anno XCI - n. 12 Dicembre 2013 - periodico delle comunità cristiane di Seregno
SEREGNO
Mercoledì 8 Gennaio 2014 ore 21,00 Cinema Teatro San Rocco Seregno
presentano
“la última Cima”
Ingresso Gratuito Tutta la comunità è invitata
Uscito in 4 sale spagnole, in un anno, è arrivato a 15 paesi, con milioni di spettatori al cinema, in TV e su Internet. Senza alcuna spesa milionaria di produzione o pubblicità. La chiave della sua diffusione è un’altra: l’amore per Dio e per il prossimo che la vita del suo protagonista fa scaturire in ogni spettatore. Uno è andato a vederlo e l’ha raccontato a un altro e questo a un altro… e a un altro…e a un altro… facendo arrivare la notizia a tutte le tipologie di spettatori e coinvolgendo 1 + 1 + 1 nella promozione spontanea. Alcuni di questi hanno incontrato Dio, in cui non credevano; altri hanno scoperto la loro vocazione sacerdotale; coppie che avrebbero scelto l’aborto, non l’hanno fatto; coppie che invece avevano optato per l’aborto, hanno chiesto aiuto; alcuni credenti hanno riscoperto la bellezza dei Sacramenti…
La gioia del Vangelo
ORARI DELLE SANTE MESSE FESTIVE NELLA CITTA’ DI SEREGNO
SS. MESSE VIGILIARI (sabato pomeriggio e sera) 16.30
Don Gnocchi
17.30
Don Orione
18.00
Basilica - S. Ambrogio - S. Carlo - Abbazia
18.30
S. Valeria
19.00
Ceredo - Ospedale
20.00
Santuario Vignoli
20.30
Lazzaretto
SS. MESSE FESTIVE (domenica e festivi)
In copertina: "Natività" di Luigi Maria Sabatelli, olio su tela cm. 160x108. Collezione privata. Dal volume "Contributi per lo studio della Bottega dei Sabatelli (1772-1899)" a cura di Franco Cajani.
7.00
Don Orione
7.30
S. Valeria - Basilica
8.00
S. Ambrogio - Lazzaretto - Ceredo - Abbazia
8.30
S. Salvatore - Sacramentine
8.45
Basilica
9.00
Ospedale - Istituto Pozzi
9.30
S. Valeria - Don Orione
9.45
S. Ambrogio - Abbazia
10.00 10.30
«L’AMICO DELLA FAMIGLIA», PERIODICO DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DI SEREGNO anno XCI, 15 Dicembre 2013, numero 12
Basilica - Lazzaretto S. Carlo - Ceredo - Don Orione (cappella interna) - S. Salvatore - S. Cuore (solo durante il periodo della catechesi, riservata ai ragazzi delle elementari e ai loro genitori)
11.00
S. Valeria - Don Orione - Abbazia
11.15
S. Ambrogio
Direttore responsabile: Luigi Losa; in redazione: Franco Bollati, Paolo Cova, Enrica Dell’Orto, Patrizia Dell’Orto, Nicoletta Maggioni, Giovanni Marelli, Patrizia Mariani, Sabrina Parravicini, Elisa Pontiggia, Mariarosa Pontiggia e Paolo Volonterio; e-mail: amicodellafamiglia@yahoo.it; amministrazione: Riccardo Ballabio; abbonamenti: Buona Stampa San Paolo - c/o segreteria parrocchia S. Giuseppe - Piazza Libertà 6 - 20831 Seregno (MB) telefono 0362 231308 o presso le segreterie delle altre parrocchie;
11.30
Basilica - Lazzaretto
17.00
Don Gnocchi
17.30
Don Orione
Stampa & Grafica: Sarigraphic E. Riva di M. Riva & C. snc, Via Gandhi, 10 - 20831 Seregno MB;
18.00
Ceredo - Basilica - S. Ambrogio - S. Carlo - Abbazia
Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 93 dell’1/12/1987
18.30
S. Valeria - Lazzaretto
20.30
S. Ambrogio
Il prossimo uscirà domenica 19 Gennaio 2014
Editoriale
Un impegno a continuare su una strada lunga 90 anni
Buon Natale nella "gioia del Vangelo" E’ andata così. All’indomani della comunicazione che don Paolo Ciotti era stato trasferito a Milano, mons. Bruno Molinari mi ha chiamato per chiedermi se ero disponibile a dirigere ‘L’Amico della Famiglia’. Gli ho risposto che se riteneva fossi all’altezza sarebbe stato per me un onore prima che un dovere accettare e gli sono grato per la fiducia e per il sostegno che mi ha assicurato. E così eccomi a cercare di portare il mio contributo non solo come collaboratore ma ora anche con la responsabilità di guidare una testata che non solo è storica per i suoi 90 anni compiuti giusto quest’anno, ma che da sempre muove dal desiderio di essere la voce della comunità cristiana cittadina, anzitutto attraverso i pastori delle sue parrocchie ed ora comunità pastorali ma anche di tutte le altre realtà religiose e pastorali seregnesi così come delle associazioni del laicato cattolico che operano ed interagiscono in tutti i settori della vita cittadina. Del resto, come ci ha chiaramente indicato l’arcivescovo cardinale Angelo Scola con la sua lettera pastorale, ‘Il campo è il mondo’ e tocca ai cristiani vivificarlo e rinnovarlo ogni giorno. Da primo direttore laico di questo ‘nostro’ mensile cercherò di continuare nella scia dei tanti sacerdoti che mi hanno preceduto nella direzione e alcuni dei quali sono stati veri ‘maestri’ non solo di vita
ma anche di professione, come don Pino Caimi. Don Paolo Ciotti mi lascia in eredità il dono più bello e prezioso: una bella redazione che ha saputo in questi anni far crescere quantitativamente ma soprattutto qualitativamente e di questo gli sono particolarmente grato. Punto di riferimento del ‘nostro’ mensile è e resta la segretaria di redazione Patrizia Mariani, fedele, precisa e soprattutto generosa e paziente oltre ogni misura. Ma un ruolo importante è stato e desidero sia ancora quello svolto da Riccardo Ballabio, ufficialmente amministratore, ma in realtà coordinatore da decenni della diffusione de ‘L’Amico della Famiglia’, attraverso l’insostituibile apporto delle militi, così come di tutti i periodici cattolici in tutta la città, sulla scia e sulle orme dell’indimenticato e indimenticabile Giovanni Dell’Orto, il ‘Giuanin de la Buona Stampa’. Ci avviamo con questo numero alla conclusione di un anno di autentica ‘grazia’ per la Chiesa che è nel mondo e in Seregno, contraddistinto dallo straordinario quanto sorprendente passaggio di testimone da Papa Benedetto XVI che con il suo grandioso gesto di umiltà nella rinuncia a proseguire il suo mandato ha aperto le porte all’avvento di Papa Francesco che con la sua simpatia, immediatezza, calore umano, costante e attento insegnamento, richiamo continuo
alla misericordia e a guardare anzitutto ai deboli e ai poveri, ha riscaldato i cuori e rinnovato gli entusiasmi in un ‘anno della fede’ risultato per molti versi profetico. Per la realtà ecclesiale cittadina il 2013 resterà nella memoria per la conclusione dei lavori e la riapertura del centro pastorale di via Cavour 25 intitolato al prevosto Ratti così come per la repentina quanto dolorosa scomparsa di don Giuseppe Villa di cui, anche personalmente sento la mancanza e la nostalgia di quel suo sempiterno sorriso. Ci apprestiamo infine a vivere un nuovo Natale nella gioia dell’annuncio della nascita del Signore, quella ‘gioia del Vangelo’ che proprio Papa Francesco ci ha chiesto di porre a fondamento della nostra vita con la sua prima e recentissima esortazione apostolica “Evangelii Gaudium”, una sorta di enciclica programmatica del suo pontificato. “La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia”. Così inizia Papa Francesco ed è con queste parole che auguro a tutti un Buon Natale. Luigi Losa
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Chiesa Universale
A conclusione dell'Anno della Fede, l'Esortazione apostolica Evangelii Gaudium di papa Francesco
La gioia del Vangelo per portare l'amore di Cristo nel mondo Così la Chiesa raccoglie le sfide del tempo presente Arrivare ad uno "stato permanente di missione" l'obiettivo del Pontefice Una riforma nel segno di una maggiore compartecipazione di tutto il popolo di Dio
“La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù”. È tutto nelle prime righe il senso dell’Esortazione apostolica firmata il 24 novembre scorso da Papa Francesco a conclusione dell’Anno della Fede, e resa nota pochi giorni dopo. È un invito a vivere con gioia il messaggio del Vangelo e a diffonderlo senza timore:“La Parola ha in sé una potenzialità che non possiamo prevedere. La Chiesa deve accettare questa libertà inafferrabile della Parola, che è efficace a suo modo, e in forme molto diverse, tali da sfuggire spesso le nostre previsioni e rompere i nostri schemi. Osiamo un po’ di più di prendere l’iniziativa!” La Evangelii Gaudium è un documento ricco e di ampio respiro, che vuole fare da guida a tutti i fedeli cristiani per mettere in pratica il Vangelo, e che definisce con decisione come riformare la Chiesa per arrivare ad uno “stato permanente di missione”, per non correre il rischio di cadere in “una tristezza individualista”: “Non c’è motivo per cui qualcuno possa pensare che questo invito non è per lui, perché «nessuno è escluso dalla gioia portata
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dal Signore»” dice il Papa citando Paolo VI. È la proposta di una pastorale in chiave missionaria, che richiede innanzitutto una conversione radicale, a tutti i livelli: “Dal momento che sono chiamato a vivere quanto chiedo agli altri, - continua - devo anche pensare a una conversione del papato”, perché sia più fedele al significato che Cristo ha inteso dargli e al servizio dell’evangelizzazione. Nel testo, il Papa riprende ampiamente le Propositiones nate dal Sinodo dell’ottobre 2012, primo inizio di quell’opera di riforma della Chiesa verso una maggiore compartecipazione, che coinvolge tutto il popolo di Dio, a partire dalle Conferenze episcopali, spinte a partecipare al governo della Chiesa insieme al pontefice, Vescovo tra i vescovi. Le parrocchie devono essere sempre più in contatto con la vita delle famiglie e del popolo, e non “una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano a se stessi”; fondamentale è la partecipazione dei laici, che “un eccessivo clericalismo”, denuncia il pontefice, tiene “al margine delle decisioni”, con un acco-
rato appello a farne crescere le responsabilità nella Chiesa. Anche la presenza femminile, nelle intenzioni esposte dal Papa, deve crescere e diventare più incisiva “nei diversi luoghi dove vengono prese le decisioni importanti”. Una Chiesa povera tra i poveri, che denuncia l’attuale sistema economico,“ingiusto alla radice” perché crea la cultura dello “scarto”. Una Chiesa che sa accogliere, “con le porte aperte”, perché quanti sono in ricerca non trovino “la freddezza di una porta chiusa”, anche quando si parla di sacramenti. L’Eucaristia “non è un premio per i perfetti, ma un generoso rimedio e un alimento per i deboli”. Per questo non ci si deve porre come un nemico che punta il dito, ma bisogna sempre essere segni di speranza: “Può essere missionario solo chi si sente bene nel cercare il bene del prossimo, chi desidera la felicità degli altri”. Uno stile di evangelizzazione che si ispira e guarda alla figura di Maria, “Madre dell’Evangelizzazione”, che ci aiuta a credere “nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dell’affetto”. Elisa Pontiggia
Chiesa Locale
Verso la comunità pastorale cittadina: un'azione unitaria in tutti gli ambiti
Dalle Caritas parrocchiali alla Caritas “cittadina” per un unico percorso di carità sul nostro territorio “L’obiettivo è quello di creare una visione omogenea della carità a livello del pensare comune, che si va a scontrare con il ventaglio delle differenti povertà emergenti e crescenti” Nel cammino verso la costituzione della “comunità pastorale cittadina” diversi passi per un’azione pastorale unitaria nei vari ambiti della vita pastorale si stanno già compiendo Uno di questi riguarda la Caritas che da mesi ha iniziato un cammino a livello cittadino. “Nella Caritas Cittadina - ci spiega Gabriele Moretto che ne è il presidente - sono presenti i referenti per ogni Caritas Parrocchiale, un rappresentante del Centro di Ascolto e uno per la Scuola d’Italiano per stranieri; ad ogni incontro è presente mons. Bruno Molinari in rappresentanza del clero cittadino. Gli incontri non hanno frequenza cadenzata, ma sono motivati dal percorso che la nostra comunità sta vivendo, da un incontro all’altro vengono sviluppati degli obiettivi che ci si prefissa di volta in volta. Il mio ruolo è quello di essere il referente di questo coordinamento fra le realtà Caritas della città e di operare affinché ci si senta coinvolti in un percorso di fede e carità cristiana sul nostro territorio.” Qual è l’obiettivo che si pone la Caritas Cittadina? “L’obiettivo concreto è quello di creare una visione comune della carità non tanto a livello operativo, ma quanto a livello del pensare comune, del cammino di fede di ognuno di noi che si va ad incontrare o scontrare con il ventaglio delle differenti povertà emergenti. La Caritas Cittadina vuole essere dunque uno strumento per aiutare la cittadinanza a riflettere sulle nuove povertà a ripartire proprio da quel convegno “Farsi Prossimo”
Il prevosto monsignor Bruno Molinari con i volontari della Caritas che hanno ricevuto il mandato per il prossimo anno in basilica san Giuseppe. (foto Volonterio) del 1986 fortemente voluto dal card. Martini, dal quale è partita una nuova storia per la nostra Caritas Ambrosiana. In previsione abbiamo anche momenti di riflessione e formazione aperti a tutti i volontari dell’ambito caritativo.” A livello cittadino come sono le situazioni di povertà? “In questo momento la riflessione è aperta sulle nuove povertà; anche Seregno è toccata dalle famiglie con la crisi della “quarta settimana”: nuclei il più delle volte monoreddito che apparentemente non dovrebbero avere problemi dal punto di vista economico ma che per qualche motivo (spese improvvise…) si ritrovano in crisi oppure nonostante il tenore di vita modesto si trovano a dover sobbarcarsi spese che vanno oltre le entrate (mutui, affitti…) Queste sono povertà fantasma non tangibili dai servizi sociali, ma che
si affacciano alla vita delle nostre comunità pastorali.” E’ questo il tempo di guardare i poveri con occhi nuovi, perché i poveri guardati con gli occhi di Gesù appaiono in un modo nuovo, perché queste persone, queste famiglie sono sempre lì accanto a noi, sono una realtà e chiedono alla Chiesa di essere accolti e ascoltati, non hanno bisogno solo di aiuti materiali, ma di comunione, di relazioni, di prossimità. Come comunità siamo tutti responsabili l’uno dell’altro e quindi anche la povertà deve essere un problema condiviso da tutti e la Caritas cittadina deve essere l’espressione di tutte le comunità parrocchiali perché in tutti ci possa essere un’etica della solidarietà che ci liberi dalla facile scusa del “non tocca a me”. Da qualche parte bisogna cominciare e allora… cominciamo insieme! Patrizia Dell’Orto
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Chiesa Locale
Le nuove disposizioni per i funerali in città in vigore dal 1° gennaio 2014
Accompagnare i nostri cari al Signore: l'invito dei sacerdoti a vivere cristianamente il distacco dalla vita Le indicazioni delle Comunità pastorali cittadine per la cura pastorale della malattia e della memoria dei defunti Niente più cortei, ma Messa in cimitero il primo sabato del mese La malattia, la morte, il funerale e il ricordo dei defunti sono argomenti di cui non si parla volentieri, eppure riguardano situazioni decisive che toccano intensamente la vita delle persone e delle famiglie. Come Sacerdoti, col consiglio dei più vicini collaboratori pastorali, pensiamo opportuno dire qualcosa al riguardo per orientare cristianamente lo sguardo su queste realtà, particolarmente in un tempo di profondo smarrimento com’è quello che stiamo vivendo proprio riguardo ai più alti valori dell’esistenza, al senso del vivere, del soffrire e del morire. Soprattutto in questo tempo ci è caro ripetere il Vangelo della speranza e quella parola tante volte ripetuta nella Sacra Scrittura: “Non temete!”. “Perché cercate tra i morti Colui che è vivo: non è qui, è risorto” (Lc 24, 5). Grazie a Gesù questa parola evangelica si può dire di tutti i nostri cari defunti. Rinnovando la nostra vicinanza alle famiglie nel momento della sofferenza, cogliamo questa occasione per dare alcune indicazioni pratiche relative alla cura pastorale della malattia, della morte e della memoria dei defunti. LA MALATTIA GRAVE O L’INFERMITA’ “Signore, se tu vuoi puoi guarirmi” (Vangelo di Marco 1, 40). Il Sacerdote, accompagnando le diverse stagioni della vita delle persone, desidera essere presente, per quanto possibile, anche nel tempo
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della malattia grave o della infermità, per offrire la cura spirituale a chi non è più in grado di uscire di casa per recarsi in chiesa. La visita e la S. Comunione ai malati e agli anziani Su invito degli interessati o dei familiari, periodicamente il Sacerdote può portare in casa il conforto spirituale della Confessione e della Comunione. Per chi lo desidera c’è anche la possibilità di ricevere la Comunione portata, con maggior frequenza, da un laico ministro straordinario dell’Eucaristia.
Quando la morte entra in una famiglia è sempre un momento delicato e di forte sofferenza. Il Sacerdote vuole essere vicino alla famiglia per portare una parola di fede e di conforto, nel nome del Signore e anche da parte della comunità cristiana. La visita in casa Alla morte di una persona è bene che i familiari prendano contatto con la parrocchia. Quando il defunto è in casa, il Sacerdote viene per una benedizione e consegna un testo utile per la preghiera in famiglia. La preghiera serale
L’Unzione degli Infermi Quando si ritiene opportuno si può chiedere al Sacerdote il Sacramento dell’Unzione degli Infermi, grazia e forza di Dio nel tempo della debolezza, segno di fede e di speranza nell’aggravarsi della malattia, gesto di conforto cristiano nella prossimità della morte. E’ bene tuttavia che la Santa Unzione sia chiesta per tempo (così che non sia sempre “estrema”) e che, se possibile, sia un momento di preghiera partecipato dai familiari, in unità con la Chiesa. DALLA MORTE AL FUNERALE “Portavano a seppellire un morto e molta gente della città era accanto alla madre. Vedendola, il Signore Gesù ne ebbe compassione e le disse: non piangere!” (Vangelo di Luca 7,11).
E’ bene che in un momento serale i familiari, i parenti, gli amici e i vicini si ritrovino in casa per un momento di preghiera. Non sempre - soprattutto nelle parrocchie più grandi potrà essere presente il Sacerdote e dunque invitiamo a vivere autonomamente questo momento (che può essere il Rosario o altra preghiera). Il corteo funebre A causa del traffico nella città è ormai divenuto impossibile fare un corteo dignitoso e silenzioso, pertanto sia quello dalla casa alla chiesa, sia dalla chiesa al cimitero che già in diverse parrocchie non sono più in uso da tempo - sono ufficialmente soppressi. Il Rosario in chiesa Se i familiari lo desiderano è assai raccomandabile arrivare in chiesa
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almeno venti minuti prima del funerale per consentire la preghiera comunitaria del Rosario. Il funerale E’ il momento intenso e significativo durante il quale - mentre nella preghiera portiamo al Signore chi ci ha lasciato - professiamo la nostra fede in Gesù Cristo morto, risorto e vivente nell’eternità, dove sono anche i nostri cari defunti. La celebrazione si svolge secondo la liturgia funebre ed è uguale per tutti. Eventuali commemorazioni o preghiere - scritte e precedentemente concordate con il celebrante - possono aver luogo al termine del rito sul sagrato della chiesa. E’ cosa buona che i familiari del defunto, se possibile, partecipino alla celebrazione facendo la Santa Comunione, premettendo opportunamente la Confessione che può avere luogo secondo gli orari di ogni parrocchia (in Basilica è normalmente disponibile un sacerdote il mattino dalle 7.30 alle 9.30 e il pomeriggio dalle 17.30 alle 18.30). Le condoglianze Ci sono diversi momenti per le condoglianze ai familiari: presso la casa, fuori dalla chiesa prima del funerale o dopo la conclusione del rito sul sagrato; non è opportuno invece che avvengano durante la preghiera del Rosario in chiesa o mentre si passa per la Comunione durante la Messa.
La preghiera di benedizione e di congedo Al termine della Messa il Sacerdote esce dalla chiesa precedendo il feretro dietro al quale si forma il corteo a cominciare dai familiari, seguiti da tutte le altre persone presenti. All’esterno, mentre sono ancora tutti presenti, in un clima di silenzio e raccoglimento, c’è la preghiera del saluto cristiano e la benedizione del defunto che avverrà in questo momento e non al cimitero. La cremazione Capita sempre più di frequente che il defunto sia portato alla cremazione. Tuttavia il funerale si celebra sempre con la presenza della salma: è il segno del corpo onorato nella sua interezza con l’acqua battesimale e con l’incenso. La scelta della cremazione è accettata anche dalle norme ecclesiali, purché non avvenga in spregio alla dottrina cristiana della risurrezione dei morti, anche se la Chiesa - per ininterrotta tradizione - preferisce la sepoltura. Per lo stesso motivo non si ritiene coerente con la Fede cristiana la “dispersione delle ceneri” o la loro conservazione in casa, seppur permesse dagli attuali regolamenti civili. IL RICORDO E LA PREGHIERA PER I DEFUNTI “Essi sono nelle mani del Signore, sono nella pace e vivono in Dio” (Libro della Sapienza 3,1). E’ nella nostra tradizione cristiana il
ricordo dei defunti con la preghiera e con la celebrazione della S. Messa a suffragio.Al riguardo ogni parrocchia della città segue consuetudini diverse: ove ricordando i defunti durante le S. Messe festive successive al funerale, ove con una S. Messa feriale alla quale familiari ed amici sono invitati ad essere presenti nella settimana seguente il funerale. Il primo sabato di ogni mese ai cimiteri di Seregno alle ore 11.00 ci sarà il Rosario e la celebrazione di suffragio - presieduta a turno da uno dei Sacerdoti delle parrocchie di Seregno - con il ricordo e la benedizione particolare per tutti i defunti del mese precedente che verranno ricordati nominativamente. Nel giorno anniversario o in altre circostanze la famiglia può chiedere la celebrazione di Sante Messe di suffragio (date e orari vanno concordati direttamente in parrocchia). La sofferenza e la morte dei nostri cari diventino occasione di riflessione, di condivisione solidale del dolore, di preghiera e di rinnovata fede in Cristo Signore dei vivi e dei morti. I Sacerdoti delle Parrocchie di Seregno Queste disposizioni entreranno in vigore a partire dal 1 gennaio 2014. L’esperienza ci indicherà se e dove apportare eventuali adattamenti.
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“Andarono senza indugio” è il messaggio che il card. Scola ha rivolto alle famiglie
Lasciamoci sorprendere da Dio che da sempre ci ama per primo: a noi la scelta di mettersi in cammino senza indugi Il gesto caritativo dell’Avvento comune a tutte le Comunità Pastorali a favore della Mensa dei poveri cittadina, sempre più affollata di persone in cerca di un pasto per vivere Il tempo d’avvento e il Natale ormai imminente giungono quest’anno con una proposta e una sfida significative: rompere gli indugi e fare una scelta precisa, per lasciarsi alle spalle il Natale del consumismo e dell’effimero e volgersi alla vera notizia di ogni Natale, quello di un Dio che ci ama per primo in modo gratuito e non pretende reciprocità. Questo il concetto sviluppato dal cardinale Angelo Scola nella lettera natalizia inviata attraverso i sacerdoti e i laici in visita alle famiglie per la benedizione natalizia. La riflessione dell’Arcivescovo prende origine dal passo evangelico: «Vi annuncio una grande gioia: oggi è nato per voi un Salvatore che è Cristo Signore» (Lc 2,10-11) e dalla successiva decisione dei pastori,che senza indugio si misero in cammino.Essi non rimasero indifferenti, ma si interrogarono e si lasciarono sorprendere e coinvolgere da quell’annuncio, che cambiò la loro vita. Diversi sono i modi di rispondere al Dio che chiama: lo fecero i pastori, lo fece Zaccheo, che - accorso incuriosito al passaggio di Gesù - di fronte alla sua richiesta di fermarsi a casa sua, gli apre le porte della sua dimora e del suo cuore. Sottolinea il cardinale: «Gesù non guarda alla nostra posizione sociale, né al colore della pelle, né alla cultura a cui apparteniamo e neppure agli errori che abbiamo fatto. In qualunque situazione ci troviamo, se lo desideriamo, egli si fa trovare e viene a casa nostra... Egli ci raggiunge ovunque…nei luoghi della vita concreta, in tutte le realtà del quotidiano dove gli uomini amano e lavorano, riposano, soffrono e lottano per
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Il tradizionale mercatino di beneficenza della conferenza san Vincenzo de’ Paoli in corso di svolgimento in via Volta, 5. (foto Volonterio)
una vita buona.» E se Dio ci cerca per primo, perchè non attivare lo stesso stile nelle relazioni con gli altri, perché non fare noi il primo passo e creare con la nostra fede - come disse papa Francesco nella veglia di Pentecoste una cultura dell’incontro? Il periodo dell’Avvento diventa così tempo privilegiato per la conversione del cuore, che si concretizzi anche in gesti di apertura al prossimo. La Caritas ambrosiana ha individuato quattro progetti di solidarietà da realizzare in Mongolia, Georgia, Repubblica Democratica del Congo e Bolivia, ove per altro opera un nostro concittadino, Mirko Pozzi, come volontario dell’associazione Carla Crippa e fidei donum della diocesi
milanese. Nelle nostre comunità pastorali il gesto caritativo dell’Avvento ha come obiettivo comune una realtà cittadina, che in questi tempi di precarietà opera per alleviare le difficoltà di chi sente i morsi della povertà. Il ricavato sarà devoluto all’Associazione S. Vincenzo, che gestisce, in collaborazione con l’amministrazione comunale, la “Mensa dei poveri”, distribuendo ogni mezzogiorno pasti gratuiti a chi non ha il necessario per vivere. Un gruppo che s’infoltisce sempre più e che offre uno spaccato preoccupante della società del nostro tempo. Riportiamo di seguito le iniziative natalizie che ogni comunità parrocchiale proporrà per vivere pienamente il Natale.
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•S. Giuseppe - Da lunedì 16 - ore 16.45/17.00: Novena di Natale per i bambini in oratorio ore 18.30/18.50: Novena di Natale per adolescenti. 18/19enni e giovani in oratorio al termine di ogni Messa Novena di Natale per tutti in basilica - Domenica 22 - ore 16.00: semplice rappresentazione natalizia animata dai bambini e momento di preghiera in oratorio - Martedì 24 - ore 17.00: conclusione della novena e S. Messa vigiliare in oratorio ore 23.00: Presepe vivente a San Salvatore ore 24.00: in basilica S. Messa della Natività presieduta da mons. Bruno Molinari - Lunedì 6 gennaio - ore 9.30 dall’Oratorio S. Rocco partenza del Corteo dei Magi che caratterizzerà la S. Messa delle ore 10.00, presieduta da mons. Patrizio Garascia. - Durante l’Avvento in oratorio è stato allestito un mercatino di beneficenza, realizzato con ciò che i bambini hanno portato da casa superfluo o frutto di rinuncia. Il ricavato confluirà nel gesto caritativo a sostegno della Mensa del povero. Dall’inizio della novena di Natale fino all’Epifania in basilica verrà posto il “Cesto della solidarietà” per la raccolta di generi alimentari non deperibili e materiale per l’igiene personale a favore delle famiglie bisognose della comunità. •S. Valeria - Allestimento del tradizionale presepe nel santuario, di un grande albero e della capanna per il presepe vivente sul piazzale ad opera di gruppi di volontari. - Da lunedì 16 - ore 17.00: Novena di Natale in Santuario e coinvolgimento di bambini e ragazzi con alcuni gesti simbolici per prepararsi al Natale e alla venuta di Gesù. - Martedì 24.00 - ore 23.30: Presepio
vivente sul piazzale e a seguire S. Messa di mezzanotte animata dal gruppo di figuranti. Essi animeranno anche le principali Messe del periodo natalizio con letture, canti, offerta dei doni…). - Lunedì 6 gennaio - ore 12.00: il presepe vivente accoglierà il corteo dei Magi proveniente dalla basilica. - L’Avvento di Carità avrà un duplice scopo: a favore della Mensa del povero e la raccolta settimanale di viveri per la Caritas parrocchiale, il cui gruppo a dicembre anima un mercatino, con manufatti preparati durante tutto l’anno dal gruppo stesso, il cui ricavato è a favore della Caritas e delle opere parrocchiali. •S. Giovanni Bosco al Ceredo - Mercoledì 18 - ore 21.00: Catechesi cittadina per gli adulti. - Sabato 21 - ore 21.00: Veglia di preghiera per ragazzi e famiglie - L’Avvento di Carità avrà un duplice scopo: a favore della Mensa del povero (il proprio contributo potrà essere deposto nel l’apposita cassetta in fondo alla chiesa) e la raccolta di generi alimentari a lunga conservazione per la Caritas parrocchiale, •S. Ambrogio: - Quest’anno il tradizionale presepe sarà allestito con il contributo di ciascuna famiglia o anche ciascun singolo: tutti sono invitati a portare la statuetta di una pecora. Si realizzerà un grande gregge che esprimerà plasticamente il desiderio di ciascuno di seguire Gesù, unico e vero Buon Pastore. Continua la proposta del Concorso Presepi. - Martedì 24 - ore 18.00: S. Messa vigiliare caratterizzata da un’attenzione particolare ai bambini e ai ragazzi del catechismo. Al termine verrà loro donata la lettera scritta dall’Arcivescovo ai bambini. - Domenica 29 - ore 11.15: S. Messa in suffragio dell’indimenticato par-
roco don Guglielmo Rigamonti nell’anniversario della sua morte. - Anche i ragazzi sono stati invitati a un gesto di solidarietà, portando ogni domenica d’avvento alcuni viveri, specificati di volta in volta, che saranno donati alla Caritas parrocchiale. •Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto - Domenica 15: Pranzo in oratorio per genitori e ragazzi di catechismo. - Da lunedì 16 a lunedì 23 - ore 17,00: in chiesa novena di Natale per i ragazzi. - Sabato 21 - ore 21,15: in chiesa concerto di Natale delle corali, (grandi e piccoli), del Lazzaretto. - Martedì 24- ore 22,00: Presepe vivente in Piazza Liberazione; alle 23,00 in corteo il presepe si sposterà in chiesa per la messa di mezzanotte. - Lunedì 6 gennaio: prima della S. Messa delle 10,00 Corteo dei Magi. Ore 15,00 in chiesa momento di preghiera per genitori e ragazzi,a seguire tombolata in oratorio. •S. Carlo - Domenica 15 - ore 10.30: s. Messa con la partecipazione del G.S. san Carlo ore 14,30: in oratorio Domenica “Ci Sto” e festa con il G.S. san Carlo - Da lunedì 16 a lunedì 23 - ore 17.00: in chiesa Novena di Natale per i ragazzi - Giovedì 19 - ore 20.30: in chiesa concerto dei bambini della scuola dell’infanzia san Carlo - Sabato 21 - ore 10.00: confessioni per i ragazzi di 5^ elementare e 1^ media - Martedì 24 - processione e s. Messa di Natale per bambini e famiglie ore 20,30: in oratorio ore 21,00: in chiesa Mariarosa Pontiggia
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Chiesa Locale
Via Cavour 25 - Il circolo seregnese ebbe la sua storica sede nella casa delle associazioni
Acli fucina di uomini impegnati nella società grazie alla formazione ai principi della dottrina sociale della Chiesa Nella lunga serie dei presidenti figure indimenticabili come Enrico Mariani, Valerio Confalonieri, Giovanni Villa. Gianni Bottalico, attuale presidente nazionale, ha iniziato il suo cammino a livello locale cattolica come è stato per preQuella del circolo Acli di Seresidenti storici e mitici come gno è senza dubbio sopratEnrico Mariani, che fu a lungo tutto una storia di uomini che assessore al bilancio del Covi hanno dedicato vite intere mune, o Valerio Confalonieri”. di passione, intelligenza, comMa il legame con il mondo del petenza al servizio della dotlavoro era l’asse portante deltrina sociale della Chiesa l’impegno nelle Acli come tesoprattutto nei confronti dei stimoniato da un’altra grande lavoratori. figura della storia del circolo Ma è anche la storia di un cittadino: Giovanni Villa, presiluogo, la sede, all’interno deldente appassionato e che ha l’attuale centro pastorale dedicato una vita all’attività mons. Enrico Ratti dove il cirdel patronato. Nondimeno ricolo vide la nascita nell’immelevante era l’attività formativa diato dopoguerra. e culturale cui si dedicarono in Insomma via Cavour 25 è stato particolare figure come Pinucanche per le Acli il punto cencio Colombo e Ruggero Cantrale di una attività multiforme deago. che ora continua nella sede di “L’attenzione ai diritti dei lavovia Carlini ove il circolo si è ratori era talmente forte - ritrasferito quando sono iniziati i lavori di ristrutturazione Mauro Frigerio, attuale presidente della sezione corda ancora Angelo Trezzi che per un certo tempo le Acli dell’immobile che ospitava la locale delle Acli. (foto Volonterio) ospitarono anche nella sede di più parte delle associazioni sociazione che si occupava di assi- via Cavour la nascente sezione locale cattoliche cittadine. “Via Cavour è stato per tanti giovani stere i lavoratori sul piano previden- della Cisl”. E il legame con questo sinl’inizio di una nuova avventura, di ziale e normativo, attraverso l’attività dacato è testimoniato dal passaggio una stagione di impegno sociale e del patronato, nonché della loro for- in Acli come presidenti di personaggi pre-politico - ricorda non senza no- mazione cristiana nel mondo del la- come lo stesso Trezzi, Fausto Tagliastalgia Gianni Bottalico che da presi- voro, le Acli di via Cavour diedero bue, Marco Viganò questi ultimi due dente del circolo Acli seregnese è via vita nei decenni a tante altre attività, arrivati a ricoprire l’incarico di segrevia arrivato alla guida dell’associa- a cominciare dalla cooperativa di tari generali della Cisl a Como e zione a livello nazionale - perché era consumo con spaccio alimentare Monza Brianza ora anche con Lecco. E pure l’attuale presidente Mauro Frianzitutto un luogo di incontro tra le nello stesso stabile. tante realtà del mondo cattolico sere- “Ma ci furono anche le cooperative gerio cui è toccato l’onere di riorgagnese. Io ho ricordi bellissimi di cam- edilizie, i corsi di taglio e cucito pro- nizzare l’attività del circolo e di pagne e confronti e dibattiti sui mossi dalla sezione femminile, gite e trasformarlo anche in un efficiente risultati elettorali e anche da consi- viaggi attraverso Acli Vetta - sottolinea centro di assistenza fiscale, ha respigliere e assessore comunale il circolo Angelo Trezzi che a sua volta è stato rato quell’aria di via Cavour 25 caè stato un posto dove confrontarmi presidente del circolo per un decen- pace di alimentare un impegno su quanto stavo facendo. Ed è quasi nio tra la fine degli anni ’70 e ’80 -. Si vissuto con autenticità da cristiani superfluo aggiungere che le Acli arrivava alle Acli o attraverso il cir- nel mondo e nella società. hanno finito per cambiare la mia colo culturale S. Giuseppe di cui ero stato consigliere come è accaduto vita”. Luigi Losa Nate come emanazione locale dell’as- nel mio caso o passando dall’Azione
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Abbazia San Benedetto
Una serie di interessanti eventi hanno caratterizzato l’ultimo periodo dei monaci olivetani
Concerti, ricorrenze, canti natalizi e nuovi corsi biblici con il fiore all’occhiello dell’iconografia Aperte le iscrizioni per l’avvio di gennaio con gli approfondimenti, l’esegesi e l’ecumenismo. Per la festa di san Mauro prevista la presenza dell’abate generale dom Diego Rosa Una serie di piacevoli eventi ha caratterizzato e movimentato l’ultimo periodo in abbazia San Benedetto. Nel mese di novembre, venerdì 15, organizzato dal locale Gsa ( gruppo solidarietà Africa), si è tenuto il concerto per Tanguietà, alla presenza di un folto pubblico di musicofili. Protagonista il coro “città di Desio ensemble”, diretto dal maestro e organista Enrico Balestreri, con Alessandro Monga al flauto e alla tromba Gioacchino Burgio. E’ stato eseguito “ Il Corale”, un modello di preghiera in musica tra variazioni e creatività, con musiche di Bach, Clarke, Buxtehude, Schutz, Durufle, Mendellsohn. Domenica 1 dicembre, durante la messa solenne delle 11, celebrata da dom Luigi D’Altila, il gruppo “Apicoltori Seregno Brianza”, rispettando un’antica tradizione, ha ricordato la memoria del patrono Sant’Ambrogio.
I componenti del “Discanto vocal ensemble”, che ha tenuto un apprezzato concerto di fronte ad un folto pubblico. (foto Volonterio) via Lazzaretto, alla visione del filmato “le nuove tecniche in apicoltura” commentato dall’esperto Ambrogio Tettamanti. Una piacevole serata di canti sacri e natalizi si è svolta sabato 7 dicembre,
Il gruppo degli apicoltori “Seregno Brianza” che ha festeggiato il patrono Sant’Ambrogio. (foto Volonterio) Al momento dell’offertorio hanno portato all’altare gli strumenti dell’alveare. In precedenza alle 9 una cinquantina di apicoltori ha partecipato nei locali del centro culturale del monastero di
alle 21, con il concerto tenuto da “Discanto vocal ensemble”, un gruppo cameristico formatosi nel 1990 sotto la guida del maestro Giorgio Brenna. Il prossimo concerto è in calendario per
l’11 gennaio, alle 21, quando sempre nella chiesa abbaziale si esibirà il “Kalos Concentus”, un ensemble vocale e strumentale nato con l’intento di recuperare e valorizzare il repertorio musicale antico e soprattutto medievale. Tra i molteplici corsi biblici messi in calendario occorre ricordare che al 10 gennaio inizierà il corso di approfondimento di un libro biblico e di esegesi di pagine bibliche, così come il corso di ecumenismo e dialogo interreligioso e per l’ottavo anno consecutivo il corso di iconografia, che è un fiore all’occhiello del monastero benedettino olivetano. Le lezioni sono tenute dal maestro Giovanni Mezzalira, un artista molto apprezzato nel settore iconografico e che insegna nelle scuole di Padova, Milano e Maguzzano. L’arte delle icone è intrecciata con la fede che l’ha generata, mettendo in rilievo la comune radice religiosa e culturale dell’Oriente e dell’Occidente cristiani. E l’unica radice è il mistero dell’Incarnazione. Paolo Volonterio
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Basilica San Giuseppe
Lettere alla comunità
Carissimi bambini, siamo vicini al santo Natale e vi scrivo perché voglio invitarvi ad attendere con vivo desiderio e grande gioia questa bellissima festa. Il Signore Gesù viene per tutti, ma in modo particolare per voi. Aprite i vostri occhi e il vostro cuore perché Lui vi possa riempire dei suoi doni. Non manchi in questi giorni la vostra preghiera: chiedete volentieri al Signore tutte le cose belle che la vostra immaginazione vi suggerisce. Per il mondo chiedete la pace, per la vostra famiglia l’amore e il rispetto, per i grandi la serenità e la salute, per voi stessi - più che tante cose sicuramente inutili - domandate la bontà, la sapienza e l’obbedienza. Chiedete! Gesù Bambino vi ascolta perché non sa resistere alle vostre richieste semplici, vere e piene di fiducia. Buon Natale a voi, piccoli amici prediletti dal Signore che ha voluto nascere tra noi vestendo l’innocenza e la tenerezza di un bimbo. Il vostro parroco
Ai bambini
TRADUZIONE PER GLI ADULTI Carissimi bambini, ho riservato a voi l’ultima delle “Lettere alla Comunità” per questo bellissimo mese di dicembre che ci porta la festa di Natale. Il Natale è la festa di tutti, ma chi l’attende e la capisce di più siete proprio voi bambini e chi - pur adulto - ha l’animo semplice e limpido come il vostro. Non avete bisogno di tante spiegazioni per entrare nel
mistero del Natale e coglierne il valore. Infatti il Natale è l’apparizione di un Bambino come voi. E’ la gioia di un inizio che, seppur povero, è pieno di promesse e di speranza proprio per i piccoli e i poveri. E’ la festa che riunisce tutti nell’affetto della famiglia: e chi più di voi sente il bisogno di sicurezza, di pace vera, di famiglia e di affetti che non siano turbati da contrasti e divisioni? Il Natale - che per molti è reso sbiadito o addirittura sconvolto dalla disillusione, dall’amarezza di valori perduti, dalla meschinità che tutto riduce a denaro - per voi, e per quelli come voi, è qualcosa di possibile, di necessario, di vero. Il vostro sguardo pulito e capace di leggere l’invisibile sa andare al di là delle teorie, delle abitudini, del “già visto” e sa intuire la ricchezza di un Mistero sempre nuovo e così grande da sembrare incredibile. Insegnateci voi: la gioia gratuita per ciò che sorprende, la preghiera semplice e disarmata di chi mantiene ancora intatta la fiducia, l’attesa impaziente di chi vuole salutare l’alba di un giorno speciale, lo sguardo curioso e stupito di chi vede per la prima volta la Stella, il giubilo di chi riceve un Dono infinitamente più grande dei propri desideri, la capacità di far tesoro di questi Natali per non dimenticare mai che il Natale continuerà a parlare al cuore anche quando ci sembrerà di non “sentirlo” più. Grazie di cuore per quello che sapete farci riscoprire. E che Gesù benedica il vostro Natale! Don Bruno
STATISTICA PARROCCHIALE NOVEMBRE BATTESIMI: Isabella Stanziona, Edoardo Sala, Beatrice Pozzi, Edoardo Canzi, Carolina Testa, Nora Valeriani, Gabriele Maurino, David Mestriner, Riccardo Riva, Davide Limonta, Mia Corbetta, Leonardo Brioschi, Alessandra Ballabio. Totale anno: 118 - DEFUNTI: Ferruccio Monguzzi (anni 88), Giancarlo Besana (anni 78), Angelo Calì (anni 80), Giovanna Vismara (anni 90), Giovanna Rosa Mariani (anni 105), Maria Vittoria Cantù (anni 95), Luigi Pontiggia (anni 63), Giuseppe Molteni (anni 58), Piero Cabiati (anni 82), Luigi Sala (anni 79). Totale anno: 143
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Basilica San Giuseppe
Tutte le iniziative natalizie e gli appuntamenti del nuovo anno
Arriva Natale, Dio si fa uomo in mezzo a noi E per noi tante occasioni per farci vicini a Lui Le sei cantorie cittadine si sono riunite in Basilica per ricordare il loro patrono Mons. Angelo Frigerio ha ricordato il 30° di sacerdozio
Le sei cantorie della città riunite in basilica san Giuseppe nel giorno della memoria di Santa Cecilia. (foto Volonterio) Catechesi, momenti di preghiera e diverse ricorrenze hanno scandito il tempo di Avvento che volge al termine. Una novità di quest’anno è stata la celebrazione della memoria di S. Cecilia, patrona del canto e della musica, con la presenza in Basilica nella serata di venerdì 22 novembre di circa duecento coristi delle sei parrocchie della città che hanno accompagnato la solenne liturgia diretti dal maestro della Cappella S. Cecilia, Giancarlo Buccino. E’ questo l’inizio di un cammino insieme che vedrà di anno in anno le corali itineranti nelle parrocchie per onorare la loro patrona. Nella festività dell’Immacolata Concezione, domenica 8 dicembre la comunità ha invece fatto festa al concittadino mons. Angelo Frigerio che ha ricordato il trentesimo di sacerdozio. Per molti anni mons.Angelo è stato cappellano militare, attualmente è Ispettore all’Ordinariato Militare per l’esercito italiano a Roma e Vicario Episcopale. Mons. Angelo ha accolto con entusiasmo l’invito di Mons. Molinari presiedendo la solenne liturgia delle 10. Al termine si è intrattenuto con parenti e amici che hanno avuto modo di cono-
silica Messa solenne della Natività presieduta da mons. Bruno Molinari; Il giorno di Natale di Santo Stefano le Messe seguiranno l’orario festivo. Il 31 dicembre alle 18 Messa vigiliare solenne con il canto del “Te Deum” di ringraziamento per l’anno trascorso. Il 1° gennaio messe secondo l’orario festivo e alle 18 solenne celebrazione per la pace. Domenica 12 gennaio, alla Messa delle 10 sono attese le famiglie che hanno avuto il battesimo di un figlio durante il 2013 mentre domenica 19 gennaio in collaborazione con Caritas e Scuola d’italiano per stranieri, in parrocchia sarà celebrata la Giornata Mondiale dei Migranti. Il Circolo Culturale San Giuseppe, in collaborazione con l’associazione “L’umana avventura” e le parrocchie della città, propongono per mercoledì 8 gennaio al teatro San Rocco la visione del film “La “ultima cima”, un occasione per riflettere sul valore della vita e della fede. L’ingresso sarà gratuito.
scerlo negli anni vissuti in città. Natale è ormai alle porte e ogni cristiano si prepara ad accogliere nel proprio cuore Gesù, Figlio di Dio, anche con gesti di solidarietà. Il vero Natale è vedere Gesù in tutti coloro che chiedono il nostro aiuto, dai più lontani come i fratelli delle Filippine e di Sardegna per i quali i fedeli hanno generosamente donato oltre seimila euro, ai più vicini. Patrizia Dell’Orto Domenica 22 dicembre alle 16 in Basilica ci sarà la benedizione natalizia per tutte le famiglie. Ogni giorno in Basilica saranno disponibili sacerdoti per la confessione dalle 7.30 alle 12 e dalle 15 alle 19; inoltre sarà possibile confessarsi anche venerdì 20 dicembre Il concittadino monsignor Angelo Frigerio al termine della alle 21. Messa, in cui ha ricordato il suo 30mo di ordinazione saLa vigilia di Na- cerdotale, ha consegnato al prevosto Molinari, il Crest deltale alle 24 in Ba- l’ordinariato. (foto Volonterio).
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Oratorio San Rocco
Il Vangelo della II domenica d’Avvento dà un ottimo spunto di riflessione sull’essere cristiani
Il valore della coerenza come ideale da perseguire per mantenere la preziosa alleanza con Dio Molti cristiani si professano tali per convenzione o comodità, ma un’adesione “una tantum” alla Legge di Dio non può bastare: per essere veri cristiani occorre coerenza, sacrificio e dedizione Arrivando alla cassa per pagare la spesa, una parrocchiana, dopo esserci salutati, commenta il vangelo di Domenica scorsa: «Ma che catastrofico il vangelo! Quasi quasi io e mio marito volevamo entrare dopo la lettura!». Mi pare di capire che l’avventrice avesse come molti, bisogno di una “buona” notizia (che è il significato della parola “vangelo”) in questo periodo, nel quale i mass-media sembrano accanirsi solo su notizie catastrofiche, accontentando il prurito e il fascino del male. Ecco però che il vangelo di questa seconda Domenica di Avvento ci fa comprendere i motivi delle parole minacciose di Gesù Il mercatino di beneficienza allestito in oratorio il cui ricavato andrà a favore della scorsa Domenica. della Mensa del povero. (foto Volonterio) Si tratta sì di un avvertimento, di una minaccia. E come tutte le mi- tum” alla Legge ebraica per conside- obbediente alla sua volontà. nacce, come quelle del Battista di rarsi apposto con Dio. E Giovanni, iloggi, non sono piacevoli.Anch’io uti- luminato dallo Spirito, non risparmia Una coerenza che è richiesta moltislizzo la minaccia. Tutti la utilizziamo. nessuno nelle sue invettive. Anzi ri- simo oggi da tutti ma da pochi davEvidentemente c’è modo e modo di corda che essere figli di Dio così, lo vero perseguita. Perché richiede utilizzare uno strumento o un me- possono essere meglio anche le pie- sacrificio e dedizione. Fare fatica per todo. Non possiamo certo abusare tre. Un po’ come quando si ha l’im- la coerenza e non solo per la sopravdella minaccia. Così come non pos- pressione di parlare con il muro vivenza. Il Battista l’ha individuata siamo abusare della bontà di una per- invece che con delle persone. Come come il modo migliore per avere un sona. Ecco il punto: già ai tempi di quando si dice “sì” ma in realtà è un cuore predisposto ad accorgersi Gesù, qualcuno abusava del titolo di no deciso e ben radicato, ma che per della Signoria di Dio nella nostra vita. figlio di Dio. Anzi, tutti gli ebrei si timore e/o per comodità e/o buona E può essere davvero uno stile che ci consideravano, in forza della circon- pace, viene mascherato. Allora Gio- permette di guardare la nostra vita, cisione, figli di Abramo e implicita- vanni questa Domenica ci richiama una volta arrivati al capolinea, con semente Dio era obbligato a mantenere alla coerenza. Non come fine o meta. renità e leggerezza. la promessa fatta al grande Padre Ma come ideale da perseguire per della fede. Il fatto che Egli fosse ob- mantenere quell’Alleanza che a Dio (Dal news Rock del 24 novembre bligato, faceva cadere un po’ tutti, ric- è costata cara da sempre nella storia 2013) chi e poveri, giovani e anziani nella e che ha raggiunto il suo apice inarmollezza, nella tiepidezza del vivere. rivabile da qualunque filosofia o raDon Gianmario Poretti Vicario C.P. Per cui bastava un’adesione “una tan- zionalità nel sacrificio del vero Figlio
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Parrocchia Santa Valeria
Dai sesant'anni di sacerdozio alla prossima ordinazione: un incontro testimonianza
Un Signore, due chiamate e due risposte per la vita Le esperienze di don Lino e di don Paolo a confronto In una serata al teatro Santavaleria la testimonianza di due sacerdoti, l’anziano pastore e il prete novello che hanno raccontato la loro esperienza a servizio della Chiesa Come completamento della festa a don Lino, per aver raggiunto i sessant’anni di sacerdozio, e per accompagnare don Paolo Confalonieri nel suo cammino verso l’ordinazione, è stato organizzato, martedì 12 novembre 2013,presso il teatro Santavaleria di via Wagner, un incontro-testimonianza dal titolo “Tu sei sacerdote per sempre. Il significato di una vocazione da don Lino a don Paolo”. La serata, svoltasi in un clima molto familiare e sereno, ha visto una buona e vivace partecipazione a dimostrazione del tanto affetto che abbiamo per don Lino che ci ha amorevolmente accompagnato e guidato durante le principali tappe della vita, e anche per don Paolo, che abbiamo visto crescere e impegnarsi in parrocchia come animatore e catechista, con una attenzione particolare al gruppo dei chierichetti. Dal confronto tra le due vocazioni, pur avvenute in contesti storico-sociali molto differenti, è emerso cosa è caratteristico della figura del sacerdote. Don Lino ha raccontato la storia della sua vocazione. Entrato in seminario a undici anni perché affascinato dalla figura del prete dell’oratorio, ha saputo motivare nel tempo la sua decisione perché attratto dalla figura di Gesù. Con la maturità classica, attraverso una seria verifica, don Lino ha scelto di continuare il suo cammino verso il sacerdozio e celebrato la sua prima Messa il 29 giugno 1953 a Caccivio. Ad appena ventitré anni fu destinato alla parrocchia di Buscate per seguire l’oratorio e la cantoria.Anche per don Paolo, anche se entrato in seminario quasi sessant’anni dopo, è stato determinante l’esempio dei sacerdoti incontrati per scegliere di affidarsi totalmente al Signore, per sempre. Si
Don Lino Magni con il diacono Paolo Confalonieri tra un gruppo di fedeli al teatro Santavaleria, al termine del dibattito “Tu sei sacerdote per sempre, il significato di una vocazione”. (foto Volonterio) ritiene fortunato di essere stato destinato alla parrocchia di Vedano perché vicino a Seregno e con un solo oratorio da seguire. Confrontandosi, invece, sul periodo di vita passata in seminario, per don Lino sono stati dodici anni senza mai fare uscite e durante il quale veniva curata soprattutto la spiritualità e poco l’umanità del prete. Per don Paolo, entrato in seminario nel settembre 2008, dopo la maturità scientifica e un anno di università, è stato un periodo di studio e di formazione, ricco di tante esperienze forti, vissute anche in ambienti esterni. Sicuramente la formazione del sacerdote ha subito nel tempo una profonda trasformazione, dovuta sia al mutato contesto socioculturale, ma anche ai tanti cambiamenti che la Chiesa ha attuato, a partire soprattutto dal Concilio Vati-
cano II. Don Lino ha sottolineato che quest’ultimo avvenimento ha cambiato tantissimo la vita del sacerdote e che questa trasformazione può dire di averla vissuta “sulla sua pelle”. Del resto, non si può nascondere che, per esempio, il 1968 è stato un momento di forte crisi per la figura del prete e della suora.Anche tra i suoi compagni di Messa, don Lino ne ha visto più di uno abbandonare il sacerdozio o per motivi ideologici o per motivi affettivi. E guardando alla sua storia, riconosce che il Signore è stato tanto buono con lui. Perché appena ordinato sacerdote lo ha mandato in una parrocchia dove la gente aveva un profondo rispetto della figura del prete e obbediva sempre, forse fin troppo! Poi, destinato alla parrocchia Santa Maria Assunta al Vigentino a Milano, ha lì trovato una realtà comple-
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Parrocchia Santa Valeria
tamente diversa. Il quartiere era sorto in poco tempo, con un grandissimo complesso di case popolari, costruito dopo i bombardamenti. La gente non si conosceva tra loro. La chiesa era un semplice capannone. Così don Lino ha potuto rendersi conto di cosa vuol dire veramente essere prete e che solo Dio salva. Ha imparato che possono non avere successo le cose che si propongono. Ha capito cosa è veramente importante per la vita della comunità. Per don Paolo è importante che un sacerdote sappia costruire delle buone relazioni con tutti, che siano aperte e accoglienti. Infatti, la fede si testimonia attraverso la propria umanità, che passa anche negli incontri brevi. Con la scelta del celibato, la comunità, a cui si è affidati, diventa la propria famiglia. Sullo specifico del sacerdote, don Lino ha affermato che, anche dopo tanti anni, celebrare la Messa e confessare ancora ‘sconvolgono la vita’. Il pane e il vino sono Gesù, che deve essere adorato, la confessione è qualcosa di troppo grande per un uomo. Molto forte è il rischio di farli diventare una abitudine. Ma il sacerdote deve sempre essere persona di speranza, consapevole che il mondo e la storia sono in mano a Gesù. Ci sono momenti in cui si tocca il dolore delle persone. Non si è in grado di risolvere questi dolori ma si cerca di stare a loro vicino. Fa più paura la solitudine che la difficoltà in sé. Infatti, le grandi scalate in montagna si fanno sempre in compagnia e mai da soli. Quindi è importante condividere, essere solidali. Don Paolo ha aggiunto che senza croce non possiamo essere discepoli del Signore. Con l’esperienza compiuta nel reparto di pediatria dell’ospedale di Niguarda ha sperimentato cosa vuole dire la parola speranza. E ha espresso il desiderio di poter diventare, con l’aiuto delle nostre preghiere, un sacerdote con la stessa passione e lo stesso spirito di sacrificio di don Lino.
Caravaggio genio cristiano
“Caravaggio: il genio cristiano di un pittore ribelle”, è stato raccontato da don Guido Gregorini, vice rettore del collegio Ballerini, appassionato di arte, letteratura, cinema e teatro, venerdì 29 novembre, al teatro Santa Valeria, di fronte ad un folto pubblico. Di Caravaggio ha detto tra l’altro: “un genio della pittura ma anche genio cristiano perché ha saputo cogliere la natura del cristianesimo attraverso l’arte”. E di Caravaggio in città si tornerà a parlare dal 1° febbraio con una mostra nel salone parrocchiale del Ceredo in occasione del 50mo di fondazione della parrocchia San Giovanni Bosco. (foto Volonterio)
Paola Landra
STATISTICA PARROCCHIALE NOVEMBRE BATTESIMI: Beatrice Maria Arienti, Giulia Maspero, Matteo Koenig, Chiara D’Arienzo.Totale anno: 51 DEFUNTI: Franco Confalonieri (83 anni), Paolo Enrico Mariani (88 anni), Maria Galimberti (85 anni), Luigi Busato (81 anni), Adriana Ferrari (81 anni), Lucia Zandi (77 anni), Angelo Riva (70 anni), Carla Abbondi (81 anni). Totale anno: 72
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Parrocchia S. Giovanni Bosco al Ceredo Dicembre è tempo di preparazione al Natale, ma anche di bilanci dell’anno che sta per chiudersi
Di fronte al pessimismo e alla scarsa fiducia nel futuro ci conforta l’esempio di Dio, venuto al mondo da povero Basta osservare il presepe: un bambino che nasce nel mondo non da potente, ma da debole… semplicemente a dirci che è con noi e che lo sarà sempre, dopo aver condiviso le fatiche e la morte Dicembre. È un mese che possiamo guardare con un duplice sguardo: da una parte c’è il Natale, che ci riporta ad una nascita, ad un inizio; dall’altra c’è la convenzione di considerarlo l’ultimo mese dell’anno, quindi porta lo sguardo verso una fine, un termine - e poi un nuovo inizio -. In mezzo ci sta il tempo che abbiamo vissuto, carico di consuetudini e di novità, di gioie e di fatiche. Dicembre è il mese che ci porta a fare qualche bilancio sull’anno trascorso. Di frequente, durante la tradizionale visita alle famiglie, la risposta alla benedizione non è «amen», come diciamo normalmente in chiesa, ma «speriamo…», a cui si aggiunge di solito il desiderio che il Natale porti tempi migliori, che l’anno che inizia sia più sereno di quello che termina. Avverto in questo il disagio di fronte a situazioni inattese, difficili, complesse che non si vorrebbero. Avverto un bisogno di sicurezza, di serenità, di pace che troppe volte la realtà dei fatti non riesce a colmare, un desiderio di normalità smentito dalla vita quotidiana. Allora mi sento di dire che, come cristiani, magari con una fede un po’ incerta o vacillante, possiamo invece essere certi (= amen) che il Signore è con noi, che viene ancora a sporcarsi le mani con la nostra vita, che ancora una volta non ci lascia da soli ad affrontare il tempo che ci è dato da vivere. A volte, però queste parole non bastano e ne provo dispiacere, una specie di smarrimento di fronte alla sensazione di non poter fare di più che dire parole nelle quali credo. Io credo che il Signore è ancora con noi, che cammina con noi, che comprende le contraddizioni umane e le
salva, e ci salva. Forse dietro l’incertezza di fede c’è l’idea che il Signore sia come una specie di grande burattinaio che muove i fili della Storia a proprio piacimento, che sia un Dio un po’ capriccioso e imprevedibile, che decida di noi come vuole… Proviamo a guardare, allora, un po’ più da vicino il presepe, nelle miriadi di forme diverse che la fantasia ha inventato, eppure sempre uguale: un bambino che nasce nel mondo, un bambino - che è Dio - che nasce nel mondo. Non arriva da padrone, ma da piccolo, non da potente, ma da debole… semplicemente a dirci che è con noi, che, nonostante tutto, è con noi. E che lo sarà sempre, dopo aver portato con noi (non al posto nostro) i nostri pesi, dopo aver condiviso le fatiche, dopo aver provato anche la morte. Ne siamo certi: Dio è con noi. Dopo queste considerazioni che nascono dal cuore e dagli occhi per ciò che sento e vedo, possiamo dare uno sguardo un po’ più terra-terra sulla vita della parrocchia per questo anno e sulle prospettive dell’anno prossimo. Di solito la vita di una parrocchia si misura su nascite, matrimoni, funerali… qualche dato: nel 2013 abbiamo avuto 24 battesimi (15 l’anno prima), solo 4 matrimoni (7 nel 2012) e 22 funerali (a fronte dei 40 dell’anno scorso…). Ci sono circa 160 iscritti al catechismo dell’Iniziazione Cristiana, dei quali un po’ più di un terzo provengono da altre parrocchie. I ragazzi che hanno ricevuto la prima Comunione sono stati 50, la Cresima 32. Dall’indagine sulla frequenza alle Messe risulta un dato che mi ha colpito: le persone che frequentano la Messa sono più di
quanto pensassi. Risultano infatti circa 750 partecipanti (circa il 17%), di cui un terzo da fuori parrocchia, più o meno quanti dal Ceredo vanno altrove, segno che c’è uno “scambio” abbastanza ampio tra le parrocchie di Seregno. Mi ha colpito anche il numero piuttosto alto di ragazzi (fino a 14 anni) che partecipano alla Messa, un segnale incoraggiante, anche se la fascia meno presente è proprio quella dei giovani (15-30anni). Dal punto di vista economico la parrocchia non sta male… ma non sta nemmeno bene. In questi anni si vedono diminuire sensibilmente le entrate, mentre le spese, pur cercando di contenerle, aumentano. Non ci sono debiti - e questo è un bene - ma non ci sono nemmeno riserve, nel caso sopravvenissero lavori urgenti e imprevisti. Per ora si va avanti. Per quanto riguarda il prossimo futuro, il 2014 sarà caratterizzato dal cinquantesimo della parrocchia: cinquant’anni di fondazione della parrocchia e cinquant’anni dalla dedicazione della chiesa. In cantiere ci sono diverse iniziative che potete trovare esposte nelle bacheche della chiesa o pubblicate sul sito della parrocchia (www.parrocchiaceredo.it), a partire dalla festa di San Giovanni Bosco del prossimo 31 gennaio, con la presenza dell’urna del santo, come già descritto nello scorso numero. A febbraio è in programma una mostra sul grande artista lombardo Caravaggio, ma di questo dirò nel prossimo numero. Don Sergio Dell’Orto Vicario C.P.
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Parrocchia S. Ambrogio
Concluse con la tradizionale festa patronale le iniziative e celebrazioni per il cinquantesimo
I cinquant’anni di S. Ambrogio consegnano alla storia e al presente una comunità viva e punto di riferimento Il cardinale Dionigi Tettamanzi alla Messa per l’anniversario della consacrazione della chiesa: “Dio non è assente o estraneo ai nostri problemi, ai nostri sogni e alle nostre speranze” Il nutrito programma di appuntamenti religiosi e non che ha contraddistinto l’annuale festa patronale di S. Ambrogio non ha voluto soltanto dare risalto al tradizionale appuntamento parrocchiale ma anche suggellare il 50° anniversario di istituzione della comunità e di consacrazione della chiesa dedicata al patrono della diocesi milanese. Particolarmente significativa in questo senso è così risultata la conferenza su “Ambrogio, cristiano impegnato nel campo del mondo” che ha tenuto mons. Francesco Braschi, dottore della Biblioteca Ambrosiana in apertura dei festeggiamenti della patronale. Braschi ha inteso collocare la figura di S. Ambrogio non soltanto nel contesto parrocchiale seregnese e ancor più in quello diocesano ma, con l’evidente riferimento alla lettera pastorale del cardinale arcivescovo Angelo Scola ‘Il campo è il mondo’, ha voluto sottolineare il ruolo e la dimensione pastorale del vescovo di Treviri nell’intera storia della Chiesa. Successivamente numerosi sono stati i momenti di preghiera e di riflessione a ridosso e durante la festa con celebrazioni liturgiche particolarmente curate così come i momenti di svago con rappresentazioni teatrali, fiera degli ‘oh bej, oh bej’, sottoscrizioni a premi, e parallelamente occasioni per rinnovare tradizioni quali la benedizione delle automobili ma ancor più significativa quella delle statuette di Gesù Bambino da collocare nei presepi di casa. Il tutto in una atmosfera gioiosa e partecipata per una comunità che nell’anno del suo cinquantesimo di vita ha rilanciato non solo i fonda-
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Il gruppo dei sacerdoti, quasi tutti già parroci, che hanno concelebrato l’Eucaristia presieduta dal cardinal Dionigi Tettamanzi, in occasione dei festeggiamenti del cinquantesimo di elevazione della parrocchia Sant’Ambrogio. (foto Volonterio) menti di fede e le opere, a cominciare dalla chiesa, che ne costituiscono i luoghi ove la stessa viene alimentata e vivificata, ma anche il senso di appartenenza ad una realtà ed un territorio che è ancora oggi teatro di una evoluzione e di uno sviluppo urbanistico e sociale dentro il quale famiglie vecchie e giovani cercano e intessono nuove relazioni anzitutto umane e per le quali anche una chiesa, una parrocchia costituiscono un sicuro punto di riferimento quando non un vero e proprio approdo. La ‘cifra’ di questo desiderio e di questa partecipazione l’aveva data del resto la presenza dei fedeli che affollavano la chiesa parrocchiale nella giornata dello scorso 17 novembre che faceva memoria con sorpren-
dente coincidenza di data della consacrazione dell’edificio nel 1963 per mano dell’allora arcivescovo e quindi cardinale Giovanni Colombo. Ed è stato un suo successore, il cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo emerito, a rendere solenne quel ricordo con la celebrazione della Messa con al suo fianco il prevosto monsignor Bruno Molinari e l’amministratore parrocchiale don Renato Bettinelli a cui è stata affidata proprio da quest’anno la comunità di San Luca di cui la parrocchia fa parte. Attorno alla mensa eucaristica si sono stretti anche il vicario parrocchiale don Gabriele Villa, il comboniano padre Ferdinando Colombo rientrato da tempo a Seregno dalla sua lunga missione in Africa e che era presente, giovanissimo missionario,
Parrocchia S. Ambrogio
anche alla celebrazione di cinquant’anni orsono, don Giovanni Olgiati e don Giuseppe Conti che hanno guidato in precedenza la parrocchia di S. Ambrogio. Non è mancato peraltro durante la celebrazione il ricordo affettuoso ed unito al rimpianto per due figure storiche della vita della parrocchia, don Luigi Fari, il ‘fondatore’ e iniziatore della comunità, e don Guglielmo Rigamonti prematuramente stroncato da un male incurabile ma che ha vissuto fino in fondo la sua sofferenza facendone testimonianza di autentica fede. Alla celebrazione hanno presenziato numerose autorità civili e militari, in primis il sindaco Giacinto Mariani e l’assessore provinciale Giuliana Colombo. Il cardinale Tettamanzi nel richiamare i passaggi storici che portarono alla costruzione della chiesa e all’istituzione della parrocchia ha sottolineato come “L’anniversario non riguarda solo l’edificio ecclesiastico dove ci troviamo oggi, ma anche la casa di Dio che è dentro il cuore di ciascuno di noi. La chiesa - ha osservato ancora - ha lo scopo di offrire un luogo di incontro con il Signore. Dio non è assente o estraneo ai nostri problemi, ai nostri sogni e alle nostre speranze. Dobbiamo saperci avvicinare a lui”. Il cardinale ha anche benedetto nella circostanza il nuovissimo candelabro di Jesse, opera di Amarillo Melato e posizionato sull’altare maggiore per sottolineare il tempo di preparazione al Natale ma che l’autore si augura possa poi diventare parte dell’arredo della costituenda cappella del Crocifisso che si intende realizzare nella chiesa.
La corale di Sant’Ambrogio con la cappella Santa Cecilia della basilica san Giuseppe si sono fuse per una sera, dando vita ad un importante concerto preludio ai festeggiamenti del cinquantesimo. (foto Volonterio) Concluso il rito sia all’esterno della chiesa che nel salone dell’oratorio maschile la festa per l’importante anniversario ha avuto modo di esprimersi con i fedeli che si sono stretti attorno al cardinale Tettamanzi per le consuete strette di mano e fotografie cui il presule, come è da sempre sua abitudine, non si è sottratto per tutto il tempo necessario. Molto festeggiati anche don Olgiati e don Conti dai loro ex parrocchiani e in particolare da quanti hanno avuto modo di collaborare più da vicino nelle diverse attività della parrocchia negli anni del loro ministero a S. Ambrogio. La sera precedente un concerto del coro don Luigi Fari della parrocchia diretto da Lorenzo Zandonella Callagher e della cappella musicale Santa Cecilia della Basilica (che pure ebbe come cantoria don Fari come maestro) guidata da Giancarlo Buccino aveva fatto da prologo di successo
alla festa del cinquantenario. Anche l’iniziativa del concorso “Un logo per S. Ambrogio” che ha registrato l’adesione di un centinaio di studenti delle classi quarte e quinte delle scuole primarie e delle classi delle scuole secondarie presenti nella parrocchia ha visto la conclusione nella storica giornata. Nel teatro parrocchiale infatti, dopo uno spettacolo teatrale della compagnia Teatro Indirigibile, è stato premiato il lavoro prescelto dalla giuria e realizzato da Federico Bolis della scuola parrocchiale. Cala così il sipario su un anniversario che è stato intensamente vissuto da tutta la comunità e che ha visto coinvolte e partecipi in particolare le tante e molteplici attività della parrocchia. Luigi Losa
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Parrocchia Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto Le novità introdotte dalla parrocchia del Lazzaretto sono state accolte positivamente dai fedeli
Il catechismo dell’anno zero colpisce nel segno Formula giusta per una scelta consapevole di fede Il fondamento su cui si basa questo cammino ha due obiettivi: da un lato avvicinare poco a poco i bambini alla vita di fede, dall'altro dare modo ai genitori di comprendere l'importanza del percorso In questi ultimi tempi nella nostra parrocchia sono in pieno svolgimento alcune piccole nuove iniziative che ci fanno pensare a quei “segni dei tempi” che, come dice Papa Francesco, devono predisporre a riflettere e comprendere cosa succede nella nostra vita, nel mondo e nella storia. Per prima cosa, è iniziato il catechismo cosiddetto dell’anno zero per genitori e bambini di seconda elementare. Il fondamento su cui si basa questo cammino ha due obiettivi: da un lato avvicinare poco a poco i bambini alla vita di Fede e alle scelte che come cristiani potranno prendere negli anni, dall’altro dare modo ai genitori di comprendere l’importanza di tale percorso. E’ fondamentale la scelta di creare un luogo di rif lessione per i genitori in quanto sono poi loro i veri maestri di Fede dei ragazzi; potersi chiedere il perché della scelta di iscrivere i propri figli al catechismo fa nascere negli adulti domande sul loro credere e su quali siano i desideri per la vita dei loro figli. A volte si parte da scelte dettate dalla routine (iscrivere i figli a scuola, fargli praticare uno sport) senza soffermarsi sul peso che tali scelte possano avere sulla nostra famiglia, sulla vita dei nostri piccoli; ebbene il catechismo per l’anno zero sta aiutando le famiglie a comprendere maggiormente tali scelte,
ad incontrare una comunità accogliente e a sentirsi parte attiva di essa. Un’altra iniziativa, relativa ai ragazzi che frequentano il catechismo, riguarda la celebrazione della S. Messa. Nei momenti forti dell’anno era tradizione celebrare con loro la liturgia della parola nel salone sotto la chiesa, in modo da poter illustrare le sacre scritture con un linguaggio più semplice e immediato continuare poi in chiesa la liturgia eucaristica insieme all’assemblea degli adulti. Quest’anno, nonostante la mancanza di sacerdoti e seminaristi che potessero dedicarsi a continuare questa bella tradizione, don Sergio e le catechiste non si sono scoraggiati. Pur affrontando qualche parere contrario hanno deciso di affidare la liturgia della parola a laici che vengono opportunamente preparati. I ragazzi sono un terreno fertile nel quale lasciar cadere il buon seme della parola di Dio, hanno un cuore puro, libero da condizionamenti e la loro risposta è stata più che positiva. Oggi ciascuno di noi è chiamato a mettersi in gioco e a fare la sua parte di uomo e di donna del popolo di Dio, anche sfidando un certo modo di pensare uniforme che vorrebbe una Chiesa immobile, sempre uguale, quasi disattenta. Il richiamo dello Spirito Santo, invece, in ogni momento della giornata cerca di farci capire che in questo campo
che è il mondo, in mezzo a tanta zizzania, c’è ancora tanto buon grano. I metodi di coltivazione e di mietitura col tempo possono cambiare ma quello che conta e che deve restare è la cura per la messe. Infine, per la prima volta anche nella nostra scuola materna si è tenuto l’open-day con la presentazione ai genitori delle varie sezioni e dei vari servizi che siamo in grado di offrire per l’accoglienza di bambini da due anni in poi. Un bel gruppo di genitori ha visitato la scuola, dimostrando grande interesse ed apprezzamento, non solo per la qualità della struttura, ma anche per il tipo di insegnamento che viene trasmesso ai bambini. Saranno anche piccoli segni, ma ci sono, sono tangibili e concreti. Come impegno per l’Avvento stiamo cercando di insegnare ai nostri ragazzi a cogliere il bene che ancora c’è nella nostra vita, a renderci conto di quanto siamo fortunati per i doni che gratuitamente riceviamo ogni giorno dallo Spirito Santo. Forse dovremmo farci quest’augurio anche noi adulti: riuscire finalmente ad aprire il nostro cuore alla chiamata incessante di Dio, così da poter sentire che non ci lascia mai soli e nasce con noi sempre. Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti. Nicoletta Maggioni
STATISTICA PARROCCHIALE NOVEMBRE BATTESIMI: Michele Alberto Sala, Francesco Trabattoni. Totale anno: 19 DEFUNTI: Irene Tagliabue (anni 87), Giovanni Pennati (anni 100), Irene Mambretti (anni 83), Rina Parravicini (anni 91) Totale anno: 33
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Parrocchia San Carlo
Domenica 15 la tradizionale festa di Natale del Gruppo sportivo oratoriano
Sport e oratorio, un’alleanza educativa che sta generando una ventata di entusiasmo che coinvolge l’intera comunità Atleti, educatori, dirigenti, genitori e don Alessandro si ritrovano tutti insieme per un mini spettacolo teatrale e un video girato dai ragazzi Anche quest’anno il Gruppo Sportivo di San Carlo ci regala la festa di Natale. E’ una bella consuetudine ma quest’anno assume un valore particolare. Si, perché negli ultimi mesi il legame tra sport e oratorio, che altrove purtroppo scricchiola, qui si è rinsaldato, ha assunto, con una nuova linfa, un nuovo vigore. Lo sport a San Carlo non è fine a sé stesso ma fa parte di un progetto complessivo che trae origine dal Manifesto dello Sport Educativo, promulgato dalla CEI con tutte le maggiori organizzazioni di promozione sportiva, ovvero è il tentativo di proporre la vita buona del Vangelo anche attraverso la pratica sportiva. Come diceva Benedetto XVI “L’attività sportiva rientra tra i mezzi che concorrono allo sviluppo armonico della persona ed al suo perfezionamento morale” mentre Giovanni Paolo II ci ha ricordato che “Grande importanza assume… la pratica sportiva, perché può favorire l’affermarsi nei giovani di valori importanti quali la lealtà, la perseveranza, l’amicizia, la condivisione, la solidarietà”. Naturalmente c’è e ci sarà molto da fare ma con l’arrivo di don Alessandro (la famosa linfa) si è instaurato un nuovo ottimismo: lo sport a San Carlo non è più né cenerentola né la bella addormentata nel bosco. E’ qualcosa di vivo che i dirigenti storici, rigorosamente volontari, Maurizio, Fiorenzo, Paolo, Alessandro offrono alla comunità con rinnovato entusiasmo. Certo i problemi restano: il campo sportivo da ristrutturare (oggi a Seregno è quello messo peggio), la cronica difficoltà finanziaria figlia della crisi dilagante che ha azzerato gli sponsor, la scelta assurda dell’amministrazione comunale di non sovvenzionare più lo sport e la volontà, nonostante tutto, di praticare prezzi di iscrizione alla portata di tutti. Ma non sembrano più problemi insormontabili
La squadra under 14 che ad aprile giocherà a San Siro. come appariva qualche tempo fa.Anche perché il Gruppo Sportivo può fare affidamento su una solida squadra di educatori, ovviamente volontari, che si mettono in gioco, è il caso di dirlo, con molto del loro tempo libero per le nove squadre di piccoli e grandi atleti, tra pallavolo femminile e calcio maschile. Sono, per fare qualche nome, Jessica, Federica, Renzo, Anna, Mauro, Yuri, Valter, Ivano, Renato, Lillo, Gianluca, Damiano, Stefano, Alessandro, Antonio, Paolo, Giorgio, Andrea, Fabio, Concetto, Elio, Angelo, Giuseppe,Alberto, Fiorenzo. Ho sicuramente dimenticato qualcuno ma non posso certo non nominare Tiziano, il responsabile delle strutture, che svolge un lavoro faticoso e assolutamente indispensabile. Anche quest’anno sono oltre cento gli iscritti al Gruppo Sportivo. E una delle squadre, la under 14 del calcio, porterà ad aprile, nello stadio di San Siro i colori di San Carlo per una partita amichevole
organizzata nell’ambito della TIM Cup, il torneo CSI dei team oratoriani. Nel tempio del calcio rossonero e nerazzurro sarà certo una grande emozione veder giocare i ragazzi nerarancio di Seregno. Novità di quest’anno, a sancire il legame sport-oratorio, è l’affiancamento agli educatori, nelle squadre dei più piccoli, di animatori che già hanno ben operato nello scorso oratorio feriale estivo. E la festa? Anche questa in sintonia con l’oratorio perché si fonde con la domenica “ci sto” e si preannuncia interessante e divertente con il mini spettacolo teatrale con protagonisti i ragazzi e regista Fiorenzo, il film sul gruppo sportivo realizzato dagli stessi autori del video sull’oratorio feriale, Jessica e Angelo e altre sorprese. Tutta la comunità di San Carlo è invitata. Paolo Molinari Direttore generale del GSO S. Carlo
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Notizie in breve
CALENDARIO PASTORALE Lunedì 16 dicembre Inizio della Novena di Natale Parrocchia San Giovanni Bosco, ore 21.00, confessioni comunitarie per gli adulti
Martedì 17 dicembre Parrocchia Santa Valeria, ore 21.00, confessioni comunitarie per gli adulti
Mercoledì 18 dicembre Parrocchia San Carlo, ore 20.30, confessioni per adolescenti e 18/19enni in chiesa
Giovedì 19 dicembre Parrocchia San Giovanni Bosco, ore 17.00, confessioni per i ragazzi (5ª elem e 1ª media)
Venerdì 20 dicembre Parrocchie San Giuseppe e San Carlo, ore 21.00, confessioni comunitarie per gli adulti
Sabato 21 dicembre Parrocchia San Giovanni Bosco, ore 21.00, Veglia in preparazione al Natale per ragazzi e famiglie. Parrocchia San Carlo, ore 10.00, confessioni per i ragazzi di 5ª elementare e 1ª media in chiesa
Domenica 22 dicembre Parrocchia San Giuseppe, ore 16.00, benedizione natalizia delle famiglie in Basilica
Martedì 24 dicembre Parrocchia San Giuseppe, ore 17.00, conclusione Novena di Natale alla chiesa del Sacro Cuore - S. Messa Santuario dei Vignoli, è sospesa la S. Messa delle ore 20.00 (fino all’Epifania) Parrocchia San Carlo, ore 21.00, S. Messa per i ragazzi In tutte le parrocchie, ore 24.00. S. Messa di mezzanotte
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Mercoledì 25 dicembre
Lunedì 6 gennaio
Santo Natale Parrocchia San Giuseppe, ore 10.00, S. Messa solenne di Natale ore 17.00, Vesperi solenni e benedizione eucaristica Parrocchia Santa Valeria, ore 11.00, S. Messa solenne ore 17.30, Vesperi solenni e benedizione eucaristica Parrocchia San Giovanni Bosco, ore 10.30, S. Messa solenne
Epifania di Nostro Signore Giornata dell'infanzia missionaria Parrocchia San Giuseppe, ore 10.00, S. Messa solenne presieduta dal vicario episcopale Mons. Patrizio Garascia e Corteo dei Magi Parrocchia Santa Valeria, ore 11.00, S. Messa solenne con arrivo del Corteo dei Magi Parrocchia del Lazzaretto, ore 15.00, benedizione dei bambini e bacio della statua di Gesù Bambino; a seguire tombolata in oratorio
Giovedì 26 dicembre Santo Stefano S. Messe secondo l’orario festivo Parrocchia San Giovanni Bosco, è sospesa la S. Messa delle 8.00
Sabato 28 dicembre Parrocchia San Giovanni Bosco, ore 8.30, S. Messa a suffragio di don Paolo Farina
Martedì 31 dicembre S. Messa solenne con il canto del “Te Deum” Parrocchia San Giuseppe, ore 18.00, Parrocchia Santa Valeria, ore 18.30 Parrocchia San Giovanni Bosco, ore 19.00 Parrocchia B.V. al Lazzaretto, ore18.30 Parrocchia Sant’Ambrogio, ore 18.00 Parrocchia San Carlo, ore 18.00
Mercoledì 1 gennaio Giornata Mondiale della Pace Parrocchia San Giovanni Bosco, celebrazioni secondo l'orario festivo; è sospesa la S. Messa delle 8.00 Parrocchia San Giuseppe, S. Messe secondo l’orario festivo ore 18.00, solenne celebrazione per la pace.
Giovedì 2 gennaio Parrocchia Santa Valeria, ore 21.00, adorazione eucaristica
Venerdì 3 gennaio Parrocchia Santa Valeria, ore 17.30, adorazione eucaristica
Giovedì 9 gennaio Parrocchia Santa Valeria e San Giovanni Bosco, ore 19.00, cena, S. Messa e serata insieme per adolescenti, 18/19enni e giovani
Domenica 12 gennaio Parrocchia San Giuseppe, ore 10.00, S. Messa con le famiglie dei bambini battezzati nel 2013 Battesimi ore 16.00 Parrocchia Santa Valeria, ore 11.00, S. Messa con battesimi Parrocchia San Giovanni Bosco, inizio corso fidanzati ore 9.30, “VIENI A CASA MIA” - incontri per bambini di 5-6 anni ore 15.30, Battesimi Parrocchia Sant'Ambrogio, ore 9.45, Battesimi Parrocchia del Lazzaretto, Battesimi Parrocchia San Carlo, ore 9.30, Scuola della Parola per adolescenti in oratorio, ore 16.00 Battesimi
Venerdì 17 gennaio Parrocchia Sant'Ambrogio, ore 21.00, falò di Sant'Antonio Parrocchia del Lazzaretto, ore 20.30, S. Messa seguita dal falò di Sant'Antonio
Notizie in breve
Sabato 18 gennaio Centro pastorale Ratti in via Cavour 25, ore 15.00, inizio del corso per la Cresima degli Adulti
Domenica 19 gennaio Giornata Mondiale dei Migranti. Parrocchia San Giovanni Bosco, ore 9.30, “VIENI A CASA MIA” - incontri per bambini di 5-6 anni Parrocchia Sant'Ambrogio, Ricordo dei confratelli del SS. Sacramento
E’ bello trovarsi insieme, giovani ed adulti, per parlare della vita della nostra associazione, verificare il cammino fatto e programmare il futuro. E’ successo domenica 8 dicembre, nel Centro pastorale mons. Ratti che sta tornando a vedere la vita associativa per continuare la gloriosa tradizione. Breve preghiera iniziale, significativa, che ha rilanciato il tema della contemplazione del Signore per vivere la santità quotidiana, prerogativa di tutti i cristiani che è frutto del continuo impegno personale ma che ha anche bisogno del sostegno della comunità. E’ per questo che si diventa soci di AC per compiere insieme questo cammino. La presidente uscente, Paola Landra, ha presentato il quadro della situazione sottolineando le difficoltà ma anche i risultati positivi e le speranze per il prossimo futuro, unitamente al desiderio di essere sempre più capaci di rispondere alle necessità che la realtà pastorale di Seregno richiede. Monsignor Molinari in un bel intervento ha richiamato alcuni punti importanti presentati agli assistenti di Azione Cattolica della regione Lombardia che si sono incontrati recentemente con il cardinal Arcivescovo. La relazione tenuta da mons. Giovanni Giudici, vescovo di Pavia, che è stato assistente diocesano
di AC negli anni 70, in cinque punti ha preso in considerazione le necessità della vita e dell’azione pastorale oggi. In una breve sintesi che potrà essere ripresa in futuro: 1- La fede non può essere data per scontata, occorre sempre ricercarla ed educarla. 2 - L’AC riconosce che la comunità cristiana chiede impegno per un nuovo stile di comunione. 3 - Riconoscere che la laicità cristiana è partecipazione al mistero di cristo. 4 - Riconoscere che la forma più adatta a manifestare la Chiesa è la forma associativa. 5 - L’AC deve tendere a rendere vitale la società civile. Quanto cammino c’è da fare senza stancarsi, con responsabilità e con gioia. Si sono, inoltre, svolte le elezioni per il nuovo consiglio che ha confermato alla presidenza la Dr.ssa Paola Landra. Nelle prossime settimane si riunirà il consiglio costituito dagli altri eletti, Villella Davide, Cazzaniga Alberto, Silva Paolo per cooptare altri responsabili nella gestione delle attività associative per il prossimo triennio. Tutti i responsabili del consiglio unitamente ad altri 3 delegati parteciperanno alla XV Assemblea Diocesana che eleggerà il nuovo consiglio diocesano. Settore adulti Lunedì 16 dicembre 2013 - ore 21 - Veglia di ingresso alla Novena di Natale. Verso Betlemme: il presepe di oggi che incontra Gesù. Per adolescenti, diciottenni, giovani e famiglie di tutta la Comunità Pastorale Maria Madre della Chiesa. Per entrare insieme nella Novena di questo S. Natale 2013. Per conoscere i personaggi di un “presepe moderno” che vanno alla grotta di Gesù. Centro Pastorale Mons. Ratti, via Cavour 25, Seregno Domenica 12 gennaio 2014 - ore 15 Assemblea elettiva di decanato 2013 oratorio di Giussano - via D’Azeglio Programma: 15.00 ritrovo e preghiera iniziale 15.30 verifica triennio
15.45 presentazione e discussione delle tesi assembleari 16.00 votazione presidente e consiglio di Comunità Pastorale 16.30 conclusione Camminiamo insieme verso l’unità: Mercoledì 15 gennaio 2014 alle ore 21,00, nella chiesa del Ceredo, per gli adulti delle sei parrocchie di Seregno, continua la Lectio Divina sul Libro del Profeta Giona. Conoscere la scrittura è elemento fondamentale per la vita del cristiano: il Libro di Giona ci aiuterà in una ricerca che deve continuare per tutta la vita e… aprirà lo sguardo su verità profonde. Guida in questa ricerca sarà il teologo Francesco Castelli. Settore giovani Un luogo e un tempo di incontro di scambio e di confronto per i giovani del decanato perché possano crescere insieme come cittadini e nella fede Venerdì 20 dicembre Serata giovane: ore 18,30 S. Messa nella chiesa di Santa Valeria, a seguire cena ore 20,00 e confronto dalle ore 21,00 presso l’oratorio di Via Wagner. Anche venerdi 10 gennaio si terrà, con lo stesso orario, un’altra Serata giovane L’itinerario formativo “Ci metto la faccia” continuerà venerdì 24 gennaio presso l’oratorio di Giussano - via D’Azeglio alle ore 20,45. Informazioni: giacomo_89@alice.it federica.ariente@gmail.com Per conoscere le proposte del Centro diocesano e… vedere “le facce” di quelli di AC visita il sito: www.azionecattolicamilano.it circolo culturale s. giuseppe FONDATO NEL 1888
Prosegue il tesseramento per l’anno sociale 2013/2014 il 126°: ad oggi hanno
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rinnovato 108 soci e si continuerà sino al prossimo febbraio. E’ fondamentale il tesseramento per l’equilibrio dei conti. Dopo la presentazione dei libri con Giuliano Mari e con Nello Scavo del 25 novembre sul Cardinale Bergoglio in Sala Minoretti, il Circolo ha acquistato qualche copia disponibile per la vendita ai soci (ottimo regalo di Natale) e per la lettura. Si stanno valutando eventuali testimonianze su temi internazionali come quella del seregnese Cristian Appennini, infermiere in Iraq o del giornalista Capuozzo. Una seregnese ci ha proposto la presentazione del suo romanzo per bambini. La possibilità di apertura il sabato pomeriggio con queste iniziative culturali, anche in collaborazione con le librerie, è possibile. Valenza cittadina per la proiezione al san Rocco di “La ultima cima”, storia di un sacerdote spagnolo morto in montagna ed oggetto di grande interesse in Spagna sulla figura del Sacerdote. La Gita culturale a Trento dell’1 dicembre
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ha avuto un buon successo, visita guidata anche al Castello del Buon Consiglio che, nell’attuale allestimento, è stato una piacevole ed affollata novità. In Duomo evitata per poco la diretta tv della celebrazione del 450° anniversario del Concilio di Trento. Nuove proposte culturali da verificare: mostra di Monet a Verona e Bologna con Veermer e “La ragazza con l’orecchino di perla’’. I soci e le socie ci facciano avere il loro gradimento. Possibili anche i “Pomeriggi culturali” a Milano: nuovo Museo del Duomo e Biblioteca Ambrosiana o Museo Scala. Proposta novità con mezzi propri: Carugo con la misteriosa chiesetta di san Martino la domenica pomeriggio e merenda a seguire. La componente femminile dopo la cazzuolata “rosa’’ del 9 dicembre cerca una maggiore visibilità Da mercoledì 4 dicembre incontri in sala lettura con burraco, uncinetto e altro??. Ogni mercoledì. Lo scambio degli Auguri 2013 è previsto
per giovedì 19 dicembre col coro “Linea Armonica”. Il gesto caritativo d’Avvento sarà per la Mensa del povero della S. Vincenzo. Regalo alle socie presenti. E’ stato donato da parte dell’Ass. Madonna della Campagna un quadro raffigurante don Giuseppe Villa da destinare alla Sala Don Busnelli, sede fra l’altro del movimento Terza Età. Difficoltà per la realizzazione della Mostra di trenini elettrici nel periodo natalizio; eventualmente si valuteranno altre proposte di mostre hobbistiche. I migliori auguri per un Santo Natale ed un miglior 2014.
SCUOLA DI ITALIANO PER STRANIERI “CULTURE SENZA FRONTIERE” In questo S. Natale auguriamo a tutti pace, serenità, giustizia e fratellanza . Ci piace accompagnare questo semplice
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ma sincero augurio con le parole di due grandi personalità che hanno segnato la Storia del mondo. Nelson Mandela (politico sudafricano, eroe della lotta contro la segregazione razziale, premio Nobel 1993): “Una preoccupazione di base per gli altri nella nostra vita individuale e di comunità può fare la differenza nel rendere il mondo quel posto migliore che così appassionatamente sogniamo”. Ugo di San Vittore (teologo, filosofo e Cardinale francese, venerato come beato dalla Chiesa Cattolica): “L’uomo che trova dolce la sua terra non è che un tenero principiante; colui per il quale ogni terra è come la propria è già un uomo forte; ma solo è perfetto colui per il quale tutto il mondo non è che un Paese straniero”.
GRANIS GRUPPI ANIMAZIONE SOCIALE Don Walter Magnoni, responsabile ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro, ha condotto la riflessione d’Avvento di sabato 14 dicembre per le persone impegnate nel sociale e nel politico dei decanati di Seregno/Giussano, Seveso e Desio. Partendo dalla lettera Pastorale in corso “Il Campo è il Mondo’’ ha sviluppato le condizioni per una “conversione” della politica. L’incontro si è svolto nel nuovo Centro Ambrosiano di Seveso (ex seminario) con una discreta partecipazione ed un certo interesse per un nuovo modo di affrontare le tematiche in termini politici e non partitici. Ora i riflettori sono sul discorso alla Città, tradizionale intervento dell’Arcivescovo di Milano per la festività del patrono, Sant’Ambrogio. Guarda avanti l’Arcivescovo. Guarda al 2015 con l’Expo e si pone una domanda “cosa nutre la vita?. In campo i temi fondamentali quali l’alimentazione, l’energia, il pianeta e la
vita. Milano caput mundi nel 2015. Oggi non siamo ancora consapevoli dell’importanza della manifestazione che ci attende sull’area di Rho-Pero. Dietro questi temi c’è l’uomo ed il suo rapporto col creato. Ma la creazione, il mondo, l’ambiente sono consegnati all’uomo solo per il suo dominio? O una vera “ecologia dell’uomo’’ potrà aiutare a sciogliere quelle questioni aperte: il predominio tecnocratico nelle politiche internazionali, la fame nel mondo, l’utilizzo o meno degli organismi geneticamente modificati fino alle regole per governare i mercati finanziari senza dimenticarci delle decisioni quotidiane che domandano a tutti nuovi stili di vita. In definitiva occorre superare le due posizioni estreme presenti oggi sul tema dell’ambiente, da una parte il predomino sulla natura, dall’altra pari diritti per ogni forma di vita. Superandole con la centralità dell’uomo si può pensare ad un rapporto col pianeta responsabile e capace di cura. “’Un’ecologia dell’uomo’’ che aiuti a comprendere meglio chi siamo e come possiamo vivere il presente per poter assicurare il futuro delle nuove generazioni. Sul sito: www.chiesadimilano.it/pastoralesociale ulteriori elementi di approfondimento oltre alla riproposizione di “Date a Cesare quel che è di Cesare’’, la scuola di formazione all’impegno sociale e politico specie per i giovani (o meno) attenti alle problematiche sociali. UNITALSI Novembre è da sempre il mese dei Santi e del ricordo dei defunti, accumunati in uno dei misteri più consolanti della nostra fede: la “Comunione dei Santi”, che significa il nostro camminare quaggiù in compagnia della Vergine Maria, degli Angeli dei Santi e dei nostri cari defunti. E’ il mese della preghiera più frequente,
del suffragio più generoso, un mese intero per ricordare e rinsaldare il legame di solidarietà che esiste tra chi è ancora pellegrino sulla terra e chi ci ha preceduti nella vita eterna. Un mese intero in cui devono essere più numerose le azioni di suffragio per i nostri cari defunti. S. Agostino scriveva: “Una lacrima per i defunti evapora, un fiore sulla tomba appassisce, una preghiera, invece, arriva sino al cuore dell’Altissimo”. Come incontro di gruppo mensile, venerdì primo novembre abbiamo trascorso una giornata in autodromo di Monza con i ragazzi disabili che hanno effettuato giri in pista in auto sportive e d’epoca. E’ stata una giornata calda e di sole per cui la manifestazione, oltre aver fatto provare ai disabili l’emozione di correre sulla pista dell’autodromo, ha reso piacevole a tutti i partecipanti, accompagnatori e genitori dei ragazzi, il tempo trascorso presso i box-auto. Si è consumato il pranzo presso l’oratorio di Vedano e successivamente si è partecipato alla celebrazione della Santa Messa presso la parrocchia di Vedano dove si trova come diacono il nostro concittadino Paolo Confalonieri. Continua “La breve storia dell’Unitalsi” 7 -“I primi pellegrinaggi” Dal pellegrinaggio del 1905, citato nel precedente numero, da quello nazionale del 1908 con la partecipazione di circa sessanta malati nella ricorrenza del 5° anniversario delle Apparizioni della Madonna alla Grotta di Massabielle, da quelli del1911, con i malati sistemati in vagoni - letto, e del 1912, con un centinaio di malati assistiti da un Corpo medico guidato da Padre Agostino Gemelli si passa al memorabile pellegrinaggio del 1913 guidato da Mons. Tadini e presieduto dal Cardinale Giacomo Della Chiesa, Arcivescovo di Bologna e futuro Benedetto XV, formato da circa 3.000 pellegrini e da 112 ammalati provenienti da tutta Italia e trasportati su otto treni. Infatti l’Unitalsi, dal 1908, comincia a
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diffondersi e a costituirsi in Sezioni nelle principali regioni d‘Italia: prima fra tutte la Piemontese, poi la Ligure, la Veneta nel 1909, l’Emiliana. Durante il primo conflitto mondiale, l'Unione sospende l'attività, ma subito dopo, pur tra tante difficoltà, c'è una meravigliosa ripresa dei pellegrinaggi tanto che nel 1921, al pellegrinaggio di agosto a Lourdes, presieduto dal Cardinale Achille Ratti, che pochi mesi dopo verrà eletto Pontefice con il nome di Pio X, partecipano 1.000 pellegrini e 110 ammalati. Continua...
MOVIMENTO PER LA VITA/CENTRO AIUTO ALLA VITA Nel mese in cui contempliamo Gesù fattosi “Uno di noi”, bambino come i nostri bambini, torniamo a parlarvi della campagna “Uno di noi” che ci ha impegnati nel corso dell’anno. In varie occasioni, ricordate?, sostando presso le chiese cittadine abbiamo sollecitato la vostra adesione ad una grande raccolta di firme in corso in tutto il nostro continente, volta a chiedere alle istituzioni europee il riconoscimento della dignità dell’embrione umano. Perché la richiesta potesse essere presa in considerazione dal Parlamento Europeo era necessario raggiungere almeno un milione di firme entro il 1° novembre 2013. Con gratitudine riferiamo che le firme raccolte sono state quasi due milioni (di cui 620.000 circa totalizzate in Italia!). Il risultato è positivo non solamente per
il numero in assoluto, ma anche per il coinvolgimento, grazie al comitato promotore dell’iniziativa, di tanti paesi, non solo cattolici, sebbene l’appoggio della Chiesa sia stato molto importante. Spiccano, ad esempio, per il numero di firme raccolte, paesi come l’Olanda, il Lussemburgo, la Romania… Vi è stata in diversi paesi una commovente “mobilitazione dal basso” dei cittadini europei a favore della Vita! Ora la Commissione Europea dovrà convalidare le firme, ed entro tre mesi si esprimerà riguardo alla petizione. Siamo consapevoli del fatto che, certamente, le cose non possono cambiare da un giorno all’altro, ma è importante che “sia stato lanciato un sasso nello stagno”: l’Europa ha davanti quasi due milioni di cittadini e tantissimi nazioni firmatarie che hanno espresso il desiderio che siano ridiscusse le leggi che legalizzano l’aborto (peraltro, tutto questo è avvenuto nonostante la censura ideologica da parte del mondo dell’informazione, con un quasi totale silenzio anche della stampa italiana). Confidiamo che l’avventura iniziata all’insegna di “Uno di noi” possa andare avanti… Ringraziando i nostri lettori per l’appoggio, torniamo a chiedere anche il sostegno nella preghiera: la prossima S. Messa per la Vita sarà celebrata a S. Carlo, sabato 18 gennaio 2014 alle ore 18. Ricordiamo anche che durante tutto il periodo natalizio sono in vendita i biglietti della lotteria a sostegno delle attività del CAV di Seregno.
Continuiamo con vivo interesse gli incontri mensili di catechesi “Al Cenacolo” guidati dall’assistente decanale mons. Pino Caimi, utilizzando, analizzando e meditando la lettera pastorale dell’arcivescovo Angelo Scola “Il Campo è il mondo”. Argomenti molto importanti per l’aggiornamento religioso e culturale dell’anziano, affrontando anche problemi della Chiesa e della società. Don Pino, con la sua dialettica, chiarezza e sapienza ha saputo suscitare nei presenti un dialogo e un confronto molto aperto e partecipato, aiutandoci in una nuova evangelizzazione cristiana e culturale, occasione di crescita sempre più significativa che potrà arricchirci di nuove esperienze nel “Campo che è il mondo.” Riprenderemo i prossimi incontri “Al Cenacolo” nel mese di febbraio aperti a tutti presso il Centro Pastorale di via Cavour, 25. Molto partecipata è stata la giornata di ritiro spirituale in preparazione al Santo Natale svoltasi giovedì 12 dicembre a Villa Sacro Cuore di Triuggio. Giovedì 19 dicembre presso il Centro Pastorale di via Cavour, 25 è in programma una rappresentazione dal titolo “I personaggi del Natale”. Sarà presente una delegazione della “Madonna della Campagna” che donerà al Movimento Terza Età un quadro a ricordo di don Giuseppe Villa, assistente per parecchi anni del Movimento. Seguirà lo scambio di auguri natalizi.
Auguri di Buon Natale da tutta la redazione 240
DICEMBRE
duemilatredici
ORARI DELLE SANTE MESSE FESTIVE NELLA CITTA’ DI SEREGNO
SS. MESSE VIGILIARI (sabato pomeriggio e sera) 16.30
Don Gnocchi
17.30
Don Orione
18.00
Basilica - S. Ambrogio - S. Carlo - Abbazia
18.30
S. Valeria
19.00
Ceredo - Ospedale
20.00
Santuario Vignoli
20.30
Lazzaretto
SS. MESSE FESTIVE (domenica e festivi)
In copertina: "Natività" di Luigi Maria Sabatelli, olio su tela cm. 160x108. Collezione privata. Dal volume "Contributi per lo studio della Bottega dei Sabatelli (1772-1899)" a cura di Franco Cajani.
7.00
Don Orione
7.30
S. Valeria - Basilica
8.00
S. Ambrogio - Lazzaretto - Ceredo - Abbazia
8.30
S. Salvatore - Sacramentine
8.45
Basilica
9.00
Ospedale - Istituto Pozzi
9.30
S. Valeria - Don Orione
9.45
S. Ambrogio - Abbazia
10.00 10.30
«L’AMICO DELLA FAMIGLIA», PERIODICO DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DI SEREGNO anno XCI, 15 Dicembre 2013, numero 12
Basilica - Lazzaretto S. Carlo - Ceredo - Don Orione (cappella interna) - S. Salvatore - S. Cuore (solo durante il periodo della catechesi, riservata ai ragazzi delle elementari e ai loro genitori)
11.00
S. Valeria - Don Orione - Abbazia
11.15
S. Ambrogio
Direttore responsabile: Luigi Losa; in redazione: Franco Bollati, Paolo Cova, Enrica Dell’Orto, Patrizia Dell’Orto, Nicoletta Maggioni, Giovanni Marelli, Patrizia Mariani, Sabrina Parravicini, Elisa Pontiggia, Mariarosa Pontiggia e Paolo Volonterio; e-mail: amicodellafamiglia@yahoo.it; amministrazione: Riccardo Ballabio; abbonamenti: Buona Stampa San Paolo - c/o segreteria parrocchia S. Giuseppe - Piazza Libertà 6 - 20831 Seregno (MB) telefono 0362 231308 o presso le segreterie delle altre parrocchie;
11.30
Basilica - Lazzaretto
17.00
Don Gnocchi
17.30
Don Orione
Stampa & Grafica: Sarigraphic E. Riva di M. Riva & C. snc, Via Gandhi, 10 - 20831 Seregno MB;
18.00
Ceredo - Basilica - S. Ambrogio - S. Carlo - Abbazia
Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 93 dell’1/12/1987
18.30
S. Valeria - Lazzaretto
20.30
S. Ambrogio
Il prossimo uscirà domenica 19 Gennaio 2014
anno XCI - n. 12 Dicembre 2013 - periodico delle comunità cristiane di Seregno
SEREGNO
Mercoledì 8 Gennaio 2014 ore 21,00 Cinema Teatro San Rocco Seregno
presentano
“la última Cima”
Ingresso Gratuito Tutta la comunità è invitata
Uscito in 4 sale spagnole, in un anno, è arrivato a 15 paesi, con milioni di spettatori al cinema, in TV e su Internet. Senza alcuna spesa milionaria di produzione o pubblicità. La chiave della sua diffusione è un’altra: l’amore per Dio e per il prossimo che la vita del suo protagonista fa scaturire in ogni spettatore. Uno è andato a vederlo e l’ha raccontato a un altro e questo a un altro… e a un altro…e a un altro… facendo arrivare la notizia a tutte le tipologie di spettatori e coinvolgendo 1 + 1 + 1 nella promozione spontanea. Alcuni di questi hanno incontrato Dio, in cui non credevano; altri hanno scoperto la loro vocazione sacerdotale; coppie che avrebbero scelto l’aborto, non l’hanno fatto; coppie che invece avevano optato per l’aborto, hanno chiesto aiuto; alcuni credenti hanno riscoperto la bellezza dei Sacramenti…
La gioia del Vangelo