale con una meta inusuale. Prenotazioni contro versamento quota entro giovedì 8 novembre in segreteria presso la casa prepositurale di piazza Libertà 7, il martedì e il giovedì ore 14,30 -16 e il venerdì ore 16 - 18. Venerdì 21 tradizionale momento conviviale con lo scambio degli auguri. Altre iniziative culturali e ricreative, tradizionali o nuove, organizzate in proprio o con altre associazioni, si possono proporre, organizzare, realizzare com-

patibilmente col nostro desiderio di… esserci. A presto.

La sera dell’11 ottobre ci siamo ritrovati nella Basilica di Sant’Ambrogio per una veglia di preghiera per ricordare i 50 anni dell’inizio del Concilio Vaticano II: un momento bello e pieno di spunti di riflessione che ha consentito di “aggiornare” il nostro impegno richiamati anche dall’importante avvenimento del Sinodo dei Vescovi (circa 300 Vescovi da tutto il mondo) sulla “Nuova Evangelizzazione” che si sta tenendo a Roma in questi giorni. Siamo chiamati tutti ad essere protagonisti. La veglia è stata anche il momento di inizio del pellegrinaggio dei giovani, che la sera stessa sono partiti alla volta di Sotto il Monte e di Concesio sulle orme del Concilio, per avvicinarsi alla comprensione delle quattro costituzioni del Vaticano II grazie all'aiuto di testimoni e studiosi del concilio. Sabato 20 ottobre - dalle ore 15 alle ore 17, presso l’oratorio di Birone si tiene il primo incontro dell’itinerario formativo e sarà guidato dall’attuale decano, don Norberto Donghi, responsabile della Comunità Pastorale San Paolo di Giussano. L’”itinerario formativo” ha come titolo “Pass-wor(l)d” e consentirà di approfondire sotto varie angolature il senso del credere oggi: ricordiamo che il Papa ha indetto per il prossimo anno l’”Anno della Fede”. Continua la Lectio Divina, il momento che ci aiuta a fondare il nostro impegno perché è l’incontro con la Parola di Dio: il secondo incontro si terrà martedì 13 novembre “Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso”. Il cuore della fede: l’evento pasquale (At 2,14-36) Vorremmo che questo incontro diventasse un punto di riferimento per tutti coloro che nelle varie parrocchie svolgono qualche impegno di responsabi-

lità e anche per tutti coloro che volessero avvicinarsi alla Parola di Dio: un’ora (circa) al mese per imparare a stare con la Parola di Dio. L’incontro si svolgerà presso l’oratorio di Giussano - via D’Azeglio con inizio alle ore 21,00 - e sarà guidato da don Enrico Castagna. Gli altri incontri saranno, nello stesso luogo, nelle seguenti date: 11 dicembre 2012; 29 gennaio 2013 (questa data è stata cambiata rispetto al precedente programma); 16 aprile; 14 maggio 2013. Per quanto riguarda gli adolescenti sabato 20 ottobre alle 18:30 presso l’0ratorio di Giussano si svolge Happy AC, un aperitivo per adolescenti e genitori per conoscersi e presentare l’itinerario “Skyscraper”, il cineforum “ADO in ACcaD” e tante altre proposte! I diciottenni si troveranno invece domenica 21 ottobre alle 19:30 presso l’oratorio a S. Ambrogio (Seregno) per l’aperitivo di inizio anno! Una semplice serata da vivere in compagnia per conoscersi e presentare l’itinerario “Ora tocca a te!” con tante altre proposte! Segnaliamo infine un grande appuntamento per tutti i giovani della zona di Monza, dagli adolescenti fino ai più grandi: sabato 3 novembre presso i Padri Saveriani a Desio (via don Milani 2) ci sarà il Convegno di Zona! Pomeriggio alle 17:30 gli adolescenti e i 18enni costruiranno fisicamente il loro modello di Chiesa ideale. I giovani si aggiungeranno per cena verso le 19:30 per poi discutere in serata sulle domande che portano nel cuore riguardo ai temi della Fede, a partire da una delle ultime interviste rilasciate dal card. Martini. Nell’anno dedicato alla Fede e al Concilio vorremmo far sentire la voce dei giovani, “svecchiare” l’immagine della Chiesa, affrontare i dubbi sulla Fede per vivere una vita piena, bella, autentica! Per conoscere l’A.C. consulta il sito: www.azionecattolicamilano.it

OTTOBRE

duemiladodici

203


L'amico della Famiglia 2012-10_Layout 1 17/10/12 19.19 Pagina 204

Notizie in breve

GR.ANI.S GRUPPI ANIMAZIONE SOCIALE

La pastorale sociale in diocesi si concretizza in vari ambiti: quello del lavoro, con la necessità di conoscere la crisi e con la seconda fase del Fondo Famiglia Lavoro, basato su iniziative di formazione mirata al recupero di opportunità concrete di lavoro; quello socio politico, con le scuole di formazione. E’ appena iniziata quella della zona di Monza (www.scuolaformazionepolitica.org/monza). E una diversa articolazione delle mezze giornate di ritiro per gli impegnati in politica e nel sociale. Il terzo e il quarto ambito, rispettivamente Salvaguardia del creato e Pace, giustizia, legalità, impegnati in un gruppo di lavoro su”Pane e Acqua”per un contributo significativo in vista di Expo 2015; l’ambito del discernimento, con l’impegno a realizzare e sostenere nei territori, nei decanati, nelle comunità pastorali i gruppi di animazione sociale. Il Foglio (www.chiesadimilano.it/pastorale sociale) è strumento di riflessione e di lavoro interattivo, raccoglie le esperienze e i suggerimenti. L'anno appena trascorso è stato segnato da alcuni eventi importanti: - la Giornata della solidarietà, e l'attenzione a giovani e lavoro; - la diversa modalità della Veglia per il lavoro con la presenza del Cardinale nella basilica di S. Ambrogio; l'Incontro mondiale delle famiglie. Sono eventi che trasmettono un’eredità che non possiamo lasciare cadere, valorizzando il cammino fatto a livello locale sulla necessità di integrare tra loro famiglia, lavoro, festa, cioè il rapporto quotidiano tra fede e vita. Le indicazioni pastorali dell’Arcivescovo, l'anno della fede, i 50 anni del Concilio Vaticano II sono gli argomenti con cui la Pastorale sociale e del La-

voro si dovrà confrontare cercando sempre di evidenziare e rendere coerente il rapporto tra fede e opere e tra opere e fede, col fine di recuperare l’attenzione e l’impegno per “il sociale” nelle nostre comunità.

SCUOLA DI ITALIANO PER STRANIERI “CULTURE SENZA FRONTIERE” "Un'ora con ...the" Un'iniziativa ispirata all'ospitalità e alla conoscenza delle culture del mondo, si è svolta domenica 14 ottobre presso il salone dell'ex oratorio M. Immacolata. Protagonisti donne e uomini che frequentano i corsi pomeridiani e serali e che hanno arricchito questo momento di festa senza dubbio con la loro presenza ma anche con dolci e fumanti tazze di the preparati secondo la tradizione del loro paese. Perché questo evento in una scuola dove si insegna la lingua italiana? La risposta è molto semplice ma ricca di significato: perché in un mondo moderno e globalizzato dove gli usi e i costumi dei popoli si mescolano intrecciando relazioni, sguardi, preghiere, riti di vita quotidiana e dove si sentono spesso, a volte in modo poco benevolo, parole come "integrazione, multiculturalità, diversità" attuare l'arte della pura accoglienza nei confronti del prossimo, è un gesto concreto di universalità che dà molta più sostanza alle parole. Per noi cattolici, poi, accogliere l'altro, amarlo così com'è, è uno dei precetti fondamentali da mettere assolutamente in pratica! E così, in un'atmosfera ri-

In occasione dell'Anno della Fede, dal 6 al 13 aprile 2013, le parrocchie di Seregno organizzano un pellegrinaggio cittadino in Terra Santa. Il programma verrà pubblicato sul prossimo numero de' "L'Amico della Famiglia".

204

OTTOBRE

duemiladodici

lassante, sorseggiando una o più tazze di the (marocchino, ucraino, turco, inglese, cinese, bulgaro) e ripercorrendo la storia antica di questa bevanda universale preparata e gustata in svariati modi, gli ospiti hanno avuto l'opportunità di conoscersi e approfondire alcuni aspetti della cultura del loro vicino di tavolo. Ma la festa ha avuto anche un altro momento caratteristico: la "danza del ventre" presentata da una signora di origini siriane. La danza di origine orientale è tuttora praticata dalle donne dei paesi arabi con sinuose movenze del corpo che esprimono femminilità, fertilità e sessualità e ha captato l'attenzione di tutti, soprattutto di una corsista turca che ha reso ancor più suggestiva l'atmosfera. Ora, dopo questa particolare e gradevole parentesi, riprendono i corsi e gli incontri prettamente didattici per i docenti, ma certamente non mancheranno durante l'anno scolastico altri momenti pubblici per incidere sul territorio con la cultura della solidarietà e dell'integrazione.


L'amico della Famiglia 2012-10 Cop._Layout 1 17/10/12 10.40 Pagina 2

ORARI SANTE MESSE FESTIVE Basilica San Giuseppe - piazza Libertà 6 - tel./fax. 0362 231308/231347 www.basilicasangiuseppe.it – basilicasangiuseppe@tiscali.it Sabato alle 18 (vigiliare) e alle 20 (vigiliare ai Vignoli), domenica alle 7.30, 8.45, 10, 11.30 e 18 Oratorio San Rocco - via Cavour 85 - tel. 0362 241756/fax. 0362 327352 www.oratoriosanrocco.it – info@oratoriosanrocco.it Domenica alle 10.30 solo per ragazzi delle elementari e accompagnatori durante il periodo della catechesi Parrocchia Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto piazza Cabiati 3/via Vivaldi 16 - tel. 0362 239193 Sabato alle 20.30 (vigiliare), domenica alle 8, 10, 11.30 e 18.30 Adoratrici perpetue del Santissimo Sacramento via Stefano da Seregno 52 - tel. 0362 238368 Domenica alle 8.30 Abbazia San Benedetto - via Stefano da Seregno 100 - tel. 0362 268911/321130 www.monaci-benedettini-seregno.com - bibbia@monaci-benedettini-seregno.com Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11 e 18 Santuario di Maria Ausiliatrice (Piccolo Cottolengo Don Orione) - via Verdi 95 - tel. 0362 22881 Sabato alle 17.30 (vigiliare), domenica alle 7, 9.30, 11 e 17.30 San Salvatore - via Montello Domenica alle 8.30 e 10.30 Istituto Pozzi - via Alfieri 8 - tel. 0362 231217 - www.istitutopozzi.it Domenica alle 9

In copertina: L'ingresso di mons. Bruno Molinari in basilica S. Giuseppe domenica 7 ottobre. (foto Volonterio) «L’AMICO DELLA FAMIGLIA», PERIODICO DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DI SEREGNO anno XC, 21 Ottobre 2012, numero 10 Direttore responsabile: don Paolo Ciotti; in redazione: Franco Bollati, Paolo Cova, Enrica Dell’Orto, Patrizia Dell’Orto, Luigi Losa, Giovanni Marelli, Patrizia Mariani, Sabrina Parravicini, Elisa Pontiggia, Mariarosa Pontiggia e Paolo Volonterio; e-mail: amicodellafamiglia@yahoo.it; amministrazione: Riccardo Ballabio; abbonamenti: Buona Stampa San Paolo - c/o segreteria parrocchia S. Giuseppe - Piazza Libertà 6 - 20831 Seregno (MB) telefono 0362 231308 o presso le segreterie delle altre parrocchie;

Ospedale - via Verdi 2 - tel. 0362 223217 Sabato alle 19 (vigiliare) e domenica alle 9 Parrocchia Santa Valeria - via S. Anna - tel. 0362 230096 www.parrocchiasantavaleria.it - info@parrocchiasantavaleria.it Sabato alle 18.30 (vigiliare), domenica alle 7.30, 9.30, 11 e 18.30 Parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo – via Tiziano 6 – tel. 0362 238382 www.parrocchiaceredo.it – segreteria@parrocchiaceredo.it Sabato alle 19 (vigiliare), domenica alle 8, 10.30 e 18 Parrocchia Sant’Ambrogio - viale Edison 64 - tel. 0362 230810 www.psase.it - parrocchia@psase.it Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 8, 9.45, 11.15, 18 e 20.30

Stampa & Grafica: Sarigraphic E. Riva di M. Riva & C. snc, Via Gandhi, 10 - 20831 Seregno MB; Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 93 dell’1/12/1987

Parrocchia San Carlo - via Borromeo 13 - tel. 0362 629635 www.sancarloseregno.it - parrocchia@sancarloseregno.it Sabato alle 18 (vigiliare), domenica alle 10.30 e 18


L'amico della Famiglia 2012-10 Cop._Layout 1 17/10/12 10.40 Pagina 1

In cammino con noi anno XC - n. 10 - ottobre 2012 - periodico delle comunitĂ cristiane di Seregno


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.