L'amico della famiglia febbraio 2014

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Lunedì 17 marzo 2014 Pellegrinaggio delle parrocchie S. Giuseppe e S. Ambrogio (aperto a tutti) al

Santuario della Madonna di S. Luca a Bologna

Quota di iscrizione 55 euro (comprendente viaggio, pranzo, guida). Iscrizioni entro il 10 marzo 2014 in Sacrestia della Basilica.

Lunedì 31 marzo - giovedì 3 aprile 2014 Pellegrinaggio cittadino in

UMBRIA Sulle orme di santi, monaci e pellegrini 1° giorno: lunedì 31 marzo SEREGNO – CHIUSI DELLA VERNA – ASSISI Alle prime ore del giorno partenza con pullman GT verso l’Umbria. Sosta a Chiusi della Verna, nel luogo dove S. Francesco ricevette le Stimmate, celebrazione della S. Messa e pranzo nel ristorante del convento. Nel primo pomeriggio visita guidata del Convento dei francescani e della Chiesa di S. Maria degli Angeli, la Chiesa Maggiore e la Cappella delle Stimmate. Al termine partenza per Santa Maria degli Angeli. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento. 2° giorno: martedì 1 aprile ASSISI Prima colazione in hotel. Al mattino celebrazione della Santa Messa. A seguire incontro con la guida per la visita della città di Assisi: Basilica di S. Francesco, Piazza del Comune, Chiesa di S. Chiara, S. Ruffino, Santa Maria Maggiore, San Pietro. Rientro in hotel per il pranzo. Nel pomeriggio incontro con la guida per l’escursione con i mini-bus all’Eremo delle Carceri e a San Damiano. A seguire tempo a disposizione per la visita libera alla Basilica di S. Maria degli Angeli, che racchiude al suo interno la cappella della Porziuncola. Al termine rientro in hotel per la cena e pernottamento 3° giorno: mercoledì 2 aprile ASSISI / escursione a NORCIA e CASCIA Prima colazione in hotel. Al mattino visita di Norcia con la Chiesa di San Benedetto, costruita sul luogo dove sorgeva la casa natale del Santo e della gemella Santa Scolastica. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita di Cascia con la Basilica dedicata a S. Rita, il Monastero delle Agostiniane e i luoghi della città associati alla santa. Durante la giornata S. Messa. Al termine rientro in hotel ad Assisi per la cena e il pernottamento. 4° giorno: giovedì 3 aprile ASSISI –FOLIGNO –SEREGNO Prima colazione in hotel e partenza per Foligno. All’arrivo incontro con la guida per la visita del centro storico, fra palazzi signorili e splendide facciate romaniche. L’attenzione sarà in particolare rivolta alla piazza con la Cattedrale di S. Feliciano, a Palazzo Trinci, alla Chiesa di S. Domenico e di S. Maria Infraportas e al Monastero di S. Anna. Pranzo in ristorante. Nel primo pomeriggio partenza per il viaggio di rientro con arrivo in sede in serata.

La Messa non è finita

anno XCII - n. 2 Febbraio 2014 - periodico delle comunità cristiane di Seregno

PROGRAMMA al mattino: ore 6.00 ritrovo sul piazzale della Chiesetta di S. Rocco ore 6.15 partenza ore 10.30 S. Messa al Santuario della Madonna di S. Luca tempo libero ore 12.30 Pranzo presso il Ristorante Pizzeria “Da Vito” nel pomeriggio: ore 14.30 Visita del centro di Bologna con l’accompagnamento di una Guida Il ritorno a Seregno è previsto entro le ore 20.30.

Quote individuali di partecipazione Euro 520 (con minimo 30 persone) Euro 470 (minimo 40 persone) Supplemento per camera singola Euro 90. Le quote includono: Tour in pullman GT, sistemazione in hotels 3/4 stelle ad Assisi / S. Maria degli Angeli, pensione completa dal pranzo del primo giorno al pranzo dell’ultimo giorno, bevande ai pasti, visite ed escursioni come da programma, auricolari per la visita alla Basilica di S. Francesco ad Assisi, Assicurazione medico-bagaglio “Unipol” ISCRIZIONI IN OGNI PARROCCHIA ENTRO FEBBRAIO 2014 presentando fotocopia della Carta d’Identità e versando un anticipo di € 150

L’S.O.S. delle famiglie

In 3mila da Don Bosco

Stranieri chi?


ORARI DELLE SANTE MESSE FESTIVE NELLA CITTA’ DI SEREGNO

SS. MESSE VIGILIARI (sabato pomeriggio e sera) 16.30

Don Gnocchi

17.30

Don Orione

18.00

Basilica - S. Ambrogio - S. Carlo - Abbazia

18.30

S. Valeria

19.00

Ceredo - Ospedale

20.00

Santuario Vignoli

20.30

Lazzaretto

SS. MESSE FESTIVE (domenica e festivi)

In copertina: La Basilica S. Giuseppe durante la celebrazione per il S. Crocifisso. (foto d’archivio)

7.00

Don Orione

7.30

S. Valeria - Basilica

8.00

S. Ambrogio - Lazzaretto - Ceredo - Abbazia

8.30

S. Salvatore - Sacramentine

8.45

Basilica

9.00

Ospedale - Istituto Pozzi

9.30

S. Valeria - Don Orione

9.45

S. Ambrogio - Abbazia

10.00 10.30

«L’AMICO DELLA FAMIGLIA», PERIODICO DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DI SEREGNO anno XCII, 16 Febbraio 2014, numero 2

Basilica - Lazzaretto S. Carlo - Ceredo - Don Orione (cappella interna) - S. Salvatore - S. Cuore (solo durante il periodo della catechesi, riservata ai ragazzi delle elementari e ai loro genitori)

11.00

S. Valeria - Don Orione - Abbazia

11.15

S. Ambrogio

Direttore responsabile: Luigi Losa; in redazione: Franco Bollati, Paolo Cova, Enrica Dell’Orto, Patrizia Dell’Orto, Nicoletta Maggioni, Giovanni Marelli, Patrizia Mariani, Sabrina Parravicini, Elisa Pontiggia, Mariarosa Pontiggia e Paolo Volonterio; e-mail: amicodellafamiglia@yahoo.it; amministrazione: Riccardo Ballabio; abbonamenti: Buona Stampa San Paolo - c/o segreteria parrocchia S. Giuseppe - Piazza Libertà 6 - 20831 Seregno (MB) telefono 0362 231308 o presso le segreterie delle altre parrocchie;

11.30

Basilica - Lazzaretto

17.00

Don Gnocchi

17.30

Don Orione

Stampa & Grafica: Sarigraphic E. Riva di M. Riva & C. snc, Via Gandhi, 10 - 20831 Seregno MB;

18.00

Ceredo - Basilica - S. Ambrogio - S. Carlo - Abbazia

Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 93 dell’1/12/1987

18.30

S. Valeria - Lazzaretto

20.30

S. Ambrogio

Il prossimo uscirà domenica 16 Marzo 2014


Editoriale

Un interrogativo che va ben oltre la denominazione di questo periodico dopo 90 e un anno di vita

Ha ancora senso chiamarsi “L’Amico della Famiglia”? Confesso che è un rovello, più che un interrogativo o un dubbio quello che mi affiora di continuo nella mente dopo gli incontri avuti sia con la ‘diaconia’ (l’incontro periodico dei sacerdoti della città con incarichi pastorali) che con i consigli pastorali riuniti delle due comunità pastorali cittadine prossime a fondersi in un’unica realtà ecclesiale locale. Incontri nei quali si è voluto verificare di fatto la validità e la funzione di questo nostro periodico dopo 90 anni e ormai uno di vita e individuare attraverso l’ascolto di sacerdoti e laici quali iniziative intraprendere affinché il ‘bollettino’ diventi per davvero la ‘voce’ della Chiesa di Seregno, una ‘voce’ che si rivolga al maggior possibile numero di fedeli e non. Che è poi l’impegno che insieme alla redazione e con il sostegno di mons. Bruno Molinari ci siamo assunti. Ebbene il ‘rovello’ nasce dal fatto che ci si è interrogati in tali incontri anche sull’opportunità e sull’attualità stessa della nostra testata, sulla denominazione ‘L’Amico della Famiglia’, sul fatto se, la denominazione stessa, non sia superata, troppo antica, e/o addirittura che proprio la citazione della ‘famiglia’ non sia quantomeno di disturbo, di freno, di esclusione, persino di sofferenza in presenza di una situazione di crisi evidente e di mutazione quasi antropologica del concetto stesso di quella che in ogni caso la ormai notissima Wikipedia (l’enciclopedia universale al tempo di internet, che pure va sempre presa con cautela) così ancora definisce:“La famiglia è l’istituzione fondamentale in ogni società umana, fondata sul matrimonio o la convivenza, con i caratteri della esclusività, della stabilità e della responsabilità, attraverso la quale la società stessa si riproduce e perpetua, sia sul piano biologico, sia su quello culturale”. Che la Dichiarazione universale dei

diritti dell’uomo del 1948 (mica un pezzo di carta qualsiasi) così riafferma a sua volta all’articolo 16 “La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato”. Che la Costituzione italiana, non a caso sempre del 1948, all’articolo 29 in cui riconosce “la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare”. Faccio notare solo per amore di chiarezza che ho citato sin qui solo documenti squisitamente ‘laici’. Al contempo non posso misconoscere che sul concetto stesso di ‘famiglia’ si discuta e non poco e non da oggi, proprio anche a proposito di tali formulazioni e delle conseguenze in termini normativi (legislativi e/o amministrativi nonché ovviamente sociali e non solo) a tutti i livelli e come si suol dire a tutte le latitudini. Per capirci, dalle convivenze alle unioni tra persone dello stesso sesso, con tutti gli annessi e connessi non c’è solo dibattito ma anche e spesso e volentieri polemica spesso sterile e/o ideologica, o addirittura un vero e proprio ‘scontro’ di posizioni di massa e di piazza come sta accadendo, ad esempio, nella ‘laicissimissima’ Francia. Non voglio menare il can per l’aia poiché anche nella Chiesa e non da oggi ci si interroga, ci si confronta, si discute sulle situazioni di disagio e di sofferenza a proposito di persone separate, divorziati non risposati e divorziati risposati, persone che chiedono di verificare la nullità del loro matrimonio, conviventi e financo delle unioni omosessuali e/o comunque delle persone che si trovano in tale condizione. Tutto questo senza venir meno al fondamento dell’<unione stabile dell’uomo e della donna nel matrimonio>, ovviamente cristiano.

La riprova è venuta durante la riunione dei consigli pastorali cui ho accennato sopra laddove è stato riferito dalla commissione che a livello decanale ha risposto non senza difficoltà proprio e anche su tali tematiche al questionario che è stato predisposto da tutte le Chiese cattoliche nazionali del mondo in vista del doppio Sinodo dei Vescovi indetto da Papa Francesco per il 2014 e 2015 sulla realtà della famiglia nel mondo di oggi. Una consultazione previa e planetaria voluta dallo stesso Pontefice per capire, verificare in concreto, toccare con mano, quale è la situazione e come i cristiani, i cattolici, sacerdoti, religiosi e laici, la stanno vivendo sulla propria pelle, ogni giorno, dentro e fuori le proprie comunità. Anche se la linea guida già indicata da Papa Francesco, al di là di ogni decisione che dovrà e/o potrà, e/o sarà presa è quella di coniugare sempre e comunque ‘verità e misericordia’. Ed allora, come qualcuno ha osservato e sottolineato con illuminante realismo e sapienza incarnata nella fede, mitigando anche il mio personale ‘rovello’, in un frangente tanto delicato è più che mai importante per la famiglia tout court avere anzitutto un ‘amico’, vero e sincero. Per cui anche la nostra testata, dopo 90 e un anno, con quella sua denominazione può risultare ‘provvidenziale’. A noi, e quando dico noi intendo l’intera comunità, il compito, addirittura il dovere, di essere davvero così: ‘L’Amico della Famiglia’.Voce di una Chiesa sempre pronta “a chinarsi - come raccomandato da Papa Francesco - sulle ferite della famiglia”.

Luigi Losa

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Chiesa Locale

I risultati del doppio sondaggio effettuato lo scorso mese di novembre nelle 14 chiese

La frequenza alla Messa è ancora molto forte in tutta la città Oltre 10mila i fedeli presenti alle 50 celebrazioni ‘pre’ e festive Oltre l’88% è sempre presente, ancora numerosi i giovani così come i ‘forestieri’ (il 20%) Don Orione, Santa Valeria e Basilica hanno le affluenze più alte, soprattutto il sabato I risultati del sondaggio effettuato lo scorso mese di novembre, in due diversi fine settimana il 9-10 e 23-24 novembre, nelle chiese della città per rilevare e quantificare la presenza dei fedeli alle varie Messe d’orario, sono stati giudicati dal prevosto monsignor Bruno Molinari, assai positivi. Nelle 14 chiese aperte al culto in città, durante il fine settimana, vengono celebrate 50 Messe con una presenza media di 10.605 fedeli, perché nella rilevazione del 10 novembre i presenti erano 10.497, mentre il 24 novembre assommavano a 10.712 unità. La presenza maschile media è stata di 4.292 unità (4.344 il 10 novembre e 4.239 il 24), contro le 6.168 femminili (6.153 il 10 e 6.183 il 24). Delle 10.605 presenze medie di fedeli, ben 2.155 provengono da altri Comuni, cioè il 20,32 per cento. Assai confortante anche il dato dei giovani fino a 30 anni che assistono alle celebrazioni: sono 3.528, con una media di 1.764 a domenica; dai 31 a 50 anni sono 4.793, con una media domenicale di 2.396; presenza media che sale a 3.700 per domenica nei fedeli tra i 51 e 70 anni (nei due turni rilevati sono stati 7.401); dai 70 anni in poi i fedeli sono 5.127 con una media domenicale di 2.563. Un altro dato significativo che dice come nei seregnesi è ancora radicato il precetto di presenziare almeno una volta la settimana all’Eucaristia è che l’88,25 per cento è sempre presente, con una media di 9.264 persone. Coloro che frequentano la Messa almeno due volte al mese sono 992, con una media di 496, pari al 4,72 per cento; mentre i “saltuari” sono 906 (453 di media) pari al 4,31 per cento; anche tra coloro che hanno dichiarato di an-

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La Messa del malato di martedì scorso al Don Orione, una delle chiese sempre più frequentate. (foto Volonterio) dare raramente a Messa la percentuale è del 4,28 per cento (450 persone su due turni di rilevazione con una media di 225 per volta). Tra le molteplici curiosità dei dati è emerso che nelle 50 Messe che si celebrano nelle 14 chiese aperte al culto della città, in tutte sono presenti persone proveniente da cittadine limitrofe. Le maggiori presenze di persone provenienti da fuori Seregno si registrano nella chiesa di Maria Ausiliatrice di don Orione, in modo particolare nella mesa prefestiva delle 17,30, con una media di 212 persone, il 44,16 per cento (sono 424 persone registrate nei due turni di rilievo) su 480 presenze di media (959 presenti totali nei due turni), ma anche a quella domenicale delle 11, con una media di 160 persone. E, comunque, in genere nelle cinque Messe che ven-

gono celebrate in via Verdi sempre alta è l’affluenza di persone di fuori città, rispetto alle altre chiese. Il maggior numero di Messe viene celebrato in basilica san Giuseppe: ben sette; seguono con sei Sant’Ambrogio e Maria Ausiliatrice di don Orione mentre con cinque ci sono Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto, Santa Valeria e abbazia san Benedetto. Nel sondaggio del 24 novembre, il maggior numero di fedeli presenti alla Messa è stato rilevato al santuario di Santa Valeria con ben 734 fedeli a partecipare all’Eucaristia delle ore 11, mentre nel sondaggio del 10 novembre i fedeli presenti a quella Messa erano 482. Tra le Messe prefestive del sabato nel sondaggio del 10 novembre le presenze maggiori di fedeli (490) si sono avute in basilica san Giuseppe, mentre


Chiesa Locale

Il commento di mons. Bruno Molinari

Dati che ci aiuteranno a ridurre le celebrazioni per curarle meglio

Le celebrazioni eucaristiche a Santa Valeria sono sempre tra le più affollate. nel sondaggio del 24 novembre, 519 sono stati i partecipanti alla celebrazione nella chiesa di Maria Ausiliatrice di don Orione. La Messa prefestiva è anche la più frequentata in abbazia san Benedetto con 293 presenze di media, mentre la domenica è quella delle 9.45 con 217 fedeli. Costanti sono i frequentatori della cappella dell’istituto Pozzi di via Alfieri: 70 persone, così come quelli della piccola cappella del monastero delle Adoratrici Perpetue di via Stefano: 60 persone. Il sondaggio promosso dalle due comunità pastorali della città in tutte le chiese ha confermato che i seregnesi

sono ancora un popolo in cui la fede e la partecipazione alle funzioni liturgiche sono abbastanza radicate. Una fede che arriva da lontano e che è stata tramandata di generazione in generazione. Una fede che è stata coltivata e vissuta nel tempo. La vicinanza alla Chiesa e al suo mondo, da parte della popolazione locale, contrariamente al disgregarsi e alla disaffezione mostrata in questi ultimi decenni da tante comunità, crediamo la si debba ricercare molto nel passato la cui eco continua a propagarsi. Paolo Volonterio

“La prima cosa che mi ha piacevolmente sorpreso - ha spiegato il prevosto monsignor Bruno Molinari, commentando i dati del sondaggio è che la chiesa di Seregno ha tenuto, rispetto ai dati del sondaggio del novembre 2004 voluto dal cardinal Dionigi Tettamanzi in tutta la diocesi. In basilica c’è stato un incremento, con le stesse Messe siamo passati da 4.422 fedeli del 2004 a 4.546 dello scorso mese di novembre. Anche i fedeli che frequentano le chiese sul territorio della basilica sono rimasti stazionari. La frequenza dei seregnesi alle Messe è del 24,19%, se si pensa che la popolazione locale è composta da 44 mila 272 unità. Anche il dato dei giovani fino ai 30 anni è buono. Su 9.288 giovani dagli 8 ai 30 anni, che annovera la città, frequentano le Messe mediamente in 1.764, il 18,99%. Il terzo rilievo è che c’è grande mobilità, e questo va proprio nella direzione della costituzione di un’unica comunità cittadina. La gente non è incatenata alla propria parrocchia anche se resta il legame. Seregno poi è una città attraente che spiega la presenza alle Messe di persone non residenti”. Monsignor Molinari ha concluso affermando che: “i dati del sondaggio ci permettono di studiare la razionalizzazione delle Messe che non avverrà subito, ma sicuramente dopo l’estate qualcosa cambierà, perché 50 celebrazioni sono troppe. C’è troppa dispersione anche dal punto di vista pastorale, perché più Messe si celebrano meno si curano. L’obiettivo è di ridurre, ma sarà una decisione che dovrà essere condivisa con i consigli pastorali”. P.V.

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Chiesa Locale

I consigli pastorali delle due attuali comunità hanno fatto insieme il punto della situazione

I passi compiuti e quelli ancora da percorrere verso l’unità tra ‘saggia’ autonomia e autentica comunione missionaria Confermata per il 14 settembre alla presenza dell’arcivescovo Angelo Scola la conclusione di un percorso a tappe iniziato nel 2009 e proseguito dal 2012 con ritmo incalzante Passo dopo passo procede il cammino verso la costituzione della comunità pastorale cittadina. Un cammino che vedrà fondersi le due comunità pastorali “Maria Madre della Chiesa” e “San Luca” in un’unica comunità e sarà l’arcivescovo, il card.Angelo Scola, presente in città il prossimo 14 settembre, a benedire la costituzione di questa nuova comunità pastorale cittadina. L’esperienza di pastorale d’insieme era iniziata nel 2009 con la costituzione delle due comunità pastorali “Maria Madre della Chiesa” e “San Luca” che hanno cercato, non senza difficoltà, di proporre iniziative comuni in diversi ambiti della pastorale. Con la nomina del nuovo prevosto, mons. Bruno Molinari, nel settembre 2012 si inizia a ipotizzare l’idea di una comunità cittadina, tenendo conto anche di un tessuto sociale compatto, della diffusa mobilità delle persone tra le parrocchie e di diverse iniziative pastorali che si stanno svolgendo già a livello unitario. Da più di un anno anche i due direttivi stanno incontrandosi insieme, è quindi sostanzialmente già operante una Diaconia a livello cittadino formata dai sacerdoti e religiosi/e delle due comunità pastorali. Anche i due consigli pastorali delle Comunità Pastorali “Maria Madre della Chiesa” e “San Luca” da circa un anno stanno incontrandosi unitariamente itinerando nelle sei parrocchie. Lo scorso 29 gennaio si sono riuniti a Sant’Ambrogio per continuare a lavorare insieme in un cammino di comunione tra le sei parrocchie

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Il consiglio pastorale congiunto riunito nella sala Ratti del centro giovanile Sant'Ambrogio, il 29 gennaio scorso. (foto Volonterio) della città, tra preti e laici, tra associazioni e gruppi, che si pongono come obiettivo quello di annunciare e testimoniare il Vangelo a tutto il territorio e di giungere gradualmente ad un’azione pastorale unitaria nella nostra città. In relazione alla nascita della nuova comunità il consiglio pastorale ha focalizzato alcune attenzioni che saranno i cardini per l’evolversi di questo percorso. Innanzitutto favorire la crescita della comunione tra presbiteri, tra loro con i laici e tra i laici, cerando di corresponsabilizzare sempre più i laici nella costruzione della comunità pastorale cittadina. Incentivare e concretizzare la condivisione e la collaborazione tra le parrocchie, sia nel farsi carico delle difficoltà, sia nel condividere ricchezze e risorse,

imparando la logica del “lavorare insieme”. Si cercherà comunque di salvaguardare l’identità delle singole parrocchie attraverso una “saggia” autonomia, senza però che sia contraddetto o vanificato il cammino di comunione tra le parrocchie stesse. Osare quindi passi nuovi nel senso di una pastorale che sia missionaria, ossia capace di nuovi orizzonti, di nuovo stili, di nuove idee, di apertura. Nei passi che ci aspettano sono inoltre previsti incontri per far conoscere e “far vivere” agli operatori pastorali e a tutti i fedeli questa nuova dimensione pastorale, secondo uno stile di comunione, accoglienza, attenzione di ascolto. P. Dell’Orto


Chiesa Locale

La testimonianza di don Renato Bettinelli responsabile della comunità San Luca

Il primo passo è stimarsi, guardarsi e volersi bene A proposito del cammino intrapreso verso la comunità cittadina ecco la testimonianza di don Renato Bettinelli, responsabile da circa un anno della comunità pastorale San Luca. “Quando sono stato nominato responsabile della Comunità Pastorale San Luca - spiega don Renato mi era stato già preannunziato che nel giro di qualche mese si sarebbe giunti alla formazione di un’unica comunità pastorale cittadina a Seregno. Questo per dire che la cosa non mi ha trovato impreparato o sorpreso, non solo, ma fin dal primo mio approccio alla realtà seregnese, il lavoro pastorale e le varie iniziative venivano decise e affrontate insieme tra le sei parrocchie della città. Questo certamente ha facilitato e indirizzato credo per il meglio la nuova realtà pastorale. Al di là degli aspetti pastorali e missionari riguardanti la nuova comunità pastorale, che sono già stati illustrati benissimo da mons. Molinari, io vorrei fare due considerazioni personali che vanno un po’ al di là degli aspetti meramente organizzativi e concreti e vorrebbero aiutare un po’ tutti noi a guardare al futuro con occhi un po’ più ottimisti e meno preoccupati, laddove sembra che questa decisone possa essere vista come una complicazione ed una difficoltà. La prima considerazione la prendo direttamente dal Vangelo laddove ci viene ricordato che “da questo riconosceranno che siete miei discepoli: dall’amore che avrete gli uni per gli altri”. Spesso il rischio dei discepoli di Cristo, quindi della Chiesa ed in ultima analisi delle parrocchie è quello di pensare sì a come aiutare le persone, a come

Don Renato Bettinelli. (foto Volonterio) annunciare il Vangelo, ma di dimenticare che la prima cosa da fare è quella di amarsi e rispettarci tra noi, guardarsi come fratelli e non come antagonisti di un’altra parrocchia o gruppo. Ciò che rende più felice un parroco o un responsabile di una Comunità Pastorale è la comunione fra la sua gente. Io credo - sottolinea don Renato che il primo passo che va fatto fra tutti i fedeli, laici e non, della città di Seregno è proprio questo: quello di stimarsi a vicenda, di guardarsi e di volersi bene. Infatti ricordava mons. Molinari come la nostra città è ricca di iniziative di gruppi e di associazioni (me ne sono accorto anch’io durante questo primo anno trascorso a sant’Ambrogio) ma forse manca ancora della comunione necessaria per camminare insieme. La Comunità Pastorale cittadina può sicuramente diventare una strada privilegiata per arrivare a questa comunione che a sua volta diventa missionaria (da questo vedranno che siete miei discepoli). La seconda considerazione la

prendo dal racconto della moltiplicazione dei pani e dei pesci nel Vangelo. I discepoli in quell’occasione si preoccuparono di rispondere alle esigenze della gente che era affamata e cercarono di far terminare per tempo l’insegnamento di Gesù affinché la folla potesse rientrare nelle proprie case e poi pensarono anche se fosse possibile comprare da mangiare per tutti, ma Gesù superò questa logica del preoccuparsi con l’organizzazione e con l’efficienza invitando i discepoli a seguire la logica della “condivisione” del dividere con gli altri quello che si è e quello che si ha. E’ una logica evangelica che fa miracoli. Mi sembra questa la logica verso cui si incammina, magari a fatica certo, la formazione di un’unica comunità pastorale cittadina. Il condividere quello che si è come parrocchie e quello che si ha (in tutti i sensi: concretamente, come persone, come tradizioni, come capacità, come idee e iniziative) come comunità parrocchiali è quello che dobbiamo proporci di raggiungere tra le diverse parrocchie di Seregno. Certo tutto questo è un cammino impegnativo e non mancherà di ostacoli e difficoltà - conclude don Renato - ma se non dimentichiamo che è la strada per diventare sempre più discepoli di Cristo e vivere nella concretezza la condivisione con i nostri fratelli, sarà meno ardua percorrerla e superare gli eventuali problemi. Ognuno di noi, laici e non, è chiamato a metterci del “suo” affinché la comunità pastorale cittadina non sia vista come una cosa “fatta da altri.” “Buon cammino!”

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Le risposte del decanato di Seregno al questionario inviato dalla diocesi per il Sinodo

La Chiesa chiamata a confrontarsi con le difficoltà della famiglia: dalla dottrina morale alla trasmissione della fede, alla vita sociale Consultazione in tempi rapidi di tutte le realtà impegnate nelle attività pastorali di ambito Single e coppie senza figli in aumento evidenziano la necessità di nuovi interventi nella pastorale In preparazione al Sinodo dei Vescovi sulla famiglia del prossimo ottobre, è stata avviata una consultazione in tutte le diocesi del mondo, per verificare quale è il rapporto dei fedeli cattolici con la pastorale e la dottrina della Chiesa sul matrimonio e la vita di coppia. Anche nella diocesi di Milano è stato inviato, nel dicembre scorso, a tutti i parroci un questionario con l’indicazione di proporlo nei consigli pastorali delle comunità pastorali e nelle commissioni di pastorale familiare. Si richiedeva di raccogliere i dati a livello decanale e di inviarli ai responsabili diocesani per la redazione del contributo al Sinodo della nostra diocesi. Anche la commissione famiglia del decanato di Seregno si è attivata nei tempi ristretti che erano stati imposti, per riuscire a raccogliere i dati entro le prime settimane del dicembre scorso. Durante il consiglio delle comunità pastorali Maria Madre della Chiesa e San Luca del 29 gennaio scorso, Demetrio Bolis, referente della commissione famiglia per la città di Seregno, ha dato alcune indicazioni su come ci si è mossi nella nostra realtà cittadina per compilare il questionario I contributi sono stati raccolti, dapprima dal lavoro della commissione decanale, come traccia fondamentale, poi, tramite email, da tutte le persone interpellate, più o meno impegnate nelle attività pastorali. La sintesi è stata inviata al decano e al vicario di zona per un primo controllo e poi nei tempi richiesti anche all’ufficio famiglia della diocesi. Sono state sinteticamente illustrate, sempre all'interno del consiglio pastorale, sia le domande che le risposte del questionari, che riguardavano diverse tematiche: il rapporto famiglia-magistero; l'idea di coppia uomo-donna che emerge oggi nelle nostre comunità cristiane; come la famiglia evangelizza e viene evangelizzata;

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come la pastorale affronta le situazioni matrimoniali difficili; le unioni di persone dello stesso sesso; l'educazione dei figli in situazioni familiari irregolari; l'apertura alla vita; il rapporto famiglia-persona. Si è tenuto presente che tali domande sono state inviate a tutte le diocesi del mondo e quindi le problematiche relative alla famiglia sono diverse e vissute in modo diverso nelle varie diocesi. Anche per questo motivo, il questionario è risultato difficile, sia come linguaggio sia per la complessità delle problematiche citate. In più punti è stato necessario tradurre il testo con parole più adatte alla comprensione delle argomentazioni proposte o fare dei riferimenti ai documenti del magistero per capire la domanda. Utile, a questo proposito, è stato l'aiuto arrivato dai responsabili diocesani, con qualche breve, ma utilissima linea guida per comprendere meglio l’ambito delle domande e alcuni termini tecnici. Nella rielaborazione delle risposte, all'in-

terno della commissione, che già periodicamente si incontra a livello decanale sia per organizzare le varie iniziative previste nella programmazione annuale (veglie di preghiera, giornata della famiglia,...) sia per la formazione, si è voluto fare lo sforzo di andare oltre alle percezioni dei singoli e di far emergere i tratti comuni come risposta dell'intera comunità, in modo da poter dare valide indicazioni alla nostra diocesi. Le risposte fotografano alcuni aspetti della realtà che stiamo vivendo. La conoscenza dei documenti del Magistero è limitata a coloro che già sono formati all'insegnamento della Chiesa, mentre per gli altri la formazione avviene principalmente nei percorsi di preparazione al matrimonio. Dell'insegnamento della Chiesa vengono accettati gli aspetti sociali (sussidiarietà, condivisione, assistenza), mentre la fedeltà tra coniugi attrae ma non viene coltivata e le scelte sulla procreazione responsabile sono criticate. La dottrina morale viene considerata come una ingerenza nella vita


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privata della coppia. La Chiesa è considerata lontana dalla realtà quotidiana che è piena di difficoltà, di lavoro precario, di crisi economica e di caduta di valori. La trasmissione della fede è tra le cose più difficili e più deludenti vissute all'interno delle nostre famiglie. Per dare un rapido sguardo alla realtà della città di Seregno, si rileva che attualmente (al 2 febbraio 2014) vi è una presenza di 18830 nuclei familiari, dei quali più della metà composta da uno o due componenti; dove ci sono figli, questi sono nella maggior parte dei casi uno o due (7733 famiglie su 8355). La popolazione risulta suddivisa in tre tipologie: single 31,2%, famiglie con figli 44,4%, famiglie senza figli 24,5%. Quindi, pur prevalendo ancora il nucleo familiare con figli, la realtà dei single e di coppie di adulti si presenta di una certa consistenza che non può essere sottovalutata nell'azione pastorale delle parrocchie. Nelle risposte del questionario è stato messo in evidenza come le coppie senza figli aumentano sempre più in numero ma vengono trascurate dalle nostre realtà ecclesiali che spesso si focalizzano di più sulle incombenze dell'educazione e sulla trasmissione della fede alle nuove generazioni. La commissione ha percepito che il questionario può essere stato considerato da molte persone interpellate un 'fastidio' in più. Perché spendere delle serate per sintetizzare le risposte, per dire quello che si sa già o che si dovrebbe già sapere? Altre realtà ecclesiali, forse, hanno apprezzato di più l'occasione di essere ascoltati, di poter trovare una soluzione a problematiche complicate e hanno partecipato con più attenzione. In alcunie diocesi si è cercato addirittura di semplificare il questionario per permettere il più possibile la partecipazione. In ogni caso, le fatiche di tentare di dare delle risposte a livello locale, pensando al super-lavoro di sintesi che deve operare la nostra diocesi, già permettono di raggiungere uno degli obiettivi del questionario. Dare alla Chiesa la possibilità di cogliere più in profondità le potenzialità e le difficoltà della famiglia di oggi, per saper indicare il cammino. Paola Landra

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Chiesa Locale

Composto e ordinato l’omaggio al Santo patrono degli educatori, nel giorno della sua memoria liturgica

La parrocchia del Ceredo presa d’assalto da circa duemila fedeli per pregare davanti all’urna di Don Bosco La concelebrazione dell’Eucaristia è stata presieduta dal vicario episcopale monsignor Patrizio Garascia, con altri venti sacerdoti. I ringraziamenti ai numerosi volontari che hanno permesso la riuscita dell’evento

I fedeli mentre rendono omaggio all'urna di san Giovanni Bosco all'interno della chiesa a lui dedicata. Un’altra bella pagina di fede e devozione è stata scritta per la storia della chiesa locale, a conferma che i valori cristiani sono ancora presenti, sentiti, vissuti e partecipati. Una pagina che sarà ricordata al pari della storica visita in Seregno dell’ “amico Pontefice” Karol Wojtyla, Giovanni Paolo II. L’eccezionale presenza dell’urna di san Giovanni Bosco, nella chiesa a lui intitolata di viale Tiziano, venerdì 31 gennaio, che è coincisa col giorno della memoria liturgica, è stato un accadimento di grande rilevanza e portata. Oltretutto Seregno ha goduto del privilegio di essere stata

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l’unica tappa della zona pastorale di Monza e Brianza, ma anche di avere una delle quattro parrocchie dell’intera diocesi ambrosiana dedicate al santo. Un beneficio corrisposto dalla presenza massiccia di circa duemila fedeli. L’urna proveniente da Olgiate Olona è arrivata a bordo di un camion, scortato dalla Polstrada locale sul piazzale di viale Tiziano intorno alle 20.30, ad attenderla una gran folla che l’ha salutata con uno applauso spontaneo. All’interno della chiesa è stata trasportata dai volontari del gruppo Alpini, della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, sia

permanenti che volontari. Ben 21 sacerdoti hanno concelebrato l’Eucaristia presieduta dal vicario episcopale, monsignor Patrizio Garascia, tra loro anche diversi salesiani, alla presenza delle massime autorità municipali e militari della città. La chiesa era stipatissima di fedeli, fin dalle 19, ordinati dal rigido servizio d’ordine dei volontari delle diverse parrocchie locali. All’omelia il vicario episcopale ha ricordato tra l’altro che: “noi abbiamo il dono di celebrare con particolare solennità questo 31 gennaio. Tutta la chiesa celebra la memoria di san Giovanni Bosco, noi cele-


I sacerdoti che hanno concelebrato l'Eucaristia venerdì 31 gennaio, alle 21, nella chiesa parrocchiale di san Giovanni Bosco. briamo la Messa davanti alle sue reliquie, in questa chiesa a lui dedicata che inizia il cammino del 50mo anniversario della sua dedicazione. Lui è uno dei santi più conosciuti ed amati. E’ il primo santo che da bambino ho apprezzato. La sua vita, come i suoi sogni mi sono stati raccontati spesso, così come le sue avventure. In oratorio ci mostravano le sue filmine che facevano sognare. E quando il Signore mi ha fatto intuire la vocazione al sacerdozio, don Bosco è stato uno dei miei modelli di prete, che mi ha aiutato e aiuta molto a vivere il ministero. Mi è rimasta nel cuore una frase che ho sentito da ragazzo. E’ una frase della sua mamma Margherita che il giorno della prima Messa ha detto a Giovannino, così le chiamava la mamma: “salire i gradini dell’altare significa salire il Calvario. Questa frase mi sovviene ogni volta che in una chiesa devo salire i gradini per raggiungere l’altare, e così mi richiamo che l’Eucaristia è l’incontro con Gesù che dà la vita, per amore. E don Bosco ha fatto diventate l’Eucari-

stia il sua amore, e trasmetteva questo amore ai ragazzi e alla gente. Noi stasera stiamo celebrando la Messa e don Bosco ci dice di viverla bene”. Al termine, il prevosto monsignor Bruno Molinari, ha avuto parole di ringraziamento per tutte le persone che si sono adoperate per la per-

fetta riuscita dell’evento, ma ha aggiunto: “ho apprezzato molto il clima di preghiera e raccoglimento”. Raggiante anche don Sergio Dell’Orto, vicario parrocchiale della chiesa di San Giovanni Bosco: “tutto si è svolto nel migliore dei modi e l’organizzazione è stata davvero splendida. Mi aspettavo tanta gente, ma quella convenuta ha superato ogni più rosea previsione. Ringrazio anche tutti i volontari delle diverse parrocchie che hanno collaborato all’ottima riuscita della celebrazione”. Don Elio Cesari, delegato ispettoriale per la pastorale giovanile salesiana, ha sottolineato che: “avvicinarsi all’urna del santo è un tesoro per l’intera Chiesa, un’occasione per chiedere la protezione dei nostri giovani, soprattutto quelli in difficoltà. A lui chiediamo un cuore buono e generoso che consenta a noi di metterci al servizio dei ragazzi”. I fedeli hanno sfilato davanti all’urna in preghiera fino oltre la mezzanotte. Paolo Volonterio

La folla di quasi duemila persone in fila in attesa di rendere omaggio sul sagrato di viale Tiziano all'urna del santo patrono degli educatori. (foto Volonterio)

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La Scuola d’italiano per stranieri attiva in città da ben quindici anni a favore dei migranti

Attenzione alla lingua, strumento per comunicare e integrare, ma anche aiuto ad affrontare i problemi concreti e quotidiani Organizzati corsi di lingua a diversi livelli, sostegno didattico a studenti delle medie, attività di taglio e cucito, preparazione all’esame per ottenere il permesso di soggiorno “Culture senza frontiere”: un nome che è anche l’obiettivo della Scuola d’italiano per stranieri, emanazione della Caritas, operante in città da ben quindici anni. Un mese importante, questo, caratterizzato dal 15° anniversario dell’inizio delle attività della scuola, ricordato domenica 2 febbraio con una S. Messa in Basilica, ha visto la partecipazione dei docenti e di studenti di varia nazionalità, ed un successivo momento conviviale. Per una felice coincidenza di date, la scuola iniziava i suoi corsi proprio il 2 febbraio 1999, quando i problemi legati all’immigrazione cominciavano ad assumere proporzioni rilevanti, non solo in termini numerici, ma anche e soprattutto per il carico di povertà e di necessità che essi portavano con sé, per le difficoltà di accoglienza e d’integrazione in un tessuto sociale perlopiù improntato al pregiudizio, per le complicanze nell’individuare adeguate politiche migratorie. La sensibilità e l’attenzione all’altro, tipiche della cultura cattolica, hanno portato all’avvio di questa esperienza, con l’intento di fornire agli immigrati presenti in città uno strumento linguistico necessario per la comunicazione e per sbrigare le tante incombenze che la quotidianità richiede. Coordinatrice dell’associazione è Laura Borgonovo, che ne ha curato e animato l’organizzazione sin dall’inizio. La scuola, - spiega - ha sede presso i locali dell’ex oratorio di via Lamarmora/via Stefano da Seregno. E’ cresciuta nel tempo: dai corsi iniziali, impostati su tre livelli (base, intermedio e avanzato) tenuti da dodici insegnanti volontari per circa settanta studenti, si è passati agli attuali cin-

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La S. Messa del 15° è stata concelebrata da don Francesco Scanziani, don Attilio Vismara e padre Gianni Villa dei Saveriani di Desio. que livelli, con l’inserimento di corsi di conversazione e di preparazione per l’esame CTP, necessario per ottenere la carta di soggiorno. La scuola inoltre offre - a partire dal 2003/2004 - corsi di sostegno scolastico ai ragazzi della scuola dell’obbligo. Ultimo in ordine di tempo è un corso di taglio e cucito “Il filo di … Ana”, dal nome dell’insegnante che lo cura, che qui ha perfezionato il suo italiano. Quest’ultima iniziativa - continua - ha preso l’avvio alla fine di gennaio, per ricordare il 15° anniversario della nostra attività, un segno tangibile del nostro impegno e della nostra apertura alle innovazioni. E’ frequentato da una decina di donne, che hanno a disposizione alcune macchine per cucire recuperate nelle nostre case e riparate gratuitamente con cura. Questo corso - pre-

cisa - si tiene il mercoledì pomeriggio, dalle 14.30 alle 16.30, a differenza dei corsi linguistici che, da sempre, sono attivi il martedì e il giovedì, in orario pomeridiano (dalle 14,30 alle 16) e serale (dalle 20,30 alle 22). Li frequentano attualmente duecentosessanta iscritti, seguiti da trenta volontari. La scuola ha mantenuto nel tempo le caratteristiche di gratuità per gli studenti e di volontariato per i docenti, un gruppo flessibile che non è composto solo da insegnanti, ma anche da persone che mettono a disposizione il loro tempo e che si affiancano a maestre e professori nella formazione dei partecipanti alle lezioni. Per la specificità dell’utenza, la Scuola d’italiano per stranieri attiva diverse collaborazioni sul territorio: con il Comune di Seregno e il CFP


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Le cena dell’Amicizia: un omaggio al popolo siriano

Pertini per il sostegno didattico ai ragazzi iscritti nelle scuole medie e nel Centro di Formazione Professionale; con la Commissione Cittadina Culture Altre per le problematiche relative a studenti stranieri; con il CTP di Desio dove gli studenti sostengono gli esami per ottenere il permesso di soggiorno; con le Scuole d’italiano della zona e, più a vasto raggio, con la Pastorale dei Migranti della diocesi di Milano; da ultimo con il Centro Saveriani di Desio per situazioni che hanno carattere d’emergenza. «D’altra parte - sottolinea Borgonovo - gli stranieri che vengono da noi hanno problemi concreti, devono affrontare una quotidianità per loro complessa: cerchiamo di attivare strategie e ca-

nali che li possano aiutare; non intendiamo chiuderci nelle nostre aule, ma cercare la collaborazione di enti e associazioni della città. Utilizziamo gli ambienti comunali per iniziative pubbliche, con l’intento di superare gli stereotipi sugli stranieri e favorire l’integrazione.» Una scuola, questa, che si è guadagnata nel tempo rispetto e visibilità: «Non abbiamo mai avuto problemi con i migranti, hanno un grande rispetto per la figura dell’insegnante. Nemmeno a livello religioso ci sono difficoltà: sanno della nostra origine cattolica, ma entrambi crediamo in un unico Dio.» Mariarosa Pontiggia

Sabato 22 febbraio, alle 20, la Scuola d’italiano per stranieri propone la consueta “Cena dell’Amicizia”, aperta ad amici e sostenitori. Si terrà presso il salone polifunzionale della parrocchia Lazzaretto e sarà un momento di amicizia e di intercultura, con la partecipazione di illustri ospiti: don Roberto Davanzo, direttore diocesano della Caritas, Alberto Minoia, responsabile dei progetti internazionali Caritas e don Mario Morstabilini, già coadiutore della parrocchia S. Valeria e ora “fidei donum” della diocesi milanese in Africa. La Siria, paese dilaniato da conflitti devastanti che hanno prostrato la popolazione, sarà al centro della serata con un assaggio della sua tradizione culinaria e la proiezione di un breve documentario. Anche il ricavato sarà devoluto ad un progetto della Caritas a favore della Siria. Quanti volessero iscriversi possono rivolgersi alla sede della scuola, via Stefano da Seregno, 9 il martedì e giovedì, ore 14.30/16 e 20.30/22. Contributo € 20.

Oltre tremila di 86 Paesi in città: i rumeni i più numerosi Sono in tutto 3254 gli stranieri presenti in città secondo i dati ufficiali forniti dal Comune di Seregno con 1766 femmine e 1488 maschi provenienti da 86 paesi. I più numerosi tra tutti sono i rumeni con 489 presenze, seguiti dai cittadini del Marocco che sono 395 e distanziano di poco i pakistani con 382 persone così come gli ucraini che sono 356. Poi ci sono i cinesi a quota 207, seguiti dai peruviani con 179, gli albanesi con 165, i senegalesi con 136. Sotto quota cento troviamo gli 86 cittadini dell’Ecuador, i 78 dell’Egitto, i 65 della

Moldavia, i 50 della Tunisia; poi si scende ancora con i 47 brasiliani, i 42 del Bangladesh, i 45 della Repubblicana Dominicana, i 38 indiani e bulgari, i 35 francesi, i 31 polacchi, i 29 russi, i 26 dello Sri Lanka, i 25 spagnoli e cubani, i 22 filippini. Più sparute le presenze di tedeschi (14), inglesi, colombiani e cittadini della Costa d’Avorio (12), tailandesi e della Guinea (11), algerini (10), bosniaci (9), ghanesi e nigeriani (8), boliviani, argentini, salvadoregni, greci (7), croati, giapponesi (6). Con 5 presenze troviamo Ungheria,Turchia, Siria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Macedonia,

Lituania, con 4 Azerbaigian, Camerun, Mauritius, Serbia, Stati Uniti d’America e Haiti.Tre i cittadini presenti di Australia, Corea del Sud, Iran, Kenya, Messico, Uzbechistan e Venezuela. Due presenze contano Cile, Belgio, Georgia, Indonesia, Israele, Paesi Bassi, Regno Unito, Svizzera, e con un sola ci sono Armenia, Canada, Repubblica Centrafricana, Danimarca, Finlandia, Giordania, Honduras, Irlanda, Jugoslavia, Lettonia, Libano, Maldive, Namibia, Portogallo, Repubblica bielorussa, Togo, Uruguay. Quattro le presenze non certificate.

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In occasione dell’assemblea diocesana anche a livello cittadino è tempo di riflessione

Azione Cattolica una presenza unitaria in città per contribuire al cammino di comunione e missione della comunità pastorale Le storiche realtà di S. Giuseppe e di S. Valeria subito unificate sulla scia dell’impegno in decanato. Rinnovate le cariche per il triennio 2014-2016 con la conferma di Paola Landra alla presidenza. “Persone nuove in Cristo Gesù Corresponsabili della gioia di vivere”. Con questo titolo l’Azione Cattolica diocesana si accinge a vivere nella giornata di domenica 16 febbraio presso l’Università Cattolica di Milano la sua XV Assemblea da quando, dopo il Concilio Vaticano II, è stato formulato il nuovo statuto. Aperta a tutti (inizio ore 9, conclusione ore 16 con la S. Messa) vedrà la partecipazione dei delegati di ogni parrocchia con diritto di voto per eleggere il nuovo consiglio diocesano che guiderà l’associazione per i prossimi tre anni. Il documento preparatorio, frutto dei lavori assembleari che si sono svolti in questi mesi a livello parrocchiale, decanale e zonale è piuttosto lungo ed interessante. Offre soprattutto una pista di riflessione secondo i quattro principi dinamici che Papa Francesco, partendo dalla Dottrina sociale della Chiesa, propone nell’Evangelii gaudium per promuovere il bene comune e la pace. Si tratta di un compito non facile ma affascinante: anche l’AC ambrosiana concorre a edificare un mondo più pacifico e fraterno, nel quale si pratica la giustizia a cominciare dai luoghi della vita ordinaria. L’appuntamento dell’assemblea diocesana offre lo spunto per richiamare l’attenzione sulla presenza anche in città di questa storica associazione di laici. In particolare poi il cammino degli ultimi tre anni nella Comunità pastorale “Maria Madre della Chiesa” è stato caratterizzato per l’AC da tre momenti. Anzitutto la nascita della Comunità pastorale ha visto anche unirsi le due associazioni parrocchiali pre-

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senti in città (S. Giuseppe e S. Valeria) in una unica associazione. Già aiutati dal cammino precedente con la partecipazione alle attività del decanato questo non è stato difficile, anzi è sembrato un aiuto per il cammino che la comunità pastorale aveva iniziato facilitando la comunicazione tra le varie realtà, anche all’interno del consiglio pastorale. Dal canto suo il cambio dei sacerdoti e lo sguardo ad una Comunità pastorale cittadina ha visto l’AC presente con lo stesso impegno e con lo stesso stile di dialogo e disponibilità perché davvero il cammino di comunione e missione che è chiesto anche all’associazione possa compiersi coinvolgendo tutti. Il messaggio dell’Arcivescovo per la “Giornata parrocchiale dell’Azione Cattolica” del 28 aprile 2013 è stato infine un forte richiamo per caratterizzare l’azione dell’associazione. L’Arcivescovo ha infatti chiesto “a tutti coloro che hanno a cuore la loro parrocchia nell’orizzonte più reale e concreto della Chiesa diocesana” di confrontarsi con la proposta dell’Azione Cattolica “perché la forma dell’associazione è di grande aiuto per intensificare la propria vita spirituale, approfondire la comunione ecclesiale, approfondire la formazione”. L’associazione è “guidata” da un consiglio di comunità pastorale, eletto dall’assemblea dei soci, che dura in carica tre anni e quest’anno ha rinnovato l’incarico di presidente a Paola Landra, di responsabili per il settore adulti a Davide

Villella e Alberto Cazzaniga e per il settore giovani a Paolo Silva. Nella nostra realtà seregnese non è ancora ripresa l’attività dell’Azione Cattolica Ragazzi che si occupa della fascia di età dai 6 ai 14 anni. GLI APPUNTAMENTI Per il settore adulti continua anche in decanato la proposta di Lectio Divina sul libro del profeta Giona: chi non può seguire gli incontri che si tengono a Seregno nella chiesa del Ceredo, può avere come punto di riferimento il terzo incontro di martedì 18 febbraio, ore 21 all’oratorio di Giussano sul tema: “La grande città si converte (Giona 3, 1-10)”. Mercoledì 5 marzo sempre alle 21 presso il Centro pastorale Mons. Ratti, nella Sala Cardinal Minoretti, incontro sul tema “Persone nuove in Cristo Gesù - Dall’Assemblea diocesana alla nostra città di Seregno”. A partire dalla lettera Evangelii gaudium di Papa Francesco. L’incontro aperto a tutti gli adulti verrà proposto in tutte le parrocchie della città. Per il settore giovani il 23 febbraio alle 18,30 prosegue l’itinerario formativo per adolescenti e 18/19enni all’oratorio di Giussano con cena di condivisione; il 15 marzo Cineforum “Ado in ACcaD” dalle 19 con pizza insieme e a seguire alle 20,45 il film all’oratorio del Ceredo. Per i giovani venerdì 28 febbraio alle 20,45 nuovo incontro dell’itinerario formativo “Ci metto la faccia” presso l’oratorio S. Giovanni Bosco di Giussano in via D’Azeglio 32.


Basilica San Giuseppe

Nel 2013 il bilancio della Basilica ha segnato un avanzo, che ha reso possibile eseguire importanti lavori

La crisi economica non frena la generosità dei fedeli Finanziati interventi in basilica e in casa prepositurale Le prossime urgenze sono rivolte alla messa a norma di sicurezza del Teatro San Rocco e al restauro dell'organo della Basilica: dalla festa di San Giuseppe inizierà l'accantonamento per questi obiettivi Ricorrenze e momenti significativi hanno caratterizzato questo periodo dell’anno liturgico. Tra questi merita un accenno la rappresentazione teatrale “Luci da assassinio nella cattedrale” tenutasi in Basilica giovedì 29 gennaio in memoria di Sonia Bonacina, attrice seregnese morta a 28 anni dopo un terribile incidente. Un’occasione che ha invitato a riflettere sul valore della vita anche nell’imminenza della Giornata della Vita celebratasi domenica 2 febbraio. Molto partecipata anche la Messa celebrata sempre domenica 2 febbraio alle 11.30 in occasione del 15° di attività dalla “Scuola per stranieri”. Un’altra presenza significativa in Basilica è stata quella di mons. Eugenio Coter, vescovo di Pando, legato alla nostra città grazie all’associazione “Carla Crippa”, che ha presieduto mercoledì 5 febbraio la Messa delle 18. Domenica 9 febbraio, come è ormai tradizione, è stata amministrata alle 18 la Cresima a 25 adulti, alcuni provenienti anche da parrocchie di altri decanati. Dedichiamo uno spazio al breve rendiconto economico della Basilica per l’anno 2013 che mons. Molinari ha presentato al termine delle Messe del 2 febbraio. “Non si tratta di un bilancio - ha spiegato il parroco - ma di un semplice tentativo per rendere tutti più partecipi di quanto la generosità di parrocchiani e frequentatori della Basilica affida alla Parrocchia. Nel 2013 c’è stato un avanzo attivo utilizzato per interventi straordinari (restauro di alcune porte della Basilica, riverniciatura di tutti i serramenti

Monsignor Bruno Molinari coadiuvato da don Alessandro Chiesa, ha amministrato il sacramento della Cresima a 25 adulti, provenienti da diverse località. (foto Volonterio) della casa parrocchiale, formazione dei servizi igienici nel cortile della casa parrocchiale per le varie feste esterne, soprattutto la continuazione dei pagamenti per i lavori del Centro di via Cavour di cui rimane ancora parecchio da saldare). La principale urgenza di quest’anno ha sottolineato monsignore - è quella di mettere a norma di sicurezza il Cine-Teatro S. Rocco. Inoltre sarebbe auspicabile il restauro dell’organo della Basilica che è in continuo declino e l’occasione opportuna potrebbe essere il bicentenario della nascita del Patriarca Ballerini che festeggeremo a settembre prossimo (già dalla festa di S. Giuseppe inizieremo questo accantonamento). Ci sono anche parecchie altre necessità, ma bisognerà affrontarle con pazienza e prudenza. Noto positivamente che nonostante la

perdurante crisi economica le offerte si sono mantenute costanti, anzi c’è stato addirittura qualche incremento. Ringrazio di cuore tutti gli offerenti e sono particolarmente colpito dai contributi di chi ha poche risorse su cui contare e ringrazio chi ha disposto anche quest’anno un lascito testamentario a favore della parrocchia, ma anche i familiari dei defunti che si sono ricordati della chiesa con larghezza di carità. Allo stesso modo sono grato ai molti volontari che si impegnano nei diversi ambiti della parrocchia: anche questo è un modo reale e concreto di offrire. Spero di poter contare anche nel 2014 sulla perseverante generosità di parrocchiani e amici della Basilica che certamente il Signore non mancherà di benedire.“ Patrizia Dell’Orto

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Parrocchia Santa Valeria

La comunità intende così ringraziare il Signore del dono di una vocazione presbiteriale

Santa Valeria: tutta la parrocchia vuole accompagnare il cammino sacerdotale di don Paolo Confalonieri Ogni primo giovedì del mese serata di adorazione e riflessione in santuario, aperta a tutti Giovedì 6 marzo a guidare la meditazione sarà monsignor Bruno Molinari Il Vangelo delle Beatitudini ci insegna il segreto del cuore di Gesù. Così don Stefano Colombo, nel santuario di S. Valeria, giovedì 6 febbraio, ha introdotto la serata di preghiera e riflessione in preparazione all’ordinazione sacerdotale di don Paolo Confalonieri. Gesù è il Maestro che ci parla di sé e ci invita, ci supplica di essere come lui. Attraverso la Parola di Dio e il canto, don Stefano ci ha fatto capire cosa vuol dire essere poveri in spirito, miti, misericordiosi, puri di cuore, operatori di pace. Dall’ascolto e dal silenzio si è levata a Dio la preghiera di tutta la comunità per don Paolo, perché nel suo ministero sia sacerdote sempre attento ad ogni persona e accanto a chi soffre. Anche la nostra vita di tutti i giorni deve essere permeata dai doni che nascono dalle beatitudini. Per fare in modo che ciascuno di noi segua il Signore e altri giovani siano chiamati alla vocazioni sacerdotale e religiosa, occorre non essere attaccati alle ricchezze del mondo, ma cercare il vero tesoro per il quale vale la pena vivere, occorre essere responsabili della vita dell’altro, preoccuparsi di fare la volontà di Dio in ogni situazione di vita, purificare continuamente il nostro cuore, perché da lì può nascere il male. L’incontro di adorazione e preghiera con don Stefano è il primo degli appuntamenti che si ripeteranno ogni primo giovedì del mese, perché tutta la parrocchia si unisca davanti al SS. Sacramento per lodare e ringraziare il Signore per il sacerdozio di don Paolo. Il prossimo mese, giovedì 6 marzo, guiderà la riflessione monsignor Bruno Molinari.

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Don Stefano Colombo. Guardando il mese appena trascorso, ricordiamo i diversi appuntamenti che hanno voluto celebrare l’importanza della famiglia, soprattutto come luogo degli affetti e della trasmissione della fede. Domenica 26 gennaio, celebrando la Messa delle ore 11.00 don Giuseppe ha ricordato che la liturgia ambrosiana dopo il tempo natalizio contempla la luce e la grazia della

Santa Famiglia di Nazareth. L’attenzione alla famiglia si concretizza in tanti modi nella vita della comunità parrocchiale, specialmente nelle iniziative oratoriane, ma anche nell’attenzione alle giovani coppie e a quelle che intendono sposarsi. Domenica 9 febbraio don Giuseppe ha iniziato il corso per fidanzati in preparazione al matrimonio. La “festa delle donne” di sabato 8 febbraio è iniziata con la santa Messa delle 18.30 in santuario, celebrata da mons. Bruno Molinari. Abbiamo affidato le intenzioni di ciascuna all’intercessione di S. Agata. Poi, è iniziata la festa, con una cena comunitaria presso il Buffet del Pellegrino, in un clima di gioiosa convivialità, con momenti di gioco e di animazione, per rinsaldare vincoli di amicizia e con la gratificazione di gustare prelibatezze cucinate dai “nostri” validi uomini, che hanno curato anche il servizio ai tavoli e le varie iniziative della serata. Paola Landra

DAI NOSTRI MISSIONARI Abbiamo ricevuto da Madre Linda Mariani, missionaria in Argentina, i suoi saluti alla comunità parrocchiale di S.Valeria, che grazie alle iniziative del mese di ottobre, coordinate dagli animatori del gruppo missionario, sostiene i propri missionari, che operano in diverse parti del mondo. “Carissimi, la vostra opera missionaria è sempre in marcia. Realmente ammiro l’entusiasmo missionario di S. Valeria. Le offerte per le missioni, l’interessamento che avete per i missionari, le preghiere che fate sono veramente edificanti. Io sempre prego nelle mie orazioni:“Signore, ricompensa già in questa vita questa tanta generosità”. Don Giuseppe e don Lino devono sapere e lo facciano sapere a tutta l’equipe missionaria che mai vi dimentico davanti al Signore. Non so come ringraziarvi in altra maniera. Dio vi benedica, con le vostre famiglie, con affetto.


Parrocchia S. Giovanni Bosco al Ceredo Nel mese di marzo la parrocchia del Ceredo ripropone per tre domeniche un'iniziativa rivolta ai più piccoli

«Vieni a casa mia»: uno spazio dedicato ai bambini per aiutarli a comprendere gesti e simboli della Messa I tre incontri saranno dedicati alla spiegazione delle parole “Kyrie eleison”, “Allelujia”, “Amen”, “Osanna” L'appuntamento, riservato a tutte le famiglie che abbiano un figlio di 5-6 anni, è per la domenica alle 9,45 Abbiamo ancora tutti negli occhi e nel cuore quanto abbiamo vissuto venerdì 31 gennaio per la festa di San Giovanni Bosco: raccoglimento, preghiera, gioia, condivisione… Di questo però si parlerà già in altre pagine dell’Amico della Famiglia. Oltre a questo, tra gli eventi pensati per il cinquantesimo della parrocchia, la mostra su Caravaggio L’URLO E LA LUCE ha aperto i battenti domenica 2 febbraio con la partecipazione di numerose persone, molte più del previsto, nonostante la scarsa considerazione della stampa locale per un evento che, solo nella prima settimana, ha raccolto più di mille visitatori e coinvolge le scuole di Seregno e dei paesi limitrofi. Già ne abbiamo parlato nel numero di gennaio e ne riparleremo a mostra conclusa. Vorrei invece raccontare qualcosa circa una proposta che, arrivata già alla terza “edizione”, vede una buona accoglienza da parte delle famiglie coinvolte. Si tratta di tre brevi incontri, con presenti anche i genitori, per aiutare i più piccoli (5-6 anni) a comprendere alcuni semplici gesti e simboli che fanno parte della celebrazione della Messa, così da cominciare ad introdurli a piccoli passi in modo più attivo nella celebrazione. VIENI A CASA MIA! Così abbiamo chiamato questi incontri, perché è l’invito a venire nella “casa del Signore” per incontrare Lui. Ad ogni incontro è associato un momento o un gesto della Messa, così da aiutare i bambini a parteciparvi con maggiore coinvolgimento e sentirsi accolti e a proprio agio in chiesa. La domenica mattina ci si ritrova tre quarti d’ora prima della Messa delle 10.30 e - bambini e genitori - si lavora sull’argomento in programma, per poi

GLI APPUNTAMENTI Domenica 16 febbraio ore 11/12.30 Apertura della Mostra CARAVAGGIO - L’URLO E LA LUCE (sono disponibili delle audioguide) ore 15/19 (con visite guidate senza prenotazione alle 15, 16.30 e 18) ore 15.30 Battesimi

partecipare insieme alla Messa, nella quale ai bambini è proposto un gesto solo per loro. Il primo anno abbiamo proposto alcuni simboli da ritrovare nel corso della celebrazione. Una campanella: è il suono delle campane che chiama alla Messa e che vuole essere proprio un invito; un piccolo cero, la luce delle candele richiama la luce di Dio che si è manifestata in Gesù; un pane: il dono che ci viene offerto dal Signore nell’Eucaristia e che la benedizione finale ci invita a condividere con gli altri. Per il secondo anno ci siamo concentrati sul segno della Croce, sul gesto dell’offertorio e sulla preghiera del Padre Nostro. Quest’anno, invece, porremo l’attenzione su alcune parole “difficili” che troviamo nella Messa: Kyrie eleison, Alleluia, Amen, Osanna… così da aiutare i bambini a comprenderne il significato e a non vederle più come cose strane e incomprensibili. Gli incontri saranno nelle domeniche 9, 16 e 23 marzo, alle ore 9.45. Ovviamente sono aperti a tutte le famiglie con figli di 5 o 6 anni (ultimo anno della materna e primo delle elementari). Don Sergio Dell’Orto Vicario C.P.

Mercoledì 19 febbraio Quarto incontro di catechesi adulti Sabato 22 febbraio Dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19 Apertura mostra (visita guidata alle 15.00) Domenica 23 febbraio ore 11/12.30 Ultimo giorno di apertura della Mostra CARAVAGGIO - L’URLO E LA LUCE (sono disponibili delle audioguide) ore 15/19 (con visite guidate senza prenotazione alle 15, 16.30 e 18) ore 10.30 Anniversari di matrimonio (comunicare la presenza in segreteria parrocchiale) Lunedì 24 febbraio Ore 21 presentazione della vacanza dei ragazzi a Mezzoldo (BG) con possibilità di iscrizione Domenica 2 marzo Terzo incontri per i ragazzi di seconda elementare. Domenica 9 marzo Primo incontro VIENI A CASA MIA!

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Parrocchia S. Ambrogio

Domeniche ordinarie in realtà ricche di iniziative e di richiami forti per grandi e piccoli

Famiglia, vita, solidarietà, non solo tre parole e tre giornate ma anche tre luci per illuminare un cammino di fede vissuta Dal panino benedetto con la preghiera di Papa Francesco ai fiori costruiti dai bambini della scuola dell’infanzia per finire al volantinaggio dei giovani per la colletta alimentare in tutta la città Le domeniche appena trascorse, anche se apparentemente inserite in un tempo tranquillo e molto ordinario, sono in realtà state ricche di iniziative e di richiami. Come già accennavamo nello scorso numero, il 26 gennaio abbiamo celebrato la Festa diocesana della Famiglia. Cuore del nostro stare insieme è stata la celebrazione della Messa, particolarmente curata, al termine della quale sono stati consegnati a ciascuna famiglia un panino benedetto e una preghiera di Papa Francesco, con l’invito a recitarla poi personalmente a casa prima del pranzo. Nel pomeriggio, poi, ci si è di nuovo ritrovati insieme in oratorio per una grande caccia al tesoro, la preghiera e la merenda in condivisione. Nel frattempo, chi entrava poteva ammirare la significativa mostra allestita per commemorare il cinquantesimo della nostra parrocchia, da poco trascorso. Domenica 2 febbraio abbiamo invece celebrato insieme la Giornata nazionale in difesa della Vita. Alla Messa delle 9,45 si è svolto il rito, sempre molto suggestivo, della benedizione e della processione con le candele segno di Cristo, Luce del mondo - mentre la celebrazione delle 11,15 ha visto la presenza dei bimbi della nostra Scuola dell’Infanzia parrocchiale con le loro famiglie. In tale circostanza, ciascun bambino ha portato un piccolo fiore da lui costruito, per richiamare tutti all’importanza di difendere e custodire la vita, dal suo inizio sino al suo termine naturale. Quanto di meno scontato e politicamente corretto vi sia in questa nostra società. Permettetemi - a tal proposito - un piccolo ricordo personale.Ancora seminarista, la domenica mi era stato chiesto di dare una mano in un piccolo orato-

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Le primule per la vita messe in vendita anche a S.Ambrogio. rio del varesotto. E ricordo molto bene la confidenza fattami un giorno da una mamma: “Quando aspettavo il mio primo figlio - così mi diceva - gli è stata diagnosticata la patologia della spina bifida. Il ginecologo, senza troppo scomporsi, mi disse: Signora, non vorrà far nascere un bimbo destinato a soffrire tutta la vita; il più grande atto di carità che può fare è l’aborto”. E questa mamma, continuando nella sua confidenza, mi diceva: “Ti assicuro che se non fossi stata più che convinta del valore assoluto di ogni vita, non so cosa avrei fatto. Era il primo figlio, ero spaventata, non avevo mai sentito parlare di questa malattia; se non fossi stata assolutamente convinta del valore della vita forse avrei abortito anch’io”. E invece il bambino è nato. Quando l’ho conosciuto aveva dieci anni. Un bellissimo bambino, su una carrozzina; faceva il chierichetto con orgoglio; in chiesa gli

era stata preparata una rampa per salire i gradini dell’altare. E quel bambino che avrebbe dovuto vivere una vita inutile, una vita di sofferenza - è invece capace di dare e ricevere tanto amore. Da ultimo, domenica 9 febbraio abbiamo vissuto la Giornata diocesana della Solidarietà. Ed è stato un bel segno il fatto che, proprio quel giorno, i nostri preadolescenti, adolescenti e giovani abbiano raggiunto tutte le famiglie della parrocchia per volantinare l’iniziativa della colletta alimentare che - con l’aiuto e il sostegno della Caritas - si svolge in tutte le parrocchie della nostra città sabato 15 e domenica 16 febbraio. Famiglia, vita, solidarietà: tre parole, tre giornate ma forse - ancora di più - tre luci da tenere ben salde sul cammino. Don Gabriele Villa Vicario C.P.


Parrocchia Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto Nei locali della parrocchia si trova l'unico vero luogo di aggregazione per gli anziani del quartiere

La terza età del Lazzaretto si ritrova alla «baita» per vincere la solitudine delle mura domestiche Le persone anziane esprimono una grande vitalità, specie quando si trovano a commentare i fatti del giorno o ad osservare, con l'occhio esperto dell'intenditore, i ragazzi che si allenano sull'adiacente campo di calcio Domenica 2 febbraio abbiamo celebrato la giornata per la vita. La Messa delle 10 era gremita di bambini, anche perché in questa giornata l’accento viene giustamente posto sullo sbocciare della vita e sulla sua accoglienza. Molte associazioni presenti sul territorio sono quotidianamente impegnate a far sì che questa venga rispettata, accudita, aiutata e sostenuta in ogni modo. E la vita, per fortuna, continua… fino ad arrivare, tra varie vicissitudini, alla cosiddetta “terza età”.Anche questa, vita da proteggere! Se per i bambini è relativamente facile trovare luoghi di aggregazione dove poter giocare, praticare sport e divertirsi in sicurezza, la stessa cosa non si può dire per gli anziani. Non parlo di quelli ammalati, ma di quelli autosufficienti che al termine del loro percorso lavorativo e dopo aver provveduto a dare un futuro ai propri figli, si trovano con un enorme bagaglio di conoscenze da trasmettere, ma senza più nessuno che abbia la capacità o la volontà di raccogliere. Allora l’unica strada percorribile per trascorrere un po’ di tempo fuori casa senza spendere un patrimonio, è quella di organizzarsi parte della giornata in compagnia di amici e conoscenti. Il problema di dove andare o cosa fare nasce per quella fascia di persone che hanno poca possibilità di spostamento, vuoi per carenza di mezzi, vuoi per fragilità fisica. Al Lazzaretto l’unico punto di ritrovo per persone anziane, (e non solo), è la “baita”, all’interno dell’oratorio. Molto criticata da alcuni, esaltata da altri, resta di fatto l’unico luogo a disposizione in tutto il quartiere. Non voglio fare l’avvocato difensore,

"La baita", il locale punto di riferimento per il tempo libero di molte persone del quartiere Lazzaretto e non solo. (foto Volonterio) ma mi chiedo dove altro potrebbero ritrovarsi i nostri “vecchietti” senza correre il rischio di essere buttati fuori per scarsità di consumazioni o per eccesso di urlate. Si, perché non dobbiamo dimenticare che queste persone anziane sono ancora ben vive, dentro e fuori. Nonostante l’apparente fragilità esteriore, dentro hanno una forza e una voglia di vivere da far invidia a certi giovani che trascinano la loro esistenza quasi fosse un peso. A volte mi capita di entrare in baita per bere un caffè e vi garantisco che mi piace l’aria che si respira: non le parolacce, non le grida di pochi ai quali tutto è dovuto, ma la concentrazione di coloro che giocano a carte per vincere e non pagare da bere, l’attenzione di chi legge il giornale e commenta le notizie con gli altri, la passione di quelli che parlano della loro squadra di calcio convinti che tutti gli altri di calcio non ne capi-

scano niente. A volte divisi, ma più spesso uniti, come quando osservano attentamente i ragazzini che giocano a calcio sui campi e riconoscono a naso i futuri potenziali fuoriclasse. Fortunati, perché consapevoli di poter liberamente dire ciò che pensano senza preoccuparsi delle conseguenze. Io lì respiro la forza della vita! C’è tanto da migliorare? Innegabile, ma loro non hanno paura a rimettersi in gioco, basta rispettare i tempi un po’ dilatati nei quali si muovono. E poi non dimentichiamo la piacevole ricaduta dell’effetto secondario della baita sull’altra metà del cielo. Impagabile lo sguardo delle mogli all’uscita di casa dei mariti.Vi si legge chiaramente un pensiero: “Menu mal c’al va via, almen a fiadi per un pu”. Nicoletta Maggioni

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Parrocchia San Carlo

Il lavoro, la scuola, la quotidianità, la depressione, la monotonia e l’accidia...

Noia o stupore? Lo straordinario nell’ordinarietà! È il momento di assaporare il gusto dell’infinito Qualche riflessione su come sopravvivere alle giornate sempre uguali della nostra vita, e alla ferialità del tempo che trascorre dalla festa dell’Epifania a quella della Pasqua Gennaio… Febbraio… Marzo… Aprile… Mesi fatti di settimane… settimane fatte di giorni… giorni fatti di ore… Mi ricordo che quando andavo alle scuole superiori, proprio questi erano i mesi che sembravano non passare mai. Sconsolati si sfogliava il diario in cerca delle prime vacanze, del primo ponte disponibile, della prima occasione per evadere dalle fatiche dell’ordinario, costatando infine che ancora lunga, quasi infinita, era l’attesa per un sospirato stacco. Non è mistero che ciascuno di noi, impegnato nelle fatiche del lavoro o della scuola, non abbia perso l’occasione di sfogliare l’agenda per scoprire che, ahimè, le prossime vacanze saranno quelle Pasquali e che, ri-ahimè, quest’anno la Pasqua sarà altissima… per cui fino al 20 aprile… nulla di straordinario! Perfino la liturgia, prima dell’ultima riforma ambrosiana, aveva interpretato questo lungo periodo come “tempo ordinario”: tempo in cui non aspettare nulla di straordinario, tempo in cui la vita scorre nella sua logorante ferialità, tempo in cui le forze si devono concentrare sul lavoro, sullo studio, sulla quotidianità… bandendo, quasi sogno proibito, ogni desiderio di vacanza e di evasione. Ed è proprio in questa ferialità della vita che si fa strada quel male oscuro che i padri del monachesimo chiamavano akèdia (accidia) e che Paul Valery definiva come «quella noia perfetta, quella noia pura, quella noia che non ha altra sostanza che la vita stessa e altra causa seconda che la chiaroveggenza del vivente». Tutti noi viviamo, sperimentiamo, costatiamo questa noia, quest’accidia, questo tedio che rende in certi giorni perfino fastidioso e insopportabile il vivere. Ce ne da ragione l’acuta riflessione di Kierkegaard, grande filosofo vissuto nella

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Padre Virginio Simoncelli, (al centro) Rettore dei Missionari Saveriani di Macomer, in visita a San Carlo, a breve tornerà alla sua missione nel Congo dove l’ordinarietà è sempre straordinaria. prima metà del 1800: “Siccome gli dei erano accidiosi e si annoiavano crearono gli uomini.Anche Adamo era accidioso e si annoiava, perciò fu creata Eva. Da tale istante la noia entrò nel mondo e crebbe di dimensioni esattamente nella misura in cui crebbe la popolazione.Adamo si annoiava da solo, poi Adamo ed Eva si annoiavano insieme, poi Adamo, Eva, Caino e Abele si annoiavano in famiglia, poi la popolazione del mondo aumentò, e le genti si annoiavano in massa. Per distrarsi ebbero l’idea di costruire una torre che fosse così alta da toccare il cielo. Questa idea era noiosa tanto quanto l’altezza della torre, e costituì una terribile prova di come la noia avesse preso il sopravvento.” Questa monotonia del vivere che nell’anacoretismo antico induceva nel monaco il desiderio di lasciare la propria cella e il proprio lavoro quotidiano per rifugiarsi nell’oziare svagante di chiacchiere inutili, causa nell’uomo contemporaneo il desiderio di fuggire dalla ri-

petitività della vita famigliare, dalla ferialità del lavoro o dello studio quotidiano, magari rintanandosi in un mondo virtuale di relazionalità alimentato dai moderni social network. Curioso, a questo riguardo, un dato statistico apparso in questi giorni sui giornali: da quando esiste Facebook (esattamente 10 anni) ogni iscritto a questo social network vi ha trascorso una media di 996 ore, ovvero la bellezza di 42 giorni della propria vita! Come sfuggire dunque a questo male oscuro e insidioso che anche secondo la psicologia moderna è padre di quella depressione che oggi è la malattia più diffusa nel mondo occidentale? Non mi sembra di avere chissà quali soluzioni o ricette magiche da suggerire se non l’antica sapienza dei grandi maestri spirituali, i quali invitano a scoprire la straordinarietà della vita proprio nella ferialità del suo scorrere. L’apatia che fa perdere il godimento del vivere nasce dalla mancanza di gusto per il normalmente interessante, dalla ricerca spasmodica di una straordinarietà che trascende il quotidiano e che inesorabile migra in un sogno, come le rondini all’approssimarsi dell’autunno. La vita è straordinaria proprio perché ordinaria. E il quotidiano nutrimento (esattamente come la manna data al popolo nel deserto) di tale bellezza sta unicamente nel saper gustare nei gesti feriali di ogni giorno quell’unica possibilità che c’è data di soddisfare, almeno momentaneamente, il gusto dell’infinito. Tra il fruscio delle pagine di un’agenda che cerca speranzosa la prossima vacanza, ci sia donato lo stupore della quotidianità. Don Alessandro Chiesa Vicario C.P.


Le notizie

Quaresima: I momenti comuni

Patronale di S. Giuseppe

Domenica 9 marzo inizia il tempo “forte” della Quaresima, tempo di riflessione e di intensa preghiera in cui ci lasciamo guidare dalla Parola di Dio che abbondantemente la liturgia propone. La Quaresima sia inoltre tempo di digiuno, di penitenza e di vigilanza poiché la tentazione è realtà d’ogni uomo e la fragilità e l’illusione sono esperienze di tutti, ma sia anche occasione sincera per fare del bene agli altri con una particolare attenzione alle situazioni di bisogno. “Questo tempo di Quaresima - scrive Papa Francesco nel suo messaggio trovi la Chiesa intera disposta e sollecita nel testimoniare a quanti vivono nella miseria materiale, morale e spirituale, il messaggio evangelico nell’annuncio dell’amore del Padre misericordioso pronto ad abbracciare in Cristo ogni persona… La Quaresima è un tempo adatto per la spogliazione: ci farà bene domandarci di quali cose possiamo privarci al fine di aiutare e arricchire altri con la nostra povertà.” Ecco di seguito i momenti comuni che scandiranno il cammino quaresimale. DOMENICA 9 MARZO: nel pomeriggio in tutte le parrocchie celebrazione di “ingresso Quaresima”: Vesperi, meditazione, Rito delle Ceneri, ESERCIZI SPIRITUALI PARROCCHIALI Si svolgeranno dal 24 al 28 marzo secondo il programma esposto in ogni parrocchia e avranno come tema “Una vita offerta per amore”: la figura del vescovo Salvatore Colombo a 25 anni dal martirio di Mogadiscio, con la predicazione del francescano Padre Massimiliano Taroni. PAROLA E PREGHIERA Prediche quaresimali, Per la preghiera personale o in famiglia è disponibile il sussidio “La Parola ogni giorno” in distribuzione in chiesa La Via Crucis e la parola dell’Arcivescovo: nei martedì 18 e 25 marzo, 1 e 8 aprile alle 21.00 in Duomo e tramite Telenova (canale 14), Radiomarconi o Radio Mater .

Il cinquantesimo di sacerdozio di don Ferdinando Mazzoleni sarà al centro della festa patronale di San Giuseppe che avrà il suo clou domenica 16 marzo. I festeggiamenti si apriranno sabato 15 marzo alle 17 con l’inaugurazione della mostra “Mestieri e lavori in Brianza” allestita presso il Centro pastorale Monsignor Ratti. In serata alle 21 in basilica sarà proposta la sacra rappresentazione “Piccole luci nell’infinito” di Angelo Franchini sui Misteri dolorosi del Rosario. Domenica 16 marzo alle 10 S. Messa solenne presieduta da don Ferdinando Mazzoleni; seguirà l’inaugurazione della mostra con i ritratti degli antichi Prevosti di Seregno. Alle 18 S. Messa accompagnata dal coro “IL RIFUGIO” Città di Seregno. Lunedì 17 marzo si svolgerà il pellegrinaggio al Santuario della Madonna di S. Luca a Bologna mentre martedì 18 marzo alle 20.30 S. Messa votiva di S. Giuseppe alla quale sono invitati a partecipare in particolare tutti gli artigiani e i lavoratori. Nel giorno della memoria liturgica del patrono, mercoledì 19 marzo, si ricorderanno il 50° di sacerdozio di dom Celso Bidin e il 60° di don Antonio Locati che concelebreranno la S. Messa delle 18 insieme ai preti nativi e che hanno svolto il loro ministero pastorale a Seregno. In serata alle 21 al cine-teatro S. Rocco proiezione del film “L’amore inatteso”. Sabato 22 marzo alle 21 in sala Minoretti di via Cavour incontro con il giornalista e saggista Marco Roncalli, presidente della Fondazione Giovanni XXIII di Bergamo (e pronipote di Papa Roncalli) sul tema “Giovanni XXII e Giovanni Paolo II verso la santità”. Durante la festa inizierà ufficialmente la raccolta di contributi per il restauro dell’organo della Basilica e si raccoglieranno intenzioni di SS. Messe per p. Daniel Ceratto e p. Harold Campos, sacerdoti che aiutano in Basilica per le Confessioni nel tempo di Natale e di Pasqua.

Martedì 8 aprile tutti sono invitati come Zona di Monza a partecipare alla Via Crucis in Duomo: ritrovo in stazione e partenza col treno delle 19.22 (ritorno entro le 22.45 circa), dare la propria adesione nelle singole parrocchie entro domenica 6 aprile. PENITENZA Si ricorda il Precetto della Chiesa che stabilisce:ogni venerdì di Quaresima come giorno di astinenza dalla carne e dai cibi particolarmente ricercati e costosi (per le persone dai 14 anni in poi). Il primo venerdì di Quaresima e il Venerdì Santo come giorni di digiuno secondo un saggio criterio personale (per le persone da 18 a 60 anni). IMPEGNO DI CARITA’ In ogni parrocchia si propone una raccolta straordinaria di offerte a favore del “Centro di aiuto alla Vita” di Seregno che soccorre economicamente mamme in attesa di un figlio. RITIRI SPIRITUALI Per i Ragazzi secondo la proposta delle “Domeniche insieme” con momenti di riflessione e condivisione con catechisti, educatori e genitori Per gli Adolescenti, 18/19enni e giovani esercizi spirituali in ogni fine-settimana della Quaresima Per Fidanzati sabato 9 marzo (ore 1517) Basilica S. Ambrogio a Milano Per gli Adulti domenica 30 marzo (ore 9.30-16) a Villa S. Cuore di Triuggio (card. Dionigi Tettamanzi (dare adesione nelle singole parrocchie entro il 23 marzo) Per gli Anziani giovedì 3 aprile a Villa S. Cuore di Triuggio col Movimento III Età INIZIATIVE CULTURALI Sabato 15 marzo alle 21 in Basilica “Piccole luci nell’infinito” Sacra Rappresentazione di Angelo Franchini sui Misteri dolorosi del Rosario Mercoledì 19 marzo elle 21 al cine teatro S. Rocco film “L’amore inatteso” di Anne Giafferi: una conversione a Dio che fa “rinascere” con il perdono. Sabato 22 marzo ore 21 in sala Minoretti (via Cavour 25) incontro con Marco Roncalli su “Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II verso la santità”.

Festa con don Mazzoleni

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Le notizie

Associazione Carla Crippa

Il vescovo boliviano Eugenio Coter in città: Messa e incontro con i soci Il vescovo di Pando in Bolivia, monsignor Eugenio Coter, da moltissimi anni missionario diocesano bergamasco fidei donum in quel paese, ha presieduto lo scorso mercoledì 5 febbraio, ricorrenza di S. Agata, con mons. Bruno Molinari la Messa vespertina in Basilica per condividere con la famiglia di Luigi Crippa il dolore per la recente scomparsa della moglie Adriana Santambrogio. Luigi, vicepresidente, e Adriana, socia, sono stati tra i fondatori dell’associazione Carla Crippa i cui aderenti, con il presidente Alberto Ortolina, hanno presenziato numerosi alla celebrazione rinnovando il loro cordoglio per la prematura scomparsa di una moglie e madre che ha saputo dedicare la sua vita non solo alla famiglia ma anche ad attività di pastorale oltre che di volontariato; Luigi e Adriana per lunghissimi anni sono stati infatti tra gli animatori dei Gruppi Famiglia e dei Corsi per fidanzati a livello parrocchiale, cittadino e decanale. Dopo la Messa i soci della Carla Crippa si sono riuniti con monsignor Coter presso la sede all’interno dell’oratorio San Rocco per conoscere dalla sua viva voce oltre che da una serie di immagini la situazione dell’area a nord ovest della Bolivia in una

zona amazzonica che gli è stata affidata lo scorso anno con la sua consacrazione episcopale. Monsignor Coter ha sottolineato in particolare la drammatica situazione carceraria sia per l’esiguità degli spazi che per le condizioni igienico-sanitarie unitamente alle carenze assistenziali, giuridiche e persino alimentari

tali da determinare una situazione di totale degrado della dignità umana. Il presidente dell’associazione Ortolina ha garantito al presule che già nelle prossime riunioni sarà avviato un progetto di solidarietà e di sostegno concreto alla pastorale penitenziaria della regione di Pando.

Tre volontari in viaggio a 10 anni dalla scomparsa di suor Camilla Il 2014 sarà un anno importante e ricco di iniziative per l’Associazione Auxilium India. Ricorrerà infatti il 10° anniversario della morte di suor Camilla Tagliabue, nel cui “solco” Auxilium India ha camminato in questi anni, promuovendo progetti educativi e sanitari nelle missioni indiane e azioni di promozione della solidarietà nel nostro territorio. Il primo appuntamento è per il prossimo mese, quando un gruppo di volontari (tre nipoti di Suor Camilla), vi-

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siteranno le missioni in India. Un viaggio breve di soli 7 giorni, dall’1 al 7 marzo, in cui verificare i progetti in essere a Lonavla, Kune, Mumbai, Malawli, Pune, ma sopratutto per “farsi vicino” ai “volti” dei bambini sostenuti attraverso il progetto dell’adozione a distanza. Partire per l’India è sempre un ripercorrere il viaggio che suor Camilla fece per la prima volta nel lontano 2 ottobre 1955, rivivere l’intensità degli incontri, stupirsi per quel “welcome”

(benvenuto) dei bambini che al momento del suo arrivo a Madras (la sua prima destinazione) l’avevano accolta e conquistata a questa terra, una terra diventata poi la sua casa per 50 anni. Partire è anche andare a nome di tutti coloro che in questi anni hanno creduto in questo progetto di solidarietà; gli incontri nelle diverse missioni sono sempre un dono inaspettato e offrono la spinta a dare continuità ai progetti.


Le notizie Il Carnevale non è uno scherzo… Le iniziative degli oratori in città Anche quest’anno il carnevale a Seregno parla con il linguaggio degli oratori. Dalla FOM è arrivato il tema “Sportissimissimi.it” ispirato dal doppio centenario del Coni e della stessa Fondazione Oratori Milanesi. Si tratta di inventare degli sport nuovi, possibilmente buffi, tipo il salto in largo, la staffetta 100 x 4 m. o la pallanuoto a secco. Sembra facile… Le menti degli organizzatori dei vari oratori sono al lavoro. Al lavoro è soprattutto don Gimmy del San Rocco che già ha messo in piedi l’edizione dell’anno scorso e che, visto il grande successo ottenuto, pensa di ripetere pari pari quest’anno. Il suo è un compito improbo fatto di problemi e soluzioni mai facili, di burocrazia e bastoni tra le ruote, di richieste di autorizzazione, di enti e di assicurazioni e chi più ne ha più ne metta… Lui però ha le spalle grosse e un grande ottimismo e poi, dice, “in fondo a Seregno il vero carnevale lo fanno gli oratori”. Anche quest’anno i carri partiranno nel pomeriggio di sabato 8 marzo ciascuno dal proprio oratorio e, seguendo il tragitto dell’anno scorso, si troveranno in piazza Risorgimento dove sarà la festa vera e propria. Roberto del San Carlo an-

I rappresentanti dei gruppi degli oratori locali radunati in piazza Risorgimento durante il Carnevale dello scorso anno. (foto Volonterio) nuncia “allestiremo un carro come l’anno Rocco, come l’anno scorso, conferma scorso per la sfilata del sabato mentre don Gimmy. Carlo per il Ceredo e Gabriele venerdì faremo una festa in oratorio con per Santa Valeria, a grande richiesta, fori più piccoli”. Anche Lorenzo del S. Am- niranno l’animazione per piazza Risorgibrogio ripeterà la bella esperienza dello mento, forti del grande consenso avuto scorso anno con un carro fantasioso. con l’edizione precedente. Visti i tempi, “Dal Lazzaretto” dice Renato “partiranno speriamo che non piova, non sarebbe uno due carri, uno sportissimissimo e l’altro scherzo gradito… per i bambini”. Due carri anche per il San

E’ la prima lettrice donna della basilica san Giuseppe

Jone Bernasconi ha spento 100 candeline Festeggiata da colleghi di scuola e parenti La prima lettrice della basilica san Giuseppe, Jone Bernasconi, sabato 1 febbraio, ha tagliato il traguardo dei 100 anni. “Una giornata così non l’avevo mai vissuta in vita mia, dovevo arrivare al secolo di vita per provarla”, così si è espressa col candore e la spontaneità che la contraddistingue, Jone Bernasconi, durante i festeggiamenti del suo centesimo compleanno, in piena salute, lucida di mente e ancora con tanta energia in corpo. Una giornata intensa iniziata, alle 11, ospite all’istituto Bassi di via Briantina, dove i suoi ex colleghi con alla testa il dirigente scolastico, Giuliana Colombo, l’hanno voluta tra loro per festeggiare l’importante traguardo. Un evento quasi straordinario

perché mai era accaduto in città che una insegnante raggiungesse il secolo di vita e lo festeggiasse nella scuola dove ha trascorso molta parte della sua vita. Nella sua abitazione di piazza della Concordia, a pomeriggio inoltrato, la festa è proseguita al fianco di nipoti e parenti più prossimi. Ha ricevuto l’omaggio del sindaco Giacinto Mariani, di Monsignor Armando Cattaneo, attuale prevosto di Saronno, che, negli anni del suo ministero in città, aveva aiutato nel disbrigo delle faccende domestiche, del prevosto monsignor Bruno Molinari, di Antonietta Duroni, responsabile del Movimento Terza Età della basilica san Giuseppe. Jone Bernasconi ha ringraziato tutti per l’affetto e l’atten-

Jone Bernasconi, centenaria. zione che le è stata riservata. “Volevo festeggiare nell’intimità coi miei parenti questa ricorrenza, invece, è venuta fuori una festa straordinaria che mi ha commosso, ha detto soddisfatta.

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Le notizie

Centro aiuto alla Vita Nel 2013 nati 36 bambini grazie anche alle ‘primule’ La Chiesa italiana ha celebrato domenica 2 febbraio la XXXVI Giornata per la Vita. Nel resoconto annuale gli operatori del Centro aiuto alla Vita locale hanno riscontrato un notevole aumento delle richieste di aiuto da parte di donne in stato di gravidanza. Sono donne che vivono in situazioni di disagio a causa di problemi economici per la mancanza di lavoro, di rapporti difficili col partner, alloggi inadeguati e altre difficoltà. L’utenza è aumentata ed è sempre più difficile aiutare tutti. Spesso vengono indirizzate al Cav dagli enti pubblici i quali per mancanza di fondi non riescono a soddisfare le esigenze di chi chiede un supporto. Nell’anno 2013 sono state seguite 78 gestanti, di cui 40 fin dal 2012. Le donne, escluse le gestanti, aiutate con varie forme sono state 48. Nell’anno trascorso il Cav ha così sostenuto la nascita di ben 36 bambini. Nonostante le difficoltà a reperire i fondi, i volontari del Cav continuano fiduciosi nel loro impegno di ascolto, di sostegno e di aiuto in modo riservato

In occasione della 36ma "Giornata per la vita" in basilica san Giuseppe, come in tutte le chiese della città, sono state offerte alla sottoscrizione "le primule per la vita". (foto Volonterio) con tutti coloro che si presentano. Per dare un supporto economico all’associazione e quindi per continuare a salvare delle vite, sui sagrati delle chiese della città è stata proposta anche quest’anno l’iniziativa “un fiore per la vita” con l’offerta di una primula a favore della vita; l’associazione ringrazia tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita del tradizionale appuntamento.

Per venerdì 28 febbraio è invece in programma il concerto “Inno alla Vita” che si terrà alle 21 presso la parrocchia di Sant’Ambrogio con la partecipazione del coro “Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto” e del “Coro Cai” di Bovisio Masciago. La prossima Messa mensile per la vita sarà celebrata invece sabato 8 marzo alle 18 in Basilica.

UNITALSI: Pizzata con i disabili e giornata di ritiro La XXII Giornata mondiale del malato, caratterizzata dal primo messaggio di Papa Francesco per l’annuale ricorrenza, è stata al centro dell’attenzione e dell’attività del sodalizio con la tradizionale celebrazione della S. Messa presso il santuario di Maria Ausiliatrice dell’Istituto Don Orione lo scorso martedì 11, e con il pellegrinaggio a Lourdes al quale ha partecipato anche una rappresentanza della nostra città. L’Unitalsi in tali circostanze ha avuto modo di ricordare con commozione il

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discorso del Santo Padre ai partecipanti al pellegrinaggio durante l’udienza vaticana nel 110° anniversario di fondazione dell’associazione, nel quale ha evidenziato che l’opera dell’associazione è il “ministero della consolazione”. “Contro la logica dello scarto aiutiamo i sofferenti a essere protagonisti nella società, in loro vediamo la carne di Cristo” ha detto Papa Francesco rinnovando l’invito a valorizzare la testimonianza delle persone fragili non solo come destinatarie ma come soggetti dell’opera di evangelizzazione.

Per quanto riguarda le prossimi iniziative segnaliamo che giovedì 27 febbraio dalle 20,30 è in programma una “Pizzata” con gli amici diversamente abili e, naturalmente, con un invito esteso a quanti vorranno condividere la serata. Martedì 4 marzo alle 20,30 sarà celebrata una Santa Messa presso la casa delle Madri Canossiane, come sempre per il primo martedì di ogni mese. Domenica 9 marzo a partire dalle 8 si svolgerà infine la Giornata di ritiro presso la Villa Sacro Cuore a Triuggio.


Le notizie

Conferenza di San Vincenzo

Valeria Denova ritorna alla presidenza dopo 14 anni Il 21 gennaio scorso la Conferenza di San Vincenzo ha eletto la nuova presidente,Valeria Denova. L’elezione, avvenuta con l’unanimità dei voti, è nata attraverso l’operato di don Pino Caimi, che ha creato i presupposti affinchè i consiglieri e i volontari accogliessero la loro nuova guida. Per Valeria Denova è un ritorno al passato, nel segno della continutà: infatti aveva già svolto precedentemente questo ruolo, dal 1994 al 2000, e ora ritrova un gruppo di persone già impegnate durante gli anni dei suoi due mandati, che sono rimaste nella Conferenza continuando ad operare sotto la guida di Mariacarla Colombo, presidente uscente. Una continuità che è il punto di partenza per il nuovo percorso della San Vincenzo, per la quale la presidente si propone di creare una più ampia rete di collaborazioni a livello locale, a partire dalla ricerca di giovani volontari, organiz-

Valeria Denova. (foto Volonterio) zando incontri per coinvolgerli e metterli in contatto con la realtà quotidiana della povertà. Allo stesso modo c’è il desiderio di ripristinare rapporti di collaborazione con gli istituti di accoglienza presenti in città, come Don Orione e Don Gnocchi, pur mantenendo un rapporto privilegiato con il

Volontari a cena insieme 1 marzo al Lazzaretto Sabato 1 marzo, a partire dalle 20, la Caritas cittadina organizza una serata di condivisione con e per tutti i volontari. Il programma prevede un momento di riflessione e preghiera seguito da una cena di condivisione: si offrirà un primo caldo, in seguito tutti saranno invitati a portare qualcosa da condividere con gli altri. La tematica affrontata sarà il saper parlare e condividere il proprio operato, le proprie sensazioni con gli altri operatori e avrà un obiettivo motivazionale nei confronti di quanti silenziosamente operano fra gli sguardi indiscreti della nostra città nell’ambito Caritas, riportando a galla quello che una volta veniva chiamato il diritto di cittadinanza. L’appuntamento sarà quindi per il 1 Marzo presso i locali della parrocchia Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto.

Centro d’ascolto Caritas. Il prossimo maggio sarà poi l’occasione per organizzare a Seregno il consiglio centrale della zona di Monza e Brianza. Confermati nelle cariche di vicepresidente Mario Toson e in qualità di tesoriere Renato Mariani, la nuova segretaria è Luigina Cabiati. Attualmente i consiglieri sono 16, tra cui spicca il giovane Andrea, classe 1995; a questi si affiancano 15 volontari impegnati nella gestione della mensa del povero. Proprio alla mensa del povero è stato dedicato l’ultimo Avvento di carità, grazie al quale sono stati raccolti 8000 euro, che permetteranno di coprire buona parte dei costi annuali necessari per mantenerla. Dalla nuova presidente viene rivolto a questo proposito “un grazie sincero a tutta la comunità cittadina per la generosità dimostrata, nonostante i tempi difficili che ci troviamo a vivere.”

STATISTICHE GENNAIO PARROCCHIA SAN GIUSEPPE MATRIMONI: Mauro Confalonieri e Giulia Pelucchi, Corrado Cappellini e Alessia Liberale. Totale anno: 2 DEFUNTI: Pierluigi Colzani (anni 76), Gaetanina Pozzi (anni 91), Ottavio Pellegatta (anni 73), Rolando Del Torchio (anni 74), Ezio Giussani (anni 83), Serafina Colombo (anni 76), Athos Tagliavini (anni 90), Angelo Trabattoni (anni 91), Antonietta Parisi (anni 82), Luciano Cazzaniga (anni 60), Gianni Somaschini (anni 61), Pietro Riva (anni 84), Luigi Brambilla (anni 55), Francesca Sciacca (anni 76), Silvio Pirovano (anni 77), Ines Testoni (anni 83), Italo Valagussa (anni 91), Marino Rabacchi (anni 82), Adriana Santambrogio (anni 65), Felice Formenti (anni 57), Emilia Corneo (anni 86), Pierina Colombo (anni 87), Giuseppina Parisotto (anni 81). Totale anno: 23 PARROCCHIA SANTA VALERIA BATTESIMI: Sofia Carmen Mariani, Francesco Venantini. Totale anno: 2 DEFUNTI: Abbondio Luigi Oregioni (anni 90), Ernestina Della Torre (anni 71), Angelo Nicolini (anni 85), Amelia Bellan (anni 94), Madre Giuseppina Nebuloni - Canossiana (anni 93). Totale anno: 5 PARROCCHIA B.V. ADDOLORATA AL LAZZARETTO DEFUNTI Dom Egidio Maria Mariani (anni 86), Muccini Giglia (anni 87), Zecchin Eugenio (anni 35). Totale anno: 3

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Le notizie circolo culturale s. giuseppe FONDATO NEL 1888

Libri e mostre d’arte la fanno da padroni Momenti culturali e ricreativi si succedono al Centro pastorale Ratti di via Cavour 25 nei rinnovati locali in cui il Circolo culturale San Giuseppe cerca di essere un centro vivo e vitale del laicato cattolico seregnese proponendo, anche in collaborazione con singoli e gruppi, momenti d’assieme e di condivisione. Così venerdì’ 7 febbraio in sala Minoretti si è svolta la presentazione, da parte dell’autore Gabriele Bovi, di “Pucallpa” il volume che racconta la sua esperienza di volontariato in Peru’. Mercoledì 12 le socie del Circolo si sono ritrovate per la scuola di burraco Nella serata di venerdì 14, sempre in sala Minoretti, è stato proiettato il film ‘’Gli equilibristi’’ in occasione della Giornata della solidarietà 2014 d’intesa con Acli, Caritas, Dare un’anima alla Città. Domenica 16 si chiudono le iscrizioni al Torneo di biliardo mentre lunedì 17, in sala bar, a partire dalle 19,30, sarà la volta di un gradito momento conviviale con la cazzuolata. Da sabato 22 febbraio a domenica 9 marzo il Circolo ospiterà la rassegna d’arte contemporanea, pittura e scultura raku, dal titolo “Dialoghi in stili diversi”. Le iniziative in campo artistico proseguiranno poi con la mostra Mestieri e lavori in Brianza (dal 15 al 23 marzo) e con il Premio San Giuseppe 2014 (dal 17 aprile al 4 maggio). Sabato 8 marzo alle ore 17, è in programma invece la presentazione del libro dell’educatrice seregnese Elena Vismara “Febo e Cordelia”, favola moderna sulla leggenda del lupo e del pipistrello. Nella serata di sabato 22 marzo alle 21 in sala Minoretti si terrà un incontro con il giornalista Marco Roncalli sulle prossime beatificazioni di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII. E’ già in calendario, anche come pellegrinaggio della Comunità Pastorale, la ‘’passeggiata 2014’’ in Puglia dal 31 maggio al 6 giugno mentre per gli amanti dell’arte si va a Ferrara il 23 marzo. Oltre alla visita guidata della città, si avrà accesso alla mostra ‘’Matisse la figura, la forza della linea, l’emozione del colore’’.

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Reportage dall’India e museo del Duomo di Milano Una giornata di grande festa quella vissuta dal Movimento Terza Età mercoledì 5 febbraio, memoria di Sant’Agata, all’Oasi Santa Maria degli Angeli a Erba con la presenza di una cinquantina di persone. Dopo un lauto pranzo, il pomeriggio è stato animato dal coro “Tuttinsiemeappassionatamente” con recite e canti sulla donna. Molto affascinante e interessante è poi stata la visita guidata alla mostra itinerante “L’urlo e la luce” sulle opere più significative del grande pittore Michelangelo Merisi da Caravaggio svol-

tasi giovedì 13 febbraio presso la parrocchia San Giovanni Bosco al Ceredo. Presso il Centro pastorale mons. Enrico ratti di via Cavour 25 giovedì 27 febbraio alle 15.30 verrà proposto invece un reportage del viaggio in India effettuato da mons. Pino Caimi con un gruppo di amici: sarà presente anche Paolo Croci che commenterà il video. Mercoledì 12 marzo è inoltre in programma nel pomeriggio una visita guidata al Museo del Duomo di Milano, di cui verranno forniti in sede ulteriori dettagli. In occasione infine della festa di San Giuseppe, mercoledì 19 marzo sempre presso il centro pastorale di via Cavour sarà festeggiato l’onomastico dell’assistente del Movimento Terza Età mons. Pino Caimi.

Gr.ani.s Costituzione ed economia incontri a Desio e Seveso La nuova formulazione delle proposte 2014 della Scuola di Formazione sociale e politica della Diocesi di Milano si articola, in vari luoghi e momenti, con incontri/testimonianze dedicati ai giovani (e non solo), per dare una visione delle tematiche sociali alla luce della Dottrina sociale della Chiesa. Così il ciclo sulla Costituzione, proposto nel decanato di Desio, ma aperto a tutta la zona pastorale, prevede il seguente calendario: dopo l’incontro del 12 febbraio su <Sovranità, solidarietà, uguaglianza nella Costituzione - Spunti di riflessione dalla Dottrina sociale della Chiesa> si prosegue il 19 febbraio con I corpi intermedi nella Costituzione e nella Dottrina sociale della Chiesa. In particolare: famiglia e scuola>. Il 26 febbraio il tema sarà: <La cittadinanza nella Costituzione e nella Dottrina sociale della Chiesa> mentre il 5 marzo il tema scelto è: <L’idea di giustizia nella Costituzione e nella Dottrina sociale della Chiesa. In particolare: provocazioni sulla giustizia penale, sulla giustizia fiscale e sulla proprietà privata>. Gli incontri si tengono presso il Centro parrocchiale di via Conciliazione, a Desio. Continua, intanto al Centro pastorale ambrosiano di Seveso, il sabato pomeriggio, il ciclo di incontri su <Economia e Lavoro>. Iniziato il 25 gennaio con: <Il senso dell’economia e del lavoro nella concezione cristiana> e proseguito l’8 febbraio con: <Una via cristiana per un nuovo modello economico?> proseguirà ora il 22 febbraio con a tema: <Il lavoro, l’economia e la crisi> con la testimonianza di Alberto Sportoletti, amministratore delegato del gruppo Sernet e presidente dell’associazione no-profit Retemanager, per concludersi l’8 marzo con: <Solidarietà, economia e finanza “per il lavoro” (esperienze di “reti” sul territorio che valorizzano l’operosità della comunità cristiana)>, che vedrà l’intervento di Matteo Ripamonti del Fondo “Solidarietà al Lavoro’’. Compito dei Gruppi di Animazione Sociale nelle nostre parrocchie è quello di coinvolgere i più sensibili alle tematiche sociali, specie se giovani, proponendo, in questa fase, queste testimonianze come possibilità di crescita civile ed umana e primo passo per un impegno politico e/o sociale. Tutte le informazioni su www.chiesadimilano.it/pastorale sociale. email: sociale@diocesi.milano.it.


ORARI DELLE SANTE MESSE FESTIVE NELLA CITTA’ DI SEREGNO

SS. MESSE VIGILIARI (sabato pomeriggio e sera) 16.30

Don Gnocchi

17.30

Don Orione

18.00

Basilica - S. Ambrogio - S. Carlo - Abbazia

18.30

S. Valeria

19.00

Ceredo - Ospedale

20.00

Santuario Vignoli

20.30

Lazzaretto

SS. MESSE FESTIVE (domenica e festivi)

In copertina: La Basilica S. Giuseppe durante la celebrazione per il S. Crocifisso. (foto d’archivio)

7.00

Don Orione

7.30

S. Valeria - Basilica

8.00

S. Ambrogio - Lazzaretto - Ceredo - Abbazia

8.30

S. Salvatore - Sacramentine

8.45

Basilica

9.00

Ospedale - Istituto Pozzi

9.30

S. Valeria - Don Orione

9.45

S. Ambrogio - Abbazia

10.00 10.30

«L’AMICO DELLA FAMIGLIA», PERIODICO DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DI SEREGNO anno XCII, 16 Febbraio 2014, numero 2

Basilica - Lazzaretto S. Carlo - Ceredo - Don Orione (cappella interna) - S. Salvatore - S. Cuore (solo durante il periodo della catechesi, riservata ai ragazzi delle elementari e ai loro genitori)

11.00

S. Valeria - Don Orione - Abbazia

11.15

S. Ambrogio

Direttore responsabile: Luigi Losa; in redazione: Franco Bollati, Paolo Cova, Enrica Dell’Orto, Patrizia Dell’Orto, Nicoletta Maggioni, Giovanni Marelli, Patrizia Mariani, Sabrina Parravicini, Elisa Pontiggia, Mariarosa Pontiggia e Paolo Volonterio; e-mail: amicodellafamiglia@yahoo.it; amministrazione: Riccardo Ballabio; abbonamenti: Buona Stampa San Paolo - c/o segreteria parrocchia S. Giuseppe - Piazza Libertà 6 - 20831 Seregno (MB) telefono 0362 231308 o presso le segreterie delle altre parrocchie;

11.30

Basilica - Lazzaretto

17.00

Don Gnocchi

17.30

Don Orione

Stampa & Grafica: Sarigraphic E. Riva di M. Riva & C. snc, Via Gandhi, 10 - 20831 Seregno MB;

18.00

Ceredo - Basilica - S. Ambrogio - S. Carlo - Abbazia

Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 93 dell’1/12/1987

18.30

S. Valeria - Lazzaretto

20.30

S. Ambrogio

Il prossimo uscirà domenica 16 Marzo 2014


Lunedì 17 marzo 2014 Pellegrinaggio delle parrocchie S. Giuseppe e S. Ambrogio (aperto a tutti) al

Santuario della Madonna di S. Luca a Bologna

Quota di iscrizione 55 euro (comprendente viaggio, pranzo, guida). Iscrizioni entro il 10 marzo 2014 in Sacrestia della Basilica.

Lunedì 31 marzo - giovedì 3 aprile 2014 Pellegrinaggio cittadino in

UMBRIA Sulle orme di santi, monaci e pellegrini 1° giorno: lunedì 31 marzo SEREGNO – CHIUSI DELLA VERNA – ASSISI Alle prime ore del giorno partenza con pullman GT verso l’Umbria. Sosta a Chiusi della Verna, nel luogo dove S. Francesco ricevette le Stimmate, celebrazione della S. Messa e pranzo nel ristorante del convento. Nel primo pomeriggio visita guidata del Convento dei francescani e della Chiesa di S. Maria degli Angeli, la Chiesa Maggiore e la Cappella delle Stimmate. Al termine partenza per Santa Maria degli Angeli. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento. 2° giorno: martedì 1 aprile ASSISI Prima colazione in hotel. Al mattino celebrazione della Santa Messa. A seguire incontro con la guida per la visita della città di Assisi: Basilica di S. Francesco, Piazza del Comune, Chiesa di S. Chiara, S. Ruffino, Santa Maria Maggiore, San Pietro. Rientro in hotel per il pranzo. Nel pomeriggio incontro con la guida per l’escursione con i mini-bus all’Eremo delle Carceri e a San Damiano. A seguire tempo a disposizione per la visita libera alla Basilica di S. Maria degli Angeli, che racchiude al suo interno la cappella della Porziuncola. Al termine rientro in hotel per la cena e pernottamento 3° giorno: mercoledì 2 aprile ASSISI / escursione a NORCIA e CASCIA Prima colazione in hotel. Al mattino visita di Norcia con la Chiesa di San Benedetto, costruita sul luogo dove sorgeva la casa natale del Santo e della gemella Santa Scolastica. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita di Cascia con la Basilica dedicata a S. Rita, il Monastero delle Agostiniane e i luoghi della città associati alla santa. Durante la giornata S. Messa. Al termine rientro in hotel ad Assisi per la cena e il pernottamento. 4° giorno: giovedì 3 aprile ASSISI –FOLIGNO –SEREGNO Prima colazione in hotel e partenza per Foligno. All’arrivo incontro con la guida per la visita del centro storico, fra palazzi signorili e splendide facciate romaniche. L’attenzione sarà in particolare rivolta alla piazza con la Cattedrale di S. Feliciano, a Palazzo Trinci, alla Chiesa di S. Domenico e di S. Maria Infraportas e al Monastero di S. Anna. Pranzo in ristorante. Nel primo pomeriggio partenza per il viaggio di rientro con arrivo in sede in serata.

La Messa non è finita

anno XCII - n. 2 Febbraio 2014 - periodico delle comunità cristiane di Seregno

PROGRAMMA al mattino: ore 6.00 ritrovo sul piazzale della Chiesetta di S. Rocco ore 6.15 partenza ore 10.30 S. Messa al Santuario della Madonna di S. Luca tempo libero ore 12.30 Pranzo presso il Ristorante Pizzeria “Da Vito” nel pomeriggio: ore 14.30 Visita del centro di Bologna con l’accompagnamento di una Guida Il ritorno a Seregno è previsto entro le ore 20.30.

Quote individuali di partecipazione Euro 520 (con minimo 30 persone) Euro 470 (minimo 40 persone) Supplemento per camera singola Euro 90. Le quote includono: Tour in pullman GT, sistemazione in hotels 3/4 stelle ad Assisi / S. Maria degli Angeli, pensione completa dal pranzo del primo giorno al pranzo dell’ultimo giorno, bevande ai pasti, visite ed escursioni come da programma, auricolari per la visita alla Basilica di S. Francesco ad Assisi, Assicurazione medico-bagaglio “Unipol” ISCRIZIONI IN OGNI PARROCCHIA ENTRO FEBBRAIO 2014 presentando fotocopia della Carta d’Identità e versando un anticipo di € 150

L’S.O.S. delle famiglie

In 3mila da Don Bosco

Stranieri chi?


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