PELLEGRINAGGIO CITTADINO A CONCLUSIONE DELL’ANNO DELLA FEDE
Le parrocchie di Seregno a ROMA da venerdì 11 a domenica 13 Ottobre 2013 (Bozza di Programma) 1° giorno - venerdì 11 ottobre - Seregno/Roma - L’incontro con i martiri Ore 05.30, ritrovo dei signori partecipanti nei luoghi convenuti, sistemazione in pullman e partenza per ROMA. Arrivo e pranzo in ristorante. Inizio del cammino di fede con la visita del complesso Abbaziale delle Tre Fontane: luogo del martirio e della memoria dell’Apostolo Paolo e di 10.203 martiri per Cristo. Celebrazione Eucaristica. (In questo luogo saremo accompagnati da alcuni incaricati della Comunità di Santa Teresa del Bambin Gesù). Visita della Basilica di San Paolo fuori le mura. Trasferimento in istituto per la cena e il pernottamento.
3° giorno - domenica 13 ottobre -Roma/Seregno - Testimoni della Chiesa Prima colazione in hotel. Celebrazione Eucaristica festiva presso la basilica di Santa Domitilla presso le Catacombe della necropoli. Trasferimento in San Pietro per partecipare alla recita dell’Angelus del Santo Padre. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio partenza per Seregno. Arrivo in serata. QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE (minimo 30 persone) € 350,00 Supplemento camera singola € 70,00 COMPRENDENTE: viaggio in pullman G.T. - pedaggi, posteggi e permessi ZTL - vitto (bevande incluse ai pasti: ¼ di vino, ½ minerale) dal pranzo del primo giorno al pranzo dell’ultimo giorno - sistemazione in istituto religioso, camere doppie con servizi privati - visite con guida (ingressi esclusi) come da programma - abbonamento sanitario/bagaglio e annullamento viaggio. LA QUOTA NON COMPRENDE: mance, ingressi, extra di carattere personale, e tutto quanto non indicato alla voce comprendente. ISCRIZIONI PRESSO LE RISPETTIVE SEGRETERIE PARROCCHIALI. Consegnare all’atto dell’iscrizione la fotocopia della carta di identità e acconto di euro 150,00.
anno XCI - n. 6-7-8 Giugno-Luglio- Agosto 2013 - periodico delle comunità cristiane di Seregno
2° giorno - sabato 12 ottobre - Roma - Maria - Maria Regina della fede Prima colazione. Di buon mattino, trasferimento in San Pietro, Celebrazione Eucaristica nelle Grotte Vaticane. Al termine, trasferimento alla Basilica di Santa Maria Maggiore. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita alla Basilica di San Clemente e a San Pietro in Vincoli. Proseguimento per la visita alla Roma “laica” partendo dalla Fontana di Trevi sino a raggiungere, con un percorso a piedi, Piazza Navona. Cena e pernottamento.
Tempo per rigenerare il corpo e lo spirito
ORARIO ESTIVO DELLE SANTE MESSE FESTIVE
In copertina: La Grignetta ripresa dalla zona del Rifugio Pialeral e il crocifisso presso il Bivacco Comolli a mt 1.860, sul Grignone (foto don Ciotti)
«L’AMICO DELLA FAMIGLIA», PERIODICO DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DI SEREGNO anno XCI, 23 Giugno 2013, numero 6 - 7 - 8 Direttore responsabile: don Paolo Ciotti; in redazione: Franco Bollati, Paolo Cova, Enrica Dell’Orto, Patrizia Dell’Orto, Luigi Losa, Nicoletta Maggioni, Giovanni Marelli, Patrizia Mariani, Sabrina Parravicini, Elisa Pontiggia, Mariarosa Pontiggia e Paolo Volonterio; e-mail: amicodellafamiglia@yahoo.it; amministrazione: Riccardo Ballabio; abbonamenti: Buona Stampa San Paolo - c/o segreteria parrocchia S. Giuseppe - Piazza Libertà 6 - 20831 Seregno (MB) telefono 0362 231308 o presso le segreterie delle altre parrocchie; Stampa & Grafica: Sarigraphic E. Riva di M. Riva & C. snc, Via Gandhi, 10 - 20831 Seregno MB; Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 93 dell’1/12/1987
Il prossimo uscirà domenica 22 settembre.
Editoriale
Verso il nuovo anno pastorale alla luce dei grandi eventi che abbiamo vissuto
Uscire, andare, testimoniare Per una chiesa estroversa e creativa
“Il campo è il E’ un tipo solamondo: vie per re, estroverso! annunciare CriE’ una tipa sto all’umano”. chiusa e introHo iniziato a versa… spesso scrivere questo usiamo queste editoriale sabaespressioni per to 15 giugno indicare un mentre ero a modo di stare al Triuggio in Villa mondo che veSacro Cuore riudiamo nelle pernito con il Consone che ci siglio pastorale stanno accanto. diocesano proE noi come siaprio per discumo? Conosciatere di questi mo noi stessi e temi. Il Vescovo sappiamo dire ci sta dicendo se la nostra perdi risollevare lo sonalità è più tendente al fare Il Centro Pastorale Mons. Ratti, sede di Consultorio Familiare e Circolo sguardo al campo del mondo, sociale, alla cura Culturale, due vie per portare il vangelo nella vita. campo in cui dei rapporti umani, alla curiosità verso il mondo precisi. Usciamo dai nostri confini, biondeggiano le messi da mietere e esterno, oppure se tendiamo a stare dai nostri ambienti, dai lamenti sui raccogliere. tra noi, a coltivare pensieri ed emo- nostri problemi personali ed ecclesiali C’è bisogno insomma che anche la zioni, a ritornare su quello che abbia- e portiamo ai fratelli e alle sorelle di Chiesa lavori sulla propria personalità, mo vissuto? Non è solo questione questo mondo la testimonianza che come deve fare ogni uomo e donna che interessa gli psicologi e chi sta credere in Cristo e vivere la comu- che si cura della propria formazione. facendo con loro un lavoro psicote- nione nella Chiesa rende la vita di Ora è il momento di costruire un rapeutico. E’ una questione che ci in- tutti bella e degna di essere vissuta. chiesa più “estroversa”, capace di anterpella tutti per la responsabilità che Papa Francesco ci esorta ad andare dare nel mondo e annunciare il Vangelo abbiamo verso la nostra formazione alle periferie della umanità e ad avere coi fatti e con la testimonianza. Ma uno sguardo di speciale considera- anche capace di imparare da quello personale. Non si può dire che sia bene essere zione per i poveri. Ci invita a sporcarci che lo Spirito ha seminato nei cuori estroversi e male introversi o vice- le mani con le pecore portando il degli uomini, anche i non credenti e i versa, naturalmente. Ognuno di noi è loro odore sul nostro corpo (ai sa- credenti delle altre religioni. Il periodo una miscela unica di queste due di- cerdoti il giovedì santo), a mettere in estivo che si apre di fronte a noi mensioni. E questo ci caratterizza e discussione i sistemi economici pre- potrà essere una magnifica occasione distingue. Ma non ci toglie la respon- dominanti che si allarmano se lo personale per fare esperienze di questo sabilità di lavorare per evolvere e “spread” aumenta ma tacciono se un tipo. Il prossimo anno pastorale potrà adattarci alle circostanze esterne e ai disoccupato disperato si toglie la vita così diventare un primo passo per valori da cui ci facciamo guidare nel (seguite le prediche delle Messe in dare un volto più aperto e creativo alle nostre comunità cristiane. Santa Marta?). cammino della vita. Nel prossimo anno pastorale i nostri Il Cardinale Angelo Scola ci ha sorDon Paolo Ciotti pastori, il Papa e il Vescovo in parti- preso annunciando una “iniziativa paDirettore colare, ci stanno inviando dei messaggi storale” dal titolo un po’ misterioso:
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Chiesa Universale
I discorsi e i messaggi di Papa Francesco in questo inizio di pontificato
Parole preziose impresse nella mente e nel cuore dei fedeli Nei suoi quotidiani interventi molti i temi affrontati, quasi linee guida della sua missione apostolica A cento giorni dall’elezione di Papa Francesco, nel rievocare i suoi interventi e messaggi più significativi, tasselli quotidiani di un mosaico che si va componendo, sembra quasi di intuire le linee guida e i temi che più gli stanno a cuore: dall’esortazione a testimoniare la propria fede, all’invito ai sacerdoti a stare in mezzo ai fedeli fino a raggiungere le periferie, dall’attenzione alle povertà morali e materiali della nostra epoca, al richiamo all’impegno politico del cristiano per offrire come un supplemento d’anima. Davvero difficile ricordarli tutti! Uno dei temi chiave, più spesso ricordato, è quello della misericordia di Dio, commentato non appena un passo evangelico ne richiami questa caratteristica. Già nel suo primo “Angelus” il 17 marzo affermava che “il volto di Dio è quello di un padre misericordioso, che sempre ha pazienza … Quella è la sua misericordia. Sempre ha pazienza con noi, ci comprende, ci attende, non si stanca di perdonarci se sappiamo tornare a lui con il cuore contrito … Questa parola cambia tutto, cambia il mondo. Un po’ di misericordia rende il mondo meno freddo e più giusto”. Nell’ottava di Pasqua, la domenica della Divina Misericordia, ripetendo il saluto di Gesù agli apostoli:“Pace a voi!” commenta che questo “non è un saluto, e nemmeno un semplice augurio: è un dono, anzi, il dono prezioso che Cristo
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offre ai suoi discepoli. Questa pace è il frutto della vittoria dell’amore di Dio sul male, è il frutto del perdono. Ed è proprio così: la vera pace, quella profonda, viene dal fare esperienza della misericordia di Dio … La Chiesa è mandata da Cristo risorto a trasmettere agli uomini la remissione dei peccati e seminare la pace nei cuori, perché si affermi anche nelle relazioni, nelle società, nelle istituzioni. E lo Spirito di Cristo Risorto scaccia la paura dal cuore degli Apostoli e li spinge ad uscire dal Cenacolo per portare il Vangelo. Abbiamo anche noi più coraggio di testimoniare la fede nel Cristo Risorto! Non dobbiamo avere paura di essere cristiani e di vivere da cristiani!” E nell’Angelus del 9 giugno, spiegando la compassione di Gesù verso la vedova di Nain, ribadisce: “Questa «compassione» è l’amore di Dio per l’uomo, è la misericordia, cioè l’atteggiamento di Dio a contatto con la miseria umana, con la nostra indigenza, la nostra sofferenza, la nostra angoscia. Il termine bi-
blico «compassione» richiama le viscere materne: la madre, infatti, prova una reazione tutta sua di fronte al dolore dei figli. Così ci ama Dio. E qual è il frutto di questo amore, di questa misericordia? E’ la vita!” La misericordia apre le porte alla speranza, tanto spesso minacciata in quest’epoca di crisi materiale e spirituale. Dall’invito a non lasciarsi rubare la speranza, pronunciato il giovedì santo presso l’Istituto penale per minori di Casal del Marmo, alla bella immagine della domenica di Pasqua:“Gesù è risorto, c’è la speranza per te … Ha vinto l’amore, ha vinto la misericordia! Significa che l’amore di Dio può trasformare la nostra vita, far fiorire
Chiesa Universale
quelle zone di deserto che ci sono nel nostro cuore. Quanti deserti, anche oggi, l’essere umano deve attraversare! Soprattutto il deserto che c’è dentro di lui, quando manca l’amore di Dio e per il prossimo, quando manca la consapevolezza di essere custode di tutto ciò che il Creatore ci ha donato e ci dona. Ma la misericordia di Dio può far fiorire anche la terra più arida ... Diventiamo strumenti di questa misericordia, canali attraverso i quali Dio possa irrigare la terra, custodire tutto il creato e far fiorire la giustizia e la pace.” Un altro tema ricorrente è quello della Chiesa, della figura del sacerdote, tratteggiata con parole incisive nell’omelia della messa crismale del giovedì santo a commento del Salmo 133: “Il buon sacerdote si riconosce da come viene unto il suo popolo. Quando la nostra gente viene unta con olio di gioia lo si nota: per esempio, quando esce dalla Messa con il volto di chi ha ricevuto una buona notizia. La nostra gente gradisce quando il Vangelo che predichiamo giunge alla sua vita quotidiana, quando scende come l’olio di Aronne fino ai bordi della realtà, quando illumina le situazioni limite. Bisogna uscire a sperimentare la nostra unzione, il suo potere e la sua efficacia redentrice: nelle “periferie” dove c’è sofferenza, c’è sangue
versato, c’è cecità che desidera vedere, ci sono prigionieri di tanti cattivi padroni. Questo io vi chiedo: siate pastori con l’odore delle pecore, pastori in mezzo al proprio gregge”. E nell’occasione del Corpus Domini delinea in tre parole l’azione della Chiesa: sequela, comunione, condivisione. La scena è quella della moltiplicazione dei pani e dei pesci:“Gesù sta in mezzo alla gente, l’accoglie, le parla, la cura, le mostra la misericordia di Dio; la gente lo segue, lo ascolta, perché Gesù parla e agisce in un modo nuovo, con l’autorità di chi è autentico e coerente, di chi parla e agisce con verità, di chi dona la speranza che viene da Dio…” Si fa sera: cosa fare? “Di fronte alla necessità della folla, ecco la soluzione dei discepoli: ognuno pensi a se stesso; congedare la folla! Quante volte noi cristiani abbiamo questa tentazione! Non ci facciamo carico delle necessità degli altri ... Ma Gesù non si scoraggia: chiede ai discepoli di far sedere la gente, spezza i pani e li dà ai discepoli perché li distribuiscano. E’ un momento di profonda comunione: la folla dissetata dalla parola del Signore, è ora nutrita dal suo pane
di vita. E’ nell’ascoltare la sua Parola, nel nutrirci del suo Corpo e del suo Sangue, che Egli ci fa passare dall’essere moltitudine all’essere comunità, dall’anonimato alla comunione … Ma da dove nasce la moltiplicazione dei pani? La risposta sta nell’invito di Gesù ai discepoli «Voi stessi date…», “dare”, condividere… E questo ci dice che nella Chiesa, ma anche nella società, una parola chiave di cui non dobbiamo avere paura è “solidarietà”, saper mettere, cioè, a disposizione di Dio quello che abbiamo, le nostre umili capacità, perché solo nella condivisione, nel dono, la nostra vita sarà feconda, porterà frutto. Nell’Eucaristia il Signore ci fa percorrere la sua strada, quella del servizio, della condivisione, del dono, e quel poco che abbiamo, quel poco che siamo, se condiviso, diventa ricchezza, perché la potenza di Dio, che è quella dell’amore, scende nella nostra povertà
per trasformarla.” Questo è solo un breve “assaggio” dei suoi interventi: lo stile semplice, le immagini vivide, la coerenza del suo parlare sanno comunicare un messaggio prezioso, autentico. Perché non approfondirlo nell’imminente periodo estivo? Mariarosa Pontiggia
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Chiesa Locale
L’iniziativa ha coinvolto tutte le parrocchie dei decanati della zona di Monza
Con la vendita del riso finanziati tre progetti proposti da don Zago per la missione in Albania Obiettivo della raccolta: formare 10 catechisti, ristrutturare un locale da adibire ad aula di catechismo, tradurre in albanese i documenti del Concilio Vaticano II Pochi giorni fa abbiamo concluso gli incontri del decanato Missionario dai Missionari Saveriani di Desio con una Messa di ringraziamento. In quella occasione, padre Gianni ci invitava a riflettere sul Vangelo del giorno: il cristiano è colui che rischia per amore di Gesù, il missionario è colui che rischia per amore di Gesù! E nella preghiera silenziosa ho pregato per don Enzo Zago, fidei donum, amico e compagno di gioventù, missionario in Albania. Cinque anni fa, su mandato del nostro arcivescovo Tettamanzi, partiva per Blinisht in Albania, per continuare il lavoro di don Antonio Sciarra, iniziato venti anni fa, in questa terra di missione e di evangelizzazione. Ci scrive don Enzo: «A Pasqua, po-
luto presentare ai decanati della zona di Monza un progetto di evangelizzazione che riguarda proprio la missione di don Enzo. Don Enzo ci chiedeva di aiutarlo in tre progetti: la formazione di dieci catechisti, la ristrutturazione di un locale da adibire ad aula di catechismo con arredo e materiale, e la traduzione in lingua albanese e stampa dei documenti del Concilio Vaticano II. Questo progetto è stato appoggiato e sostenuto dalle parrocchie della zona di Monza con la consueta vendita del riso che anche noi facciamo da molti anni. E’ stato bello vedere tante parrocchie impegnate in questo gesto missionario: lavorare per la “vigna del vicino” non è così scontato. Spesso le comunità sono abituate a pensare alle proprie parrocchie, ai propri missionari. Lavorare per il bene della missione, ovunque sia, ci aiuta a
crescere nel cuore e nelle relazioni. Non possiamo quindi che dire grazie, a tutti coloro che ci hanno aiutato e che hanno sostenuto la missione di don Enzo. Patrizia Barzaghi per il gruppo missionario di S. Ambrogio
meriggio, poi, sono partito con due suore e alcuni giovani per la nostra missione montana, dove andiamo qualche volta all’anno, per le celebrazioni più importanti. Sono gruppi di famiglie cattoliche che sono sparse per le montagne e che vivono praticamente isolate. E’ una bella esperienza anche questa…». E’ proprio per sostenere la missione in Albania che quest’anno, il nostro gruppo missionario, ha vo- Momenti di animazione nella missione di Blinisht.
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Chiesa Locale
Via Cavour 25 - Uno spazio per Movimento Terza Età, San Vincenzo e Unitalsi
L’ex sede delle ‘sue’ Acli intitolata a don Giuseppe Busnelli prete a Seregno per 52 anni «Sorprende il curriculum sacerdotale di don Giuseppe: ‘Vicario parrocchiale nella parrocchia di San Giuseppe a Seregno dal 1937 al 1989’. Cinquantadue anni: tutta la vita». Con queste parole l’allora prevosto mons. Luigi Gandini iniziava martedì 13 giugno l’omelia della Messa per i funerali di don Giuseppe Busnelli, spentosi la domenica 11 giugno all’età di 76 anni. Originario di Meda, don Giuseppe arrivò a Seregno come prete novello e vi rimase sino alla fine di una vita interamente dedicata alla parrocchia di San Giuseppe dapprima come assistente all’oratorio maschile San Rocco fino al 1942, vedendo molti giovani partire già per la guerra, e successivamente all’oratorio femminile M. Immacolata e quindi a quello dei Vignoli. E il ricordo più tenero e più vivo che ancora si ha di lui è proprio quello del prete dell’oratorio delle ‘piccole’, le bambine delle elementari e delle prime classi delle medie che dall’ambiente dell’asilo venivano accompagnate alla frequentazione dei momenti di gioco e soprattutto di educazione cristiana per prepararsi ai sacramenti della Prima Comunione e della Cresima. La sua cura della gioventù femminile espressa anche ed ancor più nell’assiduità del confessionale, lo fece diventare per tante giovani fratello, padre e persino nonno. Lo testimoniano le 35 suore da lui condotte alla scelta del convento e le innumerevoli spose da lui guidate al matrimonio. Ma don Busnelli fu anche uno dei primi sostenitori della scuola professionale ‘Arti e mestieri’ e uno dei primi assistenti in diocesi del locale circolo Acli.
Don Giuseppe Busnelli. E proprio gli spazi occupati dalle Acli sino all’inizio dei lavori di ristrutturazione, all’interno del nuovo Centro Pastorale mons. Enrico Ratti, diventeranno la sede di alcune associazioni ma soprattutto verranno intitolati a don Giuseppe Busnelli, a sottolineare la sua fedeltà e la sua totale dedizione alla parrocchia San Giuseppe. «Per il Movimento Terza Età - ricorda la presidente Antonietta Duroni - si tratta di un ritorno a casa perché è proprio in quei locali che il nostro movimento è nato nel 1977 per iniziativa e spinta di mons. Gandini e di don Pino Caimi. Sotto la guida di Adele Dell’Orto la Terza Età fu il primo spazio in città dedicato agli anziani, anticipando la nascita del cen-
tro comunale di via Schiapparelli». Antonietta Duroni ricorda anche come fu monsignor Silvano Motta a rilanciare il Movimento Terza Età nel 1996, anno di inizio della sua presidenza, dopo una fase di stasi e spostando la sede presso l’oratorio Maria Immacolata. Ma in via Cavour 25 nella nuova sede delle associazioni farà ritorno anche un’altra importante realtà-attività della parrocchia. Si tratta della San Vincenzo che, nata negli anni 73-74 come erede del Fraterno Aiuto Cristiano e del Centro Italiano Femminile, condivise gli spazi con la Buona Stampa, per occuparsi dell’aiuto materiale (cibo, indumenti, soprattutto) di famiglie in difficoltà sotto l’instancabile guida di Fernanda Brivio. La San Vincenzo fu in città l’antesignana di fatto della Caritas che attualmente si occupa di svariate iniziative di assistenza, ma continua nella sua opera di vicinanza materiale ai più disagiati. Nella sede delle associazioni intitolata a don Giuseppe Busnelli approderà anche la sezione cittadina dell’Unitalsi, nota per l’attività di assistenza e trasporto dei malati nei pellegrinaggi mariani e non soltanto, ma che nel tempo ha ampliato la sua sfera di intervento ai diversamente abili con iniziative ad hoc. Dagli anziani ai bisognosi, agli ammalati e disabili il nuovo Centro pastorale incomincia dunque a pulsare vita, riannodando soprattutto antichi fili di presenza cattolica in città e rinverdendo la memoria di figure di pastori che alla comunità seregnese hanno donato l’intera loro esistenza, come mons. Ratti e don Busnelli. (2 - continua) Luigi Losa
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La memoria della città a trent’anni dalla storica visita di papa Giovanni Paolo II, il 21 maggio 1983
Giovanni Paolo II, un’autorità morale unica nel mondo d’oggi Passato alla storia per essere stato artefice della “primavera della libertà” nei Paesi dell’Europa centro-orientale
Il cardinal Stanislaw Rylko con i sacerdoti con i quali ha concelebrato in basilica San Giuseppe, alle 18, martedì 21 maggio (foto Volonterio). I quattro momenti programmati dal prevosto monsignor Bruno Molinari per fare memoria dei 30 anni della storica visita in città del beato Giovanni Paolo II, il 21 maggio 1983, hanno avuto un buon riscontro di presenze. In sala Gandini, lunedì 20 maggio, di grande interesse è stata la conversazione sulla figura di Papa Wojtyla tenuta dal cardinal Stanislaw Rylko, suo connazionale e prelato conosciuto in città per aver soggiornato a lungo da giovane sacerdote. Il suo intervento ha inquadrato come meglio non si poteva la figura di Giovanni Paolo II che è stato chiamato ad introdurre la Chiesa nel terzo millennio. Ecco alcuni passaggi significativi: “è stato un’autorità morale unica e punto fermo di riferimento per l’umanità disorientata da un drammatico relativismo in materia di valori e verità, in preda ad uno smarrimento spirituale, alla disperata ricerca di un senso. E’ riu-
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scito a dare al papato dei nostri tempi una dimensione universale e planetaria. Intrepido difensore dell’uomo, dei suoi diritti inalienabili, a cominciare dal fondamentale diritto alla vita, della famiglia ai nostri giorni minacciata da più parti. Karol Wojtyla si è prodigato perché l’Europa tornasse finalmente a respirare con i suoi due polmoni, divenendo l’artefice della “primavera della libertà” nei Paesi dell’Europa centro-orientale” per lunghi anni oppressi dal sistema totalitario del comunismo ateo. Buon samaritano, si chinava con amore sulle piaghe e sulle ferite dell’uomo facendosi voce di chi non ha voce. Dotato di una personalità forte, poliedrica e affascinante, Giovanni Paolo II, è stato un contemplativo, un mistico immerso nella vita di preghiera e un uomo d’azione sensibile alle questioni più scottanti. Grande comunicatore e uomo dei media, intellettuale, filosofo e spor-
tivo innamorato della natura, della montagna, dello sci. Teologo che esplorava il mistero di Dio e pastore vicino alla gente e attento ai problemi quotidiani delle persone. Uomo di pensiero e poeta che avvertiva, irresistibile, il bisogno di addentrarsi negli abissi del Mistero. E’ stato un instancabile pellegrino del Vangelo attraverso tutti i continenti: 104 i suoi viaggi apostolici, 135 i Paesi visitati, 2.500 i discorsi pronunciati, 600 i giorni passati in viaggio, circa un milione e 200 mila i chilometri percorsi. Grande catechista delle udienze del mercoledì, autore di 14 encicliche e di 14 esortazioni apostoliche postsinodali, di innumerevoli discorsi”. E ancora:“il programma che papa Wojtyla prospettava alla Chiesa è cristocentrico:ripartire da Cristo, cioè dalla contemplazione del suo volto” Al termine della sua prolusione all’eminenza sono state rivolte diverse domande. In
Il prevosto monsignor Molinari alla mostra su Giovanni Paolo II con il cardinal Rylko (foto Volonterio).
Chiesa Locale
Il sindaco Giacinto Mariani consegna al cardinal Rylko un multiplo di bronzo a tiratura limitata raffigurante il patriarca Paolo Angelo Ballerini, opera dello scultore Floriano Bodini (foto Volonterio). Il cardinal Stanislaw Rylko con don Pino Caimi e il vescovo maronita Hanna Alwan (foto Volonterio). chiusura ha salutato tutti i presenti ritrovando vecchie conoscenze e anche suoi diversi connazionali che risiedono in città. Martedì 21 maggio, alle 18, in basilica san Giuseppe, il cardinal Rylko, ha presieduto la solenne concelebrazione con i sacerdoti della città.All’omelia dopo aver ricordato gli storici legami che legavano Wojtyla a Seregno, ha rimarcato la grande statura del suo pontificato affermando che:” è stato il suo uno dei tre pontificati più lunghi nella storia della Chiesa, ma la sua importanza non sta tanto nella lunghezza, quanto nella grandezza e nella portata degli eventi che ha generato. Il beato Giovanni Paolo II è diventato un’autorità morale unica nel mondo d’oggi e un punto fermo di riferimento per un’umanità confusa, in preda a uno spaventoso smarrimento spirituale, alla ricerca angosciosa di un senso. E’ riuscito a dare al papato dei nostri tempi una dimensione universale e planetaria. Intrepido difensore dell’uomo, della sua dignità, dei suoi diritti inalienabili, tra cui il fondamentale diritto alla vita, è stato il difensore della famiglia che oggi è minacciata da più parti. Come “buon
samaritano”, si è chinato con amore sulle piaghe e sulle ferite dell’uomo moderno, facendosi voce di chi non ha voce. E’ stato amico attento dei piccoli, dei deboli, dei poveri, degli emarginati, dei malati, di coloro che soffrono, soprattutto nell’ultima fase del suo ministero petrino”. Il cardinale ha visitato la mostra fotografica, di filatelia ed arte
allestita al centro pastorale Ratti, complimentandosi con gli organizzatori. A sera in basilica san Giuseppe s’è svolto un concerto tenuto dalla corale san Giovanni Bosco del Ceredo, alternato ad immagini della visita di papa Giovanni Paolo II a Seregno Paolo Volonterio
Le autorità civili e religiose con il cardinal Rylko in sala Gandini (foto Volonterio).
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Dal 23 al 28 luglio una delegazione seregnese sarà presente alla Giornata mondiale dalla gioventù a Rio de Janieiro, dove interverrà anche papa Francesco
Vacanze estive, una vera opportunità per “ricaricare le pile” Accanto alla preziosa esperienza degli oratori feriali, tutte le parrocchie propongono periodi di villeggiatura per ragazzi, adulti e anche famiglie, in uno spirito di condivisione e sobrietà Estate: tempo di vacanze, di svago, di divertimento, tempo di… oratorio estivo per i numerosissimi ragazzi della nostra città che dal 10 giugno hanno invaso gli oratori per trascorrere le loro giornate all’insegna del sano divertimento. L’estate in oratorio è per i ragazzi un’occasione splendida per vivere insieme scoprendo la bellezza della vita comunitaria, in un cammino di crescita umana e interiore. L’oratorio estivo non è un “parcheggio”, ma è un luogo dove si invitano i ragazzi a conoscere Gesù attraverso i momenti di riflessione e preghiera sul tema proposto dalla Fom, quest’anno è stato scelto “Every body un corpo mi hai preparato”, dove i ragazzi sono invitati a valorizzare il proprio corpo come mezzo per trasformare la propria vita in un dono e in un’opportunità per fare del bene alle altre persone. La proposta dell’oratorio estivo favorisce inoltre l’incontro e l’aggregazione dei bambini e dei ragazzi in età scolare, prevenendo il fenomeno della “solitudine” dei minori nel periodo immediatamente successivo alla fine dell’anno scolastico, ma ha anche una finalità sociale nel garantire un prezioso supporto alle numerose famiglie impegnate nelle attività lavorative. Caratteristica peculiare dell’esperienza del grest è inoltre quella di
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non essere un tempo - spazio fine a se stesso, ma un’occasione di coinvolgimento per l’intera comunità, particolare cura viene infatti investita nel coinvolgimento anche delle famiglie dei ragazzi attraverso la condivisione dei vari momenti della giornata, dalla segreteria alla gestione del pranzo, delle merende, dei laboratori…. Una macchina laboriosa che si muove grazie all’impegno di sacerdoti, suore, educatori e un folto gruppo di animatori che hanno messo a disposizione il loro tempo libero per seguire i ragazzi nelle varie attività: preghiera, gioco, animazione, compiti, attività creative, sportive, piscina, gite…. Attività che si stanno svolgendo a pieno ritmo in tutti gli oratori con qualche novità: al San Rocco stanno frequentando l’oratorio estivo i ragazzi delle elementari mentre quelli delle medie quest’anno utilizzano gli ambienti della parrocchia del Lazzaretto dove le at-
tività si svolgeranno fino al 12 luglio, chi lo desidera potrà proseguire al San Rocco insieme alle elementari fino al 26 luglio. Inoltre il San Rocco propone anche quest’anno una settimana dal 2 al 6 settembre. L’altra novità è l’attività estiva proposta per la prima volta anche all’oratorio di San Carlo per quattro settimane fino al 5 luglio, chi vuole proseguirà all’oratorio di Sant’Ambrogio fino al 19 luglio. Anche gli oratori di S. Valeria e San Giovanni Bosco al Ceredo termineranno le attività venerdì 19 luglio. Accanto all’esperienza dell’oratorio estivo le parrocchie della città propongono anche quest’anno le vacanze comunitarie per ragazzi, adolescenti e famiglie, un’occasione unica per provare la bellezza dello stare insieme. L’avventura, la sobrietà, la condivisione, le bellezze dei paesaggi, l’autogestione permettono ai ragazzi di vivere un’esperienza forte di comunità. Inoltre la vacanza comunitaria permette di ricostruire un “mondo” con proprie regole a cui più o meno volentieri si aderisce. Sul versante dei contenuti la vacanza insieme può aiutare, con linguaggi diversi e nuovi, a parlare di fede, di Gesù, della Chiesa. A Casera di Cremeno in Valsassina si recheranno i piccoli di terza e
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quarta elementare degli oratori del Ceredo e S. Valeria dal 7 all’11 luglio. I ragazzi dalla quinta elementare alla seconda media si recheranno invece al rifugio Salmurano in alta Val Gerola, seguiti dal 20 al 27 luglio dai ragazzi dalla terza media alla terza superiore. Anche le famiglie vivranno una settimana di vacanza insieme a Villabassa in Alto Adige dal 3 al 10 agosto. Gualdera di Fraciscio in Valchiavenna, sulle orme di San Luigi Guanella, sarà invece la meta dei ragazzi di Sant’Ambrogio e di San Carlo che dalla terza elementare alla terza media soggiorneranno dal 22 al 28 luglio presso la Casa alpina “Gualdera”. Quattro turni anche per bambini, ragazzi e adolescenti del San Rocco e Lazzaretto che dal 7 luglio divisi per fasce di età raggiungeranno di settimana in settimana la baita Laret tra le splendide montagne del bresciano. Il San Rocco propone inoltre per la prima volta una vacanza montana per le famiglie che hanno voglia di trascorrere una settimana in compagnia dal 24 al 31 agosto in località Fondo Grande - Folgaria tra i bellissimi monti del Trentino e soggiorneranno presso l’hotel Monte Maggio. Un’altra occasione di vacanza insieme è offerta dalle parrocchie della città che hanno organizzato un viaggio - pellegrinaggio in Austria dal 19 al 23 agosto. Una rappresentanza di giovani della nostra città parteciperà invece alla XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù che si svolgerà dal 23 al 28 luglio a Rio de Janeiro in Brasile con la presenza di Papa Francesco. Non resta dunque che augurare serene vacanze a tutti coloro che in diversi modi sapranno cogliere questi momenti di riposo per ricaricarsi fisicamente e spiritualmente. Patrizia Dell’Orto Nelle foto le vacanze estive 2012 dell'oratorio S. Rocco alla Baita Laret.
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Basilica San Giuseppe
Lettera alla comunità
A chi va in vacanza Carissimi, con la bella stagione siamo finalmente arrivati al tempo della vacanza. La sapienza della Bibbia dice: “...per ogni cosa c’è il suo tempo... per lavorare... per costruire... per piantare... ma c’è anche un tempo per parlare... per amare… per ridere... per ballare… per riposare…” (Qo 3,1-8). In questa luce acquista significato e valore il tempo libero e in particolare il tempo della vacanza che ci sta davanti. Deve essere un tempo di distensione nel quale ogni persona possa recuperare con il riposo, il benessere fisico insieme a quello spirituale; è tempo in cui riappropriarsi del valore delle cose semplici nelle quali sono riflesse la bontà e la sapienza di Dio; è tempo di apertura più serena all’incontro con gli altri. Liberato dalla fatica, dalle preoccupazioni, dallo stress, dai conflitti relazionali che spesso segnano la nostra quotidianità, il tempo libero non deve essere però considerato uno “spazio vuoto” che non si sa come colmare o addirittura un’occasione per esperienze ulteriormente stressanti o ambigue. La sfida è riscoprire il tempo libero come momento in cui ognuno possa valorizzare le proprie risorse interiori ed esteriori e la propria dimensione
umana e spirituale. Il Vangelo ci dice che anche Gesù, ai suoi discepoli affaccendati, ha insegnato la necessità di un tempo da dedicare a sé stessi:“venite in disparte in un luogo solitario e riposatevi un poco” (Mt. 6,31). Pure Gesù ha interrotto un faticoso viaggio e si è fermato presso il pozzo di Sicar, attendendo la samaritana e dialogando con lei (Gv. 4,5ss). Così come non ha ritenuto di perdere tempo lasciando che Maria seduta ai suoi piedi lo ascoltasse nonostante le proteste della sorella Marta, indaffarata nelle faccende domestiche (Lc. 10,38). Allora con la sapienza della Parola di Dio e di Gesù rivolgo qualche augurio a tutti voi che durante questa estate potrete vivere qualche tempo di sosta dal lavoro: - che ciascuno possa trovare nel riposo la vera ricarica per il corpo e per lo spirito cui il cuore umano aspira; - che le vacanze siano un tempo benedetto nel quale vivere un rapporto più pacato e pacificante con il creato, con i familiari, con gli amici, con il Signore; - che la possibilità di qualche viaggio faciliti la scoperta di altri popoli, culture e civiltà, allarghi i confini dello spirito, favorisca il rispetto per ogni uomo e la tolleranza verso sensibilità e valori differenti dai nostri;
- che ci sia il tempo anche per vere e proprie esperienze di spiritualità - magari semplicemente visitando qualche bel Santuario o Monastero - così da rispondere a un profondo bisogno del cuore e da trovare vero riposo e gioia piena; perché non approfittare ad esempio di una sosta d’adorazione in qualche piccola chiesa solitaria, oasi di silenzio e di pace, per un colloquio più vivo col “Dio con noi” troppo spesso dimenticato? Ma non posso concludere questa lettera “estiva” senza un pensiero ai molti fra voi che - in questo tempo di perdurante crisi - non potranno permettersi neppure qualche giorno di vacanza. E poi un pensiero ai malati e agli anziani che non si muoveranno dalla propria abitazione o dal loro letto di sofferenza, come anche a quanti staranno con loro per accudirli. Penso particolarmente a voi quando leggo la parola del Vangelo:“venite a me voi che siete stanchi e oppressi e io vi darò ristoro”. Spero che, appoggiando la vostra vita sul cuore amico di Gesù, anche restando a casa possiate avere qualche momento di pausa e di respiro che rigeneri la vostra vita. Buona estate a tutti! don Bruno Molinari
STATISTICA PARROCCHIALE MAGGIO BATTESIMI: Giulia Lacedra, Alessia Canzi, Lorenzo Sergi, Nicole Gaggioli, Edoardo Dell’Orto, Lorenzo Mapelli, Christian D’Amelio, Vittoria Viganò, Leonardo Dusi, Andrea Evoli, Olivia Maria Cucurachi, Ilary Giulia Bullon Lopez, Camilla Allievi, Ginevra Marotta, Iris Bicaku.Totale anno: 45 MATRIMONI: Roberto Scifo e Alessia Sala, Mario Cosentino e Debora Cattaneo, Davide Marotta e Laura Rossi, Salvatore Calia e Barbara Giarnera, Emil Stefanoni e Nunziatina Stringaro. Totale anno: 5 DEFUNTI: Albertina Colzani (85 anni), Antonia Rovera (75 anni), Raffaela Simone (71 anni), Giuseppe Sambruna (74 anni), Carlo Bay (96 anni), Addolorata Balzana (79 anni), Teresa Abbiati (91 anni), Marialuisa Oggioni (65 anni), Francesca Vergani (86 anni), Maria Agnese Gerosa (83 anni), Alda Fossati (106 anni), Francesca Pellegrini (85 anni), Luigi Corbetta (85 anni), suor Mariapia Sala (religiosa Sacramentina) (94 anni), Marisa Confalonieri (58 anni), Alberto Colombo (77 anni), Franco Canali (87 anni),Tiziano Pellegatta (80 anni). Totale anno: 66
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Oratorio San Rocco
Riflessioni suscitate dall’esperienza dell’oratorio estivo
Dalla relazione nasce la condivisione e la crescita personale noscere. Quello che ho scoperto alla “Tu, insieme a Matteo farai l’oratorio fine della prima settimana è che ho feriale con solo i ragazzi delle medie iniziato a pregare per i ragazzi e gli al Lazzaretto”. Con queste parole di animatori. In questo mi ha aiutato un don Gimmy ha avuto inizio la mia altro momento significativo di ogni esperienza di seminarista al Lazzaretto mia giornata in oratorio. Per me e con Matteo, responsabile laico, e il per Vito l’inizio non è alle 8 all’inseminarista Vito, già presente all’oragresso, ma alle 7.30 in Basilica per la torio, con il quale attualmente condicelebrazione Eucaristica e la recita vido l’appartamento e la vita comune. dell’ufficio delle ore con don Bruno, Eccomi qui ad iniziare per la prima don Gianfranco e don Paolo. Questo volta l’organizzazione dell’oratorio breve, ma intenso momento di coferiale, fuori dal mio paese d’origine, munione è di richiamo a tutta la giorCarugo, e soprattutto da seminarista nata. Mi aiuta a non dimenticare per con animatori e ragazzi nuovi o coChi e perché sto e stiamo facendo munque appena conosciuti grazie all’oratorio e mi infonde il coraggio di l’esperienza dell’animazione domeaffrontare ogni giornata. nicale all’oratorio S. Rocco. Con il vivo desiderio che da questi Non so ancora cosa significa essere giorni di condivisione e relazione all’oratorio da seminarista, lo sto scotutti in qualche modo possiamo scoprendo giorno dopo giorno, nelle reprire sempre di più una qualche calazioni con Matteo,Vito, gli animatori, ratteristica del volto di Cristo, continuo i ragazzi, con don Sergio e tutti coloro a vivere questa esperienza di crescita che collaborano a questo oratorio. Devo dire che la prima parola che ca- in me il desiderio di affidare al Signore personale e di testimonianza. ratterizza questi giorni è: “relazioni”. ciascuno di loro. Ecco la Relazione Gabriele Corbetta La relazione con Matteo e Vito, nella costitutiva che sto imparando a coquale condividiamo le fatiche della giornata e sosteniamo gli animatori nelle attività che propongono. Ecco che i volti degli animatori esposti all’ingresso della segreteria non sono più anonimi, con alcuni è iniziata la condivisione non solo della fatica a stare dietro ai ragazzi che non vogliono giocare e che fanno impazzire, ma anche della loro storia, dei loro desideri e problemi. Le relazioni con i ragazzi, nelle quali emerge la sto- I ragazzi delle medie, sia di San Rocco che del Lazzaretto presenti al centro giovanile ria di ognuno, suscitano di piazza Cabiati (foto Volonterio).
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Parrocchia Santa Valeria
La comunità si stringe attorno a don Lino nel 60° della sua ordinazione
Il sacerdozio, grande dono che il Signore fa al suo popolo A settembre il seminarista Paolo Confalonieri riceverà il diaconato
La conclusione dell’anno scolastico segna l’inizio dell’entusiasmante avventura dell’oratorio estivo in via Wagner, che si protrarrà fino alla metà del mese di luglio. Quest’anno abbiamo la grande gioia di avere con noi il nostro seminarista Paolo Confalonieri, che insieme a Giulia coordinerà tutte le attività proposte. Infatti, nell’ultimo anno, in preparazione al diaconato, ogni seminarista è invitato ad operare nella propria parrocchia di origine. Noi beneficiamo di questa opportunità, che vedrà Paolo superimpegnato nei vari ambiti parrocchiali e ci vogliamo lasciar interrogare anche dal dono di una vocazione di particolare consacrazione che ci viene offerta come esempio. Tra le tante esperienze e i numerosi incontri che i nostri ragazzi riescono ad avere attraverso l’oratorio estivo, vi è stata quella di mercoledì 12 giugno, con la Messa celebrata in oratorio da don Stefano Cardani, prete novello, ordinato dall’Arcivescovo in Duomo a Milano il 9 giugno scorso, proveniente da Mesero, cioè dalla parrocchia in cui ha operato per tanti anni, come Parroco, il nostro don Giuseppe. La testimonianza che ci ha offerto, con la sua fresca presenza, ci vede particolarmente coinvolti, perché pregustiamo la gioia che vivremo il prossimo anno. Il diaconato che Paolo riceverà il prossimo 28 set-
tembre sarà un evento importante per tutte le comunità di Seregno. Insieme, quindi, daremo un particolare risalto a questa importante tappa nella vita di Paolo con momenti comunitari di preghiera, con alcune attenzioni verso i nostri giovani e con una corale partecipazione, sentita e piena di gratitudine. Il sacerdozio è un grande dono che il Signore fa al suo popolo e noi intendiamo prepararci con la nostra preghiera, ponendolo sotto la protezione della Madonna di S.Valeria. Il 28 giugno la comunità di Santa Valeria ricorda l’anniversario del sessantesimo di ordinazione sacerdotale di don Lino Magni, con la celebrazione della S. Messa. A lui, che è stato per più di trent’anni amato Parroco, ci stringiamo con affetto e con l’augurio per questo significativo traguardo. La testimonianza di fedeltà ad una scelta di vita, anche di fronte ad ostacoli e difficoltà, sia per tutti di esempio, soprattutto per i nostri giovani, che devono prepararsi ad affrontare il futuro. Possa, anche in questo momento di sofferenza, sentire il calore e l’affetto dei suoi parrocchiani con gratitudine per tutte le esperienze che abbiamo vissuto assieme. Sabato 12 giugno il Gruppo Sportivo di Santa Valeria ha festeggiato il suo sessantesimo di fondazione. L’anniversario è stato ricordato durante la S. Messa delle 18.30, per
poi proseguire presso il Buffet del Pellegrino con una allegra cena insieme, allietata da tante simpatiche presenze del presente (i vivaci atleti del minicalcio e del minivolley che hanno giocato in cortile tra una portata e l’altra) e del passato (le magnifiche ‘vecchie glorie’ che tanto si sono dedicate a portare avanti le squadre e a sostenere a vario titolo le attività sportive). Il filo rosso della serata è stato la gioia del trovarsi e ritrovarsi (magari dopo un po’ di anni!!) e anche la memoria di quanto è stato fatto, con tanta gratitudine verso tutti coloro che hanno speso tempo, energie e si sono fatti sostenitori nel formare e gestire le varie squadre di calcio, pallavolo e anche di aprire una breve parentesi ciclistica all’interno del Gruppo Sportivo S. Valeria. Un pensiero particolare è andato a don Giuseppe Pastori, a don Bruno Castiglioni e a don Lino Magni che hanno sempre sostenuto le varie iniziative proposte. Non sono mancate premiazioni, riconoscimenti e ringraziamenti. Ma ciò che è emerso con più forza è stata la voglia di esserci, di ristabilire quella sana allegria e quella complicità che hanno caratterizzato le tante esperienze sportive vissute insieme! Paola Landra
STATISTICA PARROCCHIALE MAGGIO BATTESIMI: Gabriele Marraffa, Stefano Magnani, Caterina Wolter, Valentina Catanea, Samuele Staffoni, Edoardo Collaro, Caterina Blesio, Alessandro Blesio. Totale anno: 21 MATRIMONI: Luca Ciaramitaro e Monica Galliani, Francesco Borrelli e Eika Ranuio. Totale anno: 3 DEFUNTI: Angelo Radaelli (40 anni), Martino Trezzi (88 anni), Claudia Banzi (65 anni), Anna Cabiati (97 anni), Carlo Moltrasio (78 anni). Totale anno: 28
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Parrocchia S. Giovanni Bosco al Ceredo A settembre la tradizionale festa patronale: celebrazioni liturgiche, serate gastronomiche e, novità, il musical “Tornasettembre” a cura della Compagnia teatrale San Giovanni Bosco
Ceredo: verso il cinquantesimo di fondazione della parrocchia Durante tutto il 2014 una serie di avvenimenti scandirà l’anniversario. Tra le iniziative, c’è l’idea di realizzare un dvd: si cercano fotografie e filmati che illustrino la vita del quartiere Non è rimasto molto da dire in questo mese: dell’oratorio feriale se ne parla già in questo numero, così delle vacanze estive, ma la cosa di maggior rilievo in questo periodo è proprio l’oratorio feriale… Proviamo allora a guardare un po’ avanti: a settembre, come ogni anno, precisamente dal 7 al 15, è in calendario la Festa Patronale, settimana ricca di appuntamenti per iniziare il nuovo anno pastorale. Il programma è in via di definizione, ma possiamo anticipare alcuni momenti particolari. Restano al loro posto le celebrazioni liturgiche, tre le quali hanno posto di rilievo la Messa di lunedì 9, alle ore 21.00, con la presenza dei preti della comunità pastorale e di quelli originari del Ceredo o che, in modi diversi, sono “passati” di qui. Giovedì 12 vedrà un’altra celebrazione tradizionale: alle 20.30 la Messa in via Peschiera e da lì partirà la processione con la statua dell’Addolorata fino alla chiesa, mentre domenica 15 alle 10.30 la solenne celebrazione che è il “cuore” della festa. Accanto alle celebrazioni liturgiche trovano posto altri momenti ricreativi, tra i quali le serate gastronomiche, che attirano sempre molte persone, proposte sempre per i sabati e le domeniche e una serata davvero speciale: Tornasettembre, il musical preparato con grande cura e impegno dalla nostra compagnia teatrale, che ormai tutti conoscono. È uno spettacolo divertente e coinvolgente, nato dall’idea di un vecchio film, ma interamente rivisitato per la versione teatrale dalla Compagnia teatrale San Giovanni Bosco; i testi, le musiche, le coreografie, le scenografie
sono opera del lavoro assiduo e appassionato del regista e di altri collaboratori. Lo spettacolo, già presentato in tre serate lo scorso mese di aprile, verrà riproposto per venerdì 13 settembre, alle ore 20.45 al teatro San Rocco di Seregno. È una bella occasione per chi non era riuscito a vederlo allora e per chi ha voglia di rivederlo. Come tutti sanno gli spettacoli della Compagnia teatrale San Giovanni Bosco sono sempre a carattere benefico: tolte le spese vive, il ricavato è sempre a favore di enti o iniziative benefiche: in questo caso il ricavato della serata verrà devoluto alla parrocchia per il rifacimento del campetto di calcio dell’oratorio, già realizzato prima dell’oratorio feriale, ma ancora da pagare. Chi partecipa, quindi, oltre a vedere uno spettacolo divertente e meritevole, fa anche un’opera buona. Guardando ancora più avanti, stiamo ragionando anche su un’altra scadenza importante e significativa che segnerà il 2014: il cinquantesimo anniversario di fondazione della parrocchia e di consacrazione della chiesa. Non sarà un solo momento a ricordare i cinquant’anni di vita della parrocchia del Ceredo, ma una serie di iniziative scandite durante tutto l’anno. Si inizierà a gennaio, in concomitanza con la memoria liturgica di San Giovanni Bosco, per continuare a giugno, consacrazione della chiesa, a settembre con la tra-
dizionale festa patronale e a novembre, per l’inizio delle celebrazioni nella nuova chiesa. C’è anche l’idea di realizzare un DVD aper l’occasione e stiamo cercando di raccogliere materiale (fotografie e filmati) della vita del Ceredo: chiunque avesse materiale di questo genere lo può consegnare in segreteria parrocchiale, dove verrà valutato e in ogni caso restituito ai proprietari a lavoro ultimato. Detto tutto questo non mi resta che augurare a tutti il lettori una buona estate! Don Sergio Dell’Orto Vicario C.P.
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Parrocchia S. Ambrogio
Don Renato Bettinelli ha ricordato il 30° anniversario di sacerdozio
Creare una comunità accogliente e fraterna fondata sull’amore Il sacerdote, guida irrinunciabile e stimolo per i parrocchiani Renato, ora scomparso, ci fanno molto riflettere. Il prete è un uomo consacrato, con particolari carismi, conferitigli dal Sacramento, ma è pur sempre un uomo. L’inadeguatezza e la fragilità delle mani del sacerdote sono trasformate dal Signore, che conosce i limiti e le povertà dell’uomo, ma ci chiede di collaborare al suo progetto di Amore. Nell’ambito dei festeggiamenti per il 50° di fondazione della parrocchia S. Ambrogio, abbiamo avuto l’occasione di incontrare nuovamente molti dei sacerdoti che si sono avvicendati ed è innegabile che ciascuno di loro abbia contribuito in modo positivo alla costruzione della comunità, indipendenDomenica 16 giugno alle 10,30 con una S. Messa solenne nella chiesa di S. Ambrogio, la comunità S. Luca ha festeggiato il 30° anniversario di sacerdozio di don Renato Bettinelli . La celebrazione, come sempre ben preparata con il prezioso servizio di confratelli, chierichetti e coro, è stata sobria e coinvolgente. Ringraziamo con affetto i sacerdoti che hanno concelebrato: padre Ferdinando Colombo, ritornato a S. Ambrogio dopo 52 anni di missione in Congo, don Carlo Confalonieri e don Simone Arienti, ex ragazzi dell’oratorio, don Gabriele Villa, attuale coadiutore, ma anche gli altri sacerdoti che hanno operato nella nostra comunità e che, per gli impegni nelle loro parrocchie, non hanno potuto essere presenti. Nell’omelia, don Renato ha sottolineato l’importanza di riconoscere che l’Amore di Dio è per tutti. Affidandoci a lui e confidando nel suo sostegno, come i bambini si affidano agli adulti che li amano, potremo creare un comunità accogliente e fraterna. Le parole della bellissima preghiera per il sacerdote, scritta da un amico di don
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temente dai pregi e dai difetti personali, quando è stato “pastore”. Il prete non deve e non può fare tutto in una comunità, deve chiedere la collaborazione e la corresponsabilità dei laici, ma certo costituisce un importante punto di riferimento, una guida irrinunciabile che funge da collante e stimolo per i parrocchiani; rinchiuderlo nei panni di amministratore parrocchiale è troppo freddo e riduttivo. Un ringraziamento grande al Signore per i sacerdoti che abbiamo incontrato e un affettuoso augurio a don Renato di buon cammino nella comunità di S. Luca. Raffaella Leveni
Alcune immagini del 30° anniversario di don Renato.
Parrocchia Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto Agli attacchi strumentali e critiche ingenerose che spesso colpiscono gli ambienti cattolici, i credenti rispondono con l’esempio
Il fondamentale ruolo del volontario nella Chiesa Gli oratori in questi giorni brulicano di persone che prestano il proprio tempo, fornendo un efficace servizio alla comunità nel pomeriggio per dare una mano al baretto. Oppure trovate quelle un pochino più avvezze alla tecnologia che si danno il cambio in segreteria. Che dire dei papà, dei nonni, che in questi giorni hanno ripulito e diserbato tutto Il personale di volontari addetti al pranzo giornaliero il piazzale della (foto Volonterio). chiesa che versava in uno stato di degrado ormai insoppor- lo guarda! Quando prega sente il suo tabile a causa della spending-review? appoggio e questo gli dà la forza di tePochi attrezzi, poca spesa e tanta buona stimoniarlo attraverso ogni piccolo volontà per un risultato degno del mi- gesto a favore degli altri. Non è effiglior giardiniere. E quelli che silenziosa- ciente? Non importa, anche il Papa ha mente danno una mano a sorvegliare e a detto che non dobbiamo essere effifar sì che non succeda niente di male ai cienti, ma efficaci! La forza del cristiano, del volontario, sta nella sua infinita paragazzi? E pazienza se qualcuno zienza e nel suo coraggio ad andare si lamenta perché c’è avanti, pur conscio dei suoi limiti, anche disorganizzazione, per- di fronte alle difficoltà quotidiane, riché gli altri sono più spondendo al male con il bene. Questo bravi, perché sono più è l’esempio di fede che dà, anche se non attrezzati, perché al- è esente da momenti dvi scoraggiatrove tutto è più bello. mento. Non esprime giudizi, ma testiPazienza, perché il vo- monia umilmente il Vangelo nella vita di lontario crede in tutti i giorni e non si perde nei comquello che fa, non si menti di alcuni giornalisti. Il giudizio, perde in chiacchiere per ogni cosa e per ogni persona, lo lainutili. Perché il volon- scia a Dio! Buone vacanze a tutti, sopratIl gruppo di animatori presenti al centro parrocchiale tario fa fatica a trovare tutto a quelli che amano far salotto del Lazzaretto con i ragazzi delle medie (foto Vo- del tempo da mettere criticando tutto e tutti, ma non hanno il lonterio). a disposizione degli coraggio di mettersi in gioco. Se doveste tano l’oratorio feriale, ma non fermatevi altri tra i mille impegni della giornata e cambiare idea venite da noi: c’è un a questo primo colpo d’occhio che già vuole, in quel poco tempo, dare il me- sacco di lavoro da fare e vi aspettiamo a braccia aperte. di per sé rinfranca, e provate ad osser- glio e il massimo di sé. vare attentamente quanti adulti laici si Perché crede! Perché sa che il Signore Nicoletta Maggioni danno da fare perché tutto vada per il meglio. E così incontrate mamme e STATISTICA PARROCCHIALE MAGGIO nonne che, pur avendo poco tempo, si BATTESIMI: Camisasca Diletta, Beltrami Giulia. Totale anno: 8 alternano in cucina a preparare pranzi MATRIMONI: Gatti Michele e Romanato Paola. Totale anno: 1 e merende; magari rimangono anche Recentemente ho discusso con alcune persone poco credenti su alcune notizie trapelate ad arte e riguardanti la Chiesa Cattolica che sono state ampiamente messe in risalto dai media. Vi lascio immaginare i commenti a dir poco ironici quando ho tentato di far presente che la Chiesa siamo noi, popolo in cammino verso Dio, ma inevitabilmente “umano”, quindi per natura fallibile. Ho lasciato cadere il discorso per evitare una penosa discussione, ma ora vorrei dire la mia con degli esempi che sicuramente rendono meglio l’idea rispetto a tante parole che probabilmente cadrebbero nel vuoto. Se in questi giorni avete del tempo libero e non sapete come trascorrerlo, provate a fare un giro attorno alla nostra parrocchia: è un brulicare di vita grazie ai tanti ragazzi e giovani che frequen-
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Parrocchia San Carlo
San Carlo si stringe con affetto attorno al suo pastore
Don Giuseppe Pastori, un sacerdote e una comunità cresciuti insieme Momenti di festa per ricordare i suoi 50 anni a Seregno E’ molto raro che un per la ristrutturasacerdote abbia ragzione della chiesa giunto, in passato, il parrocchiale. Si sostitraguardo dei cintuirà l’altare magquanta anni nelle giore e si poserà il stessa parrocchia. E’ nuovo pavimento. impossibile pensare Nel 1979 verrà coche ciò possa avvestruito, su un terreno nire in futuro. Don precedentemente acGiuseppe Pastori l’ha quistato, il campo fatto. A memoria sportivo che verrà d’uomo don Giupoi recintato nel seppe è San Carlo e 1993. Nel 1982 si coSan Carlo è don Giustruirà il nuovo imseppe. La storia di pianto di questa identificariscaldamento e nel zione comincia il 13 1989 verranno giugno 1963 quando messe in opera le atdon Giuseppe viene tuali porte di bronzo nominato parroco di della chiesa. Nel San Carlo per avvi1996 verrà ristruttucendare don Luigi rata la cella campaLongoni. L’8 novemnaria, nel 1998 si bre successivo il provvederà a rifare nuovo sacerdote l’impianto elettrico prende possesso Don Giuseppe Pastori con monsignor Bruno Molinari. della chiesa che, nel della parrocchia. 1999, verrà anche Stiamo parlando del 1963, l’anno stero a San Carlo.Arriva da Santa Va- completamente imbiancata e nel della morte di Giovanni XXIII, che leria, dove rimane nove anni e dove 2002 dotata di un tetto nuovo. Ma verrà ricordato come il Papa Buono, praticamente fonda l’oratorio in don Giuseppe costruisce sopratpochi mesi dopo avere promulgato casa sua accogliendo i ragazzi che tutto sulle persone. Dai primi battezl’Enciclica Pacem in Terris, e dell’ele- per la lontananza non frequentano zati, che oggi hanno sui cinquanta zione di Paolo VI. L’anno della morte il San Rocco. I passi successivi sono anni e più, ai primi matrimoni di di John Fitzgerald Kennedy, il presi- la creazione di un campo sportivo coppie che ora hanno nipoti e bisnidente più amato dagli americani, ricavato sistemando un campo di poti, e, ahimè, dai primi funerali a per il sogno della pace nel mondo. granoturco e la nascita del gruppo oggi don Giuseppe ha accompaL’anno della tragedia del Vajont. E’ sportivo. E poi ancora la prima strut- gnato nella vita cristiana migliaia di l’Italia di Carosello, della nascita del tura oratoriana in muratura. Il co- persone della comunità di San Carlo centrosinistra, delle prime televi- struire dal nulla di Santa Valeria che da lui hanno ricevuto buoni sioni a colori, delle Lambretta con a accompagna don Giuseppe anche a consigli, conforto nel momento del bordo tutta la famiglia, delle cam- San Carlo, antica cascina con poche bisogno, sprone nell’abbattimento e biali. Lo stipendio di un operaio é in- case in mezzo ai campi. Nascerà il che a lui si sono affidate nella Contorno alle sessantamila lire al mese nuovo oratorio, con l’acquisto del fessione e nell’Eucaristia. E’ stato ed e la Fiat 500 costa quattrocentocin- terreno, nel 1967, e con la costru- è tuttora, in assonanza anche al suo quantamila lire. In questo contesto zione vera e propria (l’attuale) nel cognome, un grande pastore, un don Giuseppe comincia il suo mini- 1986. Nel 1974 inizieranno i lavori punto di riferimento, un faro, una
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Parrocchia San Carlo
fonte inesauribile di richiami al Vangelo e alla strada indicata da Gesù. Don Giuseppe, che è nato il 14 dicembre 1924 a San Giorgio su Legnano, quest’anno compirà 89 anni. E’ stato ordinato sacerdote l’11 giugno 1949 dal Beato Cardinale Ildefonso Schuster, arcivescovo di Milano, dopo essere entrato, nel 1940, in Seminario a Seveso. Dopo l’ordinazione è stato inviato a San Giuseppe in Seregno dove è rimasto come vicario parrocchiale fino al 1954 quando ha iniziato appunto il suo ministero a Santa Valeria, sempre come vicario parrocchiale, fino al 1963, poi, come detto, parroco a San Carlo, fino al 2008. Quando è nata la Comunità Pastorale San Luca, appunto nel 2008, ha cessato la funzione di parroco per diventare residente con incarichi pastorali. E se ufficialmente è stato nominato parroco don Giovanni Olgiati per i sancarlini poco cambia perché al solito campanello risponde sempre don Giuseppe. E continua a rispondere anche ora che don Giovanni ha lasciato il posto a don Renato. Certo, gli acciacchi si fanno sentire, è normale. Non impediscono però a don Giuseppe di concelebrare tuttora molte Messe. Da qualche mese è arrivato in parrocchia don Alessandro Chiesa, un prete giovane con idee nuove. Abbiamo assistito al confronto utile e costruttivo e a volte (poche) allo scontro tra la tradizione impersonata da don Giuseppe e la spinta al rinnovamento espressa da don Alessandro, l’esperienza della strada consolidata nel tempo verso l’esplorazione di strade non ancora percorse. Anche con queste cose si può crescere. La comunità di San Carlo ha un grande affetto verso
Don Giuseppe Pastori con don Alessandro Chiesa e il sindaco Giacinto Mariani.
don Giuseppe. Glielo ha dimostrato alla festa organizzata per lui, niente di trascendentale, naturalmente, visto che don Giuseppe non ama lo sfarzo ma la semplicità, non l’esibizione ma la concretezza. Sabato 1 giugno la Corale di San Carlo, nata per sua volontà nel 1969, diretta da Adriana Colciago e accompagnata dalla Camerata strumentale dell’Associazione Brianza Musica, gli ha dedicato un bellissimo concerto di musica sacra in chiesa, alla presenza del Sindaco di Seregno. Domenica 2 giugno mons. Bruno Molinari, prevosto di Seregno, don Renato Bettinelli, amministratore della Comunità San Luca e don Alessandro Chiesa, responsabile della parrocchia, hanno celebrato con lui la Santa
Messa del mattino accompagnata dalla Corale di San Carlo e presenziata dai Confratelli del Santissimo Sacramento di San Carlo. Un grande e meritato applauso ha fatto seguito alle belle e semplici parole che mons. Molinari ha dedicato a don Giuseppe. Lui, lo sappiamo bene, non ama complimenti, riconoscimenti ed applausi. Ma perdonerà, speriamo, questa manifestazione di amore per lui da parte dei suoi parrocchiani. E’ dettata dalla riconoscenza. E perdonerai, spero, questo grazie di cuore, don Giuseppe, nostro prezioso compagno di viaggio, che ti rivolgo a nome di tutta San Carlo. Franco Bollati
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Abbazia San Benedetto
“Capisci ciò che leggi?”, il tema della conversazione di madre Maria Ignazia Angelini, badessa di Viboldone
La comprensione della Parola di Dio, la lettura richiede una sorta di iniziazione La Messa secondo la “forma extraordinaria” del rito romano celebrata dal cardinal Raymond Leo Burke legge un coinvolgi- Dei Verbum. Lettura è, in tal senso, atto mento totale, del- attraverso cui la persona - incontrando l ’ a n i m a , il rilevarsi di Dio - rinasce. La domanda dell’intelligenza, del di Filippo, diacono: “Capisci ciò che cuore. Oggi il libro leggi?”, è l’elemento dinamico determirischia di non essere nante. Mette radicalmente in questione più, la metafora fon- l’autosufficienza dell’atto di lettura, in damentale della vita ogni sua forma. Leggere è entrare nello umana e della co- spazio dialogico, leggere è una forma umanità, della cul- di ascolto e implica sempre relazione, tura. E questo, anzi, instaura una rete di relazioni, tenequivale indiretta- denzialmente infinita”. mente anche alla di- Nella chiesa abbaziale, sabato 25 magdi gio, alle 10, il cardinal Raymond Leo Madre Maria Ignazia Angelini osb, badessa del mona- chiarazione Burke, prefetto del supremo tribunale marginalità della culstero di Viboldone assieme a don Roberto Vignolo e al della segnatura apostolica, ha celebrato tura monastica che è priore conventuale dom Leo Kiskinis (foto Volonterio). tutta formata sulla una Santa Messa secondo la “forma exC’è stata una partecipazione sostenuta “lectio”. Forse addirittura della cultura traordinaria” del rito romano, come nella sala del Centro culturale san Be- cristiana che, non è la religione del previsto dal “motu proprio Summorum nedetto dell’omonima abbazia, venerdì Libro, ma ha nella Bibbia il fondamento Pontificum” del papa emerito Bene31 maggio, in occasione della conver- decisivo. La “lectio”, specie nella cul- detto XVI. Una celebrazione avvenuta sazione di madre Maria Ignazia Angelini tura monastica, è indicata come atto a seguito di una iniziativa del locale cirosb, badessa del monastero di Vibol- “divino”, in quanto scorge nella realtà colo culturale John Hanry Newmann, done sul tema “Capisci ciò che leggi?”. del mondo umano linguaggi che si ri- che si era svolta la sera precedente. Ad accoglierla il priore conventuale chiamano e rafforzano il messaggio di dom Leo Kiskinis e don Roberto Vi- Dio che si auto comunica e in tal modo Paolo Volonterio gnolo. “Oggi siamo sotto il pericolo di raccoglie in unità il disimparare la lettura - ha detto - oggi mondo. Leggere il libro la cultura sta profondamente cam- sacro - ha proseguito biando e tutto pare un attentato alla madre Angelini - introcultura del libro, siamo condotti, ad ac- duce all’arte di leggere corgerci che leggere la pagina della tutti i testi scritti dalla Sacra Scrittura non va da sé, è un atto vita: il creato, la storia, da ricercare, implica un lavoro di ap- l’esistenza personale, e lo profondimento personale, e poi genera stesso al di là. “Lectio diuna nuova qualità di vita. Alla pagina vina” intesa come atto pescritta oggi ci si disaffeziona: i mes- culiare della fede, di quel saggi più circolanti passano per l’im- “cercare Dio”, che è atto magine, il fumetto, il grafico, quando di relazione per eccelnon per la virtualità disorientante. Il lenza. “Cor Dei disce in posto del libro tende ad essere preso verba Dei”, dice Gregodallo schermo. I messaggi che fanno rio. E’ atto di fede, dono cultura di massa, camminano su altri dello Spirito corrispon- Il cardinale statunitense Raymond Leo Burke flussi di comunicazione più della pa- dente all’ispirazione, se- all'altare maggiore della chiesa abbaziale (foto gina scritta, la quale richiede in chi condo quanto afferma la Volonterio).
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Notizie in breve
CALENDARIO PASTORALE Domenica 23 giugno Parrocchia San Giuseppe, ore 11.30 e/o 16.00, Battesimi
Venerdì 26 luglio
Parrocchia Santa Valeria, ore 16.30, Battesimi Parrocchia San Giovanni Bosco, inizio festa patronale (fino al 15 settembre)
Oratorio San Rocco, Termine oratorio feriale
Lunedì 9 settembre
Giovedì 25 luglio Oratorio San Rocco, Festa in piazza
Parrocchia San Giovanni Bosco, ore 19.30, Festa di mezza estate - Grigliata per tutti e momento di animazione
Da Lunedì 29 luglio
Giovedì 27 giugno
Mercoledì 1 e Giovedì 2 agosto
Parrocchia Santa Valeria, ore 21.00, cappella di S. Caterina, incontro Anno della Fede: Dalla Liturgia alla vita di Fede
Domenica 30 giugno Parrocchia San Giovanni Bosco, ore 17.30, Riunione organizzativa per la Vacanza a Val Gerola - Salmurano per i ragazzi dalla 5ªelementare alla 3ª superiore
Parrocchia San Giuseppe, confessioni in preparazione del Perdono di Assisi
Tutte le chiese parrocchiali di Seregno, Perdono di Assisi
Sabato 3 agosto Parrocchia San Giuseppe, ore 7.30, Santa Messa ai Vignoli
Giovedì 15 agosto
Sabato 6 luglio
Festa dell’Assunzione della Beata Vergine Parrocchia Santa Valeria, Festa patronale del santuario ore 11.00, Santa Messa solenne Pranzo di ferragosto al buffet del Pellegrino ore 17.30, Rosario, vespri e benedizione
Parrocchia San Giuseppe, ore 7.30, Santa Messa ai Vignoli
Venerdì 16 agosto
Venerdì 5 luglio Parrocchia San Giovanni Bosco, Termine oratorio feriale
Domenica 7 luglio Parrocchia San Giuseppe,
Festa del Rione San Salvatore (vedi programma nel box a parte) Parrocchia San Giovanni Bosco, ore 10.30, Battesimi
Mercoledì 10 luglio
Parrocchia San Giuseppe, ore 10.00, S. Messa solenne nella chiesetta di San Rocco
Venerdì 30 agosto Parrocchia San Giuseppe, inizio novena Madonna dei Vignoli ore 7.30, S. Messa in santuario ore 20.30, Rosario e riflessione mariana
Parrocchia San Giuseppe, ore 9.00, Santa Messa nel XVIII anniversario della morte di mons. Gandini
Domenica 1 settembre
Domenica 14 luglio
Domenica 8 settembre
Parrocchia San Giuseppe, ore 15.00 e/o 16.00, Battesimi Parrocchia Santa Valeria, ore 16.30, Battesimi comunitari
Venerdì 19 luglio Parrocchia Santa Valeria, Termine oratorio feriale con festa finale
Parrocchia San Giuseppe, ore 10.00 e/o 16.00, Battesimi Parrocchia San Giuseppe, Festa della Madonna dei Vignoli ore 8.30 e 10.30, SS. Messe in santuario ore 15.30, Incontro di preghiera per le mamme in attesa ore 16.00, Vesperi ore 20.30, Compieta e processione mariana
Parrocchia San Giuseppe, ore 16.00, benedizione dei bambini presso il santuario dei Vignoli Parrocchia San Giovanni Bosco, ore 21.00, Santa Messa per i defunti della parrocchia
Giovedì 12 settembre Parrocchia Santa Valeria, ore 21.00, cappella di S. Caterina, incontro Anno della Fede: Dalla Bibbia alla Fede.
Sabato 14 settembre Parrocchia Santa Valeria, ore 15.30, S. Messa con unzione degli infermi
Domenica 15 settembre Parrocchia San Giuseppe, ore 16.00 e/o 18.00, Battesimi Parrocchia San Giovanni Bosco, ore 10.30, Santa Messa solenne in onore della B. V. Addolorata
Lunedì 16 settembre Oratorio San Rocco, inizio della catechesi per i ragazzi
Giovedì 19 settembre Parrocchia Santa Valeria, ore 21.00, cappella di S. Caterina, incontro Anno della Fede: Dalla Vita alla Fede.
Domenica 22 settembre Parrocchia San Giuseppe, Festa del S. Crocifisso ore 10.00, S. Messa solenne ore 15.30, Preghiera per i ragazzi dell’oratorio ore 16.00, Vesperi solenni ore 20.30, Compieta e processione Parrocchia Santa Valeria, ore 11.00, SS. Messa con Festa degli anniversari di matrimonio Parrocchia San Giovanni Bosco, ore 15.30, Battesimi
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Si conclude l’anno pastorale, ci sono le vacanze ma la vita parrocchiale, la fede non vanno in vacanza: la vacanza è proprio il tempo per “restaurare” le forze fisiche e spirituali, rinforzare le idee, crescere “dentro” allenarsi alla lode del Signore ed al servizio dei fratelli.
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La testimonianza che ci è chiesta, la gioia della fede, che quest’anno speciale (“Anno della fede”) ci ha fatto considerare in modo particolare, è per sempre, in ogni momento ed in ogni circostanza della vita. Come compito della vacanza è utile riprendere il messaggio che il nostro Arcivescovo, il cardinal Angelo Scola, ha inviato alla diocesi in occasione della Giornata parrocchiale dell’Azione Cattolica.
“I cristiani sono presenti nella storia come l’anima del mondo, sentono la responsabilità di proporre la vita buona del Vangelo in tutti gli ambiti dell’umana esistenza. Non pretendono una egemonia e non possono sottrarsi al dovere della testimonianza” (Alla scoperta del Dio vicino, p. 50). L’Arcivescovo dice: “chiedo a tutti coloro che hanno a cuore la loro parrocchia nell’orizzonte più reale e concreto della Chiesa diocesana di confrontarsi con la proposta dell’Azione Cattolica e di sentirsi chiamati ad aderire con semplicità e disponibilità perché la forma dell’associazione è di grande aiuto per intensificare la propria vita spirituale, approfondire la comunione ecclesiale, approfondire la formazione. Per motivare questa mia proposta e questo cordiale invito richiamo alcuni tratti tipici di questa storica Associazione che mi hanno motivato a indicarla come prezioso riferimento per una formazione di base dei laici delle nostre comunità”. L’Arcivescovo sottolinea tre caratteristiche dell’AC: 1 - l’educazione integrale della persona; 2 - il peculiare carisma dell’AC che fa propria la preoccupazione fondamentale di chi guida la Chiesa; 3 - la formazione proposta attraverso la condivisione di una esperienza associativa. “Con queste sue peculiarità l’AC ha già svolto un prezioso servizio nella storia della nostra Chiesa diocesana ed è mia convinzione che debba e possa continuare ancora più intensamente la sua azione alla formazione dei laici in un’ottica comunionale e missionaria. Auspico pertanto che si guardi all’AC con simpatia, che la si promuova in tutte le comunità nelle sue diverse articolazioni: che la si riconosca come una risorsa opportuna per
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l’oggi della nostra vita di Chiesa”. A conclusione l’Arcivescovo ci ricorda che “la proposta che rivolgo non potrà essere incisiva se i soci dell’Azione Cattolica non saranno i primi a offrire testimonianza persuasiva e a intraprendere iniziative coraggiose per favorire la conoscenza dell’Azione Cattolica, discutere le obiezioni, contagiare molti con la loro gioia e presenza costruttiva. Questa proposta dovrà trovare il sostegno di tutti i preti che vivono il loro servizio alla Chiesa diocesana in comunione con il Vescovo e in una prospettiva che supera la tentazione del protagonismo personale che lega a sé e la tentazione del localismo riduttivo che limita gli orizzonti dell’esercizio della responsabilità dei laici”. Altro che compiti… delle vacanze. Comunque sono già in corso riflessioni per le proposte del nuovo anno che vedranno nella Lectio mensile (quest’anno in tema con il cammino proposto alla diocesi "Il campo è il mondo: vie da percorrere incontro all'umano", sarà la riflessione sulla figura del profeta Giona) e nell’Itinerario formativo i due punti di riferimento per il nostro cammino. Per conoscere le proposte del Centro diocesano e … vedere “le facce” di quelli di AC visita il sito: www.azionecattolicamilano.it CENTRO DI ASCOLTO L'attività del Centro di Ascolto di Seregno (CdA) consiste principalmente nell'accogliere e ascoltare tutte le persone in difficoltà. Il CdA, che non si sostituisce alle istituzioni pubbliche esistenti, instaura una relazione di aiuto con la persona. Il CdA orienta, accompagna, supporta la persona nell’accesso alle risorse erogate dai Servizi Sociali, dalle Caritas parrocchiali e dalle altre associazioni presenti sul territorio. Nel 2012 le persone che si sono ri-
volte al Centro di Ascolto sono state 1803 di cui 353 al primo colloquio. Complessivamente, Il 39% delle richieste ha riguardato la mancanza di beni di prima necessità (cibo, medicinali, vestiti ecc.). La crisi economica che stiamo vivendo continua a colpire duramente le persone che si rivolgono al CdA in cerca di aiuto. Il CdA sta cercando di attuare interventi mirati e di sviluppare progetti atti a sostenere il più possibile le persone in difficoltà. Tra le azioni intraprese ricordiamo l’erogazione di fondi a favore di famiglie con minori e la promozione del reinserimento sociale. Questi nuovi interventi si affiancano a quelli già in essere quali, per esempio, il coordinamento della distribuzione del pacco viveri e il Servizio Docce svolto in collaborazione con l’Oratorio San Rocco di Seregno. Il CdA rappresenta una risorsa importante per il territorio di Seregno. Esso si regge esclusivamente sul lavoro dei volontari. I volontari rivolgono quindi un appello a ogni lettore di queste pagine affinché possa decidere, secondo le proprie possibilità, di contribuire al lavoro del CdA. Il CdA si trova in via Alfieri 6 ed è aperto il mercoledì dalle 17 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 12. E’ raggiungibile telefonicamente al numero 0362 222397 o via e-mail all’indirizzo cdaseregno@gmail.com. circolo culturale s. giuseppe FONDATO NEL 1888
Dopo la mostra sul duomo di Milano “AD USUM FABRICAE’’ (da cui il detto dialettale auf= gratis) che ha suscitato sentimenti di ammirazione per quello che l’insieme del popolo milanese dell’epoca, ma anche oggi, è riuscito e può creare, mettendosi assieme.
E dopo la passeggiata nel nord Europa, Belgio Fiandre e Vallonia: Bruxelles, Liegi, Bruges (a Bruges avevano sede gran parte degli affari di Antonio Carelli (fine 1300) grande benefattore del Duomo di Milano e lì sepolto), Reims ed altre alla ricerca delle comuni origini di fede, la Festa di San Luigi, con anche le nostre proposte culturali: la mostra ACR per i ragazzi nell’anno della fede, il filmato e relazione sul Cammino sulla via Francigena ed il Concerto offerto alla cittadinanza per la chiusura della Festa con il corpo musicale S. Cecilia di domenica 16 giugno… Eccoci all’estate. Tempo di riposo ma anche di riflessione, dello sguardo al passato per rilanciare il futuro, tempo per la progettazione e per l’impegno. Tutti aspetti che riguardano TUTTI i Soci specialmente in questa estate 2013 del ritorno. Anche quelli più lontani da un impegno culturale e che identificano il Circolo culturale san Giuseppe solo nel bar. Questo è fuorviante, il nostro statuto non parla di gestire un bar. Questo è un mezzo che, nel passato, è servito ad aggregare per dare spazio ad impegni sociali oltre a quelli familiari e lavorativi. Impegni sociali e politici (quante figure illustri nei decenni passati e quanti sindaci sono passati da via Cavour 25). Quindi uno spazio fisico che, previo tesseramento, anche di questi tempi deve riuscire a mettere assieme la comunità cristiana in momenti di svago e in momenti di riflessione e discernimento. E’ la sfida del circolo dal 1888 ed è rilanciata dal consiglio direttivo uscente che si presenterà dimissionario alle nuove elezioni triennali in autunno. Sta a ciascuno di noi fare - di nuovo - un passo avanti e proporre quanto serve per cercare di realizzare l’im-
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pegno nel circolo culturale, avanzando la propria candidatura. Iniziative culturali e ricreative sono sempre in gestazione in via Cavour 25. Ma come più volte rammentato le iniziative viaggiano con le gambe e le idee dei Soci. Buone vacanze! Un grazie alla classe 1933 che per ricordare il loro 80° hanno adottato parte dell’arredamento del Circolo. C’è ancora molto da sponsorizzare. SCUOLA DI ITALIANO PER STRANIERI “CULTURE SENZA FRONTIERE” I gesti hanno una loro eloquenza che spesso supera quella delle parole. Sono come i "buoni esempi" che sono più eloquenti degli insegnamenti e hanno un'evidenza capace di sorprendere. Domenica 26 maggio a "Popoli in festa", manifestazione di chiusura dell'a.s.2012/2013 mi hanno colpito alcuni gesti. Tre in modo particolare. Sono tutte immagini di mani captate in momenti diversi. La mano che saluta, a volte timidamente, è quella di donne e uomini stranieri che vengono alla scuola perché non ancora ben inseriti nel contesto urbano, che stanno quasi in disparte a guardare, parlano poco, a bassa voce, anche un po' intimoriti dal continuo gesticolare di noi italiani. Non osano ma sanno ringraziare, quando c'è una richiesta, con un piatto tipico o un addobbo floreale il lavoro di chi pazientemente li ha seguiti nello studio. La mano che aiuta: tantissime mani, soprattutto di ragazzi pakistani, vera risorsa nell'allestimento della festa. Sorridenti, disponibili, agili nei movimenti in pochissimo tempo hanno spostato tavoli, sedie, bottiglie, vassoi contenti di sentirsi utili e apprezzati da tutti. Durante l'anno scolastico molte volte anche altre
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mani hanno aiutato, si sono incontrate, intrecciate, aperte in semplici ma preziosi gesti di amicizia. La mano che stringe un'altra mano: in segno di saluto rispettoso e di sincera accoglienza. E' successo anche con i due ospiti senegalesi, il giornalista Pap Khouma e il rappresentante dei senegalesi della zona di Como, Amadou. Due persone con un grande carisma e tanta umanità, con una storia personale comune a molti stranieri venuti in Italia in cerca di una vita più dignitosa e con un presente da italiani a pieno titolo. Due esempi positivi che fanno bene a tutti, non solo agli stranieri. Tre gesti fatti con mani piccole, grandi, di vario colore, rugose, dipinte, inanellate, che parlano di vita vissuta, tre flash che ho memorizzato nel cuore e che mi faranno compagnia in questi mesi di vacanza. DATI relativi all'a.s. 2012/2013 Totale iscritti: 383 (175 femmine; 208 maschi) Totale ragazzi: 58 (23 femmine; 35 maschi). GR.ANI.S. - GRUPPI ANIMAZIONE SOCIALE “Per il lavoro. Rapporto-proposta sulla situazione italiana”. E’ questo il titolo di uno studio che la CEI, conferenza episcopale italiana, ha commissionato a vari esperti per tentare di dire quale sia e debba essere, oggi, la dimensione umana del lavoro. Un volumetto che tende a suggerire le linee di fondo di una politica del lavoro. Disoccupazione giovanile, rigidità del lavoro e tutte quelle questioni che sentiamo in TV quotidianamente, sembrano non interessare particolarmente la comunità cristiana locale. Ma anche nella nostra Brianza, ormai, la ricaduta sociale della mancanza del lavoro pone non poche domande alle comunità già
affaccendate in tanti ambiti e con pochi operai nella vigna. Non bastano Caritas e San Vincenzo. Per i due milioni di giovani, tra i 15 e 29 anni, che in Italia non studiano, non cercano lavoro e non intraprendono percorsi formativi si deve parlare di questione soprattutto educativa. E per rimanere nel pratico: possibile che in Italia non si riesca a valorizzare una risorsa inestimabile, dal punto di vista lavorativo, e cioè l’artigianato? Cosa rappresentasse anche a Seregno non necessita di sottolineature particolari. Ma occorrono, per non rimanere indietro nei lavori a forte componente manuale e che ci hanno fatto grandi in passato, nuove modalità contrattuali, fiscali e… risorse. Anche in tempo di globalizzazione l’abilità manuale può fare la differenza. In Europa sta già avvenendo. Il contributo della Cei è rivolto a TUTTI, ma noi, singoli cristiani di Seregno, possiamo metterlo in pratica per esempio insegnando ad un ragazzo ad usare la manualità nel settore del mobile, e negli altri lavori e servizi con forte componente manuale. Ad esempio la riqualificazione edilizia ai fini del risparmio energetico. Questioni praticissime ma che non necessitano per forza dell’intervento dello Stato per essere messe in pratica e ribaltare il circolo vizioso che culturalmente, nel mondo del lavoro, vuole solo pluri-laureati da impiegare in carriere dirigenziali. E tutti gli altri?? Sulle questioni sociali e cioè la nostra vita di ogni giorno, approfondimenti su: www.chiesadimilano.it/sociale dove è possibile richiedere via mail il notiziario.
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UNITALSI Nel mese di maggio, oltre alle consuete visite agli ammalati, il nostro gruppo ha avuto come più importante manifestazione il pellegrinaggio a Caravaggio. “Che cosa è il pellegrinaggio se non il percorso della nostra vita”. Domenica 12 maggio le Sottosezioni di Monza (a cui appartiene il Gruppo di Seregno) e di Brescia si sono dati appuntamento al Santuario di Caravaggio per l’annuale pellegrinaggio in onore della Madonna apparsa a Giannetta il 26 maggio 1432. E’ sempre un’emozione stare nello stesso luogo dove la Vergine Maria, Madre di Dio, ha posto i suoi piedi. Giannetta, umile e devota popolana, conosciuta da tutti come donna virtuosa, ricca di fede e di pietà, ha descritto la Vergine come “Signora bellissima, di maestosa statura, di viso leggiadro e di bellezza mai immaginata. Era vestita di un abito azzurro con il capo coperto di un velo bianco”. Giannetta ha riconosciuto Maria come la Vergine che rassicura e si presenta, invitandola a pregare, a mettersi in ginocchio dicendole: “Non temere, sono davvero io”. Grande è il significato delle parole che ha poi pronunciato e oggi particolarmente attuale: denuncia del peccato, dell’odio, delle violenze, ingiustizie, divisioni. Ancora oggi, mentre ci parla del dolore del Figlio, ci suggerisce cosa fare per lenirlo: preghiera, penitenza, ascolto della Parola e frequenza ai sacramenti. Così la celebrazione Eucaristica, vissuta in mattinata, ci ha uniti nella preghiera per l’umanità intera tanto bisognosa di fede. Dopo la funzione, siamo andati in un ristorante di Caravaggio gustando un ottimo pranzo. Nel pomeriggio ci siamo di nuovo
riuniti per la recita del S. Rosario e benedizione del Santissimo. Quest’ultimo momento è stato di grande emozione e seguito con molto raccoglimento da tutti i partecipanti. Quando passa di fronte ad ognuno di noi e ci benedice sembra quasi di vedere Gesù che ci mostra il Suo Amore e la Sua presenza per rafforzare il nostro spirito e continuare il pellegrinaggio quotidiano. Al termine della cerimonia, un lieto ritorno a casa carichi di gioia e serenità. Continuiamo adesso la “Breve storia dell’Unitalsi” 3 - L’Europa agli inizi del 900 Brevemente va ricordato che l’anno 1903 è caratterizzato in Europa e in Italia da una clamorosa battaglia anticlericale. In Francia, in particolare, avvenne nel 1904 alla separazione tra Stato e Chiesa. Diventano fenomeni di massa lo scetticismo religioso e la diserzione dalle Chiese la rivolta anticlericale e la polemica contro il cristianesimo fanno breccia non solo nei ceti medi ma anche nel proletariato operaio e sotto-proletariato urbano. La modernità avanza e si costruiscono le prime automobili da Henry Ford e avvengono i primi voli compiuti dai fratelli Wright. A maggio muore Papa Leone XIII che con la Rerum Novarum incoraggiò il cattolicesimo sociale. Gli succede Pio X che incoraggio l’ingresso dei cattolici in politica. L’Italia vive “l’età Giolittiana” dove la Chiesa riafferma la propria fattiva presenza in questo passaggio da una civiltà contadina ad una civiltà industriale. Si sono generati un gran numero di ordini religiosi votati all’assistenza, alle istruzioni, alle missioni. Anche la pietà cattolica acquista una vigorosa spinta: favorisce la devozione a Maria e numerosi fe-
deli affluiscono al Santuario di Lourdes. MOVIMENTO PER LA VITA/CENTRO AIUTO ALLA VITA Grazie da “UNO DI NOI”! Questo mese diciamo grazie alle parrocchie delle nostre Comunità Pastorali; diciamo grazie ai sacerdoti che ci hanno sostenuto e a tutti gli amici che ci hanno donato la loro firma accogliendo l’invito a sottoscrivere la nostra petizione. Ricordiamo che “UNO DI NOI” è una grande raccolta di firme, ancora in corso, promossa dai Movimenti per la Vita di tutta Europa, volta a richiedere al Parlamento Europeo la tutela del bambino concepito e non ancora nato. “UNO DI NOI” vuole proclamare ad alta voce che l’embrione umano è appunto “uno di noi”, un bambino, come tale meritevole di rispetto. Perché la petizione sia presa in considerazione dalle istituzioni Europee è necessario arrivare ad un milione di firme raccolte nei vari stati dell’Unione entro il prossimo autunno. Purtroppo siamo ancora lontani dal numero richiesto: per questo mentre diciamo grazie rivolgiamo al tempo stesso ancora un appello a quanti non avessero firmato! Non possiamo lasciare che il Parlamento Europeo continui a legiferare sulle tematiche inerenti la vita umana senza porsi alcun problema, senza interrogarsi sul fatto che vi è in Europa anche un popolo attento alla vita più fragile, quella pre-natale, desideroso di promuoverla e difenderla con amore e coraggio! Per firmare potete raggiungerci ai banchetti che nel mese di settembre saranno allestiti presso la cappella delle Suore Sacramentine di via Stefano da Seregno e
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gio si è tenuto un incontro con gli amici della parrocchia di Sant’Ambrogio per un momento di preghiera mariano, seguito da un’agape fraterna. Molto partecipata la solenne Celebrazione Eucaristica nella parrocchia di San Carlo per la commemorazione di suffragio nel ricordo del compianto card. Giovanni Colombo ricordando il ventesimo della sua morte e il cinquantesimo di ordinazione episcopale ad Arcivescovo di Milano. La S. Messa è stata presieduta da mons. La raccolta firme a favore della vita che si svolge in tutte le chiese della città (foto Bruno Molinari e concelebrata da don Pino Volonterio). Caimi e da don Giuseppe Villa. Nell’omepresso l’Abbazia dei Padri Olivelia don Pino ha ripercorso i momenti tani (nelle domeniche 8 e 15 setdell’episcopato del card. Colombo tembre). negli anni in cui è stato a Milano, Si sono concluse le attività del MoPotete anche contattarci presso forti di ricordi con il cuore colmo di vimento Terza Età, che saranno rigli sportelli del Centro di Aiuto alla preghiera e di ringraziamento. Vita (presso il Convitto Pozzi, in via prese a settembre. L’anno sociale è terminato con gli Il mese di maggio è stato caratterizAlfieri) o chiamarci al numero “amici” di San Salvatore con la Cezato da molti incontri nelle diverse 0362-223603. lebrazione nella cappella omonima. parrocchie del decanato con una Potete altresì utilizzare la posta E’ seguito un momento ricreativo numerosa partecipazione di anziani elettronica collegandovi al sito alla Baita del Parco di San Salvadi tutto il decanato. europeo www.oneofus.eu. tore con l’animazione del coro “TutAll’inizio del mese di maggio l’inLe possibilità sono quindi moltetinsiemeappassionatamente” contro nella parrocchia di Paina per plici: l’importante è non fare mandiretto da Giampiera che tra canti e un percorso culturale sull’imporcare una firma che, per quanto recite ha trasmesso un messaggio tanza della figura dei nonni educapiccola, può rappresentare tanto forte di speranza a tutti gli anziani, tori dei nipoti di cui è stato relatore per aiutare i bambini non ancora per essere testimoni di amore, di nati e per dare una svolta al clima don Pino Caimi. fede, di sapienza, alimentando semSignificativo l’incontro culturale di culturale che si sta sempre più pre la fiamma della speranza dono scambio tra le generazioni con gli diffondendo nella Vecchia Euprezioso che ci aiuta a vivere il noalunni delle classi quarte della ropa! stro tempo da protagonisti e che ci scuola Cadorna nel salone della Confidando di non restare delusi, fa guardare con serenità al futuro. parrocchia del Lazzaretto e con la ringraziamo per la vostra sensibipresenza di numerosi nonni, anziani Con tanta speranza nel cuore augulità e pazienza! riamo a tutti una felice e serena vaBuone vacanze a tutti… con la e genitori. canza. Nella ricorrenza della festività della gioia nel cuore. Madonna di Fatima lunedì 13 mag-
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ORARIO ESTIVO DELLE SANTE MESSE FESTIVE
In copertina: La Grignetta ripresa dalla zona del Rifugio Pialeral e il crocifisso presso il Bivacco Comolli a mt 1.860, sul Grignone (foto don Ciotti)
«L’AMICO DELLA FAMIGLIA», PERIODICO DELLE COMUNITÀ CRISTIANE DI SEREGNO anno XCI, 23 Giugno 2013, numero 6 - 7 - 8 Direttore responsabile: don Paolo Ciotti; in redazione: Franco Bollati, Paolo Cova, Enrica Dell’Orto, Patrizia Dell’Orto, Luigi Losa, Nicoletta Maggioni, Giovanni Marelli, Patrizia Mariani, Sabrina Parravicini, Elisa Pontiggia, Mariarosa Pontiggia e Paolo Volonterio; e-mail: amicodellafamiglia@yahoo.it; amministrazione: Riccardo Ballabio; abbonamenti: Buona Stampa San Paolo - c/o segreteria parrocchia S. Giuseppe - Piazza Libertà 6 - 20831 Seregno (MB) telefono 0362 231308 o presso le segreterie delle altre parrocchie; Stampa & Grafica: Sarigraphic E. Riva di M. Riva & C. snc, Via Gandhi, 10 - 20831 Seregno MB; Autorizzazione del Tribunale di Monza n. 93 dell’1/12/1987
Il prossimo uscirà domenica 22 settembre.
PELLEGRINAGGIO CITTADINO A CONCLUSIONE DELL’ANNO DELLA FEDE
Le parrocchie di Seregno a ROMA da venerdì 11 a domenica 13 Ottobre 2013 (Bozza di Programma) 1° giorno - venerdì 11 ottobre - Seregno/Roma - L’incontro con i martiri Ore 05.30, ritrovo dei signori partecipanti nei luoghi convenuti, sistemazione in pullman e partenza per ROMA. Arrivo e pranzo in ristorante. Inizio del cammino di fede con la visita del complesso Abbaziale delle Tre Fontane: luogo del martirio e della memoria dell’Apostolo Paolo e di 10.203 martiri per Cristo. Celebrazione Eucaristica. (In questo luogo saremo accompagnati da alcuni incaricati della Comunità di Santa Teresa del Bambin Gesù). Visita della Basilica di San Paolo fuori le mura. Trasferimento in istituto per la cena e il pernottamento.
3° giorno - domenica 13 ottobre -Roma/Seregno - Testimoni della Chiesa Prima colazione in hotel. Celebrazione Eucaristica festiva presso la basilica di Santa Domitilla presso le Catacombe della necropoli. Trasferimento in San Pietro per partecipare alla recita dell’Angelus del Santo Padre. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio partenza per Seregno. Arrivo in serata. QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE (minimo 30 persone) € 350,00 Supplemento camera singola € 70,00 COMPRENDENTE: viaggio in pullman G.T. - pedaggi, posteggi e permessi ZTL - vitto (bevande incluse ai pasti: ¼ di vino, ½ minerale) dal pranzo del primo giorno al pranzo dell’ultimo giorno - sistemazione in istituto religioso, camere doppie con servizi privati - visite con guida (ingressi esclusi) come da programma - abbonamento sanitario/bagaglio e annullamento viaggio. LA QUOTA NON COMPRENDE: mance, ingressi, extra di carattere personale, e tutto quanto non indicato alla voce comprendente. ISCRIZIONI PRESSO LE RISPETTIVE SEGRETERIE PARROCCHIALI. Consegnare all’atto dell’iscrizione la fotocopia della carta di identità e acconto di euro 150,00.
anno XCI - n. 6-7-8 Giugno-Luglio- Agosto 2013 - periodico delle comunità cristiane di Seregno
2° giorno - sabato 12 ottobre - Roma - Maria - Maria Regina della fede Prima colazione. Di buon mattino, trasferimento in San Pietro, Celebrazione Eucaristica nelle Grotte Vaticane. Al termine, trasferimento alla Basilica di Santa Maria Maggiore. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita alla Basilica di San Clemente e a San Pietro in Vincoli. Proseguimento per la visita alla Roma “laica” partendo dalla Fontana di Trevi sino a raggiungere, con un percorso a piedi, Piazza Navona. Cena e pernottamento.
Tempo per rigenerare il corpo e lo spirito